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Elezioni politiche 9/10 aprile

 

Germanà (FI) presenta un interpellanza sull’inchiesta depurazione al Ministro della Giustizia. “Pm non imparziale”. Cesa: “Mi auguro che venga fatta chiarezza”

20/03 Il deputato di Forza Italia Basilio Germana' ha presentato un' interpellanza urgente al Ministro della Giustizia in cui sottolinea ''l' inopportunita''' che il sostituto Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi De Magistris, prosegua l' inchiesta sui presunti illeciti nel settore della depurazione delle acque. Inchiesta nell' ambito della quale e' indagato, tra gli altri, l' ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. Germana' motiva la sua affermazione col fatto che nei giorni scorsi si e' appreso che ''nei confronti del sostituto procuratore De Magistris, sottoposto dalla Procura della Repubblica di Messina ad indagini penali in relazione al delitto di calunnia ai danni di Giuseppe Chiaravalloti, e' stata chiesta l' archiviazione per sopravvenuta prescrizione del delitto. Alla stregua degli accadimenti sopra evidenziati - sostiene Germana' - si concretizza una palese inopportunita' della prosecuzione dell' attivita' procedimentale da parte di un magistrato la cui imparzialita' risulta gravemente compromessa''. Il deputato di Forza Italia chiede, in particolare, al Ministro della Giustizia ''quali determinazioni intende assumere quantomeno sul piano della sensibilizzazione del Capo dell' Ufficio di Procura catanzarese rispetto ad eventi che ledono gravemente l' immagine della magistratura e rischiano di determinare situazioni di altrettanto grave ingiustizia''.
''Mi auguro che presto sia fatta chiarezza su questa vicenda per quanto mi riguarda''. Lo ha dichiarato il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, nel corso del suo intervento a Venafro nell'ambito di una manifestazione elettorale riferendosi all'informazione di garanzia sull'inchiesta sui presunti illeciti nella gestione in Calabria dei finanziamenti della depurazione delle acque. ''Noi - ha spiegato - siamo stati sempre rispettosi della magistratura e lo siamo anche ora. Lo sono anche io che vengo coinvolto in questa vicenda allucinante, pero' e cosi'''. Al termine dell'intervento, sollecitato dai giornalisti Cesa ha precisato la sua posizione: ''nel caso specifico, 'Dio mio, Dio mio - come disse Gesu' - perdona loro perche' non sanno quello che fanno'''.''Nel mio caso questa espressione va bene perche' io aspetto che mi chiamino perche' non so nulla, voglio sapere di che si tratta. E poi 'Dio mio, Dio mio' - ha concluso - ho detto questo perche' ho sempre rispettato la magistratura, sto alle regole, per me la magistratura e' una cosa seria, il magistrato per me e' un'istituzione e io rispetto la magistratura''.

La Rosa nel Pugno protesta davanti la sede di Rai3 Calabria

20/03 La Rosa nel Pugno ha attuato anche in Calabria una manifestazione di protesta ''per denunciare - e' precisato in un comunicato - le violazioni della legge sulla par condicio e le alterazioni dell' identita' e dell'uguaglianza tra forze politiche con le quali si sta svolgendo la campagna elettorale sulle reti Rai e Mediaset, a danno del nuovo soggetto politico socialista, radicale, laico e liberale''. ''Dirigenti e militanti della Rosa nel Pugno - e' detto in un comunicato - si sono dati appuntamento davanti alla sede Rai della Calabria, a Cosenza, cosi' come, in maniera analoga, altre iniziative si sono svolte a Roma e nel resto del Paese. Erano presenti tra gli altri il consigliere regionale Salvatore Magaro' e l'assessore provinciale di Cosenza Pietro Mari. ''E' nostra intenzione - ha detto Vincenzo Adamo, segretario cittadino di Cosenza - denunciare che nelle reti Rai e Mediaset la Rosa nel Pugno non e' rappresentata allo stesso modo degli altri partiti. Riteniamo che il nuovo soggetto politico debba avere maggiore spazio per rendere noti i temi ed i programmi che propone all' elettorato e che una tale violazione di legge debba essere portata all' attenzione dell' opinione pubblica sia attraverso la nostra presenza simbolica davanti alle sedi regionali della Rai, sia con esposti che presenteremo nei prossimi giorni alle autorita' competenti''.

D’Alema in Calabria

20/03 Nel Governo ''c' e' una confusione pietosa. Un giorno c' e' un ministro che se la prende con l' Islam, un altro se la prende con l' Olanda. Se la prendano anche con la legge elettorale che hanno fatto, dando prova dello stato confusionale in cui si trovano. Siamo veramente ad un finale preoccupante''. A dirlo e' stato il presidente dei Ds, Massimo D' Alema, parlando con i giornalisti a Catanzaro dove ha iniziato il suo tour elettorale poi proseguito a Cosenza. ''Speriamo veramente - ha aggiunto - di sbrigarci. Occorre avere pazienza per altri 20 giorni e poi finira' questo strazio''.
Non c’è nessun caso Loiero
''Non c' e' nessun caso Loiero. E' il presidente del governo regionale che ha scelto di sostenere, di dare vita ad una lista diversa da quella del suo partito, tuttavia e' nell' ambito del centrosinistra. Non parlerei di caso Loiero''. Ha detto Massimo D' Alema, rispondendo ai giornalisti sulla scelta del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, di sostenere la lista del Codacons nella quale sono candidati esponenti dissidenti della Margherita a lui vicini. ''Dopo il 10 aprile - ha aggiunto D' Alema - non succedera' nulla. Ci sara' una discussione, un chiarimento politico, ma non credo che accadra' nulla di particolare. L' interesse e' a fare in modo che chi e' stato eletto dai calabresi per governare la Calabria possa governare la regione''.
Governo incapace di affrontare la sfida Italia
''Noi non diciamo che la destra ha portato alla rovina l' Italia. Sarebbe stato un compito anche troppo gravoso per loro. Diciamo che il Governo e' stato totalmente incapace di affrontare la sfida''. D' Alema ha cosi' risposto al presidente di An, Gianfranco Fini, che stamani, da Reggio Calabria, ha detto che ''e' sbagliato sostenere che l' Italia e' un Paese ricco e felice, cosi' come lo e' accusarci, come fa il centrosinistra, di avere portato l' Italia al disastro''. Il Governo, ha aggiunto D' Alema, ''ha diviso il mondo del lavoro, quello della scuola, quello della giustizia, aggredendo i magistrati e sfornando leggine che hanno rallentato ulteriormente i tempi della giustizia cosi' che i malfattori, se sono ricchi ed hanno un buon avvocato, magari parlamentare, possono farla franca. La responsabilita' della destra e' di avere affrontato la situazione con una cultura e le soluzioni sbagliate, che hanno diviso senza riuscire a dire una parola di speranza''.
Per Berlusconi comunista anche il cronometro
''Per Berlusconi tutto e' comunismo, anche il fatto che la risposta in un confronto deve essere contenuta in due minuti e mezzo''. ''L' altra sera - ha aggiunto D' Alema - ho visto un uomo che con toni rancorosi parlava del passato. Dopo tutto la sinistra e' stata al governo solo cinque anni, mi pare difficile che si possano essere fatti sfracelli. Un uomo che dimostra fastidio per le regole. Dall' altra parte c' era un idea del Paese piu' serena e piu' unita. Due modi completamente diversi di guardare all' Italia. Se dovessero vincere loro sul Paese ci sarebbe un effetto depressione. Berlusconi vinse perche' sembrava la parte piu' moderna. Oggi ci appare improvvisamente come vecchio culturalmente. Basta pensare a come ha parlato delle donne, definendole una categoria, come quella dei netturbini''.
Nessuna divisione nell’Unione
''Al dubbio, legittimo, di alcuni indecisi che pensano che il centrosinistra non sia in grado di garantire stabilita' e unita' dobbiamo dare risposte serie. E la prima di queste e' che abbiamo scelto Romano Prodi come capo del governo in 4,5 milioni alle primarie''. ''Questo - ha aggiunto - da' forza a Prodi non solo in questa sfida, ma anche verso i partiti che lo sostengono. Loro, invece, hanno scritto Berlusconi, ma di nascosto perche' si vergognano. Fini e Casini fanno finta''. ''Se penso a dieci anni fa - ha poi sostenuto D' Alema - il centrosinistra ha dato prova di divisioni, ma adesso e' diverso. Nel '96 c' era un accordo elettorale. Stavolta c' e' un patto di governo programmatico e di legislatura. I contraenti sanno che se uno rompe non potra' piu' ripresentarsi ad una platea come questa. Poi c' e' la grande novita' politica dell' Ulivo. Il fatto che vi sia un simbolo destinato a raccogliere milioni di voti fa la differenza. L' Ulivo e' un progetto politico di grande forza progressista. L' idea e' creare un grande partito. Il centrosinistra non e' la somma di tanti, ma una alleanza che si forma attorno ad un grande sforzo''.
Berlusconi è l’uomo delle divisioni
''Berlusconi e' l'uomo delle divisioni. All'inizio dicevo che era il capo dell'opposizione contro la sinistra. Adesso e' il capo dell'opposizione contro tutti e questo e' il segno del suo fallimento''. ''Non solo noi - ha aggiunto - ma anche Fini e Casini dicono che le cose non vanno bene. E dall'altra parte c'e' lui che in un soliloquio che presenta aspetti di delirio, dice che va tutto bene''. ''La destra - ha sostenuto D' Alema - ha fallito perche' e' inadeguata la sua idea della societa' italiana. Il vero miracolo di Berlusconi e' che accanto alla sofferenza sociale la crescita e' stata zero''. ''Berlusconi e' in conflitto con gli imprenditori, con i sindacati, con il mondo della cultura. E' in conflitto con tutti. Il Paese ha bisogno di una guida politica. Oggi non c' e' piu'''. ''Il Paese - ha spiegato D'Alema - ha bisogno di una guida politica in grado di restituire a tutti serenita' e in grado di unire le forze migliori dell'Italia per ricominciare a crescere. Bisogna avere pazienza fino al 9 aprile e poi usciremo finalmente da questa situazione cosi' imbarazzante per tutti''

