Liste autonome: Duro scambio di lettere tra Loiero
e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia. Loiero
prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo chiede
invece Corbelli.
02/03 Un duro scambio di lettere tra Francesco Rutelli e Agazio Loiero,
confermato stasera dal presidente della Regione Calabria, non sembra
sbloccare la situazione di stallo in cui si trova la Margherita calabrese
a due giorni dalla presentazione delle liste e con la prospettiva
di raggruppamenti autonomi per le politiche del 9 aprile, sia alla
Camera che al Senato, con esponenti della Margherita vicini a Loiero.
Il contenuto delle lettere, sia di Rutelli che di Loiero, non e' noto.
Il governatore, stasera, a margine di un convegno sulla lotta alla
mafia, a Catanzaro, ha affermato che ''e' una lettera, sia la sua
che la mia, totalmente privata''. Nessuna risposta ha voluto dare
Loiero neanche all'ipotesi, fatta da un giornalista, se la situazione
potesse sbloccarsi con un cambio di candidature tra il vice coordinatore
della Margherita in Calabria Franco Laratta, candidato alla Camera,
con l'assessore regionale Mario Pirillo. Loiero si e' limitato a dire
che ''quello che fanno i miei amici non e' una cosa che si fa a cuor
leggero. Assolutamente. Io - ha aggiunto - spero sino all'ultimo che
ci sia un momento di lucidita' per tutti, per il livello romano e
per quello calabrese, per valutare questo fatto con lucidita' ed anche
con un po' di generosita' da parte di tutti'' Nella lettera a Loiero,
secondo quanto si e' appreso, Rutelli inviterebbe il presidente della
Calabria a soprassedere da qualsiasi iniziativa autonoma in vista
delle elezioni, facendo appello al senso di comune responsabilita'
verso i dielle. Il presidente della Margherita farebbe anche riferimento
alla sua esperienza di sindaco di una grande citta' come Roma, affermando
di non avere mai pensato in quel periodo di dover essere consultato
durante la formazione delle liste. Altrettanto dura sarebbe la lettera
di risposta di Loiero, nella quale il presidente della Regione Calabria,
facendo riferimento alla nuova legge elettorale, rileverebbe come
questa dovrebbe esaltare il valore della rappresentanza territoriale
e non esibire i germi di una democrazia autoritaria. Alla fine, comunque,
Loiero esprime rincrescimento e sofferenza per un progetto che e'
stato percorso insieme.
Il Segretario DL di Vibo lascia
La mancata candidatura del presidente della Provincia di Vibo Valentia
Ottavio Bruni nelle liste della Margherita alle prossime elezioni,
''ha determinato una situazione di oggettivo, grave disagio nel nostro
partito e nell' intero vibonese'' che ha spinto il coordinatore provinciale,
Lorenzo De Sossi, a dimettersi dall' incarico. De Sossi ha comunicato
la sua decisione in una lettera inviata a Francesco Rutelli, Franco
Marini, al coordinatore della Margherita della Calabria, Franco Bruno,
ed ai componenti della direzione provinciale del partito. L'esponente
della Margherita, dopo avere ribadito che rimarra' nel partito per
dare come semplice iscritto il contributo per la sua crescita, ha
scritto di avvertire ''il disagio in maniera forte come coordinatore
provinciale chiamato ad operare in una situazione in cui appare molto
allentato il necessario dialogo con i nostri esponenti politici, in
primis lo stesso presidente Bruni avviato, stando a quanto da lui
ripetutamente affermato, lungo un percorso non condiviso dagli organismi
nazionali del partito''. ''L'intenzione che si evince dalle dichiarazioni
dei nostri rappresentanti provinciali e regionali di voler proseguire
sulla strada di una lista elettorale alternativa a quella della Margherita
- ha proseguito De Sossi - contribuisce a scavare un fossato sempre
piu' ampio con chi come me vuole continuare a militare nel partito
e lavorare per il suo successo. Le dichiarazioni del presidente Bruni
e di altri fanno infatti da oggettivo contraltare a tale mia determinazione.
Costituisce un ulteriore motivo di amarezza il fatto che in questa
vicenda si inseriscano quasi quotidianamente esponenti di vario tipo,
tra i quali vecchi rappresentanti della Margherita, qualcuno peraltro
non iscritto, che, in maniera strumentale, non perdono occasione per
attacca sui mass media la dirigenza locale del partito che io rappresento''.
''Sono stato eletto a coordinatore - ha concluso De Sossi - da una
maggioranza congressuale che oggi sento distante e di cui avverto
la malcelata insofferenza 'politica' nei miei confronti. Cio', in
tutta evidenza, ha finito per creare una difficolta' di dialogo interno
e, di conseguenza, una situazione da me non facilmente gestibile sul
piano della line apolitica''.
Tra mille tensioni arriva il Margherita
Express
Arriva il treno della Margherita in Calabria con le teste di lista
regionali di Camera (eccetto Romano Prodi) e Senato ma intanto la
tensione fra il partito di Rutelli e il Presidente della Regione Agazio
Loiero resta alta. Oggi Loiero, a margine di un convegno svoltosi
a Catanzaro, ha reso noto di aver avuto uno scambio epistolare con
Francesco Rutelli, senza però rivelare il contenuto delle lettere.
Il Presidente della Regione, poi, ha implicitamente confermato che
la lista "Calabria per il Presidente", composta da uomini
della Margherita a lui vicini che non hanno trovato posto nelle liste,
sta andando avanti malgrado- ha affermato- sia una "scelta sofferta".
