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Sindacati Archivio dal 1/2 al 31/5
Cigl, Cisl e Uil assicurano: “Nessun annullamento delle attività della Carime di Cosenza” 31/05 ''Non ci sono progetti finalizzati all'annullamento delle attivita'
di Banca Carime e del Polo Bpu localizzate nell'area direzionale di
Cosenza''. E' quanto scritto in una nota congiunta delle organizzazioni
sindacali della Falcri, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uil e Dircredito. ''E'
necessario precisare - prosegue la nota - che gli assetti finali delle
due Direzioni di Banca Carime, nonche' dei poli di Bpu dislocati su
Bari e Cosenza, con le relative attivita' localizzate su ciascuna
sede, discendono dai due piani industriali Bpu, presentati nel 2003
e nel 2004, le cui ricadute sui lavoratori sono disciplinate dagli
accordi di Gruppo dell'agosto 2003 e del marzo 2005 che definiscono,
anche, importanti garanzie sia per quanto riguarda la mobilita' dei
lavoratori che il mantenimento delle attivita' sui poli coinvolti.
Tali assetti, impegni e garanzie, peraltro, sono stati confermati
dalla delegazione di Gruppo Bpu nel corso dell'incontro sindacale
tenuto a Bergamo in data odierna''. ''Il Sindacato - e' aggiunto nella
nota - vigilera' sulla corretta e completa applicazione di tali accordi,
intervenendo con tutti gli strumenti a disposizione per bloccare qualunque
disapplicazione degli stessi che dovesse intervenire da parte aziendale.
A fronte, inoltre, della perdurante diffusione di notizie che creano
allarme e sconcerto, il Sindacato chiede che Banca Carime in primis
ma la stessa Capogruppo Bpu individuino strumenti e modalita' per
garantire la corretta informazione sulle strategie che intendono perseguire
nel mezzogiorno, finalizzate a garantire a Banca Carime il ruolo di
banca di riferimento del territorio, rassicurando cosi' Istituzioni,
Operatori economici ed i Risparmiatori, oltre che le Lavoratrici e
i Lavoratori di Banca Carime, nel pieno rispetto degli accordi sottoscritti
con i sindacati''. La Sirti sferra l’ultimo colpo contro la Calabria. 30/05 “La Sirti negli ultimi dieci anni ha drasticamente ridotto
gli organici passando da 500 a 74 lavoratori.” È qunato
denuncia in una nota la UIL calabrese che aggiunge: “Ora la
Sirti intende dare l’ultimo colpo nei confronti di una sparuta
pattuglia di lavoratori. In questi giorni la Sirti ha attivato il
ricorso alla Cassa Integrazione per un presunto calo di commesse da
parte di Telecom Italia e congiuntamente ha avviato la procedura di
trasferimento per alcune decine di lavoratori nella zona Nord del
paese (Triveneto, Lombardia) Tutto ciò avviene utilizzando
anche la pratica di subappalto per una parte di commesse che potrebbero
essere lavorate da personale Sirti. Tale atteggiamento presuppone
il totale abbandono della Sirti della Calabria dopo 50 anni di presenza.
Il sindacato rivendica non solo il mantenimento ma anche il potenziamento
delle strutture operanti in Calabria (Pianopoli, Cosenza e Gioia Tauro)
con l’assegnazione da parte di Telecom Italia dell’attività
di rete e sviluppo impianti in quanto, ad oggi, l’unica attività
è solo quella relativa alla manutenzione della rete Telecom.
I lavoratori sono stanchi di subire da oltre un decennio continue
vessazioni, discriminazioni e lo spauracchio di un abbandono della
Calabria da parte Sirti per favorire oltre realtà nazionali.
Per tutto ciò, le RSU SIRTI, unitamente a FIM, FIOM, UILM e
CGIL, CISL, UIL, chiedono l’attivazione di un tavolo di confronto
con Telecom e la Regione per bloccare un processo che provocherebbe
ulteriori tagli di posti di lavoro, in una Regione ad altissimo tasso
di disoccupazione”. Cannataro (Uila) “La Regione intervenga al Consorzio Sibari-Crati” 30/05 ''Idee per affrontare la questione del Consorzio Sibari-Crati
c' e' ne sono, naturalmente, sappiamo che e' una situazione difficile
che richiede tempo e soprattutto un impegno costante''. E' quanto
sostiene in una nota il componente della segreteria provinciale della
Uila-Uil di Cosenza, Pino Cannataro. ''La Uila - ha aggiunto - e'
disponibile a svolgere, unitamente a tutto il sindacato confederale,
un ruolo attivo e propositivo per condividere un percorso finalizzato
al rilancio ed al risanamento del Sibari-Crati a condizione, pero',
che nelle more di cio' le istituzioni regionali garantiscano almeno
un periodo di copertura finanziaria per il pagamento dei lavoratori.
Non vorremmo che sulla drammatica situazione del mancato pagamento
di ben oltre nove mensilita', in mancanza di immediati e concreti
segnali, esploda una conflittualita' estrema che finirebbe per mettere
in discussione la prossima campagna irrigua''. Nella sede consortile
di Cosenza si e' svolta l' assemblea dei lavoratori del Sibari-Crati,
iscritti alla Uila-Uil, per discutere di aspetti organizzativi e per
affrontare la situazione complessiva del Consorzio con particolare
riferimento al mancato pagamento delle mensilita' maturate. All' assemblea
hanno partecipato Pino Cannataro e Antonio De Gregorio della segreteria
provinciale Uila e Salvatore Alberti della segreteria regionale del
Filbi-Uila. Alla fine dei lavori, l' assemblea degli iscritti ha eletto
i componenti della segreteria aziendale. Nel corso della riunione,
ampio spazio e' stato dato ai problemi che ormai da tempo stanno affliggendo
i lavoratori del Consorzio, in particolar modo l' attenzione e' stata
posta nei confronti di quelle mensilita', che ormai da troppo tempo
i lavoratori reclamano. Ne e' venuta fuori una situazione ormai insostenibile,
dal momento che i lavoratori hanno maturato e non percepito nove mensilita'
. La Uila-Uil nel condividere le forti preoccupazioni dei lavoratori
e nel comprendere le ragioni del diffuso malcontento, ritiene ''non
piu' procrastinabile - prosegue la nota della Uila-Uil - la questione
del Sibari-Crati ed invita le Istituzioni regionali, in primis l'
assessore regionale all'agricoltura Mario Pirillo e l' assessore all'
economia Nicola Adamo, ad occuparsi della vicenda in modo concreto
e definitivo che segni discontinuita' con quanto finora non fatto
dalla precedente Giunta Regionale, soprattutto sul versante del risanamento
finanziario del Sibari-Crati''. Giaimo (UGL) “La situazione alle Ferrovie della Calabria sta deteriorandosi” 29/05 ''Sta' velocemente deteriorandosi la situazione alle Ferrovie
della Calabria, dove la persecutoria protervia messa in atto per imporre
un regolamento avanzamenti e promozioni infarcito di errori marchiani
di cui a nessuno e' stato chiesto conto''. E' quanto sostiene in una
nota il segretario regionale dell'Ugl Autoferrotranvieri, Natale Giaimo.
''Certamente - ha aggiunto - la pedissequia osservanza del regolamento
ha portato disagi anche all'utenza ma, inutile ricordarlo, questa
e' una utenza che viene tartassata assai di piu' dalle condizioni
in cui, da decenni, e' costretta a viaggiare per colpa dei disservizi
aziendali e che subisce situazioni di scarsa sicurezza laddove la
filosofia e l'attenzione aziendale persegue piu' la ricerca e l'individuazione
delle responsabilita' che non la messa in atto di sistemi di prevenzione
che diano maggiore sicurezza al sistema. Finalmente la gente si e'
svegliata da un torpore che l'ha avvolta per alcuni decenni ed ha
cominciato a capire l'importanza del trenino delle Calabro-Lucane
che, tutte le mattine permette ai cittadini dei paesi piu' nascosti
dell'entroterra di raggiungere la scuola od il lavoro con puntualita'
quasi svizzera, puntualita' che i disagi di questi giorni non intaccano
in quanto i Lavoratori sono pronti a riprendere a fare i sacrifici
cui da sempre si sottopongono laddove la dirigenza aziendale e, anche
e soprattutto, le istituzioni ed i rappresentanti delle amministrazioni
pubbliche allontanino, piu' con i fatti concreti che con le parole,
lo spettro della chiusura che ormai aleggia sulla ferrovia''. ''Invitiamo
- ha concluso - la dirigenza delle Ferrovie della Calabria, i rappresentanti
degli utenti, i Prefetti delle province interessate, le Amministrazioni
Provinciali stesse, i Sindaci, i Presidi, i rappresentanti delle aziende
e dei commercianti, il Governo regionale ed i rappresentanti eletti
dal popolo, assieme a chiunque altro sia effettivamente interessato
alla sopravvivenza della ferrovia nella nostra Regione, a far si'
che si tenga al piu' presto una Conferenza dei servizi sulla ferrovia
secondaria in Calabria, per rilanciarne il ruolo e sfruttarne al meglio
le tantissime potenzialita'''. Sammarro (CGIL): “Il comune di Corigliano realizzi un patto sulla legalità” 27/05 ''Serve un patto sulla legalita' che dia fiducia e sicurezza
sia ai cittadini sia alle imprese e diventi un forte elemento di contrasto
alla micro e macro criminalita'''. E' quanto sostiene in una nota
il segretario della Camera del Lavoro di Corigliano, Giuseppe Sammarro,
circa alcune intimidazioni nei confronti di due commercianti. ''La
Cgil - ha aggiunto - nel condannare fortemente gli atti malavitosi
che si sono succeduti in questi ultimi tempi nella citta' di Corigliano
e nell'esprimere tutta la sua solidarieta' alle vittime di questi
incresciosi atti, invita le Istituzioni, le Forze dell'ordine, le
parti sociali, ma soprattutto la societa' civile a mantenere alto
il livello di guardia e rilancia l'istituzione di un tavolo permanente
sulla legalita' che coinvolga le forze dell'ordine, la scuola, la
Chiesa, i partiti e le associazioni''. Sammarro ha inoltre rivolto
un invito al sindaco di Corigliano, Giovanbattista Genova, a promuovere
un tavolo permanente sulla legalita' che dovra' essere ''elaborare
- prosegue il sindacalista - un vero e proprio programma che tiene
insieme le problematiche legate al disagio sociale, al degrado ambientale,
alle politiche di accoglienza degli immigrati, alla prevenzione e
al controllo del territorio''. Cgil, Cisl e Uil: Oltre mille operai avviati con il progetto speciale fondo sollievo 26/05 L'ex fondo sollievo diventato Progetto Speciale Fondo sollievo
scarl (societa' di emanazione Afor) ha ormai avviato al lavoro gli
oltre 1000 operai di Acri, San Giovanni in Fiore, San Demetrio Corone,
Longobucco e paesi della Comunita' Montana di Verbicaro, in provincia
di Cosenza. Una gestione unitaria ed omogenea concretizzata grazie
all'impegno combinato di Uila-Uil, Flai-Cgil, Fai-Cisl e dei consiglieri
regionali Luigi Incarnato, Franco Pacenza e Nicola Adamo che nella
fase finale dell'ultima legislatura del consiglio regionale della
Calabria si sono adoperati per risolvere le istanze dei lavoratori.
Dai primissimi giorni di maggio la struttura tecnico-amministrativa
dell'Afor ha dovuto affrontare una vera e propria corsa contro il
tempo per consentire l'avviamento al lavoro degli operai nell'ambito
di tempi che consentissero l'effettuazione delle previste giornate
lavorative. La prima impressione che ne ricavano le organizzazioni
sindacali ''e' quella che la qualita' del lavoro degli operai va nella
giusta direzione sia per quanto riguarda quello svolto all'interno
della progettazione propria sia quello realizzabile, compatibilmente
con il Ccnl e con una compartecipazione,nell'ambito di una seria concertazione
con le amministrazioni locali''. Anche di questo i rappresentanti
provinciali e regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno discusso,
nella sede dell'Afor di Cosenza, con i rappresentanti della suddetta
societa' convocata per affrontare argomenti relativi all'organizzazione
del lavoro sui singoli territori e cantieri. Le tre organizzazioni
sindacali di categoria, ''nel dare atto alla dirigenza di aver gestito,
in maniera adeguata e veloce, le procedure per la costituzione della
societa' e l'avviamento al lavoro'', hanno sottolineato che ''cio'
e' stato possibile anche grazie al grande senso di responsabilita'
e di collaborazione dei lavoratori e del sindacato il quale non si
e' tirato indietro all'atto di condividere e concertare le modalita'
di una prima organizzazione del lavoro necessaria al buon funzionamento
delle attivita'''. Le organizzazioni sindacali dopo aver ribadito
''la validita' e la sostenibilita' di precedenti accordi hanno convenuto
con la controparte di: confermare l'attuale, seppur temporanea, organizzazione
di lavoro richiedendo ai singoli capi squadra la necessaria documentazione
prevista per gli incarichi fiduciari con particolare riguardo ai carichi
pendenti''. Inoltre hanno stabilito di continuare a tenere aperto
il tavolo di confronto sull'ex fondo sollievo per affrontare le varie
problematiche inerenti alle norme contrattuali. Ed infine di sollecitare
le istituzioni regionali per un incontro a brevissima scadenza teso
a discutere sulla effettiva dotazione finanziaria. La CGIL Pollino incontra l’ass. Laudadio sul problema del nuovo caporalato 26/05 Il fenomeno del lavoro irregolare, in special modo il ''nuovo
caporalato'' che ''va sempre piu' allargandosi e assume la veste di
cooperative di produzione-lavoro che forniscono manodopera alle aziende
agricole della Piana di Sibari-Cammarata'', e' stato al centro di
un incontro tra una rappresentanza della segreteria comprensoriale
della Flai-Cgil comprensoriale Pollino-Sibaritide-Tirreno e l' assessore
al Lavoro della Provincia di Cosenza, Donatella Laudadio. ''I rappresentanti
della Flai - e' scritto in un comunicato - hanno riferito a Laudadio
che, in gran parte delle cooperative agricole, le violazioni contrattuali,
sia di ordine normativo che salariale, sono pesanti e all' ordine
del giorno e che i lavoratori interessati sono vittime di vessazioni
e sottoposti a un vero e proprio ricatto occupazionale. Inoltre hanno
ricordato l' iniziativa del settembre scorso che ha coinvolto le istituzioni
preposte alla vigilanza e al controllo, nonche' il Prefetto di Cosenza,
il quale sensibile alla problematica, ha costituito un tavolo tecnico
presso la Prefettura''. I sindacati, prosegue la nota, hanno chiesto
all' assessore Laudadio ''di farsi promotrice di iniziative politiche
e istituzionali e di coinvolgere l' assessore regionale all' Agricoltura
e tutti gli attori, istituzioni, forze sociali comprese le associazioni
datoriali di categoria, interessati alla questione e hanno anche illustrato
la proposta avanzata nel luglio scorso, come sindacato unitario regionale,
all' allora assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, di
inserire nella stesura dei bandi relativi alle misure a sostegno delle
attivita' agricole e agroindustriali, la revoca delle agevolazioni
e dei finanziamenti alle aziende che utilizzino lavoratori a nero
o che non rispettano i contratti di lavoro vigenti''. Al termine dell'
incontro i rappresentanti della Flai hanno evidenziato la disponibilita'
del neo assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, alla
costituzione di un ''tavolo verde'' di concertazione sulle tematiche
agricole e agroalimentari. ''L' assessore provinciale al Lavoro, allarmata
dalle proporzioni dal fenomeno del lavoro irregolare - conclude il
comunicato - si e' detta d' accordo che il sottosalario, il mancato
rispetto dei contratti e l' utilizzo di lavoro irregolare, oltre a
costituire una pratica moralmente e civilmente inaccettabile, costituisce
una preoccupante concorrenza sleale nei confronti di quelle aziende
che adempiono a tutti gli obblighi inerenti i normali rapporti di
lavoro''. Laudadio, nell' evidenziare che la lotta al nuovo caporalato
e' una battaglia di civilta' che va combattuta da tutti, nessuno escluso,
si e' dichiarata disponibile a organizzare, a breve, un'iniziativa
politica a livello regionale. Fiore (CISL) “Vigili del fuoco in agitazione a Scalea” 26/05 “Quanto sta avvenendo presso il distaccamento dei Vigili
del Fuoco di Scalea ha dell’assurdo e del paradossale. Tutti
certamente riconoscono la meritoria azione che i VV.FF svolgono sul
territorio, spesso costretti a lavorare nelle condizioni più
difficili, insalubri e a volte inumane per dipanare situazioni di
difficoltà, per proteggere le persone nel momento autentico
del bisogno”. E quanto dichiara il Segretario Territoriale dei
Vigili del Fuoco Damiano Fiore in una nota diffusa dall’Ufficio
Stampa della CISL provinciale. “Purtroppo, prosegue il dirigente
sindacale dei Vigili del Fuoco, quando a non essere messi nelle condizioni
di sicurezza ed igiene, verso i quali operiamo con grande zelo, siamo
noi stessi la vicenda assume contorni tragicomici e paradossali. Da
tempo, continua Fiore, stiamo denunciando lo stato di immobilismo
degli organi competenti sui problemi del distaccamento dei VV.FF di
Scalea, dove alle evidenti carenze strutturali di uomini, mezzi e
presidi si aggiungono le croniche anomalie di funzionamento del nostro
immobile adibito a sede in termini di servizi igienici e locali salubri
in ottemperanza al Dlgs 626/94. Per queste ragioni, conclude il Segretario
Territoriale dei Vigili del Fuoco della CISL Damiano Fiore, ci siamo
mossi con una serie di missive investendo il S.I.I.T di Sicilia-Calabria
(Settore infrastrutture), il Direttore regionale dei VV.F, il Comandante
Provinciale dei VV.F di Cosenza, i Ministri dell’Infrastrutture
e dell’Interno Lunardi e Pisanu, i Segretari nazionali e regionali
di Federazione per denunciare l’immobilismo che sta avvolgendo
l’intera vicenda, che ci ha portato a dichiarare lo stato di
agitazione e a non escludere ulteriori iniziative di lotta, al fine
di sollecitare un intervento diretto e risolutivo della spinosa vicenda.” La CGIL chiede un incontro urgente con la Regione per il porto di Gioia 25/05 ''La Cgil Calabria e la Cgil di Gioia Tauro ritengono urgente
l' incontro con la Giunta Regionale per affrontare i tanti problemi
che condizionano lo sviluppo del porto e dell' area industriale''.
E' quanto sostengono in una nota congiunta i segretari della Cgil
Nino Zumbo e Pasquale Larosa. ''Il confronto nell' incontro di lunedi'
che il sottosegretario Nola e il presidente Loiero hanno tenuto con
l' Autorita' portuale e i rappresentati degli Enti Locali e il Presidente
dell' Asi di Reggio Calabria - hanno aggiunto - ha interessato, a
quanto si e' appreso dalla stampa, solo l' istituzione della Dogana
e la modifica della societa' di gestione dell' interporto. Il mancato
confronto, in tutti questi anni di Governo del centrodestra, ha portato
ad accumulare molti problemi che interessano l' operativa del porto
per gli interventi infrastrutturali da realizzare e i servizi, in
particolare della logistica che meritano la giusta attenzione''. ''Il
porto di Gioia Tauro - hanno proseguito Zumbo e Larosa - ha necessita'
di avere il Master Plan in modo tale che tutti gli interventi infrastrutturali
di cui necessita siano realizzati in coerenza all' obiettivo di consolidamento
e di sviluppo del porto. Se il porto di Gioia Tauro, come noi pensiamo,
dovra' diventare la porta di ingresso del Mediterraneo e delle merci
provenienti dai paesi Asiatici, oltre all' adeguamento dei Piazzali
per aumentare la capienza dei container, occorre migliorare i fondali,
la bocca di entrata del porto e valutare, a seguito dello studio di
fattibilita', l' apertura di una nuova uscita a nord. E' altrettanto
necessario l' impegno verso la logistica con il completamento dell'
Interporto, l' adeguamento della societa' di gestione con la partecipazione
di Trenitalia, altre imprese di carattere nazionale e internazionale
e la realizzazione del ''Distretto della Logistica''. ''Il sindacato
rivendica - hanno concluso Zumbo e Larosa - politiche adeguate per
il porto di Gioia Tauro, per non trattare la chiusura di aziende o
per assistere solo alla costruzioni di stabilimenti che non ospitano
alcun posto di lavoro. La Cgil regionale e la Cgil di Gioia Tauro
ritengono che un giusto, efficace e adeguato governo dell' area portuale
e' possibile se sara' portato avanti un confronto sereno, di merito
fra tutte le parti interessate, pur nella distinzioni dei ruoli, per
creare sinergie e fare massa critica''. Castagna (UIL) sul Ponte: “Loiero ha le idee chiare. Alcuni assessori no” 24/05 Per il Segretario Generale della UIL Calabrese,Roberto Castagna
“Il Presidente Loiero dimostra di avere le idee chiare ma meno
chiare sono le idee di alcuni Assessori” è quanto ribadito
dal Segretario della UIL all’apertura dei lavori dell'Esecutivo
Regionale tenutosi in qul di Lamezia Terme. “La questione Ponte
- ha poi affermato Castagna - e' una delle prime contraddizioni che
emergono nel rapporto tra alcuni Assessori e il Presidente. Bene ha
fatto il Presidente Loiero a smentire alcune posizioni anche se il
problema rimane e, al momento opportuno, va affrontato con grande
equilibrio e altrettanta saggezza. La UIL, da tempi non sospetti,
ha, sul piano nazionale e regionale, speso innumerevoli iniziative
a favore della costruzione del Ponte sullo Stretto. Per la UIL Calabrese,
oggi come ieri, l'opera non e' da considerarsi sostitutiva alle priorita'
infrastrutturali che esistono sul territorio anzi diventa un vero
e proprio acceleratore del completamento dell'Autostrada, dell'ammodernamento
dei Porti e degli Aeroporti e una sicura spinta verso investimenti
cospicui nelle Ferrovie per migliorare le tratte e garantire un moderno
mezzo di comunicazione. Chi si oppone al Ponte, escludendo la nobile
posizione degli Ambientalisti, anche se e' in buona fede, porta avanti
una visione ottocentesca dello sviluppo e aiuta, inconsapevolmente,
coloro che puntano ad un Sud arretrato e marginale nei futuri processi
di sviluppo a livello mondiale. Sì, mondiale, inquanto un opera
del genere avrebbe una visibilita' in tutto il pianeta, oltre che
rappresentare un modo diverso di concepire lo sviluppo di un' area
che, conseguenzialmente, richiede sostanziali modifiche strutturali
e organizzative”. Castagna ha anche ribadito che “il Mezzogiorno,
ma la Calabria in particolare, per uscire da una condizione di arretratezza
atavica, ha bisogno anche di un effetto schock, di una rottura con
una politica che, scientemente, anche sul versante del Turismo non
vuole il Sud competitivo con il resto del Paese, e di conseguenza
con il resto dell'Europa. Una spettacolare opera quale il Ponte, di
sicuro diverrebbe, sul piano mondiale, attrattiva e collante di un
turismo che, ben collegato alle riconosciute bellezze naturali, non
sarebbe occasionale ma diffuso e pervasivo oltre la tradizionale stagionalita'.
Per questi motivi, unitamente a tanti altri che sono stati ben rappresentati
in iniziative e manifestazioni, le ragioni del Ponte sullo Stretto
meritano, da parte del Presidente e della Giunta, una attenta valutazione
e una scelta che sia coerente, non tanto con le esigenze di singoli
partiti o movimenti, ma nell'interesse esclusivo dei Calabresi. Il
Ponte non ha colori politici, visto che i consensi ci sono stati sia
dal Governo nazionale di centro sinistra e successivamente dal Governo
di centro destra. Pertanto, l'unica cosa da evitare e' di sacrificarlo
sullo sfondo di piccoli interessi di natura ideologica-elettoralistica.
“Al Presidente Loiero,quindi, l'invito ad affrontare con buon
senso e autorevolezza un problema che, quanto prima, dato che le procedure
sono gia' in movimento, richiedera' delle scelte e un adeguato protagonismo.
Sul resto delle questioni, Castagna ha ribadito che, per la UIL, importante
e' affrontare e superare il precariato dilagante; predisporre un Piano
per il Lavoro capace di dare risposte concrete a chi cerca un lavoro
ma altrettanto capace di frenare l'esodo dei circa diecimila diplomati
e laureati che annualmente, dal 1995 ad oggi, lasciano la Calabria
per altre regioni; un Piano per lo Sviluppo e il sostegno delle Imprese
che contenga l'impegno alla costituzione dei Distretti Industriali;
una politica a favore delle famiglie piu' deboli; una buona politica
sanitaria; l'affidamento delle deleghe alle Provincie e ai Comuni
e, contestualmente, una adeguata politica del personale; una politica
ambientale capace di affrontare e risolvere i problemi relativi alla
depurazione delle acque e alle esigenze energetiche presenti sul territorio;
una politica di difesa e di manutenzione del territorio capace di
valorizzare il lavoro indispensabile dei circa undicimila forestali.
Queste le priorita' da affrontare, utilizzando il metodo della concertazione,
strumento, quest'ultimo, che ha permesso al nostro paese di uscire
da una condizione di grande crisi. In tale direzione, la UIL, attraverso
aggiornamenti delle proprie elaborazioni e approfondimenti seminariali,dara'
il suo contributo per la costruzione di proposte unitarie sui singoli
argomenti che saranno oggetto di discussione nei prossimi incontri
con il Governo Regionale.” CISL: “La Regione risolva i problemi degli LSU-LPU” 24/05 Sono in stato di agitazione e di insoddisfazione, secondo la
componente della segreteria regionale della Cisl, Rosetta Raso, i
lavoratori Lsu-Lpu i cui rappresentanti incontreranno domani l'assessore
regionale al Lavoro. Gli Lpu, inoltre, non percepiscono il sussidio
dal mese di gennaio 2005 ed alcuni dal mese di dicembre 2004. ''Questo
grave ed ingiustificato ritardo - sostiene in una nota Rosetta Raso
- e' dovuto ad una delibera di compensazione fatta dalla ex Giunta
regionale con la quale compensava agli Enti Locali interessati somme
da destinare al pagamento dei sussidi per gli Lpu riportando un credito
verso la Regione per mancata rendicontazione da parte degli Enti Locali.
Questa delibera ha provocato un vero problema ed un autentico dramma
per quanti non percepiscono il sussidio da 5 mesi o piu' in quanto
i Comuni a seguito della delibera di compensazione di fatto si sono
trovati a non avere le somme necessarie per il pagamento del sussidio
corrente in quanto precedentemente utilizzate per il pagamento di
una integrazione economica rapportata ad una maggiore prestazione
di lavoro''. ''Il primo atto - prosegue la nota - che il nuovo Assessore
al Lavoro dovra' risolvere e' il pagamento del Sussidio per i mesi
Gennaio - Maggio 2005 agli LPU in quanto un contenzioso fra la Regione
Calabria ed i Comuni interessati non puo' essere fatto pagare ai lavoratori
ma deve essere, caso mai, risolto fra le parti con i mezzi legali
a disposizione dell'uno o dell'altro. Quello successivo e' la proroga
delle attivita' socialmente utili sino al 31-12-2005 in quanto nell'ultimo
periodo si e' andati avanti a proroghe trimestrali ritornando indietro
nel tempo. La sfida per la nuova Giunta regionale ed il nuovo Assessore
e' forte ma e' possibile vincerla se tutti insieme si mettono all'opera
per effettuare una seria programmazione di stabilizzazione che entro
il 31dicembre del 2007 portera' alla stabilizzazione di tutti i lavoratori
socialmente utili e di pubblica utilita' per come prevede la legge
regionale n. 20/03''. ''Chiediamo - ha concluso - con forza all'Assessore
al Lavoro ed alla Giunta regionale di affrontare la problematica dei
Lsu-Lpu con la tempestivita' che la gravita' del problema richiede.
Questi lavoratori vivono con un sussidio di 480 euro al mese, per
la maggior parte di loro hanno famiglie a carico e vivono in una condizione
di quasi indigenza ed al limite della poverta' estrema''. Ad Amantea il primo congresso CISL-Università 20/05 Si apre martedi', ad Amantea, per proseguire fino a giovedi',
il primo congresso della federazione della Cisl Universita'. Nel corso
dei lavori, grande attenzione sara' riservata ai problemi della docenza
universitaria. Infatti, il congresso si svolge alla vigilia della
discussione e votazione del disegno di legge governativo di riforma
dello stato giuridico dei docenti universitari, in calendario dal
24 al 26 maggio nell'Aula della Camera. Inoltre, si affrontera' anche
la questione delle vicende contrattuali del settore dell'alta formazione
artistica e musicale e del comparto universitario, accordi ormai scaduti
da quasi 18 mesi. Nella prima giornata del congresso, oltre a Marsilia,
interverranno il segretario confederale della Cisl, Annamaria Furlan,
Salvatore Venuta, rettore dell'universita' di Catanzaro, Ferdinando
di Iorio, rettore dell'universita' dell'Aquila, Bruno Civello, direttore
generale per l'Alta formazione artistica, musicale e coreutica del
Miur, Luigi Sbarra, segretario generale Usr Calabria. Saranno, inoltre,
presenti il vicesegretario generale della Flc-Cgil, Marco Broccati,
e Alberto Civica, segretario generale Uilpa-Uil. ''Abbiamo scelto
la Calabria come sede del nostro congresso -ha detto Antonio Marsilia,
segretario generale della Cisl Universita'- per sottolineare come
il mondo dell'universita' e della ricerca possa offrire un grande
contributo di sviluppo democratico e solidale alle diverse aree del
Paese e, in particolare, alle regioni del Mezzogiorno''. Il valore
strategico del mondo universitario e del Meridione, denuncia Marsilia,
sono pero' troppo spesso dimenticati. ''Il Paese ha la necessita'
di dedicare maggiore attenzione alle problematiche del Sud -avverte-
e, al contempo, di rivalutare il contributo del sistema universitario
per il rilancio di territori svantaggiati. Deve essere fatta la scelta
strategica di valorizzare il sistema universitario, o diventeremo
un Paese senza innovazione che rischia un pesante arretramento. E
i dati recenti sullo stato di recessione della nostra economia sono
il primo grave campanello d'allarme''. Siglato il contratto integrativo all’Arpacal 18/05 E' stato sottoscritto il contratto integrativo per il 2004 per il personale del comparto dipendente dell' Arpacal. Lo ha reso noto il segretario generale della Fps-Cisl della Calabria, Domenico Cubello. ''Dopo una lunga ed estenuante trattativa - e' scritto in una nota - sono stati definititi i fondi relativi al salario accessorio, recuperando risorse importanti e necessarie per riconoscere e valorizzare le professionalita' presenti all' interno dell' Agenzia. Sia per quanto riguarda l' istituto della produttivita' collettiva che per lo sviluppo economico di carriera sono stati raggiunti gli obiettivi che le parti sociali si erano prefisse ed in particolare la Cisl. E' stata infatti riconosciuta, a tutto il personale dipendente del comparto, una progressione orizzontale con decorrenza dall'1 gennaio 2004. ''Sono state inoltre messi in cantiere - conclude la nota - ulteriori momenti di confronto fra le parti per raggiungere una migliore qualita' dei servizi e della loro organizzazione. Da oggi sara' rivolta la medesima attenzione per giungere nel piu' breve tempo possibile alla definizione del contratto decentrato relativo all' area della Dirigenza''. Convegno della CGIL sul welfare il 18 a Castrovillari 16/05 Il ''welfare che vogliamo'': e' questo il tema di un convegno
in programma giovedi' prossimo a Castrovillari, organizzato dalla
Cgil e dalle categorie della funzione pubblica e dello Spi del Comprensorio
Pollino-Sibari-Tirreno con il coinvolgimento di rappresentanti istituzionali
e degli enti locali, dell' associazionismo laico e cattolico e con
la presenza di Achille Passoni Segretario nazionale Cgil. ''E' possibile
- si chiedono gli organizzatori in una nota - parlare di un welfare
che sia corrispondente ai bisogni dei cittadini, dei lavoratori, dei
pensionati e, soprattutto, delle fasce piu' deboli della nostra societa',
dopo la 'cura' Berlusconi? Quali sono le azioni e/o interventi realizzati
e le strutture nate sul nostro territorio in attuazione delle normative
vigenti in materia di sanita', assistenza e cura alla persona? Come
puo' intervenire il sindacato, con gli strumenti propri della contrattazione
confederale territoriale e della contrattazione sociale, per migliorare
un sistema rendendolo sempre piu' inclusivo e che guardi con maggiore
attenzione alle fasce deboli del tessuto sociale? Qual e' il welfare
che vogliamo? A queste domande tentera' di rispondere il convegno
in programma''. Soddisfazione della FLAI CGIL per l’accordo sul Mercure dell’Enel” 14/05 ''Salutiamo con viva soddisfazione l' accordo sottoscritto
tra l' Enel e il Consorzio di Bonifica Pollino riguardante il conferimento
di biomasse per il funzionamento della centrale del Mercure a Laino
Borgo. E' un' iniziativa che avevamo piu' volte sollecitato ad ogni
livello''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Vincenzo Laurito, segretario
generale comprensoriale della Flai Cgil Pollino-Sibari-Tirreno. ''E'
da apprezzare, in particolare - ha aggiunto Laurito - il comportamento
del Consorzio di bonifica Pollino, unico ente in Calabria che ha saputo
raccogliere le sollecitazioni provenienti dalla Flai-Cgil e sfruttare
l' opportunita' fornitagli dall' Enel circa l' approvvigionamento
di biomasse da utilizzare presso la centrale del Mercure''. Riunione sul lavoro nero il 18 a Castrovillari 14/05 Le problematiche legate al lavoro nero, ai diritti dei lavoratori
agricoli e alle forme subdole di lavoro all'interno delle cooperative
agricole saranno al centro di una riunione di quadri e delegati di
Cgil Cisl e Uil che si terra' mercoledi' 18 maggio a Castrovillari.
A darne notizia e' Vincenzo Laurito, segretario generale comprensoriale
della Flai Cgil. L' iniziativa fa seguito alla recente presentazione
di un rapporto stilato dalla Cgil sul lavoro nero e le cooperative
agricole dal quale e' venuto fuori un quadro allarmante sul fenomeno
dello sfruttamento dei lavoratori agricoli nel comprensorio. Intanto,
il sindacato di categoria sara' impegnato la prossima settimana la
risoluzione della vertenza che coinvolge i lavoratori agricoli dell'azienda
''Doria''. Il 17 maggio, infatti, e' stato fissato un incontro con
il prefetto di Cosenza per discutere della questione scoppiata nei
giorni scorsi dopo il mancato richiamo, da parte dell' azienda, di
alcune lavoratrici stagionali utilizzate nelle attivita' agricole.
''Questo fatto - afferma Laurito - e' l'ennesima dimostrazione di
come l' azienda 'Doria' considera i lavoratori e i loro diritti, ignorando
il diritto alla riassunzione sancito dall'articolo 7 del contratto
provinciale agricolo''. Rapporto della FIT CISL sui trasporti: i treni locali ritardano di quasi 4 secondi a km 14/05 Un ritardo di tre secondi e sei decimi viene registrato per
ogni chilometro da ogni treno del trasporto ferroviario locale in
Italia. Lo afferma la Fit Cisl della Lombardia, che ha reso noti i
dati relativi al primo trimestre del 2005. Detto cosi' sembrerebbe
qualcosa di assolutamente trascurabile. Ma - fa notare il sindacato
dei lavoratori dei trasporti aderenti alla Cisl, che ha elaborato
e diffuso i dati - e' solo una media che tradotta, per esempio, su
un viaggio di 100 chilometri fa gia' 6 minuti, e un'ora per ogni 1000
chilometri. Secondo il sindacato a stare peggio, almeno dal punto
di vista della puntualita', sono i pendolari del Lazio che subiscono
98 minuti di ritardo medio ogni 1000 km di spostamenti, seguiti da
Liguria (91), Piemonte (80), Lombardia (78), Campania (68), Emilia
Romagna (64), Marche (62), Toscana (60), Umbria (58 ), Molise (45),
Puglia (42), Calabria (40), Veneto (33), Trentino e Friuli (28) e
Sardegna (20). La Lombardia guiderebbe invece la poco ambita classifica
dei guasti ai locomotori, con 48 soccorsi richiesti ogni milione di
chilometri percorsi nel 2005, e fatta pari a 32 la media nazionale.
Il resto della classifica vede 42 guasti in Liguria e Friuli Venezia
Giulia, 34 in Piemonte, 31 nelle Marche, 30 nel Lazio, 29 in Calabria
e Toscana, 28 in Emilia Romagna e Campania, 27 in Toscana, 26 per
Veneto e Abruzzo, 25 in Puglia, 18 in Sardegna. ''A conferma del fatto
che il trasporto pendolari sia il fanalino di coda di Trenitalia -
sostiene ancora Dario Balotta, segretario generale della Fit Cisl
lombarda - c' e' il numero di guasti rilevati nel mese di marzo in
confronto agli altri tre settori operativi dell'azienda ferroviaria''.
Infatti su 2.178 guasti totali rilevati nel mese di marzo, 1.454 (il
66,8%) sono relativi al trasporto regionale, 412 (18,9%) alla rete
ferroviaria, 28 (1,3%) al settore merci-cargo e 24 (1,1%) ai treni
intercity. Infine 260 (l'11,9%) anomalie dipendono da 'eventi straordinari',
come l'occupazione dei binari, il maltempo ecc.). Da questo quadro,
secondo il sindacato, emerge la necessita' di un tempestivo e organico
intervento. Cubello (Cisl) alla Giunta “Attuare la legge regionale 34/02” 13/05 ''Ci sembra che i primi atti, al di la' del dato formale e
giuridico, forzato ma consentito, non hanno dato seguito al metodo
assunto nel programma elettorale e non sono condivisibili dal punto
di vista politico''. E' quanto sostiene in una nota il segretario
generale della Fps-Cisl, Mimmo Cubello. ''Ci riferiamo - ha aggiunto
- alla nuova struttura della Giunta Regionale, varata come primo atto
dal Presidente Loiero che, aldilà della rivisitazione delle
competenze assegnate ai vari assessorati, poteva e doveva essere oggetto
di informazione preventiva con le organizzazioni sindacali, impegnate
negli anni a sostenere gli stessi obbiettivi della Giunta attuale.
Ci appare strana questa metodologia che non puo' essere giustificata
dall' urgenza e va recuperata da una sospensiva dell' efficacia dell'
atto di modifica della struttura organizzativa della Giunta Regionale,
attivando subito il tavolo di concertazione con le organizzazioni
sindacali''. ''Nel condividere - ha concluso - l' esigenza espressa
dal Vice Presidente Nicola Adamo di procedere alla razionalizzazione
della spesa, sollecitiamo un intervento su quanto denunciato da questa
organizzazione sui trasferimenti e i inquadramenti illegittimi attivati
dalla precedente Giunta Regionale, che e' una strada che non puo'
essere ripercorsa se si vuole dare credibilita', trasparenza ed esempi
positivi in una fase di attuazione della legge regionale 34/02, che
riteniamo sia da attuare con immediatezza''. Assemblee del pubblico impiego in tutta la Calabria 12/05 ''Riteniamo che ci siano le condizioni e che si debbano chiudere
i rinnovi contrattuali in maniera positiva per i lavoratori e con
la giusta attenzione verso i problemi generali del paese''. E' quanto
sostiene Luigi Veraldi, segretario generale della Funzione pubblica-Cgil
della Calabria, facendo riferimento alla vertenza dei lavoratori del
pubblico impiego. ''Cgil, Cisl e Uil e tutti i sindacati dei settori
pubblici - aggiunge Veraldi - hanno fatto ogni sforzo per dare finalmente
una risposta positiva alle attese di milioni di lavoratori, lavoratrici
e delle loro famiglie che vedono i contratti scaduti da tempo troppo
lungo. Riteniamo inoltre che Confindustria commetta un errore gravissimo
a interferire e condizionare l' esito dei negoziati, dicendo falsita'
sui rapporti fra contratti pubblici e privati, anche perche' la soluzione
prospettata si muove in linea con le conclusioni contrattuali definite
dall' organizzazione degli imprenditori privati. In questo modo si
assume una responsabilita' diretta molto pesante che determinera'
un inasprimento di rapporto con l' intero movimento sindacale. Il
Governo fino ad ora non ha consentito il conseguimento di una conclusione
positiva dei contratti, in ragione di difficolta' e divisioni presenti
al proprio interno, dopo che la delegazione governativa aveva considerato
accettabile la mediazione. Chiediamo pertanto che il Governo dica
una parola conclusiva sulla vicenda, con chiarezza se puo' e vuole
firmare i contratti. Un si' o un no al punto finale della mediazione
che per Cgil, Cisl e Uil non e' modificabile. Tocca in modo particolare
al Presidente del Consiglio assumersi la responsabilita' della scelta,
anche alla luce delle cose dette in Parlamento. E' in gioco la credibilita'
del Governo come interlocutore affidabile e leale. Cgil, Cisl e Uil
hanno ricevuto un mandato esplicito dall' assemblea dei delegati,
alla presenza dei tre esecutivi confederali. In caso di risposta negativa,
sara' esercitato il mandato in modo forte e adeguato alla straordinaria
gravita' della situazione. ''. Veraldi rende noto inoltre che ''domani,
in concomitanza con la riunione del Consiglio dei Ministri, anche
in Calabria si terranno assemblee dei lavoratori in tutti i posti
di lavoro della Pubblica amministrazione che serviranno ad un ulteriore
sensibilizzazione rispetto alla mancata chiusura della vertenza e
per ricevere un chiaro sostegno alla stessa a cura di tutte le istituzioni
locali''. CGIL: “La Regione assuma il governo del settore telecomunicazioni, per uscire dalla crisi” 12/05 Il Sindacato lavoratori della comunicazione e la Cgil regionale
chiedono, in una nota, che ''la nuova Giunta regionale assuma il governo
del settore delle telecomunicazioni per porre fine alla crisi del
settore in Calabria e all'eccessiva presenza di lavoro irregolare''.
''A tal fine - e' detto ancora nel comunicato - e' anche importante
la creazione di un 'Osservatorio' composto da rappresentanti del sindacato,
della Regione e delle aziende del settore, con compiti di monitoraggio
dell'andamento della filiera produttiva delle telecomunicazioni in
Calabria''. Slc, Cgil e Rsu criticano, in particolare, la Telecom,
accusando l' azienda di non svolgere una ''politica industriale di
settore capace di arginare il crescente divario in termini di investimenti,
di dotazioni infrastrutturali e di qualita' del servizio tra il nord
ed il sud del Paese''. In un comunicato si fa anche riferimento alla
''crescente precarizzazione dei rapporti di lavoro, all' incremento
del lavoro nero, all' esagerato ricorso alle esternalizzazioni, alle
cessioni di rami d'azienda ed al peggioramento delle condizioni lavorative
degli addetti. Si tratta di problematiche che, in assenza di un' adeguata
programmazione nel settore delle telecomunicazioni e della societa'
dell' informazione, hanno provocato in Calabria il trasferimento di
importanti attivita' lavorative e di centri direzionali della Telecom
verso altri territori del Mezzogiorno e del nord del Paese che presentano
mercati piu' vantaggiosi. Per contrastare i processi negativi in atto,
e' necessaria un' inversione di tendenza nelle politiche del settore
delle comunicazioni attraverso un' adeguata programmazione e la decisione
d' attuare un piano d' azione per migliorare le infrastrutture e le
reti della comunicazione al fine di sviluppare l' economia della conoscenza,
offrire un servizio di qualita' e migliorare la competitivita' del
territorio calabrese. Emilio Miceli, segretario generale della Slc,
in una dichiarazione, sottolinea ''l' importanza strategica del settore
delle comunicazioni, soprattutto per una regione come la Calabria
in ritardo di sviluppo. Gli strumenti messi in campo dal sindacato
sono l' estensione del contratto comunicazioni alle imprese di call
center, informatica e contenuti; il rafforzamento della normativa
contrattuale; il miglioramento delle condizioni di lavoro; la diminuzione
della precarieta' dei rapporti di lavoro; le risposte alle esigenze
salariali ed inquadramentali ed il rafforzamento delle relazioni industriali,
potenziando il ruolo delle Rsu e delle strutture territoriali''. Sbarra (CISL) “Undicimila operai forestali per il controllo di 650.00 ettari di bosco non sono molti” 12/05 Bollati come categoria assistita, additati come simbolo degli
sprechi consumati nel Mezzogiorno, spesso accusati di contiguita'
con la malavita organizzata, gli 11.000 operai idraulico-forestali
calabresi, protagonisti nel dicembre del 2004 di una mobilitazione
che paralizzo' per alcuni giorni la Calabria, secondo la Cisl sono
invece una grande risorsa economica. Ed anzi, afferma il segretario
regionale Luigi Sbarra, "non e' vero che sono troppi". Alla
vigilia dell'incontro dei sindacati con il nuovo presidente della
Giunta regionale, Agazio Loiero, in programma a Catanzaro per lunedi'
prossimo, il numero uno della confederazione sindacale cattolica invita
il nuovo governo della regione ad avviare subito politiche di rilancio
del comparto forestale e ad attivarsi con il governo nazionale per
assicurare i finanziamenti necessari "al fine di evitare che
quanto e' avvenuto nel dicembre scorso (quando il governo nego' i
fondi ed i lavoratori scesero in piazza, ndr) possa ripetersi".
La nuova Giunta regionale, dice Sbarra all'Agenzia Italia, "deve
impegnarsi seriamente per una forestazione produttiva. Difenderemo
il futuro degli 11.000 forestali calabresi con i denti. Guai a pensare
che questo numero sia abnorme. Non siamo disponibili ad un ridimensionamento
della forza lavoro e possiamo dimostrarlo con esempi concreti".
Il numero uno della Cisl calabrese ricorda che l'80% della Calabria
e' area montana e che la regione ha un patrimonio boschivo di oltre
650.000 ettari, con un territorio costantemente esposto al rischio
del dissesto "come insegna - spiega - il caso di Cerzeto".
Dunque, dice Sbarra, "non e' esagerata una forza lavoro di 11.000
persone, tanto piu' che dal 1984 ad oggi sono stati persi nel comparto
ben 25.000 posti. Il problema vero - afferma il sindacalista - e'
che occorre rendere questo settore produttivo, lavorando per filiere.
Per esempio, sviluppando quella del legno e quella dell'energia legata
all'impiego dei prodotti del sottobosco per le biomasse, a quella
della valorizzazione delle foreste a fini turistico-ambientali e agroalimentari".
Castagna (UIL) “Ogni anno 10.000 giovani lasciano la Calabria” 11/05 Ci sono il dramma di una nuova emigrazione di massa verso il
Centro-Nord ed il dilagare del lavoro nero, intrecciati a livelli
di disoccupazione cronica ed alla costante estensione dell'area della
poverta', dietro al crescente disagio sociale della Calabria. Roberto
Castagna, segretario regionale della Uil, teme una deflagrazione delle
tensioni ed invita il nuovo governo regionale ad approntare le giuste
contromisure: "Ogni anno - spiega all'Agenzia Italia - 10.000
giovani calabresi diplomati o laureati lasciano la Calabria per tentare
fortuna altrove. E non e' la manovalanza che si allontana, perche'
se ne vanno i cervelli, la classe dirigente del futuro, coloro che
dovrebbero programmare e garantirne il progresso di questa terra".
E c'e' poi un paradosso: "In una situazione sociale sfilacciata
– dice Castagna - l'unico collante e' rappresentato dal lavoro
nero. I dati Istat indicano in 180.000 le posizioni irregolari, che
garantiscono un reddito in una regione in cui 300.000 famiglie vivono
sotto la soglia di sussistenza. Ma si tratta di un collante troppo
debole, che prima o poi e' destinato a venire meno con il rischio
di tensioni molto forti, al limite della ribellione. Esiste un sommerso
esteso che copre gran parte della disoccupazione. Poi ci sono le pensioni
che, sebbene falcidiate dal caro vita, sono in Calabria l'unico ammortizzatore
sociale". Le risposte da dare dunque, sono urgenti ed il segretario
della Uil invita il neo presidente Agazio Loiero a non perdere tempo,
perche', il sindacato non e' disponibile a concedergli attenuanti:
"Noi non faremo sconti a nessuno. Continueremo a fare il nostro
mestiere, anche quello - avverte - conflittuale. C'e' bisogno di confronto,
dopo cinque anni in cui non si e' potuto dialogare con l'istituzione
regionale. Guardiamo con interesse alla nuova Giunta se e' intenzionata
a lavorare bene. Diversamente saremo i primi a lottare. In cinque
anni l'unica opposizione al governo Chiaravalloti l'ha esercitata
il sindacato, con la Confindustria e con la Chiesa che di tanto in
tanto e' scesa in campo ed ha detto la sua con determinazione”.
Il primo problema da risolvere e' quello delle infrastrutture. "Si
registrano ritardi enormi. Il problema dei cantieri sull'autostrada
Salerno-Reggio Calabria - afferma Castagna - rischia di penalizzare
ancora per molti anni l'economia turistica. La Regione deve esercitare
un monitoraggio costante sulle opere pubbliche, costituendo un vero
e proprio osservatorio sui cantieri, e deve imporre ai livelli nazionali
il completamento delle opere in corso". Castagna sposta poi l'attenzione
sul lavoro precario: quello rappresentato dai lavoratori socialmente
utili e di pubblica utilita' "per i quali non si intravede una
soluzione ne' immediata ne' in prospettiva" e quello ancora assicurata
dai pochi poli produttivi della regione che rischiano di essere letteralmente
cancellati: "Cio' - spiega -riguarda non solo il tradizionale
comparto tessile, nel quale abbiamo una situazione di grande allarme
e non solo nell'ambito della piccola e media impresa, l'unica presente
in Calabria, ma c'e' il comparto informatico che rischia di subire
contraccolpi enormi senza una risposta sia a livello centrale sia
a livello regionale. Penso a Finsiel, Carisiel, l'ex Crai e la Dne,
un pacchetto innovativo che sta rischiando di subire colpi mortali.
C'e' una condizione di disagio e di poverta' aumentata negli ultimi
anni, espressa da dati preoccupanti". Dunque, "occorrono
misure forti per fare emergere il lavoro nero e ci vuole una politica
di superamento graduale del precariato insieme ad una capacita' di
rivendicare dal governo nazionale il completamento delle infrastrutture".
Ma la nuova Giunta regionale, afferma Castagna, "deve in primo
luogo rivisitare le proprie risorse, sia ordinarie che comunitarie,
approntando un progetto di sviluppo capace di dare un segnale per
l'occupazione in Calabria. Occorre sapere spendere bene i fondi che
ci sono. Questa capacita' di spesa finora e' mancata. Occorre che
questa Giunta riduca le spese, gli sprechi, come ha fatto ad esempio
in Campania Bassolino, che ha ridotto le spese di palazzo ed ha destinato
250 euro in piu' alle famiglie che rientrano nella fascia di poverta'.
Io penso che invece di continuare lo sperpero e le consulenze ultramilionarie
volute dalla precedente Giunta, e facendo le cose con razionalita'
e gradualita', si possono spendere meglio i soldi destinandoli a chi
ne ha bisogno o incentivando quei giovani che invece preferisce andare
fuori". Per quanto riguarda le prime mosse del nuovo governatore,
Castagna si dice perplesso in ordine all'affidamento di alcune deleghe:
"Se devo rispondere a caldo, qualche perplessita' ce l'ho"
dice. "C'e' stata - sottolinea - una distribuzione non proprio
mirata agli uomini disponibili e, nello stesso tempo, c'e' stata forse
qualche redistribuzione di deleghe eccessiva. Ma di fronte alle cose
concrete che si potranno fare, eviteremo di esprimere giudizi negativi
sulla Giunta". Come primo segnale d'attenzione verso il mondo
del lavoro, il segretario della Uil chiede alla Giunta regionale di
istituzionalizzare il sistema della concertazione, rendendo operativo
il Crel, il consiglio regionale dell'economia e del lavoro, organo
di confronto fra il governo regionale e le parti sociali previsto
dal nuovo statuto regionale. "Quella spiega - e' la sede che
puo' consentire alla Giunta un confronto costante con tutti i soggetti
dello sviluppo". Pignataro (CGIL) “In Calabria quattro famiglie su dieci sono povere” 10/05 Quattro famiglie calabresi su dieci sono povere: e' questo
il dato che preoccupa maggiormente la Cgil Calabria e che il segretario
generale Fernando Pignataro intende portare al tavolo del confronto
con la nuova Giunta regionale. Un dato che si inserisce in un processo
di progressivo ridimensionamento della fragile intelaiatura che sorregge
l'economia calabrese, costretta a misurarsi con altri indicatori negativi,
come una percentuale di lavoro sommerso che arriva al 30%, ed una
quota di export sul prodotto interno lordo fra i piu' bassi in Italia.
"C'e' - dice Pignataro all'Agenzia Italia - un'economia stagnante
a livello nazionale che ha qualche elemento di depressione a livello
calabrese. Se in Italia non c'e' crescita, in Calabria siamo addirittura
in una fase di decrescita. Siamo sicuramente al di sotto di una situazione
nazionale gia' abbastanza preoccupante. In questo contesto il dato
piu' significativo e' quello delle esportazioni. In questa regione
si assiste ad un depauperamento dell'apparato produttivo, ad un processo
di deindustrializzazione. Questo incide fortemente sull'altro dato
preoccupante che riguarda la partita del lavoro. Fino alla meta' del
2004 - dice Pignataro - la ricaduta della programmazione negoziata
e di alcuni incentivi alle imprese volute dai governi precedenti,
come quelli destinati ai giovani imprenditori, hanno prodotto un effetto
di aumento dell'occupazione. Ma da oltre un anno c'e' una inversione
di tendenza e l'occupazione diminuisce. E' questa la ricaduta piu'
immediata dell'impoverimento dell'apparato produttivo, della deindustrializzazione
in atto, dell'abbandono della Calabria da parte di grandi aziende
nazionali che operano nel settore pubblico, da Telecom alle Poste
A fianco a questo elemento Pignataro pone il sommerso "che gli
ultimi dati - osserva -danno oltre il 30%. Siamo in una situazione
di grandissima difficolta', con un precariato che non trova risposte
a causa delle ristrettezze di bilancio. Questo lo scenario a tinte
fosche che abbiamo tratteggiato negli ultimi mesi. C'e' poi - aggiunge
- un'altra peculiarita' calabrese: quattro famiglie su dieci hanno
superato la soglia di poverta'. Insomma, il 40% delle famiglie calabresi
e' povero, come dimostra il ricorso ad alcune forme di sollievo della
poverta' per categorie che prima non ne avevano bisogno. Si e' impoverito
il ceto medio calabrese". Da qui la necessita' di misure adeguate
da parte del nuovo governo regionale: "Una prima cosa che noi
chiediamo - dice Pignataro - e' la costituzione di una task force
che ragioni su come affrontare le questioni che quotidianamente scoppiano,
dal reddito alle aziende che chiudono. Occorre un salario minimo di
inserimento che integri le misure esistenti a livello nazionale; una
politica di welfare di grande inclusione ed una politica che veda
di pari passo pubblico e privato per recuperare il precariato. Ma
soprattutto occorrono politiche di incentivo a quelle aziende o a
quei lavoratori interessati dal fenomeno del lavoro nero. Individuando
e attivando in tempi rapidi i fondi necessari facendo leva sui fondi
strutturali. Cosa da fare in tempi rapidi, sconvolgendo la burocrazia.
Occorre individuare strategie, facendo un salto di qualita' verso
un sistema di concertazione fattiva che individui punti di eccellenza".
A questo proposito, il segretario della Cgil calabrese giudica favorevolmente
alcune decisioni del Presidente della Regione in ordine alla distribuzione
delle deleghe agli assessori, esprimendo riserve su altre."Noi
- spiega – valutiamo positivamente alcuni accorpamenti, come
quello relativo al lavoro ed alla formazione. Vi avremmo semmai aggiunto
la pubblica istruzione per dare il segno di un percorso unico che
va dall'istruzione, alla formazione ed al lavoro. Non comprendiamo
invece alcune altre scelte, come la divisione di trasporti ed infrastrutture
che continuano a rimanere separate, cosi' come il bilancio e la programmazione
dei fondi strutturali, dato che questi ultimi sono un pezzo fondamentale
della programmazione di questa ragione, non foss'altro perche' hanno
ormai sostituito i fondi pubblici nella programmazione delle politiche
di sviluppo. Ci sembra che queste scelte - osserva - rientrino piu'
in una logica politica e siano servite piu' per far quadrare il cerchio
che per avviare una logica di coordinamento seria". Pignataro
critica, in particolare, la scelta di Vincenzo Falcone come delegato
( o "sottosegretario") ai fondi strutturali: "Un uomo
- dice - sicuramente esperto, ma troppo legato alla vecchia gestione".
Anche in merito alla delega per Gioia Tauro, pure affidata ad un "sottosegretario"
alla presidenza, il leader della Cgil calabrese esprime riserve. "Io
- spiega - avrei piuttosto pensato ad una delega per i punti d'eccellenza,
o magari per le politiche legate all'area del Mediterraneo. Pero'
puntare su un punto d'eccellenza come Gioia Tauro, riconoscendogli
un ruolo guida, dopo che la Giunta regionale passata, non solo non
e' riuscita nell'intento di collegare il porto all'entroterra, ma
ha anche rischiato di perdere dei finanziamenti, sia comunque un fatto
positivo". Cavallaro (Cisal) “Il rapporto di Unioncamere evidenzia la diminuzione delle infrastrutture nel Sud” 10/05 ''Con il dato di Unioncamere sullo stato infrastrutturale del
Paese, si alza un altro velo sulle vergogne d' Italia che scopre quanto
sono state grandi le menzogne sulle politiche meridionaliste per lo
sviluppo''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Francesco Cavallaro,
segretario generale del sindacato Cisal. ''Sono dati assolutamente
sconcertanti - ha aggiunto Cavallaro - considerato che denunciano,
addirittura, una diminuzione delle dotazioni infrastrutturali nel
sud negli ultimi 13 anni. Di questo si e' accorta in modo particolare
la Calabria sui tre fronti del trasporto: stradale, aereo e portuale.
Questa cruda realta' deve fare riflettere sui comportamenti dei Governi
che si sono succeduti in questi ultimi anni e che sulle politiche
meridionali hanno sventolato iniziative e interventi soltanto a fini
propagandistici. La situazione sulle condizioni di autentica emergenza
economica e sociale del Mezzogiorno e delle isole maggiori deve essere
responsabilmente presa in considerazione dalle istituzioni locali
in coordinamento tra loro, cominciando dalle Regioni, che dovranno
lanciare segnali forti di denuncia, di attenzione e d' iniziativa,
soprattutto, verso l' Europa, associando in questo le forze sociali''.
''Non disgiunto dal problema infrastrutturale nel Mezzogiorno - ha
concluso Cavallaro - e' quello del carovita e dell' occupazione, questioni
che saranno al centro di iniziative particolari della Cisal che abbiamo
annunciato il primo maggio, a Roma, in occasione della nostra manifestazione
nazionale''. Castagna (UIL): “Il Ponte sullo stretto non sostituisce la priorità delle infrastrutture” 09/05 La questione Ponte sullo Stretto torna a diventare una odiosa
querelle nella quale tutto e il contrario di tutto si confronta in
uno scenario quasi surreale. Il Segretario Generale della UIL calabrese,
Roberto Castagna, da tempo sostiene la validita' dell'opera in quanto,
aldila' delle legittime, o meno legittime, tesi contrarie, il Ponte
di sicuro non sostituisce le priorita' infrastrutturali di cui la
Calabria ha necessita' bensi' puo' rappresentare un acceleratore dell'avvio
di ammodernamento e del completamento di strade, autostrade, porti,
aeroporti e ferrovie senza le quali l'opera rappresenterebbe una vera
e propria assurdita'. La questione Ponte, quindi, va inquadrata in
un contesto a valle sapendo che a monte bisogna affrontare e risolvere
i problemi infrastrutturali di base. CISL “Positivo l’aumento dei collegamenti con la Sila” 09/05 Le segreteria provinciali della Ust-Cisl e quella della federazione
dei trasporti (Fit) di Cosenza, in una nota, hanno espresso ''viva
soddisfazione per l' implementazione dei servizi di collegamento pubblico
delle Ferrovie della Calabria da e per la Sila''. ''Gia' a suo tempo
- e' scritto nella nota congiunta - evidenziammo come servisse a poco
decantare continuamente le tante bellezze del nostro territorio quando
poi si faceva poco per rimuovere tutti quegli ostacoli che impedivano
di rendere fruibili le nostre bellezze primi fra tutti i collegamenti
con le aree di maggiore interesse. Dopo tante battaglie un primo importante
passo e' stato fatto nella direzione del potenziamento dei collegamenti
da e per la Sila con l' inserimento di due ulteriori corse quotidiane,
una dalla citta' di San Giovanni in Fiore per Cosenza, al mattino,
e l' altra dalla stessa citta' per San Giovanni in Fiore alla sera''.
''Quanto realizzato - si afferma nella nota - e' soltanto il primo
obiettivo di un programma di impegno concreto che deve sensibilizzare
tutti per far si' che i sistemi ambientali e l' inestimabile ricchezza
culturale e storico-architettonica della nostra provincia entrino
in una organica politica di valorizzazione, che deve comprendere collegamenti
adeguati specie nei giorni di domenica e festivi, il potenziamento
dei servizi complessivi e un' adeguata politica di marketing del territorio''.
Anastasio eletto segretario Generale Clacs CISL 09/05 Davanti ai delegati delle cinque province Calabresi, al Segretario
Nazionale di categoria, Paolo Tesi, e al Segretario Generale della
Cisl Calabria, Luigi Sbarra, si e' svolto il primo congresso regionale
del CLACS-CISL. Angelo Anastasio e' stato eletto Segretario Generale,
Francesco Colloca Segretario Generale Aggiunto, Michele Gigliotti,
Luciano Vona e Daniela Fusaro componenti la Segreteria. Il Segretario Generale della CISL Pezzotta in Calabria: “Sbagliata la politica economica” 06/05 ''Avevamo detto con molta chiarezza che se il Governo avesse
assunto determinate posizioni come quelle assunte nella Finanziaria,
ci saremmo trovati con un oscuramento del debito pubblico. La cosa
e' avvenuta ed e' chiarissima. C' e' una politica economica, negli
ultimi due, tre anni, sbagliata e i dati si vedono con molta chiarezza''.
Cosi' il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, ha commentato, parlando
con la stampa a Vibo, l' allarme sul deficit lanciato dalla Corte
dei Conti. ''La relazione della Corte dei conti - ha aggiunto Pezzotta
- non fa altro che confermare le critiche e le osservazioni che il
sindacato aveva fatto dimostrando anche che quando il sindacato dice
certe cose non e' per partito preso, perche' e' schierato. Il sindacato
fa certe osservazioni perche' guarda la realta'. Anche il Governo,
invece di avere sempre il dubbio che facciamo certi interventi perche'
siamo contro o siamo amici dell' opposizione o non so quant' altro,
dovrebbe tener conto delle nostre osservazioni perche' alla fine,
come e' stato dimostrato in questi ultimi anni, si verificano sempre.
Noi guardiamo la realta' dei fatti da un punto di vista particolare
che e' quello degli interessi della gente normale, dei lavoratori,
delle lavoratrici, dei piu' deboli, dei giovani, delle donne. Cioe'
di coloro che hanno necessita' di avere un futuro sicuro. E' per quello
che siamo molte volte critici. Perche' coloro che noi rappresentiamo
devono rimanere in Italia a lavorare e abbiamo l' interesse ad avere
un Paese che funzioni''. Sbarra “La Cisl impegnata in una grande prospettiva di sviluppo” 05/05 ''La Cisl e' fortemente impegnata a rilanciare una grande prospettiva
di sviluppo, nonostante la forte escalation mafiosa che distrugge
l' occupazione ed il lavoro e mortifica la dignita' dei singoli cittadini''.
Lo ha detto il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi
Sbarra, nella relazione tenuta in apertura del congresso regionale
dell' organizzazione. Domani, al congresso, interverra' il segretario
generale, Savino Pezzotta. Sbarra ha fatto anche un riferimento a
Papa Giovanni Paolo II, ricordandone le tre encicliche, definite ''importantissime''
sulle problematiche sociali. Il segretario generale della Cisl Calabria
ha sottolineato anche ''la necessita' di un confronto democratico
in una situazione in cui l' economia e la finanza si globalizzano
sempre piu'. Per noi - ha aggiunto - un' Unione europea forte economicamente
e politicamente, e salda sul piano dei principi e dei diritti delle
persone, puo' essere un importante momento di coesione internazionale
che contribuisca a costruire le basi di una convivenza politica che
coniughi sviluppo economico e benessere sociale, definendo regole
comuni che riguardino l' economia e la finanza in qualsiasi parte
del mondo''. Sbarra ha anche detto che ''l' abbandono della concertazione
e' una grande responsabilita' che si e' assunto il governo perche'
ha rinunciato a forme di democrazia che potevano garantire un consenso
sociale e ha limitato la ricerca del consenso al solo ambito degli
interessi di partito. Questa strada porta la politica ad allontanarsi
dalla societa' e dagli interessi dei cittadini''. Un riferimento il
segretario della Cisl Calabria lo ha fatto anche alla Costituzione,
sostenendo che ''deve essere modificata solo con maggioranze trasversali
a quelle di turno. Per quanto ci riguarda, comunque, ribadiamo la
nostra preferenza per un federalismo che esalti le vocazioni territoriali
ed incentivi la responsabilita' fiscale e la correttezza amministrativa.
Non serve l' assistenzialismo, ma l'esercizio della solidarieta' e
dell' integrazione''. Affrontando il tema del Mezzogiorno, Sbarra
ha detto che ''la sconfitta del centrodestra alle ultime elezioni
e' il risultato di una mancata risposta a difficolta' crescenti che
investono il nostro Paese dal punto di vista economico, sociale, produttivo
ed occupazionale, da una ingiusta politica di redistribuzione della
ricchezza interna, da un'economia asfittica e da un Sud senza lavoro''.
''Proprio al Sud - ha detto ancora Sbarra - si giochera' la partita
decisiva delle prossime elezioni, del 2006 o prima. Lo scontento e'
forte e giustificato. Per far riemergere il Mezzogiorno ci vogliono
piu' iniziative private e piu' Stat. Stato inteso come bene pubblico
in grado di fornire cio' che nessun privato, legale o criminale, potra'
mai dare. Piu' Stato che programma, sceglie e controlla; piu' mercato
che trova risorse, seleziona progetti, soddisfa domande e remunera
capitali''. Sui temi relativi alla Calabria il segretario regionale
della Cisl ha detto che ''questa e' una regione di grandi prospettive,
che l' inerzia dei recenti governi non ha aiutato e 'il responso degli
elettori e' stato di condanna e senz'appello. Occorre nuovo slancio
e una spinta forte verso il cambiamento. Un nuovo patto dei calabresi
per i calabresi. 'Dobbiamo smettere ha proseguito di guardare alla
Calabria come ad un problema e fare leva sulle sue opportunita''.
''Gli elettori calabresi - ha concluso Sbarra - con il loro voto hanno
decretato la fine dell' esperienza di centrodestra alla guida della
Regione e hanno espresso un giudizio di totale fallimento del governo
Chiravalloti che negli ultimi 5 anni con arroganza e colpevole responsabilita'
ha sacrificato ed annullato il confronto e la concertazione con il
sistema della rappresentanze sociali sui temi dello sviluppo economico,
produttivo ed occupazionale''. I Sindacati chiedono una nuova politica di sviluppo per le ferrovie 05/05 Rilanciare una nuova politica per lo sviluppo del trasporto
ferroviario in Calabria: e' quanto chiedono in una nota i segretari
regionali dei sindacati confederali ed autonomi del settore trasporti.
Al presidente della giunta regionale ed ai parlamentari calabresi
i sindacati chiedono di costituire un tavolo istituzionale attraverso
il quale affrontare i problemi del trasporto ferroviario calabrese.
