|
||
Dir.resp. Pippo Gatto |
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
|
Ambiente Archivio fino al 14 settembre Pubblicato il rapporto sui rifiuti del 2003. Al nord il primato di impianti per incenerimento 14/09 Oltre l'87% dei rifiuti totali inceneriti e' stato trattato in impianti del nord Italia, la quota e' ripartita quasi equamente fra centro e sud. E' quanto emerge dal Rapporto 2003 realizzato dall'Osservatorio nazionale sui rifiuti istituito dal ministero dell'ambiente. L'enorme divario tra i materiali inceneriti al nord e al sud si deve soprattutto alla maggiore diffusione nel settentrione degli impianti di incenerimento (34). Al sud invece gli impianti operativi nel 2002 erano solo 4. Secondo il Rapporto, l'incenerimento totale dei rifiuti urbani nel 2002 ammonta a circa 2,7 milioni di tonnellate. I materiali classificati come pericolosi consistono, sempre nello stesso anno, in oltre 45.000 tonnellate e sono rifiuti sanitari. Nel 2002 operavano 48 impianti di incenerimento con recupero di energia, di cui 34 al Nord (14 in Lombardia di cui 6 nella sola provincia di Milano e 10 in Emilia Romagna), 10 al Centro (8 in Toscana, uno nelle Marche e uno in Umbria), 4 al Sud (2 in Sardegna, uno in Puglia e uno in Sicilia). Nel 2002 dall'incenerimento dei rifiuti sono stati prodotti oltre 1,4 milioni di MW di energia elettrica, in parte ceduta alla rete di distribuzione, e oltre 1,1 milioni di MW di energia termica, in genere utilizzati per autoconsumo e in parte minore per teleriscaldamento (Milano e Brescia). Questa la situazione attuale e futura registrata dal Rapporto Rifiuti: Nel Lazio dal 2003 operano gli impianti di Colleferro e S. Vittore che trattano Cdr (combustibile da rifiuto) mentre in parallelo sarà potenziato il quadro impiantistico per la produzione di Cdr e frazione secca da avviare a termovalorizzazione. In Campania sono due gli impianti previsti con una capacita' di circa 400.000 tonnellate all'anno ciascuno, rispettivamente ad Acerra (NA) e a S. Maria La Fossa (CE); tali impianti si integrano con il potenziamento e la realizzazione di impianti di compostaggio e produzione di CDR. In Puglia nel 2003 ha cominciato l'attività l'impianto di Statte (TA), mentre da agosto dello stesso anno e' operativo l'impianto di Massafra che tratta CDR. In Basilicata l'impianto di Melfi, che ha una linea per rifiuti speciali gia' operativa, dovrebbe essere operativo entro il 2004, mentre il nuovo impianto di Potenza potrebbe terminare la fase di collaudo entro la fine del 2005. In Calabria e' in corso la realizzazione dell'impianto di Gioia Tauro con una capacita' di oltre 130.000 tonnellate all'anno ed una potenzialita' di recupero energetico di 120.000 MWh/a. In Sicilia si dovrebbe realizzare uno dei piu' significativi interventi di pianificazione della gestione dei rifiuti urbani con la realizzazione di stazioni di trasferenza ed impianti per la selezione della frazione organica, biostabilizzazione e produzione di frazione secca, quest'ultima da avviare ad impianti di incenerimento con recupero energetico. In questo progetto e' prevista la costruzione di 4 impianti a Bellolampo (PA), Augusta (SR), Casteltermini (AG) e Paternò (CT); quest'ultimo sostituira' l'impianto di Messina. Quanto al Nord, e' terminata la fase di istruttoria tecnica per l'impianto di Ischia Podetti (Tn), la cui operativita' e' prevista per il 2006. In Lombardia sarà operativo, probabilmente entro il 2004, l'impianto di termovalorizzazione di Corteolona (PV). Sempre entro fine anno dovrebbero entrare in attività sia il nuovo impianto di Bologna sia l'impianto di termovalorizzazione di Bergamo, che sostituiranno i precedenti impianti, quello di Bologna ancora operativo e quello di Bergamo fermo dal 2003. I nuovi impianti dice il rapporto- dovrebbe portare un notevole aumento della potenzialita' di incenerimento e termovalorizzazione dei rifiuti urbani soprattutto nelle regioni del centro e del sud. Si puo' stimare che, considerando un aumento costante annuo della produzione di rifiuti di circa l'1,5%, l'incenerimento e la connessa termovalorizzazione possa arrivare ad una quota di oltre il 20% dei rifiuti prodotti a livello nazionale e in termini di potenzialita', si dovrebbe passare entro il 2007 ad oltre 7 milioni di tonnellate anno. Abbattuta a S.Demetrio Corone una quercia secolare per rubarne il legname 13/09 Alcuni sconosciuti hanno abbattuto una quercia
secolare in una campagna vicino al Collegio di S. Adriano a S. Demetrio
Corone. Gli sconosciuti hanno successivamente rubato tutto il legname
ricavato, circa 50 quintali. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri
che hanno avviato le indagini. Reteambiente Calabria: “Riciclare e non incenerire i rifiuti solidi” 10/09 Reteambiente Calabria, in una nota diffusa a
conclusione di una riunione svoltasi a Santa Caterina Albanese, critica
la Giunta regionale dicendosi contraria alla realizzazione di termovalorizzatori.
''La nostra proposta - ha detto Franco Guaglianone, portavoce di Reteambiente
Calabria -, in netto contrasto con quella della Giunta regionale, e'
di riutilizzare le materie prime piuttosto che incenerirle in megaimpianti,
in piu' occasioni, peraltro, osteggiati dalla popolazione''. Nel corso
della riunione svoltasi a Santa Caterina e' stata sottolineata la ''necessita'
di adottare una politica che faccia a meno della termodistruzione''.
E' stato rilevato, inoltre, come ''i costi tariffari per i cittadini
siano sensibilmente inferiori nelle realta' che puntano, per lo smaltimento
dei rifiuti solidi urbani sulla raccolta differenziata porta a porta.
Al termine della riunione e' stato deciso di chiedere un incontro urgente
al Presidente ed alla Giunta provinciali ''per affrontare congiuntamente
le problematiche relative allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani
nel cosentino''. Bilancio della Guardia Costiera che ha sequestrato nell’ultimo anno strutture abusive e prodotti ittici 10/09 Strutture abusive e prodotto ittici pescati illegalmente
sono stati sequestrati nell'ultimo anno dal personale dell'ufficio circondariale
marittimo della guardia costiera di Corigliano Calabro. Circa i controlli
effettuati nel settore del demanio sono stati posti sotto sequestro
complessivamente 30.000 metri quadri di suolo marittimo abusivamente
occupato mediante la realizzazione di manufatti. E' stata sequestrata
anche la foce del canale degli Stombi eseguita oltre che per abusi demaniali,
per mancanza dei requisiti dal punto di vista della sicurezza e della
navigazione. Sono stati poi notificati 16 verbali di contestazione per
scarichi privi di autorizzazione e per scarichi con limiti di emissione
superiori alla vigente normativa. Sono stati inoltre eseguiti 12 sequestri
per inquinamento e sequestrati 1000 kg di prodotti ittici, in particolare
510 kg di prodotto cinese immesso sul mercato come neonata di alici
e 215 kg di pesce tipo ''tonnetto'' allo stato giovanile. Sono stati
infine elevate 9 contravvenzioni in materia di pesca e 27 contravvenzioni
in materia di diporto per violazioni al codice della navigazione. Pirillo (DL) chiede di discutere sulle aree marine protette 02/09 Il capogruppo della Margherita in Consiglio regionale,
Mario Pirillo, ha chiesto la convocazione della Commissione per la tutela
dell' ambiente con all' ordine del giorno la discussione e l' approvazione
del progetto di legge unificato sull' ''Istituzione delle Aree Marine
Protette Regionali - Scogli di Isca - Praterie di Posidonie della Sibaritide
- Riviera dei Cedri''. Nella lettera inviata al presidente della commissione,
Raffaele Senatore, Pirillo chiede una ''decisa accelerazione'' dell'
iter. ''L'approvazione della legge regionale concernente Norme in materia
di aree protette - afferma Pirillo - impone una decisa accelerazione
dell' iter approvativo dell' istituzione delle singole aree protette
nel territorio della Regione Calabria. L' inquinamento delle acque marine
manifestatosi nell' ormai trascorsa stagione estiva e' solo uno degli
aspetti di criticita' di un sistema ambiente cui necessitano incisivi
ed adeguati strumenti di tutela''. Il dirigente della Margherita sottolinea
inoltre la necessita' che il Consiglio Regionale della Calabria ''imprima,
in quest'ultimo scorcio di legislatura, un segno di qualita' anche sui
temi dell' ambiente. Il progetto di legge, presentato nel novembre 2002,
ha incontrato il plauso di Fulco Pratesi, presidente nazionale del Wwf,
intervenuto alla conferenza stampa di presentazione''. Pirillo si dice
inoltre ''sicuro che ci sara' una ampia convergenza sulla bonta' della
proposta legislativa, che rappresenta uno strumento efficace per una
maggiore tutela di siti ambientali che possono rappresentare anche importanti
volani di sviluppo''. Legambiente in Sila contro gli incendi 01/09 E' passato un mese dall' inizio della Campagna
antincendio boschivo nel Parco nazionale della Sila, realizzata da Legambiente,
in collaborazione con la Direzione generale per la Protezione della
natura del Ministero dell'Ambiente, che vede l' impegno di 50 volontari
dei circoli di San Giovanni in Fiore, Lomgobucco, Petilia Policastro
e Zagarise, che, tutti i giorni dalle 8 alle 20, attraverso una fitta
rete di postazioni fisse e mobili presidiano il territorio per avvistare
e segnalare gli incendi boschivi nel Parco. Un impegno che ha dato buoni
risultati, per la capacita' di coordinamento dei volontari e per l'
efficacia nel segnalare gli incendi alle Centrali operativi del Corpo
forestale dello Stato. ''L' attivita' svolta fino ad oggi - dice Giannetto
Alessio, presidente di Legambiente Sila - ha permesso la segnalazione
di oltre 30 principi d' incendio, la quasi totalita' avvenuti nelle
ultime due settimane, durante i quali anche i nostri volontari sono
intervenuti nell' opera di spegnimento del fuoco supportando il personale
autorizzato. La crescita degli incendi in Sila e' la conferma di quanto
ha denunciato il Corpo forestale dello Stato circa un incremento del
406% dei roghi in Calabria dopo ferragosto, nel periodo piu' caldo e
ventoso di tutta la stagione''. Le attivita' di controllo e presidio
nel territorio del Parco svolto durante la Campagna, hanno messo in
evidenza innumerevoli abusi edilizi non denunciati dai comuni e non
sanzionati dal Parco, e sono state scoperte centinaia di piccole discariche.
Proprio per contrastare la proliferazione di microdiscariche durante
la giornata di ferragosto, e' stata svolta una attivita' di informazione
e sensibilizzazione dei cittadini attraverso l'affissione di manifesti
e la distribuzione di migliaia di volantini, insieme alla consegna di
sacchetti per la raccolta dei rifiuti. Ma l' azione devastante e la
strategia criminale di piromani ed ecomafiosi, oltre a ridurre in cenere
piu' di 100 ettari di boschi nel Parco nazionale della Sila, ha messo
in evidenza tutti i limiti dell' organizzazione di prevenzione e spegnimento
degli incendi boschivi. Basti pensare a cio' che e' successo durante
l' incendio del 20 agosto in localita' Monteoliveto, nei comuni di Serrapedace
e San Giovanni in Fiore, un rogo che con un intervento tempestivo ed
adeguato di uomini e mezzi poteva essere facilmente controllato, si
e' invece trasformato in un disastro. Sono andati distrutti oltre 40
ettari di bosco, un intero villaggio e' rimasto senza soccorsi ed addirittura
una abitazione e' andata distrutta. Un clamoroso esempio di inefficienza
nei soccorsi e di un caso limite di cittadini lasciati al loro destino,
senza la sicurezza di tutelare i loro beni. La sola nota positiva e'
stata rappresentata dallo spirito di abnegazione degli agenti del Corpo
Forestale dello Stato che si sono adoperati per coordinare gli interventi
dei pochi mezzi e dei volontari che Legambiente e' riuscita a mobilitare.
''Dobbiamo amaramente sottolineare - dice Antonio Nicoletti, coordinatore
nazionale aree protette e territorio di Legambiente - che anche contro
gli incendi l' Ente Parco nazionale della Sila si distingue per la sua
assoluta inconcludenza. Non solo non si e' dotato di un Piano contro
gli incendi boschivi, come previsto dalla legge 353/2000, ma nel suo
scandaloso bilancio di previsione sono stati accantonati pochi spiccioli
per la prevenzione degli incendi boschivi: appena 165.000 euro, il 2,3%
dell' intero bilancio. Meno di quanto hanno preventivato per consulenze
e incarichi. Ma e' verso l' utilita' di un soggetto come l' Afor che
nutriamo molti dubbi: ci chiediamo cosa faccia e perche' sul territorio
di San Giovanni in Fiore manchino i loro uomini ed i loro mezzi nonostante
sia il comune piu' densamente boscato dell' intera Sila''. Marina di Sibari: L’ass. Consolo chiede al Sindaco di Cassano un tavolo di concertazione 30/08 L' assessore al Turismo della Provincia di Cosenza,
Rosetta Console, ha chiesto al sindaco di Cassano allo Ionio, Gianluca
Gallo, di attivarsi per ''la convocazione di un tavolo istituzionale
di concertazione per discutere e cercare di giungere ad una soluzione
dell' annosa questione del villaggio turistico Marina di Sibari''. ''Le
ultime vicende legate alla problematica del villaggio turistico Marina
di Sibari - afferma l' assessore Console in una lettera inviata al sindaco
Gallo - impongono un serio, decisivo e corale sforzo finalizzato alla
definitiva soluzione di questa, oramai, annosa questione. Per il ruolo
che rivesto, visto l' impegno assunto pubblicamente agli inizi del mese
di agosto - scrive l' assessore Console - la invito formalmente a concordare
data e luogo per l' avvio di un tavolo istituzionale di concertazione
con tutti i soggetti interessati alla problematica. Nel corso dell'
estate il villaggio Marina di Sibari, situato in contrada Salicetta
del comune di Cassano Ionio, e' stato interessato prima a un sequestro
cautelativo, da parte della Procura della Repubblica di Castrovillari,
della stazione principale della raccolta delle acque reflue. Era il
28 luglio. Dopo pochi giorni, il 2 agosto, la stessa magistratura ha
apposto i sigilli all' intero villaggio per l' eccessiva presenza di
ammonio nell' acqua che scorre dai rubinetti. Lo scorso 17 agosto, sempre
la magistratura castrovillarese ha dissequestrato il villaggio imponendo,
pero', delle prescrizioni. In particolare e' stato imposto alle tre
societa' lottizzatici (Sifin, Intersibari e Ibs) di rendere, entro trenta
giorni, batteriologicamente pura l' acqua del villaggio e provvedere
alla regolarizzazione degli impianti per lo scolo delle acque che, in
virtu' delle carenze e del mal funzionamento, determinano l' allagamento
periodico dell' intero villaggio turistico''. Legambiente assegna la bandiera nera al Governatore Chiaravalloti 25/08 Legambiente ha assegnato una "bandiera nera" al presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, in qualità di Commissario regionale per l'emergenza ambientale. Secondo la segretaria regionale di Legambiente, Linda Liotta, Chiaravalloti è responsabile della cattiva gestione dei depuratori, cosa che ha contribuito a rendere le coste calabresi, secondo i dati dell'associazione ambientalista, le più inquinate d'Italia. Un centinaio di tartarughe “caretta caretta” sono nate in Calabria 25/08 Un centinaio di tartarughe, delle specie caretta-caretta, sono nate la scorsa notte sull spiaggia di Brancaleone, un centro a pochi chilometri da Reggio Calabria. La schiusa delle uova e' stata seguita dai ricercatori dell' Universita' della Calabria, coordinati dal prof. Toni Mingozzi, e dai volontari del Wwf, che hanno anche sorvegliato per settimane il nido per preservarlo da possibili predatori. Secondo quanto afferma il Wwf in una nota, ''la nascita delle tartarughe marine a Brancaleone e in altre zone della costa ionica reggina conferma il grande valore naturalistico dell' area, tanto che alcune localita' sono state gia' dichiarate 'Siti di importanza comunitaria' proprio perche' luoghi di nidificazione di una specie prioritaria quale appunto la 'Caretta caretta'”. Inquinamento elettromagnetico: denuncia dell'ass. Marrello per una installazione a Sibari 25/08 ''Avvieremo dei contatti con l' Amministrazione comunale di Cassano allo Ionio per capire le motivazioni che l' hanno indotta ad autorizzare l' installazione di un' antenna di telefonia mobile in un contesto cosi' particolarmente urbanizzato e in prossimita' di tre scuole, due materne e una media, e di una clinica privata''. Lo ha detto Luigi Marrello, assessore all' Ambiente della Provincia di Cosenza, che stamattina si e' recato a Sibari, in via Plutarco, dove una societa' di telefonia mobile ha installato un' antenna che, nello scorso mese di luglio, e' stata posta sotto sequestro dalla Procura del Tribunale di Castrovillari. ''Stamattina, per l' ennesima volta - ha aggiunto Marrello - ho verificato di persona come sulla questione della telefonia mobile vengono sacrificate le piu' elementari norme che fanno riferimento al principio di precauzione, al quale vanno riferite sempre le decisioni che riguardano le installazioni di strutture di questo tipo''. Marrello ha assicurato che ''l' Amministrazione provinciale, tramite il presidente Oliverio, al Comune di Cassano un incontro ufficiale per affrontare la questione antenna''. Il capogruppo dell' Udeur nel Consiglio provinciale, Luigi Garofalo, presente anche lui stamattina in via Plutarco, ha preannunciato ''un' iniziativa istituzionale per richiamare l' attenzione delle autorita' competenti su questa delicata questione, che non fa vivere sonni tranquilli alla popolazione sibarita''. Corbelli sollecita la convocazione del Consiglio provinciale su problemi dell’ambiente 23/08 Il consigliere provinciale e leader del movimento
Diritti Civili Franco Corbelli chiede al presidente del Consiglio provinciale
di Cosenza, Francesco Principe, la immediata convocazione del Consiglio
per discutere e affrontare, tra l'altro, emergenze come l'elettrodotto
Laino-Rizziconi e il selettore dei rifiuti di Santa Caterina Albanese.
Corbelli ha formalizzato oggi la richiesta al presidente Principe. ''Agli
assessori e a tutti i colleghi consiglieri provinciali - afferma Corbelli
- dico che e' ora di finire le vacanze e di ritornare a lavorare e convocare
il Consiglio provinciale per affrontare alcune priorita'. Due su tutte:
la vicenda dell'elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi e il selettore
dei rifiuti di Santa Caterina Albanese, che hanno provocato la giusta
e sacrosanta protesta di migliaia di cittadini e di diverse amministrazioni
comunali. Questi problemi e altre priorita' (lavoro, sanita', ambiente,
aeroporto Sibaritide) devono essere subito affrontati dal Consiglio
provinciale. Proporro' e chiedero' che la Provincia di Cosenza si opponga
sia all'elettrodotto che al selettore dei rifiuti di Santa Caterina.
Sia in un caso che nell'altro va tutelata la salute dei cittadini. Per
questo, le due vicende vanno complessivamente affrontate e ridiscusse
per individuare percorsi e siti alternativi, compatibili con la salvaguardia
della salute dei cittadini e dell'ambiente''. ''Non si puo' far passare
l'elettrodotto addirittura quasi sulle case e sulla testa delle persone;
parimenti non si puo' costruire il selettore dei rifiuti – sostiene
Corbelli - mettendo a serio rischio la salute dei cittadini. Vista l'urgenza
delle due questioni e' necessario che il Consiglio provinciale venga
subito convocato per affrontare le due vicende e per dare sostegno alle
popolazioni e alle amministrazioni comunali in lotta contro l'elettrodotto
e contro il selettore di Santa Caterina''. Sequestrato il depuratore di Tortora. 20/08 Il nucleo provinciale di polizia tributaria della
Guardia di finanza di Cosenza ha sequestrato un impianto di depurazione
sito in localita' "Falconara" del Comune di Tortora, nell'Alto
Tirreno cosentino. L'intervento e' stato necessario poiche' il depuratore
funzionava senza le prescritte autorizzazioni e quindi in palese violazione
della legge. La procura della Repubblica di Paola, competente per territorio,
ha disposto il prelevamento di campioni delle acque trattate dall'impianto
per verificarne la "qualita'" e le eventuali conseguenze per
l'ecosistema. Allo stesso tempo, per evitare conseguenze peggiori, l'autorita'
giudiziaria ha lasciato il depuratore in attivita', seppure controllata.
