Agguato
a Lamezia, ucciso Francesco Povenzano. Il Padre sfuggì alla
morte sei anni fa
31/03 Un uomo, Francesco Provenzano, di 22 anni, e' morto in un agguato
di stampo mafioso a Lamezia Terme. L' omicidio, secondo quanto si
e' appreso, e' avvenuto in pieno centro. La vittima era nei pressi
della sua automobile, una Audi A3, quando e' stato avvicinato da sconosciuti
che hanno sparato una decina di colpi di pistola calibro 9 alcuni
dei quali lo hanno raggiunto alle spalle. Il giovane era in compagnia
di un familiare che lo ha accompagnato nell'ospedale di Lamezia Terme
dove e' morto poco dopo. Sul luogo dell'agguato sono intervenuti i
carabinieri che hanno avviato i rilievi dell'agguato. Gli investigatori
stanno predisponendo anche una serie di interrogatori e perquisizioni
nei confronti di persone con precedenti penali di Lamezia e dei comuni
limitrofi. In passato anche il padre della vittima, Antonio Provenzano,
aveva subito un tentativo di omicidio. Il padre di Francesco Provenzano
sfuggi' ai killer il 20 novembre del 2000. L'uomo, titolare di un
caseificio assieme ad alcuni familiari, si trovava all'interno del
suo ufficio in Piazza Rotonda, a pochi metri dal luogo dove questa
sera e' stato ucciso il figlio, quando uno sconosciuto entro' e gli
esplose contro dieci colpi di pistola che lo ferirono in diverse parti
del corpo. Il 2 marzo 2002, poi, Antonio Provenzano, di 46 anni, e
la moglie, Silvana Reventino, di 41 anni, furono arrestati dai carabinieri
con l'accusa di detenzione e porto di arma clandestina e munizioni.
L'arresto dei coniugi scaturi' da un controllo fatto dai carabinieri
del Nucleo operativo del Comando provinciale di Catanzaro in localita'
Capizzaglie mentre i due erano a bordo di un'automobile. Nel corso
della perquisizione, infatti, nella borsa che Silvana Reventino aveva
con se' fu trovato un revolver calibro 38 col numero di matricola
cancellato e sei pallottole nel tamburo
Truffa
alla 488: Sequestrato dalle Fiamme Gialle un impianto oleario, denunciato
il proprietario
31/03 Una truffa messa in atto da un imprenditore oleario attraverso
l' indebito utilizzo dei finanziamenti della legge 488/92 è
stata scoperta dal nucleo provinciale di Polizia tributaria di Cosenza.
I finanzieri, nell' ambito delle attività mirate al contrasto
delle frodi al bilancio comunitario e nazionale, hanno denunciato
un imprenditore per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato
e malversazione mettendo sotto sequestro preventivo, su disposizione
del Gip di Cosenza Carmela Ruberto, l' impianto oleario di cui l'
uomo risulta proprietario. In particolare, secondo quanto emerso dalle
indagini, il progetto finanziato prevedeva, a fronte di un investimento
complessivo di due milioni 654 mila euro per la realizzazione di una
nuova linea di produzione, un contributo a fondo perduto di un milione
e 50 mila euro circa, da corrispondere in tre tranches. Il decreto
di concessione del finanziamento stabiliva, inoltre, quale condizione
necessaria per l' erogazione del contributo, un apporto di capitale
proprio, da parte dell' imprenditore, di circa un milione 700 mila
euro. Dalle indagini condotte dai finanzieri, coordinati dal sostituto
procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, Giuseppe
Francesco Cozzolino, è emerso il carattere fittizio dell' apporto
di capitale. Dall' analisi della documentazione bancaria, infatti,
è stato dimostrato che le nuove risorse finanziarie erano somme
prestate da un altro imprenditore e nelle cui disponibilità
continuavano a rientrare. I riscontri effettuati dalle Fiamme gialle
hanno permesso di accertare l' indebita percezione del contributo
di cui è stata effettivamente incassata soltanto la prima quota,
per un ammontare di 350 mila euro circa. Inoltre, è emerso
che una parte rilevante della sovvenzione pubblica erogata non è
stata destinata alle finalità previste nel progetto d' investimento,
bensì utilizzata per ripianare posizioni debitorie verso istituti
di credito. Ipotizzato a carico dell' imprenditore anche il reato
di falsità ideologica in atto pubblico e di utilizzo, in sede
di dichiarazione annuale, di fatture per operazioni inesistenti. Al
termine delle indagini, il G.I.P. del Tribunale di Cosenza, Dott.ssa
Carmela Ruberto, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo
dell’opificio per un valore stimato di 350.000 Euro, equivalente
alla quota di finanziamento indebitamente percepita. Nei confronti
dell’imprenditore è stata inoltre disposta l’esecuzione
della misura interdittiva del divieto di esercitare attività
imprenditoriali per la durata di due mesi. Anche con questa operazione
di servizio, la Guardia di Finanza, nell’ambito della missione
di polizia economico finanziaria, conferma l’impegno a tutela
dell’economia legale.
Primo
incontro sul trasferimento delle funzioni da Regione a Provincia al
Rendano
31/03
Primo significativo approccio tra i vertici politici ed amministrativi
della Provincia di Cosenza e i 191 dipendenti regionali del settore
Agricoltura (sono 435 quelli complessivamente trasferiti) distaccati
per effetto del protocollo d’intesa sul conferimento di funzioni
e competenze amministrative, sottoscritto nei giorni scorsi a Catanzaro.
L’incontro, svoltosi questa mattina presso il Ridotto del Teatro
“Rendano”, è stato presieduto dal vice presidente
della Provincia di Cosenza, Salvatore Perugini.
Il presidente, on. Mario Oliverio, pur avendolo fortemente sollecitato,
non ha potuto prendervi parte perché trattenuto in sede per
gravi problemi familiari.
Al tavolo della presidenza erano presenti anche Franco Iacucci, Capo
della Segreteria del Presidente, l’assessore provinciale all’Agricoltura,
Luciano Manfrinato e alle Attività Produttive, Mimmo Bevacqua,
il vice presidente del Consiglio provinciale, Mario Caligiuri e i
dirigenti dell’Ente, Silvana Naccarato e Lucio Sconza.
I lavori sono stati introdotti dall’assessore Manfrinato il
quale, dopo aver ricordato l’iter politico-amministrativo del
Decentramento in Calabria e aver dato atto al presidente Loiero per
aver mantenuto appieno l’impegno assunto con gli elettori circa
un anno fa, ha sottolineato con forza il ruolo fondamentale del comparto
agricolo in una provincia di “vasta area” come quella
cosentina.
Tutti gli interventi che si sono succeduti hanno sottolineato il valore
di un atto di grande valenza politica, che apre una nuova stagione
riorganizzativa all’interno della struttura amministrativa della
Provincia, che non sarà più la riproposizione di nuovi
centralismi, seppure frantumati in cinque parti, ma il tentativo di
una maggiore e più piena aderenza ai problemi dei cittadini
e del territorio amministrato.
“Con questo atto -ha dichiarato dal canto suo, il vice presidente
Perugini, concludendo i lavori- è stato pienamente riconosciuto
il ruolo delle Province nella formalizzazione di un percorso in cui
la Provincia di Cosenza, grazie alla tenacia e alla sensibilità
politica del suo presidente Oliverio e all’apporto tecnico dell’
avv. Sconza, si è caratterizzata per essere stata protagonista
rispetto alle altre Province, con una volontà decisa non solo
a favorire l’accelerazione dell’intero processo, ma a
dare un generoso contributo di idee affinché esso si potesse
concretizzare al più presto e nel miglior modo possibile”.
“L’incontro di oggi –ha concluso Perugini- vuole
essere la presa di coscienza di tutto ciò, ma anche e soprattutto
un benvenuto caloroso, non solo formale ma soprattutto sostanziale,
da parte del Presidente, della Giunta, del Consiglio e dell’intera
struttura provinciale, affinché il nostro cammino possa svolgersi
il più speditamente possibile in una struttura organizzativa
che è davvero una grande famiglia sana, intelligente, che sa
quali sono i suoi compiti e che ha voglia di lavorare insieme, all’interno
di un percorso formativo costante e fortemente innovativo”.
Oliverio
“dalla formazione un salto di qualità”
31/03 ''Occorre fare della formazione il terreno concreto sul quale
cimentarsi per far leva verso un salto di qualita'. Dopo il passaggio
del settore dalla Regione, bisognera' esaltarne la funzione, organizzarla
al meglio, diversificare gli obiettivi, definire i profili e quindi
mettere in rete con le opportunita' lavorative''. Lo ha detto Mario
Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, in relazione al trasferimento
in materia delle funzioni amministrative dalla Regione, come sancito
nel protocollo d' intesa stipulato lo scorso lunedi' 27 a Catanzaro.
Sulla questione, riferisce un comunicato, ''il presidente Oliverio
ha gia' aperto un confronto con l' ente regionale, uno dei tanti che
serviranno a sfruttare al meglio il passaggio di nuove competenze,
guardando alla crescita, alla qualificazione, allo sviluppo. Ad una
riunione recentemente convocata dal presidente Oliverio ha partecipato
anche Alberto De Maio, direttore generale del settore Formazione della
Regione. De Maio e Oliverio hanno stabilito alcune linee guida per
governare il trasferimento che comportera' per la Provincia di Cosenza
l' accoglimento di ben 12 centri di Formazione Permanente, con un
relativo personale pari a 170 unita' professionali. ''E' necessario
- ha sostenuto De Maio - accompagnare il trasferimento meramente burocratico
e funzionale con una nuova cultura del rapporto tra istituzioni che
possa raccordarsi a sua volta con l' orientamento dei bisogni e verso
politiche di sviluppo''
Rapporto
annuale delle Fiamme Gialle. Scoperti nel 2005 238 evasori totali
31/03 Sono sette i macro settori su cui si e' sviluppata l'attivita'
investigativa della Guardia di finanza calabrese, nel corso del 2005.
Il dato e' emerso questa mattina, nel corso della conferenza stampa
di presentazione del rapporto annuale del 2005 delle fiamme gialle,
alla presenza del comandante regionale Calabria, generale Riccardo
Piccinni. Un inteso lavoro di intelligence che ha indagato su evasione
fiscale, dogane e contrabbando, criminalita' organizzata, traffico
di sostanze stupefacenti, danni erariali, frodi comunitarie e immigrazione
clandestina. A testimoniare la consistenza del rapporto 2005, due
dati salienti: 93% di aumento per le violazioni Iva e il 65% in piu'
di interventi della Gdf. Nel dettaglio, le attivita' operative poste
in essere nello scorso anno hanno fornito risultati piu' che soddisfacenti.
Per l'evasione fiscale, sono stati rilevati imponibili non dichiarati
e costi non deducibili per circa 257 milioni di euro, scoperte violazione
all'Iva per oltre 72 milioni di euro, mentre sono stati individuati
238 evasori totali, 24 evasori paratotali e 711 lavoratori irregolari
dei quali 586 completamente in nero. Poco meno di 300 le violazioni
riscontrate nel settore dogane e contrabbando, con ingenti sequestri
di merci, sia di contrabbando che contraffate, per un complessivo
di 40 milioni di pezzi. Nella lotta alla criminalita' organizzata,
sono cinque i latitanti assicurati, dalla guardia di finanza calabrese,
alla giustizia, e 3310 le persone denunciate, ai quali si aggiungono
16.750.000 euro di valore per i sequestri portati a termine. Alla
'ndrangheta sono state sottratte anche 105.000 tra armi e munizioni
da guerra e piu' di 2400 chili di esplosivo. Il settore della droga
resta quello piu' rilevante. "Abbiamo avviato - ha detto il generale
Piccinni - una particolare attenzione al traffico internazionale di
stupefacenti, dal momento che e' stato riscontrato come il traffico
di sostanze di tipo pesante viene gestito dalle 'ndrine. Da parte
delle altre mafie c'e' addirittura sudditanza in questo settore, dal
momento che chiedono il benestare alla mala calabrese". Un'operazione
contro questo fenomeno e' stata conclusa dalle fiamme gialle in questo
ultimo periodo, ma risulta essere ancora coperta dal segreto istruttorio.
Nel frattempo, nel corso del 2005, e' stata sequestrata quasi una
tonnellata di droga, 6000 piante di canapa indiana e 39 automezzi,
con la segnalazione di 469 soggetti. Nell'ambito dei danni erariali,
ne sono stati accertati 87 milioni e sono stati segnalati 416 soggetti.
Altro settore rilevante e' quello delle frodi comunitarie, per le
quali il generale Piccinni ha specificato che bisogna verificare gli
investimenti nella fase successiva alla loro attuazione da parte degli
imprenditori. Sono state 253 le violazioni con un accertamento pari
a 150 milioni di euro. "Il dato saliente di questo anno di attivita'
- ha dichiarato il generale Riccardo Piccinni - e' l'attenzione rivolta
soprattutto a quei fenomeni criminali che pervadono in modo importante
il territorio. La guardia di finanza opera con questa metodologia,
individua quali sono i filoni investigativi che possono piu' direttamente
dare contezza al cittadino - ha evidenziato -, di un'opera che il
corpo cerca di svolgere nel loro interesse, vicino a loro, a loro
tutela. Questo perche' sentiamo fortemente la necessita' che il cittadino
percepisca di avere un amico nel finanziere e non un avversario da
evitare. Per fare questo - ha concluso - occorre infondere fiducia,
ma occorre soprattutto dimostrare che si lavora per loro e con loro".
Infiltrazioni
mafiose nell’AS di Locri, anticipazioni parlano di scioglimento
degli organi gestionali
31/03 Scioglimento degli organi gestionali ordinari e nomina di un
commissario prefettizio nell' Azienda sanitaria di Locri. Sono le
richiesta che emergerebbero dalla relazione che il Ministro dell'
Interno Giuseppe Pisanu presenterà al Consiglio dei Ministri
(che non si riunirà oggi), secondo quanto anticipato stamane
due quotidiani. Un documento che delinea un quadro molto netto delle
infiltrazioni e dei condizionamenti mafiosi all' interno dell' Asl
calabrese. Successivamente all' adozione del decreto di scioglimento
da parte del Consiglio dei Ministri verranno anche resi noti gli atti
che hanno portato alla decisione: la relazione redatta dalla Commissione
di accesso guidata dal prefetto Paola Basilone e le centinaia di documenti
allegati. In particolare, secondo quanto riportano i due quotidiani,
la decisione di rendere noti i risultati della relazione è
stata presa dopo che sono venute meno, con gli sviluppi della magistratura
sull' omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco
Fortugno, le esigenze di segretezza necessarie per evitare interferenze
con quella indagine. La commissione di accesso agli atti dell' Azienda
sanitaria di Locri, infatti, venne nominata da Pisanu proprio all'
indomani del delitto Fortugno. Il quotidiano "l' Unità"
che parla dell' Asl locrese come "centro di affari e di potere"
cita i numeri del business sanità: un bilancio di 172 milioni
di euro l' anno, due ospedali Locri e Siderno e 1.700 dipendenti".
In generale, poi, i dati che emergerebbero dalla relazione vengono
definiti "sconvolgenti, al punto che nella stessa relazione non
ci si limita a ribadire le gravi infiltrazioni mafiose riscontrate
nella gestione della sanità nel distretto di Locri, ma si evidenzia
la necessità che la relazione stessa e molti documenti allegati
vengano trasmessi alla magistratura 'per i profili di carattere penale
in essa contenuti'. C' è di più: dall' inchiesta emergerebbe
la necessità di estendere gli accertamenti anche ad altri pezzi
della sanità pubblica a forte rischio di inquinamento mafioso.
In particolare si parla degli ospedali di Melito Porto Salvo, di Gioia
Tauro e di Palmi". La relazione non risparmierebbe, "strutture,
funzionari e apparati di controllo della sanità regionale che
sarebbero passati indenni tra i vari cambiamenti politici ai vertici
della Regione Calabria, senza mai conoscere rotazioni o avvicendamenti".
Sarebbero citati, nello specifico, anche casi di opposizione da parte
di singoli funzionari o medici che avrebbero ricevuto minacce, attentati
intimidatori e persino trasferimenti punitivi. Almeno 75 sarebbero
gli episodi delittuosi ascrivibili agli interventi mirati a convincere
quanti osavano denunciare il malaffare. Nelle schede riepilogative
poi verrebbe delineato il potere delle cosche dentro l' ospedale:
124 dipendenti dell' azienda che vengono indicati in rapporti di polizia
come direttamente collegati alle maggiori cosche mafiose e 36 dipendenti
rimasti uccisi in agguati di mafia. Anche un quotidiano ha titolato
oggi sulla possibilità che l' Azienda sanitaria locale di Locri
venga commissariata in base alle conclusioni dell' inchiesta amministrativa
disposta dal prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena. Secondo quanto
riporta il quotidiano "corrono voci che il ministro dell' Interno
Giuseppe Pisanu sia determinato a commissariare l' Asl 9 dopo avere
esaminato il rapporto della commissione d' accesso. Il rapporto a
firma del presidente della Commissione, prefetto Paola Basilone -
è scritto ancora nell' articolo - ha descritto l' allarmante
situazione in cui si trova l' Asl di Locri. L' analisi è stata
meticolosa e i commissari hanno passato al setaccio tutti gli atti
dell' azienda abbracciando un periodo piuttosto largo. Alla luce dei
risultati di cinque mesi di lavoro i dubbi sull' esistenza di infiltrazioni
mafiose sono diventati certezza".
Tentativi
di furto in abitazioni a San Demetrio Corone
31/03 Quattro tentativi di furto in quattro diverse abitazioni sono
stati compiuti nella notte da sconosciuti a S. Demetrio Corone. I
ladri hanno cercato di introdursi in quattro abitazioni, tutte situate
nella parte periferica del paese, vicino la provinciale che porta
verso la statale 106 ionica. In una abitazione sono riusciti ad entrare,
dopo aver forzato una finestra e hanno asportato telefonini e oggetti
in oro senza che gli inquilini addormentati si accorgessero dell'intrusione.
I ladri si sono allontanati dal paese quando si sono accorti dell'arrivo
dei carabinieri.
Immigrati
ridotti a schiavi, due arresti a Laino Borgo
31/03 I carabinieri hanno arrestato a Laino Borgo due persone, Erminia
Cafacioli, di 59 anni, e Placido Fazio, di 41, titolari di una azienda
per la produzione di fertilizzanti, con l'accusa di riduzione in schiavitu'.
I due imprenditori, secondo quanto riferito dai militari di Laino
Borgo, avrebbero sottoposto in uno stato di soggezione continuata
due immigrato rumeni, uno di 39 e l'altro di 33 anni, che avevano
assunto nel febbraio scordo. I due immigrati erano costretti a lavorare
non meno di 15 ore al giorno, sette giorni su sette, e dormivano in
una casa diroccata e dichiarata inagibile a causa dei danni subiti
per un terremoto. Ai due immigrati, inoltre, veniva garantito un vitto
minimo. I due rumeni erano in possesso di permesso di soggiorno.
Protocollo
d’Intesa tra Provincia e Comuni di Cosenza, Rende e Montalto
sui trasporti
30/03
“Con la firma del protocollo d’intesa oggi si aggiunge
un importante tassello alla costruzione di una rete urbana unica che
rappresenta la base per la futura impostazione della mobilità
cittadina, volta a rispondere a criteri di moderna efficienza del
trasporto locale. E’ un atto che valutiamo con favore e piena
soddisfazione perché assieme, Provincia di Cosenza, città
di Cosenza, Rende e Montalto, potremo creare il presupposto per rendere
funzionale e strategico, per l’intera area, il trasporto pubblico
del nostro territorio, perseguendo criteri di razionalizzazione e
miglioramento dell’intero sistema”.
Così il Presidente della Provincia On. Gerardo Mario Oliverio
ha salutato, questa mattina, nella sala della Presidenza, la sottoscrizione
del protocollo d’intesa, tra l’Ente Provincia ed i tre
Comuni dell’area urbana cosentina, Cosenza, Rende e Montalto
Uffugo, rappresentati rispettivamente dal Commissario Straordinario
Dr. Eugenio La Rosa, dai Sindaci Dr. Emilio Chiappetta e Avv. Ugo
Gravina.
“Si tratta di disegnare, con una visione unitaria ed onnicomprensiva
dei problemi, un progetto di sviluppo dei servizi minimi di Trasporto,
che diano complessivamente al territorio quel respiro innovativo,
quale strumento di emancipazione, di riequilibrio e di crescita socio-economica.
E tutto questo deve poter scaturire da una rete di servizi garantiti
sul territorio che aprano possibilità, integrandosi con le
infrastrutture, di attivare serie politiche di accelerazione, in tutti
i sensi. Di concerto con il sistema delle Autonomie Locali stiamo
individuando -ha detto ancora il Presidente Mario Oliverio- percorsi
concreti di programmazione e pianificazione sul territorio, che mettano
in moto, con tempi e modi certi, le iniziative realmente utili a superare
il gap che finora ci ha distanziato dall’Europa e dal resto
del Paese”.
L’Assessore Provinciale ai Trasporti Giuseppe Gagliardi, ha
sottolineato l’importanza della firma del protocollo d’intesa
tra i tre Comuni dell’area urbana ai fini di creare, con un
progetto unico, una rete omogenea, dinamica e rispondente alle plurime
esigenze dell’utenza. E’ un primo passo fondamentale che
vedrà proiettato anche l’impegno, già previsto
nel Piano Provinciale dei Trasporti, per la soluzione dei problemi
di mobilità dell’intera fascia extra-urbana, dove si
muovono oltre 300 mila abitanti, costituita dalla cintura dei paesi
intorno alla città capoluogo.
Anche il Commissario Straordinario del Comune di Cosenza Eugenio La
Rosa, ha salutato l’evento con compiacimento, quale esempio
positivo di concertazione che muove in direzione dell’interesse
pubblico generale, superando l’angusto limite dei confini territoriali
per ambire a perseguire criteri di efficienza e di efficacia amministrativa.
Apprezzamento è stato espresso, poi, per lo sforzo di coordinamento
operato dalla Provincia di Cosenza in un settore strategico e, tuttavia,
complesso come quello dei Trasporti.
Un progetto utile e di cui si avvertiva forte l’esigenza, ha
considerato il Sindaco di Montalto Ugo Gravina, ed il protocollo sottoscritto
sancisce solennemente la filosofia dell’azione comune, che deve
fungere da stimolo e da esempio per le realizzazioni concrete e dirette
a portare servizi necessari ai cittadini.
Sulla stessa linea, il Sindaco di Rende Emilio Chiappetta, che individua
nel potenziamento dei Trasporti una dimensione dinamica della società,
necessitata, comunque, a recuperare tempo e spazio per perseguire
una migliore qualità di vita, e ciò può avvenire,
in primo luogo, solo attraverso collegamenti celeri che ottimizzino
i percorsi urbani.
Il protocollo d’intesa, nasce dall’obbligo per i Comuni
con popolazione di oltre 15 mila abitanti di provvedere a definire
la rete dei servizi minimi, privilegiando l’integrazione fra
le varie modalità e favorendo quella di minore impatto ambientale
e che comporti minori costi. Stabilisce, tra l’altro, oltre
a creare forme di integrazione fra le reti di trasporto, di tener
conto del pendolarismo scolastico e lavorativo, della fruibilità
dei servi da parte dell’utenza per l’accesso ai servizi
amministrativi, socio-sanitari, culturali e turistici. E’ previsto
anche che la redazione della rete unica dei servi minimi dovrà
essere ultimata entro sei mesi dalla stipula del protocollo d’intesa
con la Provincia di Cosenza.
Al solenne momento della sigla del protocollo, erano presenti, tra
gli altri, il Presidente del Consorzio Autolinee di Cosenza Rocco
Carlomagno, il Presidente del Consorzio AMACO Francesco Cribari, il
Presidente del Consiglio Provinciale On. Francesco Principe, l’Assessore
Provinciale Mario Mari, il dirigente del settore Trasporti Ing. Claudio
Carravetta, imprenditori di autolinee locali, rappresentanti sindacali
della categoria.
Brevi
di cronaca da Corigliano, Cassano, Amendolara
30/03 A Corigliano Calabro i carabinieri hanno arrestato
due persone per danneggiamento e tentato furto aggravato in concorso.
Sempre a Corigliano un giovane, F.A., di 21 anni,
e' stato arrestato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale.
Il ragazzo era alla guida di una Smart priva di targa e non si e'
fermato ad un controllo dei carabinieri, i quali lo hanno inseguito
e fermato poco dopo. Il giovane ha quindi opposto resistenza ai carabinieri,
che lo hanno arrestato. A Cassano Ionio i militari
dell’Arma hanno arrestato due persone con l' accusa di favoreggiamento
all' ingresso ed alla permanenza dell' immigrazione clandestina. Inoltre,
sono stati denunciati, in stato di liberta', cinque cittadini indiani
per occupazione abusiva di un fabbricato e sono state avviate le procedure
di espulsione per tredici extracomunitari perche' trovati sprovvisti
di permesso di soggiorno. Sempre a Cassano un cittadino
straniero di nazionalita' pakistana Muhammed Yasar, di 30 anni, e'
stato arrestato per non aver rispettato un decreto di espulsione dal
territorio italiano. Stamane i carabinieri hanno fermato Yasar e dagli
accertamenti e' emerso che non aveva rispettato il decreto di espulsione
emesso nei suoi confronti dal Prefetto di Crotone il 31 ottobre. Ad
Amendolara un uomo, Prosperino Roma, di 35 anni,
e' stato arrestato dai carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari.
Prosperino Roma, che stava scontando ai domiciliari una pena di quattro
mesi e quattro giorni per violenza, minaccia e resistenza a pubblico
ufficiale, e' stato trovato, durante un controllo, lontano dalla sua
abitazione.
Truffa
allo Stato per 470 mila euro scoperta dalla Finanza nell’alto
Tirreno cosentino
29/03 Una truffa ai danni dello stato perpetrata con richiesta indebita
di rimborsi Iva e' stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Scalea
. L'inchiesta riguarda ditte e societa' operanti nel territorio dell'alto
Tirreno cosentino. Il danno accertato per le casse dello stato sarebbe
di oltre 470 mila euro. Avvisi di garanzia e di chiusura delle indagini
sono stati notificati nei confronti di sette persone per reati che
vanno dalla associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata
nei confronti dello stato, alla ricettazione, al falso, alla sottrazione
fraudolenta al pagamento delle imposte, alla presentazione delle dichiarazioni
dei redditi e dell'Iva fraudolenta mediante l'utilizzo di fatture
per operazioni inesistenti, alla emissione di fatture per operazioni
inesistenti. Societa' e ditte coinvolte hanno sede a Tortora e Praia
a Mare. L'indagine scaturisce da una verifica fiscale eseguita nei
confronti di una societa' di costruzioni al cui vertice era stato
posto un "prestanome". L'inchiesta avrebbe svelato l'esistenza
di un'associazione per delinquere che, attraverso denominazioni sociali
diverse, avrebbe posto in essere per il periodo dal 1998 al 2004,
la truffa. Il disegno criminoso sarebbe stato attuato, tra l'altro,
attraverso la redazione di impianti contabili fittizi realizzati mediante
la contabilizzazione di fatture per operazioni inesistenti associati
anche all'utilizzo di falsi atti sostitutivi di notorieta', al fine
di creare artificiosamente crediti Iva inesistenti nei confronti dello
stato. L'organizzazione annoverava tra le proprie fila dei prestanome
residenti sia in Lombardia sia in Calabria i quali, in cambio di soggiorni
estivi nel territorio calabrese, ovvero di poche decine di euro, venivano
nominati legali rappresentati delle societa' coinvolte nelle illecite
richieste di rimborsi Iva per le quali venivano utilizzate fatture
per operazioni inesistenti apparentemente emesse da ditte e societa'
che rimanevano all'oscuro della vicenda per un importo complessivo
di oltre un milione di euro. Nel corso delle indagini sarebbe stato
accertato inoltre che uno degli organizzatori della truffa, a seguito
della verifica fiscale eseguita da funzionari dell'agenzia delle entrate
di Paola (Cosenza), avrebbe proceduto fraudolentemente in concorso
con altre persone alla vendita del proprio patrimonio mobiliare ed
immobiliare, allo scopo di sottrarsi all'esecuzione forzata da parte
dello stato. Una parte dei rimborsi Iva, pari a circa 29.000 euro,
sarebbe finita nel conto corrente personale di un parente di un promotore
ed organizzatore della truffa.(
Gli
americani sapevano degli spostamenti di Calipari. Una rogatoria per
un racconto. La Villecco si dice fiduciosa della Magistratura
29/03 Due richieste di rogatoria che, come le altre, probabilmente
resteranno senza risposta, per verificare due tesi contrapposte sull'omicidio
di Nicola Calipari: quella della 'trappola' tesa dagli stessi rapitori
di Giuliana Sgrena, come scrive oggi ''Il Corriere della Sera'', che
avrebbero avvertito i militari Usa della presenza di un'autobomba
sulla Route Irish (in realta' l'auto con a bordo lo stesso agente
del Sismi). E quella basata sulle rivelazioni di un ex agente della
Nsa (National security Agency) secondo il quale i militari Usa sapevano
di tutti i movimenti di Calipari, compresi gli ultimi spostamenti
il 4 marzo quando la Toyota fu crivellata di proiettili. E' quanto
intendono verificare i pm del pool antiterrorismo della procura della
capitale, Franco Ionta, Pietro Saviotti ed Erminio Amelio che si apprestano,
dopo la chiusura dell'indagine, a chiedere probabilmente il rinvio
a giudizio nei confronti di Mario Lozano 'lo specialista' della guardia
nazionale Usa che sparo', come si evince dagli atti dell'indagine,
sull'auto con a bordo la giornalista italiana, Giuliana Sgrena, Nicola
Calipari, e il maggiore dei carabinieri Andrea Carpani. La richiesta
di rinvio a giudizio, seppure una ipotesi, dovrebbe essere formalizzata
per i reati di omicidio volontario e tentato omicidio, dopo la rogatoria,
ancora senza risposta, inviata agli Usa per notificare a Lozano il
capo di imputazione. Il pool antiterrorismo della procura di Roma,
in particolare, intende verificare, con la richiesta di rogatoria
inoltrata nei mesi scorsi alle autorita' irachene, il racconto fatto
da Mustafa' Mohamed Salman, un terrorista detenuto in Iraq, alla polizia
locale. Secondo la versione del detenuto, contenuta in un' informativa
dei carabinieri del Ros, l'auto con a bordo Calipari, la giornalista
del Manifesto e il maggiore Carpani, fu segnalata ai militari americani,
dagli stessi rapitori della Sgrena, come una vettura-bomba che sarebbe
transitata la sera del 4 marzo 2005 sulla Route Irish. Insomma una
trappola tesa, secondo Salman, agli italiani da coloro che avevano
gestito il sequestro. Una tesi, sottolineano tuttavia fonti investigative,
che fornirebbe agli Usa un alibi per l'omicidio Calipari ma a cui,
tuttavia, le autorita' americane non hanno mai fatto cenno. Circostanza
che renderebbe quantomeno singolare il racconto dello stesso Salman.
La procura di Roma, nella richiesta di rogatoria, inoltrata dopo l'arresto
in Iraq dello stesso Salman avvenuto circa tre mesi fa, intende verificare
un altro particolare del racconto fatto dall'iracheno, quello relativo
alla circostanza che a gestire ed ideare il sequestro di Giuliana
Sgrena, ma anche quello della giornalista francese di Liberation,
Florance Aubenas, e della cooperante Margaret Hassan (uccisa, ma il
cui corpo non e' mai stato trovato) sia stato lo sceicco Huessein,
il personaggio che Sgrena avrebbe dovuto intervistare il giorno in
cui fu rapita. La procura, tramite rogatoria agli Usa, intende poi
verificare il racconto di Wayne Madsen, il funzionario della Nsa,
che avrebbe rivelato che le autorita' Usa intercettavano Calipari
durante l'intero periodo della sua missione in Iraq e che avrebbero
saputo esattamente la sua posizione al momento della sparatoria il
4 marzo del 2005. Madson, ex consulente del progetto di intercettazione
Echelon, non e' piu' in forza alla Nsa.
''Sono molto sorpresa per questo tipo di fughe di notizie che avvengono
sulla stampa la' dove ci sono indagini ancora in corso. Ribadisco
che io ho grande fiducia nella magistratura che va lasciata operare
liberamente''. A parlare in questi termini Rosa Villecco Calipari,
vedova di Nicola Calipari, nel commentare quanto pubblicato oggi dal
'Corriere della Sera' in merito alle modalita' con cui venne ucciso
il marito.
Corriere
con quasi 4 chili di coca arrestato dalle fiamme gialle nel reggino
29/03 I finanzieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno arrestato
un corriere che stava trasportando 3,4 chili di cocaina pura per un
valore di mercato di circa 800 mila euro. L' arresto e' giunto al
termine di un' indagine condotta con appostamenti e pedinamenti. I
finanzieri hanno individuato un insospettabile corriere della droga,
I.A., di 40 anni, originario della provincia di Napoli, che con la
propria autovettura effettuava, secondo l' accusa, consegne di sostanze
stupefacenti per conto di organizzazioni criminali della zona e del
napoletano. Una volta raccolti gli indizi, i finanzieri, con un cane
antidroga, Isel, hanno atteso l' arrivo del corriere e lo hanno fermato.
Nascosti nel sedile posteriore sono stati trovati tre involucri contenenti,
complessivamente, 3,4 chili di cocaina.
Processo
G8: A cinque anni dai fatti di Genova
29/03 Sono passati quasi cinque anni, ormai, dalle tre giornate del
luglio 2001 che hanno segnato così profondamente la storia
di molte e molti di noi. Cinque anni durante i quali Genova è
ritornata sotto molte forme. Nel ricordo e nell'impegno di quanti
non hanno voluto cedere all'intimidazione e nella repressione messa
in atto da uno stato che si vergogna sempre meno di dichiararsi per
quello che è: mero strumento per l'esercizio di potere - nelle
mani di pochi, a discapito di molti. In questi cinque anni sono state
moltissime le realtà e gli individui che hanno voluto mantenere
il ricordo di ciò che è stato, recuperando parti di
verità alla messa in scena giuridica e mediatica che, ancora
oggi, ci vorrebbe convinti che quanto accaduto sia stato solo uno
"spiacevole inconveniente". Ma Genova non è soltanto
un ricordo. I processi più importanti seguiti al G8 del 2001
sono ora tutti aperti. È - come abbiamo ripetuto spesso - la
nostra storia che va alla sbarra. Tra i manifestanti sotto processo
c'è chi rischia da otto a quindici anni di carcere - mentre,
attraverso la macchina giudiziaria, si cerca di legittimare i pestaggi,
le torture e le menzogne della scuola Diaz, della caserma di Bolzaneto.
Storie per cui nessuno si aspetta giustizia da un tribunale di Stato,
ma su cui non vogliamo che cali mai il silenzio e la consueta omertà.
Supporto Legale è nato quasi due anni fa per assistere tecnicamente
ed economicamente la Segreteria Legale di Genova - e per diffondere
informazione sui processi, nella convinzione che nessuno andasse lasciato
indietro e che quelle aule di tribunale, per quanto a noi estranee,
ci rigurdassero tutte e tutti. Supporto Legale segue ora altri processi
- contro il "Sud Ribelle", a Cosenza; per i fatti del San
Paolo, a Milano - con l'obiettivo di provare a interpretare e denunciare
lo strano fenomeno del potere giuridico ed esecutivo in Italia. Da
oltre un anno, attraversa tutte le realtà con cui entra in
contatto per raccontare Genova e i suoi processi, partecipando a serate
di informazione e aggiornamento, realizzando progetti benefit per
contribuire a mantenere in piedi il lavoro degli avvocati e di quanti
continuano - cinque anni dopo - a non rinunciare a quelle parti di
verità che riguardano ciascuna e ciascuno di noi. Ciò
nonostante, tutto questo lavoro non regge il confronto con i tempi
e i costi dei procedimenti legali di questo paese. Perché si
muova, il motore di ogni progetto va oliato con cura. Per questo vorremmo
incontrare nuovamente quanti ci hanno già accolto e seguire
nuovi percorsi assieme a quanti non abbiamo ancora conosciuto. Portare
all'esterno il nostro lavoro e le nostre conoscenze per condividerle
con i compagni di strada consueti e con tutti coloro vorranno aiutarci
a non smettere il nostro impegno - che resta, primariamente, la sopravvivenza
della Segreteria Legale di Genova. Per questo rinnoviamo il nostro
invito ad organizzare per e con Supporto Legale una serie di iniziative
che ci permettano di diffondere informazione, allacciare contatti,
costruire reti di collaborazioni e conoscenze per continuare ad ampliare
e rendere attivo e utile il nostro lavoro. Serate durante le quali
confrontarci sul come e perché si sia giunti all'attuale tenore
repressivo, espresso in primo luogo dalla progressiva riduzione degli
spazi d'azione e di pensiero. Perché a cinque anni da Genova
la memoria continua ad essere un ingranaggio collettivo. E perché
Genova, cinque anni dopo, è ancora e sempre nelle nostre strade,
nelle carceri, nelle caserme di questo paese.
Sulla
discarica di Bucita Oliverio chiede la conferenza dei servizi
29/03 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha
inviato al Prefetto di Cosenza, Bruno Sbordone, una lettera sulla
discarica di Bucita, per chiedere la convocazione di una Conferenza
di Servizi per una attenta valutazione della situazione ad essa inerente.
''L'ordinanza del Commissario - dice Oliverio - per l'emergenza ambientale
in Calabria, con la quale si dispone la ripresa dell'esercizio delle
attivita' della discarica privata per lo smaltimento dei rifiuti in
localita' Bucita di Rossano Calabro ed il provvedimento di dissequestro
della stessa, hanno determinato preoccupazione e tensione nelle popolazioni
della citta' di Rossano. Gia' in passato, in relazione a detta vicenda,
si sono verificate situazioni di forte tensione che sono sfociate
in manifestazioni di massa per chiedere la chiusura di detta discarica.
Alla luce del provvedimento prima richiamato, assunto senza la necessaria
concertazione con le istituzioni locali e considerate le annunciate
manifestazioni di protesta del comitato locale e di altre organizzazioni
operanti nel territorio di Rossano, ritengo opportuna la convocazione
di un'apposita Conferenza di Servizi per una valutazione approfondita
della situazione con particolare riferimento all'impatto ambientale
di detto impianto nel contesto territoriale in cui e' collocato. In
tal senso, ritengo utile una sua iniziativa nei confronti del Commissario
Straordinario per l'emergenza ambientale in Calabria affinche' proceda
alla convocazione di una Conferenza di Servizi per consentire alle
istituzioni preposte ed agli enti locali di poter esprimere il proprio
parere sulla base dei necessari approfondimenti; e, nelle more di
detta conferenza, alla sospensione dell'ordinanza commissariale prima
richiamata''.
Intesa
tra Provincia di Cosenza e Ferrovie della Calabria per una società
di trasporti
29/03 Provincia di Cosenza e Ferrovie della Calabria hanno sottoscritto
un protocollo d' intesa che getta le basi per la costituzione di una
societa' a responsabilita' limitata tra Ente e Azienda per puntare
''alla promozione ed allo sviluppo, nell' ambito del territorio della
Provincia di Cosenza, di servizi di trasporto di persone e cose con
qualsiasi modalita' ed, in particolare, a mezzo ferrovie, autolinee,
tranvie, filovie, metropolitane leggere, funicolari e funivie ed altri
veicoli, compreso il trasporto aereo ed i servizi aeroportuali ed
il trasporto marittimo''. Il protocollo, sottoscritto dal presidente
della provincia, Mario Oliverio, e dal presidente delle Ferrovie della
Calabria, Giuseppe Mario Scali, impegna le parti a definire entro
il 15 aprile uno schema di statuto per la Srl, da sottoporre non oltre
il 15 maggio ai rispettivi organi competenti. ''Il protocollo, di
fatto - e' scritto in un comunicato - da' seguito ad un preliminare
atto formale stipulato lo scorso 21 novembre tra Oliverio e Scali,
nel quale si individuavano comuni strumenti, opportunita' e sinergie
operative finalizzate all'incentivazione dello sviluppo di sistemi
di mobilita' integrata a forte contenuto innovativo anche mediante
la costituzione di apposite societa'. Il tutto, riconosciuta la volonta'
della Provincia di Cosenza, nell' ambito della piu' generale attivita'
di programmazione e di sviluppo del trasporto pubblico locale, di
sviluppare un sistema integrato fortemente orientato all' intermodalita'
dei servizi che correlasse i fabbisogni di mobilita' degli utenti
con la sostenibilita' ambientale e con la tutela della salute della
popolazione''. In base all' intesa, la Srl potra' elaborare e proporre
modelli di gestione di reti e infrastrutture per l'esercizio delle
attivita' di trasporto, nonche' tutte le altre attivita' complementari
o affini a quelle che costituiscono l' oggetto sociale inclusa quella
relativa alla progettazione e realizzazione d' infrastrutture di trasporto.
''Un grande passo in avanti - ha sostenuto Oliverio - verso nuovi
e piu' efficaci modelli di gestione del sistema del trasporto pubblico
locale, uno strumento che studiera' e realizzera' servizi per le moderne
e sempre piu' pressanti esigenze dei cittadini nel settore dei trasporti,
avvicinando l' intera area della provincia di Cosenza alle piu' avanzate
realta' italiane ed europee''.
Riaperte
dal Comune di Cassano al pubblico le Grotte di Sant’Angelo
29/03 Dal 28 marzo scorso le Grotte di Sant'Angelo sono stata riaperte
al pubblico dopo la temporanea sospensione provocata dalla conclusione
del rapporto di collaborazione tra il comune di Cassano ed un raggruppamento
temporaneo di imprese avvenuta nel maggio del 2005. Le grotte ora
saranno gestite da dipendenti comunali specializzati nel settore.
Su disposizione dell' amministrazione comunale - e' scritto in una
nota - il servizio di accoglienza, informazione e guida alle Grotte
di Sant'Angelo e' stato affidato a personale idoneo, formato e abilitato
alla professione di guida turistica, operante presso l'ufficio comunale
Pubblica Istruzione e Cultura. Per il sindaco di Cassano, Gianluca
Gallo, le Grotte di Sant'Angelo sono una ''risorsa preziosa e importante
da valorizzare e rilanciare nei circuiti turistici e culturali nazionali
ed esteri per provocare quello sviluppo economico, sociale e culturale
di cui Cassano ha bisogno''.
Proteste
dei cittadini di Montalto davanti la Regione contro l’elettrodotto
29/03 Circa 150 persone provenienti da Montalto Uffugo (Cosenza)
stanno manifestando davanti alla sede della Giunta regionale. I manifestanti
hanno chiesto un incontro con il presidente della Regione, Agazio
Loiero, o con un rappresentante della Giunta per illustrare la loro
contrarieta' alla realizzazione dell' elettrodotto Laino Borgo-Rizziconi.
Alla protesta partecipa anche il sindaco di Montalto Uffugo.
Brevi
di cronaca da Rossano, Aiello, Santa Sofia, Lago, Cassano, Corigliano
29/03 A Rossano i carabinieri del nucleo operativo
radiomobile in ottemperanza ad una ordinanza di custodia cautelare
in carcere, emessa dal Gip del Tribunale dei minori di Catanzaro,
ha arrestato un minorenne del luogo per evasione. Ad Aiello
Calabro i carabinieri hanno denunciato, in stato di liberta',
una persona del luogo per porto illegale di una revolver cal.357 magnum
e di sei cartucce dello stesso calibro. A Santa Sofia D' Epiro
tre cittadini slavi sono stati denunciati per furto dai carabinieri.
A Lago il personale del Nas dei carabinieri di Cosenza
ha denunciato, in stato di liberta', il responsabile di un allevamento
avicolo, per violazione di alcune norme igienico -sanitarie e strutturali,
sequestrando, inoltre, la struttura. A Cassano allo Ionio
i carabinieri della Tenenza, in collaborazione con i colleghi della
compagnia di Corigliano, hanno arrestato, in flagranza del reato di
favoreggiamento all'ingresso e alla permanenza di immigrazione clandestina,
Salvatore Bloise, anni 45 anni di Sibari, e Marco Garofalo, 27 anni
di Cassano. I due sono accusati di aver affittato, a titolo oneroso,
due distinte abitazioni ubicate in localita' ''Spadelle'' di Sibari
a nove cittadini extracomunitari di nazionalita' marocchina, pakistana
e rumena, tutti privi del permesso di soggiorno. A Salvatore Bloise
e a Marco Garofalo, dopo le formalita' di rito, sono stati concessi
gli arresti domiciliari, mentre per i nove cittadini extracomunitari
sono state avviate le procedure per l'espulsione dal territorio italiano.
Le due abitazioni sono state poste sotto sequestro. A Corigliano
i carabinieri hanno arrestato, stamani, con l'accusa di danneggiamento
e tentato furto, Mario Benincasa, di 21 anni e Pierluigi Filadoro,
di 26 anni entrambi di Corigliano. I giovani, dopo aver danneggiato
un telefono pubblico, sono stati sorpresi mentre erano intenti a forzare
una saracinesca di un bar. Ai due sono stati concessi gli arresti
domiciliari in attesa del giudizio
Si
è dimesso il presidente del Papa Giovanni, Mons. Alfredo Luberto
28/03 “L’Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano,
Padre Salvatore Nunnari, ha accolto le dimissioni di Mons. Alfredo
Luberto dall’incarico di Presidente e legale rappresentante
della Fondazione Istituto Papa Giovanni XXIII”. E’ quanto
si legge in una nota della Curia Vescovile di Cosenza-Bisignano. “Le
dimissioni – prosegue la nota- sono state dallo stesso Mons.
Luberto ritenute necessarie in seguito al nuovo incarico di Coordinatore
diocesano per l’economia e l’amministrazione, aspetti
della vita ecclesiale fortemente legati alla pastorale, sui quali
l’Arcivescovo mantiene, sin dal primo giorno del suo ministero
episcopale in Cosenza, la supervisione. Mons. Nunnari ha espresso
a Mons. Alfredo Luberto la propria gratitudine per il lavoro fin qui
portato avanti ed ha nominato Presidente e rappresentante legale della
Fondazione “Istituto Papa Giovanni XXIII” il Signor Sergio
Principe, già Consigliere di Amministrazione dell’ente,
chiedendogli un forte impegno per giungere alla conclusione della
trattativa già avviata per la scelta del partner della Fondazione
a cui cedere le attività e preparare su indicazione della diocesi
un nuovo Statuto dell’ente, per un nuovo Consiglio di amministrazione”.
Operazione
antidroga a Reggio: 17 arresti, scoperto un bunker
I carabinieri hanno arrestato a Reggio Calabria 17 persone con l'accusa
di avere fato parte di un'organizzazione di trafficanti di droga da
tempo attiva in citta' e nel suo hinterland. Gli arresti sono stati
fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal
Gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura antimafia. I provvedimenti
restrittivi emessi, secondo quanto si e' appreso, sono stati 18, ma
uno dei destinatari risulta irreperibile. L'operazione dei carabinieri
del comando provinciale di Reggio Calabria, denominata 'Tsunami 2',
rappresenta il seguito di un'analoga attivita' investigativa effettuata
nel 2000. Era un'organizzazione dedita allo smercio a Reggio Calabria
di sostanze stupefacenti, in particolare eroina, cocaina e hashish
proveniente dalla Locride quella scoperta dai carabinieri che stamani
hanno portato a termine l'operazione ''Tsunami 2'' per l'esecuzione
di 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere. L'operazione, condotta
dal nucleo radiomobile del comando provinciale dei carabinieri di
Reggio Calabria rappresenta la prosecuzione di quella denominata Tsunami
e realizzata nel gennaio 2003. In quella circostanza vennero catturate
dieci persone. Secondo quanto emerso dalle indagini, uno dei fornitori
della sostanza stupefacente era Girolamo Bruzzese di Gioiosa Jonica
legato alla cosca Mazzaferro. All'interno dell'abitazione dell'uomo,
infatti, e' stato trovato un nascondiglio, ricavato in un sottoscala
occultato da una porta semovente mimetizzata con la parete. A Messina
sono stati arrestati, invece Marco Bisazza e Ivan Bontempo entrambi
di Messina mentre a Roma il reggino Domenico Versace, impiegato al
Ministero della Giustizia. Luigi Musolino e' stato arrestato a Lamezia
Terme dove lavora come corriere in una ditta di autotrasporti. Questo
l' elenco delle persone arrestate nell' ambito dell' operazione ''Tsunami
2'': Adil Belloubad, di 38 anni, marocchino; Vincenzo Bruzzese (40)
di Gioiosa Marina e i reggini Sergio Antonino De Marco (39), Antonino
Ferrara (39), Vincenzo Foro (29), Claudio Macri' (25), Pietro Malavenda
(42), Francesco Manco (31), Domenico Marciano' (43), Giovanni Sebastiano
Modafferi (29), Giovambattista Parpiglia (53), Demetrio Quattrone
(34), Stefano Russo (36). Tutti questi arresti sono stati effettuati
a Reggio. A Lamezia Terme, invece, e' stato arrestato Luigi Musolino,
di 30 anni, mentre in provincia di Messina sono stati arrestati i
messinesi Marco Bisazza di 30 anni e Ivan Bontempo di 26. A Roma i
carabinieri hanno arrestato Domenico Versace di 29 anni. Irreperibile
risulta l' algerino Kais Taib, di 33 anni Secondo quanto e' stato
riferito successivamente dai carabinieri del Comando provinciale di
Reggio Calabria, per uno degli arrestati nell' ambito dell' operazione
Tsunami 2 , Domenico Versace, di 29 anni, e' stata successivamente
accertata l' estraneita' ai fatti emersi dall' inchiesta. Versace
e' stato cosi' rimesso in liberta'.
G8:
I pestaggi alla Bolzaneto un esperienza che lascia nelle persone un
segno indelebile
28/03 Come ingranaggi di un orologio si incastrano le testimonianze
ascoltate nelle udienze di ieri ed oggi 28 marzo per il processo Bolzaneto.
Condividono tutti le stesse vicende e riemerge drammatico il pestaggio
di T.M., un invalido di 50 anni, del quale si parlò già
lo scorso venerdì 24 marzo. C.V., ascoltato ieri, per quanto
appaia confuso e con difficoltà a ricordare con precisione,
ha in mente nitido questo episodio e parlandone inizia a piangere.
E' talmente forte la carica emotiva del racconto che perfino il suo
difensore di parte civile si scioglie in lacrime. L'ennesima conferma
che l'esperienza di Bolzaneto lascia nelle persone un segno indelebile,
così forte da far perdere il controllo anche dopo cinque anni.
Sei i testi che sono stati ascoltati in questi due giorni, quasi tutti
arrestati nel medesimo luogo e tutti raccontano gli stessi particolari.
Ciò che accadde sabato 21 luglio nella caserma degli orrori
prende forma con precisione: i gas urticanti nelle celle, le ore passate
in piedi nelle celle, le canzoni fasciste, i pestaggi, le umiliazioni,
e quell'orrenda filastrocca "un due tre - viva Pinochet".
Prossima udienza venerdi 31 marzo.
Ance
Calabria: Ok sul protocollo contro la mafia”
28/03 Il Presidente di Ance Calabria, ing. Giuseppe Gatto, ha espresso
viva soddisfazione per la recente sottoscrizione da parte del Ministero
dell'Interno e dell'Autorita' per la Vigilanza sui lavori pubblici,
di un protocollo d'intesa per la creazione di un sistema integrato
di scambio di informazioni sugli appalti pubblici per un piu' incisivo
contrasto dell'infiltrazione mafiosa nelle regioni dell'obiettivo
1. ''Sin dal mio insediamento ho invocato iniziative veramente concrete
che, anche con l'utilizzo dei fondi del ''PON Sicurezza per lo sviluppo
del Mezzogiorno'', determinassero, per tutti gli appalti e non solo
per le grandi opere, un effettivo monitoraggio finalizzato a far emergere
le criticita' dell'intera filiera procedurale delle costruzioni e,
conseguentemente, contribuire realmente al loro superamento. In questi
anni abbiamo, invece, assistito alla nascita di ''mille osservatori''
nazionali, provinciali, comunali, prefettizi, etc. che hanno pesantemente
condizionato la risposta da parte delle stazioni appaltanti e generato
dati parziali e spesso inattendibili. Ben venga quindi la semplificazione
della raccolta delle informazioni sugli appalti, sia per evitare duplicazioni
di adempimenti per le amministrazioni appaltanti e per le imprese,
sia per l'acquisizione da parte delle prefetture di esaurienti informazioni
su cui basare gli accertamenti antimafia. Accertamenti che, come piu'
volte ho avuto modo di dichiarare ed auspicare, devono assolutamente
essere estesi ai capitali delle Societa' attraverso i quali, spesso,
gli ingenti patrimoni provenienti da attivita' illecite possono essere
facilmente riciclati, nascondendo in tal modo, dietro il paravento
d'impresa edile, la vera attivita' malavitosa''.
A
Rossano chiesta la conferenza dei servizi per vagliare la regolarità
delle discariche
28/03 I residenti delle contrade Bucita, Iti, Lampa, Valle Monti,
Amica, Toscano e Zolfara e le Associazioni Wwf Calabria, Cobas Rossano,
Uci Rossano, dopo aver fatto presente che e' stata autorizzata la
riapertura di una discarica privata per rifiuti speciali non pericolosi
nella contrada Bucita di Rossano, hanno chiesto al Commissario straordinario
del Comune e all'Ufficio emergenza ambientale della regione Calabria,
di convocare una conferenza dei servizi per vagliare la regolarita'
della discarica ed eventualmente procedere alla sua bonifica. I residenti
hanno fatto presente che nella zona vivono circa 2500 abitanti che
''sono soggetti agli odori nauseabondi nonche' a rischio di infezioni
da parte di insetti che, con grande facilita', si riproducono alimentandosi
dei rifiuti della discarica; che la zona e' vocata ad uso agricolo
con specializzazione in agrumi ed ulivi che limitano con la discarica;
che nella zona vi sono cinque villaggi turistici, un ristorante ed
altre attivita' artigianali''. Il Commissario straordinario del comune,
Maria Vercillo, ha trasmesso la richiesta all'Uffico del Commissario
dell'Emergenza Ambientale della Regione, precisando anche che ''sussistono
fondati motivi di preoccupazione che la questione prospettata possa
avere gravi ripercussioni sull'ordine pubblico e sulla serena convivenza
civile, in particolare nella delicata fase pre-elettorale. Si chiede
anche di ''voler aderire alla richiesta di convocare al piu' presto
una nuova Conferenza di Servizi, volta a verificare se sussistano
motivi di pericolo per la salute pubblica e gravi conseguenze per
l'economia del territorio''.
Brevi
di cronaca A Rossano, San Lorenzo del vallo, Rende, San benedetto
Ullano, Roseto
28/03 A Rossano il personale del Norm ha arrestato due cittadini
polacchi, sorpresi mentre tentavano di rubare del gasolio. A San Lorenzo
del Vallo e' stata incendiata l' autovettura di proprieta' di una
casalinga del luogo. A Rende una persona ha rubato un autocarro furgonato,
dopo aver spintonato e fatto cadere a terra il conducente. Ignoti
hanno incendiato, a San Benedetto Ullano, la saracinesca esterna di
una macelleria. A Roseto Capo Spulico un operaio del luogo ha tentato
il suicidio, ingerendo una chiave per cassaforte e tagliandosi il
polso della mano sinistra.
Grasso
rivela: “Un sommergibile per la cocaina dalla Colombia”
27/03 ''Un sommergibile avrebbe dovuto trasportare la cocaina dalla
Colombia''. lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero
Grasso, in una lunga intervista. ''La 'ndrangheta ha con la Colombia
un traffico annuo di 400 tonnellate di cocaina. Il sommergibile era
in costruzione in Colombia ed e' stato sequestrato - ha spiegato Grasso
che di recente e' stato nel paese sudamericano - Il sommergibile avrebbe
dovuto portare nel nostro paese la cocaina via mare sfuggendo cosi'
ai controlli radar''. Il procuratore ha anche spiegato che ''in Colombia
la cocaina costa 3 dollari il grammo, mentre in Italia e' venduta
a 50-100 euro al grammo a seconda della qualita'. Le forze dell'ordine
cercano di bloccare il commercio di droga con tutti i sistemi a loro
disposizione, anche con gli interventi sulle coltivazioni: cerchiamo
con i diserbanti di distruggere le piante, ma alcuni chimici studiano
prodotti specifici per far fiorire le piante anche 4 volte l'anno.
In questo modo le piantagioni possono essere anche di dimensioni piu'
piccole. Oltre al nostro lavoro bisogna pero' chiedersi perche' la
richiesta di cocaina continua ad aumentare. Anche in questo settore
il meccanismo e' lo stesso: il rapporto domanda-offerta''. Il procuratore
Piero Grasso spiega che ''bisogna intervenire sulla societa' che ci
impone di arrivare presto e comunque. L'ecstasy ti da' lo sballo,
l'eroina la fuga e la cocaina aumenta le capacita' di intervento,
di produrre di piu', di dormire di meno''
L’incasso
delle visite guidate alle Valli Cupe per la cooperativa danneggiata
27/03 L'incasso delle visite guidate organizzate durante il lunedi'
di Pasquetta nelle Valli Cupe dalla Cooperativa 'Segreti Mediterranei',
sara' devoluto alla Cooperativa Valle del Bonamico di monsignor Giancarno
Maria Brigantini. ''Noi - ha puntualizzato Carmine Lupia, presidente
della Cooperativa Segreti Mediterranei che ha in monsignor Giancarlo
Brigantini uno dei suoi piu' importanti sostenitori e testimonial
- lavoriamo intensamente ogni giorno ed il lavoro aumentera' progressivamente
con le belle giornate, abbiamo gia' tredici guide occupatissime, ma
sicuramente l'incasso piu' rilevante sara' fatto a Pasquetta quando
anche le guide con il turno di riposo eccezionalmente quel giorno
lavoreranno. Ebbene, la somma che ricaveremo in quella giornata sara'
interamente destinata alla ricostruzione di quanto e' stato distrutto
alla Cooperativa Valle del Bonamico a cui siamo legati da amicizia,
affetto e solidarieta'''. ''Ogni biglietto staccato a Pasquetta -
ha concluso - all'entrata del canyon e della cascata del Campanaro
ormai dotate di biglietteria e servizi di assistenza, andra' a ricostruire
quanto e' stato distrutto a Locri''. La Cooperativa 'Segreti Mediterranei'
ha inviato una lettera di solidarieta' a monsignor Bregantini che
l'anno scorso, insieme al presidente degli imprenditori calabresi
Pippo Callipo, ha visitato alcune cascate e celebrato messa nella
Presila catanzarese tra pini e lecci.
Prima
cartografia dei mari italiani. Censiti mille siti sommersi
27/03 Conoscere il territorio e i fondali marini, per la tutela del
patrimonio archeologico del mediterraneo. Questo l'obiettivo del progetto
'Archeomar', che fornira' la prima cartografia scientifica dei mari
italiani. Nell'ambito del progetto Archeomar sono stati individuati
oltre 1000 potenziali siti archeologici sommersi, per 628 di questi
sono state realizzate schede documentali e per 288 siti sommersi sono
stati prodotti video ed effettuate classificazioni. Tra questi, circa
un centinaio erano inediti, prima dello studio promosso dal Ministero
per i Beni Culturali. I primi risultati sono stati presentati al Museo
archeologico nazionale dal vice ministro per i Beni Culturali, Antonio
Martusciello, con la soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli
e Caserta, Maria Luisa Nava, la direttrice generale per i beni Archeologici,
Anna Maria Reggiani, la direttrice generale per l'innovazione tecnologica
e la promozione, Antonia Pasqua Recchia e al direttore generale regionale
per la Campania, Stefano De Caro. Per le indagini sottomarine sono
state utilizzate tre navi oceanografiche, tre unita' per rilievi in
acque poco profonde, tre veicoli da immersione filoguidati e un minisommergibile
La terza fase del progetto, che ha portato all'interpretazione finale
dei dati censiti, ha visto confluire le informazioni ottenute dalle
ricerche nel data base territoriale integrato, creato per la messa
a punto di piani di tutela del territorio. In Campania sono stati
censiti 154 siti archeologici, 91 con una documentazione e una classificazione
complete; tra questi 30 relitti di navi, 7 non navali (aerei, sottomarini),
20 costruzioni (opere portuali, banchine di attracco), e poi anfore,
ancore e manufatti che il mare ha risparmiato. L'eta' romana si conferma
quella piu' ricca di reperti nei fondali della 'Campania Felix', con
la meta' di resti classificati. Al termine dei lavori, i ricercatori
del progetto Archeomar produrranno un atlante fotografico e cartografico
dei siti e un dvd. Il vice ministro Martusciello ha precisato che,
''l'indagine ha esplorato i fondali marini della Campania, della Puglia,
della Basilicata e della Calabria, si e' compiuta una mappatura completa
dei nostri siti archeologici, ricchezze sommerse nei mari del Mezzogiorno''.
Sulla metodologia di intervento e i possibili sviluppi, Martusciello
ha indicato tre ambiti: ''Conservazione e restauro, sviluppando le
potenzialita' esistenti per la creazione di laboratori di restauro;
la musealizzazione, progettando la fattibilita' di nuovi musei, dedicati
alla storia dell'uomo sui mari; valorizzazione turistica dei luoghi'',
ha concluso il vice ministro per i Beni Culturali.
Estradato
dall’Olanda il boss Strangio
27/03 E' arrivato alle 16.30 all'aeroporto di Ciampino Sebastiano
Strangio, il boss della 'ndrangheta arrestato il 27 ottobre scorso
ad Amsterdam ed estradato dall'Olanda. Strangio, che e' stato latitante
per oltre 10 anni, e' un importante esponente dell'ndrangheta reggina,
dell'omonima cosca mafiosa di San Luca (RC) colpito di numerosi provvedimenti
restrittivi, emessi dall'Autorita' giudiziaria di Reggio Calabria,
per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti
ed altri gravi delitti. E' ritenuto un figura di primissimo piano
del mercato internazionale della cocaina, responsabile di importanti
canali di approvvigionamento della droga proveniente dal Sud America
e destinata all'Europa. Nell'ottobre scorso venne fermato dalla Polizia
olandese in collaborazione con quella italiana, mentre era seduto
ad un bar lungo i canali di Amsterdam.
Sempre
gravi le condizioni della nipote di “Tiradrittu”
27/03 Sono sempre gravi le condizioni di Bruna Morabito,la donna
di 32 anni ferita con colpi di pistola sparati dal fratello Giovanni,
che si e' poi costituito ai carabinieri di Reggio Calabria. Il giovane
ha confessando di avere tentato di uccidere la sorella perche' aveva
avuto un figlio con il convivente dopo essersi separata dal marito.
La donna e' ricoverata nel reparto di Rianimazione del Policlinico
di Messina
Brevi
di cronaca da Amantea, Paola
27/03 Ad Amantea la porta d'ingresso di un negozio e' stata incendiata
da sconosciuti. Per l'incendio, secondo quanto si e' appreso, e' stato
utilizzo del liquido infiammabile. Le fiamme sono state spente dai
vigili del fuoco. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che
hanno avviato le indagini. A Paola L'automobile di una impiegata delle
poste e' stata incendiata da sconosciuti. Il mezzo e' stato cosparso
di liquido infiammabile e dato alle fiamme. L'incendio ha provocato
danni anche da una automobile che era parcheggiata poco distante.
L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le
indagini.
Nuove
collaborazioni per il caso Fortugno
26/03 Ci sono nuove collaborazioni all' inchiesta sull'omicidio del
vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco
Fortugno. Lo rileva un quotidiano siciliano che in un articolo, tra
l'altro, scrive: ''Il quadro dell'inchiesta potrebbe, infatti, allargarsi
grazie ad ulteriori collaborazioni che servirebbero ad integrare il
lavoro. La presenza di nuove testimonianze andrebbe a completare l'attivita'
di indagine e assicurare la ricostruzione della verita' completa''.
Alla domanda se ci sia un nuovo collaboratore all'inchiesta il capo
della squadra mobile di Reggio Calabria, Salvatore Arena, ha detto
alle agenzie: ''Non sono autorizzato a dire alcunche' sull'inchiesta''.
Bocche cucite anche in Procura su questo nuovo aspetto dell'inchiesta
che si basa gia' sulla collaborazione di un pentito, Bruno Piccolo,
di 27 anni, il primo della cosca Cordi', da anni in lotta con quella
dei Cataldo in uno scontro che ha provocato decine di morti. L'uomo
ha iniziato a collaborare con la Dda di Reggio Calabria un mese dopo
l'arresto, avvenuto il 14 novembre scorso, e le sue affermazioni,
ha scritto il Gip di Reggio Calabria nell'ordinanza che ha portato
all'arresto dei presunti esecutori materiali del delitto Fortugno,
''puntualmente riscontrate, hanno fornito indicazioni importantissime
per l'individuazione dei responsabili dell'omicidio''. Piccolo, titolare
di un bar-pasticceria a Locri, ha avuto la possibilita' di ascoltare
alcune conversazioni tra affiliati alla cosca Cordi', che s' incontravano
nel suo locale, nel corso della fase progettuale dell'assassinio di
Fortugno. Il giovane ha parlato di come e' maturato il progetto per
uccidere Francesco Fortugno, ha descritto le riunioni operative e
ha fornito i nomi di chi materialmente ha eseguito il delitto, Salvatore
Ritorto.
La
nipote di “Tiradrittu” ancora in coma
26/03 E' ancora in coma Brunetta Morabito, la donna di 32 anni ferita
da alcuni colpi di pistola sparati dal fratello Giovanni, che si e'
poi consegnato ai carabinieri di Reggio Calabria, confessando di avere
agito per riparare al disonore causato dalla sorella per avere avuto
un figlio con il convivente dopo essersi separata dal marito. La donna
e' ricoverata nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Messina.
E' stata operata ieri alla testa. L' intervento chirurgico e' durato
circa dieci ore. I medici hanno detto che le sue condizioni sono stabili.
Un
uomo ucciso in un agguato nel reggino
26/03 Il titolare di una rimessa per camion, Vincenzo Celi, di 73
anni, e' stato ucciso oggi a Seminara, nel reggino. L' omicidio e'
stato compiuto nella rimessa della vittima, in localita' Barrettieri.
Ad agire, secondo i primi accertamenti compiuti dai carabinieri della
Compagnia di Palmi, sono state almeno due persone. Due, infatti, le
pistole usate per l' agguato, una calibro 9 ed una 7.65. Contro Celi
sono sparati numerosi colpi. Secondo quanto si e' appreso, al momento
del delitto, nel parcheggio non vi sarebbero stati testimoni. L' uomo,
pensionato, era noto alle forze dell' ordine per un piccolo precedente
risalente agli anni '80 relativo alla detenzione di armi e non risultava
avere legami con ambienti criminali della zona. Le indagini, coordinate
dalla Procura della Repubblica di Palmi, sono indirizzate sulla vita
privata della vittima e sulla sua attivita'.
Quattro
denunce per il taglio di un querceto a San Demetrio Corone
26/03 Quattro persone sono state denunciate al termine di una operazione
condotta dal Corpo Forestale dello Stato che ha portato anche a vari
sequestri nel territorio di San Demetrio Corone. Personale del Corpo
forestale di Corigliano e Rossano, in localita' Due Mulini, Monte
Santo e Sofferetti hanno sequestrato, denunciando i responsabili,
una area di circa cinquemila metri quadri da cui erano state estirpate
piante di specie quercina senza autorizzazione. Un' altra persona
e' stata denunciata per l' apertura abusiva di una pista poderale.
Il Corpo forestale ha poi sequestrato due discariche abusive realizzate
su un' area di cinquemila metri quadri. All' interno sono stati ritrovati
rifiuti classificati come speciali e pericolosi, tra cui materiale
ferroso e plastico, pneumatici, elettrodomestici, materiale legnoso
e proveniente da demolizioni.
In
fiamme ad Amantea un vagone dell’intercity Reggio-Milano
25/03 Una vagone del treno intercity n. 752 Reggio Calabria-Milano
si e' incendiato, probabilmente a causa di un corto circuito all'impianto
di condizionamento posizionato sotto la carrozza, nella stazione di
Amantea. Il personale delle Ferrovie si e' accorto subito del fatto
ed e' intervenuto prima per far scendere i viaggiatori che si trovavano
sulla carrozza e poi per isolare su un binario morto il vagone. Sul
posto sono intervenuti i vigili del fuoco del compartimento di Paola,
che hanno spento le fiamme.
A
Cosenza la maglia nera di tutto il sud dei bocciati per la patente
25/03 Se ad Enna conoscano alla perfezione la segnaletica stradale
e se siano veramente bravi a guidare, saranno il tempo, le multe e
i punti persi sulla patente a dirlo. Ma per lo Stato italiano sono
proprio gli abitanti della cittadina siciliana, almeno al momento,
i piu' virtuosi in materia di sicurezza e codice stradale: degli oltre
14mila che si sono presentati alle prove d'esame per ottenere la patente
nel 2005, quasi il 97 per cento sono stati promossi e solo 437 (3,8%)
dovranno riprovare il prossimo anno. Il dato e' uno dei tanti contenuti
nelle 79 pagine del rapporto del Ministero delle Infrastrutture e
Trasporti del 2005 relativo agli esami per il conseguimento della
patente di guida. Un rapporto da cui si evince, anche, che le donne
sono piu' brave nelle prove teoriche (idonee il 73,96%, contro il
67,10% degli uomini) mentre i maschi sono piu' 'forti' nelle prove
di guida (91,40% di idonei, contro 84,23% delle donne) e che in questa
speciale classifica il sud e' piu' preparato del nord e del centro
Italia. ''Chi guida un mezzo - commenta il ministro delle Infrastrutture
e Trasporti Pietro Lunardi - deve avere una preparazione comportamentale,
teorica e pratica adeguata e deve conoscere a fondo il codice della
strada''. Per questo, aggiunge, ''gli esami di idoneita' per il rilascio
delle patenti e dei patentini devono essere rigorosi e severi. Cio'
diventa una garanzia soprattutto per i giovani e le famiglie''. Complessivamente,
nel 2005 sono stati oltre 2 milioni e 300mila gli italiani che hanno
fatto l'esame per la patente (2.332.113): di questi oltre un milione
e 800mila, l'80,1 per cento, ha passato le prove, mentre 466.216 sono
stati i bocciati. Dall'analisi dei dati emerge che la percentuale
piu' alta di idonei e' al sud Italia - 83,79%, pari a 480.601 persone
- seguito dalle isole (80,61%) e dal nord (78,70%). Fanalino di coda
l'Italia centrale, con 407.150 promossi, pari al 77,86%. E se a Enna
sono i piu' bravi, e' sempre in un'isola, la Sardegna, che, stando
alle statistiche, ci sono i peggiori guidatori italiani: a Cagliari
sono infatti stati bocciati il 33,68 per cento dei candidati agli
esami (12.490 su 37.086). Al nord la maglia nera va a Trento e Forli'
(entrambi con il 28,57% di non idonei), al centro a Terni (28,57%)
e a Cosenza al sud (23,13%). Quanto alle grandi citta', e' ancora
una volta il Sud in testa. Palermo e Napoli, rispettivamente con l'89,19%
e l'88,14% di promossi, si lasciano alle spalle Bologna (79,18%),
Torino (77,42%), Firenze (76,75%), Milano (76,14%) e Roma (74,45%).
Un'intera sezione del rapporto e' poi dedicata all'esame per conseguire
il 'patentino' di guida per i ciclomotori, obbligatorio per i minorenni.
Su 448.571 giovanissimi che si sono presentati alle prove, uno su
tre e' stato bocciato. 313.323 sono infatti gli idonei (il 69,85%)
e 135.248 i respinti (pari al 30,15% del totale). In questo caso e'
Potenza ad avere il maggior numero di bocciati. Su 2.405 ragazzi che
hanno fatto l'esame, 972 (il 40,42 per cento) non lo hanno passato.
E i piu' bravi? Ad Enna, ovviamente: su 2.126 che ci hanno provato,
1.779 (l'83,78%) hanno passato l'esame e solo 347 sono tornati a casa
a piedi.
Beccato
nella stazione di Reggio con un chilo di coca nascosta in un torrone
25/03 Un commerciante di materiale sanitario, Andrea Rusconi, di
31 anni, di Piacenza, incensurato, e' stato arrestato dalla Polizia
di Stato a Milano con l' accusa di traffico di sostanze stupefacenti
nel corso di un' operazione congiunta effettuata dalle Sezioni narcotici
delle Squadre mobili di Reggio Calabria e del capoluogo lombardo.
Rusconi, secondo quanto ha riferito la Squadra mobile reggina, e'
stato bloccato mentre si trovava nella stazione ferroviaria. L' uomo
aveva una valigia all' interno della quale custodiva un chilo e 40
grammi di cocaina pura al 90%, divisa in due panetti. Il commerciante,
al momento dell' arresto, era appena sceso da un treno. La droga era
nascosta tra alcune confezioni di torrone. Le indagini della Polizia
di Stato mirano adesso ad identificare le persone che avevano fornito
a Rusconi la droga ed a chi il commerciante dovesse consegnare la
sostanza stupefacente. Secondo gli investigatori, Rusconi sarebbe
il ''corriere'' di un' importante organizzazione di trafficanti di
droga di cui adesso si sta tentando di ricostruire l' organigramma
e l' ambito di attivita'.
Brevi
di cronaca da Cassano, S. Domenica Talao, Aiello calabro, Montalto,
Corigliano
25/03 A Cassano allo Jonio due cittadini stranieri
di nazionalita' ucraina, Nadia Kolosova e Vladimir Nogotcov, entrambi
di 57 anni, sono stati arrestati dai carabinieri per tentata estorsione
e resistenza a pubblico ufficiale. I due sono stati trovati in possesso
di un'automobile, una Ford Escord, di proprieta' di un uomo di 45
anni, al quale, per la restituzione, avevano chiesto 300 euro. I due
cittadini ucraini sono stati sorpresi ed arrestati mentre stavano
per incassare il denaro. Santa Domenica Talao. Una
discarica abusiva e' stata scoperta e sequestrata dai carabinieri
nelle campagne di Santa Domenica Talao. L'area e' stata sequestrata
su provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Paola. Nella discarica,
secondo quanto si e' appreso, sono stati trovati numerosi rifiuti
di tipo speciale. I carabinieri stanno accertando l'identita' delle
persone che hanno realizzato la discarica. Ad Aiello calabro
un imprenditore del luogo ha denunciato ai carabinieri il furto di
varie attrezzature agricole trafugate da ignoti da alcuni capannoni
di sua proprietà. A Montalto Uffugo ignoti,
nella notte, hanno ripulito un intera officina rubando 5 cassette
di attrezzi vari; 2 saldatrici; 2 P.C. e una autovettura Crhysler
Jeep Wrangler, targata AL831PL.. Sul posto sono interveunti i Crabinieri
che hanno avviato le indagini. A Corigliano Calabro
un giovane, Enrico La Grotta, di 26 anni, e' stato arrestato ed altre
tre persone sono state denunciate dai carabinieri nel corso di controlli
finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio di droga. Nel
corso di una perquisizione i carabinieri hanno trovato nell'abitazione
di La Grotta 3 chili di marijuana in parte gia' pronta per la vendita.
Arrestato e' stato condotto nel carcere di Rossano. In un' altra operazione,
sempre a Corigliano, i carabinieri hanno sorpreso tre giovani che
erano in possesso di 25 grammi di marijuana. I tre sono stati denunciati
Vandali
e scippatori in azione a Corigliano.
25/03 Un registro di classe ed una cattedra sono stati distrutti
da sconosciuti nel liceo classico a Corigliano Calabro. L'atto vandalico
e' stato scoperto dal personale della scuola che l'ha denunciato ai
carabinieri. Sempre a Corigliano due persone che erano in sella ad
un ciclomotore hanno rapinato la borsa ad una casalinga. La donna,
dopo aver subito la rapina, ha denunciato l'accaduto ai carabinieri
che hanno avviato le indagini. All'interno della borsa c'erano 160
euro circa ed alcuni documenti personali della vittima.
Maxioperazione
della Finanza. Arrestate 32 persone.
Una
vera e propria holding delle cosche dedita al traffico internazionale
della droga. Operazione in tutta Italia
Colpo
dei carabinieri che arrestano nella piana di Gioia il super latitante
D’Agostino. A lui addebitati 10 omicidi.
Il
Comune di Rossano replica “Sul traliccio Enel siamo attenti”
24/03 Il Comune di Rossano, circa la protesta di alcuni cittadini
contro la realizzazione di un traliccio dell'Enel, ha reso noto di
aver ''provveduto, in passato, a far sospendere i lavori in corso
da parte della Societa' Terna, per conto dell'Enel. La motivazione
della sospensione era giustificata dalla mancata presentazione della
documentazione necessaria per la prosecuzione dei lavori''. ''Tra
i documenti richiesti - prosegue la nota - vi era il nulla osta paesaggistico
che non e' stato ancora trasmesso al comune. Per la sospensione dei
lavori la Societa' Terna, titolare dei lavori in Contrada Piragineti,
ha presentato ricorso al Tar Calabria davanti al quale la causa e'
ancora pendente''. Nel frattempo il Comune di Rossano ha chiesto alla
Regione Calabria di ricevere notizia circa il decreto di autorizzazione
e in particolare sulla necessita' della presentazione da parte della
ditta del nulla osta paesaggistico. ''Ma la Regione Calabria - evidenzia
la nota del Comune - non ha mai fornito risposte. Di conseguenza rimane
valida la decisione del Comune di sospendere i lavori. Il Comune assicura
ai residenti in Contrada Piragineti, la massima attenzione e vicinanza,
ma nello stesso tempo precisa che, dal sopralluogo effettuato nella
mattinata di giovedi' scorso dalla polizia municipale nella contrada
interessata dalla presunta ripresa dei lavori per il traliccio Enel,
e' emerso che non si sta procedendo ad alcun tipo di lavoro, ne' tanto
meno era presente alcun operaio della ditta a cui sono stati affidati
i lavori dall'Enel''.
Convalidati
gli arresti ai fratelli Rosati per l’arsenale scoperto a Locri
24/03 Sono stati convalidati dal gip del Tribunale di Locri, Andrea
Amadei, gli arresti dei fratelli Luciano e Giuseppe Rosati, di 45
e 40 anni, entrambi di Siderno. Il gip locrese ha emesso a carico
dei due fratelli, arrestati dalla Guardia di finanza, un' ordinanza
di custodia cautelare in carcere per detenzione illegale di armi comuni
e da guerra, munizioni di vario genere e ricettazione. I militari
delle Fiamme gialle di Locri, al termine di un' indagine, avevano
trovato all' interno dell' abitazione dei fratelli Rosati un autentico
arsenale composto, in particolare, da undici pistole, un lanciagranate,
un fucile mitragliatore, una pistola mitragliatrice, tre fucili da
caccia di cui uno a cannamozza, undici chilogrammi di polvere da sparo
e circa 8 mila cartucce di vario calibro.
Truffa
all’ASl di Locri: 126 denunce per false autocertificazioni sul
ticket
24/03 Centoventisei persone, tra cui imprenditori, commercianti,
artigiani, professionisti e dipendenti pubblici, sono state denunciate
dai militari della guardia di finanza di Bianco perche' hanno presentato
alla Asl di Locri delle false autocertificazioni per ottenere l'esenzione
dal pagamento del ticket sanitario. Le persone denunciate sono accusate
di falso ideologico e truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.
Nel corso delle indagini, durate circa un anno, i finanzieri hanno
esaminato la documentazione prodotta da circa 1000 persone e necessaria
ad ottenere il diritto all'esenzione del pagamento del ticket sanitario.
Dagli accertamenti e' emerso che i denunciati avevano presentato delle
false autocertificazioni, in quanto risultate sprovviste dei requisiti
previsti dalla legge per beneficiare delle agevolazioni in materia
sanitaria. Molti tra questi cittadini, dichiarandosi disoccupati o
omettendo di dichiarare i redditi realmente percepiti, erano riusciti
ad evitare il pagamento del ticket previsto per l'esecuzione di esami
di laboratorio.
Processo
G8/Bolzaneto: Udienza scioccante quella di venerdì
24/03 Udienza scioccante quella di venerdì 24 marzo, durante
la quale si sono ricostruite con precisione le vicende di due dei
99 fermati che sabato 21 luglio 2001 furono condotti nella caserma
di Bolzaneto. I due testimoni ascoltati, C.C. e M.D., hanno vissuto
quasi la stessa esperienza: sono arrestati nello stesso luogo, condotti
nelle stesse cella a Bolzaneto ed infine ammanettati insieme per essere
tradotti nel carcere di Alessandria. C.C. comincia il suo racconto
dettagliato e preciso con una lucidità stimabile. Appena arrivato
nell'androne della struttura, racconta di un ragazzino diciottenne
di Torino picchiato da un agente in borghese, che poi riconoscerà
come Salomone Massimo, ispettore di Polizia di Stato. Condotto nella
prima cella vede un ragazzo steso a terra, completamente denudato.
Fanno spogliare anche lui e gli ordinano di fare flessioni nudo in
cella. Si susseguono serrati, nei racconti dei due testi, gli avvenimenti
e le ricostruzioni che si incastrano come ingranaggi di uno stesso
meccanismo con le testimonianze di chi li ha preceduti e non lasciano
spazio ad un controesame. Entrambi raccontano di un pestaggio avvenuto
nella mattina della domenica, prima di essere trasportati ad Alessandria:
T., di origine siriana, e' mutilato ad una gamba e ha una protesi.
Dopo una notte passata in piedi nella "posizione del cigno"
(cosi' la chiamano nelle forze dell'ordine: gambe divaricate, testa
e mani alzate appoggiate al muro) non riesce piu' a stare in piedi.
Nel momento in cui cede e cerca di sedersi entrano in tre e si accaniscono
su di lui, "lo picchiarono in maniera piuttosto robusta anche
a colpi di manganello, questa e' una delle cose che mi pesò
piu' di tutte, in parte dalla paura, in parte dalla vergogna, e non
sono intervenuto nel pestaggio di una persona mutilata" "ero
congelato dal terrore" cosi' lo racconta C.C. Emerge un frammento
umano di impotenza, di terrore che congela ogni possibilità
di reazione. Gli spray urticanti gettati in cella nella notte. Le
grida che si udivano. I saluti inneggianti al fascismo. "Dalla
finestra frequentemente qualcuno puntava la pistola contro di noi,
per fare una finta esecuzione" così continua il racconto
di C.C, ma non finisce. Ventiquattro ore da rimuovere, per riuscire
ad andare avanti. M.D. non ricorda l'ordine cronologico delle vicende:
"successivamente sono stato in cura da uno psicologo e ho rimosso
degli avvenimenti, ho cercato di dimenticare il piu' possibile."
E ancora: "di botte me ne sono prese così tante che non
riesco a collocarle nel tempo." M.D. compiva gli anni in quel
famigerato giorno. "ti facciamo la festa, ora ti facciamo noi
la torta", cosi e' stato festeggiato dalle forze dell'ordine.
La storia comune dei due testi non si conclude fuori dalla caserma:
vengono ammanettati insieme e, mentre venivano portati verso il pullman
che li avrebbe trasportati ad Alessandria, un agente li prende per
la testa facendogliele scontrare l'una contro l'altra. Entrambi hanno
avuto dei traumi a posteriori. Sono dovuti ricorrere a cure psicologiche
e ospedaliere, rimuovendo parte degli eventi; ma chi li ha sentiti
testimoniare oggi ha potuto capire nitidamente che la sensazione di
terrore e di angoscia ha lasciato segni indelebili nella loro memoria.
Prossima udienza lunedi 27 marzo.
Ancora
gravi le condizioni dell’agente pubblicitario ferito in un agguato
a Siderno
24/03 Sono ancora gravi le condizioni di Rosario Ianni', di 42 anni,
l'agente pubblicitario ferito ieri sera in un agguato compiuto da
uno sconosciuto a Siderno. L'uomo, che e' ricoverato nell'ospedale
di Locri, nel corso della notte e' stato sottoposto ad un intervento
chirurgico durato sei ore ed ora le condizioni sono stazionarie. Nel
corso della notte gli agenti della polizia di Stato hanno sentito
alcuni conoscenti ed i familiari di Ianni' ma non sarebbero emersi
particolari utili per individuare l'autore del ferimento ed il movente.
Gli investigatori stanno concentrando la loro attenzione sulla vita
privata dell'agente pubblicitario che non ha precedenti penali e non
e' collegato ad ambienti della criminalita'. Il ferimento di Ianni'
e' avvenuto mentre la vittima stava rientrando a casa. Un uomo ha
sparato alcuni colpi di fucile che hanno raggiunto la vittima al bacino
ed alle gambe.
E' uno dei responsabili della raccolta pubblicitaria del settimanale
'la Riviera', Rosario Ianni', di 42 anni, ferito ieri sera in un agguato
compiuto da uno sconosciuto a Siderno. L'uomo e' ricoverato in gravi
condizioni nell'ospedale di Locri dove i sanitari si sono riservati
la prognosi. ''Stavamo - e' scritto in una nota del settimanale -
preparando la copertina, dedicata ai morti ammazzati della Locride,
quando e' arrivata la notizia che avevano sparato a Sarino Ianni'
a Siderno. Sarino, amico a noi carissimo, che ora si dibatte tra la
vita e la morte, e' un uomo mite, attivo e instancabile, una persona
che vive esclusivamente del proprio lavoro, un individuo lontano da
beghe di ogni genere. Diciamo soltanto, prima che nascano chiacchiere,
che non pensiamo che abbiano voluto colpire lui per attentare alla
nostra liberta', all'indipendenza con la quale il giornale affronta
settimana per settimana i temi e i problemi che riguardano la nostra
collettivita'''. Ieri sera Ianni' stava rientrando a casa quando e'
stato avvicinato da uno sconosciuto che lo ha ferito sparando un solo
colpo di fucile. L'attenzione degli agenti della polizia di Stato
e' concentrata nella vita privata di Ianni'. Gli investigatori hanno
sentito amici e familiari della vittima, ma non sono emersi elementi
utili per individuare l'autore ed il movente del ferimento.
Brevi
di cronaca da Amendolara, Cassano e Luzzi
24/03 Ad Amendolara i carabinieri hanno arrestato una persona per
violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. A Cassano allo
Jonio un giovane, Rocco Marotta, di 24 anni, e' stato arrestato dai
carabinieri per detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze
stupefacenti. I militari, nel corso di una perquisizione personale,
hanno trovato il giovane in possesso di un involucro contenente 10
grammi di eroina. A Luzzi ignoti, introdottisi all’interno della
locale scuola media, hanno trafugato 7 PC, 3 masterizzatori, 2 gruppi
di continuità e 2 monitor. Le immediate indagini dei carabinieri
hanno consentito di il recuperare la refurtiva rinvenuta all’interno
di un casolare abbandonato,
Agguato
nella Locride, ferito gravemente un pubblicitario
23/03 Un agente pubblicitario, Rosario Ianni', di 42 anni, e' stato
gravemente ferito in un agguato compiuto da uno sconosciuto a Siderno.
L'uomo stava rientrando a casa quando e' stato avvicinato da uno sconosciuto
che ha iniziato a sparare diversi colpi di pistola alcuni dei quali
hanno raggiunto Ianni' al bacino ed alle gambe. La vittima e' stata
soccorsa da alcune persone ed accompagnato nell'ospedale di Locri
dove i sanitari lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico e si
sono riservati la prognosi. Sul luogo dell'agguato sono intervenuti
gli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini. Gli
investigatori stanno sentendo amici e familiari della vittima per
ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per individuare il possibile
movente nell'ambito del quale e' maturato il ferimento
Operazione
antidroga a Roma. Fornivano le cosche della ndrangheta. Decine di
arresti
23/03 Decine di ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite,
nel corso della notte, dai carabinieri del comando provinciale di
Roma, in Italia, Spagna e Marocco nell'ambito di una indagine su un
traffico internazionale di droga legato ad esponenti delle cosche
calabresi Facchineri e Parrello. L'operazione, coordinata dalla procura
distrettuale antimafia, ha portato i carabinieri ad individuare i
canali di approvvigionamento di migliaia di chili di cocaina e di
hashish che dal Sudamerica e dal Marocco rifornivano in Italia sodalizi
riconducibili alla 'ndrangheta e alla mafia. Le indagini dei carabinieri
della capitale, in collaborazione con la direzione centrale per i
servizi antidroga, hanno permesso di ricostruire anche i flussi economici
del narcotraffico e le sofisticate tecniche di riciclaggio utilizzate
dall'organizzazione. Era una struttura di matrice 'ndranghetista,
definita dagli investigatori di primo piano, quella che gestiva il
traffico internazionale di droga e decimata la scorsa notte con l'operazione
dei carabinieri della capitale in collaborazione con il ROS. Le indagini
hanno permesso di stabilire che l'organizzazione era in grado di gestire
tutte le fasi del traffico, dal reperimento nei paesi produttori fino
all'introduzione e alla distribuzione in Italia di ingenti carichi
di cocaina ed hashish. Nel corso delle indagini i carabinieri del
ROS e quelli del comando provinciale di Roma hanno sequestrato oltre
2 tonnellate di cocaina e 17 di hashish, trasportate a bordo di navi
intercettate al largo delle isole Canarie e a Fiumicino. Secondo quanto
accertato i patrimoni che arrivavano dal narcotraffico si aggiravano
su un valore di oltre 15 milioni di euro del quale e' gia' stato richiesto
il sequestro preventivo per la successiva confisca.
Rallegramenti di Pisanu
Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, si e' vivamente rallegrato
con il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale Gottardo,
per l'arresto di numerosi esponenti delle cosche calabresi ''Facchineri''
e ''Parrello'', indagati per associazione finalizzata al traffico
di sostanze stupefacenti ed altri gravi reati. Si tratta, ha detto
il Ministro, di ''un ulteriore, duro colpo inferto alla 'ndrangheta,
che segna un altro successo dell'attivita' repressiva prevista dal
piano De Sena, questa volta anche a livello internazionale''. L'operazione,
spiega il Viminale, condotta in collaborazione con la direzione centrale
per i servizi antidroga ed eseguita in Italia, Spagna e Marocco, ha
consentito di individuare i canali di approvvigionamento di notevoli
quantitativi di stupefacenti che, dal sud-america e dal Marocco, rifornivano
in Italia sodalizi riconducibili alla 'ndrangheta ed a cosa nostra.
E le indagini, ha sottolineato il Ministro, ''hanno consentito di
ricostruire i grandi flussi intercontinentali del narcotraffico, quelli
dei narcoproventi e le sofisticate tecniche di riciclaggio utilizzate
dall'organizzazione''.
Grasso: la repressione sta dando buoni frutti
- ''La repressione sta dando buoni frutti e questo deve aumentare
il senso di sicurezza dei cittadini perche' e' il segno che noi ci
siamo sul territorio e con la polizia giudiziaria tutta cerchiamo
di fare il necessario''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia,
Pietro Grasso, commentando l'operazione internazionale antidroga condotta
oggi dalla procura distrettuale antimafia di Roma. Grasso ne ha parlato
con i giornalisti a Bari dove ha partecipato all'inaugurazione dell'anno
di studi 2005-2006 della legione allievi della guardia di finanza.
Grasso ha rilevato che si susseguono ogni giorno le operazioni di
tutte le forze di polizia giudiziaria, ma ha rilevato nel contempo
che continua a crescere nel mondo la produzione e il consumo di droga
e in particolare di cocaina. Ha citato per tutti i dati impressionanti
che riguardano la Colombia che produce ogni anno 400 tonnellate di
cocaina, 200 delle quali arrivano in Europa. Dati che vanno sommati
- ha detto - a quelli riguardanti l' eroina proveniente dal Pakistan
e dall'Afghanistan, ''un po' in diminuzione - ha detto - ma largamente
compensati dall'incremento della cocaina''.
Intimidazione
con un ordigno ad un Consigliere provinciale di Vibo
23/03 Un rudimentale ordigno e' stato fatto esplodere da sconosciuti
nell'albergo ristorante 'Pegaso' a Ricadi, nel vibonese, di proprieta'
del consigliere provinciale della Margherita, Aurelio Maccarone, di
40 anni. L'ordigno e' esploso al primo piano dell'edificio che ospita
le camere d'albergo dove, al momento della deflagrazione, non c'erano
persone perche' la sua apertura e' prevista per il primo aprile. In
questi giorni erano in corso alcuni interventi di ristrutturazione
dei locali. Ad accorgersi dell'accaduto e' stato il custode che abitava
nelle vicinanze, che ha immediatamente avvertito il proprietario e
i carabinieri. L'attentato e' avvenuto a pochi giorni dall'intimidazione
compiuta ai danni del deposito di generi alimentari di proprieta'
di Antonio Stagno che si trova a qualche centinaio di metri di distanza.