''Chiediamo - sostengono i sindacati - che il Gruppo Fs, nella elaborazione
del nuovo Piano di Impresa, preveda le opportune correzioni per una
diversa presenza sul territorio calabrese affinche' la ferrovia recuperi
la sua funzione di asse portante per e nel nuovo sistema dei trasporti
in Calabria. Con la politica aziendale avviata nei primi anni novanta
si e' avuto la chiusura di quasi tutte le stazioni Fs dell'ex compartimento
di Reggio Calabria, a seguito dell'attivazione del sistema di controllo
del traffico ferroviario centralizzato che ha prodotto una considerevole
riduzione del personale addetto alla circolazione nonche' un continuo
degrado del patrimonio immobiliare della stazioni. La quantita' dei
servizi ferroviari si e' andata via via assottigliando anche sul versante
del traffico in ambito nazionale. A tutto cio' ha notevolmente contribuito
la reiterata politica di ottimizzazione delle risorse che ha prodotto
una evidente diminuzione dei collegamenti, in special modo sul versante
Jonico, dove si continuano a registrare insensate scelte di politica
aziendale, come quella gia' annunciata per giugno che prevede la sostituzione
dei cosiddetti treni 'antenna' con 'servizi navetta regionali' che
sicuramente saranno causa di notevoli disagi alla clientela costretta
al cambio treno a Lamezia Terme''. Non meno preoccupante, per i segretari
regionali di Filt-Cgil, Laura Neri; Fit-Cisl, Annibale Fiorenza; Uilt-Uil,
Giovanni Itri; Fast-Confsal,Enzo Galluccio; Ugl-Ferrovie, Angelo Chirico;
e Orsa, Francesco Piazza, e' la situazione sul fronte del trasporto
merci dove da ''un'analisi sommaria del traffico merci effettuato
sul territorio calabrese - sostengono i sindacalisti - si puo' facilmente
desumere e quindi registrare il graduale disimpegno, ieri dalla Divisione
Cargo ed oggi dalla Direzione Operativa Logistica che a pochi mesi
dal suo insediamento e' stata capace di perdere il contratto per il
trasporto della ''barbabietola'' prodotta nell'area del Crotonese
e che per circa dieci anni e' stata una positiva attivita' che ha
permesso di mantenere un discreto livello occupazionale accompagnato
da alti indici di produzione''. ''Non possono essere - concludono
le organizzazioni sindacali - trascurati o ulteriormente rinviati,
gli investimenti che riguardano la sicurezza del trasporto ferroviario
nella nostra regione dove, anche se negli ultimi incidenti ferroviari
non si sono registrate conseguenze ancor piu' tragiche di quelle occorse,
non possono non leggersi alcuni elementi inquietanti, ne' puo' sfuggire
l'esigenza che alla continua riduzione delle risorse umane, che ha
portato la nostra regione in vetta a tutti gli indici di produttivita',
si contrapponga una efficace politica sulla sicurezza in grado di
evitare che la contemporanea riduzione delle risorse umane nei diversi
settori, in assenza di adeguate tecnologie, divenga motivo di insicurezza
in quanto rende irreparabile un eventuale errore umano''. La CGIL di Cosenza chiede agli iscritti quattro si per i referendum 05/05 ''La Cgil di Cosenza, dopo avere partecipato alla raccolta
delle firme per far indire il referendum sulla legge 40 sulla procreazione
medicalmente assistita, dando un contributo importante al raggiungimento
del numero di firme necessarie, da' indicazione agli iscritti e ai
simpatizzanti di impegnarsi direttamente nelle iniziative di informazione
per il referendum del 12 e 13 giugno''. E' quanto afferma, in una
nota, la Cgil di Cosenza. 'Respingiamo la sollecitazione che viene
da piu' parti - afferma ancora la Cgil - di disertare il voto, nella
convinzione cosi' di non far raggiungere il quorum previsto dalla
legge sui referendum, partendo dal presupposto che circa il 30% degli
aventi diritto al voto organicamente non partecipa alla votazione.
Il diritto al voto per tutti, e' la massima espressione di democrazia,
strumento individuale inestimabile, per esprimere il proprio pensiero
e, nella sua segretezza, libero da ogni condizionamento. La Cgil di
Cosenza, dunque, e' per votare quattro si' ai referendum sulla fecondazione
assistita''. Savino Pezzotta al Congresso regionale della CISL 03/05 Si terra' il 5 e 6 maggio a Vibo Valentia il nono congresso
regionale della Cisl. Le conclusioni dei lavori congressuali saranno
affidate al segretario nazionale, Savino Pezzotta. Al congresso prenderanno
parte 300 delegati provenienti dalle cinque Province della Calabria
e dalle Federazioni Regionali di Categoria, in rappresentanza di oltre
170.000 iscritti. Nel corso dei lavori sara' affrontato il tema: ''Concertazione,
Partecipazione, Sviluppo, Occupazione. Piu' Solidarieta', Piu' Legalita'
per costruire la nuova Calabria''. Ai lavori della prima giornata
sara' presente il segretario nazionale Confederale Gigi Bonfanti.
La relazione della Segreteria sara' svolta da Luigi Sbarra, Segretario
Generale Cisl Calabria, che si soffermera' sulle Tesi Confederali
e sulla situazione Regionale. ''Saranno anche ribadite - e' scritto
in una nota della Cisl - le linee strategiche d'azione che sono: Concertazione
e Contrattazione a tutti i livelli per dare concrete soluzioni ai
gravi problemi Economici e Sociali e confermando il modello partecipativo
quale strumento essenziale del modo di fare sindacato. Solo cosi'
si potra' puntare ad una dignitosa qualita' della vita, concretizzando
Politiche Sociali che valorizzino la famiglia e garantiscano interventi
a sostegno delle fasce piu' deboli. Sara' pure necessario intervenire
costantemente sulla leva fiscale degli Enti Locali, sulla dinamica
dei prezzi e delle tariffe dei servizi a domanda per evitare aumenti
indiscriminati e superiori al tasso di inflazione programmato''. ''Alla
nuova Giunta Regionale - prosegue - sara' chiesto l'avvio di corrette
relazioni sindacali, aprendo da subito un tavolo di trattative sui
problemi piu' urgenti che riguardano lo Sviluppo e l' Occupazione
, la Sanita' e la Legalita' . Inoltre si dovra' dare piena attuazione
alle Politiche di Decentramento, assicurando agli Enti Locali, contestualmente
alle deleghe, l'assegnazione delle risorse finanziarie e umane. L'auspicio
e' che si creino da subito le condizioni per il confronto e la concertazione
tra Governo Regionale, Sindacato ed Imprese. A tale scopo la Cisl
considera importante la rapida approvazione della Legge Regionale
Istitutiva del Consiglio Regionale dell'Economia e del Lavoro gia'
previsto dallo Statuto Regionale. Il Sindacato e' fortemente impegnato
per rilanciare attraverso la Concertazione e la Partecipazione la
battaglia per lo Sviluppo ed il Lavoro e per costruire nella solidarieta'
e nella legalita' una nuova e diversa prospettiva di crescita della
nostra Regione''. ''Disponibilita' quindi al dialogo - conclude la
nota - ed al confronto ma anche severita' e determinazione nel raggiungimento
degli obiettivi legati alla Crescita Economica , allo Sviluppo ed
alla Occupazione in Calabria''. Il primo maggio i sindacati a Nardodipace davanti lo stabilimento della Cassarese 29/04 Cgil, Cisl e Uil si mobilitano per il Primo Maggio in favore
della Cassarese, l' industria dolciaria, fondata da una cooperativa
composta da giovani, distrutta nei giorni scorsi da un attentato incendiario.
Davanti allo stabilimento si terra' la manifestazione centrale promossa
da Cgil, Cisl e Uil nella provincia di Vibo Valentia in occasione
della Festa dei lavoratori. Un' iniziativa cui i sindacati confederali
attribuiscono una forte valenza simbolica ''per ribadire il diritto
allo sviluppo ed al lavoro e contro le pressioni della criminalita'''.
Alla manifestazione davanti alla Cassarese interverra' il segretario
generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra, che parlera' anche
a nome dei segretari generali di Cgil e Uil, Fernando Pignataro e
Roberto Castagna. Nel corso dell' iniziativa interverranno anche i
segretari generali della provincia di Vibo Valentia di Cgil e Uil,
Raffaele Mammoliti e Luciano Prestia. ''Mentre il sindacato nazionale
celebra la Festa del lavoro a Scampia per riproporre i temi dello
sviluppo e della legalita' e della sicurezza nel Paese e nel Mezzogiorno
- ha detto Luigi Sbarra - il sindacato confederale calabrese sara'
a Nardodipace, che rappresenta simbolicamente la piazza ideale per
rilanciare, in occasione della Festa del Primo maggio, l' iniziativa
politica e sociale e la battaglia sindacale per lo sviluppo, il lavoro,
la legalita' e la sicurezza in Calabria. Un filo invisibile, dunque,
terra' insieme domenica Scampia e Nardodipace per rilanciare con forza
il nostro no alla violenza, alla prevericazione ed alle intimidazioni
della mafia, che rappresenta un ostacolo per lo sviluppo economico
e produttivo, una minaccia per le istituzioni democratiche ed un fenomeno
che distrugge lavoro ed occupazione, mettendo in discussione i diritti
e le liberta' della nostra comunita'''. ''Il primo maggio - ha concluso
Sbarra - saremo dunque a Nardodipace per denunciare l' attacco della
mafia che ha distrutto l' industria dolciaria Cassarese, mettendo
in discussione il lavoro di tante famiglie, cosi' come il 21 maggio
saremo a Lamezia Terme per una grande manifestazione regionale per
rilanciare la nostra iniziativa contro la mafia e per la legalita',
lo sviluppo ed il lavoro in Calabria''. Castagna (UIL) “Da Loiero ci aspettiamo una inversione di rotta radicale” 29/04 “Il Governo Berlusconi bis giustifica una sua riedizione
con un impegno straordinario sul Mezzogiorno, oltre che sui problemi
della famiglia e delle imprese. Belcastro (CISL) “Che il primo maggio serva a sottolineare le vere emergenze” 29/04 ''E' necessario riflettere sulla delicata fase economica e
sociale che sta attraversando la provincia di Cosenza chiamando la
societa' civile a non perdere la speranza, a non demordere, a lottare
e ritrovare le nobili ragioni di un impegno che in passato ha regalato
al nostro territorio momenti autentici di crescita civile e confronto
democratico''. E' quanto afferma Giuseppe Belcastro, segretario generale
della Cisl di Cosenza, in una dichiarazione sul primo maggio. 'Non
possiamo dimenticare - sostiene Belcastro - come questa importante
ricorrenza diventa occasione per tutti noi, per l' universo dei lavoratori,
per le forze democratiche e la societa' civile, per sottolineare le
emergenze vere della nostra economia e i drammi sociali che si determinano
in seguito alla cronica mancanza di lavoro, alla presenza nel territorio
di decine di migliaia di disoccupati, di lavoratori irregolari, di
precari tra cui spiccano gli Lsu e Lpu e gli interinali, alla chiusura
di importanti presidi industriali che hanno fatto la nostra storia
economica, quali il tessile, il bosco-legno, il calzaturiero, l' informatico''.
Per il segretario provinciale della Cisl di Cosenza ''a questi drammi
si congiungono quelli prodotti da una situazione anziana ormai sulla
soglia dell' insostenibilita', con migliaia di pensionati al minimo
alle prese in questi anni con l' effetto del carovita, con la difficile
condizione degli incapienti, dei non autosufficienti, e con lo scivolamento
verso la soglia della poverta' di sempre piu' vasti strati sociali''.
''Bisogna prendere atto - conclude Belcastro - che esiste ancora una
questione meridionale aperta che investe piu' che mai l' intero paese
e i suoi equilibri. Per questo e' necessario avviare a tutti i livelli
una riflessione di alto e profondo spessore etico e culturale che,
al di la' delle mere logiche di appartenenza politica, possa innalzare
il tono del livello politico nella regione e, nonostante non esistono
soluzioni tecniche da offrire, guardare agli insegnamenti della dottrina
sociale per illuminare e sollecitare la coscienza di ciascuno ad operare
scelte coerenti con la responsabilita' che ciascun uomo ha in quanto
uomo''. Zumbo (CGIL) “Impegnati in una nuova stagione contrattuale” 29/04 La Cgil Calabria ''e' impegnata in una nuova stagione contrattuale
per ampliare i diritti, le tutele e per elevare il potere d' acquisto
dei salari e delle pensioni che nel corso di questi anni e' stato
eroso dal mancato recupero dell' inflazione reale e dall' aumento
indiscriminato della pressione fiscale''. A sostenerlo e' stato Nino
Zumbo, della segreteria regionale della Cgil. ''A tal fine - ha aggiunto
Zumbo - e' indispensabile rinnovare i contratti nazionali di lavoro,
in particolare del pubblico impiego e della scuola che sono scaduti
da tempo e a livello regionale attivare una continua vertenzialita'
per rinnovare e ampliare la contrattazione decentrata di secondo livello
in tutte le aziende, i siti e le filiere produttive presenti in Calabria.
Nel seminario della Cgil regionale sulla struttura contrattuale i
dirigenti e le Rsu della Cgil hanno discusso di come rafforzare la
funzione del contratto collettivo nazionale di lavoro perche' sia
effettivamente 'autorita' salariale e autorita' normativa'''. ''Il
contratto - ha sostenuto Zumbo - deve garantire il potere d' acquisto
attraverso la redistribuzione della produttivita' di settore, il recupero
dell' inflazione reale e normare l' orario di lavoro, i diritti d'
informazione e gli inquadramenti professionali. Dovra' anche contenere
normative di rimando che regolano la contrattazione di secondo livello
per quanto concerne il lavoro precario e flessibile, gli orari e l'
organizzazione de lavoro. La contrattazione decentrata deve redistribuire
i livelli di produttivita' raggiunti in funzione degli obiettivi prefissati
a livello di azienda, di sito o di filiera produttiva. Deve contrattare
i turni e i carichi di lavoro e gli avanzamenti professionali''. ''La
Cgil calabrese - ha sostenuto Zumbo - ritiene che occorre qualificare
e rafforzare sia la contrattazione nazionale che quella decentrata
per rendere esigibili i diritti dei lavoratori e ampliare le tutele,
in particolare per i lavoratori atipici e precari. Inoltre, ritiene
che occorre sviluppare il confronto con la Regione sui livelli di
pressione fiscale (tariffe di interesse regionale, addizionale Irpef
e ticket sui medicinali) e con gli altri enti locali sulle imposte
locali (Ici, addizionale Irpef) e sulle tariffe dei servizi di pubblica
utilita' allo scopo di aumentare il potere d' acquisto dei lavoratori
e dei pensionati e di migliorare le condizioni di vita dei calabresi''.
''La Cgil - ha concluso Zumbo - contesta le scelte del Governo Berlusconi
per la mancata restituzione del Fiscal Drag ai lavoratori, il mancato
rinnovo dei contratti collettivi di lavoro pubblici e la riduzione
dei trasferimenti agli enti locali. Inoltre contesta le improvvisate
e insensate dichiarazioni del vice premier Tremonti e del ministro
Micciche' per la vendita delle spiagge e per aprire case da gioco
nel Sud e invita il nuovo Governo Berlusconi a prendere seriamente
in considerazione il progetto per lo sviluppo e la crescita del Mezzogiorno
avanzato da sindacato, Confindustria e altre organizzazioni''. Delegazione della CGIL di Cosenza a Scampia per il primo maggio 29/04 Una delegazione della Cgil di Cosenza sara' presente alla manifestazione
nazionale unitaria che quest'anno i sindacati confederali hanno deciso
di tenere nel quartiere Scampia, a Napoli, sui temi dello sviluppo
e della legalita'. ''Contemporaneamente - e' detto in un comunicato
- saranno tante le iniziative promosse nel nostro territorio a partire
da Longobucco, Paola e Spezzano Sila nelle quali si affronteranno
anche i temi sociali e del lavoro. La festa del Primo Maggio sara'
per noi l' ennesima occasione per discutere, sensibilizzare, dare
voce ai lavoratori, ai pensionati, ai disoccupati, agli inoccupati,
ai precari, agli immigrati. Dedicheremo specifiche attenzioni agli
sforzi necessari per accrescere il protagonismo dei lavoratori e consolidare
la rappresentativita' del nostro sindacato, dei suoi servizi a tutela
dei diritti collettivi e dei singoli, nel territorio e nei luoghi
di lavoro. Il quadro economico e sociale in cui agiamo e' terribile.
Gli effetti nefasti delle politiche nazionali si fanno sentire con
assoluta virulenza: cio' che altrove e declino qui da noi e' desertificazione,
poverta' crescente, fuga. Tuttavia il risultato della competizione
elettorale delle regionali scorse ha aperto scenari incoraggianti.
Il centrosinistra che governera' la maggior parte delle Regioni, in
primo luogo in Calabria, e' chiamato ad uno sforzo programmatico radicalmente
alternativo alle politiche berlusconiane''. Sciopero indetto dall’UGL Ministeri per il 1° maggio 29/04 Colosseo chiuso per sciopero il 1 maggio, come pure la Domus
Aurea, I Fori Imperiali ed altri siti archeologici di Roma. Ad annunciarlo
e' l'Ugl Ministeri che ha proclamato lo stato di agitazione nazionale
per protestare contro i tagli dei 5% agli organici dei ministeri.
E se a Roma si chiudera' l'area archeologica, sottolinea il sindacato,
a Napoli e in Calabria verranno organizzati presidi nei Tribunali.
Sul banco degli imputati il governo, accusato di ''poca attenzione''
verso la pubblica amministrazione: ''Il 'taglio' degli organici -
dice il responsabile nazionale della Ugl statali Giulio Del Bon -
messo insieme al blocco delle assunzioni, agli sproporzionati carichi
di lavoro, ai ritardi e alle riduzioni delle procedure di riqualificazione
e ad uno stentato rinnovo contrattuale dimostra solo una cosa: lo
scarsa attenzione del Governo verso la Pubblica Amministrazione e
la contestuale caduta dell' efficienza della macchina statale''. Un
problema che coinvolge anche il settore della giustizia, sottolinea
la responsabile nazionale della Ugl ministeri Paola Saraceni : ''ci
si lamenta dei tempi lunghi della giustizia pero' si riduce l'organico
senza tener conto dei carichi di lavoro e, questo, puo' solo portare
allulteriore allungamento dei tempi''. Quanto ai Beni Culturali :
''Si parla tanto di puntare sul turismo e sui Beni Culturali aumentando
i tempi e gli spazi di fruizione di musei e aree archeologiche - conclude
la sindacalista - pero' il personale e' sempre lo stesso, i precari
aspettano una stabilizzazione che non avviene ed anche li' si dovranno
fare i conti con i 'tagli'. Non ci meravigliamo poi se per protesta
all'archeologica di Roma non si aprira' per il 1 maggio''. Giuseppe Sammarro nuovo responsabile della Camera del lavoro di Corigliano 29/04 Giuseppe Sammarro e' il nuovo responsabile della Camera del
lavoro di Corigliano. Sammarro, gia' responsabile per un decennio
della Cgil cassanese, subentra ad Angelo Sposato, eletto pochi giorni
fa componente della segreteria comprensoriale Pollino-Sibari-Tirreno.
Il passaggio di consegna e' avvenuto nel corso di un' assemblea di
quadri e delegati alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il
segretario generale comprensoriale, Antonio Granata, il segretario
organizzativo comprensoriale, Franco Pignataro, e il segretario confederale
Franco Spingola. Sammarro, dopo aver ringraziato chi lo ha voluto
alla guida della Cgil coriglianese, ha invitato tutti ''a impegnarsi
affinche' la Camera del Lavoro di Corigliano sia sempre punto di riferimento
per tutti con un invito particolare alla partecipazione dei giovani
alle attivita' della Cgil''. Festa del primo maggio del comprensorio del Pollino a Trebisacce 28/04 Si terra' a Trebisacce la festa del Primo Maggio organizzata
dalla Cgil - Comprensorio Pollino - Sibari Tirreno. Le motivazioni
che hanno portato alla scelta del luogo dove si svolgera' la festa
dei lavoratori sono state illustrate stamane nel corso di una conferenza
stampa. Alla manifestazione interverra' il Segretario Generale della
Cgil - Comprensorio Pollino - Sibari Tirreno, Antonio Granata, il
Segretario CGIL Alto Ionio Gino Scirchio, ed il Responsabile Organizzativo
della CGIL Comprensoriale Franco Pignataro. ''Non e' affatto casuale
- e' stato detto nel corso della conferenza stampa - la scelta di
tenere la festa del Lavoro a Trebisacce, considerato il capoluogo
dell' Alto Ionio cosentino. E' innanzitutto una volonta' forte della
Confederazione, affermare con questa manifestazione, l' attenzione
per una zona della nostra Calabria dove piu' evidenti sono i guasti
della politica nazionale che unita a quella degli ultimi dieci anni
portata avanti dalla Regione Calabria, hanno determinato tassi di
disoccupazione altissimi, abbandono totale delle aree interne, insicurezza
e sfiducia, mancanza assoluta di un sistema di viabilita' e di infrastrutture
che avrebbero certamente aiutato un processo di sviluppo di cui tutta
l' area necessita.La Cgil quindi non poteva non essere qui''. ''Ed
anche in questa zona - ha detto il segretario generale, Antonio Granata
- la camera del lavoro di Trebisacce svolge un ruolo di primissimo
piano, per i diritti e la tutela dei lavoratori, delle lavoratrici,
e dei pensionati, proponendosi come punto di aggregazione e di emancipazione
che hanno fatto si che anche da questa zona, si siano avuti momenti
alti di partecipazione e condivisione per i temi quali la mobilitazione
a Roma contro l' abolizione dell' art. 18, o sul tema della Pace''.
A Trebisacce i festeggiamenti inizieranno con la banda musicale e
proseguiranno con un concerto di musica jazz/blues. Nel corso della
giornata saranno allestiti vari stand che proporranno i prodotti tipici
locali e stand di libri, spazi per bambini con clown e trampolieri,
e spettacoli teatrali di burattini originali, momenti di riflessioni
con interventi autorevoli di dirigenti della Cgil, per finire poi
con un altro concerto di tutt' altro genere musicale. I sindacati scrivono a Loiero per l’emergenza acqua “Programmare un azione strutturale” 27/04 I vertici di Cgil, Cisl e Uil si sono ritrovati oggi a Lamezia
Terme per discutere del ciclo integrato delle acque. Nel corso dell'
incontro, presieduto dai responsabili regionali di settore, Nino Zumbo
(Cgil), Raffaele Blandino (Cisl) e Bruno Marte (Uil), oltre a fare
il punto sulla situazione, e' stato anche approvato il testo di una
lettera aperta inviata al presidente della Giunta regionale, Agazio
Loiero, per chiedere un incontro ''per affrontare le emergenze e programmare
le azioni per una soluzione strutturale delle problematiche''. Una
questione, quella del ciclo integrato delle acque, che diventa di
particolare attualita', specie perche' si e' alle porte della stagione
estiva ed e' forte la preoccupazione per la situazione in cui sara'
il mare calabrese, specie dopo quanto accaduto nell' estate 2004.
Per i sindacati non vi e' dubbio che ''l' organizzazione di tipo industriale
per la gestione pubblica delle acque e' un processo inarrestabile
che dovra' essere portato avanti con determinazione, con il confronto
fra tutti i soggetti interessati e con la massima trasparenza, per
attuare giuste strategie in grado di raggiungere gli obiettivi di:
maggiore qualita' della risorsa e del servizio di distribuzione, tariffe
modeste e omogenee e il mantenimento e potenziamento dei livelli occupazionali''.
Durante l' assemblea sono stati diversi i nodi messi sul tappeto,
partendo da un dato a giudizio dei sindacati sostanziale e, cioe',
che ''Cgil, Cisl e Uil considerano, per la Calabria, l' acqua una
risorsa di grande valore strategico ai fini di un maggiore uso civile
e per le attivita' economiche. Pertanto - hanno proseguito i sindacalisti
- queste organizzazioni ritengono fondamentale l' attuazione della
legge Galli, la quale considera la disponibilita' della risorsa acqua
come non illimitata ed infinita, ma un bene da salvaguardare ed utilizzare
in base a criteri di solidarieta', poiche' si tratta di un bene primario,
quindi di grande valore sociale e percio' di interesse pubblico. La
Regione Calabria pur avendo recepito con legge regionale 10/97 la
legge Galli e stipulato l' Accordo di programma sul ciclo integrato
delle acque nell' anno 1999, ha maturato notevoli e colpevoli ritardi
che stanno provocando gravi danni al processo di riorganizzazione,
innovazione ed ammodernamento, teso a dare ai cittadini un servizio
di qualita', efficiente ed efficace''. L' attivo regionale di Cgil,
Cisl e Uil ha anche denunciato ''lo stallo nell' attuazione dell'
Accordo di programma sul ciclo integrato delle acque sia per la realizzazione
delle opere previste (completamento delle dighe dell' Alaco, del Menta,
dell' Alto Esaro, delle reti di distribuzione primaria e secondaria,
degli acquedotti esterni ed interni ai centri abitati e degli impianti
di depurazione e del collettamento e scarico finale delle acque),
sia per quanto concerne la piena operativita' della Sorical e delle
Autorita' di bacino (Ato)''. Zumbo, Blandino e Marte hanno anche ricordato
quanto accaduto negli ultimi anni in Calabria: ''La mancata capacita'
di coordinamento e di determinazione dell' ex Giunta Chiaravalloti,
in questi ultimi anni - hanno sostenuto - ha comportato anche ritardi
inaccettabili nell' attuazione degli interventi previsti dalle misure
1.1 e 1.2 del Por ed a un peggioramento del servizio idrico e della
depurazione che e' quasi prossimo al collasso. La Sorical, inoltre,
e' divenuta operativa solo nel novembre del 2004, dopo circa 3 anni
dalla sua costituzione, ed ancora oggi non ha internalizzato le attivita'
assumendo i lavoratori alle dirette dipendenze. Ancora peggiore -
hanno concluso - si presenta la situazione operativa degli Ato che,
ancora, non hanno introdotto modifiche nella gestione del ciclo integrato
delle acque per passare al gestore unico, ne hanno realizzato tutti
gli interventi, sulla rete e sui depuratori, tesi alla valorizzazione
di questa importante risorsa, con il fine di migliorare il servizio
all' utenza''. Sbarra (CISL) “L’Enel continua a penalizzare la Calabria” 27/04 ''L' Enel, in questi anni, ha realizzato una politica punitiva
verso il Mezzogiorno e la Calabria tagliata fuori dai grandi investimenti
in innovazione, ricerca, modernizzazione delle reti elettriche e dalla
continua riduzione della forza lavoro incentivata ad abbandonare anzitempo
l' attivita' lavorativa e non riequilibrata con nuova occupazione''.
A sostenerlo e' stato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl,
a margine del congresso regionale dei Lavoratori elettrici iscritti
al sindacato. ''La conseguenza di tale dissennata strategia aziendale
- ha aggiunto Sbarra - e' la bassa qualita' del servizio elettrico
fornito ai clienti, siano essi imprese oppure utenze domestiche nonostante
la bolletta elettrica e' la piu' costosa dei Paesi della Unione Europea
in barba ai processi di privatizzazione e liberalizzazione che dovevano
produrre la riduzione del costo della energia''. Sbarra ha criticato
le scelte di politica industriale e organizzativa dell' Enel che in
Calabria ''continua ad indebolire la presenza sul territorio a causa
delle frequenti e progressive chiusure di zone, unita' operative,
nuclei esterni. L' Azienda - ha proseguito il segretario della Cisl
- nel colpevole silenzio delle Istituzioni locali e regionali riduce
investimenti e programmi di intervento nelle aree produzione e distribuzione
provocando danni enormi e rilevanti non solo all' economia della regione
ma anche alle prospettive di sviluppo della occupazione''. ''La Cisl
Calabrese - ha sostenuto Sbarra - tagliata fuori per responsabilita'
della precedente Giunta regionale, tranne qualche scampolo di confronto,
dalla discussione sul Piano energetico regionale chiede al nuovo Governo
regionale una forte assunzione di responsabilita' per avviare un confronto
con Enel al fine di verificare progetti, programmi, investimenti a
favore della Calabria ed anche per ostacolare le eccessive esternalizzazioni
dei servizi che comprimono i livelli occupazionali diretti e molte
volte favoriscono il lavoro nero con ricadute negative sulla efficienza
della qualita' e della quantita' dei servizi''. ''Il sindacato confederale
unitario - ha concluso Sbarra - deve rivendicare il dialogo ed il
confronto con l' Azienda, partendo dallo sciopero gia' programmato
per i prossimi giorni, per rilanciare ulteriormente la vertenzialita',
la contrattazione con Enel e per riportare al centro delle scelte
di politica industriale il tema della crescita e dello sviluppo dei
servizi elettrici non solo per migliorare l' efficienza degli stessi
ma anche per elevare le condizioni di attrattivita' del territorio
ai fini degli investimenti pubblici e privati''. Venerdì quattro ore di sciopero dei lavoratori ENEL indetto dai sindacati 27/04 ''Pessimi standard della qualita' del servizio, drastica riduzione
degli investimenti, progressivo abbandono del territorio, assenza
di manutenzione degli impianti di media e bassa tensione, mancanza
di un adeguato turn over nel personale tecnico ed operativo, carichi
di lavoro estenuanti per i pochi addetti rimasti, scarsita' di strutture
e personale commerciale su tutto il territorio regionale''. Sono questi
i motivi che hanno indotto le segreterie provinciali di Fnle-Cgil,
Flaei-Cisl e Uilcem-Uil di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria
e Vibo Valentia a proclamare quattro ore di sciopero dei lavoratori
dell' Enel per venerdi' prossimo. ''L' Enel - e' scritto in un documento
dei sindacati - e' l' unica societa' a distribuire energia elettrica
in regime di monopolio nella nostra regione. In termini di servizio
elettrico erogato, la Calabria sopporta: il doppio dei minuti di interruzioni
per cliente all' anno rispetto alle regioni del Nord; piu' del doppio
del numero delle interruzioni per cliente all' anno rispetto alla
media delle altre regioni d' Italia, come conseguenza degli scarsi
investimenti per adeguamento degli impianti (linee con anzianita'
di anche 30 anni e con utilizzo di tecnologie obsolete) e del ridotto
numero di risorse impegnate, anche in rapporto all' orografia del
territorio (operai reperibili che intervengono per la riparazione
dei guasti)''. ''Non e' una semplice vertenza di categoria - conclude
il documento dei sindacati - ma e' soprattutto la rivendicazione del
diritto dei cittadini calabresi di esigere, a parita' di tariffe,
un servizio elettrico pubblico di pari livello qualitativo rispetto
alle altre regioni del paese. Ed e' anche la rivendicazione di un
territorio che chiede di dotarsi di adeguate infrastrutture per poter
attrarre investimenti e, finalmente, rilanciare sviluppo ed economia''.
I Sindacati riuniti a Lamezia dibattono sul settore idrico 26/04 ''Efficienza e produttivita' nel settore idrico - La risorsa
acqua, il processo di riforma, la gestione del sistema depurativo
in Calabria'': e' il tema dell'attivo unitario di Cgil, Cisl e Uil
della Calabria, convocato perdomani a Lamezia Terme, in provincia
di Catanzaro. I lavori saranno introdotti da Nino Zumbo della Cgil,
mentre la conclusioni saranno tratte da Raffaele Blandino della Cisl.
Mentre l'attivo sara' presieduto da Bruno Marte della Uil. Le segreterie
regionali di Cgil, Cisl e Uil denunciano ''la situazione di stallo
nell'attuazione dell'accordo di programma sul ciclo integrato delle
acque e per la realizzazione delle opere previste'', e nello stesso
tempo rivendicano ''la piena funzionalita' degli Ato e il passaggio
alla gestione unica del ciclo integrato'', e ritengono urgente ''una
particolare attenzione al settore della depurazione delle acque''.
Inoltre, Cgil Cisl Uil della Calabria definiscono ''gravi i ritardi
nel processo di internalizazzione delle attivita' previsti dal piano
industriale Sorical e la conseguente assunzione deilavoratori interessati''.
