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Ambiente ed Energia dal 3/10/05 al 31/1/06
Tre aree del Comune di Cassano saranno bonificati dall’asessorato regionale all’Ambiente 31/01 Tre siti dislocati nel territorio del comune di Cassano saranno
interessati a interventi di bonifica e di ripristino dei luoghi da
parte dell'assessorato regionale all'Ambiente. Si tratta del sito
''Giostratico'', del sito ''Cappella del Monte'' e del sito ''Strada
provinciale Cassano-Castrovillari''. I futuri interventi riguarderanno
un'indagine preliminare per l'identificazione delle tipologie dei
rifiuti presenti e degli agenti inquinanti, l'elaborazione di un progetto
preliminare di bonifica e di un progetto definitivo con l'indicazione
dettagliata dei lavori e la messa in sicurezza degli stessi siti con
l'impiego di strumenti di controllo. Le tre aree interessate alla
bonifica hanno un'estensione di circa 30 mila metri quadrati sulla
quale sono stati depositati circa 160 mila metri cubi di rifiuti di
vario genere. ''Finalmente- ha detto Mimmo Concistre', portavoce dei
Verdi - si mette mano realmente al risanamento con interventi di bonifica
e ripristino dei luoghi che rappresentano l'avvio di un cambiamento
di rotta nella gestione del territorio e nella salvaguardia ambientale''. La Regione approva il piano per l’energia eolica 30/01 Da oggi la Calabria ha il Piano regionale per l’energia
eolica. Il documento, approvato dalla Giunta all’unanimità
nella seduta odierna, contiene le indicazioni programmatiche attraverso
le quali giungere a individuare i siti idonei sui quali impiantare
i parchi eolici in grado, nel contempo, di soddisfare le esigenze
di approvvigionamento energetico e di rispettare le prerogative ambientali.
Il documento, partendo dalle caratteristiche orografiche della Calabria
e dalla presenza sul territorio di aree ad elevato pregio paesaggistico
e di zone a riserva, punta, in un approccio integrato che coglie anche
le opportunità produttive dell’impiego di tutte le fonti
di energia rinnovabili, a minimizzare l’impatto visivo dei parchi
eolici. “La Calabria - ha commentato l’assessore Tommasi,
soddisfatto per il risultato raggiunto - si dota finalmente di regole
certe per la produzione di energia alternativa. Lo strumento approvato
oggi ci consente di coniugare ambiente e sviluppo in modo armonico
e produttivo. Saremo d’ora in poi in grado di programmare la
tutela del territorio e la produzione di energia, evitando la caotica
confusione che si è verificata in questo importante settore,
negli anni passati”. “Dare attuazione al Piano energetico
di concerto con l’assessorato competente - ha detto inoltre
l’assessore alle Politiche dell’Ambiente - è il
segnale che nella nostra regione è possibile affrontare le
emergenze programmando lo sviluppo”. Il piano approvato dalla
Giunta, che ha un approccio sistemico ed integrato che valuta le opzioni
produttive valorizzando le diverse potenzialità presenti sul
territorio, è vincolante ai fini dell’autorizzazione
alla installazione e all’esercizio dei parchi eolici: resta
fermo l’obbligo di ripristino dei luoghi al termine del ciclo
produttivo energetico. Soddisfatto anche l’assessore alle Politiche
energetiche, Nicola Adamo che ha sottolineato come “il provvedimento
consenta di rispondere alla domanda di energia in un momento particolare
per il nostro paese, salvaguardare il territorio e accrescere il Pil,
in una regione che necessita repentinamente di invertire la tendenza
economica”. La A3 un immondezzaio a cielo aperto 28/01
Percorrendo l'autostrada SA-RC non si può non restare colpiti
dallo stato di degrado ambientale in cui versa lungo il percorso da
Castrovillari a Scilla, tragitto che Fare Verde ha fatto in entrambi
i sensi di marcia”. E' quanto sostiene in una nota il presidente
provinciale dell'Associazione Fare Verde di Cosenza, Francesco Pacienza,
documentando il suo dire con la foto che pubblichiamo. “Le aree
di sosta piene –aggiunge- di ogni sorta di rifiuti, sicuramente
abbandonati da qualche automobilista incivile, accumulati in maniera
vergognosa a causa della incuria nella manutenzione e pulizia da parte
dell’Ente gestore dell'autostrada: ANAS. In molti tratti, la
presenza di questi rifiuti, costituiscono un grave e potenziale pericolo
per la circolazione stessa in quanto, sovente, capita che vengano
sospinti sulla sede stradale a causa di forte vento o nel caso di
forti piogge. Eppure, nella Carta dei Servizi dell’Anas, al
punto 7 si legge che tra gli scopi istituzionali dell’Ente vi
è anche la “...conservazione e miglioramento dei beni
mobili ed immobili destinati al servizio delle strade e delle autostrade
statali”. Orbene, sembrerebbe che tale enunciazione di principi
non trovi alcun riscontro nella quotidianità. Come possiamo
sperare di attrarre turismo se le nostre principali vie di comunicazione,
oltre ad essere in condizioni pietose per i lavori di riammodernamento,
sono sempre più simili ad immondezzai? Il 4 febbraio a Parenti convegno sullo “Sviluppo sostenibile” 26/01 Si terrà il 4 febbraio alle ore 11 presso la Biblioteca
Comunale "Bruni" di Parenti un Convegno Provinciale di Educazione
Ambientale su "Sviluppo Sostenibile.Riflessioni a confronto."
Organizzato da: Comune di Parenti, Provincia di Cosenza Assessorato
all'Ambiente, Scuola Ambientale di Gerace, Convegno Provinciale di
Educazione Ambientale Parenti (CS). Da marzo l’ecomonitoraggio per il Ponte sullo Stretto 25/01 Via al piano di monitoraggio ambientale, territoriale e sociale
per il Ponte sullo Stretto di Messina. L'inizio e' stato fissato a
marzo 2006 e riguardera' un'area molto piu' vasta rispetto al territorio
che ricade sotto la responsabilita' del soggetto aggiudicatario dell'opera.
La fine e' prevista 12 mesi dopo il termine della realizzazione dell'opera
stessa. Due gli studi ad hoc che accompagnano il monitoraggio, uno
sui cetacei (partito lo scorso giugno) e uno sull'avifauna (iniziato
lo scorso agosto). Lo ha reso noto il ministro per i rapporti con
il Parlamento, Carlo Giovanardi, rispondendo al Question Time in merito
a un'interrogazione del deputato di An, Nino Strano, e altri. In particolare
''le attivita' di monitoraggio riguarderanno tutte le componenti ambientali-territoriali
e sociali cosi' come specificato nelle linee guida della Commissione
di Valutazione di impatto ambientale'', ha detto Giovanardi spiegando
che l' attivita' relativa alle componenti ambientali ''riguarderanno
l' atmosfera, l'ambiente idrico, le acque superficiali e sotterranee,
l'ambiente marino, il suolo e il sottosuolo, flora, fauna, ecosistemi,
rumore, vibrazioni''. ''Entrambi i monitoraggi - ha detto ancora Giovanardi
- si esplicheranno in tre distinti momenti temporali: ante operam
(12 mesi), in opera, post-operam (12 mesi dopo la fine dei lavori).
L'inizio dell'ante-operam e' previsto per il prossimo marzo 2006.
La societa' stretto di Messina, inoltre, ha attivato due distinti
incarichi: si tratta di studi di approfondimento su eventuali interferenze
del Ponte con i flussi migratori dei cetacei e dei volatili. Lo studio
dei cetacei e' stato attivato nel giugno 2005 mentre quello sull'avifauna
e' dell'agosto del 2005''. ''Le risultanze del monitoraggio ante-operam
e degli studi di approfondimento di settore - ha affermato Giovanardi
- dovranno contribuire alla verifica dell'eventuale significativita'
dell' impatto potenziale della struttura del Ponte al fine di individuare
una possibile ulteriore misura di mitigazione rispetto a quelle del
progetto preliminare e del relativo studio di impatto ambientale''.
''Inoltre - ha proseguito - le risultanze di tutte le attivita' sopra
descritte consentiranno non solo la messa a punto del progetto di
mitigazione ambientale ma anche l'elaborazione di un monitoraggio
ambientale, territoriale e sociale unitario che, allegato al progetto
definitivo, sara' sottoposto all'approvazione del Cipe per permettere
che questa grandissima opera che colleghera' la Sicilia al continente
possa avvenire nel massimo del rispetto ambientale''. No delle regioni all’uso dell’olio combustibile nelle centrali elettriche 24/01 ''Siamo fortemente preoccupati per i contenuti del decreto
annunciato nel Consiglio dei ministri di questa sera che prevedrebbe
l'uso di olio combustibile al posto del gas nelle centrali elettriche''.
E' netta la presa di posizione degli assessori regionali all'Ambiente
che oggi, sotto la guida del coordinatore, l'assessore della Regione
Calabria, Diego Tommasi, si sono riuniti a Roma per discutere del
problema dell'emergenza gas. ''La situazione dell'Italia e' gia' molto
grave - ha detto Tommasi - sotto il profilo ambientale e non e' possibile
utilizzare le emergenze per inserire o reintrodurre questo tipo di
combustibili invece di programmare una seria politica energetica che
in questi ultimi anni e' mancata''. La posizione degli assessori verra'
portata all'attenzione della Conferenza dei presidenti delle Regioni
prevista per giovedi' prossimo. In quella sede verra' anche chiesta
l'istituzione di una Commissione congiunta Ambiente-Energia. Gli assessori
- hanno spiegato oggi anche Marino Artusa, assessore all'Ambiente
della Regione Toscana, e Lino Zanichelli, assessore all'Ambiente della
Regione Emilia - ritengono indispensabile puntare sul risparmio energetico
e sulle energie alternative, oltre che su una maggiore efficienza
dei sistemi. I tre assessori regionali - Tommasi, Artusa e Zanichelli
- al termine dell'incontro con gli altri assessori regionali, avvenuto
nella sede romana della Regione Calabria, hanno spiegato che al centro
delle politiche andrebbe posta soprattutto una politica di risparmio,
da attuare anche con incentivi per chi risparmia consumo di energia.
''I cittadini - ha detto Lino Zanichelli, assessore nella Regione
Emilia-Romagna - possono ridurre il consumo energetico con interventi
anche ordinari, da attuare nella vita quotidiana. Siamo convinti che
con qualche incentivo fiscale, il risparmio arrivera'. Bisogna lavorare
sulla domanda, mentre finora si e' lavorato molto sulla produzione.
In Emilia un terzo delle imprese del territorio scelgono politiche
di risparmio energetico''. Altro capitolo al centro dell'interesse
delle Regioni e' la produzione di biomasse provenienti dal mondo agricolo.
''Anche in questo campo - hanno detto gli assessori - poco o nulla
e' stato fatto''. Perplessi sono apparsi gli assessori sul nucleare.
''Oggi non ci sono le condizioni - ha detto Tommasi - sia per lo smaltimento
che in termini di sicurezza. Il nostro Paese, piuttosto ha possibilita'
grandi nel settore dell'energia alternativa: lunedi' portero' all'esame
della giunta della Regione Calabria un piano per l'ubicazione delle
centrali eoliche, una sorta di piano regolatore''. E in Toscana, secondo
quanto si e' appreso dall'assessore Marino Artusa, il 50% della produzione
avverra' da fonti rinnovabili entro il 2012. Parte il piano di bonifica regionale. Tommasi: “Nuova era per la tutela del territorio” 23/01 Si dà finalmente attuazione al Piano di bonifica regionale:
sono 33 i siti inquinati interessati. Prende, così, il via
il piano di bonifica dei siti ritenuti ad alto rischio inquinamento:
piano di caratterizzazione, progettazione e bonifica per un ammontare
complessivo di circa 54 milioni di euro da realizzare nelle cinque
province calabresi. L’elenco degli interventi, individuati nel
Piano regionale rifiuti, scaturisce dalla graduatoria di pericolosità
individuata dalla Commissione europea su circa 700 siti inquinati
esistenti in Calabria. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore
Diego Tommasi che ha sottolineato “l’importanza di questo
intervento, giunto – ha detto l’assessore alle Politiche
dell’Ambiente – dopo dieci anni dall’individuazione,
da parte della Comunità europea, dei siti ad alto rischio”.
“E’ un intervento – ha spiegato Tommasi –di
bonifica e ripristino dei luoghi indispensabile: stiamo avviando a
soluzione il grave problema dei rifiuti interrati e della bonifica
delle discariche dimesse”. “Con l’avvio della procedura
odierna – ha commentato l’assessore regionale –
inizia una nuova era nella tutela del territorio. I ritardi accumulati
anche in questo settore sono enormi: la volontà dell’assessorato
e della Giunta Loiero è quello di programmare, con i Fondi
europei 2007/2013, il ripristino ambientale di tutti i 700 siti a
rischio”. Fare Verde “Preoccupazioni per le altre navi trovate dopo la Motonave Rosso” 23/01 “In merito alle risultanze emerse dall’indagine
condotta dal dott. Francesco Greco, sostituto procuratore di Paola
(CS), denominata Nettuno suscita notevole preoccupazione la notizia
circa la presenza, nei fondali della costa tirrenica cosentina, di
navi affondate al cui interno sarebbero presenti contenitori con sostanze
radioattive e tossico-nocive”. E’ quanto afferma in una
nota il presidente provinciale di Fare Verde di Cosenza, Francesco
Pacienza. “Ci chiediamo –aggiunge - come mai, al momento,
nessun organo istituzionale si sia adoperato per effettuare quei riscontri
scientifici, attraverso le analisi delle acque e dei pesci, per determinare
il grado di pericolosità per la salute dei cittadini residenti
lungo i tratti di costa in cui si troverebbero queste navi? Sarebbe
opportuno non sottovalutare la gravità della situazione, come
ha fatto qualcuno nei giorni scorsi attraverso gli organi di stampa,
ma piuttosto mettere in atto tutte le misure di indagine conoscitiva
che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione. Il 27 a Castrovillari la presentazione della relazione sul Mercure 20/01 Saranno il prof. Paolo Rabitti e il dott. Felice Casson a presentare,
venerdi' prossimo 27 gennaio, a Castrovillari, la relazione sulla
Centrale del Mercure commissionata dai sindaci dei Comuni di Viggianello,
Rotonda, Mormanno, S. Severino Lucano, Chiaromonte e dall' Ente Parco
del Pollino. L' iniziativa e' promossa dalle Associazioni Ambientaliste
''Il riccio'' di Castrovillari e il ''Co.S.A. Pollino''. ''La conversione
a biomasse della Centrale elettrica, inattiva da anni, - e' detto
in un comunicato delle associazioni ambientaliste - ha infatti suscitato
perplessita' e allarme nelle popolazioni della Valle del Mercure,
oltre ad aver determinato numerosi provvedimenti da parte della Procura
di Castrovillari, per gravi ipotesi di reato che arrivano fino al
disastro ambientale. Rischi per la salute, impatto fortemente negativo
su una zona protetta, compresa nel Parco Nazionale del Pollino, e
danno allo sviluppo economico ed occupazionale dell' area, certamente
non vocata alla produzione energetica 'da esportazione', le obiezioni
da piu' parti sollevate. Ma anche gravissimi dubbi riguardanti gli
aspetti tecnici, giuridici e amministrativi dell' iter autorizzativo''.
''E, in aggiunta a tutto questo, - prosegue il comunicato - il timore
che la Centrale del Mercure, stante l' impossibilita', come sostenuto
da molti, di reperire in loco il legname necessario al suo funzionamento,
possa essere utilizzata per bruciare spazzatura (CDR- Combustibile
Da Rifiuti), con disagi e rischi ulteriori. Certamente, l' apporto
scientifico di Tecnici di cosi' elevata e indiscussa competenza, quali
Rabitti e Casson, contribuira', e non poco, a far chiarezza sulla
vicenda''. Il Consiglio della Provincia di Cosenza approva l’odg sull’elettrodotto 20/01 Il Consiglio Provinciale, nella giornata di ieri, ha affrontato
anche la discussione sull'elettrodotto Feroleto-Laino-Rizziconi, proposta
all'attenzione dell'assemblea da un ordine del giorno presentato dal
Consigliere provinciale di Fi., Gianfranco Ponzio e sottoscritto da
altri consiglieri. Tommasi: “Dal Governo una riforma controversa” 19/01 “Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma
più controversa che sia mai stata varata in materia ambientale”.
Lo ha detto l’assessore Diego Tommasi che è anche coordinatore
di settore per le Regioni. Ed ha aggiunto: “Ci vuole un bel
coraggio a dire, come fa il Ministro Altero Matteoli, che 318 articoli
e 420 pagine di allegati rappresentano ‘un quadro normativo
chiaro, semplice e facilmente applicabile’. In realtà
darà lavoro agli studi legali, perché noi ricorreremo
alla Corte Costituzionale per le molte illegittimità della
norma”. Calabria ricommissariata di nuovo dal Consiglio dei Ministri su depurazione e rifiuti 18/01 “Il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di dover commissariare
nuovamente il ciclo della depurazione nella nostra regione”.
E' quanto sostiene in una nota l'assessore all'ambiente della Regione
Calabria, Diego Tommasi. “La passata stagione estiva –aggiunge
Tommasi- ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità le
deficienze del sistema depurativo dovute, in parte, alle insufficienze
strutturali ma soprattutto alle carenze della gestione affidata agli
ATO che, in alcune Province, hanno fatto emergere grandi lacune organizzative
dovute anche alla contingenza determinata dal passaggio di competenze. Chiarire la vicenda dei rifiuti tossici della Motonave Rosso 18/01 ''E' giunta l'ora di fare chiarezza sulla questione dei rifiuti
tossici, soprattutto alla luce delle nuove indagini portate avanti
dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Paola Francesco Greco''.
E' quanto sostiene in una nota il Responsabile del Nucleo di Vigilanza
Ambientale dell'Associazione Verdi Ambiente e Societa' della Calabria,
Emilio Quintieri. ''Il lavoro svolto dalla magistratura paolana -
ha aggiunto - e' stato molto proficuo. Sollecitiamo il Gruppo Parlamentare
dei Verdi a far approdare per l'ennesima volta, questa brutta vicenda,
sulle scrivanie dei Ministri competenti. Infatti gia' nello scorso
mese di giugno gli onorevoli Mauro Bulgarelli e Marco Lion, Deputati
dei Verdi, su nostra sollecitazione, presentarono un'interrogazione
parlamentare a risposta scritta rivolta a ben quattro Ministri ovvero
al Ministro dell'Ambiente, della Salute, dell'Interno e degli Affari
Esteri, proprio dopo le inquietanti rivelazioni di un ex Boss della
Ndrangheta contenute in un memoriale consegnato alla Direzione Nazionale
Antimafia sulle criminali convergenze tra malavita internazionale,
personaggi di spicco della politica e uomini dello Stato Italiano,
per lo smaltimento di scorie radioattive e altri rifiuti tossici''.
''Un'enorme business - ha proseguito Quintieri - che ha portato all'esportazione
di questi pericolosissimi rifiuti in Somalia ed all'affondamento di
navi cariche di scorie ed altre sostanze nocive al largo delle nostre
coste. La risposta all'atto di sindacato ispettivo giunse poco tempo
dopo, nel mese di luglio, da parte del Ministro dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio Altero Matteoli ma, come al solito, non fu molto
esauriente. Difatti il Ministro Matteoli, si limito' ad esporre i
fatti significando agli interroganti che, qualora i risultati delle
indagini in corso dovessero confermare quanto dichiarato dal collaboratore
di giustizia, il suo dicastero porra' in essere tutte le azioni per
la salvaguardia della salute e del territorio, senza tralasciare l'avvio
della procedura per la promozione dell'azione di risarcimento del
danno ambientale ai sensi delle vigenti disposizioni di Legge''. ''Oggi
riproponiamo - ha concluso - con forza soprattutto dopo il ritrovamento
di queste navi affondate che il Governo intervenga urgentemente con
qualsiasi mezzo per monitorare tutti i siti terrestri e subacquei
ove possano essere 'ospitati' materiali tossici e radioattivi al fine
di bonificare per quanto possibile l'ambiente e di prevenire ulteriori
danni alla salute dei cittadini''. Due relitti inquinanti nel Tirreno, interrogazione di Bulgarelli (Verdi) al Governo 18/01 Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi, ha presentato un' interrogazione
ai ministri dell' Ambiente e della Salute facendo riferimento ''al
ritrovamento di due nuovi relitti di navi, al largo della costa della
Calabria, tra Cetraro e Belvedere Marittimo, che avrebbero trasportato
rifiuti radioattivi''. Il parlamentare dei Verdi fa riferimento, in
particolare, alle risultanze dell' inchiesta condotta dalla Procura
della Repubblica di Paola e ad un' altra interrogazione presentata
alcuni mesi fa sul ritrovamento, nello stesso tratto di mare, del
relitto di un' altra imbarcazione, la motonave Rosso, Jolly Rosso.
''Interrogazione alla quale - sostiene Bulgarelli - il Ministro dell'
Ambiente ha fornito una risposta disimpegnata e poco rassicurante,
parlando facendo emergere una certa latitanza del Governo su questa
delicata questione. Tutto cio' - sostiene ancora Bulgarelli - dimostra
ancora una volta l'urgenza di un intervento piu' deciso da parte del
Governo su una storia ormai vecchia di decenni'. La Procura di Paola,
allo stato attuale, non ha potuto verificare la presenza di liquido
tossico, ma hanno comunque rilevato una chiazza scura, intorno ai
due relitti, di circa 300 metri di ampiezza''. Il deputato chiede
anche ''se la Marina militare abbia mezzi sufficienti e adeguati per
affrontare indagini di questo tipo senza esporre i sommozzatori e
come si giustifichi la grande lentezza con la quale hanno luogo questi
ritrovamenti di pericolosissime navi pattumiera e non si reputi necessario
un piu' deciso impegno del governo in questo senso''. Nell' interrogazione,
infine, si chiede ''quali iniziative s'intende urgentemente prendere
per assicurare la sicurezza dei cittadini e per tutelare l'ambiente
marittimo cosentino'' Marrello: “Sulla questione elettrodotto dalla Provincia solo atti dovuti” 17/01 La Provincia di Cosenza, in merito alla questione dellelettrodotto
Feroleto-Laino-Rizziconi, ha solo ed esclusivamente dato, a suo tempo,
delle autorizzazioni che risultano essere solo atti dovuti, unitamente
al Genio Civile. La Provincia ha, in varie occasioni, più volte
e ripetutamente affermato che la complessa materia degli elettrodotti
per potenze superiori a 150 kv. (kilovolt) è di competenza
della Regione e che, come più volte ho avuto modo di dichiarare
e rilevare, abbiamo potuto verificare che, in fase di definizione
dei tracciati, vi è stata una colpevolissima assenza di Enti
ed Istituzioni nelle apposite Conferenze di Sevizio. Indagini navi dei veleni: Trovata un'altra imbarcazione affondata a largo di Cetraro Ass. Tommasi: “Istituita una task forse per individuare le criticità delle reti elettriche” 16/01 “E’ stata istituita una task force che avrà il compito di individuare le criticità esistenti sul territorio e elaborare possibili soluzioni, per la realizzazione di reti di trasmissione elettrica in sicurezza e nel rispetto della salute dei cittadini e della salvaguardia ambientale. Di questo risultato ne abbiamo dato, come è nostra abitudine, prontamente notizia, dimostrando la volontà forte di intraprendere un’azione politico-amministrativa che si giudica più che dalle dichiarazioni, dai fatti e dal prosieguo del lavoro”. E’ quanto ha dichiarato l’Assessore Tommasi in risposta alle dichiarazioni espresse sulla stampa dal Comitato “Insieme per la salute”. “Il dubbio – ha detto Tommasi – è che su questa vicenda in molti tentino di fare strumentalizzazioni e soprattutto tentino di confondere posizioni e responsabilità. Adesso più che mai, riteniamo sia indispensabile, invece, guardare con la mente sgombra da preconcetti, alle possibili soluzioni praticabili e non cedere a facili semplificazioni. I problemi di alcune criticità sono state analizzate su macrodestrittori: sarà cura dei tecnici valutare e fare proposte operative. La Regione – ha ricordato inoltre Tommasi – ha avuto solo il merito di riaprire un tavolo di confronto che poteva anche definirsi chiuso”. Arpacal: “Nuove iscrizioni al sistema comunitario Emas” 16/01 ''La Calabria, con cinque nuove registrazioni nel 2005, lascia
le ultime posizioni nella graduatoria nazionale delle registrazioni
Emas, il sistema comunitario di ecogestione ed audit''. E' quanto
riferisce in una nota l' Arpacal, l' Agenzia regionale per la protezione
dell' ambiente della Calabria. ''Il 2005 - prosegue la nota - e' stato
un anno boom di registrazioni Emas in Calabria e di grandi risultati
per il sistema di gestione ambientale che introduce la tematica ambientale
nelle organizzazioni pubbliche e private. Quello appena concluso,
infatti, rappresenta un anno molto proficuo per le registrazioni Emas
in Calabria. Rispetto alle annualita' precedenti, il 2005 ha segnato
la registrazione di cinque nuove imprese calabresi al sistema comunitario
di ecogestione ed audit, mentre un' impresa operante sul territorio
regionale, gia' registrata dal 2002, ha ottenuto la conferma del prestigioso
marchio di qualita'. Nella graduatoria nazionale, rapportando le registrazioni
Emas con il totale delle organizzazioni pubbliche e private presenti
sul territorio regionale e con la popolazione residente (fonte Istat
e Apat), la Calabria ha superato regioni come Lazio, Sicilia e Campania,
mentre e' in sostanziale parita' con la Puglia. A promuovere la diffusione
della 'Cultura della Qualita'' nelle imprese pubbliche e private calabresi
e' l' Arpacal che, per incentivare ulteriormente le registrazioni
Emas in Calabria, sta predisponendo un piano operativo che coinvolga
i soggetti istituzionali che aderiscono alla rete regionale per la
promozione degli strumenti volontari di ecogestione. L' Arpacal, infatti,
e' nodo regionale di una piu' ampia rete nazionale, costituita appunto
con il compito di promuovere capillarmente sul territorio la cultura
dei Sistemi di gestione ambientale, diffonderne le logiche e le procedure
e stimolare lo studio e l' impiego nei vari settori produttivi delle
migliori innovazioni tecnologiche in campo ambientale''. ''Gli strumenti
di ecogestione, detti volontari perche' basati esclusivamente su una
adesione consapevole e non obbligatoria - conclude la nota - servono
a portare all' interno delle imprese pubbliche e private la tematica
ambientale, considerata come una parte integrante della fase produttiva,
incoraggiando comportamenti volti alla prevenzione e anticipazione
dei problemi, nonche' alla partecipazione di tutti i soggetti che
con diversi ruoli intervengono nei processi produttivi''. Economia: Nell’ambiente lo sviluppo possibile delle imprese della Calabria Raccolta differenziata, primi bilanci della Valle Crati sull’anno appena trascorso 13/01 “Il mese di dicembre dell’anno che si è
appena concluso, evidenzia la capacità, del servizio porta
a porta, di intercettare tutte le frazioni dei rifiuti differenziati
provenienti dalle utenze domestiche nel territorio”. E’
quanto afferma in una nota il Consorzio Valle Crati. “Se i cassonetti
stradali (pur sempre utili), raccolgono solo i rifiuti dei cittadini
più sensibili alle tematiche ambientali e si assestano su percentuali
massime pari al 28,1% San Benedetto Ullano, nei Comuni dove e attivo
da più di 4 mesi il servizio porta a porta le percentuali superano
il 30%. Ass. Tommasi: “Il Presidente Casini sia imparziale sul decreto Matteoli” 11/01 “Il presidente della Camera dei Deputati, Pierferdinando
Casini, deve restare imparziale sulla vicenda del decreto legislativo
di riordino delle norme in materia ambientale proposto dal ministro
Altero Matteoli”. La sollecitazione a non forzare l’iter
procedurale del provvedimento, in esame presso l’VIII Commissione
della Camera, arriva dal coordinatore degli assessori regionali all’ambiente,
il calabrese Diego Tommasi. “Sciogliere la riserva da parte
del presidente Casini, per l’espressione anticipata del parere
parlamentare - ha aggiunto Tommasi - senza aver prima ottenuto il
pronunciamento delle Regioni, rappresenta, dal punto di vista istituzionale,
un ulteriore elemento di preoccupazione che conferma la lesione del
principio costituzionale della leale collaborazione tra lo Stato e
le Regioni”. Fare Verde: “Bonificare la discarica sulla diga dell’Esaro” 11/01 L’associazione ambientale Fare Verde ha presentato opposizione
alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Cosenza
in merito alla denuncia di una discarica che insiste da molti anni
sulla sommità della diga dell’Esaro”. Ne da informazione
il presidente provinciale dell’associazione Francesco Pacienza.
