Un mese dopo l’omicidio Fortugno.
De Sena: “Lo Stato c’è. Dai giovani una lezione
di civiltà”. La vedova "Un momento di dolore non
di parole". Catanese: "Il cerchio si sta stringendo".
Loiero: "Un canale speciale per la Calabria". Montezemolo:
"Dopo la marcia di Locri, ottimista per il futuro"
15/11 ''In un momento come quello attuale, in cui l' emozione e'
intensa per l' omicidio di Francesco Fortugno, vogliamo lanciare alla
Calabria ed ai calabresi un messaggio positivo: lo Stato c' e' ed
e' impegnato in tutte le sue componenti per consentire alla regione
di affrancarsi dall' oppressione criminale''. Lo ha detto all' Ansa
il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, facendo riferimento
al trigesimo dell' uccisione del vicepresidente del Consiglio regionale
della Calabria. De Sena, cui il Consiglio dei ministri, all' atto
della nomina, pochi giorni dopo l' assassinio di Fortugno, ha attribuito
poteri di coordinamento nella lotta contro la 'ndrangheta, da quando
e' arrivato a Reggio Calabria ha avuto una lunga serie di incontri
con autorita' istituzionali. Nei giorni scorsi, a Locri, tra l' altro,
ha incontrato la Commissione parlamentare antimafia e ieri, a Catanzaro,
ha visto il presidente della Regione, Agazio Loiero. Ma il suo impegno
e' stato soprattutto quello di incontrare i giovani di Locri e di
altre aree della Calabria, che con la loro mobilitazione e le loro
iniziative hanno richiamato lo Stato ad un maggiore impegno contro
la 'ndrangheta, scrollandosi di dosso incrostazioni ed arretratezze.
All' iniziativa di sabato scorso a Crotone promossa da Riferimenti
i ragazzi che hanno incontrato De Sena e Rosa Calipari erano oltre
mille. ''I giovani - ha detto De Sena - hanno fornito una grande lezione
di civilta' e di maturita'. Un messaggio che siamo chiamati a raccogliere
e sviluppare''. Il pensiero di De Sena, proprio in questi giorni,
e' rivolto ai familiari di Francesco Fortugno, ed in particolare alla
moglie, Maria Grazia Lagana', ed ai due figli, Giuseppe ed Anna. ''La
mia solidarieta' nei loro confronti - ha detto De Sena - e' massima.
Quello che posso assicurare e' che tutti siamo impegnati per dare
una risposta alla loro domanda di giustizia per quanto e' accaduto
e che lo Stato, in questo senso, non manchera' di dare una risposta
forte ed efficace in relazione all' assassinio di Francesco Fortugno
e contro la presenza sempre piu' invasiva della 'ndrangheta. Anche
se la mia funzione, in questo senso, e' strategica, non avendo personalmente
un ruolo diretto nelle indagini, che competono alla magistratura ed
alle forze dell' ordine, posso assicurare che sara' profuso il massimo
sforzo per consentire alla Calabria di svincolarsi dal giogo soffocante
della criminalita' organizzata''.
A un mese dalla scomparsa di Fortugno
la vedova ricorda: “E’ un momento di dolore non di parole”
''Domani ricorre il trigesimo della morte di mio marito. Questo e'
il momento del dolore e della riflessione e non quello delle parole''.
