Giornata di fuoco incrociato tra Margherita e Codacons.
In campo i candidati Bruno e Laratta che assieme a Rutelli pongono
l’ennesimo aut aut alla lista Codacons di Loiero. Ma dalla lista
voluta da Prodi replicano: una vera caduta di stile
Bruno: “Secondo Fuda Codacons non eleggerà alcun
deputato”
«Secondo Pietro Fuda, capolista Codacons al Senato in Calabria,
la formazione di cui fa parte, viste le percentuali che si annunciano,
non eleggerà alcun deputato.
Dopo l’on. Sgarbi, dunque, anche l’ex presidente della
Provincia di Reggio ammette realisticamente che quella dei candidati
Codacons in Calabria è solo una battaglia di testimonianza.
Si auspica, quindi, un gesto di resipiscenza degli ispiratori delle
liste Codacons e di responsabilità degli elettori calabresi,
per evitare che i loro voti vadano sprecati».
Fuda replica a Bruno“La Calabria ha bisogno di andare
avanti con meno livori”
- ''I numerosi attacchi alla Lista Codacons ed ai suoi candidati e
sostenitori, attacchi che fin dai primi giorni di campagna elettorale
riempiono le pagine della cronaca politica regionale ed i tanti dibattiti
televisivi, fanno nascere spontanea una domanda: chi continua a fare
dichiarazioni piu' o meno velate ha paura degli esponenti Codacons
o del giudizio degli elettori?''. Lo afferma, in una dichiarazione,
Pietro Fuda, capolista al Senato per la Calabria della Lista Codacons.
''Amministrare - aggiunge Fuda - significa ascoltare le richieste
e le esigenze del territorio e trasformarle in azioni concrete. Per
questo invito il giovane amico Dima, prima di dare giudizi poco comprensibili,
ed al limite della querela, sugli altri, a spiegare subito agli elettori,
poi a me, se otterro' il consenso nel quale spero, cosa ha fatto lui,
ad esempio, per il bergamotto a Reggio Calabria. Ma se comprendo il
nervosismo degli esponenti di centro destra, che non sanno come spiegare
agli elettori le ragioni delle loro mancate risposte politiche ed
amministrative, non riesco a capacitarmi di come i nostri alleati
di centro sinistra continuino a cercare ragioni per evitare che io
e gli altri candidati Codacons si sottopongano, in queste consultazioni
politiche, al giudizio degli elettori, che potranno, con il loro voto,
approvare o disapprovare il mio ed il loro operato. All'anonimo dell'
Ulivo calabrese, che si affanna a scrivere che secondo me le nostre
liste alla Camera non eleggeranno deputati, e per questa ragione invita
ad un gesto di 'resipiscenza' degli ispiratori delle liste, ricordo
che non ho mai detto, ne' tantomeno pensato, tale stupidaggine: se
vogliamo dare i numeri, diamoli sul serio, in attesa della sera del
10 aprile. Ed iniziamo con la Camera. Se vogliamo far riferimento
alle politiche del 2001, i voti validi a livello nazionale furono
poco piu' di 37 milioni. Le regioni in cui, ad oggi, sono state escluse
le nostre liste, contano poco piu' di 4 milioni e mezzo di elettori,
ben lontani dai 25 milioni cui ha fatto riferimento oggi Laratta.
Per essere ancora piu' espliciti, il 2% nazionale necessario per eleggere
deputati Codacons risponde a circa 700 mila voti validi, di cui, solo
in Calabria, dovremmo riuscire a raccoglierne intorno ai 100 mila,
il 7% annunciato nei giorni scorsi da Loiero e' gia' ampiamente superato.
Se vogliamo passare al Senato (invito i tanti politicanti dell'ultimora
ed i candidati delle altre liste a ripassare la legge vigente per
evitare di prendere abbagli) siamo sopra il 10%, ed accettiamo scommesse,
se la legge lo consente''. ''Per quanto riguarda, poi, l' invito al
pentimento ed al ritorno a cio' che era prima - conclude Fuda - mi
permetto di dire all'anonimo dell'Ulivo, ed a quanti si affannano
a dare segnali diversi da quello che e' l' orientamento dei nostri
elettori, che la dimensione del consenso che raccoglieremo dovra'
essere argomento di riflessione per tutti i profeti di oggi, che dovranno
trarre conclusioni importanti e comprendere, forse un po' troppo in
ritardo, che la nostra regione non ha bisogno di tornare indietro,
ma di andare avanti, con qualche certezza in piu' e un po' meno livore''.
Laratta lancia l’ultimatum “O si ritirano o il
10 trarremo le concusioni”
''Chiediamo al presidente Loiero di compiere un atto di generosita'
verso la Calabria ritirando la sua lista dalla competizioni elettorali.
Altrimenti, dopo le elezioni, ne tragga le conclusioni''. E' l' appello
che Franco Laratta, vice coordinatore regionale della Margherita e
candidato alla Camera nel listone dell' Ulivo, ha lanciato al Presidente
della Regione nel corso di una convention della Margherita a San Giovanni
in Fiore. ''Dopo l'esclusione della lista dei consumatori da sei regioni,
con 25 milioni di elettori - aggiunge Laratta - non vi e' la piu'
remota possibilita' che quella lista elegga un solo deputato e ne',
tantomeno, un senatore. Il presidente Loiero si e' imbarcato per un
viaggio senza via di uscita. I vertici nazionali del partito lo hanno
ripetuto piu' volte che chi vuole votare Prodi, sceglie la lista dell'Ulivo
alla Camera e della Margherita al Senato. Possiamo in parte comprendere
il sentimento di amicizia verso qualche persona, ma egli ha una responsabilita'
maggiore che e' quella di governare tutti i calabresi. La lista da
lui ispirata non rappresenta alcun progetto politico, ma solo piccoli
interessi di bottega che non fanno onore alla sua storia, ne' bene
ai calabresi. I problemi della Calabria sono tanti e lui farebbe bene
a prendere atto che in un anno di governo, l'azione amministrativa
della Giunta regionale ha subito ora una battuta d'arresto che preoccupa
i calabresi''. ''Loiero, dunque - conclude Laratta - faccia un passo
indietro oppure, come ha chiesto anche il nostro segretario regionale,
Franco Bruno, il 10 aprile ne deve trarre le conclusioni''.
Rutelli: “una sconfessione l’operato di Loiero”
''Basta con le polemiche - ha detto oggi Francesco Rutelli, a Catanzaro
prima tappa di un giro elettorale in Calabria - Noi facciamo la campagna
perche' vogliamo vincere le elezioni e dare alla Calabria un Governo
amico, con Prodi, con l' Ulivo e con una forte Margherita. Un Governo
in grado di cambiare gli orizzonti e le speranze di questa terra''.
''Quindi da parte nostra - ha concluso Rutelli - fine delle polemiche
ma, al contempo, una chiara sconfessione di un operato che e' completamente
sbagliato da parte di Loiero, che deve governare la Calabria, che
cosi' invece si sta indebolendo giorno dopo giorno appresso ai partitini
del presidente della Regione''. Rutelli si dice ''molto deluso da
Agazio Loiero'' e ricorda ''come la Margherita ha dato tantissimo
per Loiero perche' erano in molti che non lo volevano come candidato
alla presidenza della Regione Calabria''. ''Lo abbiamo difeso lealmente
ed adesso - ribadisce Rutelli - siamo molto delusi''.
