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Elezioni politiche 9/10 aprile

 

Giornata di fuoco incrociato tra Margherita e Codacons. In campo i candidati Bruno e Laratta che assieme a Rutelli pongono l’ennesimo aut aut alla lista Codacons di Loiero. Ma dalla lista voluta da Prodi replicano: una vera caduta di stile

Bruno: “Secondo Fuda Codacons non eleggerà alcun deputato”
«Secondo Pietro Fuda, capolista Codacons al Senato in Calabria, la formazione di cui fa parte, viste le percentuali che si annunciano, non eleggerà alcun deputato.
Dopo l’on. Sgarbi, dunque, anche l’ex presidente della Provincia di Reggio ammette realisticamente che quella dei candidati Codacons in Calabria è solo una battaglia di testimonianza. Si auspica, quindi, un gesto di resipiscenza degli ispiratori delle liste Codacons e di responsabilità degli elettori calabresi, per evitare che i loro voti vadano sprecati».
Fuda replica a Bruno“La Calabria ha bisogno di andare avanti con meno livori”
- ''I numerosi attacchi alla Lista Codacons ed ai suoi candidati e sostenitori, attacchi che fin dai primi giorni di campagna elettorale riempiono le pagine della cronaca politica regionale ed i tanti dibattiti televisivi, fanno nascere spontanea una domanda: chi continua a fare dichiarazioni piu' o meno velate ha paura degli esponenti Codacons o del giudizio degli elettori?''. Lo afferma, in una dichiarazione, Pietro Fuda, capolista al Senato per la Calabria della Lista Codacons. ''Amministrare - aggiunge Fuda - significa ascoltare le richieste e le esigenze del territorio e trasformarle in azioni concrete. Per questo invito il giovane amico Dima, prima di dare giudizi poco comprensibili, ed al limite della querela, sugli altri, a spiegare subito agli elettori, poi a me, se otterro' il consenso nel quale spero, cosa ha fatto lui, ad esempio, per il bergamotto a Reggio Calabria. Ma se comprendo il nervosismo degli esponenti di centro destra, che non sanno come spiegare agli elettori le ragioni delle loro mancate risposte politiche ed amministrative, non riesco a capacitarmi di come i nostri alleati di centro sinistra continuino a cercare ragioni per evitare che io e gli altri candidati Codacons si sottopongano, in queste consultazioni politiche, al giudizio degli elettori, che potranno, con il loro voto, approvare o disapprovare il mio ed il loro operato. All'anonimo dell' Ulivo calabrese, che si affanna a scrivere che secondo me le nostre liste alla Camera non eleggeranno deputati, e per questa ragione invita ad un gesto di 'resipiscenza' degli ispiratori delle liste, ricordo che non ho mai detto, ne' tantomeno pensato, tale stupidaggine: se vogliamo dare i numeri, diamoli sul serio, in attesa della sera del 10 aprile. Ed iniziamo con la Camera. Se vogliamo far riferimento alle politiche del 2001, i voti validi a livello nazionale furono poco piu' di 37 milioni. Le regioni in cui, ad oggi, sono state escluse le nostre liste, contano poco piu' di 4 milioni e mezzo di elettori, ben lontani dai 25 milioni cui ha fatto riferimento oggi Laratta. Per essere ancora piu' espliciti, il 2% nazionale necessario per eleggere deputati Codacons risponde a circa 700 mila voti validi, di cui, solo in Calabria, dovremmo riuscire a raccoglierne intorno ai 100 mila, il 7% annunciato nei giorni scorsi da Loiero e' gia' ampiamente superato. Se vogliamo passare al Senato (invito i tanti politicanti dell'ultimora ed i candidati delle altre liste a ripassare la legge vigente per evitare di prendere abbagli) siamo sopra il 10%, ed accettiamo scommesse, se la legge lo consente''. ''Per quanto riguarda, poi, l' invito al pentimento ed al ritorno a cio' che era prima - conclude Fuda - mi permetto di dire all'anonimo dell'Ulivo, ed a quanti si affannano a dare segnali diversi da quello che e' l' orientamento dei nostri elettori, che la dimensione del consenso che raccoglieremo dovra' essere argomento di riflessione per tutti i profeti di oggi, che dovranno trarre conclusioni importanti e comprendere, forse un po' troppo in ritardo, che la nostra regione non ha bisogno di tornare indietro, ma di andare avanti, con qualche certezza in piu' e un po' meno livore''.
Laratta lancia l’ultimatum “O si ritirano o il 10 trarremo le concusioni”
''Chiediamo al presidente Loiero di compiere un atto di generosita' verso la Calabria ritirando la sua lista dalla competizioni elettorali. Altrimenti, dopo le elezioni, ne tragga le conclusioni''. E' l' appello che Franco Laratta, vice coordinatore regionale della Margherita e candidato alla Camera nel listone dell' Ulivo, ha lanciato al Presidente della Regione nel corso di una convention della Margherita a San Giovanni in Fiore. ''Dopo l'esclusione della lista dei consumatori da sei regioni, con 25 milioni di elettori - aggiunge Laratta - non vi e' la piu' remota possibilita' che quella lista elegga un solo deputato e ne', tantomeno, un senatore. Il presidente Loiero si e' imbarcato per un viaggio senza via di uscita. I vertici nazionali del partito lo hanno ripetuto piu' volte che chi vuole votare Prodi, sceglie la lista dell'Ulivo alla Camera e della Margherita al Senato. Possiamo in parte comprendere il sentimento di amicizia verso qualche persona, ma egli ha una responsabilita' maggiore che e' quella di governare tutti i calabresi. La lista da lui ispirata non rappresenta alcun progetto politico, ma solo piccoli interessi di bottega che non fanno onore alla sua storia, ne' bene ai calabresi. I problemi della Calabria sono tanti e lui farebbe bene a prendere atto che in un anno di governo, l'azione amministrativa della Giunta regionale ha subito ora una battuta d'arresto che preoccupa i calabresi''. ''Loiero, dunque - conclude Laratta - faccia un passo indietro oppure, come ha chiesto anche il nostro segretario regionale, Franco Bruno, il 10 aprile ne deve trarre le conclusioni''.
Rutelli: “una sconfessione l’operato di Loiero”
''Basta con le polemiche - ha detto oggi Francesco Rutelli, a Catanzaro prima tappa di un giro elettorale in Calabria - Noi facciamo la campagna perche' vogliamo vincere le elezioni e dare alla Calabria un Governo amico, con Prodi, con l' Ulivo e con una forte Margherita. Un Governo in grado di cambiare gli orizzonti e le speranze di questa terra''. ''Quindi da parte nostra - ha concluso Rutelli - fine delle polemiche ma, al contempo, una chiara sconfessione di un operato che e' completamente sbagliato da parte di Loiero, che deve governare la Calabria, che cosi' invece si sta indebolendo giorno dopo giorno appresso ai partitini del presidente della Regione''. Rutelli si dice ''molto deluso da Agazio Loiero'' e ricorda ''come la Margherita ha dato tantissimo per Loiero perche' erano in molti che non lo volevano come candidato alla presidenza della Regione Calabria''. ''Lo abbiamo difeso lealmente ed adesso - ribadisce Rutelli - siamo molto delusi''.
Il Partito Democaratico Meridionale chiosa “Una vera caduta di stile”
Si ritroveranno martedi' prossimo, alle 17, al Centro agroalimentare di Lamezia i promotori del Partito Democratico Meridionale, per la prima Convention programmatica di quello che potrebbe diventare il laboratorio del futuro soggetto politico di cui sara' artefice Romano Prodi. Agazio Loiero terra' la relazione programmatica, Beniamino Donnici illustrera' forme e modalita' organizzative. Insieme a loro il Presidente della Provincia di Vibo Valentia Ottavio Bruni, Mario Pirillo e Pietro Fuda, rispettivamente capolista alla Camera e al Senato della Lista Codacons- consumatori; Eva Catizone, Pierino Amato e tutti gli altri candidati. Intanto, Beniamino Donnici e Mario Pirillo replicano con una secca dichiarazione al segretario della Margherita Franco Bruno il quale ha invitato Loiero a rimuoverli nell'eventualita' di un risultato negativo. ''La caduta di stile di Franco Bruno deriva dal nervosismo di chi vede avanzare la frana e per questo va cristianamente tollerata. Per quanto ci riguarda, le provocazioni ci spronano a fare di piu' per la Lista Codacons, per l'Unione, per consolidare l'affermazione di Romano Prodi e la sua leadership''. ''D'altra parte - aggiungono Pirillo e Donnici - l'eventualita' di un nostro risultato negativo e' molto remota, assai meno quella che potrebbe vedere Bruno segretario di un partito che in Calabria non c'e' piu'. Comunque sia, e' certo che i risultati elettorali del 9 e 10 aprile dovranno essere letti con attenzione. Non manchera' di farlo il Presidente Loiero che fin qui, nell'esercizio delle prerogative che la Costituzione assegna a lui e non ai segretari di partito, ha saputo tenere conto del ruolo, dell'apporto e delle competenze di tutta la coalizione. Lo sapra' fare anche in futuro, sebbene ogni decisione e ogni determinazione spetti esclusivamente a lui. In ogni caso e' ora di smetterla con le polemiche. La partita con il centrodestra non e' ancora vinta e c'e' bisogno di serenita' e di atteggiamenti costruttivi. Siamo convinti che lo stesso Bruno, all'indomani del voto, mettera' da canto questi eccessi di arroganza, facendo un po' di autocritica che in politica non fa mai male''.

