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Cronaca
Ucciso il vicepresidente del Consiglio della Regione Calabria

 

 

Si tenta il raffronto del killer con quelli di altri delitti. Callipo: "Un patto per la legalità tra chi esercita la funzione pubblica”. Santelli "Un punto di svolta". De Sena incontra Bova "Sinergia tra le istituzioni". Il 26 Kerry Kennedy a Locri.

11/11 Raffrontare la descrizione fisica del killer di Francesco Fortugno con quella dei responsabili di altri omicidi compiuti nel reggino negli ultimi anni: e' una delle attivita' che vengono svolte nell' ambito delle indagini sull' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale calabrese. Sulle indagini viene mantenuto uno stretto riserbo, ma da quanto si e' appreso, le ricerche potrebbero essere state estese anche a delitti compiuti in altre province e regioni, nell' ipotesi che il killer sia venuto da fuori Calabria. Non sarebbe la prima volta, infatti, che per compiere delitti eccellenti vengono utilizzati sicari di altre regioni. Dalla descrizione fornita dai testimoni, l' assassino di Fortugno e' una persona bassa e di corporatura esile. Di lui non si sa altro. Nessuno, infatti, e' stato in grado di fornire una descrizione somatica dell' uomo dal momento che indossava una giacca nera con il bavero alzato ed un cappellino con la visiera calata per nascondere il volto. La comparazione delle caratteristiche fisiche dell' omicida e' un lavoro cui gli investigatori darebbero particolare importanza. La convinzione, infatti, e' che il sicario che ha ucciso Fortugno sia un professionista, probabilmente estraneo al circuito criminale della zona. A conferma di cio' vi e' la freddezza dimostrata dall' assassino durante e dopo l' omicidio. L' uomo si e' avvicinato a Fortugno che stava parlando con alcuni amici nell' androne di Palazzo Nieddu dopo avere votato per le primarie dell' Unione, ha scostato una persona che si trovava davanti al suo obiettivo, quindi ha puntato la pistola semiautomatica calibro 9x19 ed ha fatto fuoco da brevissima distanza, centrando Fortugno con cinque colpi, quattro al torace ed uno all' addome. Quindi, approfittando del momento di disorientamento generale, e' uscito dal palazzo a piedi e si e' infilato in un vicolo dove, probabilmente, c' era ad attenderlo un complice alla guida di un mezzo con cui fuggire.

Callipo: Serve un patto per la legalità e la trasparenza tra chi esercita la funzione pubblica”

11/11 ''Un Patto per la legalita' e la trasparenza tra tutti i soggetti che esercitano una funzione pubblica in Calabria''. E' quanto propone il presidente di Confindustria Calabria, Pippo Callipo, dopo l' assassinio di Francesco Fortugno. ''La reazione complessiva dello Stato, dopo l' assassinio di Fortugno - afferma Callipo - puo' dispiegarsi meglio se la societa' calabrese la sostiene con un' azione generale di moralizzazione della vita pubblica calabrese che abbia come protagonisti gli stessi calabresi. Il Patto per le legalita' e la trasparenza non deve riguardare soltanto la politica, ma anche le associazioni in genere e comunque ogni funzione di rappresentanza di interessi organizzati. Una proposta che gli imprenditori calabresi lanciano dopo aver contribuito a sollevare nel Paese il 'caso Calabria' ed avere ottenuto la dovuta attenzione da parte dello Stato. La Calabria sana, in questo modo, puo' essere fattivamente accanto allo Stato, che da parte sua appronta le iniziative opportune per reprimere la criminalita' organizzata e prevenire altre azioni illegali. La Calabria sana puo', cosi, sfidare a viso aperto i sospetti ed i pregiudizi che una parte del Paese, a torto o a ragione, nutre verso tutto cio' che e' calabrese, assumendo, direttamente e pubblicamente, impegni di rottura col passato''. Secondo Callipo, ''il momento tragico che si sta vivendo impone una straordinaria assunzione di responsabilita' individuale e collettiva. Condividiamo, in tal senso, ogni sollecitazione che viene dal Paese verso una nostra reazione dal basso. Visto che dopo l' omicidio Fortugno niente potra' essere come prima, dobbiamo essere noi calabresi, per primi, a pretendere che davvero niente sia piu' come prima. Impedendo che tra qualche settimana tutto torni come prima. Abbiamo il diritto di chiedere allo Stato solidarieta' e attenzione rispetto ai grandi fenomeni che provocano in Calabria delle vere emergenze, ma, contestualmente, dobbiamo essere in grado di fare pulizia in casa nostra. Tutti, nessuno escluso! Altrimenti non siamo credibili. Il Patto per le legalita' e la trasparenza dovra' essere di orientamento generale per tutti e motivo ispiratore di ogni scelta e decisione, conducendo l' identificazione di chi lo viola perche' se ne assuma la responsabilita' dinanzi all' opinione pubblica. In tal modo sarebbero soddisfatte l' urgenza di sconfiggere in tutti i campi, e non soltanto in quello politico, le degenerazioni clientelari, puntando nettamente su meritocrazia ed efficienza, e la necessita' di precludere, a chi e' in odore di mafia, ogni impegno politico o di rappresentanza pubblica''.