Il Partito Democaratico Meridionale chiosa “Una vera
caduta di stile”
Si ritroveranno martedi' prossimo, alle 17, al Centro agroalimentare
di Lamezia i promotori del Partito Democratico Meridionale, per la
prima Convention programmatica di quello che potrebbe diventare il
laboratorio del futuro soggetto politico di cui sara' artefice Romano
Prodi. Agazio Loiero terra' la relazione programmatica, Beniamino
Donnici illustrera' forme e modalita' organizzative. Insieme a loro
il Presidente della Provincia di Vibo Valentia Ottavio Bruni, Mario
Pirillo e Pietro Fuda, rispettivamente capolista alla Camera e al
Senato della Lista Codacons- consumatori; Eva Catizone, Pierino Amato
e tutti gli altri candidati. Intanto, Beniamino Donnici e Mario Pirillo
replicano con una secca dichiarazione al segretario della Margherita
Franco Bruno il quale ha invitato Loiero a rimuoverli nell'eventualita'
di un risultato negativo. ''La caduta di stile di Franco Bruno deriva
dal nervosismo di chi vede avanzare la frana e per questo va cristianamente
tollerata. Per quanto ci riguarda, le provocazioni ci spronano a fare
di piu' per la Lista Codacons, per l'Unione, per consolidare l'affermazione
di Romano Prodi e la sua leadership''. ''D'altra parte - aggiungono
Pirillo e Donnici - l'eventualita' di un nostro risultato negativo
e' molto remota, assai meno quella che potrebbe vedere Bruno segretario
di un partito che in Calabria non c'e' piu'. Comunque sia, e' certo
che i risultati elettorali del 9 e 10 aprile dovranno essere letti
con attenzione. Non manchera' di farlo il Presidente Loiero che fin
qui, nell'esercizio delle prerogative che la Costituzione assegna
a lui e non ai segretari di partito, ha saputo tenere conto del ruolo,
dell'apporto e delle competenze di tutta la coalizione. Lo sapra'
fare anche in futuro, sebbene ogni decisione e ogni determinazione
spetti esclusivamente a lui. In ogni caso e' ora di smetterla con
le polemiche. La partita con il centrodestra non e' ancora vinta e
c'e' bisogno di serenita' e di atteggiamenti costruttivi. Siamo convinti
che lo stesso Bruno, all'indomani del voto, mettera' da canto questi
eccessi di arroganza, facendo un po' di autocritica che in politica
non fa mai male''.
Rutelli in Calabria: “La legge Biagi non corrisponde
alla sua elaborazione. Con l’Annunziata mai pensato di andarmene.
Il premier contento oggi usciti solo i giornali di destra”
''La legge 30, nella sua elaborazione finale, presenta alcuni aspetti
che non sono del tutto corrispondenti all' elaborazione che alla normativa
volle dare Marco Biagi. Per questo noi preferiamo definire la normativa
'Legge 30' e non 'Legge Biagi''. Lo ha detto il leader della Margherita,
Francesco Rutelli, parlando con i giornalisti a Catanzaro. ''Tra l'
altro - ha aggiunto Rutelli - non pochi dei collaboratori di Biagi
hanno riferito che egli si sarebbe riconosciuto solo in parte in questa
legge. E' importante, dunque, sottolineare il contributo che Biagi
ha dato, ma e' altrettanto importante sottolineare che ci sono alcuni
aspetti che sono non del tutto corrispondenti al lavoro fatto da Biagi
elaborazione e, per quanto ci riguarda, alla nostra opinione su come
bisogna migliorare le leggi in materia di lavoro. Quindi flessibilita'
in ingresso, ma non precarizzazione del lavoro''. ''Oggi, comunque
- ha concluso Rutelli - e' un giorno di ricordi e di solidarieta'
con la famiglia di Marco Biagi perche' il suo omicidio e' una ferita
profonda che ancora non si e' rimarginata. Una ferita per l' intera
nazione''.
- ''Ogni intervistatore fa il suo mestiere e lo stesso dovrebbe fare
ogni intervistato, cioe' rispondere, anziche' andarsene, anche quando
le domande si fanno pressanti''. Lo ha detto Francesco Rutelli, leader
della Margherita, rispondendo a Catanzaro ad una domanda sulla sua
intervista a Lucia Annunziata, oggi su Raitre, nel corso della trasmissione
''In mezz'ora''. ''Io - ha aggiunto Rutelli - non ho mai pensato di
andarmene. Qualcun altro, invece, lo ha fatto''.
''Oggi Berlusconi sara' molto contento visto che sono in edicola soltanto
giornali di destra''. Lo ha detto Francesco Rutelli, leader della
Margherita, parlando con i giornalisti a Catanzaro. Rispondendo poi
ad una domanda sulla critica fatta dal Cdr del Tg1 al servizio sull'
intervento di Berlusconi al convegno di Confindustria a Vicenza, Rutelli
ha risposto dicendo che non tocca a lui ''intervenire sulle opinioni
dei sindacati dei giornalisti e neppure su quelle del premier''.
Mancini “cancellare il 41 bis”
19/03 Giacomo Mancini, primo tra i candidati calabresi della Rosa
nel Pugno alla Camera dei Deputati, nel corso della conferenza stampa
insieme a Daniele Capezzone, segretario dei radicali italiani, tenutasi
a Vibo Valentia, ha tra l'altro affermato: "Il regime del carcere
duro previsto dal famigerato articolo 41 bis costituisce una barbarie
e deve essere cancellato dall'ordinamento. La criminalità organizzata
non si combatte legalizzando la tortura all'interno delle carceri,
né tanto meno privando alcuni detenuti, per i quali deve sempre
valere il principio costituzionale di non colpevolezza, dei diritti
individuali più elementari. La Rosa nel Pugno intende rompere
quel velo di ipocrisia che ha portato nella passata legislatura all'approvazione
pressoché unanime della stabilizzazione del 41 bis, denunciando
la gravità di una norma liberticida. Auspichiamo che questa
nostra battaglia sia condivisa anche da quella parte della sinistra
che con ragione si indigna per le sevizie all'interno di alcune strutture
speciali americane, ma finge di non accorgersi di quanto sia drammatica
la vita all'interno delle carceri italiane".
La parola ai candidati
- Franco Bruno (DL) «Mentre il centrodestra
approva il decreto per il reimpiego di 3000 lavoratori della Sardegna
e dell’Abruzzo - dichiara Franco Bruno, Coordinatore della Margherita
in Calabria e candidato al Senato -, nessuna attenzione viene riservata
dal governo nazionale ai problemi del lavoro nella nostra regione.
Non c’è che dire: per il centrodestra, la Calabria, semplicemente,
non esiste. Intanto - prosegue Bruno - ci troviamo a dover affrontare
la questione del precariato e di altri 8000 lavoratori. Le proposte
di Prodi sull’argomento sono note: reintrodurre il credito d’imposta
automatico per gli assunti a tempo indeterminato; rendere i contributi
sui contratti a progetto omogenei a quelli sul lavoro stabile e, quindi,
risolvere la questione dei diritti previdenziali e assicurativi; eliminare
dalla legge 30 i contratti che favoriscono la precarietà senza
fine.
Tuttavia - afferma ancora il Coordinatore della Margherita calabrese
- per le proporzioni del fenomeno calabrese bisogna fare di più.
Non saranno forse i 1000 euro al mese chiesti dalla CISL, ma un aumento
dell’orario di lavoro e dei salari è un obiettivo che
il governo regionale di centrosinistra deve porsi fin dalla prossima
manovra di assestamento della finanziaria regionale. Ed è per
questo – conclude Bruno - che ci adopereremo per costruire già
dalle prossime settimane un percorso compiuto che individui progetti
e risorse in grado sia di dare una risposta tempestiva, sia di programmare
un piano di stabilizzazione del precariato calabrese».
- Minniti (DS) “SS106 problema irrisolto”.
''Il tragico incidente nel territorio di Corigliano Calabro, in cui
sono morte sei persone, non puo' in nessun caso essere ridotto alla
fatalita'''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Marco Minniti, responsabile
sicurezza e difesa dei Ds. ''Mentre esprimo solidarieta' alle famiglie
delle vittime, cosi' duramente colpite - aggiunge Minniti - voglio
ricordare a tutti che la strada statale 106 continua ad essere una
micidiale trappola contro tutti i calabresi, le persone che la percorrono
e contro le possibilita' di sviluppo di una parte grande della Calabria.
