Sono 107 i comuni
calabresi alle urne
30/04 Sono centosette i comuni calabresi che il prossimo 28 e 29
maggio sono chiamati a rinnovare i consigli comunali. A questi si
aggiunge la Provincia di Reggio Calabria, che raggruppa 96 amministrazioni,
unica delle cinque province della Regione chiamata per il rinnovo
del consiglio provinciale, in anticipo rispetto alla scadenza naturale,
in quanto il presidente, Pietro Fuda, eletto, per la Casa delle Liberta',
nel maggio del 2002, nel novembre dello scorso anno si e' dimesso
dalla carica per potersi presentare alle elezioni politiche del 2006.
Fuda, infatti, nelle politiche di questo anno si e' candidato al senato
nelle fila del Codacons venendo eletto senatore. Dieci i comuni al
di sopra dei 15.000 abitanti: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Corigliano
Calabro, Rende, Rossano, Gioia Tauro, Rosarno, Siderno, Taurianova.
Tre i capoluoghi di provincia chiamati al rinnovo del consiglio comunale.
Catanzaro, Cosenza e Crotone. A Catanzaro a contendersi la poltrona
di primo cittadino saranno cinque candidati: Mario Tassone, Rosario
Olivo, Franco Cimino, Eugenio Riccio e Daniele Carchidi. A loro sostegno
si schierano trentadue liste. Con Mario Tassone Udc, viceministro
uscente alle Infrastrutture, ha dalla sua parte An, Forza Italia,
Udc, Citta' sociale e Nuovo Psi. Rosario Olivo, ex deputato, e' sostenuto
da Ds, Rifondazione comunista, Margherita, Verdi, Partito democratico
meridionale, Comunisti italiani, Mre, Socialisti e Progetto citta'.
Franco Cimino, dirigente dell'Udc, e' sostenuto da una coalizione
composta da Catanzaro con Abramo, Catanzaro da vivere, Solidarieta'
e sviluppo, Udeur, Italia dei valori, I socialisti, Rosa nel pugno.
Una lista ciascuno per Eugenio Riccio, Catanzaro nel cuore, e Daniele
Carchidi, Catanzaro vive. A Cosenza sono cinque i candidati a sindaco
e ventuno liste. Per la Casa delle Liberta' dopo la rinuncia del consigliere
regionale Pino Gentile, si presenta con Sergio Bartoletti, coordinatore
cittadino di Forza Italia, sostenuto da tre liste. Salvatore Perugini,
assessore alla Cultura, e vice presidente della Provincia avra' il
supporto di dodici liste. Perugini, comunque, non sara' sostenuto
da Rifondazione Comunista e Rosa nel pugno, che invece sosteranno
insieme a due liste civiche ''Giacomo Mancini Sindaco'' e ''Orgoglio
Cosenza'' la candidatura di Giacomo Mancini, eletto lo scorso 9 aprile
alla Camera dei deputati. Una sola lista, Andiamoavanti.net, appoggia
invece Leo Battaglia. Mentre il candidato del Terzo polo, e' Maximiliano
Granata. A Crotone, sono quattro i candidati alla carica di sindaco
per il centrosinistra e' in corsa l'avvocato Peppino Vallone, appoggiato
da 14 liste (Margherita, Ds, Italia dei valori, Pdci, Prc, Sole che
ride, Laici socialisti, Udeur, I socialisti, Aranceto sinistra plurale,
Pdm, Progetto Crotone, Per il Sud, Movimento democratico di liberazione).
Il candidato del centrodestra e' l'imprenditore Salvatore Foti, appoggiato
da 5 liste (Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc, Kroton, Essere
Crotone). E ancora la Democrazia cristiana candida Francesco Morace,
mentre il candidato sindaco della lista civica Alleanza provinciale
e' Giuseppe Gallo. Le liste presentate da partiti e movimenti politici
per concorrere al rinnovo del Consiglio comunale sono ventuno. n provincia
di Cosenza i comuni dove si andra' a votare sono: Aieta, Albidona,
Altilia, Amantea, Amendolara, Belmonte Calabro, Bisignano, Calopezzati,
Cariati, Casole Bruzio, Cerisano, Falconara Albanese, Francavilla
Marittima, Fuscaldo, Lappano, Maiera', Mangone, Marano Principato,
Mongrassano, Morano Calabro, Pietrafitta, Rogliano, Rovito, San Cosmo
Albanese, San Demetrio Corone, San Donato Di Ninea, San Lorenzo Bellizzi,
San Lucido, San Nicola Arcella, Sangineto, Santa Caterina Albanese,
Scala Coeli, Spezzano Della Sila, Trenta, Zumpano. In provincia di
Catanzaro, si vota a Argusto, Borgia, Chiaravalle Centrale, Cicala,
Conflenti, Decollatura, Feroleto Antico, Guardavalle, Jacurso, Martirano,
Montepaone, San Mango D'aquino, San Sostene, Serrastretta, Simeri
Crichi, Soverato, Soveria Simeri, Tiriolo, Torre Di Ruggiero, Vallefiorita.
In provincia di Crotone si vota a: Ciro' Marina, Cotronei, Cutro,Isola
Capo Rizzato, Pallagorio, Scandale, Umbriatico. In provincia di Vibo
Valentia sono 7 i comuni che rinnoveranno i rispetti consigli comunali
sono: Filadelfia, Joppolo, Maierato, Mileto, Nicotera, Ricadi, Serra
San Bruno, Tropea. In provincia di Reggio Calabria si andra' a votare
inoltre nei comuni: Ardore, Bagaladi, Bagnara Calabra, Bova, Camini,
Careri, Casignana, Galatro, Gerace, Locri, Mammola, Melicucca', Melicucco,
Monasterace, Palizzi, Placanica, Rizziconi, Rocca Forte del Greco,
Roghudi, San Giorgio Morgeto, San Pietro Di Carita', Sant'agata del
Bianco, Scilla, Sino poli, Staiti, Stilo, Varapodio. In provincia
di Reggio Calabria si vota anche per il rinnovo del consiglio provinciale.
A contendersi la presidenza della Provincia tre candidati: Giuseppe
Morabito, per l'Unione; Leone Manti per la Casa delle Liberta'; e
Giuliano Quattrone con una lista civica ''Insieme per la Provincia''.
Al centrosinistra sono collegate 16 liste: Democratici di Sinistra,
Riformisti, Margherita con Rutelli, Italia dei Valori, Udeur, Comunisti
italiani per la sinistra, Uniti per la Provincia, Rifondazione Comunista,
Verdi, Partito Democratico Meridionale, Socialisti per l'Ulivo, I
socialisti, Rosa nel pugno, il Segno per vincere, Codacons, Democrazia
e liberta' per Morabito. Appoggiano il centrodestra 15 formazioni:
Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc - Casini, Nuovo Psi, CdC, Porta
del sud, Partito democratico cristiano, Partito Repubblicano Italiano,
Mediterraneo d'Europa, Movimento per l'Autonomia, Destre sociali unite
per la Calabria, Per manti presidente, Patto per Manti, Democrazia
Cristiana e Fronte Nazionale Forza Nuova. Ad appoggiare il terzo candidato
alla presidenza, Giuliano Quattrone, un'unica lista: Insieme per la
provincia. La prima lista ad essere presentata, nella giornata di
ieri, e' stata quella denominata Destre Sociali unite per la Calabria,
l'ultima delle trentadue, invece, Democrazia Cristiana che fa parte
sempre del cartello che appoggia Manti, vicepresidente uscente dell'Amministrazione
provinciale, andata in crisi per le dimissioni di Pietro Fuda, eletto
recentemente al Senato nella lista del Codacons, appoggiata dal governatore
della Regione Agazio Loiero. I candidati che si contendono i trenta
posti in consiglio sono oltre novecento
La seconda
pagina dedicata alle amministrative
Il Presidente
Marini a Montalto “Il mezzogiorno un opportunità”
30/04 ''Dobbiamo essere capaci di fare diventare il Mezzogiorno un'
opportunita' per tutta l'Italia e non un problema''. Lo ha detto il
presidente del Senato, Franco Marini, in un intervista al Tg Calabria
della Rai, che lo ha incontrato a Montalto Uffugo (Cosenza), dove
Marini si e' recato per partecipare al battesimo del figlio di un
familiare. ''Il presidente Prodi - ha aggiunto Marini - ha fatto bene
a dire che c' e' un problema per il nostro Mezzogiorno e, dentro il
Mezzogiorno, per la Calabria. In questo senso ci sara' grande attenzione
da parte del Governo, e, certamente, anche del Parlamento. Il paese
ha nel Mezzogiorno una grande opportunita'''.
''Nel mio discorso ho rivolto un appello a tutti a rispettarci ed
a compiere uno sforzo di unita'''. Ha anche detto il presidente del
Senato, Franco Marini. ''Questo e' importante - ha aggiunto Marini
- perche' ci sono i problemi del Paese da affrontare''.
Marini vince
e Andreotti perde pagando l’avversione dei giustizialisti
30/04 (Pietro Mancini) Il dato essenziale della delicatissima partita
di Palazzo Madama, risoltasi ai tempi supplementari, a favore del
candidato prodiano, dopo una giornata inquietante, confusa e tesissima,
e dopo una nottata densa di minacce si pressioni sui " franceschi
tiratori ", non è stato, certo, l' età avanzata
di Giulio Andreotti ( anche perchè Franco Marini ha 73 anni
suonati ! ), ma l' intelligente e accorta mossa di Berlusconi e di
Gianni Letta. Che, designando Andreotti, si sono posti il problema,
politico, sinora completamente ignorato da Prodi : quello di dialogare
con il 50 per 100 degli italiani, che hanno votato per la Casa delle
libertà. Insomma, il Cavaliere ha accentuato i nervosismi,
le spaccature le difficoltà nel fronte progressista, già
dilaniato dalle polemiche sulla forzata rinuncia di D' Alema, a favore
di Bertinotti, alla presidenza della Camera e dalla prevalenza dei
" falchi " massimalisti, ed ha aperto ai moderati dell'
Unione, ieri nelle aule parlamentari e domani nel Paese, puntando
proprio sul simbolo, fisico e politico, del centrismo degasperiano.
Da leader, che in 60 anni di battaglie ha dovuto superare bufere di
ogni tipo, l' ex capo della " Balena bianca ", anche stavolta,
si è comportato con grande dignità e senso delle istituzioni.
E non si è fatto intimidire dai violenti attacchi, come quelli
sferratigli, ogni giorno, dal quotidiano più vicino a Prodi,
" La Repubblica ", che è arrivato a parlarne come
del " tarlo, che ha minato la stabilità delle istituzioni
" e ieri, vergognosamente, gli ha dato del " venduto "
a Berlusconi. Forse, con una delle sue battute al vetriolo, che lo
hanno reso famoso in tutto il mondo, il 7 volte inquilino di Palazzo
Chigi potrebbe ricordare che, in tante vertenze editoriali e in delicate
vicende finanziarie, il ruolo dell' imprenditore ciociaro Ciarrapico,
uno dei personaggi censurati nell' da " Repubblica ", venne,
al contrario, molto apprezzato, e persino sollecitato, dal fondatore
del quotidiano, Eugenio Scalfari, e dall' editore, il principe Carlo
Caracciolo...
In realtà, l' ascesa di Andreotti alla seconda carica dello
Stato non sarebbe stata digerita, molto facilmente, dai settori del
centro- sinistra, che non gli hanno chiesto scusa neppure dopo l'
ultimo suggello della Cassazione al clamoroso flop dell' " inchiestona
del secolo ", istruita da Giancarlo Caselli, per complicità
con la mafia, sul braccio destro di Alcide De Gasperi. Ha tifato Marini,
e contro Andreotti, tutto il fronte dei " professionisti dell
' antimafia ", di sciasciana memoria, da Orlando a dalla Chiesa
al pubblico minsitero di Palermo, il caselliano, Ingroia, consulente
" storico " di Nanni Moretti. Dal momento che " zu
Giulio " - come, secondo il fallace " teorema Buscetta,
" i boss chiamavano il senatore - non rinunciò alla sua
abituale flemma, neppure quando " l' Unità " arrivò
ad addebitargli la gravissima colpa di essere rimasto in vita sino
all' epilogo del suo calvario giudiziario, forse, stavolta, avrà
sorriso per i giudizi, confinanti con il disprezzo ( " Giulio
Caimano ", l' uomo dell' " immoralità sostanziale,
dell' eversione di Stato, della protervia istituzionale "), appioppatigli
dal giornale di Scalfari. A don Eugenio, non stimandolo, il senatore
non si è mai rivolto, per chiedergli consigli. A differenza
di Ciriaco De Mita, di Franco Marini e di tanti esponenti della sinistra
dc, sempre ossequiosi con Scalfari, cosi' come con Luciano Violante
e Anna Finocchiaro, e usciti indenni dalle bufere giudiziarie, che
si addensarono, invece, sulla testa di Andreotti e di tanti esponenti
della DC e del PSI. Che, nei drammatici primi anni 90, non si ritirarono
a vita privata, ma denunciarono gli eccessi giustizialisti della sinistra,
pagando duramente per aver mantenuto le schiene dritte. E adesso temono,
a Palermo e a Roma, nuove " ordalie " politico - giudiziarie...
E, anche se in politica - dove contano più spesso, per molti,
le poltrone - la coerenza non è una qualità molto seguita,
sarebbe stato auspicabile che il senatore Mastella, chiamato a scegliere
tra i suoi due ex colleghi della DC, non avesse, anche stavolta, privilegiato
i promessi incarichi ministeriali, dimenticando la giusta scelta garantista,
che fece all' avvio del processone Andreotti, a Palermo. Quando don
Clemente, insieme a Casini, si recò a solidarizzare con l'
imputato, non credendo, come la maggioranza degli italiani, alle panzane
dei " pentiti " sul bacio tra Totò Riina e lo statista
laziale.
Il presidente
Marini ringrazia Loiero
30/04 Il presidente del Senato, Franco Marini, in Calabria per un
impegno privato, ha telefonato al presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero, rivolgendogli un ''saluto affettuoso'' e ringranziandolo
per ''l' impegno indiretto'' per la sua elezione. Marini, infatti,
ha ottenuto anche il voto del senatore Pietro Fuda, eletto con la
lista del Codacons sostenuta dal presidente Loiero, e della quale
hanno fatto parte alcuni esponenti politici vicini al presidente della
Regione Calabria dopo la sua uscita dalla Margherita. Marini e Loiero,
che nei giorni scorsi avevano gia' avuto un incontro, si sono dati
appuntamento prossimamente, secondo quanto si ' appreso, per una chiacchierata
politica piu' approfondita.
Elezioni
amministrative: Presentate le liste, inizia la campagna elettorale
29/04 Con la presentazione delle liste e' cominciata da oggi la corsa
dei candidati a sindaco e degli aspiranti consiglieri comunali in
vista delle elezioni del 28 e 29 maggio. In Calabria le comunali interessano,
tra gli altri, tre capoluoghi di Provincia (Catanzaro, Cosenza e Crotone)
e la Provincia di Reggio Calabria. A Catanzaro sono cinque i candidati
a sindaco sostenuti, complessivamente, da 23 liste. All' appuntamento
centrodestra e centrosinistra arrivano divisi per la nascita del polo
di centro ispirato dai consiglieri regionali della Cdl Sergio Abramo,
ex sindaco della citta', e Piero Aiello, di Fi, che presenta come
candidato Franco Cimino, dell' Udc. Cimino sara' sostenuto anche da
forze di centrosinistra quali Unita' socialista-I socialisti, Idv
e Udeur. Oltre a queste ci sono le liste civiche Catanzaro da vivere,
Solidarieta' Sviluppo e Catanzaro con Sergio Abramo. Il candidato
del centrosinistra e' Rosario Olivo, gia' presidente della Regione
ed ex parlamentare dei Ds, che sara' sostenuto da dieci liste: Ds,
Margherita, Prc, Pdci, Partito democratico meridionale (lo schieramento
nato per iniziativa del presidente della Regione, Agazio Loiero),
Verdi, Socialisti per l' Ulivo, Mre, Progetto citta' e Democrazia
e centralita'. Cinque le liste che sostengono il candidato della Cdl,
il vice segretario vicario dell' Udc e vice ministro, Mario Tassone:
Fi, An, Udc, Nuovo Psi e Citta' sociale. Eugenio Riccio e' il candidato
di Catanzaro nel cuore, mentre Daniele Carchidi corre per Catanzaro
vive. Tra quelli che sono in lizza per un posto in Consiglio comunale
anche Mario Placanica, l' ex carabiniere indagato per l' uccisione
di Carlo Giuliani nel corso del G8 di Genova, la cui posizione e'
stata poi archiviata, che sara' candidato con la lista Catanzaro con
Sergio Abramo. A Cosenza le liste presentate sono 21, ma una, quella
di Forza Italia, e' sub iudice, dopo la decisione della commissione
elettorale di escluderla per la mancanza, nella documentazione, di
alcune dichiarazioni di accettazione della candidatura. I rappresentanti
della lista, che hanno gia' presentato ricorso alla Commissione circondariale
e sono pronti a rivolgersi al Tar, si dicono fiduciosi e attribuiscono
l' errore alla ''gazzarra che si e' creata all' ingresso della sala
dove si presentavano le liste che ha impedito ad uno degli esponenti
del partito di entrare con la parte restante della documentazione''.
I candidati a sindaco sono cinque. Dopo la rinuncia dell' ultima ora
di Giuseppe Gentile, il centrodestra si compatta sul nome di un altro
esponente forzista, il segretario provinciale Sergio Bartoletti, sostenuto
da tre liste, Fi (se sara' riammessa), Udc e An. Corre diviso, invece,
il centrosinistra. Da una parte il vicepresidente della Provincia
di Cosenza, Salvatore Perugini, sostenuto da 12 liste, quasi tutto
il fronte dei partiti dell' Unione, Ds e Margherita in testa. Dall'
altra c' e' il deputato della Rosa nel Pugno Giacomo Mancini, che
ha dalla sua quattro liste: Rnp, Rifondazione Comunista e due civiche.
Gli altri due candidati sono Maximiliano Granata e Leo Battaglia,
sostenuti entrambi da una sola lista. A Crotone i candidati a sindaco
sono quattro sostenuti da 21 liste. Per il centrosinistra il candidato
e' Giuseppe Vallone, sostenuto da 14 liste (Margherita, Ds, Italia
dei valori, Pdci, Prc, Sole che ride, Laici socialisti, Udeur, I socialisti,
Aranceto sinistra plurale, Pdm, Progetto Crotone, Per il Sud e Movimento
democratico di liberazione). Il centrodestra presenta Salvatore Foti,
appoggiato da 5 liste (Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc, Kroton,
Essere Crotone). La Democrazia cristiana presenta Francesco Morace,
mentre la lista civica Alleanza provinciale sostiene Giuseppe Gallo.
Per le provinciali di Reggio Calabria, infine, saranno tre i candidati
alla Presidenza, con 32 liste a loro sostegno. Quindici le liste del
centrodestra che appoggiano il candidato Leone Manti, vicepresidente
dell' Ente nella scorsa legislatura e gia' parlamentare democristiano.
Sedici, invece, i raggruppamenti che appoggeranno il candidato presidente
del centrosinistra, l' avv. Giuseppe Morabito, presidente dell' Ordine
forense di Reggio Calabria. Il terzo candidato, e' Giuliano Quattrone,
appoggiato da un' unica lista, Insieme per la Provincia. Manti sara'
sostenuto, oltre che da An, Fi e Udc, anche dal Nuovo Psi, dal Pri,
da Forza Nuova ed altre nove liste civiche. Con Giuseppe Morabito
invece, ci saranno i Ds, Margherita per Rutelli, Idv, Udeur, Pdci,
Rifondazione Comunista, Verdi, i Riformisti, Socialisti riformisti,
il Pdm, i Socialisti per l' Ulivo, i Socialisti, Rosa nel Pugno, Segno
per vincere, Codacons e Democrazia e liberta' con Morabito.
La pagina
dedicata alle amministrative
Bertinotti
e Marini eletti alla guida di Camera e Senato. Reazioni e Commenti
di Loiero, Oliverio, Laratta, Bruno
Minacce
ai dirigenti dei DS, tanta solidarietà
29/04 Un messaggio di solidarieta' e' stato indirizzato da Geppino
Camo, ex deputato della Margherita, a Franco Ambrogio, Nicola Adamo
e Mario Oliverio ai quali sono state rivolte minacce di morte. ''Intendo
esprimere a voi, cari amici - ha sostenuto Camo - tutta la mia personale
vicinanza e lo sdegno per le inqualificabili minacce di cui siete
stati vittime. La Calabria migliore, quella che vuole lasciarsi alle
spalle sistemi e metodi mafiosi, vi e' vicina come me, in questo momento.
Sono certo che le autorita' preposte, i responsabili di polizia, carabinieri
e magistratura, sono gia' pienamente attive per individuare gli isolati
autori di un gesto squallido''.
Speranza: “Spregevole
intimidazione”
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha espresso solidarietà
e vicinanza agli esponenti politici calabresi, Nicola Adamo, Mario
Oliverio e Franco Ambrogio, vittime di gravi intimidazioni. "Sono
legato a loro - ha affermato il sindaco - da un rapporto di amicizia
e quello che è successo mi rattrista particolarmente. Si tratta
di una spregevole intimidazione nei confronti di persone impegnate
che vivono la politica con passione e un attacco soprattutto ad esponenti
della sinistra in Calabria. Sono continuamente bersagliati come dimostra
il fatto che non è la prima volta che ricevono tali minacce.
Mi sento profondamente vicino a loro ed esprimo la mia più
grande solidarietà".
Feraudo: “Mafia dura da estirpare”
"La Calabria continua ad essere funestata da episodi delinquenziali
intollerabili. Le minacce rivolte in questi giorni a tre notissimi
esponenti politici della nostra regione sono il segno che la mala
pianta della mafia è dura da estirpare". A sostenerlo
è stato il consigliere regionale Maurizio Feraudo, di Italia
dei Valori. "Agli amici Franco Ambrogio, Nicola Adamo, Mario
Oliverio, ai quali va tutta intera la mia solidarietà - ha
aggiunto - dico: non preoccupatevi, tutte le persone perbene della
nostra regione sono accanto a voi, e con voi fremono di sdegno per
il tentativo volgare di impedirvi di svolgere con serenità
la vostra attività. Non diamo loro nemmeno per un attimo la
sensazione che possano essere riusciti nel loro intento. Respingiamo
con forza tutte le strumentalizzazioni e le provocazioni. Anche dal
vostro coraggio e dal vostro e dal nostro lavoro verrà fuori
una Calabria migliore, e più giusta".
Perrelli: “Avanti a testa alta”
Il Consiglio direttivo nazionale del Patto per il Sud Liberaldemocratici,
ed il suo segretario nazionale, Tonino Perrelli, sono, è scritto
in una nota, "solidali e vicini al vice presidente della Giunta
regionale, Nicola Adamo, al presidente della Provincia di Cosenza,
Mario Oliverio, e al dirigente dei Ds, Franco Ambrogio per gli ennesimi
atti di terrore sui sono stati sottoposti". "Il clima di
terrore che si sta perpetrando ormai da tempo nella città di
Cosenza e nella Calabria tutta - ha sostenuto Perrelli - deve essere
affrontato a testa alta e senza scendere a compromessi, e sebbene
nella sua gravità, deve essere affrontato con coraggio e dedizione
politica rivolta alla creazione di un clima che ritrovi serenità
e vengano ripristinate le condizioni per costruire una Calabria nuova
ed una Cosenza finalmente trasparente. Ci uniamo alla voce di quanti
sostengono la lealtà e la chiarezza degli uomini ed a fianco
di Salvatore Perugini a Cosenza ed Umberto Bernaudo a Rende saremo
in prima linea per il ritorno alla vera democrazia contro la politica
delle arroganze e della criminalità".
Iovene: “Segnale intollerabile”
"A Franco Ambrogio, Nicola Adamo e Mario Oliverio, destinatari
di una nuova e più grave intimidazione, esprimo tutta la mia
solidarietà e vicinanza". Lo afferma, in una dichiarazione,
Nuccio Iovene, senatore dei Ds, in riferimento alle minacce di morte
rivolte ieri ad alcuni dirigenti calabresi del partito. "La Calabria,
e Cosenza - aggiunge Iovene - non sono purtroppo nuove ad episodi
del genere. E' il segnale, intollerabile, del degrado e della barbarie
a cui si vuole spingere il confronto politico, dei pericolosi tentativi
di condizionamento che si intendono mettere in atto alla vigilia di
difficili e delicate elezioni amministrative. I Ds di Cosenza e della
Calabria non si faranno intimidire e si batteranno come sempre per
affermare una politica libera dai condizionamenti ed una società
in cui venga bandita per sempre la violenza ed affermata la legalità
e la giustizia".
Mazzei (Uncem) “Serve più stato”
"Il vile atto intimidatorio nei confronti di esponenti di primo
piano dei Ds, impegnati nel governo delle istituzioni calabresi, evidenzia
le enormi difficoltà in cui sono costretti ad operare gli amministratori
della nostra regione". Lo sostiene, in una dichiarazione, il
presidente della sezione calabrese dell' Unione delle comunità
montane, Vincenzo Mazzei. "Urge, perciò - aggiunge Mazzei
- una maggiore presenza dello Stato ed il sostegno e la vicinanza
dei cittadini".
Nucera (Udc) “Unanime condanna”
''E' una sentenza unanime di condanna quella che mi sento di rivolgere
a questi attentatori della liberta' altrui e della democrazia''. E'
quanto afferma, in una dichiarazione, Giovanni Nucera, capogruppo
dell' Udc nel Consiglio regionale, facendo riferimento alle minacce
di morte rivolte ai dirigenti calabresi dei Ds Franco Ambrogio, Nicola
Adamo e Mario Oliverio. ''Queste persone, attraverso atti deprecabili
- aggiunge Nucera - vogliono tentare di ledere l' intero Sistema,
colpendolo attraverso la liberta' di operato dei suoi rappresentanti.
La violenza e le minacce vanno solo condannate. Questa bieca forma
di terrorismo va contro quei valori di liberta', correttezza e riscatto
cui si ispirano gli ideali dei partiti di ogni colore politico. Al
nostro candidato dell' Udc per le elezioni provinciali, Alfonso Ciprioti,
ma anche a tutti gli altri amministratori, continuamente vessati da
episodi del genere, va la mia piena solidarieta' e l'appoggio nel
rigettare e contrastare atti del genere. Il prefetto Luigi De Sena
sta svolgendo un ottimo lavoro, che ci ha gia' dato modo di vedere
e coglierne i frutti. Ma tutti i suoi sforzi e soprattutto quelli
compiuti dalle nostre forze dell' ordine rischiano di essere vanificati
se le istituzioni non le affiancano nell' immediato. Con interventi
corredati dalle varie parti e dagli organismi preposti, a supporto
ed integrazione delle manovre di tutela, controllo capillare e rilancio
del territorio. Al fine di creare in maniera tangibile una cultura
della legalita'. E cio' significa trasformare i propositi ed i programmi
di intenti in fatti concreti che diano una risposta secca agli interrogativi
e realizzino le basi da cui partire per poter affrontare e finalmente
sconfiggere questa ancora radicata cultura dell' illegalita', dell'
ignoranza e della prepotenza. Recupero del territorio, aumento del
lavoro, rilancio delle realta' gia' esistenti, potenziamento delle
identita' territoriali, controllo capillare e gestione intelligente.
Sono questi, secondo me, i concetti chiave da porre in essere per
realizzare un cambiamento drastico dei costumi e dare un segnale forte
a tutta la Calabria''. ''Il mese di maggio - afferma ancora Nucera
- si apre all' insegna di due date molto importanti: la Festa dei
lavoratori e la Giornata mondiale della liberta' di stampa. Quest'
ultima ricorrenza, soprattutto, in un momento come questo, dovrebbe
costituire un spunto importante su cui riflettere. Liberta' di stampa
e' diritto di libera manifestazione del pensiero. Diritto che gente
bieca e distorta ha voluto tentare di sottrarre a dei rappresentanti
del mondo politico e delle istituzioni. Sperando, attraverso il meccanismo
delle minacce, della paura e della violenza, di veicolare e restringere
questo diritto di esprimere il proprio pensiero, nonche' il dovere
di parlare ed operare per conto e per i cittadini''.
Sapia (An), “Sincera solidarieta'” ''Desidero esprimere,
a nome mio e di Alleanza nazionale di Cosenza, la piu' sincera solidarieta'
a Nicola Adamo, Mario Oliverio e Franco Ambrogio per il brutto, grave
episodio di intimidazione, l'ennesimo in una citta' in cui le forze
politiche sane, ed An si considera in testa, sono chiamate a sconfiggere
l'illegalita'''. Lo afferma, in una nota, il subcommissario provinciale
di An, Michele Sapia. ''La citta' - aggiunge Sapia - deve liberarsi
da ogni condizionamento e respingere ogni tentativo di infiltrazione
di settori deviati e criminali. Probabilmente il commissario straordinario
sarebbe dovuto rimanere qualche mese in piu', rinviando le elezioni,
e non lo dico per motivi di interesse politico, per depurare l' istituzione
principe da veleni, aggressioni e offensive becere''.
Bruno (DL) “Isolare i provocatori”
«La politica non deve lasciare spazio a chi pratica l’intimidazione»,
dichiara il Sen. Franco Bruno, Coordinatore della Margherita in Calabria.
«Sono vicino al Vice Presidente della Giunta regionale Nicola
Adamo, al Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e al
dirigente diessino Franco Ambrogio - prosegue Bruno - per le minacce
di cui sono stati fatti oggetto. A chi cerca di avvelenare la politica
cosentina dobbiamo, tutti insieme, rispondere con la testimonianza
di una militanza che non si fa impaurire e con la forza che deriva
dal consenso liberamente manifestato dai cittadini. Le ormai prossime
elezioni amministrative - conclude il Sen. Bruno - saranno senz’altro
un’occasione preziosa per isolare coloro che agiscono nell’ombra
e vogliono impedire il confronto libero e democratico nella città
di Cosenza».
L’incarico
ad Andreotti non gradito dall’Unione
28/04 (Pietro Mancini) L' ascesa di Andreotti alla seconda carica
dello Stato non verrebbe digerita, molto facilmente, dai settori del
centro- sinistra, che non gli hanno chiesto scusa neppure dopo l'
ultimo suggello della Cassazione al clamoroso flop dell' " inchiestona
del secolo ", istruita da Giancarlo Caselli, per complicità
con la mafia, sul braccio destro di Alcide De Gasperi. " 'Zu
Giulio ", forse, dopo le tante sofferenze patite con dignità,
stavolta sorriderà per i giudizi, confinanti con il disprezzo
( " sole nero, dalla luce sardonica ", l' uomo dell' "
immoralità sostanziale, dell' eversione di Stato, della protervia
istituzionale "), appioppatigli dai giornali di Padellaro e di
Scalfari. A don Eugenio, non stimandolo, il senatore non si è
mai rivolto, per chiedergli consigli. A differenza di Ciriaco De Mita,
di Franco Marini e di tanti esponenti della sinistra dc, sempre ossequiosi
con Scalfari, cosi' come con Luciano Violante e con Anna Finocchiaro,
e usciti indenni, anche in virtù di tali " cautele ",
dalle bufere giudiziarie, che si addensarono, invece, sulla testa
di Andreotti e di tanti esponenti della DC e del PSI. Che, nei drammatici
primi anni 90, non si ritirarono a vita privata, ma denunciarono gli
eccessi giustizialisti della sinistra. E pagarono, duramente, per
la loro opposizione al " partito delle toghe ".
E, anche se in politica, spesso, la coerenza non è una virtù
molto duffusa, è auspicabile che il senatore Mastella, quando
dovrà scegliere tra i suoi due ex colleghi della DC, non pensi
alle future poltrone e non decida di dimenticare, e archiviare, la
giusta scelta garantista, che fece all' avvio del processone Andreotti,
a Palermo. Allorchè l' attuale segretario dell' UDEUR, insieme
a Casini, si recò a solidarizzare con l' imputato, non credendo,
come la maggioranza degli italiani, alle panzane dei " pentiti
" sul bacio tra Totò Riina e lo statista laziale.
