Cesa in Calabria
''Sul grande centro oggi stiamo facendo grandi parole sul nulla.
Io aspetterei l'esito elettorale dove non vedo la possibilita' di
una grande centro che sia alternativo a questo centrodestra a questo
centrosinistra''. E' quanto ha detto il segretario nazionale dell'Udc,
Lorenzo Cesa, oggi a Vibo. ''C'e' dopo venti giorni di campagna elettorale
- ha aggiunto - una grande voglia di un centro moderato e noi ci proponiamo
come Udc proprio come interlocutori come punto di attrazione dei moderati
in Italia. Se l'elettorato ci dara' ragione come sembra dai sondaggi
che ci hanno fornito dovremmo essere noi il polo di attrazione per
fare un centro moderato che serve a un paese''. ''Un partito moderato
- ha concluso Cesa - veramente che usi toni pacati come facciamo noi
nella campagna elettorale che si proponga come polo d'attrazione anche
rispetto ad altri partiti per costituire un partito moderato italiano
che si ispiri per quanto ci riguarda ai valori del partito popolare
europeo che sono poi i valori dei vecchi cristiani democratici''
Troppo peso al film il Caimano
''Non ho ancora visto il Caimano. Mi sembra che il regista che sostiene
che non lo voleva fare uscire farebbe bene a non trovare troppe giustificazioni''.
''Andro' a vederlo, se ci riesco, entro questo fine settimana. Pero'
- ha aggiunto - mi sembra che si stia dando un gran peso alla realizzazione
di un film che guarda caso e' stato diffuso nelle sale 15 giorni prima
della campagna elettorale. Non condivido quello che si sta facendo
penso che sia stato un film prodotto anche con i fondi del Ministero
per i Beni culturali per dire che rispettiamo il pluralismo''. ''Si
sa - ha concluso Cesa - che Moretti e' schierato prettamente a sinistra
per cui se ha fatto un film contro Berlusconi e lo fa uscire non e'
che deve andare a giustificarsi in televisione. Questo lo ritengo
improprio da parte di un regista se e' un professionista serio''.
Immigrazione: Dovere d’accoglienza ma rispettare le regole
''Le persone che vengono nel nostro paese devono rispettare le regole,
la nostra cultura e le nostre radici''. . ''Noi - ha aggiunto - difendiamo
le nostre radici, sia in Italia che in Europa, che sono quelle cristiane
e questo e' doveroso e giusto farlo. Pero' bisogna prendere atto che
in tutti i paesi europei c'e' una presenza di piu' etnie e questo
bisogna riconoscerlo. Forse meno in Italia. In Germania ci sono 4
milioni di turchi, in Francia milioni di algerini tunisini e poi a
Londra dove troviamo di tutto e' una realta' ormai consolidata nel
nostro continente bisogna prenderne atto''. ''Bisogna fare in modo
- ha concluso - che rispetto a queste persone ci sia il dovere dell'accoglienza
ma nello stesso tempo anche quello di fare rispettare le regole''.
Noi volevamo le primarie, gli elettori sceglieranno il leader
''La nostra campagna elettorale della Casa delle liberta' e' stata
impostata su tre punte: io faccio da mediano cerco di passare avanti
la palla alla mia punta che e' Casini. Continuo a fare la campagna
elettorale con questo schema. Casini, Fini, Berlusconi vinca il migliore,
stara' agli elettori decidere chi sara' il leader della coalizione''.
Ha affermato Cesa. ''D'altronde - ha aggiunto - noi volevamo le primarie,
non sono state fatte la discontinuita' per noi e' stata l'approvazione
della legge proporzionale e quindi la possibilita' per ogni partito
di poter fare la propria battaglia nella campagna elettorale cosa
che stiamo facendo. Per cui per noi come partito resta valido lo schema
a tre punte''.
Mancini (RNP): “Garantire stipendi adeguati
agli insegnanti”
27/03 ''La sfida della Rosa nel Pugno e' quella di garantire agli
insegnanti un trattamento economico adeguato, una formazione sempre
aggiornata, ambienti di lavoro piu' moderni''. E' quanto ha detto
il candidato della Rosa nel pugno alla camera dei Deputati in Calabria,
Giacomo Mancini, nel corso di una assemblea a Cosenza sulla scuola
pubblica. ''Il governo della destra - ha aggiunto - su questi punti
ha investito troppo poco, il nostro obiettivo e' quello di puntare
sull'istruzione, di sostenere l'azione degli insegnanti che svolgono
una funzione decisiva nell'offrire a tutti i giovani studenti opportunita'
maggiori. La storia della nostra terra e' stata scritta da generazioni
di uomini che grazie alla forza degli uomini delle proprie mani ed
alla possenza delle proprie braccia hanno lavorato nei campi di uliveti
e agrumeti della Calabria , nelle fabbriche del settentrione e nelle
miniere del Nord Europa''. ''Oggi le nuove generazioni di calabresi
- ha concluso Mancini - possono pensare di affrontare con successo
le sfide della societa' moderna solo investendo sui propri cervelli,
attraverso una istruzione qualificata e specializzata. Per questo
l'investimento della scuola pubblica rappresenta una qualita' anche
nella nostra regione''
N. Oliverio: “Nel sud persi cinque anni”
27/03 ''Il Presidente del Consiglio continua a fare comizi-show andando
all'attacco di tutto e tutti ma non si rende conto che, ogni volta
che parla come se avesse trascorso gli ultimi cinque anni all'opposizione,
soprattutto i cittadini del Sud, e siamo 20 milioni di persone, constatano
con amarezza di aver perso altri cinque anni preziosi''. Lo sostiene
il parlamentare della Margherita, Nicodemo Oliverio, candidato alla
camera nella lista dell'Ulivo in Calabria. ''Lo sa, Berlusconi - aggiunge
Oliverio - che mentre lascia l'Italia con i conti in dissesto e con
l'acqua alla gola, i calabresi non hanno neanche l'acqua dai rubinetti?
Si rende conto, mentre dice di aver avviato cantieri faraonici per
grandi opere pari a 51 miliardi, che a conti fatti in giro ce ne sono
solo per 8 miliardi? Un esempio purtroppo drammatica e' rappresentato,
in Calabria, dalla strada statale 106, che continua quotidianamente
a mietere vittime. Per non parlare dell'autostrada A3, Salerno-Reggio
Calabria, i cui annunci di conclusione dei lavori di ammodernamento
hanno ormai assunto i contorni di una telenovela. Ma Berlusconi crede
davvero di avere a che fare con persone che non sanno guardarsi intorno?.
Di prese in giro ne abbiamo avute abbastanza - conclude l'esponente
della Margherita - non intendiamo tollerarne ancora''
La parola ai candidati
- Minniti (DS) sui danni alla cooperativa di Bregantini.
''Il forte gesto del vescovo di Locri richiama tutti a una grandissima
responsabilita'''. E' quanto sostiene in una nota Marco Minniti responsabile
Difesa e Sicurezza della Direzione nazionale Ds, circa la dura condanna
espressa dal vescovo di Locri, mons. Giancarlo Bregantini, contro
i responsabili dell'intimidazione ai danni di una cooperativa di giovani
impegnati socialmente. ''L'attacco - ha aggiunto - ad una positiva
esperienza di cooperazione e di utilizzazione di terre abbandonate,
costituisce una sfida inaccettabile sia per i giovani la' impegnati,
sia per tutti i calabresi. La nostra solidarieta' e' piena a mons.
Bregantini e alla Conferenza Episcopale Calabra''. ''Ribadiamo il
nostro impegno contro la mafia - ha concluso - e per la democrazia
e la civilta' in Calabria''
- Santelli (FI) sul contratto programma per il Tirreno. ''Un
risultato straordinario, una grande espressione di fiducia da parte
dello Stato verso l'imprenditoria calabrese. La stipula del contratto
di programma presentato dalla societa' consortile Tirreno Sviluppo
prevede infatti un investimento di ben 55 milioni di euro''. E' quanto
sostiene in una nota il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli
circa il contratto di programma sottoscritto tra il Ministero delle
Attivita' Produttive ed il consorzio tirreno Sviluppo per la realizzazione
di iniziative nel settore turistico. ''Fondi finalizzati a riqualificare
- ha aggiunto Santelli - strutture turistiche esistenti e a realizzare
nuove iniziative destinate allo sviluppo dell'offerta turistica nell'area
del Tirreno-Cosentino, con un'importante ricaduta occupazionale nell'area
interessata. Si tratta di un caso unico, che vede coinvolte nel contratto
non una ma ben venticinque imprese che fanno parte del consorzio''.
''I miei ringraziamenti - ha concluso - vanno al Ministro delle Attivita'
Produttive Claudio Scajola, il quale ha prestato da subito attenzione
a questo progetto. Sono certa che l'imprenditoria calabrese dara'
prova di meritare ampiamente la fiducia accordatale in questa occasione
da parte dello Stato''.
- Pappaterra (Rnp) “Una beffa la soppressione del treno
Reggio- Bari. ''Continua la spoliazione dei trasporti in
Calabria. E' l'ennesima dimostrazione di quanto poco interessi la
nostra regione a Trenitalia e al Governo Berlusconi''. E' quanto sostiene
in una nota il parlamentare Domenico Pappaterra, candidato della Rosa
nel Pugno, circa la notizia relativa alla soppressione, da parte di
Trenitalia, del diretto Bari-Reggio Calabria. ''Un'altra beffa - ha
aggiunto -ai danni dei calabresi. Oltre a non avere infrastrutture
viarie degne di questo nome, vedasi la Salerno-Reggio Calabria e la
SS. 106 per i calabresi e' sempre piu' difficile essere collegati
al resto del Paese. L'idea della Rosa nel Pugno e dell'Unione e' di
far uscire dall'isolamento in cui e' stata relegata la Calabria con
il potenziamento delle infrastrutture viarie, ferroviarie e con la
creazione di nuovi scali aeroportuali''
- Gasparri (AN) sul Ponte. ''A chi ci accusa di non
parlare di sud e non tenere in considerazione le necessita' di quest'area
del Paese, rispondiamo con i fatti. E i fatti, in questa occasione,
sono rappresentati da una firma importante e decisiva''. E' quanto
sostiene in una nota Maurizio Gasparri dell'esecutivo politico di
Alleanza Nazionale circa la firma del contratto tra la societa' Stretto
di Messina e Impregilo. ''Un'opera - ha aggiunto - che portera' lavoro
e investimenti in due regioni particolari come la Calabria e la Sicilia
e che e' necessaria per colmare il gap infrastrutturale che divide
il Mezzogiorno dal resto d'Italia. Al disfattismo di chi parla di
'opera colonialista e presuntuosa' o di 'stoppare un'opera inutile'
rispondiamo che la maggioranza degli italiani ci voto', gia' nel 2001,
con in programma la realizzazione del Ponte. Oggi, la realta' si avvicina,
e i cantieri per la sua costruzione stanno per essere cosa fatta''.
''Cosi' come - ha concluso Gasparri - sono reali i lavori per la ricostruzione
dell'A3. Tutte opere avviate dal Governo Berlusconi che, dopo la vittoria,
contiamo di completare per il bene dell'Italia e del Mezzogiorno''.
- Pignataro (Pdci) sulla 106 – “La Statale
Ionica 106 continua a fare strage di innocenti. Domenica scorsa due
famiglie calabresi distrutte da una strada insicura, pericolosa e
che, purtroppo, non è adeguatamente all’attenzione del
Governo romano e della società nazionale competente per il
sistema viario. In questa campagna elettorale non sono mancate le
assicurazioni da parte di vari esponenti di Governo sull’ammodernamento,
su avvio imminente dei lavori, su 11 lotti che stanno per partire.
La verità è che la 106 ionica non è stata e non
è una priorità per il Centro-Destra, che non c’è
nessuna possibilità di avvio dei lavori per assoluta mancanza
di stanziamenti o disponibilità finanziarie. Ciò vuol
dire che c’è una grande responsabilità morale
e civile del Governo e della maggioranza sulle condizioni in cui versa
la statale, sulla lunga sequela di incidenti, sulla lista, purtroppo
sempre più lunga, di vittime”.
- Circolo Adimari An Cosenza: ''L' on. Giacomo Mancini
,deputato della Rosa nel Pugno, ha dichiarato in piena campagna elettorale
che si battera' per l'abolizione del 41 bis ai mafiosi: vorremmo chiedere
al presidente Violante ed alla sua coalizione cosa ne pensano. Noi
siamo fieri che questa maggioranza non abbia mai modificato l' applicazione
del carcere duro peri mafiosi e riteniamo francamente inaccettabili
le dichiarazioni dell' on. Mancini. Abbiamo una visione diversa -
continua la nota - sul piano politico ,ma sollecitiamo una risposta
da parte di quei signori che hanno inserito, con elementi ed accuse
molto volgari, la battaglia antimafia nel dibattito politico''.
- Nuccio Iovene (Ds): ''Il governo di centrodestra
ha gettato il trasporto pubblico nel caos aggravando i problemi di
milioni di pendolari: tagli ai finanziamenti per il potenziamento
delle linee e per l'acquisto di nuovi autobus; meno soldi per la manutenzione
di stazioni, carrozze e locomotive, cancellazione di treni e fermate
lungo la linea ferroviaria ionica. La ferrovia ionica in questi anni
e' stata completamente abbandonata e nemmeno un euro e' stato speso
per il suo potenziamento e numerose sono state le soppressioni sia
di treni a lunga percorrenza che di quelli locali senza tenere conto
dei bisogni e delle esigenze delle popolazioni e dei territori. I
trasporti ferroviari in Calabria mantengono ancora oggi un'assoluta
importanza sia per le varie esigenze dei cittadini che per lo sviluppo
e l'economia dei territori e in questi anni c'e' stata forte preoccupazione
per il progressivo depauperamento della linea ferroviaria ionica tanto
che si sono svolti numerosi incontri e iniziative da parte dei cittadini,
amministratori locali e comitati per la difesa ed il potenziamento
della linea ferroviaria ionica''. Iovene, sui finanziamenti del Cipe,
ha poi evidenziato che ''l'annuncio dei finanziamenti Cipe fatto oggi
dal sottosegretario Galati non comporta reali novita' sul fronte dei
finanziamenti, perche' riguarda il parere favorevole su semplici progetti
preliminari o delibere prive di copertura finanziaria. I milioni di
euro promessi per la Calabria deliberati dal Cipe, ma privi di copertura
finanziaria, sono solo argomento di propaganda elettorale da parte
del centrodestra, mentre la Calabria ha urgente bisogno di infrastrutture
e progetti efficaci per la crescita del territorio e lo sviluppo locale''.
