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Elezioni politiche 9/10 aprile

 

Cesa in Calabria

''Sul grande centro oggi stiamo facendo grandi parole sul nulla. Io aspetterei l'esito elettorale dove non vedo la possibilita' di una grande centro che sia alternativo a questo centrodestra a questo centrosinistra''. E' quanto ha detto il segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, oggi a Vibo. ''C'e' dopo venti giorni di campagna elettorale - ha aggiunto - una grande voglia di un centro moderato e noi ci proponiamo come Udc proprio come interlocutori come punto di attrazione dei moderati in Italia. Se l'elettorato ci dara' ragione come sembra dai sondaggi che ci hanno fornito dovremmo essere noi il polo di attrazione per fare un centro moderato che serve a un paese''. ''Un partito moderato - ha concluso Cesa - veramente che usi toni pacati come facciamo noi nella campagna elettorale che si proponga come polo d'attrazione anche rispetto ad altri partiti per costituire un partito moderato italiano che si ispiri per quanto ci riguarda ai valori del partito popolare europeo che sono poi i valori dei vecchi cristiani democratici''
Troppo peso al film il Caimano
''Non ho ancora visto il Caimano. Mi sembra che il regista che sostiene che non lo voleva fare uscire farebbe bene a non trovare troppe giustificazioni''. ''Andro' a vederlo, se ci riesco, entro questo fine settimana. Pero' - ha aggiunto - mi sembra che si stia dando un gran peso alla realizzazione di un film che guarda caso e' stato diffuso nelle sale 15 giorni prima della campagna elettorale. Non condivido quello che si sta facendo penso che sia stato un film prodotto anche con i fondi del Ministero per i Beni culturali per dire che rispettiamo il pluralismo''. ''Si sa - ha concluso Cesa - che Moretti e' schierato prettamente a sinistra per cui se ha fatto un film contro Berlusconi e lo fa uscire non e' che deve andare a giustificarsi in televisione. Questo lo ritengo improprio da parte di un regista se e' un professionista serio''.
Immigrazione: Dovere d’accoglienza ma rispettare le regole
''Le persone che vengono nel nostro paese devono rispettare le regole, la nostra cultura e le nostre radici''. . ''Noi - ha aggiunto - difendiamo le nostre radici, sia in Italia che in Europa, che sono quelle cristiane e questo e' doveroso e giusto farlo. Pero' bisogna prendere atto che in tutti i paesi europei c'e' una presenza di piu' etnie e questo bisogna riconoscerlo. Forse meno in Italia. In Germania ci sono 4 milioni di turchi, in Francia milioni di algerini tunisini e poi a Londra dove troviamo di tutto e' una realta' ormai consolidata nel nostro continente bisogna prenderne atto''. ''Bisogna fare in modo - ha concluso - che rispetto a queste persone ci sia il dovere dell'accoglienza ma nello stesso tempo anche quello di fare rispettare le regole''.
Noi volevamo le primarie, gli elettori sceglieranno il leader
''La nostra campagna elettorale della Casa delle liberta' e' stata impostata su tre punte: io faccio da mediano cerco di passare avanti la palla alla mia punta che e' Casini. Continuo a fare la campagna elettorale con questo schema. Casini, Fini, Berlusconi vinca il migliore, stara' agli elettori decidere chi sara' il leader della coalizione''. Ha affermato Cesa. ''D'altronde - ha aggiunto - noi volevamo le primarie, non sono state fatte la discontinuita' per noi e' stata l'approvazione della legge proporzionale e quindi la possibilita' per ogni partito di poter fare la propria battaglia nella campagna elettorale cosa che stiamo facendo. Per cui per noi come partito resta valido lo schema a tre punte''.

Mancini (RNP): “Garantire stipendi adeguati agli insegnanti”

27/03 ''La sfida della Rosa nel Pugno e' quella di garantire agli insegnanti un trattamento economico adeguato, una formazione sempre aggiornata, ambienti di lavoro piu' moderni''. E' quanto ha detto il candidato della Rosa nel pugno alla camera dei Deputati in Calabria, Giacomo Mancini, nel corso di una assemblea a Cosenza sulla scuola pubblica. ''Il governo della destra - ha aggiunto - su questi punti ha investito troppo poco, il nostro obiettivo e' quello di puntare sull'istruzione, di sostenere l'azione degli insegnanti che svolgono una funzione decisiva nell'offrire a tutti i giovani studenti opportunita' maggiori. La storia della nostra terra e' stata scritta da generazioni di uomini che grazie alla forza degli uomini delle proprie mani ed alla possenza delle proprie braccia hanno lavorato nei campi di uliveti e agrumeti della Calabria , nelle fabbriche del settentrione e nelle miniere del Nord Europa''. ''Oggi le nuove generazioni di calabresi - ha concluso Mancini - possono pensare di affrontare con successo le sfide della societa' moderna solo investendo sui propri cervelli, attraverso una istruzione qualificata e specializzata. Per questo l'investimento della scuola pubblica rappresenta una qualita' anche nella nostra regione''

N. Oliverio: “Nel sud persi cinque anni”

27/03 ''Il Presidente del Consiglio continua a fare comizi-show andando all'attacco di tutto e tutti ma non si rende conto che, ogni volta che parla come se avesse trascorso gli ultimi cinque anni all'opposizione, soprattutto i cittadini del Sud, e siamo 20 milioni di persone, constatano con amarezza di aver perso altri cinque anni preziosi''. Lo sostiene il parlamentare della Margherita, Nicodemo Oliverio, candidato alla camera nella lista dell'Ulivo in Calabria. ''Lo sa, Berlusconi - aggiunge Oliverio - che mentre lascia l'Italia con i conti in dissesto e con l'acqua alla gola, i calabresi non hanno neanche l'acqua dai rubinetti? Si rende conto, mentre dice di aver avviato cantieri faraonici per grandi opere pari a 51 miliardi, che a conti fatti in giro ce ne sono solo per 8 miliardi? Un esempio purtroppo drammatica e' rappresentato, in Calabria, dalla strada statale 106, che continua quotidianamente a mietere vittime. Per non parlare dell'autostrada A3, Salerno-Reggio Calabria, i cui annunci di conclusione dei lavori di ammodernamento hanno ormai assunto i contorni di una telenovela. Ma Berlusconi crede davvero di avere a che fare con persone che non sanno guardarsi intorno?. Di prese in giro ne abbiamo avute abbastanza - conclude l'esponente della Margherita - non intendiamo tollerarne ancora''

