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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Sindacati
CISL Cosenza: Alla Polti sud è obbligatorio il ritiro dei licenziamenti 31/01 ''Per la crisi della Polti-sud e' obbligatorio il ritiro dei
licenziamenti''. E’ quanto affermano in una dichiarazione congiunta
il Segretario Generale della CISL di Cosenza Paolo Tramonti e il Segretario
Generale della FIM-CISL Graziano Bruno a seguito dell’incontro
di ieri svoltosi presso il Ministero delle Attività Produttive
sulla decisione assunta giorni fa dalla POLTI di chiudere il noto
impianto di Piano Lago licenziando i circa 200 dipendenti. “La
decisione emersa nell’incontro di ieri di riaggiornare la seduta
per favorire un ulteriore approfondimento tra Governo, Giunta regionale
e Proprietà rappresentano a giudizio della CISL un primo, sia
pur timido segnale, di inversione di tendenza, raggiunto grazie all’importante
sinergia realizzatasi tra Governo, Giunta Regionale, Amministrazione
Provinciale e Istituzioni locali. CGIL Cosenza: “Urgente un confronto per il rilancio dell’ARSSA” 31/01 “I segnali preoccupanti che giungono dalle categorie
sindacali e dalla RSU impegnate nella rivendicazione delle spettanze
e nel confronto sugli indirizzi di programma che il nuovo CdA intende
dare attraverso le delibere sulla dotazione organica e sulla ristrutturazione
dell'Ente strumentale della Regione Calabria impongono prese di posizione
chiare su temi che, pur interessando le specifiche rappresentanze
sindacali, non possono prescindere dal punto di vista confederale
a tutti i suoi livelli, dato il rilievo che storicamente ha avuto
sulle condizioni economiche e sociali della regione tutta e della
Provincia di Cosenza in maniera particolare, l'attuale ARSSA”.
E’ quanto si afferma in una nota della CGIL di Cosenza. “Per
questo la CGIL di Cosenza – prosegue- ritiene necessario ed
urgente proporre un percorso di confronto reale con il CdA dell' ARSSA
e con la giunta regionale, a partire dall'assessorato all'agricoltura,
basato su chiare proposte di contenuto, senza sovrapposizione di ruolo,
pur sapendo che tra la gestione ordinaria e la riprogettazione dell'ARSSA
da sempre si sono annidate azioni di "controllo politico"
spesso indifferenti alla valorizzazione delle funzioni operative del
lavoro, ai dati patrimoniali dell' Agenzia. E' tempo, quindi che parta
concretamente una stagione di programmazione chiara, per intanto strettamente
riconducibile alle attuali competenze e funzioni, non sacrificando
aspettative consolidate, rimuovendo semmai incrostazioni e postazioni
di potere che si mostrano inamovibili e trasversali in ruoli fondamentali
di direzione dell' agenzia. Per questo siamo particolarmente preoccupati
dalle notizie sulle finanze dell'Agenzia. La differenza tra fondi
ricevuti dalla Regione Calabria e previsione di bilancio ARSSA impone
una discussione franca, per salvaguardare e non dismettere patrimonio,
per valorizzare e non deprimere risorse e capacità professionali.
Le rimostranze legittime per le spettanze dovute e per i ritardi dei
pagamenti che assumono ormai una preoccupante costante sono solamente
il sintomo di un malessere più generale che non può
precipitare però sulla pelle dei lavoratori, come sta accadendo
ora ad esempio con la mancata applicazione di diversi istituti contrattuali
e il non rispetto di accordi aziendali. Non un solo posto di lavoro
in meno e nessuna dismissione, piuttosto trattativa a tutto campo
per il rilancio e la riforma dell' ARSSA. E' questo l'orizzonte che
ci guida. Ovviamente se il Presidente dell' ARSSA, ( a nome della
Giunta Regionale, del Consiglio ?) volesse avviare una proposta di
ripensamento strutturale, come pure si evince dall'estratto del verbale
della seduta della Commissione Bilancio e Programmazione del Consiglio
Regionale del 24 Gennaio 2006, sarebbe metodologicamente più
congruo ed efficace, seguire l'iter normale della proposta di legge.
Capiremmo tutti meglio ed avremmo tutti un ruolo da esercitare e da
rispettare, senza dovere inseguire fantasiose proposte come quella
di una agenzia impegnata: " ......nel porre in essere contratti
di filiera (produzione, trasformazione, e commercializzazione di ogni
prodotto) o altro. La CGIL di Cosenza , tutte le sue strutture di
categoria, i lavoratori da noi rappresentati, pretendono che intorno
all'ARSSA si attivi finalmente una azione di "riforma" vera.
Sollecitiamo questo percorso, ma diffidiamo gli "apprendisti
stregoni". Costabile (Filca Cisl) “Chiuso da un anno il cantiere che deve costruire 210 alloggi universitari” 30/01
(a.c.) Appalto fantasma in contrada Rocchi nel Comune di Rende. Il
cantiere per la costruzione di 210 alloggi universitari è “andato
deserto”. Il Segretario della Filca Cisl Pasquale Costabile
(nella foto a sinistra) impugna il bando di gara e chiede spiegazioni
sulla <lunga vacanza del cantiere universitario>. <Un’impresa
di Roma>, spiega Costabile, <circa un anno fa ha vinto la gara
d’appalto indetta dall’Unical. Il via libera ai lavori
era previsto nel febbraio del 2005. Ma dopo un primo movimento terra,
effettuato nell’estate scorsa, il cantiere è rimasto
chiuso>. <A distanza di un anno>, rileva il sindacato, <non
si è posto neppure un mattone. Nell’area edilizia neppure
l’ombra degli operai e dei direttori dei lavori>. <Il
bando di gara>, precisa Costabile, <stabiliva, inoltre, la consegna
dell’opera entro il 2008. A quanto pare i tempi si allungheranno>.
Il Segretario lancia una provocazione: <Forse un eccessivo ribasso
della base d’asta ha bloccato l’attività del cantiere?
Vorremmo vederci chiaro. Fuori la verità. La ditta “capitolina”
ha gettato la spugna? Non comprendiamo il motivo di questo silenzio>.
Costabile rimarca la gravità del fermo lavori. <I cantieri
pubblici nel nostro territorio sono sempre più rari e quelli
che iniziano affogano nei ritardi. Mentre il numero dei lavori pubblici
si assottiglia il numero dei disoccupati aumenta>. <Il fenomeno
degli eccessivi ribassi rispetto ai parametri del prezziario regionale>,
continua Costabile, <spiana la strada al lavoro nero e ai subappalti
anomali a scapito della sicurezza dei lavoratori. Il lavoro sommerso
si sta espandendo anche nei comparti pubblici. Dalla provincia al
centro urbano>. Pelle (Filca-Cisl) “Rinvii e ritardi sulla A3 ma nessuno è interessato al problema” 29/01
Il Segretario generale della Filca Cisl Enzo Pelle accende i riflettori
sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. <Tutto tace>,
dichiara, <l’ammodernamento dell’autostrada SA-RC,
opera strategica di collegamento tra il Mezzogiorno e l’Europa
procede a rilento. Ma nessuno sembra interessato al problema. Sulla
realizzazione dei lavori e le difficoltà della viabilità
è calato il sipario>. <Nella tabella di marcia>, rileva
Pelle, <l’eccessivo ritardo tende a sfatare il mito del 31/12/08.
Data ipotizzata dall’Anas per l’ultimazione dei lavori.
Sono stati affidati 3 megalotti in Calabria: Gioia Tauro-Scilla; Scilla-Reggio
Calabria; General Contractors (Impregilo /Condotte) e Altilia-Grimaldi-Falerna;
General Contractor Pizzarotti. Ma al binario della partenza>, sottolinea
il Segretario Pelle, <i due lotti della Impregilo e Condotte (Scilla
1 e 2) hanno perso il treno. L'avvio dei lavori è slittato
dall’aprile del 2005 al gennaio 2006>. Pelle sciorina una
sfilza di interrogativi: <Salterà anche questa “coincidenza”?
Se i primi due lotti sono in blocco, quanto si dovrà attendere
per il macrolotto 4b Altilia Grimaldi-Falerna? Fermo al capolinea
da circa tre anni anche il riappalto dei lavori a Firmo e a Lamezia
Terme. In breve, sul tratto calabrese della SA-RC, pochi i cantieri
attivi e le troppe deviazioni>. <Le promesse>, commenta la
Filca Cisl, <come al solito, non sono state mantenute. L’opera
che troneggia nel progetto della rete di trasporto transeuropea Berlino/Milano/Napoli/Palermo
è rimasta incompleta. Ad essa andrebbero “allegate”
le arterie statali locali e la costruzione del ponte sullo Stretto
di Messina. L’ennesimo volo pindarico?>. Il Segretario generale
punta il dito contro la <Legge Obiettivo (n° 443 del 2001)
e la nuova modalità del General Contractor. Avrebbero dovuto
snellire i tempi>, afferma, <invece hanno fatto fiasco. Una
deludente battuta d’arresto>. Il sindacalista evidenzia anche
le <responsabilità dell’ANAS che, dopo il 2001, riorganizzò
gli interventi inserendo nel nuovo quadro la riduzione del numero
dei lotti da 77 a 45, l’accorpamento di più lotti in
7 macrolotti da affidare al contraente generale, il mantenimento di
alcuni lotti singoli da affidare con il metodo dell’appalto
integrato. Perché, allora, questi lotti stentano a decollare?>.
<La normativa vigente>, avverte Pelle, <difetta proprio sulla
realizzazione dei lavori, la fase essenziale. Delinea, quindi, un
modello d’impresa capace solo di dirigere e coordinare. Sul
piano teorico il contraente generale, che subappalta o subaffida,
è premiato. Si agevola, dunque, il soggetto che svolge un ruolo
di regia che cede a terzi in modo fiduciario tutte le attività.
Ma sul piano pratico>, rimarca Pelle, <si stanno accavallando
una sequela di incongruenze. Prima fra tutte l’eccessiva parcellizzazione
del ciclo produttivo>. Raso (CISL) “Positiva la firma della convenzione quadro per LSU e LPU” 28/01 La segreteria regionale della Cisl ''valuta positivamente la
firma da parte del presidente della Giunta regionale della convenzione
quadro con il Ministero del Lavoro che assicura per il 2006 le risorse
economiche agli Lsu calabresi e l' impegno dichiarato dell' on. Viespoli
ad un successivo accordo integrativo che dovra' prevedere un finanziamento
aggiuntivo di 19 milioni di euro, oltre alle somme da attribuire per
il Progetto sperimentale della Locride'': ad affermarlo e' Rosetta
Raso, responsabile Mercato del lavoro. ''Finalmente - sostiene Raso
- la disponibilita' dell' on. Viespoli ripetutamente manifestata a
favore della Calabria e dichiarata anche nell' ultimo incontro con
l' ex assessore Masella, ad oggi non concretizzata per evidenti responsabilita'
della Regione che non ha saputo elaborare e presentare progetti e
programmi innovativi, produrra' risultati tangibili. Il sindacato
calabrese del resto da sempre ha sollecitato ed auspicato la erogazione
di somme, aggiuntive alla convenzione-quadro, utili per poter effettuare
processi di stabilizzazione negli Enti strumentali della Regione e
nelle societa' costituite dai Comuni e/o essere utilizzate per l'
integrazione salariale, dietro presentazione di un progetto articolato
su settori innovativi finalizzato a creare nuove opportunita' di lavoro
stabile per i LSU/LPU''. ''Per la Cisl - sottolinea Raso - sarebbe
stato necessario un forte pressing sul Governo nazionale da parte
del Governo regionale, che ha brillato invece per assenza e distrazione,
finalizzato all' ottenimento della deroga per le assunzioni nella
pubblica amministrazione, bloccate dalla finanziaria per il 2006 e
2007''. Agenzie Fiscali: chiuso il contratto. Soddisfazione della CISL. Contrari gli RDB/CUB 27/01 ''Con un incremento economico pari a 115 euro medie pro capite,
l' aggiornamento del valore del buono pasto a 7 euro, la trasformazione
dell' indennita' di agenzia in indennita' di amministrazione ed il
suo computo ai fini della buonuscita, si e' finalmente conclusa la
trattativa per il rinnovo economico del Ccnl delle Agenzie fiscali,
relativo al biennio 2004-2005''. Ad affermarlo, in una nota congiunta,
sono Domenico Cubello, segretario generale Cisl Funzione Pubblica
Calabria e Domenico Rotella, coordinatore regionale Agenzie fiscali.
''La compattezza del fronte sindacale - sostengono Cubello e Rotella
- e la forte partecipazione di tutti i lavoratori alle numerose azioni
di lotta ha finalmente dato i sui frutti consentendo di abbattere
il muro di resistenza alle legittime rivendicazioni. Pur nella grande
soddisfazione del momento non possiamo non evidenziare che per la
reale fruizione dei benefici economici dovra' essere completato e
definito l' iter per la sottoscrizione definitiva''. ''Questa vicenda,
insieme a quella di tutti i contratti del pubblico impiego, - sottolineano
Cubello e Rotella - dimostra la volonta' dilatoria e discriminatoria
del Governo nei confronti dei lavoratori dipendenti, i cui contratti
e gli obblighi che ne derivano, sono considerati patti di serie 'b',
che possono o meno essere rispettati a piacimento del 'manovratore'
e come la unitarieta' e la partecipazione compatta di tutti i lavoratori
alle azioni di lotta sconfiggono questa logica salvaguardando diritti
e garantendo tutele lavorando attraverso lo strumento contrattuale''.
Soddisfazione della Femca CISL per il potenziamento della Treofan di Lamezia 27/01 “I Rappresentanti Sindacali Aziendali della FEMCA-Cisl
dello stabilimento Treofan di Lamezia Terme, il cui azionista di maggioranza
è la famosa banca d’affari Goldman-Sachs, la Federazione
Regionale e Provinciale della FEMCA-Cisl esprimono soddisfazione per
la decisione assunta dal Gruppo Treofan di potenziare il sito di Lamezia
Terme concentrando nello stesso la produzione del CAST (film di polipropilene),
settore nel quale la Treofan è uno dei leader mondiali”.
La Treofan, multinazionale tedesca, vende i suoi prodotti in venti
paesi del mondo; produce circa duecentosettantacinquemila tonnellate
di film di polipropilene in dieci stabilimenti ubicati in diversi
paesi del mondo, uno dei quali è quello di Lamezia Terme. Bonadies confermato segretario dello Spi-Cgil 27/01 Il comitato direttivo dello Spi-Cgil della Calabria ha confermato
all'unanimita' Orlando Bonadies segretario dell'organizzazione sindacale.
Gli ottanta membri del consiglio direttivo hanno utilizzato il voto
palese rinunciando a quello segreto previsto in questi casi dal regolamento.
''Non rinunceremo - ha detto Bonaides - alle nostre battaglie in difesa
dei pensionati e degli anziani piu' in generale perche' sono battaglie
in difesa della dignita' delle persone e del loro diritto a godere
di servizi pubblici efficienti in tema di salute e assistenza, prima
di ogni altra cosa. Il sindacato andra' dritto per la sua strada richiamando,
se necessario, il governo regionale al rispetto degli impegni assunti
in campagna elettorale. Impegni sui quali stiamo registrando incomprensibili
e ingiustificabili ritardi''. Il congresso regionale dello Spi Cgil,
oltre ad eleggere il nuovo Direttivo e il segretario generale, ha
approvato il documento politico, che richiama i temi principali dell'impegno
sindacale per i prossimi mesi e due ordini del giorno: uno in difesa
della legge 194 che disciplina l'aborto, l'altro in segno di solidarieta'
agli operai in lotta della Polti di Piano Lago. L'assise dei pensionati
calabresi della Cgil ha anche eletto i delegati al congresso nazionale
dello Spi e a quello regionale della Cgil, previsto per i prossimi
1, 2, e 3 febbraio a Crotone. Il 31 a Lamezia conferenza di inizio anno della CISL regionale 27/01 La segreteria regionale della Cisl Calabrese ha programmato
per martedi' prossimo, 31 gennaio, presso la sede di Lamezia Terme,
la conferenza stampa di inizio anno. All'incontro partecipera' il
segretario generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra, ed i componenti
della Segreteria regionale. Durante la conferenza stampa saranno analizzate
le particolari criticita' socio-economiche , produttive ed occupazionali
della Calabria. Nel corso dell'iniziativa sara' presentato anche il
quadro delle indicazioni e delle proposte che la Cisl intende mettere
in campo nel nuovo anno per sostenere la concertazione con il sistema
pubblico e privato e per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione. De Gregorio riconfermato segretario Uila 26/01 Antonio De Gregorio e' stato riconfermato alla guida della
Uila Uil di Cosenza. L' elezione di De Gregorio e' stata sancita in
occasione del congresso provinciale dell' organizzazione che rappresenta
i lavoratori del settore dell' agroindustria. Alle assise, presente
il segretario nazionale Uila Stefano Mantegazza, hanno partecipato
anche gli assessori alla Forestazione Mario Pirillo e ai Lavori pubblici
Luigi Incarnato. Per la Uila, e' detto in un comunicato, sono cinque
i punti strategici: predisposizione da parte della Regione di una
legge forestale; Orientamento della programmazione dei Fondi strutturali
dello sviluppo rurale verso la multifunzionalita' dell'agricoltura
e della forestazione; promozione della piena occupazione dei lavoratori
ex Fondo sollievo; impegno per il rilancio dell'Arssa e programmazione
di un riordino del sistema della bonifica e dell'agricoltura. Ai lavori
congressuali hanno preso parte anche Nino Merlino, segretario regionale
Uila e Roberto Castagna segretario generale della Uil Calabria. ''La
qualita' dei nostri prodotti - ha affermato De Gregorio - deve essere
il principale e riconoscibile valore aggiunto all' offerta agro-alimentare
locale, sia sul mercato interno che su quello internazionale''. CISL “Il rilancio del Savuto una opportunità da non perdere” 25/01 “La riuscita giornata di mobilitazione dell’intera
Valle del Savuto, in conseguenza delle note vicende economiche che
stanno desertificando l’economia del territorio e aggravando
una questione sociale già di per se estremamente delicata,
sono la testimonianza viva e forte di una Provincia che non vuole
arrendersi al proprio destino, che ha determinazione nel lottare e
non vuole rinunciare al suo sogno di crescita e sviluppo”. E'
quanto sostengono in una nota congiunta il segretario generale della
Ust-Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti, e della Fim-Cisl, Graziano Bruno.
“La triste vicenda della POLTI SUD di Piano Lago, la goccia
che ha fatto traboccare il vaso della legittima mobilitazione popolare
di oggi, che ha avviato la procedura di mobilità per circa
200 dipendenti, ripropone con urgenza la necessità di una nuova
politica regionale per l’industrializzazione della Calabria
ed un rinnovato interesse del Governo Nazionale verso la nostra terra
ormai alle prese con una vera e propria emergenza sociale ed economica.
Quanto sta avvenendo in molte realtà economiche della Provincia,
dalle crisi delle imprese del settore tessile, a quelle del manifatturiero,
che decidono di delocalizzare le proprie attività e gli impianti
nei Paesi emergenti e con più basso costo del lavoro, fa emergere
la cultura di molti “imprenditori-predatori” intenti solo
a speculare sul territorio senza alcun riguardo per i costi e la responsabilità
sociale che il loro atteggiamento comporta.Da tempo la CISL chiede
politiche chiare e certificate e interventi armonizzati e concertati
con le parti sociali e datoriali capaci di far uscire il sistema economico
della provincia dall’isolamento e affermare una nuova immagine
di Calabria che produce e lavora con dignità. Da sempre sosteniamo
che bisogna favorire le imprese che hanno dimostrato un forte legame
con il territorio ed in specie le imprese del manifatturiero che dimostrino
di funzionare, tante che oggi in Calabria abbiamo circa il 3 % degli
occupati in questo settore contro una media nazionale del 10 %. Purtroppo
nonostante i tanti proclami, gli impegni, i protocolli di intesa,
ad oggi la situazione economica della nostra Provincia assume i tratti
della disperazione se pensiamo che anche il territorio del Savuto,
che oggi è sceso in strada per sensibilizzare politica e istituzioni
sul dramma di un’area in disperato declino, è una delle
poche subaree provinciali dove lo sviluppo è riuscito ad attecchire,
anche se si tratta di uno sviluppo puntiforme che non si è
esteso a macchia d’olio ed a strutturarsi in rete come nel nord-est
del paese, a creare cioè economie di scala e a strutturarsi
in “distretto industriale” nonostante ne contiene le caratteristiche
di fondo quali: accentuato dinamismo delle realtà economiche,
elevato tasso di coesione sociale, forte senso di appartenenza, strategicità
dell’area vero snodo viario, con l’autostrada del sole
che l’attraversa, snodo aereo con l’aeroporto di Lamezia
Terme a poco più di 20 minuti, e snodo marittimo con il più
grande porto del Mediterraneo, quello di Gioia Tauro a meno di un’ora.
Anzi, nonostante tutto e in prospettiva della creazione dell’area
di libero scambio Euro-Mediterranea nel 2010, l’area perde pezzi
significativi di economia e negli ultimi anni è in atto un
pericoloso e preoccupante processo di rallentamento e inversione di
trend. Pensiamo alla Polti, il più importante presidio industriale
dell’area che ha deciso di chiudere i propri impianti, ma anche
alla storia della DNE (nel settore dell’informatica). Tutto
questo non può che generare rabbia, quando tutti sanno, è
la manifestazione civile e democratica di oggi lo dimostra, che il
Savuto ha tutte le carte in regola per giocare e vincere la partita
dello sviluppo e dell’occupazione. Ormai fallita la dinamica
che promuoveva lo sviluppo dall’alto, oggi, le politiche dello
sviluppo vedono un forte coinvolgimento dei territori. La possibilità
di attrarre investitori e, quindi di innescare processi virtuosi di
sviluppo (capitalizzando, tra l’altro, il grande patrimonio
di risorse umane e di lavoro qualificato esistente) dipende direttamente
dalle qualità competitive che l’area sarà in grado
di mobilitare, far emergere e sviluppare. Ormai le convenienze localizzative
per le imprese e lo sviluppo locale dipendono, in misura ormai inconfutabile
con le incentivazioni fiscali e finanziarie, dalla consistenza e dalla
qualità delle reti fisiche e immateriali, dalla qualità
dell’ambiente urbano, degli insediamenti, dei servizi di base
e di quelli specializzati e di livello elevato (cultura, Ricerca e
sviluppo, commercio, ecc.), del comportamento amministrativo (efficienza
ed efficacia delle politiche pubbliche). Uil: La Pollino Duemila paghi gli arretrati agli ex LSU 25/01 Non escludono azioni di lotta gli ex Lsu calabresi del Parco
del Pollino che, al termine di un' assemblea, hanno stabilito di diffidare
la societa' Pollino Duemila a saldare, entro quattro giorni, le retribuzioni
arretrate e le indennita' di fine rapporto. A riferirlo e' un comunicato
del Cpo-Uil di Cosenza. ''La Pollino Duemila spa - spiega il segretario
privinciale Gianvincenzo Petrassi - firmataria di un progetto finalizzato
all' assunzione di 375 lavoratori, che pure ha percepito le risorse
finanziarie pubbliche erogate dal Parco e dalle Regioni, nega ai lavoratori,
da oltre nove mesi, le retribuzioni riferite ad alcune mensilita',
le somme riguardante l' indennita' di quiescenza, parte della tredicesima
mensilita' e l' indennita' di mancato preavviso''. ''I lavoratori
e la Uil - e' detto ancora nel documento - si dicono pronti ad affrontare
le questioni di merito per lo sviluppo della vertenza aperta con la
Regione Calabria alla luce della convocazione fatta per il 26 gennaio
con le organizzazioni sindacali. Questo evento e' molto atteso dalla
Uil, poiche' in quella data auspica la definitiva soluzione delle
questioni aperte con l' avvio dell' iter dei progetti che dovrebbe
vedere la definitiva rioccupazione dei lavoratori ex Lsu del Pollino'' Valente nuovo segretario regionale della CGIL Elettrici-Chimici 25/01 Luigi Valente, segretario regionale uscente della Fnle, il
sindacato elettrici della Cgil, e' il segretario regionale della Federazione
italiana lavoratori chimica energia manifatture della Cgil (Filcem
Cgil). A sancirlo e' stato il primo congresso regionale del nuovo
sindacato che, cosi' come avviene in tutta Italia, e' nato dalla fusione
della Fnle e della Filcea, le due organizzazioni sindacali di categoria,
elettrici e chimici, aderenti alla Cgil che da oggi cammineranno insieme.
Nel concludere i lavori del primo congresso, che ha avuto come slogan
''riprogettare il Paese. Lavoro, saperi, diritti, liberta''', il segretario
regionale della Cgil, Fernando Pignataro, non ha mancato di fare riferimento
al ruolo che il sindacato, non solo a livello regionale, ma anche
nazionale intende avere. ''Abbiamo scelto di fare il nostro congresso
nazionale - ha detto - prima delle elezioni e non dopo perche' vogliamo
portare delle proposte. Questo congresso, infatti, e' la giusta conclusione
di quella che e' stata la politica della Cgil in questi quattro anni
difficili per il Paese, ma vogliamo parlare prima al centrosinistra
con chiarezza delle scelte strategiche. Tra le nostre richieste quella
dell' abolizione delle leggi che sono state fatte da questo governo.
Su questi temi ci sara' o meno il posizionamento del sindacato''.
''Spostando l' attenzione sul governo regionale - ha aggiunto Pignataro
- dobbiamo registrare che abbiamo avuto grandi annunci ma non si e'
mai discusso. Bisogna cominciare a capire che i progetti si governano
e ci aspettiamo delle risposte sulle vertenze in atto. Se c' e' stato
un dissenso nei confronti del centrodestra e' stato perche' c' e'
stato il sindacato a protestare nelle piazze mentre in Consiglio regionale
non c' era un' opposizione. A noi spetta riprendere la bandiera del
cambiamento che passa attraverso la trasparenza nella Pubblica amministrazione.
Dobbiamo far capire ai giovani che anche in questa regione un concorso
si puo' vincere dopo averlo fatto e non prima. Il quadratino rosso
- ha concluso riferendosi al simbolo della Cgil - vuol dire diritti
e dignita''' Congresso provinciale della Uila, il 26 a Rende 24/01 "Tra sviluppo rurale e globale. Le nuove frontiere del
sindacato per la crescita sociale ed economica del territorio e per
le tutele dei lavoratori". E' questo il titolo del terzo congresso
provinciale della Uila che si svolgerà giovedì 26 all'hotel
San Francesco di Rende a partire dalle 9. La relazione del segretario
responsabile della Uila Cosenza Antonio De Gregorio sarà preceduta
dagli interventi di Nino Merlino, segretario regionale della Uila
e Roberto Castagna, segretario generale della Uil Calabria. Il congresso
sarà presieduto da Pino Cannataro mentre le conclusioni sono
state affidate al leader nazionale della Uila, Stefano Mantegazza.
Rinviato l’incontro sulla Diga dell’Esaro, operai delusi 23/01 “Stallo” è la parola giusta. Dopo il via
libera per la messa in sicurezza della Valle dell’Esaro da parte
della Sorical, sindacati e operai fermi al posto di blocco. L’incontro
fissato per martedì 24 è slittato. La Sorical lo ha
rinviato a venerdì 27 gennaio, alle 10. “Ma non sono
state rinviate le preoccupazioni degli operai”, dichiarano Filca
Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, in una nota a firma dei segretari
Enzo Pelle, Bruno Sanguineti e Carlo Marte, “il malcontento
cresce. Ogni giorno di ritardo nello svolgimento della controversia,
rappresenta un colpo al cuore dei lavoratori. Un campo minato dove
ogni certezza è pronta a saltare in aria”. La scorsa
settimana si è tenuta l’assemblea tra le federazioni
edili e gli iscritti. I Segretari generali hanno comunicato ai lavoratori
che <questa volta ci recheremo presso la sede della Sorical solo
con una nostra delegazione>. <I nostri operai sono delusi e
mortificati>, spiega il Segretario generale della Filca Cisl Enzo
Pelle, <chi lotta quotidianamente per la sopravvivenza non accetta
le logiche burocratiche. Il destino dei lavoratori è appeso
a un filo. Si aspettavano la riapertura del cantiere per gennaio>,
continua, <al contrario i documenti ed i ritardi delle consultazioni
rimbalzano da un ufficio all’altro>. Il sindacato vuole vederci
chiaro su un’altra incognita: <La sentenza del Tribunale
di Catanzaro, che fine ha fatto? È finita nel dimenticatoio?
Sulla vicenda>, sottolinea, <è calato il silenzio, inspiegabile
anche da parte della Regione>. <Il verdetto di questo processo>,
ricorda Pelle, <è il punto nevralgico nel cammino della
vertenza>. <Ci stiamo allenando, infatti, per il prossimo match>,
avvisano Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, <partiremo alla
volta della Sorical armati delle nostre domande e delle nostre proposte>.
Intorno al tavolo delle trattative si aggiungeranno due poltrone d’onore,
una per l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato
e l’altra per l’assessore regionale al Lavoro Antonio
De Gaetano. I Segretari generali li “pungoleranno” sulla
fase giudiziaria. Dopo il faccia a faccia con la società idrica
regionale convocheranno di nuovo gli operai per la riunione informativa.
Ormai un rito a scadenza regolare. <Stiamo combattendo su due fronti>,
affermano gli edili, <stimolando le Istituzioni e contenendo il
malessere che serpeggia fra gli operai. Il tempo stringe>, aggiungono,
<e la soluzione della vertenza si allontana, la resa dei conti
con la Torno si avvicina>. A breve l’atto finale con l’impresa,
per la procedura dei licenziamenti. Un appuntamento di fuoco che si
terrà a Reggio Calabria. I sindacati sperano di arrivarci con
almeno un asso nella manica. Antonio Spataro eletto nuovo segretario regionale della Flai-CGIL 21/01 E' Antonio Spataro il nuovo segretario della Flai-Cgil, la
Federazione sindacale che raggruppa i lavoratori dell' agro-industria.
L' elezione e' giunta al termine del quarto congresso della Flai.
Spataro subentra a Michele Presta, assassinato lo scorso anno a Catanzaro.
E proprio a Michele Presta e' stata dedicata l' assemblea che si e'
tenuta ad Altomonte, sua citta' natale, a testimonianza, e' scritto
in una nota, ''della grande stima e dell' affetto che la Flai-Cgil
ha sempre riservato nei confronti del suo segretario''. A Spataro,
che nei tre anni precedenti ha condiviso il lavoro e le iniziative
della categoria insieme a Presta, e' toccata la relazione di apertura
del congresso che ha affrontato i diversi punti al centro del dibattito.
Agricoltura, forestazione, industria alimentare e pesca sono stati
i temi trattati, cosi' come, sono state affrontate altre questioni
inerenti la legalita', la sicurezza, le tutele individuali ed i diritti
del lavoro. Al dibattito ha partecipato, tra gli altri, Nino Zumbo,
segretario regionale Cgil ed e' stato concluso dal segretario generale
della Cgil Calabria Fernando Pignataro, e dalla segretaria nazionale
della Flai-Cgil, Patrizia Consiglio. ''Gli interventi - e' scritto
in una nota - hanno contribuito a costruire la proposta e le iniziative
del sindacato per i prossimi quattro anni. Anni in cui, e' stato detto,
il governo regionale dovra' profondamente modificare le politiche
di intervento in agricoltura e nella forestazione rispetto a quelle
della Giunta precedente per imprimere una svolta profonda ai processi
economici della nostra regione''. Da questo punto di vista i delegati
hanno rimarcato la necessita' di favorire i processi di valorizzazione
delle risorse endogene nonche' di rilanciare l' intervento forestale
che dovra' essere occasione per nuovi risvolti produttivi ed occupazionali.
''Una politica - prosegue la nota - che va accompagnata da un serio
riordino degli Enti gestori della forestazione e dell' Arssa, per
rendere questa ultima, piu' aderente alle esigenze dell' agricoltura
calabrese''. Infine, e' stato ribadito da piu' interventi, che la
Flai-Cgil sara' sempre disponibile a contribuire con il proprio apporto
a mantenere alto il confronto di merito sulle questioni dirimenti
che riguardano il presente e il futuro del comparto, ritenendo la
concertazione metodo e strumento per risolvere problemi comuni, ma
sara' sempre pronta ad esercitare l' azione di tutela e l' iniziativa
ogni qual volta sara' necessaria. Dal 3 febbraio a Crotone il Congresso regionale della CGIL 21/01 Si svolgera' dal primo al 3 febbraio a Crotone il congresso regionale della Cgil. I lavori, che avranno luogo nella sala congressi del Centro Dentalia, in localita' Passovecchio, si apriranno alle 15,30 con la relazione del segretario generale, Fernando Pignataro, cui seguiranno gli interventi di saluto degli invitati, la nomina delle commissioni e l' avvio del dibattito. La seconda giornata di lavori sara' occupata dal dibattito. Alla terza ed ultima giornata del congresso, che si concludera' con l' elezione dei delegati al congresso nazionale, dei componenti il direttivo regionale e del segretario generale, interverra' Marigia Maulucci, componente la segreteria nazionale. Nucci (CISL) “Negli Enti pubblici manca un monitoraggio delle spese” 20/01 “Le conclusioni alle quali è giunto il magistrato
regionale, relatore della Corte dei Conti, Giuseppe Ginestra, secondo
le quali “i maggiori comuni calabresi non sono in grado di svolgere
il controllo di gestione” non è giunta inattesa, almeno
per chi come me da anni non perde occasione per ribadire che la legislazione
attuale lascia troppi spazi interpretativi agli amministratori locali
che d’altra parte continuano a svolgere le loro attività
incuranti della sancita “separatezza dei compiti di indirizzo
e di gestione”. Lo afferma in una dichiarazione il segretario
provinciale della CISL di Cosenza, Alessandro Nucci. “Non solo
i dieci comuni monitorati dalla Corte dei Conte – prosegue Nucci
- non si sono dotati degli strumenti necessari ad avviare il costante
monitoraggio della gestione economica ma in quasi nessuno dei comuni,
delle province e delle comunità montane si è dato seguito
alle iniziative che tengono sotto controllo le spese e soprattutto
sanciscono senza ombra di dubbio le responsabilità di quanti
operano negli Enti Locali. La normativa vigente è sicuramente
sufficiente per superare le tantissime difficoltà che incontravano
i Sindaci prima della loro elezione diretta e della possibilità
di scegliersi le giunte con le quali governare. Ben diversa è
invece la situazione per quanto attiene i controlli interni. I Segretari
Generali, una volta funzionari ministeriali che garantivano la legittimità
degli atti, sono oggi ridotti a segretari di fiducia del Sindaco che
possono essere sostituiti in ogni momento e quindi non in grado di
svolgere compiti di “garanzia”. Gli stessi Comitati di
Controllo sono ormai spariti dal panorama di verifica degli Enti Locali.
I dirigenti che dovrebbero garantire la parte gestionale, sono totalmente
dipendenti dai Sindaci che con la possibilità di nominarli
in questo o quell’incarico detengono la possibilità di
affidare con l’incarico indennità persino superiori all’intero
ammontare dei loro stipendi. Si capisce cosi come nei grossi Enti
ci sia un vero e proprio “valzer di incarichi” per i dirigenti.
Resta, purtroppo solo nella mente del legislatore il controllo affidato
ai consiglieri comunali, i quali spesso usufruiscono di indennità
mensili superiori ad un normale stipendio e ovviamente difficilmente
sono disponibili a dimettersi e a rinunciare alle loro indennità
per fermare un sindaco. Occorre dunque intervenire per stabilire sanzioni
precise laddove gli amministratori continuano a svolgere anche la
parte gestionale cosi come occorre rendere obbligatori i controlli
di gestione designando, con norme ad hoc, la responsabilità
al dirigente del servizio, prevedendo, in assenza della relazione
periodica la impossibilità di approvare bilanci e conti consuntivi.
Inoltre sarebbe quanto mai opportuno invertire i gradi di giudizio
per l’assegnazione delle varie indennità non cominciando
dagli uscieri ma dai dirigenti che non possono autoassegnarsi le indennità
per aver raggiunto risultati e poi affermare che i dipendenti alle
loro dipendenze non hanno raggiunto risultati, per il semplice fatto
che se non hanno raggiunto risultati i dipendenti non hanno certo
potuto raggiungerli i dirigenti. Se non si faranno le opportune modifiche
gli Enti saranno sempre più amministrati e gestiti dai politici
e alle elezioni si candideranno i “soliti” oltre a centinaia
e centinaia di aspiranti consiglieri comunali convinti che il “posto”
di consigliere comunale sarà per almeno 5 anni un posto di
lavoro ( di poco lavoro) e un sicuro reddito. Granata (CGIL) “Basta con gli imbrogli delle truffe allo Stato, chi finge sorpresa è un irresponsabile” 20/01 “L’ultima truffa perpetrata ai danni della collettività
nell’area industriale di Corigliano Calabro non ci ha colto
di sorpresa e chi ancora finge sorpresa o incredulità è
irresponsabile o vive fuori dalla realtà”. A sostenerlo
e' stato Antonio Granata, segretario generale della Cgil comprensoriale
Pollino-Sibari-Tirreno in relazione alla truffa scoperta ieri dalla
Guardia di finanza. “La Cgil Comprensoriale Pollino-Sibari-Tirreno
–prosegue Granata- esprime gratitudine alle forze dell’ordine
ed alla Procura della Repubblica per l’opera investigativa e
di repressione delle tante frodi. Non vogliamo entrare nel merito
dell’inchiesta e dei relativi provvedimenti che hanno riguardato
personaggi più o meno noti. Quello che vorremmo segnalare è
l’escalation di tali fenomeni che non possono essere annoverati
come accadimenti “normali”. Come Cgil da mesi e da anni
abbiamo denunciato in tutte le occasioni che nell’area industriale
di Corigliano erano in atto fatti di criminalità imprenditoriale
e sociale; più volte abbiamo sollecitato e richiesto una maggiore
attenzione alle istituzioni ed alla politica sui rischi di una invasione
barbarica di falsi imprenditori, di procacciatori d’affari e
di gente senza scrupoli. Dalla vicenda Serica alla Printec e Sensitec,
dal progetto PRO.CAL. a Protekos, una serie infinita di imbrogli che
hanno paternità padrini e coperture politiche, ora basta! Questa
è l’occasione buona per sciogliere l’ASI, commissariarlo
e predisporre un progetto di legge regionale per l istituzione del
distretto industriale. Non farlo è per noi segnale di connivenza
e di irresponsabilità. I fantomatici 250 posti di lavoro mai
creati dalle società attualmente incriminate, uniti ai 500
di PRO.CAL. di cui non vi è traccia, sono per la CGIL il punto
di ricaduta più dolente di tutto l’affare. Peccato che
alla nostra denuncia la politica e le istituzioni hanno risposto,
quando lo hanno fatto, con autoreferenzialità e pressappochismo.
E’ giunto il momento che anche l’Associazione degli Industriali
di Cosenza prenda posizione e si assuma le proprie responsabilità.
Né tantomeno il Consiglio Comunale di Corigliano può
continuare ad ignorare tali fenomeni per cui rinnoviamo l’invito
affinché la massima assise democratica partecipi alla popolazione,
ai lavoratori, ai disoccupati ed alle istituzioni sovracomunali, non
solo l’esacrazione e la condanna, ma assuma l’area industriale
di Corigliano come l’elemento basilare per lo sviluppo delle
attività produttive attraverso il monitoraggio, la vigilanza
entro quel quadro di certezze e di legalità che debbono contraddistinguere
le forze politiche del cambiamento e della moralizzazione del bene
pubblico. Pertanto, la CGIL chiede all’Amministrazione Comunale
di Corigliano, alla Provincia di Cosenza, alla Regione Calabria ed
all’Associazione degli Industriali di costituire un tavolo dove
valutare tutte le iniziative industriali in atto e quelle in cantiere
onde evitare che anche nel nostro territorio crescano furbetti e imbroglioni
di zona o rionali”. Congresso Flai-CGIL ad Altomonte: “Dalla Regione positivi segnali di discontinuità” 20/01 ''Celebriamo qui ad Altomonte il quarto congresso regionale
della Flai per testimoniare la nostra vicinanza al segretario generale
di questa categoria che ancora e' e, per noi, rimane Michele Presta,
barbaramente ucciso il 4 luglio scorso a Catanzaro. Noi pensiamo che
questo,piu' di ogni altra parola piu' di ogni altro gesto, sia un
segnale forte che la categoria, che lui ha guidato nel corso degli
ultimi anni, gli ha voluto tributare''. E' quanto ha detto il segretario
regionale uscente della Flai Cgil, Antonio Spataro, circa la decisione
di svolgere ad Altomonte il quarto congresso regionale della Flai.
L'assise congressuale, che ha come tema: ''Agricoltura, Forestazione,
Agroindustria e Ambiente. Diritti, Legalita', Lavoro... Progetto e
iniziativa della Flai'' ha avuto inizio stamane con la relazione del
segretario uscente. Per Spataro ''questo congresso, come tutti i momenti
temporali di un'organizzazione sindacale, serve soprattutto per interrogarsi
su quali strategie adottare per rendere piu' incisiva l'azione rispetto
ai cambiamenti che si susseguono. Noi, infatti, ci stiamo interrogando
su come riusciamo, salvaguardando i principi di legalita' e della
tutela dei diritti, a dare, anche noi, un contributo alle politiche
del governo regionale per poter rilanciare un settore importantissimo
per la nostra economia regionale, che e' rappresentata dall'agroalimentare,
dall'agrindustria, dall'agricoltura. Comparto che incide piu' di un
terzo sulla composizione del Pil (Prodotto interno lordo) calabrese''.
Spataro, per quanto attiene i ''rapporti'' con il governo regionale,
ha detto che ''la Flai ha chiesto alla Giunta Loiero, prima con la
conferenza regionale programmatica di Vibo Valentia e successivamente
con la conferenza programmatica sull' agroalimentare di Lamezia, che
si desse un forte segnale di cambiamento in questo comparto. Bisogna
iniziare un percorso con un forte elemento di discontinuita' rispetto
al passato''. ''Rispetto agli enti strumentali (Afor e Arssa) - ha
proseguito - avevamo chiesto che per la composizione del nuovo gruppo
dirigente si adottasse un criterio che, salvaguardando competenze
e professionalita', desse un segnale di discontinuita' rispetto alle
scelte passate. Scelte che, a nostro avviso, non hanno centrato gli
obiettivi e la missione di questi due enti. Un primo segnale, la giunta
Loiero, lo ha dato. Nella nomina dei nuovi gruppi dirigenti c'e' stata
un forte segnale di discontinuita', ora, pero', bisogna procedere
alla seconda fase, che riguarda la rivisitazione totale della missione
di questi due enti''. Vendita Getronics , decisione gravissima 19/01 La decisione annunciata da Getronics Olanda di vendere la consociata
Getronics Italia che ha una sede con venti dipendenti anche in Calabria,
a Rende, ''e' una decisione gravissima'': e' quanto si afferma in
un comunicato di Fim-Cisl, Uilm e Fiom-Cgil. La situazione dell' azienda
e' stata oggetto nei mesi scorsi di due interpellanze presentate dai
deputati Giacomo Mancini e Nuccio Iovene. I sindacati di categoria
nazionali hanno, piu' recentemente, anche avanzato la richiesta di
un incontro urgente al Ministero delle Attivita' produttive. ''La
decisione di vendere - e' scritto nella nota - meraviglia forse qualche
osservatore esterno, purtroppo non il sindacato ne' i lavoratori tutti
della Getronics Italia che quotidianamente vivono la realta' aziendale.
E' da oltre un anno - prosegue il comunicato - che denunciamo in tutte
le sedi, anche istituzionali, l' andamento fallimentare della gestione
della Getronics Italia. Abbiamo denunciato anche alla Casa madre olandese
le scelte sbagliate del management e chiesto di intervenire per bloccarle''.
''Cio' che e' in discussione e che al sindacato preme maggiormente
- proseguono Fim, Uilm e Fiom - e' la tenuta del corpo vivo della
Getronics Italia, erede dell' esperienza Olivetti e Olivetti Ricerca,
fatto di tanti lavoratori, delle loro competenze, delle loro professionalita'
che sono la vera ricchezza dell' azienda e che deve restare un asset
importante del nostro paese. La nuova situazione, ancora confusa,
ma certamente difficile e complessa, dovra' essere contrassegnata
da una decisa discontinuita' manageriale. I responsabili unici di
questa, per tanti versi drammatica situazione, non potranno e non
dovranno essere gli stessi impegnati nella gestione di questa transizione''. Tempo (Cgil) “Onorati di ospitare il congresso regionale della CGIl nella città di Michele Presta” 19/01 Venerdì e sabato prossimo, 20 e 21 gennaio, la Flai
- Cgil Calabria terrà il suo 4° congresso regionale sul
tema: “Agricoltura, Forestazione, Agroindustria e Ambiente.
Diritti, Legalità, Lavoro… Progetto e iniziativa della
Flai. L’assise congressuale, che si terrà presso il “Palazzo
Razzetti” di Altomonte, si aprirà alle 9,30 di venerdì
con l’insediamento della presidenza e delle commissioni congressuali.
Subito dopo ci saranno i saluti a tutti i congressisti da parte di
Antonio Granata, segretario generale comprensoriale Cgil Pollino –
Sibari – Tirreno. Alle 10, con la relazione del segretario generale
della Flai – Cgil Calabria, Antonio Spataro, si entrerà
nel vivo del congresso. Dopo la relazione del segretario e i saluti
degli ospiti, inizierà il dibattito congressuale. La prima
giornata del 4° congresso regionale della Flai si concluderà
con l’intervento, previsto per le 18,30, di Nino Zumbo, componente
della segreteria regionale della Cgil Calabria. Alle 19 i congressisti
si trasferiranno nella palestra della scuola media di Altomonte per
assistere a una rappresentazione teatrale in dialetto “Pitte
ccu sarde”, messa in scena dalla compagnia teatrale “Krimisa”.
La seconda giornata inizierà alle 9,30 di sabato con la ripresa
del dibattito congressuale, nel quale è previsto, alle 10,30,
l’intervento di Fernando Pignataro, segretario generale della
Cgil Calabria. I lavori del 4° congresso regionale della Flai
saranno conclusi da Patrizia Consiglio, componente della segreteria
nazionale della Flai Cgil. Flai-CGIL: “Raggiunto l’accordo con le aziende agricole Tocci” 19/01 Parte la stagione dei contratti agricoli. Sottoscritti già
i primi accordi aziendali. Nei giorni scorsi, i rappresentanti della
Flai Cgil comprensoriale Pollino – Sibari – Tirreno hanno
“chiuso” l’accordo in due importanti realtà
agricole della piana di Sibari e di Cammarata: l’azienda agricola
“Torre della Chiesa”, ubicata a Doria, che occupa, attualmente,
un centinaio di lavoratori e “la Fiorente” di Altomonte
che da lavoro a circa 50 persone. Entrambe le aziende sono di proprietà
dell’imprenditore agricolo Tocci. “Non è stato
facile raggiungere l’accordo. Abbiamo dovuto superare delle
difficoltà prima di arrivare alla sottoscrizione. L’imprenditore
Tocci, che ringraziamo per la serietà e la disponibilità
dimostrata, all’inizio, illustrandoci le gravi difficoltà
che il settore agricolo vive in questo ultimo periodo, ci aveva chiesto
di posticipare, a un prossimo futuro, gli incrementi salariali previsti
dal nuovo contratto di lavoro. Ma la risposta ferma e decisa del sindacato
ha convinto l’imprenditore a recedere dalla sua richiesta. Si
è messo nero su bianco. Ai lavoratori della <Torre della
Chiesa> e della <Fiorente> sono state garantite 160 giornate
lavorative ma soprattutto l’inquadramento al parametro 150,
con una retribuzione oraria di 7,75 Euro. Ciò dimostra che
quando i lavoratori si uniscono e danno forza al sindacato i risultati
non tardano a venire. Siamo pienamente soddisfatti dell’accordo
raggiunto perché convinti che la sicurezza occupazionale rende
il lavoratore più tranquillo inducendolo a lavorare meglio
e a produrre di più. Nelle aziende dove non c’è
garanzia occupazionale si assiste a una grande mobilità dei
lavoratori che determina sia una mancanza di professionalità
e sia una scarsa qualità della produzione. L’accordo
raggiunto con l’imprenditore Tocci è un buon inizio e
ci fa ben sperare per il prosieguo, anche se siamo più che
consapevoli che su questo territorio esistono ancora degli imprenditori
che si sentono <padroni> e che faranno di tutto per non applicare
quanto previsto dal nuovo contratto”, è quanto ha dichiarato
il neo segretario della Flai – Cgil comprensoriale Pollino –
Sibari – Tirreno, Michele Tempo, nel dare notizia della sottoscrizione
dei primi accordi aziendali del 2006. Da venerdì ad Altomonte il congresso regionale della Flai –CGIL 18/01 Saranno 170 i delegati, provenienti da tutta la Calabria, che
parteciperanno venerdi' e sabato al quarto congresso regionale della
Flai-Cgil. Diversi saranno i temi al centro della discussione che
dovranno contribuire a costruire la proposta e l' iniziativa della
Flai per orientare la categoria nei prossimi quattro anni. Le politiche
ambientali, quelle agricole e gli interventi forestali focalizzeranno
il dibattito tra i delegati che puntano ad un cambiamento dell' attuale
panorama sociale, economico e civile della Calabria. Si discutera'
anche dei diritti, di tutela e di legalita' che dovranno, a parere
del sindacato, accompagnare ogni politica di intervento. L'assise
congressuale, che si terra' ad Altomonte, sara' aperta dalla relazione
di Antonio Spataro, segretario regionale della Flai-Cgil a cui seguira'
il dibattito dei delegati e gli interventi di Nino Zumbo della segreteria
regionale della Cgil, di Fernando Pignataro, Segretario Generale della
Cgil calabrese e dei numerosi invitati istituzionali che seguiranno
la due giorni sindacale, mentre, le conclusioni saranno tratte da
Patrizia Consiglio, segretaria nazionale della Flai-Cgil. Paolo La Greca eletto segretario generale FILT-Cgil Calabria 17/01 Il congresso regionale della Filt-Cgil tenuto a Gioia Tauro
il 16 Gennaio 2006 ha eletto all’unanimità Paolo La Greca
Segretario Generale. “Il dibattito – si legge in una nota
- a cui hanno partecipato numerosissimi ospiti è stato ampio
e approfondito. Il congresso ha individuato le questioni su cui sarà
impegnata la categoria nei prossimi anni, oltre alla tutela dei lavoratori
in relazione ai diritti contrattuali ed alla salvaguardia delle condizioni
di sicurezza sul lavoro, l’attenzione sarà incentrata
su importanti vertenze cruciali per lo sviluppo del settore nella
Regione. Partendo dalla esigenza di creare un sistema dei trasporti
adeguato, intermodale, efficace perciò moderno al fine di far
superare alla regione la sua perifericità per la sua marginalita’
nei confronti dell’Italia , dell’Europa e del Mediterraneo.
Bisognerà perciò rilanciare il confronto col governo
regionale, per capire ed affrontare le criticità che non hanno
fatto attuare il piano dei trasporti del 97 e la riforma del trasporto
pubblico locale. Flaei CISL: “Serve recuperare i ritardi nel settore energetico” 16/01 Forte preoccupazione per quanto sta avvenendo nel settore energetico
in provincia di Cosenza e' stata espressa dalla segreteria provinciale
della Flaei-Cisl, la Federazione dei lavoratori delle aziende elettriche.“Dalle
ultime notizie assunte in incontri ufficiali – si legge nella
nota della FLAEI-CISL – sembra non esserci alcuna prospettiva
per la imminente riapertura della Centrale Enel del Mercure di Laino
Borgo, anzi la situazione sembra regredire ulteriormente. Infatti,
nulla si sa sui tempi di apertura, ma fatto ancora più grave
è che la causa di questi ritardi pare attribuirsi anche alle
mancate concessioni da parte dell’Amministrazione Provinciale
di Cosenza. Granata confermato segretario della CGIl Pollino-Sibari-Tirreno 10/01 “Antonio Granata è stato rieletto segretario generale
comprensoriale della Cgil Pollino – Sibari – Tirreno.
E’ stato riconfermato, su proposta del componente della segreteria
nazionale della Cgil, Achille Passoni, con un voto contrario e un
astensione, dal neo comitato direttivo al termine del 4° congresso
comprensoriale tenutosi, ieri e oggi, presso il Sybaris Hotel di Costa
a Sibari sul tema: “Riprogettare il Paese. Ricostruire la Calabria.
Rilanciare il Territorio”. L’assise congressuale, come
di consueto, si era aperta ieri sera con la relazione introduttiva
del segretario generale uscente. Granata nella sua esaustiva, completa
e puntuale relazione, dopo aver messo in evidenza che il comprensorio
Pollino – Sibari – Tirreno è, con i suoi 34 mila
iscritti, uno dei più importanti comprensori a livello organizzativo
della Cgil calabrese e che la fase precongressuale è stata
caratterizzata da ben 205 assemblee di base, svoltesi nei vari luoghi
di lavoro, nella Camere del Lavoro e nelle Leghe dello Spi, che hanno
fatto registrare la partecipazione di oltre 15 mila e 700 iscritti,
ha effettuato una lucida analisi politica spaziando dai grandi temi
di carattere nazionale a quelli più vicini e più toccanti
di politica regionale, provinciale e comprensoriale. Il segretario
uscente non è stato affatto tenero né nei confronti
del governo centrale, né nei confronti di quello regionale
e provinciale. Dopo la relazione del segretario uscente, durata all’incirca
un’ora, si è aperta la fase dei saluti delle delegazioni
delle altre organizzazioni sindacali, delle istituzioni e delle associazioni
di categoria. La prima giornata congressuale si è conclusa
con l’intervento di Francesco Tuccio, componente della segreteria
regionale della Cgil Calabria. La giornata di oggi è stata
caratterizzata dall’ampio e approfondito dibattito congressuale
che ha registrato, tra gli altri, gli interventi di gran parte dei
segretari comprensoriali di categoria. Tutti gli intervenuti, nel
condividere appieno la relazione del segretario uscente Granata, hanno
posto la loro attenzione sui tanti e gravi problemi che attanagliano
questo comprensorio. Le conclusioni a questo quarto congresso comprensoriale
della Cgil sono state affidate ad Achille Passoni della segreteria
nazionale, che si è immediatamente congratulato con il gruppo
dirigente e con tutti i delegati per la buona riuscita dell’assise.
“E’ stato un ottimo congresso tenutosi in una realtà
difficile, di frontiera, dove, dall’intenso e sentito dibattito,
sono emerse tutte le contraddizioni esistenti in questo comprensorio,
ma in tutti gli interventi non c’è stata rassegnazione,
ma orgoglio, lucidità, intelligenza e passione legata alle
cose da fare. C’è stata una grande chiarezza di analisi
e di obiettivi. Avete dimostrato che conoscete cosa dovete fare e
questo significa che siete un grande e serio sindacato”. Dopo
questa premessa, Achille Passoni, è passato ad analizzare le
tematiche di carattere generale e nazionale. Sulla vicenda “Unipol”
ha ricordato come la Cgil aveva espresso la sua posizione ben cinque
mesi fa, in tempi non sospetti e ha tenuto a evidenziare la necessità
di rivedere il rapporto tra Politica e Impresa. Sulla prossima campagna
elettorale, dopo aver sostenuto che sarà durissima, ha affermato:
“Non è possibile rimanere indifferenti anche nella nostra
autonomia. C’è l’assoluta necessità di un’idea
alternativa alle politiche propinateci dal governo delle destre in
questi quattro anni. Bisogna rilanciare alcuni valori a partire da
quello della Pace. Il valore del lavoro deve tornare a essere centrale.
Bisogna riaffermare alcuni diritti come quello di Cittadinanza per
costruire una civiltà multietnica e a uno Stato laico , che
significa il non asservimento del Parlamento italiano ad alcuna religione”.
Passoni, soffermandosi sulla “disastrosa situazione della finanza
pubblica”, ha rilanciato l’idea della tassazione delle
rendite. “Bisogna ripristinare una condizione di equità.
Ognuno deve pagare per quello che ha”. Alla fine, Achille Passoni
si è anche soffermato sulla necessità di un rinnovamento
della classe dirigente anche all’interno della Cgil. “C’è
bisogno di aprirsi e di fare entrare le giovani generazioni dalla
porta principale e non da quella di servizio”. Dopo l’intervento
conclusivo di Passoni, i 167 delegati sono stati chiamati a nominare
i 38 delegati al congresso regionale della Cgil e a eleggere il nuovo
direttivo comprensoriale, composto da 105 componenti. Il comitato
direttivo, subito dopo, su proposta di Passoni, ha riconfermato l’uscente
Antonio Granata alla guida del comprensorio più importante
della Cgil calabrese”. I sindacati chiedono un tavolo di chiarimento per la vertenza Carisiel 09/01 Le segreterie provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil di Cosenza, in relazione alla vicenda della Carisiel, hanno chiesto la convocazione urgente di ''un tavolo di chiarimento che dovra' discutere sulla possibilita' di interventi capaci di rimuovere le difficolta' presenti e concorrere alla costruzione di un percorso positivo per il futuro dei lavoratori e la sospensione dei colloqui previsti'' dei lavoratori individuati per la formazione sull' ambiente Sap. ''L' azienda - e' scritto in una nota - ha motivato la necessita' di effettuare i colloqui dichiarando che i patti parasociali vigenti tra Tsf e Ferrovie dello Stato prevedono, per attivita' da affidare ad aziende terze, una certificazione del personale redatta da dipendenti Tsf e da una societa' indicata da Tsf stessa. Il personale cosi' selezionato sara' utilizzato in successive attivita' lavorative di tipo logistico da svolgere presso il cliente. Inoltre l' azienda ha asserito che qualora il personale non dovesse superare i colloqui potrebbe essere utilizzato in settori aziendali diversi da quelli dell' area applicativa''. ''Le organizzazioni sindacali - prosegue la nota - ritengono che tale affermazione sia inaccettabile e lesiva della professionalita' dei lavoratori. Riprendendo le perplessita' gia' espresse dalla Rsu, ritengono che tale iniziativa, avulsa da un piano industriale in grado di affrontare la crisi aziendale con adeguate politiche di sviluppo, non possa rappresentare, da sola, l' inizio delle attivita' che dovrebbero garantire il rilancio di Carisiel. Confermando, altresi', che il progetto condiviso, prospettatoci dall' ing. Tripi, di costituire un centro di eccellenza sulla piattaforma 'Sap' a Rende, sia una sfida importante che i lavoratori dovranno affrontare per una reale prospettiva di lavoro''. ''Riteniamo - conclude la nota - che, a questo punto, quello che sta avvenendo non prospetti la creazione di un centro di eccellenza, ma piuttosto configuri lo spettro della compravendita delle risorse umane di Carisiel; in considerazione di cio' il sindacato, a tutela dei lavoratori, si riserva di avviare un' azione legale mirata alla conoscenza della legittimita' delle azioni intraprese dall' azienda''. Il 2 e 3 febbraio congresso regionale della CGIL. La Tesi di Epifani sostenuta dall’83% degli iscritti 08/01 La CGIL calabrese si appresta a tenere il suo Congresso Regionale,
che si svolgerà a Crotone il 2 e 3 Febbraio prossimi. “Il
percorso congressuale – è scritto in una nota della Segreteria
regionale- che è partito agli inizi di Settembre, ha interessato
tutti i luoghi di lavoro con 1271 Assemblee alle quali hanno partecipato
92.305 iscritti sui 175.045 aderenti alla Cgil. Il dato più
significativo è che il Documento politico è stato sostenuto
dal 99,62%, che testimonia inequivocabilmente di una forte unità
interna all’Organizzazione sulla linea politica generale. Tramonti (CISL): “Rilanciare il settore della depurazione” 05/01 “La decisione del ritiro dei licenziamenti alla SMECO
emersa nell’incontro di ieri presso la Presidenza della Giunta
Regionale rappresenta un primo importante ma significativo risultato
per un territorio, quello della Provincia di Cosenza, continuamente
costretto a fare i conti con un drammatico aggravarsi della questione
sociale in conseguenza delle continue emergenze lavorative”.
E' quanto sostiene, in una dichiarazione, il segretario generale della
Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti. “Dopo il rientro dei licenziamenti
–aggiunge Tramonti- e la ripresa dell’attività
lavorativa alla SMECO è necessario a questo punto continuare
nell’opera di rilancio del settore della depurazione quale scelta
strategica e di grande prospettiva occupazionale per una Regione che
ha deciso, attraverso le parole del suo Presidente Agazio Loiero,
di fare del turismo e della qualità delle acque del nostro
mare un forte elemento di attrazione. Proprio perché convinti
dell’importanza del settore riteniamo non più rinviabile
avviare una seria programmazione sulla depurazione in Calabria recuperando
i colpevoli ritardi finora accumulati nella gestione dell’intero
comparto e tenuto conto delle grandi possibilità economiche
per un territorio che deve trovare nella valorizzazione delle proprie
risorse naturali gli elementi per competere in un mercato alla continua
ricerca di qualità e specializzazione”. Garritano e Marano (CISL) “Serve la stabilizzazione dei lavoratori LSU-LPU” 04/01 ''Dopo le proroghe per tutto il 2006 occorrono stabilizzazioni
degli Lsu-Lpu, aumento dell' orario di lavoro e indennita' e copertura
previdenziale e assicurativa''. A sostenerlo sono stati Franco Marano
e Francesco Garritano del Coordinamento provinciale dell' Alai-Cisl
di Cosenza. ''Non e' piu' tollerabile - hanno aggiunto i sindacalisti
- che questi lavoratori dopo anni di serio servizio svolto all' interno
dei nostri Enti con professionalita' e merito e per di piu' senza
nessun costo per gli stessi non abbiano ancora certezze sul proprio
futuro lavorativo. Quanto sta avvenendo evidenzia non solo le gravi
responsabilita' del Governo nazionale, che ha deciso di tagliare la
Calabria dalle misure di stabilizzazione che hanno favorito citta'
come Catania e Messina, ma anche i pesanti ritardi del Governo regionale
che non sta affrontando con la dovuta attenzione l' emergenza precariato
nella nostra Regione. Non comprendiamo per quali ragioni nonostante
l' importante proroga dei progetti in scadenza al 31 dicembre 2005
a tutto il 2006, si ritardi nel dare esecutivita' al primo bando della
L.R. 20/2003 che prevede circa 1.200 stabilizzazioni, perche' si impedisce
l' attuazione del secondo bando, perche' non si sottoscrive il nuovo
disciplinare al fine di accrescere l' impianto complessivo dei diritti
e delle tutele ed ottimizzare e valorizzarne il rapporto di utilizzo
dei lavoratori''. ''Per queste ragioni - hanno sostenuto i sindacalisti
dell' Alai-Cisl - occorre che il nuovo Assessore regionale al Lavoro
convochi al piu' presto le organizzazioni sociali per avviare una
serena riflessione sul Piano regionale per il lavoro in Calabria per
dare risposte non solo ai precari, ma anche ai tanti giovani disoccupati,
ritenendo non piu' differibile aprire la discussione sull' aumento
dell' orario di lavoro per tutti i soggetti impegnati nelle attivita'
Lsu-Lpu e sull' incremento delle miseri e poco dignitose indennita'
mensili attualmente di 482 euro ad almeno 1.000 euro al mese per come
chiesto recentemente dalla Cisl regionale. Tutto questo da inserire
all' interno del confronto svoltosi al Ministero del Lavoro tra il
sottosegretario Viespoli e le organizzazioni sindacali nel quale il
sindacato unitariamente ha avanzato una serie di proposte per facilitare
le stabilizzazioni, ad iniziare dalla deroga al blocco delle assunzioni
per i comuni fino a 10.000 abitanti. Inoltre, tenendo conto della
composizione per eta' del Bacino, si sono chieste misure che facilitino
l' accompagnamento al pensionamento e alla copertura previdenziale
del sussidio''. ''Su tutti questi argomenti - hanno concluso Franco
Marano e Francesco Garritano - e' necessario che il nuovo Assessore
al Lavoro riprenda al piu' presto il confronto con le organizzazioni
sindacali recuperando i ritardi della Giunta regionale rispetto ad
alcuni adempimenti della Legge di stabilizzazione del precariato ed
avviando al piu' presto un progetto capace di aprire, cosi' come gia'
avvenuto con altre realta' regionali, un confronto con il Governo
nazionale per agevolare e sostenere la ricollocazione lavorativa dei
soggetti impegnati nei progetti al fine di porre rimedio ad una situazione
divenuta insostenibile e dare dignita' ai lavoratori''. Da lunedì al via il quarto congresso confederale della CGIL Pollino-Sibari 04/01 Si svolgera' lunedi' e martedi' a Sibari il quarto congresso
confederale della Cgil comprensoriale del Pollino - Sibari - Tirreno.
Al congresso parteciperanno i 167 delegati eletti nei congressi di
categoria tenutisi a conclusione delle assemblee congressuali di base
che hanno visto la partecipazione di circa 20 mila lavoratori, pensionati,
precari e disoccupati presenti nel territorio comprensoriale. I lavori
avranno inizio con la relazione del segretario generale Antonio Granata
a cui faranno seguito i saluti degli ospiti in rappresentanza delle
forze sindacali confederali, delle associazioni datoriali e dei rappresentanti
istituzionali e si completeranno con l'elezione delle commissioni
di garanzia congressuale, politica ed elettorale. Nella seconda giornata
sono previsti gli interventi delle delegate e dei delegati al congresso,
l'approvazione dei deliberati congressuali e le conclusioni di Achille
Passoni Segretario Nazionale della Cgil. Il quarto congresso della
Cgil Pollino-Sibari-Tirreno e' il primo degli appuntamenti a livello
regionale dei congressi confederali comprensoriali della Cgil calabrese.
Aumentano le vertenze e l’occupazione è a rischio. Secondo Pignataro (CGIL) in Calabria servono iniziative strutturali 03/01 (Maudit) La regione Calabria, con l'ausilio delle menti umane,
cerca di individuare quali sono i punti principali su cui deve intervenire,
attraverso una programmazione ed interventi strutturali da parte delle
istituzioni competenti. Secondo il segretario generale della Cgil
Calabria, Ferdinando Pignataro, intervistato dalle agenzie, i settori
in cui urge un interesse della regione sono: il sistema delle acque,
il precariato, la sanità e la situazione industriale. Nell'intervista
rilasciata all' Ansa, Pignataro approfondisce le questioni precedentemente
elencate, cercando di individuare i punti di fallimento e le probabili
vie d'uscita. Riguardo il sistema delle acque, la crisi di molte aziende,
come ad esempio la Smeco, che si trova ad avere ingenti somme dall'ufficio
del commissario, è dovuta al fatto che hanno fatto il passo
più lungo della gamba. Non riuscendo a risolvere la precaria
situazione finanziaria le aziende tentano di spronare i lavoratori
per risolvere la situazione, mentre si dovrebbe auspicare una sistemazione
dell'intero sistema. L'acqua e la gestione della depurazione in Calabria
è una delle tematiche fondamentali per le strategie a cui deve
puntare la regione. Raccolta di firme della Cosnil per l’aumento degli stipendi degli LSU 25/12 Prosegue in tutta Italia la raccolta di firme promossa dalla
Confederazione Sindacati Italiani Lavoratori (COSNIL) per chiedere
al Governo l'aumento degli stipendi dei lavoratori socialmente utili.
''Attualmente questo tipo di contratto prevede una retribuzione mensile
di 450 Euro, mentre la Cosnil chiede che venga portata a 1100 Euro,
l'assorbimento delle Lsu e Plu nella pubblica amministrazione, l'inquadramento
nel CCNL Enti Locali delle Lsu Plu''. E' quanto afferma in un comunicato
Francesco Lucirino, segretario della Cosnil, che nel mese di Gennaio
prossimo incontrera Lsu e Lpu in Campania Puglia e Calabria, insieme
ai componenti della segretaria nazionale Nardella, Spina e Zannoni.
Continua lo sciopero all’azienda “Bilotti” di Altomonte 22/12 Quinto giorno di sciopero degli oltre sessanta lavoratori dell’azienda
agricola “Bilotti” di proprietà dell’ingegnere
Maurizio Bilotti, ubicata nel territorio comunale di Altomonte e specializzata
nella produzione di ortofrutta. Gli oltre sessanta lavoratori, da
sabato scorso, protestano contro la proprietà che, a tutt’oggi,
non ha provveduto al pagamento delle mensilità di settembre,
ottobre e novembre e che nelle ultime ore si è resa responsabile
di una vera e propria “proposta indecente”. L’ingegnere
Bilotti, infatti, ha proposto alle lavoratrici il pagamento del 50%
delle spettanza del mese di settembre e ai lavoratori il pagamento
delle spettanze di ottobre (mese in cui, però, la quasi totalità
di loro non ha lavorato in quanto sospesa) e un acconto di solo 350
euro per il mese di novembre. Proposta sonoramente bocciata dai lavoratori
e dal sindacato. Il segretario confederale della Cgil comprensoriale
Pollino – Sibari – Tirreno, Vincenzo Laurito, ha dichiarato:
“Gli oltre sessanta lavoratori dell’azienda <Bilotti>,
dopo cinque giorni di astensione dal lavoro, ringraziano pubblicamente
il loro datore di lavoro per la grande sensibilità dimostrata.
Lui festeggerà la nascita del Bambino Gesù sicuramente
con un lauto banchetto; i lavoratori non sanno se riusciranno a comprare
lo stretto necessario per un Natale sereno per le proprie famiglie,
sicuramente, però, continueranno nella loro lotta fino a quanto
non saranno soddisfatte le loro giuste rivendicazioni e non accetteranno
acconti che mortificano la loro dignità”. Michele Tempo eletto segretario della FLAI-CGIL del Pollino 21/12
Michele Tempo (nella foto) , 43 anni, nativo di Caltanisetta ma da
tempo residente a Castrovillari, è il nuovo segretario generale
comprensoriale della Flai Cgil Pollino – Sibari – Tirreno.
E’ stato eletto, all’unanimità, dal neo comitato
direttivo al termine del 4° congresso comprensoriale della Flai
tenutosi, martedì scorso, presso il Sybaris Hotel di Costa
a Sibari sul tema: “Agricoltura – Diritti. Forestazione
– Produttività. Ambiente – Qualità. Filiere
e Distretto – Sicurezza Alimentare” e dedicato alla memoria
di Michele Presta, il segretario regionale della Flai Calabria, barbaramente
ucciso il 4 luglio scorso a Catanzaro. Michele Tempo, segretario generale
comprensoriale uscente dello Spi – Cgil, subentra a Vincenzo
Laurito che lascia la guida della Flai comprensoriale, così
come prevede lo Statuto della Cgil, dopo due mandati. Vincenzo Laurito
era stato eletto nel 1996. L’assise congressuale, come di consueto,
si è aperta con la relazione introduttiva del segretario generale
uscente. Laurito nella sua esaustiva, completa e puntuale relazione,
dopo aver messo in evidenza che la Flai Cgil, con i suoi 7422 iscritti,
rappresenta non solo il pezzo più importante della Cgil comprensoriale,
ma anche l’organizzazione sindacale organizzativamente e politicamente
più importante della Calabria e che la fase pre congressuale
è stata contraddistinta da ben 55 assemblee di base tenute
nei luoghi di lavoro e che hanno visto la partecipazione di 3383 lavoratori,
ha analizzato, con dovizia di particolari e di dati, la situazione
che si registra nel comparto agroalimentare di questo territorio.
Ha evidenziato come in questo territorio, grazie anche agli effetti
drammatici derivanti dalla chiusura delle fabbriche tessili, “l’unico
settore che ancora riesce a garantire occupazione è l’agroalimentare,
anche se, negli ultimi tempi, pure in questo settore iniziano a intravedersi
segnali negativi e molto preoccupanti. Nell’agroalimentare si
è di fronte a una perdita di competitività dovuta sicuramente
alle reiterate, cicliche, crisi commerciali dei nostri prodotti causate
da produzioni che continuano ad arrivare sui mercati nazionali, e
non solo, privi di qualsivoglia identità territoriale, nonostante
quest’area sia stata elevata a Distretto di Qualità.
E’ necessario invertire rotta. E’ arrivato il momento
che gli imprenditori, invece di chiedere alla Politica solo assistenza,
si rimboccano le maniche e inizino a lavorare alacremente per attrezzare
un progetto di rilancio plurisettoriale, dove le richieste finanziarie
siano finalizzate a una crescita complessiva del territorio, così
come, tra l’altro, è rappresentato nelle finalità
del Distretto di Qualità e che le difficoltà aziendali
non vengano scaricate sui lavoratori come, purtroppo, sta avvenendo
in questi ultimi tempi” ha sostenuto. Laurito, nel suo intervento,
non ha tralasciato di analizzare il fenomeno del lavoro nero e del
precariato. “E’ inderogabile che la lotta al precariato
e per la difesa dei diritti dei lavoratori passi attraverso una profonda
modificazione della legge 30 e della Bossi – Fini”, ha
affermato. Per quanto riguarda il comparto della Forestazione, ha
sostenuto che “bisogna lavorare a un recupero di produttività
dei lavoratori di questo settore, attraverso una rivisitazione degli
enti gestori. L’Afor deve essere riformata attraverso un suo
ridimensionamento, recuperando, così, a trasparenza una gestione
poco cristallina e l’Arssa deve essere recuperata alle finalità
per cui è nata”. Dopo gli interventi di saluto da parte
degli ospiti, è iniziato il dibattito congressuale, che è
stato molto intenso e partecipato e che ha registrato, tra gli altri,
gli interventi di Antonio Granata, segretario generale comprensoriale
della Cgil, e di Antonio Spataro, segretario regionale Flai Calabria.