C' e' anche, se mi si permette, un pizzico di cinismo, se e' vero
che in quello stesso punto non e' la prima volta che si consumano
incidenti mortali senza che si sia presa alcuna misura per far crescere
la sicurezza. Il problema della viabilita' in Calabria e di una rete
infrastrutturale che protegga le nostre vite e non ci danneggi sono
compiti ai quali fin qui non si e' colpevolmente assolto e che non
possono essere piu' rinviati''.
- Laratta: “Un fondo per risarcire i turisti”.
«Le scuse non sono più sufficienti, occorre istituire
un Fondo di garanzia per risarcire i turisti che si imbattono nelle
inefficienze dei servizi». E’ quanto propone Franco Laratta,
candidato nel listone dell’Ulivo a Montecitorio. «Non
è più tollerabile – ha aggiunto - che uno dei
settori traino dell’economia calabrese sia soggetto alle giuste
critiche di chi sceglie la nostra regione per passare qualche giorno
di relax». Secondo Laratta è ora «di correre ai
ripari, altrimenti la nostra regione rischia di pagare un caro prezzo
in termini economici». Come? «Cercando di investire nelle
strutture ricettive, nella prevenzione, nella formazione e nell’ospitalità».
Per il vicecordinatore del partito di Rutelli bisogna «garantire
una offerta turistica che sul piano dei servizi, pubblici e privati,
sia altamente qualitativa e competitiva», afferma.
Tutto ciò, ad oggi, spiega Laratta, «eccetto qualche
sporadico esempio, non si è mai verificato». Ogni anno,
prosegue, «sia d’estate che d’inverno, è
un continuo ripetersi di mugugni e lamentele; vuoi per il mare sporco,
vuoi per la chiusura degli impianti sciistici, vuoi ancora per la
scarsa qualità dei servizi, i turisti vengono, pagano e se
ne vanno amareggiati». «A fronte di questo disagio per
loro, e imbarazzo per noi, è sacrosanto risarcire tutti i turisti
insoddisfatti, per fare in modo che essi ritornino a passare le vacanze
nelle nostre splendide località, attrezzandosi, nel frattempo,
con strutture efficienti e ospitali, e soprattutto cercando di prevenire
le disfunzioni del comparto». «L’unico organismo
in grado di avviare una iniziativa forte come questa è la Regione,
la quale – è questo l’appello di Laratta - deve
dotarsi di un Fondo di garanzia di risarcimento, onde evitare ogni
qualvolta di chiedere scusa». Secondo il vicecoordinatore regionale
della Margherita le previsioni per la prossima estate non sono rosee
per il Turismo: «Con l’inchiesta avviata dalla Magistratura
sulla depurazione, non possiamo non aspettarci che un’altra
stagione negativa, e questo grazie a cinque anni di malgoverno del
centrodestra, che, nel fare propaganda per il mondo, non si è
accorta che in Calabria i turisti facevano il bagno nei liquami».
Laratta accusa ancora il centrodestra di aver fallito anche sul turismo
invernale e termale: «Gli impianti sciistici della regione non
sono attrezzati per accogliere la domanda. Spesso nei periodi clou
i turisti si trovano di fronte ad uno scenario desolante». «Questo
– ha sottolineato - è il segno che il centrodestra ha
fallito in tutte le direzioni». Laratta, che auspica il rilancio
del turismo estivo, invernale e termale, è fiducioso che la
Regione Calabria, governata dal centrosinistra, si attrezzi per l’istituzione
del Fondo per rimborsare i turisti. «Proprio mentre il programma
dell’Ulivo parla dei “Cento Turismi”, dice, occorre
dare una spinta sull’accelleratore per riformare il sistema
turistico, altrimenti si rischia di non essere credibili. E’
del tutto inutile, ha concluso Franco Laratta, la formulazione di
nuove scuse, ma occorre intanto un gesto tangibile verso chi, come
i turisti, aiuta a far crescere l’economia della Calabria».
- Nuccio Iovene (Ds) - Nuccio Iovene, candidato nella
testa di lista dei Democratici di Sinistra al Senato in Calabria,
e' intervenuto a Parghelia alla commemorazione, organizzata dall'Amministrazione
Comunale della citta' a cui hanno aderito le Amministrazioni di Pizzo,
Siderno e il Comitato familiari delle vittime della Moby Prince, in
occasione del quindicesimo anniversario della tragedia che ha visto
perire 140 persone, tra cui 11 calabresi, tutti membri dell'equipaggio.
''La tragedia della Moby Prince, avvenuta al largo di Livorno 15 anni
fa - ha detto Iovene - dopo tre gradi di giudizio e' ancora avvolta
nel mistero. Gravi ritardi nelle operazioni di soccorso, presenza
di navi merci noleggiate dal comando trasporti militari USA in rada,
reticenze e depistaggi non hanno permesso l'accertamento di quanto
avvenuto esattamente al largo di Livorno la notte del 10 aprile del
1991 e a chi debbano essere imputate le responsabilita'. I familiari
delle vittime hanno il diritto di conoscere la verita' anche a 15
anni di distanza. Con il rinnovo del Parlamento e' mia intenzione
presentare una proposta di Commissione parlamentare di inchiesta al
fine di accertare la verita' e rendere giustizia alla vittime, alle
loro famiglie.''
- Rosa nel Pugno - La ''Rosa nel Pugno'', la nuova
formazione politica che mette assieme socialisti dello SDI, radicali
e altre componenti laiche e liberali, ha fatto il suo debutto ufficiale
in Calabria presentando i candidati che correranno tra le sua fila
per i seggi alla Camera e al Senato, il 9 e 10 aprile. ''Alla prima
''convention'' della RnP - e' detto in un comunicato - sono scesi
in campo molti ''big'' calabresi dello Sdi candidati alle politiche:
dai parlamentari uscenti Giacomo Mancini, Domenico Pappaterra e Cesare
Marini, al capogruppo del partito nel Consiglio regionale, Cosimo
Cherubino. Per i radicali ha partecipato il segretario nazionale,
Daniele Capezzone, anch'egli candidato in Calabria, che con la sua
presenza a Siderno ha voluto sancire una volta di piu' la saldatura
oramai creatasi con i socialisti, anche in Calabria, nel progetto
politico della Rosa nel Pugno.''Sono fiero - ha detto Cherubino -
di fare parte di questo partito: oggi siamo qui con lo stesso entusiasmo
di un anno fa, quando parti' la vittoriosa campagna elettorale per
le regionali. Per noi non importa essere al secondo o al decimo posto
nella lista: il nostro impegno sara' comunque massimo per dare forza
alla Rosa nel Pugno che si candida a diventare, nel centrosinistra,
il vero soggetto politico capace di difendere le cause del territorio
ed essere portavoce delle istanze della gente, contro il fallimento
dei partiti del centrodestra ma anche diversamente da quelle forze
dell' Unione che sono autoreferenziali e mirano solo ad egemonizzare
lo schieramento''.
- Pino Tursi Prato (Psdi) - ''Duecento milioni di
euro l'anno di risparmio, seimila posti di lavoro in piu', considerando
anche le possibili unita' dei posti dove c'e'oggi lungodegenza : ecco
cosa significherebbe per la Calabria l'assistenza domiciliare integrata''.
Lo afferma il candidato al Senato del Psdi, Giuseppe Tursi Prato.
''Anziani, persone che soffrono di malattie croniche - aggiunge Tursi
Prato - malati terminali : categorie che oggi vergognosamente, me
lo si lasci dire , sono costrette a morire negli ospedlai, avrebbero
il pieno diritto di essere curate fra le loro mura. Non capisco per
quale logica si continuino ad intasare gli ospedali e el cliniche,
quando si potrebbe benissimo realizzare l'assistenza domiciliare ,
ma per grandi numeri non per piccoli esempi.