Le Segreterie regionali di Cgil Cgil Uil chiedono ancora che ''la
nuova giunta regionale che si insediera' a giorni recuperi in tutta
questa materia una grande capacita' di governo al fine di superare
ritardi che hanno arrecato seri danni allosviluppo della Calabria''. Sbarra (CISL) “Occorre l’impegno di tutti per il rilancio della forestazione” 22/04 ''Occorre un forte impegno di tutti: Regione, Afor, Consorzi
di Bonifica, Enti Locali, per rilanciare il settore della Forestazione
in Calabria, aumentare il grado di produttivita' dello stesso, costruire
il nuovo profilo di una politica autenticamente centrata nel processo
di valorizzazione ed integrazione del patrimonio agricolo-forestale
con quello ambientale e turistico, migliorare gli interventi di difesa
del suolo, di bonifica e manutenzione del territorio, innovare la
programmazione per realizzare la filiera del legno e dell' energia
attraverso le biomasse, prevedere progetti che puntino al ripopolamento
delle zone interne ed a una utilizzazione vera della montagna e del
bosco''. A sostenerlo e' stato Luigi Sbarra, segretario generale della
Cisl Calabria al Congresso Regionale della Fai-Cisl. ''Gli attacchi
durissimi verso la forestazione calabrese operati dal Governo e dalla
Lega - ha aggiunto Sbarra - impongono un salto di qualita' nel governo
e nella gestione del settore che deve aumentare il grado di efficienza,
di operativita', di modernizzazione finalizzata a rendere piu' produttivo
il settore. La Cisl chiede al nuovo Governo della Regione una svolta
profonda nella Forestazione capace di introdurre elementi di trasparenza
nella gestione nonche' chiarezza nei ruoli e nelle competenze. Infatti
e' necessario separare la gestione degli interventi di natura tecnica
(Afor) da quelli legati alla responsabilita' politica che spetta alla
Regione che deve assolvere a compiti e funzioni di programmazione,
indirizzo, controllo e legislazione''. ''La Giunta - ha proseguito
Sbarra - deve immediatamente recuperare un confronto con il Governo
per avere certezza dei finanziamenti e delle risorse necessarie per
garantire la prosecuzione delle attivita' di forestazione per il 2006
e la conseguente difesa dei livelli occupazionali degli 11.000 lavoratori
forestali. La forestazione deve uscire definitivamente dal livello
di provvisorieta' degli interventi e per questo serve una Regione
che sappia contrattare con il Governo un percorso nuovo e diverso
per una strategia di rilancio del settore che garantisca un Piano
quinquennale di finanziamenti e risorse; la Programmazione di medio
e lungo termine che superi la frammentarieta' e la precarieta'; la
difesa della forza lavoro che non puo' scendere al di sotto dei 10.000
addetti''. ''Occorre inoltre - ha concluso Sbarra - che la Regione
rafforzi e valorizzi la politica agricola quale elemento centrale
dello sviluppo e della crescita economica della Calabria sostenendo
attraverso la programmazione e la progettualita' la realizzazione
delle filiere dell' olio e dei salumi che partendo dalla produzione,
dalla trasformazione, dalla commercializzazione aiutino la ripresa
della occupazione in Calabria''. Sindacato FABI : “Alla Carime-BPU non è cambiato nulla rispetto agli accordi” 22/04 ''Allo stato delle cose per i colleghi Carime distaccati sul
polo di Bpu nulla e' cambiato rispetto agli accordi sottoscritti,
che vedono salvaguardati almeno 250 posti di lavoro, senza nessuna
mobilita' per i lavoratori che allo scopo hanno visto migrare attivita'
del Gruppo presso il Polo di Bari/Cosenza''. A sostenerlo e' il segretario
responsabile del coordinamento Fabi di Banca Carime, Ortenzio Mariano
Russo, in merito ad alcune notizie di stampa. ''Considerato che la
nostra organizzazione - ha sostenuto Russo - rappresenta sia nel Polo
Bpu di Cosenza/Bari che nell' intero Gruppo un apprezzabile numero
di lavoratori e considerato che sia quando parliamo di Carime che
quando sottoscriviamo accordi riteniamo di rappresentare tutti i tremila
lavoratori, avvertiamo la necessita' di ripristinare un clima sereno
e corretto. Noi quando stipuliamo accordi li rispettiamo e li onoriamo,
con conseguente assunzione di responsabilita', percio' allo stato
delle cose per i colleghi Carime distaccati sul polo di BPU nulla
e' cambiato. Nel rigettare ogni strumentalizzazione, qualora dalla
controparte non ci fosse uguale rispetto degli accordi, la Fabi non
indugera' nel mettere in atto tutte le iniziative necessarie a tutela
dei lavoratori''. ''Gli accordi raggiunti in Bpu - ha concluso Russo
- rappresentano garanzie e tutele che non si possono sottovalutare.
Condanna chi vuole creare un clima di terrore sfruttando il discorso
sul progetto 'Piano sportelli' ancora in una fase di studio iniziale
che non sappiamo se vedra' la luce prima del completamento del Piano
2005/2007. Piano che a fronte di un esodo volontario incentivato,
prevede oltre 170 assunzioni con contratto a tempo indeterminato (83
giovani gia' assunti) consentendo un ricambio generazionale che sta,
sicuramente, producendo dei benefici non trascurabili all' interno
del territorio. Inoltre, in questo primo semestre saranno assunti
altri 47 giovani diplomati/laureati con contratto minimo 18 mesi ed
altri 21 con contratto almeno di 3 mesi per consentire ai colleghi
in servizio di usufruire delle ferie''. Pignataro (CGIL) “Dalla nuova Giunta regionale vogliamo segnali immediati” 22/04 ''Alla Giunta regionale lanciamo oggi, come direttivo della
Cgil, un messaggio chiaro: vogliamo segnali precisi, segnali immediati
su ticket, decentramento, scelta di una compagine di qualita', accorpamento
di alcuni assessorati perche' si affrontano politiche attive del lavoro
per evitare che ci sia una logica clientelare che prevale''. E' quanto
ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Fernando Pignataro,
nel corso della riunione del direttivo regionale del suo sindacato.
''Oggi c'e' bisogno - ha aggiunto - di segnali netti chiari che riguardano,
ad esempio la burocrazia e questo splafonamento delle consulenze.
Su questo devono esserci dei segnali che vadano nella direzione del
sindacato, delle parti sociali, ma anche della cittadinanza calabrese
che ha bisogno di capire in tempi rapidi, immediatamente l'inversione
di tendenza che si puo' operare. Infine chiediamo, cosa che abbiamo
gia' fatto nei giorni precedenti ottenendo anche risposte positive,
che la Regione non si isoli, ma che ragioni con le altre Regioni meridionali.
E la riunione che si tiene il 3 a Napoli tra i presidenti delle Regioni
meridionali e' un fatto importante. Noi faremo la nostra parte perche'
ci sia dalle imprese, dalle autonomie locali, dal sindacato, dalla
Regione una richiesta forte progettuale di un intervento trasversale
nei confronti del Mezzogiorno che deve essere considerato una grande
opportunita', soprattutto in funzione del nuovo Mediterraneo del 2010''.
Nel corso del suo intervento Fernando Pignataro ha affrontato anche
i temi di politica nazionale partendo dal risultato elettorale ottenuto
dal centrosinistra nelle elezioni regionali. ''Mi pare evidente -
ha proseguito Pignataro - che si e' trattato di un voto elettorale
omogeneo e nazionale che ha manifestato un dissenso ed una maggioranza
del popolo italiano che non condivide e non ha condiviso queste politiche
di governo, per cui c'e' stata una vittoria del centrosinistra su
tutto il livello nazionale. Anche nelle regioni in cui ha vinto il
centrodestra si e' comunque registrato un avanzamento di oltre dieci
punti percentuali. Noi riteniamo che uno degli elementi fondamentali
di questa vittoria sia stata l'assenza di confronto voluta dalla compagine
precedente che non si e' resa conto della gravita' della situazione,
del bisogno di fare massa critica e di avviare politiche concertative
con il sistema delle imprese, il sistema delle autonomie locali, il
partenariato sociale''. ''C'e' bisogno - ha concluso Pignataro - di
riprendere in tempi rapidi un confronto che non sia solo metodo e
che non si disbrighi in un'idea concertativa tutta sulle emergenze.
Noi crediamo che ci sia bisogno di un protocollo di relazioni, per
stabilire ruoli, competenze, soprattutto il ruolo del sindacato e
del partenariato sociale ed economico, che si affrontino le questioni
delle emergenze con una task force che puo' intervenire in tempi rapidi
sulle tante questioni calabresi ma che ci sia un tavolo delle relazioni,
un tavolo strategico in cui si fanno le scelte vere''. CGIL “Fatto importante il disinsabbiamento dello Stombi” 22/04 ''Il percorso che, ci auguriamo, portera' al disinsabbiamento
e alla conseguente navigabilita' del canale degli Stombi con la fruizione
del porto turistico, da parte dei residenti e diportisti di nazioni
diverse, e' un fatto di grande importanza''. Lo ha detto Nino Rubini,
segretario della Camera del Lavoro della Cgil di Cassano allo Ionio.
Per Rubini la determinazione ''inverte la tendenza negativa, che si
sarebbe registrata, a fronte di un ulteriore fermo di un anno con
danno irreversibile per lo sviluppo dell' intero comprensorio della
Sibaritide''. ''L' avvio a soluzione della problematica degli Stombi
unitamente all' assicurazione da parte dell' amministrazione comunale
di una stagione normale a Marina di Sibari non puo' - sostiene ancora
il segretario della Camera del Lavoro cassanese - essere esaustivo
dei tanti problemi che insistono sul territorio e che meritano di
essere ripresi e affrontati nel merito. E' per questo che la Cgil,
per il rispetto che ha delle istituzioni, ha chiesto un incontro al
capo dell' amministrazione comunale per fare il punto sulle tante
problematiche aperte con un confronto di merito da portare, necessariamente,
ai tavoli di altri livelli istituzionali e tracciare un percorso che,
con gradualita', porti a decisioni responsabili e definite''. Quattro ore di sciopero del personale ENEL della Calabria per il 29 aprile 21/04 Uno sciopero di quattro ore del personale dell'Enel della Calabria
e' stato proclamanto da Cgil, Cisl e Uil del settore energia per il
29 aprile. Lo sciopero, che interessa i lavoratori di Enel Distribuzione
Spa, di Terni Spa e di Enel Ape Srl, sara' cosi' articolato: ultime
quattro ore lavorative per i lavoratori della provincia di Reggio
Calabria; prime quattro ore lavorative per i lavoratori delle province
di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. “Saranno previste
- e' scritto in una nota - conseguenze negative nell' erogazione dell'
energia elettrica alla clientela, il servizio telefonico Prontoenel
800 900 800 potrebbe risentire del prolungarsi dei tempi di attesa
in coda''. Sindacati: “Dalla Carime esigiamo il rispetto degli impegni” 21/04 ''Esigiamo il rispetto degli impegni e ci aspettiamo che, contrariamente
al passato, il territorio e la classe politica meridionale sappiano
affiancare il sindacato ed i Lavoratori di Banca Carime e, se sara'
necessario, scendere in campo per difendere il ruolo e la funzione
di quella che e' ancora oggi la piu' importante e presente Banca meridionale''.
E' quanto sostiene in una nota il coordinamento sindacale di Banca
Carime. ''Preso atto - prosegue la nota del coordinamento sindacale
- del nuovo assetto organizzativo delle Banche reti (piano industriale
2005/2007) definito dai vertici del Gruppo, sono riuscite, dopo un
lungo e difficile confronto che ha visto anche momenti di grande tensione
ed il blocco delle trattative a livello delle singole aziende, a disciplinare
e contenere le ricadute sui Lavoratori mediante un accordo che, in
assenza di tutele preventive, pone un limite a tutta la mobilita',
mantiene in vita tutte le salvaguardie rivenienti dal Contratto Nazionale
di Lavoro, garantisce il rientro dei lavoratori in precedenza trasferiti
a distanze maggiori, prevede specifici ed accurati percorsi di riconversione
per il personale interessato da mobilita' professionale''. ''Relativamente
- e' aggiunto nella nota - alle uscite incentivate, il sindacato ha
definito un protocollo che oltre a garantire l'assoluta volontarieta'
nella scelta del lavoratore interessato, prevede tutta una serie di
premi economici per coloro che intendessero aderire all'opzione. Inoltre,
non corrisponde a verita' l'asserzione che l'Inps, avendo raggiunto
il tetto delle 10.000 domande da ''gestire secondo i previgenti parametri
pensionistici'' avrebbe chiuso i rapporti con Carime. Va, poi, precisato
che le uscite gia' verificatesi negli scorsi mesi in Banca Carime
hanno coinvolto in modo proporzionale l'intera rete meridionale, senza
presentare punte in determinate regioni piuttosto che in altre e che
l'accordo in argomento e' stato presentato ai Lavoratori di Carime
nel corso delle recenti assemblee tenute per il nuovo Contratto Nazionale
di Lavoro, ottenendo la totalita' dei consensi da parte degli intervenuti''. Castagna (UIL) “Bisogna lavorare tutti assieme per superare le difficoltà della Calabria” 20/04 “Necessario avviare una vera e propria fase di cambiamento”,
questo il commento del Segretario Generale della UIL Calabrese, Roberto
Castagna. “Il voto ha dichiaratamente espresso la voglia di
un cambiamento radicale nelle politiche di governo”. Ad avviso
del Segretario della UIL, i veri protagonisti del risultato elettorale
non sono i Partiti bensi' gli Elettori, che hanno dato una sonora
lezione al Governo di centro destra e lanciato un serio monito a chi
si appresta a governare. Il Sindacato, in completa autonomia, ha svolto
una opposizione senza cedimenti nei confronti del governo.Tre soli
soggetti hanno veramente animato, in questi anni, la scena politica
calabrese: la Chiesa, il Sindacato e la Confindustria. I rappresentanti
del governo con superficialita' non hanno tenuto conto delle sollecitazioni
fatte mentre l'elettorato ha abbondantemente capito. Ora bisogna mettersi
a lavorare tutti insieme anche se con ruoli e responsabilita' diverse.
Tutti insieme perche' le difficolta' presenti in Calabria sono di
notevole gravita' e, pertanto, straordinarie debbono essere le forze
e l'impegno da mettere in campo. Bisognera' partire dalle cose piu'
semplici per aggredire e risolvere le cose piu' complesse. Lavoro,
superamento della precarieta', sostegno ai piu' deboli, velocizzazione
nel completamento delle Infrastrutture, sburocratizzazione, decentramento
delle deleghe, sicurezza ed una Sanita' piu' rispondente alle esigenze
dei cittadini, dovranno essere i primi punti da affrontare e risolvere.
In questa direzione la UIL non fara' mancare il proprio contributo
per una Calabria migliore anzi normale. Venerdì 22 comitato direttivo regionale della CGIL 20/04 ''Le priorita', le proposte, le iniziative del sindacato nella
nuova fase che si e' aperta nella vita politica della regione e dell'
intero Mezzogiorno saranno al centro, venerdi', di una riunione del
comitato direttivo regionale della Cgil. ''La Calabria - e' detto
in una nota della segreteria regionale della Cgil - ha bisogno di
voltare pagina e di affrontare con nettezza le grandi questioni irrisolte
del lavoro, della lotta alla precarieta', del suo apparato produttivo
sempre piu' asfittico e in difficolta', di un welfare ancora incapace
di tutelare a pieno diritti e coesione sociale. Servono scelte chiare
in direzione della legalita' e della trasparenza amministrativa -
prosegue il comunicato - e un metodo di governo fondato sul confronto
e l' interlocuzione permanente con tutte le forze sociali. Esattamente
il contrario della disastrosa esperienza di governo che tanti guasti
ha prodotto e che la Calabria, che non si e' rassegnata ed in questi
anni si e' mobilitata sulle proposte del sindacato, ha saputo lasciarsi
alle spalle''. Cubello confermato segretario regionale della CISL FPS 19/04 Sara' ancora Domenico Cubello a guidare la Fps-Cisl calabrese.
L' investitura e' giunta al termine del secondo congresso regionale.
Due giorni di dibattito che ha visto i delegati dell' organizzazione
dei lavoratori dei pubblici servizi aderenti alla Cisl confrontarsi
sui i temi piu' scottanti che interessano la loro categoria. Questioni
che saranno al centro dell' azione di Cubello, riconfermato nella
carica dalla totalita' dell' assemblea, che ha riconosciuto cosi'
l' ottimo lavoro svolto in questi anni dalla segreteria uscente. ''Il
governo della Cdl - ha sostenuto il segretario regionale della Cisl,
Luigi Sbarra - si e' assunto la responsabilita' di evitare il confronto
con il sindacato. Una chiusura che ha prodotto delle riforme (previdenziale,
dello stato sociale, della scuola, della Costituzione) laceranti.
Senza contare la devolution, un sistema voluto dalla Lega che spacca
il Paese. Al contrario, si e' rimasti indifferenti di fronte all'
impennata del costo della vita e alla drastica diminuzione del potere
d' acquisto di salari, stipendi e pensioni. La Cisl chiede al nuovo
governatore Agazio Loiero un impegno concreto nella lotta alla disoccupazione
giovanile''. ''In passato, nonostante le tante professionalita' presenti
in Calabria - ha concluso Sbarra - si e' fatto ricorso a consulenze
specialistiche esterne. Occorre cambiare rotta, valorizzare le capacita'
dei giovani calabresi e ripartire dalla concertazione. Insomma, servono
progetti di sviluppo condivisi per rilanciare la crescita e il lavoro
in Calabria''. CGIL “La regione affronti i problemi del trasporto ferroviario” 18/04 Fronteggiare i problemi del trasporto ferroviario in Calabria:
e' questo il pressante e perentorio invito rivolto dalla Filt-Cgil
della Calabria ai vertici istituzionali della regione che stanno per
insediarsi. ''Spenti i riflettori sui risultati elettorali - sostiene
la responsabile regionale del settore ferrovieri della Filt-Cgil,
Laura Neri - occorre che il mondo politico concentri tutte le proprie
energie nella risoluzione dei mille problemi insoluti della Calabria
fra i quali spicca quello legato alla mobilita' dei cittadini e delle
merci, che nega al territorio qualsiasi opportunita' di sviluppo.
Se anche il comparto dei trasporti attraversa un momento difficile
per le evidenti difficolta' di costruire, sulle ceneri di un sistema
che non armonizzava competenze, risorse ed esigenze di mobilita',
un nuovo modello di relazione tra i vari soggetti che concorrono alla
realizzazione del trasporto, le forze politiche e sociali della regione
non possono esimersi dall'esercitare il ruolo di propulsori di idee
e di progetti che contemperino sviluppo, mobilita' e tutele''. ''E'
necessario - ha proseguito - che si guardi alla Calabria in un'ottica
piu' ampia, quale avamposto naturale dell'Italia nel Mediterraneo:
dove entro il 2010 si avra' una zona di libero scambio delle merci,
che si auspica divenga anche zona di libero scambio di culture e saperi
diversi. In quest' ottica il porto di Gioia Tauro potra' sicuramente
incarnare, con tutta la sua imponenza, un'occasione di crescita economico-sociale
non soltanto per la regione Calabria ma per tutto il paese. Ma occorre
che accanto alle idee di largo respiro si avvii una coerente politica
dei trasporti che elabori un progetto di mobilita' delle persone e
delle merci ''sostenibile'', che realizzi cioe' sinergie tra le diverse
modalita' di trasporto per produrre la necessaria integrazione tra
i diversi vettori''. ''Rivendichiamo - ha concluso Neri - la centralita'
del trasporto ferroviario nonche' la necessita' di fermare la politica
di abbandono e di degrado del Gruppo Fs nella nostra regione. Serve
pertanto l'impegno dei nuovi vertici istituzionali sul tema dei trasporti
al fine di realizzare un progetto di sviluppo del trasporto ferroviario
in Calabria che valorizzi le potenzialita' del territorio e salvaguardi
adeguati standard di sicurezza dell'esercizio e del lavoro''. Vertici nazionali della Ugl Statali in assemblea in Calabria 18/04 Due giorni di assemblee e discussione su rinnovi contrattuali
e piattaforma per il sud sono stati programmati dai dirigenti nazionali
della Ugl Statali. Nel corso degli incontri saranno affrontati i temi
riguardante la lotta agli sprechi, occupazione e modernizzazione della
Pubblica amministrazione che, secondo la Ugl, rappresentano i punti
di partenza per evitare che il divario tra nord e sud diventi incolmabile.
Per il 20 e il 21 aprile si terra' una riunione dei vertici nazionale
della Ugl Statali per discutere di contratto del Pubblico Impiego,
Giustizia e Beni Culturali. Previste una serie di assemblee il 20
aprile nel Tribunale di Lamezia Terme dalle 9.15 alle 11.15; nella
Corte di Appello di Catanzaro dalle 12.15. Sempre il 20, nella sede
Utl-Ugl di Catanzaro ci sara' una riunione di Coordinamento con la
partecipazione del segretario nazionale Ugl Statali, Giulio Del Bon;
del responsabile Ugl Ministeri, Paola Saraceni, del segretario regionale
Ugl Statali Calabria, Fabio Schiavone, del presidente dell'Anipa,
Raffaele Pinto e del coordinatore nazionale Ugl Beni Culturali, Renato
Petra. Il 21 aprile dalle 10.15 alle 12.15 e' prevista un' assemblea
del personale al Tribunale di Paola. ''La Calabria e il sud - ha detto
il segretario regionale della Ugl Statali della Calabria, Fabio Schiavone
- hanno bisogno di un'attenzione molto particolare non solo in termine
di rinnovi contrattuali ma anche come occupazione e qualita' della
vita negli ambienti lavorativi. Lo Stato partendo proprio dalla lotta
agli sprechi, deve investire nelle regioni meridionali con una politica
di modernizzazione ed efficienza della Pubblica Amministrazione e
rilancio occupazionale. Diversamente il divario tra nord e sud continuera'
ad aumentare indipendentemente dai miserabili aumenti stipendiali
che il Governo vorrebbe mettere nel piatto dei rinnovi contrattuali''.
Preoccupazione della CGIL per il depauperamento delle Ferrovie della Calabria 16/04 I segretari provinciali della Filt-Cgil, Claudio Sposato, e
della Camera del Lavoro di Cosenza, Massimo Covello, esprimono forte
preoccupazione per ''i segnali di depauperamento strutturale della
sede di Cosenza delle Ferrovie della Calabria. Ci risulta che con
scelte incomprensibili ed assolutamente negative l' amministratore
unico intende trasferire da Cosenza a Catanzaro settori vitali dell'azienda''.
''Riteniamo - hanno aggiunto - che questo sia l'ennesimo segnale negativo
di spoliazione di uno dei presidi industriali piu' importanti della
citta' e rischia di compromettere il futuro di una delle Aziende di
Trasporto piu' importante della nostra Regione. La logica di indebolire
l'azienda incominciando a destrutturate il suo potenziale territoriale
dimostra in modo chiaro quale sono le reali intenzioni del nuovo Amministratore:
demolire i tanti sacrifici fatti, negli ultimi anni, per riavviare
l'Azienda verso il suo risanamento e il suo rilancio. La scelta del
Dott. Scali ci sembra inopportuna e sicuramente sbagliata, intanto
sul metodo. Intraprendere la strada di un decisionismo d'accatto,
in questa fase rasenta il ridicolo e connota l'assoluta assenza di
conoscenza della storia di Fdc dove pur con criticita' relazionali
comunque mai si e' disconosciuto il ruolo delle organizzazioni sindacali,
prova ne sia il recentissimo e positivo accordo integrativo aziendale
col quale sono stati recuperati ritardi contrattuali notevoli''. ''Le
Ferrovie della Calabria - hanno proseguito - e' una azienda, un patrimonio
di Cosenza e Calabrese ed il sindacato non permettera' a nessuno di
affossarla, introducendo capziosamente conflitti territoriali. Le
Ferrovie della Calabria stanno gia' pagando duramente gli errori delle
politiche economiche del governo nazionale , che, nell'esigenza di
tappare i buchi di bilancio , non interviene in modo adeguato a completare
il risanamento aziendale. L'attivismo del Ministero si nota esclusivamente
nel nominare Amministratori che rispondono alle logiche politiche
del Governo. Le Ferrovie della Calabria hanno elaborato ed investito
nel nostro territorio progetti importanti di sviluppo''. La Filt-Cgil
e la Camera del Lavoro hanno chiesto l'intervento del Presidente della
Provincia, del Sindaco di Cosenza e del neoeletto presidente della
Regione Agazio Loiero per ''contrastare - hanno concluso - questi
disegni scellerati e dare a Fdc un vertice manageriale adeguato ai
bisogni dell'azienda e della Regione''. CGIL: “Eliminare i ticket, sono una tassa sulla salute” 15/04 ''I ticket rappresentano la negazione dell'universalismo. Sono
sostanzialmente una tassa sulla salute, su chi ha bisogno ma, proprio
in quel frangente, deve pagare qualcosa in piu'. Quindi, i ticket
sono anche la negazione del diritto alla salute''. E' quanto sostiene
in una nota il segretario generale dello Spi-Cgil della Calabria,
Orlando Bonadies, facendo riferimento ad alcune dichiarazioni del
presidente eletto della Regione, Agazio Loiero, circa i ticket sanitari.
''I ticket - ha aggiunto Bonadies - non costituiscono la soluzione
dei problemi economici del nostro sistema sanitario ma solo una penalizzazione
nei confronti di chi ha bisogno del sistema stesso. Ecco perche' noi
riteniamo che il segnale di una inversione di tendenza, rispetto al
passato, debba proprio cominciare dai ticket. Abbiamo detto chiaramente
che siamo contrari alla loro applicazione; abbiamo anche riscontrato
che eravamo tutti d'accordo su questo. Dunque, il segnale va dato
subito perche' e' un segnale della volonta' di voltare pagina''. ''Naturalmente
- ha concluso - nelle pagine successive va scritto dell'altro: dal
problema delle liste di attesa a quello dell'emigrazione sanitaria,
che rappresentano per noi le prime emergenze in tema di diritto alla
salute ma, sui ticket, i cittadini calabresi difficilmente potrebbero
comprendere le ragioni di una marcia indietro''. Amato confermato segretario FIT CISL 14/04 Antonio Amato e' stato confermato segretario generale della
Federazione italiana trasporti della Cisl della Calabria. La conferma
e' stata decisa a conclusione dell' ottavo congresso dell' organizzazione,
svoltosi a Lamezia Terme, cui hanno partecipato il segretario nazionale
della Fit-Cisl, Claudio Claudiani, ed il segretario generale della
Cisl della Calabria, Luigi Sbarra. Segretario generale aggiunto e'
stato eletto Annibale Fiorenza. I delegati hanno anche nominato i
39 componenti del nuovo Consiglio generale. Assegnate le deleghe ai componenti della segreteria CISL di Cosenza 14/04 Il segretario generale della Cisl di Cosenza Giuseppe Belcastro
ha assegnato le deleghe ai componenti dell' organismo di vertice del
sindacato scaturito dal congresso del 15 e 16 marzo scorsi. Lo riferisce
una nota dell'organizzazione sindacale. Secondo il nuovo organigramma
Belcastro manterra' la competenza sui settori delle politiche generali,
coordinamento dei servizi, politiche agricole, pensionati; mentre
il neo segretario Alessandro Nucci si occupera' di politiche della
pubblica amministrazione, credito, postali, politiche per la scuola,
universita', ricerca, giustizia, sanita', vigili del fuoco, mercato
del lavoro, formazione, coordinamento donne e politiche tariffarie.
Paolo Tramonti, invece, curera' le politiche organizzative, l' industria,
i trasporti, l' ambiente, l' energia, il commercio, l' artigianato,
il turismo, la responsabilita' del personale e della sede, le politiche
dell' immigrazione. ''Il ciclone elettorale dei giorni scorsi - ha
commentato Belcastro - evidenzia ancora una volta l' imprescindibilita'
del valore della concertazione come pratica necessaria, e non solo,
per aggredire i mali endemici della nostra terra''. Lo sostiene in
una nota Giuseppe Belcastro, segretario generale della Cisl di Cosenza.
''Le gravi emergenze sociali del territorio, l' allargamento dell'
area di poverta', la mancanza di lavoro, la ripresa dell' emigrazione,
lo smantellamento del sistema economico - ha aggiunto - devono aumentare
la consapevolezza nel mondo politico, che e' difficile governare senza
l' apporto responsabile e costruttivo delle organizzazioni sociali''. Spingola (CGIL) “Necessaria una verifica dello stato di attuazione dei Por” 13/04 ''Una verifica dello stato di attuazione dei Por si rende necessaria''.
Lo afferma Francesco Spingola, segretario comprensoriale della Cgil
Pollino Sibaritide. ''Il tema dei Por - sottolinea Spingola - risulta
di cruciale importanza per l' intera regione e diventa la scommessa
su cui le nuove istituzioni (Regione e comuni) dovranno misurarsi.
La corretta utilizzazione di queste risorse puo' determinare i destini
di un territorio in termini di crescita strutturale, con riferimento
al miglioramento complessivo delle aree omogenee in cui sono stati
organizzati i Pit. Nella fase attuale, che e' terminale rispetto alla
prima tranche dei fondi strutturali europei e' fondamentale la verifica
dello stato dell' arte, condizione che pone tutti i soggetti in grado
di intervenire non solo sulla spesa ma anche in virtu' della preparazione
della nuova fase di programmazione che si prospetta e che non potra'
e dovra' ripetere errori, pastoie burocratiche e strumentalizzazioni
come quelli creati e voluti dalla Giunta Regionale Chiaravalloti''.
Secondo Spingola ''e' importante che si riprenda la discussione in
una fase delicata del suo sviluppo, che presenta condizioni di grande
rilievo come il costruendo Distretto agroalimentare della sibaritide
e grandi potenzialita' legate alle aree protette quale il Parco nazionale
del Pollino. Dalla corretta e coerente utilizzazione delle risorse
dipende il cambiamento e l'avanzamento sociale, culturale ed economico
di un' area territoriale, di una citta' e delle comunita' ad esse
legate''. A Vibo il secondo congresso regionale della FPS CISL 13/04 Si svolgera' lunedi' e martedi' prossimi, a Vibo Valentia, il secondo congresso regionale della Fps Cisl che avra' come tema ''Un sogno... una Calabria normale. Le 'funzioni pubbliche' al servizio dello sviluppo, della Federazione dei lavoratori del pubblico impiego e dei Servizi, della Calabria''. ''Non e' un momento facile per il pubblico impiego - afferma il segretario regionale, Domenico Cubello - al quale non vengono riconosciuti i grandi progressi fatti sul piano della professionalita' e della produttivita' e vengono negati i rinnovi contrattuali, finalizzati esclusivamente al mantenimento del potere di acquisto delle retribuzioni, eroso da un' inflazione che viaggia ben al di sopra delle propagandistiche affermazioni governative. Eppure, in questo clima difficile, la Fps puo' stilare un bilancio certamente positivo del suo primo quadriennio di vita. Adesioni in crescita e risultati brillanti alle elezioni per il rinnovo delle Rsu in tutti i posti di lavoro, nelle quali le liste della Cisl hanno ottenuto oltre il 35% dei suffragi in Calabria''. Al congresso parteciperanno il segretario generale nazionale della Fps, Rino Tarelli, l' aggiunto Marco Lombardo e il segretario generale della Cisl calabrese, Luigi Sbarra. Gli ex LSU presidiano la sede del Parco del Pollino 11/04 Un presidio della sede del Parco nazionale del Pollino: e'
la prima delle iniziative di proteste decise oggi, durante una assemblea
alla quale hanno partecipato rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di
Basilicata e Calabria, per sostenere la vertenza dei 334 ex lavoratori
socialmente utili del Parco del Pollino che ''da tre mesi non percepiscono
alcuna retribuzione''. L' assemblea, che si e' tenuta oggi, ha deciso
di ''tenere un presidio della sede del parco in attesa di sviluppi
degli eventi''. ''E' del tutto evidente - e' scritto in una nota congiunta
dei sindacati - che in mancanza di certezze da parte dell'azienda
sul pagamento delle retribuzioni non si esclude di intensificare la
lotta passando dal presidio all' occupazione del parco''. Secondo
Cgil, Cisl e Uil, ''una netta inversione di tendenza si rende ineluttabile
con l'assunzione di drastiche decisioni da parte dei ministeri del
lavoro e dell' ambiente e delle due regioni, Basilicata e Calabria''.
''Solo risposte chiare e certe - concludono i sindacati di categoria
- protranno riportare la calma tra i lavoratori e ripristinare quel
clima di serenita' utile a far fare passi in avanti al progetto. Il
tutto, comunque, passa attraverso l'immediato pagamento delle retribuzioni
arretrate''. CGIL “L’ente Parco del Pollino non ama non dare conto delle sue scelte” 11/04 ''Come e' ormai del tutto evidente, l' attuale amministrazione
dell' Ente Parco del Pollino, non ama dare conto e far conoscere le
scelte e le decisioni che assume''. E' quanto sostiene in una nota
il dipartimento Ambiente e territorio della Cgil di Castrovillari.
''Mal sopporta - prosegue la nota - le richieste di informazioni o
di incontro per provare a risolvere problemi, per migliorare, pure
quando se ne offrono le possibilita', la propria azione amministrativa,
per garantire, con la partecipazione ed il coinvolgimento del territorio,
un governo vero ed utile di un'area delicata ed importante come quella
del Parco Nazionale del Pollino. In tanti documenti che pure l' Ente
parco ha sottoscritto, in cui e' affermata l' idea di un Parco produttivo
ed orientato allo sviluppo, e' assunto l' impegno che tutte le iniziative
da portare avanti nel suo territorio debbono considerare prioritariamente
la necessita' di valorizzare le risorse e le conoscenze ed esperienze
locali''. ''Perche' - e' scritto ancora nella nota - nel caso del
progetto di ricerca sulla fauna del nostro territorio, che prevede
comunque un contributo consistente dell' Ente Parco, si e' scelto,
la strada di escludere le competenze e le professionalita' locali?
Perche' non si e' voluto neanche rispondere a legittime richieste
di motivazioni da parte del sindacato? Perche' si e' voluto irresponsabilmente
disperdere un patrimonio di conoscenze e di esperienze, affidando
alla lontana Universita' di Roma, in virtu' di chissa' quali legami,
la gestione di questo progetto?. Si e' persa una importante occasione
per dimostrare, invece, una diversa e moderna cultura del territorio.
Senza utilizzare lo sciagurato paravento della legge 30 sul mercato
del lavoro, riteniamo potevano e dovevano essere impegnati i ricercatori
locali che con tanta competenza e passione, ma anche con diritto,
avevano lavorato dall' inizio alla riuscita di questo progetto''.
''Provi il presidente Fino - conclude la nota - a dare una seria risposta
pubblica a queste domande. Provi a spiegare perche' ha ritenuto inutile
un serio confronto col sindacato e provi a dire come puo' un siffatto
atteggiamento realizzare i propositi di un Ente parco al servizio
del territorio e del suo sviluppo''. Iniziative annunziate dai sindacati per gli ex LSU del Parco del Pollino 08/04 ''Dal primo gennaio 2005 i 334 ex LSU del Parco del Pollino
non percepiscono alcun emolumento nella completa indifferenza del
Parco, delle due regioni e dei ministeri del lavoro e dell'ambiente'':
lo hanno detto, in una nota le segreterie di Basilicata e Calabria
di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno annunciato,
''in mancanza di certezze sul pagamento delle retribuzioni arretrate
attiveranno iniziative di lotta sul territorio del parco''. ''Per
una valutazione con i lavoratori - e' scritto nella nota - e per decidere
le modalita' delle iniziative di lotta da intraprendere, il sindacato
ha convocato una assemblea per l'11 aprile 2005, presso la sede del
Parco del Pollino, dalle ore 11 alle ore 14''. Nella nota, inoltre,
i sindacati di categoria hanno chiesto che ''si faccia chiarezza sul
comportamento ingiustificabile della societa' Duemila spa, che continua
a non rispettare le scadenze per il pagamento delle retribuzioni''.
