Germanà (FI) presenta un interpellanza sull’inchiesta
depurazione al Ministro della Giustizia. “Pm non imparziale”.
Cesa: “Mi auguro che venga fatta chiarezza”
20/03 Il deputato di Forza Italia Basilio Germana' ha presentato
un' interpellanza urgente al Ministro della Giustizia in cui sottolinea
''l' inopportunita''' che il sostituto Procuratore della Repubblica
di Catanzaro, Luigi De Magistris, prosegua l' inchiesta sui presunti
illeciti nel settore della depurazione delle acque. Inchiesta nell'
ambito della quale e' indagato, tra gli altri, l' ex presidente della
Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. Germana' motiva la sua affermazione
col fatto che nei giorni scorsi si e' appreso che ''nei confronti
del sostituto procuratore De Magistris, sottoposto dalla Procura della
Repubblica di Messina ad indagini penali in relazione al delitto di
calunnia ai danni di Giuseppe Chiaravalloti, e' stata chiesta l' archiviazione
per sopravvenuta prescrizione del delitto. Alla stregua degli accadimenti
sopra evidenziati - sostiene Germana' - si concretizza una palese
inopportunita' della prosecuzione dell' attivita' procedimentale da
parte di un magistrato la cui imparzialita' risulta gravemente compromessa''.
Il deputato di Forza Italia chiede, in particolare, al Ministro della
Giustizia ''quali determinazioni intende assumere quantomeno sul piano
della sensibilizzazione del Capo dell' Ufficio di Procura catanzarese
rispetto ad eventi che ledono gravemente l' immagine della magistratura
e rischiano di determinare situazioni di altrettanto grave ingiustizia''.
''Mi auguro che presto sia fatta chiarezza su questa vicenda per quanto
mi riguarda''. Lo ha dichiarato il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa,
nel corso del suo intervento a Venafro nell'ambito di una manifestazione
elettorale riferendosi all'informazione di garanzia sull'inchiesta
sui presunti illeciti nella gestione in Calabria dei finanziamenti
della depurazione delle acque. ''Noi - ha spiegato - siamo stati sempre
rispettosi della magistratura e lo siamo anche ora. Lo sono anche
io che vengo coinvolto in questa vicenda allucinante, pero' e cosi'''.
Al termine dell'intervento, sollecitato dai giornalisti Cesa ha precisato
la sua posizione: ''nel caso specifico, 'Dio mio, Dio mio - come disse
Gesu' - perdona loro perche' non sanno quello che fanno'''.''Nel mio
caso questa espressione va bene perche' io aspetto che mi chiamino
perche' non so nulla, voglio sapere di che si tratta. E poi 'Dio mio,
Dio mio' - ha concluso - ho detto questo perche' ho sempre rispettato
la magistratura, sto alle regole, per me la magistratura e' una cosa
seria, il magistrato per me e' un'istituzione e io rispetto la magistratura''.
La Rosa nel Pugno protesta davanti la sede di Rai3
Calabria
20/03 La Rosa nel Pugno ha attuato anche in Calabria una manifestazione
di protesta ''per denunciare - e' precisato in un comunicato - le
violazioni della legge sulla par condicio e le alterazioni dell' identita'
e dell'uguaglianza tra forze politiche con le quali si sta svolgendo
la campagna elettorale sulle reti Rai e Mediaset, a danno del nuovo
soggetto politico socialista, radicale, laico e liberale''. ''Dirigenti
e militanti della Rosa nel Pugno - e' detto in un comunicato - si
sono dati appuntamento davanti alla sede Rai della Calabria, a Cosenza,
cosi' come, in maniera analoga, altre iniziative si sono svolte a
Roma e nel resto del Paese. Erano presenti tra gli altri il consigliere
regionale Salvatore Magaro' e l'assessore provinciale di Cosenza Pietro
Mari. ''E' nostra intenzione - ha detto Vincenzo Adamo, segretario
cittadino di Cosenza - denunciare che nelle reti Rai e Mediaset la
Rosa nel Pugno non e' rappresentata allo stesso modo degli altri partiti.
Riteniamo che il nuovo soggetto politico debba avere maggiore spazio
per rendere noti i temi ed i programmi che propone all' elettorato
e che una tale violazione di legge debba essere portata all' attenzione
dell' opinione pubblica sia attraverso la nostra presenza simbolica
davanti alle sedi regionali della Rai, sia con esposti che presenteremo
nei prossimi giorni alle autorita' competenti''.
D’Alema in Calabria
20/03 Nel Governo ''c' e' una confusione pietosa. Un giorno c' e'
un ministro che se la prende con l' Islam, un altro se la prende con
l' Olanda. Se la prendano anche con la legge elettorale che hanno
fatto, dando prova dello stato confusionale in cui si trovano. Siamo
veramente ad un finale preoccupante''. A dirlo e' stato il presidente
dei Ds, Massimo D' Alema, parlando con i giornalisti a Catanzaro dove
ha iniziato il suo tour elettorale poi proseguito a Cosenza. ''Speriamo
veramente - ha aggiunto - di sbrigarci. Occorre avere pazienza per
altri 20 giorni e poi finira' questo strazio''.
Non c’è nessun caso Loiero
''Non c' e' nessun caso Loiero. E' il presidente del governo regionale
che ha scelto di sostenere, di dare vita ad una lista diversa da quella
del suo partito, tuttavia e' nell' ambito del centrosinistra. Non
parlerei di caso Loiero''. Ha detto Massimo D' Alema, rispondendo
ai giornalisti sulla scelta del presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero, di sostenere la lista del Codacons nella quale sono
candidati esponenti dissidenti della Margherita a lui vicini. ''Dopo
il 10 aprile - ha aggiunto D' Alema - non succedera' nulla. Ci sara'
una discussione, un chiarimento politico, ma non credo che accadra'
nulla di particolare. L' interesse e' a fare in modo che chi e' stato
eletto dai calabresi per governare la Calabria possa governare la
regione''.
Governo incapace di affrontare la sfida Italia
''Noi non diciamo che la destra ha portato alla rovina l' Italia.
Sarebbe stato un compito anche troppo gravoso per loro. Diciamo che
il Governo e' stato totalmente incapace di affrontare la sfida''.
D' Alema ha cosi' risposto al presidente di An, Gianfranco Fini, che
stamani, da Reggio Calabria, ha detto che ''e' sbagliato sostenere
che l' Italia e' un Paese ricco e felice, cosi' come lo e' accusarci,
come fa il centrosinistra, di avere portato l' Italia al disastro''.
Il Governo, ha aggiunto D' Alema, ''ha diviso il mondo del lavoro,
quello della scuola, quello della giustizia, aggredendo i magistrati
e sfornando leggine che hanno rallentato ulteriormente i tempi della
giustizia cosi' che i malfattori, se sono ricchi ed hanno un buon
avvocato, magari parlamentare, possono farla franca. La responsabilita'
della destra e' di avere affrontato la situazione con una cultura
e le soluzioni sbagliate, che hanno diviso senza riuscire a dire una
parola di speranza''.
Per Berlusconi comunista anche il cronometro
''Per Berlusconi tutto e' comunismo, anche il fatto che la risposta
in un confronto deve essere contenuta in due minuti e mezzo''. ''L'
altra sera - ha aggiunto D' Alema - ho visto un uomo che con toni
rancorosi parlava del passato. Dopo tutto la sinistra e' stata al
governo solo cinque anni, mi pare difficile che si possano essere
fatti sfracelli. Un uomo che dimostra fastidio per le regole. Dall'
altra parte c' era un idea del Paese piu' serena e piu' unita. Due
modi completamente diversi di guardare all' Italia. Se dovessero vincere
loro sul Paese ci sarebbe un effetto depressione. Berlusconi vinse
perche' sembrava la parte piu' moderna. Oggi ci appare improvvisamente
come vecchio culturalmente. Basta pensare a come ha parlato delle
donne, definendole una categoria, come quella dei netturbini''.
Nessuna divisione nell’Unione
''Al dubbio, legittimo, di alcuni indecisi che pensano che il centrosinistra
non sia in grado di garantire stabilita' e unita' dobbiamo dare risposte
serie. E la prima di queste e' che abbiamo scelto Romano Prodi come
capo del governo in 4,5 milioni alle primarie''. ''Questo - ha aggiunto
- da' forza a Prodi non solo in questa sfida, ma anche verso i partiti
che lo sostengono. Loro, invece, hanno scritto Berlusconi, ma di nascosto
perche' si vergognano. Fini e Casini fanno finta''. ''Se penso a dieci
anni fa - ha poi sostenuto D' Alema - il centrosinistra ha dato prova
di divisioni, ma adesso e' diverso. Nel '96 c' era un accordo elettorale.
Stavolta c' e' un patto di governo programmatico e di legislatura.
I contraenti sanno che se uno rompe non potra' piu' ripresentarsi
ad una platea come questa. Poi c' e' la grande novita' politica dell'
Ulivo. Il fatto che vi sia un simbolo destinato a raccogliere milioni
di voti fa la differenza. L' Ulivo e' un progetto politico di grande
forza progressista. L' idea e' creare un grande partito. Il centrosinistra
non e' la somma di tanti, ma una alleanza che si forma attorno ad
un grande sforzo''.
Berlusconi è l’uomo delle divisioni
''Berlusconi e' l'uomo delle divisioni. All'inizio dicevo che era
il capo dell'opposizione contro la sinistra. Adesso e' il capo dell'opposizione
contro tutti e questo e' il segno del suo fallimento''. ''Non solo
noi - ha aggiunto - ma anche Fini e Casini dicono che le cose non
vanno bene. E dall'altra parte c'e' lui che in un soliloquio che presenta
aspetti di delirio, dice che va tutto bene''. ''La destra - ha sostenuto
D' Alema - ha fallito perche' e' inadeguata la sua idea della societa'
italiana. Il vero miracolo di Berlusconi e' che accanto alla sofferenza
sociale la crescita e' stata zero''. ''Berlusconi e' in conflitto
con gli imprenditori, con i sindacati, con il mondo della cultura.
E' in conflitto con tutti. Il Paese ha bisogno di una guida politica.
Oggi non c' e' piu'''. ''Il Paese - ha spiegato D'Alema - ha bisogno
di una guida politica in grado di restituire a tutti serenita' e in
grado di unire le forze migliori dell'Italia per ricominciare a crescere.
Bisogna avere pazienza fino al 9 aprile e poi usciremo finalmente
da questa situazione cosi' imbarazzante per tutti''
Fini in Calabria
''Quello del trasformismo e' un problema del quale alla pubblica
opinione non frega niente. Lavoro, disoccupazione, casa, prima di
tutto. Sono anche convinto che non vi sia legge elettorale che possa
rappresentare l' antidoto giusto nei confronti del trasformismo''.