“Contestualmente prosegue la nota- Fare Verde, ha avanzato la
richiesta di immediata bonifica del sito così come previsto
dall’articolo 17 comma 11bis del Decreto Ronchi che espressamente
statuisce “Nel caso in cui il sito inquinato sia soggetto a
sequestro, l’autorità giudiziaria che lo ha disposto
autorizza l’accesso al sito per l’esecuzione degli interventi
di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree,
anche al fine di impedire l’ulteriore propagazione degli inquinanti
ed il conseguente peggioramento della situazione ambientale”.
E sempre l’articolo 17 al comma 13ter dispone “Gli interventi
di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale previsti
dal presente articolo vengono effettuati indipendentemente dalla tipologia,
dalle dimensioni e dalle caratteristiche dei siti inquinati nonché
dalla natura degli inquinamenti” Fare Verde si chiede come mai
nessuno abbia provveduto, attraverso l'applicazione della Legge, alla
bonifica dei luoghi e abbia messo in atto tutti gli strumenti di tutela
per impedire che si protraesse nel tempo tale abbandono indiscriminato
di rifiuti di ogni genere e natura? Di chi sono le responsabilità,
oggettive e soggettive, di un così grave danno ambientale?
Lo stato di degrado peggiora con il passare dei giorni, in quanto
continua ad esserci un costante conferimento di materiali di ogni
tipo: gomme di auto, batterie usate, lavatrici, frigoriferi, vasche
in Eternit, ecc. Riunita a Roma la Commissione sulla legge delega 10/01 Oggi si e' riunita a Roma, presso la sede della Delegazione
della Regione Calabria, la 'Commissione Ambiente e Protezione Civile'
delle Regioni per valutare i punti piu' controversi delle norme in
materia ambientale contenute nel decreto legislativo predisposto dal
Ministro dell'Ambiente. La commissione, presieduta da Diego Tommasi
con la presenza degli assessori regionali e di un gruppo di tecnici,
ha seguito anche il 'tavolo aperto' di concertazione e confronto con
le altre componenti della societa' civile (sindacati, organizzazioni
imprenditoriali, associazioni ecologiste e dei consumatori-utenti)
che - informa una nota della Regione Calabria - si sono dichiarate
contrarie alla nuova normativa, tendente ad intaccare le stesse fondamenta
giuridiche su cui in questi decenni e' stato amministrato l'intero
sistema della tutela ambientale e del territorio. La riunione - informa
la nota - e' servita a valutare tutti i punti che presentano profili
di incostituzionalita', contrasti con le direttive comunitarie ed
incongruenze con il mandato della legge delega n.308/2004 su cui si
basa il decreto legislativo proposto dal Ministro Altero Matteoli.
Il provvedimento - hanno evidenziato assessori e tecnici - gia' presenta
un appesantimento formale, in quanto e' composto da ben 318 articoli
e 420 pagine di allegati, che sono stati consegnati alle Regioni solo
il 7 dicembre scorso. Nel corso della riunione odierna - prosegue
la nota - e' stato deciso ''che continuera' il lavoro di analisi della
Commissione e della 'cabina di regia' tra le Regioni, in modo da produrre
precise osservazioni su tutti i punti in cui sono evidenti le illegittimita'
della proposta governativa, che punta al riaccentramento delle competenze,
alla duplicazione di funzioni, all'espropriazione della partecipazione
dei cittadini nei procedimenti di salvaguardia ambientale''. Diversi
gli articoli valutati negativamente dalla Commissione, che nell'insieme
modificano sia la filosofia politica, che i contenuti della bozza
di decreto legislativo. Al temine dell'incontro gli assessori regionali
all'ambiente hanno concordato un intenso calendario di riunioni per
giungere alla produzione di un documento e delle osservazioni da sottoporre
alla discussione della Conferenza dei presidenti. Mercoledì Tommasi incontra i vertici della GRTN-Terna per l’elettrodotto 09/01 “Si svolgerà mercoledì 11 gennaio alle
ore 10.00 a Roma il preannunciato incontro tra l’Assessore regionale
on. Diego Tommasi, il dirigente generale del Dipartimento Politiche
dell’Ambiente, dr. Domenico Lemma e i massimi vertici della
società GRTN-Terna, l’amministratore delegato dr. Cattaneo
e il direttore generale, dr. D’Agnese. L’ass. Tommasi incontra “Terna”. In Calabria nasceranno i corridoi verdi per l’elettrodotto” 05/01 “In Calabria saranno istituiti i corridoi verdi, aree
dedicate nelle quali far confluire gli elettrodotti nel rispetto più
totale dell’ambiente che tenga conto in primis della salvaguardia
della salute di cittadini oltre che del rispetto dell’ambiente”.
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche dell’Ambiente,
Diego Tommasi al termine dell’ incontro svoltosi stamattina
con i rappresentanti della Terna la società incaricata della
realizzazione dell’ elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi. Presidente Oliverio. “Agire per tempo sull’emergenza depurazione” 04/01 ''La depurazione e' una grande emergenza in Calabria e credo
che sulla questione bisogna lanciare un vero e proprio grido d' allarme.
Abbiamo bisogno di partire subito, ora che siamo a gennaio perche'
la prossima stagione estiva non si ripresenti come quella passata
o l' altra ancora''. Lo ha detto Mario Oliverio, presidente della
Provincia di Cosenza a margine di un incontro promosso dall' Upi a
Catanzaro sulla problematica del trasferimento delle deleghe. ''Abbiamo
bisogno - ha aggiunto Oliverio - di mettere a punto un sistema regionale
organico di interventi superando la confusione. Oggi abbiamo diversi
soggetti che hanno competenza e che determinano un gioco di scarico
di responsabilita'. Quel che serve e' un soggetto unico per questo
abbiamo chiesto unitariamente al presidente della Giunta regionale,
Agazio Loiero, di sollecitare al Governo nazionale il conferimento
al presidente della Giunta regionale poteri straordnari in materia
di depurazione''. Per Oliverio il presidente della Regione ''potra'
cosi' decidere quindi di nominare cinque subcommissari uno per ogni
provincia affinche', nell' ambito di un programma organico con risorse
certe, si possa finalmente lavorare in modo sinergico per dare alla
Calabria un sistema di depurazione efficiente. Tutto cio' - ha concluso
- per uscire da questa situazione di grave crisi, rispondendo a quelli
che sono gli interessi della nostra regione che nel mare una grande
risorse da sapere utilizzare''. Zumbo (CGIL) “La Regione risolva la vertenza sul ciclo integrato delle acque” 03/01 “La Giunta Regionale deve affrontare con urgenza e in
termini risolutivi la vertenza sul Ciclo Integrato delle Acque per
dare soluzione ai problemi del lavoro, garantendo la certezza sulla
continuità del rapporto di lavoro a tutti i lavoratori impegnati
nel settore e il pagamento dei salari alla scadenza naturale”.
E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale della Cgil,
Nino Zumbo. “Inoltre –prosegue- per garantire ai cittadini
calabresi la continuità dell’erogazione dell’acqua
sia in termini di quantità che di qualità con tariffe
proporzionate al reddito. E’ per questi obiettivi che la Regione
Calabria dovrà recuperare la capacità di governance
in questo primario e importante settore, realizzando il processo d’innovazione
nella gestione del Ciclo Integrato delle Acque e portare il sistema
a piena trasparenza e alla qualità totale. Occorre superare
l’attuale situazione d’illegalità e di confusione
gestionale che ha portato il sistema ad una fase emergenziale e in
alcuni ATO al collasso della depurazione. Aliquò nuovo direttore dell’Ente Parco del Pollino 03/01 Filippo Maria Aliquo', 43 anni, di Reggio Calabria, e' il nuovo
direttore dell' Ente Parco Nazionale del Pollino. Lo ha reso noto
lo stesso Ente con un comunicato. Aliquo' e' stato nominato con decreto
del Ministro dell' Ambiente. Dottore in Scienze agrarie, Aliquo' vanta
ruoli dirigenziali nel Consiglio dell' Ordine dei Dottori Agrari della
Provincia di Reggio Calabria, una lunga militanza in associazioni
ambientaliste e ruoli di consulenza presso l' Assessorato regionale
della Calabria alla Forestazione nella precedente legislatura. Ass. Tommasi: “Il Ministro tenta il colpo di mano con il decreto delegato” 30/12 ''I dati tecnici e le emergenze ci segnalano un 2005 fortemente
critico per l'equilibrio dell'ecosistema, ma quello che preoccupa
di piu' e' la volonta' politica del Governo di aumentare il caos normativo
con un mega-decreto delegato di 318 articoli e 420 pagine di allegati,
in modo da accentrare il potere nazionale delle decisioni, che sempre
piu' arriveranno calate dall'alto sulla testa dei cittadini''. E'
quanto afferma il coordinatore nazionale degli assessori regionali
all'ambiente, Diego Tommasi. Per l'assessore all'ambiente della Regione
Calabria la disgregazione della tutela ambientale avvenuta nel 2005
e' il risultato perseguito con determinazione dal Governo in quasi
cinque anni di continue modifiche di leggi e regolamenti, che invece
di chiarire cio' che era utile e poco definito hanno puntato ad aumentare
la confusione (sia in materie come i rifiuti con la legge 178/2002
che sulla divisione delle competenze con gli Enti locali). ''Il risultato
afferma Tommasi- e' disastroso, ma funzionale alla politica di Matteoli,
che adesso puo' dire che le cose non funzionano e si deve cambiare
tutto, in modo spiccio e sbrigativo, senza nessuna concertazione e
senza chiacchere'' Intanto - secondo Tommasi - il 2005 registra ''un'allarmante
situazione: il 7% in piu' delle coste marine ha subito profonde ferite
(dall'inquinamento delle acque all'abusivismo edilizio, dall'erosione
all'abbandono dei servizi di pulizia), mentre in citta' l'aria che
respiriamo e' sempre piu' sporca (polveri sottili, anidride carbonica),
cosi' come per le grandi opere si vuole occupare il territorio senza
il consenso delle popolazioni che vi abitano (Tav in Val di Susa,
Ponte sullo stretto di Messina ) oppure restano insoluti i gravi problemi
dei siti di smaltimento dei rifiuti radioattivi. E poi ci sono i commissariamenti,
voluti da Matteoli, per i Parchi Nazionali (funzionali solo alle clientele
dei partiti di Governo ed ad aumentare i ricorsi di legittimita' alla
Consulta) e per le gestioni regionali dei rifiuti e delle acque di
scarico. Senza parlare della cementificazione selvaggia garantita
prima dal condono edilizio ed in futuro dalla possibilita' di costruire
impianti turistici direttamente sulle spiagge con l'effetto 'Las Vegas'
voluto con questa legge finanziaria. In Europa, infine, hanno aperto
14 procedure di infrazione contro l Italia per la violazione delle
norme sulla tutela ambientale''. Per il coordinatore nazionale del
settore per le Regioni ''nel Governo nazionale si e' fatto di tutto
per fare del 2005 la 'Caporetto' della tutela ambientale, per assottigliare
le difese e sferrare nei prossimi giorni l'ultimo assalto per arrivare
alla definitiva 'deregulation' per la gestione dei rifiuti, delle
risorse idriche, delle bonifiche dei siti inquinati, della qualita'
dell aria, delle procedure per il danno ambientale e di quelle della
valutazione di impatto ambientale. Le Regioni - ha aggiunto Tommasi
- sono state completamente escluse dalla concertazione preventiva
sul Decreto legislativo di attuazione della legge delega 308/2002,
in quanto il Ministro Matteoli non ha riconosciuto neppure il valore
del protocollo di intesa che lui stesso aveva firmato, perdendo ogni
affidabilita' istituzionale sul principio della leale collaborazione''.
''Questo modo di agire senza concertazione ha continuato Tommasi-
ha spiazzato non solo noi, ma l'intero mondo delle associazioni ecologiste,
tutti i sindacati confederali e gran parte delle associazioni degli
imprenditori. Assieme ci stiamo attestando sulla 'linea del Piave'
e siamo pronti alla controffensiva sia nel paese, che presso la Corte
Costituzionale che in sede di Unione Europea per i conflitti che anche
li' si apriranno sul testo del nuovo Decreto delegato''. Nonostante
questo sconsolante panorama sulla difesa e la valorizzazione dei beni
ambientali e paesaggistici, che dovrebbero diventare la risorsa economica
compatibile per il rilancio dello sviluppo di gran parte del Mezzogiorno,
la Regione Calabria ha deciso che il settore deve essere una priorita',
con una virata a 360 grandi rispetto al passato, per rilanciare il
mare pulito, l uso della montagna e la qualita' della vita in citta'.
''Noi, per quanto di competenza regionale, vogliamo essere un buon
esempio di gestione delle risorse ambientali, per rispondere con i
fatti all esproprio che sta progettando il Ministero dell ambiente.
Pero' ha concluso Tommasi- serve convincere il Governo della necessita'
di fare un gioco di squadra. A Roma hanno una grande responsabilita'
sul Commissario per la gestione dell emergenza ambientale e devono
capire che ci vogliono figure forti ed autorevoli per uscire presto
da questa grave situazione di difficolta'''. L’ass. Tommasi incontrerà i vertici GRTN per l’elettrodotto Feroleto-Rizziconi” 29/12 L' assessore alle Politiche dell' Ambiente, Diego Tommasi,
e il dirigente generale del Dipartimento, Domenico Lemma, incontreranno
il 5 gennaio a Catanzaro i vertici della Grtn e della Terna, la societa'
interessata ai lavori di costruzione dell' elettrodotto ''Laino-Feroleto-Rizziconi''.
Al centro dell' incontro le modalita' di costruzione dell' impianto
in sicurezza e soprattutto la possibilita' di interramento dei cavi
elettrici nelle zone a maggior carico antropico. ''E' necessario -
ha detto l' assessore Tommasi - promuovere un incontro con i vertici
della societa' alla quale e' demandata la costruzione dell' elettrodotto
al fine di effettuare una ricognizione delle modalita' e delle scelte
per garantire la salute dei cittadini e privilegiare metodologie di
realizzazione che siano, anche secondo la normativa vigente in materia,
le piu' adeguate a consentire il minor impatto ambientale''. ''L'
interramento dei cavi dell' elettrodotto nelle aree a maggior carico
antropico - ha aggiunto Tommasi - e' previsto nel Piano energetico
ambientale regionale. Da qui la necessita' di tenere conto della volonta'
espressa dal Consiglio regionale, ritenendo non piu' rinviabile tematiche
che riguardano la salute dei cittadini''. Comune di Bonifati: “Da soli nella difesa dell’ambiente” 29/12 ''L' Amministrazione comunale di Bonifati si e' adoperata sin
dall' inizio del suo insediamento affinche' il suo operato fosse rivolto
alla cura e al rispetto dell' ambiente''. E' quanto afferma in una
dichiarazione Antonio Goffredi, sindaco di Bonifati, rispondendo agli
ambientalisti del Tirreno cosentino che hanno lamentato scarso interesse
da parte del Comune verso le questioni legate alla difesa dell' ambiente.
''Pur non senza sacrifici - prosegue Goffredi - l' Amministrazione
si e' sobbarcata impegni economici per cercare di prevenire ogni intervento
naturale, e purtroppo anche umano, che potesse pregiudicare l' ecosistema.
Dispiace, pero', dover assistere ogni volta ad attacchi che portano
solo polemiche inutili e senza senso. Dover addossare la colpa all'
amministrazione comunale e' un copione gia' visto, ma che porta alla
ribalta gli innumerevoli problemi con cui un ente pubblico e' costretto
a confrontarsi ogni giorno''. ''Naturalmente - sottolinea ancora il
sindaco di Bonifati - ad interventi naturali abbiamo risposto con
celerita', come sta accadendo in questi giorni di gravi mareggiate
che hanno interessato le condotte fognarie. Ma la stessa celerita'
e lo stesso impegno non lo vediamo da parte degli enti sovracomunali,
ben lontani dalle esigenze del territorio. La Regione, in primo luogo,
che abbiamo investito immediatamente della difficolta' del momento,
le Ferrovie e il Genio civile''. La Regione lancia al sfida agli ecomostri. 27/12 Con il programma “Paesaggi & Identità”
la Regione Calabria lancia la sfida agli ecomostri. L’attuazione
di tale programma, con il quale l’assessorato regionale all’Urbanistica
punta alla valorizzazione del paesaggio, da realizzare anche attraverso
gli proposta interventi sui cosiddetti “ecomostri”, prevede
il coinvolgimento delle Università calabresi e delle associazioni
ambientaliste. Lo schema del progetto è stato deliberato dalla
Giunta regionale nella seduta del 23 dicembre scorso e prevede l’affidamento
all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e all’Unical
il compito di supportare dal punto di vista tecnico-scientifico il
Dipartimento Urbanistica che, per la prima volta in Calabria, viene
chiamato ad attuare in maniera organica una politica che si prefigge
l’obiettivo di liberare il territorio, e principalmente le coste,
dagli insediamenti abusivi che determinano una crescita edilizia abnorme
e spesso inutilmente sovradimensionata. L’esecutivo ha disposto
l’impegno di spesa di 200.000 euro, che, in questa prima fase,
verranno utilizzati per realizzare una prima mappatura e un prima
rilevazione degli “ecomostri”. Il dipartimento Urbanistica,
vista la portata straordinaria della nuova iniziativa a cui sta lavorando
l’assessorato guidato da Michelangelo Tripodi, per affrontare
in maniera completa i tanti risvolti amministrativi che scaturiranno
si avvarrà, inoltre, del supporto di un gruppo tecnico di lavoro
che, coordinato dirigente di settore, sarà composto anche da
un rappresentante del dipartimento Ambiente e da uno del dipartimento
Beni Culturali. Su proposta dell’assessore Tripodi, il gruppo
tecnico avrà il compito di procedere alla redazione e implementazione
del progetto che prevede la mappatura del territorio e la classificazione
delle “emergenze negative”. La volontà della Giunta
Loiero di praticare un approccio politico e amministrativo di tipo
ampio e qualificato - per avviare i primi interventi nell’ambito
di un impegno che sicuramente caratterizza la politica di cambiamento
della Calabria condotta in questi mesi dall’esecutivo regionale
- è confermata anche dalla decisione di demandare al dirigente
generale del dipartimento Urbanistica la specifica e puntuale definizione
di quanto necessario per dare attuazione alla delibera, anche attraverso
la sottoscrizione di apposite convenzioni che prevedano il supporto
tecnico-scientifico delle Università e delle associazioni di
riferimento nazionale relativamente alle tematiche oggetto dell’intervento.
“Il programma Paesaggi & Identità - ha affermato
Michelangelo Tripodi - segna un punto alto della capacità dell’Assessorato
di ideare, pianificare e coordinare azioni anche straordinarie per
il governo del territorio di tipo nuovo che vogliamo promuovere. Esprimo
grande soddisfazione per il varo, da parte della Giunta regionale,
di questo procedimento amministrativo che, essendo volto anche alla
prevenzione dell’abusivismo edilizio e della sua accettazione
da parte dei cittadini, persegue evidenti finalità culturali
e tende chiaramente a ripristinare in Calabria condizioni di rispetto
della legalità”. “Incaricarsi di segnalare e progettare
la futura rottamazione degli ecomostri - ha concluso l’assessore
all’Urbanistica - significa liberare le coste dalle brutture
che devastano l’ambiente e danneggiano l’immagine della
regione, ed esaltare anche la funzione pedagogica della pubblica amministrazione,
che per troppo tempo è stata condannata dai politici calabresi
ad occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione, senza nutrire
l’ambizione di poter proporre ed attuare progetti di reale cambiamento
della regione”. Quattro impianti della Calabria ammessi alle tariffe incentivanti per l’energia rinnovabile 26/12 E' stato pubblicato dal Gestore del sistema elettrico l’elenco
degli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 50 KW ammessi
alle tariffe incentivanti previste per la promozione dell’energia
rinnovabile. La potenza totale espressa dagli impianti ammessi ammonta
a 26.089,875 kW. Le tariffe richieste dai Soggetti Responsabili degli
impianti fotovoltaici erano comprese tra un valore minimo di 0,390
/ kWh ed un massimo di 0,490 / kWh (corrispondente al valore massimo
ammesso dal decreto 28 luglio 2005). Sono stati ammessi sette impianti
delle Puglie localizzati a Bari, Rocchetta sant Antonio, Lecce, Molfetta,
Modugno, Monopoli, San Severo, per una potenza totale di 5.671 kW.
Sei sono invece gli impianti premiati della regione Sicilia, a Trapani,
Enna, Caltanissetta, Acate, Belpasso, Ragusa, con una potenza totale
di 3.522 kW. Gli impianti ammessi della Calabria sono quattro: a San
Ferdinando, a Vibo Valentia, a Rende, a Spezzano Albanese per una
potenza totale di 3.260 kW. Tre sono gli impianti toscani: a Massa
marittima, a Pontassieve, a Arezzo, con una potenza totale di 2.984
kW. Tre anche gli impianti campani, a Castelnuovo Cilento, Bnevento,
Laurino, con una potenza totale di 2.145 kW. Cinque gli impianti localizzzati
nel Trentino Alto Adige per una potenza totale di 2.145 kW, tre situati
a Bolzano, uno a Isera e uno a Merano. Due impianti sono romani, con
una potenza pari a 1.990 kW. E uno solo l impianto ammesso in Sardegna,
quello di Villacidro, potenza: 998 kW. La regione Marche ha accreditato
4 impianti due localizzati a San Benedetto del tronto e due a Monteprandone
per una potenza totale di 727 kW. In Liguria e Friuli sono stati ammessi
due impianti: uno a Berteggi con una potenza 499 kW e uno a Monfalcone
con una potenza di 515 kW. Sono due gli impianti dell Emilia Romagna,
uno a Bentivoglio e uno a Pastiglia con una potenza di 262 kW. Umbria,
Basilicata, Lombardia e Veneto hanno visto 'premiati' solo un impianto
ciascuna. A Gubbio, con una potenza di 200 kW, a Pomarico con una
potenza di 150 kW, a Trezzo sull Adda con una potenza di 89 kW e a
Abano terme, con una potenza di 85 kW. Insediato il Comitato d’indirizzo dell’Arpacal 23/12 Si e' insediato, sotto la presidenza di Agazio Loiero, il Comitato d' indirizzo dell' Arpacal, l' organo di programmazione, verifica e controllo dello stesso ente. All' incontro erano presenti, oltre all' assessore all' Ambiente, Diego Tommasi, anche il vice presidente della Giunta, Nicola Adamo, e l' assessore alla salute, Doris Lo Moro, il presidente della Provincia di Vibo, Ottavio Bruni, in rappresentanza dell' Upi, i rappresentanti dell' Uncem e della sezione ambientalistica calabrese, i rappresentati sindacali Caparello (UIL) e Veraldi (CGIL) ed il commissario dell' Arpacal Domenico Lemma. Nel corso della riunione, e' stato riferito in un comunicato, e' stato approvato il conto consuntivo del bilancio 2004 ed e' stato espresso il parere sul bilancio provvisorio 2006, nonche' sull' avvio dei censimenti prevista dal Por-Calabria, misura 1.9. Il Comitato ha chiuso i lavori dando mandato a Tommasi di procedere alla verifica, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti del personale. Si e' parlato della necessita' di un rinnovamento radicale dell' Arpacal e di un suo rilancio ai massimi livelli, diventando il braccio operativo dell' intero comparto, soprattutto in tema di matrici ambientali: area del suolo, rifiuti ed inquinamenti. La Calabria non dispone di un’adeguata pianificazione energetica 21/12 In data 16 dicembre 2005, si è svolto a Cosenza, presso
l’Università della Calabria, un convegno sulla fonte
eolica e le nuove energie, con la partecipazione di responsabili politici
e istituzionali di diversi partiti dell’Unione, competenze universitarie,
associazioni, operatori economici e finanziari. Il dibattito ha messo
in evidenza, in modo concorde, che a fronte dei problemi e delle opportunità
rappresentate dalle due grandi sfide mondiali, salvaguardia climatica
e mercato del petrolio/combustibili fossili, la Calabria non dispone
né di una adeguata pianificazione energetica né dei
necessari strumenti di intervento. La situazione regionale appare
anzi destrutturata, con due conseguenze inaccettabili: Esposto di fare Verde contro un traliccio ubicato in un condominio di Acquaformosa 20/12
“Nel corso della nostra presa di posizione sulla vicenda del
Liceo Scientifico di Acri, avevamo sollevato la necessità,
successivamente ripresa da esponenti politici, di effettuare un censimento
sul territorio della Provincia di Cosenza al fine di individuare tutte
le situazioni di rischio per la salute dei cittadini costretti a convivere
quotidianamente con elettrodotti pericolosamente vicini alle proprie
abitazioni. Fare Verde ha presentato un esposto-denuncia alla Procura
della Repubblica di Castrovillari circa una palazzina adibita ad abitazione
popolare che nel suo cortile, a pochi metri dalle mura perimetrali,
“ospita” un traliccio dell’alta tensione al fine
di individuare le eventuali inosservanze di Legge e perseguire gli
eventuali responsabili”. E’ quanto dichiara il Presidente
Provinciale dell’associazione ambientalista Fare Verde di Cosenza,
Francesco Pacienza, che ha presentato l’esposto sull’anomalo
caso di inquinamento elettromagnetico. “Secondo l’art.