Distrutte
dodicimila piante di lamponi della cooperativa del Vescovo Bregantini
23/03 Dodicimila piantine di lamponi della cooperativa "Valle
del Bonamico", promossa dal vescovo di Locri-Gerace mons. Giancarlo
Bregantini, sono state ditrutte, con un danno economico di circa 200.000
euro, con l'impiego di agenti chimici. A dare notizia del danneggiamento
e' la Confagricoltura calabrese, il cui presidente, Francesco Macri',
condanna l'accaduto. "Il vile atto intimidatorio ai danni delle
produzioni di lamponi della Cooperativa agricola Valle del Bonamico
- afferma - e' un'ulteriore dimostrazione del difficile contesto sociale
che si vive attualmente nella Locride e dell'oggettiva difficolta'
di portare avanti le imprese del comprensorio". La Cooperativa
rappresenta una fiorente realta' produttiva consolidata in questi
anni attraverso forme di collaborazione con organismi di altre regioni
italiane per la commercializzazione delle produzioni calabresi, garantendo
un'occupazione a centinaia di operai. "Ho sempre ammirato il
presidente Pietro Schirripa - continua Francesco Macri' - per la sua
tenace caparbieta' a contribuire al rilancio del settore economico
della Locride, e ad elevare la cultura imprenditoriale in questa importante
comunita', dove esistono, e non da ora, tutte le condizioni territoriali
ed umane per sconfiggere il cancro dell'illegalita', della demoralizzazione
e frenare per quanto e' possibile l'esodo dei giovani verso le altre
realta' produttive del nostro Paese, che impoveriscono ulteriormente
il nostro territorio. La sicurezza della Locride - secondo il Presidente
di Confagricoltura Calabria - e' la primaria esigenza degli imprenditori
agricoli e dei cittadini, senza la quale, diventa difficile o quasi
impossibile inventare gli investimenti o attirare nuovi interessi
per lo sviluppo economico".
Brevi
di cronaca da Carolei, Corigliano, Cassano, Amendolara
23/03 A Carolei e' stato arrestato un uomo per furto
aggravato di un autoradio. A Corigliano Calabro sono
stati arrestati Giorgio e Mario Magno, rispettivamente di 45 anni
e di 24 anni. per violenza privata inosservanza degli obblighi e delle
prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
Sono state denunciate anche altre due persone per tentata estorsione,
danneggiamento aggravato ai danni dell' Aterp ed invasione aggravata
di edificio. I due sono stati sorpresi mentre cercavano di costringere
un assegnatario di un alloggio popolare a Corigliano Scalo, a consegnare
loro le chiavi dell'appartamento per occuparlo al suo posto. A Cassano
allo Jonio due giovani, Marco Malari, di 24 anni, e Marco
Rizzo, 22 anni, sono stati arrestati dai carabinieri per detenzione
illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, nel corso
di una perquisizione, sono stati trovati in possesso di 13 grammi
di marijuana .Ad Amendolara un uomo, Prosperino Roma,
di 35 anni, e' stato arrestato dai carabinieri per violenza, minaccia
e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso di controlli, secondo
quanto si e' appreso, Roma avrebbe aggredito i carabinieri che erano
intervenuti per porre fine ad una lite familiare.
Un
incendio provocato da un incidente mortale a Reggio blocca nella mattinata
i telefoni Tim di mezza Calabria
22/03
Un giovane, Antonio Ando', di 21 anni, e' morto in un incidente stradale
avvenuto sulla strada statale 106, nei pressi dell'aeroporto di Reggio
Calabria. La vittima era alla guida di una Fiat Uno che si e' scontrata
contro un camion. Nell'impatto i mezzi si sono incendiati e l'autista
del camion, la cui motrice è precipitata in una scarpata di
dieci metri tranciando cavi e bruciando quanto ha trovato nella sua
corsa, e' rimasto ustionato. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti
gli agenti della polizia stradale ed i vigili del fuoco che hanno
spento le fiamme impedendo che le stesse attingessero alle abitazioni
limitrofe. Le conseguenze dell’incidente, però, hanno
provocato per alcune ore disservizi sulla rete di Telecom Italia Mobile
in alcuni punti della Calabria, (A Cosenza, Catanzaro e Lamezia Terme).
Il mezzo pesante dopo l' impatto si e' incendiato e ha danneggiato
un cavo della Telecom. E' quanto si apprende dall' ufficio stampa
di Telecom Italia Mobile, contattato a seguito di una serie di segnalazioni
giunte da parte di utenti. In particolare, secondo quanto si e' appreso,
il blocco dei cellulari Tim ha coinvolto alcune linee non localizzate
con il risultato che i disservizi si starebbero verificando, sempre
secondo il gestore, con un andamento a macchia di leopardo, coinvolgendo
alcune numerazioni non localizzate solo in Calabria. Tim rende noto
comunque che il problema e' gia' stato risolto e che a breve la situazione
si normalizzera'.
Incidente
mortale nei pressi della galleria di Guardia Piemontese
23/03 Un giovane, Roberto Bianco, di 28 anni, e' morto in un incidente
stradale avvenuto sulla ss18, nei pressi di Guardia Piemontese. L'
automobile guidata da Bianco, per cause ancora in corso di accertamento,
si e' scontrata con un furgone il cui conducente e' rimasto ferito.
Altri due incidenti sono avvenuti nella stessa zona, a Diamante e
Scalea, ma non ci sono feriti. Per rilevare gli incidenti sono intervenuti
gli agenti della polizia stradale.
Scoperto
un arsenale nelal Locride. Arrestati due fratelli.
22/03 Due fratelli, Luciano e Giuseppe Rosati, rispettivamente di
45 e 40 anni, sono stati arrestati a Siderno dalla Guardia di Finanza
di Locri che ha trovato nella loro villetta un arsenale di armi e
munizioni da guerra. Il maggiore dei due fratelli Luciano, con precedenti
di polizia, e' titolare di un'officina meccanica mentre Giuseppe,
incensurato, e' operaio comunale. I dettagli dell'operazione, che
ha portato ai due arresti e alla scoperta di un'attivita' di vendita
illecita di armi e munizioni, sono stati illustrati in una conferenza
stampa svoltasi a Locri. In particolare - secondo quanto reso noto
- i militari, dopo alcune perquisizioni nelle rispettive abitazioni
dei Rosati oltre che in un canile e all'interno di una barca da diporto
rimessa nel terreno di proprieta' antistante la villetta, hanno sequestrato
11 pistole semiautomatiche di vario calibro tra cui quattro calibro
9X21; quattro revolver, un lanciagranate ed un fucile mitragliatore
AK47 di fabbricazione sovietica, una pistola mitragliatrice nodello
Sten di fabbricazione inglese, tre fucili da caccia di cui uno a canne
mozze, numerose parti d'arma, un silenziatore per pistola, 11 chilogrammi
di polvere da sparo, inneschi per munizioni, circa 8 mila cartucce
di vario calibro e un imprecisato quantitativo di bossoli ed ogive
di vario calibro e strumenti utilizzati per la ricarica di munizioni.
Tutte le armi con matricole abrase o punzonate sono risultate in ottimo
stato. I finanzieri, nel prosieguo delle attivita', hanno sequestrato,
in via amministrativa, anche due carabine, tre fucili da caccia, quattro
pistole, un revolver e 290 munizioni varie oltre che tre chili di
polvere da sparo legalmente detenute dal piu' piccolo dei due fratelli.
L'operazione della Guardia di finanza di Locri, secondo quanto reso
noto, e' stata condotta con l'ausilio del personale Antiterrorismo
pronto impiego (Atpi) aggregato dal comando generale a seguito del
delitto Fortugno e rientra nel contesto dell'intensificazione dell'attivita'
investigativa avviata per il contrasto delle cosche mafiose operanti
nella zona e disposta dal comandante regionale generale Riccardo Piccinni
e coordinata dal comandante provinciale Francesco Gazzani. Ulteriori
accertamenti sono in corso per verificare l'utilizzo delle armi nei
recenti fatti di sangue che hanno avuto come teatro la Locride
Le
Fiamme gialle sequestrano beni per oltre un milione di euro al clan
Gallace
22/03 Patrimoni immobiliari e disponibilita' bancarie per oltre un
milione 200 mila euro di illecita provenienza sono stati sequestrati
dai finanzieri del Gico, il Gruppo investigativo criminalita' organizzata
del Nucleo regionale di Polizia tributaria del Lazio della Guardia
di Finanza. Il sequestro riguarda appartenenti a una organizzazione
criminale operante nel Lazio affiliata alla 'ndrangheta calabrese
e dedita al traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio e estorsioni
in seno alla 'ndrina di Anzio e Nettuno. Il sequestro ha riguardato
venti unita' immobiliari e numerosi rapporti bancari. I destinatari
del provvedimento sono dodici persone, tra le quali Agazio Gallace,
originario della provincia di Catanzaro e detenuto per associazione
per delinquere di stampo mafioso, individuato come capo dell'organizzazione
criminale. I finanzieri hanno ricostruito il patrimonio immobiliare
e di conti bancari attraverso una complessa indagine poiché
i beni erano intestati a parenti, congiunti e prestanomi che, pero',
risultavano essere in possesso di disponibilita' immobiliari e finanziarie
sproporzionate rispetto alle attivita' lavorative e ai redditi dichiarati.
L'operazione e' stata svolta in collaborazione con la Divisione Polizia
Anticrimine di Roma.
Sette
persone di una loggia massonica segreta indagate nel catanzarese.
Cercavano di accaparrarsi commesse UE
22/03 Sette persone sono indagate nell'ambito di una inchiesta della
Procura di Catanzaro circa l'esistenza di una presunta loggia massonica
segreta i cui componenti avrebbero condizionato le decisioni in alcuni
enti locali calabresi. Nell'inchiesta, secondo quanto riferisce stamane
il Quotidiano della Calabria, si ipotizza anche che i componenti della
loggia massonica segreta avrebbero cercato di accaparrarsi ingenti
finanziamenti comunitari. Nel corso delle indagini, che sono state
compiute dai militari della guardia di finanza del nucleo provinciale
di polizia tributaria, sono state compiute numerose intercettazioni
telefoniche e ambientali nei confronti dei presunti componenti della
loggia massonica segreta. Il gruppo avrebbe tenuto riunioni ogni venerdi'
in una struttura di Satriano Marina, nel soveratese.
Chiesta
l’estradizione di quattro calabresi in Australia per traffico
di coca
22/03 Le autorita' italiane antimafia stanno cercando di estradare
dall'Australia quattro cittadini australiani di origine italiana,
e di incriminarli per l'organizzazione di una delle piu' grandi importazioni
di cocaina in Australia, peraltro mai portata a termine. Lo rivela
oggi il quotidiano di Melbourne The Age, citando documenti ottenuti
dal tribunale di Catanzaro, secondo cui i quattro avrebbero complottato
con personaggi della 'Ndrangheta calabrese fra il 2002 e l'inizio
del 2004 per trasferire 500 kg di cocaina dal Sudamerica attraverso
l'Italia fino a Melbourne. La richiesta di estradizione, a cui l'Australia
finora non ha dato seguito, e' il risultato di un'indagine coordinata
dalle autorita' italiane, nome di codice Decollo, che ha comportato
l'infiltrazione di una rete della mafia calabrese operante nel contrabbando
di droga attraverso diversi continenti- riferisce ancora The Age.
L'indagine avrebbe consentito di scoprire collegamenti fra la rete
mafiosa e gruppi terroristici in Colombia e in Spagna ed ha portato
all'emissione di mandati di arresto di quasi 100 persone, fra cui
i quattro australiani. Il quotidiano li nomina come Nicola Ciconte
di 50 anni, Michael Calleja di 48, Vincenzo Medici di 40 e Carmelo
Loprete di 38, che si ritiene vivano in liberta' in Australia. Ciconte
ha finito solo venerdi' scorso di scontare 12 mesi di carcere per
un reato separato di frode e per aver rifiutato di rispondere a domande
sul traffico di droga davanti all'Australian Crime Authority nel 2004.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Salvatore Curcio
ha detto al giornale di aver cominciato a chiedere l'estradizione
dei quattro piu' di un anno fa. ''I viaggi che questi uomini hanno
compiuto in Italia sono stati filmati, le telefonate e le conversazioni
sono state intercettate, quindi abbiamo potuto fornire all'ufficio
del giudice le prove che queste persone erano coinvolte nel traffico
internazionale di cocaina''. Secondo Curcio, Ciconte intendeva aiutare
i suoi associati in Italia a riciclare milioni di dollari di introiti
della droga attraverso banche off-shore. Il sostituto procuratore
sostiene che l'Australia sia tuttora una base significativa nelle
operazioni globali della 'Ndrangheta. Nonostante i mandati di arresto
siano stati emessi piu' di due anni fa, e la stretta cooperazione
fra polizia federale australiana e autorita' italiane, il governo
italiano non avrebbe ancora mandato in Australia le informazioni necessarie
per iniziare la richiesta di estradizione. La polizia australiana
a sua volta ha condotto le sue indagini sui quattro, ma non ha prodotto
prove sufficienti per convincere il direttore federale della pubblica
accusa a procedere a loro carico. Secondo l'ex presidente dell'Australian
Crime Authority, John Broome, la vicenda dimostra che la lotta al
crimine organizzato in Australia non e' piu' una priorita' per la
polizia federale. ''Se vi sono richieste finalizzate a procedure di
estradizione, si potrebbe ritenere che ricevano un alto grado di priorita''',
ha dichiarato in un programma dell'Abc Tv. ''Sospetto che cio' rifletta
in gran parte la priorita' assegnata alle attivita' antiterrorismo
al di sopra di tutto''
Brevi
di cronaca da Belmonte e San Fili
22/03 A Belmonte Calabro il palazzo storico 'Il rivellino' e' stato
sequestrato dai carabinieri in localita' marina. Il provvedimento
di sequestro e' stato emesso dai giudici del tribunale di Paola. A
San Fili un uomo, Francesco Bevilacqua, di 30 anni, e' stato fermato
dai carabinieri per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. L'uomo e' il genero di Dolores Bevilacqua arrestata
nei giorni scorsi dai carabinieri perche' trovata in possesso di 220
grammi di cocaina ed eroina. La droga, secondo quanto si e' appreso,
era custodita in uno scantinato che era anche nelle disponibilita'
di Francesco Bevilacqua.
22/03
Omicidio Fortugno, si indaga sugli appalti della sanità. Interrogato
il killer, fa scena muta. Gli omissis delle indagini celerebbero
il referente politico della cosca Cordì. PM
Creazzo “Le indagini sui mandanti non cominciano certo oggi”.
Pelle
(Cisl) “La strage sulla 106 colpa del Governo”. Svolti
i funerali di tre vittime
21/03 Il Segretario generale della Filca Cisl Enzo Pelle si esprime
in merito alla tragedia consumatasi sulla Statale 106 jonica nel tratto
di Corigliano Calabro. Pelle accusa il Governo e lo sollecita a prendere
provvedimenti immediati. In cima alla lista delle priorità
“la messa in sicurezza del percorso locale”. “La
Statale ha ucciso altre 6 persone in un colpo solo”, dichiara
Pelle, “l’altra vittima è rimasta gravemente ferita.
Lo scontro frontale, che ha stroncato in un istante la vita di quattro
diversi nuclei familiari, non deve essere addebitato ad un colpo di
sonno o ad un’imprudenza dei conducenti. Si peccherebbe di minimizzazione
e di oltraggio al pudore. Qualcuno, infatti, farebbe bene ad impallidire
di fronte all’ennesima strage. Quanto è accaduto”,
continua il Segretario generale della Filca Cisl, “ricade sulle
responsabilità e sulle competenze del Governo centrale che,
tra le frottole della Legge Obiettivo e il ripristino della Sa-Rc,
ha abbandonato all’incuria una via di collegamento cruciale
nel sistema viario del mezzogiorno. È altrettanto biasimevole”,
aggiunge Pelle, “che le Istituzioni nazionali non abbiano pronunciato
neppure parola di cordoglio per le famiglie delle vittime. Non è
arrivato un “mea culpa” dello Stato che sulla pericolosità
del tratto calabrese, come si suol dire, ha chiuso un occhio. Lo Stato,
al contrario, è in debito con la nostra comunità. Esso
non ha garantito l’incolumità della popolazione che governa.
Si perché anche il sud, per chi lo avesse dimenticato, fa parte
dell’Italia”. “Attualmente”, sottolinea la
Filca Cisl cosentina, “si spendono troppe parole in beghe elettorali,
si specula sulla demagogia nazional-popolare e si ignorano i doveri
che obbligano “contrattualmente” l’organizzazione
politica nei confronti della cittadinanza. La Statale 106 jonica è
divenuta un mattatoio. Una sconcertante via crucis di lapidi. Gli
anni e le vittime delle tragedie automobilistiche non si contano.
La macabra collezione di morti, infatti, passa solo dagli uffici di
statistiche pronti a puntellare qualche dossier televisivo. Il Governo
prende impegni “vocali” da decenni, l’Anas lo aiuta
a compilare la lista delle promesse”, aggiunge Pelle, “infine
“inconsciamente” gli organismi cestinano l’emergenza
nel dimenticatoio. La Statale jonica marcisce nel ripostiglio delle
stagioni elettorali. Ad ogni tornata si tira fuori dall’armadio.
Nel frattempo la Calabria piange gli affetti perduti sulla strada
maledetta. Occorre riflettere su quanto è accaduto”,
conclude la Filca Cisl, “ed intervenire tempestivamente, prima
che sia troppo tardi. Ogni minuto che passa potrebbe essere fatale.
Per chiunque”.
Numerose persone hanno partecipato ai funerali di tre delle sei vittime
dell'incidente stradale avvenuto domenica sulla strada statale 106
nei pressi di Corigliano Calabro. La cerimonia si e' svolta nella
chiesa di Santa Maria ad Nives in contrada Schiavonea a Corigliano.
Tra i familiari di Giuseppe Flotta, del figlio Antonio e di Francesco
Marino, c'e' stata una profonda commozione.
Il
Prefetto di Cosenza interviene sulla situazione di San Giovanni in
Fiore
21/03 Il prefetto di Cosenza, Bruno Sbordone e' intervenuto nei confronti
del Presidente della Giunta regionale perche' la convenzione sottoscritta
tra il Ministero del Lavoro e la Regione Calabria, registri la fase
attuativa con urgenza, in considerazione della grave situazione socio-economica
di San Giovanni in Fiore. Lo rende noto l' ufficio stampa della Prefettura
di Cosenza. ''Il Prefetto - riferisce il comunicato - ha incontrato
il sindaco di San Giovanni in Fiore, il presidente dell' Arssa e due
consiglieri comunali, in rappresentanza dei disoccupati interessati
ai progetti in corso di stesura da parte dell' Azienda regionale di
sviluppo agricolo, per fare il punto sulla procedura che portera'
all' avviamento al lavoro di circa 200 sangiovannesi''. ''L' incontro
- conclude il comunicato - e' risultato estremamente utile, oltre
che per un approfondimento tecnico della procedura, anche per ripristinare
un confronto proficuo tra i rappresentanti elettivi del Comune, accantonando
iniziative clamorose di fatto infruttuose e che incidono negativamente
sul sereno svolgimento dell' attivita' amministrativa dell' Ente''.
Celebrata
a Torino la Giornata della Memoria organizzata da Libera. Presente
la vedova Fortugno. Sfilano in 40.000
21/03 Aperto dai ''ragazzi di Locri'' e' partito da piazza Vittorio
Veneto, nel centro di Torino , il corteo organizzato da Libera per
la Giornata della Memoria e dell'impegno nel ricordo delle vittime
della mafia. Vi partecipano alcune migliaia di persone, fra cui numerosi
studenti delle scuole. In testa al corteo sindaci di varie citta'
italiane con fascia tricolore, fra cui quello di Torino, Sergio Chiamparino,
il presidente della provincia di Torino, Antonio Saitta, e l' assessore
regionale del Piemonte, Nicola De Ruggiero, accompagnati dai gonfaloni
dei tre enti. L' avanzare del corteo e' scandito da un altoparlante
che diffonde i nomi delle vittime della mafia e della criminalita'
organizzata. In piazza San Carlo, dove ad attenderlo c' e' il presidente
del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Gariglio, parlera' il
fondatore di Libera, don Luigi Ciotti.
''Combattere la mafia deve essere una priorita' nell' agenda della
politica. Forse non e' stato cosi' in questi anni, ma dovra' esserlo
in futuro''. Con queste parole il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino,
ha aperto il proprio intervento. Chiamparino ha ricordato che ''la
battaglia per la legalita' e' nel dna della citta' di Bobbio e Galante
Garrone''. ''La lotta per la legalita' - ha sottolineato - e' nel
vissuto di Torino, che vanta uomini che hanno sacrificato la vita
per questi ideali, come il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e il
giudice Bruno Caccia''. Parlando da Piazza San Carlo, la stessa che
tutto il mondo ha conosciuto in occasione delle Olimpiadi Invernali
dello scorso febbraio e delle Paralimpiadi finite domenica, Chiamparino
ha detto che ''Torino ha saputo nell' ultimo mese tenere alto l' orgoglio
dell' Italia''. ''Voi, con la vostra opera a favore della legalita'
- ha sottolineato rivolto ai partecipanti alla manifestazione - state
tenendo alto l' orgoglio dell' Italia su un tema di primaria importanza'.
C' era anche Maria Grazia Lagana', vedova di Francesco Fortugno, fra
i numerosi parenti delle vittime della mafia che oggi a Torino hanno
partecipato alla manifestazione organizzata da Libera. Con lei hanno
sfilato per le vie della citta' circa 40 mila persone. Nella centrale
piazza San Carlo - affollata nonostante la pioggia come quando uno
schermo gigante da poco smontato vi trasmetteva le gare olimpiche
e i concerti della Medals Plaza di Torino 2006 - sono stati tenuti
gli interventi del fondatore di Libera Don Luigi Ciotti, delle autorita',
di alcuni parenti delle vittime. La manifestazione si e' chiusa sulle
note di un piccolo strumento a fiato con i tasti di una pianola: e'
quello su cui si esercitava per la scuola il piccolo Giuseppe De Matteo,
sequestrato e poi ucciso dalla mafia, l' ultima volta che sua madre
l' ha visto vivo. Di fianco al palco si ergeva un grande muro fatto
con scatole di cartone. Ogni scatola rappresentava un mattone, e ogni
mattone una persona uccisa dalla mafia. Le vittime sono circa settecento.
Ognuna di loro e' stata ricordata con il nome e un disegno fatto dai
bambini delle scuole: un disegno per ciascuno dei mattoni del muro.
Dal palco sono state letti ancora una volta tutti i nomi dei morti,
gia' scanditi con l' altoparlante durante il corteo. La lista, che
comincia da meta' Ottocento e arriva ai nostri giorni, e' stata letta
da piu' persone, fra cui il procuratore generale di Torino Giancarlo
Caselli. Il prefetto Goffredo Sottile ha letto il messaggio inviato
a Ciotti, presidente di Libera, dal capo dello stato Carlo Azeglio
Ciampi. Sono poi intervenuti il sindaco di Torino Sergio Chiamparino,
il presidente della Provincia Antonio Saitta e per la Regione Piemonte
l' assessore Nicola De Ruggiero. Uno degli interventi piu' toccanti
e' stato quello di Loredana Caruso. La giovane, in lacrime, ha letto
la lettera lasciata da sua madre prima di suicidarsi per il dolore
di avere perso marito e fratello, entrambi ammazzati dalla mafia.
Processo
G8/Bolzaneto: Nuova sequela di violenze e soprusi nelle udienze di
ieri e oggi.
21/03 Continua così il processo relativo ai fatti di Bolzaneto
che vede imputate 45 persone tra agenti e dirigenti di polizia, carabinieri
e polizia penitenziaria. Emergono i falsi racconti fatti agli arrestati
dalle forze dell'ordine, che per terrorizzare i fermati parlavano
di agenti e manifestanti morti durante le manifestazioni. Ricorda
A.S., arrestato venerdi 20 luglio: "Chiedemmo di avvisare un
avvocato e ci fu risposto in malo modo, ci dicevano che erano morti
due poliziotti uno con un colpo d'ascia in testa, uno bruciato. Ci
dicevano che puzzavamo di benzina. Quando sono uscito da Alessandria
pensavo che fossero morti almeno tre poliziotti ma non sapevo niente
di Carlo Giuliani." Fuori dall'infermeria viene picchiato e schernito
pesantemente, riconosce Patrizi Giugliano sovrintendente di Polizia
Penitenziaria, gia' riconosciuto con certezza da L.B. in gennaio.
Ancora un teste: "Passo' un agente dicendo "ne sono morti
altri 20 in strada", forse solo per impaurire." E' evidente
l'escalation che si ha al sabato dentro la caserma: bugie, obbligo
di fare il saluto romano e gridare viva il duce, violenze fisiche
che si sommano a violenze psicologiche. Possiamo immaginare quale
fosse lo stato d'animo di una ragazza padovana anche nei mesi successivi,
della quale un teste racconta: "veniva chiamata puttana, quando
le hanno chiesto di dov'era e lei rispondeva che era di Padova un
agente che lavorava in quella citta' le ha detto che l'avrebbe trovata."
Un teste racconta che entrando in una cella rimase colpito dalle macchie
di sangue sul muro all'altezza della testa. Infine drammatico lo "scherzo"
e la punizione di cui ci da notizia un altro teste, che peraltro all'epoca
dei fatti era minorenne: "Mi ricordo che c'era un ragazzo tedesco,
mi sembrava tale dall'accento, i poliziotti parlavano con un inglese
inventato, lui non capiva e loro lo hanno colpito molto forte sulla
pianta dei piedi, e lo sentivo che si lamentava." Oggi si rincara
la dose con due testi: A.M., disabile, viene umiliato e preso in giro
dagli agenti: "Siamo al circo venite a vedere il nano".
Rimane per ore nella ormai famosa posizione del "cigno",
in piedi, testa appoggiata al muro, gambe larghe, mani appoggiate
al muro. Per piu' di un'ora chiede di andare al bagno, e non resistendo
piu' si urinò addosso. In seguito alle percosse e alle sue
difficolta' a stare in piedi ebbe un collasso. B.C. un uomo di 45
anni, viene piu' e piu' volte colpito a mano aperta sul collo in viso,
sulle spalle, "Hai visto?! Ti sei abbronzato senza neanche dover
prendere il sole!" Venerdì 24 Marzo si continua.
Minacce
ai giudici del Tribunale di Locri
21/03 Il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, ha espresso
personalmente, oggi pomeriggio, a Locri, la sua solidarieta' e la
sua vicinanza istituzionale ai due giovani magistrati del Tribunale
civile, Teresa Gerace e Angela Cerra, che nei giorni scorsi hanno
ricevuto lettere di minacce. All' incontro con le due giovani giudici,
che si e' svolto nel Tribunale di Locri, hanno preso parte pure il
presidente del Tribunale, Domenico Ielasi; il questore di Reggio Calabria,
Vincenzo Speranza; ed il comandante provinciale dei carabinieri, Antonio
Fiano.
Omicidio
Fortugno: Dopo gli arresti ora si punta ai mandanti. Grossa
operazione di intelligence per la cattura. Il killer pedinò
Fortugno per un mese. Dall'accesso
all'AS di Locri arriveranno sviluppi. Tutti
i particolari nel nostro speciale.
Rimane
un giallo l'uccisione del calciatore Cotroneo. In
duemila ai suoi funerali Nessun collegamento col caso Fortugno.
Scuole
chiuse a Sibari per mancanza d’acqua
21/03 Il sindaco di Cassalo allo Jonio, Gianluca Gallo, ha emesso
una ordinanza di chiusura delle scuole di Sibari e della contrada
lattughelle. La chiusura delle scuole e' motivata dalla mancata erogazione
dell'acqua potabile per l'esecuzione di lavori di installazione di
apparecchiature sull'adduttrice dell'acquedotto dell'Ejano
Brevi
di cronaca da Roggiano, Castrovillari, Spezzano Albanese, Mormanno
21/03 A Roggiano Gravina e San Marco Argentano,
quattro persone sono state denunciate dai carabinieri per favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina, in un servizio finalizzato al contrastato
dell'immigrazione clandestina. I carabinieri hanno denunciato 4 roggianesi
che, in tempi diversi, hanno dato in locazione alcune abitazioni a
cittadini extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno.
Uno dei quattro denunciati e', altresi', accusato di aver dato lavoro,
nella propria azienda agricola, a extracomunitari irregolari. Nello
stesso servizio, imilitari hanno segnalato due cittadini bulgari perche'
trovati privi di permesso di soggiorno. Nei confronti dei due cittadini
bulgari, nei prossimi giorni, sara' emesso provvedimento di espulsione
dal territorio italiano. A Spezzano Albanese un uomo
e' stato arrestato dai carabinieri per aver abbandonato la comunita'
terapeutica dove si trovava in affidamento. All'uomo e' stato notificato
un ordine di carcerazione emesso dall'ufficio di sorveglianza del
tribunale di Cosenza. A Castrovillari, invece, i
carabinieri, nel corso di controlli, hanno denunciato due persone
per furto e danneggiamento. A Mormanno una persona
e' stata arrestata ed altre tre sono state denunciate nel corso di
una operazione compiuta dai carabinieri e finalizzata a contrastare
il fenomeno dell'immigrazione clandestina. Nel corso di controlli
i carabinieri hanno individuato una donna straniera di nazionalita'
rumena, D.B., di 38 anni, la quale non aveva rispettato un decreto
di espulsione emesso nel'agosto dal Prefetto di Potenza. Nella stessa
operazione, i carabinieri hanno denunciato tre italiani che avrebbero
concesso in affitto delle abitazioni a cittadini stranieri privi del
permesso di soggiorno.
Cessa
ufficialmente l’attività della Polti Sud di Piano Lago
20/03 Cessa domani, con la formalizzandone della cassa integrazione
straordinaria, l' attivita' della Polti Sud di Piano Lago. E' quanto
riferisce, in un comunicato, la Fiom-Cgil di Cosenza ''Si tratta –
è scritto in una nota - dell' ennesima chiusura di una fabbrica
in Calabria, nel territorio cosentino. Domani nella sede dell' assessorato
regionale al Lavoro verra' firmato il verbale di cassa integrazione
straordinaria per cessazione dell' attivita', come concordato nell'
ultimo incontro a Roma, in cui il Governo era rappresentato da Gianfranco
Borghini. Volutamente non abbiamo voluto rincorrere la passerella
di chi, magari anche ad utile fine propagandistico ed elettorale,
ha voluto rincorrere la notizia solo per la conquista del titolo giornalistico,
poi per dare che bella notizia, un' altra chiusura di una fabbrica
significativa nel contesto calabrese, che lascia a casa oltre duecento
lavoratori tra diretti ed occasionali. Era importante e necessario
che si svolgesse l' assemblea con i lavoratori che, sebbene abbia
manifestato condivisione sull' accordo raggiunto, non ha nascosto
l' amarezza per la fine della vertenza sancita dalla chiusura dello
stabilimento di Piano Lago. Le istituzioni locali, anche in questa
occasione, hanno provato ad impegnarsi per trovare soluzioni. Dopo
la firma della Cigs ci rimarranno alcuni anni di sostegno al reddito
per i lavoratori e l' ennesimo capannone industriale vuoto costruito
con i finanziamenti pubblici. Di tutto questo portano grande responsabilita'
le forze politiche calabresi, in alcuni casi colluse, certamente inefficienti,
ed inefficace la loro azione che, nella nostra regione, ha fatto si'
che venisse perpetrato un sistema governato da una classe dirigenziale
che nella migliore delle ipotesi non si e' dimostrata capace''. ''Riteniamo
giusto affermare - conclude la nota - che la vertenza della Polti
Sud, come quelle di altre decine di aziende del nostro territorio
e della Calabria, comincia in questi giorni in cui tutti dobbiamo
provare, a partire da noi, dal nostro territorio, dalle nostre risorse
territoriali, umane, ambientali, a sentirci interessati alla ricerca
di ogni opportunita' per poter costruire buona impresa''.
Nuova
casa di riposo comunale a Malito
20/03 Sarà inaugurata, martedì 21 marzo, alle 17 la
nuova casa di riposo comunale di Malito intitolata ad Emma Gagliardi.
La struttura è stata sottoposta ad opere di rifacimento e ristrutturazione
che hanno interessato l’edificio, di proprietà comunale,
affidato per la gestione al Co.Ge.I.S. divisione socio-assistenziale,
e che tra qualche giorno dunque riaprirà i battenti per offrire
assistenza ed ospitalità agli anziani. La riqualificazione
dello stabile ha consentito la messa a norma di legge degli impianti,
da quello elettrico a quello idraulico e di riscaldamento ed è
consistita anche nella dotazione di nuovi infissi e nella realizzazione
di opere murarie interne che hanno arricchito i locali, resi così
moderni e confortevoli.
La Casa di riposo Emma Gagliardi è una struttura residenziale
per anziani ambosessi, dotata di 7 camere arredate con cura e di spazi
comuni e giardino esterno a disposizione dei residenti.
L’assistenza medica è garantita per tutto l’arco
della settimana e per 24 ore su 24, attraverso personale infermieristico
ed ausiliario specializzato e grazie alla presenza di un ambulatorio
medico dove è possibile sottoporsi a check-up completi.
Sono inoltre previsti laboratori ed attività ricreative da
proporre agli ospiti. Le sale di lettura, ricreativa e del tempo libero
completano la struttura.
<La decisione di dare in affidamento la gestione della Casa di
riposo Emma Gagliardi di Malito è frutto della volontà
di rendere operativa la struttura, di metterla al servizio della nostra
comunità e degli altri centri limitrofi che si affacciano sulla
Valle del Savuto> dice il sindaco Mario Guzzo Foliaro. <Siamo
felici che questo importante e delicato ruolo sarà ricoperto
dal Co.Ge.I.S., che potrà così mettere a frutto anche
in questo settore l’esperienza maturata in diversi anni di proficuo
lavoro anche in collaborazione con altri enti pubblici locali, nel
settore agonistico e sociale. Devo sottolineare – ha aggiunto
il sindaco di Malito – che nel breve volgere di pochi mesi abbiamo
assistito ad una rapida e sostanziale ristrutturazione dei locali.
Un intervento concreto che ha consentito di accorciare sensibilmente
i tempi previsti per la riapertura che già nei prossimi giorni
potrà cominciare ad accogliere i primi ospiti>.
La direzione della struttura è stata affidata al dott. Stefano
Manna. Per accedere ai servizi della Casa di riposo è sufficiente
presentare domanda accompagnata da impegnativa del medico per usufruire
della convenzione sanitaria con la Regione.
Nuova
fase di ispezione disposta dal Ministero sul sostituto procuratore
di Catanzaro De Magistris
20/03 Nuova fase dell'ispezione disposta dal Ministero della Giustizia
nei confronti del sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro,
Luigi de Magistris. Stamattina i due ispettori incaricati di effettuare
l'accertamento, Otello Lupacchini e Laura Capotorto, si sono ripresentati
in Procura dopo che il 18 gennaio scorso avevano concluso un prima
fase dell' indagine, acquisendo una corposa documentazione. Gli inviati
del Ministero di via Arenula hanno avuto un contatto, stamattina,
al loro arrivo in Procura, col procuratore della Repubblica, Mariano
Lombardi, e col procuratore aggiunto, Salvatore Murone. Secondo quanto
si e' appreso, gli ispettori hanno in programma un'audizione con lo
stesso sostituto de Magistris, audizione che potrebbe avere luogo
gia' domani. L'ispezione nei confronti di de Magistris trae origine,
secondo quanto si e' appreso, da un'interrogazione presentata l'estate
scorsa sul conto dello stesso magistrato dal senatore Ettore Bucciero,
di An, avvocato, eletto nel collegio di Bari. Nell'interrogazione
si chiedeva al MInistro della Giustizia di disporre l' atto ispettivo
in considerazione di una serie di irregolarita' attribuite al sostituto
de Magistris, che, con le sue inchieste, secondo il senatore di An,
''avrebbe perseguito finalita' politiche assumendo atteggiamenti che
si pongono in conflitto con i principi d'imparzialita' che devono
attendere alle funzioni del pm''
Brevi
di cronaca da Tarsia, Corigliano, Morano, Rossano, Praia
20/03 A Tarsia i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della
Compagnia di San Marco Argentano hanno denunciato, in stato di liberta',
tre cittadine ucraine, per la presenza illegale nel territorio italiano
e per non aver esibito un documento valido per l' identificazione.
Inoltre, sono state deferite altre due persone per atti osceni in
luogo pubblico. A Corigliano Calabro il dirigente scolastico del liceo
scientifico ha denunciato il danneggiamento, mediante vernice spray,
delle mura dell' ingresso principale dell' istituto. L' Amministrazione
comunale, a Morano Calabro, ha emesso un' ordinanza di sequestro di
19 capi bovini risultati positivi agli esami sierologici per brucellosi.
A Rossano il personale del Norm ha arrestato un immigrato rumeno per
violenza e resistenza a pubblico ufficiale. A Praia a Mare i carabinieri
hanno denunciato due persone per detenzione illegale a fine di spaccio
di sostanza stupefacente e porto ingiustificato di un coltello di
genere vietato.
Strage
sulla 106. Sei persone morte in uno scontro
frontale nei pressi di Corigliano
Respinta
la richiesta di scarcerazione di Padre Fedele. I difensori preparano
la richiesta al Tdl
19/06 I difensori di padre Fedele Bisceglia presenteranno gia' nei
primi giorni della prossima settimana l' appello al Tribunale della
liberta' contro la decisione con la quale il gip del Tribunale di
Cosenza, Giusy Ferrucci, ha rigettato l' istanza con la quale era
stata chiesta la revoca dell' ordinanza di custodia cautelare emessa
contro il sacerdote, accusato di violenza sessuale, singola e di gruppo,
ai danni di una suora. Il gip Ferrucci ha rigettato l' istanza di
revoca del provvedimento restrittivo ribadendo l' attendibilita' della
suora che ha denunciato, con un esposto presentato al Servizio centrale
operativo della polizia, le presunte violenze compiute ai suoi danni
da padre Fedele, dal suo segretario, Antonio Gaudio, e da una terza
persona non ancora identificata. Secondo lo stesso giudice, inoltre,
le contraddizioni in cui la suora e' caduta riferendo le date in cui
ha subito le violenze e' frutto soltanto di un equivoco e non pregiudicano
la sua credibilita'. Le stesse contraddizioni, invece, avevano indotto
nei giorni scorsi il Tribunale della liberta' a disporre la remissione
in liberta' di Antonio Gaudio accogliendo il ricorso che era stato
presentato dai difensori. E sulle stesse contraddizioni contenute
nel racconto della suora avevano puntato i difensori di padre Fedele
nell' istanza presentata al gip, che non le ha invece ritenute rilevanti.
I legali del frate francescano sono decisi, a questo punto, al fine
di ottenere la scarcerazione di padre Fedele, attualmente agli arresti
domiciliari in un convento di Belvedere Marittimo, a seguire la stessa
strada percorsa per Antonio Gaudio. ''Tanto piu' - sostengono gli
stessi legali del sacerdote- che il nostro assistito e' in grado di
dimostrare pienamente la sua esraneita' ai fatti contestati perche'
in possesso di un alibi per ciascuna delle cinque violenze sessuali
che la suora asserisce di avere subito''.
''Un missionario al servizio dell' umanita' che soffre e non certo
un mostro''. Cosi' il leader del movimento Diritti civili,
Franco Corbelli, definisce padre Fedele Bisceglia dopo il
rigetto da parte del gip del Tribunale di Cosenza, Giusy Ferrucci,
della richiesta di scarcerazione del sacerdote. Corbelli, dopo avere
dato atto al gip Ferrucci, al pm Claudio Curreli, titolare dell'inchiesta,
e al procuratore della Repubblica di Cosenza, Alfredo Serafini, di
aver condotto questa inchiesta con ''grande discrezione, senza mai
cedere alla tentazione del protagonismo mediatico'', si chiede ''perche'
a padre Fedele e' stata negata la scarcerazione. A cosa serve ¿
afferma Corbelli - tenerlo ancora agli arresti domiciliari in un convento?
Le prove a suo carico sono state acquisite. Sara' un tribunale e un
regolare processo a giudicare se e' colpevole o innocente! Per questo
mi aspettavo che il gip , nonostante il parere contrario del pm, lo
rimettesse in liberta' e lo facesse tornare a fare quello che ha sempre
fatto: il benefattore. Ieri mi sono recato all' Oasi francescana,
la 'creatura' di padre Fedele, la casa e la salvezza di tanti diseredati.
Lo aspettano tutti: c' e' bisogno della sua opera e del suo impegno
per aiutare tanta povera gente, che ogni giorno bussa a quella porta
chiedendo di poter entrare e di essere salvata dalla fame, dal freddo,
dalla miseria e dalla disperazione! Padre Fedele non e' un mostro,
ma una persona generosa che avra', come tutti gli esseri umani, commesso
qualche errore, ma non certamente la violenza di cui viene accusato''.
Strage
sulla 106. Sei persone morte in uno scontro frontale nei pressi di
Corigliano
19/03
Potrebbe essere stato un colpo di sonno del conducente di una delle
due auto a determinare l'incidente che stamattina a Corigliano Calabro
ha provocato la morte di sei persone. L'ipotesi e' emersa dai primi
accertamenti eseguiti dagli agenti dalla sezione di Cosenza e del
distaccamento di Rossano della Polizia stradale, che si sono trovati
davanti ad un agghiacciante scenario di sangue e dolore, l'ennesimo
sulla statale ionica 106, conosciuta da tutti i calabresi come la
strada della morte proprio per l'alto tributo che si continua a pagare
in termini di vite umane su un percorso che da Reggio Calabria porta
fino a Taranto. Sono oltre cento gli incidenti mortali su questa striscia
di asfalto. Per centinaia e centinaia di chilometri, su strada a tratti
stretta ed in altri punti caratterizzata da lunghi rettilinei che
spingono a velocita' e con decine e decine di strade poderali e interpoderali
che la intersecano. Nell'incidente di oggi sono rimaste coinvolte
una Mercedes ed una Peugeot 106 che viaggiavano in senso opposto,
la prima in direzione sud e la seconda verso nord. Le sei persone
morte nell'incidente sono il conducente della Mercedes, Giuseppe Lo
Prete, di 58 anni, originario di Isola Capo Rizzuto, ed una figlia
di 17 anni, Quintina. Le altre quattro vittime viaggiavano a bordo
della Peugeot 106. Sono Giuseppe Flotta, di 52 anni; il figlio Antonio
(24); Francesco Marino (62) e Francesco Valente (51). Erano tutti
di Corigliano Calabro e facevano i braccianti agricoli. Nell'incidente
e' rimasta ferita un'altra figlia di Giuseppe Lo Prete, Vanessa, di
14 anni, ricoverata in un primo tempo nell'ospedale di Rossano e successivamente
trasferita nel reparto di neurochirugia dell'ospedale di Cosenza.
La prognosi per la giovane e' riservata, ma non ci sarebbe per lei
un imminente pericolo di vita. Dai rilievi e' stato possibile appurare
che sarebbe stata la Mercedes a sconfinare di corsia, finendo contro
la Peugeot. Lo Prete, da molti anni emigrato a Torino, dove faceva
il ferraiolo, insieme alle figlie Vanessa e Quintina era partito ieri
da Torino ed avrebbe guidato tutta la notte per raggiungere Isola
Capo Rizzuto, il centro del crotonese di cui l'uomo era originario
e dove vive un'altra sua figlia sposata. L'ipotesi della Polizia stradale
e' che Lo Prete, a causa di un colpo di sonno, possa avere perso il
controllo della Mercedes, investendo in pieno la Peugeot, rimasta
lungo la propria corsia di marcia. Per ore il traffico lungo la statale
106, nel tratto interessato dall' incidente, ha subito forti rallentamenti.
Il dirigente della sezione di Cosenza della Polstrada, Gianfranco
Martorano, ha riferito che agli agenti, quando sono giunti sul posto,
si e' presentata ''una scena terribile''. Tra l'altro, la Mercedes,
dopo l'impatto con la Peugeot, ha preso fuoco. I cadaveri di Lo Prete
e della figlia Quintina, che sono comunque morti sul colpo, sono stati
subito avvolti dalle fiamme e sono stati trovati carbonizzati. Il
corpo di Quintina Lo Prete, tra l'altro, a causa delle condizioni
in cui si presentava, e' stato scambiato in un primo tempo per quello
di un bambino.
Incensurato
assassinato a Praia a Mare
19/03 Un operaio, Mario Papa, di 64 anni, incensurato, e' stato ucciso
nella tarda serata di ieri a Santa Maria del Cedro, nella zona del
Tirreno cosentino, con 6 colpi di pistola. Ad uccidere Papa e' stato
uno sconosciuto che ha suonato alla porta di casa della vittima, sparando
immediatamente con una pistola calibro 9 nel momento in cui lo stesso
Papa e' venuto ad aprire. L'assassino si e' poi allontanato a piedi.
La morte dell'operaio e' stata istantanea. Testimone dell'omicidio
e' stata la moglie di Papa, che ha tentato invano di soccorrere il
marito. In casa, invece, non c'era nessuna delle tre figlie della
coppia. I carabinieri della compagnia di Scalea, che hanno avviato
le indagini sull'omicidio, stanno seguendo varie piste per risalire
al movente e al responsabile dell'omicidio.
I
Condello negli appalti per i depuratori
19/03 Sono indirizzati, essenzialmente, lungo due filoni di indagine
gli sviluppi dell'inchiesta Vertice sulla cosca Condello di Reggio
Calabria che giovedi' scorso ha portato all'arresto di 33 persone
indicate come fiancheggiatori e complici del capo del gruppo criminale,
Pasquale Condello, di 56 anni, latitante da 18 anni. I carabinieri
del Comando provinciale di Reggio, coadiuvati da personale specializzato
del Corpo forestale dello Stato, stanno analizzando in primo luogo
le condizioni dei depuratori di Gallico, Reggio centro e Pellaro,
opere per le quali sono stati spesi centinaia di milioni di euro ed
alla cui realizzazione sarebbe stata interessata la cosca capeggiata
da Pasquale Condello. I tre impianti hanno funzionato solo per un
breve periodo ed il verbale di collaudo redatto a conclusione dei
lavori sarebbe servito soltanto per incassare l' importo dei tre appalti.