Domani, intanto, il "Margherita Express" arriverà
in Calabria nell'ambito del suo "Viaggio nei talenti e nelle
qualità italiane". La giornata inizierà nella stazione
di Rossano Calabro (Cosenza) dove, alle 8, Renzo Lusetti, Nicodemo
Oliverio e Dorina Bianchi (rispettivamente numeri 3 e 5 di Uniti nell'Ulivo)
incontreranno i pendolari calabresi, per poi proseguire, alle 9, con
una visita a una nota fabbrica di liquirizia. Alle 9.45 Rosy Bindi,
Lusetti, Oliverio e Bianchi risponderanno alle domande dei giornalisti
insieme al senatore Donato Veraldi, al segretario regionale della
Margherita, Franco Bruno e al deputato Luigi Meduri, rispettivamente
primo, secondo e terzo candidati della Margherita al Senato. alle
11.00, nel centro storico di Rossano, i candidati della Margherita
parteciperanno all'iniziativa pubblica "Valorizzare i talenti
e le qualità calabresi nel governo del Paese".Alle 13.40
il treno partirà per la stazione di Crotone dove l'arrivo è
previsto per le 15.30. Qui, dopo una visita alla zona industriale,
alle 18.00, si chiuderà la giornata con una manifestazione
in un cinema della città. Non si hanno notizie di una partecipazione
di Agazio Loiero alla manifestazione.
Codancons smentisce le voci: nessun
contatto con la lista del Presidente
Non c' e' stato alcun contatto tra i rappresentanti della lista dei
consumatori e quelli di ''Calabria per il presidente'', sotto il quale
potrebbero candidarsi gli scontenti della Margherita in Calabria,
per raggiungere un apparentamento che consentirebbe ai secondi di
presentarsi anche alla Camera, dopo la decisione di presentarsi gia'
al Senato. La voce, circolata con insistenza negli ultimi giorni in
ambienti politici calabresi, e' stata smentita dal presidente del
Codacons Calabria, Francesco Di Lieto. ''Magari fosse vero - ha detto
Di Lieto -, per noi sarebbe positivo anche per un fatto di visibilita',
ma non c' e' stato alcun contatto. Ho sentito anch' io questa voce,
ma e' solo una voce e non so perche' sia uscita''. ''Mi sento anche
di escludere - ha aggiunto Di Lieto - che vi possa essere un qualche
margine in questo senso da qui a domenica, quando sara' avviata la
presentazione delle liste, anche perche' non ci sarebbero piu' i tempi
visto che i simboli sono gia' stati presentati e non e' possibile
modificarli e sono ormai quelli per tutti''.
Corbelli propone un alleanza con la
lista del Presidente
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo l' accettazione
del proprio simbolo da parte del ministero dell' Interno e il rifiuto
dell' Unione all' apparentamento in Calabria ha chiesto ai promotori
della lista alternativa della Margherita ed allo stesso presidente
della Regione, Agazio Loiero, ''di scendere in campo al Senato insieme,
per una battaglia comune, se costretti anche al di fuori del centrosinistra,
come Terzo Polo dei moderati e di candidare come capolista la vedova
Fortugno, quale 'simbolo della lotta alla mafia e del rinnovamento
della Calabria'''. ''E' grave e ingiustificato - ha sostenuto Corbelli
- che il centrosinistra dopo aver concesso l' apparentamento anche
ad altri movimenti locali, alcuni addirittura ricusati dal ministero
dell' Interno, neghi il collegamento alla lista degli amici del presidente
Loiero e a Diritti Civili, un movimento apartitico, noto e apprezzato
in Italia, che combatte da oltre 12 anni importanti e innumerevoli
battaglie civili, libertarie, garantiste e umanitarie in Italia e
all' estero. Per questo ritengo che occorre una grande risposta popolare
a questa arroganza e a questi diktat romani. Una grande alleanza per
la Calabria che metta insieme la Lista del presidente Loiero, Calabria
per il presidente, con l' assessore Pirillo, il movimento Partecipazione
dell' assessore regionale Donnici, il presidente della Provincia di
Vibo, Bruni, l' ex presidente della Provincia di Reggio, Fuda. Sono
fiducioso che anche da soli possiamo puntare a un risultato clamoroso,
raggiungere il quorum necessario ed eleggere due senatori''.
Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta la candidatura
Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza.
02/03 Un consiglio dei ministri appena rientrato dagli Stati Uniti
e, nel pomeriggio, varie interviste con le televisioni locali del
Piemonte in vista della convention al Palamazda di Torino in programma
sabato. Ma, come dice chi frequenta da tempo il premier Silvio Berlusconi,
"conoscendo i suoi ritmi, la notte è piccola". E
infatti il premier a tarda sera apre le porte della sua residenza
di Palazzo Grazioli per un vertice 'in notturna' con i dirigenti di
via dell'Umiltà e i capigruppo di Camera e Senato. Nodo: le
candidature azzurre. Oggi per tutto il pomeriggio Bondi, Cicchitto,
Vito e Schifani, sono stati chiusi al palazzo dei gruppi a Montecitorio
per cercare di completare il 'dossier liste' da presentare al presidente
del Consiglio. Mentre alla sede del partito, a via dell'Umiltà,
i candidati si avvicendavano per sottoscrivere le candidature. Molte
ancora le incognite sulle quali spetterà a Berlusconi dare
una parola definitiva. Non solo il caso Formigoni in Lombardia che
sarà sciolto in un incontro che, come ha annunciato lo stesso
governatore, si terrà sabato o più probabilmente domenica.