Mare Tirreno inquinato. La Procura di Paola apre un inchiesta 19/08 La Procura della Repubblica del Tribunale di
Paola ha avviato un'inchiesta finalizzata ad accertare eventuali responsabilita'
in ordine all'inquinamnto del mar Tirreno lungo la fascia costiera cosentina.
L'inchiesta, a quanto si apprende, e' stata avviata dopo la denuncia
del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria locale n1, in
seguito alla quale il procuratore capo ha convocato e presieduto, stamani,
una riunione in Tribunale. Al termine del vertice sono stati disposti
controlli a tappeto lungo tutta la costa tirrenica cosentina, nel tratto
compreso tra Tortora ad Amantea, al fine di individuare eventuali fonti
di inquinamento. La Procura ha inoltre disposto il prelievo di vari
campioni d'acqua in tutta la costa tirrenica, al fine di capire qual
e' il tipo di inquinamento che colpisce il mare calabrese. Secondo gli studisoi solo gli insetti possono salvarci dalla crisi ecologica 19/08 L'umanita' deve imparare ad amare gli insetti
ed a salvarli dall'estinzione, ma anche a controllare le specie introdotte
che senza nemici naturali causano enormi danni, se vuole scongiurare
una crisi ecologica globale. E' questo il messaggio di fondo del 22/o
Congresso internazionale di entomologia, in corso a Brisbane in Australia,con
la partecipazione di 3000 scienziati di tutto il mondo fra cui 15 dall'Italia.
L'estinzione degli insetti, i mutamenti climatici e gli ultimi progressi
nella lotta alla malaria e alla febbre dengue,sono fra le questioni
all'attenzione dei delegati, in un fitto programma che fa il punto sugli
ultimi sviluppi nella conoscenza del piccolo grande mondo degli insetti,
e del loro ruolo negli ecosistemi. Fra i numerosi altri argomenti oggetto
di relazioni, le questioni di quarantena e di bioterrorismo, e la conservazione
delle foreste. Significativa la presenza italiana, con 15 professori
delle universita' di Milano, Padova, Siena, Bari, Palermo e Sassari,per
lo piu' docenti delle facolta' di agraria. Molto seguita oggi la relazione
di Giuseppe Carlo Lozzia, direttore dell'Istituto di entomologia agraria
dell'universita' di Milano,e di Barbara Manachini dello stesso istituto,
sugli effetti delle piante transgeniche sulla fauna. Fra gli altri interventi
di scienziati italiani in programma quelli di Andrea Battisti dell'Universita'
di Padova e di Rita Marcullo dell'Universita' di Reggio Calabria. Obiettivo
dei lavori non e' solo quello di proteggere gli insetti utili e di controllare
quelli divenuti nocivi, ma anche di imparare dalle eccezionali capacita'
di cui sono dotati i loro piccolissimi organismi. Un progetto dell'Universita'
nazionale di Canberra mira a combinare le capacita' degli insetti con
la robotica, per creare macchine volanti o di navigazione, semplici
ma efficienti. L'idea e' di sviluppare minuscole macchine capaci di
replicare le abilita' degli insetti, quali la visione panoramica di
una mosca o la capacita' di orientamento e navigazione terrestre di
una formica. Dai dati Arpa escono fuori inquinamenti di Metalli e DDT nei fondali dei mari 18/08 Metalli pesanti, petrolio, pesticidi e pcb minacciano
la salute dei nostri mari, e non ci sono aree marine protette che possano
tenere alla larga gli inquinanti usciti dalle nostre industrie e dai
reflui dei nostri fiumi. Mercurio e cromo appestano i fondali di Friuli
Venezia Giulia e Veneto, nichel e ancora cromo quelle di Liguria e Toscana,
il piombo avvelena di nuovo la Liguria e il Friuli, il ddt appesta il
fondo dei mari laziali e liguri. nelle sabbie sottomarine della Toscana
e della Basilicata si trova il tributilstagno, in quelle del Friuli
il benzoapirene, in quelle di Abruzzo e Friuli gli idrocarburi policiclici
aromatici. a stupire sono le concentrazioni inquinanti che si ritrovano
nei fondali dei parchi blu: cromo e nichel nel nell'area marina protetta
dell'arcipelago toscano, anche piombo in quella delle cinque terre.
a miramare, fiore all'occhiello delle zone di tutela costiera, si registrano
alti tassi di piombo, mentre a Capo Rizzuto, in Calabria, e a punta
Licosa, in Campania, abbonda l'arsenico. A fornire la mappa dei fondali
inquinati e dei mari piu' saturi di sostanze chimiche dannose sono stati
Legambiente e Wwf che hanno presentato un vasto dossier sullo stato
di salute del mare: qualcosa di piu' rispetto alla "balneabilita'",
che individua solo il livello di inquinamento organico che puo danneggiare
gli esseri umani. Oggi, invece il ministro dell'ambiente Matteoli ha
fornito dati sui tre parametri (acqua, sedimenti e animali), senza entrare,
pero' in alcun dettaglio. ma i dati "confortanti" che ne sono
emersi cozzano con quelli forniti quasi un mese fa dalle associazioni
ambientaliste. Discarica abusiva sul Pollino: Denunciato il vicepresidente del Parco Nazionale 17/08 Il vicepresidente del Parco nazionale del Pollino,
Francesco Fiore, e' stato denunciato in stato di liberta' alla magistratura
- in qualita' di sindaco di san Severino Lucano (Potenza) - dopo la
Oliverio: “La Provincia di Cosenza sarà a Praia per la protesta contro gli ecomostri” 11/08 - ''Non posso che esprimere il mio apprezzamento
per le iniziative che Legambiente sta portando avanti, anche quest'anno,
in Calabria a tutela della costa, dell'ambiente e delle nostre bellezze
paesaggistiche''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della
Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che si e' detto a favore della
manifestazione in programma domani a Praia a Mare contro l'ecomostro.
Alla manifestazione di domani partecipera', in rappresentanza della
Provincia, l'assessore all'Ambiente, Luigi Marrello ed altri delegati.
''Siamo convinti - ha aggiunto - che il vero punto di forza per la costruzione
di uno sviluppo possibile nella nostra regione sia costituito dalle
peculiarita' delle nostre risorse naturalistiche e paesaggistiche che,
seppure offese dall'incuria e dall'intervento dell'uomo nel corso di
decenni, continuano comunque a rappresentare il fattore decisivo dal
quale partire per costruire con intelligenza il futuro di una terra
che voglia porsi come punto di riferimento e di attrazione nello scenario
europeo ed internazionale. Sono queste le ragioni che mi hanno indotto,
il giorno stesso del mio insediamento alla Presidenza della Provincia,
ad esprimere una posizione netta ed inequivocabile sulla vicenda dell'ecomostro
di Praia a Mare e di Diamante che, seppure differenti dal punto di vista
formale, rappresentano nella sostanza una ferita nello scenario naturalistico
della costa ed una idea di sviluppo ed uso del territorio che ha il
respiro corto e non aiuta il decollo e la crescita della nostra terra''.
''Vi e' molto da fare - ha proseguito Oliverio - su questo terreno per
far crescere una cultura nuova, moderna ed avanzata. Le Amministrazioni
locali, al di la' del colore e delle forze che le guidano e le compongono,
sono chiamate ad un salto di qualita' ed ad un serio ripensamento degli
strumenti di governo del territorio. La Regione, che in materia di governo
del territorio ha pieni poteri, non puo' continuare in un atteggiamento
passivo, confuso, omissivo ed in alcuni casi obiettivamente complice
o codino rispetto a processi e fatti negativi sul piano ambientale e
qualitativo. Sono necessarie una svolta, una nuova impostazione, una
visione larga per le quali ognuno deve essere chiamato a dare il proprio
contributo ma anche assumere precise responsabilita'''. Il Presidente
della Provincia di Cosenza ritiene inoltre che ''non si tratta di fare
polemiche retrospettive che produrrebbero il solo risultato di una questione
improntata allo scarico delle responsabilita'.Per questa battaglia civile
e moderna che e' condizione per la crescita ed il decollo della nostra
realta', ci spenderemo senza risparmio di energie.Abbiamo per questo
bisogno di pensare e definire un grande progetto di riqualificazione
delle nostra costa, a partire dal recupero e dalla valorizzazione del
patrimonio edilizio (penso alle seconde case), oggi lasciato a se stesso,
inutilizzato e spesso degradato''. ''Ecco perche' - ha concluso - il
nostro no deciso agli ecomostri ed agli scempi e' al tempo stesso un
si convinto all'unico sviluppo possibile: quello che valorizza le risorse
ambientali e realizza quei servizi necessari a rendere ospitale ed attrattivo
il nostro territorio che, a differenza di altre realta', puo' giovarsi
di un mare che lo rende davvero speciale e da conoscere''. Pecoraio Scanio chiede l’intervento di Chiaravalloti sull’ecomostro di Praia 11/08 ''Basta con gli scempi paesaggistici e con le violenze al territorio. L'ultimo ecomostro sorto in tempi record sulla spiaggia di Fiuzzi, a Praia a Mare, nel Cosentino, e' la dimostrazione piu' lampante di come si possa danneggiare il turismo di un intero comprensorio e infliggere piaghe dolorose a un'area sottoposta a vincolo ambientale''. Lo ha detto il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, commentando la costruzione, autorizzata dalle amministrazioni locali, di un mega-complesso alberghiero sulla costa. ''Ormai i lavori della struttura sono quasi terminati, ma i guai sono appena all'inizio - ha continuato il leader del partito del Sole che Ride - quello che e' inquietante e' la facilita' con cui Comune e Sovrintendenza abbiano concesso le autorizzazioni, non preoccupandosi minimamente dei vincoli ambientali e paesaggistici della zona, tutelati addirittura da un decreto ministeriale''. ''Il presidente della Regione Calabria - ha concluso Pecoraro Scanio - farebbe bene a preoccuparsi seriamente di proteggere il proprio territorio invece di perdersi in mille altre incombenze''. Il gruppo consiliare dei Verdi di Cosenza ha organizzato per domani alle 12 a Praia di Mare un corteo di protesta per chiedere ''l'abbattimento dell'ecomostro''. Sequestro dei porti turistici: Chiarella, “A settembre il riordino della legge sul demanio marittimi” 10/08 Il presidente della prima commissione del consiglio
regionale, Egidio Chiarella, incontrera' domani mattina il prefetto
di Catanzaro, Alberto Di Pace, per analizzare la situazione venutasi
a creare dopo il sequestro del porto di Badolato. ''Quanto e' accaduto
in questi giorni - e' scritto in una nota - apre direttamente il dibattito
sul futuro del demanio marittimo, che da qualche tempo e' di competenza
della Regione Calabria''. Il Consigliere Chiarella ha annunciato di
aver inserito all'ordine del giorno della prima Commissione, convocata
per meta' settembre, l'esame della legge sul riordino del Demanio Marittimo
Calabrese, alla luce delle proposte da tempo giacenti in Consiglio e
dei suggerimenti che provengono dall'Assessorato all'Urbanistica del
Governo Calabrese. ''Il Consigliere Chiarella - prosegue la nota - nel
rispetto completo dell'operato della magistratura e sensibilizzato dall'azione
dei Sindaci del Comprensorio di Soverato, nonche' dal disaggio venutosi
a creare trai i villeggianti interessati alla struttura sequestrata,
che di riflesso ha inciso negativamente sugli abitanti dell'importante
territorio Ionico, ha deciso di attivarsi per non scoraggiare il movimento
turistico e le attivita' di pesca legati a questo importante tratto
di costa, tentando di verificare la possibilita' di una strada, da concordare
con gli organismi prefettizi, per superare ''il dramma del momento'',
in attesa dello sviluppo della questione secondo il percorso della giustizia''.
''Il presidente della prima commissione - conclude la nota - confida
molto sull'incontro con il Prefetto, per la sua competenza e il suo
equilibrio istituzionale conosciuto ormai a tutti i livelli''. Ecomostri: Corbelli propone l’occupazione dell’Isola di Dino 10/08 Il leader del movimento Diritti civili, Franco
Corbelli, che giovedi' partecipera' ad una manifestazione a Praia a
Mare contro l' ecomostro, ed ha proposto che l' iniziativa, dopo un
sit-in davanti al Municipio ''si sposti sulla spiaggia con una occupazione
simbolica, a bordo di piccole barche, dell'isola di Dino, davanti alla
quale sta sorgendo questa mega struttura''. ''Per dare piu' forza e
visibilita' nazionale e internazionale a questa battaglia contro l'
ecomostro di Praia a Mare - ha sostenuto Corbelli - occorre fare un'
azione pacifica ancora piu' eclatante del pur importante sit-in davanti
al municipio. Per questo chiedo agli organizzatori di questa manifestazione
di organizzare subito dopo il sit-in una vera e propria occupazione
simbolica dell' isola di Dino, uno dei posti piu' belli della Calabria.
Se la protesta viene portata, con una sfilata di piccole barche, direttamente
davanti e sulla piccola isola l' effetto mediatico e' molto piu' forte
e quindi piu' utile alla importante battaglia''. Coppia di Cicogne bianche avvistane nella Val di Crati 09/08 In Val di Crati, nel cosentino, non distante
dalla piana di Sibari, dove nidifico' per la prima volta dieci anni
fa, e' stata avvistata una coppia di cicogna bianca (Ciconia ciconia).
A renderlo noto e' stato l' assessore all' Ambiente della Provincia
di Cosenza, Luigi Marrello. La cicogna bianca e' un esemplare dal folto
piumaggio, dal becco lungo e dalle lunghe zampe, di altezza non superiore
al metro, con apertura alare di un metro e mezzo circa, e con occhi
grigi tagliati a mandorla. L' animale e' conosciuto ai piu' come quello
che, con il becco, porta i neonati. Rappresenta inoltre il simbolo della
vita e della fedelta'. In Italia, secondo quanto riferito, la cicogna
bianca nidificava certamente sin dai tempi dei romani, anche nella capitale,
costruendo i nidi sui cornicioni dei templi, secondo la testimonianza
di numerose fonti (Virgilio, Plinio, Ovidio ed altri). Lo stesso Dante
Alighieri, nella Divina Commedia, indica che la specie nidificasse nel
Lazio. Seguendo altre fonti, invece, la specie e' segnalata nidificante
nelle aree paludose del Delta del Po in Lombardia. I due esemplari di
cicogna bianca, sono stati avvistati su un traliccio dell' Enel. ''Il
lieto evento, pur nella sua semplicita' - ha sostenuto Marrello - costituisce
qualcosa di straordinario per la provincia di Cosenza e per la Calabria
intera. Per conto dell' Amministrazione Provinciale ho espresso la volonta'
di condividere il progetto di salvaguardia della coppia di cicogna nidificante,
e favorire la nidificazione di un nucleo stabile di cicogna bianca nella
Media Valle Crati. Tale progetto, e' stato avviato in sinergia tra le
unita' gestionali della Lipu di Rende e dell' Enel. La cicogna bianca
e' un' abile veleggiatrice: utilizza al meglio le correnti d' aria calda,
le cosiddette termiche, che per azione dei raggi solari, si producono
al suolo. Tali uccelli, si alzano di quota 'risparmiando energia'. Il
limitato dispendio di energia, e' dovuto al fatto che esse, scivolando
via, perdono quota lentamente e, seguendo un percorso rettilineo, raggiungono
un posatoio o un' altra termica''. Secondo l' assessore provinciale,
''questo meraviglioso uccello, indicatore naturale di qualita' ecologica
ed emblema della fortuna, fa ben sperare che per il territorio vallivo
del Crati, dove esso ha trovato il suo paradiso naturale, abbia inizio
una nuova era''. Per il WWF non è necessario l’abbattimento dei cinghiali del Parco del Pollino 09/08 L' abbattimento selettivo dei cinghiali, deliberato
dal Consiglio direttivo dell' Ente Parco Nazionale del Pollino e' ''in
contrasto con i risultati degli studi finanziati dall' Ente, che hanno
dimostrato come la tesi di un numero eccessivo di capi sia infondata,
in contraddizione con lo stanziamento di 400 milioni di vecchie lire
da parte dell' Ente per la cattura selettiva dei cinghiali e con la
convenzione siglata tra il Parco e il dipartimento di Scienze Ambientali
dell' Universita' di Siena, per la realizzazione di un 'Piano sperimentale
di controllo del cinghiale' attraverso la cattura degli animali con
metodi incruenti''. A sostenerlo e' il Wwf che, in un comunicato, ribadisce
che nei parchi deve ''essere praticata la cattura come sistema di riequilibrio
della fauna e non l' abbattimento selettivo che, a detta di esperti
e gestori di aree protette di tutta Italia ha sempre fornito risultati
del tutto insoddisfacenti e che qualcuno vuole che si 'appalti' a privati
cittadini autorizzati a cacciare in deroga all' interno di territori
protetti dove la caccia e' espressamente vietata dalle leggi e dalle
Direttive Comunitarie''. ''Non sono accettabili, a fronte dei vantaggi
tutti da dimostrare che comporterebbe la soluzione dell' abbattimento
selettivo - prosegue la nota del Wwf - gli irreparabili danni collaterali
alla restante fauna protetta del Parco, non ultimo lo stesso capriolo,
il cui habitat in parte coincide con gli areali del cinghiale''. Il
Wwf preannuncia quindi ''battaglia'' per opporsi ''attraverso tutti
i mezzi'', contro quello che viene definito ''lo sconsiderato obiettivo
di consentire la caccia nei parchi nazionalie contro le modifiche alle
normative regionali in materia di aree protette,effettuate con il pretesto
di un presunto riequilibrio ecologico esercitato da cacciatori autorizzati
e muniti di permesso e fucile''. Goletta verde a Santa Maria di Ricadi contro il progetto del porto turistico 08/08 Blitz di Goletta Verde questa mattina a Santa
Maria di Ricadi, in Calabria nel vibonese, dove e' prevista la costruzione
di un porto turistico. ''Circa 500 posti barca con parcheggi e servizi
vari annessi. Almeno 5 milioni di euro di investimento e uno splendido
tratto di costa perso per sempre. Di questi progetti la costa calabrese
non ha proprio bisogno'', hanno detto i volontari di Legambiente che
stamani, con bandiere e striscioni, hanno protestato contro la realizzazione
del porto con lo slogan ''Giu' le mani dalla Costa''. ''Il sito in questione
- ha detto il portavoce di Goletta Verde, Alberto Fiorillo - e' un'altra
dimostrazione del tipo di sviluppo che non vogliamo e contro cui Legambiente
continuera' a lottare. La dimostrazione dell'utilita' dei nostri sforzi
e' che proprio dopo la nostra segnalazione sono stati messi i sigilli
al palestrone con vista a mare di Cirella a Diamante. Ricadi e' un esempio
di come non deve essere pensato lo sviluppo. Gia' lo scorso anno - ha
proseguito Fiorillo - abbiamo dato al sindaco la Bandiera Nera per il
progetto del villaggio turistico 'Le Capannelle', poi ultimato e in
via di sanatoria. Oggi siamo qui per dimostrare vigorosamente contro
l'inutile, per tutti, ma evidentemente non per il primo cittadino, progetto
del porto turistico''. ''Speriamo - si e' quindi augurato Fiorillo -
che il prossimo anno si possa tornare a festeggiare per il fallimento
di questo progetto e della sciagurata politica di questa amministrazione''.