In relazione ai presunti illeciti nella realizzazione dei tre depuratori
gli inquirenti stanno valutando le responsabilita' non solo di affiliati
alla 'ndrangheta, ma anche quelle degli apparati tecnico-progettuali
impegnati nella costruzione e nella conduzione degli impianti. L'
altro filone delle indagini riguarda l' individuazione del ''tesoro''
della cosca, che sarebbe stato affidato alla gestione di Alfredo Ionetti,
73 anni, accusato di essere il ''contabile'' di Pasquale Condello.
L'ultima scoperta, in questo senso, i carabinieri l' hanno fatta nella
cassetta di sicurezza di un istituto di credito del nord Italia, all'
interno della quale sono stati trovati contanti e titoli finanziari
per un importo di cinque milioni di euro
Cinque
denunce per prostituzione a San Marco
19/03 Cinque persone, quatto donne ucraine e un uomo di Cosenza,
sono state denunciate in stato di liberta' dai carabinieri della Compagnia
di San Marco Argentano nell' ambito di un' indagine contro lo sfruttamento
della prostituzione. L' operazione e' stata portata a termine nel
corso di controlli effettuati lungo la statale 238, dove le quattro
donne denunciate praticavano la prostituzione. L' uomo coinvolto nell'
operazione, L.A., di 40 anni, di Cosenza, e' accusato di atti osceni
in luogo pubblico. Nel corso della stessa operazione altre tre donne
di nazionalita' ucraina sono state denunciate perche' non hanno ottemperato
al decreto di espulsione emesso nei loro confronti perche' prime di
permesso di soggiorno.
Diciotto
ordinanze di custodia cautelare al clan Gallace/Novella
19/03 Sono 18 le ordinanze di custodia cautelare eseguite ieri dai
carabinieri del Ros di Roma e della compagnia di Soverato nell'ambito
di una inchiesta della procura di Roma su una '''ndrina'' attiva nel
territorio dei comuni di Anzio e Nettuno, associata alla cosca dei
Gallace-Novella, operante nel basso Jonio soveratese. Le ordinanze
di custodia cautelare, disposte dal gip di Roma Claudio Carini, sono
state emesse nei confronti dei 18, tutti detenuti in diversi istituti
penitenziari, con l'accusa di associazione di tipo mafioso, e delitti
connessi in materia di armi e contro il patrimonio. L'inchiesta e'
il completamento dell'indagine ''Appia Due'' della sezione anticrime
del Ros di Roma, svolta negli anni scorsi parallelamente, all'indagine
denominata ''Mithos'' della compagnia Carabinieri di Soverato (Cz)
nei confronti di elementi appartenenti alla cosca della famiglia ''Gallace-Novella''.
Tra i destinatari del provvedimento, Agazio, Vincenzo e Bruno Gallace,
Carmelo e Vincenzo Novella, Domenico Origlia e Cosmo Leotta. I provvedimenti
di custodia cautelare sono stati emessi dalla procura distrettuale
antimafia di Roma dopo che il tribunale di Catanzaro, il 28 febbraio
scorso, durante il dibattimento a carico degli stessi indagati, si
dichiarava ''territorialmente incompetente'' per i capi di imputazione
e disponeva lo stralcio per la procura di Roma.
Brevi
di cronaca da Rossano, Cassano, Morano, Castiglione
19/03 A Rossano personale del locale NORM dei carabinieri
unitamente a quello della Stazione di Rossano centro, in ottemperanza
ad una ordinanza di custodia cautelare presso il centro di prima accoglienza
per minori di Catanzaro, ha tratto in arresto un minore, per spaccio
di sostanze stupefacenti. A Cassano Jonio i carabinieri del Nor, hanno
tratto in arresto due soggetti, per spaccio di sostanze stupefacenti.
A Morano Calabro l’amministrazione comunale
ha emesso nei confronti di un allevatore, una ordinanza di sequestro
di 23 capi bovini risultati positivi agli esami sierologici per brucellosi.
I carabinieri hanno arrestato a Castiglione Cosentino Francesco Scrivano,
di 40 anni, con precedenti penali, con l' accusa di detenzione e porto
di arma clandestina. L' uomo, nel corso di una perquisizione personale,
e' stato trovato in possesso di un revolver 357 magnum col numero
di matricola cancellato e col caricatore inserito. Scrivano e' stato
portato nel carcere di Cosenza.
No
del PM Curreli alla scarcerazione di Padre Fedele. Oggi dovrebbe decidere
il GIP Ferrucci. Corbelli chiede un atto di clemenza
17/03 Il sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Claudio
Curreli, ha espresso parere negativo sull' istanza presentata dai
difensori di padre Fedele Bisceglia per la revoca dell' ordinanza
di custodia cautelare emessa contro il sacerdote, accusato di violenza
sessuale singola e di gruppo ai danni di una suora. Curreli ha motivato
il proprio parere negativo con la gravita' indiziaria e con la sussistenza
delle esigenze cautelari. La pubblica accusa, dunque, mantiene la
propria posizione anche dopo la decisione presa nei giorni scorsi
dal Tribunale della liberta' di Catanzaro di rimettere in liberta'
il segretario di padre Fedele, Antonio Gaudio, a causa della contraddittorieta'
delle dichiarazioni fatte dalla suora che avrebbe subito le violenze
sessuali, con la conseguente dichiarazione di inattendibilita' della
religiosa in merito alle accuse formulate nei confronti di padre Fedele
e di Gaudio. La decisione del gip, Giusy Ferrucci, sull' istanza di
revoca della misura cautelare dovrebbe essere presa entro oggi o,
al massimo, domani. Padre Fedele si trova agli arresti domiciliari,
beneficio concessogli dallo stesso gip Ferrucci, in un convento di
Belvedere Marittimo (Cosenza).
''Un atto di giustizia giusta e umana: la scarcerazione di padre Fedele
Bisceglia'': e' quanto chiede il leader di Diritti civili,
Franco Corbelli, al Gip del Tribunale di Cosenza, Giusy Ferrucci,
che deve decidere sulla richiesta di scarcerazione del sacerdote,
agli arresti domiciliari per violenza sessuale su una suora, presentata
dai suoi difensori, Tommaso Sorrentino ed Eugenio Bisceglia. Corbelli
ha dato atto al gip Ferrucci, al sostituto procuratore Claudio Curreli,
titolare dell' inchiesta, e al procuratore capo di Cosenza, Alfredo
Serafini, di aver condotto l' inchiesta con ''grande discrezione,
in modo esemplare, senza mai cedere alla tentazione del protagonismo
mediatico, anzi sempre negandosi ai media e alle luci della ribalta''.
''Proprio perche' ho apprezzato la correttezza di questo comportamento
dei magistrati e del giudice, e senza entrare negli aspetti processuali,
che non conosco - ha aggiunto Corbelli - oggi chiedo a Ferrucci, Curreli
e Serafini, che in assoluta buona fede e nel rispetto delle legge
stanno conducendo questa difficile e delicata inchiesta, un atto di
giustizia giusta e umana: la scarcerazione di padre Fedele. Perche'
opporsi alla scarcerazione del frate? A cosa serve tenerlo ancora
agli arresti domiciliari in un convento? Le prove a suo carico sono
state acquisite. Sara' un Tribunale e un regolare processo a giudicare
se e' colpevole o innocente. Per questo mi aspetto che il gip, nonostante
il parere contrario del pm, lo rimetta in liberta'. Fatelo ritornare
a fare quello che ha sempre fatto: il benefattore''. ''Ieri - ha proseguito
Corbelli - mi sono recato all' Oasi Francescana, la 'creatura' di
padre Fedele, la casa e la salvezza di tanti diseredati. Lo aspettano
tutti: c' e' bisogno della sua opera e del suo impegno per aiutare
tanta povera gente che ogni giorno bussa a quella porta chiedendo
di poter entrare e di essere salvata dalla fame, dal freddo, dalla
miseria e dalla disperazione''.
Il
mistero di Cirò Marina al Club Cosenza Nord del Rotary
17/03
Sul “mistero” di Cirò Marina ha tenuto una interessante
conversazione al Club Cosenza nord del Rotary il prof. Marino Sorriso
Valvo (nella foto), responsabile dell’Istituto di Ricerca per
la Protezione Idrogeologica di Cosenza. L’arcano in questione
ha la forma di una fessura di pochi centimentri di larghezza, ma di
ben 4 chilometri di lunghezza, apparsa il 27 luglio del 2004 lungo
il paese della costa ionica calabrese, attraversando terreni, strade,
muretti, palazzi. Non era, peraltro, la prima volta che l’inquietante
fenomeno si palesava. Ne erano stati già osservati di analoghi
nel 1999, nel 1990 e nel 1980. Sorriso Valvo fu chiamato a coordinare
una équipe di studiosi del CNR-IRPI, con il compito di valutare
e spiegare quanto accadeva. Diverse le ipotesi iniziali. Frana? Faglia?
Disidratazione da caldo? Effetti collaterali della vicina attività
di estrazione del metano?
Procedendo per esclusione si giunse infine a propendere per la faglia.
La tesi era avvalorata dallo studio sul territorio circostante di
un vistoso dislivello, che in alcuni punti ha finito con il raggiungere
i due metri, effetto di un movimento lento e continuo, che dura –
si è valutato- da ben settemila anni. C’è, dunque,
nel sottosuolo di Cirò una fenditura che periodicamente rende
palesi anche in superficie i suoi effetti, derivanti da un movimento
tellurico “dolce”, che fortunatamente non è sfociato
in terremoto. Non si tratta, insomma, di qualcosa di analogo alla
più nota –e ben più pericolosa- faglia di S. Andrea
in California e non desta uguali preoccupazioni. Il dottor Sorriso
Valvo, rispondendo alle domande dei presenti, ha avuto poi modo di
spiegare come spesso sia estremamente difficile risalire alle cause
di un fenomeno i cui effetti vanno letti e spiegati sulla partitura
di tempi molto lunghi e spesso senza l’ausilio di documentazioni
adeguate, come accadeva fino a qualche decennio fa. Oggi le cose funzionano
meglio e l’annotazione accurata di ogni evento da parte di istituti
specializzati è garanzia di una certamente migliore possibilità
di interpretazione, d’intervento e di difesa anche per le generazioni
future.
Processo
G8/Diaz: La distruzione dei pc del Genoa Legal Forum
17/03 Trentatreesima udienza del processo Diaz centrata su una questione
fondamentale: la distruzione dei pc del Genoa Legal Forum, contenenti
testimonianze delle violenze delle forze dell'ordine durante le manifestazioni
di venerdi 20 e sabato 21, e della "sala macchine" della
scuola Pascoli. Due testimonianze chiare e precise di testi che avevano
verificato direttamente i danni apportati dalla polizia a questi computer,
alle quali segue il tentativo di smentita della difesa: si insinua
che nella stanza dove erano custoditi i pc potesse esserci un incontrollato
via vai di persone, e che quindi i pc non fossero stati smontati dalle
forze dell'ordine. I testimoni però ribadiscono con forza che
l'accesso alla stanza era controllato e che solo durante il blitz
della polizia vi erano entrate persone estranee, tutti poliziotti.
A questo punto è lapalissiana la conclusione di un teste, che
a Genova aveva dato il proprio apporto anche come tecnico informatico
" c'erano dei pc sul tavolo e difficilmente si aprono da soli.
Io posso dire con certezza che quando ero li' erano funzionanti, e
quando sono rientrato (dopo il blitz n.d.r.) erano manomessi. "
Si confermano a vicenda i due testi anche quando affermano che i pc
della stanza degli avvocati sono stati danneggiati, smontati e uno
di questi è stato addirittura privato dell'hard disk, mnetre
risulta incredibile il goffo tentativo della difesa di mettere in
difficoltà un teste quando questi, in loco come tecnico informatico,
racconta di aver ricevuto una telefonata che lo avvisava dell'arrivo
della polizia :
"R. sono uscito a vedere cosa succedeva e ad avvisare le persone
che stavano arrivando i poliziotti
D: ma i suoi compiti erano relativi alla dimensione tecnica?
R: si
D: a che titolo lo ha fatto?
R: a titolo che non volevo vedere le persone massacrate di botte
D: ma non li aveva gia' visti i poliziotti
R: ma i giorni prima si... ho avuto uno scrupolo di coscienza..."
E sembrerebbe proprio uno scrupolo di coscienza ben riposto, viste
le testimonianze che hanno preceduto questo teste. Ancora terribili
testimonianze di persone che pensavano di avere a che fare con una
normale situazione di ordine pubblico: "qualcuno ha detto 'alziamo
le mani per dimostrare che siamo pacifici'.Poi e' successo tutto molto
in fretta: la polizia e' arrivata, e le prime persone che hanno trovato
le hanno colpite e buttate a terra.". Ma le testimonianze raccontano
anche dell'orrore di vedere persone talmente malridotte da pensare
che fossero morte "E' stata colpita da piu' poliziotti sulla
testa e sul corpo e sanguinava gia' in modo forte, io credo che non
era piu' cosciente, perche' cercava di alzarsi tremando e piano, ma
veniva colpita di nuovo a terra. Poi e' stata colpita da piu' poliziotti
e calpestata, e la sua testa batteva contro lo spigolo di un armadio.
Aveva dei tremori, aveva gli occhi sbarrati e rivoltati all'indietro.
Poi e' arrivato un poliziotto che si e' tolto il casco, e quello e'
quello che ha detto basta. Si guardava in giro e ha visto che MJ sembrava
morta. Allora ha mosso con la punta degli stivali il corpo, e ha chiesto
agli altri che sanguinava, penso in inglese... "did she take
too much drugs?" " Persone che cercano di proteggersi a
vicenda ma non ce la fanno per il dolore troppo intenso, persone che
vedono sparire nelle mani degli agenti i propri documenti, persone
che vengono curate giorni e giorni dopo. Ma forse la scena peggiore
la racconta uno dei testi stranieri dopo aver detto che pensava che
lo avrebbero fucilato: "il poliziotto stava in piedi davanti
a una persona e quest'uomo giaceva per terra con le mani alzate. Il
poliziotto urlava contro quest'uomo, non ho capito cosa diceva, ma
era molto minaccioso, ma sembrava dire qualcosa come "vuoi morire,
porco?". Prossima udienza mercoledi 22 marzo.
Immigrazione
clandestina, operazione dei CC a Castrovillari: tre arresti e due
denunce
17/03 I carabinieri hanno effettuato, la scorsa notte a Castrovillari,
un' operazione per reprimere il fenomeno dell' immigrazione clandestina.
Nel corso dell' operazione sono stati eseguiti tre arresti, due persone
sono state denunciate in stato di liberta' e 19 cittadini extracomunitari
privi di permesso di soggiorno sono stati segnalati alla Prefettura
di Cosenza. I militari hanno arrestato Giovanni Santoro, di 34 anni,
Carmelina Care', di 46, e Giuseppina Stabile, di 41, tutti di Castrovillari.
Le due persone denunciate, in stato di liberta', alla Procura del
Tribunale di Castrovillari sono N.L, di 76 anni, e R.F, di 70, entrambi
di Castrovillari. I cinque sono accusati di aver dato alloggio e favorito
la permanenza di cittadini extracomunitari privi del regolare permesso
di soggiorno sul territorio italiano. I carabinieri hanno segnalato
diciannove persone, di nazionalita' albanese, russa, bulgara e rumena,
alla Prefettura di Cosenza perche' trovate prive di permesso di soggiorno.
Nei confronti degli extracomunitari, nei prossimi giorni, sara' emesso
provvedimento di espulsione dal territorio italiano.
Minore
arrestato per spaccio a Rossano
17/03 I carabinieri hanno arrestato a Rossano A.I., di 17 anni, con
l' accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
L' arresto e' stato fatto in esecuzione di un' ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Tribunale per i minorenni di Catanzaro. Il minore
era stato sorpreso mentre cedeva ad un tossicodipendente tre dosi
di eroina. Successivamente, nell' abitazione del giovane, i militari
hanno trovato altre dosi di sostanza stupefacente. Il giovane e' stato
portato nel carcere minorile di Catanzaro.
Inchiesta
depurazione: partiti gli avvisi di garanzia. In corso accertamenti
bancari.
Accesso
ASL di Locri: voci insistenti parlano di infiltrazioni mafiose
16/03 Una marea di atti, esaminate le posizioni di migliaia di persone
ed una relazione che sara' un' autentica miniera: questa e altro sara'
la relazione sull' accesso antimafia all' Asl di Locri disposta dal
ministro Pisanu dopo l' assassinio del vicepresidente del Consiglio
Regionale, Franco Fortugno, ucciso il 16 ottobre dell' anno scorso
a Palazzo Nieddu di Locri. La commissione, presieduta dall' attuale
prefetto di Vibo Valentia, Paola Basilone, presentera' nei prossimi
giorni al prefetto De Sena il rapporto, in cui saranno illustrate
le conclusioni dell' accesso. Tante le indiscrezioni e le voci su
quello che e' emerso dal lavoro di quasi cinque mesi, che farebbe
venir fuori un quadro assai inquietante di infiltrazioni mafiose a
vari livelli. Ovviamente il prefetto Basilone e' assai attenta nelle
dichiarazioni e non si sbilancia di un centimetro: ''stiamo ancora
completando - dice - la relazione con i suoi vari passaggi. Abbiamo
tempo fino a sabato 18 marzo per acquisire gli atti ma non utilizzeremo
questi ulteriori giorni perche' abbiamo gia' esaminato centinaia e
centinaia di atti. Li abbiamo raccolti e li abbiamo analizzati. Posso
dire solo questo''. Abbottonatissimo anche il prefetto De Sena, raggiunto
per telefono dall' Ansa: ''allo stato attuale - dice De Sena - sono
tutte illazioni. Il rapporto del resto io ancora non l' ricevuto''.
Cosa succedera' ora? La relazione, presumibilmente entro la fine del
mese, sara' consegnata a De Sena. Si tratta - pur non potendosi classificare
come un atto giudiziario - di un atto riservato che si conclude con
un giudizio ma non con una proposta, che spetta invece a De Sena che
in tal senso la avanzera' a Pisanu. Se le voci su infiltrazioni mafiose
saranno confermate, all' azienda di Locri sara' nominato un commissario
antimafia e non gia' un commissario di nomina regionale, cosi' come
e' oggi. Del resto, l' Asl di Locri e' l' unica in cui la Giunta Regionale
non ha nominato un Direttore Generale, proprio in attesa delle conclusioni
dei lavori della Commissione d' accesso presieduta dal prefetto Basilone.
L' accesso alla struttura sanitaria di Locri e' considerato fondamentale
dagli stessi organi investigativi: fu ordinato dal prefetto di Reggio
Calabria, su delega del Ministro dell' Interno, per verificare eventuali
infiltrazioni mafiose nell' attivita' dell' Azienda sanitaria. Infiltrazioni
che potrebbero essere collegate, infatti, secondo un' ipotesi investigativa,
al movente per il quale e' stato ucciso cinque mesi fa Fortugno, che
era medico e fino alla sua elezione nel Consiglio regionale era stato
primario dei servizi di pronto soccorso dell' ospedale di Locri. Quello
della sanita', inoltre, era stato uno dei temi al centro dell' attivita'
politica di Fortugno, con particolare riferimento al settore degli
appalti e degli interessi nel settore da parte della criminalita'
organizzata ed oggi e' il filone principale dell' inchiesta sull'
assassinio Fortugno alla quale lavora la Direzione distrettuale Antimafia
di Reggio Calabria
Frana
a ridosso del centro storico di Altomonte. Fare Verde: “Servono
interventi strutturali”
16/03
Tragedia sfiorata nella notte ad Altomonte, noto centro turistico
del cosentino. Una frana staccatasi da una rupe sovrastante stava
per travolgere una famiglia che abita a ridosso del centro storico,
proprio ai piedi dell'anfiteatro. La frana, secondo quanto riferisce
il sindaco Giampietro Coppola, si e' abbattuta sulla strada di servizio
che porta all'abitazione della famiglia Tosto, che stava rientrando
da una serata passata in serenita' a festeggiare la laurea di una
congiunta. Era da poco passata la mezzanotte quando lo sperone di
roccia, su cui poggia la strada provinciale che attraversa il centro,
proprio nel tratto antistante al piazzale del teatro, ha ceduto di
colpo franando a valle. I proprietari della casa sono arrivati in
quel momento. La frana ha sbarrato loro la strada, impedendo di raggiungere
l'abitazione e costringendoli a passare la notte in casa di familiari.
La situazione e' stata segnalata ai carabinieri, ai Vigili del Fuoco
ed allo stesso Sindaco, che si e' recato sul posto insieme con i proprietari
della casa e un vigile urbano. Purtroppo, l'ora tarda ed il buio hanno
impedito ogni intervento, rinviato ad oggi. "Stamattina presto
- spiega il sindaco - l'Amministrazione comunale provvedeva a mettere
in sicurezza la carreggiata stradale, deviando il traffico su una
sola corsia, mentre comunicazioni sono state diramate a Protezione
Civile, Provincia di Cosenza , Regione Calabria, Prefettura. Si e'
in attesa dei sopralluoghi delle autorita' competenti e dei tecnici
per decidere come procedere. La situazione appare grave - dice il
sindaco - perche' la frana potrebbe minacciare la sede stradale e
un gruppo di abitazioni sovrastanti". Per il primo cittadino,
"questo episodio e' l'ennesima prova di come le superiori autorita'
da piu' tempo siano state sorde ai nostri continui appelli in relazione
ad un grave rischio idrogeologico e di movimenti franosi che da anni
ed in piu' zone aggrediscono il nostro centro abitato - dice Coppola
- le nostre continue segnalazioni e richieste di intervento a Provincia,
Regione e Ministero dell'Ambiente sono rimasti inascoltati, mentre
provvidenze a pioggia venivano distribuite in lungo ed in largo, anche
in situazioni che, a nostro parere, non erano di primaria importanza.
Ora la natura presenta il conto, e solo per un puro caso non abbiamo
avuto il morto. Permane sul nostro territorio una situazione grave,
le cui responsabilita', qualora dovessero verificarsi episodi ancora
di maggiore rilevanza, saranno certamente di chi ha lasciato inascoltate
le nostre numerose e frequenti richieste di aiuto, trincerandosi dietro
la mancanza di fondi e l'impossibilita' di intervenire. Come sempre,
non si opera in prevenzione, ma si aspetta di piangere sul latte versato,
come a Cavallerizzo. No, non e' vero che in Calabria lo Stato e le
istituzioni sono assenti, come si dice ad ogni attentato di mafia
eccellente o non - conclude Coppola - lo Stato e le Istituzioni in
Calabria ci sono ma sono lenti, molto lenti, e si fanno scavalcare
dai fatti, con conseguenze gravi".
“Da
più tempo Fare Verde – dichiara il suo presidnet provinciale,
Francesco Pacienza- aveva denunciato lo stato di precarietà
e di rischio frane e crolli di molte strade provinciali all’interno
del territorio di Altomonte ed aveva più volte sollecitato
la pianificazione di interventi strutturali e non di semplice riparazioni.
L’Amministrazione Comunale di Altomonte, in occasione di una
serie di frane che si erano verificate sul proprio territorio in seguito
alle forti piogge, aveva chiesto l’intervento di tutte le Autorità
competenti, tra cui il Prefetto, al fine di programmare una serie
di interventi strutturali di risanamento di tali situazioni di incombente
pericolo. A tale richiesta aveva fatto seguito un assordante silenzio.
In totale assenza di interventi programmatici è facile ipotizzare,
come d’altronde sottolineato da recenti indagini, che situazioni
come quella di Cavallerizzo sono destinate, purtroppo, a ripetersi
comportando costi sicuramente più alti dei costi necessari
ad una seria politica di programmazione e prevenzione.
Fare Verde chiede, con forza, alle Autorità competenti di voler
intervenire costituendo un nucleo di valutazione al fine di intraprendere
idonee azioni programmatiche per la tutela dei cittadini, ieri di
Cavallerizzo, oggi di Altomonte, domani di qualcun altro paese della
Calabria.
Proprio a causa di una mancata ed idonea programmazione e progettazione
la strada Provinciale che collega Altomonte con Lungro, all’altezza
della frana che l’aveva quasi totalmente ostruita l’anno
scorso, presenta, oggi, nel punto di riparazione, un nuovo cedimento
a conferma di una non idoneità di intervento. Pertanto ai costi
già sostenuti per il precedente intervento, senza contare i
costi sostenuti dai cittadini sottoforma di disagio, si dovranno necessariamente
aggiungere altri costi per un nuovo intervento”.
Corrieri
della droga su di un pullman di linea Milano-Crotone: quattro arresti.
Oltre 40 kg di droga sequestrati
16/03 La Polizia ha arrestato a Crotone quattro nomadi, Domenico
Passalacqua ed i figli Francesco ed Antonio, rispettivamente di 42,
25 e 21 anni, e Giovanni Veneziano, di 26, con l' accusa di detenzione
illegale e trasporto a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. L'
operazione che ha portato ai quattro arresti e' stata condotta dalla
Squadra mobile di Catanzaro, in collaborazione con quella di Crotone.
La droga sequestrata, stamattina, era stata portata da Milano a bordo
di un pullman di linea. La sostanza stupefacente, quasi 42 chilogrammi
di hascish suddivisi in 163 panetti avvolti in involucri di cellophane,
era stata nascosta all' interno di due borsoni che hanno viaggiato
tra i bagagli degli altri ignari viaggiatori del pullman Milano-Crotone,
giunto a destinazione alle 8,30 di questa mattina proprio sul viale
di fronte al palazzo di giustizia, area in cui si fermano e da dove
partono gli autobus delle linee extraregionali. Il pullman, nel suo
percorso dalla Lombardia alla Calabria, e' stato monitorato dalla
Polizia dal momento in cui la Squadra mobile di Catanzaro aveva ricevuto
la segnalazione che sul mezzo era stato imbarcato il grosso quantitativo
di sostanza stupefacente trasportato da persone appartenenti ad una
famiglia di nomadi di Catanzaro. Ad attendere stamattina il pullman
proveniente da Milano, c' erano una ventina di agenti delle Squadre
mobili di Catanzaro e Crotone che, prima di fare scattare il blitz,
hanno atteso che qualcuno andasse a prelevare i due borsoni. A ritirare
i due bagagli sono state due persone viste scendere dal pullman, Francesco
Passalacqua, di 25 anni, e Giovanni Veneziano, di 26, che da li' a
poco sono stati aiutati da altre due persone, Domenico Passalacqua,
di 42 anni, e il figlio Antonio, di 21, che stavano aspettando a bordo
di un'autovettura, una Fiat Panda, nei pressi della fermata. A questo
punto e' intervenuta la Polizia, che ha bloccato i quattro uomini
e ha recuperato la droga, il cui valore ammonta a circa 200 mila euro.
Le fasi dell'arresto dei quattro nomadi e del recupero dei 42 chilogrammi
di hascish sono state illustrate, nel corso di un incontro con i giornalisti
svoltosi nella Questura di Crotone, dai dirigenti delle Squadre mobili
di Crotone e Catanzaro, Angelo Morabito e Francesco Ratta', insieme
ai loro vice, Cataldo Pignataro e Saverio Mercurio.
Presentato
alla Provincia il progetto “La via del Crati”
16/03
Un Progetto Integrato Strategico elaborato con l’obiettivo operativo
di promuovere il Crati a direttrice per lo sviluppo della Provincia
di Cosenza, trasformando il grande corso d’acqua da area critica
a risorsa che aggreghi un processo di riconoscibilità territoriale.
E’ il PIS “La Via Del Crati”, pensato dal Presidente
Mario Oliverio, presentato stamani ai Sindaci del comprensorio fluviale
nell’avvio di un lavoro concertativo verso la stesura definitiva
dello strumento di sviluppo. L’idea di progetto- come spiegato
dai tecnici e dagli esperti cui si deve una prima redazione del PIS-
si muove all’interno di una strategia globale di riqualificazione
che assume elementi di paesaggio, fruizione, marketing territoriale,
ambito agroalimentare di qualità, valorizzazione di eccellenze
e beni culturali, uniti in una “carta di valori dell’area”.
Una linea programmatica che si affianca ad altre quattro similari
che afferiscono alla idea complessiva delle Vie dello Sviluppo, area
di progettualità ed azioni per una crescita sostenibile dell’intero
territorio provinciale. Tra queste, la Via delle Terme, la Via della
Montagna, La Via del Mare, la Via del Crati, appunto, attraversate
in orizzontale dalla Via dell’Innovazione, della Ricerca e della
Formazione che costruisce una sorta di fil rouge e di confluenza tra
i diversi aggregati. “Siamo in prossimità della definizione
della programmazione regionale 2007-2013- ha rimarcato nell’incontro
il Presidente Oliverio- avendo alle spalle una programmazione passata
che è stata nel complesso una esperienza non positiva, a rischio
ricorrente di perdita di risorse e premialità. La Giunta Regionale,
per come comunicato anche nel corso del Forum sullo Sviluppo dalla
Provincia promosso di recente, è già al lavoro su di
un Documento Strategico, preliminare al Piano Operativo Regionale,
che stiamo valutando ed approfondendo con nostri contributi, analizzati
e codificati all’interno di diversi tavoli tecnici che si protrarranno
sino a tutto il mese di Marzo. Riteniamo infatti che occorra agire
per utilizzare le risorse in modo mirato alla creazione di crescita”.
“ Anche in questa ottica- ha continuato l’onorevole Oliverio-
vanno valutati i PIS inseriti nelle Vie dello Sviluppo, tra i quali
quello relativo al Crati si connota come di notevole forza. Il progetto
già per massima disegnato, infatti, partendo dal risanamento
di un patrimonio naturalistico e paesaggistico, porterà ad
un diverso dimensionamento qualificato di una intera area che recupererà
i suoi dati caratterizzanti in prospettiva funzionale.”
“Punto ulteriore di forza- ha spiegato quindi il Presidente
della provincia ai numerosi Sindaci presenti- sarà una dotazione
infrastrutturale, un nuovo tracciato stradale, area urbana- Sibari,
che concilierà alta fruibilità e rapporto con il territorio.”
E del nuovo asse viario che toccherà i Comuni bagnati dal fiume
Crati, ponendosi il duplice scopo di decongestionare il traffico veicolare
soprattutto nella cintura urbana e presentarsi quale processo di aggregazione,
ha parlato il Direttore dell’Ufficio di Progettazione della
Provincia di Cosenza, Battista Iacino, già al lavoro con il
proprio staff su di un progetto esecutivo.
“L’infrastruttura- ha mostrato l’ingegnere Iacino-
si svilupperà sulla Destra Crati, ma in rapporto con l’altra
sponda e, soprattutto, attraverso un sistema di raccordi con tutti
gli svincoli dell’A3. Pertanto, è possibile immaginare
la via del Crati come alternativa all’autostrada ed anello di
interconnessione interno.”
“La strada- ha chiarito ancora il progettista- avrà stretto,
equilibrato e corretto rapporto con il fiume, funzionale al suo risanamento,
in una contaminazione costante con le peculiarità dell’area.
Il suo sviluppo tenderà al ripristino di situazioni compromesse,
soprattutto nel primo tratto ed alla valorizzazione globale del contesto.”
Ulteriori fasi relative all’iter di perfezionamento del PIS
“La Via del Crati”, saranno quelle dell’elaborazione
delle proposte, dell’analisi di coerenza e concertazione verso,
quindi, la presentazione alla Giunta Regionale per la definizione.
L’atto del deposito del PIS presso il Nucleo di Valutazione
e Verifica sugli Investimenti Pubblici e l’ottenimento del relativo
nulla osta chiuderanno il percorso, previsto in pochi altri mesi.
Nei prossimi giorni, è stato stabilito al termine della riunione
odierna, saranno organizzati incontri con le forze sociali e con i
singoli Comuni interessati mentre verranno attuati momenti di verifica
e concertazione tra i diversi soggetti sociali ed istituzionali.
Presenti al primo confronto sul PIS del Crati, oggi, oltre il Presidente
Oliverio e l’ingegnere Battista Iacino, erano anche gli Assessori
all’Urbanistica, Pietro Mari, alla Viabilità, Arturo
Riccetti, il dottor Maurizio Nicolai e l’Architetto Chiodo progettisti
del PIS Crati, i Dirigenti Francesco Basta della Viabilità,
Giovanni Greco dell’Ufficio del Piano, Luigi Novellis delle
Attività Produttive, Francesco Toscano del settore Ambiente,
i rappresentanti dei Comuni di Aprigliano, Torano Castello, Mongrassano,
Rende, Bisignano, Cassano, Lattarico, Terranova da Sibari, Cerzeto,
Rose, Castiglione cosentino, san Pietro in Guarano, Pedace.
Lo
stato di salute dell’Edilizia Scolastica in provincia di Cosenza
16/03 Il dato emerso dall’indagine di Legambiente, contenuto
nel rapporto Ecosistema Scuola 2006, sullo stato di salute delle scuole
italiane e, in particolare, del settore dell’Edilizia Scolastica,
ponendo Cosenza in testa, come prima della classe, ci riempie di orgoglio
e di immensa soddisfazione. E’ un risultato che premia la Provincia
di Cosenza, che si attesta al 19° posto e prima nel Meridione,
evidenziando la sempre maggiore e vigile attenzione che, già
a partire dagli anni passati, è stata riservata alla realizzazione
delle nuove strutture scolastiche del territorio.
E’ questo il commento in relazione al rapporto di Legambiente
del Presidente della Provincia On. Gerardo Mario Oliverio e dell’Assessore
Provinciale all’Edilizia Scolastica Avv. Oreste Morcavallo,
i quali hanno riconfermato l’impegno crescente in direzione
dell’acquisizione al patrimonio dell’Ente di istituti
scolastici di proprietà (consegnati, negli ultimi anni, ben
32 e programmati altri 6), investendo oltre 16 milioni di euro per
il 2006, finalizzati a perseguire un’economia dei fitti passivi
pari a circa un milione di euro di risparmio.
L’innovazione che l’attuale Giunta Provinciale, ed in
particolare l’Assessore Oreste Morcavallo, ha voluto introdurre,
è una programmazione mirata per realizzare, sì, nuovi
istituti, ma tenendo conto del trend della popolazione scolastica.
Ciò allo scopo di evitare la realizzazione di strutture ripetitive
e favorire, d’accordo con i Comuni interessati, laddove si registra
una crescita ed una maggiore domanda e peculiarità d’istruzione,
la possibilità di privilegiare le vocazioni del territorio,
con scuole consone al fabbisogno del territorio sul quale devono sorgere.
Nell’ambito di una politica e di un impegno costanti, si prospetta
di grande significato, l’iniziativa, che pure gravita intorno
alle strutture scolastiche, e cioè quella di costruire palestre
nelle scuole da rendere fruibili, non solo agli studenti frequentanti
ma, anche a tutti quei giovani che intendano praticare una sana attività
sportiva nella loro zona. Di rilievo, perciò, è la convenzione,
sottoscritta con il CONI, per poter rendere disponibili gli istituti,
in orari diversi dal calendario delle lezioni, ad una più ampia
fascia di utenti, cosa che sta riscontrando un alto indice di gradimento
in ogni angolo del territorio provinciale.
Vale la pena sottolineare, in questa occasione, anche l’ulteriore
convenzione con il Ministero di Grazia e Giustizia, in virtù
della quale tutti gli arredi scolastici della nostra provincia vengono
realizzati dai detenuti nelle case circondariali di Cosenza e Rossano,
favorendo così socialmente un percorso di recupero e di inserimento
degli stessi in un ambito di produttività.
Mostra
fotografica di un medico di Emergency a Castrovillari
''Lesioni di mine in Afganistan''. E' questo il titolo di un reportage
fotografico del medico-chirurgo dell'Asl 2, Leonardo D'Amato, che
domenica mattina esporra' a Castrovillari cinquanta fotografie nell'area
antistante la chiesa di San Francesco, per manifestare l'importanza
della pace e delle azioni contro ogni guerra. Gli 'scatti' - e' scritto
in una nota - sono stati realizzati dal medico nel 2004 e nel 2005
quando ha partecipato in Afganistan a due missioni volontarie con
''Emergency''. ''L'associazione stabilisce i suoi interventi - ha
detto D'Amato - basandosi soprattutto su due criteri: l'effettivo
bisogno della popolazione d'assistenza medico - chirurgica specializzata
e la scarsita' o la mancanza d'altri interventi umanitari analoghi
nel paese. Parallelamente alle attivita' umanitarie all'estero, promuove
in Italia una serie d'iniziative volte a sensibilizzare e informare
sui temi della pace e della solidarieta'''. ''L'iniziativa ha il fine
- ha concluso - di rendere piu' consapevoli, far conoscere e coinvolgere
su una delle questioni piu' scottanti del nostro pianeta, dove i diritti
umani non possono essere calpestati e per i quali oggi esiste una
necessita' inderogabile, quella di lavorare tutti incessantemente,
a 360 gradi, per la pace e contro ogni guerra''.
L’ex
deputato Matacena assolto da concorso esterno
16/03 L' ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena e' stato assolto
dalla Corte d' assise di Reggio Calabria, per non avere commesso il
fatto, dall' accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il
reato contestato a Matacena traeva origine dall' inchiesta Olimpia,
condotta dalla Procura antimafia di Reggio Calabria. Il processo contro
l' ex deputato si e' protratto per circa un anno. Il pubblico ministero,
Mario Andrigo, aveva chiesto la condanna di Matacena a sei anni di
reclusione. Matacena e' stato difeso dagli avvocati Alfredo Biondi,
Giuseppe Verdirame ed Enzo Caccavari. ''E' stata una sofferta e giusta
sentenza - ha detto l' avvocato Biondi - dopo anni di sofferenze,
denigrazioni ed umiliazioni che hanno colpito un giovane deputato
stroncandogli la carriera politica e rovinandolo sul piano imprenditoriale.
La soddisfazione oggi e' grande, ma non lenisce, se non in parte,
l' umiliazione di un decennio, anche se e' bello constatare che la
giustizia, anche se lenta, riesce qualche volte a vincere il pregiudizio''.
Nasce
Castrovillari Civica
16/03 Nasce Castrovillari Civica, associazione di promozione sociale
per lo sviluppo della democrazia e della partecipazione civica nel
nostro territorio. Scopo dell'associazione è fare in modo che
i cittadini contino di più, e perché abbiano diritto
di intervento e di scelta sulle decisioni delle amministrazioni locali.
A queste ultime, l'associazione vuole offrire, invece, strumenti e
occasioni per governare "con" e non "contro" i
cittadini, come spesso accaduto anche negli ultimi anni. L'associazione
vuol farsi promotrice della sperimentazione di nuove forme di democrazia
diretta e della costruzione di nuovi luoghi della partecipazione civica,
nella concretezza dei temi all'ordine del giorno, partendo cioè
dalle questioni che i cittadini sentono come fondamentali e, invece,
non trovano mai posto nelle priorità della politica. Riuscire
a far coincidere l'agenda dei cittadini e l'agenda dei governanti,
due scale delle priorità spesso troppo distanti tra loro è
l'obiettivo di questa formazione. A tal proposito Castrovillari Civica
intende muovere dai temi che stanno a cuore alla comunità.
E a tal fine intende rafforzare e valorizzare le numerose esperienze
di cittadinanza attiva e di volontariato di cui il nostro territorio
è stato sempre molto ricco. L'iniziative si propone anche di
combattere - affermano i suoi promotori, Lello Cirone, Riccardo e
Francesco del Bo, Piergiorgio Gigliotti - i fenomeni di marginalità
e di esclusione sociale promuovendo la cultura della responsabilità
civica e della cura dei beni comuni.
Omicidio-suicidio
a Reggio
16/03 Un uomo, Ignazio Serra, di 54 anni, ha ucciso un suo rivale,
Giovanni Pratico', di 73 anni, e subito dopo si e' tolto la vita sparandosi
un colpo di fucile alla testa. E' accaduto nella frazione Vito a Reggio
Calabria. Sull'omicidio-suicidio sono in corso le indagini degli agenti
della squadra mobile della questura di Reggio Calabria. In serata
Ignazio Serra ha incontrato per strada Giovanni Pratico', con il quale
ha avuto una lite per il confine di un terreno. Serra, secondo quanto
si e' appreso, ha preso il fucile legalmente detenuto e ha sparato
un colpo contro Pratico', che e' stato raggiunto al torace ed e' morto
sul colpo. Subito dopo Serra e' rientrato nella sua abitazione, si
e' chiuso nella camera da letto e' si e' ucciso sparandosi un colpo
di fucile alla testa. La moglie di Serra, sentendo il colpo di fucile,
e' entrata nella stanza e ha trovato il cadavere del marito. Era ormai
da diverso tempo che Ignazio Serra litigava con il suo rivale per
il confine di un terreno nelle campagne di Reggio Calabria. E' quanto
emerso dalle indagini compiute dagli agenti della squadra mobile.
Subito dopo l'omicidio-suicidio gli investigatori hanno sentito familiari
e conoscenti di Serra e Pratico'. Dagli interrogatori sono emersi
i contrasti tra i due che pero' non erano mai sfociati in violenze
fisiche. In serata Ignazio Serra era nella frazione di Vito Superiore
a Reggio Calabria quando ha incontrato casualmente Giovanni Pratico'.
Tra i due e' nata subito una violenta lite e Serra, dopo aver preso
il fucile che aveva nella sua automobile, ha sparato contro Pratico'
uccidendolo. All'omicidio hanno assistito alcune persone che sono
state sentite dagli investigatori e hanno ricostruito l'accaduto.
Dopo l'omicidio Serra ha raggiunto la sua abitazione e, senza raccontare
ai suoi familiari quanto era accaduto, si e' rinchiuso nella camera
da letto e si e' tolto la vita sparandosi un colpo di fucile alla
testa. La moglie di Serra sentendo lo sparo e' corsa nella camera
ed ha cercato di soccorrere il marito che pero' era gia' morto. La
donna ha quindi chiesto l'intervento degli agenti della polizia di
stato. Gli investigatori hanno sequestrato il fucile che era legalmente
detenuto da Ignazio Serra. Gli agenti della squadra mobile stanno
effettuando gli ultimi accertamenti relativi ai continui litigi tra
i due rivali. Nelle prossime ore la Procura di Reggio Calabria affidera'
l'incarico al medico legale che dovra' eseguire l'autopsia
Gregge
sterminato dal treno a Gizzeria
16/03 Una ventina di pecore sono state investite ed uccise da un
treno nei pressi della stazione ferroviaria di Gizzeria. Il convoglio,
dopo l' incidente, si e' bloccato ed il macchinista ha avvertito la
Polizia ferroviaria, che e' giunta sul posto poco dopo. Dalle successive
indagini e' emerso che le pecore investite dal treno facevano parte
di un gregge allontanatosi da un ovile poco distante dal luogo dell'
incidente. Il traffico ferroviario ha subito forti rallentamenti ed
e' tornato regolare dopo circa quattro ore. Sono stati tra i 4 e gli
11 minuti i ritardi dei treni a causa dell'incidente che ha visto
una ventina di pecore investite da un treno a Gizzeria. Lo si e' appreso
dalle Ferrovie dello Stato. E' stato inoltre precisato che l'incidente
e' avvenuto nelle ore notturne.
Immigrazione:
18 denunce tra Firmo e Corigliano
16/03 I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito
la scorsa notte due operazioni per reprimere il fenomeno dell' immigrazione
clandestina. A Firmo personale della locale caserma ha denunciato
in stato di liberta' nove persone con l' accusa di avere favorito
la permanenza di 13 immigrati sprovvisti di permesso di soggiorno.
A Corigliano Calabro sono state denunciate, sempre in stato di liberta',
nove immigrati per inosservanza degli obblighi imposti dall' autorita'
giudiziaria.
Padre
Fedele: In settimana la decisone del GIP sulla scarcerazione
15/03 Il gip del Tribunale di Cosenza, Giusy Ferrucci, dovrebbe pronunciarsi
entro la fine della settimana sull'istanza di revoca dell'ordinanza
di custodia cautelare emessa dallo stesso giudice nei confronti di
padre Fedele Bisceglia, il frate francescano arrestato il 23 gennaio
scorso dalla polizia con l'accusa di violenza sessuale singola e di
gruppo ai danni di una suora. Nell'istanza presentata dai difensori
di padre Fedele si chiede la revoca del provvedimento restrittivo
in considerazione dell'''inattendibilita' e dei numerosi elementi
di contraddizione'' che, a parere degli stessi legali del sacerdote,
caratterizzerebbero le accuse mosse dalla suora a padre Fedele ed
al suo segretario, Antonio Gaudio. Quest' ultimo, nei giorni scorsi,
propria sulla base delle contraddizioni nel racconto della suora,
e' stato rimesso in liberta' dal Tribunale del riesame di Catanzaro.
Secondo quanto si e' appreso, l'istanza di rimessione in liberta'
di padre Fedele, che si trova attualmente agli arresti domiciliari
in un convento a Belvedere Marittimo (Cosenza), e' stata trasmessa
al sostituto procuratore della Repubblica Claudio Currelli, il magistrato
titolare dell'inchiesta, perche' formuli il suo parere, depositato
il quale il gip potra' prendere la sua decisione. I legali di padre
Fedele hanno condotto indagini difensive da cui emerge, a loro parere,
l'estraneita' del frate francescano a tutte e cinque le violenze sessuali
che la suora sostiene di avere subito in considerazione del fatto
che per gli stessi episodi il sacerdote avrebbe un alibi. I difensori
hanno anche riferito dei rapporti che la suora avrebbe intrattenuto
all' interno dell' Oasi francescana, la struttura di accoglienza creata
a Cosenza da padre Fedele, con alcuni uomini tra cui un immigrato
rumeno che, a loro dire, sarebbe stato ospitato dalla religiosa nella
sua stanza per tre giorni. Gli stessi difensori di padre Fedele si
sono detti fiduciosi, dunque, sull' accoglimento da parte del gip
della richiesta di revoca del provvedimento restrittivo.
Omicidio
Fortugno: Scaduta la proroga per l’accesso antimafia all’ASL
di Locri
15/03 Scade oggi la proroga di un mese concessa dal prefetto di Reggio
Calabria, Luigi De Sena, alla Commissione incaricata di effettuare
l' accesso antimafia nell' Asl di Locri disposto dopo l' assassinio,
il 16 ottobre scorso, del vicepresidente del Consiglio regionale della
Calabria, Francesco Fortugno. Secondo quanto si e' appreso, la commissione,
presieduta dall' attuale prefetto di Vibo Valentia, Paola Basilone,
dovrebbe presentare al prefetto De Sena il rapporto in cui saranno
illustrate le conclusioni dell' accesso entro la fine della settimana
in corso. L' accesso fu ordinato dallo stesso prefetto di Reggio Calabria,
su delega del Ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, per verificare
eventuale infiltrazioni mafiose nell' attivita' dell' Azienda sanitaria.
Infiltrazioni che potrebbero essere collegate, secondo un' ipotesi
investigativa, al movente per il quale e' stato ucciso Francesco Fortugno,
che era medico e fino alla sua elezione nel Consiglio regionale era
stato primario dei servizi di pronto soccorso dell' ospedale di Locri.
Quello della sanita', inoltre, era stato uno dei temi al centro dell'
attivita' politica di Fortugno, con particolare riferimento al settore
degli appalti e degli interessi nel settore da parte della criminalita'
organizzata.
Operato
a Belvedere il giovane romano di 30 anni che pesa 350 kg
15/03 E' stato raccolto in Calabria l'appello lanciato da Gianluca
Minniti, 30 anni, napoletano di nascita e romano di adozione, che,
nel corso di una puntata della ''Vita in diretta'', aveva rivolto
un invito ai medici italiani per trovare una cura alla grave forma
di obesita' di cui soffre e che lo ha portato, col passare degli anni,
a raggiungere il peso di 350 chilogrammi. Minniti si e' rivolto a
decine di medici specialisti ed ora e' stato ricoverato nella clinica
Tricarico di Belvedere Marittimo dove operano i medici dell'associazione
'Demetra', impegnata sul fronte della cura dell'obesita', ed e' stato
sottoposto ad un delicato intervento di gastrectomia. L'operazione,
realizzata in laparoscopia, e' stata effettuata dall'equipe del professore
italo-argentino Antonio Jose' Cascardo. L'intervento, durato tre ore,
e' riuscito. ''Abbiamo asportato i 4/5 dello stomaco - ha detto il
medico - e abbiamo introdotto un tubicino con una capacita' di 70
cc che permettera' a Gianluca di alimentarsi normalmente e soprattutto
di mangiare di meno. Con questa operazione il nostro paziente avra'
la possibilita' di perdere cento chilogrammi nel giro di un anno''.
Tra un anno Gianluca Minniti potrebbe essere sottoposto ad un nuovo
intervento che consentira' di ottenere ulteriori risultati: i medici
contano infatti di far dimagrire il trentenne fino a portarlo al suo
peso forma. Dieta ed attivita' fisica le prescrizioni dei medici per
i prossimi mesi. ''Non so come sara' il mio futuro - ha detto Minniti
- spero che si possa aprire una bella fase della mia vita. Sono felice
per il fatto che l' operazione sia andata bene e devo dire che il
merito e' tutto dell'equipe medica che mi ha seguito''. Gianluca,
che e' stato vincitore nel 1996 del titolo di ''Mister Ciccione'',
recita a teatro e sogna una grande carriera di attore. E' impegnato
nella lotta alla discriminazione degli obesi.
Verso
una soluzione per la Polti Sud. Tramonti (CISL) “Primo obiettivo
raggiunto”. Oliverio e Perugini “revocata la mobilità
si va verso la riconversione”
15/03 ''L' incontro di ieri presso la Task-Force presieduta da Gianfranco
Borghini potrebbe rappresentare, pur in un contesto di grande criticita',
un primo, sia pur parziale, obiettivo raggiunto nella direzione del
rilancio del sito industriale di Piano Lago e del recupero dei livelli
occupazionali''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale
dell'Ust-Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti, circa la vertenza Polti-Sud.
''Quanto sottoscritto - ha aggiunto - nel corso dell’incontro
romano, che giunge a conclusione di lunghe trattative tra Istituzioni-Azienda-Sindacato,
definisce un quadro organico per l’avvio di un percorso di riqualificazione
produttiva, entro il quale si colloca la decisione di dell’Azienda
di revocare i provvedimenti di mobilità nei confronti del personale
dipendente ed attivare la Cassa Integrazione Straordinaria.
La CISL ribadisce, ancora una volta, la più ferma contrarietà
alla decisione unilaterale assunta dalla Proprietà POLTI di
chiudere lo stabilimento di Piano Lago che non trova giustificazione
sotto il profilo produttivo, soprattutto dopo che l’Azienda
ha potuto beneficiare di consistenti finanziamenti pubblici che ben
altre ricadute avrebbero dovuto produrre sul nostro territorio.
Proprio l’esperienza POLTI deve servire da monito e insegnamento
affinché importanti gruppi industriali non considerino la Calabria
solo come territorio di conquista, ma piuttosto come grande opportunità
soprattutto in relazione al capitale umano e sociale presente, alla
centralità geografica che essa può acquisire nell’area
del Mediterraneo.
Proprio per queste ragioni la CISL rivolge un forte appello alle Istituzioni
regionali e nazionali e alla politica affinché si arresti il
processo di smantellamento in atto del già debole tessuto produttivo,
rilanciando, attraverso politiche industriali adeguate, condizioni
di contesto favorevoli non solo per difendere l’esistente, ma
anche nella direzione di attrarre nuovi investimenti e nuove iniziative
imprenditoriali.
In questa direzione va considerato e valorizzato l’accordo sottoscritto
a Roma finalizzato proprio a porre le condizioni, attraverso interventi
di contesto, affinchè esperienze imprenditoriali significative
possano essere recuperate, sia pure nel tempo, utilizzando la manodopera
già formata e professionalizzata.
A tal fine per la realizzazione dell’accordo quadro formalizzato
a Roma è indispensabile, così come esplicitato nell’apposito
verbale, l’impegno forte del Ministero alle Attività
Produttive, della Presidenza del Consiglio, della Regione Calabria,
delle Istituzioni Provinciali e Locali e della stessa POLTI in modo
che i possibili processi di riconversione industriale e il recupero
dei livelli occupazionali possano trovare adeguate risposte e sbocchi
concreti.
In serata la notizia della revoca della mobilità annunciata
dalla Provincia di Cosenza. “E’ stato il Vicepresidente,
avvocato Salvatore Perugini, a seguire per la Provincia di Cosenza
anche la fase ultimativa, come quelle precedenti, della vertenza Polti,
tenutasi nella serata di ieri a Roma, presso la Task Force della Presidenza
del Consiglio dei Ministri, presieduta dall’onorevole Borghini,
presenti i rappresentanti dei Ministeri per le Attività Produttive,
del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Calabria, del
Comune di Figline Vegliaturo, delle Organizzazioni Sindacali nonché
dell’azienda”. Informa una nota dell’ente Provincia
di Cosenza. “Una chiusura del tavolo – prosegue la nota
- aperto negli scorsi mesi, sempre seguito dall’Amministrazione,
che ha sostanzialmente sancito, per il tramite di un protocollo di
intesa sottoscritto tra le parti, la revoca della procedura di mobilità
per i lavoratori, il recupero a fini industriali del sito della Polti,
un accordo per l’avvio di un periodo, prevedibilmente di 24
mesi, nel quale fare ricorso agli ammortizzatori sociali, utile, nel
contempo, alla ricerca di soluzioni di rilancio dell’attività
produttive.
“Abbiamo seguito con costante attenzione e preoccupazione, in
armonia con le Organizzazioni Sindacali- affermano al riguardo il
Presidente, onorevole Mario Oliverio ed il Vicepresidente Perugini-
tutta la delicata gestione di una vertenza che si intendeva portare
verso un programma di reindustrializzazione nell’area della
Polti Sud, salvaguardando i livelli occupazionali.”
“Pur nell’amarezza di constatare che siti produttivi finanziati
anche con denaro pubblico vanno in crisi e verso la chiusura- proseguono
Oliverio e Perugini- esprimiamo la soddisfazione di aver scongiurato
i licenziamenti e favorito, attraverso una forte presenza istituzionale,
una concertazione che ha concluso una difficile trattativa e condotto
al risultato del ritiro della procedura di mobilità e dell’avvio
di una fase in cui gli ammortizzatori sociali saranno utilizzati sulla
base di un piano e di un programma di recupero industriale .”
“Non è un risultato ottimale- concludono sulla vertenza
Polti il Presidente ed il Vicepresidente - ma pur sempre un passo
in avanti che la Provincia di Cosenza ha fortemente voluto ed ottenuto
a difesa dei livelli occupazionali dell’area industriale di
Piano Lago e per la tutela dei diritti dei lavoratori.”
Convegno
sull’affido familiare il 19 a Roggiano Gravina
15/03 Il 19 marzo 2006 alle ore 18:30, si terrà a Roggiano
Gravina, presso i locali della biblioteca comunale, il convegno sull'affido
familiare promosso e organizzato dal gruppo giovani di azione cattolica
della parrocchia S.Pietro Apostolo.
Concluso
il corso della Polizia Provinciale
15/03
Cerimonia di consegna, questa mattina, presso il centro per l’Impiego
di Vagliolise, degli attestati comprovanti la frequenza di speciali
corsi seguiti dagli agenti della Polizia Provinciale e tenuti nella
Scuola Allievi agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia.
A porgere i riconoscimenti, il Presidente, onorevole Mario Oliverio,
il Colonnello Giancarlo Conticchio, primo Dirigente della Polizia
di Stato e Direttore della Scuola di Vibo, l’Assessore Regionale
al Personale, Ennio Morrone, il Vicequestore Aggiunto Claudia Ciravegna,
il Comandante della Polizia Provinciale, Giuseppe Colaiacovo
Il corso di aggiornamento partito a Vibo nelle scorse settimane, come
si ricorderà, era il frutto di una convenzione firmata dalla
Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione del Dipartimento
della Pubblica Sicurezza e dalla Provincia di Cosenza allo scopo di
fornire una preparazione adeguata ad elevare le capacità operative
dei 40 agenti provinciali che si apprestano ad esercitare nuove ed
importanti funzioni di controllo del territorio.
Tecniche operative nei servizi di prevenzione e pronto intervento,
servizi di sicurezza e soccorso pubblico, armi e tiro, nonché
guida operativa le materie dell’aggiornamento, affidato all’Assistente
Capo Francesco Polito, all’Assistente Francesco Azzone, all’Ispettore
Claudio Acri, ai Sovrintendenti Placido Galvagno e Vincenzo Rampolla.
“La Polizia di Stato- ha avuto modo di dichiarare nel corso
della cerimonia il Colonnello Conticchio- non è al solo servizio
del cittadino ma anche delle istituzioni. La collaborazione interistituzionale
è anzi sempre più auspicabile”.
Argomento ripreso anche dal Presidente Oliverio che, nel rivolgere
un ringraziamento alla Polizia, ha sottolineato la “possibilità
offerta alla Provincia di utilizzare una struttura qualificata come
quella di Vibo per una importante messa in rete, relativa alla funzione
di controllo territoriale”.
“La qualificazione operativa fornita ai nostri agenti- ha proseguito
l’onorevole Oliverio- ha permesso di elevare dalla dimensione
puramente amministrativa un Corpo cui viene ufficialmente data autorevolezza
e giusto riconoscimento, gli stessi che l’Amministrazione riconosce
appieno, rimarcando il grande lavoro sin qui svolto e da svolgere”.
“In rapporto agli abitanti- ha detto ancora il Presidente della
Provincia- l’organico della Polizia Provinciale andrebbe allargato
sino a prevedere 120 unità. Le forti limitazioni imposte dalla
Finanziaria bloccano questo progetto, ma confidiamo in una prossima
modifica di questa condizione che possa permettere una riorganizzazione
a vantaggio della sicurezza dei cittadini. Un tema che ha valenza
rilevante anche nel progetto di legge regionale sulla Polizia Locale
che salutiamo con estremo interesse e favore”.
E su questo strumento normativo, in attuale fase di esame unitamente
alla bozza di Scuola Regionale di Polizia Locale, si è a lungo
soffermato l’Assessore Morrone che ne ha delineato contorni
ed ambito.
“ E’ essenziale – ha detto al proposito l’assessore
della Regione Calabria all’Organizzazione, Personale, logistica
e servizi operativi- stabilire una sinergia che realizzi attenzione
al territorio e nascita di una nuova cultura della legalità.
Valenze che ben possono essere interpretate e diffuse dalle Polizie
Locali.”
Dopo quella ricevuta nella Scuola Allievi agenti della Polizia di
Stato, la formazione degli Agenti Provinciali proseguirà nelle
prossime settimane.
Già in programma, come annunciato dal Comandante Colaiacovo,
corsi sull’Ambiente e di Polizia Stradale.
Quattro
arresti della Finanza a Rossano per spaccio
15/03 La Guardia di finanza ha arrestato a Rossano quattro giovani,
i fratelli Alfonso e Giuseppe Colamaria, di 23 e 32 anni, Alfredo
Tripodoro, di 23, e Paolo Cara, di 22, con l' accusa di detenzione
illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. I quattro arresti
sono scattati dopo che i finanzieri della Compagnia hanno scoperto
un appartamento, ubicato sul lungomare di Rossano, che sarebbe stato
nella disponibilita' dei fratelli Colamaria e dei loro due complici
e che veniva utilizzato come centrale per lo spaccio della droga.
All' interno della casa e' stato trovato un chilogrammo di hascisc,
meta' del quale era stato utilizzato per confezionare centinaia di
dosi pronte per lo spaccio. Nell' appartamento e' stato trovato anche
un consistente quantitativo di semi di canapa indiana. I quattro arrestati,
su disposizione della Procura della Repubblica di Rossano, sono stati
condotti in carcere.
Brevi
di cronaca da Corigliano, Rossano, Lungro
15/03 A Corigliano Calabro due persone, Natale Gencarelli,
di 36 anni, ed Egidio Gencarelli, di 44, entrambi del posto, sono
state arrestate dai carabinieri. L' arresto dei due e' scattato dopo
che e' stata trovata la pistola calibro 38 modificata nell' automobnile
sulla quale viaggiavano. L' arma aveva il numero di matricola cancellato
ed il caricatore con cinque proiettili. Natale ed Egidio Gencarelli
sono stati portati nel carcere di Rossano. A Rossano
un minorenne, U.M., di 17 anni, e' stato arrestato dai carabinieri
per estorsione, violenza e minacce nei confronti dei genitori. I militari
dell' Arma sono intervenuti dopo che la madre del ragazzo ha denunciato
di aver subito l'ennesima richiesta di denaro e successiva aggressione.
A Lungro dodici persone sono state denunciate in
stato di liberta' dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari
per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. I 12, secondo
l' accusa, avrebbero affittato alcuni appartamenti a cittadini privi
di permesso di soggiorno. Nel corso della stessa operazione i carabinieri
hanno segnalato quindici persone, di nazionalita' bulgara e rumena,
alla Prefettura di Cosenza perche' trovate prive di permesso di soggiorno.
Nei confronti degli extracomunitari, nei prossimi giorni, sara' emesso
provvedimento di espulsione dal territorio italiano.
A
Corigliano vendicano gli abusi ad un familiare tentando di uccidere
il colpevole: arrestati
14/03 Due persone, Franco Armendano, di 31 anni, e Agostino Ferraro,
22 anni, sono state arrestate dai carabinieri perche' accusate del
tentato omicidio di Massimo Groccia, 32 anni, avvenuto nel corso della
notte nei pressi di Cassano allo Ionio, nel cosentino. All'origine
del tentato omicidio, secondo quanto si e' appreso, potrebbe esserci
una presunta violenza sessuale che Groccia avrebbe compiuto nei confronti
di una familiare di uno dei due arrestati. Ieri sera Groccia era a
bordo della sua Renault Clio in compagnia della convivente della figlia
e stava rientrando a casa. Nei pressi di Cassano l'auto della vittima
e' stata raggiunta da una Fiat Punto, con a bordo due persone, dalla
quale sono stati sparati alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni.
I colpi hanno raggiunto la carrozzeria della Renault Clio ed hanno
ferito Groccia alla spalla sinistra. La vittima che era a bordo dell’auto
con la convivente e la figlioletta della donna, di 2 anni. e' stata
soccorsa dal personale del servizio 118 ed accompagnata nell'ospedale
di Trebisacce dove i sanitari l'hanno giudicata guaribile con una
prognosi di 25 giorni. Il tentato omicidio e' stato denunciato ai
carabinieri i quali, al termini di una serie di accertamenti, hanno
arrestato Armendano e Ferraro
Agguato
nel reggino: ucciso un uomo mentre era alla guida della sua auto
14/03 Un commerciante di legname, Francesco Antonio Sibio, di 37
anni, e' stato ucciso in un agguato compiuto da sconosciuti sulla
strada statale 536 che collega il comune di Feroleto con quello di
Galatro, nel reggino. L'uomo era a bordo della sua automobile, una
Fiat Panda, quando e' stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco
al fianco sinistro. Sibio ha perso il controllo dell'automobile che
e' finita in una scarpata. Alcune persone hanno allertato gli agenti
del commissariato di Polistena pensando che si trattasse di un incidente
stradale. Giunti sul posto gli investigatori hanno trovato il cadavere
di Sibio ad alcuni metri dall'automobile e dagli accertamenti compiuti
sul corpo e' stata riscontrata la ferita d'arma da fuoco. Sul corpo
di Sibio, oltre alla ferita d'arma da fuoco, il medico legale ha accertato
anche una serie di fratture agli arti inferiori e superiori. Gli investigatori
ritengono che per l'agguato sia stata utilizzata una pistola anche
se sul luogo dell'omicidio non sono stati trovati bossoli. Il cadavere
di Sibio e' stato trasferito nell'obitorio dell'ospedale di Polistena
dove domani sara' eseguita l'autopsia. L'uomo, che era gia' noto alle
forze dell'ordine per piccoli reati, era un ex macellaio che recentemente
si era dedicato con il padre alla vendita di legname. Sul luogo dell'agguato
gli agenti della polizia di stato non hanno trovato tracce utili per
ricostruire la dinamica dell'omicidio. Gli agenti hanno sentito i
familiari e gli amici della vittima per ricostruire i suoi ultimi
spostamenti e per accertare se recentemente aveva avuto contrasti
con altre persone. Le indagini degli agenti del commissario di Polistena
sono coordinate dal sostituto procuratore di Palmi, Rocco Cosentino.
Vertice
in Prefettura a Cosenza per l’emergenza San Giovanni in Fiore
14/03 L'emergenza occupazione del comune di San Giovanni in Fiore
in provincia di Cosenza e' stata al centro di un vertice che si e'
svolto questa mattina nella Prefettura di Cosenza. All'incontro hanno
partecipato il sindaco di San Giovanni in Fiore Antonio Nicoletti,
il prefetto Bruno Sbordone, presenti anche il questore, Guido Marino
e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Aloisio Mariggio'.
Durante la riunione, riferisce una nota della prefettura ''e' emerso
che, per quel che attiene alla selezione di lavoratori residenti nei
Parchi nazionali della Sila e dell'Aspromonte, sulla base di una convenzione
tra i Ministeri delle Politiche agricole e del Lavoro e l'Assessorato
regionale all'Agricoltura, il ritardo nella pubblicazione della graduatoria
dei candidati prescelti da parte della societa' incaricata allo scopo,
determina forte disagio tra gli aspiranti, circostanza questa che
induce il Prefetto a intervenire sulla stessa Societa', anche a seguito
di richiesta del sindaco, perche' venga data ogni necessaria accelerazione
allo scopo di evitare l' acuirsi delle tensioni sociali esistenti
a San Giovanni in Fiore''. Il Prefetto, pertanto, ''ove mai ce ne
fosse bisogno, ha ulteriormente sollecitato il Sindaco, che segue
le procedure dirette a soddisfare le attese dei disoccupati, a fornire
agli interessati tutti ogni informazione sull' andamento delle procedure
stesse, e in tal senso il Sindaco ha dichiarato la piena disponibilita'
dell'Amministrazione comunale, che continuera' altresi' a seguire
gli sviluppi delle procedure favorendone la velocizzazione, auspicando
peraltro una fattiva collaborazione in tal senso da parte dei disoccupati
in agitazione anzitutto cessando nell' occupazione della sede comunale''.
Al termine dell'incontro e' stato deciso che il Prefetto incontrera'
una delegazione di disoccupati per invitarli a far cessare ogni forma
di protesta. ''Cio' - conclude la nota - proprio per dare man forte
allo straordinario impegno da tutti profuso in favore del miglioramento
delle condizioni socio-economiche della popolazione sangiovannese''.
Quasi
nove milioni di euro risarciti dal Viminale alle vittime di reati
di tipo mafioso nel 2005
14/03 Nel 2005 il Comitato di solidarieta' per le vittime dei reati
di tipo mafioso, presieduto dal prefetto Rino Monaco, ha preso in
esame 101 domande di accesso all'apposito Fondo per il risarcimento
dei danni subiti dalle vittime della criminalita' organizzata di tipo
mafioso, accogliendone 62: la somma erogata ammonta ad 8 milioni e
706 mila euro. E' lo stesso ufficio del Viminale a rendere noti i
dati dell'attivita' svolta, gia' trasmessi al presidente del Consiglio
e al ministro dell'Interno: dall'inizio dell'attivita' del Comitato
(31 ottobre 2000) al 31 dicembre 2005 e' stata decisa l'erogazione
di 65 milioni e 848 mila euro. Trentanove, sempre nel 2005, le istanze
non accolte, per lo piu' "in quanto non e' stata emessa sentenza
di condanna", "non vi e' stata la costituzione di parte
civile delle vittime" o "perche' le domande sono state presentate
fuori termine". La provenienza geografica delle domande ha confermato
le linee di tendenza emerse nell'intero arco temporale dell'attivita'
svolta: delle 90 presentate nel 2005 ben 82, pari al 91%, sono arrivate
dalle regioni tradizionalmente caratterizzate da una maggiore presenza
della criminalita' organizzata (Campania, Puglia Calabria e Sicilia).
Delle 921 domande presentate dall'inizio dell'attivita' a oggi, 419
provenivano dalla Sicilia, 119 dalla Campania, 89 dalla Puglia, 52
dalla Calabria e 242 dalle rimanenti regioni.
Processo
G8/Bolzaneto. Udienza del 14 marzo
14/03 "Un agente prima di finire il turno mi ha detto 'Ecco
questo e' il mio saluto' e mi ha preso a calci". Continua la
sfilata dei testi nel processo Bolzaneto. Anche stamattina al tribunale
di Genova si sono ascoltate 3 testimonianze che raccontano cosa accadde
nella caserma Cavour nei giorni del G8 2001. Ovviamente corposa la
lista degli insulti che le persone arrestate hanno dovuto subire,
ma ancora piu' pesante la quantita' delle botte prese, delle violenze
fisiche e psicologiche subite. Le prime tanto gravi da provocare ematomi
permanenti che ancora l'anno scorso hanno costretto uno dei testi
a subire un intervento. Le seconde tanto "efficienti" da
impedire ad un ragazzo di andare a cercare lavoro ("Per quasi
un anno e mezzo ho avuto delle lunghe bruciature sulle braccia e mi
vergognavo e poi ho avuto paura di CC. e PS e non ho avuto il coraggio
di chiedere lavoro, non e' bello che si sappia che ti hanno picchiato,
arrestato?"). Oggi e' anche emerso il comportamente generalizzato
delle ffoo di Bolzaneto quando dalla caserma passavano delle personalita':
"Dicevano "tirateli su tirateli su che sta arrivando un
ministro". tutto si fermava magicamente per qualche momento e
poi ricominciavano le violenze. In cella, in infermeria, in corridoio,
in bagno". "D. chiedeva cosa succedeva, chiedeva dell'avvocato,
se era in arresto, e mi ricordo che lo han portato in bagno e poi
gli han dato una randellata di botte quindi nessuno ha piu' chiesto
niente." racconta il primo teste. e il secondo ribadisce:"Sul
piazzale e' iniziato il pestaggio, avevo le mani legate e picchiandomi
sono rovinato a terra, poi mi hanno issato e mi hanno insultato e
mi hanno preso a calci e pugni sul dorso." Fondamentale dal punto
di vista giudiziario il fatto che i testi confermino vicendevolmente
la versione dei fatti che viene resa e i numerosi riconoscimenti delle
divise presenti.
Incontro
sull’ex statale 278 Cosenza-Amantea in Provincia
14/03 Il Presidente, onorevole Mario Oliverio, ha incontrato stamane
il Sindaco di Domanico, Antonio Armieri.
Al centro dei colloqui, i problemi della Cosenza- Lago-Amantea, l’ex
strada statale 278, un collegamento viario importante che costituisce
una alternativa al percorso della SS 107 per raggiungere la costa
tirrenica.
Una strada, si è detto nell’incontro istituzionale, che
ha bisogno di interventi che ne permettano una fruizione adeguata
alla funzione, in sicurezza per i cittadini.
Al proposito, il presidente Oliverio ha informato il sindaco di Domanico
che è stato approvato recentemente dal Consiglio Provinciale
un piano di interventi per l’infrastruttura, con previsione
di spesa pari a 7 milioni di Euro, da presentare alla Regione Calabria
nell’ambito dello specifico Accordo di Programma Quadro 2006.
In aggiunta, riconoscendo il ruolo che la strada ricopre in quanto
tracciato sul quale si sviluppano centri urbani di particolare pregio
e caratteristiche, ha annunciato ancora il Presidente Oliverio, è
al vaglio dell’Ufficio di Progettazione della Provincia uno
studio di ammodernamento che punti anche alla valorizzazione degli
insediamenti che sull’ex 278 insistono e si sviluppano.
E per discutere dei progetti e delle prospettive di questo asse mediano
che attraversa un territorio naturalistico peculiare e di rilevo-
è stato deciso nella riunione odierna- è stato stabilito
un confronto nell’ambito di un convegno che avrà luogo
il prossimo Mercoledì 29 Marzo, alle ore 18,30 nella sala pluriuso
di Via Gramsci in Domanico.
In quella occasione, il Presidente della Provincia, Mario Oliverio,
il Sindaco Antonio Armieri, il consigliere provinciale Elio Filice
ed il vicepresidente della Giunta Regionale della Calabria, onorevole
Nicola Adamo, parleranno di “Una moderna strada di collegamento
Cosenza-Lago-Amantea- Asse attrezzato del Parco Turistico di Potame-Busento-Montecucuzzo”.
Brevi
di cronaca da Corigliano, S. Benedetto Ullano, Cariati
14/03 A Corigliano Calabro e' stato arrestato un uomo per detenzione
e porto abusivo di pistola. A San Benedetto Ullano e' stato arrestato
un giovane per rapina. A quest'ultimo e' stata notificata una ordinanza
di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Cosenza. A Cariati
n uomo e' stato arrestato ed altre due persone sono state denunciate
dai carabinieri per violazione della legge sull'immigrazione. Nel
corso di controlli i carabinieri hanno rintracciato tre cittadini
stranieri di nazionalita' romena clandestini. Dagli accertamenti e'
emerso che i tre hanno avuto ospitalita' da un uomo che e' stato arrestato
Aviaria:
L’abbattimento dei cigni divide Regioni
e Ministero. In Ungheria al via la produzione
di un vaccino. Il Ministro della sanità USA mette in
guardia la popolazione. Il virus arriverà in autunno.
Immigrati:
Contingentazione degli immigrati. Mezzo
milione di domande. In Calabria sono stati oltre 13.000. Quasi
4000 a Cosenza.
Chiesta
dai legali la scarcerazione di Padre Fedele: La ricostruzione dei
fatti smentisce il racconto della suora”
13/03 E' stato depositato stamani il ricorso al Gip di Cosenza con
il quale si chiede la revoca dell' ordinanza di custodia cautelare
emessa dallo stesso giudice nei confronti di padre Fedele Bisceglia,
accusato di violenza sessuale ai danni di una suora. La richiesta
e' stata presentata dal legale del sacerdote, l' avv. Tommaso Sorrentino.
''Abbiamo aspettato a presentare il ricorso - ha detto il difensore
- per raccogliere quanti piu' elementi oggettivi possibile. Abbiamo
presentato una ricostruzione dei fatti che smentisce su tutta la linea
il racconto della religiosa. Per tutti gli episodi raccontati dalla
suora, padre Fedele ha un alibi inattaccabile. Mi auguro solo che
prima o poi venga alla luce il perche' di tutto questo. E' talmente
evidente che si tratta di una calunnia''. L' avv. Sorrentino ha anche
ribadito che a suo avviso la competenza del procedimento spetta alla
Procura della Repubblica di Salerno. ''Ho saputo - ha detto - che
un magistrato del Tribunale dei minori di Catanzaro ha presentato
una denuncia per calunnia nei confronti della suora. Nel racconto
della religiosa, infatti, c' e' un riferimento ad un magistrato, anche
se lo stesso pm ha detto che non c' entra niente. Evidentemente il
magistrato si e' sentito calunniato. Ma se e' cosi' vale anche per
padre Fedele. I procedimenti sono connessi''.
Nevica
in Calabria e sulla A3. Obbligo di catene a bordo. Finora nessun disagio
13/03 Permane l' obbligo delle catene a bordo per i veicoli in transito
lungo il tratto calabrese dell' autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria
compreso tra gli svincoli di Sibari e Campotenese. Su tutta l' arteria
non si registrano, al momento, nevicate, ma, secondo quanto ha riferito
il Compartimento della Calabria della Polizia stradale, gli automobilisti
sono obbligati a munirsi di catene per il possibile peggioramento
delle condizioni meteorologiche. Forti raffiche di vento, sempre per
quanto riguarda l' A3, si registrano tra gli svincoli di Frascineto
e Campotenese e di Reggio Calabria e Scilla. Sempre secondo quanto
riferito dalla Polizia stradale, comunque, la viabilita' lungo tutto
il tratto calabrese dell' A3, al momento, e' buona. Sta nevicando
su alcuni tratti della A3 Salerno-Reggio Calabria, ma non si registrano
particolari disagi per gli automobilisti. Da sabato sera e' stato
attivato il piano antineve messo a punto dall'Anas per la gestione
della emergenza neve, che vede impiegati 80 uomini e 25 mezzi per
il servizio di salatura del piano viabile e di sgombero della neve.
Lo si e' appreso da una nota dell'Anas. Le attivita' svolte dalla
Societa' delle Strade - prosegue la nota - hanno consentito, nonostante
il maltempo, la piena percorribilita' dell'intera tratta autostradale
in condizioni di sicurezza. Questa notte, tra le 2,30 e le 6,00, la
Polizia Stradale, in collaborazione con le squadre Anas, ha effettuato
controlli sui mezzi in transito tra Lagonegro e Sibari, per verificare
il rispetto da parte degli automobilisti dell'obbligo di catene a
bordo. Tra Sicignano e Falerna resta in vigore l'obbligo di catene
a bordo. L'Anas - e' aggiunto nella nota dell'Anas - raccomanda prudenza
nella guida e ricorda agli automobilisti di seguire le informazioni
sulla viabilita' e sul traffico diramate dal Cciss, Onda Verde e dalle
emittenti radiotelevisive nazionali e locali. E' sempre attivo, infine,
il Numero Verde Anas 800 290 092. Al valico di Campotenese e' sconsigliato
il transito ai mezzi telonati e ai furgoni a causa del forte vento
Diverse zone rurali di Potenza isolate e prive di energia elettrica
e traffico a rilento anche sulle autostrade, compresa la A3 Salerno-Reggio
Calabria, sono le principali conseguenze di una ininterrotta bufera
di neve che anche oggi sta interessando la provincia di Potenza. Secondo
quanto si e' appreso dai Vigili del fuoco e dal Comune, i pompieri
stanno lavorando dalla notte scorsa per soccorrere gruppi di automobilisti
rimasti bloccati dalla neve, nei dintorni di Potenza, dove oggi le
scuole resteranno chiuse (cosi' come in molti Comuni della provincia).
Le difficolta' maggiori, pero', sono legate all' interruzione dell'
energia elettrica, verificatasi gia' ieri e durata molte ore. Squadre
dei vigili del fuoco sono all' opera anche in alcuni comuni del Melfese
e del Venosino, dove un capannone industriale e' stato allagato dopo
lo straripamento di un corso d' acqua. Il traffico si svolge a rilento
anche sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni (Salerno)
e sul tratto lucano dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria. Su quest'
ultima autostrada, la Polizia stradale fa opera di ''filtraggio''
per chi imbocca la Salerno-Reggio Calabria, per verificare che soprattutto
i mezzi pesanti siano muniti di catene: i controlli avvengono a Lagonegro
nord, in territorio lucano, per chi viaggia in direzione sud e a Sibari,
in Calabria, per chi percorre l' autostrada verso nord.
Uno
spot di Libera sulla Rai per ricordare le vittime della mafia
13/03 ''Lo Stato deve fare la propria parte contro la mafia, ma anche
noi come cittadini dobbiamo fare la nostra: basta con la rassegnazione,
la paura, la delega''. E' l'appello di don Luigi Ciotti, presidente
di Libera, fatto oggi in occasione della presentazione dello spot
che la Rai trasmettera' in occasione dell'11/ma giornata della memoria
e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia, in programma a Torino
il 21 marzo. Presenti il presidente della Rai, Claudio Petruccioli,
Sandro Curzi, Serena Dandini, i familiari delle vittime di mafia,
Dario Montana, Giuseppina La Torre e Alessandro Antiochia; don Ciotti
ha presentato un ''bilancio'' dei morti di mafia: ''Soltanto negli
ultimi 10 anni ben 2.500 persone sono rimaste vittime del crimine
organizzato, di queste 156 sono vittime innocenti. Vanno poi aggiunti
i 3.300 migranti morti dal 1988 tentando di entrare nella Fortezza
Europa''. Don Ciotti ha ricordato che si tratta di ''numeri terribili''
eppure il mafioso e' tornata ad essere una figura di riferimento.
''Sono circa 1700 i ragazzini arruolati dalle mafie tra Calabria,
Puglia e Sicilia perche' la mafia e' una madre attenta e premurosa
che da' protezione rispetto e denaro''. Proprio per contrastare il
fenomeno a livello giovanile, lo spot, che andra' in onda sulle tre
reti Rai dal 16 al 25 marzo, e' stato girato dai ragazzi di due scuole:
di Marano di Napoli e di Lentini in provincia di Siracusa. Petruccioli
ha ringraziato Libera ed i familiari delle vittime di mafia perche'
mettono la Rai nelle condizioni di essere attenta ad un problema cosi'
terribile: ''Se possiamo fare di piu' cercheremo di farlo''.
Un
arresto a Corigliano
13/03 I carabinieri hanno arrestato a Corigliano Calabro un giovane,
Cosimo Bastone, di 24 anni, con l'accusa di detenzione di arma clandestina
e detenzione abusiva di munizioni. Nell' abitazione di Bastone, in
contrada Apollinara, i militari, nel corso di una perquisizione, hanno
trovato una pistola con il numero di matricola cancellato, insieme
a cinque proiettili per la stessa arma. Il giovane e' stato portato
nel carcere di Rossano.
Calano
le temperature, torna la neve a Sud. Obbligo di catene sulla A3 e
verso la Sila
12/03 Vento forte un po' dovunque e mareggiate sulle coste, neve
e pioggia soprattutto al centro-sud con allerta meteo della Protezione
civile almeno fino a domani e preoccupazioni per gli effetti sull'agricoltura.
Quella di oggi e' una coda di inverno che ha investito tutta l'Italia,
anche se non sono mancate felici isole di sereno, come quella di cui
ha goduto la capitale nonostante la tramontana. Il vento ha colpito
tutto il Nord, dalla Val d'Aosta (con raffiche di oltre 110 km orari)
al Piemonte (dove ha contribuito a numerosi incendi) fino a Trieste
dove pero le raffiche di bora (o meglio ancora di grecale) si sono
limitate stavolta ai 95 km orari. Ma e' stato soprattutto in Liguria
e Lombardia che il vento ha lasciato il segno. A Genova alcuni voli
hanno dovuto essere cancellati o dirottati, mentre una nave portacontainer
di 50 mila tonnellate, spinta da raffiche che hanno raggiunto anche
i 110 km orari, ha rotto gli ormeggi scarrocciando per circa 500 metri
e andando ad adagiarsi contro la parete interna della diga foranea.
Nessun danno alle persone ne' versamenti di combustibile in mare,
ma per il salvataggio della nave e' stata determinante la e rischiosa
manovra di un rimorchiatore. A Savona tratto in salvo dalla Capitaneria
di porto l'equipaggio di una barca a vela. A Milano invece si e' sfiorata
la tragedia con il crollo, di prima mattina, di un ponteggio di otto
piani: danni per fortuna solo materiali, ma fosse accaduto in un giorno
lavorativo - visto che si tratta di una zona di transito molto frequentata
- le conseguenze sarebbero state probabilmente molto peggiori. E sempre
il vento ha facilitato la propagazione di diversi incendi boschivi
ed ha reso particolarmente impegnativa l'azione dei Canadair e degli
elicotteri del Dipartimento della Protezione Civile sulle regioni
settentrionali. In particolare i mezzi sono intervenuti in Lombardia,
Liguria e Piemonte. Superlavoro anche per i vigili del fuoco, che
in tutta la giornata hanno effettuato oltre un migliaio di interventi,
di cui oltre la meta' (600) in Lombardia. Sempre il vento forte ha
bloccato anche i collegamenti con molte isole fra cui quelle pontine
e siciliane, e messo in difficolta' due barche che partecipavano ad
una regata velica nel livornese, poi rimorchiate in porto dalla Guardia
costiera. La capitaneria di porto di Ravenna ha invece teleguidato
via radio il rientro in porto di un'altra barca a vela in difficolta'.
Bufere di maestrale anche in Sardegna, con raffiche di oltre 100 km.
Ma anche la neve ha riservato molte sorprese: non solo a Venezia,
dove e' comparsa mista a pioggia stamani per poi lasciare il posto
ad un timido sole, ma anche a Bologna e nel resto dell' Emilia Romagna
ed in molte aree del centro-sud, con conseguenti e inattesi disagi
alla circolazione automobilistica. Colpito in particolare il potentino,
dove una frana ed un albero hanno investito un automobilista rimasto
lievemente ferito, e dove si sono registrati numerosi black-out elettrici.
Neve anche in Calabria con obbligo di catene, in Campania, sulla Salerno-Reggio
dove e' scattato il piano antighiaccio ed anche in Sicilia. Qui una
violenta bufera di vento e neve ha investito l'Etna, dove il manto
bianco ha raggiunto i due-tre metri, ed e' stato necessario l' intervento
della forestale per soccorrere una famiglia rimasta bloccata con un
bambino in uno chalet di Serra la Nave. Bloccati in albergo anche
un centinaio di studenti in gita sul vulcano e gli ospiti di un agriturismo,
dove e' invece intervenuto il soccorso alpino delle fiamme gialle.
Ma in realta' di lavoro, in Sicilia come altrove, ce ne e' stato per
tutti, dalla polizia stradale ai vigili del fuoco. Ricerche in corso
infine per 16 escursionisti dispersi nell' appennino tosco-emiliano,
investito dal maltempo.
Neve in Sila e sul tratto autostradale a nord della regione,
al confine con la Basilicata: la Calabria si e' svegliata in queste
condizioni, con freddo e pioggia dovunque e temperature drasticamente
calate nelle ultime ore. La neve interessa sopratutto la Sila cosentina,
Camigliatello, San Giovanni in Fiore, Longobucco, ma anche il tratto
appenninico verso il mar Tirreno, al valico della Crocetta. Le precipitazioni
nevose sono abbondanti inoltre sul tratto dell' autostrada A3 da Frascineto
verso nord, dove la Polstrada consiglia le catene a bordo. Sulla grande
statale di comunicazione da Crotone a Paola c' e' invece l' obbligo
delle catene montate. E continua a nevicare nella zona della Sila
cosentina dove le principali strade sono transitabili, secondo quanto
si e' appreso dalla polizia stradale, solamente con le catene montate.
Da stamane numerose squadre e mezzi dei comuni, della Provincia di
Cosenza e dell'Anas stanno lavorando per evitare disagi alla circolazione
stradale. La zona maggiormente colpita dalle nevicate e' quella compresa
tra i comuni di San Giovanni in Fiore e Spezzano Sila. Nonostante
il maltempo il traffico sulle principali statali e sull'Autostrada
A3 non ha subito disagi. Nella gran parte delle Calabria viene segnalata
pioggia. Le temperature hanno subito una improvvisa riduzione. Sono
state numerose le segnalazioni giunte ai comandi provinciali dei vigili
del fuoco che hanno compiuto interventi per rimuovere cornicioni pericolanti
e pezzi di alberi sulle sedi stradali
Scatta il piano antineve dell’ANAS
E' scattato ieri sera il piano antineve sulla A3 Salerno-Reggio Calabria,
a seguito delle precipitazioni nevose che stanno interessando alcuni
tratti dell' autostrada, compresi tra Lauria e Frascineto e tra Altilia
Grimaldi e Rogliano. Al momento il traffico e' regolare. Per tutta
la notte le squadre e mezzi spargisale dell'Anas hanno provveduto
alle operazioni di salatura di entrambe le carreggiate per evitare
il formarsi di lastre di ghiaccio, e alla pulizia del piano viabile.
Sono in azione circa ottanta uomini e venticinque mezzi adibiti al
servizio sgombroneve, per assicurare la piena transitabilita' su tutta
l'autostrada. Nel tratto Sicignano-Falerna e' stato istituito l'obbligo
di catene a bordo. L'Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda
agli automobilisti di seguire le informazioni sulla viabilita' e sul
traffico diramate dal Cciss, Onda Verde e dalle emittenti radiotelevisive
nazionali e locali. E' sempre attivo, infine, il Numero Verde Anas
800 290 092.
Migliaia
di interventi dei Vigili del Fuoco per il maltempo
12/03 Sono oltre mille gli interventi a causa del forte vento, che
da questa mattina stanno impegnando le squadre dei vigili del fuoco
sull'intero territorio nazionale, con particolare rilievo in Lombardia,
Piemonte e Sardegna. Il Centro Operativo del Dipartimento dei Vigili
del fuoco del Ministero dell'Interno ha disposto il rafforzamento
del dispositivo ordinario di soccorso per far fronte ai numerosi interventi,
spesso contemporanei, in numerose province italiane. Seicento sono
stati gli interventi in Lombardia: cento a Milano, Como, Varese, Pavia
e Brescia, mentre cinquanta sono stati a Lecco e venti a Lodi. Nelle
altre province lombarde la situazione e' normale con interventi nell'ordine
di qualche decina. In Piemonte sono stati quattrocento i soccorsi
delle squadre del 115, sempre per cartelloni abbattuti, strutture
e alberi pericolanti e automobilisti in difficolta'. Numerosi gli
interventi anche in Sardegna, nell'ordine di un centinaio, in special
modo nelle province di Cagliari ed Oristano. A Potenza, invece, a
causa della neve si stanno effettuando decine d'interventi per soccorso
a persone rimaste bloccate nelle proprie autovetture, soprattutto
nella zona di confine con la provincia di Cosenza. Anche in Umbria,
sul Monte Subasio, una forte nevicata ha reso difficile la circolazione
ed i vigili del fuoco di Perugia ed Assisi stanno soccorrendo gli
automobilisti bloccati. A Vibo Valentia cinquanta persone sono rimaste
sorprese dalle abbondanti nevicate sul Monte Pecoraio. I vigili del
fuoco, con mezzi a trazione integrale, stanno raggiungendo le persone
per l'assistenza ed il soccorso. In provincia di Foggia, a Vieste,
un canale, a causa delle intense precipitazioni, e' esondato allagando
dieci abitazioni. Anche in questo caso i vigili del fuoco sono intervenuti
per soccorrere gli abitanti che sono stati portati in luogo sicuro.
Altro intervento di soccorso dei vigili del fuoco, per una probabile
intossicazione da monossido di carbonio a quattro persone svenute
all'interno di una abitazione a Villa Adriana, nel comune di Tivoli,
in provincia di Roma. Gli occupanti sono stati ricoverati nel vicino
ospedale.
Taroccavano
i cd di Sanremo: sei denunce
12/03 Oltre tremila cd musicali e dvd contraffatti sono stati sequestrati
nella provincia di Catanzaro nel corso di controlli compiuti dai militari
della Guardia di Finanza che hanno denunciato sei persone, di cui
quattro stranieri, per violazione della legge sui diritti d'autore.
La gran parte dei cd musicali sequestrati riguardano la compilation
delle canzoni dell'ultima edizione del festival di Sanremo. I finanzieri
del comando provinciale di Catanzaro hanno avviato una serie di controlli
durante i quali hanno scoperto un centro clandestino di riproduzione
dei cd e di dvd. Gli investigatori hanno accertato anche che era stata
organizzata una fitta rete di distribuzione ai venditori. Nel centro
dove avveniva la riproduzione, infatti, e' stata trovata una lista
con indicati i venditori ed i quantitativi da consegnare. Ogni cd
musicale, secondo quanto reso noto dai finanzieri, veniva venduto
ad un costo che variava dai 3 ai 5 euro. Nel corso dell'operazione
i finanzieri hanno sequestrato i cd contraffatti, un impianto di masterizzazione,
e del materiale cartaceo che al vaglio degli investigatori.
Scendono
le temperature, ancora freddo in Italia. Neve in Sila e piogge in
Calabria
11/03 Il freddo non da' tregua alla nostra penisola che oggi per
l'intera giornata e' stata interessata da un forte vento proveniente
da nord, facendosi particolarmente sentire in Sardegna, in Sicilia
e in Liguria. Su alcune regioni e' ricomparsa anche la neve, mentre
gia' da questa notte - secondo il servizio meteorologico dell'Aeronautica
- le temperature minime diminuiranno rapidamente anche di 4-5 gradi.
Domani mattina si prevedono nevicate sparse sul dorsale appenninico
in particolare sulle Marche, l'Abruzzo, la Puglia. Nessun miglioramento
fino a lunedi' . In Emilia-Romagna la Protezione civile ha attivato
la fase di attenzione per neve, sui rilievi del bacino del Reno e
del bacino Alto Lamone-Savio, dalle 6 di domani alle 24 di lunedi'.
