Massimo riserbo degli investigatori.
Il cerchio si stringe intorno alla sanità. Si indaga sugli
appoggi delle cosche. Il 19 nuova manifestazione degli studenti a
Locri. Loiero invita l afiglia di Bob Kennedy.
10/11 Sono ancora nella fase di acquisizione di elementi probatori,
le indagini della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria
sull'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Fortugno,
assassinato a Locri lo scorso 16 ottobre durante le ''primarie'' dell'Unione.
''Non confermiamo, ne' smentiamo, ne' intendiamo avvalorare alcuna
ipotesi investigative - dicono gli inquirenti - proprio per non dare
alcun vantaggio ai mandanti ed agli esecutori materiali dell'omicidio.
Per questi motivi evitiamo di commentare le varie cronache apparse
in questi giorni. Preferiamo invece valutare attentamente ogni particolare,
ogni minimo indizio per mettere insieme un quadro credibile sotto
il profilo della tenuta dell'ipotesi accusatoria''. Gli investigatori
mantengono, dunque, un atteggiamento di assoluta cautela sullo stato
delle indagini, anche se il campo sembra ormai restringersi al mondo
della sanita' della locride e del suo comprensorio.
Le indagini puntano sulle cosche
che hanno dato appoggio
10/11 Individuare l' area criminale da cui e' partito l' ordine di
uccidere, ma anche quelle che hanno dato appoggio e, magari, sostengo
: e' questo l' obiettivo degli investigatori che stanno indagando
sull' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria,
Francesco Fortugno. La convinzione maturata dagli investigatori, infatti,
e' che un delitto eccellente come quello di un esponente politico
quale Fortugno non puo' essere stato deciso da una sola cosca. Una
conferma in tal senso, e' l' opinione diffusa, la si avra' nei prossimi
mesi. Se nella locride, ma piu' in generale nel reggino, si dovesse
cominciare a sparare con maggiore frequenza di quanto gia' non avvenga,
allora potrebbe voler dire che l' assassinio dell' esponente della
Margherita e' stato deciso da una sola cosca all' insaputa della altre.
Se cio' non dovesse verificarsi pero', significherebbe che le maggiori
famiglie del reggino quantomeno sapevano e non si sono opposte al
progetto. La circostanza e' tutt' altro che secondaria. Nel piano
varato dal Viminale per combattere la 'ndrangheta, oltre all' azione
operativa e' previsto anche un impulso all' attivita' di indagine
sui patrimoni, allo scopo di colpire le cosche in quello a cui piu'
tengono, il denaro. Riuscire ad individuare un' area che ha dato appoggio
e sostengo all' idea di uccidere Fortugno e colpirla sotto il duplice
aspetto militare ed economico, potrebbe rivelarsi un' operazione decisiva
per giungere ad esecutori e mandanti del delitto. Le indagini, al
riguardo, proseguono e vedono coinvolti tutti i vari reparti forze
dell' ordine oltre ai servizi centrali ed ai servizi, le cui indagini,
in passato, hanno portato ad apprezzabili risultati. Tutti sono impegnati,
sotto il coordinamento dei magistrati della Dda Giuseppe Creazzo e
Marco Colamonaci, a definire il contesto in cui l' omicidio di Fortugno
e' maturato. Particolare attenzione viene posta al settore della sanita',
nel quale il vice presidente del Consiglio regionale calabrese operava
prima di entrare in politica. Si tratta, comunque, viene fatto rilevare,
di indagini complesse che necessariamente richiederanno del tempo.
