Arrestati
due fratelli che avevano realizzato e mantenevano il bunker del latitante
Moscato
10/07 I carabinieri hanno arrestato a Terranova Sappo Minulio, con
l' accusa di favoreggiamento personale, due fratelli, Fioravanti e
Gregorio Moscato, di 27 e 29 anni. I due fratelli erano gia' stati
arrestati il 18 gennaio del 2004 con l' accusa di avere realizzato
e mantenuto in perfetta efficienza, in uno spazio sottostante un casolare
che era nella loro disponibilita', un bunker in cui avrebbe trovato
ospitalita' un latitante della 'ndrangheta, Ernesto Fazzalari, ricercato
per omicidio. Fioravanti e Gregorio Moscato, legati da un rapporto
di parentela con Fazzalari, erano stati successivamente scarcerati
dal gip con un' ordinanza successivamente annullata dal Tribunale
della liberta'. Contro tale decisione il difensore dei fratelli Moscato
aveva presentato ricorso alla Corte di cassazione, che il 5 luglio
scorso lo ha rigettato, disponendo il ripristino della custodia cautelare
in carcere. Il procuratore della Repubblica di Palmi, Vincenzo Lombardo,
a seguito della decisione della Corte di cassazione, ha disposto l'
arresto dei due fratelli, che sono stati cosi' condotti nuovamente
in carcere. Il bunker che sarebbe stato realizzato dai fratelli Moscato,
nel quale si accedeva attraverso una botola segreta realizzata su
una parete mobile ed il cui accesso era sorvegliato da due pitbull,
era fornito di tutta una serie di attrezzature e generi di conforto,
tra cui condizionatore d' aria, computer con accesso ad internet e
frigorifero all' interno del quale erano custodite alcune bottiglie
di champagne. La via di fuga dal bunker era assicurata da un lungo
cunicolo sotterraneo l' uscita del quale era celata da un finto muretto
a secco collegato ad un passaggio segreto.
Tagliate,
per intimidazione,110 piante d’arancio all’ex vicesindaco
di San Calogero nel vibonese
10/07 Un' intimidazione e' stata compiuta ai danni dell' ex vicesindaco
di San Calogero, Giuseppe Maruca, di 47 anni, veterinario, dipendente
dell' Azienda sanitaria di Vibo Valentia. Persone non identificate
si sono introdotte in un terreno di proprieta' di Maruca, in localita'
Pasqua, ed hanno tagliato, utilizzando una motosega, 110 giovani piante
di arance. Sull' episodio hanno avviato indagini i carabinieri, secondo
i quali il movente potrebbe essere collegato all' attivita' professionale
di Maruca, che in passato aveva subito un' altra intimidazione.
Due
morti sulle strade nel week end in Calabria
10/07 E? di due vittime il bilancio di questo week end sulel strade
in Calabria. La prima vittima, un pensionato, Antonio Macrina, di
70 anni, e' morto in un incidente stradale accaduto a Catanzaro lungo
viale Europa, nella zona di Germaneto. Macrina era alla guida di un'
automobile (una Fiat 500) sulla quale viaggiava anche la nipote, una
bimba di 11 anni. La vettura, per cause in corso d' accertamento,
si e' scontrata frontalmente con un' altra vettura (una Mercedes)
a bordo della quale si trovavano tre persone. Il pensionato e' morto
sul colpo, mentre la nipote e' rimasta ferita lievemente. Ferite non
gravi anche per gli occupanti della Mercedes. I rilievi sul luogo
dell' incidente sono stati effettuati dalla Polizia stradale, mentre
per prestare soccorso ai feriti e' giunto sul posto il personale del
118. I vigili del fuoco, da parte loro, hanno provveduto ad estrarre
dalle lamiere della Fiat 500 il corpo senza vita di Macrina.
L’altro incidente mortale ha visto protagonista, in negativo
purtroppo, un centauro nel vibonese deceduto nell' ospedale di Vibo
Valentia. Si tratta di Domenico Falduto, di 31 anni, che era rimasto
ferito ieri pomeriggio in un incidente stradale accaduto a Bivona,
frazione di Vibo Valentia. Falduto era alla guida di una moto di grossa
cilindrata che, per cause in corso d' accertamento, si e' scontrata
con un fuoristrada. Il giovane, sbalzato dal sellino della moto, e'
stato catapultato contro un palo dell' energia elettrica. Le condizioni
di Falduto, che aveva riportato ferite alla testa ed al torace, erano
apparse subito gravissime.
Arrestato
ad Africo, dopo dodici anni, uno dei 500 latitanti più pericolosi
09/07 Si e' conclusa dopo dodici anni la latitanza di Domenico Iacopino,
di 35 anni, arrestato stamane dai carabinieri mentre era nell'abitazione
della suocera ad Africo Nuovo, nel reggino. L'uomo, che e' ritenuto
uno dei principali elementi della cosca 'Palamara-Scriva-Speranza',
era ricercato dal 1993 perche' condannato a nove anni e cinque mesi
di reclusione per i reati di associazione per delinquere finalizzata
al traffico di sostanze stupefacenti. Nel luogo dove si nascondeva
Iacopino i carabinieri hanno trovato alcune armi e munizioni che sono
state sequestrate e sulle quali saranno compiuti accertamenti balistici
per verificare se sono state utilizzate per commettere reati. Iacopino
era inserito nell'elenco del Ministero dell'Interno dei 500 latitanti
piu' pericolosi in ambito nazionale. Iacopino era anche in possesso
di un mitra kalashinikov, con matricola cancellata e colpo in canna.
L’uomo viveva nascosto in un bunker ricavato nella cucina dell'
abitazione della suocera. Il pregiudicato aveva anche due pistole
e un giubbotto antiproiettile. Iacopino era ricercato sulla base di
un' ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale del
Tribunale di Milano per associazione per delinquere finalizzata al
traffico di sostanze stupefacenti. Sul suo conto pendeva anche un
ordine di carcerazione emesso nel 2000 dalla Procura generale di Milano
per la condanna definitiva a nove anni e cinque mesi di reclusione
per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti. L' uomo e' stato portato nel carcere di Reggio Calabria.
Grosso
incendio a Villapiana: tre persone ustionate gravemente
09/07 Tre persone gravemente ustionate (una delle quali e' stata
trasferita d'urgenza a bordo dell'elicottero del 118 al Cardarelli
di Napoli) sono il bilancio dell'incendio che sta interessando una
vasta zona del comune di Villapiana nella Sibaritide. Le fiamme hanno
aggredito, oltre a parecchi ettari di sterpaglie e macchia mediterranea,
anche un casolare in localita' Varca dell'Antenna. L'immobile era
di proprieta' dei due pensionati che hanno riportato gravi ustioni
in varie parti del corpo. L'altro ferito e' un vicino che ha cercato
di aiutare a spegnere le fiamme. Operazione quest'ultima che e' ancora
in corso e che sta impegnando quattro squadre dei vigili del fuoco
di Castrovillari, Cosenza e Trebisacce. I pompieri stanno cercando
di arginare almeno il fronte che minaccia la pineta all'ingresso della
cittadina ionica. I tre pensionati feriti sono stati soccorsi e trasportati
all'ospedale civile dell'Annunziata; per uno di loro, considerata
la gravissima situazione, i medici hanno deciso il trasferimento al
reparto grandi ustionati del Cardarelli di Napoli.
Incendio
doloso a San Demetrio Corone
09/07 Un vasto incendio, che secondo i carabinieri e' stato di natura
dolosa, e' scoppiato a San Demetrio Corone, nel cosentino, nelle adiacenze
del Collegio di Sant' Adriano. Le fiamme, che non hanno interessato
la struttura e sono state domate dopo circa tre ore, si sono estese
per alcuni ettari a sterpaglie e ad alcuni alberi di alto fusto, lambendo
anche un uliveto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di
Rossano con due autobotti, coadiuvati dai carabinieri e volontari.
Aveva
un vero e proprio arsenale un disoccupato arrestato nel reggino
La Polizia ha arrestato a Montebello Ionico un geometra disoccupato,
Fortunato Laface, di 37 anni, incensurato, trovato in possesso di
un arsenale di armi, tra cui una bomba a mano. L' uomo e' stato bloccato
dagli agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria mentre era alla
guida della propria automobile (una Bmw). In un borsello nascosto
sotto un sedile l' uomo custodiva due pistole: una calibro 7,65 con
matricola cancellata, munita di silenziatore, ed una 6,35 priva di
marca. Entrambe le pistole erano provviste di caricatore. Nell' auto
era custodita inoltre una calzamaglia di colore nero. La perquisizione
successivamente e' stata estesa ad un appartamento in uso a Laface
all' interno del quale sono stati trovati un fucile Beretta a canne
mozze calibro 16, col numero di matricola cancellato; un revolver
calibro 16 di fabbricazione antica e privo di marca; la bomba a mano,
tra l' altro perfettamente efficiente e munita di spoletta; un silenziatore
artigianale, munizioni di vario calibro ed un' altra calzamaglia di
colore nero. Secondo quanto ha riferito la polizia, Laface era sottoposto
ad indagini perche', pur incensurato, avrebbe avuto rapporti di frequentazione
con persone riconducibili alla criminalita' organizzata reggina.
Convalidato
il fermo per Gianfranco Palermo, reo confesso dell’omicidio
Presta
08/07
E' stato convalidato dal gip, Tiziana Macri', il fermo di Gianfranco
Palermo, di 31 anni, reo confesso dell' assassinio di Michele Presta,
di 57 anni, il dirigente della Cgil ucciso domenica sera nell' appartamento
di Catanzaro che utilizzava come foresteria. Nei confronti di Palermo
il gip, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Adriana
Pezzo, ha emesso l' ordinanza di custodia cautelare confermando per
il presunto responsabile dell' assassinio di Presta l' accusa di omicidio
volontario aggravato dalla premeditazione e dai motivi abbietti e
futili. Nel corso dell' udienza di convalida, tra l' altro, Palermo
ha confermato la confessione che aveva gia' reso alla polizia ed al
sostituto procuratore Pezzo. Palermo, in particolare, ha confermato
di essere stato l' esecutore materiale dell' omicidio di Presta, utilizzando
l' ascia che il dirigente sindacale conservava nella stanza in cui
dormiva. La morte del sindacalista, colpito alla fronte, e' stata
istantanea. Restano invece dubbi sul movente dell'omicidio, in merito
al quale Palermo ha fornito una versione poco chiara. Il gip Macri'
non ha accolto la richiesta del difensore di Palermo, Giuseppe Spinelli,
perche' venisse verificata la sussistenza delle esigenze cautelari
in considerazione del fatto che l' omicida aveva reso piena confessione
e non c' era, dunque, alcun pericolo d' inquinamento delle prove.
''Ci riserviamo ogni attivita' difensiva - ha detto l' avv. Spinelli
- all' esito del completamento dell' ulteriore attivita' investigativa
da parte dell'autorita' giudiziaria''.
Bertolaso
incontra il sindaco di Castrovillari per la frana di Civita e nel
pomeriggio gli invia un geologo
08/07 Il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile,
Guido Bertolaso, ha incontrato stamani il sindaco di Castrovillari,
Franco Blaiotta, e l' assessore, Mario Innocenzo Rummolo, per discutere
il problema frana che sta interessando il rione Civita. Blaiotta ha
illustrato la situazione riguardante la frana evidenziando ''come
da piu' di 20 anni lo smottamento, che interessa il quartiere storico
della citta', non si sia mai fermato e che nessun intervento organico
e' stato fino ad ora programmato, per cui diventa indispensabile procedere
a definire, in tempi rapidi, tutte le iniziative possibili per scongiurare
il pericolo che la situazione possa peggiorare con grave pregiudizio
per gli abitanti del quartiere''. Rummolo ha illustrato gli aspetti
tecnici del problema ed ha ricordato al capo della Protezione Civile
nazionale tutte le iniziative messe in campo dall' Amministrazione
municipale, con il coinvolgimento dei vigili del fuoco, dell' Autorita'
di bacino, della Protezione civile e della Prefettura. In particolare
ha fatto presente che ''a breve inizieranno i lavori per deviare le
acque meteoriche che provengono dal lato nord della citta' in modo
da alleggerire il carico idraulico dal versante ovest del Ponte della
Catena''. Bertolaso, a cui e' stato consegnata la documentazione dell'
Autorita' di Bacino, ha assicurato un immediato intervento della Protezione
civile, con un attento monitoraggio della situazione e l' invio di
tecnici specializzati che effettueranno immediatamente un sopralluogo
nel rione Civita. Lo stesso, inoltre, d' intesa con l' Amministrazione
comunale, in relazione agli esiti della verifica che sara' effettuata
in tempi rapidissimi, coordinera' gli interventi, con le altre istituzioni
(Provincia e Regione) per reperire i fondi necessari.E non perde tempo
Bertolaso. Nel pomeriggio, come promesso dal capo del dipartimento
nazionale della stessa, Guido Bertolaso, il geologo Francesco Leone,
della Protezione Civile, ha incontrato il sindaco, Franco Blaiotta,
l'assessore ai lavori pubblici, Mario Innocenzo Rummolo e i tecnici
della struttura comunale, a cui e' stato affidato l'incarico di redigere
il progetto esecutivo per gli interventi che dovranno essere realizzati
per mettere in sicurezza la zona. Blaiotta incontrera' anche i rappresentanti
del Comitato ''Centro Storico di Castrovillari'' Franco Scruci e Fabio
Tricarico, per avere un quadro preciso della situazione riguardante
la frana del rione Civita e per effettuare un sopralluogo Al geologo
della Protezione civile e' stata fornita tutta la documentazione in
possesso della struttura e successivamente si e' recato, sempre accompagnato
dagli amministratori e tecnici, sul posto per verificare lo stato
dei luoghi e per redigere, in base agli elementi acquisiti, la relazione
tecnica che sara' consegnata in tempi brevi al Dipartimento nazionale
della Protezione Civile. Il sindaco, Blaiotta, e l'assessore ai lavori
pubblici, Rummolo, hanno espresso la loro grande soddisfazione per
l'immediatezza con cui la Protezione Civile ha risposto alle richieste
dell'Amministrazione per risolvere un problema che si trascina da
piu' di 20 anni. ''Il problema e' stato affrontato con grande determinazione
- hanno dichiarato Blaiotta e Rummolo - e sono stati compiuti come
non mai tutti i passi necessari, indispensabili a dare al problema
una soluzione definitiva con il coinvolgimento delle istituzioni,
a cui compete la responsabilita' di valutare concretamente i rischi
esistenti e le possibili soluzioni per risolverle. Questi sono i fatti
hanno aggiunto - per i quali ogni commento risulta superfluo''
Campi
studio nei terreni confiscati alla mafia
08/07 Sono cinque i campi-studio allestiti da Legambiente e dall'associazione
Libera di Don Luigi Ciotti nei terreni confiscati alla mafia. Quest'anno
l'iniziativa per la legalita' e' stata organizzata a Camporeale, Castelvetrano,
Gioia Tauro e a Volvera (Torino) dove le attivita' riservate ai giovani
sono gia' partite, mentre a Bagheria cominceranno il 17 luglio. Nei
campi-studio sono impegnati ragazze di diverse nazionalita' tra i
18 e i 25 anni. L'obiettivo dei campi-studio e' promuovere in tutto
il mondo la cultura della legalita' e dell'ambiente e spiegare la
legge 109 del '96 che prevede il riutilizzo dei beni confiscati ad
uso sociale. Nei campi, della durata di 15 giorni, sono in programma
sessioni di studio e informazioni sui temi della lotta alla mafia.
''Questi giorni - sottolinea Rosa Laplena responsabile nazionale dell'ufficio
di presidenza per i beni confiscati di Libera - saranno un'occasione
concreta per testimoniare quanto si e' fatto e quanto ancora ci sia
da fare sulla lotta alla mafia''.
Convalidato
il sequestro della più grande cava di inerti della Calabria
08/07 Il Tribunale per il riesame di Catanzaro ha convalidato il
sequestro preventivo, eseguito il 10 giugno scorso dai carabinieri,
della cava di inerti piu' grande della Calabria, ubicata in localita'
Mendicino di Lamezia Terme. La cava e' di proprieta' dell' imprenditore
Salvatore Mazzei, di 49 anni. A disporre il sequestro era stato il
procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Raffaele Mazzotta,
nell' ambito di un' inchiesta su presunte violazioni di legge nella
gestione della cava. I giudici del riesame hanno rigettato il ricorso
che era stato presentato dai difensori di Mazzei contro la decisione
del gip del Tribunale di Lamezia terme di convalidare il sequestro
della cava. In particolare, il provvedimento di sequestro e' stato
motivato da una serie di violazioni urbanistiche che sarebbero state
commesse nella realizzazione della cava per totale difformita' rispetto
alla concessione comunale ed in relazione alla presunta occupazione
ed alla deviazione dell' alveo di un torrente. Nella cava sequestrata
sono stati estratti, complessivamente, un milione e 400 mila metri
cubi di inerti. Con i lavori di estrazione degli inerti e' stata sventrata,
praticamente, una montagna, con gravi conseguenze, secondo quanto
e' emerso dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Lamezia
Terme, sul piano ambientale e pericoli per l' incolumita' pubblica
e per gli operai. La cava di proprieta' dell' imprenditore Mazzei,
tra l' altro, era stata citata dal Ministro dell' Interno nel decreto
con il quale, nell' ottobre del 2002, fu sciolto per infiltrazioni
mafiose il Consiglio comunale di Lamezia Terme lametino in relazione
a presunte irregolarita' nella concessione rilasciata allo stesso
Mazzei.
Sottoseg.
Tassone “In Calabria l’ANAS dal 2001 ha fatto 5 miliardi
di investimenti”
08/07 ''Il Governo sta attuando una serie di impegni concreti in
favore della Calabria che, per quanto riguarda l' Anas, si sostanziano
in investimenti che dal 2001 ad oggi hanno gia' toccato quasi i 5
miliardi di euro, una cifra enorme, pari a circa il 30% degli investimenti
su base nazionale''. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture
e Trasporti, Mario Tassone, intervenendo a Reggio Calabria alla cerimonia
per l' apertura al traffico della strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie.
Secondo Tassone, inoltre, ''non e' vero che l' Anas, come e' stato
sostenuto da qualcuno, avrebbe smantellato l' ufficio di Catanzaro
dedicato alla statale 106 jonica, ridimensionando il suo impegno per
questa arteria. E' vero semmai il contrario. Solo i due maxilotti
calabresi della Salerno-Reggio Calabria ed i due maxilotti calabresi
della statale 106 Jonica, da poco avviati, valgono complessivamente
2,9 miliardi di euro, e dimostrano tutta l' attenzione dell' Anas
verso questi due fondamentali assi di collegamento. Inoltre l' Anas
e la sua Direzione Grandi Infrastrutture del Mezzogiorno hanno gia'
stabilito la dislocazione presso Catanzaro e Locri delle due sedi
dell'alta sorveglianza sui macrolotti della SS 106, ciascuna costituita
da un personale che operera' in loco. In reata', quindi, l' Anas non
ha diminuito ma anzi ha aumentato, anche in termini di organico, la
propria attivita' sulla 106 ionica, con la nomina di professionalita'
tecniche presso i vari cantieri gia' operanti o in fase di apertura
che costituiscono i maxilotti. Analogamente succede per i macrolotti
della Salerno-Reggio Calabria in cui e' gia' aperto e funzionante
presso Polla l' ufficio dell' alta sorveglianza del macrolotto 1 ed
e' aperto ed e' in via di potenziamento presso Palmi l' ufficio dell'
alta sorveglianza dei macrolotti 5 e 6''.
La
Metropolitana Leggere come volano per la crescita del Savuto
08/07 L’idea progettuale sulla Metropolitana Leggera Savuto-Unical
è stato l’argomento al centro del dibattito di una delle
ultime riunioni della Sesta Commissione Consiliare Permanente “Trasporti
ed Attività Produttive”, presieduta dal Consigliere Marino
Reda. L’ampio interesse che la prospettiva di creare una struttura
di collegamento riveste per l’intero comprensorio del Savuto
ha mobilitato le istituzioni locali di quel territorio che hanno partecipato,
pertanto, alla riunione della Commissione per dare un proprio contributo
e sostegno all’iniziativa. Erano presenti, infatti, Anna Aurora
Colosimi, Presidente della Comunità Montana del Savuto, Antonio
Rota e Michele Ceci, rispettivamente Assessore ai Trasporti ed Assessore
al Turismo della stessa Comunità Montana, e Nello Perri, consulente
ai Trasporti. La discussione ha preso l’avvio da un documento
che Sindaci e Comunità Montana del Savuto hanno indirizzato
al Presidente ed alla Giunta Provinciale, con il quale è stata
chiesta massima attenzione sul servizio di trasporto pubblico in una
zona che è strategica sul piano del trasporto locale, al fine
di adeguarla alle nuove sfide presentate da un quadro geografico ed
economico ampio. “Una soluzione efficace per la mobilità
delle popolazioni del Savuto che si attende da anni e che non ha mai
trovato concretamente proposte operative destinate ad essere attuate
-hanno sostenuto gli amministratori locali, nel corso della Commissione-
affinché si verifichi un’inversione di tendenza per il
rilancio, soprattutto attraverso il collegamento col capoluogo, dell’area
del Savuto”. Il quadro generale del trasporto pubblico locale,
per poter dare risposte esaustive anche per il Savuto ha necessità
di programmare una rete di servizi che faccia perno sulla Metropolitana
Leggera collegata direttamente con L’Unical, centro pulsante
di economia e cultura, e, comunque, risorsa sulla quale puntare in
maniera decisa e concreta. Privare questo territorio del vitale collegamento
con i circuiti importanti e determinanti per la crescita economica,
sarebbe miope ed inopportuno e non lascerebbe dispiegare le notevoli
potenzialità finora inespresse. E’ mancata, infatti,
un’ottica politica globale atta a portare il Savuto in un contesto
di crescita, come può esserlo l’area urbana di Cosenza
e di Rende; e, per questo, sono necessari collegamenti più
rapidi con le dorsali tirreniche ed adriatiche per ancorare l’area
agli altri servizi viari nazionali ed internazionali.
Estremamente critico il giudizio sullo studio della Regione Calabria,
che lascia sconcerto per i risultati non proporzionati al territorio
ed al numero dei cittadini del territorio provinciale cosentino: riduzione
della quantità di chilometri annui consentiti; riduzione del
numero dei bacini; mantenimento di un chilometraggio chiaramente insufficiente
per l’adeguamento del Trasporto Pubblico Locale agli standard
delle altre regioni ed a quelli europei, specialmente in mancanza
di infrastrutture di trasporto veloce su ferrovia che compenserebbero,
in una rete intermodale, la mancanza di adeguate risorse per l’aumento
dei chilometri annui.
In conclusione di un ampio dibattito, il Presidente della Commissione
Marino Reda – sottolineando che i servizi minimi devono rispondere
in primo luogo alle reali esigenze dei cittadini – ha convenuto
con gli amministratori dell’area del Savuto sulla necessità
di un ritorno a quattro dei bacini di traffico, per ragioni di opportunità
di programmazione dei servizi di trasporto. Il quadro evolutivo, inoltre
– ha continuato Reda – deve prospettare la Metropolitana
Leggera di Superficie come sistema “collettore” di un
più generale sistema “capillare” di adduzione ai
centri di intermodalità, con frequenze cadenzate che possano
collegare il territorio a Cosenza, all’Unical ed alla rete delle
Ferrovie; maggiori servizi “capillari” con frequenze cadenzate,
con particolare riguardo alle zone montane a domanda debole; infine,
la definizione di un’area urbana di mobilità pubblica
che comprenda la parte del Savuto contermine al territorio di Cosenza
e quella in cui hanno sede i presidi del Capoluogo.
Nuova
intimidazione al consigliere comunale di Lamezia Grandinetti
08/07 Una lettera contenente minacce e' stata recapitata al consigliere
comunale e leader di ''Lamezia provincia e non solo'', Francesco Grandinetti.
All' interno della busta, partita da Lamezia, oltre alle minacce,
c' era l' articolo di un quotidiano relativo ad un' altra intimidazione
subita da Grandinetti nei giorni scorsi, quando ignoti distrussero
il lunotto posteriore della sua auto, e disegnate alcune croci. Inoltre
la foto di Grandinetti a corredo dell' articolo era forata all' altezza
della testa. Il Consigliere ha denunciato il fatto al Commissariato
della di Lamezia Terme che ha avviato le indagini.
Dieci
avvisi orali di PS a pregiudicati del vibonese
08/07 Nell'ambito delle attivita' di prevenzione gli agenti della
della divisione Anticrimine della questura di Vibo Valentia hanno
notificato il provvedimento dell'avviso orale nei confronti di 10
pregiudicati residenti nel capoluogo e nei comuni limitrofi. Di questi
uno in particolare, nei confronti di un pregiudicato di Nicotera Marina,
e' aggravato dall'ulteriore imposizione del divieto di detenere telefoni
cellulari, giubbotti antiproiettili ed automezzi blindati. E' stata
inoltre avanzata una proposta per l'applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di un pregiudicato della zona delle Serre,
si tratta di un pastore di 54 anni. Nel corso dell'ultima settimana
inoltre sono stati effettuati servizi straordinari di controllo del
territorio provinciale ed in particolare oltre che nel capoluogo,
nelle zone di Pizzo, Tropea e Serra San Bruno. Sono state eseguite
9 perquisizioni domiciliari, controllati 145 veicoli ed identificate
198 persone.
Resti
di una villa romana affiorati durante gli scavi nell’area dell’antica
Medma nel reggino
08/07 I resti di una villa romana di eta' augustea (I secolo a.C.)
sono affiorati nel corso della campagna di scavi archeologici condotta
nell' area dell' antica Medma in Pian delle Vigne a Rosarno. In particolare,
sono stati portati alla luce una moneta bronzea di epoca romana ed
un mattone con impresso il sigillo dei nipoti di Cesare Augusto che
da queste parti possedevano una fabbrica di laterizi con annesso deposito.
La scoperta dei reperti e' stata fatta dall' equipe guidata da Maurizio
Paoletti dell' Universita' di Pisa, sotto la direzione di Maria Teresa
Iannelli della Soprintendenza ai Beni Archeologici. ''A parere di
Paoletti - e' detto in una nota del Comune di Rosarno - si tratta
di una scoperta di grande valore perche' sta a dimostrare, contrariamente
alle ipotesi fin qui avanzate, che Medma non venne distrutta sul finire
del III secolo a.C., a seguito della guerra combattuta in questo lembo
d' Italia, dai Romani contro Annibale, ma sopravvisse per almeno altri
due secoli''. ''E' la prova - sostiene Giuseppe Lacquaniti, assessore
ai beni archeologici del Comune di Rosarno - che esiste, quindi, una
fase 'romana' di Medma, tutta ancora da esplorare, che consente di
fare luce sul vuoto di due secoli venutosi a determinare tra l' ipotizzata
distruzione della citta' durante le guerre annibaliche e la nascita
della colonia di Nicotiria, fatta edificare da Augusto sul colle di
S.Faustina, e divenuta nuovo punto di aggregazione, a destra del fiume
Mesima, per tutti gli abitanti della zona''. Soddisfazione per i primi
esiti degli scavi archeologici nell' area di Medma e' stata espressa
dal sindaco di Rosarno Giacomo Saccomanno. ''Va dato merito al prof.
Paoletti, al cui nome sono legate numerose scoperte avvenute negli
anni '70 e '80 nel territorio di Rosarno - ha detto Saccomanno - di
avere avuto la giusta intuizione di prescegliere un luogo non contaminato
da precedenti esperienze di scavo e subito rivelatosi ricco di reperti
di eccezionale valore''.
In
fiamme un negozio di abiti da sposa a Rossano
08/07 Un incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti, ha
provocato danni ad un negozio di abiti da sposa il cui proprietario
opera anche nei settori delle pompe funebri e dell' arredamento. Per
spegnere l'incendio sono intervenuti i vigili del fuoco i quali hanno
evitato che le fiamme si propagassero al piano superiore dello stabile,
dove si trova un altro negozio simile. Sono in corso le indagini per
accertare i danni e le cause dell'incendio.
Incidente
mortale vicino Celico. Un morto ed un ferito grave
08/07 Un uomo di 70 anni, Santo Gencarelli, e' morto stamani in seguito
ad un incidente stradale verificatosi sulla strada statale Moccone-Rose,
nel territorio del comune di Celico. L'auto su cui viaggiava la vittima
si e' scontrata con la vettura condotta da un giovane di 22 anni,
rimasto gravemente ferito. Sul posto sono intervenuti i Vigili del
Fuoco e personale del 118. Il ferito, Giovanni Lupinacci, e' ricoverato
in prognosi riservata.
I
Carabinieri a Crotone salvano una famiglia dalle fiamme
08/07 Cinque persone appartenenti ad un unico nucleo familiare sono
state salvate dai carabinieri a Crotone mentre si trovavano all'interno
della loro abitazione all'interno della quale e' improvvisamente divampato
un incendio. L'episodio e' avvenuto stamane nel quartiere Marina.
Una pattuglia di carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia
di Crotone ha notato fuoco e fumo fuoriuscire dalle finestre di un
appartamento posto al secondo piano di una palazzina. Quando i carabinieri
si sono accorti della situazione di pericolo, i due militari della
pattuglia hanno raggiunto l'abitazione che era stata completamente
invasa dalle fiamme. I carabinieri sono riusciti a raggiungere tutti
i componenti della famiglia e a trarli in salvo; quindi si sono prodigati,
con mezzi di fortuna, per tenere a bada l'incendio in attesa dell'arrivo
dei vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Secondo i primi accertamenti
l'incendio si e' verificato a causa di un corto circuito in un ventilatore.
L'incendio ha distrutto gli arredi delle camere da letto e del soggiorno
ma le cinque persone che erano in casa sono rimaste tutte illese.
Attacco
terroristico nel cuore della city Londinese. Al Qaeda fa una strage.
07/07
Dopo il giorno undici (settembre in America e Marzo in Spagna) ora
è il numero 7 (luglio) quello che farà ricordare una
nuova strage di innocenti provocata dagli integralisti. L'incubo di
al Qaeda e della minaccia terroristica internazionale e' piombato
anche su Londra che questa mattina e' stata messa in ginocchio da
quattro attentati. Alle 23.30, il conto ufficiale delle vittime e'
fermo a 44, ma secondo la stampa inglese i morti sono almeno 55. Settecentocinquanta
invece i feriti di cui alcuni molto gravi: fratture, mutilazioni,
gravi ustioni e ferite al torace e alla testa; mentre tra quelli colpiti
lievemente, circa 300, ci sono anche 2 italiani. Ma il bilancio non
e' ancora definitivo ed e' destinato a salire. E' questo il tragico
bilancio dei quattro attacchi terroristici che hanno colpito questa
mattina la capitale del Regno Unito. Una serie di esplosioni, una
a pochi minuti dall'altra, che hanno investito autobus e metropolitane
di Londra, colpendo soprattutto la City, sede della finanza britannica
e che hanno gettato la citta', l'intera nazione e tutto il resto del
mondo nel panico. Per tutta la giornata i numeri dei coinvolti nelle
deflagrazioni sono rimasti incerti, fino poi alla conferma ufficiale
resa nel pomeriggio dal capo della polizia londinese durante una conferenza
stampa. Ma se la conferma dei morti e dei feriti sembra essere definitiva
ancora oscura e' la matrice dell'attentato, anche se e' ormai certa
la pista del terrorismo internazionale islamico. Da ogni parte del
mondo sono arrivati messaggi di solidarieta', parole piene di sgomento,
incredulita' e terrore.
- Ore 8.49 Gmt. In Italia sono le 9.49. Inizia qui la tragica sequenza
di esplosioni e di morte. Londra sprofonda nel terrore. Una bomba
esplode nella metropolitana alla stazione di Aldgate. Due minuti dopo
un altro scoppio, questa volta nella stazione di Edgware road. Poi
tocca a King's cross. La gente fugge in strada. Sono tutti terrorizzati
e nessuno sa ancora cosa sia successo. Inizialmente la Polizia dice
che a causare l'esplosione, la prima, forse e' stato un guasto, un
calo della tensione. Ma le esplosioni fino a questo momento sono tre,
una dietro l'altra e a quel punto diviene chiaro che si tratta di
un attentato terroristico. Londra e' completamente isolata: linee
telefoniche interrotte, telefoni cellulari in tilt, tutte le stazioni
della metropolitane vengono chiuse e l'esercito si schiera nel quartiere
centrale del Covent Garden
-
Ore 10.20: La tragica sequenza di esplosioni sembra essersi fermata.
A due ore circa dagli attentati, Scotland Yard ammette la matrice
terroristica degli attentati escludendo immediatamente qualsiasi legame
con l'Ira. La morte anche questa volta sembra arrivare dal mondo islamico.