A sostenerlo e' stato il presidente di An, Gianfranco Fini, che ha
iniziato il suo tour politico in Calabria a Reggio per poi spostarsi
a Catanzaro e Cosenza. ''Chi e' trasformista - ha proseguito Fini
- lo e' per natura. E' gente che non conosce la moralita' politica,
che salta sul carro del presunto vincitore e non c' e' legge elettorale
che tenga, perche' e' nel dna di alcuni uomini e di alcuni partiti
e partitini''. ''Noi, come forza politica - ha sostenuto Fini - siamo
refrattari ad ipotesi di trasformismo. Si puo' dire la stessa cosa
dei mille segmenti del centro? No. Sono convinto che sempre di piu'
si governa con la chiarezza delle posizioni, di centrodestra o di
centrosinistra che siano, e non come qualcuno dice, dando vita al
centro. Insomma, come il centro di gravita' permanente che si localizza
dove c' e' la gestione del potere. E questo vale anche per la Calabria,
dove si sta praticando, proprio a causa di alcune operazioni trasformistiche,
la peggiore politica''. ''E' sbagliato sostenere che l' Italia e'
un Paese ricco e felice, cosi' come lo e' accusarci, come fa il centrosinistra,
di avere portato l' Italia al disastro''. ''La gente - ha aggiunto
Fini - non crede ne' all' una ne' all' altra cosa perche' ha occhi
per vedere ed antenne per sentire''. ''Noi non diciamo che tutto va
bene, ma dati alla mano rivendichiamo le cose positive fatte''. ''C'
e' ancora molto da fare - ha aggiunto Fini - e non si puo' cambiare
tornando indietro, perche' il centrosinistra non rappresenta una novita',
ha governato a lungo con Prodi. Per andare avanti serve sempre piu'
destra''. ''Con il centrosinistra si torna indietro ed in Calabria
credo che questo concetto sia di facile comprensione''. ''Con l' onesta'
intellettuale che deve caratterizzare i politici - ha aggiunto Fini
- non ho difficolta' a dire che l' esperienza regionale con la presidenza
di Chiaravalloti non e' stata esaltante e siamo stati per questo puniti.
Ma pochi mesi dell' esperienza Loiero dimostrano che il centrosinistra
e' deprimente''. ''Il colloquio diretto con l'opinione pubblica, tenuto
conto che numerosi sono ancora gli indecisi, puo' rappresentare davvero
l'arma vincente'' ''In questa campagna elettorale, ai faccia a faccia
televisivi - ha aggiunto Fini - noi preferiamo il metodo antico, cioe'
quello di contattare direttamente i cittadini, da Bolzano a Lampedusa''.
Alcuni magistrati non imparziali
- ''Non la campagna elettorale, ma la cronaca degli ultimi anni sta
a dimostrare che ci sono magistrati che non solo non sentono il dovere
di essere imparziali, ma non sentono neppure il dovere di apparire
imparziali''. Ha detto il vicepresidente del Consiglio ad una domanda
''sulla presenza di due magistrati alla presentazione della lista
dei Ds''. ''Nell' ambito del corpo della magistratura, che e' composto
da ottomila magistrati - ha aggiunto - ce ne sono pochi, ma certamente
molto agguerriti, che hanno, tra virgolette, una concezione politica
della loro funzione, ed in qualche modo agiscono con intendimenti
che sono o sembrano, finalizzati al raggiungimento di un obiettivo
di tipo politico''. ''Le parole del Capo dello Stato - ha sostenuto
Fini - sono ineccepibili. La magistratura ha il diritto di rivendicare
la sua autonomia, perche' nel momento in cui dovesse essere soggetta
ad altro potere, in questo caso l' esecutivo, verrebbe meno uno dei
pilastri del nostro ordinamento democratico. Accanto al diritto di
rivendicare la propria autonomia, la magistratura ha anche il dovere
di essere ed apparire imparziale, come ha detto il presidente Ciampi''.
Abolire le norme che privilegiano i delinquenti
''Bisogna introdurre nel nostro ordinamento il principio secondo cui
chi sbaglia paga. Ancora oggi, nella nostra legislazione esistono
purtroppo norme che finiscono per privilegiare il delinquente''. ''Se
dopo pochi mesi, o al massimo dopo pochi anni - ha aggiunto Fini -
si esce dal carcere, si determinano incertezza e tensione nel cittadino
perbene. Se un delinquente, un uomo della 'ndrangheta, viene arrestato
e condannato e poi, dopo qualche tempo, torna in liberta', piu' arrogante
di prima, si perde qualsiasi fiducia nei confronti dello Stato''.
I NoGlobal nel parlamento un errore per la sicurezza
''Se si porta in Parlamento, con un' operazione politica, l'area dei
no global, i cosi' detti antagonisti, coloro che in qualche modo sono
border line a cavallo tra legalita' ed illegalita', non si lavora
per la sicurezza''. Lo ha detto il vicepremier, Gianfranco Fini, parlando
a Reggio Calabria. ''Nella coalizione di sinistra - ha aggiunto Fini
- ci sono componenti piu' radicali che qualche giorno fa hanno dimostrato
la loro vera natura ed anche il loro rapporto con le forze di polizia.
In realta', senza sicurezza e' difficile attrarre capitali. Per questo
serve piu' destra perche' legge ed ordine appartengono a pieno titolo
al dna politico della destra. Facciamo bene a dire che ci vuole il
poliziotto e il carabiniere di quartiere, maggiore controllo del territorio,
ma dobbiamo dire con onesta' che il cittadino in molte zone continua
a dirsi insicuro''.
I NoGlobal nel parlamento un errore per la sicurezza
''Se si porta in Parlamento, con un' operazione politica, l'area dei
no global, i cosi' detti antagonisti, coloro che in qualche modo sono
border line a cavallo tra legalita' ed illegalita', non si lavora
per la sicurezza''. Lo ha detto il vicepremier, Gianfranco Fini, parlando
a Reggio Calabria. ''Nella coalizione di sinistra - ha aggiunto Fini
- ci sono componenti piu' radicali che qualche giorno fa hanno dimostrato
la loro vera natura ed anche il loro rapporto con le forze di polizia.
In realta', senza sicurezza e' difficile attrarre capitali. Per questo
serve piu' destra perche' legge ed ordine appartengono a pieno titolo
al dna politico della destra. Facciamo bene a dire che ci vuole il
poliziotto e il carabiniere di quartiere, maggiore controllo del territorio,
ma dobbiamo dire con onesta' che il cittadino in molte zone continua
a dirsi insicuro''.
Su Ruini “Maggiore attenzione ai valori”
''La chiesa ha indicato quelli che sono i valori tradizionali del
mondo cattolico e credo che il confronto onesto dei due programmi
faccia chiaramente capire che da parte del centrodestra c' e' un'
attenzione di gran lunga maggiore''. ''Non commento le anticipazioni
di stampa, e ne' i se ed i ma, ma solo i fatti che realmente accadono''.
''Esprimero' il mio commento - ha aggiunto Fini - se e quando ci sara'
da parte del cardinale Ruini una presa di posizione in questo senso''.
La ndrangheta si combatte con la Trasparenza politica
''All' azione di contrasto contro la 'ndrangheta, fenomeno criminale
allarmante, le forze politiche e le istituzioni locali possono contribuire
garantendo assoluta trasparenza ed impermeabilita' nei loro comportamenti''.
''Questo perche' - ha aggiunto Fini - la 'ndrangheta e' particolarmente
attiva nell' utilizzo dei fondi pubblici e nell' infiltrazione nelle
gare d' appalto. C' e' da dire, comunque, che proprio in questo periodo
e' in atto una forte azione di contrasto da parte del Governo, delle
forze dell' ordine e della magistratura contro l' organizzazione criminale
calabrese e' particolarmente efficace. Occorre il controllo del territorio
e occorre anche garantire la certezza della pena per chi viene condannato''
Caldoro in Calabria
20/03 ''E' legittimo che, di fronte ad un buon lavoro svolto, si
voglia completarlo. Abbiamo messo in campo tutto il programma con
piu' del 95% dei provvedimenti che sono stati approvati''. Lo ha detto
Stefano Caldoro, ministro per l' attuazione del Programma di Governo
e capolista in Calabria per la lista Partito socialista-Democrazia
Cristiana alla Camera, oggi in Calabria ''Da questo punto di vista
- ha aggiunto Caldoro - si puo' criticare come e' giusto, nel merito,
che lo faccia l' opposizione, ma non si possono contestare i dati.
Certo, c' e' ancora molto da fare e il Sistema Paese ha bisogno chiaramente
di un forte rilancio. In questo senso pensiamo soprattutto al Mezzogiorno
e ai grandi temi come quello della fiscalita' di vantaggio e ad azioni
che possono rendere il Mezzogiorno piu' attrattivo in termini di investimenti''.
Per Caldoro, in particolare, ''tutte le opere della Legge Obiettivo
hanno i finanziamenti e la copertura. Sul Mezzogiorno ho dato una
cifra: 27 miliardi di euro rispetto ai 16 dei governi Prodi - D' Alema:
cio' dimostra che ci sono state ingenti risorse in piu' per questa
area del Paese. Pero' noi non possiamo fermarci. Il Mezzogiorno ha
bisogno non solo di grandi infrastrutture ma di una politica industriale
che valorizzi soprattutto le sue grandi potenzialita'''.
''Il centrosinistra e il suo leader Romano Prodi esprimono una politica
debole, quella voluta dai poteri forti''. ''Noi - ha aggiunto il ministro
- siamo il partito socialista, siamo il garofano rosso, l' unico presente
sulla scheda elettorale e con la Democrazia cristiana stiamo insieme
nella Casa delle liberta' coerentemente con una tradizione di governo
che ci ha visti impegnati dal 2001 ad oggi. I nostri sono partiti
storici, culture che hanno fatto l' Italia e uniscono un passato comune
di governo a ragioni tecniche dovute a questa legge elettorale costruita
in maniera artificiale, un ibrido che, invece di produrre la semplificazione
del quadro politico, ha realizzato solo ulteriore frammentazione''.
Facendo riferimento alla situazione calabrese il ministro ha parlato
di ''caso di scuola perche' qui sono scoppiate tutte le contraddizioni
del centrosinistra con incapacita' di governo e frammentazione. Un
fallimento che riguarda gran parte della amministrazioni governate
dal centrosinistra''.