Intanto, gli investigatori attendono l' esito delle perizie balistiche
che gli uomini del Ris dei carabinieri stanno compiendo sui bossoli
calibro 9x19 ritrovati sul luogo del delitto. Si tratta, e' stato
rilevato, di un lavoro lungo dal momento che si devono comprare i
bossoli con tutti quelli dello stesso calibro presenti nell' archivio
della scientifica dei carabinieri
Il 19 nuova manifestazione degli
studenti
Il 19 novembre ci sara' a Locri una nuova manifestazione studentesca
in relazione all' assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale
della Calabria, Francesco Fortugno. L' iniziativa, promossa dalla
Carovana antimafie, ha registrato oggi l' adesione della Sinistra
giovanile e del network Studenti di sinistra. ''Parteciperemo alla
manifestazione del 19 novembre e a quella che l' Unione sta organizzando
per la meta' del mese - ha detto Marianna Bartolazzi, responsabile
Legalita' e Giustizia della Sinistra Giovanile - per esprimere la
nostra vicinanza ai giovani della Locride e a tutte quelle forze associative,
politiche e della societa' civile che ogni giorno nel nostro Paese
combattono con coraggio l' infiltrazione mafiosa''. ''Accogliamo con
piacere l' appello dei carovanieri - ha detto Fausto Raciti, portavoce
di Studenti di sinistra - e ci impegneremo affinche' alle finestre
di tante scuole e facolta' universitarie vengano stesi i drappi bianchi
di solidarieta' ai ragazzi di Locri. Non permetteremo che la Calabria
venga dimenticata''.
Loiero invita la figlia di Bob Kennedy
Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha invitato
Kerry Kennedy, figlia di Bob Kennedy, ''a nome dei giovani calabresi
e della stessa Regione'', a partecipare il 26 novembre a Locri ad
un incontro sui temi dei diritti umani e civili con gli studenti che
''spontaneamente hanno guidato le manifestazioni popolari indirizzate
a riaffermare i principi di democrazia e legalita', dopo l'omicidio
mafioso del vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno''.
La figlia di Bob Kennedy e' presidente della Fondazione ''Robert F.
Kennedy Memorial Center For Human Rights'', impegnata da oltre 25
anni in attivita' di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani
e civili nei confronti di istituzioni internazionali, Governi di vari
Paesi, organizzazioni non governative ed enti di cooperazione internazionale.
''Ho apprezzato il suo impegno - scrive il presidente Loiero nella
lettera a Kerry Kennedy - profuso in varie occasioni, anche in Italia,
per educare le giovani generazioni al dialogo tra i popoli, ai valori
di liberta' ed uguaglianza ed al rispetto della pace nel mondo''.
Kerry Kennedy sara' nei prossimi giorni a Roma per partecipazione
al ''Summit Mondiale dei Premi Nobel della Pace'', ''presenza - e'
detto in una nota della Regione - che potrebbe essere l'occasione
per accettare l'invito all'incontro con gli studenti della Locride''.
''Un invito che mi sento di sostenere - continua Loiero nella lettera
- anche per onorare assieme la memoria di suo padre, Robert F. Kennedy,
che tanto si era impegnato nel perseguimento della pace e dell' uguaglianza
tra i popoli, che il prossimo 20 novembre avrebbe compiuto 80 anni.
Sono certo che i nostri giovani sarebbero entusiasti di avere un aperto
confronto con lei su temi cosi' importanti, che coinvolgono non solo
i cittadini di Nazioni oppresse da regimi autoritari, ma anche quelli
che vivono in regioni in cui la mafia tenta ogni giorno di violare
quelle liberta' e quei diritti che dovrebbero essere riconosciuti
a ogni essere umano''. ''Avere in Calabria un testimonial internazionale
cosi' importante per la cultura della legalita' e del rispetto dei
diritti umani e civili - ha commentato il presidente Loiero - sarebbe
un segnale di grande forza e dignita' per l'azione di quei coraggiosi
studenti di Locri che sono stati protagonisti di una grande speranza
di rinascita della mia regione''.