Sottosegretario Santelli: “Oggi si intravede un punto di svolta”

11/11 “Condivido pienamente l’analisi della situazione calabrese fatta da Filippo Callipo. Io stessa in più di un’occasione ho ritenuto opportuno richiamare l’attenzione sulle stesse problematiche affrontate oggi dal presidente degli industriali calabresi”. Lo afferma il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli. “Sono lieta che, oggi, finalmente –afferma la Santelli- si intravede il punto di svolta: non più una Calabria che piange e lamenta soltanto l’assenza dello Stato, ma una società civile che si risveglia e punta al cambiamento. Particolarmente significativo l’input dato da Callipo che corrisponde ad una precisa assunzione di responsabilità da parte di una categoria importante del sistema produttivo calabrese, che a chiare lettere condanna le logiche del clientelismo e sposa senza indugio la linea della legalità e della trasparenza”.

De Sena incontra Bova: “Ci vuole un azione sinergica tra le istituzioni”

Un' azione sinergica tra i vari livelli istituzionali per avviare un ''progetto d'urto'' per il contrasto della criminalita' organizzata. E' quanto hanno concordato, nel corso di un incontro, il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, ed il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Bova. L' incontro, nel corso del quale si e' fatto riferimento all' omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Fortugno, e' stato particolarmente cordiale, consentendo l' instaurazione di un rapporto immediato tra il nuovo prefetto di Reggio, cui il Governo ha conferito poteri speciali nella lotta contro la 'ndrangheta, ed il Presidente del Consiglio regionale della Calabria. De Sena e Bova si sono soffermati sulla situazione in Calabria e, piu' in particolare, nel comprensorio della Locride. Un confronto serio e approfondito, e' detto in un comunicato del Consiglio regionale, nel corso del quale il presidente Bova ed il prefetto di Reggio hanno ''ragionato della realta' che caratterizza, in questo difficilissimo momento, la condizione della Calabria''.

Gen. Speciale (Gdf) “Caccia ai patrimoni illeciti”

11/11 La 'ndrangheta si combatte aggredendo i patrimoni delle cosche ed e' quello che sta facendo la Guardia di Finanza in Calabria. La metodologia e' la stessa con cui si contrasta il finanziamento illecito dei terroristi. Lo ha detto il comandante delle Fiamme Gialle, generale Roberto Speciale, sottolineando che ''i risultati stanno arrivando''. ''Se ad un boss della 'ndrangheta gli togli il denaro - ha spiegato il generale Speciale, a margine della forma del protocollo d' intesa tra Gdf e Garante della privacy - e' come togliere l' acqua ai pesci. Lui e' pronto anche farsi 6-7 anni di galera se poi sa che all' uscita il suo patrimonio e' intatto, se invece gli viene confiscato e' tutta un' altra cosa''. Le Fiamme Gialle dunque, ha proseguito il comandante, ''attraverso analisi economico-finanziarie puntano a ricostruire i flussi di denaro dell' organizzazione criminale, soprattutto attraverso l' uso di prestanome. La 'ndrangheta - ha sottolineato - e' potentissima, tanto da fare a volte fidejussioni per la mafia, fa riciclaggio investendo anche fuori dalla Calabria''. Il generale ha poi evidenziato l' importanza della guerra alla contraffazione. ''Io - ha osservato - mi batto contro questo fenomeno, perche' buona parte dei profitti vanno a finanziare le organizzazioni criminali e anche quelle terroristiche''.

