Presentato il rapporto sull’ecosistema
urbano. Cosenza all’ultimo posto per la rete idrica.
21/11 E' Mantova la citta' classificatasi al primo posto e Vibo Valentia
all'ultimo, 103esimo, nel rapporto 2006 'Ecosistema Urbano', redatto
ogni anno dal Legambiente e pubblicato dal il quotidiano 'Il Sole
24 Ore'. Di nuovo e' stata premiata una citta' lombarda per una buona
dotazione di verde, di zone pedonali, di mezzi pubblici, di piste
per chi vuol spostarsi in bici, e fanalino di coda nuovamente una
citta' della Calabria, bocciata in particolare per l'abusivismo edilizio
e per il traffico. Per i suoi ritmi placidi, tranquilli Mantova viene
chiamata 'la bella addormentata', e proprio il suo passo lento e costante
e' stato il suo punto di forza. Nelle 12 edizioni del rapporto la
citta' dei Gonzaga, sottolinea il quotidiano, ha sempre occupato posizioni
di vertice: prima nel 1998, quinta nel 2004, terza nel 2005. Mantova
ha conquistato il primo posto pur non svettando in nessuno dei 26
indicatori del panel di valutazione e cioe' qualita' dell'aria, dove
la citta' virgiliana e' al primo posto, circolazione, trasporto pubblico,
zone al traffico limitato, e' al terzo posto, e al secondo posto nel
verde urbano totale. E' il capoluogo al quarto posto in Italia per
lunghezza delle piste ciclabili pro capite. Il piano di zone a traffico
limitato, i numoersoi parcheggi di scambi, la'lta offerta e alto utilizzo
del trasporto pubblico e' mirato ad evitare la quotidiana versione
moderna delle invasioni. Per quanto riguarda i rifiuti urbani la citta'
e' al settentanovesimo posto con 636,4% di kg. per abitante all'anno.
E per le polveri sottili e al quarantaseiesimo posto nella media annua
e proprio per affrontare le questioni di inquinamento dell'aria ed
industrie, il Comune di mantova ha istituio la figura del 'delegato
sociale': un un raccordo tra aziende, territorio e sindacati, un dialogo
che coinvolge anche l'hinterland. Fanalino di coda della classifica
di 'Ecosistema Urbano' e' la citta' di Vibo Valentia, ed anche quest'anno
rimaniamo in Calabria, dato che lo scorso anno era Reggio, l'ultima
della lista. E sono la mancanza di verde urbano attrezzato, dall'assenza
di spazi per bambini, dal traffico, dall'assenza di isole pendonali,
dalla residualita' del trasporto pubblico locale, dall'elettrodotto
che attraversa e tagli in due la citta' e da quei fili dell'alta tensione
che quasi toccano i tetti delle case ad aver determinato la bocciatura.
Per quanto riguarda il traffico, i 35mila abitanti di Vibo preferiscono
l'auto al mezzo pubblico, con 65 veicoli circolanti ogni cento residenti
questo proprio per la marginalita' del trasporto pubblico locale.-
L'aspetto piu' siginificativo e piu' di degrado della citta' e' l'abusivismo
edilizio: ci sono irregolarita' commesse in un edificio su due, denuncia
il rapporto di Legambiente, che evidenzia inoltre come il piano regolatore
di Vibo Valentia risalga a quasi 40 anni fa e da allora il governo
del territorio e' stato affidato ad una serie di varianti, almeno
venti. Sulla spinta dell''abusivismo di necessita'', sono sorti anche
edifici a torre do 4-5 piani e in diversi casi interamente su terreni
demaniali. Nell'ultimo anno sono stati individuati almeno 50 edifici
abusivi. Le prime dieci citta' della classifica, dopo Mantova, sono
Bolzano, Lecco, Trento, Verbania, Cremona, La Spezia, Cuneo, Ferrara,
e Pavia. Roma e' al 68mo posto, Milano all'82mo, Torino al 73mo, Palermo
all'86, Cagliari al 79mo e Firenze 61mo. Da evidenziare che Udine
e' in testa per dotazione di mezzi verdi, con 55 vetture a metano
e 5 elettriche su un totale di 72, mentre Siena trionfa per le zone
a traffico limitato con 30,59 metri quadrati per abitante. E il primato
delle piste ciclabili spetta a quattro citta' dell'Emilia Romanga:
Ravenna, con 29,53 metri per abitante, seguita da Modena, Ferrara
e Reggio. Il quadro generale poi mostra un calo del 4% dei passeggeri
dei mezzi pubblici, cioe' e' diminuito di 135 milioni di unita', tanto
che nelle 103 citta' e' salito a 10,9 milioni il numero delle auto
circolanti: 100mila in piu' nel giro di un anno, la media e' di 63
auto per ogni 100 abitanti, superiore al valore nazionale di 59. Nelle
classifiche riguardanti le polveri sottili e il biossido di azoto
Milano e Torino risultatno costantemente piazzate verso il fondo,
poco sopra i 24-25 centri che non sono stati in grado di fornire informazioni.
