Si tenta il raffronto del killer
con quelli di altri delitti. Callipo: "Un patto per la legalità
tra chi esercita la funzione pubblica”. Santelli "Un punto
di svolta". De Sena incontra Bova "Sinergia tra le istituzioni".
Il 26 Kerry Kennedy a Locri.
11/11 Raffrontare la descrizione fisica del killer di Francesco Fortugno
con quella dei responsabili di altri omicidi compiuti nel reggino
negli ultimi anni: e' una delle attivita' che vengono svolte nell'
ambito delle indagini sull' omicidio del vice presidente del Consiglio
regionale calabrese. Sulle indagini viene mantenuto uno stretto riserbo,
ma da quanto si e' appreso, le ricerche potrebbero essere state estese
anche a delitti compiuti in altre province e regioni, nell' ipotesi
che il killer sia venuto da fuori Calabria. Non sarebbe la prima volta,
infatti, che per compiere delitti eccellenti vengono utilizzati sicari
di altre regioni. Dalla descrizione fornita dai testimoni, l' assassino
di Fortugno e' una persona bassa e di corporatura esile. Di lui non
si sa altro. Nessuno, infatti, e' stato in grado di fornire una descrizione
somatica dell' uomo dal momento che indossava una giacca nera con
il bavero alzato ed un cappellino con la visiera calata per nascondere
il volto. La comparazione delle caratteristiche fisiche dell' omicida
e' un lavoro cui gli investigatori darebbero particolare importanza.
La convinzione, infatti, e' che il sicario che ha ucciso Fortugno
sia un professionista, probabilmente estraneo al circuito criminale
della zona. A conferma di cio' vi e' la freddezza dimostrata dall'
assassino durante e dopo l' omicidio. L' uomo si e' avvicinato a Fortugno
che stava parlando con alcuni amici nell' androne di Palazzo Nieddu
dopo avere votato per le primarie dell' Unione, ha scostato una persona
che si trovava davanti al suo obiettivo, quindi ha puntato la pistola
semiautomatica calibro 9x19 ed ha fatto fuoco da brevissima distanza,
centrando Fortugno con cinque colpi, quattro al torace ed uno all'
addome. Quindi, approfittando del momento di disorientamento generale,
e' uscito dal palazzo a piedi e si e' infilato in un vicolo dove,
probabilmente, c' era ad attenderlo un complice alla guida di un mezzo
con cui fuggire.
Callipo: Serve un patto per la legalità
e la trasparenza tra chi esercita la funzione pubblica”
11/11 ''Un Patto per la legalita' e la trasparenza tra tutti i soggetti
che esercitano una funzione pubblica in Calabria''. E' quanto propone
il presidente di Confindustria Calabria, Pippo Callipo, dopo l' assassinio
di Francesco Fortugno. ''La reazione complessiva dello Stato, dopo
l' assassinio di Fortugno - afferma Callipo - puo' dispiegarsi meglio
se la societa' calabrese la sostiene con un' azione generale di moralizzazione
della vita pubblica calabrese che abbia come protagonisti gli stessi
calabresi. Il Patto per le legalita' e la trasparenza non deve riguardare
soltanto la politica, ma anche le associazioni in genere e comunque
ogni funzione di rappresentanza di interessi organizzati. Una proposta
che gli imprenditori calabresi lanciano dopo aver contribuito a sollevare
nel Paese il 'caso Calabria' ed avere ottenuto la dovuta attenzione
da parte dello Stato. La Calabria sana, in questo modo, puo' essere
fattivamente accanto allo Stato, che da parte sua appronta le iniziative
opportune per reprimere la criminalita' organizzata e prevenire altre
azioni illegali. La Calabria sana puo', cosi, sfidare a viso aperto
i sospetti ed i pregiudizi che una parte del Paese, a torto o a ragione,
nutre verso tutto cio' che e' calabrese, assumendo, direttamente e
pubblicamente, impegni di rottura col passato''. Secondo Callipo,
''il momento tragico che si sta vivendo impone una straordinaria assunzione
di responsabilita' individuale e collettiva. Condividiamo, in tal
senso, ogni sollecitazione che viene dal Paese verso una nostra reazione
dal basso. Visto che dopo l' omicidio Fortugno niente potra' essere
come prima, dobbiamo essere noi calabresi, per primi, a pretendere
che davvero niente sia piu' come prima. Impedendo che tra qualche
settimana tutto torni come prima. Abbiamo il diritto di chiedere allo
Stato solidarieta' e attenzione rispetto ai grandi fenomeni che provocano
in Calabria delle vere emergenze, ma, contestualmente, dobbiamo essere
in grado di fare pulizia in casa nostra. Tutti, nessuno escluso! Altrimenti
non siamo credibili. Il Patto per le legalita' e la trasparenza dovra'
essere di orientamento generale per tutti e motivo ispiratore di ogni
scelta e decisione, conducendo l' identificazione di chi lo viola
perche' se ne assuma la responsabilita' dinanzi all' opinione pubblica.