Rutelli in Calabria: “La legge Biagi non corrisponde alla sua elaborazione. Con l’Annunziata mai pensato di andarmene. Il premier contento oggi usciti solo i giornali di destra”

''La legge 30, nella sua elaborazione finale, presenta alcuni aspetti che non sono del tutto corrispondenti all' elaborazione che alla normativa volle dare Marco Biagi. Per questo noi preferiamo definire la normativa 'Legge 30' e non 'Legge Biagi''. Lo ha detto il leader della Margherita, Francesco Rutelli, parlando con i giornalisti a Catanzaro. ''Tra l' altro - ha aggiunto Rutelli - non pochi dei collaboratori di Biagi hanno riferito che egli si sarebbe riconosciuto solo in parte in questa legge. E' importante, dunque, sottolineare il contributo che Biagi ha dato, ma e' altrettanto importante sottolineare che ci sono alcuni aspetti che sono non del tutto corrispondenti al lavoro fatto da Biagi elaborazione e, per quanto ci riguarda, alla nostra opinione su come bisogna migliorare le leggi in materia di lavoro. Quindi flessibilita' in ingresso, ma non precarizzazione del lavoro''. ''Oggi, comunque - ha concluso Rutelli - e' un giorno di ricordi e di solidarieta' con la famiglia di Marco Biagi perche' il suo omicidio e' una ferita profonda che ancora non si e' rimarginata. Una ferita per l' intera nazione''.
- ''Ogni intervistatore fa il suo mestiere e lo stesso dovrebbe fare ogni intervistato, cioe' rispondere, anziche' andarsene, anche quando le domande si fanno pressanti''. Lo ha detto Francesco Rutelli, leader della Margherita, rispondendo a Catanzaro ad una domanda sulla sua intervista a Lucia Annunziata, oggi su Raitre, nel corso della trasmissione ''In mezz'ora''. ''Io - ha aggiunto Rutelli - non ho mai pensato di andarmene. Qualcun altro, invece, lo ha fatto''.
''Oggi Berlusconi sara' molto contento visto che sono in edicola soltanto giornali di destra''. Lo ha detto Francesco Rutelli, leader della Margherita, parlando con i giornalisti a Catanzaro. Rispondendo poi ad una domanda sulla critica fatta dal Cdr del Tg1 al servizio sull' intervento di Berlusconi al convegno di Confindustria a Vicenza, Rutelli ha risposto dicendo che non tocca a lui ''intervenire sulle opinioni dei sindacati dei giornalisti e neppure su quelle del premier''.

Mancini “cancellare il 41 bis”

19/03 Giacomo Mancini, primo tra i candidati calabresi della Rosa nel Pugno alla Camera dei Deputati, nel corso della conferenza stampa insieme a Daniele Capezzone, segretario dei radicali italiani, tenutasi a Vibo Valentia, ha tra l'altro affermato: "Il regime del carcere duro previsto dal famigerato articolo 41 bis costituisce una barbarie e deve essere cancellato dall'ordinamento. La criminalità organizzata non si combatte legalizzando la tortura all'interno delle carceri, né tanto meno privando alcuni detenuti, per i quali deve sempre valere il principio costituzionale di non colpevolezza, dei diritti individuali più elementari. La Rosa nel Pugno intende rompere quel velo di ipocrisia che ha portato nella passata legislatura all'approvazione pressoché unanime della stabilizzazione del 41 bis, denunciando la gravità di una norma liberticida. Auspichiamo che questa nostra battaglia sia condivisa anche da quella parte della sinistra che con ragione si indigna per le sevizie all'interno di alcune strutture speciali americane, ma finge di non accorgersi di quanto sia drammatica la vita all'interno delle carceri italiane".

 