Secondo le previsioni meteo, un minimo depressionario centrato sul
canale d'Otranto determinera' sulla regione precipitazioni nevose
sull'Appennino orientale, venti moderati e forti sulla costa e sul
mare, che sara' agitato. Venti da Nord-Est fino alla serata di lunedi'
avranno un'intensita' di circa 45-65 km orari. Maltempo ormai da 24
ore anche su tutta la Campania, con neve anche a basse quote soprattutto
nel Beneventano e nel Casertano, con violenti temporali e vento forte
soprattutto nelle zone interne e sul litorale. La temperatura si mantiene
ancora su valori bassi e sul Massiccio del Matese bufere di neve e
vento hanno reso difficile la circolazione a partire da Miralago.
La minima della scorsa notte, registrata alla Stazione Meteo del Corpo
Forestale dello Stato, a Bocca della Selva ha toccato i 5 gradi sotto
zero. La neve nella zona supera i due metri, raggiungendo i tre metri
sulle cime piu' alte del massiccio. Vento e forte pioggia anche a
Napoli, dove i vigili del fuoco hanno ricevuto numerose richieste
di intervento per allagamenti. Il cattivo tempo ha bloccato stamane
gli aliscafi per Capri. In Puglia nevica ormai dalle prime ore del
pomeriggio su tutto il subappennino: i centri piu' colpiti dalla nuova
ondata di maltempo sono quelli della parte meridionale, come Orsara
e Panni. Neve intensa e pioggia stanno caratterizzando il maltempo
di queste ultime ore in Calabria. La neve sta interessando principalmente
la zona della Sila cosentina. Sull' A3, tra gli svincoli di Sibari
e Lagonegro, e' obbligatorio transitare con le catene a bordo dei
mezzi. Nella zona di Campotenese stanno lavorando spargisale e spazzaneve
per rendere transitabili le principali strade. La polizia ha intensificato
i controlli per evitare disagi agli automobilisti. Piogge intense
e vento stanno interessando, inoltre, le cinque province calabresi.
Numerose sono le richieste di intervento giunte alle sale operative
dei vigili del fuoco. Il maltempo non da tregua neanche in Sicilia,
dove piove incessantemente da stamattina. Il forte vento e il mare
grosso hanno impedito la partenza del traghetto da Agrigento per Lampedusa
e anche i collegamenti con le altre isole minori sono bloccati. il
meteo
Il
Presidente Loiero querela Zavettieri
11/03 Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, come annunciato
nei giorni scorsi, appena rientrato in Calabria ha presentato alla
Digos di Catanzaro querela per diffamazione nei confronti dell’ex
parlamentare socialista e assessore nella giunta regionale di centrodestra
Saverio Zavettieri il quale, in una intervista su “Il Quotidiano
della Calabria” ha rilasciato – secondo il querelante
- dichiarazioni dal contenuto altamente offensivo. Loiero, nell’atto
di querela, ha fatto esplicita riserva di costituzione di parte civile,
da estendere eventualmente a tutti i responsabili del reato. Il presidente
Loiero non ha inteso commentare le dichiarazioni fatte da Zavettieri
dopo l’annuncio di querela (“aspetto da parte sua questo
atto di coraggio che non credo fara'”, aveva affermato l’ex
assessore del centrodestra), limitandosi a dire che “a parlare
ora dovranno essere i magistrati”.
Ruba
la telecamera a giornalista RAI: arrestato dai carabinieri
11/03 I carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme hanno arrestato
Giuseppe Federico, di 33 anni, per furto aggravato. L' uomo, secondo
quanto si e' appreso, dopo avere infranto il vetro dell' auto di una
giornalista della Rai, si e' impossessato della telecamera fuggendo
a piedi. I carabinieri, subito informati, hanno rintracciato l' uomo
poco dopo recuperando la telecamera e restituendola alla giornalista.
Operazione
revenge: Si costituisce un altro ricercato
11/03 Si e' costituito agli agenti della polizia di stato, Antonio
Comito, di 44 anni, ricercato dal 28 febbraio scorso perche' destinatario
di una ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione
Revenge. Nell'operazione sono state arrestate 30 persone accusate
a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso.
Brevi
di cronaca da Rossano e Corigliano
11/03 A Rossano i carabinieri hanno arrestato un pregiudicato per
furto aggravato. A Corigliano Calabro un pregiudicato e' stato arrestato
per per evasione dagli arresti domiciliari.
Truffe
allo Stato nella depurazione, l’inchiesta riallarga: nuovi avvisi
e perquisizioni
10/03 Si amplia, con l' emissione di nuove informazioni di garanzia
e l' esecuzione di nuove perquisizioni, l' inchiesta della Procura
della Repubblica di Catanzaro sui presunti illeciti nella gestione
dei finanziamenti destinati in Calabria al settore della depurazione
delle acque che sarebbero stati commessi nel periodo in cui, nella
precedente legislatura regionale, era in carica la Giunta sostenuta
da una maggioranza di centrodestra. Il sostituto procuratore della
Repubblica, Luigi de Magistris, titolare dell' inchiesta, ha emesso
quattro nuove informazioni di garanzia nei confronti di altrettanti
imprenditori che sarebbero stati beneficiari dei fondi gestiti dall'
ex esecutivo regionale e dal Commissariato per l' emergenza ambientale.
Gli avvisi sono stati notificati dai carabinieri del Reparto operativo
del Comando provinciale di Catanzaro, ai quali sono delegate le indagini.
I militari hanno anche effettuato una decina di perquisizioni nelle
abitazioni di altrettanti indagati. Il reato ipotizzato nelle informazioni
di garanzia, secondo quanto si e' appreso, e' l' associazione per
delinquere finalizzata a corruzione,truffa ai danni dello Stato,riciclaggio
e vari episodi di abuso d' ufficio. L' inchiesta aveva gia' portato
nel maggio dello scorso anno all' emissione, sempre da parte del sostituto
de Magistris, di altre 12 informazioni di garanzia una delle quali
era stata notificata all' ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe
Chiaravalloti, della Casa delle liberta'. Avvisi erano stati emessi
all' epoca anche nei confronti dell' ex assessore regionale all' Ambiente,
Domenico Basile, e dell' ingegnere Giovambattista Papello, ex capo
dipartimento dell' assessorato all' Ambiente della Regione Calabria
ed attuale consigliere d' amministrazione dell' Anas. L' inchiesta
registro' una seconda tappa nel novembre scorso con l' emissione di
altre sette informazioni di garanzia. L' inchiesta condotta dalla
Procura della Repubblica di Catanzaro ruota attorno alla destinazione
ed all' utilizzo di circa duecento milioni di euro di finanziamenti
utilizzati per la realizzazione di depuratori ed altre opere in alcuni
casi mai ultimate e mai collaudate.
Prorogata
la mobilità degli LSU del Parco del Pollino
10/03 Prorogata l'indennita' di mobilita' per gran parte dei 331
lsu del Parco del Pollino: e' l'esito di un incontro al ministero
del Lavoro a cui hanno partecipato tra gli altri il sottosegretario
Viespoli, assistito da Erminia Viggiani, l'assessore regionale al
Lavoro della Regione Basilicata, Carlo Chiurazzi, la delegata dell'assessore
regionale della Calabria, Giovanna Cimino, ed i rappresentanti sindacali.
''Considerati gli accordi raggiunti il 30 gennaio scorso tra Regione
Basilicata, Regione Calabria, Ente Parco Nazionale e le organizzazioni
sindacali di Calabria e Basilicata - si legge nel resoconto dell'assessorato
lucano - per la definizione di un piano finalizzato all'assunzione
a tempo determinato di sei mesi prorogabili a beneficio di 58 unita'
(34 calabresi e 24 lucane), nell'ambito delle finalita' istituzionali
e dei servizi dell'Ente Parco, e rilevato lo stato di avanzamento
di tale piano con la copertura finanziaria gia' assicurata dalla Regione
Calabria per l'assunzione delle 34 unita', corrispondente a poco piu'
del 10 per cento dell'intera platea, il sottosegretario Viespoli ha
ritenuto che ricorressero le condizioni di cui all'art. 1 comma 410
della Finanziaria 2006 per concedere l'indennita' di mobilita' a 297
unita' (comprensive di tutte e 133 le unita' lucane), dal 1° gennaio
2006 al 31 dicembre 2006''. ''Nel frattempo - continua la nota - la
Regione Basilicata ha confermato l'incarico a Italia Lavoro per la
ricognizione e proposta di nuove piste operative che possono contribuire
alla stabilizzazione e al rientro in attivita' degli lsu lucani, oltre
le 24 unita' destinate ad essere assorbite dal progetto dell'Ente
Parco, a sostegno del quale la Regione Basilicata si e' gia' impegnata
a erogare un contributo finanziario''.
Lunedì
chiuse le scuole di Cassano per carenze igieniche
10/03 Lunedi' prossimo a Cassano Ionio, comune della provincia di
Cosenza, le scuole resteranno chiuse. Lo ha disposto il sindaco della
citta', Gianluca Gallo, che ha emanato un'ordinanza, in materia igienico
sanitaria, per disporre la sospensione delle attivita' didattiche
di ogni ordine e grado nei plessi scolastici di Sibari e della Contrada
Lattughelle. La decisione, e' stata assunta dal primo cittadino, a
seguito della comunicazione della Sorical Spa, che per l'esecuzione
di lavori di installazione di apparecchiature sull'adduttrice dell'acquedotto
dell'Ejano, interrompera' l'erogazione dell'acqua potabile per almeno
24 ore. Le zone interessate, sono Sibari centro e le contrade rurali.
Lunedì
assemblea regionale delle Cooperative di lavoro e produzione
10/03 Si svolgera' lunedi' prossimo, a Catanzaro, l' assemblea regionale
delle Cooperative di produzione e lavoro, organizzata dalla Presidenza
regionale della Legacoop Calabria. ''La Presidenza regionale di Legacoop
- e' scritto in comunicato - riunita per un esame della contingenza
politico ed economica, ha definito le iniziative che si terranno nelle
prossime settimane, a partire dai due appuntamenti piu' immediati:
lunedi' prossimo si terra' l' assemblea regionale delle Cooperative
di produzione e lavoro, e mercoledi' l' assemblea della Cooperazione
sociale. E' un periodo politico delicato per via delle prossime consultazioni
elettorali, rispetto alle quali Legacoop auspica che prevalga un confronto
di merito tra le parti sui temi dello sviluppo del Paese, del Mezzogiorno
e della Calabria, per imprimere una necessaria svolta alle politiche
perseguite in questi anni''. ''Legacoop - prosegue il comunicato -
ritiene che in ogni caso in Calabria occorre rispettare ed incentivare
l' impegno e le azioni programmate, soprattutto da parte del Governo
regionale, poiche' la domanda che viene dalla societa' calabrese pone
questioni di merito su problemi trascurati per troppi anni. A livello
regionale c'e' la necessita' di incentivare e finalizzare tutti gli
sforzi per dotarsi di un documento di programmazione da costruire
con scelte coraggiose e concordate con le rappresentanze economiche
e sociali, concentrando le risorse disponibili su obiettivi finalizzati
ad accrescere la competitivita' del sistema produttivo''. ''In particolare
- conclude il comunicato - per quanto riguarda il sostegno allo sviluppo
della cooperazione come componente importante dell' economia regionale,
Legacoop ritiene che in sede di verifica di bilancio occorra prevedere
correzioni migliorative sui fondi destinati alle leggi relative a
promozione cooperativa, cooperazione sociale ed economia ittica''.
A
Corigliano arresti e denunce da parte dei Carabinieri
10/03 Tre persone sono state arrestate ed altre quattro sono state
denunciate nel corso di controlli compiuti dai carabinieri a Corigliano
Calabro. Un uomo con precedenti penali, Natale Labonia, di 31 anni,
e' stato arrestato per per aver rimosso i sigilli di una costruzione
abusiva ed una donna e' stata denunciata per lo stesso reato. Nel
corso di controlli finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio
di droga i carabinieri hanno arrestato due persone sorprese mentre
stavano vendendo alcune dosi di marijuana. Si tratta di Antonio Labonia,
di 35 anni, e la madre, Serafina Gammuto, 57 anni. Ai due i carabinieri
hanno sequestrato 33 grammi di sostanza stupefacente gia' suddivisa
in dosi. Serafina Gammuto e Natale Labonia sono stati scarcerati in
attesa di giudizio, mentre Antonio Labonia e' stato accompagnato nel
carcere di Rossano. Nel corso della stessa operazione tre persone
sono stati denunciati a p.l per detenzione illegale di tre bombe carte
per complessivi grammi 110 di polvere da sparo.
Il
PM Curreli ricorre in Cassazione contro la scarcerazione del segretario
di Padre Fedele
09/03 Il sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Claudio
Curreli, ha presentato ricorso alla Corte di cassazione contro la
decisione del Tribunale del riesame di Catanzaro di rimettere in liberta'
Antonio Gaudio, accusato di violenza sessuale ai danni di una suora
nell' ambito dell' inchiesta che ha portato all' arresto, con la stessa
accusa, di padre Fedele Bisceglia. Il ricorso e' stato presentato
dopo che si sono apprese le motivazioni della decisione dei giudici
del riesame, secondo i quali la suora che accusa padre Fedele ed il
suo segretario di averla violentata sarebbe inattendibile per le contraddizioni
che avrebbero caratterizzato le sue dichiarazioni. Le violenze, almeno
tre, sarebbero avvenute, secondo il contenuto dell' esposto presentato
nei mesi scorsi dalla suora a Roma al Servizio centrale operativo
della Polizia di Stato, nell' Oasi francescana di Cosenza, la struttura
di assistenza per immigrati e persone prive di fissa dimora che padre
Fedele gestisce da molti anni a Cosenza. Gia' nel corso dell' udienza
di riesame c' erano stati momenti di tensione tra il sostituto procuratore
Currelli ed i difensori di padre Fedele, Tommaso Sorrentino e Roberto
Loscerbo, che avevano denunciato le presunte contraddizioni nelle
dichiarazioni della suora in relazione soprattutto alle date in cui
sarebbero avvenute le violenze sessuali. I difensori di Padre fedele
hanno sempre sostenuto, comunque, che nei giorni indicati dalla suora
come quelli in cui sarebbero avvenute le violenze sessuali padre Fedele
non si trovava a Cosenza sostenendo che, in questo senso, l' alibi
del religioso ''e' assolutamente inattaccabile''.
Operazione
Revenge: Scarcerato un imprenditore
09/03 E' stato scarcerato dal gip del Tribunale di Catanzaro l' imprenditore
Virgilio Marino, arrestato dalla polizia il 28 febbraio scorso, con
l' accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, nell' ambito
dell' operazione Revenge che ha portato alla cattura di 30 persone.
La decisione e' stata presa dal gip in accoglimento della richiesta
presentata dai difensori di marino, Francesco La Salvia ed Enzo Joppoli.
Il coinvolgimento di Marino nell' operazione era da mettere in relazione
ad una presunta estorsione ai danni di un imprenditore indicato dall'
accusa come Antonio de Vito. ''In realta' - sostiene in una nota l'
avvocato La Salvia - il De Vito a cui si faceva riferimento nella
telefonata intercettata dagli investigatori non era Antonio de Vito,
come sostenuto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, bensi'
Virginia De Vito, che aveva concluso con Virgilio Marino un regolare
contratto di sponsorizzazione. Il tutto - aggiunge La Salvia - certificato
dall' emissione dell' assegno e della fattura quietanziata. Tale documentazione
e' stata prodotta dai difensori in modo celere per accelerare la scarcerazione
del proprio assistito''.
Inaugurazione
del Liceo Scientifico “V. Bachelet” a Spezzano Albanese
09/03 “Scuola e territorio: ruolo e funzioni dei diversi attori
del sistema” sarà il tema del convegno che si terrà
sabato 11 marzo prossimo, alle ore 10.30, presso l’Aula Magna
del nuovo edificio del “Liceo Scientifico “V. Bachelet”,
a Spezzano Albanese, in occasione della sua inaugurazione. “Con
la consegna di questo nuovo Istituto, un altro tassello si aggiunge
all’ormai consolidato patrimonio di Edilizia Scolastica della
Provincia di Cosenza, dando al territorio ed al mondo della scuola
la possibilità di fruire di strutture moderne e confortevoli,
luoghi più consoni per l’apprendimento e la formazione
dei giovani studenti. La Provincia realizza un istituto moderno per
un Liceo di grande prestigio e valorizza tangibilmente le tradizioni
culturali-storico-linguistiche dell’intero comprensorio”.
Così l’atteso evento è stato salutato dal Presidente
della Provincia di Cosenza, On. Gerardo Mario Oliverio, e dall’Assessore
Provinciale all’Edilizia Scolastica, Avv. Oreste Morcavallo,
alla vigilia di questo importante appuntamento, evidenziando la ferma
volontà nel perseguire una politica di abbattimento dei fitti
passivi e di acquisizione di immobili da destinare ad Istituti per
ospitare le Scuole Medie Superiori di pertinenza della Provincia.
In merito al convegno, che si è inteso organizzare con lo scopo
di coinvolgere in un più ampio dibattito, non solo l’universo
scolastico ma anche il territorio e le Istituzioni, esso si prefigge
di poter esprimere una riflessione sugli imprescindibili ruoli e sulla
funzione specifica delle agenzie educative nel contesto territoriale
e per la sua crescita.
I lavori del convegno, che saranno conclusi dal Presidente della Provincia
On. Gerardo Mario Oliverio, saranno introdotti dal Dirigente Scolastico
Antonio Scalcione, mentre interverranno il Direttore Generale dell’Ufficio
Scolastico Regionale Francesco Mercurio, il Sindaco di Spezzano Albanese
Ferdinando Nociti, l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi Rossano-Cariati
Mons. Andrea Cassone, gli Assessori Provinciali all’Edilizia
Scolastica Oreste Morcavallo, alla Pubblica Istruzione Salvatore Perugini
ed al Lavoro e Politiche Giovanili Donatella Laudadio.
L’edificio, progettato dall’Ing. Corsino e dall’Arch.
Milillo, sorge nelle immediate vicinanze dell’Istituto Professionale
per l’Agricoltura e l’Ambiente ed ha una consistenza di
oltre 5.000 m.c.. La scelta dell’ubicazione è nata dalla
espressa volontà di favorire l’integrazione tra le attività
dei due istituti, in modo da costituire un vero e proprio polo scolastico.
Nell’ampia superficie esterna è stato anche predisposto
il sito per la realizzazione della palestra polivalente, la cui realizzazione
è prevista nell’annualità 2007 (importo €
400.000).
L’importo complessivo dell’opera ammonta a €. 1.807.599;
la struttura è composta: da 20 Aule, 2 Laboratori, l’Aula
Magna di 230 mq., la Presidenza, gli uffici amministrativi, l’Archivio
ed il punto ristoro.
Colpi
di pistola contro un negozio di parrucchiere a Dipignano
09/03 Ignoti, durante la notte di ieri, hanno esploso tre colpi di
arma da fuoco, calibro 7,65, contro l’ingresso del parrucchiere
“Effetto Moda” di Dipignano. I carabinieri sono intervenuti
sul posto ed hanno inviato le indagini.
Padre
Fedele: parla il difensore della suora “Sconfinamenti del Tribunale
della libertà”
08/03 ''In qualita' di difensore di Suor T., sono costretta a rilevare
alcuni 'sconfinamenti' del provvedimento del Tribunale della Liberta'
di Catanzaro, emesso nei confronti di Antonio Gaudio, segretario del
coindagato padre Fedele Bisceglia''. Lo afferma l' avvocato Marina
Pasqua, del foro di Cosenza. ''Sorprende non negli esiti (scarcerare
e' , naturalmente, uno degli esiti possibili) ma nei contenuti. Andando
ben al di la' dei suoi compiti di Giudice del Riesame, infatti, in
quel provvedimento - sostiene l' avvocato Pasqua - e' contenuto un
inaccettabile attacco alla persona offesa. Sono altresi' obbligata
ad invitare la maggior parte degli organi di informazione ad osservare
un profilo di massima sobrieta', nel rispetto di entrambe le parti.Nel
corso di queste settimane, infatti, alcuni mass-media nazionali e
locali hanno divulgato immagini e generalita' della persona offesa,
contravvenendo gravemente alle disposizioni che la legge contro la
violenza sessuale ha introdotto a tutela della riservatezza della
persona offesa.Vorrei ricordare che diffamare la persona offesa dal
reato di violenza sessuale e' condotta assai grave ed estremamente
riprovevole sotto un profilo etico oltre che deontologico''.
Massiccia
partecipazione dei lavoratori edili che hanno bloccato per alcune
ore la A/3
08/03 Massiccia partecipazione degli operai edili che hanno occupato
la sede stradale dell'A3, nei pressi di Rosarno e che così
facendo hanno bloccato per alcune ore il traffico manifestando così
lo sciopero generale indetto dalle Segreterie Regionali di Feneal
Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Sindacati. <I lavoratori hanno marciato
sulla regina delle incompiute. La Sa-Rc in tutto il suo “splendore”,
commenta il Segretario generale della Filca Cisl di Cosenza Enzo Pelle,
<tra garderail e segnaletiche, abbiamo veicolato la nostra protesta
all’attenzione dei responsabili. La lista dei problemi dell’edilizia
è estesa almeno quanto l’autostrada>. <A seguito
della manifestazione>, riferisce Pelle, <siamo stati ricevuti
dal Super Prefetto di Reggio Calabria e dal Prefetto di Catanzaro.
Le due Istituzioni, dopo averci ascoltato separatamente, ci hanno
garantito il loro impegno. Si spenderanno>, sottolineano le Segreterie
Regionali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, <affinché
l’Ance riveda le sue posizioni e affinché le grandi opere
pubbliche escano fuori dalla crisi e dal torpore di questi anni. La
storia della Sa-Rc è nota. Una catena di montaggio e smontaggio
di cantieri semideserti e secolari. Uno snodo di promesse e di fallimenti
dello Stato. Una legge Obiettivo che doveva accelerare i tempi di
consegna e che invece ha narcotizzato ulteriormente i lavori. Arenando,
miseramente, il nostro futuro ad un punto morto del passato>. L’Ance,
quindi, se non vorrà incorrere in una raffica di scioperi dovrà
scendere a compromessi con i sindacati degli operai edili e rivedere
in chiave meno “umoristica” i contratti. <Non stiamo
scherzando>, afferma perentorio il Segretario della Filca Cisl
cosentina Enzo Pelle, <abbiamo chiesto ai Prefetti di adoperarsi
affinché la Regione istituisca, sul serio, un tavolo permanente
di concertazione. L’Anas, dal canto suo, dovrà collaborare.
Non molleremo facilmente la presa>. Insomma il “verbo”
dei Prefetti, in questa fase, è “sollecitare” tutti
i soggetti coinvolti nella faccenda. A breve il Super Prefetto di
Reggio Calabria riconvocherà la Triplice per fare il punto
della situazione. Nel frattempo le Segreterie Regionali di Feneal
Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil mantengono lo stato di agitazione fino
a quando non toccheranno con mano il segno di una svolta. Per ora,
dunque, le questioni rimangono aperte. Punti interrogativi su tutti
i fronti. <Contrattazione di secondo livello, inaffidabilità
dell’Ance Nazionale sul rinnovo del Biennio Economico del Contratto
Nazionale di Lavoro del settore delle costruzioni, mercato del lavoro,
sede legale dell’istituto della trasferta e delle norme dei
contratti territoriali, illegalità contributiva e contrattuale,
lavoro nero, “responsabilità in solido”, sicurezza
dei lavoratori>, elenca Enzo Pelle, <ed infine, non in ordine
di importanza, la chiave di volta di tutte le vertenze: l’avvio
e la conclusione delle grandi opere, Sa-Rc, SS ionica 106, trasversali,
dighe>.
Emergenza
processionaria, chiusa scuola a San Demetrio Corone
08/03 La chiusura della Scuola media e la sospensione delle attivita'
didattiche, da oggi fino a domani, sono state disposte dal Comune
con una ordinanza emessa per fare fronte alla emergenza processionaria.
L'invasione degli insetti non e' stata, pero', una sorpresa dal momento
che i nidi contenenti i bruchi erano ben visibili da tempo su un pino
posto all'interno del cortile e attiguo alla struttura scolastica.
Inaspettato e' stato, invece, lo sfarfallamento, ossia l'uscita dell'insetto
dall'involucro - previsto nella stagione primaverile - ma ancora inatteso
in ragione del clima freddo. Dai grossi e bianchi nidi, una volti
caduti, si e' liberata ''la processione'' di insetti allineati, che
hanno preso d'assalto le pareti esterne della Scuola e il muro di
cinta, destando non poca preoccupazione tra i genitori degli studenti
e il corpo docente a causa dei gravi effetti che gli insetti provocano
nell'uomo. Martedi' pomeriggio la disinfestazione dell'area esterna
e' stata effettuata dal personale specializzato dell'Asl di Rossano.
Sempre dal Comune , inoltre, e' stato dato incarico a una ditta del
posto di provvedere al taglio del pino infestato e alla bruciatura
dei nidi.
Operazione
Revenge: si costituiscono altre tre persone
08/03 Si sono costituiti, a Catanzaro, Pasquale Marullo, di 42 anni,
Orlando Abbruzzese, di 31 e Armanda Vecceloque Pereloque, di 50. I
tre, che erano latitanti dal 28 febbraio e coinvolti nell' ''Operazione
Revange'', si sono presentati spontaneamente agli agenti della Squadra
mobile di Catanzaro. Agli arrestati, colpiti da ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Gip distrettuale di Catanzaro, sono contestati
i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione,
usura, traffico di sostanze stupefacenti e traffico di armi.
Tabaccaio
ucciso a Nicotera: Rinviato a giudizio il quindicenne accusato di
omicidio
03/08 Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale dei minori
di Catanzaro, Domenico Blasco, ha rinviato a giudizio O.D., 15 anni,
accusato di aver ucciso, la sera del 28 settembre scorso, a Nicotera
(Vibo Valentia) nel corso di una rapina, il tabaccaio Rocco Minniti,
di 72 anni. All'omicidio, che avvenne all'interno del negozio della
vittima, assistette la moglie di Minniti. L'accusa sostiene che il
quindicenne, col viso coperto e con nella mano sinistra una pistola,
entro' nel locale, s'impossesso' di pochi soldi e sparo' alcuni colpi
contro il tabaccaio che mori' all'istante. Una diecina di giorni dopo
i carabinieri arrestarono il quindicenne che nello scorso gennaio
e' stato rimesso in liberta' per decorrenza dei termini. Stamani nel
corso dell'udienza preliminare e' intervenuto il pubblico ministero,
Rita Tartaglia, che ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio.
Il processo iniziera' il 22 giugno prossimo dinanzi ai giudici tribunale
dei minori di Catanzaro.
Processo
G8/Diaz: spunta Francesco Gratteri
08/03 L'uomo descritto a dare ordini, "sembrava il capo",
con la barba, il casco, ma in borghese, in abiti eleganti, descritto
da uno dei testi odierni e' Francesco Gratteri, all'epoca dirigente
superiore e capo dello sco, poi all'antiterrorismo. La ragazza tedesca
lo descrive nella palestra, a dare ordini e assistere alla "perquizione",
poi lo riconosce in un video mostrato in aula. E' un senso di sorpresa
quello che taglia l'aula dove si svolge il processo contro 29 tra
funzionari, dirigenti e agenti di polizia per i fatti della scuola
Diaz nel luglio 2001: proprio nel momento in cui l'istruttoria sembra
ancora analizzare principalmente le responsabilita' degli imputati
accusati di lesioni, i canterini boys, per i comportamenti all'interno
della scuola, spunta il nome di un big, imputato per i reati di abuso
d'ufficio, falso e calunnia, per le famose prove false costituite
dalle due molotov. Gratteri, che aveva sempre sottolineato il suo
ruolo di "osservatore", piuttosto che di capo, era dunque
all'interno della scuola ad assicurarsi che tutto procedesse secondo
i programmi. Con persone ferite a terra, intima a chi e' ancora in
piedi di camminare con "gli occhi bassi", osservando le
operazioni "di perquisizione" compiute dai suoi sottoposti.
Per la sua difesa si aprono nuovi complicati scenari. Prossima udienza
domani, giovedi' 9 marzo.
La
Provincia approva il Bilancio di previsione
08/03 Il Presidente della Provincia On. Mario Oliverio, ha concluso
la serie di interventi nel corso dell’odierno Consiglio Provinciale,
presieduto dall’On. Francesco Principe, nella sala consiliare
di palazzo dei Bruzi, sul Bilancio di Previsione 2006 e del Piano
degli investimenti 2006/2008, con considerazioni di ordine generale
e riflessioni di merito su alcune proposte ed emendamenti, ringraziando
i consiglieri per l’alto contributo fornito.
Nel pomeriggio il documento contabile è stato approvato con
25 voti a favore e cinque voti contrari. Non erano presenti, al momento
del voto, i Consiglieri di Alleanza Nazionale ed i Consiglieri Mario
Russo di Forza Italia e Franco Corbelli di Diritti civili, che in
precedenza avevano preannunciatola loro astensione.
“La discussione sul documento contabile rappresenta un momento
qualificante e fondamentale per la vita dell’Ente ed un primo
inconfutabile dato che emerge à quello che la Provincia si
pone come un Ente sano e virtuoso. Dal punto di vista finanziario-contabile,
in un panorama di difficoltà generali, si pone, quindi, su
un binario positivo, in perfetta rispondenza con le dichiarazioni
programmatiche”.
Proseguendo il Presidente Oliverio ha sottolineato come, considerato
i tagli della legge finanziaria, che scarica scelte di politica economica
sugli enti locali a cui non è facile rispondere, per dare i
necessari servizi sul territorio. “Si tratta di decurtazioni
molto incisive, che arrivano, tenendo conto anche dell’inflazione,
all’11%, comprimendo ogni prospettiva di pianificare importanti
interventi in direzione di sviluppo. Tutto ciò a fronte di
un territorio provinciale vasto”.
“Si impone, quindi, la necessità di selezionare interventi
e priorità, cercando di reperire risorse attraverso canali
plurimi, come i fondi europei, per attingere ai quali abbiamo costituito
l’unità di programmazione: uno strumento che ci mette
nelle condizioni di sfruttare tutte le opportunità che offre
l’Unione Europea. Ma c’è di più, -ha spiegato
ancora il Presidente Mario Oliverio- siamo in procinto di presentare
alla Regione una proposta di documento strategico per lo sviluppo,
per poter realizzare quegli investimenti necessari a far decollare
la nostra provincia e svilupparne tutte le vocazioni. Anche se con
una capacità di spesa dimezzata, non ce ne staremo a piangere
per le risorse decurtate, che pesano notevolmente sul bilancio dell’Ente,
ma attiveremo ogni necessario meccanismo per rendere l’Ente
sempre più virtuoso, creando prospettive che potenzino le relazioni
fra i territori. Disponendo di risorse insufficienti nel piano di
investimenti per poter intervenire in maniera incisiva, abbiamo cercato
di sopperire alle carenze con iniziative che proiettano la Provincia
nel futuro, ricercando tutte le possibilità di intervento per
la viabilità, così per l’edilizia scolastica,
razionalizzando in maniera puntuale gli interventi, e mirando anche
ad irrobustire il patrimonio dell’ente e risollevandolo dal
gravoso onere dei fitti passivi. E’ nostro impegno accelerare
il percorso per dare una sede dignitosa e autorevole alla Provincia,
nel centro storico della città. Così come per l’mpiantistica
sportiva adove, con criteri oggettivi, nel 2005, abbiamo offerto soluzioni
a ben 39 Comuni, che hanno avuto accesso al credito sportivo implementando
l’opportunità per i giovani di praticare sport sul territorio,
ma stiamo lavorando ad altre iniziative per dare risposte ancora più
diffuse”. “Importanti anche i PIS (Piani integrati strategici),
come la “Via delle terme”, la “Via del Crati”,
la “Via del mare e la via della montagna” ed ancora su
ricerca e formazione: con questi progetti la Provincia si candida
ad utilizzare le risorse”.
“Il tavolo tecnico per verificare con la Giunta regionale i
decreti relativi al trasferimento delle funzioni vede su un’impostazione
unitaria le province calabresi. Noi chiediamo, come Provincia, un
trasferimento organico ed in tempi celeri di Personale, risorse finanziarie
e strumentali per rendere efficace l’attività amministrativa”.
“Sono state operate scelte -ha concluso il Presidente - che
hanno un valore politico in direzione ed a sostegno delle forze produttive,
dando attenzione ai settori di attività più promettenti,
spingendo la produzione verso la qualità e le eccellenze, con
la certificazione di qualità, consentendo l’immissione
sui mercati ad un livello più alto e competitivo, senza tralasciare
la possibilità di concorrere ad iniziative anche con Sviluppo
Italia per stimolare l’imprenditoria giovanile, ed offendo il
sostegno ai piccoli ComunI: tutte per noi scelte significative ed
importanti.
Ritengo ancora di dover rendere omaggio alle donne, in modo concreto
e proprio nel giorno dell’8 marzo, avendo previsto, come Ente,
l’acquisto di un camper per lo screening del tumore alla mammella.
Ritengo necessaria l’opera di prevenzione, come scelta di sensibilità,
pur esulando la questione dalle nostre competenze, ma considerando
che nel cosentino si verifica una minore incidenza di tumori e una
maggiore mortalità”.
L’Assessore al Bilancio e Finanze Rachele Grosso Ciponte nella
sua relazione ha toccato i punti più qualificanti della programmazione
sottolineando che: “Assoluta priorità, nella politica
di Bilancio 2006-2008, è stata riservata al completamento strutturale
del Palazzo del Governo. Al fine di dare un segnale concreto a sostegno,
promozione e valorizzazione dei distretti economico-produttivi cosentini,
quale quello agro-alimentare, artigianale, turistico culturale, sono
stati destinati:
700mila euro al “Fondo di Rotazione a sostegno di artigiani,
commercianti, agricoltori, PMI e Confidi”; 200mila euro per
la “Certificazione e promozione dei marchi di qualità”
- “Distretto agro-alimentare di Sibari”; 300mila euro
per “Iniziative a sostegno dell’imprenditoria giovanile”;
200mila euro a “Sostegno di iniziative e Cofinanziamento progetti
con i piccoli Comuni”. 180 mila euro sono destinati all’acquisizione
di un mezzo mobile per lo screening dei tumori femminli”.
“L’Ente palesa la sua azione amministrativa attraverso
l’uso delle tecnologie informatiche e la loro articolazione
sul territorio provinciale. Nel 2006 la Provincia punterà sia
a consolidare i progetti di “e-goverment” già attivati,
sia a sviluppare nuove iniziative che puntino a rendere disponibili
ai cittadini ed alle imprese del nostro territorio un maggior numero
di servizi erogati tramite le reti telematiche e informatiche. Il
Programma è coerente con il POR Calabria, in particolare con
l’APQ (Accordo di Programma Quadro) sulla società dell’Informazione
che vede i seguenti progetti: INCHIARO- CHIARITEVI- SCUOLAINCHIARO-
ECST POLISNET”.
“Per quanto riguarda gli investimenti ha proseguito Grosso Ciponte-
negli ultimi anni la Provincia ha impiegato ingenti risorse finanziarie
per rendere la immensa rete stradale più sicura ed efficiente
e, nel contempo, dare risposte positive all’intero tessuto economico
- produttivo del territorio provinciale; dotare l’intera popolazione
studentesca di scuole più moderne, adeguatamente attrezzate
e, attraverso interventi di adeguamenti sismici, di messa in sicurezza
a norma della L. 626 e di abbattimento delle barriere architettoniche,
renderle più sicure; il tutto con una azione ad ampio raggio
rivolta alla costruzione di nuovi edifici e alla ristrutturazione
degli immobili di proprietà; è bene ricordare che lo
Stato nel trasferire, con la legge 23/96, alle Province le competenze
in materia scolastica non ha trasferito, di contro, adeguate risorse
finanziarie, con evidenti ripercussioni negative sui bilanci degli
enti; ricondurre gli uffici provinciali nel centro storico della città
al fine di rivitalizzarlo e, attraverso una azione di “accorpamento”
degli uffici provinciali in pochi stabili, rendere l’azione
amministrativa più razionale e incisiva nel dare ai cittadini
risposte in termini di efficienza”.
“I risultati ad oggi sono stati più che soddisfacenti
-ha concluso l’Assessore al Bilancio-per quanto riguarda l’edilizia
pubblica e scolastica, con un patrimonio immobiliare accresciuto e
in gran parte rinnovato con: la costruzione di n. 31 Scuole e n. 7
in fase di realizzazione, la ristrutturazione ed il completamento
del “Palazzo Lecce”, dallo scorso Dicembre 2005 in uso
ad uffici provinciali, l’acquisto del palazzo Fondazione CaRiCal,
formalizzato il 21 febbraio 2006, la ristrutturazione ed il completamento
del Palazzo del Governo, sede storica della Provincia, che sta per
essere restituito al suo antico splendore storico e culturale e, per
il quale, gli impieghi finanziari sono stati corposi, utilizzo più
massiccio dei Fondi Strutturali della U.E., per come previsto nel
programma elettorale, che ha dato vita ad una “Unità
di programmazione ed internalizzazione ”.
Nell’ampio dibattito apertosi sulla relazione al Bilancio sono
intervenuti per la maggioranza di centro-sinistra: il Presidente della
Prima Commissione Giuseppe Aieta, “Bilancio anticipato da una
partecipazione ed un approfondimento in sede di Commissione, nei numeri
è un Bilancio che tiene conto di una realtà molto vasta
e va incontro ai bisogni dei cittadini”; Mario Caligiuri, Vice
Presidente del Consiglio, “investimenti di notevole entità
che perseguono obiettivi concreti”; Francesco Tonnara, Margherita,
“L’ente rispetta il patto di stabilità e ci sono
indici che lo individuano come ente virtuoso, bilancio ricco di idee
portanti per la soluzione dei problemi”; Biagio Diana, presidente
del gruppo di Rc., “La Provincia di Cosenza, pur avendo subito
tagli e minori entrate, non ha aumentato il carico fiscale”;
Pietro Lecce, gruppo Ds., “Sud penalizzato e rischio anche nella
gestione ordinaria della vita amministrativa”
Per l’opposizione: Mario Russo, di Fi., “esprimo voto
di astensione considerato che l’Amministrazione provinciale
ha compiuto un notevole sforzo a fronte dei tagli consistenti ai Bilanci
degli enti locali”; Franco Corbelli, presidente diritti civili,
“annuncio voto di astensione al Bilancio, chiedo attenzione
al Consiglio per il bimbo di Parma affinché si esprima, facendo
appello ai rapitori”; Natale Zanfini, presidente dell’Udc.,
“valutazione critica per un Bilancio asfittico e blindato”;
Gianfranco Ponzio, Fi., “le riduzioni dello stato contengono
un messaggio forte di contenimento delle spese”; Piercarlo Chiappetta,
Udc., “carenza di progetti strategici, atteggiamento tattico
che non porta beneficio al territorio”; Elio Filice, di Fi.,
“dissenso per scelte che penalizzano alcuni settori, privilegiandone
altri”; Mario Giordano, presidente del gruppo di Fi., “monologo
amministrativo che mortifica ed esclude i consiglieri che rappresentano
l’interfaccia delle comunità”; Domenico Barile,
presidente del gruppo misto, “Allarma il 10,97 dell’indebitamento
che è al limite”; Pasqualina Straface, presidente del
gruppo di An., “Ho approvato alcune proposte contenute nel Bilancio,
ma subordino il voto all’accoglimento di alcuni emendamenti
proposti da AN”. Ad inizio dei lavori, il Presidente Francesco
Principe ha rivolto un saluto alle donne per l’8 marzo, ricordando
il difficile percorso per un’integrazione paritaria ed augurando
loro di raggiungere su ogni latitudine effettivamente questo obiettivo.
Brevi
di cronaca da Acquaformosa, Roggiano
08/03 Ad Acquaformosa vetiquattro carte d'identita, un timbro e la
somma di mille euro sono stati rubati da sconosciuti nel comune. Il
furto e' stato scoperto dal comandante dei vigili urbani che l'ha
denunciato ai carabinieri. A Roggiano Gravina alcuni colpi di arma
da fuoco sono stati sparati da sconosciuti contro la porta d'ingresso
di un autolavaggio. Il proprietario dell'autolavaggio si e' accorto
del danneggiamento e l'ha denunciato ai carabinieri che hanno avviato
le indagini
8
marzo, festa della donna. Critiche e inviti della donne calabresi.
Loiero incontra le doenne de "Il luog della
politica". La Vedova Forugno "Ogni girono cerco di
superare il dolore". Siebert "Quote
rosa terribile emssa in scena". Il Consiglio
regionale ricorda Giuditta Levato con un dipinto.
Aviaria:
I gatti austriaci guariti dall’aviaria
non soprendono il veterinario La Regione Sicilia
dichiara lo stato di crisi del settore avicolo. Scoperto il
virus in Albania. In quarantena un intero villaggio
Progressi nel piano dell’OMS per contenere la pandemia. Un
belga rientra dalla Cina con i sintomi dell’aviaria, ma i etst
dicono che è negativo all’H5N1
Bunker
a 5 stelle scoperto nel reggino. Era provvisto di idromassaggio e
aria condizionata
07/03 Un nascondiglio che sarebbe stato utilizzato fino a poco tempo
fa dal boss della 'ndrangheta Giuseppe Bellocco, latitante da oltre
10 anni e capo dell'omonima cosca, e' stato trovato dai carabinieri
del Ros nelle campagne di Rosarno. Il covo, definito dai carabinieri
come un vero e proprio bunker era stato ricavato in un container interrato
ed era fornito, tra l'altro, di bagno con vasca idromassaggio, cucina,
e frigorifero con una consistente scorta di generi alimentari, oltre
ad impianto di aria condizionata. Secondo quanto hanno riferito i
carabinieri, i rilievi che sono stati effettuati fanno supporre che
il nascondiglio sia stato utilizzato da Bellocco fino a poco tempo
fa. Umberto Bellocco e' inserito nell'elenco dei trenta latitanti
piu' pericolosi diramato dal Ministero dell'Interno, con un ruolo
rilevante non solo come capo della sua cosca ma anche per i suoi rapporti
con altri gruppi della 'ndrangheta e della criminalita' di altre regioni
e all'estero, con interessi in particolare nel settore degli appalti
pubblici e nel traffico delle sostanze stupefacenti. L'operazione
che ha portato alla scoperta del nascondiglio e' stato coordinata
dal sostituto procuratore distrettuale di Reggio Calabria Roberto
Di Palma. Sarebbe stato utilizzato, oltre che da Giuseppe Bellocco,
di 58 anni, anche dal cugino del boss della 'ndrangheta, Giuseppe,
arrestato il 16 febbraio del 2005 dopo un lungo periodo di latitanza,
il bunker sotterraneo trovato dai carabinieri del Ros la scorsa notte
nelle campagne di Rosarno nel corso di un' operazione fatta in collaborazione
con i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria. E' quanto
e' stato riferito dagli investigatori, che mirano adesso a ricostruire
la rete di complicita' che sarebbe stata garantita alla cosca Bellocco
per la realizzazione del nascondiglio, visto che il bunker era fornito
di energia elettrica ed era collegato alla rete idrica. I carabinieri
stanno tentando di accertare, in particolare, il periodo in cui e'
stato realizzato il nascondiglio, per costruire il quale e' stato
necessario attuare lavori particolarmente complessi e prolungati nel
tempo. ''L' importanza dell' operazione fatta la scorsa notte dal
Ros - ha detto il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria,
Roberto Di Palma - e' che finalmente lo Stato si riappropria di parti
del territorio che fino a poco tempo erano 'zone franche' controllate
dalle cosche della 'ndrangheta. Non si spiega altrimenti come qualcuno
abbia potuto lavorare per giorni per realizzare il nascondiglio senza
che nessuno abbia visto o sentito nulla''.
Dal
Comitato di solidarietà vittime dell’estorsione e dell’usura
erogati 23 milioni di euro
07/03 Ammontano a 23,3 milioni di euro le somme erogate del 2005
dal Comitato di solidarieta' vittime dell' estorsione e dell' usura.
Il dato emerge dalla relazione sull' attivita' svolta lo scorso anno
dall' organismo del Viminale che ha il compito di esaminare e deliberare
sulle istanze di accesso ai benefici del Fondo di solidarieta'. Nel
2005 sono state accolte 201 istanze, di cui 123 presentate dalle vittime
di richieste estorsive e 78 presentate dalle vittime dell' usura.
Le somme concesse dal Comitato per elargizioni e mutui ammontano a
15,9 milioni di euro alle vittime di estorsione e 7,4 milioni alle
vittime di usura. Si tratta di un aumento delle somme complessivamente
elargite. La maggiore quota di fondi alle vittime del racket e' andata
in Calabria (6,1 milioni), seguita dalla Sicilia (2,9 milioni). Per
le vittime di usura sono in Sicilia i maggiori mutui erogati (1,1).
Non sono tate accolte 186 istanze (90 per estorsione e 96 per usura).
Il Comitato evidenzia un ''salto di qualita''' nell' estorsione e
nell' usura. Sopratutto per la prima, infatti, rileva, ''si assiste
allo sviluppo di forme di perpetrazione diversificata (ed assai piu'
'raffinata') rispetto alla pretesa del tradizionale pizzo''. Ma anche
nell' ambito dell' usura si registra una ''preoccupante evoluzione,
nel senso che sempre piu' frequentemente vi si dedicano le stesse
organizzazioni criminali che praticano il racket, con il peso di tutta
la loro struttura''. Avviene cosi' che ''la mafia si fa impresa in
prima persona, ovvero assume quote di partecipazione in imprese pulite.
Con questa modalita' essa ha realizzato una posizione forte in alcune
attivita' economiche, soprattutto nei campo dell' intermediazione,
della distribuzione e dell' edilizia''. Dunque, prosegue il Comitato,
''non esiste piu' solo il pizzo quale pagamento mensile o periodico
di somme di denaro, ma forniture di merci e servizi imposte con l'
intimidazione e con le violenze, sino a giungere alla vera e propria
appropriazione delle aziende. In questa nuova strategia lo stesso
commerciante, l' operatore economico, diventa esso stesso socio in
affari dell' imprenditore mafioso in due varianti: quella della collusione
e della connivenza e quella della costrizione, vale a dire l' imposizione
dell' acquisto di servizi e di merci, quasi sempre consistenti in
prodotti falsi o contraffatti''. Cio', aggiunge, ''produce un aumento
dei costi ed un inevitabile indebitamento nei confronti delle imprese
criminali, che si conclude spesso con la cessione di quote aziendali
ed alla fine con il passaggio di mano delle imprese''.
