HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Cronaca
Truffa alla UE: ai domiciliari il capogruppo dei DS

L'avv. Samamrco parla con la moglie di Pacenza

Parla Raffaella D’Alba, la moglie di Franco Pacenza: “Cosa c’entra mio marito?" e punta l'indice contro Sviluppo Italia Calabria”

22/08 ''Non c'e' stato alcun patto tra la politica e l'industriale che doveva ottenere il finanziamento per la Printec e la Sensitec ed il teorema giudiziario che lo configura non ha senso perche' non e' possibile una trattativa di questo tipo''. Raffaella D'Alba, moglie di Franco Pacenza, il capogruppo dei Ds nel Consiglio regionale della Calabria arrestato con l'accusa di concussione e da ieri sera agli arresti domiciliari, in un'intervista alle agenzie, non soltanto difende il marito, sostenendone ''l'assoluta innocenza'', ma sottolinea ''l'illogicita' e inconsistenza delle contestazioni'' mossegli. ''Per ottenere il finanziamento - aggiunge - per la realizzazione delle due industrie, infatti, e' stata necessaria una procedura concorsuale su cui nessuno poteva dare garanzie e meno che mai un consigliere regionale di minoranza come mio marito. Siamo in presenza, come giustamente ha sottolineato qualcuno, di un colossale abbaglio. Si e' dato credito alla teoria di un truffatore reo confesso, l'amministratore delegato della Printec e della Sensitec, Franco Alfonso Rizzo, e messa in dubbio l'onesta' e la rettitudine di un esponente politico come Franco Pacenza con una storia ed una personalita' assolutamente trasparenti. Il fatto ancora piu' assurdo e' che mio marito non e' stato mai ascoltato come persona informata sui fatti, ne' ha ricevuto un'informazione di garanzia. In questa vicenda di altissima corruzione e di grandi truffe l'unico che non e' corrotto e che non ha truffato, per ammissione degli stessi magistrati, e' lui. Vuole allora che Franco non sia estremamente indignato per quanto e' accaduto? Gli viene contestato un reato assurdo, la concussione psicologica nei confronti dell' amministratore delegato delle due aziende, ma non la truffa, reato per il quale lo stesso Rizzo e' reo confesso e rispetto al quale mio marito e' del tutto estraneo. Tutto questo ha veramente dell'incredibile''. ''Cio' che posso dire nel merito di questa vicenda - prosegue Raffaella D'Alba - e' che nessun politico, ne' tanto meno mio marito, all'epoca dei fatti consigliere regionale di minoranza, aveva la possibilita' di influire, perche' disciplinate da bandi pubblici, ne' sulla concessione dei finanziamenti agli imprenditori tedeschi che hanno realizzato la Printec e Sensitec, ne' sulla scelta del personale da selezionare per i corsi di formazione professionale e poi da assumere nelle due aziende. E' chiaro che Rizzo ha voluto confondere la situazione per attenuare le proprie responsabilita' e scaricarle su altri. Ma la politica, con questa vicenda non ha nulla a che vedere. L' unica ipotesi che possiamo fare e' che Rizzo abbia voluto depistare e creare confusione per attenuare le proprie responsabilita' accusando mio marito e sostenendo che avrebbe imposto, per l'assunzione dei personale per le due aziende, persone a lui politicamente vicine. Con la minaccia, nel caso le sue richieste non sarebbero state accolte, di bloccare la procedura per la concessione dei finanziamenti. Una tesi assolutamente inconsistente visto che parliamo di una vicenda accaduta tra il 2002 ed il 2004, periodo in cui non si e' mai votato per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria. Qual e' stato, allora, il vantaggio politico che mio marito avrebbe dovuto trarre da questa situazione? Le persone da assumere alla Printec ed alla Sensitec dovevano essere un' ottantina, ma nessuna di loro ha mai avuto un'affinita' politica con la sinistra o con i Ds. Alcuni di loro, tra l'altro, si sono candidati al Consiglio comunale di Rossano con partiti del centrodestra. Il cosiddetto voto di scambio, citato da qualcuno, non e' mai esistito, dunque, ne' viene contestato dai magistrati''. Raffaella D'Alba ricorda anche che ''la procedura per ottenere il finanziamento per la realizzazione della Printec e della Sensitec e' stata gestita, in tutte le sue fasi, da Sviluppo Italia Calabria. La graduatoria per la concessione dei finanziamenti europei, approvata dal nucleo istruttorio costituito da Sviluppo Italia Calabria, e' stata successivamente ratificata definitivamente con una delibera della Giunta regionale dell'epoca, che era di centrodestra. Cosa c'entra allora con tutto questo mio marito?''. ''Siamo in presenza, dunque, di un approccio - conclude - sul piano giudiziario nei confronti di questa vicenda approssimativo e sommario. E dice sicuramente bene il viceministro Minniti quando parla di 'errore giudiziario'''. ''Lo stato d' animo di Franco non e' dei migliori, ma la sua situazione psicologica, dopo il rientro in famiglia, e' sicuramente migliorata. Ha gli affetti piu' cari vicini, e questo lo aiuta molto. Cosi' come l'aiuta l'assoluta certezza di essere innocente ed estraneo a qualsiasi contestazione. Un'estraneita' che sara' dimostrata con i fatti''. Così, infine, Raffaella D'Alba, nella sua abitazione di Trebisacce, difende a spada tratta il marito, Franco Pacenza. ''Evitiamo di fare domande a Franco - aggiunge la moglie di Pacenza - sulle sofferenze che ha patito. Lo stiamo facendo riposare perche' mentalmente e fisicamente ne ha molto bisogno. Presumo che l'esperienza del carcere sia allucinante per tutti e credo che anche per lui sia stata molto dura. Evitiamo pero' di parlarne con Franco, non ci sembra il caso. Vogliamo farlo rilassare. Ci attendiamo dal Tribunale del riesame una pronuncia che consenta il ritorno alla liberta' per Franco. Non abbiamo alcun dubbio in questo senso perche' e' innocente. Ringraziamo tutti per la partecipazione ed il grande affetto che hanno circondato Franco in questi giorni. Sono stati veramente commoventi''.