Il progetto, ha detto il presidente del circolo di Legambiente di Ricadi,
Franco Sarago', ''se venisse realizzato cancellerebbe per sempre uno
dei pezzi piu' belli della costa calabrese. La Grotta dell'Eremita,
un luogo dal fascino ambientale quasi mistico sarebbe distrutto per
sempre''. Da questa sera Goletta Verde giungera' a Milazzo ed iniziera'
il suo giro nelle acque siciliane. Goletta verde: “In Calabria più ombre che luci” 07/08 Una situazione sempre molto critica alle foci dei fiumi a fianco di acque marine in buone condizioni, anche grazie a un quadro meteorologico che quest'anno favorisce la dispersione, fa da contraltare alla drammaticita' in cui si trova tutto il litorale calabro dal punto di vista dell'abusivismo, dello sviluppo, del recupero e della tutela del territorio. Questa la 'fotografia' scattata alle acque marine calabresi e presentata oggi in una conferenza stampa da Goletta Verde di Legambiente, nell'ambito della campagna che, giunta alla diciannovesima edizione, con il contributo di Vodafone Italia, ogni estate da diciotto anni informa in tempo reale chi vive nelle localita' di mare, e chi ci va in vacanza, sulla qualita' delle acque di balneazione. All'appuntamento di oggi, a bordo dell'imcarcazione "Pietro Micca", ormeggiata al porto di Tropea, sono intervenuti, tra gli altri Alberto Fiorillo, portavoce di Goletta Verde; Lidia Liotta presidente Legambiente Calabria; Lorenzo Passaniti, membro della segreteria regionale di Legambiente; Domenica Cortese, sindaco di Tropea. Oltre ai parametri previsti dalla legge italiana - e' stato spiegato - i laboratori mobili di Legambiente analizzano gia' da qualche anno gli enterococchi, quest'anno vi e' pero' una novita': l'analisi dell'Escherichia Coli, entrambi batteri che vivono esclusivamente nell'intestino umano, e che danno quindi una dimensione molto precisa dell'inquinamento antropico. "Sia gli enterococchi che Escherichia Coli - ha dichiarato il portavoce di Goletta Verde - sono parametri microbiologici scelti come indicatori nella proposta di direttiva europea sulle acque di balneazione che ancora non e' stata approvata. Abbiamo quindi voluto essere un poco piu' rigorosi rispetto alla normativa vigente, naturalmente precisiamo che le analisi delle acque di balneazione che noi di Legambiente facciamo con Goletta Verde, pur utilizzando gli stessi punti di prelievo del Ministero e delle Arpa regionali, forniscono uno spaccato della situazione delle acque al momento del prelievo. Non possiamo e non vogliamo quindi conferire patenti di balneabilita', che resta invece compito del Ministero della Salute. L'istantanea scattata attraverso i prelievi effettuati in Calabria – ha detto ancora il portavoce di Goletta Verde - delinea un quadro di forte preoccupazione per lo stato in cui versano le acque dei fiumi, che rappresentano una grave minaccia per le acque marine”. "Nell'approfondire l'analisi del dato - ha aggiunto Fiorillo - possiamo dire che le correnti, le condizioni climatiche e la temperatura delle acque nelle medie stagionali favoriscono il disperdersi delle sostanze inquinanti e questo ha fatto si' che gran parte dei punti campionati in mare abbiamo dato un esito favorevole. Proprio una situazione piu' tranquilla e migliore nel quadro generale sottolinea quello che e' e resta il vero punto critico per le acque marine campane: le foci dei fiumi. Tra l'altro anche qui in Calabria non possiamo e non vogliamo sfuggire ad uno dei compiti principali di Goletta Verde che e' quello di denunciare gli episodi di abusivismo edilizio e di sviluppo incontrollato, che sono i pericoli che minacciano seriamente le coste e di conseguenza i mari italiani. Molti gli episodi segnalati gia' nel dossier di Legambiente "Mare Monstrum", molte altre le segnalazioni di cittadini e turisti qui in Calabria. Uno degli esempi che meglio fanno capire l'assurdita' della vicinanza tra il bello ed il "forzatamente brutto" delle coste calabresi - ha rilevato l'esponente dell'associazione ambientalista - e' proprio il caso di Tropea. Infatti questa e' l'unica delle cittadine costiere calabresi che ha ricevuto il riconoscimento delle 5 Vele, per il quarto anno consecutivo, segnale di un percorso, ormai stabilmente intrapreso da chi amministra, che va verso uno sviluppo sostenibile che prevede rispetto per l'ambiente, gestione condivisa di servizi e strutture ricettive perfettamente integrate. Per contro qui vicino abbiamo uno degli esempi negativi di come non dovrebbe essere inteso lo sviluppo costiero, un esempio al limite della legalita' e sicuramente contrario al senso comune e al rispetto dell'ambiente marino e costiero: il caso di Ricadi". "La situazione delle acque marine calabresi - ha detto Lidia Liotta, presidente Legambiente Calabria - ci lascia un prospetto che rende l'idea di quella che e' la realta' della nostra regione. Infatti le condizioni delle foci dimostrano come sia critica la situazione dei nostri fiumi e corsi d'acqua. Tutto questo sottolinea l'emergenza depurazione aggravata dall'abusivismo, vera e propria piaga di questa regione, che non permette un controllo attento degli scarichi delle acque reflue. Ci preme quindi evidenziare come sia fondamentale combattere battaglie come quella contro lo sviluppo indiscriminato e incontrollato. Non possono essere lasciati soli i sindaci e gli amministratori - ha concluso Lidia Liotta - che con coraggio hanno iniziato gli abbattimenti; non possiamo permettere che il condono rappresenti per questo territorio un precedente per l'illegalita' edilizia diffusa". "I risultati dei prelievi di Goletta Verde - ha dichiarato Lorenzo Passaniti, membro della segreteria calabrese di Legambiente – evidenziano tutte le criticita' del nostro territorio. L'indiscriminato e sempre crescente fenomeno dell'abusivismo edilizio, spinto ancor piu' velocemente dal provvedimento dell'ultimo condono edilizio del Governo, e' la spada di Damocle che pende sulle bellezze delle coste calabresi. La "Bandiera Nera" conferita da Goletta Verde al presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravalloti e' il simbolo di come si pone Legambiente rispetto alle sciagurate scelte di come sviluppare il territorio di questa regione. Molti sono gli esempi che segnaliamo continuamente, e non solo uno o due mesi l'anno, come ci accusano di fare alcuni soggetti a cui non vale la pena nemmeno rispondere. Il caso Ricadi e' uno di quelli piu' emblematici. Gia' lo scorso anno segnalammo lo scempio e conferimmo la "Bandiera Nera" al sindaco; dopo un anno di lotte, ricerche e campagne informative e mentre l'ecomostro va avanti siamo molti di piu' a combattere lo scempio autorizzato dal comune. Al sindaco di Ricadi, come a tutti coloro che pensano di fare del territorio cio' che vogliono – conclude Passaniti - diciamo e dimostriamo quotidianamente, con la fermezza che contraddistingue Legambiente, la volonta' di lottare contro lo sviluppo indiscriminato e contro ogni forma di abuso" A luglio, per colpa degli incendi, sono spariti 16 mila ettari di bosco 07/08 Le fiamme delle ultime settimane in Sardegna,
Sicilia e Calabria hanno fatto nuovamente rialzare il termometro degli
incendi boschivi che ha fatto registrare nel mese di luglio valori del
tutto simili a quelli dello scorso anno, non certo in termini di ettari
bruciati, quanto per numero di roghi. Infatti, secondo i dati provvisori
forniti dal Servizio Antincendi Boschivi del Corpo Forestale dello Stato
sono stati 2862 gli incendi che hanno interessato pascoli e foreste
- contro i 2.840 del luglio 2003 -, e che hanno portato complessivamente
alla perdita 15.750 ettari di vegetazione (4068 ettari di superficie
boscata - 13.283 nel 2003 -, e 11.682 ettari di superfici non boscate
– furono invece 31.728 nel 2003). I tempi di intervento e spegnimento
sono stati molto rapidi, dato confermato dalla dimensione media di ciascun
rogo passata dagli 11.2 ettari del 2003 agli attuali 5.5, flessione
che ha permesso di strappare al fuoco 29261 ettari di verde rispetto
al luglio dello scorso anno. La Sardegna, con 1.087 incendi e con la
perdita di 6.158 ettari di vegetazione, guida la classifica delle regioni
italiane maggiormente percorse dalle fiamme, seguita dalla Calabria
- 718 incendi per 2132 ettari bruciati - e dalla Sicilia - 443 roghi
e 4.219 ettari tra boschi e pascoli andati in fumo -. La Sicilia, con
l'estensione media di 9.5 ettari per incendio, e' seconda solo al Lazio,
(12.1 ettari di media). Notevole anche il lavoro del personale dei comandi
stazione e dei nuclei di alta specializzazione antincendi boschivi nonche'
l'impegno della Centrale operativa nazionale del Corpo Forestale che
coordina le 15 sale operative regionali. Gli operatori della Centrale
hanno infatti attivato nell'ultimo mese 2260 procedure di intervento
su incendi boschivi. Ben 17.837 i cittadini che si sono rivolti al numero
di emergenza ambientale 1515 per segnalare incendi boschivi con una
media di 575 telefonate al giorno e un picco massimo di 1200 chiamate
il 25 luglio. Intanto la Regione Calabria ha scelto il suo testimonial
per la campagna anti incendi. Martufello sara' il testimonial della
campagna di sensibilizzazione contro gli incendi boschivi, promossa
dall'assessorato alla Forestazione e Protezione civile della Regione
Calabria. Il noto cabarettista, ma anche alcuni compagni del "Bagaglino",
in questi giorni in tour in Calabria, rafforzeranno la campagna di prevenzione
in atto con messaggi finalizzati alla tutela del patrimonio boschivo
e contro il rischio incendi. Questa sera a Le Castella, nel famoso maniero,
Martufello e l'assessore regionale Dionisio Gallo illustreranno i particolari
della nuova campagna di sensibilizzazione. Sequestrato un canale a Cassano Ionio 07/08 E' stato sequestrato il canale che attraversa
la contrada 'Bruscate Grande' a Cassano allo Ionio. Il provvedimento
di sequestro, eseguito stamani dal personale della Guardia Costiera
di Trebisacce, e' stato emesso dal sostituto procuratore presso il tribunale
di Castrovillari, Baldo Pisani. Nel canale, secondo quanto si e' appreso,
sarebbero stati immesse delle tubazioni di ''natura e provenienza incerta
che al momento sono inattivi''. Il provvedimento di sequestro e' stato
notificato al sindaco di Cassano, Gianluca Gallo. La Procura di Castrovillari
nominera' un consulente tecnico d'ufficio che dovra' effettuare accertamenti
tecnici e biologici sul corso d'acqua sottoposto. Ass. Dima “Risolveremo il problema dello Stombi a Sibari” 07/08 ''A Sibari è una situazioni che abbiamo
ereditato. Ma siamo convinti che gradualmente i problemi si potranno
risolvere, partendo dalla consapevolezza che bisogna agire sempre nell'ambito
della legalita' e della trasparenza''. E' quanto sostiene l'assessore
regionale all'agricoltura, Giovanni Dima, circa il sequestro di depuratori,
canale d'ingresso e fognature nelle localita' Laghi e Marina di Sibari.
''Per la vicenda della mucillagine sullo Ionio - ha aggiunto - il mio
assessorato ha fatto eseguire monitoraggi e il fenomeno, che era momentaneo,
si e' risolto. Nello stesso tempo e' intervenuto il Ministro Alemanno
che ha saputo cogliere l'imbarazzo degli operatori ittici e che quindi
ha dichiarato lo stato di calamita', dando ristoro alle imprese che
operano in questo settore. E' emersa purtroppo in tutta la sua drammaticita',
la problematica dei Laghi di Sibari, ma anche qui niente di nuovo, nel
senso che da tanto tempo questa questione fa parte di quelle situazioni
da risolvere sul territorio. Da parte nostra, come Regione Calabria,
faremo tutto il possibile per risolvere il problema dell'insabbiamento
dello Stombi, il canale che dal mare immette nel porto''. Sequestrato, dalla Procura di Paola, l’ecomostro di Diamante 07/08 Ieri gli ambientalisti di Goletta Verde avevano
inscenato una manifestazione di protesta contro la cementificazione
delle coste calabresi, davanti alla palestra polifunzionale in costruzione
a Cirella di Diamante, sulla costa tirrenica cosentina. Oggi la procura
della Repubblica di Paola ha ordinato il sequestro della costruzione,
una palestra polifunzionale, , per irregolarita' con le leggi urbanistiche,
edilizie e paesaggistico-ambientali. L'area sottoposta a sequestro,
a circa 300 metri dal mare, e' di circa mille metri quadrati. Il provvedimento,
emesso dal procuratore della Repubblica di Paola , Luciano D' Emmanuele,
e' stato eseguito dall' Ufficio circondariale marittimo di Maratea (Potenza).
La palestra, realizzata a poche decine di metri dal mare su un' area
di proprieta' del demanio, era stata al centro nelle settimane scorse
di vivaci polemiche in relazione ai danni all' ambiente provocati dalla
struttura. A denunciare la vicenda era stato, con un' inchiesta, il
Quotidiano della Calabria, che aveva coniato la definizione di ''ecomostro''.
Stessa definizione era stata adottata per un albergo in costruzione
a Praia a Mare, sempre nell' alto Tirreno cosentino. L' area posta sotto
sequestro, a circa trecento metri dal mare, si estende per circa mille
metri quadri. Garofalo (Udeur): “Marina di Sibari, fiducia nei magistrati ma serve tavolo di concertazione sul da farsi” 06/08 Il capogruppo dell' Udeur al Consiglio provinciale
di Cosenza, Luigi Garofalo, ha presentato un' interrogazione al presidente
della Giunta provinciale, Mario Oliverio, sulla situazione del villaggio
turistico ''Marina di Sibari'', nel territorio di Cassano Ionio, sottoposto
a sequestro cautelativo, nei giorni scorsi, dalla Procura di Castrovillari.
L' esponente dell' Udeur ha sostenuto che ''l' acqua che sgorga dai
rubinetti delle abitazioni del villaggio non e' potabile'' e che il
sindaco di Cassano, a tal proposito, ha emanato, nei giorni scorsi,
una specifica ordinanza ''per precisare l' ambito d'estensione del divieto
dell' uso dell' acqua''. Garofalo ha quindi espresso ''piena fiducia
all' operato della magistratura per accertare le responsabilita' di
tale incresciosa situazione ove ci siano fatti previsti dalla legge
come reato'' ed ha sostenuto che ''l' Amministrazione provinciale dovra'
sensibilizzare e cooperare, ognuno secondo le proprie competenze, con
gli enti preposti per porre fine a una vicenda, quella di Marina di
Sibari, che crea notevoli danni al turismo di tutta la Sibaritide''.
L' esponente dell' Udeur, quindi, ha chiesto ad Oliverio di sapere ''quali
sono le iniziative che il Presidente e la sua Giunta intendono avviare
per costituire, con urgenza, un tavolo di concertazione con tutti i
soggetti interessati per portare a una definitiva soluzione i tanti
e gravosi problemi esistenti a Marina di Sibari e per far diventare
questo villaggio volano di sviluppo dell' intera Sibaritide''. Sequestrata area, sotto il castello di Roseto Capo Spulico, che danneggia il paesaggio 06/08 Il Sostituto Procuratore della Repubblica di
Castrovillari, Baldo Pisani, ha emesso un decreto di sequestro di un'
area di mille metri quadri, di proprieta' privata, sottostante il castello
di Roseto, in un tratto compreso tra la ferrovia e il litorale, a Roseto
Capo Spulico. Il provvedimento di sequestro e' stato notificato dai
carabinieri e dalla delegazione marittima di Montegiordano, ad un imprenditore
del luogo, il quale e' accusato di danneggiamento per aver modificato
lo stato dei luoghi su un tratto di costa ritenuto di interesse paesaggistico.
Anche il depuratore dei Laghi di Sibari è stato messo sotto sequestro 06/08 Il personale della delegazione marittima di Trebisacce,
insieme ai carabinieri di Corigliano Calabro hanno sequestrato stamane
il depuratore comunale del complesso turistico Laghi di Sibari. Il provvedimento
di sequestro, che e' stato notificato anche al sindaco di Cassano allo
Ionio, Gianluca Gallo, e' stato emesso dalla Procura della Repubblica
di Castrovillari. Blitz di Goletta Verde all'ecomostro di Praia 05/08 Cinque piani e 52 mila metri cubi davanti all'
Isola di Dino sono uno scempio che ben rappresenta cio' di cui la costa
calabrese davvero non ha bisogno'': a sostenerlo, secondo quanto riferito
in un comunicato, sono stati i volontari che oggi hanno preso parte
al blitz organizzato da Goletta Verde di Legambiente contro l' ecomostro
di Praia a Mare. ''Armati'' di bandiere e striscioni, al grido di ''giu'
le mani dalla costa'', gli ambientalisti sono scesi sulla spiaggia di
Fiuzzi fino davanti alla struttura. ''Il sito in questione - ha sostenuto
Alberto Fiorillo, portavoce di Goletta Verde - un albergo, su suolo
comunale, e cioe' sulla spiaggia di Fiuzzi a pochi metri dalla battigia,
e a poche centinaia dall' Isola di Dino, e' una dimostrazione dell'
assoluta assurdita' delle procedure che ne hanno permesso la realizzazione,
e purtroppo non e' il solo caso. Tra gli altri spicca l' altro ecomostro
di Cirella, frazione di Dimante: una mega palestra vista mare''. ''Viene
da chiedersi - ha proseguito Fiorillo - se e' questo il futuro turistico
che attende questo meraviglioso scorcio di costa calabrese. Questi sono
esempi che non devono passare sotto silenzio, sono vicende che per la
loro enormita' hanno richiamato l' attenzione della Guardia di Finanza,
della Procura, di vari esponenti del mondo politico anche nazionale,
come il sottosegretario alla Giustizia Santelli, e persino dell' Antimafia,
per la possibilita' di infiltrazione della criminalita' organizzata.
Quello che stiamo chiedendo qui oggi e' l' immediato fermo dei lavori
per arrivare ad un limpido chiarimento di responsabilita' e iter procedurali
che hanno portato a realizzare questi scempi''. Da domani Goletta Verde
sara' a Tropea e consegnera' al sindaco le 5 Vele, il massimo riconoscimento
della Guida Blu di Legambiente e Touring Club che viene conferito a
quelle localita' che possono vantare un mare limpido e cristallino,
spiagge incontaminate, la vicinanza con aree marine protette e strutture
turistiche efficienti ma compatibili con la conservazione del paesaggio. A Cassano succede di tutto: Sequestrato il torrente Venamorta 05/08 Il torrente Venamorta e la sua foce, nel comune di Cassano, sono stati sequestrati stamani dai carabinieri di Sibari e da personale della delegazione di spiaggia di Trebisacce in esecuzione di un provvedimento emesso dal sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Baldo Pisani. Il sequestro della foce e' stato deciso in seguito ad una informativa dei carabinieri che hanno accertato che ignoti, per avere un ingiusto profitto, l' hanno deviata allontanandola dagli stabilimenti balneari. Il provvedimento che riguarda l' intero corso del torrente, invece, e' stato adottato in base all' esito delle analisi effettuate sulle acque che hanno evidenziato un forte inquinamento organico dovuto agli scarichi abusivi che defluiscono nel torrente. Il magistrato ha anche disposto il divieto di balneazione nel tratto di mare alla foce del torrente. Il provvedimento e' stato notificato al sindaco di Cassano. Bosco di San Demetrio Corone inalienabile. Torna di proprietà del Comune 05/08 Il commissario per gli usi civici della Regione,
decidendo definitivamente su un ricorso proposto da Legambiente, ha
accertato e dichiarato che anche il bosco comunale denominato 'Calamia',
messo all' asta nel 1996 dal commissario liquidatore dell' Ente, Antonio
Lavorato, per appianare i debiti del Comune in dissesto finanziario,
e' di natura demaniale, gravato da usi civici e quindi inalienabile.
Il ricorso dell' avv. Costantino Baffa, legale dell' associazione ambientalista
era stato avanzato nei confronti del Comune di San Demetrio Corone,
del Sindaco pro-tempore e di due privati cittadini, aggiudicatari dell'
asta, che avevano acquistato in tutto cinque lotti boschivi, rispettivamente
di 24 ettari, in localita' Mezzana, per 151 milioni di vecchie lire,
e di sei ettari per 55 milioni di vecchie lire in agro Calamia-Mattarise.
Nella sentenza, Giuseppe Valea, commissario per gli usi civici, oltre
a dichiarare la nullita' di tutti gli atti stipulati fra le parti, ha
ordinato al proprietario il rilascio del bosco denominato Calamia e
l' eliminazione, se esistenti, di tutte le opere intraprese al fine
di consentire agli aventi diritto il libero accesso. Con la sentenza,
il Comune di San Demetrio Corone e il privato cittadino sono tenuti
''alla rifusione ognuno nella misura della meta' e senza vincolo di
solidarieta' delle spese sostenute da Legambiente''. La sentenza arriva
dopo un mese rispetto a quella riguardante il bosco ''Mezzana'' di Macchia
Albanese, che dovra' tornare di proprieta' dell' Ente. In distribuzione il posacenere ecologico 05/08 Sarà distribuito sul litorale e nei centri
turistici montani di tutta la Calabria “mozzichino”, il
raccogli cicche di sigarette del gruppo Verdi in Consiglio regionale.