Si dimette il Presidente del Comitato elettorale
di Reggio Calabria
Il presidente del comitato elettorale ''per la vittoria'' di Forza
Italia di Reggio Calabria, Michele Marciano', si e' dimesso comunicando
la sua decisione con una lettera a Silvio Berlusconi. ''E' con profondo
rammarico - ha scritto Marciano' - che mi trovo costretto a rassegnare
le dimissioni da presidente del comitato elettorale per la vittoria
di Reggio Calabria. Di fronte all' ennesima bega interna, che non
fa altro che discreditare il mio totale impegno per il partito e per
la vittoria delle elezioni politiche, e alludo alla mancata comunicazione
dell' arrivo per la giornata del 21 marzo a Reggio Calabria del ministro
dell' Economia, nostro autorevole esponente nazionale di partito,
Giulio Tremonti, al sottoscritto che, nelle vesti di presidente del
Comitato elettorale per la vittoria di Reggio Calabria, doveva essere
tempestivamente ed opportunamente avvisato per tante, e tutte ovvie,
ragioni che non credo sia necessario evidenziare in questa sede, non
trova alternativa alla dolorosa scelta di lasciare il delicato incarico
affidatomi da lei con il comune obiettivo di contribuire, senza risparmio
di energie fisiche ed intellettive, alla vittoria del centrodestra''.
''Evidentemente - ha concluso Marciano' - qualcuno non la pensa come
lei, ma io ho il dovere di preservare il mio ruolo, il mio impegno
e il mio sostegno a Forza Italia mettendomi da parte. Sempre convinto
della nostra vittoria alla imminente competizione elettorale, seppure
lavorando dietro le quinte rimango a sua completa disposizione rinnovando
il mio impegno, raddoppiando i miei sacrifici personali, per il nostro
partito e le nostre idee''.
La parola ai candidati
- Violante (DS) ''Il ponte sullo Stretto non serve
a niente, sono altre le strutture che servono alla Sicilia''. Lo ha
detto Luciano Violante stasera a Messina, dopo un viaggio in treno
da Palermo con i candidati dell'Ulivo in Sicilia. ''Durante il nostro
viaggio durato 12 ore - ha continuato Violante - in cui abbiamo toccato
diverse citta', abbiamo incontrato la gente che ci ha parlato dei
veri problemi della Sicilia. Alcuni insegnanti ci hanno spiegato che
fanno 12 ore di viaggio per insegnare quattro ore. Questi sono i veri
problemi dei trasporti da risolvere in Sicilia.
- Codacons: “Incazzati ma, soprattutto, ribelli.
Queste le caratteristiche predominanti di Lista Consumatori, la vera
novità della prossima tornata elettorale.” E' quanto
si afferma, tra l' altro, in una lunga nota del Codacons-Lista consumatori.
“Ma a leggere le cronache di questi giorni – dice la nota
di Codacons - gli inca… sembrano stare soprattutto fuori dal
movimento.Ci riferiamo alle vittime di un travaso di bile per la presenza
di un movimento partito proprio dalla Calabria, che ha rivoluzionato
e rivoluzionerà la vita politica nazionale e che oggi si pone
come l’unico rimedio ad una legge elettorale da tutti definita
vergognosa. Succede che dopo l’annuncio di una lista di Calabresi
per i Calabresi, si sono registrate continue frecciatine, spesso del
tutto pretestuose, che legittimano un interrogativo: perché
si ha timore del giudizio degli elettori Calabresi ? Nella nostra
regione si è realizzato un laboratorio politico capace di avere
ripercussioni positive sulla stabilità del prossimo governo
nazionale. Si è partiti dalla considerazione che alcune liste
all’interno della coalizione di centro-sinistra non risultavano,
almeno a nostro avviso, le “più forti possibili”,
anche e soprattutto per una legge elettorale definita dallo stesso
Calderoli una “porcata” e si è corsi ai ripari
nell’interesse dell’intera coalizione e dei Calabresi.
Sulla legge elettorale non c’è bisogno di dilungarsi
oltre, basta evidenziare che un Ministro di questa Repubblica, ha
affermato: “L'ho scritta ma è una porcata”. Al
Ministro vanno i nostri complimenti e, soprattutto, a tutti i parlamentari
Calabresi che, chinando la testa, hanno votato quella “porcata”.
Di certo non vorremmo essere al loro posto quando dovranno spiegarlo
agli elettori, chissà come faranno a chiedere ai Calabresi
di affidare a questi stessi uomini le sorti del paese. Così
come non vorremmo essere al posto loro quando dovranno spiegare cosa
hanno realizzato per la Calabria i nuovi “barbari”, calati
dal nord come capilista e candidati, per ottenere un lasciapassare
verso il parlamento. Pensavamo che durante una campagna elettorale
si dovesse fare un bilancio di cinque anni di governo e, magari, provare
a giustificare le “porcate” commesse, ed invece qualcuno
perde tempo nell’inventare falsi “scoop” e nel lanciare
stucchevoli accuse, al limite della querela, prive di logica e mosse
esclusivamente dalla paura. E’ il caso dell’on. Burani-Procaccini
che due giorni addietro si è dichiarata, addirittura, scandalizzata
per una presunta causa (assolutamente inventata) contro la regione
Calabria per ottenere “110 milioni di risarcimento per il bollo
auto”. Una solenne sciocchezza, ma quando dai palazzi romani
qualcuno trova il tempo di occuparsi della lontana Calabria è
bene rispondere subito, da buoni sudditi, non fosse altro che per
dimostrare gratitudine all’importante esponente politico. In
questo caso, però, la nostra parlamentare è stata male
illuminata. Ci permettiamo, quindi, di informare l’On. Burani-Procaccini
(chissà perché i deputati importanti hanno quasi sempre
il doppio cognome) ovvero il suo solerte suggeritore, che non c’è
mai stata nessuna causa di risarcimento né per 110 milioni
(???) e neppure per un centesimo. Tuttavia abbiamo registrato le affermazioni
dell’Onorevole con grande stupore, dettato sia dal fatto che
siamo assolutamente certi che non si tratta di una battuta “pre-elettorale”
e dall’altro perché ben conosciamo l’impegno del
nostro neo-detrattore. Per comprendere meglio chi ci ha onorato di
tanta attenzione, è bene ricordare, ai pochi disinformati,
che l’On. Burani-Procaccini passerà alla storia per aver
sostenuto il "diritto al lavoro dei bambini" (magari per
essere sfruttati meglio…o almeno così sostengono i soliti
malpensanti), ma soprattutto per aver lanciato la rivoluzionaria proposta
di vietare i cortei ai minori di 11 anni ! Solo il pensiero delle
schiere di neonati che – con pannolini e carrozzine al seguito
– sciamano in processione per le strade delle nostre città,
ci aiuta a comprendere la drammatica realtà del problema sollevato
dall’Onorevole. Certi che l’On. Burani-Procaccini sia
rimasta vittima di una perfida “soffiata”, è naturale
attendere le immediate scuse, caso contrario, saremo costretti a portarla
sul serio in Tribunale, magari per chiedere proprio a lei quei fantomatici
110 milioni. Ma le provocazioni giungono anche da altri articoli “ad
orologeria” il cui unico obiettivo è mettere in ombra
la figura del Governatore. Abbiamo letto di tutto, che il Governatore
Loiero avrebbe escluso il Codacons dai soggetti chiamati a partecipare
all’attribuzione dei fondi destinati dal Ministero delle Attività
Produttive. Hanno però dimenticato che se qualcuno ha escluso
il Codacons, di certo non è stato Agazio Loiero, questo perché
all’epoca dei fatti Loiero non solo non era Presidente della
Regione, ma neppure candidato ! Sul punto invitiamo i giornalisti
a verificare, magari potranno ricavare anche tante piccole notiziole
su come, durante la precedente gestione, avvenivano le convocazioni.
Chiarito, quindi che Agazio Loiero non ha escluso nessuno, passiamo
ad esaminare un’altra “bufala” per la quale sempre
Agazio Loiero, dopo aver pilotato l’esclusione del Codacons,
avrebbe addirittura “rimediato” riammettendolo per fini
elettorali. Nulla di più infondato. Sia perché ciò
non è di competenza dell’attuale Governatore; sia perché
nessuna “riammissione” c’è mai stata. Anche
sul punto invitiamo i giornalisti a verificare. Evidentemente il suggeritore
degli articoli, nella foga di attaccare il Codacons ed Agazio Loiero,
ha inventato suggestivi “rimedi” nonchè improbabili
“riammissioni”. Ma la verità di queste “bufale”,
com’è facile comprendere, è una sola. A “qualcuno”
non è piaciuta la presenza di una lista di Calabresi, di quelli
che osano alzare la testa e rifiutano testardamente (è il nostro
principale difetto !) di consegnare la rappresentanza della regione
a illustri sconosciuti piovuti dal cielo. Nessuna accusa, in fondo
questa è la logica di una “porcata” incostituzionale
che rischia di realizzare un pericoloso paradosso; demandare le istanze
dei Calabresi… a chi confonde Cosenza con Potenza ! Ovviamente
comprendiamo il motivo degli attacchi, anche quelli assolutamente
immotivati, perché dev’essere proprio difficile spiegare
i motivi per i quali un Cittadino Calabrese “deve” votare
un “padano” piuttosto che un Calabrese. Sempre quel “qualcuno”
probabilmente sarà felice quando noi Calabresi veniamo trattati
come bestie da soma, come sudditi capaci solo di chinare la testa
dinnanzi ai padroni di turno, magari dotati di un accento musicale
ed ingannatore. Chissà come sarà difficile, quindi,
per i nostri “suggeritori” chiedere il voto per chi scende
(con fugaci apparizioni) nella sperduta Calabria solo per ottenere
un lasciapassare per il parlamento. Noi preferiremmo conoscere le
motivazioni che hanno spinto molti parlamentari Calabresi a votare
questa legge elettorale che impedisce ai Cittadini di scegliere i
propri rappresentanti, chiamandoli soltanto ad approvare elenchi decisi
dai partiti. Per concludere non possiamo sottrarci dal commentare
qualche battuta di spirito lanciata perfino da alcuni esponenti del
centro-sinistra. Innanzitutto auguriamo il massimo risultato a tutti
i partiti della colazione, per il raggiungimento dell’obiettivo
comune. In quest’ottica ci permettiamo di ricordare, senza alcuna
vis polemica, che tutti i voti dati Lista Consumatori daranno sicuramente
più forza al governo Prodi ed inoltre daranno un peso sempre
maggiore alla nostra regione. E poi, che diamine, lasciamo che gli
elettori si pronuncino, chissà, potrebbe perfino capitare che
gli “ironici” di oggi, rimarranno travolti dal voto popolare.
