HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Cronaca
Ucciso il vicepresidente del Consiglio della Regione Calabria

 

 

Dopo 22 giorni si è certi solo delle modalità. Il Superprefetto De Sena si insedia a Reggio “La Calabri aha bisogno di altissima attenzione”. Loiero: “Avremo un rapporto continuo con i ragazzi delle scuole”

07/11-(servizio a cura di Giampaolo Cataldo)- A 22 giorni dall' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, gli elementi concreti su cui sono incentrate le indagini di carabinieri e polizia coordinate dai sostituti procuratori della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Creazzo e Marco Colamonaci sono: l' arma, le modalita' del delitto, i movimenti del killer dopo avere sparato. I magistrati attendono, ancora, l' arrivo dal Ris dei carabinieri della perizia balistica sulla pistola Luger calibro 9x19 utilizzata dal killer. Se le comparazioni effettuate dagli esperti dimostreranno che quell' arma ha gia' sparato in passato, allora le indagini potrebbero subire una brusca accelerata. Ogni arma, infatti, lascia sul bossolo un' impronta unica. Se dunque la stessa Luger e' gia' stata usata, gli investigatori potranno circoscrivere l' ambiente da cui proviene e, probabilmente, acquisire elementi di una certa consistenza in merito a chi l' ha posseduta. Diversamente, se la comparazione dara' esito negativo, l' arma non avra' un peso eccessivo nel prosieguo delle indagini. Per adesso e' stato accertato solo che armi calibro 9x19 sono gia' state utilizzate nel reggino, ma non nella locride, ed anche nel vibonese ed in provincia di Crotone. Tuttavia, e' stato fatto rilevare in ambienti investigativi, quel calibro non e' particolarmente difficile da reperire sul mercato clandestino cui si rivolgono un po' tutte le cosche della 'ndrangheta per il reperimento delle armi. Per quanto riguarda le modalita' del delitto, gli investigatori non hanno dubbi sulla matrice politica. Il fatto che il sicario abbia agito in pieno giorno, in un luogo affollato e che abbia scelto il seggio allestito per le primarie dell' Unione e' chiaramente un messaggio. Oltre a questo, pero', e' la convinzione degli investigatori, ci deve essere altro.
In Calabria, a differenza di quanto avvenuto in altre realta' italiane, la criminalita' organizzata non uccide ''solo'' per lanciare un messaggio. Quale sia questo ''altro'' ancora non e' emerso con chiarezza, anche se le indagini sembrano avere imboccato con una certa decisione la pista che porta al settore sanita'. In questo contesto si inserisce la visita compiuta dai carabinieri nella sede della As di Locri e l' acquisizione di numerosa documentazione adesso al vaglio degli investigatori. I movimenti del killer, infine. Nonostante il delitto sia stato compiuti davanti a numerosi testimoni, le prime certezze sembrano essere giunte soltanto dopo giorni.
In un primo momento, infatti, qualcuno aveva parlato di un' automobile di piccola cilindrata, simile ad una A112, a bordo della quale il sicario sarebbe giunto al seggio. Col passare dei giorni e con l' approfondimento delle testimonianze, negli investigatori pare essersi consolidata la convinzione, suffragata anche dal racconto di alcuni testimoni, che il killer, in realta' si sia allontano a piedi. Questo puo' voler dire due cose: o il sicario e' di Locri e se n' e' andato sapendo di poter contare su un rifugio in zona dove nascondersi per le prime ore, oppure, se e' venuto da fuori, aveva un complice ad attenderlo nei paraggi con un mezzo che non necessariamente e' stata un' auto, ma potrebbe anche essere stata una motocicletta.