8 comma 6 della Legge quadro 36/2002, prosegue Pacienza: “I
comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto
insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare
l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”.
Fare Verde si chiede perché le Amministrazioni comunali che
si sono succedute alla guida di Acquaformosa non si siano fatte parte
attiva per la bonifica, mediante interramento dei cavi o spostamento
del traliccio, del sito al fine di tutelare la salute dei propri cittadini
tra cui bambini. Il principio di precauzione e cautela, fortemente
invocato dalle normative Europee, dovrebbe essere sempre adottato
ogni qualvolta ci si trova davanti a situazioni di potenziale e possibile
pericolo per la salute pubblica ma che puntualmente viene sistematicamente
disatteso ed inapplicato. La presenza del traliccio è precedente
alla costruzione della palazzina da parte dell’ATERP ma, nonostante
la Legge preveda l’adozione di regolamenti al fine di determinare
le distanze di rispetto dagli elettrodotti e l’applicazione
di misure idonee a tutelare e garantire la salute dei cittadini attraverso
la riduzione dell’esposizione degli stessi ai campi elettromagnetici,
è stata ugualmente concessa concessione edilizia per la sua
costruzione”. Workshop sui rifiuti promosso dall’Arpacal. Bertolaso: "In Calabria sitauzione preoccupante" 19/12 ''La Regione ha in programma di sensibilizzare l'opinione pubblica
sulle diverse tematiche ambientali, coinvolgendo con diversi progetti
sia i giovani che gli adulti in programmi di educazione ambientale''.
Lo ha detto Diego Tommasi, assessore regionale all' Ambiente aprendo
stamani a Catanzaro i lavori di un workshop sui rifiuti promosso dell'
Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpacal). ''Questo
incontro - ha aggiunto Tommasi - cade in un momento storico in cui
le Regioni italiane stanno contestando il testo unico sull' Ambiente
che il Governo nazionale ha emanato recentemente e che vedrebbe l'intera
materia tornare indietro di trenta anni''. Il workshop, al quale stanno
partecipando rappresentanti delle agenzie regionali per la protezione
dell'ambiente del meridione d'Italia e di enti locali calabresi, costituisce
un momento di confronto tra gli operatori delle istituzioni locali
del settore rifiuti e le Arpa sulle attivita' del Centro Tematico
nazionale rifiuti e Flussi di materiale (Ctn-rfm). ''L' evento di
oggi - ha spiegato il commissario dell' Arpacal, Domenico Lemma -
interessa tutte le regioni del centro-sud, mentre un evento gemello
e' stato organizzato la scorsa settimana per le regioni del centro-nord
a Genova. Dai lavori di questo Ctn si attendono prodotti e linee guida
anche in ottica di sviluppo del settore nel futuro''. I Centri tematici
nazionali, e' stato spiegato nel corso dell' iniziativa, sono gruppi
di lavoro istituiti nel 1998 per iniziativa dell' Anpa (oggi Apat),
con l' intento di realizzare e gestire il sistema informativo nazionale
e dei controlli ambientali, in ossequio alle normative provenienti
dall' Unione Europea. Il Ctn-Rfm, si occupa di fornire un supporto
tecnico - scientifico all' Apat in materia di rifiuti, in particolare
sulle metodologie di raccolta e gestione dei dati, trattamento e diffusione
delle informazioni e sulle attivita' inerenti i controlli e monitoraggi
ambientali. Le tematiche affrontate nel corso del workshop di Catanzaro,
infatti, riguardano attivita', prodotti e linee guida sviluppate negli
ultimi anni dal Ctn-Rfm. Fresca: “L’alta velocità provocherà danni anche in Calabria” 18/12 Quanto sta accadendo in questi giorni in Val di Susa potrebbe trasferirsi al Sud potrebbe verificarsi anche in Calabria in previsione dei lavori per l' alta velocita' ferroviaria che dovrebbe interessare i 455 km della direttrice da Napoli a Reggio Calabria ovvero la tratta tirrenica calabrese attraverso un programma di ammodernamento tecnologico e potenziamento''. A sostenerlo e' stata Giulia Fresca, presidente regionale dell' Associazione italiana donne ingegneri e architetti. ''Indubbiamente - ha sostenuto Fresca - la realizzazione della tratta ferroviaria ad Alta velocita' ed alta capacita' (Av/Ac) sarebbe un fattore positivo per la Calabria, se non fosse per alcuni problemi che purtroppo vengono sottaciuti: il primo e piu' grave e' l' utilizzo della linea ferrata esistente attraverso l' adattamento alle nuove esigenze progettuali, il che decretera' la morte naturale delle nostre coste e del paesaggio costiero calabrese nonche' creera' notevoli danni alle popolazioni residenti nei territori interessati. La realizzazione dell' Av/Ac comportera' l' utilizzo di barriere acustiche e di sicurezza dal notevole impatto ambientale nonche' danni che possono essere compensati gia' durante la cantierizzazione: compromissione e distruzione delle falde acquifere, dissesto idrogeologico conseguente all' apertura di nuove cave e cantieri, inquinamento acustico, inquinamento elettromagnetico. Inoltre durante la cantierizzazione gli abitanti dovranno subire l' aumento di polveri, rumore, smog, la distruzione di verde, scuole e case, abbattute per far posto all' allargamento della linea, oltre al fatto che i lavori procederanno a ciclo continuo. L' incremento della linea comportera' un consistente aumento dell' inquinamento elettromagnetico: l' attuale voltaggio di 3.000 volt in corrente continua verra' trasformata in 25.000 volt in corrente alternata, che gia' da anni e' stata definita dall'Istituto superiore di sanita' un probabile cancerogeno, mettendo quindi a repentaglio la salute della popolazione nelle zone circostanti al percorso, del personale viaggiante e dei passeggeri''. ''Le sollecitazioni indotte dal passaggio dei treni - ha proseguito Fresca - comporteranno inevitabilmente rischi alle costruzioni esistenti mettendone a repentaglio la sicurezza fino al punto da richiederne la distruzione e l' allontanamento degli abitanti. Inoltre, anche se si e' tentata l' apparente esternalizzazione degli oneri a carico dello Stato su Infrastrutture Spa-Ispa, la Corte dei Conti rileva, nella sua relazione del gennaio 2004, che ci saranno al 2009 pesanti ripercussioni sui conti pubblici perche' e' previsto che a quella data 'lo Stato intervenga con somme considerevoli per integrare l' onere per il servizio del debito nei confronti di Infrastrutture SpA'. L' Alta velocita', quindi sara' finanziata interamente dallo Stato con evidenti tagli ad altri servizi pubblici ed i costi si riverseranno sugli elevati costi dei biglietti facendo si' che continui a prevalere il trasporto su gomma''. ''La Calabria, insomma - ha concluso Fresca - non ha bisogno dei treni Av/Ac a queste condizioni. Le Donne ingegneri ed architetti di Calabria sottoporranno alla Regione ed a Rfi uno studio per un percorso alternativo che tuteli il territorio, le coste, gli abitati e soprattutto sia realmente efficiente ed efficace per lo sviluppo della nostra regione''. Epifani (CGIL) “Prima del Ponte sullo Stretto serve completare la A3 e le ferrovie” 17/12 ''Oggi bisogna fare prima altre opere e poi il ponte sullo
Stretto. Il ponte e' uno strumento moderno di collegamento, ma prima
bisognerebbe fare quello che renderebbe il ponte ancora piu' utile''.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani,
parlando con i giornalisti a margine degli Stati Generali del Mezzogiorno
in corso a Reggio Calabria. ''Se il ponte - ha aggiunto Epifani -
collega due deserti dove non arrivano i treni, dove non si fanno investimenti
sulle strade e sulle intermodalita', allora il ponte diventa un' opera
cosi'. Se invece si completasse l' autostrada Salerno-Reggio, l' alta
velocita' ferroviaria sino a Reggio Calabria e da Messina ripartisse
un sistema di reti, in particolare ferroviarie, allora si'che il ponte
collegherebbe delle realta' del trasporto molto moderne''. I presidenti dei Consigli regionali chiedono al Governo di ritirare il Decreto Unificato 16/12 La Conferenza dei Presidenti dei Consigli Regionali e delle
Province Autonome, riunita oggi a Reggio Calabria, ha approvato all'
unanimita' un documento nel quale si chiede ''che il Decreto Unificato
'Norme in materia ambientale' non venga approvato''. L' iniziativa
era stata proposta dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata,
Filippo Bubbico (Ds). Lo schema di decreto, approvato dal governo
ed attualmente all' esame del Parlamento, raccoglie in un testo unico
tutta la normativa in campo ambientale. ''Il decreto - ha spiegato
Bubbico - introduce modifiche sostanziali alla legislazione vigente,
senza riuscire a proporre un impianto normativo organico e coerente
con l' assetto istituzionale del Paese e con la legislazione comunitaria
emanata nell' ultimo decennio. Le modifiche proposte stravolgono le
competenze attuali, creano un dirompente impatto sul territorio, indeboliscono
le politiche ambientali del Paese, generano una pericolosa involuzione
delle attivita' delle Regioni e degli Enti locali in campo ambientale''.
Nel documento approvato dalla Conferenza dei presidenti del Consigli
regionali si afferma che il decreto del governo presenta ''profili
di incostituzionalita' ed illegittimita''' ed ''eccesso di potere
da parte del Governo''. ''Il Governo - ha detto Bubbico - ha redatto
un vero e proprio T.U. innovativo, apportando delle modifiche sostanziali
alla disciplina vigente nelle materie trattate ed intervenendo addirittura
nel riparto di competenze tra Stato e Regioni, oltre che sulla natura,
struttura e funzioni di istituzioni ed organismi''. I presidenti dei
Consigli regionali denunciano ''l' inosservanza delle direttive comunitarie
in materia ambientale gia' recepite o in corso di recepimento'', ed
evidenziano il pericolo di ''ripercussioni nella gestione delle fasi
di allertamento e di emergenza proprie della Protezione Civile, per
via della centralizzazione delle competenze in materia di rischio
idrogeologico ed idraulico''. La Conferenza ha espresso un giudizio
positivo sul lavoro del Dipartimento nazionale della Protezione civile,
''che negli ultimi anni ha garantito certezza di risposte e prontezza
negli interventi''. Pacienza e Corbelli si scagliano contro l’elettrodotto 15/12 “L’Amministrazione Provinciale di Cosenza ha disposto
la chiusura del Liceo Scientifico di Acri in seguito alle manifestazioni
degli studenti ed alle problematiche che Fare Verde aveva sollevato
circa la vicinanza della scuola stessa ad un elettrodotto da 220 Kv
preesistente”. E’ quanto afferma in una nota il Presidente
Provinciale FV di Cosenza, Francesco Pacienza, che torna sul problema
dell’elettrodotto ceh attraversa la Calabria e che passa vicino
al Liceo Scientifico di Acri. “Secondo l’art. 8 comma
6 della Legge quadro 36/2002- spiega nella nota Pacienza- : “I
comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto
insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare
l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”.
Dei veri colabrodo le reti idriche italiane. Il 40% ella popolazione non beve l’acqua dal rubinetto. 14/12 Italiani spreconi in fatto di acqua ma anche snob nei confronti
del rubinetto. Il 40% non beve l' acqua del servizio pubblico e preferisce
la minerale. Alla Sardegna il primato della sfiducia: solo il 19%
si disseta con la rete idrica nazionale. Intanto gli acquedotti continuano
a fare acqua con il 40% di perdite mentre un italiano su 4 e' senza
depuratori con il primato della Sicilia ma il 96% puo' contare sul
servizio idrico e l' 83,6% dispone di fognature. La tariffa in Italia
invece resta sempre la piu' bassa d'Europa a fronte di investimenti
di risanamento valutati in circa 38.250 miliardi di euro. Questa la
fotografia dell'Italia dell'acqua potabile scattata nella Relazione
al Parlamento sullo stato dei servizi idrici nel 2004 presentata a
Roma dal Presidente del Comitato per la Vigilanza sull'uso delle Risorse
Idriche, Ettore d'Elia, alla presenza del Ministro dell'Ambiente,
Altero Matteoli. ''Stiamo lavorando per ottenere un servizio efficiente
ed efficace - ha detto il ministro Matteoli - la strada pero' non
e' facile, siamo ancora di fronte a una frammentazione del servizio,
a gestioni poco efficienti e trasparenti, a infrastrutture obsolete,
a reti colabrodo che perdono fino al 40% dell'acqua trasportata''.
Secondo Matteoli occorre ''approfondire gli aspetti culturali. Le
norme - ha sottolineato - aiutano ma bisogna coinvolgere i cittadini
a un uso diverso per far capire che l'acqua e' un bene di tutti e
tutti dobbiamo contribuire a non sprecarla e a preservarla per le
generazioni future''. La Relazione e' composta da cinque capitoli
su contesto fisico e macroeconomico del settore; stato di attuazione
della Legge n. 36/1994, la cosiddetta ''Galli''; investimenti e tariffe;
affidamenti e gestione del servizio; attivita' del Comitato. ''Molto
c'e' ancora da fare, specie per completare ed aggiornare i Piani d'Ambito
e per regolarizzare gli affidamenti delle gestioni secondo la normativa
europea'', ha dichiarato il Presidente d'Elia. Ecco nel dettaglio
il pianeta acqua in Italia:
Per Calabria, Puglia e Sicilia incentivi per l’uso dell’energia solare 14/12 Il Sud trovera' nuova energia sfruttando i raggi del sole.
Secondo i dati rilasciati oggi dal Gestore del sistema elettrico (GRTN)
saranno infatti Puglia, Sicilia e Calabria a sfruttare di piu' gli
incentivi sul fotovoltaico messi a disposizione con il decreto del
Ministero delle attivita' produttive e dell'Ambiente, del 28 luglio
2005. A livello nazionale, sono 43 in totale, tra le 78 domande complessive
pervenute, gli impianti superiori a 50 MW risultati idonei e ammessi
all'incentivazione. La Puglia e' risultata la regione con il maggior
numero di impianti superiori a 50 kW ammessi all'incentivazione (7
impianti per una potenza totale di 5.671 kW) seguita dalla Sicilia
(6 impianti per una potenza totale di 3.523 kW) e la Calabria (4 impianti
per una potenza totale di 3.260 kW). A riferire il quadro il presidente
del Gestore del sistema elettrico Carlo Andrea Bollino, intervenuto
alla presentazione del rapporto dell'Enea sulle fonti rinnovabili.
La potenza complessiva ammessa all'incentivazione per gli impianti
maggiori di 50 kW e' risultata pari a 26 MW. Di conseguenza, per l'incentivazione
di questa categoria di impianti restano ancora disponibili 14 MW di
potenza che potranno essere assegnati alle domande presentate nei
trimestri successivi. Il Gestore del sistema elettrico-GRTN S.p.A,
in qualita' di soggetto attuatore per l'incentivazione degli impianti
fotovoltaici, ha concluso l'esame delle domande relative al primo
trimestre di incentivazione per gli impianti di potenza superiore
a 50 kW e ha comunicato l'esito ai titolari. Le tariffe richieste
dai soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici maggiori di
50 kW ammessi all'incentivazione, inoltre, sono risultate comprese
tra un valore minimo di 0,390 /kWh e un massimo di 0,490 /kWh corrispondente
al valore massimo ammesso dal decreto. Entro la fine dell'anno e'
previsto che GRTN comunichi agli altri Soggetti Responsabili gli esiti
di tutte le domande d' incentivazione ricevute. Intanto e' stato firmato,
il 7 dicembre scorso, il secondo decreto che definisce gli incentivi
per l' istallazione degli impianti fotovoltaici che amplia la potenza
incentivabile portandola da 100 a 300 MW. ''Questo secondo bando -
ha dichiarato Bollino - rafforza il ruolo di Soggetto Attuatore del
Gestore del sistema elettrico che opera per promuovere tutte le azioni
e campagne informative finalizzate a favorire la corretta conoscenza
del meccanismo di incentivazione del solare fotovoltaico''. Questa
la mappa degli incentivi per il fotovoltaico Regione per Regione:
Il coordinamento No Ponte: “Inutili e dannose le grandi oepre come TAV e Ponte sullo Stretto” 12/12 ''La rivolta pacifica degli abitanti e dei sindaci della Val
di Susa riguarda tutti noi ed in particolare quanti in questi anni
si oppongono alla realizzazione di inutili quanto dannose grandi opere,
dalla Tav al Ponte sullo Stretto di Messina''. E' quanto sostiene,
in una nota, il coordinamento delle associazioni che si oppongono
alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. ''La rivolta
pacifica degli abitanti e dei sindaci della Val di Susa - si afferma
ancora nel documentro - pone al centro del dibattito politico la questione
della democrazia e della giustizia nel nostro paese. Da una parte
la nonviolenza scelta dai valsusini per difendere la loro valle ed
il loro futuro e dall' altra la violenza del potere. I valsusini vengono
accusati dal governo nazionale e regionale, e persino da gran parte
dei partiti di opposizione, di essere egoisti, di fare una lotta localista,
di opporsi al progresso solo per salvare la loro pace paesana. Chi
spinge per aprire il cantiere dell'alta velocita', parla invece di
sviluppo, di occasioni economiche, di modernita'. Quello che si definisce
un interesse particolare, sia esso delle comunita' della Val Susa
o di quelle dell'area dello Stretto, e' invece espressione della sovranita'
delle popolazioni che vivono il loro territorio e reclamano la legittimita'
di decidere il proprio futuro e quello dei propri figli. Non e' certo
casuale che su questo terreno numerose realta', non solo di lotta
ma anche istituzionali, del nord e del sud d' Italia si trovino concordi,
esprimendo concretamente un federalismo solidale, che e' l'opposto
della devolution leghista e del centralismo statalista. Nella lotta
dei valsusini c' e' l'affermazione di un interesse generale che si
coniuga con un principio di giustizia sociale''. Convegno sullo sviluppo sostenibile dell’energia eolica il 16 all’Unical 11/12 Si terrà il 16 dicembre presso l’Aula Magna dell’Università
della Calabria il Convegno su “Sviluppo sostenibile, l’eolico
in Calabria. Il convegno è organizzato dal Dipartimento Politiche
della sostenibilità DS e vedrà la partecipazione del
Responsabile nazionale Energia e Sostenibilità, Paolo degli
Espinosa. La relazione introduttiva tenuta da Sabatino Cariati, analizzerà
le potenzialità eoliche della Regione Calabria nel contesto
più generale dello sviluppo locale condiviso, delle politiche
di settore e degli strumenti di pianificazione energetico-ambientale. INTERVENTI CONCLUSIONI La Calabria una regione a rischio idrico. 11/12 “Piano di vigilanza, desertificazione, rischio idrogeologico
e dispersione delle risorse sono termini ormai tristemente ricorrenti.
Di fatto l' Acqua è una risorsa preziosa anzi, Fondamentale
per la vita e per le sue necessità ed in quanto tale deve essere
tutelata ed utilizzata in modo appropriato. I numeri parlano chiaro
nel nostro paese manca un miliardo di metri cubi negli invasi rispetto
alle necessità e come se non bastasse, su gran parte del territorio
italiano il tasso di dispersione legato all’obsolescenza delle
reti idriche in alcune zone supera il 40%”. E’ quanto
è emerso nel convegno organizzato dallo IATT a Lamezia Terme.
Il problema dell'emergenza idrica va affrontato in maniera definitiva,
tenendo ben presente le caratteristiche della rete e la gestione della
stessa. Lo Scientifico di Acri vicino ad un elettrodotto. Fare Verde chiede spiegazioni 11/12 “Da anni, ad Acri, esiste una “convivenza forzata” tra un elettrodotto da 220 Kv ed un liceo scientifico che sorge nelle immediate vicinanze, in violazione di quanto previsto dalle normative vigenti”. A denunciarlo è il Presidente Provinciale FV di Cosenza, Francesco Pacienza. “La struttura, a quanto e’ dato sapere da notizie raccolte -prosegue Pacienza nella sua denuncia-, doveva inizialmente essere adibita a civile abitazione e che successivamente e’ stata trasformata in edificio scolastico. La normativa in materia prevede, sia nel caso di civili abitazioni e a maggior ragione per edifici scolastici, il rigoroso rispetto delle distanze dagli elettrodotti superiori a 150 Kv. Fare Verde si chiede come mai si sia potuto destinare detto edificio, da parte dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza, a Liceo Scientifico e come il Comune di Acri ne abbia potuto autorizzare l’apertura. A tal fine, Fare Verde nei giorni scorsi ha richiesto, informando sia il NOE dei Carabinieri che l’ArpaCal, di ottenere copia della documentazione relativa al rilascio della concessione edilizia e delle autorizzazioni per cambio di destinazione d’uso. Ad oggi, pero’, l’unico atto concreto da parte dell’Amministrazione Comunale e’ stato quello di cercare di obbligare gli studenti a riprendere il normale corso delle lezioni senza minimamente preoccuparsi, attuando il principio di cautela previsto dalle vigenti disposizioni di Legge Comunitarie e Nazionali, mettere in atto tutti gli strumenti idonei, ad iniziare da una corretta informazione ai cittadini, a garntire la piena tutela della salute pubblica ed in modo particolari degli studenti del Liceo Scientifico. Sabato convegno del coordinamento per il no al ponte sullo stretto 07/12 ''Dal no al Ponte sullo Stretto, ai conflitti ambientali, all'autosostenibilita'
dei territori meridionali e alle pratiche alternative''. E' questo
il tema di un convegno che si terra' sabato pomeriggio a Reggio Calabria.
L'iniziativa, che si svolgera' nella sede dell'Universita' degli Stranieri,
e' organizzata dal coordinamento 'No-Ponte', dalla Rete del Nuovo
Municipio e dei Laboratori Territoriali. ''Il convegno - e' scritto
in una nota degli organizzatori - sara' un momento di incontro, di
riflessione, di scambio di esperienze e informazioni su quanto sta
emergendo nelle regioni meridionali attorno ai temi della partecipazione,
della resistenza dei progetti imposti dall'alto, di cui il Ponte dello
Stretto al Sud e la Tav al nord sono eclatanti esempi, e della costruzione
di pratiche e scenari sostenibili per nuovi orizzonti di futuro condiviso'' Due offerte per il monitoraggio ambientale del Ponte sullo stretto 06/12 Due offerte per la gara di affidamento delle attivita' di monitoraggio
ambientale, territoriale e sociale (ante operam, in opera e post operam)
e quattro offerte per la gara di affidamento del Servizio di Consulenza
e Brokeraggio Assicurativo sono arrivate alla societa' Stretto di
Messina. Lo annuncia una nota del gruppo che si occupa della realizzazione
dell' opera infrastrutturale specificando che nei prossimi giorni,
saranno nominate le rispettive Commissioni giudicatrici indipendenti.
''Sono molto soddisfatto per il risultato di queste ultime due gare
- ha commentato Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto
di Messina - e dopo la scelta del Contraente generale e del Project
management Consultant, con oggi si perfeziona il nostro impegno di
selezionare tutti i soggetti da coinvolgere nella realizzazione del
ponte nei tempi previsti''. Le offerte per il monitoraggio ambientale
sono state presentate dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato
dalla capo gruppo mandataria Fenice e dai mandanti Agriconsulting,
Eurisko NopWorld, Nautilus-Societa' Cooperativa-Theolab e dalla cordata
formata dalla capo gruppo mandataria Spea Ingegneria Europea e dai
mandanti Cesi-Telespazio-Urs Italia-Elsag. Le proposte per il servizio
di consulenza e brokeraggio assicurativo sono state presentate da:
Aon, Jlt Risk Solution, Marsh, associazione temporanea d' imprese
formata dalla capo gruppo mandataria Willis Italia e dai mandanti
Rasini Vigano'. Parte dalla Calabria la protesta delle Regioni contro il Governo sui decreti delegati per l’ambiente 05/12 L'assessore regionale all'Ambiente Diego Tommasi, nonché
coordinatore della commissione ambiente e protezione civile della
Conferenza delle Regioni, ha tenuto oggi, al Comalca di Catanzaro,
un incontro con le associazioni ambientalistiche e di consumatori,
le organizzazioni sindacali, il mondo della cooperazione e dell'imprenditoria
calabrese, che vuol essere l'inizio di un tour di protesta in tutte
le regioni d'Italia contro i decreti delegati in materia ambientale,
dopo che il Ministro Matteoli ha inviato alla conferenza dei Presidenti
il testo, approvato in prima lettura il diciotto novembre 2005, prima
dell'invio alle commissioni parlamentari e per il parere della Conferenza
unificata. Nell'occasione, Tommasi ha anche annunciato che il prossimo
quattordici dicembre, a Roma, ci sarà una manifestazione nazionale
indetta dalle Regioni e dalle parti sociali contro questo provvedimento.
"Si tratta di un atto grave - afferma l'assessore Tommasi - perché
rompe di fatto l'accordo firmato nel 2001 fra il Ministro Matteoli,
le Regioni, l'Anci e l'Upi nel quale le parti avevano concordato di
operare pariteticamente nell'elaborazione legislativa dei decreti
legislativi in materia ambientale". "E' sconcertante - prosegue
Tommasi - il fatto che si violi il principio della leale collaborazione
tra le istituzioni e si scelga la via centralistica. L'approvazione
dello schema di decreto si configura come un atto unilaterale del
Governo e impedisce alla Regioni e al sistema delle autonomie locali
lo svolgimento di un lavoro collegiale e complessivo di analisi e
proposta". Tommasi ha poi elencato i molteplici punti di criticità
di questo decreto che lo rende - ha sottolineato l'assessore - "inemendabile",
in quanto contrasta con le diverse direttive comunitarie in materia,
viola la stessa legge delega 308/2004 e in ultimo stravolge l'assetto
delle competenze previste dalla costituzione e consolidate da numerose
pronunce a proposito della Corte Costituzionale". "Le conseguenze
di una eventuale definitiva approvazione di questo atto unilaterale
e centralistico del Governo indebolirebbero le politiche ambientali
del nostro paese e la loro coerenza con le direttive dell'Unione Europea.
Ulteriore conseguenza sarebbe quella di determinare la totale paralisi
dell'azione delle Regioni e degli Enti Locali in campo ambientale".
Nell'attuazione della delega verrebbero meno i principi di ottimizzazione,
semplificazione e razionalizzazione della gestione dei rifiuti. "In
questo senso - ha puntualizzato Tommasi - desta preoccupazione la
previsione del passaggio dal regime obbligatorio al regime volontario
per il recupero di particolari tipologie di rifiuti". Lo stesso
allarme è stato lanciato dal segretario regionale di Cgil Fernando
Pignataro, che ha parlato anche a nome delle altre confederazioni,
per cui siamo di fronte ad un atto del Governo "di una gravità
inaudita a cui ci opporremo con tutte le nostre energie". "Un
atto avvenuto senza la concertazione prevista, perciò da considerare
inemendabile, in contrasto con le norme della Costituzione e dell'Unione
Europea, un atto - ha concluso Pignataro - che sottrae competenze
alla Regione quando invece, a causa delle emergenze di cui è
vittima, avrebbe bisogno di un rafforzamento di tali poteri".
Alla manifestazione sono intervenuti tra gli altri esponenti di Wwf,
Amici della Terra, Cncu, Legambiente, Federlavoro e associazioni di
consumatori. Anniversario dei 20 anni per il referendum sulla centrale a carbone di Gioia 05/12 –(MartinaGatto)- Sara' stilato domani, nel corso di una
riunione che si terra' a Palmi, il programma organizzativo dell' iniziativa,
in programma il 22 dicembre, per celebrare il ventesimo anniversario
del referendum popolare sulla Centrale a Carbone di Gioia Tauro. E'
quanto dichiara in una nota “Legambiente Calabria”. ''Riteniamo
che si tratti di una ricorrenza oltremodo significativa - e' scritto
nella nota - cui e' legata la vicenda politica dei nostri territori
e quella umana di tanti di noi, che merita di essere ricordata, sottolineata
e onorata, anche in considerazione del fatto che coincide, per una
felice circostanza, con il decennale dell' avvio delle attivita' del
Porto di Gioia Tauro, diventato in questi anni il piu' importante
approdo strategico del Mediterraneo, grazie alla lotta determinata
che respinse la prospettiva della costruzione della Centrale a carbone
e dell' utilizzo del Porto quale enorme terminal carbonifero''. ''Non
pensiamo pero' – continua la nota - semplicemente ad una manifestazione
celebrativa, con lo sguardo rivolto al passato. Vogliamo contestualmente
utilizzare l' occasione per una riflessione sugli scenari che si prospettano
oggi per la Piana, per rilanciare un impegno di lotta teso a valorizzare
un modello di sviluppo 'virtuoso' ed ecosostenibile (che ha radici
lontane) e sconfiggere i nuovi tentativi di riproporre interventi
in contrasto con le vocazioni del territorio e con la volonta' popolare''.
All' iniziativa, oltre a numerosi sindaci, a partiti e sindacati,
ha aderito il Consiglio regionale attraverso il presidente Giuseppe
Bova. Il Veneto la regina della raccolta differenziata. In Calabria si raccoglie solo il 9% 05/12 (G.P.) La fotografia scattata da "Rapporto Rifiuti 2005",
realizzato dall'Apat e dall'osservatorio nazionale rifiuti, non annuncia
niente di buono in merito alla raccolta differenziata del 2004. Infatti,
tranne le regioni del nord Italia, il resto della penisola non evidenzia
miglioramenti rispetto agli anni precedenti. In particolare, E' il
Veneto la star delle Regioni italiane per l'eco-raccolta dei rifiuti
urbani: il recupero differenziato nel 2004 ha toccato quota 43,9%
seguita a ruota dalla Lombardia con il 41% circa. Un successo al quale
corrisponde peròuna rincorsa più che affannosa da parte
di quasi tutto il resto d'Italia. Ma soprattutto un abisso rispetto
al 3,6% del Molise, il 5,3% della Sardegna, il 5,4% della Sicilia,
il 5,7% della Basilicata, il 7,3% della Puglia, l'8,6% del Lazio,
il 9% della Calabria e il 10,6% della Campania. A livello regionale,
dunque, insieme a Veneto e Lombardia, solo il Trentino Alto Adige
si dimostra all'altezza degli obiettivi raggiungendo il 37,8% con
una crescita di circa 14 punti percentuali in 3 anni. Escluse le tre
blasonate, tutte le altre 17 Regioni risultano nettamente in ritardo
rispetto al tetto del 35% fissato per il 2003. Le altre piu' vicine
al traguardo sono Piemonte e Toscana con rispettivamente 32,8% e 30,9%.
Tutte le altre sono al di sotto del 30% anche se l'Emilia Romagna
nel 2004 ha sfiorato questa quota con il 29,7%. Sopra il 25% Friuli
Venezia Giulia e Valle d'Aosta. Umbria, Liguria e Marche superano
il target del 15% con percentuali, rispettivamente, pari al 20,2,
16,6 e 16,2 per cento. Leggermente diversa appare la distribuzione
regionale della raccolta differenziata pro-capite. In questo caso,
infatti, rileva il Rapporto, i valori più alti sono raggiunti
dalla Toscana che nel 2004 si colloca a circa 214 kg/abitante per
anno, seguita dalla Lombardia con poco meno di 209 kg/abitante per
anno e dal Veneto con 204 kg/abitante per anno. In generale, fatta
eccezione per la Toscana tra le Regioni del centro-sud e a esclusione
della Liguria, tutte le Regioni del nord si collocano a valori di
raccolta differenziata pro-capite superiori alla media nazionale (120,9
kg/abitante per anno nel 2004). Le Regioni bocciano i decreti delegati dell’ambiente. L’assessore Tommasi incontra lunedì le parti sociali 03/12 L’assessore regionale all’Ambiente, Diego Tommasi,
incontrerà lunedì prossimo, alle ore 15, al Comalca
di Catanzaro, le organizzazioni sindacali, gli organismi di cooperazione,
le associazioni imprenditoriali di categoria, ambientaliste e dei
consumatori-utenti per discutere sulla riforma dell’ambiente
e sulla netta opposizione bocciatura dei decreti delegati. “Le
Regioni fanno fronte comune – ha detto Tommasi, che è
anche coordinatore nazionale della commissione Ambiente della Conferenza
delle Regioni e delle Province autonome – contro il tentativo
di Palazzo Chigi di smantellare il sistema attuale attraverso la legge
delega, accentrando i poteri della gestione ambientale direttamente
in capo al Governo e dimenticandosi, quindi, del ruolo fondamentale
degli enti locali. La mobilitazione passa ora a livello regionale,
ma è prevista anche una grande manifestazione pubblica nazionale” Ass. Tommasi: “Il sistema dei servizi ambientali in Calabria è in coma” 01/12 “Il sistema dei servizi ambientali in Calabria è
in coma” lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche dell’Ambiente
Diego Tommasi. “La gestione commissariale – ha detto l’Assessore
Tommasi – ha fallito con la costituzione delle società
miste dei rifiuti, che di fatto hanno creato un sistema enormemente
frammentario. Responsabile dello stato attuale è anche il mancato
accompagnamento di un nuovo percorso di gestione cui erano obbligati
gli Enti locali per inaugurare un nuovo modello gestionale”.
“La quasi totalità delle società – ha proseguito
l’assessore all’Ambiente – non riesce a far fronte
alla quotidianità, le ricadute negative sono sul personale
e sui cittadini”. L’Assessore Tommasi è molto critico
anche sul sistema della depurazione.”ancora peggio si è
fatto sul sistema depurazione – afferma l’esponente dei
Verdi – si è voluto forzare la mano sull’attivazione
del Ciclo integrato delle acque, costituendo gli ATO ma non mettendo
gli stessi nelle condizioni di poter operare, con gravi ripercussioni
sul sistema e sull’ambiente”. Il Presidente Oliverio scrive a Loiero ed Adamo: “Sulla depurazione evitare la sovrapposizione degli enti 01/12 Il Presidente della Provincia di Cosenza, On. Gerardo Mario
Oliverio, ha inviato il 17 novembre, una lettera, al Presidente Regione
Calabria, On. Agazio Loiero, al Vice Presidente Regione Calabria,
On. Nicola Adamo, all’Assessore all’Ambiente della Regione
Calabria, On. Diego Tommasi, all’Assessore ai LL.PP. della Regione
Calabria On. Luigi Incarnato, recante come oggetto: “Problematiche
inerenti alla depurazione nell’intero territorio regionale -
Riflessioni e considerazioni”, il cui testo recita integralmente: Dissequestrata l’area della Centrale ENEL del Mercure 29/11-(G.C.)-Il Tribunale di Castrovillari ha dissequestrato l'area
della centrale Enel del Mercure, al confine tra Calabria e Basilicata,
che era stata sequestrata a maggio per un sospetto rischio di frane.
Nel settembre scorso, erano stati dissequestrati i depositi di legna
della centrale, sequestrati mesi prima per sospetta presenza, poi
rivelatasi infondata, di rifiuti pericolosi. Nonostante l'area sia
adesso completamente dissequestrata, l'Enel non potrà riprendere
i lavori di riconversione della centrale da gasolio a biomasse perché
è in attesa di uno "studio di caratterizzazione"
dei suoli, commissionato dal commissario straordinario per l'emergenza
ambientale in Calabria allo scopo di verificare se sottoterra possano
essere stati depositati, nel periodo in cui la centrale è rimasta
inattiva, rifiuti pericolosi. L'azienda elettrica ha accolto positivamente
la notizia del dissequestro. A breve nel Pollino un piano di abbattimento dei cinghiali 29/11-(G.C.)-Nei sei comuni del Parco nazionale del Pollino dove
la presenza di cinghiali e' cresciuta in modo incontrollato sara'
data ''attuazione in tempi brevissimi ai piani di abbattimento e cattura,
secondo i contingenti prestabiliti''. La decisione e' stata presa
al termine di una riunione presieduta dal prefetto, Luciano Mauriello,
alla quale hanno partecipato un rappresentante dell' Istituto nazionale
per la fauna selvatica, che ha sede a Bologna, amministratori provinciali
e comunali, dirigenti dell' Ente Parco e rappresentanti delle forze
dell' ordine. Da mesi il problema dell' aumento dei cinghiali crea
disagi e a volte pericoli a San Costantino Albanese, Terranova di
Pollino, Noepoli, Episcopia, Cersosimo e Castelsaraceno, in provincia
di Potenza. Durante la riunione e' stato deciso che il piano di abbattimento
sara' inviato ''immediatamente'' all' Istituto per la fauna selvatica,
che lo esaminera' ''in tempi brevi''. I partecipanti all' incontro
hanno evidenziato la necessita' che il Parco non rappresenti ''un
fattore di ostacolo allo sviluppo delle comunita' ma un elemento di
tutela e di protezione dell' ambiente, compatibile con una garantita
antropizzazione''. Il WWF denuncia “Domenica numerosi episodi di bracconaggio in Calabria” 29-(Mar.Gat.)- ''Una serie di gravi episodi connessi al diffusissimo
fenomeno del bracconaggio ha caratterizzato la scorsa domenica in
Calabria''. E' quanto sostiene il Wwf in un comunicato nel quale si
afferma che ''numerosi animali particolarmente protetti sono caduti
sotto i colpi di fucili da caccia, in particolare nelle province di
Vibo Valentia e Reggio Calabria''. Secondo quanto e' stato riferito,
gli agenti del Corpo forestale dello Stato sono stati impegnati nella
Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) nel recupero di una poiana,
una specie di rapace diurno, nonche' di un rarissimo esemplare di
airone guardabuoi, anch' esso ferito dai pallini da caccia. Nel territorio
di Arena e' stato invece rinvenuto un esemplare di falco pecchiaiolo,
mentre gli attivisti del Wwf sono intervenuti nel pomeriggio per recuperare
una poiana abbattuta nella frazione Pannaconi di Cessaniti, oltre
ad un magnifico esemplare di sparviere colpito ad un' ala nel territorio
di Sorianello, sempre nella provincia vibonese. Tutti gli uccelli
feriti sono stati consegnati, tramite pattuglie della Forestale, al
Centro recupero animali selvatici di Cosenza, che continua a registrare,
come ogni anno, un' impennata dei ricoveri di animali protetti proprio
in corrispondenza con il periodo dell' attivita' venatoria. A tale
proposito il Wwf ha rinnovato l' appello alle forze dell' ordine ''affinche'
vengano intensificati i controlli sul territorio al fine di scoraggiare
e reprimere i frequenti illeciti in ambito venatorio relativi anche
all' uso frequentissimo di registratori, del fucile con piu' di tre
colpi, o il ricorso a forme di caccia non consentite come la 'posta'
alla beccaccia, per non parlare degli abbattimenti di piccoli passeriformi
protetti ad opera soprattutto di cacciatori provenienti da altre regioni''. Rifkin: No al nucleare. Ll’idrogeno da fonti rinnovabili la terza rivoluzione industriale 28/11 ''Tornare al nucleare sarebbe devastante, un grave passo indietro''.
Questo il parere dell'esperto Usa, Jeremy Rifkin, presidente della
Foundation on Economic Trends, che ha tenuto un lungo intervento,
quasi una lezione, al convegno ''Logistica sensibile: necessita' od
opportunita'? Imprese e pubblica amministrazione a confronto'', promosso
da SOS-LOGistica. ''Ci sono campagne elettorali in corso, ce ne saranno
in Germania e in altre parti del mondo - ha detto Rifkin - e il problema
energetico sara' al centro dei programmi. Ci sono politici che continuano
a proporre il ritorno al nucleare o al carbone. Bisogna dire di no
perche' sono opzioni devastanti, sarebbe un tragico arretramento''.
Rifkin ha ricordato il problema dello smaltimento delle scorie e ha
osservato che ''le centrali nucleari sono un obiettivo facile per
i terroristi, un tallone d'Achille delle nostre societa'. E anche
quella del carbone ''e' una via impraticabile: non siamo in grado
di eliminare il CO2, ne' di seppellirlo''. La strada da seguire, secondo
l'economista americano, e' quella dell'idrogeno, ricavato dalle fonti
rinnovabili. In Italia si procede su base regionale: ci sono sette
grandi regioni, di cui Rifkin non ha voluto fare il nome, che stanno
affrontando la questione idrogeno in termini concreti. Alcune hanno
gia' formalizzato accordi di collaborazione, altre sono ancora in
una fase preliminare di contatto. L'idrogeno rappresenta ''la terza
rivoluzione industriale, l'opportunita' di garantire il futuro ai
nostri figli e di dire basta ai regimi energetici centralizzati''.
Il tutto in 25, al massimo 30 anni. ''A fine gennaio 2007 - ha ricordato
Rifkin - sara' commercializzata la prima cella a combustibile e fra
25 anni, al massimo 30, ciascuno di noi potrebbe diventare una microcentrale
con centinaia di celle a combustibile che possono connettersi alla
rete. Un po' come e' avvenuto con Internet''. Da qui la necessita'
di avviare una seria ''cooperazione e scambi tra Enti locali, aziende,
individui - ha sottolineato Rifkin - per contrastare il rischio dei
controlli monopolistici e dare potere alla gente'' Gli ambientalisti del tirreno cosentino dicono no alle centrali a mini idro 28/11 Le associazioni ambientaliste del tirreno cosentino si mobilitano
contro la costruzione di centrali a mini idro. L' ultimo caso riguarda
la sottoscrizione di una scrittura privata tra la E.Va Valsabbia,
che darebbe il via ai lavori per la costruzione della centrale in
prossimita' del torrente Soleo, e l' Amministrazione comunale di Belvedere
Marittimo e che il consiglio comunale dovrebbe licenziare oggi. Autorizzazioni
per la costruzione delle piccole centrali sono state richieste anche
in altri comuni della fascia costiera tirrenica, Papasidero, Orsomarso
e Buonvicino riguardanti i fiumi Lao, Argentino e Corvino. A seguito
di proteste da parte di ambientalisti e operatori turistici, erano
intervenuti il presidente del Parco del Pollino Francesco Fino, il
vice presidente della Regione, Nicola Adamo e l' assessore all' Ambiente,
Diego Tommasi. Ad opporsi il Movimento ambientalista del Tirreno,
Verdi di Belvedere, i Vas Calabria, L'AltraSinistra, i Verdi di Scalea,
La Scossa di Orsomarso e i Verdi del Tirreno Cosentino. Secondo quanto
evidenziato dal fronte contrario i progetti avrebbero avuto effetti
disastrosi per l' ambiente naturale che circonda questi fiumi, oltre
che per la dispersione di acqua che avrebbe prosciugato chilometri
interi di tratto fluviale. L' habitat fluviale, infatti, potrebbe
risentire per tutto quanto vi e' attorno alla realizzazione degli
impianti, consistenti in strade di accesso, disboscamenti, scavi.
Lavori che in quegli habitat sono altamente dannosi specie se nel
Parco del Pollino o nei suoi pressi. Le associazioni ambientaliste
fanno appello affinche' venga sospesa ogni convenzione fra il Comune
di Belvedere e la ditta tenendo presente che ''a tutt' oggi ancora
non esiste un progetto preciso consistente nel conoscere il posto
preciso dove dovrebbe nascere la centralina; l'utilita' di questa
per le popolazioni del territorio; le modalita' di costruzione; la
portata d' acqua che viene risucchiata e dopo quanti chilometri viene
rigettata; la portata del fiume e la possibilita' che il fiume possa
resistere senza prosciugamenti di sorta a tale prelievo forzato'' Slitta il Consiglio comunale di Belvedere che dovrebbe ratificare la centrale mini idro 28/11 Frena l' iter della realizzazione della Centrale mini idro
a Belvedere Marittimo. Il Consiglio comunale, che si sarebbe dovuto
riunire stamani per sottoscrivere un primo accordo di massima tra
la Eva Valsabbia (che dovrebbe costruire la centrale) e l' Amministrazione
comunale, e' slittato al 30 novembre. Questo pomeriggio i componenti
la consulta comunale hanno fatto un sopralluogo assieme al vice sindaco
Riccardo Ugolino ed ai tecnici della Valsabbia, per valutare alcuni
aspetti dell' opera. La Eva Energie Valsabbia Spa e' una societa'
bresciana che sviluppa iniziative di produzione idroelettrica. Il
Gruppo Eva comprende 17 societa' controllate titolari di 27 iniziative
in sviluppo per una produzione idroelettrica di 400 milioni di kWh/anno.
L' attivita' di sviluppo avviata verra' completata nel 2006 con un
obiettivo finale di 600.000.000 kWh/anno. Le iniziative in sviluppo
sono distribuite su tutto il territorio nazionale e vedono la partecipazione
societaria di una trentina di amministrazioni comunali. Secondo l'
accordo che dovrebbe essere sottoscritto tra il comune di Belvedere
Marittimo e la Eva Valsabbia dovrebbe nascere una nuova societa',
la ''Belvedere Energie Srl'' con capitale sociale di 10 mila euro,
(il 5% a carico del Comune ed il restante 95 a carico della Valsabbia).
L' oggetto statutario prevede la realizzazione di energia idroelettrica,
attraverso un impianto utilizzante le acque del torrente Soleo. La
Belvedere Energie provvedera' a corrispondere al Comune 6.000 euro
annui a partire dal primo anno successivo alla data di inizio di produzione
idroelettrica, ulteriori 6.000 euro (per un totale di 12 mila euro
annui), a partire dal quinto anno successivo alla data di inizio di
produzione idroelettrica. Valentino sul Ponte “Lo stato non può arrendersi alla mafia” 28/11 ''Qualcuno pensa che con il ponte sullo Stretto si porterebbe
acqua al mulino della criminalita'. La risposta e' che lo Stato non
puo' arrendersi. Deve preoccuparsi della criminalita' organizzata
nel senso che deve bloccarla e se non si riesce con le attuali leggi
bisogna pensare anche al varo di leggi speciali. La Calabria e' comunque
nelle condizioni di vincere questa battaglia''. A sostenerlo e' stato
il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino, in occasione
di un convegno di An sulla criminalita' organizzata. ''Quella del
ponte - ha aggiunto - e' una occasione per realizzare tanti posti
di lavoro, circa 12 mila, da dividere equamente tra Reggio Calabria
e Messina''. Lunardi: “Il progetto del ponte partorito dal centrosinistra” 27/11 ''E' ora che tutti sappiano che il progetto del Ponte sullo
Stretto e' nato, cresciuto e si e' sviluppato nel centrosinistra,
ed e' stato sostenuto proprio dagli ultimi tre governi del centrosinistra''.
Lo afferma il ministro Pietro Lunardi, in un' intervista al quotidiano
La Sicilia di Catania, sottolineando che ''gli atti parlano chiaro''.
''Noi - aggiunge il ministro - abbiamo dato continuita' a un' opera
che e' davvero strategica, portando in fase realizzativa quello che
per anni e' stato solo un sogno o al massimo un progetto. Non solo:
lo abbiamo inserito in un contesto europeo, facendolo diventare un
tassello fondamentale del Corridoio 1, Berlino-Palermo. Il centrosinistra
si era limitato a prevedere che si fermasse a Napoli, noi lo abbiamo
portato fino a Palermo e il Ponte e' uno strumento fondamentale di
questo progetto''. Lunardi ribadisce che l' opera ''non incide sul
bilancio, perche' - spiega - non ci sono contributi a fondo perduto''.
Il ministro sottolinea che ''il progetto studiato dalla 'Stretto di
Messina' ha ridotto al minimo le interferenze dei cantieri con la
vita normale della citta'''. Aggiunge che ''ci sara' un costante monitoraggio
ambientale'' e osserva che ''Messina non sara' bypassata ma 'respirera''
proprio grazie al Ponte''. CGIL: “Grave il ricorso del Governo alla Consulta per bloccare il termovalorizzatore di Gioia” 26/11 ''La decisione del Governo di presentare ricorso alla Corte
costituzionale contro la scelta del Consiglio regionale della Calabria
di bloccare la seconda linea del termovalorizzatore di Gioia Tauro
e' un atto grave, arrogante e per niente rispettoso nei confronti
della massima istituzione della Calabria''. E' quanto sostiene, in
una nota, il segretario comprensoriale di Gioia Tauro della Cgil,
Pasquale Larosa. ''Il ricorso sta anche a dimostrare - aggiunge Larosa
- i tanti interessi che ruotano attorno all' impianto chiamato impropriamente
di termovalorizzazione dei rifiuti a Gioia Tauro. Che la partita non
fosse chiusa con il voto del Consiglio regionale era chiaro a tutti
in quanto sin dal primo momento l' ufficio del Commissario per l'emergenza
rifiuti si e' dimostrato insensibile alle richieste che sono arrivate
da ben 25 sindaci del territorio, dal Consiglio provinciale di Reggio
Calabria, dalle organizzazioni sindacali confederali e dalle associazioni
ambientaliste per il blocco della seconda linea del termovalorizzatore.
Abbiamo fatto presente, inoltre, che oltre al raddoppio del termovalorizzatore,
sono in costruzione una centrale a metano a Rizziconi ed altre tre
sono previste a Melicucco, San Ferdinando e Gioia Tauro; tre isole
ecologiche per il trattamento dei rifiuti speciali; un rigassificatore
che dovra' servire la piastra del freddo e un maxidepuratore che per
il cattivo funzionamento sta creando tanti disagi e proteste nella
popolazione. Qualora, dovessero andare in porto tutte queste iniziative,
ci troveremmo di fronte ad una vera e propria emergenza ambientale
nella Piana di Gioia Tauro. Inoltre, queste scelte potrebbero compromettere
lo sviluppo del porto e dell' area industriale, causando danni alle
principali colture della zona (agrumicola e olivicola) che per effetto
delle emissioni di diossina, ossidi di azoto del termovalorizzatore
e dell'anidride carbonica delle centrali a metano, potrebbe alterare
le condizioni climatiche del territorio, compromettendo l'ecosistema
e le coltivazioni. E' incomprensibile che mentre il Governo ricorre
alla Corte costituzionale per il raddoppio del termovalorizzatore
a Gioia Tauro, non ha invece ottemperato a tutte le prerogative di
legge previste per realizzare un impianto di termovalorizzazione nella
provincia di Cosenza''. Secondo Larosa ''bisogna fermare a tutti i
costi e con tutti i mezzi la costruzione della seconda linea del termovalorizzatore
in quanto non e' sostenibile che tutta la spazzatura della Calabria
e delle regioni limitrofe si debba bruciare a Gioia Tauro''. Il Sindaco di Cosenza contro il nucleare e l’energia eolica 25/11 “Condivido le preoccupazioni espresse da Romano Prodi
sull’energia nucleare e la sua impostazione a favore dei pannelli
solari. Ci sono ragioni di sicurezza che impongono la massima prudenza.