Alle
comunali di Amantea, Rifondazione rinunzia a lista alternative
28/04 "Con il contributo di associazioni, movimenti e diversi
singoli compagni, anche attraverso il sostegno del partito ai diversi
livelli organizzativi e territoriali, si poteva realizzare una lista
Prc alternativa a quelle presenti alle prossime elezioni comunali
ad Amantea". E' quanto sostengono in una nota Francesco Saccomanno
e Lucio Cortese della segreteria provinciale del Partito della Rifondazione
comunista di Cosenza. "Considerato - hanno aggiunto - il suddetto
dato politico come acquisito, abbiamo comunque preferito rispettare
la natura del prossimo voto che è amministrativo, desistendo
così dalla realizzazione della lista soprattutto in considerazione
del tardivo approccio rispetto alla problematica ed alla politica
peculiari del territorio. Infatti, analizzando il portato politico
del lusinghiero voto ottenuto ad Amantea del Prc alle recenti elezioni
politiche, mentre siamo certi di un consenso verso di noi improntato
ad una richiesta di alterità, non siamo sul punto di formulare,
in tutta serenità, un giudizio che possa essere con certezza
veritiero sulle varie componenti politiche cittadine; conseguentemente
abbiamo scartato l'ipotesi di marcare una nostra presenza rappresentativa
all'interno di liste già presenti, per vie dell'esistenza di
correnti e di sensibilità per niente compatibili e conciliabili
con il nostro universo politico, ideale e valoriale. In considerazione
di tutto ciò rivolgiamo, dunque, l'invito ad esprimere un consenso
verso candidati di sinistra qualora i compagni e cittadini ne rilevassero
un effettiva presenza nelle liste". "Nel frattempo - ha
proseguito Saccomanno e Cortese - registriamo, in questa fase convulsa
di contatti e consultazioni, la vicinanza di un numero rilevante di
compagni e cittadini che ci fa ben sperare per la costituzione di
una presenza forte ed organizzata di una vera sinistra d'alternativa
ad Amantea che possa operare nel rispetto dell'autonomia politica
di quanti vorranno aderire a tale progetto. Auspicio questo che oltre
a noi si augurano, sicuramente, quanti chiedono ad alta voce "un
altro mondo possibile" operando a partire dal consolidamento
del rapporto con l'esigenze del territorio e con la sua strenua difesa,
con i bisogni e le aspirazioni di partecipazione della comunità
amanteana, e tenendo conto degli appuntamenti politici di più
grande rilevanza, a cominciare dal prossimo referendum contro la famigerata
devoluzione voluta dal passato governo delle destre".
Il
PDM sostiene il candidato di centrosinistra a Corigliano
28/04 Il Partito Democratico Meridionale (Pdm), fondato dal presidente
della Regione Calabria Agazio Loiero, presenta la sua lista di 30
candidati per le Amministrative del Comune di Corigliano. La lista
- è scritto in una nota - vede confluire due importanti Movimenti
coriglianesi verso il Pdm quali Idea Città per il Partito Democratico,
fondato da Benedetto Di Iacovo, Mario Nigro, Lucio lavorato e Cittadini
per l'Ulivo fondato da Luigi Caputo, Maria Angela Rago e Salvatore
Covello. Movimenti che hanno un forte radicamento sul territorio comunale
sia per quanto riguarda il lavoro politico elettorale che per iniziative
di carattere sociale e culturale, attese le particolari carature dei
fondatori. Si tratta di una lista quasi paritaria con 12 donne e 18
uomini. "La lista - prosegue la nota - è capeggiata da
3 capilista in ordine alfabetico: Luigi Caputo, Benedetto Di Iacovo,
Giorgio Pisano, persone con un forte vissuto alle spalle (sociale/politico)
ai quali seguono i restanti 27 componenti la lista in ordine alfabetico".
La lista sarà presentata ai cittadini di Corigliano con una
manifestazione pubblica alla presenza del candidato a Sindaco prof.
Armando De Rosis e di tutte le altre forze dell'Unione coriglianese
e, dove hanno assicurato la presenza altri esponenti del Partito regionale
e nazionale, quali: l'Assessore regionale all'Agricoltura Mario Pirillo,
l'Assessore regionale al Turismo Beniamino Donnici, il Senatore del
Pdm Pietro Fuda, l'assessore provinciale al Bilancio della Provincia
di Cosenza Dott.ssa Rachele Grosso Ciponte, ed altri consiglieri provinciali
e rappresentanti del partito. Il Pdm, attraverso i candidati al Consiglio
Comunale, conclude la nota, è impegnato alla vittoria del centrosinistra
con la elezione del primo cittadino nella persona di Armando De Rosis,
verso il quale tutto il Pdm sarà leale sostenitore in una grande
battaglia politico-elettorale. Nei prossimi appuntamenti il Pdm presenterà
le linee prioritarie del proprio programma e le sue priorità
amministrative, che sono comuni al programma redatto dal candidato
a Sindaco De Rosis.
Unione
divisa nei centri arbereshe
28/04 I partiti politici del centro sinistra si presentano separati
per le amministrative di fine maggio nei due paesi italo albanesi
della presila interessati al voto. A S. Demetrio Corone, il paese
dove é stato sindaco per 30 anni, due legislature di seguito
negli ultimi 10 anni, il Senatore uscente Cesare Marini, i partiti
del centro sinistra si sono divisi in tre liste: una, con i Democratici
di sinistra e Rifondazione Comunista con candidato sindaco Giuseppe
Sangermano, un'altra con la Rosa nel Pugno, il Partito dei Comunisti
Italiani e Italia dei Valori, con candidato sindaco Antonio Sposato
e una terza lista civica con la Margherita alleata con le forze di
centro destra, Alleanza Nazionale e Forza Italia, il cui candidato
non è stato ancora reso noto. A San Cosmo albanese, l'altro
paese arberesh interessato alle amministrative, due liste entrambe
di centro sinistra, ma concorrenti tra di loro: la prima, denominata
Katundi Jone (Paese Nostro), con candidato sindaco Antonio Mondera,
attuale sindaco del paese; l'altra lista, sempre di estrazione di
centro sinistra e non ancora denominata, ha come candidato sindaco
Demetrio Greco, medico del posto. Il centro destra non presenterà
liste.
Quattro
le liste presentate per le comunali a Catanzaro
28/04 Sono quattro, tutte del centrosinistra, le liste presentate
oggi alla segreteria del Comune di Catanzaro in vista della elezioni
del 28 e 29 maggio per l' elezione del Sindaco ed il rinnovo del Consiglio
comunale. Dopo quella di Democrazia e centralita', sono state presentate
le liste di Rifondazione comunista, del Partito democratico meridionale,
e di Progetto citta'. Tutte sostengono il candidato a sindaco di centrosinistra,
Rosario Olivo. Le liste presentano i candidati al Consiglio comunale
in ordine alfabetico con le eccezioni della lista Democrazia e centralita',
che ha come capolista il consigliere comunale uscente Giovanni Merante,
e quella di Progetto Citta', che ha al numero uno l' ex assessore
provinciale Lanfranco Calderazzo. Tra i candidati del Pdm figura il
presidente regionale del Codacons, Francesco Di Lieto. Alle 20 la
segreteria comunale ha chiuso. Riaprira' domattina alle 8 e restera'
aperta sino alle 12 per accogliere il grosso delle liste che dovrebbero
essere, ancora, una ventina.
Tre
calabresi entrano nell’europarlamento, sono Veneto, Veraldi
e forse Racco
27/04 Con le dimissioni dei primi sei eurodeputati italiani che hanno
optato per il Parlamento nazionale dopo essere stati eletti alle politiche
del 9 e 10 aprile, e' cominciato il balletto che portera' a Strasburgo
11 nuovi europarlamentari 'ripescati' e tra questi ci sono tre calabresi.
Si tratta di Armando Veneto (Udeur), Donato Veraldi (Dl) e Luciano
Racco (Socialisti). Veneto subentra a Paolo Cirino Pomicino (Ppe)
e Racco a Gianni De Michelis. Il presidente dei Ds Massimo D'Alema
e l'europarlamentare dei Dl Giuliano Procacci verranno sostituiti
a Strasburgo da Andrea Losco e da Donato Tommaso Veraldi, entrambi
della Margherita.
''Non mi risulta che De Michelis abbia optato per il Parlamento italiano.
Questo significa che resta europarlamentare''. Lo affermato in serata
il consigliere regionale Luciano Racco, de I Socialisti. ''Di conseguenza
- ha aggiunto Racco - non scatta la mia elezione al Parlamento europeo''.
''La mia volonta', comunque - ha detto ancora Racco - e' quella di
proseguire nell' impegno di guidare il gruppo dei Socialisti nel Consiglio
regionale. Credo che la Calabria abbia bisogno di energie convinte
sulla possibilita' di governare i processi di cambiamento nella Regione
e ritengo giusto dare soddisfazione a quanti mi hanno voluto in Consiglio
regionale''.
L’on
Laratta (DL) sull’attentato di Nassirya “Terrorismo mostro
cieco”
27/04 «Il nuovo parlamento s’insedia oggi nel sangue
dei nostri militari barbaramente uccisi in Iraq». Lo afferma
il deputato della Margherita Franco Laratta alla notizia dell’attentato
a Nassirya. «Il terrorismo – ha aggiunto - ha mietuto
ancora giovani vittime che svolgevano con senso di responsabilità
il proprio dovere in un paese ad altissimo rischio come l’Iraq.
A loro – ha proseguito l’esponente politico - dobbiamo
tributare i massimi onori di Stato per avere sacrificato la loro vita
in nome della libertà, della pace e della democrazia. Il terrorismo
– accusa Laratta - è un mostro cieco che non può
e non deve condizionare il nostro vivere civile e va combattuto con
ogni mezzo a disposizione. La missione dei nostri militari in Iraq
– sottolinea - è una missione certamente discutibile,
e per questo noi dell’Unione abbiamo in programma di avviare
il ritiro, ma non per questo si possono giustificare gesti infami
contro i nostri connazionali che operano per garantire la sicurezza
in un territorio martoriato dalla guerra. Spero - ha poi aggiunto
Laratta - che domani in vista dell’insediamento dei due rami
del parlamento agli italiani possa essere assicurata la visione di
un paese unito e coeso che non può dividersi sul fronte del
terrorismo. Esprimo le più sentite condoglianze e la mia convinta
vicinanza – ha concluso il parlamentare Dl - alle famiglie dei
soldati uccisi e il più profondo cordoglio all’Arma dei
Carabinieri che, con alto senso dello Stato, in sordina e con grande
umiltà, garantisce ordine e sicurezza pagandone spesso un prezzo
altissimo».
Soddisfazione
di M. Tripodi per la candidatura di Rosario Olivo a Catanzaro
27/04 ''Esprimo a nome dei Comunisti Italiani della Calabria vivo
apprezzamento per la scelta compiuta dall'Unione di proporre la candidatura
dell'onorevole Rosario Olivo a sindaco della citta' di Catanzaro''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo
Tripodi. ''Si tratta - ha aggiunto - di una indicazione di alto profilo,
proprio perche' si identifica in una personalita' stimata e prestigiosa
che rappresenta un pezzo della storia della sinistra calabrese. Ci
auguriamo che questa scelta abbia il suffragio degli elettori catanzaresi
e venga coronata dal meritato successo alle prossime elezioni del
28 maggio. Rimane il rammarico per il fatto che l'Unione non ha raggiunto
la compattezza necessaria visto che alcune forze si sono sfilate dalla
coalizione giungendo addirittura ad allearsi con esponenti e forze
del centrodestra, dando cosi' la rappresentazione concreta di quello
che significa una pratica politica trasversale senza principi e senza
coerenza''. ''Quanto e' avvenuto a Catanzaro e in altre citta' - ha
concluso Tripodi - denota il rischio di una frantumazione della coalizione
e pone il problema urgente di definire regole di funzionamento e di
comportamento nel centrosinistra per evitare il diffondersi di situazioni
di lacerazione e di litigiosita', situazioni che offendono l'impegno
coerente di chi si batte per dare forza alla coalizione di centrosinistra''.
Corbelli:
“Fuda non voti per Marini”. Fuda: “Non è
questo il momento delle rivincite”
27/04 ''Il senatore Pietro Fuda tradendo la fiducia di quanti lo
hanno eletto, proprio per la contrapposizione e la risposta ai diktat
romani di Marini e della Margherita, domani votera' Franco Marini''.
E' quanto sostiene in una nota il leader del Movimento Diritti Civili,
Franco Corbelli, circa la decisione del senatore Pietro Fuda, eletto
in Calabria nella lista del Codacons, di votare per Franco Marini
come presidente del Senato. ''Il senatore calabrese Pietro Fuda -
ha aggiunto Corbelli - eletto nella Lista Codacons, voluta dal presidente
della Regione, Agazio Loiero, in segno di protesta per l'esclusione
dello stesso Fuda dalle Liste della Margherita, in Calabria, nonostante
l'appello del Movimento Diritti Civili, votera' Franco Marini, il
principale responsabile della sua mancata candidatura nella Margherita.
Il suo voto domani potrebbe essere determinante per l'elezione di
Marini alla presidenza di Palazzo Madama. Gli avevamo chiesto di non
votare il leader della Margherita per non deludere e per non tradire
tutti gli oltre 52 mila elettori calabresi che lo hanno eletto senatore
della Repubblica e che per questo molti tra di loro erano stati addirittura
espulsi dal partito di Rutelli''. ''Il senatore Fuda - ha concluso
- domani non puo' votare Marini alla presidenza del Senato. Decida
lui se astenersi o votare il candidato indipendente e senatore a vita
Giulio Andreotti''
''Con il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, per accelerare
il cambiamento ed raccogliere il consenso dei cittadini, volevamo
che i protagonisti della campagna elettorale fossero espressione radicata
dei nostri territori. Malgrado il trattamento ricevuto, Loiero e'
stato addirittura espulso dalla Margherita, pensiamo che questo non
sia il momento delle rivincite, ne' delle recriminazioni. Per questo,
domani votero' Franco Marini''. Lo ha detto Pietro Fuda, senatore
eletto in Calabria con la lista Codacons-Dc, promossa dal presidente
della Regione Agazio Loiero dopo la sua espulsione dalla Margherita.
''In Calabria - ha aggiunto Fuda - ho ottenuto l'investitura parlamentare
nella lista del Codacons-Dc, collegata al centrosinistra, voluta ed
appoggiata dal presidente Loiero e da tanti cittadini che hanno dato
vita al neo Partito Democratico Meridionale. Gli elettori calabresi,
nel votarmi, hanno espresso un preciso segnale di cambiamento soprattutto
alla classe politica della nostra stessa coalizione. Oggi, percio',
sono al Senato a rappresentare proprio lo spirito ed il bisogno di
riforma della politica, per riavvicinarla alla gente e per contribuire
alla rinascita delle speranze del Mezzogiorno. Un Mezzogiorno che
vuole tornare a contare nelle scelte del Paese, attraverso un nuovo
Governo che guardi con piu' attenzione ai nostri territori. Votero',
anche per questo, Franco Marini. Infatti, sul piano politico, sarebbero
inimmaginabili le conseguenze di un suo insuccesso. Chissa' quale
crisi si aprirebbe se il candidato dell'Unione non ce la facesse a
superare l'esame dell' Aula. Determinerebbe la certificazione istituzionale
di una potenziale assenza della maggioranza di centro-sinistra. E'
vero, il rischio sarebbe solo potenziale, in quanto il Governo Prodi
potrebbe, invece, domani ottenere ugualmente la fiducia. Comunque,
davanti al Paese, la mancata elezione di Marini sarebbe una bruttissima
presentazione della nostra coalizione e creerebbe maggiori condizioni
di instabilita'. Al contrario, adesso, servono coesione, innovazione
e dialogo per risollevare un' Italia malridotta, con una crisi economica
crescente, che affronta ogni giorno la sfiducia dei mercati, che ha
una disoccupazione giovanile che nel Mezzogiorno tocca punte critiche,
anche oltre il 25% dei nostri ragazzi''. ''Adesso, insieme a Loiero
- ha detto ancora Fuda - siamo impegnati a costruire un Partito democratico
regionale, con un orizzonte solo regionale, che speriamo possa essere
trasfuso in un Partito democratico nazionale. Naturalmente, questo
movimento non avra' le caratteristiche dei vecchi partiti, ridotti
a scatole vuote, nei quali rimangono solo i vizi della partitocrazia,
avendo disperso ogni virtu'. Noi, dunque, votiamo convinti Franco
Marini, avendo consapevolezza che domani sara' una giornata importante
non solo per Marini, ma anche per il Governo Prodi''
Pittelli
eletto deputato. Stanca opta per il Piemonte
27/04 Il ministro per l'Innovazione tecnologica, Lucio Stanca, eletto
al Senato, ha deciso di optare per il seggio del Piemonte. Lo rende
noto l'ufficio comunicazione del ministro, ricordando che l'esponente
di Fi era stato eletto anche in Calabria e Umbria. Diventa così
senatore il coordinatore regionale degli azzurri, Giancarlo Pittelli.
Tremonti
pensa di optare per la Calabria e minaccia di lasciare Forza Italia
27/04 Giulio Tremonti minaccia di iscriversi al gruppo Misto della
Camera. A spingere il ministro dell'Economia a voltare le spalle a
Forza Italia e' la decisione di Silvio Berlusconi di confermare come
capogruppo alla Camera il presidente uscente Elio Vito. Tremonti non
si e' limitato a minacciare di aderire al gruppo Misto di Montecitorio,
ma non ha nemmeno optato per una delle nove circoscrizioni in cui
e' risultato eletto. Il ministro, secondo quanto si e' appreso, questa
mattina avrebbe avuto un colloquio teso con il premier Berlusconi
a margine del Consiglio dei ministri, quando Berlusconi gli ha comunicato
che non avrebbe indicato il suo nome come presidente dei deputati
di Forza Italia. Una decisione che sarebbe stata presa per l'opposizione
dei deputati eletti nell'Italia centro-meridionale alla candidatura
Tremonti, giudicato troppo legato alla realta' settentrionale. Anche
la mancata opzione di Tremonti per una delle nove circoscrizione starebbe
creando un problema di non poco conto in Forza Italia. Il ministro
dell'Economia, infatti, avrebbe dovuto permettere la elezione del
torinese Roberto Rosso, ma la sua mancata opzione ha costretto un
altro eletto in Piemonte, Guido Crosetto, a bloccare precipitosamente
l'opzione gia' fatta per il Piemonte, cosi' da non pregiudicare il
''ripescaggio'' di Rosso. Altri ambienti di Forza Italia, vicini al
ministro dell'Economia, contestano alcuni aspetti della ricostruzione
di quanto sta accadendo. In particolare - si spiega - la ''supposta
opposizione'' dei deputati azzurri del Sud contro Tremonti ''non e'
assolutamente vera'' tanto che il ministro starebbe pensando di optare
per il collegio della Calabria. Inoltre, si sottolinea negli stessi
ambienti, la scelta di Elio Vito come capogruppo sarebbe maturata
per ''l'impossibilita''' di candidarlo alla vice presidenza della
Camera vista l'ostilita' di parte del partito a questa ipotesi. Infine,
ricordano gli stessi ambienti, e' stato il presidente Berlusconi a
proporre ''fino a ieri sera'' la candidatura di Tremonti a capogruppo
e nessuna richiesta in questo senso e' stata fatta dal ministro dell'Economia.
Rosario
Olivo candidato dell’Unione a Catanzaro
26/04 L' Unione catanzarese, dopo la frattura con quattro forze che
la compongono, va avanti per la propria strada e conferma la candidatura
di Rosario Olivo alla carica di sindaco. L' ufficializzazione e' giunta
oggi e' giunta al termine di una riunione tra l' ex deputato dei Ds
ed i rappresentanti di Margherita, Ds, Rifondazione comunista, Pdci,
Repubblicani Europei, Federazione dei Socialisti Calabresi, Psdi,
Verdi, Partito Democratico Meridionale e prende le mosse dalle ''numerose
attestazioni di solidarieta' e impegno giunte in queste ore a Olivo
ed ai partiti dai massimi livelli della realta' politica e istituzionale
dell' Unione Calabrese''. Su queste basi, dunque, e' la sintesi del
documento conclusivo della riunione, ''il centrosinistra di Catanzaro
lancia la sua proposta per assicurare alla citta' capoluogo una guida
autorevole nella persona del candidato a sindaco Rosario Olivo ed
una politica ed un progetto di discontinuita' amministrativo e di
sviluppo, cosi' come espresso nel documento programmatico a suo tempo
unanimemente approvato''. E sabato pomeriggio, dopo la chiusura del
termine per la presentazione delle liste, la candidatura di Olivo
verra' presentata alla stampa alla presenza dei vertici politici ed
istituzionali, provinciali e regionali, della coalizione. Dunque saranno
tre i candidati a sindaco di Catanzaro, con le due principali coalizioni
che si presentano divise. Se L' Unione candida Olivo ed il centrodestra
presenta il vice ministro e vice segretario vicario dell' Udc, Mario
Tassone, spezzoni dell' una e dell' altra coalizione sostengono un
altro Udc, Franco Cimino, proposto dai consiglieri regionali di centrodestra
Sergio Abramo e Piero Aiello e sostenuto, tra gli altri, da quattro
forze del centrosinistra: Udeur, Italia dei Valori, Rosa nel Pugno
ed I socialisti.
Il
ruolo dei Verdi nel Governo Prodi, convegno a Lamezia
26/04 Dopo il successo del risultato elettorale in Calabria, i Verdi
tornano a parlare di programmi e di ruolo all’interno della
compagine governativa romana: un duplice ruolo quello strettamente
legato alle tematiche ambientaliste e quello legato alla Calabria,
una regione che per la prima volta riesce ad esprimere una rappresentanza
Verde. Il ruolo dei Verdi nel governo Prodi è infatti il tema
della Conferenza Stampa che si svolgerà giovedì all’hotel
Lametia a Lametia Terme alle ore 11.00 e al quale parteciperanno Stefano
Boco, Diego Tommasi, Leo Autelitano e Luigi Marrello. “E’
un’occasione importante – ha dichiarato l’assessore
Tommasi – per dare seguito concreto ad una visibilità
in ambito nazionale e proseguire con più forza e incisività
l’impegno che abbiamo intrapreso, in Calabria, sin dall’insediamento
del Governo Loiero e che stiamo portando avanti con entusiasmo e perseveranza
anche in seno alla Commissione Nazionale Ambiente e Protezione Civile”.
Tripodi
(PDCI) “Per Locri ci vuole una candidatura vincente”
26/04 “Dopo tutto quello che è accaduto a Locri nei
mesi passati, a partire dal barbaro assassinio del vicepresidente
del Consiglio regionale, Franco Fortugno, e che ha richiamato sulla
città di Locri attenzioni, interessi e iniziative a livello
locale, regionale e nazionale, ci saremmo aspettati che una coalizione
come quella del centrosinistra traesse in qualche modo le conseguenze
politiche della particolare situazione che si è determinata
arrivando all’appuntamento elettorale con il massimo di compattezza
e coesione”. Lo afferma in una dichiarazione il segretario regionale
del PdCI, Michelangelo Tripodi. Purtroppo tutto questo finora non
è avvenuto e ci si è trascinati per mesi e mesi, stancamente,
con interpartitiche defatiganti e inconcludenti che alla fine hanno
solo aumentato le divisioni e le lacerazioni nel centrosinistra.
In questo contesto, risulta assolutamente incomprensibile l’atteggiamento
tenuto dalle maggiori forze politiche del centrosinistra che hanno,
di fatto, impedito quella che era la soluzione più naturale
e più scontata, e cioè la candidatura del dottor Carmine
Barbaro, sindaco uscente della città di Locri, senza che, peraltro,
questi partiti riuscissero a presentare una proposta capace di ottenere
il consenso necessario e di ricompattare la coalizione.
È una gravissima responsabilità quella che costoro si
sono assunti poiché tale situazione rischia di consegnare al
centrodestra, su un piatto d’argento, il governo della città.
Per questo, quando ormai mancano pochissime ore alla scadenza dei
termini, ci permettiamo di rivolgere un appello a tutte le forze del
centrosinistra affinché venga scongiurato l’esito disastroso
che si annuncia e si recuperino le ragioni fondamentali dell’unità
che consideriamo obiettivo irrinunciabile, mettendo da parte pregiudiziali
inaccettabili e chiedendo al dottor Barbaro, sia pure in extremis,
di capeggiare la lista dell’Unione. È chiaro che se non
si dovesse arrivare a una soluzione unitaria, sarebbe gravissima la
responsabilità di chi è si arroccato testardamente su
posizioni che non hanno trovato il consenso bloccando qualsiasi possibilità
di arrivare a un’intesa politica e programmatica.
Un fatto del genere è grave dovunque si verifichi, ma diventa
gravissimo e inquietante quando si verifica in una realtà martoriata
e così colpita dalla criminalità organizzata come quella
di Locri.
Loiero:
“Il Pdm sosterrà il candidato dell’Ulivo a Catanzaro”
ed in serata chiama Rosario Olivo
25/04 “Il centrosinistra avrebbe potuto vincere al primo turno.
Pazienza, vincerà al secondo. In ogni caso la vicenda delle
candidature per le elezioni comunali di Catanzaro dimostra ancora
una volta che i partiti vanni svecchiati”. Ne è convinto
il presidente della Regione Agazio Loiero, impegnato in queste ore
a varare una lista “competitiva e forte” del Partito Democratico
Meridionale a sostegno, assieme a Ds e Margherita, della candidatura
di Rosario Olivo a sindaco della città capoluogo. Infatti sulla
candidatura di Olivo si e' verificata ieri una spaccatura all' interno
dell' Unione dopo che Italia dei valori, Sdi, Udeur e Socialisti hanno
deciso di appoggiare la candidatura a sindaco di Franco Cimino, dell'
Udc, sostenuto dai consiglieri regionali del centrodestra Sergio Abramo
e Piero Aiello e malgrado la Casa delle liberta' abbia candidato alla
carica di primo cittadino Mario Tassone, vicecesegretario vicario
dello stesso Udc. Secondo il presidente Loiero, “se alcuni partiti
dell’Unione non se ne fossero andati per conto loro, c’erano
tutte le condizioni per dare subito a Catanzaro un sindaco di centrosinistra,
al primo turno. Peccato per come sono andate le cose”. “Purtroppo
– aggiunge Loiero – in una coalizione così plurale
spesso si registrano elementi di rigidità e le discussioni
portate all’infinito sortiscono effetti indesiderati, come quelli
che registriamo in questi giorni, in quanto finiscono per accentuare
le divergenze. Non è d’altro canto una novità.
Basta ricordare quel che è avvenuto per le ultime due elezioni
alla Provincia e quello che rischiava di verificarsi anche per le
regionali se non avessi spezzato, assieme ai DS ma contro il parere
dei segretari nazionali dei partiti, una discussione che stava diventando
troppo lunga con la richiesta delle primarie”. In serata il
presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha avuto un colloquio
telefonico con Rosario Olivo, candidato dell' Ulivo alla carica di
sindaco di Catanzaro. Loiero ed Olivo, secondo quanto si e' appreso,
hanno discusso della situazione legata alla candidatura di quest'
ultimo e delle iniziative da intraprendere, anche congiuntamente,
per la campagna elettorale.
Pignataro
(Pdci) “Il 25 aprile un simbolo del sacrificio di migliaia di
persone”
25/04 "Il 25 aprile sicuramente è una data storica per
tanti motivi. Quest'anno rappresenta qualcosa in più, intanto
perché viene dopo un'ulteriore strage del terrorismo che rilancia
con forza l'idea della via diplomatica alla pace e alla convivenza
civile tra i popoli quindi, a un ruolo fondamentale dell'Onu".
E' quanto ha detto il neo parlamentare dei Comunisti Italiani, Fernando
Pignataro, a margine della manifestazione svoltasi stamane nel campo
di internamento di Ferramonti a Tarsia. "Questo presuppone -
ha aggiunto - anche un ruolo dell'Italia che in questi ultimi cinque
anni non c'é stato. Anzi è stato di grande subalternità
nei confronti degli Stati Uniti. Oggi, invece, l'Europa e l'Italia
devono avere un ruolo centrale, di forte rilancio di questa idea di
pace, di questa idea della possibilità di dirimere le controversie
attraverso una grande azione diplomatica. La seconda questione che
rende il 25 aprile quest'anno particolarmente importante è
che quelle persone che si sono sacrificate con la Resistenza per liberare
il nostro paese dal nazifascismo si sono sacrificate anche per l'unità
di questo Paese. Nei prossimi giorni avremo un appuntamento importante
per onorare questi caduti, per onorare questi eroi, salvaguardando
l'unità della nostra nazione". "Il primo appuntamento
- ha concluso Pignataro - a cui dovrà essere chiamato il governo
Prodi sarà quello di salvaguardare la Costituzione Repubblicana
nata dalla lotta antifascista. Oggi non possiamo fare altro che dire
che il 25 aprile è sicuramente simbolico proprio per questo,
per salvaguardare quello che hanno prodotto con le loro lotte e con
il loro sacrificio migliaia di persone del nostro Paese".
Renato
Turano assicura: “Verrò sempre in Italia per dare il
mio voto in Senato all’Unione”
24/04 ''La mia posizione non e' negoziabile. Io sono stato presentato
dal centrosinistra e rimarro' in quello schieramento''. Ad affermarlo
e' Renato Turano, imprenditore di successo a Chicago e neo-senatore,
che assicura: ''Cerchero' di essere a Roma tutte le volte che ci sara'
bisogno''. Nato 64 anni fa a Castrolibero, in provincia di Cosenza,
il neo-parlamentare e' proprietario insieme con i fratelli di tre
stabilimenti che sfornano 500 tonnellate al giorno di pane e dolci.
Intervistato dal Tg1, esclude la possibilita' di un cambio di schieramento.
Al cronista che gli chiede se davvero pensa di riuscire a presentarsi
in Aula tutte le volte che all'Unione servira' il suo voto, l'imprenditore
di Chicago risponde senza esitazioni: ''Cerchero' di essere a Roma
tutte le volte che ci sara' bisogno''
Elezioni
comunali a Catanzaro: Unione e CDL divisi. ma c’è il
polo di centro
24/04 Arrivano alle elezioni per l' elezione del sindaco di Catanzaro
divise e frammentate al loro interno le coalizioni dell' Unione e
della Cdl. Dopo la scelta di due esponenti di spicco del centrodestra
come Sergio Abramo, che di Catanzaro e' stato sindaco per due mandati
e lo scorso anno ha guidato la coalizione alle regionali, e Piero
Aiello, di Fi, di presentare un proprio candidato di centro individuato
nell' Udc Franco Cimino da contrapporre al candidato ufficiale della
Cdl, il vice segretario vicario dell' Udc e vice ministro Mario Tassone,
oggi e' giunta l' ufficializzazione della scelta di Udeur, Sdi, Idv
e dei Socialisti di sostenere lo stesso Cimino, dopo avere rotto ieri
con le altre forze della coalizione sulla candidatura di Rosario Olivo.
Una scelta che ovviamente non e' andata giu' alle altre forze del
centrosinistra (Ds, Margherita, Mre, Prc, Verdi, Pdci, Partito democratico
calabrese, Psdi e Federazione sociliasti calabresi) che sostengono
la candidatura di Olivo e che, al termine di una lunga riunione con
lo stesso Olivo, dopo avere definito ''incomprensibile'' la rottura,
hanno chiesto un intervento dei vertici regionali dell' Unione per
''ricondurre ad unita' i partiti che mettono in discussione la coesione''
della coalizione. Anche la Cdl, per voce dei segretari provinciali
di Fi, An, Udc, Nuovo Psi, Nuova Dc, Pri, Pli, Fiamma tricolore, Mpa,
e' intervenuta per criticare il tentativo di Abramo e Aiello ''di
confondere le idee all' elettorato moderato di Catanzaro che appartiene
ad uno dei momenti piu' tristi della storia politica della citta'.