De Sena: “La Calabria ha bisogno di Altissima attenzione”

Luigi De Sena, nuovo prefetto di Reggio Calabria, nominato su proposta del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, dopo l'omicidio del vicepresidente del consiglio regionale, Franco Fortugno, e' giunto a Reggio Calabria. Rispondendo brevemente ai giornalisti sul protone di ingresso della prefettura, in piazza Italia, De Sena, sollecitato sul contenuto dei ''poteri speciali'' concessigli dal Governo per combattere la 'ndrangheta, ha sottolineato che ''la prima funzione da attivare, il primo vero potere speciale, e' l'intelligenza umana e non delle istituzioni. Anche i cittadini - ha aggiunto De Sena - devono fare la loro parte''. De Sena, inoltre, ha respinto ogni paragone con l'esperienza palermitana del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, al quale lo Stato aveva delegato ampi poteri speciali per fermare la mafia. ''Sono tempi diversi - ha detto Luigi De Sena - ma la Calabria ha lo stesso bisogno di altissima attenzione rispetto alla fase critica in cui si trova. La nostra attenzione, comunque e' stata e rimane altissima, ma i risultati non sono possibili nel breve periodo, e lo sapete meglio di me''. De Sena, successivamente al veloce briefing con i giornalisti, e' stato accompagnato da dirigenti e funzionari della prefettura in visita agli uffici interni della struttura.

Primo giorno a Reggio del Super Prefetto De Sena

''Rifiuto la logica secondo cui tutto cio' che avviene in Calabria deve essere visto sotto una luce negativa. Nella regione c' e' molto anche di positivo che merita di essere valorizzato e tutti dobbiamo fare uno sforzo in questo senso''. Questa la prima dichiarazione del nuovo prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, arrivato stamattina in citta'. Lo stesso enuncia le direttrici principali del suo programma di lavoro, ma il suo primo pensiero e' alla parte sana della societa' calabrese. ''Occorre valorizzare - sostiene De Sena - quanto di buono e positivo riesce ad esprimere l' intera Calabria. Tutti dobbiamo compiere uno sforzo in questo senso. D' altra parte ci sara' pure un motivo per il quale ci sono tanti calabresi che occupano posti chiave nell' organizzazione dello Stato. La possibilita' per la Calabria di uscire dalle attuali difficolta' passa anche attraverso la valorizzazione dell' esistente''. De Sena, che appena arrivato a Reggio ha avviato una serie di incontri e contatti, dice che intende attivare sin da subito ''le massime sinergie possibili per un' efficace azione di contrasto contro la criminalita' organizzata''.
Il primo impegno del nuovo prefetto di Reggio Calabria sara' domani a Locri, dove sara' ascoltato dalla Commissione parlamentare antimafia. ''Mettero' al corrente i commissari - dice De sena - del programma generale che vogliamo portare avanti per contrastare la 'ndrangheta ed, in generale, i fenomeni di criminalita' che pervadono la Calabria. Parlero' di cio' che si fara', ma parlero' anche del programma per la sicurezza in Calabria che e' stato gia' approntato lo scorso anno dal Ministero dell' Interno. Un programma che mantiene intatto la sua validita' con l' attivazione di sistemi di videosorveglianza sull' autostrada e su obiettivi sensibili come aree industriali e zone commerciali''. De Sena sostiene che ''particolare attenzione sara' riservata agli appalti per la grandi opere, in primo luogo sul ponte sullo stretto. Appalti sui quali e' chiaro che ci puo' essere un interesse della criminalita' organizzata. Siamo pero' sufficientemente attrezzati, sul piano normativo e repressivo, per contrastare tali fenomeni e le operazioni di polizia giudiziaria che sono state fatte in passato lo dimostrano ampiamente''.
Il prefetto di Reggio e' anche convinto che ''sulla legislazione criminogena e' opportuno, soprattutto in determinati ambiti territoriali, che ci sia un dialogo interistituzionale approfondito per evitare le infiltrazioni della criminalita' organizzata. Ed in questo senso e' interessante lo studio commissionato dall' Unione europea all' Universita' cattolica di Milano sulla criminogenesi legislativa. Uno studio che riguarda la legislazione criminogena in generale e non in modo specifico singole normative. Per quanto riguarda, poi, il ponte sullo Stretto, non c' e' dubbio che ci sia un interesse della 'ndrangheta sugli appalti dell' opera. E' bene allora che le strategie di contrasto siano indirizzate in modo tale da impedire qualsiasi infiltrazione. Tra l' altro, quando sono state scoperte infiltrazioni di questo tipo, sono state represse con operazioni che hanno portato all' arresto di decine di persone, come quella fatta dalla Dia nei mesi scorsi. In ogni caso, le possibili infiltrazioni non possono portare ad una criminalizzazione di tutte le grandi opere.
L' importante e' mantenere alta la vigilanza ed intervenire quando e' necessario sul piano repressivo''. ''Il mio auspicio - dice ancora De Sena - e' che i frutti del lavoro che stanno compiendo le forze dell' ordine anche in relazione all' omicidio di Francesco Fortugno giungano a breve termine''. Il prefetto di Reggio si e' detto anche compiaciuto dell' accoglienza ''particolarmente calorosa'' che gli e' stata riservata. ''Ci sono tutte le premesse - conclude - per svolgere un buon lavoro''.
Alle 16 summit con le forze dell’ordine
Alle 16 di oggi si è svolto un primo incontro del neoprefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, con i vertici delle forze dell' ordine. In particolare, secondo quanto si e' appreso, De Sena si è incontrato con il questore, Vincenzo Speranza, ed i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza, colonnelli Antonio Fiano e Francesco Gazzani. L' incontro è servito per un primo scambio di opinioni sulla situazione della criminalita' in provincia di Reggio Calabria.