Il 26 novembre Kerry Kennedy a Locri

11/11 Kerry Kennedy, la figlia di Bob Kennedy, sara' a Locri il 26 novembre prossimo. Ad annunciarlo e' stato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che proprio ieri l' aveva invitata, ''a nome dei giovani calabresi e della stessa Regione'', a partecipare ad un incontro sui temi dei diritti umani e civili con gli studenti che hanno guidato le manifestazioni popolari indirizzate a riaffermare i principi di democrazia e legalita', dopo l' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno. La figlia di Bob Kennedy e' presidente della Fondazione ''Robert F. Kennedy Memorial Center For Human Rights'', impegnata da oltre 25 anni in attivita' di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani e civili nei confronti di istituzioni internazionali, Governi di vari Paesi, organizzazioni non governative ed enti di cooperazione internazionale. ''Ho trovato normale, in una terra dove sono minacciati i diritti di liberta' - ha sostenuto Loiero - invitare una donna che difende i diritti e che e' diventata un simbolo delle popolazioni oppresse''. Loiero ha riferito che Kerry Kennedy, che nei prossimi giorni partecipera' a Roma al ''Summit Mondiale dei Premi Nobel della Pace'', trascorrera' l' intera giornata del 26 a Locri ed in altre localita' della provincia di Reggio Calabria.

Momento importante il Consiglio provinciale di Cosenza sulla legalità

''Il Consiglio Provinciale di Cosenza dedicato al tema della sicurezza e della legalita' ha rappresentato un momento importante sul fronte della sensibilizzazione rispetto ad un tema, purtroppo, di drammatica attualita' qual'e' quello della legalita'''. E' quanto sostiene il segretario generale della Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti, circa il consiglio provinciale sulla legalita'. ''In questo senso la Cisl - ha aggiunto - giudica positivamente l'iniziativa promossa dall'Amministrazione Provinciale che va nella direzione giusta ed apre una speranza, soprattutto per le modalita' attraverso le quali si e' svolta registrando la forte e convinta adesione delle rappresentanze presenti sul territorio. Oggi piu' che mai, dopo le tristi vicende dei giorni scorsi, abbiamo bisogno di non abbassare la guardia rispetto ad un fenomeno le cui dimensioni, nella nostra Regione e nella nostra Provincia, vanno assumendo proporzioni allarmanti al punto che alcuni ormai parlano che intere aree della Regione sono sottratte allo Stato e rischiano di diventare protettorati della 'ndrangheta. E' del tutto evidente di come ormai la criminalita' rappresenti non solo una piaga sociale e un freno allo sviluppo economico ma anche un ostacolo all'affermazione dei diritti di liberta' dei cittadini e al processo civile e democratico''. ''Un fenomeno - ha proseguito Tramonti - cosi' ampio e radicato, per la Csil, non si puo' combattere solo mostrando i muscoli, ma occorre una politica piu' generale che parta dal riconoscimento pieno del diritto al lavoro, dalla promozione dello sviluppo per far partire dal basso un'autentica cultura della legalita'. Scuola, universita', formazione professionale diventano in questo senso strumenti indispensabili, accanto alla presenza dello Stato, per promuovere quella cultura della legalita' di cui si avverte una estrema necessita'. Cosi' come e' necessario attivare un rapporto piu' stretto e collaborativo tra le forze Istituzionali, politiche, imprenditoriali, sociali unitamente alla scuola, all'universita' e alla chiesa. Importante e' in questo senso il ruolo delle autonomie locali quali presidio di civilta' e di democrazia sui nostri territori ed in questo la forte mobilitazione e la partecipazione di questi giorni non puo' essere in alcun modo dispersa, recuperando anche qualche importante assenza registrata nel corso dell'importante manifestazione''. ''Solo cosi' - ha concluso Tramonti - si potra' definire un chiaro percorso di crescita sociale, economica e civile tale da consentire il riscatto della nostra terra, lanciando un segnale di speranza ai tanti giovani che non hanno deciso di arrendersi e che vogliono lottare per un futuro migliore''

De Sena a Locri incontra Mons. Bregantini e i Magistrati

11/11 Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, si e' recato stamani a Locri dove ha incontrato prima il vescovo, mons. Giancarlo Bregantini, e poi il presidente del Tribunale, Domenico Ielasi, ed il procuratore, Giuseppe Carbone. De Sena non ha voluto specificare l' argomento al centro degli incontri, limitandosi a dire che la sua e' ''una visita concreta e istituzionale. Cerchero' di aprire buoni rapporti con tutti''. Presumibile, comunque, che De Sena, soprattutto con i vertici degli uffici giudiziari locresi, abbia parlato anche dell' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale calabrese, Francesco Fortugno, ucciso nella cittadina ionica il 16 ottobre scorso.