In tal modo sarebbero soddisfatte l' urgenza di sconfiggere in tutti
i campi, e non soltanto in quello politico, le degenerazioni clientelari,
puntando nettamente su meritocrazia ed efficienza, e la necessita'
di precludere, a chi e' in odore di mafia, ogni impegno politico o
di rappresentanza pubblica''.
Sottosegretario Santelli: “Oggi
si intravede un punto di svolta”
11/11 “Condivido pienamente l’analisi della situazione
calabrese fatta da Filippo Callipo. Io stessa in più di un’occasione
ho ritenuto opportuno richiamare l’attenzione sulle stesse problematiche
affrontate oggi dal presidente degli industriali calabresi”.
Lo afferma il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli. “Sono
lieta che, oggi, finalmente –afferma la Santelli- si intravede
il punto di svolta: non più una Calabria che piange e lamenta
soltanto l’assenza dello Stato, ma una società civile
che si risveglia e punta al cambiamento. Particolarmente significativo
l’input dato da Callipo che corrisponde ad una precisa assunzione
di responsabilità da parte di una categoria importante del
sistema produttivo calabrese, che a chiare lettere condanna le logiche
del clientelismo e sposa senza indugio la linea della legalità
e della trasparenza”.
De Sena incontra Bova: “Ci
vuole un azione sinergica tra le istituzioni”
Un' azione sinergica tra i vari livelli istituzionali per avviare
un ''progetto d'urto'' per il contrasto della criminalita' organizzata.
E' quanto hanno concordato, nel corso di un incontro, il prefetto
di Reggio Calabria, Luigi De Sena, ed il presidente del Consiglio
regionale della Calabria, Giuseppe Bova. L' incontro, nel corso del
quale si e' fatto riferimento all' omicidio del vicepresidente del
Consiglio regionale, Franco Fortugno, e' stato particolarmente cordiale,
consentendo l' instaurazione di un rapporto immediato tra il nuovo
prefetto di Reggio, cui il Governo ha conferito poteri speciali nella
lotta contro la 'ndrangheta, ed il Presidente del Consiglio regionale
della Calabria. De Sena e Bova si sono soffermati sulla situazione
in Calabria e, piu' in particolare, nel comprensorio della Locride.
Un confronto serio e approfondito, e' detto in un comunicato del Consiglio
regionale, nel corso del quale il presidente Bova ed il prefetto di
Reggio hanno ''ragionato della realta' che caratterizza, in questo
difficilissimo momento, la condizione della Calabria''.
Gen. Speciale (Gdf) “Caccia
ai patrimoni illeciti”
11/11 La 'ndrangheta si combatte aggredendo i patrimoni delle cosche
ed e' quello che sta facendo la Guardia di Finanza in Calabria. La
metodologia e' la stessa con cui si contrasta il finanziamento illecito
dei terroristi. Lo ha detto il comandante delle Fiamme Gialle, generale
Roberto Speciale, sottolineando che ''i risultati stanno arrivando''.