La parola ai candidati

- Franco Bruno (DL) «Mentre il centrodestra approva il decreto per il reimpiego di 3000 lavoratori della Sardegna e dell’Abruzzo - dichiara Franco Bruno, Coordinatore della Margherita in Calabria e candidato al Senato -, nessuna attenzione viene riservata dal governo nazionale ai problemi del lavoro nella nostra regione. Non c’è che dire: per il centrodestra, la Calabria, semplicemente, non esiste. Intanto - prosegue Bruno - ci troviamo a dover affrontare la questione del precariato e di altri 8000 lavoratori. Le proposte di Prodi sull’argomento sono note: reintrodurre il credito d’imposta automatico per gli assunti a tempo indeterminato; rendere i contributi sui contratti a progetto omogenei a quelli sul lavoro stabile e, quindi, risolvere la questione dei diritti previdenziali e assicurativi; eliminare dalla legge 30 i contratti che favoriscono la precarietà senza fine.
Tuttavia - afferma ancora il Coordinatore della Margherita calabrese - per le proporzioni del fenomeno calabrese bisogna fare di più. Non saranno forse i 1000 euro al mese chiesti dalla CISL, ma un aumento dell’orario di lavoro e dei salari è un obiettivo che il governo regionale di centrosinistra deve porsi fin dalla prossima manovra di assestamento della finanziaria regionale. Ed è per questo – conclude Bruno - che ci adopereremo per costruire già dalle prossime settimane un percorso compiuto che individui progetti e risorse in grado sia di dare una risposta tempestiva, sia di programmare un piano di stabilizzazione del precariato calabrese».
- Minniti (DS) “SS106 problema irrisolto”. ''Il tragico incidente nel territorio di Corigliano Calabro, in cui sono morte sei persone, non puo' in nessun caso essere ridotto alla fatalita'''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Marco Minniti, responsabile sicurezza e difesa dei Ds. ''Mentre esprimo solidarieta' alle famiglie delle vittime, cosi' duramente colpite - aggiunge Minniti - voglio ricordare a tutti che la strada statale 106 continua ad essere una micidiale trappola contro tutti i calabresi, le persone che la percorrono e contro le possibilita' di sviluppo di una parte grande della Calabria. C' e' anche, se mi si permette, un pizzico di cinismo, se e' vero che in quello stesso punto non e' la prima volta che si consumano incidenti mortali senza che si sia presa alcuna misura per far crescere la sicurezza. Il problema della viabilita' in Calabria e di una rete infrastrutturale che protegga le nostre vite e non ci danneggi sono compiti ai quali fin qui non si e' colpevolmente assolto e che non possono essere piu' rinviati''.
- Laratta: “Un fondo per risarcire i turisti”. «Le scuse non sono più sufficienti, occorre istituire un Fondo di garanzia per risarcire i turisti che si imbattono nelle inefficienze dei servizi». E’ quanto propone Franco Laratta, candidato nel listone dell’Ulivo a Montecitorio. «Non è più tollerabile – ha aggiunto - che uno dei settori traino dell’economia calabrese sia soggetto alle giuste critiche di chi sceglie la nostra regione per passare qualche giorno di relax». Secondo Laratta è ora «di correre ai ripari, altrimenti la nostra regione rischia di pagare un caro prezzo in termini economici». Come? «Cercando di investire nelle strutture ricettive, nella prevenzione, nella formazione e nell’ospitalità». Per il vicecordinatore del partito di Rutelli bisogna «garantire una offerta turistica che sul piano dei servizi, pubblici e privati, sia altamente qualitativa e competitiva», afferma.
Tutto ciò, ad oggi, spiega Laratta, «eccetto qualche sporadico esempio, non si è mai verificato». Ogni anno, prosegue, «sia d’estate che d’inverno, è un continuo ripetersi di mugugni e lamentele; vuoi per il mare sporco, vuoi per la chiusura degli impianti sciistici, vuoi ancora per la scarsa qualità dei servizi, i turisti vengono, pagano e se ne vanno amareggiati». «A fronte di questo disagio per loro, e imbarazzo per noi, è sacrosanto risarcire tutti i turisti insoddisfatti, per fare in modo che essi ritornino a passare le vacanze nelle nostre splendide località, attrezzandosi, nel frattempo, con strutture efficienti e ospitali, e soprattutto cercando di prevenire le disfunzioni del comparto». «L’unico organismo in grado di avviare una iniziativa forte come questa è la Regione, la quale – è questo l’appello di Laratta - deve dotarsi di un Fondo di garanzia di risarcimento, onde evitare ogni qualvolta di chiedere scusa». Secondo il vicecoordinatore regionale della Margherita le previsioni per la prossima estate non sono rosee per il Turismo: «Con l’inchiesta avviata dalla Magistratura sulla depurazione, non possiamo non aspettarci che un’altra stagione negativa, e questo grazie a cinque anni di malgoverno del centrodestra, che, nel fare propaganda per il mondo, non si è accorta che in Calabria i turisti facevano il bagno nei liquami». Laratta accusa ancora il centrodestra di aver fallito anche sul turismo invernale e termale: «Gli impianti sciistici della regione non sono attrezzati per accogliere la domanda. Spesso nei periodi clou i turisti si trovano di fronte ad uno scenario desolante». «Questo – ha sottolineato - è il segno che il centrodestra ha fallito in tutte le direzioni». Laratta, che auspica il rilancio del turismo estivo, invernale e termale, è fiducioso che la Regione Calabria, governata dal centrosinistra, si attrezzi per l’istituzione del Fondo per rimborsare i turisti. «Proprio mentre il programma dell’Ulivo parla dei “Cento Turismi”, dice, occorre dare una spinta sull’accelleratore per riformare il sistema turistico, altrimenti si rischia di non essere credibili. E’ del tutto inutile, ha concluso Franco Laratta, la formulazione di nuove scuse, ma occorre intanto un gesto tangibile verso chi, come i turisti, aiuta a far crescere l’economia della Calabria».

- Nuccio Iovene (Ds) - Nuccio Iovene, candidato nella testa di lista dei Democratici di Sinistra al Senato in Calabria, e' intervenuto a Parghelia alla commemorazione, organizzata dall'Amministrazione Comunale della citta' a cui hanno aderito le Amministrazioni di Pizzo, Siderno e il Comitato familiari delle vittime della Moby Prince, in occasione del quindicesimo anniversario della tragedia che ha visto perire 140 persone, tra cui 11 calabresi, tutti membri dell'equipaggio. ''La tragedia della Moby Prince, avvenuta al largo di Livorno 15 anni fa - ha detto Iovene - dopo tre gradi di giudizio e' ancora avvolta nel mistero. Gravi ritardi nelle operazioni di soccorso, presenza di navi merci noleggiate dal comando trasporti militari USA in rada, reticenze e depistaggi non hanno permesso l'accertamento di quanto avvenuto esattamente al largo di Livorno la notte del 10 aprile del 1991 e a chi debbano essere imputate le responsabilita'. I familiari delle vittime hanno il diritto di conoscere la verita' anche a 15 anni di distanza. Con il rinnovo del Parlamento e' mia intenzione presentare una proposta di Commissione parlamentare di inchiesta al fine di accertare la verita' e rendere giustizia alla vittime, alle loro famiglie.''
- Rosa nel Pugno - La ''Rosa nel Pugno'', la nuova formazione politica che mette assieme socialisti dello SDI, radicali e altre componenti laiche e liberali, ha fatto il suo debutto ufficiale in Calabria presentando i candidati che correranno tra le sua fila per i seggi alla Camera e al Senato, il 9 e 10 aprile. ''Alla prima ''convention'' della RnP - e' detto in un comunicato - sono scesi in campo molti ''big'' calabresi dello Sdi candidati alle politiche: dai parlamentari uscenti Giacomo Mancini, Domenico Pappaterra e Cesare Marini, al capogruppo del partito nel Consiglio regionale, Cosimo Cherubino. Per i radicali ha partecipato il segretario nazionale, Daniele Capezzone, anch'egli candidato in Calabria, che con la sua presenza a Siderno ha voluto sancire una volta di piu' la saldatura oramai creatasi con i socialisti, anche in Calabria, nel progetto politico della Rosa nel Pugno.''Sono fiero - ha detto Cherubino - di fare parte di questo partito: oggi siamo qui con lo stesso entusiasmo di un anno fa, quando parti' la vittoriosa campagna elettorale per le regionali. Per noi non importa essere al secondo o al decimo posto nella lista: il nostro impegno sara' comunque massimo per dare forza alla Rosa nel Pugno che si candida a diventare, nel centrosinistra, il vero soggetto politico capace di difendere le cause del territorio ed essere portavoce delle istanze della gente, contro il fallimento dei partiti del centrodestra ma anche diversamente da quelle forze dell' Unione che sono autoreferenziali e mirano solo ad egemonizzare lo schieramento''.
- Pino Tursi Prato (Psdi) - ''Duecento milioni di euro l'anno di risparmio, seimila posti di lavoro in piu', considerando anche le possibili unita' dei posti dove c'e'oggi lungodegenza : ecco cosa significherebbe per la Calabria l'assistenza domiciliare integrata''. Lo afferma il candidato al Senato del Psdi, Giuseppe Tursi Prato. ''Anziani, persone che soffrono di malattie croniche - aggiunge Tursi Prato - malati terminali : categorie che oggi vergognosamente, me lo si lasci dire , sono costrette a morire negli ospedlai, avrebbero il pieno diritto di essere curate fra le loro mura. Non capisco per quale logica si continuino ad intasare gli ospedali e el cliniche, quando si potrebbe benissimo realizzare l'assistenza domiciliare , ma per grandi numeri non per piccoli esempi.
- Eva Catizone (Codacons-Dc) - Appuntamento stamani al Centro polifunzionale ''I due fiumi'' per gli auguri di Eva Catizone ai papa' della citta'. ''Complice la vicina fiera di San Giuseppe - e' detto in una comunicato - davanti al bar La Plaza si e' assistito ad un continuo via vai di cosentini, papa' e non solo, mamme, nonni, ragazzi e bambini, incuriositi e attirati dall' originalita' dell'iniziativa. Non potevano mancare le tipiche zeppole di San Giuseppe, offerte dalla Catizone, che hanno contribuito a rendere piu' gustosa la festa. Ospite a sorpresa Carlo Bilotti, il mecenate che ha reso possibile con le sue donazioni la nascita del Museo all'Aperto, insieme al fratello Enzo e al nipote Roberto''.