Dopo le conclusioni, che sono state tratte dal segretario nazionale
della Flai Cgil, Giorgio Scirpa, l’assemblea congressuale è
stata chiamata a nominare i 37 delegati al congresso comprensoriale
della Cgil, che si terrà il 9 e il 10 gennaio prossimo, i 34
delegati al congresso regionale della Flai in programma per il 20
e il 21 gennaio prossimo ad Altomonte e a eleggere il nuovo direttivo
comprensoriale, composto da 57 componenti. Il comitato direttivo,
subito dopo, ha eletto, all’unanimità, Michele Tempo
segretario comprensoriale della Flai. Il neo segretario nel suo breve
intervento, dopo aver ringraziato i compagni per la fiducia che gli
hanno accordato, si è detto onorato di poter guidare per i
prossimi quattro anni la Flai. “Non sono una persona che si
risparmia. Gli ostacoli mi esaltano. Le sfide le accetto. Lavorerò,
insieme al gruppo dirigente, per dare sempre più voce ai lavoratori”,
ha dichiarato il neo segretario della Flai. Alai CISL “Occorrono stabilizzazioni per i lavoratori LSU-LPU” 19/12 LSU-LPU: per la CISL non bastano le proroghe per il 2006. Occorrono
stabilizzazioni, aumento dell’orario di lavoro e indennità,
più diritti e tutele. E’ quanto affermano Franco Marano,
Francesco Garritano, Antonio Belmonte e Romolo Cozza del Coordinamento
provinciale dell’ALAI-CISL in una nota. “Quella del precariato
storico calabrese – evidenziano i sindacalisti della CISL -
è una triste vicenda, un vulnus alla coscienza civile e democratica
del nostro Paese che deve essere al più presto sanata. Ma,
purtroppo, il Governo attraverso il Maxiemendamento alla Finanziaria
ignora la Calabria e conferma le risorse per le stabilizzazioni dei
precari solo per alcune città della Sicilia (Catania e Messina).
A queste inaccettabili discriminazioni del Governo Nazionale –
sostengono Marano, Garritano, Belmonte e Cozza – si aggiungono
poi le pesanti responsabilità del Governo Regionale che non
sta affrontando con la dovuta attenzione l’emergenza precariato
nella nostra Regione. Ad oggi, nonostante l’importante proroga
dei progetti in scadenza al 31 dicembre del 2005 a tutto il 2006,
non si capisce per quale ragione si ritardi nel dare esecutività
al 1° Bando della L.R.20/2003 che prevede circa 1200 stabilizzazioni,
perché si impedisce l’attuazione del 2° Bando, perché
non si sottoscrive il “Disciplinare” al fine di accrescere
l’impianto complessivo dei diritti e delle tutele dei lavoratori
ed anche ottimizzarne e valorizzarne il rapporto di utilizzo. Nello
stesso tempo ci preoccupano i continui rinvii di dell’apertura
urgente della discussione sul Piano Regionale per il Lavoro in Calabria
per dare risposte non solo ai precari, ma anche ai tanti giovani disoccupati
per come chiesto dal Sindacato Confederale. CISL-FNP : “La finanziaria un contenitore di provvedimenti iniqui” 19/12 ''La legge finanziaria in fase di definitiva approvazione,
un contenitore di iniqui provvedimenti che tagliano risorse alle politiche
sociali e penalizzano pesantemente le regioni piu' povere del Paese,
in particolare la Calabria''. E' quanto scritto nel documento conclusivo
approvato al termine di una riunione del direttivo del sindacato regionale
dei pensionati della Cisl (Fnp-Cisl). All'incontro hanno partecipato
il segretario nazionale della Fnp-Cisl, Girolamo Minardi, il Segretario
Generale della Cisl calabrese, Luigi Sbarra, ed il segretario regionale
dei pensionati della Cisl, Giuseppe Mercurio. ''I tagli alle Regioni
e agli Enti locali - prosegue il documento della Fnp-Cisl - produrranno
effetti devastanti nei confronti delle fasce piu' deboli della societa',
dei pensionati e dei non autosufficienti col rischio di maggiori emarginazioni,
di maggiore allargamento degli spazi di vecchie e nuove poverta' e
, inoltre, col rischio di arretramento di ogni processo produttivo
e di ogni avanzamento della qualita' della vita.Il settore sociale
che maggiormente risentira' dei suddetti provvedimenti sara' quello
della sanita'. La carenza delle strutture sanitarie nella nostra regione,
in particolare di centri di eccellenza nel campo della specialistica,
e la limitazione di accesso alle strutture avanzate del centro nord
, produrranno enormi disagi alle famiglie calabresi.In questo quadro,
a dir poco preoccupante, le istituzioni regionali e la politica calabrese
non possono assumere atteggiamenti di attesa. Ad esse e' richiesta
una straordinaria attenzione alla politica sociale, mirata a dare
priorita' ai problemi connessi al diritto alla salute, ai servizi
sociali e alla lotta ad ogni fenomeno di emarginazione sociale''.
Il Consiglio direttivo , pertanto, esprime una posizione critica nei
confronti della ''Giunta regionale - e' evidenziato nel documento
sindacale - in quanto il metodo della concertazione annunciato e poi
sottoscritto con le parti sociali, rischia di rimanere una sterile
intesa e non un nuovo corso di relazioni sindacali per affrontare
insieme e con coraggio la lotta all'emarginazione sociale e una innovativa
ed efficace politica della sanita'. Questa considerazione scaturisce
dal fatto che a tutt'oggi non e' stato costituito un tavolo di concertazione
tra Regione e organizzazioni sindacali con una calendarizzazione degli
incontri per affrontare anche altre problematiche come il finanziamento
della legge sulla famiglia, il sostegno alle politiche abitative per
i meno abbienti, la rimodulazione del Psr con l'attuazione e la verifica
dei distretti socio sanitari, il finanziamento della legge 23/2003
per le politiche sociali e la riduzione dei tributi''. ''La mancata
nomina - conclude il documento dei pensionati - dell'Assessore al
Lavoro e alle politiche sociali e' un segnale estremamente negativo
che sta ad indicare che i problemi su gli equilibri interni ai partiti
del governo regionale sono prioritari nei confronti di quelli che
interessano la vita delle popolazioni calabresi.L'inizio del nuovo
anno sara' per il sindacato l'inizio di una piu' forte e incisiva
azione di serrato confronto con la Giunta regionale , contando sulla
piena disponibilita' dei pensionati calabresi ad intraprendere ogni
forma di lotta se le istanze sociali rimarranno disattese'' Iniziative dei lavoratori delle Agenzie Fiscali 19/12 “Anche in Calabria le posizioni del Governo sul il rinnovo
del biennio economico del contratto delle Agenzie Fiscali, hanno scatenato
le giuste reazioni dei lavoratori. In quasi tutte le Agenzie della
Regione, infatti, i lavoratori si stanno mobilitando per dire NO all’arroganza
di chi ci nega il diritto ad avere un contratto che è scaduto
ormai da due anni”. Ad affermarlo in un comunicato è
il Coordinatore Regionale RdB/Cub delle Agenzie Fiscali, Luciano Vasta.
“Per questo motivo -prosegue Vasta- in modo capillare e quasi
dappertutto unitario, i Sindacati hanno organizzato una serie di iniziative
volte a catturare l’attenzione del governo, inadempiente fino
a oggi. All’Agenzia del Territorio di Cosenza, per esempio,
così in quella di Catanzaro, già da alcuni giorni sono
state calendarizzate e si stanno svolgendo assemblee di un’ora
per tutti i giorni fino a Natale. Altre iniziative simili sono state
assunte anche all’Agenzie delle Entrate e delle Dogane. Proclamato lo stato di agitazione alla Foderauto 16/12 Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato
lo stato di agitazione degli operai della alla Foderauto Bruzia e
l' autoconvocazione per lunedi' presso la sede della Giunta Regionale.
E' quanto emerso al termine di una assemblea svoltasi stamane nello
stabilimento della Foderauto a Belvedere Marittimo. Nel corso dell'assemblea
il sindaco di Belvedere, Mauro D'Aprile, ha anche annunciato la possibilita'
di convocare per le prossime settimane, se la situazione dovesse registrare
ulteriori fasi di stallo, un consiglio comunale straordinario davanti
la sede della Giunta Regionale. All'assemblea di stamane i rappresentanti
sindacali di categoria Franco Mazza della Cgil, Giuseppe Mammi' della
Cisl e Antonello Benvenuto della Uil. Nel documento stilato alla fine
della riunione viene evidenziato che l'eventuale licenziamento della
totalita' degli operai delle aziende, pari a 219 lavoratori, rappresenterebbe
un duro colpo per l'economia locale e avrebbe riflessi negativi e
profondi anche sull'indotto e sul territorio coinvolgendo complessivamente
circa 500 unita' lavorative. I lavoratori, nel documento, chiedono
il ripristino del tavolo di confronto alla Regione Calabria. In sciopero gli operai dell’azienda agricola Bilotti di Altomonte 16/12 Gli oltre sessanta lavoratori dell'azienda agricola 'Bilotti'
di Altomonte, specializzata nella produzione di ortofrutta, da sabato
mattina si asterranno dal lavoro per protestare contro la proprieta'
che, a tutt'oggi, non ha provveduto al pagamento delle mensilita'
di settembre, ottobre e novembre. L' astensione dal lavoro fino a
quando non saranno soddisfatte le loro richieste e' stata presa stamane
nel corso di un'assemblea dei lavoratori alla quale hanno partecipato
anche i rappresentanti della Flai Cgil. ''L'esasperazione di questi
lavoratori - ha detto il segretario comprensoriale della Flai-Cgil,
Vincenzo Laurito - e' aggravata dal fatto che oramai il pagarsi con
notevole ritardo e' divenuta una costante. Da domani si asterranno
dal lavoro e continueranno nella loro lotta fino a quando non saranno
pagati e ne' si accontenteranno di qualche decina di euro d'acconto
che offenderebbe soltanto la loro dignita'''. ''La stessa drammatica
situazione dei lavoratori della ''Bilotti'' - ha concluso - la vivono
anche i circa quaranta lavoratori della azienda agricola ''Serragiumenta'',
sempre di proprieta' dell'ingegnere Bilotti. Percio' non si esclude
che, gia' da domani, anche questi lavoratori possano dichiarare la
loro astensione dal lavoro'' A rischio licenziamento i 219 dipendenti della Foderauto di Belvedere 15/12 I 219 dipendenti della Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo
rischiano il licenziamento ''se non dovessero palesarsi opportunita'
o soluzioni immediate per salvare la produzione della Foderauto''.
E' quanto hanno sostenuto i sindacati al termine di un incontro cui
hanno preso parte Battista Donato Grosso e Cosimo De Tommaso per la
Foderauto, Pierpaolo Mottola per la Confindustria, Franco Mazza e
Cristina Vattimo della Cgil, Giueppe Mammi' della Cisl e Antonio Benvenuto
della Uil. L' incontro, secondo quanto riferito in un comunicato,
si e' reso necessario ''alla luce delle procedure di mobilita' avviate
dall' azienda nell' ottobre scorso che potrebbe portare a risolvere
il rapporto di lavoro con il totale dei dipendenti in forza pari a
219 unita' lavorative, a causa della cessazione dell' attivita' produttiva
presso lo stabilimento''. I rappresentanti dell' azienda, permanendo
le motivazioni che hanno determinato l' eccedenza di personale, e'
stato riferito, hanno ampiamente illustrato e integrato con ulteriori
elementi di valutazione le cause e le finalita' perseguite con il
ricorso alla procedura di mobilita' nell' ambito di una ampia e approfondita
discussione. Da cio' e' risultato evidente l' indifferibile necessita'
di procedere alla collocazione in mobilita' del totale del personale.
Gli strumenti a sostegno del reddito per aziende in temporanea difficolta',
secondo quanto e' stato riferito, sono gia' stati utilizzati e non
esiste altra forma se non la riduzione del personale. I sindacati
nell' ambito della discussione effettuata sulle motivazioni e le finalita'
delle procedure di mobilita', hanno ritenuto che non sussistano gli
elementi per raggiungere un accordo. La cessazione delle attivita'
della Foderauto Bruzia, hanno indicato i sindacati, con il licenziamento
dei lavoratori, ''rappresenterebbe un duro colpo per l' economia locale
e avrebbe riflessi negativi e profondi anche sull' indotto e sul territorio
coinvolgendo complessivamente circa 500 unita' lavorative''. Le organizzazioni
sindacali si attiveranno presso tutte le sedi istituzionali competenti
al fine di individuare ogni possibile soluzione utile a scongiurare
l' ipotesi di cessazione delle attivita' di Foderauto Bruzia, anche
attraverso l' impegno diretto della Regione a favorire percorsi di
rilancio e ripresa delle produzioni, con azioni mirate e specifiche
quali, ad esempio, il recupero della competitivita', la riorganizzazione
aziendale, la riduzione di disecotomie, la creazione di nuovi rapporti
commerciali I sindacati chiedono di riprendere il confronto su ex LSU del Parco del Pollino 14/12 Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil di Basilicata hanno
chiesto la ''ripresa immediata'' del confronto fra Basilicata e Calabria
per individuare iniziative per la stabilizzazione degli ex lavoratori
socialmente utili del Parco nazionale del Pollino. Le tre organizzazioni
hanno minacciato ''incisive iniziative di lotta, non escludendo manifestazioni
di protesta diffuse''. Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno evidenziato
che la Regione Basilicata e' ''colpevole di non aver assunto per tempo
alcuna iniziativa a sostegno della stabilizzazione occupazionale dei
142 lavoratori lucani'', al contrario di cio' che ha fatto la Regione
Calabria. I sindacati, inoltre, hanno accusato di ''insensibilita'
'' la Regione per l' assenza dell' assessore al lavoro, Carlo Chiurazzi,
da un incontro svoltosi nei giorni scorsi a Roma. CISL FPS: “Favorevoli al decentramento amministrativo, ma bisogna vederci chiaro sui passaggi delle risorse finanziarie” 13/12 ''Il sindacato e' favorevole al decentramento amministrativo ma vuole vederci chiaro sul passaggio delle risorse finanziarie, sulla ricognizione di ogni singolo settore, sugli immobili e le funzionalita' del servizio e sulle regole che garantiranno lo status quo al personale''. E' quanto scrive in una nota della Cisl Fps circa il trasferimento delle deleghe dalla Regione alle Province. Dell'argomento si discutera' domani nel corso di una riunione del consiglio generale dell'organizzazione sindacale. ''Ci batteremo - prosegue la nota - per un federalismo solidale capace di esaltare le vocazioni territoriali ed incentivare la responsabilita' fiscale, fatta salva l'Unita' nazionale. Ma pretenderemo politiche di sviluppo differenziate e la cooperazione fra aree forti ed aree deboli. La Regione, quindi, si dia una mossa. Il ritardo dei trasferimenti ha bloccato l'autodeterminazione delle comunita' locali a detrimento della ripresa economica che tutti ci attendevamo'. Il sindacato comprende 'la difficolta' di risanare il bilancio disastroso ereditato dalla Giunta di centrodestra, ma il malessere sociale, la disoccupazione giovanile non possono subordinarsi ai capricci dei partiti sulla Sanita'''. ''Il 25% dei calabresi - conclude la nota - vive sotto la soglia della poverta', gli 8/10 rimasti stanno per raggiungerli. Gli indici economici parlano di un crollo verticale dei consumi. Per non morire di fame si dovra' rinunciare a mangiare? Il Governo si vanta di aver creato una societa' opulenta in base al possesso del cellulare. Ignora, tuttavia, che le famiglie calabresi lo hanno acquistato con le cambiali''. Sospeso lo sciopero della Carisiel. Il vicepresidente Adamo convoca un incontro per giovedì 12/12 La Rsu della Carisiel ha sospeso lo sciopero che avrebbe dovuto
tenersi giovedi' prossimo, 15 dicembre. La decisione e' stata presa
dopo che il vicepresidente della Regione, ed assessore all' Economia,
Nicola Adamo, ha convocato, per la stessa giornata del 15 dicembre,
un incontro per esaminare la situazione della vertenza. ''La riunione
convocata dal vicepresidente Adamo - e' detto in un comunicato della
Rsu - servira' per discutere sulle opportunita' create dalla istituenda
'Societa' dell'informazione', da noi fortemente voluto e sostenuto
con la proclamazione di tre giorni di sciopero''. All' incontro del
15 ottobre sono stati invitati a partecipare i segreteri generali
della Calabria di Cgil, Cisl e Uil ed il rappresentante della proprieta'
di Carisiel. ''Vista l' importanza degli argomenti che saranno trattati
- e' detto ancora nel comunicato - la Rsu ed i lavoratori di Carisiel
si augurano che tutti i convocati all' incontro partecipino col senso
di responsabilita' che la grave situazione creatasi in azienda richiede''. Lo sciopero dei treni paralizza l’Italia. Fermi il 50% dei convogli. Previste nuove prtoteste 12/12 Adesioni altissime, con punte del 100%. I sindacati dei ferrovieri
incassano un successo scontato, con la partecipata adesione oggi,
allo sciopero nazionale di 8 ore (si e' concluso ale 17) degli addetti
Fs. In viaggio poco piu' di un treno su due di quelli a media e lunga
percorrenza; piu' alta la percentuale di cancellazioni nel trasporto
regionale e interregionale. La circolazione e' ritornata alla normalita'
intorno alle 18, tranquilla la situazione nelle principali stazioni,
migliaia (65.000 fino a ieri) le telefonate al numero verde messo
a disposizione dalle Fs per lo sciopero, quasi 120.000 i collegamenti
al sito internet di Trenitalia. Al centro della protesta, il famigerato
'Vacma', sistema di vigilanza sul macchinista che guida il treno,
contro il quale i ferrovieri combattono da oltre un anno e mezzo.
Nelle scorse settimane ci sono stati stop selvaggi a livello locale,
situazione che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni. Lo sciopero
proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast Ferrovie , Ugl
e Orsa, ha portato scompiglio il giorno successivo all'entrata in
vigore del nuovo orario annuale delle Ferrovie, anche se ha risparmiato
le fasce orarie dedicate dei pendolari: macchinisti e personale addetto
alla circolazione hanno incrociato le braccia dalle 9 alle 17, libere
quindi le fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 che
tutelano gli spostamenti quotidiani dei lavoratori. I disagi si sono
limitati al piano d'emergenza previsto: Trenitalia ha soppresso 151
i treni a media e lunga percorrenza nella fascia oraria dalle 9 alle
18, su 341 del piano di circolazione nella stessa fascia. Quasi il
60%, piu' di un treno su due, dei collegamenti effettuati da Intercity,
Eurostar e treni a lunga percorrenza ha viaggiato. Maggiore il numero
delle cancellazioni sulla rete regionale e interregionale. La Filt
ha parlato di adesioni ''altissime in tutti gli impianti e in tutto
il territorio nazionale, con punte del 100%''. La macchina informativa
preventiva sugli effetti dello sciopero ha funzionato, le principali
stazioni sono state meno frequentate del solito, con pochi passeggeri
in transito per salire a bordo dei treni garantiti dal programma.
Alla stazione Termini a Roma e' stato assicurato il collegamento ferroviario
no-stop Roma Termini-Fiumicino aeroporto. Alla stazione di Santa Maria
Novella a Firenze, i sindacati hanno offerto caffe' e cioccolatini
ai viaggiatori fermatisi ad ascoltare i motivi della protesta. Al
centro della protesta il Vacma, detto anche 'sveglietta': un sistema
di controllo che assicura la presenza vigile del macchinista. Questa
volta pero' i ferrovieri hanno un'arma in piu': alcune Asl in Liguria
e Toscana hanno dichiarato il sistema nocivo e pregiudizievole per
la salute del lavoratore chiedendo in qualche caso la sospensione
de meccanismo. Nei giorni scorsi sono state molte le proteste spontanee
di singoli macchinisti che si sono rifiutati di 'pedalare' sul Vacma
ogni 55 secondi, causando disagi e soppressioni di convogli in Piemonte,
Friuli, Lazio, Liguria. Una situazione che potrebbe ripetersi di nuovo
e senza alcun preavviso. Sul Vacma, ''le Ferrovie hanno in qualche
modo preso atto del problema e, al tavolo delle trattative, Fs e sindacati
stavano lavorando per trovare un'alternativa al sistema di vigilanza,
quando e' giunto un veto dal ministero dei Trasporti che non tiene
conto di alcuni pronunciamenti delle Asl rispetto alla nocivita' del
sistema e al suo possibile effetto negativo sulla stessa sicurezza
dell'esercizio'' dice Franco Nasso, segretario nazionale della Filt.
Contatti informali tra Fs e sindacati, nel tentativo di una ricomposizione
della vertenza, potrebbero riprendere in settimana. Convegno regionale della CISL sulla polizia locale a difesa della legalità 07/12
“La polizia locale, tenuto conto delle sue specifiche professionalità,
deve rimanere nel comparto contrattuale delle autonomie locali. Non
dovrà sostituirsi ma giustapporsi alle forze dell’ordine
per consolidare i principi di legalità contro il crimine organizzato”.
Questi, in sintesi, gli orientamenti emersi dal convegno della Cisl
Fps Calabria su “Prospettive per una Professionalità
al Servizio della Sicurezza Urbana e del territorio” evidenziati
in una nota. “ Il dibattito si è dipanato fra una parte
destruens (provocazioni alla classe politica e dati apocalittici della
devolution) e una parte costruens fatta di indirizzi legislativi e
solidarietà. La Cisl Fps, su scala locale e nazionale, si batterà
per “la formazione del personale, l’uniformità
dei mezzi e dei distintivi, le competenze delle Province, dei Comuni,
per i servizi associati e per l’inviolabilità del contrattazione
sindacale”. La riforma del titolo V° della Costituzione
ha messo in allarme Anci, Upi, Enti locali, Fpcgil, Cisl Fps e Uil
Fpl. Le organizzazioni hanno promosso una proposta di legge nazionale
sul coordinamento della sicurezza pubblica, polizia amministrativa
locale e politiche integrate, che contrasti il provvedimento della
Commissione Affari della Camera. “Tale decreto” esordisce
il Segretario generale Cisl Fps cosentina Ugo De Rose, “non
disciplina la contrattazione e la sfera legislativa di competenza
regionale. Alta priorità, quindi, alla rimodulazione e all’aggiornamento
del ruolo della polizia locale”. “La categoria non ha
le garanzie per un futuro dignitoso”, rimarca il Segretario
generale della Ust Cisl Paolo Tramonti, “dal “vaso di
Pandora” della devolution è fuoruscita una grave minaccia
all’assetto organizzativo, alla sicurezza e alle politiche contrattuali
della nuova polizia locale. Servono corsi di formazione ed una diffusione
capillare della sicurezza in base al coefficiente demografico. Con
una maggiore attenzione ai centri più piccoli ed isolati. Ma
senza una politica d’incentivi, strumenti e risorse non si va
da nessuna parte. La cesoia del federalismo taglierà in due
la Penisola con un ulteriore “oscurantismo” sociale, culturale
ed economico della Calabria”. “Rispetto al contesto nazionale
la nostra Regione è in ritardo”, ammonisce il Segretario
generale regionale Cisl Fps Calabria Domenico Cubello, “è
urgente un suo intervento che ricontestualizzi la specificità
della professione in base al territorio e che avvii attività
di prevenzione, controllo e difesa della sicurezza del cittadino.