- Eva Catizone (Codacons-Dc) - Appuntamento stamani
al Centro polifunzionale ''I due fiumi'' per gli auguri di Eva Catizone
ai papa' della citta'. ''Complice la vicina fiera di San Giuseppe
- e' detto in una comunicato - davanti al bar La Plaza si e' assistito
ad un continuo via vai di cosentini, papa' e non solo, mamme, nonni,
ragazzi e bambini, incuriositi e attirati dall' originalita' dell'iniziativa.
Non potevano mancare le tipiche zeppole di San Giuseppe, offerte dalla
Catizone, che hanno contribuito a rendere piu' gustosa la festa. Ospite
a sorpresa Carlo Bilotti, il mecenate che ha reso possibile con le
sue donazioni la nascita del Museo all'Aperto, insieme al fratello
Enzo e al nipote Roberto''.
Gli appuntamenti
AN – Fini
in Calabria domenica e lunedì - Gianfranco Fini sara'
in Calabria domenica e lunedi'. Nell' agenda del presidente di An
sono previste manifestazioni in tutte e cinque le province. Domenica
sera, alle 21, nel Grand Hotel De La Ville di Villa San Giovanni,
Fini incontrera' i candidati, i dirigenti ed i militanti di An. Lunedi'
20 marzo, alle 9.30, nell' hotel Excelsior di Reggio Calabria, il
presidente di An terra' una conferenza stampa. Poi, alle 11.30, a
Vibo Valentia, partecipera' ad una manifestazione al Valentianum,
mentre alle 13.30, a Catanzaro, sara' presente alla trasmissione televisiva
''Filo Diretto'' di Telespazio Calabria. Fini, successivamente, sara'
a Crotone dove, alle 15.30, partecipera' ad una manifestazione organizzata
al Cinema Teatro Apollo. Alle 17.30 a Rossano partecipera' ad un comizio
in piazza Bernardino Le Fosse ed alle 18,30 terra' un comizio a Corigliano
Calabro. Alle 20, infine, a Cosenza, Fini sara' ad una manifestazione
al Cinema Teatro Citrigno.
DS il 20 D'Alema a Cosenza- ''La presenza di Massimo
D' Alema a Cosenza testimonia l' impegno dei Democratici di Sinistra
e de l' Ulivo nella realta' cosentina. Siamo impegnati in una lunga
campagna elettorale per sconfiggere le destre e portare Romano Prodi
alla Presidenza del Consiglio dei ministri''. E' quanto si afferma
in un comunicato della Federazione dei Ds di Cosenza sulla presenza
del presidente nazionale dei Ds, lunedi' 20 marzo, ad una manifestazione
pubblica che si terra' in citta'. ''C' e' bisogno - prosegue la nota
- di un governo che faccia uscire l' Italia dalla crisi, che rilanci
il nostro sistema economico avviando un' opera di risanamento complessivo
del nostro Paese. Con questa manifestazione vogliamo incontrare la
citta' e la provincia di Cosenza, avvicinarla ad una campagna elettorale
resa anomala dalla riforma proporzionale che contribuisce ad allontanare
i cittadini dalla politica, producendo nuove forme di instabilita'
del nostro sistema politico''
FI Tremonti il 21 a Reggio
- Martedi' prossimo, 21 marzo, il ministro dell' Economia, Giulio
Tremonti, sara' a Reggio Calabria per partecipare ad una manifestazione
promossa da Forza Italia. ''L'incontro - e' detto in un comunicato
- vedra' i saluti di Nino Foti, Commissario provinciale di Forza Italia,
e dei candidati azzurri calabresi nelle liste per Camera e Senato
tra i quali, in particolare, e' prevista la presenza di Giancarlo
Pittelli, coordinatore regionale del partito, del consigliere regionale
Luigi Fedele e del senatore Antonio Gentile. Momento clou dell'incontro
l'atteso intervento del ministro Tremonti, che giunge a Reggio Calabria
dopo il tanto discusso meeting confindustriale di Vicenza nel quale,
com' e' noto a tutti - si aggiunge nel comunicato di Forza Italia
- un Berlusconi 'super' ha saputo ruggire piu' forte conquistando
l'entusiasmo di tutti. Finito l' incontro il vicepresidente del Consiglio
ripartira' proseguendo il suo tour in Calabria''. ''E' una buona occasione
- ha detto Nino Foti - per tutti i reggini che in vista del prossimo
voto vogliono capirne di piu' e che non si lasceranno sfuggire questa
opportunita' per sentire direttamente dalla viva voce di uno dei protagonisti
di questi cinque anni di Governo quali sono i risultati gia' raggiunti,
quali reali prospettive potra' offrire la neo costituita Banca del
Sud e cosa prevede il nuovo programma elettorale proposto da Forza
Italia e dal presidente Silvio Berlusconi agli italiani''.
NPSI – Caldoro il 20 e
21 in Calabria. ''La scelta dell' alleanza nella Casa delle
Liberta', passaggio obbligato per esaltare l' autonomia e l' identita'
socialista rifiutando l' egemonia neo o post comunista'': e' questo
il tema dell' incontro con il quale il ministro per l' Attuazione
del programma di Governo, Stefano Caldoro, candidato in Calabria nella
lista Dc-Partito socialista, comincera', da Catanzaro, il tour elettorale
nella regione. L' incontro e' in programma lunedi' prossimo alle 11.30
nel palazzo della Provincia. Nel pomeriggio, alle 17, Caldoro sara'
a Reggio Calabria, all' hotel Excelsior, per un dibattito su ''Luci
ed ombre sulla realizzazione del programma di Governo. Il contributo
dei socialisti riformisti''. Martedi' 21, a Cosenza, alle 11, nella
sala convegni dell' Hotel San Francesco e' in programma un incontro
sul tema ''La Calabria allo sbando, puo' riscattarsi?'', al termine
del quale Caldoro incontrera' la stampa. Nel pomeriggio, a Vibo Valentia,
il ministro analizzera' le scelte che hanno portato all' alleanza
elettorale con la Democrazia Cristiana nel corso di un convegno in
programma alle 17 all' Hotel 501 su ''L' alleanza sotto lo stesso
simbolo tra la Dc, il Nuovo Psi e altre realta' politiche rilancia
le culture di Governo che hanno fatto grande l' Italia''. Durante
il tour calabrese, e' scritto in una nota, Caldoro illustrera' l'
iniziativa editoriale che rientra nella campagna informativa ''Il
Governo informa'' che ''consente di conoscere in rapida serie i provvedimenti
varati dall' Esecutivo'' e parlera', anche, del sistema Monitor, ''ideato
per la pianificazione dei provvedimenti e degli obiettivi di Governo''.
PdCI Marco Rizzo il 20 e 21 in Calabria.
Il Capo della delegazione del PdCI al Parlamento Europeo on. Marco
Rizzo , sarà in Calabria lunedì 20 e martedì
21 marzo . In modo particolare, il programma delle iniziative politiche
con Marco Rizzo , organizzate dal PdCI calabrese, prevede: - Lunedì
20 marzo, ore 15,30, presso la Sala Conferenze Ristorante “Il
Pirata” di Falerna (CZ) un’iniziativa pubblica sui temi
dello sviluppo, del lavoro e della legalità; - Lunedì
20 marzo, ore 18,30, presso la Sala Comunità Montana “Sila
Greca” di Rossano (CS) un incontro dal titolo “L’Italia
che vogliamo”; - Martedì 21 marzo, ore 10, presso il
Museum Center di Reggio Calabria, un’iniziativa elettorale;
Nelle varie iniziative L’eurodeputato del PdCI Marco Rizzo ,
sarà accompagnato, tra gli altri, dal Segretario Regionale
Michelangelo Tripodi, e dai candidati calabresi del PdCI alla Camera
dei Deputati ed al Senato della Repubblica;
Il 2 aprile i Verdi presentano
“Piazze d’Italia” Si colorano di verde
e giallo le piazze italiane: 5000 luoghi simbolo dei piccoli e grandi
comuni, diventano per un giorno agorà politici.