Gemellaggio dei giovani di Locri
con quelli di partitico (Pa) “Operiamo assieme”
''Dopo il gemellaggio con il vostro blog e dopo la solidarieta' emozionale
del momento vogliamo costruire qualcosa di duraturo e proficuo assieme
a voi: una rete, uno scambio assiduo di informazioni ed esperienze
per promuovere azioni concrete che migliorino le nostre rispettive
realta'. Partinico e Locri presentano, infatti, tratti comuni quanto
a criminalita' organizzata, ma non solo''. A scriverlo sono stati
i ragazzi di Partinico in una lettera rivolta ai loro coetanei di
Locri e consegnata dagli autori del blog Libera Mente di Partinico
(Palermo), al vescovo della cittadina calabra, mons. Giancarlo Bregantini.
Accolta con piacere dal Vescovo, la lettera ''vuole rappresentare
anche i sentimenti di quei ragazzi, di quei partinicesi e di quei
siciliani che sono al fianco dei calabresi nella lotta alla 'ndrangheta''.
La missiva segue il gemellaggio online con il blog dei ragazzi della
Locride, ma soprattutto la partecipazione della delegazione partinicese
alla manifestazione organizzata a Locri dopo l' omicidio del vice
presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno.
Mons. Bregantini, secondo quanto sostenuto in una nota di Libera Mente,
ha riferito, infine, di aver sentito l' arcivescovo di Monreale, mons.
Cataldo Naro, che gli testimoniava solidarieta' e vicinanza per quanto
accaduto nella diocesi calabra guidata da 11 anni dal prelato trentino.
La Provincia di Cosenza dice no
alla militarizzazione del territorio
10/11 ''All' omicidio di Franco Fortugno, lo Stato, nelle sue articolazioni
istituzionali, deve dare una forte risposta per soddisfare la legittima
e pressante istanza sociale che chiede chiarezza, verita' e giustizia''.
E' quanto si afferma in un documento approvato all' unanimita' dal
Consiglio provinciale di Cosenza a conclusione della seduta dedicata
ai temi della legalita' e della sicurezza in relazione all' assassinio
del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria. L' omicidio
di Franco Fortugno, e' detto ancora nel documento, ''rappresenta l'
estremo gesto di una criminalita' organizzata, spavalda e arrogante,
che drammaticamente punta al cuore della massima istituzione regionale,
simbolicamente rappresentando la sfida alla Calabria, ai suoi cittadini
onesti ed all' intero Paese. Il movimento spontaneo che, in questi
giorni, ha visto scendere in campo da protagonisti tanti giovani della
Locride e dell' intera regione - si aggiunge nel documento - costituisce
un segnale importante che deve essere incoraggiato e sostenuto per
affermare una nuova cultura improntata all' affermazione della legalita',
del diritto, della dignita' umana. La Calabria ha bisogno di un' adeguata
spinta accelerativa del progetto di sviluppo, isolando il malaffare
mafioso che tenta di condizionare l' azione sociale, politica e istituzionale
rischiando di vanificare ogni ipotesi di investimento e ogni seria
iniziativa di governo, a qualsiasi livello assunta''. Nel documento,
inoltre, si auspica che ''i rappresentanti delle istituzioni perseverino
nel loro impegno per il bene collettivo, attraverso scelte etiche
e trasparenti; il Governo rafforzi la sua presenza sul territorio
con ogni mezzo possibile, con potenziamento dell'organizzazione dell'
ordinamento giudiziario, contrastando l'usura e controllando il sistema
bancario; la Regione Calabria acceleri i processi di sviluppo; la
scuola si attivi per incentrare una mirata attivita' didattica sull'educazione
alla legalita'; il Parlamento riporti al centro della sua azione la
mai risolta questione meridionale. Il Consiglio provinciale di Cosenza,
per parte sua, impegna tutte le proprie energie al servizio del territorio
per consolidare i principi di efficienza, trasparenza e legalita'
nell' azione quotidiana politico-amministrativa''. Il presidente della
Provincia, il deputato dei Ds Mario Oliverio, nel suo intervento,
ha sostenuto che l' assassinio di Franco Fortugno ''testimonia un
salto di qualita' delle organizzazioni criminali nella regione. Bisogna
chiedersi allora perche' questo avviene e con il metodo classico della
mafia, in pieno giorno ed in mezzo alla gente, in un contesto di voto
per le primarie dell'Unione. Se si deve intensificare la presenza
dello Stato nella regione non si puo' pensare ad una presenza militare
ma ad una presenza assicurata in termini di garanzia, di rafforzamento
della magistratura tesa a colpire i responsabili con indagini mirate
e senza ipocriti silenzi. Lo Stato - ha detto Mario Oliverio - deve
riappropriarsi del territorio, esercitando la sua sovranita' e, con
capacita' di indagini circostanziate, deve tendere a sottrarre alla
malavita il potere di condizionarlo''.
