|
||
Dir.resp. Pippo Gatto |
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
|
Agroalimentare
Coldiretti “Prodotte 200 mila bottiglie di vino novello nel 2007 in Calabria” 05/11 E' di circa duecentomila bottiglie la produzione
di vino novello realizzata nel 2007 in Calabria. E' quanto stima la
Coldiretti che sottolinea come la riduzione del 10 per cento nella
quantità rispetto al 2006 sia il frutto di una vendemmia di
buona qualità ma "avara" con una produzione nazionale
di poco superiore ai 40 milioni di ettolitri. "Le bottiglie di
novello made in Italy - è scritto in un comunicato dell'associazione
agricola - arrivano sul mercato, secondo quanto previsto da un decreto
ministeriale, con ben dieci giorni di anticipo rispetto al concorrente
beaujolais nouveau francese, che si potrà assaggiare solo a
partire dal terzo giovedì di novembre (il 15), quando è
previsto per legge il deblocage. I prezzi delle bottiglie di novello
in vendita variano su valori compresi tra i tre e i sette euro a bottiglia,
con una media di circa 5 euro". "In Calabria in questi ultimi
anni - conclude la nota della Coldiretti - molte aziende vitivinicole
hanno puntato su questo particolare target ottenendo lusinghieri risultati
che hanno contribuito ad elevare l'immagine del territorio ed a valorizzare
il patrimonio viticolo della regione" A Corigliano il 7 convegno sulla tutela dei consumatori 05/11 "Istituzioni, Consorzi di Tutela, Trade
e Media: comuni strategie a garanzia dei consumatori". Questo
il tema del workshop nazionale che si terrà mercoledì
prossimo, 7 novembre, a Corigliano Calabro, organizzato dal consorzio
per la tutela delle 'clementine di Calabria', con il contributo del
ministero delle Politiche agricole e dell'assessorato regionale all'Agricoltura.
Lo rende noto, in un comunicato, lo stesso assessorato. All'incontro,
il cui inizio è previsto per le 10, presso il Salone degli
Specchi del Castello Ducale, parteciperanno Giorgio Capovani (responsabile
servizi istituzionali del Consorzio parmigiano reggiano), Federico
Desimoni (responsabile ufficio affari generali del Consorzio prosciutto
di Parma), Piermaria Saccani (segretario dell'associazione italiana
dei Consorzi indicazioni geografiche), Emilio Gatto (direttore generale
dell'ispettorato centrale per la qualità dei prodotti agroalimentari),
Vanes Cantieri (responsabile ortofrutta della Coop Italia), il giornalista
Rai Federico Fazzuoli, Roberto Iodice (dirigente del ministero delle
Politiche agricole). I lavori saranno conclusi dall'Assessore regionale
all'Agricoltura Mario Pirillo. "La percezione della qualità
- è detto nella nota - dei prodotti agroalimentari da parte
dei consumatori avviene perlopiù al momento del consumo. Tutto
questo significa che per valorizzare effettivamente la qualità
e diffonderne la conoscenza, è necessario che imprese ed organismi
di tutela attivino forme di comunicazione e di assicurazione specialistiche".
"Il Workshop - conclude il comunicato - servirà essenzialmente
a comprendere metodi e programmi da applicare eventualmente alle produzioni
tipiche, eccellenti e di qualità della Calabria, riflettendo
sulle esperienze di alcuni tra i più importanti Consorzi di
tutela italiani". Cia “Più investimenti sui servizi” 21/10 ''Servono piu' investimenti sui servizi e sulle
infrastrutture e tutti i cittadini devono essere uguali di fronte
ai diritti''. E' questo l'appello lanciato dal presidente nazionale
della Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, nel corso
della festa nazionale dell'Associazione nazionale pensionati della
Cia che si e' conclusa oggi a Cosenza con un corteo per le vie della
citta' alla quale hanno partecipato circa 4.000 pensionati. ''Mancano
- ha sostenuto Politi - i diritti agli anziani ed ai giovani,, per
non parlare della forte ascesa dell'emigrazione interna dal sud al
nord del Paese, che sottrae ricchezze e intelligenze a questa terra.
A questo quadro di pessimismo esiste una strada alternativa: valorizzare
l'agricoltura, le terre, i prodotti tipici a livello internazionale
e non solo locale''. ''Non e' sufficiente - ha continuato Politi -
produrre qualita', ma abbiamo bisogno di infrastrutture per fare essere
competitivi i nostri prodotti. L'agricoltura e' un enorme patrimonio
italiano, per questo c'e' bisogno di dare piu' diritti agli agricoltori'' Coldiretti: fatta chiarezza sull’agrumicoltura 19/10 "Finalmente si è fatta chiarezza
e si potrà portare in trasparenza il comparto agrumicolo della
Calabria liberando le imprese da condizionamenti e da lacci e lacciuoli
che tenevano in piedi un sistema di interessi e di realtà che,
incapaci di affrontare il mercato, per anni hanno scaricato le loro
inefficienze sulle imprese agricole". A sostenerlo è stato
il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro. Molinaro
fa riferimento, è scritto in un comunicato, alle "scelte
positive fatte in sede di Conferenza Stato-Regione nel settore dell'ortofrutta
che porteranno in Calabria una dote consistente di risorse e prevedono
il pagamento diretto ai produttori agrumicoli e non il passaggio attraverso
un reticolo di interessi che nulla hanno a che vedere con l'agricoltura".
"Le cassandre ed i paladini di un sistema clientelare e assistenzialistico
- ha proseguito Molinaro - sono stati sconfitti, ora per davvero inizia
una nuova era per l'agrumicoltura calabrese che avrà a disposizione
le risorse per rigenerarsi e proiettarsi positivamente sul mercato".
Coldiretti, prosegue la nota, "ha l'orgoglio di dire che ha tracciato
la strada per raggiungere questo risultato, coinvolgendo territori
ed imprese in diversi incontri e chiedendo un impegno chiaro e forte
al Ministro ed all'Assessore". "L'assessore Pirillo in chiave
politica e la competente struttura dell'assessorato in chiave tecnica
- ha sostenuto il direttore Milo - ha fatto una ottima sintesi, tenendo
conto delle tipologie di produzione del territorio calabrese ed ha
saputo tutelare, in una trattativa che appariva difficile, sia il
prodotto fresco che quello destinato alla trasformazione industriale".
"Una riforma - per l'Organizzazione Agricola - di portata storica
che inciderà notevolmente sull'economia regionale oltre che
sull'immagine della Calabria che era conosciuta per la produzione
delle 'arance di carta'. Adesso è necessario proseguire valorizzando
il prodotto e facendo fare scelte chiare e coerenti alle organizzazioni
dei produttori che sono attori con competenze importanti della filiera
e dai quali la Coldiretti si aspetta molto" Confagri soddisfatta per l’accordo sul disaccoppiamento totale degli aiuti 19/10 Confagricoltura Calabria ha espresso soddisfazione
per i "risultati raggiunti dalla Conferenza Stato-Regione in
merito all'applicazione della riforma dell'organizzazione comune di
mercato nel settore agrumicolo, per cui è stato stabilito il
disaccoppiamento totale degli aiuti, spalmato sugli ettari, con quote
differenziate per chi ha conferito agrumi per industria". "Un
risultato importante per tutti gli agrumicoltori calabresi - è
scritto in una nota - che è stato possibile grazie alla concertazione
svolta, in particolare, dall'assessore regionale all'Agricoltura,
Mario Pirillo, che con la sua esperienza e caparbietà è
riuscito a dare un segnale positivo e di svolta ad un settore da sempre
bersagliato da critiche feroci, ma che occupa un posto di rilievo
nell'economia regionale dal punto di vista produttivo ed occupazionale.
Un accordo che garantirà agli agricoltori calabresi un gettito
finanziario di oltre 50 milioni di euro ogni anno". "In
base ai nuovi meccanismi - conclude Confagricoltura - a tutti gli
agrumicoltori calabresi verrà assegnato un titolo definitivo
calcolato in base agli ettari coltivati e differenziato per quei produttori
che hanno conferito agrumi alla trasformazione" La CIA vende i prodotti della Coop Valle del Marro 18/10 Nell'ambito della settimana del mercato equo
e solidale, a Catanzaro, la Cia regionale della Calabria e il Centro
ASA Bio hanno svolto una specifica iniziativa per la promozione dei
prodotti della cooperativa "Valle del Marro - Libera Terra".
Sotto lo slogan: "Prodotti con un sapore in più: quello
della legalità, del riscatto, della libertà" sono
stati fatti degustare e comprare il miele, i sott'oli e l'olio della
cooperativa. Prodotti straordinari, frutto del lavoro di giovani che,
riunitisi in cooperative sociali, coltivano ettari di terra confiscati
ai boss della mafia, "La Valle del Marro - Libera Terra"
è una cooperativa sociale di tipo B che gestisce 30 ettari
di terreni agricoli confiscati alla mafia nella piana di Gioia Tauro.
la prima esperienza in calabria del progetto "Libera Terra"
che promuove la nascita di imprese sociali nel settore agro-biologico
su beni confiscati alla criminalità organizzata dando a giovani
del territorio la possibilità di investire su un'opportunità
di riscatto sociale e di sviluppo economico. La Cia della Calabria,
ha dichiarato il presidente della CIA Calabria, Giuseppe Mangone,
si colloca al fianco della rete di "Libera" e della Diocesi
di Oppido-Palmi per dare il massimo sostegno alla cooperativa che
svolge l'attività agricola in un territorio fortemente vocato
ma penalizzato dalla presenza opprimente della criminalità.
Per tutta la giornata è continuata la raccolta firme "ItaliaEuropa
liberi da OGM" Vendemmia scarsa, aumentano i prezzi del vino 13/10 Quella del 2007 è la vendemmia più
scarsa degli ultimi 60 anni. Si produrranno infatti circa 40,5 milioni
di ettolitri di vino, segnando un decremento di oltre il 18% rispetto
alla scorsa campagna 2006 quando la produzione fu di 49.631.000 ettolitri.
A fornire secondo tradizione i dati definitivi è l Assoenologi,
l'associazione degli enologi e degli enotecnici italiani, a conclusione
delle attività di raccolta. La vendemmia 2007 sarà anche
ricordata al Nord tra le più anticipate degli ultimi 70 anni:
le operazioni di raccolta sono cominciate in alcune zone nella prima
decade di agosto, con un anticipo variabile dai 10 ai 20 giorni rispetto
alla media pluriennale. Il decremento produttivo ha le sue massime
punte nel Sud Italia e in particolare in Sicilia dove, in certe zone,
si raggiungono punte anche di -55% rispetto allo scorso anno. "Per
trovare una vendemmia inferiore a quella attuale - spiega il direttore
generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli - bisogna tornare al 1948,
quando si produssero 40,4 milioni di ettolitri". Sul fronte qualitativo,
l'andamento climatico bizzarro che ha caratterizzato tutto il ciclo
vegetativo ha portato, tra alti e bassi, a una qualità eterogenea
ma complessivamente assai interessante per le varietà precoci.
"Per le tipologie vendemmiate dopo la metà di settembre
i livelli sono ottimi, con diverse punte di eccellente - afferma Martelli
- il Centro Italia è stato comunque privilegiato rispetto al
Sud, dove l'umidità primaverile e i caldi estivi spesso non
hanno permesso le performance desiderate". Al Nord i rossi risultano
ai massimi livelli "con eccellenti profumi e una esuberante carica
di tannini morbidi dovuti all' ottimale maturità fenolica",
spiega ancora il direttore di Assoenologi, mentre al Sud "i riscontri
di cantina confermano che i vini, ottenuti da uve adeguatamente difese
dalle ampelopatie e che non hanno subito negatività fisiologiche
dovute alla siccità e alle alte temperature, presentano "parametri
assai interessanti". Il fronte dei prezzi mostra che le contrattazioni
delle uve e dei vini all'ingrosso sono caratterizzate da un generale
rialzo, con punte di maggior interesse per quei vini particolarmente
richiesti dal mercato. Mediamente si registrano aumenti compresi tra
il 5 e il 35% al Nord e al Centro, mentre al Sud dal 5 al 25%. Al
Nord rialzi riguardano particolarmente le tipologie più quotate
come Pinot grigio e Prosecco, quest' ultimo tocca addirittura punte
da capogiro che, per alcune partite, fanno registrare picchi fino
al 120% in più rispetto alle quotazioni dello stesso periodo
dello scorso anno. In Oltrepò Pavese per Moscato e Pinot grigio
si parla di almeno il 30%. In Abruzzo il Montepulciano, base dell'omonima
denominazione di origine, è attestato su incrementi compresi
tra il 25 e il 40%. In Sicilia si registrano lievitazioni di prezzi
all'ingrosso tra il 20 e il 35% per Nero d'Avola e Chardonnay Coldiretti “Positivo il disaccoppiamento totale degli agrumi” 13/10 "Probabilmente sul territorio vi è
stato un corto circuito a livello comunicazionale". E' quanto
afferma, in una nota, il presidente della Coldiretti, Pietro Molinaro,
commentando la presa di posizione dell'on. Guglielmo Rositani, sindaco
di Varapodio, in materia di disaccoppiamento graduale degli aiuti
nel settore agrumicolo. "La Coldiretti non comprende come mai,
ormai a distanza di diverso tempo, - prosegue la nota - ci sia chi
'vede la provincia di Reggio come una riserva indiana che necessita
di proroghe', quasi che non ci siano imprese che vogliono rigenerarsi,
investire seriamente valorizzando l'origine dei prodotti e il territorio,
quale vero elemento in grado di costruire legami forti all'interno
di tutta la filiera e quindi anche con i produttori, ovvero coloro
che garantendo l'approvvigionamento di prodotti garantiscono anche
l'occupazione degli addetti alla trasformazione". "E' il
caso di ricordare che l'11 settembre scorso - sostiene Molinaro -
presso l'Assessorato regionale Agricoltura su convocazione dell'assessore
Pirillo, che doveva confrontarsi sulla vicenda in sede della Conferenza
Stato-Regioni, cosa che è avvenuta, si è svolta una
riunione, della quale è stato redatto apposito verbale, alla
presenza di tutte le organizzazioni agricole regionali e delle organizzazioni
dei produttori più rappresentative dell'intero territorio produttivo
del comparto ortofrutticolo, durante la quale tutti i presenti hanno
analizzato compiutamente la problematica ed i relativi impatti nel
contesto territoriale e regionale inquadrandola in una prospettiva
futura anche in un contesto economico e di competitività".
"In sostanza da tutti gli intervenuti - prosegue la nota - é
emersa la necessità della riforma prevedendo il disaccoppiamento
totale degli aiuti, poiché, a giudizio di tutti, offre opportunità
per una riorganizzazione e rilancio del comparto ortofrutta in generale
ed agrumicolo in particolare. All'unanimità dei presenti alla
riunione si è convenuto sulla necessità di difendere
la 'fiche' regionale delle risorse con ripartizione attraverso un
disaccoppiamento totale dell'aiuto spalmato sugli ettari di superfice
effettivamente interessata. Ancor di più è emersa la
necessità di rivolgere una particolare attenzione alle aree
regionali storicamente con produzioni a vocazione industriale o costituite
da varietà non richieste e non idonee per un mercato del fresco
prevedendo per queste aree interventi straordinari con fondi derivanti
dalla 'fiche regionale' o reperiti attraverso implementazioni aggiuntive
e priorità ià previste nel Piano di sviluppo rurale".
"Fino ad oggi con il sistema attuale - conclude Molinaro - e
che si vuole in qualche modo mantenere e perpetuare, ai produttori
agricoli sono andate solo le briciole oltre che complessivamente il
sistema calabrese in ogni trattativa ne usciva danneggiato anche dal
punto di vista dell'immagine". Campagna di voto contro i prodotti OGM 25/09 "Vuoi che l'agroalimentare, il cibo e la
sua genuinità siano il cuore dello sviluppo, fatto di persone
e territori, salute e qualità, sostenibile e innovativo, fondato
sulla biodiversità, libero da Ogm?". Questo lo slogan
della campagna di voto contro gli Ogm presentata questa mattina nel
corso di una conferenza stampa indetta a Catanzaro dal comitato regionale
Italia Europa liberi da Ogm della Calabria, composto da Coldiretti,Cia,
Aiab, Codacons, Vas, Federconsumatori, Legambiente, Legacoop Agroalimentare.
I rappresentanti delle organizzazioni e associazioni Giuseppe Mangone,
Pietro Sirianni, Tommaso Innocenti, Gaetano Mercatante, hanno tracciato
un quadro delle iniziative già svolte in Calabria ed hanno
anticipato quelle in programma fino al 15 novembre 2007. La campagna
di voto contro gli Ogm, è stato detto, "ha l'obiettivo
di raggiungere le 100.000 firme a fronte dei 3.000.000 di firme che
rappresentano l'obiettivo nazionale". "Un 'si'' a questo
quesito - hanno aggiunto i rappresentanti delle organizzazioni presenti
- è un sì per il futuro e per proseguire in Calabria
sulla strada della valorizzazione delle produzioni tipiche e di qualità,
che ormai rappresentano la stragrande maggioranza dei prodotti grazie
allo sforzo sostenuto dagli imprenditori agricoli ed agroalimentari
negli ultimi anni. Stiamo riscontrando un vasto consenso dei cittadini
perché il no agli Ogm va incontro alle attese dei consumatori
sempre più consapevoli delle proprie scelte alimentari, orientate
alla qualità e alla sicurezza alimentare". "Ci auguriamo
- hanno concluso - che alla fine di questa consultazione, grazie alle
tante iniziative intraprese su tutto il territorio, i cittadini calabresi
saranno più consapevoli su una tematica di così grande
rilevanza". Da qui un appello a tutti i cittadini, perché
si "rechino ad esprimere il proprio voto contro gli Ogm",
ed agli enti locali e alle istituzioni "a proseguire nel deliberare
affinché il territorio sia libero da Ogm". Riconosciuto lo stato di crisi per la produzione dei finocchi 20/09 "Il ministro delle politiche agricole,
De Castro, ha firmato un decreto con il quale è stato riconosciuto
lo stato di crisi per la produzione di finocchi nelle province di
Crotone e Catanzaro e stanziati gli aiuti necessari a superare questo
difficile momento". Lo annunciano, in una nota congiunta, Nicodemo
Oliverio, responsabile organizzativo della Margherita, e Dorina Bianchi,
vice presidente della commissione affari sociali della Camera. "Un
provvedimento importante - affermano - che contribuirà alla
ripresa di un settore in grave difficoltà e al rilancio del
comparto agricolo dell'intera Regione". "Facendo seguito
ad un'interrogazione parlamentare da me presentata il 12 febbraio
scorso - afferma Nicodemo Oliverio - il ministero delle Politiche
agricole ha riconosciuto la grave situazione che le aziende produttrici
di finocchi si sono trovate ad affrontare a causa di condizioni climatiche
sfavorevoli, che hanno determinato gravissimi danni alla produzione
e il tracollo dei prezzi. Il riconoscimento dello stato di crisi produrrà
effetti benefici non solo per le aziende produttrici, ma anche per
le famiglie e l'occupazione che trova nel settore un'importante valvola
di sfogo". "Grazie anche all'impegno dell'assessore regionale
Mario Pirillo e del presidente della Provincia di Crotone, Sergio
Iritale - conclude Nicodemo Oliverio - i produttori hanno oggi ottenuto
un sostegno importante che consentirà di guardare con maggiore
ottimismo e fiducia al futuro". A Rende un centro di ricerca per l’olivicoltura 19/09 E' stato istituito a Rende il centro di ricerca per l'Olivicoltura
e l'Industria Olearia (Cra-Oli) del consiglio per la ricerca e la
sperimentazione in Agricoltura. L'offerta e le nuove competenze della
struttura saranno illustrate nel corso di un convegno che si svolgera'
venerdi' mattina nella sede del centro di ricerca a Rende. Nel corso
dell'iniziativa saranno illustrate anche le funzioni della struttura
che raccoglie l'eredita' di quarant'anni di ricerche dell'Istituto
Sperimentale per l'Olivicoltura, e sara' accolto per la prima volta
il Presidente dell'Ente, Romualdo Coviello. Il Centro e' il decimo
di quindici nuovi Centri di ricerca, frutto del riordino territoriale
del Cra, che prevede anche 32 Unita' di Ricerca. Esso si articola
in due sedi scientifiche, a Rende (Cosenza) e Pescara, in una sede
distaccata a Spoleto (Perugia) ed e' dotato di una amministrazione
centrale presso la sede di Rende. ''L'istituzione del nuovo Centro
- e' scritto in una nota - ha un'importanza notevole per tutto il
personale, chiamato ad essere protagonista di un'azione di necessario
rilancio dell'intera filiera olivicolo-olearia nazionale, bisognosa
di un'iniezione di entusiasmo e di rinnovamento, oltre che di interventi
di coordinamento, promozione ed incentivo, e, soprattutto, di una
strategia nazionale condivisa''. Al Convegno e' prevista la partecipazione
di numerose autorita' istituzionali tra cui anche l'assessore regionale
all'Agricoltura, Foreste e Forestazione, Mario Pirillo, e dei responsabili
delle principali Associazioni di categoria e professionali dell'agricoltura
e delle principali Associazioni olivicole della Calabria. Meno uva ma vino di buona qualità 01/09 Meno quantità ma buona qualità caratterizzeranno la vendemmia 2007, mentre i prezzi all'ingrosso del vino subiranno aumenti fino al 20%. Sono queste le prime stime di Assoenologi, l'Associazione enologi enotecnici italiani secondo la quale, a fronte di un calo produttivo del 13% che si traduce in una produzione di 43 milioni e 200 mila ettolitri di vino, l'annata 2007 presenta una qualità eterogenea. "Siamo di fronte a una vendemmia molto anticipata e scarsa - spiega Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi - per trovarne una inferiore a quella attuale bisogna infatti risalire al 1957, questo a causa delle condizioni climatiche e meteoriche". La qualità, secondo Assoenologi, si presenta eterogenea a causa dell'andamento climatico che ha caratterizzato tutto il ciclo vegetativo ed è interessante per le varietà precoci (ormai tutte vinificate). Per le altre tipologie le previsioni sono più che buone con molte punte di ottimo e con alcune di eccellenza, "se il decorso delle prossime settimane - aggiunge Martelli - non tradirà le aspettative, del resto, l'inverno 2006/2007 è stato fra i più miti e meno piovosi degli ultimi decenni, il mese di aprile il più caldo degli ultimi 50 anni, mentre quello di luglio, in particolar modo nel Centro Sud, il più afoso degli ultimi cinque lustri. Agosto ha fatto registrare temperature torride al Sud e nella media al Nord, con alcune precipitazioni che sono state alquanto benefiche per la vite". La quantità, in calo rispetto al 2006, è legata anche al fatto che la vendemmia 2007 sarà ricordata come una delle più anticipate degli ultimi 70 anni: le operazioni di raccolta, in alcune zone, sono iniziate nella prima decade di agosto, con un anticipo che va dai 10 ai 20 giorni rispetto alla media pluriennale. Il decremento produttivo ha le sue massime punte nel Sud Italia ed in particolare in Sicilia dove, in certe zone, si raggiungono punte anche di -50% rispetto allo scorso anno. Le contrattazioni delle uve e dei vini all'ingrosso saranno caratterizzate da generali incrementi con prezzi in rialzo, con punte di maggior interesse per quei vini particolarmente richiesti dal mercato. Mediamente si registrano aumenti compresi tra il 5 ed il 20% sia al Nord sia al Centro sia al Sud, con punte da capogiro per alcuni prodotti come il Prosecco che per alcune partite fa registrare picchi di anche il 100%, rispetto alle quotazioni dello stesso periodo dello scorso anno. In Oltrepò Pavese per Moscato e Pinot Grigio si parla di almeno il 25% in più rispetto allo scorso anno. In Veneto Occidentale la forbice degli aumenti va dal 10 al 30% a seconda delle tipologie. Nelle Marche, nel Lazio ed in Puglia mediamente la lievitazione dei prezzi all'ingrosso supera il 10%. Coldiretti chiede un’audizione con il Presidente dell’Antimafia, Forgione 28/07 Il presidente e il direttore di Coldiretti Calabria, Pietro
Molinaro e Angelo Milo, hanno scritto al presidente della Commissione
parlamentare antimafia, Francesco Forgione, per sollecitare un' audizione
urgente. "La Coldiretti - affermano Molinaro e Milo - è
una forza sociale che opera in Calabria, in modo attivo, sistemico,
altamente organizzato e progettuale, con una presenza diffusa sul
territorio in rappresentanza di migliaia di imprese agricole ed agroalimentari.
Nel condividere il 'bilancio finale' che lei ha fatto e che abbiamo
attinto dai mezzi di comunicazione, le rivolgiamo formale richiesta
per una audizione nei modi e con i tempi, che comunque auspichiamo
brevi, che lei riterrà". "Da tempo - è scritto
nella lettera - l' organizzazione è impegnata, con un atteggiamento
di trasparenza e legalità, in una decisiva fase di rigenerazione
dell' agricoltura e dell' agroalimentare calabrese, che come lei ben
sa, occupa un posto di primo piano sia in ambito economico che occupazionale.
Le imprese che rappresentiamo, sentono sulla propria pelle ancora
troppi lacci e lacciuoli: l'atteggiamento della Pubblica Amministrazione,
il controllo che la criminalità organizzata ha in alcuni settori,
lo sfruttamento dei lavoratori, le posizioni di rendita fine a se
stessa". "Ancor di più - sottolineano Molinaro e
Milo - ci preoccupano, alcuni posizionamenti e certe alleanze di industrie
di trasformazione e organizzazioni dei produttori, che difendono nel
comparto ortofrutticolo rendite di posizione, che nel passato anche
recente, hanno portato ad illeciti arricchimenti, danneggiato l' immagine
della Calabria e creato difficoltà alle imprese vere che non
'producono carte', ma lavoro e reddito. Insomma, 'zone grigie' dove
ha trovato terreno fertile anche la criminalità organizzata
e non solo, a danno dello sviluppo della nostra Regione. Ci siamo
cimentati a fare solo alcuni riferimenti, che se lei vorrà,
possiamo approfondire anche in vista di una fase decisiva di riforme
nel settore che interessano la Calabria". "Con una punta
di rammarico - concludono Molinaro e Milo - vogliamo sottolineare,
che nonostante una presenza significativa nella Commissione, di parlamentari
espressione del territorio calabrese, essi, non hanno colto né
le battaglie in direzione della legalità e della trasparenza
che Coldiretti sta portando avanti da tempo, né problematiche
di un certo rilievo che sono pervasive e devastanti nel tessuto economico,
sociale e imprenditoriale della Calabria. Siamo pronti a raccogliere
la sfida che lei lancia candidandoci ad essere gli anticorpi sociali
che auspica". Coldiretti “Il territorio vero terreno di confronto” 27/07 "Una due giorni vissuta intensamente, un buon banco di
prova che ha permesso di verificare la strategia di mobilitazione
che è iniziata a Bologna e che continuerà sul territorio
che è il terreno di confronto ed il cavallo di battaglia della
Coldiretti". E' quanto ha detto il presidente della Coldiretti
calabrese, Pietro Molinaro, a conclusione della conferenza organizzativa
dei quadri dirigenti dell' associazione. Alla riunione hanno partecipato
il presidente della Regione Agazio Loiero, l' assessore regionale
Mario Pirillo, il vice presidente della Provincia di Catanzaro, in
rappresentanza dell' Unione delle Province Mario Magno, il sindaco
di Lamezia Giovanni Speranza ed il vice-presidente del Consiglio regionale
Roberto Occhiuto. "Molinaro - è detto in un comunicato
- ha insistito molto nelle conclusioni sul fatto che le imprese vere
che investono e creano sviluppo sono il faro della Coldiretti; ha
dato atto ai rappresentanti istituzionali che sono intervenuti di
aver riconosciuto a Coldiretti il ruolo di forza sociale che fa propria
una cultura di Governo, crede nelle alleanze, è per l' innovazione
e svolge servizi innovativi alle imprese ed ai cittadini". "Molinaro,
ha concluso affermando che sarà valorizzato, procedendo a tappe
forzate - è scritto nella nota - il patrimonio di idee e strategie
che è uscito da questo momento di confronto, con un occhio
particolare verso i giovani e l' operatività in trasparenza
per l' utilizzo dei fondi comunitari che ormai sono ai nastri di partenza".
Ai lavori è intervenuto anche il direttore regionale della
Coldiretti, Angelo Milo che si è dichiarato "soddisfatto
per la grande qualità degli interventi svolti dai dirigenti
territoriali; gli argomenti trattati consentono di progettare il futuro
delle imprese e l'architettura organizzativa della Coldiretti Calabria".
