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Sindacati

 

Cinquemila persone alla manifestazione sindacale sulla crisi del tessile a Belvedere

13/11 Oltre 5.000 persone (secondo fonti sindacali) hanno partecipato stamani alla manifestazione promossa dai sindacati a Belvedere Marittimo in occasione dello sciopero generale del Tirreno proclamato per solidarieta' ai lavoratori della Foderauto Bruzia. ''Grande soddisfazione per la massiccia partecipazione di lavoratori, studenti, commercianti e rappresentanti delle istituzioni locali'' e' stata manifestata da Carla Cantone, responsabile per le politiche industriali per la Cgil nazionale. ''La nostra richiesta, come Cgil - ha sostenuto Cantone - e' che il governo nazionale, anche in questa vertenza che coinvolge la Calabria, non si limiti a svolgere il ruolo di notaio, ma svolga un ruolo attivo e convochi al piu' presto sia la Foderauto Bruzia che la Lear al fine di trovare una soluzione che dia continuita' di lavoro all' azienda calabrese. Insistiamo per avere in tempi rapidissimi la convocazione degli imprenditori e delle organizzazioni sindacali presso la Presidenza del Consiglio. In assenza di questo tavolo noi come Cgil continueremo e intensificheremo le iniziative di lotta a partire dalla prossima settimana''. Per la Cisla ha invece parlato il segretario organizzativo della CISL Calabria, Antonio Ferrari. ''Consideriamo la massiccia adesione dei lavoratori dell' Alto Tirreno cosentino allo sciopero per difendere l' occupazione e il presidio industriale di Belvedere Marittimo come un momento di grande mobilitazione popolare''. Secondo la Cisl l' astensione dal lavoro ha prodotto la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, le attivita' produttive nonche' di uffici pubblici e le scuole della zona. ''Ancora una volta - afferma Ferrari - i lavoratori calabresi hanno dimostrato di essere pronti a difendere gli interessi della collettivita' e a saper reagire contro qualsiasi ipotesi di ridimensionamento del tessuto produttivo del proprio territorio. La manifestazione di oggi evidenzia la capacita' dei lavoratori del comprensorio di saper reagire di fronte al degrado che sta interessando il territorio a seguito della mancanza di una seria politica industriale della Regione''. Per il segretario provinciale della Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti. ''i lavoratori chiedono che si attivino politiche industriali per difendere e rilanciare le filiere produttive del territorio di cui il tessile rappresenta un settore strategico''.

I Sindacati sollecitano una forte mobilitazione per lo sciopero di sabato a Belvedere

11/11 Una forte mobilitazione in vista dello sciopero generale di sabato a Belvedere Marittimo e' sollecitato dai segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil. La protesta e' stata decisa dopo la crisi delle aziende Mdc, Marlane e Foderauto. “Vogliamo - sostengono i segretari delle tre organizzazioni sindacali - richiamare l'attenzione dei cittadini della costa tirrenica e piu' in generale della nostra provincia affinche' ci sia una forte partecipazione per il profondo malessere che vive il nostro territorio in cui tutti gli indicatori economici e sociali segnano un arretramento preoccupante con le crisi drammatiche del settore informatico, di quello tessile appunto, di quello meccanico, con l'abbandono della Calabria da parte dei grandi gruppi nazionali quali Enel, Telecom, Anas, Ferrovie dello Stato e Poste. A fare da cornice a questo quadro desolante vi e' una classe politica ingessata e miope che attenta costantemente agli interessi del meridione, come nella recente manovra finanziaria per il 2005 che e' ben lontana dall'avviare una ripresa degli investimenti nel Sud per come richiesto dal sindacato unitariamente, che taglia drasticamente le risorse per la Calabria, che penalizza gli Enti locali per il taglio dei trasferimenti''. ''Una politica Governativa - proseguono i sindacalisti - che brilla per l'assenza di un serio piano industriale che affronti le criticita' della nostra economia ed una classe di governo regionale distratta e assente dall'emergenze vere della Calabria, incapace di utilizzare i fondi europei di Agenda 2000, priva di un piano per lo sviluppo, il lavoro, capace di elevare la pressione fiscale (ticket sanitari, bollo auto, addizionali Irpef) ai piu' alti indici senza dare ai calabresi servizi degni. Per queste ragioni abbiamo scelto Belvedere Marittimo luogo simbolo dell'assenza delle Istituzioni e della politica dallo stato di afflizione e di bisogno dei cittadini''. ''Ai cittadini - hanno concluso - agli abitanti dell'area, alle coscienze piu' sensibili e accorte chiediamo di unirsi alla nostra lotta che e' la lotta di una intera regione che chiede dignita', lavoro e rispetto''.

CGIL “Sul Parco della Sila bisogna avviare una vera e propria vertenza”

09/11 ''Avviare da subito una vera e propria vertenza parco della Sila'': e' questo l' obiettivo della Camera del lavoro di Cosenza annunciato dal segretario generale della Cgil cosentina, Massimo Covello, nel corso del convegno svoltosi oggi su ''Il protagonismo delle Comunita' locali ed il ruolo degli enti nel Parco Nazionale della Sila'' organizzato dalla stessa Camera del lavoro. ''Chiusa dopo anni la discussione sulla perimetrazione - ha sostenuto Covello - definite con scelte molto discutibili e non condivise le nomine nell' Ente Parco, resta sospesa ed in balia di scambi opachi la definizione della sede, non e' ancora designato il direttore e soprattutto non e' stata avviata nessuna azione di pianificazione gestionale organizzativa, occupazionale, ne di programmazione degli interventi. Serve, ha proseguito, una vera e propria scossa sociale per affermare la definizione dei programmi di pianificazione nelle varie zone''. La Camera del lavoro sollecita un coordinamento pieno dell' attivita' dei vari enti sui temi della filiera forestale, delle risorse idriche, della tracciabilita' e riconoscibilita' dei prodotti agroalimentari, zootecnici, della ricerca su nuove filiere come quelle energetiche, del turismo ambientale, religioso, sportivo, culturale, la mobilita' nel parco con centralita' della tratta ferroviaria per il treno del Parco, il recupero ed il restauro dei villaggi Silani. Tonino Perna, presidente del Parco Nazionale di Aspromonte, e Michele Galimi, sindaco di Cinquefrondi e presidente nazionale dei sindaci dei Parchi, con i loro interventi, e' scritto in una nota, hanno dimostrato come in una realta' per molti aspetti piu' degradata e marginale come l' Aspromonte, l' azione sinergica di vari soggetti ed il protagonismo delle comunita' locali ha prodotto risultati straordinari ed innescato processi di crescita sociale, economica, occupazionale, democratica. Concludendo i Lavori Claudio Falasca, responsabile nazionale del dipartimento ambiente e territorio della Cgil, ha sostenuto che ''viviamo in una fase in cui l' intero Paese spreca e distrugge risorse economiche, dilapidando saperi, risorse e talenti. Nei settori della riqualificazione ambientale, della valorizzazione delle risorse naturali come l' acqua, nella gestione consapevole del ciclo dei rifiuti e delle filiere innovative nel campo energetico e' possibile non soltanto qualificare il lavoro, ma dare un segno diverso allo sviluppo possibile. La Cgil Nazionale - ha concluso Falasca - e' attenta alla elaborazione che strutture come la Camera del Lavoro di Cosenza sta promovendo condividendo i temi della contrattazione confederale territoriale, in cui la vertenza 'Parco della Sila' si inserisce pienamente''. Ai lavori hanno partecipato anche Giovanni Donato, segretario generale della Flai; Massimo Covello, Pietro Lecce, sindaco d Spezzano della Sila; Nuccio Martire, sindaco di Pedace; Emanuele De Simone, sindaco di Longobucco; Pietro Tarasi, presidente provinciale di Coldiretti; Franco Covello, amministratore unico delle Ferrovie della Calabria; Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi di Legambiente; il sen. Massimo Veltri; Michele Laudati, direttore generale Afor; Franco Pantano dell' Arssa; Michele Presta, segretario generale Flai Calabria.

Campolongo (CISL) “Carrefour viola i diritti dei lavoratori ignorando i turni di riposo festivi”

08/11 ''Dobbiamo prendere atto che, in molte realta' economiche, di consolidata tradizione e cultura partecipativa, c'e' un'involuzione nei diritti, che ci riporta indietro di secoli. A denunciarlo e' il Segretario Generale della Fisascat-Cisl di Cosenza, Gianluca Campolongo, che evidenzia il comportamento, a suo giudizio, antisindacale di una delle piu' consolidate e radicate realta' commerciali della provincia quale e' il Centro commerciale ''Carrefour'' di Zumpano (Cs). Nella fattispecie, evidenzia Campolongo, ''l'ipermercato con sede legale in Zumpano, non solo sta ignorando le ordinanze comunali sull'obbligo di chiusura festiva, mostrando scarso rispetto per le leggi di un Paese straniero, ma va offendendo e mortificando la dignita' dei molti lavoratori, costretti a turni massacranti, specie nei periodi di ''festa''. Quanto sta succedendo, continua il Segretario della Fisascat-Cisl, e' una amara conferma della triste piega che va prendendo la societa', e in essa il mondo del lavoro, sempre piu' esposta ai rischi del rinascente pensiero neoliberista con la sua esaltazione del mero profitto a spese dei diritti e della dignita' dei lavoratori''. Campolongo chiede ''al Sindaco di Zumpano una veloce convocazione di un tavolo allargato ai vertici nazionali di Carrefour e ai sindacati, mi sento di rivolgere un appello forte e deciso agli organi preposti per un celere e risolutivo intervento che sani il vulnus inferto alla emocrazia e ai diritti dei lavoratori, ricorrendo se il caso alle sanzioni previste dalla normativa vigente''.

Allarme dei Sindacati sugli ex LSU del Parco del Pollino “Prossimo il loro licenziamento”

08/11 ''E' sempre piu' vicino il licenziamento dei 331 lavoratori ex Lsu del Parco nazionale del Pollino, stabilizzati con la societa' Duemila'', il cui progetto sarebbe finanziato dal Parco solo fino alla fine di novembre. Lo hanno annunciato, con una nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil della Basilicata e della Calabria. Secondo le tre organizzazioni sindacali, il pericolo di perdere il posto di lavoro sta facendo aumentare ''la tensione gia' forte fra i lavoratori'' e ''potrebbe sfociare in forme di lotta del tutto imprevedibili'', con ''situazioni incontrollabili anche da parte del movimento sindacale''. Cgil, Cisl e Uil hanno detto che ''si deve cambiare immediatamente registro nel governo di questo progetto: i soggetti istituzionali devono attivare ogni forma di iniziativa per sostenere le attivita' e individuarne altre''.

FLAI CGIL: I Consorzi di Bonifica cosentini lasciati senza fondi dalla Regione

''L' assessorato regionale alla Forestazione lascia senza fondi i Consorzi di Bonifica della Provincia di Cosenza''. A sostenerlo e' Vincenzo Laurito, segretario generale comprensoriale della Flai Cgil Pollino-Sibari Tirreno. ''Abbiamo appreso da fonti vicine all' Assessorato - afferma Laurito - che dall' erogazione della quarta anticipazione, pari al 20% delle somme complessive assegnate agli Enti regionali che gestiscono i lavoratori forestali per provvedere al pagamento delle loro spettanze riferite al mese di ottobre, inspiegabilmente sono stati esclusi i quattro Consorzi di Bonifica (Valle Lao, Ferro e Sparviero, Pollino e Sibari Crati), operanti nella provincia di Cosenza. Questi quattro Enti non saranno in grado di far fronte al pagamento delle spettanze ai propri lavoratori''. Il sindacalista ha annunciato di avere chiesto il perche' della discriminazione all' assessore regionale Dionisio Gallo e di avere chiesto e ottenuto un incontro con il direttore generale del Dipartimento Rosario Calvano. ''A Calvano - ha detto ancora Laurito - chiedero' spiegazioni e impegni precisi per la tempestiva assegnazione delle somme dovute ai quattro Consorzi di bonifica della provincia di Cosenza. In assenza di risposte esaustive e concrete saremo, pero', costretti a intraprendere una forte mobilitazione che vedra' coinvolti tutti i lavoratori forestali interessati''.

Granata (CGIL) “Rilanciare il Parco del Pollino come risorsa di sviluppo”

06/11 A dieci anni dalla sua istituzione Il Parco nazionale del Pollino ''non e' vissuto come una risorsa, bensi' come un problema'': e' quanto si sostiene in una nota della Cgil comprensoriale Pollino - Sibari - Tirreno che, sull' argomento, ha indetto per martedi' prossimo un' iniziativa chiamando a raccolta tutti i sindaci e i presidenti delle Comunita' Montane dell' area per illustrare le proprie idee sul rilancio del Parco. ''Aspettative, speranze ed entusiasmi - sostiene i segretario generale comprensoriale Antonio Granata - si sono alternate a delusioni, illusioni e talvolta rabbia per le potenzialita' inespresse da una delle riserve ambientali e faunistiche piu' grandi d'Europa. Il Parco, perlomeno sul versante calabrese non e' stato vissuto e soprattutto non e' stato fatto vivere come una risorsa, anzi, per taluni aspetti, per la scarsa capacita' gestionale e per la lottizzazione di scarsa qualita' della politica, e' stato vissuto come un problema''. Granata, nella nota, parla di ''accordi istituzionali sottoscritti e non rispettati, strumenti finanziari non piu' attuali, la programmazione negoziata bandita dai governi nazionali e regionali, una nuova e diversa sensibilita' delle popolazioni verso i temi ambientali. Fatti questi che hanno sostanzialmente prodotto effetti devastanti verso un' area che doveva fungere da volano per lo sviluppo sostenibile''. ''La Cgil - prosegue Granata - ha elaborato una bozza, un' idea, una proposta aperta a tutti i contributi, per aprire una nuova e forte tensione politica e sociale sui destini del Parco stesso''.

La Rosa (CGIL) “Rimangono contrasti su chi deve gestire l’interporto di Gioia Tauro”

06/11 ''I contrasti sulla societa' che dovra' gestire l' interporto di Gioia Tauro permangono''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Pasquale Larosa, segretario generale della Cgil di Gioia Tauro. ''Non c' e' dubbio - afferma Larosa - che la nascita della societa' che dovra' gestire l' Interporto e' un fatto importante e significativo. A nessuno puo' sfuggire questo dato. Come sindacato confederale ci siamo sempre battuti affinche' si superassero i tanti dissidi tra i diversi enti che dovevano comporre l' assetto societario. Dalla composizione societaria, invece, si deduce che questi contrasti non sono stati per niente superati. Infatti l' assetto societario attuale risulta cosi' suddiviso: l' 80% all' Asi e la restante parte alla Camera di Commercio di Reggio Calabria. Appare agli occhi di tutti una societa' monca e priva dell' apporto che noi riteniamo fondamentale degli enti locali, della Provincia, dell' Autorita' Portuale, dei gestori della logistica internazionale e locale presenti a Gioia Tauro e, soprattutto, dei soci privati. Comprendiamo bene che la risposta ai nostri dubbi e interrogativi resta. Chi e' stato chiamato a guidare la societa' dira' che entro pochi mesi verra' predisposto un bando di gara ad evidenza pubblica per far entrare il privato nella societa'. Ma questa rassicurazione non ci basta perche' sappiamo benissimo che il parto della societa' non e' stato per niente indolore e che la contrapposizione tra Asi e Autorita' Portuale permane. Nessuno, peraltro, ha ancora smentito le affermazioni di Leopoldo Chieffallo riguardo lo spostamento della logistica da Gioia Tauro a Lamezia. Nessuna smentita politica a questo riguardo c' e' stata da parte del Presidente della Giunta Regionale ed del Ministero delle attivita' Produttive e delle Infrastrutture. Non vorremmo minimamente pensare che la nascita della societa' divenga un contenitore vuoto e utile solo a soddisfare i soliti noti che albergano nel sottogoverno della politica calabrese, anche se dobbiamo constatare che la storia passata e recente ci insegna questo''. ''Noi, come sempre - aggiunge il dirgente della Cgil - saremo vigili su tutto quello che si fara' a Gioia Tauro. Non esiteremo a denunciare tutte quelle forze distorsive e situazioni politiche che potrebbero ancora danneggiare il porto, l' interporto e l' area industriale. Siamo sempre piu' convinti che bisogna trovare una forte unita' delle istituzioni locali e delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali per arrivare ad un confronto serio e sereno ed alla creazione, come sostiene anche il sindaco di Rosarno, 'di un programma condiviso e sostenuto dal territorio'. Finora tutto questo non e' avvenuto perche' forze esterne hanno lavorato per disunire e massacrare questo territorio e in termini di sviluppo e dell' ambiente. Bisogna che il territorio si riappropri del ruolo e delle funzioni che gli spettano e non sia succube delle scelte che avvengono fuori dalla provincia''.

Il commissario dell’AFOR incontra i sindacati per le problematiche dei forestali

04/11 Il commissario dell' Afor, Francesco Macri', ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per esaminare le problematiche che riguardano gli operai forestali. ''Obiettivo dell' incontro - e' detto in un comunicato dell' Afor - stabilire un confronto periodico tra assessorato, organizzazioni sindacali e Afor. I sindacalisti, nell' esporre le tematiche inerenti la categoria, hanno sottoposto a Macri', in modo prioritario, la questione relativa ai ritardi nel pagamento dei salari, suggerendo che sia l' azienda ad anticipare gli stipendi ogni fine mese, indipendentemente dal trasferimento dei fondi da parte della Regione. E' stata affrontata, inoltre, la questione della Cassa integrazione guadagni e della sua corretta applicazione. A tale proposito i sindacalisti hanno chiesto criteri univoci che stabiliscano delle regole in base alle esigenze di ciascun territorio''. ''E' stato poi messo a fuoco - prosegue la nota - il problema dei dispositivi di protezione individuali sui cantieri previsti dalla legge 626 e dell' attribuzione delle qualifiche superiori. Non e' stato trascurato, poi, l' argomento relativo alle biomasse, in merito al quale il commissario ha riferito che l' Azienda si e' gia' attivata con specifici provvedimenti. Macri', dopo aver ascoltato con attenzione le tematiche sottoposte dai rappresentanti sindacali, ha espresso la propria disponibilita' alla concertazione centrale e anche decentrata con tutte le sigle sindacali per meglio definire i problemi della categoria, garantendo l' impegno da parte dell' Azienda per l' avvio delle procedure di informatizzazione degli uffici e dei servizi provinciali al fine di snellire le operazioni relative al pagamento dei salari, il tutto indirizzato al trasparente, efficace ed efficiente funzionamento dell' azienda''.

Castagna “(UIL) “Il Governo non ha una politica di sviluppo per il Mezzogiorno”

03/11 ''Il Governo nazionale non ha una politica di sviluppo per il Mezzogiorno, Sindacati e Imprese rilanciano e propongono misure capaci di richiamare risorse per le Regioni del Sud''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uil, Roberto Castagna. ''Ancora una volta - ha aggiunto - di fronte all' assenza di una politica di governo, le parti sociali ed imprenditoriali diventano i veri soggetti del cambiamento e dello sviluppo. L' introduzione di una fiscalita' di vantaggio; la semplificazione amministrativa per l'attivita' d'impresa; gli interventi sul Turismo; l' accelerazione procedurale per gli interventi di ristrutturazione urbana e la creazione di un fondo pilota per la ristrutturazione urbana, con una quota di interventi destinata al Sud; gli interventi per favorire la ricerca e l' innovazione e la promozione delle produzioni e dei servizi del Mezzogiorno attraverso una deduzione fiscale delle spese sostenute dalle imprese meridionali, sono sei priorita' che, se messe in campo, possono rappresentare uno strumento per cambiare le condizioni socio-economiche delle realta' del Sud e, in particolare, della Calabria''. ''Ma la Calabria - ha proseguito Castagna - necessita di una classe politica ed istituzionale piu' attenta e capace di promuovere buona spesa ed idee e progetti adeguati a rispondere alle esigenze del territorio e alle aspettative dei tanti giovani altamente scolarizzati. L' accordo romano certamente e' significativo tuttavia l' illuminata posizione del Presidente Montezemolo deve avere altrettanta conseguenzialita' in Calabria per quanto concerne l' atteggiamento del Gruppo Lear (Fiat) nei confronti della Foderauto Bruzia e relativamente alle questioni che interessano il comparto Tessile nel suo complesso''. ''Dal Presidente Montezemolo - ha concluso Castagna - ci aspettiamo, quindi, un piccolo segnale di disponibilita' nei confronti delle imprese che operano per Fiat e un segnale piu' forte di investimento nella realta' calabrese''.

Nota congiunta di CGIL e CISL sulla Foderauto: “Piccoli segnali di disgelo”

03/11 ''Primi piccoli segnali di disgelo nei rapporti tra i vertici della Lear e la proprieta' della Foderauto''. E' quanto sostengono, in una nota congiunta, i dirigenti regionale della Cgil e della Cisl circa il vertice, tenutosi a Roma presso il Ministero delle Attivita' produttive, per discutere sulla vertenza che interessa lo stabilimento della Foderauto Bruzia. All' incontro, presieduto dall' on. Gianfranco Borghini, hanno partecipato per la Cisl Giorgio Santini, Antonio Ferrari, Paolo Tramonti e Mammi' e per la Cgil Antonio Granata, Franco Mazza e Antonio Barone. Nel corso dell' incontro, definito dai sindacati come interlocutorio, e' emerso che la Lear sarebbe pronta a ristabilire rapporti contrattuali con l'azienda tessile calabrese riattivando una delle commesse affidata alla Foderauto. Secondo i rappresentati sindacali delle due confederazioni l'incontro e' riuscito solo a far registrare l'impegno da parte del Governo nazionale a farsi promotore di una serie di iniziative tese a ristabilire il rapporto tra le due aziende. Un impegno garantito da Borghini. Il responsabile nazionale della Task force per l'occupazione ha infatti rassicurato le delegazioni delle due sigle sindacali e dei lavoratori presenti all'incontro sui prossimi passi che il Governo nazionale intraprendera' per risolvere la vertenza. In particolare Borghini, in seguito alle sollecitazioni dei sindacati, si e' fatto carico di promuovere un nuovo incontro con i vertici della Lear tesi proprio a riattivare le commesse prima affidate alla Foderauto. Il segretario della Uil, Benedetto Di Iacovo, in una dichiarazione, ha detto che ''l' incontro e' stato una presa d' atto della persistenza del logoramento di rapporto tra la Lear Italia e la Foderauto, nonostante la Lear abbia fatto qualche piccola concessione sulla fornitura di commesse alla Foderato. La Uil e' del parere che il Governo nazionale non si puo' limitare a svolgere un ruolo da 'Ponzio Pilato' ma deve incrementare la sua azione sui decisori, quindi la Fiat, al fine di far ritornare sui suoi passi la Lear ed offrire effettive opportunita' alla Foderauto Bruzia per rimanere sul mercato delle commesse del mercato Fiat''. ''La Uil - ha concluso Di Iacovo - invita i lavoratori ad un forte livello di vigilanza e di mobilitazione e le forze politiche ed amministrative a livello comunale, provinciale e regionale a non demordere, a sostenere la lotta del sindacato e dei lavoratori e a non accontentarsi degli 'scampoli'''.