Critica la situazione delle porveri sottili nell'aria: su 79 copoluoghi
che hanno reso disponibili i dati, sono 41 (oltre il 50%) quelli con
una centralina che ha registrato un valore medio annuo superiore al
41,6 microgrammi per metro cubo, previsto come limite per la protezione
della salute dalla direttiva comunitaria per il 2004. A parte Genova
e Firenze, gli ultimi posti sono occupati da citta' della pianura
padana: Torino, Padova, Milano, Vicenza, Verona. Spicca invece la
performance del Friuli Venezia Giulia che piazza le sue quattro citta'
ai primi quattro posti. Per quanto riguarda il biossido di carbonio,
le citta' di Crotone, Imperia e Belluno vanno due volte sul podio.
Il rapporto rileva segni di miglioramento dul fronte delle concentrazioni
appunto di biossido, tuttavia in numerosi casi sono state superate
le soglie considerate pericolose. Secondo il rapporto i rifiuti urbani
sono aumentati sono aumentati del 3,1% raggiunggendo i 10 milioni
e mezzo di tonnellate. Nella produzione pro capite di rifiuti urbani,
solo Avellino e Matera dichiarano un valore inferiore a 400 chilogrammi
per abitante. Mentre i comuni che riescono a manterne la produzione
di rifuuto al di sotto dei 500kg/abitante sono 22, gli stessi dello
scorso anno. E 32 sono quelli che si collocano al sopra il dato medio
di 614kg/ab, e ancora, 15 superano i 700 kg. Tra le citta', Pisa raggiunge
il record con oltre 943 kg/ab. Per quanto riguarda la raccolta differenziata,
tra i comportamenti piu' virtuosi da sengnalare Verbania con il recupero
di 52,2% dei rifituti prodotti. Mentre all'altro estermo si trova
Oristano, la cui percentuale di recupero non va oltre l'1,2%. Tuttavia,
nel quadro generale si e' registrato un trend favorevole: nel 2004
infatti l amedia si e' attestata al 20%, con una crescita di due punti
percentuali rispetto al 2003. Nell'ambito della 'misura' delle politiche
energetiche, aspetto del tutto nuovo nel rapporto di Legambiente che
tiene conto della presenza di impianti solari termini e fotovoltaici
in strutture comunali e dell'introduzione di incentivi economici riguardo
al risparmio energetico, si puo' notare che sono 35 i comuni che hanno
installato i pannelli fotovoltaici e 26 quelli che hanno optato per
i panelli solari. La citta' dove si consuma piu' elettricita' e' Aosta
con 1.523 per abitante in un anno, mentre il titolo di 'risparmiosa'
spetta ad Avellino con 837 kHw. Infine, Pistoia e' al primo posto
nella classifica delle citta' piu' 'risparmiose' del consumo di acqua,
e Caltanissetta e' sul podio per l'assenza di nitrati e Cremona si
distingue per l'efficienza delle rete di distribuzione. E rispettivamente
agli ultimi posti troviamo Milano, Enna e Cosenza.
Riguardo all'edilizia, Aosta non conosce abusivismo che e' comunque
un fenomeno ben diffuso in tutta Italia, soprattutto nelle regioni
di Calabria, Campania, Sicilia e Puglia che concentrano il 55% delle
nuove costruzioni abusive. L'ultimo aspetto preso in considerazione
dal rapporto di Legambiente sono gli enti locali e le aziende: cioe'
le certificazioni Iso 14001 e l'eco-mamagement. Per quanto riguarda
le imprese con etichetta ecologica, Aosta e' la prima della classifica,
con 4,23 certificazioni, seguita da Verbania, Avellino e Teramo. Mentre
per l'eco-management il primo posto lo ha conquistato Firenze, per
l'impegno degli uffici comunali seguita da Caserta, Perugia e Modena.
Infine, Padova e' la prima denlla disponibilita' allo sportello, aprimerito
con Perugia e Rimini, seguite da Aosta, a aprimerito con Asti Ferrara,
Lecce e Matera. Agli ultimi posti Genova, Enna e Agrigento.
I dati pubblicati su “Focus” del Sole24ore
21/11 Vibo Valentia occupa l' ultimo posto in Italia, tra i 103 capoluoghi
di provincia, nel rapporto sull' Ecosistema urbano redatto da Legambiente.