Un’iniziativa ambientalista per incoraggiare il popolo dei vacanzieri
all’adozione di comportamenti corretti all’insegna del rispetto
dell’ambiente e della pulizia dei luoghi. “Non tutti sanno
– ha dichiarato il capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi –
che per smaltire una cicca di sigaretta ci vogliono da uno a cinque
anni e che in un metro quadrato di spiaggia ci sono circa 6 sigarette
spente”. In montagna poi la disattenzione può costare veramente
cara: si stima che gran parte degli incendi estivi è causata
da cicche di sigarette accese. Il prossimo fine settimana i Verdi saranno
impegnati nella distribuzione di “mozzichino” nelle principali
località turistiche calabresi. Paola, Fiumefreddo, Longobardi,
Amantea, San Nicola Arcella, Diamante, Cassano, Trebisacce, Rossano
Mirto Crosia ma anche nei centri montani e nei parchi della provincia
di Cosenza è possibile trovare il posacenere dei verdi. Impegnati
nella distribuzione anche i gruppi verdi delle province di Vibo, Reggio
Calabria e Crotone. L’iniziativa ha coinvolto anche il corpo forestale
dello Stato e i parchi della Calabria ai quali il gruppo regionale ha
donato un congruo quantitativo di posacenere. “L’invito,
naturalmente – ha detto il capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi
– è quello di smettere di fumare, ma se proprio non ci
si riesce almeno non si inquini. La salvaguardia dell’ambiente
passa anche per la riconversione dei comportamenti che ciascuno di noi
compie quotidianamente. Se riusciamo a capire e a ricordarci che ogni
nostra azione può avere ripercussioni sull’ambiente anche
a centinaia e centinaia di chilometri da noi, allora faremo qualcosa
di concreto nella direzione dell’ ecologia e della salvaguardia
degli ecosistemi”. Goletta verde da oggi in Calabria 04/08 L'imbarcazione di Legambiente 'Goletta Verde'
solchera' oggi le acque della Calabria. Il primo appuntamento degli
ambientalisti sara' l'ecomostro di Praia a Mare: armati di striscioni
e bandiere i volontari scenderanno a riva a bordo del loro gommone per
manifestare contro la realizzazione della struttura. Dopodomani Goletta
Verde arrivera' nel porto di Tropea, dove restera' fino all'8 agosto
e poi salpera' verso Milazzo, prima tappa siciliana del tour. Tra le
varie iniziative, oltre alla possibilita' di visitare l'imbarcazione,
ci sara' la consegna delle 5 Vele - il riconoscimento all'eccellenza
del mare e del turismo balneare assegnato dalla guida Blu di Legambiente
e Touring Club, al sindaco di Tropea - degustazioni di prodotti tipici
e la presentazione dei risultati delle analisi sulle acque di balneazione
di tutta la Calabria. Sequestrato il porto turistico di Badolato 04/08 E' in corso un' operazione della Guardia di finanza
per procedere al sequestro del porto turistico di Badolato, lungo la
costa ionica catanzarese, denominato ''Bocche di Callipari''. L' operazione
viene eseguita dal Nucleo provinciale di polizia tributaria delle fiamme
gialle in esecuzione di un provvedimento emesso dal sostituto procuratore
della Repubblica del Tribunale di Catanzaro Luigi de Magistris. Il sequestro
del porto, nel quale sono ospitate attualmente un centinaio di imbarcazioni,
e' stato disposto in via d' urgenza in considerazione dei danni all'
ambiente provocati dalla struttura, mai collaudata e realizzata, secondo
quanto e' emerso dalle indagini della Guardia di finanza, in difformita'
rispetto alle autorizzazioni concesse ed alla normativa vigente, con
conseguente danno al demanio ed al paesaggio. Nell' inchiesta, secondo
quanto si e' appreso, sono indagate quattro persone: tre sono responsabili
e rappresentanti della Salteg, la societa' titolare della concessione
per la gestione del porto, ed un funzionario del settore demaniale della
Regione Calabria. Nei loro confronti si ipotizzano vari reati che vanno
dal falso, alla truffa, all' abuso d' ufficio ed alla distruzione di
bellezze paesaggistiche. La Guarda di finanza sta indagando anche sulla
regolarita' della concessione alla Salteg di un finanziamento comunitario
do due miliardi e mezzo di vecchie lire. Le cento imbarcazioni attualmente
ospitate nel porto non rientrano nel provvedimento di sequestro emesso
dal sostituto de Magistris. I loro proprietari, comunque, saranno sentiti
nell' ambito delle indagini per ricostruire il quadro complessivo delle
responsabilita' connesse alla gestione del porto. La Guardia di finanza
sta eseguendo perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici dei quattro
indagati per acquisire tutta la 04/08 "Quella dei porti turistici sta diventando
sempre piu' una giungla. Ne spuntano come funghi, crescono le autorizzazioni
per strutture assolutamente sovradimensionate e inutili, c'e' anche
un proliferare di abusi''. E' quanto sostengono in una nota i volontari
di Goletta Verde circa il sequestro del porto turistico di Badolato.
''Un'idea - e' scritto nella nota - completamente sbagliata dello sviluppo
turistico affida proprio ai porti turistici le grandi speranze di rilancio
del settore. Invece in taluni casi queste strutture finiscono solo col
danneggiare la costa. In piu' sembra che il nostro Paese sia diventato
improvvisamente un popolo di navigatori. Basti pensare che negli ultimi
quattro anni sono stati costruiti oltre 40 porti turistici, un numero
quasi uguale a quelli realizzati nel mezzo secolo precedente: 44''.
''Ci sono inoltre - conclude la nota - una miriade di progetti per un
totale di circa 20 mila posti barca gia autorizzati e altri 20 mila
posti barca attendono il via libera. Inoltre ci sono gia' 110 mila posti
barca gia' operativi in tutta Italia. Ma c'e' poi, come dimostra il
caso di Badolato, tutto il fronte degli ampliamenti illegali e delle
strutture completamente abusive'' Consolo (Sdi) "Finalmente ci si occupa seriamente del villaggio Marina di Sibari" 04/08 ''Ci sono voluti trenta anni perche' la Magistratura
si cominciasse ad occupare seriamente di Marina di Sibari''. E' quanto
ha sostenuto Rosetta Console, assessore provinciale al Turismo, in merito
al sequestro cautelativo del villaggio turistico ''Marina di Sibari'',
disposto lunedi' scorso dalla Procura di Castrovillari. ''Poiche' -
ha aggiunto - come sovente si dice non tutti i mali vengono per nuocere,
questa volta confidiamo nell' operato dei giudici affinche' sappiano
rendere giustizia per un verso agli utenti del villaggio, ormai stanchi
e sfiduciati per gli innumerevoli disagi ai quali sono da tempo sottoposti,
per l' altro verso ad un territorio come quello cassanese e sibarita
ricco di storia e di risorse naturali che hanno bisogno di essere valorizzate
e non continuamente vilipese e mortificate da campagne denigratorie
ingiustificate e da eventi che hanno inferto colpi mortali al suo sviluppo
turistico, economico e sociale''. ''Per tutto quello che e' accaduto
- ha proseguito l' assessore - chiediamo scusa ai tanti villeggianti
che hanno scelto la nostra meravigliosa costa e, nel contempo, ci auguriamo
che la nuova Amministrazione comunale e le societa' lottizzatrici sappiano
trovare il giusto equilibrio e non utilizzino questa ulteriore incresciosa
situazione per continuare nel balletto dello scarico di responsabilita',
affinche' ognuno faccia definitivamente la propria parte. E' necessario
che l' utente di Marina di Sibari diventi autentico protagonista della
gestione del proprio bene. Per quanto mi riguarda e, per il ruolo che
sono stata chiamata a svolgere in qualita' di assessore provinciale
al Turismo, mi adoperero' da subito per chiedere con urgenza un tavolo
di concertazione con tutti i soggetti interessati, allo scopo di operare
concretamente ed efficacemente per portare, in tempi rapidi, a definitiva
soluzione il problema, nell' interesse degli utenti, ma soprattutto
del territorio che sul turismo deve giocarsi una delle carte vincenti
per il suo rilancio''. Gentile: "No all'elettrodotto su Montalto Uffugo" 03/08 No all'elettrodotto di Montalto Uffugo. Ad invocarlo
e' il senatore Antonio Gentile (Fi), segretario della Commissione Finanze
del Senato, che ha scritto al Ministro dell'ambiente ''affinche' il
tracciato dell'elettrodotto di Montalto Uffugo venga spostato in altre
zone non abitate. La preoccupazione maggiore che da tempo registra numerose
lamentele di tutti i cittadini - afferma Gentile - e' quella che l'elettrodotto,
oltre che arrecare notevoli danni alla salute, come leucemia infantile
ed altri tipi di tumori negli adulti, causerebbe un impatto ambientale,
deturpando ad esempio le splendide colline di San Vincenzo La Costa''.
Perche' spiega l'esponente azzurro ''proprio l'elettrodotto sorgerebbe
nella localita' Albano, Cosco e Difesa, inserita nel Piano regolatore
generale come zona di espansione''. Cio', secondo il senatore Gentile
''implicherebbe una crescente pericolosita' dovuta alla realizzazione
di numerose abitazioni in una zona destinata allo sviluppo e all'urbanizzazione
anche perche' confinante con la limitrofa zona universitaria''. Il segretario
della Commissione Finanze del Senato si dice certo che ''la sensibilita'
del ministro Matteoli sara' tale da promuovere un immediato incontro
con i sindaci dei comuni interessati e un pool di esperti per porre
rimedio e trovare una soluzione ottimale del problema prima dell'inizio
dei lavori". Napoli (AN): “Abusivismo in Calabria in mano alla criminalità” 03/08 “Mi risulta difficile immaginare che i
gruppi criminali calabresi, dotati del controllo di tutte le attivita'
economiche regionali, possano risultare estranei agli enormi flussi
economici che ruotano attorno ad investimenti per le megacostruzioni
abusive che ci sono in Calabria''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
Angela Napoli, deputato di An e vicepresidente della Commissione parlamentare
antimafia. Il deputato di An riferisce di avere presentato un' interrogazione
ai ministri dell'ambiente e della tutela del territorio, della giustizia
e per i beni e le attivita' culturali ''per denunziare il fenomeno degli
abusi edilizi in Calabria e per sapere se tale fenomeno sia collegato
alla criminalita' organizzata. Appaiono, infatti, del tutto preoccupanti
i dati emersi dal rapporto 'Mare Monstrum' di Legambiente dal quale
si evince che la Calabria ha il 55 per cento delle costruzioni abusive
ed e' al terzo posto nella classifica degli abusi edilizi su terreni
demaniali. E' sufficiente muoversi lungo le coste calabresi, ma anche
nell' entroterra, per avere la conferma della veridicita' dei dati e
per constatare come buona parte della Amministrazioni locali siano incapaci
di tutelare il territorio''. ''Mi risulta - afferma ancora Angela Napoli
- che la Dda di Catanzaro stia indagando sulla deturpazione della costa
tirrenica cosentina. Rimaniamo pertanto, in attesa delle Stanziati dalla Regione 204 mila euro per il commissario all’ambiente 03/08 La giunta regionale ha deliberato il trasferimento
della somma di 204 mila euro all'Ufficio del commissario delegato per
l'emergenza ambientale in Calabria. La somma sara' destinata ad interventi
urgenti di pulizia e disinquinamento delle acque marine costiere. La
Giunta Regionale ha cosi' accolto la proposta dell' assessore regionale
all' Ambiente, Domenico Antonio Basile, il quale si e' fatto interprete
delle numerose richieste giunte in tal senso dalle pubbliche amministrazioni
locali della costa tirrenica, il cui territorio e' interessato da un
notevole flusso turistico. ''Abbiamo confermato - ha detto l'assessore
Basile - quanto gia' fatto la scorsa estate con notevole successo attivando
anche questa volta appositi natanti soprattutto negli specchi d'acqua
in prossimita' delle zone balneabili nel tratto di mare della costa
tirrenica, particolarmente interessato da fenomeni di spiaggiamento
di rifiuti solidi urbani, presumibilmente provenienti da altre regioni
e trasportate fin qui dalla corrente''. In base a quanto deliberato
dalla Giunta regionale, sara' possibile utilizzare 3 Ecoboat, di stanza
nel Porto di Vibo Valentia Marina, per i prossimi 45 giorni. L'attivita'
di queste unita', coordinata dalla Capitaneria di Porto di Vibo Marina,
completera', in area sottocosta, il programma di pulizia e disinquinamento
che a largo il Ministero dell'Ambiente sta gia' attuando. ''Quest'ultima
iniziativa - ha concluso Basile - e' l'ulteriore conferma, a dispetto
dei tanti maldicenti che popolano la politica calabrese, di come la
Giunta Regionale sia particolarmente impegnata in una costante opera
di controllo e prevenzione da qualunque fenomeno che possa in qualche
modo intaccare la qualita' della vita di quanti scelgono la Calabria
per le proprie vacanze estive. In particolare, l'Assessorato che ho
l'onore di guidare segue costantemente tutto quanto avviene sul territorio
ed attua nei tempi piu' veloci consentiti ogni iniziativa per superare
le emergenze che purtroppo ancora non mancano''. Presentato stamani il posacenere ecologico. 03/08 Si chiama 'mozzichino' un piccolo portacenere
da spiaggia realizzato in materiale ecologico e presentato stamane a
Reggio Calabria dai Verdi. All'incontro ha partecipato anche il presidente
del gruppo consiliare regionale del partito Diego Tommasi. ''Su ogni
metro quadro di spiaggia - ha detto Tommasi - vengono depositati mediamente
quattro mozziconi di sigaretta al giorno. Una cicca spenta impiega da
uno a cinque anni per riciclarsi ed inquina fino a un metro cubo di
acqua con i suoi residui di catrame e nicotina''. La campagna ecologista
e' rivolta soprattutto ai fumatori che in questo periodo affollano le
spiagge. ''In molti casi alcune spiagge - ha proseguito - assumono l'aspetto
di veri e propri portacenere per non parlare poi dei pericoli che i
mozziconi ancora accesi possono arrecare con l'innesco fortuito di incendi.
Dobbiamo sconfiggere il pregiudizio di ritenere che le responsabilita'
del degrado ambientale siano sempre degli altri''. I Verdi hanno, infine,
hanno annunciato che nei prossimi giorni avvieranno una campagna di
sensibilizzazione ''contro gli ecomostri da spiaggia in Calabria - ha
concluso Tommasi - a cominciare da quelli realizzati nei decenni passati
fino ad arrivare ai progetti attuali che prevedono la costruzione di
strutture in cemento in alcuni dei posti piu' belli e suggestivi del
litorale, come a Cirella ed a Capo Vaticano''. Sequestrato per l’acqua inquinata il villaggio turistico “Marina di Sibari”. 02/08 La procura della Repubblica di Castrovillari
ha disposto il sequestro probatorio del villaggio turistico Marina di
Sibari, sino a qualche anno addietro perla della realta' turistica meridionale.
Il provvedimento, firmato dal procuratore capo Agostino Rizzo e dal
sostituto Baldo Pisani, fa seguito alle analisi con cui l'Arpacal (agenzia
regionale protezione ambiente) ha notato nell'acqua che sgorga dai rubinetti
del villaggio quantita' di ammonio pari all'8,6 mentre la legge ferma
il quantitativo a 0,5. I reati ipotizzati dagli inquirenti sono legati
agli articoli 440 e 452 del codice penale: delitti colposi contro la
salute pubblica e adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari.
Il provvedimento di sequestro e' stato notificato alle tre societa'
lottizzatrici che da anni sono protagoniste di una vertenza con il comune
di Cassano allo Ionio circa la proprieta' e quindi la manutenzione delle
opere di urbanizzazione primaria e secondaria del villaggio turistico. Iniizativa dei Verdi "Posaceneri partatili su spiagge e montagne" 02/08 Una campagna di sensibilizzazione e informazione
per i fumatori distratti è l’iniziativa che il Gruppo consiliare
dei Verdi ha pensato per l’estate 2004. Migliaia di posacenere
portatili saranno distribuiti sulle spiagge calabresi e nei ritrovi
di montagna e nei parchi. Un invito a partecipare attivamente alla tutela
e alla salvaguardia dell’ambiente cominciando proprio dai piccoli
gesti quotidiani. Iniziativa dei Verdi contro i mozziconi di sigaretta. Posacenere in mare e montagna. 31/07 Chiazze marroni a pelo d’acqua, buste di plastica e ferro e poi tappi di bottiglia, vetri, carte e cartacce, accendini e cicche di sigarette. Nel mare d’estate e sulle spiagge del litorale come in montagna è possibile trovare di tutto, persino vecchi ombrelli e pezzi di elettrodomestici. E con l’arrivo della stagione balneare, puntualmente ogni anno arrivano anche i tormentoni estivi: “il mare è sporco”, “la spiaggia è piena di immondizia”. Certo, contro la mancanza o il cattivo funzionamento dei depuratori, a proposito dell’inquinamento marino, poco o nulla può il cittadino, ma quanti comportamenti scorretti sopravvivono ancora e sono la principale causa dell’inquinamento delle spiagge? Pochi ricordano che l’inquinamento del mare ad esempio comincia proprio dagli scarichi domestici, soprattutto nella nostra regione in cui gli scarichi industriali sono quasi inesistenti. E sulle spiagge o nei boschi tutti dimenticano che abbandonare un rifiuto significa ritrovarlo la prossima estate. Cosi accendini, tappi di bottiglia, plastiche e sacchetti finiscono col diventare “arredo marino o montano dei nostri lidi e dei nostri prati”. Per non parlare delle cicche di sigarette! Dalle statistiche risulta che il popolo dei fumatori è il più inquinante e non solo a causa del fumo passivo! Le cicche di sigarette che gli sprovveduti fumatori lasciano un po’ ovunque sono scarsamente biodegradalibili, risultato: le spiagge in alcuni punti sono dei veri e propri posacenere all’aperto! In montagna poi la disattenzione può costare veramente cara: si stima che gran parte degli incendi estivi è causata da cicche di sigarette accese.Una campagna di sensibilizzazione e informazione proprio per i fumatori distratti è l’iniziativa che il Gruppo consiliare dei Verdi ha pensato per l’estate 2004. Migliaia di posacenere portatili saranno distribuiti sulle spiagge calabresi e nei ritrovi di montagna e nei parchi. “L’invito, naturalmente – ha detto il capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi – è quello di smettere di fumare, ma se proprio non ci si riesce almeno non si inquini. La salvaguardia dell’ambiente passa anche per la riconversione dei comportamenti che ciascuno di noi compie quotidianamente. Se riusciamo a capire e a ricordarci che ogni nostra azione può avere ripercussioni sull’ambiente anche a centinaia e centinaia di chilometri da noi, allora faremo qualcosa di concreto nella direzione dell’ ecologia e della salvaguardia degli ecosistemi”.“Il fumo fa male…. l’inquinamento anche” è lo slogan della campagna di sensibilizzazione dei Verdi che porterà sulle spiagge calabresi e nei centri di montagna i posacenere portatili. “Non è solo uno slogan – ha spiegato l’esponente del Sole che ride - la pulizia delle spiagge e quella dei boschi dipende molto dai comportamenti di ciascuno di noi. Dobbiamo sconfiggere il pregiudizio di ritenere che le responsabilità del degrado ambientale siano sempre di altri. Ciascuno di noi può essere parte attiva in un processo di salvaguardia a tutela sia degli ambienti marini che di quelli montani”. In aumento la raccolta differenziata di carta e cartone in Calabria 30/07 Nel 2003, in Calabria, sono state raccolte oltre
27 mila tonnellate di carta e cartone con un incremento del 27% rispetto
all' anno precedente. Un risultato che fa della Calabria una delle regioni
piu' eco-virtuose. La media nazionale, infatti, e' del 14%. Il dato
emerge dal IX Rapporto ''Raccolta, Riciclo e Recupero di carta e cartone
nel 2003'' del Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli
imballaggi a base cellulosica. La raccolta differenziata di carta e
cartone in Italia, secondo quanto riferito in un comunicato, e' stata,
nel 2003, di circa 1.800.000 tonnellate. La crescita percentuale piu'
significativa e' stata registrata nel Sud (21% circa); in crescita anche
Nord e Centro, in percentuali pero' piu' contenute (13% in entrambi
i casi). La percentuale di raccolta differenziata complessiva sulla
produzione di rifiuti urbani e' passata al 21%; mentre la percentuale
di raccolta differenziata di carta e cartone rispetto a quella complessiva
e' rimasta invariata al 29% circa. Tommasi (Verdi) "No al tentativo di cementificare la zona di Capo Vaticano" 29/07 Parte una vera e propria crociata contro i tentativi
di cementificazione delle coste calabrese e i progetti, alcuni dei quali
già esecutivi, che rappresentano un vero e proprio scempio alla
tutela del paesaggio e agli ecosistemi marini. Dopo Praia a Mare e Cirella
l’attenzione si sposta sulla costa vibonese, dove è prevista
la realizzazione di un’infrastruttura turistica proprio in uno
dei posti più belli e suggestivi del litorale: il tratto di costa
di Capo Vaticano in Comune di Ricadi. Sequestrata la stazione delle acque reflue di Cassano 28/07 La Procura della Repubblica del Tribunale di
Castrovillari, tramite un decreto emesso dal sostituto procuratore Baldo
Pisani, ha disposto il sequestro della stazione principale delle acque
reflue del villaggio turistico ''Marina di Sibari'', in contrada ''Salicetta''
del comune di Cassano Ionio. Il provvedimento e' stato notificato oggi
pomeriggio al sindaco di Cassano Ionio nella sua qualita' di 'gestore'
della struttura. Il provvedimento di sequestro e' stato emesso dopo
la relazione fatta dai carabinieri della stazione di Sibari, subito
dopo il nubifragio di lunedi' scorso che ha interessato l'Alto Ionio
cosentino e che ha completamente allagato il villaggio. L'assessore Marrello chiede lumi sul taglio degli alberi sugli argini del fiume Crati a Sibari 28/07 "Abbiamo visto il taglio di decine di alberi
secolari, lontani dal greto del fiume e questo non ha niente a che vedere
con una pur radicale pulizia degli argini, ne' tecnicamente, ne' opportunamente'':
lo ha detto Luigi Marrello, assessore all' Ambiente della Provincia
di Cosenza dopo essersi recato stamani a Sibari per un sopralluogo ai
lavori che il Consorzio di bonifica ''Ferro e Sparviero'' di Trebisacce,
tramite una ditta privata, sta effettuando sugli argini del fiume Crati.