Quanto all’energia eolica, ha ragione Prodi quando afferma che
se ne potrebbe parlare solo sui grandi campi.”. E’ quanto
afferma il Sindaco Eva Catizone commentando le dichiarazioni espresse
dal leader dell’Unione sulla politica energetica al recente
convegno di Legambiente a Roma. “In Calabria – sottolinea
Eva Catizone – desta allarme e preoccupazione la notizia della
realizzazione di un nuovo Parco Eolico che dovrebbe sorgere ad Isola
Capo Rizzuto. E’ noto a tutti come i parchi eolici non siano
ecocompatibili, in quanto il loro impatto, sia sotto il profilo dell’inquinamento
acustico, sia sotto il profilo ambientale, è giudicato devastante.
Tutte le nostre perplessità – afferma ancora il Sindaco
– non si riferiscono solo alla zona del crotonese, dove di recente
si sarebbe tenuta una Conferenza dei servizi per dare il via libera
all’energia eolica, ma investono anche alcuni comuni della nostra
provincia, in particolare del comprensorio delle Serre Cosentine,
lungo il corso del fiume Busento. Si parla con insistenza di ingenti
somme di danaro stanziate, senza considerare che insediamenti del
genere potrebbero deturpare irrimediabilmente il paesaggio naturale
della nostra regione. Sarebbe bene, pertanto, che anche la Regione
Calabria seguisse l’esempio della Puglia e del suo Presidente
Niky Vendola che ha assunto una posizione di intransigenza, fermando
la produzione di energia da pale eoliche nella sua regione.” Matteoli: “Il ponte potenzierà le ferrovie”. Legambiente “Le ferrovie pagheranno un canone altissimo, altro che potenziamento” 24/11 ''Il ponte sullo Stretto non l'ha voluto questo governo, ma
quello di Amato. Cio' nonostante ne condivido la realizzazione''.
Lo ha detto il ministro per l' Ambiente, Altero Matteoli, intervenuto
al convegno organizzato da An, a Termini Imerese, su ''Sviluppo del
territorio e tutela ambientale''. ''Il ponte - ha aggiunto - comportera'
inevitabilmente un potenziamento delle ferrovie, ed e' questo uno
dei motivi che mi spingono a concordare sulla sua realizzazione. Che
senso ha un'opera come questa se poi da Trapani a Palermo si continueranno
ad impiegare quattro ore di treno?: lo sviluppo ferroviario sara'
un passo obbligato''. Sul trasporto ferroviario il ministro ha aggiunto:
''in Italia circolano troppe auto, se si realizzeranno nuove tratte
ferroviarie si invogliera' il cittadino ad utilizzare il treno, e
si contribuira' a diminuire il trasporto su gomma''. Si allarga il fronte del no alla riforma ambientale 23/11 Si allarga il fronte delle critiche alla riforma ambientale,
varata la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri. Il coordinamento
degli assessori regionali all’Ambiente, guidato dal calabrese
Diego Tommasi, ha ottenuto un vastissimo consenso sul documento di
opposizione allo schema di decreto legislativo firmato dal ministro
Altero Matteoli e che sarà discusso nella Conferenza dei presidenti
delle Regioni. Hanno condiviso il rigetto della proposta governativa,
avanzato dalla commissione “Ambiente e protezione civile”
delle Regioni, i tre sindacati confederali, una parte consistente
delle associazioni degli imprenditori, il mondo delle cooperative
e le più importanti associazioni nazionali degli ambientalisti
e dei consumatori-utenti. Pecoraro Scanio: “Basta con la mega truffa del ponte sullo stretto, una regalia per la mafia”. Il Viminale riunisce il comitato di sorveglianza per un approfondito monitoraggio antimafia. 22/11 Bisogna bloccare la ''mega-truffa del ponte sullo stretto di
Messina, che e' un'enorme spesa di danaro pubblico, una calamita per
la mafia e la criminalita' organizzata e che comporta pesantissimi
rischi di infiltrazioni malavitose''. Lo ha detto il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio durante un sit-in di parlamentari ed
amministratori del suo partito che si e' svolto nel pomeriggio in
piazza di Montecitorio. L'iniziativa e' stata fatta in occasione del
dibattito alla Camera della mozione del Sole che ride per la sospensione
dell'affidamento dei lavori del ponte alla ditta Impregilo e della
prossima discussione al Senato di un' ''altra mozione - ha detto Pecoraro
Scanio - che prevede la possibilita' per il futuro governo di rescindere
comunque il contratto, senza pagare alcuna penale''. Al sit-in hanno
preso parte fra gli altri la responsabile del settore trasporti dei
Verdi Anna Donato, il presidente regionale dei Verdi della Sicilia
Massimo Fundaro', i parlamentari Paolo Cento, l'assessore regionale
del Lazio Angelo Bonelli, il responsabile enti locali Massimo Lo Melo,
il consigliere comunale di Villa San Giovanni Grazia Francescato.
Secondo Anna Donato il ribasso del 12-13% praticato dalla ditta Impregilo
per aggiudicarsi la gara d'appalto ''non consente alla stessa ditta
di effettuare regolarmente i lavori'' . Sequestrata una discarica abusiva a Rossano 22/11 Una discarica abusiva di circa mille metri quadri, realizzata
nel letto del torrente Cino, al confine tra i Comuni di Rossano e
Corigliano, e' stata sequestrata dai carabinieri. All' interno i militari
del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rossano hanno
trovato rifiuti speciali come pneumatici usurati, parti meccaniche
di autovetture, rifiuti da attivita' agricole, materiale edile di
risulta ed elettrodomestici dimessi. L' area sequestrata e' stata
affidata in custodia giudiziale ad un rappresentante del Comune di
Rossano in attesa dei provvedimenti dell' autorita' giudiziaria. Ass. Tommasi: “La legge delega di riordino dell’ambiente va cambiata”. Loiero: "Un passo indietro per la tutela del territorio" 18/11 L’assessore regionale all’Ambiente, Diego Tommasi,
dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello
schema di decreto legislativo di attuazione della legge delega 308/2004,
ha dichiarato: “alle Regioni ed agli Enti locali vengono sottratte
intere competenze nel settore della tutela ambientale, disperdendo
così un importantissimo patrimonio di esperienze nella lotta
all’inquinamento. Ma non ci arrenderemo. Anzi, cercheremo di
sostenere tutte le componenti della società italiana che già
hanno espresso critiche alla riforma di un settore sempre più
strategico per lo sviluppo sia di un’economia sostenibile, che
di una migliore qualità della vita”. “Per le Regioni
- ha aggiunto Tommasi - è un passo indietro di trent’anni.
E’ un’opera-zione centralista in tempi di devolution.
E secondo i nostri tecnici ci sono gli estremi per ricorrere alla
Consulta, perché il testo governativo si appropria anche di
competenze tipicamente regionali, come quelle dell’assetto del
territorio e della tutela della salute”. La Conferenza dei presidenti
delle Regioni ha dato incarico al coordinamento degli assessori di
attivarsi con tutte le formazioni sociali per creare un fronte comune
che possa portare alla modifica del provvedimento. A tale scopo il
ventidue novembre si terrà a Roma un “tavolo aperto”
di confronto tra i rappresentanti di Regioni, Enti locali, sindacati,
organizzazioni imprenditoriali, sistema cooperativo, associazioni
degli ambientalisti e dei consumatori utenti. “La società
civile, che sempre più ha bisogno di una politica ambientale
partecipata - ha concluso l’assessore all’Ambiente - non
può assistere passivamente all’esproprio delle competenze
decentrate su materie essenziali per il territorio, come la qualità
dell’aria, i servizi pubblici del ciclo delle acque, la gestione
dei rifiuti, il danno ambientale, la valutazione di impatto ambientale”. Matteoli: “Sul ponte sullo stretto si va avanti” 17/11 Sul Ponte sullo Stretto la decisione e' ''di andare avanti''
e a giorni ''siamo in condizione di poter dare tutti i chiarimenti
chiesti dall'Ue. Ma il Governo vuole vedere realizzata l'opera''.
Lo ha detto il ministro dell' Ambiente, Altero Matteoli, rispondendo
ai giornalisti a margine della presentazione del nuovo sito del ministero.
''Abbiamo ereditato come Governo - ha detto Matteoli - una decisione
presa dal precedente Governo Amato, che aveva detto di si' alla realizzazione
del Ponte. Siamo andati avanti, abbiamo presentato un progetto e vogliamo
continuare ad andare avanti. Non si puo' riaprire ogni volta una decisione
che e' stata presa dal Governo. A maggior ragione se inserita nel
programma e come impegno nei confronti degli elettori. Il Ponte sullo
Stretto - ha proseguito - e' una decisione presa da questo Governo
che la vuole vedere realizzate e andiamo avanti''. E sulle richieste
avanzate da parte dell'Ue sul progetto: ''C' e' la massima disponibilita'
e non puo' essere altrimenti - ha risposto - gli uffici mi hanno detto
che e' questione di pochi giorni e poi siamo in condizione di poter
dare tutte le risposte che ci hanno chiesto''. Il Comune di Rossano rilancia: “Dal WWF solo accuse infondate contro il lungomare” 17/11 ''Accuse infondate e pregiudiziali ad ogni progetto dell' Esecutivo,
con panegirici quasi sempre fuori tema e sermoni qualunquisti che
non convincono nessuno, neppure, da quel che ci risulta, i rappresentanti
dello schieramento al quale Menin vorrebbe organicamente appartenere''.
E' quanto si afferma in un comunicato dell' Amministrazione comunale
di Rossano che replica alle critiche mosse da Fabio Menin del Wwf
circa il nuovo progetto di sistemazione del Lungomare di Rossano che
andra' in appalto nei primi mesi del 2006. ''Menin contesta al Comune
di non aver coinvolto i soggetti interessati nelle varie fasi della
progettazione del nuovo lavoro sul Lungomare - e' scritto nel comunicato
- ma tutto cio' non e' vero. In ogni fase saliente della progettazione,
l' Amministrazione comunale ha coinvolto tutti i soggetti interessati.
Da ultimo, in un incontro aperto al pubblico, Sindaco e Assessore
ai Lavori pubblici, supportati dai tecnici degli uffici comunali e
dai progettisti hanno spiegato in dettaglio iter e progetti, illustrato
le future realizzazioni e le loro esatte ubicazioni, ascoltato gli
interventi e le richieste manifestate dai numerosi cittadini ed operatori
presenti ed interessati, accolto le istanze avanzate. In tutti questi
incontri, il rappresentante del Wwf non e' stato mai presente''. ''Sindaco
ed Assessore ai Lavori Pubblici - e' detto ancora nella nota - stanno
ricevendo continue attestazioni positive da parte degli operatori
direttamente coinvolti dalla nuova opera, ma piu' in generale da tanti
cittadini, soddisfatti della riqualificazione del Lungomare che il
nuovo progetto certamente apportera'. Iniziata la distribuzione delle lampadine a basso consumo nei piccoli comuni 17/11 Lampadine a basso consumo energetico sono state cosegnate stamane
ai rappresentanti dei comuni di Curinga, Decollatura, Feroleto Antico,
Petrona', Soveria Mannelli, Zagarise nell'ambito di una campagna lanciata
da Legambiente e dall'Enel in occasione della Festa nazionale dei
piccoli comuni. La campagna, a sostegno dell'efficienza energetica,
prevede di regalare 200 mila lampadine a basso consumo energetico
ai primi mille comuni iscritti a PiccolaGrandeItalia. Le lampadine
saranno consegnate direttamente entro i primi di novembre a ciascuno
dei 30 comuni della Calabria che hanno aderito all' iniziativa. Per
la Provincia di Catanzaro la consegna e' avvenuta stamane nella sede
dell'Enel, presenti Rossella Sirianni, di Enel comunicazione; l' ing.
Aldo Perrotta, di Legambiente, e Francesco de Luca, della Coldiretti,
che ha sostenuto l' iniziativa. ''Si tratta - e' scritto in una nota
- quindi di un progetto in linea con le misure imposte dal Protocollo
di Kyoto in materia di riduzione delle emissioni di gas serra e coerente
con l'impegno di Enel a rafforzare sempre piu' la relazione tra risparmio
energetico, competitivita' e impatto ambientale. L'iniziativa fa parte
di Energiaper, il programma di Enel per la cultura, la ricerca scientifica,
l'ambiente e lo sport''. All’azienda americana Parsons la gara per la supervisone tecnica del Ponte sullo Stretto 16/11 E' la statunitense Parsons Transportation Group l' aggiudicatario
provvisorio della gara di affidamento dei servizi di Project Management
Consulting per le attivita' di controllo e verifica della progettazione
esecutiva e della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina
e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari. Lo rende noto Pietro
Ciucci, amministratore delegato della societa' Stretto di Messina,
annunciando i risultati della Commissione giudicatrice, presieduta
dal Presidente Onorario del Consiglio di Stato, Tullio Ancora, riunita
oggi in seduta pubblica. Parsons Transportation Group si e' aggiudicato
la gara con il punteggio complessivo di 89,43 punti. Il ribasso offerto
e' pari al 20,1% e riduce l'importo posto a base di gara da 150 a
120 milioni di euro. Secondo in graduatoria, l ATI guidata da Systra
S.A., con un punteggio complessivo di 79,47 punti. ''Secondo le tempistiche
previste - ha commentato Pietro Ciucci - dopo la scelta del contraente
generale dello scorso 12 ottobre, oggi e' al traguardo un' altra importante
gara, quella per il Project Management Consulting. La nostra decisione
di adottare il modello del project management per lo sviluppo e la
realizzazione del ponte sullo Stretto ha una significativa valenza
strategica. L'obiettivo e' quello di verificare e monitorare, con
i metodi piu' adeguati, tutte le variabili dei processi gestionali
e delle tecniche progettuali al fine di assicurare il rispetto degli
standard di qualita', dei tempi e dei costi previsti per la realizzazione
del ponte sullo Stretto. Questo significhera' ottenere, tra l'altro,
un miglior coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione
dell' opera''. Nelle prossime settimane, informa ancora la Stretto,
si concluderanno anche le altre due gare in corso per l' individuazione
dei soggetti ai quali affidare il Monitoraggio Ambientale ed il Servizio
di Consulenza e Brokeraggio Assicurativo. Elettrodotto: interrogazione parlamentare di Folena e Provera 15/11 E’ stata presentata un interrogazione parlamentare da
parte degli onorevoli Marilde Provera e Pietro Folena, su istanza
dei circoli del Prc di Montalto, San Vincenzo La Costa e San Fili
e con il contributo attivo della Segreteria provinciale della Federazione,
alla Camera dei Deputati nella seduta del 7 novembre 2005. “La
battaglia contro l'elettrodotto – è scritto in una nota
di Francesco Sacomanno, Responsabile Ambiente, Territorio e Beni Comuni
della Segreteria provinciale Prc di Cosenza- condotta sinora con forza
e convinzione solo dal Prc di Cosenza e dalle associazioni ambientaliste
e comitati aderenti a ReteAmbiente Calabria, sebbene iniziata alcuni
anni fa non ci vedrà vinti finche non fermeremo la costruzione
di questo mostro che taglia in due il territorio regionale, devasta
l'ambiente e produce inquinamento paesaggistico ed elettromagnetico. La Commissione di vigilanza sulla Rai ringrazia Fare Verde 15/11 In relazione alla nostra denuncia, inoltrata il 2 novembre
u.s. agli organi competenti, circa il reiterato atteggiamento di disinformazione
da parte della Rai nella trasmissione Unomattina nel trattare le problematiche
relative ai sistemi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il Presidente
della Commissione di Vigilanza, Paolo Gentiloni, sui servizi Radiotelevisivi
ha scritto all’associazione Fare Verde ringraziandola per “l’opportuna
segnalazione e garantendo il suo impegno e dell’intera Commissione
per una attenta valutazione del pluralismo e della completezza dell’informazione
del servizio radiotelevisivo pubblico in materia di tutela dell’ambiente”.
Lo afferma in una nota il Presidente provinciale di Fare Verde di
Cosenza, Francesco Pacienza. Di seguito pubblichiamo il testo integrale
della lettera di denuncia con l’esposizione dei fatti che hanno
determinato la decisione. Cumuli di eternit scoperti da Fare Verde a Pizzo 15/11 L' associazione ambientalista Fare Verde di Vibo Valentia ha
reso noto di avere trovato, nei pressi della stazione di Pizzo, cumuli
di eternit a ridosso di una barriera frangiflutti. ''Il materiale
- e' scritto in una nota dell' associazione presieduta da Gregorio
Sarlo - e' stato depositato come se nulla fosse da qualche sconosciuto
che probabilmente disconosce la pericolosita' dell' amianto, minerale
con cui si produce l' eternit. E' importante sottolineare come questo
materiale sia dannosissimo per la salute dell' uomo poiche' esso rilascia
fibre facilmente inalabili dando forma ad alcune patologie gravi o
addirittura letali come l' asbetosi, il carcinoma polmonare ed il
mesotelioma della pleura. Le fibre di amianto si liberano nell' aria
se sottoposte a vibrazioni, azioni corrosive determinate da agenti
atmosferici o sollecitazioni da interventi di manutenzione, ragion
per cui il ritrovamento avvenuto risulta essere in una condizione
di alta pericolosita'''. ''Siamo certi - hanno affermato gli esperti
di Fare Verde - che gli organi competenti interverranno al piu' presto
per rimuovere il pericoloso cumulo, sperando che l' Amministrazione
comunale di Pizzo si impegni in un maggiore controllo per impedire
il verificarsi di nuovi episodi che danneggerebbero non solo la salute
di ognuno di noi ma anche la natura che ci circonda''. Una denuncia
e' gia' stata presentata a tutti gli organi competenti. In Calabria un bio impianto pilota per la trasformazione tessile della ginestra 13/10 Si potrà razionalmente utilizzare,in Calabria, la comunissima
pianta della Ginestra (Spartium Juncem) per ottenere fibre tessili
prodotte con metodo biologico? Proprio la terra di Calabria, ricchissima
di ginestreti, è stata individuata per l’eventuale installazione
di una sorta d’impianto sperimentale per la sfibratura dei rami
giunchiformi di ginestra dai quali ricavare materia tessile. Sembrerebbe
proprio che tale opportunità sia realizzabile, secondo il giudizio
ed anche l’esperienza degli esperti italo-finlandesi che hanno
presentato, presso la sede centrale dell’Agenzia per i Servizi
in Agricoltura, le caratteristiche tecniche dell’Impianto pilota
eco-sostenibile, predisposto anche per la lavorazione di materiale
diverso dalla ginestra. Presentato dalla LAV un opuscolo per la corretta convivenza con gli animali 12/11 S' intitola ''Manuale per una corretta convivenza con gli animali''
una pubblicazione realizzata dalla Lega antivivisezione della Calabria
in collaborazione con l' Assessorato regionale all' Ambiente nell'
ambito del Programma Infea. ''Obiettivo dell' iniziativa - e' scritto
in un comunicato dell' organizzazione animalista - e' di sensibilizzare
i 'cittadini umani' al rispetto dei diritti e delle necessita' dei
'cittadini non umani', gli altri animali''. ''Sempre piu' persone,
oggi, - ha sottolineato Simona Cariati delegato della Lav di Reggio
- decidono di convivere con un animale. Da qui l' idea di scrivere
un manuale di facile lettura con tutte le informazioni basilari che
ogni proprietario dovrebbe conoscere per garantire una vita dignitosa
al proprio animale domestico''. Secondo Roberto Vecchio Ruggeri, coordinatore
regionale della Lav, ''e' possibile che la convivenza tra uomo e animali,
in un ambiente come la citta', possa generare dei conflitti poiche'
sono ancora tante le persone intolleranti nei loro confronti, spesso
a causa di timori ingiustificati e false credenze. Ma la presenza
di animali in citta', piu' che come fonte di problemi, andrebbe concepita
come una ricchezza da salvaguardare; bisognerebbe pertanto provare
a favorirla con azioni programmate che vadano oltre i semplici interventi
di emergenza''. ''Questo nostro opuscolo - ha detto Francesco Triolo,
consigliere del Direttivo nazionale della Lav - dedica anche un capitolo
alle soluzioni che i comuni possono adottare in favore degli animali:
dall' istituzione di un 'pronto soccorso veterinario', indispensabile
per fronteggiare tutte le emergenze sanitarie, all' istituzione del
'cane di quartiere', il randagio cioe' che, dopo essere stato vaccinato
e sterilizzato dall' Asl, viene reimmesso nel territorio e affidato
alle cure dei cittadini''. A Rossano intesa per i controlli sugli scarichi dei frantoi 11/11 Intesa tra l' Azienda sanitaria locale, l' Amministrazione
comunale e il comando della Polizia municipale di Rossano sui temi
della prevenzione, tutela dell' ambiente, per maggiori controlli e
sinergie fra tutti i soggetti pubblici coinvolti contro gli scarichi
abusivi dei frantoi sul territorio. In base all' accordo raggiunto
un gruppo operativo monitorera' costantemente il territorio per l'
individuazione e la repressione degli eventuali scarichi abusivi da
frantoio, che possono inquinare il territorio. In particolare, saranno
attivati controlli coordinati ed incrociati da parte di Arpacal, Azienda
sanitaria, Ufficio ambiente e Polizia municipale, invitando i cittadini
a far pervenire agli organi competenti ogni eventuale segnalazione
in materia. Gli assessori regionali all’ambiente cercano alleanze per contrastare il DL sul decentramento 10/11 Gli assessori regionali all'ambiente cercano l'alleanza con
gli Enti Locali, i sindacati, le organizzazioni imprenditoriali e
le associazioni ambientaliste e dei consumatori per trovare una piattaforma
comune con cui contrastare le decisioni previste nella 'bozza' di
decreto legislativo inviato dal Ministro Altero Matteoli alla Conferenza
dei Presidenti delle Regioni. Lo hanno deciso gli assessori regionali
nella riunione della Commissione ''Ambiente e protezione civile'',
coordinata dal calabrese Diego Tommasi. Su mandato - e' scritto in
una nota - della Conferenza dei presidenti delle Regioni, gia' nel
mese di settembre, era stata decisa la creazione di un ''Tavolo aperto''
alla societa' civile ed alle rappresentanze sindacali ed imprenditoriali,
registrando un'altissima adesione ed il sostegno alla posizione negativa
espressa dagli Enti territoriali. Adesso gli assessori regionali all'ambiente
hanno rilanciato l'iniziativa del ''Tavolo aperto'', per giungere
alla sottoscrizione di un documento comune da rendere pubblico, in
modo da evitare quello che sempre piu' assomiglia ad un esproprio
delle competenze su materie essenziali per il territorio, come la
qualita' dell'aria, i servizi pubblici del ciclo delle acque, la gestione
dei rifiuti, il danno ambientale. ''Nel paese - ha detto il coordinatore
degli assessori regionali all'ambiente, Diego Tommasi - si sta creando
un'opposizione a questo modo di procedere del Governo, in una materia
delicatissima come quella dell'inquinamento, della valutazione di
impatto ambientale o dell'approvvigionamento idrico. Gia' nelle precedenti
consultazioni con le formazioni sociali e le associazioni ecologiste
era emersa la preoccupazione sia sul metodo che sui contenuti dell'elaborazione
di questa riforma, che vede lo stesso Ministro Matteoli disattendere
il protocollo di intesa da lui stesso sottoscritto con noi per un'elaborazione
congiunta del provvedimento''. Infine, l'assessore della Calabria,
Diego Tommasi, in qualita' di coordinatore del settore, ha informato
il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, della
necessita' di inserire l'argomento nell'ordine del giorno della prossima
Assemblea dei Presidenti, in calendario per il 24 novembre prossimo.
Sequestrate discariche abusive a Bocchigliero e Schiavonea 10/11 Gli uomini del Corpo Forestale della Stato hanno sequestrato,
in localita' Torrente Duno-Carcarella, nel comune di Bocchigliero,
una discarica abusiva di rifiuti bituminosi proveniente dal rifacimento
del manto stradale, e denunciato il responsabile all' autorita' giudiziaria.
L' area in cui sorgeva la discarica abusiva era soggetta a vincolo
paesaggistico e idrogeologico.Inoltre il personale del Corpo Forestale
dello Stato ha sequestrato un'area comunale, nei pressi della popolosa
Schiavonea di Corigliano, adibita a discarica abusiva. Nell'area sono
stati trovati pneumatici usati, batterie esauste, materiale ferroso
e plastico, nonche' materiale edile e due autovetture fuori uso. Partita la campagna di monitoraggio della radioattività sulle coste 07/11 E' partita stamattina la prima campagna di monitoraggio della
radioattivita' ambientale sulle coste calabresi. L' indagine, che
sara' realizzata dall' Agenzia regionale per la protezione dell' ambiente
della Calabria (Arpacal) e dall' Agenzia per la protezione dell' ambiente
e per i servizi tecnici (Apat), ''ha come obiettivo principale - e'
detto in un comunicato - quello di fornire risposte concrete sullo
stato attuale dei livelli di contaminazione delle coste calabresi
e verificarne l' andamento rispetto ai risultati di un' indagine svolta
nel 1997. Nell'ambito del programma predisposto dal commissario dell'
Arpacal, Domenico Lemma, e' stato concordato con l' Apat un piano
che prevede che destinatari dei risultati ottenuti, oltre alla Regione,
siano le province e i dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie,
considerati interlocutori privilegiati''. ''La campagna radiometrica,
che sara' articolata in piu' fasi e si concludera' con un report di
fine progetto - si afferma ancora nel comunicato - ha come scopo la
misurazione dei livelli d' intensita' di dose gamma assorbita in aria
sulle spiagge, nonche' l' analisi dei livelli di contaminazione da
radionuclidi artificiali delle spiagge, delle acque di mare e dei
sedimenti superficiali prelevati lungo le coste. Per verificare l'
impatto sull' uomo dei livelli di radioattivita', il progetto prevede
anche la realizzazione di un' indagine sul pescato della Calabria,
campionando le specie piu' rappresentative per il consumo. La campagna
di monitoraggio prevede che vengano realizzate circa 70 misure, sugli
oltre 700 chilometri di costa calabrese, di intensita' di dose gamma
assorbita in aria sulle spiagge, circa 15 punti di prelievo, uno ogni
50 km, della sabbia, per circa 75 campioni da analizzare. Il progetto
prevede che i prelievi e le misure vengano effettuati proprio nei
punti corrispondenti a quelli dell'indagine del 1997, in modo da verificare
piu' compiutamente l'andamento rispetto ai risultati 2005. La campagna
sara' realizzata in due fasi, ciascuna della durata di 15 giorni,
a distanza di un mese l'una dall' altra''. Ponte sullo stretto, non si placano le polemiche sulle possibili infiltrazioni mafiose. La Coldiretti raccoglie le firme per un pdl a favore del biocarburante 02/11 Piu' girasoli nei motori contro i blocchi del traffico, per
la sicurezza dei cittadini e nuove opportunita' per le imprese: questo
lo slogan della mobilitazione della Coldiretti per la raccolta di
firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per
produrre un milione di tonnellate di biocarburanti dalle coltivazioni
agricole nazionali. Integrato nei distributori tradizionali al 5%,
questo quantitativo puo' assicurare a circa 10 milioni di auto l'autonomia
per un intero anno con 20.000 km di percorrenza. A renderlo noto la
stessa Coldiretti. Si parte da Bologna il 7 novembre per arrivare
a toccare tutto il territorio nazionale. Otto gli articoli della proposta
di legge che sara' presentata nelle piazze di tutte le citta' italiane.
''Una mobilitazione che - sottolinea la Coldiretti - ha alla base
un inequivocabile rifiuto verso impostazioni di tipo corporativo e
assistenzialistico e punta invece a liberare tutte le opportunita'
che la moderna agricoltura puo' offrire: reddito alle imprese e piu'
sicurezze ai cittadini, a partire dal contenimento delle emissioni
delle auto''. ''Contro l'inquinamento e il caro petrolio - precisa
la Coldiretti - e' necessario investire in energie alternative come
i biocarburanti ottenuti da coltivazioni quali girasole, soia e colza
che l'Italia puo' produrre in abbondanza e che l'aumento dei prezzi
del greggio rende piu' competitivi, soprattutto alla luce del contributo
che possono offrire al raggiungimento degli obiettivi fissati dal
protocollo di Kyoto con la riduzione delle emissioni di gas serra''.
Il biodiesel, spiega quindi la Coldiretti, deriva dall' esterificazione
degli oli vegetali ottenuti da colture come colza e girasole e consente
di ridurre dell'80% le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici
e del 50% quelli di particolato e polveri sottili. Il Ministro Lunardi minimizza il rischio di infiltrazioni mafiose sul Ponte 05/11 Il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi minimizza il rischio di infiltrazioni mafiose per la realizzazione del ponte dello stretto di Messina e sostiene che quello in carica è l'unico governo "che ha creato una prevenzione in termini di infiltrazioni mafiose". A margine della conferenza sulla sicurezza stradale dei ministri europei dei Trasporti, che si è conclusa oggi a Verona, Lunardi ha ricordato, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano di commentare il rischio di infiltrazioni mafiose denunciato in un rapporto della Dia, che "fin dall'inizio abbiamo attivato una commissione che sta lavorando giorno per giorno in Meridione e in altri posti su questi problemi delle infiltrazioni mafiose, ma soprattutto per prevenire quanto è avvenuto in passato, cioè il problema degli appalti e due sub appalti. Già aver ridotto sulla Salerno-Reggio Calabria da 77 lotti a 7 maxi lotti ci dice che è una prevenzione che abbiamo fatto per evitare appunto che ci fossero 77 possibilità di infiltrazioni mafiose contro 7". Alle attività di prevenzione in corso, Lunardi aggiunge "la Commissione istituita dal ministero di Grazia e Giustizia, dal ministero degli Interni e dal ministero delle Infrastrutture e trasporti che opera nel nostro territorio da 3 anni. Quindi, chi sparge queste voci cerca solo, e mi dispiace, di screditare questo governo - spiega Lunardi non riferendosi alla Dia, ma a chi fomenta le campagne contro il ponte - e racconta cose non vere". Il ministro ha infine ricordato che "sul Ponte dello Stretto è previsto che stazionino sul posto durante la costruzione centinaia di agenti di sicurezza di un corpo, o di altri corpi, a seconda di quanto stabilisce la Commissione stessa ma già ora, in fase di gara, è stato espulso un concorrente perché si pensava fosse colluso con cosche criminali. Questo ci dice gia' che e' stata fatta prevenzione", ha concluso Lunardi. Falvo (Margherita) chiede il risanamento ambientale anche per il territorio di Lamezia 05/11 In seguito alla deliberazione dell’assessorato regionale
all’ambiente per interventi di emergenza per il risanamento
ambientale dei fiumi e per la bonifica delle coste che prevede il
relativo impegno economico,la consigliera della Margherita Elvira
Falvo,presidente della terza commissione,ha chiesto all’assessorato
competente che, nell’ambito di questo progetto vengano presi
in considerazione interventi da effettuare anche nel territorio di
Lamezia Terme e segnatamente la bonifica dell’alveo del fiume
Barisco-Niola-Canne e quello di Calia-Piazza.Tale proposta trova riferimento
nella sollecitazione già presentata dalla consigliera l’11.07.05
all’ ufficio tecnico competente al fine di vedere azioni concrete
volte a rimuovere i rifiuti solidi urbani abusivi, indebitamente depositati
ed occultati nell’alveo di questi fiumi,gli scarichi abusivi
urbani e non, responsabili dell’inquinamento della nostra costa
.La sollecitazione prendeva spunto dall’istanza di bonifica
presentata dal “Comitato per la tutela ed il recupero del centro
storico”dei quartieri di S.Lucia,S.Teodoro e Timpone di Nicastro
.In essa si denunciava lo stato di degrado ambientale,la deficienza
di manutenzione e la necessità di interventi finalizzati alla
rimozione di sterpaglie e arbusti che ostacolano lo scorrimento delle
acque oltre che dei rifiuti abusivi di ogni genere, di materiali di
risulta da ristrutturazioni. Questi interventi del letto dei fiumi
Barisco-Niola e Canne richiedono, per l’impervietà del
territorio indicato,che non si utilizzino i soliti mezzi meccanici
ma sistemi adeguati,anche manuali, di ripulitura .Gli abitanti del
quartiere storico invocano un intervento complessivo capace non solo
di migliorare le condizioni igienico sanitarie (oggi è un ricettacolo
di roditori,serpenti e zanzare) ma anche di mantenere la sicurezza
idrogeologica e la preservazione dell’ecosistema ambientale
che rende caratteristico e piacevole il soggiorno in questo particolare
borgo. Energia solare, Italia a due velocità. Il nord batte il sud 04/11 Italia a due velocita' anche per quanto riguarda la produzione
di energia solare e la diffusione di fonti rinnovabili. In questo
capitolo la palma di comune piu' attivo se l'aggiudica Trento, seguita
da Alessandria, Brescia, Bologna e Palermo. Sud un po' piu' presente
invece per quanto riguarda i pannelli solari termici, classifica guidata
da Bolzano, seguita da Trento, Lecce, Grosseto e Aosta. La Capitale
domina invece la classifica dei comuni che hanno adottato le energie
pulite per gli edifici pubblici. Questa la fotografia scattata da
Legambiente ed Eurosolar con 'Comuni rinnovabili 2005', 2/o rapporto
sulla diffusione delle fonti rinnovabili nei capoluoghi di provincia
italiani. Quindi, evidenzia lo studio, anche questa volta il Mezzogiorno
emerge a fatica, anche se buoni esempi si trovano a Ragusa, Trapani,
Catania, Avellino e Crotone. Secondo il Rapporto Trento risulta essere
il comune italiano con il maggior numero di impianti solari, con ottimi
risultati sia per il solare termico (con 4.300 mq installati, una
media di 39,90 mq ogni 1.000 abitanti) che per il solare fotovoltaico,
con 210 kW installati, pari ad una produzione di 210mila kWh/anno.
Piu' in particolare, per il solare termico (soprattutto riscaldamento
di abitazioni e acqua) si fa largo Bolzano, con la piu' alta diffusione
in Italia di pannelli, sia in assoluto che in rapporto alla popolazione
(4.983 mq e una media di 51,26 ogni 1.000 abitanti). Il merito di
questi risultati, rilevano Legambiente ed Eurosolar, va ascritto ''alle
politiche di incentivo promosse dai due comuni e dalle province autonome
di Bolzano e Trento, con finanziamenti continui che permettono di
dare certezza agli investitori che non devono dipendere da incentivi
discontinui nel tempo e graduatorie di selezione''. Come accennato,
Roma guida la classifica della diffusione delle fonti rinnovabili
nelle strutture edilizie delle amministrazioni (scuole, uffici, biblioteche,
eccetera), grazie all'installazione di 930 mq di pannelli solari termici
e 178 kW di pannelli solari fotovoltaici. Per il solare termico si
segnalano anche Modena, con 403 mq di pannelli, e Palermo, con 263
mq. Per il solare fotovoltaico i migliori risultati dopo Roma sono
quelli di Parma, con 120 mq, e due citta' del Mezzogiorno: Benevento
(con 81 kW) e Palermo (76 kW). Se si prova a confrontare i dati italiani
con la classifica dei Comuni tedeschi fotografata dalla 'Solarbundesliga',
sottolinea ancora Legambiente, ''ci si rende conto conto, per usare
un linguaggio calcistico, che siamo realmente in campionati differenti.
In testa alla classifica e' il piccolo comune di Rettenbach am Auerberg,
che ha una media di 487 mq di solare termico ogni 1.000 abitanti e
795 Watt installati di fotovoltaico per abitante; tra i comuni con
popolazione maggiore di 100 mila abitanti sono invece in testa Ulm
(rispettivamente con 70 mq di solare termico e 20,1 di fotovoltaico)
e Friburgo (con 50 mq di solare termico e 24,4 di fotovoltaico). ''I
numeri italiani - spiega il presidente di Legambiente Roberto Della
Seta - mostrano la poca attenzione da parte dei Comuni nei confronti
del risparmio energetico: eppure gli incentivi per i 100 MW da sfruttare
entro il 2010 disposti dal Decreto del Ministero delle Attivita' produttive
su Conto energia, sono gia' finiti. I provvedimenti che dovevano aiutare
lo sviluppo delle rinnovabili non sono sufficienti e, peggio ancora,
non sono riusciti a far recuperare il gap nei confronti degli altri
Paesi europei''. Ecco di seguito una tabella con i primi 10 comuni
italiani con la presenza maggiore di pannelli solari fotovoltaici,
secondo i dati del Rapporto 'Comuni Rinnovabili 2005' di Legambiente
ed Eurosolar. Concluso il rilevamento sugli scarichi abusivi disposto dalla Procura di Paola 03/11 E' stato ultimato il controllo disposto dal pm di Paola Francesco
Greco, titolare dell' indagine denominata ''Nettuno'', in merito al
rilevamento aereo notturno dell' intera costa del Tirreno cosentino,
al fine di individuare scarichi abusivi. L' indagine tecnica, su delega
del magistrato, e' stata svolta da secondo Nucleo aereo Guardia Costiera
di Catania che, con un velivolo bimotore turboelica ad ala fissa e
personale specializzato ha provveduto ad ultimare il controllo da
Maratea ad Amantea. ''Il comando - e' scritto in un comunicato della
Procura di Paola - si e' avvalso dell' apparato di rilevamento denominato
Flir (Forward Looking Infrared), Apparato per la visione notturna,
che consiste in un sistema di telecamere operanti nel campo dell'
infrarosso termico, montate sul velivolo, dotata di due lenti per
inquadrature in campo largo e per lo zoom di eventuali target. Il
sistema di telerilevamento Flir e' utilizzato durante le ore notturne
per l' individuazione di eventuali scarichi costieri''. Nella nota
si precisa che ''tale verifica assume una particolare importanza in
considerazione che scarichi abusivi potrebbero verificarsi principalmente
nelle ore notturne. I risultati del telerilevamento notturno del secondo
Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania, incrociati ai dati derivanti
dalle analisi chimiche e batteriologiche realizzate alle foci dei
corsi d' acqua dall' Arpacal e ai dati gia' in possesso dell' autorita'
giudiziaria serviranno per indirizzare con precisione gli ulteriori
controlli puntiformi sui siti di scarico individuati''. ''Sono al
vaglio del pubblico ministero Francesco Greco - s' scritto ancora
nella nota - ulteriori possibilita' di indagini fornite dal Secoindo
Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania, ossia il sistema Daedalus
AA3505 che permette di effettuare il monitoraggio dell' ambiente marino
utilizzando dei sensori che lavorano nelle frequenze ultravioletto
ed infrarosso termico. Tale sistema di telerilevamento dotato di apparato
Gps permette di georeferenziare lo scenario sorvolato, consentendo
l' immediata localizzazione di eventuali sversamenti, mentre un hard
disk permette di la registrazione di quanto sorvolato su supporto
digitale con possibile elaborazione del dato rilevato a mezzo di software.
Il sistema - conclude il comunicato - e' principalmente utilizzato
per l' individuazione sia in ore diurne che notturne, di sostanze
(liquidi e solidi) immesse nell' ambiente marino. Un ulteriore sistema
di indagine di telerilevamento e' il sistema Vinten 618 che consta
di macchine per aerofotografia. Tale sistema e' indicato per il monitoraggio
del fenomeno erosivo o di eventuali rilievi aerofotogrammetrici (abusivismo
edilizio)'' PSTT medio-basso Tirreno: tavolo di concertazione tra i Sindaci e l’assessorato provinciale sulle condizioni del mare 02/11 Si è tenuto giovedì 27 ottobre scorso, nel “Piccolo
Teatro” di Longobardi, promosso da ERGA -associazione per lo
sviluppo locale, il tavolo di concertazione tra i Sindaci del medio
- basso Tirreno cosentino e l'Assessorato all’Ambiente della
provincia di Cosenza sulle condizioni del mare. In prosecuzione dell'attività
relativa al suo PSTT - Piano di Sviluppo Turistico Territoriale, finanziato
dalla Regione Calabria e dal Ministero del Welfare, ERGA ha inteso
affrontare le gravi criticità determinate dall’inquinamento
marino, emerse nel corso dell'ultima stagione balneare, al fine di
prevenire per il futuro analoghi esiti disastrosi per il territorio
e per gli operatori. I lavori sono stati aperti dal presidente dell’ERGA,
dott. Maria Angela Baldo, e dal Sindaco di Longobardi, dott. Aurelio
Garritano, che ha messo in rilievo come "non bastino comportamenti
virtuosi da parte dei Comuni, ma occorre che la materia ambientale
venga immediatamente delegata dalla Regione alla Provincia, per consentire
a quest'ultima di svolgere una organica e capillare opera di promozione
e controllo". Campagna “Meno rifiuti in città più qualità in campagna”. Fare Verde ha regalato 400 Kg di compost. 02/11
Sabato 29 e Domenica 30 ottobre nei centri di Altomonte, Firmo, Montalto,
Fagnano, San Cosmo Albanese, Vaccarizzo e San Giorgio Abanese i volontari
di Fare Verde della provincia di Cosenza hanno regalato 800 sacchetti
di compost. Con questo semplice gesto hanno voluto far conoscere ai
cittadini non solo l’ottimo risultato finale ottenuto raccogliendo
separatamente la frazione organica dei rifiuti urbani ma anche i vantaggi
del suo recupero. Il compost, infatti, se fosse impiegato in agricoltura
potrebbe arrestare l’impoverimento dei terreni agricoli italiani. Gli ambientalisti affermano: Il contratto del Ponte sullo stretto si può rescindere 02/11 ''I giochi sull' affidamento al general contractor e le relative penali riguardanti la progettazione definitiva ed esecutiva del ponte sullo Stretto di Messina sono tutt'altro che fatti e le affermazioni dell' amministratore delegato della Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci, e del presidente di Infrastrutture Spa, Andrea Monorchio, sono del tutto destituite di fondamento''. E' quanto scritto in una lettera sottoscritta dalle associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra e Legambiente. La missiva e' stata inviata a tutti i capigruppo parlamentari dei partiti e ai membri delle commissioni parlamentari competenti, ai presidenti dei consigli regionali e ai presidenti delle commissioni consiliari competenti di Calabria e Sicilia che invita le assemblee elettive nazionali e regionali a chiedere a Governo e alle due Giunte regionali di discutere pubblicamente i contenuti del contratto prima della sua definizione. ''Esiste - prosegue la lettera - un punto del Bando di Gara (punto IV.4 Lettera M) che non obbliga in nessun modo la Stretto di Messina Spa, concessionaria pubblica, che e' libera in ogni momento di rescindere gli impegni nei confronti del General Contractor vincente''. ''Il confronto pubblico - conclude la nota - e' un passaggio obbligato, viste le notizie che provengono dalle inchieste della magistratura penale e dalla Commissione Europea''. Sequestrato il depuratore di Aiello Calabro 02/11 L'impianto di depurazione comunale di Aiello Calabro e' stato
sequestrato nell'ambito di una indagine sulla situazione ambientale
avviata nei mesi scorsi dalla procura di Paola. Il sequestro e' stato
eseguito dai carabinieri su disposizione del Gip del tribunale di
Paola. Il 60% dei comuni calabresi a rischio perché non attuano una prevenzione idrogeologica 31/10 Il 57% dei comuni calabresi non svolge una manutenzione ordinaria
dei corsi d' acqua e oltre il 60% non realizza delocalizzazioni e
opere di messa in sicurezza dei fiumi e dei versanti. A riferirlo
e' l' indagine ''Ecosistema Rischio'' realizzata da Legambiente e
dal Dipartimento della Protezione Civile nell' ambito della campagna
nazionale denominata Operazione Fiumi 2005. In base a quanto emerso
dal monitoraggio, che ha preso in esame 32 comuni classificati dal
Ministero dell' Ambiente e dall' Unione province italiane, ''il 93%
dei comuni della regione svolge un lavoro per la mitigazione del rischio
idrogeologico ben al di sotto della sufficienza. Oltre la meta' delle
amministrazioni locali non ha ancora elaborato un piano d' emergenza
e ben due comuni su tre non lo hanno aggiornato negli ultimi due anni,
trasformandolo cosi' in un' arma spuntata contro le alluvioni e le
frane. Comuni carenti anche nelle attivita' di informazione alla popolazione
e, soprattutto, nella realizzazione di esercitazioni''. Vibo e Crotone,
nella classifica sula prevenzione del rischio riservata ai capoluoghi
di provincia, superano di poco la sufficienza: 6,5. Infatti, malgrado
siano ancora troppe le abitazioni e le zone industriali in aree a
rischio che necessitano di opere di messa in sicurezza, la situazione
e' migliore rispetti a Reggio e Cosenza. La ''maglia nera'' nelle
attivita' messe in campo contro il rischio idrogeologico spetta a
quattro comuni: due della provincia di Cosenza, Cervicati e Castroregio;
uno di quella di Reggio, Portigliola e una in provincia di Catanzaro,
Conflenti. ''I Comuni della Calabria complessivamente - afferma Simone
Andreotti, portavoce della campagna - ancora non pongono le tematiche
di prevenzione da alluvioni e frane e di protezione civile tra le
priorita' del loro lavoro in una regione dove bastano poche gocce
d' acqua per provocare gravi danni e forti disagi, e' improrogabile
arrestare la cementificazione dei corsi d' acqua e realizzare interventi
di delocalizzazione delle abitazioni in aree a rischio di esondazione.
L'urbanizzazione di queste aree - sostiene ancora Andreotti - non
e' solo una pesante eredita' degli anni passati, ma una politica di
gestione irrazionale del territorio ancora tristemente attuale che
mette troppo spesso a rischio la sicurezza dei cittadini''. Per la
presidente regionale di Legambiente, Lidia Liotta ''in una Regione
che gia' ha pagato a caro prezzo sulla propria pelle le drammatiche
conseguenze della fragilita' del territorio da alluvioni e frane nell'
ultimo decennio con le tragedie annunciate di Soverato, di Cerzeto
e di Crotone, i dati presentati oggi sono veramente preoccupanti.
Un' inversione di tendenza per mettere in sicurezza il territorio
calabrese non e' neanche all' orizzonte come dimostrano le opere di
messa in sicurezza dell' Esaro a Crotone che, a nove anni dall'alluvione,
sono ancora incomplete e parziali, mentre a Reggio Calabria si continua
a costruire nelle fiumare. La sicurezza dei cittadini da frane e alluvione
deve diventare una priorita' nel lavoro degli amministratori calabri.
Fermare l' abusivismo, l' urbanizzazione delle aree golenali, la cementificazione
e la rettificazione dei corsi d' acqua, le escavazioni illegali in
alveo sono scommesse che la Calabria non puo' piu' permettersi di
perdere'' Stanziati dalla Giunta regionale 281 milioni di euro per il risanamento dei fiumi 29/10 ''Gia' per l' estate 2006 vogliamo un sistema ambientale piu'
vicino alle aspettative e alle istanze dei turisti e dei calabresi.
Con questo obiettivo la Giunta regionale ha approvato interventi per
il risanamento ambientale dei fiumi calabresi''. A sostenerlo e' Diego
Tommasi, assessore regionale alle Politiche dell' Ambiente secondo
cui ''a tale scopo saranno recuperate tutte le risorse regionali,
nazionali e europee con interventi che prevedono un impegno economico
di 281 milioni 670 mila euro'''. Secondo Tommasi, ''si e' provveduto
ad analizzare i punti piu' critici delle coste calabresi, alla luce
della situazione verificatasi nella passata stagione estiva che ha
spinto il presidente Loiero a chiedere scusa a turisti e residenti.
La filosofia degli interventi mira alla bonifica ambientale dei corsi
d' acqua eliminando scarichi abusivi, urbani e industriali, e micro
discariche presenti negli alvei fluviali che sono tra i responsabile
dell' enorme quantitativo di rifiuti solidi che si riversano in mare,
i battelli puliscimare ne hanno raccolto ben 16 tonnellate''. ''L'
iter - sottolinea l' assessore alle Politiche dell' Ambiente - prevedera'
la concertazione con gli assessorati Lavori Pubblici e in collaborazione
con l' Autorita' di Bacino, le Province, i Comuni e l'Ato e gli Enti
preposti. Le azioni previste saranno attuate nell' immediato, al fine
di avviare, gia' nei mesi prossimi i lavori per il raggiungimento
degli obiettivi gia' per la prossima stagione balneare''. A parere
di Tommasi quello attuato ''e' un primo passo importante che inaugura
un processo innovativo che ci consentira' di affrontare le criticita'
ambientali in tempi utili. Le determinazioni della Giunta insieme
al monitoraggio delle acquee superficiali e sotterranee, avviato dall'
Ufficio del Commissario sono la riprova di un impegno sinergico e
di una volonta' forte e condivisa di affrontare con spirito di soluzione
le problematiche ambientali. Certo i problemi gestionali restano ancora
tutti ma abbiamo inaugurato un nuovo corso''. Operazione Nettuno: Sequestrato il depuratore di Cleto 28/10 Prosegue l' operazione della Procura della Repubblica di Paola
denominata ''Nettuno'' per la tutela delle acque pubbliche e della
salute e dell' incolumita' pubblica. La Procura di Paola della quale
e' procuratore capo Luciano D' Emmanuele, su disposizione del magistrato
incaricato dell' indagine Francesco Greco ha disposto il sequestro
del depuratore sito in localita' Marina di Savuto del comune di Cleto.
Le indagini sono state curate dal Corpo forestale dello Stato stazione
di Aiello Calabro su delega del pm Greco. L' impianto, per come accertato,
determinava il rilascio in un fosso e successivamente nel fiume Savuto
di acque non adeguatamente depurate in considerazione che alcune fasi
della depurazione erano completamente mancanti, mentre altre erano
insufficienti ed inadeguati. Accertata anche la fuoriuscita di liquame
all' interno dell' area dell' impianto. Accertata altresi' l' assenza
dell' autorizzazione allo scarico delle acque in uscita dall' impianto.
Il pm Francesco Greco ha disposto la notifica del provvedimento a
varie autorita' amministrative per i provvedimenti di competenza (Sindaco
e responsabile ufficio tecnico Cleto, dirigente e presidente Ato n.1,
Commissario emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria,
responsabile Societa' di gestione, ecc.). L' operazione Nettuno in
questi ultimissimi giorni peraltro ha permesso di realizzare una nuova
verifica dello stato del mare del basso Tirreno cosentino, grazie
all' attivita' delegata al secondo Nucleo aereo Guardia costiera di
Catania. Con uno speciale aereo ed attrezzature all' avanguardia e'
stata effettuata una verifica degli scarichi a mare con rilevazioni
video all' infrarosso termico (missione (Flir). Il pm Greco ha gia'
disposto immediate verifiche sui vari siti individuati (14 tra S.
Lucido ed Amantea compresi) nonche' l' effettuazione del medesimo
controllo aereo sul medio ed alto Tirreno cosentino. Prosegue l' attivita'
di controllo puntiforme degli scarichi in ogni singolo comune della
costa tirrenica cosentina. Il pm, dott. Francesco Greco, peraltro
ha in programma di effettuare controlli sul territorio al fine di
valutare i risultati conseguiti con le indagini delegate a varie forze
di polizia. L' ufficio di Pg Ambiente su disposizione del pm ha avviato
un incrocio della notevolissima quantita' di dati acquisiti per un
quadro ancor piu' dettagliato delle fonti di inquinamento per ciascuno
dei 32 comuni della costa. I bambini delle elementari di via Roma dal Presidente Oliverio parlano di salvaguardia della natura e inquinamento del mare 27/10
Cinquanta bambini della scuola elementare “Plastina-Pizzuti”
di via Roma, accompagnati dal dirigente scolastico, dott. Gerardo
Napoletano e dai propri insegnanti domani, hanno incontrato questa
mattina il presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio.