''Se ad un boss della 'ndrangheta gli togli il denaro - ha spiegato
il generale Speciale, a margine della forma del protocollo d' intesa
tra Gdf e Garante della privacy - e' come togliere l' acqua ai pesci.
Lui e' pronto anche farsi 6-7 anni di galera se poi sa che all' uscita
il suo patrimonio e' intatto, se invece gli viene confiscato e' tutta
un' altra cosa''. Le Fiamme Gialle dunque, ha proseguito il comandante,
''attraverso analisi economico-finanziarie puntano a ricostruire i
flussi di denaro dell' organizzazione criminale, soprattutto attraverso
l' uso di prestanome. La 'ndrangheta - ha sottolineato - e' potentissima,
tanto da fare a volte fidejussioni per la mafia, fa riciclaggio investendo
anche fuori dalla Calabria''. Il generale ha poi evidenziato l' importanza
della guerra alla contraffazione. ''Io - ha osservato - mi batto contro
questo fenomeno, perche' buona parte dei profitti vanno a finanziare
le organizzazioni criminali e anche quelle terroristiche''.
Il 26 novembre Kerry Kennedy a Locri
11/11 Kerry Kennedy, la figlia di Bob Kennedy, sara' a Locri il 26
novembre prossimo. Ad annunciarlo e' stato il presidente della Regione
Calabria, Agazio Loiero, che proprio ieri l' aveva invitata, ''a nome
dei giovani calabresi e della stessa Regione'', a partecipare ad un
incontro sui temi dei diritti umani e civili con gli studenti che
hanno guidato le manifestazioni popolari indirizzate a riaffermare
i principi di democrazia e legalita', dopo l' omicidio del vice presidente
del Consiglio regionale, Francesco Fortugno. La figlia di Bob Kennedy
e' presidente della Fondazione ''Robert F. Kennedy Memorial Center
For Human Rights'', impegnata da oltre 25 anni in attivita' di sensibilizzazione
sul tema dei diritti umani e civili nei confronti di istituzioni internazionali,
Governi di vari Paesi, organizzazioni non governative ed enti di cooperazione
internazionale. ''Ho trovato normale, in una terra dove sono minacciati
i diritti di liberta' - ha sostenuto Loiero - invitare una donna che
difende i diritti e che e' diventata un simbolo delle popolazioni
oppresse''. Loiero ha riferito che Kerry Kennedy, che nei prossimi
giorni partecipera' a Roma al ''Summit Mondiale dei Premi Nobel della
Pace'', trascorrera' l' intera giornata del 26 a Locri ed in altre
localita' della provincia di Reggio Calabria.
Momento importante il Consiglio
provinciale di Cosenza sulla legalità
''Il Consiglio Provinciale di Cosenza dedicato al tema della sicurezza
e della legalita' ha rappresentato un momento importante sul fronte
della sensibilizzazione rispetto ad un tema, purtroppo, di drammatica
attualita' qual'e' quello della legalita'''. E' quanto sostiene il
segretario generale della Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti, circa il
consiglio provinciale sulla legalita'. ''In questo senso la Cisl -
ha aggiunto - giudica positivamente l'iniziativa promossa dall'Amministrazione
Provinciale che va nella direzione giusta ed apre una speranza, soprattutto
per le modalita' attraverso le quali si e' svolta registrando la forte
e convinta adesione delle rappresentanze presenti sul territorio.
Oggi piu' che mai, dopo le tristi vicende dei giorni scorsi, abbiamo
bisogno di non abbassare la guardia rispetto ad un fenomeno le cui
dimensioni, nella nostra Regione e nella nostra Provincia, vanno assumendo
proporzioni allarmanti al punto che alcuni ormai parlano che intere
aree della Regione sono sottratte allo Stato e rischiano di diventare
protettorati della 'ndrangheta. E' del tutto evidente di come ormai
la criminalita' rappresenti non solo una piaga sociale e un freno
allo sviluppo economico ma anche un ostacolo all'affermazione dei
diritti di liberta' dei cittadini e al processo civile e democratico''.