''Ci chiediamo, ferme restanti le legittime autorizzazioni all' intervento,
quale ne sia la ratio - sostiene Marrello - Siamo sorpresi negativamente
del modo in cui vengono condotti i lavori. Avvieremo, come Provincia,
tutte quelle iniziative che riterremo opportuno, non escludendone nessuna''.
L' assessore provinciale all' ambiente ha preannunciato che l' amministrazione
contattera' gli enti e le istituzioni responsabili di questa iniziativa.
''Nel frattempo - ha aggiunto - chiediamo la sospensione dei lavori
al fine di non sconvolgere lo stato delle cose. Intanto, per dopodomani,
e' prevista, nella sede del Consorzio a Trebisacce, un incontro tra
l' assessore provinciale Marrello e il dirigente tecnico del Consorzio,
Biagio Cataldi". Domani la consegna delle bandiere blu a sei comuni calabresi 23/07 La Fondazione internazionale per l' educazione
ambientale (Fee) ed il consorzio per la raccolta ed il riciclo delle
batterie esauste (Cobat) hanno riconosciuto ''l' ottima qualita' delle
acque marine e dell' offerta turistica di sei comuni calabresi'' ai
quali, domani, sara' consegnata la Bandiera Blu. Domani, nel corso di
una cerimonia al castello Ruffo di Scilla, il segretario nazionale della
Fee Italia, Giulio Marino, e Andrea Pietrarota, delle relazioni esterne
del Cobat, consegneranno la Bandiera Blu ai Sindaci di Scilla, Roseto
Capo Spulico, Ciro' Marina, Catanzaro, Roccella Ionica e Marina di Gioiosa
Tauro. Le Bandiere Blu vengono assegnate ogni anno dalla Fee, in collaborazione
con il Cobat. Le batterie utilizzate dai natanti per l' avviamento dei
motori, e' scritto in una nota, una volta esaurite, se eliminate in
modo scorretto, si possono trasformare in potenti agenti d' inquinamento
per via dell' elevato contenuto in sostanze tossiche e aggressive, quali
piombo e acido solforico. Gettare in mare questi rifiuti e', quindi,
un gesto irresponsabile che provoca seri danni alla flora ed alla fauna
sottomarina. Se recuperati, invece non danneggiano l' ambiente e forniscono
anche un contributo positivo alla bilancia dei pagamenti del Paese,
consentendo di risparmiare sulle importazioni di metallo piombo. L'
anno scorso, il Cobat ha raccolto e avviato al riciclaggio quasi 192.000
tonnellate di batterie esauste (pari a circa 16 milioni di pezzi), con
una percentuale di recupero prossima alla totalita' dell' immesso, che
ha posto l' Italia al vertice mondiale nella raccolta di questi rifiuti
pericolosi e fatto risparmiare 50 milioni di euro sull' importazione
di metallo piombo. Nei primi sei mesi di quest' anno il Cobat ha recuperato
oltre 97.000 tonnellate di batterie esauste, 1.000 tonnellate in piu'
(+1.37%) dell' anno scorso. E la Calabria e' una delle regioni in cui
si riciclano le batterie. A Lamezia Terme e' operativa la Me.Ca., uno
dei sei impianti nazionali di riciclaggio che recupera buona parte di
tutte le batterie esauste provenienti dal sud. L' anno scorso ha raccolto
quasi 4.000 tonnellate di batterie. Inoltre, prosegue la nota, la Calabria
annovera anche un altro importante traguardo: la Provincia di Catanzaro
e' stata la prima provincia a siglare, lo scorso 10 maggio, l' Accordo
di programma che impegna l' Amministrazione e il Consorzio a collaborare,
tramite l' Osservatorio provinciale dei rifiuti (Opr), su uno dei fronti
piu' delicati della salvaguardia ambientale, la raccolta delle batterie
esauste recuperate in stato di abbandono sui territori comunali o direttamente
conferite dai cittadini presso i centri urbani di raccolta differenziata.
L' impegno del Cobat e' quello di recuperare le percentuali che ancora
sfuggono alla raccolta. ''La nautica e' uno dei settori maggiormente
a rischio per il corretto recupero di batterie esauste e oli usati -
ha sostenuto il rappresentante del Consorzio, Andrea Pietrarota -. Il
nostro impegno nell' assegnare la Bandiere Blu, a fianco della Fee,
fa parte di un progetto piu' ampio, denominato 'Isole nel porto', volto
a garantire strutture adeguate per la nautica affinche' non vengano
dispersi nell' ambiente neanche piccoli quantitativi di questi pericolosi
rifiuti. Il mio augurio e' di poter presto venire all' inaugurazione
di un' isola ecologica istallata in un porto calabrese''. E' da tempo,
secondo quanto riferito nel comunicato, che il Cobat, in collaborazione
con il Consorzio degli Oli Usati, da tempo sollecita le autorita' marittime
e portuali nella creazione di ''Isole nel Porto'', strutture funzionali
collocate in punti strategici dove gli utenti possono consegnare gli
oli usati e le batterie esauste dei propri natanti, contribuendo cosi'
a ridurre notevolmente il rischio di dispersione in mare. Il progetto
nazionale e' nato nel 1999 ad Ancona e ad oggi sono 56 le isole ecologiche
installate in 30 porti italiani dove, sinora sono stati recuperati oltre
136.000 Kg di batterie esauste. Ass. Basile: “Garantiremo una migliore qualità del nostro mare” 22/07 “E' nostra intenzione, perche' lo consideriamo
un dovere, garantire, ai calabresi ed a quanti scelgono la Calabria
per le proprie vacanze, la migliore qualita' possibile di ogni servizio,
compreso naturalmente quello di poter usufruire di un mare sicuro anche
sotto l' aspetto della balneazione''. E' quanto sostiene in una nota
l'assessore regionale all'Ambiente, Domenico Antonio Basile, circa la
situazione del mare in Calabria. L' assessore Regionale all' Ambiente,
in una nota, ha evidenziato che il Dpr 470/82 disciplina, tra l' altro,
le attivita' per il monitoraggio delle acque di balneazione e le procedure
per l' eventuale inibizione dei tratti di costa alla balneazione: con
l' art. 7 sono previsti i cosiddetti ''divieti permanenti'', ovvero
quei tratti inibiti permanentemente per motivi diversi dall' inquinamento:
porti, presenza di impianti termoelettrici, zone industriali, scogliere
non accessibili, ecc. nonche', foci di fiume ed in questo caso sussistono
i motivi dovuti all' inquinamento; con l' art. 6, invece, si regolarizzano
i cosiddetti ''divieti temporanei'', che, dovuti all' inquinamento,
vengono reiterati annualmente. Per il 2004, l' assessorato Regionale
all' Ambiente ha individuato, a seguito dei dati pervenuti dal Ministero
della Salute e campionati dall' Arpacal nell' anno 2003, i tratti di
costa non idonei alla balneazione. Il Dipartimento Ambiente e l' Arapacal
hanno posto maggiore attenzione sui tratti inibiti alla balneazione
ed hanno verificato che le acque campionate nel mese di aprile 2004
risultavano conformi ai parametri previsti dalla legge. I tratti inibiti
alla balneazione con la Delibera 136/2004 risultavano pari a 17 punti
per un totale di 11.8 chilometri; gli stessi, dopo il nuovo campionamento
dell' aprile scorso, sono stati ridotti ad appena 2 punti di divieto,
per un totale di 1.7 chilometri. La revoca del divieto e' staha`ancita`úe
Së]_».ªUIU¥òòæòyàààÑàe!mugmÑüìos5
''Comunque sia - ha concluso Basile - e' bene sapere che, su mio personale
input e su costante sollecitazione del Dipartimento Ambiente e dell'
assessorato Regionale, l' Arapacal continuera' a monitorare tutta la
costa calabrese, con particolare attenzione ai tratti nuovamente recuperati''. L'accordo GRTN sull'energia, in rispetto dell'ambiente, prevede il coinvolgimento delle Regioni 21/07 Niente piu' tralicci o stazioni elettriche in
zone ad alto impatto ambientale, la concertazione Capo Vaticano, orgoglioso anche l’assessore regionale all'Ambiente, Basile 20/07 ''Capo Vaticano tra le cento spiagge piu' belle
del pianeta, una delle tre d'Italia. E' un riconoscimento che deve inorgoglirci,
perche' la nostra costa viene affiancata a quelle che tutti universalmente
riconosciamo come dei 'paradisi terrestri' e perche' a dirlo, tra l'altro,
sono i francesi, tradizionalmente mai generosi quando si tratta di segnalare
meriti altrui e soprattutto italiani''. E' quanto sostiene in una nota
l'assessore regionale all'Ambiente, Parco eolico da 25 megawatt a Jacurso 20/07 Venticinque torri da 2 megawatt, per una potenza
complessiva di 50 megawatt: sono queste le principali caratteristiche
del parco eolico che sorgera' a Jacurso, nell' area di Monte Contessa
in provincia di Catanzaro. L' iniziativa, sostenuta dall' Amministrazione
comunale, e' stata al centro di un incontro tra gli amministratori,
la popolazione locale, la Regione e la societa' Gamesa Italia SpA, leader
nel settore dell' energia rinnovabile. Il parco eolico di Jacurso -
secondo quanto emerso nel corso della manifestazione promossa dal Comune
- contribuirebbe ad aumentare la produzione nazionale che attualmente
e' di 942 Mw. Gli aerogeneratori costruiti direttamente dalla societa'
Gamesa Italia SpA, che ha ottenuto la convenzione con il Comune di Jacurso,
posseggono turbine di nuova generazione che con le velocita' medie dei
venti che soffiano sulle colline circostanti il paese, producono una
quantita' di energia molto vicina a quella vantata dai paesi del Nord
Europa. ''Lo sviluppo delle nuove tecnologie e la crisi petrolifera
mondiale che da anni limita l' economia internazionale - e' detto in
un comunicato - hanno spinto l' Italia, ed in particolare alcune regioni
del Sud, a guardare con sempre piu' interesse alle fonti di energia
pulite ed alternative che da tempo vengono sfruttate da Paesi come Germania
e Danimarca con risultati piu' che lusinghieri. Sicilia, Campania, Sardegna,
Puglia, Abruzzo hanno da gia' avviato la costruzione dei primi parchi
eolici ed ora anche in Calabria, con il coinvolgimento diretto del settore
energia della Regione, sembra essere arrivato il momento giusto''. Capo Vaticano tra le cento più belle spiagge del mondo 19/07 Tre spiagge italiane fra le cento piu' belle
del pianeta: un libro in vendita da oggi in Francia,un volume a meta'
strada tra guida turistica e saggio fotografico nato da due anni di
viaggi su e giu' per il globo di due ''fanatici'' del mare, promuove
nel prestigioso elenco tre angoli incantati di Sicilia, Sardegna e Calabria.
La Spiaggia dei Conigli, costa incontaminata in cui ancora vanno a deporre
uova le tartarughe marine, nella riserva naturale orientata ''Isola
di Lampedusa'', la Spiaggia del Principe, gioiello della Costa Smeralda
che deve il suo nome a una presunta preferenza del principe Aga Khan,
e infine Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia, lambito da un
mare cristallino popolato da una variegata fauna ittica: ecco le tre
spiagge nostrane incluse nelle ''magnifiche'' cento. Capo Vaticano,
a due passi da Tropea, comprende tutta la localita' costiera compresa
nel comune di Ricadi, un paese di 4.000 abitanti a sud-ovest di Vibo
Valentia. La costa e' frastagliata, con piccole baie e con una flora
e fauna mediterranee molto ricche. Verso l' interno, a ridosso delle
pendici del monte Poro, si estendono delle ampie pianure (Formicoli,
Torre Marino, Rocca di Vadaro, Grotticelle, Santa Maria), disseminate
di uliveti, agrumeti, cereali, uva zibibbo, cipolle rosse e fichi d'
India. Nelle acque di Capo Vaticano c' e' la piu' numerosa e variegata
fauna marina d' Italia. Le sue acque blu marino, per un gioco di correnti
provenienti da nord-est (golfo di Lamezia) e da sud-ovest (golfo di
Gioia Tauro) godono di una difesa naturale contro l' inquinamento. Lo
scrittore Giusepe Berto fu affascinato da questi luoghi che scelse come
sua dimora. Selezionate, come le altre, in base a un criterio preciso:''Per
noi, una bella spiaggia deve assolutamente essere aperta al pubblico
e offrire un ambiente protetto'', spiega Alexandre Arditti, autore insieme
a Sophie Laurent del paradisiaco elenco. Non a caso allora le cento
migliori ''per la maggior parte sono situate all'interno di parchi naturali,
dove la popolazione locale fa molta attenzione al fatto che il luogo
non si trasformi in zona troppo turistica'', sottolinea Arditti. Alexafdre
e Sophie si sono conosciuti quattro anni fa proprio in riva al mare,
nello Yucatan messicano: entrambi follemente innamorati di acque trasparenti
e sabbie vellutate, hanno cominciato a girare il mondo, a piedi, alla
ricerca delle spiagge piu' favolose, e, fondata una propria casa editrice
(dal profetico nome 'Les Grands Voyageurs', i grandi viaggiatori), hanno
dato alle stampe il libro, in vendita al prezzo di 25 euro. Tra ''Le
100 piu' belle spiagge del mondo'' dodici sono francesi. Di queste,
pero', solo tre si trovano di la' dalle Alpi (Calanque d'En-Vau, baia
de la Rondinara e plage de Nonza in Corsica), mentre nove sono in Guadalupa,
in Polinesia, in Martinica e nella Nuova Caledonia, cioe' nei Dipartimenti
d'Oltre Mare. Per quanto riguarda gli altri Paesi europei, solo la Grecia
puo' vantare tre spiagge nominate (Myrtos, Elafonissos e Navagio), mentre
la Spagna e' ricordata per due suoi gioielli (Fuerteventura e Cala Turqueta)
e Croazia e Portogallo per uno solo (rispettivamente, Bol e Praia Marinha).
Un'unica spiaggia menzionata, Cap de Ras Muhammad, anche per l'Egitto.
Ancora, a livello internazionale sono le Seychelles e il Brasile a detenere
il record del maggior numero di spiagge da sballo, quattro ciascuna:
Sao Tome' e Principe, Anse Lazio e Anse Source d'Argent per l'arcipelago
africano, Jericoacoara, Praia do Saco, Lencois Maranhenses e Morro Branco
per il grande stato sudamericano. Degli Stati Uniti e' citata Caladesi
Island, mentre l'arcipelago Whitsundays e Cable Beach rappresentano
l'Australia. Per l'Asia, tra le altre, nominate Bandos, Velavaru e Fun
Island alle Maldive, Koh Phi Phi e Khrabi in Tailandia e Palolem a Goa,
in India. Capo Vaticano nelle cento spiagge più belle del mondo, P.Gentile “La cosa ci riempie di soddisfazione” 19/07 “Il riconoscimento che arriva, in piena
stagione turistica, da Parigi non può che riempirci di soddisfazione.
I francesi non sono certo generosissimi nell’ammettere i meriti
altrui, specie oltre le Alpi e quindi aver collocato una spiaggia calabrese
tra le cento più belle del pianeta è una promozione preziosa
che premia il nostro ambiente marino e costiero e gli sforzi che in
Calabria si compiono per tutelare questi tesori e per valorizzarli turisticamente”.
L’assessore regionale al Turismo, Pino Gentile, sottolinea con
queste parole la notizia dell’inserimento di Capo Vaticano, in
provincia di Vibo Valentia, nella hit parade delle spiagge più
belle del mondo stilata da Alexandre Arditti e Sophie Laurent in un
prestigioso libro fotografico uscito oggi in Francia. Goletta Verde. “Lo Ionio si difende da solo. L’emergenza, da sette anni, è solo per la depurazione” 19/07 “Il mare della costa ionica calabrese continua
a difendersi da solo grazie alle correnti e al suo potenziale di autodepurazione''.
E' questo, in sintesi, il responso sui dati delle acque di balneazione
nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Crotone che
e' stato presentato oggi, a Crotone, da Goletta Verde, la campagna estiva
di Legambiente. Le analisi della campagna 2004 di Goletta verde, nonostante
15 dei 23 prelievi effettuati dal 4 al 9 luglio risultino non inquinati,
6 leggermente inquinati e solo due fortemente inquinati, secondo Legambiente
evidenzierebbero il ''quadro di emergenza ambientale, per quanto riguarda
la depurazione in cui versa la Calabria da orami ben sette anni''. ''Non
a caso una delle 'bandiere nere' Legambiente l' ha riservata proprio
al Commissario per l'emergenza depurazione in Calabria, nonche' presidente
della Regione, Chiaravallotti ha sostenuto Lidia Liotta presidente di
Legambiente Calabria perche' in quasi sette anni di attivita' e nonostante
centinaia di miliardi di vecchie lire spesi per costruire depuratori
e fognature, ha clamorosamente fallito l' obiettivo''. ''Non ci sono
dati eclatanti per quanto riguarda l' inquinamento del mare, ma non
possiamo certo essere tranquilli con questi risultati ha dichiarato
Rossella Muroni, della segreteria nazionale di Legambiente -. In ben
sei localita' la concentrazione di ossigeno disciolto supera i limiti
previsti dalla legge. Cio' indica un principio di eutrofizzazione, con
la presenza di alghe, di solito legato alla presenza di nutrienti e
ad attivita' produttive sversate da terra nei corsi d' acqua. Piu' di
un dato rilevato alle foci dei fiumi, alla foce del fiume Neto e del
torrente Fiumarella, testimoniano la crucialita' dell' apporto inquinante
che arriva da terra''. Secondo Antonio Tata di Legambiente Crotone,
''il dato sui fiumi dimostra ancora una volta che la salute del mare
inizia da terra. Fino a quando i fiumi calabresi verranno utilizzati
come fogne a cielo aperto - ha proseguito - non ci sara' politica della
depurazione che tenga. L' appello di Legambiente rivolto alle amministrazioni
costiere per la cura del mare e' quindi esteso alle amministrazioni
dell' interno, responsabili anch' esse della nostra piu' preziosa risorsa
per il turismo, ovvero il mare''. ''E' un appello ha aggiunto Lidia
Liotta che riguarda anche la battaglia contro l' abusivismo, vera e
propria piaga di questa regione. Non possono essere lasciati soli i
sindaci e gli amministratori che con coraggio hanno iniziato gli abbattimenti;
non possiamo permettere che il condono rappresenti per questo territorio
un precedente per l' illegalita' edilizia diffusa''. Chiarella (AN) : “applicare le sanzioni per chi inquina” 19/07 “Adottare normative che prevedano l'applicazione
delle sanzioni e delle pene previste per coloro che si rendono responsabili
dei reati di inquinamento ambientale e di procurato pericolo per la
salute pubblica, fino ad applicare la sospensione delle licenze d'esercizio
e, nei casi piu' gravi, il sequestro e la confisca dei beni e delle
stesse attivita' che hanno causato i danni''. E' quanto chiede il consigliere
regionale di An, Egidio Chiarella, in una interrogazione rivolta al
Presidente della giunta, Giuseppe Chiaravalloti, ed all'assessore all'ambiente,
Domenico Basile, circa le condizioni in cui versano le zone costiere
del Mar Tirreno. ''In piu' occasioni - sostiene Chiarella nell'interrogazione
- si sono avute notizie di proteste, anche vivaci, da parte di associazioni,
comitati, operatori turistici nonche' cittadini, residenti e non, che
invocano l' intervento urgente delle istituzioni e delle amministrazioni
locali per porre fine alla condizione di grave degrado in cui versa
da tempo immemorabile il mare della costa tirrenica calabrese, soprattutto
nel tratto di spiaggia che va da Falerna fino a Nocera Torinese, dove
lo stesso mare si presenta con un aspetto denso e limaccioso delle acque,
invaso da sporcizia e rifiuti galleggianti di ogni genere, dalle buste
di plastica fino a qualche fetta di arrosto, addirittura, che galleggiano
indisturbati''. Il consigliere regionale evidenzia inoltre che ''alcuni
proprietari di case lungo il litorale lametino, esprimendo la loro indignazione,
in questi giorni, hanno deciso di rivolgersi al prefetto inviandogli
un esposto-denuncia circa il mancato intervento di disinquinamento di
localita' Paradiso, zona su cui si insediano numerosissime abitazioni.