Una rivendicazione degli attentati terroristici giunge intorno alle
13.00, ora italiana, sul web. Il messaggio e' firmato dal ''Gruppo
segreto della Jihad di Al Qaeda in Europa'' che minaccia di attaccare
anche l'Italia e la Danimarca. ''Eroici combattenti della nazione
araba - si legge nel messaggio di rivendicazione - e' ora il momento
della vendetta contro il governo crociato e sionista britannico, in
risposta al massacro della Gran Bretagna in Iraq e in Afghanistan.
Ingiungiamo il governo italiano e quello danese di ritirare le truppe
dall'Iraq e dall'Afghanistan'', conclude il breve messaggio. La rivendicazione
pubblicata sul sito internet ''elqual3ah.com'' e' ritenuta inattendibile
sia da fonti di intelligence italiana che statunitensi nonche' da
alcuni forum islamici, che hanno evidenziato ''errori in alcune parole
arabe''. Ma cio' non basta a fugare le ipotesi che vedono il coinvolgimento
di Al qaeda dietro l'attacco a Londra; una convinzione questa rafforzata
anche dalla notizia, resa nota dall'emittente 'Sky news', che a bordo
di un autobus esploso si trovava un kamikaze. Ma nonostante la rivendicazione
on-line dell'attentato sembri poco attendibile, non ha dubbi sulla
matrice degli attacchi l'esperto di terrorismo tedesco Rolf Tophoven
che ha parlato di troppe similitudini e di un'organizzazione 'perfetta'
dell'operazione terroristica che ha colpito oggi Londra. ''Gli attentati
di Londra - ha detto - hanno la stessa firma di quelli che a Madrid
hanno provocato 191 vittime l'11 marzo del 2004. La simultaneita'
delle bombe e la professionalita' dell'esecuzione indicano un 'know-how'
operativo identico a quello degli attentati di Madrid''. Dalle televisioni
di tutto il mondo cominciano ad arrivare le tragiche immagini di cio'
che e' successo poche ore prima a Londra. Una tragedia che riporta
la memoria all'undici marzo di Madrid e all'11/9 di New York ma che
purtroppo non e' ancora finita. Sono le 11 e 04. Scoppia un'altra
bomba: e' la quarta. Un bus a due piani che transita per Russel square
si squarcia. I rottami finiscono a decine di metri di distanza. Due
i morti, moltissimi i feriti. E' un incubo da cui non sembra sia possibile
svegliarsi. Le notizie si susseguono velocemente e fanno il giro del
mondo. Il mondo economico risponde con la stessa velocita': la sterlina
crolla, i titoli di Stato europei puntano verso l'alto. In un giorno
sono stati persi 122 miliardi di euro di capitalizzazione nelle Borse
europee. Le azioni delle societa' collegate al turismo sono crollate
vertiginosamente e i maggiori tour operator europei hanno cominciato,
appena appresa la notizia, ad offrire la possibilita' di cancellare
o di modificare gratuitamente le prenotazioni su Londra. Numerose
le disposizioni prese dal governo britannico gia' dalle prime ore.
Gran parte dei 1.500 poliziotti della polizia metropolitana inviati
a Gleneagles, in Scozia, per il summit del G8, sono stati richiamati
con urgenza a Londra. Il premier inglese, Tony Blair, ha sospeso la
riunione in corso a Gleneagles e si e' diretto a Londra, ma in un
comunicato ha assicurato che i lavori in Scozia proseguiranno perche'
''atti del genere non possono destabilizzare l'equilibrio mondiale''.
La parola d'ordine e' ''reagire''. E reagire e' cio' che hanno fatto
Spagna, Francia, Germania, Italia e molti altri paesi dell'Europa.
Le misure di sicurezza sono state alzate e ovunque si sono incrementati
i controlli in tutti quei luoghi ritenuti ''sensibili'' facendo scattare
i piani di sicurezza messi a punto dagli Stati dopo gli attacchi di
New York e di Madrid. Ma la paura della gente non si e' fermata ed
e' dilagata. A Kiev, in Ucraina, la popolazione ha vissuto nel panico.
Centinaia le segnalazioni che sono giunte alle forze dell'ordine ucraine
in cui si segnalava la presenza di numerosi pacchi sospetti abbandonati
nelle stazioni della metro. Paura anche a Washington e a New York
dove e' stata rafforzata la presenza di agenti per le strade della
citta'. Il mondo intero si e' detto solidale con Londra. Parigi, Berlino,
Madrid ma anche Istanbul e Israele. Da ogni citta' del mondo sono
arrivati messaggi di solidarieta'. Da George W. Bush e' giunto l'invito
affinche' ''la lotta al terrore continui'' mentre il premier russo
Vladimir Putin ha ribadito la necessita' di ''essere uniti nella lotta
senza riserve''. Un minuto di silenzio e' stato osservato nell'aula
del Parlamento europeo in segno di solidarieta' e cordoglio. Il presidente
dell'assemblea Josep Borrell ha sottolineato: ''Siamo tutti con i
britannici oggi il nostro pensiero e' con voi''. E da Javier Solana,
Alto rappresentante Ue per la politica estera, sono arrivate parole
cariche di dolore e di commozione verso le famiglie delle persone
rimaste uccise nelle esplosioni. Il primo ministro israeliano Ariel
Sharon si e' detto ''sconvolto per l'orribile crimine commesso contro
cittadini britannici innocenti''. Nel corso di una telefonata con
l'ambasciatore britannico in Israele, Simon McDonald, Sharon ha espresso
tutta la solidarieta' del suo popolo nei riguardi della Gran Bretagna,
di cui ''condivide il dolore''. ''Il mondo intero deve unirsi nella
guerra contro il terrorismo'' ha aggiunto. Parole dal peso rilevante
quelle del premier israeliano dopo che questa mattina, a poche ore
dall'attentao, si era diffusa la voce che Israele fosse stata messa
a conoscenza prima di cio' che sarebbe accaduto. Un'ipotesi immediatamente
smentita. ''Orrore e repulsione'' e' stato il commento del presidente
austriaco Heinz Fischer. Ma non sono stati solo i paesi occidentali
ad esprimere cordoglio. Disappunto per quanto accaduto a Londra e'
stato comunicato ufficilmente dalla Turchia, un paese di tradizione
musulmana che da anni vive l'incubo degli attentati. A nome di tutto
il popolo turco il ministro degli Esteri turco, Abdullah Gul ha espresso
la sua preoccupazione perche' - ha detto - oggi ogni paese, ricco
o povero che sia deve fronteggiare la minaccia terroristica''. E da
tutte le comunita' islamiche presenti in Europa e' arrivato un commento
negativo per la tragedia di questa mattina. Il presunto messaggio
di rivendicazione dell'attentato minacciava anche l'Italia. Chiare
sono state le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi che ha affermato come anche ''il nostro paese sia esposto''
a pericoli di questo tipo. ''La perdita di tante vite umane e la devastazione
causate dalla barbarie del terrorismo suscitano in tutti gli italiani
ripugnanza e sdegno''. Cosi' il Presidente della Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi, ha scritto alla Regina Elisabetta II che appresa la
notizia si e' detta ''sgomenta e spaventata''. Sospese le sedute in
corso alla Camera e al Senato. Sgomento, solidarieta' ed amicizia
sono stati espressi anche dal Presidente di palazzo Madama, Marcello
Pera, e da Pier Ferdinando Casini che ha confermato ''il suo impegno
a proseguire nella lotta al terrorismo, che e' il nemico numero uno
della societa' in cui viviamo''. ''Quello che e' accaduto e' la tragica
conferma che il terrorismo colpisce ancora al cuore dell'Europa e
colpisce il paese che ha la presidenza dell'Unione europea e del G8'',
ha detto il commissario europeo alla Giustizia e alla Sicurezza interna,
Franco Frattini, mentre Romano Prodi ha ribadito come ora piu' che
mai ci sia la necessita' di ''restare uniti''. Il ministro dela Giustizia,
Roberto Castelli, ha dichiarato che ''se sara' appurata la matrice
fondamentalista degli attentati di questa mattina si dovra' avere
il coraggio di dire che si tratta di terrorismo islamico senza nascondersi
dietro ipocrisie di natura ideologica Enzo Bianco, presidente del
Copaco, il Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza,
ha sottolineato l'impegno totale dei servizi d'intelligence italiani.
''Stiamo seguendo - ha dichiarato Bianco - con attenzione e profondo
sgomento la serie di attacchi terroristici messi in atto in queste
ore a Londra. L'organizzazione di altissimo livello degli autori dell'attacco
terroristico, che hanno posto in essere un'azione criminale drammaticamente
efficace, causando un numero di vittime che, purtroppo, sta crescendo
di minuto in minuto''. Secondo il ministro delle Riforme Roberto Calderoli,
l'Italia dovrebbe reagire al terrorismo anche con un progressivo ritiro
delle truppe impegnate in Iraq. La preghiera e' stato invece il commento
silenzioso alla tragedia arrivato dal Vaticano dove Papa Benedetto
XVI, prontamente informato dei gravissimi fatti di Londra, ha inviato
un telegramma al cardinale Cormac Murphy O'Connor, in cui ha espresso
profondo dolore per cio' che e' accaduto. Un ''appello a tanti uomini
di buona volonta' che ci sono in tutte le religioni'' contro lo ''scontro
di civilta''' e' stato invece il messaggio inviato a tutti i fedeli
cristiani dal cardinale Angelo Sodano. ''Nel nome dello stesso Padre
che e' nei cieli - ha detto - dobbiamo terminare questo scontro di
civilta', dobbiamo inaugurare un'era nuova per la nostra umanita'.
Siamo tutti fratelli nel nome dello stesso Padre che sta nei cieli
e quest'odio deve terminare''. Come nelle altre capitali europee,
ingenti sono state le misure di sicurezza adottate a Roma. Innalzati
i controlli nelle due linee della metropolitana e dietro richiesta
del prefetto Achille Serra e' stato convocato un comitato straordinario
per fare il punto della situazione dopo l'attacco terroristico. ''Oggi
- ha detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni - il grande compito
che si trova a dover affrontare la politica e' quello di dare risposte
concrete al dilagare del Terrorismo. Roma e' vicina a Londra, testimonia
la propria solidarieta' alla capitale britannica, ai suoi cittadini,
alla sua amministrazione, al sindaco Ken Livingstone e ribadisce,
ancora una volta con forza, il proprio fermo rifiuto del terrorismo''.
E domani sera, alle ore 19, tutti i cittadini saranno chiamati a manifestare
in un appuntamento pubblico sulla piazza del Campidoglio il loro cordoglio,
il ripudio della violenza e la vicinanza ai londinesi colpiti dagli
attentati. Ma la solidarieta' espressa da tutto il mondo non e' riuscita
a lenire il dolore di una citta' che ha visto la morte poggiarsi su
di se'. Bandiere a mezz'asta a Buckingham Palace sono state messe
in segno di un lutto che difficilmente si dimentichera'. Un gesto
che, secondo quanto riferito da un portavoce del dipartimento della
Cultura di Londra, e' stato replicato anche negli edifici governativi.
''E' un giorno molto triste per il popolo britannico – ha dichiarato
Tony Blair - ma non ci lasceremo intimorire''. La polizia londinese
aveva invitato la popolazione a restare in casa e in serata e' arrivato
l'invito ai musulamni che abitano in citta'. Il timore e' quello che
la tensione vissuta in queste ore possa portare allo scatto di rappresaglie.
E a tal proposito il presidente della Commissione islamica per i diritti
umani Massoud Shadjareh, si e' detto preoccupato ''per possibili ritorsioni
contro cittadini musulamni che non devono essere mischiati con i colpevoli
degli attentati''. Subito dopo le quattro esplosioni tutte le stazioni
della metropolitana sono state chiuse per poi essere riaperte in tre
punti: Victoria, Euston e Paddington . Ma alle 19.00 la stazione di
Victoria Station e' stata nuovamente evacuata. Poco dopo, infatti,
e' arrivato l'ordine di richiudere nuovamente l'intera 'tube' che
probabilmente non riaprira' prima di domani. Ma le misure di precauzone
non hanno riguardato solo Londra. Ad Edimburgo la polizia scozzese
ha fatto sgomberare una zona commerciale del centro per esaminare
un pacco sospetto abbandonato su un autobus. L'incubo non sembra essere
finito. Ma cio' che il mondo ha visto dagli schermi dei televisori,
i londinesi e tutti coloro che questa mattina si trovavanonel centro
di Londra lo hanno vissuto sulla propria pelle e visto con i propri
occhi. Con parole cariche di paura e di rabbia alcuni testimoni sopravviossuti
hanno raccontato le loro storie e quelle di chi hanno visto morire.
''C'e' stata una grande esplosione seguita poidalle urla della gente.
Sono andata alla finestra'', ha raccontato unadonna che abita a Tavistock
Square, dove si e' verificata l'esplosione di un autobus a due piani.
''Da quello che ho visto, il piano superiore del bus a due piani era
saltato in aria''. E ancora: ''Stavo uscendo dal Caffe', mi sono girato
ed ho visto una grande esplosione in mezzo alla strada'', ha detto
Richard Routledge che passeggiava lungo Great Woburn Street al momento
della deflagrazione. ''Ho avuto la certezza che fosse l'autobus. Il
mio primo istinto e' stato quello di fuggire''. ''Sono sceso dal treno,
ho fatto cinque passi. Quindi c'e' stata una forte, sottolineo forte,
esplosione che sembrava provenire dalla coda del treno, oppure dal
tunnel'', ha raccontato invece Micheal Searle, che era appena sceso
dalla carrozza della metro alla fermata di Liverpool Street. ''Tutti
si sono chiesti, cosa diavolo e' successo? Poi siamo usciti dalla
metro abbastanza calmi. Nessuno ha spinto. Sono arrivato in cima e
sono uscito. Ora potete capire quanto io sia stato fortunato'', ha
concluso Searle. L'unica certezza ora sembra essere quella che da
oggi, giovedi' 7 luglio, Londra non sara' piu' la stessa. Nella notte
le autoambulanze hanno continuato a viaggiare a asirene spiegate.
SI sta ancora scavando per trovare altre persone.
Delitto
Presta : Proseguono le indagini.
Oggi l’udienza di convalida per l'arresto di Palermo.
(continua)
Colonia
del Cupone: la Regione ne chieda la disponibilità al Ministero
07/07 La disponibilita' della Giunta regionale a richiedere al ministero
dell' Economia ''un tavolo di confronto sull' utilizzazione dell'
ex Colonia, gia' dei Monopoli di Stato, sita in localita' Cupone,
sul lago Cecita, nel Comune di Spezzano della Sila'' e' stata chiesta
dalla Cgil di Cosenza in una lettera aperta al presidente della Regione,
Agazio Loiero, ed al vice presidente, Nicola Adamo. La struttura,
nei giorni scorsi, e' stata occupata simbolicamente. ''Questa struttura,
un complesso capace di ospitare oltre 600 persone contemporaneamente,
fornito di tutte le attrezzature tecniche e di servizio, che dava
lavoro stagionale ad oltre 200 addetti - e' scritto nella lettera
- da oltre dieci anni e' completamente abbandonata. Un esempio dello
scempio cui sono sottoposti considerevoli beni pubblici, della Sila
e non solo, nel mentre il disagio sociale, la disoccupazione sembrano
non poter trovare un freno''. ''Oltre mille cittadini, disoccupati,
forestali, no-global, precari, migranti - prosegue la lettera - hanno
partecipato alle tre giornate di occupazione simbolica della struttura.
Il protagonismo sociale delle popolazioni, l' impegno dichiarato dell'
Amministrazione Provinciale di Cosenza, di autorevoli parlamentari
e senatori, di consiglieri regionali, di Sindaci ed amministratori
dei Comuni Silani, vede nella Vostra disponibilita' il completamento
di quel fronte sociale ed istituzionale indispensabile per imporre
al Governo la restituzione di questo bene, ad una funzione pubblica
e comune, che ne arresti il degrado, ne impedisca la cartolarizzazione
e ne valorizzi socialmente le potenzialita' occupazionali''.
Il
Prefetto scioglie il Consiglio comunale di Marano Pincipato
07/07 Il prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, ha sospeso il Consiglio
comunale di Marano Principato, in seguito alle dimissioni contestuali
da otto consiglieri su dodici assegnati all'ente. Il prefetto, che
ha avviato il procedimento per loscioglimento del Civico consesso,
ha intanto nominato il vice prefetto aggiunto Maria Vercillo commissario.
Bertolaso:
“Da giugno ci siamo attivati contro l’emergenza incendi”
07/07 ''Dal mese di giugno stiamo gia' lavorando per fronteggiare
l' emergenza incendi boschivi. Chi lavora in questo ambito rischia
la vita come ci ricorda l' incidente che ha coinvolto ieri un elicottero
del Corpo forestale dello Stato''. Lo ha detto Guido Bertolaso, Capo
del Dipartimento della Protezione civile parlando con i giornalisti
a Catanzaro. ''Facciamo appello a tutti gli italiani - ha aggiunto
Bertolaso - chiedendo loro di essere molto attenti ai boschi, di segnalare
qualsiasi situazione di pericolo e soprattutto di proteggere l' ambiente''.
Finti
poveri recepivano contributi. 35 denunce della Gdf a Lamezia
07/07 Trentacinque persone sono state denunciate in stato di liberta'
per falso ideologico e truffa nell' ambito di un' inchiesta condotta
dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Lamezia Terme sull' erogazione
di contributi di tipo assistenziale ai ceti sociali piu' bisognosi.
Le indagini hanno riguardato l' erogazione di contributi quali la
fornitura gratuita dei libri di testo per le scuole dell' obbligo
e fuori obbligo, il rimborso del canone di locazione previsto per
i nuclei familiari in condizioni di disagio e le borse di studio universitarie
erogate dalla Regione. I controlli dei finanzieri hanno riguardato,
al momento, duecento persone scelte a campione. Per ognuna di loro
e' stata esaminata la posizione reddituale effettiva con quella dichiarata
al fine di ottenere i contributi. Quindi, l' attivita' della Finanza
e' stata mirata a smascherare i soggetti privi dei requisiti necessari
per poter usufruire delle agevolazioni. Le persone denunciate, secondo
quanto e' stato riferito, hanno presentato agli uffici degli enti
erogatori autocertificazioni attestanti una condizione di reddito
precaria, ma dalle indagini e' emerso che la situazione reale e' diversa.
Molti ''poveri'', secondo quanto accertato dalla Finanza, non solo
hanno un regolare impiego o delle pensioni abbastanza corpose, ma
hanno anche il coniuge che lavora e che contribuisce ad aumentare
il reddito della famiglia. Complessivamente, su un totale di 40.638
euro erogati ai soggetti controllati, 16.262 erano stati percepiti
indebitamente mediante artifizi documentali.
Ispezione
alla Procura di Catanzaro: Gli Ispettori si sono sentiti con il Procuratore
Generale Pudia
07/07 I funzionari del Ministero della Giustizia inviati a Catanzaro
dal ministro Castelli per effettuare un' ispezione negli uffici della
Procura della Repubblica e del Gip hanno sentito il procuratore generale,
Domenico Pudia. Gli ispettori Otello Lupacchini e Laura Capotorto
si sono intrattenuti per circa un' ora con Pudia, che in passato,
con una serie di comunicazioni inviate al Ministero della Giustizia,
aveva segnalato l' esistenza di dissidi e contrasti tra i magistrati
della Procura della Repubblica che rischiavano, a suo dire, di ripercuotersi
negativamente sull' attivita' dell' ufficio. L' ispezione era stata
poi estesa all' ufficio gip-gup, anche questo teatro di dissidi e
contrasti tra i giudici. Un accertamento, dunque, particolarmente
approfondito che si e' sostanziato in una sorta di esplorazione a
360 gradi sull' intera attivita' della Procura della Repubblica, per
quanto riguarda sia il settore distrettuale che quello ordinario,
e dell' ufficio gip-gup. L' audizione di Pudia e' stato ha rappresentato,
di fatto, l' ultimo adempimento dell' ispezione disposta dal ministro
Castelli, una sorta di atto dovuto per ascoltare il parere e le osservazioni
di chi, con le sue ripetute segnalazioni, aveva chiesto al ministro
Castelli che venisse disposta l' ispezione al fine di accertare le
cause dei contrasti tra i magistrati e riportare, se possibile, la
serenita' ed un clima di collaborazione collettiva all' interno dell'
ufficio. Gli ispettori trasmetteranno adesso le loro conclusioni al
ministro Castelli, che decidera' le eventuali iniziative da intraprendere,
avviando azioni disciplinari o segnalando al Csm le eventuali situazioni
d' incompatibilita' di qualche magistrato. L' ispezione, comunque,
potrebbe anche concludersi con un nulla di fatto, con la decisione
del Ministro di non adottare alcuna decisione. Stamattina, intanto,
negli uffici della Procura della Repubblica si e' recato, in visita
di cortesia, il nuovo procuratore della Repubblica aggiunto, Salvatore
Murone, nominato ieri dal plenum del Csm. Murone, assente per ferie
l' altro procuratore della Repubblica aggiunto, Mario Spagnuolo, ha
incontrato il procuratore della Repubblica Mariano Lombardi. Successivamente
Murone ha incontrato il procuratore generale, Domenico Pudia, e il
primo presidente della Corte d' appello, Giuseppe Caparello. L' insediamento
di Murone, che fino a ieri ricopriva l' incarico di presidente di
sezione del Tribunale di Lamezia Terme, secondo quanto si prevede,
dovrebbe avvenire subito dopo l' estate.
La
Giunta regionale ha revocato il Piano regolatore di Lattarico
07/07 Il piano regolatore del Comune di Lattarico e' stato revocato
e annullato. Lo ha deciso la Giunta regionale riunitasi oggi. L' esecutivo
ha accolto cosi' una proposta dell' assessore all' Urbanistica e territorio,
Michelangelo Tripodi.
Sangermano
nel coordinamento nazionale ANCI
07/07 Giuseppe Sangermano, presidente dell' Unione dei Comuni Arberia
e vice sindaco del Comune di San Demetrio Corone, e' stato chiamato
a far parte del coordinamento nazionale dell' Anci, l' Associazione
nazionale dei comuni d' Italia. Il riconoscimento e' arrivato alla
fine dei lavori della conferenza programmatica del Coordinamento nazionale
Unione dei Comuni, svoltasi a Roma nei giorni scorsi. L' Unione dei
Comuni Arberia e' costituita dai comuni italo-albanesi di San Demetrio
Corone, Santa Sofia d' Epiro, San Cosmo Albanese, Vaccarizzo Albanese
e San Giorgio Albanese. Ha come scopo la conservazione delle tradizioni
albanesi, attraverso la creazione di strutture atte a diffondere il
patrimonio linguistico, culturale e folkloristico. Fra i suoi compiti
anche la redazione di piani regolatori intercomunali e piani di sviluppo;
la piu' approfondita conoscenza delle risorse esistenti nei comuni
facenti parte del consorzio; la costruzione di opere di comune interesse
e la gestione di strutture finalizzate a valorizzare il patrimonio
culturale della minoranza arbereshe.
Nascondeva
la cocaina nel motorino: rumeno arrestato a Rossano
07/07 Un cittadino dell’est, di nazionalita' rumena, Marius
Eduard Ionica, di 29 anni, e' stato arrestato dai carabinieri a Rossano
per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Il giovane, e' stato
fermato per un controllo nei pressi della stazione ferroviaria, mentre
era a bordo di un ciclomotore, ed e' stato trovato in possesso di
10 grammi di eroina e hascisc.
Tre
arresti dei CC a Corigliano, Rende e Torano
07/07 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri nel corso
di controlli compiuti nel cosentino. A Corigliano Calabro i carabinieri
hanno arrestato Pasquale Berardi, di 47 anni, per furto di angurie.
A Rende e' stato arrestato Ettore Polillo, di 65 anni, in esecuzione
di una ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro
perche' deve scontare una condanna a 2 anni di reclusione per bancarotta
fraudolenta. Polillo ha ottenuto gli arresti domiciliari. A Torano
Castello e' stato arrestato Giovanni Paese, di 34 anni, in esecuzione
di un decreto di sospensione della misura alternativa dell'affidamento
terapeutico per essersi allontanato senza autorizzazione dalla comunita'
''Regina Pacis''.
Sequestrati
beni per 150 mila euro nel reggino
07/07 Beni per un valore di 150 mila euro sono stati sequestrati
dalla Dia di Reggio Calabria a Francesco Cataldo, ritenuto un elemento
di primo piano del clan Condello operante nelle frazioni Gallico e
Archi di Reggio. Catalano, proprietario di una rivendita di gas in
bombole nel quartiere Gallico, e' stato coinvolto nelle inchieste
Olimpia 2 e 3. Nel marzo 2001 e' stato condannato a cinque anni di
reclusione dalla Corte d' assise d' appello per associazione mafiosa.
Scarcerato nel gennaio 2004, secondo quanto e' stato riferito, e'
adesso sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di ps. Il
sequestro, disposto dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale,
e' giunto al termine di indagini condotte dal Centro operativo Dia
di Reggio, diretto dal col. Francesco Falbo. In particolare la Dia
ha sequestrato un appartamento, un garage ed un motocarro.
Frana
di Cavallerizzoo, arriva Bertolaso. Oggi sopralluogo con Loiero
06/07 Il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, e Guido
Bertolaso, capo della Protezione civile, saranno domani a Cavallerizzo,
la frazione di Cerzeto distrutta il 7 marzo scorso da una frana provocata
dal maltempo. Prima della trasferta a Cerzeto Loiero, alle 11, incontrera'
Bertolaso nella sede della Giunta. L' incontro, cui parteciperanno
anche gli assessori, seguira' la riunione della Giunta prevista per
le nove. ''A seguito del movimento franoso a Cerzeto - e' detto in
un comunicato della Giunta - sono stati gia' assunti consistenti provvedimenti
di carattere finanziario per fare fronte all' emergenza e alle necessita'
di carattere abitativo di decine di famiglie''. Il sopralluogo a Cerzeto
servira' al Presidente Loiero ed a Bertolaso, riferisce ancora il
comunicato, ''per rendersi conto di dove e come cominciare ad avviare
il lavoro di ricostruzione della frazione in cui si e' verificata
la frana''.
Speciale:
Preso, in meno di 48 ore, l'uomo che ha ucciso Michele Presta. Ha
reso piena confessione. (continua)
Ingerenze
sui giornalisti RAI Calabria: Tripodi(PDCI) “Gravissimo
attacco alla libertà”.
Meduri (DL) “Aprire un indagine”.
Infiamma
la plomica sull'ANAS. Loiero chiede lumi a Lunardi e aggiunge "Ente
non risponde alle istituzioni”. Pozzi: "Solo localismo"
Poliza
fai da te: Saya e Sindoca non parlano. I legali invocano il segreto
di Stato
Murone
nominato procuratore aggiunto a Catanzaro
06/07 Salvatore Murone, attuale presidente di sezione del Tribunale
di Lamezia Terme, e' stato nominato dal plenum del Consiglio superiore
della magistratura procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro.
Murone ha ottenuto 11 voti contro i 10 riportati dal suo concorrente,
Alfredo Garbati, sostituto procuratore generale presso la Corte d'appello
di Catanzaro. Sia Murone che Garbati sono iscritti alla componente
di Unita' per la Costituzione dell'Associazione nazionale magistrati.
A votare per Murone sono stati consiglieri sia del centrodestra che
del centrosinistra. Unita' per la costituzione, invece, ha votato
compatta per Garbati. Il posto di procuratore aggiunto per il quale
e' stato nominato Murone era vacante dal febbraio del 2003, da quando
cioe' era morto Vincenzo Calderazzo, che era anche coordinatore della
Procura distrettuale. Funzione, quest'ultima, attualmente svolta dall'
altro procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo. A favore di Murone hanno
votato anche tre dei sei consiglieri di Magistratura democratica,
mentre gli altri tre si sono astenuti, a dimostrazione della ''trasversalita'''
dell' appoggio ottenuto dal nuovo procuratore aggiunto di Catanzaro.
Il procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, ed il procuratore
aggiunto, Mario Spagnuolo, hanno espresso soddisfazione per la copertura
da parte del Csm, a distanza di quasi due anni e mezzo da quando si
era reso vacante, del secondo posto di procuratore aggiunto, la cui
mancata copertura aveva comportato non pochi problemi per la funzionalita'
dell' ufficio.
La
Provincia aderisce alla campagna di educazione stradale “Vacanze
coi fiocchi”
06/07 La Giunta Provinciale ha approvato, con delibera n. 286 del
30 giugno, l’adesione alla campagna di educazione e sicurezza
stradale “Vacanze coi Fiocchi – Dai un passaggio alla
sicurezza” per l’annualità 2005. La realizzazione
della manifestazione, in programma su tutto il territorio nazionale
per sabato 30 luglio, in concomitanza con il più grande esodo
verso i luoghi di vacanza, sarà concretamente attuata dall’Assessorato
Provinciale ai Trasporti con il concorso degli Assessorati Provinciali
alla Viabilità e al Turismo. L’iniziativa, patrocinata
dalla Presidenza della Repubblica, dal Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, dalla Conferenza delle Regioni, dall’Anci,
dall’Istituto Superiore della Sanità e con la collaborazione
dell’Unione delle Province d’Italia, ha come tema centrale
dell’edizione 2005 l’influenza dell’alcol sulla
guida; l’Istituto Superiore della Sanità evidenzia, infatti,
una sempre più stretta connessione tra consumo d’alcol
e incidenti stradali. La campagna Vacanza coi Fiocchi sarà
presentata con un’apposita conferenza stampa, nella quale sarà
reso noto il programma dettagliato della manifestazione.
Ad
Acquappesa il conferimento della cittadinanza onorari a Karl Otto
Apel
06/07 Giovedì 7 luglio alle ore 19,30 presso la cornice del
Parco Acquaviva delle Terme Luigiane, il Sindaco di Acquappesa, Saverio
Capua ,conferirà pubblicamente e ufficialmente la cittadinanza
onoraria a Karl-Otto Apel, l’ultimo grande esponente della scuola
di Francoforte e maggiore filosofo contemporaneo di livello mondiale
oggi vivente. L’idea di conferire la cittadinanza al filosofo
nasce dalla proposta di Michele Borrelli, ordinario di Pedagogia Generale
presso l’Unical e cittadino di Acquappesa, che si può
ritenere il traduttore in italiano dei saggi più recenti del
filosofo raccolti e pubblicati in due volumi editi dalla Pellegrini
Editore:” Lezioni di Aachen e altri scritti” e “Cambiamento
di paradigma. La ricostruzione trascendentalermeneutica della filosofia
moderna”. L’incontro avrà come tema : Introduzione
al pensiero filosofico di Karl-Otto Apel. Saranno presenti: Salvatore
Perugini ( Assessore alla Cultura e Pubblica istruzione –Provincia
Cosenza), l’On.Giuseppe Pierino ( Associazione Culturale Città
Futura), Giuseppe Gagliardi (Assessore Trasporti-Provincia Cs), Arturo
Riccetti (Assessore Viabilità-Provincia Cs), Franco Crispini
( Preside Facoltà Filosofia-Unical), Marcello Zanatta( docente
di Storia della filosofia antica), Romeo Bufalo (docente di Estetica
Filosofica), Annabella D’Atri( docente di Storia della filosofia
contemporanea), Giuseppe Trebisacce (Presidente Corso di laurea in
Scienze dell’Educazione-Unical), Giuseppe Serio ( Presidente
Fondazione “Giuseppe Serio”), Pasqualino Pandullo ( giornalista
Rai), l’editore Walter Pellegrini, Sergio Lamberti (ingegnere
dell’Assessorato Viabilità-Provincia Cs).
Rinviata
la conferenza sulle iniziative a favore de “La Cassarese”
06/07 “Per sopraggiunti e inderogabili impegni” comunica
una nota della Cdo “del presidente della Compagnia delle Opere
Magna Grecia Giancarlo Franzè la conferenza stampa di presentazione
delle iniziative intraprese dalla Cdo a sostegno dell’azienda
dolciaria “La Cassarese” di Nardodipace (Vibo Valentia),
prevista per domani, giovedì 7 luglio alle ore 11, è
stata rinviata a data da destinarsi.”
Presidente
Loiero: “E’ indecente ciò che sta facendo l’Anas
in Calabria”
05/07 ''Cio' che sta facendo l'Anas in Calabria e' davvero indecente
e su questo non staremo fermi. Chiamero' il gruppo della Margherita
alla Camera per riproporre un question time sull'Anas e sulla situazione
del tratto dell'A3 tra Sant'Onofrio e Rosarno dove si viaggia su una
sola corsia per 42 chilometri''. Il presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero, torna a criticare l'Anas per i lavori di ammodernamento
dell'autostrada, dopo che nei giorni scorsi aveva parlato di ''intollerabili
inadempienze e ritardi inspiegabili''. ''Su quel tratto - ha sostenuto
Loiero incontrando i giornalisti - ci sono continui cambi di carreggiata
che provocano incidenti su incidenti nell'indifferenza di Pozzi, dell'Anas
e di Lunardi. Non possiamo certo ricorrere alle rivolte, per cui useremo
lo strumento del question time''.
Speciale:
Imminente l’arresto dell’assassino di Michele Presta.