Loiero: “Avremo un rapporto continuo con i ragazzi delle scuole”

''Ogni qualvolta saro' nella Locride ed in altre zone difficili della Calabria cerchero' di ritagliarmi un po' di tempo per incontrare i ragazzi delle scuole. E' un rapporto, quello che nella tragedia si e' stabilito fra noi e loro, che non deve interrompersi. Sara' un modo per dire che, spente le luci e le attenzioni seguite al delitto dell' amico Franco Fortugno, non intendiamo lasciarli soli''. Lo ha affermato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, oggi a Roccella Ionica, nella Locride, per un convegno sul tema ''Etica e sviluppo locale in Calabria''. Loiero, in mattinata, e' stato ospite nel liceo scientifico ''Pietro Mazzone'' di Roccella Ionica, dove, accompagnato dalla dirigente scolastica, Antonietta Ferrigno, ha incontrato i ragazzi delle quinte classi. ''E' stato un incontro breve ed intenso - e' detto in un comunicato - che ha sorpreso gli studenti perche' non annunciato, ma li ha resi, come hanno spiegato loro stessi, ringraziando il presidente della Regione, orgogliosi''. ''Sono qui con voi - ha detto Loiero - per dare continuita' ad un dialogo che si e' aperto tra istituzione regionale e giovani della Locride e della Calabria intera e che ha avuto il momento piu' alto nell' eccezionale manifestazione di venerdi' scorso a Locri''. Loiero ha aggiunto che ''la Regione intende stare vicina alle esigenze degli studenti, perche' nella scuola si formino le coscienze democratiche e perche' assieme si possa costruire un futuro di legalita' e di sviluppo''.

Giordano (RifCom): “A Locri manifestazione dell’Unione, con Prodi, contro la ndrangheta”

''Quello di oggi e' stato un vertice molto positivo perche' ci ha permesso di buttare giu' le basi per una nuova manifestazione in Calabria, nella seconda quindicina di novembre, a Locri con i calabresi e contro la 'ndrangheta''. Con questa dichiarazione Franco Giordano, capogruppo di Rifondazione Comunista alla Camera, spiega quale sia stato uno degli argomenti trattato nel vertice dell' Unione con Romano Prodi.

Progetto Calabrie: “Nella Locride si respira aria nuova”