- Bevacqua (DL): “La decisione maturata a livello
nazionale, che ha determinato la nascita della lista unitaria dell’Ulivo,
è stata animata dalla volontà di conseguire un importante
risultato elettorale, che, si spera, possa andare ogni oltre ottimistica
previsione per giungere alla vittoria il 10 aprile prossimo. E' quanto
afferma Mimmo Bevacqua, coordinatore provinciale della Margherita
di Cosenza, in una lettera aperta indirizzata al segretario provinciale
dei Ds di Cosenza Mario Franchino. “Il fatto che due grossi
partiti come Margherita e Ds si fondessero in un inedito “listone”
rafforza l’idea che la partita in gioco oggi è troppo
importante per lasciare spazio a posizioni che, legittimamente, ciascun
partito, avrebbe potuto esprimere. Ebbene, la lista unitaria ci impone
anche in Calabria un impegno notevole per contribuire a mandare a
casa Berlusconi e la sua Casa delle libertà, il cui governo
ha oltrepassato ogni limite sul piano del malgoverno. Come tu ben
sai, la Calabria, che potrebbe essere rappresentata dal progetto riformista
dell’Ulivo, oggi necessita di una spinta in più per poter
colmare i ritardi provocati dal centrodestra. L’impegno che
il mio e il tuo partito stanno profondendo sul territorio calabrese
è straordinario, nonostante il tentativo maldestro di qualche
lista di disturbo messa in campo da chi, pur avendo ruoli di primo
piano nel centrosinistra, intende rendere meno forte il ruolo della
Calabria in termini politici. Questa breve premessa serve a evidenziare
che la lista promossa dal presidente della Giunta regionale, nella
sua velleità di destabilizzare l’azione politica dell’Ulivo,
sta tentando di raggiungere strane intese proprio al fine di ridurre
la portata elettorale dell’Ulivo, ed in particolare della Margherita
in alcuni comuni importanti della Provincia di Cosenza. Ciò
dovrebbe far riflettere i nostri partiti sul territorio per scongiurare
che vi siano accordi con chi non vuole che si realizzi il proposito
riformista della coalizione né l’affermazione elettorale
della Margherita al Senato della Repubblica. Vorrei pertanto invitarti,
per la tua parte, a fare le opportune verifiche onde evitare che per
piccoli interessi qualcuno tenti di indebolire le premesse politiche
della nostra alleanza”.
- Filippelli (Udeur) ''Ancora una volta siamo qui
a piangere le ennesime vittime di questa strada maledetta. Ma anche
a denunciare l'insipienza e la grave responsabilita' di questo Governo,
che in cinque anni di legislatura, con una maggioranza schiacciante,
non ha attuato alcun provvedimento per ammodernare e mettere in sicurezza
la statale 106 jonica o comunque creare occasioni di sviluppo per
la Calabria''. E' quanto sostiene Nicodemo Filippelli, senatore dell'Udeur,
facendo riferimento all'incidente stradale in cui ieri a Corigliano
sono morte sei persone . Filippelli, che esprime le sue condoglianze
e la propria vicinanza alla famiglie delle vittime, aggiunge che ''il
Governo deve fare qualcosa per porre fine a questa 'mattanza'. Nel
corso della legislatura abbiamo presentato molte interrogazioni al
Governo per denunciare la pericolosita' e l'inadeguatezza della statale
106 jonica, senza mai ottenere risposte concrete, e presentato decine
di emendamenti - puntualmente bocciati - alle leggi approvate dall'
esecutivo per chiedere finanziamenti per i lavori di messa in sicurezza,
ormai improcrastinabili. A questo punto il Governo si dovrebbe sentire
responsabile di tutti questi morti, se solo avesse un po' di sensibilita',
ma pensiamo con amarezza che ora sia troppo impegnato nella campagna
elettorale per potersi occupare dei lutti che colpiscono la popolazione
calabrese, che ormai si sente abbandonata da questo Governo. Come
puo' Berlusconi dire che ha fatto grandi cose per il Sud. Cosa ha
fatto, quando non crea lavoro, infrastrutture, comunicazioni, sviluppo?!
Se c' e' per fare il Ponte sullo Stretto questo non e' il Governo
che vogliamo''
- Perna (AN) ''Diceva Leo Longanesi che la verita'
negata, in campagna elettorale, e' l' ultimo espediente per prendere
voti e buttarli dalla finestra. L' intervista dell' on. Sgarbi ristabilisce
la verita'''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, Gianluca Perna,
presidente del Circolo Adimari di Alleanza Nazionale. ''Sgarbi dice
testualmente che non sara' eletto - sostiene Perna - perche' il Codacons
e' presente solo in poche regioni e le sue gia' esigue speranze di
successo vengono annullate dall' assenza in territori strategici.
L' operazione Loiero a cui si e' prestata anche Catizone - prosegue
ancora Perna - parte dall' assunto di Prodi 'divisi per colpire uniti'
e vuole in realta' rafforzare il centrosinistra facendo credere all'
opinione pubblica che esistono speranze di elezione, quando si sa
perfettamente che cosi' non e'''. ''Sappiano gli elettori - conclude
Perna - che i candidati della Lista Consumatori non hanno alcuna speranza
di conseguire il quorum e di essere eletti e, pertanto, votarli significherebbe
disperdere i consensi. An vuole denunciare questo comportamento poco
trasparente che dequalifica l' intero centrosinistra''
- Marco Minniti (Ds) - incontrando una nutrita delegazione
di vitivinicoltori del Carotano e sindaci della zona, in merito alla
necessita' di un finanziamento per la ristrutturazione della Cantina
sociale Melissa, si e' impegnato a interessare subito del problema
il presidente della Regione, Agazio Loiero, e il vicepresidente Nicola
Adamo. Inoltre Minniti ha detto ai vitivinicoltori di prendere in
considerazione la nuova organizzazione comune di mercato ed ha sottolineato
come anche per questo settore, come per tanti altri, serve un Patto
per la Calabria, del resto gia' presente nel programma di Governo
di Romano Prodi.
- Tonino Perrelli (Patto per il Sud-Liberaldemocratici) -
Ringraziamo Francesco Rutelli per le note di stima e di apprezzamento
che ha voluto rivolgerci, ribadendo una politica fatta con il cuore
e volta a riprendere la strada della speranza in una terra controversa,
contro le ambiguita' ed i personalismi arroganti e ostativi alla crescita
politica della Calabria. Il Patto per il Sud-Liberaldemocratici, ringrazia
per la politica medionalistica, ma ci tiene a precisare la sua autonomia
che lo portera', con la sua identita' politica, culturale e storica
partendo da De Gasperi e don Sturzo, insieme agli altri amici dell'Unione
al Partito Democratico di Prodi.
- Giovanni Battista Genova (Ds) - ''Quello che e'
accaduto ieri sulla superstrada 106 Ionica, con sei vite umane troncate
in un incidente stradale, e' l'ennesimo scioccante episodio di morte.
Ma nonostante le continue manifestazione congiunte di tutti i comuni
interessati, le continue richieste di interventi per sistemare la
106, tragica strada della morte, nessuna risposta, nessun intervento
da parte del governo e della regione. Siamo stati abbandonati, a tutti
i livelli, nulla e' stato fatto per le strade, per le infrastrutture,
per i giovani imprenditori, per il lavoro precario, per l' economia,
per il potenziamento delle risorse della Sibaritide, dei paesi albanesi
e della provincia di Cosenza. E' arrivato il momento di rovesciare
questa incresciosa situazione. Il centrosinistra come primo obbiettivo
ha quello di incentivare le politiche di sviluppo, di coordinare la
politica dell' integrazione e quindi i rapporti gia' ottimi tra i
paesi della piana, i paesi arbereshe e tutta la provincia. Anche il
Presidente della Regione, Agazio Loiero, dovrebbe pensare a questi
problemi invece di pensare alle proprie liste.
- Eva Catizone (Codacons-Dc) - ''Carte, cartoni e
spazzatura: questa l' immagine degradante che Cosenza ha offerto oggi
al risveglio ai suoi abitanti. Segno che qualcosa decisamente non
va nell' organizzazione che regna a Palazzo dei Bruzi. Cosenza e'
abituata a ben altro tipo di invasioni, pacifiche e ricche di stimoli
culturali. La macchina organizzativa, negli scorsi anni, ha lavorato
con efficienza prima, durante e immediatamente dopo la chiusura della
fiera. Il trattamento che e' stato riservato agli extracomunitari,
poi, non fa onore ad una citta' come Cosenza, che ha dimostrato di
essere aperta e sensibile, pronta ad accogliere concrete politiche
di integrazione''.
- Ercole Nucera, segretario regionale Sdi-Rosa nel
Pugno: La Rosa nel Pugno, oggi, e' impegnata in tutto il territorio
regionale in una serie di iniziative pubbliche che hanno lo scopo
di far conoscere a tutti gli elettori le linee programmatiche di questa
formazione politica. Essa, rappresenta nello scenario politico nazionale,
l'unico vero elemento di novita' che interpreta le esigenze di una
popolazione che, per troppi anni, ha subito le scelte di governi nazionali
e regionali, intenti, prevalentemente, a garantire benefici a loro
stessi e ad una cerchia ristretta di amici, attraverso leggi ad personam
e incarichi affidati a illustri incompetenti. La Rosa nel Pugno denuncia
con forza, il degenerare di tale situazione, registrando che in Italia
esiste una politica povera, invasa da incompetenti e da affaristi,
da personaggi che operando nella trasversalita' continuano a preferire
istituzioni deboli e un ambiente di regole opache, perche' li' e'
piu' facile scambiare favori alle imprese e ai gruppi di interesse.
Il nostro progetto e' chiaro, verificabile e scevro da qualsivoglia
condizionamento.
- Mario Pirillo (Codacons): Spiegheremo le nostre
ragioni domani al Centro agro-alimentare di Lametia Terme, a partire
dalle 17.00, e aggiungeremo linee programmatiche e prospettive politiche
di un movimento che sta crescendo di ora in ora e che vuole primariamente
rappresentare la protesta dei territori calabresi verso le oligarchie
dei partiti, quelle oligarchie che si nascondono dietro la bella parola
del rinnovamento per ''promuovere'' chi sul territorio non ha mai
dimostrato di raccogliere il consenso sufficiente. Affidarsi al giudizio
dei cittadini attraverso una sana competizione tra uguali, piuttosto
che coltivare amicizie romane che nulla hanno a che fare coi problemi
della Calabria: questa e' la democrazia! Rutelli, Marini e Franceschini
hanno voluto costruirsi intorno un gruppo parlamentare a loro immagine
e somiglianza. Benissimo: si facciano autorizzare dai cittadini calabresi
con il loro consenso. Se al contrario, la loro proposta dovesse essere
bocciata dal popolo, che siano loro a trarne le conseguenze. Avremmo
voluto costruire il piu' forte partito calabrese, se soltanto si fosse
ragionato per il bene della Margherita. E' stato svenduto per un paio
di posti relativamente sicuri. zia e della liberta'. Premiando la
lista Codacons, partira' finalmente anche in Calabria la costituente
del Partito Democratico di Romano Prodi, un partito che dovra' selezionare
la propria classe dirigente dal basso. Ecco la scommessa politica
piu' importante: ai calabresi, non alle segreterie romane, il diritto
di progettare e difendere il loro futuro''.