''Un fenomeno - ha proseguito Tramonti - cosi' ampio e radicato, per
la Csil, non si puo' combattere solo mostrando i muscoli, ma occorre
una politica piu' generale che parta dal riconoscimento pieno del
diritto al lavoro, dalla promozione dello sviluppo per far partire
dal basso un'autentica cultura della legalita'. Scuola, universita',
formazione professionale diventano in questo senso strumenti indispensabili,
accanto alla presenza dello Stato, per promuovere quella cultura della
legalita' di cui si avverte una estrema necessita'. Cosi' come e'
necessario attivare un rapporto piu' stretto e collaborativo tra le
forze Istituzionali, politiche, imprenditoriali, sociali unitamente
alla scuola, all'universita' e alla chiesa. Importante e' in questo
senso il ruolo delle autonomie locali quali presidio di civilta' e
di democrazia sui nostri territori ed in questo la forte mobilitazione
e la partecipazione di questi giorni non puo' essere in alcun modo
dispersa, recuperando anche qualche importante assenza registrata
nel corso dell'importante manifestazione''. ''Solo cosi' - ha concluso
Tramonti - si potra' definire un chiaro percorso di crescita sociale,
economica e civile tale da consentire il riscatto della nostra terra,
lanciando un segnale di speranza ai tanti giovani che non hanno deciso
di arrendersi e che vogliono lottare per un futuro migliore''
De Sena a Locri incontra Mons. Bregantini
e i Magistrati
11/11 Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, si e' recato
stamani a Locri dove ha incontrato prima il vescovo, mons. Giancarlo
Bregantini, e poi il presidente del Tribunale, Domenico Ielasi, ed
il procuratore, Giuseppe Carbone. De Sena non ha voluto specificare
l' argomento al centro degli incontri, limitandosi a dire che la sua
e' ''una visita concreta e istituzionale. Cerchero' di aprire buoni
rapporti con tutti''. Presumibile, comunque, che De Sena, soprattutto
con i vertici degli uffici giudiziari locresi, abbia parlato anche
dell' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale calabrese,
Francesco Fortugno, ucciso nella cittadina ionica il 16 ottobre scorso.
Bondi (FI) “Per la legalità
i poli discutano assieme”
''I giovani di Locri, in marcia verso la possibile liberazione dalla
violenza dell'illegalita' e dal male che sta alla radice di questa
violenza, di natura arcaica, ancestrale, ci scuotono dal torpore solito,
ci mandano un messaggio di ricerca che non possiamo inchiodare al
solito silenzio paludato della comunicazione politica''. Sandro Bondi,
coordinatore nazionale di Forza Italia, in una lettera aperta che
sara' pubblicata domani sul quotidiano della Calabria, chiede alle
opposizioni di aprire un dialogo per il recupero della legalita'.
''Rosario Carello, nell'articolo pubblicato sul Giornale - si legge
nella lettera -, descrive questa nuova realta' giovanile con un'immagine
che faccio mia: 'Una generazione che non recrimina, che non piange
e non aspetta'. La sintesi di cio' che chiamiamo, a buon diritto,
liberta' responsabile, verso se stessi e verso la societa', i propri
coetanei, le proprie famiglie, il proprio futuro. Ma non e', forse,
questa la radice originaria della politica? Non e', forse, questa
la scaturigine classica, antica, dell'etica della responsabilita'?