(continua)
Giovedì
l’accordo per l’industria finanziata dai giapponesi da
insediare a Montalto
05/07 Nasce in Calabria un' industria finanziata dai giapponesi.
Giovedi' prossimo, 7 luglio, sara' sottoscritto a Roma, al ministero
delle Attivita' produttive, il Contratto di localizzazione per la
realizzazione di un nuovo stabilimento industriale di San Marco Argentano
(Cosenza) per la produzione di ortaggi, cereali, zuppe e cibi precotti
e surgelati. A siglare il contratto saranno il sottosegretario Giuseppe
Galati e la societa' Vegitalia, partecipata al 40% dalla Kagome Co.
Ltd, industria nipponica leader mondiale del settore. ''L' accordo
- e' detto in un comunicato del ministero - rientra nell' ambito del
Progetto pilota di localizzazione (delibera Cipe 16 fel 2003), che
prevede specifici vantaggi per le imprese italiane in cui vi sia una
significativa presenza di investitori esteri. L' investimento complessivo
e' di oltre 32 milioni di euro e avra' una ricaduta occupazionale
nell' area pari a 217 unita'''. Alla cerimonia della stipula del contratto
di localizzazione saranno anche presenti Massimo Caputi, amministratore
delegato di Sviluppo Italia; Roberto Pasca Di Magliano, direttore
generale per il Coordinamento degli incentivi alle imprese, e Yukiko
Yamada, rappresentante della Kagome Corporation.
Giovedì
7 iniziativa della CDO per l’azienda dolciaria bruciata dalla
mafia
07/05 Si terrà giovedì 7 luglio alle ore 11 nella sede
della Compagnia delle Opere Magna Grecia in via Rocco Scotellaro a
Lamezia Terme la conferenza stampa di presentazione delle iniziative
intraprese dalla Cdo a sostegno dell’azienda dolciaria “La
Cassarese” di Nardodipace (Vibo Valentia) completamente distrutta
da un attentato incendiario dopo appena un mese dall’avvio dell’attività.
L’azienda, che aveva iniziato a produrre nel marzo scorso, era
gestita da un gruppo di giovani che con sacrificio e impegno avevano
avviato la loro attività in Calabria. Le iniziative intraprese
a favore dei giovani imprenditori di Nardodipace, che saranno presenti
all’incontro di giovedì a Lamezia, verranno illustrate
dal presidente della Compagnia delle Opere Giancarlo Franzè.
Calabria
efficiente nella gestione del fondo sociale
05/07 ''In tema di Volontariato la nostra regione risulta tra le
piu' efficienti in campo nazionale. Esistono diversi volontariati,
dalle associazioni di promozione sociale, alle cooperative sociali,
alle Organizzazioni non governative, alle fondazioni di diritto civile,
alle organizzazioni di volontariato, tutti disciplinati da apposite
leggi''. E' quanto sostiene in una nota i componenti del consiglio
di presidenza del comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato
composto da Egidio Chiarella, Lorenzo Maria di Napoli, Mario Cortese.
''Il volontariato piu' numeroso - prosegue la nota - con 18.000 organizzazioni
di volontariato iscritte nei registri regionali e per oltre 6 milioni
di aderenti e' quello definito dalla legge 266/91, che prevede, tra
l' altro, l' assenza di fini di lucro, la gratuita' delle prestazioni,
la democraticita' della struttura, l' elettivita' e la gratuita' delle
cariche associative, l' obbligo di formazione del bilancio. Ed e'
proprio questo Volontariato che in Calabria, grazie all' efficienza
con cui si e' mosso il Comitato di gestione dei fondi Speciali presso
la Regione, presieduto da Egidio Chiarella, potra' beneficiare immediatamente,
tramite cinque Centri di servizio provinciali da poco istituiti, di
una serie di servizi tra cui: promozione, consulenza, formazione ed
informazione, per tutte le organizzazioni di volontariato iscritte
e non iscritte nel Registro regionale del Volontariato; Finanziamenti
diretti per la loro attivita' disciplinati da un bando in fase di
istituzione entro il corrente anno da parte degli stessi Centri di
servizio''. ''L' impegno del comitato di gestione - conclude la nota
- e quello dei Centri di servizio della regione Calabria e' quello
di lavorare a servizio delle organizzazioni di volontariato della
regione, in stretta sintonia con le istituzioni, in particolare con
l' Assessorato regionale competente''.
Proteste
del Presidente della Provincia Oliverio per i disservizi della Telecom
05/07 ''Desidero esprimere tutta la mia indignazione per il perdurare
del grave disservizio delle comunicazioni telefoniche nel territorio
del comune di Cassano Ionio. Faccio rilevare che tale situazione non
solo ostacola ma rischia di far chiudere attivita' imprenditoriali
come la Societa' Distribuzione Interregionale, penalizzando tutto
il territorio della Sibaritide''. E' quanto ha scritto il presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, in una telegramma inviato
al presidente di Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera. Nel telegramma
vengono segnalati i disservizi denunciati dal procuratore generale
della Societa' Distribuzione Interregionale (Sdi), Antonio Crudo,
circa disservizi telefonici subiti da alcuni giorni. ''Non e' oggettivamente
possibile - prosegue Oliverio - essere spettatori di una tale indifferenza
verso la nostra terra e i suoi cittadini-imprenditori che con non
pochi sacrifici raggiungono risultati di eccellenza nel loro campo.
Mi auguro che vorra' al piu' presto attivarsi affinche' il servizio
telefonico nella zona venga erogato senza piu' inspiegabili ritardi
o possibili e gravi negligenze''.
Dissequestrata
la società di Palmi per le violazioni alla 488
04/07 Il Gip del tribunale di Palmi, Carlo Alberto Indellicati, ha
revocato il sequestro preventivo dei beni e le misure interdittive
nei confronti della societa' Christopher coinvolta in una inchiesta
su una presunta truffa per usufruire dei fondi della legge 488. Lo
si e' appreso dagli avvocati Clara Veneto e Marianna Pacelli che hanno
provveduto a far dotare la societa' di un 'modello organizzativo'
previsto dal decreto 231 del 2001. ''Il modello organizzativo - e'
scritto in una nota dello studio legale Veneto - consente all'organismo
aziendale di organizzare le risorse umane in modo che la societa'
sia estromessa da ipotesi di responsabilita' penale per fatti commessi
dai soci per il tramite della societa'''. Nel provvedimento il Gip
ha ritenuto il 'modello organizzativo' idoneo affinche' non ci sia
la reiterazione dei reati. ''Sebbene vi sia - conclude la nota - un
filone di pronunce favorevoli all'accoglimento di tale modello, questa
del Tribunale di Palmi e' certamente una delle prime emesse in sede
di indagini preliminari''.
Il
pensionato ucciso a Tropea, morto di crepacuore
05/07 Francesco Carmelitano, il pensionato di 58 anni morto, la sera
di sabato scorso, in seguito all' aggressione da parte del suo vicino
di casa, Saverio Pizzarelli, 38 anni, costituitosi poi alla polizia,
e' deceduto di crepacuore. E' quanto e' emerso dall'autopsia eseguita
a Tropea dal medico legale, Alfonso Luciano. Dall' autopsia e' emerso
anche che le escoriazioni alla testa erano lievi e non mortali. Carmelitano,
inoltre, soffriva di attacchi epilettici piu' o meno frequenti. Dopo
gli esiti dell'autopsia il sostituto procuratore presso il tribunale
di Vibo Valentia, Giuseppe Lombardo, ora dovra' valutare la posizione
di Saverio Pizzarelli, portato in carcere dopo che si e' costituito.
Presentato
il progetto di Contabilità Economica integrata della Provincia
di Cosenza
04/06
Presentato oggi in Provincia il Progetto di Contabilità Economica
Integrata all’interno del sistema di gestione dell’Ente”.
Alla presentazione sono intervenuti: l’On. Gerardo Mario Oliverio,
Presidente della Provincia di Cosenza; Dr. Rachele Grosso Ciponte,
Assessore Provinciale Bilancio e Finanze; il Dott. Giorgio Sganga,
Pres. del Collegio dei Revisori dei Conti; il Dr. Antonio Molinari,
Direttore di Ragioneria della Provincia; il Prof. Salvatore Sarcone,
Docente Economia Aziendale “Tor Vergata”. Si è
quindi discusso dell’implementazione del sistema di contabilità
economico patrimoniale e controllo di gestione nel triennio 2005/2007
della Provincia di Cosenza. I risultati della gestione degli enti
locali vengono, quasi nella generalità, dimostrati attraverso
il rendiconto che comprende il conto del bilancio, il conto economico
e il conto del patrimonio.
Il legislatore non ha inteso prescrivere agli enti territoriali -
tra cui le Province- l’obbligo di tenere la contabilità
secondo il metodo della “partita doppia”, tipico delle
imprese.
Il conto del bilancio contiene i dati di natura finanziaria, mentre
gli altri due documenti di natura economico-patrimoniale vengono redatti,
quasi sempre, in via extra-contabile, attraverso la rielaborazione
dei dati desunti dal suddetto conto di bilancio.
E’ il caso della Provincia di Cosenza che attraverso il c.d.
“Prospetto di conciliazione”, che è un documento
che raccoglie i dati relativamente agli accertamenti di entrate ed
impegni di spesa del Conto del Bilancio, poi, debitamente rettificati
ed integrati secondo il principio di competenza, rappresenta la dimensione
economica e patrimoniale.
La Provincia di Cosenza che ha avviato, come gran parte degli enti,
un processo di cambiamento a 360 gradi, anche per ciò che riguarda
la contabilità - la sua struttura, infatti, da tempo è
suddivisa in vari ambiti organizzativi e gestionali a cui vengono
affidati, una volta approvati, il Bilancio e il Piano esecutivo di
gestione, le risorse umane, strumentali e finanziarie per il raggiungimento
degli obiettivi- vuole dotarsi, per aggiungere un tassello importante
alla sua organizzazione, di un sistema di contabilità economica
“innovativo” per la P.A., che vada ad integrarsi con quella
finanziaria, sistema che prevede la registrazione delle operazioni
di esercizio, appunto, secondo le metodologie della “partita
doppia”.
Infatti, solamente con l’adozione di un sistema integrato di
contabilità economico-patrimoniale e finanziario, si può
realizzare la ‘base dati’ necessaria per la gran parte
dei controlli interni: controllo di gestione, valutazione delle prestazioni
dirigenziali, controllo strategico.
Particolarmente per il controllo di gestione, per come previsto dall’art.196
e seguenti del Dlgs.267/2000 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento
degli Enti Locali”, che dà obbligo per gli enti stessi
di attuare il controllo di gestione al fine di “verificare lo
stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l’analisi
delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità
e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell’organizzazione
dell’ente, l’efficacia, l’efficienza ed il livello
di economicità nell’attività di realizzazione
degli obiettivi prodotti.
Va detto che l’obiettivo del legislatore è stato quello
di consentire alle amministrazioni locali l’utilizzo di uno
strumento tipico delle imprese, in modo da gestire al meglio le sempre
più limitate risorse a disposizione, in un contesto ambientale
dove la domanda di servizi pubblici da parte della collettività
è in forte crescita.
Non può, quindi, una classe politica, insieme alla struttura
burocratica, ritenersi, oggi, soddisfatta nel vedere misurata e valutata
la sua azione amministrativa solo sulla base di un risultato di amministrazione,
ossia dal saldo positivo o negativo dei flussi di cassa (entrate ed
uscite), ma, ritiene opportuno e necessario “al passo con i
tempi darsi e dare ai vari portatori di interesse” del suo territorio
risposte anche in termini di efficienza, di efficacia e di economicità,
che solo una contabilità economico integrata può garantire.
Speciale:
Il delitto Presta si delinea come un vero e proprio giallo. L’omicidio
potrebbe essere accaduto già da ieri. Numerosi
gli attestati di cordoglio. Oggi l'autopsia. (continua)
-->
Speciale Polizia fai da te: Ministro Pisanu, “Distributori di
patacche di latta da non sottovalutare”
Quattro
arresti in provincia di Cosenza
04/07 Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri del Comando
provinciale di Cosenza nell' ambito di vari servizi. A Campana i militari
hanno fermato Rocco D' Auria, di 71 anni per furto di legname da un'
area demaniale. A Cetraro, i carabinieri della Compagnia di Paola
hanno arrestato due giovani, Felice Paletta, di 21 anni, e Daniele
Sandonato, di 23, per detenzione di dieci grammi di cocaina. A San
Fili, infine, Giuseppe Guzzo, di 47 anni, e' stato arrestato per resistenza
e violenza a pubblico ufficiale.
Danneggiata
l’auto di un consigliere di Lamezia
04/06 L' automobile di un consigliere comunale di Lamezia Terme,
Francesco Grandinetti, leader del movimento ''Lamezia provincia e
non solo'', candidato a sindaco alle ultime consultazioni, e' stata
danneggiata la notte scorsa. Secondo quanto si e' appreso alcune persone,
al momento da identificare, hanno infranto con una mazza il lunotto
posteriore della Bmw del consigliere, parcheggiata sotto l' abitazione
dell' uomo, in una delle strade del centro. Ad accorgersi del gesto
e' stato stamani lo stesso Grandinetti, che ha presentato denuncia
al Commissariato della Polizia di Stato di Lamezia.
La
Cgil Calabria chiede che sia fatta piena luce sull’omicidio
di Michele Presta
04/07 "La Cgil della Calabria esprime il più sentito
e sincero cordoglio per la violenta morte del compagno Michele Presta,
segretario generale regionale della Flai-Cgil della Calabria"
- è quanto afferma una nota della segreteria della Cgil Calabria
. "Il compagno Presta ha dedicato tutta la sua esistenza all'attività
sindacale, alla lotta per la difesa e la dignità dei lavoratori
e dei loro diritti. Nel corso della sua vita ha ricoperto diversi
incarichi e si è sempre contraddistinto per la sua rettitudine
morale, il suo coraggio e la sua passione civile e politica. La Cgil
della Calabria chiede con forza agli organi inquirenti che venga fatta,
quanto prima, piena luce affinché vengano chiarite le dinamiche
e le motivazioni della morte di Michele Presta. La Cgil della Calabria
si dichiara inoltre pienamente a disposizione delle autorità
competenti, affinché nulla resti impunito. Verità e
trasparenza è quello che la Cgil chiede e di cui ha bisogno,
in questo momento tanto drammatico nella vita dell'organizzazione"
- conclude la nota della segreteria della Calabria.
Presta
ucciso con un colpo d’ascia alla fronte
04/07 E' stato ucciso con un colpo infertogli alla fronte con l'
ascia trovata accanto al letto Michele Presta, il dirigente della
Cgil assassinato a Catanzaro. E' quanto si e' appreso da fonti investigative
dopo l' esame esterno del cadavere del sindacalista eseguito dal medico
legale, Giulio Dimizio, su incarico del sostituto procuratore della
Repubblica, Adriana Pezzo. Dunque dopo le accurate analisi sull' ascia
sono state trovate tracce di sangue, anche se non si esclude che l'
assassino abbia tentato di pulire l' arma. L' ascia, poi, e' stata
riposta accanto al letto ai piedi del quale e' stato trovato il corpo
senza vita del sindacalista.
Il
medico legale conferma l’omicidio. Trovata un ascia nell'appartamento.
Pignataro esclude collegamenti alla sua attività
04/07 Michele Presta, il sindacalista della Cgil trovato morto nella
casa in cui viveva a Catanzaro, e' stato ucciso: a confermarlo e'
stato il medico legale, Giulio Dimizio, che ha effettuato l' esame
esterno del corpo del sindacalista. Dimizio ha aggiunto che, secondo
quanto e' emerso dai primi accertamenti medico-legali, Presta e' stato
colpito con un corpo contundente alla testa. Il sostituto procuratore
della Repubblica, Adriana Pezzo, titolare dell' inchiesta sulla morte
di Presta, non ha voluto fare alcuna dichiarazione a conclusione del
sopralluogo effettuato nella casa in cui e' stato trovato il corpo
del sindacalista. Nell' appartamento in cui e' stato trovato morto
il sindacalista , poco distante dal letto ai piedi del quale si trovava
il corpo del sindacalista, gli investigatori hanno trovato un' ascia.
A riferire il particolare sono stati gli investigatori della Questura
di Catanzaro, secondo i quali, comunque, al momento non c' e' alcuna
certezza che l' ascia possa essere stata l' arma utilizzata per compiere
il delitto. L' arma, tra l' altro, nel momento del ritrovamento, non
presentava tracce di sangue. Gli investigatori, comunque, non escludono
che l' assassino, nell' ipotesi che abbia usato l' ascia per uccidere
Presta, abbia avuto il tempo di pulire l' arma.
Nessuna traccia di effrazione sulla porta dell' appartamento in cui
e' stato trovato il cadavere, segno che la vittima conosceva l’aggressore
che si è fatto aprire con una scusa.
Stamattina Michele Presta avrebbe dovuto partecipare ad una riunione
a Vibo Valentia. Non vedendolo arrivare, le altre persone invitate
al convegno hanno avvertito alcuni dirigenti regionali della Cgil
per chiedere spiegazioni sull' assenza di Presta. E' stato cosi' avvertito
uno dei colleghi di Presta che divideva con lui l' appartamento a
Catanzaro, che ha raggiunto la casa e vi ha trovato il corpo senza
vita del sindacalista.
Intanto Fernando Pignataro, segretario generale della Cgil calabrese,
esclude che la morte di Michele Presta, segretario regionale della
Flai-Cgil, sia da ricondurre alla sua attivita' sindacale. ''Tendiamo
ad escludere - ha detto Pignataro - qualsiasi riferimento all' attivita'
sindacale, che peraltro, ultimamente, aveva svolto poco perche' malato.
Siamo anche noi in attesa di capire cosa ci sia dietro questa tragedia''.
Pignataro ha poi ricordato il ruolo di Presta all' interno del sindacato.
''E' stato il capo assoluto della rivolta dei forestali'' ha sostenuto,
riferendosi alle manifestazioni dei forestali che nei mesi scorsi
portarono al blocco dei trasporti in Calabria per rivendicare il futuro
della categoria. ''Era il compagno che riusciva ad avere quella grande
passione...'' ha avuto il tempo di aggiungere Pignataro, prima di
essere sopraffatto dalla commozione. Infatti Presta nello scorso mese
di marzo aveva subito un ictus. Il particolare viene tenuto in considerazione
dalla polizia, che ha confermato comunque che l' ipotesi investigativa
che viene tenuta in maggiore considerazione al momento per spiegare
la morte di Presta e' quella dell' omicidio. Il sindacalista, che
non era sposato, dopo avere trascorso un lungo periodo di convalescenza,
aveva ricominciato a lavorare da una decina di giorni, ma a causa
delle sue condizioni la sua attivita' era ridotta. Spesso, infatti,
si recava a Roma, per seguire una terapia riabilitativa.
Michele
Presta è stato ucciso con un corpo contundente
04/07 Secondo le prime indiscrezioni, il povero Michele Presta, è
stato ucciso con un corpo contundente con il quale gli sono stati
inferti numerosi colpi alla testa. Una follia omicida senza spiegazioni.
Presta è stato trovato ai piedi del letto in una immane pozza
di sangue. Nessun oggetto è stato rinvenuto nei pressi del
luogo dell’omicidio che possa far pensare essere l’arma
del delitto. Gli investigatori sospettano che l’omicida se lo
sia portato appresso per poi disfarsene in un secondo momento. Il
sopralluogo è ancora in corso e gli investigatori della Polizia
di Stato assieme al sostituto procuratore della repubblica, di turno,
Adriana Pezzo, ed agli uomini della squadra mobile e della Digos di
Catanzaro, sono rinchiusi nell’appartamento sito al secondo
piano di uno stabile posto in una traversa di Viale de Filippis. L’accesso
è vietato a chiunque nello stabile e nel luogo del delitto
ci sono solo gli inquirenti e il magistrato.
Ucciso
il segretario regionale della Flai CGIL Michele Presta
04/07 E’ stato trovato, verso le 13.30 da un collega che non
lo aveva visto arrivare ad un convegno dove era atteso, nell’appartamento,
che tempo fa erano la sede regionale del sindacato e che ultimamente
è stato adibito a foresteria in viale De Filippis a Catanzaro,
morto con una profonda ferita alla testa, Michele Presta 57 anni di
Altomonte (CS), segretario regionale della FLAI CGIL, il sindacato
dei forestali. Il collega ha prontamente dato l’allarme chiamando
polizia e 118 ma per Presta nulla da fare, era già deceduto.
In questo momento di comprensibile concitazione nell’appartamento
si trovano i funzionari della Questura ed il magistrato di turno in
attesa dell’arrivo del medico legale per capire cosa sia accaduto
e come sia stato ucciso il povero Michele Presta. Secondo gli inquirenti
si tratta di omicidio. Presta non era sposato e non aveva figli. Sul
posto sono giunmti il segretario generale della CGIL Caalbria, Fernando
Pignataro e il segreatrio Provinciale di Catanzaro Sergio Genco. Presta
è stato segretario provinciale della Cgil di Vibo Valentia
negli anni '90. Poi era passato nei quadri regionali, a dirigere la
Filcams, il sindacato dei lavoratori del commercio e dei servizi aderenti
alla Cgil. A lui competeva il settore Forestazione della Regione.
Era stato, in questa veste, in prima linea nella clamorosa protesta
di dicembre, quando gli 11 mila forestali bloccarono le principali
vie di comunicazione calabresi. Qualche giorno dopo aveva partecipato,
a Roma, al tavolo di Governo per il rinnovo dei finanziamenti statali
al settore.
Riccardo Villari, responsabile Mezzogiorno della Margherita ha espresso
la sua solidarietà alla CGIL in una nota in cui afferma “Solidarieta'
alla Cgil e ai loro rappresentanti in Calabria per il lutto che li
ha colpiti Siamo fiduciosi - aggiunge Villari - che gli inquirenti
facciano piena luce su una morte cosi' drammatica. Il profilo della
vittima ci fa purtroppo temere che si possa trattare dell'ennesimo
atto di criminalita'. Cio' dimostra ancora una volta come i problemi
sicurezza e lavoro nel Mezzogiorno rappresentino una priorita' e una
emergenza".
Tre
incidenti stradali in provincia. Muore un sedicenne a Corigliano.
Grave un architetto di Arcavacata
03/07 Tre incendi stradali in provincia. Nel primo, nello scontro
tra un ciclomotore e un auto, in localita' Apollinara, vicino Corigliano,
ha perso la vita un sedicenne, G. Nicoletti., che era a bordo del
ciclomotore assieme a Silas De Marco, anch’egli di sedici anni.
Il Nicoletti, soccorso dall'elisoccorso del 118, e' giunto all'ospedale
civile dell'Annunziata di Cosenza ormai privo di vita. I due erano
inseguiti da un auto dei carabinieri. Alle 16.30, invece, in localita'
Arcavacata, sulla SS 107 Sila-Paola, scontro frontale tra una Honda
Jazz e un Renault Clio. A bordo della Honda viaggiavano marito, moglie
e una bambina di pochi mesi. La bambina non versa in pericolo di vita.
Il conducente dell'auto, 31 anni, ha una prognosi di 15 giorni, la
moglie 10. Versa in prognosi riservata invece il conducente della
Clio, Stefano Di Rende, 61 anni, architetto di Santo Stefano di Rende.
E' ancora in corso, infine, il rilievo di un altro incidente al bivio
di San Sili, sempre sulla 107 Sila-Paola, un frontale tra due auto.
Si registrano feriti lievi.
Incendi
distruggono un campo coltivato e dieci automezzi a Cassano. Solidarietà
dei politici.
03/07 Dieci automezzi ed un campo coltivato ad orzo sono stati distrutti
da due incendi distinti, sulle cui cause sono in corso indagini, a
Cassano. Il campo d' orzo situato in contrada Permuta, di proprieta'
di Fedele Rizzo, direttore del carcere di Castrovillari, e di Giancarlo
Praino, agricoltore, e' andato a fuoco intorno verso le una. Sul posto
sono intervenuti i vigili del fuoco di Trebisacce ed i carabinieri
di Cassano. Da una prima stima, i danni dovrebbero ammontare a circa
25 mila euro. Il secondo incendio e' divampato alcune ora piu' tardi
in localita' Caccianova sulla provinciale Cassano-Sibari ed ha distrutto
nove camion e un' automobile della Societa' distribuzione interregionale.
I mezzi erano parcheggiati sul piazzale della societa'. Le fiamme
hanno anche danneggiato la struttura prefabbricata dove si trovano
gli uffici ed i depositi. Sul posto sono intervenuti i vigili del
fuoco di Castrovillari e di Cosenza e i carabinieri di Cassano. I
danni, secondo le prime stime, ammontano a circa 200 mila euro. Gli
investigatori, secondo quanto si e' appreso, non escludono l' origine
dolosa.
Attestati di solidarieta' sono stati rivolti al consigliere comunale
di Cassano, Antonio Crudo, dell' Udc, procuratore generale della Societa'
distribuzione interregionale, di proprieta' del figlio, Luigi, per
l' incendio che la notte scorsa ha distrutto dieci mezzi dell' azienda.
''Esprimo la solidarieta' piu' convinta, sia a titolo personale, sia
a nome del gruppo consiliare dello Sdi e di tutti i socialisti cassanesi
- ha sostenuto il vice segretario regionale dello Sdi e capogruppo
al Comune di cassano della 'Rosa rossa', Gianni Papasso - a Antonio
Crudo e a tutta la sua famiglia, vittime di un atto delinquenziale.
L' atto consumatosi ai danni della famiglia Crudo e' vandalico e criminoso
e getta nello sconforto le coscienze democratiche della citta' di
Cassano. Sull' ordine pubblico cassanese si addensano forti e minacciose
nubi. Le forze politiche e istituzionali della citta' devono fare
fronte comune e respingere, con sdegno, questi atti delinquenziali.
Ho gia' chiesto al presidente del consiglio la convocazione urgente
della conferenza dei capigruppo per valutare tutte le iniziative da
intraprendere''. Il presidente del consiglio comunale di Cassano,
Antonio Golia, dopo aver espresso, a nome personale e di tutto il
consiglio, la solidarieta' a Crudo, ha affermato che ''proprio nel
mentre la comunita' cassanese stava riacquistando fiducia dopo gli
anni di tensione, ansie e paure, l' atto consumato ha gettato nello
sconforto l' intera cittadinanza, che non riesce in nessun modo a
trovare una giustificazione per tale vile azione. La censura verso
questi episodi criminosi, deriva dalla convinzione che in questo momento
cosi' delicato e drammatico per la citta' di Cassano, afflitta da
varie problematiche di natura sociale, culturale ed economiche, eventi
come quello che ha colpito il consigliere Crudo non fanno altro che
peggiorare la situazione gia' precaria''. Giuseppe Clausi, capogruppo
consiliare di ''Impegno democratico'', anche a nome della collega
di gruppo, Rossella Garofalo, ha invitato ''le forze politiche, sociali
e culturali cassanesi a non abbassare la guardia e a lavorare assieme,
senza barriere ideologiche o partitiche, per debellare, o quanto meno
arginare, questa nuova recrudescenza criminale che, dopo un periodo
di apparente tranquillita', nuovamente, sta interessando la civile,
democratica onesta e laboriosa comunita' cassanese''. Il capogruppo
dell' Udeur alla Provincia di Cosenza, Luigi Garofalo, ha espresso
la sua solidarieta' ''alle vittime dei due incendi, quasi sicuramente
dolosi, che la notte scorsa hanno distrutto un campo di orzo e l'
intero parco macchine di una societa' di distribuzione di proprieta'
di Antonio Crudo. Significa che i tentacoli della criminalita' non
hanno mai abbandonato questa citta' e dopo un periodo di apparente
pace, ma dove il fuoco covava sotto la cenere, si sono nuovamente
organizzati e vogliono ricominciare a dettare legge!"
Tre
sedicenni denunciati per furto d'auto a Cassano
03/07-(G.C.)- Tre giovani sono stati sorpresi a rubare un’
auto nei pressi di un villaggio turistico a Cassano. I tre, mentre
viaggiavano a velocità sostenuta a bordo di una Peugeot 106
risultata rubata, sono stati notati e inseguiti dagli uomini della
vigilanza di un villaggio turistico. I ragazzi dopo aver abbandonato
l’ auto hanno tentato la fuga a piedi, ma uno di loro e' stato
bloccato e consegnato ai carabinieri che poi hanno identificato gli
altri due. I tre sono stati denunciati in stato di libertà
dai carabinieri per furto aggravato.
Confiscati
nel reggino beni per 1,5 mln fra terreni, societa' e conti
03/07-(G.C.)- Continua la controffensiva dello Stato contro la mafia.
I carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno confiscato
beni per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro.
Il provvedimento ha colpito la famiglia Ambrogio di Montebello Ionico,
ritenuti dagli investigatori vicini alla cosca Iamonte di Melito Porto
Salvo. I beni situati nei comuni di Montebello e di Bolano (La Spezia)
erano stati sequestrati nel febbraio dello scorso anno su disposizione
del Tribunale di Reggio di Calabria. I militari dell’ arma hanno
sequestrato terreni, fabbricati, ditte, società e conti correnti.
Secondo gli investigatori, il patrimonio era di illecita provenienza
e profitto delle variegate attività criminali sviluppatesi
nel tempo dal consorzio criminale, come estorsioni, traffico d'armi
e narcotraffico.
Inizia,
con il caldo, la piaga degli incendi. 70 in un solo giorno. Nel 2004
il 62% sono stati dolosi.
03/07 Sono stati 70 gli incendi divampati nella giornata di oggi
in tutta la Penisola, che hanno impegnato i mezzi ed il personale
del Corpo forestale dello Stato. In questa prima domenica di luglio,
inoltre, sono state 100 le chiamate giunte al Cfs, attraverso il numero
d'emergenza ambientale 1515. Il numero piu' alto di incendi, fa sapere
il Corpo forestale dello Stato, e' stato registrato in Campania con
ben 29 roghi, che in 3 casi hanno riguardato aree protette, seguita
dalla Toscana (11), Lazio (10), Basilicata (5), Calabria (3), Liguria
(2), Molise (2), Umbria (2) e Veneto (2). In Puglia, dove i roghi
sono stati due, intenso - sottolinea il Cfs - e' risultato l'intervento
del Servizio Aib (Anti incendio boschivo): sono stati 106, infatti,
gli uomini della Forestale in azione, impegnati nelle operazioni di
spegnimento e di bonifica dei territori interessati dagli incendi.
Un gran numero e' stato dispiegato anche in Abruzzo, dove per tenere
sotto controllo le fiamme di un unico rogo sono intervenuti circa
120 uomini del Corpo forestale dello Stato
Nei primi tre giorni di luglio le fiamme hanno gia' distrutto migliaia
di ettari di bosco in Sicilia e Sardegna e anche nella pineta di Castelfusano,
alle porte di Roma. E la maggior parte e' di origine dolosa. Tre incendi
su 10, infatti, sono dovuti a imprudenza, negligenza o distrazione;
6 su 10 sono appiccati da piromani. Nel 2004 gli incendi dolosi sono
stati 3.968, pari al 61,7% del totale. Quelli colposi sono stati 855,
corrispondenti al 13,3% del totale. Sono stati attribuiti invece a
cause naturali 63 fuochi, pari all'1% del totale. Nel 2004 i comandi
periferici del Corpo forestale dello Stato, coordinati dal nucleo
investigativo antincendi boschivi, hanno arrestato nella sola Calabria
quattordici persone e denunciate quarantasei. Calano le aree colpite
dagli incendi ma il numero degli episodi resta elevato: 8.550 lo scorso
anno, per complessivi 48.651 ettari tra superficie boscata e non boscata.
Lo dice un dossier di Legambiente, elaborato sulla base dei dati forniti
dal Corpo forestale dello Stato. Il rapporto dice che gli incendi
boschivi continuano ad essere un fenomeno pressoche' costante nel
nostro paese: sebbene il 2004 abbia visto diminuire di circa il 30%
rispetto all'anno precedente il numero degli incendi, nell'andamento
dell'ultimo quinquennio la situazione rimane a grandi linee invariata.