La civile ma dura presa di posizione dei villeggianti di localita' Torre
Lupo che domenica scorsa hanno deciso di manifestare pacificamente contro
il mare sporco attraversando in massa le strisce pedonali, nell' intento
di creare notevoli disagi alla circolazione, ha rappresentato l' epilogo
di una protesta generale che ogni anno, nel pieno della stagione estiva,
emerge in tutta la sua gravita' per la cronica irrisolutezza del problema
dell' inquinamento marino''. ''Alla luce dell' allarme - ha concluso
Chiarella - tra i turisti vacanzieri che riconoscono come migliore pubblicita'
il passaparola, cominciano ad arrivare le prime disdette di prenotazioni
mentre altri hanno deciso di accorciare la durata della permanenza perche'
insoddisfatti della qualita' dell' acqua marina. E' palese quindi la
necessita' di adottare dei provvedimenti urgenti in virtu' della considerazione
che in una provincia a vocazione turistica la qualita' dell' acqua del
mare non e' solo una questione ambientale ma rappresenta anche e soprattutto
la nostra economia''. Previste nuove centrali elettriche a turbogas in Calabria 19/07 Raffinerie e centrali termoelettriche influiscono
pesantemente sull'ecosistema circostante e sulla salute pubblica. E'
quanto rileva una recente indagine del ministero dell'ambiente, dal
quale emerge anche che è minore l'impatto delle centrali turbogas
a ciclo combinato, che oltre a un aumento dell' efficienza, registrano
una forte diminuzione delle emissioni di CO2 e Nox e una produzione
trascurabile di polveri e zolfo. Si tratta di fattori che li rendono
competitivi sia da un punto di vista ambientale che economico, rispetto
agli impianti alimentati a olio combustibile e il loro impiego su vasta
scala assicurerà più elevato rendimento e impatto ambientale
più modesto. La costruzione di centrali sia convenzionali che
a ciclo combinato, presenta alti costi ambientali. In termini di consumo
di territorio, prima di tutto, per via della realizzazione delle necessarie
infrastrutture, per il suolo occupato ma anche per quello circostante
che ne subisce l'influenza. L'attuale parco di generazione elettrica
in Italia è costituito da circa 76.950 Mw di potenza installata,
con una netta preponderanza di termoelettrico (55.100 MW), idroelettrico
(20.439 MW), geotermoelettrico, eolico e fotovoltaico. Che ha soddisfatto
una domanda di consumi di energia che nel 2003 ha raggiunto quasi i
139,7 miliardi di kWh, con un incremento rispetto al 2002 del 2,9%,
secondo i dati del Gestore della rete. Nel 2003 si sono verificate delle
punte storiche di domanda. E anche a questo oltre che al blackout ha
risposto il cosiddetto decreto 'sblocca centrali' che ha tra l'altro
semplificato la procedura di valutazione dell'impatto ambientale. Le
richieste di autorizzazione per la realizzazione di nuove centrali,
secondo l'indagine del Ministero, risultano sovradimensionate, sia rispetto
alla capacità della rete elettrica attuale e prevista, che per
gli effetti sull'ambiente. Intanto, dal 1999 data di entrata in vigore
delle norme sulla liberalizzazione del mercato dell'energia, a marzo
di quest'anno si sono conclusi 39 procedimenti autorizzativi per la
costruzione di centrali termoelettriche: 6 in Lombardia, 6 in Piemonte,
4 in Puglia, 4 in Emilia Romagna, 4 in Calabria, 3 in Lazio, 3 in Campania,
2 in Toscana, 2 in Friuli, e 1 per ognuna di queste cinque regioni:
Molise, Veneto, Sardegna, Abruzzo, Sicilia. Per cinque istanze presentate
i decreti di valutazione di impatto ambientale sono in corso di emanazione
e riguardano 2 impianti che verranno realizzati in Calabria, 1 in Lombardia,
1 nel Lazio e 1 in Campania, se verrà superato il veto posto
dal ministero dei Beni culturali e ambientali. Sono invece 14 le centrali
in fase avanzata di istruttoria da parte della commissione VIA: 1 localizzata
in Basilicata, 1 in Calabria, 1 in Campania, 2 in Lombardia, 4 nel Lazio,
1 in Molise, in un Puglia, 1 in Piemonte e 2 in Veneto. Le emissioni
in atmosfera di raffinerie e centrali termolettriche sono disciplinate
dal dpr 203/1988. Presto i limiti alle emissioni in atmosfera di raffinerie
e centrali diventeranno più rigorosi grazie al recepimento nell
ordinamento nazionale delle disposizioni della direttiva 2001/80 sui
grandi impianti di combustione. I nuovi limiti, che si applicheranno
comunque a tutti gli impianti di combustione di potenza termica nominale,
maggiore o uguale a 50 MW, saranno diversificati in funzione oltre che
della potenza, del combustibile impiegato, della data di costruzione
e di quella di autorizzazione. No alla costruzione di nuovi inceneritori in Calabria 19/07 Il Comitato regionale calabrese di Fare Verde,
presieduto da Rocco Mazza, ha espresso il proprio no sulla alla ventilata
ipotesi di costruzione di nuovi inceneritori in Calabria, ''per i possibili
danni alla salute dei cittadini e per i danni economici che inciderebbero
sull' agricoltura che vedrebbe svalutare i prodotti sul mercato e diminuire
la sicurezza alimentare e la qualita' del prodotto. ''L' Unione Europea
- e' scritto in una nota di fare verde - ha approvato una linea di politica
ambientale che prevede una gerarchia di metodi per affrontare il problema
rifiuti: in primis la riduzione, poi il riciclo di materie seconde ed
il loro riutilizzo, infine, per l' eventuale rifiuto avanzato, l' incenerimento
con il recupero dell' energia e lo smaltimento in discarica. Con gli
inceneritori detti di ultima generazione, o addolciti nel termine di
termovalorizzatori, le emissioni sono ridotte ma non eliminate. Tra
le tante ci sono emissioni di diossina e furani, ceneri e fumi. Inoltre,
rimane il problema di chi debba controllare il corretto funzionamento
e il reale impatto ambientale. Infatti, dove sono situati impianti di
incenerimento si riscontra un aumento vertiginoso di leucemia e cancri
solidi nei bambini''. A giudizio di Fare Verde gli inquinanti prodotti
''non vengono eliminati, ma vengono trasferiti dall' aria al suolo con
scorie e ceneri. Un inceneritore - prosegue la nota - su ogni tonnellata
di Rsu bruciata, produce 300 kg di scorie, 30 kg di ceneri, e richiede
l' uso di 10-80 prodotti per la depurazione. Ovvero, con l' incenerimento,
le scorie della bruciatura dei Rsu diventano rifiuti tossico-nocivi,
con problemi di loro stoccaggio''. Per l' associazione, inoltre, i costi
degli inceneritori si dividono in economici, ambientali, sociali. ''I
costi sociali - e' scritto nel comunicato - consistono nel fatto che
per un milione di tonnellate di Rsu da incenerire necessitano 80 persone
specializzate che prestano il proprio lavoro, mentre con il sistema
del riciclaggio vengono occupate 1600 persone (quindi si ottiene un
incremento occupazionale)''. Per Fare Verde Calabria, dunque, ''bisognerebbe
esaminare le problematiche inerenti la ricaduta sull' ambiente e sulla
salute della popolazione, poiche' si affrontano problemi di quantita'
e di pericolosita' degli agenti inquinanti, occorrendo seguire i principi
dell' Ue per tutelare la salute pubblica, con il principio di precauzione
e l' utilizzo di appropriate misure di prevenzione dell' inquinamento,
garantendo la qualita' dell' ambiente, anche tramite costanti rilievi
degli inquinanti presenti nell' aria, investendo molto nell' informazione
dei cittadini. Conseguentemente - prosegue la nota - Fare Verde ritiene
necessario avviare una seria politica di raccolta differenziata dei
Rsu, in particolare con l' uso del compostaggio della frazione organica
in essi presenti, ed il relativo utilizzo dei prodotti rinvenienti dalla
materie seconde: che senso ha effettuare la raccolta differenziata della
carta se poi le stesse pubbliche amministrazione non la usano per i
propri fabbisogni cartacei?''. Due esemplari di uccelli "Niticora" liberati dal CFS a Tarsia 17/07 Due giovani esemplari di 'Niticora', uccello
della famiglia ciconiformi dalle abitudini notturne, molto sviluppato
nella Pianura Padana, sono stati liberati dal Corpo Forestale dello
Stato nella riserva naturale regionale del lago Tarsia, in provincia
di Cosenza, una riserva naturale gestita dall'associazione ''Amici della
Terra''. I due esemplari, arrivati al centro recupero animali di Rende
con pochi giorni di vita, trovati nel comune di Rose sono stati nutriti
e tenuti sotto controllo dal personale del centro fino a quando poi
non sono stati in grado di ritornare in liberta'. La liberazione e'
avvenuta da parte del personale del Cras alla presenza del Corpo Forestale
dello Stato, del responsabile del Centro recupero Antonio Guarino e
di Mauro Tripepi responsabile regionale del Cipr. Cigno Reale recuperato a Corigliano 17/07 Un esemplare di Cigno Reale di sesso femminile
e di proprieta' del Comune di Corigliano Calabro e' stato recuperato
dal personale del corpo forestale dello stato che hanno denunciato due
persone per detenzione illegale di specie protetta. Il cigno, che si
trovava all'interno del parco comunale di Corigliano, era improvvisamente
sparito nei mesi scorsi. Nel corso di controlli il personale della forestale
lo ha ritrovato in una abitazione rurale nelle campagne di Corigliano
mentre era in una voliera. I proprietari dell'abitazione sono stati
denunciati. Iovene e Veraldi chiedono la revoca dell'incarico di commissarrio per l'emergenza ambientale a Chiaravalloti 16/07 Revocare l'incarico di Commissario per l'emergenza
ambientale al Presidente della Regione Calabria, riconsegnando le competenze
del settore ai diversi organi preposti. E' quanto chiedono i senatori
Nuccio Iovene (Ds) e Donato Veraldi (Margherita) in una interrogazione
rivolta al presidente del Consiglio ed ai Ministri dell'Ambiente e dell'Interno.
''Nelle settimane scorse - sostengono Veraldi e Iovene - e' stata presentata
la seconda relazione della sezione regionale di controllo della Corte
dei Conti della Calabria sull'inquinamento delle coste e la gestione
degli impianti di depurazione nei comuni costieri della fascia tirrenica
compresa tra le province di Vibo Valentia, Catanzaro e Cosenza. La relazione
negativa della Corte dei Conti, dopo quella analoga del 2003, conferma
tutte le preoccupazioni e le denunce pubbliche fatte in questi anni
circa l'efficacia del contrasto contro l'inquinamento ambientale da
parte dell'Ufficio del Commissario nonostante i suoi poteri siano illimitati
ed incontrollati''. Il Wwf della Calabria, secondo quanto scrivono Iovene
e Veraldi nell'interrogazione, ha presentato una serie di analisi dalle
quali si deduce che ''una delle cause dell'inquinamento e' da addebitare
alla mancata depurazione agevolata, talvolta, dal lassismo degli enti
preposti alla gestione. Inoltre l'associazione ambientalista punta l'indice
contro il Commissario regionale per l'emergenza ambientale lamentando
spese per miliardi e miliardi di lire prima, e per milioni di euro poi
per la realizzazione di impianti di depurazione e collettori fognari.
Legambiente ha presentato il dossier annuale 'Mare Nostrum' nel quale
viene esaminata la situazione dell' intera costa italiana. In particolare,
dai dati di Legambiente risulta che la Calabria e' tra le regioni con
la piu' alta percentuale di nuove costruzioni abusive, e che occupa
il 6 posto nella classifica del mare illegale con 1.178 infrazioni accertate". Insediato il comitato tecnico scientifico regionale per combattere la siccità 14/07 Si e' insediato questa mattina nella sede della
Giunta regionale della Calabria a Catanzaro il comitato tecnico-scientifico
per la lotta alla siccita' ed alla desertificazione. A rappresentare
l'istituzione regionale era presente il presidente della commissione
consiliare tutela ambiente, Raffaele Senatore. ''Il comitato - ha spiegato
- sarà una pietra miliare per raggiungere gli obiettivi che ci
siamo prefissi, cioè quelli di combattere la siccità e
la desertificazione e non si pensi che non ci si a paura e pericolo
per la Calabria”. ''Con azioni e progetti in coordinamento con
l'Unione Europea cercheremo - ha detto ancora il presidente della commissione
- di tutelare l'ambiente prevenendo il rischio siccità, attuando
anche una migliore programmazione sul territorio”. Senatore ha
anche ricordato che la sua commissione ha approvato il Pai (Piano di
Assetto Idrogeologico) per 280 milioni di Lotta all’inquinamento marino: incontro a Guardia Piemontese con il Presidente Oliverio 13/07 Lotta all'inquinamento e difesa dell'ambiente,
particolarmente quello marino, risorsa di primissimo piano per il territorio.
E' un obiettivo primario per il neo presidente della Provincia di Cosenza,
Mario Oliverio, che fa appello a tutte le istituzioni a collaborare.
Una sollecitazione che Oliverio ha espresso nel corso di una riunione
per lanciare la Protocollo d’intesa tra la regione Calabria e la Costa D’Avorio sulla forestazione 13/07 Il presidente della Giunta Regionale, Giuseppe
Chiaravalloti, ha ricevuto, oggi pomeriggio, nella sede dell' esecutivo
calabrese, l' ambasciatore della Costa d' Avorio in Italia, Zady Gbaka
Richard. ''L' ambasciatore ivoriano - e' scritto in un comunicato dell'
Ufficio stampa della Giunta - e' giunto in Calabria allo scopo di organizzare
gli incontri istituzionali finalizzati alla sottoscrizione di un protocollo
di accordo quadro di cooperazione e di amicizia fra la Regione Calabria
e una o piu' regioni del suo Stato''. In occasione dell' incontro di
oggi, riferisce la nota, e' stato discusso il testo dell' accordo quadro,
proposto dal Ministro ivoriano delle acque e foreste, che riveste carattere
economico, commerciale, scientifico e tecnico e si basa sostanzialmente
sull' argomento forestazione. ''Un accordo che la Costa d' Avorio, nazione
ricca di foreste le cui potenzialita' economiche non sono sfruttate
- riporta ancora il comunicato - vorrebbe sottoscrivere con la Calabria.
Pertanto, la Calabria, forte di decenni di interventi in tale settore,
e' in grado di offrire il proprio supporto tecnico per lo studio delle
problematiche delle foreste ivoriane, nonche' proporre progetti di interventi
boschivi e forestali sia a carattere produttivo sia di potenziamento
e miglioramento colturale sia anche a carattere conservativo''. Dall'
incontro e' emerso che la Calabria e' in grado di fornire il know-how
per la formazione delle forze di lavoro per tali interventi. I progetti
potranno essere proposti, in partenariato fra la regione e una regione
della Costa d' Avorio, alla Comunita' Europea ed anche alla Banca mondiale,
per il loro Istituito il coordinamento territoriale della Sila del Corpo Forestale dello Stato 13/07 E' stato istituito il Coordinamento territoriale
dell' ambiente della Sila del Corpo forestale dello Stato. Il relativo
decreto e' stato emesso dal capo del Corpo forestale, ing. Cesare Patrone.