Non e', forse, questa la ragion d'essere della vita associata, responsabilmente
coesa e forgiata dal comune sentire sul destino della polis? Questa
e', a mio avviso, la politica''. ''Questo e', dunque - sottolinea
Bondi -, il tessuto buono, autenticamente responsabile, della nostra
societa'. Perche' la Calabria di oggi e' l'Italia di domani. Questo
movimento di azione libera e responsabile, che agisce oltre i partiti,
ma non contro i partiti, e che non tende ad appiattire le differenze
tra le diverse sensibilita' politiche - giovani di destra e di sinistra,
tutti insieme - e' un indicatore luminoso e foriero di sviluppi nuovi.
La politica della societa', per la societa', non può che radicarsi
nella societa'. Possiamo, noi, che la politica la facciamo dentro
le istituzioni e all'interno di una ben precisa appartenenza partitica,
tralasciare, un po' rozzamente, gli indicatori, anche metodologici,
scaturenti da questa nuova e fresca realta' calabrese''? ''Dalla manifestazione
di Locri, che potrebbe anche costituire un moltiplicatore positivo
di nuove e piu' radicali scelte di campo contro la violenza e l'illegalita'
diffusa? Non e' possibile, oggi, lavorare noi tutti - maggioranza
al governo del paese ed opposizione - per costruire uno spazio pubblico
nuovo, più umano ed umanizzante, sensibile ai 'nuovi segni
dei tempi'? Non e' possibile in alcun modo pensare e lavorare per
edificare un modello di laboratorio politico territoriale bipartisan,
che fornisca, sul piano delle idee e della pratica, aiuto e sostegno
alle iniziative di recupero della legalita', in Calabria e la' dove
questa e' messa in scacco dalla mafia e dalla criminalita' organizzata,
oltre che alle manifestazioni pubbliche ed all'educazione delle persone
al buon vivere civile e politico''? ''Mi piacerebbe discuterne - conclude
Bondi - con i responsabili dei partiti dell'opposizione, con Fassino,
con Rutelli, con Bertinotti. E' possibile parlarne, pur essendo immersi,
tutti, in una campagna elettorale che si annuncia dura e senza esclusione
di colpi?''.
Il Presidente della Provincia di
Cosenza, Oliverio a Belvedere per parlare di “Legalità
e Giustizia”
Sarà il Presidente della Provincia di Cosenza On. Gerardo Mario
Oliverio a concludere , sabato 12 novembre, il dibattito su “Legalità
e Giustizia”, in programma all’Hotel Nettuno di Belvedere
Marittimo, organizzato dalla locale amministrazione della cittadina
tirrenica.
Dopo i saluti, porti dall’Assessore del Comune di Belvedere
Marittimo, Patrizia Ragone, alle ore 10.00, ci sarà la proiezione
del documentario inedito: “Con le idee ed il coraggio di Peppino
noi continuiamo…”, curato da Gregorio Mascolo, e subito
dopo si aprirà il dibattito, coordinato da Daniela Valente,
al quale interverranno, tra gli altri, Giovanni Impastato, il regista
Gregorio Mascolo, il Presidente della II Sezione Penale della Cassazione,
Antonio Esposito, il Dirigente Scolastico, Giorgio Franco, il Sindaco
di Belvedere Marittimo, Mauro D’Aprile, il Consigliere Provinciale,
Ernesto Magorno.
E su internet continua il dibattito
tra i giovani
E' un dibattito ricco di spunti e riflessioni quello che si sta svolgendo
sul blog messo a disposizione dei giovani di Locri dal sito di 'Repubblica'.
C'e' chi pensa di disertare le urne in occasione delle prossime elezioni
e chi si e' commosso guardando la testimonianza dei due giovani locresi
che ieri sera hanno partecipato alla trasmissione Rockpolitik. Per
i due giovani di Locri chi ''spara, chi ha ha paura, chi non rispetta
la liberta' altrui, chi uccide, chi e' un mafioso e' lento'', dice
una ragazza. ''Franco Fortugno, chi spera, chi non crede nell'omerta',
chi manifesta, chi e' onesto cittadino e' rock''. E stamane sul blog
dei ragazzi di Locri sono comparsi i primi commenti alla presenza
alle frasi pronunciate ieri sera nella trasmissione di Celentano.