''In questi giorni nella locride si respira un' aria diversa, un' atmosfera di rinnovata fiducia e speranza. Dopo aver toccato il fondo con l' omicidio dell' onorevole Fortugno, c' e' la sensazione diffusa che qualcosa possa cambiare. Ed e' merito soprattutto dei giovani''. E' quanto afferma, in una nota, Progetto Calabrie. ''Proprio i giovani - si aggiunge nel comunicato - hanno avuto il coraggio di reagire, di ribellarsi, indicando all' intera societa' calabrese, da troppo tempo immobile, quasi arresa di fronte all' arroganza criminale che da decenni soffoca la Calabria, che una via d' uscita e' possibile. Per vincere questa battaglia bisogna incoraggiare e supportare questa nuova voglia di partecipazione, di impegno sociale, di protagonismo dei giovani calabresi, la tensione etica che li ha portati in piazza a manifestare e gridare tutta la loro voglia di riscatto. Grande merito va riconosciuto alla decisione di inviare come prefetto di Reggio Calabria, con poteri straordinari, il vice capo della Polizia. Si tratta di un segnale dal significato enorme. Ma certamente da solo non basta. Forse e' vero che non e' necessario militarizzare la regione, che sara' sufficiente utilizzare al meglio gli strumenti ordinari dello Stato, ma bisogna impegnare in questa battaglia il meglio di cui dispone la nazione: i migliori investigatori, i migliori giudici, i piu' esperti agenti di polizia. Non sara' cioe' sufficiente che il Csm mandi in Calabria e nella locride altri giudici. Dovra' inviare alcuni tra i migliori, i piu' noti ed piu' esperti magistrati del Paese, come e' successo con il prefetto De Sena''. Progetto Calabrie propone poi al Consiglio regionale di ''approvare una legge che sostenga i commercianti, gli imprenditori, i professionisti, che stimoli e incentivi una sempre maggiore collaborazione con le forze dell' ordine, che sostenga tutti gli operatori economici della regione danneggiati nelle loro attivita' dalla violenza e dall' arroganza della malavita. Al governo chiediamo una legge speciale per la Locride che, come il decreto Reggio, incentivi misure strutturalmente stabili, idonee ad incidere sulla sicurezza e a produrre, magari con la partecipazione di Sviluppo Italia, interventi di crescita del tessuto socio-economico della locride. Tocchera' comunque a tutti i calabresi, d' ora in avanti, il compito piu' importante: la famiglia, la scuola, l' associazionismo, la Chiesa, la politica, la stampa, la magistratura, nessuno potra' piu' fare un solo passo indietro. Stiamo tutti chiedendo in questi giorni ai grandi organi di stampa e alle principali istituzioni dello Stato di non essere lasciati soli, che la Calabria non venga nuovamente abbandonata, tra due o tra sei mesi, al proprio destino di ultima regione d' Europa. Molto pero' dipendera' soltanto da noi''.

Martedì 8 al Rendano Consiglio provinciale aperto sulla legalità

Anche i parlamentari calabresi sono stati invitati a partecipare al consiglio della Provincia di Cosenza che si svolgera' domani dalle 17,30 al Teatro Rendano sul tema 'Legalita' e Sicurezza in Calabria'. Alla riunione, secondo quanto si e' appreso, hanno dato gia' piena adesione numerose personalita' rappresentative delle Istituzioni, delle forze sociali, del mondo culturale e produttivo della regione e della provincia di Cosenza. All'Assise consiliare, oltre ai parlamentari, sono invitati a partecipare i sindaci, i presidenti delle Comunita' montane, gli amministratori locali, i rappresentanti di tutti i partiti politici, gli ordini Professionali, le associazioni di categoria, e le organizzazioni sindacali.