Bondi (FI) “Per la legalità i poli discutano assieme”

''I giovani di Locri, in marcia verso la possibile liberazione dalla violenza dell'illegalita' e dal male che sta alla radice di questa violenza, di natura arcaica, ancestrale, ci scuotono dal torpore solito, ci mandano un messaggio di ricerca che non possiamo inchiodare al solito silenzio paludato della comunicazione politica''. Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia, in una lettera aperta che sara' pubblicata domani sul quotidiano della Calabria, chiede alle opposizioni di aprire un dialogo per il recupero della legalita'. ''Rosario Carello, nell'articolo pubblicato sul Giornale - si legge nella lettera -, descrive questa nuova realta' giovanile con un'immagine che faccio mia: 'Una generazione che non recrimina, che non piange e non aspetta'. La sintesi di cio' che chiamiamo, a buon diritto, liberta' responsabile, verso se stessi e verso la societa', i propri coetanei, le proprie famiglie, il proprio futuro. Ma non e', forse, questa la radice originaria della politica? Non e', forse, questa la scaturigine classica, antica, dell'etica della responsabilita'? Non e', forse, questa la ragion d'essere della vita associata, responsabilmente coesa e forgiata dal comune sentire sul destino della polis? Questa e', a mio avviso, la politica''. ''Questo e', dunque - sottolinea Bondi -, il tessuto buono, autenticamente responsabile, della nostra societa'. Perche' la Calabria di oggi e' l'Italia di domani. Questo movimento di azione libera e responsabile, che agisce oltre i partiti, ma non contro i partiti, e che non tende ad appiattire le differenze tra le diverse sensibilita' politiche - giovani di destra e di sinistra, tutti insieme - e' un indicatore luminoso e foriero di sviluppi nuovi. La politica della societa', per la societa', non può che radicarsi nella societa'. Possiamo, noi, che la politica la facciamo dentro le istituzioni e all'interno di una ben precisa appartenenza partitica, tralasciare, un po' rozzamente, gli indicatori, anche metodologici, scaturenti da questa nuova e fresca realta' calabrese''? ''Dalla manifestazione di Locri, che potrebbe anche costituire un moltiplicatore positivo di nuove e piu' radicali scelte di campo contro la violenza e l'illegalita' diffusa? Non e' possibile, oggi, lavorare noi tutti - maggioranza al governo del paese ed opposizione - per costruire uno spazio pubblico nuovo, più umano ed umanizzante, sensibile ai 'nuovi segni dei tempi'? Non e' possibile in alcun modo pensare e lavorare per edificare un modello di laboratorio politico territoriale bipartisan, che fornisca, sul piano delle idee e della pratica, aiuto e sostegno alle iniziative di recupero della legalita', in Calabria e la' dove questa e' messa in scacco dalla mafia e dalla criminalita' organizzata, oltre che alle manifestazioni pubbliche ed all'educazione delle persone al buon vivere civile e politico''? ''Mi piacerebbe discuterne - conclude Bondi - con i responsabili dei partiti dell'opposizione, con Fassino, con Rutelli, con Bertinotti. E' possibile parlarne, pur essendo immersi, tutti, in una campagna elettorale che si annuncia dura e senza esclusione di colpi?''.

Il Presidente della Provincia di Cosenza, Oliverio a Belvedere per parlare di “Legalità e Giustizia”


Sarà il Presidente della Provincia di Cosenza On. Gerardo Mario Oliverio a concludere , sabato 12 novembre, il dibattito su “Legalità e Giustizia”, in programma all’Hotel Nettuno di Belvedere Marittimo, organizzato dalla locale amministrazione della cittadina tirrenica.
Dopo i saluti, porti dall’Assessore del Comune di Belvedere Marittimo, Patrizia Ragone, alle ore 10.00, ci sarà la proiezione del documentario inedito: “Con le idee ed il coraggio di Peppino noi continuiamo…”, curato da Gregorio Mascolo, e subito dopo si aprirà il dibattito, coordinato da Daniela Valente, al quale interverranno, tra gli altri, Giovanni Impastato, il regista Gregorio Mascolo, il Presidente della II Sezione Penale della Cassazione, Antonio Esposito, il Dirigente Scolastico, Giorgio Franco, il Sindaco di Belvedere Marittimo, Mauro D’Aprile, il Consigliere Provinciale, Ernesto Magorno.