I dati delle ricerca sono pubblicati oggi nell' inserto Focum Ambiente
del Sole 24 Ore. Nella graduatoria la citta' calabrese che occupa
la posizione migliore e' Cosenza, che si piazza al 41/mo posto. Seguono
Crotone (66/mo), Catanzaro (91/mo) e Reggio (97/mo). Nel rapporto
stilato lo scorso anno l' ultimo posto della classifica era occupato
da Reggio, che nella ricerca di quest' anno e' riuscita a scalare
sei posizioni. Tendenza positiva anche per Cosenza (lo scorso anno
era 44/ma) e Crotone (nel 2004 78/ma). Situazione peggiorata, invece,
per Catanzaro e Vibo Valentia, che nel 2004 occupavano, rispettivamente,
la 90/ma e la 97/ma posizione. Nel rapporto sull' Ecosistema urbano
Legambiente tiene conto di una serie di fattori che vanno dalla presenza
di polveri sottli e di biossido d' azoto e dall' emergenza traffico
alla quantita' di isole pedonali esistenti sul territorio comunale,
piste ciclabili e verde fruibile, alla qualita' del sistema idrico,
alla quantita' di rifiuti prodotti, legata alla capacita' di smaltimento
e di recupero ed alla capacita' dell' Amministrazione locale di fare
fronte alle problematiche ambientali. L' inserto Focum Ambiente dedica
anche un articolo a Vibo Valentia, scritto da Nino Amadore, in cui
si sottolinea il progressivo peggioramento che la citta' ha fatto
registrare negli ultimi anni per quanto riguarda il rispetto dell'
ambiente, tanto da passare dal 93/mo posto del 2001 all' ultimo posto
di quest' anno. ''Uno scivolone - scrive il quotidiano della Confindustria
- determinato, solo per fare qualche esempio, dalla mancanza di verbe
urbano attrezzato, dall' assenza di spazi per bambini, dal traffico,
dall' assenza di isole pedonali, dalla residualita' del trasporto
pubblico locale e dalla bassa percentuale di raccolta differenziata
sul totale di produzione di rifiuti''. Nell' articolo si sottolinea
anche l' attenzione che la Giunta comunale, guidata da Franco Sammarco,
sta riservando proprio al tema del rispetto dell' ambiente, tanto
che tra i punti del programma del sindaco c' e' la ''riqualificazione
della citta' attraverso un Piano strutturale comunale per porre rimedio
agli allarmanti fenomeni di degrado''. Nell' articolo si rileva inoltre
come, secondo i dati raccolti da Legambiente, ''i 35 mila abitanti
di Vibo Valentia ricorrano all' autobus in media soltanto nove volte
all' anno. Il percorso totale annuo dei mezzi pubblici equivale a
tre chilometri soltanto per abitante. Spadroneggiano le automobili,
con 65 veicoli circolanti ogni cento residenti. L' inquinamento acustico,
poi, supera in media di 3-4 decibel durante il giorno e di 5-6 decibel
nelle ore notturne i limiti previsti dalla legge''. ''A fronteggiare
il traffico cittadino, poi - scrive ancora il giornale - ci sono soltanto
22 vigili urbani quando, secondo l' assessore comunale all' Ambiente,
Mimmo Ruffo, che tra l' altro e' un esponente dei Verdi, ce ne vorrebbero
almeno 62''. Secondo la ricerca di Legambiente, inoltre, ogni cittadino
di Vibo Valentia ha a disposizione soltanto tre metri quadrati di
verde fruibile a testa. Un altro dato significativo che il giornale
rileva in un altro articolo e' che il Piano regolatore vigente a Vibo
Valentia risale al 1966 e che l' iter per l' approvazione del nuovo
strumento urbanistico va avanti da 20 anni
E il Comune di Cosenza canta vittoria
21/11 Con un comunicato quasi bulgaro il Comune di Cosenza, senza
leggere attentamente il rapporto, canta vittoria per il parametro
che riguarda la dotazione do autobus a metano che inquinano meno e
quelli a gasolio verde che emettono meno gas di scarico dannosi. Per
il resto leggendo bene le considerazioni c’è da riflettere
sull'ultimo posto per la distribuzione della rete idrica che la dice
lunga sul benessere dei cittadini costretti a dotarsi si autoclavi
e vivere con l'incubo di non potersi fare una doccia per la mancanza
d'acqua. Questo il comunicato del comune: “È stato presentato
questa mattina a Milano “Ecosistema urbano 2006”, il rapporto
annuale di Legambiente e Sole 24 Ore sulla qualità ambientale
dei 103 comuni capoluogo. Cosenza è la seconda città
meridionale, dopo Matera, per qualità dell’ambiente.
La nostra città risulta al 41° posto in Italia, avanzando
di tre posizioni rispetto al 44° dello scorso anno. Un ottimo
risultato in relazione alla situazione registrata in tutte le città
del Centro-sud molto distanti dai dati urbani delle realtà
settentrionali o dell’Italia centrale. Quest’anno l’indagine
parla di un peggioramento della crisi ambientale al sud, all’interno
del quale assume maggiore rilevanza il miglioramento del dato cosentino
rispetto alla propria situazione precedente. Un risultato brillante
in chiave regionale, se si considera che Crotone è al 66°
posto, Catanzaro al 92°, Reggio Calabria al 97° e Vibo Valentia
chiude il rapporto all’ultimo posto. “La qualità
della vita a Cosenza è cresciuta negli ultimi anni –
ha commentato il Sindaco Eva Catizone – segno che la città
cresce e insieme ad essa crescono i servizi. La fotografia di Legambiente
evidenzia il nostro impegno che è quello di arrivare a costruire
una città a dimensione di uomo, di donna e di bambino. Perché
l’obiettivo importante per noi è quello di umanizzare
la città”.