Numerose le adesioni al Consiglio Provinciale di Cosenza

Continua ad aumentare il numero delle adesioni di forze sociali, politiche, istituzioni, per il Consiglio provinciale aperto, dedicato alla sicurezza ed alla legalita', convocato per domani pomeriggio nel Teatro Rendano di Cosenza. La seduta speciale sara' seguita anche da Radio Radicale che registrera' per intero i lavori, per differirli sulle sue frequenze nei giorni successivi. ''L' iniziativa promossa dal presidente Oliverio e dalla Provincia di Cosenza - ha sostenuto il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianluca Gallo - e' di grande significato perche' pone l' attenzione su un argomento per il quale non e' necessaria, prima facie, una militarizzazione bensi' una mobilitazione delle coscienze che non puo' non partire attraverso le istituzioni locali e quelle sovracomunali. I fatti di Locri non sono lontani da noi ed e' per questo che la provincia di Cosenza deve confrontarsi, discutere e trovare occasioni di sviluppo che possano far si che i tanti punti di forza del territorio, messi in rete, riescano creare occasioni di crescita che siano in grado di combattere i fenomeni degenerativi della nostra societa'''. Il sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, ha evidenziato che ''l' iniziativa di Oliverio rafforza il ruolo centrale che svolge la Provincia di Cosenza, impegnata su due fronti, quello della legalita' cosi' come quello dello sviluppo. Due temi che si integrano perche' se e' vero che non c'e' sviluppo senza legalita' e' anche vero che non ci puo' essere legalita' senza sviluppo''. ''Certamente - ha aggiunto - la Provincia di Cosenza vive una situazione relativamente piu' tranquilla, ma sbaglieremmo se pensassimo che il problema di una parte di Calabria non debba riguardare tutta intera la Calabria. Ecco allora come si inserisce e che importanza riveste l'iniziativa di domani''. ''Una grande dimostrazione di impegno e sensibilita' la convocazione di un Consiglio provinciale aperto - ha rilevato Franco Iacucci, presidente dell' Anci Calabria -. A fronte di inquietanti strategie criminali, rispetto alle quali nessuna istituzione puo' sentirli al sicuro, il fronte costituito dalla discussione, dal confronto non e' fragile barriera, ma arma potentissima contro scenari cui non deve essere dato modo di affermarsi''. Di iniziativa ''lodevole promossa da Oliverio, in perfetto accordo con il significato e gli obiettivi della nostra organizzazione professionale agricola'' ha parlato Italo Garrafa, presidente della Cia di Cosenza. ''Anche in agricoltura - ha aggiunto - la mala pianta della 'ndrangheta si sta espandendo. Si registrano reati quali l' abigeato, la macellazione clandestina, furti di attrezzatura e racket, caporalato ed intermediazione della manodopera, mentre si assiste a qualche fenomeno di illegalita' nell' acquisto dei terreni. Bisogna creare le condizioni perche' le campagne siano sicure e dar vita ad un osservatorio nell' ambito del quale le organizzazioni professionali agricole esercitino un ruolo di vigilanza, supporto e denuncia richiamando al rispetto della legalita' ed al contrasto di cui vi e' assoluta necessita'''.
Anche gli industriali non hanno fatto mancare la propria voce. ''Un forte plauso deve essere dato all' iniziativa di domani - ha sostenuto Raffaele De Rango, presidente dell' Assindustria di Cosenza - Rispetto al problema che verra' affrontato nel Consiglio aperto, e' senza dubbio importante avviare azioni di prevenzione, monitoraggio, intelligence. Tutte precondizioni essenziali che hanno tuttavia bisogno del concorso di tutti affinche' si creino le condizioni di sviluppo che riducano lo stato di insoddisfazione che puo' costituire il terreno e l' humus in cui attecchisce lo stato di bisogno''. ''Aumentare la trasparenza ed il coinvolgimento dell'opinione pubblica nelle scelte pubbliche - ha concluso De Rango - puo' risolversi in un vantaggio di sicurezza per gli amministratori. Un strada essenziale, quella delle decisioni partecipate, che si pone quale salvaguardia efficace''.

Di Iacovo: “serve un progetto per la sicurezza”