''Cgil, Cisl e Uil di categoria - continua la nota - stigmatizzano
questo comportamento e denunciano con forza le inadempienze della
societa', e richiamano l'Ente committente ad assumere iniziative conseguenti
nel rispetto dei contenuti della Convenzione''. Granata (CGIL) “Il Paese chiede il cambiamento delle politiche economiche e sociali” 08/04 ''Il Paese, in maniera evidente, ha espresso un dissenso rispetto
alla politica del Governo. In Calabria si e' votato per il rinnovo
del Consiglio regionale e di importanti Consigli comunali, ma l' intreccio
col dato politico e' innegabile. Il Paese chiede che siano cambiate
le politiche economiche e sociali''. Cosi' il segretario generale
della Cgil del comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno, Antonio Granata,
ha commentato i risultati della tornata elettorale del 3 e 4 aprile.
''Questo voto - ha aggiunto - potrebbe aprire una fase nuova: quanto
prima deve essere ristabilita una sintonia tra volonta' dei cittadini
e gli indirizzi e le scelte di Governo. In particolare, per quanto
riguarda la Calabria, assume un grande valore il fatto che il presidente
Loiero sia stato eletto con quasi il 60% di preferenze. Questo significa
che il lavoro fatto in campagna elettorale e' stato premiato. Un risultato
di tale portata dovra' determinare anche un clima di dialogo e concertazione
che si dovra' instaurare subito dopo l' insediamento della nuova Giunta
regionale. Dovra' essere una scelta che rompa con il recente passato
e che assuma la rappresentanza degli interessi come dato politico
irreversibile''. ''E' del tutto evidente - ha proseguito Granata -
che la vittoria del centrosinistra di per se non risolve i problemi
della nostra Regione o del nostro territorio, a prescindere dalla
rappresentanza territoriale o meno in seno al Consiglio regionale.
Il quadro drammatico che come organizzazione sindacale abbiamo messo
in evidenza rimane per intero. La schiacciante vittoria del centrosinistra
e del suo Presidente caricano il Governo della Calabria di ulteriori
responsabilita'. Non solo, gli consentono anche meno alibi rispetto
alla necessita' di portare avanti con determinazione le scelte di
innovazione di cui si sente il bisogno''. ''La Cgil, sulla base delle
proposte avanzate durante la campagna elettorale - ha concluso Granata
- non manchera' di fare la sua parte in piena autonomia, per ottenere
l' obiettivo comune di aprire una fase di nuovo sviluppo fondato sul
rilancio delle attivita' produttive, sulla competitivita', sulla coesione
sociale e sulla sostenibilita' ambientale e del modello di welfare''.
CISL, sui servizi sociali decisioni della regione senza concertazione 01/04 'L' ultimo segnale della tendenza della Regione, peraltro consolidata
in decenni, a pronunciare affermazioni ed assumere decisioni fuori
da ogni logica di approfondimento culturale, metodologico e al di
fuori di tavoli permanenti di concertazione con le forze sociali ed
il mondo del non profit, si e' avuto recentemente in occasione della
presentazione della Bozza del 'Piano regionale degli interventi e
servizi sociali 2004-2006' e, poi, della deliberazione di Giunta con
la quale e' stato approvato il piano prima del definitivo esame da
parte del Consiglio''. A sostenerlo sono stati i componenti delle
segreterie confederali di Fnp-Cisl, Sacco, Cisl, Blandino, e Fps-Cisl,
Cubello. ''Appare alquanto distorsivo e destinato a consumarsi nell'
informalita' di prassi istituzionali-pubbliche che possiamo immaginare
sensibili, al massimo, alle sollecitazioni dei partiti politici -
hanno sostenuto i tre sindacalisti - questo metodo di lavoro della
Regione che oppone, di fatto, alle norme positive, scelte ed orientamenti
completamente diversi. C' e' un altro elemento da sottolineare che
deriva dalla scarsa propensione della Regione a tener conto delle
osservazioni, valutazioni e deduzioni della Cisl riguardo 'l' integrazione
socio-sanitaria'. Sia la legge 11/2004 relativa al Piano regionale
per la salute 2004-2006 che la legge 23/2003 sulla 'realizzazione
del sistema integrato di interventi e servizi sociali', hanno tralasciato,
colpevolmente, l' esame della disciplina dell' integrazione socio-sanitaria,
argomento questo che, nell' analisi del Sindacato, appare ai primi
posti della gerarchia dei bisogni individuali e collettivi. Infatti,
pur essendo prevista nelle due leggi, l' integrazione socio-sanitaria
non puo' allo stato funzionare in Calabria per mancanza di norme giuridiche
che fissino criteri precisi e dettagliati, e cio' in particolare,
per quanto riguarda il collegamento concreto fra il settore della
sanita' ed il settore dei servizi sociali''. ''Il Piano della salute
gia' approvato, la legge n. 23/2003 ed il Piano sociale nella attuale
formulazione non definitiva, da noi non condivisa - hanno aggiunto
i sindacalisti Cisl - si qualificano per la mancanza di alcun substrato
di effettivita' e concretezza, dato questo che ostacola la possibilita'
di un cambio di rotta nel modello di vita degli anziani. Il sindacato
unitario ha sempre sottolineato l' utilita' dei tavoli di lavoro permanenti
fra le componenti del variegato mondo del sociale ed il Governo regionale,
senza con cio' snaturare la legittimita' del diritto dovere del potere
pubblico a scegliere, ad adottare provvedimenti che, in quanto diretti
a modificare la sfera dei diritti dei cittadini devono essere ponderati
ed esaminati in una visione concreta e globale dell' interesse pubblico''.
''Al nuovo Governo regionale - hanno concluso i sindacalisti - saranno
poste sul tappeto le priorita', per l' apertura della stagione della
concertazione, ed in particolare: la lotta al carovita ed il recupero
del potere d' acquisto delle pensioni; la tutela particolare e specifica
delle persone non autosufficienti con la creazione di un fondo regionale
ad hoc; lo svolgimento di compiti e funzioni da parte delle strutture
pubbliche, con il ricorso alla privatizzazione di servizi e prestazioni
in via del tutto eccezionale''. La FP CGIL organizza un presidio davanti la sede della Giunta regionale 29/03 Un presidio dinanzi alla sede della giunta regionale e' stato
organizzato per mercoledì dalla Fp-Cgil Calabria per sollecitare
la delibera che riguarda le unita' lavorative in servizio presso aziende
pubbliche e accreditate relativamente alla formazione di operatori
socio sanitari. Il presidio si svolgera' in concomitanza con la riunione
della giunta regionale. ''L'approvazione della delibera - e' scritto
in una nota della Fp-Cgil della Calabria - era previsto da un apposito
accordo del 2 febbraio scorso tra le organizzazioni sindacali e il
servizio formazione continua dell'assessorato regionale alla sanita'.
Sulla vicenda si denuncia un ritardo ritenuto non piu' giustificabile
in considerazione della necessita' di rispondere ad esigenze contrattuali
del personale, sia delle strutture pubbliche che di quelle accreditate,
e per gli obblighi derivanti dalla vigente normativa rispetto all'accreditamento
delle stesse strutture nel servizio sanitario regionale. Ormai dal
2002 si attende una soluzione che ad oggi non intravediamo e che ha
fatto registrare una lentezza procedurale che evidenzia per intero
la grave responsabilita' della Giunta Regionale''. ''La F.P. Cgil
e gli operatori - conclude la nota - protesteranno al fine di ottenere
la rettifica della delibera 291 del 2002 e per far si che siano avviate,
nel piu' breve tempo possibile, le attivita' di formazione e quindi
si dia riscontro ad un diritto dei lavoratori e contestualmente risposte
certe all'esigenze della collettivita' in termini di erogazione di
una migliore qualita' dei servizi sanitari''. La CGIL non firma il contratto integrativo del personale regionale 25/03 La Fp-Cgil e le Rsu/Fp-Cgil non hanno sottoscritto il contratto
decentrato integrativo del personale di comparto della Regione Calabria.
Lo si e' appreso da una nota del Responsabile Enti Locali Tonino Meliti
e dal segretario generale della Fp-Cgil, Gigi Veraldi. ''Di fronte
allo sbandieramento - e' scritto in una nota - dal sapore prettamente
elettorale della firma di un Accordo in difesa dei lavoratori regionali,
riteniamo necessario chiarire il perche' la Cgil non solo non ha sottoscritto
lo stesso, ma ritiene che rispetto alle questioni sollevate vi siano
gravi motivi anche ostativi rispetto alla stessa applicazione del
Contratto Integrativo. Tali gravi motivi erano gia' ben noti all'Amministrazione
Regionale per essere stati dalla Fp-Cgil contestati a partire dalla
definizione contrattuale dell'anno 2003''. ''A tutt'oggi - prosegue
la nota - non c'e' chiarezza e trasparenza nel rendicontare come sono
stati impegnati quasi due milioni di euro per progetti di produttivita'.
Non si conoscono quanti incarichi di posizione organizzativa sono
stati attribuiti, in quali settori e servizi, per quali finalita'
e per quali obiettivi. Non sono stati ancora attivati i percorsi di
formazione ed aggiornamento professionale utili per migliorare la
qualita' dell' organizzazione amministrativa e necessari ai fini di
una completa e corretta valutazione per l'assegnazione dei compensi
previsti dal contratto decentrato in questione''. ''Sono quindi fondate
- conclude la nota - le riserve manifestate dalla Fp-Cgil nel non
sottoscrivere il contratto decentrato, condizionando la propria firma
alla chiarezza ed alla trasparenza che necessita' sulla problematica
sopra citata nonche' su altri problemi di carattere contrattuale;
non acconsentiamo a stipulare un contratto qualsiasi, ma pretendiamo
che questo sia uno degli strumenti per perseguire il miglioramento
dell'efficacia e dell'efficienza della macchina amministrativa regionale''.
Castagna (UIL): “La riforma è una babele costituzionale. Attivarsi coi i referendum per cancellarla” 25/03 Il testo di legge approvato al Senato relativo alla riforma
costituzionale e' per la Uil Calabria una sorta di ''babele costituzionale
che rischia di' provocare danni irreparabili al paese ed in particolare
ad una realta' del Sud come quella calabrese''. E' quanto sostiene
in una nota il segretario della Uil Calabria, Roberto Castagna. ''Nel
merito - ha aggiunto - siamo fortemente perplessi sull'istituzione
di un Senato federale che riconoscendo alle rappresentanze delle Regioni
solo il voto consultivo assegnerebbe alle stesse un ruolo meramente
simbolico.Lo stesso iter per la formazione delle leggi appare cosi'
complesso e tortuoso da rendere impraticabile, se non addirittura
impossibile, l'approvazione delle leggi stesse.Relativamente, poi,
alle competenze esclusive in materia di ''Tutela della salute'', assisteremmo
ad una differenziazione delle pari opportunita' in tema di usufruibilita'
dei diritti civili e sociali con il rischio di creare una diseguaglianza
territoriale Cosi' come incomprensibile e incondivisibile la materia
dell'Istruzione che risulta frammentata in tre competenze: statale,
concorrente e regionale''. ''Ci riteniamo fortemente mobilitati -
ha proseguito Castagna - per evitare che il Mezzogiorno, e la Calabria
in particolare, subiscano una ennesima mortificazione ed una vera
e propria emarginazione sul piano economico e sociale. La Riforma
approvata nel 2001 certamente e' da considerare 'difettosa' tuttavia
non ha intaccato l'impianto di Stato democratico voluto dalla originaria
Carta Costituzionale, e ha salvaguardato, sul piano dei principio,
sull'intero territorio nazionale, i diritti inviolabili dei cittadini''.
''L'attuale disegno di legge di riforma - ha concluso - rischia di
portare alla 'costituzionalizzazione della non eguaglianza' e pertanto
bisognera' impegnarsi attivamente affinche' il referendum porti alla
cancellazione di una Legge che, ad essere ottimisti, e' confusa e
pericolosa''. Cisl: “Sottoscritto il contratto integrativo per i dipendenti regionali” E' stato sottoscritto l'accordo tra la Regione Calabria, le Rsu e
le organizzazioni sindacali per l' applicazione del contratto di lavoro
integrativo 2004 per i dipendenti dell'Ente. Lo si e' appreso dal
segretario della Fps Cisl - dipendenti regionali di Reggio Calabria
e componente dell'esecutivo della Rsu, Adolfo Romeo. ''Piena soddisfazione
- sostiene Romeo - per la sigla dell'accordo perche' va a beneficio
di tutti i dipendenti regionali. Auspichiamo che al piu' presto vengano
rese note le restanti graduatorie del concorso di progressione verticale
per le carriere D1 e D3. Esprimo soddisfazione anche perche' l' intesa
con la Regione Calabria e' avvenuta mentre a Roma sono riprese le
trattative tra il governo ed i sindacati di categoria per giungere
all'approvazione del biennio economico 2004-2005''. La riunione tra
la Regione Calabria e i sindacati con all' ordine del giorno la stipula
del contrattato integrativo 2004 e' avvenuta a Catanzaro, nella sede
dell' assessorato al personale. L' accordo prevede le progressioni
orizzontali per le diverse categorie di dipendenti dalla A alla D
e tutte le indennita' contenuto nel contratto collettivo di lavoro
nazionale. ''Per quanto riguarda l' indennita' di docenza - ha aggiunto
Romeo - dopo accesa discussione, si e' deciso di applicare l' art.
34 commi 1 e 2 del contratto nazionale di lavoro. E' innovativa l'
introduzione dell' indennita' di responsabilita' per i dipendenti
appartenenti alle categorie B e C''. Nel corso della trattativa e'
stato fatto riferimento ai punti contenuti nel documento approvato
all' unanimita' nei giorni scorsi dall' assemblea dei delegati Rsu.
Al termine della riunione e' stato sottoscritto il documento che porta
le firme oltre ai delegati Rsu anche dei rappresentanti sindacali
intervenuti di Cisl-Fps, Uil - funzione pubblica, Dicap, Rdb, Csa
e Ugl. Costituito il centro patronati calabresi (Cepa) 22/03 A Lamezia Terme e' stato costituito il Centro patronati regionale
della Calabria (Cepa) formato dalle Acli, dall' Inas-Cisl, dall' Inca-Cgil,
dall' Ital-Uil. Il Centro, e' scritto in un comunicato, ''rappresenta
l' articolazione dell' analoga struttura Nazionale e avra' il compito
di respingere i continui attacchi ai patronati da parte di alcune
forze politiche nazionali d' entrambe le coalizioni tramite il coinvolgimento
di tutti i parlamentari calabresi; collaborare col nuovo Governo regionale
sui temi di competenza dei patronati attinenti al welfare locale;
ricercare insistentemente la collaborazione preventiva dell' Inps,
dell' Inail, dell' Inpdap e delle Asl, al fine concorrere a migliorare
i processi produttivi degli Istituti previdenziali e assistenziali,
in modo che tutti i lavoratori e i cittadini possano avere erogati
i diritti spettanti in misura esatta e nel minor tempo possibile''.
La responsabilita' del coordinamento e' stata affidata per un anno
a Francesco Russo dell' Inas-Cisl Calabria e, a rotazione, sara' ricoperta
dagli altri componenti del Cepa. I Sindacati denunciano assunzioni clientelari tra i forestali 22/03 I segretari generali regionali di Flai Cgil, Fai Cisl, Uila
Uil, della Calabria, Michele Presta, Giuseppe Gualteri, Nino Merlino,
con un comunicato, denunciano''con grande preoccupazione, fatti di
sfacciato clientelismo, di superficialita', di malcostume nella direzione
e nella gestione da parte degli enti gestori e dell'assessorato alla
forestazione''. Il clima elettorale con l'approssimarsi della scadenza
per le elezioni regionali, affermano i sindacalisti, ''sta determinando
una situazionedi malcontento generale fra gli undicimila lavoratori
forestali, per una condizione sempre piu' intollerante e pericolosa
per la corretta amministrazione nel settore della forestazione''.
Cgil, Cisl e Uil denunciano che ''si dispensano qualifiche e passaggi
di livello, a gruppi di lavoratori, in modo del tutto arbitrario e
discrezionale, in dispregio e contro le norme contrattuali vigenti.
Si costituiscono squadre di pronto intervento facendo produrre domande
per la partecipazione a singoli lavoratori, mancando di avvisare tutti
gli interessati, e senza consultare le organizzazioni sindacali cosi'
come prescritto dal contratto regionale''. ''Si fanno promesse di
assunzione - affermano i tre sindacati - nel settore della forestazione,
pur sapendo che la Legge 442 vieta di poter procedere a qualsiasi
tipo di nuova assunzione e percio' mentendo e prendendo in giro i
giovani ed i disoccupati. Si continua con la vergogna del mancato
pagamento dei salari maturati, registrando ritardi ingiusti ed ingiustificati.
Si trasgrediscono e non si rispettano accordi sottoscritti fra le
parti (quello del 14 febbraio), soprattutto da parte dell'Afor , creando
cosi' enormi disagi alle maestranze ed arrecando grave nocumento alla
corretta esecuzione dei lavori''. Eppure, sempre secondo i sindacati,
''i fatti dei mesi scorsi e le lotte dei lavoratori forestali, che
avevano portato all'attenzione nazionale un grande problema, avrebbero
dovuto insegnare ed obbligare ad avere verso la forestazione in Calabria
un atteggiamento serio e responsabile. Le questioni appena denunciate
vanno nella direzione opposta, continuando nella vecchia logica assistenziale
e clientelare,aggravata in questa fase dalla vicenda elettorale, nel
tentativo strumentale, quanto vacuo, di carpire qualche voto mettendo
pero' cosi' a repentaglio il futuro di migliaia di lavoratori''. Le
organizzazioni sindacali lanciano quindi un appello ai lavoratori
ed all'opinione pubblica affinche' mantengano ''un atteggiamento di
vigilanza e di respingere tutti i tentativi di strumentalizzazione
e di irresponsabilita'''. La Fit-Cisl a sostegno del Ponte sullo Stretto 21/03 La Fit Cisl rinnova il suo sostegno al progetto per il Ponte
sullo Stretto di Messina e, piu' in generale ''la realizzazione dei
corridoi plurimodali europei''. Lo ribadisce l'organizzazione sindacale
in una nota in cui si sottolinea che tale progetto ''si inserisce
in questo grande rinnovamento strategico delle reti di trasporto''.
Per la Fit Cisl, infatti, ''si tratta di opere indispensabili per
consentire all'Italia di recuperare il gap che la separa dal resto
d'Europa, nel settore cruciale della mobilita', che costituisce la
chiave di volta della competitivita' economica per la Penisola e il
quadrante mediterraneo''. Angeletti (UIL) “Il calo dell’occupazione conferma che l’economia non cresce” 21/03 ''Il calo dell' occupazione nel Paese ed in particolare nel Mezzogiorno d' Italia e' la conferma del fatto che la nostra economia non cresce abbastanza ed e' questo il vero problema che abbiamo''. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, a Rossano, margine della presentazione del libro autobiografico del segretario provinciale di Cosenza, Benedetto Di Iacovo. ''Se non si cresce in economia - ha aggiunto - non si creano posti di lavoro e soprattutto non si creano buoni posti di lavoro. Questo e' il vero problema del nostro Paese, quello su cui bisognerebbe impegnarsi a partire ovviamente dal Governo''. ''Noi abbiamo bisogno di far si' che il patto di stabilita' e di crescita diventi soprattutto di crescita''. ''Il Patto di stabilita' in discussione al Parlamento Europeo - ha concluso - per me va bene, soprattutto se lo cambiano come pare che abbiano deciso di fare. Era ora!'' Zumbo (CGIL) “Il porto di Gioia offre grandi opportunità” 19/03 ''Il porto di Gioia Tauro ha una posizione di centralita' nel
bacino del Mediterraneo e nell' ambito delle rotte commerciali mondiali
e, pertanto, offre grandi opportunita' per il paese e per la Calabria''.
E' quanto affermano Nino Zumbo, della segreteria regionale Cgil e
Salvatore Larocca della segreteria comprensoriale della Piana in un
promemoria consegnato a Romano Prodi in occasione della visita di
oggi a Gioia Tauro. ''Il porto, infatti, - sostengono Zumbo e Larocca
- costituisce uno snodo strategico nell' organizzazione logistica
dei piu' grandi operatori del transhipment che dovranno affrontare
l' aumento notevole dei volumi di traffico ipotizzato nel medio periodo.
Il porto di Gioia Tauro a circa 10 anni dall' inizio dall' insediamento
della Contship Italia con la firma dell' Accordo di programma del
29 luglio del '94 e' diventato il primo porto del Mediterraneo e il
secondo porto d' Europa per la movimentazione di container (Circa
3,3 milioni nell' anno 2004). Nell' ambito dell' area portuale trovano
occupazione circa 2000 lavoratori fra diretti e indiretti. La Regione
pero', nella legislatura che sta per concludersi, - sottolineano i
due sindacalisti - non e' stata capace ne' di aggiornare il Piano
regionale dei Trasporti, ne' di elaborare un Piano regionale della
Logistica per aiutare e consolidare il successo del porto''. ''In
questi anni - proseguono Zumbo e Larocca - il sindacato e' stato privato
di qualsiasi confronto sui problemi del porto di Gioia Tauro e della
Calabria sia con la Giunta regionale che con il Governo nazionale.
Abbiamo assistito e assistiamo alla politica degli annunci che non
si e' mai trasformata in fatti concreti''. Il documento pro-memoria
consegnato a Prodi contiene, inoltre , indicazioni circa il livello
di eccellenza del porto; l' impatto dell' infrastruttura sul territorio
locale e regionale; la realizzazione del deposito doganale; la cablatura
dell' area e il potenziamento dei servizi di informatica e telematica;
il completamento e la gestione dell' interporto; la sicurezza e la
legalita'; un sistema di governance e l' insediamento dei servizi
terziari. All’Emiliana Tessile sorgerà un polo oncologico. Risolta la crisi occupazionale 17/03 E' stata risolta la vertenza dell' Emiliana tessile di Cetraro
che aveva messo a rischio 37 lavoratori. Dopo una lettera del presidente
della Provincia, Mario Oliverio, alla task force sull' occupazione
si e' svolta a Roma, sotto la presidenza di Gianfranco Borghini, un
incontro tra le parti. A conclusione del confronto e' stato siglato
l' accordo per la cessione dell' area e dell' immobile dell' Emiliana
tessile alla societa' Vela Latina Srl che costruira' un polo oncologico
con 20 posti letto per malati terminali impegnandosi ad assumere da
subito i 37 lavoratori dell' ex Maglieria. All' incontro erano presenti
gli imprenditori Angelo Marani dell' Emiliana Tessile; Citrigno e
Aquino della societa' ''Vela latina Srl''; l' assessore provinciale
Donatella Laudadio; i dirigenti sindacali Giuseppe Mammi' (Femca Cisl),
Antonio Benvenuto (Uilta), Marcello Scorzo Filtea Cgil e Franco Mazza
segretario comprensoriale della Cgil. ''La nuova societa' - e' scritto
nel verbale siglato - ha confermato quanto previsto dal verbale d'
accordo dell' 8 novembre 2004 ribadendo l' impegno sin da subito ad
assumere tutti gli attuali dipendenti dell' Emiliana tessile a tempo
indeterminato e senza effettuare periodo di prova. Gli stessi dipendenti
contestualmente cessano il rapporto di lavoro con l' Emiliana tessile.
Contestualmente al trasferimento dell' immobile vengono effettuati
i licenziamenti e le riassunzioni. Immediatamente dopo l' Emiliana
tessile ritirera' i macchinari e le attrezzature come indicato nel
contratto preliminare di acquisto''. ''La coerenza e la determinatezza
del sindacato a tutti i livelli e il supporto costante dei lavoratori
che rischiavano il prossimo 4 aprile il licenziamento collettivo -
ha commentato Franco Mazza - hanno fatto si' che senza demagogie,
ma con la consapevolezza di tutelare gli interessi dei lavoratori
si raggiungesse la rioccupazione stabile che puo' e deve garantire
una prospettiva ottimistica di rilancio e di sicurezza del futuro''.
Soddisfatto anche Marcello Scorzo il quale ha messo in rilievo ''che
quando c' e' l' unita' sindacale si raggiungono risultati positivi
anche se travagliati e frutto di dure giornate di lotta. In questo
caso - ha concluso - con la guida dei sindacati unitari e delle istituzioni
interessate a tale processo si e' fatto in modo che fossero garantiti
i livelli occupazionali dell' area del polo tessile di Cetraro''.
Durante l' incontro romano, sempre richiesto da Oliverio, si e' discusso
anche dei 191 lavoratori del reparto della Tessitura della Marlane
di Praia a Mare, che e' stato chiuso circa due anni fa, e della Mdc
di Castrovillari con 300 lavoratori a rischio di licenziamento. Per
entrambe le realta' e' stato convenuto il rilancio con la conversione
in altre attivita' produttive salvaguardando i livelli occupazionali,
ma per la definizione delle rispettive vertenze il tavolo di riunione
e' stato aggiornato a mercoledi' 23 prossimo. Stato di agitazione al Consorzio Ferro Sparviero 17/03 I lavoratori del Consorzio di Bonifica ''Ferro e Sparviero''
di Trebisacce proclamano lo stato d'agitazione. ''Dopo un'accesa e
infuocata assemblea, i lavoratori addetti all' irrigazione e reti
scolanti del consorzio trebisaccese, alla presenza dei rappresentanti
sindacali della Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e dell' Ugl agroalimentare,
alla luce delle mancate risposte da parte del Consiglio d'amministrazione
del ''Ferro e Sparviero'', riunitosi in data 16 marzo scorso, proclamano
lo stato d'agitazione permanente che verra' attuato presso la sede
consortile'', questo e' quanto scrivono Antonio Gaetani (Flai - Cgil),
Michele Altieri (Fai - Cisl), Antonio De Gregorio e Piero Cucci (Uila-Uil)
e Pietro Civale (Ugl) in una lettera indirizzata al presidente del
Consorzio ''Ferro e Sparviero'', alla presidenza della giunta regionale,
all' assessorato regionale all' Agricoltura, al commissario straordinario
del consorzio di bonifica ''Sibari Crati'' e, per conoscenza, al Prefetto
di Cosenza. ''I lavoratori all' unanimita', delusi e amareggiati -
continua la lettera - hanno assunto tale drastica decisione dopo una
lunga serie di incontri e confronti ai vari livelli istituzionali
sia consortili che regionali all' interno dei quali dovevano essere
individuati quei percorsi e quelle soluzioni promesse che avevano
sbloccato la protesta di ottobre scorso. I lavoratori, altresi', contestano
la gestione clientelare che si configuri con le modalita' di assunzione
parziale degli addetti che intende adottare il vertice del consorzio''.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali, ''preoccupati dallo
stato di ingovernabilita' della delicata vertenza che rischia, ancora
una volta, di creare seri problemi di ordine pubblico'' - alla fine,
chiedono ai destinatari della missiva - un urgente incontro presso
la sede del ''Ferro e Sparviero'' per lunedi' 21 marzo allo scopo
di scongiurare iniziative di proteste che potrebbero creare grosse
difficolta' all' agricoltura del territorio e a tutta la comunita'
locale''. Operai forestali incontrano il responsabile Afor di Castrovillari 17/03 Una delegazione di lavoratori idraulico forestali, guidata dai segretari comprensoriali della Flai-Cgil, Antonio Gaetani e Vincenzo Laurito, e dal segretario della Uila-Uil, Fedele Schifino, hanno incontrato il responsabile dell' Afor di Castrovillari, Giovanni Morano. ''I lavoratori - e' scritto in un comunicato delle organizzazioni sindacali - nell'esprimere tutto il loro rammarico per come vengono tuttora utilizzati, nonostante le vicende del dicembre scorso, hanno chiesto una loro diversa e produttiva utilizzazione''. A tal proposito, i lavoratori e i sindacalisti hanno suggerito al responsabile della sede Afor un utilizzo degli idraulico forestali operanti nel comprensorio del Pollino in progetti tendenti allo sviluppo della ''filiera legno'', in progetti mirati a combattere la ''Processionaria'' che sta distruggendo boschi di conifere, o in progetti tesi alla difesa e alla salvaguardia del territorio. Sia i lavoratori che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno suggerito al responsabile dell' sede Afor la valorizzazione e la messa in sicurezza di alcune strade di notevole interesse turistico, come la Saracena-Novacco. ''A tale scopo, la stessa amministrazione comunale di Saracena, guidata dal sindaco Domenico Metaponte - e' scritto nel comunicato - si e' detta disponibile, con un protocollo sottoscritto con l' Afor di Castrovillari, a fornire il materiale e i mezzi meccanici necessari''. Il responsabile dell' Afor, nell' apprezzare la volonta' espressa dai lavoratori, e' scritto nella nota, si e' dichiarato piu' che disponibile a prendere in seria considerazione le ipotesi avanzate nel corso dell' incontro per una diversa utilizzazione degli idraulico forestali. Nel corso dell' incontro i lavoratori hanno, altresi', sollecitato la consegna del materiale antinfortunistico in ottemperanza alla legge 626/94. Belcastro rieletto segretario provinciale della CISL 16/03 Il consiglio generale della Ust-Cisl di Cosenza ha riconfermato
Giuseppe Belcastro nella carica di segretario provinciale. In qualita'
di componenti di segreteria sono stati eletti Paolo Tramonti, nel
suo caso si tratta di riconferma, e Sandro Nucci. L'elezione e' avvenuta
al termine del dibattito e degli interventi del segretario generale
della Cisl calabrese, Luigi Sbarra, e del segretario confederale nazionale,
Raffaele Bonanni. Sbarra (CISL) “Chi vincerà le regionali si impegni con il sindacato per un patto per lo sviluppo” 16/03 ''La Provincia di Cosenza e' quella che negli ultimi anni,
piu' di altri, ha pagato un prezzo altissimo in termini di perdita
di migliaia di posti di lavoro nei diversi comparti economici e produttivi
ed un progressivo indebolimento del tessuto industriale che va urgentemente
sviluppato e rilanciato''. E' quanto ha sostenuto Luigi Sbarra, segretario
generale della Cisl a margine del settimo Congresso provinciale della
Cisl cosentina. ''Da anni - ha aggiunto Sbarra - la Cisl rivendica
un patto per lo sviluppo ed il lavoro in Calabria. Il Governo regionale
ha fatto finta di non sentire dimostrando in questo modo l' assoluta
insensibilita' rispetto i temi della crescita economica e della occupazione.