Sono queste le poche parole pronunciate da Maria Grazia Lagana', vedova
di Francesco Fortugno, alla vigilia del trigesimo dell' omicidio del
vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, assassinato
il 16 ottobre a Locri a Palazzo Nieddu, dove era stato allestito il
seggio delle primarie dell' Unione. Insieme ai figli Giuseppe ed Anna,
nella sua casa di Locri, Maria Grazia Lagana' continua a ricevere
la visita di decine di amici e conoscenti che le esprimono la loro
vicinanza ed il loro dolore. La partecipazione e la solidarieta' di
tanta gente per quanto e' accaduto sono ancora intense e lei reagisce
con la commozione e la riconoscenza che in questi giorni ha sempre
dimostrato. Sentimenti che la moglie ed i figli di Fortugno hanno
espresso soprattutto ai giovani di Locri che con la loro mobilitazione
e le loro iniziative, ed in particolare con la marcia svoltasi il
4 novembre, hanno gridato il loro no alla 'ndrangheta ed alla cappa
di criminalita' che opprime la Locride e l' intera Calabria. ''In
questo momento - dice Maria Grazia Lagana' - non e' il caso di dire
nulla. Se vorro' dire qualcosa, lo faro' dopo. Non mi sottrarro' ai
commenti ed alle riflessioni, a distanza di un mese, su quanto e'
accaduto, ma in questi giorni voglio stare un po' da sola''. Maria
Grazia Lagana', insieme ai figli, partecipera' alla messa che domani,
alle 15, sara' celebrata nella Cattedrale di Locri, la stessa chiesa
in cui sono stati celebrati i funerali di Fortugno. Successivamente
i partecipanti al rito si recheranno al cimitero per rendere omaggio
alla tomba di Fortugno, che riposa nella cappella di famiglia
Procuratore Catanese: “Il
cerchio si sta stringendo”
''L' operazione che ha portato a Locri all' arresto di quattro persone
affiliate alla cosca Cordi' non ha afferenze con l' inchiesta sull'
omicidio di Francesco Fortugno, in relazione alla quale, pero', possiamo
dire che il cerchio nei confronti dei responsabili si va restringendo''.
Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Antonino
Catanese, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare
i particolari dell' operazione della Polizia che ha portato ai quattro
arresti di Locri. ''Il tutto - ha aggiunto Catanese - suffragato da
una perfetta conoscenza della dinamica dell' agguato, ricostruita
sulla base di testimonianze di assoluta attendibilita'''.
Loiero: “Ci vuole un canale
speciale per la Calabria”
''Tutte le luci sono accese su di noi, forse per la prima volta dopo
decenni. Abbiamo questi riflettori accesi e all'inizio c'e' stato
anche un sentimento, se posso dirlo, anche di rimorso dell'opinione
pubblica del Paese, per come la regione ha subito quanto e' accaduto.
Mi chiedo allora perche' non si immagina un canale speciale per questa
regione''. E' quanto ha detto il presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero, questa sera a Catanzaro nel corso del convegno sul
tema ''Il coraggio delle scelte''. ''Il 26 novembre verra' in Calabria
- ha aggiunto - uno straordinario personaggio che e' Kerry Kennedy
che si batte per i diritti sull'intero pianeta. E lei ha deciso di
venire a Locri perche' pensa che in quel territorio sono stati elusi
alcuni diritti di liberta'. Dei tre giorni che trascorrera' in Italia
ha deciso di passarne uno con me e con i ragazzi della Locride. E
allora, approfittando di questa luce ancora accesa, perche' non si
puo' immaginare di dare un canale privilegiato, quasi come se ci fosse
una sostanziale specialita' per questa regione? Perche' se veramente
passa questo modello di riforma costituzionale credo che sara' difficile
frenare l'insofferenza delle popolazioni''. ''Sono convinto - ha proseguito
Loiero - che in Calabria accanto alla violenza della 'ndrangheta c'e'
un altra violenza che e' quella di natura sociale. In certi comuni
dove c'e' la rassegnazione rispetto alla disoccupazione, con un indice
al 27 per cento, che e' il piu' alto d'Europa, c'e' una violenza di
tipo particolare. E quindi un disoccupato che sa di essere disoccupato
a vita incendia il portone del comune. Ma questa non e' la violenza
del calabrese o dell'anarchico. Quindi, approfittando di questa condizione,
si potrebbe trovare, tutti insieme oggi, un qualcosa da costruire
che renda meno amara la nostra disparita' all'interno del Mezzogiorno''.
Montezemolo: “Dopo la marcia
di Locri sono ottimista per il futuro”
''Quando ho visto quella manifestazione dei ragazzi a Locri mi sono
sentito ottimista per il futuro''. E' quanto ha detto il presidente
di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, a Lamezia Terme dove
ha visitato l'area industriale
Adamo: la Regione impegnata come
non mai per la legalità
''Chi ha pensato di uccidere Francesco Fortugno non avrebbe mai immaginato
che la reazione e la controffensiva dello Stato e della societa' civile
sarebbe stata quella che abbiamo conosciuto in questo mese''. Lo afferma,
in una dichiarazione, Nicola Adamo, segretario regionale dei Ds e
vicepresidente della Giunta regionale. ''Certamente - aggiunge Adamo
- i killer e gli strateghi di questo delitto politico-mafioso non
avrebbero mai immaginato che il giorno dopo il Presidente della Repubblica,
Carlo Azeglio Ciampi, si sarebbe recato al Consiglio regionale per
rendere omaggio alla memoria di Fortugno, dare onore alla famiglia
di Fortugno e riconoscere quel palazzo come la casa della democrazia.
Certamente costoro non avrebbero mai immaginato che in pochi giorni
sarebbe stato nominato il superprefetto De Sena con poteri speciali
che non sono stati riconosciuti a suo tempo neanche al generale Carlo
Alberto Dalla Chiesa quando fu inviato a Palermo. Il superprefetto
De Sena ha gia' dimostrato forte tensione morale e professionale nella
sua azione operativa di controllo del territorio e di avvio delle
attivita' di coordinamento investigativo. Non avrebbero mai immaginato
costoro che la societa' civile avrebbe risvegliato la propria coscienza
democratica e che da Locri, dalla Calabria si sarebbe suscitato un
moto di solidarieta' e di simpatia diffusa e senza precedenti nel
Paese, in Europa ed addirittura in America. Ne e' testimonianza l'
arrivo il 26 novembre a Locri di Kerry Kennedy nell' ambito della
sua attivita' di missione per i diritti umani. Non avrebbero mai immaginato
che i ragazzi di Locri sarebbero diventati il logo di un vero e proprio
movimento giovanile che sta pervadendo e contaminando le scuole, le
universita' e le citta' italiane. Non avrebbero mai immaginato una
reazione delle istituzioni democratiche ad ogni livello''. ''Va dato
atto al ministro Pisanu - afferma ancora Nicola Adamo - di un impegno
straordinario che ha finora manifestato in questo mese. Va dato atto
alla rete degli enti locali di una forte compattezza e solidarieta'
per ripartire da Locri in un rilancio dell' azione antimafiosa per
l' affermazione della legalita' e della democrazia. Non avrebbero
mai immaginato che il presidente della Giunta, Agazio Loiero, la Giunta
ed il Consiglio regionali si sarebbero attrezzati come mai e' avvenuto
nella storia del regionalismo calabrese per iniziative straordinarie
di contrasto alla capacita' di attrazione sociale dell' organizzazione
criminale e mafiosa. Non solo si sta predisponendo un progetto per
lo sviluppo e la crescita della legalita' della Locride e delle zone
a piu' alta densita' mafiosa, ma la Regione sta provvedendo all' accelerazione
di una legislazione e di un impegno straordinario per quanto riguarda
alcune iniziative specifiche rivolte a colpire le attivita' di usura,
del racket per affermare certezza di regole ai fini di limitare o
impedire la penetrazione degli interessi mafiosi nelle attivita' economiche.
Quindi la memoria di Franco Fortugno oggi viene elevata ad un forte
impegno di tipo democratico e di massa. Certo sarebbe sbagliato che
questo impegno non avesse un carattere permanente. E' per questo che
in occasione della ricorrenza del trigesimo per quanto ci riguarda,
come Democratici di sinistra, rinnoviamo quell' impegno e quel giuramento
che abbiamo fatto sulla salma di Franco Fortugno per aprire un' altra
fase in Calabria, un nuovo inizio, un vero e proprio salto di qualita'
questa volta dello stato democratico per fare della Calabria una terra
di liberta' e di civilta'''.
I calciatori del Catanzaro in campo con la maglia “siamo tutti
calabresi”
15/11
Non solo i ragazzi di Calabria che con la maglietta “e ora ammazzateci
tutti” gridano no alla violenza della ’ndrangheta. Anche
i calciatori del Catanzaro gridano il loro no indossando in campo
una maglietta con la scritta “siamo tutti calabresi” per
richiamare l’attenzione nazionale sul grave problema della criminalità
e dell’isolamento che soffoca la nostra regione. L’iniziativa
è stata presentata questa mattina al presidente della Giunta,
Agazio Loiero, da Claudio Parente e Massimo Poggi, vertici della società
giallorosa, e dagli attaccanti Giorgio Corona e Florian Mirtay. Nel
corso della sobria cerimonia sono stati offerti al presidente Loiero
il gagliardetto della società e la nuova maglietta ufficiale
della squadra del capoluogo che milita in serie B. Il dirigente Massimo
Poggi ha anche annunciato al presidente della Regione e al sindaco
di Locri, Carmine Barbaro, presente all’incontro, che fino alla
fine del campionato tutte le scolaresche della Locride potranno assistere
gratuitamente, con i loro striscioni di protesta contro la recrudescenza
mafiosa, alle partite che il Catanzaro giocherà allo stadio
“Ceravolo”.
Jovanotti ai ragazzi di Locri: “Non
sentitevi soli”
''Non sentitevi soli nella vostra battaglia''. E' questo il messaggio
rivolto da Jovanotti ai ragazzi di Locri, che hanno inscenato una
serie di manifestazioni dopo l' omicidio di Francesco Fortugno, nel
corso del concerto svoltosi a Reggio Calabria. Jovanotti ha anche
dedicato ''ai ragazzi di Locri ed a tutti quelli che lottano'' la
canzone ''Mi fido di te'', accolta con particolare entusiasmo dalle
quattromila persone che affollavano il Palapentimele. ''Grazie per
avermi accolto come un fratello di ritorno da un lungo viaggio'',
ha esordito Jovanotti dopo aver raggiunto il palco. Quindi, prima
di dare inizio al concerto, una citazione dantesca: ''Fatti non fummo
a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza''. Un altro
momento significativo del concerto e' stato quando Jovanotti ha eseguito
''Il mio nome e' mai piu''', accompagnato dalle immagini su un maxischermo
del testo dell' articolo 11 della Costituzione in cui si afferma che
''L' Italia ripudia la guerra''.
Il 21 novembre manifestazione dell’Unione
a Locri
Il 21 novembre Romano Prodi e tutti i leader dell'Unione si ritroveranno
a Locri per una manifestazione in ricordo di Francesco Fortugno, il
vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, ucciso lo
scorso 16 ottobre davanti ad un seggio delle primarie. La manifestazione,
da quanto si apprende dallo staff dei Verdi, dovrebbe tenersi nel
tardo pomeriggio, presumibilmente alle ore 18.
Pezzotta: Non possiamo deludere
i ragazzi della locride
''Noi non possiamo deludere questi ragazzi che sono scesi in piazza.
Servono delle risposte subito ma non penso a grandi risposte''. E'
quanto ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta,
questa sera a Catanzaro. ''Ci sono momenti - ha aggiunto - in cui
i segni valgono di piu' di un grande progetto. Allora noi oggi, sindacati,
Regione, Confindustria, perche' non generiamo un progetto per la Locride?
Magari piccolo, ma che dia il senso del mutamento, del cambiamento''.
Aumentano le intimidazioni agli
amministratori: sono 75 dice Legautonomie
Crescono in senso qualitativo e quantitativo le intimidazioni ai
danni degli amministratori locali calabresi da parte della 'ndrangheta:
dal 3 gennaio ad oggi sono state 75 le intimidazioni ai danni di amministratori
locali (sindaci, assessori, consiglieri provinciali e regionali),
registrate dallo speciale osservatorio di Legautonomie Calabria che,
ogni anno, redige il Rapporto sulla sicurezza negli enti locali nella
regione. Una casistica segnata, quest' anno, dall' omicidio del vicepresidente
del Consiglio regionale Franco Fortugno. Rispetto allo scorso anno,
oltre al salto di qualita' segnato con il delitto del 16 ottobre a
Locri, dalla lettura dei numeri emerge anche la crescita costante
dei fenomeni di aggressione nei confronti dei rappresentanti delle
istituzioni locali e regionali a tutti i livelli. A livello provinciale
le rilevazioni dell' associazione autonomistica calabrese, mettono
in luce, nel 2005, un aumento numerico esponenziale nella provincia
di Catanzaro che si colloca al primo posto, con 29 episodi registrati
(alcuni di particolare gravita' come l' incendio del portone del Municipio
di Lamezia Terme il 20 aprile a pochi giorni dal rinnovo del Consiglio
comunale dopo un lungo periodo di commissariamento e addirittura prima
che si insediasse il Sindaco, il diessino Giannetto Speranza), rispetto
ai 13 dello scorso anno che vedeva la provincia del capoluogo fanalino
di coda. Segue Reggio Calabria con 15 episodi a fronte dei 20 del
2004 mentre Vibo Valentia si attesta, allo stato, a 16 episodi rispetto
ai 21 dei precedenti dodici mesi. A Cosenza la statistica parla di
9 episodi a fronte dei 16 dello scorso anno qualcuno in piu' di Crotone
dove se ne registrano 7 a fronte delle precedenti 11
Parlano i giovani: “Ucciso
un simbolo”
''Uccidere Fortugno e' stato come uccidere un simbolo di Locri. Annamaria
Pancallo e' una delle centinaia di studenti che a Locri, dopo l' omicidio
di Francesco Fortugno, hanno deciso di dire basta alla 'ndrangheta
scegliendo il modo piu' eclatante per farlo: andare in piazza e gridarlo
ai quattro venti in una realta' che non era abituata a simili manifestazioni.
La sua immagine con un megafono in mano ha fatto il giro di tutta
Italia. Adesso, a un mese da quel delitto, Annamaria, 17 anni, studentessa
del liceo classico Oliveti di Locri, parla con l' Ansa delle sue sensazioni
dopo le reazioni spontanee delle scorse settimane. ''Il percorso -
dice - e' lungo, molto lungo, ma comunque qualcosa e' cambiato. Nel
nostro piccolo la campagna di sensibilizzazione che abbiamo avviato
continueremo a portarla avanti. La mafia la combatte la magistratura,
noi possiamo portare avanti i nostri ideali. Anche noi, in qualche
modo, lottiamo contro la mafia. E' ovvio che gli strumenti necessari
ce l' ha chi e' preposto a farlo, magistrati, giudici, il super prefetto
De Sena e poi lo Stato a livello centrale''. Tra tutti i politici
incontrati in queste settimane, e sono stati molti, Annamaria cita
il nome di due donne: l' assessore regionale alla sanita', Doris Lo
Moro, ed il consigliere regionale, Liliana Frasca'. ''Ci sono state
molto vicine - dice - Faccio i loro nomi perche' sono donne ed in
quanto donna mi sento vicina a loro. Tutti i politici, comunque, hanno
capito che se i giovani sono cosi' stanchi di quello che accade nella
nostra societa' e' ora di cambiare''. Ma dove affonda questa volonta'
di cambiamento ed il coraggio di scendere in strada in una realta'
difficile come quella della locride? ''Sono anni - afferma Annamaria
- che i miei genitori, come quelli di tanti altri ragazzi, mi hanno
educato al rispetto della legalita' e della liberta' dell' altro.