''La riunione aperta del Consiglio provinciale di Cosenza sull' omicidio di Franco Fortugno e' un segnale importante, ma vanno evitate la retorica e la passerella''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Benedetto Di Iacovo, segretario provinciale del movimento politico Socialismo e' liberta'. ''A fronte degli efferati atti criminali - afferma Di Iacovo - va costruito con urgenza un Progetto per la vibilita' e la sicurezza dei cittadini tra tutte le forze sinceramente democratiche a cui sta a cuore la crescita civile e democratica. Di fronte alla portata del fenomeno criminale, cosi' come si sta sviluppando nella nostra regione le politiche e le azioni ordinarie di prevenzione e repressione, seppur importanti ed efficaci ed alquanto necessarie, come la nomina del super Prefetto - non appaiono sufficienti a sconfiggere e debellare la criminalita' organizzata, micro e macro, e soprattutto a creare quel clima favorevole e di sicurezza e quella cultura della legalita' assolutamente necessarie per lo sviluppo civile, economico e democratico della nostra regione. Per cercare di fronteggiare adeguatamente il fenomeno, unitamente ai fatti repressivi e al potenziamento delle forze dell' ordine, e' necessario agire su piu' versanti contemporaneamente, ed in particolare su quelli della pubblica amministrazione per ridurne i nodi e le inefficienze attuali, che portano all'infiltrazione mafiosa; della crescita della societa' civile, attraverso politiche ed azioni di sviluppo 'dal basso', realizzando un effettivo 'patto per la legalita' e lo sviluppo' del territorio; della scuola, prima ed in alcuni casi unica risorsa per l' educazione alla legalita'; dell' occupazione, per sottrarre manodopera alla criminalita'; del risanamento dell'ambiente, in senso urbanistico, economico, dei servizi sociali e delle discariche abusive sparse nel territorio, a partire da quelle presenti nella sibaritide dove sono stati interrati rifiuti tossici e nocivi''.
Di Iacovo invoca ''una classe dirigente che nella pubblica amministrazione applichi un vero e proprio Codice etico' e morale ed un immagine meno confusa, stereotipata e appiattita del mezzogiorno, non solo all'esterno, ma anche all'interno di queste aree; di una cultura della cooperazione orizzontale tra tutti i soggetti che operano nella nostra regione. Tutto cio' richiede uno sforzo a lungo termine che non puo' limitarsi alle mobilitazioni di piazza, pur importanti come quella di Locri con tanti giovani, contro questa o quella organizzazione criminale o verso singoli fatti delittuosi. Per contribuire concretamente all'affermazione della cultura della legalita' c' e' infatti bisogno non di sporadicita' o di mobilitazioni episodiche che non si esauriscano con l'evento 'eccezionale', ma proseguano in termini incisivi e concreti, giorno dopo giorno''.

Su La7 un reportage con intervista a Loiero

E’ andata in onda questa sera su ''La 7'', a mezzanotte circa, un reportage di Carmine Fotia, vicedirettore del Tg, dedicato alla Calabria dal significativo titolo, ''Eroi per forza''. Si tratta di un viaggio - che si conclude con una intervista al presidente della regione, Agazio Loiero - tra coloro che resistono alla violenza della 'ndrangheta: imprenditori, sindaci, i ragazzi e le ragazze di Locri. Ai microfoni di Fotia parla Annarita Gullace, figlia dell'imprenditore assassinato cinque anni fa e alla cui famiglia non e' stato ancora riconosciuto lo status di vittime della mafia, e insieme a lei parlano le ragazze antimafia di Locri. Oltre a quella del presidente Loiero, tra le altre, la testimonianza della vedova di Franco Fortugno, Maria Grazia Lagana', dei sindaci di Sinopoli e Lamezia, Luppino e Speranza, degli imprenditori Pippo Callipo, Vladimira Pugliese, Luigi Taiani, del vescovo di Locri Giancarlo Bregantini, del magistrato della Procura nazionale antimafia Alberto Cisterna e di Marco Minniti, responsabile problemi sicurezza dei Ds.

Corbelli: “La Calabria non deve essere abbandonata”

''Grideremo con forza che la Calabria non si arrende e che reagira', ma deve essere aiutata e non abbandonata e dimenticata, come purtroppo rischia di avvenire''. Lo ha affermato il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, facendo riferimento alla riunione straordinaria ed aperta del Consiglio provinciale di Cosenza convocata in relazione all' omicidio di Francesco Fortugno. ''La Calabria non dimentica - aggiunge Corbelli - e domani idealmente e' come se scendesse di nuovo in piazza con la grande iniziativa del Consiglio provinciale straordinario aperto di Cosenza, che Diritti Civili, insieme ai presidenti dell' Amministrazione e del Consiglio, Oliverio e Principe, del coordinatore della Cdl, Barile, ed a tutti i 36 consiglieri provinciali ha fortemente voluto. Diremo no alla 'ndrangheta, no a tutte le mafie, alle intimidazioni e ai metodi mafiosi. Domani saremo in tanti al Teatro Rendano, istituzioni, societa' civile e cittadini. Radio Radicale, che insieme al collega Barile abbiamo oggi chiesto fosse presente, ha assicurato che registrera' e trasmettera' tutta intera la seduta del Consiglio''.

Partecipa su NuovaCosenza.com al Forum dedicato

Una inizativa di NuovaCosenza.com

 

Omicidio Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno la sede della CISL. “Per non dimenticare….