Tavolo della Provincia sul disaccoppiamento degli aiuti alla produzione agrumicola 18/07 La questione relativa all' Ocm Agrumi, in sintesi il sostegno della Comunità europea alla produzione agrumicola che lascia allo Stato membro discrezionalità nel calcolo degli aiuti, è stata al centro di un incontro convocato dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio e dall' assessore all' Agricoltura, Luciano Manfrinato, al quale hanno partecipato le associazioni di categoria, i sindacati, le associazione dei consumatori, le organizzazioni dei produttori provinciali e dei sindaci del comprensorio della Piana di Sibari. I partecipanti all' incontro si sono trovati concordi, è scritto in un comunicato, "nel rilevare che la scelta migliore é quella del 'disaccoppiamento'. Un metodo - è stato ribadito - che garantisce certezza e trasparenza poiché tiene conto degli ettari coltivati, verificabili dal catasto agrumicolo. Una questione importante da definire, questa, che investe aspetti economici, sociali, di legalità e rispetto alla quale appare opportuno stabilire una sinergia istituzionale". I partecipanti al tavolo agroalimentare, al termine, hanno sottoscritto un documento che sarà trasmesso e sottoposto all' attenzione dell' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, ed al ministro per le Politiche agricole, Paolo De Castro. Successo dei prodotti Calabresi al Fancy Food Shows di New York 17/07 La Coldiretti Calabria in una nota esprime soddisfazione per
la la partecipazione all'iniziativa di promozione dei prodotti agricoli
ed agroalimentari calabresi svoltasi a New York e chiamata 'Fancy
Food Shows'. Nel coro della manifestazione si è riscontrato
un ottimo interesse - è scritto in una nota - degli operatori
commerciali e del mondo della ristorazione, nonché della nutrita
e qualificata rappresentanza di italiani, che occupano posti di primo
piano nella metropoli americana. "A New York - sostiene il presidente
della Coldiretti della Calabria, Pietro Molinaro - grazie alla eccellente
organizzazione del Dipartimento Agricoltura e dello staff organizzativo
preposto ed alla presenza dell'assessore Mario Pirillo abbiamo ottenuto
e consolidato almeno obiettivi importanti: le Imprese agricole ed
agro-alimentari hanno rafforzato tangibilmente la loro capacità
e necessità di aprire nuovi spazi commerciali puntando decisamente
alla loro internazionalizzazione; la Calabria, ha reso viva la propria
identità e il territorio offrendo una immagine positiva; le
Istituzioni, hanno dato prova di attenzione ai massimi livelli al
settore - ricambiati in via esclusiva da importanti operatori specializzati,
da primari opinion leader con un riscontro positivo sui mass-media".
"La promozione e il marketing - ha aggiunto - unita alla volontà
e capacità di penetrare nuovi mercati ricchi di prospettive,
sono esigenze avvertite dalle imprese che, nella nostra regione, stanno
facendo uno sforzo notevole verso l'innovazione e la modernizzazione.
Non bisogna adesso fermarsi, ma andare avanti individuando ed esplorando
nuove opportunità sapendo di poter contare sui tanti progetti
e percorsi imprenditoriali che ristanno affermando". La cipolla di Tropea punta a diventare IGP 13/07 E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee la domanda di riconoscimento della "Cipolla Rossa di
Tropea Calabria" IGP e, se non verranno sollevate obiezioni entro
i prossimi sei mesi, si procederà alla sua iscrizione nell'Albo
delle denominazioni di origine dell'Unione Europea aggiungendosi alle
159 Dop/Igp insieme al Marrone di Roccadaspide Igp anche lui in attesa
di riconoscimento. La coltivazione della "Cipolla Rossa di Tropea"
- riferisce la Coldiretti - è praticata da oltre un secolo
e mezzo e l'introduzione nel territorio della fascia tirrenica meridionale
della Calabria pare sia attribuito al popolo dei Fenici. Ben apprezzata
nel Medio Evo e nel Rinascimento, considerata principale prodotto
dell'alimentazione e dell'economia locale, veniva barattata in loco,
venduta ed esportata via mare in Tunisia, Algeria e Grecia. La zona
di produzione della Cipolla rossa di Tropea Calabria interessa la
fascia costiera calabrese che va da Amantea (Cosenza), alcuni comuni
in provincia di Catanzaro fino a Nicotera (Vibo Valentia), riguardando,
quindi, tutti i comuni ricadenti in questa fascia costiera. La Cipolla
Rossa di Troppa Calabria è apprezzata in Italia e nel mondo,
proprio per le sue peculiarità organolettiche legate alla sua
dolcezza e alla tenue piccantezza dovute ad un tenore molto basso
di sostanze solforose e alle sue ormai riconosciute proprietà
salutistiche. Viene classificata a seconda della forma in 'tonda piatta',
'mezza campana' e 'allungata' e alle tipologie di prodotto in cipollotto,
cipolla da consumo fresco e cipolla da serbo. E' riconoscibile ai
consumatori - afferma la Coldiretti - perché nel logo è
raffigurata la rupe di Tropea su cui si eleva il Santuario Benedettino
di Santa Maria dell'Isola. Quanto al Marrone di Roccadaspide Igp,
questo è legato da lungo tempo alla storia della Campania nella
quale sarebbe presente nella zona dei Picentini sin dal secolo XI
d.C. Preziosi manoscritti, conservati nell'archivio della Badia di
Cava, documentano l'esistenza già nel 1183-84 di castagneti
nel Cilento. La parola 'marrone' deriverebbe dal nome dell'antica
città Tracia di Marronea, mentre il termine 'castagna' deriverebbe:
o da 'kashtah' che in persiano significa frutto secco, o da 'Kastania',
villaggio della Tessaglia, oggi in Grecia. La zona di produzione -
conclude la Coldiretti - è localizzata nella provincia di Salerno
e in particolare comprende un territorio al di sopra dei 25 metri
sul livello del mare. In Sila la prima asta dell’ARSSA sulle manze di razza podolica 13/07 Il centro sperimentale dimostrativo di Molarotta a Camigliatello
Silano ha ospitato la prima asta manze di razza podolica promossa
dall' Associazione provinciale allevatori di Cosenza in collaborazione
con l' Associazione nazionale allevatori bovini da carne (Anabic).
L' iniziativa - svoltasi con il patrocinio dell' Assessorato regionale
all' Agricoltura, della Provincia di Cosenza e la collaborazione dell'
Associazione produttori zootecnici (Aprozoo) - ha rappresentato la
prima asta pubblica per la vendita di manzette di razza podolica,
allevate nel Centro di Molarotta e fa parte di un progetto che vede
coinvolti l' Agenzia per i servizi in agricoltura e le associazioni
di categoria. "Nel centro di Molarotta, già da alcuni
anni - è detto in un comunicato - vengono selezionati i soggetti
di razza podolica a scopo riproduttivo, attraverso un processo di
miglioramento genetico e la loro successiva diffusione sul territorio
nazionale. Obiettivo del centro è quello di realizzare un protocollo
scientifico-sperimentale per la selezione delle manzette di razza
podolica, mentre nell' omologo Centro lucano di Laurenzana (Potenza)
attraverso una vera e propria banca genetica si punta a realizzare
la linea riproduttiva di soggetti maschi della stessa razza".
La Ue da l’ok agli aiuti per le imprese italiane colpite dall’aviaria 10/07 Via libera di Bruxelles ad alcuni aiuti nazionali per le conseguenze
dell'influenza aviaria che ha colpito lo scorso anno numerose aziende
italiane. Si tratta di sostegni per alcune perdite di reddito, ed
in particolare per quelle generate dal fermo programmato della produzione
imposto dalla autorità sanitarie. A questi si aggiungono gli
aiuti destinati a compensare le spese sanitarie dai vaccini ai test
sierologici. Bruxelles deve invece ancora esaminare gli aiuti destinati
a compensare i costi aggiuntivi sostenuti dalla aziende da determinare
secondo precisi criteri; gli aiuti per compensare i danni indiretti
subiti dagli allevamenti avicoli in seguito ai provvedimenti restrittivi
della movimentazione degli animali imposti dalle autorità sanitarie;
oltre ad aiuti per la realizzazione di sistemi di tracciabilità
ed etichettatura. Nel 2006 l'Italia ha dovuto far fronte ad una crisi
avicola senza precedenti quando all'inizio di quell'anno furono individuati
i primi casi di influenza aviaria in uccelli selvatici e i consumi
registrarono un crollo fino al 70%. Nei mesi successivi i produttori
di pollame italiani subirono ulteriori contraccolpi legati al timore
della diffusione del virus dell'influenza aviaria. Incontro Pdm-Coldiretti sui problemi dell’agricoltura 05/07 Il presidente regionale della Coldiretti, Pietro Molinaro,
e quello provinciale di Cosenza, Salvatore Loffreda, hanno incontrato
la segretaria regionale del Pdm Eva Catizone. L' incontro - è
scritto in un comunicato - rientra nelle iniziative in preparazione
della manifestazione che l' associazione agricola terrà a Bologna
l' 11 luglio prossimo. "La manifestazione di Bologna - ha detto
Molinaro - è necessaria per una inversione di tendenza della
politica agricola che sta prendendo una china poco favorevole alla
valorizzazione della qualità. E' necessario difendere i primati
dell' agricoltura, tra questi quelli della Calabria e con essi la
salute dei cittadini, la qualità dell' ambiente e il reddito
delle imprese agricole". "Gli agricoltori, insieme a tanti
cittadini, - ha aggiunto Molinaro - manifesteranno contro il tentativo
di standardizzare e omologare verso il basso la qualità dell'
agricoltura per asservirla ad un modello di sviluppo produttivistico,
contrario all' interesse delle imprese, dell' ambiente e dei consumatori.
La carovana di pulmann con oltre mille persone che partirà
dalla Calabria, andrà a difendere le ragioni dell' agricoltura
e agroalimentare calabrese che tenacemente vogliono innovarsi, penetrando
ancora di più i mercati continuando e consolidare una stagione
di positiva rigenerazione". Il presidente di Coldiretti ha consegnato
ad Eva Catizone sia la piattaforma di rivendicazione che il fascicolo
relativo alla Proposta di legge regionale di iniziativa popolare sul
consumo dei prodotti agricoli ed agroalimentari calabresi presentata
con oltre 18.000 firme di cittadini da oltre sei mesi e che inspiegabilmente
nonostante la normativa lo preveda, non è stata portata all'esame
del Consiglio regionale. "Eva Catizone, dopo avere ascoltato
con interesse le argomentazioni proposte, dando atto alla Coldiretti
di una iniziativa costante a favore delle imprese e del territorio
- è scritto nel comunicato - ha condiviso il metodo del confronto
giudicandolo 'molto costruttivo', volto alla salvaguardia della qualità;
ha assicurato altresì un fattivo impegno relativo alla Proposta
di legge regionale presentata dall' organizzazione coinvolgendo il
gruppo consiliare del partito" In Calabria convention Despar, in pool con Coop è una delle cinque centrali italiane d’acquisto 03/07 "Despar Italia è gruppo operante nel settore della
Grande Distribuzione organizzata in Italia con 2.019 punti vendita
fra Ipermercati, Supermercati, Superette ed oltre 18.390 dipendentì.
E' quanto ha affermato il presidente di Despar Italia, Antonino Gatto,
aprendo i lavori della convention nazionale che si è tenuta
nel villaggio Le Castella di Isola Capo Rizzuto. "Il gruppo -
ha aggiunto il presidente Gatto - vanta la presenza sul territorio
italiano da quasi 50 anni e ha seguito le evoluzioni del Paese, condividendone
difficoltà e progressi, facendosi promotore di innovazione
e garantendo sviluppo ed occupazione". Alla convention hanno
preso parte 800 persone fra cui titolari ed azionisti dei centri di
distribuzione, imprenditori associati, manager aziendali e responsabili
acquisti. Presenti anche ospiti provenienti da altri gruppi quali
Coop Italia con la quale Despar ha costituito Centrale Italiana "il
primo pool italiano di distributori - ha sottolineato Gatto - che
rappresenta un gruppo da 19,1 miliardi di euro, con una quota di mercato
del 24%, ed una rete di 5700 punti vendita, dei quali 85 sono ipermercati".
"Centrale italiana, rappresentando un interlocutore autorevole
ed al tempo stesso un centro di orientamento ed attrazione sul mercato
e nell'economia nazionale - ha concluso il presidente di Despar Italia
- ha anche l' obiettivo di salvaguardare le industrie e la produzione
del nostro Paese, dando così un contributo concreto alla ripresa
della nostra economia e alla valorizzazione dei nostri prodotto".
Alla convention ha preso parte anche Vincenzo Tassinari, presidente
Coop Italia e di Centrale Italiana il quale ha detto "devo riconoscere
che Antonino Gatto è stato grande promotore dell' alleanza
con Coop. Credo che la costituzione di questo polo distributivo italiano
che è Centrale Italiana, quindi alleanza Coop con Despar, Sigma
e Gigante, costituisca il primo polo distributivo in Italia e rappresenta
il 24% delle quote di mercato. Il polo distributivo ci permette di
mantenere alta la bandiera italiana dinanzi alla concorrenza straniera
attorno alla quale c'é grande silenzio". Il presidente
di Vegitalia Augusto Grillo nel suo intervento sulla visione del made
in Italy da parte degli operatori stranieri si è soffermato
sullo stabilimento Vegitalia di San Marco Argentano in provincia di
Cosenza. "San Marco Argentano - ha detto Grillo - rappresenta
per noi in questo momento fiore all'occhiello è una iniziativa
anche dal punto di vista tecnologico di assoluta avanguardia, forse
il più avanzato al mondo, sicuramente il più moderno
d' Europa con la più grande cella frigorifera automatizzata
del sud d' Italia e rappresenta realtà che dà lavoro
direttamente a circa 300 persone alto livello di formazione ed a circa
700 persone nell' indotto". "Guardiamo con grande interesse
al lavoro produttivo che resta nel nostro territorio - ha detto, concludendo
i lavori, il presidente della Regione, Agazio Loiero - che è
quello che costruisce il futuro ed è un lavoro importante". Assessori regionali d’accordo: sull’OCM nascerà un gruppo tecnico 28/06 La creazione di un gruppo tecnico di lavoro al fine di esaminare
le tematiche emerse in seguito al compromesso che la Commissione Europea
ha raggiunto con gli Stati membri in merito alla applicazione della
riforma Ocm ortofrutta. E' quanto hanno stabilito stamani gli Assessori
regionali all' Agricoltura d' Italia che per la prima volta si sono
riuniti in Calabria, su invito dell' assessore regionale Mario Pirillo.
''La Commissione Politiche Agricole in seno alla Conferenza delle
Regioni e delle Province autonome - e' scritto in un comunicato -
era stata convocata dal coordinatore, Enzo Russo, assessore all' Agricoltura
della Regione Puglia. A seguito dell'informativa del Ministro delle
Politiche Agricole italiano, la Commissione ha deciso di costituire
il gruppo tecnico, in considerazione del fatto che il compromesso
raggiunto in sede comunitaria ha affidato proprio agli Stati membri
la possibilita' di stabilire il come, il quanto ed il quando del disaccoppiamento
delle produzioni destinate alla trasformazione industriale, nonche'
la definizione dei criteri per l' applicazione del pagamento unico
e il profilo applicativo e gestionale per la prevenzione e gestione
delle crisi di mercato''. ''Il lavoro della Commissione - afferma
Pirillo - ci impegna settimanalmente a Roma e garantisce una sintesi
proficua sulle scelte che l' Unione Europea, il Governo e le stesse
Regioni, ciascuno nell' ambito delle proprie competenze, assumono
riguardo al comparto agricolo. Ho ritenuto importante rivolgere un
invito ai colleghi delle altre regioni perche' credo che la Calabria
e' paradossalmente poco conosciuta per le sue qualita', e non c' e'
dubbio che tra queste c' e' l' agricoltura, che dobbiamo rendere ancora
piu' competitiva''. Si riunisce in Calabria la commissione politiche agricole della Conferenza delle regioni 27/06 Si riunirà domani in Calabria la Commissione politiche
agricole che vede la presenza degli assessori regionali all' agricoltura
d' Italia in seno alla conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
La riunione è stata convocata dal coordinatore della Commissione
Enzo Russo, assessore all' Agricoltura della Regione Puglia, su invito
dell' assessore calabrese Mario Pirillo. La discussione verterà,
è detto in un comunicato dell' Assessorato - sulle problematiche
inerenti alla ristrutturazione dei vigneti, sulle politiche per la
montagna e sulla riforma Ocm ortofrutta con riferimento alla posizione
delle Regioni circa l' applicazione della normativa comunitaria. "Il
lavoro della Commissione ci impegna settimanalmente - afferma Pirillo
- ma garantisce una sintesi proficua sulle scelte che l' Unione Europea,
il Governo e le stesse Regioni, ciascuno nell' ambito delle proprie
competenze, assumono riguardo al comparto agricolo. Ho ritenuto importante
rivolgere un invito ai colleghi delle altre Regioni perché
credo che la Calabria sia paradossalmente poco conosciuta per le sue
qualità, e non c' è dubbio che tra queste c' è
il primo settore, che dobbiamo rendere ancora più competitivo".
"Proprio oggi - prosegue il comunicato - si è appreso
che la Calabria, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, negli ultimi
16 mesi sembra avere ingranato la marcia giusta per utilizzare le
risorse messe a disposizione nel periodo 2000/2006 dall' Unione Europea.
Citando i dati della Ragioneria generale dello Stato, il quotidiano
di Confindustria riferisce che la nostra regione al 30 aprile 2007
ha una percentuale sugli impegni dell' 85,9% e del 63,7% nei pagamenti,
cifra quest'ultima che la pone al primo posto fra tutte le regioni
del Sud, superiore alla stessa Basilicata. Il Fondo destinato agli
investimenti in agricoltura, il Feoga, ha raggiunto quasi 560 milioni
di spese effettuate che rappresentano il 65,4 dell' intera dotazione
finanziaria. L' obiettivo della Regione è quello di raggiungere,
a fine dicembre, i 614 milioni di spesa certificata, il che rappresenterebbe
la cifra complessiva da spendere per evitare il meccanismo del disimpegno". Dall’Agea 154 mln per lo sviluppo rurale 22/06 L'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) ha disposto
pagamenti per 154 milioni di euro a titolo di liquidazione degli aiuti
allo sviluppo rurale di diverse regioni italiane. Si tratta, precisa
una nota, di somme relative al periodo 2000-2006, che non era stato
possibile liquidare a causa dell'esaurimento dei fondi disponibili.
Le regioni interessare sono Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia
Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle d'Aosta e
le province autonome di Trento e Bolzano. "Grazie all'impegno
del ministro Paolo De Castro - sottolinea la nota - sono state reperite
le risorse per liquidare le domande bloccate". Alla fine di maggio,
il ministero dell'Economia e delle finanze ha stanziato 545 milioni
di euro a disposizione dell'Agea e degli altri organismi pagatori. Da sabato “Fattorie aperte” in Sila 20/06 Sabato mattina, presso la pro loco di Camigliatello, con il
simbolico taglio del nastro, partira' l'edizione 2007 di ''Fattorie
Aperte in Sila'', patrocinata dalla Provincia di Cosenza. Dopo il
battesimo dell'edizione 2006, che ha fatto registrare in media 300
presenze a fattoria per ogni fine settimana e 3.000 visitatori del
sito www.fattorieaperteinsila.it, l'edizione 2007 si presenta con
interessanti novita'. Aumenta, innanzitutto il numero delle fattorie
che quest'anno saranno sette. Cosi', nello scenario incomparabile
del Parco Nazionale della Sila, ritorneranno visite guidate e degustazioni
all'interno delle fattorie ed aziende agricole tra le piu' antiche
dell'altopiano che accoglieranno i turisti, coinvolgendoli nelle attivita'
che in esse vengono svolte. Dalla visita nelle stalle, alla mini-transumanza
a cavallo o a piedi, alla caccia fotografica a daini e caprioli sino
alla partecipazione alla caseificazione ed alla filiera di produzione
delle specialita' tipiche silane, con successiva degustazione, Fattorie
Aperte offrira' un affascinante viaggio in una parte importante di
patrimonio sociale, economico, naturalistico della provincia di Cosenza.
L'idea di aprire alle famiglie ed ai turisti le porte delle fattorie,
servira' a portare all'esterno i valori la qualita' dei prodotti a
denominazione d'origine, apprezzati in tutta Italia, facendo conoscere
le fasi di lavorazione, le materie prime utilizzate, la sapienza dei
casari. Le fattorie saranno aperte dal 23 giugno al 23 settembre,
di Sabato e Domenica dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e, su prenotazione,
dal lunedi' al venerdi' dall'alba al tramonto. A Camigliatello sara'
attivo un info-point presso la Pro-loco di via Roma e un servizio
navetta per permettere, anche a chi non conosce il territorio, di
raggiungere agevolmente le fattorie aperte. Coccia “In via di definizione il decreto per la mucillagine” 16/05 ''Siamo sulla buona strada per la definizione dei decreti sulla
mucillagine e sul fermo pesca per l'anno 2007''. E' quanto ha dichiarato
in una nota, il presidente della Federcoopesca-Confcooperative, Massimo
Coccia, dopo l'incontro tenutosi al Ministero delle Politiche agricole,
alimentari e forestali, alla presenza di rappresentati delle associazioni
di categoria e delle organizzazioni sindacali. ''Una boccata di ossigeno
- ha aggiunto - in particolare per le centinaia di operatori della
marineria di Schiavonea di Corigliano, messi in ginocchio dal fermo
pesca e dall'emergenza mucillagine. A breve, ha aggiunto Coccia, dovremmo
incontrarci nuovamente per discutere due bozze di provvedimento. Dal
Governo giungono massime rassicurazioni sulla disponibilita' di fondi
per varare le misure. Il fermo pesca 2007 dovrebbe ricalcare la falsariga
di quello dello scorso anno, recependo pero' aggiustamenti per venire
incontro alle esigenze degli operatori e delle imprese. Inoltre, per
coloro i quali sono stati colpiti dalla mucillagine, saranno stanziati
circa 3 milioni di euro''. All'incontro svoltosi a Roma hanno partecipato
anche il capogruppo provinciale e consigliere comunale di Alleanza
Nazionale, Pasqualina Straface, ed il rappresentante locale delle
associazioni di categoria, Ignazio Gentile, gia' promotori, nei mesi
scorsi, di una manifestazione di protesta sulla statale 106 jonica.
Pirillo: La tracciabilità valorizza l’olio d’oliva 15/06 Un esame del progetto sulla tracciabilità totale dell'
olio di oliva è stato fatto oggi nella sede dell' Assindustria
di Cosenza alla presenza dell' assessore regionale all' Agricoltura,
Mario Pirillo; del presidente, Pietro Tarasi, e del direttore, Salvatore
Loffreda, della Coldiretti; del presidente dell' Agroalimentare, Mario
Brogna; e del direttore Rosario Branda di Confindustria Cosenza. Attraverso
il sistema di codifica, il consumatore, inviando un sms con la specifica
del numero del lotto indicato sull' etichetta della bottiglia dell'
olio, al numero di telefono riportato sull' etichetta stessa, riceverà
in tempo reale, sul proprio cellulare, diverse informazioni: varietà
e zona di raccolta delle olive, acidità dell' olio, nome del
produttore, caratteristiche chimiche, sensoriali e consigli specifici
sull'utilizzo. Branda ha parlato di "un percorso auspicato ma
mai completamente compiuto di sinergia tra produttori e trasformatori
che invece va implementato, soprattutto nell' economia globalizzata
dove si vince o per economie di scala o per unicità delle produzioni
di qualità". Il responsabile commerciale della Società
cooperativa della Coldiretti Assoproli, Pietro Bozzo, è scritto
in una nota, ha illustrato il progetto che ha fornito agli olivicoltori
ed ai frantoiani associati le conoscenze e gli strumenti necessari
per mettere in piedi i processi relativi alla tracciabilità
totale dell' olio d' oliva. "Sono cinque - prosegue la nota -
le filiere produttive che, ad oggi, hanno sperimentato questo approccio.
L' oleificio Gabro è l' unico che ha varcato i confini nazionali
ed è presente sul mercato tedesco. Distribuito dalla terza
catena di supermercati in Germania già da due settimane, l'
olio Gabro sarà presente da lunedì anche in Francia".
Un plauso è venuto da Pirillo che ha concluso l' incontro sottolineando
come "iniziative del genere fanno sì che si qualifichi
la produzione di olio d' oliva di qualità, valorizzando le
produzioni locali in maniera da presidiare fette di mercato sempre
più ampio. In questo modo la ricchezza o valore aggiunto resta
sul territorio e non appannaggio di altre regioni, per come accade
da troppo tempo". Premiati i ristoratori al Wine Days 2007 11/06 Sono quelle dei ristoranti "L'Approdo" di Vibo Marina
e "MilleSeicentoNove" di Cerisano (CS) le migliori carte
dei vini per la qualità, l'efficacia e la competenza nella
comunicazione dei vini calabresi. I due locali sono risultati, infatti,
i vincitori "ex-aequo" del concorso "Carta Canta"
indetto dai sommelier dell'Ais nell'ambito del "Calabria Wine
Days 2007". Ad aggiudicarsi, invece, gli sfavillanti trofei "assaggiavini"
(creati dall'estro artistico di Gerardo Sacco) del concorso per il
miglior sommelier non-professionista, la cosentina Carmela Mauro e
Fabio Provenzano di Reggio Calabria, giudicati, dopo una rigorosa
selezione, i sommelier più competenti e preparati della regione.
Si è concluso oggi a Lamezia Terme, il "Calabria Wine
Days" che per tre giorni - dal 9 all'11 giugno - ha fatto diventare
la città "baricentro" e "capitale" del
vino e del turismo enologico calabrese. Il primo bilancio dell'evento
è assai lusinghiero per gli organizzatori: oltre mille visitatori,
560 degustatori muniti dei calici più appropriati, trentotto
aziende vitivinicole, settecento bottiglie stappate, un convegno di
livello nazionale sull'enoturismo, un work-shop, due concorsi e una
mostra storica. Si è rivelata, infatti, la più importante
"vetrina" del panorama enologico regionale la tre giorni
promossa dall'associazione dei sommelier (AIS) insieme al Comune di
Lamezia Terme, all'Assessorato regionale al Turismo, con la collaborazione
dell'Ordine regionale dei giornalisti e dell'Associazione interparlamentare
"Luigi Veronelli" e il sostegno dell'Unioncamere regionale.
Una kermesse, il "Calabria Wine Days", mirata alla conoscenza
del patrimonio enologico e degli itinerari calabresi del turismo del
vino, che si è laureata anche importante "salone"
del mondo enologico regionale. E si è trattato, senza dubbio,
di un autentico successo. E' stato centrato in pieno l'obiettivo di
mettere in mostra la qualità raggiunta dall'enologia regionale
e di comunicare questa consapevolezza, rendendone partecipi innanzitutto
il mondo dell'informazione, gli stessi sommelier calabresi e una schiera
di invitati appartenenti al mondo della cultura, dell'imprenditoria,
delle professioni e della politica. Nella suggestiva cornice seicentesca
del chiostro di San Domenico e dell'adiacente teatro Umberto I di
Lamezia si sono celebrati i progressi del grande, variegato, vigneto
che si estende dal Pollino allo Stretto. Col convegno nazionale "Turismo
del vino-Percorsi enogastronomici in Calabria" (a cura dell'Associazione
interparlamentare "Luigi Veronelli"), nel confronto serrato
dei sommelier con ristoratori e produttori, ma anche mescendo e assaggiando
stuzzicanti golosità, confrontando colori, profumi e consistenze,
sono trascorsi veloci tre giorni che hanno visto anche l'esposizione
della prima mostra storica delle cantine calabresi (con eccezionali
reperti e documenti sulle "radici" di alcune tradizioni
aziendali) e un tour enoturistico per un gruppo di ospiti danesi (giornalisti
e importatori) e una delegazione di rappresentanti di Camere di Commercio
greche e bulgare provenienti da Florina (Macedonia Occidentale), Karditsa
(Tessaglia) e Vratsa (Bulgaria). Un evento, insomma, dedicato interamente
al vino, bevanda come nessun'altra legata alla cultura e al territorio
con le sue peculiari identità. Protagonista assoluto il vino
calabrese: bianchi, rossi, rosati e passiti che sempre più
stanno guadagnando credibilità e considerazione anche fuori
dai confini nazionali. Nella storica "location" dell'antico
convento lametino, nel centro storico di Nicastro, sono arrivati con
le loro bottiglie più prestigiose, e con le loro storie di
imprenditori, uomini e donne del mondo del vino delle dodici zone
"doc" e delle altrettante "Igt" calabresi e i
sommelier di tutte e cinque le province. Sono saliti, per così
dire, in passerella. Per confermare che il vino calabrese è
cresciuto, e molto. E ora devono arrivare i riconoscimenti che merita.