Barile (Cdl) “In Calabria
è in atto uno scontro tra poteri criminali e stati legali”
10/11 “Abbiamo voluto fortemente che dibattito alto e forte
ci fosse sull’omicidio dell’onorevole Francesco Fortugno,
da provocare la polemica aspra e rischiare la lacerazione istituzionale.
Ma do atto all’on. Francesco Principe di avere condiviso la
necessità politica, e a Mario Oliverio di avere inteso e di
avere allargato fino proporre il Consiglio provinciale aperto di oggi.
Lo ha affermato il coordinatore della CDL alla Provincia di Cosenza
in occasione del Consiglio provinciale aperto dedicato alla Legalità,
svolto al Rendano. “La Provincia cosentina – ha aggiunto
Barile- nella mente dei suoi abitanti è distante anni luce
da Locri. Con questa nostra idea di una alterità cosentina:
questa sorta di Atene della Calabria che idealmente ci raffiguriamo;
e da qui non vediamo e rischiamo di non capire.
Addirittura qualche consigliere provinciale si è sentito offeso
quando riprendendo il dibattito nazionale sulla Calabria, ho parlato
di commistione tra settori della vita politica e malavita organizzata.
Beh, credo che sia davvero difficile in una regione con decine di
amministrazione sciolte per infiltrazione mafiosa non vederci le commistioni.
Credo che con oggi il tempo della distanza cosentina da queste questioni
che oggi ci appaiono, invece cosi prossime, sia definitivamente finito.
Parafrasando John Kennedy che davanti al muro di Berlino disse di
sentirsi tedesco, oggi, davanti al muro dell’omertà,
della paura e della mafia, abbiamo tutti l’obbligo di sentirci
locresi. Io mi sento locrese! Monsignor Bregantini ha detto: «in
due soli modi si uccide davanti ai seggi: in Iraq e in Calabria».
Il «The Economist», che ci onorato della sua attenzione,
ha scritto che «nel giorno in cui il nostro paese celebrava
un grande rito democratico - le elezioni primarie dello schieramento
dell’Unione - contemporaneamente arretrava a questi livelli
di barbarie».
La dinamica dell’omicidio, la simbologia evocata, l’accurata
regia ci configurano una mafia forte che lancia una sfida alla politica
calabrese e allo Stato. «C’è in gioco la signoria
del territorio, del comando», dice Enzo Ciconte.
E in questi giorni due linee di interpretazione si sono affermate:
per alcuni è un delitto simbolico e di alta mafia per colpire
la rivoluzione “morale” portata dalla Giunta Loiero.
Per altri, dice Giuliano Ferrara, «è un delitto che ha
radici nelle pressioni criminali e negli obblighi contratti da una
classe dirigente che è esposta senza significative eccezioni
del condizionamento pesante dell’ambiente mafioso. E così,
con una lite sul ‘mandato’ da affidare a investigatori
e procuratori che non hanno risolto alcuno dei 24 omicidi senza colpevole
negli ultimi 14 mesi nella Locride, che pensiamo o speriamo di battere
la ‘ndrangheta?».