Sbarra (CISL) “Positivo l’accordo sindacati-imprese per lo sviluppo a Sud”

03/11 ''La Cisl Calabrese esprime piena condivisione e plaude alla sottoscrizione dell' Accordo Sindacato- Imprese sul tema dell' Sviluppo e del Lavoro nel Sud''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra. ''L' intesa - ha aggiunto - firmata tra Sindacato e Associazioni Imprenditoriali per agevolare e rilanciare le questioni legate allo Sviluppo ed alla Crescita Economica e Sociale del Mezzogiorno assume un valore politico altissimo. Aver definito attraverso il metodo della Concertazione priorita', obiettivi, scelte e contenuti capaci di sostenere una strategia finalizzata alla ripresa del Sud appare estremamente importante perche' riporta le politica meridionalistica al centro del dibattito e dell' interesse dell' intero paese. Fiscalita' di vantaggio, infrastrutture, riordino degli incentivi, innovazione, formazione e ricerca, credito e sicurezza sono le questioni decisive per attrezzare i territori ed il mezzogiorno ad attrarre investimenti pubblici e privati e per recuperare i divari di sviluppo tra le aree forti e le aree deboli del paese. Il Sud e la Calabria vivono una condizione drammatica dal punto di vista economico, produttivo ed occupazionale. Qui piu' che altrove sono concentrati indicatori economici e sociali negativi che rallentano ogni prospettiva di sviluppo. I Governi Locali sono inadeguati ed impreparati ad affrontare e risolvere le condizioni di grande difficolta' dei nostri territori''. ''Occorre - ha aggiunto Sbarra - una politica economica e finanziaria nazionale che nel segno della solidarieta', della cooperazione, della responsabilita' affronti con strumenti nuovi e progettualita' l' emergenza economica e sociale presente nel mezzogiorno. Il Governo Nazionale con l' ultima finanziaria sembra non rendersene conto, anzi taglia e rimodula risorse ed investimenti a favore del Mezzogiorno come se la condizione economica e sociale non destasse alcuna preoccupazione, riduce ulteriormente i trasferimenti agli Enti Locali mettendo in discussione gli attuali livelli di Welfare, reitera in modo generalizzato il blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione. Tutto cio' diventa particolarmente insopportabile in un tessuto civile e sociale debole come la Calabria. Le misure proposte nonche' la ripartizione delle risorse per aiutare lo sviluppo delle aree meridionali sottoutilizzate sono inadeguate per procedere ad un riequilibrio territoriale e per favorire la coesione sociale del paese. Una manovra economica quella del Governo Berlusconi che al posto di assumere il Mezzogiorno quale nuova frontiera per la crescita e lo sviluppo dell' intero paese e come snodo fondamentale per una politica di adeguamento e potenziamento delle infrastrutture, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali, per la ricerca e l' innovazione, rimodula e sposta molto in avanti risorse precedentemente definite e programmate pari a 5 miliardi di euro quasi 10.000 mila miliardi di vecchie lire facendo definitivamente calare il sipario sulla programmazione negoziata (patti territoriali, contratti d' area, contratti di programma), mettendo in discussione strumenti di sostegno alla occupazione come il credito di imposta, il bonus per la occupazione, il prestito d' onore, la stessa L. 488 che con alterne dimensioni, avevano dato una spinta notevole al sistema delle imprese meridionali per garantire risposte anche di tipo occupazionali''. Il segretario generale della Cisl della Calabria ha aggiunto inoltre che ''l' intesa sottoscritta tra Sindacato ed Imprese e' importante perche' riporta al centro del dibattito politico il Mezzogiorno, perche' richiama il Governo Nazionale ed i Governi Locali ad assumere iniziative politiche e legislative concrete e stringenti per aiutare la ripresa economica e produttiva delle aree meridionali, perche' il Sistema delle Rappresentanze Sociali parla un unico linguaggio sul tema del Sud evitando generalizzazioni e diversita'. Ora tocca al Governo Nazionale fare la propria parte dimostrando operativamente di avere a cuore le sorti del Sud. L' intesa firmata va fatta diventare Accordo con il Governo Nazionale con l' obbligo di recepimento in ambito Regionale e Locale portando il confronto alle estreme conseguenze anche mettendo in campo, qualora dovessero permanere atteggiamenti di distrazione o contrarieta', iniziative di lotta comuni al fine di evitare che un'ottima definizione strategica di obiettivi e responsabilita', rimanga solo sulla carta''. ''La Cisl Calabrese - ha concluso Sbarra - e' convinta che per il mondo del Lavoro e dell' Economia Meridionale l' Intesa dovra' rappresentare la bussola su cui attivare confronti con gli attuali Governi Locali, con le Forze della Politica, con gli schieramenti ed i singoli Candidati in vista delle prossime Elezioni Regionali ai quali chiedere ufficialmente di esprimere pareri, valutazioni ed impegni concreti per sostenere ed attualizzare con atti politici, provvedimenti legislativi ed amministrativi i contenuti dell' Accordo''.

Di Iacovo (UIL) sulla vertenza ARSSA “Opportuna l’iniziativa di domani dei braccianti”

02/11 ''E' opportuna l'iniziativa di domani delle organizzazioni bracciantili di categoria Flai-CGIL, Fai-CISL, Uila-UIL, volta affrontare con la Presidenza dell'Agenzia Regionale (ARSSA), nell'ambito della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti, la particolare vertenza dei dipendenti delle Aziende sperimentali di Sibari. E' un contributo importante che va nella direzione della risoluzione di una vertenza, per troppo tempo lasciata in assoluta solitudine, portata avanti con coraggio ed ostinazione dai 32 dipendenti''. E' quanto afferma Benedetto Di Iacovo, segretario generale della UIL cosentina. Di Iacovo sottolinea la necessita' di stabilire a chi andranno assegnati i terreni di prorieta' Arssa e la stabilizzazione dei 32 dipendenti, addetti alle colture sperimentali. La UIL su quest'ultimo argomento non ha pregiudiziali ma ribadisce: ''per noi viene prima la stabilizzazione a tempo indeterminato dei 32 lavoratori oggi in forza, contemporaneamente il mantenimento della componente pubblica della destinazione dei 210 ettari di terreno in attivita' di sperimentazione e divulgazione, infine, l'eventuale rapporto che potra' intercorrere tra l'Arssa ed eventuali privati, se questo dovesse servire a creare reddito aggiuntivo per mantenere le attivita' e la forza-lavoro nel tempo''.

Castagna (UIL) “La Calabria sarà penalizzata dalla finanziaria”

28/10 ''La manovra correttiva adottata e la Finanziaria che il Governo si appresta a varare appesantisce ulteriormente il divario infrastrutturale, produttivo ed occupazionale della nostra regione''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna a conclusione di una riunione dei quadri e delegati dell'organizzazione sindacale. ''Sono almeno sette le 'debolezze' - ha aggiunto - da rimuovere per fare uscire la regione dallo stato di marginalita' in cui versa: l'inadeguatezza della classe dirigente; il fragile tessuto industriale; l'inadeguatezza infrastrutturale; l'alto tasso di criminalita' e il basso tasso di sicurezza; la difficolta' e la disparita' di trattamento nell'accesso al credito; la capacita' di spendere bene, e in tempi rapidi, le risorse regionali; l'assenza di un progetto o almeno di una idea concreta di possibile sviluppo. Relativamente alla classe dirigente, pur evitando giudizi general generici, c'e' da dire che l'assenza di risultati significativi la collocano nella scala della mediocrita'. Su questo versante decisivo e' il ruolo dei partiti, delle associazioni nella selezione dei gruppi dirigenti. Manca, comunque, una scuola per gli Amministratori, cosi' come esiste in altri paesi europei, e spesso il sistema di selezione e' basato su criteri di appartenenza e di forte sudditanza al potente di turno. Poiche' questo e' uno dei punti nodali della questione calabrese, e' necessario che la politica si doti di strumenti largamente partecipativi per sopperire alla scarsa capacita' che i Partiti dimostrano di avere nella selezione della classe dirigente''. ''Sul deficit di radicamento industriale - prosegue il segretario regionale della Uil - la crescita di un effettivo sistema d'imprese in Calabria resta un obiettivo da realizzare. Senza industria, senza imprese non c'e' sviluppo e non ci puo' essere nuova occupazione. Alle imprese non basta piu' la dotazione di aree infrastrutturate solo al primo livello di urbanizzazione. Servono centri comuni, servizi innovativi, ricerca e formazione d'eccellenza. In una parola, servono Distretti Industriali Specializzati, di filiera, di settore come quelli esistenti, da lungo tempo, nel Nord del Paese che hanno contribuito ad irrobustire l'apparato produttivo di quelle zone. Anche la New economy potra' meglio dispiegare i suoi effetti potenziali se in Calabria si affermera' un tessuto connettivo di imprese in ogni settore. Sul piano Infrastrutturale, le opere contenute nella Legge Obiettivo sono indispensabili per il rilancio del territorio. Diversamente la Calabria rischia di rimanere spaccata in due parti affiancate, quella Ionica e quella Tirrenica''. Il segretario generale della Uil - Calabria sostiene inoltre che ''sul versante tirrenico continueranno ad esistere situazioni come quella di Gioia Tauro, che rischia di rimanere solo un porto dove si scaricano container e si passa altrove e dove nulla si ferma. La Calabria ha bisogno di infrastrutture efficienti, di coniugare le proprie risorse con la valorizzazione del territorio, sfruttando le enormi potenzialita' che sono presenti. La Calabria deve combattere e vincere il crimine organizzato attraverso una strategia istituzionale mirante a debellare le tre concause: la disoccupazione, la connivenza del fenomeno mafioso con alcuni settori statali e la cultura all'illegalita'. La Calabria, attraverso la sua classe dirigente, deve affrontare e risolvere i problemi legati al Credito, ripensando agli errori commessi e scommettendo sulla necessita' di promuovere, magari insieme ad altre regioni del Mezzogiorno, una grande Banca del Sud''. ''Il bacino del Mediterraneo - ha concluso Castagna - puo' essere il mercato ideale nel quale la Calabria puo' esprimere gran parte delle sue potenzialita'. La strategicita' del Porto di Gioia Tauro; le bellezze naturali di coste, pianure e montagne; il patrimonio archeologico e culturale; la fertilita' di un territorio vocato sul piano agricolo, agrituristico, artigianale, industriale di piccola e media dimensione e l'esistenza dei ''saperi'', dell'innovazione tecnologica, della ricerca presenti nelle strutture Universitarie, possono rappresentare la condizione migliore per un grande processo di sviluppo''.

Lamonica (CGIL) “Precari Lsu-Lpu, sconcertante silenzio della Regione”

27/10 ''La Finanziaria proposta dal governo Berlusconi, nell' assestare un altro duro colpo alla tenuta economica e sociale del Mezzogiorno e della Calabria, rischia di produrre effetti drammatici sul precariato del bacino Lsu-Lpu''. Lo sostiene Vera Lamonica, della segreteria regionale della Cgil che preannuncia, a breve, una mobilitazione del sindacato a livello nazionale e regionale. ''Sono a rischio i Fondi nazionali destinati alla Calabria per garantire i sussidi agli Lsu - sostiene Lamonica - stante il taglio previsto al Fondo per l' Occupazione e soprattutto, le norme sul blocco totale delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, la riduzione secca dei trasferimenti alle amministrazioni locali e alle Regioni e l' estensione del Patto di stabilita' anche ai Comuni sotto i 5.000 abitanti con cui si vuole mettere, di fatto, una pietra sopra ad ogni concreta prospettiva di stabilizzazione''. Per la componente della segreteria regionale della Cgil ''quello che sconcerta e' l' assoluto silenzio della Regione con la quale si era concordato, fin dal 5 Ottobre scorso, di richiedere un incontro al Ministero del Lavoro per sottoporre al Governo i problemi del bacino calabrese e per verificarne gli effettivi orientamenti anche alla luce degli impegni che, nella primavera scorsa, aveva assunto il sottosegretario Viespoli, e che sarebbe oramai ora di verificare. Naturalmente nulla e' stato ancora fatto, anzi, pur in presenza di un allarme di questo genere, non si fa neanche quello che e' in esclusivo potere della Regione di fare come, per esempio, pagare i sussidi agli LPU che, ricordiamo, per il 2004 sono tutti coperti in Bilancio e che invece, inspiegabilmente, ai lavoratori si stanno pagando solo in questi giorni fino ad Aprile''. ''Nonostante lo stato di gravissima difficolta' in cui versano gli Enti locali calabresi - prosegue la sindacalista - sul bando della Legge 20 per il 2004 sono state prodotte molte domande per quasi 1.200 lavoratori, da parte del sistema degli enti utilizzatori, e per altri 700 da lavoratori stessi per fuoriuscite volontarie, autoimprenditoria e persino aziende private. Insomma in tanti ci hanno creduto, nonostante i limiti della Legge e la esiguita' dei finanziamenti previsti. Ma a tutt' oggi dalla Regione tutto tace - conclude Lamonica - non si sono compiuti neanche gli atti burocratici necessari, ad esempio la pubblicazione sul Burc degli elenchi dei lavoratori aventi diritto''.

I sindacati chiedono un incontro urgente a Roma per il settore tessile. Probabili forme estreme di protesta.

27/10 Le segreterie territoriali e regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato una richiesta di incontro urgente alla presidenza del Consiglio dei Ministri per fare il punto sulla crisi del settore tessile in provincia di Cosenza. E' quanto si sostiene in un comunicato nel quale si preannunciano clamorose iniziative di protesta. ''E' grave - affermano in una nota i segretari regionali Granata, Tramonti e Martino - registrare paurosi e continui arretramenti nella vertenza, nonostante i numerosi incontri effettuati nei mesi e nei giorni scorsi che pure avevano prodotto l' assunzione di formali e ufficiali impegni. Proprio per questo e' indispensabile, e non piu' rinviabile, riportare il tavolo di trattativa presso il Comitato per le iniziative per l' occupazione, presieduto dal sottosegretario Letta, in modo da mettere insieme tutti i soggetti coinvolti nella vicenda: Ministero delle Attivita' produttive, Ministero del Lavoro, Task-force per l' occupazione, Presidenza della Giunta regionale, Assessorato regionale alle Attivita' produttive, Amministrazione provinciale di Cosenza, Sviluppo Italia, Assindustria, aziende interessate, organizzazioni sindacali''. Per i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil ''non e' possibile assistere passivamente allo smantellamento di un intero comparto produttivo come quello del tessile. Pertanto, qualora i tempi di convocazione dell' incontro dovessero ulteriormente slittare, sindacato e lavoratori non esiteranno a ricorrere a forme estreme di lotta e mobilitazione che si protrarranno fino a quando la situazione non si risolvera' nel senso auspicato''. Nel comunicato congiunto ''Cgil, Cisl e Uil rivolgono un forte appello alle istituzioni affinche' prestino maggiore attenzione verso una problematica, quella del tessile appunto, che, come si sa, coinvolge oltre mille lavoratori e che, proprio per questo, presenta forti implicazioni di carattere economico e sociale per l' intero territorio''.

Granata (CGIL) “Grave crisi della Comunità Montana dell’Alto Tirreno”

27/10 ''Tra le tante mancate risposte della Giunta Regionale ne annoveriamo un'altra, quella riferita alla grave situazione della Comunita' Montana ''Alto Tirreno'' Verbicaro (Cs) denunciata dai Sindaci dei Comuni ricadenti nello stesso Ente montano, unitamente al Commissario Straordinario dello stesso. Infatti cade nel nulla il grido di allarme lanciato dai detti Amministratori che, ad oggi, non hanno avuto alcun riscontro, da parte della G.R e dal suo Presidente, rispetto alla richiesta di un urgente incontro, in grado di aprire un costruttivo confronto sulla difficile situazione finanziaria della detta Comunita' Montana, verificatasi a seguito degli atti di pignoramento della Ditta Lamaro Appalti, che hanno, di fatto, paralizzato l'attivita' dell'Ente, mettendo a repentaglio il pagamento di n.145 Operai Idraulico forestali e addirittura degli stessi dipendenti in forza alla stessa Comunita' Montana''. Lo sostiene Antonio Granata, Segretario generale della Cgil, comprensorio del Pollino. ''Grave e' il comportamento della G.R. che, in questo caso - sostiene Granata - non solo non da' ascolto agli Amministratori locali, ma addirittura si disinteressa anche di una particolare circostanza, quella di essere stata impegnata ad occuparsi ed individuare la soluzione della vicenda direttamente dal Consiglio Regionale che in tal senso ha approvato, con voto unanime, un ordine del giorno che risale allo scorso 3 Agosto 2004''. La Funzione Pubblica CGIL Calabria, unitamente alla CGIL del Comprensorio Sibari-Tirreno-Pollino, denunciano ''il grave ritardo per l'avvio del citato confronto e prendono atto di un mancato interesse della Giunta Regionale, che, omettendo il confronto con le dette istituzioni locali, finisce a non rispondere alle difficolta' del relativo sistema e nel silenzio compromette l'attivita' e coinvolge i livelli occupazionali''. La CGIL protesta avverso ''il comportamento elusivo dell'Esecutivo Regionale e preannuncia una fase di mobilitazione a difesa dell'attivita' dell'Ente, con coinvolgimento attivo delle stesse istituzioni e a tutela dei diritti dei lavoratori interessati avviera' azioni eclatanti''.

Assemblea dei dirigenti CGIL sui lavori della A/3 il 28 a Cosenza

27/10 La CGIL nazionale,congiuntamente alla FILT e alla FILLEA, a pochi giorni dal seminario tenuto a Reggio Calabria sui trasporti nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo - annuncia in un comunicato - ritorna a Cosenza domani, 28 ottobre, per tenere un assembra di tutti i dirigenti sindacali e dei delegati, impegnati sui lavori di ammodernamento dell'Autostrada Salerno- Reggio Calabria. Questa iniziativa pubblica, a seguito anche della conferenza stampa tenuta dal Segretario Generale Epifani il 18 ultimo scorso, e' un momento di confronto e di denuncia importante sui gravi ritardi che si stanno maturando sulla realizzazione dei lavori di ammodernamento della A3. L'iniziativa e' tesa a sollecitare il Governo e l'ANAS a velocizzare i tempi nella realizzazione dei lavori, a prevedere le risorse finanziarie mancanti, ad agire concretamente per impedire il propagarsi del lavoro nero e le infiltrazioni della criminalita'. La CGIL e' impegnata affinche' si realizzi un'opera infrastrutturale di qualita', che aumenti notevolmente i livelli di sicurezza della circolazione e di fluidita' del traffico veicolare nell'unica arteria di scorrimento che, attraversando i territori campani, lucani e calabresi, collega anche la Sicilia alla grande rete autostradale italiana ed europea. La CGIL Calabria ritiene che l'A3 riveste una grande importanza strategica al fine del recupero socio-economico di una parte rilevante del territorio nazionale. Da cio' deriva l'esigenza di un maggiore impegno del Governo e dell'ANAS per dare soluzione anche ai problemi che hanno provocato i gravi ritardi, riscontrati nell'esecuzione dei lavori e nel riaffidamento di alcuni appalti, che sono stati rescissi nei setti anni di inizio dei lavori di ammodernamento (1998-2004).

Di Iacovo (UIL) “Fortemente preoccupati per la situazione di stallo alla Foderauto”

26/10 ''La serieta' e l'impegno concreto a difesa delle attivita' produttive della nostra provincia e' nota ed evidente. La nostra preoccupazione per una difficile fase che sta attraversando la Foderauto, non puo' essere, artatamente, fatta passare come un'organizzazione che vuole alzare polveroni''. E' quanto afferma, in risposta a Federauto, Benedetto Di Iacovo, segretario generale della UIL di Cosenza, il quale aggiunge: ''Il nostro impegno, personale e di organizzazione, sulla Foderauto viene da lontano, dal 1980 in poi, quando la struttura aziendale era ad un livello embrionale e solo grazie ad un sindacato serio, propositivo e non conflittuale come la UIL, alla sua capacita' di saper sottoscrivere accordi di riallineamento e di produttivita', ha consentito alla Foderauto di mantenere in Calabria un'azienda (da sempre a ''commessa dedicata'' e quasi unica per la committente Fiat), di rimanere sul mercato e di accrescere anche l'occupazione. Segno questo di un altissimo livello di responsabilita' del Sindacato, della UIL in particolare. Fatti, questi, che comunque non possono essere sottaciuti. La UIL, in verita' e' fortemente preoccupata per la situazione di stallo in cui si trova la Foderauto. Nessuno puo' nasconderne le difficolta'. La nuda verita' e' che la Foderauto, ad oggi, e' senza commesse, e per le sue peculiarita' e tipologia industriale (considerato che lavora solo su commesse che sono gestite solo da grandi Holding come la Lear) all'orizzonte non si intravede niente di nuovo e di immediato. La UIL ha un solo interesse, difendere l'occupazione e il bene aziendale che la produce. Su questo terreno la UIL svolgera' sempre un ruolo responsabile e attento''.

La CISL FPS avvia la campagna elettorale per il rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego.