La presenza delle nostre aziende, al "Calabria Wine Days",
numerosa e qualificata, ha colto in pieno un'occasione propizia per
farsi meglio conoscere e apprezzare nella regione e per lanciare,
ormai senza più complessi, la sfida del gusto e dell'eccellenza
del "made in Calabria". Il lavoro prezioso che molti nostri
produttori hanno compiuto nelle vigne e nelle cantine per migliorare
la qualità della produzione calabrese - l'hanno potuto constatare
"in presa diretta" visitatori, ristoratori, esperti e appassionati
- deve essere meglio conosciuto. La straordinaria riscoperta di preziosi
vitigni autoctoni presenti in Calabria come in pochissime altre zone
del mondo è coniugata felicemente con le tecniche più
moderne e con una nuova mentalità imprenditoriale. Tutto questo
può essere garanzia di un autentico rinascimento vinicolo per
la riconquista di nuovi mercati e nuovi consumatori. Così si
riposiziona anche l'immagine dell'enoturismo calabrese nell'ambito
di un fenomeno che muove ogni anno in tutto il mondo flussi assai
consistenti di visitatori e di appassionati, sempre più attenti
alla natura, alle tipicità e alle identità regionali. Il direttore dei grandi magazzini GUM di Mosca in Calabria 08/06 Danilo Facconi, responsabile commerciale per i prodotti enogastronomici
dei Grandi magazzini Gum di Mosca sarà in Calabria da lunedì
a mercoledì per visitare alcune aziende dell' agroalimentare
calabrese. "Il rapporto tra la più grossa catena di distribuzione
di Mosca e le produzioni tipiche e d' eccellenza della Calabria -
é scritto in un comunicato dell' assessorato regionale all'
Agricoltura - era stato a lungo inseguito e finalmente raggiunto dalla
associazione onlus 'di terra e di mare' di Lamezia Terme. Il presidente
della associazione Pasquale Capicotto ha colto l' occasione per ringraziare
'tutte le aziende calabresi che con la loro presenza e con il loro
comportamento daranno senso all' intera iniziativa. Ora dobbiamo continuare
dobbiamo organizzarci e programmare altre iniziative come questa,
capaci di dare impulso alla nostra economia". "Nella sua
permanenza in Calabria - prosegue la nota - Facconi incontrerà
anche l' assessore regionale all' Agricoltura Mario Pirillo, che sta
caratterizzando il suo operato in seno all' Amministrazione regionale
con l' obiettivo di promuovere e valorizzare le produzioni d' eccellenza
e di qualità sui mercati internazionali, soprattutto quelli
dell' Europa orientale e dell' est asiatico che sono in forte espansione.
Pirillo era già stato in Russia dove aveva aperto alcuni canali
commerciali con le regioni ex sovietiche che si affacciano sul mar
Caspio". L' incontro tra Facconi e Pirillo è in programma
lunedì nel Centro agroalimentare di Lamezia Terme. Il direttore
commerciale della Gum e l' esponente politico, nel corso di una degustazione
di prodotti tipici preparata per l' occasione, incontreranno la stampa
per riflettere sui programmi futuri tra la nostra regione e la capitale
russa. "Questi rapporti con le grandi organizzazioni della distribuzione
internazionale - sostiene Pirillo - non solo non possono essere dispersi
ma vanno canalizzati. Siamo certi che si possono aprire notevoli spazi
e grandi opportunità che devono dare un' immagine positiva
della nostra imprenditorialità oltre che risultati in termini
di vendita e di commercializzazione dei nostri prodotti". Il
direttore commerciale della Gum, insieme al presidente della onlus
calabrese Pasquale Capicotto, visiterà alcune tra le principali
aziende del Lametino, del Vibonese, del Cirotano e della Sibaritide.
Ass Pirillo “Provvedimento sulle gelate solo per gli imprenditori agricoli non per i coltivatori diretti” 06/06 “Nel caso delle gelate, come dispone il decreto legislativo
102/04, sono gli imprenditori agricoli iscritti alla Camera di Commercio
che possono beneficiare degli aiuti, non i coltivatori diretti".
E' quanto afferma l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo,
intervenendo con una nota per chiarire la posizione circa la vicenda
del riconoscimento dello stato di calamità naturale per le
gelate che hanno colpito la provincia di Cosenza nel dicembre 2005.
"La procedura è complessa - prosegue Pirillo - ma, come
abbiamo avuto modo di comunicare ai 21 Sindaci dei territori che hanno
subito l' evento calamitoso, siamo riusciti a portare a termine un'
operazione in cui pochi avrebbero scommesso. Dopo le gelate di dicembre,
la relazione tecnica del servizio provinciale agricoltura competente
per territorio e la delibera di Giunta regionale che dichiarava lo
stato di calamità, sono previsti gli interventi del Ministero
delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che deve riconoscere
il carattere eccezionale dell'evento, e poi la comunicazione della
Commissione Europea al Ministro, con la quale informa di non sollevare
obiezioni nei confronti del provvedimento ministeriale". "Naturalmente
occorre attendere - prosegue Pirillo - che il Ministero determini
l' ammontare dell' aiuto e il successivo decreto di stanziamento con
il quale le risorse saranno trasferite alla Regione, che dovrà
poi impiegarle a favore delle imprese che hanno subito danni alle
proprie colture. Tuttavia, voglio dire agli agricoltori che non è
con il riconoscimento dello stato di calamità e i conseguenti
aiuti economici che possiamo risanare il comparto. Ci vuole una programmazione
seria, di qualità, che coinvolga i diretti interessati ad ogni
livello, capace di raccogliere le istanze di ciascuno e nel contempo
agire in direzione della qualità. La recente dichiarazione
Ue di ricevibilità del Programma di sviluppo rurale predisposto
da questo Assessorato ci conforta molto, perché testimonia
che la direzione intrapresa è quella giusta" Riconoscimento DOP e IGP per la liquirizia e la patata della Sila 05/06 Per la liquirizia calabrese e la patata della Sila si aprono
nuove prospettive di riconoscimento. Dopo anni di lavoro, i consorzi
di promozione dei due prodotti presenteranno i rispettivi disciplinari
di produzione a Laura La Torre, direttore generale per la qualita'
dei prodotti agroalimentari del Ministero per le Politiche Agricole
ed ai funzionari delegati. Venerdi', 8 giugno, con inizio alle ore
10, nella sala Petraglia della Camera di Commercio di Cosenza e' fissato
il pubblico accertamento per avviare a compimento l'iter di riconoscimento.
Per la liquirizia si richiede il marchio D.O.P. (denominazione d'origine
protetta) ''Liquirizia di Calabria'', per la patata l'I.G.P. (indicazione
geografica protetta) '' Patata della Sila''. L'incontro sara' aperto
da Mario Pirillo, assessore regionale all'Agricoltura, di seguito
saranno letti i disciplinari di produzione. I lavori saranno coordinati
da Rosa Lorenzon della Regione Calabria, portera' il saluto Pierino
Rende commissario della Camera di Commercio. Sono previsti gli interventi
di Antonio Massarotto, consigliere del Consorzio promotore per il
riconoscimento della Dop liquirizia di Calabria e Pietro Tarasi, presidente
del Consorzio promotore per il riconoscimento della IGP patata della
Sila. Interverranno pure altri tecnici che hanno contribuito al compimento
del percorso di valorizzazione ed identificazione. La UE riconosce la calamità per le gelate nel cosentino 05/06 L'Unione Europea ha dato il via libera al riconoscimento dello
stato di calamità che ha colpito la Provincia di Cosenza con
le gelate intervenute tra il 17 e il 24 dicembre del 2005. Lo si apprende
da una nota dell'assessore regionale all'agricoltura, Mario Pirillo.
La Commissione Europea ha infatti comunicato al Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali di non aver sollevato obiezioni nel
confronti del Provvedimento che era stato decretato dal Ministro De
Castro su richiesta della Giunta Regionale che aveva deliberato lo
stato di calamità. Il Decreto del ministro De Castro aveva
subordinato gli aiuti per le produzioni agricole alle decisioni della
Commissione Ue sulle informazioni meteorologiche. Per i danni subiti
dagli agricoltori cosentini, che operano nei territori dell'Alto Ionio,
Sibaritide, Valle dell'Esaro e Arberia (in tutto 21 comuni), la Regione
aveva richiesto un indennizzo a carico del Fondo di Solidarietà
nazionale. Le Autorità italiane si erano impegnate a rispettare
tutte le condizioni del regime approvato dalla Commissione, fornendo
nel contempo le informazioni meteorologiche comprovanti gli eventi
calamitosi. La Commissione Europea ha dunque concluso che le misure
notificate possono beneficiare della deroga prevista dal Trattato,
in quanto aiuti che non alterano gli scambi in misura contraria al
comune interesse. Toccherà adesso al Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali determinare l'ammontare dell'aiuto
e decretarne il successivo stanziamento alla Regione. A dicembre in Calabria il Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi) 01/06 Sarà la Calabria ad ospitare a dicembre la riunione
del Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi), l' organizzazione intergovernativa
incaricata di amministrare l' Accordo internazionale sull' olio d'
oliva. Lo rende noto l' assessore regionale all' Agricoltura Mario
Pirillo. "L' assessore Pirillo - è detto in un comunicato
- aveva appoggiato con entusiasmo l' idea avanzata dalle associazioni
italiane che partecipano al Comitato Consultivo del Coi. Pirillo,
nei giorni scorsi, aveva anche scritto al direttore esecutivo del
Consiglio, Habib Essid, al quale aveva rappresentato l' interesse
della Calabria per l'iniziativa". "La collaborazione con
tutto il mondo oleicolo rappresentato dal Coi - aveva scritto Pirillo
nella missiva - è una preziosa occasione di confronto e stimolo
positivo". Il direttore esecutivo ha prontamente risposto all'
esponente politico calabrese, ringraziandolo per l' impegno e preannunciando
una riunione dei membri del Comitato e del suo segretariato che dovrà
organizzare il meeting di dicembre e che si terrà il prossimo
28 giugno. Sarà quella l' occasione in cui saranno stabiliti
i lavori della riunione nonché la data. Il primo Accordo internazionale
sull' olio d'oliva risale al 1956. Proprio con quell'accordo fu prevista
la creazione del Coi che, dal 1959, ha sede a Madrid. Legapesca “Sulle spadare si gioca sulla pelle dei pescatori” 01/06 La Lega Pesca esprime "forte preoccupazione" per
il proliferare in Calabria di improbabili iniziative di mobilitazione
della categoria contro l ormai famigerato e assurdo bando totale contro
le reti derivanti. Il bando è entrato in vigore nel 2004, dopo
una battaglia in sede comunitaria durata anni che ha visto Lega Pesca
impegnata strenuamente ed in prima persona. "Non ci stancheremo
mai, affermano Ettore Ianì, presidente nazionale dell Associazione,
e Salvatore Martilotti, responsabile Lega Pesca Calabria - di ripetere
in ogni occasione che la scelta di abolire un mestiere anziché
razionalizzarlo è stato un errore gravissimo, un errore che
abbiamo tentato di contrastare in tutti i modi possibili, senza cali
di attenzione e con iniziative serrate rivolte alle Istituzioni di
tutti i livelli, compresa una petizione al Presidente della Repubblica.
L approvazione del bando totale è stata una sconfitta per tutti"
Per Ianì e Martilotti "se c è qualcosa che ancora
si può fare per sostenere la categoria, è mettere in
atto quegli interventi per la riconversione che, grazie alla iniziativa
della Lega Pesca, sono stati esplicitamente previsti dalla legge regionale
sulla pesca, art. 7. Si tratta, tra l altro, di aiuti per la riconversione
degli operatori delle spadare in attività alternative alla
pesca, come la maricoltura, il pesca turismo e l ittiturismo, per
corsi di riqualificazione professionale, per la realizzazione di progetti
pilota innovativi del campo dell ambiente e della qualità.
Siamo perfettamente consapevoli - concludono - che vi sia un emergenza
di tipo sociale ed economico e su questa siamo tornati, insieme all
Assessore Pirillo, che ha dimostrato sensibilità per la vicenda
umana e professionale degli exspadaroti e si è impegnato a
fare il possibile" Attenzione del Ministro De Castro sulla crisi dei finocchi 31/05 Il ministro delle Politiche agricole, Paolo De Castro, ha incontrato stamane a Roma una delegazione di produttori di finocchi per affrontare la crisi che sta attraversando il comparto orticolo nel crotonese. All' incontro hanno partecipato i parlamentari della Margherita Nicodemo Oliverio e Dorina Bianchi, i consiglieri regionali Francesco Sulla (Ds) e Salvatore Lucà (Pdm) e l' assessore provinciale all' Agricoltura, Franco Pugliano. Alla riunione è stato presente anche l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo che ha confermato interesse e disponibilità verso le istanze dei produttori di finocchi. "Si è trattato di unn incontro positivo - affermano in una nota i parlamentari Oliverio e Bianchi - a cui guardiamo con fiducia. Il ministro De Castro già era a conoscenza della difficoltà che sta attraversando il settore e dovute sia a problemi di natura climatica, che alla maggiore estensione di terreni destinati alla coltivazione dei finocchi, a causa del venir meno della produzione delle barbabietole. Per questo motivo, durante l' incontro si è preso atto che l' attuale crisi di questo settore deriva sia dalla più generale crisi di mercato che interessa l' intera regione, sia dai fenomeni climatici che, in alcuni limitati Comuni del crotonese, hanno danneggiato il prodotto, non consentendone l' immissione sul mercato per la qualità inadeguata". I produttori di finocchi del crotonese in diverse occasioni nei mesi scorsi avevano attuato blocchi stradali sulla statale 106 per sollecitare attenzioni alle difficoltà incontrate dal settore. Mario Oliverio presidente del comitato di qualità agroalinentare di Sibari 31/05 Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, è
stato nominato presidente del comitato di indirizzo del distretto
agroalimentare di qualità di Sibari. La nomina di Oliverio
è stata motivata, riferisce un comunicato, con "l' esigenza
di un' autorevole e attenta interfaccia istituzionale e politica capace
di sostenere ed interagire per realizzare pienamente l' obiettivo
principale del Daq che è quello dell' attivazione di processi
di incremento del capitale sociale e relazionale tra gli attori economici,
sociali ed istituzionali dell' area di riferimento, finalizzati al
potenziamento della competitività delle filiere nel settore
agroalimentare espresso dall' area sibarita. "Sono disponibile
- ha detto Oliverio accettando la nomina - a mettere a disposizione
del percorso che il Daq intraprende la mia funzione, affinché,
con il concorso delle grandi competenze espresse nel suo Comitato
di Indirizzo, questo possa decollare e divenire punto di riferimento
in una interlocuzione istituzionale che giovi all' agricoltura e non
solo. Occorre da subito - ha proseguito Oliverio - rendere operativa
la funzione del Distretto, organizzando un programma articolato che
lo faccia diventare, tra l' altro, protagonista della grande partita
della programmazione 2007-2013. Tenendo anche conto che circostanze
favorevoli al progetto possono essere considerate il trasferimento
delle funzioni in agricoltura dalla Regione alla Provincia e lo scioglimento
di organismi quali l' Arssa. Entrambe, infatti, permettono di pensare
ad una riorganizzazione dinamica, moderna ed efficace del settore
ed ad un nuovo raccordo tra mondo delle imprese ed istituzioni. Gli
strumenti che mette a disposizione il Distretto Agroalimentare di
Qualità il suo raccordo con l' Università e la presenza
delle forze sociali sono condizioni che garantiscono la strada del
migliore utilizzo delle risorse per un salto di ampio respiro che
abbracci anche la dimensione delle competitività e dell' apertura
verso l' area mediterranea" Coldiretti “Necessario un confronto sulla crisi dei finocchi” 30/05 "In questi giorni, di fronte alla nuova protesta che ha
causato i relativi disagi ai cittadini da parte dei produttori di
finocchi, l' Amministrazione provinciale di Crotone, invece di riunire
il Tavolo provinciale agroalimentare e dello sviluppo rurale, recentemente
costituito e di cui la Coldiretti ne ha esaltato a più riprese
la fondamentale importanza, ha preferito convocare un incontro solo
con i rappresentanti politici". A sostenerlo è la Coldiretti
in una lettera al Presidente della Provincia di Crotone e all' assessore
all' agricoltura, alla vigilia dell' incontro a Roma con il ministro
De Castro. "Una posizione legittima - è scritto nella
lettera - ci mancherebbe altro. In ultima analisi è la Provincia
e le istituzioni regionale e nazionali che si assumono la responsabilità
della decisione. La Coldiretti rileva però, che dietro questa
scelta, vi è semplicemente una certa indisponibilità
a dare carattere di sistematicità al confronto con le forze
sociali portatrici di interessi. Pur davanti ad una situazione oggettivamente
difficile si sono cercate scorciatoie, e richieste di incontri a livello
nazionale che non fanno presagire nulla di buono". "E' superfluo
rammentare - prosegue la Coldiretti - che l' agricoltura è
sottoposta da tempo a riforme nei vari settori e tra questi quello
ortofrutticolo che a breve verrà interessato a livello comunitario
da sostanziali cambiamenti. Per lo specifico problema dei finocchi,
è bene a nostro parere non generare illusioni e confusioni,
bensì parlare il linguaggio della chiarezza". La Coldiretti
ha allegato alla lettera una scheda tecnica che fa il punto della
situazione ed indica gli interventi ammessi e le prospettive future.
Nella scheda si rileva che l' anomalo andamento climatico dell' inverno,
con temperature mai veramente rigide, ha causato una serie di problemi
alla commercializzazione dei prodotti orticoli. "Per un verso
- è scritto nella scheda - si sono registrate rese molto elevate
che hanno comportato un eccesso di offerta sui mercati, che si è
poi sommata all' accavallarsi dei calendari di maturazione, anticipati
anche di 40, 45 giorni. Gli interventi che potrebbero essere messi
in campo sono quelli compatibili con le norme in vigore, ovvero la
sospensione dei contributi, delle rate mutui, la concessione di aiuti
de minimis". Convegno nazionale di agrometereologia a isola Capo Rizzuto 29/05 E’ in corso di svolgimento presso l’Hotel Villaggio
“I Grandi Viaggi” di Le Castella - Isola Capo Rizzuto
(KR), il “10° Convegno nazionale di agrometereologia –
AIAM 2007”, Sostenibilità, Ambientale e Desertificazione
- Valorizzazione delle produzioni e tutela degli ecosistemi agroforestali. Il maltempo distrugge interi raccolti anche in Calabria 28/05 Il maltempo ha devastato i campi italiani. Nelle zone dove
la grandine è caduta con violenza, denuncia la Coldiretti,
ci sono danni per milioni di euro a pesche, pere, mele, kiwi, clementine,
orzo, ortaggi, granturco e frumento. È il primo bilancio sugli
effetti dell'ondata di maltempo che, dopo avere colpito Veneto, Friuli,
ed Emilia Romagna, si sta spostando verso sud, attraversando Marche,
Calabria e Puglia, con danni alle coltivazioni di ortaggi, bietole,
vite e oliveti. L'inverno mite, spiega l'organizzazione agricola,
ha determinato un anticipo di maturazione per molte colture, che sono
state colpite dalle grandinate poco prima della raccolta. In Friuli
Venezia Giulia ci sono stati gli effetti più disastrosi del
maltempo. Tutta la bassa friulana è stata colpita da un "evento
atmosferico gravissimo", con danni all'agricoltura e alle strutture
delle aziende che la Coldiretti sta rilevando (con sopralluoghi nelle
aziende agricole) e che in una prima fase ammontano ad alcuni milioni
di euro. Acqua alta nei campi di orzo e frumento, fortemente compromessi,
e danni anche al mais, mentre il vento ha colpito con forza i frutteti
di mele, pere e pesche. A Pavia di Udine, Pradamano e Santa Maria
la Longa ci sono allagamenti per la tracimazione del canale Ledra,
con campi di orzo e frumento allagati. In Veneto la Coldiretti segnala
precipitazioni forti e intense, che hanno allagato molti vigneti nel
veneziano e nel trevigiano. Le raffiche di vento e la grandine hanno
colpito le coltivazioni di ciliege (in piena raccolta) a Marostica,
patria della ciliegia Igp. Danni anche nella bassa trevigiana (Mogliano
e Casale) per mais, frumento e i primi frutti di pesche e nettarine.
Nel portogruarese la tromba d'aria e i chicchi di ghiaccio hanno strappato
alberi e viti, mentre il litorale orticolo di Chioggia e Sottomarina
è stato segnato dalla grandine, con danni ai campi di radicchio.
Colpita, con danni notevoli, anche l'agricoltura di qualità
della Romagna. In provincia di Ravenna ci sono state intense grandinate,
che hanno danneggiato soprattutto i frutteti del comprensorio di Faenza,
specializzato nella produzione di pesche, pere, mele e kiwi. Ci sono
danni fino al 100% del raccolto e grande preoccupazione per il futuro,
perché la violenza della grandine ha causato molti casi di
defogliazione degli alberi da frutta. Le campagne delle Marche, conclude
la Coldiretti, sono state colpite dalla grandine a macchia di leopardo,
con maggiore intensità nell'anconetano e nell'alto pesarese,
danneggiando il grano a pochi giorni dal raccolto. In Puglia, ci sono
stati una pesantissima grandinata e un nubifragio in provincia di
Foggia, nelle zone da San Severo a Manfredonia e San Giovanni Rotondo,
con perdite fino al 100% per le coltivazioni di ortaggi, bietola,
vite e oliveti. In Calabria, infine, ci sono state piogge torrenziali
in provincia di Cosenza, con danni (in corso di valutazione) alla
frutticoltura pregiata nella zona di Sibari, soprattutto per clementine
e pesche. Falcone “Serve un marchio calabrese per i prodotti endogeni” 27/05 ''Lo sviluppo della Calabria e' possibile se si punta a valorizzare
il ricco patrimonio endogeno. Dobbiamo pensare a raccogliere sotto
un marchio calabrese le unicita' d'area da esportare in tutto il mondo''.
E' quanto ha affermato il sottosegretario della giunta Loiero, Vincenzo
Falcone, intervenendo ad Amaroni alla presentazione dei risultati
del progetto a favore del comparto apistico, finanziato dalla Fondazione
FIELD. ''Le unicita' sono - secondo Falcone - quelle produzioni di
nicchia, esclusive della regione, dalla cipolla di Tropea, al Bergamotto,
al Cedro, all'Aglio di Papaionti al Miele di Amaroni, per citarne
alcune, possono sostenere i sistemi locali''. Il sottosegretario Falcone
ha detto che ''il marchio-ombrello potra' essere 'SoloCalabria', un
nome e una garanzia di qualita' ed esclusivita' per proiettare fuori
regione il volto di una Calabria che ha le idee chiare sul suo futuro.
Non piu' politiche industriali fallimentari, ha fatto intendere l'esponente
di governo, ma politiche capaci di sfruttare le tre grandi risorse
economiche della regione: l'agroalimentare, il turismo e il porto
di Gioia Tauro. Settori trainanti e soprattutto inimitabili poiche'
le tipicita' regionali, il patrimonio naturale e il terzo porto d'Europa
sono fattori unici di sviluppo. Una sfida - secondo Falcone - che
si puo' vincere se si riesce pero' a 'cambiare genoma', ovvero abituarsi
all'idea che prima bisogna fertilizzare, poi seminare e infine raccogliere,
altrimenti anche le risorse del Por 2007-2013 non serviranno a nulla''.
Sviluppo autosostenibile, quindi, e Field ha gia' ''sperimentato con
successo'' percorsi e strumenti in proposito. ''Con la promozione
di questi progetti, attivati nell'ambito del Pec - ha spiegato il
presidente della Fondazione, Mario Muzzi' - siamo riusciti a testare
nuove formule di sostegno alle imprese attraverso un proficuo e costante
accompagnamento. I risultati raggiunti sono molto incoraggianti e
fanno sperare in una replicabilita' delle esperienze maturate. Esperienze
che rappresentano non il punto di arrivo, bensi' quello di partenza
dal quale riflettere un effetto moltiplicatore su scala regionale
che possa coinvolgere quante piu' imprese possibili nella condivisione
di un percorso comune fatto di regolarita' e concretezza. La nostra
regione ha enormi risorse molte delle quali allo stato latenti. Il
nostro impegno e' quello di fare emergere questo patrimonio cercando
di ricavare benefici per la comunita' calabrese''. ''Puntare pertanto
sulle specificita' - ha concluso Muzzi' - significa allargare gli
orizzonti imprenditoriali verso formule inedite di sviluppo autosostenibile''. Insediata l’unità di crisi regionale contro brucellosi, leucomi e tubercolosi negli allevamenti 25/05 Si è insediata, nella sede dell'assessorato regionale
alla Salute, a Catanzaro, l'unità di crisi per l' eradicazione
della brucellosi, della leucosi e della tubercolosi dagli allevamenti
della Calabria. Ne fanno parte i rappresentanti delle associazioni
degli allevatori, delle confederazioni agricole, del Nas dei carabinieri,
dell' Istituto zooprofilattico per il Mezzogiorno e dei dipartimenti
Salute ed Agricoltura della Regione. "L'organismo - è
detto in una nota dell'assessorato - è stato promosso dall'assessore
Doris Lo Moro per agevolare la piena attuazione all'ordinanza ministeriale,
emanata nel dicembre 2006, che riguarda la Calabria insieme a Sicilia,
Puglia e Campania e che prevede che le malattie più diffuse
negli allevamenti (epizozie) vengano debellate entro tre anni. In
base alla direttiva ministeriale l' assessorato regionale alla Sanità
ha già predisposto un apposito piano, già vidimato dal
ministero. Nel corso della riunione sono state individuate le priorità
su cui intervenire e sono state concordate una serie di misure, prima
fra tutte la genotipizzazione degli animali da allevamento. D' intesa
fra gli assessorati alla Salute ed all' Agricoltura, inoltre, sarà
finanziato un programma finalizzato al monitoraggio delle patologie
e saranno definiti incentivi per gli allevamenti colpiti". "Particolare
attenzione - è detto ancora nel comunicato - sarà riservata
alla transumanza, con riferimento specifico all' area del Crotonese.
Infine, è stata recepita dai componenti dell' unità
di crisi la proposta di istituire un osservatorio epidemiologico veterinario
nell'ambito del nuovo piano sanitario. L'unità di crisi tornerà
a riunirsi il 14 giugno. In quella data, tra l'altro, il servizio
veterinario del dipartimento alla Tutela della salute presenterà
una relazione sulla transumanza". L'assessore Lo Moro, che ha
partecipato alla seduta d'insediamento, ha valutato positivamente
l'avvio dei lavori, avvenuto in un clima di disponibilità alla
collaborazione. "L'unità di crisi, voluta dall'assessorato
ma fortemente sollecitata dalle associazioni - ha detto Doris Lo Moro
- ha una funzione che va al di là dei compiti prettamente istituzionali
in quanto crea una consuetudine di lavoro comune che può essere
assai utile al di là della fase emergenziale. Stiamo per ultimare
il piano sanitario - ha aggiunto - ed il contatto con le associazioni
in questo momento è importante". Per l'assessore Lo Moro,
"si tratta di una svolta nel settore della prevenzione. La salute
degli animali da allevamento è importante perché ad
un' alimentazione sana è legato il benessere della popolazione" Iniziativa dell’ARSSA sulla conoscenza delle piante officinali calabresi 22/05 Si è conclusa la “Settimana Didattica e Mercatini
delle erbe”, che si è svolta recentemente a Lamezia Terme,
presso il locale CSD – ARSSA di contrada Prato, con una seconda
mostra mercato e un incontro dibattito, il 19 maggio u.s., nel Salone
della Provincia di Catanzaro. Il 25 ad Amaroni presentazione del progetto “mieli italiani” 22/05 Saranno presentati venerdì ad Amaroni, i risultati del
progetto "Amaroni Mieli Italiani - Ama.mi.", realizzato
dall' Amministrazione comunale di Amaroni nell' ambito del Progetto
emersione Calabria (Pec) della Fondazione Field. "L' intervento
si inserisce tra gli interventi cosiddetti 'd' areà - è
scritto in un comunicato della Fondazione Field - finanziati dal Pec
volti a sostenere le emergenze produttive sul territorio calabrese.
In particolare, il Pec ha inteso valorizzare e sostenere l' attività
apistica del comune di Amaroni, fortemente caratterizzante la realtà
locale e le cui radici affondano nella tradizione familiare della
stessa comunità amaronese. A seguito di questa iniziativa è
stata costituita l' omonima associazione di apicoltori che ha prima
predisposto una strumentazione informativo-divulgativa per poi avviare
una massiccia campagna pubblicitaria che porterà l' immagine
del miele di Amaroni persino al Festival di Cannes". "Recentemente
l' associazione - è scritto ancora nel comunicato - ha promosso,
con l' ausilio di esperti nazionali ed europei, due intense giornate
di aggiornamento sul tema della fecondazione delle api regine. Quest'
ultima azione consentirà all' associazione di apicoltori amaronesi
di avviare con conoscenze adeguate la sperimentazione dell' allevamento
delle regine resa possibile dall' attrezzatura che l' intervento della
Field mette a loro disposizione. La realizzazione di questo progetto
rappresenta un traguardo imprenditoriale ambizioso, orientato non
solo a preservare e valorizzare una forte tradizione, ma anche a capitalizzare
un bagaglio di saperi ed esperienze che, propri di una dimensione
territoriale marginale, possono competere sul mercato e favorire lo
sviluppo di una comunità". Alla manifestazione di venerdì
parteciperanno, tra gli altri, il sindaco di Amaroni, Luigi Foderaro;
il presidente dell' associazione Ama.mi., Carlo Bova; il presidente
della Field, Mario Muzzì; l'assessore provinciale alle Attività
produttive, Filippo Capellupo; il sottosegretario alla presidenza
della Giunta regionale, Vincenzo Falcone e l'assessore regionale all'agricoltura,
Mario Pirillo. Riconoscimenti per la liquirizia di Calabria e la patata della Sila 21/05 L' 8 giugno prossimo, nella sede della Camera di Commercio
di Cosenza, verrà data lettura, in sede di riunione di pubblico
accertamento, della proposta di disciplinare di produzione della denominazione
Liquirizia di Calabria e della indicazione Patata della Sila. Lo ha
reso noto Laura La Torre, direttore generale per la qualità
dei prodotti agro-alimentari del ministero delle Politiche agricole.