Mi permetto di inserire una riflessione diversa: negli stessi giorni
in cui la mafia calabrese sfidava lo Stato italiano, nella Francia
democratica, multietnica e tollerante le periferie delle grandi città
bruciano conoscendo la più grande ondata di violenza urbana
di questo dopoguerra.
La Germania democratica, motore della economia e della politica europea,
oggi vive la sua più grande crisi economica ed istituzionale.
Certamente serpeggia in tutta Europa un sentimento di inquietudine
e di instabilità.
Mentre il Consiglio d’Europa regolamentava la lunghezza dei
cetrioli e il diametro dei piselli, non ci accorgevamo della terribile
spallata che l’ingresso della Cina nel Wto avrebbe dato alla
nostra economia. Ritengo che il biglietto da visita che la mafia ci
ha esibito è la presentazione e la rivendicazione di una sovranità
che si intende affermare in spregio al nostro Stato e alle nostre
istituzioni.
A fronte della debolezza certa della classe politica e dirigente calabrese.
E mentre discutevamo se il mare in Calabria lo sporca di più
il centrodestra o il centrosinistra, l’assassinio di Fortugno
ci fa intendere che le sfide sono altre.
Un autorevole esperto di questioni criminali, Ekart Werter Back, responsabile
del contro-spionaggio tedesco, anticipava che lo scontro sarebbe stato
tra poteri criminali e stati legali.
Ritengo che ciò che si prevedeva in Calabria stia già
accadendo. Se è vero che questa mafia calabrese nel silenzio
e nella sottovalutazione, e senza alcuna valida azione di contrasto,
è divenuta l’organizzazione criminale prevalente e dominante,
in Lombardia, in Piemonte, in Liguria, in Valle d’Aosta, nel
Lazio ed in Emilia Romagna, soppiantando Cosa Nostra nei traffici
di droga e arricchendosi enormemente. Oggi la risposta che deve venire
dalla classe politica calabrese deve essere chiara, univoca e senza
tentennamenti.
Ci vuole il coraggio di leggere anche negli andamenti elettorali,
nelle transumanze tra gli schieramenti, nelle collusioni e nelle complicità
degli esponenti della mala politica e dei colletti bianchi.
Ed occorre essere fermamente consequenziali. Qualunque livello istituzionale
si sia coinvolto in questa trama perversa deve essere rimosso.
La guerra che si è annuncia sarà lunga e dolorosa.
Se occorrerà fare scelte coraggiose e drastiche è bene
che vengano compiute.
Occorre andare fino in fondo. Che tutti gli apparati dello Stato facciano
il loro dovere come mai l’hanno fatto nella nostra Regione.
Gli assassini, i mandanti, i complici a qualsiasi livello devono essere
consegnati alla giustizia.
Ha fatto bene l’onorevole Fassino a parlare di una priorità
calabrese. Peccato che da troppo tempo siamo considerati una priorità,
ma restiamo sempre gli ultimi.
Al Presidente Loiero, che è chiamato ad un grande compito e
ad una grande responsabilità, sommessamente voglio suggerire
che lo schema centrodestra/centrosinistra che regge il nostro assetto
politico non può bastare per sostenere la sfida dei prossimi
anni.
I due schieramenti debbono avviare una ripresa di dialogo. È
presto per dirlo ma forse anche qui ci sarebbe bisogno di una Grande
Coalizione.
Certamente di larghe intese su questioni essenziali, oserei dire primarie.
Lo dico anche ai sindaci che costituiscono postazioni avanzate dello
Stato anche in realtà di grande sofferenza come Cetraro e Cassano.
Andiamo avanti, lo dobbiamo ai giovani di Locri, alle giovani generazioni
che possano domani dire con orgoglio in faccia all’Europa e
alla Nazione: sono Calabrese”.