Primo passo: coordinare la polizia municipale, provinciale e un’auspicabile
polizia regionale. Secondo passo: raccordare i rapporti tra forze
dell’ordine ed Istituzioni”. Il Segretario nazionale Cisl
Fps Velio Alia punta i riflettori sulla competenza e la professionalità
dell’Agente di polizia locale: “Il suo ruolo, in questi
anni, si è infittito senza un riadeguamento contrattuale. Questa
proporzione va invertita con lo sblocco delle assunzioni per gli Agenti
di polizia locale, con il rinnovamento dell’organico e con la
stabilizzazione degli Lsu ed Lpu”. Il Presidente dell’Osservatorio sul lavoro Belcastro presenta i primi impegni della Commissione Lavoro. 05/12 Sono molto soddisfatto – dichiara il rappresentante
camerale di CGIL-CISL-UIL e Presidente dell’Osservatorio al
Lavoro Giuseppe Belcastro – dei primi significativi risultati
che la nostra Commissione sta realizzando. A poco più di due
mesi dal suo insediamento – evidenzia Belcastro – l’Osservatorio,
dopo l’approvazione del programma iniziale, si è messo
subito al lavoro avviando tutta una serie di azioni con lo scopo di
avere una perfetta fotografia dello scenario economico-sociale-produttivo
e occupazionale del territorio. Per queste ragioni abbiamo avviato
una prima gara per elaborare uno studio, che sarà pronto e
pubblicato nel mese di Gennaio prossimo, che metta in evidenza la
condizione lavorativa della popolazione nel territorio e ci fornisca
trimestralmente l’andamento dell’occupazione. I Sindacati: “Nessuna aggressione ad Adamo, solo una lieve resistenza” 03/12 ''Abbiamo appreso dalla stampa che i lavoratori forestali avrebbero
preso a 'calci e pugni' la macchina del vicepresidente della Giunta
regionale Nicola Adamo, al suo arrivo presso la sede della Presidenza.
A noi non risulta assolutamente nulla di quanto riportato e se cio'
fosse realmente accaduto Cgil e Flai, e sicuramente anche le altre
organizzazioni, avrebbero condannato tali comportamenti e preso la
debita distanza''. E' quanto affermano, in una nota congiunta Antonino
Zumbo, della segreteria regionale Cgil e Antonio Spataro segretario
Flai Calabria. ''Se, invece - proseguono Zumbo e Spataro - si e' trattato
come noi pensiamo, di una lieve resistenza che l' autovettura, sulla
quale si trovava Adamo, ha incontrato nell' attraversare il gruppo
dei manifestanti, allora la Cgil afferma che e' stato un atto non
intenzionale e, comunque, privo di ogni volonta' offensiva e lesiva
nei confronti del vicepresidente della Giunta regionale. La manifestazione
dei forestali di ieri, sebbene carica di preoccupazioni per il mancato
pagamento dei salari, e per il mancato rinnovo del contratto integrativo,
scaduto da circa tre anni, e ancor di piu' per il futuro incerto a
causa dell' assenza di un progetto riorganizzativo e produttivo per
la forestazione calabrese, si e' svolta in un clima democratico e
di responsabilita'. E proprio per questo senso di responsabilita'
che il sindacato ed i lavoratori chiedono scusa a tutti gli automobilisti
ed i cittadini di Catanzaro per i disagi provocati''. ''Cgil e Flai
- sottolineano ancora i due sindacalisti - chiedono alla Giunta regionale
di rispettare il protocollo sulle relazioni sindacali, sottoscritto
recentemente, per affrontare e risolvere i disagi e le problematiche
dei lavoratori'' e ''giudicano positivo il risultato dell' incontro
di ieri che ha riportato al centro del confronto non solo la soluzione
degli aspetti salariali ma anche tutti quelli relativi al futuro della
categoria''. Metalmeccanici in sciopero a Roma assieme ai ragazzi della Locride 02/12 Al grido di ''Contratto, contratto'', sta sfilando per le strade
del centro di Roma il corteo nazionale dei metalmeccanici arrivati
da tutta Italia. Una manifestazione colorata dalle tantissime bandiere
dei sindacati di settore e striscioni preparati dagli operai che fanno
sentire la propria voce con canti e slogan. Qualcuno innalza uno scheletro
con appeso un cartello con su scritto ''Metalmeccanici ridotti all'osso''.
Slogan contro il governo, canti, fischi e tanta musica tipica dei
luoghi di provenienza, accompagnata da fisarmoniche e tamburelli.
''Noi una certezza. Lavoro-democrazia-legalita'... sono un sogno'',
e' lo striscione portato dai ragazzi della Locride. In una quarantina
i giovani studenti di Locri sono accanto ai lavoratori. Indossano,
come pure i loro conterranei calabresi, la maglietta con le parole
''E adesso ammazzateci tutti''. ''Oggi abbiamo un motivo comune per
essere qua - ha spiegato Domenico, uno dei ragazzi della Locride -.
Questo motivo e' il lavoro: gli operai per il contratto, noi perche'
in futuro un lavoro lo vorremmo e senza lavoro i giovani si avvicinano
alla mafia. Il Paese deve capire che ha bisogno del Mezzogiorno. E
noi siamo la bocca del Mediterraneo ed e' nel Mediterraneo il futuro
sviluppo della economia. Le bandiere dei sindacati sventolano in alto,
ognuna riporta la citta' di provenienza degli operai. Spiccano i nomi
di tantissime province d'Italia, da quelle della Toscana, a quelle
della Sicilia, delle Marche, della Campania, della Calabria, del Lazio,
dell'Umbria. Gli operai che stanno manifestando rappresentano i piu'
svariati settori dell'industria italiana, dalla siderurgia alla metallurgia,
all'edilizia, accanto anche ai ricercatori dell'universita' e ai dipendenti
della funzione pubblica. ''Dalle fabbriche agli uffici tutti uniti.
Il pubblico impiego con i metalmeccanici'', recita uno striscione.
Ancora, su un altro cartello c'e' scritto ''Mettiamo le cose a posto.
A noi il contratto, a Berlusconi lo sfratto''. A sfilare per le vie
di Roma anche ''San Precario'', innalzato dai giovani della Cgil della
Toscana; tra gli altri striscioni, anche ''Operai in via d'estinzione''.
Lungo tutto il percorso, si alternano camioncini arrivati dalle diverse
regioni e ricoperti da bandiere e striscioni, e dai quali viene diffusa
musica a tutto volume per incitare i manifestanti a farsi sentire.
Mentre la testa del corteo aveva gia' raggiunto la piazza di San Giovanni,
dove sul palco si alternavano gli interventi dei leader sindacali,
la coda stava ancora transitando lungo viale Manzoni. Tramonti (CISL) “L’incontro con la Regione avvia una soluzione per il settore tessile” 01/12 “L’incontro di ieri presso l’Assessorato
regionale all’economia rappresenta certamente il primo, sia
pur parziale, obiettivo raggiunto nella direzione di una risoluzione
organica della vertenza del “tessile” che, nella Provincia
di Cosenza, ha assunto carattere di drammaticità a causa dello
stato di crisi in cui versano tutte le realtà presenti”.
E’ quanto ha ribadito in una nota il Segretario Generale della
CISL di Cosenza, Paolo Tramonti. “Con il nuovo piano di interventi
–sostiene Tramonti nella sua dichiarazione- previsto dal “Sistema
Moda Calabria” si potrebbero presentare buone opportunità
non tanto perché si va a sostenere un settore ormai in fase
di dismissione, quanto e soprattutto per la determinazione nel voler
puntare su un qualcosa di diverso e strategico che ha nella qualità
il suo assunto di fondo. Filca CISL: “Dare continuità alle maestranze Bocoge” 01/12 ''Abbiamo fatto una promessa ai 167 lavoratori dell' impresa
Bocoge, impegnati da oltre 20 anni nella costruzione dell' Universita':
dare continuita' lavorativa alle maestranze impiegate e creare una
prospettiva per lo sviluppo del territorio''. Lo afferma, in una nota,
la Filca-Cisl di Cosenza. ''Sono gli obiettivi emersi - si aggiunge
nel comunicato - anche dal convegno tenutosi presso l'aula Caldora
dell'Unical, organizzato dal Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil.
La chiave di volta del progresso scientifico del territorio bruzio
e' la realizzazione del ''Centro Ricerche Tecnologie avanzate dell'Unical''.
Ma ci sono due scogli da superare: il fermo del finanziamento dell'opera
al Cipe e l' immobilismo politico da cui la Filca Cisl, oggi, e' indispettita.
Infatti, il presidente della Provincia Mario Oliverio, l' assessore
regionale alla Cultura, Sandro Principe, e l' assessore regionale
ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato, regolarmente invitati, hanno
disertato l'incontro. Il sindacato edile, spalleggiato dal rettore
dell'Unical Giovanni La Torre, ha iniziato la sua battaglia su due
fronti, per gli operai della Bocoge e per i giovani laureati. I primi,
dopo il completamento dei restanti lavori all' Universita', rischiano
senza il Polo la cassa integrazione. I secondi saranno costretti a
trasferire altrove le loro intelligenze. Ormai ordinaria amministrazione.
Nella provincia quello dell'Universita' rappresenta l'unico cantiere
aperto insieme a quello della diga dell' Esaro, ma rischiano entrambi
di chiudere i battenti. Fra gli operai dilaga l'incertezza per il
futuro. Il progetto dell' opera e' diviso in sei lotti. Cio' permetterebbe,
con un finanziamento scaglionato, di verificarne la funzionalita'
gia al primo blocco''. ''Il 28 dicembre - ha detto il segretario generale
della Filca-Cisl di Cosenza, Enzo Pelle - abbiamo inoltrato una richiesta
di incontro alla Presidenza della Regione ed ai rispettivi assessorati
coinvolti. Luigi Incarnato ha escluso, per questa settimana, una data.
Il 5 novembre, quindi, andremo a manifestare con i nostri lavoratori
sotto il palazzo regionale. Vorremmo capire che strada intende perseguire
la Giunta. Chiuderanno la partita o ci aiuteranno a fare decollare
il progetto? Il Polo e' una carta vincente per l' Universita' di Cosenza.
Non giocarla si ripercuoterebbe negativamente sull' intero territorio
e su tutti i settori economici. Il Polo tecnologico coincide perfettamente
con i contenuti dell' Universita' della Calabria che sforna, annualmente,
700 laureati in materie tecnico-scientifiche'. L' ex Giunta regionale,
malgrado tutto, ci aveva consegnato, ufficialmente, il suo benestare.
Speriamo che anche la nuova leadership ci dia un segnale positivo
e deciso. Gli appelli della Filca Cisl, fino ad oggi, non hanno prodotto
alcun esito''. A Vibo i lavori della seconda conferenza regionale del Sistema servizi della CGIL 30/11 ''Questa conferenza non fa altro che sviluppare quel percorso iniziato anni fa con la motivazione di creare in Calabria un sistema servizi integrati''. A sostenerlo e' stato Marcello Cirillo, responsabile del sistema Servizi Cgil Calabria e coordinatore regionale del patronato, intervenendo alla prima delle due giornate della seconda conferenza regionale sulla costruzione di un sistema dei servizi integrati, globali e di qualita' della Cgil in Calabria. A presiedere e ad introdurre la discussione e' stato il segretario generale provinciale del sindacato Raffaele Mammoliti, che ha rimarcato la volonta' di continuare sempre a lavorare per migliorare i servizi per tutti i cittadini'. ''La presenza del segretario Fammoni - ha sostenuto Cirillo - che concludera' queste giornate di lavoro ci fa capire come la Cgil sia attenta particolarmente al mondo delle tutele individuali. Si deve ripartire per migliorarsi, dagli errori commessi e dalle mancanze che hanno contribuito a rallentare il processo che ora stiamo mandando avanti. L' obiettivo e' di formare persone polivalenti, non di certo tuttologi, ma che siano in grado di ascoltare i bisogni dell'utente e di indirizzarlo correttamente per soddisfarlo. Noi puntiamo molto sulla formazione''. Il responsabile nazionale del sistema servizi Italo Stellon ha sottolineato l' importanza delle giornate. ''L' obiettivo - ha sostenuto - e' rendere esigibili i servizi e i diritti a tutti le persone. Un' organizzazione come la nostra non puo' che dare particolare interesse alle condizioni sociali dei giovani, lavoratori, pensionati. Il nostro dovere e' dare risposte di qualita'. Contratti legali, chiari, esigibili. Garantire sicurezza sul lavoro con la tutela sindacale. Gestire al meglio l' organizzazione per i cittadini immigrati che sono spesso lavoratori non cautelati dalle tutele di stipula di contratto. Un mondo che ha bisogno di conoscere e di usufruire positivamente dei diritti, spesso non conosciuti. Fondamentale infatti investire sulla formazione strategica e comunicativa. Bisogna essere tutti rematori e remare nella stessa direzione: la difesa dei diritti''. Natale Mazzuca nuovo Presidente dell’Ente Scuola edile e del Comitato paritetico Territoriale 30/11 Natale Mazzuca è il nuovo Presidente dell’Ente
Scuola per la formazione professionale delle mastreanze edili ed affini
e del CPT, Comitato Paritetico Territoriale della provincia di Cosenza.
Designato dalla Sezione edile Ance Cosenza, cui spetta la presidenza
dei due Enti paritetici promossi e gestiti insieme con le Organizzazioni
Sindacali firmatarie del contratto dei lavoratori in edilizia, Natale
Mazzuca subentra a Francesco Cava che è stato Presidente dell’Ente
Scuola negli ultimi cinque anni e del CPT nell’ultimo anno.
Francesco Cava ha augurato buon lavoro al neo Presidente Mazzuca ed
ha ringraziato tutti i consiglieri per il lavoro fatto in questi anni
e per l’apporto di contributi sempre costruttivi. Nel ringraziare
il Consiglio per la fiducia accordata, il Presidente Mazzuca ha sottolineato
che il momento è particolare per le scelte strategiche che
devono essere necessariamente compiute per imboccare la strada dello
sviluppo. “Continuerò – ha affermato il Presidente
Mazzuca – l’opera di rendere il sistema formativo dell’Ente
Scuola sempre più aperto e flessibile, in grado di recepire
e soddisfare le diverse esigenze che provengono dal territorio, sia
per l’avviamento al lavoro, sia per la riqualificazione professionale
di chi già lavora.”. Intesa Arpacal-Sindacati per contratto collettivo integrativo della dirigenza Stpa 29/11-(M.G.)- E' stato siglato dalla dirigenza dell' Agenzia regionale
per la protezione dell' ambiente della Calabria(Arpacal) ed i sindacati
l' accordo per il contratto collettivo integrativo 2004 della dirigenza
Stpa (ruolo sanitario tecnico professionale e amministrativo). Il
contratto, la cui firma arriva a conclusione di una serie di incontri
con le delegazioni sindacali, prevede, tra l' altro, un riconoscimento
dell' indennita' di posizione ai dirigenti. Alla riunione presieduta
dal commissario dell' Arpacal, Domenico Lemma, hanno partecipato le
sigle sindacali rappresentative della dirigenza dell' agenzia ambientale
calabrese: Cisl-Fp, Uil-Fpl, Cgil-Fp, Confedir Sicus, Snabi Sds, Confedir
Sanita'. ''La sigla del contratto integrativo - e' scritto in un comunicato
- rientra nel programma che Lemma, dal momento del suo insediamento,
ha inteso realizzare, attivando relazioni sindacali sempre piu' costanti
per riconoscere al personale dell'agenzia i giusti diritti contrattuali
spettanti''. La CGIL sul Trasporto pubblico: Passare dalle concessioni degli autoservizi ai contratti di servizio” 28/11 “La CGIL regionale e la FILT ritengono necessaria una
svolta nel Trasporto Pubblico Regionale per passare dall’attuale
sistema di concessione degli autoservizi ai contratti di servizio,
allo scopo di garantire la qualità e la certezza dei servizi
ai cittadini Calabresi”. E’ quanto chiedono in una nota
congiunta il segretario regionale della CGIL, Nino Zumbo e il segretario
della FILT Calabria, Pino Lagreca. “L’attuale sistema
di concessione – denunciano i due segretari sindacali nella
nota- ha costi eccessivi a causa dei doppioni di servizi sulle stesse
direttrici, è assente l’integrazione con i servizi ferroviari,
non dà alcuna garanzia per i diritti degli utenti (manca la
carta dei servizi) e il costo chilometrico in Calabria è superiore
al costo medio nazionale. I danni di questo sistema sono per una parte
a carico dei lavoratori dipendenti verso i quali non sempre i salari
vengono corrisposti con regolarità e spesso non viene nemmeno
rispettata l’applicazione del Contratto Collettivo di Lavoro,
in diverse aziende private la contrattazione di secondo livello non
si rinnova da circa quindici anni. Mentre per un’altra parte
è a carico dell’utenza, che non gode di sevizi adeguati
sia in qualità che in quantità; spesso gli stessi servizi
non sono garantiti con regolarità e con la frequenza necessaria,
soprattutto per quanto concerne i collegamenti con i paesi interni.
Tutto ciò comporta un grave danno alla collettività
calabrese perché si tratta di un Servizi Pubblico che è
garantito per oltre il 70% con i soldi dei contribuenti. Un Servizio
Pubblico universale garantito dalla Costituzione che merita di essere
riorganizzato per renderlo efficiente ed efficace in grado di garantire
la mobilità delle persone e soprattutto delle fasce più
deboli come i pensionati, i lavoratori e gli studenti. La CGIL e la
FILT ritengono che occorre recuperare i ritardi maturati dagli anni
dal 2000 al 2005 nell’attuazione della legge 23/99 che riforma
il Trasporto Pubblico Locale in Calabria ed inoltre fare fronte ai
pesanti tagli finanziari che sono stati decisi dal Governo Berlusconi,
anche con la Finanziaria 2006, nei confronti di questo importante
settore del trasporto. E’ per questi motivi che la CGIL e la
FILT sollecitano l’Assessore ai Trasporti di proseguire il lavoro,
così come concordato con CGIL, CISL e UIL, per pervenire all’individuazione
dei servizi minimi, all’integrazione degli autoservizi con quelli
ferroviari e all’integrazione tariffaria, per poi passare alla
stipula dei Contratti di Servizio che dovranno riconoscere i diritti
all’utenza e le Aziende i diritti ai lavoratori, in un quadro
di regole che porteranno a trasparenza e a certezza le risorse finanziarie.
A tal fine è opportuno, inoltre, che l’Assessore ai trasporti
attivi un tavolo permanente con il coinvolgimento delle OO.SS., delle
parti datoriali e delle rappresentanze dell’untenza per pervenire
all’attuazione della riforma del T.P.F. in Calabria. Nel contempo,
occorre affrontare tutta la partita delle risorse pregresse per evitare
eventuali effetti negativi, se pur non giustificati, nei confronti
dei lavoratori e dell’utenza”. Il 2 dicembre giornata di mobilitazione dei forestali 24711 Una prima giornata di mobilitazione dei forestali della Calabria
e' stata proclamata per il 2 dicembre dalle segreterie regionali di
Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. La protesta si svolgera' a Catanzaro
nei pressi della sede della giunta e dell'assessorato regionale alla
forestazione a Catanzaro. ''Dopo aver proclamato - sostengono in una
nota i segretari regionali di Flai, Fai e Uila - nei giorni scorsi
lo stato di agitazione dei lavoratori forestali per il mancato reperimento
delle risorse necessarie per garantire le spettanze economiche degli
addetti del settore non e' pervenuta alcuna convocazione di incontro
dalla Giunta regionale, cosi' come da noi richiesto ben 16 giorni
addietro, ne' alcun segnale di impegno concreto. La giornata di mobilitazione
si e' resa anche necessaria avendo rilevato la caduta di attenzione
dell' Amministrazione regionale sulle prospettive del settore perche',
nonostante la presentazione delle linee-guida per il rilancio della
forestazione calabrese al Governo nazionale per giustificare ed ottenere
i finanziamenti 2006 ancora, a tutt' oggi, non e' stato deciso ed
approvato alcun progetto di lavoro che vada in tale direzione rischiando,
dal primo gennaio 2006, di continuare a lavorare come negli anni passati''.
''Sembra paradossale - concludono i sindacalisti - che nel mentre
il governo nazionale memore delle forti iniziative di lotta dei forestali
del dicembre dello scorso anno, abbia gia' previsto in Finanziaria
le risorse per il 2006, al contrario, il governo regionale non riesce
a rintracciare quelle del 2005''. Il Sindacato di Polizia COISP pronto a proteste eclatanti contro la finanziaria 23/11 ''Se lo Stato ci abbandona, e' giusto come forma di protesta
cautelarsi e non esporsi a rischi che paghiamo solo noi''. Cosi' Franco
Maccari, Segretario Generale Aggiunto del Coisp, ha annunciato una
serie di proteste ed azioni eclatanti che il Coisp da domani mettera'
in atto per sensibilizzare istituzioni e cittadini sullo stato di
abbandono con cui la Finanziaria lascia le Forze dell' Ordine, malgrado
le promesse di intervento e di attenzione piu' volte rilasciate dal
Governo. ''Deputati e senatori che approvino questa Finanziaria possono
essere considerati correi di assassinio poiche' non tutelano ne' la
sicurezza dei cittadini ne' quella delle Forze dell' Ordine - accusa
Maccari - alcune norme inserite nella Finanziaria per il 2006 decretano
la morte della sicurezza in Italia e la condanna alla totale apatia
degli appartenenti alle Forze dell'Ordine. Gravemente deleteria e'
tra tutte la volonta' di sopprimere quelle disposizioni che vedono
lo Stato dover corrispondere le spese di cura, comprese quelle per
ricoveri in istituti sanitari e per le protesi, ai propri dipendenti
che durante l'espletamento di mansioni di servizio, o per causa manifestamente
dipendente dallo stesso, abbiano subito un'infermita'''. ''Bene -
aggiunge Maccari - allora poiche' le spese sanitarie delle Forze dell'
Ordine debbono essere sostenute dai singoli, comprese carrozzelle,
stampelle, ausili per la sopravvivenza di chi per dovere si e' esposto
ad un conflitto a fuoco, e' bene cautelarsi: non uscire di pattuglia
e girarsi dall'altra parte in caso di turbolenze o reati. Mettere
a rischio la propria incolumita' fa parte dei doveri, della lealta'
allo Stato; se questo abbandona chi lo serve, mancano le basi etiche
e morali per continuare a difenderlo''. ''Da subito chiediamo a gran
voce - conclude Maccari - che quelle infamita' contenute nella finanziaria
CONTRO le Forze dell' Ordine e che si vorrebbero tramutare in legge,
non diventino davvero realta'! Il Coisp si battera' quanto e' possibile
ed anche piu', con volantinaggi davanti alle prefetture ed azioni
eclatanti perche' il problema diventi di dominio pubblico e faccia
davvero vergognare una societa', che, rappresentata da questi senatori
e deputati, fa finta di definirsi 'civile''' I problemi del territorio discussi in un incontro tra la dirigenza della CISL ed i vertici regionali della Margherita 23/11 Si è svolto oggi presso la sede della CISL di Cosenza
un incontro tra la dirigenza provinciale del Sindacato fondato da
Giulio Pastore e i vertici provinciali e regionali della Margherita.
All’importante appuntamento hanno partecipato il Segretario
Generale Paolo Tramonti, i componenti di Segreteria Sandro Nucci e
Michele Altieri, i Segretari Generali di Categoria Ugo De Rose e Tonino
Russo per il Sindacato, mentre per il partito di Rutelli erano presenti
Franco Bruno Coordinatore regionale, Mimmo Bevacqua Coordinatore provinciale,
il Vice Presidente dell’Amministrazione Provinciale Salvatore
Perugini, il Consigliere Regionale Maro Maiolo e il Consigliere Comunale
Elio Bozzo. Tramonti (CISL) “Dalla concertazione il rilancio dell’area silana” 23/11 ''Il nostro impegno per il rilancio dell' altopiano silano
e per il recupero delle aree interne e' di antica data e non puo'
essere oggetto di strumentalizzazioni, cosi' come non puo' essere
concesso a nessuno di sostenere che non siamo stati e non siamo presenti
sulle principali vertenze del territorio''. E' quanto afferma Paolo
Tramonti, segretario provinciale della Cisl di Cosenza che mette in
rilievo la necessita' di rilanciare la concertazione con privati e
istituzioni. ''La Cisl peraltro - prosegue Tramonti - non si e' mai
limitata alla difesa dell' esistente, ma ha esercitato, e continua
farlo, una forte azione di stimolo e di proposta verso i vari livelli
istituzionali per il rilancio dell' altopiano silano, cosi' come e'
dimostrato anche dalle varie iniziative organizzate sui principali
temi dello sviluppo montano. Analogo impegno ci saremmo aspettati
dagli amministratori del territorio che invece, spesso, hanno accettato
supinamente l' evolversi in negativo della situazione''. ''A questo
proposito la Cisl - sottolinea il segretario provinciale di Cosenza
- conferma ancora una volta la disponibilita' a concertare con tutti
i soggetti pubblici e privati azioni comuni per il rilancio della
Sila, che non possono prescindere, cosi' come piu' volte evidenziato,
dalla valorizzazione di alcune filiere fondamentali: patrimonio forestale,
risorse idriche, risorse agro-industriali, turismo, patrimonio storico-culturale,
avvio effettivo del Parco della Sila. In questa direzione va la richiesta
al presidente dell' Amministrazione provinciale affinche', nell' ambito
del tavolo di concertazione di recente attivato, venga affrontata
in via prioritaria la questione relativa al recupero delle aree interne.
Solo in questo modo - conclude Tramonti - e' possibile realmente invertire
la tendenza, considerando il fallimento totale delle politiche perseguite
in questi anni che non hanno prodotto altro che impoverimento, abbandono
e disagio''. Giamo (Ugl) “Situazione grave alle Ferrovie della Calabria” 22/11 Il segretario regionale dell' Ugl-Autoferrotranvieri, Natale
Giaimo, in una nota, critica la dirigenza delle Ferrovie della Calabria,
parlando di ''situazione grave'' all' interno dell' azienda. ''Ci
hanno voluto propinare - aggiunge Giaimo - un accordo che violava
ogni regola di buona gestione aziendale e di rispetto di legittime
aspettative e di salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Un accordo
che risulta essere una accozzaglia di norme rispetto alle quali il
conflitto di interessi e' solo la parte piu' chiaramente percepita,
visto il susseguirsi in esso di norme chiaramente ad-personam e di
carattere del tutto clientelare rispetto alle vigenti normative contrattuali.
Accordo che e' stato possibile applicare solo in minima parte, probabilmente
la peggiore, e che risulta, cosi' come comunicatoci nell' ultima riunione
tenuta coi vertici aziendali, per il resto inapplicabile. Il tutto
fatto salvo il Regolamento avanzamenti e promozioni che, da vero e
proprio monumento di incompetenza e di interessi particolari, che
sono piu' o meno apertamente individuabili, viene ancora ritenuto
valido ma non viene esattamente ed interamente applicato dall' Azienda,
che vi ha profuso un autentico sforzo onde raggiungere una possibile
pace sociale con il sindacato di parte confederale, non tenendo in
alcun conto norme, contratti, accordi e quant' altro venisse reclamato
dall' Ugl''. Sciopero del 25 contro la Finanziaria. Numerose adesioni Non si è conclusa la vicenda dei fondi FUA 2002 all’Ufficio Provinciale del Terrritorio di Cosenza 22/11 “Non si è ancora conclusa la vicenda della distribuzione
dei Fondi F.U.A., relativi all’anno 2002, all’Ufficio
Provinciale del Territorio di Cosenza”. Lo afferma in una nota
il Coordinamento Regionale Agenzie Fiscali del RdB/CUB. “L’accordo
sottoscritto –prosegue la nota- da tutte le altre organizzazioni
sindacali e da noi fortemente contrastato, prevedeva, infatti, pesanti
discriminazioni verso alcune categorie di lavoratori meno protette
(gli L.T.D., in particolare), penalizzandole fortemente e non riconoscendo
loro le indennità spettanti. Sciopero del 25: cinque manifestazioni in Calabria 21/11 Saranno cinque le manifestazioni provinciali che si terranno
in Calabria venerdi' prossimo in occasione dello sciopero generale
nazionale di Cgil, Cisl e Uil sulla Finanziaria. In Calabria lo sciopero
sara' di otto ore e la manifestazione principale si terra' a Locri,
dove parleranno Raffaele Bonanni, segretario nazionale Cisl; Fernando
Pignataro, segretario generale della Cgil calabrese, e Pino Zito,
segretario dell' Uil di Reggio. Per la provincia di Cosenza la manifestazione
si terra' a Castrovillari e vedra' la partecipazione di Fulvio Fammoni,
segretario nazionale Cgil; Roberto Castagna, segretario generale dell'
Uil calabrese, e Paolo Tramonti, segretario della Cisl di Cosenza.
A Catanzaro parleranno Massimo Di Menna, segretario nazionale Uil;
Gigi Sbarra, segretario generale della Cisl calabrese, e Sergio Genco,
segretario della Cgil di Catanzaro. A Vibo Valentia parleranno Raffaele
Blandino, segretario regionale Cisl; Luciano Prestia e Raffaele Mammoliti,
rispettivamente segretario della Uil e della Cgil vibonese. A Crotone,
infine, la manifestazione vedra' la partecipazione di Carlo Podda,
segretario nazionale Cgil; Mimmo Tomaino, segretario della Uil, e
Antonio Venneri, segretario della Cisl.Le piazze saranno quelle delle
citta' sedi di province ad eccezione fatta per Locri e per Castrovillari.
Due scelte, queste ultime, non casuali in quanto Locri in questo momento
sta vivendo un periodo particolare a causa della recrudescenza criminale
mentre Castrovillari e' ''fortemente colpita dal processo di deindustrializzazione,
specie nel settore tessile''. Lo sciopero generale del 25 novembre
in Calabria avra' una rilevanza diversa perche' le ore di astensione
dal lavoro saranno 8 piuttosto che 4, ma anche perche' si svolge in
un momento in cui la regione vive una situazione difficile. Stamane
i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Fernando Pignataro, Luigi
Sbarra e Roberto Castagna, hanno illustrato la piattaforma su cui,
poi, verte lo sciopero del 25 novembre. ''Coniugare - ha detto Pignataro
- la battaglia per la legalita' a quella per lo sviluppo ma dire anche
il nostro no ad una Finanziaria che giudichiamo pessima perche' e'
una Finanziaria dei tagli e tutto cio' ha conseguenze dirette per
il Mezzogiorno in quanto opera tagli e li opera quasi tutti verso
un'unica direzione. Quanto previsto nella Finanziaria, infatti, riduce
le risorse per le politiche di sviluppo. Siamo ad un punto di non
ritorno. Il nostro Paese sta attraversando una crisi profonda ed in
un quadro come questo la Calabria paghera' il prezzo piu' alto''.
Per il segretario regionale della Cisl, Luigi Sbarra, la manovra finanziaria
''conferma il disinteresse del governo centrale verso questa area
e noi siamo convinti che puo' essere modificata, rendendola piu' equa.
Da questa Finanziaria, poi, arrivano segnali inquietanti perche' non
agevola lo sviluppo, mette in discussione la famiglia e la possibilita'
che le fasce meno abbienti possano arrivare, non dico a fine mese,
ma almeno a meta' mese. Il Mezzogiorno avra' di che penare nei prossimi
anni se e' vero che dalla Finanziaria vengono tagliati i fondi per
il cofinanziamento dei progetti europei''. ''Oltre ad una Finanziaria
sbagliata - conclude Sbarra - ed oltre ad una Devolution iniqua non
sappiamo quale sia la situazione in merito al Tfr (trattamento di
fine rapporto). La Calabria merita una risposta forte dallo Stato,
capace di rimettere in moto l'economia e l'apparato produttivo''.
Il segretario regionale della Uil, Roberto Castagna, ha auspicato
che ci siano ''dei segnali dal governo nazionale e contestualmente
si smetta di piangerci addosso, dando una versione nuova di questa
Calabria cosi' come la stanno dando i giovani che hanno voglia di
dare un'immagine diversa di questa regione. Per questo, mi auguro
che non si spengano i riflettori sulla Calabria' Lento (UIL) “L’incontro con la Regione per la Legnochimica è un buon segnale” 19/11 L' esito dell' incontro tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil con
il vice presidente della Giunta regionale, Nicola Adamo, sulla Legnochimica
di Rende, ''e' un buon segnale che lascia intravedere una prospettiva
concreta se contestuale alla proroga della mobilita', al proseguimento
di alcuni lavoratori, gia' impiegati, nei comuni per attivita' socialmente
utili oltre a un progetto di riqualificazione professionale che consentirebbe
in tempi brevi il reimpiego di tutte le maestranze''. A sostenerlo
e' Antonio Lento, dell' ufficio di segreteria della Uil di Cosenza.
''Quello di oggi - ha aggiunto Lento - e' stato un buon aperitivo
per poter definire nei dettagli un percorso che concretamente potra'
farci comprendere quale sara' il futuro di ogni lavoratore''. Lento,
e' scritto in un comunicato, introducendo i lavori a nome delle tre
organizzazioni sindacali, ''ha rappresentato ad Adamo la necessita'
di porre fine al disagio sociale dei lavoratori, ormai privi di ogni
sostegno al reddito''. Lento ha anche precisato che ''l' interesse
e' tutto concentrato a ricercare opportunita' di lavoro produttivo
e non di banali misure di sostegno al reddito. Certo e' - ha sostenuto
- che una proroga dell' indennita' di mobilita' consentirebbe a tutti
di vagliare con attenzione e piu' serenita' i dettagli necessari per
le giuste misure da intraprendere''. ''La risposta di Adamo - e' scritto
ancora nel comunicato - non e' tardata ad arrivare rispetto al percorso
prospettato dal sindacato. Anzi il vicepresidente si e' immediatamente
prodigato ipotizzando il reimpiego degli 80 lavoratori interessati
dichiarandosi disponibile a predisporre opportune forme di agevolazioni
e sostegni, per quelle aziende che dovessero presentare interesse
e/o che abbiano presentato progetti di finanziamento per inizio di
attivita''' Per lo sciopero del 25 serve una grande mobilitazione 18/11 Un appello a ''tutti i cittadini per una grande partecipazione
alla manifestazione organizzata a Catanzaro in occasione dello sciopero
generale del 25 novembre'' e' stato lanciato, a conclusione di un
attivo unitario, dalle segreterie comprensoriali di Lamezia Terme
di Cgil, Cisl e Uil. ''Serve una grande mobilitazione - e' detto in
un documento - affinche' possa arrivare al Governo ed alle assocaizioni
mafiose un messaggio forte dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani
calabresi contro ogni forma di vessazione che impedisce la crescita
economica, culturale, civile e sociale della Calabria e, nel contempo,
riaffermi il valore della legalita', del lavoro, dell' occupazione
dello sviluppo''. La Carime perde il servizio di tesoreria dell’Unical. Preoccupazione dei sindacati. 17/11 "Apprendiamo, con sorpresa e preoccupazione, che Banca
Carime - che gestisce il servizio di tesoreria dell'Universita' della
Calabria praticamente sin dalla fondazione dell'Ateneo - ha recentemente
perso la gara indetta per l'affidamento di tale servizio, consentendo
il subentro di altra Azienda di credito e dopo aver gia' perso, poco
tempo fa, lo stesso servizio gestito per conto dell'Ateneo di Bari".
Lo scrivono, in un comunicato, le Segreterie di Coordinamento Banca
Carime Falcri - Fiba/Cisl - Fisac/Cgil - UIl CA. "Registriamo,
ancora una volta, - si legge nel comunicato - l'assoluta inadeguatezza
di chi, preposto a tale compito, non ha saputo capire il ritorno che
tale servizio poteva portare alla Banca e valorizzare il patrimonio
rappresentato dall'essere la piu' importante e diffusa Azienda bancaria
sul territorio meridionale, consentendo - dopo anni di gestione -
il trasferimento del servizio ad altra Societa". I sindacati
parlano di "grave pregiudizio sia per la banca, che perde, ancora
una volta, un importantissimo cliente, che per l'intera utenza che
si vedra' privata del supporto di una Banca praticamente presente
in ogni comune calabrese e, quindi, in grado di soddisfare al meglio
le esigenze degli oltre 30.000 studenti meridionali che, anche domani,
avrebbero potuto continuare ad essere clientela della Banca. E' ora
necessario capire - scrivono i sindacati di categoria - se alla base
di tale episodio esista una precisa volonta' dei vertici della Banca
meridionale e, quindi, del Gruppo BPU finalizzata al depauperamento
di Banca Carime o se, ancora una volta, ci si e' trovati di fronte
alle conseguenze di una gestione poco attenta alle vicende della Banca".
I massimi vertici di Carime e del Gruppo BPU devono, ora, a giudizio
dei sindacati del credito, "procedere ad una attenta analisi
per capire le cause di quanto successo e, quindi, eventualmente richiamare
alle proprie responsabilita' coloro che, con il loro comportamento,
hanno causato la perdita del servizio e, quindi, di un cliente con
il quale, addirittura, era stato di recente definito un protocollo
di collaborazione finalizzato alla selezione di giovani stagisti da
utilizzare all'interno di Banca Carime e che, proprio per la sua funzione,
rappresenta un Ente di eccellenza all'interno di quel territorio che
Banca Carime dovrebbe appunto servire". CGIL: “Riempire di contenuti le linee guida della Regione per il rilancio della forestazione” 17/11 “Le linee guida per il rilancio della forestazione calabrese,
presentate negli scorsi giorni dalla Regione Calabria vanno ora, soprattutto,
riempite di contenuti, di programmi e di progetti realizzabili”.
. E' quanto sostengono in una nota congiunta i segretari regionali
della Flai, Antonio Spataro, e della Cgil, Fernando Pignataro. “Bisogna
evitare insomma -aggiungono-che così come accaduto negli anni
precedenti, compreso quello in corso, si assista ad una sorta di distonia
ed incoerenza tra il contenuto dei piani triennali ed annuali sulla
forestazione e la loro effettiva realizzazione. Cisl: “La forestazione un settore d sostenere e valorizzare” ''La Forestazione per le molteplici funzioni economiche e sociali
ed ambientali ed anche per le condizioni legate alla sicurezza del
territorio rappresenta una risorsa da sostenere e valorizzare per
lo sviluppo e per il rilancio della montagna e delle zone interne''.
E' quanto sostengono in una nota congiunta Giuseppe Gualtieri Segretario
Generale della Fai Cisl della Calabria ed il Segretario Generale della
Cisl Luigi Sbarra. ''E' necessario - hanno aggiunto - che la politica
e le istituzioni nazionali e locali decidano di operare una svolta
strategica in direzione dell' efficienza e della produttivita', del
cambiamento e della qualita' degli interventi di un settore che rappresenta
il cuore della economia della Regione e dove sono concentrati circa
10.500 unita' lavorative. La strada per realizzare obiettivi di crescita
e sviluppo delle attivita' e' quella contenuta nel Protocollo di Intesa
sulle Relazioni Sindacali firmato dal Presidente della Giunta Regionale
e dai vertici del Sindacato Calabrese e cioe' la Concertazione. Le
linee guida sulla nuova forestazione calabrese predisposte ed elaborate
dall' Assessorato Regionale alla Forestazione devono costituire la
cornice di riferimento per un tavolo di confronto Regione-Sindacato
capace di definire strategie, progetti, interventi, tempi, modalita',
risorse necessarie per far del comparto un' attivita' autenticamente
produttiva ed innovativa''. ''La Contrattazione - hanno proseguito
Gualtieri e Sbarra - e' lo strumento capace di regolare i rapporti
negoziali tra le parti finalizzati a garantire risposte di tutela
e diritti ai lavoratori non solo per le questioni economiche e salariali
ma anche per il quadro normativo che dovra' consentire un miglioramento
delle condizioni professionali e di formazione e riqualificazione
e delle competenze umane al fine di cogliere attraverso il sostegno
dei lavoratori la domanda di cambiamento e di trasformazione del settore
per renderlo piu' produttivo, efficiente e moderno. Guardiamo con
grande interesse, infatti, all' evoluzione del negoziato sul Contratto
Integrativo Regionale, scaduto il 31.12.2003, che dovrebbe produrre
nei prossimi giorni risultati concreti''. Gualtieri e Sbarra, infine,
esprimono grande preoccupazione per le tensioni che si registrano
sui luoghi di lavoro a causa della insufficienza delle risorse finanziarie
necessarie a coprire la chiusura dell' annualita' 2005 ed a garantire
le spettanze ai lavoratori per i mesi di Novembre , Dicembre e per
la 13/ma mensilita'. Il Sindacato Calabrese aveva ricevuto sull'argomento
assicurazione del Dipartimento Forestazione di certezza dei finanziamenti
mentre oggi affiorano difficolta' che necessariamente vanno superate.
''A tal riguardo - hanno concluso - si sollecita il Presidente Loiero
e l'Assessore Regionale Pirillo ad individuare tutte le soluzioni
utili per risolvere il problema di natura finanziaria restituendo
cosi' serenita' e tranquillita' ai lavoratori che, specie con l' approssimarsi
delle festivita', giustamente e legittimamente rivendicano puntualita'
nella corresponsione delle spettanze economiche''. ALAI-CISL: “Risolvere la vicenda dei pagamenti dei sussidi ai lavoratori LSU-LPU” 16/11 “E’ necessario affrontare il problema dei pagamenti
e stabilire norme chiare sulle modalità di utilizzo dei lavoratori
LSU-LPU”. E’ quanto chiedono - Franco Marano e Francesco
Garritano - del Coordinamento provinciale dell’ALAI-CISL di
Cosenza provinciale. La CISL, commentano – Marano e Garritano
- non può che valutare positivamente il percorso che la Giunta
regionale sta costruendo insieme al sindacato per svuotare definitivamente
i due bacini dei lavoratori LSU-LPU della nostra Regione e dare loro
piena dignità e cittadinanza. Anche se restano molti nodi da
risolvere: è’ impensabile che questi lavoratori, impegnati
con grande professionalità, responsabilità e merito
da quasi dieci anni all’interno principalmente dei nostri Comuni
nel fornire servizi indispensabili, fra l’altro a costo zero,
siano considerati ancora lavoratori di serie B, da utilizzare con
molta discrezionalità, in molti casi arrivando finanche a ricattarli
a fronte di un misero sussidio mensile di appena 481 euro. E’
drammatico che gli LPU in alcuni casi non ricevono il sostegno economico
da oltre sei mesi con la disperazione di intere famiglie che non anno
altra fonte di reddito. Allo stesso tempo siamo molto preoccupati
dall’atteggiamento assunto dal Governo Nazionale che adotta
provvedimenti specifici per il precariato in Sicilia discriminando
la Calabria. Lunedì 21 conferenza dei sindacati sullo sciopero del 25 16/11 Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil illustreranno in una conferenza stampa convocata per lunedi' prossimo 21 novembre, a Lamezia Terme, le ragioni dello sciopero generale nazionale del 25 Novembre contro la Finanziaria 2006, le politiche economiche del Governo nazionale e per presentare il quadro delle iniziative di lotta che saranno realizzate in Calabria. All' incontro con i giornalisti parteciperanno i segretari generali di Cgil - Cisl - Uil, Fernando Pignataro, Luigi Sbarra, Roberto Castagna Partono gli Uffici Unici della Dogane in Calabria 16/11 Giovedì partiranno gli Uffici Unici delle Dogane in
Calabria. Saranno tre, Catanzaro, Gioia Tauro e Reggio Calabria e
questo comporterà una rivoluzione nell’attuale sistema
di ripartizione degli uffici nella nostra Regione. “L’accordo
con il Direttore Regionale per la Campania e Calabria, che le RdB/CUB
hanno sottoscritto assieme a tutte le altre OO. SS., - informa una
nota del Coordinatore Regionale RdB/CUB Agenzie Fiscali, Luciano Vasta-
contiene alcuni punti di caduta che non ci hanno convinto, come la
prevista chiusura della Dogana di Paola; tuttavia, grazie alla nostra
posizione di ferma contrarietà, l’Amministrazione ha
dovuto mediare, venendo incontro alle richieste di mantenere comunque
un ufficio a Paola e aprendo uno Sportello Territoriale che garantirà
a 4 colleghi di continuare a lavorare nella loro città.” Tramonti: “La Cisl chiede un tavolo di concertazione per lo sviluppo dell’Altopiano Silano” 15/11 Le recenti prese di posizione sulla situazione di stallo in
cui versa l’Altopiano Silano non possono passare inosservate.
E’ da tempo, infatti, che la CISL sta evidenziando lo stato
di assoluta inadeguatezza del sistema dei servizi e la bassa qualità
dell’offerta turistica dovute alla mancanza pressocchè
totale di interventi pubblici e privati e politiche di valorizzazione
della nostra montagna. Uilcem: Alla Centrale del Mercure l’ENEL usa i lavoratori come scudo 14/11 “A fronte dei buoni risultati raggiunti in borsa e ricordando
i fasti del passato, c’è ancora chi pensa che l’ENEL
sia rimasta una grande azienda con la quale si può dialogare.
Non è così.”. A ribadirlo è l' Uilcem in
un comunicato. “Per raggiungere suoi obiettivi strategici al
Mercure – prosegue la nota- , che pure sono stati condivisi
ed appoggiati dal sindacato e dai lavoratori, questa pseudo grande
azienda, oggi si fa scudo dei lavoratori, gettandoli nello sconforto
più nero, trasferendoli a centinaia di chilometri da casa. I pensionati calabresi manifestano il 18 contro la finanziaria 13/11-(Mar.Gat.)- Il prossimo 18 novembre a Villa San Giovanni i
pensionati calabresi di Cgil, Cisl e Uil manifesteranno contro la
legge finanziaria. La protesta si espande anche dall'altra parte dello
Stretto, a Messina, con i pensionati siciliani a dar vita ad una seconda
manifestazione con lo scopo di far sentire il proprio dissenso. Le
manifestazioni, previste per le ore 10, vedranno - e' scritto in una
nota della Uil pensionati - un ampia partecipazione degli iscritti
alle tre sigle sindacali proprio perche' si e' tutti consapevoli degli
ulteriori sforzi che una legge finanziaria cosi' pensata impone ai
pensionati, gia' ridotti a combattere, giorno dopo giorno, con un
caro vita che li ha costretti al limite della sopravvivenza. I sindacati denunciano: “Gestione dell’aereoporto di Lamezia allo sbando” 11/11 La gestione dell' aeroporto di Lamezia Terme ''e' allo sbando''
ed il direttore generale e' ''inadeguato''. A sostenerlo sono le segreterie
regionali aeroporto di Fit-Cisl, Uil Trasporti, Cisal-Fta in un comunicato.
''Le denuncie sulla cattiva gestione della Sacal promosse da Enti
diversi - e' scritto nella nota - trovano fondamento e conferma del
loro essere in una conduzione dello scalo completamente inefficiente
con il direttore generale, che privo di staff tecnico competente,
conduce in modo disorganico e improvvisato quello che si propone essere
il grande scalo della Calabria. Un personaggio calato o inviato da
Roma per occupare un posto che avrebbe potuto occupare una professionalita'
calabrese. Una figura di direttore con un appannaggio di circa 200
mila euro annui le cui conoscenze tecniche del settore operativo sono
frammentarie e lacunose e le cui capacita' di gestione manageriale
dello scalo, quanto del personale impiegato, sono inesistenti. Allo
stato attuale lodi e meriti vengono attribuiti solo ai vertici aziendali
dimenticando chi fa la Sacal ovvero gli addetti, gli impiegati di
ogni settore e gli operai. Sono solo quest' ultimi, con fatica fisica
e mentale, date le vessazioni continue a cui sono sottoposti, a permettere
alla societa' di affacciarsi a scenari nazionali e internazionali
inimmaginabili se determinati solamente dalle capacita' manageriali
del direttore generale, finanche privo di titolo di studio della laurea''.
''Come organismi sindacali - Fit-Cisl, Uil Trasporti, Cisal-Fta -
abbiamo pesantemente protestato sui metodi emersi da questo ciclo
di gestione; siamo stati presi in giro dato che la varie e molteplici
promesse non sono mai state mantenute; siamo stati volutamente ignorati
in successione di atti e fatti. Certamente ci siamo sentiti onorati
dalla nomina di un lamentino alla Presidenza della societa' e rassicurati
dalla sua provenienza dal mondo della magistratura. La Sacal ha bisogno
di regole e del loro rispetto, ma dobbiamo al tempo stesso invitare
il nuovo presidente ad attivarsi personalmente e immediatamente nei
confronti di una societa' oramai allo sbando che l' immobilismo condurra'
alla catastrofe. Occorre un intervento serio e mirato per rivedere
la struttura organica della societa' riattivando i canali gestionali
trasparenti e reintroducendo sistemi promozionali meritocratici''.
''Soprattutto - conclude la nota dei sindacati - richiediamo un intervento
mirato nei confronti del direttore generale, un invito ad allontanarsi
dalle scelte di parte attraverso cui ha condotto, o meglio ha fronteggiato
l' attivita' fin' ora, e inaugurare un nuovo corso gestionale attraverso
il sostegno e la promozione di quelle professionalita' tecniche presenti
in azienda, ma volutamente dimenticate e relegate in attivita' palesemente
inferiori alle loro competenze. Solo in tal modo si potra' avviare
una gestione di consolidamento dei traguardi intrapresi e fronteggiare
il grave trend negativo in atto e rilanciare la riorganizzazione dell'
area scalo soprattutto a favore dei passeggeri''. Con la finanziaria il Governo ha cancellato il Sud, il 20/12 in piazza a Reggio. Loiero"Importante decisione" 10/11 ''Il Governo ha cancellato il Sud''. Per questo serve ''una
risposta comune da parte di sindacati, Regioni e istituzioni locali,
Confindustria e associazioni imprenditoriali. Cosi' Cgil, Cisl e Uil
aderiscono alla proposta di una manifestazione a Reggio Calabria entro
il prossimo 20 dicembre, avanzata nel corso di un incontro tra alcuni
governatori del Mezzogiorno e i vertici delle tre confederazioni sindacali.
Incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, i leader di Cgil
e Cisl, Guglielmo Epifani e Savino Pezzotta. ''Il problema - ha detto
Paolo Pirani, segretario confederale della Uil - non e' solo la mancanza
di risorse per il Sud, ma la mancanza di obiettivi. Da tempo diciamo
che il Mezzogiorno deve diventare una questione nazionale, rilanciando
a tutto campo il progetto competitivita' e coinvolgendo tutte le istituzioni
centrali e locali, tutte le forze sociali ed il mondo della cultura.
Per questo oggi abbiamo proposto l'iniziativa degli Stati generali
del Mezzogiorno a Reggio Calabria entro Natale. E lunedi' sera - ha
aggiunto - quando incontreremo Confindustria le proporremo di partecipare
a questa iniziativa insieme a tutte le altre associazioni imprenditoriali
che hanno sottoscritto a suo tempo l'accordo sul Mezzogiorno con i
sindacati''. ''C'e' un problema Mezzogiorno, ancora irrisolto, che
riguarda lo sviluppo dell'intero Paese e anche dell'Europa'', ha detto
Paolo Nerozzi, segretario confederale della Cgil, per il quale ''se
si attaccano gli enti locali, come sta facendo il Governo, e' gravissimo
per il Paese, ma e' drammatico per il Sud''. Del resto, ha spiegato
Nerozzi, ''non si affronta il problema delle infrastrutture e quello
dell'uso degli incentivi che il GOverno sta utilizzando in maniera
non corretta. Non ci sono risorse e c'e' una crescente poverta'. Senza
parlare del problema della legalita' che e' strettamente legato con
quello dello sviluppo''. Savino Pezzotta ha quindi proposto di mettere
tra i punti cruciali della manifestazione uno specifico punto sulla
situazione della Locride, ''per dare una risposta alle migliaia di
giovani che hanno sfilato la scorsa settimana''. Sbarra (CISL) “Sostenere e valorizzare la forestazione” 10/11 ''La Forestazione per le molteplici funzioni economiche e sociali
ed ambientali ed anche per le condizioni legate alla sicurezza del
territorio rappresenta una risorsa da sostenere e valorizzare per
lo sviluppo e per il rilancio della montagna e delle zone interne''.
E' quanto sostiene il segretario regionale della Cisl della Calabria,
Luigi Sbarra. ''La Calabria - ha aggiunto - con i suoi 640 mila ettari
di boschi e foreste e' tra le Regioni Italiane che vanta uno dei piu'
alti indici di boscosita' pari al 41,7 %. E' necessario che la politica
e le istituzioni nazionali e locali decidano di operare una svolta
strategica in direzione dell'efficienza e della produttivita', del
cambiamento e della qualita' degli interventi se si vuole considerare
la Forestazione e l' Ambiente una vera grande risorsa per lo sviluppo,
la crescita, l' occupazione e la modernizzazione della Calabria e
del Mezzogiorno. La Cisl Calabrese da anni rivendica nel rapporto
con la Regione, il sistema delle Autonomie Locali e gli Enti di Gestione
un Progetto Strategico a valenza pluriennale, integrato tra politiche
agricole e forestali, turismo e ambiente, trasporti e lavori pubblici,
energia e attivita' produttive, lavoro e formazione professionale
che esalti la programmazione, l' innovazione ed il cambiamento del
settore, che aiuti una politica di riconversione degli interventi
forestali attraverso un' ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie
e renda autenticamente produttivo il comparto della forestazione,
per garantire e salvaguardare i livelli occupazionali , per rilanciare
le politiche ambientali , mettere in sicurezza il territorio, valorizzare
l' immenso patrimonio boschivo, per chiedere definitivamente al Governo
Nazionale l' abrogazione della Legge 442/84''. ''Guai a farsi trascinare
- ha proseguito Sbarra - dalle tendenze e ritenere che la forestazione
e' un settore improduttivo e caratterizzato solo da elementi di assistenzialismo.
Ci sono sicuramente cose da cambiare per introdurre elementi di discontinuita'
con il passato e questo chiama in causa il ruolo della Regione Calabria
, dell'Afor , degli Enti di Gestione che devono migliorare le attivita'
legate al coordinamento, garantire maggiore funzionalita', agire in
modo unitario, organico, semplificando procedure, rilanciare qualita'
e innovazione nella programmazione e nella progettazione, riconversione
degli interventi, controlli e verifiche sui risultati finali da realizzare
con severita' e rigore colpendo sprechi , abusi , sacche di improduttivita'.
La vera sfida, quindi, per la forestazione del futuro in Calabria
si gioca sul versante della produttivita', del rilancio e della riconversione
del settore, della riqualificazione degli interventi, della riorganizzazione
delle strutture e del corretto impiego ed utilizzo delle risorse umane''.
Il segretario regionale della Cisl ritiene inoltre che sia ''profondamente
sbagliato pensare che tutte le maestranze (10.500 circa) possano essere
impegnate sul terreno della difesa del suolo e della manutenzione
del territorio. Occorre invece riorganizzare e rilanciare il comparto
e le attivita' ad esso collegate per un vero grande Progetto di Forestazione
Produttiva seguendo almeno quattro grandi questioni: Difesa del suolo
e manutenzione del territorio; Realizzazione di interventi produttivi
legati alle filiere (Legno, Bosco, Turismo, Energia e Biomasse); Infrastrutture
Civili e Servizi Collettivi nelle Aree Interne; Difesa dagli Incendi
Boschivi e Protezione Civile''. ''E' necessario, inoltre, prevedere
- ha concluso - la nascita di una Scuola Regionale di Formazione per
Operatori Forestali capace di diventare riferimento scientifico e
culturale non solo per i bisogni legati alla riqualificazione degli
attuali operai idraulico forestali ma anche per dotare il nuovo personale
di quelle professionalita' specifiche in grado di soddisfare le esigenze
del comparto'' Per lo sciopero del 25 manifestazione provinciale a Castrovillari 07/11 Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Cosenza e Castrovillari
hanno deciso di tenere lo sciopero generale del 25 novembre prossimo
con una manifestazione che avra' luogo nella citta' di Castrovillari.
Lo rendono noto le stesse organizzazioni sindacali. ''Lo sciopero
generale della Provincia di Cosenza - e' scritto nel comunicato -
per la prima volta si terra' nella citta' del Pollino per evidenziare
i gravi problemi economici, sociali ed occupazionali, nonche' i processi
di ristrutturazione del proprio sistema produttivo legandoli alle
questioni generali che sono alla base della proclamazione dello Sciopero
Generale contro la politica economica del governo e la legge finanziaria
2006''. Per il sindacato confederale ''e' l'occasione per mettere
al centro della piattaforma rivendicativa i problemi di un territorio
che sta perdendo le sue caratteristiche socio economiche, che subisce
un ulteriore processo di marginalizzazione in un contesto provinciale,
regionale e meridionale gia' di per se' fortemente in crisi, a cui,
non si oppone un'attivita' politico - istituzionale, anche locale,
chiamata invece ad una azione di programmazione dello sviluppo e di
utilizzazione delle risorse disponibili ordinarie e straordinarie''.
''E' necessario, quindi, - scrivono i tre sindacati confederali- che
in una situazione cosi' delicata le forze sociali, economiche, politiche,
istituzionali, nonche' l'associazionismo laico e cattolico si mobilitino
unendo le loro forze per dire no ad una politica economica e a una
legge finanziaria punitive per la Calabria e per il Mezzogiorno ed
anche per respingere l'escalation criminale e mafiosa che sta mettendo
in serio pericolo la tenuta democratica e politica istituzionale della
regione''. Il sindacato confederale, ''con la consapevolezza che e'
necessaria in un momento come questo, il concorso di tutti i soggetti
politico istituzionali, delle associazioni, dei lavoratori, delle
lavoratrici, dei pensionati, dei disoccupati e degli studenti, avviera'
una serie di incontri per un largo coinvolgimento e partecipazione,
finalizzati alla migliore riuscita dello sciopero generale del prossimo
25 Novembre''. Sbarra (CISL) “Dal Governo ci aspettiamo un provvedimento per la Locride” 07/11 ''E' necessario ed opportuno, oltre che politicamente corretto
e responsabile visto il delicatissimo e importante momento, che nella
Finanziaria, in discussione al Parlamento, il governo nazionale inserisca
un provvedimento urgente, straordinario, ad hoc, per la Locride, territorio
caratterizzato da indicatori economici e sociali allarmanti''. Lo
ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl calabrese incontrando
i quadri della Locride in preparazione dello sciopero del 25 novembre.
Per Sbarra proprio in questa realta' della regione e nella citta'
di Locri, dove si terra' la manifestazione principale per la provincia
di Reggio, ''e' concentrato un tasso di poverta' che raggiunge il
50 per cento e si registra, con oltre il 40 per cento, il tasso di
disoccupazione piu' alto dell' Unione Europea. Per dare un vero e
proprio segnale di svolta e non deludere cosi' le migliaia di giovani
della Locride che con coraggio si sono mobilitati attirando l' attenzione
dell' Italia intera, sarebbe opportuno che le istituzioni nazionali,
regionali e locali si impegnassero per associare alla giusta e legittima
richiesta di maggiore presidio del territorio attraverso il potenziamento
delle forze dell' ordine e della magistratura, anche interventi di
ordine economico e sociale per avviare processi di crescita e di sviluppo
sostenendo in tal modo il lavoro e l' occupazione per i giovani disoccupati''.
''Le istituzioni locali - ha sostenuto Sbarra - devono abbandonare
la logica improduttiva della mera lamentazione intrisa da ragionamenti
generali e generici per collocare l' iniziativa sul versante della
proposizione concreta rivendicando dal governo regionale e soprattutto
da quello nazionale impegni urgenti, immediatamente esigibili per
il territorio. La Finanziaria taglia e riduce le risorse per le infrastrutture
a tale scopo e' necessario che il governo si impegni a definire risorse
per l' ammodernamento di tutta la tratta della Statale 106 ionica
da Reggio a Catanzaro Lido, quale primo intervento ed al contempo
impegni le Ferrovie dello Stato a rivedere l' assurda posizione di
graduale indebolimento e smantellamento della linea ferroviaria ionica
che al contrario va elettrificata e potenziata. Anche per ragioni
legate al tema della sicurezza e dell' ordine pubblico - ha concluso
il segretario generale della Cisl - il governo localizzi nella Locride
una scuola di volontari, ufficiali e sottoufficiali dell' esercito
oppure in alternativa una Scuola di formazione per allievi Carabinieri
e della Polizia di Stato'' L’ispettorato del lavoro da ragione al sindacalista della Cosnil sospeso dalla Telecom 07/11 L' ispettorato del lavoro ha dato ragione al segretario dell'unione
Cosnil Calabria, Roberto Sacco, che era stato sospeso con provvedimento
disciplinare dalla Telecom ed e' ora in attesa di reintegro da parte
del giudice del lavoro. Lo ha reso noto lo stesso sindacato. ''Si
tratta - ha sostenuto Sacco - di una prima vittoria relativa ad un
ricorso intrapreso contro un provvedimento di licenziamento del tutto
iniquo e ingiusto. Una posizione arbitraria e altamente antisindacale,
quella di Telecom Italia, che ha rifiutato e continua a rifiutare
di far entrare in azienda la rapprensentanza della Cosnil''. ''L'
amministrazione di Telecom Italia - ha aggiunto il dirigente regionale
Cosnil - mi ha sospeso dal lavoro in relazione alla posizione sindacale
che occupo, negando di conseguenza l' attivazione delle deleghe di
tutti gli altri dipendenti che ne hanno fatto richiesta a tutt' oggi.
Tra l' altro sono stato sospeso con un provvedimento che e' anche
impugnabile per la sua illegittimita' procedurale, visto che e' stato
emesso proprio in un giorno che ero assente per malattia. Alla Telecom
non vogliono la Cosnil perche' si batte contro la mobilita' lunga,
la riduzione di personale che costringe gli impiegati a svolgere mansioni
non di loro competenza tecnica, ed e' contro la bozza del nuovo contratto
di lavoro fatta dall' azienda. Il tutto in un momento in cui e' in
corso il passaggio di numerose strutture della Telecom Italia a privati''. Pezzotta (CISL) “In Calabria il Governo deve investire risorse” 05/11 ''In Calabria, nella provincia di Reggio e nella Locride, il
Governo deve investire risorse, creare sviluppo, occupazione, collegamenti
agevoli, e stare, soprattutto, vicino alle migliaia di giovani che
rappresentano il presente''. E' quanto ha detto il segretario generale
della Cisl, Savino Pezzotta, stamane a Siderno. ''L' Italia, insomma,
non finisce - ha aggiunto - a Napoli. C' e' una regione, come, appunto,
la Calabria alla quale bisogna dare risposte chiare. La presenza della
mafia non puo' essere un alibi a non fare, a non investire e a non
creare, anche con opere pubbliche, sviluppo, economia ed occupazione''.
''Per sconfiggere la mafia - ha concluso Pezzotta - e' necessario
intervenire in modo serio e diverso ossia perseguire concretamente
coloro i quali delinquono o favoriscono le infiltrazioni mafiose''.
Laurito (Flai CGIL): “Insostenibile la situazione dell’INPS di Castrovillari” 05/11 ''Sono circa 600 le pratiche inerenti la liquidazione dell'
indennita' di disoccupazione agricola e degli assegni familiari giacenti
nella sede Inps di Castrovillari. La situazione, oramai, e' diventata
insostenibile''. A sostenerlo e' Vincenzo Laurito, segretario comprensoriale
della Flai Cgil Pollino-Sibari-Tirreno. ''Non e' la prima volta -
aggiunge Laurito - che come Flai Cgil siamo costretti a denunciare
una tale deficienza che crea notevole disagio ai lavoratori agricoli
di questo comprensorio. Ancora una volta dobbiamo registrare un notevole
ritardo delle liquidazioni dovuto all' atavico problema della carenza
di personale che si registra nella struttura e all' ostinazione della
sede centrale a non risolverlo''. Per il segretario della Flai Cgil
del comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno ''si ha la netta sensazione
che vi sia un accentramento di personale presso la sede centrale,
mentre gli uffici periferici vengono lasciati in balia di se stessi''.
Da lunedi' prossimo, fa sapere Laurito, la sede di Cosenza inviera'
a Castrovillari un proprio dipendente per smaltire le pratiche arretrate.
''E' una risposta all' emergenza, che pur non risolvendo il problema
strutturale - sottolinea il sindacalista - ha tranquillizzato, per
il momento, i lavoratori, i quali qualora il problema dovesse perdurare,
daranno sicuramente vita a forme di lotta difficilmente controllabili''. Sciopero dei treni il 7 novembre in Calabria 04/11 Le segreterie regionali di Filt, Fit, Uilt, Orsa F., Ugl Af,
Fast F. hanno proclamato, per lunedi' 7 novembre dalle ore 9 alle
ore 18, uno sciopero del personale di Trenitalia operante negli impianti
della regione Calabria. Lo rende noto Trenitalia. In particolare -
e' scritto nella nota di Trenitalia - saranno garantiti tre collegamenti
Eurostar, Reggio Calabria - Roma Termini, sui quattro previsti (soppresso
l'ES 9372, in partenza da Reggio Calabria alle 7,54). Previste anche
limitazioni di percorso per altri treni. Maggiori informazioni - conclude
la nota - si potranno ottenere telefonando al call center Trenitalia,
892021, o collegandosi al sito www.trenitalia.com Preoccupazione della CISL per lo stallo della vertenza Pollino spa 02/11 Il segretario della Fisascat Cisl di Cosenza, Gianluca Campolongo,
ha espresso, in una nota, ''grande e viva preoccupazione sullo stato
di stallo della vertenza che interessa i lavoratori della Pollino
spa, impegnati in attivita' di raccolta rifiuti, verso i quali da
tempo regna incertezza sul futuro dell' Azienda e sul quadro complessivo
di azioni da mettere in atto''. ''La difficile situazione che interessa
l' azienda e la mancanza di percorsi chiari e definiti - afferma Campolongo
- impongono al sindacato, ai soci privati e pubblici, alle rappresentanze
istituzionali del territorio di definire in tempi celeri un percorso
che permetta di fare chiarezza sul futuro dell' azienda, sui ruoli
e le responsabilita' di ciascuno al fine di garantire e diffondere
certezza e serenita' tra i lavoratori''. ''Da tempo - sostiene Campolongo
- stiamo denunciando la mancanza assoluta di un tavolo di concertazione
a tutti i livelli fra tutti i soggetti interessati per definire il
futuro delle societa' miste, tenuto conto che spesso gli attori istituzionali
del territorio, cioe' i Comuni, sono in ritardo nel versamento delle
spettanze con grave danno per l' azienda e i lavoratori''. ''La Fisascat
Cisl - sottolinea Campolongo - chiede al piu' presto la ripresa del
confronto attraverso un tavolo di concertazione alla presenza della
Giunta regionale e del Prefetto''. Otto ore di sciopero per il 7 novembre contro la riforma della previdenza agricola 01/11 Le segreterie provinciali della Flai, Fai e Uila di Cosenza
hanno proclamato, cosi' come stabilito dalle segreterie nazionali,
per il prossimo 7 novembre, otto ore di sciopero per protestare contro
la riforma della previdenza agricola. ''Le tre sigle sindacali cosentine
- e' scritto in una nota - hanno deciso che i lavoratori agricoli
della provincia di Cosenza, lunedi' prossimo, presidieranno, con un
sit-in, la Prefettura''. I sindacati spiegano che con questa giornata
di lotta a livello nazionale, si vuole ''protestare contro il governo
che ha annunciato di voler presentare il prossimo 8 novembre, attraverso
un maxi emendamento alla legge finanziaria 2006, la sua proposta di
riforma della previdenza agricola''. ''Il governo Berlusconi - proseguono
le segreterie sindacali - vuole togliere soldi ai lavoratori per diminuire
il costo del lavoro a favore delle imprese. Cosa piu' grave e' che,
contemporaneamente, vengono annunciati altri due provvedimenti: l'
eliminazione dell' obbligo per le imprese di presentare il certificato
di regolarita' contributiva (Durc) per avere diritto ai contributi
comunitari (obbligo previsto nel decreto legge di accompagnamento
alla finanziaria) e il superamento dell'articolo 147 della finanziaria
2005, riducendo cosi' il trattamento di disoccupazione per una parte
dei lavoratori agricoli, determinando 70 milioni di euro di minore
uscite a favore dell'Inps''. ''Con la manifestazione di lunedi' -
conclude la nota - si vuole anche protestare contro le risposte generiche
fornite dal governo alle richieste del sindacato di un decreto legge
che consenta di poter applicare da subito adeguati ammortizzatori
sociali per quei lavoratori che, a causa della crisi innescata dagli
eccessivi allarmismi sull' influenza aviaria, stanno perdendo il loro
posto di lavoro''. I sindacati invitano alla raccolta delle firme per l’iniziativa a favore delle persone non autosufficienti 28/10 “CGIL-CISL-UIL Pensionati invitano alla raccolta delle
firme Per la Legge di iniziativa popolare a favore delle persone non
autosufficienti” E’ quanto si legge in una nota congiunta
di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL Provinciali (le Federazione dei pensionati
di CGIL-CISL-UIL). “L’iniziativa di legge popolare –
dichiarano Antonio Goffredo SPI-CGIL, Pietro Monaco FNP-CISL e Francesco
Siriani UILP-UIL che è stata avviata dalle Federazioni Nazionali
dei pensionati di CGIL-CISL-UIL vuole dare concrete risposte al cronico
e drammatico problema della non autosufficienza in Italia, che interessa
circa 2 milioni e 900 mila cittadini e non solo anziani. Da anni SPI-CGIL,
FNP-CISL e UILP-UIL unitamente alle Confederazioni Nazionali, stanno
invocando impegni precisi per lenire questa piaga che intacca la coscienza
civile e democratica della nostra Nazione, proponendo la costituzione
di un fondo Nazionale per i non autosufficienti per realizzare una
rete di servizi e di sostegni, anche economici, per le persone afflitte
da non autosufficienza e per le loro famiglie. Si tratta, come ormai
tutti sanno, di una vera e propria emergenza sociale nella quale si
trovano moltissime persone che, per la mancanza o la perdita di autonomia
fisica, psichica o intellettuale, hanno bisogno di un’assistenza
e di grossi sostegni per compiere le azioni legate alla vita quotidiana. Forte impegno della CISL per la raccolta di firme per l’iniziativa a favore dei non autosufficienti 25/10 “Una intensa attivita' e' svolta dalla Fnp-Cisl della
Calabria che sta raccogliendo le firme a sostegno della legge di iniziativa
popolare a favore delle persone non autosufficienti”. E’
quanto si legge in una nota diffusa dalla Segreteria Provinciale della
FNP-CISL di Cosenza (Federazione dei pensionati della CISL). “L’iniziativa
di legge popolare – dichiara il Segretario Generale della FNP-CISL
Calabria, Giuseppe Mercurio – è stata promossa dalle
Federazioni Nazionali dei pensionati di CGIL-CISL-UIL per dare concrete
risposte al cronico e drammatico problema della non autosufficienza
che interessa circa 2 milioni e 900 mila cittadini e non solo anziani
del nostro Paese. Da anni SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL invocano la
necessità di costituire un fondo Nazionale per i non autosufficienti
per realizzare una rete di servizi e di sostegni, anche economici,
per le persone afflitte da non autosufficienza e per le loro famiglie.
Si tratta, come ormai tutti sanno, di una vera e propria emergenza
sociale nella quale si trovano moltissime persone che, per la mancanza
o la perdita di autonomia fisica, psichica o intellettuale, hanno
bisogno di un’assistenza e di grossi sostegni per compiere le
azioni legate alla vita quotidiana. Tramonti (CISL) “Ritardi e lentezze nei lavori della A3” 24/10 “Da tempo stiamo denunciando i ritardi e le lentezze
nell’esecuzione dei lavori di questa importante arteria di traffico
che lega il Mezzogiorno al resto del Paese. E’ inutile parlare
di sviluppo, di rilancio socio-economico della Calabria quando mancano
le necessarie condizioni infrastrutturali di base su cui creare lo
sviluppo e tra queste una moderna ed efficiente rete viaria”.
E’ quanto dichiara il Segretario Generale dell’UST-CISL
di Cosenza Paolo Tramonti a proposito dell’autostrada A3. Successo dello sciopero dei Sindacati di Base 23/10
“Lo Sciopero Generale del 21 ottobre di tutti i Sindacati di
Base (rappresentati soprattutto dalle RdB/CUB), è stato un
successo che è andato davvero ben oltre le migliori aspettative”.
Lo afferma in una nota la Direzione Regionale Rdb/Cub del pubblico
Impiego. “Oltre un milione di lavoratori, infatti, -prosegue
la nota- ha aderito allo sciopero provocando disagi nei vari uffici
e più di 50 mila persone hanno sfilato nella grande manifestazione
di Roma, sfidando le intemperie atmosferiche. Sia i partecipanti allo
sciopero che i manifestanti sarebbero potuti essere sensibilmente
di più, se i lavoratori del trasporto non fossero stati inopinatamente
precettati e non avessero, quindi, dovuto rinunciare a scioperare.
Anche in Calabria lo sciopero ha visto l’adesione di molti dipendenti
pubblici, dove, soprattutto nell’Agenzie Fiscali (Territorio
in testa) si sono registrate delle punte di adesione davvero alte.