Gli appuntamenti

AN Fini in Calabria domenica e lunedì - Gianfranco Fini sara' in Calabria domenica e lunedi'. Nell' agenda del presidente di An sono previste manifestazioni in tutte e cinque le province. Domenica sera, alle 21, nel Grand Hotel De La Ville di Villa San Giovanni, Fini incontrera' i candidati, i dirigenti ed i militanti di An. Lunedi' 20 marzo, alle 9.30, nell' hotel Excelsior di Reggio Calabria, il presidente di An terra' una conferenza stampa. Poi, alle 11.30, a Vibo Valentia, partecipera' ad una manifestazione al Valentianum, mentre alle 13.30, a Catanzaro, sara' presente alla trasmissione televisiva ''Filo Diretto'' di Telespazio Calabria. Fini, successivamente, sara' a Crotone dove, alle 15.30, partecipera' ad una manifestazione organizzata al Cinema Teatro Apollo. Alle 17.30 a Rossano partecipera' ad un comizio in piazza Bernardino Le Fosse ed alle 18,30 terra' un comizio a Corigliano Calabro. Alle 20, infine, a Cosenza, Fini sara' ad una manifestazione al Cinema Teatro Citrigno.
DS
il 20 D'Alema a Cosenza
- ''La presenza di Massimo D' Alema a Cosenza testimonia l' impegno dei Democratici di Sinistra e de l' Ulivo nella realta' cosentina. Siamo impegnati in una lunga campagna elettorale per sconfiggere le destre e portare Romano Prodi alla Presidenza del Consiglio dei ministri''. E' quanto si afferma in un comunicato della Federazione dei Ds di Cosenza sulla presenza del presidente nazionale dei Ds, lunedi' 20 marzo, ad una manifestazione pubblica che si terra' in citta'. ''C' e' bisogno - prosegue la nota - di un governo che faccia uscire l' Italia dalla crisi, che rilanci il nostro sistema economico avviando un' opera di risanamento complessivo del nostro Paese. Con questa manifestazione vogliamo incontrare la citta' e la provincia di Cosenza, avvicinarla ad una campagna elettorale resa anomala dalla riforma proporzionale che contribuisce ad allontanare i cittadini dalla politica, producendo nuove forme di instabilita' del nostro sistema politico''
FI Tremonti il 21 a Reggio - Martedi' prossimo, 21 marzo, il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti, sara' a Reggio Calabria per partecipare ad una manifestazione promossa da Forza Italia. ''L'incontro - e' detto in un comunicato - vedra' i saluti di Nino Foti, Commissario provinciale di Forza Italia, e dei candidati azzurri calabresi nelle liste per Camera e Senato tra i quali, in particolare, e' prevista la presenza di Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale del partito, del consigliere regionale Luigi Fedele e del senatore Antonio Gentile. Momento clou dell'incontro l'atteso intervento del ministro Tremonti, che giunge a Reggio Calabria dopo il tanto discusso meeting confindustriale di Vicenza nel quale, com' e' noto a tutti - si aggiunge nel comunicato di Forza Italia - un Berlusconi 'super' ha saputo ruggire piu' forte conquistando l'entusiasmo di tutti. Finito l' incontro il vicepresidente del Consiglio ripartira' proseguendo il suo tour in Calabria''. ''E' una buona occasione - ha detto Nino Foti - per tutti i reggini che in vista del prossimo voto vogliono capirne di piu' e che non si lasceranno sfuggire questa opportunita' per sentire direttamente dalla viva voce di uno dei protagonisti di questi cinque anni di Governo quali sono i risultati gia' raggiunti, quali reali prospettive potra' offrire la neo costituita Banca del Sud e cosa prevede il nuovo programma elettorale proposto da Forza Italia e dal presidente Silvio Berlusconi agli italiani''.
NPSI – Caldoro il 20 e 21 in Calabria. ''La scelta dell' alleanza nella Casa delle Liberta', passaggio obbligato per esaltare l' autonomia e l' identita' socialista rifiutando l' egemonia neo o post comunista'': e' questo il tema dell' incontro con il quale il ministro per l' Attuazione del programma di Governo, Stefano Caldoro, candidato in Calabria nella lista Dc-Partito socialista, comincera', da Catanzaro, il tour elettorale nella regione. L' incontro e' in programma lunedi' prossimo alle 11.30 nel palazzo della Provincia. Nel pomeriggio, alle 17, Caldoro sara' a Reggio Calabria, all' hotel Excelsior, per un dibattito su ''Luci ed ombre sulla realizzazione del programma di Governo. Il contributo dei socialisti riformisti''. Martedi' 21, a Cosenza, alle 11, nella sala convegni dell' Hotel San Francesco e' in programma un incontro sul tema ''La Calabria allo sbando, puo' riscattarsi?'', al termine del quale Caldoro incontrera' la stampa. Nel pomeriggio, a Vibo Valentia, il ministro analizzera' le scelte che hanno portato all' alleanza elettorale con la Democrazia Cristiana nel corso di un convegno in programma alle 17 all' Hotel 501 su ''L' alleanza sotto lo stesso simbolo tra la Dc, il Nuovo Psi e altre realta' politiche rilancia le culture di Governo che hanno fatto grande l' Italia''. Durante il tour calabrese, e' scritto in una nota, Caldoro illustrera' l' iniziativa editoriale che rientra nella campagna informativa ''Il Governo informa'' che ''consente di conoscere in rapida serie i provvedimenti varati dall' Esecutivo'' e parlera', anche, del sistema Monitor, ''ideato per la pianificazione dei provvedimenti e degli obiettivi di Governo''.
PdCI
Marco Rizzo il 20 e 21 in Calabria. Il Capo della delegazione del PdCI al Parlamento Europeo on. Marco Rizzo , sarà in Calabria lunedì 20 e martedì 21 marzo . In modo particolare, il programma delle iniziative politiche con Marco Rizzo , organizzate dal PdCI calabrese, prevede: - Lunedì 20 marzo, ore 15,30, presso la Sala Conferenze Ristorante “Il Pirata” di Falerna (CZ) un’iniziativa pubblica sui temi dello sviluppo, del lavoro e della legalità; - Lunedì 20 marzo, ore 18,30, presso la Sala Comunità Montana “Sila Greca” di Rossano (CS) un incontro dal titolo “L’Italia che vogliamo”; - Martedì 21 marzo, ore 10, presso il Museum Center di Reggio Calabria, un’iniziativa elettorale; Nelle varie iniziative L’eurodeputato del PdCI Marco Rizzo , sarà accompagnato, tra gli altri, dal Segretario Regionale Michelangelo Tripodi, e dai candidati calabresi del PdCI alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica;
Il 2 aprile i Verdi presentano “Piazze d’Italia” Si colorano di verde e giallo le piazze italiane: 5000 luoghi simbolo dei piccoli e grandi comuni, diventano per un giorno agorà politici.
I Verdi incontrano i cittadini per condividere il progetto di nuovo governo per l’Italia e confrontarsi sulle idee che caratterizzano il programma dell’Unione.
“E’ importante – ha detto Diego Tommasi responsabile nazionale delle Politiche degli enti locali, promotore dell’iniziativa – ricostruire il rapporto diretto con i cittadini soprattutto oggi in cui è necessario contrastare gli effetti di una legge elettorale che punta ad affermare l’anonimato dei candidati ma anche la massificazione dei contenuti politici”.
“Le politiche dei Verdi – ha detto inoltre Tommasi – sono un valore aggiunto nell’ambito del programma del centrosinistra. Le nostra idee che da sempre portiamo avanti con convinzione e determinazione e che hanno trovato collocazione nel programma dell’Unione, possono avere un seguito concreto nel governo Prodi”. Salvaguardia ambientale e sicurezza alimentare, tutela dei diritti e difesa delle libertà ma anche redistribuzione delle risorse e finanziamenti ai piccoli Comuni penalizzati dalle politiche di centrodestra: i Verdi portano in piazza la centralità delle politiche ambientali e la necessità di ripensare lo sviluppo urbano in termini di centralità dell’uomo e dei bisogni delle fasce più deboli. L’appuntamento è per domenica 2 aprile nelle principali piazze d’Italia. In Calabria l’iniziativa promossa da Tommasi vedrà coinvolte più di 300 piazze.