L' adunanza dell' 8 giugno, è scritto in una nota, fa seguito
all'istruttoria e al parere favorevole, dichiarato dall' assessorato
regionale all' Agricoltura, ed ha lo scopo di permettere al Ministero,
che è il soggetto responsabile della dichiarazione, di verificare
la rispondenza della disciplina proposta agli usi leali e costanti
previsti dal regolamento dell'Unione Europea. "Con la liquirizia
di Calabria e la patata della Sila - ha sostenuto l' assessore regionale
all' Agricoltura, Mario Pirillo - continuiamo il nostro percorso in
direzione del sostegno alle produzioni tipiche e di qualità.
In un mercato sempre più mondializzato e con una concorrenza
sempre più spietata possiamo migliorare e aumentare le nostre
quote solo attraverso l' eccellenza, che per fortuna non manca ai
prodotti della nostra terra" Manno “Lavorare per ottimizzare il patrimonio acqua” 21/05 "La settimana nazionale della bonifica e dell' irrigazione
non è un momento fine a se stesso ma uno strumento importantissimo
di avvicinamento degli utenti al mondo dei Consorzi di Bonifica, per
le funzioni che essi svolgono soprattutto nel settore della salvaguardia
idrogeologica, un' attività fondamentale in un territorio strutturalmente
fragile come quello italiano e calabrese e per la necessità
di adeguare la loro azione alle mutate esigenze del settore agricolo
che diventa sempre di più multifunzionale". A sostenerlo
è stato il presidente dell' Unione regionale bonifiche ed irrigazioni
per la Calabria, Grazioso Manno. "Anche quest' anno - ha aggiunto
- i Consorzi di Bonifica calabresi hanno raccolto l' appello che la
nostra associazione nazionale ha voluto lanciare di fronte ad una
emergenza idrica nazionale che è precipitata sulle cronache
dei più importanti media nazionali ed internazionali e così,
accanto alle numerosissime iniziative organizzate in Calabria, ho
voluto partecipare, accompagnato da un' ampia delegazione tecnica
ed amministrativa, all' incontro dello scorso 16 maggio a Montecitorio,
a Roma, fra tutte le Unioni regionali delle Bonifiche e le Abr (Autorità
di Bacino Regionale) d' Italia". "Alla luce della relazione
del prof. Giampiero Maracchi, direttore dell' Istituto di biometeorologia
del Cnr di Firenze, che ha introdotto i lavori - ha sostenuto Manno
- siamo sempre più convinti di avere il dovere di proseguire
con una forte azione di informazione capillare sull' emergenza che
non riguarda solo il Po, e tanto meno la scarsità di acqua
in Italia e nel mondo, ma che attiene alle mutate condizioni climatiche
che l' intero pianeta deve necessariamente affrontare. E' per queste
ragioni che, accanto alle peculiari azioni che ogni soggetto deve
adeguare, vi è la necessità di un atteggiamento che
parta da un continuo monitoraggio integrato di tutti gli enti e le
istituzioni preposte che siano capaci di arrivare ad una azione che
coinvolga, in maniera del tutto naturale, le scelte quotidiane di
tutti i cittadini". "In Calabria - ha concluso Manno - stiamo
cercando di far comprendere quanto sia strategico lavorare per ottimizzare
il patrimonio di acqua, che possediamo come poche regioni d' Europa,
partendo dalle necessarie grandi infrastrutture, pensiamo alla battaglia
per il completamento della Diga Melito, ma che coinvolge i necessari
interventi su tutte le reti di adduzione e distribuzione della risorsa
idrica che risolverebbero non solo il tragico problema dello spreco
ma anche quello ancora più importante del dissesto idrogeologico
e della complessiva salvaguardia ambientale della nostra regione". Itinerari di turismo enogastronomico al Wine Days di Lamezia 18/05 Dal nove all'undici giugno, promosso dall'Associazione italiana
sommelier, Lamezia Terme ospiterà il "Calabria Wine Days
'07'', una manifestazione che si prefigge lo scopo di far conoscere
il patrimonio enologico e gli itinerari del turismo enogastronomico,
che sarà anche workshop e "salone" del panorama regionale.
L'iniziativa è stata presentata stamani nel corso di una conferenza
stampa, coordinata dal giornalista Gianfranco Manfredi, ed ha visto
la partecipazione del Presidente regionale dell'Ais, Gennaro Convertini,
del presidente dell'Ordine dei giornalisti, Giuseppe Soluri, del vice
presidente della Regione, Nicola Adamo, del sindaco di Lamezia Terme,
Gianni Speranza, e del senatore Nuccio Iovene in rappresentanza dell'Associazione
interparlamentare Luigi Veronelli. Nell'introdurre l'incontro con
i giornalisti, Manfredi ha evidenziato che "in Calabria si sta
compiendo uno sforzo per la valorizzazione del vino che deve essere
apprezzato e degustato nel territorio in cui si produce". Ed
è proprio in questo contesto che si inserisce l'appuntamento
di Lamezia che, tra le altre cose, rappresenterà una vera e
propria vetrina "per mettere in mostra la qualità raggiunta
dall'enologia regionale e proporre i percorsi di un appropriato turismo
enogastronomico rendendone partecipi innanzitutto il mondo dell'informazione,
gli stessi sommelier calabresi, il mondo della ristorazione e della
ricettività alberghiera e una selezionata schiera di invitati
appartenenti al mondo della cultura, dell'imprenditoria e della politica".
Convertini ha fatto notare che l'iniziativa di quest'anno, rispetto
a quella dello scorso anno che registrò solo una giornata,
è "più articolata anche in termini di contenuti.
La componente principale - ha aggiunto - è l'esposizione dei
produttori di vino ed alla manifestazione, ad oggi, ne hanno aderito
circa quaranta". Del vino come di "uno dei prodotti di eccellenza
del nostro Paese", invece, ha parlato Iovene che ha sottolineato
che "l'obiettivo che si è data l'associazione Veronelli,
che riunisce tutte le associazioni che si occupano di vino, è
lavorare per la tutela di questo prodotto. Il turismo del vino - ha
concluso - è un elemento fondamentale per lo sviluppo di un
territorio". In questo contesto, il compito di chi fa informazione
diventa basilare ed importante. Secondo Soluri, infatti, quello del
giornalista "é un ruolo fondamentale nello sviluppo e
nella crescita del nostro territorio. Accanto al giornalismo "cattivo"
- ha spiegato - che parla di fatti negativi c'é anche un giornalismo
"buono" che deve raccontare le positività della nostra
terra che ci sono". La scelta di Lamezia come città per
ospitare l'appuntamento, é stata accolta positivamente da Speranza
che l'ha ritenuta un "riconoscimento al fatto che il vino e la
valorizzazione dei nostri prodotti rappresentano uno degli obiettivi
della nostra amministrazione. Nel contempo, però, è
anche il riconoscimento ad una tradizione antica e forte, riqualificata
da alcuni giovani imprenditori che hanno rigenerato un'antica tradizione
facendo dei nostri vini un'eccellenza". Un impegno a fare diventare
quello di Lamezia "un appuntamento fisso", infine, é
giunto da parte di Adamo secondo il quale la tre giorni dedicata al
vino "di per sé è già un evento che si presenta
come un avvenimento promozionale. Non è solo un evento per
promuovere la bontà e la qualità dei vini calabresi,
ma attraverso queste giornate - ha spiegato - stiamo utilizzando gli
stessi come strumento per promuovere la Calabria. Non è un
caso che individuiamo nell'enoturismo un filone per rispondere alle
domande del nostro territorio. La domanda turistica, infatti, - ha
concluso - volge lo sguardo sempre meno alle richieste tradizionali
e nel vino si riesce a condensare una somma di domande per il cosiddetto
turismo integrato". Infine l'annuncio che a breve saranno attivati
i sistemi turistici informatici e si sta pensando alla realizzazione
di una guida ufficiale enoturistica calabrese. All'incontro con la
stampa, erano presenti anche il Presidente di Unioncamere-Calabria,
Paolo Abramo, il presidente della Commissione "Sviluppo Economico"
del Consiglio regionale, Leopoldo Chieffallo, Nicodemo Librandi, Antonio
Statti e altri importanti imprenditori del mondo del vino calabrese
e una rappresentativa dei sommelier di tutte e cinque le province
della regione. Venerdì la presentazione del Calabria Wine Days 07 16/05 Sarà presentato venerdì 18 maggio, nel corso
di una conferenza stampa, a Lamezia Terme, il "Calabria Wine
Days 07" che si svolgerà dal 9 all' 11 giugno prossimi.
Ad illustrare il programma della manifestazione saranno il presidente
regionale dell' Associazione italiana sommeliers, Gennaro Convertini;
il presidente dell' Ordine dei Giornalisti, Giuseppe Soluri e il sindaco
di Lamezia Terme, Gianni Speranza. Parteciperanno l' assessore regionale
al Turismo, on. Nicola Adamo e il senatore Nuccio Iovene in rappresentanza
dell' Associazione interparlamentare Luigi Veronelli. Saranno presenti,
inoltre, alcuni tra i più importanti imprenditori del mondo
del vino calabrese e una rappresentativa dei sommelier di tutte e
cinque le province della regione. "L' iniziativa, volta alla
conoscenza del patrimonio enologico e degli itinerari del turismo
enogastronomico - è scritto in un comunicato - sarà
anche workshop e 'salone' regionale del settore. Dopo l' edizione
2006, l' obiettivo di quest' anno, che si svolgerà per tre
giorni nel cuore cittadino di Lamezia Terme, è quello di mettere
in mostra la qualità raggiunta dall' enologia regionale e di
proporre i percorsi di un appropriato turismo enogastronomico rendendone
partecipi innanzitutto il mondo dell' informazione, gli stessi sommelier
calabresi, il mondo della ristorazione e della ricettività
alberghiera e una selezionata schiera di invitati appartenenti al
mondo della cultura, dell' imprenditoria e della politica". "Si
tratta di una tre giorni - dedicata al vino, bevanda come nessun'
altra legata alla cultura e al territorio con le sue peculiari identità.
Protagonista assoluto dell' evento sarà il vino calabrese:
bianchi, rossi, rosati e passiti che sempre più stanno guadagnando
credibilità e considerazione anche fuori dai confini nazionali".
"Per i giornalisti calabresi - sostiene Soluri - l' appuntamento
costituisce un' occasione importante di conoscenza e approfondimento
'in presa diretta' dell' enogastronomia regionale che coi suoi vini
e i suoi vigneti, oltre che col suo paniere di produzioni tipiche,
rappresenta uno dei più interessanti giacimenti di eccellenze
del Sud fino ad ora portate alla luce solo in minima parte". Coldiretti chiede alla Regione un’agenzia per la promozione dei prodotti 14/05 La Coldiretti Calabria ha scritto all'assessore all' Agricoltura,
Mario Pirillo, ed al presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero,
in cui sottolinea il "buon lavoro fatto dalla Regione per la
promozione dei prodotti agricoli calabresi". "Dopo la qualificata
presenza al Vinitaly ed al salone Sol degli oli extravergine di qualità
svoltasi a Verona, a coronamento ed in prosecuzione di una stagione
significativa per la promozione dei prodotti agricoli ed agro-alimentari
della Calabria - afferma la Coldiretti - vi è stata l'importante
partecipazione di imprese calabresi alla rassegna 'Tuttofood'. A Milano,
grazie all' eccellente organizzazione del Dipartimento Agricoltura
e dello staff organizzativo preposto - scrivono il presidente Pietro
Molinaro e il direttore Angelo Milo - abbiamo ottenuto e consolidato
almeno tre obiettivi: le imprese agricole ed agro-alimentari hanno
rafforzato tangibilmente la loro capacità e necessità
di aprire nuovi spazi commerciali; la Calabria ha reso viva la propria
identità e il territorio offrendo una immagine positiva e le
istituzioni hanno dato prova di attenzione ai massimi livelli al settore,
con la presenza autorevole del presidente della Regione, Loiero. La
promozione e il marketing sono esigenze avvertite dalle imprese che,
nella nostra regione, stanno facendo uno sforzo notevole verso una
straordinaria volontà di innovare e modernizzarsi". "Non
bisogna adesso fermarsi - sostiene ancora la Coldiretti - ma andare
avanti individuando ed esplorando nuove opportunità, sapendo
di poter contare sui tanti progetti e percorsi imprenditoriali presenti.
A questo punto occorre proseguire davvero sulla strada delle riforme
organizzative e strutturali che ormai da anni il settore agricolo
ha accettato con consapevolezza, dimostrando tutto il suo valore e
creando una alleanza strategica con il cittadino-consumatore. Chiediamo,
pertanto, che venga istituita una Agenzia unica regionale di promozione
e marketing che metta insieme risorse e professionalità in
modo da continuare ad essere presenti nelle rassegne fieristiche più
importanti a livello nazionale ed internazionale, con il dichiarato
obiettivo di promuovere la Calabria in tutti i suoi aspetti nonché
di favorire contratti commerciali con partners economici e rafforzare
la presenza sui mercati". Secondo Molinaro e Milo, inoltre, "un
ulteriore sforzo va fatto sulla selezione delle imprese, accreditando
quelle che valorizzano il vero 'made in Calabria' e che utilizzano
prodotti agricoli calabresi. Le produzioni a marchio Dop, Doc, Igp
ed in generale i tanti prodotti dell'agroalimentare calabrese ci impongono
una progettualità sempre più moderna e innovativa, che
può essere condivisa al Tavolo agroalimentare regionale".
Al Biol vince l’olio spagnolo. Premi per Calabria e Sicilia 12/05 Sono stati resi noti stamani i migliori oli biologici al mondo
nonche' il miglior extravergine pugliese. Si conclude infatti la fase
concorsuale della XII edizione del Premio Biol l'unico concorso internazionale
riservato ai migliori extravergini biologici. Quest'anno ad aggiudicarsi
l'edizione 2007 della manifestazione nata dodici anni fa tra Andria
e Bari, e' stato l'olio spagnolo "Rincón de la Subbe'tica"
prodotto a Co'rdoba. Dopo il terzo posto dell'anno scorso, e' risultato
il migliore assoluto del 2007 tra i circa 300 oli in gara giunti da
20 paesi per una copertura pressoche' completa dell'olivicoltura internazionale.
E' gia' la seconda volta, negli ultimi tre anni, che a vincere e'
un concorrente straniero (nel 2005 tocco' a un cileno, con un ex aequo).
Gli oli italiani non hanno comunque sfigurato: secondo posto al calabrese
"Monte Pruia DOP" dell'azienda omonima di Cariati (Cosenza
), che dunque e' il miglior olio bio italiano, terzo il siciliano
Titone, dell'azienda trapanese omonima. A extravergini italiani anche
altri riconoscimenti importanti: il premio Biolblended (miglior olio
imbottigliato e commercializzato con marchi non del produttore) e'
andato all'abruzzese "Olio Mio" dell'azienda S. Giacomo
di Teramo, mentre il Biolpack (miglior packaging ed etichettatura,
assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo)
all' olio umbro "Ferrini" della omonima azienda perugina.
Una giuria di studenti ha anche assegnato il BiolKids all'olio ligure
"Canaiella", prodotto a Savona da Filippina Berruti. Presentazione del Fondo regionale di Garanzia a Lamezia 07/05 L' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo presenterà
martedì 8, a Lamezia Terme, la gestione del Fondo regionale
di Garanzia di cui alla misura 4.19 del Por Calabria. All' iniziativa,
alla quale parteciperanno i rappresentanti delle banche Abi e i rappresentanti
dei Piani integrati di filiera, interverranno Arturo Semerari ed Ezio
Castiglione, presidente e direttore generale dell' Istituto di servizi
per il mercato agricolo-alimentare (Ismea). "Il fondo regionale
di garanzia - è scritto in un comunicato dell' Assessorato
- è lo strumento in grado di favorire l' accesso al mercato
del credito e dei capitali a favore delle imprese agricole e agro-alimentari.
Ai vertici dell' Ismea Pirillo si era rivolto per accelerare e semplificare
la gestione di un fondo particolarmente complesso e mai prima d'ora
attivato. A questo proposito la Giunta Regionale aveva deliberato
la costituzione del fondo, accantonando presso la tesoreria della
Regione la somma iniziale di cinque milioni di euro". "Era
necessario costituirlo - ha affermato Pirillo - perché le imprese
agricole trovano enorme difficoltà ad accedere al credito,
difficoltà che aumenteranno con l'entrata in vigore degli accordi
di Basilea 2". "A beneficiare del Fondo - è scritto
ancora nel comunicato - saranno le imprese che attivano interventi
per la copertura di crediti contratti per finanziare operazioni di
produzione, trasformazione e commercializzazione. L' Ismea ha messo
a punto un nuovo sistema di rating per il mercato agricolo, rispondente
alle necessità del mercato italiano. Si tratta di uno strumento
unico per il settore agricolo italiano, nato con l'obiettivo di sviluppare
e implementare una metodologia di rating in grado di valutare le aziende
agricole, tenendo conto della loro specificità all'interno
del sistema economico. La valutazione del rischio, infatti, costituisce
uno degli elementi fondamentali nel rapporto impresa-mondo finanziario".
"Procedere con questa misura - ha concluso l' assessore - significherà
nel concreto sostenere finanziariamente gli agricoltori calabresi
per i prossimi vent' anni, atteso che nella nuova programmazione 2007-2013
quasi certamente non sarà previsto alcun sistema di aiuti finanziari" Coldiretti “Nell’olio importane l’indicazione della provenienza delle olive” 02/05 "Si tratta di un momento storico soprattutto per l'economia
della Calabria e per il prodotto simbolo della dieta mediterranea
nel mondo. Dopo anni di battaglie per la trasparenza, culminate nella
raccolta di firme da parte della Coldiretti e Slow Food, è
finalmente pronto il decreto che obbliga a indicare in etichetta la
provenienza delle olive impiegate nell'olio vergine ed extravergine,
per impedire di ingannare i consumatori con miscele di origine diversa
"spacciate" come prodotto italiano". Lo afferma, in
una dichiarazione, il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro
Molinaro. "Si tratta di un momento storico per la Calabria -
aggiunge Molinaro - perché contribuisce anche alla lotta alle
frodi e alle sofisticazioni a difesa della salute dei cittadini. L'obbligo
di indicare la provenienza delle olive impiegate in etichetta è
un contributo alla trasparenza per impedire di spacciare come Made
in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine.
L'indicazione della zona geografica di coltivazione delle olive deve
riportare la regione o lo Stato membro dell'Unione Europea o il Paese
terzo dove è stata effettuata la coltivazione. In caso di olive
non coltivate in un unico Stato membro o Paese terzo, nell'etichetta
deve essere indicata la percentuale di olive coltivate nei diversi
Stati". "La Calabria - afferma, da parte sua, il Direttore
della Coldiretti Calabria, Milo - è la seconda regione produttrice
di olio in Italia ed la terza in europa. La Calabria possiede diverse
Dop olio, oltre a numerose aziende che imbottigliano l'olio e che
si sono accreditate sul mercato nazionale ed internazionale" Cilento nuovo presidente Confagri 02/05 L'avv. Nicola Cilento è stato eletto all' unanimità
presidente provinciale di Confagricoltura Cosenza. Cilento subentra
a Renzo Caligiuri, che ha lasciato la presidenza per limiti di mandato.
"Ringrazio le imprese che mi hanno onorato della loro fiducia
- ha detto Cilento - e ringrazio Renzo Caligiuri che da più
tempo ha insistito affinché assumessi questo incarico. Sarò
e cercherò di essere alla sua grande altezza". Cilento
ha annunciato di voler " lavorare di concerto con le altre associazioni
ed in collaborazione con le istituzioni, che incontrerò, per
porre insieme rimedio alla congiuntura che attraversa il settore.
E' importante essere uniti e lavorare per il bene di un settore che
è fondamentale per lo sviluppo sociale della Calabria". Confagri “Preoccupano gli aumenti dei redditi catastali” 18/04 "Gli agricoltori stanno sperimentando sulla propria pelle,
i nuovi meccanismi di rivalutazione degli estimi catastali adottati
dall'Agenzia del Territorio in base alle dichiarazioni per l'ottenimento
dei contributi comunitari, con l'obiettivo di allineare i dati catastali
delle colture effettivamente praticate". E' quanto scritto in
una nota della Confagricoltura della Calabria. "Il procedimento
realizzato da parte dell'Agenzia del Territorio - prosegue la nota
- prevede l'adozione di un meccanismo che, in molti casi, comporta
l'attribuzione di nuove rendite derivanti da una riqualificazione
delle colture 'a tavolino' con la triplicazione o, addirittura, la
quadruplicazione dei relativi redditi catastali, e ciò sta
suscitando grossissime preoccupazioni e malumori sulla già
fragile economia delle imprese agricole calabresi. Se lo spirito e
le intenzioni del Governo erano di ridurre gli oneri amministrativi
delle imprese, questa anomalia contributiva non potrà che comportare
un massiccio ricorso all'impugnazione degli atti davanti agli organi
del contenzioso tributario". "Tra l'altro - sostiene la
Confagricoltura - un'operazione di questa portata, resa nota a pochi
giorni dalla presentazione delle dichiarazioni fiscali e con effetto
dal primo gennaio 2006, è sindacabile sul piano della legittimità,
in quanto retroattiva ed in contrasto con il principio del legittimo
affidamento in base alle norme dello Statuto del contribuente. Quindi,
non potendo attuare correttamente le disposizioni normative, ne consegue
la necessità di prevedere un rinvio degli effetti delle disposizioni
a gennaio 2008, sia per le imposte sui redditi che per l'Ici". L’ARSSA promuove la diffusione delle piante officinali 16/04 L'ARSSA, da piu' tempo, e' impegnata per promuovere la diffusione
e la conoscenza dei prodotti del settore delle piante officinali.
Per tale obiettivo l'Agenzia ha specializzato uno dei suoi Centri
Sperimentali Dimostrativi che ha sede a Lamezia Terme (CZ), che si
occupa della ricerca e della sperimentazione sulle essenze tipiche
della Calabria. L'impegno e' altresi' rivolto allo studio di nuove
varieta' da introdurre nelle realta' produttive agricole regionali.
La prevista ''Settimana Didattica e Mercatini delle erbe'', che si
terra' dal 7 al 12 maggio prossimo a Lamezia Terme (Cz), nel locale
CSD-ARSSA di contrada Prato, risponde alla necessita' di avviare un'organica
operazione di comunicazione divulgativa, rivolta, in primo luogo,
ai cittadini ed al mondo della scuola come riferimento didattico-culturale.
Alle sessioni dei lavori, prenderanno parte: il Presidente dell'ARSSA,
Prof. Valerio Donato, i rappresentanti delle autonomie Locali e Regionali,
gli esponenti delle Organizzazioni Professionali Agricole, tecnici
ed esperti del Comparto. La Settimana Didattica si concludera' con
l'intervento dell'On. Mario Pirillo, Assessore Agricoltura e Foreste
Regione Calabria Il calendario delle iniziative si concludera', con
una seconda mostra mercato e un incontro dibattito, il 19 maggio,
in piazza Prefettura a Catanzaro. Assemblea Provinciale Confagri a Bisignano 15/04 Si terra' lunedì, a Bisignano, l' assemblea generale
di Confagricoltura Cosenza che dovra' eleggere il nuovo direttivo
provinciale dell' associazione. I lavori prenderanno il via con una
relazione del presidente di Confagricoltura Cosenza, Renzo Caligiuri;
seguira' l' intervento della presidente Diac, l' associazione femminile
di Confagricoltura, Paola Granata e il saluto dei presidenti provinciali
di Cia, Italo Garraffa e Coldiretti, Pietro Tarasi. Coordinera' i
lavori il giornalista Mario Campanella, mentre le conclusioni saranno
affidate al presidente regionale di Confagricoltura, Francesco Macri'.
Nel pomeriggio i delegati eleggeranno il nuovo organismo direttivo. Arssa e Regione al progetto transnazionale Mediterritage 12/04 L' assessorato regionale all' Agricoltura, Foreste e Forestazione
e l' Arssa hanno partecipato all' attuazione del progetto transnazionale
denominato "Mediterritage" che ha una durata triennale e
persegue l' obiettivo di migliorare le politiche regionali di valorizzazione
economica delle risorse naturali e culturali delle aree montane del
Mediterraneo, attraverso la cooperazione e lo scambio d'esperienze.
A riferirlo è un comunicato dell' Arssa. "Sono dodici
le regioni del Mediterraneo - è scritto nel comunicato - che
partecipano all' iniziativa, di cui sette dell' Unione Europea: Calabria
(capofila del progetto), Basilicata, Liguria, Tessaglia (Grecia),
Macedonia, Corsica, Andalusia (Spagna) e cinque di Paesi terzi: Marrakech
(Marocco), Souk - Ahras (Algeria), Vlora (Albania), Vratsa (Bulgaria)
e Mugla (Turchia). Tutti i partner hanno come obiettivo comune il
trasferimento di strumenti e la promozione di nuovi approcci tra le
regioni, al fine di migliorare le politiche regionali verso lo sviluppo
sostenibile della montagna, unito alla volontà di favorire
capacità di cooperazione e di lavoro in rete più sostenibili,
in una prospettiva di costruzione euromediterranea". "Punto
di forza del progetto 'Mediterritage' - afferma il presidente dell'
Arssa, Valerio Donato - è la possibilità di creare sinergie
concrete tra i diversi Paesi partners, attraverso gli undici sottoprogetti
che legano, allo stesso tempo, innovazione, tutela e valorizzazione
del territorio, sviluppo rurale, qualificazione delle produzioni agricole,
nuove forme di turismo e riscoperta dei valori tradizionali e culturali".
Il moscato di Saracena un possibile vino DOC 06/04 I presidenti provinciali di Cosenza di Cia, Confagricoltura
e Coldiretti, Italo Garrafa, Renzo Caligiuri e Pietro Tarasi, hanno
esaminato l' iter ministeriale della richiesta della Doc "Moscato
di Saracena". I responsabili delle tre organizzazioni, in una
nota, sottolineano che "per ottenere l' importante riconoscimento
a questa prestigiosa produzione, fin dall' inizio gli ostacoli sembravano
molteplici e insormontabili, e che però ora sembra divenuta
concreta la speranza di un esito positivo alle aspettative dei produttori,
soprattutto se mantengono la necessaria unità di intenti per
fare proseguire speditamente la pratica". Inoltre ricordano che
"già con legge 82/06 si è superato l' ostacolo
della cottura del mosto, ora possibile fare previo avviso all' Ispettorato
repressione frodi". "Per superato - proseguono i presidenti
di Cia, Confagricoltura e Coldiretti - si può dare anche il
problema della piccola entità delle produzioni e la storicità
e tradizionalità dell' uso del nome geografico, ampiamente
dimostrate dalla copiosa letteratura in merito, nonché la coincidenza
parziale con il territorio delimitato dalla Doc Pollino. Resta il
problema dell' uso del nome del vitigno 'Moscato' in abbinamento a
Saracena. Per questo c' è un impedimento di natura comunitaria
che impone che l' uso del nome del vitigno è subordinato alla
sua presenza nel vino ottenuto per almeno l' 85%, cosa molto lontana
dal prodotto tradizionale di Saracena. A fronte di ciò la lettera,
anche se irrituale, del Ministero assume sapore di diniego della richiesta".
"Tuttavia - conclude la nota - è profonda convinzione
dei presidenti di Cia, Coldiretti e Confagricoltura provinciali, che
ci sono fondate e forti ipotesi di superamento anche di questo ostacolo
e, per decidere appunto sul da farsi in questa direzione, le tre organizzazioni
unitamente al comune di Saracena, hanno già deciso di convocare
per sabato 21 aprile un' apposita assemblea pubblica dei produttori" La Coldiretti chiede un agenzia unica di promozione di vini e oli calabresi 03/04 La Coldiretti Calabria, ha scritto una lettera all' assessore
regionale Agricoltura, Mario Pirillo, e al presidente di Unioncamere,
Paolo Abramo, nella quale esprime "una condivisione per la positiva
partecipazione all' ultima edizione del Vinitaly svoltosi a Verona".
Il presidente della Coldiretti Pietro Molinaro e il direttore Angelo
Milo, è scritto in un comunicato, "hanno sostenuto che
é stato riscontrato un allestimento all' altezza della situazione
dal punto di vista logistico-organizzativo, per la partecipazione
delle imprese e per gli eventi collaterali che si sono sviluppati
attorno al Made in Calabria in comparti, vitivinicolo e oleario che
sono per la nostra Regione, ad alto valore economico e capaci di dare
un contributo positivo anche per quanto concerne il turismo".
"Grazie all' impegno congiunto delle Istituzioni che rappresentate
- hanno scritto Molinaro e Milo a Pirillo e Abramo - il bilancio del
Vinitaly e del Sol, il salone dedicato agli oli di qualità
nei quali la Calabria eccelle è sicuramente positivo. Le imprese
presenti, importanti opinion leader, nonché attenti studiosi
delle dinamiche di sviluppo, hanno concordemente rilevato la positività
della presenza della Calabria. Probabilmente, abbiamo come sistema
economico della Calabria, segnato una pagina storica. Tutto quello
che è stato fatto, produrrà sicuramente effetti positivi.
Le imprese stesse, vedi sia l' esempio del Consorzio Vini di Calabria
Citra che dell' Associazione olivicola Assoproli, hanno coniugato
le produzioni, con eventi culturali ed artistici propri del territorio.