''La difesa dell'ecosistema delle aree protette - e' detto in un comunicato
- e' un' azione importante e capillare del Corpo, che svolge al loro
interno un ruolo importante. Dai primi di luglio il Coordinamento territoriale
ambiente (Cta) della Sila, che si aggiunge ai gia' esistenti Cta di
Aspromonte e Pollino, sovrintende e coordina l' attivita' dei Comandi
Stazione con circoscrizione territoriale nell'ambito proprio del nuovo
Parco nazionale. Su una superficie di circa 75 mila ettari racchiusi
in tre province, 21 comuni e sei comunita' montane, operano undici Comandi
stazione: sette nel territorio cosentino (Spezzano Sila, Camigliatello,
Baraccone, Cava di Melis, Cupone, Mezzocampo, Valdineto e Lorica); tre
nel catanzarese (Gariglione, Zagarise e Monaco) ed uno nel crotonese
(Cotronei)''. La sede del nuovo Cta sara' a Cosenza. A capo del coordinamento
e' stato nominato il Vice questore aggiunto, Salvatore Cava, ufficiale
del Corpo Forestale dello Stato originario di Spezzano Piccolo, esperto
nel settore idrogeologico e ambientale, gia' coordinatore distrettuale
di Castrovillari e componente della commissione di inchiesta sull' alluvione
di Soverato, in servizio presso il comando provinciale di Cosenza del
Corpo Forestale dello Stato. Ecomostri: interviene il Ministro Matteoli che ha interessato i Carabinieri 13/07 Il ministro dell'Ambiente e della tutela del
territorio, Altero Matteoli ha investito della questione degli ''ecomostri''
di Diamante e Praia a Mare il Comando dei Carabinieri per la tutela
dell'ambiente. A darne notizia e' il sottosegretario alla Giustizia,
Jole Santelli che, della questione, aveva informato il ministro con
una dettagliata relazione. Ad occuparsi della vicenda sara' il comandante
del reparto generale Raffaele Vacca. Prevista l'effettuazione di verifiche
con urgenza in luogo ''al fine di appurare la sussistenza di eventuali
profili di danno ambientale''. ''Il quadro emerso in queste ultime settimane
- sottolinea Santelli - dimostra che le mobilitazioni e la vigilanza
sull'ambiente e sul territorio sono passi fondamentali per evitare pericolose
scelte che hanno ragioni oscure e si scontrano con il senso comune e
le bellezze dei luoghi. In particolare in Calabria - conclude il sottosegretario
- dove lo sviluppo dipende da scelte che garantiscano rispetto per il
paesaggio e dei Beni culturali e ottimizzazione delle risorse''. Inquinamento costiero, Maruca (Idv) : "Dopo le denunce e' tempo di una soluzione urgente". 13/07 Il Coordinatore provinciale di Cosenza di Italia
dei Valori, prof. Giovanni Maruca, è intervenuto sulla situazione
di crescente e diffuso inquinamento delle coste cosentine e calabresi,
che mette gravemente in pericolo la salute pubblica e vanifica gli sforzi
produttivi di imprenditori ed enti locali. Riunita la Commissione regionale “Tutela dell’Ambiente” per i problemi della mucillagine 13/07 La quarta Commissione consiliare, “Tutela
dell’Ambiente”, presieduta da Raffaele Senatore, ha ascoltato
stamani in audizione il commissario dell’Arpacal, Bruno Barbera,
ed il responsabile nazionale “Aree protette” del WWF, Giuseppe
Paolillo, in relazione alla presenza di mucillagine in alcuni tratti
costieri della regione. Nel corso dell’audizione sono stati richiesti
dai consiglieri presenti numerosi chiarimenti sullo stato delle iniziative
di Arpacal per fronteggiare il fenomeno, e lo stesso dott. Bruno Barbera
ha reso note alcune iniziative dell’Agenzia per una più
puntuale conoscenza dello stato di salubrità del mare calabrese
sotto il profilo biochimico e biologico. La Commissione, inoltre, ha
ascoltato le relazioni del consigliere Mario Pirillo e dello stesso
presidente Raffaele Senatore in ordine a due progetti di legge per la
istituzione delle aree marine regionali protette di “Scogli di
Isca” e “Praterie di posidonie della Sibaritide”,
il cui esame verrà ripreso il prossimo 22 luglio. La quarta Commissione,
infine, ha ascoltato la relazione della consigliera Maddalena Basile
sul provvedimento amministrativo della Giunta regionale inerente il
programma triennale per l’attività di forestazione e di
gestione del patrimonio forestale della regione. Durante la trattazione
di tale argomento, il consigliere Francesco Pacenza ha chiesto la verifica
del numero legale. Il presidente Raffaele Senatore, quindi, verificata
la richiesta, ha sciolto la seduta per la mancanza del numero legale
riaggiornando i lavori al prossimo 22 luglio. Accordo tra CNR e ITAE per ponte energetico tra Calabria e Sicilia 10/07 L'energia pulita unira' Calabria e Sicilia. E'
stato firmato infatti un accordo tra il direttore del Cnr-Itae (Istituto
di Tecnologie Avanzate per l'Energia 'Nicola Giordano'), Gaetano Cacciola
e il presidente della 'Ponte di Archimede SpA' (PdA), Elio Matacena,
per affinare alcuni aspetti del sistema di produzione dell'energia elettrica
attraverso la turbina Kobold. Lo rende noto un comunicato nel quale
si spiega che la turbina, ceduta in comodato d'uso al Parco Letterario
Horcynus Orca, sviluppera' energia per fornire elettricita' non solo
alle strutture del Parco stesso, ma anche a quelle dei Parchi naturali
dell'Aspromonte e, in previsione, dei Nebrodi. La tecnologia prevede
l'uso delle correnti marine attraverso la turbina ad asse verticale
brevettata 'Kobold', installata nello Stretto di Messina. ''L'accordo
- ha sottolineato Cacciola - rinnova e rilancia la collaborazione tra
Cnr-Itae e la Ponte di Archimede, iniziata piu' di sei anni fa nel settore
delle celle a combustibile che ha visto la sensibilita' e la volonta'
del privato messa a frutto da una struttura pubblica''. ''Si tratta
di un 'ponte energetico' fra Calabria e Sicilia- ha affermato Elio Matacena
- che, per la prima volta al mondo, rappresentera' l' attuazione dell'intuizione
che la natura possa fornire la risposta alle esigenze energetiche umane". L’assessore regionale Merigliani ha convocato per il 12 una riunione sugli ecomostri” 08/07 L' assessore regionale all'Urbanistica, Raffaele
Mirigliani, ha convocato per martedì prossimo, 12 luglio, una
riunione al fine di compiere una esame perliminare delle pratiche relativa
alla costruzione di un complesso sportivo in localita' Cirella di Diamante
e di un albergo in localita' Fiuzzi di Praia a Mare. Mirigliani ha invitato
a partecipare alla riunione i sindaci di Diamante e Praia a Mare; il
presidente dell' Amministrazione provinciale di Cosenza ed i soprintendenti
per i beni architettonici e per i beni archeologici. ''A seguito degli
atti acquisiti e delle notizie ed informazioni assunte, pur nella loro
attuale non completezza e senza voler interferire sui poteri gestionali
riservati a chi di competenza, nel doveroso esercizio della funzione
di indirizzo e vigilanza che pur sempre compete all'organo politico
istituzionale - scrive Mirigliani nella lettera di invito - ritengo
di dover segnalare in anticipo i relativi elementi di criticita' sui
quali esercitare approfondita disamina ai fini degli eventuali interventi
nelle forme e con le cautele e garanzie di legge. Cio' possibilmente
in collaborazione o, comunque, con reciproca informativa e fruizione
delle necessarie notizie''. I punti meritevoli di approfondimento riguardo
i lavori a Diamante, secondo Mirigliani, riguardano, in particolare,
''la non definitivita' del provvedimento positivo del responsabile dell'ufficio
tecnico del Comune di Diamante con cui e' stata autorizzata ai fini
paesaggistici la costruzione, stante la vigenza del contenzioso giudiziale
a seguito dell' annullamento da parte della Sovrintendenza per i Beni
Architettonici ed il Paesaggio, sinora solo sospeso per preliminare
delibazione di difetto di motivazione; l'influenza o meno della mancata
considerazione della circostanza che l'intervento rientra nel territorio
di cui alla proposta di vincolo archeologico della Sovrintendenza archeologica
pubblicata all'albo del Comune il 16 dicembre del 2000; l' eventuale
non definitivita' del contenzioso relativo all' adottata variante al
Piano regolatore del Comune di Diamante, considerata la recentissima
data di pubblicazione e notifica della sentenza breve''. Per quanto
riguarda, invece, i lavori in Praia a Mare, secondo Mirigliani ''e'
necessario verificare ''la congruenza dei lavori di costruzione di un
albergo da parte di privato, sia pure concessionario del diritto di
superficie sul terreno comunale di una struttura alberghiera, non costituente
opera pubblica e con previsione di privato riscatto totale, in correlazione
con la declaratoria dello strumento urbanistico per la relativa zona;
la necessita' o meno di preliminare strumento attuativo, stante la consistenza
e l' entita' dell' opera e la sua ubicazione; la validita' e, comunque,
l' esaustivita' del risultante nulla-osta preventivo della Sovrintendenza
per i beni ambientali e paesaggistici in mancanza di intervento dell'autorita'
istituzionalmente delegata; la sussistenza o meno dell' obbligatorieta'
della mancante valutazione impatto ambientale, sempre stante la consistenza
e l'entita' dell'opera e la sua ubicazione; la sussistenza o meno di
interesse pubblico attuale e concreto al riesame dei provvedimento positivo
emesso e, comunque, a sollecitare la definizione del contenzioso giudiziale
non definito”. Borrello (Udeur) sull'inquinamento: "Patetico il tentativo di Chiaravalloti di scaricare ad altri le responsabilità" 05/07 "La relazione della Corte dei Conti, che
non e' il braccio operativo ne' della sinistra cattiva ne' di giornalisti
da mutanda, fotografa in maniera ineccepibile l' incresciosa condizione
esistente presso l'Ufficio del Commissario straordinario per l' emergenza
ambientale''. Lo ha detto, in una dichiarazione, il consigliere regionale
di Ap-Udeur Antonio Borrello. La stessa presa di posizione dei giudici
contabili, secondo Borrello, ''denuncia una diffusa ed inquietante opacita'
su cui probabilmente si imporrebbe un' azione di responsabilita' forse
anche da parte di altri organi giudiziari. Ho denunciato per tempo e
da tempo sia in Consiglio regionale che con puntuali e circostanziate
interrogazioni, lasciate come al solito senza risposta, le inefficienze
e le gravissime illegittimita' che si consumano presso l'Ufficio del
Commissario rifiuti, con affidamenti diretti di lavori costosi, assunzioni
clientelari, nebulosa gestione di attivita' e di risorse e sistematica
violazione di norme e regolamenti''. Secondo Borrello ''e' triste assistere
ad interventi da lesa maesta' di esponenti della Giunta regionale e
a quelli patetici dello stesso presidente Chiaravalloti che, anziche'
soffermarsi nel merito dei seri problemi posti, cerca altrove responsabilita'
che appartengono, invece, per intero ad una gestione dissennata che
non solo ha scaricato sugli enti locali appalti di manutenzione degli
impianti di dubbia legittimita' e tariffe esorbitanti, ma ha prodotto
i risultati negativi messi in evidenza dalla Corte dei Conti. Altro
che la ridicola motivazione dello scarso impiego del disinfettante da
parte delle ditte''. ''La verita' - conclude il consigliere di Ap-Udeur
- e' che Chiaravalloti fa fatica a convincersi che l' unico a svolgere
un ruolo inutile e dannoso, in questo sistema-regione che ne ha viste
tante, e' proprio lui, che e' riuscito a rendere la Calabria sempre
piu' terra di rassegnazione''. Inquinamento, ass. Basile "Dai dati del Ministero emerge trend più che positivo per le acque calabresi" 02/07 L'assessore regionale all'Ambiente, Domenico
Antonio Basile, ha diffuso oggi un nuovo comunicato, dopo quello di
ieri, per ribattere alle argomentazioni della Sezione regionale di controllo
della Corte dei conti sull' inquinamento marino e la gestione degli
impianti di epurazione. Basile riferisce di avere allegato alla lettera
aperta inviata al magistrato che ha tenuto la relazione, Quirino Lorelli,
una serie di documenti che, a suo dire, ''smentiscono clamorosamente
i processi logici applicati e le conclusioni dedotte dalla Corte dei
Conti''. Basile, in particolare, riporta i dati ufficiali del Ministero
della Salute da cui emerge il ''trend piu' che positivo in Calabria
riguardo la qualita' delle acque marine''. Basile, riguardo la gestione
dei depuratori, fa riferimento alle ''tensioni generate nell' attivita'
di gestione del sistema depurativo dall' interruzione dei flussi finanziari
conseguente all' imponente morosita' accumulata dai Comuni nei confronti
delle Amministrazioni cui incombe l'onere gestorio. Basta considerare,
per citare l' ente maggiormente debitore, che il Comune di Reggio Calabria
deve all'Ufficio del Commissario delegato per l' emergenza ambientale,
per tariffe depurative non corrisposte e fino al 31 dicembre scorso,
la non trascurabile somma di un milione e mezzo di euro. Si deve solo
alla capacita' ed all' inventiva dei dirigenti e dei funzionari dell'
Ufficio del Commissario, all' alto senso di responsabilita' dei titolari
delle imprese affidatarie del servizio di gestione, agli encomiabili
sacrifici degli addetti alla conduzione degli impianti ed alla particolare
sensibilita' delle ditte fornitrici se il sistema di gestione non e'
ancora saltato a seguito dell'imponenza del credito ad oggi maturato
delle imprese che gestiscono i depuratori dei cinque ambiti territoriali
ottimali calabresi, che e' dell'ordine di circa 17 milioni di euro.
Quello che mi stupisce - sostiene Basile - e' l' assoluta assenza nella
relazione di qualsivoglia riferimento a tale situazione. E' stata proprio
la Corte dei conti calabrese a fornire i Commissari ad acta che avrebbero
dovuto operare, in via sostitutiva, per il ripiano dei debiti comunali.
Tralascio ogni pur ovvia considerazione sul danno arrecato alla gia'
debole economia calabrese dalla diffusione delle notizie errate sullo
stato di salute del mare e la qualita' delle acque di balneazione".
L' assessore Basile contesta, inoltre, la ''presunta insufficienza sia
del livello di attenzione che del grado di collaborazione dell'Assessorato
regionale all'Ambiente all'indagine della Corte dei conti. ''Tradotta
per chi non ha piena conoscenza delle carte - spiega Basile - la contestazione
discende dall' avere avuto io la 'sfrontatezza' di rispondere ad una
sua lettera del luglio 2003 con la quale, sulla base di polemiche delle
ultime due settimane, ritenendo ovviamente di averne l'autorita' e la
competenza, richiedeva a tutti ed anche a me l'approntamento di un piano
di verifiche straordinarie. E' vero sono stato proprio io a risponderle
rivendicando le competenze del mio ufficio; ribadendo anche a lei la
mia decisa volonta', piu' volte affermata pubblicamente, di dare pieno
impulso all'azione dell' Assessorato soprattutto al fine di evitare
situazioni di assenza tali da generare l'esigenza di supplenze come
quella che chiaramente si sarebbe venuta a concretizzare con quel compito
di vigilanza e guida che ella intendeva assumere tramite le direttive
programmatiche che si riservava. Specificando che, comunque, anche a
sorvolare sull' attuale regime commissariale, non e' la Regione il soggetto
deputato all' attivita' di controllo dell' inquinamento, che attiene
piuttosto alle Province e, in forza della legge regionale 34 del 2002,
ai Comuni''. Corte dei Conti: “Preoccupa l’inquinamento del Tirreno” 02/07 Alte percentuali di inquinamento organico, derivanti
da residui e scarichi fognari non depurati e carenze informative sui
possibili rischi per la balneazione; assenza di attivita' di repressione
amministrativa delle cause di inquinamento; insufficienza complessiva
della politica del Commissario per l' emergenza ambientale e, infine,
utilizzo non condivisibile di procedure d' urgenza e deroga in materia
di appalti e gare comunitarie in uno con la mancanza dei collaudi. E'
un quadro a tinte fosche quello che emerge dai principali punti di criticita'
indicati nella seconda relazione della sezione regionale di controllo
della Corte dei Conti sull'inquinamento delle coste e la gestione degli
impianti di depurazione nei comuni costieri della fascia tirrenica compresa
tra le province di Vibo Valentia, Catanzaro e Cosenza presentata stamane
a Catanzaro. Alla seduta, aperta dal presidente della sezione, Gian
Giorgio Paleologo (relatore Quirino Lorelli), hanno preso parte, tra
gli altri, il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti;
l' assessore alla Presidenza, Raffaele Mirigliani; l' assessore all'
Ambiente, Domenico Antonio Basile, sindaci dei comuni interessati e
rappresentanti delle forze dell' ordine. Il presidente Paleologo ha
subito fatto riferimento ad alcune anticipazioni apparse sulla stampa
prendendo le distanze dai loro contenuti e chiarendo che la relazione,
''della quale - ha detto - esiste solo uno schema non definitivo'',
e' stata oggetto di ''un dibattito improprio. E' la prima volta - ha
aggiunto - che si e' verificata un' interferenza di organi del tutto
estranei''. Al testo della relazione, che ha monitorato il livello di
efficienza della spesa pubblica rispetto al fenomeno dell' inquinamento
marino attraverso il coinvolgimento non sempre proficuo di Comuni, Province
e Asl, sono state allegate, perche' giunte fuori dai tempi previsti,
le controdeduzioni di Arpacal e Ufficio del Commissario per l' emergenza.
Dal primo gennaio del 2002 al 15 aprile scorso ai solleciti della sezione
della Corte hanno fatto seguito 80 risposte nel 2002, 76 nel 2003 e
41 nel 2004. ''Un obiettivo giudizio sulla situazione complessiva delle
amministrazioni coinvolte, utilizzando il solo parametro dei risultati
di gestione raffrontato al volume delle risorse messe a disposizione
ed utilizzate dal commissario e dagli enti territoriali - e' scritto
nella relazione - non puo' che essere negativo e porre problemi di utilita'
delle politiche pubbliche in materia ambientale, almeno per come sinora
sono state programmate, perseguite ed attuate''. Per la Corte ''e' certo
che manca ogni lungimiranza perche' il mare non e' stato considerato
sinora una risorsa, ma una discarica che tutti possono utilizzare pur
di risparmiare soldi pubblici e privati''. Nel mirino dei magistrati
contabili ci sono gli scarichi delle attivita' produttive, ma anche
le abitazioni, spesso seconde case. ''Da stigmatizzare - rileva la relazione
- e' l' atteggiamento circa la gestione dei depuratori e dei collettori
sui quali sono stati investiti diversi milioni di euro con risultati
non positivi''. Attualmente per la provincia di Cosenza, su 24 interventi
programmati ed avviati - elenca la relazione - ne risultano da ultimare
nove che hanno comunque avuto inizio nel 2002. Gli altri, oggetto di
rilievo nella precedente relazione, risultano invece realizzati al 100%.
Per la provincia di Vibo Valentia su 17 interventi programmati e avviati,
nove sono stati realizzati, mentre la percentuale di realizzazione dei
restanti otto risulta bassa essendo stati avviati solo nel 2003. In
provincia di Catanzaro un solo intervento e' in fase di realizzazione.
Per la Corte, comunque, ''spesso, a fronte di spese considerevoli, i
risultati in termini di miglioramento della balneabilita' e della qualita'
delle acque di balneazione sono insufficienti''. A preoccupare e', anche,
la scarsa consapevolezza delle amministrazioni controllate al punto
che alcune di esse ''nonostante siano trascorsi ben tre anni dall' avvio
dell' indagine, non hanno nemmeno ritenuto di svolgere una verifica
delle abitazioni allacciate alle pubbliche fognature''. In particolare,
i giudici contabili segnalano ''il comportamento omissivo dell' Asl
di Vibo, la quale ha riversato ogni sorta di competenza e di funzione
sulle spalle dell' Arpacal, Cosenza, la città dell'amianto 01/07
(Antonio Arena) La zona intorno al deposito ferroviario ( nella foto,
ora parzailamente bonificato) su viale Mancini, l’ex mattoneria
di via degli Stadi, la scuola elementare su corso Vittorio Emanuele
nel centro storico, la scuola media Tommaso Campanella, l’ospedale
Mariano Santo, l’area su cui sorgeva l’ex cartiera Bilotti,
il centro sociale Gramna, il quartiere delle case minime, san Vito alto.
L’elenco comprende anche altre singole case del centro cittadino,
guardandoli, tutti possono notare che li accomuna il tetto grigio, spento,
caratteristica che contraddistingue uno dei materiali più tossici:
l’eternit. Una vecchia storia, problema straparlato ma tuttavia
è bene parlarne ancora, visto che questo tossico e pericoloso
materiale è ancora utilizzato, non solo in case private ma anche
in edifici pubblici e anche in ospedali. Questi edifici sono stati costruiti
negli anni 50, ancora non si conosceva il pericolo e la tossicità
di questo materiale. Ricchi imprenditori e abili capitalisti avranno
pensato di fare un grosso affare vendendo questo materiale in ogni parte
del pianeta, sfruttando il suo basso costo e le sue caratteristiche
fisiche e meccaniche eccellenti. Ambiente: Vertice, a Castrovillari, del Corpo Forestale dello Stato 01/07 Si e' discusso di attivita' antincendio, azioni
investigative e di tutela delle risorse naturali con particolare riferimento
all' area del Parco del Pollino, a Castrovillari, nel corso di un incontro
interterritoriale del Corpo forestale dello Stato della provincia di
Cosenza. All' iniziativa, promossa dal Comando provinciale del Cfs di
Cosenza - e' detto in un comunicato dell' Ufficio stampa del Comune
di Castrovillari - hanno partecipato gli ufficiali i coordinatori della
citta' sede dell' incontro, di Paola e Rossano. Presenti anche i funzionari
del comando provinciale di Cosenza e i rappresentanti di ben 60 comandi
stazione. L' incontro e' servito - prosegue la nota - per definire al
meglio i programmi e le tante attivita' che il Corpo forestale dello
Stato svolge sulle aree calabresi e lucane sino al Parco Nazionale del
Pollino e per precisare linee e direttive legate alla campagna antincendio,
appena iniziata. Affrontati, inoltre, i temi relativi alla protezione
e conservazione delle risorse (assieme al controllo della loro gestione)
e alla tutela delle biodiversita' nella zona dell' Appennino meridionale. Corbelli: "Gli ecomostri servono solo a deturpare il paesaggio" 30/06 Dopo avere visto i lavori di sbancamento di Cirella
e la megastruttura di Praia a Mare non posso che ribadire tutta la mia
forte contrarieta' per queste iniziative che non servono certo a rilanciare
il turismo, ma solo a deturpare uno dei posti piu' belli della Calabria,
conosciuto in molte parti del mondo, com' e' appunto l'isola di Dino".
A sostenerlo e' stato il leader del movimento Diritti civili, Franco
Corbelli, dopo essersi recato a vedere le due strutture. "Dico
queste cose - ha aggiunto Corbelli - e faccio questa denuncia senza
entrare nel merito della regolarita' delle opere. Questo aspetto non
mi interessa e sara' la magistratura a pronunciarsi in merito. La mia
riflessione e' quella di un normale cittadino che vede per la prima
volta i cantieri nel cuore di due posti meravigliosi della nostra regione
e da calabrese legato alla sua terra reagisce onestamente e con forza.