Le Candidature

Alleanza Nazionale

Gianfranco Fini e Giuseppe Valentino capeggiano le liste di An presentate in Calabria per la Camera e per il Senato. Dopo Fini, nella lista figurano, nell' ordine, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio Buonfiglio, Roberto Caruso e Giuseppe Geraci. Per il Senato a Giuseppe Valentino fa seguito Francesco Bevilacqua, senatore uscente.
Alla Camera: Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio Buonfiglio, Roberto Caruso, Giuseppe Geraci, Wanda Ferro, Maria Limardo, Barbara Brunetti, Beniamino Scarfone, Giada Bevacqua, Antonio Pucci, Antonio Saladino, Mario Mazzeo, Stelvio Marini, Antonio Nicolò, Domenico De Rosa, Matteo Pascuzzi, Francesco Pignolo, Vincenzo Foti, Pasquale Sinatora, Fausto Orsomarso.
Al Senato: 1 Valentino Giuseppe 2 Bevilacqua Francesco 3 Paolo Ferruccio Metello 4 Caputo Giuseppe 5 Caporale Maria Grazia 6 Caforio Renato 7 Malena Giovanni 8 Reitano Antonella in Mastruzzo 9 Sesti Francesco 10 Costanzo Roberto 11 Cananzi Francesco M. Salvatore

Alternativa Sociale, con Alessandra Mussolini

Per AS alla Camera capolista Alessandra Mussolini seguita da Fortunato Aloi. Al Senato capolista Orlando Fazzolari, seguito da Francesco Belsito.
Alla Camera: Alessandra Mussolini, Fortunato Aloi, Pasquale Mastroianni, Felice Sidari, Giuseppe Saletta, Nicola Trotta, Davide Pirillo, Alessio Spadafora, Carmelo Molinetti, Daniele Lombardo, Fortunato Cilione, Nicola Marcello, Cristian Visciglia, Maria Grazia Penna, Valeria Paola, Alessandro Zerial, Giuseppe Rosati, Domenico Pizzi, Roberto Volpe, Guido Scalise, Vincenzo Micelli, Andrea Marganelli.
Al Senato 1 Fazzolari Orlando 2 Belsito Francesco 3 Vacalebre Giovanni 4 Vanacore Salvatore 5 De Simone Ernesto Franco 6 Ferreri Antonio 7 Fiumanò Santo Pasquale 9 Spanu Giuseppe 10 Latella Demetrio G. R. 11 Prestia Raffaele

Codacons

Per la lista Codacons alla Camera il capolista e' Mario Pirillo, assessore regionale all'Agricoltura, seguito da Pino Gentile, segretario della Margherita a Reggio Calabria, e da Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza. Segue in lista il presidente nazionale del Codacons, Carlo Renzi, Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi ed Eugenio Madeo, ex presidente della Provincia di Cosenza e Patrizia Doldo. Al Senato il capolista e' Pietro Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria ed ex esponente di primo piano di Forza Italia in Calabria, seguito da Pietro Amato, consigliere regionale della Margherita, e da Francesco Petrolo e Vincenzo Damiano, ex segretario calabrese della Cisl.. Alla Camera Mario Pirillo, Giuseppe Gentile, Eva Catizone, Carlo Rienzi, Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi, Francesco Curcio, Giuseppe Megna, Giuseppe De Grano, Raffaele De Angelis, Eugenio Madeo, Salvatore Audia, Sergio Del Giudice, Ferdinando Di Leo, Francesco Di Lieto, Patrizia Doldo, Vincenzo Febbe, Antonino Iaria, Fabrizio Muraca, Francesco Perticone, Antonella Rotella, Palmiro Russo.
Al Senato: 1 Fuda Pietro 2 Amato Pietro Rosario 3 Petrolo Francesco 4 Damiano Vincenzo 5 Lucà Salvatore 6 Sabatini Patrizia 7 Perri Domenico 8 Dato Domenico 9 Costa Lorenzo 10 Daniele Nicola

Dc-Nuovo Psi

Per la DC-Nuovo PSI alla Camera Il ministro Stefano Caldoro, Nuovo Psi capeggia la lista della Dc-Nuovo Psi, in quota al Nuovo Psi. Capolista al Senato e' Giuseppe Nicolo', di Reggio Calabria, in quota Dc. Alla Camera: Stefano Caldoro, Lorenzo Montecuollo, Santo Antonio Bifano, Adolfo Massimo Collice, Giuseppe Cosentino, Costantino Marzullo, Pietro Falbo, Domenica Critelli, Roberto Palermo, Giovanni Piccolo, Domenico Lamonica, Giuseppe Lo Torto, Luisa Antonietta Pannone, Gaetano Bloise, Antonino Quartuccio, Giulio Calabretta, Francesco Occhiuto, Giuseppe Missineo, Francesco Giuseppe Picardi, Leone D'Andrea, Alessandro Zito, Giuseppe Palmisani.
Al Senato: 1 Nicolò Giuseppe 2 Modafferi Francesco 3 Paola Giovanni 4 Del Giudice Giuseppe 5 Laera Maria 6 Lores Donato Giuseppe 7 Sollazzo Nicola 8 Pulieri Domenico 9 Tropea Antonio Francesco 10 Alviano Giuseppe

Democratici Di Sinistra

Per i DS al Senato il capolista e' Nicola Latorre, seguito da Rosa Maria Villecco Calipari e da Nuccio Iovene. Alla Camera i Ds confluiscono nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Latorre Nicola 2 Villecco Calipari Rosa Maria 3 Iovene Antonio detto Nuccio 4 Genova Giovanni Battista 5 Corigliano Giuseppe Argentino 6 Mazzitelli Giovanna Adelaide detta Vanna 7 Bruno Vincenzo 8 Conocchia Massimo 9 Laruffa Giovanni 10 Anania Vincenzo

Fiamma Tricolore

Per la Fiamma alla Camera il capolista e' Luca Romagnoli, seguito da Domenico Russo. Al Senato Fortunato Tripodi, seguito da Carmine Cedro. Alla Camera: Luca Romagnoli, Domenico Russo, Domenico Sacchetti, Mario Gresia, Francesco Audia, Salvatore Restuccia, Nicola Mascaro, Antonio Carmine Giordanò, Alfonso Maio, Vitaliano Vono, Claudio Belcastro, Vincenzo Minnella, Paolo Solone, Giovanni Cardnte, Rosario Pandolfini, Giuseppe Cori, Francesco Crea, Aniello Gragnaniello, Luciano Franceschi, Piero Puschiavo.
Al Senato: 1 Di Donato Francesco 2 Tripodo Fortunato 3 Cedro Carmine 4 Caldarulo Pietro 5 De Cusatis Enrico 6 Bagetta Giacinto 7 Zilli Pasquale 8 Li Causi Leonardo 9 Florian Rina 10 Sivo Pasquale

Forza Italia

Per FI alla Camera il capolista e' Silvio Berlusconi, seguito da Gianfranco Micciche', Giulio Tremonti, Giovanbattista Caligiuri, Luigi Fedele. Al Senato capolista Lucio Stanca, seguito da Antonio Gentile e Giancarlo Pittelli. Alla Camera: Silvio Berlusconi, Gianfranco Micciché, Giulio Tremonti, Battista Caligiuri, Luigi Fedele, Ida D'Ippolito, Antonino Mangialavori, Antonio Pizzini, Vittorio Lombardi, Pasqualino Ruberto, Francesco Sarica, Maria Ruggiero, Giuseppe Lonetti, Salvatore Peppino Buonocore, Francesco Iona, Grazia Rosa Anna Squillacioti, Pasquale Saladino, Nicolantonio Montepaone, Gianluca Grisolia, Santo Sestito, Bruno Ruscio, Antonio Barile. La Santelli si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Stanca Lucio 2 Gentile Antonio 3 Pittelli Giancarlo 4 Tesoriere Ottavio 5 Rao Gaetano 6 Misuraca Raffaele 7 Montagnese Michele 8 Biasi Rocco 9 Grandinetti Sante 10 Zumpano Giuseppe.

Italia Dei Valori

IDV, sarà capeggiata alla Camera da Antonio Di Pietro, al secondo posto Aurelio Misiti, ex assessore regionale ai lavori pubblici nella giunta di centro destra guida da Giuseppe Chiaravalloti. Al Senato capolista Giuseppe Sorieo, seguito da Vincenzo Iannuzzi. Alla Camera: Di Pietro Antonio Misiti Aurelio Salvatore Feraudo Maurizio Critelli Francesco Antonio Bagarani Massimo Guerra Maria Concetta Lizzano Alessio Rocca Vincenzo Barbuto Sergio Chiappetta Antonio Mannarino Massimo Dursi Carmine Caligiuri Giampiero Rende Vincenzo Ferro Franco Pingitore Amedeo Caligiuri Francesco Antonio Carone Mario Perri Rosetta Bruno Vittorio Scuderi Sebastiano Ielo Salvatore
Al Senato: 1 Soriero Giuseppe Carmine 2 Iannuzzi Vincenzo 3 Calipari Silvana Ofelia 4 Maruca Giovanni 5 Bilello Giuseppe 6 Musarella Antonino 7 Basile Carlo 8 Ludica Maria Grazia in Apicella 9 Frustagli Domenico 10 Foti Fausto

Italia Moderata

Italia Moderata ha presentato le liste in Calabria per la Camera e il Senato. Capolista a Montecitorio era Antonio Sabella, ma la lista è stata ricusata. Mentre per Palazzo Madama la lista e' capeggiata da Domenico D' Amico.

Lega Nord - Movimento Per L'autonomia

Per la Lega alla Camera il capolista e' Vincenzo Cesareo, al Senato il capolista e' Giuseppe Pezzimenti.

Margherita

Per la Margherita al Senato il capolista e' Enzo Bianco, seguito da Franco Bruno. Poi vengono Donato Veraldi e Luigi Meduri rispettivamente, senatore e deputato uscenti. In lista, ottavo dei dieci candidati, anche Enzo Sculco, capogruppo del partito nel Consiglio regionale della Calabria. Alla Camera la Margherita confluisce nella lista ''L'Ulivo''. Al Senato: 1 Bianco Enzo 2 Bruno Franco 3 Veraldi Donato 4 Meduri Luigi 5 Covello Franco 6 Granato Francesco 7 Cassone Rocco 8 Sculco Vincenzo 9 Autelitano Pino 10 Terrazzo Antonio

Pensionati Uniti

E' stata presentata in Calabria alla Camera e al Senato la lista dei Pensionati Uniti. A capeggiarla per la Camera e' Orlando Pacifici, mentre per il Senato capolista e' Leonardo Battaglia. La lista è stata bocciata.

Per il sud

Il movimento ''Per il Sud'' ha presentato la propria lista all' ufficio elettorale regionale della Calabria per il Senato. Capolista e Vitaliano Di Nardo, di Catanzaro.

Psdi

Psdi: al Senato il capolista e' Renato D'Andria, seguito da Carlo Nicola Colella e dall' ex consigliere regionale Pino Tursi Prato. Il Psdi non presenta una lista autonoma alla Camera. Al Senato: 1 D’Andria Renato 2 Colella Carlo Nicola 3 Tursi Prato Giuseppe detto Pino 4 Arcuri Guido Aurelio 5 Benincasa Giuseppe 6 Virardi Vincenzo 7 Frisenda Salvatore 8 Palma Salvatore 9 Schiavone Cosimo 10 Orlandi Pasquale

Partito Repubblicano Italiano

Per il PRI al Senato il capolista e' Antonio Rappoccio, seguito da Marcello Attisano. Nucara si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Rappoccio Antonio 2 Attisano Marcello 3 Esposito Rubens 4 Gaudio Giuseppe 5 Moschella Salvatore 6 Postorino Filippo 7 Sacco Roberto 8 Salerno Carmela 9 Valente Angelo 10 Voci Francesco

Partito dei Comunisti Italiani

La lista del Partito dei Comunisti Italiani alla Camera in Calabria, presentata , e' capeggiata dal segretario del partito Oliviero Diliberto. Seguono l' ex ministro Katia Bellillo e l' ex segretario generale della Cgil calabrese Ferdinando Pignataro. Per quanto riguarda il Senato in cui il Pdci si presenta insieme ai Verdi, capolista in quota Pdci e' Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria, seguito dal portavoce regionale dei Verdi Leo Autelitano. Alla Camera: Oliviero Diliberto, Katia Bellillo, Ferdinando Pignataro, Vincenzo Infantino, Antonio Morrone, Martino Porcelli, Giancarlo Sitra, Rosario Falbo, Melissa Garrì, Giovandomenico Gemelli; Adele Iazzolino, Maria Antonietta Lamberti, Orazio Licandro, Sergio Malito, Luciano Manfrinato, Giulia Menniti, Santo Monorchio, Patrizia Napoli, Pasquale Neri, Tommasina Pepparelli, Raffaele Sette, Emad Shweiki.
Al Senato: 1 Bianchi Alessandro 2 Autelitano Leo 3 Bonofiglio Salvatore 4 Lucanto Maria Francesca 5 Mauro Domenico 6 Sirgiovanni Filippo 7 Rotella Tommaso 8 D’Alessandro Antonella 9 Zangaro Serafino 10 Zurlo Francesco

Repubblicani Europei

Luciana Sbarbati, segretaria nazionale del partito, capeggia la lista dei Repubblicani Europei in Calabria per il Senato. Per quanto riguarda la Camera, i candidati dei Repubblicani Europei si presenteranno in varie circoscrizioni nella lista dell' Ulivo.

Rifondazione Comunista

Lista Rifondazione Camera
1 Fausto Bertinotti 2 Francesco Caruso 3 Antonello Falomi 4 Scalise Santo 5 Cirigliano Maddalena 6 Aiello Ferdinando 7 Amazoute Said 8 Broccolo Angelo 9 Capparelli Alessandro 10 Ciano Giuseppe 11 Cilento Elio 12 Cocciolo Domenico 13 Fera Vincenzo 14 Fragascio Antonella 15 Giannini Renato 16 Gualtieri Caterina 17 La Bernarda Francesco 18 La Rosa Antonio 19 Patti Stefano 20 Romano Umberto 21 Stella Carmine 22 Talia Francesco
Lista Rifondazione Senato
1 Fosco Giannini 2 Daniele Francesco 3 Luzzi Bennardina Palmina 4 Godano 5 Mari Mario 6 Mingrone Leonardo 7 Orlando Giuseppe 8 Pettinato Pietro 9 Rizzo Carlo 10 Schifini Tullio

Rosa nel Pugno

Lista Rosa nel Pugno Camera
1 Boselli Enrico, 2 Bonino Emma, 3 Capezzone Daniele, 4 Villetti Roberto, 5 Mancini Giacomo, 6 Pappaterra Domenico, 7 Incarnato Luigi, 8 Matina Giuseppe Maria, 9 Lo Duca Francesco, 10 Guerriero Giuseppe, 11 Aiello Carmela Maria Patrizia, 12 Cherubino Cosimo, 13 Ninotti Andrea, 14 Aiello Carmelo Roberto, 15 Pansa Michele, 16 Romio Pasquale,17 Rizzuto Edda, 18 Lopez Pietro, 19 Oreste Maria Grazia 20 Gallizzi Eugenio 21 Ruffolo Antonio
Lista Rosa nel Pugno Senato
1 Pannella Giacinto detto Marco, 2 Marini Cesare, 3 Nucera Ercole, 4 Colace Salvatore, 5 Vallone Lidio, 6 Magarò Salvatore, 7 Filice Alfonso, 8 Demartino Aldo, 9 Apa Francesco, 10 Mari Pietro

I Socialisti

Per i Socilaisti alla Camera il capolista e' Luciano Racco, seguito da Carlo Paduano. Al Senato capolista Saverio Zavettieri, seguito da Antonio Francesco Crino' e da Leopoldo Chieffallo.

Udc

Per l’Udc alla Camera il capolista e' Pier Ferdinando Casini, sseguito da Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture; Giuseppe Galati, sottosegretario alle Attivita' Produttive; Giovanni Nucera, capogruppo nel Consiglio regionale, e dall' ex consigliere regionale Franco Pilieci. Al Senato capolista Francesco D'Onofrio, seguito da Gino Trematerra e Franco Pichierri. Alla Camera: Pier Ferdinando Casini, Mario Tassone, Giuseppe Galati, Giovanni Nucera, Francesco Pilieci, Cataldo Antonio Russo, Domenico Barbuto, Antonio Stefano Caridi, Mario Magno, Saverio Maria Mancini, Salvatore Pacenza, Filippo Fiorillo, Maria Candida Elia, Rocco Bruno, Raffaele De Lorenzo, Mario Mazza, Carmine Arcuri, Francesco Toscano, Pietro Roseti, Rosario Federico, Mariano Battaglia, Francescantonio Stillitani.
Al Senato: 1 D’Onofrio Francesco 2 Trematerra Gino 3 Pichierri Francesco 4 Madaffari Carmela 5 Arilotta Paolo 6 Rullo Rosamaria Elena 7 Spezzano Giuseppe 8 Corigliano Bordino Vito 9 Scaramuzzino Giuseppe 10 Sdanganelli Massimo

Udeur

Per l’Udeur alla Camera il capolista e' Ennio Morrone, seguito da Giuseppe Luppino. Al Senato capolista Clemente Mastella, seguito da Nicodemo Filippelli e l' avv. Armando Veneto. Alla Camera: Morrone Giuseppe, Luppino Giuseppe, Parente Claudio, Serra Giulio, Morcavallo Oreste, Caligiuri Mario, Garofalo Luigi, Raffo Giliberto, Talarico Marco, Vincenzo Paolo Salvatore, Paglianiti Gregorio, Sbano Lucio, Caruso Filomena, Lascala Rocco, Antonio Giuseppe, Manglaviti Giovanni, Perfetti Pasqualino, Notaro Domenico, Aiello Ubaldo, Aragona Antonio, Appigliano Fausto, Le Pera Maurizio, Caruso Annarita, Tedesco Francesco
Al Senato: 1 Mario Clemente Mastella 2 Nicodemo Francesco Filippelli 3 Armando Veneto 4 Antonio Borrello 5 Bonaventura Lamacchia 6 Pasquale Maria Tripodi 7 Domenico Tallini 8 Sergio Stancato 9 Vincenzo Benedetto 10 Michele Roperto

Ulivo

Per l'Ulivo il capolista alla Camera (l'Ulivo non presenta liste al Senato) e' Romani Prodi, seguito da Marco Minniti (Ds), Nicodemo Oliverio (Dl), Marilina Intrieri (Ds), Dorina Bianchi (Dl), Lillo Zappia (Ds), Francesco Laratta (Dl), Nicola Adamo (Ds), Maria Grazia Lagana' Fortugno (Dl), Franco Amendola (Ds). Alla Camera: Prodi Romano, Minniti Domenico detto Marco, Oliverio Nicodemo Nazareno, Intrieri Maria Emilia detta Marilina, Bianchi Dorina, Zappia Leone Pietro Antonio Laratta Francesco, Adamo Nicola, Laganà Fortugno Maria Grazia Amendola Francesco Bevacqua Antonio Midaglia Pietro Mazzotta Giuseppe De Luca Francesco De Nisi Francesco Costantino Leone Salvatore Patrizio Russo Giovanni Richichi Concetta Amodeo Vincenzo Pansera Francesco Perugini Salvatore Ambrogio Michele

Verdi

Per i Verdi alla Camera il capolista e' Alfonso Pecoraro Scanio, seguito da Stefano Boco e Marrello. Al Senato lista in comune con il Pdci, con Alessandro Bianchi capolista, seguito da Leo Autelitano. Alla Camera: Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Boco, Grazia Carla Francescato, Luigi Marrello, Raffaele Suppa, Mario Marchio, Francesco Criaco, Vincenzo Pascuzzi, Franca De Rosa Arcuri, Antonio Pappaterra, Egidio Michele Pastore, Aurelio Morrone, Pietro Paolo Mezzotero, Francesco Borrescio, Concetta Maria Stella Amodei, Luigi Gallo, Giovanni Spedicati, Giuseppe Campana, Luca Belmonte, Mirella Federico, Luigi Inturri, Salvatore Albanese.

Curiosità

Berlusconi primo in tutte le circoscrizioni della Camera con Tremonti che lo segue in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Quasi tutti i ministri teste di serie in Senato, Governatori in campo, diritto di tribuna per i piccoli (ma non mancano gli scontenti), new entry, nomi dello sport e della cultura, ma anche avvenenti soubrette. Forza Italia chiude in extremis le liste per le prossime elezioni politiche al termine di una settimana fatta di vertici notturni e polemiche su 'catapultati' e fedelissimi'. A conti fatti sono poche, ma non mancano, le sorprese rispetto alle anticipazioni emerse in questi giorni di trattative. Come non mancano i delusi, i sacrificati e le grandi esclusioni. Come quella dell'avvocato Carlo Taormina, che, a sorpresa, non sarà ricandidato. I MINISTRI - Big in pole e candidature multiple: sono queste le parole d'ordine con cui sono state decise le liste per Palazzo Madama. Il ministro dell'Interno Beppe Pisanu è il numero uno in Sardegna, Lazio, Campania e Puglia. Il presidente del Senato Marcello Pera guida invece la compagine azzurra in Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Il ministro Lucio Stanca è invece numero uno in Umbria e numero 3 in Piemonte. Piero Lunardi segue invece Pera in Emilia Romagna. Passa invece da Palazzo Madama a Montecitorio Enrico La Loggia (numero 2 in Trentino e in Molise). Resta alla Camera Claudio Scajola che viene subito dopo il premier nelle liste della sua Liguria ma anche in Puglia. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, inoltre, sarà candidato anche in Calabria (terzo dopo Berlusconi e Miccichè).
I GOVERNATORI
Scendono in campo per Palazzo Madama a guidare le liste delle loro regioni i presidenti di Lombardia, Veneto e Molise: Roberto Formigoni, Giancarlo Galan e Michele Iorio. Della pattuglia dei fedelissimi del numero uno del Pirellone, alla fine, in posizione sicura c'è solo Maurizio Bernardo (al terzo posto in Lombardia 3).
I 'PICCOLI'.
E' stata una delle voci più difficili da far quadrare. Alla fine si dichiara soddisfatta la lista composta dal Nuovo Psi e dalla Dc. In posizione sicura c'è Gianfranco Rotondi (quarto in lista al Senato per la Lombardia) ma anche Mario Cutrufo, terzo in Puglia sempre per Palazzo Madama. Elezioni sicura anche per Chiara Moroni, quarta in Lombardia 3. Sempre in Lombardia, ma nella circoscrizione numero 1, c'è anche Stefania Craxi (al quinto posto). Della sua formazione, la 'Giovane Italia, è collocato in posizione considerata sicura anche Sergio Pizzolante (nono in Emilia Romagna alla Camera). Un certo malumore emerge invece nel Partito Repubblicano Italiano che ha ottenuto l'elezione sicura per il segretario Francesco Nucara (quarto alla Camera in Emilia Romagna) e Giorgio La Malfa, secondo dopo il premier nelle Marche. Ma l'attuale senatore Antonio Del Pennino è soltanto numero 15 nelle liste lombarde per il Senato.
ESCLUSI O IN BILICO
Tra i grandi esclusi c'è l'avvocato Carlo Taormina. E' stato lui stesso ad annunciarlo con una nota in cui parla di "scelte di cattivo gusto" ma fa sapere che non lascerà Forza Italia. A rischio elezione anche l'attuale sottosegretario all'Interno Michele Saponara, soltanto diciassettesimo alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1. Devono accontentarsi anche i 'salmoni' dei Riformatori Liberali: resta fuori Marco Taradash. E se Benedetto Della Vedova ottiene il posto numero 5 nella circoscrizione della Camera Piemonte 1, più a rischio è la collocazione di Giuseppe Claderisi, undicesimo in Emilia Romagna.
LE NEW ENTRY: SPORTIVI, INTELLETTUALI, EX MOGLI, SOUBRETTE
Dalle piste di sci a Montecitorio arriva Manuela Di Centa numero due dopo Berlusconi in Friuli. Tra le novità anche la candidatura sicura di Mara Carfagna: la bella soubrette televisiva occupa infatti il quarto posto nella circoscrizione della Camera Campania 2. Al tredicesimo posto, subito dopo l'avvocato Pecorella, in Lombardia 1 c'è anche Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi. In 'quota Palazzo Chigi', la candidatura al quinto posto alla Camera nella circoscrizione Veneto 2 di Valentino Valentini, capo dello staff del presidente del Consiglio. E se la giornalista Fiamma Nirenstein ha declinato l'invito a candidarsi tra le liste di Forza Italia, al Senato in Toscana compare invece il consigliere politico di Marcello Pera, Gaetano Quagliariello (al terzo posto).

Precedenti

 

5 mar 06 Elezioni: Presentata la lista Codacons. Si consuma lo strappo dei dissidenti con la Margherita. Loiero soddisfatto “Una lista che rafforza Prodi”. Reazioni. Mancini (RNP) “Siamo la forza dell’innovazione schierati contro la destra”. Nucera (Udc) “Che ci facevano i DG alle riunioni di Loiero?”. Chiuse le liste si parte per le elezioni. Le candidature.

4 mar 06 Elezioni: Gli scontenti DL si ritrovano in 500 e scelgono la lista Codacons con Pirillo capolista alla Camera e Fuda al Senato. Aderiscono il consigleire Amato (DL) e l'ex Sindaco Catizone. Nasce il movimento "Verso il Partito Democartico". Cossiga: “Io sono con Loiero". Dichiarazioni di Perrelli, Bruno, Meduri, Veraldi, Franceschini. Tremonti numero due nella lista del Cavaliere. Cherubino alla Camera con la Rosa nel pugno, Guerriero "La novità siamo noi".

3 mar 06 Elezioni: La lista del Presidente dovrebbe essere cosa fatta. Loiero “Io non abbandono gli amici”. Bianco "Spero non ci sia rottura". Lusetti "Lista civica è grave". Bruno "senso di responsabilità". Fassino a Lamezia afferma: “Liste forti e rappresentative”. Adamo lascia la segreteria a Guccione e il quarto posto alla Intrieri “Candidatura di servizio. Sono stati anni intensi”. Mancini (RNP) “Siamo l’unica novità”. Berlusconi chiama in campo per il Senato, Formigoni, Iorio e Galan. Callipo (Confindustria) “Basta polemiche, puntare sui fatti”. Parte la campagna elettorale dei Verdi.

2 mar 06 Elezioni: Liste autonome, duro scambio di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta l'Unione.

Informazioni sulle elezioni

Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato

E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari. La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati. Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618

CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12

SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309

Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio

Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio: il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera' oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'', ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''. Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101 episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'', aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita' politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'', ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione. Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392 femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni, vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni. Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra' insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria. La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a 34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale' e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita' di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta, che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni, del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi' 24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera, presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali), all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Le tappe del procedimento preparatorio al voto

Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione. La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del 35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile) e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14 del giorno successivo.

Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato.

Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria. La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura) e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche, quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative (per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione. Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri. In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio, le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio (dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento, premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara' chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi. Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative, che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino, Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera. Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale, che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale. E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30 giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.

 

 

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