Si è affermata l' impresa calabrese ed il suo protagonismo
imprenditoriale. E' stato dato un messaggio forte non solo ai nostri
espositori, che in quanto presenti a Vinitaly, sono sinonimo di qualità
e autenticità delle nostre produzioni, ma anche ai consumatori
e a tutti gli amanti del vino italiano". "Vinitaly - hanno
sostenuto Molinaro e Milo - dopotutto, non é solo una manifestazione
ma un 'brand' che intende tutelare e favorire la visibilità
e l' accreditamento internazionale del vino italiano, sia con il grande
evento di Verona sia attraverso il Vinitaly World Tour. L' impostazione,
la programmazione, la sinergia e l' impegno di quest' anno ci fanno
ben sperare per il futuro, specie se si continuerà a mettere
insieme le risorse per una autentica attività promozionale
che restituisca qualità alla nostra presenza. Alla luce di
queste positive considerazioni su quanto è stato fatto, ci
permettiamo di rilanciare l' idea di creare una Agenzia Unica di Promozione
e Marketing a livello regionale, che riunisca vari soggetti Istituzionali,
quindi anche risorse e professionalità, in modo da consentire
una adeguata e significativa presenza negli eventi più importanti
dell'agroalimentare nazionale e internazionale, con il dichiarato
obiettivo di promuovere la Calabria in tutti i suoi aspetti nonché
di stipulare contratti commerciali con partner economici". Molinaro
e Milo hanno espresso l' augurio che sulla proposta "si possa
avere un confronto, magari al Tavolo Agroalimentare recentemente regolamentato
dalla Giunta Regionale". Stop alle cartelle dei contributi Inps 29/03 "Riscossione spa non porterà ad esecuzione le cartelle
esattoriali relative al pagamento dei contributi Inps, da parte delle
imprese agricole, in attesa che la ristrutturazione dei crediti Inps
venga portata a termine". E' quanto affermano, in una nota, il
presidente ed il direttore di Confagricoltura Cosenza, Renzo Caligiuri
e Sandro Aiello. "Dobbiamo ringraziare l' agenzia cosentina di
Riscossione (ex Etr) - affermano Caligiuri ed Aiello - per la sensibilità
dimostrata venendo incontro alle esigenze degli agricoltori, in attesa
che si definisca l' iter dell' accordo sottoscritto il 16 febbraio
scorso a Roma dal presidente dell' Inps. La ristrutturazione dei crediti
consentirà alle imprese agricole di poter risparmiare in modo
sostanziale sui contributi previdenziali da versare, e questo allevia
la crisi congiunturale che ha visto il settore, negli ultimi tempi
confrontarsi con nuove emergenze". "L' Unione provinciale
degli agricoltori - è scritto in una nota - assisterà
i soci nella fase di espletamento burocratico e di adempimento per
i contributi Inps da versare, non appena sarà definito l' iter
per la ristrutturazione dei crediti" La grande distribuzione a soccorso della crisi nell'agro alimentare 23/03 Le problematiche inerenti alle crisi di mercato dell'agro-alimentare
italiano sono state al centro di una riunione convocata dal Ministro
delle politiche agricole e forestali Paolo De Castro e alla quale
hanno partecipato gli Assessori delle regioni interessate e i Responsabili
nazionali delle più importanti centrali della grande distribuzione
alimentare (Coop, Carrefour, Conad). Sono diversi i territori italiani
che stanno vivendo non poche difficoltà, in particolar modo
Sicilia, Puglia, Sardegna e Calabria, quest'ultima alle prese con
una grave crisi del comparto dei finocchi che sta mettendo in ginocchio
i produttori del Crotonese. Il Ministro De Castro, dopo avere ricordato
la poca efficacia degli strumenti ordinari per affrontare le questioni
sul tappeto, e gli inconvenienti di natura strutturale causati dalla
mancanza di una forte organizzazione e aggregazione di prodotto, ha
però aggiunto che non si può non tener conto delle condizioni
climatiche che negli ultimi mesi hanno provocato seri danni alle colture.
Il Ministero sta intanto verificando gli aspetti tecnici e operativi
finalizzati alla redazione del decreto attuativo del comma 1072 della
legge finanziaria (la norma che istituisce il Fondo per le crisi di
mercato) e all'attivazione delle misure previste dall'art. 1 bis della
legge 71 del 2005 per la sospensione o differimento degli obblighi
tributari e previdenziali, nonché del pagamento delle rate
del credito agrario. Circa il coinvolgimento degli operatori della
grande distribuzione alimentare, le tre Centrali hanno espresso la
loro disponibilità a fare la loro parte, con la messa a punto
di una pianificazione delle prossime campagne produttive, che sarà
affrontata da un tavolo tecnico nell'arco di un mese. Si tratterà
di una vera e propria trattazione commerciale che avrà l'obiettivo
di fare assorbire dal mercato la produzione agricola. Si partirà
con i comparti delle arance, clementine e uve, ma nel paniere sono
previsti tutti i settori in sofferenza, compreso quello dei finocchi
a cui, al momento, é particolarmente interessata la Calabria. Pirillo “Opportunità per l’agro alimentare dal mercato giapponese” 22/03 "Il nostro Paese, come è dimostrato dai numeri,
investe fortemente nel mercato giapponese dell' agro-alimentare ma
il Mezzogiorno, e la Calabria in particolare, possono e devono fare
di più". E' quanto afferma l' assessore regionale all'
Agricoltura, Mario Pirillo, che ha partecipato in rappresentanza della
Calabria alla Foodex Japan 2007, la più importante manifestazione
fieristica nipponica del settore agroalimentare. All' appuntamento
erano presenti 12 aziende calabresi rappresentative dei settori dell'
agroalimentare: dai più tradizionali (vino, olio, salumi, conserve
alimentari, formaggi, liquori), alle proposte più innovative
dei prodotti biologici (miele, olio e marmellate) e dai soft drinks
al caffé. "Tutti gli stand delle aziende calabresi - è
scritto in un comunicato dell' Assessorato - sono stati visitati dal
Ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro che, insieme all'
Ambasciatore d' Italia in Giappone Mario Salvatore Bova e al presidente
dell' Ice Umberto Vattani, ha avuto modo di apprezzare ed elogiare
la qualità dell' offerta calabrese. Quello Giapponese è
un mercato che, nelle sedici categorie principali, ha un valore di
quasi tre miliardi di dollari. L' Italia detiene una fetta consistente,
pari al 15% che fa del nostro Paese il secondo fornitore della nazione
nipponica. La strategia di marketing adottata per la promozione del
Padiglione Italia ha previsto l' uscita pubblicitaria sulle quattro
testate specializzate più diffuse in Giappone (Gourmet Journal,
Hotel & Restaurant, Chain Store Age e Foodlife). L' Ufficio Ice
di Tokyo ha distribuito più di 20.000 inviti. "Da questa
mia presenza ho infatti potuto verificare - ha sostenuto Pirillo -
che i prodotti tipici della nostra terra sono stati molto apprezzati.
E se riusciamo a costruire un rapporto solido e duraturo con l' estremo
Oriente, credo che l' economia calabrese ne trarrà grande giovamento" A Cetraro convegno su Pescaturismo 22/03 Si concluderà con un convegno in programma domani a
Cetraro la prima fase della campagna per la diffusione delle attività
di Pescaturismo e Ittiturismo patrocinata dall' Assessorato alla Pesca
della Regione. "Dopo i due seminari di Le Castella e Scilla -
è scritto in una nota dell' Assessorato regionale all' Agricoltura
- tocca all' importante centro rivierasco del Tirreno cosentino ospitare
il terzo e conclusivo appuntamento che, come ha sottolineato l' assessore
regionale Mario Pirillo, che ha la delega alla pesca, deve essere
promosso con la massima attenzione, avendo una valenza plurima, perché
è capace di creare valore economico aggiunto per i pescatori,
perché fa conoscere il mare e i suoi abitanti ai turisti, e
perché aiuta a mantenere protetti l' ambiente marino e le coste".
"Quella del pescaturismo - è scritto ancora nella nota
- è una delle nuove iniziative dedicate a favorire la crescita
globale della nostra terra attraverso la promozione delle sue risorse
naturali ed ambientali. Le bellezze naturali, la pesca tradizionale,
l' offerta turistica si fondono in questa proposta che vede nel settore
ittico e nei suoi operatori le figure di spicco di una evoluta azione
di sviluppo. I motivi sono dunque diversi. Ed anche per questo nella
nuova programmazione comunitaria, che prevede un fondo dedicato esclusivamente
al comparto della pesca (il Fep), la Calabria investirà le
risorse necessarie per promuovere, moltiplicare, sostenere questo
intelligente ed originale sistema finalizzato all' accrescimento della
nostra economia. Domani pomeriggio sarà anche l'occasione per
presentare una pubblicazione, sostenuta dall'Assessorato alla Pesca,
che spiega cos' è il pescaturismo e soprattutto dove si può
fare in Calabria" In Calabria exploit produttivo dell’olio extravergine 21/03 Un'olivicolura estremamente produttiva e sempre più
attenta a garantire qualità, tracciabilità dei prodotti
oleari e riduzione dell'impatto ambientale. Così appare il
comparto oleario della Calabria, secondo lo studio previsionale della
produzione delle olive da olio dell'ultima raccolta presentato oggi
a Roma da Unasco. Al vertice per quantità di olive prodotte,
precisa Vincenzo Marano dell'ufficio agronomico Unasco, c'é
la provincia di Reggio Calabria dove le piante sono mediamente tenute
alte e risultano molto produttive. Le aziende agricole campionate
sono 296 nelle provincia di Reggio Calabria, 46 in quella di Vibo
Valentia, 100 in provincia di Consenza, 164 a Catanzaro e 64 a Crotone.
Ottime performance produttive sono registrate anche nelle province
di Catanzaro e Cosenza e in Puglia, nella provincia di Taranto. Il
rapporto sull'olivicoltura italiana è uno studio su rilevazioni
condotte in campo in 2.837 aziende agricole nei mesi di settembre-ottobre
2006, tramite tecnici professionisti di 20 organizzazioni produttive
in Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Sardegna, Abruzzo, Campania,
Calabria, Puglia, Emilia Romagna, Sicilia e Basilicata. Un monitoraggio
che completa il programma di Tracciabilità Uansco che, tramite
'patti di filiera', impegna gli olivicoltori coinvolti a garantire
la riduzione dell'impatto ambientale. Premio “Sirena d’oro” anche agli oli calabresi 17/03 Sono la Dop Monti Iblei, Terre di Siena e la Dop Bruzio i migliori
oli italiani secondo quanto emerge dal Premio Sirena d'Oro di Sorrento.
Nascono, dunque, in Sicilia, in Toscana e in Calabria gli extravergine
che si sono aggiudicati oggi la quinta edizione del riconoscimento,
''unico concorso italiano, rilevano i promotori, riservato alle produzioni
oleicole a denominazione di origine protetta. Il Premio e' organizzato
da assessorato all'Agricoltura e Attivita' produttive Regione Campania
e Citta' di Sorrento con la collaborazione dell'Associazione nazionale
Citta' dell'Olio, Oleum e Federdop. Nel Teatro Tasso di Sorrento (Napoli)
si e' tenuta la cerimonia di consegna dei premi, alla quale ha partecipato
Andrea Cozzolino, assessore all'Agricoltura e alle Attivita' produttive
della Campania insieme con diverse cariche istituzionali. ''Il Sirena
d'Oro - dice Cozzolino - e' un premio che unisce l'Italia sotto Comune
denominatore della qualita' dei suoi prodotti. I premi sono andati
ad oli delle regioni del Nord, del Centro e del Sud d'Italia.'' ''E'
la dimostrazione - continua Cozzolino - che questo premio cresce di
anno in anno e che la Campania puo' considerarsi capitale dell'olio''.
''In Campania oggi abbiamo tre oli dop. Ci auguriamo - conclude Cozzolino
- che l'Unione Europea possa presto riconoscere gli altri sette che
hanno ottenuto i riconoscimenti ministeriali. Cosi' avremo triplicato
le dop per la nostra Regione a dimostrazione della crescita del comparto''.
Il premio Sirena d'Oro fruttato intenso e' andato a Giorgio Rollo
di Ragusa con la Dop Monti Iblei, per la categoria fruttato medio
si e' aggiudicato il primo premio l'azienda agricola Carraia di Franco
Bardi di Trequanda (Si) con la Dop Terre di Siena, infine l'oro nella
categoria fruttato leggero e' stato consegnato alle Fattorie Greco
srl di Marina Cariati di Cosenza con la Dop Bruzio. Due progetti per il decollo dell’economia ittica in Calabria 16/03 Sono due i progetti presentati nell'ambito del Piano operativo
regionale della Calabria, per il decollo dell'economia ittica nell'area
del vibonese. Inizia quindi a concretizzarsi l'impegno per puntare
sulla pesca come risorsa del territorio e dell'economia locale. Il
primo progetto punta alla redazione di un Piano per la gestione integrata
della pesca nella fascia costiera vibonese. Alla preliminare raccolta
di dati sulle diverse attività di pesca professionale, sulla
produzione, sulle infrastrutture portuali, sulle attività di
acquacoltura e sul turismo, seguirà l'elaborazione di un modello
gestionale che dovrà assicurare lo sviluppo sostenibile al
settore, integrando produttività e reddito, domanda e offerta,
qualità e valorizzazione turistica della costa. Dalla gestione
della produzione primaria si passa poi, con il secondo progetto, ai
mercati e ai consumatori attraverso attività specifiche di
promozione delle specialità tipiche regionale. A scendere in
campo, questa volta, è il Consorzio nazionale Uniprom, promosso
in forma unitaria dalle associazioni cooperative e armatoriali. Oltre
alle indagini di carattere specialistico sull'andamento della produzione
e dei consumi regionali, sono in arrivo campagne promozionali e materiali
informativo-divulgativi per i consumatori, cui saranno dedicati anche
4 eventi estivi di promozione sul territorio. Boom di export verso gli emirati arabi +57% 15/03 Con un aumento record del 57% nel valore delle esportazioni
di prodotti alimentari made in Italy nel 2006, gli Emirati Arabi diventano
una grande opportunità di mercato per le imprese del settore,
anche grazie alla crescente presenza di uomini d'affari e vacanzieri
vip. Lo evidenzia un'analisi della Coldiretti, sulla base di dati
Istat. L'analisi è stata realizzata in occasione dell'avvio
del progetto 'Una strada per Dubai', che porterà negli Emirati
le imprenditrici agricole per 'prendere per la gola' la capitale finanziaria
del mondo arabo. La prossima settimana, fino al 23 marzo, è
in programma un fitto calendario di incontri ad Abu Dhabi e Dubai,
finalizzato a far conoscere i prodotti tipici enograstonomici italiani
sia agli sceicchi sia a quanti, nella ristorazione, sono incuriositi
ed interessati alla cucina Made in Italy. Negli Hotel e ristoranti
degli Emirati esiste una domanda crescente di specialità alimentari
Made in Italy da parte di turisti e manager, come dimostra l'aumento
dell'export del vino (43%) e dei formaggi (20%), che - sottolinea
Coldiretti - sono alcuni dei prodotti proposti dalla task force di
imprenditrici agricole. Tutta la qualità offerta delle aziende
associate Coldiretti é stata racchiusa nel marchio "Green
Country Quality", che contraddistinguerà il paniere di
prodotti Made in Italy legato al progetto negli Emirati. L'iniziativa
prevede incontri con l'ambasciatore italiano negli Emirati, con le
donne imprenditrici locali, ma anche due momenti di degustazione negli
hotel più esclusivi, con portate preparate esclusivamente con
prodotti piemontesi e cucinate da cuochi di aziende Coldiretti, che
affiancheranno rinomati cuochi internazionali. Il progetto 'Una strada
per Dubai', promosso dal coordinamento Donne Impresa della Coldiretti
Piemonte, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole
e Forestali, é stato inserito nel progetto 'Mangia Italia'
patrocinato dall'Ambasciata Italiana negli Emirati Arabi Uniti. Aumentano i prezzi al consumo degli alimentari ma calano le vendite ortofrutta 14/03 "I prezzi al consumo dei prodotti alimentari crescono,
ma sui campi sono ancora in netta discesa. Quindi, i rialzi registrati
sugli scaffali (+2,5% congiunturale) risultano del tutto ingiustificati".
La Cia, Confederazione italiana agricoltori, commenta così
i dati Istat sull'inflazione a febbraio, sottolineando tuttavia come
"per i prodotti agricoli all'origine, il 2007 sia cominciato
sotto il segno negativo: nel mese di gennaio si è avuto infatti
un calo medio dell'1,8%". Questo andamento, osserva l'organizzazione
agricola, "dimostra che il settore primario ha ancora una volta
contribuito a frenare il costo della vita. Però, anche in questa
occasione, la discesa dei prezzi nelle campagne - viene sottolineato
- non ha influito sul dettaglio dei prodotti agroalimentari, i cui
aumenti sono tra i più alti fra i settori presi in esame dall'Istat".
Non a caso, prosegue la Cia, "solo per le bevande alcoliche e
tabacchi (+4,6%) e per l'abitazione (+4,1%) si sono avuti incrementi
superiori". Per quanto riguarda i prezzi praticati sui campi,
la Cia evidenzia che a determinare il raffreddamento di gennaio "é
stato soprattutto il clima mite che ha alterato i cicli vegetali,
in particolare per gli ortaggi, generando squilibri sui mercati. Distorsioni
che hanno avuto ricadute sugli stessi agricoltori che in molti casi,
proprio per la sovrapproduzione, non sono riusciti a collocare il
prodotto, che è rimasto così invenduto. Un danno rilevante
che, in regioni come Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, è
stato drammatico, specialmente nel settore dell'ortofrutta".
Nel dettaglio, informa da ultimo la Cia, si registrano cali su base
mensile del 3,8% della frutta (in particolar modo arance e kiwi),
del 5,8% degli ortaggi, dell'1,2 dell'olio d'oliva e dei prodotti
zootecnici e del 6,9%delle colture industriali. Crisi agricola, a breve un fondo dal Ministero 12/03 Il ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro, ha costituito
un gruppo di lavoro che in tempi brevi metterà a punto il decreto
attuativo del comma 1072 della legge finanziaria, il comma che ha
istituito il Fondo per le crisi di mercato. A darne notizia, in un
comunicato, è l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario
Pirillo, rendendo noto il contenuto di una lettera inviata dal ministro
De Castro all' assessore Pirillo in riferimento alla crisi che sta
colpendo il settore ortofrutticolo e che tocca diversi bacini ortofrutticoli
meridionali, tra cui quello crotonese dei finocchi. "Occorre
passare quanto prima ai fatti e individuare le azioni concrete - scrive
Pirillo - ma è necessario ricondurre il dibattito sulla gestione
delle crisi di mercato nei confini di quanto effettivamente consentito
dalla normativa comunitaria". "Nel frattempo De Castro -
è scritto nel comunicato - ha comunicato che il Ministero sta
verificando la possibilità di attivare le misure previste dall'
art. 1 bis della legge 71 del 2005 per la sospensione o differimento
degli obblighi tributari e previdenziali, nonché del pagamento
delle rate del credito agrario. Circa il coinvolgimento degli operatori
della distribuzione alimentare De Castro ha fatto sapere di avere
indetto un incontro per martedì 20 marzo tra gli assessori
delle Regioni coinvolte dalle situazioni di crisi e le imprese della
distribuzione moderna e dei mercati ortofrutticoli. L' esponente di
Governo ha poi voluto sottolineare l' importanza del ruolo dei processi
di organizzazione dell' offerta e della filiera, che restano le principali
misure preventive alle crisi di questi mesi". "L' esperienza
di questi anni - scrive De Castro nella lettera - ci dimostra che
gran parte dei problemi di crisi di mercato trova origine in problemi
strutturali connessi alla scarsa organizzazione produttiva e commerciale
dell' offerta, problemi per i quali non possono intervenire strumenti
di aiuto pubblico in quanto non si tratta di calamità naturali
o di eventi eccezionali". Per il Ministro occorre, dunque, sfruttare
quegli strumenti che sono capaci di accompagnare l' aggregazione dell'
offerta su basi commerciali efficienti, attraverso le organizzazioni
dei produttori. Mario Oliverio “Rafforzare il distretto di qualità di Sibari” 10/03 Il presidente e il vicepresidente del Distretto agroalimentare
di qualità (Daq) di Sibari hanno chiesto la presenza del presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nel Comitato di indirizzo
dell' organismo. La richiesta è stata avanzata nel corso di
un incontro che i vertici del Daq di Sibari hanno avuto con il presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Nel corso dell'
incontro - è scritto in un comunicato della Provincia di Cosenza
- è stata sollecitata una importante interfaccia istituzionale
e politica capace di interagire per realizzare pienamente l' obiettivo
principale del Daq, che è quello dell'attivazione di processi
di incremento del capitale sociale e relazionale tra gli attori economici,
sociali ed istituzionali dell'area di riferimento, finalizzati al
potenziamento della competitività delle filiere nel settore
agroalimentare espresso dall' area sibarita. Un'area , quella compresa
nel Distretto agroalimentare di qualità di Sibari, è
stato evidenziato, di eccezionale rilevanza, che interessa circa 14.000
addetti e che copre il 20% della produzione agroalimentare dell'intera
regione". "La presenza della Provincia di Cosenza - hanno
rimarcato il presidente, Renzo Caligiuri, ed il vicepresidente della
società, Antonio Schiavelli- può costituire una sintesi
importante di progettualità e sostegno nell' azione di uno
strumento che ha obiettivi strategici elevati". "Ritengo
- ha detto il presidente Oliverio - che in questo momento occorra
lavorare per fare del Distretto un mezzo sempre più forte di
politiche attive, capaci di essere sostegno reale alle attività
agricole. Il distretto sibarita è uno dei più interessanti
dell' Italia, per qualità di produzioni, forza lavoro impiegata,
capacità di crescita. Una logica di integrazione, a più
livelli, non solo appare opportuna ma indispensabile, anche alla luce
di nuovi scenari di espansione aperti, ad esempio, dalla prossimità
al porto di Corigliano, per il quale ci siamo adoperati con successo
affinché rientrasse nell'ambito dell'Autorità di Gioia
Tauro, garanzia per un nuovo ruolo nei traffici marittimi". "Le
prospettive aperte da scadenze importanti quali la programmazione
comunitaria - ha aggiunto Oliverio - ma anche le opportunità
che vengono dal contesto degli scambi internazionali, impongono di
organizzare in sistema un ambito che deve sviluppare l'economia in
grado di produrre". Caligiuri lascia la presidenza di Confagri 07/03 "Il prossimo 16 aprile eleggeremo il nuovo Presidente.
Io lascio perché sono troppo stanco, anche se non abbandonerò
mai l' associazione". Ad affermarlo, in una nota, è stato
il presidente provinciale di Cosenza della Confagricoltura, Renzo
Caligiuri. "Sceglieremo un nuovo presidente - ha aggiunto - ed
io farò come la migliore regola francescana, tornando da frate
semplice a svolgere una battaglia di civiltà e di progresso".
Secondo Caligiuri, le osservazioni formulate da Paola Granata, presidente
del Diac, la sezione femminile di Confagricoltura, e da Luca Palazzo,
presidente dei giovani di Confagricoltura, "sui ritardi gravi
nei pagamenti ad opera di Regione ed Agea sono non solo condivisibili,
ma giuste e sacrosante: dobbiamo ancora subire ritardi che rischiano
di paralizzarci". Perplessità è stata espressa
da Caligiuri anche sul "balletto triste e sconcertante delle
deleghe fra Regione e Provincia, con un ostruzionismo burocratico
che aggiunge problemi ai problemi e fornisce un quadro d' insieme
che sconforta le imprese e gli operatori dell' agricoltura".
Il ritardo dei pagamenti provoca la paralisi nell’agricoltura 06/03 "Il ritardo nei pagamenti ad opera prevalentemente della
Regione e dell'Agea rischiano di paralizzare il settore dell'agricoltura
e di produrre una stasi nei processi di competitività delle
imprese locali". E' quanto affermano in una nota congiunta il
presidente dell'Associazione Nazionale Giovani Agricoltori (Anga)
e delle Donne Imprenditrici Agricole di Confagricoltura (Diac) della
provincia di Cosenza, Luca Palazzo e Paola Granata. "Da tanto,
troppo tempo - aggiungono - gli agricoltori aspettano l'erogazione
dei fondi Pac olio, delle indennità compensative, delle indennità
per il biologico e della lotta integrata. La già grave congiuntura
economica si salda con una necessità inevasa che provoca costi
di interesse passivo aggiuntivi per le imprese e che rischia di pregiudicare
le possibilità di investimento aggiuntivo per l'occupazione
e l'espansione settoriale. Abbiamo forti perplessità su agenda
2007-2013, la cui progettazione doveva avere un coinvolgimento verticale
e per la cui realizzazione si aspettava la definizione dell'attribuzione
delle deleghe fra Regione e Province, non ancora concretizzatasi".
"Una situazione - concludono Palazzo e Granata - che penalizza
fortemente le associazioni e la loro credibilità verso i soci,
con un ping pong fra uffici che è veramente ben difficile poter
comprendere. E' superfluo ricordare l'importanza dell'asse comunitario
nella formulazione di un piano di sostegno reale all'occupazione agricola,
in un contesto particolarmente difficile quale quello calabrese". Ass. Pirillo “Controlli per la tutela dei prodotti agroalimentari” 02/03 "L'attività di controllo programmata dall'Ispettorato
a tutela e salvaguardia delle produzioni agroalimentari regionali,
rappresenta uno strumento essenziale per concorrere al raggiungimento
degli obiettivi fissati dalla stessa Regione per la valorizzazione
e la tutela dei propri prodotti e per garantire il livello competitivo
delle proprie imprese". A sostenerlo è stato l'assessore
regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo, al termine di una riunione
con i rappresentanti del settore dell'agroalimentare organizzata dall'Ispettorato
per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari
(ex-Icrf) e dall'assessorato. "L'esigenza di tutela e di salvaguardia
delle produzioni agroalimentari nazionali - è scritto in una
nota - determinano oggi la necessità di attuare un'azione di
controllo incisiva e coordinata a contrasto di tutti quei fenomeni
che danno origine a forme di sleale concorrenza con grave danno per
gli operatori di settore e per gli stessi consumatori. Per tale motivo
il Ministro De Castro ha dato mandato all'Ispettorato centrale per
il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari di promuovere
presso ciascuna regione un programma di consultazioni con le organizzazioni
professionali agricole e le associazioni di categoria dei produttori
e dei consumatori, per conoscere più concretamente il fabbisogno
di controllo e le esigenze di tutela di chi opera a livello locale,
rispetto alle quali calibrare la propria attività regionale.
In risposta a tali obiettivi, si è svolta oggi a Lamezia Terme,
la consultazione con gli attori dell'agroalimentare locale organizzata
dall'Ispettorato e dall'assessorato all'Agricoltura della Regione
Calabria". Emilio Gatto, direttore generale dell'Ispettorato,
apprezzando il contributo che la Regione e i convenuti hanno voluto
apportare alla consultazione, ha sostenuto che "un sistema fondato
sulla collaborazione con le Istituzioni e con chi opera direttamente
nel comparto agroalimentare e con i consumatori contribuisce non solo
ad esercitare una efficace azione preventiva, ma nel rispetto delle
parti, l'alleanza con gli operatori e i cittadini costituisce il presupposto
per l'attuazione di azioni di controllo ancora più mirate,
fondamentali per la salvaguardia di un comparto, quale quello agroalimentare,
così importante per l'economia della Regione". Caligiuri (Confagri) “Da tre mesi Agea e Regione non hanno liquidato gli agricoltori” 15/02 ''E' grave che a distanza di tre mesi dalla scadenza prevista
di novembre, Agea e Regione non abbiano ancora provveduto a liquidare
le somme spettanti agli agricoltori per le indennita' compensative
e le altre misure integrate''. Lo afferma in una nota il presidente
della Confagricoltura di Cosenza, Renzo Caligiuri. ''C'e' una sorta
di mala burocrazia - aggiunge - che non porta all'erogazione dei Pac
e delle indennita' compensative previste per le zone svantaggiate.