Il premier non avrebbe infatti rinunciato a fare pressing sul sottosegretario
alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, che però avrebbe
ribadito il suo 'no grazie'. Tra i nomi dei candidati rispunta anche
quello di Valentino Valentini, capo dell'Ufficio del presidente del
Consiglio. Ancora da sciogliere il nodo Lazio sia alla Camera che
al Senato. A Palazzo Madama il ruolo di capolista dovrebbe essere
infine affidato al ministro dell'Interno Beppe Pisanu che sarebbe
però numero uno anche in Sardegna, oltre che in Calabria e
Puglia. Complicato il puzzle Camera dove si cerca di collocare nei
posti sicuri sia Giorgio Simeoni (che alle ultime Regionali ha mostrato
di avere un buon bagaglio-voti) sia la coordinatrice Beatrice Lorenzin
che Francesco Giro, consigliere politico di Sandro Bondi. Tra le new
entry nelle fila di Forza Italia, viene data ormai per certa quella
di Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, candidato in quota
Alternativa sociale alla Camera in Campania.
Mercoledì Pisanu a Cosenza
''La Calabria del futuro, fra sviluppo e sicurezza'' e' questo il
titolo del convengo in programma mercoledi' prossimo al Teatro Rendano
di Cosenza a cui e' stata annunciata la partecipazione del ministro
dell' Interno, Giuseppe Pisanu. I lavori saranno introdotti dal sen.
Antonio Gentile, di Fi, componente della Commissione parlamentare
antimafia. ''La campagna elettorale di Forza Italia in Calabria -
ha detto Gentile - sara' segnata da una forte mobilitazione democratica
ai moderati per costruire percorsi di sviluppo essenziali per la legalita',
ma anche rafforzamenti della sicurezza come condizioni per lo sviluppo.
Si tratta di due meccanismi che si intersecano e che hanno visto in
Pisanu un baluardo straordinario della democrazia diffusa e partecipata
e dell' intransigenza contro la criminalita'.
AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti.
Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno".
Diverse esclusioni e novità, molti spostamenti tra Camera
e Senato, la soddisfazione dei premiati e lo scontento di chi rimane
fuori. Dentro An il giorno dell'ufficializzazione delle liste per
Camera e Senato lascia il segno. Gianfranco Fini conferma in lista
molti suoi fedelissimi, tra cui Donato Lamorte, candidato in Lazio
e in Basilicata, Francesco Proietti, per il Lazio e Andrea Ronchi,
terzo in Umbria e Lombardia 1. E punta sui ministri: Altero Matteoli
è capolista per il Senato in Toscana e Abruzzo, Francesco Storace
nel Lazio, Gianni Alemanno, segue Fini nel Lazio. Non solo, ma sono
molti in lista che fanno riferimento ai due ministri di area sociale:
Marcello De Angelis, Maurizio Castro, Francesco Biava e Antonio Buonfiglio,
tutte new entry vicine ad Alemanno, sono in lista in Abruzzo (Senato),
Lazio, Liguria e Calabria (Camera). Con Storace sono il sottosegretario
Cesare Cursi, secondo al ministro nel Lazio per il Senato, seguiti
da Oreste Tofani e Andrea Augello. Tra le novità, le candidature
di Giulia Buongiorno e Giorgia Meloni nel Lazio, oltre a quella di
Maria Germontani in Lombardia 2 ed in Emilia Romagna. Un complesso
lavoro di tessitura che ha determinato molti spostamenti tra le due
Camere, specie da Montecitorio a Palazzo Madama: vanno al Senato Luigi
Ramponi, Maurizio Saia, Alessio Butti e Lo Surdo (i secondi in lista
in Lombardia per la Camera, oltre a La Russa, sono il ministro Mirko
Tremaglia, deciso a non trasferirsi al Senato, e Daniela Santanché);
e ancora, Pasquale Viespoli, Antonino Strano, Giuseppe Valentino e
Fabio Fatuzzo. Inevitabili le esclusioni. Restano fuori dalle liste
i senatori Specchia, Florino, Cozzolino, Ragno e De Masi, quest'ultimo
in trattative con Alternativa sociale per un posto nella circoscrizione
Campania due. "Stiamo valutando e la sua non è l'unica
richiesta", dice Alessandra Mussolini ad Apcom. Fuori anche i
deputati Anedda, Cristaldi, Paolone e Cola. C'è poi il caso
di Maurizio Leo e Gustavo Selva. Il primo, esperto in questioni economiche,
era inizialmente previsto quarto nella lista Piemonte 1 per la Camera,
ma ha rinunciato: "Non sarei stato rieletto - dice - e preferisco
tornare pro rettore della scuola superiore di economia e finanza.
Mi sarebbe piaciuto continuare, ma non sceglierò altri partiti".
Più amara la reazione di Selva, Presidente della Commissione
Esteri, pronto a lasciare il partito, previsto terzo Veneto e secondo
in Umbria per il Senato. "Non posso accettare", commenta,
portando la stessa motivazione di Leo: in quelle posizioni, l'elezione
è pressoché impossibile.