Omicidio Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno la sede della CISL. “Per non dimenticare….

Omicidio Fortugno: Vertice a Palzzo Chigi con Berlusconi e Pisanu. Nessuna operazione speciale prevista. Lumia: "Lotta alla mafia non è priorità del Governo.

In 15 mila a Locri contro la ndrangheta. Maria Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani mi sorregge”

A Locri in tantissimi, soprattutto giovani, a gridare la voglia di cambiare di una regione intera. Partita la marcia (video).

Omicidio Fortugno: Messaggio di Ciampi ai giovani in occasione della marcia di Locri: “Spezzare ovunque le catene della paura”. Loiero ai ragazzi: "Sono con voi". Fortugno disse: "I giovani, futuro della Calabria". Il Consiglio regionale dedica la seduta ai giovani. Oggi la marcia.

Omicidio Fortugno: Le indagini nell’ASL di Locri. Confermata la pista della sanità. Avviati gli atti per la commissione d’accesso antimafia. Loiero: “Rinviato al mittente il cupo messaggio dei clan". Messaggio del fratello di Peppino Impastato. Numerose adesioni alla marcia.

Omicido Fortugno: Si indaga tra le carte di Fortugno. Adamo: “Lo Stato sia parte civile nei processi per mafia

Omicido Fortugno: Si indaga sulla sanità. Fortugno stava contrastando interessi “importanti”. De Sena. “Riflettori dello Stato sempre accesi sulla Calabria”. Anna e Giuseppe Fortugno ai giovani: "siamo con voi"

Omicido Fortugno: Scendono in campo gli 007 dei servizi. La sanità pista privilegiata. L'omicidio è avvenuto con l'avallo delle cosche locali

Omicido Fortugno: Le indagini, mentre si attendono le perizie balistiche, puntano sulla sanità. La DDA apre un'inchiesta sulla fuga di notizie. Nuove adesioni alla marcia del 4.

Omicido Fortugno: Gli investigatori: Non c’è nessuna pista, ma c’è molto ottimisimo. Il 4 novembre a Locri una marcia della pace proposta da Jervolino-Catizone. Pegna propone un megashow contro la criminalità.

Omicido Fortugno: Il procuratore Grasso incontra gli inquirenti. Alle indagini collaborano anche la DDA di Catanzaro e i servizi centrali. Pisanu delega il Prefetto di Reggio per l'accesso all'ASL di Locri.

Omicido Fortugno: Loiero: “Le intercettazioni insudiciano un dramma”. Indagini: Magistrati rientrati dopo missioni nelle carceri. Il movimento studentesco di Locri scrive alle istituzioni: “No alla ndrangheta”

Omicido Fortugno: Minniti: definisce un quadro inquietante le telefonate al Viminale. Pisanu replica "non lasceremo nulla di intentato". Loiero: "Lo stato deve far sentire la sua presenza”

Omicido Fortugno: Numerose le lettere di solidarietà inviate a Loiero: “Presidente, resisti e vai avanti” Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta il piano di controllo di PS, CC e Gdf. Corbelli chiede di non assegnare il posto vacante di Fortugno.

Omicido Fortugno: Varato il programma straordinario di Pisanu contro la ndrangheta dopo un summit al Viminale. Informato il Presidente Loiero. Due ipotesi nelle indagini

Il Ministro Pisanu riferisce alle Camere e propone le nuove direttive per combattere la ndrangheta. Loiero: "Se cala l'attenzione lo uccidiamo ancora".

In tantissimi ai funerali di Fortugno, Mons. Bregantini: La mafia vuole dominare la politica. Indagini ad un punto delicato

Cossiga contro Macrì: “Con i magistrati politicizzati non si combatte la ndrangheta”. Mancini: “Parte delle istituzioni non hanno fatto il proprio dovere”. Castelli “Adeguato il numero dei magistrati

Il Presidente Ciampi ha reso omaggio alla salma di Fortugno ed ha ribadito “Calabresi reagite, l’Italia è con voi

Le Amministrazioni pubbliche ricordano Fortugno. Ancora reazioni dal mondo politico.

 

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti