Truffa UE: Greco e Cavalcanti (RNP)
“Sul caso Pacenza prima vera rottura tra DS e DL”
26/08 ''Sul 'caso Pacenza' ci sembra di cogliere la prima vera rottura
dell'asse di potere Ds-Margherita ed, al contempo, una chiara conferma
della novazione del patto Loiero-Minniti, anche dopo il divorzio tra
la Margherita ed il Presidente''. E' quanto sostengono, in una dichiarazione,
i consiglieri comunali di Cosenza dello Sdi-Rosa nel pugno Saverio
Greco e Vittorio Cavalcanti. ''In questa vicenda - aggiungono Greco
e Cavalcanti - ci sembra di cogliere, altresi', una chiara volonta'
di smarcarsi rispetto al tentativo di una lettura minimalista ed esclusivamente
giudiziaria della vicenda, che serviva forse alla Margherita per far
cuocere i Ds nel brodo delle loro difficolta' giudiziarie, con buona
pace del principio di presunzione d'innocenza che rimane, per noi,
il prerequisito nelle valutazioni di qualsiasi vicenda giudiziaria,
senza distinzione d'appartenenza e senza indulgenza alcuna al troppe
volte praticato doppiopesismo. Prendiamo atto della nuova linea politica
dettata da Loiero e Minniti e ripresa da Guccione su proposta di Fuda.
Ci aspettiamo, a questo punto, che veramente si affondi l'indagine
parlamentare sui ritardi, le inefficienze, le connivenze, i rapporti
fra politica e impresa, che, ad ogni livello istituzionale, vedono
la nostra regione prima nella classifica delle truffe e delle ruberie.
Sia ben chiaro, pero', che a nostro avviso, ben difficilmente una
tale indagine potra' chiarire i termini di un fenomeno la cui pervasiva
diffusione e' arcinota da tempo, nelle forme, negli effetti e nei
protagonisti. La buona fede dei dirigenti diessini li condurra' probabilmente,
sebbene con un qualche ritardo rispetto a noi, alla consapevolezza
delle responsabilita' che ha assunto chi ha gestito, negli ultimi
anni e fino a questi giorni, le politiche economiche nella nostra
regione. Negli ultimi giorni abbiamo chiesto di conoscere, come e'
diritto di ogni calabrese e dovere etico di ogni amministratore, quali
provvedimenti concreti fossero stati adottati dal Governo regionale
contro il deprecato fenomeno predatorio. Mai ci saremmo aspettati
d'apprendere che per un certo periodo di tempo l'assessore Adamo,
come leggiamo nelle cronache, si riferi' a Procal, il consorzio capofila
delle societa' Sensitec e Printec, come ad un progetto pilota, addirittura
offrendo la disponibilita' per tale consorzio di un funzionario del
proprio dipartimento. Siamo certi che la preannunciata commissione
d'inchiesta si concentrera' anche su tale circostanza''. ''Senza attendere
troppo, noi che abbiamo come esclusivo interesse la valutazione politica
degli avvenimenti - concludono Greco e Cavalcanti - auspichiamo che
lo Sdi-Rnp proponga un'adeguata valutazione politica sulle responsabilita'
assunte dalla Giunta regionale complessivamente intesa gia' in occasione
della prossima verifica del quadro di governo. Se si facesse una vera
verifica politica di questo tipo, la questione dei futuri assetti
di governo ne sarebbe la logica conseguenza e non, piuttosto, il solito
esercizio partitocratico; e magari si arriverebbe ad un azzeramento
dell'attuale compagine di governo, che auspichiamo, e ad una vera
ripartenza sulla base del modello di buon governo che Marini propugno'
all'assemblea farsa dei grandi elettori e che Giacomo Mancini ha riproposto
nel suo ultimo intervento. Sarebbe questo il modo migliore per dissipare
la sensazione che si voglia trasformare il caso Pacenza in uno strumentale
attacco alla magistratura, che e' l'anticamera di una facile e per
tanti versi spregiudicata autoassoluzione collettiva della politica''
Rettore Latorre “Un vero e
proprio errore giudiziario”
26/08 ''Tendo a sostenere l'iniziativa che faranno i parlamentari
calabresi dell'Ulivo per chiedere che si faccia piena luce su questa
vicenda e, probabilmente, su questo errore giudiziario''. A dirlo
e' stato il vice presidente del gruppo dell'Ulivo al Senato, Nicola
Latorre, in merito alla vicenda dell'arresto del capogruppo dei Ds
al Consiglio regionale della Calabria, Franco Pacenza. Pacenza, cui
sono stati concessi gli arresti domiciliari, e' accusato di concussione
nell'ambito di un'inchiesta sull' utilizzo di fondi Ue per l'avvio
di due stabilimenti la cui attivita' non e' mai cominciata. ''E' chiaro
- ha sostenuto Latorre - come hanno anche ribadito i dirigenti calabresi
del partito, i quali hanno tutto il sostegno, anche il mio personale,
per la serieta' e il rigore con la quale hanno fronteggiato questa
vicenda, che noi non abbiamo nessuna intenzione di interferire nel
lavoro della magistratura che, laddove si riscontrano elementi degni
di essere considerati reati, deve andare avanti per la sua strada.