Pacenza scarcerato per le sue condizioni psico-fisiche

22/08 Il gip del Tribunale di Cosenza Giuseppe Greco ha deciso per gli arresti domiciliari di Franco Pacenza, capogruppo dei Ds alla Regione Calabria accusato di concussione nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta truffa alla legge 488, perche' ha tenuto in considerazione le condizioni psicologiche dell'indagato a causa della detenzione. Una motivazione, rilevata dall'avvocato Elio Ferraro, uno dei difensori di Pacenza, che fa capire come il gip abbia ritenuto valido l'impianto accusatorio nei confronti del consigliere regionale. "Ci saremmo aspettati che il gip potesse avere coraggio ed emettere un provvedimento di scarcerazione - ha aggiunto Ferraro - noi pensiamo che anche dall'interrogatorio siano emersi elementi che provano la totale e assoluta estraneita' di Franco Pacenza dalla vicenda contestata". Il legale ha anche riferito che il capogruppo dei Ds, dopo essere ritornato a casa, "sta sicuramente meglio".

Il 29 agosto l’udienza del riesame per Pacenza

22/08 E' stata fissata per il 29 agosto prossimo l'udienza del Tribunale del riesame di Catanzaro per valutare l'istanza di revoca dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, nei confronti di Franco Pacenza, capogruppo dei Ds nel Consiglio regionale della Calabria, accusato di concussione. Pacenza, arrestato mercoledì scorso dalla Guardia di finanza mentre era in vacanza in Sardegna con la moglie ed i figli, ha ottenuto ieri il beneficio degli arresti domiciliari motivato dal gip Greco col suo stato di grave prostrazione psicologica. Nell'istanza presentata al Tribunale del riesame, i difensori di Pacenza, Franco Sammarco, Elio Ferraro e Maurizio Minnicelli, motivano la richiesta di revoca della misura cautelare col fatto che "non ci sono fatti indizianti e, comunque, non c'é nulla di penalmente rilevante nei comportamenti di Franco Pacenza".

Barile (CDL) “Da Minniti un entrata a gamba tesa”

22/08 "Oggi come oggi scrivere una lettera ad un ministro di nome 'Clemente' potrebbe passare per una richiesta subliminale, visti i tempi. Mastella, il più 'neutro' dei governanti. Il più 'bypartisan' per costituzione. Il meno 'bipolare' per esplicita vocazione". E' quanto afferma Mimmo Barile, consigliere del Gruppo misto alla Provincia di Cosenza, che annuncia di avere scritto al ministro della Giustizia Clemente Mastella in riferimento a quella che definisce "entrata a gamba tesa del viceministro Minniti". "E' a lui che scrivo, sì - prosegue Barile facendo riferimento a Mastella - Perché magari senza volerlo proprio per le sue caratteristiche è il più ministro dei ministri. Viceministri compresi, ovviamente. Sì, faccio esplicito riferimento all' ingresso di Marco Minniti nella drammatica vicenda che vede coinvolto Franco Pacenza, per fortuna nuovamente a casa sua seppure con i carabinieri fuori il portone. Il 'seppure' è doloroso, perché Franco è un amico e un uomo pregevole. Ma è doveroso, perché il nostro traballante impianto democratico non può prescindere dalle carte bollate dei tribunali". "Quando si ha provato a prescindere, con Bettino Craxi e Silvio Berlusconi in prima fila - sottolinea ancora Barile - una forte, robusta, persuasiva scuola di pensiero si è opposta perché piuttosto che difendersi 'nelle' aule ci si difendeva 'dalle' aule. Questa 'scuola', comunista per partito preso e post-comunista per partito 'perso', ha occupato brillantemente la colonna destra della prima del Corriere, l' altro giorno, la zona per solito riservata ai casi nazionali. Se n' è occupato Piero Ostellino, che non ha fatto fatica nel suo fondo a ricordare alla Quercia che le inchieste per lei sono giudiziarie quando hanno a che fare con il centrodestra e invece sono giustizialiste quando guardano a sinistra". Per Barile si tratta di "uno schema perverso, pericoloso. Che punta all' autolegittimazione divina ma che non fa i conti con una società che nel frattempo ha aperto gli occhi in materia. Ostellino ha perfino offerto la vetrina a Guccione, in qualità di segretario. Ma forse neanche lui sa che l' argomento toccato va al di là delle cariche dell' ultim' ora, dalle nostre parti".

Ass. Donnici “Il male oscuro è il meccanismo dei finanziamenti a fondo perduto”

22/08 "Il rientro a casa di Franco Pacenza, che gli restituirà la serenità necessaria ad affrontare la vicenda giudiziaria che lo ha investito, rispetto alla quale sono certo dimostrerà la sua estraneità, consente ora di aprire una riflessione, fuori dall'inevitabile onda emozionale di questi giorni, su quello che, a mio parere, è il cuore del problema, ovvero l' imprenditoria di rapina e le 'aziende fantasma' proliferate in Calabria". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Beniamino Donnici, assessore regionale al Turismo che ha espresso privatamente solidarietà alla famiglia del capogruppo Ds alla Regione. "In tanti - prosegue Donnici - hanno focalizzato l' attenzione sulla necessità di rendere più rigorosa l' attività di verifica e controllo piuttosto che sull' istituzione di commissioni d' inchiesta. Pur trattandosi di riflessioni condivisibili, ritengo tuttavia che il male oscuro risieda nel meccanismo dei finanziamenti a fondo perduto che, negli anni, ha consentito ad imprenditori 'mordi e fuggi' di usufruire di considerevoli risorse finanziarie pubbliche per attività imprenditoriali mai realizzate". Per Donnici "é questo il perverso meccanismo che va assolutamente debellato a favore piuttosto di una politica del credito che consenta all' imprenditore di ottenere denaro a basso costo ed in tempi rapidi e certi oltre che le necessarie agevolazioni fiscali. Bisogna dunque pensare al finanziamento alle imprese in conto interessi e superare l' attuale meccanismo del finanziamento in conto capitale. Un' economia sana, forte e di prospettiva non può che partire dalla piena corresponsabilizzazione dell' imprenditore nel rischio d' impresa. E' un processo non più rinviabile rispetto al quale però sarà indispensabile il coinvolgimento, da un lato della Banca Europea per gli investimenti e dall'altro della rete del sistema creditizio territoriale al quale si dovrà chiedere un salto di qualità". "Sono convinto che il presidente Loiero - prosegue Donnici - sia ben sintonizzato su questa lunghezza d' onda, avendo, in più occasioni, espresso idee innovative sul come attrarre investimenti in Calabria. Si tratta ora di mettere seriamente mano al problema ed avviare al più presto il percorso accennato. Ciò è tanto più urgente in quanto la prossima programmazione 2007-2013 riverserà sulla Calabria risorse comunitarie pari a circa 8 miliardi di euro. E' una partita decisiva quella che sta per giocarsi nella nostra regione e come tale richiede questa opera di profonda revisione, che trasformi dalle radici i meccanismi di incentivazione alle imprese in settori tanto strategici come l' industria, il commercio, l' artigianato, l' agricoltura e il turismo".

Rifondazione Catanzaro “Accertare la verità”

22/08 "Anche noi ci auguriamo che Franco Pacenza sia estraneo ai fatti contestatigli e che presto possa ritornare nella sua famiglia ed al suo impegno politico ed istituzionale. Dobbiamo, però, continuare ad essere, contemporaneamente, garantisti fino al terzo grado di giudizio e salvaguardare l'autonomia e l'azione della magistratura, evitando qualsiasi possibile azione che ne condizioni la propria attività". E' quanto sostengono, in una nota, Pino Commodari e Pino Rotiroti, rispettivamente, componente del Collegio nazionale di garanzia e presidente del Comitato politico della Federazione di Catanzaro di Rifondazione comunista. "Tutto ciò che abbiamo contestato, noi dell'Unione - aggiungono Commodari e Rotiroti - a Berlusconi quando attaccava la magistratura che indagava su di lui, i suoi affari e su quelli delle sue aziende, deve valere anche e soprattutto per noi del centro-sinistra. Non dobbiamo essere i sostenitori dei due pesi e delle due misure. Ed in una regione come la Calabria, nella quale esiste un evidente ed enorme deficit di legalità, intesa soprattutto come rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione, alla magistratura si può chiedere solamente di fare presto e di andare fino in fondo nell'accertamento della verità, senza sconti per nessuno. All'interno di questa vicenda non ci sono solamente gli intrecci, le coperture, le connivenze ed i predoni. Vi sono soprattutto i lavoratori che rischiano di passare del tutto inosservati rispetto al clamore mediatico concentrato tutto sul caso Pacenza e che, invece, rappresentano la vera e concreta discussione di merito. I lavoratori, che per quanto ci riguarda, sono le vere vittime e di conseguenza vanno tutelati nei loro diritti, primo fra tutti il diritto ad avere un lavoro, messo in discussione da famelici predatori che da anni scorazzano indisturbati nel Mezzogiorno ed in Calabria. Avevamo chiesto di intensificare i controlli su tutti i finanziamenti pubblici concessi alle imprese, che oramai sistematicamente si dimostrano predoni del mezzogiorno e della Calabria. Ben venga, quindi, una Commissione parlamentare d'inchiesta che indaghi sull'intero sistema degli incentivi utilizzati per sostenere lo sviluppo delle attività produttive nel Mezzogiorno ed in Calabria". "Anche la Regione Calabria, però - sostengono ancora i due dirigenti del Prc - deve fare la sua parte. Condividiamo le proposte avanzate dal segretario regionale della Fiom: costituzione di parte civile, da parte della Giunta regionale, in tutti i processi, a partire da questo, legati a truffe che hanno come vittime i lavoratori e l'approvazione da parte del Consiglio regionale di una legge che stabilisca in modo inequivocabile che per le aziende che usufruiscono di finanziamenti pubblici e che non rispettano le clausole sociali scatta immediatamente la revoca del finanziamento e la restituzione delle somme percepite, avendo per queste ultime, aggiungiamo noi, la possibilità di procedere al sequestro dei beni dei soggetti protagonisti delle truffe. Diamo un chiaro segnale di svolta".