Dalla Calabria, inoltre, molte persone hanno deciso di essere presenti
anche alla manifestazione, raggiungendo la capitale sia con pullman
organizzati appositamente dalle RdB/CUB, che con i treni, sfruttando
così la convenzione per l’occasione stipulata tra il
nostro sindacato e Trenitalia; nel corteo spiccava, tra i tanti, lo
striscione del Pubblico Impiego della Calabria. Lo sciopero ha riunito
tutto il sindacalismo di base, dietro parole d’ordine ben precise:
CISL: Sciopero per il Mezzogiorno e contro la Finanziaria il 12 e 25 novembre 20/10 “Il comitato esecutivo della CISL provinciale affronta
i nodi della Finanziaria e la gravità della situazione economico-sociale
del territorio”. E’ quanto si legge in una nota dell’Ufficio
Stampa della CISL provinciale. “Siamo molto preoccupati –
dichiara il Segretario Generale dell’UST-CISL di Cosenza Paolo
Tramonti, nel suo intervento al Comitato Esecutivo della CISL Provinciale
– della grave emergenza sociale ed economica che interessa la
nostra provincia costretta a fare i conti con la mancanza cronica
di prospettive di lavoro serie, con la chiusura di presidi industriali
storici quali il tessile- il bosco-legno- il calzaturiero, con la
crisi del settore informatico-telematico, con i precari che non ricevono
risposte adeguate da anni e per l’imminente scadenza degli ammortizzatori
sociali che interessano centinaia di lavoratoti e verso i quali, se
non ci saranno risposte chiare e in tempi brevi, si rischia di rendere
sempre più insostenibile il quadro della convivenza sociale.
In questo senso – per Tramonti – ci saremmo aspettati
impegni chiari e certificati dal Governo nella nuova legge Finanziaria.
Ma la politica che il Governo ha scelto, di non confronto con le parti
sociali, sta producendo gravi ritardi e ripercussioni economiche e
sociali gravissime non solo per il Paese, dove non si stanno affrontando
i problemi reali del carovita, della rivalutazione dei redditi, delle
pensioni, il problema della casa e dei fitti, ma anche e soprattutto
perché la manovra interviene con tagli selettivi e non rilancia
lo sviluppo, non agevola sostanzialmente le imprese, non fa fronte
alla crisi d’interi settori produttivi e non assume il Mezzogiorno
come snodo dell’innovazione e come priorità non prevedendo,
infatti, nessun tipo di intervento, anzi quelle poche risorse rimaste
si prelevano con i tagli previsti in Finanziaria agli Enti Locali.
Per queste ragioni – ha proseguito Tramonti - si è deciso
di scendere in piazza il 12 e il 25 novembre prossimi, per sostenere
con forza le ragioni dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati,
per il Mezzogiorno in cui la criminalità spesso si sostituisce
alle istituzioni legali e dove si assiste inermi allo scivolamento
quotidiano nell’area della povertà di consistenti fasce
sociali, e allo scopo di sensibilizzare l’esecutivo sui temi
della difesa del potere d’acquisto dei redditi e delle pensioni,
per rilanciare l’economia e lo sviluppo con misure adeguate,
per assumere il Mezzogiorno come priorità della politica economica
del Paese come sostenuto dallo stesso Presidente della Repubblica.
Sul fronte territoriale – ha sostenuto Tramonti - abbiamo accolto
positivamente la costituzione del tavolo di concertazione aperto dall’Amministrazione
provinciale che deve essere al più presto convocato non solo
per fronteggiare le emergenze presenti, ma per definire nuove e più
incisive politiche di sviluppo. Occorre avviare una seria ricognizione
dei Patti Territoriali e dei PIT, rilanciare la Programmazione Negoziata,
prepararci a recepire la legge istitutiva dei distretti industriali
“c.d. legge Bersani” coinvolgendo in questo percorso il
centro del sapere e della ricerca più importante della Regione
che è l’Università della Calabria che non può
rimanere ai margini dei processi e delle dinamiche del territorio,
ma deve ritagliarsi un’importante funzione propulsiva, e, infine,
per rilanciare con determinazione la programmazione dal basso e la
concertazione con i comuni ad iniziare da quello capoluogo dove è
necessario che l’instabilità politica lasci presto il
posto alla programmazione e al Governo serio dei problemi. Per affrontare
queste emergenze e far rinascere la fiducia e la speranza –
ha concluso il Segretario Generale dell’UST-CISL Tramonti –
è necessario un ritorno forte al confronto per affrontare e
governare i bisogni crescenti del nostro territorio attraverso politiche
chiare, certe e definite. Nel corso dei lavori sono intervenuti Sandro
Nucci, Michele Altieri, Ugo De Rose, Gianluca Campolongo, Enzo Pelle,
Dario Filice, Giovanni Bitonti, Enrico Amerino, Pietro Nevone, Tonino
Russo, Pompeo Greco, Dionisio Caloiero, Filippo Naccarato, Franco
Ventarola, Shama Bokkory, Fiore Damiano, Gaetano Rizzo. Soddisfazione della CISL per l’insediamento di Blaiotta al Ferro e Sparviero 20/10 “Esprimiamo sincero apprezzamento – dichiarano
il Segretario Provinciale della FAI-CISL Tonino Russo e il Segretario
Provinciale CISL Michele Altieri – per l’insediamento
a Presidente del Consorzio di Bonifica Ferro & Sparviero di Marzio
Blaiotta giovane e valida energia del settore agricolo del nostro
territorio”. “Al Presidente Marzio Blaiotta – sostengono
Russo e Altieri in una nota– formuliamo i nostri migliori auguri
di buon lavoro rinnovando da subito la disponibilità della
CISL ad avviare un inteso e proficuo percorso concertativo per affrontare
serenamente i tanti e gravi problemi del Consorzio. Contestualmente
rinnoviamo i nostri auguri al Presidente uscente Avv. Rinaldo Chidichimo
per il lavoro svolto con serietà e prestigio. I problemi del
Consorzio – commentano i due sindacalisti della CISL –
possono comporsi se intanto c’è un impegno deciso e forte
della Regione Calabria verso la risoluzione delle tante criticità
che lo interessano. Iniziativa della CGIL sui temi del Mezzogiorno, della legalità e della sostenibilità 18/10-(G.C.)- Nel Salone del Consiglio Regionale della Calabria si
apriranno, giovedi' 20 ottobre, a Reggio Calabria, i lavori della
'due giorni' organizzata dalla Cgil sui temi del Mezzogiorno, della
legalita', delle Infrastrutture e della Sostenibilita'. Un' iniziativa
programmata che assume, dopo l' efferato omicidio di Francesco Fortugno,
un valore anche simbolico di solidarieta' e di sostegno della Cgil
allo sforzo di rinnovamento avviato nella regione. Una commemorazione
del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria aprira'
infatti, alle 15,30, i lavori della giornata reggina che, dopo il
saluto dell' on. Giuseppe Bova, presidente del Consiglio regionale
Calabria, prevede la Tavola rotonda su ''Le priorita', le risorse,
l' impresa'', introdotta dalla relazione della segretaria confederale
della Cgil, Nicoletta Rocchi. Interverranno: Ettore Artioli, vicepresidente
Confindustria, Ivan Cicconi , direttore Nuova Quasco Nino Costantino,
segretario della Cgil Reggio Calabria Michele Gravano, segretario
della Cgil Campania Agazio Loiero, presidente Regione Calabria Franco
Martini, segretario della Fillea Cgil Carlo Podda, segretario della
Funzione Pubblica Cgil. Vincenzo Pozzi, Amministratore delegato ANAS
Fabrizio Solari, segretario della Filt-Cgil Italo Tripi, segretario
della Cgil Sicilia Coordina: Elisa Castellano, responsabile Reti e
Terziario Cgil. La mattina seguente, venerdi' 21 ottobre ore 9.30,
la sede dell' iniziativa della Cgil si spostera' a Messina, dove,
nella Sala di rappresentanza di Palazzo Zanca, Piazza dell' Unione
Europea, si svolgera' la Tavola rotonda ''Territorio, sostenibilita',
legalita''' sulla base della relazione introduttiva della segretaria
confederale della Cgil, Paola Agnello Modica, Interverranno: Renzo
Bellini, segretario confederale Cisl Luigi Croce, procuratore Repubblica
di Messina Stefano Lenzi, WWF Bruno Marziano, vicepresidente UPI Mimmo
Pantaleo, segretario della Cgil Puglia Ferdinando Pignataro, segretario
della Cgil Calabria Paolo Pirani, segretario confederale Uil Franco
Spano', segretario della Cgil di Messina Marcello Tocco, responsabile
Legalita' Cgil Antonio Pepe, segretario della Cgil di Potenza Coordina:
Franco Garufi, responsabile Mezzogiorno e Politiche di coesione Cgil.
Alle ore 13 circa, le conclusioni di Paolo Nerozzi, segretario confederale
Cgil. Alai CISL “Regione e Stato diano risposte all’emergenza LSU/LPU” 18/10 LSU-LPU: contro le discriminazioni del Governo Nazionale che
penalizzano i precari Calabresi e i piccoli Comuni, la CISL chiede
alla Politica Regionale di fare fronte unitario per dare risposte
certe alle emergenze economiche e sociali della Regione. E’
quanto affermano Franco Marano e Francesco Garritano per il Coordinamento
provinciale dell’ALAI-CISL ai margini di un incontro con gli
LSU-LPU di S. Lucido. Quella del precariato storico calabrese –
evidenziano i due sindacalisti della CISL - è una triste vicenda,
un vulnus alla coscienza civile e democratica del nostro Paese che
deve essere al più presto sanata. E’ impensabile che
questi lavoratori, impegnati con grande professionalità, responsabilità
e merito da ormai dieci anni all’interno principalmente dei
nostri Comuni nel fornire servizi indispensabili, fra l’altro
a costo zero, siano considerati ancora lavoratori di serie B, da comandare
a piacere, da ricattare a fronte di un misero sussidio mensile di
appena 481 euro. La Confail incontra i dirigenti del comparto forestazione della Regione 18/10-(G.C.)- Il direttore generale del comparto forestazione della
Regione Calabria incontra la dirigenza calabrese del sindacato Fe.N.A.L.T-Conf.A.I.L.
per fare il “punto” sul futuro del settore forestale regionale
che vede impegnati oltre diecimila lavoratori. A Catanzaro, nella
sede dell'assessorato, e' stato aperto un tavolo di confronto, grazie
al quale si e' discusso dettagliatamente del rilancio e del futuro
del settore forestale. Il direttore generale Rocco Leonetti, insieme
agli esponenti sindacali Carmelo Nucera, Fedele Schifino e Ugo Manco,
ha avviato un dialogo che punta a trovare una soluzione condivisa,
tenendo nella massima considerazione le indicazioni fornite dal Fenalt-Confail.
Soddisfazione e' stata espressa dai tre dirigenti sindacali: ''Abbiamo
trovato grande disponibilità in Leonetti, anche se alcune problematiche
non ci convincono. Al direttore generale e' stata infatti dichiarata
la ferma contrarieta' all'ipotesi di ridurre il numero `'O.t.i. ufficio''
penalizzando i collaboratori tecnico amministrativi alla direzione
lavori, escludendoli dall'elenco (regionale) per un vizio di forma
contrattuale''. Nella riunione sono stati richiesti gli arretrati
dell'anno 2004 e lo stesso Leonetti ha confermato le disposizioni,
gia' date, affinche' gli enti preposti provvedano ad inserire nella
busta paga di ottobre gli aumenti ancora non corrisposti ai lavoratori.
Altro argomento trattato, quello dei Consorzi di Bonifica con particolare
riferimento al Sibari Crati. L'intera Giunta regionale si sta concentrando
- ha detto Rocco Leonetti - sulla riforma affinchè oltre a
difendere il diritto dei lavoratori, la salvaguardia dei livelli occupazionali
e il riconoscimento delle competenze e professionalità acquisite,
si migliorino le attività e si ottimizzi la spesa. Si può
spendere anche di meno per ottenere più qualità nei
servizi. Cosnil: “Il Tfr deve essere gestito dallo Stato e non dall’INPS” 18/10 ''Il Tfr deve essere gestito dallo Stato e non dall' Inps''.
E' quanto afferma Francesco Lucirino, segretario nazionale generale
Cosnil. ''Oggi quest' ente - prosegue Lucirino - e' gestito da Cgil,
Cisl, Uil e Ugl che occupano consiglio di amministrazione e presidenze
in quanto hanno la maggior rappresentanza nel Cnel, mentre alla Cosnil
e ad altri sindacati autonomi, pur se riconosciuti dallo stesso Cnel
e non facenti parte del consiglio, viene negato il diritto di difendere
i propri iscritti, siano essi lavoratori dipendenti o pensionati,
presso le sedi Inps''. A parere di Lucirino ''il presidente Berlusconi
ha ragione in merito al Tfr quando afferma che e' gestito dai sindacati,
ma cade nel torto quando pensa di farlo gestire anche alle assicurazioni,
perche' esse non garantirebbero comunque l' interesse dei lavoratori
e l' imparzialita'''. ''La Cosnil, a nome di 45 mila lavoratori aderenti,
- e' detto infine nella nota - chiede al Governo di integrare nel
Cnel almeno un rappresentante per la stessa sigla sindacale e per
tutti gli altri sindacati autonomi, in modo da poter garantire ai
propri iscritti lavoratori e pensionati, assistenza e tutela da parte
del proprio sindacato, e non da altri'' Fit-CISL “La soppressione dei treni in Calabria un colpo mortale allo sviluppo” 17/10 ''La recente programmazione di sopprimere in Calabria circa 50 treni rappresenta un colpo mortale al cuore pulsante dello sviluppo e dell' innovazione in una realta' che ancora oggi si trova a lottare per uscire, in tempi brevi, dal contesto di quelle 'Regioni - Obiettivo 1' della sempre piu' estesa Europa''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale della Fit-Cisl, Annibale Fiorenza. ''Si contestano - prosegue la nota - le azioni messe in atto da Trenitalia spa per il grande disagio che ne scaturira' per i viaggiatori-pendolari e per i lavoratori delle ferrovie che si potrebbero facilmente trovare ad operare ai limiti della regolarita' dell' esercizio e della sicurezza pubblica. E' altresi' evidente che il programma oltre ad aumentare l' isolamento dei centri di tutta la fascia jonica, se attuato riversera', nel gia' carente circuito della viabilita' calabrese, servizi sostitutivi che appesantiranno il gia' caotico traffico veicolare e allontaneranno i Clienti del treno rendendo altresi' inutili, i servizi sostitutivi, con il solo conseguente aggravio dei costi sul gia' magro bilancio della Societa'''. ''In tutti i settori di attivita' - prosegue la nota - e soprattutto nei due i comparti della manutenzione, si registrano nei nostri impianti, una ormai quasi ventennale assenza di investimenti in uomini e mezzi. Se la media dell' eta' anagrafica dei lavoratori oggi superi i 52 anni, e il parco vetture ha una media di oltre 30 anni di esercizio, il disinteresse e l' inadeguatezza delle politiche aziendali ed istituzionali sono sotto gli occhi di tutti. Nonostante gli accordi sottoscritti, nel corso degli anni, nessuna nuova forza lavoro e stata immessa nel circuito produttivo dei nostri impianti ferroviari cosi' come pochissimi spiccioli sono stati investiti in attrezzature ed ammodernamenti delle strutture produttive''. ''In questo contesto - conclude la Fit-Cisl - l' attenzione e la protesta del Sindacato andra' oltre la realta' Trenitalia e coinvolgera' tutto il gruppo Fs'' Petizione dei sindacati per un pdl sul welfare a riguardo dei non autosufficienti 17/10 E' stata avviata anche in Calabria, cosi' come avvenuto anche
nelle altre regioni, una raccolta di firme a sostegno della legge
di iniziativa popolare in favore dei non autosufficienti promossa
dalle segreterie dei sindacati dei pensionati. Nei giorni scorsi il
testo della proposta di legge e' stato depositato presso la Corte
di Cassazione. ''L'impegno unitario - sostiene il segretario generale
della Fnp-Cisl della Calabria, Giuseppe Mercurio - delle Federazioni
dei Pensionati Fnp, Spi ed Uilp nel proporre una sacrosanta rivendicazione
di giustizia sociale e di solidarieta', sostiene Mercurio, anche rispetto
all'insolvenza ormai ostinata e non piu' tollerabile del Governo,
del Parlamento e della maggior parte dei governi regionali, rappresenta
l'ennesimo tentativo di scuotere il Palazzo, fornendo una provocazione
ulteriore al torpore che ormai puo' definirsi ''indifferenza sociale
perpetrata ed aggravata''. I Sindacati dei Pensionati chiedono ormai
da anni l'istituzione di un fondo nazionale per i non autosufficienti
per realizzare in tutta Italia una rete di servizi e di sostegni anche
economici adeguati per le persone afflitte da non autosufficienza
e per le loro famiglie. Si tratta di una vera e propria emergenza
sociale, per cui sara' necessaria una mobilitazione generale delle
coscienze, capace di far convergere sulla proposta di legge il maggior
numero di firme per la solidarieta'''. ''La macchina organizzativa
- ha proseguito - sta per partire in tutta la Calabria e dopo una
prima riunione congiunta delle Segreterie Unitarie di Spi, Fnp ed
Uilp che ha avuto luogo venerdi' scorso, seguiranno in modo concreto,
operativo e capillare le mobilitazioni unitarie in tutti i Comuni
della Calabria. La campagna sara' opportunamente promozionata con
manifesti, volantini, spot radiofonici e televisivi, ma soprattutto
con il coinvolgimento di ampi strati della Societa' Civile e rappresentanze
Istituzionali locali''. ''L'appello che rivolgiamo ai cittadini -
ha concluso - e' di aprire il cuore per una battaglia di giustizia
sociale, fin troppo a lungo disattesa dal Governo e dal Parlamento
Italiano''. Le motivazioni delle RdB/CUB per lo sciopero del 21 16/10 “Lo sciopero generale indetto dalle RdB/CUB per il prossimo
21 ottobre, è un appuntamento importante per tutti i lavoratori
ed è l’occasione per rilanciare alcuni temi essenziali
che sono all’ordine del giorno di questo sciopero: Cosnil: “Introdurre nella finanziaria gli ammortizzatori sociali” 15/10 ''Sull' attuale manovra correttiva, la Cosnil chiede al Governo
che vengano rispettati tre punti fondamentali a sostegno di un serio
ed efficace piano di rilancio dell' economia del nostro Paese da realizzare
principalmente attraverso l' indirizzamento delle risorse verso le
fasce sociali meno abbienti''. A sostenerlo, in una nota, e' il coordinatore
nazionale della Cosnil, Pietro Zannoni. ''I nostri sindacati - ha
aggiunto - chiedono che affinche' in Italia possa avvenire il rilancio
dell' economia, la manovra dovra' prevedere: l' adeguamento dei salari
e delle pensioni al costo della vita e il salario minimo garantito
per i disoccupati. In questo modo, ovvero indirizzando piu' fondi
al sociale, l' economia uscirebbe dalla fase di stallo in cui si trova
per il fatto che il denaro circola sempre meno in quanto manca nelle
tasche della maggior parte degli italiani che fanno fatica ad arrivare
alla fine del mese. La Cosnil chiede pertanto l' introduzione di questi
ammortizzatori sociali nella manovra correttiva per risolvere il progressivo
e costante aumento della recessione sostenendo direttamente i lavoratori
e i disoccupati, poiche' questo tipo di intervento sociale riavvierebbe
l' economia in quanto e' un input di crescita per la domanda che crea
il presupposto per una corrispettiva offerta e quindi nuovi posti
di lavoro''. Martedì 18 convegno della CGIL a Rossano su “Istruzione Formazione e Ricerca per lo sviluppo” 14/10 La Cgil Pollino-Sibari-Tirreno e la Federazione Lavoratori
della Conoscenza Provinciale di Cosenza (Scuola-Università-Ricerca)
hanno organizzato per martedì 18 ottobre 2005, con inizio alle
ore 10,00, presso l’Aula magna del Liceo Scientifico di Rossano,
il convegno “ISTRUZIONE FORMAZIONE E RICERCA PER UNA NUOVA IDEA
DI SVILUPPO DEL TERRITORIO” . L’iniziativa, oltre l’intervento
del Segretario Regionale Fernando Pignataro, del Segretario Cgil Comprensoriale
Antonio Granata e del Segretario Provinciale FLC Francesco Spingola,
vede anche la partecipazione dell’Assessore Regionale alla P.I.
Università Ricerca e Innovazione on. Sandro Principe, del Vice-presidente
della Provincia di Cosenza avv. Salvatore Perugini, del Preside della
facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria
prof.ssa Laura Luchi e di un ricercatore dell’Università
Torvergata di Roma dott. Gino Promenzio. Le conclusioni sono affidate
al Segretario Nazionale della FLC CGIL Enrico Panini. CGIL-CISL-UIL: I problemi del territorio al centro di una riunione delle Segreterie Confederali. 13/10 I problemi economici del territorio, la piaga della disoccupazione,
la imminente scadenza degli ammortizzatori sociali in molte aziende
(soprattutto del settore tessile) sono stati al centro del confronto
della Segreteria Unitaria Confederale di CGIL-CISL-UIL svoltasi presso
la sede della CGIL comprensoriale di Castrovillari. Sindacati: “La crisi delle aziende stride con i proclami di un radioso avvenire per il porto di Gioia” 12/10 ''La crisi e i licenziamenti delle aziende che lavorano nel
Porto e nell' area industriale sono un fatto che stride rispetto ai
proclami di un radioso avvenire per lo scalo e per l' area retroportuale''.
E' quanto affermano in una nota congiunta i vertici di Cgil, Cisl
e Uil della Piana di Gioia Tauro secondo cui ''i tempi degli approfondimenti
sono finiti, bisogna passare ai fatti''. ''Constatiamo, con grande
amarezza e con disappunto - si afferma nel comunicato - che i destini
del Porto di Gioia Tauro sono, ancora una volta, avvolti nella nebbia
di una gestione incomprensibile ai piu' e che sembra caratterizzata
da quella continuita' che ha impedito in questi ultimi cinque anni
lo sviluppo del Porto stesso, nonostante gli annunci e i proclami
che via via i rappresentanti istituzionali del centro-destra hanno
fatto. L' amarezza deriva dal fatto che i cittadini della Piana -
prosegue il testo - sono totalmente frastornati dal non capire chi
ha vinto le ultime elezioni regionali perche' tranne qualche lieve
operazione di lifting, i riferimenti sono rimasti gli stessi, disorientando
chi si e' impegnato per il cambiamento e per dare una speranza a questa
Regione''. ''Cgil, Cisl e Uil - e' scritto ancora nella nota - hanno
accettato senza pregiudizi la novita' della Giunta Loiero rispetto
a Gioia Tauro apprezzando la dichiarazione del dott. Nola che, in
occasione del primo incontro formale, ha dichiarato con la massima
onesta' intellettuale che si stava documentando sulle problematiche
portuali essendo per lui il primo approccio ad un mondo sconosciuto.
Le cose da fare sono ormai note a tutti e, apparentemente, da tutti
condivise: rigassificatore, piastra del freddo, area franca doganale,
distretto della logistica, interporto e societa' che lo deve gestire,
Direzione regionale della Dogane e quant' altro ormai refrain stucchevoli
a fronte dell' incapacita' di andare oltre le dichiarazioni entusiastiche
e condivise. Si tratta di fare, prima che sia troppo tardi''. ''Per
questi motivi - conclude la nota dei sindacati - sottolineiamo l'
esigenza di applicare quanto previsto dalla legge 84/94 per la scelta
del presidente dell' Autorita' portuale di Gioia Tauro, scelta che
dovrebbe privilegiare criteri meritocratici e non di appartenenza.
Solo cosi' si puo' vincere la sfida epocale che abbiamo di fronte
nei prossimi anni per lo sviluppo dell' area portuale e della logistica
a Gioia Tauro''. Anche la Cosnil proclama uno sciopero contro la Finanziaria 11/10 Anche la Confederazione Sindacati Italiani Lavoratori (Cosnil), ha indetto uno sciopero di 4 ore cosi' come hanno fatto Cgil Cisl e Uil per il giorno 25 contro l' approvazione della manovra finanziaria. ''Lo sciopero - e' scritto in una nota della Cosnil - che mobilitera' 45.000 lavoratori Cosnil e' stato convocato per chiedere al governo di ritoccare la parte del testo riguardante i tagli dei fondi per gli enti locali e di modificare alcuni punti della finanziaria in maniera che essa possa garantire un salario minimo ai disoccupati in attesa di un rilancio occupazionale in Italia e di adeguare le buste paga dei lavoratori al costo della vita, soprattutto nelle regioni del Sud dove e' altissima la percentuale di precariato e quindi di flessibilita'''. Il segretario generale della confederazione Francesco Lucirino ha evidenziato che ''i Sindacati della Cosnil chiedono una revisione del testo della finanziaria anche per quanto riguarda l' adeguamento dei salari al costo della vita e la indicizzazione di un nuovo ammortizzatore sociale quale la garanzia di un salario minimo garantito per i disoccupati del Sud''.
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