Ma questo non ci impedisce di rilevare alcuni dati oggettivi. Il primo
e' che l'imprenditore oggetto dell'inchiesta adesso pare che addirittura
viaggi in vacanza in Germania. E' appurato anche che non ci sono stati
in alcun modo elementi di corruzione o vicende di qualsiasi natura
che possano essere imputate al nostro capogruppo regionale e, tra
l' altro, si e' ampiamente documentato come Pacenza abbia invece avuto
una condotta estremamente corretta in questa vicenda''. ''Salvo cose
che non sono note, e' in virtu' di questi elementi, che sono quelli
sui quali si fondano le nostre convinzioni - ha proseguito Latorre
- che a mio avviso si e' prodotto un vero e proprio errore giudiziario,
e Minniti, al riguardo, ha fatto bene a rilevarlo. Un errore giudiziario
sul quale e' giusto che anche i parlamentari calabresi possano chiedere,
con una iniziativa in Parlamento, che si faccia chiarezza perche'
noi, in Calabria, siamo impegnati in una grande battaglia di moralizzazione
e di rinnovamento e non vogliamo che alcuna ombra possa offuscare
questa nostra battaglia e questo nostro impegno sul quale cosi' generosamente
stanno lavorando i dirigenti del nostro partito calabrese ed i nostri
amministratori''.
Naccari (DL) “Indigna la visione
della Calabria come peso”
26/08 ''Da tempo la Calabria e' percepita a livello nazionale come
un territorio malato e quasi perduto. Tale idea ha legittimato per
alcuni una vera e propria letteratura che ci vede come spreconi, corrotti,
incapaci di guidare lo sviluppo e la legalita', e quindi un peso per
il Paese. E' inutile per noi calabresi, dire quanto sia fuorviante
parziale e faziosa questa visione, che peraltro e' propugnata dalla
Lega nord come un viatico per affermare altri interessi territoriali''.
A sostenerlo e' stato il vice presidente del Consiglio regionale della
Calabria, Demetrio Naccari Carlizzi. ''Spiace ed indigna, invece -
ha proseguito - che calabresi e soggetti eletti in Calabria che tanta
responsabilita' hanno avuto nella corresponsione di questo falso cliche'
non perdano l'occasione di avvalorare questa idea negativa, addirittura
para-criminale della Calabria e del suo governo, incuranti di un minimo
senso del pudore e della memoria che ogni uomo politico dovrebbe possedere.
Come spiegare altrimenti il falso moralismo di chi ha convissuto e
sostenuto politicamente gestioni che hanno prodotto nell'ambiente,
nei lavori pubblici, nella sanita' nell'agricoltura, nel trasporto
pubblico, malaffare e pessime gestioni, la perdita di rendite pubbliche
e probabilmente arricchimenti indebiti? Come spiegare un attacco cosi'
dissennato e cieco da parte di chi ha prodotto politiche di retrogoverni
i cui risultati sono evidenziati drammaticamente per esempio nei controlli
di secondo livello sui fondi comunitari dell'Unione Europea? 'O tempora
o quores' a Catone il censore si sono sostituiti soggetti che in passato
si sono dovuti dimettere chiedendo scusa dei propri ruoli pubblici,
e anche dall'alto dei ruoli ricoperti in passato ... non ne davano
perche' non gli era riconosciuto questo ruolo ma solo quello di gestire
'clientele politiche'''. ''Si dice - ha sostenuto Naccari - che il
Consiglio regionale debba essere sciolto, che cio' dovrebbe bastare
ad accreditare persone che hanno costruito la Calabria e i suoi sistemi,
che noi cerchiamo di governare e, se ci riusciremo, di cambiare. Certo,
queste dichiarazioni non qualificano gli autori se solo si ricordassero
che sono stati per tanto tempo loro commissari straordinari di fatto
della politica e dei governi calabresi. Come non capire, pur nell'abbaglio
estivo, che spiegare le vittorie politiche come frutto di accordi
deviati con le forze criminali e' un auto-denuncia perche' in passato
si sono verificate vittorie elettorali sistematiche pur in assenza
di vere politiche di buon governo? E' accettabile contestare al centrosinistra
di aver ricevuto uno spostamento di voti e consenso da ambienti grigi
e chiedere quindi, che cosa, un ritorno una restituzioni di questi
voti, forse perche' li si ritenete affini alla propria cultura? Vedo
con particolare attenzione che una parte della politica vive e sopravvive
solo per cercare di stare al potere, convinta che l'opinione pubblica,
il controllo sociale e la morale non esistano, e tutto si puo' dire
perche' l'unico fine vero e' sostituirsi a chi detiene il potere per
continuare a comportarsi nel suo nome come nemici della Calabria''.
Precedenti (link)
25/08
Truffa UE: Guccione (DS) appoggia la richiesta
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488. Falcone
“La Regione non è un organo di polizia, le garanzie sono
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23/06
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GIP Greco replica a Minniti “Errore giudiziario solo dopo le
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22/08
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"Da rivedere i meccansimi dei finanziamenti". Barile
"Entrata di Minniti a piedi uniti". Zavettieri:
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21/08
Truffa UE: Franco Pacenza ai domiciliari.
Gli avvocati non sono soddisfatti “negli
atti evidente estraneità, opzione surrettizia del Gip”.
Viceministro Minniti "sensazione di errore
giudiziario"
20/08
Truffa UE: Il commercialista respinge
le accuse nell’interrogatorio di garanzia. Scardino
(DS) “Pacenza politico di alto profilo morale”.
Sgarbi “La visita dei parlamentari è lecita”
19/08
Truffa UE: Pacenza nega ogni addebito nell’interrogatorio
di garanzia. I legali ne chiedono la scarcerazione.
Di Pietro chiede le dimissioni dei parlamentari. Avv.
Sammarco “I magistrati hanno tutti gli elementi per considerare
l’arresto di Pacenza un errore”.
19/08
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18/08
Truffa UE/Arresto Pacenza: E’ polemica
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La moglie racconta “Mio figlio pensava
ad un rapimento” La CGIL chiede controlli sulla spesa
pubblica. I legali del commercialista "Non ha violato la legge".
Prosegue il dibattito del mondo politico.
18/08
Truffa UE/Arresto Pacenza: "Mi sento un uomo distrutto".
Sit in dei parlamentari calabresi in visita
al carcere "Non ce ne andiamo finchè non viene
scarcerato". Sabato
l'interrogatorio. Caustico il Ministro di Pietro
"Stupisce la solidarietà dei parlamentari"
17/08
Truffa UE/Arresto Pacenza: Sviluppi nelle indagini, coinvolti
SVI Calabria e la Regione. Nessun altro consigliere nelle indagini.
Finti colloqui selettivi nella sede dei DS.
Reazioni e commenti dal mondo politico.
17/08
Truffa alla UE Sensitec/Printec: Loiero
“Indagini senza sconti ma in fretta”. Per Pacenza
l’accusa è di concussione, assunzioni in cambio
di voti, per il commercialista truffa aggravata. Avviata
la procedura internazionale per arrestare i quattro tedeschi e i due
turchi coinvolti.
16/08
Arresti eccellenti della Finanza per la truffa Sensitec/Printec. In
manette il capogruppo dei DS della Calabria, Franco Pacenza,
e un noto commercialista cosentino
27/06
Gli arresti del 27 giugno e l'inizio dell'indagine