L'elenco dei capilista nelle circoscrizioni della Camera dei
Deputati per le elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006:
PIEMONTE 1: 1) Fini Gianfranco 2) Siliquini Maria Grazia 3) Salerno
Roberto 4) Ghiglia Agostino 5) Vignale Gianluca. PIEMONTE 2: 1) Fini
Gianfranco 2) Zacchera Marco 3) Mancuso Gianni 4) Siliquini Maria
Grazia 5) Invernizzi Ambrogio 6) Botta Marco. LOMBARDIA 1: 1) Fini
Gianfranco 2) La Russa Ignazio 3) Ronchi Andrea 4) Frassinetti Paola
5) De Corato Riccardo 6) Armani Pietro 7) Gamba Pierfrancesco 8) Landi
Giampaolo. LOMBARDIA 2: 1) Fini Gianfranco 2) Tremaglia Mirko 3) Saglia
Stefano 4) Airaghi Marco 5) Germontani Maria Ida 6) Armani Pietro
7) Arrighi Alberto. LOMBARDIA 3: 1) Fini Gianfranco 2) Santanche'
Daniela 3) Grillotti Lamberto 4) Maccari Carlo 5) Nola Carlo 6) Roverselli
Paola. VENETO 1: 1) Fini Gianfranco 2) Urso Adolfo 3) Giorgetti Alberto
4) Conte Giorgio 5) Donazzan Elena 6) Ascierto Filippo 7) Bellotti
Luca. VENETO 2: 1) Fini Gianfranco 2) Urso Adolfo 3) Giorgetti Alberto
4) Castro Maurizio 5) Turchetto Maria Giulia Friuli. FRIULI VENEZIA:
1) Fini Gianfranco 2) Menia Roberto 3) Contento Manlio 4) Franz Daniele
5) Olivotto Silvana 6) Gentile Fabio 7) Rosolen Alessia. TRENTINO
ALTO ADIGE: 1) Fini Gianfranco 2) Urso Adolfo 3) Holzmann Giorgio.
LIGURIA: 1) Fini Gianfranco 2) La Russa Ignazio 3) Minasso Eugenio
4) Gatti Giacomo. EMILIA ROMAGNA: 1) Fini Gianfranco 2) Raisi Enzo
3) Foti Tommaso 4) Germontani Maria Ida 5) Biava Francesco 6) Petri
Roberto. TOSCANA: 1) Fini Gianfranco 2) Migliori Riccardo 3) Martinelli
Marco 4) Perina Flavia 5) Ulivi Roberto 6) Martini Luigi 7) Bianconi
Maurizio. UMBRIA: 1) Fini Gianfranco 2) Benedetti Valentini Domenico
3) Ronchi Andrea 4) Spagnoli Carla. MARCHE: 1) Fini Gianfranco 2)
Ciccioli Carlo 3) Conti Giulio 4) Barbaro Claudio 5) Romagnoli Franca.
MOLISE: 1) Fini Gianfranco 2) Moffa Silvano 3) Mancini Giovancarmine.
ABRUZZO: 1) Fini Gianfranco 2) Buontempo Teodoro 3) Castellani Carla
4) Castiglione Alfredo 5) Sospiri Lorenzo. LAZIO 1: 1) Fini Gianfranco
2) Alemanno Giovanni 3) Gasparri Maurizio 4) Bongiorno Giulia 5) Buontempo
Teodoro 6) Lamorte Donato 7) Mazzocchi Antonio 8) Meloni Giorgia 9)
Moffa Silvano 10) Consolo Giuseppe 11) Proietti Cosimi Francesco 12)
Angelilli Roberta 13) Aracri Francesco. LAZIO 2: 1) Fini Gianfranco
2) Pedrizzi Riccardo 3) Rampelli Fabio 4) Rositani Guglielmo 5) Meloni
Giorgia 6) La Starza Giulio 7) Meroi Marcello. CAMPANIA 1: 1) Fini
Gianfranco 2) Nespoli Vincenzo 3) Taglialatela Marcello 4) Castiello
Giuseppina 5) Pezzella Antonio. CAMPANIA 2: 1) Fini Gianfranco 2)
Landolfi Mario 3) Cirielli Edmondo 4) Cosenza Giulia 5) Bocchino Italo.
BASILICATA: 1) Fini Gianfranco 2) Gasparri Maurizio 3) Lamorte Donato
4) Laurita Vincenzo. PUGLIA: 1) Fini Gianfranco 2) Amoroso Francesco
3) Filipponio Angiola 4) Lisi Ugo 5) Pepe Antonio 6) Patarino Carmelo
7) Buonfiglio Antonio. CALABRIA: 1) Fini Gianfranco 2) Gasparri
Maurizio 3) Napoli Angela 4) Buonfiglio Antonio. SICILIA
1: 1) Fini Gianfranco 2) Lo Presti Antonino 3) Scalia Giuseppe 4)
Cannella Giampiero 5) Fragala' Vincenzo. SICILIA 2: 1) Fini Gianfranco
2) Catanoso Basilio 3) Briguglio Carmelo 4) Bono NicolA 5) Rao Stella
6) Carrara Antonino 7) Trantino Maria Novella. SARDEGNA: 1) Fini Gianfranco
2) Porcu Carmelo 3) Murgia Bruno 4) Liori Antonello.