Chiunque vincera' le prossime elezioni regionali dovra' impegnarsi
con il sindacato confederale e con il sistema delle imprese per negoziare,
attraverso il confronto e la concertazione, un patto per lo sviluppo,
l' economia ed il lavoro da sottoscrivere nei primi 100 giorni della
nuova legislatura. Un moderno progetto di sviluppo in Calabria che
punti essenzialmente su cinque grandi questioni''. Tra queste Sbarra
ha indicato ''una politica per il lavoro e la formazione che valorizzi
l' enorme capitale umano presente e che dia prospettive ai 200 mila
disoccupati, ai 190 mila lavoratori in nero, ai 30 mila precari; una
moderna strategia per le politiche attive capace di frenare l' enorme
tasso di mobilita' di giovani diplomati e laureati che riprendono
a migliaia la via dell' emigrazione per trovare altrove forme di realizzazione
professionale e lavorativa. Un lusso - ha proseguito Sbarra - che
la Calabria non si puo' permettere perche' passa dal processo di valorizzazione
delle tante risorse intellettuali della Regione la prospettiva di
crescita e di sviluppo della Calabria. Una politica industriale capace
di frenare il processo di deindustrializzazione da tempo presente
rilanciando il tessuto produttivo della regione (industria, agricoltura,
turismo, artigianato), individuando territori, selezionando filiere,
concentrando risorse ed investimenti, puntando decisamente sui Distretti
Industriali''. Per il segretario della Cisl e' poi necessaria ''una
politica che chiami alle proprie responsabilita' verso i nostri territori
le grandi aziende di servizi quali Enel, Telecom, Poste, Trenitalia,
Eni i quali devono rilanciare investimenti e programmi industriali
riequilibrando le dinamiche occupazionali per recuperare i tantissimi
posti di lavoro persi negli ultimi anni; una nuova politica sociale
per interpretare e rispondere alle vecchie e nuove poverta': infanzia,
adolescenza, anziani, immigrati, disabili che orienti scelte ed interventi
verso la famiglia, l' assistenza, il diritto alla salute e si ponga
obiettivi concreti su come allargare nella solidarieta' l' area della
inclusione sociale; una politica per la legalita' e la sicurezza che
contrasti lo strapotere della criminalita' organizzata restituendo
serenita' ai cittadini ed alle comunita', che valorizzi e rafforzi
l' immagine e le condizioni di attrattivita' dei nostri territori
ai fini degli investimenti pubblici e privati; una politica, infine,
per la valorizzazione delle tante risorse naturali e culturali della
Regione che sappia puntare e scommettere, investendo risorse finanziarie
e sviluppando progettualita' vere, su agroalimentare, ambiente, forestazione,
artigianato, turismo''. Sciopero del Pubblico Impiego, la CGIL invita ad una massiccia partecipazione 16/03 Un invito ai lavoratori pubblici ad aderire ''in maniera massiccia
allo sciopero del 18 ed alla relativa manifestazione che si svolgera'
a Roma nella stessa giornata'' e' rivolto dal segretario generale
della Fp-Cgil della Calabria, Luigi Veraldi. Lo sciopero e' stato
proclamato per protestare contro il mancato rinnovo del contratto
nazionale di lavoro. ''I dipendenti pubblici calabresi - e' scritto
in una nota - denunciano il loro ulteriore disagio derivante da un
contesto regionale fortemente arretrato dove oltre all' attacco reddituale
derivante dal mancato adeguamento salariale si concretizza un esautoramento
del sistema dei diritti correlati al lavoro pubblico ed all' attivita'
della Pubblica Amministrazione che mettono a repentaglio il sistema
delle protezioni sociali con esternalizzazioni e privatizzazioni di
servizi pubblici e continuano ad alimentare sacche di precarizzazione
proprio nel settore della pubblica amministrazione''. ''Invitiamo
- prosegue la nota - i lavoratori pubblici calabresi ad una massiccia
adesione allo sciopero che nonostante le garanzie previste per l'
erogazione dei servizi pubblici essenziali provochera' disagi alla
collettivita' calabrese che, comunque fino ad oggi ha avuto garantiti
quei servizi, nonostante il grave ritardo negli adeguamenti salariali
di quindici mesi e comunque grazie al grande senso di responsabilita'
dei lavoratori che si vedono costretti all'azione di lotta per il
riconoscimento di un proprio diritto e che indirettamente servira'
per garantire e migliorare le risposte in tema di diritti di cittadinanza
dei calabresi''. Belcastro (CISL) “Colmare il divario infrastrutturale della Calabria” 16/03 I problemi della Calabria sono stati al centro della relazione
del segretario generale della Cisl di Cosenza, Giuseppe Belcastro,
nel corso del settimo congresso provinciale del sindacato. Belcastro
ha ricordato ''la crisi del comparto industriale con il declino di
alcuni settori tradizionali quali il tessile, il calzaturiero, il
bosco-legno, l' informatico, il telematico,; i problemi di sicurezza
e legalita', del credito. A questi problemi - ha aggiunto Belcastro
- si sommano i danni causati dall' abbandono dal nostro territorio
dei grandi gruppi a partecipazione pubblica quali Enel, Anas, Poste,
Ferrovie, Telecom con il taglio consistente degli organici''. Belcastro
ha concluso la sua relazione con una serie di proposte: ''completamento
del divario infrastrutturale con l' ammodernamento della A3, della
statale 106, il porto di Corigliano e l' aeroporto di Sibari, la messa
in sicurezza del territorio, cultura della prevenzione, miglioramento
e snellimento burocratico, adozione di una fiscalita' di vantaggio,
una politica industriale adeguata ai problemi, la realizzazione delle
aree urbane di Cosenza-Rende e Corigliano-Rossano, l' Interazione
fra Universita' e territorio per porre fine alla fuga delle intelligenze,
l' innovazione, una sanita' moderna ed efficienze con la realizzazione
di Poli di eccellenza''. Proposte specifiche, inoltre, sono state
avanzate per le aree interne, ''potenziamento delle aree e delle riserve
naturali, una politica di mantenimento delle popolazioni in montagna
e di rilancio turistico attraverso i parchi e l' adozione dei marchi
di qualita' per l' identificazione dei nostri prodotti; e per le aree
costiere rilancio del tessile e dei settori in crisi, il completamento
dei porti tra cui quello di Corigliano per includere il territorio
nelle direttrici di collegamento internazionale in vista della creazione
dell' area di libero scambio euro-mediterranea, una rete ferroviaria
adeguata, la valorizzazione e la messa in rete del grande patrimonio
archeologico, artistico e culturale presente''. Dal 15 il Congresso territoriale della CISL 12/03 “PARTECIPAZIONE – SVILUPPPO – SOLIDARIETA’”
è il tema del VII Congresso Territoriale della CISL di Cosenza
che si svolgerà presso l’HOTEL S. FRANCESCO DI RENDE
nei giorni 15 e 16 Marzo. CGIL “Varare un piano nazionale contro la povertà” 10/01 Un Piano nazionale contro la poverta' e per l' inclusione sociale
che contenga provvedimenti concreti, impegni di spesa certi e tempi
di attuazione altrettanto definiti in modo da integrare le politiche
assistenziali con le politiche del lavoro: e' quanto chiede la Cgil
che ha scelto la Calabria, fanalino di coda delle classifiche europee
e italiane, per accendere i riflettori sui mali generati dall' impoverimento
delle famiglie e dalla progressiva riduzione del welfare. A Catanzaro,
dirigenti sindacali provenienti da diverse regioni, esperti e ricercatori
si sono ritrovati per discutere di ''Lotta alla poverta' e all' esclusione''
e per richiamare l' attenzione sulla legge finanziaria 2005 che, secondo
la Cgil, smantella il welfare riducendo le risorse a disposizione,
indebolendo la rete dei servizi e non intervenendo sulle emergenze
sociali. In particolare, le preoccupazioni della Cgil, si concentano
sui tagli operati al fondo nazionale per le politiche sociali decurtato
di 700 milioni di euro. E ancora: dal quadro offerto e' emerso che
oltre due milioni di persone e le loro famiglie, in Italia, non sono
autosufficienti; che l' 11% circa di famiglie in condizioni di poverta'
relativa e 4,9% in condizioni di disagio estremo e che e' scomparso
l' assegno familiare per il secondo figlio. ''Il Paese nel suo insieme
- ha detto il segretario confederale della Cgil, Achille Passoni -
si sta impoverendo. I numeri della poverta' assoluta sono enormi e
quelli della poverta' relativa fanno paura ancora di piu'. Adesso
- ha aggiunto Passoni - sta emergendo una fascia di persone che, prima,
aveva un reddito o da lavoro o da pensione, anche modesto, ma che
consentiva di vivere, mentre oggi quello stesso reddito da lavoro
o da pensione non basta piu'''. Per il segretario confederale della
Cgil delegato alle tematiche del welfare ''i fattori determinanti
dell' impoverimento in atto sono tanti: dal diminuito potere di acquisto
dei salari e delle pensioni all' aumento sproporzionato degli affitti.
Proprio gli affitti stanno diventando l' elemento che drammatizza
il reddito delle persone. Il tutto unito al fatto che il lavoro quando
c' e' e' precario e non da' certezzeo prospettive per il futuro. All'
impoverimento materiale - sottolinea Passoni - si aggiunge pertanto
anche una sensazione di incertezza. Il futuro non sai piu' che cos'
e' e cosa ti riservera'''. ''E' significativo - ha detto Pignataro
- che la Cgil nazionale abbia scelto la Calabria come dato emblematico
di una situazione delicata e difficile complessivamente. Nel complesso
dei dati drammatici che riguardano la situazione economica della regione,
e' allarmante il dato secondo cui il 41,1% delle famiglie calabresi
sono definite povere o a rischio di poverta'. Da questa realta', dunque,
- ha sostenuto Pignataro - si tenta di ripartire con una proposta
complessiva di livello nazionale, di un Piano nazionale di lotta alla
poverta' e all' esclusione sociale che sia incisivo, credibile e con
una copertura finanziaria adeguata''. Secondo il segretario generale
della Cgil calabrese, ''e' necessario attuare un piano che abbia come
elemento fondante quello di unire fortemente le politiche del welfare
con quelle del lavoro. Tutto cio' assieme alla riforma degli ammortizzatori
sociali; all' istituzione del fondo di non autosufficienza e rirpristino
del reddito minimo d' inserimento. Misure che abbiano, insomma, un
doppio obiettivo: affrontare e contrastare la poverta' estrema che
c' e' gia', per evitare che diventi definitiva, e impedire che si
verifichi il superamento della soglia critica per persone e famiglie
che sono in difficolta' dinanzi al rischio di perdere il posto di
lavoro e per tutto cio' che rende ormai molto vulnerabile la situazione
di centinaia di famiglie calabresi e meridionali''. Amerino confermato segretario scuola CISL provincia di Csoenza 10/03 Enrico Amerino e' stato confermato all' unanimita' segretario
generale della Cisl Scuola della provincia di Cosenza a conclusione
del congresso di categoria. Amerino e' segretario dal 2003 e la sua
conferma determina il mantenimento della carica per i prossimi quattro
anni. Il congresso, secondo quanto riferisce una nota, non ha eletto
la segreteria in attesa che venga accordata la delega per costituire
un organismo con piu' di tre segretari. Si e' comunque provveduto
all' elezione del Consiglio generale, del Collegio dei sindaci e dei
delegati al Congresso regionale del sindacato. Uil Provincia: “Valorizzare le risorse dell’Ente” 09/03 Giuseppe Longobardi, rappresentante della Uil alla Provincia
di Cosenza, ha scritto una lettera aperta, tra gli altri, al presidente
dell' Ente e all' assessore al Personale per manifestare la propria
disponibilita'. “In un periodo in cui si ha sempre più
bisogno di Amministrazioni Pubbliche che, in un quadro di maggiore
autonomia, siano in grado di adottare strategie e strumenti per il
governo del cambiamento, con l’obiettivo di raggiungere risultati
che siano visibili e duraturi, appare indispensabile utilizzare al
meglio le “RISORSE” disponibili.” Dice la lettera
aperta di Longobardi- “Una attenta quanto efficace politica
del cambiamento e dell’innovazione della P.A. –continua
la mssiva - passa inevitabilmente attraverso un programma di sviluppo
e valorizzazione del personale da attuare mediante la creazione di
specifiche condizioni che possano incidere sul sistema sociale interno,
sulle relazioni interpersonali e sulla cultura organizzativa. Lavorare
in una organizzazione che favorisca gli scambi, la trasparenza, la
visibilità del lavoro, è una condizione che favorisce
il miglioramento delle prestazioni e, di conseguenza, dei servizi
offerti. La capacità di attivarsi non soltanto per raggiungere
gli obiettivi di efficacia e di produttività, certamente da
non sottovalutare, ma anche per realizzare e mantenere un benessere
fisico e psicologico delle persone attraverso la valorizzazione delle
risorse umane e dei rapporti interpersonali, il miglioramento dell’ambiente
fisico, della circolazione delle informazioni, dell’organizzazione
delle attività lavorative e dell’equità del trattamento
economico fa parte di quell’importante processo, ormai da tempo
avviato, di innovazione delle P.A. Pagata una mensilità ai lavoratori LSU del Parco del Pollino 09/03 I sindacati di Cgil, Cisl e Uil del settore dei servizi di
Basilicata e Calabria hanno definito ''uno spiraglio'' il pagamento
di una delle quattro retribuzioni arretrate del 2004 ai 334 ex lsu
del Parco del Pollino. E' ''un ritardo inammissibile - lamentano i
sindacati - che ha messo a dura prova la pazienza dei lavoratori che
per quattro mesi si sono visti negare un diritto fondamentale, nella
completa indifferenza dei responsabili della societa', del Parco e
delle Istituzioni locali, a partire dalle due regioni di Basilicata
e Calabria. I lavoratori - sostengono i sindacati - sono stanchi di
essere presi in giro con continui rinvii e con riunioni del tutto
inutili che non fanno fare passi in avanti alla vertenza: non si puo'
continuare a scaricare responsabilita' su altri, ognuno se ne assuma
le proprie e si mettano in campo, una volta per tutte iniziative concrete
che diano una diversa prospettiva a questa esperienza di sviluppo
per il Parco del Pollino''. Per richiamare ''tutti i soggetti istituzionali
e la societa' di gestione del progetto, ad una diversa sensibilita',
e per riportare alla giusta dimensione il ruolo di coordinamento del
Presidente del Parco'', i sindacati hanno convocato una assemblea
di tutti i lavoratori per venerdi' 11 marzo (ore 12,00, sede del Parco),
per decidere ''eventuali iniziative di lotta da intraprendere a sostegno
di un netto cambiamento di rotta ad una vertenza che rischia di naufragare
miseramente''. Sindacati: Sui PIT è mancata la concertazione 09/03 Le organizzazioni sindacali e di categoria, in una nota inviata al presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, ed al Ministero delle Finanze e dell'Economia, evidenziano l'assenza di informazioni da parte dell' autorita' di gestione del Por Calabria sui risultati della valutazione e negoziazione dei Piani Integrati Territoriali. “I soggetti del partenariato evidenziano l'assenza di informazioni da parte dell'Autorità di Gestione del POR Calabria sui risultati della valutazione e negoziazione dei Piani Integrati Territoriali” evidenzai il comunicato che prosegue: “Sottolineano, inoltre, la mancata concertazione dell'Accordo di Programma per l'attuazione degli stessi PIT e il mancato confronto sulle reali disponibilità finanziarie per singola misura e azione rispetto alle richieste avanzate dai territori. Il partenariato ritiene i PIT strumenti importanti per l'attuazione del POR Calabria e per lo sviluppo del territorio dal basso ed è per questo che dalla data di approvazione del POR ( anno 2000) e del suo Complemento di Programmazione ( anno 2001) ha insistito prima per l'approvazione delle linee guida ( anni 2002 e 2003) e poi per l'attuazione che sta registrando consistenti ritardi, dato che sono trascorsi oltre quattro anni dall'approvazione del Programma Operativo. L'assenza di informazioni da parte dell'Autorità di Gestione a seguito della valutazione e negoziazione dei PIT è motivo di forti preoccupazioni per il partenariato per quanto concerne: - La coerenza degli interventi rispetto all'idea strategica di ogni singolo PIT; - Il grado di integrazione fra le operazioni decise. Il partenariato esprime, perciò, la necessità di seguire
e monitorare costantemente le varie fasi dei PIT anche nella loro
fase di attuazione attraverso una concertazione seria e finalizzata
al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo integrato e strategico
che gli stessi si prefiggono. E' altresì fondamentale che l'Amministrazione
regionale certifichi la reale disponibilità delle risorse finanziarie
per singola misura e azione rispetto alle richieste avanzate da ogni
singolo PIT e all'ammontare complessivo di tutti i Progetti Integrati
per ridurre al minimo il rischio di una mancata realizzazione delle
operazioni previste ed eventualmente predisporre le conseguenti modifiche
al POR e al Complemento di Programmazione per le eventuali compensazioni.
Eletto il nuovo direttivo dei bancari Fiba/Cisl 09/03 La federazione dei bancari della Cisl ha provveduto all' elezione
del nuovo direttivo nel corso del sesto congresso territoriale Fiba-Cisl
svoltosi oggi. L' attenzione, e' scritto in un comunicato, e' stata
incentrata sulle tutele professionali e sui diritti della categoria,
sulle problematiche del credito, considerato elemento centrale e strategico
per uno sviluppo compatibile e socialmente durevole. ''Partendo dalla
constatazione che il lavoro bancario e' diventato sempre piu' difficile
e logorante - e' scritto nella nota della Cisl - si e' sviluppato
il tema della politica commerciale esasperata delle aziende, interessate
a continui processi di concentrazione, con distruzione di professionalita'
e conoscenze, con ritmi e condizioni di lavoro insostenibili, con
accentuato squilibrio del sistema e crisi dell' area creditizia meridionale''.
Al riguardo, e' stato sottolineato che nel Mezzogiorno l' accesso
al credito risulta particolarmente difficoltoso e i tassi permangono
a livelli notevolmente piu' alti rispetto a quelli del Nord, in funzione
del maggior rischio. ''La proposta politica della Fiba-Cisl - prosegue
la nota - e' stata e rimane fortemente indirizzata, oltre, che alla
salvaguardia dei diritti dei lavoratori, al riequilibrio territoriale
Nord-Sud. Il Congresso ha ribadito che il Sud del Paese ha indispensabile
necessita' di un sistema creditizio e finanziario capace di svolgere
un ruolo di consulenza alla imprese e sostegno allo sviluppo economico
e sociale, investendo sul territorio nel quale opera, pur conseguendo
minori utili. Il Congresso ha espresso la preoccupazione che una linea
di tendenza che continuasse a vedere la redditivita' delle aziende
bancarie come unico obiettivo avrebbe un costo altissimo in termini
di marginalizzazione delle aree meridionali. I miglioramenti dei rapporti
tra sistema creditizio e imprese nel Mezzogiorno costituiscono, nella
fase attuale, una priorita'''. Il Congresso ha poi proceduto all'
elezione del nuovo Direttivo che risulta cosi' composto: segretario
generale Pietro Nevone; segretario generale aggiunto Francesco Meomartini;
segretario Claudio Lucchetti; componenti Francesco Altomare, Francesco
Bartone, Ida Selene Broccolo Tommasi, Oscar Caracciolo, Francesco
Cardamone, Bartolomeo Costa, Luigi Galizia, Silvia Mangone, Pasquale
Marciano', Maurizio Rodighiero, Ferdinando Sergio, Antonio Zangari;
sindaci effettivi Luciano Cozza, Roberto Lo Sardo, Luigi Caiaro; sindaci
supplenti Antonio Sposato, Emiliana Aceto. Manifestazione nazionale sulla povertà organizzata dalla CGIL in Calabria 08/03 La Calabria ospitera' una manifestazione a carattere nazionale
promossa dalla Cgil sul tema del contrasto alla poverta' ed alla esclusione
sociale. L' iniziativa e' in programma giovedi' prossimo a Catanzaro.
''La scelta della Calabria come sede dell' iniziativa - ha sostenuto
Vera Lamonica, segretario regionale della Cgil - serve a sottolineare
come la consistenza del fenomeno, gia' alta nel Paese, raggiunge le
punte piu' alte nella nostra regione, dove una famiglia su tre, secondo
i dati di tutte le ricerche, puo' considerarsi povera. Tali dati,
se accompagnati ai diffusi ed ancora sostanzialmente sconosciuti fenomeni
di impoverimento che interessano strati sociali in passato immuni
dal rischio, delineano una vera e propria emergenza sociale alla quale
e' necessario guardare con piu' attenzione per costruire risposte
adeguate. La poverta' non e' solo ridotta capacita' di accedere ai
consumi, e' anche causa, e nello stesso tempo conseguenza, di esclusione
da reti relazionali inclusive, da scarse capacita' di accesso ai beni
pubblici fondamentali, da lontananza estrema da percorsi formativi
e di inserimento lavorativo, da disoccupazione, precariato, sottosalario
e lavoro nero, esclusione delle donne dal mercato del lavoro''. Secondo
Lamonica ''c' e' un processo di crescita preoccupante in particolare
del numero di bambini e di adolescenti che vivono in famiglie povere,
e che quindi ipotecano fortemente non solo il presente, ma il futuro.
Non c' e' dubbio - ha aggiunto - che costruire una risposta adeguata
a questa problematica comporta la messa in discussione del complesso
delle politiche economiche, che vanno orientate alla crescita dell'
occupazione ed alla lotta alla precarieta' ed al sommerso, e delle
politiche di welfare, che debbono ridare centralita' ed efficacia
all' assistenza sociale, alla scuola, alla salute, ai servizi pubblici
all' impiego, al sostegno delle responsabilita' familiari, a politiche
per la casa, alla prevenzione del disagio giovanile, a nuovi ammortizzatori
sociali''. Ad avviso dell' esponente della Cgil occorre pero' ''anche
uno strumento d' urto. La sperimentazione del reddito minimo di inserimento
- ha proseguito - andava in questa direzione, anche se di esso vanno
analizzate luci ed ombre, soprattutto in Calabria dove le fallimentari
politiche della Giunta regionale non hanno consentito l' inserimento
del sussidio in una rete di servizi di accompagnamento che lo rendesse
strumento per il superamento della poverta' e non solo erogazione
monetaria. La scelta del governo di cancellarne la sperimentazione,
sostituendolo con il iettatorio reddito di ultima istanza, peraltro
mai realizzato, ha interrotto un processo positivo che avrebbe dovuto
portare alla correzione delle insufficienze ed alla sua generalizzazione''.
La Cgil ha quindi riproposto alle forze del centrosinistra impegnate
nella competizione regionale ''l' esigenza di una proposta compiuta,
che tenga insieme scelte nazionali e politiche di welfare regionali
e locali. Rivendichiamo - ha sostenuto Lamonica - un Piano nazionale
di azione contro la poverta' e l' esclusione che presuppone interventi
di tipo strutturale in particolare sul mercato del lavoro e gli ammortizzatori
sociali, un allargamento degli interventi di politiche sociali, investimenti
su tutta la filiera della formazione, ma che sceglie con determinazione
anche il sostegno di integrazione al reddito alle famiglie in difficolta'.
Al centrosinistra proponiamo di scegliere come asse della sua strategia
di orientare tutta la sua azione alla concentrazione di risorse e
programmi per aumentare i livelli di occupazione e contrastare la
precarieta' e di assumere le politiche di welfare non come un costo
ma come una opportunita' per lo stesso sviluppo. Questo significa
affrontare con coraggio non soltanto il nodo delle risorse, ma soprattutto
quello dell' efficienza delle amministrazioni regionale e locale,
della qualificazione degli operatori, della razionalizzazione della
spesa e della sua sottrazione alla rete degli affari e del consenso
politico. Non pensiamo - ha concluso Lamonica - che possa caricarsi
sul bilancio della Regione il costo del sostegno al reddito che chiediamo,
e' necessario che esso sia assunto nella fiscalita' generale del Paese,
ma la regione puo' e deve assolvere al suo compito istituzionale di
costruzione della rete sociale e scegliendo la programmazione per
obiettivi come metodo e come vincolo. Bisogna anche dotarsi di strumenti
nuovi: sarebbe utile la costruzione di un Osservatorio regionale capace
di comprendere le dinamiche e le trasformazioni in corso e quindi
di predisporre ipotesi di intervento''. Crisi del tessile: Riunione dei sindacati alla Marlane di Praia 08/03 Al fine di un attento esame della situazione relativa alla
Marlane di Praia a Mare si è tenuta presso i locali di quello
stabilimento una riunione tra le segreterie regionali di CGIL CISL
e UIL le RSU e le segreterie territoriali e di categoria. Sono emerse
tutte le difficoltà che sta vivendo la struttura industriale,
sono stati ribaditi i numerosi interrogativi sul suo destino e su
quello di centinaia di lavoratori che ogni giorno di più vedono
aumentare l’incertezza per il proprio futuro, è emersa
con chiarezza la forte preoccupazione sulla strategia industriale
del gruppo Marzotto che, da segnali precisi, non sembra attribuire
a quella fabbrica l’interesse necessario, con tutti i rischi
che questa valutazione comporta. E’ stata rimarcata l’esigenza
del rispetto pieno dell’accordo ultimo sottoscritto in sede
di ministero delle attività produttive che oltre alla realizzazione
di un progetto di riconversione industriale per il reparto di tessitura,
prevedeva il potenziamento per quello di filatura attraverso nuovi
investimenti mirati al rilancio produttivo in termini di qualità
e di quantità. Nulla di tutto ciò è avvenuto,
si assiste invece ad un deterioramento del clima interno incentivato
dagli atteggiamenti della direzione aziendale che anche attraverso
comportamenti provocatori nei confronti delle rappresentanze sindacali
interne punta a spaccare il fronte dei lavoratori. “All’incontro
di giorno nove p.v. è necessario pretendere il pieno rispetto
degli impegni” ha rimarcato il segretario generale della CGIL
calabrese Fernando PIGNATARO, presente alla riunione, “recuperando
intorno alla vertenza l’attenzione ed il sostegno del territorio
e dei suoi livelli istituzionali, la Marlane rappresenta una partita
di importanza fondamentale il cui esito condizionerà il futuro
economico di quella realtà”. Massiccia l’adesione allo sciopero dei lavoratori Sorical 07/03 Sono stati numerosi, secondo le organizzazioni sindacali, i
lavoratori della Sorical che hanno aderito allo sciopero indetto da
Cgil, Cisl e Uil. ''Il sindacato e i lavoratori - e' scritto in una
nota dei sindacati - con lo sciopero di oggi vogliono porre fine agli
eccessivi e continui ritardi e indecisioni nel processo di innovazione
gestionale del settore idrico regionale per l' importanza strategica
che riveste nell' uso civile e nelle attivita' produttive. La Sorical
e' divenuta operativa solo dal punto di vista amministrativo il primo
di novembre 2004, anche se e' stata costituita a febbraio del 2003,
ma ancora non si e' data una struttura organizzativa con il relativo
personale in grado di migliorare la gestione e il servizio idrico
regionale''. ''Anzi - prosegue la nota - la gestione del servizio
e' peggiorata e parte dei lavoratori dipendenti dalle ditte appaltatrici
non percepiscono il salario da alcuni mesi. Occorre una discontinuita'
operativa con passato al fine di migliorare la qualita' della risorsa
idrica calabrese per renderla potabile in tutto il territorio regionale
e per garantire, congiuntamente agli Ato, l' erogazione continua,
senza interruzioni. Per il raggiungimento di detti obiettivi Sorical
dovra' divenire realmente operativa con una organizzazione aziendale
indicando le professionalita' occorrenti e modificare il Piano di
Industriale allo scopo di attivare da subito l' internalizzazione
delle attivita' e quindi il passaggio dei lavoratori alle dirette
dipendenze''. CGIL “Inaccettabili i fondi FS per il Ponte sullo Stretto” 07/03 La Filt-Cgil della Calabria ritiene ''inaccettabile - e' scritto
in una nota - l'enorme impegno finanziario del Gruppo FS che, attraverso
una Convenzione con la Societa' Stretto di Messina, e' obbligato al
pagamento di un canone annuo per circa 100 milioni di euro nonche'
alla realizzazione delle opere di raccordo alla rete ferroviaria tradizionale,
contribuendo cosi' in maniera rilevante alla realizzazione del Ponte
sullo Stretto''. Le categorie della Filt e della Filcams e la Cgil
della Calabria hanno deciso di aderire alla manifestazione nazionale
promossa da Legambiente contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
La protesta si terra' sabato mattina nella piazza antistante la stazione
ferrroviaria di Reggio Calabria. ''Per il sindacato - sostiene il
segretario regionale della Filt-Cgil, Laura Neri - la convenzione
assorbirebbe una quota rilevantissima di investimenti che potrebbero
impiegarsi per migliorare e potenziare l'attuale rete ferroviaria,
in special modo nel mezzogiorno. Rete ferroviaria che, com'e' noto,
versa in condizioni di notevole degrado e che e' ancora, in larga
parte del mezzogiorno, a binario unico e non elettrificata. Con l'adesione
a questa iniziativa il sindacato vuole, peraltro, riaffermare con
forza la necessita' di dotare la Calabria delle Infrastrutture Ferroviarie
necessarie per realizzare un moderno sistema di trasporto evitando,
cosi' come e' avvenuto con la sottoscrizione del verbale d'Intesa
tra la Regione Calabria e la Societa' Rfi Spa del dicembre scorso,
di perpetrare finanziamenti per opere non pianificate''. La segreteria
regionale della Filt-Cgil annuncia, inoltre, che l' 11 Marzo saranno
realizzate iniziative di protesta nei pressi delle stazioni di Cosenza,
Crotone, Roccella Jonica e Gioia Tauro, nel corso delle quali saranno
illustrate ''situazioni esemplari di degrado della rete e del servizio
ferroviario nella nostra regione''. ''Rispetto alle continue mobilitazioni
- prosegue Neri - dei singoli cittadini, dei Comitati e dei Sindaci,
che reclamano a gran voce servizi ferroviari efficienti ed un infrastruttura
adeguata alle esigenze di mobilita' dei cittadini, la linea ferroviaria
Jonica rappresenta, ancor oggi, l'ennesima questione irrisolta. Gli
impegni sottoscritti nelle sedi istituzionali non hanno sortito alcun
effetto positivo sul piano della quantita' e qualita' dei servizi
ferroviari''. ''Occorre - ha concluso - una coerente politica dei
trasporti che attraverso mirati investimenti sull'infrastruttura e
sul materiale rotabile, nonche' con incentivi e adeguate politiche
tariffarie, rilanci la linea ferroviaria Jonica onde assicurare la
necessaria continuita' territoriale con il resto del paese''. Proclamato dalla triplice per lunedì lo sciopero di lavoratori Sorical 05/03 Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato
per dopodomani, lunedi', uno sciopero dei lavoratori impegnati nel
ciclo integrato delle acque interessati alla vertenza della Sorical,
la societa' cui la Regione ha affidato la gestione del settore. L'
iniziativa, secondo quanto e' detto in una nota dei sindacati, ''e'
stata promossa per affermare un nuovo modello gestionale; salvaguardare
i livelli occupazionali, attraverso l' immediata attuazione del protocollo
d'intesa del 23 luglio 2003, e costruire moderne relazioni sindacali
e migliorare la qualita' del servizio. La mobilitazione dei lavoratori
si e' resa necessaria, inoltre, per denunciare gli inaccettabili ritardi
accumulati per la internalizzazione delle attivita' individuate dal
Piano industriale e per le contestuali assunzioni del personale interessato
e contro le assunzioni discrezionali e clientelari operati da Sorical''.
Una manifestazione, in coincidenza con lo sciopero, si terra' a Catanzaro
davanti la sede della Sorical, mentre negli altri capoluoghi di provincia
i lavoratori effettueranno presidi davanti alle Prefetture. CGIL “Rilanciare la rete delle associazioni e dei movimenti per combattere il disagio sociale” 03/03 Lunedì 28 Febbraio scorso presso la sede comprensoriale
si è tenuto il comitato direttivo della Camera del lavoro di
Cosenza. Dopo avere provveduto all'approvazione del bilancio consuntivo
2004 si è sviluppata una proficua discussione sulla fase politico-sindacale.Il
C.D. ha inteso rinnovare l'appello per la liberazione della giornalista
Giuliana Sgrena e di tutti i sequestrati in Iraq. Cosi come è
stato ribadito il no alla guerra in Iraq e la richiesta di ritiro
della truppe a partire da quelle Italiane. Il Cd. ha espresso solidarietà
all'assessore al welfare del Comune di Cosenza Dr. Giovanni Serra,
fatto oggetto nei giorni scorsi di una intimidazione inaccettabile.
La Camera del Lavoro aderisce all'appello lanciato da diverse associazioni
dell'area urbana per una grande iniziativa di solidarietà e
parteciperà con una propria delegazione alla manifestazione
di Mercoledì 2 Marzo. La nefasta politica economica del Governo
nazionale, la fallita e degenerata politica della giunta di centro
destra alla regione hanno alimentato forti processi di disgregazione
e di disagio sociale. In questo contesto è forte il pericolo
della ripresa di strumentalizzazioni assistenzialistiche e clientelari
cosi come più vulnerabile si fanno le condizioni del tessuto
sociale alle speculazioni criminali e mafiose. Forte deve essere la
risposta democratica e civile. Fondamentale il rilancio di un protagonismo
sociale della rete delle associazioni, dei movimenti, che pure in
questi anni a Cosenza ha saputo affermarsi anche per rivendicare diritti
democratici e programmi per una diversa concezione della vita pubblica.
Le istituzioni democratiche, a partire dal Comune di Cosenza, hanno
il dovere politico di rilanciare la loro azione di governo dei problemi
economici e sociali della città e dell'area urbana. Il comitato
direttivo con grande senso di responsabilità e con grande fermezza
ritiene necessario ed urgente avviare un confronto complessivo con
l'amministrazione Comunale, la cui azione si mostra, da troppo tempo
ormai, appannata da “logiche politiciste” incomprensibili.
Welfare, diritti sociali e sicurezza; qualità urbana e mobilità;
apparato produttivo e reti di servizi; lavoro e lavori, ecc. sono
questioni da troppo tempo derubricate . Tanto più oggi che
siamo entrati in una competizione elettorale importantissima per il
governo della regione, il centro/sinistra laddove è forza di
governo come nelle istituzioni più importanti del nostro territorio,
a partire dallo stesso ente Provincia, deve mostrare tutte le sue
capacità di alternativa programmatica e di pratica partecipata
del governo, al centro/destra. Proprio la definizione di un programma
concreto e radicale, a partire dai temi su indicati, unito ad un profondo
rinnovamento della propria rappresentanza politica è quanto
il direttivo della CGIL auspica dalle scelte dei partiti del centro
sinistra, per l' elezioni regionali ed è stato il motivo per
il quale la Camera del lavoro è stata tra i protagonisti della
iniziativa nei mesi scorsi di Progetto Calabria. La sensazione, che
vorremmo smentita, invece ci fa apparire logorata la spinta propulsiva
fortemente innovativa introdotta con l'assemblea dei grandi elettori
di Lametia T. Sconfiggere il centro destra in Calabria e poi a Roma,
nella sua cultura di governo, nella sua pratica neoliberista, nella
sua logica autoritaria: sono questi i cambiamenti che ci aspettiamo.
Su questi temi il Comitato direttivo impegna tutte le strutture del
comprensorio ad alimentare l'iniziativa nei prossimi giorni. Con la Impregilo a rischio quasi 40mila posti di lavoro in Italia 02/03 Se la Impregilo non si salvasse per l'occupazione in Italia
sarebbe ''una tragedia'': sono in gioco tra i 30 e i 40 mila posti
di lavoro, in pratica ''una piccola Fiat''. A commentare così
la situazione in cui versa il gruppo delle costruzioni, da tempo alle
prese con una difficile situazione finanziaria, sono Lanfranco Vari
della segreteria nazionale della Filca Cisl, Donato Ciddìo
della Feneal Uil e Mauro Macchiesi della Fillea Cgil, i sindacalisti
che seguono la vicenda Impregilo per contodelle rispettive organizzazioni
di categoria. ''Impregilo -spiega Ciddìo- ha 5.178 dipendenti
diretti in Italia e 6.225 all'estero, 11.703 in totale. A questi va
aggiunto un indotto di circa 30mila persone, considerando anche i
fornitori. Per il Paese sarebbe un grosso colpo: è una delle
poche imprese davvero in grado di fare buchi e gallerie''. Le conseguenze
di un eventuale mancato salvataggio della Impregilo ''sarebbero tragiche
-aggiunge Vari della Filca Cisl- anche perché la Impregilo
è impegnata in tutti i grandi lavori: dalla Tav alla Salerno
Reggio Calabria, dal Passante di Mestre all'Università della
Calabria. L’8 e 9 marzo sciopero dei traghetti FS nello stretto di Messina 02/03 Uno sciopero di 24 ore per protestare contro ''il degrado della
flotta, la mancanza di un piano di investimenti e la scarsa attenzione
ai temi della sicurezza della navigazione'' e' stato indetto dal Sindacato
autonomo stato maggiore navi traghetto (Sasmant) delle Ferrovie dello
Stato in servizio nello Stretto di Messina. L' astensione dal lavoro
comincera' alle 21 di martedi' 8 marzo, e si concludera' allo stessa
ora dell' indomani. ''La manifestazione - afferma il comandante Pino
Sebastiano, presidente del Sasmant - punta a esprimere un forte dissenso
per la nuova riduzione delle tabelle di armamento nelle navi bi-direzionali
operata dalla Rete ferroviaria italiana senza rispettare gli accordi
sindacali sottoscritti''. Secondo il sindacato l' iniziativa ''oltre
a un rilevante problema occupazionale, con il taglio di 35 posti di
lavoro, determina anche un abbassamento dei livelli di sicurezza e
qualita' finora garantita dai traghetti delle Ferrovie dello Stato''.
La CGIL ricorda Mimmo Garofalo venerdì pomeriggio al Rendano 02/03 ''Mimmo Garofalo: etica e pratica sociale di un riformista'':
e' questo il tema di un incontro che si terra' venerdi' pomeriggio
nel teatro Rendano a Cosenza. La manifestazione e' stata organizzata
nell'ambito del decennale della morte del sen. Garofalo. All'iniziativa
promossa in collaborazione tra la Camera del Lavoro e l'associazione
'La Citta' Futura' e' prevista la partecipazione del sindaco Eva Catizone,
del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, del prof. Mimmo Cerzosimo,
dell' on. Bruno Trentin, dell'on. Vincenzo Visco, del segretario della
Camera del lavoro, Massimo Covello. Castagna (UIL) “L’analisi Eurispes mostra una Calabria in condizioni di difficile recupero” 28/02 ''L' analisi e il sondaggio sulla situazione della Calabria,
fatta dal presidente dell' Eurispes, Raffaele Rio, dimostra, ancora
una volta, come la lenta crescita economica e la scarsa competitivita'
pone la Calabria in una condizione di difficile recupero del pesante
divario gia' esistente con il resto del paese''. A sostenerlo e' il
segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna, che in una
dichiarazione parla di ''una Calabria fortemente segnata da problemi
morali, da divisioni profonde e da una classe dirigente prevalentemente
impegnata a risolvere problemi ed interessi ristretti e di carattere
personale''. ''Il processo di ammodernamento della Calabria - aggiunge
Castagna - si e' fermato agli inizi degli anni '80. Da allora ad oggi,
tranne alcuni casi di eccellenza, la societa' calabrese ha collezionato
una lunga serie di insuccessi sia sul piano economico che sociale.
Lunghissima la lista dei posti di lavoro persi a causa di ristrutturazioni,
riorganizzazioni e smantellamenti degli apparati produttivi e di servizi
delle grandi Aziende pubbliche e private. Nel mondo del lavoro, poi,
il precariato in gran parte si e' sostituito al lavoro buono. La criminalita',
nonostante il coraggioso lavoro delle forze dell' ordine, e' cresciuta
in modo spaventoso. La sicurezza ha lasciato il posto alla paura e
all' incertezza'. Uno scenario preoccupante che, se non affrontato
adeguatamente, rischia di collassare completamente la stessa vita
democratica''. Per il segretario della Uil bisogna, da subito, ''costruire
le condizioni per una grande azione di tutte le forze in campo per
recuperare le divisioni e rilanciare un grande progetto di risanamento
morale, economico e sociale''. ''Le elezioni regionali - ha concluso
Castagna - possono essere una occasione per offrire dei buoni candidati
e per tracciare buone idee e buoni progetti da realizzare. Tuttavia
il segnale da lanciare, da entrambi gli schieramenti, dovrebbe essere
un impegno comune su lavoro, sviluppo e lotta alla criminalita'. Su
questi temi, la Uil sara' fortemente impegnata a fungere da collante
tra forze diverse poiche' solo una grande e straordinaria coesione
tra le forze in campo puo' far sperare in un concreto cambiamento''.
CGIL: “La Giunta regionale prima di congedarsi non si risparmia nelle operazioni clientelari” 25/02 ''Prima di congedarsi definitivamente dai calabresi la Giunta
Chiaravalloti non si risparmia nelle operazioni clientelari 'dando
tutta se stessa ', come annunciato nei manifesti elettorali'': lo
sostengono in una dichiarazione congiunta Luigi Veraldi e Antonio
Meliti, rispettivamente segretario regionale Funzione Pubblica Cgil
e responsabile enti locali della stessa sigla sindacale. ''In questi
giorni - proseguono Veraldi e Meliti - un numero imprecisato di dipendenti
di varie amministrazioni, aziende sanitarie, consorzi ed aziende private
vengono trasferiti nei ruoli organici della Regione, con provvedimenti
che hanno del miracoloso in quanto a velocita' di esecuzione che avviene
in due-tre giorni dalla presentazione della richiesta. E poi dicono
che la burocrazia e' lenta. Trasferimenti di dirigenti e personale
di varie qualifiche, non escluse quelle sanitarie o altre che nulla
hanno a che vedere con le professionalita' occorrenti al funzionamento
dell' Ente regione''. ''Tutto cio' - sostengono ancora i due sindacalisti
- mentre si ritardano definizione e pubblicazione delle graduatorie
relative alle selezioni interne che tantissimi dipendenti regionali
hanno da tempo effettuato, per vedersi riconoscere il passaggio ad
una qualifica superiore, il cui posto in organico, forse, troveranno
gia' occupato da qualche trasferito in periodo elettorale''. Per Veraldi
e Meliti ''si trasferisce indiscriminatamente ed in maniera illegittima
mentre contemporaneamente viene approvato il Bilancio di previsione
per l' anno 2005 che tra l' altro, contiene misure per favorire l'
esodo incentivato di centinaia di dipendenti regionali con lo scopo
di contenere in misura significativa la spesa per il personale regionale
che supera le 4 mila unita'. Da una parte con l' esodo incentivato,
dunque, si dice di voler contenere la spesa per il personale e, dall'
altro, si aumenta il numero del personale gia' esistente attraverso
trasferimenti illegittimi che non si conciliano neanche con il previsto
taglio agli organici degli enti contenuto nella ultima Finanziaria
approvata dal Governo nazionale del centro-destra''. ''Il sempre annunciato,
propagandato e mai avviato decentramento amministrativo, delle deleghe,
risorse umane e finanziarie a Comuni e Province - concludono Veraldi
e Meliti - subisce una ulteriore mazzata; invece di avviare il decentramento
si agisce nel senso opposto, nella piu' bieca delle logiche clientelari
e di accentramento del potere di spesa''. Svolto il congresso di base Anas CISL/FIT 25/02 ''Il quadriennio appena concluso si e' rivelato per la Cisl all' interno dell' Anas tra i piu' positivi in termini di proselitismo. Per il prossimo l' obiettivo politico sara' quello di traghettare le esperienze e le capacita' dell' Anas all' interno della Fit Cisl regionale affinche' vengano affrontate e trattate in maniera globale e integrate tutte le problematiche del settore''. Lo ha sostenuto Rosario Fuoco, segretario provinciale Fit Cisl Rosario Fuoco in occasione del congresso di base Anas svoltosi stamane a Cosenza. ''La proposta della Cisl - ha aggiunto Fuoco - e' quella di rilanciare le strutture Anas territorialmente competenti come l' Ufficio per l' Autostrada Salerno Reggio Calabria e il Compartimento per la viabilita' della Calabria attraverso la reperibilita' sul mercato del lavoro delle specifiche professionalita' ad integrazione delle risorse e del know-how consolidato, non trascurando il segnale recente di alcune province calabresi che hanno deliberato il rientro delle strade cedute nel '98 all' Anas''. Triplice: Contratti del pubblico impiego scaduti da 14 mesi: “Situazione insostenibile” 24/02 ''I contratti dei lavoratori pubblici sono ormai scaduti da
quattordici mesi e ancora oggi non giungono dalle controparti segnali
di concreta disponibilita' ad aprire i tavoli negoziali. La situazione
e' sempre piu' insostenibile e senza giustificazione alcuna: occorre
mettere in campo ogni sforzo affinche' si apra al piu' presto il negoziato
per il rinnovo dei contratti sulla base delle richieste avanzate unitariamente
da Cgil Cisl Uil''. A sostenerlo sono i segretari regionali di Fp-Cgil,
Veraldi, Fps-Cisl, Cubello, Uil-Fpl, Caparello e Uil-Pa, Cantafio,
in merito allo sciopero nazionale del pubblico impiego proclamato
per il 18 marzo prossimo con una manifestazione a Roma. ''Le risorse
stanziate nella finanziaria - sostengono i sindacalisti - non consentono
neppure di recuperare il potere d' acquisto delle retribuzioni, ne'
di assicurare quelle per lo sviluppo di una effettiva contrattazione
decentrata, che gia' sconta una fase difficile per la pretesa di numerose
amministrazioni di scaricare sui fondi contrattuali la riduzione delle
risorse. Deve inoltre essere garantito il puntuale rispetto delle
decorrenze degli incrementi economici relativi al biennio 2004-2005.
Per contro la finanziaria ha previsto una serie di misure, ben lontane
dalle politiche attive per il lavoro e l' occupazione che il sindacato
chiede da anni, che impongono un blocco indiscriminato delle assunzioni
nel triennio 2005-2007 e l' obbligo per tutte le amministrazioni di
ridurre le dotazioni organiche del 5% entro aprile 2005''. ''Continua
e si aggrava - proseguono i sindacalisti - il tentativo di ridurre
i livelli quantitativi e qualitativi dei servizi erogati dalle pubbliche
amministrazioni centrali e locali, con l' inevitabile conseguenza
del venir meno progressivo delle tutele e dei servizi che costituiscono
l' insieme dello Stato sociale a garanzia dei cittadini, a partire
dai meno abbienti e dai piu' deboli. Le misure adottate nella Finanziaria
nei confronti delle Regioni e degli Enti locali costituiscono una
grave ed indebita limitazione dell' autonomia e della responsabilita'
delle amministrazioni locali di organizzare e gestire a favore dei
propri cittadini i servizi di competenza. Si incentiva cosi' il massiccio
e spesso indiscriminato ricorso alle forme precarie di lavoro, alle
esternalizzazioni e privatizzazioni. Cgil Cisl e Uil sono in campo
con forza per contrastare questo attacco al lavoro pubblico e al ruolo
della Pubblica amministrazione nell' erogazione dei servizi ai cittadini''.
''Lottiamo - sostengono i giornalisti - per il rinnovo dei contratti
e per il futuro del lavoro pubblico con il senso di responsabilita'
proprio del sindacato confederale, consapevoli che non e' ulteriormente
rimandabile una sollecita e positiva chiusura dei rinnovi contrattuali,
a fronte della sempre piu' difficile situazione dei lavoratori pubblici
e delle loro famiglie, che vedono diminuito ogni giorno il reale potere
d'acquisto dei loro stipendi. In questa fase della mobilitazione,
mirata a richiamare ai propri doveri e alle proprie responsabilita'
anche le Regioni, le Province e i Comuni - concludono i sindacalisti
- sono fondamentali il sostegno compatto e la grande partecipazione
delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, che nelle recenti consultazioni
per il rinnovo delle Rsu hanno assegnato a Cgil, Cisl e Uil un grande
riconoscimento di rappresentativita' e un accresciuto consenso''.
Nuova ricerca della CISL per monitorare il costo di tributi e tariffe nei maggiori centri della provincia 24/02 Si e' costituito, nella sede della CISL di Cosenza, il comitato scientifico per rilevare il sistema dei tributi e delle tariffe adottate nei principali centri della nostra provincia. Quest'anno, sostiene il Segretario generale della CISL di Cosenza Giuseppe Belcastro, la ricerca, che aderisce ad un progetto nazionale di monitoraggio insieme all'ISFEL - Istituto di Studi e Ricerche dell'Emilia Romagna, avra' il compito di rilevare in alcuni significativi centri della nostra Provincia, tra cui la citta' capoluogo, sia le aliquote dei tributi locali tra cui addizionale comunale, addizionale regionale, aliquota ICI, costo del servizio idrico, della depurazione, dei rifiuti solidi urbani, del gas, sia i costi dei servizi a domanda individuale, biglietto autobus urbano (con il costo dei relativi abbonamenti settimanale e mensile), il costo del servizio scuola-bus, del servizio mensa, il ticket sulle prestazioni Sanitarie.La ricerca, sottolinea, Belcastro che segue un'analogo studio che la stessa CISL nazionale ha avviato nelle diverse province italiane nel 2003, tra cui anche la nostra, ed i cui risultati sono stati pubblicati nel corso del 2004, si muove nella consapevolezza che una giusta indagine conoscitiva, in tal senso, diventa un utile strumento di conoscenza indispensabile per le nostre strutture nella fase di interlocuzione, confronto, concertazione e contrattazione con le controparti sia pubbliche sia private. Per tali ragioni, ribadisce Belcastro, abbiamo potenziato il nostro comitato scientifico e di ricerca affidando, come in passato, al Responsabile del Centro Studi della CISL Franco Marano il coordinamento dell'intera attivita'. Tale studio, evidenzia il coordinatore della ricerca Marano, acquisisce rilievo e centralita' se riferito alla crescita di peso, responsabilita' e autodeterminazione assegnata alle autonomie locali dal decentramento istituzionale in atto (c.d. federalismo fiscale e amministrativo), che dotera' l'Istituzione locale di sempre maggiore autonomia amministrativa, finanziaria e contabile con relative ripercussioni in materia di tributi locali, tariffe e servizi a domanda individuale. Con questo studio, vogliamo evitare, conclude Marano, la fuga in avanti nel nostro territorio delle dinamiche tariffarie, che sovente provoca aumenti che vanno oltre il tasso di inflazione programmato, creando difficolta' al potere reale di acquisto dei salari, dei redditi e delle pensioni piu' di quanto l'attuale situazione congiunturale stiano determinando, intrappolandoli in una morsa di imposizione fiscale centrale da una parte e una differente politica di imposizione tariffaria e di tributi a livello periferico. Conoscere con precisione gli andamenti dei tributi e delle tariffe locali, conclude Marano, puo' rappresentare uno strumento valido per tutelare e difendere i lavoratori e i pensionati, oltre a rappresentare un modo ''informato'' di sedersi al tavolo delle discussioni e del confronto. Granata (CGIL) “Lo sviluppo di Cosenza e provincia affidato allo spontaneismo privato” 24/02 ''Lo sviluppo economico della Piana di Sibari-Cammarata
e piu' complessivamente della Provincia di Cosenza e della Regione e'
sostanzialmente affidata allo spontaneismo dell'iniziativa privata.
Passata la fase della programmazione negoziata, colpevolmente affossata
dalla giunta Chiaravalloti, ma che bisogna assolutamente riprendere,
dello sviluppo cosiddetto dal basso, che tante aspettative aveva suscitato
e che registra un bilancio, tra luci e ombre, sostanzialmente positivo,
siamo in assenza di un progetto di sviluppo regionale''. Lo afferma
in una nota il segretario generale della Cgil del Pollino, Antonio Granata.
Secondo Granata ''il ruolo degli enti locali e' insufficiente ed inefficace,
i soggetti istituzionali che operano nel territorio, consorzio Asi,
societa' consortili dei patti territoriali, le iniziative Leader, i
Pit, operano a comparti stagni non avendo progetti e programmi condivisi,
ne una visione strategica e unitaria del territorio, mancano infine
soggetti istituzionali la cui missione sia quella di contribuire a dinamizzare
le politiche di sviluppo locale, di realizzare studi e ricerche sul
marketing territoriale, di offrire servizi di assistenza alle imprese
sane che vogliono puntare ai mercati nazionali e internazionali''. Negli
ultimi anni, inoltre, aggiunge Granata, ''non si sono registrati segnali
di attenzione da parte dei governi nazionale e regionale. Anzi. Lo snaturamento
e lo svuotamento della 488, le pressanti richieste che le organizzazioni
sindacali e le associazioniiIndustriali hanno avanzato per sollecitare
interventi risolutivi dei problemi esistenti sono sempre e colpevolmente
cadute nel vuoto. La necessita' e l'urgenza di riflettere e porre rimedio
al deficitario ruolo e alle insufficienti funzioni svolte dall'Asi,
sembra un problema che riguardi altre responsabilita' e non gia' quelle
della Regione e del suo ruolo di ente di programmazione''. Granata auspica
che il nuovo governo regionale ''si ponga come una priorita' l'obiettivo
di dotare la Calabria di una legge che permetta di individuare aggregazioni
produttive specialistiche( i distretti industriali ), e di tentare per
questa via, anche in Calabria, di sfruttare il vantaggio competitivo
di avere le cosiddette aziende traino''. In questo contesto la Cgil
ribadisce ''la necessita' di attivare un osservatorio regionale con
diramazioni provinciali, come soggetti coordinatori che assumano il
ruolo di deterrente ad operazioni illegali e contemporaneamente diventino
supporto per le imprese che vogliono investire sui territori. Siamo
convinti che per realizzare cio' non ci sia bisogno delle Asi cosi'
come le abbiamo conosciute, ne tanto meno di dirigenti che occupano
postazioni di grande responsabilita' senza averne le dovute competenze.
Anche la lottizzazione puo' essere votata alla qualita'''. Granata esprime
la ''totale disponibilita''' della Cgil ad avviare un confronto di merito
con tutte le istituzioni e con le associazioni datoriali ''che pero'
deve essere scevro da pregiudizi. Nella Piana di Sibari, ma in tutta
la Regione, - dice - c'e' bisogno di piu' servizi, di piu' agricoltura
di qualita', di maggiore rispetto per l'ambiente, di serie politiche
infrastrutturali che attraggano flussi turistici consistenti, ma anche
di un reticolo di industrie piccole e medie che mettano la Calabria
in rete con il resto del Paese, dell'Europa e del Mediterraneo dentro
quelle politiche che debbono necessariamente essere integrate''. Mario Sinopoli (CGIL) eletto nella direzione nazionale della FIOM 24/02 Mario Sinopoli, Segretario regionale della FIOM-CGIL, e' stato eletto nella Direzione Nazionale della FIOM. L'elezione e' avvenuta nella riunione del Comitato Centrale tenutosi ieri a Roma. E' la prima volta in oltre cento anni di vita della piu' grande categoria dell'Industria della CGIL, che un dirigente dei metalmeccanici calabresi entra a far parte del massimo Organismo Dirigente della FIOM Nazionale. Il segretario della FAI-CISL di Cosenza Russo “Puntare alla stabilizzazione degli ex fondo sollievo” 24/02 Il segretario generale della Fai Cisl di Cosenza, Tonino Russo
ha manifestato, in una nota, ''grande soddisfazione per la felice
conclusione della vertenza relativa ai circa 1600 lavoratori impegnati
nel Fondo Globale (ex Fondo Sollievo)''. ''Quanto conquistato - ha
sostenuto Russo - e' il coronamento del percorso definito tra sindacato
e lavoratori nel corso di un attivo unitario tra Cgil-Cisl-Uil nel
novembre scorso nel quale il segretario generale della Cisl calabrese,
Luigi Sbarra, chiedeva con forza l' affidamento all'Afor dei circa
1600 lavoratori. Valutiamo l' accordo odierno estremamente positivo
in quanto se da una parte permette che un unico Ente gestore, l' Afor
nella fattispecie, va a gestire i lavoratori del Fondo globale attraverso
un omogeneo utilizzo e inquadramento contrattuale che e' quello di
'idraulici forestali', dall'altra si va ad evitare lo spopolamento
delle aree interne e dei comuni montani mantenendo queste professionalita'
sul territorio''. ''Per questi lavoratori, che hanno maturato oltre
20 anni di esperienza - ha detto ancora il segretario provinciale
Fai Cisl - chiediamo che si avviino efficaci programmi di utilizzazione
con progetti e interventi innovativi finalizzati alla loro definitiva
stabilizzazione''. L' intesa raggiunta nella vertenza, e' detto ancora
nella nota della Cisl, e' stata favorevolmente salutata anche dal
segretario generale della Cisl provinciale di Cosenza, Giuseppe Belcastro.
La CGIL contro il sommerso propone un Osservatorio sui grandi cantieri 26/02 Mettere sotto 'la lente d'ingrandimento' nove
grandi opere per controllarne i tempi di realizzazione, i flussi finanziari
e le modalita' con le quali sono eseguiti i lavori. Nasce con questo
obiettivo l'Osservatorio, promosso dalla Fillea-Cgil, che denuncia la
crescente diffusione del lavoro nero e del caporalato organizzato anche
nei cantieri del Nord. L'iniziativa e' stata annunciata durante il convegno
''Grandi cantieri e qualita' delle costruzioni. Torino-Milano: l'altra
faccia della medaglia'', al quale hanno partecipato il leader della
Cgil, Guglielmo Epifani, il segretario generale della Fillea, Franco
Martini, il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, l'assessore al
Lavoro di Torino, Tom Dealessandri, il procuratore aggiunto a Torino
Raffaele Guariniello e Don Ciotti. Sotto osservazione sono l'Autostrada
Salerno-Reggio Calabria, il passante ferroviario di Palermo, la statale
Jonica, il Mose di Venezia, la statale Romea, il nodo autostradale di
Bologna, la riqualificazione della E 45 e l'autostrada Bolzano-Verona-
Parma-La Spezia. L'obiettivo e' andare oltre la denuncia: ''vogliamo
anche dare il nostro contributo - ha detto Epifani - perche' il settore
possa attraversare una fase migliore, soprattutto per quanto riguarda
le condizioni di lavoro. Il comparto edile cresce da otto anni e abbiamo
una normativa matura, eppure non si riesce a frenare l'illegalita''.
In questa prospettiva Torino e Milano, dove si stanno realizzando importanti
strutture, come le opere olimpiche nella prima e la Fiera nella seconda,
sono state assunte come terreni di sperimentazione per provare a costruire
'Cantieri di qualita''. ''Vogliamo rilanciare gli obiettivi della trasparenza,
della legalita', della qualificazione del settore'', ha sottolineato
Franco Martini, segretario generale della Fillea, per il quale ''non
c'e' automatismo fra crescita economica e qualita' dello sviluppo se
non c'e' un'iniziativa comune pubblica e privata''. I controlli pero'
sono insufficienti, ha spiegato Guariniello, ''e nei cantieri c'e' la
tentazione di aggirare le norme'': e ad aggravare la situazione ''c'e'
l'insidia di una depenalizzazione strisciante'', nonostante i passi
avanti compiuti, con il Testo Unico sui lavori pubblici che entrera'
in vigore il 30 giugno. Don Ciotti ha parlato di ''una crescente diffusione
nel Paese di una cultura dell'illegalita', con la dignita' umana che
viene lesa e calpestata''', ma ha espresso la convinzione che Torino
e Milano ''abbiano gli anticorpi per reagire''. La CGIL ricorda Mimmo Garofalo 22/02 In una nota del segretario della Camera del Lavoro
di Cosenza, Massimo Covello, il ricordo del compianto senatore Mimmo
Garofalo: “Il 23 febbraio ricorre il decennale della morte del
senatore Carmine “Mimmo” Garofalo. Egli è stato uno
dei principali protagonisti sociali e politici, nell’ultimo quarto
del secolo scorso, della intera Regione, purtroppo prematuramente scomparso.
Prima di tutto Sindacalista straordinario per qualità e rigore
morale, ha segnato della sua personalità e delle sue idee tanti
episodi della storia sociale, riuscendo poi a riportarle interamente
nella sua importante esperienza parlamentare. Per molti lavoratori,
rappresentanti e quadri sindacali, ma anche per tanti amministratori
e dirigenti politici non solo del suo partito, continua a rimanere un
punto di riferimento ideale saldo, un esempio forte. In suo ricordo,
per tracciarne un profilo umano e politico, come Camera del Lavoro abbiamo
inteso dedicargli un inserto nel numero in uscita del nostro giornale
“La Voce dei Lavori”. Ai familiari, un abbraccio affettuoso
e commosso nel ricordo indelebile di Mimmo.” La CGIL affronta la vertenza dei lavoratori del fondo globale 22/02 Il Comitato Direttivo della Flai Cgil del Comprensorio
Sibari - Pollino- Tirreno, riunitosi a Castrovillari, in provincia di
Cosenza, alla presenza del segretariogenerale della Flai regionale,
Michele Presta, del segretario regionale della Cgil comprensoriale,
Antonio Granata, e di Vincenzo Laurito, segretario generale della Flai
territoriale, che ha svolto larelazione introduttiva, ha esaminato la
vertenza dei lavoratori del fondo globale. La Flai valuta ''poco decorosa
la corsa apertasi per la paternita' di un percorso ancora tutto da costruire;
esprime perplessita' sulla reale dotazione finanziaria e lancia l'allarme
per una nuova possibile manovra che rischia di illudere, ancora una
volta,centinaia di lavoratori''. Il sindacato ''ritiene contraddittorio
l'affidamento della gestione all'Afor (Azienda forestale regionale)
che, unitariamente e a tutti i livelli, e' stata dichiarata fallimentare
ed inadeguata nella gestione ordinaria della forza lavoroforestale,
tant'e' che Cgil - Cisl - Uil e le categorie interessate hanno da tempo
chiesto alla regione un profondo ripensamento su tutta la gestione della
forestazione anche per quanto riguarda i consorzi dibonifica per la
non sempre cristallina gestione''. Il sindacato ritiene altresi' che
i lavoratori del fondo globale ''debbono essere considerati un valore
aggiunto non solo per i comuni dove essi sono presenti, ma per l'intero
territorio sottostante che e' nelle disponibilita' dalla Comunita' Montane,
che laddove hanno operato hanno dimostrato capacita' gestionali e una
maggiore sinergia tra i comuni, in questo contesto i lavoratori possono
essere utilizzati con criteri di produttivita' e processi gestionali
innovativi stante il fatto, oggettivamente riconosciuto, che non si
puo' dare un giudizio negativo sull'Afor e contemporaneamente puntare
ad un suo irrobustimento''. ''Non e' in discussione -sottolinea il sindacato-
la legittima decisione del Consiglio regionale (peraltro decisione assunta
in zona Cesarini e sull'onta di una scarsa riflessione improntata a
meri calcoli elettorali). Viceversa - si fa rilevare - e' auspicabile
una piu' proficua utilizzazione della forza lavoro, che ha bisogno di
piu'stabilita' e meno precarieta'. Non e' detto che la condivisa lotta
per la stabilizzazione debba avvenire necessariamente attraverso strumentirivelatisi
fallimentari e percio' non idonei, che rischiano di sopravvivere a loro
stessi nonostante il conclamato fallimento''. La Flai ''impegna la struttura
e la confederazione a chiedere un incontro di carattere regionale per
assumere orientamenti unitari e non prevaricanti''. Malara (CISL) “L’aeroporto di Lamezia è abbandonato a logiche privatistiche” 22/02 ''Lo scalo di Lamezia Terme e' oramai abbandonato
ai dettami miopi di una logica gestionale privatistica ed accentratrice''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale della Fit-Cisl,
Antonio Malara, circa la situazione dello scalo aeroportuale di Lamezia
Terme. ''La dirigenza della Sacal - ha aggiunto - appiattita sotto la
figura dominante del presidente e ossequiosa dei suoi preferiti ha oramai
abbandonato lo scalo e i suoi dipendenti a se stesso, un destino che
ci appare infausto. Gia' piu' volte avevamo messo in luce come si erano
concentrate nelle mani di pochi, ma non buoni, responsabilita' che venivano
gestite con assoluta incompetenza e noncuranza ma solo seguendo interessi
personali e a volte addirittura superficiali. La scelta dei responsabili
di settore a cui affidare la sorte di un'area e dunque dei suoi lavoratori
nonche' delle infrastrutture e dei servizi resi al pubblico e' un operazione
difficilissima, soprattutto per un azienda che vanta certificati di
qualita' e certificazioni da parte degli Enti dello Stato e che si avvia
alla gestione totale''. ''Proprio in questa fase cruciale - ha proseguito
Malara - vicini alle elezioni politiche e alla scadenza del mandato
del Presidente della Sacal, si teme che qualche atto definitivo quanto
sconsiderato possa essere compiuto; i soliti beni informati parlano
di livelli importanti che potenzierebbero il potere concesso dall' attuale
presidente a qualcuno!!! Senza volere seguire chiacchiere e dicerie,
ma restando sempre bene attenti, non possiamo non rendere pubblico il
nostro dissenso qualora cio' avvenisse: consolidare le scelte della
gestione del personale operate dall' attuale dirigenza significa condannare
l' aeroporto alla sua lenta agonia. Si continuerebbe a 'volicchiare'
con difficolta', facendo 'spallucce' e addossando le colpe di negligenza
a qualcun altro, chiacchierando di un continuo piano di miglioramento
e potenziamento della qualita', come se la famigerata qualita' fosse
un lunghissima strada senza fine''. ''Il valore di un'azienda - ha concluso
- e' fatto da scelte gestionali oculate anche se impopolari, in fondo
si ricerca la professionalita' che crea qualita' e non dei capipopolo
incapaci ma simpatici''. Al via la mobilitazione dei sindacati per il rinnovo dei contratti 18/02 Le segreterie regionali di Fp-Cgil, Fps-Cisl
e Uil-Fpl e Uil-Pa si mobilitano in preparazione dello sciopero generale
di categoria dei dipendenti del pubblico impiego previsto per il prossimo
18 marzo a sostegno della vertenza per il mancato rinnovo del contratto
nazionale. In particolare, e' detto in una nota, i sindacati di categoria
hanno indetto una conferenza stampa che si terra' il 24 febbraio a Lamezia
Terme alla presenza dei segretari generali regionali Fernando Pignataro
(Cgil), Luigi Sbarra (Cisl) e Roberto Castagna (Uil). Nell' occasione,
e' scritto in un comunicato, ''sara' ribadito lo stato di disagio dei
lavoratori pubblici calabresi derivante dalla mancata copertura dell'
inflazione sui salari con l' ulteriore preoccupazione riguardante la
grave condizione in cui versa la pubblica amministrazione della nostra
Regione, penalizzata dai pesanti tagli ai trasferimenti di risorse previsti
dalla finanziaria 2005, che mettono in discussione l' erogazione dei
servizi pubblici ai cittadini e costituiscono un grave attentato ai
gia' precari diritti di cittadinanza dei calabresi''. Nell' ambito delle
iniziative di lotta sono previste manifestazioni e sit-in davanti alle
Prefetture e alle istituzioni locali (Regione, Province e Comuni). Sciopero di due ore delle Ferrovie della Calabria il 1 marzo indetto dalla UGL 18/02 Uno sciopero di due ore del personale di stazione, compresi gli agenti di manovra, delle Ferrovie della Calabria in servizio tra Soveria Mannelli e Catanzaro Lido e' stato proclamato dalla 5 alle 7 del primo marzo dalla segreteria regionale dell' Ugl-autoferrotramvieri. A renderlo noto e' stato lo stesso sindacato. In occasione dello sciopero saranno rispettati i treni compresi nei servizi minimi garantiti dalla legge e, nel lasso di tempo dell' astensione, sara' assicurato l' arrivo a destinazione dei treni gia' partiti dalla stazione di origine all' orario di inizio dello sciopero, mentre resteranno soppressi tutti i treni in partenza dopo tale orario. ''Premesso - ha sostenuto l' Ugl - che state attivate le procedure relative alle due fasi di raffreddamento in merito alla vertenza del personale delle stazioni operante nel comprensorio di Catanzaro sulla tratta Soveria Mannelli-Catanzaro Lido e che l' Azienda ha dimostrato di non voler affrontare con i rappresentanti dei lavoratori le problematiche relative allo spreco di risorse umane e di professionalita' innestati a seguito della attivazione del sistema della Dco, su cui si innesta anche la problematica relativa alle conclamate carenze di organico, l' Ugl si vede costretta, vista la non posizione presa dall' Azienda, a proclamare una prima astensione dal servizio''. Spataro (CGIL) “La pesca un settore da non sottovalutare” 14/02 ''Le istituzioni, in una regione con piu' di
700 chilometri di costa, non dovrebbero sottovalutare l'importanza che
assumono le attivita' dirette o collegate alla pesca''. Lo sostiene
il Segretario regionale della FlaiCgil della Calabria, Antonio Spataro,
secondo il quale ''un interventonel settore e' quanto meno necessario
ed urgente anche in considerazione delle normative comunitarie sempre
e piu' indirizzate verso la riduzione dello sforzo di pesca, che se
da un lato hanno notevolmente ridimensionato la nostra flotta, dall'altro
hanno legato il prelievo dal mare a piu' alti livelli di qualita' e
sicurezza alimentare oltre a promuovere e sostenere le attivita' di
acquicoltura e marinocoltura''. Crisi industriale: martedì la CISL di Cosenza sarà all'assemblea quadri di Milano 13/02 ''Tre settimane dopo i Consigli Generali unitari
e la grande Assemblea di quadri e delegati dedicata alla situazione
del Mezzogiorno, CGIL-CISl-UIL riprendono la riflessione legata a sviluppo
e competitivita' nel Paese''. E' quanto dichiara il Segretario Generale
della UST-CISL di Cosenza Giuseppe Belcastro. ''Martedi' prossimo -
continua Belcastro - si svolgera' la seconda assemblea unitaria di quadri
e delegati che a Milano dibattera' sulle crisi industriali che attanagliano
il Paese. Un'occasione, secondo la CISL cosentina, utile e importante
per rilanciare con forza le grandi sofferenze in cui versa l'economia
del nostro territorio e l'intero comparto industriale con la crisi di
molti di quei comparti che hanno fatto la storia economica della nostra
Regione quali: il Bosco-Legno, il Tessile, il Meccanico, dell'Informatico,
del Calzaturiero. Dalla FIAT, alle acciaierie di Terni, continua Tramonti,
passando per le conclamate difficolta' del settore tessile e delle imprese
manifatturiere, non c'e' settore della nostra economia e area geografica
che non sia interessata dai fenomeni di ristrutturazione. D'altro lato
il futuro non sembra roseo, se si pensa che la stessa Confindustria
, in un suo recente studio, paventa il rischio di una chiusura del 60
% delle aziende nell'arco dei prossimi 5 anni, Si impone a questo punto
una netta inversione di tendenza nell'azione del Governo che, al di
la' delle dichiarazioni di qualche suo Ministro, ha di fatto abbandonato
il Mezzogiorno e la Calabria al suo destino. E' da piu' tempo che la
CISL sollecita l'attuazione di politiche di sviluppo in grado di rilanciare
quest'area del paese convinti che l'Italia potra' vincere le sfide della
competizione se avra' la capacita' e la forza di rilanciare il sud e
di farne una questione nazionale.In questo senso, la CISL da tempo rinnova
la proposta di intervenire attraverso un pacchetto di interventi specifici
che includono: l'introduzione di una fiscalita' di vantaggio, l'adeguamento
della rete delle infrastrutture materiali ed immateriali, il ripristino
delle leggi di incentivazione, il rilancio della programmazione negoziata,
la semplificazione della burocrazia, il problema del credito, i temi
della legalita' e della sicurezza e della moralizzazione della vita
pubblica. Questi temi, continua la nota della CISL, saranno oggetto
di riflessione nella Assemblea milanese e serviranno per riposizionare
la stessa azione del sindacato nazionale sulla questione Mezzogiorno
a conferma di un impegno forte che la CISL da piu' tempo sta portando
avanti sui delicati tempi della competitivita', del riequilibrio territoriale
e dello sviluppo. A questo appuntamento, conclude il Segretario Generale
della CISL provinciale Giuseppe Belcastro, la CISL di Cosenza sara'
presente con una qualificata rappresentanza e con un apposito documento
per mettere in evidenza le croniche difficolta' della nostra terra'
e i rischi nel fare impresa, nonche' per testimoniare le ragioni di
una terra' in cui il livello di abbandono politico e di emarginazione
ha raggiunto livelli non degni di una nazione civile, con il rischio
evidente di una ripresa della conflittualita' sociale''. Crisi industriale in Calabria, la Cisl si mobilita 12/02 Mobilitazione della CISL Calabrese in vista della
grande manifestazione nazionale sulla crisi del settore industriale
italiano che si svolgerà a Milano il prossimo 15 Febbraio. Polti sud in stato di agitazione 10/02 In una comunicato a firma delle RSU della Polti
Sud, della Fiom CGIL di Cosenza e della CGIL di Cosenza si proclama
lo stato di agitazione dei lavoratori dell’azienda di Piano Lago.