Zavettieri “Un arresto sproporzionato ma non bisogna parlare di errore giudiziario”

22/08 "L' arresto di Franco Pacenza, é sicuramente sproporzionato, ma il viceministro all' Interno, Marco Minniti, non può mettere in discussione la legittimità dell' inchiesta che ha portato all' arresto del capogruppo dei Ds alla Regione Calabria". E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Saverio Zavettieri, presidente dimissionario de I Socialisti ed ex deputato del Psi. "Minniti, in particolare - aggiunge Zavettieri - non può pervenire a conclusioni a priori secondo cui l' arresto di Pacenza rappresenta un 'errore giudiziario', attribuendosi in tal modo un diritto esclusivo di giudicare l' operato dei giudici. Franco Pacenza è persona retta ed onesta ed ha subito un trattamento certo non meritato, ma non peggiore di tanti altri che non hanno avuto la fortuna di essere circondati da tanta solidarietà. Gli esprimiamo, dunque, tutta la nostra comprensione e vicinanza, convinti che saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestatigli e riacquistare, così, la credibilità necessaria per continuare a svolgere la sua importante funzione di eletto del popolo".

 

Precedenti (link)

21/08 Truffa UE: Franco Pacenza ai domiciliari. Gli avvocati non sono soddisfatti “negli atti evidente estraneità, opzione surrettizia del Gip”. Viceministro Minniti "sensazione di errore giudiziario"

20/08 Truffa UE: Il commercialista respinge le accuse nell’interrogatorio di garanzia. Scardino (DS) “Pacenza politico di alto profilo morale”. Sgarbi “La visita dei parlamentari è lecita”19/08 Truffa UE: Pacenza nega ogni addebito nell’interrogatorio di garanzia. I legali ne chiedono la scarcerazione. Di Pietro chiede le dimissioni dei parlamentari. Avv. Sammarco “I magistrati hanno tutti gli elementi per considerare l’arresto di Pacenza un errore”.

19/08 Truffa UE: Pacenza nega ogni addebito nell’interrogatorio di garanzia. I legali ne chiedono la scarcerazione. Di Pietro chiede le dimissioni dei parlamentari. Avv. Sammarco “I magistrati hanno tutti gli elementi per considerare l’arresto di Pacenza un errore”

18/08 Truffa UE/Arresto Pacenza: E’ polemica tra i parlamentari e il Ministro Di Pietro “Gravissime dichiarazioni”. La moglie racconta “Mio figlio pensava ad un rapimento” La CGIL chiede controlli sulla spesa pubblica. I legali del commercialista "Non ha violato la legge". Prosegue il dibattito del mondo politico.

18/08 Truffa UE/Arresto Pacenza: "Mi sento un uomo distrutto". Sit in dei parlamentari calabresi in visita al carcere "Non ce ne andiamo finchè non viene scarcerato". Sabato l'interrogatorio. Caustico il Ministro di Pietro "Stupisce la solidarietà dei parlamentari"

17/08 Truffa UE/Arresto Pacenza : Sviluppi nelle indagini, coinvolti SVI Calabria e la Regione. Nessun altro consigliere nelle indagini. Finti colloqui selettivi nella sede dei DS. Reazioni e commenti dal mondo politico.

17/08 Truffa alla UE Sensitec/Printec: Loiero “Indagini senza sconti ma in fretta”. Per Pacenza l’accusa è di concussione, assunzioni in cambio di voti, per il commercialista truffa aggravata. Avviata la procedura internazionale per arrestare i quattro tedeschi e i due turchi coinvolti.

16/08 Arresti eccellenti della Finanza per la truffa Sensitec/Printec. In manette il capogruppo dei DS della Calabria, Franco Pacenza, e un noto commercialista cosentino

27/06 Gli arresti del 27 giugno e l'inizio dell'indagine

 

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti