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Sindacati
Cinquemila persone alla manifestazione sindacale sulla crisi del tessile a Belvedere 13/11 Oltre 5.000 persone (secondo fonti sindacali)
hanno partecipato stamani alla manifestazione promossa dai sindacati
a Belvedere Marittimo in occasione dello sciopero generale del Tirreno
proclamato per solidarieta' ai lavoratori della Foderauto Bruzia. ''Grande
soddisfazione per la massiccia partecipazione di lavoratori, studenti,
commercianti e rappresentanti delle istituzioni locali'' e' stata manifestata
da Carla Cantone, responsabile per le politiche industriali per la Cgil
nazionale. ''La nostra richiesta, come Cgil - ha sostenuto Cantone -
e' che il governo nazionale, anche in questa vertenza che coinvolge
la Calabria, non si limiti a svolgere il ruolo di notaio, ma svolga
un ruolo attivo e convochi al piu' presto sia la Foderauto Bruzia che
la Lear al fine di trovare una soluzione che dia continuita' di lavoro
all' azienda calabrese. Insistiamo per avere in tempi rapidissimi la
convocazione degli imprenditori e delle organizzazioni sindacali presso
la Presidenza del Consiglio. In assenza di questo tavolo noi come Cgil
continueremo e intensificheremo le iniziative di lotta a partire dalla
prossima settimana''. Per la Cisla ha invece parlato il segretario organizzativo
della CISL Calabria, Antonio Ferrari. ''Consideriamo la massiccia adesione
dei lavoratori dell' Alto Tirreno cosentino allo sciopero per difendere
l' occupazione e il presidio industriale di Belvedere Marittimo come
un momento di grande mobilitazione popolare''. Secondo la Cisl l' astensione
dal lavoro ha prodotto la chiusura di tutti gli esercizi commerciali,
le attivita' produttive nonche' di uffici pubblici e le scuole della
zona. ''Ancora una volta - afferma Ferrari - i lavoratori calabresi
hanno dimostrato di essere pronti a difendere gli interessi della collettivita'
e a saper reagire contro qualsiasi ipotesi di ridimensionamento del
tessuto produttivo del proprio territorio. La manifestazione di oggi
evidenzia la capacita' dei lavoratori del comprensorio di saper reagire
di fronte al degrado che sta interessando il territorio a seguito della
mancanza di una seria politica industriale della Regione''. Per il segretario
provinciale della Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti. ''i lavoratori chiedono
che si attivino politiche industriali per difendere e rilanciare le
filiere produttive del territorio di cui il tessile rappresenta un settore
strategico''. I Sindacati sollecitano una forte mobilitazione per lo sciopero di sabato a Belvedere 11/11 Una forte mobilitazione in vista dello sciopero
generale di sabato a Belvedere Marittimo e' sollecitato dai segretari
territoriali di Cgil, Cisl e Uil. La protesta e' stata decisa dopo la
crisi delle aziende Mdc, Marlane e Foderauto. “Vogliamo - sostengono
i segretari delle tre organizzazioni sindacali - richiamare l'attenzione
dei cittadini della costa tirrenica e piu' in generale della nostra
provincia affinche' ci sia una forte partecipazione per il profondo
malessere che vive il nostro territorio in cui tutti gli indicatori
economici e sociali segnano un arretramento preoccupante con le crisi
drammatiche del settore informatico, di quello tessile appunto, di quello
meccanico, con l'abbandono della Calabria da parte dei grandi gruppi
nazionali quali Enel, Telecom, Anas, Ferrovie dello Stato e Poste. A
fare da cornice a questo quadro desolante vi e' una classe politica
ingessata e miope che attenta costantemente agli interessi del meridione,
come nella recente manovra finanziaria per il 2005 che e' ben lontana
dall'avviare una ripresa degli investimenti nel Sud per come richiesto
dal sindacato unitariamente, che taglia drasticamente le risorse per
la Calabria, che penalizza gli Enti locali per il taglio dei trasferimenti''.
''Una politica Governativa - proseguono i sindacalisti - che brilla
per l'assenza di un serio piano industriale che affronti le criticita'
della nostra economia ed una classe di governo regionale distratta e
assente dall'emergenze vere della Calabria, incapace di utilizzare i
fondi europei di Agenda 2000, priva di un piano per lo sviluppo, il
lavoro, capace di elevare la pressione fiscale (ticket sanitari, bollo
auto, addizionali Irpef) ai piu' alti indici senza dare ai calabresi
servizi degni. Per queste ragioni abbiamo scelto Belvedere Marittimo
luogo simbolo dell'assenza delle Istituzioni e della politica dallo
stato di afflizione e di bisogno dei cittadini''. ''Ai cittadini - hanno
concluso - agli abitanti dell'area, alle coscienze piu' sensibili e
accorte chiediamo di unirsi alla nostra lotta che e' la lotta di una
intera regione che chiede dignita', lavoro e rispetto''. CGIL “Sul Parco della Sila bisogna avviare una vera e propria vertenza” 09/11 ''Avviare da subito una vera e propria vertenza
parco della Sila'': e' questo l' obiettivo della Camera del lavoro di
Cosenza annunciato dal segretario generale della Cgil cosentina, Massimo
Covello, nel corso del convegno svoltosi oggi su ''Il protagonismo delle
Comunita' locali ed il ruolo degli enti nel Parco Nazionale della Sila''
organizzato dalla stessa Camera del lavoro. ''Chiusa dopo anni la discussione
sulla perimetrazione - ha sostenuto Covello - definite con scelte molto
discutibili e non condivise le nomine nell' Ente Parco, resta sospesa
ed in balia di scambi opachi la definizione della sede, non e' ancora
designato il direttore e soprattutto non e' stata avviata nessuna azione
di pianificazione gestionale organizzativa, occupazionale, ne di programmazione
degli interventi. Serve, ha proseguito, una vera e propria scossa sociale
per affermare la definizione dei programmi di pianificazione nelle varie
zone''. La Camera del lavoro sollecita un coordinamento pieno dell'
attivita' dei vari enti sui temi della filiera forestale, delle risorse
idriche, della tracciabilita' e riconoscibilita' dei prodotti agroalimentari,
zootecnici, della ricerca su nuove filiere come quelle energetiche,
del turismo ambientale, religioso, sportivo, culturale, la mobilita'
nel parco con centralita' della tratta ferroviaria per il treno del
Parco, il recupero ed il restauro dei villaggi Silani. Tonino Perna,
presidente del Parco Nazionale di Aspromonte, e Michele Galimi, sindaco
di Cinquefrondi e presidente nazionale dei sindaci dei Parchi, con i
loro interventi, e' scritto in una nota, hanno dimostrato come in una
realta' per molti aspetti piu' degradata e marginale come l' Aspromonte,
l' azione sinergica di vari soggetti ed il protagonismo delle comunita'
locali ha prodotto risultati straordinari ed innescato processi di crescita
sociale, economica, occupazionale, democratica. Concludendo i Lavori
Claudio Falasca, responsabile nazionale del dipartimento ambiente e
territorio della Cgil, ha sostenuto che ''viviamo in una fase in cui
l' intero Paese spreca e distrugge risorse economiche, dilapidando saperi,
risorse e talenti. Nei settori della riqualificazione ambientale, della
valorizzazione delle risorse naturali come l' acqua, nella gestione
consapevole del ciclo dei rifiuti e delle filiere innovative nel campo
energetico e' possibile non soltanto qualificare il lavoro, ma dare
un segno diverso allo sviluppo possibile. La Cgil Nazionale - ha concluso
Falasca - e' attenta alla elaborazione che strutture come la Camera
del Lavoro di Cosenza sta promovendo condividendo i temi della contrattazione
confederale territoriale, in cui la vertenza 'Parco della Sila' si inserisce
pienamente''. Ai lavori hanno partecipato anche Giovanni Donato, segretario
generale della Flai; Massimo Covello, Pietro Lecce, sindaco d Spezzano
della Sila; Nuccio Martire, sindaco di Pedace; Emanuele De Simone, sindaco
di Longobucco; Pietro Tarasi, presidente provinciale di Coldiretti;
Franco Covello, amministratore unico delle Ferrovie della Calabria;
Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi di Legambiente; il
sen. Massimo Veltri; Michele Laudati, direttore generale Afor; Franco
Pantano dell' Arssa; Michele Presta, segretario generale Flai Calabria.
Campolongo (CISL) “Carrefour viola i diritti dei lavoratori ignorando i turni di riposo festivi” 08/11 ''Dobbiamo prendere atto che, in molte realta'
economiche, di consolidata tradizione e cultura partecipativa, c'e'
un'involuzione nei diritti, che ci riporta indietro di secoli. A denunciarlo
e' il Segretario Generale della Fisascat-Cisl di Cosenza, Gianluca Campolongo,
che evidenzia il comportamento, a suo giudizio, antisindacale di una
delle piu' consolidate e radicate realta' commerciali della provincia
quale e' il Centro commerciale ''Carrefour'' di Zumpano (Cs). Nella
fattispecie, evidenzia Campolongo, ''l'ipermercato con sede legale in
Zumpano, non solo sta ignorando le ordinanze comunali sull'obbligo di
chiusura festiva, mostrando scarso rispetto per le leggi di un Paese
straniero, ma va offendendo e mortificando la dignita' dei molti lavoratori,
costretti a turni massacranti, specie nei periodi di ''festa''. Quanto
sta succedendo, continua il Segretario della Fisascat-Cisl, e' una amara
conferma della triste piega che va prendendo la societa', e in essa
il mondo del lavoro, sempre piu' esposta ai rischi del rinascente pensiero
neoliberista con la sua esaltazione del mero profitto a spese dei diritti
e della dignita' dei lavoratori''. Campolongo chiede ''al Sindaco di
Zumpano una veloce convocazione di un tavolo allargato ai vertici nazionali
di Carrefour e ai sindacati, mi sento di rivolgere un appello forte
e deciso agli organi preposti per un celere e risolutivo intervento
che sani il vulnus inferto alla emocrazia e ai diritti dei lavoratori,
ricorrendo se il caso alle sanzioni previste dalla normativa vigente''. Allarme dei Sindacati sugli ex LSU del Parco del Pollino “Prossimo il loro licenziamento” 08/11 ''E' sempre piu' vicino il licenziamento dei
331 lavoratori ex Lsu del Parco nazionale del Pollino, stabilizzati
con la societa' Duemila'', il cui progetto sarebbe finanziato dal Parco
solo fino alla fine di novembre. Lo hanno annunciato, con una nota congiunta,
Cgil, Cisl e Uil della Basilicata e della Calabria. Secondo le tre organizzazioni
sindacali, il pericolo di perdere il posto di lavoro sta facendo aumentare
''la tensione gia' forte fra i lavoratori'' e ''potrebbe sfociare in
forme di lotta del tutto imprevedibili'', con ''situazioni incontrollabili
anche da parte del movimento sindacale''. Cgil, Cisl e Uil hanno detto
che ''si deve cambiare immediatamente registro nel governo di questo
progetto: i soggetti istituzionali devono attivare ogni forma di iniziativa
per sostenere le attivita' e individuarne altre''. FLAI CGIL: I Consorzi di Bonifica cosentini lasciati senza fondi dalla Regione ''L' assessorato regionale alla Forestazione lascia senza fondi i Consorzi di Bonifica della Provincia di Cosenza''. A sostenerlo e' Vincenzo Laurito, segretario generale comprensoriale della Flai Cgil Pollino-Sibari Tirreno. ''Abbiamo appreso da fonti vicine all' Assessorato - afferma Laurito - che dall' erogazione della quarta anticipazione, pari al 20% delle somme complessive assegnate agli Enti regionali che gestiscono i lavoratori forestali per provvedere al pagamento delle loro spettanze riferite al mese di ottobre, inspiegabilmente sono stati esclusi i quattro Consorzi di Bonifica (Valle Lao, Ferro e Sparviero, Pollino e Sibari Crati), operanti nella provincia di Cosenza. Questi quattro Enti non saranno in grado di far fronte al pagamento delle spettanze ai propri lavoratori''. Il sindacalista ha annunciato di avere chiesto il perche' della discriminazione all' assessore regionale Dionisio Gallo e di avere chiesto e ottenuto un incontro con il direttore generale del Dipartimento Rosario Calvano. ''A Calvano - ha detto ancora Laurito - chiedero' spiegazioni e impegni precisi per la tempestiva assegnazione delle somme dovute ai quattro Consorzi di bonifica della provincia di Cosenza. In assenza di risposte esaustive e concrete saremo, pero', costretti a intraprendere una forte mobilitazione che vedra' coinvolti tutti i lavoratori forestali interessati''. Granata (CGIL) “Rilanciare il Parco del Pollino come risorsa di sviluppo” 06/11 A dieci anni dalla sua istituzione Il Parco nazionale del Pollino ''non e' vissuto come una risorsa, bensi' come un problema'': e' quanto si sostiene in una nota della Cgil comprensoriale Pollino - Sibari - Tirreno che, sull' argomento, ha indetto per martedi' prossimo un' iniziativa chiamando a raccolta tutti i sindaci e i presidenti delle Comunita' Montane dell' area per illustrare le proprie idee sul rilancio del Parco. ''Aspettative, speranze ed entusiasmi - sostiene i segretario generale comprensoriale Antonio Granata - si sono alternate a delusioni, illusioni e talvolta rabbia per le potenzialita' inespresse da una delle riserve ambientali e faunistiche piu' grandi d'Europa. Il Parco, perlomeno sul versante calabrese non e' stato vissuto e soprattutto non e' stato fatto vivere come una risorsa, anzi, per taluni aspetti, per la scarsa capacita' gestionale e per la lottizzazione di scarsa qualita' della politica, e' stato vissuto come un problema''. Granata, nella nota, parla di ''accordi istituzionali sottoscritti e non rispettati, strumenti finanziari non piu' attuali, la programmazione negoziata bandita dai governi nazionali e regionali, una nuova e diversa sensibilita' delle popolazioni verso i temi ambientali. Fatti questi che hanno sostanzialmente prodotto effetti devastanti verso un' area che doveva fungere da volano per lo sviluppo sostenibile''. ''La Cgil - prosegue Granata - ha elaborato una bozza, un' idea, una proposta aperta a tutti i contributi, per aprire una nuova e forte tensione politica e sociale sui destini del Parco stesso''. La Rosa (CGIL) “Rimangono contrasti su chi deve gestire l’interporto di Gioia Tauro” 06/11 ''I contrasti sulla societa' che dovra' gestire
l' interporto di Gioia Tauro permangono''. A sostenerlo, in una dichiarazione,
e' Pasquale Larosa, segretario generale della Cgil di Gioia Tauro. ''Non
c' e' dubbio - afferma Larosa - che la nascita della societa' che dovra'
gestire l' Interporto e' un fatto importante e significativo. A nessuno
puo' sfuggire questo dato. Come sindacato confederale ci siamo sempre
battuti affinche' si superassero i tanti dissidi tra i diversi enti
che dovevano comporre l' assetto societario. Dalla composizione societaria,
invece, si deduce che questi contrasti non sono stati per niente superati.
Infatti l' assetto societario attuale risulta cosi' suddiviso: l' 80%
all' Asi e la restante parte alla Camera di Commercio di Reggio Calabria.
Appare agli occhi di tutti una societa' monca e priva dell' apporto
che noi riteniamo fondamentale degli enti locali, della Provincia, dell'
Autorita' Portuale, dei gestori della logistica internazionale e locale
presenti a Gioia Tauro e, soprattutto, dei soci privati. Comprendiamo
bene che la risposta ai nostri dubbi e interrogativi resta. Chi e' stato
chiamato a guidare la societa' dira' che entro pochi mesi verra' predisposto
un bando di gara ad evidenza pubblica per far entrare il privato nella
societa'. Ma questa rassicurazione non ci basta perche' sappiamo benissimo
che il parto della societa' non e' stato per niente indolore e che la
contrapposizione tra Asi e Autorita' Portuale permane. Nessuno, peraltro,
ha ancora smentito le affermazioni di Leopoldo Chieffallo riguardo lo
spostamento della logistica da Gioia Tauro a Lamezia. Nessuna smentita
politica a questo riguardo c' e' stata da parte del Presidente della
Giunta Regionale ed del Ministero delle attivita' Produttive e delle
Infrastrutture. Non vorremmo minimamente pensare che la nascita della
societa' divenga un contenitore vuoto e utile solo a soddisfare i soliti
noti che albergano nel sottogoverno della politica calabrese, anche
se dobbiamo constatare che la storia passata e recente ci insegna questo''.
''Noi, come sempre - aggiunge il dirgente della Cgil - saremo vigili
su tutto quello che si fara' a Gioia Tauro. Non esiteremo a denunciare
tutte quelle forze distorsive e situazioni politiche che potrebbero
ancora danneggiare il porto, l' interporto e l' area industriale. Siamo
sempre piu' convinti che bisogna trovare una forte unita' delle istituzioni
locali e delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali per arrivare
ad un confronto serio e sereno ed alla creazione, come sostiene anche
il sindaco di Rosarno, 'di un programma condiviso e sostenuto dal territorio'.
Finora tutto questo non e' avvenuto perche' forze esterne hanno lavorato
per disunire e massacrare questo territorio e in termini di sviluppo
e dell' ambiente. Bisogna che il territorio si riappropri del ruolo
e delle funzioni che gli spettano e non sia succube delle scelte che
avvengono fuori dalla provincia''. Il commissario dell’AFOR incontra i sindacati per le problematiche dei forestali 04/11 Il commissario dell' Afor, Francesco Macri',
ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per esaminare le
problematiche che riguardano gli operai forestali. ''Obiettivo dell'
incontro - e' detto in un comunicato dell' Afor - stabilire un confronto
periodico tra assessorato, organizzazioni sindacali e Afor. I sindacalisti,
nell' esporre le tematiche inerenti la categoria, hanno sottoposto a
Macri', in modo prioritario, la questione relativa ai ritardi nel pagamento
dei salari, suggerendo che sia l' azienda ad anticipare gli stipendi
ogni fine mese, indipendentemente dal trasferimento dei fondi da parte
della Regione. E' stata affrontata, inoltre, la questione della Cassa
integrazione guadagni e della sua corretta applicazione. A tale proposito
i sindacalisti hanno chiesto criteri univoci che stabiliscano delle
regole in base alle esigenze di ciascun territorio''. ''E' stato poi
messo a fuoco - prosegue la nota - il problema dei dispositivi di protezione
individuali sui cantieri previsti dalla legge 626 e dell' attribuzione
delle qualifiche superiori. Non e' stato trascurato, poi, l' argomento
relativo alle biomasse, in merito al quale il commissario ha riferito
che l' Azienda si e' gia' attivata con specifici provvedimenti. Macri',
dopo aver ascoltato con attenzione le tematiche sottoposte dai rappresentanti
sindacali, ha espresso la propria disponibilita' alla concertazione
centrale e anche decentrata con tutte le sigle sindacali per meglio
definire i problemi della categoria, garantendo l' impegno da parte
dell' Azienda per l' avvio delle procedure di informatizzazione degli
uffici e dei servizi provinciali al fine di snellire le operazioni relative
al pagamento dei salari, il tutto indirizzato al trasparente, efficace
ed efficiente funzionamento dell' azienda''. Castagna “(UIL) “Il Governo non ha una politica di sviluppo per il Mezzogiorno” 03/11 ''Il Governo nazionale non ha una politica di sviluppo per il Mezzogiorno, Sindacati e Imprese rilanciano e propongono misure capaci di richiamare risorse per le Regioni del Sud''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uil, Roberto Castagna. ''Ancora una volta - ha aggiunto - di fronte all' assenza di una politica di governo, le parti sociali ed imprenditoriali diventano i veri soggetti del cambiamento e dello sviluppo. L' introduzione di una fiscalita' di vantaggio; la semplificazione amministrativa per l'attivita' d'impresa; gli interventi sul Turismo; l' accelerazione procedurale per gli interventi di ristrutturazione urbana e la creazione di un fondo pilota per la ristrutturazione urbana, con una quota di interventi destinata al Sud; gli interventi per favorire la ricerca e l' innovazione e la promozione delle produzioni e dei servizi del Mezzogiorno attraverso una deduzione fiscale delle spese sostenute dalle imprese meridionali, sono sei priorita' che, se messe in campo, possono rappresentare uno strumento per cambiare le condizioni socio-economiche delle realta' del Sud e, in particolare, della Calabria''. ''Ma la Calabria - ha proseguito Castagna - necessita di una classe politica ed istituzionale piu' attenta e capace di promuovere buona spesa ed idee e progetti adeguati a rispondere alle esigenze del territorio e alle aspettative dei tanti giovani altamente scolarizzati. L' accordo romano certamente e' significativo tuttavia l' illuminata posizione del Presidente Montezemolo deve avere altrettanta conseguenzialita' in Calabria per quanto concerne l' atteggiamento del Gruppo Lear (Fiat) nei confronti della Foderauto Bruzia e relativamente alle questioni che interessano il comparto Tessile nel suo complesso''. ''Dal Presidente Montezemolo - ha concluso Castagna - ci aspettiamo, quindi, un piccolo segnale di disponibilita' nei confronti delle imprese che operano per Fiat e un segnale piu' forte di investimento nella realta' calabrese''. Nota congiunta di CGIL e CISL sulla Foderauto: “Piccoli segnali di disgelo” 03/11 ''Primi piccoli segnali di disgelo nei rapporti
tra i vertici della Lear e la proprieta' della Foderauto''. E' quanto
sostengono, in una nota congiunta, i dirigenti regionale della Cgil
e della Cisl circa il vertice, tenutosi a Roma presso il Ministero delle
Attivita' produttive, per discutere sulla vertenza che interessa lo
stabilimento della Foderauto Bruzia. All' incontro, presieduto dall'
on. Gianfranco Borghini, hanno partecipato per la Cisl Giorgio Santini,
Antonio Ferrari, Paolo Tramonti e Mammi' e per la Cgil Antonio Granata,
Franco Mazza e Antonio Barone. Nel corso dell' incontro, definito dai
sindacati come interlocutorio, e' emerso che la Lear sarebbe pronta
a ristabilire rapporti contrattuali con l'azienda tessile calabrese
riattivando una delle commesse affidata alla Foderauto. Secondo i rappresentati
sindacali delle due confederazioni l'incontro e' riuscito solo a far
registrare l'impegno da parte del Governo nazionale a farsi promotore
di una serie di iniziative tese a ristabilire il rapporto tra le due
aziende. Un impegno garantito da Borghini. Il responsabile nazionale
della Task force per l'occupazione ha infatti rassicurato le delegazioni
delle due sigle sindacali e dei lavoratori presenti all'incontro sui
prossimi passi che il Governo nazionale intraprendera' per risolvere
la vertenza. In particolare Borghini, in seguito alle sollecitazioni
dei sindacati, si e' fatto carico di promuovere un nuovo incontro con
i vertici della Lear tesi proprio a riattivare le commesse prima affidate
alla Foderauto. Il segretario della Uil, Benedetto Di Iacovo, in una
dichiarazione, ha detto che ''l' incontro e' stato una presa d' atto
della persistenza del logoramento di rapporto tra la Lear Italia e la
Foderauto, nonostante la Lear abbia fatto qualche piccola concessione
sulla fornitura di commesse alla Foderato. La Uil e' del parere che
il Governo nazionale non si puo' limitare a svolgere un ruolo da 'Ponzio
Pilato' ma deve incrementare la sua azione sui decisori, quindi la Fiat,
al fine di far ritornare sui suoi passi la Lear ed offrire effettive
opportunita' alla Foderauto Bruzia per rimanere sul mercato delle commesse
del mercato Fiat''. ''La Uil - ha concluso Di Iacovo - invita i lavoratori
ad un forte livello di vigilanza e di mobilitazione e le forze politiche
ed amministrative a livello comunale, provinciale e regionale a non
demordere, a sostenere la lotta del sindacato e dei lavoratori e a non
accontentarsi degli 'scampoli'''. Sbarra (CISL) “Positivo l’accordo sindacati-imprese per lo sviluppo a Sud” 03/11 ''La Cisl Calabrese esprime piena condivisione
e plaude alla sottoscrizione dell' Accordo Sindacato- Imprese sul tema
dell' Sviluppo e del Lavoro nel Sud''. E' quanto sostiene in una nota
il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra. ''L'
intesa - ha aggiunto - firmata tra Sindacato e Associazioni Imprenditoriali
per agevolare e rilanciare le questioni legate allo Sviluppo ed alla
Crescita Economica e Sociale del Mezzogiorno assume un valore politico
altissimo. Aver definito attraverso il metodo della Concertazione priorita',
obiettivi, scelte e contenuti capaci di sostenere una strategia finalizzata
alla ripresa del Sud appare estremamente importante perche' riporta
le politica meridionalistica al centro del dibattito e dell' interesse
dell' intero paese. Fiscalita' di vantaggio, infrastrutture, riordino
degli incentivi, innovazione, formazione e ricerca, credito e sicurezza
sono le questioni decisive per attrezzare i territori ed il mezzogiorno
ad attrarre investimenti pubblici e privati e per recuperare i divari
di sviluppo tra le aree forti e le aree deboli del paese. Il Sud e la
Calabria vivono una condizione drammatica dal punto di vista economico,
produttivo ed occupazionale. Qui piu' che altrove sono concentrati indicatori
economici e sociali negativi che rallentano ogni prospettiva di sviluppo.