Tema dell’incontro: la salvaguardia della natura e l’inquinamento
del mare. Fare Verde in piazza, dal 29 a Cosenza e provincia, per la campagna sull’utilizzo del compost 27/10
Il 29 e 30 ottobre i volontari di Fare Verde della Provincia di Cosenza
torneranno in piazza a regalare a quanti vorranno sacchetti di terriccio
fertilizzante (compost) e a far conoscere con volantini e opuscoli
non solo l’ottimo risultato finale ottenuto raccogliendo separatamente
la frazione organica dei rifiuti urbani ma anche i vantaggi del suo
recupero. Il compost, infatti, se fosse impiegato in agricoltura potrebbe
arrestare l’impoverimento dei terreni agricoli italiani. La
campagna Meno rifiuti in città, più qualità in
campagna per la promozione del recupero della frazione organica dei
rifiuti attraverso la raccolta differenziata, della pratica del compostaggio
domestico e dell’utilizzo del compost di qualità in agricoltura
è promossa da Fare Verde con il Patrocinio del Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali, in collaborazione con la Scuola Agraria
del Parco di Monza e con l’adesione di Coldiretti Nazionale
e del Consorzio Italiano Compostatori. In provincia di Cosenza sarà
possibile firmare la petizione, nelle piazze di Altomonte, Castrovillari,
Montalto Uffugo, Rossano, Firmo, Fagnano Castello, San Cosmo Albanese,
San Giorgio Albanese, Vaccarizzo, Rende e il 6 novembre a Corigliano,
Torano, San Donato per richiedere al Sindaco o all’Assessore
all’Ambiente un maggior coinvolgimento sul tema della frazione
organica dei rifiuti. Il recupero della frazione organica, nelle case
dotate di giardino, può avvenire anche tramite la pratica del
compostaggio domestico che, con l’impiego di un semplice composter
(serve a riprodurre in uno spazio ristretto il processo decompositivo
naturale), consente di produrre in casa il terriccio per il giardino
medesimo risparmiando l’acquisto di torba e concimi. La sede
provinciale di Fare Verde ha chiesto all’Amministrazione Provinciale
di Cosenza che incentivi questa forma di recupero attraverso riduzioni
della tassa sui rifiuti. Presso i punti informativi allestiti da Fare
Verde sarà in distribuzione anche il manuale per il compostaggio
domestico. Alla manifestazione di sabato 29 che si terrà ad
Altomonte parteciperanno gli studenti dell’Istituto Comprensivo
di Altomonte che presenteranno i loro lavori sul compostaggio e sulla
raccolta differenziata. Ad oggi, in Italia, solo 1500 Comuni su 8000,
hanno avviato (molti ancora in forma sperimentale) la raccolta differenziata
della frazione organica dei rifiuti, saremmo contenti che anche altri
Comuni, come già fatto dal Comune di Altomonte mediante delibera
sul compostaggio a cui è seguito l’acquisto di 3 composter
di grandi capacità per il recupero della frazione verde proveniente
dagli addobbi cimiteriali al fine di riutilizzo nella manutenzione
e concimazione delle aree verdi di propria pertinenza,
ne facessero parte. È stupido parlare di incenerimento e nuove
discariche se non si prova a far funzionare prima la raccolta differenziata
dei rifiuti. Nei prossimi giorni Fare Verde invierà, come già
fatto lo scorso anno, a molte Amministrazioni Comunali della provincia
di Cosenza materiale tecnico-informativo sui vantaggi della raccolta
differenziata della frazione organica preparato dalla Scuola Agraria
del Parco di Monza, e chiederà ai Sindaci o agli Assessore
all’Ambiente l’adesione ad un manifesto per la raccolta
differenziata della frazione umida e per l’uso del compost nella
cura del verde pubblico. Fare Verde, in occasione della sua campagna
Meno rifiuti in città, più qualità in campagna,
denuncia lo spreco di materiale organico inviato agli inceneritori.
La logica porta a pensare che i rifiuti organici, essendo umidi, non
siano adatti all’incenerimento. Ma la realtà è
diversa: negli inceneritori di vecchia generazione la frazione organica
dei rifiuti serve per ridurre la temperatura e non arrecare danni
all’impianto. Molti inceneritori sono stati progettati negli
anni ‘70, quando la composizione dei rifiuti era diversa da
quella attuale ed aveva un potere calorifico inferiore. Con il boom
degli imballaggi, la quantità di carta, plastica e polistirolo
presente nei nostri rifiuti è aumentata considerevolmente e
con essa, il potere calorifico dei rifiuti destinati ad incenerimento.
Per questo, oggi, la frazione organica "serve" agli inceneritori
di vecchia generazione, che sono, generalmente, anche quelli più
inquinanti. Ma tutto ciò è follia: la frazione umida
dei nostri rifiuti deve essere sottoposta a processi di compostaggio
e restituita alla terra sottoforma di fertilizzante organico. Ne hanno
bisogno i terreni agricoli italiani e di tutta l’Europa del
Mediterrano, sempre più interessati dal fenomeno della desertificazione.
Ogni anno produciamo in Italia 30 milioni di tonnellate di rifiuti.
Un terzo di queste sono materiale organico: una risorsa enorme per
dare nutrimento alla terra. I vantaggi del riciclaggio della frazione
organica dei rifiuti sono numerosi, oltre che evidenti - afferma Fabrizio
Vincenti, Presidente nazionale di Fare Verde - meno discariche, stop
alla costruzione di nuovi inceneritori e minor inquinamento atmosferico,
meno fertilizzanti chimici e minore inquinamento delle falde acquifere,
maggiore quantità di carbonio trattenuto al suolo (grazie alla
fertilizzazione organica!) invece di essere disperso in atmosfera
e contribuire, così, all’effetto serra, lotta all’impoverimento
dei terreni agricoli. Per ogni informazione sull’iniziativa
potete visitare il sito web all’indirizzo www.fareverdecalabria.it
La campagna "Meno rifiuti in città, più qualità
in campagna" è promossa da Fare Verde ONLUS?con il Patrocinio
del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, la collaborazione
tecnica della Scuola Agraria del Parco di Monza e l'adesione di CIC
- Consorzio Italiano Compostatori e Coldiretti Nazionale Le scuole elementari di via Roma incontrano il Presidente Oliverio su inquinamento e natura 26/10 Cinquanta bambini della scuola elementare “Plastina-Pizzuti”
di via Roma, accompagnati dal dirigente scolastico, dott. Gerardo
Napoletano e dai propri insegnanti incontreranno, giovedì 27
ottobre, alle ore 10.30, il presidente della Provincia di Cosenza,
on. Mario Oliverio. Tema dell’interessante iniziativa: la salvaguardia
della natura e l’inquinamento del mare. La richiesta dell’incontro
è venuta dagli stessi bambini che, affrontando nel corso di
questo primo mese di lezioni i temi dell’ambiente, hanno più
volte ripetuto lo slogan “mare da bere” lanciato dal presidente
della Provincia di Cosenza nel corso di questi mesi. I bambini si
sono chiesti e hanno più volte domandato ai loro insegnanti
cosa volesse dire questa espressione, soprattutto in relazione al
fatto che durante l’estate il nostro mare più volte si
è presentato con evidenti macchie di sporcizia e di inquinamento
e che spesso, per questo motivo, è stato loro impedito, da
parte dei genitori, di fare il bagno. Quattro denunce del CFS nel vibonese 26/10 Quattro persone sono state denunciate nel corso di controlli
compiuti nel vibonese dal personale del corpo forestale dello Stato
e finalizzati a contrastare il fenomeno del deturpamento ambientale.
Nelle campagne di Sant'Onofrio il personale della forestale ha denunciato
A.F., di 25 anni e G.M., 24 anni, perche' sorpresi mentre stavano
tagliando degli alberi di quercia in un rimboschimento gestito dal
Consorzio di Bonifica Integrale di Vibo Valentia. I due sono dovranno
rispondere dei reati di danneggiamento e tentato furto. A Vazzano
il personale della forestale ha sequestrato una cava di materiale
lapideo il cui proprietario e' stato denunciato per violazione delle
norme ambientali. Nelle campagne di Serra San Bruno e' stata sequestrata
un'area di circa 1.800 metri quadrati, precedentemente sottoposta
al regolare taglio di alberi del bosco di castagno. Il responsabile
e' stato denunciato. Inaugurata la centrale eco compatibile dell’Edison 24/10-(Martina Gatto)- “Una centrale tra i fiori”: Sogno?
No, da oggi e' realta'. Si tratta della centrale termoelettrica da
380 mw realizzata in provincia di Foggia, da Edison con un investimento
di 165 milioni di euro: per la prima volta in Europa, l' energia e
il calore prodotti da un impianto eco-compatibile alimenteranno 60
ettari di nuove serre che entro il 2006 il gruppo Ciccolella, che
svolge la sua attivita' a livello europeo nel settore florovivaistico,
realizzera' accanto alla centrale. La centrale Edison di Candela e'
stata inaugurato oggi dal presidente e amministratore delegato dell'
azienda, Umberto Quadrino, dal sottosegretario alle Attivita' Produttive,
Gian Battista Caligiuri. Nella centrale di Candela - ha chiarito Quadrino
- viene utilizzata tecnologia 'a ciclo combinato', perche' combina
i benefici di due metodi di produzione dell' energia elettrica: un
ciclo a gas e un ciclo a vapore. ''Tale tecnologia termoelettrica
- ha spiegato il presidente Edison - e' riconosciuta come la piu'
efficiente ed eco-compatibile oggi disponibile sul mercato''. Tre
i vantaggi: un minor consumo di risorse naturali, minori emissioni
in atmosfera e un conseguente minor costo dell' energia prodotta.
La centrale di Candela, prima in Italia, utilizza tra l' altro come
combustibile gas 'povero', a basso potere calorifico, estratto dai
giacimenti metaniferi della zona. Ma soprattutto il nuovo impianto
- ha proseguito Quadrino - e' il primo del Piano industriale di Edison
ad essere completato: grazie a questa centrale e alle prossime inaugurazioni
di quelle situate ad Altomonte e Torviscosa, si avvicina l' obiettivo
Edison di 14.000 megawatt di potenza installata al 2008 e di una quota
di circa il 20% del mercato dell' energia elettrica. La Calabria partecipa al concorso: “Ciclo e riciclo” 24/10-(M.G.)- La Calabria partecipera' a ''Ciclo e riciclo 2006'',
concorso di idee promosso dal Consorzio nazionale per il recupero
e il riciclo dell' alluminio. Un' iniziativa che diventera' un film
grazie alla collaborazione con il Festival di Marano-Festival nazionale
della pubblicita' sociale dei ragazzi. ''Il progetto Ciclo e Riciclo
- e' detto in un comunicato - e' stato sviluppato dal Consorzio imballaggi
alluminio assumendo come punto di riferimento i programmi didattici
della scuola elementare e media inferiore''. Il concorso e' rivolto
a scuole elementari e medie, oltre che della Calabria, di Lazio, Puglia,
Campania e Sicilia. Respinto il ricorso contro il sequestro della discarica 24/10 Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha rigettato il ricorso
che presentato dal sindaco di Laino Borgo, Michele Mele, avverso il
sequestro della discarica non autorizzata di contrada ''Petroso''
avvenuto il nove settembre scorso. Il sequestro della discarica, situata
a pochi metri dal fiume Lao, fu disposto dal sostituto procuratore
del Tribunale di Castrovillari, Baldo Pisani, ed eseguito dai carabinieri
di Laino Borgo, in sinergia con gli agenti della Polizia Municipale.
All'interno dell'area, che si estendeva per circa 2000 metri quadrati,
fu rinvenuto materiale ferroso, batterie ed oli esausti, frigoriferi
in disuso, pneumatici usurati, materiale plastico, grossi lastroni
di vetro ed altri materiali. Ventimila volontari all’opera per ripulire i fiumi. In Calabria dal 29 ottobre. 22/10 Prendersi cura dei corsi d'acqua italiani, dai grandi fiumi
come l'Arno, il Tevere e il Po, sino alle fiumare calabresi e ai piu'
piccoli ruscelli, rendendoli non solo piu' belli e puliti ma soprattutto
piu' sicuri. E' l'obiettivo del weekend di volontariato nazionale
contro le alluvioni organizzato nell'ambito di "Operazione Fiumi
2005", la campagna per la prevenzione del rischio idrogeologico
di Legambiente e del dipartimento della Protezione Civile che oggi
e domani fa tappa a Roma dopo gli appuntamenti di Maserada, Venezia,
Turbigo, Milano, Lavagna, Genova, Ascoli e Perugia. Tra oggi e domani,
oltre 20 mila volontari armati di sacchi, rastrelli e guanti saranno
impegnati in 300 diverse localita' in una grande opera di prevenzione
dalle alluvioni, rimuovendo materiali ingombranti dal greto del fiume
e rifiuti comuni lungo le sponde. Tonnellate di materiale plastico
e ferroso, centinaia di tronchi d'albero portati dalle precedenti
piene: una vera e propria bonifica di oltre cento corsi d'acqua. A
Roma sul Tevere - dove si sono ritrovati in piu' di 300 - le operazioni
di pulizia sono anche un'autentica esercitazione di protezione civile
per gli scout dell'Agesci e per i volontari di Legambiente delle associazioni
locali, che faranno ricorso anche a battelli, motoseghe, verricelli
e mezzi speciali per rimuovere i rifiuti piu' ingombranti. "Prevenzione
del rischio idrogeologico non e' solo informazione ma anche e soprattutto
una corretta gestione del territorio e del fiume - sottolinea Francesco
Ferrante, direttore generale di Legambiente - I disastri ambientali
che vedono protagonisti i fiumi italiani sono infatti la diretta conseguenza
di scelte sciagurate compiute dall'uomo: l'abusivismo, l'urbanizzazione
delle aree golenali e la mancata manutenzione ordinaria degli argini,
sono spesso le vere cause delle catastrofi". "Anche le troppe
vere e proprie discariche lungo i corsi d'acqua rappresentano un problema
rilevante - conclude Ferrante - i rifiuti ingombranti e i tronchi
d'albero strappati dalla corrente possono ostruire la luce dei ponti
portando effetti devastanti a valle in caso di alluvione". La
carovana di "Operazione fiumi", nel frattempo, non si ferma,
proseguendo il suo lungo viaggio verso sud. Si ricomincia dalla Campania
a Napoli dal 25 al 27 ottobre per proseguire poi in Calabria a Crotone
il 29, 30 e 31 ottobre. Infine la Sicilia con Palermo dal 3 al 5 novembre.
CGIL, Cisl e Uil: “Il Ponte sullo Stretto non è una priorità” 20/10 Il Ponte sullo Stretto, per un insieme di motivi, non puo'
essere considerato ''una priorita'''. E' quanto emerso nel corso del
convegno sul tema ''Mezzogiorno: legalita', infrastrutture, sostenibilita''
in corso a Reggio Calabria. ''L' opera - e' stato detto dagli esponenti
della Cgil - non rappresenta una connessione strategica del corridoio
europeo Nord-Sud, non solo perche' l' alta velocita' nel tratto insulare
ed in quello meridionale e' totalmente priva di finanziamenti. Ma
soprattutto perche' le relazioni strategiche per il sistema produttivo
della Sicilia sono il mare e l' aria''. Per la Cgil ''bisogna superare
il gap competitivo e collegare il Meridione con l'Europa e con l'
altra sponda del Mediterraneo, servono le autostrade del mare, le
dorsali autostradali e ferroviarie tirrenica ed adriatico-ionica,
gli snodi aeroportuali, interportuali e portuali, i sistemi integrati
dei trasporti pubblici, gli schemi idrici, le reti irrigue ed energetiche,
le reti di telecomunicazione''. Bersani (DS) “Nessuno crede che il ponte sullo stretto verrà fatto” 20/10-(G.C.) - ''Non so perche', ma di tutti quelli che sento in
giro, in Italia e anche fuori, nessuno crede che il Ponte sullo Stretto
di Messina sara' fatto''. Questo il pensiero di Pierluigi Bersani,
responsabile programma della segreteria Ds, che esprime perplessita'
sulla 'bancabilita' del Ponte sullo Stretto, a margine di un convegno
promosso da Nems sul tema della infrastrutturazione del paese. ''Senza
soldi non si fa molto, allo stato della disponibilita' delle risorse
economiche, dei bisogni del paese, non credo che la priorita' sia
il Ponte, senza per questo essere contrario all'opera stessa'', risponde
Bersani circa l'inserimento dell'opera tra le priorita' infrastrutturali
da parte del centrosinistra. ''Vedremo lo stato di avanzamento del
progetto - aggiunge il parlamentare Ds - vi sono molti punti interrogativi,
bisognera' verificarne i costi-benefici, la bancabilita'. Nel capitolo
infrastrutture, bisognera' passare ai raggi X molti progetti , chiederci
che cosa mettiamo sulle spalle dei nostri figli, fare un'operazione
trasparenza, scoprire quanta polvere e' stata messa sotto il tappeto''.
Presentata la nuova edizione della campagna sulla raccolta differenziata di Fare Verde 20/10 Si è svolta a Roma, presso la sala Cavour del Ministero
delle Politiche Agricole e Forestali, alla presenza del Ministro Alemanno
la conferenza stampa di presentazione della campagna di Fare Verde
“Meno rifiuti in città più qualità in campagna”
per promuovere la raccolta differenziata della frazione organica dei
rifiuti, il compostaggio domestico e l'uso del compost in agricoltura. A breve il catasto elettronico dei sentieri CAI della Calabria 15/10 E' in fase di ultimazione l' informatizzazione del catasto
dei sentieri dei tre Parchi nazionali calabresi. A renderlo noto,
con un comunicato, e' la sezione regionale del Club Alpino italiano
che riferisce inoltre degli esiti della visita che il presidente nazionale
dell' organizzazione, Annibale Salsa, ha fatto nella regione. ''Dopo
la rilevazione con sistema Gps e la segnatura soprattutto del Sentiero
Italia - e' scritto nella nota - si sta ultimando la fase di restituzione
dei dati. Nel corso della visita del presidente Salsa - e' detto ancora
nella nota - sono state prese in considerazione anche le questioni
relative alla gestione di sentieri, alla realizzazione di interventi
strutturali presso rifugi, alla valorizzazione dei segni dell' uomo
sulle terre alte e alla tutela dell' ambiente montano''. Per quanto
concerne i rifugi sono due le strutture, che si trovano nel Parco
della Sila, in via di ultimazione, quindi, quanto prima fruibili''. Enel e Legambiente premiano i comuni della provincia di Cosenza 14/10 Sono state consegnate simbolicamente stamattina le lampadine
ad alta efficienza energetica ai comuni della provincia di Cosenza
che hanno partecipato all' iniziativa ''PiccolaGrandeItalia 2005''
promossa da Enel in collaborazione con Legambiente. ''La diffusione
territoriale dei Comuni - e' detto in un comunicato - ricalca la presenza
capillare di Enel che anche in queste piccole comunita' porta l' energia
elettrica da anni, continuando a rappresentare un volano per lo sviluppo
del territorio e in generale per la vita dei cittadini. Quest' anno,
in particolare Enel e Legambiente hanno deciso di sostenere i piccoli
comuni con una modalita' concreta, misurabile e visibile, attraverso
un progetto finalizzato al miglioramento ambientale di questi territori''. I Verdi contro il porto di Diamante 13/10 Contro il porto di Diamante, con due interrogazioni parlamentari:
Paolo Cento e' il primo firmatario in questo modo dell'opposizione
al porto. Con l'on. Paolo Cento, le firme di Francesco Cirillo degli
ambientalisti no global, di Emilio Quintiero dei Verdi Ambiente e
Societa' della Calabria, di Walter Veltri dei Verdi di Belvedere e
del Coordinamento dei verdi dell'Alto Tirreno Cosentino. Nei motivi
dell'opposizione, gli ambientalisti chiedono la bocciatura finale
di una opera che se realizzata provocherebbe un massacro ambientale
vero e proprio. Francesco Cirillo ha dichiarato:''Le due sentenze
del Tar della Calabria e del Consiglio di Stato sul porto di Diamante
parlano chiaro. Non solo chiedono la Valutazione di Impatto ambientale
mancante a tutta la progettazione ma entrano nel merito e dichiarano
apertamente e chiaramente che la zona e' protetta da leggi speciali
che ne proteggono la scogliera e tutta la costa a nord ed a sud. Dopo
la sconfitta giudiziaria da parte di coloro che vogliono il megaporto
a tutti i costi si cerca ora una vittoria politica cercando di bypassare
le sentenze e le leggi vigenti di protezione . La Commissione di valutazione
di Impatto ambientale della Regione Calabria si e' gia' espressa e
negativamente sul porto che si voleva costruire a Bonifati dove esistono
le stesse leggi di protezione della costa. Non puo' fare diversamente
su Diamante e per questo restiamo fiduciosi. ma sia chiaro a tutti
nessun porto potra' distruggere la nostra pregevole scogliera unica
risorsa come il nostro mare per le generazioni future ''. Sequestrati dal CFS alcuni richiami illegali per la caccia: Una denuncia 13/10 Alcuni richiami illegali per la caccia alle quaglie sono stati
sequestrati nel corso di controlli compiuti nelle campagne di Rocca
Imperiale dal personale del corpo forestale dello stato che hanno
denunciato un uomo di 65 anni originario della provincia di Napoli.
Nel corso dei controlli i forestali hanno individuato i richiami acustici
elettronici che erano stati posizionati nel corso della notte. Dagli
accertamenti e' emerso che erano di proprieta' dell'aziano cacciatore
il quali li utilizzava per la caccia alle quaglie. All'uomo il personale
della forestale ha sequestrato anche il suo fucile calibro 12. In Provincia Consiglio monotematico sul mare con l’ass. regionale Tommasi 11/10 Un intenso dibattito ha impegnato ieri sera il Consiglio Provinciale,
presieduto dall’On. Francesco Principe, per oltre quattro ore,
su un unico argomento “caldo” che aveva alimentato anche
nei mesi estivi il dibattito politico: la condizione del mare in provincia
di Cosenza. Barile (CDL) “Situazione ambientale in Provincia di Cosenza gravissima” 11/10 La Cdl interviene in Consiglio provinciale sull'emergenza ambientale.
In particolare, la casa delle liberà ha puntato l'indice sui
problemi derivanti dalla cattiva gestione del ciclo dell'acqua, responsabile
dei gravi problemi d'inquinamento marino che si registrano lungo le
coste cosentine. <<Abbiamo affidato a Elio Filice (FI) - spiega
il Coordinatore della cdl Mimmo Barile - il compito di elaborare un
articolato dossier che fotografa la situazione ed evidenzia le gravi
responsabilità circa un problema che va affrontato non con
vuoti slogan ma con idee chiare e fattiva volonta>>. Di seguito
una sintesi dell'intervento del consigliere azzurro Elio Filice. <<La
situazione - ha affermato - è gravissima. La depurazione delle
acque soffre di evidenti deficenze strutturali, di problemi gestionali,
finanziari e di confusione di ruoli e competenze tra i diversi soggetti
istituzionali chiamati ad operare. Come noto la depurazione delle
acque è stata affidata dagli Ato alla società Smeco
che ha avuto grosse difficoltà finaziarie anche perchè
non pochi comuni sostengono di non dovere pagare i canoni a fronte
di un servizio depurativo malamente o per nulla assicurato. La Provincia
è intervenuta questa estate con un intervento finanziario,
ma è chiaro che tale azione è utile nell'immediato,
ma non risolve il problema alla radice. Bisogna,dunque, fare alcune
considerazioni sull'Ato 1 di cosenza, oltre alle accese polemiche
che hanno riguardato la sua formazione, la scelta del modello gestionale
(società mista), la costituzione della Cosenza Acque spa, nonchè
le perplessità della procedura concordata rispetto alla gara
ad evidenza pubblica riguardanti il soggetto privato ritenuta, quest'ultima,
più coerente con l'impianto normativo della legge Galli che
con le disposizioni emanate dal Ministero dell'Ambiente. Ma in merito
bisogna rilevare come l'Ato di Cosenza abbia bandito ben tre gare
per la scelta del partner privato: due sono andate deserte, la terza
invece, per quanto se ne sappia, si trova in "purgatorio"
non avendo sortito alcun esito definitivo, anche se si sostiene che
sia stata "fruttuosa", perchè due società,
sulle quali peraltro permane il mistero, avrebbero presentato la loro
manifestazione di interesse. A nostro avviso è molto grave
che su una questione di rilevanza pubblica così importante
per i cittadini siamo costretti al "passa parola" per acquisire
le necessarie informazioni. In questo contesto c'è unn serio
problema che riguarda l'amministrazione provinciale rispetto alla
quale è lecito chiedere se esista una chiarezza di obiettivi,
una metodologia operativa ed una forte volontà politica di
privilegiare i problemi della gente rispetto alle pretese dei partiti
e di lobby d'interesse. L'altro aspetto squisitamente politico riguarda
il fatto, che in un contesto di confusione ed inoperatività,
questo Consiglio provinciale è costretto ad esercitare un ruolo
secondario quasi che la gestione del servizio idrico integrato costituisse
un aspetto marginale delle sue competenze e responsabilità
istituzionali. Questo Consiglio è costretto a svolgere un ruolo
"a posteriori", che dice la sua solo quando le decisioni
reali sono state assunte da altri soggetti ed in altre sedi. Questa
condizione di incertezza non soddisfa noi, ma non soddisfa nemmeno
i Sindaci dei nostri comuni. Infine - continua il Consigliere Filice
- va affrontata la problematica dela Sorical spa. E' infatti in atto
un conflitto tra Sorical e comuni che riguarda i contenuti della convenzione
o Contratto di Servizio tra le società affidatari ed i comuni,
tra i quali possiamo ricordare i piani d'investimento, le priorità
d'intervento e soprattutto le tariffe per la somministrazione dell'acqua
potabile. Anche in questo settore dobbiamo registrare il ruolo appannato
svolto sin qui dall'Ammnistrazione provinciale che sembra aver rinunciato
a svolgere la necessaria funzione di coordinamento e di rappresentanza
degli interessi e delle aspettative dei piccoli comuni. Eppure in
seno al Consiglio di Ammnistrazione dela Sorical la Provincia di Cosenza
è direttamente ed autorevolmente rappresentata. Non sappiamo
però, in che modo e secondo quali obiettivi questa pur autorevole
rappresentanza sia stata esercitata nel corso degli ultimi mesi, ne
come sarà esercitata in futuro. Si può legittimamente
polemizzare sulle responsabilità della vecchia Giunta regionale:
i cittadini hanno già dato il loro giudizio, oggi, è
tempo che gli attuali governanti operino meglio del passato piuttosto
che coprire con un sistematico esercizio di critica la loro sostanziale
inoperatività. Chiediamo, quindi, che la Provincia, assumendosi
in pieno i poteri che gli derivano dalla legge regionale n.10 del
'97, sovrintenda al funzionamento del'ATO e si proponga come soggetto
istituzionale di effettivo coordinamento dei rapporti tra Smeco, Comuni,
l'ufficio del commissario delegato e soggetti gestori del servizio
idrico e degli impianti di depurazione. Al presidente Oliverio ricordiamo
l'impegno a valorizzare questo Consiglio Provinciale e, come lui stesso
ama affermare, privilegiare la "politica dei risultati"
piuttosto che la "politica dell'immagine e degli intenti".
Pacienza (Fare verde) “La centrale del Mercure è nel posto sbagliato” 11/10 “Nella vicenda della Centrale del Mercure viene fuori
tutta la miopia e l’incapacità delle organizzazioni sindacali
e di alcuni politici di progettare e pianificare seri e validi modelli
di sviluppo e crescita occupazionale e, di conseguenza, economica
di un territorio da sempre martoriato. Ci si accontenta di preservare
20 posti di lavoro piuttosto che incentivarne la creazione di 200
attraverso una seria politica di valorizzazione ambientale a fini
turistici”. Lo afferma in una nota il segretario provinciale
di Fare verde Cosenza, Francesco Pacienza, che contesta la scelta
sindacale di salvaguardare l’insediamento dell’Enel. “Fare
Verde –scrive nella nota- ricorda, qualora qualcuno non ne fosse
a conoscenza, che la Calabria (secondo i dati forniti dal GRTN) ha
un surplus di produzione di energia elettrica pari al 42,5% del suo
consumo; che tale surplus di energia prodotta non viene consumata
sul territorio e che, dal punto di vista delle agevolazioni tariffarie,
non produce alcun beneficio economico sulla collettività. Si,
perché dobbiamo iniziare a ragionare, se vogliamo che la Calabria
esca da un isolamento che dura da ormai troppi anni, in termini di
collettività. Una centrale per la produzione di energia elettrica
non produce alcun beneficio per la collettività, in special
modo quando la stessa sorge all’interno di un Parco Nazionale:
quello del Pollino. Ma questi sindacati e sindacalisti non sono forse
gli stessi soggetti che cercarono di impedire in ogni modo la costruzione
della centrale Edison di Altomonte? Le motivazioni che qualche anno
fa portavano avanti non erano dissimili dalle nostre di adesso. Dicevano,
la centrale Edison sorge in un’area industriale e non in un’area
protetta come il Parco del Pollino, che non si potevano sacrificare
la qualità dei prodotti agricoli all’interno del costituendo
Distretto Agroalimentare e i pochi posti, quelli della centrale Edison
sono 28, con le centinaia di posti di lavoro che si sarebbero creati
con l’istituzione del Distretto Agroalimentare. Sacrosante parole.
Ma cosa ha fatto cambiare idea a questi signori nei confronti della
centrale del Mercure? Noi ambientalisti, non abbiamo cambiato idea.
Continuiamo a pensare che non può esserci crescita e sviluppo
se permettiamo la colonizzazione del territorio a discapito delle
popolazioni che vi vivono e distruggendo l’ambiente circostante.
Fare Verde non è una pseudo organizzazione ambientale, è
riconosciuta da vent’anni dal Ministero dell’Ambiente,
e si occupa da sempre di integrazione tra sviluppo economico e tutela
e valorizzazione dell’ambiente. Ma le migliaia di persone che
hanno manifestato contro questa ed altre centrali elettriche avranno
pure un qualche peso, o contano solo quando capeggiate dai sindacati?
Vertenza Centrale del Mercure: Mercoledì conferenza stampa di CGIL CISL e UIL 10/10 La situazione della vertenza della centrale Mercure di Laino
Borgo e le questioni relative alla politica energetica saranno al
centro di una conferenza stampa convocata dai segretari provinciali
e regionali di categoria e confederali di Cgil, Cisl e Uil in programma
mercoledi' prossimo a Cosenza. Nell' occasione, e' scritto in una
nota, il sindacato illustrera' la propria posizione ''anche sui problemi
relativi alla riconversione della Centrale di Rossano e non manchera'
di denunciare la politica demagogica messa in campo da pseudo organizzazioni
ambientaliste e da vasti settori istituzionali''. ''La delicatezza
e l' attualita' degli argomenti - prosegue la nota - servira' a meglio
chiarire la difficile situazione che si e' venuta a creare nella Regione
Calabria. L' assenza di una concreta politica energetica rischia non
solo di penalizzare fortemente i calabresi quanto anche di bloccare
la possibilita' di uno sviluppo dell' intera regione''. Fare Verde rilancia la campagna per il recupero della frazione organica 10/10 “Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento
con la campagna di sensibilizzazione a carattere nazionale “Meno
rifiuti in città più qualità in campagna”
con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole e il
supporto tecnico-scientifico della Scuola Agraria del Parco di Monza”.
Lo annuncia in una nota Fare Verde Calabria. “La novità
per quest’anno –prosegue la nota- è data dal coinvolgimento,
nell’iniziativa, delle scuole della provincia di Cosenza. Il
nostro intento è di veder crescere sempre di più nelle
nuove generazioni una coscienza civile attenta a queste problematiche.
Proprio per questo abbiamo voluto mettere a punto una serie di lezioni
da tenere nelle scuole (dalle elementari alle superiori) con strumenti
multimediali indirizzate ai giovani studenti affinchè capiscano
quanto sia possibile fare attraverso la vigilanza e la responsabilità
di ognuno per risolvere il problema dei rifiuti. Viene spiegato cosa
sono i rifiuti, da dove vengono, che fine fanno e insegna loro a riconoscerli
per separarli in maniera corretta, riciclarli per ridar loro nuova
vita sotto forma di altri oggetti, o addirittura ad evitarli in quanto
potenzialmente pericolosi per la salute delle piante, degli animali
e dell’uomo. Spieghiamo loro che i rifiuti sono un’invenzione
dell’uomo. Che in Italia in poco più di vent’anni
abbiamo più che raddoppiato la quantità di rifiuti che
produciamo. Spieghiamo che riciclare significa essere meno spreconi,
imparare che ogni oggetto è fatto impiegando risorse naturali
preziose (alberi, acqua, sabbia, ecc.) e spesso scarse (petrolio)
e, infine, che riciclare significa aver bisogno di meno discariche
dove buttare i nostri rifiuti. La Raccolta Differenziata è
importante perchè è il primo vero passo verso il riciclaggio
e che chi la pratica in maniera corretta riesce a buttare via una
quantità di rifiuti di gran lunga inferiore e che così
facendo permette, pertanto, il riutilizzo di materiali preziosi. Il
primo esperimento didattico partirà dall’Istituto Comprensivo
di Altomonte, la cui dirigente scolastica ed il corpo docente hanno
aderito entusiasticamente all’iniziativa. Comprenderà
lezioni che porteranno alla produzione di una serie di lavori che
saranno presentati ufficialmente durante la manifestazione sul compostaggio
che si terrà ad Altomonte sabato 29 ottobre. All’iniziativa
possono chiedere di partecipare tutte le scuole della Provincia inviando
una e-mail all’indirizzo fareverde@fareverdecalabria.it. I Sindaci ed i sindacati voglio la ripresa delle attività della centrale del Mercure 07/10 Le organizzazioni sindacali regionali della Filcem, Flaei e
Uilcem della Calabria, riunitesi in assemblea con i lavoratori della
Centrale del Mercure valutano ''profondamente sbagliato - e' scritto
in una nota - quanto deciso dall'Enel nel voler insistere nel trasferimento
dei lavoratori della centrale in altri siti''. I sindacati esprimono
''ferma contrarieta' - prosegue la nota - circa le decisioni dell'Enel
che finiranno per incidere profondamente sul prosieguo costruttivo
del rapporto con le istituzioni locali e il sindacato. Nel condividere
l'esigenza aziendale di riprendere immediatamente l'attivita' della
Centrale, esprimono la preoccupazione che con tale decisione si finisce
per allontanare ulteriormente la ripresa dei lavori, e per tanto,
invitano nuovamente l'Enel a sospendere il provvedimento di trasferimento''.
''Invitiamo - conclude la nota delle organizzazioni sindacali - le
istituzioni preposte Regionali, Provinciali e Locali a rilasciare
immediatamente le autorizzazioni richieste, per scongiurare che possa
prendere ulteriormente corpo la scelta di chiusura definitiva della
Centrale''. Anche i sindaci dei sette comuni dell'area del Mercure
hanno inviato una nota al Prefetto di Cosenza, alla Regione, Provincia
ed all'Enel per sollecitare ''di attivare con la massima sollecitudine,
nel rigoroso rispetto delle norme vigenti, tutti gli elementi necessari
affinche' si rilascino le autorizzazioni per la ripresa delle attivita'
nell'impianto''. Centrale del Mercure: Incarico a perito per stabilire la verità sulla centrale 06/10 ''Affidato l' incarico peritale al professor Paolo Rabitti,
la verita' sulla centrale del Mercure compie un altro passo avanti''.
E' quanto si sostiene in un comunicato stampa dell' associazione ambientalista
''Il Riccio'' di Castrovillari. ''Il sindaco di Viggianello, Domenico
Anastasio - e' detto nel comunicato - ha ufficialmente conferito l'
incarico peritale sulla Centrale del Mercure a Rabitti, studioso noto
a livello nazionale. Il docente che ha lavorato per situazioni analoghe
con numerose Procure italiane, si avvarra', per gli aspetti giuridici,
della collaborazione del dottor Felice Casson. La perizia verra' consegnata
entro alcune settimane''. L' associazione ambientalista, inoltre,
mette in evidenza che hanno deliberato di associarsi all' iniziativa
del sindaco Anastasio anche le amministrazioni di Rotonda, Mormanno,
S. Severino Lucano, Chiaromonte, nonche' l' Ente Parco del Pollino.
''L'iniziativa del sindaco di Viggianello rappresenta - e' scritto
nella nota - una risposta concreta alle richieste delle popolazioni
e va ad affiancarsi, seppur in ambiti diversi, all' azione meritoria
e coraggiosa delle Forze dell' Ordine e della Procura di Castrovillari,
segnatamente nella persona del dottor Baldo Pisani, che cosi' efficacemente
stanno lavorando per chiarire i tanti punti oscuri di questa inquietante
vicenda''. Loiero al 3° congresso mondiale sull’ambiente. “Guidare le regioni in questo settore è un ruolo delicato” 05/10 “Guidare il coordinamento delle regioni per il settore
ambientale è un ruolo delicato. Ne siamo consapevoli, così
come siamo consapevoli della necessità di dare concretezza
a un cammino di sostenibilità, sul quale si riversano grandi
aspettative”. Il presidente della Regione, Agazio Loiero ha
suggellato con queste parole il passaggio del testimone con il quale
il Piemonte ha consegnato ufficialmente alla Calabria il ruolo di
capofila della rete di informazione, formazione ed educazione ambientale
e delle tematiche dedicate all’educazione allo sviluppo sostenibile.
Ospite, insieme all’assessore all’ambiente Diego Tommasi,
del terzo congresso mondiale sull’ambiente, in svolgimento al
Lingotto di Torino, Loiero ha ringraziato il presidente della Regione
Piemonte Mercedes Bresso e l’assessore regionale all’ambiente
Nicola De Ruggero: “il Piemonte - ha detto - ha guidato le Regioni,
nei luoghi del confronto e dell’incontro, per orientare la politica”. Centrale del Mercure i sindaci chiedono all’Enel la revoca dei provvedimenti 05/10 Alcuni sindaci dei comuni interessati dalla centrale del Mercure
hanno rivolto un invito all' Enel affinche' revochi i provvedimenti
adottati relativi all' impianto. I comuni, i cui sindaci hanno sottoscritto
il documento, sono: Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, Castelluccio
Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda e Viggianello. ''Fermo
restando - prosegue la nota dei Sindaci - la priorita' assoluta alla
salute dei cittadini e della salvaguardia ambientale esprimiamo solidarieta'
ai lavoratori. Chiediamo all' Enel l' immediata revoca di tutti i
provvedimenti ad oggi adottati che comportano disagio, preoccupazione
e ansia ai lavoratori dell' impianto''. L’ass. Tommasi a Torino al Forum sull’educazione all’ambiente “La Calabria impegnata nella formazione” 05/10 L’assessore regionale all’Ambiente Diego Tommasi,
coordinatore nazionale degli Assessori all’Ambiente delle regioni
d’Italia in seno alla Conferenza Stato-Regioni, ha partecipato,
nella sede del Lingotto di Torino, alla tavola rotonda, coordinata
dal giornalista Maurizio Mannoni, sulle prospettive future per lo
sviluppo dell’edu-cazione ambientale e sullo sviluppo sostenibile,
sia a livello nazionale che regionale. “La Regione Calabria
- ha affermato Tommasi - è impegnata, con modalità diverse,
all’attuazione di programmi di educazione, formazione e informazione
ambientale che coinvolgono, in maniera sinergica, le amministrazioni
locali, le associazioni e gli enti parco”. A Torino, le Regioni
e la rete nazionale di informazione, formazione, educazione ambientale
(Infea), si sono confrontati sulla possibilità di integrazione
dei sistemi e sulla necessità di sviluppare una rete di sinergie
e interscambi, con all’orizzonte anche progetti editoriali che
rendano concrete e quotidiane le pratiche di sostenibilità.
In merito alla programmazione delle politiche regionali “è
del tutto evidente – ha sostenuto l’assessore Tommasi
- che l’educazione ha bisogno di organizzarsi come sistema.
In tal senso, Infea rappresenta un livello di raccordo interregionale
che ha dimostrato in questi anni di poter lavorare in rete. Ecco perché
- ha ribadito l’assessore - riteniamo indispensabile intensificare
e rafforzare la rete regionale del sistema Infea nell’ambito
di un più ampio progetto amministrativo che veda coinvolti
attivamente tutti gli Enti locali, ma anche gli attori sociali e le
agenzie educative sparse sul territorio regionale e nazionale”. Movimento ambientalista del Tirreno: “fermare il prelievo d’inerti dal fiume Lao” 04/10 ''E' grave quanto sta succedendo nel fiume Lao con tutte le
autorizzazioni necessarie di Provincia e Regione Calabria. Si tratta
del prelievo di 70 mila metri cubi di materiale inerte compreso fra
il ponte ad archi della vecchia ss18 ed il ponte tubo. Un area di
circa 600 metri di lunghezza per 100 di larghezza sul lato sinistro
del fiume Lao''. E' quanto scritto in una nota del Movimento ambientalista
del tirreno. ''La scusante - e' aggiunto nella nota - per il prelievo
da parte del servizio di difesa idraulica di tante materiale sta tutta
scritta nella relazione a firma del dirigente ing. Francesco La Rocca.
Il verbale parla di uno studio fatto dall' Ing. Ennio Ferrari. In
pratica si vorrebbe dimostrare che si tratta di un accumulo inutile
di inerti all'apporto al fiume e che quindi si puo' prelevare liberamente.
Se il fiume Lao soffre di una lentezza nell'apporto di sabbia al mare
e' questo il problema da risolvere e non il ''semplice'' e conveniente
dal punto di vista dei guadagni, prelievo. Il fiume deve fare il suo
corso e bisogna rivedere tutto il sistema delle briglie che in alcuni
punti fermano l'apporto al mare e lungo la parte finale del corso
fluviale compresa la parte dove e' stata costruita l'aviosuperfice
velocizzandone il corso ed il conseguente apporto. Il problema dell'erosione
delle coste parte proprio da questo mancato studio sui grandi corsi
fluviali, quali lo stesso Lao ed il Noce a nord del Tirreno ed il
Savuto a sud, calcolando nel mancato apporto seppur piccolo i torrenti
Corvino, Soleo , Abatemarco''. ''Ma la cosa piu' assurda e paradossale
- prosegue la nota - e' che questa sabbia serve proprio per il rifacimento
delle spiagge a sud del Porto di Belvedere e di Capo Tirone. Il classico
cane che si morde la coda. Si buttano massi a mare, si formano barriere
dure, a vista o soffolte e' la stessa cosa, e queste invece di creare
di nuovo le spiagge spostano il problema erosivo piu' a sud. Gli enti
preposti invece di fermare tutto, dal momento che questo problema
esiste da decenni, autorizzano nuovi prelievi di sabbia dai fiumi
o dalle colline come avrebbero voluto fare nelle colline di Maiera',
facendoli trasportare a mare. Ribadiamo la nostra posizione che e'
quella che gli ambientalisti da decenni ripetono.Fermare i masssi,
le cave, i prelievi dai fiumi, i porti e puntare subito su uno studio
generale di tutta la costa tirrenica da Tortora ad Amantea studiando
a fondo i motivi dell'erosione ed intervenendo seriamente su tutta
la costa e non a macchia di leopardo, gettando milioni di euro a mare
inutilmente''. ''E' questo - conclude la nota - quello che ora chiediamo
, ai comuni di Orsomarso e di Santa Domenica Talao,alla Provincia
ed alla Regione, ed in special modo agli assessori verdi, di rifondazione
e del Pdci''. Vertice sulla Centrale del Mercure nella Prefettura di Cosenza 03/10 La messa in esercizio della Centrale Enel a biomasse di Laino
Borgo, in provincia di Cosenza, e' stato il tema di un incontro che
si e' tenuto questa mattina nella prefettura di Cosenza, voluto dal
prefetto Diego D'Amico, alla quale hanno il presidente dell'Amministrazione
Provinciale di Cosenza, il rappresentante dell'Ufficio Commissario
Delegato per l'emergenza ambientale in Calabria, i dirigenti degli
Assessorati regionali all'Economia ed all'Ambiente, il Sindaco di
Laino Borgo ed i responsabili dell'Enel. Il Prefetto, preliminarmente,
ha fatto presente che ''la riunione, che non ha carattere tecnico,
rimanendo i singoli procedimenti nelle competenze degli Enti individuati
dalla legge, e' stata convocata al fine di favorire un confronto tra
i soggetti interessati alla vicenda e per sensibilizzarli, nel rispetto
della normativa vigente e delle diverse competenze, sull'esigenza
di una pronta definizione della problematica per le delicate incidenze
di natura sociale ed occupazionale che la stessa riveste''. D'Amico
ha riferito delle ''preoccupazioni rappresentate dall'Enel per i ritardi
nella messa in esercizio dell'impianto, che, oltre a determinare un
forte danno economico alla societa' , hanno costretto la societa'
a mandare in trasferta in altri impianti produttivi le circa quaranta
unita' presenti nella centrale di Laino Borgo''. I responsabili Enel,
nel ribadire l'urgenza di concludere al piu' presto una vicenda che
dura ormai da diverso tempo, hanno evidenziato ''la necessita', ai
fini della messa in esercizio della centrale , di risolvere prioritariamente
le questioni afferenti alla procedura di caratterizzazione del sito,
in particolare quella del parco del cippato, dove deve essere stoccato
il materiale combustibile, di competenza dell'Ufficio del Commissario
delegato per l'emergenza ambientale, alla necessita' della valutazione
di incidenza ambientale, sollevata dal Dipartimento Regionale all'Ambiente
e all'autorizzazione allo scarico delle acque depurate di competenza
dell'Amministrazione provinciale di Cosenza''. Il presidente della
Provincia, Oliverio, associandosi alla esigenza rappresentata dal
Prefetto di definire in tempi brevi la problematica, ha sottolineato
che, ''al di la' di ogni valutazione sulla centrale, si tratta di
un impianto per cui e' stata rilasciata a suo tempo un'autorizzazione
e i cui lavori sono praticamente ultimati, per cui vi e' l'obbligo
di definire i procedimenti tuttora in corso, nel rispetto della normativa
esistente, al fine di consentire la messa in esercizio''. Oliverio
ha anche fatto presente che ''la Provincia , titolare della competenza
all'autorizzazione allo scarico delle acque, provvedera' ad evadere
rapidamente la richiesta, peraltro pervenuta recentemente, verificando
la sussistenza delle condizioni di legge e che, comunque, tale aspetto
non rappresenta un problema, atteso che puo' essere individuata una
diversa soluzione che consenta il rilascio delle autorizzazione''.
Il rappresentante dell'Ufficio del Commissario Delegato per l'emergenza
ambientale ha riferito che ''l'Ufficio ha prontamente esaminato il
progetto di caratterizzazione del sito nella conferenza dei servizi
del 26 settembre scorso e che, prendendo atto della necessita' per
l'Enel di utilizzare subito il parco del cippato, e' disponibile ad
un esame stralciato di quel sito ed a valutare gli esiti della perizia
del Ctu prodotti nell'ambito del procedimento penale relativo all'inquinamento
dell'area, cosi' come gia' riferito nel corso della conferenza''.
Il dirigente del Dipartimento regionale ambiente, rispetto alla questione
della valutazione di incidenza ambientale, ha fatto presente che,
''a seguito di un quesito rivolto dall'Ente Parco, l'assessorato all'ambiente
ha evidenziato la necessita' che l'Enel presenti una relazione di
incidenza ambientale al fine di consentire allo stesso assessorato
di determinarsi sulla necessita' della valutazione di incidenza, atteso
che il sito dell'impianto ricade nella vicinanze della valle del Lao,
dichiarata sito di interesse comunitario e per cui tale procedura
potrebbe essere necessaria. Tale questione, comportando soprattutto
delle implicazioni di carattere giuridico, avendo l'Enel eccepito
che la valutazione di incidenza ambientale non puo' essere sollevata
successivamente al rilascio dell'autorizzazione, avvenuta in epoca
in cui, peraltro, il sito non era ancora stato dichiarato di interesse
comunitario, verra' sottoposta dal Prefetto all'attenzione della Regione
Calabria affinche' venga valutata in tempi brevi la legittimita' del
procedimento, alla luce del fatto che l'impianto e' gia' autorizzato
e che nelle relative conferenze dei servizi il problema non era stato
mai sollevato dalla Regione''. Sulle incidenze negative che il protrarsi
della problematica potrebbe avere sulla situazione occupazionale e
sociale, l'Enel, ''prendendo atto della disponibilita' di definire
le questioni emerse, ha dato assicurazione sulla volonta' della societa'
di mettere in esercizio la centrale e , quindi, di non ridurre i posti
di lavoro, chiarendo che il trasferimento del personale, anche se
momentaneo, in altri impianti produttivi si e' reso necessario per
il protrarsi della inattivita' dell'impianto, ma che tale provvedimento
verra' revocato non appena si avvieranno a termine i procedimenti
amministrativi che consentono l'attivazione della centrale''. La regione Calabria al Congresso internazionale sull’Ambiente di Torino 03/10 Dodici Centri di educazione ambientale, cinque Laboratori
territoriali sparsi nelle cinque province calabresi, quattro parchi
(Parco del Pollino, delle Serre, della Sila e dell’Aspromonte),
la Riserva naturale del bacino di Tarsia e della Foce del Fiume Crati,
la Riserva Marina di Isola Capo Rizzuto e l’ArpaCal. La Regione
“schiera”, per la prima volta, al terzo Congresso Internazionale
di Educazione Ambientale che si sta svolgendo a Torino, fino al 6
ottobre, il suo “esercito” di informatori e formatori
decisa a “investire molto di più di quanto si è
fatto fin’ora - ha chiarito l’assessore regionale Diego
Tommasi - in educazione ambientale e formazione di una coscienza,
rispettosa dell’ecologia e capace di programmare e farsi interprete
dello sviluppo sostenibile”. Il Sindaco di Rossano incontra i sindacati a proposito della Cantrale Enel 03/10 Il Sindaco di Rossano, Orazio Longo, ha incontrato stamani,
una delegazione composta dai rappresentanti della Cgil, Cisl e Uil
e da alcuni lavoratori dei cantieri Enel. Alla base dell' incontro,
il futuro della centrale Enel di S. Irene e l' esigenza di garantire
alla stessa manutenzione e standard di sicurezza. Longo e i sindacati
hanno condiviso e ribadito l' esigenza di potenziare le attivita'
di manutenzione dell' impianto, esigenza resa ancor piu' forte a causa
della vetusta' dello stesso. Difatti, il ciclo vitale delle centrali
come quella rossanese, circa 30 anni, si e' praticamente completato.
Per questo motivo, e' stata espressa unanime preoccupazione per l'
ipotesi di un progressivo disimpegno dell' Enel rispetto alle piu'
elementari esigenze di sicurezza della centrale e garantire la salute
dei lavoratori e dei cittadini e il rispetto scrupoloso degli impegni
presi, come il mantenimento di tutti gli standard di sostenibilita'
sociale ed ambientale connessi all' esistenza stessa dell' impianto.
Si e' anche parlato del futuro della centrale e per questo e' stata
sollecitata la realizzazione di un tavolo regionale alla presenza
del Presidente dell' Amministrazione Provinciale di Cosenza, dell'Assessore
all' Energia ed Attivita' produttive della Regione Calabria, dei sindacati
e dei lavoratori. Archivio dal 8/7 al 29/9/05 | Archivio dal 18/5 al 7/7/05 | Archivio dal 28/1 al 17/5/05 | Archivio dal 15/9 al 26/1/05 | fino al 14 settembre
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