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Elezioni politiche 9/10 aprile

 

Pronta la lista del Presidente, Loiero a Roma.

01/03 Viaggio a Roma, questa mattina, del presidente dalla Regione Calabria, Agazio Loiero, mentre in Calabria i suoi amici esclusi dalle liste della Margherita moltiplicano gli incontri con l' obiettivo di trovarsi pronti per la presentazione di liste proprie sia al Senato sia alla Camera. Non si conoscono i motivi dell'improvviso blitz a Roma di Loiero, il quale ieri ha dichiarato di considerare l'esclusione dei suoi fedelissimi uno ''sberleffo'' nei propri riguardi, aggiungendo che avrebbe lavorato, a ogni modo, per tenere il dissenso all'interno del centrosinistra. Secondo alcune fonti che pero' non hanno trovato conferme, Loiero, atteso in Calabria nel primo pomeriggio, potrebbe avere incontrato qualche esponente nazionale della Margherita per trovare assieme uno sbocco alla situazione tesa che si e' determinata in Calabria. Dall'entourage del presidente pero' non arrivano lumi: ''Non so nulla - risponde il portavoce, Pantaleone Sergi - io sono impegnato a Cosenza, non ho sentito il presidente e non so neppure se sia andato a Roma o sia rimasto in Calabria. E non vedo cos'altro si puo' aggiungere a quanto gia' detto ieri dallo stesso Loiero, il quale e' stato molto chiaro sulle sue intenzioni''. ''Mi hanno voluto mortificare. Uno sberleffo. Una sfida. A me, che ho riconquistato una regione come la Calabria dopo dieci anni. Mi ripagano cosi'? Mi rispondono che la lista ormai e' fatta? Una oligarchia, ecco cosa sono. E io vado per la mia strada''. Agazio Loiero, governatore della Calabria, in una intervista a 'Repubblica' manifesta tutto il suo scontento per le liste della Margherita in Calabria. Rutelli e Marini, dice Loiero, ''hanno compilato le liste nel chiuso delle stanze romane''. ''Dovevano coinvolgere il territorio -aggiunge-. Invece, tra i primo otto candidati non c'e' un dirigente locale. Ho detto a Rutelli piu' volte: discutiamone, coinvolgetemi nella selezione. Ma non si e' degnato di rispondermi. Mi hanno voluto mortificare''. Della lista formata da nomi che si riferiscono a lui in Calabria, Loiero dice: ''Faro' di tutto perche' la lista sia almeno apparentata con l'Unione. Ma ci sono altre ipotesi''. Il governatore della Calabria arriva a prospettare una sua uscita dal partito: ''La politica e' un sistema di conseguenze e il rischio di uno strappo e' ormai nelle cose''.

Al Senato presentata una lista autonoma dei radicali “anti Pannella”

01/03 I Riformatori Liberali-Radicali per le Liberta', il movimento creato dai radicali che non hanno inteso aderire alla scelta di Marco Pannella di allearsi col centrosinistra, hanno deciso di presentare liste autonome al Senato in tutte le regioni. ''Teste di serie'' saranno Emilia Rossi, Ernesto Caccavale e Pietro Ivan Maravigna. A promuovere il movimento sono stati Benedetto Della Vedova, Marco Taradash, Peppino Calderisi e Carmelo Palma. Per quanto riguarda la Camera, i candidati dei Radicali per le liberta' (Della Vedova, Taradash, Calderisi e Palma) saranno inseriti nelle liste di Forza Italia. Le tre teste di serie guideranno le Regioni nelle quali si punta per la conquista del seggio al Senato: Emilia Rossi sara' capolista in Lombardia e Piemonte e numero 2 in Liguria; Ernesto Caccavale sara' capolista in Campania e Puglia e numero 2 in Calabria e Pietro Ivan Maravigna sara' capolista nel Lazio ed in Calabria e numero 3 in Puglia. ''Proprio questo meccanismo delle 'teste di serie' - si aggiunge nel comunicato - apre buone chances di elezioni anche per altri esponenti liberalriformatori come Biagio Crescenzo (capolista in Basilicata e numero 2 in Puglia) e Maurizio Bonanno, numero 3 in Calabria, regione in cui si gioca la sfida forse piu' avvincente per i radicali italiani, considerato che e' proprio qui che Marco Pannella ha deciso di guidare la lista della Rosa nel Pugno. L' accordo si fonda sul sostegno al programma di Governo della Cdl, cui i Riformatori Liberali-Radicali per le Liberta' hanno contribuito per quanto riguarda i punti sulla scuola e la politica internazionale - e sul supporto alla leadership di Silvio Berlusconi''.