I Governi Locali sono inadeguati ed impreparati ad affrontare e risolvere
le condizioni di grande difficolta' dei nostri territori''. ''Occorre
- ha aggiunto Sbarra - una politica economica e finanziaria nazionale
che nel segno della solidarieta', della cooperazione, della responsabilita'
affronti con strumenti nuovi e progettualita' l' emergenza economica
e sociale presente nel mezzogiorno. Il Governo Nazionale con l' ultima
finanziaria sembra non rendersene conto, anzi taglia e rimodula risorse
ed investimenti a favore del Mezzogiorno come se la condizione economica
e sociale non destasse alcuna preoccupazione, riduce ulteriormente i
trasferimenti agli Enti Locali mettendo in discussione gli attuali livelli
di Welfare, reitera in modo generalizzato il blocco delle assunzioni
nella Pubblica Amministrazione. Tutto cio' diventa particolarmente insopportabile
in un tessuto civile e sociale debole come la Calabria. Le misure proposte
nonche' la ripartizione delle risorse per aiutare lo sviluppo delle
aree meridionali sottoutilizzate sono inadeguate per procedere ad un
riequilibrio territoriale e per favorire la coesione sociale del paese.
Una manovra economica quella del Governo Berlusconi che al posto di
assumere il Mezzogiorno quale nuova frontiera per la crescita e lo sviluppo
dell' intero paese e come snodo fondamentale per una politica di adeguamento
e potenziamento delle infrastrutture, di valorizzazione delle risorse
naturali e culturali, per la ricerca e l' innovazione, rimodula e sposta
molto in avanti risorse precedentemente definite e programmate pari
a 5 miliardi di euro quasi 10.000 mila miliardi di vecchie lire facendo
definitivamente calare il sipario sulla programmazione negoziata (patti
territoriali, contratti d' area, contratti di programma), mettendo in
discussione strumenti di sostegno alla occupazione come il credito di
imposta, il bonus per la occupazione, il prestito d' onore, la stessa
L. 488 che con alterne dimensioni, avevano dato una spinta notevole
al sistema delle imprese meridionali per garantire risposte anche di
tipo occupazionali''. Il segretario generale della Cisl della Calabria
ha aggiunto inoltre che ''l' intesa sottoscritta tra Sindacato ed Imprese
e' importante perche' riporta al centro del dibattito politico il Mezzogiorno,
perche' richiama il Governo Nazionale ed i Governi Locali ad assumere
iniziative politiche e legislative concrete e stringenti per aiutare
la ripresa economica e produttiva delle aree meridionali, perche' il
Sistema delle Rappresentanze Sociali parla un unico linguaggio sul tema
del Sud evitando generalizzazioni e diversita'. Ora tocca al Governo
Nazionale fare la propria parte dimostrando operativamente di avere
a cuore le sorti del Sud. L' intesa firmata va fatta diventare Accordo
con il Governo Nazionale con l' obbligo di recepimento in ambito Regionale
e Locale portando il confronto alle estreme conseguenze anche mettendo
in campo, qualora dovessero permanere atteggiamenti di distrazione o
contrarieta', iniziative di lotta comuni al fine di evitare che un'ottima
definizione strategica di obiettivi e responsabilita', rimanga solo
sulla carta''. ''La Cisl Calabrese - ha concluso Sbarra - e' convinta
che per il mondo del Lavoro e dell' Economia Meridionale l' Intesa dovra'
rappresentare la bussola su cui attivare confronti con gli attuali Governi
Locali, con le Forze della Politica, con gli schieramenti ed i singoli
Candidati in vista delle prossime Elezioni Regionali ai quali chiedere
ufficialmente di esprimere pareri, valutazioni ed impegni concreti per
sostenere ed attualizzare con atti politici, provvedimenti legislativi
ed amministrativi i contenuti dell' Accordo''. Di Iacovo (UIL) sulla vertenza ARSSA “Opportuna l’iniziativa di domani dei braccianti” 02/11 ''E' opportuna l'iniziativa di domani delle organizzazioni
bracciantili di categoria Flai-CGIL, Fai-CISL, Uila-UIL, volta affrontare
con la Presidenza dell'Agenzia Regionale (ARSSA), nell'ambito della
trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti, la
particolare vertenza dei dipendenti delle Aziende sperimentali di Sibari.
E' un contributo importante che va nella direzione della risoluzione
di una vertenza, per troppo tempo lasciata in assoluta solitudine, portata
avanti con coraggio ed ostinazione dai 32 dipendenti''. E' quanto afferma
Benedetto Di Iacovo, segretario generale della UIL cosentina. Di Iacovo
sottolinea la necessita' di stabilire a chi andranno assegnati i terreni
di prorieta' Arssa e la stabilizzazione dei 32 dipendenti, addetti alle
colture sperimentali. La UIL su quest'ultimo argomento non ha pregiudiziali
ma ribadisce: ''per noi viene prima la stabilizzazione a tempo indeterminato
dei 32 lavoratori oggi in forza, contemporaneamente il mantenimento
della componente pubblica della destinazione dei 210 ettari di terreno
in attivita' di sperimentazione e divulgazione, infine, l'eventuale
rapporto che potra' intercorrere tra l'Arssa ed eventuali privati, se
questo dovesse servire a creare reddito aggiuntivo per mantenere le
attivita' e la forza-lavoro nel tempo''. Castagna (UIL) “La Calabria sarà penalizzata dalla finanziaria” 28/10 ''La manovra correttiva adottata e la Finanziaria
che il Governo si appresta a varare appesantisce ulteriormente il divario
infrastrutturale, produttivo ed occupazionale della nostra regione''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uil Calabria,
Roberto Castagna a conclusione di una riunione dei quadri e delegati
dell'organizzazione sindacale. ''Sono almeno sette le 'debolezze' -
ha aggiunto - da rimuovere per fare uscire la regione dallo stato di
marginalita' in cui versa: l'inadeguatezza della classe dirigente; il
fragile tessuto industriale; l'inadeguatezza infrastrutturale; l'alto
tasso di criminalita' e il basso tasso di sicurezza; la difficolta'
e la disparita' di trattamento nell'accesso al credito; la capacita'
di spendere bene, e in tempi rapidi, le risorse regionali; l'assenza
di un progetto o almeno di una idea concreta di possibile sviluppo.
Relativamente alla classe dirigente, pur evitando giudizi general generici,
c'e' da dire che l'assenza di risultati significativi la collocano nella
scala della mediocrita'. Su questo versante decisivo e' il ruolo dei
partiti, delle associazioni nella selezione dei gruppi dirigenti. Manca,
comunque, una scuola per gli Amministratori, cosi' come esiste in altri
paesi europei, e spesso il sistema di selezione e' basato su criteri
di appartenenza e di forte sudditanza al potente di turno. Poiche' questo
e' uno dei punti nodali della questione calabrese, e' necessario che
la politica si doti di strumenti largamente partecipativi per sopperire
alla scarsa capacita' che i Partiti dimostrano di avere nella selezione
della classe dirigente''. ''Sul deficit di radicamento industriale -
prosegue il segretario regionale della Uil - la crescita di un effettivo
sistema d'imprese in Calabria resta un obiettivo da realizzare. Senza
industria, senza imprese non c'e' sviluppo e non ci puo' essere nuova
occupazione. Alle imprese non basta piu' la dotazione di aree infrastrutturate
solo al primo livello di urbanizzazione. Servono centri comuni, servizi
innovativi, ricerca e formazione d'eccellenza. In una parola, servono
Distretti Industriali Specializzati, di filiera, di settore come quelli
esistenti, da lungo tempo, nel Nord del Paese che hanno contribuito
ad irrobustire l'apparato produttivo di quelle zone. Anche la New economy
potra' meglio dispiegare i suoi effetti potenziali se in Calabria si
affermera' un tessuto connettivo di imprese in ogni settore. Sul piano
Infrastrutturale, le opere contenute nella Legge Obiettivo sono indispensabili
per il rilancio del territorio. Diversamente la Calabria rischia di
rimanere spaccata in due parti affiancate, quella Ionica e quella Tirrenica''.
Il segretario generale della Uil - Calabria sostiene inoltre che ''sul
versante tirrenico continueranno ad esistere situazioni come quella
di Gioia Tauro, che rischia di rimanere solo un porto dove si scaricano
container e si passa altrove e dove nulla si ferma. La Calabria ha bisogno
di infrastrutture efficienti, di coniugare le proprie risorse con la
valorizzazione del territorio, sfruttando le enormi potenzialita' che
sono presenti. La Calabria deve combattere e vincere il crimine organizzato
attraverso una strategia istituzionale mirante a debellare le tre concause:
la disoccupazione, la connivenza del fenomeno mafioso con alcuni settori
statali e la cultura all'illegalita'. La Calabria, attraverso la sua
classe dirigente, deve affrontare e risolvere i problemi legati al Credito,
ripensando agli errori commessi e scommettendo sulla necessita' di promuovere,
magari insieme ad altre regioni del Mezzogiorno, una grande Banca del
Sud''. ''Il bacino del Mediterraneo - ha concluso Castagna - puo' essere
il mercato ideale nel quale la Calabria puo' esprimere gran parte delle
sue potenzialita'. La strategicita' del Porto di Gioia Tauro; le bellezze
naturali di coste, pianure e montagne; il patrimonio archeologico e
culturale; la fertilita' di un territorio vocato sul piano agricolo,
agrituristico, artigianale, industriale di piccola e media dimensione
e l'esistenza dei ''saperi'', dell'innovazione tecnologica, della ricerca
presenti nelle strutture Universitarie, possono rappresentare la condizione
migliore per un grande processo di sviluppo''. Lamonica (CGIL) “Precari Lsu-Lpu, sconcertante silenzio della Regione” 27/10 ''La Finanziaria proposta dal governo Berlusconi,
nell' assestare un altro duro colpo alla tenuta economica e sociale
del Mezzogiorno e della Calabria, rischia di produrre effetti drammatici
sul precariato del bacino Lsu-Lpu''. Lo sostiene Vera Lamonica, della
segreteria regionale della Cgil che preannuncia, a breve, una mobilitazione
del sindacato a livello nazionale e regionale. ''Sono a rischio i Fondi
nazionali destinati alla Calabria per garantire i sussidi agli Lsu -
sostiene Lamonica - stante il taglio previsto al Fondo per l' Occupazione
e soprattutto, le norme sul blocco totale delle assunzioni nelle pubbliche
amministrazioni, la riduzione secca dei trasferimenti alle amministrazioni
locali e alle Regioni e l' estensione del Patto di stabilita' anche
ai Comuni sotto i 5.000 abitanti con cui si vuole mettere, di fatto,
una pietra sopra ad ogni concreta prospettiva di stabilizzazione''.
Per la componente della segreteria regionale della Cgil ''quello che
sconcerta e' l' assoluto silenzio della Regione con la quale si era
concordato, fin dal 5 Ottobre scorso, di richiedere un incontro al Ministero
del Lavoro per sottoporre al Governo i problemi del bacino calabrese
e per verificarne gli effettivi orientamenti anche alla luce degli impegni
che, nella primavera scorsa, aveva assunto il sottosegretario Viespoli,
e che sarebbe oramai ora di verificare. Naturalmente nulla e' stato
ancora fatto, anzi, pur in presenza di un allarme di questo genere,
non si fa neanche quello che e' in esclusivo potere della Regione di
fare come, per esempio, pagare i sussidi agli LPU che, ricordiamo, per
il 2004 sono tutti coperti in Bilancio e che invece, inspiegabilmente,
ai lavoratori si stanno pagando solo in questi giorni fino ad Aprile''.
''Nonostante lo stato di gravissima difficolta' in cui versano gli Enti
locali calabresi - prosegue la sindacalista - sul bando della Legge
20 per il 2004 sono state prodotte molte domande per quasi 1.200 lavoratori,
da parte del sistema degli enti utilizzatori, e per altri 700 da lavoratori
stessi per fuoriuscite volontarie, autoimprenditoria e persino aziende
private. Insomma in tanti ci hanno creduto, nonostante i limiti della
Legge e la esiguita' dei finanziamenti previsti. Ma a tutt' oggi dalla
Regione tutto tace - conclude Lamonica - non si sono compiuti neanche
gli atti burocratici necessari, ad esempio la pubblicazione sul Burc
degli elenchi dei lavoratori aventi diritto''. I sindacati chiedono un incontro urgente a Roma per il settore tessile. Probabili forme estreme di protesta. 27/10 Le segreterie territoriali e regionali di Cgil,
Cisl e Uil hanno avanzato una richiesta di incontro urgente alla presidenza
del Consiglio dei Ministri per fare il punto sulla crisi del settore
tessile in provincia di Cosenza. E' quanto si sostiene in un comunicato
nel quale si preannunciano clamorose iniziative di protesta. ''E' grave
- affermano in una nota i segretari regionali Granata, Tramonti e Martino
- registrare paurosi e continui arretramenti nella vertenza, nonostante
i numerosi incontri effettuati nei mesi e nei giorni scorsi che pure
avevano prodotto l' assunzione di formali e ufficiali impegni. Proprio
per questo e' indispensabile, e non piu' rinviabile, riportare il tavolo
di trattativa presso il Comitato per le iniziative per l' occupazione,
presieduto dal sottosegretario Letta, in modo da mettere insieme tutti
i soggetti coinvolti nella vicenda: Ministero delle Attivita' produttive,
Ministero del Lavoro, Task-force per l' occupazione, Presidenza della
Giunta regionale, Assessorato regionale alle Attivita' produttive, Amministrazione
provinciale di Cosenza, Sviluppo Italia, Assindustria, aziende interessate,
organizzazioni sindacali''. Per i rappresentanti regionali di Cgil,
Cisl e Uil ''non e' possibile assistere passivamente allo smantellamento
di un intero comparto produttivo come quello del tessile. Pertanto,
qualora i tempi di convocazione dell' incontro dovessero ulteriormente
slittare, sindacato e lavoratori non esiteranno a ricorrere a forme
estreme di lotta e mobilitazione che si protrarranno fino a quando la
situazione non si risolvera' nel senso auspicato''. Nel comunicato congiunto
''Cgil, Cisl e Uil rivolgono un forte appello alle istituzioni affinche'
prestino maggiore attenzione verso una problematica, quella del tessile
appunto, che, come si sa, coinvolge oltre mille lavoratori e che, proprio
per questo, presenta forti implicazioni di carattere economico e sociale
per l' intero territorio''. Granata (CGIL) “Grave crisi della Comunità Montana dell’Alto Tirreno” 27/10 ''Tra le tante mancate risposte della Giunta
Regionale ne annoveriamo un'altra, quella riferita alla grave situazione
della Comunita' Montana ''Alto Tirreno'' Verbicaro (Cs) denunciata dai
Sindaci dei Comuni ricadenti nello stesso Ente montano, unitamente al
Commissario Straordinario dello stesso. Infatti cade nel nulla il grido
di allarme lanciato dai detti Amministratori che, ad oggi, non hanno
avuto alcun riscontro, da parte della G.R e dal suo Presidente, rispetto
alla richiesta di un urgente incontro, in grado di aprire un costruttivo
confronto sulla difficile situazione finanziaria della detta Comunita'
Montana, verificatasi a seguito degli atti di pignoramento della Ditta
Lamaro Appalti, che hanno, di fatto, paralizzato l'attivita' dell'Ente,
mettendo a repentaglio il pagamento di n.145 Operai Idraulico forestali
e addirittura degli stessi dipendenti in forza alla stessa Comunita'
Montana''. Lo sostiene Antonio Granata, Segretario generale della Cgil,
comprensorio del Pollino. ''Grave e' il comportamento della G.R. che,
in questo caso - sostiene Granata - non solo non da' ascolto agli Amministratori
locali, ma addirittura si disinteressa anche di una particolare circostanza,
quella di essere stata impegnata ad occuparsi ed individuare la soluzione
della vicenda direttamente dal Consiglio Regionale che in tal senso
ha approvato, con voto unanime, un ordine del giorno che risale allo
scorso 3 Agosto 2004''. La Funzione Pubblica CGIL Calabria, unitamente
alla CGIL del Comprensorio Sibari-Tirreno-Pollino, denunciano ''il grave
ritardo per l'avvio del citato confronto e prendono atto di un mancato
interesse della Giunta Regionale, che, omettendo il confronto con le
dette istituzioni locali, finisce a non rispondere alle difficolta'
del relativo sistema e nel silenzio compromette l'attivita' e coinvolge
i livelli occupazionali''. La CGIL protesta avverso ''il comportamento
elusivo dell'Esecutivo Regionale e preannuncia una fase di mobilitazione
a difesa dell'attivita' dell'Ente, con coinvolgimento attivo delle stesse
istituzioni e a tutela dei diritti dei lavoratori interessati avviera'
azioni eclatanti''. Assemblea dei dirigenti CGIL sui lavori della A/3 il 28 a Cosenza 27/10 La CGIL nazionale,congiuntamente alla FILT e
alla FILLEA, a pochi giorni dal seminario tenuto a Reggio Calabria sui
trasporti nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo - annuncia in un comunicato
- ritorna a Cosenza domani, 28 ottobre, per tenere un assembra di tutti
i dirigenti sindacali e dei delegati, impegnati sui lavori di ammodernamento
dell'Autostrada Salerno- Reggio Calabria. Questa iniziativa pubblica,
a seguito anche della conferenza stampa tenuta dal Segretario Generale
Epifani il 18 ultimo scorso, e' un momento di confronto e di denuncia
importante sui gravi ritardi che si stanno maturando sulla realizzazione
dei lavori di ammodernamento della A3. L'iniziativa e' tesa a sollecitare
il Governo e l'ANAS a velocizzare i tempi nella realizzazione dei lavori,
a prevedere le risorse finanziarie mancanti, ad agire concretamente
per impedire il propagarsi del lavoro nero e le infiltrazioni della
criminalita'. La CGIL e' impegnata affinche' si realizzi un'opera infrastrutturale
di qualita', che aumenti notevolmente i livelli di sicurezza della circolazione
e di fluidita' del traffico veicolare nell'unica arteria di scorrimento
che, attraversando i territori campani, lucani e calabresi, collega
anche la Sicilia alla grande rete autostradale italiana ed europea.
La CGIL Calabria ritiene che l'A3 riveste una grande importanza strategica
al fine del recupero socio-economico di una parte rilevante del territorio
nazionale. Da cio' deriva l'esigenza di un maggiore impegno del Governo
e dell'ANAS per dare soluzione anche ai problemi che hanno provocato
i gravi ritardi, riscontrati nell'esecuzione dei lavori e nel riaffidamento
di alcuni appalti, che sono stati rescissi nei setti anni di inizio
dei lavori di ammodernamento (1998-2004). Di Iacovo (UIL) “Fortemente preoccupati per la situazione di stallo alla Foderauto” 26/10 ''La serieta' e l'impegno concreto a difesa delle
attivita' produttive della nostra provincia e' nota ed evidente. La
nostra preoccupazione per una difficile fase che sta attraversando la
Foderauto, non puo' essere, artatamente, fatta passare come un'organizzazione
che vuole alzare polveroni''. E' quanto afferma, in risposta a Federauto,
Benedetto Di Iacovo, segretario generale della UIL di Cosenza, il quale
aggiunge: ''Il nostro impegno, personale e di organizzazione, sulla
Foderauto viene da lontano, dal 1980 in poi, quando la struttura aziendale
era ad un livello embrionale e solo grazie ad un sindacato serio, propositivo
e non conflittuale come la UIL, alla sua capacita' di saper sottoscrivere
accordi di riallineamento e di produttivita', ha consentito alla Foderauto
di mantenere in Calabria un'azienda (da sempre a ''commessa dedicata''
e quasi unica per la committente Fiat), di rimanere sul mercato e di
accrescere anche l'occupazione. Segno questo di un altissimo livello
di responsabilita' del Sindacato, della UIL in particolare. Fatti, questi,
che comunque non possono essere sottaciuti. La UIL, in verita' e' fortemente
preoccupata per la situazione di stallo in cui si trova la Foderauto.