Questo - prosegue la nota - accade dopo numerose indiscrezioni che
volevano i due consiglieri regionali vicini ai partiti dell' Unione
e pronti a fare maggioranza in sede regionale con le sigle radicali
della sinistra calabrese per la bramosia di potere. Abramo ed Aiello
dopo aver goduto per anni dell' appoggio incondizionato dei partiti
che li hanno candidati ed eletti, oggi cadono nella rete del trasformismo
politico anteponendo interessi personali e logiche di potere al primario
interesse della collettivita', ma soprattutto, riunendosi con i fuoriusciti
della sinistra, si apprestano a creare la piu' becera coalizione elettorale
della storia politica della nostra citta'. Un fatto e' certo: oggi
Aiello ed Abramo non rappresentano il centrodestra''. L' accordo e'
stato sancito al termine di una riunione che si e' svolta nel pomeriggio
tra i rappresentanti di Udeur, Sdi, Idv e I Socialisti, Abramo, Aiello
e gli esponenti di alcune liste civiche. Al termine di ''un confronto
molto serrato sulla necessita' di valorizzare assieme le novita' politiche,
maturate ed emerse in questi giorni - e' scritto in una nota - i rappresentanti
politici presenti all' incontro hanno definito l' accordo per il programma
e la guida di governo della citta' Capoluogo di Regione''. La scelta
di correre da soli, era stata motivata, in precedenza, da Abramo e
Aiello con la ''necessita' di privilegiare un percorso politico autonomo
di centro, in discontinuita' con la coalizione del centrodestra e
finalizzata a concorrere alla realizzazione di un progetto forte di
governo del capoluogo, per rafforzarne il ruolo direzionale all' interno
della Calabria''. A Cosenza e Rende, il quadro delle candidature e'
ancora da definire con il centrosinistra in fibrillazione e Cdl in
attesa della scelta di Gentile. Le questioni riguardano principalmente
il capoluogo che allo stato conta di due possibili candidature. La
prima e' quella proposta da Ds e Margherita del vice presidente del
Consiglio comunale, Salvatore Perugini, e l' altra e' quella della
Rosa nel Pugno che propone il proprio leader, Giacomo Mancini. Una
terza ipotesi di candidatura e' quella dell' assessore regionale dell'
Udeur Ennio Morrone. E su queste candidature si sta discutendo. Alcune
forze politiche vorrebbero raggiungere l' unita' esprimendo un solo
candidato, ma al momento, a giudicare anche dalle cose dette in questi
ultimi giorni, l' operazione sembra difficile. Tutto fatto, invece,
a Crotone, dove centrosinistra e centrodestra hanno individuato i
rispettivi candidati a sindaco. Il candidato dell' Unione e' Giuseppe
Vallone, della Margherita, mentre quello della Casa delle liberta'
e' Salvatore Foti. Non e' stato ancora sciolto, invece, il nodo del
candidato del centrosinistra alla Presidenza della Provincia di Reggio
Calabria. Spetta ai Ds indicare al resto della coalizione il nome
del candidato presidente, questione finora irrisolta per il venire
meno di un' indicazione comune dopo la decisione del segretario provinciale
del partito, Pino Caminiti, di ritirare la propria candidatura. Nel
pomeriggio, nel tentativo di superare l' impasse, e' iniziata una
riunione del Direttivo provinciale dei Ds la cui conclusione e' prevista
in tarda serata. Le candidature praticabili risultano ancora quelle
dello stesso Caminiti e di Giuseppe Morabito, presidente dell' Ordine
degli avvocati. Sul fronte del centrodestra, invece, piena unita'
sulla candidatura alla presidenza di Lillo Manti (Udc), ex parlamentare
democristiano e vicepresidente uscente alla Provincia.
Elezioni
Comunali a Crotone: Definiti i candidati di Unione e CDL
24/04 Le coalizioni di centrosinistra e centrodestra hanno individuato
i rispettivi candidati a sindaco di Crotone. Il candidato dell' Unione
è Giuseppe Vallone, della Margherita, mentre quello della Casa
delle libertà è Salvatore Foti. Il primo schieramento
ad individuare il nome è stato il centrosinistra: lo ha fatto
nella persona dell' avvocato Peppino Vallone, da poche settimane confermato
alla carica di presidente dell' Ordine degli avvocati di Crotone,
che, in una delle giunte provinciali presieduta da Carmine Talarico,
ha ricoperto la carica di assessore alla Formazione professionale
e al lavoro. Sul nome di Peppino Vallone, già nelle scorse
settimane, c' era stato il consenso espresso da Ds e Margherita. Solo
i margini di tempo ristretti hanno impedito che la scelta fosse ratificata
attraverso le primarie. Salvatore Foti, imprenditore, è l'
attuale presidente del complesso turistico Casarossa e della Società
Crotone Sviluppo. Sul suo nome è andato saldandosi negli ultimi
giorni l' accordo tra le forze del centrodestra che hanno visto in
lui l' uomo in grado di ricompattare la coalizione dopo i vistosi
strappi registrati negli ultimi anni che, se non ricuciti a dovere,
avrebbero potuto portare ad una candidatura puramente di bandiera
e, quindi, non capace di raccogliere opportuni consensi nel prossimo
difficile confronto elettorale. La Cdl si trova infatti nella condizione
di dover riorganizzare le proprie fila dopo una stagione contrassegnata
da divisioni a volte interne ai singoli partiti. La Giunta comunale
di Crotone è presieduta da un anno dal sindaco reggente Armando
Riganello (An) dopo le dimissioni di Pasquale Senatore, divenuto consigliere
regionale di An. Ad ottobre scorso, il Prefetto di Crotone ha avviato
la proceduta di accesso all' ente con una commissione chiamata a verificarne
gli atti. La commissione, dopo i primi due mesi di lavoro, cui hanno
fatto seguito altri due mesi di approfondimento, ha concluso il proprio
compito a febbraio, inviando le risultanze al Prefetto.
Tripodi
(Pdci) “25 aprile: Ricordare il sacrificio dei partigiani”
24/03 “Il 25 Aprile 1945 e' per i Comunisti Italiani, per i
democratici autentici di questo Paese e per la stragrande maggioranza
degli italiani, la giornata in cui, grazie al sacrificio generoso
di migliaia di Partigiani si e' conclusa con successo l'eroica lotta
contro la dittatura e contro l'oppressione nazi-fascista''. E' quanto
sostiene in una nota il segretario regionale dei comunisti Italiani,
Michelangelo Tripodi. ''Sono numerose - ha aggiunto - le manifestazioni
pubbliche organizzate dal Pdci calabrese in tutta la regione in occasione
del 61/mo anniversario della Liberazione dell'Italia dal regime nazi-fascista.
Quest'anno, inoltre, il 25 aprile assume un significato particolare,
perche' giunge dopo la vittoria del centrosinistra alle elezioni politiche
e quindi la festa ha un doppio valore perche' con la sconfitta del
Governo Berlusconi e del centrodestra si e' posto un argine invalicabile
contro le forze che hanno tentato in questi anni di condurre un'azione
eversiva che ha mirato a demolire il sistema democratico italiano
nato dalla Resistenza e dalla Liberazione, con un revisionismo storico
di dubbio fondamento culturale, piegato agli obiettivi di potere di
una destra che sempre piu' si caratterizza per il suo spirito anticostituzionale
e antidemocratico, tant'e' che ancora non voluto riconoscere neppure
la sconfitta elettorale. I Comunisti Italiani, sono impegnati, da
Sinistra, a fare in modo che, attraverso l'abrogazione di tutte le
leggi ''Anticostituzione'' portate avanti dalla vecchia maggioranza
di centrodestra, venga ristabilita la centralita' nella societa' italiana
del lavoro stabile e tutelato, l'importanza fondamentale della scuola
pubblica e l'indivisibilita' dello Stato''. ''Ci sembra - ha concluso
- il modo migliore per onorare la testimonianza e il protagonismo
indispensabile dei Partigiani, ma anche per assicurare nel futuro
del nostro Paese il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori,
dei giovani, delle donne e la difesa dei diritti''. Martedi' a Reggio
Calabria si terra' una manifestazione nei pressi della Stele del Partigiano
sita all'interno della Villa comunale. E' previsto il raduno alle
ore 10.30 davanti all'entrata principale della Villa Comunale sul
Corso Garibaldi da dove un breve corteo raggiungera' la Stele del
Partigiano per deporre una corona di fiori in memoria dei tanti caduti
in nome della liberta'. La delegazione del PdCI, composta dai dirigenti
provinciali, regionali e da militanti e simpatizzanti, sara' guidata
dal Segretario Regionale Michelangelo Tripodi.
Candidatura
Olivo a Catanzaro non c’è intesa nell’Unione
23/04 Incontri e contatti si susseguono tra gli esponenti dei partiti
del centrosinistra che stanno cercando di trovare un'ampia unita'
per la candidatura a Sindaco di Catanzaro di Rosario Olivo. Dopo il
sostegno espresso da Ds e Margherita alla candidatura di Olivo, su
cui convergono anche Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Psdi,
Repubblicani europei e Partito democratico meridionale, sono in corso
incontri con gli altri partiti della coalizione nel tentativo di trovare
un accordo definitivo. ''Si sta lavorando per l'unita' - ha detto
Olivo - e ci sono sforzi intensi da parte di tutti. I risultati ancora
non si conoscono ma il tentativo che si sta compiendo e' quello di
giungere ad una intesa ampia''.
Le segreterie dei partiti di Udeur, Rosa nel Pugno, Italia dei Valori
e Socialisti, in una nota sostengono di prendere atto che ''non esistono
piu' le condizioni di unita' dell'intera coalizione, ritenendo pertanto
di muoversi in un percorso autonomo''. ''A pochi giorni - prosegue
la nota - dalla presentazione delle liste per le amministrative di
Catanzaro, avendo riscontrato grosse divergenze tra le forze dell'Unione
sulla scelta di Rosario Olivo come candidato a sindaco della citta'
di Catanzaro, Udeur, Rosa nel Pugno, Italia dei Valori e Socialisti
ritengono che non persistono piu' le condizioni di unita' con tutte
le forze del centrosinistra''. ''Per tanto tempo - conclude la nota
- abbiamo manifestato le nostre perplessita' chiedendo di formulare
altri nominativi, anche alla luce della disponibilita' espressa pubblicamente
da Rosario Olivo a fare un passo indietro''.
Corbelli:
“Il senatore Fuda non voti Marini”
23/04 ''Chiediamo al senatore calabrese Pietro Fuda, eletto nella
Lista Codacons, di non votare Franco Marini alla presidenza del Senato
per non deludere e tradire tutti gli oltre 52 mila elettori calabresi
che lo hanno eletto e che per questo molti tra di loro sono stati
addirittura espulsi dal partito di Rutelli''. E' quanto afferma, in
una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli,
circa l'elezione del presidente del Senato. ''Lista Codacons - ricorda
Corbelli - e' nata in Calabria proprio per la rottura tra la Margherita
e il Governatore calabrese, per il rifiuto sprezzante dei vertici
del partito, in particolare dello stesso Marini, di candidare Fuda
alla Camera o al Senato nella circoscrizione calabrese. Tutta la campagna
elettorale e' stata impostata su questo scontro, su questa sfida e
risposta a Roma. Per queste ragioni il senatore Fuda non puo' oggi
votare Marini alla presidenza del Senato. Decida lui se astenersi
o votare il candidato indipendente e senatore a vita Giulio Andreotti''.
Donnici
e Pirillo “L’Unione prenda atto della presenza del Partito
Democratico Meridionale”
22/04 Beniamino Donnici e Mario Pirillo, tra i soci fondatori - insieme
ad Agazio Loiero - del Partito Democratico Meridionale hanno inviato
una lettera ai segretari dei partiti dell’Unione invitandoli
a prendere atto della nascita del nuovo soggetto politico che sta
lavorando alle sue liste per le prossime elezioni amministrative,
coinvolgendolo dunque nella discussione che deve portare alle scelte
politiche e programmatiche.
I due assessori regionali, impegnati in questa fase anche nel coordinamento
elettorale della loro provincia di appartenenza, intervengono sulla
situazione di Cosenza e Rende dove – dichiarano – “le
lacerazioni interne all’Unione – se non superate –
potrebbero mettere a repentaglio due importanti roccaforti del centrosinistra
e consegnarle alla coalizione avversaria”.
Auspichiamo – affermano Donnici e Pirillo – che i partiti,
nessuno escluso, si ritrovino in una discussione serena, responsabile
e costruttiva dalla quale dovrà scaturire non solo la scelta
di candidature a sindaco aggreganti, quanto la definizione di un programma
condiviso che abbia la valenza di vero e proprio progetto per rilanciare
l’azione amministrativa in un territorio tradizionalmente strategico
per la provincia di Cosenza e per tutta la regione”.
Nella stessa lettera sono stati indicati i referenti del Partito Democratico
Meridionale incaricati di seguire le trattative per le elezioni amministrative
di Cosenza e Rende.
Rosario
Olivo disponibile alla candidatura per l’Unione a Catanzaro
ma solo col sostegno di tutti
22/04 Rosario Olivo e' disponibile a candidarsi per l' Unione a sindaco
di Catanzaro, ma chiede il sostegno e l' impegno in suo favore di
tutta la coalizione. E' l' indicazione emersa dall' incontro che Olivo
ha avuto con i rappresentanti della coalizione di centrosinistra.
Incontro che, iniziato nella mattinata di oggi, e' andato avanti fino
al pomeriggio. Olivo, nel corso della riunione, ha fatto un appello
per l' unita' della coalizione, appello che e' stato raccolto dai
rappresentanti dei partiti con l' impegno a verificare se tale unita'
sia effettivamente raggiungibile. L' ex presidente della Regione ha
detto di concepire la sua eventuale candidatura ''come un elemento
di coagulo e di unita', piu' che di ostacolo, per il raggiungimento
di un accordo''. Dopo il sostegno espresso da Ds e Margherita alla
candidatura di Olivo, sostegno su cui convergono anche Rifondazione
comunista, Comunisti italiani, Psdi, Repubblicani europei e Partito
democratico meridionale, ci saranno adesso incontri con gli altri
partiti della coalizione, a partire gia' da domani, nel tentativo
di trovare un accordo definitivo. Ad Olivo e' stato espresso, comunque,
l' impegno da parte di tutti perche' la coalizione si compatti sulla
sua candidatura. Secondo quanto si e' appreso, comunque, ci sono margini
concreti per giungere ad una conclusione positiva della trattativa
sulla candidatura di Olivo.
Proclamati
gli eletti alla Camera in Calabria. Entra anche la Laganà-Fortugno.
21/04 Sono stati proclamati nel primo pomeriggio di oggi, dopo ventiquattrore
di ritardo, dall' Ufficio centrale circoscrizionale del Tribunale
di Catanzaro, i 22 deputati eletti nella Circoscrizione Calabria in
occasione delle consultazioni per il rinnovo della Camera del 9 e
10 aprile scorsi. Gli eletti sono: per l' Ulivo, Romano Prodi, Marco
Minniti, Nicodemo Nazzareno Oliverio, Marilina Intrieri, Dorina Bianchi,
Leone Zappia detto Lillo e Franco Laratta; per Forza Italia, Silvio
Berlusconi, Giovanni Micciché detto Gianfranco, Giulio Tremonti
e Giovan Battista Caligiuri; per Alleanza nazionale, Gianfranco Fini
e Maurizio Gasparri; per l' Udc, Pierferdinando Casini e Mario Tassone;
per Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti e Francesco Caruso;
per Italia dei Valori, Antonio Di Pietro; per il Partito dei Comunisti
Italiani, Oliviero Diliberto; per Popolari-Udeur, Giuseppe Ennio Morrone;
per i Verdi, Alfondo Pecoraro Scanio e per la Rosa nel Pugno, Enrico
Boselli. La composizione della rappresentanza calabrese alla Camera
è destinata, comunque, a cambiare per le opzioni dei leader
nazionali eletti in più circoscrizioni, consentendo il subentro
dei primi dei non eletti. Tra gli scranni di Montecitorio, inoltre,
non potrà sedere Lillo Zappia, morto oggi per un male incurabile.
Gli subentra il primo dei non eletti, il diessino Nicola Adamo. Molto
probabile anche l' elezione di Maria Grazia Laganà, vedova
di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della
Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre scorso per la contemporanea
elezione del capolista, Romano Prodi, eletto anche in Emilia Romagna.
Inoltre vista l’elezione di molti deputati in altre circoscrizioni,
la composizione degli eletti calabresi dovrebbe vedere essere composta
da: Giacomo Mancini (Rnp), Fernando Pignataro (PdCI), Luigi Fedele
(FI), Ida D'Ippolito (FI), Antonino Mangialavori (FI), Angela Napoli
(AN), Giuseppe Galati (UDC), Antonello Falomi (PRC), Aurelio Misiti
(IDV).
Scompare
il neo deputato Lillo Zappia
Salta
Marrello deputato. Boco sceglie la Calabria per favorire Tana De Zulueta.
Tommasi “Esigenze di partito”
21/04 L'esecutivo nazionale dei Verdi ha definito le opzioni relative
ad Alfonso Pecoraro Scanio e Stefano Boco, in modo tale da consentire
l'elezione di Tana De Zulueta alla Camera dei deputati nella circoscrizione
della Toscana. Il presidente Pecoraro Scanio ha ringraziato la Federazione
regionale della Calabria per aver accolto l'opzione di Boco in quella
regione. L'esecutivo del Sole che ride ha chiesto a Stefano Boco la
disponibilita' ad essere indicato dai Verdi per un incarico di sottosegretario.
Ex corrispondente del settimanale Economist in Italia, De Zulueta
ha lanciato nei mesi scorsi la campagna per "Un'altra tv",
con una proposta di legge d'iniziativa popolare per una profonda riforma
del servizio pubblico radiotelevisivo per la quale e' in corso la
raccolta delle firme. Con questa scelta dura pochi giorni il sogno
di Luigi Marrello di diventare deputato. Infatti il segretario Tommasi
ha messo avanti le esigenze di partito davanti alla sua elezione.
"Le esigenze del partito sono per noi prioritarie. Abbiamo quindi
accolto e condiviso quelle espresse dall' Esecutivo nazionale dei
Verdi". Lo ha detto, in una dichiarazione, Diego Tommasi, responsabile
Politiche enti locali dei Verdi ed assessore all' Ambiente della Regione
Calabria. "In questo senso - ha aggiunto Tommasi - siamo contenti
di aver consentito l'elezione di Tana De Zulueta alla Camera e l'opzione
di Stefano Boco per la circoscrizione della Calabria". Boco illustrerà
i motivi della sua scelta nel corso di una conferenza stampa in programma
giovedì prossimo, 27 aprile, a Lamezia Terme.
Stanca
forse opta per il Piemonte e Pittelli diventerebbe senatore
21/04 Il ministro Lucio Stanca ha optato per il seggio senatoriale
del Piemonte, permettendo così al coordinatore di Forza Italia
della Calabria Giancarlo Pittelli di essere eletto a Palazzo Madama.
La notizia dell' opzione di Lucio Stanca per il collegio senatoriale
del Piemonte era stata riferita da ambienti politici romani, che hanno
successivamente precisato che una scelta definitiva in tal senso sarà
fatta soltanto nei prossimi giorni. Fino ad allora, dunque, hanno
aggiunto gli stessi ambienti, nulla si può dire di definitivo
sulla circoscrizione per la quale Stanca sarà eletto al Senato.
Il
Presidente Loiero incontra Prodi a Roma
20/04 Il Partito Democratico deve partire a livello regionale, perché
i "tempi romani" sono troppo lunghi. Lo ha detto il presidente
della Regione Calabria Agazio Loiero al termine di un suo colloquio
con Romano Prodi. "Con Prodi - ha riferito Loiero - ho accennato
alla rottura avvenuta con la Margherita prima delle elezioni, ma questi
sono fatti del passato, mentre io voglio guardare al futuro, al Partito
Democratico. Io credo che il Partito Democratico possa nascere a livello
regionale, e noi in Calabria lo stiamo già costruendo e lo
chiameremo Partito Democratico Meridionale: i tempi e gli equilibri
romani sono tali che il Partito Democratico non ci sarà se
non tra uno o due anni. Io credo invece che - ha concluso - il Partito
Democratico, come stimolo, potrà iniziare dalle regioni, e
da qui potrà avere un'accelerazione". Loiero era accompagnato
da Pietro Futa, un senatore eletto in Calabria nella lista Codacons
promossa da Loiero in polemica con la Margherita.
Lavoro, criminalità, Gioia Tauro: sono questi alcuni dei punti
affrontati dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero e il
presidente del Consiglio in pectore Romano Prodi, negli uffici romani
di quest'ultimo. A riferirlo è stato lo stesso Loiero al termine
del colloquio durato circa mezz'ora. "Abbiamo illustrato a Prodi
- ha detto Loiero che era accompagnato dal senatore Pietro Fuda -
i problemi più impellenti della Calabria, e lui ha preso l'impegno
ad affrontarli con vigore non appena si insedierà il nuovo
governo". Loiero ha insistito soprattutto sul problema del lavoro:
"Da noi è un problema quotidiano - ha sottolineato - ci
sono dei picchi nella disoccupazione giovanile altissimi, tra i più
alti di tutta Europa".
Loiero: Spalancare la porta a Bertinotti
''A Bertinotti bisogna pensare seriamente: con lui bisogna fare i
conti partendo da una posizione di parita'. Bisogna, una volta che
entra, spalancargli la porta''. Cosi' si e' espresso il presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, rispondendo ai giornalisti
che gli chiedevano, a margine della Conferenza Stato Regioni, un parere
sui futuri scenari riguardanti la formazione del governo. ''Ho un
grande rispetto per Bertinotti al quale bisogna dare un ruolo importante
nelle istituzioni governative. Ma - ha aggiunto il presidente della
Regione Calabria - non si puo' omettere il fatto che i Ds sono il
partito di maggioranza relativa. Capisco che ai tempi la Dc aveva
il 40% ... ma il partito non puo' restare senza la guida di una delle
due Camere: e' una questione di impatto istituzionale, Fassino avrebbe
grandi problemi al suo interno''. Loiero ha detto di aver ''trovato
bene Prodi: e' tonico - ha spiegato sorridendo - ma certo e' anche
alle prese con una situazione non facilissima da dipanare''. Loiero
ha detto poi di non chiedere nulla al governo: ''La litania delle
questue - ha osservato - e' stata fatta per decenni. Piuttosto vogliamo
porre un interrogativo a chi governa il Paese: se la regione Calabria
deve stare all'interno dell'ordinamento unitario. Ci sono condizioni
di sviluppo cosi' deficitarie in Calabria - ha aggiunto il governatore
- che questo stesso fatto minaccia lo sviluppo di una democrazia ordinata''.
Infine, e' tornato sulla formazione del Partito democratico: ''mi
sto collegando con altre regioni. La mia e' una spinta all'accelerazione
per favorire il Partito democratico nazionale. A Prodi su questo non
ho chiesto nulla ne' lui ha avuto nulla da eccepire, io ritengo che
sia la strada giusta''
Zavettieri
eletto presidente nazionale de “I socialisti”
20/04 Saverio Zavettieri, gia' fondatore e leader in Calabria del
Nuovo Psi ed ex assessore alla Cultura della Regione Calabria, e'
il nuovo presidente nazionale de ''I Socialisti''. Zavettieri, che
e' stato parlamentare per tre legislature, e' stato eletto all' unanimita'
dall' assemblea dell' associazione politica ''I Socialisti'', riunitasi
a Roma nella sede di Piazza Santi Apostoli. ''E' una grande nuova
responsabilita' che assumo - ha detto Zavettieri - per condurre i
socialisti verso un approdo sicuro. Un impegno che si pone lungo la
linea dell' unita' e della ricomposizione socialista per dare un contributo
al rinnovamento della sinistra ed alla costruzione di una grande forza
riformista''.
Comunali
di Catanzaro: Tassone accetta, Casini d’accordo, l’Unione
decide oggi il suo candidato
20/04 Mario Tassone, vicesegretario vicario dell' Udc e viceministro
alle Infrastrutture ha sciolto oggi la riserva accettando la candidatura
per la Casa delle liberta' a sindaco di Catanzaro. ''L' amore per
la mia citta', la volonta' di dare una svolta politica ed il desiderio
di aprire una nuova stagione amministrativa per Catanzaro - scrive
Tassone in una nota - sono fattori che mi hanno spinto ad accettare
una richiesta che mi e' stata fortemente rivolta da tutti i partiti
della Casa della Liberta', sia a livello cittadino che a livello nazionale
nel corso del vertice di ieri. Ringrazio il Presidente Casini ed il
segretario nazionale Cesa che hanno fortemente sostenuto questa scelta
nell'ambito della volonta' determinata dalla Casa della Liberta' di
impegnare i vertici nazionali nelle sfide delle amministrative del
28 maggio''. ''La mia candidatura - conclude Tassone - rimane aperta
a tutti i movimenti ed alle associazioni alle quali, come me, stanno
a cuore il destino e il futuro della nostra citta'''.
Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, ha telefonato al vicesegretario
vicario del partito, Mario Tassone, augurandogli il successo come
candidato a sindaco di Catanzaro e assicurandogli che sara' al suo
fianco nella campagna elettorale.
- Quella di venerdì, inoltre, sara' la giornata decisiva per
la scelta del candidato dell' Unione alla carica di sindaco di Catanzaro.
Oggi ci sono stati alcuni incontri informali nel corso dei quali e'
stato fatto il punto della situazione, ma non e' stata presa alcuna
decisione concreta. Domani, invece, sono in programma alcune riunioni
che saranno decisive per la scelta del candidato. In mattinata, in
particolare, ci sara' la riunione della Direzione provinciale della
Margherita. Domani sera, poi, e' in programma una riunione tra tutti
i rappresentanti dei partiti dell' Unione, riunione che sara' quella
da cui uscira' il nome del candidato. Ds, Federazione dei laburisti
e Rifondazione comunista, da una parte, e Margherita dall' altra dovranno
accordarsi su un candidato comune, ma le posizioni, al momento, restano
distanti: i primi tre partiti, infatti, sono d' accordo ed insistono
sulla candidatura di Rosario Olivo, ex presidente della Regione ed
ex deputato, mentre la Margherita ha pronta una rosa di nomi in cui
spicca il nominativo di Francesco Granato, che, tra l' altro, e' gia'
stato sindaco di Catanzaro. ''Arriviamo alla riunione di domani sera
- ha detto un dirigente della Margherita - ancora divisi, ma con la
ferma volonta' di trovare un accordo''.
A
Lamezia riunione della Direzione Regionale della Margherita
20/04 Le prospettive politiche nazionali e regionali, con particolare
attenzione alle prossime elezioni amministrative, saranno al centro
venerdì 21, a Lamezia Terme, di una riunione della Direzione
regionale della Margherita. "All' incontro, convocato dal coordinatore
regionale, - è detto in un comunicato - il neo senatore Franco
Bruno, saranno presenti, con i componenti dell' organismo, tutti i
candidati della Margherita alle elezioni politiche per la Camera e
per il Senato".
Morelli
(Psdi) sostiene il Partito democratico di Loiero
20/04 L' ex segretario regionale del Psdi, Enzo Morelli ha scritto
una 'lettera aperta' al presidente della Regione Agazio Loiero, manifestando
il proprio sostegno a favore della costituzione del Partito democratico
meridionale. "Il Pdm - sottolinea Morelli - potrà essere
lo strumento politico-operativo per raggiungere gli obiettivi; esso
dovrà sopravvivere per la spinta propulsiva che saprà
dare anche dopo la costituzione del Partito democratico nazionale:
sarà d' obbligo chiamare alla collaborazione persone e personalità
capaci di sostenere il perseguimento degli interessi generali dell'
intera comunità regionale, perché più libero,
autonomo e chiaro possa essere il sostegno da offrire alla Calabria
che attende. Tanti cittadini elettori calabresi - prosegue ancora
Morelli - hanno ben compreso e seguito con il dovuto sostegno le ragioni
che ti hanno indotto, in così breve tempo, a presentare una
lista autonoma nelle recenti elezioni politiche. Il successo della
lista da te coraggiosamente ispirata era già intravedibile
sin dall' avvio perché in questa decisione era racchiuso con
l' anelito di libertà, il diritto alla dignità insieme
con una sorta di comprensibile orgoglio dell' essere calabresi".
"Sono convinto - afferma ancora l' ex segretario regionale del
Psdi calabrese - che la nostra regione debba rifondarsi su un federalismo
forte, autonomo, cooperativo e solidale che non é principio
astratto ma rappresenta la ragione del nostro esistere quale entità
subnazionale e che sottende la necessità di creare le condizioni
per una nuova organizzazione strutturale, economica e sociale del
nostro territorio".
Amministrative
rompicapo a Cosenza e Rende. Giochi fatti a Catanzaro e Crotone
19/04 A poco più di quaranta giorni dalle competizioni amministrative
- che, in Calabria, interesseranno, oltre al capoluogo, anche le città
di Cosenza e Crotone e la Provincia di Reggio Calabria - e in prossimità
della presentazione delle liste elettorali, cominciano a delinearsi
le prime candidature. A Catanzaro è di ieri il via libera dei
partiti della coalizione di centro destra (Udc, Fi, An, Nuovo Psi,
Dc, Pri, Pli, Mpa) alla candidatura a sindaco dell' attuale viceministro
alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Mario Tassone. Sul nome di Tassone
(rieletto alla Camera nelle elezioni del 9 e 10 aprile scorsi) nel
centro destra, però, permane la candidatura di Franco Cimino,
dirigente dell' Udc, sostenuto dai consiglieri regionali Pietro Aiello,
di Fi, e Sergio Abramo. Sull' altro fronte, quello del centrosinistra,
si evidenzia una frattura tra Ds e Margherita. "C' è all'
interno della coalizione una grande tensione unitaria - assicura Pasqualino
Mancuso coordinatore provinciale Dl - ma rimane lo stallo. La candidatura
di Rosario Olivo è stata riproposta, ma non ci sono novità.
Per quanto ci riguarda - prosegue Mancuso - abbiamo indicato delle
personalità della Margherita sulle quali registriamo la convergenza
di altri partiti come la Rosa nel Pugno, i Socialisti, l' Udeur e
Idv". Per domani è prevista una nuova riunione, con i
Ds che mantengono ferma la candidatura di Olivo, ben gradita anche
al presidente Loiero. A Cosenza la Cdl starebbe puntando da tempo
sulla candidatura del consigliere regionale di Fi Pino Gentile, ex
sindaco della città, ma sono scarse le possibilità che
Gentile accetti. Lo schema che vede Ds e Margherita più distanti
a Catanzaro non si ripete nel capoluogo bruzio, dove in campo ci sono
le candidature di Franco Ambrogio (Ds) e dell' attuale vicepresidente
della Provincia, Salvatore Perugini, per la Margherita. E proprio
al partito di Rutelli dovrebbe toccare l' indicazione del candidato,
che potrebbe alla fine non essere Perugini. Le difficoltà sono
acuite invece dalla candidatura di Giacomo Mancini per conto della
Rosa nel Pugno. Su Mancini converge anche l’Udeur e Rifondazione
Comunista. Difficile che spunti la candidatura annunciata da Mastella,
quella di: Ennio Morrone, dell' Udeur, neoeletto deputato (ma forse
non accetta e resta assessore regionale). Sullo sfondo c' è
il tentativo ufficiale dei partiti dell' Unione a livello regionale
di mettere assieme le questioni dei tre comuni: i Ds, in tal senso,
hanno già fatto notare alla Margherita come sia difficile chiudere
a Catanzaro, Cosenza e Crotone con tre candidati appartenenti alla
Margherita. A Crotone il centrosinistra ha, infatti, indicato come
candidato sindaco l' avvocato Giuseppe Vallone, assessore provinciale
della Giunta Iritale e tecnico di area Dl. Più confuso di sicuro
è il quadro che emerge per il centrodestra nella città
ionica: la Cdl, dopo l' esperienza Senatore, sta valutando la strada
che vedrebbe la candidatura a sindaco di Ottavio Tesoriere, ex consigliere
regionale di Forza Italia. A Reggio per le Provinciali la Casa delle
libertà ha un candidato unico ed è l' Udc Lillo Manti,
vicepresidente uscente dell' Ente, mentre il centrosinistra allo stato
non ha un nome. Da quanto si apprende la candidatura dovrebbe essere
appannaggio dei Ds. In campo ci sarebbero una terna di nominativi:
il segretario provinciale dei Ds Giuseppe Caminiti; l'avv. Giuseppe
Morabito, presidente delle Camere penali della Calabria e l' ex parlamentare
Mimmo Bova. Infine battaglia aperta a Rende dove, dopo l’indicazione
dei DS di candidare Mimmo Talarico, potrebbe scendere in campo direttamente
l’assessore regionale Sandro Principe.
Pacenza
(DS) “Positivo l’accordo sul candidato dell’Unione
a Corigliano”
19/04 "E' un risultato straordinario che l' Unione si ritrovi
insieme nell' indicare un candidato unico per le amministrative di
maggio a Corigliano. E' il segno evidente di responsabilità
e disponibilità del centro sinistra, che ha a cuore gli interessi
della coalizione e della città". E' quanto afferma il
consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, in riferimento all'
accordo raggiunto da tutti i partiti del centro sinistra per candidare
alle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio a Corigliano, Armando
De Rosis". "Ora la grande sfida per l' Unione - aggiunge
Pacenza - è quella di vincere le elezioni e poter guidare i
grandi centri della Piana, Corigliano e Rossano". Armando De
Rosis, docente in pensione, è uno degli esponenti storici della
sinistra coriglianese, fondatore del movimento civico "Città
aperta". Sarà lui a sfidare il candidato della Casa delle
Libertà, Giuseppe Geraci.
La
Cassazione conferma la vittoria dell’Unione. Alla Camera maggioranza
assoluta con 348 seggi su 630
19/04 L'Ufficio nazionale elettorale della Cassazione ha confermato
che le elezioni politiche sono state vinte dall'Unione. Nella circolare
emessa dalla commissione elettorale presieduta dal dirigente dott.
Giovanni Paolini si rileva infatti che la ''coalizione di liste avente
come capo Prodi Romano'' ha conseguito la ''cifra elettorale nazionale
di 19.002.598'' mentre la coalizione di liste avente come capo Silvio
Berlusconi ha conseguito la cifra elettorale nazionale pari a ''18.977.843''.
Una vittoria di soli 24.755 voti di vantaggio. In pratica alla Cdl
sono stati riconosciuti 469 voti in più rispetto a quelli comunicati
in precedenza. L'Unione ha la maggioranza assoluta alla Camera dei
Deputati. Il dato è stato anch’esso comunicato dall’Ufficio
centrale elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione. L'Unione
puo' contare, quindi, su 348 seggi. I deputati sono complessivamente
630. Inoltre i 44.589 voti conseguiti nella circoscrizione Lombardia
2 dalla lista "Lega per l'autonomia. Alleanza Lombarda. Lega
pensionati", contestati dall'ex ministro leghista Roberto Calderoli,
sono stati conteggiati tra i voti attribuiti all'Unione. Si legge
infine nel provvedimento estratto dal verbale redatto dall'Ufficio
elettorale centrale presso la Corte di Cassazione.
La
CDL candida Tassone Sindaco a Catanzaro. L’Unione in riunione
per decidere il proprio
18/04 Mario Tassone, vicesegretario vicario dell' Udc e viceministro
alle Infrastrutture e trasporti, e' il candidato a sindaco di Catanzaro
della Casa delle liberta'. E' questo l' esito di una interpartitica
svoltasi stasera nel corso della quale il vice segretario dell' Udc
ha accolto l' invito della coalizione a candidarsi e ''dara' il suo
assenso dopo avere incontrato gli organi nazionali del partito''.
''I partiti della Cdl (Udc, Fi, An, Nuovo Psi, Dc, Pri, Pli, Mpa)
- e' scritto in un comunicato - esaminata la situazione politica della
citta' di Catanzaro, all' unanimita' hanno rivolto l' invito a Mario
Tassone di porre la sua candidatura a sindaco. La candidatura rappresenta
un indispensabile momento politico per restituire alla citta' i valori
della politica e assicurare, nel contempo, una guida adeguata per
la crescita sociale e civile del territorio. La coalizione ha inteso
cosi' assicurare alla citta' una delle migliori intelligenze politiche,
umane e organizzative e, soprattutto, un uomo che ha fatto della catanzaresita'
una fede di vita''. ''Tassone - prosegue la nota - ha accolto l' invito
con entusiasmo e con lo spirito di porsi al servizio dei catanzaresi
fermo restando che dara' l' assenso alla sua candidatura dopo avere
incontrato gli organi nazionali dell' Udc''. ''I partiti della Cdl
e Tassone - conclude la nota - sono disponibili verso gli apporti
che altre formazioni politiche vorranno assicurare e con esse condividere
il percorso da seguire per affermare il progetto politico in favore
di Catanzaro''.
Sull’altra sponda, quella dell’Unione, stasera c’è
l’interpartitica per la scelta del candidato a sindaco. La stessa
sara' preceduta da una riunione del Comitato cittadino dei Ds, convocata
dal segretario Beppe Marcucci. Sul tavolo dell' Unione le candidature
di Rosario Olivo e quella di un esponente della Margherita, mentre
sembra avere scelto di concorrere con un suo candidato a sindaco autonomo
sia dall' Unione che dalla Cdl l' associazione 'Catanzaro nel cuore',
con i candidati che hanno gia' fatto affiggere maxi manifesti per
le strade del centro e della periferia del capoluogo. Il candidato
dovrebbe essere Eugenio Riccio.
Chieffallo
(NPSI) “I Socialisti perdono perché divisi”
18/04 “I Socialisti, nel manifestare la loro soddisfazione
per la vittoria di Prodi e del centrosinistra su Berlusconi, alla
quale hanno contribuito in maniera determinante, prendono atto che
gli esiti elettorali che hanno portato alla vittoria, sia pur risicata,
dell’Unione, sono stati assolutamente deludenti per i socialisti
comunque collocatisi: nel centrodestra con De Michelis, nell’Unione
con la Rosa nel Pugno e con il partito de ‘I socialisti’
di cui sono segretario regionale”. A sostenerlo è stato
il consigliere regionale del Nuovo Psi e segretario regionale dello
stesso partito, Leopoldo Chieffallo Al di là delle ragioni
più o meno valide che giustificano i magri risultati di ciascuna
componente della galassia socialista (per quanto riguarda noi esse
possono ravvisarsi in tanti incidenti di percorso, assolutamente imprevedibili,
su cui rifletteremo prossimamente) risulta lampante all’attenzione
anche dei più distratti che i socialisti perdono perché
sono divisi e la loro frantumazione fa perdere credibilità
e forza propulsiva al progetto ‘riformista’ di cui i socialisti
possono dirsi titolari e di cui ha bisogno l’Italia. Se è
vero che la storia del socialismo italiano è maculata, talora
malinconicamente, da tante scissioni che nel tempo ne hanno fiaccato
quell’energia ideale prorompente che gli aveva garantito una
presenza capillare nella società e nelle istituzioni repubblicane,
è ancora più vero il dato secondo cui, dopo le travagliate
vicende di tangentopoli che ne hanno quasi cancellato l’esistenza,
i socialisti invece di unirsi per reagire alle ingiustizie subite,
hanno continuato a dividersi indebolendo ancora di più la loro
azione quando invece era necessario unire tutte le forze per contribuire
alla costituzione di una rinovellata politica riformista che solo,
dico solo, e mi si scusi per la superbia intellettuale, i socialisti
sono capaci di sprigionare.
Non scopro nulla se affermo che molti dirigenti più o meno
blasonati gridano e scrivono ad intervalli regolari grandi peana in
favore dell’Unità, mascherandosi dietro grandi ipocrisie,
salvo poi ad operare di fatto per continuare a dividere, a dividere
ed a dividere!
Mi spiace constatarlo, ma di frequente, i calcoli personali, talvolta
appesantiti di meschinità prevalgono ed inficiano il progetto
non impossibile da realizzare della ricomposizione in un’area,
quella autenticamente riformista-socialista, della cui mancata presenza
la nostra democrazia soffre, se è vero - (e lo è!) -
che negli ultimi 10 anni, per l’assenza di un partito socialista
unito e
organizzato, l’Italia della seconda repubblica non ha fatto
grandi passi in avanti.
Rivolgo, allora, ai socialisti ‘di centro’, ‘di
destra’ e ovviamente di sinistra la seguente domanda: non vi
sembra che, arrivati al capolinea delle rispettive esperienze solitarie
o, a volte, in pessima compagnia, ormai sia venuto il momento di ritrovare
lo spirito unitario per salvare la nostra autonomia, la nostra identità
facendo tutti, se necessario, un passo indietro, prima per ‘esserci’
e poi per giocare la grande ed esaltante partita della organizzazione
della politica nel nostro Paese di cui vi è tanto bisogno?
E ancora: al cospetto della nascente ‘Casa dei moderati’
teorizzata da Berlusconi, che ci fa De Michelis nel nel centro destra?
Quanto ai socialisti del compagno Boselli, restano convinti, dopo
il giudizio elettorale ultimo, di annegare nella rissosità
genetica di un pannellismo senza costrutto, oppure sono interessati
alla costruzione di un contenitore comune dove le aree laica, liberale,
socialista e repubblicana con forte senso dello Stato possano prevalere
su un radicalismo di maniera pronto a fare battaglie di ‘principi’
dimenticando i veri problemi del Paese?
Credo, pertanto, sia giunta l’ora di un ripensamento generale
della politica che deve necessariamente aggiornarsi all’attualità,
a cominciare da noi socialisti, che siamo chiamati ad andare oltre
i confini del nostro recinto ideale abbracciando culture diverse ma
non incompatibili e a fare un passo indietro, comprimendo stupidi
orgogli personali, accantonando l’ambizione di facili e caduchi
traguardi di potere per poter lavorare insieme per realizzare il progetto
delle ‘libertà riformiste’.
Tale prospettiva diviene una vera e propria urgenza alla luce soprattutto
del fatto che tra poco si tornerà a votare per il rinnovo di
molte amministrazioni comunali. E’ quella un’occasione
utile, che potrebbe già fungere da autorevole banco di prova
per una battaglia comune. Infine, una considerazione doverosa sugli
ultimi dati elettorali: l’analisi chiara ed appropriata segnala
che se Romano Prodi sta per diventare nuovo premier, il grande merito,
a prescindere da tutti quelli che rivendicano la paternità
della differenza di voti esigua con la Cdl, è del contributo
determinante de ‘I socialisti’, i quali prendendo per
tempo le distanze dalla destra e da Berlusconi e ritornando nel loro
alveo naturale della sinistra, hanno conferito all’Unione quei
‘quid pluris’, il valore aggiunto appunto, che ha permesso
di vincere. Ricordo, tanto per amore di chiarezza, che quelli del
partito de ‘I socialisti’, sono voti spostati dal centro
destra al centro sinistra”.
Ora
alla Cassazione l’ultima parola sui dati ufficiali delle elezioni.
Nessun cambiamento in Calabria
18/04 La Cassazione dira' mercoledì l'ultima parola sul conteggio
dei voti dati dagli elettori il 9 e 10 aprile. La Suprema Corte, secondo
quanto si apprende a piazza Cavour, non solo fornira' i voti ufficiali
e definitivi ottenuti dalle varie liste e dalle diverse coalizioni,
ma chiarira' anche la questione, sollevata dall'ex ministro Calderoli,
riguardante i 45.000 voti assegnati alla Lega per l'autonomia alleanza
lombarda, coalizione che si era apparentata all'Unione. Secondo alcune
segnalazioni arrivate oggi in Cassazione, che riprendono le argomentazioni
dell'esponente leghista, tali voti non dovrebbero essere considerati
validi in quanto la coalizione si e' presentata in una sola circoscrizione.
Alla Cassazione spetta determinare la cifra nazionale elettorale dei
voti raccolti da tutte le liste legittimate. Dovra' cosi', implicitamente,
definire anche a chi spettano i voti 'contestati' da Calderoli. In
proposito, non e' da escludere che la Cassazione motivi sul punto
la dec isione che si trovera' a prendere. Da notare, comunque, che
la lista "Lega per l'autonomia alleanza lombarda lega pensionati"
e' stata ammessa all'elezione della Camera dei Deputati con un provvedimento
preso il 16 marzo scorso dallo stesso ufficio elettorale centrale
dell'Alta Corte, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del giorno successivo.
L'ufficio, nel definire l'elenco dei collegamenti ammessi all'elezione
della Camera, ha considerato la Lega per l'autonomia alleanza lombarda
tra le liste collegate nella coalizione che ha come unico capo Romano
Prodi. Lo ha fatto dopo aver riscontrato l'assenza di irregolarita'
nelle dichiarazioni di collegamento relative ai partiti politici o
gruppi organizzati in coalizione, depositate presso il ministero dell'Interno,
secondo quanto previsto dalla legge (decreto del Presidente della
Repubblica 30 marzo 1957). Intanto, domani arrivera' in Cassazione
l'ultimo verbale in versione originale che servira' all'ufficio elettorale
centrale per definire finalmente il conteggio dei voti per la Camera
dei Deputati. Secondo quanto si e' appreso a piazza Cavour, sono finora
pervenuti via fax tutti i risultati raccolti dagli uffici circoscrizionali
presso le corti di appello o le sedi di tribunale. Gli alti magistrati
sono gia' al lavoro su tali dati ma non possono arrivare a determinare
il risultato ufficiale, in quanto mancherebbero ancora all'appello
gli estratti dei verbali provenienti dall'Emilia Romagna, dalla Calabria
e da Trieste. Questi dovrebbero giungere a Roma solo nelle prossime
ore, consentendo all'ufficio centrale nazionale della Cassazione di
rendere noto il dato ufficiale, con un comunicato stampa, nella giornata
di domani. Per l'assegnazione dei seggi, bisognera' invece aspettare
ancora qualche giorno, presumibilmente fino al 23-24 aprile. In ogni
caso prima del 28 aprile, quando si riuniranno le nuove camere. In
Calabria, intanto, è stato ultimato stamani
dai funzionari della Corte d'Appello di Catanzaro il lavoro di riscontro
dei verbali oggetto di contestazione dopo le elezioni politiche del
9 e 10 aprile dal quale non sono emerse novità sostanziali
in termini di risultato. Il lavoro di controllo era stato avviato
nei giorni immediatamente seguenti alla consultazione. Le poche decine
di schede contestate, per la Camera e per il Senato, erano state già
ripartite nei giorni scorsi. I voti sono stati così ripartiti:
Pensionati: 4.925; I Socialisti: 27.525; Ds: 143.536; Popolari-Udeur:
42.053; Codacons; 52.280; Repubblicani europei: 5.125 Prc: 72.466;
Psdi: 8.348; Italia dei Valori: 26.166; Rnp: 39.092: Verdi-Pdci: 40.088;
Margherita: 102.324; Per il Sud: 4.551; Italia moderata: 2.076; Democrazia
cristiana: 8.074; Fiamma tricolore: 7.176; Forza Italia: 203.386;
An: 111.365; Pri: 5.799; Ds: 8.187; Udc: 79.562; Lega nord: 7.442.(
Le
Corti d’Appello decidono sui senatori Rnp e DC-Ps
18/04 La legge elettorale per il Senato prevede uno sbarramento al
3% per le liste che fanno parte di una coalizione nelle regioni dove
la coalizione vincente abbia ottenuto almeno il 55% dei voti. Nelle
altre regioni (Piemonte, Friuli, Liguria, Marche, Abruzzo, Lazio,
Campania, Sardegna, Puglia, Molise, Calabria) lo stesso articolo 17
della legge elettorale non parla esplicitamente di uno sbarramento
al 3%. Il Viminale nel suo sito internet ha sposato la tesi che lo
sbarramento del 3% valga per tutte le regioni. Rosa nel Pugno ed Italia
dei Valori hanno presentato esposti in senso opposto. La proclamazione
degli eletti spetta a ciascun Presidente dell'Ufficio elettorale regionale
presso le Corti d'Appello. C'e' il serio rischio che le regioni scelgano,
a seconda dei casi, l'una o l'altra lettura della legge. Se venissero
accolti in tutta Italia i ricorsi di Rnp e Idv, entrerebbero a Palazzo
Madama 4 senatori della Rosa nel Pugno (Piemonte, Lazio, Campania,
Puglia); 2 dell'Idv (Lazio, Abruzzo); 2 di Insieme per l'Unione (Liguria,
Puglia); 1 dell'Udc (Campania); 1 della lista Dc-Ps (Campania). Rispetto
ai dati del Viminale, ne farebbero le spese 4 senatori Ds (Liguria,
Lazio, Abruzzo, Puglia); 2 della Margherita (Lazio, Puglia); 2 Prc
(Piemonte, Campania); 1 di Fi (Campania); 1 An (Campania). Nel caso
di accoglimento delle istanze di Rnp e Idv, il dato politico rilevante
sarebbe che la Rosa nel Pugno diventerebbe determinante al Senato,
dove altrimenti non avrebbe seggi. La Rnp non e' determinante alla
Camera dove conta 18 deputati su 348 seggi dell'Unione (maggioranza
assoluta 316 deputati). Anche la lista Dc-Partito socialista avrebbe
un senatore (Carmelo Conte) invece che nessuno.
Chiarella
(Mre) “Con Minniti vera politica in Calabria”
18/04 "Con Marco Minniti finalmente si ricomincia a parlare
di vera politica in Calabria, nel momento in cui lo stesso, al di
là di analisi sulle percentuali elettorali e dei tatticismi
di parte, vede nella nostra Regione la possibilità di inaugurare
un laboratorio politico, per promuovere una costituente aperta del
partito dell' Ulivo". Ad affermarlo, in una nota, è il
consigliere regionale dei Repubblicani europei, Egidio Chiarella.
"Si tratta - aggiunge Chiarella - di un' operazione di alto respiro
e di acuta prospettiva politico-istituzionale, che non mira solo a
fondere diversi partiti in un' unica sigla, ma punta ad aprire la
strada maestra verso la costituzione del partito democratico nazionale.
Un' iniziativa in grado di unire, senza eliminarle, le diverse anime
storico-culturali, nuove e antiche, del centro sinistra, in un progetto
unitario per rilanciare il senso grande della politica, per rafforzare
la democrazia e il progresso civile. Sarò in prima fila a lavorare
in direzione di questa affascinante e concreta prospettiva politica,
che come afferma l' onorevole Marco Minniti, si trova alla base "di
una straordinaria occasione di alto profilo politico, che la Calabria
non può perdere per se stessa e per il Paese intero".
Corbelli
ricorre in Cassazione contro l’ipotesi Calderoli
18/04 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha
annunciato la presentazione di un esposto denuncia alla Corte di Cassazione
in cui chiede "l' acquisizione agli atti dell' istruttoria sul
caso Lega Alleanza Lombarda la sentenza del Tar della Calabria con
la quale stabilì che 'una Lista presente anche in una sola
circoscrizione puo' essere collegata ad una Coalizione e i voti raccolti
regolarmente ammessi al conteggio finale della stessa coalizioné".
Corbelli ha anche chiesto che vanga acquisita "tutta la documentazione
relativa alla vicenda della Lista Pri-Centro Popolare, collegata,
nel 2000, al listino regionale del candidato Presidente del centrodestra,
ritenuta valida pur essendo presente in una sola circoscrizione".
"La mia - ha sostenuto Corbelli - è solo una battaglia
di verità, legalità, giustizia e rispetto della legge.
Non ho assolutamente nulla contro l' ex ministro Calderoli e il centrodestra.
Ma ho il dovere di denunciare il precedente elettorale e giuridico
che mi ha riguardato direttamente, che dà torto all' ex ministro
leghista e alla Casa delle Libertà e chiedere che la legge
sia uguale per tutti. Sempre e comunque. E non invece interpretata
e utilizzata a seconda delle circostanze e convenienze".
Perrelli
(Patto) e Chiarella (Mre) per la costruzione del Partito Democratico
18/04 "La nostra attenzione è tesa verso un grande Partito
Democratico in vista del quale noi Liberaldemocratici andremo man
mano offrendo prospettive e contenuti politici rinunciando a qualunque
campagna acquisti che é una vergogna a cui occorre porre fine".
A sostenerlo è stato Tonino Perrelli, segretario nazionale
del Patto per il Sud-Liberaldemocratici. "Noi tutti infatti -
ha proseguito Perrelli - abbiamo per la nostra parte esseri presenti
secondo la nostra conoscenza ed esperienza. Ma quel che importa rilevare
che oggi come non mai, occorre che questo contributo sia dato tutto
intero, senza alcuna presunzione, ma con una vera apertura verso il
nuovo che emerge. Il Partito per il Sud Liberaldemocratico non ha
pregiudiziali o preclusioni se non verso i voltagabbana e i traditori
alla ricerca affannosa del potere come Giuda. Non vogliamo sfuggire
alla cultura del sospetto ne possiamo pensare come nei fumetti proponendo
larghe maggioranze con le minoranze. Noi del Patto per il Sud Liberaldemocratici
non facciamo i missionari, non cerchiamo proseliti che convertano
questi o quelli e non ne abbiamo la vocazione e nemmeno la presunzione
perché questa non è la politica". "Abbiamo
visto, usando poteri a noi preclusi - ha sostenuto Perrelli - spostamenti
di gruppi o di persone, grandi o piccoli. Non ci siamo impressionati
perché così è sempre accaduto, ma non è
questa la politica. Noi nella nostra modesta dimensione abbiamo invece
l' ambizione di fare Politica. Nessuno si deve o si dovrà offendere
se chiederemo al Presidente Loiero ciò che ci è stato
tolto, pur esistendo le condizioni obiettive, a favore di qualche
suo assessore che ha inteso portare avanti solo i propri ed esclusivi
interessi. Noi non cerchiamo la rottura, ma la ricomposizione, secondo
però i dettami che hanno portato alla vittoria del centrosinistra
in Calabria e per come sì è definito prima dell'insediamento
della giunta". "Dobbiamo lavorare insieme - ha concluso
Perrelli - per il partito Democratico che ci vede in prima linea insieme
a Prodi ed a fianco della Margherita. Non possiamo dare più
questi ridicoli spettacoli ai calabresi che stanno invece aspettando
risposte concrete, oggi più che mai cha anche il Governo nazionale
ci sarà più vicino. Noi, come al solito siamo i primi
a tendere la mano, ma questa volta aspettiamo non una risposta, ma
una certezza".
Della stessa opinione anche Egidio Chiarella del MRE
che propone il Partito Democratico a Lamezia. "Condivido pienamente
l' appello di Mario Saladino, portavoce del circolo Lamezia Terme
Uno della Margherita, che chiede in breve tempo la costituzione del
Partito democratico, partendo dall' unità del gruppo dell'
Ulivo al Comune di Lamezia Terme". A sostenerlo, in una nota,
è il consigliere regionale Egidio Chiarella, dei Repubblicani
europei. "Saladino - prosegue Chiarella - riprende a Lamezia,
con intelligenza e acume politico, la proposta di Marco Minniti, che
vede nella Calabria la possibilità di inaugurare un laboratorio
politico e culturale, per promuovere una costituente aperta del partito
dell' Ulivo, anticamera del partito democratico. Ritengo che per Lamezia,
la proposta di Saladino, sarebbe una novità assoluta, perché
si presenta come un autentico progetto, per mettere in rete, come
affermo da diversi anni, i punti di eccellenza socio-culturali e politici
della città, che hanno radici nell' area moderata del centrosinistra
cittadino. Lamezia ha bisogno di uno scossone di alto profilo politico,
e come la Calabria può diventare laboratorio in Italia per
il partito democratico nazionale, così Lamezia può diventare
laboratorio dello stesso partito in Calabria". "A tale proposito
- conclude Chiarella - per essere concreto nel rispondere all' appello
di Mario Saladino, sono pronto a mettere a disposizione dei partiti
dell' Ulivo, in qualità di componente della Direzione nazionale
del Movimento Repubblicano europeo, la sede di via Cristoforo Colombo,
che per la sua storia e la sua centralità, potrà diventare
il fulcro cittadino di questo straordinario progetto politico, in
grado di contribuire concretamente al rilancio della nostra città
e della Calabria intera".
Zavettieri
scrive al Corsera: “Pannella ci ha impedito l’accordo
con la Rosa nel Pugno”
17/04 ''Proprio Pannella lancia un' accusa del genere, proprio lui
che, in tema di slealta' politica si e' sempre dimostrato insuperabile
campione. La prova piu' recente? Il tipo di rapporto e l' atteggiamento
spocchioso mantenuto nei confronti de I Socialisti, che ha impedito
l' intesa con la Rosa nel pugno. E allora verrebbe da dire: chi e'
causa del suo male pianga se stesso''. A sostenerlo e' Saverio Zavettieri,
uno dei leader nazionali de I Socialisti, in una lettera al direttore
del Corriere della Sera, Paolo Mieli, in merito all' intervista di
Marco Pannella dal titolo ''Gli alleati sleali con la Rosa nel pugno''.
''Per quanto riguarda l' accusa secondo cui la 'presentazione della
lista de I Socialisti sarebbe stata organizzata e favorita dai Ds
per tenere la Rosa nel pugno sotto il 3%' - afferma Zavettieri - essa,
oltre a suonare offensiva e provocatoria per I Socialisti, e' anche
assolutamente priva di fondamento. La lista, fortemente voluta dai
socialisti e curata in tutta Italia personalmente dal sottoscritto
e da Francesco Simone, nella sua qualita' di titolare del simbolo,
e' frutto esclusivo dell' impegno, del lavoro, della passione e dei
soldi di tasca propria dei socialisti che hanno scelto di collocarsi
nel centrosinistra, nell' obiettivo dell' unita' socialista, lasciando
posizioni di comodo, incarichi ed elezioni sicure con la Cdl per navigare
in mare aperto e su un progetto politico di grande respiro finalizzato
alla costituzione di un soggetto riformista vero e collaudato come
i Socialisti''. ''La lista de I Socialisti - prosegue Zavettieri -
non solo non ha avuto sostegni di sorta, compresa la raccolta di firme
ed autentiche, ma ha anche incontrato in periferia ostilita' incomprensibili
ed ostruzionismi vari che hanno impedito la presentazione delle liste
in tante regioni. La Lombardia e' stata sacrificata dalla presenza
in lista con l' Ulivo di Bobo Craxi, collocato in coda e non eletto,
e forse proprio per determinare il ritiro della lista con danni irreparabili
per I Socialisti. Altro che interesse dei Ds a sostenerci''. Zavettieri
sostiene poi che la lista I Socialisti, ''senza la quale il centrosinistra
avrebbe perso e Berlusconi avrebbe vinto sia alla Camera che al Senato,
risulta presentata, purtroppo, solo ed esclusivamente in quelle regioni
dove l' insediamento e la struttura di partito ha retto ai colpi delle
divisioni congressuali rivelandosi consistente ed autosufficiente.
I ricorsi sostenuti a proprie spese da I Socialisti per la riammissione
della lista laddove era stata ricusata merita di essere valutato per
un giusto e legittimo riconoscimento del ruolo di ogni forza politica
che non puo' essere mai al di sotto del ruolo riconosciuto dall' elettorato,
pena la mortificazione e la violazione di regole giuste e condivise,
in assenza delle quali ogni coalizione e destinata prima o poi a dissolversi''.
''Noi - conclude Zavettieri - confidiamo che chi ha maggiori responsabilita'
le assuma per intero se vuole consolidare, al di la' dei facili entusiasmi
del momento, un risultato per altri versi precario e discutibile''.
Martedì
18 sarà ultimato l’esame delle schede contestate in Calabria
17/04 Sara' ultimato martedì l' esame da parte dei funzionari
della Corte d' appello di Catanzaro delle schede oggetto di contestazione
dopo le elezioni politiche. Si tratta, comunque, di un numero di schede
esiguo, una decina alla Camera ed altrettante al Senato. In questi
giorni le attenzioni dei funzionari sono state concentrate sull' esame
dei verbali. Un lavoro che, secondo quanto si e' appreso in ambienti
politici, dovrebbe essere ultimato domani. Fatto questo, la Corte
d' appello procedera', probabilmente tra mercoledi' e giovedi', alla
proclamazione degli eletti con l' invio alla Corte di Cassazione dei
nominativi.
Corbelli
“Gia dal 2000 una sentenza del Tar Calabria da torto a Calderoli
sugli apparentamenti”
17/04 ''Una Lista presente anche in una sola circoscrizione puo'
essere collegata ad una coalizione e i voti raccolti regolarmente
ammessi al conteggio finale della stessa coalizione''. A sentenziarlo,
ha sostenuto il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli,
e' stato il Tar della Calabria in occasione delle elezioni regionali
calabresi del 2000. Corbelli e' cosi' intervenuto nella vicenda della
conta dei voti delle politiche della settimana scorsa, dopo che l'
ex ministro Roberto Calderoli aveva sostenuto che i voti della Lega
Alleanza Lombarda, presente in una sola circoscrizione, non potevano
essere conteggiati a favore del centrosinistra. In occasione delle
regionali del 2000 vinse la Cdl che candidava Giuseppe Chiaravalloti.
Diritti Civili, presente a quella competizione con proprie liste in
tutte e cinque le province calabresi e con candidato alla presidenza
Franco Corbelli, presento' un ricorso al Tar della Calabria chiedendo
l' annullamento di una delle Liste collegate a Chiaravalloti, Pri-Centro
Popolare, perche', ha ricordato Corbelli, la stessa ''era stata presentata
in due sole circoscrizioni provinciali contravvenendo all' art.13
della legge elettorale che prevede che 'il collegamento della Lista
Regionale deve essere effettuato con delle liste provinciali presenti
con il medesimo contrassegno in almeno la meta' delle province della
regione con arrotondamento alla unita' superiore'. Nel caso calabrese
il numero minimo per ogni lista era la presenza in almeno tre circoscrizioni
provinciali''. ''Il Tar della Calabria - ha sostenuto Corbelli - nonostante
i fatti denunciati e contraddicendo la stessa ratio della legge che
era quella di evitare la frammentazione e la proliferazione delle
liste, rigetto' il ricorso di Diritti Civili asserendo che 'una Lista
puo' essere apparentata al Listino (della Coalizione, con il candidato
Presidente) anche se presente in una sola circoscrizione'. Questa
sentenza, che desto' molto scalpore in Calabria, creando un dannoso
precedente giuridico-elettorale, consenti' alla Cdl di confermare
la vittoria alle elezioni regionali 2000, con uno scarto esiguo, poco
meno di 13 mila voti, esattamente quanto ha ottenuto la lista Pri-Centro
Pop. Come si vede il 'caso elettorale' e' del tutto simile a quello
della Lega Alleanza Lombarda, denunciato da Calderoli. Sorprende quindi
che oggi Calderoli e il centrodestra, utilizzando due pesi e due misure,
interpretino la norma della legge elettorale esattamente al contrario,
di quanto fecero nel 2000 in Calabria, per vincere le elezioni regionali''
A
sorpresa il legale di Masella chiede il reintegro dell’ex Assessore
e consigliere regionale
15/04 ''Non e' di competenza della Corte d' appello di Catanzaro
entrare nel merito di alcune irregolarita' di procedure adottate dal
Consiglio regionale''. E' la dura replica del legale del consigliere
regionale Egidio Masella, l' avv. Vito Caldiero, alla notizia apparsa
sugli organi di stampa che davano per ufficiale l' estromissione dell'
ex assessore regionale al Lavoro dal Consiglio. La Corte, nella seduta
di ieri, ha respinto l' istanza di sospensione della sentenza che
aveva dichiarato l' ineleggibilita' di Masella a consigliere regionale.
''La Corte d' appello di Catanzaro - ha sostenuto Caldiero - non e'
entrata nel merito della decisione sulla sospensiva o meno della sentenza
di secondo grado in quanto ha dichiarato inammissibile la richiesta
di sospensiva. Inammissibilita' perche', testualmente riferito dalla
Corte, non e' sua competenza entrare nel merito di alcune irregolarita'
di procedure adottate dal Consiglio regionale. Infatti secondo noi
la sentenza di secondo grado che ha accolto l' appello di Guagliardi
e respinto quella di Masella, comunque non ha efficacia esecutiva,
e cio' lo dice espressamente e a chiare lettere una legge del 2004
che sancisce che la sentenza di secondo grado non esplica la sua esecutivita'
sino alla pronuncia definitiva''. La legge, ha spiegato l' avv. Caldiero
e' quella del 2 luglio 2004, n. 165, che reca le disposizioni di attuazione
dell' articolo 122, primo comma, della Costituzione''. Nello specifico
l' articolo 2 (materia di ineleggibilita'), dice che ''l' esercizio
delle rispettive funzioni e' comunque garantito fino alla pronuncia
definitiva sugli stessi ricorsi''. ''E per definitivo - ha sostenuto
Caldiero - si intende quando il giudizio non puo' essere piu' impugnato.
Nel nostro caso solo quando la Corte di Cassazione avra' deciso definitivamente
se Masella dovra' continuare a fare il consigliere regionale o meno.
Sino a quel momento il consiglio deve immediatamente reintegrare Masella''.
Secondo il legale, il Consiglio regionale, il 14 febbraio scorso,
''ha commesso un macroscopico errore, in quanto ha illegittimamente
surrogato Guagliardi al posto di Masella, ripeto illegittimamente,
quasi rasentando la norma penale. Nel senso che hanno fatto un abuso
delle norme in vigore oggi. Il presidente Bova nella comunicazione
di surroga, impropriamente detta, ha comunque rinviato la sua ed unica
decisone alla Giunta per le elezioni, per convalidare o meno tale
provvedimento, che da quanto ci risulta ancora non si e' riunita per
decidere. Quindi Masella va reintegrato immediatamente''.
M.
Tripodi (PdCI) “Volgare attacco di Gasparri al Rettore Bianchi”
15/04 “L’on. Maurizio Gasparri di An non finisce mai
di stupire. Dopo che per 5 anni ha rappresentato indegnamente la Calabria
occupando un posto di deputato paracadutato da Roma, in virtù
di una legge elettorale nefasta è stato riproposto senza alcun
pudore e senza alcuna vergogna nella lista di AN e collocato nei primi
posti della graduatoria della lista di quel partito dove continuerà
nella sua azione di colonizzazione della rappresentanza parlamentare
calabrese”. A sostenerlo e' stato il segretario regionale del
Pdci, Michelangelo Tripodi. “Questo –prosegue Tripodi
- è il bel regalo che il centro destra ha voluto offrire alla
Calabria, frutto di una legge elettorale nefasta. A noi ed alla maggioranza
dei calabresi sicuramente sfugge quali siano i meriti di un tale personaggio
come Gasparri, da portarlo ad avere una sorta di abbonamento al posto
di deputato della Calabria, ovviamente senza passare da alcun vaglio
elettorale; in effetti quando si è sottoposto in Calabria al
pronunciamento diretto dagli elettori è stato sonoramente bocciato,
come è avvenuto alle elezioni europee del 2004. Sappiamo, però,
che nei 5 anni in cui Gasparri è stato deputato della Calabria
e Ministro del Governo Berlusconi non ha fatto nulla per la Calabria
e purtroppo per noi ha fatto tanti danni per l’Italia. Tra le
cose più immorali e più squallide di cui si è
reso responsabile ricordiamo la famigerata legge che reca addirittura
il suo nome sulle televisioni con la quale Gasparri ha garantito l’impero
televisivo di Berlusconi ed ha posto le basi per il grande imbroglio
costituito dall’affare miliardario dei decoder digitali che
è servito per ingrassare, con i soldi pubblici, come se ne
avessero ancora bisogno, la famiglia Berlusconi e tutti i loro accoliti.
Evidentemente Gasparri è ancora frastornato dalla mazzata che
il suo schieramento ha avuto in Calabria e dalla sconfitta che ha
subito in Italia e quindi nel suo appannamento si esprime utilizzando
argomenti farneticanti, offensivi e provocatori. Peraltro, risulta
quanto meno strano e sospetto l’attacco volgare e arrogante
ma in linea con il suo stile fascista che sta portando avanti contro
il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria
prof. Alessandro Bianchi. Se Gasparri, da Ministro, avesse fatto i
danni che lui ed il suo Compare Scopelliti hanno imputato al Rettore
Bianchi allora potremmo dire che Reggio e la Calabria sarebbero oggi
il Paese di Bengodi. Ma, purtroppo, non è così perché
Gasparri ed il Governo Berlusconi hanno saccheggiato e abbandonato
la Calabria ed il Sud e hanno favorito con le loro scelte di devolution
le aree più forti e ricche del Nord del Paese. Pertanto, ritengo
che intanto sia da respingere quella che si appalesa come una vera
e propria ingerenza negli affari dell’Università di Reggio
Calabria che Gasparri e Scopelliti stanno tentando di portare avanti.
Per quanto ci riguarda noi sappiamo che Alessandro Bianchi lavorando
nel solco tracciato dai suoi predecessori (Quistelli e Pietropaolo)
ha ulteriormente rafforzato e potenziato l’Università
Mediterranea di Reggio Calabria che in questi anni, sotto la sua guida
illuminata e sapiente, è cresciuta in tutti i sensi, sia in
termini di qualità della didattica e dei servizi erogati, sia
nell’aumento delle facoltà e dei corsi di laurea e sia
anche in termini di iscrizioni. Tutto ciò ha fatto conquistare
all’Università di Reggio un posto importante nel panorama
universitario nazionale. Se i danni sono questi, ben vengano questi
danni. Ricordiamo, inoltre, che il Rettore viene eletto dal Senato
Accademico e che Alessandro Bianchi ha un mandato che durerà
ancora un anno e mezzo e potrà continuare a svolgere in maniera
legittima le sue funzioni, checché ne dica Gasparri, perché
il Rettore ha tutta la legittimità di continuare a svolgere
la sua opera meritoria all’Università di Reggio Calabria,
respingendo le intimidazioni e le indebite interferenze che Gasparri
e Scopelliti hanno cercato di mettere in atto, come è nel loro
stile, ieri contro la Magistratura ed oggi contro l’Università.”
Verdi:
“Irritante la battaglia di Gasparri contro il retore Bianchi”
15/04 ''Troviamo alquanto incomprensibile ed irritante l' insistenza
dell'on. Gasparri, che vorrebbe ad ogni costo allontanare il rettore
Alessandro Bianchi dall' Universita' degli studi Mediterranea di Reggio
Calabria e dalla stessa citta'''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
il presidente regionale dei Verdi, Leo Autelitano. ''L' accusa di
Gasparri nei confronti del prof. Bianchi - aggiunge Autelitano - si
fonda sul reato di lesa maesta' nei confronti della classe dirigente
di An e del sindaco, Giuseppe Scopelliti, in testa, che ormai considera
la citta' un personale dominio. Per cui il 'reato'' di 'lesa maesta'',
si tramuterebbe automaticamente in un danno materiale e morale alla
citta' di Reggio Calabria. La sortita di Gasparri e' veramente folle
perche' non tiene conto della realta' democratica in cui viviamo e
dunque non tiene conto che ciascun cittadino sia esso rettore, imprenditore
o netturbino, ha il diritto di candidarsi per svolgere le giuste prerogative
che la costituzione assegna a ciascuno di noi. E' questa la pura realta'.
Per quanto riguarda il resto, si tratta di elucubrazioni fascistizzanti
che turbano la mente di culture gerarchiche tipo quelle di cui e'
portatore l'on. Gasparri e le sue orde, i quali non tengono conto
che il rettore Bianchi e' stato democraticamente eletto all'interno
dell' Universita' nel rispetto di precise norme e che le stesso mandato
finira' alla scadenza prevista dalle stesse norme''. ''Stesse dunque
tranquillo l'on. Gasparri: la Calabria e Reggio non sono piu' il suo
feudo inviolabile ed il prof. Bianchi, che ha il merito di avere costruito
nella citta' dello stretto una grande Universita' in cosi' poco tempo,
fara' il rettore fino alla scadenza. Dopodiche' lo stesso Gasparri
probabilmente non si liberera' ugualmente della presenza del Rettore
in quanto qualcuno, a quel punto, lo candidera' alla guida della citta',
quale persona piu' meritevole e piu' idonea a raccogliere l' eredita'
del compianto sindaco Falcomata'. Ci auguriamo che cio' avvenga con
tutto il centrosinistra unito perche' questa sarebbe la migliore risposta
agli insulti dell' on. Gasparri''.
I
club di Forza Italia della provincia di Codenza chiedono le dimissioni
di Mario Giordano
15/04 I club di Forza Italia di Mendicino, Carolei, Cerisano, Rende,
Montalto Uffugo e Rose ritornano in una nota “sulla vicenda
del grave atto di trasformismo politico messo in opera dal consigliere
provinciale Mario Giordano, condividendo il provvedimento di espulsione
dal partito per indegnità politica emanato dal Coordinatore
Regionale di F.I. On. Giancarlo Pittelli”. “Chiediamo
a Giordano – è scritto nella nota - le immediate dimissioni
da consigliere provinciale. La politica, per essere credibile, ha
bisogno di regole certe e comportamenti lineari, rispettosi della
volontà degli elettori. Tanto più che il Sig. Giordano
ha spostato da F.I. ai Verdi solo la modica “cifra” di
19 voti a Mendicino, avendone in cambio un favore del tutto familiare.
Riteniamo pertanto giusto e doveroso chiedere le dimissioni da consigliere
provinciale per lasciare il posto a chi autenticamente rappresenta
le istanze di Forza Italia sul territorio”.
Provincia
di cosenza: Corbelli chiede un Consigli sul trasformismo
15/04 Franco Corbelli, leader del movimento Diritti civili e capogruppo
in Consiglio provinciale, critica, in una dichiarazione, ''settori
del centrodestra e del centrosinistra cosentino per la politica dell'
inciucio, della spartizione del potere e del nefasto ritorno al passato
di chi, a Cosenza - afferma - vorrebbe rimettere le mani sulla citta'''.
Corbelli chiede anche la convocazione ''subito dopo Pasqua, di una
seduta straordinaria del Consiglio provinciale, per discutere di questi
patti di potere trasversali e chiarire politicamente un' altra vicenda
inquietante: la babele dei gruppi consiliari provinciali, con passaggi
da un partito all' altro, e addirittura da uno schieramento all' altro,
di diversi consiglieri provinciali''. Corbelli preannuncia ''una dura
opposizione, in Consiglio, contro ogni tentativo di inciucio tra la
maggioranza e l' opposizione della Casa delle Liberta', sulla scia
e sulla falsariga di quello che sta per accadere a Roma, a livello
nazionale, tra centrosinistra e centrodestra, e per le elezioni comunali
a Cosenza. Non faremo sconti a nessuno. Passata la festivita' pasquale,
occorre intanto subito fare chiarezza politica su questi inciuci tra
spezzoni del centrosinistra e del centrodestra e su quanto sta accadendo
all'interno dei gruppi di alcuni partiti dei due schieramenti. Siamo
oramai alla babele dei gruppi consiliari provinciali, con consiglieri-capigruppo
che lasciano il proprio gruppo (che addirittura, nei casi di un monogruppo,
scompare dal Consiglio provinciale) per aderire ad un altro partito,
finanche di un altro schieramento. Chiedo per questo, quale capogruppo
di Diritti Civili, al presidente del Consiglio, Principe, arbitro
e garante superpartes, la convocazione immediata, subito dopo Pasqua,
del Consiglio provinciale per fare chiarezza su questi inciuci e accordi
di potere e per capire poi le ragioni politiche di questi cambiamenti
di consiglieri, persone tutte di specchiata moralita' che personalmente
stimo e a cui sono legato da grande amicizia. Necessita un chiarimento
politico, nella sede istituzionale competente: il Consiglio provinciale.
Voglio capire perche', cosa sta succedendo politicamente. Sento puzza
di possibile inciucio, tra parte del centrodestra e del centrosinistra,
alla Provincia e per le elezioni al comune di Cosenza, sulla scia
di quanto sta per succedere a Roma. Sarebbe un suicidio politico oltre
che un fatto gravissimo, un tradimento nei confronti degli elettori.
Occorre invece tenere ben distinti e distante maggioranza e minoranza.
Serve, alla Provincia, cosi' come servira' anche al Comune di Cosenza,
una opposizione forte e costruttiva, non preconcetta, che richiami
la Giunta Oliverio ad un impegno concreto e non solo di facciata e
di propaganda''.
Orizzonti
del Socialismo analizza il voto socialista in Calabria
14/04 Orizzonti del Socialismo analizza il voto delle politiche 2006
ed i risultati ottenuti dal centro sinistra e dalla Rosa nel Pugno
in Calabria. “A fronte di un risultato, sotto il profilo elettorale,
certamente lusinghiero e confortante raccolto su Cosenza ed in provincia
– informa una nota di Orizzonti del Socialismo- dobbiamo registrare,
conti alla mano, che nelle altre province calabresi non si registra
un analogo successo. A tal proposito, imbarazzante appare il risultato
di Reggio Calabria e Catanzaro, nonostante le stesse abbiano espresso
nelle scorse elezione regionali, due consiglieri regionali socialisti.
Forse qualcuno si è sentito in diritto di tirarsi indietro
dalla pur fondamentale competizione elettorale? Forse qualcuno pensava
che le posizioni di rendita acquisite bastassero per riottenere i
voti dei calabresi, magari con qualche passerella auto-celebrativa?
Comunque, è proprio l'azione regionale, svolta all'interno
della Giunta Loiero, che evidentemente lascia perplessi gli elettori
socialisti, i quali da tempo esprimono una profonda insoddisfazione
per un atteggiamento remissivo, per non dire subalterno, a quelle
che sono le posizioni espresse dal Governatore della Calabria, il
quale non brilla certamente per l'azione riformista. Il Presidente
della Giunta, comunque, è come se fosse riuscito a polarizzare
ed a far fruttare elettoralmente gli elementi positivi della azione
sinora svolta, lasciando che il malcontento ricadesse su chi, invece
di dimostrarsi spirito critico della coalizione, si dimostra colpevolmente
accondiscendente. È pertanto che Orizzonti del Socialismo chiede
una profonda riflessione sul voto all'intero partito della Rosa nel
Pugno, chiamando iscritti, amministratori e dirigenti socialisti ad
un serio e quanto mai opportuno cambio di tendenza nella gestione
dell'ente regionale, ricordando che incarichi e prebende passano,
ma assai grave è se, con esse, dovesse venire meno il rispetto
degli elettori”.
Quintieri
(Verdi Ambiente) “Marrello e Tommasi la smettano di essere i
padroni del partito dei Verdi”
14/04 Il responsabile del Nucleo di vigilanza ambientale dell' Associazione
Verdi Ambiente e Societa' Onlus della Calabria, Emilio Quintieri,
in una dichiarazione, ha chiesto al presidente della Provincia di
Cosenza, Mario Oliverio, di ritirare la delega all' assessore Luigi
Marrello, segretario provinciale dei Verdi, ''perche' non rappresenta
ne' i verdi ne' gli ambientalisti calabresi''. La presa di posizione,
e' scritto nella nota, in inserisce in una polemica tra il segretario
della sezione dei Verdi di Cetraro, Luca Antonuccio, e del capogruppo
in Consiglio provinciale, Mario Bria, contro lo stesso Marrello. ''Qualcuno
come Salvatore Caruso o Antonio Tiano - ha sostenuto Quintieri - straparlano
sui quotidiani illudendosi di essere i 'custodi della verita'' oppure
di non rendersi conto di quello che dicono. Accusare l' amico Mario
Bria di una scellerata corsa a posti, ovvero di avere voglia di poltrone,
fa sorgere il dubbio che questi signori ed in particolare Marrello
non sappiano il significato. Accusare Bria, unico eletto in Consiglio
provinciale per i Verdi, di avere voglia di poltrone mi sembra proprio
fuori luogo anche perche' ha tutto il diritto di essere lui l' assessore
provinciale''. ''Marrello e Diego Tommasi - ha concluso Quintieri
- devono smetterla di essere i 'padroni' del partito dei Verdi, di
fare e disfare secondo i propri gusti e interessi, di dare incarichi
ai loro seguaci, di accaparrarsi tutte le 'poltrone' politiche ed
istituzionali per conto dei Verdi. Perche' non parlano del 'vergognoso'
risultato ottenuto dai Verdi a Cosenza invece di commentare i consensi
ottenuti democraticamente, senza potere e senza promesse di incarichi,
dai Verdi di Cetraro''.
Il
19 l’analisi del voto nel tradizionale seminario promosso dall’UniCal
14/04 Il Dipartimento di Sociologia e di Scienza Politica dell’Università
della Calabria e l’Osservatorio Politico Istituzionale hanno
organizzato per mercoledì 19 aprile, alle ore 15,30, nell’aula
magna dell’Università, il tradizionale seminario sul
voto in Calabria che si è registrato in occasione delle recenti
elezioni politiche dello scorso 9 e 10 aprile 2006. Il programma prevede
le introduzioni dei docenti universitari: Antonio Costabile, Roberto
De Luca, Pietro Fantozzi e Silvio Gambino. Partecipano al dibattito:
G. Battista Caligiuri, deputato di Forza Italia; Nuccio Novene, senatore
DS; Giacomo Mancini, deputato Rosa nel Pugno; Angela Napoli, deputato
di AN; Roberto Occhiuto, consigliere regionale UDC; Mario Pirillo,
assessore regionale. I lavori saranno coordinati dal direttore responsabile
del mensile “Calabria”, Gianfranco Manfredi.
De
Vuono (DS) “Soddisfatti per l’esito del voto nella presila
cosentina”
14/04 "Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto dai DS
e dalla coalizione dell'Unione nella Presila cosentina, che si conferma
la roccaforte rossa della Provincia di Cosenza". Ad affermarlo
è Francesco De Vuono, già segretario di zona della Presila,
componente della direzione regionale e membro del coordinamento elettorale
delle Federazione Ds di Cosenza. "I Ds, infatti, - continua De
Vuono - nei 13 paesi del comprensorio Presilano raggiungono 5083 voti
pari al 28% dei consensi, una percentuale superiore a quella ottenuta
nelle scorse elezioni regionali quando ottennero il 25% dei voti.
Uguale soddisfazione esprimiamo per il risultato della lista dell'Ulivo
che ottiene in Presila 7900 voti pari al 38%, superiore al risultato
delle europee del 2004 quando si attestarono al 35%. Un dato significativo
del fatto che la realizzazione del progetto dell'Ulivo, quale nuovo
soggetto politico e democratico europeo, deve essere senza indugio
portato avanti. Schiacciante, inoltre, l'affermazione dell'Unione
dei partiti di centrosinistra che, con quasi 15000 voti, raggiungono
il 70% dei consensi. Un dato che lascia ben sperare in vista delle
prossime elezioni amministrative nei setti comuni presilani chiamati
al voto". "E' necessario - conclude De Vuono - che al territorio
della Presila e della Sila, sempre pronto a dare il proprio notevole
contributo alla coalizione progressista, venga riservata un attenzione
particolare da parte di tutti i livelli istituzionali, ora che sono
governati dall'Unione. In particolare è necessario che la Giunta
Regionale, congiuntamente a tutti i sindaci del comprensorio ed agli
altri soggetti istituzionali e sociali, riprenda la programmazione
negoziata ed esamini tutta la progettazione esistente che va nella
direzione dello sviluppo compatibile con la vocazione del territorio.
L'altopiano silano deve ricoprire un ruolo centrale nelle politiche
di sviluppo regionali e nazionali".
Falbo
(AN) “Posizione unitaria della CDL nelle amministrative”
14/04 “Interveniamo nel dibattito sulle elezioni amministrative
apertosi di recente sulla stampa locale per evidenziare l’impegno
profuso a favore dell’unità della coalizione di centrodestra”.
Ada affermarlo è Ferdinando Falbo Commissario del circolo "Raffaele
Valensise" di AN a Rogliano. “Alleanza Nazionale –
aggiunge Falbo- si sta battendo per far convergere le forze politiche
della Casa delle Libertà su una posizione unitaria improntata
alla coesione e alla lealtà reciproca fra partiti. Tuttavia
sono presenti delle difficoltà che fanno si che non si sia
ancora giunti ad un pronunciamento unanime delle forze politiche del
centrodestra. I nostri elettori capiranno, pertanto, che questi ritardi
nella definizione di precisi accordi politici sono giustificati dal
lavoro di mediazione e ricompattamento che il nostro circolo sta portando
avanti per rinsaldare l’alleanza di centrodestra. Sono giorni
ricchi di contatti e incontri e nelle prossime ore i partiti della
CdL torneranno nuovamente a riunirsi si spera in maniera risolutiva
e unanime. Subito dopo pasquetta completeremo la nostra proposta programmatica
e renderemo noto l’orientamento definitivo del nostro partito”.
Caligiuri
(Udeur) “Soddisfazione per Morrone deputato”
14/04 ''Nonostante il disinteresse di autorevoli esponenti che non
hanno creduto in un progetto di crescita politica del partito, mi
auguro che il segretario nazionale Clemente Mastella, intervenga con
durezza e decisione, contro coloro che hanno dimostrato disinteresse
nell' affrontare questa difficile competizione elettorale che ha portato
il centrosinistra al governo del Paese''. E' quanto afferma Mario
Caligiuri, presidente del gruppo dell' Udeur alla Provincia di Cosenza,
che esprime ''grande soddisfazione'' per l' elezione a deputato di
Ennio Morrone, unico eletto in Calabria nelle liste dell' Udeur. ''Tutto
cio' - prosegue Caligiuri - onde evitare che persone che hanno creduto
e credono in questo partito prendano decisioni drastiche nelle istituzioni
con fuoriuscite dal partito''.
Il
partito democratico meridionale sosterrà l’Unione a Reggio
14/04 Il Partito democratico meridionale, la nuova formazione presentata
nei giorni scorsi dal presidente della Regione, Agazio Loiero, ''sosterra'
con forza e determinazione il candidato dell' Unione per la Presidenza
della Provincia di Reggio Calabria, per la cui individuazione sta
partecipando alle riunioni in corso''. E' quanto si afferma in una
nota. ''Appena terminata la campagna elettorale - hanno sostenuto
il sen. Pietro Fuda, ex presidente dell' Ente, e Pino Gentile, soci
fondatori del Partito democratico meridionale - abbiamo iniziato a
lavorare a tempo pieno, con costanza e con forza, per le ormai prossime
consultazioni amministrative, che il 28 maggio porteranno all' elezione
del prossimo Presidente della Provincia di Reggio Calabria. Gia' durante
la campagna stessa avevamo dato il via ai primi contatti: i nostri
sostenitori avevano espresso la volonta' di confluire, come coronamento
dell' esperienza congiunta per le liste Codacons, nel Pdm, a partire
proprio dalle vicine provinciali. In questi giorni stiamo continuando
ad incontrare possibili candidati nei collegi provinciali e stiamo
mettendo a punto il nostro apporto per il candidato Presidente dell'
Unione. Il numero di persone che ci hanno dato la propria disponibilita'
ad una candidatura e' cosi' alto da indurci a pensare che le liste
che presenteremo a sostegno del centro sinistra saranno due: una del
Partito democratico meridionale, l' altra Codacons. I tempi stretti
e la necessita' di individuare subito il prossimo Presidente della
Provincia ci impongono di velocizzare al massimo le operazioni in
corso, non solo al nostro interno, ma anche in seno all' Unione, con
i cui esponenti siamo in contatto continuo''. ''Il Pdm - hanno concluso
Fuda e Gentile - continuera' nell' azione politica intrapresa e premiata
dagli elettori, convinto che sia giunto il momento di dare voce a
chi intende la politica come servizio e si vuole mettere a disposizione
del territorio per rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini''.
Il
Movimento MRE si riunisce a Lamezia
14/04 Con una riunione presso la sede di via Cristoforo Colombo,
presente il consigliere regionale Egidio Chiarella, il Movimento dei
Repubblicani Europei ha avviato Lamezia Terme la sua organizzazione.
''Chiarella ed il suo gruppo - e' detto in un comunicato - si sono
affacciati al movimento dell' on. Sbarbati intorno all' ultima decade
della campagna elettorale appena finita, basata soprattutto sul consenso
ai grandi leader nazionali, per via di una legge iniqua, che impedisce
agli elettori la scelta dei candidati. Nel corso della riunione si
e' deciso di scendere in campo accanto a Mario Segni se dovesse essere
necessario promuovere un referendum contro la legge elettorale di
Berlusconi, anche se si spera che Prodi mantenga la promessa di abolirla
subito appena insediato il nuovo governo''. ''Nel corso della riunione
- si afferma ancora nel comunicato - si e' stabilito di rafforzare
il patto federativo tra il Movimento cristiano e veritas e Rinascita
di Lamezia, diretto da Ugo De Sarro e Massimo Sereno, che a livello
locale affianchera' l'organizzazione politica del Movimento dei repubblicani
europei. A tale proposito i primi di maggio partira' il tesseramento
dei due movimenti collaterali al partito dell' on. Sbarbati e si indicheranno
i temi locali, per avviare sul territorio lametino e del comprensorio
un' azione politica decisiva per il progresso dell' importante zona
dell' area centrale della Calabria. Sara' costituito anche un gruppo
donne che avra' il compito di sollecitare la politica locale nei campi
del sociale e del culturale, creando una rete di rapporti con le associazioni
locali del settore, nel quale vanno ricercate le nuove opportunita'
di lavoro''. Nel corso della riunione il consigliere Chiarella e'
stato invitato ad incontrare il sindaco di Lamezia per sottoporgli
''alcune problematiche di fondo che interessano lo sviluppo della
citta' della piana, che vanno dalla protezione civile al rispetto
dell' ambiente; dalla sicurezza alla qualita' della vita; dal degrado
sociale ad una rete di integrazione socio-sanitaria su tutto il territorio
lametino; dall' area ex Sir ad una nuova politica di investimenti
nel campo dei lavori pubblici e privati''. ''Allo stesso Chiarella,
inoltre - conclude la nota - e' stato chiesto di portare avanti la
sua proposta, avanzata al vertice dell' Unione a Santa Trada, di un
protocollo d' intesa tra la Giunta regionale ed il Comune di Lamezia
per un' attenzione maggiore del Governo Loiero sul territorio lametino,
che non puo' piu' rischiare di essere ricordato e rispettato solo
in campagna elettorale''.
Perrelli
(Patto) “La nostra attenzione verso il partito democratico”
14/04 ''La Calabria e' stanca di attendere, occorre una vera scelta
di campo per portare avanti le idee degli uomini sari e seri verso
il Partito Democratico e verso la Calabria che stiamo aspettando''.
Lo afferma Tonino Perrelli segretario nazionale del Patto per il Sud
- Liberaldemocratici. ''La nostra attenzione di Pattisti liberaldemocratici
-Patto per il Sud - sostiene Perrelli - e' oggi tesa verso il Partito
Democratico, in vista del quale andremo, man mano, offrendo prospettive
e contenuti politici in modo che esso costituisca davvero uno spassionato
e libero riesame di fondo della posizione Liberaldemocratica in questo
momento storico. Il vertice del Partito Democratico non potrebbe rimettersi
alla base senza esplicare, rivedendone semplicemente le indicazioni,
alcuna funzione critica e mediatrice''. A giudizio di Perrelli ''noi
tutti dobbiamo fare la nostra parte, essere presenti secondo la nostra
conoscenza ed esperienza. Ma quel che importa rilevare e' che oggi,
come non mai, occorre che questo contributo sia dato tutto intero,
ma senza alcuna presunzione, ma con una vera apertura, con una piena
disponibilita' verso il nuovo che emerge anche attraverso intuizioni
confuse ed atteggiamenti acritici. E cio' non solo per assicurare
freschezza ed autenticita' al patrimonio delle nostre idee ed aspirazioni
ma anche per spezzare il piu' possibile le incrostazioni di potere,
le cristallizzazioni in atto, il dato mortificante di una continuita'
inerte''.
Loiero
pronto con le liste, per le elezioni amministrative
11/04 Il Partito democratico meridionale ideato e voluto dal presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, presentera' proprie liste alle
prossime elezioni amministrative in Calabria. Ad annunciarlo e' stato
lo stesso Loiero incontrando i giornalisti per commentare l' esito
del voto delle politiche che lo hanno visto protagonista in Calabria
con la lista Codacons, che ha raccolto piu' del 5% dei consensi eleggendo
senatore Pietro Fuda. A maggio si votera' per l' elezione dei sindaci
di Catanzaro, Cosenza e Crotone e del presidente della Provincia di
Reggio Calabria. ''Stiamo lavorando - ha aggiunto Loiero - per creare
il simbolo e le liste''. Al riguardo, l' assessore regionale all'
Agricoltura, Mario Pirillo, capolista alla Camera per la lista Codacons,
ha ricordato che gruppi consiliari del Partito democratico ''sono
gia' stati realizzati al Consiglio regionale ed in numerosi enti locali
dove sono presenti amici che la pensano come noi''.
Attivo
di Rifondazione a Cosenza
11/04 “Si terrà mercoledì 12 aprile alle 17.30,
alla presenza di Francesco Manna responsabile nazionale Enti locali
e dopo gli ottimi risultati che il partito ha avuto in Calabria, soprattutto
nella provincia di Cosenza, alle recenti elezioni politiche, un Attivo
provinciale del Prc. L’incontro servirà a fare il punto
su questo vero e proprio successo elettorale ottenuto dalla nostra
Federazione che, come ha dichiarato il segretario provinciale Angelo
Broccolo, “è il frutto dell’attività e dell’impegno
dei giovani e dei militanti di Rifondazione nonché dei rapporti
proficui che abbiamo avviato con i movimenti, i comitati e le realtà
di lotta di tutto il cosentino che si spendono in difesa del territorio
e dell’ambiente, dei migranti, della salute e dei posti di lavoro
– dal Pollino al Savuto, da Montalto a Vaglio Lise, dalla sibaritide
alla Sila, dallo Ionio al Tirreno”. Oggi, in previsione anche
delle prossime elezioni amministrative in molti centri importanti
della provincia, sentiamo aumentate le nostre responsabilità
rispetto ad un quadro politico che richiede attente riflessioni e
valutazioni.
Pertanto, non possiamo che rilanciare e rafforzare la nostra azione
politica in una crescente interlocuzione con le forze di movimento
presenti nelle nostre comunità e con quanti chiedono, con la
ormai decretata fine del berlusconismo, forme sempre più allargate
di coinvolgimento e di partecipazione democratica per fare in modo
che la “Calabria e l’Italia cambino davvero”.
Un
medico di Crotone querela Berlusconi
05/04 Un medico di Crotone, Massimo Terra, di 32 anni, ha dato mandato
ad un legale di presentare querela contro Silvio Berlusconi per la
definizione di ''coglione'' rivolta a chi intende votare per il centrosinistra.
Terra, tra l' altro, e' firmatario, insieme ad altri professionisti
crotonesi, di un documento pubblico in favore dell' elezione a premier
di Romano Prodi. ''Da professionista e da giovane elettore dell'Ulivo
penso che la mia reputazione sia stata lesa dalle frasi offensive
pronunciate dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi''. E'
quanto ha detto il medico Massimo Terra, di Crotone, che ha dato mandato
al proprio legale, l' avvocato Francesco Verri, di presentare querela
contro l'espressione 'coglioni' usata dal Presidente del consiglio
nei confronti di chi votera' centrosinistra. La querela, secondo quanto
si e' appreso, verra' presentata domani. ''Voglio - ha aggiunto -
tutelare la mia immagine e la mia professione essendo facilmente riconoscibile
come elettore di sinistra, essendo tesserato dei Ds, avendo partecipato
alle elezioni primarie a sostegno di Prodi e avendo anche firmato
un appello pubblico, divulgato da alcuni organi di informazione, a
sostegno dello stesso professore''.
P.
Mancini: Un attenta discrezionalità nell’accorciare le
pene
03/04 (Pietro Mancini) Di fronte alle bestie, che hanno massacrato
il piccolo Tommaso Onofri, che aveva la stessa età del mio
nipotino, Pietro junior, mi dimetto dal garantismo. E la sinistra
sbaglierebbe, qualora trascurasse lo stato d' animo, profondo, dell'
opinione pubblica- ben considerato, in Francia, dal gollista Sarkozy
-, che denuncia una diffusa richiesta di sicurezza, di efficienza
delle forze dell' ordine, nella repressione e nella prevenzione dei
crimini, e di maggiore rigore, in primis nell' esecuzione, effettiva,
delle pene, senza sconti e benefici. Vanno archiviati, in fretta,
il permissivismo e il buonismo veltroniano, che permearono tante leggi,
in primis la famigerata Gozzini, varate, in passato, dalle maggioranze
di centro- sinistra. Mario Alessi, uno degli assassini, era un volgare
delinquente, già tristemente noto alla giustizia : ebbene,
perchè era stato rimesso in libertà, dopo aver sequestrato
e violentato una minorenne, davanti agli occhi del fidanzato, che
fu dallo stupratore legato a una sedia ? Domani, ne siamo certi, leggeremo
sui giornali che Alessi era stato liberato, perchè in carcere
si era comportato bene e aveva dato segni di ravvedimento. Ci avevano
spiegato la stessa cosa per il killer sanguinario del Circeo, il nazi-fascistone
Angelo Izzo.
Niente pena di morte, dunque, ma almeno una attenta revisione della
discrezionalità, oggi concessa ai giudici, di poter accorciare
le pene e di dare permessi a persone, già condannate per reati
cosi' odiosi. E avanzo una proposta concreta: venga applicato ai responsabili
della morte del piccolo Onofri e agli assassini e ai violentatori
dei bambini indifesi lo stesso regime carcerario duro, previsto, in
base al " 41 bis ", per i boss della mafia, della camorra
e della 'ndrangheta. Sulla sicurezza dei cittadini, sulla certezza
delle pene e sulla difesa dei bambini dalla furia omicida dei sanguinari
"orchi " alla Alessi i partiti e gli schieramenti non possono
e non debbono dividersi. E questa tragica vicenda contiene una lezione
anche per la stampa e le televisioni. I conduttori dei talk- show,
Cucuzza e tutto il cucuzzaro, avrebbero dovuto impedire che Alessi
e la sua amante, che sapeva tutto sul coinvolgimento del muratore
nel delitto, imperversassero in video, per raccontare le loro menzogne,
lanciando messaggi ai complici e cercando di ostacolare le indagini.
Garantisti
con tutti ma non con le bestie
02/04 (Pietro Mancini) Garantisti con tutti, ma non con le bestie,
che hanno massacrato il piccolo Tommaso Onofri. La sinistra sbaglierebbe,
qualora trascurasse lo stato d' animo, profondo, dell' opinione pubblica,
che denuncia una diffusa richiesta di sicurezza, di efficienza delle
forze dell' ordine, nella repressione e nella prevenzione dei crimini,
e di maggiore rigore, in primis nell' esecuzione, effettiva, delle
pene, senza sconti e benefici. Vanno archiviati il permissivismo e
il buonismo veltroniano, che permearono tante leggi, in primis la
famigerata Gozzini, varate, in passato, dalle maggioranze di centro-
sinistra. Mario Alessi, uno degli assassini, era un volgare delinquente,
già tristemente noto alla giustizia : eppure, era stato rimesso
in libertà, dopo aver sequestrato e violentato una minorenne,
davanti agli occhi del fidanzato, che fu dallo stupratore legato a
una sedia. Domani, ne siamo certi, leggeremo sui giornali che Alessi
era stato liberato, perchè in carcere si era comportato bene
e aveva dato segni di ravvedimento.
Niente pena di morte, dunque, ma almeno una attenta revisione della
discrezionalità, oggi concessa ai giudici, di poter accorciare
le pene e di dare permessi a persone, già condannate per reati
cosi' odiosi. E avanziamo una proposta concreta: venga applicato ai
responsabili della morte del piccolo Onofri e agli assassini e ai
violentatori dei bambini indifesi lo stesso regime carcerario duro,
previsto, in base al " 41 bis ", per i boss della mafia,
della camorra e della 'ndrangheta. Sulla sicurezza dei cittadini,
sulla certezza delle pene e sulla difesa dei bambini dalla furia omidida
dei sanguinari "orchi " alla Alessi i partiti e gli schieramenti
non possono e non debbono dividersi.
E questa tragica vicenda contiene una lezione anche per la stampa
e le televisioni. I conduttori dei talk- show, Cuccuzza e soci, avrebbero
dovuto impedire che Alessi e la moglie, che sapeva tutto sul coinvolgimento
del muratore nel delitto, imperversassero in video, per raccontare
le loro menzogne, lanciando messaggi ai complici e cercando di ostacolare
le indagini.
Feraudo
e Ferro: Una risposta chiara e immediata sull’ASL di Locri
02/04 ''La relazione della commissione d' accesso antimafia sull'
Asl di Locri, trasmessa al ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu,
giace ancora sul suo tavolo. E' necessario che il Ministro sia conseguenziale
a cio' che gli e' stato trasmesso, anche per contribuire a fare chiarezza
su una vicenda che presenta aspetti sospetti e sulla quale si attende
una risposta chiara e immediata''. Lo hanno sostenuto il consigliere
regionale di Italia dei valori Maurizio Feraudo e il segretario provinciale
di Cosenza del partito, Franco Ferro, intervenendo all' inaugurazione
di un circolo a San Demetrio Corone. ''Noi di Italia dei Valori -
hanno aggiunto Feraudo e Ferro - siamo impegnati nell' affermazione
della legalita', presupposto necessario per estirpare il malaffare
in ogni settore, soprattutto in quello della sanita', in cui gli interessi
e gli appetiti hanno sempre condizionato il rapporto tra politica,
istituzioni e criminalita'''.
Elezioni
Politiche 2006: Emma Bonino a Cosenza.
Dichiarazioni di Russo, Pappaterra,
Rienzi, Laratta. Gli Appuntamenti
Elio
Veltri: Pisanu renda nota la relazione sull’ASL di Locri
02/04 L'ex deputato Elio Veltri ha reso noto di aver scritto al Ministro
dell'Interno Giuseppe Pisanu in merito all'inchiesta amministrativa
sull' Asl di Locri, chiedendogli di rendere nota la relazione della
commissione d'accesso antimafia". Veltri si dice "convinto
che dall' inchiesta condotta dal prefetto Paola Basilone sia emerso
un quadro devastante di collusioni e di controllo dell'Asl da parte
di una o piu' cosche della 'ndrangheta di Locri, mi occupo di questi
problemi da almeno 30 anni e credo di conoscerli abbastanza bene.
Temo anche che - aggiunge - dalle conclusioni dell'inchiesta possano
emergere contiguita' se non collusioni insospettate e insospettabile:
in Calabria e' molto difficile evitare o rompere rapporti inquietanti.
Lo stesso dottore Fortugno, primario dell'ospedale di Locri , infatti,
telefonava - scrive Veltri - come risulta dalle intercettazioni pubblicate
da alcuni giornali, ai capi della cosca Morabito di Africo, una delle
piu' temibili e potenti della 'ndrangheta la quale l'ha fatta da padrone
per molti anni nel Policlinico di Messina. Se lei Signor Ministro,
vuole dare un contributo all'accertamento della verita' , - continua
- pubblichi subito la versione integrale della relazione. Solo dalla
lettura dei fatti, dei nomi, e dei rapporti intercorsi - aggiunge
- si potra' capire se negli anni qualcuno si e' opposto allo strapotere
delle cosche, quali rapporti esistevano tra la borghesia dei camici
bianche , degli amministratori , dei politici e le cosche che controllavano
l'Asl e forse , si capiranno anche le ragioni del terribile assassinio
dell'on.Fortungno".
Convegno
della Cdo a Lamezia mercoledì su "L'Italia alla prova.
Al voto per difendere la libertà"
01/04 "L'Italia alla prova. Al voto per difendere la libertà"
è il tema dell'incontro dibattito organizzato dalla Compagnia
delle Opere che si svolgerà Mercoledì 5 aprile alle
ore 17,30 al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, ed al quale interverrà
il presidente nazionale della C.d.O., Raffaello Vignali. La Compagnia
delle Opere si chiede se il voto del 9 e 10 aprile porterà
più libertà per tutti in Italia, e pone al centro dell'attenzione
temi essenziali, quali la difesa della vita, la famiglia, l'educazione
e la scuola, oltre alle tematiche economiche e del lavoro ed alla
politica internazionale. E lo fa ricordando un passo di Papa Benedetto
XVI nella sua prima enciclica: "Non uno Stato che domini e regoli
tutto è ciò che ci occorre, ma invece uno Stato che
generosamente riconosca e sostenga, nella linea del principio di sussidiarietà,
le iniziative che sorgono dalle diverse forze sociali e uniscono spontaneità
e vicinanza agli uomini bisognosi di aiuto " (Deus caritas est)
Prima dell'incontro, alle ore 17,00, sempre presso il Centro Agroalimentare
di Lamezia Terme, si terrà una conferenza stampa del presidente
nazionale della Compagnia delle Opere, Raffaello Vignali e del presidente
della CdO Calabria, Giancarlo Franzè.
Elezioni
Politiche 2006: Pirillo “Gravissima
l’intimidazione a Lucà”. Franceschini
e Di Pietro in Calabria. Dichiarazioni
di Calipari, Veraldi, Meduri, Rienzi,Laratta, Perrelli, Gasparri,
Fuda, Soriero, Laudadio. Gli Appuntamenti
E
Floris su Rai3 surclassa Lucia Annunziata
31/03 (Pietro Mancini) Impegnato, soprattutto, come lui stesso ha
dichiarato, a lasciarsi alle spalle l' incubo, rappresentato dallo
scomodo confronto tra " Ballaro' " e i programmi, indignati
e faziosi, condotti sino al 2001 da Michele Santoro, Giovanni Floris,
martedi' sera, su RAI 3, ha fatto di tutto per ingraziarsi le simpatie
e gli apprezzamenti di quella parte della sinistra, che stravedeva
per " Michele chi ? ". E cosi', proprio come gli aveva chiesto
Marco Travaglio, il conduttore ha cercato di mettere in difficoltà
Silvio Berlusconi, rivolgendogli domande sulle mega - grane giudiziarie
di Previti e Squillante, definite dal premier " basse insinuazioni
". E' stato un colpo basso, una scorrettezza, che certamente
il giornalista romano non avrebbe commesso, qualora, in studio, fosse
stato presente Massimo D' Alema. Il presidente dei DS, interrogato
dai giornalisti sulla Tangentopoli di Salerno, che ha coinvolto l'
ex sindaco e deputato dalemiano, confermato in lista, Vincenzo De
Luca, ha dato una risposta gelida, ma ineccepibile: " In campagna
elettorale, preferisco non commentare le inchieste della magistratura
".
Ma, eccessivamente condizionato dall' aspirazione a non subire nuove
e dure bacchettate dai settori giustizialisti dell' Unione, che gli
avevano rimproverato di non essere stato, in passato, aggressivo,
come donna Lucia Annunziata, con l' odiato premier, Floris ha, quasi
totalmente, fatto perdere ai telespettatori l' elemento politicamente
più interessante del programma. Lo scontro, cioè, tra
il comunista Fausto Bertinotti e la pannelliana Emma Bonino, che hanno
litigato su tutto, senza che tuttavia, per la decisione del conduttore
e dell' abile regista di oscurare i momenti più caldi della
discussione tra i due alleati di Prodi, gli elettori, da casa, potessero
assistervi e farsi un' idea della profonda spaccatura, sui nodi programmatici
essenziali, ormai esplosa nell' armata, tutt' altro che coesa, del
Professore. Non si può, dopo aver assistito a " Ballarò
", non convenire con quanto ha scritto Giulianone Ferrara su
" Il Foglio " : " Floris, il manipolatore sorridente,
ha fatto dimenticare Santoro e ha surclassato l' Annunziata ".
I
DS di Cosenza denunciano le Poste
Una denuncia formale sara' presentata nelle prossime ore dalla Federazione
provinciale di Cosenza dei Ds contro l' Ente Poste italiane che ''non
ha consegnato una consistente parte degli 85.000 inviti elettorali
spediti in base alla legge 515 del 1993''. Ad annunciarlo sono stati
gli stessi Democratici di sinistra. In particolare i Ds hanno riferito
che ''non sono state consegnate le cartoline-invito relative alle
iniziative sulla Sanita' spedite'' in diversi Comuni del Cosentino.
''Ci stanno pervenendo - ha sostenuto la federazione cosentina dei
Ds - centinaia di dichiarazioni che denunciano tale colossale disservizio:
in alcuni casi le cartoline sono state buttate negli androni dei palazzi
o delle case''. ''Si tratta - prosegue la nota - di un fatto grave,
indegno di un Paese civile e di una moderna democrazia, perche' tende
ad impedire ad una forza politica il proprio diritto dovere di informare
i cittadini sulla propria proposta politica e programmatica. Oltre
al danno la beffa: l' Ente Poste per questo servizio si fa pagare
lautamente. Oltre alla richiesta di rimborso delle somme pagate i
Ds chiederanno che l' Ente Poste sia condannato per danni all' immagine
della nostra forza politica e per boicottaggio della campagna elettorale''.
Orizzonti
del Socialismo sbarca sulla rete internet.
29/03 Dalle ore 10 del 30 marzo, sarà consultabile il sito
www.saveriogreco.it, che contiene la documentazione dell\'attività
svolta da Orizzonti del Socialismo e dal suo socio fondatore Saverio
Greco. Nel sito è contenuta una sezione dedicata alla squadra
che partecipa all\'attività associativa. Orizzonti propone
pure nel suo sito un forum, affidato alla responsabilità di
Michele Fiorillo, portavoce dell\'associazione, finalizzato a mantenere
vivace il confronto con i giovani della nostra provincia. La pubblicazione
del sito rappresenta per l\'Associazione Orizzonti del Socialismo
l\'ennesimo risultato nella sua lunga esperienza, che consolida la
presenza sul territorio e nel dibattito politico, soprattutto dopo
l\'apertura nel capoluogo di provincia della sede sociale di Via dei
Mille, avvenuta lo scorso anno. I contenuti del sito saranno presentati
nel corso dell\'assemblea per la Rosa nel Pugno organizzata per sabato
1 aprile, alle ore 18,30 presso il municipio di Cosenza. Alla manifestazione
parteciperanno Giacomo Mancini e Cesare Marini.
Curcio
(DS) “Positivo l’accordo tra Provincia e Ferrovie della
Calabria”
29/06 ''L' annunciata firma del Protocollo di intesa tra l' Amministrazione
provinciale di Cosenza e le Ferrovie della Calabria e' senza dubbio
un segnale positivo, che va nella direzione di ridare slancio ad un'
azienda, che nell' ultimo decennio ha affrontato i cambiamenti subiti
dal settore del trasporto pubblico locale con non poca sofferenza''.
A sostenerlo, in una nota, e' il responsabile del Dipartimento trasporti
della Federazione provinciale dei Ds, Franco Curcio. ''L' accordo
- prosegue Curcio - rappresenta nel panorama calabrese il primo vero
momento di partecipazione tra un Ente locale e un' azienda pubblica,
che opera nel settore dei trasporti pubblici locali. Si tratta di
un impegno iniziale che presuppone, in futuro, la creazione di una
societa', capace di gestire il trasporto metropolitano nel bacino
del traffico cosentino, e soprattutto di un' assunzione di responsabilita'
davvero notevole, che evidenzia l' impegno della Giunta provinciale
nella realizzazione del suo programma ammninistrativo''. ''E' necessario
- conclude Curcio - allargare il raggio di azione nel quale interagire
per realizzare un piu' complesso sistema di trasporto pubblico integrato,
con almeno due grandi aree di interscambio, capace di dare risposte
concrete ad una domanda di spostamento sempre piu' ampia. Siamo convinti
che per indirizzare al meglio la spesa delle risorse economiche bisogna
ridisegnare la rete dei servizi, e per far questo e' prioritario ricondurre
sotto un' unica autorita' la responsabilita' di programmare servizi,
orari e tariffe''.
Assemblea
socialista sabato a Cosenza
27/03 L'Associazione Orizzonti del Socialismo terrà il prossimo
sabato 1 aprile un'assemblea a sostegno della Rosa Nel Pugno. Parteciperanno
il deputato Giacomo Mancini ed il Senatore Cesare Marini. L'assemblea
si terrà nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi
alle ore 18,30. Condurrà i lavori Antonio Arcuri, coordinatore
provinciale dell\'associazione, e concluderà Saverio Greco,
già presidente del Consiglio Comunale di Cosenza.
Elezioni
Amministrative: Quasi 15 milioni di italiani al voto il 28 e 29 maggio.
Si vota anche nella commissariata Arcore.
27/03 Dopo le elezioni politiche del 9 aprile, oltre un terzo degli
elettori torneranno alle urne il 28 maggio per il rinnovo di numerose
amministrazioni comunali e provinciali e per eleggere il nuovo Consiglio
della Regione Siciliana. Le elezioni amministrative sono state fissate
al 28 e il 29 maggio, con i ballottaggi l'11 e il 12 giugno. Questo
turno elettorale interessa complessivamente 14.935.436 elettori, per
il rinnovo di 8 amministrazioni provinciali e di 1.267 amministrazioni
comunali. Si vota nelle province di Mantova, Pavia, Treviso, Imperia,
Ravenna, Lucca, Campobasso e Reggio Calabria con 3.051.661 elettori,
di cui 1.468.658 maschi e 1.583.003 femmine. Per il rinnovo delle
amministrazioni di 126 comuni superiori a 15.000 abitanti e 1.141
inferiori a 15.000 abitanti, sono chiamati a votare complessivamente
12.409.092. Nella regione Trentino Alto Adige si vota per il rinnovo
dell'amministrazione del Comune di Peio, in provincia di Trento, con
1.649 elettori (839 maschi e 819 femmine).
Election Day In Friuli
Il Friuli Venezia Giulia ha fissato la data delle amministrative in
contemporanea con le elezioni politiche, nella giornate del 9 e 10
aprile per il rinnovo degli organi di tre amministrazioni provinciali
(Gorizia, Trieste e Udine), di 4 comuni con popolazione superiore
a 15.000 abitanti (Cordenons, Monfalcone, Pordenone e Trieste) e di
32 comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti.
In Sicilia Al Voto Il 28 Maggio
In Sicilia si votera' il 28 maggio per il rinnovo del Parlamento regionale
che interessera' 2.205.462 elettori e 2.355.445 elettrici, per un
totale di 4.560.907 votanti. A sfidarsi sono l'attuale governatore,
Salvatore Cuffaro (Cdl), e Rita Borsellino. La Regione ha poi stabilito
che il turno elettorale per le amministrative si svolgera' l'11 giugno
e che gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 25 giugno. Si rinnova
l'amministrazione di 13 comuni, 3 superiori e 13 inferiori a 10.000
abitanti.
Riflettori Su Roma, Milano, Napoli E Torino
Partendo dal nord, sono questi i capoluoghi dove si votera' la prossima
primavera: Novara, Torino, Lecco, Milano, Varese, Belluno, Rovigo,
Pordenone, Trieste, Savona, Ravenna, Rimini, Grosseto, Siena, Ancona,
Fermo, Roma, Benevento, Napoli, Salerno, Cosenza, Catanzaro, Crotone,
Cagliari e Carbonia ma ad alimentare il dibattito sono soprattutto
gli sfidanti scesi in campo nelle quattro maggiori citta': Roma, Milano,
Torino e Napoli. Al momento, Roma, Napoli e Torino sono in mano al
centrosinistra i cui sindaci puntano alla riconferma; a Milano il
primo cittadino uscente, Gabriele Albertini, non puo' ricandidarsi
dopo due mandati. La Cdl cerca la conferma nel capoluogo lombardo
candidando Letizia Moratti, attuale ministro dell'Istruzione. Lo sfidante
per il centrosinistra e' l'ex prefetto Bruno Ferrante, che e' risultato
il candidato favorito alle primarie dell'Unione del 29 gennaio scorso.
Si Vota Anche Ad Arcore Commissariata
Tra i Comuni al di sopra dei 15 mila abitanti dove si votera' c'e'
anche Arcore, residenza del premier Berlusconi, comune attualmente
commissariato. Lo scorso marzo Udeur e Cdl ritirarono il loro sostegno
al sindaco di centrosinistra facendo cadere la maggioranza. In seguito
alle dimissioni di 11 consiglieri su 20 il consiglio fu sciolto e
la giunta guidata da Antonio Nava, della Margherita che godeva dell'appoggio
esterno dell'ex sindaco di Forza Italia, dopo due anni e mezzo fu
costretta a cedere. Nell'ottobre scorso altro colpo di scena: il vice
sindaco diessino, Carmine Calvosa, lascia e si inscrive a FI.
Elezioni
Politiche 2006 (27/3): Cesa in Calabria.
Mancini (RNP): “Garantire stipendi adeguati
agli insegnanti”. N. Oliverio: “Nel sud persi cinque
anni”. Dichiarazioni di Minniti, Santelli,
Pappaterra, Gasparri, AN CS, Iovene, Verdi RC, Laratta, Nucera Perrelli.
Gli Appuntamenti
A
San Demetrio Corone costituito il circolo “Sandro Pertini”
di Italia dei Valori
24/03 Nel corso di una riunione svoltasi nei locali di Via Dante
181, è stato ricostituito, a San Demetrio Corone, il circolo
cittadino "Sandro Pertini" di Italia dei Valori, che si
propone come centro di aggregazione e di proposta per l'intero comprensorio,
allo scopo di rilanciare l'iniziativa politica del partito guidato
da Antonio Di Pietro. In una nota diramata dal presidente Adriano
Sposato, eletto all'unanimità dall'assemblea costituente insieme
al tesoriere Franco Lavorato ed al segretario amministrativo Demetrio
Luzzi, viene sottolineato che, con l'intitolazione a Sandro Pertini,
antesignano e testimone della politica dalle mani pulite, i dipietristi
sandemetresi hanno voluto ribadire la necessità di porre al
centro dell'azione politica i principi di legalità e solidarietà,
coniugati con un impegno politico democratico ed antifascista, capace
di recuperare le comuni radici delle forze politiche progressiste,
di valorizzare le diversità come risorsa e di promuovere il
riscatto di quanti vivono una situazione di disagio sociale ed economico.
"Su questi presupposti - ha dichiarato Sposato - siamo pronti
a collaborare con tutte le altre componenti dell'Unione, sia nell'impegnativa
sfida rappresentata dalle elezioni politiche, che siamo certi consentiranno
all'Italia, dopo il 9 aprile, di ripartire sotto la guida di Romano
Prodi, sia per dare vita, a livello locale, ad una coalizione unitaria
di centrosinistra capace di rilanciare lo sviluppo nella nostra comunità".
Elezioni
(24/03): Del Giudice lascia la lista
Codacons. Cantafio: "Chiarella voltagabbana". Dichiarazioni
di Rimedio, Falvo, Bevacqua, Calipari, Laratta, DS, Amendola, N. Oliverio,
Caruso, Catizone. Gli Appuntamenti
Convegno
nazionale del PSDI su sviluppo e Mezzogiorno a Reggio
24/03 Mezzogiorno, il problema nazionale: e' questo il tema del convegno
nazionale, che la segreteria provinciale di Reggio Calabria del Psdi
ha deciso di organizzare per discutere sulle problematiche e sulle
potenzialita' del Mezzogiorno. Lo rende noto, in un comunicato, il
segretario provinciale del Psdi, Gerardo Marciano. ''La segreteria
provinciale del Psdi - prosegue Marciano - ha discusso sui temi dello
sviluppo, considerando che il Mezzogiorno continua ad essere caratterizzato,
nel suo insieme, da carenze strutturali assai gravi, che configurano
la persistenza di una macro-questione di divario territoriale nei
confronti delle regioni forti del Paese e dell' Europa; rischi ulteriori
e nuovi vincoli derivano, inoltre, al Mezzogiorno dall' allargamento
della Unione europea ai paesi dell' Est e, piu' in generale, dall'
accentuarsi della competizione nel nuovo scenario di integrazione
e globalizzazione internazionale. In questo contesto, la Socialdemocrazia
deve rispondere all' esigenza di approfondire l' analisi sia della
realta' meridionale, sia dei processi in atto nel contesto nazionale
e internazionale in cui il Mezzogiorno e' inserito; e deve contribuire,
in tal modo, alla riflessione culturale e politica per definire contenuti
e linee-guida di una strategia di sviluppo in grado di ripristinare
e rilanciare la competitivita' del territorio meridionale''. ''Si
tratta di una politica per il Mezzogiorno, ma non solo sul Mezzogiorno
- aggiunge Marciano - puntando al perseguimento di obiettivi di promozione
dello sviluppo, di coesione e di rimozione degli squilibri territoriali
nel nostro Paese; argomenti da mettere al centro del dibattito politico-istituzionale.
Ogni volta che compare lo spettro del fallimento dell' azione pubblica
a favore del Mezzogiorno s'invoca la questione delle insufficienti
risorse e degli storici problemi ambientali; il ritornello e' sempre
lo stesso ma le risorse e le realta' territoriali non c' entrano nulla.
La volonta' del governo di impegnare le risorse nel sud e' limitata.
Perche' non e' stata fatta un' analisi dei fabbisogni infrastrutturali
a livello nazionale e locale? Perche' non sono stati individuati parametri
e standard nazionali relativamente a tipologie di servizi e a specifiche
infrastrutture? Le azioni di governo degli ultimi cinque anni non
hanno generato sviluppo e occupazione, ma hanno dato luogo a un utilizzo
altamente inefficiente delle risorse''. ''E' giunta l' ora - conclude
il segretario provinciale del Psdi - di dare una svolta al destino
del Paese e del Mezzogiorno e di coniugare, finalmente, politiche
di sviluppo risanatrici e colmare il grande divario nord-sud in termini
di qualita' della vita, di occupazione precarizzata, di difesa del
reddito, di rilancio della competitivita'. Essendo il problema del
Mezzogiorno di rilevanza nazionale, la segreteria provinciale del
Psdi ha deciso di organizzare un convegno nazionale sul Mezzogiorno
affidando l' incarico organizzativo nazionale a Sante Pisani''.
Elezioni
(22/03): Chiarella passa con l’MRE.
Dichiarazioni di Verdi, laratta, Tassone, Sbarbati,
Oliverio. Gli Appuntamenti
Adamo
(Rnp) “Sostenere il Banco Alimentare”
22/03 Vincenzo Adamo, consigliere provinciale della Rosa nel Pugno,
ha rivolto al Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
ed all'Assessore alle Politiche Sociali Ferdinando Aiello, l'invito
a sostenere finanziariamente l'associazione Banco Alimentare. "Questa
associazione ha svolto in questi anni un importante funzione di sostegno
per le tante famiglie della nostra provincia ed in particolare del
centro storico del capoluogo, che versano purtroppo in condizioni
di assoluta povertà. L'associazione Banco Alimentare, attraverso
l'opera quotidiana di volontari e l'impegno proficuo del responsabile
regionale Gianni Romeo, è riuscita a raggiungere con aiuti
umanitari famiglie che le istituzioni hanno trascurato. Nella realtà
in cui viviamo non possiamo permetterci di perdere simili iniziative
per la miopia di quegli amministratori che pensano di spendere il
denaro pubblico in direzioni diverse ed opposte a quella per cui è
nata ed opera l'associazione Banco Alimentare. Sono molto preoccupato
per il silenzio delle istituzioni su questo argomento ed invito pertanto
la nostra Provincia ad intervenire finanziariamente per dare un segnale
di vicinanza, di condivisione degli obiettivi e di attenzione a quelle
famiglie che non riescono a portare in tavola generi di prima necessità".
Alfonso
Cosentino candidato a Sindaco a Cariati
22/03 Alfonso Cosentino e' il candidato a sindaco per il Centro Democratico
per le prossime competizioni amministrative del 28 e 29 Maggio. La
decisione e' stata presa all'unanimita' nell'ultima assemblea del
partito ed ufficializzata dal Coordinatore del Centro Democratico,
Antonio Lattanza. ''Cosentino - ha detto Lattanza - e' stato scelto
per la particolare conoscenza delle problematiche locali, per la sua
competenza amministrativa e per le sue note qualita' di imprenditore.
Nella riunione del Centro Democratico ci si e' inoltre soffermati
sulla precarieta' delle istituzioni municipali, fatto che ha prodotto
gia' due scioglimenti anticipati dei Consigli Comunali, sullo stato
di arretratezza in cui versano le attivita' produttive locali, sul
preoccupante livello di disoccupazione, soprattutto giovanile''. ''E'
emersa - ha concluso - ed e' stata condivisa e ribadita una profonda
esigenza di cambiamento, proveniente da ampi settori della popolazione''.(
Eletto
a Catanzaro il coordinamento della “Federazione dei Socialisti”
21/03 A conclusione di un approfondito confronto cui hanno partecipato
ampie delegazioni provenienti da tutta la Provincia, e' stato eletto
il Comitato Direttivo Provinciale della Federazione dei Socialisti,
il Movimento che a livello regionale ha come riferimenti Sandro Principe,
Rosario Olivo, Sisinio Zito, Mario Casalinuovo. Lo rende noto Franco
Nistico' del coordinamento provinciale della Federazione dei socialisti.
''Al termine dei lavori - aggiunge Nistico' - con l' approvazione
di un documento e' stata riconfermata la linea politica che impegna
i socialisti nella ricerca di un confronto ed un rapporto con le altre
forze della sinistra democratica e riformista per la costituzione
di un Partito, che si riconosca nella tradizione del Socialismo europeo,
ed e' stato eletto un coordinamento composto da Franco Nistico', Guglielmo
Merazzi e Domenico Iaconoantonio''
Elezioni
(21/03): Presentato a Lamezia il progetto
che punta al partito democratico. Loiero: “Non un altro partito
ma le basi per il futuro partito democratico”. Tremonti
in Calabria. Interventi di Rosa Calipari, Tursi Prato, A.Bevacqua,
M.Bevacqua, Rosa nel Pugno, Caroleo, AN, Movimento Disoccupati
P.
Mancini “L’Unione ha dimenticato i familiari di Biagi”
19/03 (Pietro Mancini) Uno degli aspetti meno edificanti di questa
campagna elettorale è, senza dubbio, l' emergere, sopratutto
nel centro- sinistra, delle candidature familiari ". Dopo aver
provveduto a sistemare, nelle liste dell' Unione, donna Anna Serafini
in Fassino, l' ex ministro Bassanini e signora, la rutelliana Linda
Lanzillotta, e aver trovato un ottimo posto anche a Chiara Boni, compagna
dello stretto collaboratore di Prodi, Rovati, Ruteli e Fassino non
si sono fermati. E - peraltro imitati dal verde Pecoraro Scanio, che
ha imbarcato con i Verdi, al Senato, suo fratello Marco e dal governatore
della Campania, Bassolino, che ha imposto la sua compagna, Anna Maria
Carloni - i capi dei DS e dei DL hanno pensato pure alle vedove di
alcuni galantuomini assassinati. Ecco, dunque, sistemata, nel Lazio,
Olga D' Antona, che fu la moglie delllo stretto collaboratore, al
ministero del Lavoro, di Bassolino, vittima del piombo brigatista.
Mentre, in Calabria, sono state paracadutate donna Anna Maria Fortugno
e Rosa Calipari, vedove, rispettivamente, del consigliere regionale
di DL, ucciso a Locri dalla 'ndrangheta, e del dirigente del SISMI,
colpito dal " fuoco amico " dei soldati USA a Baghdad, per
salvare la vita della giornalista del " Manifesto ", Giuliana
Sgrena, che era stata rapita dai " coraggiosi compagni "
- come li definisce il prossimo onorevole comunista Caruso - della
" resistenza irachena ".
Cosi' solleciti nell' accudire, amorevolmente, alle esigenze delle
mogli, compagne e vedove di personaggi illustri, Fassino, Rutelli
e, soprattutto, Romano Prodi, che di Biagi era amico e concittadino,
hanno, tuttavia, completamente dimenticato i familiiari di Marco Biagi,
di cui oggi ricorre il quarto anniversario della spietata esecuzione,
eseguita e firmata dai sanguinari killer delle Brigate rosse. Una
dimenticanza grave, sconcertante. Tanto che qualcuno, nella sinistra
moderata, ha osservato che, qualora l' eventuale nuovo governo ulivista
decidesse di rigettare la legge, che porta il nome di Biagi, che collaborò
alla stesura del testo con Maroni ( Lega Nord ) e Sacconi ( FI ),
ministro e sottosegretario al Welfare, tenderebbe " quasi a dar
ragione alle belve, che hanno assassinato l' autore ! ".
Che il nome del professor Biagi, ancora oggi, e non solo a Bologna,
venga considerato imbarazzante, quasi impronunciabile, soprattutto
perchè il giuslavorista aveva osato collaborare con l' "
infame governo Berlusconi", lo hanno ammesso anche i social -
radicali di Boselli e Bonino, che alle idee di Biagi hanno dedicato,
a Roma, un convegno. " Nell' Unione - ha sostenuto Daniele Capezzone-
piuttosto che parlare di legge Biagi, tutti, e in primis Prodi, la
definiscono " legge 30 " ". Invece, Marco è
stato un grande socialista. Anzichè abolire la legge, che ne
porta il nome, occorre un impegno bipartisan per tornare al suo "
libro bianco ", quello che Sergio Cofferati, nel 2002 segretario
generale della CGIL e oggi sindaco di Bologna, defini', sprezzantemente,
" limaccioso "
Ma, purtroppo, le voci dei dirigenti della battagliera ma esile Rosa
nel Pugno, che oggi nel capoluogo emiliano ricorderanno il sacrificio
del docente, sono isolate, nel centro - sinistra. Lo stato maggiore
unionista è, infatti, consapevole del fatto che commemorare
in pompa magna, Biagi, definendolo, come meriterebbe, un eroe moderno,
provocherebbe la rottura, esplicita, con i settori, ambigui e quelli
si' " limacciosi ", dell' estremismo, contiguo ai violenti
di alcuni centri sociali, e del massimalismo. E costoro non intendono
affatto fare autocritica sulle astiosi sconfessioni, di settori politici
e della CGIL, del lavoro di un esperto, che, 4 anni fa, venne additato
al pubblico ludibrio come un " prezzolato collaborazionista "
dell' esecutivo di centro- destra. E, pertanto, gelido silenzio ufficiale
dell' armata prodiana sulla ricorrenza dell' esecuzione del professore,
che era un non violento, un moderato, convinto assertore della necessità
del dialogo tra governo e parti sociali sulle riforme. E, dunque,
liste del centro - sinistra sbarrate alla dignitosa vedova, signora
Marina, e ai familiari di Biagi, mentre disco verde, da Bertinotti,
alleato di Prodi, all' ingresso al Senato della Repubblica di Heidi
Giuliani, mamma di Carlo, il giovane autonomo genovese. Il quale mori',
colpito da un carabiniere, mentre assaltava, con il volto coperto
da un passamontagna, un automezzo delle forze dell' ordine.
Elezioni
(20/03): Germanà (FI) presenta
un interpellanza sull’inchiesta depurazione al Ministro della
Giustizia. “Pm non imparziale”. Cesa: “Mi auguro
che venga fatta chiarezza”. La Rosa nel
Pugno protesta davanti la sede di Rai3 Calabria D'Alema, Caldoro
e Fini in Calabria. Interventi di Violante,
Codacons, Bevacqua, Filippelli, Perna, Minniti, Perrelli, Genova,
Catizone, Nucera, Pirillo, Tursi Prato, Villecco Calipari, Gasparri,
tassone. Gli appuntamenti
Elezioni
(19/03): Giornata di fuoco incrociato
tra Margherita e Codacons. In campo i candidati Bruno e Laratta che
assieme a Rutelli pongono l’ennesimo aut aut alla lista Codacons
di Loiero. Ma dalla lista voluta da Prodi replicano: una vera caduta
di stile. Rutelli
in Calabria. Mancini “cancellare il 41
bis”. Interventi di Bruno, Minniti,
Laratta, Iovane, Rosa nel Pugno, Tursi Prato, Catizone.
Gli appuntamenti.
A
Castrovillari costituito il comitato cittadino del Partito Democratico
Meridionale
16/03 I responsabili dei Circoli che hanno aderito al Partito Democratico
Meridionale si sono riuniti per costituire, a Castrovillari, il Comitato
cittadino del Partito che, a livello regionale condivide le posizioni
del Presidente della Giunta , Agazio Loiero, nonche' dell'assessore
, Mario Pirillo, e , a livello nazionale, quelle di Romano Prodi,
candidato per il Centrosinistra alla presidenza del Consiglio dei
ministri. Lo si e' appreso da una nota. Presidente del nuovo partito
e' stato eletto il professor Giovanni Donato che lo rappresenta anche
nel Consiglio comunale. ''L'impegno della nuova compagine politica
da subito - ha detto Donato - tendera' a sensibilizzare i cittadini
e gli elettori sulle proposte politiche che il Centrosinistra sta
portando avanti per conquistare la vittoria elettorale e per portare
Romano Prodi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tuttavia
non manchera' l'impegno anche per i problemi cittadini e zonali, per
i quali il nuovo partito vuole profondere energie ed iniziative''.
''La massima attenzione - ha concluso Donato - sara' incentrata nella
collaborazione, sempre piu' stretta, con tutti i partiti dell'Unione
e del Centrosinistra, con i quali dobbiamo percorrere il comune cammino
e dei quali apprezziamo e condividiamo l'impegno per sconfiggere,
sia a livello locale che nazionale il Centrodestra che sta mortificando
la politica, la cultura, l'economia, i lavoratori, i giovani, le donne,
gli anziani, della nostra Italia, della Calabria , della del Pollino
e di Castrovillari ''
Morrone
(Fiamma) “A Milano scene di trent’anni fa”
16/03 “Sono ancora davanti agli occhi di tutti le scene di
violenza avvenute nella Città di Milano e provocate da gruppi
di comunisti che , con i "metodi civili" a loro tanto cari
, intendevano protestare contro una manifestazione del Movimento Sociale
- Fiamma tricolore”. E’ quanto afferma in una nota Marcello
Morrone della Fiamma Tricolore. E' questo il modo loro di intendere
la Democrazia ! Anche in questa occasione i media si sono si sono
sbizzarriti nel definire questi novelli Attila con una varietà
di nomi : no global, disobbidienti, antagonisti, autonomi, giovani
dei centri sociali ,black bloch , ecc. ecc. Ma perchè la stampa
non prende l'abitudine di chiamarli con il loro vero nome ,ossia comunisti?
I loro simbolo è sempre lo stesso :la falce e martello! Il
loro colore preferito è sempre lo stesso ,ossia il rosso !
La loro canzone è sempre quella da sessant'anni ossia Bella
ciao il loro odio nei confronti di chi non la pensa come loro è
sempre quello ! Sono insomma comunisti a tutti gli effetti eppure
vengono indicati sempre in mille modi tranne che con il loro vero
nome. Cos'è , paura di screditare il mondo comunista da cui
provengono o un modo per non imbarazzare la sinistra "perbene
e benpensante" che sotto sotto li coccola tanto da ospitare i
loro capi nelle sue liste elettorali ? Un corteo contro la Fiamma
tricolore ? Roba di trent'anni fa !Evidentemente c'è chi fomenta
odio tra giovani per fare ripiombare l'Italia negli anni bui degli
opposti estremismi che tanti lutti ha portato”
Pietro
Mancini: Sorgi e Napoletano inadeguati
15/03 (Pietro Mancini) " Con tutti i difetti che ha la nostra
categoria, mi rifiuto di ritenere che i giornalisti italiani possano
essere rappresentati, al meglio e con efficacia, da Sorgi e Napoletano,
che non hanno affatto stimolato Berlusconi e Prodi, nel noioso duello
tv , vinto ai punti dal Professore" : cosi' Giampaolo Pansa,
intervistato dal GR3. Condivido il giudizio dello scrittore piemontese
e chiedo : ma da chi, e con quali criteri, sono stati designati i
sin troppo mansueti, impacciati e soporiferi colleghi ? Attendo, anche
dai portavoce dei duellanti e dall' Ordine dei giornalisti, una cortese
risposta.
I
DS mettono Soriero alla porta
14/03 ''La decisione di candidarsi nelle liste di un partito in competizione
con i Ds alle prossime elezioni pone automaticamente Giuseppe Soriero
fuori dai Democratici di sinistra''. A ribadirlo e' stato il direttivo
provinciale dei Ds di Catanzaro in merito alla posizione di Soriero,
ex sottosegretario ai Trasporti e piu' volte parlamentare dei Ds ed
attualmente membro del Consiglio nazionale del partito, presidente
dell' associazione Il Campo, che si e' presentato in Calabria come
capolista al Senato con la lista di Italia dei Valori. ''Questo esito
- e' scritto in una nota del direttivo dei Ds di Catanzaro - non dipende
dalla volonta' di Soriero e non prevede alternative. L'eventuale insistenza
a dichiararsi parte dei Ds renderebbe necessario nei suoi confronti
un provvedimento di espulsione''.
La
Margherita chiede un tavolo di confronto del centrosinistra a Rovito
14/03 “In merito agli articoli di stampa apparsi nei giorni
scorsi su alcuni quotidiani locali, in cui la situazione politica
comunale è stata descritta in forma riduttiva e fortemente
speciosa, la Margherita di Rovito, pur essendo dispiaciuta per aver
registrato alcune defezioni importanti al proprio interno, nei prossimi
giorni si farà promotrice, d’intesa con il segretario
provinciale del partito, di un incontro di tutta la coalizione di
centrosinistra, perché si attivi immediatamente un tavolo di
confronto tra tutte le forze politiche che in essa si riconoscono,
in vista delle prossime scadenze amministrative”. E’ quanto
affermano in una nota Eugenio Rogano, e i consiglieri Michele Spadafora
e Angelo Ripoli della Margherita di Rovito. “La Margherita di
Rovito -proseguono-, pur avendo registrato in tutte le competizioni
un forte consenso elettorale che l’ha fatta diventare il partito
più votato a livello comunale, ha sempre mantenuto, in questi
anni, un atteggiamento improntato a grande responsabilità ed
equilibrio, rinunciando spesso all’attività di opposizione
alla quale era stata relegata all’indomani della competizione
municipale.
Il prossimo appuntamento elettorale rappresenta un’occasione
unica e decisiva per rilanciare un’azione politico-amministrativa
capace di dare risposte forti ed esaustive ai tanti problemi che ancora
affliggono la nostra comunità e che angustiano i nostri concittadini.
Russo
(Giovani DL) “Aumentare l’occupazione e l’occupabilità
e diminuire la fuga dei cervelli.”
14/03 “La crescita del livello di istruzione ha aumentato le
aspettative dei giovani, soprattutto di quelli in possesso dei titoli
di studio superiori; tali aspettative si sono scontrate e si scontrano
con le difficoltà del nostro mercato del lavoro, caratterizzato,
da una particolarmente modesta domanda di lavoro qualificato”.
E’ quanto afferma in un una nota il segretario regionale dei
Giovani DL-Margherita della Calabria, Giovanni Russo. “Questa
situazione, -spiega Russo- costringe molti laureati ad andare in altre
regioni italiane dove le opportunità di lavoro sono maggiori.
Ciò vuol dire che molto dell'investimento formativo effettuato
nel Sud va a favore delle regioni ricche del Nord, con l'effetto di
un impoverimento proprio di quelle risorse che potrebbero contribuire
maggiormente al recupero del divario con il resto del Paese. Occorrono
,dunque, strategie a favore del capitale umano che, oltre all'offerta
formativa, siano mirate anche alla formazione post-universitaria e
alla difficile fase della transizione scuola-lavoro. Bisogna quindi
creare un raccordo tra occupazione qualificata e innovazione nel sistema
imprenditoriale, attraverso un raccordo sistematico tra le Università
e il mondo del lavoro. Aumentare ad esempio gli spin-off promuovendo
cosi la creazione di nuove imprese per giovani laureati e ricercatori
universitari. Diventa quindi prioritario determinante un patto con
i giovani calabresi, accompagnato da un programma finalizzato di interventi
per l’occupazione , la formazione: un progetto organico di azioni
dirette ad elevare la qualità dell’ ambiente sociale
e ad esaltare i talenti delle nuove generazioni . Questa è
una delle strade che L’Ulivo e la Margherita percorrerà
per incrementare l’occupazione e l’occupabilità”.
Doris
Lo Moro nominata coordinatrice provinciale dei DS a Catanzaro
14/03 L' assessore regionale alla sanita', Doris Lo Moro, ha accettato
di coordinare l' Ulivo provinciale di Catanzaro. Lo rende noto l'
Ulivo regionale, composto da Ds e Margherita, che ha ''accolto con
soddisfazione la notizia'' dell' accettazione.
Elezioni:
Prende il via la nuova formazione del Partito
democratico meridionale. Formalizzata la sua nascita.. Mirigliani
replica a Monsignor Ciliberti. Interventi di
Tripodi, Verdi, Rosa nel Pugno, S. Craxi, Russo, Alabanese, Morelli,
DS Cz, SG, Laratta, N. Oliverio, Villecco-Calipari, PartecipAzione,
Falomi.
Sindaco
del crotonese aderisce alla Rosa nel Pugno
13/03 Il Sindaco di San Nicola dell'Alto, Vincenzo Pace, ha aderito
alla Rosa nel Pugno. Gia' alla guida del Comune dell'Alto crotonese
per due legislature dal 1975 al 1985, Vincenzo Pace e' stato eletto
alla carica di primo cittadino nelle amministrative del 13 giugno
2004. Tra le altre cariche politico amministrative ricoperte, da ricordare
la Presidenza della Comunita' Montana dal 1981 al 1985. Pace e' stato
iscritto dal 1973 al Pci ed ha deciso di aderire alla Rosa del Pugno
perche' ''condivide - e' scritto in una nota del segretario provinciale
di Crotone della Rosa nel Pugno, Giuseppe Poerio - le battaglie civili
e politiche portate avanti dai Laici socialisti liberali radicali
per l'affermazione di una sinistra che sappia impegnarsi su temi importanti
come la promozione di una scuola pubblica e laica e della laicita'
dello Stato''.
Elezioni
e inchieste politiche, torna il “rito Ambrosiano”
12/03 (Pietro Mancini). La richiesta di rinvio a giudizio, avanzata
nei confronti di Silvio Berlusconi dalla Procura di Milano, nell'
ambito dell' ennesima inchiesta su Mediaset, si inquadra nel solito
" rito ambrosiano ", che ormai dal 1994 caratterizza tutte
le campagne elettorali e i momenti politicamente più tesi e
delicati. Si torna, insomma, allo scopo di " alterare il corso
delle cose " con gli " imprevisti giudiziari " - come
ha osservato Sergio Romano sul "Corriere " di Mieli - all'
uso politico della giustizia. E, nei DS, si esulta, dopo che sono
ormai stati archiviati alcuni timidi tentativi di Fassino- il capo
del Botteghino, dopo aver " assolto " Consorte per la vicenda
Unipol, ha già, invece, " condannato " l' ex ministro
finiano Storace ! - di ridimensionare il potere e l' influenza del
" partito dei giudici ", che fa capo a Luciano Violante.
Nell' aria, insomma, cè qualcosa di nuovo, anzi, di antico,
con la candidatura di Gerardo D' Ambrosio e lo spazio concesso alle
aggressive posizioni contro l' attuiale maggioranza, sulle riforme
della giuustizia, espresse dall' ex capo del pool Mani Pulite. Che
non condivide affatto il corretto ma isolato " niet " dell'
avvocato Giuliano Pisapia, di Rifondazione comunista, all ' utilizzazione
delle inchieste penali come arma alettorale.Insomma, ci troviamo di
fronte a un precipitoso, e molto preoccupante, salto del gambero della
leadership del Botteghino. E assistiamo al preoccupante riaffacciarsi
sul proscenio della " sinistra togata ", con all' occhiello
il distintivo delle manette, che manifesta l' intenzione di piegare
gli avversari politici, ricorrendo a qualche generoso e gradito aiutino
dei procuratori, o ex, schierati con i post-comunisti. E D' Ambrosio
sarà pure " serio, perbene e comunista " - come lo
ha definito il radicale e neo-prodiano Pannella - ma simboleggia,
efficacemente, la persistente commistione tra la politica della sinistra
e l' orientamento delle procure, da sempre sostenuto da Marco Travaglio
- che di recente, sull " Unità ", non a caso, ha
elogiato il suo ex nemico D' Alema - e dal settore giustizialista,
per nulla in disarmo, dell' Unione. In politica, nulla avviene per
caso. Se Travaglio è passato dai commenti al vetriolo sulla
presunta " merchant bank " di Palazzo Chigi agli inchini
al presidente della Quercia, lo ha fatto perchè intende, evidentemente,
approvare il ritorno, sulla giustizia, deciso dal vertice dell' ex
" partitone rosso ", alla linea seguita nei primi anni 90,
anche allo scopo di distruggere, con l' utile supporto dei magistrati
schierati, gli avversari della DC e del PSI . In tale contesto, non
è superfluo, forse, ricordare che uno dei sostituti procuratori
milanesi, che hanno chiesto il rinvio a giudizio del premier e dell'
avvocato londinese David Mills, fu bacchettato duramente, nel 1993,
da Tonino Di Pietro, il quale ne disapprovò i metodi di conduzione
dell' inchiesta a carico di Gabriele Cagliari. " Non si può
- protestò Di Pietro- giocare con la vita degli imputati ",
all' indomani del suicidio, nella sua cella del carcere di San Vittore,
dell' ex presidente, socialista, dell' ENI. De Pasquale, infatti,
aveva annunciato a Cagliari e al suo avvocato che avrebbe dato parere
favorevole alla sua scarcerazione, dopo 5 mesi di detenzione preventiva.
Salvo poi cambiare idea e andare al mare, nella natia Taormina. E
l' avvocato Mills ha riferito che, con lui, De Pasquale avrebbe recitato
la parte del " poliziotto cattivo ", mentre il suo collega,
Alfredo Robledo, quella del " poliziotto buono ", aggiungendo
: " Ho detto quelle cose soltanto per concludere quell' interrogatorio.
Sentivo che, se avessi cercato di discutere, mi sarei ritrovato sotto
chiave ". Per tanti aspetti, insomma, questa vicenda ricorda
un film già visto. Tuttavia, dovrebbe allarmare tutti i garantisti,
veri, non quelli che si dimostrano tali soltanto quando devono difendere
i propri amici e compagni, come è successo nella vicenda Unipol,
quasi definitivamente insabbiata negli oscuri meandri di qualche porto
delle nebbie.
La
componente laburista dei DS di Catanzaro passa con la Rosa nel Pugno
11/03 Tutta la componente laburista dei Ds della provincia di Catanzaro
ha deciso di aderire al progetto politico della Rosa nel Pugno. A
renderlo noto e' Franco Laudadio, ex assessore regionale ed elemento
di spicco della componente laburista che, e' scritto in un comunicato,
''gia' da diversi mesi non condivideva la linea politica locale dei
Ds''. E tra i laburisti figura anche l' avvocato Titti Nunnari, componente
la direzione nazionale dei Ds eletta all' ultimo congresso nazionale
di Roma. ''Alla luce degli ultimi episodi verificatisi in casa Ds
e che hanno visto la componente Laburista emarginata ed impossibilitata
a dialogare con i vertici di un partito che, almeno a livello provinciale
e locale, e' espressione estrema della componente di minoranza nazionale
- ha sostenuto Laudadio - si vede costretta a ricercare nell' ambito
degli schieramenti di centrosinistra, quegli ideali socialisti, non
piu' perseguiti dai Ds, in cui potersi riconoscere. Quindi, ritenendo
che il progetto politico della Rosa nel Pugno, sia quello piu' vicino
a quanto perseguito dalla componente laburista catanzarese, che si
ispira agli ideali socialisti che furono di Nenni e di Pertini, decidono
di confluire nella Rosa nel Pugno per percorrere insieme il tragitto,
ormai di vitale importanza per la rinascita del capoluogo di regione,
spogliato sempre maggiormente, dalle politiche governative del centro
destra. Spero che quello che non e' mai stato possibile fare dall'
interno nei Ds possa essere fatto con uno stimolo esterno''. ''La
nascita di un 'grande partito socialista europeo' - ha proseguito
Laudadio - richiede un lavoro di autentica revisione politica e culturale
che ha come tema centrale il rapporto con le nuove correnti liberali,
su piu' versanti: la riforma dello stato sociale, le privatizzazioni,
senza smarrire il ruolo dello Stato sull' economia, l' espansione
dei diritti individuali riferiti ai temi eticamente sensibili. Il
problema e' che la prospettiva liberalsocialista non riesce ad entrare
nella Quercia, non si e' sviluppato un dibattito forte e reale, eppure,
proprio i DS avevano bisogno di una battaglia revisionista, che non
c' e' stata. Cosi' 'l' equivoco da cui nacque il Pds non e' mai stato
sciolto fino in fondo', e la propensione dell' attuale gruppo dirigente
verso il partito democratico e' un altro salto che perpetua quell'
equivoco''. ''La mia - ha sostenuto Laudadio - vuole essere una semplice
testimonianza, calorosa e convinta, per l' affermazione di una sinistra
moderna, laica, socialista, liberale che porti aria fresca, idee,
passioni nuove in un quadro nel quale sembrano prevalere, anche a
sinistra, atteggiamenti conservatori, se non addirittura regressivi,
su molti temi. Ho sentito in queste settimane tante compagne e compagni
simpatizzanti e militanti dei Ds esprimere una situazione di disagio.
Mi auguro che questa mia scelta dentro la Rosa nel pungo per la vittoria
dell' Unione trovi altri consensi, altri compagni che si impegnino
a dare piu' efficacia alle battaglie di sinistra e di liberta'''.
P.
Mancini: “La presa di posizione del Corsera potrebbe rivelarsi
un autogol.”
10/03 “Dal momento che Massimo D' Alema - in un' intervista
rilasciata, qualche anno fa, a donna Lucia Annunziata - consigliò
agli italiani di lasciare, con disprezzo, i giornali invenduti nelle
edicole, siamo proprio certi che il tiro, scagliato dall' abile ed
esperto direttore del " Corriere della sera ", Paolo Mieli,
contro la squadra del Cavaliere, abbia consentito al team, sinora
non proprio affiatato e coeso, del Professore di realizzare un bel
goal?” E' quanto sostiene in una nota Pietro Mancini, ex sindaco
di Cosenza e figlio del leader socialista Giacomo. “Oppure quella
violenta "pallonata" anti- Berlusconi si rivelerà
il secondo autogoal di questa accesa partita elettorale dove, prima
della rinuncia del premier alla conferenza - stampa finale, il capitano
dell' Unione si era rifiutato - come non fanno neppure le squadre
sui campetti delle parrocchie - di rispettare le regole, fissate dall'
arbitro, cioè dalla commissione di vigilanza sulla Rai? Come,
forse, si ricorderà, il primo autogoal lo aveva firmato, qualche
giorno fa – anticipando solo di 24 ore, Paolo Mieli - Luca Cordero
di Montezemolo, che i tifosi juventini ancora ricordano, ma non rimpiangono,
come il peggior presidente della gloriosa storia della Vecchia Signora.
E, a proposito di squadre, un amichevole consiglio, gratis, a Berlusconi
: spedisca, e al più presto, in panchina i lenti, farraginosi
e privi di idee efficaci e utili Bondi e Bonaiuti, che più
che agli scatenati attaccanti rossoneri Inzaghi e Gilardino somigliano
sempre più al portiere " paperone " Dida”
Valentino
“Storace vittima di un aggressione mediatica”
10/03 ''Francesco Storace e' vittima di un' aggressione mediatica
alla quale ha risposto con una decisione di grande dignita' che merita
il massimo rispetto''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il sottosegretario
alla Giustizia, Giuseppe Valentino a proposito delle dimissioni del
Ministro Storace dopo lo scandalo delle intercettazioni. ''Purtroppo
la dichiarata scelta di campo di alcune note testate - aggiunge Valentino
- rende invincibile il sospetto di un' enfatizzazione strumentale
di fatti ai quali Storace e' estraneo e che, se non fossimo stati
in campagna elettorale, sarebbero stati trattati con diversa misura
e maggiore prudenza. Esprimo a Storace tutta la mia solidarieta' nella
certezza che, ancora una volta, accuse infondate si infrangeranno
contro la verita'''.
Le
sfide di maggio nelle grandi città Italiane. Da Milano a Cosenza
si vota il 28. A Trieste il 9 aprile
09/03 E' la seconda grande partita di questa lunga stagione elettorale,
e coinvolgera' ben 28 citta' capoluogo fra cui Roma, Milano, Torino,
Napoli, Cagliari, Arezzo e Cosenza. Sono le elezioni comunali fissate
per il 28-29 maggio, con eventuali ballottaggi l'11-12 giugno. Anche
se il primo test sara' gia' a Trieste il 9-10 aprile, in coincidenza
con le politiche. Alcune sfide si preannunciano piuttosto affollate.
A cominciare dalla capitale, dove al sindaco uscente Walter Veltroni
si contrappongono ad oggi ben quattro candidati della Cdl: i ministri
Mario Baccini e Gianni Alemanno, rispettivamente per Udc e An, l'europarlamentare
Alfredo Antoniozzi per Fi e il senatore Mauro Cutrufo per la Dc. Anche
se, almeno da parte degli azzurri, non si esclude che, dopo le politiche,
il centrodestra si possa ricompattare su una candidatura unitaria.
Anche a Napoli le candidature sono cinque, ma stavolta e' la candidata
del centrosinistra, il sindaco uscente Rosa Russo Iervolino, a vedersi
insidiata dal 'maestro di strada' Marco Rossi Doria, sostenuto da
settori della societa' civile. A sostenere la sfida per il centrodestra
e' invece l'ex questore Franco Malvano, che proprio nella sua Napoli
ha percorso le tappe piu' significative della sua carriera in polizia
e che fu la stessa Iervolino, da ministro dell'Interno, a nominare
al vertice della Questura di Reggio Calabria. Completano il quadro
l'ex ministro Paolo Cirino Pomicino per la Dc ed il consigliere comunale
uscente Mario Esposito di 'Unita' delle Sinistre'. Da due roccaforti
del centrosinistra ad una del centrodestra, la Milano guidata per
due mandati da Gabriele Albertini. Qui la partita si gioca tra il
ministro Letizia Moratti per la Cdl e l' ex prefetto Bruno Ferrante,
uscito vincente dalle primarie del 29 gennaio. Ma il duello tra i
due si staglia anche in questo caso su un panorama di candidature
piu' articolato, sebbene l'annunciata candidatura a sindaco per una
lista indipendente dell'ex presidente della Provincia Ombretta Colli
sembra essere stata superata dal suo inserimento in quella di Fi per
un posto sicuro al Senato. In lizza anche Cesare Fracca per la lista
civica di giovani professionisti VivereMilano. A Torino per il centrosinistra
si ricandida l'uscente Sergio Chiamparino (Ds), anche se non e' ancora
chiaro come si presentera' la coalizione. Chiamparino, da parte sua,
spinge per sperimentare il progetto del Partito democratico e chiede
a Rifondazione un' adesione chiara alla sua linea riformista. Il centrodestra
invece non ha ancora un candidato, nonostante Berlusconi volesse annunciarlo
il 4 marzo alla convention di Fi al Palamazda. I papabili sono il
sottosegretario Maria Teresa Armosino (Fi), l' ex presidente della
Regione Enzo Ghigo (Fi), il presidente torinese di An Agostino Ghiglia
e il favorito Luciano Nizzola, gia' presidente della Lega Calcio.
A Trieste e' appunto ormai prossimo il duello tra l'uscente Roberto
Dipiazza (Fi) per il centrodestra e Ettore Rosato per il centrosinistra.
Rosato, designato alle recenti primarie, alla Camera aveva preso il
posto conquistato per Intesa Democratica da Riccardo Illy, poi divenuto
presidente della Regione. A Cosenza ancora nessun segnale definito
sulle candidature per entrambi gli schieramenti, dopo la recente caduta
della giunta di centrosinistra guidata da Eva Catizone, che ora si
presenta alla Camera con i consumatori del Codacons. L' Unione sta
ragionando sulla proposta Ds di andare alle primarie, accolta dalla
Margherita ma non da tutti i partiti. Ricorso anticipato alle urne
per Arezzo, dopo che lo scoppio di 'Variantopoli' - che aveva portato
all' arresto di tre consiglieri comunali ed alla messa sotto accusa
di altri amministratori fra cui lo stesso sindaco Luigi Lucherini
(Fi) - ha portato nel febbraio scorso alle dimissioni della maggioranza
dei consiglieri. Lucherini intende ora riproporsi come sindaco, forse
alla guida di una propria lista civica, ma An e Udc puntano alla discontinuita',
mentre Forza Italia prende tempo. Nel centrosinistra c'e' una forte
sollecitazione verso Giuseppe Fanfani, responsabile nazionale Giustizia
per la Margherita. Fissate intanto per il 2 aprile le primarie, ritenute
opportune anche in presenza di un candidato condiviso. Quattro infine
gli aspiranti sindaci a Cagliari, fra cui tre del centrodestra: oltre
al sindaco uscente Emilio Floris di Fi, candidato ufficiale della
Cdl, i due fuoriusciti di An Giandomenico Sabiu e Cesare Corda, entrambi
sostenuti da tre liste civiche ciascuno. Per l'Unione corre Gian Mario
Selis, ex presidente del Consiglio regionale consacrato dalle primarie.
Iniziative
del movimento PartecipAzione in provincia
09/03 Nasce a Mandatoriccio il primo organismo giovanile del movimento
PartecipAzione. Il gruppo che conta al momento 62 iscritti - e' detto
in un comunicato - e' guidato da Giovanni Caruso con il quale hanno
collaborato Antonio Massara, Giovanni Iozzi e Emilio Romeo. '''Partecipazione
giovani' - e' detto nella nota - ha gia' calendarizzato una serie
di iniziative nel comprensorio con l' obiettivo di sensibilizzare
i giovani alla politica, invitandoli a superare la tradizionale diffidenza
che spesso frena le giovani generazioni nel loro approccio''. ''Attraverso
seminari, convegni, incontri e momenti di socializzazione - sottolinea
Caruso - vogliamo dare un contributo allo sviluppo del nostro paese
e del suo comprensorio, esaltarne le potenzialita', far sentire la
voce dei giovani, e sono tanti, che vi risiedono''. ''Anche a Rovito
- e' scritto ancora nella nota - sara' una giovane coordinatrice a
farsi promotrice del movimento di Beniamino Donnici nel centro presilano.
E' Simona Patitucci, studentessa universitaria, che proviene dall'
esperienza di Italia dei Valori, impegnata anche nella locale Proloco''.
Per Elio Caferro, gia' vicesindaco di Rovito, ''e' un segnale importante
che Partecipazione attecchisca molto tra i giovani. Significa che
il movimento si propone e riscuote consenso anche per il modo innovativo
con il quale si presenta, nello stile e nel metodo, che contiamo di
portare all' interno dell' Unione nella tornata elettorale amministrativa
che coinvolgera' anche Rovito''. Si costituisce anche a Torano, riporta
la nota, il comitato promotore di PartecipAzione che individua il
suo referente in Roberto Pisani.
Solo
un sussulto di indignazione popolare può salvare il Sud! Che
vergogna le " liste di famiglia”
08/03 (Pietro Mancini) Il quadro impietoso del centro-sinistra, che
governa, con don Antonio Bassolino, da 6 anni, la Campania, dipinto
da Geronimo su queste colonne, va esteso anche a numerose realtà,
quasi altrettanto disgregate, del nostro tormentato Mezzogiorno. E,
oltre a provocare l’ indignazione generale - ritenuta dall’
editorialista del “ Giornale “ l’ ultima ancora
di salvezza per Napoli - dovrebbe, finalmente, spingere i cittadini
a ribellarsi all’ “ ordinaria malapolitica “. Cosi’
come i meridionali hanno, da tempo, alzato la testa e sollevato le
coscienze contro la camorra, la mafia e contro le collusioni della
spietata e proterva ‘ndrangheta calabrese – che ha ammazzato,
in pieno giorno, pochi mesi fa, un rappresentante del Consiglio regionale,
Franco Fortugno - dovrebbero farlo anche, con maggiore incisività,
contro gli altri cancri del Sud, ben rappresentati nella condivisibile
e documentata denuncia di Geronimo : nepotismo, ricatti reciproci,
clientelismo, intimidazioni telefoniche, familismo e sprechi del denaro
pubblico, in primis nella sanità.
Sinora, purtroppo, a Napoli, ma anche a Reggio Calabria e in altre
grandi e piccole città del Sud, il popolo meridionale non ha
reagito con efficacia alla mediocre - per usare un eufemismo - gestione
degli amministratori. Ad esempio, non è scaturita alcuna conseguenza
elettorale negativa, in Campania - dove, oggi, un deputato regionale
guadagna, in media, 2 mila euro al mese in più rispetto a un
parlamentare nazionale ! - per la giunta Bassolino dalla disastrosa
vicenda dello smaltimento dei rifiuti. E, invece, se i capi di tutti
i partiti- in questi giorni impegnati, vergognosamente, a piazzare
ai primi posti delle liste elettorali mogli, figli e amanti- sentissero
proteste più forti e vibranti dei cittadini, oltre a leggere
le inchieste coraggiose dei giornali, potrebbero tornare a svolgere
solo le funzioni di indirizzo generale e locale. Dando rappresentanza
politica a quanti, soprattutto i giovani, spingono, inascoltati, per
l’ innovazione e per il cambiamento della società.
