Nuova Cosenza Quotdiano Digitale - Ucciso il Vicepresidente del Consiglio della Regione Calabria

A Locri una veglia di preghiera con Mons. Bregantini

01/12 Non puo' esserci sviluppo senza giustizia e legalita'. Ne sono convinte le Acli che alla vigilia della presentazione, sabato, della loro Agenda del lavoro ''Vista da Sud'', hanno voluto organizzare a Locri, con il vescovo Giancarlo Maria Bregantini, una veglia di preghiera e di riflessione ''per la legalita' e la giustizia''. Per non dimenticare gli ultimi tragici fatti di Calabria e per rendere omaggio alla memoria di Francesco Fortugno e al coraggio di quei giovani che hanno sfilato per le strade e gridato ad alta voce la loro ribellione. L' appuntamento e' fissato per domani sera nella cattedrale di Locri. Accanto al vescovo e alle associazioni giovanili locali saranno presenti i Giovani delle Acli, promotori dell'iniziativa, il presidente nazionale delle Acli, Luigi Bobba, e tutti i dirigenti, i delegati e gli iscritti ''aclisti'' impegnati gia' da oggi a Reggio Calabria per la tre giorni dell'Associazione dedicata allo sviluppo del Mezzogiorno.

I Ragazzi di Locri contro la mafia nel calcio, sabato saranno alla gara del Cosenza

01/12 Di nuovo in piazza, ma questa volta contro la mafia del calcio moderno. Per scandire il loro coro di indignata protesta e spezzare i tentacoli della 'ndrangheta, i ragazzi di Locri hanno scelto una partita di calcio, quella tra Scillese e Cosenza. La gara, valevole per il campionato nazionale Dilettanti, si disputerà sabato 3 dicembre alle 14.30 sul neutro di Lamezia Terme per motivi di ordine pubblico, vista la numerosa presenza di tifosi ospiti che notoriamente accompagnano la squadra bruzia. "Il Cosenza - si legge in una nota dei ragazzi di Locri - negli ultimi anni è stato al centro di tristi vicende giudiziarie. E' noto che nel 2003 interessi mafiosi avrebbero causato il collasso della società silana, nonché l'incriminazione della sua dirigenza. Inoltre - prosegue la nota - il Cosenza negli ultimi mesi ha subìto gravi forme di pregiudizio da parte degli organi federali del calcio, consistite nella dichiarazione di inagibilità dello stadio San Vito e nella pesante squalifica del campo di gioco, seguita agli incresciosi incidenti di Eboli. Significativa è stata la protesta, la settimana scorsa, di numerosi ragazzi frequentanti la curva nord, che coraggiosamente hanno occupato il settore, rivendicandone l'agibilità. Di fonte a questo stato di malessere riconducibile ad una subcultura mafiosa - concludono i ragazzi di Locri - intendiamo far sentire forte la nostra voce. Scenderemo in campo a Lamezia prima della partita, esponendo uno striscione, e chiederemo ai giocatori del Cosenza di indossare una maglietta, sotto la tradizionale casacca rossoblu, recante lo slogan che ormai ha fatto il giro del mondo: "e adesso ammazzateci tutti".

Il CSM apre una nuova pratica sugli uffici giudiziari

Il Csm da' seguito alla missione compiuta negli uffici giudiziari di Reggio Calabria e Locri all'indomani dell'omicidio Fortugno con l'apertura di una nuova pratica, che servira' a verificare le cause della ''grave situazione riscontrata''. L'iniziativa viene annunciata dal vice presidente del Csm Virginio Rognoni in una nota ed e' stata presa dal Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli dopo che oggi il plenum, su iniziativa dei laici della Cdl ha discusso della situazione degli uffici giudiziari calabresi. Una discussione da cui e' emersa, sottolinea Rognoni, ''la necessita' di interventi urgenti del Csm sotto vari profili, attinenti alle competenze proprie delle commissioni''. Gia' il 18 ottobre scorso, ricorda il vice presidente, il Comitato di Presidenza aveva autorizzato il 18 ottobre 2005 l'apertura di una pratica in Settima commissione, sulla situazione organizzativa degli uffici giudiziari di Reggio Calabria e Locri, ''in relazione al grave evento delittuoso verificatosi a Locri con l'omicidio di Francesco Fortugno''. La nuova pratica investira' le competenze di tre Commissioni (Prima,Terza e Settima) e servira' a verificare se ''la grave situazione riscontrata'' in quegli uffici giudiziari ''sia riconducibile a disfunzioni di direzione ed organizzazione e/o a carenze dell'organico, e /o a possibili situazioni di incompatibilita' di magistrati, rilevanti ai sensi dell'art. 2 R.D. 511/1946'', cioe' ai fini di eventuali trasferimenti d'ufficio.

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