Gentiloni “Loiero è con il centrosinistra”

01/03 ''Loiero fa il presidente della regione quindi immagino che dal suo punto di vista l'interesse sia innanzitutto quello della vittoria del centrosinistra''. Lo ha detto il presidente della commissione di vigilanza Rai, Paolo Gentiloni, commentando le notizie di una possibile decisione di Agazio Loiero, presidente della Calabria, di fare una propria lista alle politiche e di dirottare suoi amici in liste che non siano la Margherita. ''Non credo - ha aggiunto Gentiloni - che sia possibile trasformare una discussione interna ad un partito in un problema politico o addirittura, come ho senito dire, nel mettere in discussione l'appartenenza al centrosinistra. Questo sarebbe un grave errore e sono sicuro che Loiero lo evitera' e lo fara' evitare anche ai suoi amici''

Minniti (DS) : Grande sfida dell’Unione

01/03 ''Abbiamo di fronte una grande sfida che e' quella di liberare il Paese da un governo di destra che ha malgovernato e la sfida e di portare nuove politiche per il Mezzogiorno e per la Calabria, e quindi, in qualche modo dare un segnale di grande svolta''. A sostenerlo e' stato Marco Minniti, della direzione nazionale dei Ds, stasera a Reggio Calabria per presentare la lista dei candidati del partito alle elezioni. ''Di fronte a questi obiettivi - ha aggiunto Minniti - devo dire che le storie personali sono anche importanti ma diventano leggermente piu' piccole. In questo momento va privilegiata l'unita' degli sforzi e l'idea di coalizzare tutte le risorse e le energie positive del nostro popolo sapendo che se per caso dovessimo perdere per limiti interni nostri, nessuno ce lo perdonerebbe, ed in qualche modo verremmo meno alla funzione ed alla storia che abbiamo alle spalle''.

Latorre (DS): “Bisogna dare un messaggio di unità”

''E' chiaro che tutto quello che puo' contribuire ad allargare il consenso al centrosinistra e' un fatto utile e positivo. Nello stesso tempo, dobbiamo dare pero' agli elettori un messaggio di unita', perche' e' la domanda piu' forte che ci viene dall' elettorato. Unita' politica e programmatica''. E' quanto ha detto il capolista al Senato della lista dei Ds in Calabria, Nicola Latorre, a Reggio Calabria nel corso della manifestazione per la presentazione delle candidature. ''I Democratici di Sinistra - ha aggiunto - sono in questo senso una forza che sta dimostrando di essere una grande forza unitaria e tutto quello che contribuisce a rafforzare questo processo unitario va sostenuto. Tutto quello che introduce motivi di divisione io lo sconsiglierei in un passaggio cosi' delicato. Il Mezzogiorno, e' al centro del programma del centrosinistra, che considera il sud la grande opportunita' dell' Italia per riconquistare la competitivita' persa in questo ultimo quinquennio''. ''E quindi - ha concluso Latorre - la mia candidatura in questa regione non solo e' motivo di orgoglio, ma anche il segno concreto di quanto i Democratici di Sinistra ed il centrosinistra puntino sul Mezzogiorno''.