Ma, per alleggerirsi della grande lottizzazione e diminuire, drasticamente,
gli enormi costi del sottogoverno, i capi dei partiti dovrebbero riuscire
a compiere un’ inversione di tendenza di 360 gradi, culturale
prima che politica, occupandosi delle esigenze di quanti, oggi, hanno
scarse risorse e contano poco e liberando le energie di una società
politica, altrimenti destinata a restare ingessata. Realisticamente,
siamo pessimisti. E’, infatti, possibile, oppure no, aspettarsi
questa svolta profonda, un rinnocamento quasi epocale, dalle “
liste di famiglia “, come Geronimo definisce, opportunamente,
molti degli attuali, famelici partiti, che governano la Campania e,
aggiungiamo noi, la Calabria ? In tempi brevi, è molto difficile
ipotizzarla, in primis perché, ordinando lo scioglimento dell’
esercito dei lottizzati della “ Politica s.p.a “, i notabili
meridionali dovrebbero tornare ai blocchi di partenza e rimettersi
in gioco. Ma ritenete che sia facile e indolore, per costoro, rinunciare
a quei sostegni, politici e materiali, che oggi sono indispensabili
per essere eletti e per salire ( o per farle salire ai propri congiunti
e clienti ) le scale gerarchiche, nei partiti , nelle istituzioni,
negli enti pubblici e nelle aziende sanitarie locali ?
I
DS attaccano la gestione del Parco del Pollino
06/03 I Democratici di Sinistra di Basilicata e Calabria attaccano
a tutto tondo il Parco nazionale del Pollino e la sua attuale gestione.
In un documento definiscono ''assolutamente inadeguata, ed estremamente
dannosa'' l'attuale gestione dell'ente ''e non comprendono il significato,
le ragioni e l'utilita' della nomina del nuovo Vice-Presidente che,
alla luce della situazione politico-gestionale del Parco, appare chiaro
che risponde, esclusivamente, a logiche personalistiche e non coinvolge,
minimamente i Democratici di Sinistra della Calabria nelle loro rappresentanze
politiche ed istituzionali''. Ma i Ds spingono sull'acceleratore delle
critiche ritenendo ''familiare'' il sistema e la pratica di governo
in atto nell'Ente Parco. Secondo gli uomini della quercia di Calabria
e Basilicata l'ente manca di programmazione. ''La gestione commissariale
prima e quella presidenziale e' stata improntata alla improvvisazione
e alla estemporaneita', senza proporsi alcun obiettivo di breve, medio
e lungo termine''. Secondo gli uomini del partito di Fassino non vi
e' stata alcuna azione organica e finalizzata alla reale conservazione,
tutela e sviluppo delle risorse dell'area. E per avvalorare tale tesi
portano come ''caso piu' emblematico'' lo ''spot Gattuso'', per il
quale l'ente ha speso 250.000 euro. Uno spot finalizzato alla promozione
del parco che pero' non e' mai andato in onda. Ma l'arringa di attacco
passa in rassegna un po' tutta l'attivita' dell'Ente. Secondo gli
uomini del centro sinistra la mancata approvazione degli strumenti
di gestione, ''del tutto inspiegabile, e' da ritenersi la principale
causa del distacco delle popolazioni dall'idea di parco''. Come non
parlare, poi, del fatto che dopo pochi mesi dall'insediamento del
consiglio Direttivo dell'Ente ''abbiamo assistito ¿ commenta
il documento - alle dimissioni del Vice Presidente, alle dimissioni
di un componente della giunta stessa che intanto e' divenuto Direttore
dell'Ente (mentre conservava la carica di Consigliere e ricopriva
l'incarico di Comandante del CTA del Corpo Forestale dello Stato)''.
Da li' in poi, secondo i Ds, la crisi politica e' stata ed e' del
tutto evidente. Lo si nota dalla mancanza di un componente del Consiglio,
dimessosi e mai sostituito. Ma anche dal fatto che ''le decisioni
del Consiglio sono assunte nella stragrande maggioranza dei casi a
colpi di maggioranza e, praticamente mai, all'unanimita'''. Oltre
al fatto che, sempre secondo i Ds, ''vi e' stato un abuso nell'adozione
di delibere presidenziali, ratificate, spesso con molto ritardo e
con difficolta' dal consiglio direttivo''. Anche la mancata nomina,
dal 2002, ad oggi di un direttore iscritto all'albo e nominato secondo
quando previsto dalla legge, e' sintomo dello sbando dell'ente. Secondo
i Ds, poi, l'assenza di un direttore ha prodotto conflitti con i dipendenti
dell'ente che, per quanto riportato nel comunicato diffuso alla stampa,
ha toccato ''il massimo storico''. Attacco a 360 gradi, insomma, che
non ha risparmiato neanche la, gia' piu' volte discussa, questione
cinghiali. Per la quale ''non si e' nemmeno arrivati all'approvazione
di una regolamentazione per dare avvio alle operazioni di abbattimento''.
Una situazione che ha generato ''le denunce dei Sindaci di alcuni
dei comuni del parco, che hanno spinto le Prefetture ad assumere iniziative
tese a dare impulso alle azioni dell'Ente''. Per tutto cio' i Ds delle
due regioni interessate dal Parco del Pollino ''invitano ¿
si legge nel documento - tutti i propri rappresentanti istituzionali
in seno alla Comunita' del Parco e al Consiglio Direttivo ad assumere
comportamenti conseguenti e coerenti''. L'obiettivo da riproporre
con forza, scrivono i Ds, e' il concetto di Parco come progetto locale
di tutela e di ecosviluppo ''indicando le correzioni e la vera e propria
sterzata da compiere ,soprattutto nel Parco del Pollino dove questa
impostazione e' stata abbandonata''
Cdo
“La politica rifletta sullo sviluppo”
06/03 Si è svolta oggi nella sede della Compagnia delle Opere
della Calabria a Lamezia Terme l’assemblea regionale dell’associazione,
a cui hanno preso parte tutti i rappresentati calabresi del profit
e non-profit, e nel corso della quale si è discusso delle imminenti
elezioni politiche. L’obiettivo è infatti quello di aiutare
a formare un giudizio sulle prossime elezioni politiche, attraverso
l’organizzazione di incontri regionali e nazionali e con la
diffusione di un volantino proposto dalla CdO nazionale e diffuso
su tutto il territorio. Iniziative che si concluderanno con un incontro
pubblico previsto per fine mese con il Presidente della Compagnia
delle Opere, Raffaello Vignali. “L’Italia oggi si trova
ad un bivio tra il veloce declino ed un rinnovato sviluppo –
ha affermato il presidente della Cdo Giancarlo Franzè –
il problema però è che tutti parlano soltanto delle
condizioni che permettono di mantenere uno sviluppo, che in realtà
non esiste, soprattutto al Sud. Questo è il panorama politico
nel quale ci troviamo, ad un mese dalle elezioni. E la politica sembra
oscillare tra due posizioni. Da una parte quelli che pensano che il
problema si risolva con “delle regole” e con un nuovo
statalismo, che deve occuparsi dei bisogni dell’uomo dalla culla
alla tomba - ed in questa cordata troviamo presenti i poteri forti,
nessuno escluso, infatti il Welfare funziona per loro. Gli esclusi,
cioè i giovani, i disoccupati, gli utenti, i cittadini sono
soli e abbandonati, al massimo possono votare e poi tornarsene a casa.
Dall’altra parte ci sono quelli che pensano che la soluzione
ad ogni problema è data dal liberismo sfrenato, il mercato
come totem che si autoregola secondo una sorta di darwinismo economico
e sociale per cui sopravvive chi può e ci si deve disinteressare
di chi non ce la fa. Qualche spiraglio è stato aperto dalla
nuova legislazione sul mercato del lavoro e sulla scuola. Tutti parlano
delle condizioni per mantenere lo sviluppo, e così fanno apparire
il problema dell’Italia come una crisi economico-finanziaria
o politica parlano delle conseguenze del problema, non del problema
stesso. Così, parlano delle condizioni per mantenere uno sviluppo,
ma non dicono come si crea lo sviluppo, qual è il fattore fondamentale
dello sviluppo. In molte occasioni pubbliche, in questi giorni in
Calabria, esponenti politici – primo fra tutti l’assessore
al Lavoro De Gaetano – criticano la flessibilità nel
mercato del lavoro perché a loro modo di vedere porta alla
precarizzazione. Intanto, questo assunto che flessibilità si
uguale a precarizzazione è un falso, evidente davanti agli
occhi di tutti; ma poi nella nostra regione credo che al primo posto
dei problemi ci sia la disoccupazione (il 35% in Calabria), poi il
lavoro nero (l’80% in alcuni settori calabresi) e poi eventualmente
il tema della precarizzazione. Sarebbe bene confrontarci su come aumentare
la base occupazionale, come aumentare le opportunità di lavoro
vero ai nostri giovani disoccupati, come far emergere il lavoro nero.
La Compagnia delle Opere è disponibile su questi punti a confrontarsi
con tutti, anche in un incontro pubblico con l’assessore De
Gaetano. Un sistema economico, sociale e istituzionale realmente efficiente
deve moltiplicare gli effetti positivi sulla vita economica e sociale
di chi è capace di generare innovazione, lavoro, ricchezza.
Occorre creare ricchezza e per farlo bisogna sostenere chi genera
nuovo capitale umano. Solo così la crescita economica può
nascere dalla valorizzazione di ciò che funziona. Bisogna costruire
una nuova cultura del lavoro, inteso come capacità di agire
in un contesto continuamente mutevole. E questo è il problema
antropologico che va affrontato al Sud: bisogna coniugare educazione
e formazione. Questi due fattori infatti creano le condizioni ideali
per lo sviluppo: passare dalla cultura del posto alla cultura del
lavoro. Il fattore fondamentale dello sviluppo è la creatività
dell’io, ma l’io è il frutto dell’educazione,
intesa come la trasmissione di una fede o di un ideale capace di educare
il senso religioso delle persone, generando degli “io”
capaci di affrontare la realtà cogliendone il significato positivo;
e, quindi, capaci di costruzione e, insieme, di carità. Degli
io capaci di mettersi insieme per rispondere in modo organico e concreto
ai bisogni delle singole persone. Degli io capaci di cogliere, di
fare emergere e di valorizzare il positivo della realtà e dell’altro,
in qualunque condizione si trovi, perché sia protagonista della
sua vita e della società, degli io capaci di non confondere
lo scopo delle cose con gli strumenti. Da questo punto di vista, si
comprende che l’educazione non è un tema interno, ma
un tema generale, che riguarda tutti e la possibilità di vera
ripresa dell’Italia”.
8
marzo a Lamezia, convegno della Lisistrata su “La vita riparte
da una donna”
06/03 “La vita riparte da una donna” è questo
il tema del convegno promosso dal Circolo Lisistrata-donne della Margherita
di Lamezia Terme in occasione dell’8 marzo, per ricordare la
giornata della donna. Un’occasione importante, dice la portavoce
del circolo e consigliere della Margherita Elvira Falvo, “per
favorire la riflessione sulla condizione femminile nella nostra società
e nel sud del mondo”.
All’evento che si terrà al Teatro Umberto alle ore 18
di mercoledì 8 marzo interverranno il sindaco di Lamezia Terme
Gianni speranza, l’on. Dorina Bianchi, della direzione nazionale
della Margherita, responsabile del settore volontariato, la dott.ssa
Elena Bova, segretaria cittadina della Margherita di Catanzaro, l’assessore
alle Pari opportunità del Comune di Lamezia avv. Mariella Gambardella.
Offriranno le loro testimonianze di impegno nel volontariato Karin
Catanese e Giulia Pensabene. Ne corso della manifestazione, sarà
trasmesso un breve filmato per far conoscere l’associazione
Pangea-onlus, che offre concrete opportunità alle donne del
mondo in difficoltà.
Liberaldemocratici
“Pronti a federarci con DL e Ulivo”
E' convocata per lunedi' 13 la Consulta Regionale del Patto per il
Sud-Liberaldemocratici per ribadire il patto federativo con la Margherita
e l'Ulivo e per continuare l'iniziativa avviata con il vice presidente
del consiglio regionale, Francesco Fortugno, ucciso il 16 ottobre
scorso, ''per Loiero Presidente''. ''Tale patto federativo - e' scritto
in una nota del segretario nazionale Patto per il sud - Liberaldemocratici,
Tonino Perrelli - ha ratificato la presenza del Patto per il Sud-Liberaldemocratici,
erede della politica referendaria di Mario Segni, all'interno della
coalizione di centrosinistra dietro l'impegno della Margherita e dell'Ulivo
contro la devolution, il ritorno al sistema elettorale maggioritario
e l'istituzione del grande partito democratico''. Perrelli ha inoltre
rivolto un ringraziamento a Monsignor Bregantini per la ''grande lezione
Etica ed istituzionale che ha dato ai cittadini, ai politici ed alle
Istituzioni''.
La
Vedova Fortugno chiede “La politica non interferisca con le
indagini”
05/03 ''Nessuna strumentalizzazione, nessuna accusa di un partito
contro l'altro o una coalizione contro l'altra potra' risolvere il
problema: immiserire questo scontro potra' solo essere un ulteriore
segno di debolezza della politica nei confronti della 'ndrangheta''.
Cosi' si esprime, in una nota, Maria Grazia Lagana' Fortugno, la vedova
del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Franco Fortugno,
ucciso il 16 ottobre scorso a Locri, chiedendo che la politica non
interferisca nelle indagini per fare luce sull' assassinio del marito
e ringraziando Romano Prodi per gli impegni presi, ''cosa - afferma
- che altri leader nazionali non hanno fatto, venendo meno anche dei
loro ben precisi doveri istituzionali''. ''Vogliamo verita' e giustizia.
Per noi verita' e giustizia - scrive Maria Grazia Lagana' Fortugno,
che sara' candidata per i Dl in Calabria - sono il primo obbiettivo
a cui non rinunceremo mai e questa verita' e giustizia deve essere
seria e profonda e non si deve fermare di fronte a nessun ostacolo.
Verita' e giustizia sul piano penale - aggiunge la vedova di Fortugno
- sono nelle mani delle forze dell' ordine e della magistratura. Noi
confidiamo nel loro lavoro e chiediamo alla politica di non interferire
in nessun modo nelle indagini sul piano penale''. ''Alla politica
- spiega - spetta il compito di fare buone leggi senza che siano macchiate
da favoritismi o indulgenza nei confronti delle mafie. Alla politica
spetta il compito di fornire i mezzi e gli strumenti alle forze dell'
ordine e alla magistratura per colpire patrimoni e la rete di collusione
con settori dell' economia e della politica. Con mano severa ed a
tutti i livelli''. Per Maria Grazia Lagana' Fortugno ''la politica
puo' fare molto sul suo terreno ideale e progettuale, ed e' per questo
che chiedo che in questa campagna elettorale si portino avanti gli
ideali di mio marito Franco, nessuna strumentalizzazione puo' essere
d aiuto in questo campo, ogni partito si guardi dentro e faccia il
rinnovamento necessario anche se a volte doloroso''. ''Franco - conclude
la vedova dell' uomo politico - stimava Prodi, ed anche io lo stimo
e lo ringrazio perche' assieme a questi giovani della Locride e di
tutta la Calabria ha capito la gravita' dell' omicidio e non ha perso
tempo ad essere stato presente per le parole che ha speso, per il
coraggio che ci ha dato e per gli impegni pubblici che ha preso, cosa
che altri leader nazionali non hanno fatto, venendo meno anche dei
loro ben precisi doveri istituzionali''
Magarò
“il Macadam-Officina delle Idee ospite del parlamento europeo”
04/03 Gli operai della Macadam - Officina delle Idee saranno presto
ospiti del Parlamento Europeo per uno stage all'interno delle strutture
e degli organismi burocratici comunitari. L'invito è giunto
dal deputato europeo socialista Pia Locatelli, nel corso di un cordiale
colloquio con il consigliere regionale della Calabria, Salvatore Magarò,
ideatore della struttura composta da giovani laureati che affiancano
l'esponente della Rosa nel Pugno nella sua attività istituzionale
attraverso la produzione di nuovi modelli, programmi e proposte da
portare all'attenzione della Regione. Sarà per i giovani della
Macadam un'occasione importante per prendere contatto con l'Europa,
confrontarsi con la macchina organizzativa che regola l'Unione, intraprendere
un proficuo rapporto di collaborazione con Bruxelles "perché
l'attuale società - ha detto Salvatore Magarò - è
all'Europa che deve guardare". L'attività della Macadam,
iniziata nello scorso mese di luglio con l'obiettivo di individuare
nuove linee di sviluppo e di renderle percorribili in collaborazione
con il governo regionale, ha fin qui consentito la stesura di numerosi
progetti di legge, già presentati in Consiglio Regionale, tra
i quali quello per l'istituzione del Codice etico regionale e per
l'istituzione di un Osservatorio linguistico calabrese.
Il
6 marzo comitato politico provinciale di Rifondazione
04/03 Lunedi 6 marzo ore 17.30 si apriranno i lavori del Comitato
politico provinciale convocato dal segretario di Federazione Angelo
Broccolo.” I punti all'ordine del giorno – inorma una
nota- sono: Relazione del segretario, Sostituzione/Cooptazione di
alcuni componenti del CPP. Relazione del capogruppo Diana e dell'assessore
Aiello sull'attività istituzionale alla provincia. Relazione
Bilancio del partito. Istituzione delle zone. Tutto il partito provinciale
è chiamato a discutere delle opzioni fondamentali del partito,dal
bilancio provinciale alle questioni interne.infine con l'istituzione
delle zone si decentra il livello di partecipazione coinvolgendo il
territorio nelle scelte politiche. Un dato di valutazioine critica
rispetto alla Regione Calabria che non convince proprio sulle deleghe
alla provincia,e continua a gestire in maniera non condivisibile i
fondi destinati alle politiche sociali”.
Misiti
(IDV) “L’Area di Gioia Tauro motore per il sud”
04/03 ''Queste occasioni sono importanti per fare emergere l'importanza
dell'area di Gioia Tauro e la necessita' inderogabile che le istituzioni
calabresi e italiane capiscano che non si puo' fare a meno di ingrandirla
e farla diventare un motore di sviluppo del territorio Meridionale
e non soltanto calabrese''. E' quanto ha detto il presidente dell'
associazione Pro-Calabria, Aurelio Misiti, nel corso della manifestazione
organizzata dalla Cisl a Reggio Calabria. ''Anche la Sicilia - ha
aggiunto - e' interessantissima e credo che tutta l'Italia Meridionale
lo sia, in quanto si tratta di una struttura-cerniera verso altre
strutture minori che possono svilupparsi proprio per effetto della
presenza qui di questa grande ricchezza che passa nel Mediterraneo
e che noi cerchiamo di intercettare. Nel porto di Gioia Tauro transitano
ormai circa 28 milioni di containers del valore ciascuno mediamente
di almeno 40 mila euro''. ''Noi ne intercettiamo - ha concluso Misiti
- purtroppo dal 10 al 15%, ed e' un peccato perche' se ne intercettassimo
il doppio potremmo sviluppare di piu' le attivita' esterne al porto,
le attivita' di dogana, le attivita' di trasformazione, di logistica
che potrebbero portare molta ricchezza al mezzogiorno e potrebbero
anche essere il fattore che porti al superamento del gap tra il sud
e il nord''.
P.
Mancini: L’Unione ostaggio di Diliberto
03/03 (Pietro Mancini) Piero Fassino e Massimo D' Alema si contenderanno,
qualora vincesse Prodi, la poltronissima di ministro degli Esteri,
ma intanto non riescono a sbarazzarsi della sempre più imbarazzante
compagnia del partitino filo - castrista di Diliberto. Che, senza
fare la pur minima autocritica per le sue amicizie non solo con il
dittatore cubano, ma anche con i capi della sanguinaria organizzazione
terroristica libanese Hezbollah, non è stato sconfessato nè
da Prodi, nè dai capi ds per il suo aberrante giudizio su Bush
e Berlusconi ( " le loro mani grondano sangue ! " ). Ma
quel che maggiormente sconcerta, nelle astiosi reazioni del centro-
sinistra al successo della visita in America del premier , è
la dimostrazione del più pacchiano italo - provincialismo,
da parte dei capi e luogotenenti ulivisti. Ai quali, certo, nessuno
chiedeva di riconoscere, cavallerescamente, l' efficacia e il notevole
impatto politico ed emotivo, riscosso dal discorso del Cavaliere al
Congresso di Washington. Ma era, tuttavia, non eccessiva la speranza
che i leader del centro - sinistra, almeno quelli che rivendicano,
sempre, l' ispirazione riformista dei loro partiti, inquadrassero
in una logica patriottica e bipartisan la missione di Berlusconi.
E, invece, nessuno dei vari Prodi, D' Alema e Rutelli ha saputo ispirarsi
al famoso detto : " right or wrong, it is my country ! "
. Principio che dovrebbe portare tutti a compiacersi, qualora il rappresentante
ufficiale dell' esecutivo italiano riesce a fare un' ottima figura,
nel consesso dei rappresentanti del popolo della maggiore potenza
mondiale. Solo " Il Riformista " ha ammesso che la entusiastica
accoglienza " ha segnato un omaggio non solo a chi, attualmente,
governa l' Italia, ma a un Paese, che ha rapporti profondi e fraterni
con gli USA ".
E come non definire avvilenti e sgangherate le polemiche degli esponenti
dell' Unione sulla par condicio elettorale, che le reti Mediaset avrebbero
violato, trasmettendo la diretta del discorso del presidente del Consiglio
al Congresso americano ? Prodi, invece di farsi sopraffare dall' invidia
per i consensi, manifestati dalla classe dirigente di oltre Atlantico
nei confronti della politica estera del governo, avrebbe dimostrato
classe e fair play, qualora avesse separato le beghe di cortile dalla
credibilità internazionale del nostro Paese, accresciuta dalla
positiva missione del premier. E D' Alema ha distillato le sue solite
acide sentenze, non riuscendo a mascherare l' imbarazzo per i convinti
applausi all' esternazione del capo del governo della senatrice Hillary
Clinton . Si', proprio la moglie dell' ex presidente degli Stati Uniti,
con il quale, all' epoca della sua permanenza a Palazzo Chigi, l'
attuale presidente dei DS lanciò l' Ulivo mondiale, poi mestamente
appassito.
Insomma, sul nodo cruciale della politica estera, tra i democratici
americani e i comunisti di casa nostra, la Quercia opta per gli astiosi
seguaci di Dilberto, che le mani se le spellano, ma soltanto per applaudire
lo spietato e sanguinario Fidel Castro. Forse, analizzando le recenti
sortite , non solo dei cossuttiani e di Pecoraro, ma degli stessi
D' Alema e Fassino, si comprende bene che ancora i DS mantengono molte
delle vecchie posizioni anti - americane, che furono le stesse del
vecchio PCI di Togliatti, Pajetta e Longo, i quali gli ordini andavano
a prenderli dai " compagni " del Cremlino. Ed appare molto
sincera e corrispondente alla realtà attuale del Botteghino
l' osservazione fatta dall' ex senatore emiliano dei DS ed ex presidente
della Lega delle cooperative, Lanfranco Turci, attuale candidato della
Rosa nel Pugno : " Nei DS, nella prassi di comando e nella politica,
permangono le logiche di fedeltà e di cooptazione, in segno
di continuità con la tradizione comunista ". E Turci non
è un peone qualsiasi, ma il rappresentante del sistema di potere,
politico e finanziario, abilmente costruito, a partire dal 1945, dal
PCI, poi PDS e oggi DS nelle regioni
Carlo
Guccione eletto segretario regionale dei DS
03/03
E' Carlo Guccione il nuovo segretario regionale dei Ds della Calabria.
Ad eleggerlo, con un solo voto contrario, e' stata l'assemblea congressuale
dei Ds calabresi che si e' riunita a Lamezia Terme. Al congresso ha
partecipato anche il segretario nazionale del partito, Piero Fassino.
''Abbiamo la scadenza elettorale del nove e dieci aprile - ha detto
Guccione - e vi chiedo un impegno straordinario perche' dalla Calabria
e dal Mezzogiorno possa venire un contributo per la vittoria di Prodi''.
Sull'elezione di Guccione, Fassino ha detto che i Ds sono un ''partito
che nella continuita' sa rinnovarsi, sa mettere in campo nuova generazione
ed e' capace di sollecitare la formazione di nuovi quadri dirigenti''.
Una elezione, quella di Guccione, che e' stata formalizzata ad apertura
dei lavori dal segretario regionale uscente, Nicola Adamo, il quale
ha detto che ''quello di Guccione non e' soltanto un nome, ma anche
un progetto politico'' e che ''non lo lasceremo da solo''. Il segretario
regionale della Margherita, Franco Bruno, intervenendo ai lavori del
congresso, ha fatto riferimento a Guccione come uno di ''quei dirigenti
in grado di dire si' e no e lo fa con grande rispetto dell'interlocutore''.
Elezioni:
Liste autonome, duro scambio di lettere tra
Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia.
Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo
chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta
la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN:
Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti
sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono
le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti
a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi
di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta
l'Unione.
Appello
dei lavoratori della Marlane a Pannella: “Sostenga la nostra
lotta”
02/03 Un gruppo di lavoratori della Marlane di Praia a Mare ha scritto
a Marco Pannella, della Rosa nel Pugno, sollecitandogli interventi
a difesa degli attuali addetti del reparto filatura, poco piu' di
cento unita', che rischiano la mobilita' al pari dei 191 addetti del
reparto tessitura. A darne notizia e' Gianni Papasso, segretario provinciale
della Rosa nel Pugno di Cosenza. La Marlane, fabbrica tessile gia'
compresa nel circuito produttivo della Marzotto, si trova attualmente
in grave crisi tanto che se ne paventa la oramai chiusura definitiva.
''Il disperato grido di dolore lanciato dagli ultimi tessili di Praia
a Mare - afferma Papasso - e' stato accolto anche da questa segreteria
provinciale che, nel fare proprie le istanze dei lavoratori il cui
posto e' in bilico, si e' immediatamente attivata presso lo stesso
Pannella in modo da coordinare e concordare insieme alle stesse maestranze
ogni eventuale azione da intraprendere per scongiurare per quanto
e come sara' possibile la prospettiva della totale ed irreversibile
dismissione dello storico polo tessile praiese. Nel dare assicurazione
alle maestranze e a tutti gli addetti del settore dell' Alto Tirreno
cosentino che questa segreteria provinciale, insieme e di concerto
con i dirigenti locali della Rosa nel Pugno, seguira' con ogni attenzione
l' evolversi della vicenda, accanto alla fondata richiesta di dare
certezza di continuita' lavorativa e sicurezza a tantissime famiglie
- sottolinea ancora Papasso - si segnala anche il malessere che traspare
dall' invocazione dei lavoratori Marlane in relazione ai 'regali'
che sarebbero stati elargiti alla Marzotto sul versante della destinazione
urbanistica dei terreni 'ad uso residenziale' su cui sorge l' opificio
industriale''.
Elezioni:
Liste autonome, duro scambio di lettere tra
Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia.
Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo
chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta
la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN:
Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti
sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono
le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti
a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi
di Adamo e Latorre (DS).
Emorragia
nell’Udeur cosentina: si autosospendono in 800 per “inagibilità
democratica”. Mastella tira le orecchie alla direzione provinciale:
“nomine illegittime”.
01/03 Autosospensioni in massa nell' Udeur di Cosenza motivate, secondo
quanto scritto in un documento, ''dalla scarsa agibilita' democratica
che si vive nel partito provinciale per scelte contestate perche'
chiaramente unilaterali''. Ad annunciare la loro autosospensione dal
partito sono stati il segretario e il presidente cittadino, Emanuele
Sacchetti e Cinzia Lore'; i componenti il Direttivo cittadino; tre
ex consiglieri comunali, Giovanni De Rose, Francesca Lopez e Salvatore
Magnelli; dieci consiglieri circoscrizionali e circa 800 iscritti.
Nel documento con cui gli iscritti comunicano la loro decisione si
afferma che ''gli organi provinciali del partito, pur non essendo
legittimati da alcun congresso, hanno dispensato nomine senza ricercare
la necessaria collegialita'. Il partito, a livello provinciale, lungi
dall' essere guidato con metodo partecipativo attraverso il coinvolgimento
di chi quotidianamente agisce nell' interesse dell' Udeur, ha assunto
un assetto tristemente lobbistico che finisce per frenarne la spinta
propulsiva e avvilirne la tensione ideale. La vicenda assume un carattere
di inaudita gravita' per l' avvicinarsi delle elezioni politiche e
comunali, nelle quali l' Udeur avrebbe tutte le potenzialita' per
registrare in provincia e nella citta' di Cosenza un'importante affermazione.
Ed invece l' Udeur, a causa del senso di irresponsabilita' degli organismi
provinciali e nonostante le valenti personalita' inserite nelle liste
di Camera e Senato- conclude il documento- rischia di vedere dimezzati
i propri consensi''.
''Apprendiamo con viva soddisfazione della dura presa di posizione
del segretario nazionale del partito, Clemente Mastella, assunta nei
confronti della dirigenza provinciale di Cosenza del partito, il quale,
con comunicazione pervenuta alle 14 di oggi, ha formalmente riconosciuto
illegittime le nomine prodotte dalla dirigenza provinciale, diffidandola
altresi' dal procedere ad ulteriori conferimenti di incarichi di partito''.
E' quanto riferiscono, in una nota, poi diffusa in serata, i dirigenti
cittadini di Cosenza dell' Udeur che avevano annunciato la propria
autospensione dal partito. ''Questo dimostra la grande sensibilita'
ed accortezza politica del segretario nazionale - si aggiunge nella
nota - che ancora una volta sceglie di privilegiare la strada del
confronto democratico attraverso percorsi volti a valorizzare chi
idealmente si spende per il partito con gratuita' ed impegno. Ci reputiamo,
pertanto, ampiamente soddisfatti poiche' simile chiarificatore intervento
di Clemente Mastella rende giustizia alle nostre legittime aspettative
di incidere nei processi decisionali, nell' ottica di una sempre maggiore
collegialita'. In virtu' di cio' la nostra proclamata autosospensione
non puo' che ritenersi superata dalle sopravvenute circostanze, confermando
la nostra assoluta volonta' di continuare il nostro quotidiano impegno
nel partito con ancora piu' vigore ed entusiasmo''.
Rifondazione
fa ricorso contro il simbolo del PdCI
01/03 “Credevamo che Rifondazione avesse superato la “sindrome
del divorziato” nei confronti del nostro partito. Invece il
partito di Fausto Bertinotti presenta di nuovo ricorso contro il simbolo
dei Comunisti italiani chiedendone l’inammissibilità”.
E’ quanto afferma in una nota l’Ufficio Stampa del PdCI
nazionale a propostito del ricorso che Rifondazione ha presentato
contro il PdCI. “Singolare –prosegue la nota- che il simbolo
del Pdci, dopo essere stato votato da milioni di italiani sia alle
scorse regionali che alle europee, adesso divenga improvvisamente
“confondibile”. Pensavamo che Rifondazione avesse come
primo obiettivo la sconfitta di Berlusconi confrontandosi politicamente
con gli alleati; invece in questo modo il Prc punta ad espellere una
forza che è stata in prima fila nella costruzione dell’Unione
e che si batte per l’unità della sinistra”.
Fiamma:
“Tutti alla ricerca dell'immunità parlamentare?”
01/03 “Qualcosa di strano bolle nel pentolone politico calabrese
!” Ad affermarlo è la Fiamma di Cosenza in un comunicato.
“Sembrerebbe questo– affermano nel comunicato- il vero
motivo che sta spingendo tanti consiglieri regionali a scendere in
campo alle prossime elezioni politiche ! E chi non è stato
inserito in lista si sta adoperando per trovare una strada che possa
portarlo a Roma da onorevole . A Roma dove per arrivarci non c'è
bisogno di passaporto. La Margherita in Calabria rischia di ammosciarsi
a causa della fuga in una lista civica di importanti petali della
sua corolla ! E dalla Calabria vorrebbe prendere il volo verso Roma
anche il Vice presidente della Giunta Regionale On. Nicola Adamo .
Da A.N. pare sicuro un posto per Giovanni Dima anch'egli con problemini
giudiziari . Voteranno i calabresi i soliti partiti ed i soliti personaggi
? Speriamo di no
Elezioni:
Pronta la lista del Presidente, Loiero a Roma. Gentiloni "Loiero
è nel centrosinistra". Al Senato presentata una
lista autonoma dei radicali “anti Pannella”. Interventi
di Minniti, Villecco-Calipari, Bova.