- I Verdi della provincia di Reggio Calabria - Questa
tornata elettorale caratterizzata dall'anomalia delle regole politiche
toglie la liberta' di scegliere i deputati e i senatori e sopratutto
tende ancor di piu' a mortificare la rappresentanza delle aree geografiche
interne caratterizzate da emigrazione e conseguente calo demografico.
Se la battaglia per la rappresentanza democratica sara' rinviata alle
prossime consultazioni provinciali, quando con il proprio voto l'elettore
avra' la possibilita' di scegliere oltre che la coalizione ed il partito
le persone da eleggere, magari persone con forti convinzioni , voglia
di fare, ed idee per trovare soluzioni alla oramai cronica emergenza
sociale dei nostri territori, soggetti che vivono ogni giorno a contatto
con la realta' e provano a dare risposte alle vere esigenze della
gente, alcuni segnali in tal senso dovranno gia' guidare la scelte
degli elettori nella prossima consultazione politica. In questa cornice,
riteniamo, si sarebbe dovuta muovere la politica, per indirizzare
anche le scelte dei partiti e dei raggruppamenti.
- Domenico Pappaterra (RNP) - Nel comune di nascita, sia anagrafica
che politica (a Mormanno Pappaterra e' stato anche sindaco), il deputato-candidato
ha parlato a braccio per tre quarti d'ora affrontando tutti i temi
della campagna elettorale: dalla nuova legge elettorale, che lo obbliga
a girare in lungo e in largo la Calabria e a dedicare meno tempo ai
suoi concittadini e a quelli dell'ormai vecchio collegio uninominale,
alla devolution, contro la quale ''a giugno - ha detto - torneremo
a votare. Dal lavoro (la riforma della legge Biagi) alla Scuola pubblica
- sulla quale martedi' prossimo la Rosa nel Pugno terra' una manifestazione
a Castrovillari con l'on. Roberto Villetti, vice presidente nazionale
dello Sdi.
- Franco Laratta (Dl) ''La scuola dal primo ottobre
per allungare di un mese il periodo estivo e rilanciare cosi' Turismo.
C'e' la necessita' di rilanciare il turismo e di restituire il mese
di settembre - che in Calabria e' particolarmente bello - alle vacanze
estive. A guadagnarne saranno un po' tutti, le famiglie e anche gli
operatori del settore, cosi' come a guadagnarci sara' il Termalismo
che potrebbe cosi' tornare in piena attivita'. Noi non abbiamo bisogno
di concentrare tutte le vacanze estive nel mese di agosto. La Calabria
puo' offrire un pacchetto di vacanze che comprenda anche l?intero
mese di settembre. E la Calabria non e' solo mare, con i suoi 800
chilometri di coste: da noi ci sono montagne straordinare, con boschi
e laghi incantevoli; c'e' anche il turismo religioso con gli itinerari
spirituali che vanno da San Francesco da Paola e Gioacchino Da Fiore.
- Ercole Nucera (RNP) - In primo luogo, e' opportuno
precisare che le persone preposte a rappresentare le linee guida del
partito sono Mimmo Genise (Commissario Prov/le SDI-Rosa nel Pugno)
e Franco Laudadio, nominato da poco coordinatore Provinciale della
Rosa nel Pugno della Provincia di Catanzaro a supporto dell'impegno
dello stesso Genise. Tuttavia, pare avventuroso e bizzarro che chi
non fa parte dello SDI (ovvero della RNP), possa parlare in nome e
conto di un partito al quale non appartiene cosi' come ha fatto il
professor Leone per essersene volontariamente allontanato attraverso
la propria autosospensione.
- Pino Gentile (Codacons) ''Domani nel corso di una conferenza stampa
a Reggio parleremo dello sbarramento del 2% per le liste alla Camera
dei Deputati, e cercheremo di fare un po' di ordine nella comprensione
di un sistema elettorale decisamente antidemocratico, ma non per questo
tale da permettere a tutti gli altri candidati di parlare, totalmente
a sproposito, di voti sprecati. Le nostre liste, alla Camera ed al
Senato, hanno la stessa identica dignita' delle altre, e chiunque
votera' per Codacons esprimera' un voto valido per la coalizione di
Romano Prodi. Mi sembra ridicolo e infantile affannarsi nel continuare
a sostenere che non arriveremo ad alcun quorum, e che per questa ragione
il voto per noi e' un voto perso, nonostante il fatto che piu' volte
alcuni tra i nostri autorevoli candidati, compresi i capolista al
Senato, Pietro Fuda, e alla Camera, Mario Pirillo, hanno dimostrato
con i numeri che nulla di piu' falso poteva essere dichiarato. Domani,
dati, legge e numeri alla mano, spiegheremo una volta per tutte come
davvero saranno ripartiti i seggi dopo le elezioni dl 9 e 10 aprile''.
- Tonino Perrelli - Segretario nazionale Patto per
il Sud - Liberaldemocratici - Il 12 aprile ri-generiamo l'Italia La
rinascita partira' dal Sud, solo cosi' sara' possibile battere chi
vuole dividere il Paese in due.Io non parlo a nome del patto per il
Sud di meridionalizzazione della politica; d'altra parte nessuno ha
mai negato che la grande maggioranza degli statisti di questo Paese,
tradizionalmente, abbia avuto una formazione ed un'origine meridionale.
La verita' e' che l'integrazione italiana e' avvertita ed e' stata
possibile grazie ai sacrifici dei figli. Questa e' una verita' storica
e lo dimostra il fatto che in questi oltre sessant'anni di vita democratica,
i governi che via via si sono succeduti, hanno lavorato soprattutto
ad un obiettivo, quello di riequilibrare il rapporto tra Nord e sud.
Nessuno si e' mai lamentato, anzi!. Invece oggi scoppia la rivolta.
Perche'? Perche' da quando il problema del mezzogiorno e' un problema
di tutto il Paese, il Nord ha improvvisamente sentito il peso di questa
porzione del paese che chiedeva e chiede di partecipare alla partita
per un futuro di sviluppo e comunque migliore. Il Patto per il Sud-Liberaldemocratici,
per sua tradizione deve sapere tutelare gli interessi nazionali e
questi, nonostante le difficolta', per comporre orientamenti ed aspirazioni
molto spesso legittimi che ci sono. E proprio per dare una risposta
concreta e' necessario rigettare ogni velleita' separatistica, creando
intorno al Patto per il Sud piuttosto che alla Lega Nord.credo che
questa classe dirigente che sta emergendo in Calabria e nel sud deve,
rispetto al Mezzogiorno, occorre costruire la cultura nuova seguendo
la strada maestra che rimane sempre quella dell'applicazione delle
regole.serve la tutela vera verso le istituzioni e della comunita'
civile, serve al Sud e serve al paese intero per guardare avanti.
Serve un reale sviluppo del mezzogiorno, una forte iniziativa per
la Calabria sui temi politici ed economici perche' tutti i provvedimenti
al governo hanno visto la Calabria penalizzata , percio' Tonino Perrelli
ha proposto un incontro con la Margherita e l'Unione per porre fine
a questa condizione di totale precarieta' presente e disperazione
per il futuro. E dalla caloria parte il monito che il 12 aprile, a
Roma definira' la conferenza programmatica assieme a Mario Segni per
ritornare a parlare di referendum e di legge elettorale, di riforma
della costituzione e di brutte leggi che il governo Berlusconi ha
creato per il suoi opportunistici scopi. Noi ci saremo per avviare
la rinascita del Paese e del Sud.
Gli appuntamenti
Rosa nel Pugno – Boselli
il 28 e 29 Calabria. Il segretario nazionale dello Sdi e
leader della Rosa nel Pugno, Enrico Boselli, sara' domani e dopodomani
in Calabria per partecipare ad una serie di manifestazioni elettorali.
Martedì alle ore 14.30 sara' negli studi televisivi di Teleuropa
Network per un'intervista in diretta. Alle ore 16.00 partecipera'
ad una conferenza stampa che si svolgera' a Cosenza , presso l'Hotel
Holiday Inn. Alle ore 18.30 ad una manifestazione elettorale di presentazione
delle liste della Rosa nel Pugno in programma a Catanzaro. Alle ore
20.30 rilascera' un'intervista negli studi di Telespazio. Il tour
elettorale proseguira' mercoledi' a Crotone dove Enrico Boselli alle
ore 10 partecipera' ad una manifestazione presso la sede dell'Associazione
degli industriali. Alle ore 16 Enrico Boselli rilascera' un'intervista
negli studi di Telereggio. Alle ore 17.30 partecipera' ad una manifestazione
della Rosa nel Pugno in programma al Cinema Odeon di Reggio Calabria.
PdCI - Martedì 28 Marzo
alle ore 10.30 a Corigliano Calabro presso la Sala Conferenze
dei Frati Salesiani, conferenza stampa sulla 106. Interverranno, tra
gli altri, l’Assessore Provinciale Luciano Manfrinato e il Capolista
calabrese del PdCI alla Camera dei Deputati Fernando Pignataro.
Il 2 aprile i Verdi presentano
“Piazze d’Italia” Si colorano di verde
e giallo le piazze italiane: 5000 luoghi simbolo dei piccoli e grandi
comuni, diventano per un giorno agorà politici.
I Verdi incontrano i cittadini per condividere il progetto di nuovo
governo per l’Italia e confrontarsi sulle idee che caratterizzano
il programma dell’Unione.
“E’ importante – ha detto Diego Tommasi responsabile
nazionale delle Politiche degli enti locali, promotore dell’iniziativa
– ricostruire il rapporto diretto con i cittadini soprattutto
oggi in cui è necessario contrastare gli effetti di una legge
elettorale che punta ad affermare l’anonimato dei candidati
ma anche la massificazione dei contenuti politici”.
“Le politiche dei Verdi – ha detto inoltre Tommasi –
sono un valore aggiunto nell’ambito del programma del centrosinistra.
Le nostra idee che da sempre portiamo avanti con convinzione e determinazione
e che hanno trovato collocazione nel programma dell’Unione,
possono avere un seguito concreto nel governo Prodi”. Salvaguardia
ambientale e sicurezza alimentare, tutela dei diritti e difesa delle
libertà ma anche redistribuzione delle risorse e finanziamenti
ai piccoli Comuni penalizzati dalle politiche di centrodestra: i Verdi
portano in piazza la centralità delle politiche ambientali
e la necessità di ripensare lo sviluppo urbano in termini di
centralità dell’uomo e dei bisogni delle fasce più
deboli. L’appuntamento è per domenica 2 aprile nelle
principali piazze d’Italia. In Calabria l’iniziativa promossa
da Tommasi vedrà coinvolte più di 300 piazze.
Le Candidature
Alleanza Nazionale
Gianfranco Fini e Giuseppe Valentino capeggiano le liste di An presentate
in Calabria per la Camera e per il Senato. Dopo Fini, nella lista
figurano, nell' ordine, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio
Buonfiglio, Roberto Caruso e Giuseppe Geraci. Per il Senato a Giuseppe
Valentino fa seguito Francesco Bevilacqua, senatore uscente.
Alla Camera: Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Angela Napoli, Antonio
Buonfiglio, Roberto Caruso, Giuseppe Geraci, Wanda Ferro, Maria Limardo,
Barbara Brunetti, Beniamino Scarfone, Giada Bevacqua, Antonio Pucci,
Antonio Saladino, Mario Mazzeo, Stelvio Marini, Antonio Nicolò,
Domenico De Rosa, Matteo Pascuzzi, Francesco Pignolo, Vincenzo Foti,
Pasquale Sinatora, Fausto Orsomarso.
Al Senato: 1 Valentino Giuseppe 2 Bevilacqua Francesco 3 Paolo Ferruccio
Metello 4 Caputo Giuseppe 5 Caporale Maria Grazia 6 Caforio Renato
7 Malena Giovanni 8 Reitano Antonella in Mastruzzo 9 Sesti Francesco
10 Costanzo Roberto 11 Cananzi Francesco M. Salvatore
Alternativa Sociale, con Alessandra Mussolini
Per AS alla Camera capolista Alessandra Mussolini seguita da Fortunato
Aloi. Al Senato capolista Orlando Fazzolari, seguito da Francesco
Belsito.
Alla Camera: Alessandra Mussolini, Fortunato Aloi, Pasquale Mastroianni,
Felice Sidari, Giuseppe Saletta, Nicola Trotta, Davide Pirillo, Alessio
Spadafora, Carmelo Molinetti, Daniele Lombardo, Fortunato Cilione,
Nicola Marcello, Cristian Visciglia, Maria Grazia Penna, Valeria Paola,
Alessandro Zerial, Giuseppe Rosati, Domenico Pizzi, Roberto Volpe,
Guido Scalise, Vincenzo Micelli, Andrea Marganelli.
Al Senato 1 Fazzolari Orlando 2 Belsito Francesco 3 Vacalebre Giovanni
4 Vanacore Salvatore 5 De Simone Ernesto Franco 6 Ferreri Antonio
7 Fiumanò Santo Pasquale 9 Spanu Giuseppe 10 Latella Demetrio
G. R. 11 Prestia Raffaele
Codacons
Per
la lista Codacons alla Camera il capolista e' Mario Pirillo, assessore
regionale all'Agricoltura, seguito da Pino Gentile, segretario della
Margherita a Reggio Calabria, e da Eva Catizone, ex sindaco di Cosenza.
Segue in lista il presidente nazionale del Codacons, Carlo Renzi,
Giuseppe Pizza, Vittorio Sgarbi ed Eugenio Madeo, ex presidente della
Provincia di Cosenza e Patrizia Doldo. Al Senato il capolista e' Pietro
Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria ed ex esponente
di primo piano di Forza Italia in Calabria, seguito da Pietro Amato,
consigliere regionale della Margherita, e da Francesco Petrolo e Vincenzo
Damiano, ex segretario calabrese della Cisl.. Alla Camera Mario Pirillo,
Giuseppe Gentile, Eva Catizone, Carlo Rienzi, Giuseppe Pizza, Vittorio
Sgarbi, Francesco Curcio, Giuseppe Megna, Giuseppe De Grano, Raffaele
De Angelis, Eugenio Madeo, Salvatore Audia, Sergio Del Giudice, Ferdinando
Di Leo, Francesco Di Lieto, Patrizia Doldo, Vincenzo Febbe, Antonino
Iaria, Fabrizio Muraca, Francesco Perticone, Antonella Rotella, Palmiro
Russo.
Al Senato: 1 Fuda Pietro 2 Amato Pietro Rosario 3 Petrolo Francesco
4 Damiano Vincenzo 5 Lucà Salvatore 6 Sabatini Patrizia 7 Perri
Domenico 8 Dato Domenico 9 Costa Lorenzo 10 Daniele Nicola
Dc-Nuovo Psi
Per la DC-Nuovo PSI alla Camera Il ministro Stefano Caldoro, Nuovo
Psi capeggia la lista della Dc-Nuovo Psi, in quota al Nuovo Psi. Capolista
al Senato e' Giuseppe Nicolo', di Reggio Calabria, in quota Dc. Alla
Camera: Stefano Caldoro, Lorenzo Montecuollo, Santo Antonio Bifano,
Adolfo Massimo Collice, Giuseppe Cosentino, Costantino Marzullo, Pietro
Falbo, Domenica Critelli, Roberto Palermo, Giovanni Piccolo, Domenico
Lamonica, Giuseppe Lo Torto, Luisa Antonietta Pannone, Gaetano Bloise,
Antonino Quartuccio, Giulio Calabretta, Francesco Occhiuto, Giuseppe
Missineo, Francesco Giuseppe Picardi, Leone D'Andrea, Alessandro Zito,
Giuseppe Palmisani.
Al Senato: 1 Nicolò Giuseppe 2 Modafferi Francesco 3 Paola
Giovanni 4 Del Giudice Giuseppe 5 Laera Maria 6 Lores Donato Giuseppe
7 Sollazzo Nicola 8 Pulieri Domenico 9 Tropea Antonio Francesco 10
Alviano Giuseppe
Democratici Di Sinistra
Per i DS al Senato il capolista e' Nicola Latorre, seguito da Rosa
Maria Villecco Calipari e da Nuccio Iovene. Alla Camera i Ds confluiscono
nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Latorre Nicola 2 Villecco Calipari Rosa Maria 3 Iovene
Antonio detto Nuccio 4 Genova Giovanni Battista 5 Corigliano Giuseppe
Argentino 6 Mazzitelli Giovanna Adelaide detta Vanna 7 Bruno Vincenzo
8 Conocchia Massimo 9 Laruffa Giovanni 10 Anania Vincenzo
Fiamma Tricolore
Per la Fiamma alla Camera il capolista e' Luca Romagnoli, seguito
da Domenico Russo. Al Senato Fortunato Tripodi, seguito da Carmine
Cedro. Alla Camera: Luca Romagnoli, Domenico Russo, Domenico Sacchetti,
Mario Gresia, Francesco Audia, Salvatore Restuccia, Nicola Mascaro,
Antonio Carmine Giordanò, Alfonso Maio, Vitaliano Vono, Claudio
Belcastro, Vincenzo Minnella, Paolo Solone, Giovanni Cardnte, Rosario
Pandolfini, Giuseppe Cori, Francesco Crea, Aniello Gragnaniello, Luciano
Franceschi, Piero Puschiavo.
Al Senato: 1 Di Donato Francesco 2 Tripodo Fortunato 3 Cedro Carmine
4 Caldarulo Pietro 5 De Cusatis Enrico 6 Bagetta Giacinto 7 Zilli
Pasquale 8 Li Causi Leonardo 9 Florian Rina 10 Sivo Pasquale
Forza Italia
Per FI alla Camera il capolista e' Silvio Berlusconi, seguito da
Gianfranco Micciche', Giulio Tremonti, Giovanbattista Caligiuri, Luigi
Fedele. Al Senato capolista Lucio Stanca, seguito da Antonio Gentile
e Giancarlo Pittelli. Alla Camera: Silvio Berlusconi, Gianfranco Micciché,
Giulio Tremonti, Battista Caligiuri, Luigi Fedele, Ida D'Ippolito,
Antonino Mangialavori, Antonio Pizzini, Vittorio Lombardi, Pasqualino
Ruberto, Francesco Sarica, Maria Ruggiero, Giuseppe Lonetti, Salvatore
Peppino Buonocore, Francesco Iona, Grazia Rosa Anna Squillacioti,
Pasquale Saladino, Nicolantonio Montepaone, Gianluca Grisolia, Santo
Sestito, Bruno Ruscio, Antonio Barile. La Santelli si presenta in
Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Stanca Lucio 2 Gentile Antonio 3 Pittelli Giancarlo 4
Tesoriere Ottavio 5 Rao Gaetano 6 Misuraca Raffaele 7 Montagnese Michele
8 Biasi Rocco 9 Grandinetti Sante 10 Zumpano Giuseppe.
Italia Dei Valori
IDV, sarà capeggiata alla Camera da Antonio Di Pietro, al
secondo posto Aurelio Misiti, ex assessore regionale ai lavori pubblici
nella giunta di centro destra guida da Giuseppe Chiaravalloti. Al
Senato capolista Giuseppe Sorieo, seguito da Vincenzo Iannuzzi. Alla
Camera: Di Pietro Antonio Misiti Aurelio Salvatore Feraudo Maurizio
Critelli Francesco Antonio Bagarani Massimo Guerra Maria Concetta
Lizzano Alessio Rocca Vincenzo Barbuto Sergio Chiappetta Antonio Mannarino
Massimo Dursi Carmine Caligiuri Giampiero Rende Vincenzo Ferro Franco
Pingitore Amedeo Caligiuri Francesco Antonio Carone Mario Perri Rosetta
Bruno Vittorio Scuderi Sebastiano Ielo Salvatore
Al Senato: 1 Soriero Giuseppe Carmine 2 Iannuzzi Vincenzo 3 Calipari
Silvana Ofelia 4 Maruca Giovanni 5 Bilello Giuseppe 6 Musarella Antonino
7 Basile Carlo 8 Ludica Maria Grazia in Apicella 9 Frustagli Domenico
10 Foti Fausto
Italia Moderata
Italia Moderata ha presentato le liste in Calabria per la Camera
e il Senato. Capolista a Montecitorio era Antonio Sabella, ma la lista
è stata ricusata. Mentre per Palazzo Madama la lista e' capeggiata
da Domenico D' Amico.
Lega Nord - Movimento Per L'autonomia
Per la Lega alla Camera il capolista e' Vincenzo Cesareo, al Senato
il capolista e' Giuseppe Pezzimenti.
Margherita
Per la Margherita al Senato il capolista e' Enzo Bianco, seguito
da Franco Bruno. Poi vengono Donato Veraldi e Luigi Meduri rispettivamente,
senatore e deputato uscenti. In lista, ottavo dei dieci candidati,
anche Enzo Sculco, capogruppo del partito nel Consiglio regionale
della Calabria. Alla Camera la Margherita confluisce nella lista ''L'Ulivo''.
Al Senato: 1 Bianco Enzo 2 Bruno Franco 3 Veraldi Donato 4 Meduri
Luigi 5 Covello Franco 6 Granato Francesco 7 Cassone Rocco 8 Sculco
Vincenzo 9 Autelitano Pino 10 Terrazzo Antonio
Pensionati Uniti
E' stata presentata in Calabria alla Camera e al Senato la lista
dei Pensionati Uniti. A capeggiarla per la Camera e' Orlando Pacifici,
mentre per il Senato capolista e' Leonardo Battaglia. La lista è
stata bocciata.
Per il sud
Il movimento ''Per il Sud'' ha presentato la propria lista all' ufficio
elettorale regionale della Calabria per il Senato. Capolista e Vitaliano
Di Nardo, di Catanzaro.
Psdi
Psdi: al Senato il capolista e' Renato D'Andria, seguito da Carlo
Nicola Colella e dall' ex consigliere regionale Pino Tursi
Prato. Il Psdi non presenta una lista autonoma alla Camera.
Al Senato: 1 D’Andria Renato 2 Colella Carlo Nicola 3 Tursi
Prato Giuseppe detto Pino 4 Arcuri Guido Aurelio 5 Benincasa Giuseppe
6 Virardi Vincenzo 7 Frisenda Salvatore 8 Palma Salvatore 9 Schiavone
Cosimo 10 Orlandi Pasquale
Partito Repubblicano Italiano
Per il PRI al Senato il capolista e' Antonio Rappoccio, seguito da
Marcello Attisano. Nucara si presenta in Emilia Romagna.
Al Senato: 1 Rappoccio Antonio 2 Attisano Marcello 3 Esposito Rubens
4 Gaudio Giuseppe 5 Moschella Salvatore 6 Postorino Filippo 7 Sacco
Roberto 8 Salerno Carmela 9 Valente Angelo 10 Voci Francesco
Partito dei Comunisti Italiani
La
lista del Partito dei Comunisti Italiani alla Camera in Calabria,
presentata , e' capeggiata dal segretario del partito Oliviero Diliberto.
Seguono l' ex ministro Katia Bellillo e l' ex segretario generale
della Cgil calabrese Ferdinando Pignataro. Per quanto riguarda il
Senato in cui il Pdci si presenta insieme ai Verdi, capolista in quota
Pdci e' Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' di Reggio Calabria,
seguito dal portavoce regionale dei Verdi Leo Autelitano. Alla Camera:
Oliviero Diliberto, Katia Bellillo, Ferdinando Pignataro, Vincenzo
Infantino, Antonio Morrone, Martino Porcelli, Giancarlo Sitra, Rosario
Falbo, Melissa Garrì, Giovandomenico Gemelli; Adele Iazzolino,
Maria Antonietta Lamberti, Orazio Licandro, Sergio Malito, Luciano
Manfrinato, Giulia Menniti, Santo Monorchio, Patrizia Napoli, Pasquale
Neri, Tommasina Pepparelli, Raffaele Sette, Emad Shweiki.
Al Senato: 1 Bianchi Alessandro 2 Autelitano Leo 3 Bonofiglio Salvatore
4 Lucanto Maria Francesca 5 Mauro Domenico 6 Sirgiovanni Filippo 7
Rotella Tommaso 8 D’Alessandro Antonella 9 Zangaro Serafino
10 Zurlo Francesco
Repubblicani Europei
Luciana Sbarbati, segretaria nazionale del partito, capeggia la lista
dei Repubblicani Europei in Calabria per il Senato. Per quanto riguarda
la Camera, i candidati dei Repubblicani Europei si presenteranno in
varie circoscrizioni nella lista dell' Ulivo.
Rifondazione Comunista
Lista
Rifondazione Camera
1 Fausto Bertinotti 2 Francesco Caruso 3 Antonello Falomi 4 Scalise
Santo 5 Cirigliano Maddalena 6 Aiello Ferdinando 7 Amazoute Said 8
Broccolo Angelo 9 Capparelli Alessandro 10 Ciano Giuseppe 11 Cilento
Elio 12 Cocciolo Domenico 13 Fera Vincenzo 14 Fragascio Antonella
15 Giannini Renato 16 Gualtieri Caterina 17 La Bernarda Francesco
18 La Rosa Antonio 19 Patti Stefano 20 Romano Umberto 21 Stella Carmine
22 Talia Francesco
Lista Rifondazione Senato
1 Fosco Giannini 2 Daniele Francesco 3 Luzzi Bennardina Palmina 4
Godano 5 Mari Mario 6 Mingrone Leonardo 7 Orlando Giuseppe 8 Pettinato
Pietro 9 Rizzo Carlo 10 Schifini Tullio
Rosa nel Pugno
Lista
Rosa nel Pugno Camera
1 Boselli Enrico, 2 Bonino Emma, 3 Capezzone Daniele, 4 Villetti Roberto,
5 Mancini Giacomo, 6 Pappaterra Domenico, 7 Incarnato Luigi, 8 Matina
Giuseppe Maria, 9 Lo Duca Francesco, 10 Guerriero Giuseppe, 11 Aiello
Carmela Maria Patrizia, 12 Cherubino Cosimo, 13 Ninotti Andrea, 14
Aiello Carmelo Roberto, 15 Pansa Michele, 16 Romio Pasquale,17 Rizzuto
Edda, 18 Lopez Pietro, 19 Oreste Maria Grazia 20 Gallizzi Eugenio
21 Ruffolo Antonio
Lista Rosa nel Pugno Senato
1 Pannella Giacinto detto Marco, 2 Marini Cesare, 3 Nucera Ercole,
4 Colace Salvatore, 5 Vallone Lidio, 6 Magarò Salvatore, 7
Filice Alfonso, 8 Demartino Aldo, 9 Apa Francesco, 10 Mari Pietro
I Socialisti
Per i Socilaisti alla Camera il capolista e' Luciano Racco, seguito
da Carlo Paduano. Al Senato capolista Saverio Zavettieri, seguito
da Antonio Francesco Crino' e da Leopoldo Chieffallo.
Udc
Per l’Udc alla Camera il capolista e' Pier Ferdinando Casini,
sseguito da Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture; Giuseppe
Galati, sottosegretario alle Attivita' Produttive; Giovanni Nucera,
capogruppo nel Consiglio regionale, e dall' ex consigliere regionale
Franco Pilieci. Al Senato capolista Francesco D'Onofrio, seguito da
Gino Trematerra e Franco Pichierri. Alla Camera: Pier Ferdinando Casini,
Mario Tassone, Giuseppe Galati, Giovanni Nucera, Francesco Pilieci,
Cataldo Antonio Russo, Domenico Barbuto, Antonio Stefano Caridi, Mario
Magno, Saverio Maria Mancini, Salvatore Pacenza, Filippo Fiorillo,
Maria Candida Elia, Rocco Bruno, Raffaele De Lorenzo, Mario Mazza,
Carmine Arcuri, Francesco Toscano, Pietro Roseti, Rosario Federico,
Mariano Battaglia, Francescantonio Stillitani.
Al Senato: 1 D’Onofrio Francesco 2 Trematerra Gino 3 Pichierri
Francesco 4 Madaffari Carmela 5 Arilotta Paolo 6 Rullo Rosamaria Elena
7 Spezzano Giuseppe 8 Corigliano Bordino Vito 9 Scaramuzzino Giuseppe
10 Sdanganelli Massimo
Udeur
Per l’Udeur alla Camera il capolista e' Ennio Morrone, seguito
da Giuseppe Luppino. Al Senato capolista Clemente Mastella, seguito
da Nicodemo Filippelli e l' avv. Armando Veneto. Alla Camera: Morrone
Giuseppe, Luppino Giuseppe, Parente Claudio, Serra Giulio, Morcavallo
Oreste, Caligiuri Mario, Garofalo Luigi, Raffo Giliberto, Talarico
Marco, Vincenzo Paolo Salvatore, Paglianiti Gregorio, Sbano Lucio,
Caruso Filomena, Lascala Rocco, Antonio Giuseppe, Manglaviti Giovanni,
Perfetti Pasqualino, Notaro Domenico, Aiello Ubaldo, Aragona Antonio,
Appigliano Fausto, Le Pera Maurizio, Caruso Annarita, Tedesco Francesco
Al Senato: 1 Mario Clemente Mastella 2 Nicodemo Francesco Filippelli
3 Armando Veneto 4 Antonio Borrello 5 Bonaventura Lamacchia 6 Pasquale
Maria Tripodi 7 Domenico Tallini 8 Sergio Stancato 9 Vincenzo Benedetto
10 Michele Roperto
Ulivo
Per l'Ulivo il capolista alla Camera (l'Ulivo non presenta liste
al Senato) e' Romani Prodi, seguito da Marco Minniti (Ds), Nicodemo
Oliverio (Dl), Marilina Intrieri (Ds), Dorina Bianchi (Dl), Lillo
Zappia (Ds), Francesco Laratta (Dl), Nicola Adamo (Ds), Maria Grazia
Lagana' Fortugno (Dl), Franco Amendola (Ds). Alla Camera: Prodi Romano,
Minniti Domenico detto Marco, Oliverio Nicodemo Nazareno, Intrieri
Maria Emilia detta Marilina, Bianchi Dorina, Zappia Leone Pietro Antonio
Laratta Francesco, Adamo Nicola, Laganà Fortugno Maria Grazia
Amendola Francesco Bevacqua Antonio Midaglia Pietro Mazzotta Giuseppe
De Luca Francesco De Nisi Francesco Costantino Leone Salvatore Patrizio
Russo Giovanni Richichi Concetta Amodeo Vincenzo Pansera Francesco
Perugini Salvatore Ambrogio Michele
Verdi
Per i Verdi alla Camera il capolista e' Alfonso Pecoraro Scanio,
seguito da Stefano Boco e Marrello. Al Senato lista in comune con
il Pdci, con Alessandro Bianchi capolista, seguito da Leo Autelitano.
Alla Camera: Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Boco, Grazia Carla Francescato,
Luigi Marrello, Raffaele Suppa, Mario Marchio, Francesco Criaco, Vincenzo
Pascuzzi, Franca De Rosa Arcuri, Antonio Pappaterra, Egidio Michele
Pastore, Aurelio Morrone, Pietro Paolo Mezzotero, Francesco Borrescio,
Concetta Maria Stella Amodei, Luigi Gallo, Giovanni Spedicati, Giuseppe
Campana, Luca Belmonte, Mirella Federico, Luigi Inturri, Salvatore
Albanese.
Curiosità
Berlusconi primo in tutte le circoscrizioni della Camera con Tremonti
che lo segue in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Quasi
tutti i ministri teste di serie in Senato, Governatori in campo, diritto
di tribuna per i piccoli (ma non mancano gli scontenti), new entry,
nomi dello sport e della cultura, ma anche avvenenti soubrette. Forza
Italia chiude in extremis le liste per le prossime elezioni politiche
al termine di una settimana fatta di vertici notturni e polemiche
su 'catapultati' e fedelissimi'. A conti fatti sono poche, ma non
mancano, le sorprese rispetto alle anticipazioni emerse in questi
giorni di trattative. Come non mancano i delusi, i sacrificati e le
grandi esclusioni. Come quella dell'avvocato Carlo Taormina, che,
a sorpresa, non sarà ricandidato. I MINISTRI - Big in pole
e candidature multiple: sono queste le parole d'ordine con cui sono
state decise le liste per Palazzo Madama. Il ministro dell'Interno
Beppe Pisanu è il numero uno in Sardegna, Lazio, Campania e
Puglia. Il presidente del Senato Marcello Pera guida invece la compagine
azzurra in Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Il ministro Lucio
Stanca è invece numero uno in Umbria e numero 3 in Piemonte.
Piero Lunardi segue invece Pera in Emilia Romagna. Passa invece da
Palazzo Madama a Montecitorio Enrico La Loggia (numero 2 in Trentino
e in Molise). Resta alla Camera Claudio Scajola che viene subito dopo
il premier nelle liste della sua Liguria ma anche in Puglia. Il ministro
dell'Economia Giulio Tremonti, inoltre, sarà candidato anche
in Calabria (terzo dopo Berlusconi e Miccichè).
I GOVERNATORI
Scendono in campo per Palazzo Madama a guidare le liste delle loro
regioni i presidenti di Lombardia, Veneto e Molise: Roberto Formigoni,
Giancarlo Galan e Michele Iorio. Della pattuglia dei fedelissimi del
numero uno del Pirellone, alla fine, in posizione sicura c'è
solo Maurizio Bernardo (al terzo posto in Lombardia 3).
I 'PICCOLI'.
E' stata una delle voci più difficili da far quadrare. Alla
fine si dichiara soddisfatta la lista composta dal Nuovo Psi e dalla
Dc. In posizione sicura c'è Gianfranco Rotondi (quarto in lista
al Senato per la Lombardia) ma anche Mario Cutrufo, terzo in Puglia
sempre per Palazzo Madama. Elezioni sicura anche per Chiara Moroni,
quarta in Lombardia 3. Sempre in Lombardia, ma nella circoscrizione
numero 1, c'è anche Stefania Craxi (al quinto posto). Della
sua formazione, la 'Giovane Italia, è collocato in posizione
considerata sicura anche Sergio Pizzolante (nono in Emilia Romagna
alla Camera). Un certo malumore emerge invece nel Partito Repubblicano
Italiano che ha ottenuto l'elezione sicura per il segretario Francesco
Nucara (quarto alla Camera in Emilia Romagna) e Giorgio La Malfa,
secondo dopo il premier nelle Marche. Ma l'attuale senatore Antonio
Del Pennino è soltanto numero 15 nelle liste lombarde per il
Senato.
ESCLUSI O IN BILICO
Tra i grandi esclusi c'è l'avvocato Carlo Taormina. E' stato
lui stesso ad annunciarlo con una nota in cui parla di "scelte
di cattivo gusto" ma fa sapere che non lascerà Forza Italia.
A rischio elezione anche l'attuale sottosegretario all'Interno Michele
Saponara, soltanto diciassettesimo alla Camera nella circoscrizione
Lombardia 1. Devono accontentarsi anche i 'salmoni' dei Riformatori
Liberali: resta fuori Marco Taradash. E se Benedetto Della Vedova
ottiene il posto numero 5 nella circoscrizione della Camera Piemonte
1, più a rischio è la collocazione di Giuseppe Claderisi,
undicesimo in Emilia Romagna.
LE NEW ENTRY: SPORTIVI, INTELLETTUALI, EX MOGLI, SOUBRETTE
Dalle piste di sci a Montecitorio arriva Manuela Di Centa numero due
dopo Berlusconi in Friuli. Tra le novità anche la candidatura
sicura di Mara Carfagna: la bella soubrette televisiva occupa infatti
il quarto posto nella circoscrizione della Camera Campania 2. Al tredicesimo
posto, subito dopo l'avvocato Pecorella, in Lombardia 1 c'è
anche Mariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi. In 'quota
Palazzo Chigi', la candidatura al quinto posto alla Camera nella circoscrizione
Veneto 2 di Valentino Valentini, capo dello staff del presidente del
Consiglio. E se la giornalista Fiamma Nirenstein ha declinato l'invito
a candidarsi tra le liste di Forza Italia, al Senato in Toscana compare
invece il consigliere politico di Marcello Pera, Gaetano Quagliariello
(al terzo posto).
Precedenti
5
mar 06 Elezioni: Presentata la lista Codacons. Si consuma lo
strappo dei dissidenti con la Margherita. Loiero
soddisfatto “Una lista che rafforza Prodi”. Reazioni.
Mancini (RNP) “Siamo la forza dell’innovazione
schierati contro la destra”. Nucera (Udc)
“Che ci facevano i DG alle riunioni di Loiero?”.
Chiuse le liste si parte per le elezioni. Le candidature.
4
mar 06 Elezioni: Gli scontenti DL si ritrovano in 500 e scelgono
la lista Codacons con Pirillo capolista alla Camera e Fuda al Senato.
Aderiscono il consigleire Amato (DL) e l'ex Sindaco Catizone. Nasce
il movimento "Verso il Partito Democartico". Cossiga:
“Io sono con Loiero". Dichiarazioni
di Perrelli, Bruno, Meduri, Veraldi, Franceschini. Tremonti
numero due nella lista del Cavaliere. Cherubino alla Camera
con la Rosa nel pugno, Guerriero "La novità siamo noi".
3
mar 06 Elezioni: La lista del Presidente dovrebbe
essere cosa fatta. Loiero “Io non abbandono
gli amici”. Bianco "Spero non ci sia rottura".
Lusetti "Lista civica è grave".
Bruno "senso di responsabilità". Fassino
a Lamezia afferma: “Liste forti e rappresentative”.
Adamo lascia la segreteria a Guccione e il quarto posto alla Intrieri
“Candidatura di servizio. Sono stati anni intensi”. Mancini
(RNP) “Siamo l’unica novità”. Berlusconi
chiama in campo per il Senato, Formigoni, Iorio e Galan. Callipo
(Confindustria) “Basta polemiche, puntare sui fatti”.
Parte la campagna elettorale dei Verdi.
2
mar 06 Elezioni: Liste autonome, duro scambio
di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario
di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento.
Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia.
Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza.
AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti.
Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono
le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti
a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi
di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta
l'Unione.
Informazioni sulle elezioni
Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In
Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato
E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella
prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari.
La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne
avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati.
Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione
elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618
CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12
SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309
Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e
la par condicio
Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali
per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio:
il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel
corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte
le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera'
oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu
ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche
e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'',
ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere
in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano
altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici
che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''.
Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101
episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'',
aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita'
politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che
la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche
difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'',
ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione.
Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica
e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile
dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che
sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato
voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con
riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi
i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392
femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati
sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando
un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista
da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per
l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno
nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni,
vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni.
Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra'
insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria.
La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a
34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non
esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale'
e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali
per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al
voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa
alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi
temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita
dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita'
di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale
dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli
scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare
questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta,
che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento
a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati
eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni,
del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori
che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi'
24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono
partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno
il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro
lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o
gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano
presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera,
presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e
presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei
candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari
modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto
Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente
di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari
a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali),
all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare
per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori
Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
Le tappe del procedimento preparatorio al voto
Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi
mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto
ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che
e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale
preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello
della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati
che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera
o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno
con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito
del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare
una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al
deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano
a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano
nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza
politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di
ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione
elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna
lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore
a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione.
La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della
Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale
per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del
35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del
Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del
voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha
a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute
le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione
sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone
di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo
contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista
l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica
fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile)
e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di
scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono
essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14
del giorno successivo.
Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario
fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo
Capo dello Stato.
Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato
il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri
ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi
elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria.
La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi
il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura)
e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura
e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo
nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato
nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche,
quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio
e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative
(per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali
in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione.
Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente
della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha
spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la
redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di
rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende
necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri.
In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio,
le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio
per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni
e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio
(dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali
in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro
il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova
legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento,
premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la
campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre
il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda
e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal
Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara'
chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato
di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate
la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro
15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati
i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica
per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi.
Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni
e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il
voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio
viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative,
che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino,
Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento
delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione
Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera.
Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche
di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale,
che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare
la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale.
E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30
giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.