Anche i nostri professori ci hanno sempre insegnato a rispettare il
prossimo e le leggi. Perche' le manifestazioni dopo l' omicidio Fortugno?
Perche' era il momento opportuno per farlo. Tutte le iniziative, la
prima in particolare, sono nate col cuore. Noi ragazzi siamo arrivati
al culmine della sopportazione. E' stato ucciso un uomo, Fortugno,
che, metto la mano sul fuoco, con la mafia non aveva a che fare. Un
uomo onesto che si e' sempre battuto per i diritti della sua terra.
Lui e' diventato un martire, un eroe, anche se ritengo che una societa'
che debba avere eroi non sia una societa' civile''. Annamaria non
si nasconde le difficolta' del percorso di legalita' intrapreso da
lei e dai suoi compagni. ''La mafia - afferma - e' fatta di soprusi
e prepotenze, di mafiosita'. Anche nelle nostre scuole. La mia, forse,
e' stata sempre una sorta di oasi, ma anche da noi ci sono certi atteggiamenti.
E' successo anche in questi giorni. Un ragazzo ha tirato uno schiaffo
senza motivo ad un altro. Tutti noi ci siamo schierati per fargli
capire che cosi' e' sbagliato. Il fenomeno ancora esiste, ma si e'
attenuato. Non possiamo pensare di cambiare la mentalita' di un diciassettenne
in un mese. E' un lavoro vero e proprio che richiede molto piu' tempo''.
Annamaria, comunque, non ha dubbi e prima di salutare, col suo volto
pulito, si dice ''fiduciosa per il futuro''
Possibili
sviluppi nell’inchiesta Fortugno dopo l’arresto dei quattro
appartenenti al clan Cordì. Avevano
una calibro 9, come quella usata per il politico calabrese, bombe
e bazooka"
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al Forum dedicato
Omicidio
Fortugno: De Sena incontra i comandanti regionali
di CC e GDF e Loiero. “fondamentale il
coordinamento”. La famiglia Fortugno ringrazia Loiero
per il tributo con l'invito di Kerry kennedy. La
vedova Fortugno riflette sulla candidatura. Comuni della locride
in riunione.
Omicidio
Fortugno: Domanico (DL) propone la candidatura
della vedova Fortugno al Senato. Martedì
presentazione della manifestazione del 19 a Lamezia
Omicidio
Fortugno: Ministro Pisanu: “Ci sono piste
investigative chiare”. De Sena: "Facciamo
molto affidamento sui giovani". Loiero:
"De Sena in Calabria per restituire ordine al territorio"
Omicidio
Fortugno: Si tenta il raffronto del killer con
quelli di altri delitti. Callipo: "Un
patto per la legalità tra chi esercita la funzione pubblica”.
Santelli "Un punto di svolta".
De Sena incontra Bova "Sinergia tra le
istituzioni". Il 26 Kerry Kennedy a Locri
Omicidio
Fortugno: Massimo riserbo degli investigatori.
Il cerchio si stringe intorno alla sanità. Si
indaga sugli appoggi delle cosche. Il 19 nuova manifestazione
degli studenti a Locri. Loiero invita la figlia
di Bob Kennedy.
Omicidio
Fortugno: Dopo 22 giorni si è certi solo
delle modalità. Il Superprefetto De Sena
si insedia a Reggio “La Calabria ha bisogno di altissima
attenzione”. Loiero: “Avremo un
rapporto continuo con i ragazzi delle scuole”
Omicidio
Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno
un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita
Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come
ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno
la sede della CISL. “Per non dimenticare….”
Omicidio
Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno
un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita
Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come
ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno
la sede della CISL. “Per non dimenticare….”
Omicidio
Fortugno: Vertice a Palzzo Chigi con Berlusconi
e Pisanu. Nessuna operazione speciale prevista.
Lumia: "Lotta alla mafia non è priorità
del Governo.
In
15 mila a Locri contro la ndrangheta. Maria
Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani
mi sorregge”
A
Locri in tantissimi, soprattutto giovani, a gridare
la voglia di cambiare di una regione intera. Partita la marcia
(video).
Omicidio
Fortugno: Messaggio di Ciampi ai giovani in
occasione della marcia di Locri: “Spezzare
ovunque le catene della paura”. Loiero
ai ragazzi: "Sono con voi". Fortugno
disse: "I giovani, futuro della Calabria". Il
Consiglio regionale dedica la seduta ai giovani. Oggi la marcia.
Omicidio
Fortugno: Le indagini nell’ASL di Locri. Confermata
la pista della sanità. Avviati gli atti per la commissione
d’accesso antimafia. Loiero: “Rinviato
al mittente il cupo messaggio dei clan". Messaggio del
fratello di Peppino Impastato. Numerose
adesioni alla marcia.
Omicido
Fortugno: Si indaga tra le carte di Fortugno.
Adamo: “Lo Stato sia parte civile nei
processi per mafia”
Omicido
Fortugno: Si indaga sulla sanità. Fortugno
stava contrastando interessi “importanti”. De Sena.
“Riflettori dello Stato sempre accesi
sulla Calabria”. Anna e Giuseppe Fortugno ai giovani:
"siamo con voi"
Omicido
Fortugno: Scendono in campo gli 007 dei servizi.
La sanità pista privilegiata.
L'omicidio è avvenuto con l'avallo delle cosche locali
Omicido
Fortugno: Le indagini, mentre si attendono le
perizie balistiche, puntano sulla sanità.
La DDA apre un'inchiesta sulla fuga di notizie.
Nuove adesioni alla marcia del 4.
Omicido
Fortugno: Gli investigatori: Non c’è
nessuna pista, ma c’è molto ottimisimo. Il
4 novembre a Locri una marcia della pace proposta da Jervolino-Catizone.
Pegna propone un megashow contro la criminalità.
Omicido
Fortugno: Il procuratore Grasso incontra gli
inquirenti. Alle indagini collaborano anche
la DDA di Catanzaro e i servizi centrali. Pisanu delega
il Prefetto di Reggio per l'accesso all'ASL
di Locri.
Omicido
Fortugno: Loiero: “Le intercettazioni
insudiciano un dramma”. Indagini: Magistrati
rientrati dopo missioni nelle carceri. Il movimento studentesco
di Locri scrive alle istituzioni: “No alla ndrangheta”
Omicido
Fortugno: Minniti: definisce un quadro inquietante
le telefonate al Viminale. Pisanu replica "non
lasceremo nulla di intentato". Loiero: "Lo stato
deve far sentire la sua presenza”
Omicido
Fortugno: Numerose le lettere di solidarietà
inviate a Loiero: “Presidente, resisti e vai avanti”
Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta
il piano di controllo di PS, CC e Gdf. Corbelli
chiede di non assegnare il posto vacante di Fortugno.
Omicido
Fortugno: Varato il programma straordinario
di Pisanu contro la ndrangheta dopo un summit al Viminale.
Informato il Presidente Loiero. Due ipotesi
nelle indagini
Il
Ministro Pisanu riferisce alle Camere e propone
le nuove direttive per combattere la ndrangheta. Loiero: "Se
cala l'attenzione lo uccidiamo ancora".
In
tantissimi ai funerali di Fortugno, Mons. Bregantini:
La mafia vuole dominare la politica. Indagini ad un punto delicato
Cossiga
contro Macrì: “Con i magistrati
politicizzati non si combatte la ndrangheta”. Mancini:
“Parte delle istituzioni non hanno fatto
il proprio dovere”. Castelli “Adeguato
il numero dei magistrati”
Il
Presidente Ciampi ha reso omaggio alla salma di Fortugno ed ha ribadito
“Calabresi reagite, l’Italia è
con voi”
Le
Amministrazioni pubbliche ricordano Fortugno.
Ancora reazioni dal mondo politico.