Nessuno puo' nasconderne le difficolta'. La nuda verita' e' che la Foderauto,
ad oggi, e' senza commesse, e per le sue peculiarita' e tipologia industriale
(considerato che lavora solo su commesse che sono gestite solo da grandi
Holding come la Lear) all'orizzonte non si intravede niente di nuovo
e di immediato. La UIL ha un solo interesse, difendere l'occupazione
e il bene aziendale che la produce. Su questo terreno la UIL svolgera'
sempre un ruolo responsabile e attento''. La CISL FPS avvia la campagna elettorale per il rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego. 26/10 In un’affollata assemblea tenutasi presso
la sala “P. Mancini” della Camera di Commercio di Cosenza,
si è svolta l’assemblea Generale dei candidati della CISL
per le elezioni delle RSU nel Pubblico Impiego. La Cisl proclama una giornata di sciopero per i lavoratori LPU LSU di Castiglione 26/10 Una protesta degli Lsu-Lpu di Castiglione Cosentino,
con astensione dal lavoro per l'intersa giornata del 28 ottobre, e'
stata proclamata dalla Cisl di Cosenza. La protesta e' stata decisa
al termine di un incontro tra il presidente provinciale dell' Alai-Cisl
Mauro Venulejo, il responsabile organizzativo Romolo Cozza e una nutrita
rappresentanza dei lavoratori Lsu-Lpu del Comune di Castiglione Cosentino.
''Il percorso di mobilitazione - e' scritto in una nota dai sindacalisti
della Cisl - si inserisce in un fitto programma di iniziative tese alla
mobilitazione dei lavoratori Lsu-Lpu con il coinvolgimento pieno dei
Sindaci e degli amministratori comunali per lanciare un segnale forte
alla Regione Calabria affinche' delinei con chiarezza il percorso di
stabilizzazione dei lavoratori Lsu-Lpu. Esprimiamo grande preoccupazione
per lo stato di attuazione delle legge regionale di stabilizzazione
degli Lsu-Lpu, che ad un anno di distanza dalla sua introduzione non
e' riuscita a stabilizzare ancora nessuna unita' lavorativa, con grave
disagio e afflizione per i lavoratori precari della nostra provincia
i quali vivono con sussidi da fame e spesso erogati con mesi di ritardo,
come nel caso degli Lpu''. ''Non riusciamo a spiegarci - e' aggiunto
nella nota - per quali ragioni la Regione Calabria non attiva, come
d' altronde previsto dalla legge, il Piano annuale e triennale per dare
concreta attuazione alle domande di stabilizzazione delle centinaia
di Lsu-Lpu della nostra provincia pervenute dagli Enti utilizzatori,
da imprese o da autonome decisioni di fuoriuscita dal bacino di singoli
lavoratori''. ''Quanto sta succedendo - conclude la nota - e' grave
e merita risposte certe e concrete per la classe politica non puo' piu'
eludere, visto anche il grande contributo dato da questi lavoratori
nell' erogazione dei servizi ai cittadini''. Di Iacovo (UIL) “Non bastano le rassicurazioni di Pizzini sui lavoratori della sperimentazione ARSSA” 25/10 ''Vanno bene le rassicurazioni del Presidente
Pizzini, ma non ci bastano. La convenzione scade il 9, vogliamo conoscere
prima di quella data il destino sia dei lavoratori che della sperimentazione
e divulgazione sui terreni pubblici dell'Arssa''. E' quanto sostiene
in una nota il segretario generale della Uil provinciale di Cosenza,
Benedetto Di Iacovo. Si terra' venerdi' 5 novembre alle ore 10 l' incontro
tra il segretario generale della Uil di Cosenza Benedetto Di Iacovo
ed il Sindaco del Comune di Cassano Gianluca Gallo. ''Noi non abbiamo
dubbi - ha proseguito Di Iacovo - che sulla stabilizzazione e l'aumento
delle giornate per i 32 lavoratori, non si torna indietro. In tal senso
le categorie bracciantili di Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto importanti
e precisi accordi che nessuno puo' rimangiarsi. Noi come sindacato confederale
e come cittadini siamo interessati a sapere se per lo sviluppo del settore
agricolo in Calabria e nella piana di Sibari, in particolare, l'Arssa,
attraverso attivita' di sperimentazione e divulgazione, con i suoi 210
ettari di terreno pubblico a disposizione puo' svolgere un ruolo di
effettivo aiuto e sviluppo dell'imprenditoria agricola regionale, oppure
no. E qui, per noi, comunque, non e' indifferente sapere se la sperimentazione
si fa o no''. ''Tutti - ha concluso - una volta chiarite le necessarie
garanzie per i lavoratori, dovranno sapere e conoscere le modalita'
di partecipazione per l'assegnazione dei terreni disponibili per attivita'
private, che dovranno, comunque, essere sempre collegate alle attivita'
istituzionali dell'Ente'' Secondo un’indagine CISL la Calabria paga le tariffe gas più alte. Proposto osservatorio regionale dei prezzi.” 25/10 In quattro capoluoghi su cinque si pagano tariffe
molto alte per il gas metano mentre per i rifiuti ci sono ritardi e
resistenze per passare da tassa a tariffa. Sono alcuni dei dati che
emergono da una indagine compiuta dalla Cisl della Calabria e l'Istituto
di Studi e formazione nel campo dell'Economia e del lavoro (Isfel).
Lo studio ha tenuto presente il monitoraggio su un paniere di tariffe
nei servizi di pubblica utilita' nell'anno 2003. In particolare sono
stati oggetto della rilevazione le tariffe del gas, acqua, rifiuti e
asili nido, relativamente a servizi che vengono utilizzati dalla vasta
platea dei cittadini-utenti. ''Nelle tariffe del gas - e' scritto in
una nota di Cisl e Isfel - la Calabria e' tra le piu' alte d'Italia.
Infatti 4 capoluoghi su 5 si trovano ai primissimi posti della classifica
delle citta' in cui si paga di piu' la tariffa del metano. Per quel
che riguarda i rifiuti il passaggio dalla tassa alla tariffa registra
notevoli ritardi e resistenze, dal momento che tutte e 5 le citta' capoluogo
continuano ad applicare la tassa sui rifiuti solidi urbani. Crotone
detiene il primato calabrese di citta' piu' cara, con una tassa pari
a l,73 euro a metro quadro di rifiuti, mentre il Capoluogo dove si e'
pagato di meno nel 2003 e' Reggio Calabria. Per quanto concerne l'acqua
l'aumento medio delle tariffe del 2003 sul 2002 e' del 6%, con la citta'
di Tropea che ha il costo piu' elevato a metro cubo, mentre Cosenza
e' quella che paga di meno''. ''Nel 2003 in Italia - prosegue la nota
- e' aumentato del 47% il gettito dell'addizionale regionale Irpef,
mentre quello dell'addizionale comunale e' stato del 20%. Tra le Regioni
con la piu' alta fiscalita' locale figura la Calabria, mentre I Comuni
che applicano l'addizionale Irpef dello 0,5 sono Catanzaro e Cosenza,
rispetto a Vibo Valentia con lo 0,4, Crotone con lo 0,3 e Reggio Calabria
con lo 0,2. L'incremento delle tariffe viene giustificato dai Comuni
dalla riduzione dei trasferimenti statali in atto (sia 2002 che 2003),
pari a circa 2 miliardi di euro''. ''La Cisl Calabrese - sostiene il
segretario regionale, Luigi Sbarra - mette a disposizione la sua ricerca
per avviare confronti con l'Anci e Confservizi regionale, i Comuni e
le aziende di servizi, nella pratica concertativi su prezzi e tariffe.
Pertanto si punta a realizzare intese con le organizzazioni sindacali,
le associazioni dei consumatori e del commercio e della distribuzione,
con il coinvolgimento degli Enti Locali e della Regione che portino
a governare la dinamica dei prezzi, individuando un paniere di beni
e tariffe essenziali per le famiglie povere e per i lavoratori con reddito
medio-basso sul quale avviare un monitoraggio costante dei prezzi''.
''L'idea - conclude Sbarra - sarebbe quella di istituire un vero e proprio
osservatorio regionale su prezzi e tariffe, aggiornando costantemente
i dati, con l'intento di svolgere un ruolo indiretto di persuasione
morale contro gli aumenti selvaggi''. Belcastro (CISL) “La Calabria sta subendo una marginalizzazione crescente” 25/10 ''Con il Governo Berlusconi la Calabria ha subito una marginalizzazione crescente, prova ne sono il taglio costante dei trasferimenti consacrati dalle finanziarie 2002-2003-2004-2005''. E' quanto ha detto il segretario generale della cisl di Cosenza, Giuseppe Belcastro, nel corso della riunione del comitato esecutivo dell'organizzazione sindacale. ''Le inopportune - ha aggiunto - scelte di politica economica e industriale del Governo Berlusconi sono sotto gli occhi: crisi industriale, delocalizzazioni all'estero, crisi dell'export, crisi della domanda interna dovuta prevalentemente all'erosione del potere d'acquisto dei redditi sotto gli effetti del carovita, inflazione, flessibilizzazione crescente dei rapporti di lavoro con l'introduzione di nuove tipologie di contratti senza sostanziali tutele con il serio rischio, in assenza di una riforma degli ammortizzatori sociali, che la flessibilita' sconfini nel precariato diffuso e nel disagio sociale gia' in crescita, mancanza di rinnovi contrattuali''. ''Per di piu' a peggiorare questi tristi primati nella nostra Regione si sommano i problemi atavici della mancanza di lavoro, del precariato diffuso, delle destrutturazioni industriali, della dismissione delle grandi societa' di servizio nazionale nel silenzio assordante dell'esecutivo regionale ormai distratto dalle emergenze vere del territorio e teso ad una mera gestione del potere fine a se stessa preso com'e' dal solo problema delle candidatura in vista delle prossime elezioni regionali. Ci rattrista pensare, inoltre, come su 155 lettere che la nostra Federazione dei pensionati la Fnp-Cisl ha inviato ad altrettanti Sindaci della provincia per chiedere la convocazione urgente dei rispettivi Consigli Comunali sui temi delle pensioni, del carovita, dell'inflazione, dei redditi, delle pensioni per lanciare un segnale forte dal basso e dalle istituzioni locali al Governo abbia risposto positivamente il solo Sindaco di Luzzi''. ''C'e' il rischio - ha concluso Belcastro - che se dai Sindaci non arrivano segnali forti sul malessere dei cittadini e delle famiglie, e se il Governo Nazionale e il Governo regionale continuano a riproporre logori modelli di scontro invece che di dialogo, modelli di sfida alle forze sociali, di marginalizzazione e affronto alla dignita' dei lavoratori, piuttosto che il confronto civile e costruttivo sulle emergenze vere del Paese, che riprendi vigore la conflittualita' sociale, il radicalismo non gestibile piu' dai tradizionali canali democratici''. Zumbo (CGIL) “L’omertà e l’illegalità hanno sopraffatto la cultura delle regole e del diritto” 24/10 ‘'E' oggi, piu' che mai, evidente la massiccia
presenza della criminalita' organizzata e la diffusa illegalita' nella
Pubblica Amministrazione e in generale fra i diversi settori della societa'
civile e dell' economia''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Nino
Zumbo, segretario della Cgil Calabria. ''Il rafforzamento della criminalita'
organizzata - afferma Zumbo - dimostra che l' illegalita' e l' omerta'
hanno pervaso e sopraffatto la cultura per il rispetto delle regole
e quindi del diritto. Questo, spesso, mette in discussione anche l'
autorevolezza delle Istituzioni, della pubblica amministrazione, delle
associazioni democratiche e dei partiti. Non mancano in Calabria situazioni
in cui la criminalita' si pone come classe dirigente occupando funzioni
e ruoli di rilievo nelle istituzioni e nel sistema produttivo e finanziario.
Sono frequenti le intimidazioni nei confronti dei dirigenti sindacali
e dei lavoratori per impedire o condizionare vertenze; come anche sono
frequenti gli attentati alle aziende o ai suoi titolari. Le azioni del
sindacato che rivendicano maggiore sicurezza e legalita' sono state
lasciate cadere sia dal Governo nazionale che da quello Regionale''.
Dopo avere ricordato gli attentati e le intimidazioni a comuni, Zumbo
afferma che la Cgil ''ritiene che l' azione dei sindaci ieri come oggi,
come anche l' azione del sindacato, non sia accompagnata con politiche
di sviluppo per la creazione di posti di lavoro e da politiche tese
a rafforzare le autonomie locali per la gestione dei servizi. Queste
azioni sono rimaste isolate sul piano delle risposte ai cittadini e
soprattutto ai giovani disoccupati. In questo drammatico e preoccupante
scenario - aggiunge - occorrono coerenti comportamenti per scelte politiche
contestuali ed efficaci in direzione dello sviluppo economico e occupazionale
e della lotta alla criminalita'''. E' per questo, che, secondo la Cgil,
''necessitano dai diversi livelli dello Stato azioni congiunte, forti
e innovative di contrasto e di prevenzione alla criminalita'''. La Cgil
inoltre ritiene, ''diversamente da come ha sostenuto il Ministro degli
Interni, che la Finanziaria 2005 riduce pesantemente le risorse per
il comparto delle forze di sicurezza e in misura maggiore per lo sviluppo
del Mezzogiorno e delle regioni come la Calabria. Non risulta alla Cgil
- afferma Zumbo - sempre contrariamente a quanto riferito dal Ministro
Pisanu, che gli organici delle forze dell' ordine siano 'pieni'. Infatti,
essi necessitano di consistenti adeguamenti. Occorre, innanzitutto,
razionalizzare le risorse gia' insediate sul territorio e valorizzarne
le professionalita' acquisite; occorrono nuovi e maggiori investimenti
che consentano l' adeguamento delle infrastrutture e delle tecnologie
a disposizione dell'apparato sicurezza. Occorre che il Governo riveda
quei programmi di riorganizzazione dell' apparato sicurezza che prevedono
la fuoriuscita dal territorio regionale o lo smantellamento di importanti
e funzionanti settori operativi dell' attivita' di contrasto al fenomeno
criminale''. ''Per la Cgil - afferma Zumbo - e' altrettanto indispensabile
che anche la Regione corregga il suo modo di governare per superare
le ripetute irregolarita' amministrative, sottolineate nelle relazioni
annuali della Corte dei Conti. E' anche indispensabile che la Regione
si dia una legge sui controlli interni per la verifica di legittimita'
degli atti. Non e' piu' rinviabile per la Regione un' azione di legalita'
organica e efficace per favorire l' emersione dei circa 190.000 lavoratori
in nero. Come, non e' altrettanto rinviabile un governo pubblico del
debole mercato del lavoro''. ''La Cgil - conclude Zumbo - stigmatizza
l' autoreferenzialita' della Giunta regionale che senza alcun confronto
con le parti sociali e le associazioni contro la criminalita' ha elaborato
e sottoscritto l' Accordo di Programma Quadro 'Legalita' e Sicurezza'.
Pertanto chiede che lo stesso venga rimodulato nei contenuti per inserire
innovative e condivise linee d' azione di contrasto e di prevenzione
alla criminalita', coinvolgendo tutti i soggetti interessati''. Sbarra (CISL) “La massiccia adesione a sciopero trasporti è sostegno alla lotta per il rinnovo dei contratti” 23/10 ''La massiccia adesione dei lavoratori calabresi
allo sciopero del settore del trasporto pubblico e' un momento di sostegno
alla nostra lotta per ottenere un rinnovo del contratto di categoria
piu' aderente alle aspettative dei dipendenti''. Lo ha detto Luigi Sbarra,
segretario generale della Cisl Calabria commentando gli esiti dello
sciopero indetto dai sindacati per protestare contro il mancato rinnovo
contrattuale. In Calabria, secondo i dati della Cisl, l' astensione
dal lavoro ha sfiorato il 90 % e su tre province delle cinque ha interessato
il 95% dei lavoratori del comparto. ''Ancora una volta - afferma Sbarra
- i lavoratori calabresi hanno dimostrato di essere sensibili alle azioni
di lotta intraprese per tutelare gli interessi della categoria. Un settore
che sembra essere stato dimenticato dal Governo Berlusconi''. Per Antonio
Ferrari, segretario regionale Cisl con delega ai trasporti ''stiamo
registrando gravi inadempienze da parte del governo che sta tradendo
gli impegni presi gia' il 7 aprile scorso che prevedevano anche trasferimenti
di risorse all' intero comparto. I lavoratori calabresi - sostiene Ferrari
- hanno risposto massicciamente e con senso di responsabilita' garantendo,
come prevede la legge, il servizio durante le fasce orari di garanzia''.
Il novanta percento di adesioni allo sciopero del trasporto pubblico in Calabria 22/10 ''Il notevole successo dello sciopero degli autoferrotranvieri, le adesioni in media oscillano tra l'80% e il 90% sull'intero territorio nazionale, dimostrano come il rinnovo del contratto nazionale degli autoferrotranvieri costituisca una priorit ineludibile per il riordino e lo sviluppo di un segmento strategico per la mobilit collettiva''. E' quanto sottolinea il Segretario Nazionale della Fit Cisl autoferrotranvieri Michele Ragusa intervenendo a proposito dello sciopero di 24 ore che in corso. ''Una mobilitazione sentita da tutta la categoria -continua- che ha raggiunto percentuali dell'85% a Roma, a Milano e Bari, del 90% in Molise e Calabria, con punte del 95% a Imperia e del 100% a Genova e Napoli''. ''Le resistenze incontrate al tavolo della trattativa – prosegue Michele Ragusa - hanno obbligato i lavoratori allo sciopero, con inevitabili disagi agli utenti con i quali ci scusiamo. Le posizioni di sostanziale rigidit delle parti datoriali - sottolinea il Segretario della Fit Cisl - si collegano con un perdurante quanto inaccettabile disimpegno di tutti i soggetti chiamati ad intervenire sulle problematiche del trasporto pubblico locale, dal Governo agli enti locali, alle imprese'' La CISL chiede la proroga immediata dei progetti per i Co.Co.Co della Provincia di Cosenza 22/10 La CISL chiede l'immediata proroga dei progetti
per i Co.Co.Co. della Provincia di Cosenza. Lo hanno reso noto Giuseppe
Belcastro, Segretario Generale della CISL cosentina, Mauro Venulejo,
Presidente dell'ALAI-CISl e una delegazione di lavoratori, impegnati
in questi progetti, nell'incontro avuto questa mattina presso la sede
della CISL di Cosenza . ''Esprimiamo grande preoccupazione, commentano
i sindacalisti della CISL, per il ritardo accumulato nella proroga dei
progetti, scaduti a settembre, ai 43 Collaboratori Coordinati e Continuativi.
Queste professionalita', evidenzia la CISL, meritano di essere adeguatamente
valorizzate e tenute nella debita considerazione, al pari degli altri
dipendenti, non solo per l'elevato standard professionale raggiunto,
e l'indubbia preparazione culturale, ma anche per la meritoria azione,
svolta nel rilancio e nel funzionamento dei nuovi centri per l'impiego
della nostra provincia. La CISL sollecitera', ribadiscono Belcastro
e Venulejo, un intervento affinche' si provveda in tempo a rinnovare
i progetti di questi lavoratori, verso i quali esiste l'adeguata copertura
finanziaria negli appositi capitoli delle risorse del POR Calabria,
per come stanno gia' facendo nelle altre province calabresi, potendo
contare sin da subito sul senso di responsabilita' e sulla sensibilita'
del Presidente dell'amministrazione provinciale, Mario Oliverio, e dell'Assessore
al Lavoro, Donatella Laudadio, con i quali, piu' volte, ci siamo trovati
a combattere e a difendere il diritto al lavoro di tanti lavoratori,
come nel recente caso della crisi del settore tessile a Roma. Per queste
ragioni, conclude il Segretario Generale Giuseppe Belcastro, il nostro
sindacato vigilera' con attenzione auspicando una breve e positiva definizione
del caso impegnando da subito tutte le sue strutture affinche' i lavoratori
tornino presto al loro posto di lavoro. Secondo la CISL Pisanu si deve fare interprete dei problemi del territorio 22/10 Il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu ''si
faccia interprete dei gravi problemi del territorio'': ad affermarlo
e', in una dichiarazione, il segretario generale della Cisl cosentina,
Giuseppe Belcastro, in vista della seduta di domani del Consiglio regionale.
''Siamo da sempre convinti - sottolinea Belcastro - che non vi puo'
essere sviluppo senza legalita' e non c' e' legalita' laddove manca
lo sviluppo, il lavoro, un reddito decente. In situazioni di poverta'
e disagio sociale, i fenomeni di devianza, come tutte le ricerche sociologiche
confermano, tendono a moltiplicarsi. La crescita economica, morale e
civile di un territorio - prosegue Belcastro - non puo' realizzarsi
attraverso una politica dei due tempi dove una variabile e' precondizione
dell' altra, ma e' necessario agire nella direzione della definizione
di un politica ad ampio spettro, che affronti alla radice tanto le criticita'
economiche e sociali del territorio, quanto i problemi di bonifica del
territorio dai fenomeni criminosi, se si vuole generare una spirale
virtuosa di comportamenti sociali ed economici funzionale alla crescita
complessiva del territorio''. ''Al ministro Pisanu - prosegue il segretario
generale della Cisl di Cosenza - chiediamo impegni certi e programmi
concreti, non solo di prevenzione del crimine e di controllo del territorio,
ma per porre fine agli umilianti viaggi romani, evidenziando la sordita'
del Governo sulle gravi emergenze della nostra provincia, sugli inutili
tavoli convocati presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove
il Governo chiamato a rispondere sulle drammatiche crisi della nostra
economia, non ultima quella del tessile, si presenta privo di idee,
senza programmi e risorse umiliando e mortificando ulteriormente lavoratori
gia' di per se privati di tanti diritti. Per combattere i fenomeni di
illegalita' e criminalita' - conclude il sindacalista - occorrono risposte
unitarie e per questo il sereno confronto potra' servire per puntualizzare
obiettivi, tempi e strumenti adeguati per l' affermazione di un clima
di sicurezza e per procedere con tempestivita' a realizzare le opere
necessarie per lo sviluppo economico e sociale''. Di Iacovo (UIL) “Bisogna procedere alla stabilizzazione degli LSU-LPU” 22/10 Si e' tenuta, nella sala del cinema del comune
di Acri (Cs), una assemblea degli LSU-LPU,utilizzati da piu' anni da
detto Ente. I lavoratori hanno lamentato ''una serie di atteggiamenti
elusivi, sia da parte dell'Ente che della Regione Calabria, nonche'
alcune precise inadempienze del comune di Acri, come quella, tra le
altre,della non restituzione ai lavoratori delle somme indebitamente
trattenute a titolo di penale per il 2003''. Ha concluso i lavori Benedetto
Di Iacovo, Segretario Generale della UIL cosentina nonche' responsabile
regionale UIL per le politiche attive del lavoro, che ha messo in evidenza
alcune lacune dell'attuale Bando di stabilizzazione dei lavoratori LSU-LPU,
a partire dalla scarsita' di risorse economiche, che prevedono una copertura
di appena 775 unita', a fronte di circa 2200 richieste di stabilizzazione,
pervenute da Enti e da singoli lavoratori, che hanno scelto la strada
dell'autostabilizzazione. Di Iacovo, ha anche rimarcato la scarsa informazione
e pubblicizzazione del bando, inerente le richieste di stabilizzazione,
gia' scaduto il 4 luglio 2004, criticando anche i criteri scelti per
procedere alla selezione dei lavoratori da stabilizzare. Ha anche annunciato
che con decreto monocratico del dirigente del settore lavoro, la Giunta
ha riaperto i termini per gli enti attuatori, che vorranno stabilizzare
i lavoratori (prima fuoriusiciti) reinseriti dalla CRT in data 23 luglio
2004, ad iniziare dai corsisti ENEL di Rossano. La legge regionale n.
20 – ha rimarcato - resta inattuata per scarsezza di risorse,
ma anche per la mancanza di una legislazione nazionale di sostegno in
grado di aiutare gli Enti locali, che ne hanno necessita' di procedere
alla assunzione diretta di LSU/LPU. E' importante - ha continuato Di
Iacovo - che il Governo ripresenti, quindi, la deroga per l'assunzione
diretta del 100% dei soggetti utilizzati da parte degli Enti (art. 78
della finanziaria 2001), cosi' come e' importante che la Regione lavori
concretamente a progetti mirati per creare occasioni di stabilizzazioni
effettive sia nella Pubblica Amministrazione, sia negli Enti sub-regionali
(attivando per davvero il vincolo dell'obbligo di assunzione di almeno
il 30% di LSU/LPU), che nell'Imprese, attuando un monitoraggio delle
effettive opportunita' e non lasciando le cose al caso. Particolare
attenzione Di Iacovo ha riposto sul prossimo incontro con il Sottosegretario
al Lavoro, On. Pasquale Viespoli, al quale la Regione dovra' presentare
un piano per il lavoro effettivo, quindi, un progetto specifico capace
di individuare azioni, misure, strumenti e risorse economiche adeguate
per, poi, procedere, in almeno cinque anni, a ricollocare millecinquecento/duemila
lavoratori l'anno in attivita' stabili, svuotando cosi' il Bacino in
un quinquennio. Di Iacovo ha stigmatizzato, inoltre, ''il modo vergognoso
con il quale la Regione eroga il sussidio agli LPU, che e' sempre in
ritardo''. Vertenza LSU Parco del Pollino, assente la Regione Calabria 22/10 Nell' incontro di ieri a Rotonda, all' Ente Parco
Nazionale del Pollino, ''la vertenza dei 331 lavoratori ex lsu impegnati
nel progetto di stabilizzazione, non ha fatto registrare alcun passo
in avanti, anzi, per certi aspetti c' e' stato un arretramento delle
posizioni rispetto agli impegni assunti nell' incontro del 6 ottobre''.
Lo sostengono, in una nota congiunta, le segreterie regionali della
Basilicata della Cgil e della Filcams. ''All' incontro - e' scritto
nella nota - era assente la Regione Calabria, che si era impegnata ad
attivare un tavolo tecnico regionale per individuare nuove attivita'
all' interno del Por calabrese e le relative risorse per finanziarle,
come pure era assente la Regione Basilicata che in compenso ha inviato
una lettera dell' assessore regionale nella quale si confermavano gli
impegni e le disponibilita' a cofinanziare la prosecuzione del progetto
anche con la poca capienza di risorse disponibili all' interno del Por
lucano. All' assenza delle due regioni si e' aggiunta anche quella di
Italia Lavoro - ha rilevato la Cgil - che doveva riscrivere il progetto
ed inserire nuove attivita' in base ai suggerimenti e alle indicazioni
che erano venute nell' incontro del 6 ottobre da parte delle organizzazioni
sindacali e del Parco''. Il sindacato ''ha stigmatizzato il comportamento
delle Regioni e di Italia Lavoro' e ha espresso ''con fermezza le preoccupazioni
sul futuro del progetto'' chiedendo al ''Presidente del Parco di farsi
promotore di un intervento per ripristinare quel confronto corretto,
auspicabile per dare alla vertenza una netta inversione di tendenza''.
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto, altresi', alla societa' Duemila Spa
il ritiro della procedura di mobilita' avviata il 10 ottobre ''proprio
per dare un segnale di positivita' ad una vertenza che ormai sta assumendo
aspetti che non lasciano intravedere nulla di buono''. Secondo la Cgil,
''se entro il 10 di novembre come si e' impegnato a fare il Presidente
del Parco, non si avesse una schiarita con la presentazione della nuova
stesura del progetto sulle attivita' e la copertura finanziaria per
dicembre si attiveranno iniziative di lotta. Per quanta e' alta la tensione
e quante sono forti le preoccupazioni dei 331 lavoratori, che vedrebbero
sfumare con il fallimento del progetto l' unica risorsa di sostegno
al reddito familiare - conclude la Cgil - non vi e' certezza sugli sviluppi
che potrebbero avere le proteste e le manifestazioni che verranno attivate''.
Larizza al convegno della UIL ‘Quale Calabria?’: “Ci vuole uno scossone alla politica” 21/10 La Calabria, ''rispetto ai fondamentali dell'
economia, si colloca nei posti piu' bassi per la qualita' delle infrastrutture,
della produzione, del reddito e dell' occupazione. A fronte di una situazione
del genere il rischio maggiore e' quello della rassegnazione: ci vuole
percio' uno scossone a partire dalla politica e dal ruolo delle istituzioni''.
A sostenerlo e' stato il presidente del Cnel, Pietro Larizza, che oggi
ha partecipato, a Cosenza, ad un convegno della Uil sul tema ''Quale
Calabria? Parliamone con le forze sociali''. All' incontro hanno partecipato
i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, il presidente della Confindustria
Calabria, Pippo Callipo, il segretario regionale della Cna, Luigi Leone,
e del presidente della Legacoop Calabria, Giorgio Gemelli. Larizza,
nel suo intervento, ha citato alcuni dati sulla produttivita' e su altri
indicatori, sottolineando, tra l' altro, come la Calabria disponga ''di
un gioiello, il porto di Gioia Tauro, primo nel Mediterraneo, ma circondato
dal nulla''. ''Le forze sociali del lavoro e dell' impresa, i centri
del sapere e della cultura, i cittadini - ha sostenuto Larizza - hanno
il diritto di chiedere e pretendere una rottura drastica con questo
lungo passato che sembra non avere soluzioni di continuita' con il presente
e forse anche con il futuro. So bene che non ci sono grandi risorse,
ma compito fondamentale della politica e' quello di utilizzarle nel
modo piu' redditizio per lo sviluppo: impegnarle per i tanti piccoli
bisogni produce solo assistenza e poverta'; a concentrare i mezzi disponibili
sui settori produttivi, nelle infrastrutture e nei servizi alle imprese
e alla persona, vuol dire invece creare nuova ricchezza e coesione sociale.
Vanno bene i programmi per il futuro, ma bisogna assicurare comunque
interventi concreti sulle poche cose essenziali che sono gia' oggi a
portata di mano. Ad esempio si possono snellire ancora le normative
e rimotivare la burocrazia che deve essere un valore aggiunto per i
cittadini e per le imprese. Nella selezione delle priorita', il credito
speciale alle piccole imprese era e resta un punto centrale per farle
vivere e crescere. Ci sono poi gli ingenti fondi europei, che a volte
non vengono utilizzati per scarsa conoscenza delle norme e delle procedure,
anche da parte degli imprenditori. Si avverte inoltre la mancanza di
una azione politica e promozionale a largo raggio per spiegare le opportunita'
e le convenienze per attrarre capitali italiani ed esteri''. ''Con umilta',
i politici che saranno eletti - ha sostenuto il presidente del Cnel
- debbono mettersi al servizio della comunita', chiedere la collaborazione,
l' impegno e il sostegno della produzione, del lavoro, delle universita',
delle professioni e dei cittadini. Se lo sviluppo e la modernizzazione
saranno possibili solo con una nuova cultura politica, la prima conseguenza
sara' quella di rompere lo schema del quieto vivere''. ''Le cose - ha
concluso Larizza - non avvengono perche' c' e' un destino gia' scritto.
La qualita' dei governi e' una conseguenza naturale degli atti che precedono
la loro formazione. Le elezioni sono il punto di approdo finale di un
processo politico che puo' essere democratico o feudale, partecipato
nella sua evoluzione o comunicato dall' alto nelle sue conclusioni.
Una scelta o l' altra non dipendono da un potere sovrano indiscutibile:
nel nostro sistema democratico e' suddito solo chi ne ha la vocazione,
o chi sceglie di esserlo perche' e' l' unico mezzo di promozione di
se stesso''. FLAI-CGIL: “Preoccupa la grave situazione dell’AFOR” 21/10 La Flai Cgil regionale, in un comunciato, ha
denunciato, ''con grave preoccupazione, la difficile situazione che
si e' determinata nell' Azienda delle Foreste''. ''Giochi di potere,
guerre all' interno delle correnti dei partiti di maggioranza - ha sostenuto
Michele Presta, segretario generale della Flai-Cgil - contraddistinguono
in queste ore la discussione, sulla nomina del Commissario all' Afor
della Calabria. Le polemiche degli ex componenti il Consiglio di Amministrazione
ed il neo Commissario, mettono a nudo una situazione sempre piu' difficile
e delicata per il ruolo che l' Azienda svolge nella Regione. Si gioca,
infatti, per interessi di parte, sulla testa di migliaia di lavoratori
forestali (oltre 7 mila) per i quali non e' stato ancora firmato il
mandato di pagamento del salario maturato, e nel mentre vanno avanti
per i vari uffici della regione pendenze legali, per vertenze individuali
e collettive, per centinaia di milioni di vecchie lire''. ''La Flai
Cgil - ha proseguito Presta - nel denunciare la difficilissima condizione
che si e' venuta a determinare nell' Azienda Regionale delle Foreste,
fa appello alle forze politiche ed al Consiglio Regionale affinche'
si ponga fine ad una situazione di gravissima instabilita' ed inefficienza
che ha caratterizzato in questi anni l' Afor della Calabria. L' Azienda
doveva rappresentare un momento di coordinamento e di unificazione vero
per la regione, per una forestazione produttiva, per invertire una tendenza
di tipo assistenziale, per la salvaguardia del territorio e dell'ambiente,
per creare le condizioni per lo sviluppo delle aree interne. Cosi' non
e' stato, anzi in questi ultimi anni e' andato avanti un processo di
arretramento, caratterizzato da sprechi e sperperi con nessun intervento
serio sulla montagna e sui territori interessati. Altro che risparmio
sulla pelle dei lavoratori, gli istituti contrattuali vanno rispettati
e non sempre e' stato cosi'. E' altresi' stupefacente la gravissima
dichiarazione sugli 'interessi' in contrapposizione al ruolo dei consorzi
di bonifica''. ''La Flai Cgil - ha conccluso Presta - nel denunciare
con forza questi fatti, chiede una immediata presa di posizione da parte
dell' Assessorato alla forestazione, e preannuncia nei prossimi giorni
iniziative politiche e di lotta presso tutti gli uffici provinciali
ed all' Afor Regionale per porre fine ad una vicenda che sta creando
allarme fra le maestranze, fra i dipendenti stessi dell'Azienda e per
bloccare strumentalizzazioni ed operazioni clientelari dopo le improvvide
decisioni della Giunta Regionale''. Per la CISL la riforma del mercato del lavoro peserà sul futuro 21/10 ''La riforma del mercato del lavoro e' destinata ad occupare la scena delle relazioni sindacali per il prossimo futuro'': lo ha sostenuto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl calabrese aprendo, a Lamezia Terme, i lavori di un seminario di studi sul tema ''Il nuovo mercato del lavoro: prospettive e criticità''. Nel corso dell' iniziativa, e' detto in un comunicato, sono stati discussi e approfonditi i contenuti dei Decreti legislativi 276/2003 e 251/2004 che regolano la materia. ''L' applicazione delle norme nell' ambito socio - economico calabrese, strutturalmente debole e con un mercato del lavoro poco sviluppato - ha detto ancora Sbarra - determina una sua specifica criticita' che merita di essere attentamente analizzata. Occorre approfondire la possibile applicazione e la praticabilita' delle nuove norme in un sistema che introduce nuove flessibilita' per un mercato del lavoro asfittico, al fine di costruire un sistema di relazioni sindacali che sia capace di gestirle e sia in grado di governarne l' applicazione senza alimentare ulteriormente la precarieta' ed il lavoro nero''. ''La Regione - detto ancora Sbarra - e' incapace di mettere in campo una moderna proposta di politica per il lavoro in grado di offrire risposte all' esercito dei disoccupati calabresi che lentamente riprendono l' odiosa via della emigrazione di massa''. Ai lavori del seminario hanno partecipato il segretario regionale Graziella Larizza; Carmine Russo e Umberto Gargiulo docenti dell' Universita' Magna Grecia di Catanzaro. I lavori si sono conclusi con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato, oltre a Sbarra, l' assessore alla Formazione Pietro Aiello; Francesco De Bonis, direttore generale Blg Gioia Tauro; Antonio Saladino, responsabile Piazza del Lavoro Calabria; Lidio Vallone, Assessore al Lavoro della Provincia di Vibo Valentia e Raffaele Bonanni, segretario confederale Cisl con delega al Mercato del Lavoro. Secondo una ricerca sui tributi locali a Cosenza l’addizionale Irpef più alta 21/10 Tributi locali e tariffe (acqua, metano, rifiuti,
bus urbano, asili nido, scuola materna, etc.) nei principali centri
della nostra Regione e della nostra provincia sono passati sotto la
lente di ingrandimento di uno studio promosso, dalla CISL e dall'ISFEL.
Tale esigenza, evidenzia Franco Marano, ricercatore e Coordinatore provinciale
del Progetto, si e' resa necessaria in virtu' della crescita di peso,
responsabilita' assegnata alle autonomie locali dal decentramento istituzionale,
che dotera' l'Ente locale di sempre maggiore autonomia amministrativa,
finanziaria e contabile con relative ripercussioni in materia di tributi
locali, tariffe e con l'evidente rischio di una fuga in avanti nel nostro
territorio delle dinamiche tariffarie, che sovente provocano aumenti,
che vanno oltre il tasso di inflazione programmato, creando difficolta'
al potere reale di acquisto dei salari, degli stipendi e delle pensioni,
che si trovano intrappolati in una morsa di imposizione fiscale centrale
da una parte e una differente politica di imposizione tariffaria e di
tributi a livello periferico. Dal rapporto emerge, evidenzia Marano,
come nella nostra provincia l'add.IRPEF comunale, nel periodo 2002/03,
sia piu' alta rispetto alle altre province calabresi, con Cosenza che
si attesta allo 0,5 per mille contro lo 0,3 di Crotone e lo 0,4 di Reggio
C. e Vibo. Differenze che riguardano anche i prezzi dei biglietti degli
autobus con 77 centesimi a Cosenza, 52 a Crotone, 80 centesimi a Reggio
C. e Catanzaro e i 60 centesimi di Vibo V. Passando, invece, ai rifiuti
solidi urbani, secondo il ricercatore del sindacato, in Calabria siamo
in ritardo nel passaggio dal sistema basato sulla tassa (TARSU) alla
quello basato sulla tariffa vigendo ancora la tariffazione ordinaria,
cosi' in attesa del passaggio al regime della tariffa Crotone e' stata
la citta' calabrese dove nel 2003 la TARSU e' stata piu' cara con 1,79
euro a mq. (comprensivo di add.erariale e provinciale) a seguire Castrovillari
con 1,68 euro a mq., poi abbiamo 1,60 euro a mq. a Cosenza, gli 1,22
euro a mq. di Catanzaro, mentre nella citta' di Reggio si e' raggiunto
il minimo con 85 euro a mq. Sul costo dell'acqua, calcolato su una media
di 140 metri cubi annui di consumo Cosenza detiene il costo piu' basso
con 74 euro, inferiore al comune montano di San Giovanni in fiore con
81 euro, poi seguono Castrovillari con 88 euro e Rossano con 104 euro.
Mentre piu' alto il costo dell'acqua nelle altre provincie con Reggio
C. a 108 euro, Catanzaro a 121 euro, Crotone a 139 euro, mentre spetta
a Troppa il primato calabrese con 222 euro annui. Sul fronte energetico
della bolletta del gas, premesso che le citta' calabresi hanno un costo
medio tra i piu' alti in Italia, va segnalato, su un consumo medio di
2.000 metri cubi annui, il costo di 1676 euro a Cosenza, 1840 euro a
Reggio C., 1650 euro a Catanzaro, 1570 euro a Vibo ed infine i 1365
euro a Crotone che e' il capoluogo calabrese in cui la tariffa del gas
e' piu' bassa. Inoltre siamo agli ultimi posti in Italia per quanto
riguarda i servizi offerti all'infanzia, come disponibilita' di posti
negli asili nido. Per il responsabile della ricerca, Franco Marano,
le differenze nella tariffazione sono dovute alla mancanza di un unico
gestore che potrebbe consentire risparmi di gestione e costi inferiori
ai cittadini. Infatti e' impossibile per ogni singolo comune offrire
servizi di fornitura d'acqua potabile a tariffe basse se e' poi lo stesso
ente che dovra' curarsi della manutenzione dell'intera rete idrica.
La soluzione non puo' che essere, ad avviso della CISL, quella di fornire
i servizi a societa' nate dalla fusione di municipalizzate o dalla costituzione
di consorzi fra i comuni. Da parte sua il Segretario Generale della
CISL provinciale, Giuseppe Belcastro, afferma che dall'indagine rilevata
sul campo emerge chiaro la mancanza di una adeguata politica dei servizi,
con l'intervento di moral suasion delle province nei confronti dei comuni
per omogeneizzare le tariffe, per innalzare l'offerta dei servizi all'infanzia.