- Pino Tursi Prato (PSDI): Per il sud ci vuole la
banca etica, una banca che dia il denaro alle famiglie con un tasso
basso, senza garanzia, con dilazioni giuste, per far fronte ai problemi
quotidiani e per contrastare fenomeni come l'usura. Lo ha affermato
Pino Tursi Prato, candidato al collegio senatoriale della Calabria
per il Psdi. L'idea di Tremonti della Banca del Sud la rispettiamo
ma non la condividiamo- afferma ancora Tursi Prato- perche' ci sembra
una chiara operazione elettoralistica. Bisognerebbe , invece-prosegue
Tursi Prato- capire che il problema principale del credito e' la sua
scarsa credibilita' nei confronti dei ceti deboli e delle famiglie
in particolare, che chiedono mille euro e, quando possono averli,
ne pagano il doppio.
- Rosa Villecco Calipari, candidata nella lista DS
al senato, intervenendo insieme a Massimo D'Alema presso il comunale
di Catanzaro, ha emozionato il popolo della sinistra che le ha dedicato
sei applausi in pochi minuti di intervento. ''Assistiamo in questi
giorni ad una vera e propria libanizzazione della democrazia, uno
stato permanente di scontro, di conflitto''. Il 9 aprile mandare a
casa il governo Berlusconi per noi calabresi significa, in un sol
colpo, ritrovare un futuro di speranza e ripartire. ''Per il centrosinistra-
ha aggiunto Rosa Villeco Calipari- quello della sicurezza e' la sfida
vera''. ''Noi dobbiamo dire con chiarezza che non possiamo lasciare
il tema della sicurezza alla destra. Sarebbe un grave errore, vorrebbe
dire derubricare questa materia a semplice ragionamento militare,
di occupazione del territorio, la famigerata mano forte, la tolleranza
zero. ''Insieme alle attivita' di contrasto, e' necessario costruire
un progetto di sviluppo, una prospettiva di felicita' per tutti i
nostri giovani, che sia l'affermazione di valori come legalita', sicurezza,
sviluppo, uguaglianza, liberta': sono le facce di una stessa realta'.
E noi dobbiamo tenerle unite. Il centrodestra in questi anni ha, di
fatto, realizzato una sorta di libanizzazione della democrazia. Da
qui dobbiamo ripartire ricordando che nel Libano, paese difficile
e tormentato dalla guerra civile, e' rinata la speranza. Li', in quella
bellissima terra, hanno scelto i cedri come simbolo della rinascita.
''Sono frutti che da noi, in Calabria, non mancano di certo''.
- Gasparri (An) ''Le politiche di contrasto alla
criminalita' organizzata restano al centro del programma di governo
della Cdl. Soprattutto per le regioni del Sud, la tutela dei cittadini
e' il primo passo di ogni piano di sviluppo''. E' quanto ha sostenuto,
in una dichiarazione, Maurizio Gasparri, dell' Esecutivo politico
di Alleanza nazionale. ''In questi ultimi cinque anni di governo -
ha aggiunto Gasparri - molto e' stato fatto per contrastare ogni forma
di violenza e di sopruso. Per rispondere ai nuovi modelli di urbanizzazione,
abbiamo istituito poliziotti e carabinieri di quartiere il cui impegno
ha premiato sul fronte del contrasto alla micro-criminalita' organizzata.
Nei prossimi anni, la destra al governo confermera' e potenziera'
questo servizio. Siamo infatti convinti che siano il miglior strumento
per colpire la criminalita' dall' origine, attraverso forze dell'ordine
che vivono il territorio, imparano a conoscerlo ed a prevenire e contrastare
la delinquenza''.
Tassone (Udc) ''Rutelli sostiene che la Calabria,
che lo vede solo ospite in cerca di voti, ha bisogno di un Governo
centrale che le sia amico. Io penso abbia bisogno prima di tutto di
un Governo regionale efficiente, e Rutelli per primo si dice deluso
da Loiero, fino ad invitarlo a preoccuparsi dei problemi calabresi''.
A sostenerlo e' stato il vice segretario vicario dell' Udc, Mario
Tassone, in merito a quanto sostenuto ieri dal leader della Margherita,
Francesco Rutelli. ''Quelle di Rutelli, quindi - ha aggiunto Tassone
- sono quindi dichiarazioni spericolate, perfino per una campagna
elettorale accesa come questa, ma non sono le peggiori. Rutelli dovrebbe
infatti decidersi a mettere da parte le strumentalizzazioni sull'
omicidio Fortugno. Associare quel delitto al cambiamento del governo
nazionale significa lasciarsi andare a dichiarazioni incomprensibili
e pericolose. Siamo veramente curiosi di sapere quale idea Rutelli
si sia fatto a riguardo, perche' ad ora non ci e' chiaro''.
Gli appuntamenti
FI Tremonti il 21 a Reggio
- Martedi' prossimo, 21 marzo, il ministro dell' Economia, Giulio
Tremonti, sara' a Reggio Calabria per partecipare ad una manifestazione
promossa da Forza Italia. ''L'incontro - e' detto in un comunicato
- vedra' i saluti di Nino Foti, Commissario provinciale di Forza Italia,
e dei candidati azzurri calabresi nelle liste per Camera e Senato
tra i quali, in particolare, e' prevista la presenza di Giancarlo
Pittelli, coordinatore regionale del partito, del consigliere regionale
Luigi Fedele e del senatore Antonio Gentile. Momento clou dell'incontro
l'atteso intervento del ministro Tremonti, che giunge a Reggio Calabria
dopo il tanto discusso meeting confindustriale di Vicenza nel quale,
com' e' noto a tutti - si aggiunge nel comunicato di Forza Italia
- un Berlusconi 'super' ha saputo ruggire piu' forte conquistando
l'entusiasmo di tutti. Finito l' incontro il vicepresidente del Consiglio
ripartira' proseguendo il suo tour in Calabria''. ''E' una buona occasione
- ha detto Nino Foti - per tutti i reggini che in vista del prossimo
voto vogliono capirne di piu' e che non si lasceranno sfuggire questa
opportunita' per sentire direttamente dalla viva voce di uno dei protagonisti
di questi cinque anni di Governo quali sono i risultati gia' raggiunti,
quali reali prospettive potra' offrire la neo costituita Banca del
Sud e cosa prevede il nuovo programma elettorale proposto da Forza
Italia e dal presidente Silvio Berlusconi agli italiani''.
NPSI – Caldoro il 20 e
21 in Calabria. ''La scelta dell' alleanza nella Casa delle
Liberta', passaggio obbligato per esaltare l' autonomia e l' identita'
socialista rifiutando l' egemonia neo o post comunista'': e' questo
il tema dell' incontro con il quale il ministro per l' Attuazione
del programma di Governo, Stefano Caldoro, candidato in Calabria nella
lista Dc-Partito socialista, comincera', da Catanzaro, il tour elettorale
nella regione. L' incontro e' in programma lunedi' prossimo alle 11.30
nel palazzo della Provincia. Nel pomeriggio, alle 17, Caldoro sara'
a Reggio Calabria, all' hotel Excelsior, per un dibattito su ''Luci
ed ombre sulla realizzazione del programma di Governo. Il contributo
dei socialisti riformisti''. Martedi' 21, a Cosenza, alle 11, nella
sala convegni dell' Hotel San Francesco e' in programma un incontro
sul tema ''La Calabria allo sbando, puo' riscattarsi?'', al termine
del quale Caldoro incontrera' la stampa. Nel pomeriggio, a Vibo Valentia,
il ministro analizzera' le scelte che hanno portato all' alleanza
elettorale con la Democrazia Cristiana nel corso di un convegno in
programma alle 17 all' Hotel 501 su ''L' alleanza sotto lo stesso
simbolo tra la Dc, il Nuovo Psi e altre realta' politiche rilancia
le culture di Governo che hanno fatto grande l' Italia''. Durante
il tour calabrese, e' scritto in una nota, Caldoro illustrera' l'
iniziativa editoriale che rientra nella campagna informativa ''Il
Governo informa'' che ''consente di conoscere in rapida serie i provvedimenti
varati dall' Esecutivo'' e parlera', anche, del sistema Monitor, ''ideato
per la pianificazione dei provvedimenti e degli obiettivi di Governo''.
PdCI Marco Rizzo il 20 e 21 in Calabria.
Il Capo della delegazione del PdCI al Parlamento Europeo on. Marco
Rizzo , sarà in Calabria lunedì 20 e martedì
21 marzo . In modo particolare, il programma delle iniziative politiche
con Marco Rizzo , organizzate dal PdCI calabrese, prevede: - Lunedì
20 marzo, ore 15,30, presso la Sala Conferenze Ristorante “Il
Pirata” di Falerna (CZ) un’iniziativa pubblica sui temi
dello sviluppo, del lavoro e della legalità; - Lunedì
20 marzo, ore 18,30, presso la Sala Comunità Montana “Sila
Greca” di Rossano (CS) un incontro dal titolo “L’Italia
che vogliamo”; - Martedì 21 marzo, ore 10, presso il
Museum Center di Reggio Calabria, un’iniziativa elettorale;
Nelle varie iniziative L’eurodeputato del PdCI Marco Rizzo ,
sarà accompagnato, tra gli altri, dal Segretario Regionale
Michelangelo Tripodi, e dai candidati calabresi del PdCI alla Camera
dei Deputati ed al Senato della Repubblica;
PDM/Codacons – A Lamezia
Assemblea costituente PdM. Si terrà martedì
21 alle ore 17 presso il Centro Agroalimentare di Lamezia Terme l’Assemblea
Costituente Programmatica del Partito Democratico Meridionale, un
progetto fortemente voluto dal Presidente della Regione Agazio Loiero,
con l’intento di dar voce a tutti coloro che si trovano in dissenso
con le proprie aree di appartenenza nel centrosinistra per le scelte
operate nella composizione delle liste elettorali, e che alle prossime
elezioni politiche del 9 e 10 aprile, sosterrà la lista Consumatori
Codacons capitanata, alla Camera e al Senato, rispettivamente da Mario
Pirillo e Pietro Fuda. Sarà proprio il presidente Agazio Loiero
a introdurre la relazione politica del partito, mentre Beniamino Donnici
illustrerà gli aspetti e le modalità organizzative di
questo nuovo soggetto politico. Interverranno alla kermesse tutti
gli artefici del Partito Democratico Meridionale: Pierino Amato, Ottavio
Bruni, Eva Catizone, Mario Pirillo e Pietro Fuda. Il PDM intende dare
vita ad una formazione, in attesa del Partito Democratico di Prodi,
che abbia come esempio un modello di democrazia partecipata con le
primarie ad ogni livello come metodo di selezione dei rappresentanti
istituzionali.
Prc – Bertinotti il 25
a Corigliano. Il prossimo 25 marzo alle ore 9,30,il segretario
nazionale,capolista in Calabria del PRC incontrerà i lavoratori,i
dirigenti di partito,sindacati,operattori turistici, presso la zona
industriale di Corigliano(Nei pressi del Salice).Dichiarazione del
segretario provinciale Angelo Broccolo,che accompagnerà il
Segretario Nazionale in questa visita"Si tratta di una differente
impostazione della campagna elettorale,che tenta di intercettare le
problematiche quotidiane delle persone del nostro territorio,il lavoro
su tutto.La realtà industriale rappresenta il paradigma di
uno sviluppo mai decollato;In una realtà che per potenzialità
non ha eguali con il resto della Calabria,si continua a vivere di
incertezza e precarietà.E' tempo di aprire una seria riflessione
su che tipo di sviluppo sia compatibile con le risorse del luogo,che
destino avrà il porto,come coniugare ambiente,territorio,turismo
ed industria.Di certo questi luoghi non hanno bisogno di una certa
classe imprenditoriale inetta ed arraffona che negli anni ha dimostrato
di non essere in grado di indicare un percorso serio ed adeguato.
Il 2 aprile i Verdi presentano
“Piazze d’Italia” Si colorano di verde
e giallo le piazze italiane: 5000 luoghi simbolo dei piccoli e grandi
comuni, diventano per un giorno agorà politici.
I Verdi incontrano i cittadini per condividere il progetto di nuovo
governo per l’Italia e confrontarsi sulle idee che caratterizzano
il programma dell’Unione.
“E’ importante – ha detto Diego Tommasi responsabile
nazionale delle Politiche degli enti locali, promotore dell’iniziativa
– ricostruire il rapporto diretto con i cittadini soprattutto
oggi in cui è necessario contrastare gli effetti di una legge
elettorale che punta ad affermare l’anonimato dei candidati
ma anche la massificazione dei contenuti politici”.
“Le politiche dei Verdi – ha detto inoltre Tommasi –
sono un valore aggiunto nell’ambito del programma del centrosinistra.
Le nostra idee che da sempre portiamo avanti con convinzione e determinazione
e che hanno trovato collocazione nel programma dell’Unione,
possono avere un seguito concreto nel governo Prodi”. Salvaguardia
ambientale e sicurezza alimentare, tutela dei diritti e difesa delle
libertà ma anche redistribuzione delle risorse e finanziamenti
ai piccoli Comuni penalizzati dalle politiche di centrodestra: i Verdi
portano in piazza la centralità delle politiche ambientali
e la necessità di ripensare lo sviluppo urbano in termini di
centralità dell’uomo e dei bisogni delle fasce più
deboli. L’appuntamento è per domenica 2 aprile nelle
principali piazze d’Italia. In Calabria l’iniziativa promossa
da Tommasi vedrà coinvolte più di 300 piazze.
Le Candidature
Alleanza Nazionale
Gianfranco Fini e Giuseppe Valentino capeggiano le liste di An presentate
in Calabria per la Camera e per il Senato. Dopo Fini, nella lista
figurano, nell' ordine, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio
Buonfiglio, Roberto Caruso e Giuseppe Geraci. Per il Senato a Giuseppe
Valentino fa seguito Francesco Bevilacqua, senatore uscente.
Alla Camera: Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio
Buonfiglio, Roberto Caruso, Giuseppe Geraci, Wanda Ferro, Maria Limardo,
Barbara Brunetti, Beniamino Scarfone, Giada Bevacqua, Antonio Pucci,
Antonio Saladino, Mario Mazzeo, Stelvio Marini, Antonio Nicolò,
Domenico De Rosa, Matteo Pascuzzi, Francesco Pignolo, Vincenzo Foti,
Pasquale Sinatora, Fausto Orsomarso.
Al Senato: 1 Valentino Giuseppe 2 Bevilacqua Francesco 3 Paolo Ferruccio
Metello 4 Caputo Giuseppe 5 Caporale Maria Grazia 6 Caforio Renato
7 Malena Giovanni 8 Reitano Antonella in Mastruzzo 9 Sesti Francesco
10 Costanzo Roberto 11 Cananzi Francesco M. Salvatore
Alternativa Sociale, con Alessandra Mussolini
Per AS alla Camera capolista Alessandra Mussolini seguita da Fortunato
Aloi. Al Senato capolista Orlando Fazzolari, seguito da Francesco
Belsito.
Alla Camera: Alessandra Mussolini, Fortunato Aloi, Pasquale Mastroianni,
Felice Sidari, Giuseppe Saletta, Nicola Trotta, Davide Pirillo, Alessio
Spadafora, Carmelo Molinetti, Daniele Lombardo, Fortunato Cilione,
Nicola Marcello, Cristian Visciglia, Maria Grazia Penna, Valeria Paola,
Alessandro Zerial, Giuseppe Rosati, Domenico Pizzi, Roberto Volpe,
Guido Scalise, Vincenzo Micelli, Andrea Marganelli.
Al Senato 1 Fazzolari Orlando 2 Belsito Francesco 3 Vacalebre Giovanni
4 Vanacore Salvatore 5 De Simone Ernesto Franco 6 Ferreri Antonio
7 Fiumanò Santo Pasquale 9 Spanu Giuseppe 10 Latella Demetrio
G. R. 11 Prestia Raffaele
Codacons
Per
la lista Codacons alla Camera il capolista e' Mario Pirillo, assessore
regionale all'Agricoltura, seguito da Pino Gentile, segretario della
Margherita a Reggio Calabria, e da Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza.
Segue in lista il presidente nazionale del Codacons, Carlo Renzi,
Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi ed Eugenio Madeo, ex presidente della
Provincia di Cosenza e Patrizia Doldo. Al Senato il capolista e' Pietro
Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria ed ex esponente
di primo piano di Forza Italia in Calabria, seguito da Pietro Amato,
consigliere regionale della Margherita, e da Francesco Petrolo e Vincenzo
Damiano, ex segretario calabrese della Cisl.. Alla Camera Mario Pirillo,
Giuseppe Gentile, Eva Catizone, Carlo Rienzi, Giuseppe Pizza, Vittorio
Sgarbi, Francesco Curcio, Giuseppe Megna, Giuseppe De Grano, Raffaele
De Angelis, Eugenio Madeo, Salvatore Audia, Sergio Del Giudice, Ferdinando
Di Leo, Francesco Di Lieto, Patrizia Doldo, Vincenzo Febbe, Antonino
Iaria, Fabrizio Muraca, Francesco Perticone, Antonella Rotella, Palmiro
Russo.
Al Senato: 1 Fuda Pietro 2 Amato Pietro Rosario 3 Petrolo Francesco
4 Damiano Vincenzo 5 Lucà Salvatore 6 Sabatini Patrizia 7 Perri
Domenico 8 Dato Domenico 9 Costa Lorenzo 10 Daniele Nicola
Dc-Nuovo Psi
Per la DC-Nuovo PSI alla Camera Il ministro Stefano Caldoro, Nuovo
Psi capeggia la lista della Dc-Nuovo Psi, in quota al Nuovo Psi. Capolista
al Senato e' Giuseppe Nicolo', di Reggio Calabria, in quota Dc. Alla
Camera: Stefano Caldoro, Lorenzo Montecuollo, Santo Antonio Bifano,
Adolfo Massimo Collice, Giuseppe Cosentino, Costantino Marzullo, Pietro
Falbo, Domenica Critelli, Roberto Palermo, Giovanni Piccolo, Domenico
Lamonica, Giuseppe Lo Torto, Luisa Antonietta Pannone, Gaetano Bloise,
Antonino Quartuccio, Giulio Calabretta, Francesco Occhiuto, Giuseppe
Missineo, Francesco Giuseppe Picardi, Leone D'Andrea, Alessandro Zito,
Giuseppe Palmisani.
Al Senato: 1 Nicolò Giuseppe 2 Modafferi Francesco 3 Paola
Giovanni 4 Del Giudice Giuseppe 5 Laera Maria 6 Lores Donato Giuseppe
7 Sollazzo Nicola 8 Pulieri Domenico 9 Tropea Antonio Francesco 10
Alviano Giuseppe
Democratici Di Sinistra
Per i DS al Senato il capolista e' Nicola Latorre, seguito da Rosa
Maria Villecco Calipari e da Nuccio Iovene. Alla Camera i Ds confluiscono
nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Latorre Nicola 2 Villecco Calipari Rosa Maria 3 Iovene
Antonio detto Nuccio 4 Genova Giovanni Battista 5 Corigliano Giuseppe
Argentino 6 Mazzitelli Giovanna Adelaide detta Vanna 7 Bruno Vincenzo
8 Conocchia Massimo 9 Laruffa Giovanni 10 Anania Vincenzo
Fiamma Tricolore
Per la Fiamma alla Camera il capolista e' Luca Romagnoli, seguito
da Domenico Russo. Al Senato Fortunato Tripodi, seguito da Carmine
Cedro. Alla Camera: Luca Romagnoli, Domenico Russo, Domenico Sacchetti,
Mario Gresia, Francesco Audia, Salvatore Restuccia, Nicola Mascaro,
Antonio Carmine Giordanò, Alfonso Maio, Vitaliano Vono, Claudio
Belcastro, Vincenzo Minnella, Paolo Solone, Giovanni Cardnte, Rosario
Pandolfini, Giuseppe Cori, Francesco Crea, Aniello Gragnaniello, Luciano
Franceschi, Piero Puschiavo.