L'elenco dei capilista di Alleanza Nazionale nelle circoscrizioni
del Senato
PIEMONTE: 1) Martinat Ugo 2) Menardi Giuseppe 3) Fruttero Andrea 4)
Mantini Anna. LOMBARDIA: 1) Mantica Alfredo 2) Butti Alessio 3) Valditara
Beppe 4) Losurdo Stefano 5) Caruso Antonino. VENETO: 1) Ramponi Luigi
2) Saia Maurizio 3) Selva Gustavo 4) Danieli Paolo. FRIULI VENEZIA
GIULIA: 1) Collino Giovanni 2) Lippi Paris 3) Marin Roberto 4) Bandi
Angela. LIGURIA: 1) Bornacin Giorgio 2) Plinio Gianni 3) Lucchesi
Marisa. EMILIA ROMAGNA: 1) Berselli Filippo 2) Balboni Alberto 3)
Morselli Stefano. TOSCANA: 1) Matteoli Altero 2) Mugnai Franco 3)
Totano Achille 4) Cellai Marco. UMBRIA: 1) Saporito Learco 2) Selva
Gustavo. MARCHE: 1) Baldassarri Mario 2) Magnalbo' Luciano 3) Castelli
Guido 4) Ballante Ivana Molise 1) Di Sandro Filoteo 2) Di Pietro Teresio.
ABRUZZO: 1) Matteoli Altero 2) De Angelis Marcello 3) Zappacosta Lucio
4) Guarracino Maria Rita. LAZIO: 1) Storace Francesco 2) Cursi Cesare
3) Tofani Oreste 4) Allegrini Laura 5) Augello Andrea. CAMPANIA: 1)
Viespoli Pasquale 2) Pontone Francesco 3) Paravia Antonio 4) Coronella
Gennaro 5) Bobbio Luigi. BASILICATA: 1) Buccico Emilio Nicola 2) Digilio
Egidio. PUGLIA: 1) Divella Francesco 2) Mantovano Alfredo 3) Curto
Euprepio 4) Lambresa Stallone Anna Lucia. CALABRIA: 1) Valentino
Giuseppe 2) Bevilacqua Francesco. SICILIA: 1) Nania Domenico
2) Strano Antonino 3) Battaglia Antonio 4) Fatuzzo Fabio Sardegna
1) Delogu Mariano 2) Diana Mario
La Napoli (candidata) accusa “Tutti
conoscono killer e mandanti di Fortugno”
''Anche le pietre calabresi sanno che si conoscono killer, basisti
e mandanti dell'omicidio Fortugno''. Lo ha detto la vice presidente
della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli (An), questa
sera intervenendo a Catanzaro ad un convegno sulla criminalita' organizzata,
organizzato da un sindacato di polizia. ''Sono scesi in corteo da
Roma - ha affermato - per sfilare a Locri, dicendo che non volevano
i voti della mafia, mentre erano circondati da gente che era stata
eletta con i voti della mafia. Circola negli ambienti parlamentari
- ha poi detto - la notizia che l'inchiesta e' stata definita. Se
la magistratura inquirente dovesse fare uscire qualsiasi risultanza
dopo il 10 aprile, si renderebbe responsabile dell'aumento della mafia,
ma anche della paura delle gente. Molte indagini, e non solo quella
relativa all'omicidio Fortugno - ha detto ancora- sono chiuse nei
cassetti''.
Napoli: “AN potrà diventare
il primo partito in Calabria”
''Spero e sono convinta che An potra' diventare in Calabria il primo
partito perche' ha l' orgoglio di avere bene operato in tutte le sue
rappresentanze e di avere portato le problematiche, in parte anche
esaudite, che attanagliano la regione anche nelle sedi governative
e nelle sedi istituzionali a livello nazionale''. A dirlo, parlando
con i giornalisti a margine di un convegno a Catanzaro, e' stata la
vice presidente della Commissione antimafia, Angela Napoli, che sara'
candidata al terzo posto, dopo Gianfranco Fini e Maurizio Gasparri,
nella lista di An alla Camera. ''Sono fiduciosa - ha aggiunto - anche
grazie al gran numero di elettori che risultano indecisi rispetto
alla prospettiva di voto. Credo che vadano incoraggiati, che occorre
fare capire che il non voto penalizza comunque la buona politica e
non risolve i problemi e che bisogna avere il coraggio di scegliere''.
''Sono contenta - ha concluso la Napoli - del posto che il partito
mi ha voluto assegnare, ma e' un posto di grande responsabilita'.
E' un posto che mi impone di tirare la corsa a tutto il partito, come
d' altra parte il nuovo sistema elettorale impone a tutti i candidati
al di la' della posizione in lista''.
Proseguono le trattative tra Craxi e l’Ulivo
La candidatura di Bobo Craxi nelle liste dell'Ulivo in Lombardia
3 potrebbe non restare un caso isolato. I ''Socialisti'' stanno infatti
verificando con l'Ulivo la possibilita' di ricorrere alla desistenza
della loro lista anche in una circoscrizione per il Senato in Sicilia,
a favore di Vincenzo Milioto, l'altro deputato che con Bobo Craxi
ha rotto con Gianni De Michelis per passare con il centrosinistra..