I Verdi incontrano i cittadini per condividere il progetto di nuovo
governo per l’Italia e confrontarsi sulle idee che caratterizzano
il programma dell’Unione.
“E’ importante – ha detto Diego Tommasi responsabile
nazionale delle Politiche degli enti locali, promotore dell’iniziativa
– ricostruire il rapporto diretto con i cittadini soprattutto
oggi in cui è necessario contrastare gli effetti di una legge
elettorale che punta ad affermare l’anonimato dei candidati
ma anche la massificazione dei contenuti politici”.
“Le politiche dei Verdi – ha detto inoltre Tommasi –
sono un valore aggiunto nell’ambito del programma del centrosinistra.
Le nostra idee che da sempre portiamo avanti con convinzione e determinazione
e che hanno trovato collocazione nel programma dell’Unione,
possono avere un seguito concreto nel governo Prodi”. Salvaguardia
ambientale e sicurezza alimentare, tutela dei diritti e difesa delle
libertà ma anche redistribuzione delle risorse e finanziamenti
ai piccoli Comuni penalizzati dalle politiche di centrodestra: i Verdi
portano in piazza la centralità delle politiche ambientali
e la necessità di ripensare lo sviluppo urbano in termini di
centralità dell’uomo e dei bisogni delle fasce più
deboli. L’appuntamento è per domenica 2 aprile nelle
principali piazze d’Italia. In Calabria l’iniziativa promossa
da Tommasi vedrà coinvolte più di 300 piazze.
Le Candidature
Alleanza Nazionale
Gianfranco Fini e Giuseppe Valentino capeggiano le liste di An presentate
in Calabria per la Camera e per il Senato. Dopo Fini, nella lista
figurano, nell' ordine, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio
Buonfiglio, Roberto Caruso e Giuseppe Geraci. Per il Senato a Giuseppe
Valentino fa seguito Francesco Bevilacqua, senatore uscente.
Alla Camera: Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio
Buonfiglio, Roberto Caruso, Giuseppe Geraci, Wanda Ferro, Maria Limardo,
Barbara Brunetti, Beniamino Scarfone, Giada Bevacqua, Antonio Pucci,
Antonio Saladino, Mario Mazzeo, Stelvio Marini, Antonio Nicolò,
Domenico De Rosa, Matteo Pascuzzi, Francesco Pignolo, Vincenzo Foti,
Pasquale Sinatora, Fausto Orsomarso.
Al Senato: 1 Valentino Giuseppe 2 Bevilacqua Francesco 3 Paolo Ferruccio
Metello 4 Caputo Giuseppe 5 Caporale Maria Grazia 6 Caforio Renato
7 Malena Giovanni 8 Reitano Antonella in Mastruzzo 9 Sesti Francesco
10 Costanzo Roberto 11 Cananzi Francesco M. Salvatore
Alternativa Sociale, con Alessandra Mussolini
Per AS alla Camera capolista Alessandra Mussolini seguita da Fortunato
Aloi. Al Senato capolista Orlando Fazzolari, seguito da Francesco
Belsito.
Alla Camera: Alessandra Mussolini, Fortunato Aloi, Pasquale Mastroianni,
Felice Sidari, Giuseppe Saletta, Nicola Trotta, Davide Pirillo, Alessio
Spadafora, Carmelo Molinetti, Daniele Lombardo, Fortunato Cilione,
Nicola Marcello, Cristian Visciglia, Maria Grazia Penna, Valeria Paola,
Alessandro Zerial, Giuseppe Rosati, Domenico Pizzi, Roberto Volpe,
Guido Scalise, Vincenzo Micelli, Andrea Marganelli.
Al Senato 1 Fazzolari Orlando 2 Belsito Francesco 3 Vacalebre Giovanni
4 Vanacore Salvatore 5 De Simone Ernesto Franco 6 Ferreri Antonio
7 Fiumanò Santo Pasquale 9 Spanu Giuseppe 10 Latella Demetrio
G. R. 11 Prestia Raffaele
Codacons
Per
la lista Codacons alla Camera il capolista e' Mario Pirillo, assessore
regionale all'Agricoltura, seguito da Pino Gentile, segretario della
Margherita a Reggio Calabria, e da Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza.
Segue in lista il presidente nazionale del Codacons, Carlo Renzi,
Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi ed Eugenio Madeo, ex presidente della
Provincia di Cosenza e Patrizia Doldo. Al Senato il capolista e' Pietro
Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria ed ex esponente
di primo piano di Forza Italia in Calabria, seguito da Pietro Amato,
consigliere regionale della Margherita, e da Francesco Petrolo e Vincenzo
Damiano, ex segretario calabrese della Cisl.. Alla Camera Mario Pirillo,
Giuseppe Gentile, Eva Catizone, Carlo Rienzi, Giuseppe Pizza, Vittorio
Sgarbi, Francesco Curcio, Giuseppe Megna, Giuseppe De Grano, Raffaele
De Angelis, Eugenio Madeo, Salvatore Audia, Sergio Del Giudice, Ferdinando
Di Leo, Francesco Di Lieto, Patrizia Doldo, Vincenzo Febbe, Antonino
Iaria, Fabrizio Muraca, Francesco Perticone, Antonella Rotella, Palmiro
Russo.
Al Senato: 1 Fuda Pietro 2 Amato Pietro Rosario 3 Petrolo Francesco
4 Damiano Vincenzo 5 Lucà Salvatore 6 Sabatini Patrizia 7 Perri
Domenico 8 Dato Domenico 9 Costa Lorenzo 10 Daniele Nicola
Dc-Nuovo Psi
Per la DC-Nuovo PSI alla Camera Il ministro Stefano Caldoro, Nuovo
Psi capeggia la lista della Dc-Nuovo Psi, in quota al Nuovo Psi. Capolista
al Senato e' Giuseppe Nicolo', di Reggio Calabria, in quota Dc. Alla
Camera: Stefano Caldoro, Lorenzo Montecuollo, Santo Antonio Bifano,
Adolfo Massimo Collice, Giuseppe Cosentino, Costantino Marzullo, Pietro
Falbo, Domenica Critelli, Roberto Palermo, Giovanni Piccolo, Domenico
Lamonica, Giuseppe Lo Torto, Luisa Antonietta Pannone, Gaetano Bloise,
Antonino Quartuccio, Giulio Calabretta, Francesco Occhiuto, Giuseppe
Missineo, Francesco Giuseppe Picardi, Leone D'Andrea, Alessandro Zito,
Giuseppe Palmisani.
Al Senato: 1 Nicolò Giuseppe 2 Modafferi Francesco 3 Paola
Giovanni 4 Del Giudice Giuseppe 5 Laera Maria 6 Lores Donato Giuseppe
7 Sollazzo Nicola 8 Pulieri Domenico 9 Tropea Antonio Francesco 10
Alviano Giuseppe
Democratici Di Sinistra
Per i DS al Senato il capolista e' Nicola Latorre, seguito da Rosa
Maria Villecco Calipari e da Nuccio Iovene. Alla Camera i Ds confluiscono
nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Latorre Nicola 2 Villecco Calipari Rosa Maria 3 Iovene
Antonio detto Nuccio 4 Genova Giovanni Battista 5 Corigliano Giuseppe
Argentino 6 Mazzitelli Giovanna Adelaide detta Vanna 7 Bruno Vincenzo
8 Conocchia Massimo 9 Laruffa Giovanni 10 Anania Vincenzo
Fiamma Tricolore
Per la Fiamma alla Camera il capolista e' Luca Romagnoli, seguito
da Domenico Russo. Al Senato Fortunato Tripodi, seguito da Carmine
Cedro. Alla Camera: Luca Romagnoli, Domenico Russo, Domenico Sacchetti,
Mario Gresia, Francesco Audia, Salvatore Restuccia, Nicola Mascaro,
Antonio Carmine Giordanò, Alfonso Maio, Vitaliano Vono, Claudio
Belcastro, Vincenzo Minnella, Paolo Solone, Giovanni Cardnte, Rosario
Pandolfini, Giuseppe Cori, Francesco Crea, Aniello Gragnaniello, Luciano
Franceschi, Piero Puschiavo.