''Ieri sera, la cosa che mi ha piu' emozionato - scrive Roberto D.
- a RockPolitik e' stata la testimonianza di quei due ragazzi di Calabria.
Mi sono venute le lacrime e credetemi non succede spesso. Perche'
so e avverto quanto e' costato arrivare a questo, e purtroppo so che
ancora costera' tanto. Dobbiamo pero' essere pronti ad affrontare
difficolta' e sacrifici affinche' non solo i calabresi onesti, ma
tutti gli onesti di questo paese possano vivere senza la mafia attorno.
Vogliamo soprattutto vivere, amare e sognare''. La proposta provocatorio
di non andare a votare alle prossime elezioni e' di LucaLibero (il
nick utilizzato sul blog). ''Io vorrei lanciare - scrive sul blog
LucaLibero - qui una proposta. Visto che i 'Signori dei palazzi' si
ricordano di noi del sud solo quando ci sono le elezioni....io direi
non andiamo piu' a votare! fin quando in Calabria, in Sicilia, in
Campania, in tutto il sud non si vede, anzi non si tocca con mano
quello che lo stato ha realmente realizzato per combattere contro
la mafia. Fin quando non ci saranno i presupposti per una vita decorosa
Non voteremo... secondo me riusciremmo a smuovere le loro coscienze
- anche se coscienza i politici non ne hanno mai avuta''. Ed e' su
questa proposta provocatoria che da stamane si sta svolgendo un ampio
dibattito che vede anche interventi di persone che non risiedono in
Calabria. I pareri, ovviamente, sono contrastanti ed all'invito di
disertare le urne c'e' Anna che ritiene ''assolutamente necessario
andare a votare e scegliere attentamente persone pulite. Il voto e'
l'unico strumento che abbiamo per mandare a casa i mafiosi politici''.
E c'e' pure chi come Tiziana propone di ''boicottare tutto cio' che
e' in odore di mafia o poco chiaro. E se veramente iniziassimo dalle
elezioni farse? e' palese che il colore politico non fa differenza
davanti agli interessi e anzi sono specchietti per illuderci di vivere
in uno stato democratico''. Ma la paura dei tanti partecipanti alla
piazza virtuale e' che a breve possa scemare l'interesse per i fatti
accaduti a Locri. ''Vedrete - scrive Marco - che tra un mese scendera'
il silenzio: vi ricordate l'influenza aviaria: un casino autentico,
oggi pare meno pericolosa di una puntura di insetto. Non sono contento
di questo, ma la societa' detta civile, l'opinione pubblica, mettono
in prima pagina sempre la notizia, e quando la notizia diventa il
passato, il pezzo a cinque colonne diviene un trafiletto''
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al Forum dedicato
Omicidio
Fortugno: Massimo riserbo degli investigatori.
Il cerchio si stringe intorno alla sanità. Si
indaga sugli appoggi delle cosche. Il 19 nuova manifestazione
degli studenti a Locri. Loiero invita la figlia
di Bob Kennedy.
Omicidio
Fortugno: Dopo 22 giorni si è certi solo
delle modalità. Il Superprefetto De Sena
si insedia a Reggio “La Calabria ha bisogno di altissima
attenzione”. Loiero: “Avremo un
rapporto continuo con i ragazzi delle scuole”
Omicidio
Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno
un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita
Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come
ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno
la sede della CISL. “Per non dimenticare….”
Omicidio
Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno
un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita
Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come
ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno
la sede della CISL. “Per non dimenticare….”
Omicidio
Fortugno: Vertice a Palzzo Chigi con Berlusconi
e Pisanu. Nessuna operazione speciale prevista.
Lumia: "Lotta alla mafia non è priorità
del Governo.