Resta comunque deciso che, salvo queste eccezioni, sara' presentata
in tutta Italia la lista del Garofano passato al centrosinistra, e
in Piemonte i craxiani schiereranno liste di solo donne. Nel loro
quartier generale di Piazza Santi Apostoli, i ''Socialisti'' manifestano
ottimismo sulla possibilita' di conquistare almeno un paio di senatori,
in Calabria e in Puglia, e forse anche un terzo in Campania. In Calabria
, per il Senato il capolista dovrebbe essere Franco Crino (Saverio
Zavettieri, leader indiscusso del partito calabrese, dovrebbe invece
guidare la lista per la camera. In Puglia Bobo Craxi ha stretto un'alleanza
con i ''socialisti autonomisti'' del potente assessore regionale alla
sanita' Alberto Tedesco. A Roma, invece, verra' candidato l'attuale
presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mormino. Candidature sono
state offerte anche a Vittorio Sgarbi (che pero' alla fine potrebbe
preferire la candidatura con il Mpa di Raffaele Lombardo) e all'ex
dirigente del Psi Carmelo Conte, che ha ricevuto un'analoga offerta
anche da Gianni De Michelis.
Bertinotti a Cosenza criticato per l’esclusione
Ferrando
Il segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, e' stato
criticato oggi, in occasione della sua visita a Cosenza, per la decisione
di escludere Marco Ferrando dalla lista del partito per il senato.
A rivolgere le maggiori critiche a Bertinotti, secondo quanto e' detto
in una nota di Progetto Comunista-Sinistra del Prc, e' stato, nel
suo intervento, Franco Piperno, ex leader di Potere operaio ed ex
assessore comunale di Cosenza. Alle critiche di Piperno sono poi seguite
le contestazioni un gruppo di studenti giovani comunisti dell' Universita'
della Calabria, che hanno anche esposto uno striscione con la scritta:
''gli impresentabili, regia di Fausto Bertinotti''. In Calabria, prosegue
la nota di Progetto comunista, ''le iniziative per ottenere il reinserimento
di Ferrando nella lista del Prc e' lungi dall' essersi esaurita. Continuano
infatti, in questi giorni, le prese di posizione che chiedono alla
segreteria di ritornare sulle sua decisioni. E sono ormai centinaia
i circoli del Prc che si sono pronunciati in tal senso''.
I problemi sono altri non la candidatura Caruso
''Trovo che sia davvero una cattiva politica quella che invece di
parlare dei veri problemi, ed in primo luogo della disoccupazione
e del rischio dei lavoratori di perdere il posto, discute la candidatura
di una persona che, peraltro, e' stato un leader di movimento''. ''Bisogna
che la politica - ha aggiunto Bertinotti - torni ad occuparsi di come
vive la gente quotidianamente. Altrimenti sara' la gente a smettere
di occuparsi di politica''.
Vicenda Polti esempio di abbandono del sud
''La vicenda della delocalizzazione dello stabilimento della Polti
di Piano Lago e' la dimostrazione di come sia mancata nel nostro Paese
una politica industriale. Lo Stato non c' e' e i governi locali risultano
impotenti''. ''Appare sempre piu' evidente - ha aggiunto Bertinotti
- come il Mezzogiorno sia stato abbandonato. Accade cosi', e la vicenda
della Polti lo conferma, che quel poco di occupazione che c' e' si
possa volatilizzare''.
Vicenda Enel: il Governo Francese ha difeso i suoi lavoratori
''Il Governo francese, nell' operazione Gdf-Suez, ha sicuramente sbagliato
perche' ha adottato una misura protezionistica. Ma e' anche vero che
in questo modo ha difeso gli interessi della sua industria e dei suoi
lavoratori. Comportamento che il Governo italiano non ha mai adottato''.
''Possibile - ha aggiunto Bertinotti - che il Governo italiano sia
l'unico che non difende gli interessi dei suoi lavoratori e dei suoi
disoccupati?''
Problema Loiero non mi interessa: occupiamoci della gente
"Sono problemi che non mi interessano. Noi stiamo assistendo
ad una divisione del mondo in due. Anche in Italia, anche nel Mezzogiorno.
C'e' una parte della gente che vive i problemi quotidiani e che si
sbatte per arrivare alla fine del mese e non sa se ci arriva; ed un'altra
parte che si occupa di questo o quello, anche di me, Caruso o Loiero".
"La politica - ha aggiunto Bertinotti - deve tornare ad occuparsi
di come vive la gente quotidianamente, altrimenti penso che sia la
gante a smettere di occuparsi della politica".
La ndrangheta forte perché dentro l’economia
legale
''La 'ndrangheta come le mafie ha costruito il suo potere entrando
nella economia legale. E' forte qui, perche' e' forte nelle grandi
banche del Nord''. ''Allora ci vuole una politica che, contrastando
il potere della 'ndrangheta sul territorio, recida i suoi legami con
l'economia - ha aggiunto Bertinotti - Per esempio reintroducendo una
tassazione delle rendite, un controllo dei flussi finanziari e mettendo
fine a questo mercato illegale che ha fatto la fortuna di pochi e
la sfortuna di tanti''.
La sfida con la Rosa nel Pugno è sull’economia
"La sfida con la Rosa nel Pugno non e' sui Pacs, su cui siamo
d'accordo. E' sulle politiche economiche e sociali". "Noi
siamo - ha aggiunto - per la eliminazione della legge 30, loro l'hanno
difesa, loro cioe' hanno difeso una politica liberista e noi invece
vogliamo appunto cambiare l'Italia".
Adamo (DS) : “La mia candidatura non è
una fuga”. Latorre (DS) "Banca del sud ennesimo imbroglio"
''Ho aderito alla proposta di candidatura nella lista dell' Ulivo
alla Camera dei Deputati per puro spirito di servizio. La mia dovra'
essere, innanzitutto, una candidatura al servizio di un progetto di
Governo finalizzato a rafforzare il processo di cambiamento in Calabria''.
