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Elezioni politiche 9/10 aprile
Pronta la lista del Presidente, Loiero a Roma. 01/03 Viaggio a Roma, questa mattina, del presidente dalla Regione
Calabria, Agazio Loiero, mentre in Calabria i suoi amici esclusi dalle
liste della Margherita moltiplicano gli incontri con l' obiettivo
di trovarsi pronti per la presentazione di liste proprie sia al Senato
sia alla Camera. Non si conoscono i motivi dell'improvviso blitz a
Roma di Loiero, il quale ieri ha dichiarato di considerare l'esclusione
dei suoi fedelissimi uno ''sberleffo'' nei propri riguardi, aggiungendo
che avrebbe lavorato, a ogni modo, per tenere il dissenso all'interno
del centrosinistra. Secondo alcune fonti che pero' non hanno trovato
conferme, Loiero, atteso in Calabria nel primo pomeriggio, potrebbe
avere incontrato qualche esponente nazionale della Margherita per
trovare assieme uno sbocco alla situazione tesa che si e' determinata
in Calabria. Dall'entourage del presidente pero' non arrivano lumi:
''Non so nulla - risponde il portavoce, Pantaleone Sergi - io sono
impegnato a Cosenza, non ho sentito il presidente e non so neppure
se sia andato a Roma o sia rimasto in Calabria. E non vedo cos'altro
si puo' aggiungere a quanto gia' detto ieri dallo stesso Loiero, il
quale e' stato molto chiaro sulle sue intenzioni''. ''Mi hanno voluto
mortificare. Uno sberleffo. Una sfida. A me, che ho riconquistato
una regione come la Calabria dopo dieci anni. Mi ripagano cosi'? Mi
rispondono che la lista ormai e' fatta? Una oligarchia, ecco cosa
sono. E io vado per la mia strada''. Agazio Loiero, governatore della
Calabria, in una intervista a 'Repubblica' manifesta tutto il suo
scontento per le liste della Margherita in Calabria. Rutelli e Marini,
dice Loiero, ''hanno compilato le liste nel chiuso delle stanze romane''.
''Dovevano coinvolgere il territorio -aggiunge-. Invece, tra i primo
otto candidati non c'e' un dirigente locale. Ho detto a Rutelli piu'
volte: discutiamone, coinvolgetemi nella selezione. Ma non si e' degnato
di rispondermi. Mi hanno voluto mortificare''. Della lista formata
da nomi che si riferiscono a lui in Calabria, Loiero dice: ''Faro'
di tutto perche' la lista sia almeno apparentata con l'Unione. Ma
ci sono altre ipotesi''. Il governatore della Calabria arriva a prospettare
una sua uscita dal partito: ''La politica e' un sistema di conseguenze
e il rischio di uno strappo e' ormai nelle cose''. Al Senato presentata una lista autonoma dei radicali “anti Pannella” 01/03 I Riformatori Liberali-Radicali per le Liberta', il movimento
creato dai radicali che non hanno inteso aderire alla scelta di Marco
Pannella di allearsi col centrosinistra, hanno deciso di presentare
liste autonome al Senato in tutte le regioni. ''Teste di serie'' saranno
Emilia Rossi, Ernesto Caccavale e Pietro Ivan Maravigna. A promuovere
il movimento sono stati Benedetto Della Vedova, Marco Taradash, Peppino
Calderisi e Carmelo Palma. Per quanto riguarda la Camera, i candidati
dei Radicali per le liberta' (Della Vedova, Taradash, Calderisi e
Palma) saranno inseriti nelle liste di Forza Italia. Le tre teste
di serie guideranno le Regioni nelle quali si punta per la conquista
del seggio al Senato: Emilia Rossi sara' capolista in Lombardia e
Piemonte e numero 2 in Liguria; Ernesto Caccavale sara' capolista
in Campania e Puglia e numero 2 in Calabria e Pietro Ivan Maravigna
sara' capolista nel Lazio ed in Calabria e numero 3 in Puglia. ''Proprio
questo meccanismo delle 'teste di serie' - si aggiunge nel comunicato
- apre buone chances di elezioni anche per altri esponenti liberalriformatori
come Biagio Crescenzo (capolista in Basilicata e numero 2 in Puglia)
e Maurizio Bonanno, numero 3 in Calabria, regione in cui si gioca
la sfida forse piu' avvincente per i radicali italiani, considerato
che e' proprio qui che Marco Pannella ha deciso di guidare la lista
della Rosa nel Pugno. L' accordo si fonda sul sostegno al programma
di Governo della Cdl, cui i Riformatori Liberali-Radicali per le Liberta'
hanno contribuito per quanto riguarda i punti sulla scuola e la politica
internazionale - e sul supporto alla leadership di Silvio Berlusconi''. Gentiloni “Loiero è con il centrosinistra” 01/03 ''Loiero fa il presidente della regione quindi immagino che dal suo punto di vista l'interesse sia innanzitutto quello della vittoria del centrosinistra''. Lo ha detto il presidente della commissione di vigilanza Rai, Paolo Gentiloni, commentando le notizie di una possibile decisione di Agazio Loiero, presidente della Calabria, di fare una propria lista alle politiche e di dirottare suoi amici in liste che non siano la Margherita. ''Non credo - ha aggiunto Gentiloni - che sia possibile trasformare una discussione interna ad un partito in un problema politico o addirittura, come ho senito dire, nel mettere in discussione l'appartenenza al centrosinistra. Questo sarebbe un grave errore e sono sicuro che Loiero lo evitera' e lo fara' evitare anche ai suoi amici'' Minniti (DS) : Grande sfida dell’Unione 01/03 ''Abbiamo di fronte una grande sfida che e' quella di liberare
il Paese da un governo di destra che ha malgovernato e la sfida e
di portare nuove politiche per il Mezzogiorno e per la Calabria, e
quindi, in qualche modo dare un segnale di grande svolta''. A sostenerlo
e' stato Marco Minniti, della direzione nazionale dei Ds, stasera
a Reggio Calabria per presentare la lista dei candidati del partito
alle elezioni. ''Di fronte a questi obiettivi - ha aggiunto Minniti
- devo dire che le storie personali sono anche importanti ma diventano
leggermente piu' piccole. In questo momento va privilegiata l'unita'
degli sforzi e l'idea di coalizzare tutte le risorse e le energie
positive del nostro popolo sapendo che se per caso dovessimo perdere
per limiti interni nostri, nessuno ce lo perdonerebbe, ed in qualche
