Lo stretto di Messina
Ponte sullo stretto, relazione della
DIA: La mafia tenta di interferire
04/11 Cosa Nostra continua a contaminare l' ambiente economico ed
imprenditoriale, puntando a rafforzare ''la propria maglia invasiva
con interventi volti a tentare di interferire anche sulla realizzazione
di grandi opere di' interesse strategico nazionale, quale, ad esempio,
il ponte sullo stretto di Messina''. Lo rileva la Relazione semestrale
della Dia inviata al Parlamento.
I senatori dell’Unione chiedono
di sospendere il contratto con Impregilo
Sospendere la stipula del contratto con Impregilo, fino a quando
non saranno risolti i tanti nodi ambientali contestati, anche da Bruxelles,
al progetto preliminare del Ponte. E' quanto chiedono i senatori dell'Unione
in una mozione al governo, prima firmataria la Verde Anna Donati,
all'indomani della notizia dell'apertura di un fascicolo sulle procedure
di gara da parte della procura di Monza. La mozione, a firma dei capigruppo
di opposizione, in commissione Lavori Pubblici, Luigi Zanda (Dl),
Paolo Brutti (Ds), Mauro Fabris (Udeur) e dei senatori Luigi Malabarba
(Prc) e Gianfranco Pagliarulo (Pdci), chiede inoltre al governo di
''escludere il rischio di pagamento di penali fino all'approvazione
del progetto definitivo e riferire in Parlamento qualsiasi decisione
sugli elementi costitutivi del contratto, per rendere pubbliche e
trasparenti le procedure sull'appalto del ponte sospeso piu' lungo
a mondo''. Infine, si chiede di prevedere azioni di responsabilita'
nei confronti degli amministratori della Stretto di Messina Spa, in
caso di mancato rispetto dei principi di buona amministrazione. e
di aggiornare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, come
ribadito esplicitamente da Bruxelles. ''Le violazioni della normativa
ambientale - scrivono i parlamentari dell' Unione - rilevate recentemente
anche dalla Commissione Europea rappresentano incognite di straordinaria
rilevanza per l'opera e se non si cambia il progetto preliminare,
nel rispetto delle direttive comunitarie, andra' definitivamente perduto
il cofinanziamento europeo''
Pecoraro Scanio: “Un colossale
affare per la mafia”
''La mafia e' in agguato, pronta a ricavare colossali cifre dal ponte
sullo Stretto. Il rapporto al Parlamento della Dia e' l'ennesima conferma
sugli immensi interessi della mafia nella costruzione dell'opera,
vera calamita per la speculazione criminale''. Lo ha dichiarato il
presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio. ''L'allarme della Dia
- secondo Pecoraro - conferma quanto i Verdi e le associazioni che
si battono per la tutela ambientale e socioeconomica dello Stretto
sostengono da anni. Oltre che essere un'opera devastante per l'ambiente
e inutile, e' anche una clamorosa opportunita' per la mafia. Proseguire
nell'iter di realizzazione di questo monumento alla criminalita' e'
un atto di irresponsabilita' enorme, intollerabile''. ''All'Italia
- ha concluso il leader del 'Sole che ride' - non serve quest'opera
faraonica e inutile, che e' solo un grande dispendio di risorse pubbliche
e un colossale affare per la mafia. Quei soldi si devono investire
in opere davvero utili al Paese, al suo territorio e a tutti i cittadini''.
La procura di Monza precisa: mai
intercettati parlamentari
Non e' mai stato intercettato alcun parlamentare nell'ambito dell'inchiesta
avviata dalla Procura di Monza sulla gara d'appalto per la costruzione
del ponte sullo stretto di Messina. E' quel che precisano, in una
nota ufficiale, il procuratore della Repubblica Antonio Pizzi e il
Pm Walter Mapelli titolari dell'indagine, riguardo ad articoli apparsi
oggi su alcuni quotidiani.