In
15 mila a Locri contro la ndrangheta. Maria
Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani
mi sorregge”
A
Locri in tantissimi, soprattutto giovani, a gridare
la voglia di cambiare di una regione intera. Partita la marcia
(video).
Omicidio
Fortugno: Messaggio di Ciampi ai giovani in
occasione della marcia di Locri: “Spezzare
ovunque le catene della paura”. Loiero
ai ragazzi: "Sono con voi". Fortugno
disse: "I giovani, futuro della Calabria". Il
Consiglio regionale dedica la seduta ai giovani. Oggi la marcia.
Omicidio
Fortugno: Le indagini nell’ASL di Locri. Confermata
la pista della sanità. Avviati gli atti per la commissione
d’accesso antimafia. Loiero: “Rinviato
al mittente il cupo messaggio dei clan". Messaggio del
fratello di Peppino Impastato. Numerose
adesioni alla marcia.
Omicido
Fortugno: Si indaga tra le carte di Fortugno.
Adamo: “Lo Stato sia parte civile nei
processi per mafia”
Omicido
Fortugno: Si indaga sulla sanità. Fortugno
stava contrastando interessi “importanti”. De Sena.
“Riflettori dello Stato sempre accesi
sulla Calabria”. Anna e Giuseppe Fortugno ai giovani:
"siamo con voi"
Omicido
Fortugno: Scendono in campo gli 007 dei servizi.
La sanità pista privilegiata.
L'omicidio è avvenuto con l'avallo delle cosche locali
Omicido
Fortugno: Le indagini, mentre si attendono le
perizie balistiche, puntano sulla sanità.
La DDA apre un'inchiesta sulla fuga di notizie.
Nuove adesioni alla marcia del 4.
Omicido
Fortugno: Gli investigatori: Non c’è
nessuna pista, ma c’è molto ottimisimo. Il
4 novembre a Locri una marcia della pace proposta da Jervolino-Catizone.
Pegna propone un megashow contro la criminalità.
Omicido
Fortugno: Il procuratore Grasso incontra gli
inquirenti. Alle indagini collaborano anche
la DDA di Catanzaro e i servizi centrali. Pisanu delega
il Prefetto di Reggio per l'accesso all'ASL
di Locri.
Omicido
Fortugno: Loiero: “Le intercettazioni
insudiciano un dramma”. Indagini: Magistrati
rientrati dopo missioni nelle carceri. Il movimento studentesco
di Locri scrive alle istituzioni: “No alla ndrangheta”
Omicido
Fortugno: Minniti: definisce un quadro inquietante
le telefonate al Viminale. Pisanu replica "non
lasceremo nulla di intentato". Loiero: "Lo stato
deve far sentire la sua presenza”
Omicido
Fortugno: Numerose le lettere di solidarietà
inviate a Loiero: “Presidente, resisti e vai avanti”
Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta
il piano di controllo di PS, CC e Gdf. Corbelli
chiede di non assegnare il posto vacante di Fortugno.
Omicido
Fortugno: Varato il programma straordinario
di Pisanu contro la ndrangheta dopo un summit al Viminale.
Informato il Presidente Loiero. Due ipotesi
nelle indagini
Il
Ministro Pisanu riferisce alle Camere e propone
le nuove direttive per combattere la ndrangheta. Loiero: "Se
cala l'attenzione lo uccidiamo ancora".
In
tantissimi ai funerali di Fortugno, Mons. Bregantini:
La mafia vuole dominare la politica. Indagini ad un punto delicato
Cossiga
contro Macrì: “Con i magistrati
politicizzati non si combatte la ndrangheta”. Mancini:
“Parte delle istituzioni non hanno fatto
il proprio dovere”. Castelli “Adeguato
il numero dei magistrati”
Il
Presidente Ciampi ha reso omaggio alla salma di Fortugno ed ha ribadito
“Calabresi reagite, l’Italia è
con voi”
Le
Amministrazioni pubbliche ricordano Fortugno.
Ancora reazioni dal mondo politico.