Per Belcastro e' indispensabile puntare a realizzare grandi intese tra
istituzioni, associazioni di consumatori e commercianti, organizzazioni
sindacali per poter governare le dinamiche dei prezzi e delle tariffe
per come si e' fatto a Torino e a Palermo, attuando politiche sociali
per la tutela delle fasce deboli e il miglioramento dei servizi pubblici
proprio nel momento in cui assistiamo ad un aumento della pressione
dei tributi locali, assieme ai costi di fornitura di acqua, gas asili
nido ed altri servizi essenziali per i cittadini che incidono sul potere
d'acquisto dei redditi e pesano soprattutto sulle fasce deboli della
societa'. Questa ricerca,conclude Belcastro, e' un modo intelligente
per conoscere con precisione gli andamenti dei tributi e delle tariffe
locali, rappresentando uno strumento valido per tutelare e difendere
i lavoratori e i pensionati, oltre a rappresentare un modo ''informato''
di sedersi al tavolo delle discussioni e del confronto. Sbarra (CISL) “Sabato arriva Pisanu, caso Calabria sia una priorità” 21/10 ''La criminalita' e' il vero freno allo sviluppo economico della regione''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che al ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, che sabato sara' a Reggio Calabria, chiede che il caso Calabria diventi una priorita' nazionale. ''Consideriamo la criminalita' organizzata diffusa su tutto il territorio regionale - ha sostenuto Sbarra - il primo grande elemento di freno allo sviluppo economico della Calabria. Per questo riteniamo che lo sradicamento del fenomeno malavitoso sia condizione imprescindibile per avviare qualsiasi politica di rilancio dell' intera regione. L' attacco sfrontato e aggressivo sferrato dalle organizzazioni mafiose ad imprese, ma soprattutto alle istituzioni locali calabresi dimostra il livello di pericolosita' raggiunto da questo fenomeno che mira, ormai, alla demolizione progressiva dello stesso sistema democratico in cui viviamo''. Ed i casi di intimidazione ai primi cittadini e ai titolari di aziende calabresi, per Sbarra, sono divenuti cronaca quotidiana di una guerra combattuta per il controllo del territorio. ''La 'ndrangheta - ha proseguito - e' universalmente riconosciuta come una delle principali organizzazioni criminali del pianeta. Per questo il fenomeno non deve essere assolutamente sottovalutato soprattutto perche' le sue basi rimangono comunque in Calabria. Una permanenza sul territorio da cui le organizzazioni criminali fanno derivare la pretesa di un controllo massiccio su tutto il processo economico, politico e sociale della regione. Chiunque si oppone a questo obiettivo viene individuato, isolato e costretto a dover optare tra continuare a lottare o abbandonare il campo di battaglia''. ''Contro questo tipo di criminalita' - ha proseguito Sbarra - non basta mostrare i muscoli, orientare l' azione solo in termini repressivi. Lo Stato, le istituzioni tutte devono predisporre contestualmente politiche di sviluppo economico e sociale, di investimenti per far crescere la cultura della legalita' e naturalmente anche iniziative tese a garantire la sicurezza tra i cittadini. Salutiamo con favore l' arrivo in Calabria del ministro dell' Interno, Pisanu. A lui ci rivolgiamo affinche' faccia della emergenza Calabria la priorita' nazionale della battaglia dello Stato contro il crimine organizzato''. ''Al Ministro degli Interni - ha proseguito l' esponente della Cisl - diciamo che la 'ndrangheta si combatte non solo con le armi della repressione, ma anche con quelle dello sviluppo e del lavoro in Calabria e nel Mezzogiorno. Tali questioni appaiono fortemente trascurate dall' azione politica del Governo Nazionale che attraverso la Finanziaria 2005 riduce risorse ed investimenti nel Mezzogiorno rinviando sine die le questioni del rilancio economico, produttivo ed occupazionale. Solo iniziative concrete e reali a favore dello sviluppo economico, della trasparenza della pubblica amministrazione ma anche dell' emersione del lavoro nero possono ridare credibilita' allo Stato''. ''Su questo terreno - ha concluso Sbarra - siamo pronti a dare il nostro contributo per creare una rete solida e impermeabile, da realizzare con il contributo di tutte le forze sociali, imprenditoriali, politiche e istituzionali della Calabria, per contrastare qualsiasi forma di illegalita' e per promuove di politiche trasparenti di vero sviluppo della regione''. Venerdì sciopero della Pubblica Amministrazione calabrese 20/10 I lavoratori della Pubblica Amministrazione calabrese, in lotta per il rinnovo del contratto, per la difesa dei salari e per la qualita' dei servizi, sciopereranno dopodomani.La modalita' e la data dello sciopero per la Calabria e' stata decisa dalle Segreterie Regionali di FP-CGIL, FPS-CISL, UIL-FPL, UIL-PA, nell'ambito della proclamazione a cura delle rispettive Federazioni Nazionali e riguardera' SANITA', REGIONE E AUTONOMIE LOCALI, MINISTERI, ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI, AGENZIE FISCALI, PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, coinvolgendo sia i lavoratori di comparto che quelli dell'Area della Dirigenza, tutti impegnati nel rinnovo dei contratti. ''La contestazione nei confronti del Governo Centrale - dice Luigi Veraldi, segretario funzione pubblica della Cgil - e' riferita alla indisponibilita' a garantire le risorse necessarie per l'adeguamento delle retribuzioni che abbiamo valutato in torno all'8% contro uno stanziamento governativo che e' pari al 3,7%.Nella nostra Regione oltre alla riduzione del potere d'acquisto delle retribuzioni, considerato l'andamento della inflazione reale, si aggiunge un contesto sociale negativo che penalizza ulteriormente i pubblici dipendenti con elementi di precarizzazione che intaccano pesantemente i diritti delle persone.In Calabria non puo' essere piu' taciuto il tentativo di procedere a esternalizzazioni selvagge che mettono a repentaglio i diritti acquisiti dei lavoratori pubblici e non danno alcun riscontro ad una politica di stabilizzazione del lavoro precario, mentre invece ricorrono a costose consulenze che oltre a non dare risposte alle necessita' di una amministrazione di servizi pubblici di qualita' e finiscono per penalizzare le professionalita' presenti all'interno degli enti.Denunciamo ancora una volta la carenza della Regione Calabria che ad oggi non ha reso attuativo il decentramento amministrativo, che coinvolgerebbe in maniera positiva i dipendenti regionali e renderebbe fruibili servizi, avvicinandoli ai cittadini, nell'ottica di un rilancio del ruolo del sistema degli Enti Locali, evitando definitivamente una gestione a cura della Amministrazione Regionale sempre piu' proiettata in una perversa politica neo-centralista ed in carenza del ruolo piu' proprio dell'Ente Regione per come previsto dalla sua istituzione. Le due ore di sciopero, in tutti i territori della Calabria vedranno la mobilitazione dei lavoratori pubblici calabresi- aggiunge Veraldi - con presidi in tutte le province e che saranno comunicati dalle strutture territoriali.La mobilitazione dei lavoratori del Pubblico Impiego continuera' con altre tre ore di sciopero a livello regionale e con ulteriori tre ore a livello nazionale per fronteggiare i rischi della Legge Finanziaria 2005, ed i relativi tagli preannunciati e rivendicando ancora una volta la centralita' dei servizi pubblici, la difesa del Contratto Nazionale, la salvaguardia dei salari, la valorizzazione del lavoro e la tutela dei diritti dei cittadini attraverso la difesa ed una migliore qualita' dei servizi pubblici'' La Cisl denuncia: “Istituzioni disinteressate alla crisi del settore tessile” 20/10 ''Consideriamo grave l' atteggiamento dimostrato
dalle istituzioni locali e nazionali che sembrano disinteressarsi della
profonda crisi in cui versa il settore tessile calabrese''. A sostenerlo,
in una dichiarazione congiunta, sono Luigi Sbarra e Antonio Ferrari,
rispettivamente segretario generale e responsabile organizzativo regionale
della Cisl calabrese. All' indomani del vertice svoltosi nella sede
della Task Force sull' occupazione, a Roma, per discutere della vertenza
che interessa gli stabilimenti della regione, Sbarra e Ferrari parlano
di ''incontro infruttuoso. Esprimiamo forte disappunto - dicono - sull'
esito dell' incontro che non ha risolto minimamente nessuno dei tanti
problemi del settore. Anzi, riteniamo che si siano compiuti sulla vicenda
anche molti passi indietro''. Nella nota, Sbarra e Ferrari ''condannano
l' atteggiamento delle istituzioni che hanno praticamente disertato
l' appuntamento vanificando gli sforzi compiuti finora per affrontare
seriamente i problemi del tessile calabrese. E' grave - sostengono -
che di fronte al dramma di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie
la classe politica calabrese, ad eccezione di qualche singolo, stia
dimostrando scarso interesse nel contrastare una crisi che sta demolendo
un intero comparto produttivo della regione''. ''Nonostante i tanti
incontri che si sono succeduti negli ultimi mesi oggi, dopo l' incontro
presieduto dall'onorevole Borghini, - aggiungono Sbarra e Ferrari -
ci sembra che nessuno voglia piu' discutere seriamente del futuro di
oltre un migliaio di lavoratori. Non e' serio condurre in questo modo
le trattative. Nel giro di alcuni mesi abbiamo, infatti, assistito ad
un cambio continuo degli interlocutori con i quali confrontarci. Una
modalita' che, di fatto, ha smantellato il tavolo governativo sulla
crisi del settore e non ha permesso di proseguire un percorso unico
teso a risollevare e rilanciare l' intero comparto produttivo''. Per
i due esponenti di vertice della Cisl calabrese ''occorre ripristinare
immediatamente un tavolo di concertazione adeguato alla situazione drammatica
che stanno vivendo centinaia di famiglie calabresi. Un tavolo istituzionale
come quello presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
Gianni Letta, che consentirebbe di elaborare strategie compiute e reali
di sviluppo del tessile. Diversamente la Cisl e' pronta ad una mobilitazione
straordinaria attraverso forme di lotta dure ed clamorose che saranno
comunicate nei prossimi giorni''. Di Iacovo (UIL) “La Giunta Regionale continua a non interessarsi dello sviluppo della Calabria” 20/10 La Direzione provinciale della Uil di Cosenza,
riunitasi sotto la presidenza del segretario generale Benedetto Di Iacovo,
che ha tenuto la relazione introduttiva, ha trattato il problema del
rinnovo delle RSU nei settori della Pubblica amministrazione, Universita',
Enti locali, Sanita', nonche' i principali temi dello sviluppo economico
della provincia e le principali vertenze in atto, che ancora oggi non
trovano uno sbocco: Foderauto, Marlane, MDC, ex Legnochimica, Tesi,
Carisiel, Intersiel, DNE, Lavoratori ARSSA delle aziende sperimentali
di Sibari, Polo tessile di Cetraro, ex Corsisti Enel, LSU-LPU. Benedetto
Di Iacovo, dopo avere evidenziato che la UIL ha presentato liste per
il rinnovo delle RSU in quasi tutti gli uffici pubblici della provincia,
auspicando il successo delle tornate precedenti, ha voluto rimarcare
come il nostro sistema economico e produttivo si trovi ancora una volta
in una situazione involutiva, con molti posti di lavoro a rischio e
senza che all'orizzonte si intraveda nulla di nuovo. ''Il sindacato
in questa battaglia - ha proseguito Di Iacovo - e' solo. La politica
e' distratta da altro. La Giunta regionale continua a non interessarsi
dello sviluppo economico, dell'innovazione, dei sistemi produttivi,
della stabilizzazione dei 9.000 LSU/LPU calabresi e continua a sprecare
importanti risorse economiche in mille rivoli. Tutto questo il sindacato
- rimarca Di Iacovo - lo denuncia da piu' tempo e non ha ascolto. Per
evidenziare l'insufficienza e l'inadeguatezza delle azioni di questa
Giunta regionale - rimarca Di Iacovo - tre importanti autorita' morali,
civili ed istituzionali, hanno espresso giudizi trancianti: la Conferenza
episcopale calabrese, il Presidente della Confindustria regionale, Pippo
Callipo, la Corte dei Conti sull'andamento della spesa regionale. Quindi
- evidenzia Di Iacovo - il sindacato quanto denuncia questa assenza
di programmazione, di progettualita', di mancata fattivita' della Giunta
regionale, non dice eresie''. Granata (CGIL) “Infruttuoso e inconcludente incontro per il settore tessile a Roma” 19/10 ''Oggi si e' tenuto presso la Task Force per
l' Occupazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l' ennesimo,
infruttuoso, deludente e inconcludente incontro sulle tante e ataviche
criticita' del settore tessile in Calabria''. A sostenerlo e' stato
Antonio Granata, segretario generale comprensoriale della Cgil Pollino-Sibari-Tirreno,
a nome della Cgil e della Cisl, regionale e della provincia di Cosenza,
subito dopo l' incontro. ''Il tavolo della Presidenza del Consiglio
dei Ministri - ha sostenuto Granata - il rappresentante della Giunta
regionale e quello del Ministero delle Attivita' Produttive non hanno
prodotto, nonostante i tanti impegni ufficialmente sottoscritti e sempre
disattesi, i risultati sperati. La Mdc, la Foderauto, il Polo di Cetraro,
l' ex Tessitura Marzotto di Praia a Mare, il Polo Tessile di San Gregorio
e il Polo Calzaturiero sono tutte questioni che da mesi sono all' attenzione
del Governo nazionale e regionale, che non hanno prodotto nessun risultato.
Anzi l' irresponsabilita', la superficialita' e la scarsa considerazione
della grave situazione occupazionale e sociale, che regna in Calabria,
hanno prodotto sconforto, allarmismo e rabbia tra le centinaia di lavoratori
e lavoratrici del settore, che rischiano seriamente di rimanere fuori
dal mercato del lavoro, con l' aggravante che gli ammortizzatori sociali
non possono sostituire, per troppo tempo, un pur minimo reddito da lavoro''.
Granata, anche a nome della Cisl, ha ''condannato tale scellerato atteggiamento
del Governo nazionale e regionale'' ed ha preannunciato ''una giornata
di mobilitazione generale di tutto il settore, le cui modalita' saranno
successivamente comunicate, qualora non dovessero verificarsi fatti
nuovi e concreti''. La SNAM ReteGas rifiuta di trattare con la CGIL. Proteste dei sindacati 18/10 Un atteggiamento ''gravissimo'' oltre che ''insensato
e sprezzante nei confronti del sindacato territoriale'': cosi' la Filcea
Cgil ha definito il comportamento dei dirigenti della Snam ReteGas calabrese
che, secondo il sindacato, ''si rifiutano di trattare con le organizzazioni
sindacali regionali e territoriali della Calabria, motivando di non
riconoscere tali strutture''. Si tratta, ad avviso della Filcea Cgil,
di un atteggiamento che ''dimostra come l' azienda si vorrebbe scegliere
gli interlocutori, in base alle proprie convenienze ed in base al proprio
tornaconto, per non affrontare e risolvere i problemi dei lavoratori.
Nelle settimane scorse - e' scritto in un comunicato - i lavoratori
del centro di Tarsia si sono riuniti in assemblea ed a conclusione della
stessa, hanno proclamato lo stato di agitazione rifiutandosi di attuare
lavoro straordinario, per protestare contro l' atteggiamento dell' azienda
che si rifiuta di risolvere una serie di problematiche, sollevate dal
sindacato da diversi mesi e che riguardano l' applicazione del Contratto
nazionale di lavoro e di tutti gli accordi sottoscritti''. ''La Snam
costruzioni - e' scritto, ancora, nel comunicato - nei mesi scorsi ha
smantellato la sede di Lamezia Terme mandando a casa decine di lavoratori
e abbandonando un immobile di sua proprieta', costato diversi miliardi
di vecchie lire, trasferendo gli uffici a Vibo Valentia, dove paga centinaia
di milioni di vecchie lire all' anno di fitto. La Snam costruzioni motiva
di avere chiuso i propri uffici di Lamezia Terme per risparmiare, pero'
poi ne prende in fitto altri''. Per il sindacato quella dalla Snam ReteGas
e dalla Snam costruzioni e' una ''politica assurda: hanno mandato a
casa decine di lavoratori e poi chiedono lavoro straordinario a quelli
rimasti. La Snam ReteGas ha sostituito i lavoratori che si sono rifiutati
di attuare il lavoro straordinario, con altri lavoratori fatti arrivare
in Calabria da fuori. Un atteggiamento da padroni delle ferriere''.
La Filcea Cgil ha quindi annunciato che ''attuera' tutte le iniziative
necessarie atte a portare alla ragione e al rispetto delle regole democratiche
i dirigenti della Snam ReteGas''. La CGIL denuncia la sospensione dei lavori sul Tirreno della FS: “Ripercussioni sull’occupazione” 17/10 Le Ferrovie dello Stato hanno deciso di sospendere
i lavori di rinnovo dei binari in corso in Calabria. La decisione e'
stata presa dopo che venerdi' scorso un locomotore dell' impresa Ventura,
una delle ditte impegnate nei lavori, ha percorso senza conducente la
tratta compresa tra le stazioni di Longobardi e di Rutino. A riferirlo,
in una nota, e' il segretario della Filt-Cgil Calabria, Laura Neri.
''La decisione assunta dalle Ferrovie dello Stato - sostiene Laura Neri
- di sospendere tutti i lavori di rinnovo dei binari, che erano stati
appaltati ad un consorzio di imprese tra le quali figura la ditta Ventura,
apre uno scenario inquietante per le ripercussioni che ne deriveranno
in termini di lavoro ed occupazione. Alla crisi occupazionale occorre
aggiungere le conseguenze del fermo dei lavori di rinnovo dei binari
su una direttrice di traffico cosi' importante. Un intervento che rappresenta,
sul nostro territorio, una delle poche azioni di miglioramento dell'
infrastruttura ferroviaria esistente, che gia' sconta per ragioni geografico-politiche
un gap notevole rispetto al resto del Paese. Alle giuste esigenze di
trasparenza su un evento gravissimo che, se non fosse stato egregiamente
governato dal personale Fs che gestisce la circolazione ferroviaria,
avrebbe potuto avere conseguenze infauste, deve contrapporsi la necessita'
di attivare percorsi e procedure compatibili con il lavoro''. Secondo
il segretario della Filt-Cgil, ''i lavoratori del comparto non possono
pagare per eventuali responsabilita' ed incongruenze che hanno radici
lontane e sono da ricercarsi nella ferrea logica del 'mercato' che vede
il profitto quale unico obiettivo dell'impresa. La sicurezza deve assurgere
a bisogno collettivo e non essere vista come mera voce di costo. Le
inchieste gia' avviate devono fare il loro corso, ma tutto cio' non
esime il Gruppo Fs dalla necessita' di avviare una riflessione di merito
su una vicenda che, oltre che paradossale, appare esorbitante per le
evidenti e gravi conseguenze che poteva assumere. E' per questo che
nei prossimi giorni il sindacato chiedera' un tavolo di dialogo con
la Direzione infrastruttura delle Ferrovie dello Stato. L' ammodernamento
delle linee ferroviarie calabresi, per lo stato di degrado in cui si
trovano, non puo' subire altri rinvii o interruzioni di sorta''. Martino (UIL): “Ripristinare la navigabilità dello Stombi” 15/10 “La Conferenza di servizio, anche se arriva
con notevole ritardo, ci sembra lo strumento in grado di mettere intorno
ad un tavolo tutti i soggetti che, a vario titolo, possano contribuire
definitivamente a risolvere il problema”. Lo ha affermato Benedetto
Martino, segretario provinciale della Uil di Cosenza, in merito alla
conferenza, in programma lunedi' prossimo nel Comune di Cassano Ionio,
sulla problematica inerente il canale degli Stombi. ''Il canale degli
Stombi - ha sostenuto Martino - fu posto sotto sequestro dal magistrato
il 24 maggio 2003 con la motivazione, fra l' altro, di pericolosita'
della navigazione, dovuta all' insabbiamento della foce a causa delle
mareggiate che si svilupparono nella settimana precedente il sequestro.Lo
stesso magistrato ne ha disposto il dissequestro l' 11 agosto scorso,
restituendo il bene al demanio e ordinando di regolamentare l'uso del
canale. Ora, senza entrare nel merito dei ritardi, delle responsabilita',
e delle omissioni, ci preme sottolineare la debacle che ha dovuto subire
l' intero territorio in questa sciagurata stagione balneare trascorsa
ed i notevoli danni che hanno dovuto subire tutti gli operatori turistici
della Sibaritide''. Emblematica, a giudizio di Martino, ''e' la situazione
dei cantieri nautici che il 14 luglio 2004, a seguito del blocco delle
attivita' di manutenzione, riparazione, rimessaggio e varo delle imbarcazioni,
ha dovuto sospendere dall' attivita' lavorativa la maggior parte del
personale che, nel mese in corso, esaurira' il periodo di cassa integrazione
concesso e, se non avvengono fatti nuovi, rischia il posto di lavoro''.
''Il complesso Laghi di Sibari - ha sostenuto il sindacalista - rappresenta
il punto di forza dell' intera Sibaritide e intorno ad esso si punta
per rilanciare l' intero territorio. I Laghi di Sibari, in sintesi,
rappresentano il biglietto da visita, sul piano turistico, della Calabria
Citeriore. Quindi, onde evitare la vergogna che si ripeta un' altra
stagione come quella passata, sollecitiamo tutti i partecipanti alla
riunione, ed in primis, la regione Calabria ed il Comune di Cassano
a voler attivarsi affinche' si ripristini al piu' presto la navigabilita'
del canale con le garanzie anche per il futuro di una fruizione continua,
in modo da recuperare, presso i diportisti, italiani e stranieri, quella
credibilita' che abbiamo certamente perso''. Dibattito alla CISL sugli interventi di recupero urbano 13/10 ''Programma di recupero urbano, i fondi integrati
di sviluppo nella citta' capoluogo'' e' stato il tema di una approfondita
riflessione svoltasi presso la CISL di Cosenza tra la Segreteria generale
e la Segreteria della FILCA. Il Segretario Generale della CISL Giuseppe
Belcastro e il Segretario Generale della FILCA, Enzo Pelle -si legge
in un comunicato - hanno espresso apprezzamento per l'intenso programma
di opere pubbliche e di interventi di recupero urbano che l'amministrazione
comunale di Cosenza mettera' in atto nei prossimi mesi. Ai quali si
sommano gli interventi previsti per il P.I.T. delle serre consentine
e quelli per il contratto di quartiere. A giudizio dei dirigenti della
CISL cosentina il vasto programma di sviluppo urbano, che tra l'altro
sara' oggetto di un approfondito convegno sul tema: ''Cosenza che si
trasforma'', e l'utilizzo corretto delle risorse del P.O.R. Calabria
''Asse Citta''', non solo cerchera' di dare risposte al dramma della
mancanza di lavoro, ma permettera' un forte rilancio di riqualificazione
territoriale e ambientale con il recupero dell'immenso patrimonio storico-architettonico
e culturale della citta'. Crediamo, commentano Belcastro e Pelle, che
attraverso la realizzazione degli interventi previsti: recupero fiumi,
riqualificazione di interi quartieri, sistemazione della viabilita'
e il completamento delle opere avviate la nostra citta' possa finalmente
inserirsi a pieno titolo tra le citta' piu' moderne e funzionali del
meridione d'Italia assurgendo a quella dimensione europea da tutti invocata.