Fini in Calabria

''Quello del trasformismo e' un problema del quale alla pubblica opinione non frega niente. Lavoro, disoccupazione, casa, prima di tutto. Sono anche convinto che non vi sia legge elettorale che possa rappresentare l' antidoto giusto nei confronti del trasformismo''. A sostenerlo e' stato il presidente di An, Gianfranco Fini, che ha iniziato il suo tour politico in Calabria a Reggio per poi spostarsi a Catanzaro e Cosenza. ''Chi e' trasformista - ha proseguito Fini - lo e' per natura. E' gente che non conosce la moralita' politica, che salta sul carro del presunto vincitore e non c' e' legge elettorale che tenga, perche' e' nel dna di alcuni uomini e di alcuni partiti e partitini''. ''Noi, come forza politica - ha sostenuto Fini - siamo refrattari ad ipotesi di trasformismo. Si puo' dire la stessa cosa dei mille segmenti del centro? No. Sono convinto che sempre di piu' si governa con la chiarezza delle posizioni, di centrodestra o di centrosinistra che siano, e non come qualcuno dice, dando vita al centro. Insomma, come il centro di gravita' permanente che si localizza dove c' e' la gestione del potere. E questo vale anche per la Calabria, dove si sta praticando, proprio a causa di alcune operazioni trasformistiche, la peggiore politica''. ''E' sbagliato sostenere che l' Italia e' un Paese ricco e felice, cosi' come lo e' accusarci, come fa il centrosinistra, di avere portato l' Italia al disastro''. ''La gente - ha aggiunto Fini - non crede ne' all' una ne' all' altra cosa perche' ha occhi per vedere ed antenne per sentire''. ''Noi non diciamo che tutto va bene, ma dati alla mano rivendichiamo le cose positive fatte''. ''C' e' ancora molto da fare - ha aggiunto Fini - e non si puo' cambiare tornando indietro, perche' il centrosinistra non rappresenta una novita', ha governato a lungo con Prodi. Per andare avanti serve sempre piu' destra''. ''Con il centrosinistra si torna indietro ed in Calabria credo che questo concetto sia di facile comprensione''. ''Con l' onesta' intellettuale che deve caratterizzare i politici - ha aggiunto Fini - non ho difficolta' a dire che l' esperienza regionale con la presidenza di Chiaravalloti non e' stata esaltante e siamo stati per questo puniti. Ma pochi mesi dell' esperienza Loiero dimostrano che il centrosinistra e' deprimente''. ''Il colloquio diretto con l'opinione pubblica, tenuto conto che numerosi sono ancora gli indecisi, puo' rappresentare davvero l'arma vincente'' ''In questa campagna elettorale, ai faccia a faccia televisivi - ha aggiunto Fini - noi preferiamo il metodo antico, cioe' quello di contattare direttamente i cittadini, da Bolzano a Lampedusa''.
Alcuni magistrati non imparziali
- ''Non la campagna elettorale, ma la cronaca degli ultimi anni sta a dimostrare che ci sono magistrati che non solo non sentono il dovere di essere imparziali, ma non sentono neppure il dovere di apparire imparziali''. Ha detto il vicepresidente del Consiglio ad una domanda ''sulla presenza di due magistrati alla presentazione della lista dei Ds''. ''Nell' ambito del corpo della magistratura, che e' composto da ottomila magistrati - ha aggiunto - ce ne sono pochi, ma certamente molto agguerriti, che hanno, tra virgolette, una concezione politica della loro funzione, ed in qualche modo agiscono con intendimenti che sono o sembrano, finalizzati al raggiungimento di un obiettivo di tipo politico''. ''Le parole del Capo dello Stato - ha sostenuto Fini - sono ineccepibili. La magistratura ha il diritto di rivendicare la sua autonomia, perche' nel momento in cui dovesse essere soggetta ad altro potere, in questo caso l' esecutivo, verrebbe meno uno dei pilastri del nostro ordinamento democratico. Accanto al diritto di rivendicare la propria autonomia, la magistratura ha anche il dovere di essere ed apparire imparziale, come ha detto il presidente Ciampi''.
Abolire le norme che privilegiano i delinquenti
''Bisogna introdurre nel nostro ordinamento il principio secondo cui chi sbaglia paga. Ancora oggi, nella nostra legislazione esistono purtroppo norme che finiscono per privilegiare il delinquente''. ''Se dopo pochi mesi, o al massimo dopo pochi anni - ha aggiunto Fini - si esce dal carcere, si determinano incertezza e tensione nel cittadino perbene. Se un delinquente, un uomo della 'ndrangheta, viene arrestato e condannato e poi, dopo qualche tempo, torna in liberta', piu' arrogante di prima, si perde qualsiasi fiducia nei confronti dello Stato''.
I NoGlobal nel parlamento un errore per la sicurezza
''Se si porta in Parlamento, con un' operazione politica, l'area dei no global, i cosi' detti antagonisti, coloro che in qualche modo sono border line a cavallo tra legalita' ed illegalita', non si lavora per la sicurezza''. Lo ha detto il vicepremier, Gianfranco Fini, parlando a Reggio Calabria. ''Nella coalizione di sinistra - ha aggiunto Fini - ci sono componenti piu' radicali che qualche giorno fa hanno dimostrato la loro vera natura ed anche il loro rapporto con le forze di polizia. In realta', senza sicurezza e' difficile attrarre capitali. Per questo serve piu' destra perche' legge ed ordine appartengono a pieno titolo al dna politico della destra. Facciamo bene a dire che ci vuole il poliziotto e il carabiniere di quartiere, maggiore controllo del territorio, ma dobbiamo dire con onesta' che il cittadino in molte zone continua a dirsi insicuro''.
I NoGlobal nel parlamento un errore per la sicurezza
''Se si porta in Parlamento, con un' operazione politica, l'area dei no global, i cosi' detti antagonisti, coloro che in qualche modo sono border line a cavallo tra legalita' ed illegalita', non si lavora per la sicurezza''. Lo ha detto il vicepremier, Gianfranco Fini, parlando a Reggio Calabria. ''Nella coalizione di sinistra - ha aggiunto Fini - ci sono componenti piu' radicali che qualche giorno fa hanno dimostrato la loro vera natura ed anche il loro rapporto con le forze di polizia. In realta', senza sicurezza e' difficile attrarre capitali. Per questo serve piu' destra perche' legge ed ordine appartengono a pieno titolo al dna politico della destra. Facciamo bene a dire che ci vuole il poliziotto e il carabiniere di quartiere, maggiore controllo del territorio, ma dobbiamo dire con onesta' che il cittadino in molte zone continua a dirsi insicuro''.
Su Ruini “Maggiore attenzione ai valori”
''La chiesa ha indicato quelli che sono i valori tradizionali del mondo cattolico e credo che il confronto onesto dei due programmi faccia chiaramente capire che da parte del centrodestra c' e' un' attenzione di gran lunga maggiore''. ''Non commento le anticipazioni di stampa, e ne' i se ed i ma, ma solo i fatti che realmente accadono''. ''Esprimero' il mio commento - ha aggiunto Fini - se e quando ci sara' da parte del cardinale Ruini una presa di posizione in questo senso''.
La ndrangheta si combatte con la Trasparenza politica
''All' azione di contrasto contro la 'ndrangheta, fenomeno criminale allarmante, le forze politiche e le istituzioni locali possono contribuire garantendo assoluta trasparenza ed impermeabilita' nei loro comportamenti''. ''Questo perche' - ha aggiunto Fini - la 'ndrangheta e' particolarmente attiva nell' utilizzo dei fondi pubblici e nell' infiltrazione nelle gare d' appalto. C' e' da dire, comunque, che proprio in questo periodo e' in atto una forte azione di contrasto da parte del Governo, delle forze dell' ordine e della magistratura contro l' organizzazione criminale calabrese e' particolarmente efficace. Occorre il controllo del territorio e occorre anche garantire la certezza della pena per chi viene condannato''


Caldoro in Calabria

20/03 ''E' legittimo che, di fronte ad un buon lavoro svolto, si voglia completarlo. Abbiamo messo in campo tutto il programma con piu' del 95% dei provvedimenti che sono stati approvati''. Lo ha detto Stefano Caldoro, ministro per l' attuazione del Programma di Governo e capolista in Calabria per la lista Partito socialista-Democrazia Cristiana alla Camera, oggi in Calabria ''Da questo punto di vista - ha aggiunto Caldoro - si puo' criticare come e' giusto, nel merito, che lo faccia l' opposizione, ma non si possono contestare i dati. Certo, c' e' ancora molto da fare e il Sistema Paese ha bisogno chiaramente di un forte rilancio. In questo senso pensiamo soprattutto al Mezzogiorno e ai grandi temi come quello della fiscalita' di vantaggio e ad azioni che possono rendere il Mezzogiorno piu' attrattivo in termini di investimenti''. Per Caldoro, in particolare, ''tutte le opere della Legge Obiettivo hanno i finanziamenti e la copertura. Sul Mezzogiorno ho dato una cifra: 27 miliardi di euro rispetto ai 16 dei governi Prodi - D' Alema: cio' dimostra che ci sono state ingenti risorse in piu' per questa area del Paese. Pero' noi non possiamo fermarci. Il Mezzogiorno ha bisogno non solo di grandi infrastrutture ma di una politica industriale che valorizzi soprattutto le sue grandi potenzialita'''.
''Il centrosinistra e il suo leader Romano Prodi esprimono una politica debole, quella voluta dai poteri forti''. ''Noi - ha aggiunto il ministro - siamo il partito socialista, siamo il garofano rosso, l' unico presente sulla scheda elettorale e con la Democrazia cristiana stiamo insieme nella Casa delle liberta' coerentemente con una tradizione di governo che ci ha visti impegnati dal 2001 ad oggi. I nostri sono partiti storici, culture che hanno fatto l' Italia e uniscono un passato comune di governo a ragioni tecniche dovute a questa legge elettorale costruita in maniera artificiale, un ibrido che, invece di produrre la semplificazione del quadro politico, ha realizzato solo ulteriore frammentazione''. Facendo riferimento alla situazione calabrese il ministro ha parlato di ''caso di scuola perche' qui sono scoppiate tutte le contraddizioni del centrosinistra con incapacita' di governo e frammentazione. Un fallimento che riguarda gran parte della amministrazioni governate dal centrosinistra''.