modo verremmo meno alla funzione ed alla storia che abbiamo alle spalle''. Latorre (DS): “Bisogna dare un messaggio di unità” ''E' chiaro che tutto quello che puo' contribuire ad allargare il consenso al centrosinistra e' un fatto utile e positivo. Nello stesso tempo, dobbiamo dare pero' agli elettori un messaggio di unita', perche' e' la domanda piu' forte che ci viene dall' elettorato. Unita' politica e programmatica''. E' quanto ha detto il capolista al Senato della lista dei Ds in Calabria, Nicola Latorre, a Reggio Calabria nel corso della manifestazione per la presentazione delle candidature. ''I Democratici di Sinistra - ha aggiunto - sono in questo senso una forza che sta dimostrando di essere una grande forza unitaria e tutto quello che contribuisce a rafforzare questo processo unitario va sostenuto. Tutto quello che introduce motivi di divisione io lo sconsiglierei in un passaggio cosi' delicato. Il Mezzogiorno, e' al centro del programma del centrosinistra, che considera il sud la grande opportunita' dell' Italia per riconquistare la competitivita' persa in questo ultimo quinquennio''. ''E quindi - ha concluso Latorre - la mia candidatura in questa regione non solo e' motivo di orgoglio, ma anche il segno concreto di quanto i Democratici di Sinistra ed il centrosinistra puntino sul Mezzogiorno''. Calipari: “Il mio impegno per la legalità” ''La vita, talvolta, ti pone dinanzi a situazioni che non potevi
prevedere, ne' calcolare e che ti portano a cambiare radicalmente
il tuo modo di essere e di vivere. Ho riflettuto molto prima di decidere
sulla proposta fattami dai Democratici di Sinistra''. E' quanto ha
detto Rosa Villecco, vedova di Nicola Calipari, il funzionario del
Sismi morto in Iraq dopo la liberazione della giornalista Giuliana
Sgrena. ''Due sono le cose - ha aggiunto - che mi hanno spinta a questa
scelta: innanzitutto, di essere candidata in Calabria, la mia terra;
e poi perche', coerentemente alle mie opinioni personali, la mia storia
familiare, la mia cultura di sinistra che, per motivi di vita, non
ha avuto possibilita' di essere apertamente''. ''Oggi, purtroppo,
che sono diventata - ha concluso Villecco - una cittadina libera di
esprimere le mie idee, sono tornata coerentemente ad impegnarmi per
la mia terra, per la legalita', lo sviluppo economico di questa regione.
Una battaglia ideale, una sfida bellissima'' Bova “La lista DS frutto di larga consultazione” ''Questa nostra lista e' frutto di una larga consultazione in tutta
la Calabria. Sulla sua composizione si sono espressi migliaia di uomini
e donne di questa regione''. E' quanto ha detto il presidente del
consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Bova, nel corso di una
manifestazione a Reggio Calabria per la presentazione delle liste
elettorali dei Ds. Alla manifestazione partecipano anche la Vedova
di Nicola Calipari, Rosa Villecco, e Nicola Latorre, capolista al
senato dei Ds e Marco Minniti. ''Nella sfida - ha aggiunto - che parte
per la nuova Italia, la Calabria e' presente, con l' unita' e la coesione
dei Democratici di Sinistra e di Uniti nell' Ulivo. Stavolta non bastano
gli spot e gli obiettivi di cinque anni fa sono rimasti sulla lavagna.
Occorre ben altro che la pacca sulla spalla data da Bush a Berlusconi.
L' Italia, come dice l' Istat oggi e' tornata a zero. Occorre quindi
farla ripartire mettendo in campo energie, idee, passione e a questo
processo la Calabria deve contribuire forte votando Democratici di
Sinistra e l' Unione, perche' questa regione sia degnamente rappresentata
dentro il nuovo Parlamento e nel nuovo Governo della Repubblica''.
''Questa e' la sfida vera - ha concluso - ci siamo preparati bene
e siamo pronti come sempre a fare il nostro dovere fino in fondo per
il futuro di questa regione''.
Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella
prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari.
La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne
avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati.
Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione
elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CIRCOSCRIZIONE ESTERO SENATO Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali
per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio:
il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel
corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte
le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera'
oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu
ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche
e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'',
ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere
in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano
altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici
che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''.
Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101
episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'',
aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita'
politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che
la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche
difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'',
ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione.
Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica
e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''. Le tappe del procedimento preparatorio al voto Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi
mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto
ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che
e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale
preparatorio: Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato. Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato
il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri
ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi
elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria.
La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi
il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura)
e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura
e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo
nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato
nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche,
quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio
e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative
(per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali
in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione.
Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
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del 28/01/2004
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