Quella offerta dall'associazione e' una radiografia che individua
ancora una volta la Calabria come regione piu' colpita con 1.289 incendi
nel solo 2004, seguita dalla Sicilia con 1.162. Migliore sembra la
situazione della capacita' di contrasto degli incendi boschivi una
volta iniziati, che ha permesso di diminuire consistentemente gli
ettari di territorio percorsi dal fuoco e la media ettari percorsi
per incendio. Questa tendenza, che nel 2004 ha visto una diminuzione
del 34% rispetto all'anno precedente della superficie percorsa dalle
fiamme, premia - dice una nota di Legambiente - un buon lavoro del
dipartimento della protezione civile, del Corpo forestale dello Stato
e di molti enti locali nelle attivita' di spegnimento dei roghi. Ma
veniamo ai dati del dossier. Imprudenza e negligenza sono la causa
di piu' di un terzo degli incendi (37,4%); solo l'1% e' attribuibile
a cause naturali, mentre restano i piromani e gli ecomafiosi, col
61,5%, la principale minaccia dei nostri boschi. Una tendenza quella
degli incendi dolosi che continua anno dopo anno ad aumentare nel
nostro Paese e su cui ancora non si riesce a trovare una concreta
soluzione. Tra le amministrazioni comunali solo il 5% e' risultato
nel 2004 applicare pienamente la legge quadro in materia di incendi
boschivi e soltanto un comune su cinque ha realizzato il catasto delle
aree percorse dal fuoco. Analizzando i dati, lo scorso anno gli incendi
registrati sono stati 8.550, interessando una superficie boscata pari
a 16.750 ettari, mentre quella non boscata e' stata di 31.900 ettari,
con una media di 5,7 ettari per incendio. L'anno precedente gli incendi
erano stati 9.697, con una superficie boscata pari a 44.064 ettari,
mentre quella non boscata era stata di 47.741 e media di 9,5 ettari
per incendio. Se poi prendiamo il dato piu' indietro nel tempo registrato
nel dossier di Legambiente, quello riferito all'anno 2000, ecco che
gli incendi allora furono 8.595, interessando 58.234 ettari di superficie
boscata, 56.414 ettari di superficie non boscata, con una media di
13,3 ettari per episodio.
Giovane
sfugge ad agguato a Gerace
03/07 Un giovane di 25 anni, Giuseppe Filippone, e' stato ferito
leggermente la notte scorsa, sfuggendo da un agguato compiuto a Gerace.
Il giovane, gia' noto alle forze dell' ordine, stava rientrando a
casa quando qualcuno, nascosto dietro delle siepi, gli ha sparato
contro quattro colpi di fucile calibro 12 caricato a pallettoni. Filippone
e' stato ferito solo di striscio alla schiena ed alla testa ed e'
stato giudicato guaribile in dieci giorni dai medici del pronto soccorso
dell' ospedale di Locri. Il tentato omicidio di Giuseppe Filippone,
secondo quanto e' trapelato, potrebbe trovare origine in un regolamento
di conti nell' ambito della criminalita' locale. Le indagini sono
condotte dai carabinieri della compagnia di Locri.
Conclusa
l’occupazione simbolica dell’ex centro vacanze del Cupone
03/07
Si è conclusa dopo tre giorni l’occupazione simbolica
del complesso “ex Colonia del Monopolio di Stato“ situato
in localita' Cupone, a Camigliatello Silano, iniziata venerdi' scorso
e promossa dalla Cgil e dalle associazioni Ciroma e La Kasbah per
protestare contro il mancato utilizzo della struttura, adesso di proprieta'
del Ministero del Tesoro, chiusa da dieci anni e che ha ospitato piu'
di 600 bambini provenienti da tutta Italia e dava lavoro a 250 unita'
stagionali.. A chiudere l’iniziativa un’assemblea plenaria
che ha sancito la piena riuscita dell’iniziativa. “La
straordinaria –informa una nota degli organizzatori- partecipazione
intergenerazionale, interculturale, interetnica, intersociale, ha
dimostrato maturi i tempi in Calabria per l’avvio di una generale
vertenza regionale per il recupero dei beni comuni, dei beni pubblici,
per la difesa degli usi civici, come leve per un’altra Calabria
possibile. In questi tre giorni, nelle assemblee svoltesi, tutti gli
intervenuti, fossero rappresentanti politici, istituzionali, di organizzazioni
sociali, del movimento, del volontariato, o singoli cittadini, hanno
condiviso e sottolineato che non è più possibile accettare
le politiche di spreco e di rapina, che anche in Calabria, coniugando
antico ascarismo e moderno neoliberismo rapace, in questi anni ha
imperversato verso il territorio.
Intollerabile continuare a immaginare lo sviluppo della regione intera
o di singoli contesti territoriali, come l’Altopiano Silano,
con logiche di mercificazione delle risorse, di speculazione, di indifferenza
verso l’indigenza sociale, la disoccupazione dilagante, la valorizzazione
del lavoro. Proprio partendo invece dal recupero della sovranità
dei territori e delle popolazioni, dalla valorizzazione sociale, produttiva,
culturale, delle risorse umane, naturali, dei saperi sociali, degli
usi tramandati, è possibile costruire un futuro diverso.
Nello specifico della vertenza legata alla “ex Colonia”,
fa assolutamente specie l’indifferenza mostrata finora dal ministero
dell’Economia a cui fa capo la struttura. Finora, nessuna risposta
hanno ottenuto tanto le richieste delle popolazioni, quanto i pronunciamenti
delle istituzioni locali. Ciò rende necessario mantenere lo
stato di agitazione, in attesa che almeno le interrogazioni parlamentari
inoltrate dal Presidente della Provincia on. Mario Oliverio, dall’on.
Pietro Folena e dai senatori Loredana de Petris e Nuccio Iovine, inchiodino
il governo nazionale.
L’assemblea generale, dunque, nel decidere la sospensione dell’occupazione
simbolica della struttura, non intende quietare assolutamente la lotta
ed il conflitto sociale.
A questo fine ribadisce che primario obbiettivo è l’acquisizione
della ex colonia nel patrimonio pubblico regionale. Chiediamo formalmente
al presidente ed al vicepresidente della giunta regionale calabrese
di pronunciarsi immediatamente in tal senso, rendendosi parte attiva
nel richiedere insieme a noi l’attivazione formale dell’incontro
col Ministero. L’acquisizione al patrimonio pubblico regionale
è premessa indispensabile per avviare nel concreto il progetto
di recupero e riuso della struttura. La Camera del Lavoro di Cosenza
e l’associazione la Kasbah a questo fine insieme a tutti i soggetti
coinvolti avvieranno contestualmente un lavoro di ricognizione per
individuare forme, soggetti e percorsi indispensabili all’attivazione
di una gestione che si vuole dal forte impatto occupazionale e di
alta qualità sociale.” Alla manifestazione hanno aderito
e partecipato: la Cgil Camera del lavoro di Cosenza; Associazione
La Casbah, Federazione provinciale del Partito della rifondazione
comunista; Amministrazione Provinciale Cosenza; Comuni di: Acri, Longobucco,
San Giovanni in Fiore, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo, Bocchigliero;Comitato
di zona Verdi presila; Associazione Libera Cosenza;Associazioni Progetto
Presila; Comunità montana Sila Greca; Franco Pacenza, capogruppo
regionale Ds; Senatore Verdi Loredana De Petris; senatore Ds Nuccio
Novene; On. Mario Oliverio; On. Pietro Folena; Salvatore Magarò,
consigliere regionale Pse.
Il
pensionato di Tropea ucciso dal vicino perché il suo cane sporcava
03/07 Un vero e proprio colpo di caldo, un’insofferenza fatale,
causata dal cane della vittima che sporcava troppo. Questa la motivazione
che ha spinto Saverio Pizzarelli, 37 anni, noto alla Polizia come
ex avvisato di ps, ad aggredire il vicino di casa Francesco Carmelitano,
58 anni, deceduto a seguito di una profonda ferita alla testa, ad
agire senza senno. L’uomo si è quindi costituito spontaneamente
dopo che, nella tarda serata di ieri, a Tropea, ha avuto una lite
con il Carmelitano, uccidendolo, molto verosimilmente, con una martellata.
Attualmente l' accusa nei confronti di Pizzarelli e' di omicidio preterintenzionale.
Infatti non e' stata ancora del tutto chiarita l' esatta dinamica
dei fatti e, soprattutto, le cause della morte del pensionato. Per
questo motivo si è in attesa dell' esito dell' autopsia, che
sara' fatta domani. Gli investigatori non hanno ancora potuto stabilire
se l' uomo sia morto perche' colpito da un oggetto alla testa (presenta
una profonda ferita alla regione occipitale), se la stessa ferita
sia stata provocata da una caduta contestuale all' aggressione, o
se pure il fatto di essere colpito abbia provocato un' emorragia cerebrale
od un infarto. Da qui l' iniziale contestazione di omicidio preterintenzionale,
in attesa degli ulteriori accertamenti. Dalla ricostruzione fatta
dalla squadra mobile di Vibo Valentia, diretta da Rodolfo Ruperti,
e' emerso che ieri sera Pizzarelli si e' presentato in casa di Carmelitano,
col quale i rapporti erano tesi da tempo, per lamentarsi del comportamento
del suo cane che infastidiva e sporcava gli spazi comuni dell'edificio,
una casa popolare di Tropea. I due hanno iniziato a litigare e poi
sono passati alle vie di fatto. Pizzarelli avrebbe dapprima aggredito
con schiaffi e pugni Carmelitano poi, la sorella di Carmelitano, Fortunata,
di 62 anni, che viveva con lui, ha cercato di intervenire, ma ha rimediato
un pugno che le procurato una ferita giudicata guaribile in sette
giorni. Fratello e sorella, secondo la testimonianza della donna,
sarebbero, comunque, riusciti a mandare fuori dal loro appartamento
l' aggressore che, a quel punto, avrebbe cominciato a colpire la porta
con un oggetto metallico, probabilmente un martello, che pero' non
e' stato trovato. Tracce dei colpi, però, sono stati trovati
dagli agenti sulla porta in alluminio. Pizzarelli, quindi, si e' allontanato,
mentre sul posto arrivavano gli agenti del posto fisso della polizia
di stato che dista poche decine di metri dal luogo dell' aggressione
e il medico di guardia che altro non ha potuto far che constatare
il decesso.Più tardi l' uomo si e' presentato al posto di polizia
costitudendosi. Le indagini della squadra mobile della Questura di
Vibo Valentia sono coordinate dal procuratore di Vibo, Alfredo Laudonio.
Pensionato
ucciso a martellate a Tropea
03/07 Un pensionato, Francesco Carmelitano, di 58 anni, e' stato
ucciso nella tarda serata di ieri, a Tropea, con un colpo alla testa,
a colpi di martello, nel corso di una lite. Il fatto e' accaduto dopo
le 23 nei pressi delle case popolari nella nota localita' turistica
calabrese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno conducendo
le indagini. Secondo quanto si e' appreso, l'autore dell'omicidio
è gia' ricercato in tutta la zona ed i militi sono sulle sue
tracce.
La
Corte dei Conti pone un freno alle consulenze. In 4 mesi spesi 488
mila euro dalla vecchia Giunta. In Calabria i dirigenti meglio pagati
d’Italia
02/07 ''Al 30 aprile scorso la spesa parziale per incarichi conferiti
dalla Regione assommava a 487.902 euro, ma non e' noto quale sia quella
reale, atteso che non tutti gli atti deliberativi e le determinazioni
dirigenziali vengono pubblicate sul Bur e che molti tra quelli pubblicati
non specificano l' ammontare presunto della spesa''. E' uno dei principali
dati emersi dalla relazione resa nota oggi dalla Sezione regionale
di controllo per la Calabria della Corte dei conti sugli ''Incarichi
esterni conferiti dalla Regione, ai sensi dell' art. 1 commi 11 e
42 della legge 311/04''. La relazione - che prende le mosse dall'
obbligo sancito dalla legge finanziaria per 2005 della trasmissione
alle Sezioni regionali della Corte dei Conti degli atti di affidamento
di incarichi e consulenze a soggetti estranei all' amministrazione
- e' stata letta dal magistrato relatore Anna Bombino (istruttore
Quirino Lorelli) nel corso dell' adunanza presieduta da Gian Giorgio
Paleologo. In particolare, l' indagine della magistratura contabile,
riferita agli incarichi conferiti dalla Regione nei primi quattro
mese di quest' anno, ha riguardato l' utilizzazione da parte dell'
ente di professionisti e soggetti esterni all' Amministrazione. Gli
esiti dell' indagine si ricollegano a quelli delle relazioni annuali
sul rendiconto della Regione relative agli esercizi finanziari 2003,
2002 e 2001. ''Tutte le consulenze ed i provvedimenti di affidamento
di incarichi - ha sostenuto Bombino - presentano complessivamente,
allo stato delle conoscenze, profili comuni di dubbia legittimita'
come violazioni della legge per mancanza di comunicazione del provvedimento
alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti; assoluta
insufficienza delle motivazioni del provvedimento; scarsa trasparenza
e manifesta violazione delle leggi; mancanza attestazione che la spesa
sostenuta nell' anno 2005 non supera quella del 2004 e mancata attestazione
che la spesa sostenuta nel 2004 per studi ed incarichi di consulenza
conferiti a soggetti estranei all' amministrazione non e' stata superiore
alla spesa annua mediamente sostenuta nel biennio 2001-2002, ridotta
del 15%''. Nella relazione, il magistrato contabile ha ricordato,
inoltre, che ''la Sezione aveva lamentato la scarsa trasparenza nell'
esposizione dei dati relativi a consulenze e nel procedimento di esposizione
delle relative poste di bilancio ed, anzi, in un' occasione, si e'
dovuto registrare il silenzio dell' amministrazione a fronte di una
espressa richiesta di conoscere il numero delle consulenze e la relativa
spesa''. ''Si e' assistito - ha sostenuto il magistrato relatore -
anche in questo primo scorcio del 2005 ad un fenomeno di utilizzo
di consulenze esterne nelle materie piu' disparate ed anche per far
fronte a normali attivita' amministrative, quelle cioe' in cui sarebbero
state piu' che sufficienti le oltre 4 mila unita' di personale dei
livelli e dirigenziale di cui dispongono il Consiglio e la Giunta
regionali. Questo ben remunerato sistema di incarichi e consulenze
esterne non si e' mai accompagnato ad una verifica puntuale dei risultati,
in termini di miglioramento dell' efficienza amministrativa, di recupero
della qualita', di innalzamento del livello qualitativo dei provvedimenti,
delle consulenze. Non v' e' traccia di report o relazioni svolte dagli
uffici di controllo interno della Giunta regionale in ordine al lavoro
svolto dai consulenti e non risulta svolta alcuna valutazione da parte
dei dirigenti generali e dei capi di dipartimento. Sotto questo profilo
puo' parlarsi non di trasparenza ma di opacita' dell' attivita' di
conferimento degli incarichi''. Il magistrato contabile ha anche fatto
riferimento ai contenuti della relazione annuale al Parlamento sul
costo del lavoro, anno 2002, ''nella quale - e' detto nel testo -
la Corte dei Conti a sezioni riunite ha rilevato come la dirigenza
in servizio in Calabria sia quella meglio pagata d' Italia, il che,
perlomeno, dovrebbe fare presumere una sua altissima qualita' che
non dovrebbe avere bisogno di affiancamenti consulenziali per poter
bene ed efficientemente operare''. Nei vari passaggi dell' indagine
sono presi in considerazione gli incarichi conferiti da ente, Giunta
e vari Dipartimenti, con l' elencazione di tipologie, esborso presunto,
considerazioni su utilita', esistenza di strutture interne e certificazione
di spesa. In particolare, sono stati esaminati anche gli incarichi
esterni a valere sul Por nell' ambito del quale ne risultano conferiti
25. ''Da una breve analisi dei decreti concernenti - e' scritto nella
relazione - emerge che nell' 80% dei casi, a fronte dell' incarico
esisteva gia' una struttura interna presumibilmente in grado di fare
fronte alle stesse mansioni e funzioni richieste al professionista''.
". A tutto questo si aggiunge il fatto che i dirigenti dei vari
settori e la parte politica non ha mai predisposto "alcun sistema
di verifica e di risultati degli incarichi. Per anni, in Calabria,
hanno proliferato comitati, commissioni, tavoli e gruppi di studio
il cui lavoro non è mai stato controllato, della cui efficacia
non si hanno notizie e dei quali, comunque- ha concluso il relatore
Giuseppe Ginestra- nessuno si è mai accorto".
Censore: “sulle consulenze contenere la spesa”
''Con la Corte dei conti e' mia intenzione lavorare per l' istituzione
di un rapporto di dialogo e di collaborazione in modo che insieme
si lavori sul contenimento delle spese in una regione ne ha estrema
necessita'''. Lo ha detto Bruno Censore, consigliere regionale e presidente
del Comitato di controllo sulla spesa del Consiglio regionale, intervenendo
in occasione della seduta della sezione regionale di controllo per
la Calabria della Corte dei Conti che ha preso in esame il tema degli
incarichi e delle consulenze conferiti dalla Regione nel periodo gennaio-aprile
2005. ''Molti incarichi di consulenza - ha sostenuto Censore - non
sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale e l' organismo che
presiedo, negli anni pregressi, non ha inciso particolarmente sul
controllo. Adesso e' mia intenzione lavorare per instaurare con l'
organo della magistratura contabile un rapporto di dialogo e di reciproca
collaborazione''.
Corte
dei Conti: “Ancora scarso lo stato di attuazione dei POR”
02/07 ''Lo stato di attuazione del Por, a quattro anni dall'avvio
di Agenda 2000 e' ancora scarso''. Lo ha detto questa mattina Luigi
Condemi, magistrato della Corte dei Conti della sezione di Catanzaro
durante la relazione sul Por Calabria relativo all'esercizio finanziario
2004, il quale ha spiegato che il meccanismo sanzionatorio del disimpegno
automatico dei fondi non e' stato applicato nel 2004 ''grazie ad alcune
misure ad elevata capacita' di spesa, mentre altre hanno avuto una
scarsissima attuazione. Condemi ha inoltre sottolineato che ''lo strumento
finanziario di orientamento alla pesca (Sfop) resta il fanalino di
coda mentre il miglior andamento e' quello registrato dal fondo europeo
di sviluppo regionale (Fesr), che peraltro e' il fondo che nell'ambito
del Por Calabria, eroga oltre la meta' delle risorse globali''. Condemi,
nell'approfondire l'argomento del controllo sulla spesa, ha precisato
che il sistema per verificare che i fondi siano stati impegnati in
maniera corretta e' stato ''poco efficiente'' e di cio' ha anche contezza
la stessa dirigenza regionale che ritiene che ''il sistema in uso
sia poco efficace. Prova ne e' che tutti i progetti verificati e tutti
i bandi visionati e analizzati dalla Corte dei conti presentavano
diversi profili di illegittimita' legati al mancato esercizio di un
effettivo controllo di legalita', efficacia, efficienza, regolarita'''.
Illegittimita' e incongruenze abbastanza vistose risultano anche in
merito allo specifico controllo sulla formazione dei bandi e ai controlli
di primo e secondo livello. I magistrato contabile nella sua relazione
ha sottolineato che, ''alla data del giugno 2003, i controlli di secondo
livello non risultavano nemmeno attivati''. Solo al Dipartimento Agricoltura,
ha spiegato Condemi, ''sarebbero stati avviati alcuni controlli ''in
loco'' sul 5% delle iniziative ammesse a finanziamento, mentre per
quanto riguarda i corsidi formazione professionale e gli incentivi
alle attivita' turistiche, che sono gli altri due settori di spesa
su cui sono avvenute verifiche puntuali in sede ispettiva, non risultano
mai svolti controlli di secondo livello, eccezion fatta per quei pochi
svolti in sede di collaudo''. Il magistrato contabile ha anche espresso
perplessita' sull'affidamento del controllo a valutatori esterni,
i cui risultati sono stati ''eccessivamente lusinghieri''. La Corte
dei conti, comuqneu, non si e' limitata ad esprimere critiche sulla
gestione del Por ma ha anche suggerito le soluzioni possibili ai problemi,
auspicando una revisione del sistema in uso e la necessita' di ''introdurre
un controllo successivo esterno sugli atti e le procedure di spesa,
volto a verificare il rispetto delle procedure e delle regole in materia
di concessione di benefici e finanziamenti pubblici''. Per la Corte
dei Conti, ''tale controllo dovrebbe poter comportare l'annullamento
degli atti e delle procedure viziate prima che esse producano effetti
definitivi, cioe' prima che siano completate l le procedure di liquidazione
dell'intero contributo concesso a valere sui fondi pubblici''. Condemi
ha anche espresso le sue perplessita' per l'attuazione della misura
del fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (Feoga), consistente
nel ritardo dei piani del settore agricolo, ed in particolare dei
progetti integrati per le aree rurali (Piar). Il modo in cui tale
bando e' stato strutturato genera confusione e dubbi''. Infine, per
quanto riguarda l'avanzamento del Por, Condemi ha confermato che,
con un livello di impegni del 47,1%, e' in linea con la media dell'andamento
generale, sebbene inferiore all'andamento generale del quadro comunitario
di sostegno. I pagamenti, pari al 31,9% sono invece maggiori di quattro
punti percentuali rispetto alla media e leggermente inferiori rispetto
a quelli del totale quadro comunitario di sostegno. In rappresentanza
della Regione Calabria, sono poi intervenuti Antonio Izzo, direttore
generale del dipartimento trasporti, che ha sollecitato una collaborazione
istituzionale della Corte dopo che da qualche settimana, dopo un periodo
di svuotamento delle funzioni, le competenze del Por sono state riassegnate
al dipartimento, specificando anche che il Piano regionale dei trasporti
e' stato riportato in commissione per la sua approvazione, mentre
Vincenzo Falcone, sottosegretario alla presidenza per i fondi comunitari,
ha definito corrette le osservazioni della Corte ed ha annunciato
di essersi gia' mobilitato per apportare alcune correzioni.
Falcone: relazione condivisibile
''Condividiamo e riteniamo molto corretto quanto evidenziato nella
relazione. Ci siamo comunque attivati per intervenire laddove sia
necessario e terremo conto anche delle indicazioni prospettate''.
Lo ha detto Vincenzo Falcone, sottosegretario agli Affari comunitari
della Presidenza della Giunta regionale, intervenendo stamani all'
adunanza della Sezione regionale di Controllo della Corte dei conti
che ha ufficializzato la relazione sull' analisi del Por Calabria
per il 2004. ''Da quando ci siamo insediati - ha detto Falcone - c'
e' un dirigente generale che si occupa espressamente della questione
dei fondi europei, cosi' come abbiamo cambiato l' Autorita' di gestione.
Inoltre, sono state attivate le procedure per la creazione di di un
manuale unico per uniformare le procedure. La non chiarezza dei bandi
di gara crea grosse disfunzioni. Superato questo ostacolo si risolvera'
il 50% dei problemi''. Secondo Falcone, ''non c' e' stata effettivamente
una grande dinamica della spesa. Per quanto riguarda la programmazione
2007/2013, lavoreremo sulle priorita' nel recupero della carenza,
operando anche per legare alla programmazione i fondi che si liberano
dal disimpegno automatico''. In rappresentanza dell' assessore regionale
ai Trasporti, Michelangelo Tripodi, e' intervenuto il dirigente generale
Antonio Izzo. ''Facciamo nostro lo spirito e le sollecitazioni della
Corte dei conti - ha detto Izzo - e confermiamo la volonta' di irrobustire
il rapporto di collaborazione con questa istituzione''.
Speciale-
Polizia fai da te: Saya racconta le sue verità prima dell’interdizione
a parlare.
Una
vendetta il duplice omicidio di Gioia. Disposti funerali in forma
privata. Pronto l'identikit dei killer
02/07 Una vendetta ordinata da un gruppo criminale rivale di quello
delle vittime in relazione a contrasti nella gestione di importanti
affari illeciti. E' questa, secondo quanto si e' appreso, l' ipotesi
che la Polizia di Stato sta seguendo per risalire ai responsabili
dell' uccisione, ieri sera, a Gioia Tauro, dei cugini Leonardo e Saverio
Giacobbe, di 29 e 20 anni, entrambi pregiudicati. Il Commissariato
di Gioia Tauro e la Squadra mobile di Reggio Calabria, che stanno
svolgendo congiuntamente le indagini, starebbero seguendo una pista
precisa. Pur tenendo sempre conto di un possibile collegamento con
altri due omicidi accaduti di recente nella zona di Gioia Tauro (quello
di Rocco Albanese e di Pietro Giacobbe, quest' ultimo cugino delle
due vittime di ieri sera, avvenuti rispettivamente il 14 marzo ed
il 12 maggio scorsi), gli investigatori stanno prendendo in considerazione
altre ipotesi che fanno riferimento a contrasti tra il gruppo Giacobbe
ed altri sodalizi criminali della zona di Gioia Tauro. La posta in
gioco sarebbe il controllo, in particolare, degli enormi flussi di
denaro legati al traffico della droga. Un dato che viene tenuto nel
giusto conto, nello svolgimento dell' attivita' investigativa, e'
il ruolo sempre piu' significativo che il gruppo Giacobbe avrebbe
svolto all' interno della cosca della 'ndrangheta cui farebbe riferimento,
quello dei Piromalli-Mole', che continua ad avere il controllo pressoche'
assoluto degli affari illeciti nella zona di Gioia Tauro, ma all'
interno della quale sarebbero in corso dei contrasti che potrebbero
spiegare gli omicidi e gli altri episodi di criminalita' accaduti
di recente nella zona. Oggi pomeriggio, intanto, il questore di Reggio
Calabria, Vincenzo Speranza, ha presieduto una riunione operativa
nel Commissariato di Gioia Tauro cui, insieme al dirigente della stessa
struttura, il vicequestore Giuseppe Cannizzaro, hanno partecipato
i responsabili dei commissariati di Cittanova, Polistena e Taurianova.
Una riunione nel corso della quale e' stato fatto il punto sulla situazione
della criminalita' in tutta l' area della Piana di Gioia Tauro ed
e' stata decisa un' intensificazione del controllo del territorio
con la predisposizione di specifici servizi per l' attuazione dei
quali collaboreranno anche carabinieri e guardia di finanza. Lo stesso
questore Speranza ha inoltre disposto che i funerali di Leonardo e
Saverio Giacobbe, previsti per lunedi', si svolgano in forma privata
e senza corteo funebre. Le salme dei due uccisi, dall' obitorio dell'
ospedale, saranno trasferite direttamente nel cimitero di Gioia Tauro,
dove, prima della sepoltura, ci sara' un breve rito funebre.
Infine la polizia scientifica del commissariato della polizia di Gioia
Tauro, avrebbe pronto l'identikit dei killer che nella tarda serata
di ieri hanno assassinato i cugini Leonardo e Saverio Giacobbe di
29 e 20 anni. I due giovani sono stati eliminati a colpi di pistola
mentre si trovavano sulla spiaggia, ospiti dello stabilimento balneare
"Ciambra". A vedere in faccia gli assassini sarebbero stati
in molti, ma la paura sembra aver tappato la bocca a tutti. Per questo
la polizia si trova ad operare in condizioni di estrema difficolta'.
Nonostante cio' gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore
della Repubblica di Palmi, Francesco De Falco Giannone, sembrano privilegiare
la pista del regolamento di conti, maturato nel contesto di uno scontro
tra famiglie rivali della 'ndrangheta del posto che si contendono
il controllo del territorio e gli affari illeciti ad esso collegati.
Al momento gli uomini del commissariato diretto da Giuseppe Cannizzaro
ipotizzano un collegamento tra il fatto di ieri sera e i delitti di
Rocco Albanese, avvenuto il 14 marzo scorso, e di Pietro Giacobbe
(parente dei due giovani), il 15 maggio. Il primo e' stato eliminato
nei pressi del vecchio municipio di Gioia Tauro mentre era alla guida
della sua auto, il secondo lungo la strada Rosarno-Mileto. In quest'ultima
circostanza rimase gravemente ferito anche l'uomo che si trovava in
macchina con la vittima, Santo Antonio Bagala' di 59 anni. Non si
esclude che le due vittime di ieri sera conoscessero i killer i quali
prima di sparare sarebbero stati visti discutere animatamente con
i cugini Giacobbe. Anche questa mattina, la polizia ha proceduto all'interrogatorio
di alcune persone, controllato l'alibi di numerosi pregiudicati ed
effettuato della perquisizioni domiciliari.
Vacanze:
Esodo regolare, allenta l’afa
02/07 Bel tempo ma caldo sopportabile, traffico consistente ma regolare:
e' piuttosto tranquillo, su strade e autostrade, il primo 'esodo'
di luglio nel quale molti italiani, 8 milioni secondo le previsioni,
cominciano il periodo di ferie. La 'fuga' dalle citta' verso le localita'
di villeggiatura - soprattutto marittime - che gia' aveva avuto inizio
ieri pomeriggio, stamani e' ricominciata molto presto; la circolazione,
tuttavia, sebbene intensa e sostenuta, e' stata regolare. Rallentamenti
ci sono stati sul tratto autostradale lombardo della A4 e della A7,
preso d'assalto in direzione del mare: verso la Riviera ligure, la
Toscana e la Riviera Adriatica. Flusso a fisarmonica anche a partire
dall'uscita delle citta' emiliane, con code sulla A1-A14 da Reggio
a Imola, da Forli' a Cesena e da Rimini nord a Cattolica. Anche sull'autostrada
A22 del Brennero il traffico e' stato notevole, con qualche coda.
Nel corso della mattinata e' andato crescendo lo spostamento degli
automobilisti in Friuli-Venezia Giulia che si sono diretti verso le
localita' balneari di Lignano e Grado, e soprattutto verso i valichi
di frontiera triestini. Altro punto 'caldo' e' stato l'autostrada
A3 in direzione Salerno, verso le uscite per la Costiera amalfitana.
Regolare, invece, la circolazione nell'Italia centrale: molto tranquilla
nella Toscana; nel Lazio addirittura, in alcuni tratti autostradali,
sotto la media dei sabati di luglio. Traffico invece intenso sulla
via del Mare, la via Pontina e l'Aurelia, in uscita da Roma e in direzione
delle localita' di mare. Le previsioni, fa sapere la societa' Autostrade
per l'Italia, oggi sono state rispettate per numero di veicoli in
movimento (numerosi ma decisamente inferiori alle punte di fine luglio-prima
decade di agosto), tratti autostradali piu' frequentati e fasce orarie
di massima intensita' del traffico. Il transito di veicoli, in larga
prevalenza italiani, e favorito dal divieto di circolazione per i
camion in atto dalle 7 di stamani, ha avuto la sua massima concentrazione
nelle ore centrali della mattinata, per poi tornare alla regolarita'
intorno alle 13. Rallentamenti e qualche coda si sono verificati sulle
autostrade liguri, sulla A4 nel tratto milanese verso Trieste, sulla
A14 da Bologna fino a Imola, sulla A11 da Firenze verso Pisa e sul
tratto toscano della A12 da Livorno a Rosignano. In crescita i movimenti
verso la Calabria: sulla A30, alla barriera di Salerno, le code hanno
raggiunto i 3 chilometri; e anche questa sera, il traffico sul tratto
calabrese della Salerno-Reggio Calabria e' superiore alla norma ma
scorrevole. Situazione normale anche agli imbarchi per la Sicilia
di Villa San Giovanni. Nella giornata di domani, domenica, le poche
partenze previste saranno circoscritte alle aree cittadine piu' vicine
ai litorali (Roma, Bologna, Genova). Attesi invece, nel pomeriggio
di domani, consistenti flussi di rientro verso le citta', concentrati
nella fascia oraria tra le 16 e le 20. Per questo Autostrade consiglia
di anticipare possibilmente le partenze alla tarda mattinata di domani
o di posticiparle a dopo le 20. Attenzione ai mari, che - secondo
le previsioni del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare
- per tutto il fine settimana saranno decisamente mossi.
Seconda
giornata di mobilitazione all’ex Colonia del Cupone, abbandonata,
in Sila
02/07 Un’assemblea vivace e partecipata. Donne, uomini, anziani
e bambini si sono ritrovati la mattina, di sabato 2 luglio, nell’auditorium
presso la sede dei Monopoli di Stato, nell’area del parco Cupone,
dove da tre giorni è in corso una manifestazione che rivendica
la riappropriazione dei beni comuni. Il dibattito è stato introdotto
dalla proiezione di filmati relativi al corteo della prima giornata
di iniziativa. Grande consenso ha riscosso la video-inchiesta sviluppata
nelle ultime settimane da militanti della Kasbah, lavoratori aderenti
alla Cgil e mediattivisti. Il breve documentario realizza una ricognizione
su alcune delle numerose strutture pubbliche che versano in stato
di abbandono sull’altopiano della Sila. Più volte, nel
corso del confronto, è stata ribadita la ferma opposizione
al disegno di legge che prevede l’abrogazione della proprietà
collettiva e degli usi civici. Il comitato promotore ha rilanciato
la volontà di rafforzare la battaglia contro il processo di
devastazione del territorio. Negli ultimi anni, infatti, si è
registrato un preoccupante intervento di alcune multinazionali, come
è avvenuto recentemente nella vicenda degli invasi utilizzati
per la produzione di energia elettrica, passati sotto il controllo
della spagnola Endesa. Dopo la diffusa partecipazione di numerosi
amministratori locali scesi in campo nel primo giorno di mobilitazione,
anche ieri al dibattito hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni,
tra i quali il sindaco di Acri. Il Senatore Nuccio Iovene, presente
all’assemblea, ha espresso approvazione e sostegno al comitato
promotore della tre giorni, ed alle sue ragioni. Per stamani è
previsto un incontro conclusivo, durante il quale verranno discusse
nuove forme di partecipazione e lotta. L’obiettivo rimane la
costruzione di un tavolo di trattativa con il ministero delle Finanze.
L’amministrazione provinciale ha già formalizzato la
propria disponibilità a favorire un esito positivo della vertenza.