Calipari: “Il mio impegno per la legalità”

''La vita, talvolta, ti pone dinanzi a situazioni che non potevi prevedere, ne' calcolare e che ti portano a cambiare radicalmente il tuo modo di essere e di vivere. Ho riflettuto molto prima di decidere sulla proposta fattami dai Democratici di Sinistra''. E' quanto ha detto Rosa Villecco, vedova di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi morto in Iraq dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. ''Due sono le cose - ha aggiunto - che mi hanno spinta a questa scelta: innanzitutto, di essere candidata in Calabria, la mia terra; e poi perche', coerentemente alle mie opinioni personali, la mia storia familiare, la mia cultura di sinistra che, per motivi di vita, non ha avuto possibilita' di essere apertamente''. ''Oggi, purtroppo, che sono diventata - ha concluso Villecco - una cittadina libera di esprimere le mie idee, sono tornata coerentemente ad impegnarmi per la mia terra, per la legalita', lo sviluppo economico di questa regione. Una battaglia ideale, una sfida bellissima''
''Bisogna ancora rispondere a molti perche'. Se e quando avremo le risposte potremo trarre le nostre conclusioni''. Ha affermato Rosa Villecco, la vedova di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso a Baghdad la sera del 4 marzo dell'anno scorso, al quotidiano ''Il Manifesto'' in una intervista che sara' pubblicata domani. ''Perche' quel posto mobile e' stato lasciato li' anche quando il vip che doveva proteggere (l' ambasciatore Negroponte) era passato da tempo? - chiede Rosa Calipari -. Perche' chi aspettava Nicola all' aeroporto (due ufficiali, uno italiano e americano) non e' stato avvisato della presenza di quella pattuglia americana che portava all' aeroporto? Perche' questa negligenza? Chi ne e' responsabile?''. Nell' intervista a Gabriele Polo, direttore del giornale, la vedova del funzionario rilancia la necessita' di fare piena luce sulla vicenda e rinnova la richiesta al governo italiano di fare pressioni sulle autorita' americane per arrivare al processo al soldato Mario Lozano, accusato dalla magistratura italiana di omicidio volontario.

Bova “La lista DS frutto di larga consultazione”

''Questa nostra lista e' frutto di una larga consultazione in tutta la Calabria. Sulla sua composizione si sono espressi migliaia di uomini e donne di questa regione''. E' quanto ha detto il presidente del consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Bova, nel corso di una manifestazione a Reggio Calabria per la presentazione delle liste elettorali dei Ds. Alla manifestazione partecipano anche la Vedova di Nicola Calipari, Rosa Villecco, e Nicola Latorre, capolista al senato dei Ds e Marco Minniti. ''Nella sfida - ha aggiunto - che parte per la nuova Italia, la Calabria e' presente, con l' unita' e la coesione dei Democratici di Sinistra e di Uniti nell' Ulivo. Stavolta non bastano gli spot e gli obiettivi di cinque anni fa sono rimasti sulla lavagna. Occorre ben altro che la pacca sulla spalla data da Bush a Berlusconi. L' Italia, come dice l' Istat oggi e' tornata a zero. Occorre quindi farla ripartire mettendo in campo energie, idee, passione e a questo processo la Calabria deve contribuire forte votando Democratici di Sinistra e l' Unione, perche' questa regione sia degnamente rappresentata dentro il nuovo Parlamento e nel nuovo Governo della Repubblica''. ''Questa e' la sfida vera - ha concluso - ci siamo preparati bene e siamo pronti come sempre a fare il nostro dovere fino in fondo per il futuro di questa regione''.

 

Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato

E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari. La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati. Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618

CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12

SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309

Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio

Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio: il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera' oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'', ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''. Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101 episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'', aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita' politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'', ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione. Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392 femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni, vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni. Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra' insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria. La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a 34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale' e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita' di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta, che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni, del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi' 24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera, presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali), all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Le tappe del procedimento preparatorio al voto

Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione. La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del 35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile) e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14 del giorno successivo.

Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato.

Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria. La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura) e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche, quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative (per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione. Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri. In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio, le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio (dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento, premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara' chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi. Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative, che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino, Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera. Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale, che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale. E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30 giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.

 

 

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