 

Si dimette il Presidente del Comitato elettorale di Reggio Calabria

Il presidente del comitato elettorale ''per la vittoria'' di Forza Italia di Reggio Calabria, Michele Marciano', si e' dimesso comunicando la sua decisione con una lettera a Silvio Berlusconi. ''E' con profondo rammarico - ha scritto Marciano' - che mi trovo costretto a rassegnare le dimissioni da presidente del comitato elettorale per la vittoria di Reggio Calabria. Di fronte all' ennesima bega interna, che non fa altro che discreditare il mio totale impegno per il partito e per la vittoria delle elezioni politiche, e alludo alla mancata comunicazione dell' arrivo per la giornata del 21 marzo a Reggio Calabria del ministro dell' Economia, nostro autorevole esponente nazionale di partito, Giulio Tremonti, al sottoscritto che, nelle vesti di presidente del Comitato elettorale per la vittoria di Reggio Calabria, doveva essere tempestivamente ed opportunamente avvisato per tante, e tutte ovvie, ragioni che non credo sia necessario evidenziare in questa sede, non trova alternativa alla dolorosa scelta di lasciare il delicato incarico affidatomi da lei con il comune obiettivo di contribuire, senza risparmio di energie fisiche ed intellettive, alla vittoria del centrodestra''. ''Evidentemente - ha concluso Marciano' - qualcuno non la pensa come lei, ma io ho il dovere di preservare il mio ruolo, il mio impegno e il mio sostegno a Forza Italia mettendomi da parte. Sempre convinto della nostra vittoria alla imminente competizione elettorale, seppure lavorando dietro le quinte rimango a sua completa disposizione rinnovando il mio impegno, raddoppiando i miei sacrifici personali, per il nostro partito e le nostre idee''.

La parola ai candidati

- Violante (DS) ''Il ponte sullo Stretto non serve a niente, sono altre le strutture che servono alla Sicilia''. Lo ha detto Luciano Violante stasera a Messina, dopo un viaggio in treno da Palermo con i candidati dell'Ulivo in Sicilia. ''Durante il nostro viaggio durato 12 ore - ha continuato Violante - in cui abbiamo toccato diverse citta', abbiamo incontrato la gente che ci ha parlato dei veri problemi della Sicilia. Alcuni insegnanti ci hanno spiegato che fanno 12 ore di viaggio per insegnare quattro ore. Questi sono i veri problemi dei trasporti da risolvere in Sicilia.
- Codacons: “Incazzati ma, soprattutto, ribelli. Queste le caratteristiche predominanti di Lista Consumatori, la vera novità della prossima tornata elettorale.” E' quanto si afferma, tra l' altro, in una lunga nota del Codacons-Lista consumatori. “Ma a leggere le cronache di questi giorni – dice la nota di Codacons - gli inca… sembrano stare soprattutto fuori dal movimento.Ci riferiamo alle vittime di un travaso di bile per la presenza di un movimento partito proprio dalla Calabria, che ha rivoluzionato e rivoluzionerà la vita politica nazionale e che oggi si pone come l’unico rimedio ad una legge elettorale da tutti definita vergognosa. Succede che dopo l’annuncio di una lista di Calabresi per i Calabresi, si sono registrate continue frecciatine, spesso del tutto pretestuose, che legittimano un interrogativo: perché si ha timore del giudizio degli elettori Calabresi ? Nella nostra regione si è realizzato un laboratorio politico capace di avere ripercussioni positive sulla stabilità del prossimo governo nazionale. Si è partiti dalla considerazione che alcune liste all’interno della coalizione di centro-sinistra non risultavano, almeno a nostro avviso, le “più forti possibili”, anche e soprattutto per una legge elettorale definita dallo stesso Calderoli una “porcata” e si è corsi ai ripari nell’interesse dell’intera coalizione e dei Calabresi. Sulla legge elettorale non c’è bisogno di dilungarsi oltre, basta evidenziare che un Ministro di questa Repubblica, ha affermato: “L'ho scritta ma è una porcata”. Al Ministro vanno i nostri complimenti e, soprattutto, a tutti i parlamentari Calabresi che, chinando la testa, hanno votato quella “porcata”. Di certo non vorremmo essere al loro posto quando dovranno spiegarlo agli elettori, chissà come faranno a chiedere ai Calabresi di affidare a questi stessi uomini le sorti del paese. Così come non vorremmo essere al posto loro quando dovranno spiegare cosa hanno realizzato per la Calabria i nuovi “barbari”, calati dal nord come capilista e candidati, per ottenere un lasciapassare verso il parlamento. Pensavamo che durante una campagna elettorale si dovesse fare un bilancio di cinque anni di governo e, magari, provare a giustificare le “porcate” commesse, ed invece qualcuno perde tempo nell’inventare falsi “scoop” e nel lanciare stucchevoli accuse, al limite della querela, prive di logica e mosse esclusivamente dalla paura. E’ il caso dell’on. Burani-Procaccini che due giorni addietro si è dichiarata, addirittura, scandalizzata per una presunta causa (assolutamente inventata) contro la regione Calabria per ottenere “110 milioni di risarcimento per il bollo auto”. Una solenne sciocchezza, ma quando dai palazzi romani qualcuno trova il tempo di occuparsi della lontana Calabria è bene rispondere subito, da buoni sudditi, non fosse altro che per dimostrare gratitudine all’importante esponente politico. In questo caso, però, la nostra parlamentare è stata male illuminata. Ci permettiamo, quindi, di informare l’On. Burani-Procaccini (chissà perché i deputati importanti hanno quasi sempre il doppio cognome) ovvero il suo solerte suggeritore, che non c’è mai stata nessuna causa di risarcimento né per 110 milioni (???) e neppure per un centesimo. Tuttavia abbiamo registrato le affermazioni dell’Onorevole con grande stupore, dettato sia dal fatto che siamo assolutamente certi che non si tratta di una battuta “pre-elettorale” e dall’altro perché ben conosciamo l’impegno del nostro neo-detrattore. Per comprendere meglio chi ci ha onorato di tanta attenzione, è bene ricordare, ai pochi disinformati, che l’On. Burani-Procaccini passerà alla storia per aver sostenuto il "diritto al lavoro dei bambini" (magari per essere sfruttati meglio…o almeno così sostengono i soliti malpensanti), ma soprattutto per aver lanciato la rivoluzionaria proposta di vietare i cortei ai minori di 11 anni ! Solo il pensiero delle schiere di neonati che – con pannolini e carrozzine al seguito – sciamano in processione per le strade delle nostre città, ci aiuta a comprendere la drammatica realtà del problema sollevato dall’Onorevole. Certi che l’On. Burani-Procaccini sia rimasta vittima di una perfida “soffiata”, è naturale attendere le immediate scuse, caso contrario, saremo costretti a portarla sul serio in Tribunale, magari per chiedere proprio a lei quei fantomatici 110 milioni. Ma le provocazioni giungono anche da altri articoli “ad orologeria” il cui unico obiettivo è mettere in ombra la figura del Governatore. Abbiamo letto di tutto, che il Governatore Loiero avrebbe escluso il Codacons dai soggetti chiamati a partecipare all’attribuzione dei fondi destinati dal Ministero delle Attività Produttive. Hanno però dimenticato che se qualcuno ha escluso il Codacons, di certo non è stato Agazio Loiero, questo perché all’epoca dei fatti Loiero non solo non era Presidente della Regione, ma neppure candidato ! Sul punto invitiamo i giornalisti a verificare, magari potranno ricavare anche tante piccole notiziole su come, durante la precedente gestione, avvenivano le convocazioni. Chiarito, quindi che Agazio Loiero non ha escluso nessuno, passiamo ad esaminare un’altra “bufala” per la quale sempre Agazio Loiero, dopo aver pilotato l’esclusione del Codacons, avrebbe addirittura “rimediato” riammettendolo per fini elettorali. Nulla di più infondato. Sia perché ciò non è di competenza dell’attuale Governatore; sia perché nessuna “riammissione” c’è mai stata. Anche sul punto invitiamo i giornalisti a verificare. Evidentemente il suggeritore degli articoli, nella foga di attaccare il Codacons ed Agazio Loiero, ha inventato suggestivi “rimedi” nonchè improbabili “riammissioni”. Ma la verità di queste “bufale”, com’è facile comprendere, è una sola. A “qualcuno” non è piaciuta la presenza di una lista di Calabresi, di quelli che osano alzare la testa e rifiutano testardamente (è il nostro principale difetto !) di consegnare la rappresentanza della regione a illustri sconosciuti piovuti dal cielo. Nessuna accusa, in fondo questa è la logica di una “porcata” incostituzionale che rischia di realizzare un pericoloso paradosso; demandare le istanze dei Calabresi… a chi confonde Cosenza con Potenza ! Ovviamente comprendiamo il motivo degli attacchi, anche quelli assolutamente immotivati, perché dev’essere proprio difficile spiegare i motivi per i quali un Cittadino Calabrese “deve” votare un “padano” piuttosto che un Calabrese. Sempre quel “qualcuno” probabilmente sarà felice quando noi Calabresi veniamo trattati come bestie da soma, come sudditi capaci solo di chinare la testa dinnanzi ai padroni di turno, magari dotati di un accento musicale ed ingannatore. Chissà come sarà difficile, quindi, per i nostri “suggeritori” chiedere il voto per chi scende (con fugaci apparizioni) nella sperduta Calabria solo per ottenere un lasciapassare per il parlamento. Noi preferiremmo conoscere le motivazioni che hanno spinto molti parlamentari Calabresi a votare questa legge elettorale che impedisce ai Cittadini di scegliere i propri rappresentanti, chiamandoli soltanto ad approvare elenchi decisi dai partiti. Per concludere non possiamo sottrarci dal commentare qualche battuta di spirito lanciata perfino da alcuni esponenti del centro-sinistra. Innanzitutto auguriamo il massimo risultato a tutti i partiti della colazione, per il raggiungimento dell’obiettivo comune. In quest’ottica ci permettiamo di ricordare, senza alcuna vis polemica, che tutti i voti dati Lista Consumatori daranno sicuramente più forza al governo Prodi ed inoltre daranno un peso sempre maggiore alla nostra regione. E poi, che diamine, lasciamo che gli elettori si pronuncino, chissà, potrebbe perfino capitare che gli “ironici” di oggi, rimarranno travolti dal voto popolare.
- Bevacqua (DL): “La decisione maturata a livello nazionale, che ha determinato la nascita della lista unitaria dell’Ulivo, è stata animata dalla volontà di conseguire un importante risultato elettorale, che, si spera, possa andare ogni oltre ottimistica previsione per giungere alla vittoria il 10 aprile prossimo. E' quanto afferma Mimmo Bevacqua, coordinatore provinciale della Margherita di Cosenza, in una lettera aperta indirizzata al segretario provinciale dei Ds di Cosenza Mario Franchino. “Il fatto che due grossi partiti come Margherita e Ds si fondessero in un inedito “listone” rafforza l’idea che la partita in gioco oggi è troppo importante per lasciare spazio a posizioni che, legittimamente, ciascun partito, avrebbe potuto esprimere. Ebbene, la lista unitaria ci impone anche in Calabria un impegno notevole per contribuire a mandare a casa Berlusconi e la sua Casa delle libertà, il cui governo ha oltrepassato ogni limite sul piano del malgoverno. Come tu ben sai, la Calabria, che potrebbe essere rappresentata dal progetto riformista dell’Ulivo, oggi necessita di una spinta in più per poter colmare i ritardi provocati dal centrodestra. L’impegno che il mio e il tuo partito stanno profondendo sul territorio calabrese è straordinario, nonostante il tentativo maldestro di qualche lista di disturbo messa in campo da chi, pur avendo ruoli di primo piano nel centrosinistra, intende rendere meno forte il ruolo della Calabria in termini politici. Questa breve premessa serve a evidenziare che la lista promossa dal presidente della Giunta regionale, nella sua velleità di destabilizzare l’azione politica dell’Ulivo, sta tentando di raggiungere strane intese proprio al fine di ridurre la portata elettorale dell’Ulivo, ed in particolare della Margherita in alcuni comuni importanti della Provincia di Cosenza. Ciò dovrebbe far riflettere i nostri partiti sul territorio per scongiurare che vi siano accordi con chi non vuole che si realizzi il proposito riformista della coalizione né l’affermazione elettorale della Margherita al Senato della Repubblica. Vorrei pertanto invitarti, per la tua parte, a fare le opportune verifiche onde evitare che per piccoli interessi qualcuno tenti di indebolire le premesse politiche della nostra alleanza”.
- Filippelli (Udeur) ''Ancora una volta siamo qui a piangere le ennesime vittime di questa strada maledetta. Ma anche a denunciare l'insipienza e la grave responsabilita' di questo Governo, che in cinque anni di legislatura, con una maggioranza schiacciante, non ha attuato alcun provvedimento per ammodernare e mettere in sicurezza la statale 106 jonica o comunque creare occasioni di sviluppo per la Calabria''. E' quanto sostiene Nicodemo Filippelli, senatore dell'Udeur, facendo riferimento all'incidente stradale in cui ieri a Corigliano sono morte sei persone . Filippelli, che esprime le sue condoglianze e la propria vicinanza alla famiglie delle vittime, aggiunge che ''il Governo deve fare qualcosa per porre fine a questa 'mattanza'. Nel corso della legislatura abbiamo presentato molte interrogazioni al Governo per denunciare la pericolosita' e l'inadeguatezza della statale 106 jonica, senza mai ottenere risposte concrete, e presentato decine di emendamenti - puntualmente bocciati - alle leggi approvate dall' esecutivo per chiedere finanziamenti per i lavori di messa in sicurezza, ormai improcrastinabili. A questo punto il Governo si dovrebbe sentire responsabile di tutti questi morti, se solo avesse un po' di sensibilita', ma pensiamo con amarezza che ora sia troppo impegnato nella campagna elettorale per potersi occupare dei lutti che colpiscono la popolazione calabrese, che ormai si sente abbandonata da questo Governo. Come puo' Berlusconi dire che ha fatto grandi cose per il Sud. Cosa ha fatto, quando non crea lavoro, infrastrutture, comunicazioni, sviluppo?! Se c' e' per fare il Ponte sullo Stretto questo non e' il Governo che vogliamo''
- Perna (AN) ''Diceva Leo Longanesi che la verita' negata, in campagna elettorale, e' l' ultimo espediente per prendere voti e buttarli dalla finestra. L' intervista dell' on. Sgarbi ristabilisce la verita'''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, Gianluca Perna, presidente del Circolo Adimari di Alleanza Nazionale. ''Sgarbi dice testualmente che non sara' eletto - sostiene Perna - perche' il Codacons e' presente solo in poche regioni e le sue gia' esigue speranze di successo vengono annullate dall' assenza in territori strategici. L' operazione Loiero a cui si e' prestata anche Catizone - prosegue ancora Perna - parte dall' assunto di Prodi 'divisi per colpire uniti' e vuole in realta' rafforzare il centrosinistra facendo credere all' opinione pubblica che esistono speranze di elezione, quando si sa perfettamente che cosi' non e'''. ''Sappiano gli elettori - conclude Perna - che i candidati della Lista Consumatori non hanno alcuna speranza di conseguire il quorum e di essere eletti e, pertanto, votarli significherebbe disperdere i consensi. An vuole denunciare questo comportamento poco trasparente che dequalifica l' intero centrosinistra''
- Marco Minniti (Ds) - incontrando una nutrita delegazione di vitivinicoltori del Carotano e sindaci della zona, in merito alla necessita' di un finanziamento per la ristrutturazione della Cantina sociale Melissa, si e' impegnato a interessare subito del problema il presidente della Regione, Agazio Loiero, e il vicepresidente Nicola Adamo. Inoltre Minniti ha detto ai vitivinicoltori di prendere in considerazione la nuova organizzazione comune di mercato ed ha sottolineato come anche per questo settore, come per tanti altri, serve un Patto per la Calabria, del resto gia' presente nel programma di Governo di Romano Prodi.
- Tonino Perrelli (Patto per il Sud-Liberaldemocratici) - Ringraziamo Francesco Rutelli per le note di stima e di apprezzamento che ha voluto rivolgerci, ribadendo una politica fatta con il cuore e volta a riprendere la strada della speranza in una terra controversa, contro le ambiguita' ed i personalismi arroganti e ostativi alla crescita politica della Calabria. Il Patto per il Sud-Liberaldemocratici, ringrazia per la politica medionalistica, ma ci tiene a precisare la sua autonomia che lo portera', con la sua identita' politica, culturale e storica partendo da De Gasperi e don Sturzo, insieme agli altri amici dell'Unione al Partito Democratico di Prodi.
- Giovanni Battista Genova (Ds) - ''Quello che e' accaduto ieri sulla superstrada 106 Ionica, con sei vite umane troncate in un incidente stradale, e' l'ennesimo scioccante episodio di morte. Ma nonostante le continue manifestazione congiunte di tutti i comuni interessati, le continue richieste di interventi per sistemare la 106, tragica strada della morte, nessuna risposta, nessun intervento da parte del governo e della regione. Siamo stati abbandonati, a tutti i livelli, nulla e' stato fatto per le strade, per le infrastrutture, per i giovani imprenditori, per il lavoro precario, per l' economia, per il potenziamento delle risorse della Sibaritide, dei paesi albanesi e della provincia di Cosenza. E' arrivato il momento di rovesciare questa incresciosa situazione. Il centrosinistra come primo obbiettivo ha quello di incentivare le politiche di sviluppo, di coordinare la politica dell' integrazione e quindi i rapporti gia' ottimi tra i paesi della piana, i paesi arbereshe e tutta la provincia. Anche il Presidente della Regione, Agazio Loiero, dovrebbe pensare a questi problemi invece di pensare alle proprie liste.
- Eva Catizone (Codacons-Dc) - ''Carte, cartoni e spazzatura: questa l' immagine degradante che Cosenza ha offerto oggi al risveglio ai suoi abitanti. Segno che qualcosa decisamente non va nell' organizzazione che regna a Palazzo dei Bruzi. Cosenza e' abituata a ben altro tipo di invasioni, pacifiche e ricche di stimoli culturali. La macchina organizzativa, negli scorsi anni, ha lavorato con efficienza prima, durante e immediatamente dopo la chiusura della fiera. Il trattamento che e' stato riservato agli extracomunitari, poi, non fa onore ad una citta' come Cosenza, che ha dimostrato di essere aperta e sensibile, pronta ad accogliere concrete politiche di integrazione''.
- Ercole Nucera, segretario regionale Sdi-Rosa nel Pugno: La Rosa nel Pugno, oggi, e' impegnata in tutto il territorio regionale in una serie di iniziative pubbliche che hanno lo scopo di far conoscere a tutti gli elettori le linee programmatiche di questa formazione politica. Essa, rappresenta nello scenario politico nazionale, l'unico vero elemento di novita' che interpreta le esigenze di una popolazione che, per troppi anni, ha subito le scelte di governi nazionali e regionali, intenti, prevalentemente, a garantire benefici a loro stessi e ad una cerchia ristretta di amici, attraverso leggi ad personam e incarichi affidati a illustri incompetenti. La Rosa nel Pugno denuncia con forza, il degenerare di tale situazione, registrando che in Italia esiste una politica povera, invasa da incompetenti e da affaristi, da personaggi che operando nella trasversalita' continuano a preferire istituzioni deboli e un ambiente di regole opache, perche' li' e' piu' facile scambiare favori alle imprese e ai gruppi di interesse. Il nostro progetto e' chiaro, verificabile e scevro da qualsivoglia condizionamento.
- Mario Pirillo (Codacons): Spiegheremo le nostre ragioni domani al Centro agro-alimentare di Lametia Terme, a partire dalle 17.00, e aggiungeremo linee programmatiche e prospettive politiche di un movimento che sta crescendo di ora in ora e che vuole primariamente rappresentare la protesta dei territori calabresi verso le oligarchie dei partiti, quelle oligarchie che si nascondono dietro la bella parola del rinnovamento per ''promuovere'' chi sul territorio non ha mai dimostrato di raccogliere il consenso sufficiente. Affidarsi al giudizio dei cittadini attraverso una sana competizione tra uguali, piuttosto che coltivare amicizie romane che nulla hanno a che fare coi problemi della Calabria: questa e' la democrazia! Rutelli, Marini e Franceschini hanno voluto costruirsi intorno un gruppo parlamentare a loro immagine e somiglianza. Benissimo: si facciano autorizzare dai cittadini calabresi con il loro consenso. Se al contrario, la loro proposta dovesse essere bocciata dal popolo, che siano loro a trarne le conseguenze. Avremmo voluto costruire il piu' forte partito calabrese, se soltanto si fosse ragionato per il bene della Margherita. E' stato svenduto per un paio di posti relativamente sicuri. zia e della liberta'. Premiando la lista Codacons, partira' finalmente anche in Calabria la costituente del Partito Democratico di Romano Prodi, un partito che dovra' selezionare la propria classe dirigente dal basso. Ecco la scommessa politica piu' importante: ai calabresi, non alle segreterie romane, il diritto di progettare e difendere il loro futuro''.
- Pino Tursi Prato (PSDI): Per il sud ci vuole la banca etica, una banca che dia il denaro alle famiglie con un tasso basso, senza garanzia, con dilazioni giuste, per far fronte ai problemi quotidiani e per contrastare fenomeni come l'usura. Lo ha affermato Pino Tursi Prato, candidato al collegio senatoriale della Calabria per il Psdi. L'idea di Tremonti della Banca del Sud la rispettiamo ma non la condividiamo- afferma ancora Tursi Prato- perche' ci sembra una chiara operazione elettoralistica. Bisognerebbe , invece-prosegue Tursi Prato- capire che il problema principale del credito e' la sua scarsa credibilita' nei confronti dei ceti deboli e delle famiglie in particolare, che chiedono mille euro e, quando possono averli, ne pagano il doppio.
- Rosa Villecco Calipari, candidata nella lista DS al senato, intervenendo insieme a Massimo D'Alema presso il comunale di Catanzaro, ha emozionato il popolo della sinistra che le ha dedicato sei applausi in pochi minuti di intervento. ''Assistiamo in questi giorni ad una vera e propria libanizzazione della democrazia, uno stato permanente di scontro, di conflitto''. Il 9 aprile mandare a casa il governo Berlusconi per noi calabresi significa, in un sol colpo, ritrovare un futuro di speranza e ripartire. ''Per il centrosinistra- ha aggiunto Rosa Villeco Calipari- quello della sicurezza e' la sfida vera''. ''Noi dobbiamo dire con chiarezza che non possiamo lasciare il tema della sicurezza alla destra. Sarebbe un grave errore, vorrebbe dire derubricare questa materia a semplice ragionamento militare, di occupazione del territorio, la famigerata mano forte, la tolleranza zero. ''Insieme alle attivita' di contrasto, e' necessario costruire un progetto di sviluppo, una prospettiva di felicita' per tutti i nostri giovani, che sia l'affermazione di valori come legalita', sicurezza, sviluppo, uguaglianza, liberta': sono le facce di una stessa realta'. E noi dobbiamo tenerle unite. Il centrodestra in questi anni ha, di fatto, realizzato una sorta di libanizzazione della democrazia. Da qui dobbiamo ripartire ricordando che nel Libano, paese difficile e tormentato dalla guerra civile, e' rinata la speranza. Li', in quella bellissima terra, hanno scelto i cedri come simbolo della rinascita. ''Sono frutti che da noi, in Calabria, non mancano di certo''.
- Gasparri (An) ''Le politiche di contrasto alla criminalita' organizzata restano al centro del programma di governo della Cdl. Soprattutto per le regioni del Sud, la tutela dei cittadini e' il primo passo di ogni piano di sviluppo''. E' quanto ha sostenuto, in una dichiarazione, Maurizio Gasparri, dell' Esecutivo politico di Alleanza nazionale. ''In questi ultimi cinque anni di governo - ha aggiunto Gasparri - molto e' stato fatto per contrastare ogni forma di violenza e di sopruso. Per rispondere ai nuovi modelli di urbanizzazione, abbiamo istituito poliziotti e carabinieri di quartiere il cui impegno ha premiato sul fronte del contrasto alla micro-criminalita' organizzata. Nei prossimi anni, la destra al governo confermera' e potenziera' questo servizio. Siamo infatti convinti che siano il miglior strumento per colpire la criminalita' dall' origine, attraverso forze dell'ordine che vivono il territorio, imparano a conoscerlo ed a prevenire e contrastare la delinquenza''.
Tassone (Udc) ''Rutelli sostiene che la Calabria, che lo vede solo ospite in cerca di voti, ha bisogno di un Governo centrale che le sia amico. Io penso abbia bisogno prima di tutto di un Governo regionale efficiente, e Rutelli per primo si dice deluso da Loiero, fino ad invitarlo a preoccuparsi dei problemi calabresi''. A sostenerlo e' stato il vice segretario vicario dell' Udc, Mario Tassone, in merito a quanto sostenuto ieri dal leader della Margherita, Francesco Rutelli. ''Quelle di Rutelli, quindi - ha aggiunto Tassone - sono quindi dichiarazioni spericolate, perfino per una campagna elettorale accesa come questa, ma non sono le peggiori. Rutelli dovrebbe infatti decidersi a mettere da parte le strumentalizzazioni sull' omicidio Fortugno. Associare quel delitto al cambiamento del governo nazionale significa lasciarsi andare a dichiarazioni incomprensibili e pericolose. Siamo veramente curiosi di sapere quale idea Rutelli si sia fatto a riguardo, perche' ad ora non ci e' chiaro''.

Gli appuntamenti


FI Tremonti il 21 a Reggio - Martedi' prossimo, 21 marzo, il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti, sara' a Reggio Calabria per partecipare ad una manifestazione promossa da Forza Italia. ''L'incontro - e' detto in un comunicato - vedra' i saluti di Nino Foti, Commissario provinciale di Forza Italia, e dei candidati azzurri calabresi nelle liste per Camera e Senato tra i quali, in particolare, e' prevista la presenza di Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale del partito, del consigliere regionale Luigi Fedele e del senatore Antonio Gentile. Momento clou dell'incontro l'atteso intervento del ministro Tremonti, che giunge a Reggio Calabria dopo il tanto discusso meeting confindustriale di Vicenza nel quale, com' e' noto a tutti - si aggiunge nel comunicato di Forza Italia - un Berlusconi 'super' ha saputo ruggire piu' forte conquistando l'entusiasmo di tutti. Finito l' incontro il vicepresidente del Consiglio ripartira' proseguendo il suo tour in Calabria''. ''E' una buona occasione - ha detto Nino Foti - per tutti i reggini che in vista del prossimo voto vogliono capirne di piu' e che non si lasceranno sfuggire questa opportunita' per sentire direttamente dalla viva voce di uno dei protagonisti di questi cinque anni di Governo quali sono i risultati gia' raggiunti, quali reali prospettive potra' offrire la neo costituita Banca del Sud e cosa prevede il nuovo programma elettorale proposto da Forza Italia e dal presidente Silvio Berlusconi agli italiani''.
NPSI – Caldoro il 20 e 21 in Calabria. ''La scelta dell' alleanza nella Casa delle Liberta', passaggio obbligato per esaltare l' autonomia e l' identita' socialista rifiutando l' egemonia neo o post comunista'': e' questo il tema dell' incontro con il quale il ministro per l' Attuazione del programma di Governo, Stefano Caldoro, candidato in Calabria nella lista Dc-Partito socialista, comincera', da Catanzaro, il tour elettorale nella regione. L' incontro e' in programma lunedi' prossimo alle 11.30 nel palazzo della Provincia. Nel pomeriggio, alle 17, Caldoro sara' a Reggio Calabria, all' hotel Excelsior, per un dibattito su ''Luci ed ombre sulla realizzazione del programma di Governo. Il contributo dei socialisti riformisti''. Martedi' 21, a Cosenza, alle 11, nella sala convegni dell' Hotel San Francesco e' in programma un incontro sul tema ''La Calabria allo sbando, puo' riscattarsi?'', al termine del quale Caldoro incontrera' la stampa. Nel pomeriggio, a Vibo Valentia, il ministro analizzera' le scelte che hanno portato all' alleanza elettorale con la Democrazia Cristiana nel corso di un convegno in programma alle 17 all' Hotel 501 su ''L' alleanza sotto lo stesso simbolo tra la Dc, il Nuovo Psi e altre realta' politiche rilancia le culture di Governo che hanno fatto grande l' Italia''. Durante il tour calabrese, e' scritto in una nota, Caldoro illustrera' l' iniziativa editoriale che rientra nella campagna informativa ''Il Governo informa'' che ''consente di conoscere in rapida serie i provvedimenti varati dall' Esecutivo'' e parlera', anche, del sistema Monitor, ''ideato per la pianificazione dei provvedimenti e degli obiettivi di Governo''.
PdCI
Marco Rizzo il 20 e 21 in Calabria. Il Capo della delegazione del PdCI al Parlamento Europeo on. Marco Rizzo , sarà in Calabria lunedì 20 e martedì 21 marzo . In modo particolare, il programma delle iniziative politiche con Marco Rizzo , organizzate dal PdCI calabrese, prevede: - Lunedì 20 marzo, ore 15,30, presso la Sala Conferenze Ristorante “Il Pirata” di Falerna (CZ) un’iniziativa pubblica sui temi dello sviluppo, del lavoro e della legalità; - Lunedì 20 marzo, ore 18,30, presso la Sala Comunità Montana “Sila Greca” di Rossano (CS) un incontro dal titolo “L’Italia che vogliamo”; - Martedì 21 marzo, ore 10, presso il Museum Center di Reggio Calabria, un’iniziativa elettorale; Nelle varie iniziative L’eurodeputato del PdCI Marco Rizzo , sarà accompagnato, tra gli altri, dal Segretario Regionale Michelangelo Tripodi, e dai candidati calabresi del PdCI alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica;
PDM/Codacons – A Lamezia Assemblea costituente PdM. Si terrà martedì 21 alle ore 17 presso il Centro Agroalimentare di Lamezia Terme l’Assemblea Costituente Programmatica del Partito Democratico Meridionale, un progetto fortemente voluto dal Presidente della Regione Agazio Loiero, con l’intento di dar voce a tutti coloro che si trovano in dissenso con le proprie aree di appartenenza nel centrosinistra per le scelte operate nella composizione delle liste elettorali, e che alle prossime elezioni politiche del 9 e 10 aprile, sosterrà la lista Consumatori Codacons capitanata, alla Camera e al Senato, rispettivamente da Mario Pirillo e Pietro Fuda. Sarà proprio il presidente Agazio Loiero a introdurre la relazione politica del partito, mentre Beniamino Donnici illustrerà gli aspetti e le modalità organizzative di questo nuovo soggetto politico. Interverranno alla kermesse tutti gli artefici del Partito Democratico Meridionale: Pierino Amato, Ottavio Bruni, Eva Catizone, Mario Pirillo e Pietro Fuda. Il PDM intende dare vita ad una formazione, in attesa del Partito Democratico di Prodi, che abbia come esempio un modello di democrazia partecipata con le primarie ad ogni livello come metodo di selezione dei rappresentanti istituzionali.
Prc – Bertinotti il 25 a Corigliano. Il prossimo 25 marzo alle ore 9,30,il segretario nazionale,capolista in Calabria del PRC incontrerà i lavoratori,i dirigenti di partito,sindacati,operattori turistici, presso la zona industriale di Corigliano(Nei pressi del Salice).Dichiarazione del segretario provinciale Angelo Broccolo,che accompagnerà il Segretario Nazionale in questa visita"Si tratta di una differente impostazione della campagna elettorale,che tenta di intercettare le problematiche quotidiane delle persone del nostro territorio,il lavoro su tutto.La realtà industriale rappresenta il paradigma di uno sviluppo mai decollato;In una realtà che per potenzialità non ha eguali con il resto della Calabria,si continua a vivere di incertezza e precarietà.E' tempo di aprire una seria riflessione su che tipo di sviluppo sia compatibile con le risorse del luogo,che destino avrà il porto,come coniugare ambiente,territorio,turismo ed industria.Di certo questi luoghi non hanno bisogno di una certa classe imprenditoriale inetta ed arraffona che negli anni ha dimostrato di non essere in grado di indicare un percorso serio ed adeguato.
Il 2 aprile i Verdi presentano “Piazze d’Italia” Si colorano di verde e giallo le piazze italiane: 5000 luoghi simbolo dei piccoli e grandi comuni, diventano per un giorno agorà politici.
I Verdi incontrano i cittadini per condividere il progetto di nuovo governo per l’Italia e confrontarsi sulle idee che caratterizzano il programma dell’Unione.
“E’ importante – ha detto Diego Tommasi responsabile nazionale delle Politiche degli enti locali, promotore dell’iniziativa – ricostruire il rapporto diretto con i cittadini soprattutto oggi in cui è necessario contrastare gli effetti di una legge elettorale che punta ad affermare l’anonimato dei candidati ma anche la massificazione dei contenuti politici”.
“Le politiche dei Verdi – ha detto inoltre Tommasi – sono un valore aggiunto nell’ambito del programma del centrosinistra. Le nostra idee che da sempre portiamo avanti con convinzione e determinazione e che hanno trovato collocazione nel programma dell’Unione, possono avere un seguito concreto nel governo Prodi”. Salvaguardia ambientale e sicurezza alimentare, tutela dei diritti e difesa delle libertà ma anche redistribuzione delle risorse e finanziamenti ai piccoli Comuni penalizzati dalle politiche di centrodestra: i Verdi portano in piazza la centralità delle politiche ambientali e la necessità di ripensare lo sviluppo urbano in termini di centralità dell’uomo e dei bisogni delle fasce più deboli. L’appuntamento è per domenica 2 aprile nelle principali piazze d’Italia. In Calabria l’iniziativa promossa da Tommasi vedrà coinvolte più di 300 piazze.

Le Candidature

Alleanza Nazionale

Gianfranco Fini e Giuseppe Valentino capeggiano le liste di An presentate in Calabria per la Camera e per il Senato. Dopo Fini, nella lista figurano, nell' ordine, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio Buonfiglio, Roberto Caruso e Giuseppe Geraci. Per il Senato a Giuseppe Valentino fa seguito Francesco Bevilacqua, senatore uscente.
Alla Camera: Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio Buonfiglio, Roberto Caruso, Giuseppe Geraci, Wanda Ferro, Maria Limardo, Barbara Brunetti, Beniamino Scarfone, Giada Bevacqua, Antonio Pucci, Antonio Saladino, Mario Mazzeo, Stelvio Marini, Antonio Nicolò, Domenico De Rosa, Matteo Pascuzzi, Francesco Pignolo, Vincenzo Foti, Pasquale Sinatora, Fausto Orsomarso.
Al Senato: 1 Valentino Giuseppe 2 Bevilacqua Francesco 3 Paolo Ferruccio Metello 4 Caputo Giuseppe 5 Caporale Maria Grazia 6 Caforio Renato 7 Malena Giovanni 8 Reitano Antonella in Mastruzzo 9 Sesti Francesco 10 Costanzo Roberto 11 Cananzi Francesco M. Salvatore

Alternativa Sociale, con Alessandra Mussolini

Per AS alla Camera capolista Alessandra Mussolini seguita da Fortunato Aloi. Al Senato capolista Orlando Fazzolari, seguito da Francesco Belsito.
Alla Camera: Alessandra Mussolini, Fortunato Aloi, Pasquale Mastroianni, Felice Sidari, Giuseppe Saletta, Nicola Trotta, Davide Pirillo, Alessio Spadafora, Carmelo Molinetti, Daniele Lombardo, Fortunato Cilione, Nicola Marcello, Cristian Visciglia, Maria Grazia Penna, Valeria Paola, Alessandro Zerial, Giuseppe Rosati, Domenico Pizzi, Roberto Volpe, Guido Scalise, Vincenzo Micelli, Andrea Marganelli.
Al Senato 1 Fazzolari Orlando 2 Belsito Francesco 3 Vacalebre Giovanni 4 Vanacore Salvatore 5 De Simone Ernesto Franco 6 Ferreri Antonio 7 Fiumanò Santo Pasquale 9 Spanu Giuseppe 10 Latella Demetrio G. R. 11 Prestia Raffaele

Codacons

Per la lista Codacons alla Camera il capolista e' Mario Pirillo, assessore regionale all'Agricoltura, seguito da Pino Gentile, segretario della Margherita a Reggio Calabria, e da Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza. Segue in lista il presidente nazionale del Codacons, Carlo Renzi, Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi ed Eugenio Madeo, ex presidente della Provincia di Cosenza e Patrizia Doldo. Al Senato il capolista e' Pietro Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria ed ex esponente di primo piano di Forza Italia in Calabria, seguito da Pietro Amato, consigliere regionale della Margherita, e da Francesco Petrolo e Vincenzo Damiano, ex segretario calabrese della Cisl.. Alla Camera Mario Pirillo, Giuseppe Gentile, Eva Catizone, Carlo Rienzi, Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi, Francesco Curcio, Giuseppe Megna, Giuseppe De Grano, Raffaele De Angelis, Eugenio Madeo, Salvatore Audia, Sergio Del Giudice, Ferdinando Di Leo, Francesco Di Lieto, Patrizia Doldo, Vincenzo Febbe, Antonino Iaria, Fabrizio Muraca, Francesco Perticone, Antonella Rotella, Palmiro Russo.
Al Senato: 1 Fuda Pietro 2 Amato Pietro Rosario 3 Petrolo Francesco 4 Damiano Vincenzo 5 Lucà Salvatore 6 Sabatini Patrizia 7 Perri Domenico 8 Dato Domenico 9 Costa Lorenzo 10 Daniele Nicola

Dc-Nuovo Psi

Per la DC-Nuovo PSI alla Camera Il ministro Stefano Caldoro, Nuovo Psi capeggia la lista della Dc-Nuovo Psi, in quota al Nuovo Psi. Capolista al Senato e' Giuseppe Nicolo', di Reggio Calabria, in quota Dc. Alla Camera: Stefano Caldoro, Lorenzo Montecuollo, Santo Antonio Bifano, Adolfo Massimo Collice, Giuseppe Cosentino, Costantino Marzullo, Pietro Falbo, Domenica Critelli, Roberto Palermo, Giovanni Piccolo, Domenico Lamonica, Giuseppe Lo Torto, Luisa Antonietta Pannone, Gaetano Bloise, Antonino Quartuccio, Giulio Calabretta, Francesco Occhiuto, Giuseppe Missineo, Francesco Giuseppe Picardi, Leone D'Andrea, Alessandro Zito, Giuseppe Palmisani.
Al Senato: 1 Nicolò Giuseppe 2 Modafferi Francesco 3 Paola Giovanni 4 Del Giudice Giuseppe 5 Laera Maria 6 Lores Donato Giuseppe 7 Sollazzo Nicola 8 Pulieri Domenico 9 Tropea Antonio Francesco 10 Alviano Giuseppe

Democratici Di Sinistra

Per i DS al Senato il capolista e' Nicola Latorre, seguito da Rosa Maria Villecco Calipari e da Nuccio Iovene. Alla Camera i Ds confluiscono nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Latorre Nicola 2 Villecco Calipari Rosa Maria 3 Iovene Antonio detto Nuccio 4 Genova Giovanni Battista 5 Corigliano Giuseppe Argentino 6 Mazzitelli Giovanna Adelaide detta Vanna 7 Bruno Vincenzo 8 Conocchia Massimo 9 Laruffa Giovanni 10 Anania Vincenzo

Fiamma Tricolore

Per la Fiamma alla Camera il capolista e' Luca Romagnoli, seguito da Domenico Russo. Al Senato Fortunato Tripodi, seguito da Carmine Cedro. Alla Camera: Luca Romagnoli, Domenico Russo, Domenico Sacchetti, Mario Gresia, Francesco Audia, Salvatore Restuccia, Nicola Mascaro, Antonio Carmine Giordanò, Alfonso Maio, Vitaliano Vono, Claudio Belcastro, Vincenzo Minnella, Paolo Solone, Giovanni Cardnte, Rosario Pandolfini, Giuseppe Cori, Francesco Crea, Aniello Gragnaniello, Luciano Franceschi, Piero Puschiavo.
Al Senato: 1 Di Donato Francesco 2 Tripodo Fortunato 3 Cedro Carmine 4 Caldarulo Pietro 5 De Cusatis Enrico 6 Bagetta Giacinto 7 Zilli Pasquale 8 Li Causi Leonardo 9 Florian Rina 10 Sivo Pasquale

Forza Italia

Per FI alla Camera il capolista e' Silvio Berlusconi, seguito da Gianfranco Micciche', Giulio Tremonti, Giovanbattista Caligiuri, Luigi Fedele. Al Senato capolista Lucio Stanca, seguito da Antonio Gentile e Giancarlo Pittelli. Alla Camera: Silvio Berlusconi, Gianfranco Micciché, Giulio Tremonti, Battista Caligiuri, Luigi Fedele, Ida D'Ippolito, Antonino Mangialavori, Antonio Pizzini, Vittorio Lombardi, Pasqualino Ruberto, Francesco Sarica, Maria Ruggiero, Giuseppe Lonetti, Salvatore Peppino Buonocore, Francesco Iona, Grazia Rosa Anna Squillacioti, Pasquale Saladino, Nicolantonio Montepaone, Gianluca Grisolia, Santo Sestito, Bruno Ruscio, Antonio Barile. La Santelli si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Stanca Lucio 2 Gentile Antonio 3 Pittelli Giancarlo 4 Tesoriere Ottavio 5 Rao Gaetano 6 Misuraca Raffaele 7 Montagnese Michele 8 Biasi Rocco 9 Grandinetti Sante 10 Zumpano Giuseppe.

Italia Dei Valori

IDV, sarà capeggiata alla Camera da Antonio Di Pietro, al secondo posto Aurelio Misiti, ex assessore regionale ai lavori pubblici nella giunta di centro destra guida da Giuseppe Chiaravalloti. Al Senato capolista Giuseppe Sorieo, seguito da Vincenzo Iannuzzi. Alla Camera: Di Pietro Antonio Misiti Aurelio Salvatore Feraudo Maurizio Critelli Francesco Antonio Bagarani Massimo Guerra Maria Concetta Lizzano Alessio Rocca Vincenzo Barbuto Sergio Chiappetta Antonio Mannarino Massimo Dursi Carmine Caligiuri Giampiero Rende Vincenzo Ferro Franco Pingitore Amedeo Caligiuri Francesco Antonio Carone Mario Perri Rosetta Bruno Vittorio Scuderi Sebastiano Ielo Salvatore
Al Senato: 1 Soriero Giuseppe Carmine 2 Iannuzzi Vincenzo 3 Calipari Silvana Ofelia 4 Maruca Giovanni 5 Bilello Giuseppe 6 Musarella Antonino 7 Basile Carlo 8 Ludica Maria Grazia in Apicella 9 Frustagli Domenico 10 Foti Fausto

Italia Moderata

Italia Moderata ha presentato le liste in Calabria per la Camera e il Senato. Capolista a Montecitorio era Antonio Sabella, ma la lista è stata ricusata. Mentre per Palazzo Madama la lista e' capeggiata da Domenico D' Amico.

Lega Nord - Movimento Per L'autonomia

Per la Lega alla Camera il capolista e' Vincenzo Cesareo, al Senato il capolista e' Giuseppe Pezzimenti.

Margherita

Per la Margherita al Senato il capolista e' Enzo Bianco, seguito da Franco Bruno. Poi vengono Donato Veraldi e Luigi Meduri rispettivamente, senatore e deputato uscenti. In lista, ottavo dei dieci candidati, anche Enzo Sculco, capogruppo del partito nel Consiglio regionale della Calabria. Alla Camera la Margherita confluisce nella lista ''L'Ulivo''. Al Senato: 1 Bianco Enzo 2 Bruno Franco 3 Veraldi Donato 4 Meduri Luigi 5 Covello Franco 6 Granato Francesco 7 Cassone Rocco 8 Sculco Vincenzo 9 Autelitano Pino 10 Terrazzo Antonio

Pensionati Uniti

E' stata presentata in Calabria alla Camera e al Senato la lista dei Pensionati Uniti. A capeggiarla per la Camera e' Orlando Pacifici, mentre per il Senato capolista e' Leonardo Battaglia. La lista è stata bocciata.

Per il sud

Il movimento ''Per il Sud'' ha presentato la propria lista all' ufficio elettorale regionale della Calabria per il Senato. Capolista e Vitaliano Di Nardo, di Catanzaro.

Psdi

Psdi: al Senato il capolista e' Renato D'Andria, seguito da Carlo Nicola Colella e dall' ex consigliere regionale Pino Tursi Prato. Il Psdi non presenta una lista autonoma alla Camera. Al Senato: 1 D’Andria Renato 2 Colella Carlo Nicola 3 Tursi Prato Giuseppe detto Pino 4 Arcuri Guido Aurelio 5 Benincasa Giuseppe 6 Virardi Vincenzo 7 Frisenda Salvatore 8 Palma Salvatore 9 Schiavone Cosimo 10 Orlandi Pasquale

Partito Repubblicano Italiano

Per il PRI al Senato il capolista e' Antonio Rappoccio, seguito da Marcello Attisano. Nucara si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Rappoccio Antonio 2 Attisano Marcello 3 Esposito Rubens 4 Gaudio Giuseppe 5 Moschella Salvatore 6 Postorino Filippo 7 Sacco Roberto 8 Salerno Carmela 9 Valente Angelo 10 Voci Francesco

Partito dei Comunisti Italiani

La lista del Partito dei Comunisti Italiani alla Camera in Calabria, presentata , e' capeggiata dal segretario del partito Oliviero Diliberto. Seguono l' ex ministro Katia Bellillo e l' ex segretario generale della Cgil calabrese Ferdinando Pignataro. Per quanto riguarda il Senato in cui il Pdci si presenta insieme ai Verdi, capolista in quota Pdci e' Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria, seguito dal portavoce regionale dei Verdi Leo Autelitano. Alla Camera: Oliviero Diliberto, Katia Bellillo, Ferdinando Pignataro, Vincenzo Infantino, Antonio Morrone, Martino Porcelli, Giancarlo Sitra, Rosario Falbo, Melissa Garrì, Giovandomenico Gemelli; Adele Iazzolino, Maria Antonietta Lamberti, Orazio Licandro, Sergio Malito, Luciano Manfrinato, Giulia Menniti, Santo Monorchio, Patrizia Napoli, Pasquale Neri, Tommasina Pepparelli, Raffaele Sette, Emad Shweiki.
Al Senato: 1 Bianchi Alessandro 2 Autelitano Leo 3 Bonofiglio Salvatore 4 Lucanto Maria Francesca 5 Mauro Domenico 6 Sirgiovanni Filippo 7 Rotella Tommaso 8 D’Alessandro Antonella 9 Zangaro Serafino 10 Zurlo Francesco

Repubblicani Europei

Luciana Sbarbati, segretaria nazionale del partito, capeggia la lista dei Repubblicani Europei in Calabria per il Senato. Per quanto riguarda la Camera, i candidati dei Repubblicani Europei si presenteranno in varie circoscrizioni nella lista dell' Ulivo.

Rifondazione Comunista

Lista Rifondazione Camera
1 Fausto Bertinotti 2 Francesco Caruso 3 Antonello Falomi 4 Scalise Santo 5 Cirigliano Maddalena 6 Aiello Ferdinando 7 Amazoute Said 8 Broccolo Angelo 9 Capparelli Alessandro 10 Ciano Giuseppe 11 Cilento Elio 12 Cocciolo Domenico 13 Fera Vincenzo 14 Fragascio Antonella 15 Giannini Renato 16 Gualtieri Caterina 17 La Bernarda Francesco 18 La Rosa Antonio 19 Patti Stefano 20 Romano Umberto 21 Stella Carmine 22 Talia Francesco
Lista Rifondazione Senato
1 Fosco Giannini 2 Daniele Francesco 3 Luzzi Bennardina Palmina 4 Godano 5 Mari Mario 6 Mingrone Leonardo 7 Orlando Giuseppe 8 Pettinato Pietro 9 Rizzo Carlo 10 Schifini Tullio

Rosa nel Pugno

Lista Rosa nel Pugno Camera
1 Boselli Enrico, 2 Bonino Emma, 3 Capezzone Daniele, 4 Villetti Roberto, 5 Mancini Giacomo, 6 Pappaterra Domenico, 7 Incarnato Luigi, 8 Matina Giuseppe Maria, 9 Lo Duca Francesco, 10 Guerriero Giuseppe, 11 Aiello Carmela Maria Patrizia, 12 Cherubino Cosimo, 13 Ninotti Andrea, 14 Aiello Carmelo Roberto, 15 Pansa Michele, 16 Romio Pasquale,17 Rizzuto Edda, 18 Lopez Pietro, 19 Oreste Maria Grazia 20 Gallizzi Eugenio 21 Ruffolo Antonio
Lista Rosa nel Pugno Senato
1 Pannella Giacinto detto Marco, 2 Marini Cesare, 3 Nucera Ercole, 4 Colace Salvatore, 5 Vallone Lidio, 6 Magarò Salvatore, 7 Filice Alfonso, 8 Demartino Aldo, 9 Apa Francesco, 10 Mari Pietro

I Socialisti

Per i Socilaisti alla Camera il capolista e' Luciano Racco, seguito da Carlo Paduano. Al Senato capolista Saverio Zavettieri, seguito da Antonio Francesco Crino' e da Leopoldo Chieffallo.

Udc

Per l’Udc alla Camera il capolista e' Pier Ferdinando Casini, sseguito da Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture; Giuseppe Galati, sottosegretario alle Attivita' Produttive; Giovanni Nucera, capogruppo nel Consiglio regionale, e dall' ex consigliere regionale Franco Pilieci. Al Senato capolista Francesco D'Onofrio, seguito da Gino Trematerra e Franco Pichierri. Alla Camera: Pier Ferdinando Casini, Mario Tassone, Giuseppe Galati, Giovanni Nucera, Francesco Pilieci, Cataldo Antonio Russo, Domenico Barbuto, Antonio Stefano Caridi, Mario Magno, Saverio Maria Mancini, Salvatore Pacenza, Filippo Fiorillo, Maria Candida Elia, Rocco Bruno, Raffaele De Lorenzo, Mario Mazza, Carmine Arcuri, Francesco Toscano, Pietro Roseti, Rosario Federico, Mariano Battaglia, Francescantonio Stillitani.
Al Senato: 1 D’Onofrio Francesco 2 Trematerra Gino 3 Pichierri Francesco 4 Madaffari Carmela 5 Arilotta Paolo 6 Rullo Rosamaria Elena 7 Spezzano Giuseppe 8 Corigliano Bordino Vito 9 Scaramuzzino Giuseppe 10 Sdanganelli Massimo

Udeur

Per l’Udeur alla Camera il capolista e' Ennio Morrone, seguito da Giuseppe Luppino. Al Senato capolista Clemente Mastella, seguito da Nicodemo Filippelli e l' avv. Armando Veneto. Alla Camera: Morrone Giuseppe, Luppino Giuseppe, Parente Claudio, Serra Giulio, Morcavallo Oreste, Caligiuri Mario, Garofalo Luigi, Raffo Giliberto, Talarico Marco, Vincenzo Paolo Salvatore, Paglianiti Gregorio, Sbano Lucio, Caruso Filomena, Lascala Rocco, Antonio Giuseppe, Manglaviti Giovanni, Perfetti Pasqualino, Notaro Domenico, Aiello Ubaldo, Aragona Antonio, Appigliano Fausto, Le Pera Maurizio, Caruso Annarita, Tedesco Francesco
Al Senato: 1 Mario Clemente Mastella 2 Nicodemo Francesco Filippelli 3 Armando Veneto 4 Antonio Borrello 5 Bonaventura Lamacchia 6 Pasquale Maria Tripodi 7 Domenico Tallini 8 Sergio Stancato 9 Vincenzo Benedetto 10 Michele Roperto

Ulivo

Per l'Ulivo il capolista alla Camera (l'Ulivo non presenta liste al Senato) e' Romani Prodi, seguito da Marco Minniti (Ds), Nicodemo Oliverio (Dl), Marilina Intrieri (Ds), Dorina Bianchi (Dl), Lillo Zappia (Ds), Francesco Laratta (Dl), Nicola Adamo (Ds), Maria Grazia Lagana' Fortugno (Dl), Franco Amendola (Ds). Alla Camera: Prodi Romano, Minniti Domenico detto Marco, Oliverio Nicodemo Nazareno, Intrieri Maria Emilia detta Marilina, Bianchi Dorina, Zappia Leone Pietro Antonio Laratta Francesco, Adamo Nicola, Laganà Fortugno Maria Grazia Amendola Francesco Bevacqua Antonio Midaglia Pietro Mazzotta Giuseppe De Luca Francesco De Nisi Francesco Costantino Leone Salvatore Patrizio Russo Giovanni Richichi Concetta Amodeo Vincenzo Pansera Francesco Perugini Salvatore Ambrogio Michele

Verdi

Per i Verdi alla Camera il capolista e' Alfonso Pecoraro Scanio, seguito da Stefano Boco e Marrello. Al Senato lista in comune con il Pdci, con Alessandro Bianchi capolista, seguito da Leo Autelitano. Alla Camera: Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Boco, Grazia Carla Francescato, Luigi Marrello, Raffaele Suppa, Mario Marchio, Francesco Criaco, Vincenzo Pascuzzi, Franca De Rosa Arcuri, Antonio Pappaterra, Egidio Michele Pastore, Aurelio Morrone, Pietro Paolo Mezzotero, Francesco Borrescio, Concetta Maria Stella Amodei, Luigi Gallo, Giovanni Spedicati, Giuseppe Campana, Luca Belmonte, Mirella Federico, Luigi Inturri, Salvatore Albanese.

Curiosità

Berlusconi primo in tutte le circoscrizioni della Camera con Tremonti che lo segue in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Quasi tutti i ministri teste di serie in Senato, Governatori in campo, diritto di tribuna per i piccoli (ma non mancano gli scontenti), new entry, nomi dello sport e della cultura, ma anche avvenenti soubrette. Forza Italia chiude in extremis le liste per le prossime elezioni politiche al termine di una settimana fatta di vertici notturni e polemiche su 'catapultati' e fedelissimi'. A conti fatti sono poche, ma non mancano, le sorprese rispetto alle anticipazioni emerse in questi giorni di trattative. Come non mancano i delusi, i sacrificati e le grandi esclusioni. Come quella dell'avvocato Carlo Taormina, che, a sorpresa, non sarà ricandidato. I MINISTRI - Big in pole e candidature multiple: sono queste le parole d'ordine con cui sono state decise le liste per Palazzo Madama. Il ministro dell'Interno Beppe Pisanu è il numero uno in Sardegna, Lazio, Campania e Puglia. Il presidente del Senato Marcello Pera guida invece la compagine azzurra in Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Il ministro Lucio Stanca è invece numero uno in Umbria e numero 3 in Piemonte. Piero Lunardi segue invece Pera in Emilia Romagna. Passa invece da Palazzo Madama a Montecitorio Enrico La Loggia (numero 2 in Trentino e in Molise). Resta alla Camera Claudio Scajola che viene subito dopo il premier nelle liste della sua Liguria ma anche in Puglia. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, inoltre, sarà candidato anche in Calabria (terzo dopo Berlusconi e Miccichè).
I GOVERNATORI
Scendono in campo per Palazzo Madama a guidare le liste delle loro regioni i presidenti di Lombardia, Veneto e Molise: Roberto Formigoni, Giancarlo Galan e Michele Iorio. Della pattuglia dei fedelissimi del numero uno del Pirellone, alla fine, in posizione sicura c'è solo Maurizio Bernardo (al terzo posto in Lombardia 3).
I 'PICCOLI'.
E' stata una delle voci più difficili da far quadrare. Alla fine si dichiara soddisfatta la lista composta dal Nuovo Psi e dalla Dc. In posizione sicura c'è Gianfranco Rotondi (quarto in lista al Senato per la Lombardia) ma anche Mario Cutrufo, terzo in Puglia sempre per Palazzo Madama. Elezioni sicura anche per Chiara Moroni, quarta in Lombardia 3. Sempre in Lombardia, ma nella circoscrizione numero 1, c'è anche Stefania Craxi (al quinto posto). Della sua formazione, la 'Giovane Italia, è collocato in posizione considerata sicura anche Sergio Pizzolante (nono in Emilia Romagna alla Camera). Un certo malumore emerge invece nel Partito Repubblicano Italiano che ha ottenuto l'elezione sicura per il segretario Francesco Nucara (quarto alla Camera in Emilia Romagna) e Giorgio La Malfa, secondo dopo il premier nelle Marche. Ma l'attuale senatore Antonio Del Pennino è soltanto numero 15 nelle liste lombarde per il Senato.
ESCLUSI O IN BILICO
Tra i grandi esclusi c'è l'avvocato Carlo Taormina. E' stato lui stesso ad annunciarlo con una nota in cui parla di "scelte di cattivo gusto" ma fa sapere che non lascerà Forza Italia. A rischio elezione anche l'attuale sottosegretario all'Interno Michele Saponara, soltanto diciassettesimo alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1. Devono accontentarsi anche i 'salmoni' dei Riformatori Liberali: resta fuori Marco Taradash. E se Benedetto Della Vedova ottiene il posto numero 5 nella circoscrizione della Camera Piemonte 1, più a rischio è la collocazione di Giuseppe Claderisi, undicesimo in Emilia Romagna.
LE NEW ENTRY: SPORTIVI, INTELLETTUALI, EX MOGLI, SOUBRETTE
Dalle piste di sci a Montecitorio arriva Manuela Di Centa numero due dopo Berlusconi in Friuli. Tra le novità anche la candidatura sicura di Mara Carfagna: la bella soubrette televisiva occupa infatti il quarto posto nella circoscrizione della Camera Campania 2. Al tredicesimo posto, subito dopo l'avvocato Pecorella, in Lombardia 1 c'è anche Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi. In 'quota Palazzo Chigi', la candidatura al quinto posto alla Camera nella circoscrizione Veneto 2 di Valentino Valentini, capo dello staff del presidente del Consiglio. E se la giornalista Fiamma Nirenstein ha declinato l'invito a candidarsi tra le liste di Forza Italia, al Senato in Toscana compare invece il consigliere politico di Marcello Pera, Gaetano Quagliariello (al terzo posto).

Precedenti

 

5 mar 06 Elezioni: Presentata la lista Codacons. Si consuma lo strappo dei dissidenti con la Margherita. Loiero soddisfatto “Una lista che rafforza Prodi”. Reazioni. Mancini (RNP) “Siamo la forza dell’innovazione schierati contro la destra”. Nucera (Udc) “Che ci facevano i DG alle riunioni di Loiero?”. Chiuse le liste si parte per le elezioni. Le candidature.

4 mar 06 Elezioni: Gli scontenti DL si ritrovano in 500 e scelgono la lista Codacons con Pirillo capolista alla Camera e Fuda al Senato. Aderiscono il consigleire Amato (DL) e l'ex Sindaco Catizone. Nasce il movimento "Verso il Partito Democartico". Cossiga: “Io sono con Loiero". Dichiarazioni di Perrelli, Bruno, Meduri, Veraldi, Franceschini. Tremonti numero due nella lista del Cavaliere. Cherubino alla Camera con la Rosa nel pugno, Guerriero "La novità siamo noi".

3 mar 06 Elezioni: La lista del Presidente dovrebbe essere cosa fatta. Loiero “Io non abbandono gli amici”. Bianco "Spero non ci sia rottura". Lusetti "Lista civica è grave". Bruno "senso di responsabilità". Fassino a Lamezia afferma: “Liste forti e rappresentative”. Adamo lascia la segreteria a Guccione e il quarto posto alla Intrieri “Candidatura di servizio. Sono stati anni intensi”. Mancini (RNP) “Siamo l’unica novità”. Berlusconi chiama in campo per il Senato, Formigoni, Iorio e Galan. Callipo (Confindustria) “Basta polemiche, puntare sui fatti”. Parte la campagna elettorale dei Verdi.

2 mar 06 Elezioni: Liste autonome, duro scambio di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta l'Unione.

Informazioni sulle elezioni

Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato

E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari. La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati. Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618

CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12

SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309

Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio

Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio: il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera' oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'', ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''. Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101 episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'', aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita' politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'', ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione. Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392 femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni, vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni. Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra' insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria. La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a 34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale' e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita' di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta, che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni, del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi' 24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera, presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali), all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Le tappe del procedimento preparatorio al voto

Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione. La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del 35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile) e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14 del giorno successivo.

Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato.

Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria. La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura) e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche, quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative (per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione. Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri. In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio, le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio (dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento, premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara' chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi. Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative, che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino, Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera. Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale, che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale. E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30 giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.

 

 

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