Contingentazione degli immigrati.
Mezzo milione di domande. In Calabria sono stati oltre 13.000
14/03 I segnali c'erano e dunque non si puo' parlare proprio di sorpresa,
ma la mole di richieste di italiani aspiranti datori di lavoro che
vogliono assumere un extracomunitario, ha lasciato senza fiato: mezzo
milione in appena 3 ore, con punte di 13 mila domande al minuto. E'
il bilancio delle prime ore dall'atteso via libera, quando alle 14.30
di oggi gli sportelli di 6.244 uffici postali hanno cominciato a raccogliere
i kit con la documentazione necessaria. Roma e Milano sono state le
province che hanno registrato il maggior numero di domande. Quasi
un fiume in piena - preannunciato dalle file che gia' dallo scorso
week end si sono formate davanti a molti uffici - che ora dovra' fare
i conti con le disponibilita' del decreto flussi: 170 mila accessi
possibili, con la precedenza certificata dal sistema di rilevazione
centralizzato a livello nazionale che indica l'ora di consegna. Centinaia
di migliaia di persone in fila in tutta Italia, molti anche i clandestini
che in realta' non dovevano esservi. Mezzo milione di persone con
tutti i disagi del caso, prese dall'ansia di ottenere il tanto agognato
permesso. Le procedure fuori e dentro gli uffici postali si sono comunque
svolte in modo ordinato e tranquillo nonostante la posta in palio
fosse alta. In molti casi, le file si sono risolte in pochissimo tempo.
A Torino, in via Alfieri, per accogliere 139 domande si sono impiegati
appena 29 minuti. In poco meno di un' ora in Veneto tutti gli uffici
postali hanno smaltito il lavoro. E in alcuni uffici postali della
Val d'Aosta non si e' presentato nessuno. L'evento e' stato anche
un bell'esempio di autoregolamentazione: fin dall'inizio le file si
sono formate ricorrendo alla distribuzione di ''numeretti'' o a casalinghi
registri delle presenze. Le regole, anche se improvvisate, sono state
rispettate e non si ha notizia di disordini. A confermarlo il Viminale
che, definendo ''infondati gli allarmismi'', ha parlato di ''affluenza
regolare, con code in media non superiori alle 50-60 persone''. Tanta
anche la solidarieta' mostrata da volontari e singoli cittadini: per
alleviare la lunga notte all'addiaccio hanno portato alle tante persone
in attesa da ore te' caldo, sedie, panini e coperte. Fra le organizzazioni
mobilitate, l' Arci, le Acli, la Croce Rossa Italiana e anche la Protezione
civile. A Firenze, nell'ufficio postale al centro della citta', alcuni
cittadini hanno fatto turni per ospitare nell' abitacolo delle macchine
gli immigrati cosi' da poter far godere loro un po' di caldo offrendo
anche bevande e biscotti. Molte persone hanno, invece, preferito presentarsi
agli uffici postali fuori citta', dove, per la scontata minore affluenza,
le probabilita' di consegnare con successo la richiesta di assunzione
erano maggiori. A Corleone, in provincia di Palermo, da domenica scorsa
era giunta una quindicina di extracomunitari, soprattutto dello Sri
Lanka e del Bangladesh, che hanno scritto i propri nomi su una lista
per fare il turno nell'ufficio postale locale. L'Arci ha denunciato
l'irregolarita' del fatto che il 99% delle persone in fila sono extracomunitari,
persone che dovrebbero essere in questo momento nel loro paese e ricevere
li' l'eventuale chiamata di lavoro. Un indicatore del numero di clandestini
nel nostro paese alla ricerca di regolarita' ma nei confronti della
quale ''il governo non fa nulla''. Denuncia che trova conferma nel
caso di un rumeno, a Venezia, che facendo la fila di fronte all'ufficio
postale, pur riuscendo a consegnare la domanda, ha poi ricevuto la
notifica dell'espulsione. La Caritas Italiana ha segnalato infatti
che anche di fronte a questa situazione c'e' un aspetto positivo:
''gli immigrati hanno un grande desiderio di legalita'. Con queste
code agli uffici postali dimostrano che vogliono uscire allo scoperto,
sanando non poche situazioni di irregolarita'''. Ma la cronaca ha
documentato tanti altri episodi, a volte drammatici. A Savona, una
donna di 35 anni di nazionalita' rumena, in coda per ore in strada,
e' stata colta da un grave malore, un ictus. A Torino, invece, un
albanese non volendo rispettare la coda ha litigato e accoltellato
un rumeno. Nel complesso, comunque, la macchina, almeno dal punto
di vista organizzativo, ha funzionato. Lo sottolinea con soddisfazione
il ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi. ''Intendo ringraziare
i dipendenti postali che in ciascuno dei 15.000 sportelli abilitati
hanno assicurato l'erogazione del servizio con responsabilita' e professionalita'.
Il rapido e tranquillo svolgimento di questa operazione - ha aggiunto
- costituisce la migliore risposta alle preoccupazioni della vigilia
e anche a taluni tentativi di strumentalizzazione dallo smaccato sapore
elettoralistico''. Soddisfatto anche l'amministratore delegato di
Poste Italiane Spa Massimo Sarmi: '' tutto ha funzionato e non abbiamo
mandato nessuno indietro senza che avesse consegnato la propria domanda''
Raccolte 481.000 domande. 13.000 in Calabria. Quasi 4000 a Cosenza
14/03 La presentazione delle domande di assunzione dei lavoratori
extracomunitari ai sensi del decreto flussi 2006 si e' svolta regolarmente
e rapidamente in tutta l'italia. Lo precisa una nota del ministero
dell'Interno aggiungendo inoltre che secondo i dati forniti da Poste
Italiane, i 6.244 uffici postali abilitati a ricevere le domande sono
stati in grado di accettare circa 310.000 domande nella sola prima
mezz'ora di apertura, dalle 14,30 alle 15, smaltendo rapidamente le
file e arrivando a raccogliere circa 479.000 istanze fino alle 17,30.
Alle 19, ormai con sole poche persone in fila, il numero delle domande
presentate e' arrivato a circa 481.000. La collaborazione tra il ministero
dell'Interno e Poste Italiane - sancita da una recente convenzione
- si e' rivelata, pertanto, aggiunge la nota, ''particolarmente proficua,
in questa prima fase della procedura, sia abbreviando i tempi di consegna
delle istanze e riducendo i disagi degli utenti, sia permettendo di
monitorare, in tempo reale, il numero delle domande presentate sul
tutto territorio nazionale''. Il Viminale rende noto che i dati, che
sono stati gia' distinti per province, verranno, nei prossimi giorni
disaggregati anche per tipologie di lavoro e nazionalita' degli stranieri,
consentendo anche di effettuare, in tempi brevi, un'analisi della
effettiva richiesta di manodopera straniera nei vari settori lavorativi.
''E' significativo, infine, che, nonostante il grande afflusso di
persone agli uffici postali -conclude la nota del Viminale- non si
sia verificato alcun problema di ordine pubblico''.
Questi i dati e le percentuali delle province calabresi :
Cosenza 3.945 0,82% - Catanzaro 2.023 0,42% - Crotone 1.226 0,26%
- Reggio 5.106 1,07% - Vibo 1.227 0,26%