Il comitato propone alla giunta regionale calabrese di richiedere
la concessione della proprietà dell’ex colonia. A tal
proposito si sollecita la stessa ad aprire, a partire da questa, una
“vertenza beni comuni” nei confronti del governo nazionale,
confidando sulla sensibilità dichiarata anche da numerosi consiglieri
regionali e sul protagonismo attivo. Stamani l’assemblea si
propone di proseguire la mobilitazione ed il conflitto sociale.
Assegnati
dal Ministero undici nuovi magistrati alla Calabria
02/07 Undici nuovi magistrati sono stati assegnati ai distretti giudiziari
di Catanzaro e Reggio Calabria dal Ministro della Giustizia, Roberto
Castelli. I magistrati che prenderanno servizio nel distretto di Catanzaro
sono nove. Le assegnazioni, secondo quanto riferito in un comunicato
del Ministero, sono cosi' ripartite: a Catanzaro un giudice e un sostituto
procuratore; a Cosenza un giudice; a Crotone un giudice; a Lamezia
Terme un giudice; a Paola un giudice e un sostituto procuratore; a
Rossano un giudice; a Vibo Valentia un giudice. Per quanto riguarda
Reggio, le assegnazioni riguardano un giudice a Locri ed un sostituto
procuratore a Reggio Calabria. Gli adempimenti per la copertura effettiva
dei posti assegnati, e' scritto nella nota, sono di competenza del
Consiglio superiore della magistratura.
Grande
successo del “Festivalle” di Santo Stefano di Rogliano
02/07
Grande successo per la prima serata del "Festivalle", il
festival della musica tradizionale, e non solo, organizzato dalla
Comunità Montana del Savuto e che in questa prima edizione
si è tenuto a Santo Stefano di Rogliano. Quella di venerdì
è stata una serata densa di eventi, che si è aperta
con un convegno sulla musica tradizionale in Calabria, a cui hanno
partecipato l'Assessore Regionale all'Agricoltura Mario Pirillo, l'Assessore
Provinciale al Lavoro e alle Minoranze Donatella Laudadio e l'On.
Giacomo Mancini (nella foto). Interventi anche della Presidente della
Comunità Montana del Savuto, Anna Aurora Colosimo, del Sindaco
di Santo Stefano di Rogliano Antonio Orrico, del docente del Conservatorio
di Avellino Francesco Perri e del musicologo Danilo Gatto dell'ARPA,
l'Associazione che cura la direzione artistica del "Festivalle".
Prima e durante gli spettacoli, il numeroso pubblico ha visitato con
attenzione la mostra fotografica dedicata alle feste religiose calabresi
e anche l'esposizione degli antichi strumenti musicali della tradizione
popolare, tra cui è presente anche una preziosa e rara "lira
calabrese".
La serata ha dato spazio al concerto dei "Marasà",
gruppo di ricerca che accoglie esponenti del catanzarese e del valle
del Savuto, che ha presentato il nuovo cd dal titolo "Ad Aria".
Nella raccolta sono inserite diverse nenie tradizionali, cantate appunto
"ad aria", un originale modo interpretativo tipico di alcune
comunità della nostra regione.
Poi è toccato al teatro della compagnia "Scena Verticale"
di Castrovillari, che nella commedia "La stanza della memoria"
ha ripercorso 50 anni di storia calabrese, dal 1930 al 1980, attraversando
la Seconda Guerra Mondiale, il periodo dell'emigrazione e le crisi
sociali e politiche. Uno spettacolo decisamente apprezzato dal folto
pubblico.
Infine, conclusione con la musica degli ungheresi Vizonto, specialisti
in suoni etnico-tradizionali.
A parte la perizia del gruppo, inaspettate le trovate comiche del
violinista Janos.
Il "Festivalle" ha ancora molte sorprese da svelare, per
altre due sere: il teatro della Filodrammatica "Vincenzo Gallo"
con due diversi spettacoli, la musica calabro-marocchina dei Taragnawa
e il gran finale di domenica, quando la serata sarà appannaggio
dell'atteso concerto di Daniele Sepe.
Soddisfazione
di Assindustria Vibo per la risposta del Presidente Ciampi
02/07 L' Associazione degli industriali della provincia di Vibo Valentia
esprime soddisfazione, in una nota, per la lettera che il Presidente
della Repubblica ha inviato nei giorni scorsi al presidente di Confindustria
Calabria, Filippo Callipo, che aveva scritto a sua volta al Capo dello
Stato sollecitando un suo intervento per la soluzione dei problemi
di sicurezza ed ordine pubblico in Calabria. ''Siamo soddisfatti -
si afferma in una nota dell' Assindustria vibonese - dell' attenzione
che il Presidente della Repubblica ha dimostrato verso la Calabria
e verso le esigenze di sviluppo della nostra terra. Non abbiamo mai
pensato, peraltro, che l' appello appassionato del presidente Callipo
potesse rimanere senza risposta. I riferimenti all' esigenza di contrasto
al crimine organizzato in Calabria contenuti nella lettera che il
Presidente della Repubblica ha inviato a Pippo Callipo sono quanto
mai apprezzabili e ci inducono ad essere speranzosi ed ottimisti per
il prossimo futuro. Dopo la sensibilizzazione dell' opinione pubblica
calabrese e nazionale che la denuncia del presidente Callipo ha reso
possibile e l' attenzione degli organi d' informazione, la risposta
del Presidente Ciampi e' per noi come una luce nel buio fitto di questi
ultimi mesi''. ''Condividiamo pienamente - affermano ancora gli industriali
vibonesi - le ragioni che hanno spinto il presidente Callipo a smuovere
il clima di rassegnazione generale che si e' vissuto finora su uno
degli argomenti piu' delicati per lo sviluppo economico e sociale
ed ora ci attendiamo segnali concreti e tangibili da parte delle forze
dell' ordine, ma anche da parte di chi ha responsabilita' politiche
di governo. Anche noi, come spesso sostiene il presidente Callipo,
siamo convinti che l' investimento in sicurezza nei territori piu'
esposti, debba procedere di pari passo con investimenti destinati
alla crescita economica e con una politica regionale meno distratta
e piu' in grado di programmare le risorse e utilizzarle efficacemente''.
Loiero
concorda sopralluogo con Bertolaso alla fabbrica chimica di Siderno
02/07 Il presidente della Giunta regionale della Calabria, Agazio
Loiero, ha telefonato al capo del Dipartimento nazionale della Protezione
civile, Guido Bertolaso, per informarlo dell' esplosione di alcuni
fusti, avvenuta venerdì sera, all' interno nell' ex stabilimento
chimico Bp di Siderno. Loiero, secondo quanto riferito dalla Giunta
regionale, ha chiesto a Bertolaso di compiere un sopralluogo urgente
che, probabilmente, si svolgera' il 7 luglio. La Giunta ha affrontato
l' emergenza dell' ex stabilimento Bp, su sollecitazione dello stesso
Loiero e dell' assessore all' Ambiente, Diego Tommasi. Un altra esplosione
nello stesso stabilimento, sotto sequestro giudiziario da anni, si
era verificata alcuni mesi fa. ''La Giunta - e' scritto in un comunicato
dell' Ufficio stampa - ritiene di dover dare assoluta priorita' alla
vicenda e di accelerare ulteriori interventi di bonifica della struttura''.
Sull' emergenza della Bp di Siderno e' stato allertato anche il Commissario
per l' emergenza ambientale, Domenico Bagnato, che si sta gia' attivando
per trovare concrete soluzioni.
Fermato
il presunto autore della rapina al supermercato di Rende
02/07 I carabinieri di Rende hanno sottoposto a fermo di indiziato
di delitto Danilo Fortino, di 20 anni, di Cosenza, sospettato di essere
uno degli autori della rapina compiuta giovedi' scorso ai danni del
supermercato ''Md Discount''. Nell' ambito delle indagini, i militari
hanno sequestrato una pistola giocattolo tipo ''soft air'', replica
della Beretta mod. 92, che gli investigatori ritengono sia stata utilizzata
per la rapina. Inoltre, secondo quanto e' stato riferito, e' stata
individuata l' auto Fiat Uno rossa utilizzata dai rapinatori per la
fuga, intestata al padre del fermato. Fortino e' stato portato nel
carcere di Cosenza a disposizione del sostituto procuratore, Barela,
che coordina le indagini.
Arresto
a Corigliano per rapina in tabaccheria
02/07-(g.c.)-I Carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato
con l’ accusa di rapina aggravata Giorgio Azzinnari, di 45 anni.
L’ uomo è ritenuto dagli inquirenti responsabile della
rapina compiuta il 26 maggio in una tabaccheria che fruttò
un bottino di 700 euro. L'arrestato e' stato portato nel carcere di
Rossano.
Vibo
Valentia, commerciante ferito in agguato
02/07-(G.C.)- Tentato omicidio a Vibo Valentia ai danni di un commerciante
di frutta e verdura, Domenico Antonio C., 22 anni. Il giovane dopo
aver aperto il suo box al mercato generale è stato avvicinato
da due persone che gli hanno sparato alle gambe. Dopo una prima ricostruzione
fatta dalla squadra mobile di Vibo Valentia, i due sicari a bordo
di uno scooter con il volto coperto, hanno sparato sette colpi di
pistola calibro 7.65, dandosi poi alla fuga. Le condizioni del giovane
commerciante non destano preoccupazione, anche se la prognosi è
riservata. Secondo gli inquirenti, l' episodio sarebbe da collegare
ad una vendetta per questioni private. Non sono escluse altre ipotesi.
Il giovane, sposato, pare che alle spalle non abbia precedenti penali.Successivamente
il C. e’ stato trasferito al reparto di chirurgia vascolare
dell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza, Dei sette colpi di pistola,
probabilmente una calibro9, due lo hanno attinto alla coscia lesionandogli
le arterie. A sparare, secondo i primi accertamenti, sarebbe state
due persone munite di casco, arrivate a bordo di un motorino. Uno
dei due e' sceso, si e' avvicinato al chiosco entrando dal cancello
principale e, da distanza ravvicinata, ha premuto piu' volte il grilletto
mentre il fruttivendolo era intento ad allestire la bancarella. Trasportato
al vicino ospedale, le sue condizioni sono apparse subito gravi per
cui e' stato trasportato con un elicottero a Cosenza.
In
moto la tribù dei vacanzieri. Predisposto il blocco dei Tir
nei week end
01/07 E’ iniziata nel pomeriggio di oggi il periodo delle partenze
per le vacanze, che, con andamento crescente, si concludera' nella
prima decade di agosto. In questo fine settimana continuera' tuttavia
a registrarsi, rispetto ai flussi di esodo, una prevalenza del traffico
in movimento per il week end da e per le grandi citta'. Interessati
i consueti itinerari di collegamento alle riviere, in particolare:
"A-1 Milano-Napoli tra l'allacciamento con l'A-22 del Brennero
e Bologna verso l'adriatica, nel nodo fiorentino e da Roma verso Orte
(dir. nord) e verso Napoli (dir. sud) A-4 Milano-Brescia in direzione
Venezia - A14 Bologna-Taranto fino a Fano verso la riviera romagnola
- A6 Torino-Savona, A26 Genova-Voltri-Lago Maggiore, e A10 Genova-Savona
verso la riviera di ponente e la Francia- A7 Milano-Genova e A12 Genova-Sestri
Levante verso la riviera di levante - A11 Firenze-Pisa e A12 Livorno-Rosignano
in direzione della Versilia- A9 Lainate-Chiasso verso i laghi- A12
Roma-Civitavecchia verso la costa tirrenica- A24 Roma-Teramo e A25
Torano-Pescara verso l'Abruzzo e la costa adriatica- A30 Napoli-Salerno
(barriera di Salerno) verso la Calabria. La società Autostrade
consiglia di programmare le partenze in modo da evitare il transito
sui tratti elencati nelle fasce orarie 16-19 del pomeriggio di oggi
e 9-13 della mattinata di domani, sabato 2 luglio. Si ricorda che
solo a partire dalle ore 7 di sabato sara' in vigore su strade e autostrade
il blocco della circolazione per i veicoli pesanti. Il Call-center
Viabilita' di Autostrade (06.4363.2121) potra' essere utilmente contattato
per avere informazioni sulle effettive condizioni di percorribilita'
dei diversi itinerari prima e durante il viaggio. Durante il viaggio
le notizie sul traffico in tempo reale saranno fornite attraverso
i circa 700 pannelli a messaggio variabile e tramite Isoradio.
Speciale:
Indagando sulla vicenda Quattrocchi, salta fuori una “Polizia
fai da te”. Incroci tra massoneria deviata, servizi segreti
e mistificatori. A capo un ex leader dei moti di Reggio
Ritrovato
cadavere il turista tedesco disperso da ieri sul Pollino
01/07-(G.C.)- Sui monti del Parco nazionale del Pollino dal tardo
pomeriggio di ieri risultava disperso un turista tedesco di 38 anni.
L'uomo, che alloggiava in un albergo di Morano Calabro, verso le 18.30
aveva detto alla fidanzata che andava a fare una passeggiata e non
ha più dato notizie di se. Alle ricerche dell’ uomo,
avviate ieri sera dalla Polizia, hanno partecipano da stamani gli
uomini del Corpo forestale. Ma nel primo pomeriggio di oggi l’amara
verità. Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato
dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, del soccorso alpino
e dell'associazione di protezione civile Lipa-Ambiente sul massiccio
del Pollino, in territorio del comune di Morano Calabro. L’uomo
è caduto in un dirupo ed è morto sul colpo. Alle ricerche
sono intervenuti anche le unità cionofile ed un elicottero
Un
pentito rivela che la ndrangheta cosentina ha spie dei clan nelle
Istituzioni
01/07 La 'ndrangheta del cosentino pagava rappresentanti delle istituzioni
per assicurarsi servizi di spionaggio. La circostanza e' stata inserita
negli atti d'un processo istruito dal 2003, in corso a Catanzaro,
ma e' filtrata solo nei giorni scorsi dagli ambienti giudiziari del
capoluogo calabrese. E' stato un pentito a rivelare ai magistrati
della Dda catanzarese, che indagano sulla vicenda, la ripartizione
delle somme provenienti dalle estorsioni, dal traffico di droga e
da tutte le altre attivita' illecite. Nella distribuzione delle risorse
della criminalita' organizzata del cosentino - secondo il pentito
- una voce non trascurabile era rappresentata dalle spie della 'ndrangheta
al servizio dello Stato. Gente inserita nelle istituzioni che forniva
preziose informazioni agli esponenti della malavita ricevendo in cambio
somme di denaro. Secondo indiscrezioni che esisterebbe un registro
sul quale sarebbero annotati nomi date e cifre elargite a queste spie
della 'ndrangheta che vestivano i panni di zelanti servitori dello
Stato. Nei mesi scorsi per una vicenda analoga anche la procura distrettuale
di Salerno ha aperto un'inchiesta. La vicenda, in questo caso, riguarderebbe
altri dipendenti delle istituzioni pubbliche che in passato avrebbero
fornito informazioni sugli spostamenti di alcuni magistrati nei confronti
dei quali la 'ndrangheta stava preparando degli attentati.
Occupata
l’ex Colonia del Cupone in Sila
01/07 “Contro l'incuria e l'abbandono da parte dello Stato,
ripristinare pratiche di legalità dal basso” è
quanto afferma il comitato promotore per il recupero dell’ex
Colonia del Cupone mel Parco dell’Altopiano Silano che oggi
hanno manifestato davanti la struttura, occupandola simbolicamente.
“E' con questa consapevolezza che oggi, I° luglio 2005,
- prosegue la nota- più di mille persone provenienti da organizzazioni
sindacali, partiti, associazioni e rappresentanti di amministrazioni
locali hanno manifestato nel territorio silano, occupando l'ex colonia
dei lavoratori del Monopolio di Stato, sita in località Cupone
(nel cuore del Parco Nazionale della Sila) di proprietà del
Ministero delle Finanze. L'iniziativa - promossa dalla CGIL di Cosenza
e dall'Associazione Culturale Multietnica "La Kasbah", alla
quale hanno aderito l'amministrazione provinciale di Cosenza, i comuni
di: Spezzano della Sila, Longobucco, S. Giovanni in Fiore, Serra Pedace,
Bocchigliero e Pedace e le associazioni Libera Cosenza, Progetto Presila,
Legambiente S. Giovanni in Fiore, Bocchigliero in movimento, la federazione
provinciale della Rifondazione Comunista e il Comitato di zona Verdi
Presila - si prefigge come obiettivo di attivare, immediatamente,
un tavolo di confronto con il Ministero delle Finanze teso ad avviare
un progetto di recupero e riqualificazione del sito per impedirne
l'ulteriore degrado o, peggio ancora, la svendita alle multinazionali
del turismo irresponsabile. Tavolo sul quale il coordinamento è
determinato a mettere in campo pratiche comunitarie e saperi critici
volti a favorire sviluppo consapevole e responsabile, tipici della
storia della nostra terra”. Infine in calce alla nota lo slogan
e la richiesta formale del comitato che afferma che “la mobilitazione
proseguira' sino a quando non verra' aperto un tavolo di trattative
con il Ministero delle Finanze” informando anche che sabato
2 luglio alle 10 nelal stessa colonia vi sarà un assemblea
pubblica sul tema: “recupero e riqualificazione socio/ambientale
degli spazi pubblici - risorse idriche - sviluppo consapevole”
Il
centro del “Cupone” un cattivo esempio di Amministrazione.
Folena: contrastare la politica dello spreco
01/07 E' stato occupato simbolicamente, stamani, a Camigliatello
Silano l' ex centro vacanze, in passato dei Monopoli di Stato e oggi
di proprieta' del Ministero del Tesoro sito in localita' Cupone. Alla
manifestazione promossa dalla Cgil e dall' associazione Kasbah hanno
preso parte cinquecento persone, alla presenza dei gonfaloni dei comuni
silani e presilani, il presidente della provincia Mario Oliverio e
i parlamentari Pietro Folena, indipendente di sinistra, e Loredana
Depetris, senatrice dei verdi. La struttura chiusa da dieci anni ha
ospitato piu' di 600 bambini provenienti da tutta Italia e dava lavoro
a 250 unita' stagionali. ''Questo - ha detto Folena - e' l' inizio
di una stagione di lotta. Occupiamo questo bene comune abbandonato
da una cattiva amministrazione in una terra che ha bisogno i lavoro
e di valorizzare le proprie risorse. Il centro vacanze non utilizzato
e' una vergogna, e' simbolo della civilta' dello spreco. Occupare
questa struttura vuol dire creare le condizioni perche' diventi produttiva.
Da qui deve partire il processo di riutilizzazione dell' ex centro
vacanze. Questo caso diventera' un caso nazionale. Si tratta di una
struttura pubblica lasciata a se stessa, nel degrado, ormai da 10
anni. L' occupazione e' una forma di 'legalita' dal basso' nel tentativo
di contrastare l' 'illegalita' dall' alto' di coloro che distruggono
un patrimonio pubblico. Vogliamo che la colonia venga restituita all'
uso da parte dei cittadini''. Folena ha anche reso noto di avere ha
presentato un' interrogazione per chiedere al Ministro dell' Economia
cosa intenda fare per la struttura e se intenda aprire una trattativa
con gli occupanti. Loredana De Pretis, dal canto suo, ha spiegato
che la sua presenza alla manifestazione ''vuole significare far diventare
quest' opera pubblica inutilizzata un caso nazionale''. ''Con l' iniziativa
di oggi - ha sostenuto Massimo Covello, segretario provinciale della
Cgil - si intende aprire una trattativa con il ministero del Tesoro,
proprietario del centro vacanze, al fine di poter riutilizzare un
bene pubblico dismesso, ma ancora agibile che potrebbe diventare volano
per l' economia della zona''. Il presidente della Provincia di Cosenza,
Mario Oliverio, deputato dei Ds, ha inviato un telegramma al Ministro
per l' Economia, Siniscalco, nel quale si chiede la convocazione urgente
di un incontro per discutere sulle future destinazione e prospettive
della struttura. ''Abbiamo aderito a questa iniziativa promossa dalla
Cgil - ha sostenuto Oliverio - perche' riteniamo importante e di particolare
interesse, per l' altopiano della Sila, una utilizzazione produttiva
del patrimonio edilizio esistente. La struttura ex Monopoli di Stato,
di proprieta' del Ministero dell' Economia, di grandi dimensioni,
oggi lasciata all' incuria ed all' abbandono, e' un patrimonio che
deve essere utilizzato in modo intelligente per qualificare l' offerta
e la ricettivita' nell' altopiano. La struttura non puo' essere venduta.
Sarebbe un delitto verso il territorio ed il patrimonio pubblico''.
''L'immagine dell'occupazione di oggi dell'ex centro vacanze, di proprieta'
del ministero del Tesoro, contrasta con l'idea di una politica autoreferenziale''.
Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Camigliatello Silano, Pietro
Folena, deputato, indipendente del gruppo Prc. ''Ho letto ieri un
articolo su Repubblica - ha aggiunto - che raccontava la quantita'
di assistenti, portaborse e auto blu che anche la Giunta regionale
di centrosinistra in Calabria si sta dando. Io credo che bisogna contestare
e contrastare questa idea della politica''.
Gli
ambientalisti del Tirreno denunciano: “Migliaia gli appartamenti
Aterp inutilizzati in provincia di Cosenza”
01/07 ''C' e' sete di abitazioni in tutta la provincia di Cosenza.
Sono migliaia gli stabili abbandonati; sono migliaia le case di proprieta'
dell' Aterp e della Provincia non utilizzate e cio' che sta avvenendo
in questi giorni in Sila dove la Cgil e il Movinento dei senza nome
sta occupando vecchi stabili, dimostra quanto il problema sia grande
e investa tutta la provincia''. A sostenerlo, in un comunicato, e'
il Movimento Ambientalista Diamante e del Tirreno. ''A Diamante -
prosegue la nota - la situazione esistente e' vergognosa perche' riguarda
circa 17 appartamenti di proprieta' dell' Aterp ed e' gia' stata evidenziata
dal Movimento occupando una Chiesa insieme ad una famiglia rom di
senza casa con ben tre figli disabili. Vergognosa non solo perche'
queste case sono inutilizzate, ma perche' alcune di loro vengono addirittura
fittate a turisti in vista dell' estate. Uno schiaffo ai tanti che
ancora sono senza casa o vivono in tuguri''. Il Movimento ambientalista
ha annunciato di avere presentato una denuncia alla Procura della
Repubblica di Paola e all' Aterp nella quale ''mette in evidenza come
questa vergogna abbia da sempre avuto la protezione delle Amministrazioni
comunali passate''. Gli ambientalisti chiedono che ''venga ristabilita
la legalita' e che le case ritornino all' Aterp che di conseguenza
potra' sistemare famiglie intere che vivono in condizioni disumane
per un paese che si dichiara civile e turistico''.
Il
Sindaco di Rossano incontra la delegazione Siulp sulla sicurezza
01/07 Il sindaco di Rossano, Orazio Longo, ha ricevuto una delegazione
della segreteria provinciale di Cosenza del Sindacato unitario lavoratori
di polizia (Siulp) composta dal segretario provinciale, Michele Mobrici
e da Gianfranco Conforti, del Commissariato di Rossano. I rappresentanti
del Siulp hanno manifestato la necessita' di un potenziamento dell'
organico degli operatori di polizia a Rossano. Nel prendere atto della
situazione deficitaria descritta dai responsabili del Siulp, il Sindaco
ha colto l' occasione sia per ribadire ed elogiare la professionalita'
e la delicatezza delle attivita' di controllo del territorio svolte
dagli organi di Polizia, sia per sottolineare l' effettivo bisogno
di un aumento del personale in forza nel territorio rossanese, in
considerazione ed in proporzione all' elevata popolazione residente,
soprattutto nel periodo estivo. Longo ha infine ribadito che una maggiore
e piu' efficace presenza delle forze dell' ordine non puo' che rafforzare
i presidi a tutela della sicurezza pubblica e, piu' in generale, contribuisce
a far aumentare e prevalere il senso delle Istituzioni e di collaborazione
attiva dei cittadini.
Sequestrati
beni per 150 mila euro ad esponente della cosca Nirta
01/07-(G.C.)-La Dia di Reggio Calabria ha confiscato beni per un
valore di circa 150 mila euro ad Antonio Nirta, di 56 anni, considerato
un personaggio di primo piano dell'omonima cosca, operante nella Locride
ed in particolare a San Luca e Bovalino. Il sequestro ha riguardato
alcuni terreni, un'azienda operante nel settore agricolo-zootecnico
e diversi conti correnti e depositi bancari e postali per un ammontare
di 45 mila euro. Antonio Nirta, figlio di Francesco conosciuto meglio
come “gambazza” , nel 1984 era stato condannato, con sentenza
definitiva, a 28 anni di reclusione per omicidio e violazione della
legge sulle armi, mentre nel 2000 era stato condannato a 21 anni di
reclusione per sequestro di persona a scopo di estorsione. L'uomo
e' rimasto coinvolto anche nell'operazione Olimpia, nell'ambito della
quale fu arrestato nel luglio 1995. A Nirta e' stata anche notificata
la misura della sorveglianza speciale per quattro anni con obbligo
di soggiorno nel comune di residenza.
Dal
5 all’8 luglio chiuso il tratto della A/3 Sicignano Polla
01/07 Per tre notti consecutive, dal 5 all'8 luglio prossimi, dalle
dieci di sera alle sei del mattino successivo, restera' chiuso al
traffico veicolare il tratto Sicignano-Polla in carreggiata nord sulla
A3 Salerno-Reggio Calabria, per l'esecuzione dei lavori di demolizione
di parte di un pilastro del viadotto ''Salini''. Lo comunica l'Anas,
precisando in una nota che '' gli interventi sono eseguiti nelle ore
notturne per ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti. Gli
automobilisti provenienti da Sud diretti verso Salerno saranno deviati
in uscita a Polla sulla strada statale 19 Ter fino a Buccino , poi
sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano, e potranno rientrare
in autostrada allo svincolo di Sicignano. L'Anas ha disposto che il
personale dell'impresa esecutrice dei lavori provveda ad assicurare
la vigilanza dei cantieri e la installazione della segnaletica, al
fine di garantire la sicurezza della circolazione.
A/3:
Dal 22 luglio chiusi quasi tutti i cantieri (tranne sei)
01/07-(G.C.)- L’ Anas per agevolare gli spostamenti dei vacanzieri
e migliorare la viabilità nel tratto calabrese dell’
A3 dal 22 luglio rimuoverà tutti i cantieri presenti sul tratto
calabrese, tranne sei. Nei tratti dove i cantieri sono inamovibili
si percorrerà l’ autostrada su un’ unica carreggiata
a due corsie di marcia. Dove i cantieri saranno chiusi la percorrenza
è prevista su almeno due corsie per ciascun senso di marcia.
L’ Anas ha comunicato alle ditte appaltatrici di provvedere
ad assicurare la vigilanza dei cantieri, l’ installazione della
segnaletica e l’ eventuale gestione delle code, in modo da garantire
la sicurezza della circolazione. L’ obiettivo è quello
di non ripetere gli errori commessi negli anni passati, quando l’
autostrada diventava la “dimora” per migliaia di turisti
bloccati da lunghe code con temperature equatoriali.. Per quanto riguarda
i lavori, l' Anas ha comunicato che dalle 6 del mattino alle 6 del
pomeriggio del 3 luglio si svolgeranno i lavori sul tratto compreso
tra gli svincoli di S.Onofrio (Vibo Valentia) e Rosarno (Reggio Calabria),
con relativa chiusura di entrambe le carreggiate. I veicoli diretti
verso Reggio saranno deviati in uscita allo svincolo di S.Onofrio
sulla statale 18, con rientro in A3 allo svincolo di Rosarno. Mentre
i veicoli diretti verso Salerno seguiranno il percorso inverso. Dalle
8 del 4 luglio alle 8 dell' 11 luglio, invece, i lavori si svolgeranno
sullo svincolo di Serre, per cui lo svincolo sara' completamente chiuso
al traffico. I veicoli in ingresso e in uscita dallo svincolo di Serre
(Vibo Valentia) verranno deviati sulla strada provinciale 65, con
rientro in autostrada allo svincolo di S. Onofrio. Dalle 8 dell' 11
luglio e fino alle 18 del 20 luglio, saranno chiuse, sempre sullo
svincolo di Serre, soltanto le rampe in uscita e in entrata in direzione
Salerno. In questo caso, soltanto i veicoli in entrata e in uscita
dallo svincolo in direzione Salerno dovranno seguire il percorso alternativo.
L' Anas ha anche reso noto di avere disposto che le imprese esecutrici
dei lavori provvedano ad assicurare la vigilanza dei cantieri, la
installazione della segnaletica e la eventuale gestione delle code,
in modo da garantire la sicurezza della circolazione.
Concessi
i domiciliari al Direttore dell’Inps di Castrovillari, Vercillo
01/07 Il Tribunale per il riesame di Catanzaro ha concesso gli arresti
domiciliari a Ferruccio Vercillo, il funzionario dell' Inps, direttore
dell' ufficio di Castrovillari, arrestato dalla Guardia di finanza
il 16 giugno scorso con l' accusa di truffa aggravata. Il beneficio
e' stato concesso a Vercillo in accoglimento della richiesta presentata
dal suo difensore, Roberto Falvo. Secondo l' accusa, Vercillo, attraverso
un complesso sistema basato anche su tecnologie informatiche, avrebbe
sottratto all' istituto di previdenza circa un milione di euro incassando
assegni intestati a persone inesistenti o che non avevano i requisiti
richiesti per riscuotere le indennita' di malattia.
Sequestrata
nel Vibonese una intera piantagione di canapa indiana
01/07-(G.C.)- Nelle campagne della provincia di Vibo Valentia sono
state sequestrate una coltivazione di canapa indiana composta da 1.360
piante. La piantagione è stata individuata in una zona molto
impervia e difficilmente accessibile. Le piante erano in fase di maturazione
e alte tra il metro e venti ed il metro ed ottanta centimetri. Le
forze dell’ ordine stanno indagando per individuare le persone
che avevano avviato e curato la coltivazione.
Sequestrati
50 kg di novellame a Corigliano
01/07 La guardia costiera di Corigliano, insieme a carabinieri e
guardia di finanza, ha sequestrato 50 kg di novellame e prodotti ittici
di varia specie nel porto di Corigliano-Schiavonea. Nel corso dell'
operazione sono state perquisite 21 imbarcazioni, contestati illeciti
amministrativi per un totale di 3.100 euro e tre persone sono state
denunciate alla magistratura. Il pescato, dopo i controlli dei medici
del Servizio veterinario dell' As 3 di Rossano, e' risultato non idoneo
al consumo. Il prodotto sequestrato e' stato quindi distrutto.
Nella
Locride, ambulante accoltellato da giovane marocchino
01/07-(G.C.) Sfiorata la tragedia nella locride. Un marocchino, A.G,
di 27 anni ha accoltellato un commerciante ambulante, Felice B., per
l'occupazione di uno spazio di suolo pubblico nel mercato settimanale.
Tre le coltellate inflitte al commerciante, giudicato guaribile in
15 giorni dai medici dell'ospedale di Siderno. Su disposizione del
sostituto procuratore di turno della Repubblica di Locri l'aggressore
è stato denunciato in stato di libertà dagli agenti
del commissariato di Polizia di Siderno per tentato omicidio e porto
illegale di arma da taglio di genere vietato.
Scoppia
incendio in una fabbrica chimica dismessa a Siderno. Delimitata la
zona per pericolo di intossicazione
30/06 (G.C.) Un incendio e' scoppiato giovedì sera, nella
periferia di Siderno, per cause in corso d'accertamento, in una fabbrica
dimessa, che preparava sintesi chimica per medicinali, posta sotto
sequestro da alcuni anni dall'autorita' giudiziaria per un istanza
di fallimento e di proprietà della famiglia Scarfò,
noti imprenditori della zona. Nella fabbrica, già nel 92, avvenne
uno scoppio a cui seguì il licenziamento di molti operai che
vi lavoravano. A seguito di quello scoppio si costituì un comitato
che ne chiedeva la chiusura. L'incendio, scoppiato forse per autocombustione,
ha provocato l’esplosione di alcuni fusti contenenti sostanze
chimiche. Dalle fiamme si e' sprigionato un denso fumo nero a causa
del quale i vigili del fuoco dei distaccamenti di Siderno, Polistena
e Reggio Calabria hanno provveduto a delimitare, a scopo cautelativo,
l'intera zona. Sul posto e' intervenuta anche l'unita' batteriologica
e chimica dei vigili del fuoco di Reggio Calabria. Nei mesi scorsi
nella stessa fabbrica di Siderno si era verificata una fuoriuscita
di sostanze chimiche. Alcuni carabinieri e vigili del fuoco, giunti
sul posto per gli accertamenti del caso, restarono intossicati.
Dubbi
sulla morte del bimbo dilaniato da una esplosione a San Fantino
30/06 Sono ancora molti i dubbi da sciogliere nell' episodio che
nella tarda serata di mercoledì, a San Fantino di San Lorenzo,
a pochi chilometri da Reggio Calabria, ha provocato la morte di un
bambino di 11 anni, Angelo Ficara, ucciso dall' esplosione di un ordigno
che aveva trovato in un terreno e che aveva raccolto per gioco. Sull'
episodio hanno avviato indagini i carabinieri del Comando provinciale
di Reggio Calabria, sotto le direttive del sostituto procuratore Alessandra
Fimiani. Un lavoro difficile perche' l' episodio, al momento, presenta
molti aspetti oscuri che non sara' facile chiarire, almeno a breve
termine. Neppure l' autopsia eseguita dal medico legale, Aldo Barbaro,
ha consentito di accertare la natura dell' ordigno il cui scoppio
ha provocato la morte del bambino, il cui corpo e' stato letteralmente
dilaniato dall' esplosione, tanto che i resti del ragazzo sono stati
trovati sparsi su un' area di oltre cinquanta metri. Ma a cosa serviva
quell' ordigno? E soprattutto chi l' ha portato nel terreno incolto
in cui e' stato raccolto da Angelo Ficara, un gesto provocato da tipica
curiosita' infantile che e' costata la vita al ragazzo? Per il momento
i carabinieri si attengono ai fatti, fornendo una versione dell' episodio
che, tra l' altro, attende comunque un riscontro definitivo. Cio'
che si sa e' che ieri sera Angelo Ficara, appartenente ad una famiglia
di condizioni umili (il padre e' un bracciante agricolo con problemi
di salute), non legata ad ambiente della criminalita', stava giocando
con i tre fratelli in un terreno incolto vicino casa. Il bambino,
dopo essersi allontanato di qualche metro dai fratelli, ha trovato
uno strano cilindro che ha subito attratto la sua curiosita'. Angelo
si e' avvicinato dapprima con fare circospetto ed ha guardato a lungo,
a distanza di qualche metro, quello strano oggetto a forma di cilindro.
Poi si e' fatto coraggio, si e' avvicinato ed ha raccolto l' oggetto,
peraltro nemmeno tanto pesante. Lo ha tenuto tra le braccia e si e'
spostato dal luogo del ritrovamento, con l' intenzione, presumibilmente,
di farlo vedere ai fratelli. Il bambino ha avuto pero' il tempo soltanto
di percorrere qualche metro. L' ordigno, infatti, forse a causa delle
sollecitazioni cui e' stato sottoposto, e' esploso dopo pochi secondi,
provocando la morte istantanea del bambino. I carabinieri, sin dall'
avvio delle indagini, si sono affrettati ad escludere che l' ordigno
potesse servire per compiere qualche attentato o che quanto e' accaduto
ieri sera a San Fantino sia in qualche modo collegabile a fatti di
criminalita', organizzata o comune. Ipotesi resa in qualche modo credibile
dal fatto che la zona in cui e' avvenuta la tragedia e' controllata
dalla cosca Paviglianiti, molto attiva nel traffico di droga. Ufficialmente
la Procura della Repubblica di Reggio Calabria non si sbilancia, parlando
di indagini in corso ed avallando, in un certo senso, la tesi dei
carabinieri secondo cui la presenza a San Fantino di San Lorenzo dell'
ordigno non sarebbe da collegare ad iniziative della criminalita'.
Ma c' e' qualche magistrato dell' ufficio, non impegnato direttamente
nelle indagini ma di provata esperienza in fatti di mafia, che non
crede alla casualita' della presenza di quell' ordigno ed, in questo
senso, vorrebbe vederci piu' chiaro. Il primo aspetto da chiarire,
comunque, e' quello relativo alla natura ed al tipo di ordigno che
ha ucciso il bambino. I resti dell' ordigno sono stati inviati ai
militari del Ris, che tenteranno di accertarne la natura. Gli investigatori
si dicono certi che non si tratta di un ordigno confezionato artigianalmente.
C' e' chi pero' non esclude che quel ''cilindro'' potrebbe essere
stato del tipo utilizzato per l' innesco di proiettile per cannoncini
e bazooka. Un' ipotesi che, se confermata, aprirebbe scenari inquietanti
sull' origine di quanto e' avvenuto ieri sera a San Lorenzo.
Il
Presidente Oliverio incontra il neo segretario provinciale della CISL,
Paolo Tramonti
30/06
Presso la Presidenza della Provincia di Cosenza si è tenuto,
questa mattina, un incontro, su richiesta del segretario Provinciale
della CISL, Paolo Tramonti (nella foto), al quale hanno partecipato
il Presidente della Provincia On. Mario Oliverio, il Vice Presidente
Avv. Salvatore Perugini, ed i membri della Segreteria Provinciale
della CISL, Alessandro Nucci e Michele Altieri. Il Presidente della
Provincia Mario Oliverio, nel dare il benvenuto ai nuovi vertici dell’Organizzazione
Sindacale, ha formulato gli auguri più sinceri di buon lavoro,
sottolineando l’importanza dell’impegno sindacale in generale
e, soprattutto, in particolari momenti di difficoltà e di crisi
economica. Nel corso dell’incontro è stato ribadito il
valore del metodo della concertazione, che deve caratterizzare le
relazioni tra istituzioni pubbliche e le organizzazioni sindacali
e di categoria, nella consapevolezza che ogni processo di sviluppo
ed ogni programma a sostegno del lavoro sul territorio debbano essere
sempre più partecipati e condivisi. Sono state affrontate anche
alcune questioni di merito, con particolare attenzione ai punti di
crisi che coinvolgono i settori della depurazione, del polo informatico
e del tessile. A tal proposito, è stato ribadito che dalla
Regione Calabria è fortemente attesa una grande attenzione
per i problemi del lavoro ed una decisa inversione di tendenza rispetto
alle gestioni del passato. In questa prospettiva, si è convenuto,
di intensificare gli incontri con le organizzazioni sindacali e di
categoria, prevedendo che, alla ripresa post feriale, si possa tenere
un’iniziativa pubblica tesa, sul piano della concreta capacità
di proposta, a valorizzare il protagonismo dei territori.
Il
12 luglio serrata dei benzinai sulla A/3
30/06-(G.C.)- I benzinai ancora in sciopero sull’ autostrada
A3 “Salerno-Reggio Calabria” dalle 6 del 12 luglio alla
stessa ora del 14 luglio. La protesta annunciata dai sindacati Aisa-Confesercenti,
Fegica-Cisl e Anisa-Confcommercio, si deve all’ inoperosità
di Anas e Governo, che “non riescono nemmeno a trovare la forza
per avviare un primo confronto con la categoria”. Al vaglio
dei sindacati ci sono già altre serrate tra la fine di luglio
e l'inizio di agosto. “Non e', ne' sarà, il silenzio
o il tentativo smaccato di mettere la sordina alla protesta a risolvere
i problemi aperti -continuano i gestori - Si tratta oltretutto di
una operazione irresponsabile perche' realizzata mettendo in seria
difficolta',quando non in situazioni di vero pericolo,gli automobilisti
della tratta, privati della adeguata informazione persino dai canali
informativi dedicati a questo”.
Mostra
di lavori e mosaici artigianali a Rossano
30/06 Una mostra di lavori artigianali di mosaico realizzati dal
laboratorio degli allievi dell' Istituto Agrario Alberghiero di Rossano
nell' ambito di un corso durato sei mesi, e' ospitata nel Palazzo
delle Culture di San Bernardino. Il progetto che ha portato alla realizzazione
dei lavori esposti e' stato presentato dal Club service Inner Wheel
al Comitato Rossano per San Nilo, in conformita' al bando per le celebrazioni
del Millenario. Alla cerimonia di inaugurazione della mostra hanno
preso parte il sindaco di Rossano, Orazio Longo che e' anche presidente
del Comitato Rossano per San Nilo; Giorgio Leone della Sovrintendenza
ai Beni artistici e storici, che ha tenuto una relazione sui mosaici
bizantini e l' artista Josif Droboniku, docente del corso.
Parte
la gara sul monitoraggio ambientale per il ponte sullo stretto
30/06 Parte la terza gara del Ponte sullo Stretto di Messina, quella
sul monitoraggio ambientale. Il bando di gara per la selezione di
chi effettuera' i controlli ambientali durante la costruzione del
ponte e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari e' pubblicato
oggi in Gazzetta Ufficiale. La gara, che avverra' mediante licitazione
privata, ha un valore di 37 milioni di euro e una durata di 97 mesi,
calcolata in relazione alla tempistica di realizzazione dell'opera.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il prossimo
8 settembre 200. Nei prossimi giorni lo stesso bando sara' pubblicato
anche sulla Gazzetta Ufficiale dell' Unione Europea. Il monitoraggio
ambientale - spiega l'amministratore delegato della Stretto di Messina
spa, Pietro Ciucci - e' un fondamentale strumento di controllo concernente
le ricadute ambientali e socioeconomiche sul territorio, con il preciso
compito di monitorare la fase di progettazione definitiva, la fase
realizzativa e la fase gestionale dell' opera, procedendo di volta
in volta alla verifica dell' efficacia degli strumenti mitigativi
messi in atto. Ciucci si dice ''soddisfatto per l'avvio nei tempi
previsti di questa terza importante gara che riguarda l' affidamento
delle attivita' di monitoraggio ambientale, territoriale e sociale
per le fasi di progettazione definitiva (ante operam), di costruzione
e di esercizio (post operam) del ponte sullo Stretto e dei suoi collegamenti
stradali e ferroviari''. ''Anche per questa gara - dice - abbiamo
dedicato molta attenzione ai requisiti richiesti ai concorrenti, in
ordine alla capacita' economica, finanziaria e soprattutto tecnica,
che dovranno essere adeguati alla complessita' dell'opera. Per quanto
riguarda i criteri di aggiudicazione, l' offerta economicamente piu'
vantaggiosa sara' selezionata sulla base delle caratteristiche organizzative,
metodologiche, tecniche e qualitative della proposta e sulla base
del prezzo''.
Il
4 conferenza sulla Contabilità economica integrata alla Provincia
di Cosenza
30/06 Si terrà, lunedì 4 luglio prossimo, alle ore
11.00, nel salone della Presidenza della Provincia di Cosenza, in
Corso Telesio, la conferenza stampa sulla “Presentazione del
Progetto di Contabilità Economica Integrata all’interno
del sistema di gestione dell’Ente”. Alla conferenza interverranno:
On. Gerardo Mario Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza;
Dr. Rachele Grosso Ciponte, Assessore Provinciale Bilancio e Finanze;
Prof. Giorgio Sganga, Pres. del Collegio dei Revisori dei Conti; Dr.
Antonio Molinari, Direttore di Ragioneria della Provincia; Prof. Salvatore
Sarcone, Docente Economia Aziendale “Tor Vergata”
A
Tortora trovato con 300 grammi di hascisc, viene arrestato dai cc
30/06-(G.C.)- Nell’ abitazione di Alessandro Raffaele P., di
25 anni, di Tortora sono stati trovati dai carabinieri 300 grammi
di hascisc suddivisi in tre pezzi. Il giovane è stato arrestato
dai carabinieri in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio
di sostanza stupefacente. P. è stato portato nel carcere di
Paola.
Rapina
a Montalto. Sfondano la vetrina di un supermercato con l'auto
30/06 Una rapina spettacolare al supermercato Dimeglio di Montalto
Uffugo. Per entrare hanno usato una macchina rubata e usandola come
ariete hanno sfondato la vetrina. Ppoi, una volta dentro il locale,
hanno aperto la cassaforte e prelevato tutto il suo contenuto. Due
gli uomini a bordo della Fiat Uno, rubata che hanno fatto irruzione
nel locale. I due hanno poi forzato la cassaforte e prelevato tutto
il denaro. Poi hanno fatto perdere le loro tracce. Non si consoce
l’importo del bottino.
Il
Presidente Ciampi risponde alla lettera di Callipo: “La lotta
alla criminalità è una priorità assoluta”
29/06 ''Il Capo dello Stato segue con particolare attenzione la problematica
della lotta alla criminalita' organizzata, ritenuta di assoluta priorita'
e premessa necessaria della crescita civile e morale, ma anche economica
e sociale, del nostro Paese''. E' un passo della lettera che Gaetano
Gifuni, segretario generale della Presidenza della Repubblica, ha
fatto recapitare per conto del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi a Filippo Callipo, presidente di Confindustria Calabria. Il
leader degli industriali calabresi, in una ''lettera aperta'', si
era rivolto lo scorso primo giugno al presidente Ciampi sottolineando
la necessita' di un maggiore impegno nella lotta alla mafia e ipotizzando,
''se necessario, anche l' intervento dell' esercito purche' lo Stato
si riappropri del territorio''. ''Egregio presidente - e' scritto
nel testo della lettera - le assicuro di aver rappresentato al Signor
Presidente della Repubblica i suoi ringraziamenti per la nomina a
Cavaliere del Lavoro. Il Ministero dell' Interno nei mesi scorsi ha
qui comunicato che per fronteggiare la situazione e ripristinare la
legalita' in Calabria e' stato programmato un complesso organico di
interventi, da realizzare in fasi successive, nel quadro del piano
regionale di sicurezza appositamente predisposto. In particolare,
a tutela del mondo imprenditoriale, verra' costituito in ciascuna
provincia un tavolo permanente coordinato dal Prefetto, sui temi delle
estorsioni e degli atti intimidatori, al quale e' prevista anche la
partecipazione di esponenti delle categorie interessate. Desidero
altresi' assicurarle che su quanto rappresentato e' stata ulteriormente
richiamata l'attenzione del Ministero dell' Interno''. A rendere noto
il testo della missiva e' stato lo stesso Callipo. ''Mi sento onorato
- ha detto il presidente regionale di Confindustria - per la risposta
al mio appello al Capo dello Stato che l' autorevole Segretario generale
della Presidenza della Repubblica, dott. Gaetano Gifuni, mi ha inviato
per rappresentarmi la vicinanza alla Calabria del Presidente Ciampi.
Sono soddisfatto per l' attenzione alla nostra condizione di cittadini
in difficolta' che la massima Autorita' dello Stato ciriserva. Tutto
cio' ci fa sentire meno soli e c' incute coraggio. Inoltre sono soddisfatto,perche'
il mio appello ha richiamato l'attenzione dell' opinione pubblica
nazionale sul 'caso' Calabria e anche perche' la nostra regione puo'
contare su un amico cosi' prestigioso come il Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi che ci comunica intendimenti concreti e puntali
e ci annuncia un percorso di lavoro alla fine del quale la nostra
regionepotrebbe tornare ad essere una regione normale''. ''L'investimento
in sicurezza - sostiene ancora Callipo - e' la condizione indispensabile
per favorire lo sviluppo. Dopo l'iniziativa dei senatori Maritati,
Battaglia, Calvi, Brutti, Ayala, Dalla Chiesa, Zancan e Manzione,
che hanno richiesto l'intervento della Commissione parlamentare antimafia
sul 'caso' Calabria, l' attenzione della Presidenza della Repubblica
soddisfa pienamente la mia istanza e quella degli imprenditori calabresi
che mi onoro di rappresentare''.
Napoli
(AN) “La sicurezza del mondo imprenditoriale si ha solo colpendo
la zona grigia”
29/06 ''Dopo l'accorato appello rivolto al Capo dello Stato trovo
alquanto strano che il presidente degli industriali calabresi, Filippo
Callipo, ritenga di aver tutelato l' intero comparto imprenditoriale
regionale con risposte certe adducendo le notizie che lo stesso ministro
dell' Interno Giuseppe Pisanu aveva fornito durante la sua ultima
visita nella nostra terra''. A sostenerlo e' stata la vicepresidente
della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. La parlamentare
ha cosi' commentato le dichiarazioni di Callipo, dopo la risposta
al suo appello giunta dal segretario generale della Presidenza della
Repubblica Gaetano Gifuni. ''E' da tempo - ha proseguito la Napoli
- che il ministro Pisanu, anche su sollecito della Commissione parlamentare
antimafia, ha programmato interventi di contrasto alla criminalita'
organizzata, monitorati dallo stesso dicastero nel quadro del Piano
regionale per la sicurezza, appositamente predisposti per il 'caso
Calabria'. Trovo altresi' strano che lo stesso Callipo si ritenga
soddisfatto dopo le iniziative che alcuni senatori dell' opposizione
hanno prodotto nella Commissione parlamentare antimafia, giacche'
sul 'caso Calabria' c' e' sempre stato all' interno della stessa Commissione
una particolare attenzione, anche per iniziative, non solo della sottoscritta,
ma anche dell' on. Giuseppe Lumia e del senatore Donato Veraldi, uomini
appartenenti all' attuale opposizione politica''. ''Continuo ad essere
del parere - ha concluso Angela Napoli - che la vera sicurezza del
mondo imprenditoriale calabrese sara' garantita solo quando la magistratura
avra' la volonta' di recidere pesantemente quella che il procuratore
di Palermo Grasso definisce zona grigia che certamente e' presente
anche in Calabria e che funge da linfa vitale alla 'ndrangheta''.
Agguato
a sorvegliato speciale davanti la caserma dei CC a Locri
29/06-(G.C.)- La guerra tra i clan Cataldo e Cordì continua
e non si ferma davanti a niente. Infatti, davanti la caserma dei Carabinieri
di Locri è stato preso di mira un sorvegliato speciale, Guido
Brusaferri. Il sorvegliato speciale, mentre si accingeva ad entrare
nella caserma dei carabinieri per adempiere all'obbligo di firma,
è stato fatto oggetto di un attentato con tre colpi di pistola,
tutti andati a vuoto. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli
inquirenti a sparare è stato un uomo, col volto coperto da
un casco, giunto sul posto a bordo di uno scooter guidato da un complice.
Brusaferri è ritenuto affiliato al clan dei Cordi', dopo avere
sentito il primo colpo si è riparato dietro un' auto in sosta.
I militari dell’ Arma appena sentiti gli spari sono usciti e
hanno tratto in salvo Brusafferi tirandolo di forza in caserma e chiudendo
in faccia il portone blindato agli sparatori. Dopo il fallito agguato
i due malviventi si sono allontanati a bordo dello scooter facendo
perdere subito le tracce. I proiettili di pistola destinati a raggiungere
Guido Brusaferri si sono schiacciati contro la saracinesca blindata
che protegge il portone di ingresso della Compagnia dei carabinieri.
Il nipote del boss Antonio Cordi', ''u ragiuneri'', si e' salvato
anche per la prontezza del piantone di turno, che ha chiuso in faccia
ai killer il portone degli uffici della compagnia, tirando dentro
anche il Brusaferri. ''Ormai - afferma uno degli investigatori - bisogna
prendere atto della ripresa della faida locrese tra i ceppi originari
dello scontro sanguinoso, i Cataldo e i Cordi'. Nonostante le molte
condanne inferte ad esponenti e gregari dei due schieramenti, alcuni
dei quali, sono purtroppo latitanti, il confronto armato tra le due
cosche e' realta'''. Guido Brusaferri, intanto, e' stato trattenuto
dai carabinieri che lo stanno sottoponendo ad interrogatorio. La dinamica
dell' agguato non e' stata ancora completamente chiarita. ''Un' azione
spavalda - cosi' l' ha definita l' investigatore - ma anche decisa.
Una modalita' coronata da ferocia inaudita che rimanda ad un clima
di odio mai sopito''. I carabinieri intanto stanno perquisendo numerose
abitazioni a Locri e a Siderno, controllando la posizione di pregiudicati
e di alcuni dei cosiddetti nuovi ''rampolli'' di una delle famiglie
considerata ''perdente'' nel corso della faida combattuta per le strade
di Locri e Siderno. I carabinieri e la Procura distrettuale stanno
inoltre attentamente valutando gli addentellati e gli accordi economici
intercorsi in questi ultimi cinque anni tra le cosche ed i loro ''colletti
bianchi'', insospettabili messi a capo di strutture imprenditoriali
per riciclare i capitali frutto dei proventi del traffico internazionale
di stupefacenti. Proprio dal controllo del territorio potrebbe essere
riesplosa la faida, uno scontro che potrebbe anche allargarsi ad altri
aggregati 'ndranghetistici ionici il cui fine e' l' asservimento totale
delle attivita' imprenditoriali e il condizionamento delle attivita'
degli enti locali. Per gli investigatori il tentato omicidio di oggi
rientrerebbe nella cruenta faida scoppiata agli inizi degli anni '90
tra i clan locresi dei Cordi' e dei Cataldo.
Iniziata
la posa della toponomastica bilingue a San Demetrio Corone
26/09 Ha preso avvio dal centro storico di San Demetrio Corone, la
messa in posa delle nuove targhe toponomastiche, in marmo grigio chiaro
con incisa la denominazione in italiano e arberisht, che tempo qualche
mese saranno sistemate su tutto il territorio comunale per denominare
non solo le strade e le piazze gia' esistenti, ma anche quelle di
nuova intitolazione. L' intervento e' legato all' operazione attivata
dallo scorso anno da parte della Amministrazione comunale di dotare
S. Demetrio Corone di una nuova toponomastica. Si tratta di centocinquantasette
tra vie, piazze e slarghi, sparsi nel capoluogo e nelle maggiori frazioni,
tutti senza nome; a fronte delle sole trenta strade del centro urbano
ad avere attualmente una denominazione e altrettante nella frazione
Macchia Albanese ancora da intitolare. Nessuna modifica e' prevista
per le denominazioni esistenti. Il contributo di 118 mila euro assegnato
al Comune ai sensi della legge 482/99 ''Norme in materia di tutela
delle minoranze linguistiche storiche'', dovra' essere utilizzato
per attivita' e interventi culturali, per lo sportello linguistico,
la formazione del personale dipendente e per la toponomastica. Per
raccogliere il piu' ampio concorso di idee e proposte provenienti
dalla popolazione, lo scorso anno sono state istituite tre commissioni,
costituite da soggetti esterni al Consiglio comunale. Una si e' occupata
delle figure legate al settore ''letteratura, storia, filosofia e
giuridico''; un' altra ha lavorato per individuare ''personalita'
delle comunita' italo-albanesi e della tradizione basiliana''; la
terza e' stata impegnata a determinare i personaggi della storia italiana
dall' Unita' ai nostri giorni.
A
Lamezia convegno sul disagio dei sordomuti
29/06 I problemi dei soggetti audiolesi saranno al centro di un incontro
promosso dal consiglio regionale dell' Ens, l' Ente nazionale sordomuti,
che si svolgera' sabato prossimo a Lamezia sul tema ''Sordomuti ...Parliamone''.
Domenico Gareri, responsabile del Dipartimento multimediale e del
settore comunicazioni del consiglio regionale Ens, aprira' i lavori,
soffermandosi su un punto focale del convegno ''Sordomuti e comunicazione''.
Nell' occasione verranno presentati i neoeletti dipartimenti ed i
relativi responsabili. ''Il responsabile del Dipartimento - e' scritto
in una nota - illustrera' la strada che si e' scelto di percorrere
in seno al Dipartimento e porra' dei nodi da sciogliere per facilitare
la comunicazione dei soggetti audiolesi''. All' incontro sono previste
le presenze del presidente della Regione, Agazio Loiero; degli assessori
regionali alla Sanita', Doris Lo Moro, al Lavoro e politiche, Egidio
Masella, all' agricoltura, Mario Pirillo; il consigliere regionale
Egidio Chiarella; il direttore dell' Uoml, Piercarlo Rizzi e tutti
i responsabili dei dipartimenti regionali Ens. ''Insieme - conclude
la nota - discuteranno su un ricco programma inerente progettualita'
ed iniziative dell' Ente, riferimenti legislativi in materia di disagio
legato agli audio lesi ed altro. Una finestra in particolare verra'
aperta sulle tematiche inerenti la legge 104 del 1992 sul riconoscimento
dell' handicap e la legge 68 del 1999 sull' inserimento lavorativo
dei soggetti disabili''.
A
Rossano 90 anziani partono per il soggiorno estivo
26/09 Da giovedì novanta anziani di Rossano partiranno per
Fiuggi per un soggiorno estivo dedicato alla terza eta', offerto dall'
Amministrazione comunale. L' iniziativa e' nata nel 1995 con l' obiettivo
di venire incontro alle esigenze dei cittadini piu' anziani, soprattutto
nel corso della stagione estiva, offrendo loro svago, temperature
piu' miti, educazione fisica, riposo ed incontri. Sono previste delle
soste a Pompei ed a Cassino.
Un
arresto a Rossano
29/06 Un uomo che era detenuto ai domiciliari, G.T., di 54 anni,
e' stato arrestato dai Carabinieri a Rossano in esecuzione di un'
ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso
il locale Tribunale. G.T. dovra' scontare in carcere una pena residua
di un anno e 9 mesi e 27 per violenza sessuale nei confronti della
propria figlia minore V.T. che all' epoca dei fatti aveva sette anni.
L' uomo e' stato portato nel carcere di Rossano.
Quindici
milioni di euro stanziati per la ricostruzione di Cavallerizzo
28/06 Quindici milioni di euro per ricostruire la frazione Cavallerizzo
di Cerzeto senza disperderne l' identita': e' questa la cifra che
sara' impiegata per ridare vita al paesino della provincia di Cosenza
nel marzo scorso travolto e gia' parzialmente cancellato da un dissesto
idrogeologico. L' annuncio dello stanziamento dei fondi e' stato fatto
dal presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a seguito di
un colloquio con il capo del Dipartimento della Protezione Civile,
Guido Bertolaso. La somma verra' messa a disposizione dal governo
centrale e, secondo i calcoli fatti, dovrebbe bastare a ridare una
casa a tutti gli sfollati. ''Sono soddisfatto, molto soddisfatto ha
affermato il presidente Loiero soprattutto perche' in tempi brevi
si riesce a dare cosi' risposte concrete ai bisogni della gente di
Cavallerizzo. Personalmente, gia' durante la campagna elettorale,
quando ero stato sul posto per rendermi conto del disastro e delle
necessita', avevo assunto con me stesso e con la gente l' impegno,
una volta eletto, di risolvere il problema''. Loiero, quindi, ha inteso
ringraziare il governo e Bertolaso ''che, con la sua struttura, a
Cavallerizzo ha fatto e continua a fare un lavoro egregio e soprattutto
in tempi brevi. Ho visto, quando siamo stati assieme a Cerzeto, poco
piu' di un mese fa, con quale entusiasmo aveva risposto alle mie sollecitazioni
per una soluzione celere e condivisa. Assieme a lui, al presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, al sindaco Lata, avevamo
assicurato che in un mese la questione poteva essere risolta e questi
quindici milioni, fondi che abbiamo strenuamente sollecitato, sono
un passo decisivo per risolverla''. In ogni caso, ha assicurato il
presidente Loiero, ogni ulteriore decisione sara' presa coinvolgendo
gli abitanti di Cavallerizzo che stanno vivendo una eccezionale situazione
di precarieta'. ''A loro intendiamo dare prospettive concrete ha aggiunto
Loiero nella speranza che possa essere ricostituito quel tessuto sociale
e culturale di cui il piccolo centro mena giustamente vanto''. Il
7 luglio, informa una nota del portavoce di Loiero, Bertolaso sara'
a Catanzaro dove, nella sede della Giunta regionale, si terra' un
vertice al quale prenderanno parte anche Oliverio e Lata, oltre ai
tecnici incaricati di seguire la vicenda, per discutere, tutti assieme
in sede tecnico-amministrativa, la soluzione di una eventuale delocalizzazione
da proporre subito dopo ai cittadini di Cavallerizzo, in un incontro
pubblico che seguira' a Cerzeto. ''Solo in quella sede, dove io e
Bertolaso, come a suo tempo garantito, saremo presenti ha concluso
il presidente Loiero saranno fatte le scelte definitive sul futuro
di Cavallerizzo''.
Speciale:
Catturato in Canada il boss della ‘ndrangheta Antonio Commisso
latitante da tempo. Viveva in una vilal lussuosa. Ha provato a pagare
la cauzione per uscire. Particolari
e commenti
Maxi
sequestro della GdF per truffa alla 488 a Lamezia per oltre un milione
di euro
28/06 Una truffa allo Stato di circa due milioni di euro con indebiti
finanziamenti previsti dalla legge 488/92, e' stata scoperta dalla
Guardia di finanza della Compagnia di Lamezia Terme che ha sequestrato
un' area di circa 11 mila metri quadri e due fabbricati oggetto di
investimento di valore superiore ad un milione di euro. L' operazione
e' giunta al termine di un' indagine coordinata dal sostituto procuratore
della Repubblica di Catanzaro, Cristina Tettamanti, che ha emesso
quattro avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti imprenditori.
Gli investigatori hanno accertato che attraverso la formazione di
fatture per operazioni inesistenti, emessa da una compiacente societa'
estera con sede in Francia, e di una ditta individuale operante nella
zona del palermitano, gli organizzatori certificavano falsamente al
Ministero delle Attivita' produttive avvenuti costi in realta' mai
sostenuti per un importo superiore ai due milioni di euro. Gli accertamenti
hanno riguardato, in particolare gli adempimenti relativi alla percezione
di un contributo di oltre un milione di euro gia' erogato da una banca,
inerente un progetto di finanziamento per la realizzazione di uno
stabilimento di imbottigliamento di acque minerali nel comune di Carlopoli,
mai realizzato. Le persone indagate sono accusate di truffa ai danni
dello Stato, false certificazioni, emissione di fatture per operazioni
inesistenti. Le indagini della Guardia di finanza hanno portato anche
alla scoperta dell' omessa dichiarazione di redditi, per un importo
superiore a un milione e 100 mila euro, e la relativa evasione di
imposta per circa 500 mila euro. L' intervento della finanza ha impedito
l' erogazione di una ulteriore tranche del finanziamento, pari a circa
500 mila euro, evitando cosi' un ulteriore aggravio in termini di
danno per le casse erariali.
Leggera
scossa di terremoto tra Dipignano e Carolei
28/06 Una scossa sismica è stata avvertita verso la 1.05 del
28 giugno dalla popolazione nella provincia di Cosenza. Ne dà
notizia un comunicato della Protezione civile. L'epicentro del sisma
è stato localizzato tra i comuni di Dipignano, Paterno Calabro
e Carolei. Dalle verifiche effettuate dalla sala operativa del Dipartimento
della protezione civile non risultano al momento danni a persone e
cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di geofisica
e vulcanologia il terremoto si è verificato alle ore 1.05 con
una magnitudo di 2,4 gradi della scala Richter.
Incontro
dei Sindacati con i vertici dell’INPS di Castrovillari
28/06 Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil del comprensorio Pollino
- Sibari - Tirreno hanno tenuto, a Castrovillari, un incontro con
i vertici provinciali e locali dell' Inps di Cosenza nel corso del
quale hanno espresso ''condanna e preoccupazione per i recenti fatti
di malcostume, ribadendo fiducia nella magistratura''. Nel corso della
riunione, sono state analizzate le problematiche cui l' Inps e' chiamata
a dare corso in termini di qualita' e tempistica nella erogazione
delle prestazioni e della esigibilita' dei diritti dei contribuenti.
Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato il ruolo istituzionale
e sociale dell' Inps in un territorio complesso e disomogeneo come
quello dl Pollino. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto che su Castrovillari
la Direzione regionale dell' Inps tenga una riunione seminariale per
approfondire le tematiche e per dare una struttura organizzativa,
operativa e gestionale all' Agenzia in grado di dare risposte di qualita'
ed in tempi certi. La delegazione Inps ha lamentato una scarsa attenzione
del Consiglio di amministrazione dell' istituto lamentando la cronica
carenza di personale e si e' dichiarata disponibile a valutare tutte
le iniziative atte a dare maggiore efficacia ed efficienza al sistema.
''I fatti di malcostume - hanno sottolineato i vertici Inps - non
intaccheranno il ruolino di marcia nella erogazione delle prestazioni''
Venti
denunce a Cittadella per favoreggiamento ad extracomunitari clandestini
28/06 Venti persone sono state denunciate in stato di liberta', a
Bonifati, dai carabinieri della Compagnia di Scalea e di Cittadella
del Capo con l' accusa, a vario titolo, di favoreggiamento alla permanenza
sul territorio nazionale di cittadini clandestini. Nel corso di controlli
fatti negli ultimi giorni, infatti, i militari hanno identificato
cinque cittadini rumeni, tre donne e due uomini, che venivano utilizzati
da persone di Bonifati quali badanti, collaboratrici domestiche, operai
in autolavaggi ed in campagna. In particolare, secondo quanto riferito,
e' stato accertato che, sfruttando la condizione di clandestinita',
venivano corrisposti loro degli stipendi irrisori, assumendoli in
nero. Nei confronti dei cittadini rumeni, tutti privi di permesso
di soggiorno, sono stati emessi decreti di espulsione. Le indagini
sono coordinate dal procuratore capo della Repubblica di Paola, Luciano
D' Emmanuele, insieme al sostituto, Francesco Greco.
Convegno
sul presidio idrogeologico integrato a Lamezia terme
28/06 Mercoledì alle ore 10,30 al Grand Hotel Lamezia si terrà
il convegno “Verso il presidio idrogeologico integrato”
promosso dalla Why Not Management Consultants Srl, società
che gestisce il servizio di sorveglianza idraulica nella regione Calabria.