La parola ai candidati

- Minniti (DS) sui danni alla cooperativa di Bregantini. ''Il forte gesto del vescovo di Locri richiama tutti a una grandissima responsabilita'''. E' quanto sostiene in una nota Marco Minniti responsabile Difesa e Sicurezza della Direzione nazionale Ds, circa la dura condanna espressa dal vescovo di Locri, mons. Giancarlo Bregantini, contro i responsabili dell'intimidazione ai danni di una cooperativa di giovani impegnati socialmente. ''L'attacco - ha aggiunto - ad una positiva esperienza di cooperazione e di utilizzazione di terre abbandonate, costituisce una sfida inaccettabile sia per i giovani la' impegnati, sia per tutti i calabresi. La nostra solidarieta' e' piena a mons. Bregantini e alla Conferenza Episcopale Calabra''. ''Ribadiamo il nostro impegno contro la mafia - ha concluso - e per la democrazia e la civilta' in Calabria''
- Santelli (FI) sul contratto programma per il Tirreno. ''Un risultato straordinario, una grande espressione di fiducia da parte dello Stato verso l'imprenditoria calabrese. La stipula del contratto di programma presentato dalla societa' consortile Tirreno Sviluppo prevede infatti un investimento di ben 55 milioni di euro''. E' quanto sostiene in una nota il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli circa il contratto di programma sottoscritto tra il Ministero delle Attivita' Produttive ed il consorzio tirreno Sviluppo per la realizzazione di iniziative nel settore turistico. ''Fondi finalizzati a riqualificare - ha aggiunto Santelli - strutture turistiche esistenti e a realizzare nuove iniziative destinate allo sviluppo dell'offerta turistica nell'area del Tirreno-Cosentino, con un'importante ricaduta occupazionale nell'area interessata. Si tratta di un caso unico, che vede coinvolte nel contratto non una ma ben venticinque imprese che fanno parte del consorzio''. ''I miei ringraziamenti - ha concluso - vanno al Ministro delle Attivita' Produttive Claudio Scajola, il quale ha prestato da subito attenzione a questo progetto. Sono certa che l'imprenditoria calabrese dara' prova di meritare ampiamente la fiducia accordatale in questa occasione da parte dello Stato''.
- Pappaterra (Rnp) “Una beffa la soppressione del treno Reggio- Bari. ''Continua la spoliazione dei trasporti in Calabria. E' l'ennesima dimostrazione di quanto poco interessi la nostra regione a Trenitalia e al Governo Berlusconi''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare Domenico Pappaterra, candidato della Rosa nel Pugno, circa la notizia relativa alla soppressione, da parte di Trenitalia, del diretto Bari-Reggio Calabria. ''Un'altra beffa - ha aggiunto -ai danni dei calabresi. Oltre a non avere infrastrutture viarie degne di questo nome, vedasi la Salerno-Reggio Calabria e la SS. 106 per i calabresi e' sempre piu' difficile essere collegati al resto del Paese. L'idea della Rosa nel Pugno e dell'Unione e' di far uscire dall'isolamento in cui e' stata relegata la Calabria con il potenziamento delle infrastrutture viarie, ferroviarie e con la creazione di nuovi scali aeroportuali''
- Gasparri (AN) sul Ponte. ''A chi ci accusa di non parlare di sud e non tenere in considerazione le necessita' di quest'area del Paese, rispondiamo con i fatti. E i fatti, in questa occasione, sono rappresentati da una firma importante e decisiva''. E' quanto sostiene in una nota Maurizio Gasparri dell'esecutivo politico di Alleanza Nazionale circa la firma del contratto tra la societa' Stretto di Messina e Impregilo. ''Un'opera - ha aggiunto - che portera' lavoro e investimenti in due regioni particolari come la Calabria e la Sicilia e che e' necessaria per colmare il gap infrastrutturale che divide il Mezzogiorno dal resto d'Italia. Al disfattismo di chi parla di 'opera colonialista e presuntuosa' o di 'stoppare un'opera inutile' rispondiamo che la maggioranza degli italiani ci voto', gia' nel 2001, con in programma la realizzazione del Ponte. Oggi, la realta' si avvicina, e i cantieri per la sua costruzione stanno per essere cosa fatta''. ''Cosi' come - ha concluso Gasparri - sono reali i lavori per la ricostruzione dell'A3. Tutte opere avviate dal Governo Berlusconi che, dopo la vittoria, contiamo di completare per il bene dell'Italia e del Mezzogiorno''.
- Pignataro (Pdci) sulla 106 – “La Statale Ionica 106 continua a fare strage di innocenti. Domenica scorsa due famiglie calabresi distrutte da una strada insicura, pericolosa e che, purtroppo, non è adeguatamente all’attenzione del Governo romano e della società nazionale competente per il sistema viario. In questa campagna elettorale non sono mancate le assicurazioni da parte di vari esponenti di Governo sull’ammodernamento, su avvio imminente dei lavori, su 11 lotti che stanno per partire. La verità è che la 106 ionica non è stata e non è una priorità per il Centro-Destra, che non c’è nessuna possibilità di avvio dei lavori per assoluta mancanza di stanziamenti o disponibilità finanziarie. Ciò vuol dire che c’è una grande responsabilità morale e civile del Governo e della maggioranza sulle condizioni in cui versa la statale, sulla lunga sequela di incidenti, sulla lista, purtroppo sempre più lunga, di vittime”.
- Circolo Adimari An Cosenza: ''L' on. Giacomo Mancini ,deputato della Rosa nel Pugno, ha dichiarato in piena campagna elettorale che si battera' per l'abolizione del 41 bis ai mafiosi: vorremmo chiedere al presidente Violante ed alla sua coalizione cosa ne pensano. Noi siamo fieri che questa maggioranza non abbia mai modificato l' applicazione del carcere duro peri mafiosi e riteniamo francamente inaccettabili le dichiarazioni dell' on. Mancini. Abbiamo una visione diversa - continua la nota - sul piano politico ,ma sollecitiamo una risposta da parte di quei signori che hanno inserito, con elementi ed accuse molto volgari, la battaglia antimafia nel dibattito politico''.
- Nuccio Iovene (Ds): ''Il governo di centrodestra ha gettato il trasporto pubblico nel caos aggravando i problemi di milioni di pendolari: tagli ai finanziamenti per il potenziamento delle linee e per l'acquisto di nuovi autobus; meno soldi per la manutenzione di stazioni, carrozze e locomotive, cancellazione di treni e fermate lungo la linea ferroviaria ionica. La ferrovia ionica in questi anni e' stata completamente abbandonata e nemmeno un euro e' stato speso per il suo potenziamento e numerose sono state le soppressioni sia di treni a lunga percorrenza che di quelli locali senza tenere conto dei bisogni e delle esigenze delle popolazioni e dei territori. I trasporti ferroviari in Calabria mantengono ancora oggi un'assoluta importanza sia per le varie esigenze dei cittadini che per lo sviluppo e l'economia dei territori e in questi anni c'e' stata forte preoccupazione per il progressivo depauperamento della linea ferroviaria ionica tanto che si sono svolti numerosi incontri e iniziative da parte dei cittadini, amministratori locali e comitati per la difesa ed il potenziamento della linea ferroviaria ionica''. Iovene, sui finanziamenti del Cipe, ha poi evidenziato che ''l'annuncio dei finanziamenti Cipe fatto oggi dal sottosegretario Galati non comporta reali novita' sul fronte dei finanziamenti, perche' riguarda il parere favorevole su semplici progetti preliminari o delibere prive di copertura finanziaria. I milioni di euro promessi per la Calabria deliberati dal Cipe, ma privi di copertura finanziaria, sono solo argomento di propaganda elettorale da parte del centrodestra, mentre la Calabria ha urgente bisogno di infrastrutture e progetti efficaci per la crescita del territorio e lo sviluppo locale''.
- I Verdi della provincia di Reggio Calabria - Questa tornata elettorale caratterizzata dall'anomalia delle regole politiche toglie la liberta' di scegliere i deputati e i senatori e sopratutto tende ancor di piu' a mortificare la rappresentanza delle aree geografiche interne caratterizzate da emigrazione e conseguente calo demografico. Se la battaglia per la rappresentanza democratica sara' rinviata alle prossime consultazioni provinciali, quando con il proprio voto l'elettore avra' la possibilita' di scegliere oltre che la coalizione ed il partito le persone da eleggere, magari persone con forti convinzioni , voglia di fare, ed idee per trovare soluzioni alla oramai cronica emergenza sociale dei nostri territori, soggetti che vivono ogni giorno a contatto con la realta' e provano a dare risposte alle vere esigenze della gente, alcuni segnali in tal senso dovranno gia' guidare la scelte degli elettori nella prossima consultazione politica. In questa cornice, riteniamo, si sarebbe dovuta muovere la politica, per indirizzare anche le scelte dei partiti e dei raggruppamenti.
- Domenico Pappaterra (RNP) - Nel comune di nascita, sia anagrafica che politica (a Mormanno Pappaterra e' stato anche sindaco), il deputato-candidato ha parlato a braccio per tre quarti d'ora affrontando tutti i temi della campagna elettorale: dalla nuova legge elettorale, che lo obbliga a girare in lungo e in largo la Calabria e a dedicare meno tempo ai suoi concittadini e a quelli dell'ormai vecchio collegio uninominale, alla devolution, contro la quale ''a giugno - ha detto - torneremo a votare. Dal lavoro (la riforma della legge Biagi) alla Scuola pubblica - sulla quale martedi' prossimo la Rosa nel Pugno terra' una manifestazione a Castrovillari con l'on. Roberto Villetti, vice presidente nazionale dello Sdi.
- Franco Laratta (Dl) ''La scuola dal primo ottobre per allungare di un mese il periodo estivo e rilanciare cosi' Turismo. C'e' la necessita' di rilanciare il turismo e di restituire il mese di settembre - che in Calabria e' particolarmente bello - alle vacanze estive. A guadagnarne saranno un po' tutti, le famiglie e anche gli operatori del settore, cosi' come a guadagnarci sara' il Termalismo che potrebbe cosi' tornare in piena attivita'. Noi non abbiamo bisogno di concentrare tutte le vacanze estive nel mese di agosto. La Calabria puo' offrire un pacchetto di vacanze che comprenda anche l?intero mese di settembre. E la Calabria non e' solo mare, con i suoi 800 chilometri di coste: da noi ci sono montagne straordinare, con boschi e laghi incantevoli; c'e' anche il turismo religioso con gli itinerari spirituali che vanno da San Francesco da Paola e Gioacchino Da Fiore.
- Ercole Nucera (RNP) - In primo luogo, e' opportuno precisare che le persone preposte a rappresentare le linee guida del partito sono Mimmo Genise (Commissario Prov/le SDI-Rosa nel Pugno) e Franco Laudadio, nominato da poco coordinatore Provinciale della Rosa nel Pugno della Provincia di Catanzaro a supporto dell'impegno dello stesso Genise. Tuttavia, pare avventuroso e bizzarro che chi non fa parte dello SDI (ovvero della RNP), possa parlare in nome e conto di un partito al quale non appartiene cosi' come ha fatto il professor Leone per essersene volontariamente allontanato attraverso la propria autosospensione.
- Pino Gentile (Codacons) ''Domani nel corso di una conferenza stampa a Reggio parleremo dello sbarramento del 2% per le liste alla Camera dei Deputati, e cercheremo di fare un po' di ordine nella comprensione di un sistema elettorale decisamente antidemocratico, ma non per questo tale da permettere a tutti gli altri candidati di parlare, totalmente a sproposito, di voti sprecati. Le nostre liste, alla Camera ed al Senato, hanno la stessa identica dignita' delle altre, e chiunque votera' per Codacons esprimera' un voto valido per la coalizione di Romano Prodi. Mi sembra ridicolo e infantile affannarsi nel continuare a sostenere che non arriveremo ad alcun quorum, e che per questa ragione il voto per noi e' un voto perso, nonostante il fatto che piu' volte alcuni tra i nostri autorevoli candidati, compresi i capolista al Senato, Pietro Fuda, e alla Camera, Mario Pirillo, hanno dimostrato con i numeri che nulla di piu' falso poteva essere dichiarato. Domani, dati, legge e numeri alla mano, spiegheremo una volta per tutte come davvero saranno ripartiti i seggi dopo le elezioni dl 9 e 10 aprile''.
- Tonino Perrelli - Segretario nazionale Patto per il Sud - Liberaldemocratici - Il 12 aprile ri-generiamo l'Italia La rinascita partira' dal Sud, solo cosi' sara' possibile battere chi vuole dividere il Paese in due.Io non parlo a nome del patto per il Sud di meridionalizzazione della politica; d'altra parte nessuno ha mai negato che la grande maggioranza degli statisti di questo Paese, tradizionalmente, abbia avuto una formazione ed un'origine meridionale. La verita' e' che l'integrazione italiana e' avvertita ed e' stata possibile grazie ai sacrifici dei figli. Questa e' una verita' storica e lo dimostra il fatto che in questi oltre sessant'anni di vita democratica, i governi che via via si sono succeduti, hanno lavorato soprattutto ad un obiettivo, quello di riequilibrare il rapporto tra Nord e sud. Nessuno si e' mai lamentato, anzi!. Invece oggi scoppia la rivolta. Perche'? Perche' da quando il problema del mezzogiorno e' un problema di tutto il Paese, il Nord ha improvvisamente sentito il peso di questa porzione del paese che chiedeva e chiede di partecipare alla partita per un futuro di sviluppo e comunque migliore. Il Patto per il Sud-Liberaldemocratici, per sua tradizione deve sapere tutelare gli interessi nazionali e questi, nonostante le difficolta', per comporre orientamenti ed aspirazioni molto spesso legittimi che ci sono. E proprio per dare una risposta concreta e' necessario rigettare ogni velleita' separatistica, creando intorno al Patto per il Sud piuttosto che alla Lega Nord.credo che questa classe dirigente che sta emergendo in Calabria e nel sud deve, rispetto al Mezzogiorno, occorre costruire la cultura nuova seguendo la strada maestra che rimane sempre quella dell'applicazione delle regole.serve la tutela vera verso le istituzioni e della comunita' civile, serve al Sud e serve al paese intero per guardare avanti. Serve un reale sviluppo del mezzogiorno, una forte iniziativa per la Calabria sui temi politici ed economici perche' tutti i provvedimenti al governo hanno visto la Calabria penalizzata , percio' Tonino Perrelli ha proposto un incontro con la Margherita e l'Unione per porre fine a questa condizione di totale precarieta' presente e disperazione per il futuro. E dalla caloria parte il monito che il 12 aprile, a Roma definira' la conferenza programmatica assieme a Mario Segni per ritornare a parlare di referendum e di legge elettorale, di riforma della costituzione e di brutte leggi che il governo Berlusconi ha creato per il suoi opportunistici scopi. Noi ci saremo per avviare la rinascita del Paese e del Sud.

Gli appuntamenti



Rosa nel Pugno – Boselli il 28 e 29 Calabria. Il segretario nazionale dello Sdi e leader della Rosa nel Pugno, Enrico Boselli, sara' domani e dopodomani in Calabria per partecipare ad una serie di manifestazioni elettorali. Martedì alle ore 14.30 sara' negli studi televisivi di Teleuropa Network per un'intervista in diretta. Alle ore 16.00 partecipera' ad una conferenza stampa che si svolgera' a Cosenza , presso l'Hotel Holiday Inn. Alle ore 18.30 ad una manifestazione elettorale di presentazione delle liste della Rosa nel Pugno in programma a Catanzaro. Alle ore 20.30 rilascera' un'intervista negli studi di Telespazio. Il tour elettorale proseguira' mercoledi' a Crotone dove Enrico Boselli alle ore 10 partecipera' ad una manifestazione presso la sede dell'Associazione degli industriali. Alle ore 16 Enrico Boselli rilascera' un'intervista negli studi di Telereggio. Alle ore 17.30 partecipera' ad una manifestazione della Rosa nel Pugno in programma al Cinema Odeon di Reggio Calabria.
PdCI - Martedì 28 Marzo alle ore 10.30 a Corigliano Calabro presso la Sala Conferenze dei Frati Salesiani, conferenza stampa sulla 106. Interverranno, tra gli altri, l’Assessore Provinciale Luciano Manfrinato e il Capolista calabrese del PdCI alla Camera dei Deputati Fernando Pignataro.

Il 2 aprile i Verdi presentano “Piazze d’Italia” Si colorano di verde e giallo le piazze italiane: 5000 luoghi simbolo dei piccoli e grandi comuni, diventano per un giorno agorà politici.
I Verdi incontrano i cittadini per condividere il progetto di nuovo governo per l’Italia e confrontarsi sulle idee che caratterizzano il programma dell’Unione.
“E’ importante – ha detto Diego Tommasi responsabile nazionale delle Politiche degli enti locali, promotore dell’iniziativa – ricostruire il rapporto diretto con i cittadini soprattutto oggi in cui è necessario contrastare gli effetti di una legge elettorale che punta ad affermare l’anonimato dei candidati ma anche la massificazione dei contenuti politici”.
“Le politiche dei Verdi – ha detto inoltre Tommasi – sono un valore aggiunto nell’ambito del programma del centrosinistra. Le nostra idee che da sempre portiamo avanti con convinzione e determinazione e che hanno trovato collocazione nel programma dell’Unione, possono avere un seguito concreto nel governo Prodi”. Salvaguardia ambientale e sicurezza alimentare, tutela dei diritti e difesa delle libertà ma anche redistribuzione delle risorse e finanziamenti ai piccoli Comuni penalizzati dalle politiche di centrodestra: i Verdi portano in piazza la centralità delle politiche ambientali e la necessità di ripensare lo sviluppo urbano in termini di centralità dell’uomo e dei bisogni delle fasce più deboli. L’appuntamento è per domenica 2 aprile nelle principali piazze d’Italia. In Calabria l’iniziativa promossa da Tommasi vedrà coinvolte più di 300 piazze.

Le Candidature

Alleanza Nazionale

Gianfranco Fini e Giuseppe Valentino capeggiano le liste di An presentate in Calabria per la Camera e per il Senato. Dopo Fini, nella lista figurano, nell' ordine, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio Buonfiglio, Roberto Caruso e Giuseppe Geraci. Per il Senato a Giuseppe Valentino fa seguito Francesco Bevilacqua, senatore uscente.
Alla Camera: Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio Buonfiglio, Roberto Caruso, Giuseppe Geraci, Wanda Ferro, Maria Limardo, Barbara Brunetti, Beniamino Scarfone, Giada Bevacqua, Antonio Pucci, Antonio Saladino, Mario Mazzeo, Stelvio Marini, Antonio Nicolò, Domenico De Rosa, Matteo Pascuzzi, Francesco Pignolo, Vincenzo Foti, Pasquale Sinatora, Fausto Orsomarso.
Al Senato: 1 Valentino Giuseppe 2 Bevilacqua Francesco 3 Paolo Ferruccio Metello 4 Caputo Giuseppe 5 Caporale Maria Grazia 6 Caforio Renato 7 Malena Giovanni 8 Reitano Antonella in Mastruzzo 9 Sesti Francesco 10 Costanzo Roberto 11 Cananzi Francesco M. Salvatore

Alternativa Sociale, con Alessandra Mussolini

Per AS alla Camera capolista Alessandra Mussolini seguita da Fortunato Aloi. Al Senato capolista Orlando Fazzolari, seguito da Francesco Belsito.
Alla Camera: Alessandra Mussolini, Fortunato Aloi, Pasquale Mastroianni, Felice Sidari, Giuseppe Saletta, Nicola Trotta, Davide Pirillo, Alessio Spadafora, Carmelo Molinetti, Daniele Lombardo, Fortunato Cilione, Nicola Marcello, Cristian Visciglia, Maria Grazia Penna, Valeria Paola, Alessandro Zerial, Giuseppe Rosati, Domenico Pizzi, Roberto Volpe, Guido Scalise, Vincenzo Micelli, Andrea Marganelli.
Al Senato 1 Fazzolari Orlando 2 Belsito Francesco 3 Vacalebre Giovanni 4 Vanacore Salvatore 5 De Simone Ernesto Franco 6 Ferreri Antonio 7 Fiumanò Santo Pasquale 9 Spanu Giuseppe 10 Latella Demetrio G. R. 11 Prestia Raffaele

Codacons

Per la lista Codacons alla Camera il capolista e' Mario Pirillo, assessore regionale all'Agricoltura, seguito da Pino Gentile, segretario della Margherita a Reggio Calabria, e da Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza. Segue in lista il presidente nazionale del Codacons, Carlo Renzi, Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi ed Eugenio Madeo, ex presidente della Provincia di Cosenza e Patrizia Doldo. Al Senato il capolista e' Pietro Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria ed ex esponente di primo piano di Forza Italia in Calabria, seguito da Pietro Amato, consigliere regionale della Margherita, e da Francesco Petrolo e Vincenzo Damiano, ex segretario calabrese della Cisl.. Alla Camera Mario Pirillo, Giuseppe Gentile, Eva Catizone, Carlo Rienzi, Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi, Francesco Curcio, Giuseppe Megna, Giuseppe De Grano, Raffaele De Angelis, Eugenio Madeo, Salvatore Audia, Sergio Del Giudice, Ferdinando Di Leo, Francesco Di Lieto, Patrizia Doldo, Vincenzo Febbe, Antonino Iaria, Fabrizio Muraca, Francesco Perticone, Antonella Rotella, Palmiro Russo.
Al Senato: 1 Fuda Pietro 2 Amato Pietro Rosario 3 Petrolo Francesco 4 Damiano Vincenzo 5 Lucà Salvatore 6 Sabatini Patrizia 7 Perri Domenico 8 Dato Domenico 9 Costa Lorenzo 10 Daniele Nicola

Dc-Nuovo Psi

Per la DC-Nuovo PSI alla Camera Il ministro Stefano Caldoro, Nuovo Psi capeggia la lista della Dc-Nuovo Psi, in quota al Nuovo Psi. Capolista al Senato e' Giuseppe Nicolo', di Reggio Calabria, in quota Dc. Alla Camera: Stefano Caldoro, Lorenzo Montecuollo, Santo Antonio Bifano, Adolfo Massimo Collice, Giuseppe Cosentino, Costantino Marzullo, Pietro Falbo, Domenica Critelli, Roberto Palermo, Giovanni Piccolo, Domenico Lamonica, Giuseppe Lo Torto, Luisa Antonietta Pannone, Gaetano Bloise, Antonino Quartuccio, Giulio Calabretta, Francesco Occhiuto, Giuseppe Missineo, Francesco Giuseppe Picardi, Leone D'Andrea, Alessandro Zito, Giuseppe Palmisani.
Al Senato: 1 Nicolò Giuseppe 2 Modafferi Francesco 3 Paola Giovanni 4 Del Giudice Giuseppe 5 Laera Maria 6 Lores Donato Giuseppe 7 Sollazzo Nicola 8 Pulieri Domenico 9 Tropea Antonio Francesco 10 Alviano Giuseppe

Democratici Di Sinistra

Per i DS al Senato il capolista e' Nicola Latorre, seguito da Rosa Maria Villecco Calipari e da Nuccio Iovene. Alla Camera i Ds confluiscono nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Latorre Nicola 2 Villecco Calipari Rosa Maria 3 Iovene Antonio detto Nuccio 4 Genova Giovanni Battista 5 Corigliano Giuseppe Argentino 6 Mazzitelli Giovanna Adelaide detta Vanna 7 Bruno Vincenzo 8 Conocchia Massimo 9 Laruffa Giovanni 10 Anania Vincenzo

Fiamma Tricolore

Per la Fiamma alla Camera il capolista e' Luca Romagnoli, seguito da Domenico Russo. Al Senato Fortunato Tripodi, seguito da Carmine Cedro. Alla Camera: Luca Romagnoli, Domenico Russo, Domenico Sacchetti, Mario Gresia, Francesco Audia, Salvatore Restuccia, Nicola Mascaro, Antonio Carmine Giordanò, Alfonso Maio, Vitaliano Vono, Claudio Belcastro, Vincenzo Minnella, Paolo Solone, Giovanni Cardnte, Rosario Pandolfini, Giuseppe Cori, Francesco Crea, Aniello Gragnaniello, Luciano Franceschi, Piero Puschiavo.
Al Senato: 1 Di Donato Francesco 2 Tripodo Fortunato 3 Cedro Carmine 4 Caldarulo Pietro 5 De Cusatis Enrico 6 Bagetta Giacinto 7 Zilli Pasquale 8 Li Causi Leonardo 9 Florian Rina 10 Sivo Pasquale

Forza Italia

Per FI alla Camera il capolista e' Silvio Berlusconi, seguito da Gianfranco Micciche', Giulio Tremonti, Giovanbattista Caligiuri, Luigi Fedele. Al Senato capolista Lucio Stanca, seguito da Antonio Gentile e Giancarlo Pittelli. Alla Camera: Silvio Berlusconi, Gianfranco Micciché, Giulio Tremonti, Battista Caligiuri, Luigi Fedele, Ida D'Ippolito, Antonino Mangialavori, Antonio Pizzini, Vittorio Lombardi, Pasqualino Ruberto, Francesco Sarica, Maria Ruggiero, Giuseppe Lonetti, Salvatore Peppino Buonocore, Francesco Iona, Grazia Rosa Anna Squillacioti, Pasquale Saladino, Nicolantonio Montepaone, Gianluca Grisolia, Santo Sestito, Bruno Ruscio, Antonio Barile. La Santelli si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Stanca Lucio 2 Gentile Antonio 3 Pittelli Giancarlo 4 Tesoriere Ottavio 5 Rao Gaetano 6 Misuraca Raffaele 7 Montagnese Michele 8 Biasi Rocco 9 Grandinetti Sante 10 Zumpano Giuseppe.

Italia Dei Valori

IDV, sarà capeggiata alla Camera da Antonio Di Pietro, al secondo posto Aurelio Misiti, ex assessore regionale ai lavori pubblici nella giunta di centro destra guida da Giuseppe Chiaravalloti. Al Senato capolista Giuseppe Sorieo, seguito da Vincenzo Iannuzzi. Alla Camera: Di Pietro Antonio Misiti Aurelio Salvatore Feraudo Maurizio Critelli Francesco Antonio Bagarani Massimo Guerra Maria Concetta Lizzano Alessio Rocca Vincenzo Barbuto Sergio Chiappetta Antonio Mannarino Massimo Dursi Carmine Caligiuri Giampiero Rende Vincenzo Ferro Franco Pingitore Amedeo Caligiuri Francesco Antonio Carone Mario Perri Rosetta Bruno Vittorio Scuderi Sebastiano Ielo Salvatore
Al Senato: 1 Soriero Giuseppe Carmine 2 Iannuzzi Vincenzo 3 Calipari Silvana Ofelia 4 Maruca Giovanni 5 Bilello Giuseppe 6 Musarella Antonino 7 Basile Carlo 8 Ludica Maria Grazia in Apicella 9 Frustagli Domenico 10 Foti Fausto

Italia Moderata

Italia Moderata ha presentato le liste in Calabria per la Camera e il Senato. Capolista a Montecitorio era Antonio Sabella, ma la lista è stata ricusata. Mentre per Palazzo Madama la lista e' capeggiata da Domenico D' Amico.

Lega Nord - Movimento Per L'autonomia

Per la Lega alla Camera il capolista e' Vincenzo Cesareo, al Senato il capolista e' Giuseppe Pezzimenti.

Margherita

Per la Margherita al Senato il capolista e' Enzo Bianco, seguito da Franco Bruno. Poi vengono Donato Veraldi e Luigi Meduri rispettivamente, senatore e deputato uscenti. In lista, ottavo dei dieci candidati, anche Enzo Sculco, capogruppo del partito nel Consiglio regionale della Calabria. Alla Camera la Margherita confluisce nella lista ''L'Ulivo''. Al Senato: 1 Bianco Enzo 2 Bruno Franco 3 Veraldi Donato 4 Meduri Luigi 5 Covello Franco 6 Granato Francesco 7 Cassone Rocco 8 Sculco Vincenzo 9 Autelitano Pino 10 Terrazzo Antonio

Pensionati Uniti

E' stata presentata in Calabria alla Camera e al Senato la lista dei Pensionati Uniti. A capeggiarla per la Camera e' Orlando Pacifici, mentre per il Senato capolista e' Leonardo Battaglia. La lista è stata bocciata.

Per il sud

Il movimento ''Per il Sud'' ha presentato la propria lista all' ufficio elettorale regionale della Calabria per il Senato. Capolista e Vitaliano Di Nardo, di Catanzaro.

Psdi

Psdi: al Senato il capolista e' Renato D'Andria, seguito da Carlo Nicola Colella e dall' ex consigliere regionale Pino Tursi Prato. Il Psdi non presenta una lista autonoma alla Camera. Al Senato: 1 D’Andria Renato 2 Colella Carlo Nicola 3 Tursi Prato Giuseppe detto Pino 4 Arcuri Guido Aurelio 5 Benincasa Giuseppe 6 Virardi Vincenzo 7 Frisenda Salvatore 8 Palma Salvatore 9 Schiavone Cosimo 10 Orlandi Pasquale

Partito Repubblicano Italiano

Per il PRI al Senato il capolista e' Antonio Rappoccio, seguito da Marcello Attisano. Nucara si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Rappoccio Antonio 2 Attisano Marcello 3 Esposito Rubens 4 Gaudio Giuseppe 5 Moschella Salvatore 6 Postorino Filippo 7 Sacco Roberto 8 Salerno Carmela 9 Valente Angelo 10 Voci Francesco

Partito dei Comunisti Italiani

La lista del Partito dei Comunisti Italiani alla Camera in Calabria, presentata , e' capeggiata dal segretario del partito Oliviero Diliberto. Seguono l' ex ministro Katia Bellillo e l' ex segretario generale della Cgil calabrese Ferdinando Pignataro. Per quanto riguarda il Senato in cui il Pdci si presenta insieme ai Verdi, capolista in quota Pdci e' Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria, seguito dal portavoce regionale dei Verdi Leo Autelitano. Alla Camera: Oliviero Diliberto, Katia Bellillo, Ferdinando Pignataro, Vincenzo Infantino, Antonio Morrone, Martino Porcelli, Giancarlo Sitra, Rosario Falbo, Melissa Garrì, Giovandomenico Gemelli; Adele Iazzolino, Maria Antonietta Lamberti, Orazio Licandro, Sergio Malito, Luciano Manfrinato, Giulia Menniti, Santo Monorchio, Patrizia Napoli, Pasquale Neri, Tommasina Pepparelli, Raffaele Sette, Emad Shweiki.
Al Senato: 1 Bianchi Alessandro 2 Autelitano Leo 3 Bonofiglio Salvatore 4 Lucanto Maria Francesca 5 Mauro Domenico 6 Sirgiovanni Filippo 7 Rotella Tommaso 8 D’Alessandro Antonella 9 Zangaro Serafino 10 Zurlo Francesco

Repubblicani Europei

Luciana Sbarbati, segretaria nazionale del partito, capeggia la lista dei Repubblicani Europei in Calabria per il Senato. Per quanto riguarda la Camera, i candidati dei Repubblicani Europei si presenteranno in varie circoscrizioni nella lista dell' Ulivo.

Rifondazione Comunista

Lista Rifondazione Camera
1 Fausto Bertinotti 2 Francesco Caruso 3 Antonello Falomi 4 Scalise Santo 5 Cirigliano Maddalena 6 Aiello Ferdinando 7 Amazoute Said 8 Broccolo Angelo 9 Capparelli Alessandro 10 Ciano Giuseppe 11 Cilento Elio 12 Cocciolo Domenico 13 Fera Vincenzo 14 Fragascio Antonella 15 Giannini Renato 16 Gualtieri Caterina 17 La Bernarda Francesco 18 La Rosa Antonio 19 Patti Stefano 20 Romano Umberto 21 Stella Carmine 22 Talia Francesco
Lista Rifondazione Senato
1 Fosco Giannini 2 Daniele Francesco 3 Luzzi Bennardina Palmina 4 Godano 5 Mari Mario 6 Mingrone Leonardo 7 Orlando Giuseppe 8 Pettinato Pietro 9 Rizzo Carlo 10 Schifini Tullio

Rosa nel Pugno

Lista Rosa nel Pugno Camera
1 Boselli Enrico, 2 Bonino Emma, 3 Capezzone Daniele, 4 Villetti Roberto, 5 Mancini Giacomo, 6 Pappaterra Domenico, 7 Incarnato Luigi, 8 Matina Giuseppe Maria, 9 Lo Duca Francesco, 10 Guerriero Giuseppe, 11 Aiello Carmela Maria Patrizia, 12 Cherubino Cosimo, 13 Ninotti Andrea, 14 Aiello Carmelo Roberto, 15 Pansa Michele, 16 Romio Pasquale,17 Rizzuto Edda, 18 Lopez Pietro, 19 Oreste Maria Grazia 20 Gallizzi Eugenio 21 Ruffolo Antonio
Lista Rosa nel Pugno Senato
1 Pannella Giacinto detto Marco, 2 Marini Cesare, 3 Nucera Ercole, 4 Colace Salvatore, 5 Vallone Lidio, 6 Magarò Salvatore, 7 Filice Alfonso, 8 Demartino Aldo, 9 Apa Francesco, 10 Mari Pietro

I Socialisti

Per i Socilaisti alla Camera il capolista e' Luciano Racco, seguito da Carlo Paduano. Al Senato capolista Saverio Zavettieri, seguito da Antonio Francesco Crino' e da Leopoldo Chieffallo.

Udc

Per l’Udc alla Camera il capolista e' Pier Ferdinando Casini, sseguito da Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture; Giuseppe Galati, sottosegretario alle Attivita' Produttive; Giovanni Nucera, capogruppo nel Consiglio regionale, e dall' ex consigliere regionale Franco Pilieci. Al Senato capolista Francesco D'Onofrio, seguito da Gino Trematerra e Franco Pichierri. Alla Camera: Pier Ferdinando Casini, Mario Tassone, Giuseppe Galati, Giovanni Nucera, Francesco Pilieci, Cataldo Antonio Russo, Domenico Barbuto, Antonio Stefano Caridi, Mario Magno, Saverio Maria Mancini, Salvatore Pacenza, Filippo Fiorillo, Maria Candida Elia, Rocco Bruno, Raffaele De Lorenzo, Mario Mazza, Carmine Arcuri, Francesco Toscano, Pietro Roseti, Rosario Federico, Mariano Battaglia, Francescantonio Stillitani.
Al Senato: 1 D’Onofrio Francesco 2 Trematerra Gino 3 Pichierri Francesco 4 Madaffari Carmela 5 Arilotta Paolo 6 Rullo Rosamaria Elena 7 Spezzano Giuseppe 8 Corigliano Bordino Vito 9 Scaramuzzino Giuseppe 10 Sdanganelli Massimo

Udeur

Per l’Udeur alla Camera il capolista e' Ennio Morrone, seguito da Giuseppe Luppino. Al Senato capolista Clemente Mastella, seguito da Nicodemo Filippelli e l' avv. Armando Veneto. Alla Camera: Morrone Giuseppe, Luppino Giuseppe, Parente Claudio, Serra Giulio, Morcavallo Oreste, Caligiuri Mario, Garofalo Luigi, Raffo Giliberto, Talarico Marco, Vincenzo Paolo Salvatore, Paglianiti Gregorio, Sbano Lucio, Caruso Filomena, Lascala Rocco, Antonio Giuseppe, Manglaviti Giovanni, Perfetti Pasqualino, Notaro Domenico, Aiello Ubaldo, Aragona Antonio, Appigliano Fausto, Le Pera Maurizio, Caruso Annarita, Tedesco Francesco
Al Senato: 1 Mario Clemente Mastella 2 Nicodemo Francesco Filippelli 3 Armando Veneto 4 Antonio Borrello 5 Bonaventura Lamacchia 6 Pasquale Maria Tripodi 7 Domenico Tallini 8 Sergio Stancato 9 Vincenzo Benedetto 10 Michele Roperto

Ulivo

Per l'Ulivo il capolista alla Camera (l'Ulivo non presenta liste al Senato) e' Romani Prodi, seguito da Marco Minniti (Ds), Nicodemo Oliverio (Dl), Marilina Intrieri (Ds), Dorina Bianchi (Dl), Lillo Zappia (Ds), Francesco Laratta (Dl), Nicola Adamo (Ds), Maria Grazia Lagana' Fortugno (Dl), Franco Amendola (Ds). Alla Camera: Prodi Romano, Minniti Domenico detto Marco, Oliverio Nicodemo Nazareno, Intrieri Maria Emilia detta Marilina, Bianchi Dorina, Zappia Leone Pietro Antonio Laratta Francesco, Adamo Nicola, Laganà Fortugno Maria Grazia Amendola Francesco Bevacqua Antonio Midaglia Pietro Mazzotta Giuseppe De Luca Francesco De Nisi Francesco Costantino Leone Salvatore Patrizio Russo Giovanni Richichi Concetta Amodeo Vincenzo Pansera Francesco Perugini Salvatore Ambrogio Michele

Verdi

Per i Verdi alla Camera il capolista e' Alfonso Pecoraro Scanio, seguito da Stefano Boco e Marrello. Al Senato lista in comune con il Pdci, con Alessandro Bianchi capolista, seguito da Leo Autelitano. Alla Camera: Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Boco, Grazia Carla Francescato, Luigi Marrello, Raffaele Suppa, Mario Marchio, Francesco Criaco, Vincenzo Pascuzzi, Franca De Rosa Arcuri, Antonio Pappaterra, Egidio Michele Pastore, Aurelio Morrone, Pietro Paolo Mezzotero, Francesco Borrescio, Concetta Maria Stella Amodei, Luigi Gallo, Giovanni Spedicati, Giuseppe Campana, Luca Belmonte, Mirella Federico, Luigi Inturri, Salvatore Albanese.

Curiosità

Berlusconi primo in tutte le circoscrizioni della Camera con Tremonti che lo segue in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Quasi tutti i ministri teste di serie in Senato, Governatori in campo, diritto di tribuna per i piccoli (ma non mancano gli scontenti), new entry, nomi dello sport e della cultura, ma anche avvenenti soubrette. Forza Italia chiude in extremis le liste per le prossime elezioni politiche al termine di una settimana fatta di vertici notturni e polemiche su 'catapultati' e fedelissimi'. A conti fatti sono poche, ma non mancano, le sorprese rispetto alle anticipazioni emerse in questi giorni di trattative. Come non mancano i delusi, i sacrificati e le grandi esclusioni. Come quella dell'avvocato Carlo Taormina, che, a sorpresa, non sarà ricandidato. I MINISTRI - Big in pole e candidature multiple: sono queste le parole d'ordine con cui sono state decise le liste per Palazzo Madama. Il ministro dell'Interno Beppe Pisanu è il numero uno in Sardegna, Lazio, Campania e Puglia. Il presidente del Senato Marcello Pera guida invece la compagine azzurra in Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Il ministro Lucio Stanca è invece numero uno in Umbria e numero 3 in Piemonte. Piero Lunardi segue invece Pera in Emilia Romagna. Passa invece da Palazzo Madama a Montecitorio Enrico La Loggia (numero 2 in Trentino e in Molise). Resta alla Camera Claudio Scajola che viene subito dopo il premier nelle liste della sua Liguria ma anche in Puglia. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, inoltre, sarà candidato anche in Calabria (terzo dopo Berlusconi e Miccichè).
I GOVERNATORI
Scendono in campo per Palazzo Madama a guidare le liste delle loro regioni i presidenti di Lombardia, Veneto e Molise: Roberto Formigoni, Giancarlo Galan e Michele Iorio. Della pattuglia dei fedelissimi del numero uno del Pirellone, alla fine, in posizione sicura c'è solo Maurizio Bernardo (al terzo posto in Lombardia 3).
I 'PICCOLI'.
E' stata una delle voci più difficili da far quadrare. Alla fine si dichiara soddisfatta la lista composta dal Nuovo Psi e dalla Dc. In posizione sicura c'è Gianfranco Rotondi (quarto in lista al Senato per la Lombardia) ma anche Mario Cutrufo, terzo in Puglia sempre per Palazzo Madama. Elezioni sicura anche per Chiara Moroni, quarta in Lombardia 3. Sempre in Lombardia, ma nella circoscrizione numero 1, c'è anche Stefania Craxi (al quinto posto). Della sua formazione, la 'Giovane Italia, è collocato in posizione considerata sicura anche Sergio Pizzolante (nono in Emilia Romagna alla Camera). Un certo malumore emerge invece nel Partito Repubblicano Italiano che ha ottenuto l'elezione sicura per il segretario Francesco Nucara (quarto alla Camera in Emilia Romagna) e Giorgio La Malfa, secondo dopo il premier nelle Marche. Ma l'attuale senatore Antonio Del Pennino è soltanto numero 15 nelle liste lombarde per il Senato.
ESCLUSI O IN BILICO
Tra i grandi esclusi c'è l'avvocato Carlo Taormina. E' stato lui stesso ad annunciarlo con una nota in cui parla di "scelte di cattivo gusto" ma fa sapere che non lascerà Forza Italia. A rischio elezione anche l'attuale sottosegretario all'Interno Michele Saponara, soltanto diciassettesimo alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1. Devono accontentarsi anche i 'salmoni' dei Riformatori Liberali: resta fuori Marco Taradash. E se Benedetto Della Vedova ottiene il posto numero 5 nella circoscrizione della Camera Piemonte 1, più a rischio è la collocazione di Giuseppe Claderisi, undicesimo in Emilia Romagna.
LE NEW ENTRY: SPORTIVI, INTELLETTUALI, EX MOGLI, SOUBRETTE
Dalle piste di sci a Montecitorio arriva Manuela Di Centa numero due dopo Berlusconi in Friuli. Tra le novità anche la candidatura sicura di Mara Carfagna: la bella soubrette televisiva occupa infatti il quarto posto nella circoscrizione della Camera Campania 2. Al tredicesimo posto, subito dopo l'avvocato Pecorella, in Lombardia 1 c'è anche Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi. In 'quota Palazzo Chigi', la candidatura al quinto posto alla Camera nella circoscrizione Veneto 2 di Valentino Valentini, capo dello staff del presidente del Consiglio. E se la giornalista Fiamma Nirenstein ha declinato l'invito a candidarsi tra le liste di Forza Italia, al Senato in Toscana compare invece il consigliere politico di Marcello Pera, Gaetano Quagliariello (al terzo posto).

Precedenti

 

5 mar 06 Elezioni: Presentata la lista Codacons. Si consuma lo strappo dei dissidenti con la Margherita. Loiero soddisfatto “Una lista che rafforza Prodi”. Reazioni. Mancini (RNP) “Siamo la forza dell’innovazione schierati contro la destra”. Nucera (Udc) “Che ci facevano i DG alle riunioni di Loiero?”. Chiuse le liste si parte per le elezioni. Le candidature.

4 mar 06 Elezioni: Gli scontenti DL si ritrovano in 500 e scelgono la lista Codacons con Pirillo capolista alla Camera e Fuda al Senato. Aderiscono il consigleire Amato (DL) e l'ex Sindaco Catizone. Nasce il movimento "Verso il Partito Democartico". Cossiga: “Io sono con Loiero". Dichiarazioni di Perrelli, Bruno, Meduri, Veraldi, Franceschini. Tremonti numero due nella lista del Cavaliere. Cherubino alla Camera con la Rosa nel pugno, Guerriero "La novità siamo noi".

3 mar 06 Elezioni: La lista del Presidente dovrebbe essere cosa fatta. Loiero “Io non abbandono gli amici”. Bianco "Spero non ci sia rottura". Lusetti "Lista civica è grave". Bruno "senso di responsabilità". Fassino a Lamezia afferma: “Liste forti e rappresentative”. Adamo lascia la segreteria a Guccione e il quarto posto alla Intrieri “Candidatura di servizio. Sono stati anni intensi”. Mancini (RNP) “Siamo l’unica novità”. Berlusconi chiama in campo per il Senato, Formigoni, Iorio e Galan. Callipo (Confindustria) “Basta polemiche, puntare sui fatti”. Parte la campagna elettorale dei Verdi.

2 mar 06 Elezioni: Liste autonome, duro scambio di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta l'Unione.

Informazioni sulle elezioni

Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato

E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari. La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati. Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618

CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12

SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309

Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio

Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio: il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera' oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'', ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''. Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101 episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'', aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita' politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'', ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione. Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392 femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni, vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni. Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra' insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria. La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a 34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale' e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita' di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta, che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni, del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi' 24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera, presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali), all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Le tappe del procedimento preparatorio al voto

Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione. La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del 35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile) e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14 del giorno successivo.

Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato.

Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria. La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura) e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche, quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative (per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione. Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri. In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio, le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio (dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento, premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara' chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi. Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative, che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino, Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera. Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale, che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale. E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30 giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.

 

 

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