Al Senato: 1 Di Donato Francesco 2 Tripodo Fortunato 3 Cedro Carmine
4 Caldarulo Pietro 5 De Cusatis Enrico 6 Bagetta Giacinto 7 Zilli
Pasquale 8 Li Causi Leonardo 9 Florian Rina 10 Sivo Pasquale
Forza Italia
Per FI alla Camera il capolista e' Silvio Berlusconi, seguito da
Gianfranco Micciche', Giulio Tremonti, Giovanbattista Caligiuri, Luigi
Fedele. Al Senato capolista Lucio Stanca, seguito da Antonio Gentile
e Giancarlo Pittelli. Alla Camera: Silvio Berlusconi, Gianfranco Micciché,
Giulio Tremonti, Battista Caligiuri, Luigi Fedele, Ida D'Ippolito,
Antonino Mangialavori, Antonio Pizzini, Vittorio Lombardi, Pasqualino
Ruberto, Francesco Sarica, Maria Ruggiero, Giuseppe Lonetti, Salvatore
Peppino Buonocore, Francesco Iona, Grazia Rosa Anna Squillacioti,
Pasquale Saladino, Nicolantonio Montepaone, Gianluca Grisolia, Santo
Sestito, Bruno Ruscio, Antonio Barile. La Santelli si presenta in
Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Stanca Lucio 2 Gentile Antonio 3 Pittelli Giancarlo 4
Tesoriere Ottavio 5 Rao Gaetano 6 Misuraca Raffaele 7 Montagnese Michele
8 Biasi Rocco 9 Grandinetti Sante 10 Zumpano Giuseppe.
Italia Dei Valori
IDV, sarà capeggiata alla Camera da Antonio Di Pietro, al
secondo posto Aurelio Misiti, ex assessore regionale ai lavori pubblici
nella giunta di centro destra guida da Giuseppe Chiaravalloti. Al
Senato capolista Giuseppe Sorieo, seguito da Vincenzo Iannuzzi. Alla
Camera: Di Pietro Antonio Misiti Aurelio Salvatore Feraudo Maurizio
Critelli Francesco Antonio Bagarani Massimo Guerra Maria Concetta
Lizzano Alessio Rocca Vincenzo Barbuto Sergio Chiappetta Antonio Mannarino
Massimo Dursi Carmine Caligiuri Giampiero Rende Vincenzo Ferro Franco
Pingitore Amedeo Caligiuri Francesco Antonio Carone Mario Perri Rosetta
Bruno Vittorio Scuderi Sebastiano Ielo Salvatore
Al Senato: 1 Soriero Giuseppe Carmine 2 Iannuzzi Vincenzo 3 Calipari
Silvana Ofelia 4 Maruca Giovanni 5 Bilello Giuseppe 6 Musarella Antonino
7 Basile Carlo 8 Ludica Maria Grazia in Apicella 9 Frustagli Domenico
10 Foti Fausto
Italia Moderata
Italia Moderata ha presentato le liste in Calabria per la Camera
e il Senato. Capolista a Montecitorio era Antonio Sabella, ma la lista
è stata ricusata. Mentre per Palazzo Madama la lista e' capeggiata
da Domenico D' Amico.
Lega Nord - Movimento Per L'autonomia
Per la Lega alla Camera il capolista e' Vincenzo Cesareo, al Senato
il capolista e' Giuseppe Pezzimenti.
Margherita
Per la Margherita al Senato il capolista e' Enzo Bianco, seguito
da Franco Bruno. Poi vengono Donato Veraldi e Luigi Meduri rispettivamente,
senatore e deputato uscenti. In lista, ottavo dei dieci candidati,
anche Enzo Sculco, capogruppo del partito nel Consiglio regionale
della Calabria. Alla Camera la Margherita confluisce nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Bianco Enzo 2 Bruno Franco 3 Veraldi Donato 4 Meduri
Luigi 5 Covello Franco 6 Granato Francesco 7 Cassone Rocco 8 Sculco
Vincenzo 9 Autelitano Pino 10 Terrazzo Antonio
Pensionati Uniti
E' stata presentata in Calabria alla Camera e al Senato la lista
dei Pensionati Uniti. A capeggiarla per la Camera e' Orlando Pacifici,
mentre per il Senato capolista e' Leonardo Battaglia. La lista è
stata bocciata.
Per il sud
Il movimento ''Per il Sud'' ha presentato la propria lista all' ufficio
elettorale regionale della Calabria per il Senato. Capolista e Vitaliano
Di Nardo, di Catanzaro.
Psdi
Psdi: al Senato il capolista e' Renato D'Andria, seguito da Carlo
Nicola Colella e dall' ex consigliere regionale Pino Tursi
Prato. Il Psdi non presenta una lista autonoma alla Camera.
Al Senato: 1 D’Andria Renato 2 Colella Carlo Nicola 3 Tursi
Prato Giuseppe detto Pino 4 Arcuri Guido Aurelio 5 Benincasa Giuseppe
6 Virardi Vincenzo 7 Frisenda Salvatore 8 Palma Salvatore 9 Schiavone
Cosimo 10 Orlandi Pasquale
Partito Repubblicano Italiano
Per il PRI al Senato il capolista e' Antonio Rappoccio, seguito da
Marcello Attisano. Nucara si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Rappoccio Antonio 2 Attisano Marcello 3 Esposito Rubens
4 Gaudio Giuseppe 5 Moschella Salvatore 6 Postorino Filippo 7 Sacco
Roberto 8 Salerno Carmela 9 Valente Angelo 10 Voci Francesco
Partito dei Comunisti Italiani
La
lista del Partito dei Comunisti Italiani alla Camera in Calabria,
presentata , e' capeggiata dal segretario del partito Oliviero Diliberto.
Seguono l' ex ministro Katia Bellillo e l' ex segretario generale
della Cgil calabrese Ferdinando Pignataro. Per quanto riguarda il
Senato in cui il Pdci si presenta insieme ai Verdi, capolista in quota
Pdci e' Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria,
seguito dal portavoce regionale dei Verdi Leo Autelitano. Alla Camera:
Oliviero Diliberto, Katia Bellillo, Ferdinando Pignataro, Vincenzo
Infantino, Antonio Morrone, Martino Porcelli, Giancarlo Sitra, Rosario
Falbo, Melissa Garrì, Giovandomenico Gemelli; Adele Iazzolino,
Maria Antonietta Lamberti, Orazio Licandro, Sergio Malito, Luciano
Manfrinato, Giulia Menniti, Santo Monorchio, Patrizia Napoli, Pasquale
Neri, Tommasina Pepparelli, Raffaele Sette, Emad Shweiki.
Al Senato: 1 Bianchi Alessandro 2 Autelitano Leo 3 Bonofiglio Salvatore
4 Lucanto Maria Francesca 5 Mauro Domenico 6 Sirgiovanni Filippo 7
Rotella Tommaso 8 D’Alessandro Antonella 9 Zangaro Serafino
10 Zurlo Francesco
Repubblicani Europei
Luciana Sbarbati, segretaria nazionale del partito, capeggia la lista
dei Repubblicani Europei in Calabria per il Senato. Per quanto riguarda
la Camera, i candidati dei Repubblicani Europei si presenteranno in
varie circoscrizioni nella lista dell' Ulivo.