Ci sono da erogare inoltre i finanziamenti per i prodotti biologici
e per quelli a basso concime e questi ritardi rischiano di mettere
in ginocchio la nostra agricoltura''. ''Rivolgo un invito - conclude
Caligiuri - a Regione ed Agea affinche' sblocchino subito le somme
destinate agli agricoltori e si rendano conto di un'esigenza non piu'
procrastinabile di sostegno, il cui ritardo provoca danni seri ad
un settore strategico e vitale per la nostra provincia'' 400 espositori italiani alla Biofach di Berlino 14/02 Sono quasi 400 gli espositori italiani alla Biofach, la principale
fiera mondiale per il prodotto biologico, che si è aperta oggi
a Norimberga per chiudersi il 18 febbraio 2007. Numerose collettive
regionali, delle associazioni del biologico ed aziende singole presentano
tutto l'assortimento di prodotti alimentari e vini biologici certificati
del Bel Paese. Le attività di promozione del biologico italiano,
organizzate dall' Ice, sono concentrate soprattutto a 'Piazza Italia',
uno spazio per eventi, servizi, attività di immagine e comunicazione,
collocato al centro del padiglione 4, dove si trova la maggior parte
delle collettive e degli espositori italiani. Sono oltre 25 gli eventi
programmati in Piazza Italia durante i quattro giorni di fiera: ai
visitatori interessati e agli specialisti del settore verranno offerti
seminari e degustazioni di specialità biologiche, come olio
d'oliva extra vergine, vini ed altre specialità alimentari
tipicamente mediterranee, per far meglio conoscere le loro caratteristiche
e i metodi di produzione, spesso affermatisi da secoli. Ci saranno
poi seminari tecnici e perfino una audizione parlamentare della Commissione
Agricoltura del Land Bassa Sassonia, che intende approfondire le peculiarità
del biologico italiano. Piazza Italia sarà però non
solo luogo di discussioni qualificate, qui sarà anche possibile
godere appieno lo stile di vita italiano, in particolare in occasione
della Bionacht, la festa che si terrà nei padiglioni della
fiera la sera del 16 febbraio, durante la quale agli ospiti saranno
offerti formaggi saporiti e mele dell'Alto Adige, salame gustoso dall'Abruzzo,
specialità lombarde e marchigiane, il tutto accompagnato da
vini provenienti dalle stesse regioni e dai più grandi successi
della musica italiana suonati dal vivo. La Biofach 2007 offre un panorama
della produzione biologica italiana che si fonda su oltre un milione
di ettari coltivati e su circa 50 mila operatori, qualificandosi come
la più grande offerta europea: una complementarietà
non priva di significato rispetto al mercato biologico tedesco che
rappresenta la domanda più grande in Europa, con tassi di crescita
superiori al 10% annuo. Legacoop “Garantire contributi agli olivicoltori” 13/02 La Lega delle Cooperative, in un comunicato, parla di "gravissimo
stato di crisi in cui versa il settore dell'olivicoltura in Calabria
a causa delle gravi inadempienze dell'Amministrazione pubblica in
materia di erogazione, ai produttori, legittimi beneficiari, degli
aiuti comunitari nel settore olio di oliva (nell'ambito della liquidazione
della domanda unica 2006)". "In questo contesto, a distanza
di oltre un anno dall'entrata in vigore della riforma della Politica
agricola comune nello specifico settore - prosegue la Lega della cooperative
- appaiono inspiegabili le gravi carenze ed omissioni dell'Amministrazione
pubblica nazionale, ed in particolare dell'Agenzia per le erogazioni
in agricoltura, che a tutt'oggi, con gravi omissioni nell'attribuzione
dei diritti vantati dagli olivicoltori calabresi nel periodo di riferimento,
ha impedito e continua ad impedire una corretta erogazione degli aiuti
comunitari legittimamente vantati. Il tutto, in una situazione che
sta aggravando il già grave stato dell'economia olivicola dell'area
produttiva, costringendo i produttori a rivolgersi ad istituti bancari,
per chiedere onerosi prestiti, con richieste che nella maggior parte
dei casi vengono peraltro rifiutate, onde consentire agli stessi di
poter assicurare un minimo di sicurezza economica per la propria famiglia
e per la propria azienda agricola, in uno scenario che purtroppo non
autorizza all'ottimismo sul come e quando verranno erogati gli aiuti
in questione". "Per questo grave stato di crisi che si è
venuto a creare ed al fine di evitare ulteriori danni e penalizzazioni
ad una popolazione già profondamente provata . conclude la
nota della Legacoop - sollecitiamo l'Agenzia per le erogazioni in
agricoltura e la Regione affinché, ciascuno per le proprie
competenze, vogliano adoperarsi con sollecitudine per una pronta e
positiva soluzione della situazione, affinché venga tempestivamente
assicurata l'immediata erogazione delle spettanze effettivamente dovute
ed una definitiva soluzione dei diritti dovuti agli olivicoltori calabresi,
derivati da una corretta assegnazione dei titoli maturati nel periodo
di riferimento 1999/2002. Il tutto senza che si vengano a creare ulteriori
penalizzazioni agli agricoltori calabresi, con assurde ed immotivate
richieste di incrementi di quote di terreni ed altro". Aziende calabresi all’expo di Mosca sull’agro alimentare 12/02 Da oggi e fino al 16 febbraio anche la Calabria è presente
a Mosca alla Prodexpo 2007, la fiera dedicata all'esposizione dell'intera
gamma dei prodotti agro-alimentari. Giunta alla 14° edizione,
la Prodexpo rappresenta il più importante appuntamento fieristico
per gli operatori del settore, in Russia e non solo. Il suo bacino
di utenza, infatti, è costituito dagli operatori dei Paesi
dell'ex Unione Sovietica e di quelli che gravitano nella sua area
di influenza politica e commerciale. L'Assessorato regionale all'Agricoltura,
in collaborazione con l'ICE di Reggio Calabria, ha organizzato la
partecipazione di 6 aziende calabresi, all'interno della Collettiva
Italiana, che presentano una gamma diversificata della produzione
agro-alimentare della regione. "L'obiettivo della presenza delle
nostre aziende ¿ ha dichiarato l'Assessore regionale Mario
Pirillo - è quello di introdurre tra i circuiti distributivi
locali nuove tipologie e marchi delle produzioni enogastronomiche
tipiche del territorio calabrese". L'edizione 2007, che si svolge
nel complesso fieristico dell'Expocentr di Mosca, si sviluppa su una
superficie espositiva di circa 40.000 mq., con la partecipazione di
oltre 1.900 espositori e 61 Paesi partecipanti. La Collettiva italiana
occuperà una superficie di 900 mq. con una presenza di 60 espositori.
Tra i mercati extra-UE, la Russia occupa una posizione di rilievo,
con un trend in continua espansione. Nel 2005, il valore delle esportazioni
italiane ha raggiunto i 229 milioni di Euro, in crescita del 16,8%
rispetto al 2004. Il trend positivo viene confermato anche dai dati
dei primi dieci mesi del 2006. Il valore delle esportazioni italiane
in Russia ha infatti raggiunto i 98,32 milioni di euro contro i 93,9
dello stesso periodo del 2005. Tra i prodotti di punta si segnalano
i vini e i vermut, seguiti dai prodotti ortofrutticoli e dalle conserve
e succhi vegetali, il cui export verso la Russia nel 2005 ha fatto
segnare un vero e proprio balzo in avanti rispetto all'anno precedente
(+76%). Il settore agro-alimentare in Russia è tra quelli che
maggiormente hanno beneficiato del consolidamento della ripresa e
della nuova crescita della domanda di beni di consumo, che ha interessato
anche le importazioni dall'estero. In particolare, il mercato dei
prodotti agro-alimentari, sia per i consumi domestici che per il loro
utilizzo nella ristorazione, è ritenuto al primo posto come
potenzialità di sviluppo, grazie soprattutto agli acquisti
della classe media, che copre tra il 22 e il 25 per cento dei consumi
totali, tenuto conto del fatto che la produzione interna non riesce
a soddisfare la domanda, cresciuta sia in termini quantitativi che
qualitativi. 09/02 Il mese di febbraio si apre nel Mezzogiorno, secondo quanto
rileva l'Unaprol, con una settimana ancora all'insegna della stabilità
per i prezzi del prodotto di qualità. Anche se si registra
qualche segnale di ripresa sulla piazza di Bari che guida un aumento
della domanda del prodotto di qualità e delle contrattazioni
in Puglia dove si registra complessivamente una progressiva tendenza
al rialzo delle quotazioni dell'extravergine, così per il vergine
ed il lampante. Scambi ridotti in Abruzzo confermano la fase stazionaria
del mercato che incide negativamente anche sui prezzi del prodotto
che sono segnalati senza variazioni di rilievo dall'inizio dell'anno.
In Calabria il mercato dell'extravergine è caratterizzato da
quotazioni leggermente in rialzo nelle province di Cosenza e Catanzaro
per le categorie di prodotto vergine e lampante. Gli scambi sulla
piazza di Reggio Calabria danno, invece, quotazioni stazionarie. In
Sicilia, il mercato del prodotto extravergine all'ingrosso é
tuttora stazionario con prezzi stabili anche per le categorie inferiori.
Il mercato del prodotto siciliano complessivamente è caratterizzato
in questa prima settimana di febbraio da scambi ridotti. Il mercato
del prodotto estero si mantiene pressoché stabile rispetto
ai valori delle scorse settimane e solo l'extravergine di origine
spagnola, della varietà Arbequino, mostra un leggero rialzo
del prezzo. Ecco una tabella che mostra il bollettino dei prezzi dell'olio
di oliva espressi in euro al chilogrammo, al netto dell' Iva e franco
produttore, secondo una rilevazione di ieri:
Nuovo metodo per la determinazione degli oli d’oliva 06/02 Scoperto all'UniCal un nuovo metodo per la determinazione della
provenienza degli oli d'oliva. E' ben nota la guerra in atto nell'ambito
della categoria dei coldiretti a sostegno dell'obbligo di indicare
nella etichetta l'origine dell'olio di oliva; una richiesta sostenuta
dalle associazioni dei consumatori, di quelle ambientaliste e delle
imprese, come anche da vari rappresentanti delle forze politiche e
delle istituzioni. Un'etichettatura sicura è ora possibile
dopo la scoperta del gruppo di spettrometria di massa dell'Università
della Calabria, coordinato dal prof. Giovanni Sindona, che ha prodotto
due lavori scientifici che sono in pubblicazione, quasi contemporaneamente,
su "Analytica Chimica Acta", una rivista europea pubblicata
dal gruppo Elsevier, e su "Journal of Agricolture and Food Chemistry",
edita dalla prestigiosa società chimica americana (ACS). In
essi viene dimostrato come la discriminazione tra oli di provenienza
diversa possa essere realizzata determinando, sia alcuni bio-marcatori
presenti nell'aroma che la distribuzione dei microelementi presenti
nell'olio. I risultati raggiunti sono stati illustrati stamani nel
corso di una Conferenza Stampa, tenutasi nella sala stampa dell'aula
magna, dal prof. Giovanni Sindona e dal dott. Antonio Tagarelli, alla
presenza del Consigliere regionale Mario Totera in rappresentanza
dell'Assessore Regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo, dell'Assessore
Provinciale alla Cultura, Stefania Covello, nonché del ProRettore,
prof. Francesco Altimari. La ricerca è stata fatta in collaborazione
con l'Istituto Sperimentale per l'Olivicoltura di Cosenza, nell'ambito
del progetto RIOM, coordinato dal direttore del CRA-ISOL, dott. Enzo
Perri. In sua rappresentanza è intervenuto il dr. Nino Iannotta.
Nella conferenza stampa per portare dei propri contributi di merito
sono pure intervenuti: il presidente della coldiretti di Cosenza,
Pietro Tarasi, e in rappresentanza dell'ARSSA, Bruno Maiolo. "La
trasferibilità dei risultati della ricerca alle imprese del
settore - ha detto Sindona - è immediata e permetterebbe di
risolvere il problema lamentato più volte circa la presenza
di olio estero nelle bottiglie d'olio "italiano" esposte
nei nostri negozi alimentari. L'altro scenario che la nuova scoperta
apre agli industriali calabresi è dato dalla possibilità
di certificare,in maniera inconfutabile, l'olio prodotto nelle diverse
zone della Calabria discriminandole, fra loro e, ovviamente, rispetto
a zone di produzione extraregionali ed internazionali". Il principio
che ha guidato l'impianto della ricerca, finanziata con fondi del
Ministero per le politiche agricole e forestali (MIUR), nell'ambito
del progetto RIOM coordinato dal direttore dell'Istituto per l'olivicoltura
del C.R.A. di Rende, é basato sull'osservazione che le piante,
come ogni organismo vivente, hanno memoria del territorio dove sono
cresciute e dove hanno prodotto i loro frutti. Esse inoltre trasferiscono
questi segni di riconoscimento ai prodotti del loro metabolismo. E'
compito della ricerca scientifica individuare la chiave per decodificare
questo linguaggio fatto da segnali chimici per interrogare un mondo,
quello vegetale apparentemente lontano da noi. "Entrambi i protocolli
sviluppati ha sostenuto ancora Sindona - non dipendono da valutazioni
soggettive, bensì dalla rilevazione di parametri oggettivi
mediante tecniche di spettrometria di massa". Il laboratorio
di spettrometria di massa presso il quale il gruppo coordinato dal
professor Sindona ha messo a punto i due protocolli è riconosciuto
a livello internazionale e svolge in ambito NATO ed in sede locale
attività di alta formazione alla quale partecipano ricercatori
provenienti da tutto il mondo, tranne quelli operanti nei laboratori
esistenti in Calabria. Il tema della "etichettatura degli oli
di oliva Calabresi" diventa dopo il risultato positivo di questa
ricerca un fatto possibile. In tale occasione saranno anche consegnati
i "pre-print" dei due lavori scientifici. Coldiretti, Confai e CIA “Nessun invito dai DS” 05/02 "E' positivo e fa piacere constatare la manifestazione
di impegno verso il settore agricolo da parte dei Ds, partito importante,
con un ruolo di primo ordine nel governo regionale. Per quanto riguarda
i partecipanti all' incontro tematico promosso nei giorni scorsi dal
partito, diversamente da quanto sostenuto nel comunicato, ci preme
precisare che Coldiretti, Confagricoltura e Cia non erano presenti,
perché non invitate". E' quanto affermano i presidenti
regionali di Coldiretti, Pietro Molinaro; Confagricoltura, Francesco
Macrì e della Cia, Giuseppe Mangone. "Apprendiamo, infatti,
- proseguono Molinaro, Macrì e Mangone - che, nei giorni scorsi,
si è tenuto un incontro convocato dai Ds durante il quale sono
state dibattute le problematiche dell' agricoltura, con particolare
riferimento alla nuova programmazione 2007/2013. Naturalmente le nostre
organizzazioni - concludono - restano pienamente disponibili al dialogo
e al confronto se il partito dei Ds lo riterrà opportuno" Arssa “Pronti per i pagamenti ai produttori del cirotano” 02/01 ''Sui contenuti del documento ispirato dalla Coldiretti di
Crotone, riferito all'emergenza del comparto vitivinicolo dell'area
del Cirotano, e' opportuno puntualizzare che l'Arssa, su specifico
mandato dell'assessorato regionale all'Agricoltura, ha mantenuto,
nel corso delle defatiganti trattative, un comportamento coerente
in uno con la massima trasparenza degli atti delegati, il quale ha
consentito una formulazione definitiva dell'accordo''. E' quanto si
afferma in una nota dell'Arssa. ''Le competenze dell'Arssa - prosegue
la nota - sono rappresentate dal momento del sostegno e della promozione
del comparto in esame e dall'aspetto conclusivo dei pagamenti, conseguenti
alla fornitura del vino sfuso, pattuito nell'accordo. Il mancato pagamento
ai produttori non e' da imputare a ritardi o a responsabilita' da
ricondurre all'amministrazione dell'Arssa. La circostanza sollevata
dalla Coldiretti di Crotone fornisce l'opportunita' di dichiarare
che, ad oggi, il documento di condivisione tra i quattro impianti
enologici dell'area interessata e' stato parzialmente formalizzato.
Le difficolta' di attuare la convenzione scaturiscono, nella sostanza,
dalla mancata definizione dell'accordo tra cantine e produttori. L'Arssa
e' pronta da tempo alla consegna del vino ed al pagamento dei corrispettivi''.
''Al riguardo, inoltre - conclude la nota - l'Agenzia non ha difficolta'
alcuna a sostenere la piena legittimazione di un percorso, basato
su un ampio e costruttivo confronto, a piu' voci, che ha visto in
piu' di un'occasione, coinvolti in un unico tavolo, piu' soggetti,
compresi i rappresentanti delle istituzioni elettive locali''. Coldiretti: “Non pagati i produttori per l’uva data alle cantine” 01/02 "In relazione all'emergenza che il settore vitivinicolo
ha vissuto nell'annata 2005 e che ha visto l'intervento della Regione
Calabria con lo stanziamento di circa un milione di euro a disposizione
dell'Arssa per un intervento promozionale che avrebbe dovuto consentire
il pagamento delle uve non vendute, consegnate a cantine del luogo,
registriamo che allo stato attuale, nessun pagamento è stato
effettuato ai produttori". A sostenerlo, in un comunicato, è
la Coldiretti. "La Coldiretti Crotone - prosegue la nota - pur
non condividendo il metodo utilizzato all'epoca per rispondere all'emergenza,
che ha dimostrato pecche e superficialità per non dire comportamenti
poco trasparenti, nel segnalare questa situazione tiene a precisare
la necessità e l'urgenza che i produttori di uva dei territori
interessati possano ricevere il pagamento del prodotto consegnato,
secondo quanto stabilito dagli accordi". "L'Arssa - afferma
la Coldiretti - ha da tempo a sua disposizione la somma stanziata;
'basterebbe' che le cantine che hanno ritirato le uva consegnassero
il vino pattuito ottemperando così agli impegni presi nella
rimodulazione dell'accordo che prevedeva la consegna di vino sfuso.
Se ciò non sta avvenendo evidentemente vi sono difficoltà
da parte delle stesse nel dare seguito agli impegni presi e ciò,
sta paralizzando il percorso deciso". "Nello stigmatizzare
tali comportamenti - prosegue la nota - la Coldiretti evidenzia come
non è con l'attendismo o con tattiche strumentali che la situazione
potrà risolversi. Pertanto per chiudere questa vicenda, le
cantine devono rispettare l'accordo rimodulato con l'Arssa con la
consegna del vino sfuso pattuito, in modo da poter ricevere le somme
necessarie per provvedere al pagamento delle uve ai produttori. Per
il futuro è necessario fare tesoro del fatto che non si possono
avallare comportamenti poco trasparenti non più confacenti
al ruolo che l'agricoltura oggi deve rivestire Pirillo “Il ministro De Castro assicura gli aiuti agli agricoltori” 25/01 Il Ministro per le Politiche agricole, Paolo De Castro, ha
assicurato agli assessori regionali che entro il prossimo 20 febbraio
gli agricoltori compresi nell' elenco della domanda unica saranno
pagati. A darne notizia e' un comunicato dell' assessore regionale
all' Agricoltura, Mario Pirillo che ha espresso soddisfazione per
le garanzie ottenute dal ministro al termine di un incontro convocato
per esaminare la situazione inerente al pagamento degli aiuti agli
agricoltori. ''La domanda unica - prosegue Pirillo - e' lo strumento
che consente agli agricoltori di accedere ai pagamenti diretti istituiti
dal reg. (CE) n. 1782/2003 nell' ambito del regime di pagamento unico
e degli altri regimi di aiuto per superficie. La somma complessiva
e' pari a 1,4 miliardi di euro. De Castro ha informato gli Assessori
regionali all' Agricoltura che sta insistendo presso il ministro Tommaso
Padoa Schioppa, al fine di ottenere l'anticipazione dei 545 milioni
di euro previsti dal Piano di sviluppo rurale (Psr) che consente l'
attivazione di una serie di misure e azioni finalizzate a sostenere
produzioni rispettose dell' ambiente. La somma in questione verrebbe
poi rimborsata al Ministero dell' Economia attraverso la nuova programmazione
dei fondi europei''. Confagri “Ingenti danni per l’arrivo del freddo” 23/01 Saranno consistenti i danni, secondo la Confagricoltura della
Calabria, che saranno provocati dall'imminente arrivo del freddo e
da possibili gelate. Il rischio di danno irreversibile - sostiene
Confagricoltura - è molto alto per le piantine di frumento
duro ed altri cereali autunno-vernini che, trovandosi un momento assai
delicato del ciclo vegetativo (10-15 cm di altezza), possiedono difese
minime contro le gelate. Situazioni critiche emergono anche per le
produzioni degli ortaggi. Per la frutta fresca, in particolare, per
pesche, albicocche e nettarine, l'abbassamento drastico delle temperature
porterebbe, inoltre, danni alle piante che, in queste settimane, sono
fiorite provocando la perdita di uno o più cicli di fioritura
o compromettendo l'intera piantina. "Tutto dipende da come si
verificherà il cambiamento climatico - è scritto in
una nota - ma il fenomeno va adeguatamente monitorato da parte delle
autorità competenti. Occorre definire una mappatura delle zone
e delle colture più a rischio" Agrofarmaci, Riduzione dell’Impatto sull’Ambiente il 19 a Cirò 17/01 Si svolgerà, Venerdì 19 gennaio 2007, con inizio alle ore 9.30, presso la Sala Riunioni “Pik Pak” – via Torrenova - Zona Lungomare di Cirò Marina (KR), l’Incontro sul tema: “ Agrofarmaci, Riduzione dell’Impatto sull’Ambiente“. L’iniziativa, promossa dall’ARSSA, è patrocinata dall’Ufficio Specifico dell’Unione Europea, dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dalla Regione Calabria e da ACLI Terra di Crotone. Sono previsti gli interventi di: Valerio Donato, Presidente ARSSA; Nicodemo Parrilla, Sindaco di Cirò Marina; Bruno Maiolo, Dirigente ARSSA; Rocco Bono, Preside Istituto Istruzione Superiore “Vangale”. Seguiranno le relazioni sul tema oggetto della manifestazione a cura di: Giuseppe Zimbalatti, Università “Mediterranea” di Reggio Calabria; Roberto Caterisano, Dirigente ARSSA; Antonio Di Leo, Direttore CSD ARSSA – Mirto (CS). I lavori saranno conclusi da Nicola Cumino, Dirigente Assessorato Agricoltura Regione Calabria. Seguiranno dimostrazioni tecniche di “Taratura delle macchine irroratrici” con il laboratorio mobile dell’ARSSA e il “monitoraggio Agrometereologico” con la stazione mobile dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura. All’iniziativa prenderanno parte i rappresentanti delle OO.PP. ed Enti Locali, studenti e docenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Cirò Marina e rappresentanti di Consorzi e Associazioni dei produttori della filiera vitivinicola, olivicola ed ortofrutticola. L’incontro riveste particolare importanza, per l’attualità degli argomenti che saranno trattati. Infatti per una buona gestione delle colture agrarie e, soprattutto, per contenere i danni derivanti dai principali patogeni spesso si ricorre a numerosi trattamenti fitosanitari. In tale contesto la conoscenza delle condizioni metereologiche e l’efficienza delle macchine irroratrici svolgono un ruolo determinante. Com’è noto, il non corretto funzionamento delle irroratrici, associato ad una scarsa conoscenza delle condizioni operative, è una delle principali cause di inefficacia dei trattamenti. Gli agricoltori e spesso anche i tecnici, si preoccupano più delle sostanze attive utilizzate per il controllo dei parassiti che di come vengono distribuite sulle colture. Come evidenziato da numerose ricerche, le perdite di distribuzione (a terra o per deriva), sono pari al 45-65 % della dose totale distribuita. Considerato che, l’ Italia è ai primi posti in Europa e nel mondo per il consumo di agrofarmaci, con una spesa di 730 milioni di ¬ /anno e un consumo di Sostanze Attive di 76.466 tonnellate/anno, si evince l importanza che i servizi di assistenza agrometereologica, controllo e regolazione delle irroratrici rivestono per la salute degli operatori, dei consumatori e per l’ambiente complessivamente. 12,6 milioni di euro di finanziamenti dalla Regione per la pesca 12/01 Dodici milioni e 660 mila euro é la somma complessiva
messa a bando con le misure 4.20 e 4.21 del Por 2000-2006 dall'assessorato
regionale all'Agricoltura. Sul bollettino ufficiale della Regione,
parte terza numero 2, è stato pubblicato oggi il Bando Pubblico
Multimisura (Asse IV) - parte Sfop. In particolare, con la Misura
4.20 "protezione e sviluppo delle risorse acquatiche, acquicoltura,
attrezzatura dei porti da pesca, trasformazione e commercializzazione",
è scritto in una nota dell'assessorato, "sarà possibile
finanziare progetti che prevedono la realizzazione di aree marine
protette, la costruzione o l'ammodernamento di impianti di acquicoltura,
la costruzione o l'ammodernamento di impianti destinati alla commercializzazione
e/o alla trasformazione dei prodotti della pesca". Inoltre, con
questa misura sarà possibile attrezzare i porti da pesca al
fine di migliorare le condizioni di sbarco, immagazzinaggio e conservazione
dei prodotti ittici. Complessivamente su questa misura sono disponibili
9,7 milioni di euro. Con la Misura 4.21 "altre misure",
prosegue la nota, sarà possibile finanziare progetti che prevedono
l'ammodernamento delle barche dedite alla piccola pesca costiera.
Per i giovani pescatori che volessero mettersi in proprio, o per i
pescatori che intendessero riconvertirsi in altri settori, è
prevista l'erogazione di un contributo. Inoltre, con questa misura
sarà possibile finanziare progetti destinati alla promozione
dei prodotti ittici e ad azioni innovative. Infine una specifica sub-misura
consentirà di finanziare progetti presentati dagli Operatori
del settore. Complessivamente su questa misura sono disponibili 2.960.000
euro. Le domande di agevolazione dovranno essere presentate entro
30 giorni dalla data di pubblicazione del Bando sul Burc. I progetti
ritenuti ammissibili e finanziati dovranno concludere l'investimento
entro 12 mesi dalla data di concessione degli aiuti e comunque entro
il 31 dicembre 2008. Nasce il Consorzio di promozione e tutela dei salumi Dop calabresi 11/01 E' stato costituito in Calabria, il Consorzio di Promozione
e Tutela Salumi di Calabria DOP che tutelerà e valorizzerà
eccellenze del patrimonio agroalimentare del made in Calabria, che
sono le quattro Denominazioni di Origine Protetta che hanno ottenuto
con dalla Comunità Europea regolamento 184/98, il "prestigioso
riconoscimento" e cioé: soppressata, capocollo, salsiccia
e pancetta di Calabria. Il Consorzio, vede insieme tutti i protagonisti
e gli attori della filiera salumifici, allevatori, macellatori e confezionatori.
Il Consorzio, con soddisfazione, ringrazia l'Assessore Regionale all'agricoltura
Mario Pirillo e il Presidente dell'Arssa Valerio Donato per la loro
presenza attiva all'approvazione dello Statuto. Il Consiglio di Amministrazione,
é composto da Pietro Molinaro eletto presidente, da Madeo Ernesto
(vice-presidente), Dodaro Francesco, Falcone Antonio, Colosimo Bruno,
Caligiuri Emilio e Galea Giuseppe. Il sistema dei salumi DOP della
Calabria comprende oltre 150 imprese dei vari soggetti economici e
da lavoro a più di 550 persone oltre l'indotto, contribuendo
in modo significativo all'economia della Regione. Nelle prime dichiarazioni,
il Presidente del neonato Consorzio Pietro Molinaro, ha affermato
che " lo sforzo che è stato compiuto da tutti, è
rilevante, permette di ampliare gli orizzonti concretizzando le nuove,
più ampie frontiere di una sinergia tra imprese è questa
la sfida - ha continuato il neo Presidente ¿che l'agricoltura
calabrese fa a se stessa e alle sue a volte insostenibili pigrizie
per mettere in gioco produzioni a più alta qualità e
a più alto valore aggiunto. La costituzione del Consorzio,
è una chiara testimonianza che gli imprenditori calabresi danno
valore all'impresa. L'obiettivo raggiunto, gratifica gli allevatori
di suini che dal 1995, coinvolgendo tutti gli attori economici, hanno
avuto il chiaro obiettivo di rafforzare tutta la filiera suinicola.
Un segnale positivo che da fiducia a tutto il settore agroalimentare
calabrese poiché rafforza la filiera, il made in Calabria sui
mercati apportando, maggiore innovazione competitiva di processo,
prodotto, di organizzazione, di sperimentazione e di maggiore orientamento
alle politiche di filiera". Un segnale importante quello che
viene dal settore agroalimentare perché imbocca senza indugi
la strada della qualificazioni delle produzioni assicurando valore
economico grazie alla aggregazione di soggetti protagonisti e garantendo
più qualità attraverso l'origine del prodotto. Una garanzia
che il Consorzio assicurerà ai consumatori evitando frodi sul
mercato dell'agroalimentare. Confagri “Pagamenti parziali dell’AGEA” 10/01 "L' avvio delle erogazioni del pagamento unico disaccoppiato
ai produttori olivicoli da parte dell' Agea ha ingenerato preoccupazione
per un gran numero di aziende che hanno ricevuto pagamenti parziali
e/o registrato variazioni, sul valore o sul numero, dei titoli Pac
loro assegnati in via definitiva". A sostenerlo, in una nota,
è il presidente di Confagricoltura Calabria Francesco Macrì.