Il
9 a Corigliano presentazione della bozza del Piano Regolatore del
Porto
07/03 Verrà presentata nella Stazione Marittima di Corigliano
il 9 marzo alle 17 la bozza del Piano Regolatore del Porto di Corigliano,
il Convegno organizzato dalla Provincia di Cosenza sarà dedicato
al tema “Corigliano. Porto del Mediterraneo. Verso il Piano
Regolatore”. All’esame – è scritto in una
nota della provincia di Cosenza - il progetto di massima della importante
infrastruttura destinata ad un pieno rilancio, redatto dal gruppo
di lavoro coordinato dal professore Rosario Pavia, del Dipartimento
di Architettura ed Urbanistica dell’Università di Pescara,
su incarico della Provincia di Cosenza. Dopo i saluti del Consigliere
Provinciale GiovanBattista Genova, la relazione che introdurrà
ai lavori dell’incontro sarà tenuta dal Presidente della
Provincia, onorevole Mario Oliverio, mentre i dettagli tecnici della
bozza di piano regolatore verranno forniti dal professor Rosario Pavia.
Interverranno quindi: l’onorevole Agazio Loiero, Presidente
Regione Calabria; l’onorevole Nicola Adamo, Vicepresidente della
Regione Calabria; l’onorevole Mario Tassone, Sottosegretario
Ministero Infrastrutture e Trasporti; l’ingegner Fabio Capocaccia,
della A.D.Ram, Gruppo Sviluppo Italia; il Tenente di Vascello (CP)
Francesco Chirico, Comandante Ufficio Circondariale Marittimo di Corigliano;
l’Assessore provinciale ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi;
l’ingegner Giovanni Grimaldi, Autorità Portuale di Gioia
Tauro; l’onorevole Luigi Incarnato, Assessore Regionale ai LL.PP;
il dottor Giuseppe Nola, Responsabile U.O.A. Regione Calabria per
l’area di Gioia Tauro; l’onorevole Pasquale Tripodi, Assessore
Regionale all’Urbanistica; l’ingegner Pietro Viviano,
Dirigente Ufficio Genio Civile Opere Marittime della Calabria.”
Neve
sulla A3, obbligo di catene a bordo
07/03 Pioggia e vento stanno caratterizzando il maltempo in Calabria
dove le temperature hanno subito una improvvisa riduzione. Sull'autostrada
A3, secondo quanto si e' appreso dalla polizia stradale, e' previsto
l'obbligo di avere le catene a bordo tra gli svincoli di Sicignano
e quello di Sibari. Nonostante il maltempo il traffico su tutte le
principali stradi calabresi e' regolare. A causa del vento forte e
della pioggia i vigili del fuoco sono intervenuti in alcune zone per
rimuovere cornicioni pericolanti e pezzi di alberi caduti sulle strade.
Mons.
Graziano: “Nessun problema ai beni della Fondazione Rovitti
di Cassano”
07/03 “In merito alle informazioni che, in occasione della
Settimana Sociale delle Chiese di Calabria, sono state divulgate da
alcuni organi di stampa, è necessario precisare che le cifre
riportate rispetto ai terreni di proprietà della Fondazione
“Rovitti”, amministrata dal Vescovo di Cassano, e soprattutto
rispetto ai lavoratori ivi occupati, non corrispondono a quelle reali,
emerse anche nel corso del convegno”. E' quanto sostiene in
una nota il vescovo di Cassano allo Ionio, monsignor Domenico Graziano.
Inoltre – afferma il Vescovo di Cassano - rispetto al contesto
sociale, grazie a Dio, non corrisponde a realtà il riferimento
a situazioni di abbandono precedente o addirittura di occupazione
del patrimonio in oggetto da parte della criminalità organizzata.
Tengo anzi a mettere in evidenza, per una informazione obiettiva sulla
nostra Calabria, che l’esperienza di Cassano non ha mai avuto
problemi di questo tipo. L’originalità della Chiesa di
Cassano è nell’aver avuto la possibilità di dimostrare
l’operosità provvida di un impegno professionale alto
serio e generoso, in un territorio che ha le sue ferite ma che per
questo suo progetto ha felicemente mostrato i segni di una natura
serena, accogliente feconda. Questo stato d’animo è stato
espresso intensamente ed ha accompagnato costantemente tutta la presentazione
che, in sede di convegno, è stata fatta della stessa esperienza”.
8
marzo, festa della donna. Numerose iniziative
in Calabria. Interventi delle donne socialiste,
Frascà, Ciarletta, Lanucara, Gresia e Caldarulo
Aviaria:
Altri due gatti contagiati dal virus dell’aviaria
in Germania. Opuscolo contro gli allarmismi
dalla Regione Basilicata. I tre gatti austriaci sono negativi
al virus dopo le controanalisi: l'OMS teme
una mutazione del virus. Ron Dehaven “Potenziare
gli sforzi per evitare la pandemia. Mangiare pollo è sicuro”
Brevi
di cronaca da Cassano, Montalto, Castrovillari
07/03 A Cassano Jonio i carabinieri hanno arrestato
un uomo, Rocco Bevilacqua, di 37 anni per evasione dai domiciliari.
Bevilacqua, che ha ottenuto i domiciliari il 5 marzo scorso perche'
deve scontare una pena di tre mesi e sei giorni per evasione, ieri
sera e' stato sorpreso dai carabinieri all'esterno della sua abitazione.
A Montalto Uffugo due cittadini stranieri di nazionalita'
albanese sono stati arrestati dai militari dell’Arma. Nel corso
di controlli i carabinieri hanno accertato che i due non avevano rispettato
un decreto di espulsione emesso nei loro confronti dal Prefetto di
Cosenza. A Castrovillari, due persone sono state
arrestate dai carabinieri. Un minorenne, D.C., di 17 anni, e' accusato
di non aver rispettato le prescrizioni impostegli dal tribunale dei
minori di Catanzaro. Al diciassettenne e' stato notificata una ordinanza
di custodia cautelare emessa dal tribunale dei minori di Catanzaro.
In esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale
della Repubblica di Catanzaro i carabinieri hanno anche arrestato
Massimo Padula, 33 anni di Saracena, il quale deve scontare una pena
residua di un anno, undici mesi e quattro giorni per reato di furto.
L’avvocato
di Padre Fedele annuncia “Il frate di nuovo libero la prossima
settimana”
06/03 ''L'inattendibilita' della suora? Non mi meraviglia''. E' cosi'
che padre Fedele Bisceglia, agli arresti domiciliari nel ''Convento
dell'Amore'' di Belvedere Marittimo, commenta con il quotidiano online
Affaritaliani.it la notizia della dichiarazione d'inattendibilita',
da parte del tribunale, della suora che ho ha accusato di violenza
sessuale. Lo fa per mezzo del suo difensore e cugino, l'avvocato Eugenio
Bisceglia, che annuncia come gia' la prossima settimana il cappuccino
sara' di nuovo libero: ''In questa settimana - dice il legale - ci
accingiamo a depositare l'istanza al Gip''. Ci sono delle testimonianze
che provano come padre Fedele non fosse presente nei luoghi in cui
e' accusato di aver commesso il reato? ''Assolutamente si', cioe'
nel senso che non era presente. Ma, ancora di piu', e' contraddittoria
la stessa suora. C'e' questo balzello di date che chiaramente ci lascia
perplessi sulla credibilita', gia' oggetto di ordinanza da parte del
tribunale della liberta'. Ma questo voler cambiare versione dei fatti...
penso che anche il piu' profano del diritto riesca a dare una giusta
lettura anche a questo comportamento''
Fiaccolata
silenziosa a Cerzeto dopo un anno dalla frana
06/03 A un anno esatto dalla frana che ha distrutto la frazione di
Cavallerizzo del comune di Cerzeto, a una ventina di chilometri da
Cosenza, e ha provocato oltre trecento sfollati, il comitato cittadino
presieduto dal parroco, don Antonio Fasano, ha deciso di ricordare
l'evento con un giornata di riflessione. I cittadini - e' scritto
in una nota - a distanza di un anno non hanno nemmeno dimenticato
che non vi sono state vittime poiche' un anziano del luogo, Domenico
Golemme, per tutta la notte ha tenuto sotto controllo il movimento
franoso e quando si e' accorto che la situazione stava precipitando
ha dato l'allarme. Gli abitanti della frazione hanno voluto ringraziare
la Provvidenza e il loro protettore San Giorgio, con una fiaccolata
silenziosa che dalla Chiesa ha attraversato tutto il paese fino al
cimitero. La giornata commemorativa di domani si aprira' con una messa
di ringraziamento, e nel pomeriggio con un convegno pubblico che vedra',
tra gli altri, relatore Luigi Barbieri, sindaco di San Giuliano di
Puglia. La situazione di emergenza - prosegue la nota - non e' affatto
conclusa, poiche' perdura lo stato di isolamento, e la popolazione
risente di uno stato di precarieta' che si riflette in una accettazione,
pur di rimanere sul luogo, di abitazioni al di sotto delle condizioni
minime. La popolazione, per la maggioranza composta da anziani, ha
risentito dello stato di disagio. Le condizioni psico-fisiche si sono
enormemente aggravate, l'indice di mortalita' si e' triplicato rispetto
alla media annua. La settimana scorsa e' avvenuta la conferenza dei
servizi, ultimo atto prima della ricostruzione, ma intanto dal comitato
cittadino fanno sapere che il centro operativo comunale non si riunisce
da ottobre, e che a distanza di un anno non e' stato creato ancora
dal comune l'ufficio censimento danni.
Obbligo
di catene sulla A3 per neve
06/03 Obbligo di catene a bordo tra Sicignano e Sibari, sulla A3
per la forte ondata di maltempo che sta interessando la A3 Salerno-Reggio
Calabria, soprattutto nel tratto calabrese, dove nevica all'altezza
del valico di Campotenese e piove insistentemente nel Cosentino. L'Anas
e' al lavoro con le squadre di pronto intervento e con mezzi spargisale
e spazzaneve per assicurare le condizioni di transitabilita' su tutta
la tratta autostradale. L'Anas ricorda che vige l'obbligo di catene
a bordo tra gli svincoli di Sicignano e di Sibari, e inoltre raccomanda
agli automobilisti la massima prudenza nella guida.
Sciopero
dei trasporti pubblici adesioni dell’80% in Calabria
06/03 Adesione fra il 70 e l'80%, in Calabria, allo sciopero nazionale
del trasporto pubblico locale indetto dai sindacati di categoria per
il rinnovo del biennio economico del contratto. L'astensione dal lavoro,
dalle 9 alle 13 in Calabria, e' stata maggiore nei capoluoghi di provincia.
"Si tratta di uno protesta particolarmente sentita dagli autoferrotranvieri
del trasporto pubblico locale - afferma il segretario regionale della
Uil trasporti, Chiarella - che giustamente rivendicano il rinnovo
del loro contratto di lavoro".
Sequestrata
una cava abusiva a Bisignano
06/03 Una cava di inerti, le cui autorizzazioni di sfruttamento sono
risultate scadute, e' stata sequestrata a Bisignano dagli agenti del
Nucleo investigativo del comando provinciale del Corpo forestale dello
Stato di Cosenza che hanno denunciato un imprenditore del luogo. L'
area risultata priva della prevista recinzione, era stata inclusa
in una zona comunale adibita a strada. Gli uomini del Corpo forestale
di Cosenza, all' atto del sequestro, hanno rilevato un' alterazione
dello stato dei luoghi oltre alla occupazione abusiva e al prelievo
di materiale in proprieta' comunale. L' operazione, che segue di qualche
giorno il sequestro di una cava nel comune di Carolei, rientra nelle
attivita' mirate alla prevenzione e repressione dei reati ambientali
e urbanistici nel territorio provinciale di Cosenza
Mercoledì
in Consiglio provinciale la discussione sul Bilancio
06/03 In un contesto generale che fa segnare minori trasferimenti
centrali, uniti a tagli operati sulla spesa, un Bilancio che comunque
pone garanzie di risorse per Ambiente, Sviluppo e Politiche sociali,
Politiche del Lavoro, Viabilità, Edilizia, Infrastrutture sportive;
segnali concreti a sostegno, promozione e valorizzazione dei distretti
economico-produttivi cosentini; l’aumento del Fondo di Rotazione
a disposizione di artigiani, commercianti, agricoltori, PMI e Confidi,
portato a 700.000 Euro;. un cospicuo finanziamento per l’acquisizione
di un mezzo mobile per lo screening dei tumori femminili.
Ad approvazione del relativo schema da parte della Giunta avvenuta,
a lavoro delle Commissioni concluso, si avvia verso la dirittura d’arrivo,
costituita dal definitivo vaglio del Consiglio Provinciale, il Bilancio
2006, delle quali quelle precedenti sono le indicazioni qualificanti,
venute dopo un lungo lavoro che ha impegnato il Presidente, onorevole
Mario Oliverio, l’Assessore Rachele Ciponte, lo staff dell’Ufficio
Ragioneria dell’ente, guidato da Antonio Molinari.
Un Bilancio, quello in discussione il prossimo Mercoledì 8
Marzo, a partire dalle ore 10,00 nella Sala Consiliare del Comune
di Cosenza, che ancora una volta si è voluto partecipato, aperto
cioè ai contributi, alla raccolta delle istanze che provengono
dal tessuto sociale e produttivo della provincia, concretizzatosi
in una serie di incontri avviati con le forze sociali e le associazioni
di categoria.
Un documento che, nella sua compilazione contabile e nella sua stesura,
appare anche quest’anno fortemente condizionato dal quadro di
riferimento imposto dalla Legge Finanziaria che, come noto, ha ridotto
notevolmente il margine di azione per gli enti locali.
L’Ente dovrà infatti fronteggiare un taglio reale ai
trasferimenti statali che scaturisce da un lato dall’attuazione
della riforma fiscale statale, senza la possibilità di recupero
di adeguate compartecipazioni ai principale cespiti erariali, dall’altro
dal mancato adeguamento al tasso d’inflazione di 4 o 5 punti
percentuali che, di fatto, riduce le capacità nell’acquisizione
dei fattori produttivi quali beni, servizi.
In numeri concreti, un taglio della spesa, rispetto al 2004, di un
complessivo 11% cui va aggiunto un ulteriore decurtamento della spesa
per il personale pari all’1%, fattore che impone un blocco alle
assunzioni.
“Per la Provincia di Cosenza- afferma al proposito il Presidente
Oliverio- sarà difficile sopportare il peso eccessivo dei tagli
imposti dalla Finanziaria. Basti considerare la massa enorme di lavoro
amministrativo e contabile da espletare legato al Patto di stabilità
che la Provincia di Cosenza anche per l’esercizio in corso è
in grado di rispettare. Questo contesto ha costretto ad una lunga
disamina che ha dovuto tener conto del ristretto margine di manovra
imposto ad un Ente che si rapporta ad una realtà vasta, differente,
che ambisce ad un salto verso lo sviluppo, la crescita ed il progresso
dei suoi territori. Un Ente che, malgrado le condizioni esterne, si
qualifica come virtuoso.”
“Nonostante l’esiguità delle risorse proprie e
trasferite- prosegue Oliverio in relazione al Bilancio - si è
cercato di assicurare per tutte le funzioni dell’Amministrazione
un adeguato intervento finanziario per l’Esercizio 2006, nella
convinzione che la determinazione a raggiungere obiettivi di crescita
passi attraverso l’assunzione di responsabilità nei confronti
dei nostri cittadini. Ed è stata proprio la necessità
di conciliare la prospettiva di scarsità di risorse con la
possibilità di dare operatività alla programmazione
strategica, che ci ha condotto ad un confronto dialettico con i diversi
attori sociali presenti sul territorio.”
“Sul fronte della spesa- chiarisce ancora il Presidente della
Provincia di Cosenza- è stata posta la massima attenzione nell’individuare
i fabbisogni reali di risorse a fronte dei programmi e degli obiettivi
prefissati dall’Amministrazione. In questo modo si è
pervenuti alla definizione di un volume di spesa fattibile. Volendo
lavorare per sviluppare sempre più l’elaborazione di
politiche concrete, di azioni formative e per accrescere l’attenzione
attorno ai problemi della persona, convinti di poter dare il nostro
contributo per migliorare la nostra provincia, così come il
nostro Paese, per renderlo più giusto e rafforzarne la democrazia.”
“Da ciò- anticipa l’onorevole Oliverio- le nostre
scelte in tutti i settori sociali, economici, produttivi e culturali
nei quali siamo chiamati ad intervenire”.
Più nel dettaglio, dal Piano di investimenti Triennale 2006/2008
appare evidente, pur in assenza di risorse derivanti dalla Legge 23/96,
la conferma dell’impegno della Provincia di Cosenza in tema
di Edilizia Scolastica attraverso l’impiego di risorse di investimento
per circa 28 milioni di Euro, al quale si aggiunge l’impegno
per il perseguimento di due obiettivi prioritari: restituire all’Ente
la sua sede originaria (Palazzo del Governo) nella sua interezza,
perseguendo nel contempo l’obiettivo di riportare quanti più
uffici provinciali possibile nel centro storico della città
e garantire servizi più efficaci ed efficienti. In relazione,
un capitolo finanziario consistente, pari a 3 milioni di Euro, è
stato dedicato al completamento strutturale del Palazzo del Governo.
Sul fronte della Viabilità, si è scelto di potenziare
i Centri Operativi, favorendo una più capillare presenza sul
territorio e una maggiore tempestività di intervento sulla
manutenzione viaria. L’investimento stimato si attesta su 38
milioni di Euro circa. Ingente la previsione di spesa anche per l’Impiantistica
Sportiva, pari a 16,5 milioni di Euro.
Ancora, quale intervento concreto nella economia e nella società
del territorio, il Bilancio destina una attenzione marcata al settore
agroalimentare, artigianale, turistico-culturale con 200.000 Euro
per la “Certificazione e promozione dei marchi di qualità
e delle eccellenze” e per il “Distretto agroalimentare
di Sibari; 300.000 Euro per “Iniziative a sostegno dell’imprenditoria
Giovanile” con il coinvolgimento di Sviluppo Italia; ed inoltre
200.000 Euro a “Sostegno di iniziative e progetti da cofinanziare
con i piccoli Comuni”.
Come detto, infine, novità di assoluto rilievo, 180.000 Euro
sono stati messi in previsione per l’acquisto di un camper speciale
attrezzato con apparecchiature medicali per lo screening dei tumori
femminili. Per effetto di una apposita convenzione, il mezzo sarà
messo a disposizione delle ASL della provincia che raggiungeranno,
con una apposita campagna, l’obiettivo di effettuare 80.000
esami all’anno, a vantaggio della salute delle donne.
Oltre
1500 scout hanno invaso Lamezia per la giornata del pensiero
06/03
Oltre 1500 scout hanno “invaso” Lamezia per tutta la giornata
di domenica. I ragazzi e gli adulti dell’Associazione guide
e scout cattolici italiani dei 14 gruppi della Diocesi lametina (distribuiti
nelle parrocchie dei Comuni di Lamezia Terme, Maida, Nocera, Platania,
Serrastretta e Soveria) hanno infatti festeggiato insieme la “Giornata
del pensiero”, ricorrenza annuale dell’Associazione. L’iniziativa,
che viene promossa dai movimenti mondiali dello scoutismo e del guidiamo,
ha come scopo quello di vivere una dimensione di fraternità
internazionale ed anche di sostegno economico del movimento nei Paesi
più poveri attraverso dei progetti specifici. Un’occasione
che offre ai ragazzi l’opportunità di sentirsi parte
di “una grande avventura vissuta da ragazzi e ragazze di nazionalità
diverse e di vivere una dimensione di fraternità internazionale
che supera le differenze di razza, nazionalità e religione,
imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace”.
E per l’occasione, gli scout lametini si sono ritrovati, dopo
una mattinata di riflessioni e giochi per le vie della città,
in cattedrale, per partecipare alla messa celebrata dal vescovo mons.
Luigi Cantafora. Durante la celebrazione, i ragazzi (dai lupetti agli
esploratori ai rover), hanno offerto delle riflessioni sull’esperienza
vissuta nel corso della giornata, il cui tema è stato “Dare
to share”, a ciascuno il suo cibo.
Una doppia occasione, quella di domenica, in quanto l’Agesci
ha anche celebrato il novantesimo anniversario della nascita dello
scoutismo cattolico in Italia. Il 16 gennaio 1916 a Roma, venne approvato
il primo statuto dell’Associazione scoutistica cattolica italiana
(Asci) ed il successivo primo febbraio 1916 si riunì il primo
Consiglio centrale per eleggere il commissario centrale per proporre
alla Santa sede la nomina dell’assistente ecclesiastico. Da
quel germoglio, che si sviluppò negli anni con la fusione con
l’Associazione guide italiane (Agi), nacque nel 1974 l’Agesci
che, facendo tesoro delle tradizioni delle due Associazioni originarie,
ha continuato la missione di coniugare le potenzialità educative
dello scautismo con l’appartenenza alla Chiesa per favorire
la formazione di cittadini capaci di assumere responsabilità
nella società e di testimoniare, nella propria quotidianità,
la scelta cristiana. “Celebrare il novantesimo anniversario
dello Scautismo cattolico ¬– hanno sottolineato i responsabili
di Zona Francesco Stella e Maria Talarico ¬– significa oggi
per tutti noi celebrare l’anniversario di un’avventura
che sta continuando e nella quale siamo immersi. Significa ricordare
le nostre radici che affondano nella Storia, ma che ogni giorno attualizziamo
grazie alle esperienze nei nostri gruppi e nella Chiesa locale nella
quale viviamo. E’ un’occasione privilegiata questa per
noi capi di riflettere sulla scelta fatta di rispondere con il servizio
educativo in associazione alla nostra vocazione battesimale ripercorrendo
alcuni impegni assunti con l’adesione al patto associativo:
l’associazione accoglie e riunisce capi e ragazzi. I capi, donne
e uomini impegnati volontariamente e gratuitamente nel servizio educativo,
offrono alle ragazze e ai ragazzi i mezzi e le occasioni per una maturazione
personale e testimoniano le scelte fatte liberamente e vissute con
coerenza. Lo scopo dell'Associazione – hanno spiegato Talarico
e Stella – è contribuire, secondo il principio dell'autoeducazione,
alla crescita dei ragazzi come persone significative e felici. L'Agesci
si propone come associazione di frontiera, che spesso rappresenta
per molti ragazzi l'unica occasione di ricevere un annuncio di fede.
Siamo consapevoli che tutto ciò non è scontato, anzi
che deve essere continuamente consolidato con un adeguato percorso
formativo”.
Brevi
di cronaca da Santa Maria del Cedro, San Lorenzo, Montalto, Belvedere,
Rossano
06/03 A Santa Maria del Cedro sono stati arrestati due giovani Gianluca
Crusco, di 24 anni, e Giuseppe Longo, 26 anni. I due sono stati trovati
in possesso di 0,50 grammi di hashish e di materiale vario utile al
confezionamento della sostanza stupefacente.. A San Lorenzo del Vallo
un uomo, al quale e' stata concessa la detenzione domiciliare, e'
stato arrestato per estorsione. A Montalto Uffugo un uomo, Luca Lazillotta,
di 27 anni, e' stato arrestato dai carabinieri della compagnia di
Rende per detenzione illegale di armi, resistenza a pubblico ufficiale
e detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione
i carabinieri nell'abitazione di Lanzillotta hanno trovato una pistola
scacciacani modificata e 285 semi di canapa indiana. Lanzillotta alla
vista dei carabinieri ha cercato di fuggire ha e' stato raggiunto
ed arrestato. A Belvedere Marittimo un uomo, Mario Capano, di 56 anni,
e' stato arrestato dai carabinieri per lesioni personali e maltrattamenti
in famiglia. L'uomo avrebbe aggredito la moglie colpendola con calci
e pugni e provocandole lesioni giudicate guaribili in quindici giorni.
A Rossano, un uomo, Giuseppe Gallina, di 44 anni, e la moglie Luigina
Abastante, 37 anni, sono stati arrestati dai carabinieri per detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due sono stati sorpresi
dai carabinieri mentre stavano spacciando tre dosi di eroina. Nel
corso di una perquisizione domiciliare i carabinieri hanno trovato
altre dosi di eroina e cocaina ed un bilancino elettronico di precisione.
L'uomo e' stato processato e condannato a 6 mesi di reclusione mentre
la moglie e' stata rimessa in liberta'.
Cosenza
Acque replica a Oliverio: “Ci sorprende e ci dispiace l’intervento
del Presidente della Provincia”
05/03 ''Ci sorprende e dispiace l' intervento del presidente della
Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, sugli esiti del Consiglio di
amministrazione di Cosenza Acque, convocato per definire l' istruttoria
di selezione del partner privato della societa' a prevalente capitale
pubblico. Sorprende, perche' il suo intervento e' apparso come una
reazione all' esclusione, o ancora peggio, a una mancata convocazione
in un organismo del quale il Presidente della Provincia non fa parte''.
A sostenerlo e' Cosenza Acque in un comunicato. ''Dispiace - e' scritto
nella nota - perche' abbiamo stima e rispetto del Presidente della
Provincia, soprattutto per le sue qualita' di equilibrio politico,
ma in questa occasione non possiamo non rilevare che non si e' colta
pienamente, l' importanza e la delicatezza del momento politico. Il
Consiglio di amministrazione di Cosenza Acque, dopo l' incontro avuto
con il Presidente della Provincia e l' assessore regionale ai Lavori
pubblici, valutate le responsabilita' civilistiche e non solo, ha
ritenuto, infine, di dare corso alla definizione della procedura di
selezione del partner privato, per come precedentemente deliberato
e confermato dall' Assemblea dei Sindaci dell' Ato del 10 ottobre
2004, sotto la presidenza di Oliverio. La stessa Assemblea invitava
formalmente la Societa' Cosenza acque, a mettere in atto ogni iniziativa
utile a definire rapidamente l' individuazione del soggetto privato.
La selezione e' avvenuta nel pieno rispetto della legge e in coerenza
con l' indirizzo dato dall'Assemblea dei Sindaci. L' istruttoria di
selezione del partner privato, condotta dal Consiglio d' amministrazione,
ha avuto esito positivo nell' individuazione di un raggruppamento
che vede partecipare i primari gestori italiani accanto ad esperienze
imprenditoriali locali''. ''Il risultato dell' istruttoria, che e'
contenuto in un protocollo d' intesa le cui condizioni economiche
rappresentano il massimo utile possibile per i cittadini della provincia
di Cosenza - prosegue Cosenza Acque - pur essendo impegnativo per
il partner privato, non lo e' ancora per la Societa' Cosenza Acque,
avendone subordinato l' efficacia all' approvazione dell' assemblea
dei Soci. Il completamento della procedura di selezione del partner
privato del soggetto gestore consente all' Ato di poter avviare la
gestione del servizio idrico integrato della provincia di Cosenza,
con criteri di economicita' ed efficienza e, soprattutto, consente
di ristabilire la legalita' e la trasparenza in questo settore. Oggi
sono state poste le condizioni per poter scegliere di affrancarsi
e di ristabilire, legali e trasparenti rapporti, con la Sorical e
di riporre al centro degli interessi gestionali quelli dei cittadini
della provincia di Cosenza. L' avvio della gestione della Sorical,
avvenuto di recente e con qualche silenzio colposo, non ha trovato
pronti gli Ato calabresi. Infatti, sarebbe stato opportuno, porre
in essere i dovuti contrappesi sui territori, come ad esempio la sottoscrizione
della convenzione dei rapporti tra Ato e Sorical, la compartecipazione
agli utili delle concessioni Sorical da parte dei comuni cosentini,
tutte previsioni legislative omesse, seppur richieste con atti deliberativi
dell' Assemblea dei Sindaci dell' Ato di Cosenza. Cio' non avrebbe
lasciato tale delicato settore, esclusivamente nelle mani di un soggetto
sovrambito di dubbia utilita' nelle gestioni, che oggi, dopo gli ultimi
sviluppi societari, vede il capitale privato di Sorical nelle mani
di societa' non italiane''. ''Gli sviluppi e gli atti della costruzione
della gestione del servizio idrico integrato della provincia di Cosenza
e, quindi, l' avvio dell' attivita' di Cosenza Acque - conclude la
nota - dovra' trovare a breve l' occasione pubblica in cui spiegare
agli amministratori degli enti locali e ai cittadini, il cristallino
spirito pubblico e l' ampia partecipazione ricercata, che ha animato
ogni passaggio. La delicatezza del momento politico e la responsabilita'
che ci ha sempre motivato nell' impegno pubblico, ci consigliano di
rinviare tale fase alla fine della consultazione elettorale politica
e, quindi, riteniamo di dover contenere il desiderio di una immediata
conferenza stampa e di procrastinarla del giusto tempo''.
Due
arresti per favoreggiamento all’immigrazione a Castrovillari
05/03 A Castrovilalri due persone agli arresti domiciliari per favoreggiamento
dell' immigrazione clandestina; cinque extracomunitari denunciati
perche' privi del permesso di soggiorno ed altre tre persone per inosservanza
degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale); 240 persone
identificate: sono alcuni dei risultati di un' operazione di controllo
straordinario del territorio fatta dai carabinieri della Compagnia
di Castrovillari. Nel corso del servizio sono state controllate anche
105 automobili e 30 locali pubblici. I due arrestati sono C.D., di
48 anni, e S.A., di 73, per aver affittato ai cinque extracomunitari
un appartamento.
Brevi
di cronaca da Cassano, Rocca Imperiale
05/03 A Cassano i carabinieri, in esecuzione di un' ordinanza di
arresti domiciliari emessa dal Tribunale di sorveglianza di Catanzaro,
hanno arrestato Rocco Bevilacqua, di 38 anni, che deve scontare una
pena residua di tre mesi e sei giorni per evasione dai domiciliari.
A Rocca Imperiale, i carabinieri hanno arrestato, per tentata rapina,
Johan Solvilune, di 33, spagnolo, dopo averlo sorpreso all' interno
del cortile di un' abitazione mentre, brandendo un bastone, minacciava
l' anziano proprietario per farsi consegnare i soldi che aveva in
casa.
Corbelli
“Imprenditori salvi, ammessi a benefici della Legge. Una vittoria
dello Stato”
04/03 ''Lo Stato c'e' e non abbandona chi ha il coraggio di dire
no alla mafia. Oggi e' stata scritta una grande pagina di giustizia
e solidarieta'. Una sconfitta della 'ndrangheta. Da Reggio e' arrivata
la notizia che la famiglia Mazza, piccoli imprenditori di Villa San
Giovani, vittime della mafia, e' salva''. E' quanto sostiene il leader
del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il quale ha reso noto
che il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, ha firmato il provvedimento
che sospende tutti gli atti ingiuntivi e le istanze di fallimento
nei confronti dei tre giovani imprenditori reggini. ''Il prefetto
De Sena - ha proseguito Corbelli - avvalendosi della legge 44 del
'99 (quella che prevede gli aiuti per le famiglie vittime di intimidazioni
mafiose) ha firmato il provvedimento che sospende tutti gli atti ingiuntivi
e le istanze di fallimento che pendevano su questi tre giovani imprenditori
a seguito della chiusura del locale, dopo le intimidazioni della 'ndrangheta.
Sul volto dei giovani imprenditori e dei loro genitori, dopo 15 mesi
di amarezze e sofferenze e' ricomparso il sorriso. E' ritornata la
speranza per questa famiglia. Il prefetto De Sena, un valoroso rappresentante
dello Stato, e' stato un uomo di parola. Oggi firmando questo importante
provvedimento ha di fatto salvato la famiglia Mazza, gli ha dato la
possibilita' di uscire da questo tunnel, di riprendere fiato e programmare
il ritorno all'attivita' commerciale e quindi ad una vita serena''.
''Lo ribadisco oggi con assoluta certezza: grazie alla risposta e
all'intervento del prefetto De Sena a favore di questi giovani imprenditori
- ha concluso Corbelli - lo Stato segna una importante vittoria. La
mafia, invece, registra una significativa sconfitta''.
Brevi
di cronaca da Corigliano, Scalea, Roseto, Bisignano
04/03 A Scalea personale del locale Norm, ha arrestato un pregiudicato,
per detenzione ai fini di spaccio di cinque grammi di cocaina. A Roseto
Capo Spulico un cittadino albanese, Fatyon Lamay, di 23 anni, e' stato
arrestato dai carabinieri per non aver ottemperato a un decreto di
espulsione e un pensionato e' stato denunciato per favoreggiamento
dell' immigrazione clandestina. I carabinieri hanno compiuto una serie
di controlli contro il fenomeno dell'immigrazione clandestina. Nell'abitazione
del pensionato hanno trovato il cittadino albanese e, dagli accertamenti,
e' emerso che non aveva rispettato il decreto di espulsione emesso
nei suoi confronti il 17 novembre dal prefetto di Matera . A Corigliano
Calabro due persone, Maurizio Barilari, di 37 anni, ed Eugenio Morrone,
24 anni, sono state arrestate dai carabinieri per tentata estorsione
nei confronti di un imprenditore. Ai due e' stata notificata una ordinanza
di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Rossano. Barilari
e' stato condotto nel carcere di Rossano mentre a Morrone sono stati
concessi gli arresti domiciliari. A Bisignano atto colpi di pistola
sono stati sparati da sconosciuti contro la porta d'ingresso di un
negozio per vendita di fiori. I colpi di arma da fuoco hanno provocato
lievi danni alla serranda del negozio. L'episodio e' stato denunciato
ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Scoperta
dalla Finanza una truffa per un milione di euro ai danni dell’Inps
a Corigliano.
03/03 Una truffa ai danni dell'Inps per oltre un milione di euro
e' stata scoperta dai militari della Guardia di Finanza di Corigliano
Calabro che hanno denunciato tre persone con l’accusa di associazione
per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dell’Inps
e concorso in reati di falso in bilancio. I finanzieri e gli ispettori
dell'Inps hanno effettuato un controllo nei confronti di una cooperativa
per la raccolta di prodotti ortofrutticoli anche tramite mano d’opera
prestata in nero da dipendenti extracomunitari. Dalle indagini e dalla
verifica fiscale, secondo quanto si e' appreso, e' emerso che la cooperativa
non ha versato i contributi Inps che venivano regolarmente trattenuti
ai propri dipendenti evidenziando anche una consistente esposizione
debitoria nei confronti dell’istituto previdenziale. I finanzieri,
infatti, hanno scoperto anche che venivano fittiziamente denunciati
all'Inps, relativamente agli anni 2002, 2003 e 2004, circa 33 mila
giornate lavorative per favorire l'indebita erogazione da parte dell'Inps
di somme a titolo di prestazioni previdenziali (assegni familiari,
disoccupazione, indennita' di malattia e maternita') per un ammontare
complessivo di oltre un milione di euro. La cooperativa avrebbe anche
iscritto in bilancio costi fittizi relativi alle competenze del personale
per oltre un milione di euro e dichiarato ricavi per prestazioni di
servizio mai eseguite per un ammontare complessivo di 700.000 euro.
Sarebbe stato omesso anche il versamento di contributi trattenuti
ai propri dipendenti per giornate effettivamente prestate per un ammontare
complessivo di oltre 200.000 euro, appropriandosi indebitamente delle
relative somme. Agendo in qualita’ di sostituto d’imposta,
la cooperativa ha omesso il versamento delle ritenute alla fonte trattenute
sui redditi corrisposti ai lavoratori dipendenti (Irpef) per un ammontare
complessivo di 45.000 euro circa, appropriandosi indebitamente delle
relative somme. Infine la stessa ha materialmente pagato solo una
parte dei salari ai dipendenti, evidenziando nei bilanci di esercizio
al 31 dicembre 2002, 2003 e 2004 enormi debiti nei confronti del personale.
L’attività di verifica ed investigativa conclusa, che
tra l’altro ha visto i militari operare sotto la direzione dell’A.g.
di Rossano (cs), ha indotto l’Inps ad emettere, nei confronti
della cooperativa, un provvedimento di disconoscimento delle prestazioni
di lavoro per tutto il personale occupato alle dipendenze nel corso
dell’anno 2004, con il conseguente recupero delle prestazioni
previdenziali in via di erogazione. Il ministero delle attività
produttive ha intanto avviato la procedura di liquidazione coatta
dell’impresa per gravi inadempienze ed irregolarità contabili.
“L’azione delle Fiamme Gialle” precisa inoltre una
nota della Guardia di Finanza di Cosenza – “si inserisce
nel piu’ ampio dispositivo finalizzato all’attivita’
di polizia economico-finanziaria, a tutela dell’economia legale
in un territorio, la piana di Sibari, a vocazione prettamente agrumicola.
Nell’ambito di questo difficile contesto socio-economico, pertanto,
l’obiettivo e’ di tutelare i cittadini onesti che vivono
spesso grazie all’offerta di mano d’opera nel settore
agricolo. E’ intendimento della Guardia di Finanza contrastare
tutte quelle forme illegali di sfruttamento di lavoratori in nero
ed a basso costo, per lo piu’ di origine extracomunitaria, poste
in essere anche al fine di perpetrare consistenti frodi per il conseguimento
delle erogazioni pubbliche, non ottemperando agli obblighi previdenziali,
assistenziali e fiscali previsti dalla normativa vigente”.
Il
Presidente della Provincia Mario Oliverio sul caso Cosenza acque:
“Preoccupa l’uso dell’acqua a prescindere dalal
istituzioni”
03/03 “Da notizie apparse sui quotidiani locali, abbiamo appreso
che il C.d.A. di Cosenza Acque S.p.A. avrebbe concluso (o starebbe
per concludere) una negoziazione per la individuazione del partner
privato nella società stessa. Se le notizie rispondono a verità,
sarebbe davvero preoccupante che si decidesse la utilizzazione di
una risorsa inalienabile e fondamentale come l’acqua prescindendo
dalle istituzioni, a partire dalla Provincia”. A sostenerlo
e' stato il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.
“Infatti –aggiunge Oliverio- in relazione a questa vicenda,
non solo ora, ma da più mesi, abbiamo invitato i rappresentanti
nel cda ad evitare decisioni avventate, superando la riflessione che
più in generale è aperta sia a livello regionale che
nazionale intorno alla applicazione della Legge Galli. A tal proposito,
devo dire che lo scorso mese di settembre si è svolto un incontro
tra il cda di Cosenza Acque spa, il sottoscritto in qualità
di presidente dell’ATO 1, l’assessore regionale ai Lavori
Pubblici con delega alle risorse idriche, Incarnato e l’ingegnere
Pallaria, segretario dell’ATO 1. In quella occasione, la conclusione
unanime fu di sospendere ogni iniziativa al fine di pervenire alla
definizione di una impostazione generale meglio rispondente alle esigenze
del territorio ed ad una visione di insieme che tenesse conto anche
dell’esperienza di altre regioni e realtà del nostro
Paese. Bisogna poi aggiungere che i rappresentanti nel cda di Cosenza
Acque spa, all’epoca designati sulla base del criterio istituzionale
(1, Presidente della Provincia- 2 vicepresidente della Provincia-
3 segretario dell’ATO) non sono stati da noi sollecitati alle
dimissioni, pur avendone le motivazioni dettate dalla venuta meno
di quel requisito. Ciò dovrebbe essere indiscutibile prova-
se ve ne fosse bisogno- del nostro assoluto disinteresse ma anche
della nostra fiducia. Oggi ci troviamo dinanzi ad un tentativo di
decidere su questioni rilevanti sulla testa delle istituzioni. Perché
tanta insistenza, al punto da poter pensare di decidere prescindendo
dalle istituzioni locali dai loro rappresentanti, a partire dalla
Provincia, dal suo Presidente, dal suo Consiglio Provinciale che,
proprio su questa vicenda, nei mesi scorsi ha svolto una seduta straordinaria
ed è stato da me informato sulla linea richiamata. Da parte
nostra non vi è alcun intento di affidare ad altri soggetti
(SORICAL compresa) quello che riteniamo occorra bloccare rispetto
ad iniziative avventate che contestiamo al cda di Cosenza Acqua spa.
Come mai, di fronte ad una decisione comune, Regione, ATO, cda di
Cosenza Acque spa del mesi scorsi, oggi, d’improvviso, si riprende
una procedura di negoziazione diretta (procedura, questa, cui si ricorre,
come noto, in casi particolari di emergenza e sicuramente con la condivisione
più larga delle istituzioni o dei soci) per forzare scelte
così delicate con il rischio di esporsi ad interrogativi e
sicuramente di venir meno ai più elementari principi ed esigenze
di trasparenza e rispetto delle regole? Mi auguro che in coerenza
con il rigore al quale si richiamano i membri del cda di Cosenza Acque,
da noi sin ora mai messo in discussione, si possa far prevalere la
ragione su impostazioni che certamente non aiutano ad affrontare positivamente
una questione tanto importante nell’interesse della collettività”.
Il
Commissario di Rossano, Vercillo, ha incontrato l’Arcivescovo
Mons. Cassone
03/03 Il commissario al Comune di Rossano, Maria Vercillo, ha incontrato
l'Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati, mons. Andrea Cassone.
L'incontro e' servito per un confronto su temi di attualita' generale
e sulle attivita' sociali che vedono coinvolti l'ente pubblico e l'Arcidiocesi.
Vercillo, ha detto che ''bisogna lavorare in piena sintonia con l'Arcidiocesi,
in autentico spirito di servizio e in omaggio alla Citta' ed alle
sue tradizioni laiche e religiose. E' in questa cornice di collaborazione
tra le due istituzioni, civile e religiosa, che si inserisce l'intenzione
di portare a termine le iniziative gia' messe in cantiere relativamente
alla realizzazione e posa del Monumento a San Nilo in una piazza del
Centro Storico, a conclusione del Millenario Niliano''. Mons. Cassone
ha apprezzato la visita e l'incontro con il Commissario augurandole
un buon lavoro.
Annibale
Marini: “La legalità costituzionale patrimonio del paese
di oggi”
03/03 ''La legalita' costituzionale e' patrimonio di tutto il Paese,
ma lo e' ancora di piu' per quelle regioni, come la Calabria, dove
questo principio potrebbe apparire appannato a causa dell' attacco
della criminalita' organizzata''. Lo ha detto Annibale Marini, presidente
della Corte Costituzionale, che nel capoluogo calabrese, citta' che
gli ha dato i natali, ha ricevuto stasera la cittadinanza onoraria.
L' assegnazione del riconoscimento al prof. Marini, sancita da un
lungo applauso, e' stata deliberata alla unanimita' dal Consiglio
comunale presieduto dal sindaco facente funzioni Filippo Pietropaolo
alla presenza delle massime autorita' civili, militari e religiose.
Presente alla cerimonia il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe
Valentino. ''Ritengo che la citta' di Catanzaro - ha aggiunto Marini
visibilmente emozionato - abbia voluto manifestare un segno tangibile
del suo attaccamento alla legalita' costituzionale che nella Corte
vive e che attraverso di essa si manifesta. L' anno in corso e' particolarmente
importante per la Corte costituzionale perche' coincide con il 50/mo
anniversario della sua attivita'. In tale occasione abbiamo pensato
di aprire le porte della Corte alle scuole e sono tanti gli studenti
che ci hanno reso visita. L' auspicio e' che non solo gli studenti
di Roma approfittino di questa circostanza, ma che ne giungano tanti
anche dalla Calabria, una terra che, come hanno dimostrato i giovani
di Locri, sa rispondere in modo adeguato''. Il presidente Marini nel
suo intervento ha ribadito, infine, la natura della Carta costituzionale
''improntata al principio della persona umana''. La cerimonia di conferimento
della cittadinanza onoraria, e' stata aperta dall' intervento del
sindaco Pietropaolo che ha parlato di Marini indicandolo come ''esempio
per le nuove generazioni''. Quindi e' stata data lettura della proposta
di delibera successivamente approvata all' unanimita' dei presenti.
Al presidente della Consulta, accompagnato dalla moglie e dai figli,
e' stata consegnata un' opera realizzata dall' orafo Gerardo Sacco
riproducente le chiavi della citta'. ''Quello attribuito al presidente
della Consulta - ha detto Valentino - e' un riconoscimento lusinghiero
e importante per un uomo che ha onorato la Calabria e Catanzaro. Marini
e' un grande giurista, un uomo che sta servendo lo Stato con grande
dignita' e devo dire che partecipare a questa manifestazione e' un
fatto che mi onora. E' bello vedere come una citta' sappia premiare
i propri figli che hanno meritato e che si sono distinti in maniera
cosi' particolare''.
La
Commissione Trasporti della Provincia approva l’adesione all’Associazione
Federmobilità
03/03 La VI Commissione Consiliare “Trasporti e Attività
Produttive”, presieduta dall’Avv. Marino Reda, ha espresso,
nel corso della riunione di mercoledì 1° marzo, parere
favorevole in merito all’adesione dell’Ente Provincia
all’Associazione “Federmobilità” (Forum per
il governo regionale, locale e urbano della mobilità sostenibile),
considerato che l’Associazione in questione è retta da
norme statutarie e regolamentari ispirate ad irrinunciabili principi
di democraticità e di ampia partecipazione.
Lo statuto dell’Associazione prevede, infatti, procedure di
nomina che garantiscono, negli organi direttivi, forme di rappresentanza
equa ed equilibrata di tutti gli esponenti istituzionali e di tutte
le realtà politiche locali di diverso livello.
L’Assessore Provinciale ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi, che
ha partecipato ai lavori della Commissione, ha spiegato che le attività
e le iniziative che l’Associazione si propone di mettere in
campo si uniformano ai fondamentali principi di attenzione verso il
cittadino e riguardano, nello specifico, innovazione, consapevolezza,
apertura, partecipazione, attenzione all’ambiente ed, inoltre,
responsabilità, quali prerogative imprescindibili, come del
resto meglio specificato dalla “carta dei valori”, sottoscritta
dagli stessi associati.
Il Vice Presidente della Commissione, Filippo Fiorillo, ha apprezzato
l’oggetto sociale che l’associazione si propone di sviluppare
nell’ambito della formazione, appunto, sociale, promuovendo
con metodo innovativo ed organizzando la partecipazione attiva, il
confronto, l’analisi, il dibattito, la formulazione di progetti
e proposte per la soluzione, nelle competenti sedi, delle problematiche
del settore della mobilità e dei trasporti, nonché adoperandosi
per la promozione del progresso degli stessi settori di attività.