Recita infatti la nota “Mercoledì 9 febbraio si è
tenuta, presso lo stabilimento di Figline Vegliaturo, l’assemblea
dei lavoratori della POLTI sud convocata dalla Rappresentanza Sindacale
Unitaria. All’assemblea hanno partecipato il segretario della
FIOM CGIL di Cosenza Vladimiro Sacco ed il segretario della Camera del
Lavoro di Cosenza Massimo Covello. La discussione ha registrato che
non sono cambiate le condizioni di vita all’interno della fabbrica
sebbene, dopo il forte confronto degli ultimi mesi, la proprietà
avesse preso impegno, anche in sede istituzionale, di trovare soluzioni
ad un tavolo negoziale. Rimangono sempre insostenibili le condizioni
lavorative che sottopongono i lavoratori a ritmi di lavoro che ne minano
le condizioni di salute. Ma più di questo ci sembra oramai evidente
l’intenzione della proprietà di disimpegno dell’insediamento
di Figline. Infatti mentre il sindacato ha posto sempre la necessità
del confronto e delle verifiche opportune per meglio garantire la qualità
e la sicurezza sul luogo di lavoro, alla ripresa dalla pausa estiva,
l’azienda ha ritenuto migliore la scorciatoia del disimpegno produttivo
nel reparto “plastica” richiedendo subito dopo la cassa
integrazione. E mentre ad ottobre ci si aspettava la ripresa produttiva,
per le consuete vendite di fine anno, l’azienda disimpegna la
produzione di qualche decina di prodotti che rappresentavano la massa
critica del fatturato annuo. Naturalmente la proprietà subito
dopo dispone la richiesta di ulteriore cassa integrazione per il venir
meno della attività produttiva. Contemporaneamente si incrocia
un ulteriore intervento che, inconsapevolmente, diventa elemento di
ritardo al confronto sindacale, l’arrivo della magistratura. L’indagine
su fatti che coinvolgono direttamente lo stabilimento POLTI sud determina
il sequestro di atti e tra questi il piano della sicurezza. Tale sequestro
non solo ha bloccato il confronto sindacale ma ha anche impedito che
avvenissero le verifiche istituzionali richieste per l’accertamento
sulle condizioni di salute dei lavoratori. La FIOM CGIL di Cosenza nel
confronto con l’azienda ha manifestato la evidente incongruenza
nell’atteggiamento aziendale e, alla determinazione di voler proseguire
nel collocare i lavoratori in cassa non solo non ha sottoscritto l’accordo,
ma ha anche presentato ricorso all’INPS per contestarne la sua
autorizzazione. Per altro si deve registrare che nel collocare i lavoratori
in cassa i criteri di oggettività sono stati lontani dal pensiero
aziendale, che ha pensato di far valere personalizzazioni nella collocazione,
guardando con attenzione a quei lavoratori che lottano per i diritti
in fabbrica. È stata altresì richiesta la convocazione
di tutto il gruppo POLTI con le organizzazioni sindacali presso il Ministero
delle Attività Produttive affinché, finalmente, l’azienda
non possa sottrarsi a dichiarare quale è il suo piano industriale
e le sue intenzioni per il mantenimento del sito industriale anche alla
luce dei cospicui finanziamenti pubblici che la POLTI sud ha ricevuto
nel corso degli anni. Anche al fine di accelerare la convocazione ministeriale
la RSU e la CGIL di Cosenza hanno sollecitato l’intervento della
Amministrazione Provinciale per tramite dell’Assessore Provinciale
al Mercato del Lavoro, affinché intraprenda i passi istituzionali
per accelerare i tempi della convocazione. Una ultima considerazione
è stata fatta sulla opportunità del sequestro del piano
della sicurezza da parte della magistratura. Nel rispettare in pieno
il lavoro del Magistrato che deve svolgere il suo lavoro fino in fondo,
ci si chiede se non sia il caso, per l’urgenza e la necessità
di poter garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, di consentire
alle istituzioni sanitarie di poter svolgere i propri accertamenti,
consentendo quindi anche il prosieguo del confronto sindacale che necessità
anche di tali accertamenti. L’Assemblea ha deciso che laddove
non si ottengano riscontri positivi fin dai prossimi giorni di dare
mandato alla R.S.U. e alle strutture sindacali di voler intraprendere
ogni iniziativa a partire dalla immediata proclamazione dello stato
di agitazione dei lavoratori. Pignataro (CGIL) “Foderauto: Premiati gli sforzi del sindacato” 10/02 ''I risultati dell' incontro di ieri per la Foderauto
di Belvedere dimostrano ancora una volta che con la tenacia, il sostegno
dei lavoratori e delle loro lotte ed il coinvolgimento delle istituzioni
locali il sindacato riesce ad invertire e correggere situazioni molto
difficili e rischiose''. Lo afferma, in una dichiarazione, Fernando
Pignataro, segretario generale della Cgil Calabria. ''Questa vertenza
- aggiunge Pignataro - dimostra anche l' importanza della determinazione
degli imprenditori nel difendere da protagonisti quanto hanno creato
e le garanzie che danno in questo senso le imprese locali. Troppe aziende
tessili facenti capo a grandi gruppi nazionali condizionate dalla congiuntura
internazionale del settore sono state dismesse. Foderauto ha evitato
quel destino grazie, soprattutto, alla risposta del sindacato e dei
lavoratori che con forti mobilitazioni sono riusciti ad ottenere adeguati
tavoli di trattativa che hanno scongiurato il disimpegno della committente
Lear, garantendo cosi' un congruo volume di commesse''. Secondo Pignataro,
''e' necessario adesso continuare a vigilare attentamente e pretendere
che tutti gli impegni assunti vengano rispettati, esigendo che il governo
nazionale eserciti fino in fondo il ruolo che gli compete, in primo
luogo di garante di quegli accordi. La proprieta', da parte sua, deve
mantenere gli attuali livelli occupazionali, e la Regione dovra' guardare
a questa fabbrica come la realta' produttiva piu' grande del settore
vitale per l' economia di quel territorio. Questo risultato motiva ancora
di piu' il sindacato a proseguire la sua azione, tesa a difendere con
tutti i mezzi democratici le realta' produttive del tessile e del manifatturiero
calabrese''. Zumbo (CGIL) “Lo sciopero dei treni in Calabria protesta per chiedere investimenti” 10/02 ''Lo sciopero dei ferrovieri ha un grande valore
perche' loro rivendicano il diritto di lavorare in tranquillita' e in
sicurezza e per i cittadini che dovranno usufruire di servizi sicuri.
E' uno sciopero di civilta' contro l' inadeguatezza del Governo''. E'
quanto sostiene in una nota Nino Zumbo, componente della segreteria
regionale della Cgil, circa lo sciopero dei ferrovieri. ''La Cgil e
le altre organizzazioni sindacali - ha aggiunto - soprattutto in Calabria
e' da molti anni che rivendicano una nuova politica degli investimenti
per la manutenzione, per aumentare i livelli di sicurezza della circolazione
dei treni e per potenziare le infrastrutture ferroviarie soprattutto
sulla linea ferrata Ionica, sopratutto in attesa della realizzazione
dell' Alta Capacita' ferroviaria. Le politiche del Governo centrale,
di Rfi e di Trenitalia hanno invece puntato al taglio degli investimenti,
alla riduzione dei servizi e in particolare alla progressiva riduzione
del personale''. ''Oggi i ferrovieri - ha proseguito Zumbo - sono costretti
a lavorare con carichi di lavoro e ritmi forsennati. Il Governo regionale,
pure se continuamente chiamato in causa, non ha avuto la capacita' di
opporsi al degrado della struttura ferroviaria Calabrese e al taglio
dei servizi ed ancora e' privo di una politica dei trasporti che sviluppi
il sistema ferroviario. Lo sciopero dei ferrovieri, oltre ad interessare
il problema della sicurezza e della qualificazione dell' infrastruttura
e dei servizi ferrovieri, e' stato dichiarato entro i termini previsti
dalla legge sul diritto di sciopero ed e' pertanto legittimo''. ''E'
per questo - ha concluso - che le decisioni della Commissione Nazionale
di Garanzia e del Ministro Lunardi sono del tutto strumentali, inopportune
ed acquisiscono un sapore meramente intimidatorio verso la liberta'
del diritto di sciopero dei ferrovieri''. Castagna (UIL) “Enel riduce la sua presenza in Calabria” 09/02 Telecom, Ferrovie e Poste, anche l'Enel tenta
in Calabria di sferrare l'ennesimo colpo alla gia' fragile struttura
dell' area rete e dell'area commerciale, diminuendo drasticamente gli
investimenti e mettendo in forse i posti di lavoro mentre nelle altre
Regioni continua ad assumere. Tutto cio' avviene nella piu' completa
disattenzione del Governo Regionale''. E' quanto sostiene in una nota
il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna. ''Dopo
il lungo black-out in Sila - ha aggiunto - dovuto anche alle responsabilita'
specifiche di altri Enti, cio' che emerge e' una scarsa qualita' del
servizio dovuta ad una politica che si basa su meno investimenti, meno
manutenzione, meno organici da impegnare sul territorio. Localita' come
S.Giovanni in Fiore ed Acri rischiano di subire interruzioni del servizio
se non si punta ad adeguare il personale e a dotarlo di attrezzature
e mezzi speciali. Moltissimi comuni sono continuamente soggetti ad un
servizio a singhiozzo e in diverse aree le aziende non possono contare
su un servizio adeguato ed efficiente nonostante la Calabria risulta
essere produttrice ed esportatrice di energia nel Nord del paese''.
''Una situazione estremamente grave - ha proseguito Castagna - che,
se dovesse perdurare, potrebbe provocare danni irreparabili alla gia'
fragile economia della regione. La questione energia in Calabria deve
diventare una questione centrale per le forze politiche ed istituzionali.
Senza un servizio efficiente e di qualita' non e' possibile immaginare
lo sviluppo della regione. Come Sindacato siamo fortemente impegnati
a far cambiare politica all'Azienda ma le Istituzioni non possono stare
a guardare''. ''Dall'Enel - ha concluso - ci aspettiamo risposte concrete
diversamente apriremo un forte contenzioso che non esclude proteste
e manifestazioni di carattere popolare''. Sbarra (CISL) “Qualì’ il futuro dell’ENEL?” 09/02 Luigi Sbarra, Segretario Generale Cisl Calabria, all' attivo dei delegati ha sostenuto che il Sindacato ed i lavoratori ''hanno il diritto di sapere quale sara' il futuro dell' Azienda Enel in Calabria, quale servizio pubblico si intende garantire e come si migliora la qualita', come mai la nostra Regione e' tagliata fuori da investimenti e programmi per il rifacimento e la manutenzione delle linee, con quali tempi si supera il forte divario tra la Calabria ed il resto del paese dal punto di vista dell' efficienza dei servizi e come si supera l' assurda contraddizione nascente dal fatto che i calabresi continuano a pagare bollette sempre piu' care in cambio del peggiore servizio elettrico del paese''. ''I due aspiranti governatori della Calabria Loiero ed Abramo farebbero bene - ha detto Sbarra - ad inserire nei loro programmi elettorali impegni precisi per rappresentare e pretendere dalla Aziende di Servizi Nazionali investimenti, programmi e maggiori risorse umane e finanziarie per accompagnare lo sviluppo della Calabria ed anche per garantire servizi piu' efficienti ai cittadini calabresi''.Sbarra ha parlato di ''politiche sciagurate delle grandi Aziende Nazionali che, nel colpevole silenzio del Governo Nazionale e della Giunta Regionale della Calabria, non perdono occasione di attivare riorganizzazioni, ristrutturazioni e privatizzazioni facendo pagare i costi al mezzogiorno ed alla Calabria con continue chiusure di strutture, impianti, presidi industriali,nuclei operativi, agenzie distruggendo in tal modo migliaia di posti di lavoro.Tutto cio' sta avvenendo in Telecom, Enel, Poste, Ferrovie dello Stato che si allontanano progressivamente dalla Calabria, riducono investimenti e risorse, tagliano la occupazione ma soprattutto mettono a rischio la prospettiva di crescita e di sviluppo del tessuto produttivo dei nostri territori non adeguatamente infrastrutturati per poter attrarre investimenti pubblici e privati''. Sbarra si e' detto ''convinto della necessita' di aprire una grande vertenza con l' Enel e con le altre Aziende di Servizi per verificare programmi, progetti, risorse ed investimenti in Calabria, per rimettere al centro delle rivendicazioni sindacali il tema del riequilibrio occupazionale considerato che negli ultimi anni migliaia di posti di lavoro sono stati tagliati nella nostra Regione.Occorre a tale scopo costruire una grande alleanza tra il sindacato, le istituzioni locali, il mondo dell' impresa, le associazioni dei consumatori per costringere Enel, Telecom, Poste a riconsiderare scelte e programmi estremamente penalizzanti verso la Calabria garantendo alla nostra Regione le stesse opportunita' di crescita e di sviluppo, di qualita' dei servizi offerti alle altre regioni del paese''. Per i sindacati il comparto energetico in Calabria è in grave crisi 09/02 C' erano anche i vertici regionali dei sindacati
confederali all' attivo regionale dei lavoratori elettrici calabresi
che si sono riuniti a Lamezia alla presenza dei segretari nazionali
di categoria di Fnle Cgil (Francesco Fontanella), Flaei Cisl (Arsenio
Carosi) e Uilcem Uil (Giuseppe Musella) per analizzare la situazione
del comparto energia in Calabria e decidere eventuali iniziative di
mobilitazione. ''Quello elettrico - ha spiegato Luigi Valente, segretario
regionale generale della Fnle-Cgil - e' un comparto che registra un
gap infastrutturale ancora significativo, tale da frenare qualsiasi
iniziativa e da rendere poco attrattivo un territorio che ha bisogno
di nuove iniziative produttive. Le responsabilita' di tale situazione
sono del Governo, i cui interessi in politica energetica sono soltanto
quelli di fare cassa attraverso i dividendi delle aziende, e della Regione
che, con un piano energetico in discussione da piu' di due anni, e'
totalmente carente per quanto riguarda un' analisi vera dei problemi
energetici''. Secondo Roberto Castagna, segretario generale della Uil
Calabria, ''la nostra regione rischia di essere un black out complessivo
e continuo perche' ci sono zone dove l'energia arriva a singhiozzo''.
Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl Calabria, ha sottolineato
la ''necessita' di creare una grande alleanza con il sistema delle imprese
e con le istituzioni locali, mentre la Regione deve alzare la voce per
esercitare un' azione forte di pressione istituzionale sul governo ed
in particolare sull' Enel al fine di richiamarla alle sue responsabilita'''.
Nino Zumbo, della Cgil, ha detto che ''e' importante imporre una discussione
all'Enel ed alla prossima Giunta regionale al fine di realizzare quelle
politiche che fino adesso non ci sono state''. Tramonti e Ferrari (CISL) “L’accordo per la Foderauto un primo passo per il rilancio dell’azienda” 09/02 ''L' accordo sottoscritto a Roma per la Foderauto
rappresenta un primo risultato positivo sulla strada del rilancio e
del risanamento dell' azienda''. E' quanto sostengono, in una dichiarazione,
Paolo Tramonti, segretario generale della Cisl di Cosenza, ed Antonio
Ferrari, componente la segreteria regionale dello stesso sindacato.
''A questo proposito - aggiungono Tramonti e Ferrari - tutti i soggetti
a vario titolo coinvolti nella vicenda dovranno rispettare gli impegni
assunti. In particolare, per quanto riguarda la Foderauto, va sottolineato
come i due anni di riorganizzazione aziendale previsti, secondo quanto
contenuto nell' accordo quadro, dovranno essere capitalizzati al massimo
affinche', con il concorso del Governo e della Regione, si possa effettivamente
cambiare pagina, dando cosi' una prospettiva stabile all'azienda. In
questo senso si dovra' procedere rapidamente alla diversificazione delle
attivita' produttive prevedendo adeguati e coerenti processi formativi
del personale, di per se' gia' altamente qualificati. Proprio per questo
anche il previsto ricorso agli ammortizzatori sociali dovra' essere
finalizzato al mantenimento di tutti i livelli occupazionali esistenti''.
La CGIL denuncia: “Calabria ultima nei servizi ai disabili” 08/02 In nessuna regione italiana e' garantita agli
anziani non autosufficienti una copertura soddisfacente ai loro bisogni.
Lo denuncia lo Spi-Cgil che oggi ha presentato una ricerca sui modelli
regionali di welfare per la categoria. Si stima che, in Italia, fra
la meta' ed i due terzi degli anziani non autosufficienti non ricevono
un aiuto adeguato rispetto alle loro esigenze. L'indagine - coordinata
da Emmanuele Pavolini, docente di Sociologica economica alla'Universita'
Politecnica delle Marche - sottolinea che in ogni regione italiana si
rileva un gap: e' massimo in Calabria, Sicilia, Campania e Sardegna;
e' minimo, in Veneto, in Emilia Romagna, nelle province di Trento e
Bolzano. L'Italia si contraddistingue come il paese piu' vecchio del
mondo. L'incidenza degli anziani over 65 e' del 18,2% sulla popolazione
generale contro il 16,8% dell'Ue. Nel 2050, l' Italia, insieme alla
Spagna, superera' la soglia del 40% di anziani sulla popolazione. Per
l'Istat, sono 2 milioni gli anziani con problemi di disabilita'. Il
livello di copertura ai bisogni di non autosufficienza in Italia in
generale e nelle singole regioni in particolare - precisa l'indagine
dello Spi-Cgil che elabora dati dell'Istat (2004) e del ministero della
salute (2003) - e' ancora insoddisfacente. Non vi e' regione, neanche
fra quelle con il grado piu' alto di copertura, in grado di offrire
effettivamente una rete di servizi ed interventi sufficientemente vasta.
A fronte di una presenza di anziani non autosufficienti stimata in media
nel 12,2% della popolazione, l' indagine individua il gap fra domanda
e offerta in un indice che va dal 4,7 della provincia di Trento (il
dato piu' basso) all'11,2 della Calabria (il dato piu' alto). Mediamente
il gap a livello nazionale e' del 7,6. Confermata la tendenza classica
fra il nord, meglio servito, e il centro sud, piu' in difficolta'. In
alcuni contesti regionali i servizi domiciliari e residenziali non raggiungono
neanche l'1% della popolazione anziana. Probabilmente, ipotizzano i
ricercatori, non si sta andando verso 20 sistemi di welfare regionali
per la non autosufficienza ma sicuramente il livello di aggregazione
di 3-4 macrogruppi (Nord-Ovest/centro, nord-est, sud) e' gia' una realta'
da alcuni anni ed il processo federalistico potrebbe accrescere tali
diversificazioni. Ed ancora. Il livello di diversificazione degli interventi
sui territorio e' tale che con difficolta' vi sara' un'effettiva capacita'
di riequilibrio nel medio periodo. In questo quadro, per i ricercatori,
l'ipotesi di introdurre un fondo nazionali ''potrebbe di per se' non
essere sufficiente''. Potrebbe essere integrata da proposte di copertura
piu' di tipo solidaristico basati sulla fiscalita' generale attraverso
addizionali Irpef e Irpeg. Servirebbe, inoltre, considerare non tanto
la copertura assicurabile tramite il fondo ma anche l'intensita' di
tale copertura oltre che la questione delle forme di supporto alle famiglie
e l'individualizzazione di percorsi di cura. Questa la tabella sulla
copertura della non autosufficienza dei sistemi regionali. Servono investimenti sugli impianti elettrici in Calabria 07/02 Attivo dei quadri sindacali calabresi del settore
energia con i rappresentanti delle segreterie nazionali di categoria
e i segretari generali Fernando Pignataro (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl)
e Roberto Castagna (Uil) mercoledi', a Lamezia Terme, sul tema ''il
diritto dei cittadini calabresi ad un servizio elettrico di qualita'''
''Gli eventi verificatisi a fine dicembre sull' altopiano silano ed
in diverse altre zone della Calabria - e' scritto in una nota di Cgil,Cisl
e Uil - hanno ancora una volta messo a nudo la fragilita' del sistema
elettrico della Regione. La pessima qualita' del servizio elettrico
pubblico che continua ad essere fornito ai cittadini calabresi non puo'
piu' essere accettata''. I vertici sindacali, secondo quanto anticipato,
chiederanno adeguati investimenti per l' ammodernamento degli impianti;
manutenzioni preventive e periodiche che mettano in sicurezza gli impianti
da eventi climatici purtroppo ricorrenti e risorse sufficienti per la
loro gestione. La Uil chiede la pubblicazione immediata delle selezioni verticali dei dipendenti regionali 07/02 La pubblicazione immediata delle graduatorie
delle selezioni verticali ripartite per singole categorie contrattuali
dei dipendenti regionali, e' stata sollecitata in una nota dai componenti
in quota Uil della Rsu della Regione Calabria e da Francesco Caparello
della segreteria regionale Uil Fpl, nella quale si chiede, inoltre,
l' immediata convocazione di una riunione della delegazione trattante
per la sottoscrizione del contratto integrativo decentrato siglato nello
scorso novembre. ''Cio' - e' scritto nella nota - al fine di consentire
la conseguente collocazione giuridica dei dipendenti interessati nella
nuova posizione contrattuale, nei tempi strettamente necessari. Uil-Fpl
pone la necessita' di definire con urgenza sia le 'progressioni verticali'
sia il contratto decentrato integrativo 2004. Soprattutto - e' scritto
nella nota - perche' contestualmente deve essere attivato un tavolo
per la definizione delle regole con le quali circa la meta' dei dipendenti
regionali, in conseguenza del trasferimento delle deleghe alle Province
ed agli Enti Locali, sara' trasferito alle dipendenze di questi ultimi,
lasciando alla Regione una struttura burocratica snella, funzionale
ed efficiente, finalizzata esclusivamente alle nuove competenze demandatele
dalla legge sul decentramento amministrativo''. Di Iacovo “Il reparto tessile cosentino fa registrare un continuo stillicidio di posti di lavoro” 04/01 Si fa sempre piu' difficile la situazione dei
lavoratori del polo tessile cosentino. L'allarme e' stanto lanciato
dal segretario generale della Uil di Cosenza, Benedetto Di Iacovo, in
occasione dei lavori del direttivo della Uilta provinciale, svoltisi
a Scalea. Nella sua introduzione Di Iacovo non ha nascosto le sue forti
preoccupazioni per lo stato di crisi del settore "che fa registrare
- ha detto - un continuo stillicidio di posti di lavoro". Di Iacovo
ha espresso rammarico per l'ennesimo "no" della Lear al piano
di rilancio della Foderauto, azienda che produce tappezzeria per l'industria
automobilistica con sede a Belvedere Marittimo, stigmatizzando "l'inutilita'
e la debolezza del ruolo svolto dal responsabile della "Task Force"
Ganfranco Borghini, una persona - ha detto - pronta per tutte le stagioni
con la testa sempre al Nord. Per quanto riguarda la Marlane di Praia
a Mare Di Iacovo alle preoccupazioni di incertezza per il futuro, ha
aggiunto la denuncia di "vere e proprie vessazioni verso lavoratori
e delegati sindacali, sino a configurare vere e proprie azioni di comportamento
antisindacale, che si sta valutando - ha sottolineato – di intraprendere
come azioni legali verso l'Azienda praiese". Di "nubi ed interrogativi
forti" DiIacovo ha parlato, infine, in riferimento all'Emiliana
Tessiledi Cetraro. "A Cetraro - ha tuonato Di Iacovo - si stanno
consumando azioni non proprio lecite di cui va dato conto ai lavoratori
ed alla popolazione cetrarese. E comunque – ha concluso Di Iacovo
- non consentiremo a nessuno di fare affari sui lavoratori. Per il segretario
nazionale generale della Uilta, Pasquale Rossetti, "il settore
sta attraversando un momento non buono e farne le spese sono proprio
le aziende e l'occupazione nel Sud. La Uilta nazionale - ha aggiunto
- fara' di tutto per contrastare questa tendenza e sara' al fianco dei
lavoratori calabresi pronta a sostenere l'occupazione e il diritto,
di questa importante realta' meridionale, a vivere un processo di sviluppo
industriale. Seguiremo per questo con attenzione i processi in atto
alla Marlane, puntando a sviluppare le attivita' alternative senza subire
ulteriori smantellamenti di attivita' nel settore tessile. Altrettanta
attenzione - ha assicurato - dedicheremo alla Foderauto per far si che
la Lear non dismetta il suo impegno in calabria". Antonio Benvenuto eletto segretario Uil tessili 04/02 Su proposta del segretario generale della Uil
di Cosenza, Benedetto Di Iacovo, il direttivo provinciale ha eletto
Antonio Benvenuto nuovo segretario della Uil Tessili - Abbigliamento
- Calzaturieri (Uilta). Benvenuto sostituisce Vincenzo Marino oggetto
di provvedimento di commissariamento da parte del segretario generale
Benedetto Di Iacovo. Nel corso dei lavori e' stato eletto anche un direttivo
composto da 18 delegati ed una segreteria provinciale composta da: Antonio
Benvenuto - Segretario Responsabile, Gianvincenzo Petrassi - Vice Segretario,
Giancarla Dulcetti, Pietro Ugolino e Mario Stabile componenti. Sbarra: “Sindacato in salute. Aumentati di quasi il 5% gli iscritti alla CISL nel 2004.” 03/02 Nel 2004 la Cisl Calabrese ha registrato 7.500
iscritti in piu' rispetto all' anno precedente, segnando un aumento
in percentuale del 4,7% che porta il totale degli aderenti a quota 170
mila. A sostenerlo e' Luigi Sbarra, segretario generale Cisl Calabria
che, in una dichiarazione esprime ''grande soddisfazione per l' andamento
delle politiche associative nel 2004''. ''Il percorso di crescita degli
aderenti prosegue - afferma Sbarra - mentre si realizza un altro importante
risultato sul versante delle politiche di proselitismo che vedono aumentare
gli iscritti fra i lavoratori attivi ma anche tra i pensionati.Piu'
di 150 mila sono invece i lavoratori, cittadini, pensionati che nel
2004 si sono rivolti alle strutture di servizio della Cisl per farsi
assistere e tutelare rispetto alle problematiche che riguardano l'assistenza
previdenziale (Inas) fiscale (Caaf Cisl) consumatori (Adiconsum) inquilini
(Sicet) immigrati (Anolf) tempo libero (Etsi)''. ''E' necessario - sostiene
il segretario della Cisl calabrese - proseguire con maggiore intensita'
e determinazione nel difficile compito di rappresentanza degli interessi
dei lavoratori, pensionati e dei disoccupati calabresi ed a lavorare
con maggiore impegno e responsabilita' per conseguire risultati sempre
piu' significativi. Viene premiata dai risultati di adesione e consenso
alla nostra organizzazione l' impostazione politica e sociale della
Cisl calabrese sempre impegnata a sostenere attraverso la concertazione,
la contrattazione e la partecipazione una prospettiva vera ed autentica
di sviluppo, di crescita economica e sociale, di difesa ed incremento
del lavoro e della occupazione nella nostra regione''. A parere di Sbarra
emerge ''una Cisl in salute che, forte del valore dell' autonomia dalla
politica, dai governi e dalle controparti private, intende affermare
attraverso il protagonismo sociale l' esigenza di offrire orientamenti,
ricostruire speranze, guardare al futuro come orizzonte possibile di
crescita e di sviluppo''. Secondo le cifre fornite dal segretario generale,
la Cisl calabrese e' cresciuta fra i lavoratori attivi di 3.500 adesioni
e tra i pensionati con piu' 4.000 soci. In crescita, i settori Servizi,
Pubblica Amministrazione, Agro-Alimentare. Tra gli attivi avanzano ed
aumentano la loro rappresentanza anche le Federazioni del Pubblico Impiego,
Edili, Commercio, Scuola, Bancari, Trasporti, Postali, Telefonici, Atipici.
A livello territoriale, poi, si registrano incrementi in tutte le province.
Il 24 riunione dei delegati Cgil Cisl e Uil sui forestali 02/02 Una riunione di tutti i delegati sindacali dei
forestali della Calabria nel corso della quale saranno decise una serie
di iniziative in favore del settore della forestazione. E' quanto emerso
dalla riunione dell'esecutivo regionale unitario di FLai-Cgil, Fai-Cisl
e Uila-Uil. I segretari regionali delle tre categorie sindacali, Michele
Presta, Giuseppe Gualtieri e Nino Merlino, hanno fissato al 24 febbraio
la data della riunione dei delegati ed hanno approvato un documento
nel quale si evidenzia che ''la discussione che si e' sviluppata subito
dopo la chiusura della vertenza, a tutti i livelli, e su gran parte
dei mezzi di comunicazione di massa, comprese alcune trasmissioni televisive,
(vedi Ballaro'), hanno letteralmente deformato la realta', descrivendo
una intera categoria in termini dispregiativi e denigratori''. L'esecutivo
unitario delle tre categorie sindacali di Cgil, Cisl e Uil ''respinge
- prosegue il documento - il tentativo in atto in Calabria ed a livello
Nazionale di far finta che in queste settimane non sia successo niente
e che tutto possa continuare come se nulla fosse, continuando cioe'
con la vecchia logica senza una progettazione seria per le opere da
realizzare, senza un piano strategico e di lungo respiro, che per davvero
segni una svolta, eliminando forme di assistenzialismo e di sfacciato
clientelismo''. ''Sui corsi di formazione di 1.200 persone - evidenziano
i sindacati - e per l'accordo firmato a suo tempo da Cgil Cisl e Uil
e le rispettive categorie, si sta polemizzando e discutendo, a volte
anche in modo strumentale, di una cosa inesistente. E' arrivato il momento
di riflettere attentamente sull'esperienza finora realizzata da parte
dell'Afor sull'uso delle risorse (gravi sono le dichiarazioni del Presidente
Macri' a proposito di Reggio Calabria, che si faccia piena luce e subito)
e dei lavoratori e se non bisogna ripensare a qualcosa di nuovo e di
diverso per la gestione del settore della forestazione. Riteniamo indispensabile
che si discuta immediatamente sulle schede progettuali per le opere
da realizzare nel 2005 e che si utilizzino i lavoratori in modo serio
e produttivo ridefinendo l'organizzazione del lavoro. Sul pagamento
dei salari maturati va' rispettato l'accodo gia' sottoscritto e che
prevede il saldo entro il 27 di ogni mese''. ''E' assolutamente urgente
e necessario - concludono i sindacati - che in prossimita' delle elezioni
regionali si tengano degli incontri specifici con i candidati presidenti
per riproporre tutte le questioni che riguardano gli 11.000 forestali
e le loro famiglie, per l'impatto che una cosa di queste dimensioni
ha sullo sviluppo e l'economia della Calabria''. I Sindacati consegneranno un dossier sulle inadempienze del blocco della A3 a Ciampi 01/02 Da quattro anni non arrivano fondi per il completamento dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. La denuncia e' delle organizzazioni sindacali dei lavoratori edili Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil che stanno preparando un apposito dossier sull'arteria rimasta bloccata in questi giorni dall'ondata di maltempo, da consegnare al Capo dello Stato nel corso della sua visita a Salerno. In particolare, le organizzazioni sindacali sottolineano che dal 1997 al 2001 sono stati assegnati 2359,23 milioni di euro tra fondi Cipe e quota comunitaria; di questi 1409 milioni sono stati utilizzati, 445 sono destinati al maxilotto e 500 milioni restano inutilizzati. Inoltre, secondo gli esponenti sindacali, a queste somme vanno aggiunti mille milioni di euro che erano gia' stati chiesti come quota di sostegno comunitaria e di cui al momento non si sa nulla. "Si dovrebbe fare chiarezza sul destino della Salerno-Reggio Calabria - afferma Luigi Ciancio, segretario provinciale della Feneal-Uil -. Mancano certezze sia sui fondi che sulle procedure. Anche l'esperimento tentato con il contraente generale e', infatti, fallito. Infatti, dopo un anno e mezzo dall'avvio dei lavori del maxilotto Athena Lucana-Sicignano degli Alburni, siamo a meno del 10% dei lavori eseguiti". A suo dire, poi, il protocollo contro le infiltrazioni mafiose "non e' mai stato attuato". "Sul tanto decantato maxilotto - aggiunge - ci sono 4 o 5 cantieri aperti ed una cinquantina di microcantieri dove non esiste un minimo di controllo e vivibilita' con orari di lavoro e norme contrattuali al di fuori di ogni regola". "Chiediamo a Ciampi - affermano i segretari delle tre organizzazioni Luigi Ciancio, Gerardo Ceres e Michele di Vece - di intervenire presso il Governo affinche' la Salerno-Reggio Calabria diventi un'emergenza nazionale, anche per evitare quanto accaduto in questi giorni".
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