A sostenerlo e' stato Nicola Adamo, segretario dei Ds della Calabria
e vice presidente della Giunta regionale, che ha rimarcato che non
si tratta di ''fuga o congedo dall' esperienza di Governo Regionale''.
''Non e' indifferente per i calabresi - ha aggiunto - per l' interlocuzione
della stessa Giunta Regionale, una svolta al Governo nazionale. La
nuova legge elettorale e' altro rispetto a quelle precedenti. Oggi
non si chiede un voto personalizzato. Non c' e' piu' l' uninominale,
ne' il proporzionale con l' espressione delle preferenze. Bisogna
votare perche' Prodi sia il nuovo Presidente del Consiglio, votare
la lista dell' Ulivo, capeggiata da Prodi, per garantire stabilita'
e qualita' del Governo. Bisogna votare per il programma di Governo
rispetto al quale la Calabria non puo' essere agente passivo, ma soggetto
protagonista''. ''L' Ulivo - ha proseguito Adamo - e' anche un progetto
per semplificare il sistema politico; si affaccia sulla scena un nuovo
soggetto unitario, plurale, progressista e riformista. La mia 'candidatura
di servizio', quindi, e' la sottoscrizione di una adesione responsabile
ed attiva a questo progetto. Altro che fuga o congedo dall' esperienza
di Governo Regionale''. ''La mia presenza in lista - ha sostenuto
Adamo - e' soprattutto la certificazione di un riconoscimento e di
una valorizzazione dell' attivita' amministrativa svolta in questi
primi mesi dalla Giunta Regionale. Un lavoro appena iniziato, per
il cui compimento sara' necessaria una fase di medio-lungo termine
che impegna, almeno, l' intera legislatura in corso''. ''Per quanto
mi riguarda - ha concluso Adamo - ritengo prioritario l' impegno di
non tradire il mandato conferito lo scorso anno dai calabresi per
il Governo della Regione. La scelta di un mio impegno diretto nella
campagna elettorale sara' assunta in piena coerenza e lealta' con
quel mandato''.
Latorre (DS): “La Banca del Sud
un ennesimo imbroglio”
''L' ennesimo grande imbroglio ai danni del Mezzogiorno, quella Banca
del Sud sponsorizzata con grande enfasi dal ministro Tremonti, non
nascera' mai ed e' solo un' arma per la campagna elettorale. E' una
proposta che ci riporta indietro e rischia di peggiorare una situazione
gia' difficile''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Nicola Latorre,
senatore dei Ds e componente la segreteria nazionale del partito.
''Una soluzione pasticciata - aggiunge Latorre - che puo' dar vita
al massimo ad una sottospecie di riedizione della Cassa del Mezzogiorno.
Si cerca di inserire in modo surrettizio un'ulteriore, inutile, forma
di mediazione politica per condizionare e opprimere le regioni del
sud, che ha bisogno invece di diventare una priorita' del governo.
Le banche nel Sud ci sono. Quelle che mancano sono politiche del credito
e fiscali che realmente favoriscano le imprese del Mezzogiorno. Politiche
che l'esecutivo Berlusconi non ha mai fatto nei suoi cinque anni di
vita, ma che faremo noi a partire dal 10 aprile, dopo aver vinto le
elezioni''.
N. Oliverio (DL) “Il Margherita Express una tappa importante”
02/03 “Una tappa importante in una parte del Paese con tante
potenzialità che hanno bisogno di essere valorizzate e tutelate.
Un momento di incontro positivo con i tutti i cittadini che sono i
protagonisti della campagna elettorale della Margherita”. E’
questo il commento dell’onorevole della Margherita, Nicodemo
Oliverio, a proposito della tappa del Margherita Express in Calabria.
“La scelta della Margherita di attraversare l’Italia in
treno non è casuale. Nasce dall’esigenza di incontrare,
conoscere, ascoltare tutte le realtà territoriali, di andare
incontro a quel patrimonio di idee, talenti, qualità di cui
il nostro Paese è ricco e che ha bisogno di ricevere spinte
positive, attenzioni, fiducia. Le sfide che abbiamo davanti sono difficili
ed impegnative, c’è bisogno di ridare fiducia alle famiglie,
di incoraggiare i giovani, di valorizzare le imprese, di tutelare
gli anziani e le categorie deboli. Per affrontare queste sfide c’è
bisogno dell’impegno e del lavoro di tutti, ma c’è
bisogno, soprattutto, di attivare le risorse, e sono tante, che sono
presenti nel territorio, quel patrimonio di competenze e qualità
di cui è piena l’Italia. Per questo motivo domani in
Calabria i rappresentanti della Margherita visiteranno alcune eccellenze
del territorio ma, soprattutto, incontreranno i cittadini calabresi
cercando di farsi portavoce delle loro esigenze e delle loro speranze
per il futuro”.
Sondaggio SWG-L’Espresso: Aumenta il vantaggio
dell’Unione +4,6 51,8% A 47,2%
Aumenta il vantaggio dell'Unione sulla Cdl nella rilevazione settimanale
della Swg per L'Espresso. Lo scarto tra le due coalizioni negli orientamenti
di voto degli italiani (mille interviste telefoniche con il sistema
Cati, realizzate il 23-24 febbraio) e' infatti del 4,6% a vantaggio
del centrosinistra, mentre la scorsa settimana (17 febbraio) si fermava
al 3,2%. L'Unione, in particolare, raccoglie alla Camera il 51,8%
dei consensi (era 51% sette giorni fa) contro il 47,2% della Cdl (era
47,8%). Al Senato il distacco e' ancora maggiore: Unione al 52,5%
(era 52), Cdl al 47% (era 47,5), con 5,5 punti di scarto. Nel centrodestra
alla Camera, Forza Italia aumenta di due decimi di punto e arriva
al 18,7%, An e Udc restano sostanzialmente stabili (13% e 6,1% rispettivamente)
e la Lega perde due decimi per arrivare al 5%. Nel centrosinistra,
stabili al Senato Ds e Margherita (20,5% e 12,2%) mentre il Listone
alla Camera raccoglie il 32,4% (+0,4 rispetto al 17 febbraio). Ecco
i dati relativi ai singoli partiti alla Camera, con tra parentesi
le variazioni rispetto alla scorsa settimana. UNIONE: Lista Unitaria
32,4% (-0,4), Rosa nel pugno 2,5% (+0,1), Verdi 2,5 (stabile), Lista
Di Pietro 2,2 (-0,2), Pdci 1,4 (-0,2), Udeur 1,4 (+0,2), Prc 6,9 (-0,2),
lista consumatori 0,5 (-0,2), partito dei pensionati 1 (+0,1). Totale:
51,8% (+0,8). CDL: Forza Italia 18,7% (+0,2), Udc 6,1 (-0,1), An 13
(-0,2), Lega Nord-Movimento per l'autonomia di Lombardo 5 (-0,2),
Dc-Nuovo Psi 1,6 (+0,1), Fiamma tricolore 0,6 (+0,1), Movimento Sociale
Rauti 0,4 (stabile), Alternativa sociale 1,1 (+0,2), Pli 0,4 (stabile),
Pri 0,4 (-0,1), Riformatori liberali 0,3 (-0,1). Totale: 47,2 (-0,6).
ALTRI PARTITI 1 (-0,2) INDECISI 14,2 (-0,7) ASTENUTI 7,2 (-0,5)
Abacus: Gap stabile tra i poli. Unione sopra il
4.5%
Non cambia il distacco tra gli schieramenti: l'Unione risulta davanti
al centrodestra di 4,5 punti percentuali. La fotografia scattata da
Abacus per Sky e' identica a quelle delle ultime due settimane. Il
rilevamento, condotto il 27 e 28 febbraio, evidenzia minime variazioni
per pochi partiti. I Ds rimangono al 24 per cento, la Margherita al
10, FI al 21,5, mentre An scende dello 0,5 (collocandosi 12 per cento),
come la Lega (dal 5 al 4,5 per cento). Salgono l'Udc (dal 6 al 6,5
per cento) e altri minori della Cdl (dal 2 al 2,5 per cento). Nel
centrosinistra tutto rimane invariato. Quanto alla proiezione su deputati
e senatori, a Montecitorio il premio di maggioranza nazionale assicurerebbe
all'Unione 340 deputati contro i 277 della Cdl, mentre a Palazzo Madama
la differenza tra le due coalizioni sarebbe di soli sette seggi.
Informazioni sulle elezioni
Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In
Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato
E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella
prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari.
La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne
avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati.
Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione
elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618
CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12
SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309
Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e
la par condicio
Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali
per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio:
il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel
corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte
le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera'
oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu
ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche
e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'',
ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere
in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano
altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici
che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''.
Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101
episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'',
aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita'
politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che
la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche
difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'',
ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione.
Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica
e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile
dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che
sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato
voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con
riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi
i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392
femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati
sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando
un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista
da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per
l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno
nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni,
vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni.
Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra'
insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria.
La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a
34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non
esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale'
e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali
per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al
voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa
alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi
temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita
dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita'
di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale
dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli
scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare
questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta,
che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento
a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati
eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni,
del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori
che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi'
24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono
partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno
il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro
lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o
gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano
presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera,
presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e
presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei
candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari
modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto
Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente
di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari
a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali),
all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare
per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori
Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
Le tappe del procedimento preparatorio al voto
Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi
mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto
ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che
e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale
preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello
della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati
che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera
o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno
con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito
del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare
una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al
deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano
a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano
nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza
politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di
ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione
elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna
lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore
a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione.
La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della
Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale
per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del
35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del
Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del
voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha
a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute
le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione
sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone
di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo
contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista
l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica
fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile)
e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di
scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono
essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14
del giorno successivo.
Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario
fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo
Capo dello Stato.
Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato
il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri
ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi
elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria.
La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi
il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura)
e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura
e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo
nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato
nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche,
quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio
e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative
(per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali
in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione.
Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente
della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha
spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la
redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di
rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende
necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri.
In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio,
le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio
per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni
e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio
(dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali
in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro
il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova
legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento,
premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la
campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre
il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda
e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal
Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara'
chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato
di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate
la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro
15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati
i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica
per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi.
Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni
e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il
voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio
viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative,
che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino,
Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento
delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione
Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera.
Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche
di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale,
che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare
la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale.
E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30
giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.