E su internet continua il dibattito tra i giovani

E' un dibattito ricco di spunti e riflessioni quello che si sta svolgendo sul blog messo a disposizione dei giovani di Locri dal sito di 'Repubblica'. C'e' chi pensa di disertare le urne in occasione delle prossime elezioni e chi si e' commosso guardando la testimonianza dei due giovani locresi che ieri sera hanno partecipato alla trasmissione Rockpolitik. Per i due giovani di Locri chi ''spara, chi ha ha paura, chi non rispetta la liberta' altrui, chi uccide, chi e' un mafioso e' lento'', dice una ragazza. ''Franco Fortugno, chi spera, chi non crede nell'omerta', chi manifesta, chi e' onesto cittadino e' rock''. E stamane sul blog dei ragazzi di Locri sono comparsi i primi commenti alla presenza alle frasi pronunciate ieri sera nella trasmissione di Celentano. ''Ieri sera, la cosa che mi ha piu' emozionato - scrive Roberto D. - a RockPolitik e' stata la testimonianza di quei due ragazzi di Calabria. Mi sono venute le lacrime e credetemi non succede spesso. Perche' so e avverto quanto e' costato arrivare a questo, e purtroppo so che ancora costera' tanto. Dobbiamo pero' essere pronti ad affrontare difficolta' e sacrifici affinche' non solo i calabresi onesti, ma tutti gli onesti di questo paese possano vivere senza la mafia attorno. Vogliamo soprattutto vivere, amare e sognare''. La proposta provocatorio di non andare a votare alle prossime elezioni e' di LucaLibero (il nick utilizzato sul blog). ''Io vorrei lanciare - scrive sul blog LucaLibero - qui una proposta. Visto che i 'Signori dei palazzi' si ricordano di noi del sud solo quando ci sono le elezioni....io direi non andiamo piu' a votare! fin quando in Calabria, in Sicilia, in Campania, in tutto il sud non si vede, anzi non si tocca con mano quello che lo stato ha realmente realizzato per combattere contro la mafia. Fin quando non ci saranno i presupposti per una vita decorosa Non voteremo... secondo me riusciremmo a smuovere le loro coscienze - anche se coscienza i politici non ne hanno mai avuta''. Ed e' su questa proposta provocatoria che da stamane si sta svolgendo un ampio dibattito che vede anche interventi di persone che non risiedono in Calabria. I pareri, ovviamente, sono contrastanti ed all'invito di disertare le urne c'e' Anna che ritiene ''assolutamente necessario andare a votare e scegliere attentamente persone pulite. Il voto e' l'unico strumento che abbiamo per mandare a casa i mafiosi politici''. E c'e' pure chi come Tiziana propone di ''boicottare tutto cio' che e' in odore di mafia o poco chiaro. E se veramente iniziassimo dalle elezioni farse? e' palese che il colore politico non fa differenza davanti agli interessi e anzi sono specchietti per illuderci di vivere in uno stato democratico''. Ma la paura dei tanti partecipanti alla piazza virtuale e' che a breve possa scemare l'interesse per i fatti accaduti a Locri. ''Vedrete - scrive Marco - che tra un mese scendera' il silenzio: vi ricordate l'influenza aviaria: un casino autentico, oggi pare meno pericolosa di una puntura di insetto. Non sono contento di questo, ma la societa' detta civile, l'opinione pubblica, mettono in prima pagina sempre la notizia, e quando la notizia diventa il passato, il pezzo a cinque colonne diviene un trafiletto''

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Omicido Fortugno: Minniti: definisce un quadro inquietante le telefonate al Viminale. Pisanu replica "non lasceremo nulla di intentato". Loiero: "Lo stato deve far sentire la sua presenza”

Omicido Fortugno: Numerose le lettere di solidarietà inviate a Loiero: “Presidente, resisti e vai avanti” Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta il piano di controllo di PS, CC e Gdf. Corbelli chiede di non assegnare il posto vacante di Fortugno.

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