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Elezioni politiche 9/10 aprile

 

Presentato a Lamezia il progetto che punta al partito democratico. Loiero: “Non un altro partito ma le basi per il futuro partito democratico”

21''Non vogliamo fare un altro partito, ma avremmo l' ambizione di gettare le fondamenta del Partito democratico che verra'''. Cosi' Agazio Loiero questa sera nel corso della convention di fondazione del Partito democratico meridionale ha spiegato non solo il perche' della nascita di questa nuova formazione politica, ma anche come immagina che essa sia. Un partito, ha proseguito Loiero, ''che abbia una sua carica distruttrice dei vecchi canovacci, un partito fortemente innovativo che dovrebbe fare i conti con i cambiamenti di questi ultimi decenni e che guardi al federalismo vero che permetta di crescere dall' interno. Un partito in cui tutti possano dire la loro, che riconosca le differenze, non un partito insapore, eclettico, che si compone di una molteplicita' di reti e che ricorra sempre piu' alle primarie. Noi faremo primarie dovunque c' e' difficolta' nelle scelte. Per questa idea siamo qui tutti quanti. E' una nave che parte, magari piccola, anche se la dimensione di questa sala non mi da' l' idea dell' essere piccola e che se pure fosse piccola tiene alta la fiaccola della liberta'''. Loiero ha fatto anche riferimento alla rottura con il suo ex partito, la Margherita: ''questo partito e' nato con una frattura e, naturalmente, nella ribellione che c' e' stata si e' immaginato che l' approdo naturale potesse essere il Partito democratico. La colpa della frattura non puo' essere solo da una parte. La prima colpa e' di questa legge elettorale che e' una legge elettorale immonda. C' e' stato un fulmineo adattamento del centrosinistra a questa nuova legge che e' stata si' voluta da Berlusconi, che nei fatti l' aveva gia' adottata negli anni scorsi, ma che ha finito per fare comodo piu' al centrosinistra che al centrodestra. Io penso che su questa legge avrei fatto qualcosa di piu' di quello che ha fatto Ciampi, perche' non e' in linea con l' articolo 67 della Costituzione. Noi possiamo veramente dire - si e' infine chiesto - che chi viene catapultato in questo modo in Parlamento davvero e' senza vincolo di mandato?''. A questo punto tra gli applausi del pubblico, Loiero ha spiegato che ''i partiti, subita questa legge, sarebbero dovuti andare nel territorio e confrontarsi''. Loiero quindi ha fatto esplicito riferimento alla decisione della Margherita di espellere lui e i suoi fedelissimi dal partito: ''Il linguaggio del documento - ha affermato - con cui siamo stati espulsi appartiene ad un linguaggio burocrate. Cio' dimostra che i partiti di oggi non hanno le antiche virtu' ma gli antichi difetti. Mi chiedo: dov' e' la capacita' di ascolto di cui spesso aveva parlato Rutelli? Dovevo essere punito perche' subordinato ed io con una lettera due giorni prima avevo chiesto un confronto. Non ho nessuna convenienza a fare quello che ho fatto. Non sono candidato e posso avere problemi di stabilita', ma ci sono cose che devono essere fatte perche' sono giuste''. Il presidente della Regione ha quindi spostato l' attenzione su quanto fatto in questi mesi dalla Giunta da lui guidata ricordando che in campagna elettorale il centrosinistra aveva detto ''che con questa Giunta questa regione non sarebbe stata piu' eterodiretta e noi - ha sostenuto - in questo anno abbiamo fatto delle cose che sono rivoluzionarie e che sono state elencate in tutti i programmi dei governi di centrodestra e centrosinistra come ad esempio la cittadella regionale. Noi vogliamo tornare ad essere una regione che programma''. Loiero, infine, a rimarcare l' attenzione del Pdm nei confronti della Calabria ha evidenziato che ''i capilista delle altre liste sono capilista catapultati da altre regioni. Fuda e Pirillo invece sono due capilista calabresi''. Al riguardo ha chiesto: ''Possiamo continuare ad essere considerati come una colonia? Possiamo ancora essere un territorio di luogotenenza?''.

Tremonti in Calabria

Sorgera' in Calabria una delle tre scuole di formazione della magistratura previste dalla legge di riforma dell' ordinamento giudiziario. Lo ha annunciato il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti, intervenendo ad una manifestazione a Soverato. E' stato lo stesso Tremonti ad individuare la Calabria quale regione in cui realizzare la struttura
Solo al sud manca una banca propria
''Quando vado in giro mi dicono che D' Alema non e' d' accordo sulla banca del sud. Ammetto che D' Alema di banche se ne intende piu' di me. Invece, il Mezzogiorno e' l' unica grande area d' Europa senza una banca propria, cioe' espressione del proprio territorio''. A dirlo e' stato il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti, oggi a Reggio Calabria per partecipare ad una manifestazione di Forza Italia. ''Sono riuscito, nell' ultima Finanziaria - ha aggiunto Tremonti - a fare istituire un comitato promotore della banca, che si e' gia' insediato nei giorni scorsi, cui spettera' il compito di dire come sara' questa banca. Non servono capitali pubblici, anche perche' lo vieterebbe l' Europa. A mio parere il capitale deve essere diffuso, popolare, ed in tal senso ho suggerito che le azioni abbiano il taglio di un euro perche' il capitale delle banche e' la fiducia popolare''.
Se vince l’Unione Italiani più poveri
''Se vince l' Unione il giorno dopo gli italiani saranno piu' poveri''. E' quanto ha affermato il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti, intervenendo questo pomeriggio ad una iniziativa elettorale di Forza Italia a Reggio Calabria. ''Se vincono - ha aggiunto Tremonti - faranno una cosa inaccettabile, immorale e irrazionale: tassare in modo retroattivo i titoli, violando la legge. I ricchi, come ci dice il Sole 24 Ore, portano gia' fuori i loro capitali mentre la povera gente non sarebbe in grado di difendersi''.
Prodi un agente commerciale della Cina
''La Cina e' un problema dell'economia italiana. Se tu perdi il posto di lavoro, se il tuo capannone chiude sai che e' dovuto al fatto che i capitali sono andati in Asia''. Cosi' il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti, ha parlato, a Reggio Calabria, dei problemi del commercio internazionale intervenendo ad una manifestazione di Forza Italia. ''Nel 2001 - ha aggiunto Tremonti - la Cina entra nel Wto. Una decisione che invece, a mio parere, sarebbe dovuta avvenire in maniera piu' lenta e graduale. La Cina e' una difficolta'. Il petrolio e' raddoppiato? Il riscaldamento per le nostre famiglie e' raddoppiato? Forse perche' fa freddo in Siberia, o, invece, perche' e' cambiato il mondo? Ecco perche' il processo doveva essere piu' lento. In tal senso se uno vota Unione vota per la Cina, perche' Prodi e l' agente commerciale della Cina, la quinta colonna della Cina. E il programma dell' Unione e' globalista, mondialista, cinese''. ''C'e' una ragione - ha proseguito Tremonti - per cui la fabbrica di Prodi e' gialla, la copertina del programma di Prodi e' gialla, il camion di Prodi e' giallo. La settimana scorsa Prodi, dove parlava in maniera molto riservata? Con i cinesi a Milano. Molta prudenza, dunque, poiche' la Cina non e' solo un fatto commerciale, ma e' anche un fatto militare, lo vedremo, lo pagheremo''.
La sinistra blocca i cantieri
''In questo momento sono necessarie piu' infrastrutture e piu' opere pubbliche e soprattutto avere piu' energia. Io sono per i cantieri e la sinistra e' per bloccarli''. Lo ha detto Giulio Tremonti, ministro dell' Economia, intervenendo ad una manifestazione di Forza Italia a Reggio Calabria.

La parola ai candidati

- Rosa Calipari (DS) ''In Calabria sono circondata dall' affetto della gente e sono sorpresa di averlo trovato anche qui a Roma, insieme al grande entusiasmo e sostegno per la mia candidatura''. Lo ha detto Rosa Calipari, vedova del funzionario del Sismi ucciso in Iraq, poco prima della cena elettorale di autofinanziamento che la vede protagonista in un hotel della capitale, dove e' candidata per i Ds al Senato. La Calipari, numero 2 nella lista per il Senato in Calabria, ha voluto questa sera lanciare anche la sua campagna elettorale nel Lazio, con a fianco, tra i 350 invitati, anche il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha mandato un messaggio di ''stima e ringraziamento'', non potendo essere presente perche' impegnato nelle fasi finali dell'approvazione del nuovo Piano regolatore di Roma. ''L'affetto che trovo qui - ha osservato la Calipari - dimostra che la controriforma voluta dal centrodestra che ha eliminato la preferenza, non ha spezzato il rapporto degli elettori con i candidati''. ''Il mio cognome ha un senso simbolico nella direzione della difesa delle istituzioni - ha poi aggiunto -, ma la scelta del mio impegno politico deriva anche dall'essere figlia di una famiglia socialista ed e' quindi coerente sul piano ideale e personale''. Il nonno di Rosa Calipari, Pietro Mancini, e' stato uno dei padri costituenti e lo zio, Giacomo Mancini, e' stato uno degli esponenti di spicco del Psi. A sottolineare la tradizione socialista di Rosa Calipari e' stato anche il presidente Marazzo. ''Rosa sara' una grande sorpresa. Qualcuno - ha osservato Marrazzo - ha voluto dipingere la sua candidatura come figlia di un evento drammatico. Invece nasce da una famiglia che e' un patrimonio della sinistra. Dara' sicuramente il suo contributo in Calabria, ma anche per il Lazio, impegnandosi sul fronte della difesa della legalita' e della sicurezza che e' un tema importante per il Paese''
- Tursi Prato(Psdi) Noi rispettiamo la destra e chi, come me, con la destra cosentina e con la parte piu' evoluta di essa ha costruito percorsi di innovazione, insieme al compianto Giacomo Mancini, ha il diritto di chiedere i voti della destra: contro l'antifascismo di maniera che viene agitato in campagna elettorale che noi, proprio nel solco di Matteotti e Saragat,riteniamo importnate consegnare alla storia . E' quanto dichiara il candidato al Senatoper il Psdi, Pino Tursi Prato le nuove generazioni possono davvero fare politica nell'odio e nell'anti ? - Si chiede Tursi Prato-Noi riteniamo che questo discorso sia profondamente sbagliato e legittimi l'anticomunismo strumentale di Berlusconi Molti elettori calabresi sono delusi dalla Destra - afferma Tursi Prato- e noi speriamo che al Senato possano votare un partito moderato , che sta nel centrosinistra con la sua idea riformista e che combatte contro odi e pregiudizi.
- Antonio Bevacqua (DL), interviene dopo il doppio appuntamento che ha visto protagonista il Presidente della Margherita Francesco Rutelli a Catanzaro e Vibo Valentia. Dobbiamo ritenerci entusiasti di questo avvio di campagna elettorale. Tante e qualificate presenze hanno dato il senso della forza della Margherita e dell'Ulivo e ci confortano per il positivo risultato elettorale che certamente otterremo. Anche domenica Rutelli ha tenuto a sottolineare che priorita' assoluta e' la ripresa dello sviluppo: per vincere il declino dell'economia e per ridare prospettive di benessere agli italiani, dopo gli anni di impoverimento provocati dal centrodestra. Ai tanti imprenditori che erano presenti, Bevacqua vuole ribadire quanto l'Ulivo punti sulla crescita economica, e sull'aumento della competitivita' soprattutto delle nostre aziende meridionali. Uno sviluppo equilibrato che incroci le risorse dei territori con le potenzialita' dei settori produttivi, che valorizzi le dinamiche industriali insieme con quelle territoriali. Il Mezzogiorno e la Calabria deve diventare un motore per la crescita economica di tutto il Paese. Questo significa valorizzarne le filiere produttive e collegarle con lo sviluppo dei paesi mediterranei, usando gli strumenti indicati nelle nostre proposte: dalla fiscalita' di vantaggio da rinegoziare in sede comunitaria ad una infrastrutturazione essenziale del territorio che valorizzi i collegamenti sia con il Nord sia con il Sud Est.
- Mimmo Bevacqua (DL) Il coordinatore provinciale della Margherita Mimmo Bevacqua ha incontrato a Morano Calabro i circoli del Pollino per discutere dell'attuale situazione politica calabrese, alla luce della grave rottura avvenuta all'interno del partito. Nel corso dell'incontro si e' sottolineata la necessita' di una forte e capillare mobilitazione da parte degli iscritti al partito per affrontare una difficile campagna elettorale. La nuova legge elettorale, voluta ed imposta da parte di un Governo che ha lavorato solo per fini personali e non per risolvere i problemi della comunita', non permette un voto di preferenza, vanificando sempre di piu' il rapporto tra elettori ed eletti.
- Rosa nel Pugno Crotone- Si e' svolta, a Crotone, la presentazione della Lista Rosa nel Pugno. All' incontro hanno partecipato, tra gli altri, i deputati uscenti dello Sdi, Giacomo Mancini e Domenico Pappaterra, il senatore Cesare Marini e i candidati locali. ''E' stato rispettato pienamente - ha sostenuto il segretario provinciale della Rosa nel pugno, Giuseppe Poerio - il progetto dell' alleanza con i radicali, per la comunanza di idee e per le battaglie civili intraprese per la laicita' dello Stato e l' affermazione della scuola pubblica. Alle prossime elezioni amministrative nel capoluogo e nei paesi della Provincia, la Rosa del Pugno cerchera' l' alleanza con gli altri partiti dell' Unione laddove i socialisti sono stati rispettati, mentre dove tale presupposto non c'e', si cercheranno altre strade da percorrere.E' necessaria una maggiore attenzione per il territorio di Crotone, che vive in una situazione di abbandono e che meriterebbe, invece, una maggiore attenzione''. ''Bisogna porre attenzione - ha detto Domenico Pappaterra - sul fatto che la lista della Rosa nel pugno e' interamente formata da calabresi che sapranno dar vita ad una politica capace di impegnarsi seriamente per la Regione''. ''La priorita' - ha sottolineato Giacomo Mancini - e' quella di mandar via dal Governo la destra, che tanti danni ha creato facendo seguire una seconda fase in cui si deve governare nel modo migliore''.
- Rosa nel Pugno Catanzaro. Si e' svolto su iniziativa del segretario provinciale Mimmo Genise, un incontro dei componenti la Federazione provinciale di Catanzaro dello SDI capeggiati da Pino Guerriero, allargata ai compagni laburisti che fanno riferimento a Franco Laudadio. Tale incontro, nato dall'esigenza di organizzare la fase politica ed elettorale, che vede le due componenti impegnate nel progetto della Rosa nel Pugno, ha consentito di creare alcuni organismi provvisori che guideranno la neonata formazione e che fungeranno da apripista per un progetto piu' ampio che ci si augura veda, a breve, l'adesione di tutti coloro che intravedono in questo soggetto la vera novita' politica in Calabria e in Italia, capace di rispondere alle esigenze di una regione che solo una formazione cosi' accentuatamente riformista e di sinistra e' in grado di interpretare.
- Caroleo (PRE) ''In questo momento politico assai confuso per le tante lacerazioni interne in diversi partiti mi sento di affermare - ha dichiarato il dott. Caroleo che e' stato indicato quale autorevole candidato al senato personalmente dal leader dell'Ulivo, Romano Prodi - che il Movimento Repubblicani Italiani puo' rappresentare per gli elettori calabresi un sicuro punto di riferimento per il voto del 9 e 10 aprile.
- AN Cosenza- ''Nicola Calipari era un eroe e lo abbiamo difeso dagli attacchi volgari del centrosinistra,ma la signora vedova Villecco non puo' permettersi di macchiare la memoria di Quattrocchi: morire per un lavoro e' un atto eroico. A questo punto chiediamo pubblicamente alla signora Calipari di dire quanto percepisce di pensione di reversibilita' e cosa ha fatto per lei, doverosamente, il governo Berlusconi''. E' quanto scritto in una nota del circolo di Alleanza Nazionale 'Adimari' di Cosenza circa alcune dichiarazioni di Rosa Villecco relative a Fabrizio Quattrocchi. ''La signora Calipari - prosegue la nota - e' forse confusa dalla presenza come suo portavoce della signora Marrazzo: un po' di serenita' non le guasterebbe visto che fra poco diventera' deputato. Il Governo si e' mostrato piu' che sensibile al dolore della signora Calipari che ha scelto di cedere alle logiche strumentali dei ds: nulla questio, ci mancherebbe, ma non sporchi in alcun modo la memoria di un altro grande italiano come Fabrizio Quattrocchi''
- Movimento disoccupati ''Coerente con la propria scelta politica da sempre estranea alle spartizioni, il Movimento dei disoccupati calabresi si dissocia dal terzo polo e comunica la propria uscita dal gruppo e la volonta' di fare la corsa solitaria per le comunali di maggio, sempre al fianco dei suoi elettori che non meritano delusioni''. A sostenerlo, in un comunicato, e' il segretario del Movimento disoccupati, Luigi Gagliardi. ''Il Presidente del Movimento disoccupati calabresi - prosegue Gagliardi - denuncia l' ennesima presa in giro delle fasce piu' deboli. Infatti, il terzo polo che doveva rappresentarli non e' altro che un soggetto in cerca di potere gestito da un despota, che con scelte preordinate e non figlie di una corretta concertazione fra le parti, si vendera' con chi gli garantira' qualche poltrona''.

Gli appuntamenti


Mancini (Rnp) il 22 a via Popilia - Giacomo Mancini, primo tra i candidati calabresi nella lista della Rosa nel Pugno alla Camera dei Deputati, incontrerà i cittadini di Via Popilia nel corso di una manifestazione che si svolgerà domani, mercoledì 22 marzo alle ore 19 presso la sede della VII Circoscrizione cittadina. L?iniziativa sarà coordinata da Romeo Naccarato.
Prc – Bertinotti il 25 a Corigliano. Il prossimo 25 marzo alle ore 9,30,il segretario nazionale,capolista in Calabria del PRC incontrerà i lavoratori,i dirigenti di partito,sindacati,operattori turistici, presso la zona industriale di Corigliano(Nei pressi del Salice).Dichiarazione del segretario provinciale Angelo Broccolo,che accompagnerà il Segretario Nazionale in questa visita"Si tratta di una differente impostazione della campagna elettorale,che tenta di intercettare le problematiche quotidiane delle persone del nostro territorio,il lavoro su tutto.La realtà industriale rappresenta il paradigma di uno sviluppo mai decollato;In una realtà che per potenzialità non ha eguali con il resto della Calabria,si continua a vivere di incertezza e precarietà.E' tempo di aprire una seria riflessione su che tipo di sviluppo sia compatibile con le risorse del luogo,che destino avrà il porto,come coniugare ambiente,territorio,turismo ed industria.Di certo questi luoghi non hanno bisogno di una certa classe imprenditoriale inetta ed arraffona che negli anni ha dimostrato di non essere in grado di indicare un percorso serio ed adeguato.
Socialisti - Sabato 25 marzo ore 9.00 al cinema Modernissimo a Cosenza il partito de “I Socialisti”, che fa capo a Saverio Zavettieri terrà un incontro su “l’alternativa socialista per una Calabria Regione d’Europa e non Regione dei Balcani”. Saranno presenti i candidati al Senato e alla Camera della provincia di Cosenza, il sen. Franco Crinò e l’on. Saverio Zavettieri; i cittadini sono tutti invitati a partecipare alla manifestazione che vedrà momenti di esibizione musicale del Maestro Massimo Miceli e la voce di Anna Bentrovato. I Socialisti, con l’orgoglio vivo della propria storia rigorosa, chiara, e sempre attuale, sono convinti di poter essere utili per la società moderna, in uno spazio di riflessioni, di proposte e di realizzazioni. Inoltre in data da destinarsi l’Agorà, spazio del confronto e del dibattito, de “I Socialisti” ha in programma, nell’imminente, diversi incontri di cui il primo rivolto alle nuove generazioni, sul tema “i giovani e l’impegno in politica”.
Il 2 aprile i Verdi presentano “Piazze d’Italia” Si colorano di verde e giallo le piazze italiane: 5000 luoghi simbolo dei piccoli e grandi comuni, diventano per un giorno agorà politici.
I Verdi incontrano i cittadini per condividere il progetto di nuovo governo per l’Italia e confrontarsi sulle idee che caratterizzano il programma dell’Unione.
“E’ importante – ha detto Diego Tommasi responsabile nazionale delle Politiche degli enti locali, promotore dell’iniziativa – ricostruire il rapporto diretto con i cittadini soprattutto oggi in cui è necessario contrastare gli effetti di una legge elettorale che punta ad affermare l’anonimato dei candidati ma anche la massificazione dei contenuti politici”.
“Le politiche dei Verdi – ha detto inoltre Tommasi – sono un valore aggiunto nell’ambito del programma del centrosinistra. Le nostra idee che da sempre portiamo avanti con convinzione e determinazione e che hanno trovato collocazione nel programma dell’Unione, possono avere un seguito concreto nel governo Prodi”. Salvaguardia ambientale e sicurezza alimentare, tutela dei diritti e difesa delle libertà ma anche redistribuzione delle risorse e finanziamenti ai piccoli Comuni penalizzati dalle politiche di centrodestra: i Verdi portano in piazza la centralità delle politiche ambientali e la necessità di ripensare lo sviluppo urbano in termini di centralità dell’uomo e dei bisogni delle fasce più deboli. L’appuntamento è per domenica 2 aprile nelle principali piazze d’Italia. In Calabria l’iniziativa promossa da Tommasi vedrà coinvolte più di 300 piazze.

Le Candidature

Alleanza Nazionale

Gianfranco Fini e Giuseppe Valentino capeggiano le liste di An presentate in Calabria per la Camera e per il Senato. Dopo Fini, nella lista figurano, nell' ordine, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio Buonfiglio, Roberto Caruso e Giuseppe Geraci. Per il Senato a Giuseppe Valentino fa seguito Francesco Bevilacqua, senatore uscente.
Alla Camera: Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio Buonfiglio, Roberto Caruso, Giuseppe Geraci, Wanda Ferro, Maria Limardo, Barbara Brunetti, Beniamino Scarfone, Giada Bevacqua, Antonio Pucci, Antonio Saladino, Mario Mazzeo, Stelvio Marini, Antonio Nicolò, Domenico De Rosa, Matteo Pascuzzi, Francesco Pignolo, Vincenzo Foti, Pasquale Sinatora, Fausto Orsomarso.
Al Senato: 1 Valentino Giuseppe 2 Bevilacqua Francesco 3 Paolo Ferruccio Metello 4 Caputo Giuseppe 5 Caporale Maria Grazia 6 Caforio Renato 7 Malena Giovanni 8 Reitano Antonella in Mastruzzo 9 Sesti Francesco 10 Costanzo Roberto 11 Cananzi Francesco M. Salvatore

Alternativa Sociale, con Alessandra Mussolini

Per AS alla Camera capolista Alessandra Mussolini seguita da Fortunato Aloi. Al Senato capolista Orlando Fazzolari, seguito da Francesco Belsito.
Alla Camera: Alessandra Mussolini, Fortunato Aloi, Pasquale Mastroianni, Felice Sidari, Giuseppe Saletta, Nicola Trotta, Davide Pirillo, Alessio Spadafora, Carmelo Molinetti, Daniele Lombardo, Fortunato Cilione, Nicola Marcello, Cristian Visciglia, Maria Grazia Penna, Valeria Paola, Alessandro Zerial, Giuseppe Rosati, Domenico Pizzi, Roberto Volpe, Guido Scalise, Vincenzo Micelli, Andrea Marganelli.
Al Senato 1 Fazzolari Orlando 2 Belsito Francesco 3 Vacalebre Giovanni 4 Vanacore Salvatore 5 De Simone Ernesto Franco 6 Ferreri Antonio 7 Fiumanò Santo Pasquale 9 Spanu Giuseppe 10 Latella Demetrio G. R. 11 Prestia Raffaele

Codacons

Per la lista Codacons alla Camera il capolista e' Mario Pirillo, assessore regionale all'Agricoltura, seguito da Pino Gentile, segretario della Margherita a Reggio Calabria, e da Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza. Segue in lista il presidente nazionale del Codacons, Carlo Renzi, Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi ed Eugenio Madeo, ex presidente della Provincia di Cosenza e Patrizia Doldo. Al Senato il capolista e' Pietro Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria ed ex esponente di primo piano di Forza Italia in Calabria, seguito da Pietro Amato, consigliere regionale della Margherita, e da Francesco Petrolo e Vincenzo Damiano, ex segretario calabrese della Cisl.. Alla Camera Mario Pirillo, Giuseppe Gentile, Eva Catizone, Carlo Rienzi, Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi, Francesco Curcio, Giuseppe Megna, Giuseppe De Grano, Raffaele De Angelis, Eugenio Madeo, Salvatore Audia, Sergio Del Giudice, Ferdinando Di Leo, Francesco Di Lieto, Patrizia Doldo, Vincenzo Febbe, Antonino Iaria, Fabrizio Muraca, Francesco Perticone, Antonella Rotella, Palmiro Russo.
Al Senato: 1 Fuda Pietro 2 Amato Pietro Rosario 3 Petrolo Francesco 4 Damiano Vincenzo 5 Lucà Salvatore 6 Sabatini Patrizia 7 Perri Domenico 8 Dato Domenico 9 Costa Lorenzo 10 Daniele Nicola

Dc-Nuovo Psi

Per la DC-Nuovo PSI alla Camera Il ministro Stefano Caldoro, Nuovo Psi capeggia la lista della Dc-Nuovo Psi, in quota al Nuovo Psi. Capolista al Senato e' Giuseppe Nicolo', di Reggio Calabria, in quota Dc. Alla Camera: Stefano Caldoro, Lorenzo Montecuollo, Santo Antonio Bifano, Adolfo Massimo Collice, Giuseppe Cosentino, Costantino Marzullo, Pietro Falbo, Domenica Critelli, Roberto Palermo, Giovanni Piccolo, Domenico Lamonica, Giuseppe Lo Torto, Luisa Antonietta Pannone, Gaetano Bloise, Antonino Quartuccio, Giulio Calabretta, Francesco Occhiuto, Giuseppe Missineo, Francesco Giuseppe Picardi, Leone D'Andrea, Alessandro Zito, Giuseppe Palmisani.
Al Senato: 1 Nicolò Giuseppe 2 Modafferi Francesco 3 Paola Giovanni 4 Del Giudice Giuseppe 5 Laera Maria 6 Lores Donato Giuseppe 7 Sollazzo Nicola 8 Pulieri Domenico 9 Tropea Antonio Francesco 10 Alviano Giuseppe

Democratici Di Sinistra

Per i DS al Senato il capolista e' Nicola Latorre, seguito da Rosa Maria Villecco Calipari e da Nuccio Iovene. Alla Camera i Ds confluiscono nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Latorre Nicola 2 Villecco Calipari Rosa Maria 3 Iovene Antonio detto Nuccio 4 Genova Giovanni Battista 5 Corigliano Giuseppe Argentino 6 Mazzitelli Giovanna Adelaide detta Vanna 7 Bruno Vincenzo 8 Conocchia Massimo 9 Laruffa Giovanni 10 Anania Vincenzo

Fiamma Tricolore

Per la Fiamma alla Camera il capolista e' Luca Romagnoli, seguito da Domenico Russo. Al Senato Fortunato Tripodi, seguito da Carmine Cedro. Alla Camera: Luca Romagnoli, Domenico Russo, Domenico Sacchetti, Mario Gresia, Francesco Audia, Salvatore Restuccia, Nicola Mascaro, Antonio Carmine Giordanò, Alfonso Maio, Vitaliano Vono, Claudio Belcastro, Vincenzo Minnella, Paolo Solone, Giovanni Cardnte, Rosario Pandolfini, Giuseppe Cori, Francesco Crea, Aniello Gragnaniello, Luciano Franceschi, Piero Puschiavo.
Al Senato: 1 Di Donato Francesco 2 Tripodo Fortunato 3 Cedro Carmine 4 Caldarulo Pietro 5 De Cusatis Enrico 6 Bagetta Giacinto 7 Zilli Pasquale 8 Li Causi Leonardo 9 Florian Rina 10 Sivo Pasquale

Forza Italia

Per FI alla Camera il capolista e' Silvio Berlusconi, seguito da Gianfranco Micciche', Giulio Tremonti, Giovanbattista Caligiuri, Luigi Fedele. Al Senato capolista Lucio Stanca, seguito da Antonio Gentile e Giancarlo Pittelli. Alla Camera: Silvio Berlusconi, Gianfranco Micciché, Giulio Tremonti, Battista Caligiuri, Luigi Fedele, Ida D'Ippolito, Antonino Mangialavori, Antonio Pizzini, Vittorio Lombardi, Pasqualino Ruberto, Francesco Sarica, Maria Ruggiero, Giuseppe Lonetti, Salvatore Peppino Buonocore, Francesco Iona, Grazia Rosa Anna Squillacioti, Pasquale Saladino, Nicolantonio Montepaone, Gianluca Grisolia, Santo Sestito, Bruno Ruscio, Antonio Barile. La Santelli si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Stanca Lucio 2 Gentile Antonio 3 Pittelli Giancarlo 4 Tesoriere Ottavio 5 Rao Gaetano 6 Misuraca Raffaele 7 Montagnese Michele 8 Biasi Rocco 9 Grandinetti Sante 10 Zumpano Giuseppe.

Italia Dei Valori

IDV, sarà capeggiata alla Camera da Antonio Di Pietro, al secondo posto Aurelio Misiti, ex assessore regionale ai lavori pubblici nella giunta di centro destra guida da Giuseppe Chiaravalloti. Al Senato capolista Giuseppe Sorieo, seguito da Vincenzo Iannuzzi. Alla Camera: Di Pietro Antonio Misiti Aurelio Salvatore Feraudo Maurizio Critelli Francesco Antonio Bagarani Massimo Guerra Maria Concetta Lizzano Alessio Rocca Vincenzo Barbuto Sergio Chiappetta Antonio Mannarino Massimo Dursi Carmine Caligiuri Giampiero Rende Vincenzo Ferro Franco Pingitore Amedeo Caligiuri Francesco Antonio Carone Mario Perri Rosetta Bruno Vittorio Scuderi Sebastiano Ielo Salvatore
Al Senato: 1 Soriero Giuseppe Carmine 2 Iannuzzi Vincenzo 3 Calipari Silvana Ofelia 4 Maruca Giovanni 5 Bilello Giuseppe 6 Musarella Antonino 7 Basile Carlo 8 Ludica Maria Grazia in Apicella 9 Frustagli Domenico 10 Foti Fausto

Italia Moderata

Italia Moderata ha presentato le liste in Calabria per la Camera e il Senato. Capolista a Montecitorio era Antonio Sabella, ma la lista è stata ricusata. Mentre per Palazzo Madama la lista e' capeggiata da Domenico D' Amico.

Lega Nord - Movimento Per L'autonomia

Per la Lega alla Camera il capolista e' Vincenzo Cesareo, al Senato il capolista e' Giuseppe Pezzimenti.

Margherita

Per la Margherita al Senato il capolista e' Enzo Bianco, seguito da Franco Bruno. Poi vengono Donato Veraldi e Luigi Meduri rispettivamente, senatore e deputato uscenti. In lista, ottavo dei dieci candidati, anche Enzo Sculco, capogruppo del partito nel Consiglio regionale della Calabria. Alla Camera la Margherita confluisce nella lista ''L'Ulivo''. Al Senato: 1 Bianco Enzo 2 Bruno Franco 3 Veraldi Donato 4 Meduri Luigi 5 Covello Franco 6 Granato Francesco 7 Cassone Rocco 8 Sculco Vincenzo 9 Autelitano Pino 10 Terrazzo Antonio

Pensionati Uniti

E' stata presentata in Calabria alla Camera e al Senato la lista dei Pensionati Uniti. A capeggiarla per la Camera e' Orlando Pacifici, mentre per il Senato capolista e' Leonardo Battaglia. La lista è stata bocciata.

Per il sud

Il movimento ''Per il Sud'' ha presentato la propria lista all' ufficio elettorale regionale della Calabria per il Senato. Capolista e Vitaliano Di Nardo, di Catanzaro.

Psdi

Psdi: al Senato il capolista e' Renato D'Andria, seguito da Carlo Nicola Colella e dall' ex consigliere regionale Pino Tursi Prato. Il Psdi non presenta una lista autonoma alla Camera. Al Senato: 1 D’Andria Renato 2 Colella Carlo Nicola 3 Tursi Prato Giuseppe detto Pino 4 Arcuri Guido Aurelio 5 Benincasa Giuseppe 6 Virardi Vincenzo 7 Frisenda Salvatore 8 Palma Salvatore 9 Schiavone Cosimo 10 Orlandi Pasquale

Partito Repubblicano Italiano

Per il PRI al Senato il capolista e' Antonio Rappoccio, seguito da Marcello Attisano. Nucara si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Rappoccio Antonio 2 Attisano Marcello 3 Esposito Rubens 4 Gaudio Giuseppe 5 Moschella Salvatore 6 Postorino Filippo 7 Sacco Roberto 8 Salerno Carmela 9 Valente Angelo 10 Voci Francesco

Partito dei Comunisti Italiani

La lista del Partito dei Comunisti Italiani alla Camera in Calabria, presentata , e' capeggiata dal segretario del partito Oliviero Diliberto. Seguono l' ex ministro Katia Bellillo e l' ex segretario generale della Cgil calabrese Ferdinando Pignataro. Per quanto riguarda il Senato in cui il Pdci si presenta insieme ai Verdi, capolista in quota Pdci e' Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria, seguito dal portavoce regionale dei Verdi Leo Autelitano. Alla Camera: Oliviero Diliberto, Katia Bellillo, Ferdinando Pignataro, Vincenzo Infantino, Antonio Morrone, Martino Porcelli, Giancarlo Sitra, Rosario Falbo, Melissa Garrì, Giovandomenico Gemelli; Adele Iazzolino, Maria Antonietta Lamberti, Orazio Licandro, Sergio Malito, Luciano Manfrinato, Giulia Menniti, Santo Monorchio, Patrizia Napoli, Pasquale Neri, Tommasina Pepparelli, Raffaele Sette, Emad Shweiki.
Al Senato: 1 Bianchi Alessandro 2 Autelitano Leo 3 Bonofiglio Salvatore 4 Lucanto Maria Francesca 5 Mauro Domenico 6 Sirgiovanni Filippo 7 Rotella Tommaso 8 D’Alessandro Antonella 9 Zangaro Serafino 10 Zurlo Francesco

Repubblicani Europei

Luciana Sbarbati, segretaria nazionale del partito, capeggia la lista dei Repubblicani Europei in Calabria per il Senato. Per quanto riguarda la Camera, i candidati dei Repubblicani Europei si presenteranno in varie circoscrizioni nella lista dell' Ulivo.

Rifondazione Comunista

Lista Rifondazione Camera
1 Fausto Bertinotti 2 Francesco Caruso 3 Antonello Falomi 4 Scalise Santo 5 Cirigliano Maddalena 6 Aiello Ferdinando 7 Amazoute Said 8 Broccolo Angelo 9 Capparelli Alessandro 10 Ciano Giuseppe 11 Cilento Elio 12 Cocciolo Domenico 13 Fera Vincenzo 14 Fragascio Antonella 15 Giannini Renato 16 Gualtieri Caterina 17 La Bernarda Francesco 18 La Rosa Antonio 19 Patti Stefano 20 Romano Umberto 21 Stella Carmine 22 Talia Francesco
Lista Rifondazione Senato
1 Fosco Giannini 2 Daniele Francesco 3 Luzzi Bennardina Palmina 4 Godano 5 Mari Mario 6 Mingrone Leonardo 7 Orlando Giuseppe 8 Pettinato Pietro 9 Rizzo Carlo 10 Schifini Tullio

Rosa nel Pugno

Lista Rosa nel Pugno Camera
1 Boselli Enrico, 2 Bonino Emma, 3 Capezzone Daniele, 4 Villetti Roberto, 5 Mancini Giacomo, 6 Pappaterra Domenico, 7 Incarnato Luigi, 8 Matina Giuseppe Maria, 9 Lo Duca Francesco, 10 Guerriero Giuseppe, 11 Aiello Carmela Maria Patrizia, 12 Cherubino Cosimo, 13 Ninotti Andrea, 14 Aiello Carmelo Roberto, 15 Pansa Michele, 16 Romio Pasquale,17 Rizzuto Edda, 18 Lopez Pietro, 19 Oreste Maria Grazia 20 Gallizzi Eugenio 21 Ruffolo Antonio
Lista Rosa nel Pugno Senato
1 Pannella Giacinto detto Marco, 2 Marini Cesare, 3 Nucera Ercole, 4 Colace Salvatore, 5 Vallone Lidio, 6 Magarò Salvatore, 7 Filice Alfonso, 8 Demartino Aldo, 9 Apa Francesco, 10 Mari Pietro

I Socialisti

Per i Socilaisti alla Camera il capolista e' Luciano Racco, seguito da Carlo Paduano. Al Senato capolista Saverio Zavettieri, seguito da Antonio Francesco Crino' e da Leopoldo Chieffallo.

Udc

Per l’Udc alla Camera il capolista e' Pier Ferdinando Casini, sseguito da Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture; Giuseppe Galati, sottosegretario alle Attivita' Produttive; Giovanni Nucera, capogruppo nel Consiglio regionale, e dall' ex consigliere regionale Franco Pilieci. Al Senato capolista Francesco D'Onofrio, seguito da Gino Trematerra e Franco Pichierri. Alla Camera: Pier Ferdinando Casini, Mario Tassone, Giuseppe Galati, Giovanni Nucera, Francesco Pilieci, Cataldo Antonio Russo, Domenico Barbuto, Antonio Stefano Caridi, Mario Magno, Saverio Maria Mancini, Salvatore Pacenza, Filippo Fiorillo, Maria Candida Elia, Rocco Bruno, Raffaele De Lorenzo, Mario Mazza, Carmine Arcuri, Francesco Toscano, Pietro Roseti, Rosario Federico, Mariano Battaglia, Francescantonio Stillitani.
Al Senato: 1 D’Onofrio Francesco 2 Trematerra Gino 3 Pichierri Francesco 4 Madaffari Carmela 5 Arilotta Paolo 6 Rullo Rosamaria Elena 7 Spezzano Giuseppe 8 Corigliano Bordino Vito 9 Scaramuzzino Giuseppe 10 Sdanganelli Massimo

Udeur

Per l’Udeur alla Camera il capolista e' Ennio Morrone, seguito da Giuseppe Luppino. Al Senato capolista Clemente Mastella, seguito da Nicodemo Filippelli e l' avv. Armando Veneto. Alla Camera: Morrone Giuseppe, Luppino Giuseppe, Parente Claudio, Serra Giulio, Morcavallo Oreste, Caligiuri Mario, Garofalo Luigi, Raffo Giliberto, Talarico Marco, Vincenzo Paolo Salvatore, Paglianiti Gregorio, Sbano Lucio, Caruso Filomena, Lascala Rocco, Antonio Giuseppe, Manglaviti Giovanni, Perfetti Pasqualino, Notaro Domenico, Aiello Ubaldo, Aragona Antonio, Appigliano Fausto, Le Pera Maurizio, Caruso Annarita, Tedesco Francesco
Al Senato: 1 Mario Clemente Mastella 2 Nicodemo Francesco Filippelli 3 Armando Veneto 4 Antonio Borrello 5 Bonaventura Lamacchia 6 Pasquale Maria Tripodi 7 Domenico Tallini 8 Sergio Stancato 9 Vincenzo Benedetto 10 Michele Roperto

Ulivo

Per l'Ulivo il capolista alla Camera (l'Ulivo non presenta liste al Senato) e' Romani Prodi, seguito da Marco Minniti (Ds), Nicodemo Oliverio (Dl), Marilina Intrieri (Ds), Dorina Bianchi (Dl), Lillo Zappia (Ds), Francesco Laratta (Dl), Nicola Adamo (Ds), Maria Grazia Lagana' Fortugno (Dl), Franco Amendola (Ds). Alla Camera: Prodi Romano, Minniti Domenico detto Marco, Oliverio Nicodemo Nazareno, Intrieri Maria Emilia detta Marilina, Bianchi Dorina, Zappia Leone Pietro Antonio Laratta Francesco, Adamo Nicola, Laganà Fortugno Maria Grazia Amendola Francesco Bevacqua Antonio Midaglia Pietro Mazzotta Giuseppe De Luca Francesco De Nisi Francesco Costantino Leone Salvatore Patrizio Russo Giovanni Richichi Concetta Amodeo Vincenzo Pansera Francesco Perugini Salvatore Ambrogio Michele

Verdi

Per i Verdi alla Camera il capolista e' Alfonso Pecoraro Scanio, seguito da Stefano Boco e Marrello. Al Senato lista in comune con il Pdci, con Alessandro Bianchi capolista, seguito da Leo Autelitano. Alla Camera: Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Boco, Grazia Carla Francescato, Luigi Marrello, Raffaele Suppa, Mario Marchio, Francesco Criaco, Vincenzo Pascuzzi, Franca De Rosa Arcuri, Antonio Pappaterra, Egidio Michele Pastore, Aurelio Morrone, Pietro Paolo Mezzotero, Francesco Borrescio, Concetta Maria Stella Amodei, Luigi Gallo, Giovanni Spedicati, Giuseppe Campana, Luca Belmonte, Mirella Federico, Luigi Inturri, Salvatore Albanese.

Curiosità

Berlusconi primo in tutte le circoscrizioni della Camera con Tremonti che lo segue in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Quasi tutti i ministri teste di serie in Senato, Governatori in campo, diritto di tribuna per i piccoli (ma non mancano gli scontenti), new entry, nomi dello sport e della cultura, ma anche avvenenti soubrette. Forza Italia chiude in extremis le liste per le prossime elezioni politiche al termine di una settimana fatta di vertici notturni e polemiche su 'catapultati' e fedelissimi'. A conti fatti sono poche, ma non mancano, le sorprese rispetto alle anticipazioni emerse in questi giorni di trattative. Come non mancano i delusi, i sacrificati e le grandi esclusioni. Come quella dell'avvocato Carlo Taormina, che, a sorpresa, non sarà ricandidato. I MINISTRI - Big in pole e candidature multiple: sono queste le parole d'ordine con cui sono state decise le liste per Palazzo Madama. Il ministro dell'Interno Beppe Pisanu è il numero uno in Sardegna, Lazio, Campania e Puglia. Il presidente del Senato Marcello Pera guida invece la compagine azzurra in Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Il ministro Lucio Stanca è invece numero uno in Umbria e numero 3 in Piemonte. Piero Lunardi segue invece Pera in Emilia Romagna. Passa invece da Palazzo Madama a Montecitorio Enrico La Loggia (numero 2 in Trentino e in Molise). Resta alla Camera Claudio Scajola che viene subito dopo il premier nelle liste della sua Liguria ma anche in Puglia. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, inoltre, sarà candidato anche in Calabria (terzo dopo Berlusconi e Miccichè).
I GOVERNATORI
Scendono in campo per Palazzo Madama a guidare le liste delle loro regioni i presidenti di Lombardia, Veneto e Molise: Roberto Formigoni, Giancarlo Galan e Michele Iorio. Della pattuglia dei fedelissimi del numero uno del Pirellone, alla fine, in posizione sicura c'è solo Maurizio Bernardo (al terzo posto in Lombardia 3).
I 'PICCOLI'.
E' stata una delle voci più difficili da far quadrare. Alla fine si dichiara soddisfatta la lista composta dal Nuovo Psi e dalla Dc. In posizione sicura c'è Gianfranco Rotondi (quarto in lista al Senato per la Lombardia) ma anche Mario Cutrufo, terzo in Puglia sempre per Palazzo Madama. Elezioni sicura anche per Chiara Moroni, quarta in Lombardia 3. Sempre in Lombardia, ma nella circoscrizione numero 1, c'è anche Stefania Craxi (al quinto posto). Della sua formazione, la 'Giovane Italia, è collocato in posizione considerata sicura anche Sergio Pizzolante (nono in Emilia Romagna alla Camera). Un certo malumore emerge invece nel Partito Repubblicano Italiano che ha ottenuto l'elezione sicura per il segretario Francesco Nucara (quarto alla Camera in Emilia Romagna) e Giorgio La Malfa, secondo dopo il premier nelle Marche. Ma l'attuale senatore Antonio Del Pennino è soltanto numero 15 nelle liste lombarde per il Senato.
ESCLUSI O IN BILICO
Tra i grandi esclusi c'è l'avvocato Carlo Taormina. E' stato lui stesso ad annunciarlo con una nota in cui parla di "scelte di cattivo gusto" ma fa sapere che non lascerà Forza Italia. A rischio elezione anche l'attuale sottosegretario all'Interno Michele Saponara, soltanto diciassettesimo alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1. Devono accontentarsi anche i 'salmoni' dei Riformatori Liberali: resta fuori Marco Taradash. E se Benedetto Della Vedova ottiene il posto numero 5 nella circoscrizione della Camera Piemonte 1, più a rischio è la collocazione di Giuseppe Claderisi, undicesimo in Emilia Romagna.
LE NEW ENTRY: SPORTIVI, INTELLETTUALI, EX MOGLI, SOUBRETTE
Dalle piste di sci a Montecitorio arriva Manuela Di Centa numero due dopo Berlusconi in Friuli. Tra le novità anche la candidatura sicura di Mara Carfagna: la bella soubrette televisiva occupa infatti il quarto posto nella circoscrizione della Camera Campania 2. Al tredicesimo posto, subito dopo l'avvocato Pecorella, in Lombardia 1 c'è anche Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi. In 'quota Palazzo Chigi', la candidatura al quinto posto alla Camera nella circoscrizione Veneto 2 di Valentino Valentini, capo dello staff del presidente del Consiglio. E se la giornalista Fiamma Nirenstein ha declinato l'invito a candidarsi tra le liste di Forza Italia, al Senato in Toscana compare invece il consigliere politico di Marcello Pera, Gaetano Quagliariello (al terzo posto).

Precedenti

 

5 mar 06 Elezioni: Presentata la lista Codacons. Si consuma lo strappo dei dissidenti con la Margherita. Loiero soddisfatto “Una lista che rafforza Prodi”. Reazioni. Mancini (RNP) “Siamo la forza dell’innovazione schierati contro la destra”. Nucera (Udc) “Che ci facevano i DG alle riunioni di Loiero?”. Chiuse le liste si parte per le elezioni. Le candidature.

4 mar 06 Elezioni: Gli scontenti DL si ritrovano in 500 e scelgono la lista Codacons con Pirillo capolista alla Camera e Fuda al Senato. Aderiscono il consigleire Amato (DL) e l'ex Sindaco Catizone. Nasce il movimento "Verso il Partito Democartico". Cossiga: “Io sono con Loiero". Dichiarazioni di Perrelli, Bruno, Meduri, Veraldi, Franceschini. Tremonti numero due nella lista del Cavaliere. Cherubino alla Camera con la Rosa nel pugno, Guerriero "La novità siamo noi".

3 mar 06 Elezioni: La lista del Presidente dovrebbe essere cosa fatta. Loiero “Io non abbandono gli amici”. Bianco "Spero non ci sia rottura". Lusetti "Lista civica è grave". Bruno "senso di responsabilità". Fassino a Lamezia afferma: “Liste forti e rappresentative”. Adamo lascia la segreteria a Guccione e il quarto posto alla Intrieri “Candidatura di servizio. Sono stati anni intensi”. Mancini (RNP) “Siamo l’unica novità”. Berlusconi chiama in campo per il Senato, Formigoni, Iorio e Galan. Callipo (Confindustria) “Basta polemiche, puntare sui fatti”. Parte la campagna elettorale dei Verdi.

2 mar 06 Elezioni: Liste autonome, duro scambio di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta l'Unione.

Informazioni sulle elezioni

Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato

E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari. La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati. Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618

CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12

SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309

Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio

Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio: il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera' oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'', ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''. Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101 episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'', aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita' politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'', ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione. Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392 femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni, vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni. Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra' insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria. La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a 34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale' e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita' di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta, che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni, del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi' 24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera, presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali), all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Le tappe del procedimento preparatorio al voto

Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione. La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del 35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile) e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14 del giorno successivo.

Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato.

Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria. La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura) e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche, quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative (per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione. Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri. In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio, le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio (dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento, premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara' chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi. Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative, che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino, Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera. Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale, che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale. E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30 giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.

 

 

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