26/10 In un’affollata assemblea tenutasi presso la sala “P. Mancini” della Camera di Commercio di Cosenza, si è svolta l’assemblea Generale dei candidati della CISL per le elezioni delle RSU nel Pubblico Impiego.
Il Segretario Generale della CISL FPS Ugo De Rose, esprime forte rammarico per la latitanza del Governo sui rinnovi contrattuali scaduti da tempo e per le esigue risorse economiche stanziate con la Legge Finanziaria che non consentono di difendere adeguatamente i redditi dei lavoratori e dei pensionati esposti all’erosione del carovita.
De Rose ha evidenziato gli aspetti critici della nostra economia e i crescenti disagi sociali che interessano sempre più vaste fasce di lavoratori in particolar modo in una Regione come la nostra dove la classe politica brilla per latitanza e assenza disconoscendo, sono le parole del Presidente Chiaravalloti, valore e centralità alla concertazione.
Alla riflessione del Segretario De Rose si sommano i commenti del Segretario Generale della CISL Calabria Luigi Sbarra, che sottolinea coma la prossima tornata elettorale per il rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego coincide con un momento di grande delicatezza nell’assetto economico e sociale del nostro Paese sul fronte della difesa dello Stato Sociale, del buon funzionamento della Pubblica Amministrazione, nella valorizzazione del lavoro e della professionalità degli operatori pubblici.
Il consenso alla nostra azione, hanno ribadito i sindacalisti, della CISL, diventa strumento essenziale per rafforzare il nostro intervento a difesa di tutti i dipendenti del Pubblico Impiego, non solo per la difficile e impegnativa partita legata ai rinnovi contrattuali, ma anche per salvaguardare il futuro pensionistico dei lavoratori italiani, per fermare la massiccia e dilagante esternalizzazione e privatizzazione di interi servizi pubblici.
Oggi, invitano Luigi Sbarra e Ugo De Rose, chiediamo ai lavoratori del Pubblico Impiego di rinnovare la fiducia nella CISL votando le nostre liste al fine di difendere, con determinazione e nel dialogo gli interessi, le necessità di ogni lavoratore.
In chiusura Luigi Sbarra e Giuseppe Belcastro hanno espresso solidarietà ai lavoratori della Biblioteca Civica in stato di agitazione per il non pagamento delle mensilità arretrate, garantendo il loro sostegno per una felice conclusione della vicenda.

La Cisl proclama una giornata di sciopero per i lavoratori LPU LSU di Castiglione

26/10 Una protesta degli Lsu-Lpu di Castiglione Cosentino, con astensione dal lavoro per l'intersa giornata del 28 ottobre, e' stata proclamata dalla Cisl di Cosenza. La protesta e' stata decisa al termine di un incontro tra il presidente provinciale dell' Alai-Cisl Mauro Venulejo, il responsabile organizzativo Romolo Cozza e una nutrita rappresentanza dei lavoratori Lsu-Lpu del Comune di Castiglione Cosentino. ''Il percorso di mobilitazione - e' scritto in una nota dai sindacalisti della Cisl - si inserisce in un fitto programma di iniziative tese alla mobilitazione dei lavoratori Lsu-Lpu con il coinvolgimento pieno dei Sindaci e degli amministratori comunali per lanciare un segnale forte alla Regione Calabria affinche' delinei con chiarezza il percorso di stabilizzazione dei lavoratori Lsu-Lpu. Esprimiamo grande preoccupazione per lo stato di attuazione delle legge regionale di stabilizzazione degli Lsu-Lpu, che ad un anno di distanza dalla sua introduzione non e' riuscita a stabilizzare ancora nessuna unita' lavorativa, con grave disagio e afflizione per i lavoratori precari della nostra provincia i quali vivono con sussidi da fame e spesso erogati con mesi di ritardo, come nel caso degli Lpu''. ''Non riusciamo a spiegarci - e' aggiunto nella nota - per quali ragioni la Regione Calabria non attiva, come d' altronde previsto dalla legge, il Piano annuale e triennale per dare concreta attuazione alle domande di stabilizzazione delle centinaia di Lsu-Lpu della nostra provincia pervenute dagli Enti utilizzatori, da imprese o da autonome decisioni di fuoriuscita dal bacino di singoli lavoratori''. ''Quanto sta succedendo - conclude la nota - e' grave e merita risposte certe e concrete per la classe politica non puo' piu' eludere, visto anche il grande contributo dato da questi lavoratori nell' erogazione dei servizi ai cittadini''.

Di Iacovo (UIL) “Non bastano le rassicurazioni di Pizzini sui lavoratori della sperimentazione ARSSA”

25/10 ''Vanno bene le rassicurazioni del Presidente Pizzini, ma non ci bastano. La convenzione scade il 9, vogliamo conoscere prima di quella data il destino sia dei lavoratori che della sperimentazione e divulgazione sui terreni pubblici dell'Arssa''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uil provinciale di Cosenza, Benedetto Di Iacovo. Si terra' venerdi' 5 novembre alle ore 10 l' incontro tra il segretario generale della Uil di Cosenza Benedetto Di Iacovo ed il Sindaco del Comune di Cassano Gianluca Gallo. ''Noi non abbiamo dubbi - ha proseguito Di Iacovo - che sulla stabilizzazione e l'aumento delle giornate per i 32 lavoratori, non si torna indietro. In tal senso le categorie bracciantili di Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto importanti e precisi accordi che nessuno puo' rimangiarsi. Noi come sindacato confederale e come cittadini siamo interessati a sapere se per lo sviluppo del settore agricolo in Calabria e nella piana di Sibari, in particolare, l'Arssa, attraverso attivita' di sperimentazione e divulgazione, con i suoi 210 ettari di terreno pubblico a disposizione puo' svolgere un ruolo di effettivo aiuto e sviluppo dell'imprenditoria agricola regionale, oppure no. E qui, per noi, comunque, non e' indifferente sapere se la sperimentazione si fa o no''. ''Tutti - ha concluso - una volta chiarite le necessarie garanzie per i lavoratori, dovranno sapere e conoscere le modalita' di partecipazione per l'assegnazione dei terreni disponibili per attivita' private, che dovranno, comunque, essere sempre collegate alle attivita' istituzionali dell'Ente''

Secondo un’indagine CISL la Calabria paga le tariffe gas più alte. Proposto osservatorio regionale dei prezzi.”

25/10 In quattro capoluoghi su cinque si pagano tariffe molto alte per il gas metano mentre per i rifiuti ci sono ritardi e resistenze per passare da tassa a tariffa. Sono alcuni dei dati che emergono da una indagine compiuta dalla Cisl della Calabria e l'Istituto di Studi e formazione nel campo dell'Economia e del lavoro (Isfel). Lo studio ha tenuto presente il monitoraggio su un paniere di tariffe nei servizi di pubblica utilita' nell'anno 2003. In particolare sono stati oggetto della rilevazione le tariffe del gas, acqua, rifiuti e asili nido, relativamente a servizi che vengono utilizzati dalla vasta platea dei cittadini-utenti. ''Nelle tariffe del gas - e' scritto in una nota di Cisl e Isfel - la Calabria e' tra le piu' alte d'Italia. Infatti 4 capoluoghi su 5 si trovano ai primissimi posti della classifica delle citta' in cui si paga di piu' la tariffa del metano. Per quel che riguarda i rifiuti il passaggio dalla tassa alla tariffa registra notevoli ritardi e resistenze, dal momento che tutte e 5 le citta' capoluogo continuano ad applicare la tassa sui rifiuti solidi urbani. Crotone detiene il primato calabrese di citta' piu' cara, con una tassa pari a l,73 euro a metro quadro di rifiuti, mentre il Capoluogo dove si e' pagato di meno nel 2003 e' Reggio Calabria. Per quanto concerne l'acqua l'aumento medio delle tariffe del 2003 sul 2002 e' del 6%, con la citta' di Tropea che ha il costo piu' elevato a metro cubo, mentre Cosenza e' quella che paga di meno''. ''Nel 2003 in Italia - prosegue la nota - e' aumentato del 47% il gettito dell'addizionale regionale Irpef, mentre quello dell'addizionale comunale e' stato del 20%. Tra le Regioni con la piu' alta fiscalita' locale figura la Calabria, mentre I Comuni che applicano l'addizionale Irpef dello 0,5 sono Catanzaro e Cosenza, rispetto a Vibo Valentia con lo 0,4, Crotone con lo 0,3 e Reggio Calabria con lo 0,2. L'incremento delle tariffe viene giustificato dai Comuni dalla riduzione dei trasferimenti statali in atto (sia 2002 che 2003), pari a circa 2 miliardi di euro''. ''La Cisl Calabrese - sostiene il segretario regionale, Luigi Sbarra - mette a disposizione la sua ricerca per avviare confronti con l'Anci e Confservizi regionale, i Comuni e le aziende di servizi, nella pratica concertativi su prezzi e tariffe. Pertanto si punta a realizzare intese con le organizzazioni sindacali, le associazioni dei consumatori e del commercio e della distribuzione, con il coinvolgimento degli Enti Locali e della Regione che portino a governare la dinamica dei prezzi, individuando un paniere di beni e tariffe essenziali per le famiglie povere e per i lavoratori con reddito medio-basso sul quale avviare un monitoraggio costante dei prezzi''. ''L'idea - conclude Sbarra - sarebbe quella di istituire un vero e proprio osservatorio regionale su prezzi e tariffe, aggiornando costantemente i dati, con l'intento di svolgere un ruolo indiretto di persuasione morale contro gli aumenti selvaggi''.

Belcastro (CISL) “La Calabria sta subendo una marginalizzazione crescente”

25/10 ''Con il Governo Berlusconi la Calabria ha subito una marginalizzazione crescente, prova ne sono il taglio costante dei trasferimenti consacrati dalle finanziarie 2002-2003-2004-2005''. E' quanto ha detto il segretario generale della cisl di Cosenza, Giuseppe Belcastro, nel corso della riunione del comitato esecutivo dell'organizzazione sindacale. ''Le inopportune - ha aggiunto - scelte di politica economica e industriale del Governo Berlusconi sono sotto gli occhi: crisi industriale, delocalizzazioni all'estero, crisi dell'export, crisi della domanda interna dovuta prevalentemente all'erosione del potere d'acquisto dei redditi sotto gli effetti del carovita, inflazione, flessibilizzazione crescente dei rapporti di lavoro con l'introduzione di nuove tipologie di contratti senza sostanziali tutele con il serio rischio, in assenza di una riforma degli ammortizzatori sociali, che la flessibilita' sconfini nel precariato diffuso e nel disagio sociale gia' in crescita, mancanza di rinnovi contrattuali''. ''Per di piu' a peggiorare questi tristi primati nella nostra Regione si sommano i problemi atavici della mancanza di lavoro, del precariato diffuso, delle destrutturazioni industriali, della dismissione delle grandi societa' di servizio nazionale nel silenzio assordante dell'esecutivo regionale ormai distratto dalle emergenze vere del territorio e teso ad una mera gestione del potere fine a se stessa preso com'e' dal solo problema delle candidatura in vista delle prossime elezioni regionali. Ci rattrista pensare, inoltre, come su 155 lettere che la nostra Federazione dei pensionati la Fnp-Cisl ha inviato ad altrettanti Sindaci della provincia per chiedere la convocazione urgente dei rispettivi Consigli Comunali sui temi delle pensioni, del carovita, dell'inflazione, dei redditi, delle pensioni per lanciare un segnale forte dal basso e dalle istituzioni locali al Governo abbia risposto positivamente il solo Sindaco di Luzzi''. ''C'e' il rischio - ha concluso Belcastro - che se dai Sindaci non arrivano segnali forti sul malessere dei cittadini e delle famiglie, e se il Governo Nazionale e il Governo regionale continuano a riproporre logori modelli di scontro invece che di dialogo, modelli di sfida alle forze sociali, di marginalizzazione e affronto alla dignita' dei lavoratori, piuttosto che il confronto civile e costruttivo sulle emergenze vere del Paese, che riprendi vigore la conflittualita' sociale, il radicalismo non gestibile piu' dai tradizionali canali democratici''.

Zumbo (CGIL) “L’omertà e l’illegalità hanno sopraffatto la cultura delle regole e del diritto”

24/10 ‘'E' oggi, piu' che mai, evidente la massiccia presenza della criminalita' organizzata e la diffusa illegalita' nella Pubblica Amministrazione e in generale fra i diversi settori della societa' civile e dell' economia''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Nino Zumbo, segretario della Cgil Calabria. ''Il rafforzamento della criminalita' organizzata - afferma Zumbo - dimostra che l' illegalita' e l' omerta' hanno pervaso e sopraffatto la cultura per il rispetto delle regole e quindi del diritto. Questo, spesso, mette in discussione anche l' autorevolezza delle Istituzioni, della pubblica amministrazione, delle associazioni democratiche e dei partiti. Non mancano in Calabria situazioni in cui la criminalita' si pone come classe dirigente occupando funzioni e ruoli di rilievo nelle istituzioni e nel sistema produttivo e finanziario. Sono frequenti le intimidazioni nei confronti dei dirigenti sindacali e dei lavoratori per impedire o condizionare vertenze; come anche sono frequenti gli attentati alle aziende o ai suoi titolari. Le azioni del sindacato che rivendicano maggiore sicurezza e legalita' sono state lasciate cadere sia dal Governo nazionale che da quello Regionale''. Dopo avere ricordato gli attentati e le intimidazioni a comuni, Zumbo afferma che la Cgil ''ritiene che l' azione dei sindaci ieri come oggi, come anche l' azione del sindacato, non sia accompagnata con politiche di sviluppo per la creazione di posti di lavoro e da politiche tese a rafforzare le autonomie locali per la gestione dei servizi. Queste azioni sono rimaste isolate sul piano delle risposte ai cittadini e soprattutto ai giovani disoccupati. In questo drammatico e preoccupante scenario - aggiunge - occorrono coerenti comportamenti per scelte politiche contestuali ed efficaci in direzione dello sviluppo economico e occupazionale e della lotta alla criminalita'''. E' per questo, che, secondo la Cgil, ''necessitano dai diversi livelli dello Stato azioni congiunte, forti e innovative di contrasto e di prevenzione alla criminalita'''. La Cgil inoltre ritiene, ''diversamente da come ha sostenuto il Ministro degli Interni, che la Finanziaria 2005 riduce pesantemente le risorse per il comparto delle forze di sicurezza e in misura maggiore per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle regioni come la Calabria. Non risulta alla Cgil - afferma Zumbo - sempre contrariamente a quanto riferito dal Ministro Pisanu, che gli organici delle forze dell' ordine siano 'pieni'. Infatti, essi necessitano di consistenti adeguamenti. Occorre, innanzitutto, razionalizzare le risorse gia' insediate sul territorio e valorizzarne le professionalita' acquisite; occorrono nuovi e maggiori investimenti che consentano l' adeguamento delle infrastrutture e delle tecnologie a disposizione dell'apparato sicurezza. Occorre che il Governo riveda quei programmi di riorganizzazione dell' apparato sicurezza che prevedono la fuoriuscita dal territorio regionale o lo smantellamento di importanti e funzionanti settori operativi dell' attivita' di contrasto al fenomeno criminale''. ''Per la Cgil - afferma Zumbo - e' altrettanto indispensabile che anche la Regione corregga il suo modo di governare per superare le ripetute irregolarita' amministrative, sottolineate nelle relazioni annuali della Corte dei Conti. E' anche indispensabile che la Regione si dia una legge sui controlli interni per la verifica di legittimita' degli atti. Non e' piu' rinviabile per la Regione un' azione di legalita' organica e efficace per favorire l' emersione dei circa 190.000 lavoratori in nero. Come, non e' altrettanto rinviabile un governo pubblico del debole mercato del lavoro''. ''La Cgil - conclude Zumbo - stigmatizza l' autoreferenzialita' della Giunta regionale che senza alcun confronto con le parti sociali e le associazioni contro la criminalita' ha elaborato e sottoscritto l' Accordo di Programma Quadro 'Legalita' e Sicurezza'. Pertanto chiede che lo stesso venga rimodulato nei contenuti per inserire innovative e condivise linee d' azione di contrasto e di prevenzione alla criminalita', coinvolgendo tutti i soggetti interessati''.

Sbarra (CISL) “La massiccia adesione a sciopero trasporti è sostegno alla lotta per il rinnovo dei contratti”

23/10 ''La massiccia adesione dei lavoratori calabresi allo sciopero del settore del trasporto pubblico e' un momento di sostegno alla nostra lotta per ottenere un rinnovo del contratto di categoria piu' aderente alle aspettative dei dipendenti''. Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl Calabria commentando gli esiti dello sciopero indetto dai sindacati per protestare contro il mancato rinnovo contrattuale. In Calabria, secondo i dati della Cisl, l' astensione dal lavoro ha sfiorato il 90 % e su tre province delle cinque ha interessato il 95% dei lavoratori del comparto. ''Ancora una volta - afferma Sbarra - i lavoratori calabresi hanno dimostrato di essere sensibili alle azioni di lotta intraprese per tutelare gli interessi della categoria. Un settore che sembra essere stato dimenticato dal Governo Berlusconi''. Per Antonio Ferrari, segretario regionale Cisl con delega ai trasporti ''stiamo registrando gravi inadempienze da parte del governo che sta tradendo gli impegni presi gia' il 7 aprile scorso che prevedevano anche trasferimenti di risorse all' intero comparto. I lavoratori calabresi - sostiene Ferrari - hanno risposto massicciamente e con senso di responsabilita' garantendo, come prevede la legge, il servizio durante le fasce orari di garanzia''.

Il novanta percento di adesioni allo sciopero del trasporto pubblico in Calabria

22/10 ''Il notevole successo dello sciopero degli autoferrotranvieri, le adesioni in media oscillano tra l'80% e il 90% sull'intero territorio nazionale, dimostrano come il rinnovo del contratto nazionale degli autoferrotranvieri costituisca una priorit ineludibile per il riordino e lo sviluppo di un segmento strategico per la mobilit collettiva''. E' quanto sottolinea il Segretario Nazionale della Fit Cisl autoferrotranvieri Michele Ragusa intervenendo a proposito dello sciopero di 24 ore che in corso. ''Una mobilitazione sentita da tutta la categoria -continua- che ha raggiunto percentuali dell'85% a Roma, a Milano e Bari, del 90% in Molise e Calabria, con punte del 95% a Imperia e del 100% a Genova e Napoli''. ''Le resistenze incontrate al tavolo della trattativa – prosegue Michele Ragusa - hanno obbligato i lavoratori allo sciopero, con inevitabili disagi agli utenti con i quali ci scusiamo. Le posizioni di sostanziale rigidit delle parti datoriali - sottolinea il Segretario della Fit Cisl - si collegano con un perdurante quanto inaccettabile disimpegno di tutti i soggetti chiamati ad intervenire sulle problematiche del trasporto pubblico locale, dal Governo agli enti locali, alle imprese''

La CISL chiede la proroga immediata dei progetti per i Co.Co.Co della Provincia di Cosenza

22/10 La CISL chiede l'immediata proroga dei progetti per i Co.Co.Co. della Provincia di Cosenza. Lo hanno reso noto Giuseppe Belcastro, Segretario Generale della CISL cosentina, Mauro Venulejo, Presidente dell'ALAI-CISl e una delegazione di lavoratori, impegnati in questi progetti, nell'incontro avuto questa mattina presso la sede della CISL di Cosenza . ''Esprimiamo grande preoccupazione, commentano i sindacalisti della CISL, per il ritardo accumulato nella proroga dei progetti, scaduti a settembre, ai 43 Collaboratori Coordinati e Continuativi. Queste professionalita', evidenzia la CISL, meritano di essere adeguatamente valorizzate e tenute nella debita considerazione, al pari degli altri dipendenti, non solo per l'elevato standard professionale raggiunto, e l'indubbia preparazione culturale, ma anche per la meritoria azione, svolta nel rilancio e nel funzionamento dei nuovi centri per l'impiego della nostra provincia. La CISL sollecitera', ribadiscono Belcastro e Venulejo, un intervento affinche' si provveda in tempo a rinnovare i progetti di questi lavoratori, verso i quali esiste l'adeguata copertura finanziaria negli appositi capitoli delle risorse del POR Calabria, per come stanno gia' facendo nelle altre province calabresi, potendo contare sin da subito sul senso di responsabilita' e sulla sensibilita' del Presidente dell'amministrazione provinciale, Mario Oliverio, e dell'Assessore al Lavoro, Donatella Laudadio, con i quali, piu' volte, ci siamo trovati a combattere e a difendere il diritto al lavoro di tanti lavoratori, come nel recente caso della crisi del settore tessile a Roma. Per queste ragioni, conclude il Segretario Generale Giuseppe Belcastro, il nostro sindacato vigilera' con attenzione auspicando una breve e positiva definizione del caso impegnando da subito tutte le sue strutture affinche' i lavoratori tornino presto al loro posto di lavoro.

Secondo la CISL Pisanu si deve fare interprete dei problemi del territorio

22/10 Il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu ''si faccia interprete dei gravi problemi del territorio'': ad affermarlo e', in una dichiarazione, il segretario generale della Cisl cosentina, Giuseppe Belcastro, in vista della seduta di domani del Consiglio regionale. ''Siamo da sempre convinti - sottolinea Belcastro - che non vi puo' essere sviluppo senza legalita' e non c' e' legalita' laddove manca lo sviluppo, il lavoro, un reddito decente. In situazioni di poverta' e disagio sociale, i fenomeni di devianza, come tutte le ricerche sociologiche confermano, tendono a moltiplicarsi. La crescita economica, morale e civile di un territorio - prosegue Belcastro - non puo' realizzarsi attraverso una politica dei due tempi dove una variabile e' precondizione dell' altra, ma e' necessario agire nella direzione della definizione di un politica ad ampio spettro, che affronti alla radice tanto le criticita' economiche e sociali del territorio, quanto i problemi di bonifica del territorio dai fenomeni criminosi, se si vuole generare una spirale virtuosa di comportamenti sociali ed economici funzionale alla crescita complessiva del territorio''. ''Al ministro Pisanu - prosegue il segretario generale della Cisl di Cosenza - chiediamo impegni certi e programmi concreti, non solo di prevenzione del crimine e di controllo del territorio, ma per porre fine agli umilianti viaggi romani, evidenziando la sordita' del Governo sulle gravi emergenze della nostra provincia, sugli inutili tavoli convocati presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove il Governo chiamato a rispondere sulle drammatiche crisi della nostra economia, non ultima quella del tessile, si presenta privo di idee, senza programmi e risorse umiliando e mortificando ulteriormente lavoratori gia' di per se privati di tanti diritti. Per combattere i fenomeni di illegalita' e criminalita' - conclude il sindacalista - occorrono risposte unitarie e per questo il sereno confronto potra' servire per puntualizzare obiettivi, tempi e strumenti adeguati per l' affermazione di un clima di sicurezza e per procedere con tempestivita' a realizzare le opere necessarie per lo sviluppo economico e sociale''.