"Tenuto conto della rilevanza del settore olivicolo nell' economia
della regione - prosegue la nota - l' organizzazione degli imprenditori
agricoli calabresi è intervenuta nei confronti di Agea per
approfondire le motivazioni che hanno determinato tale fenomeno ed
ha acquisito dalla stessa Agea garanzie, in base alle quali, con tempestività,
saranno rese disponibili, anche tramite i centri di assistenza agricola,
le informazioni necessarie affinché ciascun olivicoltore possa
prendere visione della propria posizione". "A partire dai
prossimi giorni - aggiunge Macrì - saranno affrontate, anche
in sede tecnica, le possibili soluzioni finalizzate ad assicurare
la corretta erogazione degli aiuti in favore degli olivicoltori. Confagricoltura
Calabria assicura sin da ora il proprio impegno a tutela degli interessi
dei propri associati e di tutto il mondo olivicolo calabrese". Costituito il Consorzio per la tutela dei salumi DOP della Calabria 08/01 "E' una bella giornata per l'agricoltura calabrese. Finalmente siamo riusciti a costituire il Consorzio per la Tutela dei Salumi Dop di Calabria". A dirlo é stato l'assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo, che stamani ha presenziato alla nascita del Consorzio davanti al notaio Maria Gisonna. Il Consorzio, è scritto in una nota dell'assessorato, "diventa organismo di fondamentale importanza per questo vero e proprio fiore all'occhiello dell'economia calabrese, al fine di tutelarlo e valorizzarlo sul mercato interno ed internazionale". A guidare il Consorzio è stato chiamato Pietro Molinaro, attuale presidente regionale di Coldiretti Calabria, affiancato dall'imprenditore Ernesto Madeo. Componenti il Consiglio di amministrazione sono stai nominati Francesco Dodaro, Emilio Caligiuri, Antonio Falcone, Bruno Colosimo e Giuseppe Galea. "Nel Consorzio - prosegue la nota - è entrata praticamente tutta la filiera suinicola dop calabrese. Tant'é che l'atto notarile di costituzione e lo statuto sono stati sottoscritti da oltre venticinque aziende tra allevatori e trasformatori, estremamente soddisfatti per il raggiungimento di questo importante obiettivo. Adesso spetterà al Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, decretare il riconoscimento del Consorzio, che entrerà così nelle sue piene funzioni operative". "Era dal 1998, anno del riconoscimento comunitario delle denominazioni di origine protetta - conclude la nota - che in Calabria si perseguiva l'obiettivo della sua costituzione. Dopo questo lungo periodo di maturazione, è finalmente prevalso il senso di responsabilità di tutti gli attori in campo". Confagri “Il piano di sviluppo esalta il ruolo delle aziende agricole” 05/01 Le tematiche relative al nuovo Piano di sviluppo rurale 2007/2013
sono state al centro di un incontro tra il Comitato di presidenza
di Confagricoltura Calabria e il direttore vicario del Dipartimento
Agricoltura della Regione, Mario Toteda, coadiuvato dai funzionari
dell' Inea. "Nel corso dei lavori - è scritto in un comunicato
di Confagricoltura - i dirigenti dell' organizzazione degli imprenditori
agricoli calabresi hanno espresso parere positivo sull' impostazione
del Piano ed hanno formulato numerose osservazioni tese ad approfondire
molti aspetti dei nuovi meccanismi di intervento comunitario nel settore
agricolo. Toteda, oltre ad aver condiviso alcune indicazioni, ha fornito
puntuali risposte su alcuni punti fondamentali della problematica;
ha inoltre evidenziato come nel nuovo Piano siano già state
recepite la maggior parte delle osservazioni avanzate dalla Confagricoltura
Calabria nel corso delle riunione del partenariato socio-economico
del Psr". "In occasione dell' incontro - riporta la nota
- è stato rimarcato come la nuova programmazione sia essenzialmente
diretta ad esaltare il ruolo centrale e multifunzionale delle aziende
agricole, essendo nel contempo aderente alle esigenze di sviluppo
del territorio rurale. Il presidente Francesco Macrì, commentando
l'esito dell'iniziativa, che ha suscitato un ampio consenso ed interesse
in seno all' organo direttivo della Confagricoltura Calabria, ha affermato
che queste iniziative favoriscono un più proficuo e limpido
confronto con le istituzioni regionali, nell' interesse supremo dell'
imprenditoria agricola. Macrì ha infine posto l' accento sull'
inderogabile necessità di un radicale snellimento delle procedure
burocratiche nell'attuazione delle misure previste dal Psr, come una
delle condizioni prioritarie per poter attuare le linee di sviluppo
e modernizzazione del settore agricolo calabrese". Selezionato clone dell’ulivo resistente alla “lebbra” 03/01 Il problema della lebbra dell’olivo (Gloesporium olivarum)
nella piana di Gioia Tauro (RC) è da considerare un aspetto
molto limitante per la normale coltivazione di questa specie, sia
per le cultivar tradizionali che alloctone. La sua diffusione nel
territorio della Piana di Gioia Tauro è in continuo aumento,
interessando anche zone di collina prima indenni alla malattia. Coldiretti “Cresce la spesa per il cenone ed anche il made in Italy” 24/12 Cresce la spesa per la cena della vigilia ed il pranzo di Natale
ed è soprattutto il 'Made in Italy' a beneficiarne però
non al ristorante ma a casa dove, come da tradizione, oltre nove italiani
su dieci trascorreranno le festività natalizie con parenti
e amici per gustare i piatti della tradizione. E' il ritratto delle
abitudini alimentari degli italiani tracciato dalla Coldiretti che
in una nota precisa come quest'anno la spesa a tavola per il Natale
sia cresciuta dell' 8% a favore soprattutto dei prodotti 'Made in
Italy', mentre, secondo Legapesca, si prevede una riduzione intorno
al 15% per gli acquisti di salmone, ostriche, caviale. La maggioranza
della spesa media di 122 euro che, secondo le previsioni di Confesercenti,
ogni famiglia destinerà alla cena della vigilia e al pranzo
di Natale sarà infatti dedicata - stima la Coldiretti - all'acquisto
di prodotti od ingredienti nazionali come carni o pesce (30%), primi
piatti e condimenti (20%), dolci con gli immancabili panettone, pandoro
e panetteria (20%), vini e spumanti (10%), salumi e formaggi (10%)
e frutta fresca o secca (10%). "Ad essere più gettonati
- precisa la Coldiretti - sono i cibi territoriali, scelti tra i 155
prodotti nazionali (il 20% del totale comunitario) che possono fregiarsi
del marchio a denominazione di origine (Dop o Igp), i 4.255 prodotti
tradizionali regionali e i 453 vini Docg, Doc o Igt". E sono
italiane anche il 97% delle bollicine acquistate dalle famiglie per
i brindisi in casa. "Ad essere preferiti in sei casi su dieci
sono gli spumanti Made in Italy dolci, secondo un'indagine Ismea-AcNielsen
dalla quale è possibile prevedere che - sottolinea la Coldiretti
- se il trend degli ultimi anni sarà rispettato, per brindare
alle imminenti festività di Natale e di Capodanno nelle sole
case private salteranno 35 milioni di tappi, 20 milioni dei quali
di spumante dolce e solo un milione di champagne". Si tratta
della conferma dello stretto legame del Natale con i valori della
tradizione territoriale e con le centinaia di specialità gastronomiche
regionali di cui il panone di Natale in Emilia Romagna, u piccilatiedd
in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise,
lu rintrocilio in Abruzzo, la pabassinas con sa sapa in Sardegna,
la carbonata con polenta in Valle D'Aosta, il pangiallo nel Lazio,
le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset
con polenta in Friuli, i quazunìelli in Calabria, il pandolce
in Liguria, la pizza de Natà nelle Marche, i buccellati in
Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana e l'insalata di rinforzo
in Campania, sono - conclude la Coldiretti - solo alcuni esempi. Il 21 a Fuscaldo giornata di studio Arssa sul tema “La Condizionalità nell’Agricoltura Calabrese” 20/12 Il 21 dicembre 2006, alle ore 17,30, presso la sala Consiliare
del Comune di Fuscaldo (CS), si terrà una giornata di studio
sul tema“La condizionalità nell’agricoltura calabrese”.
Il regime di pagamento unico aziendale introdotto dalla nuova PAC
(Reg. 1782/03) presuppone, com’è noto, il rispetto da
parte degli agricoltori di una seroe di impegni di corretta gestione
agronomica dei suoli, salvaguardia dell’ambiente, benessere
animale. Il tema verrà analizzato sotto due differenti aspetti
chiave: quello legato ai Criteri di gestione obbligatoria e quello
che fa riferimento alle Buone condizioni agronomiche ed ambientali.
I lavori saranno coordinati da Giuseppe Cicero, divulgatore Agricolo
Polivalente ARSSA. L’iniziativa si articolerà secondo
il seguente programma. La manifestazione ha previsto la presenza delle
autorità locali, con la partecipazione del sindaco, Davide
Gravina e dell’Assessore all’Agricoltura del comune di
Fuscaldo, Andrea Francesco Trotta. E’ previsto, inoltre il saluto
del Presidente dell’ARSSA, Prof. Valerio Donato. Le relazioni
saranno affidate a Giovanni Maiorca, dirigente ARSSA - Servizi di
Sviluppo Rurale, che tratterà l’argomento “I servizi
di sviluppo in agricoltura” e ad Angelo Pagliaro, responsabile
ARSSA – Centro divulgazione Agricola n.1 di Paola, che parlerà
su: “La condizionalità: ulteriore strumento per un’agricoltura
ecocompatibile”. Seguiranno gli interventi di Francesco Filella,
divulgatore Agricolo Polivalente Ce.D.A n.1 di Paola) che relazionerà
su ”La riforma della PAC e l’applicazione della condizionalità”;
di Francesco Perrone, divulgatore Agricolo Polivalente Ce.D.A n. 24
di Diamante, che tratterà il tema: “Organismo pagatore
e modalità di accesso agli aiuti diretti”; di Pompeo
Gualtieri, responsabile ARSSA Ce.D.A. n. 9 di Amantea, che tratterà
l’argomento: “La zootecnia nella condizionalità”.
Infine, Angelo De Simone, divulgatore Agricolo Polivalente Ce.D.A
n.9 del Savuto, si occuperà del tema: “Strumenti urbanistici
e difesa del territorio”. E’ previsto il dibattito sugli
argomenti affrontati, cui prenderanno parte esponenti del mondo agricolo,
esperti, rappresentanti dell’associazionismo produttivo e delle
categorie professionali. Tra luci e ombre il bilancio della CIA 20/12 Rinnovato impegno degli agricoltori verso la qualità
delle produzioni da una parte e aumento di costi di produzione con
conseguenze di negative sul reddito delle aziende. E' il bilancio
tra luci e ombre della Confederazione italiana agricoltori per il
2006 tracciato al termine dell' assemblea regionale dell' associazione.
"Per quanto riguarda le iscrizioni e cessazioni delle aziende
agricole - ha spiegato il presidente dell' associazione Giuseppe Mangone
- nei primi sei mesi del 2006 rispetto al primo semestre 2005, si
registra un incremento di 152 aziende iscritte (664 contro 512) mentre
le cessazioni passano da 191 a 332 con un incremento negativo di 120
aziende. In totale le aziende attive nella regione si attestano a
32.565 contro 32.151 quindi, si ha un incremento di 414 ditte. In
relazione alla forza lavoro, si registra un calo degli occupati pari
al 3,3%. Il credito al consumo erogato da società finanziarie
non bancarie è aumentato di oltre il 30%. Il costo del danaro
resta ancora inoltre un altro degli ostacoli alla crescita della competitività
delle imprese calabresi". "Per quanto riguarda la campagna
agraria - ha aggiunto Mangone - la produzione della frutta estiva
è stata di ottima qualità ed i prezzi remunerativi mentre
per gli agrumi, la campagna iniziata nel 2005-2006, ha avuto un andamento
negativo costringendo molti agrumicoltori a non raccogliere la produzione.
Particolarmente drammatico è stato il mercato delle clementine.
Annata eccezionale invece per la vitivinicoltura sia per qualità
sia per quantità. L'andamento della commercializzazione orticola
è stato soddisfacente e l'inizio della campagna olearia 2006/2007,
nel periodo di fine ottobre, ha visto un'offerta ed una domanda abbastanza
contenuta". CGIL “Più risorse per l’ARSSA” 20/12 "Il rischio che corre l' Arssa e chi la gestisce è
quello di organizzare un insieme di servizi e di uffici senza poter,
però, assicurare gli istituti contrattuali che compensino il
nuovo lavoro e lo sforzo di riorganizzazione". E' quanto si afferma
in una nota congiunta del segretario regionale della Funzione pubblica
Cgil Luigi Veraldi e di Davide Colace del sindacato interno all' azienda.
"Già alla riapertura delle trattative sul fondo di produttività,
infatti, - è scritto nella nota - l' Amministrazione si è
presentata con una quantificazione delle risorse contrattuali inferiori
a quelle degli anni passati; al di là dell'assurdo giuridico
che Rsu e organizzazioni sindacali hanno già contestato nella
sede opportuna, v' è da considerare amaramente che, secondo
l' Amministrazione, a fronte di un rilevante impegno di riorganizzazione
al personale di comparto debbano essere riconosciute minori risorse.
Di certo il fondo di produttività progettato per il 2005 è
inferiore rispetto a quello dell' anno prima, di almeno 206 mila euro
com' è ricavabile dalle relative deliberazioni del Cda. "L'esame
della gestione dell' Agenzia e delle questioni che riguardano il personale
- prosegue la nota - ci consegnano, sfortunatamente, atti di organizzazione
del lavoro e degli uffici che non sono stati concordati (e questo
è legittimo), ma la cui portata non è stata neanche
oggetto di informazione alle organizzazioni sindacali; fanno registrare
alcuni casi di confusione nelle procedure amministrative; evidenziano
cortocircuiti funzionali dovuti alla pervicace attitudine del CdA
a personalizzare dati organizzativi propri, invece, delle strutture
appositamente dedicate. Tutte prassi (poco rivoluzionarie, a dire
il vero) che richiederebbero ogni volta l'attivazione di procedure
di infrazione delle relazioni sindacali. Pirillo “Una dicitura per la provenienza dei prodotti” 19/12 L'Assessore regionale all'Agricoltura ha ricevuto stamani i
rappresentanti degli Organismi Promotori delle istanze di registrazione
dei marchi Dop e Igp delle produzioni agro-alimentari calabresi, per
procedere ad una capillare ricognizione delle istanze che sono in
corso di istruttoria nazionale. Un decreto del Ministero delle Politiche
Agricole - è scritto in una nota - ha infatti recepito il nuovo
regolamento comunitario in materia di registrazione Dop e Igp. Olio
extravergine, fichi, tartufo di Pizzo, patata silana, pecorino crotonese,
liquirizia, torrone, sono prodotti che vanno salvaguardati e tutelati,
ma anche promossi sui mercati internazionali. Anche per questo serve
una ulteriore dicitura che ne attesti la provenienza. L'idea dell'Assessore
Pirillo, già proposta alle Organizzazioni Professionali Agricole,
è quella di aggiungere la dicitura "di Calabria"
a tutti i marchi, sia quelli già registrati che in fase di
riconoscimento perché, come ha sostenuto l'esponente politico
"abbiamo la necessità di aprire nuovi mercati per i nostri
prodotti tipici di qualità". L' iniziativa - conclude
- è stata accolta con molto favore dai presenti, che hanno
potuto così chiarire una serie di dettagli tecnici contenuti
nella nuova normativa ministeriale. A questo proposito è stato
evidenziato che le domande già presentate al Ministero, prima
dell'entrata in vigore del decreto, dovranno essere integrate, se
necessario, entro sessanta giorni dall'emanazione dello stesso, emanazione
avvenuta lo scorso 17 novembre. Manca il foraggio nelle pianure, allarme della Coldiretti 18/12 Sono ancora numerose le aziende zootecniche con animali al
seguito, soprattutto nella zona del Crotonese, che, a causa delle
condizioni climatiche, non hanno condizioni favorevoli per ritornare
con gli armenti in pianura dove mancano foraggio e risorse idriche
adeguate. A lanciare l' allarme è la Coldiretti calabrese.
"Adesso gli allevatori e gli animali - è scritto nel comunicato
- sono costretti a fare fronte anche al freddo che in questo periodo
si fa intenso su tutto l' arco montuoso della Calabria. Dopo che durante
l' estate, gli imprenditori zootecnici si erano trasferiti nei pascoli
silani, adesso sono costretti ad affrontare innumerevoli sacrifici".
"Davanti ad una situazione che può diventare insostenibile
- è scritto nel comunicato - la Coldiretti chiede alle istituzioni
che si appronti con il coinvolgimento delle Organizzazioni un piano
di soccorso straordinario che possa permettere agli allevatori di
ritornare nelle zone marine. In Calabria c' è ancora la tradizione
di trasferire in Sila gli animali, ciò oltre a rappresentare
per alcuni territori una vera e propria festa è sinonimo di
qualità anche per i prodotti zootecnici che vantano primati
di assoluto rilievo in ambito regionale. Adesso però, conclude
la Coldiretti, è necessario il ritorno in pianura dove dovranno
essere assicurate le condizioni per continuare proficuamente l' attività
imprenditoriale" Sui forestali l’AFOR spegne le polemiche “Con Pirillo leale collaborazione” 15/12 "Il contenuto della polemica giornalistica apparsa sul
quotidiano 'Calabria Ora' travisa completamente i fatti e porta a
danneggiare i comportamenti di consolidata serietà posti in
essere dal presidente e dall' intero consiglio di amministrazione
dell' Afor che hanno già dato mandato insieme all' assessore
ad agire giudizialmente a tutela della propria dignità ed immagine".
E' quanto si afferma in un comunicato dell' Afor. "I rapporti
tra cda e l' assessore Pirillo - prosegue la nota - sono sempre stati
improntati ad una leale e costruttiva collaborazione nell' affrontare
le tematiche della programmazione e dei problemi specifici che caratterizzano
il comparto della forestazione. In particolare, la tematica degli
Oti Ufficio è datata negli anni ed ha costituito uno stato
di sofferenza nel funzionamento dell' Afor oltre che un problema posto
con forza dalle organizzazioni sindacali che ne hanno ripetutamente
sollecitato una definitiva soluzione. La collaborazione tra assessore,
dipartimento ed Afor, di concerto con le organizzazioni sindacali,
ha portato ad affrontare in maniera concreta un problema, trascinatosi
per molto tempo e che soltanto oggi trova definitiva soluzione, grazie
all' accordo siglato fra Dipartimento della Forestazione e Sindacato,
al quale non è mancato il proficuo contributo dell' Afor intervenuta
in diversi incontri organizzati sul punto. Spetta oggi all' Azienda
forestale dare corso al detto accordo, pienamente condiviso e del
tutto coerente con quanto previsto dal contratto integrativo regionale.
Va dato atto all' assessore Pirillo della disponibilità costantemente
manifestata e dell' indirizzo dato per la concreta ed effettiva risoluzione
del problema degli Oti Ufficio che non comporta aumento di costi per
il comparto della forestazione". "Non spese allegre, quindi,
- conclude la nota - ma piuttosto un grande senso di responsabilità
dell' assessore Pirillo e di tutti i soggetti istituzionali coinvolti" Allevatori: Sbloccati 450 mila euro per pagare i lavoratori 11/12 Finalmente buone notizie per i dipendenti ed i convenzionati
dell’Associazione provinciale allevatori. L’assessore
regionale all’Agricoltura Mario Pirillo ha reso disponibili
circa 450 mila euro per saldare quattro mensilità ai lavoratori
che si trovavano a secco da mesi. Il “compromesso” raggiunto
fra le parti stabilisce ed estende la copertura finanziaria degli
arretrati fino al mese di novembre (2006) per i dipendenti, sino al
mese di agosto (2006) per il personale tecnico. Il pericolo dei disagi
sociali e della forte mobilitazione sindacale per il momento è
scongiurato. Le rassicurazioni economiche sancite dall’assessore
Pirillo hanno cambiato i connotati alla manifestazione di sciopero
prevista per questa mattina, tradottasi, poi, in una pacata assemblea
interlocutoria. I Segretari Tonino Russo della FAI CISL e Giovanni
Donato della FLAI CGIL hanno immediatamente informato i lavoratori
sugli sviluppi della vertenza. Russo e Donato hanno apprezzato la
sensibilità ed il tempismo dimostrati dell’assessore
all’Agricoltura al quale hanno già richiesto un incontro
per cesellare i contorni della questione. I sindacati di categoria
adesso auspicano un’analoga assunzione di responsabilità
da parte degli associati, considerato che nel 2006 l’Assoallevatori
si è fatta carico del servizio senza però riscuotere
nulla per fronteggiare gli impegni. «Da questo momento in poi»,
dichiarano FAI CISL e FLAI CGIL, «ci dedicheremo ad una concertazione
sistematica e puntuale con la Regione Calabria onde regolarizzare
il trasferimento dei finanziamenti di provenienza pubblica. Ragionando
in prospettiva sarà necessario provvedere al varo di una legge
regionale che contempli la riorganizzazione delle competenze e del
servizio. E’ assodato, ormai, che tali difficoltà per
il bene dei nostri assistiti non dovranno più ripetersi. Altrimenti
la conquista odierna, svincolata da una riqualificazione graduale
e complessiva dell’Associazione, non avrebbe alcun senso. Chiediamo
solo che si facciano passi in avanti e non all’indietro».
I Segretari, inoltre, esortano «il presidente dell’Associazione
Pietro Molinari a convocare con la massima urgenza le rappresentanze
dei sindacati di categoria per inaugurare il confronto sul contratto
integrativo». Dopo l’entusiasmo per l’intervento
dell’assessore Pirillo i lavoratori hanno di nuovo serrato i
ranghi sollecitando i dirigenti sindacali a vigilare sulla vertenza
che, infine, passa in mano agli «allevatori. Tocca a loro saldare
quanto dovuto all’Associazione», postillano Russo e Donato,
«ci aspettiamo un impegno concreto nei confronti della categoria
che, in questi mesi di angosce finanziarie, ha continuato ad erogare
un servizio importante e qualificato». A Milano è di scena l’olio extravergine calabrese 08/12 In scena a Milano gli oli extravergini di Calabria, insieme
con altri prodotti dell'agroalimentare regionale. La manifestazione,
realizzata nell'ambito delle iniziative di 'PrimOlio 2006 Giornate
internazionali per la valorizzazione dell'olivicoltura mediterranea',
prevede la presentazione alla stampa specializzata e agli esperti,
lunedi' sera a Milano, di produzioni calabresi di oli extravergini
monovarietali e di altri prodotti agroalimentari tipici che tendono
a far crescere l'identita' della Calabria nel mondo. L'iniziativa,
promossa dall'Associazione Saperi e Sapori, con la partecipazione
del COI (Consiglio Oleicolo Internazionale) di Madrid, della Regione
Calabria, sara' anche l'occasione per presentare dagli autori della
guida agli oli extravergini calabresi (Rosario Franco, Antonio G.
Lauro, Walter Cricri' e Carmelo Orlando) le diverse realta' produttive
degli oli di Calabria, ed evidenziate le specifiche caratteristiche
organolettiche e di tipicita'. Durante la serata sono previsti inoltre
gli interventi dell' assessore all'agricoltura della Calabria Mario
Pirillo, del Presidente dell'ARSSA Valerio Donato, di Gino Celletti
titolare del locale Frantoi Celletti&cultivar, di Flavio Zaramella,
Presidente della Corporazione dei Mastri Oleari. Si parlera' anche
degli aspetti culturali del piacere della degustazione di olio, vino
e specialita' calabresi con l'attenzione maggiormente focalizzata
sui piatti presentati e sugli abbinamenti olio/cibo. L'iniziativa
si terra' nei locali di Frantoi Celletti & Cultivar. Domenica gli agricoltori celebrano la giornata regionale del ringraziamento 30/11 Si svolgerà domenica mattina a Squillace la 'Giornata
Regionale del Ringraziamento' organizzata dalla Coldiretti della Calabria.
In mattinata si svolgerà una messa presieduta dall'Arcivescovo
Metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti. Alla
celebrazione liturgica parteciperanno anche don Giuseppe Megna consigliere
ecclesiastico Regionale della Coldiretti ed altri sacerdoti della
diocesi e consiglieri ecclesiastici della coldiretti. Saranno presenti
alla Giornata Dirigenti e soci della Coldiretti di tutta la Calabria
oltre a diverse autorità istituzionali tra cui il sindaco di
Squillace, Guido Rodhio. "La Coldiretti - ha detto il Presidente
regionale Molinaro - intende esprimere, attraverso questo momento
di fede, un corale ringraziamento per i frutti della terra, e confermare
il radicamento alla scuola Cristiano-sociale dell' organizzazione".
Al termine della messa ci sarà una degustazione di prodotti
tipici locali. Le clementine sbarcano in America 29/11 Quattro container di clementine di Calabria Indicazione Geografica
Protetta, di cui due da agricoltura biologica, partiranno venerdì
mattina da Corigliano Calabro diretti verso il porto di Gioia Tauro,
per essere da qui imbarcati verso Port Elisabeth a New York e il porto
di Toronto. L'iniziativa è organizzata da otto imprenditori
calabresi del comparto agrumicolo della sibaritide che appartengono
al consorzio 'Clemendo'. Il progetto, di cui è promotore l'imprenditore
Natalino Gallo, si chiama 'Sweet Bambino' ed è finalizzato
a dare risalto alla dolcezza e alla genuinità del frutto tipico
coltivato in Calabria. Il progetto coinvolge non solo imprenditori
e operatori agricoli, ma anche consulenti che curano l'aspetto tecnico,
qualitativo e comunicazionale. Indispensabile - è scritto in
una nota - è stato l'appoggio dell'Assessore regionale all'Agricoltura,
Mario Pirillo, che già dallo scorso anno ha sostenuto l'iniziativa.
I promotori del progetto ritengono importante anche il sostegno fornito
dalla Coldiretti, Cia e Confagricoltura, ed il supporto dell'Aiab
e dell'Arssa della Calabria. Il progetto 'Sweet Bambino' segue di
qualche settimana un'altra interessante iniziativa che il Consorzio
per la tutela delle clementine di Calabria Igp ha realizzato insieme
alla Croce Rossa Italiana e che ha visto la distribuzione del prodotto
in cinque piazze italiane. Entro il 29/12 le domande per i fondi sull’aviaria 28/11 Entro il 29 dicembre anche gli avicoltori calabresi potranno
presentare domanda per ottenere i benefici previsti dal Regolamento
della comunità europea. Lo ha comunicato l'assessore regionale
all'agricoltura, Mario Pirillo, in una lettera inviata ai Presidenti
delle Province ed alle organizzazioni professionali agricole. La misura
eccezionale a sostegno del mercato agricolo era stata introdotta in
seguito alla crisi che aveva colpito il comparto a causa della influenza
aviaria che, tra il 2005 e il 2006, aveva provocato un crollo dell'avicoltura
calabrese, uno tra i segmenti della zootecnia regionale tra i più
importanti. I soggetti abilitati a presentare domanda, si legge nella
lettera di Pirillo, dovranno utilizzare i fac-simili scaricabili dal
sito dell'Agea, www.agea.gov.it, oppure dal sito dell' Assessorato
all'Agricoltura, www.assagri.regione.calabria.it. Limiti dalla UE alla pesca del tonno rosso: il Ministro De Castro, preoccupato, convoca riunione 27/11 Ricostituzione degli stock di tonno rosso, lotta alla pesca
illegale con possibilità di controllare i pescherecci in alto
mare, verifiche dalla cattura alla vendita del pesce sui mercati:
sono i tre capisaldi del piano pluriennale messo a punto a Dubrovnik,
in Croazia, dalla Commissione internazionale per la conservazione
del tonno dell'Atlantico e del Mediterraneo (Icaat). L'intesa è
fortemente criticata dalla cooperazione in Italia secondo cui "mette
al bando per gli operatori italiani la pesca del tonno rosso";
è invece difesa da Bruxelles che la ritiene "un buon equilibrio
tra coloro che preferivano il quasi immobilismo e chi invece chiedeva
drastici tagli nelle catture". Insomma un negoziato internazionale
difficile anche perché - secondo quanto appreso dall'Ansa -
delegazioni importanti come Usa, Canada e Norvegia chiedevano di dimezzare
le quote di pescato dalle attuali 32.000 a 15.000 tonnellate l'anno.
Una posizione condivisa dagli ambientalisti del Wwf secondo cui "gli
Usa avevano un buon piano ma Bruxelles lo ha prontamente bocciato".
La riduzione della pesca di tonno rosso comunque ci sarà ma
inferiore e più graduale ossia da 32.000 a 25.500 nel 2010.
Per il 2007 la quota di pesca globale sarà di 29.500 tonnellate
ma solo in gennaio si conoscerà il quantitativo di cui disporrà
l'Ue e di conseguenza l'Italia. Alla riduzione del pescato si aggiunge
- e rappresenta uno dei limiti più problematici per i pescatori
- l'estensione del periodo in cui la pesca del tonno sarà vietata
che diverge a seconda degli attrezzi di pesca utilizzati. Le pescherie
dovranno fare anche i conti con un aumento importante della taglia
minima del tonno rosso a 30 kg. Il commissario europeo alla pesca
Joe Borg, nel prendere conoscenza dei risultati dell'accordo ha riconosciuto
"che a breve termine le nuove misure richiederanno dei sacrifici
da parte di tutti gli operatori. Tuttavia, ha tenuto a sottolineare
che queste misure sono necessarie per la ricostituzione degli stock
di tonno rosso, a loro volta essenziali per assicurare la sostenibilità
ecologica, economica e sociale delle pescherie da cui dipende il loro
avvenire". Sotto il profilo politico, l'accordo trovato è
frutto di una proposta presentata da Unione Europea, Algeria, Croazia,
Libia, Marocco, Tunisia e Turchia. Si tratta di un pacchetto in cui
rientrano - oltre alle riduzioni delle possibilità di pesca,
i limiti all'attività e l'aumento delle taglie minime autorizzate
- anche il rafforzamento delle misure di controllo e la creazione
di uno schema internazionale per le ispezioni in alto mare. Sul fronte
dei controlli viene introdotto un obbligo di documentazione e di notifica
di ogni attività, dalla cattura allo sbarco del tonno rosso,
alle consegne alle fattorie. In questo modo l'Icaat può avere
un ruolo più centrale nei controlli riunendo i dati che le
saranno inviati dalle autorità nazionali. L'intesa segna un
punto a favore della lotta alla pesca illegale con la possibilità
di effettuare le ispezioni di pescherecci in alto mare, dove viene
anche vietato il trasbordo del tonno rosso da un'imbarcazione ad un'altro.