Il Presidente della Sesta Commissione Marino Reda ha gradito le valutazioni,
gli stimoli e l’impegno prodigati dall’Assessore Gagliardi
nell’ampliare gli orizzonti del complesso settore dei Trasporti,
atteso che l’adesione della Provincia all’Associazione
Federmobilità costituirà un puntuale strumento di informazione
e di supporto, anche attraverso specifici studi e ricerche mirate
alla soluzione delle problematiche legate alla mobilità sul
territorio, da cui dipenderà la maggiore interazione con l’intero
Paese e l’Europa.
“E, cosa ancora più lungimirante, rappresenterà
-ha concluso Reda- un elemento di crescita, di formazione e di divulgazione
delle buone pratiche, di continuo arricchimento insomma, per gli enti
associati, teso, in particolar modo, a promuovere fortemente lo sviluppo
di competenze specializzate orbitanti nel settore”.
Autodemolizioni
sequestrate a Rosano e Mirto. Riciclavano pezzi d’auto rubate.
03/03 Pezzi rubati di automobili e camion sono stati sequestrati
dagli agenti della polizia di stato nel corso di controlli compiuti
in provincia di Cosenza. A Rossano gli agenti hanno anche sequestrato
una rivendita di ricambi per automobili perche' all'interno dell'esercizio
commerciale sono stati trovati dei ricambi per camion di dubbia provenienza.
A Mirto Crosia e' stata sequestrata un'autodemolizione perche' all'interno
gli agenti della polstrada hanno trovato targhe, motori ed altri pezzi
di automobili rubate nel cosentino ed in altre zone d'Italia.
Brevi
di cronaca da Amantea, Belvedere, Spezzano Albanese, Castrovillari,
Cittadella
03/03 Ad Amantea un commerciante e' stato arrestato
dai carabinieri per aver favorito la permanenza clandestina di dodici
cittadini romeni. Nel corso dei controlli i carabinieri hanno denunciato
altre nove persone ed hanno accompagnato i dodici clandestini rumeni
presso gli uffici della questura dove sono state avviate le procedure
per l'espulsione. A Belvedere Marittimo e' stato
arrestato Mario Barone, di 42 anni, perche' e' stato trovato in possesso
di alcune dosi di metadone. A Spezzano Albanese sono
state arrestate due persone per riciclaggio ed una terza, un minorenne,
e' stato denunciato. Gli arrestati sono Pasquale Fusaro, 23 anni,
e Silas De Marco Silas, 19 anni, entrambi di San Lorenzo del Vallo.
Il denunciato e' un ragazzo di 17 anni. I tre, secondo quanto si e'
appreso, sono stati sorpresi mentre stavano smontando una automobile
rubata. A Castrovillari due colpi di pistola sono
stati sparati da sconosciuti contro un camion di proprieta' di un
autotrasportatore a Castrovillari. Il danneggiamento e' stato scoperto
dal proprietario del mezzo che l'ha denunciato ai carabinieri. Infine
i carabinieri di Cittadella del Capo hanno fermato
Antonio Maccarone, di 73 anni, il quale e' stato arrestato perche'
deve scontare una condanna ad un anno di reclusione.
Il
Sindaco di San Giovanni in Fiore aggredito dai disoccupati
02/03 Il sindaco di san Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti, esponente
della Rosa nel Pugno, e' stato aggredito oggi, nella sede del Municipio,
da alcune persone. Si tratta di disoccupati sovvenzionati con i fondi
del reddito minimo che lamentavano la mancata erogazione delle spettanze.
L'accaduto e' stato condannato dal segretario provinciale di Cosenza
della Rosa nel Pugno, Giovanni Papasso, il quale si e' detto "sconcertato
e profondamente amareggiato" per quanto e' accaduto". Papasso,
che parla di "un gruppo di facinorosi" autori dell'aggressione,
fa un appello ai lavoratori ad isolare "i rissosi utilizzando
le armi del civile e pacifico confronto con le istituzioni per ottenere
il soddisfacimento dei loro bisogni".
Cosenza
Acque: cè bagarre. Oliverio chiede di sospendere le decisoni
sulla legge Galli
02/03 In relazione alla convocazione del consiglio di amministrazione
di Cosenza Acque s.p.a, avvenuta questa mattina, si rende noto il
contenuto di una lettera che il presidente, Onorevole Mario Oliverio
-che, come noto, e’ anche presidente dell’Assemblea dei
Sindaci dell’Ato 1- ha inviato al Presidente della societa’,
Antonio Acri e per conoscenza estesa ai membri del consiglio di Amministrazione
della stessa Cosenza Acque.
Egregio Presidente,
sono venuto a conoscenza solo ora che è stato convocato il
C.d.A. di Cosenza Acque S.p.A. per la giornata odierna alle ore 9,30
con diversi punti all’O.d.G. tra i quali risulta al 3° punto:
procedura negoziata relazione partner privato Cosenza Acque S.p.A.
- determinazioni.
Come è a te ed all’intero C.d.A. noto, abbiamo più
volte espresso forti perplessità in relazione a questa procedura
che, se pur in una prima fase autorizzata dall’Assemblea dei
Sindaci, risulta essere anomala ed espone Cosenza Acque a rischi e
sospetti di cui non vedo l’utilità e l’opportunità.
Più volte ho avuto modo di comunicarvi le mie perplessità
su questa procedura ed ultimamente la mia netta contrarietà.
Sulla problematica dell’applicazione della Legge Galli come
a voi noto e come è noto anche ai membri del C.d.A., è
aperta una riflessione a livello regionale e di recente lo stesso
Consiglio Regionale ha avviato una fase di audizioni.
Pertanto vi scrivo per invitarvi formalmente a sospendere ogni iniziativa
e decisione relativa al punto all’O.d.G. prima richiamato.
Tale materia è anche oggetto di riflessione sul piano nazionale
tant’è che nei programmi di governo presentati dai diversi
schieramenti vi è chi profila una riflessione sui modelli di
gestione senza escludere ipotesi di gestione interamente pubblica.
Non sarebbe, quindi, accettabile alcuna forzatura che oltre ad esporre
Cosenza Acque ai rischi prima richiamati ci indurrebbe ad assumere
iniziative che sarebbe opportuno evitarci”.
Sessione
straordinaria del Consiglio Provinciale
03/02 “Sul servizio di elisoccorso ritengo importante ed opportuno
che il Consiglio Provinciale si unisca intorno ad una proposta comune.
Su questa vicenda ho avuto modo di esprimere pubblicamente, con una
lettera all’Assessore alla Sanità Doris Lo Moro, la nostra
netta contrarietà all’ipotesi di soppressione del servizio
di elisoccorso nella provincia di Cosenza. L’esigenza di organizzare
in modo razionale ed unitario il servizio di elisocorso in Calabria
non può non tenere conto della conformazione geografica ed
orografica della Calabria. La Provincia di Cosenza costituisce il
42% del territorio regionale, con distanze tra le punte estreme del
territorio che richiedono un’oggettiva e serena riflessione,
libera da campanilismi e da visioni localistiche. Con un approccio
unitario a livello regionale, la Provincia di Cosenza si candida oggettivamente
ad avere una piattaforma con stanziamento di elisoccorso. La nostra
posizione non è dettata, lo ribadisco, da spirito campanilistico.
Tutt’altro. Chiederemo all’Assessore Lo Moro di convocare
un tavolo unitario per costruire una soluzione rispondente alle esigenze
reali di un servizio, che deve essere improntato ai criteri di tempestività
degli interventi sul territorio, perché questi siano efficaci
e capaci di rispondere alle emergenze a cui siamo esposti quotidianamente
come cittadini. Sono sicuro che, attraverso il confronto, si troveranno
le soluzioni più adeguate. La Provincia di Cosenza con la forma
e l’oggettività degli argomenti difenderà il servizio
di elisoccorso”.
Così si è espresso il Presidente della Provincia, On.
Gerardo Mario Oliverio, in merito alla vicenda dell’elisoccorso,
aggiungendo che “si tratta di organizzare un servizio di prioritaria
importanza per il carattere sociale che riveste e che, oltre a prevedere
il pronto intervento, deve essere funzionale alla necessità
di mobilità su ed oltre il territorio provinciale”. E
concludendo con la proposta di unificare gli ordini del giorno per
dare una voce univoca alla questione, portata all’attenzione
dell’assemblea nel corso del Consiglio odierno, da ben quattro
ordini del giorno, che ne proponevano la discussione. Il primo, presentato
dal gruppo consiliare dello Sdi, di cui è stato primo firmatario
Leonardo Trento su”Soppressione postazione elisoccorso Provincia
di Cosenza”, il secondo da tutti i consiglieri della minoranza,
primo firmatario Piercarlo Chiappetta, su “Spostamento da Cosenza
a Lametia Terme del servizio elisoccorso”, il terzo presentato
dal gruppo Ds., primo firmatario il capogruppo Ernesto Magorno su
“Elisoccorso all’interno del territorio cosentino”
ed un quarto, presentato dal capogruppo di Diritti Civili, Franco
Corbelli su “Il caso elisoccorso”.
Sull’argomento sono intervenuti: Leonardo Trento “importante
assicurare al territorio concretamente un servizio di grande utilità”,
Piercarlo Chiappetta “agire assieme per contrastare questa decisione”,
Pietro Lecce, “ plauso per aver sollevato una questione che
non può trovare insensibili”, Franco Corbelli, “cercare
soluzioni alternative ma scongiurare di scippare a Cosenza questo
servizio”, Mimmo Barile, “tutto deve arretrare di fronte
alla priorità della salute del cittadino”, Pasqualina
Straface “ripristinare la postazione sul territorio cosentino”,
Mario Bria, “frutto di errata valutazione strategica del nostro
territorio”, Antonio Pucci “problema di rilevante carattere
sociale”, Vincenzo Adamo “argomento serio e servizio essenziale
per la capacità di salvare vite umane”, Gianfranco Ponzio,
“decisone che non ci rassicura, penalizza un servizio presidio
di civiltà , Biagio Diana, “necessità di sostenere
la presenza di un servizio fiore all’occhiello del territorio”,
Luigi Garofalo, potenziare l’elisoccorso e attivarlo anche di
notte”, Francesco Bruno, “ennesima battaglia politica
per idonee soluzioni”, Elio Filice, “ gap in aumento nella
nostra regione per la sanità pubblica”, Giovanbattista
Genova, “scatto di orgoglio perché non ci venga strappato
un servizio valido”.
In sede di replica il Presidente Oliverio, ha ringraziato i consiglieri
che hanno arricchito e rafforzato gli argomenti per i quali “abbiamo
assunto una linea coerente, dettata da oggettiva preoccupazione per
un servizio di notevole importanza per la nostra provincia. La difesa
di questo servizio impone una unità di intenti per non vedere
indebolita una posizione che, invece, deve essere vigorosa e chiara
nel far comprendere le nostre ragioni da tenere ferree nel confronto
per il piano sanitario regionale. Ed ancora: “Pur non avendo
competenze specifiche nel settore sanitario, ci stiamo comunque adoperando
per creare un servizio di prevenzione attraverso indagini screening
per il tumore alla mammella, investendo 180 mila euro, ed allestendo
un camper itinerante, che possa servire allo scopo”. Condurremo
una battaglia per avere una rete di servizi integrati ed un servizio
di intervento qualificato, proponendo anche un concorso di risorse,
pur di mantenere e potenziare questo importante irrinunciabile servizio
per le nostre comunità”.
All’interrogazione, presentata dal Consigliere provinciale Biagio
Diana ed altri, sul Polo Scolastico di Roggiano Gravina, ha risposto
l’Assessore all’Edilizia Scolastica Oreste Morcavallo,
che ha salutato con favore, dopo circa 40 anni, la realizzazione del
Polo scolastico, dopo le note controversie, anche grazie all’impegno
della Provincia per portare a soluzione il problema. “La nuova
scuola sorgerà su un sito diverso da quello originario e compatibile
con l’edilizia pubblica, siamo nella strada auspicata di dare
l’opera realizzata a questa cittadina”.
All’interrogazione, presentata dal Consigliere provinciale Gianfranco
Ponzio, sul trasferimento al Comune di Montalto Uffugo di tratti di
strade provinciali, ha risposto l’Assessore alla Viabilità
Arturo Riccetti, assicurando la manutenzione, richiesta alla Provincia
e gli interventi opportuni sui tratti consegnati, concordati col Sindaco.
“Il comportamento dell’Ente è stato corretto, siamo
interessati a provvedere sulle strade dell’area urbana e non
ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità, ma siamo
sempre andati incontro alle esigenze, compatibilmente con le nostre
finanze”.
All’interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Francesco
Bruno, inerente i controlli sugli impianti termici e le difficoltà
registrate da alcuni cittadini nel raggiungere telefonicamente gli
uffici a causa del trasloco a Palazzo Lecce, ha dato risposta il Presidente
Oliverio, assicurando che il difficile contatto era in via temporanea,
a causa di ritardi nei collegamenti telefonici, ma è garantito
e sarà potenziato il servizio con la disponibilità anche
in fasce orarie più ampie.
All’Interrogazione di Antonio Pucci, sul progetto dell’acquedotto
Ejano-Frida-Alto Ionio, ha dato risposta il Vice Presidente Salvatore
Perugini, assicurando l’interesse della Provincia per la questione
posta e che, tuttavia, i lavori sono in via di completamento per garantire
il servizio idrico della zona.
In discussine anche l’Ordine del Giorno, approvato all’unanimità,
presentato dai Consiglieri Provinciali Biagio Diana e Luigi Garofalo,
sulla pericolosità della Strada Statale 534, per la quale si
sollecita l’intervento per problemi vari, sopratutto, dall’uscita
autostrada di Firmo all’innesto con la ionica, carente di manutenzione
e di illuminazione, inoltre si chiama in causa l’ANAS per garantire
standard di sicurezza per un’arteria importante che serve la
zona del Pollino.
Sull’atto di indirizzo per l’autorizzazione all’esercizio
dell’attività di Autoscuola, approvato all’unanimità,
l’Assessore ai Trasporti Gagliardi ha spiegato che si tratta
di bloccare, fino al 30 giugno, le autorizzazioni ad altri esercizi
per operare un aggiornamento, poiché si vuole ridistribuire
in maniera più razionale la possibilità di aprire altre
scuole guida ed aggiornarsi alle nuove disposizioni. Marino Reda,
Presidente della Commissione Trasporti, che ha espresso parere favorevole,
ha ribadito la necessità, poiché il numero di autoscuole
è superiore rispetto al numero di abitanti previsti dalla legge,
di riequilibrare la situazione.
Franco Corbelli, nel ritirare l’Ordine del Giorno sull’Aeroporto
della Sibaritide, per discuterlo alla presenza del Presidente Oliverio,
al momento impegnato all’Università, ha invocato “la
necessità di una più corretta informazione, poichè
bersagliato da un quotidiano locale che, a suo avviso, non riporta
obiettivamente o affatto cose importanti che lo riguardano”.
Sull’ Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali
Flaviano Federico e Francesco Principe, sulla declassificazione delle
SS. PP., è intervenuto lo stesso Presidente del Consiglio On.
Francesco Principe “il trasferimento delle strade provinciali
dalla Provincia ai Comuni, per i tratti che insistono nei centri abitati,
hanno creato grosse controversie per interventi strutturali, per cui
si rende necessario riformulare un regolamento che disciplini la materia
anche per ovviare a contenziosi, la Provincia rimane sempre garante
ma vanno precisate alcune questioni, e che alcuni Comuni si sentano
padroni delle strade declassificate, dando a volte concessioni e incuranti
che trattasi di zona demaniale”. Su proposta del consigliere
Pasqualina Straface, si è deciso all’unanimità
che la delicata problematica sia affrontata proficuamente in sede
di commissione viabilità.
Con l’ordine del Giorno, votato all’unanimità,
presentato dal Consigliere Provinciale Luigi Garofalo, sulla crescita
economica dell’Area della Sibaritide - Trasferimento patrimoniale
dalla Società Sviluppo Italia a ISA S.p.a,, si chiede di aprire
un confronto per comprendere la prospettiva dell’insediamento
turistico di Sibari che, passando ad altra società dovrebbe
diventare azienda agroalimentare, e se il trasferimento da parte di
Sviluppo Italia porta all’allontanamento del progetto turistico
che doveva dare sviluppo alla zona. Pasqualina Straface valuta la
problematica legittima, che riguarda ingenti investimenti per un polo
turistico all’avanguardia, chiedendo la verifica per cosa si
intenda fare.
All’unanimità è stato approvato anche l’Ordine
del Giorno, presentato dal Consigliere provinciale Biagio Diana, sulla
richiesta alla Regione Calabria dell’esenzione del bollo auto
alle Associazioni ONLUS. Diana chiede che le associazioni di volontariato
che si prodigano verso la collettività, possano ottenere dalla
Regione, come succede altrove, di essere esentate dal pagamento del
bollo per le auto utilizzate per meri scopi sociali, “sarebbe
un serio e fattivo aiuto per controbilanciare spese che devono sostenere
di tasca loro”. Si associa nel sostenere la questione Marino
Reda, che giudica questa possibilità come intervento di solidarietà
sociale.
L’Assessore Gagliardi, risponde che esiste la dovuta attenzione
per chi si adopera nel volontariato, e la Provincia, comunque, già
sostiene queste associazioni per le spese di trasporto, tuttavia vede
in modo favorevole la richiesta da proporre alla Regione.
La Provincia si impegna a chiedere un incontro con la Giunta regionale,
per accogliere la richiesta dell’Ordine del Giorno, presentato
dai Consiglieri Provinciali Mario Russo e Gilberto Raffo, sui 68 lavoratori
del progetto SIBICAL, perché possano essere ricollocati nell’attività
di censimento, attraverso l’inserimento in un progetto POR 2007-2013.
L’Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale
Pasqualina Straface, su: “proposta di distribuzione agli studenti
delle Scuole Medie Superiori del Territorio della Provincia di Cosenza
del nuovo testo di Legge contro la Droga”, meglio conosciuto
come il disegno di legge Fini, fa aprire un dibattito sull’uso
della droga, prevenzione, recupero e ruolo della Provincia nel salvaguardare,
attraverso la prevenzione, la salute pubblica.
Alla fine, nel prosieguo pomeridiano della seduta, matura la decisione
ampiamente condivisa di dedicare una riunione ad hoc a questo problema,
che investe direttamente molte famiglie, e necessita, pertanto, di
una approfondita analisi al fine di prospettare delle iniziative valide
ed incisive, coinvolgendo le scuole, che non vadano in direzione della
repressione soltanto, ma tendano ad individuare metodi efficaci per
operare prevenzione e recupero di chi incappa nel tunnel delle droghe
.
Brevi
di cronaca a Cassano, Corigliano, Cariati, Cerchiara, Altomonte
02/03 A Cassano, un autotrasportatore e' stato rapinato del suo Tir
carico di piante ornamentali. L' uomo ha raccontato ai carabinieri
che mentre era fermo nella piazzola di un hotel sulla statale 106,
nella frazione Sibari, e' stato costretto da due persone, una delle
quali armata di pistola, a salire su un' autovettura Renault Clio,
mentre una terza persona si e' messa alla guida del Tir, che e' stato
abbandonato dopo circa un' ora in localita' Bivio Stombi. I carabinieri
di Cassano hanno trovato il mezzo poco dopo privo del carico il cui
valore ammonta a circa 50 mila euro. A Corigliano settantanove pannelli
solari sono stati rubati dall' istituto commerciale statale ''Luigi
Palma''. Il furto e' stato denunciato ai carabinieri dal dirigente
dell' istituto. A Cariati la Guardia Costiera ha sequestrato a Cariati
40 confezioni di pesce conservato, del peso di 180 grammi ciascuna,
proveniente dalla Cina e messo in vendita come prodotto dei mari italiani.
Il responsabile e' stato denunciato per frode alimentare. Il prodotto
era etichettato come ''bianchetto marinato'' anziche' ''pesce ghiaccio''
o ''pesce salango'', che in realta' indica una specie ittica importata
congelata dalle regioni orientali della Cina, che vive in acque dolci
o salmastre. A Cerchiara di Calabria i carabinieri hanno arrestato
un cittadino marocchino per rissa, violenza e resistenza a pubblico
ufficiale. Nella stessa occasione i militari hanno denunciato in stato
di liberta' altri due marocchini per rissa. Ad Altomonte i carabinieri
della Compagnia di Castrovillari hanno arrestato Franco Pietro De
Marco, di 67 anni, per evasione dagli arresti domiciliari. De Marco,
dopo le formalita' del caso, e' stato posto nuovamente agli arresti
domiciliari per le sue precarie condizioni di salute.
Le
mani di ndrangheta e camorra sugli appalti dei rifiuti: 19 arresti
tra Calabria e Campania, Coinvolto il clan Libri. Legambiente: “Tenere
desta l’attenzione sulle infiltrazioni mafiose”. I complimenti
di Pisanu
01/03 'Ndrangheta e camorra avevano realizzato un accordo per la
spartizione dei lavori e della fornitura dei servizi pubblici relativi
allo smaltimento di rifiuti ed alla gestione di discariche andato
avanti per anni, fino a quando, stamani, carabinieri e guardia di
finanza hanno posto fine all' affare arrestando 19 persone. Un ruolo
centrale nell' organizzazione, da quanto emerso dalle indagini, era
coperto da Domenico Libri, di 72 anni, una condanna definitiva all'
ergastolo, boss di primissimo piano della 'ndrangheta reggina, che
dalla sua abitazione di Prato, dove era agli arresti domiciliari perche'
gravemente malato, continuava a dare ordine e consigli ai propri uomini
a Reggio. Sul fronte della camorra agiva Domenico Romano, esponente
del can Alfieri. Libri, dopo l' operazione di stamani e' stato portato
nel carcere napoletano di Secondigliano. I reati contestati agli arrestati
sono corruzione, concussione e turbativa d' asta. Ad undici indagati
viene contestato anche il reato di associazione esterna di stampo
mafioso. A scoprire gli affari illeciti delle cosche sono stati i
carabinieri del Ros ed in finanzieri del Gico che all' alba hanno
eseguito 19 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip distrettuale
di Reggio Calabria, Anna Maria Arena, su richiesta del sostituto procuratore
della Dda, Giuseppe Bianco. Ad illustrare i dettagli dell' operazione
sono stati il procuratore di Reggio Calabria, Antonino Catanese, i
comandanti provinciali dei carabinieri, Antonio Fiano, e della guardia
di finanza, Francesco Gazzani, il sostituto procuratore Bianco ed
il col. Giuseppe Parente, dei Ros. L' operazione, eseguita congiuntamente
da carabinieri e finanzieri, secondo quanto riferito, ha permesso
di ''documentare l' acquisizione di numerosi appalti pubblici e di
accertare l'esistenza di un consolidato regime spartitorio dei lavori''.
Nell' abitazione di Libri, gli investigatori avevano piazzato numerose
microspie e messo sotto controllo le sue utenze telefoniche. Nel settore
dello smaltimento, secondo quanto riferito, gli investigatori hanno
rileva ''il crescente potere economico del gruppo imprenditoriale
di Matteo Alampi, che era riuscito ad aggiudicarsi numerosi appalti
associandosi all' imprenditore veneto Sandro Rossato, costituendo
numerose societa' per la bonifica ambientale, societa' formalmente
in possesso dei requisiti richiesti dai bandi di concorso''. Tutte
le societa' oggetto delle indagini sono state sequestrate. Tra gli
arrestati figura l' ex sindaco di Lago (Cosenza), Giocondo Muto, di
55 anni, che, secondo l' accusa, avrebbe ricevuto negli anni scorsi
da Matteo Alampi una somma di danaro per avere accettato di emettere
una ordinanza di ampliamento della discarica nel territorio di quel
comune. Oltre a Matteo Alampi, di 27 anni, rappresentante legale della
Edilprimavera di Reggio Calabria, sono stati arrestati Giuseppe Alampi
(32), rappresentante legale dell' impresa Rossato-Fortunato, attiva
nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani; Valentino Alampi (28);
Antonio Riccardo Artuso (29); Pietro Cilione (31), gia' detenuto a
Chiavari; Davide Mele (35), di Robbio (Pavia); Sandro Rossato (55),
procuratore speciale della Rossato-Fortunato di Venezia; Francesco
Siclari (28), socio della Edilprimavera; Gaspare Siclari (52), dipendente
della stessa azienda; Matteo Siclari (31), rappresentante del Consorzio
Stabile Airone sud, attivo nello smaltimento dei rifiuti; Paolo Siclari
(31), socio della Edilprimavera. Agli arresti domiciliari sono stati
posti Giorgio Calarco (45); Domenico D' Anna (46), di Casoria; Nicola
Malara (43), di Motta San Giovanni; Domenico Romano (43), di Napoli.
Il provvedimento e' stato notificato in carcere ad Andrea Maria Saraceno
(55).
''E' evidente e non trascurabile l'infiltrazione della criminalita'
organizzata nella gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Per questo
bisogna tenere alta la guardia affinche' si dipani la fitta ragnatela
che avvolge ormai tutto il Paese''. Cosi' Legambiente commenta l'operazione
di Carabinieri e Guardia di finanza sulle infiltrazioni della 'ndrangheta
negli appalti e nei servizi pubblici relativi allo smaltimento di
rifiuti e alla gestione delle discariche in Campania e Calabria. ''Non
possiamo che congratularci - aggiunge l'associazione ambientalista
con le nostre forze dell'ordine per l'ottimo lavoro che stanno svolgendo
nell'ambito del traffico di rifiuti in Italia. Rinnoviamo il nostro
sostegno a Carabinieri e Guardia di finanza - prosegue - perche' la
lotta alle ecomafie ha bisogno della collaborazione di tutti i cittadini''.
Secondo Legambiente, ''a mancare ancora e' invece l'attivita' di controllo
preventivo su tutto il territorio nazionale da parte delle amministrazioni
locali, a partire da quello delle Province sulle dichiarazioni di
inizio attivita' relative al recupero dei rifiuti, dietro cui si celano
troppo spesso le attivita' fraudolente dei trafficanti. Quello che
lascia purtroppo ancora allibiti e che induce a non abbassare la guardia
- conclude - e' che i traffici di milioni di tonnellate di rifiuti
speciali, anche pericolosi, continuano senza sosta''. L'associazione
ricorda infine che, per quanto riguarda il ciclo illegale dei rifiuti,
le infrazioni accertate nel 2004 (ultimi dati disponibili) sono state
4.073 (piu' di 11 reati al giorno) e 1.702 i sequestri; il 38,3% di
tali illeciti si registra nella quattro regioni a tradizionale presenza
mafiosa.
- ''L'azione dei Carabinieri e quella avviata ieri dalla Polizia contro
la cosca dei Gaglianesi segnano altre due pesanti sconfitte della
'ndrangheta'', ma ''naturalmente, la guerra continua''. Lo ha detto
il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, congratulandosi con il
Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Luciano Gottardo, per
la brillante operazione contro la 'ndrangheta. ''Naturalmente - ha
concluso il ministro - la guerra continua, e nuovi successi verranno
grazie alla perfetta sintonia tra forze dell'ordine, servizi di intelligence
e magistratura inquirente, nel quadro della strategia complessiva
tracciata dal piano De Sena (aggressione ai patrimoni illeciti e ai
flussi finanziari anomali; caccia ai latitanti in Italia e all'estero;
monitoraggio degli appalti e dei cantieri; lotta alle infiltrazioni
mafiose nelle amministrazioni comunali e nelle asl)''.
Sospesa
l’agitazione dei benzinai sulla A3
01/03 Sospesa l'agitazione dei distributori di carburante sulla Salerno-Reggio
Calabria dopo l'incontro di questa mattina al Ministero delle Attivita'
Produttive, sull'assegnazione delle aree di servizio sulla Sa-Rc.
Il Ministero, si legge in una nota, ha presentato alle parti la richiesta
inoltrata all'Autorita' garante della concorrenza e del mercato per
un parere sugli aspetti legati alla gestione dei servizi, anche di
ristorazione, nelle aree autostradali, sui quali si registrano differenti
valutazioni dei soggetti interessati. In attesa della risposta dell'Autorita',
su richiesta del Ministero, l'Anas si e' impegnata a sospendere le
procedure concorsuali per l'assegnazione di tali servizi. Le Organizzazioni
sindacali e di categoria del settore hanno accolto positivamente la
decisione, sospendendo le agitazioni. All'incontro presieduto dal
sottosegretario Mario Valducci, hanno partecipato il Sottosegretario
On. Battista Caligiuri, i rappresentanti dell'ANAS, dell'Unione Petrolifera,
delle Organizzazioni Sindacali e di categoria dei gestori degli impianti
di distribuzione dei carburanti.
Luigi
Berlinguer alla Consulta degli studenti : “Contro i crimini
servono uomini, non eroi”
01/03 ''Bisogna combattere tutte le forme di criminalita' da quella
piu' grave a quella piu' subdola. Vogliamo una societa' libera''.
E' quanto ha detto Luigi Berlinguer, consigliere del Csm, intervenendo
stamani, a Catanzaro, al convegno Educazione alla democrazia e alla
legalita', organizzato dalla Consulta provinciale degli studenti.
''I cittadini - ha detto Berlinguer - da sudditi sono diventati con
il potere democratico titolari di diritti, ma anche di aspettative.
L' Italia e' il paese dei favori e delle raccomandazioni; viviamo
in una societa' dove per lavorare bisogna essere raccomandati e per
avere un' attivita' commerciale bisogna pagare il pizzo. La legalita'
e' contraria ai favori e tutela i diritti; i giovani si allontanano
dalla Calabria perche' non c'e' giustizia. Un cittadino libero e'
un cittadino che non accetta il sopruso e accetta, invece, la legalita''.
''La democrazia - ha concluso Berlinguer - ha bisogno di magistrati,
di carabinieri, di educatori, ma ha soprattutto bisogno della forza
trainante che spinge al futuro e al nuovo, che sono i giovani. Non
c'e' bisogno di eroi, ci vogliono uomini responsabili e consapevoli
dei loro diritti e non martiri. Ognuno deve fare la sua parte, non
c'e' un deus ex machina che dall'alto pulisce la democrazia, ma sono
gli elettori che possono cambiare la democrazia eleggendo rappresentanti
parlamentari non collegati alla mafia''.
In
ventimila alla manifestazione conclusiva del Carnevale di Castrovillari
01/03 E' stata salutata da 20.00 persone, giunte da ogni zona della
Calabria, la quarantottesima edizione del Carnevale di Castrovillari.
Neanche il tempo inclemente, con pioggia e freddo, hanno fermato la
parata finale del Carnevale piu' antico di Calabria. A salutare il
pubblico ci sono stati i gruppi mascherati, iscritti al concorso indetto
dalla Pro Loco organizzatrice dell'evento, i carri allegorici, le
compagini della Spagna, ospiti del Festival Internazionale del Folklore.
Una festa di colori, suoni, allegria e divertimento, che e' arrivata
nella case di tutti i calabresi, attraverso la diretta nel telegiornata
regionale della Rai. Ad aggiudicarsi il con concorso per gruppi mascherati
e' stata ''La compagnia dell'allegria''. Secondo piazzato e' stato
''Ora sono scacchi vostri'' che ha preceduto ''Tra un charleston e
un Fox Trot'' (1318). Nel concorso per i carri allegorici la vittoria
e' andata a ''Allegria tra il bene e il male'' (881 voti). Il lungo
corteo di maschere e folklore ha attraversato tutto il centralissimo
corso per giungere a Piazza Municipio, dove, la fine dell'edizione
2006, e' stata salutata dal falo' di Re Carnevale, il folklore spagnolo,
unito alla gastronomia locale, che hanno tenuto la citta' ''viva''
fino a tarda notte. Soddisfatti gli organizzatori, che in questa edizione,
hanno voluto introdurre alcune novita' sostanziali alla manifestazione,
e che sono stati ripagati dalla vicinanza del pubblico, da migliaia
di presenze ad ogni uscita del corteo mascherato, da una ricca presenza
di visitatori alle centinaia di attivita' collaterali. Molte le presenze
regionali ed extra regionali nei giorni clou della festa, segno di
una manifestazione che da anni, ha saputo ritagliarsi una fetta importante
di attenzione nel panorama carnascialesco nazionale. La mattinata
era iniziata con il tradizionale scambio di doni tra le varie rappresentanze
folkloriche ospiti del Festival e le autorita' locali. Simbolo della
tradizione dell'accoglienza che la citta' ha sempre voluto trasmettere
ai tanti popoli del mondo che sono passati da Castrovillari in quarantotto
anni di Carnevale. Prima della sfilata conclusiva, gli artisti del
Teatro della Sirena, diretti dal maestro Giuseppe Maradei, hanno riproposto
la ''Pulcinellata'' nel Teatro Sybaris, davanti ad un pubblico numerosissimo
di studenti provenienti da varie localita' regionali. Mentre in serata
la Compagnia Teatrale ''Scena verticale'' ha divertito la piazza con
la lezione spettacolo sulla commedia dell'arte ''Il mondo di Arlecchino''.
Un Carnevale che ha puntato molto sulle intelligenze e le capacita'
locali, e che ha deciso, anche con il cambio di denominazione, di
legarsi sempre di piu' alla citta', capoluogo indiscusso del divertimento
carnascialesco.
Sicurezza
nei cantieri: riunione del comitato tecnico scientifico dell’asessorato
al lavoro della Provincia di Cosenza
01/03 Una importantissima tappa per il miglioramento della sicurezza
nei cantieri, puntando sulla riqualificazione degli addetti all'edilizia
attraverso una formazione preventiva mirata ai rischi delle specifiche
competenze. Formazione che l'assessorato provinciale s'è impegnato
a realizzare e che in questo modo non graverà sui costi del
datore di lavoro. E' quanto è emerso dalla Riunione del Comitato
Tecnico scientifico promosso dall'assessorato al lavoro della provincia
di Cosenza che s'è tenuto ieri presso il Centro per l'Impiego
di Cosenza. Nella riunione s'è discusso pure dell' elaborazione
della seconda edizione della "Guida pratica" per la sicurezza
sui luoghi di lavoro. L'iniziativa, nata dall'esigenza delle varie
figure ed istituzioni che a diverso titolo interagiscono per attuare
le normative che regolano la materia è l'ultimo in ordine di
tempo di una serie di incontri finalizzati a trovare soluzioni immediate
che rispondano all'assenza di metodologie operative chiare e condivise
sulla materia. L'Assessorato al Lavoro della Provincia di Cosenza,
attraverso la formazione di un Comitato Tecnico Scientifico ha, infatti,
accolto le sollecitazioni degli operatori del settore e si è
posta l'obiettivo di dare alle norme sulla sicurezza dei cantieri
una interpretazione chiara; di agevolare il confronto fra gli operatori
del settore; di predisporre uno schema chiaro degli adempimenti che
ciascuno dei soggetti deve attuare per non incorrere in inadempienze
e violazioni; di evidenziare le azioni da intraprendere per colmare
le carenze ancora presenti; ed, infine, di adottare nuove procedure
nei cantieri di propria competenza in maniera che questi facciano
da esempio per altri enti pubblici. In pratica si vuole arrivare all'elaborazione
di un manuale di buone prassi che possa rappresentare un modello di
riferimento anche per eventuali incentivi da parte dell'Istituto di
Previdenza (Inail). L'iniziativa di ieri procede parallelamente a
quella portata avanti, sempre dal tavolo tecnico promosso dall'Assessorato
al lavoro per la elaborazione di un prezziario provinciale sui lavori
pubblici che prevederà, tra l'altro, la valutazione dei costi
relativi alla sicurezza che non sono suscettibili di ribasso.
All'incontro di ieri, preceduto dall'intervento dell'ing. Ambrogio
Mascherpa come coordinatore del Comitato tecnico ed in rappresentanza
dell'Assessore al Lavoro della Provincia di Cosenza Dott.ssa Laudadio,
hanno partecipato:
l'Ing. Menotti Imbrogno, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della
provincia di Cosenza, l' Ing. Luigi Gallo in rappresentanza del Ministero
del lavoro - D.P.L di Cosenza, il Dott. Roberto Caruso, Presidente
della Confartigianato di Cosenza, l'Arch. Carlo De Giacomo, Segretario
dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Cosenza, il Andrea
Barbieri in rappresentanza della CNA di Cosenza, il Dott. Renato Reitano,
Responsabile del Processo Prevenzione della Direzione Generale I.N.A.I.L,
l'Ing. Giovanni Gagliardi in rappresentanza della Sezione Edilizia
ANCE - Cosenza-Confindustria, la Dott.ssa Carmela Cortese, Direttore
SPISAL ASL di Castrovillari (CS), l'Ing. Angelo Bellizzi Angelo, il
Dott. Leonardo Lione e il Dott. Giovanni Misasi, quali componenti
del Comitato Tecnico Scientifico stesso, i Dott.ri Paolo Pizzino e
Silvana Gatto, Dirigenti medico dell'ASL di Cosenza.
Il
Comune di Castrovillari presenta il nuovo patto di solidarietà
sociale
01/03 L' amministrazione comunale di Castrovilalri ha presentato
stamani, nella sede del Consorzio dei servizi sociali del Pollino,
il nuovo strumento associativo che integrera' l' assistenza alle persone
nell' area della Comunita' Montana, offrendo, e' scritto in un comunicato
- migliori livelli tecnici e personale per rispondere ai loro bisogni
e disagi''. ''L' azione - ha sostenuto il sindaco, Franco Blaiotta
- nata da un forte confronto e da una forte concertazione di piu'
Comuni per rispondere efficacemente al disagio attraverso una sinergia
reale di interventi, di progettualita' ed un sostegno concreto anche
a quei centri sprovvisti di addetti ai servizi sociali, da' ancora
una volta il senso dell' impegno dell' Amministrazione di Castrovillari
e dei servizi sociali municipali, questi ultimi da anni e sempre piu'
riferimento di opere pilota sul territorio regionale''. All' incontro
hanno partecipato anche l' assessore alle Politiche sociali, Eugenio
Salerno, Giacomo D'Angelo e Francesco Cala'. Questi ultimi due con
il responsabile dei servizi sociali di Castrovillari, Ugo Ferraro,
sono i membri del Consiglio di amministrazione della nuova struttura,
una delle tre avviate in Calabria, con una popolazione di 58mila abitanti.
La costituzione del Consorzio, preparato e verificato attraverso una
serie di incontri tra i responsabili dei Comuni di Saracena, Lungro,
Acquaformosa, Firmo, Mormanno, San Basile, Laino Castello, Laino Borgo,
Frascineto, Civita, Altomonte, Morano e Castrovillari, e' scritto
nella nota, ''grazie ad una forte volonta' da parte di tutte le pubbliche
amministrazioni, e' scaturito dall' impegno costante degli Enti, che
hanno reso da due mesi operativo il distretto, avviandolo di fatto
a quel sistema integrato di interventi socio-assistenziali che vuole
riaffermare e rilanciare maggiori e piu' adeguati servizi''. ''Questi
- hanno sostenuto D' Angelo e Cala' - saranno ulteriormente rafforzati
da 13 nuovi assistenti sociali, due consulenti aziendali ed un dottore
in giurisprudenza per la cui selezione il bando sara' pubblicato a
giorni. L' organismo servira' anche per intercettare fondi regionali
ed europei''. Il piano sociale di zona, prosegue la nota, ''e' un
documento programmatico in piena sintonia con il Piano regionale e
si raccorda con la programmazione sanitaria, in particolare di livello
distrettuale, con il quale i Comuni associati, di intesa con l' As,
definiscono le politiche sociali e socio-sanitarie rivolte ai cittadini
dell' ambito''.
Due
cinesi arrestati a Lamezia: viaggiavano con passaporto giapponese
falso
01/03 Due cittadini cinesi, Yang Hua Lin, di 26 anni, e Chen Hua
Wei, 31 anni, entrambi originari di Hong Kong, sono stati arrestati
dagli agenti della polizia di stato nell'aeroporto di Lamezia Terme
per sostituzione di persona e uso di documenti falsi. I due cinesi
erano in transito nell'aeroporto di Lamezia Terme da dove si sarebbero
imbarcati su un volo per raggiungere prima Londra e poi Amsterdam.
Gli agenti della polizia di stato li hanno fermati per un normale
controllo ed i due hanno esibito dei passaporti giapponesi. Gli investigatori
hanno quindi compiuto una serie di verifiche presso l'Ambasciata giapponese
a Roma ed e' emerso che i documenti forniti erano in realta' stati
annullati. Dalle impronte digitali, inoltre, gli agenti sono riusciti
ad identificare i due cittadini cinesi. Il 16 febbraio i due erano
stati fermati dal personale della questura di Gorizia che li aveva
denunciati per sostituzione di persona ed uso di documenti falsi,
notificandogli un provvedimento di espulsione. Il 23 febbraio, inoltre,
i due cinesi erano stati arrestati dagli agenti della questura di
Milano per inosservanza del decreto di espulsione. Dopo la loro scarcerazione,
secondo quanto si e' appreso, i due si sarebbero procurati i passaporti
giapponesi con i quali stavano cercando di raggiungere Londra, e successivamente,
cosi' come e' emerso dalla prenotazione dei voli in trovata in loro
possesso, la capitale olandese.
A
febbraio cinque sequestri di materiale contraffatto al porto di Gioia
01/03 Sono state cinque le operazioni di sequestro di merce contraffatta
eseguite nel mese di febbraio dai funzionari dell' Ufficio delle Dogane
di Gioia Tauro, in collaborazione col locale Comando della Guardia
di finanza. Nel corso della prima operazione sono state sequestrate
14 mila borse, zaini e valigie provenienti dalla Cina e recanti i
marchi e gli elementi figurativi contraffatti delle societa' Reebok,
Puma, Rossignol, Samsonite, Energie e Walt Disney'', per un valore
di 285 mila euro. La seconda ha riguardato tremila calzature sportive,
provenienti dagli Emirati arabi, riportanti i marchi contraffatti
delle societa' Nike, Puma, Adidas e Mizuno, per circa 160 mila euro.
La seconda ha portato al sequestro di ottomila borse, provenienti
dalla Cina, con i marchi contraffatti Louis Vuitton e Diesel, per
un valore di 150 mila euro. Gli ultimi due sequestri riguardano 3.600
tute sportive con il marchio contraffatto della societa' Champion,
per un valore di 120 mila euro ed un trattore agricolo, un bob cat
e varie parti di autoveicoli usati tutti di provenienza furtiva trovati
in un container con destinazione un paese africano.
Convocato
il Consiglio provinciale
01/03 “E’ convocato – si legge in una nota della
Provincia di Cosenza- il Consiglio provinciale in sessione straordinaria
urgente, sotto la presidenza dell’On. Francesco Principe, nella
sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, in prima convocazione,
per domani giovedì 2 marzo 2006 alle ore 10.30 (con sospensione
e continuazione di pomeriggio), in seconda convocazione, per venerdì
3 marzo c.a. alle ore 17.00, per discutere gli argomenti di cui all’unito
ordine del giorno.
Ordine del giorno del Consiglio provinciale del 2 marzo 2006
01) Approvazione Verbali delle sedute precedenti (31/08/2004-19/01/2006);
02) Interrogazione, presentata dal Consigliere provinciale Biagio
Diana ed altri, sul Polo Scolastico di Roggiano Gravina;
03) Interrogazione, presentata dal Consigliere provinciale Gianfranco
Ponzio, sul trasferimento al Comune di Montalto Uffugo di tratti di
strade ex provinciali;
04) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Francesco
Bruno, inerente i controlli sugli impianti termici;
05) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Biagio
Diana e Luigi Garofalo, sulla pericolosità della Strada Statale
534;
06) Autorizzazione all’esercizio dell’attività
di Autoscuola - Atto di indirizzo;
07) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco
Corbelli, sull’Aeroporto della Sibaritide;
08) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Flaviano
Federico e Francesco Principe, sulla declassificazione delle SS.PP.;
09) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Luigi
Garofalo, sulla Situazione della Struttura Hospice del Comune di Cassano
allo Jonio;
10) ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Luigi
Garofalo, sulla crescita economica dell’Area della Sibaritide
- Trasferimento patrimoniale dalla Società Sviluppo Italia
a ISA S.p.a;
11) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere provinciale Biagio
Diana, sulla richiesta alla Regione Calabria dell’esenzione
del bollo auto alle Associazioni ONLUS;
12) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Mario
Russo e Gilberto Raffo, sui lavoratori del progetto SIBICAL;
13) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina
Straface, su: “proposta di distribuzione agli studenti delle
Scuole Medie Superiori del Territorio della Provincia di Cosenza del
nuovo testo di Legge contro la Droga”;
14) Ordine del Giorno, presentato dal Gruppo Consiliare dello SDI,
primo firmatario il Consigliere Leonardo Trento, su: “soppressione
postazione elisoccorso Provincia di Cosenza”;
15) Ordine del Giorno, presentato da tutti i Consiglieri della minoranza,
primo firmatario Piercarlo Chiappetta, su: “Spostamento da Cosenza
a Lamezia Terme del servizio elisoccorso”;
16) Ordine del Giorno, presentato dal Gruppo Consiliare del D.S.,
primo firmatario il Consigliere Ernesto Magorno, su: “Elisoccorso
all’interno del territorio cosentino;
17) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco
Corbelli, su: “il caso elisoccorso”.
Brevi
di cronaca da Celico, San Lucio, Cerchiara, San Fili
01/03 A Celico, una bottiglia contenente del liquido
infiammabile e quattro proiettili per fucile sono stati trovati da
un imprenditore nel suo cantiere edile. L'imprenditore ha denunciato
l'accaduto ai carabinieri che hanno avviato le indagini. A San
Lucido due persone sono state arrestate dai carabinieri per
istigazione a delinquere, violenza e minacce a pubblico ufficiale,
danneggiamento e lancio di oggetti. I due sono stati arrestati nel
corso di controlli compiuti dai carabinieri su territorio.A Cerchiara
di Calabria un cittadino marocchino, Braim Erragh, di 31
anni, e' stato arrestato ed altri due suoi connazionali sono stati
denunciati dai carabinieri per rissa e resistenza a pubblico ufficiale.
I carabinieri sono intervenuti per porre fine ad una rissa tra i tre
stranieri. Nel corso dei controlli, inoltre, Erragh aveva aggredito
i carabinieri. A San Fili i carabinieri hanno arrestato
Giuseppe Marcelo Luchetta, di 44 anni, in esecuzione di un' ordinanza
di carcerazione emessa dalla Procura generale della Repubblica di
Catanzaro. Luchetta, che ha precedenti per estorsione, usura e furto
aggravato, deve scontare una pena residua di due anni ed un mese.
L' arrestato e' stato portato nel carcere di Cosenza.
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2004
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