Di Iacovo (UIL) “Bisogna procedere alla stabilizzazione degli LSU-LPU”

22/10 Si e' tenuta, nella sala del cinema del comune di Acri (Cs), una assemblea degli LSU-LPU,utilizzati da piu' anni da detto Ente. I lavoratori hanno lamentato ''una serie di atteggiamenti elusivi, sia da parte dell'Ente che della Regione Calabria, nonche' alcune precise inadempienze del comune di Acri, come quella, tra le altre,della non restituzione ai lavoratori delle somme indebitamente trattenute a titolo di penale per il 2003''. Ha concluso i lavori Benedetto Di Iacovo, Segretario Generale della UIL cosentina nonche' responsabile regionale UIL per le politiche attive del lavoro, che ha messo in evidenza alcune lacune dell'attuale Bando di stabilizzazione dei lavoratori LSU-LPU, a partire dalla scarsita' di risorse economiche, che prevedono una copertura di appena 775 unita', a fronte di circa 2200 richieste di stabilizzazione, pervenute da Enti e da singoli lavoratori, che hanno scelto la strada dell'autostabilizzazione. Di Iacovo, ha anche rimarcato la scarsa informazione e pubblicizzazione del bando, inerente le richieste di stabilizzazione, gia' scaduto il 4 luglio 2004, criticando anche i criteri scelti per procedere alla selezione dei lavoratori da stabilizzare. Ha anche annunciato che con decreto monocratico del dirigente del settore lavoro, la Giunta ha riaperto i termini per gli enti attuatori, che vorranno stabilizzare i lavoratori (prima fuoriusiciti) reinseriti dalla CRT in data 23 luglio 2004, ad iniziare dai corsisti ENEL di Rossano. La legge regionale n. 20 – ha rimarcato - resta inattuata per scarsezza di risorse, ma anche per la mancanza di una legislazione nazionale di sostegno in grado di aiutare gli Enti locali, che ne hanno necessita' di procedere alla assunzione diretta di LSU/LPU. E' importante - ha continuato Di Iacovo - che il Governo ripresenti, quindi, la deroga per l'assunzione diretta del 100% dei soggetti utilizzati da parte degli Enti (art. 78 della finanziaria 2001), cosi' come e' importante che la Regione lavori concretamente a progetti mirati per creare occasioni di stabilizzazioni effettive sia nella Pubblica Amministrazione, sia negli Enti sub-regionali (attivando per davvero il vincolo dell'obbligo di assunzione di almeno il 30% di LSU/LPU), che nell'Imprese, attuando un monitoraggio delle effettive opportunita' e non lasciando le cose al caso. Particolare attenzione Di Iacovo ha riposto sul prossimo incontro con il Sottosegretario al Lavoro, On. Pasquale Viespoli, al quale la Regione dovra' presentare un piano per il lavoro effettivo, quindi, un progetto specifico capace di individuare azioni, misure, strumenti e risorse economiche adeguate per, poi, procedere, in almeno cinque anni, a ricollocare millecinquecento/duemila lavoratori l'anno in attivita' stabili, svuotando cosi' il Bacino in un quinquennio. Di Iacovo ha stigmatizzato, inoltre, ''il modo vergognoso con il quale la Regione eroga il sussidio agli LPU, che e' sempre in ritardo''.

Vertenza LSU Parco del Pollino, assente la Regione Calabria

22/10 Nell' incontro di ieri a Rotonda, all' Ente Parco Nazionale del Pollino, ''la vertenza dei 331 lavoratori ex lsu impegnati nel progetto di stabilizzazione, non ha fatto registrare alcun passo in avanti, anzi, per certi aspetti c' e' stato un arretramento delle posizioni rispetto agli impegni assunti nell' incontro del 6 ottobre''. Lo sostengono, in una nota congiunta, le segreterie regionali della Basilicata della Cgil e della Filcams. ''All' incontro - e' scritto nella nota - era assente la Regione Calabria, che si era impegnata ad attivare un tavolo tecnico regionale per individuare nuove attivita' all' interno del Por calabrese e le relative risorse per finanziarle, come pure era assente la Regione Basilicata che in compenso ha inviato una lettera dell' assessore regionale nella quale si confermavano gli impegni e le disponibilita' a cofinanziare la prosecuzione del progetto anche con la poca capienza di risorse disponibili all' interno del Por lucano. All' assenza delle due regioni si e' aggiunta anche quella di Italia Lavoro - ha rilevato la Cgil - che doveva riscrivere il progetto ed inserire nuove attivita' in base ai suggerimenti e alle indicazioni che erano venute nell' incontro del 6 ottobre da parte delle organizzazioni sindacali e del Parco''. Il sindacato ''ha stigmatizzato il comportamento delle Regioni e di Italia Lavoro' e ha espresso ''con fermezza le preoccupazioni sul futuro del progetto'' chiedendo al ''Presidente del Parco di farsi promotore di un intervento per ripristinare quel confronto corretto, auspicabile per dare alla vertenza una netta inversione di tendenza''. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto, altresi', alla societa' Duemila Spa il ritiro della procedura di mobilita' avviata il 10 ottobre ''proprio per dare un segnale di positivita' ad una vertenza che ormai sta assumendo aspetti che non lasciano intravedere nulla di buono''. Secondo la Cgil, ''se entro il 10 di novembre come si e' impegnato a fare il Presidente del Parco, non si avesse una schiarita con la presentazione della nuova stesura del progetto sulle attivita' e la copertura finanziaria per dicembre si attiveranno iniziative di lotta. Per quanta e' alta la tensione e quante sono forti le preoccupazioni dei 331 lavoratori, che vedrebbero sfumare con il fallimento del progetto l' unica risorsa di sostegno al reddito familiare - conclude la Cgil - non vi e' certezza sugli sviluppi che potrebbero avere le proteste e le manifestazioni che verranno attivate''.

Larizza al convegno della UIL ‘Quale Calabria?’: “Ci vuole uno scossone alla politica”

21/10 La Calabria, ''rispetto ai fondamentali dell' economia, si colloca nei posti piu' bassi per la qualita' delle infrastrutture, della produzione, del reddito e dell' occupazione. A fronte di una situazione del genere il rischio maggiore e' quello della rassegnazione: ci vuole percio' uno scossone a partire dalla politica e dal ruolo delle istituzioni''. A sostenerlo e' stato il presidente del Cnel, Pietro Larizza, che oggi ha partecipato, a Cosenza, ad un convegno della Uil sul tema ''Quale Calabria? Parliamone con le forze sociali''. All' incontro hanno partecipato i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, il presidente della Confindustria Calabria, Pippo Callipo, il segretario regionale della Cna, Luigi Leone, e del presidente della Legacoop Calabria, Giorgio Gemelli. Larizza, nel suo intervento, ha citato alcuni dati sulla produttivita' e su altri indicatori, sottolineando, tra l' altro, come la Calabria disponga ''di un gioiello, il porto di Gioia Tauro, primo nel Mediterraneo, ma circondato dal nulla''. ''Le forze sociali del lavoro e dell' impresa, i centri del sapere e della cultura, i cittadini - ha sostenuto Larizza - hanno il diritto di chiedere e pretendere una rottura drastica con questo lungo passato che sembra non avere soluzioni di continuita' con il presente e forse anche con il futuro. So bene che non ci sono grandi risorse, ma compito fondamentale della politica e' quello di utilizzarle nel modo piu' redditizio per lo sviluppo: impegnarle per i tanti piccoli bisogni produce solo assistenza e poverta'; a concentrare i mezzi disponibili sui settori produttivi, nelle infrastrutture e nei servizi alle imprese e alla persona, vuol dire invece creare nuova ricchezza e coesione sociale. Vanno bene i programmi per il futuro, ma bisogna assicurare comunque interventi concreti sulle poche cose essenziali che sono gia' oggi a portata di mano. Ad esempio si possono snellire ancora le normative e rimotivare la burocrazia che deve essere un valore aggiunto per i cittadini e per le imprese. Nella selezione delle priorita', il credito speciale alle piccole imprese era e resta un punto centrale per farle vivere e crescere. Ci sono poi gli ingenti fondi europei, che a volte non vengono utilizzati per scarsa conoscenza delle norme e delle procedure, anche da parte degli imprenditori. Si avverte inoltre la mancanza di una azione politica e promozionale a largo raggio per spiegare le opportunita' e le convenienze per attrarre capitali italiani ed esteri''. ''Con umilta', i politici che saranno eletti - ha sostenuto il presidente del Cnel - debbono mettersi al servizio della comunita', chiedere la collaborazione, l' impegno e il sostegno della produzione, del lavoro, delle universita', delle professioni e dei cittadini. Se lo sviluppo e la modernizzazione saranno possibili solo con una nuova cultura politica, la prima conseguenza sara' quella di rompere lo schema del quieto vivere''. ''Le cose - ha concluso Larizza - non avvengono perche' c' e' un destino gia' scritto. La qualita' dei governi e' una conseguenza naturale degli atti che precedono la loro formazione. Le elezioni sono il punto di approdo finale di un processo politico che puo' essere democratico o feudale, partecipato nella sua evoluzione o comunicato dall' alto nelle sue conclusioni. Una scelta o l' altra non dipendono da un potere sovrano indiscutibile: nel nostro sistema democratico e' suddito solo chi ne ha la vocazione, o chi sceglie di esserlo perche' e' l' unico mezzo di promozione di se stesso''.

FLAI-CGIL: “Preoccupa la grave situazione dell’AFOR”

21/10 La Flai Cgil regionale, in un comunciato, ha denunciato, ''con grave preoccupazione, la difficile situazione che si e' determinata nell' Azienda delle Foreste''. ''Giochi di potere, guerre all' interno delle correnti dei partiti di maggioranza - ha sostenuto Michele Presta, segretario generale della Flai-Cgil - contraddistinguono in queste ore la discussione, sulla nomina del Commissario all' Afor della Calabria. Le polemiche degli ex componenti il Consiglio di Amministrazione ed il neo Commissario, mettono a nudo una situazione sempre piu' difficile e delicata per il ruolo che l' Azienda svolge nella Regione. Si gioca, infatti, per interessi di parte, sulla testa di migliaia di lavoratori forestali (oltre 7 mila) per i quali non e' stato ancora firmato il mandato di pagamento del salario maturato, e nel mentre vanno avanti per i vari uffici della regione pendenze legali, per vertenze individuali e collettive, per centinaia di milioni di vecchie lire''. ''La Flai Cgil - ha proseguito Presta - nel denunciare la difficilissima condizione che si e' venuta a determinare nell' Azienda Regionale delle Foreste, fa appello alle forze politiche ed al Consiglio Regionale affinche' si ponga fine ad una situazione di gravissima instabilita' ed inefficienza che ha caratterizzato in questi anni l' Afor della Calabria. L' Azienda doveva rappresentare un momento di coordinamento e di unificazione vero per la regione, per una forestazione produttiva, per invertire una tendenza di tipo assistenziale, per la salvaguardia del territorio e dell'ambiente, per creare le condizioni per lo sviluppo delle aree interne. Cosi' non e' stato, anzi in questi ultimi anni e' andato avanti un processo di arretramento, caratterizzato da sprechi e sperperi con nessun intervento serio sulla montagna e sui territori interessati. Altro che risparmio sulla pelle dei lavoratori, gli istituti contrattuali vanno rispettati e non sempre e' stato cosi'. E' altresi' stupefacente la gravissima dichiarazione sugli 'interessi' in contrapposizione al ruolo dei consorzi di bonifica''. ''La Flai Cgil - ha conccluso Presta - nel denunciare con forza questi fatti, chiede una immediata presa di posizione da parte dell' Assessorato alla forestazione, e preannuncia nei prossimi giorni iniziative politiche e di lotta presso tutti gli uffici provinciali ed all' Afor Regionale per porre fine ad una vicenda che sta creando allarme fra le maestranze, fra i dipendenti stessi dell'Azienda e per bloccare strumentalizzazioni ed operazioni clientelari dopo le improvvide decisioni della Giunta Regionale''.

Per la CISL la riforma del mercato del lavoro peserà sul futuro

21/10 ''La riforma del mercato del lavoro e' destinata ad occupare la scena delle relazioni sindacali per il prossimo futuro'': lo ha sostenuto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl calabrese aprendo, a Lamezia Terme, i lavori di un seminario di studi sul tema ''Il nuovo mercato del lavoro: prospettive e criticità''. Nel corso dell' iniziativa, e' detto in un comunicato, sono stati discussi e approfonditi i contenuti dei Decreti legislativi 276/2003 e 251/2004 che regolano la materia. ''L' applicazione delle norme nell' ambito socio - economico calabrese, strutturalmente debole e con un mercato del lavoro poco sviluppato - ha detto ancora Sbarra - determina una sua specifica criticita' che merita di essere attentamente analizzata. Occorre approfondire la possibile applicazione e la praticabilita' delle nuove norme in un sistema che introduce nuove flessibilita' per un mercato del lavoro asfittico, al fine di costruire un sistema di relazioni sindacali che sia capace di gestirle e sia in grado di governarne l' applicazione senza alimentare ulteriormente la precarieta' ed il lavoro nero''. ''La Regione - detto ancora Sbarra - e' incapace di mettere in campo una moderna proposta di politica per il lavoro in grado di offrire risposte all' esercito dei disoccupati calabresi che lentamente riprendono l' odiosa via della emigrazione di massa''. Ai lavori del seminario hanno partecipato il segretario regionale Graziella Larizza; Carmine Russo e Umberto Gargiulo docenti dell' Universita' Magna Grecia di Catanzaro. I lavori si sono conclusi con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato, oltre a Sbarra, l' assessore alla Formazione Pietro Aiello; Francesco De Bonis, direttore generale Blg Gioia Tauro; Antonio Saladino, responsabile Piazza del Lavoro Calabria; Lidio Vallone, Assessore al Lavoro della Provincia di Vibo Valentia e Raffaele Bonanni, segretario confederale Cisl con delega al Mercato del Lavoro.

Secondo una ricerca sui tributi locali a Cosenza l’addizionale Irpef più alta

21/10 Tributi locali e tariffe (acqua, metano, rifiuti, bus urbano, asili nido, scuola materna, etc.) nei principali centri della nostra Regione e della nostra provincia sono passati sotto la lente di ingrandimento di uno studio promosso, dalla CISL e dall'ISFEL. Tale esigenza, evidenzia Franco Marano, ricercatore e Coordinatore provinciale del Progetto, si e' resa necessaria in virtu' della crescita di peso, responsabilita' assegnata alle autonomie locali dal decentramento istituzionale, che dotera' l'Ente locale di sempre maggiore autonomia amministrativa, finanziaria e contabile con relative ripercussioni in materia di tributi locali, tariffe e con l'evidente rischio di una fuga in avanti nel nostro territorio delle dinamiche tariffarie, che sovente provocano aumenti, che vanno oltre il tasso di inflazione programmato, creando difficolta' al potere reale di acquisto dei salari, degli stipendi e delle pensioni, che si trovano intrappolati in una morsa di imposizione fiscale centrale da una parte e una differente politica di imposizione tariffaria e di tributi a livello periferico. Dal rapporto emerge, evidenzia Marano, come nella nostra provincia l'add.IRPEF comunale, nel periodo 2002/03, sia piu' alta rispetto alle altre province calabresi, con Cosenza che si attesta allo 0,5 per mille contro lo 0,3 di Crotone e lo 0,4 di Reggio C. e Vibo. Differenze che riguardano anche i prezzi dei biglietti degli autobus con 77 centesimi a Cosenza, 52 a Crotone, 80 centesimi a Reggio C. e Catanzaro e i 60 centesimi di Vibo V. Passando, invece, ai rifiuti solidi urbani, secondo il ricercatore del sindacato, in Calabria siamo in ritardo nel passaggio dal sistema basato sulla tassa (TARSU) alla quello basato sulla tariffa vigendo ancora la tariffazione ordinaria, cosi' in attesa del passaggio al regime della tariffa Crotone e' stata la citta' calabrese dove nel 2003 la TARSU e' stata piu' cara con 1,79 euro a mq. (comprensivo di add.erariale e provinciale) a seguire Castrovillari con 1,68 euro a mq., poi abbiamo 1,60 euro a mq. a Cosenza, gli 1,22 euro a mq. di Catanzaro, mentre nella citta' di Reggio si e' raggiunto il minimo con 85 euro a mq. Sul costo dell'acqua, calcolato su una media di 140 metri cubi annui di consumo Cosenza detiene il costo piu' basso con 74 euro, inferiore al comune montano di San Giovanni in fiore con 81 euro, poi seguono Castrovillari con 88 euro e Rossano con 104 euro. Mentre piu' alto il costo dell'acqua nelle altre provincie con Reggio C. a 108 euro, Catanzaro a 121 euro, Crotone a 139 euro, mentre spetta a Troppa il primato calabrese con 222 euro annui. Sul fronte energetico della bolletta del gas, premesso che le citta' calabresi hanno un costo medio tra i piu' alti in Italia, va segnalato, su un consumo medio di 2.000 metri cubi annui, il costo di 1676 euro a Cosenza, 1840 euro a Reggio C., 1650 euro a Catanzaro, 1570 euro a Vibo ed infine i 1365 euro a Crotone che e' il capoluogo calabrese in cui la tariffa del gas e' piu' bassa. Inoltre siamo agli ultimi posti in Italia per quanto riguarda i servizi offerti all'infanzia, come disponibilita' di posti negli asili nido. Per il responsabile della ricerca, Franco Marano, le differenze nella tariffazione sono dovute alla mancanza di un unico gestore che potrebbe consentire risparmi di gestione e costi inferiori ai cittadini. Infatti e' impossibile per ogni singolo comune offrire servizi di fornitura d'acqua potabile a tariffe basse se e' poi lo stesso ente che dovra' curarsi della manutenzione dell'intera rete idrica. La soluzione non puo' che essere, ad avviso della CISL, quella di fornire i servizi a societa' nate dalla fusione di municipalizzate o dalla costituzione di consorzi fra i comuni. Da parte sua il Segretario Generale della CISL provinciale, Giuseppe Belcastro, afferma che dall'indagine rilevata sul campo emerge chiaro la mancanza di una adeguata politica dei servizi, con l'intervento di moral suasion delle province nei confronti dei comuni per omogeneizzare le tariffe, per innalzare l'offerta dei servizi all'infanzia. Per Belcastro e' indispensabile puntare a realizzare grandi intese tra istituzioni, associazioni di consumatori e commercianti, organizzazioni sindacali per poter governare le dinamiche dei prezzi e delle tariffe per come si e' fatto a Torino e a Palermo, attuando politiche sociali per la tutela delle fasce deboli e il miglioramento dei servizi pubblici proprio nel momento in cui assistiamo ad un aumento della pressione dei tributi locali, assieme ai costi di fornitura di acqua, gas asili nido ed altri servizi essenziali per i cittadini che incidono sul potere d'acquisto dei redditi e pesano soprattutto sulle fasce deboli della societa'. Questa ricerca,conclude Belcastro, e' un modo intelligente per conoscere con precisione gli andamenti dei tributi e delle tariffe locali, rappresentando uno strumento valido per tutelare e difendere i lavoratori e i pensionati, oltre a rappresentare un modo ''informato'' di sedersi al tavolo delle discussioni e del confronto.

Sbarra (CISL) “Sabato arriva Pisanu, caso Calabria sia una priorità”

21/10 ''La criminalita' e' il vero freno allo sviluppo economico della regione''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che al ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, che sabato sara' a Reggio Calabria, chiede che il caso Calabria diventi una priorita' nazionale. ''Consideriamo la criminalita' organizzata diffusa su tutto il territorio regionale - ha sostenuto Sbarra - il primo grande elemento di freno allo sviluppo economico della Calabria. Per questo riteniamo che lo sradicamento del fenomeno malavitoso sia condizione imprescindibile per avviare qualsiasi politica di rilancio dell' intera regione. L' attacco sfrontato e aggressivo sferrato dalle organizzazioni mafiose ad imprese, ma soprattutto alle istituzioni locali calabresi dimostra il livello di pericolosita' raggiunto da questo fenomeno che mira, ormai, alla demolizione progressiva dello stesso sistema democratico in cui viviamo''. Ed i casi di intimidazione ai primi cittadini e ai titolari di aziende calabresi, per Sbarra, sono divenuti cronaca quotidiana di una guerra combattuta per il controllo del territorio. ''La 'ndrangheta - ha proseguito - e' universalmente riconosciuta come una delle principali organizzazioni criminali del pianeta. Per questo il fenomeno non deve essere assolutamente sottovalutato soprattutto perche' le sue basi rimangono comunque in Calabria. Una permanenza sul territorio da cui le organizzazioni criminali fanno derivare la pretesa di un controllo massiccio su tutto il processo economico, politico e sociale della regione. Chiunque si oppone a questo obiettivo viene individuato, isolato e costretto a dover optare tra continuare a lottare o abbandonare il campo di battaglia''. ''Contro questo tipo di criminalita' - ha proseguito Sbarra - non basta mostrare i muscoli, orientare l' azione solo in termini repressivi. Lo Stato, le istituzioni tutte devono predisporre contestualmente politiche di sviluppo economico e sociale, di investimenti per far crescere la cultura della legalita' e naturalmente anche iniziative tese a garantire la sicurezza tra i cittadini. Salutiamo con favore l' arrivo in Calabria del ministro dell' Interno, Pisanu. A lui ci rivolgiamo affinche' faccia della emergenza Calabria la priorita' nazionale della battaglia dello Stato contro il crimine organizzato''. ''Al Ministro degli Interni - ha proseguito l' esponente della Cisl - diciamo che la 'ndrangheta si combatte non solo con le armi della repressione, ma anche con quelle dello sviluppo e del lavoro in Calabria e nel Mezzogiorno. Tali questioni appaiono fortemente trascurate dall' azione politica del Governo Nazionale che attraverso la Finanziaria 2005 riduce risorse ed investimenti nel Mezzogiorno rinviando sine die le questioni del rilancio economico, produttivo ed occupazionale. Solo iniziative concrete e reali a favore dello sviluppo economico, della trasparenza della pubblica amministrazione ma anche dell' emersione del lavoro nero possono ridare credibilita' allo Stato''. ''Su questo terreno - ha concluso Sbarra - siamo pronti a dare il nostro contributo per creare una rete solida e impermeabile, da realizzare con il contributo di tutte le forze sociali, imprenditoriali, politiche e istituzionali della Calabria, per contrastare qualsiasi forma di illegalita' e per promuove di politiche trasparenti di vero sviluppo della regione''.

Venerdì sciopero della Pubblica Amministrazione calabrese

20/10 I lavoratori della Pubblica Amministrazione calabrese, in lotta per il rinnovo del contratto, per la difesa dei salari e per la qualita' dei servizi, sciopereranno dopodomani.La modalita' e la data dello sciopero per la Calabria e' stata decisa dalle Segreterie Regionali di FP-CGIL, FPS-CISL, UIL-FPL, UIL-PA, nell'ambito della proclamazione a cura delle rispettive Federazioni Nazionali e riguardera' SANITA', REGIONE E AUTONOMIE LOCALI, MINISTERI, ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI, AGENZIE FISCALI, PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, coinvolgendo sia i lavoratori di comparto che quelli dell'Area della Dirigenza, tutti impegnati nel rinnovo dei contratti. ''La contestazione nei confronti del Governo Centrale - dice Luigi Veraldi, segretario funzione pubblica della Cgil - e' riferita alla indisponibilita' a garantire le risorse necessarie per l'adeguamento delle retribuzioni che abbiamo valutato in torno all'8% contro uno stanziamento governativo che e' pari al 3,7%.Nella nostra Regione oltre alla riduzione del potere d'acquisto delle retribuzioni, considerato l'andamento della inflazione reale, si aggiunge un contesto sociale negativo che penalizza ulteriormente i pubblici dipendenti con elementi di precarizzazione che intaccano pesantemente i diritti delle persone.In Calabria non puo' essere piu' taciuto il tentativo di procedere a esternalizzazioni selvagge che mettono a repentaglio i diritti acquisiti dei lavoratori pubblici e non danno alcun riscontro ad una politica di stabilizzazione del lavoro precario, mentre invece ricorrono a costose consulenze che oltre a non dare risposte alle necessita' di una amministrazione di servizi pubblici di qualita' e finiscono per penalizzare le professionalita' presenti all'interno degli enti.Denunciamo ancora una volta la carenza della Regione Calabria che ad oggi non ha reso attuativo il decentramento amministrativo, che coinvolgerebbe in maniera positiva i dipendenti regionali e renderebbe fruibili servizi, avvicinandoli ai cittadini, nell'ottica di un rilancio del ruolo del sistema degli Enti Locali, evitando definitivamente una gestione a cura della Amministrazione Regionale sempre piu' proiettata in una perversa politica neo-centralista ed in carenza del ruolo piu' proprio dell'Ente Regione per come previsto dalla sua istituzione. Le due ore di sciopero, in tutti i territori della Calabria vedranno la mobilitazione dei lavoratori pubblici calabresi- aggiunge Veraldi - con presidi in tutte le province e che saranno comunicati dalle strutture territoriali.La mobilitazione dei lavoratori del Pubblico Impiego continuera' con altre tre ore di sciopero a livello regionale e con ulteriori tre ore a livello nazionale per fronteggiare i rischi della Legge Finanziaria 2005, ed i relativi tagli preannunciati e rivendicando ancora una volta la centralita' dei servizi pubblici, la difesa del Contratto Nazionale, la salvaguardia dei salari, la valorizzazione del lavoro e la tutela dei diritti dei cittadini attraverso la difesa ed una migliore qualita' dei servizi pubblici''

La Cisl denuncia: “Istituzioni disinteressate alla crisi del settore tessile”

20/10 ''Consideriamo grave l' atteggiamento dimostrato dalle istituzioni locali e nazionali che sembrano disinteressarsi della profonda crisi in cui versa il settore tessile calabrese''. A sostenerlo, in una dichiarazione congiunta, sono Luigi Sbarra e Antonio Ferrari, rispettivamente segretario generale e responsabile organizzativo regionale della Cisl calabrese. All' indomani del vertice svoltosi nella sede della Task Force sull' occupazione, a Roma, per discutere della vertenza che interessa gli stabilimenti della regione, Sbarra e Ferrari parlano di ''incontro infruttuoso. Esprimiamo forte disappunto - dicono - sull' esito dell' incontro che non ha risolto minimamente nessuno dei tanti problemi del settore. Anzi, riteniamo che si siano compiuti sulla vicenda anche molti passi indietro''. Nella nota, Sbarra e Ferrari ''condannano l' atteggiamento delle istituzioni che hanno praticamente disertato l' appuntamento vanificando gli sforzi compiuti finora per affrontare seriamente i problemi del tessile calabrese. E' grave - sostengono - che di fronte al dramma di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie la classe politica calabrese, ad eccezione di qualche singolo, stia dimostrando scarso interesse nel contrastare una crisi che sta demolendo un intero comparto produttivo della regione''. ''Nonostante i tanti incontri che si sono succeduti negli ultimi mesi oggi, dopo l' incontro presieduto dall'onorevole Borghini, - aggiungono Sbarra e Ferrari - ci sembra che nessuno voglia piu' discutere seriamente del futuro di oltre un migliaio di lavoratori. Non e' serio condurre in questo modo le trattative. Nel giro di alcuni mesi abbiamo, infatti, assistito ad un cambio continuo degli interlocutori con i quali confrontarci. Una modalita' che, di fatto, ha smantellato il tavolo governativo sulla crisi del settore e non ha permesso di proseguire un percorso unico teso a risollevare e rilanciare l' intero comparto produttivo''. Per i due esponenti di vertice della Cisl calabrese ''occorre ripristinare immediatamente un tavolo di concertazione adeguato alla situazione drammatica che stanno vivendo centinaia di famiglie calabresi. Un tavolo istituzionale come quello presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che consentirebbe di elaborare strategie compiute e reali di sviluppo del tessile. Diversamente la Cisl e' pronta ad una mobilitazione straordinaria attraverso forme di lotta dure ed clamorose che saranno comunicate nei prossimi giorni''.

Di Iacovo (UIL) “La Giunta Regionale continua a non interessarsi dello sviluppo della Calabria”

20/10 La Direzione provinciale della Uil di Cosenza, riunitasi sotto la presidenza del segretario generale Benedetto Di Iacovo, che ha tenuto la relazione introduttiva, ha trattato il problema del rinnovo delle RSU nei settori della Pubblica amministrazione, Universita', Enti locali, Sanita', nonche' i principali temi dello sviluppo economico della provincia e le principali vertenze in atto, che ancora oggi non trovano uno sbocco: Foderauto, Marlane, MDC, ex Legnochimica, Tesi, Carisiel, Intersiel, DNE, Lavoratori ARSSA delle aziende sperimentali di Sibari, Polo tessile di Cetraro, ex Corsisti Enel, LSU-LPU. Benedetto Di Iacovo, dopo avere evidenziato che la UIL ha presentato liste per il rinnovo delle RSU in quasi tutti gli uffici pubblici della provincia, auspicando il successo delle tornate precedenti, ha voluto rimarcare come il nostro sistema economico e produttivo si trovi ancora una volta in una situazione involutiva, con molti posti di lavoro a rischio e senza che all'orizzonte si intraveda nulla di nuovo. ''Il sindacato in questa battaglia - ha proseguito Di Iacovo - e' solo. La politica e' distratta da altro. La Giunta regionale continua a non interessarsi dello sviluppo economico, dell'innovazione, dei sistemi produttivi, della stabilizzazione dei 9.000 LSU/LPU calabresi e continua a sprecare importanti risorse economiche in mille rivoli. Tutto questo il sindacato - rimarca Di Iacovo - lo denuncia da piu' tempo e non ha ascolto. Per evidenziare l'insufficienza e l'inadeguatezza delle azioni di questa Giunta regionale - rimarca Di Iacovo - tre importanti autorita' morali, civili ed istituzionali, hanno espresso giudizi trancianti: la Conferenza episcopale calabrese, il Presidente della Confindustria regionale, Pippo Callipo, la Corte dei Conti sull'andamento della spesa regionale. Quindi - evidenzia Di Iacovo - il sindacato quanto denuncia questa assenza di programmazione, di progettualita', di mancata fattivita' della Giunta regionale, non dice eresie''.

Granata (CGIL) “Infruttuoso e inconcludente incontro per il settore tessile a Roma”

19/10 ''Oggi si e' tenuto presso la Task Force per l' Occupazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l' ennesimo, infruttuoso, deludente e inconcludente incontro sulle tante e ataviche criticita' del settore tessile in Calabria''. A sostenerlo e' stato Antonio Granata, segretario generale comprensoriale della Cgil Pollino-Sibari-Tirreno, a nome della Cgil e della Cisl, regionale e della provincia di Cosenza, subito dopo l' incontro. ''Il tavolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - ha sostenuto Granata - il rappresentante della Giunta regionale e quello del Ministero delle Attivita' Produttive non hanno prodotto, nonostante i tanti impegni ufficialmente sottoscritti e sempre disattesi, i risultati sperati. La Mdc, la Foderauto, il Polo di Cetraro, l' ex Tessitura Marzotto di Praia a Mare, il Polo Tessile di San Gregorio e il Polo Calzaturiero sono tutte questioni che da mesi sono all' attenzione del Governo nazionale e regionale, che non hanno prodotto nessun risultato. Anzi l' irresponsabilita', la superficialita' e la scarsa considerazione della grave situazione occupazionale e sociale, che regna in Calabria, hanno prodotto sconforto, allarmismo e rabbia tra le centinaia di lavoratori e lavoratrici del settore, che rischiano seriamente di rimanere fuori dal mercato del lavoro, con l' aggravante che gli ammortizzatori sociali non possono sostituire, per troppo tempo, un pur minimo reddito da lavoro''. Granata, anche a nome della Cisl, ha ''condannato tale scellerato atteggiamento del Governo nazionale e regionale'' ed ha preannunciato ''una giornata di mobilitazione generale di tutto il settore, le cui modalita' saranno successivamente comunicate, qualora non dovessero verificarsi fatti nuovi e concreti''.

La SNAM ReteGas rifiuta di trattare con la CGIL. Proteste dei sindacati

18/10 Un atteggiamento ''gravissimo'' oltre che ''insensato e sprezzante nei confronti del sindacato territoriale'': cosi' la Filcea Cgil ha definito il comportamento dei dirigenti della Snam ReteGas calabrese che, secondo il sindacato, ''si rifiutano di trattare con le organizzazioni sindacali regionali e territoriali della Calabria, motivando di non riconoscere tali strutture''. Si tratta, ad avviso della Filcea Cgil, di un atteggiamento che ''dimostra come l' azienda si vorrebbe scegliere gli interlocutori, in base alle proprie convenienze ed in base al proprio tornaconto, per non affrontare e risolvere i problemi dei lavoratori. Nelle settimane scorse - e' scritto in un comunicato - i lavoratori del centro di Tarsia si sono riuniti in assemblea ed a conclusione della stessa, hanno proclamato lo stato di agitazione rifiutandosi di attuare lavoro straordinario, per protestare contro l' atteggiamento dell' azienda che si rifiuta di risolvere una serie di problematiche, sollevate dal sindacato da diversi mesi e che riguardano l' applicazione del Contratto nazionale di lavoro e di tutti gli accordi sottoscritti''. ''La Snam costruzioni - e' scritto, ancora, nel comunicato - nei mesi scorsi ha smantellato la sede di Lamezia Terme mandando a casa decine di lavoratori e abbandonando un immobile di sua proprieta', costato diversi miliardi di vecchie lire, trasferendo gli uffici a Vibo Valentia, dove paga centinaia di milioni di vecchie lire all' anno di fitto. La Snam costruzioni motiva di avere chiuso i propri uffici di Lamezia Terme per risparmiare, pero' poi ne prende in fitto altri''. Per il sindacato quella dalla Snam ReteGas e dalla Snam costruzioni e' una ''politica assurda: hanno mandato a casa decine di lavoratori e poi chiedono lavoro straordinario a quelli rimasti. La Snam ReteGas ha sostituito i lavoratori che si sono rifiutati di attuare il lavoro straordinario, con altri lavoratori fatti arrivare in Calabria da fuori. Un atteggiamento da padroni delle ferriere''. La Filcea Cgil ha quindi annunciato che ''attuera' tutte le iniziative necessarie atte a portare alla ragione e al rispetto delle regole democratiche i dirigenti della Snam ReteGas''.

La CGIL denuncia la sospensione dei lavori sul Tirreno della FS: “Ripercussioni sull’occupazione”

17/10 Le Ferrovie dello Stato hanno deciso di sospendere i lavori di rinnovo dei binari in corso in Calabria. La decisione e' stata presa dopo che venerdi' scorso un locomotore dell' impresa Ventura, una delle ditte impegnate nei lavori, ha percorso senza conducente la tratta compresa tra le stazioni di Longobardi e di Rutino. A riferirlo, in una nota, e' il segretario della Filt-Cgil Calabria, Laura Neri. ''La decisione assunta dalle Ferrovie dello Stato - sostiene Laura Neri - di sospendere tutti i lavori di rinnovo dei binari, che erano stati appaltati ad un consorzio di imprese tra le quali figura la ditta Ventura, apre uno scenario inquietante per le ripercussioni che ne deriveranno in termini di lavoro ed occupazione. Alla crisi occupazionale occorre aggiungere le conseguenze del fermo dei lavori di rinnovo dei binari su una direttrice di traffico cosi' importante. Un intervento che rappresenta, sul nostro territorio, una delle poche azioni di miglioramento dell' infrastruttura ferroviaria esistente, che gia' sconta per ragioni geografico-politiche un gap notevole rispetto al resto del Paese. Alle giuste esigenze di trasparenza su un evento gravissimo che, se non fosse stato egregiamente governato dal personale Fs che gestisce la circolazione ferroviaria, avrebbe potuto avere conseguenze infauste, deve contrapporsi la necessita' di attivare percorsi e procedure compatibili con il lavoro''. Secondo il segretario della Filt-Cgil, ''i lavoratori del comparto non possono pagare per eventuali responsabilita' ed incongruenze che hanno radici lontane e sono da ricercarsi nella ferrea logica del 'mercato' che vede il profitto quale unico obiettivo dell'impresa. La sicurezza deve assurgere a bisogno collettivo e non essere vista come mera voce di costo. Le inchieste gia' avviate devono fare il loro corso, ma tutto cio' non esime il Gruppo Fs dalla necessita' di avviare una riflessione di merito su una vicenda che, oltre che paradossale, appare esorbitante per le evidenti e gravi conseguenze che poteva assumere. E' per questo che nei prossimi giorni il sindacato chiedera' un tavolo di dialogo con la Direzione infrastruttura delle Ferrovie dello Stato. L' ammodernamento delle linee ferroviarie calabresi, per lo stato di degrado in cui si trovano, non puo' subire altri rinvii o interruzioni di sorta''.

Martino (UIL): “Ripristinare la navigabilità dello Stombi”

15/10 “La Conferenza di servizio, anche se arriva con notevole ritardo, ci sembra lo strumento in grado di mettere intorno ad un tavolo tutti i soggetti che, a vario titolo, possano contribuire definitivamente a risolvere il problema”. Lo ha affermato Benedetto Martino, segretario provinciale della Uil di Cosenza, in merito alla conferenza, in programma lunedi' prossimo nel Comune di Cassano Ionio, sulla problematica inerente il canale degli Stombi. ''Il canale degli Stombi - ha sostenuto Martino - fu posto sotto sequestro dal magistrato il 24 maggio 2003 con la motivazione, fra l' altro, di pericolosita' della navigazione, dovuta all' insabbiamento della foce a causa delle mareggiate che si svilupparono nella settimana precedente il sequestro.Lo stesso magistrato ne ha disposto il dissequestro l' 11 agosto scorso, restituendo il bene al demanio e ordinando di regolamentare l'uso del canale. Ora, senza entrare nel merito dei ritardi, delle responsabilita', e delle omissioni, ci preme sottolineare la debacle che ha dovuto subire l' intero territorio in questa sciagurata stagione balneare trascorsa ed i notevoli danni che hanno dovuto subire tutti gli operatori turistici della Sibaritide''. Emblematica, a giudizio di Martino, ''e' la situazione dei cantieri nautici che il 14 luglio 2004, a seguito del blocco delle attivita' di manutenzione, riparazione, rimessaggio e varo delle imbarcazioni, ha dovuto sospendere dall' attivita' lavorativa la maggior parte del personale che, nel mese in corso, esaurira' il periodo di cassa integrazione concesso e, se non avvengono fatti nuovi, rischia il posto di lavoro''. ''Il complesso Laghi di Sibari - ha sostenuto il sindacalista - rappresenta il punto di forza dell' intera Sibaritide e intorno ad esso si punta per rilanciare l' intero territorio. I Laghi di Sibari, in sintesi, rappresentano il biglietto da visita, sul piano turistico, della Calabria Citeriore. Quindi, onde evitare la vergogna che si ripeta un' altra stagione come quella passata, sollecitiamo tutti i partecipanti alla riunione, ed in primis, la regione Calabria ed il Comune di Cassano a voler attivarsi affinche' si ripristini al piu' presto la navigabilita' del canale con le garanzie anche per il futuro di una fruizione continua, in modo da recuperare, presso i diportisti, italiani e stranieri, quella credibilita' che abbiamo certamente perso''.

Dibattito alla CISL sugli interventi di recupero urbano

13/10 ''Programma di recupero urbano, i fondi integrati di sviluppo nella citta' capoluogo'' e' stato il tema di una approfondita riflessione svoltasi presso la CISL di Cosenza tra la Segreteria generale e la Segreteria della FILCA. Il Segretario Generale della CISL Giuseppe Belcastro e il Segretario Generale della FILCA, Enzo Pelle -si legge in un comunicato - hanno espresso apprezzamento per l'intenso programma di opere pubbliche e di interventi di recupero urbano che l'amministrazione comunale di Cosenza mettera' in atto nei prossimi mesi. Ai quali si sommano gli interventi previsti per il P.I.T. delle serre consentine e quelli per il contratto di quartiere. A giudizio dei dirigenti della CISL cosentina il vasto programma di sviluppo urbano, che tra l'altro sara' oggetto di un approfondito convegno sul tema: ''Cosenza che si trasforma'', e l'utilizzo corretto delle risorse del P.O.R. Calabria ''Asse Citta''', non solo cerchera' di dare risposte al dramma della mancanza di lavoro, ma permettera' un forte rilancio di riqualificazione territoriale e ambientale con il recupero dell'immenso patrimonio storico-architettonico e culturale della citta'. Crediamo, commentano Belcastro e Pelle, che attraverso la realizzazione degli interventi previsti: recupero fiumi, riqualificazione di interi quartieri, sistemazione della viabilita' e il completamento delle opere avviate la nostra citta' possa finalmente inserirsi a pieno titolo tra le citta' piu' moderne e funzionali del meridione d'Italia assurgendo a quella dimensione europea da tutti invocata. In tutto questo la CISL ritiene fondamentale a questo punto procedere in sintonia per non vanificare il buon lavoro svolto chiedendo un'azione coordinata e responsabile tra tutti i soggetti promotori dello sviluppo territoriale, dal Comune alla Provincia, alla Regione, coinvolgendo il protagonismo responsabile della Camera di Commercio, delle rappresentanze sociali e degli altri soggetti portatori di interessi. Affinche' la citta' possa proporsi nella dimensione che le compete, che non puo' che essere quella europea, e' necessario, a giudizio dei dirigenti della CISL, invocare qualita' del lavoro, il rispetto dei contratti collettivi, il porre freno alla piaga del lavoro nero, vero dramma della Regione, arrivando a sottoscrivere un ''protocollo sulla legalita''', vigilando sulla esecuzione delle opere e sul rispetto dei tempi per limitare i disagi ai cittadini.

Di Iacovo (UIL): “Corsisti Enel di Rossano, basta con i rinvii della Regione”

13/10 ''Ora basta. Il tempo e' scaduto. Questo continuo rinvio, questa inopinata irresponsabilita' e questo scaricabarile sono diventati insopportabili''. Lo ha detto Benedetto Di Iacovo, segretario generale della Uil di Cosenza, nel corso di una riunione svoltasi a Rossano dedicata alla vertenza degli ex corsisti Enel, oggi lavoratori di pubblica utilita'. ''I lavoratori - ha detto Di Iacovo - non sono stati ancora reintegrati nei progetti poiche' manca la delibera della Giunta regionale. Nel caso in cui, in occasione della prossima riunione di Giunta, non sara' deliberato il riavvio della convenzione con il Comune di Rossano per il riutilizzo in attivita' utili dei corsisti, porteremo con i pullman i lavoratori a Catanzaro ed occuperemo la sede dell' esecutivo. Questo continuo rinvio e' inaccettabile. Come sindacato, pur non essendo il nostro ruolo, abbiamo curato tutti i passaggi: il reinserimento dei lavoratori nella lista generale degli aventi diritto avvenuta nella seduta della Commissione regionale tripartita del 23 luglio 2004 e l' emendamento al collegato alla Legge finanziaria regionale per l' equiparazione ai lavoratori di pubblica utilita' e per la relativa copertura finanziaria. Ci sono, quindi, tutti gli ingredienti necessari per procedere''.

I Sindacati chiedono all’ANCI di discutere dei problemi della terza età nei comuni

12/10 La convocazione di tutti i Consigli comunali calabresi, per il 20 ottobre prossimo, con all' ordine del giorno le condizioni della popolazione anziana: e' la richiesta che i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil formuleranno domani, a Lamezia Terme, in occasione dell' assemblea regionale dell' Anci Calabria. L' iniziativa di Spi, Fnp e Uilp, che hanno annunciato la loro partecipazione all' assise dell' associazione dei Comuni calabresi, si inserisce nell' ambito delle iniziative da attuare in concomitanza con la Giornata nazionale di attenzione ai problemi dei pensionati e della terza eta'. In una lettera, che sara' consegnata ai sindaci presenti a Lamezia, i sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil scrivono, tra l' altro, che ''la popolazione anziana vive oggi una condizione di grave disagio economico, sociale ed esistenziale. In questa difficile situazione - e' scritto nel testo - e' necessario realizzare nuove forme di coesione sociale e un nuovo patto di solidarieta' tra le generazioni''. Spi-Cgil, Fnp-Cgil e Uilp, nella lettera, ''riconoscono le difficolta', nel contesto di una politica di riduzione dei trasferimenti da parte del Governo centrale, in cui oggi si trovano Regioni ed Enti Locali che sono la parte istituzionale piu' esposta nel rapporto diretto con i cittadini. Proprio per questo, pero' - concludono - sono proprio gli Enti locali a doversi misurare per primi con il crescente disagio della popolazione anziana''.

Laurito (CGIL) “All’Afor gestione clientelare”

11/10 ''E' arrivato il momento di fare una riflessione seria e approfondita sul ruolo svolto finora dall' Afor in questa nostra Regione e su quello che dovrebbe, invece, svolgere. L' Afor avrebbe dovuto rappresentare la leva per poter rivoluzionare la gestione di un settore, la Forestazione, che poteva e doveva contribuire, attraverso una politica oculata e attenta, a determinare uno sviluppo organico di questa nostra terra. Ma, purtroppo, cosi', finora, non e' stato'', e' quanto afferma, in una nota stampa, Vincenzo Laurito, segretario generale comprensoriale della Flai Cgil Pollino Sibari- Tirreno. ''Abbiamo, finora, assistito a una assoluta mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni preposte alla gestione e alla difesa del patrimonio boschivo. Il ruolo dell'Afor e' andato sempre piu' degradandosi e il patrimonio boschivo e' stato sempre piu' abbandonato a se stesso. All' Afor si e' in presenza di una gestione fortemente politico clientelare, specialmente per quanto riguarda il settore della Forestazione. La cosa piu' incomprensibile - continua Laurito - e' l' utilizzo dei lavoratori. Questi, per la maggior parte, non vengono per niente impiegati per la valorizzazione e la difesa dei nostri boschi. Altra ''chicca'' di chi gestisce questo Ente e' il fatto di non voler riconoscere i diritti acquisiti dai lavoratori, se non per vie legali aumentando cosi' lo sperpero di danaro pubblico con un contenzioso che si allarga sempre piu'''. Laurito, a nome della sigla sindacale che rappresenta, a questo punto, si chiede se l'Afor deve continuare a esistere oppure no. ''Noi riteniamo di si, ma si deve assolutamente cambiare rotta, perche' cosi' come e' non serve a nessuno. Bisogna essere capaci - sostiene Vincenzo Laurito - di costruire una ''rete'' con le altre Istituzioni e, in vista della programmazione per il 2005, per evitare che sia l'ennesima copiatura dell'anno precedente, bisogna sederci attorno a un tavolo, partendo da una migliore utilizzazione della forza lavoro, per vedere come meglio rilanciare questo Ente che oramai assume sempre piu' le sembianze di un vero e proprio carrozzone''.

Lento (UILM) “Rilanciare l’informatica per evitare pesanti conseguenze”

11/10 Assegnare alle imprese di settore oggi presenti in Calabria, un ruolo centrale per lo sviluppo e le applicazioni in informatica: e' quanto sollecita Antonio Lento, segretario provinciale della Uilm di Cosenza che, in una nota, ''registra positivamente l' imminente riassunzione di un primo gruppo di sei lavoratori dell' azienda Dne di Piano Lago''. Per Lento, infatti, ''e' necessario riprendere il dialogo con la Regione per individuare opportunita' e strumenti da utilizzare almeno nella prima fase di accompagnamento che, in tempi piu' o meno brevi, consenta alla Dne il mantenimento dello stabilimento. La struttura - prosegue Lento - deve avere in se' non solo la capacita' produttiva ma deve trovare sostegno attraverso l' impegno pubblico che porti a saturazione l' intero organico preesistente nella vecchia societa'''. ''Il settore informatico - sostiene ancora il segretario dell' Uilm di Cosenza - e' uno di quelli in cui con le difficolta' del periodo si stanno perdendo occupazione pregiata, formazione e competenze. Molte nel territorio sono le aziende in crisi (Intersiel, Carisiel, Tesi) per le quali si auspica un mantenimento dei livelli occupazioni. Gli effetti - conclude Lento - saranno pesanti se non si prendono immediate contromisure''.

Progetto di servizio civile per anziani promosso dalla Uil di Cosenza

09/10 Promosso dall'ITAL - UIL Nazionale (Istituto Tutela Assistenza Lavoratori) il Progetto per il Servizio Civile, denominato ''Punto Argento'', servizio di segretariato sociale per gli anziani. ''L'impegno e le finalita' del Progetto denominato ''Punto Argento'' – spiega il - Segretario Generale della UIL di Cosenza ,Benedetto Di Iacovo - sono rivolti alla realizzazione di servizi, attraverso i quali i cittadini possono ottenere informazioni complete sui diritti, le prestazioni e le modalita' di accesso e di comunicazione con le varie realta' presenti sul territorio, favorendo l'integrazione degli anziani nel tessuto social. Da una recente ricerca sulla condizione degli anziani nella provincia di Cosenza - fa rilevare Di Iacovo - e' emerso che gli stessi versano in uno stato di profondo disagio, vivendo, molti , con la sola pensione sociale o con quella di reversibilita', e questa mancata autosufficienza,oltre a ridurre i rapporti col mondo esterno, porta molti anziani ad autoescludersi da cio' che li circonda. Tutto questo stato di cose - evidenzia ancora Di Iacovo - richiede una forte azione a favore della popolazione anziana , che si e' concretizzato con la realizzazione del progetto ''Punto Argento con l'istiituzione di un Punto informativo nella Sede ITAL - UIL di Cosenza - Via Panebianco, 259.>> Le domande, redatte in carta semplice, per la selezione dei 4 volontari, che saranno impiegati in tale progetto e dovranno essere in possesso dei requisiti previsti dal bando, dovranno pervenire, entro e non oltre il 21 ottobre 2004, alla sede Provinciale ITAL - UIL , dove la Segreteria Provinciale della UIL, presieduta dal Segretario Generale, Benedetto Di Iacovo, valutera' le istanze pervenute e provvedera' alla relativa selezione. Per ulteriori informazioni sui requisiti e la modulistica da utilizzare, gli interssati dovranno consultare i siti: www.uilcosenza.it - www. serviziocivile.it - www.ital-uil.it .

Crisi del tessile, salta la riunione a Roma. Proteste dei sindacati

08/10 E' stata rinviata a data da stabilire la riunione in programma a Roma, al Comitato per l'occupazione presieduto da Gianfranco Borghini, per il prossimo 12 ottobre, sulla crisi del polo tessile calabrese. Il rinvio, sulle cui motivazioni non sarebbe stata fornita una spiegazione, ha suscitato il disappunto dei sindacati. Le organizzazioni sindacali confederali e di categoria regionali e provinciali Cgil, Cisl e Uil, rappresentate dai segretari generali Sbarra, Pignataro, Castagna, dai segretari provinciali Di Iacovo, Granata, Belcastro, dai segretari confederali delsettore Industria Ferrari e Tramonti e dai Segretari Generali di categoria Mazza, Mammi', Piraino, si sono riunite proprio per un esame della vertenza esprimendo "il piu' vivo disappunto per il rinvio della riunione". Secondo la Triplice "e' grave che, a fronte di una situazione drammatica che vede il rischio concreto dello smantellamento dell'intero polo tessile calabrese, ed a fronte di formali impegni sottoscritti con gruppi imprenditoriali interessati a rilevare Aziende (MDC e quelle dei Distretti di Cetraro e S. Gregorio), e pur in presenza di progetti industriali in grado di rilanciare il settore calzaturiero in Calabria, il Governo nazionale e la Giunta regionale assistano passivamente all'evolversi in negativo delle vertenze in atto". A tal fine i sindacati Confederali e le federazioni di categoria stigmatizzano il comportamento della Giunta regionale "che si dimostra incapace - si legge in un documento - di governare situazioni di grande allarme sociale che interessano migliaia di lavoratori, pur in presenza di possibilita' concrete di rilancio". I sindacati si rivolgono al ministero delle Attivita' Produttive ed al sottosegretario Galati,rinnovano la richiesta di ripristinare al piu' presto il tavolo di concertazione riguardante Mdc e Foderauto, "anche alla luce dei provvedimenti di licenziamento collettivo adottati in questi giorni e che non prevedono alcuna copertura di ammortizzatori sociali a favore delle maestranze interessate. In questo senso diventa ancor piu' urgente - sottolineano i sindacati - la necessita' di riconvocare la prevista riunione per la MDC alla presenza di tutte le parti, ivi compresi i rappresentanti del gruppo imprenditoriale che ha manifestato la volonta' di rilevare parte del sito industriale di Cammarata". Cgil, Cisl e Uil, "qualora dovessero continuare a persistere inadempienze e ritardi del Governo e della Regione, preannunciano il ricorso a massicce iniziative di mobilitazione con conseguenti azioni di lotta mirate a richiamare alle loro responsabilita' Governo e Regione". Permanendo tale stato di cose, questa situazione portera', seciondo le organizzazioni sindacali, alla perdita di oltre 1.500 posti di lavoro con gravi ripercussioni sull'intero sistema economico e produttivo calabrese.

Il 13 ottobre a Cetraro seminario sulla legalità organizzato dalla CGIL

''E' ormai consapevolezza comune che i problemi della sicurezza, della legalita', della trasparenza, sono fattori determinanti per lo sviluppo. La commistione tra affari, politica e criminalita' organizzata dunque puo' anche dar luogo a forme di crescita economica, ma crea solitamente sistemi produttivi fragili, crea una economia malata''. A sostenerlo e', Antonio Granata, segretario generale della Cgil Pollino-Sibari-Tirreno. ''Ed infatti il terremoto che si e' abbattuto sul sistema produttivo di Cetraro e dell' intero alto Tirreno cosentino, che ha determinato la scomparsa di tante imprese - ha aggiunto Granata - e' dovuto anche alla pressione del racket sul sistema delle imprese che agisce come un vero e proprio narcotico. L' emergenza criminalita' che determina scossoni nelle istituzioni non puo' essere combattuta con le armi convenzionali della sola repressione, c' e' bisogno che le istituzioni a tutti i livelli alzino la guardia per fare fronte comune. L' impegno della Cgil e' comunque quello di presidiare tutte le fonti finanziarie di spesa per impedire che si alimentino i comitati d'affari attorno alla spesa pubblica e all'attivita' della pubblica amministrazione in generale. La vita democratica e civile, la sicurezza dei cittadini, lo svolgersi delle attivita' commerciali senza il cappio delle usure e' premessa necessaria per qualunque ipotesi di sviluppo''. A tale scopo, la Cgil organizza, su questi temi, una riflessione a piu' voci, con un convegno in programma il 13 ottobre a Cetraro sul tema ''Legalita', trasparenza, sicurezza''.

Consorzio Ferro e Sparviero: Sindacati e lavoratori si auto convocano in Regione

07/10 Sono gia' dodici giorni che i lavoratori addetti all' irrigazione e alla manutenzione delle reti scolanti del consorzio di bonifica Ferro e Sparviero hanno bloccato, con l' occupazione della sede consortile, l' erogazione di tutti i servizi facenti capo all' ente di bonifica. Oggi i rappresentanti della Flai-Cgil, della Fai-Cisl, della Uila-Uil e dell' Ugl, hanno scritto una lettera al Presidente della Giunta regionale, all' Assessore regionale all' Agricoltura, al Prefetto di Cosenza, ai vertici del Consorzio ed al comandante della caserma dei carabinieri di Trebisacce. ''Considerato che a tutt' oggi non si sono avute iniziative da parte degli organi preposti atte a sbloccare la protesta dei lavoratori - e' scritto nella lettera - le organizzazioni sindacali, dopo l' ennesima e drammatica assemblea, durante la quale con enormi difficolta' sono riuscite a far prevalere ancora il buon senso collettivo, comunicano che continuera' il blocco delle attivita' dell' Ente e annunciano, per le prossime ore, un' autoconvocazione, insieme con tutti i lavoratori, presso la sede della Giunta regionale''. I rappresentanti sindacali, infine, dopo essersi detti ''indisponibili ad alimentare polemiche e polveroni che, in ultima analisi, non approfondiscono le questioni e soprattutto non contribuiscono a rasserenare il clima'', hanno espresso la loro comprensione e solidarieta' ''a quei piccoli e grandi agricoltori che, essendo in regola con il pagamento dei tributi consortili, pagano, purtroppo ingiustamente, il prezzo dell' incapacita' gestionale del Consiglio d' Amministrazione del Ferro e Sparviero''.

Epifani (CGIL) Vertenze locali per reinventare le città in risposta alla devolution

06/10 Vertenze territoriali in risposta alla devolution. Guglielmo Epifani rilancia la contrattazione territoriale per spuntare gli effetti delle riforme che stanno prendendo corpo in Parlamento. Presentando i risultati di un'iniziativa e di una discussione condotta nei mesi passati dalle Camere del lavoro di Bologna, Reggio Emilia, Torino, Brescia, Cosenza e Matera, il segretario della Cgil si è interrogato su "come usare e reinterpretare la dimensione territoriale come luogo per una rinnovata iniziativa rivendicativa da parte delle strutture confederali" per riportare il territorio stesso ad essere "uno strumento di crescita e di sviluppo degli investimenti, ma anche della socialità, dei diritti e della vivibilità ambientale". "La devolution - ha spiegato Epifani - è un progetto di trasformazione dal centro alla periferia, mentre noi progettiamo una contrattazione che fa del territorio il centro di politiche inclusive e di solidarietà". Questo tipo di riflessione, afferma il segretario Cgil "è un modo per rispondere a tutti quelli che nei mesi scorsi ci hanno accusato di non avere idee circa la contrattazione sul territorio". Rimettere al centro dello sviluppo il territorio "e la capacità di aprire vertenze - ha detto il segretario della Camera del Lavoro di Brescia Dino Greco - vuol dire intervenire contro il rischio di povertà e di emarginazione. In particolare non ci convince un'idea imperniata sul concetto che basta che davanti al Pil ci sia il segno 'più' perchè le cose vadano automaticamente bene. Non basta sapere 'come' andare - ha concluso Greco – ma 'dove' andare, perchè noi non pensiamo ad un processo di sussidiarietà contrattualistica". Per Epifani quindi la strada è quella di "usare la dimensione territoriale nella sua forma urbana come luogo per una rinnovata iniziativa rivendicativa avendo due punti di riferimento: il territorio per avviare delle politiche di qualità e di coesione".

UIL: “Altro che pedaggio sulla A/3, i comuni si costituiscano parte civile”

06/10 ''I comuni salernitani interessati dall'adeguamento della Salerno Reggio-Calabria dovrebbero costituirsi parte civile per i danni subiti dal protrarsi dei lavori dell'opera. Altro che pedaggio''. E' il suggerimento della Feneal-Uil di Salerno che boccia l'ipotesi di ticket per l'A3. ''E' dal 1997 che sono iniziati i lavori di adeguamento dell'arteria e allo stato delle cose si prevede la loro ultimazione entro il 2012, sempre che l'opera venga effettivamente finanziata per intero. In questi anni - accusa il segretario Luigi Ciancio - le popolazioni locali e con esse l'intera economia, hanno subito enormi disagi. Al danno si vuole a tutti i costi aggiungere la beffa del pedaggio, un fardello che peserebbe tutto sull'economia del Salernitano e del Sud in generale''. Ad oggi sul solo tratto Salerno-Pontecagnano, quello d'inizio della A3, si afferma in una nota del sindacato ''ci sono ben sei cantieri bloccati'', cosi' come - sostiene la Uil - sono ''bloccati anche tutti gli svincoli: Fratte, Pontecagnano, Battipaglia, Eboli, Contursi e Sicignano, cio' mentre si canta vittoria per lo svincolo fantasma di San Mango''. ''Ogni giorno si lamentano ingorghi del traffico sull'autostrada che finiscono col penalizzare anche la precaria viabilita' normale dei comuni a sud del capoluogo - denuncia l'organizzazione sindacale - Quindici anni di disagi, se i lavori si chiuderanno nel 2012, e di diseconomie nella mobilita', non possono essere ripagati con nuovo balzello''

CGIL: “La finanziaria ha completamente dimenticato il Mezzogiorno”

06/10 "La finanziaria ha tutte le colpe delle manovre precedenti, in coerenza con le politiche di questo governo. E' una finanziaria che non ha politiche di sviluppo, che rimanda agli enti locali, con tagli terribili, una serie di contraddizioni sui servizi ai cittadini, e che dimentica completamente il Mezzogiorno". Cosi' il segretario generale calabrese della Cgil, Fernando Pignataro, giudica la finanziaria del governo. "Tutto questo - aggiunge Pignataro - messo insieme alla devolution che sta per essere approvata, disegna un quadro di pericolosita' e di allarme soprattutto per le regioni del Mezzogiorno. Il declino e' un declino vero, non e' solo congiunturale ma anche strutturale, ed in questo quadro complessivo c'e' un allarme serio che riguarda la Calabria, che rischia di allontanarsi anche dal resto del Sud, anche per una incapacita' complessiva di governo dei processi che ha determinato uno scollamento forte di carattere sociale".

Castagna (UIL) “La visita di Montezemolo un segnale di attenzione verso la Calabria”

06/10 ''La visita del presidente di Confindustria, Montezemolo, in Calabria, e' un segnale di attenzione verso una Regione in cui forze imprenditoriali e forze sociali sono impegnate a fronteggiare la recrudescenza mafiosa, l'insensibilita' istituzionale e la necessita' di aprire una grande fase di rilancio e di sviluppo economico e sociale''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Uil calabrese, Roberto Castagna, che, pur dichiarandosi preoccupato per le difficolta' in cui vive la regione, parla di una possibile nuova fase di iniziative capaci di smuovere l' immobilismo delle istituzioni e dare corpo ad una grande alleanza sociale in grado di promuovere azioni di tipo positivo. ''In Calabria - ha aggiunto Castagna - sono concentrate un insieme di potenzialita' inespresse che debbono trovare il modo di liberarsi per produrre risultati concreti in termini di sviluppo e di occupazione. Le responsabilita' dell' attuale governo della regione sono enormi tuttavia bisogna trovare il coraggio di procedere, senza titubanza alcuna, verso la costruzione di progetti virtuosi che imprenditori e sindacato, anche da soli, sono in grado di mettere in campo. Nei confronti del governo nazionale e' giusto rivendicare il rispetto degli impegni assunti in termini di infrastrutture e di interventi capaci di far recuperare almeno una parte del divario esistente tra il Nord e il Sud del Paese tuttavia una attenzione della Confindustria nazionale non e' ininfluente nell' attivare veri e propri processi di sviluppo''. ''Dal presidente Montezemolo - ha proseguito Castagna - ci aspettiamo un atteggiamento coerente e conseguenziale ai discorsi e alle posizioni espresse relativamente al Mezzogiorno. Da lui un messaggio forte nei confronti dei suoi associati, che operano in Calabria, ad avere fiducia in questa terra e di evitare di abbandonarla correndo dietro a pratiche di delocalizzazione in altri paesi dopo avere utilizzato a piene mani gli incentivi e le agevolazioni nazionali e locali, e una sollecitazione forte nei confronti di tanti imprenditori che potrebbero investire in Calabria, ma non lo fanno perche' disincentivati da una classe politica e di governo poco avveduta''. ''La Calabria vera - ha sostenuto il segretario della Uil - e' quella rappresentata dal presidente Callipo, dal sindacato, dai vescovi, dalle associazioni di categoria, dalle universita', dai movimenti e da una parte politica e istituzionale, che non si rassegna e che vuole riscattarsi. Tutti insieme, anche se con ruoli e responsabilita' diverse, possiamo contribuire a realizzare una svolta. In tale direzione - ha concluso Castagna - l' apertura di attenzione verso la Calabria, del Presidente della Confindustria Montezemolo, puo' rappresentare un segnale di fiducia per uno sviluppo possibile''.

CGIL: “Commissariamento del Consorzio Ferro Sparviero solo una provocazione”

'06/10 'La richiesta di commissariamento del Consorzio di Bonifica Ferro e Sparviero di Trebisacce voleva essere solo una provocazione''. A sostenerlo e' stato Vincenzo Laurito, segretario comprensoriale della Flai Cgil, anche a nome di Antonio Gaetani (Flai), di Michele Altieri (Fai Cisl), Antonio De Gregorio (Uila Uil) e di Pietro Civale (Ugl). ''Come organizzazioni sindacali - ha aggiunto - ribadiamo, ancora una volta, che ci siamo sempre battuti, e continueremo a farlo anche nel futuro, per il superamento dell' amministrazioni commissariali e per la democratizzazione delle amministrazioni degli Enti consortili. ''La nostra provocazione nasceva dal comportamento fortemente negativo che finora ha contraddistinto il Consiglio d' amministrazione del Consorzio Ferro e Sparviero dove il suo presidente si e' sistematicamente sottratto al confronto che le organizzazioni sindacali da tempo gli avevano richiesto. La totale chiusura a qualsiasi confronto da parte del presidente ci ha costretti a intraprendere un' iniziativa di lotta che, iniziata lunedi' scorso, ancora oggi va avanti, costringendoci a chiedere, provocatoriamente, le dimissioni del Cda dell' Ente''. Il segretario comprensoriale della Flai, anche a nome delle altre sigle sindacali, ha ribadito la necessita' di ''un incontro urgente'' con il presidente del Consorzio ''per un confronto, civile e democratico, in termini sereni e pacati, sul come risolvere la spinosa vertenza''. Il sindacato si dice consapevole che ''il Ferro e Sparviero, operando in un' area alquanto limitata e in mancanza dell' approvazione della Legge di riordino dei Consorzi di Bonifica, ha a disposizione risorse finanziarie molto limitate, che le giuste pretese avanzate dal Consorzio nei confronti della Regione non hanno trovato udienza nelle stanze del governo regionale e che restano ancora irrisolte molte situazioni debitorie che l' Ente di Bonifica ha ereditato e ha dovuto contrarre durante la gestione forzata del Sibari Crati''. Le organizzazioni I sindacati, infine, si sono dette ''pronte e disponibili a schierarsi a fianco dell' amministrazione consortile per intraprendere tutte le iniziative idonee per costringere la Regione Calabria a non continuare a ritenere il Consorzio di Bonifica Ferro e dello Sparviero di serie B''.

Spataro (CGIL) “Positiva l’istituzione del distretto agroalimentare della Piana di Sibari”

06/10 ''Bene ha fatto il Consiglio Regionale della Calabria a regolamentare l' istituzione dei distretti agroalimentari cominciando a riconoscere quello della Piana di Sibari che, nei fatti, rappresenta la punta di diamante agroindustriale di qualita' della nostra regione''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' stato Antonio Spataro, segretario regionale della Flai-Cgil. ''La Flai-Cgil Calabria - ha aggiunto Spataro - unitamente alla Cgil, alla Flai e all' Alpa del Comprensorio Pollino-Sibari sono stati da sempre favorevoli a tale esigenza che nei fatti riconosce una legittima aspirazione del tessuto imprenditoriale e associativo di quell'area che da tempo presentava le condizioni ideali per divenire distretto di qualita'. Ora bisogna iniziare a dare piena attuazione ad un processo di crescita e di miglioramento dell' apparato produttivo ed aiutarlo con una offerta di servizi pubblici indirizzati, sopratutto, alla promozione del prodotto, al marketing, alla ricerca e all' innovazione. In pratica bisogna aiutare le imprese sul fronte del miglioramento qualitativo dell' offerta e favorirlo per una maggiore penetrazione sui mercati. Su questo ci giochiamo gran parte delle possibilita' di successo del distretto agro-alimentare di Sibari e di ogni altro che, eventualmente, sara' istituito. Ma c' e' un ulteriore elemento che fa la differenza. Esso e' rappresentato dalle compatibilita' ambientali di tutta quell' area rispetto alle esigenze di salubrita', di sicurezza alimentare e di qualita' delle coltivazioni''. ''Sarebbe un paradosso - ha concluso Spataro - che, nel mentre un' intera area viene dichiarata distretto agro-alimentare di qualita', dall' altro si possa pensare ad insediare siti incompatibili con tali esigenze. E' altresi' impellente aprire un tavolo di confronto tra imprenditori, associazioni datoriali, sindacati ed istituzioni locali e regionali per avviare una discussione sulle ipotesi di crescita del distretto e sulle coerenze che ognuno deve assumere per non svilire una cosi' importante opportunita'''.

Sbarra (CISL) “La finanziaria annulla qualsiasi ipotesi di rilancio per la Calabria”

05/10 ''La Finanziaria 2005 annulla qualsiasi ipotesi di rilancio economico e produttivo del Mezzogiorno e della Calabria in particolare''. Questa la valutazione del segretario generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra sulla Finanziaria 2005 varata nei giorni scorsi dal Governo. ''La Cisl - sottolinea Sbarra - esprime un giudizio negativo sul documento contabile varato dal Governo. Un documento poco lungimirante che mira esclusivamente a sanare i debiti dello Stato attraverso un'azione tesa a contenere le spese e che non investe invece su Sviluppo , Mezzogiorno , Ricerca , Innovazione .Questa Finanziaria taglia gli investimenti e aumenta la pressione fiscale. A fronte di minori risorse da destinare ad investimenti al Sud - afferma l'esponente regionale della Cisl - questa manovra messa in atto dal ministro Siniscalco, prevede anche aumenti generalizzati dei tributi che ricadranno su tutti i lavoratori e sui pensionati. Aumenti che deriveranno anche dal taglio stabilito dalla Finanziaria ai trasferimenti agli enti locali''. Una previsione che, secondo il segretario della Cisl, permettera' agli stessi Enti di aumentare i tributi locali ai calabresi gia' vessati da una pressione fiscale tra le piu' alte d'Italia. ''Cosi' questa manovra - afferma ancora Sbarra - fatta di minori risorse e maggiori tributi produrra' un impatto devastante sulla gia' precaria condizione economica della nostra regione. Un sistema economico che si trova a dover fare i conti da tempo con una profonda crisi dell'intero sistema produttivo. Intere filiere dal Tessile al Metalmeccanico , dalla Chimica all'Energia , dall'Informatica all'Edilizia segnalano un livello preoccupante di emergenza con chiusura di siti , impianti e con la perdita secca di migliaia di posti di lavoro''.

Sciopero delle banche, chiusura quasi totale. Per la Falcri “scarsa disponibilità dell’ABI”

04/10 Il Segretario Generale della Falcri Francesca Furfaro in merito allo sciopero odierno delle banche afferma che ''dopo la grande partecipazione allo sciopero di venerdi' scorso 1 ottobre, articolato per regioni tra cui la Puglia, la seconda giornata di sciopero di oggi 4 ottobre, che ha visto coinvolte la gran parte delle regioni meridionali (Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Molise e Marche) ha fatto registrare ancora una volta una grandissima adesione con la chiusura della quasi totalita' degli sportelli bancari''. ''La vertenza - afferma la Furfaro - per il rinnovo del contratto nazionale del settore del credito si inasprisce di fronte alla chiusura dell'Associazione delle Banche Italiane che non intende riconoscere ai lavoratori bancari il rilevante credito maturato in termini salariali, formativi e di sviluppo professionale.Le banche continuano ad anteporre l'aspetto dei costi e mostrano scarsa disponibilita' a confrontarsi sugli importanti aspetti normativi contenuti nell'innovativa piattaforma sindacale che ha anche l'obiettivo di dare risposte alla grave crisi di fiducia del sistema bancario.Per le banche meridionali, la vertenza nazionale del rinnovo contrattuale assume una valenza particolare in quanto nella piattaforma rivendicativa viene dato un significativo risalto al problema della progressiva desertificazione delle istituzioni creditizie meridionali con lo spostamento al Nord dei centri decisionali e strategici. Non a caso la piattaforma di richieste affronta ampiamente le criticita' del credito nel Mezzogiorno e propone anche l'istituzione di un Osservatorio nazionale paritetico con il compito di analizzare gli assetti del sistema creditizio meridionale e i rapporti tra banche e imprese.Il risanamento ed il miglioramento competitivo del sistema bancario meridionale avvenuto in questi ultimi anni sconta, oggi, gli effetti di una cura troppo drastica e rigorosa rivelando i limiti della scelta a suo tempo effettuata di non lasciare in un'area cosi' ampia, con forti specificita' e articolazioni, proprie strutture finanziarie autonome. Tuttavia, il livello di competitivita' ed efficienza richiesto oggi all'intero sistema finanziario italiano, la necessita' di grandi economie di scala e di offerta di prodotti articolata e da innovare continuamente, difficilmente si coniugano con il dibattito aperto in questi giorni in merito all'opportunita' della creazione di un nuovo grande Istituto per il Mezzogiorno. Di sicuro pero' va avviato un confronto serio con tutti i soggetti politici, sociali, civili e imprenditoriali finalizzato a promuovere iniziative integrate che partano dalla ''pressione'' sui Grandi Gruppi del Nord, che hanno acquisito le banche meridionali, per indurli a modificare concretamente le loro strategie di investimento, sia in termini di attivita' finanziarie di rilievo da ricollocare al Sud anche al fine di garantire e promuovere nuova occupazione, sia in termini di investimenti formativi sul personale dipendente le cui potenzialita' e professionalita' sono state mortificate e non opportunamente valorizzate''.

Il 90% di adesione allo sciopero delle banche. Lunedì sciopera la Calabria

01/10 Sportelli chiusi, con una adesione che sfiora il 90%, secondo quanto risulta al sindacato FABI, per lo sciopero della categoria dei bancari nelle seguenti regioni: Lazio - Umbria - Trentino Alto Adige – Friuli Venezia Giulia - Sardegna - Puglia - Veneto - Emilia Romagna - Toscana. Lunedi' 4 ottobre sciopereranno le altre regioni: Lombardia - Campania - Sicilia - Molise - Abruzzo - Marche - Piemonte - Valle d'Aosta - Liguria - Calabria - Basilicata. ''E' l'ennesima risposta dei bancari - afferma, in una nota, Cristina Attuati, segretario generale FABI – che vogliono 'subito' il loro contratto scaduto per la parte normativa nel 2001 e per quella economica nel 2003. Chiediamo al Presidente dell'Abi Maurizio Sella di riprendere al piu' presto le trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro. I disagi prodotti all'utenza sono da attribuire, esclusivamente, all'incomprensibile atteggiamento dei banchieri''.

Gaetani (CGIL) “L’incontro con Dima su Ferro Sparviero non soddisfa”

30/09 ''L' incontro e' andato male e non ci ha per niente soddisfatto. L' assessore regionale all' agricoltura, Giovanni Dima, si e' limitato solo a dare qualche assicurazione sulla liquidazione, da parte della Regione, dei crediti degli esercizi precedenti vantati dal Consorzio di Bonifica''. E' quanto ha detto il segretario comprensoriale Pollino-Sibari-Tirreno della Fali-Cgil, Antonio Gaetani, circa l'incontro per la vertenza del Consorzio di Bonifica Ferro - Sparviero. ''L' assessore Dima - ha aggiunto Gaetani - non ha speso una sola parola per quanto riguarda la stabilizzazione dei lavoratori. L' amministratore regionale, durante l' incontro, ci ha assicurato anche che nella prossima settimana si fara' promotore di un ulteriore incontro tra le parti da tenersi nella sede del Consorzio''. ''Stasera - ha concluso Gaetani - terremo un' assemblea con i lavoratori per discutere e decidere il da farsi alla luce delle risultanze dell' incontro di oggi pomeriggio con l' assessore Dima. Sicuramente i lavoratori decideranno continuare nella loro lotta, mettendo in campo iniziative ancora piu' eclatanti''.

La Fabi accusa l’ABI di irresponsabilità. Confermato lo sciopero delle banche del 1° ottobre

30/09 Ancora rovente il clima tra banche e sindacati per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti degli istituti di credito. La Fabi, l'organizzazione sindacale che raccoglie il maggior numero di adesioni tra i bancari, ha confermato lo sciopero nazionale per domani e per il giorno 4 ottobre. A livello territoriale, domani sciopereranno i dipendenti di Lazio, Umbria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Puglia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Lunedi', invece sara' la volta di Lombardia, Campania, Sicilia, Molise, Abruzzo, Marche, Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Calabria e Basilicata. Il segretario generale Fabi Cristina Attuati afferma che ''l'Abi, nonostante la massiccia adesione allo sciopero nazionale del 10 settembre, prosegue nel mantenere un comportamento assolutamente rigido ed irresponsabile, compromettendo cosi' lo stesso recupero di fiducia da parte dell'utenza, auspicato anche recentemente dal governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio''. Per Attuati, ''solo una forte risposta dei lavoratori potra' consentire una ripresa della negoziazione, certamente su basi diverse, per condurre la categoria del credito ad un rinnovo positivo del contratto di lavoro, scaduto per la parte normativa dal 2001 e per quella economica dal 2003''.

Castagna (UIL) . “La devolution come una babele costituzionale. Se passa l’unica strada è il referendum”

30/09 ''Il testo di legge approvato alla Camera dei Deputati e' una sorta di babele costituzionale che rischia di provocare danni irreparabili al Paese ed in particolare ad una realta' del Sud come quella Calabrese''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna. ''Siamo fortemente perplessi - ha aggiunto - sull'istituzione di un senato federale che riconoscendo alle rappresentanze delle Regioni solo il voto consultivo assegnerebbe alle stesse un ruolo meramente simbolico. Lo stesso iter per la formazione delle leggi appare cosi' complesso e tortuoso da rendere impraticabile, se non addirittura impossibile, l'approvazione delle leggi stesse. Relativamente, poi, alle competenze esclusive in materia di Tutela della Salute, assisteremmo ad una differenziazione delle pari opportunita' in tema di usufruibilita' dei diritti civili e sociali con il rischio di creare una diseguaglianza territoriale. Cosi' come incomprensibile e incondivisibile la materia dell'Istruzione che risulta frammentata in tre competenze: statale, concorrente e regionale''. ''Non meno complicato - ha proseguito Castagna - appare lo sdoppiamento su materie, quali: produzione, trasporto e distribuzione dell'energia che rientrerebbero sia nella competenza esclusiva dello Stato, sia tra le materie concorrenti. Non ultima, la competenza esclusiva alle Regioni in settori come ''l'organizzazione sanitaria e l'istruzione'' potrebbe aprire, anche, un processo di superamento del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, cosa inaccettabile non solo sul piano del principio quanto sul versante delle tutele sindacali. Infine, sul Federalismo fiscale, ci troviamo di fronte ad una delle piu' grandi contraddizioni. Tenuto conto che il federalismo fiscale ha gia' collezionato un ritardo di applicazione di 4 anni, e' paradossale pensare di poter realizzare un effettivo Federalismo, o meglio, un forte ''regionalismo'' se contestualmente non vengono assegnate, senza aggravio per i cittadini e i lavoratori, le risorse necessarie su base territoriale e non avendo definito, con chiarezza, il livello di perequazione utile ad evitare ulteriori squilibri territoriali''. ''E' indubbio - ha concluso - che se la Devolution passera' con i contenuti attuali, l'unica strada che la Uil Calabria ritiene percorribile e' il Referendum Costituzionale. In tale direzione ci riteniamo, da subito, fortemente mobilitati per evitare che il Mezzogiorno, e la Calabria in particolare, subiscano una ennesima mortificazione ed una vera e propria emarginazione sul piano economico e sociale''.

Di Iacovo (Uil) “Le aziende del settore tessile meritano la necessaria attenzione”

29/09 ''La Calabria merita un' attenzione diversa. Le attivita' produttive e manifatturiere non possono essere considerate un optional ma devono avere la necessaria attenzione del Governo regionale''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale della Uil di Cosenza, Benedetto Di Iacovo, circa la vertenza Foderauto e di aziende tessili calabresi. ''Non basta e non serve - ha aggiunto Di Iacovo - intervenire quando le aziende stanno per chiudere. Il caso della Foderauto e' emblematico. Il sistema delle imprese ha bisogno di attenzioni, di buoni servizi, di innovazione, formazione di eccellenza, ricerca applicata, di concrete economie di scala in grado di abbattere le cosiddette 'diseconomie di avvio' e i sovraccosti che precedono la realizzazione di nuovi investimenti, attesa la scarsa 'cultura industriale' della nostra regione. Per questo chiediamo maggiore attenzione ed insistiamo sulla istituzione dei 'Distretti Industriali', con relativa abolizione dei carrozzoni rappresentati dalle attuali Asi fonti di spreco e, a volte, esempio di malcostume e di imprenditorialita' predona''. ''Quando si parla di distretto industriale - ha proseguito - si fa riferimento ad una entita' socioeconomica costituita da un insieme di imprese, facenti generalmente parte di uno stesso settore produttivo, localizzato in un'area circoscritta, tra le quali vi e' la collaborazione tra loro ma anche la concorrenza e alle quali, il sistema politico - istituzionale e di governo regionale, crea condizioni di vantaggio e servizi comuni alle imprese''. ''E' su questo terreno che bisognera' agire - conclude Di Iacovo - se non si vuole continuare ad assistere solo a chiusure di aziende''.

Anche la CGIL del Pollino esprime giudizio negativo sui colloqui per il settore tessile

29/09 ''L' incontro e' stato interlocutorio e complessivamente negativo. Sono stati compiuti dei notevoli passi indietro rispetto al rilancio produttivo del sito di Cammarata, in quanto non ci sono elementi di chiarezza da parte del Governo, della Regione e da parte di Sviluppo Italia. E' tutto nebuloso''. E' quanto sostiene il segretario generale comprensoriale della Cgil Pollino - Sibari - Tirreno, Antonio Granata, circa l'incontro svoltosi presso la presidenza del Consiglio dei Ministri per fare il punto sulla situazione dell' ex Mdc e della Foderato. ''Non si intravede - ha aggiunto - alcuna via d' uscita. Infatti, rispetto agli impegni ufficialmente assunti nei mesi scorsi, il progetto industriale della Gentex Spa, presentato al Governo e alla Regione Calabria, non riesce a fare passi in avanti, a causa dell' immobilismo della Regione Calabria, che aveva presentato il contratto di investimento come l' avvio della risoluzione di una piccolissima parte del sito di Cammarata. Ad oggi, pero', la Regione non ha prodotto tutti gli atti necessari e concertati con il sindacato per la ripresa, sia pure parziale, dell' attivita' produttiva''. ''Per quanto riguarda - ha proseguito Granata - l' estensione dei benefici della legge 181 ai lavoratori dell'Mdc, nonostante gli impegni datati 13 febbraio scorso, ne' il Governo, attraverso il Cipe, ne' la Regione hanno introdotto gli elementi necessari per far si' che il sito di Cammarata potesse rientrare nell' ambito dei benefici che la legge prevede''. Il segretario generale comprensoriale della Cgil non nutre fiducia nel prossimo incontro, gia' fissato per il 12 ottobre, sempre presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. ''la Cgil all' incontro del 12 ottobre non assegna - ha concluso - stante la irresponsabilita' generalizzata delle Istituzioni e in assenza di chiare scelte di politica industriale del Governo nazionale e regionale, la risoluzione definitiva delle due vertenze e, piu' complessivamente, del rilancio di tutto il complesso industriale calabrese''.

Uil: “Continuano le grandi manovre sul porto di Gioia Tauro”

29/09 ''Si stanno verificando degli strani movimenti di soggetti politici che annunciano le dimissioni e di altri che vengono dimissionati pubblicamente su commissione. E' evidente che le grandi manovre sul porto di Gioia Tauro continuano a tenere banco''. E' quanto sostengono in una nota congiunta il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna, ed il segretario del Csp di Reggio Calabria, Giuseppe Zito. ''Abbiamo appreso dalla stampa - hanno aggiunto - delle dimissioni del sindaco di Gioia Tauro il quale a distanza di 24 ore ha dato due motivazioni della sua decisione. Il giorno prima ha dichiarato in consiglio comunale di dimettersi per gravi motivi familiari e personali, il giorno dopo questi si sono trasformati in motivi politici, finendo per dichiarare che Gioia Tauro era stata abbandonata da tutti i livelli istituzionali. Al sindaco vorremmo dire che se avesse voglia di dare un'occhiata alla rassegna stampa dei mesi di giugno, luglio ed agosto del 2003 probabilmente sin da allora avrebbe dovuto assumere una determinazione e infatti in quel periodo le organizzazioni sindacali denunciarono pubblicamente quello che con un eufemismo puo' essere definita un'azione di ostruzione del governo regionale rispetto alle iniziative che addirittura lo stesso governo nazionale aveva messo in campo per risolvere le problematiche, soprattutto strutturali, che insistevano sul porto di Gioia Tauro. Verifichiamo oggi con date alla mano che nonostante l'ostruzionismo quelle iniziative, anche se non tutte, oggi sono realizzate. Certo mancano notizie certe rispetto all'apertura della seconda imboccatura, rispetto alla quale abbiamo sempre dichiarato che se utile al progetto complessivo del porto doveva andare avanti e soprattutto abbiamo riscontrato uno stop all'insediamento nella zona franca delle iniziative imprenditoriali nel campo della refrigerazione e abbiamo constatato la volonta' pervicace di spostare l'interporto e l'impianto di rigassificazione previsti a Gioia Tauro in quel di Lamezia''. ''Situazione questa che alla fine - hanno proseguito Castagna e Zito - precludera' le giuste ambizioni del porto di Gioia Tauro, ma sicuramente alla luce delle condizioni del mercato di settore non dara' risposte neanche a Lamezia. E quindi ancora una volta una guerra fra bande la cui vittima e' la collettivita' calabrese. Noi non demorderemo e attraverso la mobilitazione continueremo a richiedere lo sviluppo integrato del porto che di per se e nonostante gli ostruzionismi fa riscontrare, per gli insediamenti imprenditoriali che gia' insistono sul porto, risultati commerciali ed economici notevoli. Nonostante gli ostruzionismi, le ignavie e le incapacita' del livello politico ed amministrativo regionale. In questo quadro se i motivi dichiarati dal sindaco Dal Torrione fossero quelli dell'abbandono dei livelli istituzionali nonostante il ritardo con il quale sono maturati invitiamo lo stesso a rimanere per battersi, insieme alla parte migliore della societa' della Piana, contro i fautori di questo abbandono. Dicevamo all'inizio di grandi manovre. Non capiamo, infatti, alla luce delle cose dette qual e' la motivazione ed il fondamento delle dimissioni annunciate quasi su commissione del presidente dell'autorita' portuale, peraltro smentite e qualificate dallo stesso Guacci false e tendenziose. Qualificazione molto grave in quanto la falsita' e la faziosita' in una situazione delicata come quella di Gioia Tauro, che nonostante i calabresi si confronta con il mondo, sono elementi da cui i comunicatori sociali farebbero bene ad astenersi. Dire che pensiamo positivo su tutte le tematiche che interessano il porto di Gioia Tauro sarebbe come buttare il cuore al di la della barricata. Cio' nonostante qualche passo in avanti e' stato compiuto quello che chiediamo alla Autorita' portuale e' la coerenza rispetto agli impegni che la stessa autorita' portuale, in nome e per conto del governo nazionale, ha piu' volte enunciato nel corso di trattative sindacali o altre occasioni formali. Il nostro scopo e' quello di vedere realizzati nella Piana, per il tramite del porto che consideriamo un formidabile volano, tutte quelle iniziative con alto valore aggiunto di manodopera che possano lenire i livelli di disoccupazione di quell'area''. ''Sappiamo - hanno concluso Castagna e Zito - come abbiamo gia' affermato che Gioia Tauro si confronta non solo con il sistema portuale nazionale ma anche con quello mondiale e figuriamoci se qualcuno di questi ultimi due soggetti aspettera' che il nodo della politica calabrese si sciolga. Riteniamo che i tempi siano ormai maturi per riaprire una vertenza Gioia Tauro attraverso la quale si possa almeno avere un quadro certo e definito delle volonta' ai vari livelli di responsabilita'''.

Sindacati preoccupati per la situazione al Consorzio Ferro e Sparviero: " A rischio l'ordine pubblico"

28/09 Preoccupazione sulla tenuta dell'ordine pubblico e' espressa dai rappresentanti sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil e Ugl circa l'occupazione, da parte dei lavoratori, della sede del consorzio di Bonifica ''Ferro e Sparviero''. I sindacalasti hanno inviato una lettera al Ministro delle Risorse Agricole, Giovanni Alemanno, al presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Chiaravalloti, all' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ed al capo di gabinetto della presidenza della giunta regionale, ed al Prefetto di Cosenza, nella quale esternano le loro preoccupazioni. I sindacalisti chiedono, ai destinatari della loro missiva, un ''autorevole intervento al fine di garantire lo sblocco della vertenza''. I segretari delle organizzazioni sindacali annunciano che i lavoratori recederanno dalle iniziative di lotta, ''che, con il passar dei giorni potrebbero divenire sempre piu' incisive e pericolose ai fini dell' ordine pubblico'', solo alla risoluzione complessiva della ''vertenza'', che consiste nelle dimissioni dell' intero consiglio d' amministrazione del consorzio. I lavoratori chiedono anche nell' immediata apertura di un tavolo di concertazione regionale con la nomina di un apposito Commissario preposto al controllo e al rilancio dell' Ente e nella ''stabilizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori stagionali e il pagamento di tutte le spettanze maturate''

Castagna (Uil): Sul tessile di Castrovillari ci aspettavamo la disponibiltà di Governo e Regione

28/09 ''Un passo avanti e due indietro'': questo il commento del Segretario Generale della UIL Calabria, Roberto Castagna, a conclusione dell'incontro sul Tessile. ''In particolare, sull'ex GTC di Castrovillari - dice Castagna - siamo ancora al palo. In presenza del progetto di un Imprenditore del ramo, acquisito dal mese di febbraio, ci saremmo aspettati una disponibilita' congiunta da parte del Governo, della Regione e di Sviluppo Italia, mentre abbiamo dovuto registrare una serie di punti ostativi che, se dovessero perdurare a lungo, rischiano di annullare una prima possibilita' di realizzare un avanzamento nella soluzione della vertenza''. ''Da una parte, Sviluppo Italia, creditore al 90% del sito, deve provvedere a rendere disponibile i locali per la futura iniziativa, dall'altra, a distanza di mesi - sostiene Castagna - ne' il Governo e tantomeno la Regione hanno ancora verificato la bonta' del Progetto e predisposto gli strumenti agevolativi per dare corso all'operazione e rendere conveniente l'area, attraverso il riconoscimento di area di crisi, per futuri investimenti. Una situazione, quindi, di stallo che non fa prefigurare nulla di buono in prospettiva''. ''Non e' mancato un rinnovato impegno, per alcuni aspetti apprezzabile, da parte del Sottosegretario Galati e del Dott. Torda dell'Assessorato Regionale alle Attivita' Produttive - afferma Castagna - tuttavia siamo ancora lontani dall'obiettivo fissato nel mese di febbraio.Sulla FODERAUTO, poi, e' stata evidenziata la gravita' della situazione esistente e la necessita' di un intervento nei confronti della LEAR per riprendere un rapporto drammaticamente messo in crisi da un contenzioso che si trascina da diverso tempo. Nel merito, l'on. Borghini si e' fatto carico di mettere in campo un incontro con l'Azienda e la LEAR per un superamento della fase di crisi al fine di scongiurare una definitiva chiusura della produzione. A conclusione dell'incontro e' stata fissata la data del 12 ottobre per riprendere, ci auguriamo, su basi concrete, la discussione su entrambi le vertenze''

CISL: “Deludente l’incontro con il Governo per il reparto tessile”

28/09 L' incontro a Roma tra Governo e sindacati sulla vertenza della Mdc di Castrovillari, che doveva servire a fare il punto sulla situazione del sito industriale e sulle sue possibilita' di rilancio, ha avuto un esito ''molto deludente''. A sostenerlo sono stati Giuseppe Belcastro, segretario della Cisl cosentina, Giuseppe Mammi', segretario generale della Femca, Tonino Ferrari, segretario regionale Cisl, e il rappresentante dei lavoratori Tonino Piraino. All' incontro erano presenti i rappresentanti del Governo, Gianfranco Borghini ed il sottosegretario alle attivita' produttive Pino Galati. ''Giudichiamo molto negativo - e' stato il commento dei sindacalisti della Cisl - l' atteggiamento assunto dal Governo verso il nostro territorio. Non in una sola occasione abbiamo potuto sperimentare la disponibilita' e l' incisivita' di questo esecutivo verso le emergenze della nostra Provincia: Mdc, Marlane, Tessili di Cetraro, Foderauto, Telcal, Progetti Noc, Tesi, Intersiel, Legnochimica, Corsisti Enel di Rossano, Fondo sollievo disoccupazione, Lsu-Lpu, per la dismissione dei grandi Gruppi a partecipazione pubblica (Trenitalia, Poste, Enel, Telecom, Anas)''.
''Un esecutivo - proseguono gli esponenti della Cisl - che anche in questa occasione si e' distinto per latitanza non venendo meno al proprio proverbiale disinteresse su tutto cio' che ha a che fare con il sud e la Calabria finendo con il presentarsi all' incontro sulla vertenza Mdc di Castrovillari assolutamente impreparato, privo di idee, senza un programma e risorse certe, impegnandosi soltanto in una proroga della cassa integrazione per ulteriori sei mesi e facendo fare alla vertenza un passo indietro rispetto all' accordo del 3 giugno scorso. Quanto sta succedendo e' l' amara conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della emarginazione della nostra provincia da ogni azione governativa, e della lenta agonia alla quale siamo condannati da una classe politica assente, distratta e dichiaratamente nordista pronta ad abbandonare nella disperazione piu' completa centinaia di lavoratori e famiglie ed un intero territorio ormai in sofferenza continua''. Per queste ragioni Cgil, Cisl e Uil territoriali hanno indetto una riunione congiunta per giovedi' 7 ottobre nella sede della Cisl, unitamente alle categorie dei tessili, per fare il punto sulle vertenze in atto, definendo eventuali azioni di lotta e per investirne direttamente le categorie nazionali e le Confederazioni.

CGIL: “Variopinti interessi bloccano lo sviluppo del porto di Gioia Tauro”

28/09 ''Quali variopinti interessi bloccano lo sviluppo di Gioia Tauro?''. A chiederlo e' la Cgil Calabria e quella territoriale di Gioia Tauro riprendendo ''la denuncia che il viceministro Mario Tassone ha effettuato qualche mese addietro''. ''Interessi - e' scritto in una dichiarazione congiunta del segretario generale della Cgil, Fernando Pignataro, e del segretario della Cgil di Gioia Tauro, Pasquale Larosa - che sono riemersi con la falsa notizia delle volonta' del Presidente dell' Autorita' Portuale di lasciare anticipatamente il suo incarico. Quello che adesso emerge anche dalle accuse che il Sindaco dimissionario di Gioia Tauro Giorgio Dal torrione lancia contro il Governo, la Regione, la Provincia e la stessa Autorità Portuale si inseriscono in uno scenario che vede come protagonisti tutti i livelli Istituzionali Governati dal centro-destra. Tutto ciò testimonia che all'interno di quello schieramento ad ogni livello è in atto ormai da molto tempo uno scontro tra "bande" per l'accaparramento delle gestione del potere in Calabria e nel porto di Gioia Tauro, scontri che hanno causato e continuano a causare enormi ritardi e fallimenti nell'attuazione dei programmi di sviluppo del porto, dall'interporto e dell'area industriale. E' arrivato il momento della chiarezza della trasparenza e delle scelte da operare sull'intera partita. Troppi, infatti sono stati i casi che hanno visto contrapposte " le bande" e i gruppi all'interno del centro-destra per esempio vicenda Fondi Cipe, Interporto, Rigassificatore, Zona Franca, ex Isotta Fraschini, seconda imboccatura e gestione dell'area industriale. Ormai è chiaro a tutti che lo sviluppo di Gioia Tauro si è arenato proprio a causa del disaccordo e della divisione dei rappresentanti istituzionali del centro-desrtra, come non si può non ricordare l'ultima emblematica vicenda del tentativo di spostare nell'area dell'ex Sir di Lamezia le attività di logistica e dell'intermodalità, attività proprie dell'interporto che era stato localizzato a Gioia Tauro? O ancora come si può dimenticare il maldestro tentativo da parte del Governatore Chiaravalloti di bloccare i fondi Cipe in nome di un fantomatico " Progetto Gioiello" su Gioia Tauro di cui a tutt'ora non si ha traccia? Nonostante tutte queste polemiche di bassa lena per fortuna il Porto di Gioia Tauro continua a mietere record e questo grazie, all'opera del terminalista e della dedizione dei giovani calabresi che li lavorano. Se ciò è potuto avvenire, nonostante la pochezza delle Istituzioni nazionali e regionali, possiamo bene immaginare cosa poteva diventare Gioia Tauro in termini di sviluppo e di occupazione se tutti gli attori avessero remato nella direzione giusta. Invece dobbiamo assistere a scenari desolanti di spaventose crisi (vedi area industriale) che dopo massicci investimenti da parte dello Stato e quindi dei contribuenti non ha prodotto nulla se non scatole vuote che sono servite ad ingrassare i soliti pseudo imprenditori con l'aggravante di aver depauperato una delle migliori e più attrezzate aree industriali dell'intero mezzogiorno. Alla luce di tutto questo pensiamo sia arrivato il momento di fare fino in fondo chiarezza e di giocare a carte scoperte se veramente si vuole il bene del territorio, dello sviluppo e della crescita economica e occupazionale di questa regione. Senza un forte impegno da parte di tutti si rischia di mettere in discussione anche il centro di eccellenza che è il Porto di Gioia Tauro che deve essere al più presto attrezzato per poter ospitare le navi di ultima generazione e ciò deve avvenire prima che gli altri Porti concorrenti si attrezzino. Inoltre, riteniamo non più rinviabile una discussione seria e responsabile da parte di tutti i soggetti che hanno a cuore il futuro di Gioia Tauro e della Calabria prima che sia troppo tardi.

Castagna (UIL): “Bisogna rendere il Mezzogiorno conveniente e sicuro. Dannosa la devolution della Lega”

27/09 ''Il Mezzogiorno e la Calabria devono diventare un' area conveniente e sicura in cui si possa investire e, pertanto, e' indispensabile puntare al riordino degli incentivi per il valore strategico che essi hanno per le Regioni del Sud'': lo ha detto Roberto Castagna, segretario regionale della Uil. Castagna, intervenendo all' assemblea dei quadri e dei delegati della Uil Calabria convocata in vista dei rinnovi contrattuali e delle prossime elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie, ha sottolineato la necessita' di ''agire nei confronti delle Aziende che attuano processi di delocalizzazione di produzioni in altri paesi. E' assurdo che ad imprese che delocalizzano intere filiere, vedi il Tessile in Calabria, creando disoccupazione e danni sociali incalcolabili, siano riconosciuti incentivi, agevolazioni, fiscalizzazioni e appalti pubblici. Come Sindacato, siamo impegnati in una grande battaglia per bloccare i sostegni pubblici diversamente ci sara' una desertificazione di quel poco che ancora resta in Calabria e nell' intero Mezzogiorno''.
Il segretario dell' Uil sollecita la politica e le istituzioni ''ad affrontare in modo serio e determinato sia le emergenze che sono la precarieta', la disoccupazione e la criminalita' ma anche le questioni di prospettiva. La Calabria non puo' e non potra' competere, per mille motivi, con il Nord Europa, ma puo' essere strategica nell' attuale e nel futuro mercato del Mediterraneo. Alla classe dirigente calabrese spetta quindi, il compito di iniziare a discutere di processi di sviluppo da avviare, di programmi da preparare e di obiettivi da realizzare, abbandonando vecchie impostazioni e un vecchio modo di fare politica''. Nella stessa assmblea, poi, Castagna ha tenuto a precisare che la devolution voluta dalla Lega è danno per il Paese. ''La devolution, se dovesse passare cosi' come la intende la Lega, provocherebbe danni irreparabili all' unita' del Paese. In assenza di una solidarieta' concreta - ha aggiunto Castagna - 20 sistemi scolastici, 20 sanita' diverse e 20 polizie locali, in assenza di una solidarieta' concreta, diventerebbero un elemento disgregante e difficilmente gestibile in una regione povera come la Calabria''.

Di Iacovo (Uil) “Incontro Foderauto, occasione sciupata dalla Regione”

22/09 ''Ancora una occasione sciupata, ancora improvvisazione da parte della Regione Calabria, ancora un ruolo inconcludente da parte del Responsabile della Task-Force per l' occupazione Gianfranco Borghini. Un apprezzamento piu' per la disponibilita' e sensibilita' che non per il risultato prodotto al solo sottosegretario on. Pino Galati, ma nulla di piu'''. E' quanto sostiene in una nota Benedetto Di Iacovo circa l'incontro svoltosi per la vertenza della Foderauto. ''Questa e' una vertenza - ha aggiunto - che non puo' essere considerata alla stregua di altre minori. Qui non ci troviamo di fronte alla classica azienda in crisi, ma di fronte ad una azienda che e' stata volutamente messa in crisi dalla Lear Italia Corporation. Qui non siamo di fronte ad una azienda decotta ma siamo, per fortuna, in presenza, per la prima volta, di 'buona impresa calabrese', una impresa tecnologicamente adeguata, produttiva e con standard qualitativi e di specializzazione della manodopera elevata. Per queste ragioni e' inspiegabile, assurdo ed inconcepibile il comportamento della Lear Italia Corporation, la quale per calcoli suoi tenta di affossare una azienda calabrese di qualita' con il rischio di licenziamento per circa 350 lavoratori, oltre l' indotto''. ''Contro tutto questo - conclude Di Iacovo - il sindacato dara' battaglia fino in fondo, pretenderemo che la vertenza si sposti al tavolo del sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio on. Letta, e che a questo tavolo, oltre alla Lear Italia Corporation, venga coinvolta la stessa Fiat, alla quale il Governo, per il superamento della nota crisi, ha elargito ingenti finanziamenti pubblici''.

I sindacati si autoconvocano per la situazione del Consorzio Ferro e Sparviero

20/09 I responsabili territoriali delle organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Ugl, Antonio Gaetani, Michele Altieri, Antonio De Gregorio e Pietro Civale, con una lettera inviata al presidente e al direttore generale del Consorzio di Bonifica ''Ferro e Sparviero'', Rinaldo Chidichimo e Antonio Pirro', e, per conoscenza, al Prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, hanno chiesto un urgente incontro ''al fine di discutere in merito alla soluzione afferente tutti i lavoratori impegnati nel settore irriguo e quelli impegnati ai lavori di manutenzione ordinaria delle reti scolanti. Tale richiesta'', scrivono, ''e' maturata in un'assemblea dei lavoratori i quali hanno convenuto di autoconvocarsi presso la sede del Consorzio per il prossimo 27 settembre alle ore 9,30''. I responsabili della Flai, Fai, Uila e dell'Ugl, sostengono che ''l'esasperazione delle maestranze, che a tutt'oggi, non hanno nessuna certezza del loro futuro, potrebbe sfociare in iniziative di lotta con problemi di ordine pubblico, qualora la richiesta non venisse accolta''. Il segretario comprensoriale della Flai Cgil, Antonio Gaetani, nel dare notizia dell' autoconvocazione, anche a nome degli altri firmatari, ha dichiarato che ''ci siamo autoconvocati insieme con i lavoratori, per lunedi' prossimo, presso la sede del Consorzio Ferro e Sparviero perche' esigiamo dai responsabili di questo Ente risposte concrete sulla stabilizzazione dei lavoratori addetti all'irrigazione e alla manutenzione delle reti scolanti. Siamo stanchi di aspettare. Facciamo appello anche alla Politica, che non puo' restarsene a guardare. Nei prossimi giorni, e' nostra intenzione chiedere al presidente della giunta regionale, onorevole Giuseppe Chiaravalloti, e all'assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ''figlio della Sibaritide'', come ama definirsi, un incontro su questa delicata questione. Vogliamo ricordare, - ha continuato il sindacalista della Cgil - a chi di competenza, che una simile questione riguardante i lavoratori del consorzio ''Sibari - Crati'' e' stata gia' risolta positivamente. I lavoratori del Ferro e dello Sparviero non possono essere considerati di serie B. Anche per loro deve essere possibile porre fine al precariato. La zona dell'Alto Jonio non puo' continuare a essere marginalizzata. Qualora nemmeno dall'incontro di lunedi' prossimo - ha concluso Gaetani - dovessero venire fuori risposte concrete e impegni precisi, ci vedremmo costretti, insieme con i lavoratori, a dare vita a delle iniziative di lotta eclatanti''.

La Confail protesta contro la messa in cassa integrazione dei forestali

20/09 La Confail Calabria, in un comunicato, protesta ''contro la messa in cassa integrazione guadagni dei lavoratori idraulico forestali calabresi''. ''Alcun incontro - e' scritto nella nota - e' stato fatto dall' assessore Gallo con la Confail per la discussione del problema, salvo che non sia stato fatto invece con le altre sigle sindacali per richiedere insieme a loro la Cig attraverso eventuale accordi sottoscritti di cui noi non ne conosciamo il contenuto; vogliamo ribadire all' assessore che alcuna Cig puo' essere richiesta o proposta preventivamente dagli enti di forestazione Afor e Consorzi di bonifica, ma solo in caso di eventi meteorologici specifici avvenuti, pioggia, neve, vento, gelo, e non per altre cause o per altri motivi. Quindi i lavoratori non possono andare in Cig, ma soltanto quando gli eventi si verificano realmente e non preventivamente, come si sta cercando di fare adesso, facendo invitare i lavoratori attraverso i capi operai a non presentarsi sul posto di lavoro''. ''Proponiamo all' assessore - prosegue la nota di Confail - di desistere da tale atteggiamento o di fare altre forzature sulla questione, che lo porterebbero diritto ad uno scontro durissimo con questa organizzazione sindacale, e quindi sarebbe necessario revocare il provvedimento o le decisioni prese nei confronti dei lavoratori per allentare la tensione in atto, in quanto non e' consentito a nessuno proporre la Cassa integrazione a zero ore a distanza di nove mesi dall' assunzione. La Confail attraverso le decisioni che saranno prese con i propri delegati negli organismi sindacali, si riserva di promuovere da subito le dovute iniziative di lotta da intraprendere nei confronti dell' Assessorato, proponendo una manifestazione sindacale da tenersi davanti alla sede della Giunta regionale a Catanzaro in tempi brevissimi''.

Cgil e Cisl preoccupate per la situazione alla Vallecrati

16/09 In una nota comune diffusa dalla Fisascat-Cisl e l' Fp-Cgil di Cosenza si esprime profondo rammarico in riferimento alla difficile situazione economica che interessa i lavoratori della Societa' Vallecrati. ''Da tempo - e' scritto nella nota - nonostante i tanti proclami e gli impegni presi, registriamo un aggravarsi progressivo dei problemi. Oggi constatiamo, nonostante il dialogo non manchi con l' azienda i soliti atavici problemi che riguardano il mancato pagamento delle mensilita' pregresse, rischio evidente del non pagamento della tredicesima mensilita', mancanza di una seria e proficua concertazione con l' azienda la quale continua a gestire l' organizzazione del lavoro spesso in maniera unilaterale''.

Cisl Calabria “Un arrogante silenzio del Governo alle richieste dei pensionati”

16/09 ''Le iniziative di lotta della Fnp con Spi e Uilp potrebbero segnare una preoccupante sconfitta del movimento sindacale se l'assordante silenzio e l'arrogante indifferenza del governo dovesse essere l'unica risposta alle legittime richieste dei pensionati''. E' quanto sostiene in una nota l'esecutivo del sindacato pensionati della Cisl Calabria circa le problematiche relative agli anziani. La relazione introduttiva e' stata tenuta dal Segretario Generale Franco Montalto il quale, in primo luogo ha rivolto un pensiero alle vittime del terrorismo auspicando che vengano risolti i problemi che affliggono i Paesi poveri e venga consolidata una pace duratura in tutte le nazioni. ''Se l'atteggiamento e l'insensibilita' del Governo - prosegue la nota - oltre a non dare ascolto e risposte alle rivendicazioni della categoria, rappresenta il pericoloso segnale di voler rilegare il sindacato ai margini delle espressioni sociali, depotenziandolo della sua capacita' di conquistare nuovi spazi di qualita' della vita e rendendo cosi' inefficace la sua capacita' di mobilitazione.Se il rischio e' questo e se la posta in gioco e' la liberta' del sindacato, la ripresa dell' iniziativa sindacale non potra' essere ne' debole, ne' tiepida ne' improvvisata, bensi' forte, di grande determinazione e soprattutto di grande coinvolgimento delle altre categorie sindacali''. L'impegno delle Federazioni territoriali dei pensionati della Cisl sara' quello di ''mantenere - prosegue la nota - alto il livello di tensione tra i pensionati perche' siano pronti ad ogni tipo di mobilitazione che sara' programmata dagli organismi nazionali.Per quanto concerne le problematiche oggetto della vertenzialita' regionale, l'esecutivo, in presenza del degrado sociale che rappresenta una delle maggiori emergenze della Calabria, suggerisce alle segreterie territoriali della Fnp di chiedere ai Presidenti delle Province di farsi promotori di una conferenza dei sindaci con il pieno coinvolgimento dei Direttori generali delle Asl, per una verifica della situazione socio sanitaria e la determinazione di una concreta definizione
operativa dei distretti socio-sanitari''.

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