In tutto questo la CISL ritiene fondamentale a questo punto procedere
in sintonia per non vanificare il buon lavoro svolto chiedendo un'azione
coordinata e responsabile tra tutti i soggetti promotori dello sviluppo
territoriale, dal Comune alla Provincia, alla Regione, coinvolgendo
il protagonismo responsabile della Camera di Commercio, delle rappresentanze
sociali e degli altri soggetti portatori di interessi. Affinche' la
citta' possa proporsi nella dimensione che le compete, che non puo'
che essere quella europea, e' necessario, a giudizio dei dirigenti della
CISL, invocare qualita' del lavoro, il rispetto dei contratti collettivi,
il porre freno alla piaga del lavoro nero, vero dramma della Regione,
arrivando a sottoscrivere un ''protocollo sulla legalita''', vigilando
sulla esecuzione delle opere e sul rispetto dei tempi per limitare i
disagi ai cittadini. Di Iacovo (UIL): “Corsisti Enel di Rossano, basta con i rinvii della Regione” 13/10 ''Ora basta. Il tempo e' scaduto. Questo continuo
rinvio, questa inopinata irresponsabilita' e questo scaricabarile sono
diventati insopportabili''. Lo ha detto Benedetto Di Iacovo, segretario
generale della Uil di Cosenza, nel corso di una riunione svoltasi a
Rossano dedicata alla vertenza degli ex corsisti Enel, oggi lavoratori
di pubblica utilita'. ''I lavoratori - ha detto Di Iacovo - non sono
stati ancora reintegrati nei progetti poiche' manca la delibera della
Giunta regionale. Nel caso in cui, in occasione della prossima riunione
di Giunta, non sara' deliberato il riavvio della convenzione con il
Comune di Rossano per il riutilizzo in attivita' utili dei corsisti,
porteremo con i pullman i lavoratori a Catanzaro ed occuperemo la sede
dell' esecutivo. Questo continuo rinvio e' inaccettabile. Come sindacato,
pur non essendo il nostro ruolo, abbiamo curato tutti i passaggi: il
reinserimento dei lavoratori nella lista generale degli aventi diritto
avvenuta nella seduta della Commissione regionale tripartita del 23
luglio 2004 e l' emendamento al collegato alla Legge finanziaria regionale
per l' equiparazione ai lavoratori di pubblica utilita' e per la relativa
copertura finanziaria. Ci sono, quindi, tutti gli ingredienti necessari
per procedere''. I Sindacati chiedono all’ANCI di discutere dei problemi della terza età nei comuni 12/10 La convocazione di tutti i Consigli comunali
calabresi, per il 20 ottobre prossimo, con all' ordine del giorno le
condizioni della popolazione anziana: e' la richiesta che i sindacati
dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil formuleranno domani, a Lamezia Terme,
in occasione dell' assemblea regionale dell' Anci Calabria. L' iniziativa
di Spi, Fnp e Uilp, che hanno annunciato la loro partecipazione all'
assise dell' associazione dei Comuni calabresi, si inserisce nell' ambito
delle iniziative da attuare in concomitanza con la Giornata nazionale
di attenzione ai problemi dei pensionati e della terza eta'. In una
lettera, che sara' consegnata ai sindaci presenti a Lamezia, i sindacati
dei pensionati di Cgil Cisl e Uil scrivono, tra l' altro, che ''la popolazione
anziana vive oggi una condizione di grave disagio economico, sociale
ed esistenziale. In questa difficile situazione - e' scritto nel testo
- e' necessario realizzare nuove forme di coesione sociale e un nuovo
patto di solidarieta' tra le generazioni''. Spi-Cgil, Fnp-Cgil e Uilp,
nella lettera, ''riconoscono le difficolta', nel contesto di una politica
di riduzione dei trasferimenti da parte del Governo centrale, in cui
oggi si trovano Regioni ed Enti Locali che sono la parte istituzionale
piu' esposta nel rapporto diretto con i cittadini. Proprio per questo,
pero' - concludono - sono proprio gli Enti locali a doversi misurare
per primi con il crescente disagio della popolazione anziana''. Laurito (CGIL) “All’Afor gestione clientelare” 11/10 ''E' arrivato il momento di fare una riflessione
seria e approfondita sul ruolo svolto finora dall' Afor in questa nostra
Regione e su quello che dovrebbe, invece, svolgere. L' Afor avrebbe
dovuto rappresentare la leva per poter rivoluzionare la gestione di
un settore, la Forestazione, che poteva e doveva contribuire, attraverso
una politica oculata e attenta, a determinare uno sviluppo organico
di questa nostra terra. Ma, purtroppo, cosi', finora, non e' stato'',
e' quanto afferma, in una nota stampa, Vincenzo Laurito, segretario
generale comprensoriale della Flai Cgil Pollino Sibari- Tirreno. ''Abbiamo,
finora, assistito a una assoluta mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni
preposte alla gestione e alla difesa del patrimonio boschivo. Il ruolo
dell'Afor e' andato sempre piu' degradandosi e il patrimonio boschivo
e' stato sempre piu' abbandonato a se stesso. All' Afor si e' in presenza
di una gestione fortemente politico clientelare, specialmente per quanto
riguarda il settore della Forestazione. La cosa piu' incomprensibile
- continua Laurito - e' l' utilizzo dei lavoratori. Questi, per la maggior
parte, non vengono per niente impiegati per la valorizzazione e la difesa
dei nostri boschi. Altra ''chicca'' di chi gestisce questo Ente e' il
fatto di non voler riconoscere i diritti acquisiti dai lavoratori, se
non per vie legali aumentando cosi' lo sperpero di danaro pubblico con
un contenzioso che si allarga sempre piu'''. Laurito, a nome della sigla
sindacale che rappresenta, a questo punto, si chiede se l'Afor deve
continuare a esistere oppure no. ''Noi riteniamo di si, ma si deve assolutamente
cambiare rotta, perche' cosi' come e' non serve a nessuno. Bisogna essere
capaci - sostiene Vincenzo Laurito - di costruire una ''rete'' con le
altre Istituzioni e, in vista della programmazione per il 2005, per
evitare che sia l'ennesima copiatura dell'anno precedente, bisogna sederci
attorno a un tavolo, partendo da una migliore utilizzazione della forza
lavoro, per vedere come meglio rilanciare questo Ente che oramai assume
sempre piu' le sembianze di un vero e proprio carrozzone''. Lento (UILM) “Rilanciare l’informatica per evitare pesanti conseguenze” 11/10 Assegnare alle imprese di settore oggi presenti
in Calabria, un ruolo centrale per lo sviluppo e le applicazioni in
informatica: e' quanto sollecita Antonio Lento, segretario provinciale
della Uilm di Cosenza che, in una nota, ''registra positivamente l'
imminente riassunzione di un primo gruppo di sei lavoratori dell' azienda
Dne di Piano Lago''. Per Lento, infatti, ''e' necessario riprendere
il dialogo con la Regione per individuare opportunita' e strumenti da
utilizzare almeno nella prima fase di accompagnamento che, in tempi
piu' o meno brevi, consenta alla Dne il mantenimento dello stabilimento.
La struttura - prosegue Lento - deve avere in se' non solo la capacita'
produttiva ma deve trovare sostegno attraverso l' impegno pubblico che
porti a saturazione l' intero organico preesistente nella vecchia societa'''.
''Il settore informatico - sostiene ancora il segretario dell' Uilm
di Cosenza - e' uno di quelli in cui con le difficolta' del periodo
si stanno perdendo occupazione pregiata, formazione e competenze. Molte
nel territorio sono le aziende in crisi (Intersiel, Carisiel, Tesi)
per le quali si auspica un mantenimento dei livelli occupazioni. Gli
effetti - conclude Lento - saranno pesanti se non si prendono immediate
contromisure''. Progetto di servizio civile per anziani promosso dalla Uil di Cosenza 09/10 Promosso dall'ITAL - UIL Nazionale (Istituto
Tutela Assistenza Lavoratori) il Progetto per il Servizio Civile, denominato
''Punto Argento'', servizio di segretariato sociale per gli anziani.
''L'impegno e le finalita' del Progetto denominato ''Punto Argento''
– spiega il - Segretario Generale della UIL di Cosenza ,Benedetto
Di Iacovo - sono rivolti alla realizzazione di servizi, attraverso i
quali i cittadini possono ottenere informazioni complete sui diritti,
le prestazioni e le modalita' di accesso e di comunicazione con le varie
realta' presenti sul territorio, favorendo l'integrazione degli anziani
nel tessuto social. Da una recente ricerca sulla condizione degli anziani
nella provincia di Cosenza - fa rilevare Di Iacovo - e' emerso che gli
stessi versano in uno stato di profondo disagio, vivendo, molti , con
la sola pensione sociale o con quella di reversibilita', e questa mancata
autosufficienza,oltre a ridurre i rapporti col mondo esterno, porta
molti anziani ad autoescludersi da cio' che li circonda. Tutto questo
stato di cose - evidenzia ancora Di Iacovo - richiede una forte azione
a favore della popolazione anziana , che si e' concretizzato con la
realizzazione del progetto ''Punto Argento con l'istiituzione di un
Punto informativo nella Sede ITAL - UIL di Cosenza - Via Panebianco,
259.>> Le domande, redatte in carta semplice, per la selezione
dei 4 volontari, che saranno impiegati in tale progetto e dovranno essere
in possesso dei requisiti previsti dal bando, dovranno pervenire, entro
e non oltre il 21 ottobre 2004, alla sede Provinciale ITAL - UIL , dove
la Segreteria Provinciale della UIL, presieduta dal Segretario Generale,
Benedetto Di Iacovo, valutera' le istanze pervenute e provvedera' alla
relativa selezione. Per ulteriori informazioni sui requisiti e la modulistica
da utilizzare, gli interssati dovranno consultare i siti: www.uilcosenza.it
- www. serviziocivile.it - www.ital-uil.it . Crisi del tessile, salta la riunione a Roma. Proteste dei sindacati 08/10 E' stata rinviata a data da stabilire la riunione in programma a Roma, al Comitato per l'occupazione presieduto da Gianfranco Borghini, per il prossimo 12 ottobre, sulla crisi del polo tessile calabrese. Il rinvio, sulle cui motivazioni non sarebbe stata fornita una spiegazione, ha suscitato il disappunto dei sindacati. Le organizzazioni sindacali confederali e di categoria regionali e provinciali Cgil, Cisl e Uil, rappresentate dai segretari generali Sbarra, Pignataro, Castagna, dai segretari provinciali Di Iacovo, Granata, Belcastro, dai segretari confederali delsettore Industria Ferrari e Tramonti e dai Segretari Generali di categoria Mazza, Mammi', Piraino, si sono riunite proprio per un esame della vertenza esprimendo "il piu' vivo disappunto per il rinvio della riunione". Secondo la Triplice "e' grave che, a fronte di una situazione drammatica che vede il rischio concreto dello smantellamento dell'intero polo tessile calabrese, ed a fronte di formali impegni sottoscritti con gruppi imprenditoriali interessati a rilevare Aziende (MDC e quelle dei Distretti di Cetraro e S. Gregorio), e pur in presenza di progetti industriali in grado di rilanciare il settore calzaturiero in Calabria, il Governo nazionale e la Giunta regionale assistano passivamente all'evolversi in negativo delle vertenze in atto". A tal fine i sindacati Confederali e le federazioni di categoria stigmatizzano il comportamento della Giunta regionale "che si dimostra incapace - si legge in un documento - di governare situazioni di grande allarme sociale che interessano migliaia di lavoratori, pur in presenza di possibilita' concrete di rilancio". I sindacati si rivolgono al ministero delle Attivita' Produttive ed al sottosegretario Galati,rinnovano la richiesta di ripristinare al piu' presto il tavolo di concertazione riguardante Mdc e Foderauto, "anche alla luce dei provvedimenti di licenziamento collettivo adottati in questi giorni e che non prevedono alcuna copertura di ammortizzatori sociali a favore delle maestranze interessate. In questo senso diventa ancor piu' urgente - sottolineano i sindacati - la necessita' di riconvocare la prevista riunione per la MDC alla presenza di tutte le parti, ivi compresi i rappresentanti del gruppo imprenditoriale che ha manifestato la volonta' di rilevare parte del sito industriale di Cammarata". Cgil, Cisl e Uil, "qualora dovessero continuare a persistere inadempienze e ritardi del Governo e della Regione, preannunciano il ricorso a massicce iniziative di mobilitazione con conseguenti azioni di lotta mirate a richiamare alle loro responsabilita' Governo e Regione". Permanendo tale stato di cose, questa situazione portera', seciondo le organizzazioni sindacali, alla perdita di oltre 1.500 posti di lavoro con gravi ripercussioni sull'intero sistema economico e produttivo calabrese. Il 13 ottobre a Cetraro seminario sulla legalità organizzato dalla CGIL ''E' ormai consapevolezza comune che i problemi della
sicurezza, della legalita', della trasparenza, sono fattori determinanti
per lo sviluppo. La commistione tra affari, politica e criminalita'
organizzata dunque puo' anche dar luogo a forme di crescita economica,
ma crea solitamente sistemi produttivi fragili, crea una economia malata''.
A sostenerlo e', Antonio Granata, segretario generale della Cgil Pollino-Sibari-Tirreno.
''Ed infatti il terremoto che si e' abbattuto sul sistema produttivo
di Cetraro e dell' intero alto Tirreno cosentino, che ha determinato
la scomparsa di tante imprese - ha aggiunto Granata - e' dovuto anche
alla pressione del racket sul sistema delle imprese che agisce come
un vero e proprio narcotico. L' emergenza criminalita' che determina
scossoni nelle istituzioni non puo' essere combattuta con le armi convenzionali
della sola repressione, c' e' bisogno che le istituzioni a tutti i livelli
alzino la guardia per fare fronte comune. L' impegno della Cgil e' comunque
quello di presidiare tutte le fonti finanziarie di spesa per impedire
che si alimentino i comitati d'affari attorno alla spesa pubblica e
all'attivita' della pubblica amministrazione in generale. La vita democratica
e civile, la sicurezza dei cittadini, lo svolgersi delle attivita' commerciali
senza il cappio delle usure e' premessa necessaria per qualunque ipotesi
di sviluppo''. A tale scopo, la Cgil organizza, su questi temi, una
riflessione a piu' voci, con un convegno in programma il 13 ottobre
a Cetraro sul tema ''Legalita', trasparenza, sicurezza''. Consorzio Ferro e Sparviero: Sindacati e lavoratori si auto convocano in Regione 07/10 Sono gia' dodici giorni che i lavoratori addetti
all' irrigazione e alla manutenzione delle reti scolanti del consorzio
di bonifica Ferro e Sparviero hanno bloccato, con l' occupazione della
sede consortile, l' erogazione di tutti i servizi facenti capo all'
ente di bonifica. Oggi i rappresentanti della Flai-Cgil, della Fai-Cisl,
della Uila-Uil e dell' Ugl, hanno scritto una lettera al Presidente
della Giunta regionale, all' Assessore regionale all' Agricoltura, al
Prefetto di Cosenza, ai vertici del Consorzio ed al comandante della
caserma dei carabinieri di Trebisacce. ''Considerato che a tutt' oggi
non si sono avute iniziative da parte degli organi preposti atte a sbloccare
la protesta dei lavoratori - e' scritto nella lettera - le organizzazioni
sindacali, dopo l' ennesima e drammatica assemblea, durante la quale
con enormi difficolta' sono riuscite a far prevalere ancora il buon
senso collettivo, comunicano che continuera' il blocco delle attivita'
dell' Ente e annunciano, per le prossime ore, un' autoconvocazione,
insieme con tutti i lavoratori, presso la sede della Giunta regionale''.
I rappresentanti sindacali, infine, dopo essersi detti ''indisponibili
ad alimentare polemiche e polveroni che, in ultima analisi, non approfondiscono
le questioni e soprattutto non contribuiscono a rasserenare il clima'',
hanno espresso la loro comprensione e solidarieta' ''a quei piccoli
e grandi agricoltori che, essendo in regola con il pagamento dei tributi
consortili, pagano, purtroppo ingiustamente, il prezzo dell' incapacita'
gestionale del Consiglio d' Amministrazione del Ferro e Sparviero''.
Epifani (CGIL) Vertenze locali per reinventare le città in risposta alla devolution 06/10 Vertenze territoriali in risposta alla devolution.
Guglielmo Epifani rilancia la contrattazione territoriale per spuntare
gli effetti delle riforme che stanno prendendo corpo in Parlamento.
Presentando i risultati di un'iniziativa e di una discussione condotta
nei mesi passati dalle Camere del lavoro di Bologna, Reggio Emilia,
Torino, Brescia, Cosenza e Matera, il segretario della Cgil si è
interrogato su "come usare e reinterpretare la dimensione territoriale
come luogo per una rinnovata iniziativa rivendicativa da parte delle
strutture confederali" per riportare il territorio stesso ad essere
"uno strumento di crescita e di sviluppo degli investimenti, ma
anche della socialità, dei diritti e della vivibilità
ambientale". "La devolution - ha spiegato Epifani - è
un progetto di trasformazione dal centro alla periferia, mentre noi
progettiamo una contrattazione che fa del territorio il centro di politiche
inclusive e di solidarietà". Questo tipo di riflessione,
afferma il segretario Cgil "è un modo per rispondere a tutti
quelli che nei mesi scorsi ci hanno accusato di non avere idee circa
la contrattazione sul territorio". Rimettere al centro dello sviluppo
il territorio "e la capacità di aprire vertenze - ha detto
il segretario della Camera del Lavoro di Brescia Dino Greco - vuol dire
intervenire contro il rischio di povertà e di emarginazione.
In particolare non ci convince un'idea imperniata sul concetto che basta
che davanti al Pil ci sia il segno 'più' perchè le cose
vadano automaticamente bene. Non basta sapere 'come' andare - ha concluso
Greco – ma 'dove' andare, perchè noi non pensiamo ad un
processo di sussidiarietà contrattualistica". Per Epifani
quindi la strada è quella di "usare la dimensione territoriale
nella sua forma urbana come luogo per una rinnovata iniziativa rivendicativa
avendo due punti di riferimento: il territorio per avviare delle politiche
di qualità e di coesione". UIL: “Altro che pedaggio sulla A/3, i comuni si costituiscano parte civile” 06/10 ''I comuni salernitani interessati dall'adeguamento
della Salerno Reggio-Calabria dovrebbero costituirsi parte civile per
i danni subiti dal protrarsi dei lavori dell'opera. Altro che pedaggio''.
E' il suggerimento della Feneal-Uil di Salerno che boccia l'ipotesi
di ticket per l'A3. ''E' dal 1997 che sono iniziati i lavori di adeguamento
dell'arteria e allo stato delle cose si prevede la loro ultimazione
entro il 2012, sempre che l'opera venga effettivamente finanziata per
intero. In questi anni - accusa il segretario Luigi Ciancio - le popolazioni
locali e con esse l'intera economia, hanno subito enormi disagi. Al
danno si vuole a tutti i costi aggiungere la beffa del pedaggio, un
fardello che peserebbe tutto sull'economia del Salernitano e del Sud
in generale''. Ad oggi sul solo tratto Salerno-Pontecagnano, quello
d'inizio della A3, si afferma in una nota del sindacato ''ci sono ben
sei cantieri bloccati'', cosi' come - sostiene la Uil - sono ''bloccati
anche tutti gli svincoli: Fratte, Pontecagnano, Battipaglia, Eboli,
Contursi e Sicignano, cio' mentre si canta vittoria per lo svincolo
fantasma di San Mango''. ''Ogni giorno si lamentano ingorghi del traffico
sull'autostrada che finiscono col penalizzare anche la precaria viabilita'
normale dei comuni a sud del capoluogo - denuncia l'organizzazione sindacale
- Quindici anni di disagi, se i lavori si chiuderanno nel 2012, e di
diseconomie nella mobilita', non possono essere ripagati con nuovo balzello'' CGIL: “La finanziaria ha completamente dimenticato il Mezzogiorno” 06/10 "La finanziaria ha tutte le colpe delle
manovre precedenti, in coerenza con le politiche di questo governo.
E' una finanziaria che non ha politiche di sviluppo, che rimanda agli
enti locali, con tagli terribili, una serie di contraddizioni sui servizi
ai cittadini, e che dimentica completamente il Mezzogiorno". Cosi'
il segretario generale calabrese della Cgil, Fernando Pignataro, giudica
la finanziaria del governo. "Tutto questo - aggiunge Pignataro
- messo insieme alla devolution che sta per essere approvata, disegna
un quadro di pericolosita' e di allarme soprattutto per le regioni del
Mezzogiorno. Il declino e' un declino vero, non e' solo congiunturale
ma anche strutturale, ed in questo quadro complessivo c'e' un allarme
serio che riguarda la Calabria, che rischia di allontanarsi anche dal
resto del Sud, anche per una incapacita' complessiva di governo dei
processi che ha determinato uno scollamento forte di carattere sociale".
Castagna (UIL) “La visita di Montezemolo un segnale di attenzione verso la Calabria” 06/10 ''La visita del presidente di Confindustria,
Montezemolo, in Calabria, e' un segnale di attenzione verso una Regione
in cui forze imprenditoriali e forze sociali sono impegnate a fronteggiare
la recrudescenza mafiosa, l'insensibilita' istituzionale e la necessita'
di aprire una grande fase di rilancio e di sviluppo economico e sociale''.
A sostenerlo e' stato il segretario generale della Uil calabrese, Roberto
Castagna, che, pur dichiarandosi preoccupato per le difficolta' in cui
vive la regione, parla di una possibile nuova fase di iniziative capaci
di smuovere l' immobilismo delle istituzioni e dare corpo ad una grande
alleanza sociale in grado di promuovere azioni di tipo positivo. ''In
Calabria - ha aggiunto Castagna - sono concentrate un insieme di potenzialita'
inespresse che debbono trovare il modo di liberarsi per produrre risultati
concreti in termini di sviluppo e di occupazione. Le responsabilita'
dell' attuale governo della regione sono enormi tuttavia bisogna trovare
il coraggio di procedere, senza titubanza alcuna, verso la costruzione
di progetti virtuosi che imprenditori e sindacato, anche da soli, sono
in grado di mettere in campo. Nei confronti del governo nazionale e'
giusto rivendicare il rispetto degli impegni assunti in termini di infrastrutture
e di interventi capaci di far recuperare almeno una parte del divario
esistente tra il Nord e il Sud del Paese tuttavia una attenzione della
Confindustria nazionale non e' ininfluente nell' attivare veri e propri
processi di sviluppo''. ''Dal presidente Montezemolo - ha proseguito
Castagna - ci aspettiamo un atteggiamento coerente e conseguenziale
ai discorsi e alle posizioni espresse relativamente al Mezzogiorno.
Da lui un messaggio forte nei confronti dei suoi associati, che operano
in Calabria, ad avere fiducia in questa terra e di evitare di abbandonarla
correndo dietro a pratiche di delocalizzazione in altri paesi dopo avere
utilizzato a piene mani gli incentivi e le agevolazioni nazionali e
locali, e una sollecitazione forte nei confronti di tanti imprenditori
che potrebbero investire in Calabria, ma non lo fanno perche' disincentivati
da una classe politica e di governo poco avveduta''. ''La Calabria vera
- ha sostenuto il segretario della Uil - e' quella rappresentata dal
presidente Callipo, dal sindacato, dai vescovi, dalle associazioni di
categoria, dalle universita', dai movimenti e da una parte politica
e istituzionale, che non si rassegna e che vuole riscattarsi. Tutti
insieme, anche se con ruoli e responsabilita' diverse, possiamo contribuire
a realizzare una svolta. In tale direzione - ha concluso Castagna -
l' apertura di attenzione verso la Calabria, del Presidente della Confindustria
Montezemolo, puo' rappresentare un segnale di fiducia per uno sviluppo
possibile''. CGIL: “Commissariamento del Consorzio Ferro Sparviero solo una provocazione” '06/10 'La richiesta di commissariamento del Consorzio di Bonifica Ferro e Sparviero di Trebisacce voleva essere solo una provocazione''. A sostenerlo e' stato Vincenzo Laurito, segretario comprensoriale della Flai Cgil, anche a nome di Antonio Gaetani (Flai), di Michele Altieri (Fai Cisl), Antonio De Gregorio (Uila Uil) e di Pietro Civale (Ugl). ''Come organizzazioni sindacali - ha aggiunto - ribadiamo, ancora una volta, che ci siamo sempre battuti, e continueremo a farlo anche nel futuro, per il superamento dell' amministrazioni commissariali e per la democratizzazione delle amministrazioni degli Enti consortili. ''La nostra provocazione nasceva dal comportamento fortemente negativo che finora ha contraddistinto il Consiglio d' amministrazione del Consorzio Ferro e Sparviero dove il suo presidente si e' sistematicamente sottratto al confronto che le organizzazioni sindacali da tempo gli avevano richiesto. La totale chiusura a qualsiasi confronto da parte del presidente ci ha costretti a intraprendere un' iniziativa di lotta che, iniziata lunedi' scorso, ancora oggi va avanti, costringendoci a chiedere, provocatoriamente, le dimissioni del Cda dell' Ente''. Il segretario comprensoriale della Flai, anche a nome delle altre sigle sindacali, ha ribadito la necessita' di ''un incontro urgente'' con il presidente del Consorzio ''per un confronto, civile e democratico, in termini sereni e pacati, sul come risolvere la spinosa vertenza''. Il sindacato si dice consapevole che ''il Ferro e Sparviero, operando in un' area alquanto limitata e in mancanza dell' approvazione della Legge di riordino dei Consorzi di Bonifica, ha a disposizione risorse finanziarie molto limitate, che le giuste pretese avanzate dal Consorzio nei confronti della Regione non hanno trovato udienza nelle stanze del governo regionale e che restano ancora irrisolte molte situazioni debitorie che l' Ente di Bonifica ha ereditato e ha dovuto contrarre durante la gestione forzata del Sibari Crati''. Le organizzazioni I sindacati, infine, si sono dette ''pronte e disponibili a schierarsi a fianco dell' amministrazione consortile per intraprendere tutte le iniziative idonee per costringere la Regione Calabria a non continuare a ritenere il Consorzio di Bonifica Ferro e dello Sparviero di serie B''. Spataro (CGIL) “Positiva l’istituzione del distretto agroalimentare della Piana di Sibari” 06/10 ''Bene ha fatto il Consiglio Regionale della
Calabria a regolamentare l' istituzione dei distretti agroalimentari
cominciando a riconoscere quello della Piana di Sibari che, nei fatti,
rappresenta la punta di diamante agroindustriale di qualita' della nostra
regione''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' stato Antonio Spataro,
segretario regionale della Flai-Cgil. ''La Flai-Cgil Calabria - ha aggiunto
Spataro - unitamente alla Cgil, alla Flai e all' Alpa del Comprensorio
Pollino-Sibari sono stati da sempre favorevoli a tale esigenza che nei
fatti riconosce una legittima aspirazione del tessuto imprenditoriale
e associativo di quell'area che da tempo presentava le condizioni ideali
per divenire distretto di qualita'. Ora bisogna iniziare a dare piena
attuazione ad un processo di crescita e di miglioramento dell' apparato
produttivo ed aiutarlo con una offerta di servizi pubblici indirizzati,
sopratutto, alla promozione del prodotto, al marketing, alla ricerca
e all' innovazione. In pratica bisogna aiutare le imprese sul fronte
del miglioramento qualitativo dell' offerta e favorirlo per una maggiore
penetrazione sui mercati. Su questo ci giochiamo gran parte delle possibilita'
di successo del distretto agro-alimentare di Sibari e di ogni altro
che, eventualmente, sara' istituito. Ma c' e' un ulteriore elemento
che fa la differenza. Esso e' rappresentato dalle compatibilita' ambientali
di tutta quell' area rispetto alle esigenze di salubrita', di sicurezza
alimentare e di qualita' delle coltivazioni''. ''Sarebbe un paradosso
- ha concluso Spataro - che, nel mentre un' intera area viene dichiarata
distretto agro-alimentare di qualita', dall' altro si possa pensare
ad insediare siti incompatibili con tali esigenze. E' altresi' impellente
aprire un tavolo di confronto tra imprenditori, associazioni datoriali,
sindacati ed istituzioni locali e regionali per avviare una discussione
sulle ipotesi di crescita del distretto e sulle coerenze che ognuno
deve assumere per non svilire una cosi' importante opportunita'''. Sbarra (CISL) “La finanziaria annulla qualsiasi ipotesi di rilancio per la Calabria” 05/10 ''La Finanziaria 2005 annulla qualsiasi ipotesi
di rilancio economico e produttivo del Mezzogiorno e della Calabria
in particolare''. Questa la valutazione del segretario generale della
Cisl Calabria, Luigi Sbarra sulla Finanziaria 2005 varata nei giorni
scorsi dal Governo. ''La Cisl - sottolinea Sbarra - esprime un giudizio
negativo sul documento contabile varato dal Governo. Un documento poco
lungimirante che mira esclusivamente a sanare i debiti dello Stato attraverso
un'azione tesa a contenere le spese e che non investe invece su Sviluppo
, Mezzogiorno , Ricerca , Innovazione .Questa Finanziaria taglia gli
investimenti e aumenta la pressione fiscale. A fronte di minori risorse
da destinare ad investimenti al Sud - afferma l'esponente regionale
della Cisl - questa manovra messa in atto dal ministro Siniscalco, prevede
anche aumenti generalizzati dei tributi che ricadranno su tutti i lavoratori
e sui pensionati. Aumenti che deriveranno anche dal taglio stabilito
dalla Finanziaria ai trasferimenti agli enti locali''. Una previsione
che, secondo il segretario della Cisl, permettera' agli stessi Enti
di aumentare i tributi locali ai calabresi gia' vessati da una pressione
fiscale tra le piu' alte d'Italia. ''Cosi' questa manovra - afferma
ancora Sbarra - fatta di minori risorse e maggiori tributi produrra'
un impatto devastante sulla gia' precaria condizione economica della
nostra regione. Un sistema economico che si trova a dover fare i conti
da tempo con una profonda crisi dell'intero sistema produttivo. Intere
filiere dal Tessile al Metalmeccanico , dalla Chimica all'Energia ,
dall'Informatica all'Edilizia segnalano un livello preoccupante di emergenza
con chiusura di siti , impianti e con la perdita secca di migliaia di
posti di lavoro''. Sciopero delle banche, chiusura quasi totale. Per la Falcri “scarsa disponibilità dell’ABI” 04/10 Il Segretario Generale della Falcri Francesca
Furfaro in merito allo sciopero odierno delle banche afferma che ''dopo
la grande partecipazione allo sciopero di venerdi' scorso 1 ottobre,
articolato per regioni tra cui la Puglia, la seconda giornata di sciopero
di oggi 4 ottobre, che ha visto coinvolte la gran parte delle regioni
meridionali (Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Molise
e Marche) ha fatto registrare ancora una volta una grandissima adesione
con la chiusura della quasi totalita' degli sportelli bancari''. ''La
vertenza - afferma la Furfaro - per il rinnovo del contratto nazionale
del settore del credito si inasprisce di fronte alla chiusura dell'Associazione
delle Banche Italiane che non intende riconoscere ai lavoratori bancari
il rilevante credito maturato in termini salariali, formativi e di sviluppo
professionale.Le banche continuano ad anteporre l'aspetto dei costi
e mostrano scarsa disponibilita' a confrontarsi sugli importanti aspetti
normativi contenuti nell'innovativa piattaforma sindacale che ha anche
l'obiettivo di dare risposte alla grave crisi di fiducia del sistema
bancario.Per le banche meridionali, la vertenza nazionale del rinnovo
contrattuale assume una valenza particolare in quanto nella piattaforma
rivendicativa viene dato un significativo risalto al problema della
progressiva desertificazione delle istituzioni creditizie meridionali
con lo spostamento al Nord dei centri decisionali e strategici. Non
a caso la piattaforma di richieste affronta ampiamente le criticita'
del credito nel Mezzogiorno e propone anche l'istituzione di un Osservatorio
nazionale paritetico con il compito di analizzare gli assetti del sistema
creditizio meridionale e i rapporti tra banche e imprese.Il risanamento
ed il miglioramento competitivo del sistema bancario meridionale avvenuto
in questi ultimi anni sconta, oggi, gli effetti di una cura troppo drastica
e rigorosa rivelando i limiti della scelta a suo tempo effettuata di
non lasciare in un'area cosi' ampia, con forti specificita' e articolazioni,
proprie strutture finanziarie autonome. Tuttavia, il livello di competitivita'
ed efficienza richiesto oggi all'intero sistema finanziario italiano,
la necessita' di grandi economie di scala e di offerta di prodotti articolata
e da innovare continuamente, difficilmente si coniugano con il dibattito
aperto in questi giorni in merito all'opportunita' della creazione di
un nuovo grande Istituto per il Mezzogiorno. Di sicuro pero' va avviato
un confronto serio con tutti i soggetti politici, sociali, civili e
imprenditoriali finalizzato a promuovere iniziative integrate che partano
dalla ''pressione'' sui Grandi Gruppi del Nord, che hanno acquisito
le banche meridionali, per indurli a modificare concretamente le loro
strategie di investimento, sia in termini di attivita' finanziarie di
rilievo da ricollocare al Sud anche al fine di garantire e promuovere
nuova occupazione, sia in termini di investimenti formativi sul personale
dipendente le cui potenzialita' e professionalita' sono state mortificate
e non opportunamente valorizzate''. Il 90% di adesione allo sciopero delle banche. Lunedì sciopera la Calabria 01/10 Sportelli chiusi, con una adesione che sfiora
il 90%, secondo quanto risulta al sindacato FABI, per lo sciopero della
categoria dei bancari nelle seguenti regioni: Lazio - Umbria - Trentino
Alto Adige – Friuli Venezia Giulia - Sardegna - Puglia - Veneto
- Emilia Romagna - Toscana. Lunedi' 4 ottobre sciopereranno le altre
regioni: Lombardia - Campania - Sicilia - Molise - Abruzzo - Marche
- Piemonte - Valle d'Aosta - Liguria - Calabria - Basilicata. ''E' l'ennesima
risposta dei bancari - afferma, in una nota, Cristina Attuati, segretario
generale FABI – che vogliono 'subito' il loro contratto scaduto
per la parte normativa nel 2001 e per quella economica nel 2003. Chiediamo
al Presidente dell'Abi Maurizio Sella di riprendere al piu' presto le
trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro. I disagi
prodotti all'utenza sono da attribuire, esclusivamente, all'incomprensibile
atteggiamento dei banchieri''. Gaetani (CGIL) “L’incontro con Dima su Ferro Sparviero non soddisfa” 30/09 ''L' incontro e' andato male e non ci ha per
niente soddisfatto. L' assessore regionale all' agricoltura, Giovanni
Dima, si e' limitato solo a dare qualche assicurazione sulla liquidazione,
da parte della Regione, dei crediti degli esercizi precedenti vantati
dal Consorzio di Bonifica''. E' quanto ha detto il segretario comprensoriale
Pollino-Sibari-Tirreno della Fali-Cgil, Antonio Gaetani, circa l'incontro
per la vertenza del Consorzio di Bonifica Ferro - Sparviero. ''L' assessore
Dima - ha aggiunto Gaetani - non ha speso una sola parola per quanto
riguarda la stabilizzazione dei lavoratori. L' amministratore regionale,
durante l' incontro, ci ha assicurato anche che nella prossima settimana
si fara' promotore di un ulteriore incontro tra le parti da tenersi
nella sede del Consorzio''. ''Stasera - ha concluso Gaetani - terremo
un' assemblea con i lavoratori per discutere e decidere il da farsi
alla luce delle risultanze dell' incontro di oggi pomeriggio con l'
assessore Dima. Sicuramente i lavoratori decideranno continuare nella
loro lotta, mettendo in campo iniziative ancora piu' eclatanti''. La Fabi accusa l’ABI di irresponsabilità. Confermato lo sciopero delle banche del 1° ottobre 30/09 Ancora rovente il clima tra banche e sindacati
per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti degli istituti
di credito. La Fabi, l'organizzazione sindacale che raccoglie il maggior
numero di adesioni tra i bancari, ha confermato lo sciopero nazionale
per domani e per il giorno 4 ottobre. A livello territoriale, domani
sciopereranno i dipendenti di Lazio, Umbria, Trentino Alto Adige, Friuli
Venezia Giulia, Sardegna, Puglia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana.
Lunedi', invece sara' la volta di Lombardia, Campania, Sicilia, Molise,
Abruzzo, Marche, Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Calabria e Basilicata.
Il segretario generale Fabi Cristina Attuati afferma che ''l'Abi, nonostante
la massiccia adesione allo sciopero nazionale del 10 settembre, prosegue
nel mantenere un comportamento assolutamente rigido ed irresponsabile,
compromettendo cosi' lo stesso recupero di fiducia da parte dell'utenza,
auspicato anche recentemente dal governatore della Banca d'Italia, Antonio
Fazio''. Per Attuati, ''solo una forte risposta dei lavoratori potra'
consentire una ripresa della negoziazione, certamente su basi diverse,
per condurre la categoria del credito ad un rinnovo positivo del contratto
di lavoro, scaduto per la parte normativa dal 2001 e per quella economica
dal 2003''. Castagna (UIL) . “La devolution come una babele costituzionale. Se passa l’unica strada è il referendum” 30/09 ''Il testo di legge approvato alla Camera dei Deputati e' una sorta di babele costituzionale che rischia di provocare danni irreparabili al Paese ed in particolare ad una realta' del Sud come quella Calabrese''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna. ''Siamo fortemente perplessi - ha aggiunto - sull'istituzione di un senato federale che riconoscendo alle rappresentanze delle Regioni solo il voto consultivo assegnerebbe alle stesse un ruolo meramente simbolico. Lo stesso iter per la formazione delle leggi appare cosi' complesso e tortuoso da rendere impraticabile, se non addirittura impossibile, l'approvazione delle leggi stesse. Relativamente, poi, alle competenze esclusive in materia di Tutela della Salute, assisteremmo ad una differenziazione delle pari opportunita' in tema di usufruibilita' dei diritti civili e sociali con il rischio di creare una diseguaglianza territoriale. Cosi' come incomprensibile e incondivisibile la materia dell'Istruzione che risulta frammentata in tre competenze: statale, concorrente e regionale''. ''Non meno complicato - ha proseguito Castagna - appare lo sdoppiamento su materie, quali: produzione, trasporto e distribuzione dell'energia che rientrerebbero sia nella competenza esclusiva dello Stato, sia tra le materie concorrenti. Non ultima, la competenza esclusiva alle Regioni in settori come ''l'organizzazione sanitaria e l'istruzione'' potrebbe aprire, anche, un processo di superamento del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, cosa inaccettabile non solo sul piano del principio quanto sul versante delle tutele sindacali. Infine, sul Federalismo fiscale, ci troviamo di fronte ad una delle piu' grandi contraddizioni. Tenuto conto che il federalismo fiscale ha gia' collezionato un ritardo di applicazione di 4 anni, e' paradossale pensare di poter realizzare un effettivo Federalismo, o meglio, un forte ''regionalismo'' se contestualmente non vengono assegnate, senza aggravio per i cittadini e i lavoratori, le risorse necessarie su base territoriale e non avendo definito, con chiarezza, il livello di perequazione utile ad evitare ulteriori squilibri territoriali''. ''E' indubbio - ha concluso - che se la Devolution passera' con i contenuti attuali, l'unica strada che la Uil Calabria ritiene percorribile e' il Referendum Costituzionale. In tale direzione ci riteniamo, da subito, fortemente mobilitati per evitare che il Mezzogiorno, e la Calabria in particolare, subiscano una ennesima mortificazione ed una vera e propria emarginazione sul piano economico e sociale''. Di Iacovo (Uil) “Le aziende del settore tessile meritano la necessaria attenzione” 29/09 ''La Calabria merita un' attenzione diversa.
Le attivita' produttive e manifatturiere non possono essere considerate
un optional ma devono avere la necessaria attenzione del Governo regionale''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale della Uil di
Cosenza, Benedetto Di Iacovo, circa la vertenza Foderauto e di aziende
tessili calabresi. ''Non basta e non serve - ha aggiunto Di Iacovo -
intervenire quando le aziende stanno per chiudere. Il caso della Foderauto
e' emblematico. Il sistema delle imprese ha bisogno di attenzioni, di
buoni servizi, di innovazione, formazione di eccellenza, ricerca applicata,
di concrete economie di scala in grado di abbattere le cosiddette 'diseconomie
di avvio' e i sovraccosti che precedono la realizzazione di nuovi investimenti,
attesa la scarsa 'cultura industriale' della nostra regione. Per questo
chiediamo maggiore attenzione ed insistiamo sulla istituzione dei 'Distretti
Industriali', con relativa abolizione dei carrozzoni rappresentati dalle
attuali Asi fonti di spreco e, a volte, esempio di malcostume e di imprenditorialita'
predona''. ''Quando si parla di distretto industriale - ha proseguito
- si fa riferimento ad una entita' socioeconomica costituita da un insieme
di imprese, facenti generalmente parte di uno stesso settore produttivo,
localizzato in un'area circoscritta, tra le quali vi e' la collaborazione
tra loro ma anche la concorrenza e alle quali, il sistema politico -
istituzionale e di governo regionale, crea condizioni di vantaggio e
servizi comuni alle imprese''. ''E' su questo terreno che bisognera'
agire - conclude Di Iacovo - se non si vuole continuare ad assistere
solo a chiusure di aziende''. Anche la CGIL del Pollino esprime giudizio negativo sui colloqui per il settore tessile 29/09 ''L' incontro e' stato interlocutorio e complessivamente
negativo. Sono stati compiuti dei notevoli passi indietro rispetto al
rilancio produttivo del sito di Cammarata, in quanto non ci sono elementi
di chiarezza da parte del Governo, della Regione e da parte di Sviluppo
Italia. E' tutto nebuloso''. E' quanto sostiene il segretario generale
comprensoriale della Cgil Pollino - Sibari - Tirreno, Antonio Granata,
circa l'incontro svoltosi presso la presidenza del Consiglio dei Ministri
per fare il punto sulla situazione dell' ex Mdc e della Foderato. ''Non
si intravede - ha aggiunto - alcuna via d' uscita. Infatti, rispetto
agli impegni ufficialmente assunti nei mesi scorsi, il progetto industriale
della Gentex Spa, presentato al Governo e alla Regione Calabria, non
riesce a fare passi in avanti, a causa dell' immobilismo della Regione
Calabria, che aveva presentato il contratto di investimento come l'
avvio della risoluzione di una piccolissima parte del sito di Cammarata.
Ad oggi, pero', la Regione non ha prodotto tutti gli atti necessari
e concertati con il sindacato per la ripresa, sia pure parziale, dell'
attivita' produttiva''. ''Per quanto riguarda - ha proseguito Granata
- l' estensione dei benefici della legge 181 ai lavoratori dell'Mdc,
nonostante gli impegni datati 13 febbraio scorso, ne' il Governo, attraverso
il Cipe, ne' la Regione hanno introdotto gli elementi necessari per
far si' che il sito di Cammarata potesse rientrare nell' ambito dei
benefici che la legge prevede''. Il segretario generale comprensoriale
della Cgil non nutre fiducia nel prossimo incontro, gia' fissato per
il 12 ottobre, sempre presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
''la Cgil all' incontro del 12 ottobre non assegna - ha concluso - stante
la irresponsabilita' generalizzata delle Istituzioni e in assenza di
chiare scelte di politica industriale del Governo nazionale e regionale,
la risoluzione definitiva delle due vertenze e, piu' complessivamente,
del rilancio di tutto il complesso industriale calabrese''. Uil: “Continuano le grandi manovre sul porto di Gioia Tauro” 29/09 ''Si stanno verificando degli strani movimenti
di soggetti politici che annunciano le dimissioni e di altri che vengono
dimissionati pubblicamente su commissione. E' evidente che le grandi
manovre sul porto di Gioia Tauro continuano a tenere banco''. E' quanto
sostengono in una nota congiunta il segretario generale della Uil Calabria,
Roberto Castagna, ed il segretario del Csp di Reggio Calabria, Giuseppe
Zito. ''Abbiamo appreso dalla stampa - hanno aggiunto - delle dimissioni
del sindaco di Gioia Tauro il quale a distanza di 24 ore ha dato due
motivazioni della sua decisione. Il giorno prima ha dichiarato in consiglio
comunale di dimettersi per gravi motivi familiari e personali, il giorno
dopo questi si sono trasformati in motivi politici, finendo per dichiarare
che Gioia Tauro era stata abbandonata da tutti i livelli istituzionali.
Al sindaco vorremmo dire che se avesse voglia di dare un'occhiata alla
rassegna stampa dei mesi di giugno, luglio ed agosto del 2003 probabilmente
sin da allora avrebbe dovuto assumere una determinazione e infatti in
quel periodo le organizzazioni sindacali denunciarono pubblicamente
quello che con un eufemismo puo' essere definita un'azione di ostruzione
del governo regionale rispetto alle iniziative che addirittura lo stesso
governo nazionale aveva messo in campo per risolvere le problematiche,
soprattutto strutturali, che insistevano sul porto di Gioia Tauro. Verifichiamo
oggi con date alla mano che nonostante l'ostruzionismo quelle iniziative,
anche se non tutte, oggi sono realizzate. Certo mancano notizie certe
rispetto all'apertura della seconda imboccatura, rispetto alla quale
abbiamo sempre dichiarato che se utile al progetto complessivo del porto
doveva andare avanti e soprattutto abbiamo riscontrato uno stop all'insediamento
nella zona franca delle iniziative imprenditoriali nel campo della refrigerazione
e abbiamo constatato la volonta' pervicace di spostare l'interporto
e l'impianto di rigassificazione previsti a Gioia Tauro in quel di Lamezia''.
''Situazione questa che alla fine - hanno proseguito Castagna e Zito
- precludera' le giuste ambizioni del porto di Gioia Tauro, ma sicuramente
alla luce delle condizioni del mercato di settore non dara' risposte
neanche a Lamezia. E quindi ancora una volta una guerra fra bande la
cui vittima e' la collettivita' calabrese. Noi non demorderemo e attraverso
la mobilitazione continueremo a richiedere lo sviluppo integrato del
porto che di per se e nonostante gli ostruzionismi fa riscontrare, per
gli insediamenti imprenditoriali che gia' insistono sul porto, risultati
commerciali ed economici notevoli. Nonostante gli ostruzionismi, le
ignavie e le incapacita' del livello politico ed amministrativo regionale.
In questo quadro se i motivi dichiarati dal sindaco Dal Torrione fossero
quelli dell'abbandono dei livelli istituzionali nonostante il ritardo
con il quale sono maturati invitiamo lo stesso a rimanere per battersi,
insieme alla parte migliore della societa' della Piana, contro i fautori
di questo abbandono. Dicevamo all'inizio di grandi manovre. Non capiamo,
infatti, alla luce delle cose dette qual e' la motivazione ed il fondamento
delle dimissioni annunciate quasi su commissione del presidente dell'autorita'
portuale, peraltro smentite e qualificate dallo stesso Guacci false
e tendenziose. Qualificazione molto grave in quanto la falsita' e la
faziosita' in una situazione delicata come quella di Gioia Tauro, che
nonostante i calabresi si confronta con il mondo, sono elementi da cui
i comunicatori sociali farebbero bene ad astenersi. Dire che pensiamo
positivo su tutte le tematiche che interessano il porto di Gioia Tauro
sarebbe come buttare il cuore al di la della barricata. Cio' nonostante
qualche passo in avanti e' stato compiuto quello che chiediamo alla
Autorita' portuale e' la coerenza rispetto agli impegni che la stessa
autorita' portuale, in nome e per conto del governo nazionale, ha piu'
volte enunciato nel corso di trattative sindacali o altre occasioni
formali. Il nostro scopo e' quello di vedere realizzati nella Piana,
per il tramite del porto che consideriamo un formidabile volano, tutte
quelle iniziative con alto valore aggiunto di manodopera che possano
lenire i livelli di disoccupazione di quell'area''. ''Sappiamo - hanno
concluso Castagna e Zito - come abbiamo gia' affermato che Gioia Tauro
si confronta non solo con il sistema portuale nazionale ma anche con
quello mondiale e figuriamoci se qualcuno di questi ultimi due soggetti
aspettera' che il nodo della politica calabrese si sciolga. Riteniamo
che i tempi siano ormai maturi per riaprire una vertenza Gioia Tauro
attraverso la quale si possa almeno avere un quadro certo e definito
delle volonta' ai vari livelli di responsabilita'''. Sindacati preoccupati per la situazione al Consorzio Ferro e Sparviero: " A rischio l'ordine pubblico" 28/09 Preoccupazione sulla tenuta dell'ordine pubblico e' espressa dai rappresentanti sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil e Ugl circa l'occupazione, da parte dei lavoratori, della sede del consorzio di Bonifica ''Ferro e Sparviero''. I sindacalasti hanno inviato una lettera al Ministro delle Risorse Agricole, Giovanni Alemanno, al presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Chiaravalloti, all' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ed al capo di gabinetto della presidenza della giunta regionale, ed al Prefetto di Cosenza, nella quale esternano le loro preoccupazioni. I sindacalisti chiedono, ai destinatari della loro missiva, un ''autorevole intervento al fine di garantire lo sblocco della vertenza''. I segretari delle organizzazioni sindacali annunciano che i lavoratori recederanno dalle iniziative di lotta, ''che, con il passar dei giorni potrebbero divenire sempre piu' incisive e pericolose ai fini dell' ordine pubblico'', solo alla risoluzione complessiva della ''vertenza'', che consiste nelle dimissioni dell' intero consiglio d' amministrazione del consorzio. I lavoratori chiedono anche nell' immediata apertura di un tavolo di concertazione regionale con la nomina di un apposito Commissario preposto al controllo e al rilancio dell' Ente e nella ''stabilizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori stagionali e il pagamento di tutte le spettanze maturate'' Castagna (Uil): Sul tessile di Castrovillari ci aspettavamo la disponibiltà di Governo e Regione 28/09 ''Un passo avanti e due indietro'': questo il
commento del Segretario Generale della UIL Calabria, Roberto Castagna,
a conclusione dell'incontro sul Tessile. ''In particolare, sull'ex GTC
di Castrovillari - dice Castagna - siamo ancora al palo. In presenza
del progetto di un Imprenditore del ramo, acquisito dal mese di febbraio,
ci saremmo aspettati una disponibilita' congiunta da parte del Governo,
della Regione e di Sviluppo Italia, mentre abbiamo dovuto registrare
una serie di punti ostativi che, se dovessero perdurare a lungo, rischiano
di annullare una prima possibilita' di realizzare un avanzamento nella
soluzione della vertenza''. ''Da una parte, Sviluppo Italia, creditore
al 90% del sito, deve provvedere a rendere disponibile i locali per
la futura iniziativa, dall'altra, a distanza di mesi - sostiene Castagna
- ne' il Governo e tantomeno la Regione hanno ancora verificato la bonta'
del Progetto e predisposto gli strumenti agevolativi per dare corso
all'operazione e rendere conveniente l'area, attraverso il riconoscimento
di area di crisi, per futuri investimenti. Una situazione, quindi, di
stallo che non fa prefigurare nulla di buono in prospettiva''. ''Non
e' mancato un rinnovato impegno, per alcuni aspetti apprezzabile, da
parte del Sottosegretario Galati e del Dott. Torda dell'Assessorato
Regionale alle Attivita' Produttive - afferma Castagna - tuttavia siamo
ancora lontani dall'obiettivo fissato nel mese di febbraio.Sulla FODERAUTO,
poi, e' stata evidenziata la gravita' della situazione esistente e la
necessita' di un intervento nei confronti della LEAR per riprendere
un rapporto drammaticamente messo in crisi da un contenzioso che si
trascina da diverso tempo. Nel merito, l'on. Borghini si e' fatto carico
di mettere in campo un incontro con l'Azienda e la LEAR per un superamento
della fase di crisi al fine di scongiurare una definitiva chiusura della
produzione. A conclusione dell'incontro e' stata fissata la data del
12 ottobre per riprendere, ci auguriamo, su basi concrete, la discussione
su entrambi le vertenze'' CISL: “Deludente l’incontro con il Governo per il reparto tessile” 28/09 L' incontro a Roma tra Governo e sindacati sulla
vertenza della Mdc di Castrovillari, che doveva servire a fare il punto
sulla situazione del sito industriale e sulle sue possibilita' di rilancio,
ha avuto un esito ''molto deludente''. A sostenerlo sono stati Giuseppe
Belcastro, segretario della Cisl cosentina, Giuseppe Mammi', segretario
generale della Femca, Tonino Ferrari, segretario regionale Cisl, e il
rappresentante dei lavoratori Tonino Piraino. All' incontro erano presenti
i rappresentanti del Governo, Gianfranco Borghini ed il sottosegretario
alle attivita' produttive Pino Galati. ''Giudichiamo molto negativo
- e' stato il commento dei sindacalisti della Cisl - l' atteggiamento
assunto dal Governo verso il nostro territorio. Non in una sola occasione
abbiamo potuto sperimentare la disponibilita' e l' incisivita' di questo
esecutivo verso le emergenze della nostra Provincia: Mdc, Marlane, Tessili
di Cetraro, Foderauto, Telcal, Progetti Noc, Tesi, Intersiel, Legnochimica,
Corsisti Enel di Rossano, Fondo sollievo disoccupazione, Lsu-Lpu, per
la dismissione dei grandi Gruppi a partecipazione pubblica (Trenitalia,
Poste, Enel, Telecom, Anas)''. CGIL: “Variopinti interessi bloccano lo sviluppo del porto di Gioia Tauro” 28/09 ''Quali variopinti interessi bloccano lo sviluppo
di Gioia Tauro?''. A chiederlo e' la Cgil Calabria e quella territoriale
di Gioia Tauro riprendendo ''la denuncia che il viceministro Mario Tassone
ha effettuato qualche mese addietro''. ''Interessi - e' scritto in una
dichiarazione congiunta del segretario generale della Cgil, Fernando
Pignataro, e del segretario della Cgil di Gioia Tauro, Pasquale Larosa
- che sono riemersi con la falsa notizia delle volonta' del Presidente
dell' Autorita' Portuale di lasciare anticipatamente il suo incarico.
Quello che adesso emerge anche dalle accuse che il Sindaco dimissionario
di Gioia Tauro Giorgio Dal torrione lancia contro il Governo, la Regione,
la Provincia e la stessa Autorità Portuale si inseriscono in
uno scenario che vede come protagonisti tutti i livelli Istituzionali
Governati dal centro-destra. Tutto ciò testimonia che all'interno
di quello schieramento ad ogni livello è in atto ormai da molto
tempo uno scontro tra "bande" per l'accaparramento delle gestione
del potere in Calabria e nel porto di Gioia Tauro, scontri che hanno
causato e continuano a causare enormi ritardi e fallimenti nell'attuazione
dei programmi di sviluppo del porto, dall'interporto e dell'area industriale.
E' arrivato il momento della chiarezza della trasparenza e delle scelte
da operare sull'intera partita. Troppi, infatti sono stati i casi che
hanno visto contrapposte " le bande" e i gruppi all'interno
del centro-destra per esempio vicenda Fondi Cipe, Interporto, Rigassificatore,
Zona Franca, ex Isotta Fraschini, seconda imboccatura e gestione dell'area
industriale. Ormai è chiaro a tutti che lo sviluppo di Gioia
Tauro si è arenato proprio a causa del disaccordo e della divisione
dei rappresentanti istituzionali del centro-desrtra, come non si può
non ricordare l'ultima emblematica vicenda del tentativo di spostare
nell'area dell'ex Sir di Lamezia le attività di logistica e dell'intermodalità,
attività proprie dell'interporto che era stato localizzato a
Gioia Tauro? O ancora come si può dimenticare il maldestro tentativo
da parte del Governatore Chiaravalloti di bloccare i fondi Cipe in nome
di un fantomatico " Progetto Gioiello" su Gioia Tauro di cui
a tutt'ora non si ha traccia? Nonostante tutte queste polemiche di bassa
lena per fortuna il Porto di Gioia Tauro continua a mietere record e
questo grazie, all'opera del terminalista e della dedizione dei giovani
calabresi che li lavorano. Se ciò è potuto avvenire, nonostante
la pochezza delle Istituzioni nazionali e regionali, possiamo bene immaginare
cosa poteva diventare Gioia Tauro in termini di sviluppo e di occupazione
se tutti gli attori avessero remato nella direzione giusta. Invece dobbiamo
assistere a scenari desolanti di spaventose crisi (vedi area industriale)
che dopo massicci investimenti da parte dello Stato e quindi dei contribuenti
non ha prodotto nulla se non scatole vuote che sono servite ad ingrassare
i soliti pseudo imprenditori con l'aggravante di aver depauperato una
delle migliori e più attrezzate aree industriali dell'intero
mezzogiorno. Alla luce di tutto questo pensiamo sia arrivato il momento
di fare fino in fondo chiarezza e di giocare a carte scoperte se veramente
si vuole il bene del territorio, dello sviluppo e della crescita economica
e occupazionale di questa regione. Senza un forte impegno da parte di
tutti si rischia di mettere in discussione anche il centro di eccellenza
che è il Porto di Gioia Tauro che deve essere al più presto
attrezzato per poter ospitare le navi di ultima generazione e ciò
deve avvenire prima che gli altri Porti concorrenti si attrezzino. Inoltre,
riteniamo non più rinviabile una discussione seria e responsabile
da parte di tutti i soggetti che hanno a cuore il futuro di Gioia Tauro
e della Calabria prima che sia troppo tardi. Castagna (UIL): “Bisogna rendere il Mezzogiorno conveniente e sicuro. Dannosa la devolution della Lega” 27/09 ''Il Mezzogiorno e la Calabria devono diventare
un' area conveniente e sicura in cui si possa investire e, pertanto,
e' indispensabile puntare al riordino degli incentivi per il valore
strategico che essi hanno per le Regioni del Sud'': lo ha detto Roberto
Castagna, segretario regionale della Uil. Castagna, intervenendo all'
assemblea dei quadri e dei delegati della Uil Calabria convocata in
vista dei rinnovi contrattuali e delle prossime elezioni delle rappresentanze
sindacali unitarie, ha sottolineato la necessita' di ''agire nei confronti
delle Aziende che attuano processi di delocalizzazione di produzioni
in altri paesi. E' assurdo che ad imprese che delocalizzano intere filiere,
vedi il Tessile in Calabria, creando disoccupazione e danni sociali
incalcolabili, siano riconosciuti incentivi, agevolazioni, fiscalizzazioni
e appalti pubblici. Come Sindacato, siamo impegnati in una grande battaglia
per bloccare i sostegni pubblici diversamente ci sara' una desertificazione
di quel poco che ancora resta in Calabria e nell' intero Mezzogiorno''. Di Iacovo (Uil) “Incontro Foderauto, occasione sciupata dalla Regione” 22/09 ''Ancora una occasione sciupata, ancora improvvisazione
da parte della Regione Calabria, ancora un ruolo inconcludente da parte
del Responsabile della Task-Force per l' occupazione Gianfranco Borghini.
Un apprezzamento piu' per la disponibilita' e sensibilita' che non per
il risultato prodotto al solo sottosegretario on. Pino Galati, ma nulla
di piu'''. E' quanto sostiene in una nota Benedetto Di Iacovo circa
l'incontro svoltosi per la vertenza della Foderauto. ''Questa e' una
vertenza - ha aggiunto - che non puo' essere considerata alla stregua
di altre minori. Qui non ci troviamo di fronte alla classica azienda
in crisi, ma di fronte ad una azienda che e' stata volutamente messa
in crisi dalla Lear Italia Corporation. Qui non siamo di fronte ad una
azienda decotta ma siamo, per fortuna, in presenza, per la prima volta,
di 'buona impresa calabrese', una impresa tecnologicamente adeguata,
produttiva e con standard qualitativi e di specializzazione della manodopera
elevata. Per queste ragioni e' inspiegabile, assurdo ed inconcepibile
il comportamento della Lear Italia Corporation, la quale per calcoli
suoi tenta di affossare una azienda calabrese di qualita' con il rischio
di licenziamento per circa 350 lavoratori, oltre l' indotto''. ''Contro
tutto questo - conclude Di Iacovo - il sindacato dara' battaglia fino
in fondo, pretenderemo che la vertenza si sposti al tavolo del sottosegretario
alla Presidenza del I sindacati si autoconvocano per la situazione del Consorzio Ferro e Sparviero 20/09 I responsabili territoriali delle organizzazioni
sindacali Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Ugl, Antonio Gaetani, Michele
Altieri, Antonio De Gregorio e Pietro Civale, con una lettera inviata
al presidente e al direttore generale del Consorzio di Bonifica ''Ferro
e Sparviero'', Rinaldo Chidichimo e Antonio Pirro', e, per conoscenza,
al Prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, hanno chiesto un urgente incontro
''al fine di discutere in merito alla soluzione afferente tutti i lavoratori
impegnati nel settore irriguo e quelli impegnati ai lavori di manutenzione
ordinaria delle reti scolanti. Tale richiesta'', scrivono, ''e' maturata
in un'assemblea dei lavoratori i quali hanno convenuto di autoconvocarsi
presso la sede del Consorzio per il prossimo 27 settembre alle ore 9,30''.
I responsabili della Flai, Fai, Uila e dell'Ugl, sostengono che ''l'esasperazione
delle maestranze, che a tutt'oggi, non hanno nessuna certezza del loro
futuro, potrebbe sfociare in iniziative di lotta con problemi di ordine
pubblico, qualora la richiesta non venisse accolta''. Il segretario
comprensoriale della Flai Cgil, Antonio Gaetani, nel dare notizia dell'
autoconvocazione, anche a nome degli altri firmatari, ha dichiarato
che ''ci siamo autoconvocati insieme con i lavoratori, per lunedi' prossimo,
presso la sede del Consorzio Ferro e Sparviero perche' esigiamo dai
responsabili di questo Ente risposte concrete sulla stabilizzazione
dei lavoratori addetti all'irrigazione e alla manutenzione delle reti
scolanti. Siamo stanchi di aspettare. Facciamo appello anche alla Politica,
che non puo' restarsene a guardare. Nei prossimi giorni, e' nostra intenzione
chiedere al presidente della giunta regionale, onorevole Giuseppe Chiaravalloti,
e all'assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ''figlio
della Sibaritide'', come ama definirsi, un incontro su questa delicata
questione. Vogliamo ricordare, - ha continuato il sindacalista della
Cgil - a chi di competenza, che una simile questione riguardante i lavoratori
del consorzio ''Sibari - Crati'' e' stata gia' risolta positivamente.
I lavoratori del Ferro e dello Sparviero non possono essere considerati
di serie B. Anche per loro deve essere possibile porre fine al precariato.
La zona dell'Alto Jonio non puo' continuare a essere marginalizzata.
Qualora nemmeno dall'incontro di lunedi' prossimo - ha concluso Gaetani
- dovessero venire fuori risposte concrete e impegni precisi, ci vedremmo
costretti, insieme con i lavoratori, a dare vita a delle iniziative
di lotta eclatanti''. La Confail protesta contro la messa in cassa integrazione dei forestali 20/09 La Confail Calabria, in un comunicato, protesta
''contro la messa in cassa integrazione guadagni dei lavoratori idraulico
forestali calabresi''. ''Alcun incontro - e' scritto nella nota - e'
stato fatto dall' assessore Gallo con la Confail per la discussione
del problema, salvo che non sia stato fatto invece con le altre sigle
sindacali per richiedere insieme a loro la Cig attraverso eventuale
accordi sottoscritti di cui noi non ne conosciamo il contenuto; vogliamo
ribadire all' assessore che alcuna Cig puo' essere richiesta o proposta
preventivamente dagli enti di forestazione Afor e Consorzi di bonifica,
ma solo in caso di eventi meteorologici specifici avvenuti, pioggia,
neve, vento, gelo, e non per altre cause o per altri motivi. Quindi
i lavoratori non possono andare in Cig, ma soltanto quando gli eventi
si verificano realmente e non preventivamente, come si sta cercando
di fare adesso, facendo invitare i lavoratori attraverso i capi operai
a non presentarsi sul posto di lavoro''. ''Proponiamo all' assessore
- prosegue la nota di Confail - di desistere da tale atteggiamento o
di fare altre forzature sulla questione, che lo porterebbero diritto
ad uno scontro durissimo con questa organizzazione sindacale, e quindi
sarebbe necessario revocare il provvedimento o le decisioni prese nei
confronti dei lavoratori per allentare la tensione in atto, in quanto
non e' consentito a nessuno proporre la Cassa integrazione a zero ore
a distanza di nove mesi dall' assunzione. La Confail attraverso le decisioni
che saranno prese con i propri delegati negli organismi sindacali, si
riserva di promuovere da subito le dovute iniziative di lotta da intraprendere
nei confronti dell' Assessorato, proponendo una manifestazione sindacale
da tenersi davanti alla sede della Giunta regionale a Catanzaro in tempi
brevissimi''. Cgil e Cisl preoccupate per la situazione alla Vallecrati 16/09 In una nota comune diffusa dalla Fisascat-Cisl
e l' Fp-Cgil di Cosenza si esprime profondo rammarico in riferimento
alla difficile situazione economica che interessa i lavoratori della
Societa' Vallecrati. ''Da tempo - e' scritto nella nota - nonostante
i tanti proclami e gli impegni presi, registriamo un aggravarsi progressivo
dei problemi. Oggi constatiamo, nonostante il dialogo non manchi con
l' azienda i soliti atavici problemi che riguardano il mancato pagamento
delle mensilita' pregresse, rischio evidente del non pagamento della
tredicesima mensilita', mancanza di una seria e proficua concertazione
con l' azienda la quale continua a gestire l' organizzazione del lavoro
spesso in maniera unilaterale''. Cisl Calabria “Un arrogante silenzio del Governo alle richieste dei pensionati” 16/09 ''Le iniziative di lotta della Fnp con Spi e
Uilp potrebbero segnare una preoccupante sconfitta del movimento sindacale
se l'assordante silenzio e l'arrogante indifferenza del governo dovesse
essere l'unica risposta alle legittime richieste dei pensionati''. E'
quanto sostiene in una nota l'esecutivo del sindacato pensionati della
Cisl Calabria circa le problematiche relative agli anziani. La relazione
introduttiva e' stata tenuta dal Segretario Generale Franco Montalto
il quale, in primo luogo ha rivolto un pensiero alle vittime del terrorismo
auspicando che vengano risolti i problemi che affliggono i Paesi poveri
e venga consolidata una pace duratura in tutte le nazioni. ''Se l'atteggiamento
e l'insensibilita' del Governo - prosegue la nota - oltre a non dare
ascolto e risposte alle rivendicazioni della categoria, rappresenta
il pericoloso segnale di voler rilegare il sindacato ai margini delle
espressioni sociali, depotenziandolo della sua capacita' di conquistare
nuovi spazi di qualita' della vita e rendendo cosi' inefficace la sua
capacita' di mobilitazione.Se il rischio e' questo e se la posta in
gioco e' la liberta' del sindacato, la ripresa dell' iniziativa sindacale
non potra' essere ne' debole, ne' tiepida ne' improvvisata, bensi' forte,
di grande determinazione e soprattutto di grande coinvolgimento delle
altre categorie sindacali''. L'impegno delle Federazioni territoriali
dei pensionati della Cisl sara' quello di ''mantenere - prosegue la
nota - alto il livello di tensione tra i pensionati perche' siano pronti
ad ogni tipo di mobilitazione che sara' programmata dagli organismi
nazionali.Per quanto concerne le problematiche oggetto della vertenzialita'
regionale, l'esecutivo, in presenza del degrado sociale che rappresenta
una delle maggiori emergenze della Calabria, suggerisce alle segreterie
territoriali della Fnp di chiedere ai Presidenti delle Province di farsi
promotori di una conferenza dei sindaci con il pieno coinvolgimento
dei Direttori generali delle Asl, per una verifica della situazione
socio sanitaria e la determinazione di una concreta definizione
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