Al Senato: 1 Di Donato Francesco 2 Tripodo Fortunato 3 Cedro Carmine
4 Caldarulo Pietro 5 De Cusatis Enrico 6 Bagetta Giacinto 7 Zilli
Pasquale 8 Li Causi Leonardo 9 Florian Rina 10 Sivo Pasquale
Forza Italia
Per FI alla Camera il capolista e' Silvio Berlusconi, seguito da
Gianfranco Micciche', Giulio Tremonti, Giovanbattista Caligiuri, Luigi
Fedele. Al Senato capolista Lucio Stanca, seguito da Antonio Gentile
e Giancarlo Pittelli. Alla Camera: Silvio Berlusconi, Gianfranco Micciché,
Giulio Tremonti, Battista Caligiuri, Luigi Fedele, Ida D'Ippolito,
Antonino Mangialavori, Antonio Pizzini, Vittorio Lombardi, Pasqualino
Ruberto, Francesco Sarica, Maria Ruggiero, Giuseppe Lonetti, Salvatore
Peppino Buonocore, Francesco Iona, Grazia Rosa Anna Squillacioti,
Pasquale Saladino, Nicolantonio Montepaone, Gianluca Grisolia, Santo
Sestito, Bruno Ruscio, Antonio Barile. La Santelli si presenta in
Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Stanca Lucio 2 Gentile Antonio 3 Pittelli Giancarlo 4
Tesoriere Ottavio 5 Rao Gaetano 6 Misuraca Raffaele 7 Montagnese Michele
8 Biasi Rocco 9 Grandinetti Sante 10 Zumpano Giuseppe.
Italia Dei Valori
IDV, sarà capeggiata alla Camera da Antonio Di Pietro, al
secondo posto Aurelio Misiti, ex assessore regionale ai lavori pubblici
nella giunta di centro destra guida da Giuseppe Chiaravalloti. Al
Senato capolista Giuseppe Sorieo, seguito da Vincenzo Iannuzzi. Alla
Camera: Di Pietro Antonio Misiti Aurelio Salvatore Feraudo Maurizio
Critelli Francesco Antonio Bagarani Massimo Guerra Maria Concetta
Lizzano Alessio Rocca Vincenzo Barbuto Sergio Chiappetta Antonio Mannarino
Massimo Dursi Carmine Caligiuri Giampiero Rende Vincenzo Ferro Franco
Pingitore Amedeo Caligiuri Francesco Antonio Carone Mario Perri Rosetta
Bruno Vittorio Scuderi Sebastiano Ielo Salvatore
Al Senato: 1 Soriero Giuseppe Carmine 2 Iannuzzi Vincenzo 3 Calipari
Silvana Ofelia 4 Maruca Giovanni 5 Bilello Giuseppe 6 Musarella Antonino
7 Basile Carlo 8 Ludica Maria Grazia in Apicella 9 Frustagli Domenico
10 Foti Fausto
Italia Moderata
Italia Moderata ha presentato le liste in Calabria per la Camera
e il Senato. Capolista a Montecitorio era Antonio Sabella, ma la lista
è stata ricusata. Mentre per Palazzo Madama la lista e' capeggiata
da Domenico D' Amico.
Lega Nord - Movimento Per L'autonomia
Per la Lega alla Camera il capolista e' Vincenzo Cesareo, al Senato
il capolista e' Giuseppe Pezzimenti.
Margherita
Per la Margherita al Senato il capolista e' Enzo Bianco, seguito
da Franco Bruno. Poi vengono Donato Veraldi e Luigi Meduri rispettivamente,
senatore e deputato uscenti. In lista, ottavo dei dieci candidati,
anche Enzo Sculco, capogruppo del partito nel Consiglio regionale
della Calabria. Alla Camera la Margherita confluisce nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Bianco Enzo 2 Bruno Franco 3 Veraldi Donato 4 Meduri
Luigi 5 Covello Franco 6 Granato Francesco 7 Cassone Rocco 8 Sculco
Vincenzo 9 Autelitano Pino 10 Terrazzo Antonio
Pensionati Uniti
E' stata presentata in Calabria alla Camera e al Senato la lista
dei Pensionati Uniti. A capeggiarla per la Camera e' Orlando Pacifici,
mentre per il Senato capolista e' Leonardo Battaglia. La lista è
stata bocciata.
Per il sud
Il movimento ''Per il Sud'' ha presentato la propria lista all' ufficio
elettorale regionale della Calabria per il Senato. Capolista e Vitaliano
Di Nardo, di Catanzaro.
Psdi
Psdi: al Senato il capolista e' Renato D'Andria, seguito da Carlo
Nicola Colella e dall' ex consigliere regionale Pino Tursi
Prato. Il Psdi non presenta una lista autonoma alla Camera.
Al Senato: 1 D’Andria Renato 2 Colella Carlo Nicola 3 Tursi
Prato Giuseppe detto Pino 4 Arcuri Guido Aurelio 5 Benincasa Giuseppe
6 Virardi Vincenzo 7 Frisenda Salvatore 8 Palma Salvatore 9 Schiavone
Cosimo 10 Orlandi Pasquale
Partito Repubblicano Italiano
Per il PRI al Senato il capolista e' Antonio Rappoccio, seguito da
Marcello Attisano. Nucara si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Rappoccio Antonio 2 Attisano Marcello 3 Esposito Rubens
4 Gaudio Giuseppe 5 Moschella Salvatore 6 Postorino Filippo 7 Sacco
Roberto 8 Salerno Carmela 9 Valente Angelo 10 Voci Francesco
Partito dei Comunisti Italiani
La
lista del Partito dei Comunisti Italiani alla Camera in Calabria,
presentata , e' capeggiata dal segretario del partito Oliviero Diliberto.
Seguono l' ex ministro Katia Bellillo e l' ex segretario generale
della Cgil calabrese Ferdinando Pignataro. Per quanto riguarda il
Senato in cui il Pdci si presenta insieme ai Verdi, capolista in quota
Pdci e' Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria,
seguito dal portavoce regionale dei Verdi Leo Autelitano. Alla Camera:
Oliviero Diliberto, Katia Bellillo, Ferdinando Pignataro, Vincenzo
Infantino, Antonio Morrone, Martino Porcelli, Giancarlo Sitra, Rosario
Falbo, Melissa Garrì, Giovandomenico Gemelli; Adele Iazzolino,
Maria Antonietta Lamberti, Orazio Licandro, Sergio Malito, Luciano
Manfrinato, Giulia Menniti, Santo Monorchio, Patrizia Napoli, Pasquale
Neri, Tommasina Pepparelli, Raffaele Sette, Emad Shweiki.
Al Senato: 1 Bianchi Alessandro 2 Autelitano Leo 3 Bonofiglio Salvatore
4 Lucanto Maria Francesca 5 Mauro Domenico 6 Sirgiovanni Filippo 7
Rotella Tommaso 8 D’Alessandro Antonella 9 Zangaro Serafino
10 Zurlo Francesco
Repubblicani Europei
Luciana Sbarbati, segretaria nazionale del partito, capeggia la lista
dei Repubblicani Europei in Calabria per il Senato. Per quanto riguarda
la Camera, i candidati dei Repubblicani Europei si presenteranno in
varie circoscrizioni nella lista dell' Ulivo.
Rifondazione Comunista
Lista
Rifondazione Camera
1 Fausto Bertinotti 2 Francesco Caruso 3 Antonello Falomi 4 Scalise
Santo 5 Cirigliano Maddalena 6 Aiello Ferdinando 7 Amazoute Said 8
Broccolo Angelo 9 Capparelli Alessandro 10 Ciano Giuseppe 11 Cilento
Elio 12 Cocciolo Domenico 13 Fera Vincenzo 14 Fragascio Antonella
15 Giannini Renato 16 Gualtieri Caterina 17 La Bernarda Francesco
18 La Rosa Antonio 19 Patti Stefano 20 Romano Umberto 21 Stella Carmine
22 Talia Francesco
Lista Rifondazione Senato
1 Fosco Giannini 2 Daniele Francesco 3 Luzzi Bennardina Palmina 4
Godano 5 Mari Mario 6 Mingrone Leonardo 7 Orlando Giuseppe 8 Pettinato
Pietro 9 Rizzo Carlo 10 Schifini Tullio
Rosa nel Pugno
Lista
Rosa nel Pugno Camera
1 Boselli Enrico, 2 Bonino Emma, 3 Capezzone Daniele, 4 Villetti Roberto,
5 Mancini Giacomo, 6 Pappaterra Domenico, 7 Incarnato Luigi, 8 Matina
Giuseppe Maria, 9 Lo Duca Francesco, 10 Guerriero Giuseppe, 11 Aiello
Carmela Maria Patrizia, 12 Cherubino Cosimo, 13 Ninotti Andrea, 14
Aiello Carmelo Roberto, 15 Pansa Michele, 16 Romio Pasquale,17 Rizzuto
Edda, 18 Lopez Pietro, 19 Oreste Maria Grazia 20 Gallizzi Eugenio
21 Ruffolo Antonio
Lista Rosa nel Pugno Senato
1 Pannella Giacinto detto Marco, 2 Marini Cesare, 3 Nucera Ercole,
4 Colace Salvatore, 5 Vallone Lidio, 6 Magarò Salvatore, 7
Filice Alfonso, 8 Demartino Aldo, 9 Apa Francesco, 10 Mari Pietro
I Socialisti
Per i Socilaisti alla Camera il capolista e' Luciano Racco, seguito
da Carlo Paduano. Al Senato capolista Saverio Zavettieri, seguito
da Antonio Francesco Crino' e da Leopoldo Chieffallo.
Udc
Per l’Udc alla Camera il capolista e' Pier Ferdinando Casini,
sseguito da Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture; Giuseppe
Galati, sottosegretario alle Attivita' Produttive; Giovanni Nucera,
capogruppo nel Consiglio regionale, e dall' ex consigliere regionale
Franco Pilieci. Al Senato capolista Francesco D'Onofrio, seguito da
Gino Trematerra e Franco Pichierri. Alla Camera: Pier Ferdinando Casini,
Mario Tassone, Giuseppe Galati, Giovanni Nucera, Francesco Pilieci,
Cataldo Antonio Russo, Domenico Barbuto, Antonio Stefano Caridi, Mario
Magno, Saverio Maria Mancini, Salvatore Pacenza, Filippo Fiorillo,
Maria Candida Elia, Rocco Bruno, Raffaele De Lorenzo, Mario Mazza,
Carmine Arcuri, Francesco Toscano, Pietro Roseti, Rosario Federico,
Mariano Battaglia, Francescantonio Stillitani.
Al Senato: 1 D’Onofrio Francesco 2 Trematerra Gino 3 Pichierri
Francesco 4 Madaffari Carmela 5 Arilotta Paolo 6 Rullo Rosamaria Elena
7 Spezzano Giuseppe 8 Corigliano Bordino Vito 9 Scaramuzzino Giuseppe
10 Sdanganelli Massimo
Udeur
Per l’Udeur alla Camera il capolista e' Ennio Morrone, seguito
da Giuseppe Luppino. Al Senato capolista Clemente Mastella, seguito
da Nicodemo Filippelli e l' avv. Armando Veneto. Alla Camera: Morrone
Giuseppe, Luppino Giuseppe, Parente Claudio, Serra Giulio, Morcavallo
Oreste, Caligiuri Mario, Garofalo Luigi, Raffo Giliberto, Talarico
Marco, Vincenzo Paolo Salvatore, Paglianiti Gregorio, Sbano Lucio,
Caruso Filomena, Lascala Rocco, Antonio Giuseppe, Manglaviti Giovanni,
Perfetti Pasqualino, Notaro Domenico, Aiello Ubaldo, Aragona Antonio,
Appigliano Fausto, Le Pera Maurizio, Caruso Annarita, Tedesco Francesco
Al Senato: 1 Mario Clemente Mastella 2 Nicodemo Francesco Filippelli
3 Armando Veneto 4 Antonio Borrello 5 Bonaventura Lamacchia 6 Pasquale
Maria Tripodi 7 Domenico Tallini 8 Sergio Stancato 9 Vincenzo Benedetto
10 Michele Roperto
Ulivo
Per l'Ulivo il capolista alla Camera (l'Ulivo non presenta liste
al Senato) e' Romani Prodi, seguito da Marco Minniti (Ds), Nicodemo
Oliverio (Dl), Marilina Intrieri (Ds), Dorina Bianchi (Dl), Lillo
Zappia (Ds), Francesco Laratta (Dl), Nicola Adamo (Ds), Maria Grazia
Lagana' Fortugno (Dl), Franco Amendola (Ds). Alla Camera: Prodi Romano,
Minniti Domenico detto Marco, Oliverio Nicodemo Nazareno, Intrieri
Maria Emilia detta Marilina, Bianchi Dorina, Zappia Leone Pietro Antonio
Laratta Francesco, Adamo Nicola, Laganà Fortugno Maria Grazia
Amendola Francesco Bevacqua Antonio Midaglia Pietro Mazzotta Giuseppe
De Luca Francesco De Nisi Francesco Costantino Leone Salvatore Patrizio
Russo Giovanni Richichi Concetta Amodeo Vincenzo Pansera Francesco
Perugini Salvatore Ambrogio Michele
Verdi
Per i Verdi alla Camera il capolista e' Alfonso Pecoraro Scanio,
seguito da Stefano Boco e Marrello. Al Senato lista in comune con
il Pdci, con Alessandro Bianchi capolista, seguito da Leo Autelitano.