All’incontro, al quale parteciperanno gli oltre 200 sorveglianti
idraulici della Calabria, interverrà l’assessore ai lavori
pubblici Luigi Incarnato ed il professore ordinario di costruzioni
idrauliche all’Università della Calabria Franco Macchione
che relazionerà sul sistema di sorveglianza idraulica. I lavori
saranno moderati da Giancarlo Franzè, amministratore delegato
della Why Not, all’incontro prenderanno parte il rappresentante
sindacale della Cisl, Antonio Libri, della Cisl Rosetta Raso e della
Uil Antonio Verrino.
L’incontro di domani servirà per fare il punto sulla
situazione dei presidi idraulici calabresi. La Regione Calabria, infatti,
con delibera di giunta dello scorso dicembre di concerto con l’Autorità
di Bacino regionale, ha deliberato di attivare i Presidi Territoriali
Idrogeologici e Idraulici (PTII) nelle 13 aree programma già
individuate e oggetto del servizio di Sorveglianza idraulica, al fine
di attuare un servizio stabile e strutturato in grado di assolvere
sia alle esigenze connesse alla manutenzione ed al controllo del territorio
calabrese, sia connesso alla predisposizione di piani e di programmi
finalizzati alla difesa del suolo. Ma a distanza di 6 mesi, la legge
regionale non è stata ancora attuata, ed attualmente il servizio
di sorveglianza idraulica è svolto dalla Why Not che gestisce
il servizio in outsourcing per conto della Regione.
L’attività dei presidi rientra nell’ambito dell’organizzazione
di un sistema integrato per garantire la funzionalità del bacino
ed è finalizzata al controllo ed al monitoraggio dei bacini
idrografici, alla regolazione e al controllo delle attività
antropiche e alla riduzione del rischio idrogeologico, così
come definito nel Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico
(PAI).
Loiero
ed Adamo venerdì a San Demetrio inaugurano l’Istituto
regionale per la comunità arbreshe
28/06 Il Presidente e il Vicepresidente della Giunta regionale, Agazio
Loiero e Nicola Adamo interverranno venerdi' prossimo, alle ore 17.30,
all' inaugurazione dell' Istituto regionale per la comunita' arbereshe
di Calabria nel Collegio di S. Adriano a S. Demetrio Corone. L' Istituto,
costituito dalla legge n.482 del 1998 e dalla legge regionale n.15
del 2003, e' un ente strumentale della Regione, dotato di personalita'
giuridica e di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile
e patrimoniale. Si propone di valorizzare la lingua e il patrimonio
culturale della Comunita' Arbereshe di Calabria, attraverso la promozione
della conoscenza della lingua albanese, lo svolgimento di attivita'
culturali come l'istituzione di biblioteche, conferenze, mostre, attivita'
editoriali. Per il conseguimento dei suoi scopi l' Istituto potra'
commissionare a studiosi e ricercatori specifiche ricerche di storia
della lingua albanese e assegnare borse di studio e premi per tesi
di laurea attinenti ai suoi scopi costitutivi. Direttore dell' Istituto
e' stata nominata dalla Giunta regionale precedente, su proposta dell'
Assessore alla Pubblica Istruzione, la signora Serafina Loricchio
che e' coadiuvata dall' Assemble dei sindaci dei Comuni albanesi,
da un Comitato tecnico-scientifico e dal Collegio dei Revisori dei
Conti. All' inaugurazione saranno anche presenti gli assessori regionali
al Turismo, Beniamino Donnici, ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato,
alle Politiche del Lavoro, Egidio Masella, alla Organizzazione e Personale,
Ennio Morrone, all'Agricoltura, Mario Pirillo e il Vicepresidente
della Provincia di Cosenza, Salvatore Perugini.
I
comuni minoritari chiedono a Loiero il riconoscimento del diritto
di identità
28/06 ''Riconoscere l' attivita' istituzionale delle minoranze, il
diritto di identita' e cittadinanza delle comunita' alloglotte della
regione con tutte le implicazioni economiche culturali, storiche,
sociali e ambientali e in base anche alla legge 482 del 1999''. E'
quanto chiedono al Presidente della Regione, i componenti del Coordinamento
dei comuni minoritari della provincia di Cosenza. In un incontro tenutosi
sabato scorso a Firmo e al quale hanno partecipato l' Assessore alle
minoranze linguistiche della Provincia, Donatella Laudadio, il responsabile
scientifico dell' Osservatorio delle lingue e delle culture minoritarie,
Francesco Altimari e i sindaci di Acquaformosa, Firmo Frascineto,
Lungro, S. Basile, Civita, S. Giorgio Albanese, Cerzeto, S. Martino
di Finita, Guardia Piemontese e Spezzano Albanese, si e' deciso di
chiedere un incontro ufficiale al Presidente della regione Agazio
Loiero, al fine di ''sviscerare le problematiche irrisolte che frenano
lo sviluppo della comunita' arbereshe, grecanica ed occitana di Calabria
e per trovare una prima risposta a tali problematiche attraverso l'
istituzione di un' assessorato specifico o di una delega all' Esecutivo
regionale.
Sequestrati
20.000 metri di reti illegali nel Tirreno
28/06 La Guardia Costiera ha portato a termine alle 6 di stamattina
un'operazione di vigilanza pesca lungo la costa tirrenico/cosentina
che ha permesso di individuare tre motopesca intenti ad utilizzare
reti da posta derivante (le ''spadare''), illegali dal 1° gennaio
2002. Le motovedette della Direzione Marittima di Reggio Calabria
hanno imposto ai motopesca di entrare nel porto di Cetraro dove, dopo
alcuni momenti di tensione che hanno richiesto l'intervento delle
forze dell'ordine, sono stati redatti verbali per complessivi 3000
euro. Sequestrate circa 20000 metri di rete da posta derivante. A
bordo dei tre pescherecci vi erano 12 uomini dell'equipaggio.
Convegno
sullo sviluppo del settore tessile venerdì 1 luglio a San Giovanni
in Fiore
28/06 ''Dalla tradizione all' innovazione - Ricerca e design per
il rilancio del settore tessile-abbigliamento'' e' il tema di un seminario,
promosso dalla Regione e dalla Provincia di Cosenza, per tramite della
Fondazione Europa-Mezzogiorno-Mediterraneo, che si svolgera' venerdi'
primo luglio a San Giovanni in Fiore. L'incontro - e detto in un comunicato
- intende focalizzare e richiamare attenzione sulle potenzialita'
ed il rilancio di un settore produttivo che ricevera' nuovo impulso
grazie alla partecipazione delle due istituzioni al progetto comunitario
Tela di Aracne-Interreg IIIb Meddocc, di cui Regione e Provincia di
Cosenza sono partner. Al seminario, aperto dai saluti del Sindaco
di San Giovani in Fiore, Antonio Mancina, parteciperanno, tra gli
altri, il vice presidente della Giunta regionale, Nicola Adamo e Vincenzo
Falcone, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. Previste
comunicazioni su ''La Storia e la tradizione del tessile-abbigliamento
in Calabria'' di Ottavio Cavalcanti, ordinario di Storia delle tradizioni
popolari all' Unical; ''Design ed innovazione nelle produzioni del
tessile - abbigliamento'' di Viviana Trapani del dipartimento Design
dell' Universita' di Palermo; ''Innovazione di prodotto e strategie
dell' immateriale: nuovi scenari per il tessile tradizionale'' di
Emilio Leo, art director del Lanificio Leo architetto e art director
del Lanificio Leo; ''Evoluzione del mercato dell' abbigliamento e
strategie delle Pmi'' di Luigi Rossi, presidente nazionale della Cna.
In chiusura, del tema ''Il patrimonio dei musei come fonte di ispirazione
per il design: esperienze e sperimentazioni'' si occupera' Filippo
Guarini, direttore del Museo tessile di Prato.Le conclusioni saranno
tratte dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.
Raid
vandalico in una palestra di Castrovillari.
28/06 ''La palestra del Polisportivo di Castrovillari e' stata oggetto,
nella nottata, di un vero e proprio raid vandalico da parte di ignoti
che ha compromesso seriamente le attrezzature, gli infissi e l' intero
parquet, danneggiato fortemente dallo schiumogeno dell' estintore
spruzzato sopra a sfregio. L' incursione e' stata immediatamente denunciata
alle autorita' competenti''. Lo hanno reso noto gli assessori comunali
allo sport ed ai lavori pubblici, Anna De Gaio e Mario Innocenzo Rummolo.
I due assessori hanno espresso il loro rammarico per il gesto che
mette a dura prova uno degli impianti piu' importanti della citta'
''per il quale - hanno sostenuto - l' Amministrazione Blaiotta ha
pubblicato il bando per la gara di aggiudicazione dei lavori di recupero
che consistono nel rifacimento della pista di atletica leggera, dei
campi di calcetto e tennis e nell' installazione dell' impianto di
irrigazione del campo di calcio, i quali andranno a completare quelli
gia' in esecuzione che stanno riguardando la realizzazione del drenaggio
superiore del campo di calcio con la relativa sistemazione della canalizzazione
per lo smaltimento delle acque meteoriche e l' assestamento del manto
erboso''. ''Lo sforzo dell' Amministrazione - hanno sostenuto De Gaio
e Rummolo - anche se osteggiato, lascia a chi ha il compito di tutelare,
valorizzare, sostenere e gestire queste strutture, un lavoro di ricostruzione,
sempre piu' importante e fondamentale per gli atleti e gli appassionati
che si dedicano periodicamente, con l' ausilio di tante associazioni,
ad attivita' di moto e, naturalmente, alla crescita e sviluppo dello
sport castrovillarese che negli uomini e donne, e nell' impiantistica,
ha sempre avuto le sue migliori fucine per imporsi nelle tante discipline''.
Processo
Anas: 24 rinvii a giudizio
28/06 Col rinvio a giudizio di 24 persone si e' chiusa oggi l'udienza
preliminare per le tangenti circolate per ottenere appalti di lavori
dall'Anas. Lo ha deciso, accogliendo le richieste del pubblico ministero
Maurizio Romanelli, il giudice delle udienze preliminare Nicola Clivio
che ha invece disposto lo stralcio per quattro imputati le cui posizioni
sono state mandate per competenza territoriale a Catanzaro e Palermo.
Tra i rinviati a giudizio figura il capo dipartimento dell'Anas di
Milano, Nerio Chioini. I reati contestati a titolo vario vanno dalla
corruzione alla turbativa d'asta per fatti protrattisi fino al 2002.
Nella causa l'Anas, il Comune di Pontolio (Brescia) e la Legambiente
si sono costituiti parte civile. Per i rinviati a giudizio il processo
iniziera' l'11 ottobre davanti alla quarta sezione del tribunale penale.
Due
arresti per ricettazione a Corigliano
28/06 I carabinieri di Corigliano hanno arrestato Francesco De Simone,
di 22 anni, e Mario D' Agostino, di 18, con l' accusa di concorso
in ricettazione. Durante una perquisizione nella loro automobile,
i militari hanno trovato amplificatori, stereo e casse acustiche che
erano state rubate in un negozio il 7 aprile scorso. Ai due sono stati
concessi i domiciliari perche' incensurati. Stamani, in un' altra
operazione, i carabinieri durante un controllo sulla statale 106,
hanno arrestato Tina Austine, liberiana, di 31 anni. La donna era
stata gia' raggiunta da un decreto di espulsione del Prefetto di Cosenza
il 21 settembre del 2004.
Approvato
in Consiglio provinciale il rendiconto di gestione del 2004. Espressa
solidarietà a Occhiuto
28/06 E’ stato approvato, ieri sera, dal Consiglio Provinciale,
con 22 voti a favore (quelli della maggioranza di centrosinistra)
e sette voti contrari (An., Fi, Cdu.) il rendiconto di gestione dell’esercizio
finanziario 2004. Presente il Collegio dei Revisori: Giorgio Sganga,
Franco Cretella e Sergio Tempo ed il Direttore di Ragioneria dell’Ente
Dr. Antonio Molinari. I lavori sono stati introdotti da un’ampia
e circostanziata relazione, in cui l’Assessore Provinciale al
Bilancio e Finanze Rachele Grosso Ciponte ha evidenziato, cifre alla
mano, l’ottimo stato di salute dell’Ente, sotto l’aspetto
economico-finanziario, a testimonianza del perseguimento degli obiettivi
programmati e, solo a sei mesi di distanza di effettiva gestione,
dei risultati fin qui ottenuti, senza far registrare grossi scostamenti.
“I risultati della gestione in via extra-contabile, attraverso
la redazione del prospetto di conciliazione che raccoglie i dati relativamente
agli accertamenti d’entrata ed impegni di spesa del Conto del
Bilancio, per poi, rettificati ed integrati -ha detto l’Assessore
al Bilancio Grosso Ciponte- secondo il principio di competenza, rappresentarli
sotto l’aspetto economico-patrimoniali, sono da considerare
abbastanza attendibili, avendo eseguito le operazioni di assestamento
di fine esercizio con puntualità ed esattezza. E’ evidente
che solo attraverso un sistema integrato di contabilità economico–patrimoniale
e finanziario, che prevede la registrazioni delle operazioni d’esercizio
secondo la metodologia della “partita doppia” si possono
ottenere risultati più veritieri ed esatti e realizzare la
“base dati” per attuare i controlli interni: controllo
di gestione, valutazione delle prestazioni dirigenziali, controllo
strategico”. “In particolare -ha proseguito l’Assessore
- per il controllo di gestione, che da obbligo agli enti di verificare
lo stato di attuazione degli obiettivi programmati, ed attraverso
le analisi e dalla comparazione tra i costo e la quantità e
qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell’ente,
l’efficacia l’efficienza e il livello di economicità
nell’attività di realizzazione degli obiettivi prodotti.
Per questo motivo la provincia di Cosenza vuole dotarsi di detto sistema
di contabilità “innovativo” al fine di gestire
al meglio le sempre più limitate risorse a disposizione, in
un contesto ambientale dove la domanda di servizi pubblici da parte
della collettività è in forte crescita. Concludendo
si può affermare che, sulla base dei dati esposti in precedenza,
il rapporto fra costi sostenuti e risultati conseguiti sia soddisfacente”.
“Gli scostamenti tra gli stanziamenti del documento contabile
e i relativi accertamenti ed impegni sono minimi, a dimostrazione
che le stesse previsioni sono state seguite nel rispetto dei principi
di veridicità, congruità ed attendibilità. Il
risultato economico di esercizio che scaturisce dalla differenza tra
costi e proventi di competenza è di Euro 3.551.788,87 Il patrimonio
netto quale differenza tra attività e passività e rappresentazione
dell’entità monetaria dei mezzi messi a disposizione
dell’ente, sta ad evidenziare la positività della gestione
e che la stessa è stata improntata ai principi di efficacia,
efficienza ed economicità. Il patrimonio netto della Provincia
di Cosenza oggi presenta -ha concluso l’Assessore Rachele Gossso
Ciponte- un valore di Euro 145.854.728,95, con un incremento del _2,5_%
rispetto all’anno precedente. Tutto ciò sta a significare
che l’Ente Provincia di Cosenza gode di un ottimo “stato
di salute” economico- finanziaria”.
Per Giorgio Sganga. Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti,
risulta ineccepibile il confronto fra previsione iniziale e rendiconto
finale, lo scostamento irrilevante dimostra che si va verso il perseguimento
degli obiettivi. E’ stato fatto un prospetto di conciliazione
al fine di rilevare i componenti economici positivi, che ampiamente
ci soddisfano. Risultato economico di esercizio che si è avvalso
del proposito di riconciliazione facendo registrare un equilibrio
economico come punto importante da salvaguardare. La Provincia di
Cosenza ha un’impostazione che da lustro e trasparenza ai conti
e questa è una buona indicazione per esprimersi positivamente.
Per Biagio Diana, Presidente del gruppo Rc., valutazione che è
frutto di un risultato scaturente da un atto di buona amministrazione.
Significativo e importante che la Provincia stia operando in modo
diverso da altri enti, sottostimando le entrate e sovrastimando le
uscite. Merito che va ascritto ad oculatezza amministrativa ed a concretezza
di governo nella giusta direzione. Lavoro coerente che ci stimola
a fare di più e meglio. Bilancio autorevole, sotto ogni punto
di vista, sul piano dell’investimento e dei risultati. Apporto,
sostegno ed impegno critico verso la gestione dell’Ente. Trasferimenti
pieni delle competenze, tranquilli di approvare un rendiconto consolidato
che da le giuste garanzie.
Per Piercarlo Chiappetta, gruppo Udc:, “maggioranza distratta
e poco organizzata. Rendiconto a cavallo fra due amministrazioni che
non va nel segno della continuità, anzi alcuni impegni sono
stati addirittura disattesi. Sotto l’aspetto tecnico c’è
stata un’operazione di alta tecnica bancaria, recupero vantaggioso
che sarà appannaggio dell’edilizia scolastica. Sotto
l’aspetto politico, apprezzamenti per Oliverio, che mira ad
uscire dagli angusti confini per proiettare la Provincia verso ampi
orizzonti. Mi auguro che si utilizzino in pieno le potenzialità
per mettere in campo energie e realizzare i progetti”.
Luigi Garofalo, Udeur, ”momento di verifica rispetto ai programmi
di previsione che ci consente di ricostruire quanto realizzato e come
sono stati spesi i soldi pubblici. Gestione attenta e oculata che
sta dimostrando, attraverso un’azione innovatrice e moderna,
di voler cambiare in efficienza questa nostra Provincia. Progetti
per lo sviluppo e l’occupazione sul territorio e lavoro in sinergia
con la Regione per raggiungere traguardi mai immaginati. Plauso al
Presidente che mira al rilancio del Porto di Corigliano, primo passo
per lo sviluppo della Sibaritide, per un territorio che ha bisogno
di un diverso sviluppo di quello finora perseguito”.
Gianfranco Ponzio, Fi., “non è vero che gli obiettivi
sono stati migliorati, consolidata capacità di investire in
edilizia ma anche qui c’è stato un decremento. Viabilità
e trasporti carenti. Preoccupante crisi lavorativa. Risultati di gestione
amministrativa deboli. Parere contrario”.
Natale Zanfini, presidente del gruppo Udc., “Bilancio astruso
che nasconde errori di gestione, cifre che evidenziano spese senza
suffragare nulla, scostamenti eccessivi e non fisiologici”.
Pasqualina Straface, Presidente del gruppo An., “tecnicamente
questa Giunta è investita di responsabilità da pochi
mesi, ma sul piano politico si tratta di un anno trascorso invano,
senza indirizzi: solo si è aperta la discussione sull’ambiente
ma senza soluzioni concrete, per i depuratori ed altro. Situazioni
al limite, molte cose rimangono in sospeso, in termini di programmazione
non emerge nulla.
Un fondo cassa elevato non è un fatto positivo, mancate realizzazioni
che ci fanno riflettere e ci inducono a pronunciarci negativamente.
In sintonia con la Regione è giunto il momento che lavoriate
seriamente per questa terra”.
Mario Giordano, di Fi., “rendiconto non convincente che, al
di là di qualche apprezzamento per la viabilità provinciale,
non convince. Sforzi profusi per incrementare tasso occupazionale,
ma manca l’elemento risolutivo in molti settori che da questo
governo escono mortificati. Delusione per l’Ambiente, manca
il collegamento interistituzionale”.
Per Ernesto Magorno, presidente del gruppo DS., “consuntivo
brillante nei risultati e nella gestione politica generale. Ci stiamo
spendendo per l’Ambiente e per altri settori importanti della
nostra provincia. L’autorevolezza di questo Presidente mira
a rendere questa provincia capofila sul Mediterraneo ed in Calabria.
Governo efficiente e massima fiducia per l’attività amministrativa
futura”.
Nella replica l’Assessore Grosso Ciponte ha ribadito “Analisi
a chiusura di un esercizio che ci conforta perché persegue
gli obiettivi proposti, nonostante la Finanziaria ed altri vincoli
e deterrenti. Rientriamo perfettamente nei parametri centrando concretamente
tutti gli obiettivi”.
Il Presidente della Provincia Gerardo Mario Oliverio, intervenendo,
ha posto l’accento su i dati contabili che danno contezza di
aver rispettato il patto di stabilità, “conti che tornano
e, quindi, sana amministrazione, che non ha deragliato, rimanendo
nell’impostazione che si era data. Tutto questo poteva non essere
così scontato, dopo le vicende di tanti enti che si vedono
scaricare, senza politiche di sostegno, servizi finiscono con lo sfondamento
dei bilanci e verso i dissesti, compressi ed asfissiati, ignorati
e non aiutati, persino enti che erano in sintonia col vecchio governo
regionale”. “
“Abbiamo operato scelte e priorità, primo fra tutti i
completamenti, l’adeguamento alla L.626, che è cosa complessa
La scelta delle priorità è per le situazioni più
esposte, come carenza edilizia o fatiscenza degli edifici scolastici.
Chiara e netta impostazione generale che ci induce a tenere durio
per raggiungere gli obiettivi. Non ci accontenteremo -ha detto il
Presidente Oliverio- della gabbia delle competenza: ci daremo l’impostazione
per far si che un’istituzione, come la Provincia, debba ambire
ad uscire dagli schemi ed attivarsi per risolvere i problemi emergenti,
come per la depurazione. Solo 69 comuni hanno aderito all’ATO:
mi batterò fino in fondo perché non ci si può
fermare di fronte a battaglie che attengono al territorio ed alla
sua salvaguardia. Finalmente in Calabria c’è un tavolo
con il Presidente della Regione ed i Presidenti delle Province per
affrontare insieme questioni fondamentali. Il grave problema emerso
per l’esposizione seria dei Comuni, deve trovare soluzione ed
insistiamo perché siano estese le misure già adottate
per la Campania per la depurazione, per ripianare i debiti dei Comuni.
Vigileremo per ottenere interventi strutturali ed affinché
non siano vanificati gli impianti di depurazione dai mancati collegamenti,
magari per incuria e deresponsabilizzazione. Ci siamo assunti, esponendoci,
anche in assenza di competenze, responsabilità perché
miriamo a risolvere questi problemi. Vogliamo creare le premesse e
adottare iniziative incalzanti per sradicare annose questioni che
bloccano, di fatto, lo sviluppo. L’amministrazione deve tendere,
attraverso la passione politica del fare, a tramutare le idee in fatti
concreti che esulano, se occorre dall’ordinario, per creare
tracce profonde che incidano sulla realtà per cambiarla in
meglio e la nostra fatica sarà ripagata dal giudizio dei cittadini
perché, in un quadro di difficoltà generali che non
si possono non considerare, questa provincia dovrà distinguersi
ed uscire dalle secche”.
Si è discusso, infine, su proposta del consigliere Piercarlo
Chiappetta dell’atto di intimidazione a Roberto Occhiuto che
è stato unanimemente condannato e stigmatizzato, “ultimo
episodio di una una serie che, nel corso degli anni, subiscono molti
nostri amministratori, esponenti delle istituzioni, al di là
di ogni colore politico. Gesti vili che come classe politica dirigente
-ha detto Chiappetta- deve indurci a riflettere ed impegnarci ad ostacolare.
I partiti rappresentano sempre meno un punto di riferimento per i
cittadini: vanno ricercate le cause e le spie per trovare soluzioni
ai problemi. Si impone una seria presa di posizione”.
Per Ernesto Magorno: manca una risposta forte dello Stato, bisogna
investire non solo per reprimere ma per migliorare la condizione sociale.
Sete di legalità per riscatto popolazioni calabresi.
Francesco Principe: “fatto di grande rilevanza politica: il
clima politico deve cambiare poiché questa escalation pone
delle domande inquietanti che minacciano la democrazia: bisogna osservare
le regole e dare alla democrazia la sua dimensione alta di tolleranza
e confronto di idee. Non dimenticate che lo scorso anno un Sindaco
è caduto sotto i colpi di pistola per aver avuto il torto di
lottare per il suo paese. Il senso della democrazia, dell’uguaglianza
si può affermare e porre alla base di un mondo migliore, credo
e mi batto per l’uguaglianza, il confronto deve essere fatto
con le armi corrette della democrazia, solo dagli antagonismi dialettici
si possono trarre insegnamenti, senza diventare Caino e Abele. La
società è pervasa da veleni. Stima e sentimenti di solidarietà
di fronte a fatti deteriori, la politica deve essere seria e rispettosa
nel confronto sereno, senza discriminazioni, Sforzo per una sicurezza
che non derivi dalla repressione, episodi così devono far riflettere”.
Anche il Presidente On. Mario Oliverio ha espresso sentimenti di solidarietà
al Consigliere Roberto Occhiuto “Ci associamo, nell’esprimere
sdegno per un atto grave che mette in allarme, in una situazione in
cui si assiste sempre più spesso ad una sequenza di intimidazioni
verso gli amministratori e le istituzioni -ha detto Oliverio,-
“Per il clima di recrudescenza che si respira, siamo davvero
preoccupati: episodi, tanto per citarne qualcuno, capitati di recente
a Callipo, la situazione delle autolinee Romano, intimidazioni a Magistrati.
Sono tutte questioni da affrontare su un fronte unitario, attraverso
una consapevolezza diffusa ed un’adeguata risposta per irrobustire
la presenza dello Stato a presidio della democrazia. Le forze che
pretendono di controllare le istituzioni devono essere messe ai margini
e ciò è possibile se si costruisce una cintura ampia
di sicurezza generale”.
Si è deciso, infine, di esprimere solidarietà a Roberto
Occhiuto determinandosi con un’odg. forte del Consiglio.
Agguato
a Lamezia, gambizzato l’imprenditore Vescio
27/06 Domenico Vescio, di 58 anni, titolare di un' impresa di pompe
funebri, e' stato ferito in un agguato stasera a Lamezia Terme. A
compiere l' agguato sono state due persone, che viaggiavano a bordo
di uno scooter ed una delle quali ha sparato contro l' imprenditore
alcuni colpi con una pistola a tamburo. Tre dei colpi hanno raggiunto
Vescio ad una gamba. L' imprenditore, che e' stato ricoverato nell'
ospedale di Lamezia, non e' in condizioni gravi. Sul' episodio ha
avviato indagini il commissariato di Lamezia della polizia di Stato.
Colpi
di pistola contro il portone del Comune di Filandari nel vibonese
27/06 Continua la pressione mafiosa contro le Amministrazioni calabresi.
A Filandari, nel vibonese, persone non identificate, la scorsa notte
hanno sparato alcuni colpi di pistola contro il portone d' ingresso
del Municipio. Ad accorgersi dell' episodio sono stati alcuni dipendenti
comunali. I colpi hanno mandato in frantumi la vetrata del portone.
E' la terza intimidazione che viene messa in atto in una settimana
contro l' Amministrazione comunale. In precedenza era stato danneggiato
un uliveto di proprieta' dell' assessore Antonino Pesce ed erano stati
sparati alcuni colpi di pistola contro l' ingresso del garage di proprieta'
del sindaco, Domenico Talotta, della Margherita. ''E' come se avessero
sparato contro la porta di tutti i cittadini onesti - ha dichiarato
il sindaco -. Il vile gesto e' la conferma che anche gli altri due
episodi erano indirizzati contro l'azione amministrativa di questa
maggioranza consiliare che ho l'onore di guidare da un anno''. Sull'
intimidazione hanno avviato indagini i carabinieri che, riguardo il
movente, non escludono alcuna ipotesi.
La
Finanza scopre un danno da un milione di euro nella spesa sanitaria
della Locride
27/06 Quattro medici sono stati denunciati per reati contro la pubblica
amministrazione e altre 139 persone sono state segnalate alla magistratura
contabile per aver cagionato alle casse dello Stato un danno economico
di quasi un milione di euro al termine di un' indagine della Guardia
di finanza della Compagnia di Locri relativa al controllo della spesa
sanitaria nella Locride. I controlli hanno riguardato, in particolare,
la dinamica che ha caratterizzato una sensibile crescita in presenza
''di un costante e progressivo scostamento tra il preventivato ed
il valore a consuntivo''. L' attivita' ha interessato principalmente
la spesa dell' As 9 di Locri. Secondo gli accertamenti dei finanzieri
sono state 47 le apparecchiature mai utilizzate o sotto utilizzate,
per la maggior parte elettromedicali: dai piu' economici spirometri
ai piu' costosi strumenti ottici; dagli apparecchi radiografici a
quelli endoscopici, fino a quelli destinati alla medicina dello sport.
L' attenzione dei finanzieri - e' stato riferito - era poi ricaduta
sull' acquisto dell' apparecchiatura ''Mammotest plus/s integrato
da mammografo Athena HF-X e da sistema di biopsia della mammella Mammotone
HH/ST'' costate, nel 2001, oltre un miliardo delle vecchie lire. Le
somme utilizzate per gli acquisti erano state originariamente destinate
dalla Regione per la realizzazione di progetti di screening mammografico
e citologico secondo precise indicazioni ministeriali. Invece era
accaduto che l' organo preposto nell' azienda, il Comitato Tecnico,
non aveva potuto dare attuazione al progetto di screening per mancanza
dei fondi necessari. I finanziamenti erano gia' stati impiegati dai
vertici aziendali per l' acquisto del ''Mammotest plus/s'', tra l'
altro utilizzato solo ventisei volte. I finanzieri hanno anche rivolto
le loro attenzioni alla spesa farmaceutica territoriale. In particolare,
dopo un' attivita' di monitoraggio dei farmaci prescritti dai medici
di base della Locride, e' iniziato un controllo a tappeto in merito
alla corretta prescrizione di medicinali molto costosi a totale carico
del Servizio sanitario nazionale. Si tratta di farmaci contenenti
come principio attivo l' Eritropoietina alfa, l' Eritropoietina beta
o la Darbepoetina alfa, per i quali la Commissione unica del Farmaco
operante presso il Ministero alla Saluta ha posto, gia' da anni, limitazioni
prescrittive. Il laborioso esame di migliaia di ricette relative al
quadriennio 2001-2004 ha cosi' portato alla scoperta, secondo quanto
e' stato riferito, di oltre 2.500 prescrizioni irregolari effettuate
a carico di 261 assistiti senza che venissero rispettate le indicazioni
e le limitazioni stabilite dalla Commissione unica del farmaco. Inoltre
sono stati riscontrati casi di prescrizioni effettuate da soggetti
non autorizzati, senza la preliminare attivazione di un apposito registro
presso l' As o senza che le ricette contenessero apposite indicazioni
che ne consento l' erogabilita' del medicinale a totale carico del
Servizio Sanitario Nazionale. Per quattro medici e' scattata la denuncia
alla Procura per il reato di falso, per aver rilasciato prescrizioni
non veritiere di questi farmaci all' insaputa dei pazienti intestatari
delle ricette.
Callipo:
“Mai parlato di militarizzazione del territorio”
27/06 ''Piu' d'una volta, l'ultima e' di sabato scorso, l'on. Angela
Napoli nel fare riferimento a me circa l'appello che ho indirizzato
giorni addietro alla Presidenza della Repubblica, ha sostenuto che
'' Callipo ha parlato provocatoriamente di militarizzazione del territorio''.
Siccome ho il massimo rispetto per chi svolge funzioni politiche e
a scanso d'ulteriori fraintendimenti, vorrei precisare - se ci riesco
una volta per tutte - che Callipo non ha mai parlato di militarizzazione
del territorio''. Lo afferma il presidente di Confindustria Calabria,
Pippo Callipo. ''Ho, letteralmente, sostenuto, nella lettera aperta
inviata al presidente Ciampi che ( considerata la difficolta' oggettiva
in cui ci si trova nella lotta alla mafia in Calabria anche per la
carenza di uomini e mezzi ) ''Se necessario, ben venga anche la presenza
dell'Esercito, giunti a questo punto, purche' lo Stato si riappropri
del territorio.'' Altro che militarizzare il territorio, come alcuni
tentano ancora di sostenere, forse per evitare - ma non e' il caso
dell'on. Napoli - di affrontare il cuore delle questioni serie che
abbiamo di fronte.D'altronde, la risposta piu' chiara alle varie illazioni
arbitrarie circa il mio appello, l'hanno autorevolmente data i senatori
Maritati, Ayala, Battaglia, Brutti, Calvi, Dalla Chiesa, Manzione,
e Zancan, i quali hanno asserito, nella lettera con cui hanno chiesto
che sul caso Calabria intervenga presto la Commissione parlamentare
antimafia, '' che il presidente Callipo ha sollecitato l'attenzione
del Presidente della Repubblica nei confronti della persistenza e
anzi della maggiore invasivita' della ''ndrangheta'' in quella regione.
Il suo appello, espresso con forza e passione, ha avuto grande risonanza
presso l'opinione pubblica nazionale. La recrudescenza del fenomeno
della criminalita' organizzata, soprattutto in un momento di difficolta'
economica complessiva, impone subito una rinnovata forte risposta
dello Stato attraverso tutti i suoi organi: non e' possibile tollerare
che amministrazioni locali, imprese, cittadini, siano dominati da
poteri delinquenziali che alterano sostanzialmente la vita democratica
e impediscono la crescita e lo sviluppo del popolo calabrese ''. L'
iniziativa degli otto senatori della Repubblica, nel dare ulteriore
risonanza al mio appello dei giorni scorsi, costituisce il segno di
una piena consapevolezza circa la gravita' del ''caso'' Calabria e
l'interpretazione corretta del senso piu' profondo del mio appello.