Per la prima volta quindi è stato introdotto il principio che,
ad esempio un controllore italiano, può ispezionare in alto
mare un'imbarcazione di pesca giapponese. La parola passa ora ai ministri
della pesca dell'Ue. Ass. Pirillo “La tutela dell’olio extravergine, grande aiuto per la Calabria” 23/11 L'Assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo, con una
nota inviata all'associazione Saperi e Sapori, esprime soddisfazione
per l'iniziativa Primolio "che trovo - afferma - di straordinaria
valenza e di sicuro impatto divulgativo verso uno dei prodotti ai
quali, nella mia veste di assessore regionale all'Agricoltura, ho
dedicato molta attenzione". "Sono convinto, anzi sicuro
- aggiunge Pirillo - che una migliore organizzazione della nostra
filiera olivicola, la tutela della qualità dell'extravergine,
la promozione attenta e specialistica, possono veramente aiutare la
nostra terra a fare un salto di qualità sia in termini economici
che culturali e civili. Ma è soprattutto l'idea di 'unire i
produttori calabresi e far conoscere la risorsa anzitutto ai consumatori
della Calabria' che a mio avviso va incentivata nel medio periodo.
Questo perché dobbiamo essere innanzitutto noi calabresi ad
apprezzare, difendere, e consumare le cose buone della nostra storia" Santoianni (AIC) “Ci vorrebbe un partito degli agricoltori” 23/11 "Ci vorrebbe un partito degli agricoltori". Lo ha detto Giuseppino Santoianni, presidente dell'Associazione italiana agricoltori (AIC), incontrando i giornalisti a Cosenza in vista del congresso nazionale dell'organizzazione, che si svolgerà a Tivoli (Roma). "Oggi l'agricoltura - ha aggiunto Santoianni - o si rinnova o perisce. La competizione globale si vince solo con l'innovazione e la qualità. Altrimenti niente mercati. Nel Sud, però, siamo in forte ritardo. I pubblici poteri purtroppo preferiscono ancora in larga parte elargire a pioggia le ingenti sostanze messe a disposizione dall'Europa anziché programmare organicamente lo sviluppo sostenibile. Nel 2010, poi, saranno abolite le barriere nel Mediterraneo agricolo e le nostre aziende saranno costrette ad affrontare con armi spuntate la spietata concorrenza di Paesi extracomunitari rivieraschi dai bassi costi di manodopera a da qualità scadenti di prodotti . A meno che non cambiano le nostre abitudini domestiche". Secondo Santoianni, "é necessario predisporsi all'evento tutt'altro che lieto del 2010 specie nel Mezzogiorno dove esistono tutte le condizioni perché venga organizzata la logistica europea intorno ai nostri porti che possono diventare un vero e proprio ponte africano verso il nostro continente. Per le opportunità che potremmo sfruttare, sarebbe addirittura auspicabile che tra tutti i partiti di maggioranza e di opposizione si costituisse in Parlamento una sorta di Partito dell'Agricoltura al fine di salvare mediante uno sforzo corale quello che è ancora possibile salvare". Borg (UE) “Bilanciata la riforma della pesca nel Mediterraneo” 22/11 "E' bilanciata" la riforma della pesca nel Mediterraneo
varata a Bruxelles dopo tre anni di intense trattative: "Assicura
cioé la protezione delle risorse ittiche nel Mediterraneo e
gli ecosistemi marini saranno rafforzati con interventi 'su misura'
per l'industria ittica in quella zona". E' soddisfatto il commissario
europeo alla pesca Joe Borg che all'indomani del Consiglio Ue tiene
a sottolineare che con l'accordo si è potuto anche definire
"una struttura adattata alle esigenze dei pescherecci che operano
nel Mediterraneo". Il ministro per la pesca Paolo De Castro dalla
Cina, dove è in missione, ha ribadito che "senza la chiusura
del dossier sulla pesca nel Mediterraneo sarebbero scattate già
dal prossimo primo gennaio - come Borg ha detto molto chiaramente
a me e ai colleghi francesi Dominique Bussereau e spagnola Elena Espinosa
- le misure di salvaguardia comunitarie unilaterali". E questo
- ha proseguito - "avrebbe ingenerato su molte tematiche degli
arretramenti importanti. Per cui credo che sia opportuno sottolineare
che - ha precisato De Castro - anche se questo accordo non è
il massimo di quello che ci aspettavamo, é certamente un passo
avanti nella direzione che volevamo: dalla distanza della pesca dalla
costa per quanto riguarda le reti a strascico a tutti i problemi legati
alle pesche speciali, alla piccola pesca e altri elementi ottenuti
dall'Italia". Dal punto di vista della sostenibilità -
ha concluso - "non mi pare che il compromesso finale oggettivamente
sia un passo indietro rispetto a quelle maggiore tutele che tutti
quanti auspichiamo". Al riguardo il ministro faceva riferimento
alla denuncia di Greenpeace secondo cui "Francia e Italia hanno
spinto verso un accordo politico su un testo per il Mediterraneo che
assimila le reti derivanti - cioé le spadare - alle tradizionali
reti da posta". Al riguardo esperti europei a Bruxelles hanno
indicato che il testo votato ieri non contiene riferimenti sulle spadare
in quanto dalla scorso anno, in occasione della decisione Ue sulle
misure tecniche di pesca per il Baltico, fu deciso di mettere a punto
per le reti da posta derivanti una definizione unica per tutte le
acque comunitarie. Sulla questione - aggiungono gli esperti - esiste
un progetto di regolamento orizzontale che Bruxelles ha presentato
prima dell'estate ed è ora all'esame del Parlamento europeo.
Questi i punti cardini che interessano l'Italia: Convegno sulla valorizzazione dell’agroalimentare a Cerisano 20/11 Nell’ambito delle manifestazioni di “Autunno al
Palazzo”, festival delle tradizioni enogastronomiche, si è
svolto a Cerisano (CS), nello splendido scenario del “Palazzo
Sersale”, un interessante convegno sulla pianificazione degli
usi del territorio e valorizzazione della filiera agroalimentare. Parte l’iniziativa “Frantoi aperti”. Arte e cultura assieme 19/11 Parte "Frantoi Aperti", un evento che nasce "per
promuovere - è detto in una nota - la cultura dell'olio extravergine
d'oliva in Calabria in abbinamento con le produzioni agroalimentari
tradizionali e in stretto legame con il territorio,|rappresentando
un appuntamento per tutti gli appassionati della buona tavola. La
manifestazione|si presenta come un itinerario lungo i sentieri dell'olivicultura
ed i suoi|protagonisti". "Primolio-Frantoi aperti - si afferma
ancora nel comunicato - è un percorso che unisce gusto, arte
e cultura, nella natura ed offrirà ai partecipanti un esperienza
emozionale unica. Frantoi Aperti è l'occasione per condividere
e conoscere le modalità di coltura dell'olivo, le caratteristiche
delle diverse cultivar, le innumerevoli espressioni degli oli, le
tecniche di degustazione direttamente tra gli olivi della Calabria.
L'iniziativa viene promossa dall'Associazione Saperi e Sapori in collaborazione
e con il patrocinio del Coi (Consiglio oleicolo internazionale), il
Ministero delle Politiche Agricole, l'Assessorato regionale all'Agricoltura,
il CRA-ISOL di Cosenza, l'ARSSA, l'APOR, il CONASCO, l'Alfa laval,
la Copagri Calabria e la Facoltà di Agraria di Reggio Calabria".
"Unire i produttori calabresi e far conoscere la risorsa olio
anzitutto ai consumatori della Calabria - ha detto il presidente di
Primolio, Domenico Fazari, presentando la manifestazione - investendo
anche sul futuro con il coinvolgimento degli studenti degli istituti
scolastici regionali. E' fondamentale promuovere un prodotto genuino
come l'olio extravergine calabrese, per offrire sicurezza ai consumatori
e avvicinarli anche alla tracciabilità del prodotto, che potranno
conoscere direttamente nel luogo di produzione. Per questo la scelta
di promuovere questo evento è scaturita dalla precisa volontà
di valorizzare la produzione regionale dell'olio, favorendo anche
l'incontro tra produttori e consumatori" Coldiretti: I Por come progetto di sviluppo 18/11 Le garanzie creditizie e finanziarie come strumenti innovativi
per le imprese agricole saranno l'argomento al centro del seminario
promosso dalla Coldiretti in programma lunedì prossimo a Lamezia
Terme. L'incontro, è scritto in una nota, si inserisce all'interno
di un percorso che la Coldiretti sta portando avanti con le imprese
agricole ed agroalimentare sull'innovazione e rigenerazione. "Coldiretti
- prosegue la nota - pensa che è necessario collocare gli strumenti
innovativi all'interno del nuovo Piano di sviluppo rurale che si sta
predisponendo in Calabria. L'organizzazione ritiene che la programmazione
2007-2013 per ciò che concerne il versante agricolo, deve essere
un grande progetto di sviluppo sociale, economico e ambientale, che
deve rendere concreta una visione del futuro sviluppo economico e
territoriale calabrese". "Attorno al nuovo Psr - afferma
la Coldiretti - ci sono le aspettative delle imprese calabresi che
chiedono una politica di discontinuità rispetto al passato,
che può verificarsi nella misura in cui si avrà la capacità
di disegnare una strategia di sviluppo territoriale e locale incentrata
sull'impresa". Il seminario sarà introdotto dal direttore
della Coldiretti Calabria, Angelo Milo; le relazioni saranno tenute
da Giorgio Venceslai, dirigente Ismea, e da Gaetano Varano, capo area
azione sindacale della Confederazione Coldiretti. Dopo il dibattito,
ci saranno le conclusioni affidate a Pietro Molinaro presidente regionale
della Coldiretti. Convegno su Micologia e Ambiente al Giffone Funghi 2006 16/11 Si è tenuto presso l’Oratorio “San Bartolomeo”
di Giffone (RC), un Convegno dal tema: “Micologia e Ambiente:
Risorse per lo Sviluppo del Territorio Montano”. Strategico il ruolo dell’ARSSA sulla nuova norma regionale sull’olio 14/11 "Strategico è stato il ruolo svolto dall'Arssa
nella promozione di servizi concreti al mondo agricolo e nella gestione
sostenibile delle risorse ambientali con l'entrata in vigore della
nuova norma regionale sull' utilizzazione agronomica delle acque di
vegetazione reflue dei frantoi oleari". Lo rende noto, in un
comunicato, l' ufficio stampa dell' Agenzia regionale per lo sviluppo
e per i servizi in agricoltura. L'impiego agronomico, con lo spargimento
su suolo dei reflui oleari, è scritto nel comunicato, costituisce
la strategia migliore di gestione di questo sottoprodotto agricolo,
sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico.
L'Arssa ha effettuato uno specifico studio attraverso il quale vengono
indicate le aree idonee allo spargimento senza conseguenze negative
per le risorse naturali, denominato Carta di attitudine dei suoli
allo spargimento dei reflui oleari. Questo studio è stato recepito
ufficialmente come "Piano di spandimento", che ha consentito
alla Regione di introdurre importanti semplificazioni nelle procedure
che gli operatori del settore sono chiamati a rispettare. "L'Agenzia
regionale - sostiene il presidente dell'Arssa, Valerio Donato - sta
garantendo quotidianamente un servizio di consulenza a sportello,
nella sede dell'Arssa, denominato Servizio Agropedologia di Catanzaro,
diretto da Giovanni Aramini, al quale si rivolgono decine di frantoiani,
liberi professionisti, amministratori locali. Il sistema di consulenza,
attivato su questa tematica, sta consentendo alla Calabria di adeguarsi
al nuovo quadro normativo nei modi e nei tempi previsti, risultando
una procedura fondamentale ai fini della tutela delle risorse ambientali".
Ismea: In calo la produzione nazionale dell’olio (-4%) a causa della siccità. Ma non in Calabria 14/11 Cala del 4% la produzione di olio nel 2006 a causa della prolungata
siccità e delle temperature superiori alle media stagionali
del mese di luglio. E' quanto emerge dalle stime di produzione formulate
da Ismea, in collaborazione con le Unioni dei produttori, Aipo, Cno,
Unaprol e Unasco che prevedono una produzione di 6,3 milioni di quintali
scarsi, rispetto ai 6,5 milioni di quintali del 2005-2006. La produzione
si è attestata su risultati soddisfacenti per il Centro Italia,
dove le stime parlano di un aumento del 5% con 775.000 quintali. Al
Sud, invece, il bilancio è negativo, la produzione si è
ridotta del 6%, passando da 5,7 a 5,4 milioni di quintali. "Le
previsioni di produzione olivicola confermano che non abbiamo alternative
a insistere sulla qualità - ha detto il ministro delle Politiche
Agricole, Paolo De Castro, intervenendo alla presentazione - che è
condizione necessaria ma non più sufficiente". Le percentuali
di export dell'olio italiano, secondo il ministro, sono ancora troppo
basse e poi sono anche in calo, del 12,9% nel mondo, secondo Ismea,
considerando la variazione percentuale del primo semestre dell'anno
sullo stesso periodo del 2005. "Abbiamo la nostra portaerei che
è il made in Italy ha proseguito De Castro si deve creare un
circuito virtuoso tra le imprese e le istituzioni". Per quanto
riguarda le istituzioni, De Castro ha ricordato il lavoro che si sta
portando avanti con il Poligrafico dello Stato per l'elaborazione
dell'ologramma di Stato da applicare sui prodotti come strumento anticontraffazione.
Quello che preoccupa il fronte delle imprese, invece, non è
il calo produttivo del 2006 ma è il contestuale aumento di
produzione registrato in Spagna, "principale Paese concorrente
dell'Italia - ha rilevato Arturo Semerari, presidente di Ismea - perché
ha prezzi molto bassi, il pericolo è di annegare nell'olio
spagnolo". I primi dati sui prezzi italiani, secondo Semerari,
stanno segnando una flessione rispetto allo scorso anno, nonostante
il calo della produzione avrebbe dovuto favorire la loro ripresa.
Manno d’accordo sulla soppressione del Sibari-Crati “Effetti negativi sul settore” 09/11 "Finalmente: dopo anni di attesa, incontri, riunioni,
proposte, oggi esprimiamo viva soddisfazione per quanto disposto dalla
IV Commissione Consiliare regionale che ha finalmente deciso di porre
rimedio alla insostenibile situazione amministrativa del Consorzio
di Bonifica Sibari Crati". A sostenerlo è Grazioso Manno,
presidente dell' Unione regionale delle bonifiche e delle irrigazioni
(Urbi). "A tale proposito - prosegue Manno in un comunicato -
va sottolineato il forte impegno dell' assessore all' Agricoltura
Mario Pirillo il quale, già nel novembre del 1999, aveva predisposto
un analogo disegno di legge sul risanamento economico e sulla riorganizzazione
del Consorzio di Bonifica Sibari - Crati". "Un provvedimento
atteso da tempo - prosegue il comunicato - di tale situazione, infatti,
l' Urbi Calabria e Coldiretti, Confagricoltura e CIA, di concerto
con l' Associazione nazionale bonifiche, si sono più volte
occupate per lamentare gli effetti negativi causati all' intero mondo
della bonifica calabrese da decenni di gestione Commissariale".
"E' doveroso ricordare - sostiene il presidente Manno - che l'
enorme situazione debitoria del Sibari - Crati assorbiva buona parte
dei flussi finanziari destinati a tutti i Consorzi di bonifica della
Calabria i quali, di conseguenza, in questi anni, sono stati i primi
ad essere colpiti dal fatto che in quella realtà sono state
sprecate risorse ingenti. Costringendo il territorio a rinunciare
ad importanti investimenti strutturali indispensabili a finanziare
servizi all' agricoltura, sicurezza ambientale e territoriale. Si
dovrà perciò restituire la gestione dell' Ente agli
organismi ordinari, espressione dei produttori agricoli in linea con
quanto detto dal presidente Loiero nel documento sulle 'Azioni prioritarie
di governo' illustrato nel settembre scorso". "La riassegnazione
dei territori da amministrare - è scritto ancora nel comunicato
dell' Urbi - consentirà una più corretta gestione economica
delle aree, più agili programmi d' intervento, una maggiore
tutela dei territori, una migliore distribuzione dei servizi all'
agricoltura e una maggiore attenzione agli interessi produttivi degli
agricoltori. E' solo attraverso interventi di questa natura, tanto
coraggiosi quanto indispensabili, che potremo dare, tutti assieme,
risposte efficienti al settore agricolo che potrà così
sfruttare appieno l' impiego dei Fondi strutturali della programmazione
europea 2007/2013, ultima occasione di rilancio dell' economia calabrese". Riunione sull’olivicoltura con l’ass. Pirillo a Roma 09/11 I documenti predisposti dall' assessorato all' Agricoltura
della Regione Calabria in materia di Filiera olivicola e organismi
pagatori regionali sono stati presentati nell' ambito di una riunione,
svoltasi a Roma, e presieduta, su delega dei colleghi delle altre
Regioni, dall' assessore calabrese Mario Pirillo. Ai lavori del tavolo
tecnico - politico, è scritto in un comunicato dell' Ufficio
stampa della giunta regionale calabrese, hanno preso parte gli assessori
all' Agricoltura di Abruzzo e Campania, Marco Verticelli e Andrea
Cozzolino e i responsabili della Filiera olivicola e degli organismi
pagatori regionali di cui la Calabria è regione capofila. "L'
assessore Pirillo, aprendo i lavori, - è scritto ancora nel
comunicato - ha presentato i documenti predisposti dall' Assessorato
sulle due tematiche e che erano già stati trasmessi alle Regioni,
chiedendo un contributo ai colleghi italiani al fine di costruire,
attraverso la stesura del Piano olivicolo nazionale, quella sinergia
di interventi necessaria per far fare il salto di qualità alla
produzione olivicola e per meglio distribuire sul territorio italiano
i benefici economici a cui gli imprenditori agricoli possono accedere.
A questo proposito, particolare attenzione nella discussione è
stata riservata alla qualità delle piante secolari ed alla
necessità di incentivare la commercializzazione del prodotto".
"E' stato dato atto all' assessore Pirillo - riporta ancora la
nota - del lavoro svolto in questa direzione. In particolare, i rappresentanti
degli Organismi pagatori regionali di Basilicata, Emilia, Toscana,
Lombardia, Veneto e Piemonte hanno chiesto al Tavolo di prodigarsi
affinché tali strutture si estendano a tutte le Regioni, seguendo
il modello presentato nel documento calabrese. L' Assessore Pirillo,
dal canto suo, ha chiesto comunque di rivedersi entro fine mese per
apportare eventuali modifiche migliorative, consapevole che uno sforzo
sinceramente unitario potrà dare risposte celeri in un settore
che è fortemente sollecitato da una concorrenza mondiale sempre
più aggressiva". Cherubino (SDI) “Crisi profonda per il comparto agrumicolo” 09/11 ''Era del tutto prevedibile, tanto che lo anticipai nelle diverse
occasioni in cui mi occupai della crisi agrumicola della Piana e di
tutto il territorio calabrese, che il comparto agrumicolo e le aziende
operanti di questo settore, sarebbero presto precipitate nella crisi
piu' profonda''. A sostenerlo e' stato il capogruppo dello Sdi al
Consiglio regionale, Cosimo Cherubino. ''Spesso - ha aggiunto Cherubino
- si verifico', nelle situazioni piu' tragiche e di gia' conclamata
emergenza, che alcuni vollero speculare sul problema, tanto da pregiudicarne
in modo serio la situazione sino a farla volgere al peggio, e determinandone
peraltro l'inimmaginabile epilogo che oggi registriamo. Infatti, costoro,
in tutte le occasioni in cui non bisognava deflettere, fecero cessare
le legittime proteste dei lavoratori, facendosi carico della situazione,
senza comunque affrontare il problema della sottostima del prodotto
nei tempi e nei modi esatti. Dico questo, perche' allora, non furono
interessati e messi in mora i Dipartimenti a cio' preposti, della
Comunita' Europea, che potevano e dovevano intraprendere iniziative
a tutela del prodotto e delle produzioni, considerato che eravamo
e continuiamo ad essere Regione ad obiettivo 1, bensi' erano additati
e colpevolizzati, enti e politici che nulla potevano fare per risolvere
la questione. Si continuo', giocando e glissando con proteste, che
venivano e forse ancora oggi sono, artatamente indirizzate contro
chi non poteva e non puo' fare nulla. Tutto questo ha comportato nello
scorrere di tutto questo tempo, una conseguente crisi del comparto,
in molti casi l'estirpazione delle piante, lo scoraggiamento degli
agrumicoltori, lo spopolamento e l'emigrazione degli operatori agrumicoli
verso altri lidi. Ricordo le iniziative di protesta, che nel tempo
fecero gli sfortunati operatori del comparto agrumicolo della Piana,
dal blocco della superstrada, che costo' qualche denuncia, all'iniziativa
di lasciare distruggere la produzione di un'intera stagione, e pure,
il problema ed il disagio di intere famiglie continuo' a perdurare''.
''Il prezzo delle arance e dei mandarini - ha sostenuto Cherubino
- ad oggi e' sceso ai minimi storici, tanto che le arance si immettono
nel mercato dell'industria a 155 delle vecchie lire al kg. dunque,
molto meno, di quanto costa per produrle ed immetterle nel mercato.
Infatti, la stima del costo per la produzione e di immissione nel
mercato di un kg. di arance e' di 195 delle vecchie lire. Che dire
di piu', una vera fregatura per i nostri agrumicoltori e, soprattutto,
per un settore economico della Calabria, che un tempo rappresentava
il settore primario non soltanto dell'economia della nostra Regione
ma dell'intera Nazione''. ''Ho ripercorso questa breve cronistoria
di fatti - ha sostenuto Cherubino - perche' sin dalle prime avvisaglie
manifestai tutto il mio incondizionato sostegno agli agrumicoltori.
Oggi, naturalmente, rimane confermata non soltanto la mia personale
disponibilita', ma dello Sdi calabrese tutto, affinche' si possa affrontare
assieme, questa vertenza a tutti i livelli. Dichiaro altresi', sin
d'ora, che mi faro' portatore delle loro istanze anche a Bruxelles,
perche' venga riconosciuta una quota di recupero, un maggiore incentivo
per le produzioni (come avviene in Spagna ed in altri Paesi europei)
e, che si impedisca, attraverso misure e controlli mirati, l'immissione
nel nostro mercato, di prodotti esteri, qualitativamente inferiori,
e successivamente etichettati (in parte) come prodotti locali''. La Provincia di Cosenza alla giornata sull’agroalimentare di Ginevra 07/11 La Provincia di Cosenza, in collaborazione con la Camera di
Commercio Italiana in Svizzera, ha organizzato a Ginevra una giornata
promozionale fra aziende agro-alimentari ed operatori elvetici interessati
a conoscere nuove realtà produttive. "L'importanza di
simili iniziative- ha dichiarato al proposito l'Assessore all'Agricoltura,
Luciano Manfrinato, promotore dell'iniziativa- sta tutta nell'assoluta
esigenza di far conoscere le nostre produzioni all'interno di mercati
nuovi che possano realmente contribuire all'incremento del fatturato
delle nostre aziende che eccellono nella qualità produttiva
e che guardano sempre al mercato estero con grande fiducia".
La mostra ha registrato la visita dell' Ambasciatore italiano presso
le Nazioni Unite, Caracciolo di Vietri, che si è soffermato
molto sull'importanza della promozione del made in Italy all' estero
ed ha trovato eccellente la qualità dei prodotti esposti.Lo
stesso Ambasciatore ha proposto alla delegazione provinciale di ripetere
l'esperienza espositiva dei prodotti agro-alimentari presso la sua
residenza. Una iniziativa i cui dettagli saranno concordati a breve
con l'assessore Manfrinato. Alla manifestazione hanno partecipato
il panificio Cofone, il salumificio Madeo, le aziende " La frutticola
bioagrumi" ed "Ape Regina, i frantoi Piraino e Viteritti
l'azienda Sibarizia, l'azienda Piana di Sibari, il pastificio "Pisani
& pasta", il panificio Rizzo e l'artigiana Maletta. Il Sindaco di Frascineto eletto coordinatore regionale della Città del Vino Calabria 06/11 Il sindaco di Frascineto, Domenico Braile, è il nuovo
coordinatore regionale per le Città del Vino della Calabria.
Il rinnovo dei quadri calabresi, come quello delle altre Regioni,
è scritto in una nota, avviene in una fase importante per la
vita dell'Associazione nazionale Città del Vino, la rete dei
550 Comuni doc, che rappresenta la più grande associazione
europea tra le cosiddette "città d'identità".
L'11 novembre, a Conegliano Veneto (Tv), i nuovi coordinamenti regionali
eleggeranno il nuovo presidente di Città del Vino, in sostituzione
di Floriano Zambon, giunto alla scadenza del mandato. I coordinamenti
regionali saranno coinvolti anche nelle celebrazioni del ventennale
di Città del Vino con un fitto calendario di iniziative per
tutto il 2007. "La forza delle Città del Vino - dice il
direttore dell' associazione nazionale, Paolo Benvenuti - nasce da
un legame ormai ben consolidato con le regioni e i singoli territori.
I coordinamenti regionali hanno mostrato una grande maturità
nell'affrontare le tematiche su cui ci stiamo battendo da mesi, come
la questione trucioli, lo sviluppo dell'enoturismo, la valorizzazione
dei vitigni autoctoni e anche la nuova Ocm vino. Se l'Associazione
è ormai un interlocutore istituzionale sempre più forte,
questo si deve anche al lavoro dei coordinamenti regionali" Pirillo “Oltre 600 mln di euro alla Calabria per il POR 2007/2013 02/11 Ammontano a oltre 620 i milioni di euro che andranno alla Calabria
nell' ambito del Por 2007-2013 grazie alla versione definitiva del
Piano strategico nazionale per lo sviluppo rurale approvato dalla
Conferenza Stato-Regione. Il Piano, che era stato discusso in Commissione
Politiche agricole dagli assessori regionali, prevede il riparto delle
risorse finanziarie messe a disposizione dall' Unione europea a favore
dell' agricoltura italiana. Lo si apprende da una nota dell' assessore
regionale all' Agricoltura Mario Pirillo. "E' stata, la nostra
- ha affermato Pirillo - un' azione sinergica portata avanti con il
contributo determinante del presidente della Giunta regionale Agazio
Loiero, che nella seduta decisiva dello scorso 31 ottobre, ha saputo
ottenere una cifra che garantirà sicuramente il definitivo
rilancio dell' agricoltura calabrese". "Già alla
fine del duemilacinque, grazie all' accelerazione della spesa avvenuta
nella seconda metà dell' anno - è detto nel comunicato
- la Calabria aveva evitato il disimpegno delle risorse messe a disposizione
dall' Unione europea, facendo del Feoga il fondo europeo con la migliore
performance di spesa. "Anche alla fine del 2006 - ha aggiunto
l' assessore - riusciremo a raggiungere livelli di spesa tali per
cui eviteremo il disimpegno delle risorse, impiegando le stesse per
investimenti utili a tutta l' economia regionale. Non dimentichiamoci
infatti che l' agricoltura in Calabria resta il settore trainante
dell' economia, in grado di far crescere oggettivamente l' intero
Pil calabrese". "E' in corso di predisposizione - riporta
ancora il comunicato - il Piano di sviluppo rurale che naturalmente
seguirà le linee del Piano strategico nazionale, approvato
congiuntamente al riparto dei fondi". A giudizio di Pirillo "serve
adesso una forte sinergia tra Regione, organizzazioni professionali
e dei produttori e imprenditori agricoli per accelerare lo sviluppo
di tutto il comparto. In tempi brevi avendo già consumato tutto
il percorso concertativo, avremo il documento finale, spero con l'
accordo di tutti gli attori. A quel punto, sarà sottoposto
per la sua approvazione finale alla Giunta e al Consiglio". Confagri “Aderire alla cartolarizzazione dei debiti Inps entro il 10” 02/11 La Confagricoltura cosentina, guidata da Renzo Caligiuri, ha
invitato tutte le imprese ad aderire alla cartolarizzazione dei debiti
con l'Inps entro il 10 novembre. Le imprese che aderiranno, è
scritto in una nota di Confagricoltura, e che dovranno formalizzare
l'accordo entro il prossimo 10 gennaio, avranno l'opportunità
di pagare fra il 22 ed il 30 per cento delle somme dovute all'istituto
di previdenza. Sarà possibile pagare anche con forme di rateizzazioni.
"Si tratta - ha detto Renzo Caligiuri - di un' opportunità
di altissimo livello, per cui è necessario che le imprese agricole
partecipino in misura sufficiente per evitare di non avere il numero
minimo. E' questa una forma importante di recupero crediti per l'Inps
e di messa in regola per quelle imprese che non hanno potuto pagare
i contributi anche a causa delle grave congiuntura esistente"
|
|
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
Copyright
© 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713
del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul
copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore
Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia una risoluzione minima di 800x600 punti