Alla Camera: Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Boco, Grazia Carla Francescato,
Luigi Marrello, Raffaele Suppa, Mario Marchio, Francesco Criaco, Vincenzo
Pascuzzi, Franca De Rosa Arcuri, Antonio Pappaterra, Egidio Michele
Pastore, Aurelio Morrone, Pietro Paolo Mezzotero, Francesco Borrescio,
Concetta Maria Stella Amodei, Luigi Gallo, Giovanni Spedicati, Giuseppe
Campana, Luca Belmonte, Mirella Federico, Luigi Inturri, Salvatore
Albanese.
Curiosità
Berlusconi primo in tutte le circoscrizioni della Camera con Tremonti
che lo segue in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Quasi
tutti i ministri teste di serie in Senato, Governatori in campo, diritto
di tribuna per i piccoli (ma non mancano gli scontenti), new entry,
nomi dello sport e della cultura, ma anche avvenenti soubrette. Forza
Italia chiude in extremis le liste per le prossime elezioni politiche
al termine di una settimana fatta di vertici notturni e polemiche
su 'catapultati' e fedelissimi'. A conti fatti sono poche, ma non
mancano, le sorprese rispetto alle anticipazioni emerse in questi
giorni di trattative. Come non mancano i delusi, i sacrificati e le
grandi esclusioni. Come quella dell'avvocato Carlo Taormina, che,
a sorpresa, non sarà ricandidato. I MINISTRI - Big in pole
e candidature multiple: sono queste le parole d'ordine con cui sono
state decise le liste per Palazzo Madama. Il ministro dell'Interno
Beppe Pisanu è il numero uno in Sardegna, Lazio, Campania e
Puglia. Il presidente del Senato Marcello Pera guida invece la compagine
azzurra in Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Il ministro Lucio
Stanca è invece numero uno in Umbria e numero 3 in Piemonte.
Piero Lunardi segue invece Pera in Emilia Romagna. Passa invece da
Palazzo Madama a Montecitorio Enrico La Loggia (numero 2 in Trentino
e in Molise). Resta alla Camera Claudio Scajola che viene subito dopo
il premier nelle liste della sua Liguria ma anche in Puglia. Il ministro
dell'Economia Giulio Tremonti, inoltre, sarà candidato anche
in Calabria (terzo dopo Berlusconi e Miccichè).
I GOVERNATORI
Scendono in campo per Palazzo Madama a guidare le liste delle loro
regioni i presidenti di Lombardia, Veneto e Molise: Roberto Formigoni,
Giancarlo Galan e Michele Iorio. Della pattuglia dei fedelissimi del
numero uno del Pirellone, alla fine, in posizione sicura c'è
solo Maurizio Bernardo (al terzo posto in Lombardia 3).
I 'PICCOLI'.
E' stata una delle voci più difficili da far quadrare. Alla
fine si dichiara soddisfatta la lista composta dal Nuovo Psi e dalla
Dc. In posizione sicura c'è Gianfranco Rotondi (quarto in lista
al Senato per la Lombardia) ma anche Mario Cutrufo, terzo in Puglia
sempre per Palazzo Madama. Elezioni sicura anche per Chiara Moroni,
quarta in Lombardia 3. Sempre in Lombardia, ma nella circoscrizione
numero 1, c'è anche Stefania Craxi (al quinto posto). Della
sua formazione, la 'Giovane Italia, è collocato in posizione
considerata sicura anche Sergio Pizzolante (nono in Emilia Romagna
alla Camera). Un certo malumore emerge invece nel Partito Repubblicano
Italiano che ha ottenuto l'elezione sicura per il segretario Francesco
Nucara (quarto alla Camera in Emilia Romagna) e Giorgio La Malfa,
secondo dopo il premier nelle Marche. Ma l'attuale senatore Antonio
Del Pennino è soltanto numero 15 nelle liste lombarde per il
Senato.
ESCLUSI O IN BILICO
Tra i grandi esclusi c'è l'avvocato Carlo Taormina. E' stato
lui stesso ad annunciarlo con una nota in cui parla di "scelte
di cattivo gusto" ma fa sapere che non lascerà Forza Italia.
A rischio elezione anche l'attuale sottosegretario all'Interno Michele
Saponara, soltanto diciassettesimo alla Camera nella circoscrizione
Lombardia 1. Devono accontentarsi anche i 'salmoni' dei Riformatori
Liberali: resta fuori Marco Taradash. E se Benedetto Della Vedova
ottiene il posto numero 5 nella circoscrizione della Camera Piemonte
1, più a rischio è la collocazione di Giuseppe Claderisi,
undicesimo in Emilia Romagna.
LE NEW ENTRY: SPORTIVI, INTELLETTUALI, EX MOGLI, SOUBRETTE
Dalle piste di sci a Montecitorio arriva Manuela Di Centa numero due
dopo Berlusconi in Friuli. Tra le novità anche la candidatura
sicura di Mara Carfagna: la bella soubrette televisiva occupa infatti
il quarto posto nella circoscrizione della Camera Campania 2. Al tredicesimo
posto, subito dopo l'avvocato Pecorella, in Lombardia 1 c'è
anche Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi. In 'quota
Palazzo Chigi', la candidatura al quinto posto alla Camera nella circoscrizione
Veneto 2 di Valentino Valentini, capo dello staff del presidente del
Consiglio. E se la giornalista Fiamma Nirenstein ha declinato l'invito
a candidarsi tra le liste di Forza Italia, al Senato in Toscana compare
invece il consigliere politico di Marcello Pera, Gaetano Quagliariello
(al terzo posto).
Precedenti
5
mar 06 Elezioni: Presentata la lista Codacons. Si consuma lo
strappo dei dissidenti con la Margherita. Loiero
soddisfatto “Una lista che rafforza Prodi”. Reazioni.
Mancini (RNP) “Siamo la forza dell’innovazione
schierati contro la destra”. Nucera (Udc)
“Che ci facevano i DG alle riunioni di Loiero?”.
Chiuse le liste si parte per le elezioni. Le candidature.
4
mar 06 Elezioni: Gli scontenti DL si ritrovano in 500 e scelgono
la lista Codacons con Pirillo capolista alla Camera e Fuda al Senato.
Aderiscono il consigleire Amato (DL) e l'ex Sindaco Catizone. Nasce
il movimento "Verso il Partito Democartico". Cossiga:
“Io sono con Loiero". Dichiarazioni
di Perrelli, Bruno, Meduri, Veraldi, Franceschini. Tremonti
numero due nella lista del Cavaliere. Cherubino alla Camera
con la Rosa nel pugno, Guerriero "La novità siamo noi".
3
mar 06 Elezioni: La lista del Presidente dovrebbe
essere cosa fatta. Loiero “Io non abbandono
gli amici”. Bianco "Spero non ci sia rottura".
Lusetti "Lista civica è grave".
Bruno "senso di responsabilità". Fassino
a Lamezia afferma: “Liste forti e rappresentative”.
Adamo lascia la segreteria a Guccione e il quarto posto alla Intrieri
“Candidatura di servizio. Sono stati anni intensi”. Mancini
(RNP) “Siamo l’unica novità”. Berlusconi
chiama in campo per il Senato, Formigoni, Iorio e Galan. Callipo
(Confindustria) “Basta polemiche, puntare sui fatti”.
Parte la campagna elettorale dei Verdi.
2
mar 06 Elezioni: Liste autonome, duro scambio
di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario
di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento.
Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia.
Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza.
AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti.
Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono
le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti
a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi
di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta
l'Unione.
Informazioni sulle elezioni
Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In
Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato
E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella
prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari.
La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne
avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati.
Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione
elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618
CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12
SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309
Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e
la par condicio
Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali
per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio:
il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel
corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte
le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera'
oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu
ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche
e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'',
ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere
in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano
altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici
che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''.
Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101
episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'',
aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita'
politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che
la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche
difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'',
ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione.
Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica
e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile
dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che
sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato
voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con
riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi
i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392
femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati
sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando
un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista
da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per
l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno
nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni,
vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni.
Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra'
insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria.
La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a
34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non
esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale'
e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali
per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al
voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa
alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi
temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita
dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita'
di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale
dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli
scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare
questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta,
che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento
a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati
eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni,
del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori
che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi'
24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono
partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno
il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro
lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o
gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano
presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera,
presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e
presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei
candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari
modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto
Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente
di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari
a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali),
all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare
per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori
Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
Le tappe del procedimento preparatorio al voto
Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi
mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto
ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che
e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale
preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello
della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati
che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera
o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno
con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito
del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare
una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al
deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano
a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano
nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza
politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di
ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione
elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna
lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore
a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione.
La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della
Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale
per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del
35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del
Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del
voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha
a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute
le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione
sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone
di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo
contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista
l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica
fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile)
e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di
scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono
essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14
del giorno successivo.
Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario
fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo
Capo dello Stato.
Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato
il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri
ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi
elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria.
La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi
il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura)
e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura
e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo
nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato
nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche,
quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio
e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative
(per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali
in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione.
Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente
della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha
spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la
redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di
rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende
necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri.
In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio,
le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio
per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni
e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio
(dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali
in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro
il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova
legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento,
premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la
campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre
il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda
e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal
Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara'
chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato
di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate
la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro
15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati
i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica
per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi.
Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni
e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il
voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio
viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative,
che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino,
Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento
delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione
Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera.
Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche
di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale,
che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare
la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale.
E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30
giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.