Maxioperazione della Finanza. Arrestate
32 persone. Una vera e propria holding delle cosche dedita al traffico
internazionale della droga. Operazione in tutta Italia.
23/03
(Reggio Calabria) Due importanti famiglie mafiose calabresi avevano
dato vita a una vera e propria holding per gestore il traffico della
droga. Holding che e' stata sgominata dalla Guardia di Finanza con
l'arresto di 32 elementi. L'indagine e' durata quasi due anni ed ha
interessato le cosche egemoni di Rosarno e di Limbadi che, secondo
l'attivita' delle varie articolazioni delle Fiamme Gialle, introducevano
e commercializzavano sul territorio nazionale ingenti partite di sostanze
stupefacenti. L'operazione definta in codice ''Grandi firme'' e' stata
illustra nel corso di una conferenza stampa nella sede del comando
provinciale di Reggio Calabria, alla presenza del comandante regionale
della fiamme gialle generale Riccardo Piccini. Le indagini delle fiamme
gialle hanno consentito di scoprire che la 'ndrangheta di Rosarno
e quella di Limbadi si erano consorziate per gestire un traffico di
droga. Alla holding Pesce- Bellocco e Mancuso avevano aderito anche
singoli elementi delle 'ndrine di Plati' e San Luca. Nell'ambito della
stessa operazione sono stati sequestrati beni riconducibili agli indagati
per un volare ancora da quantificare. Gli arresti sono stati eseguiti
in otto regioni italiane: Calabria, Puglia, Lazio, Toscana. Emilia
Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte. Quattro delle
persone colpite dal provvedimento restrittivo dimorano in Francia
e Spagna. Nel corso delle indagini sono stati filmati, intercettati
e fotografati incontri , consegne di danaro e di droga che hanno consentito
''di identificare, delineando i ruoli , molti degli affiliati alle
due organizzazioni che, soprattutto nel periodo estivo e nei luoghi
di villeggiatura situati lungo la costa calabrese, riuscivano a rifornire
medie partite di cocaina, con assoluta puntualita' e in modo contiguo,
diverse organizzazioni dedite al solo spaccio''. La cocaina immessa
sul mercato si aggirerebbe sui cinquanta chili. Quantita' che e' stata
quantificata sulla base di intercettazioni ambientali, mentre sette
chili di cocaina sono stati sequestrati in tre distinti episodi con
l'arresto di tre distinti narcotrafficanti, ammanettati a Rosarno,
Lamezia Terme e a Lecce.
PM Bianco: “Una vera holding
del traffico di droga”
Trentadue ordinanze di custodia cautelare in carcere, di cui 24 eseguite
e quattro in via di esecuzione all'estero, mentre quattro persone
risultano irreperibili. E' la sintesi di un ampio lavoro investigativo
eseguito da Scico, Goa e Gico della Guardia di Finanza, coordinati
dal sostituto procuratore distrettuale Giuseppe Bianco, nei confronti
di elementi delle cosche Pesce-Bellocco, di Rosarno, Mancuso, di Limabdi,
e Barbaro ''i nigri'', di Plati'. ''Si tratta - ha detto il sostituto
procuratore, Giuseppe Bianco - di una vera e propria holding dedita
al traffico internazionale di stupefacenti, soprattutto cocaina, dove
confluiscono cosche che solo apparentemente sembrano avversarie, ma
di fatto privilegiano gli 'affari', in Italia ed all'estero. In questa
operazione grazie alla capacita' investigativa delle Fiamme Gialle
siamo anche riusciti a rendere operativa la legge 356/92 che consente
la confisca del danaro, dei beni o di altre utilita' di cui il condannato
non puo' giustificare la provenienza''. Le prime fasi investigative
hanno avuto inizio nel 1999, quando gli inquirenti focalizzarono la
loro attenzione su Giuseppe Ferraro, 45 anni, di Rosarno, cognato
del boss Salvatore Pesce, gestore, per un certo periodo, di numerosi
negozi di abbigliamento di prestigiosi marchi, il quale teneva i rapporti
con i ''limbadesi'' e risultava uno dei cardini del traffico di cocaina.
Ben diverso il ruolo dei platiesi e sanluchesi, i quali si limitavano
a vendere lo stupefacente agli ''amici'' di Rosarno e Limbadi.
Gli arrestati
I provvedimenti di custodia cautelare eseguiti nel corso dell'operazione
compiuta stamane in Calabria dai militari della Guardia di Finanza
riguardano esponenti di cosche del reggino e del vibonese. I destinatari
dell'ordinanza sono: Franco Barbaro, 30 anni, di Plati', figlio di
Rosario, inteso ''u rosy da massara''; Domenico Cacciola, 52 anni,
di Rosario; Ilario Calcagnile, 30 anni, di Veglie di Lecce; Luigi
Corigliano, 41 anni, residente a Bovisio Masciago; Alessandro Curra',
36 anni di Vibo Valentia; Arturo Salavatore Di Caprio, 39 anni, di
Maddaloni(Ce); Vincenzo Di Mambro, 57 anni, di Frosinone; Giuseppe
Giovinazzo, 52 anni, di Rosario; Domenico Grasso, 50 anni, di Rosario;
Domenico Grasso, 23 anni, di Gioia Tauro; Rosario Grasso, 24 ani,
di Gioia Tauro, Rosario Grasso, 29 ani, di Gioia Tauro; Domenico Iamundo,
29 anni di Ioppolo(VV); Giuseppe Indovino, 36 anni, residente a Bologna;
Giuseppe Lombardo, 24 anni, di San Luca in Aspromonte; Antonio Maiuccaro,
29 anni, di Cassino; Rocco Mammoliti, 27 anni, di San Luca in Aspromonte;
Giuseppe Mancuso, 46 ani di Limbadi(VV); Orlandop Mercuri, 52 anni,
di Laureana di Borrello; Giampiero Modafferi, 34 anni di Palmi; Pantaleone
Pelaia, 43 anni, di Limbadi; Stefano Polito, 34 anni di Vibo Valentia;
Rosario Rao, 25 anni di Rosario; Mauro Tedesco, 35 anni, di Frosinone;
Pasquale Toscano, 30 anni di Melito Porto Salvo; Roberto Toscano,
24 anni di Melito Porto Salvo; Ignazio Turiaco, 32 anni, di Rosario;
Jean Pierre Demitri, 35 ani di Berna; Pasquale Diaferio, di Meda,
35 anni, (Mi); Melfi Vanegas Maria, 41 anni, residente a Madrid; Prestanicola
Francesco, 36 anni, di Soriano Calabro; Vincemmo Romeo, 30 annoi,
di Melito Porto Salvo; Antonio Roisa, 32 anni di Acri(Cs).