Rifondazione Comunista
Lista
Rifondazione Camera
1 Fausto Bertinotti 2 Francesco Caruso 3 Antonello Falomi 4 Scalise
Santo 5 Cirigliano Maddalena 6 Aiello Ferdinando 7 Amazoute Said 8
Broccolo Angelo 9 Capparelli Alessandro 10 Ciano Giuseppe 11 Cilento
Elio 12 Cocciolo Domenico 13 Fera Vincenzo 14 Fragascio Antonella
15 Giannini Renato 16 Gualtieri Caterina 17 La Bernarda Francesco
18 La Rosa Antonio 19 Patti Stefano 20 Romano Umberto 21 Stella Carmine
22 Talia Francesco
Lista Rifondazione Senato
1 Fosco Giannini 2 Daniele Francesco 3 Luzzi Bennardina Palmina 4
Godano 5 Mari Mario 6 Mingrone Leonardo 7 Orlando Giuseppe 8 Pettinato
Pietro 9 Rizzo Carlo 10 Schifini Tullio
Rosa nel Pugno
Lista
Rosa nel Pugno Camera
1 Boselli Enrico, 2 Bonino Emma, 3 Capezzone Daniele, 4 Villetti Roberto,
5 Mancini Giacomo, 6 Pappaterra Domenico, 7 Incarnato Luigi, 8 Matina
Giuseppe Maria, 9 Lo Duca Francesco, 10 Guerriero Giuseppe, 11 Aiello
Carmela Maria Patrizia, 12 Cherubino Cosimo, 13 Ninotti Andrea, 14
Aiello Carmelo Roberto, 15 Pansa Michele, 16 Romio Pasquale,17 Rizzuto
Edda, 18 Lopez Pietro, 19 Oreste Maria Grazia 20 Gallizzi Eugenio
21 Ruffolo Antonio
Lista Rosa nel Pugno Senato
1 Pannella Giacinto detto Marco, 2 Marini Cesare, 3 Nucera Ercole,
4 Colace Salvatore, 5 Vallone Lidio, 6 Magarò Salvatore, 7
Filice Alfonso, 8 Demartino Aldo, 9 Apa Francesco, 10 Mari Pietro
I Socialisti
Per i Socilaisti alla Camera il capolista e' Luciano Racco, seguito
da Carlo Paduano. Al Senato capolista Saverio Zavettieri, seguito
da Antonio Francesco Crino' e da Leopoldo Chieffallo.
Udc
Per l’Udc alla Camera il capolista e' Pier Ferdinando Casini,
sseguito da Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture; Giuseppe
Galati, sottosegretario alle Attivita' Produttive; Giovanni Nucera,
capogruppo nel Consiglio regionale, e dall' ex consigliere regionale
Franco Pilieci. Al Senato capolista Francesco D'Onofrio, seguito da
Gino Trematerra e Franco Pichierri. Alla Camera: Pier Ferdinando Casini,
Mario Tassone, Giuseppe Galati, Giovanni Nucera, Francesco Pilieci,
Cataldo Antonio Russo, Domenico Barbuto, Antonio Stefano Caridi, Mario
Magno, Saverio Maria Mancini, Salvatore Pacenza, Filippo Fiorillo,
Maria Candida Elia, Rocco Bruno, Raffaele De Lorenzo, Mario Mazza,
Carmine Arcuri, Francesco Toscano, Pietro Roseti, Rosario Federico,
Mariano Battaglia, Francescantonio Stillitani.
Al Senato: 1 D’Onofrio Francesco 2 Trematerra Gino 3 Pichierri
Francesco 4 Madaffari Carmela 5 Arilotta Paolo 6 Rullo Rosamaria Elena
7 Spezzano Giuseppe 8 Corigliano Bordino Vito 9 Scaramuzzino Giuseppe
10 Sdanganelli Massimo
Udeur
Per l’Udeur alla Camera il capolista e' Ennio Morrone, seguito
da Giuseppe Luppino. Al Senato capolista Clemente Mastella, seguito
da Nicodemo Filippelli e l' avv. Armando Veneto. Alla Camera: Morrone
Giuseppe, Luppino Giuseppe, Parente Claudio, Serra Giulio, Morcavallo
Oreste, Caligiuri Mario, Garofalo Luigi, Raffo Giliberto, Talarico
Marco, Vincenzo Paolo Salvatore, Paglianiti Gregorio, Sbano Lucio,
Caruso Filomena, Lascala Rocco, Antonio Giuseppe, Manglaviti Giovanni,
Perfetti Pasqualino, Notaro Domenico, Aiello Ubaldo, Aragona Antonio,
Appigliano Fausto, Le Pera Maurizio, Caruso Annarita, Tedesco Francesco
Al Senato: 1 Mario Clemente Mastella 2 Nicodemo Francesco Filippelli
3 Armando Veneto 4 Antonio Borrello 5 Bonaventura Lamacchia 6 Pasquale
Maria Tripodi 7 Domenico Tallini 8 Sergio Stancato 9 Vincenzo Benedetto
10 Michele Roperto
Ulivo
Per l'Ulivo il capolista alla Camera (l'Ulivo non presenta liste
al Senato) e' Romani Prodi, seguito da Marco Minniti (Ds), Nicodemo
Oliverio (Dl), Marilina Intrieri (Ds), Dorina Bianchi (Dl), Lillo
Zappia (Ds), Francesco Laratta (Dl), Nicola Adamo (Ds), Maria Grazia
Lagana' Fortugno (Dl), Franco Amendola (Ds). Alla Camera: Prodi Romano,
Minniti Domenico detto Marco, Oliverio Nicodemo Nazareno, Intrieri
Maria Emilia detta Marilina, Bianchi Dorina, Zappia Leone Pietro Antonio
Laratta Francesco, Adamo Nicola, Laganà Fortugno Maria Grazia
Amendola Francesco Bevacqua Antonio Midaglia Pietro Mazzotta Giuseppe
De Luca Francesco De Nisi Francesco Costantino Leone Salvatore Patrizio
Russo Giovanni Richichi Concetta Amodeo Vincenzo Pansera Francesco
Perugini Salvatore Ambrogio Michele
Verdi
Per i Verdi alla Camera il capolista e' Alfonso Pecoraro Scanio,
seguito da Stefano Boco e Marrello. Al Senato lista in comune con
il Pdci, con Alessandro Bianchi capolista, seguito da Leo Autelitano.
Alla Camera: Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Boco, Grazia Carla Francescato,
Luigi Marrello, Raffaele Suppa, Mario Marchio, Francesco Criaco, Vincenzo
Pascuzzi, Franca De Rosa Arcuri, Antonio Pappaterra, Egidio Michele
Pastore, Aurelio Morrone, Pietro Paolo Mezzotero, Francesco Borrescio,
Concetta Maria Stella Amodei, Luigi Gallo, Giovanni Spedicati, Giuseppe
Campana, Luca Belmonte, Mirella Federico, Luigi Inturri, Salvatore
Albanese.
Curiosità
Berlusconi primo in tutte le circoscrizioni della Camera con Tremonti
che lo segue in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Quasi
tutti i ministri teste di serie in Senato, Governatori in campo, diritto
di tribuna per i piccoli (ma non mancano gli scontenti), new entry,
nomi dello sport e della cultura, ma anche avvenenti soubrette. Forza
Italia chiude in extremis le liste per le prossime elezioni politiche
al termine di una settimana fatta di vertici notturni e polemiche
su 'catapultati' e fedelissimi'. A conti fatti sono poche, ma non
mancano, le sorprese rispetto alle anticipazioni emerse in questi
giorni di trattative. Come non mancano i delusi, i sacrificati e le
grandi esclusioni. Come quella dell'avvocato Carlo Taormina, che,
a sorpresa, non sarà ricandidato. I MINISTRI - Big in pole
e candidature multiple: sono queste le parole d'ordine con cui sono
state decise le liste per Palazzo Madama. Il ministro dell'Interno
Beppe Pisanu è il numero uno in Sardegna, Lazio, Campania e
Puglia. Il presidente del Senato Marcello Pera guida invece la compagine
azzurra in Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Il ministro Lucio
Stanca è invece numero uno in Umbria e numero 3 in Piemonte.