Anche se queste opere hanno tutti i requisiti di legge, restano a mio
avviso due brutture, due strutture inopportune, che deturpano il paesaggio.
Due opere che non sarebbero mai dovute essere autorizzate dalle amministrazioni
comunali locali e dalla Regione. Personalmente lottero' contro questi
due obbrobri. Lo faro', nella prossima settimana, con alcune iniziative
pacifiche e clamorose in Consiglio provinciale e davanti all' Isola
di Dino". Motonave Rosso, Sgobio: "Lo stato sia parte civile" 30/06 "Lo Stato, come tutore ex legge della salute
dei cittadini italiani, si costituisca parte civile nel processo che
potrebbe scaturire dall'inchiesta avviata dal sostituto procuratore
della Repubblica di Paola , Francesco Greco, sulla motonave 'Rosso',
la cosiddetta 'nave dei veleni'". e' quanto chiede Pino Sgobio,
capogruppo dei comunisti italiani in commissione lavoro della camera
dei deputati, che, sull'argomento, ha presentato un'interrogazione parlamentare
indirizzata al presidente del consiglio dei ministri. la motonave, ricorda
il parlamentare, della compagnia Ignazio Messina, si areno' dopo un
principio di affondamento il 14 dicembre 1990 sulla spiaggia di Formiciche
nel comune di Amantea. "Da nuove notizie, peraltro apparse sul
settimanale 'l'espresso' di qualche settimana fa- continua Sgobio- si
apprende che in mano della Procura della Repubblica di Paola, ci sarebbero
due testimonianze oculari che saprebbero localizzare, con estrema precisione,
il punto in cui furono sotterrati i rifiuti della motonave rosso, che
si troverebbero a una profondita' di circa 40 metri in localita' Grassullo,
nello stesso comune di Amantea, e in localita' Foresta, nel comune di
Serra d'Aiello". Da quanto si apprende da alcuni organi di informazione,
sottolinea sgobio, "i magistrati che hanno aperto l'inchiesta avrebbero
gia' raccolto una grande quantita' di elementi di un certo rilievo da
cui scaturirebbe uno scenario inquietante e sconcertante in materia
di smaltimento illegale di tali rifiuti". L'indagine conclude Donnici (IDV) "Chiaravallosti si preoccupi del degrado delle coste" 28/06 Secondo Beniamino Donnici, coordinatore regionale
e responsabile nazionale Enti locali di Italia dei valori, "Chiaravalloti
ha perso l'ennesima occasione per tacere ed invece di minacciare querele
ed azioni legali alle quali non dara' mai corso, farebbe bene ad essere
piu' attento e vigile al degrado delle nostre coste, all'inquinamento
marino ed al vero e proprio saccheggio del territorio che si sta consumando
in questi anni di allegra gestione della Regione. Vorremmo anche noi
poter affermare, insieme al Presidente Chiaravalloti ed al suo fido
Assessore all' Ambiente - aggiunge Donnici - che l'inquinamento del
mare calabrese sia episodico. Invece, abbiamo constatato, anche in questi
giorni, lungo i nostri litorali, che la stagione che sta per cominciare
si annuncia come le altre, non essendo nel frattempo stato avviato a
soluzione un solo problema che sia uno tra i tanti che abbiamo denunciato
la scorsa estate. Anzi, si e' moltiplicato l'abusivismo e sono nati
come funghi ecomostri e mostriciattoli di cemento a deturpare bellezze
paesaggistiche e naturali che non hanno eguali. Pertanto, Chiaravalloti
non se la prenda con i giudici o con Legambiente e neppure con chi,
come Italia dei Valori, insiste su questo problema ritenendolo essenziale
per lo sviluppo della Calabria e la creazione di opportunita' di lavoro
e nuove intraprese. Si metta di buzzo buono a lavorare, insieme al suo
assessore, perche' i depuratori funzionino e non si assista allo spettacolo
di un mare meraviglioso trasformato in discarica di rifiuti solidi e
liquami. Se ancora ha dei dubbi, ci faremo carico di inviare anche a
lui copia del voluminoso dossier fotografico, gia' inviato a suo tempo
a tutte le Procure calabresi". Nasce un Comitato Calabria-Sicilia sull'ecosistema del Mediterraneo 28/06 Considerare come un unico ecosistema, con al
centro l' Etna, le due sponde di Calabria e Sicilia, regioni con fattori
storico-culturali, oltre che paesaggistici ed ambientali, comuni e con
analoghi problemi storici irrisolti. E' quanto propone un comitato provvisorio
siculo-calabro alle universita' delle due regioni, ad istituzioni, forze
imprenditoriali e sociali ed associazioni ambientaliste, per accomunare
le due aree in una prospettiva di crescita e di sviluppo anche in vista
di rapporti sempre più consolidati con i Paesi rivieraschi del
nord Africa. Tra gli obiettivi del comitato - coordinato da Nuccio Fava
e composto ,tra gli altri, dal prof. Gianni Canino e dai giornalisti
salvatore Cusumano, Francesco Causarano, Gregorio Corigliano, Adriano
Mollo, e dal responsabile informazione del Consiglio regionale di Calabria
Democratica, l' organizzazione, in autunno, di un convegno internazionale
sul tema "Per un Mediterraneo mare di pace". Così nasce
un progetto di sviluppo euromediterraneo. Coordinato dal consigliere
regionale di Calabria Democratica, Nuccio Fava. "L'umanita' per
trovare la strada della pacificazione e di uno sviluppo globale, giusto
e solidale, nella liberta' - e' detto in un comunicato - ha bisogno
della nuova Europa. L'unilateralismo egemonico degli Usa e i soli rapporti
bilaterali tra i vecchi stati nazionali non riescono a sopportare le
sfide del mondo contemporaneo. Come sciaguratamente la drammatica crisi
irachena e l'estendersi del terrorismo tragicamente ci mostrano ogni
giorno. Solo il Papa mostra di comprendere la enormita' e vastita' dei
problemi in gioco e, non a caso, richiama le radici cristiane del vecchio
continente, che affondano nella straordinaria storia millenaria del
Mediterraneo. Il progetto che proponiamo, prima di tutto alle universita'
di Sicilia e Calabria, alle istituzioni, alle forze imprenditoriali
e sociali, all' associazionismo ambientalista e di volontariato, con
necessaria e obbligata proiezione europea, mira a creare una vasta area
tra la Calabria e la Sicilia, finalmente accomunate da una praticabile
prospettiva di crescita e di sviluppo, anche in vista di rapporti sempre
piu' importanti ed efficaci con i paesi rivieraschi del nord Africa.
Si tratta di cominciare a considerare quasi come unico ecosistema le
due sponde di Calabria e Sicilia, con fattori storico-culturali comuni,
oltre che paesaggistici ed ambientali, e con analoghi problemi storici
irrisolti. Due sponde che si fronteggiano da sempre, spesso con incomprensione
profonda e senza essere mai riuscite ad esprimere sinergia e progetti
comuni. L'area interessata parte, sul versante siciliano, da Siracusa,
con la sua storia millenaria, e prosegue oltre Catania con Taormina,
le isole Eolie, Messina, Milazzo, almeno sino a Cefalu'. Quella calabrese
si sviluppa a partire da Praia a mare per proseguire oltre il Tirreno
cosentino, con Tropea e Capo Vaticano per poggiarsi nuovamente sulla
terraferma con Scilla e Cariddi, Reggio Calabria, Locri, su fino a Capo
Colonna e Crotone. Mettere in rete un' area siffatta puo' costituire
una straordinaria opportunita' non solo per Calabria e Sicilia, ma per
tutta l'area del Mediterraneo come elemento di collaborazione e di impegno
comune per autentiche mete di sviluppo che possono offrire concrete
ragioni di speranza al futuro delle nuove generazioni, finalmente non
piu' costrette ad emigrare". A gestire il progetto un comitato
provvisorio composto dal professore Gianni Canino e dai giornalisti
Salvatore Cusumano e Franceso Causarano, gia' responsabili di un progetto
mediterraneo della Rai per la parte siciliana; Gregorio Corigliano,
gia' caporedattore di Rai Calabria; Adriano Mollo, notista politico
de Il Quotidiano di Calabria e Lucania, ed Emanuele Raco, responsabile
informazione al Consiglio regionale di Calabria Democratica. Il Comitato,
e' detto nel comunicato, "curerà tutte le iniziative necessarie
per dare concretezza e operatività' al progetto euromediterraneo
Sicilia - Calabria. Oltre ai contatti con università e istituzioni,
Unione Europea e forze imprenditoriali e sociali, anche nei paesi arabi
che si affacciano sul mediterraneo, il comitato promuoverà entro
l'autunno un convegno internazionale.'Per un Mediterraneo mare di pace.
Confronto e dialogo religioso, culturale e politico, contro il terrorismo
e scontro di civilta" Ecomostri: domani Corbelli sarà a Cirella per un sopralluogo 28/06 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco
Corbelli, domani pomeriggio, si recherà a Cirella di Diamante
e Praia a Mare, riferisce un comunicato, "per prendere personalmente
visione dei due ecomostri al centro delle polemiche di questi ultimi
giorni". Corbelli, che sara' accompagnato nella sua visita dal
coordinatore di Diritti Civili di Scalea e dell' Alto Tirreno, Ugo Manco,
portera' questa vicenda all' attenzione del Consiglio provinciale già
nella prima riunione prevista entro la prima decade di luglio. "Per
questo, per meglio documentarsi - si aggiunge nel comunicato - ha deciso
di fare un sopralluogo direttamente a Cirella e Praia a Mare. Il coordinatore
di Diritti Civili, che sempre domani vedra' alcuni esponenti di associazioni
ambientaliste locali, che hanno chiesto d'incontrarlo, ribadisce la
sua netta condanna di scempi che deturpano il paesaggio e le nostre
splendide coste, danneggiando la stessa immagine della Calabria".
Lo stesso Corbelli rinnova le sue critiche ai sindaci e alle amministrazioni
di Diamante e di Praia a Mare e alla Regione invitando tutti a "dimettersi
e andare a casa. Lotteremo per fermare e abbattere gli ecomostri di
Cirella e di Praia a Mare. Sosteniamo la battaglia del Quotidiano e
di quant'altri stanno denunciando questi ecomostri". Ecomostri: indaga anche la DDA di Catanzaro 25/06 La Procura distrettuale di Catanzaro sta accertando
l' esistenza di interessi specifici da parte di alcune cosche della
'ndrangheta negli insediamenti abusivi che si stanno realizzando nella
zona dell' alto Tirreno cosentino e, piu' in generale, nel settore turistico.
Nei prossimi giorni il sostituto procuratore Eugenio Facciolla, titolare
delle inchieste della Dda sulle cosche del Tirreno cosentino (l' ultima
in ordine di tempo e' quella che ha riguardato il gruppo capeggiato
da Franco Muto, denominata Godfather, con l' arresto di quattro figli
e della moglie del ''re del pesce''), incontrera' i magistrati della
Procura della Repubblica di Paola (il procuratore Francesco Greco ed
il sostituto Tullia Monteleone) che stanno conducendo l' inchiesta sulle
due costruzioni, definite ''economostri'', in fase di realizzazione
a Cirella di Diamante ed a Praia a Mare, davanti la famosissima Isola
di Dino, dove si stanno realizzando, rispettivamente, una palestra ed
un complesso alberghiero, con un investimento di decine di milioni di
euro. I verdi denunciano un nuovo ecomostro nel Golfo di Squillace 24/06 “Dopo gli scempi di Cirella e di Diamante
sul Tirreno cosentino, gia' denunziati nei giorni scorsi dal nostro
capogruppo alla regione Diego Tommasi, si aggiunge alla collezione di
brutture anche lo ''chalet di montagna'' in corso di realizzazione sul
lungomare di Squillace, al centro dell'omonimo golfo, sul tirreno catanzarese''.
E' quanto sostiene in una nota il presidente della Federazione provinciale
dei Verdi di Catanzaro, Giuseppe D'Ippolito. “Sembra proprio -
ha aggiunto - che per la Regione Calabria quando si tratta di autorizzare
l'edificazione di ecomostri, il Tirreno e lo Ionio meritino uguale trattamento.
Identiche infatti le caratteristiche dello sfregio ambientale: una mega
struttura che, ad opera ultimata, sara' di 3.000 metri quadri; edificata
direttamente sulla spiaggia in ambito demaniale con una costruzione
fissa, che non sara' rimossa neppure dopo l'estate, di 300 metri quadri:
un vero pugno nell'occhio che deturpa il paesaggio eliminando irrimediabilmente
la vista al mare''. Il presidente della federazione dei Verdi ha inoltre
aggiunto che ''il tutto e' finalizzato a realizzare uno stabilimento
balneare con cabine, spogliatoi, ombrelloni, sdraio, pattini, canoe.
Ma anche per impiantare, per tutto l'anno, bar, ristorante, pizzeria
e relative cucine, il tutto direttamente sulla sabbia, previa opportuna
cementificazione, a pochi metri dal mare. In cambio di queste comodita'
gli utenti della spiaggia del Comune di Squillace, saranno costretti
a rinunziare al libero ingresso al mare che diverra' ormai solo a pagamento,
sopporteranno l'abituale contorno di musiche schiamazzi e di odori piu'
o meno gradevoli provenienti dalle cucine, per non parlare dei fumi
e di tutto il resto''. I Verdi invitano tutta la popolazione gli utenti
di Squillace a ''mobilitarsi - prosegue il presidente dei Verdi - per
impedire la costruzione di questo nuovo ecomostro e per rivendicare
l'uso pubblico, collettivo e gratuito della spiaggia del loro comune''.
''In attesa delle opportune indagini e verifiche - conclude D'Ippolito
- e, in attesa di un Piano regionale sulle opere consentite sulle spiaggie,
invitiamo le autorita' competenti a disporre il blocco di tutti i lavori,
la loro messa in sicurezza e la restituzione della spiaggia ai cittadini
di Squillace, ai loro ospiti e ai turisti”. Ecomostri, Iole Santelli: “Ho informato ilo Ministro Matteoli delle vicende di Cirella e Praia” 24/06 “Della vicenda degli ecomostri di Cirella
e Praia a Mare ho informato il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli
al quale ho fatto pervenire una dettagliata relazione sulla situazione
in atto sul tirreno cosentino, chiedendo il suo intervento per chiarire
una vicenda che si presta a molti dubbi tecnici e politici''. E' quanto
sostiene in una nota il sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli
riferendosi alle vicende ambientali sul litorale tirrenico della provincia
di Cosenza. ''Ho letto con attenzione - ha aggiunto - il documento del
Tirreno Social forum sulla questione degli ecomostri di Cirella e Praia
a Mare e sulle tante problematiche che riguardano l'ambiente. Quello
che appare evidente e' la comune intenzione di verificare tutte le situazioni
che si scontrano con la custodia del bene primario delle bellezze paesaggistiche,
dei beni culturali e dell'ambiente. Progetti che convergono invece con
gli interessi di speculatori cinici e trasversali che invece di puntare
sulla natura, investono energie e calibratissime tattiche politiche
su mostri di cemento. Tutto per una logica di sviluppo che sembra in
realta' piu' una spirale di regresso senza ritorno. Per la verita' conosco
bene i luoghi e le situazioni della costa tirrenica, ma accolgo l'invito
del Tsf e sono disponibile a condurre una battaglia comune per il territorio
e contro la barbarie del cemento''. Corbelli: “Abbattere gli ecomostri di Cirella e Praia a Mare” 24/06 “Fermare e abbattere gli ecomostri di Cirella
e Praia a Mare che deturpano uno degli angoli piu' belli della Calabria”.
E' quanto chiede il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli
che preannuncia di voler portare la vicenda all'attenzione del Consiglio
provinciale di Cosenza. “La vicenda degli ecomostri di Cirella
e Praia a Mare - ha aggiunto - e' un danno non solo per questo angolo
bellissimo del Tirreno cosentino ma per la stessa immagine della Calabria.
Coloro i quali hanno pensato a questi ecomostri, li hanno avallati e
sostenuti sono nemici della Calabria. Non e' con questi mostri di cemento
che si rilancia il turismo. Con questi scempi si distrugge, anzi, il
patrimonio paesaggistico e le bellezze naturali calabresi”. “Portero'
questa vicenda - ha concluso Corbelli - all' attenzione del Consiglio
provinciale”. Il Corpo Forestale recupera un raro esemplare di rapace: il Gheppio 18/05 Il personale del corpo forestale della stazione di Tortora ha recuperato un esemplare di Gheppio nel centro cittadino di San Nicola Arcella. Il rapace e' stato notato dalla pattuglia all'interno di una gabbia che era appesa sotto una tettoia di una abitazione. I forestali sono intervenuti e, dopo aver sequestrato l'animale, hanno denunciato il proprietario dell'abitazione per detenzione di fauna selvatica protetta. Il Gheppio con un trauma all'ala e' stato subito portato presso il comando stazione per le prime cure e in seguito trasferito al Cras di Rende. Nei giorni scorsi il personale del Cras insieme al personale del Corpo Forestale di Sangineto ha rimesso in libertà nel comune di Maierà un esemplare di falco pellegrino ricoverato nel centro dopo che gli stessi agenti forestali lo avevano rinvenuto sul posto con una frattura all'ala sinistra.
Approvate dalla Regione le norme per gli operatori del turismo subacqueo 07/05 Praterie di posidonia e resti dell’antica grecia tra relitti guerrieri e vecchi velieri. C’è un tesoro sommerso sui fondali del mare calabrese. Lo sanno bene le guide subacquee che conducono gli appassionati alla scoperta del mondo sott’acqua. Da oggi la Calabria sommersa, il turismo subacqueo e le attività degli operatori del settore possono contare su uno strumento legislativo ad hoc: “Norme per la disciplina dell’attività degli operatori del turismo subacqueo”. Un ampio articolato, di iniziativa del Gruppo Verdi, in collaborazione con il consorzio Calabria Sub, approvato ieri nel corso della seduta del Consiglio regionale, che mette ordine all’esercizio delle attività di guida e istruzione sub e fissa condizioni e requisiti per i centri di immersione e di addestramento. “Abbiamo inteso – ha dichiarato il promotore della legge, capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi – fornire uno strumento adeguato, in grado di contemperare le esigenze degli operatori del settore, relative al riconoscimento delle varie figure professionali e delle associazioni, con quelle della sicurezza e della salvaguardia degli ambienti marini”. La legge, infatti istituisce l’Albo regionale dei professionisti delle immersioni (guide e istruttori subacquei) e delle associazioni di categoria (centri di immersione e addestramento e associazioni no profit). Ma è l’offerta turistica nel suo complesso che per i Verdi rappresenta lo strumento principale per il rilancio e lo sviluppo della Regione. “La Calabria – ha spiegato Tommasi - può diventare meta turistica privilegiata proprio attraverso la diversificazione dell’offerta e la predisposizione di strumenti di sviluppo che sappiano intercettare e cogliere anche le domande di nicchia, quali quelle legate al turismo subacqueo”. E al rilancio del turismo da immersione la legge guarda con particolare interesse, attraverso l’istituzione dell’Osservatorio regionale per il turismo subacqueo. Obiettivo, oltre a quello di monitorare costantemente la corretta applicazione e osservazione della legge con particolare riferimento alla tutela del patrimonio marino, è quello di incentivare forme di collaborazioni e sinergie tra gli operatori, al fine di coordinare le attività e individuare le strategie di sviluppo e rilancio dell’intero settore. “Sul turismo – ha detto Tommasi – la Calabria gioca la sua partita più importante. Riteniamo sia indispensabile costruire percorsi di sviluppo alternativi, in grado di integrare gli elementi naturalistici di questo territorio con quelli culturali e di tradizione”. “Siamo fermamente convinti – ha concluso il capogruppo dei Verdi – che il settore turistico, rappresenti un terreno importante e privilegiato, anche per attivare gli strumenti di cooperazione europea e mutuo scambio con i paesi della Comunità. La Calabria ha tutti gli elementi e le potenzialità per diventare una qualificata e competitiva meta turistica. E’ un terreno vergine sul quale noi Verdi intendiamo costruire le basi per un futuro di crescita economica, culturale e sociale sostenibili e possibili. ” (Nella foto una prateria sottomarina di posidonia)
|
|
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
Copyright
© 2004 Nuova Cosenza. Testata Giornalistica online
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta
Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia una risoluzione minima di 800x600 punti