La solidarietà della conferenza
dei Rettori alla Calabria
''Piena e incondizionata solidarieta' alle Istituzioni e a tutti
i calabresi che lottano per sconfiggere la criminalita' organizzata''
e' stata espressa attraverso l'adesione di tutti i Rettori delle Universita'
italiane ad una mozione approvata dall'Assemblea, riunitasi a Catanzaro,
sulla base di una comune richiesta e di un comune pronunciamento delle
Universita' calabresi. La mozione approvata contiene, oltre all' umano
cordoglio per il dolore della famiglia Fortugno, una dichiarazione
d'intenti del mondo universitario italiano per la rinascita economica
e culturale del Mezzogiorno. ''La Crui - si legge nella mozione -
riafferma il proprio ruolo e il proprio impegno quotidiano al fine
di assicurare la migliore formazione possibile ai giovani di questi
territori per permetterne la piena crescita culturale, professionale
e civile e, dunque, offrire loro la possibilita' di un futuro migliore.
Parimenti la Crui s' impegna a sostenere le azioni di tutte le Istituzioni
per contrastare le mafie. Alle Istituzioni, la Crui chiede, in particolare,
di conformare la propria organizzazione e regolamentazione cosi' da
respingere comportamenti illeciti e illegali e di incentivare e premiare,
al contempo, l' assunzione da parte dei cittadini di comportamenti
socialmente responsabili ed eticamente adeguati. La Crui offre le
competenze presenti nelle sue Universita' per lo studio, l' organizzazione
e l'implementazione di tale programma. La Crui ritiene utile chiedere
a Confindustria di inserire nel Patto, recentemente siglato con la
Conferenza dei Rettori, una specifica parte che mira a promuovere
l'innovazione e la competitivita' di quelle imprese dei territori
nei quali agiscono le organizzazioni mafiose. Questo patto puo' concretizzarsi
attraverso la collaborazione dei docenti e il trasferimento di nuova
conoscenza dagli Atenei alle aziende. A tal fine, la Crui promuove
anche azioni tra il sistema scientifico-formativo regionale e le imprese
nazionali per dispiegare pienamente il contributo che la ricerca e
la formazione di sede possono assicurare allo sviluppo economico e
sociale, baluardo primario contro la ''mala pianta'' mafiosa. La Crui
istituisce un apposito gruppo per il coordinamento di iniziative promosse
dalle Universita' per la lotta alle mafie e la promozione dei diritti
di cittadinanza. Forte la testimonianza di solidarieta' alla Calabria
per il delicato momento che attraversa''
Saranno completate a Roma le audizioni
della commissione antimafia
10/11 Sara' completata venerdi' 25 novembre, con inizio alle ore
10, a Roma, dalla commissione parlamentare antimafia, l'audizione
iniziata martedi' scorso a Locri del Comitato per l'ordine e la sicurezza
pubblica di Reggio Calabria. Lo ha deciso oggi l'Ufficio di Presidenza
della Commissione Parlamentare Antimafia che ha definito il calendario
dei prossimi impegni confermando tre indirizzi di lavoro di pari importanza:
la Calabria, il completamento delle missioni della Commissione in
Sicilia e la situazione di Napoli. Verranno sentiti a Roma, a Palazzo
San Macuto: il Prefetto Luigi De Sena, il questore, Vincenzo Speranza,
il comandante provinciale dei Carabinieri, Antonio Fiano, il comandante
provinciale della Guardia di Finanza, Francesco Gavazzi, ed il capo
centro DIA, Francesco Falvo. Nel pomeriggio di venerdi' 25 verranno
ascoltati il Procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Carbone,
ed il Presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale
di Locri. Oltre questa audizione gia' calendarizzata la Commissione
ha previsto, in date da definire al piu' presto: l'audizione del nuovo
Procuratore Nazionale Antimafia, Piero Grasso, sui temi generali della
lotta alla mafia;l'audizione del Procuratore della Repubblica di Napoli,
Giandomenico Lepore, con alcuni sostituti, e del Procuratore della
Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara, con alcuni sostituti. Per completare
le missioni in Sicilia e' stata riconfermata la missione a Catania,
che verra' calendarizzata in base ai lavori in aula al Senato ed alla
Camera.
Ministro Matteoli: “I Ministri
in Calabria sono un segno della presenza dello Stato”
''La visita di ministri della Repubblica che sempre piu' spesso sono
in Calabria e' un segnale della presenza dello Stato in questo territorio''.
A sostenerlo e' stato il ministro dell' Ambiente, Altero Matteoli,
parlando con i giornalisti, a Catanzaro, dell' omicidio del vice presidente
del Consiglio regionale calabrese, Francesco Fortugno. ''Questa presenza
- ha aggiunto - vuole incoraggiare i cittadini ed aiutare le forze
dell' ordine per cercare di individuare prima possibile i colpevoli.
Lo Stato deve essere sempre piu' presente su questo territorio. Lo
sta gia' facendo attraverso le forze dell' ordine, ma anche la politica
deve interpretare questo ruolo''.
A Roma un Forum sull’occupazione
nella locride
Martedi' prossimo nella Sala della Protomoteca del Campidoglio si
terra' un convegno sul tema: ''L' occupazione nella Locride: quali
opportunita' e quali strategie''. Imprenditori e professionisti calabresi
apre a LOCRI un Call Center, che si propone di dare lavoro a oltre
300 giovani. ''Per dare visibilita' - e' detto in una nota - a questo
nostro lavoro, abbiamo gia' organizzato un convegno che si e' tenuto
a Locri il 14 ottobre 2005, chiamando a dibattere sul tema suddetto,
autorita' politiche, imprenditoriali, ecclesiali e cittadini.Purtroppo,
il successo e l' entusiasmo creato dall' iniziativa si e' spento nel
fiume dell' indignazione per l' omicidio dell' On. Fortugno. Sappiamo
tutti che l' indignazione e' una reazione delle coscienze scosse ma,
sappiamo anche, che essa da sola e senza il necessario supporto esterno,
non potra' mai andare oltre un proposito di buone intenzioni, non
potra' mai tradursi in solide azioni positive. La nostra iniziativa
denominata 'Progetto JONITEL', va molto oltre i propositi di buone
intenzioni, cerca, nei fatti, di realizzare una solida azione positiva.
Infatti, il progetto prevede un piano occupazionale di circa 300 lavoratori
tra operatori, team leader e supervisor. E' facile comprendere l'
impatto economico e sociale che potrebbe avere in un territorio 'disagiato'
come la Locride. In questo momento in cui il ''problema Calabria''
si e' riaffacciato nelle coscienze di tutti, gli animi di coloro nei
quali tale problema e' ''insito'' e che non hanno certo bisogno di
fatti eclatanti per rinnovare impegno e determinazione, necessitano
di sostegno fattivo per la realizzazione di un'attivita' che si pone
non solo come risorsa, ma anche come speranza di futura normalita'''
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al Forum dedicato
Omicidio
Fortugno: Dopo 22 giorni si è certi solo
delle modalità. Il Superprefetto De Sena
si insedia a Reggio “La Calabria ha bisogno di altissima
attenzione”. Loiero: “Avremo un
rapporto continuo con i ragazzi delle scuole”
Omicidio
Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno
un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita
Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come
ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno
la sede della CISL. “Per non dimenticare….”
Omicidio
Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno
un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita
Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come
ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno
la sede della CISL. “Per non dimenticare….”
Omicidio
Fortugno: Vertice a Palzzo Chigi con Berlusconi
e Pisanu. Nessuna operazione speciale prevista.
Lumia: "Lotta alla mafia non è priorità
del Governo.
In
15 mila a Locri contro la ndrangheta. Maria
Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani
mi sorregge”
A
Locri in tantissimi, soprattutto giovani, a gridare
la voglia di cambiare di una regione intera. Partita la marcia
(video).