Piero Lunardi segue invece Pera in Emilia Romagna. Passa invece da
Palazzo Madama a Montecitorio Enrico La Loggia (numero 2 in Trentino
e in Molise). Resta alla Camera Claudio Scajola che viene subito dopo
il premier nelle liste della sua Liguria ma anche in Puglia. Il ministro
dell'Economia Giulio Tremonti, inoltre, sarà candidato anche
in Calabria (terzo dopo Berlusconi e Miccichè).
I GOVERNATORI
Scendono in campo per Palazzo Madama a guidare le liste delle loro
regioni i presidenti di Lombardia, Veneto e Molise: Roberto Formigoni,
Giancarlo Galan e Michele Iorio. Della pattuglia dei fedelissimi del
numero uno del Pirellone, alla fine, in posizione sicura c'è
solo Maurizio Bernardo (al terzo posto in Lombardia 3).
I 'PICCOLI'.
E' stata una delle voci più difficili da far quadrare. Alla
fine si dichiara soddisfatta la lista composta dal Nuovo Psi e dalla
Dc. In posizione sicura c'è Gianfranco Rotondi (quarto in lista
al Senato per la Lombardia) ma anche Mario Cutrufo, terzo in Puglia
sempre per Palazzo Madama. Elezioni sicura anche per Chiara Moroni,
quarta in Lombardia 3. Sempre in Lombardia, ma nella circoscrizione
numero 1, c'è anche Stefania Craxi (al quinto posto). Della
sua formazione, la 'Giovane Italia, è collocato in posizione
considerata sicura anche Sergio Pizzolante (nono in Emilia Romagna
alla Camera). Un certo malumore emerge invece nel Partito Repubblicano
Italiano che ha ottenuto l'elezione sicura per il segretario Francesco
Nucara (quarto alla Camera in Emilia Romagna) e Giorgio La Malfa,
secondo dopo il premier nelle Marche. Ma l'attuale senatore Antonio
Del Pennino è soltanto numero 15 nelle liste lombarde per il
Senato.
ESCLUSI O IN BILICO
Tra i grandi esclusi c'è l'avvocato Carlo Taormina. E' stato
lui stesso ad annunciarlo con una nota in cui parla di "scelte
di cattivo gusto" ma fa sapere che non lascerà Forza Italia.
A rischio elezione anche l'attuale sottosegretario all'Interno Michele
Saponara, soltanto diciassettesimo alla Camera nella circoscrizione
Lombardia 1. Devono accontentarsi anche i 'salmoni' dei Riformatori
Liberali: resta fuori Marco Taradash. E se Benedetto Della Vedova
ottiene il posto numero 5 nella circoscrizione della Camera Piemonte
1, più a rischio è la collocazione di Giuseppe Claderisi,
undicesimo in Emilia Romagna.
LE NEW ENTRY: SPORTIVI, INTELLETTUALI, EX MOGLI, SOUBRETTE
Dalle piste di sci a Montecitorio arriva Manuela Di Centa numero due
dopo Berlusconi in Friuli. Tra le novità anche la candidatura
sicura di Mara Carfagna: la bella soubrette televisiva occupa infatti
il quarto posto nella circoscrizione della Camera Campania 2. Al tredicesimo
posto, subito dopo l'avvocato Pecorella, in Lombardia 1 c'è
anche Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi. In 'quota
Palazzo Chigi', la candidatura al quinto posto alla Camera nella circoscrizione
Veneto 2 di Valentino Valentini, capo dello staff del presidente del
Consiglio. E se la giornalista Fiamma Nirenstein ha declinato l'invito
a candidarsi tra le liste di Forza Italia, al Senato in Toscana compare
invece il consigliere politico di Marcello Pera, Gaetano Quagliariello
(al terzo posto).
Precedenti
5
mar 06 Elezioni: Presentata la lista Codacons. Si consuma lo
strappo dei dissidenti con la Margherita. Loiero
soddisfatto “Una lista che rafforza Prodi”. Reazioni.
Mancini (RNP) “Siamo la forza dell’innovazione
schierati contro la destra”. Nucera (Udc)
“Che ci facevano i DG alle riunioni di Loiero?”.
Chiuse le liste si parte per le elezioni. Le candidature.
4
mar 06 Elezioni: Gli scontenti DL si ritrovano in 500 e scelgono
la lista Codacons con Pirillo capolista alla Camera e Fuda al Senato.
Aderiscono il consigleire Amato (DL) e l'ex Sindaco Catizone. Nasce
il movimento "Verso il Partito Democartico". Cossiga:
“Io sono con Loiero". Dichiarazioni
di Perrelli, Bruno, Meduri, Veraldi, Franceschini. Tremonti
numero due nella lista del Cavaliere. Cherubino alla Camera
con la Rosa nel pugno, Guerriero "La novità siamo noi".
3
mar 06 Elezioni: La lista del Presidente dovrebbe
essere cosa fatta. Loiero “Io non abbandono
gli amici”. Bianco "Spero non ci sia rottura".
Lusetti "Lista civica è grave".
Bruno "senso di responsabilità". Fassino
a Lamezia afferma: “Liste forti e rappresentative”.
Adamo lascia la segreteria a Guccione e il quarto posto alla Intrieri
“Candidatura di servizio. Sono stati anni intensi”. Mancini
(RNP) “Siamo l’unica novità”. Berlusconi
chiama in campo per il Senato, Formigoni, Iorio e Galan. Callipo
(Confindustria) “Basta polemiche, puntare sui fatti”.
Parte la campagna elettorale dei Verdi.
2
mar 06 Elezioni: Liste autonome, duro scambio
di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario
di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento.
Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia.
Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza.
AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti.
Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono
le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti
a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi
di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta
l'Unione.
Informazioni sulle elezioni
Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In
Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato
E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella
prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari.
La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne
avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati.
Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione
elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618
CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12
SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309
Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e
la par condicio
Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali
per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio:
il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel
corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte
le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera'
oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu
ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche
e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'',
ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere
in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano
altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici
che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''.
Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101
episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'',
aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita'
politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che
la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche
difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'',
ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione.
Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica
e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile
dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che
sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato
voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con
riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi
i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392
femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati
sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando
un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista
da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per
l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno
nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni,
vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni.
Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra'
insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria.
La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a
34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non
esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale'
e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali
per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al
voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa
alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi
temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita
dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita'
di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale
dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli
scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare
questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta,
che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento
a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati
eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni,
del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori
che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi'
24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono
partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno
il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro
lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o
gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano
presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera,
presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e
presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei
candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari
modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto
Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente
di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari
a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali),
all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare
per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori
Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
Le tappe del procedimento preparatorio al voto
Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi
mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto
ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che
e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale
preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello
della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati
che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera
o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno
con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito
del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare
una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al
deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano
a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano
nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza
politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di
ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione
elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna
lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore
a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione.
La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della
Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale
per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del
35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del
Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del
voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha
a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute
le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione
sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone
di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo
contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista
l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica
fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile)
e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di
scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono
essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14
del giorno successivo.
Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario
fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo
Capo dello Stato.
Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato
il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri
ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi
elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria.
La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi
il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura)
e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura
e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo
nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato
nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche,
quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio
e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative
(per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali
in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione.
Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente
della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha
spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la
redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di
rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende
necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri.
In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio,
le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio
per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni
e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio
(dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali
in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro
il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova
legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento,
premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la
campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre
il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda
e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal
Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara'
chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato
di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate
la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro
15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati
i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica
per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi.
Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni
e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il
voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio
viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative,
che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino,
Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento
delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione
Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera.
Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche
di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale,
che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare
la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale.
E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30
giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.