Omicidio
Fortugno: Messaggio di Ciampi ai giovani in
occasione della marcia di Locri: “Spezzare
ovunque le catene della paura”. Loiero
ai ragazzi: "Sono con voi". Fortugno
disse: "I giovani, futuro della Calabria". Il
Consiglio regionale dedica la seduta ai giovani. Oggi la marcia.
Omicidio
Fortugno: Le indagini nell’ASL di Locri. Confermata
la pista della sanità. Avviati gli atti per la commissione
d’accesso antimafia. Loiero: “Rinviato
al mittente il cupo messaggio dei clan". Messaggio del
fratello di Peppino Impastato. Numerose
adesioni alla marcia.
Omicido
Fortugno: Si indaga tra le carte di Fortugno.
Adamo: “Lo Stato sia parte civile nei
processi per mafia”
Omicido
Fortugno: Si indaga sulla sanità. Fortugno
stava contrastando interessi “importanti”. De Sena.
“Riflettori dello Stato sempre accesi
sulla Calabria”. Anna e Giuseppe Fortugno ai giovani:
"siamo con voi"
Omicido
Fortugno: Scendono in campo gli 007 dei servizi.
La sanità pista privilegiata.
L'omicidio è avvenuto con l'avallo delle cosche locali
Omicido
Fortugno: Le indagini, mentre si attendono le
perizie balistiche, puntano sulla sanità.
La DDA apre un'inchiesta sulla fuga di notizie.
Nuove adesioni alla marcia del 4.
Omicido
Fortugno: Gli investigatori: Non c’è
nessuna pista, ma c’è molto ottimisimo. Il
4 novembre a Locri una marcia della pace proposta da Jervolino-Catizone.
Pegna propone un megashow contro la criminalità.
Omicido
Fortugno: Il procuratore Grasso incontra gli
inquirenti. Alle indagini collaborano anche
la DDA di Catanzaro e i servizi centrali. Pisanu delega
il Prefetto di Reggio per l'accesso all'ASL
di Locri.
Omicido
Fortugno: Loiero: “Le intercettazioni
insudiciano un dramma”. Indagini: Magistrati
rientrati dopo missioni nelle carceri. Il movimento studentesco
di Locri scrive alle istituzioni: “No alla ndrangheta”
Omicido
Fortugno: Minniti: definisce un quadro inquietante
le telefonate al Viminale. Pisanu replica "non
lasceremo nulla di intentato". Loiero: "Lo stato
deve far sentire la sua presenza”
Omicido
Fortugno: Numerose le lettere di solidarietà
inviate a Loiero: “Presidente, resisti e vai avanti”
Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta
il piano di controllo di PS, CC e Gdf. Corbelli
chiede di non assegnare il posto vacante di Fortugno.
Omicido
Fortugno: Varato il programma straordinario
di Pisanu contro la ndrangheta dopo un summit al Viminale.
Informato il Presidente Loiero. Due ipotesi
nelle indagini
Il
Ministro Pisanu riferisce alle Camere e propone
le nuove direttive per combattere la ndrangheta. Loiero: "Se
cala l'attenzione lo uccidiamo ancora".
In
tantissimi ai funerali di Fortugno, Mons. Bregantini:
La mafia vuole dominare la politica. Indagini ad un punto delicato
Cossiga
contro Macrì: “Con i magistrati
politicizzati non si combatte la ndrangheta”. Mancini:
“Parte delle istituzioni non hanno fatto
il proprio dovere”. Castelli “Adeguato
il numero dei magistrati”
Il
Presidente Ciampi ha reso omaggio alla salma di Fortugno ed ha ribadito
“Calabresi reagite, l’Italia è
con voi”
Le
Amministrazioni pubbliche ricordano Fortugno.
Ancora reazioni dal mondo politico.