E come chiunque puo' notare, nella lettera dei parlamentari non si
fa cenno alcuno all'esercito o alla militarizzazione del territorio;
semplicemente perche' sono, questi ultimi, problemi inventati da chi
non intende prendere atto della gravita' della condizione calabrese.
Da chi non vuole assumersi le proprie responsabilita'! La mia era
una semplice richiesta di potenziare i contingenti delle forze di
polizia presenti in Calabria. Tutto cio' non perche' io sia convinto
che piu' carabinieri e piu' polizia sul territorio possano risolvere
il problema. Magari fosse cosi'! Una maggiore disponibilita' di uomini
e mezzi, pero', renderebbe possibile un maggiore presidio del territorio
e forse darebbe maggiore tranquillita' a imprenditori, commercianti,
artigiani, agricoltori, professionisti e cittadini in genere. Forse
con un territorio efficacemente controllato i calabresi supererebbero
la fase del terrore e della paura che la mafia provoca e si avvicinerebbero
alle Istituzioni che non resterebbero piu' sole. Il ministro Pisanu
asserisce ''Calabria svegliati''. La Calabria e' sveglia ¿
questo e' l'altro messaggio che io ho tentato di includere nella lettera
al Capo dello Stato - ed i Calabresi sono vigili, mi piace ribadirlo
On. Napoli, perche' forse c'e' qualcuno, nel Governo, che non se n'e'
accorto. Aggiungo che i calabresi sono stufi di essere trattati da
vigliacchi perche' non reagiscono. Quando si ha coscienza che il nemico
ha forze molto piu' consistenti delle nostre e' logico attendere,
salvo atteggiamenti temerari e disperati, il momento propizio per
reagire. Si chiede ai calabresi di ribellarsi, lo fanno diverse autorita'
e non soltanto politiche ed istituzionali. In una situazione come
quella che viviamo oggi in Calabria e' una pazzia invitare i calabresi
a ribellarsi. Soltanto chi non sa cosa significhi la solitudine dinanzi
al crimine organizzato puo' concepire questi auspici. Invitare i calabresi,
nelle condizioni date, a ribellarsi, equivale a mandarli a morte o
a chiudere la propria attivita'. E' possibile, mi chiedo - ed io non
mi reputo una persona di intelligenza superiore - che non si capisca
che la gente deve sentirsi sicura e protetta perche' possa assumere
un atteggiamento normale? Lei, On. Napoli, lo sa bene: i calabresi
sono gente meravigliosa, da tutti i punti di vista, ma nessuno puo'
giocare con la loro pelle. Metteteci alla prova! Questo chiediamo
alle Istituzioni democratiche. Subito, non fra venti anni. Non rispondete,
quando chiediamo piu' sicurezza, che occorre costruire coscienze nuove,
ponetevi il problema e, nel rispetto dei principi costituzionali,
tentiamo di affermare la sovranita' dello Stato anche in Calabria.
Irrobustite la presenza dello Stato in ogni citta' ed anfratto della
Calabria, vediamo di far comprendere ai calabresi che lo Stato fa
sul serio, costruiamo le condizioni fondamentali per non aver bisogno
di eroi, ma di cittadini che possano fidarsi dello Stato e dei suoi
rappresentanti e vedrete che ogni calabrese sapra' compiere fino in
fondo il proprio dovere''.
Loiero:
“Nel Crotonese serve uno sforzo collettivo delle Istituzioni.
Informerò il Ministro Pisanu”
27/06 ''Quel che accade nel Crotonese, dove in pochi giorni si e'
verificato un doppio attentato contro le autolinee Romano ma dove
da mesi si registra una recrudescenza di intimidazioni e di minacce
contro imprenditori, richiede uno sforzo collettivo delle istituzioni''.
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, precisando
che sul tema della sicurezza informera' il ministro dell' Interno
Pisanu. ''Plaudo dunque - aggiunge Loiero - all' iniziativa dei Consigli
comunale e provinciale di Crotone, riuniti in seduta congiunta per
affrontare la grave situazione''. Loiero, che si e' detto rammaricato
per non avere potuto partecipare alla riunione congiunta dei due Consigli
perche' trattenuto a Catanzaro da impegni istituzionali, ha espresso
la propria ''vicinanza alla citta' e alla provincia di Crotone, in
un momento in cui la popolazione e' profondamente turbata per gli
episodi di criminalita', anche minore, come incendi di auto ed atti
vandalici, che da mesi si registrano. Sul tema della sicurezza e della
legalita' informero' il ministro dell' Interno Pisanu in merito alla
gravita' della situazione ed all' allarme sociale che proviene dal
Crotonese''. Loiero ha aggiunto che la Regione ''sta dispiegando un'
iniziativa a tutto campo a fianco degli operatori economici di tutta
la Calabria sempre piu' stretti nella morsa della criminalita', i
quali invocano una piu' decisa azione di contrasto da parte delle
forze dell'ordine, di cui nel Crotonese viene denunciata una carenza
di organici. Gli attentati all' azienda Romano, e prima alla centrale
biomasse e all' azienda Sovreco sono una plastica denuncia di una
realta' sempre piu' precaria alla quale bisogna porre mano e subito
con una forte risposta dello Stato. Insistiamo: nella lotta alla mafia
per il buongoverno, che affronti radicalmente i problemi dello sviluppo,
bisogna affiancare prevenzione e repressione. In maniera sistematica.
Solo in questo modo il Crotonese potra' tornare a essere motore economico
della Regione e la Calabria intera potra' giovarsi del ripristino
di condizioni di sicurezza''.
Loiero
a Roma alla presentazione dell’Evangelario Bizantino
27/06 Il presidente della Regione, Agazio Loiero, partecipera' martedì
a Roma, alle ore 17, nella Chiesa di Sant' Atanasio dei Greci, in
via del Babuino, alla presentazione del Volume liturgico evangelario
bizantino. ''Un progetto editoriale importante - e' detto in un comunicato
- sostenuto dalla Regione dopo che l' Eparchia di Lungro aveva sollecitato
le istituzioni nel provvedere alla stampa dell' Evangeliario bizantino,
attualmente inedito. La Chiesa italiana di tradizione latina infatti
ha un suo Evangeliario, mentre la Chiesa di rito bizantino no''. ''La
pubblicazione dell' Evangelario - ha detto il presidente Loiero -
che e' il libro per eccellenza, considerato icona della presenza dialogante
di Gesu' Cristo nella sua Chiesa radunata, rappresenta un' occasione
sia per promuovere la valorizzazione del patrimonio calabrese di origini
bizantine, sia per creare un punto di contatto con tutti quei paesi
di cultura e tradizione orientale che, entrando in Europa, possono
trovare in Calabria radici comuni. Con questa pubblicazione, la Regione,
non solo si avvicina a questi paesi, quanto viene a colmare il vuoto
della mancanza di una pubblicazione dell' Evangelario bizantino, consentendo
- conclude Loiero - anche un' operazione di recupero d' identita'
e di vetrina per la Calabria sul piano nazionale ed internazionale''.
Da
mercoledì chiusura notturna della A3 tra Sant’Onofrio
e le Serre per lavori
27/06 Dalle 22 di mercoledi' alle 7 di giovedi' prossimo il tratto
dell' A3 compreso tra gli svincoli di Sant' Onofrio e Serre sara'
chiuso al traffico su entrambe le carreggiate. Lo ha comunicato l'
Anas riferendo che ''il provvedimento si e' reso necessario per il
proseguimento dei lavori di ammodernamento e di messa in sicurezza
sul tratto interessato. I lavori saranno eseguiti nelle ore notturne
per limitare il piu' possibile i disagi per gli automobilisti. Gli
automobilisti provenienti da nord dovranno uscire a Sant' Onofrio
e proseguire sulla strada statale 18, con rientro in autostrada allo
svincolo di Rosarno. Percorso inverso, invece, per coloro che provengono
da Reggio Calabria e sono diretti verso Salerno. Restera' aperto in
entrata, infine, lo svincolo di Mileto, per il traffico diretto verso
Reggio Calabria''. ''L' Anas - conclude il comunicato - ha disposto
che il personale dell'impresa esecutrice dei lavori provveda ad assicurare
la vigilanza dei cantieri e la installazione della segnaletica in
modo da garantire la sicurezza della circolazione''.
Presidente
Traversa: “Se fanno Lamezia provincia mi dimetto”
27/06 ''Per quanto mi riguarda non ritengo vi siano spazi di discussione,
tanto che se si dovesse arrivare all' assurdo, con la presentazione
e l' approvazione in Consiglio regionale di un progetto che avalli
questa insensata pretesa di 'Lamezia Provincia', non esiterei a dimettermi
immediatamente da presidente dell' Amministrazione provinciale di
Catanzaro''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Michele Traversa,
presidente della Provincia di Catanzaro. ''Si tratterebbe infatti
- aggiunge Traversa - di un provvedimento assurdo e dettato da soli
interessi di opportunita' elettorale e tornaconti personali, che mortificherebbe
la citta' di Catanzaro e l'intero territorio. I rappresentanti politici
piu' in vista del capoluogo faranno altrettanto? Lo dicano ora, con
chiarezza e senza infingimenti. Ci dica il presidente Loiero se si
dimettera' nel caso in cui il Consiglio regionale autorizzasse lo
scempio della nostra provincia. Lo dica Tallini, che deve le sue fortune
politiche a questa citta', e poi Amato, Guerriero e tutti gli altri.
Ci facciano sapere fin d' ora se sono disposti a subire impassibili
un' eventuale scelta scellerata del Consiglio o se sono pronti a manifestare
la loro contrarieta' rinunciando ai loro incarichi come io rinuncero'
al mio''. Secondo Traversa, inoltre, ''il gran parlare in questi giorni
di un' ipotesi di istituire Lamezia Terme come nuova provincia, mi
induce ad intervenire per ribadire una posizione che ho piu' volte
espresso. Trovo questo tormentone stucchevole e inopportuno. Stucchevole
perche', seppure di una certa suggestione per il cittadino comune,
l'idea di Lamezia Provincia e' difficilmente realizzabile. Inopportuno
perche' si corre il rischio di trascurare altri e ben piu' seri problemi
che necessitano dell' attenzione di tutti, forze politiche e cittadini.
L' ormai ridotta estensione della nostra provincia rende fortemente
improbabile ogni ipotesi di divisione. Ipotesi sfumata quando, al
momento della suddivisione della provincia di Catanzaro con la frettolosa
e inaspettata creazione di Vibo Valentia e Crotone, non si ricorse
ad un criterio oggettivo di valutazione, ridisegnando la geografia
di tutto il territorio calabrese. Di conseguenza altrettanto lontano
appare il frazionamento della provincia di Cosenza, nonostante la
stessa comprenda oltre il 40% del territorio regionale ed esistano
enormi diversita' economiche, storiche, culturali e sociali tra i
paesi dell'alto cosentino e la citta' capoluogo. Tra Catanzaro e Lamezia,
di contro, esiste da sempre una identita' di fondo. Un' omogeneita'
culturale ed un' affinita' di carattere e di pensiero che rendono
incomprensibile l' eventualita' della divisione di un territorio che
ha una storia comune e che ha sviluppato negli ultimi decenni vocazioni
cosi' diverse e complementari dal rendere le due citta' indispensabili
l' una all'altra. Catanzaro e Lamezia sono due facce della stessa
medaglia e soltanto l' idea di una presunta rivalita' tra le due popolazioni,
agitata da qualcuno negli ultimi tempi, non puo' che far sorridere
tutti i lametini e i catanzaresi dotati di buon senso. E' vero pero'
che la citta' di Lamezia e quella di Catanzaro devono trovare una
maggiore integrazione, una sinergia di fondo che valorizzi le diversita'
di ciascuna facendone un valore aggiunto per una crescita comune.
A Lamezia deve essere riconosciuto un primato produttivo e commerciale
del quale tenere conto in tutte le scelte di governo. Nessuno lo nega
e le ragioni di Lamezia sono sostenute da una rappresentanza politica
mai cosi' folta come adesso, ma tradurre tutto cio' in una divisione
che impoverirebbe ancora di piu' il nostro territorio, e' un'acrobazia
che volentieri lasciamo a chi e' alla ricerca soltanto di una facile
visibilita'''. Secondo Traversa, ''altri sono i problemi sul tappeto
per la nostra comunita'. Mi riferisco al terribile cancro della criminalita'
che attanaglia Lamezia, al giogo cui la citta' non riesce a sottrarsi,
che la pervade e la mortifica giorno dopo giorno. Viene da pensare
quali potrebbero essere i traguardi dell' imprenditoria lametina se
la stessa non dovesse fare i conti con una delinquenza organizzata
sempre piu' capillare ed opprimente. In questo drammatico contesto
ho la sensazione che disquisire di Lamezia Provincia sia soltanto
un mezzo, ingenuo e inconsapevole, per esorcizzare questo male terribile
in un processo di assuefazione davvero preoccupante. E' altrettanto
vero che Lamezia da sola non puo' vincere la sfida e che occorre la
presenza forte dello stato e la solidarieta' di tutte le istituzioni.
In questa direzione va l'impegno mio personale e della Giunta che
dirigo. Su questo tema, che e' centrale e propedeutico ad ogni ipotesi
di sviluppo reale, siamo pronti a garantire ogni impegno e ogni appoggio''.
Traversa sostiene inoltre che ''su questa triste emergenza o sull'
ipotesi fantasiosa di Lamezia Provincia sarebbe interessante sentire
anche altre opinioni. Quella della Regione, per esempio, ed in particolare
del presidente Agazio Loiero, che visse da protagonista la fase della
tripartizione della nostra provincia e che ancora non ha reso nota
la sua posizione. Ed escano allo scoperto anche i leader regionali
dei partiti, dicendo chiaro e forte se credono veramente all' opportunita'
di una discussione di questo tipo. Nell'attesa di sapere rimane preoccupante
il persistere di un'ambiguita' di fondo e evidenti timori di ripercussioni
elettorali sembra abbiano cucito la bocca un po' a tutti. Ma la politica
non puo' rinunciare ad indicare un percorso''.
Myair
attiva un volo diretto Lamezia Bologna
27/06 Myair.com, giovane compagnia aerea low-cost italiana, ha attivato
il collegamento diretto Lamezia Terme-Bologna. Il volo viene effettuato
nei giorni di martedi', giovedi' e sabato per l'intero periodo estivo.
Da Lamezia Terme, si decolla alle ore 17.25 con arrivo a Bologna alle
ore 18.50. Dal capoluogo emiliano si parte, negli stessi giorni, alle
ore 15.25, con arrivo a Lamezia alle 16.55.La nuova rotta su Bologna
va ad inserirsi nell'ampia offerta del network di destinazioni effettuate
da MyAir.com, che ha inteso sviluppare il traffico verso il Sud Italia
e verso una meta turistica d'eccezione: la Calabria, appunto. Sono
tutti voli low cost, pensati proprio per sviluppare un nuovo mercato
turistico verso il centro del Mediterraneo e per consentire tariffe
vantaggiose ad una fascia sempre piu' ampia di utenti. Con Myair.com,
insomma, la regione diventa piu' accessibile assieme alle stesse aree
del Mare Nostrum.
Giovedì
30 manifestazione di chiusura di “Arti & Mestieri d’Altri
Tempi”
27/06 Si svolgerà giovedì 30 giugno, alle ore 11.45,
presso la galleria superiore (zona food) del Centro Commerciale Metropolis
di Rende, la conferenza stampa, a conclusione della manifestazione
“Arti & Mestieri d’Altri Tempi”. L’iniziativa,
nata dalla sinergia tra pubblico e privato e la collaborazione delle
Associazioni degli Artigiani, ha messo in “vetrina” le
produzioni d’eccellenza dell’artigianato artistico e di
tradizione della provincia di Cosenza. Particolare soddisfazione per
il successo di questa prima edizione è stata espressa da tutti
gli artigiani espositori, che hanno avuto la possibilità di
far apprezzare le loro produzioni alle oltre 350.000 persone che,
nei primi 20 giorni di esposizione, sono state presenti nel Centro
Commerciale Metropolis. Nel corso della mattinata, prima dell’incontro
con la stampa, gli artigiani di tutti i settori daranno una dimostrazione
pratica delle varie fasi di lavorazione. Subito dopo, invece, si procederà
alla consegna degli attestati di partecipazione agli artigiani che
hanno animato la mostra. Parteciperanno: On. Gerardo Mario Oliverio,
Presidente Provincia di Cosenza; Domenico Bevacqua, Assessore Provinciale
all’Artigianato; ng. Rolando Manna, Presidente dell’omonimo
gruppo
Arriva
il caldo vero. Code sulle strade. 10 consigli per sopportarlo bene
26/06 L’estate è praticamente cominciata venerdì
scorso, e tutti i calabresi de ne sono accorti. Oggi, infatti si sono
riviste le code sulle strade che portano a mare intorno ai maggiori
centri calabresi. Sulla 107, da Paola a Cosenza, un unico serpentone
si è mosso per fare ritorno a casa. Lo stesso è accaduto
da Soverato a Catanzaro. Un’estate arrivata di colpo dopo un
mese di giugno caratterizzato da piogge, tempo incerto e temperature
sensibilmente inferiori alle medie stagionali. Da venerdi' 24 giugno
l' estate calabrese e' entrata nella sua pienezza ma senza alcun particolar
problema dovuto da afa o da siccita'. Il fine settimana e' stato caraterizzato,
infatti, da sole al mare ed annuvolamenti pomeridiani sui monti della
Sila, spiagge piene e citta' deserte. Oggi l' aspetto di Catanzaro
e Cosenza (i due centri urbani calabresi che piu' si svuotano in estate)
e' tipico di una domenica di meta' agosto e non di fine giugno, cioe'
sono letteralmente svuotate; sul Tirreno e sullo Jonio c'e' stato
il tutto esaurito ma il caldo non era quello 'africano' tipico dell'
inizio estate, anche se lo si avvertiva per via del repentino cambio
climatico avuto in questi giorni. E con il caldo arrivano anche i
primi consigli, secondo gli esperti, di come combatterlo quotidianamente.
Ecco, per i lettori di Nuovacosenza.com, il decalogo di dieci importanti
consigli utili per resistere alla calura e godersi questo bel tempo
d’estate.
1) Evitare di uscire nelle ore piu' calde della giornata (dalle 12
alle 17), soprattutto gli anziani e i bambini il cui meccanismo di
regolazione termica non funziona in modo ottimale.
2) Ripararsi dal sole con lenti e cappelli.
3) Preferire vestiti di cotone o di lino alle fibre sintetiche e i
colori chiari, che attirano meno i raggi del sole.
4) Fare pasti leggeri, preferendo pasta, frutta e verdura senza concentrare
troppi grassi e proteine in un unico pasto.
5) Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorni (8 bicchieri). L'ideale
sarebbe consumarne, almeno, due litri, evitando bevande gassate, troppo
fredde e troppo zuccherate, e gli alcolici.
6) Limitare l'uso di caffe', te' ed eccitanti perche' disturbano il
sonno notturno reso gia' difficile dal gran caldo.
7) Rinfrescare la casa con ventilatori o condizionatori d'aria, evitando
pero' sbalzi eccessivi (bastano sei gradi in meno rispetto all’esterno).
8) Chi ha una carnagione molto chiara, deve proteggersi con un filtro
solare anche in citta' e non solo al mare.
9) Attenti al nichel: evitare orecchini, collane e anelli di questo
metallo perche' a contatto con la pelle sudata, possono creare arrossamenti.
10) Difendersi dalle zanzare, piu' attive quando l'umidita' si fa
pesante.
Operazione
“spiagge sicure” sullo Ionio. Le disposizioni della Marina
26/06 Il Comandante del Circondario Marittimo di Corigliano Calabro,
Tenente di vascello Francesco Chirico, in occasione dell'avvio della
stagione estiva, ha emesso un ordinanza che disciplina i limiti di
navigazione e la balneazione nella zona ionica da Cariati a Roseto
Capo Spulico. Fra le varie disposizioni vi e' quella che limita la
balneazione entro 100 metri dalla spiaggia e dalle coste a picco.
In tali aree e' vietato il transito di qualsiasi unita' navale compresi
wind surf e ad eccezione di pattini, sandolini, mosconi e pedalo'.
E' vietata anche qualsiasi attivita' di pesca. Per quanto concerne
la navigazione, il limite interdetto alla stessa e' di 150 metri dalle
spiagge e 100 metri dalle coste a picco. Per quanto riguarda l'esercizio
dello sci nautico, del paracadutismo ascensionale e dei galleggianti
denominati ''banane'', tale attivita' sono consentite in ore diurne
e sono vietate a distanza inferiore ai 500 metri dalla costa e 200
metri dalle coste a picco. Importante la disciplina degli scooter
ad acqua (jet sky), per i quali e' consentita la navigazione nella
fascia di mare compresa tra i 300 metri e 1 miglio nautico (1852 metri).
Nella stagione balneare tali mezzi non possono essere usati nella
fascia oraria 11,00 - 13,00 e 15,00 - 17,00 e inoltre i conducenti
hanno l'obbligo di indossare una cintura di salvataggio e un casco
protettivo. L'operazione denominata ''Spiagge sicure'' e' stata coordinata
d'intesa con le procure di Rossano e di Castrovillari. L'inosservanza
delle disposizioni sara' penalmente perseguita arrivando anche al
sequestro dei mezzi eventualmente impiegati.
Un
arresto a Spezzano per detenzione illegale di pistola e munizioni
26/06 I carabinieri di Spezzano Sila hanno arrestato C.F.,di 35 anni,
di Salerno, artigiano, per detenzione illegale di arma clandestina
e relativo munizionamento. I militari, nel corso di un normale servizio,
hanno controllato un' auto sospetta parcheggiata in divieto di sosta.
Quindi hanno suonato al campanello dell' abitazione di C.F., che l'
aveva in uso,per invitarlo a spostarla. Visto che l' uomo impiegava
piu' tempo del previsto per aprire l' ingresso, i carabinieri hanno
fatto una perquisizione domiciliare trovando, nascosta in un cassetto
della camera da letto,una pistola Beretta cal. 7,65 con matricola
punzonata e dotata di tre proiettili dello stesso calibro.
Protocollo
d’intesa per l’estensione della circoscrizione del porto
di Gioia con quello di Corigliano. Dima: “In linea con il nostro
progetto”
25/06 Un protocollo d' intesa per giungere all' estensione della
circoscrizione territoriale dell' Autorita' portuale di Gioia Tauro
al porto di Corigliano, e' stato sottoscritto tra Provincia di Cosenza,
Comune di Corigliano e Autorita' portuale di Gioia Tauro. L' intesa
- riferisce una nota - e' scaturita nella riunione promossa dal presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio nella sede dell' Ente e
che ha visto per la prima volta insieme, in 40 anni di attivita' dell'
infrastruttura jonica, i principali soggetti istituzionali interessati
al decollo dello scalo e allo sviluppo dell' intera area della Sibaritide.
Assieme al presidente Oliverio hanno partecipato, tra gli altri, il
vicepresidente, Salvatore Perugini; gli assessori provinciali al Turismo,
Rosetta Console ed ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi; l' Assessore
regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato; Giuseppe Nola, sottosegretario
regionale alle Politiche ed azioni sull' area di Gioia Tauro; Franco
Pacenza, capogruppo Ds alla Regione; Giuseppe Guacci, presidente dell'
Autorita' Portuale di Gioia Tauro e Giovan Battista Genova, sindaco
di Corigliano. ''Nell' incontro - e' detto in un comunicato - e' stato
sottolineato che l' estensione di competenza stabilita nel Protocollo
d' intesa avra' quale prima conseguenza operativa l' implementazione
di un sistema portuale integrato che comportera' lo sviluppo dei traffici
intermodali delle merci con la creazione di un efficace sistema di
scambi integrato con quello nazionale. Un network portuale, centrale
nelle ipotesi di sviluppo sia dell' area ma di tutta la Calabria''.
''Quello che oggi parte - ha sostenuto Oliverio - e' il primo passo
di un progetto ambizioso al quale la Provincia di Cosenza affida lo
sviluppo della Sibaritide. Il porto di Corigliano dovra' essere una
della principali porte della Calabria, nella definizione della quale
saranno chiamati altri soggetti, quali Ferrovie dello Stato, Anas,
le filiere produttive, gli operatori economici''. Per il sindaco di
Corigliano ''quella della Provincia di Cosenza e' un' azione di grande
spessore politico che ha il merito di smuovere le acque relativamente
ad un patrimonio che in Calabria ha caratteristiche uniche in quanto
a posizione, caratteristiche morfologiche, geologiche''. ''Si trattera'
ora - ha sostenuto Nola - di identificare gli indirizzi precisi di
utilizzo, anche in relazione al mercato ma guardando all' esistente
che orienta verso l' agroalimentare ed alla valorizzazione della flotta
peschereccia''. Per il presidente Guacci ''e' esatta la configurazione
della infrastruttura di Corigliano quale molo del Mediterraneo''.
Il sostegno e l' interesse da parte della Regione sono stati assicurati
all' iniziativa dagli interventi dell' assessore Incarnato e del capogruppo
dei Ds Pacenza.
''La stipula del protocollo d'intesa per estendere la circoscrizione
territoriale dell'Autorita' portuale di Gioia Tauro al porto di Corigliano
Calabro ed alle pertinenti aree demaniali marittime rappresenta la
sintesi chiara ed evidente della giustezza del nostro progetto di
rilancio e di sviluppo dell'infrastruttura portuale''. lo ha detto
il consigliere regionale Giovanni Dima, ex Assessore all'Agricoltura,
circa il protocollo d'intesa sul porto di Corigliano Calabro. ''Abbiamo
sempre pensato - ha aggiunto - che la presenza del porto di Gioia
Tauro, con quei grandi numeri che ne caratterizzano ormai da anni
la propria attivita', rappresentasse un'opportunita' evidente anche
per altre realta' portuali come quella di Corigliano e quindi l'estensione
della relativa Autorita' rappresenta l'occasione storica per acquisire
competenze, professionalita' ed esperienze utili per il rilancio della
nostra struttura tanto e' vero che abbiamo chiesto ed ottenuto dal
Comune di Corigliano Calabro, con delibera di Consiglio comunale,
l'adesione alla proposta di estensione. Questo atto, che si concretizza
in questi giorni, non puo' che essere inserito, pertanto, in un contesto
piu' generale di iniziative promosse dal governo regionale di centrodestra.
''Ci auguriamo - ha concluso Dima - che il lavoro di valorizzazione
fatto negli ultimi anni per questa infrastruttura non vada disperso
ma al contrario potenziato e realizzato ulteriormente''.
Agguato
nella Locride, ucciso un slavo nel mercato di Bovalino
25/06 E' stato ucciso davanti al figlio sordomuto Pepe Laykovac Tunevic,
36 anni, il cittadino slavo vittima di un agguato compiuto stamane
a Bovalino da due persone. Tunevic, che non aveva il permesso di soggiorno,
ma da anni viveva nel campo nomadi di Gioia Tauro, e' giunto a Bovalino
stamane con la moglie ed i suoi cinque figli. L'uomo ed i suoi familiari
hanno raggiunto la zona dove si svolge il mercato settimanale per
vendere ai commercianti ambulanti delle miniature in legno di sua
produzione. Tunevic era in compagnia di uno dei figli, mentre la moglie
era con gli altri suoi bambini e stava visitando il mercato, quando
e' stato avvicinato da due persone con le quali si e' appartato per
parlare. Mentre i tre stavano scambiando alcune parole uno dei due
sconosciuti ha impugnato una pistola ed ha iniziato a sparare a distanza
ravvicinata contro Tunevic il quale ha cercato di scappare. Dopo aver
percorso alcuni metri lo slavo si e' accasciato ed e' morto. Il rumore
degli spari ha provocato paura tra le numerose persone che erano tra
le bancarelle del mercato che sono scappate. Sul luogo dell'agguato
sono poi giunti gli agenti della polizia di Stato che hanno avviato
le indagini. Nonostante la presenza di numerose persone gli investigatori
non hanno trovato nessun testimone che potesse raccontare la dinamica
dell'omicidio. Solamente il foglio sordomuto di Tunevic ha indicato
agli agenti della polizia che gli autori del delitto erano fuggiti
a bordo di un ciclomotore non riuscendo poi ad aggiungere altri particolari
utili alle indagini. Sul luogo dell'omicidio gli investigatori non
hanno trovato nessun bossolo e questo fa ipotizzare che per il delitto
sia stato utilizzato un revolver. Dopo l'omicidio gli agenti del commissariato
di Bovalino hanno compiuto numerose perquisizioni e controlli. Gli
investigatori hanno sentito anche i familiari e gli amici della vittima
per ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per accertare se l'uomo
stamane doveva incontrare qualcuno. Nelle prossime ore il sostituto
procuratore presso il tribunale di Locri, Giorgia De Ponte, affidera'
l'incarico al medico legale per l'autopsia. Gli investigatori, che
per il movente del delitto non escludono nessuna ipotesi, ritengono
che l'agguato possa essere riconducibili a contrasti nell'ambito della
criminalita' locale.
Operazione
Balkan gate: Conclusa la fase di convalida dei 27 fermati
25/06 Si chiude il secondo capitolo dell'operazione "Balkan
gate", portata a termine martedi' scorso dalla squadra mobile
della Questura di Catanzaro. Il gip di Catanzaro Giuseppe Pavich,
questa mattina, ha depositato l'ordinanza con cui ha concluso le udienze
di convalida dei 27 fermi eseguiti dalla polizia su disposizione della
Direzione distrettuale antimafia del capoluogo. Nei giorni scorsi
le udienze di convalida si erano svolte anche al cospetto dei gip
di Crotone, Cosenza e Messina, competenti a legittimare il provvedimento
firmato dai magistrati catanzaresi e a disporre eventuali misure cautelari
per le persone fermate nei territori di loro competenza. Il bilancio
finale delle udienze di convalida vede l'applicazione della custodia
in carcere ad otto indagati. A partire, naturalmente, dai presunti
capi dell'associazione, ovvero Geomil Gencev e Lukanov Lukan, che
avrebbero gestito la presunta organizzazione dedita al traffico di
clandestini nella provincia di Crotone, e Verginiya Dimitrova (detta
Vera) e Emilya Dimitrova (detta Emilia), che avrebbero invece avuto
un ruolo di primo piano nel territorio catanzarese. Per altre tre
delle persone fermate martedi', i gip hanno invece disposto gli arresti
domiciliari, per una l'obbligo di dimora nel comune di residenza e
per due l'obbligo di presentazione alla pg. Altri 13 indagati, infine,
sono stati rimessi in liberta'. Tali misure, in ogni caso, dovranno
nuovamente passare al vaglio del gip distrettuale, competente in quanto
l'inchiesta "Balkan gate", che si e' tradotta nei 27 fermi,
e' stata coordinata dalla Dda di Catanzaro. La Direzione distrettuale
antimafia ha emesso, in totale, 57 avvisi di garanzia notificati ad
altrettante persone considerate coinvolte, a vario titolo, in un'organizzazione
criminale italo-bulgara dedita al favoreggiamento dell'immigrazione
clandestina, all'induzione alla prostituzione, allo sfruttamento del
lavoro nero e al traffico di esseri umani. Accanto a tali ipotesi,
c'e' anche quella di traffico d'organi che non risulta, al momento,
inserita nella rubrica delle imputazioni (che pure conta quasi 300
capi) ma sulla quale la Procura distrettuale sta lavorando a pieno
ritmo. Quindi Il Gip di Catanzaro ha disposto l' immediata scarcerazione
di Rossella Felicetti non convalidando il fermo disposto dalla Procura
. Lo ha reso noto il suo legale, l' avv. Armando Veneto. ''Nel provvedimento
- e' scritto in un comunicato del legale - il magistrato ha sostanzialmente
riconosciuto l' illegalita' dell' arresto poiche', stando proprio
all' imputazione, non e' consentito l' arresto di chi utilizzi immigrati
clandestini come badanti; ed era proprio questo il caso della professoressa
Felicetti che aveva assunto una donna bulgara perche' accudisse la
madre ammalata del morbo di Alzheimer ed aveva chiesto alla Questura
di Catanzaro tutti i dati necessari per regolarizzare la posizione
della straniera''. I difensori della donna, gli avvocati Veneto e
Massimo Gimigliano, hanno anche preannunciato un' azione giudiziaria
''per il risarcimento dei gravissimi danni morali e fisici provocati
ad una professionista che non aveva commesso nulla di male e che si
e' vista portata in carcere per ragioni non previste dal codice''.
Venerdì
prossimo si riunisce la Corte dei Conti calabrese su ICT, incarichi
e POR 2004
25/06 La sezione regionale di controllo della Corte dei conti per
la Calabria si riunira' il primo e 2 luglio per deliberare, in contraddittorio
con gli esponenti della Regione. In particolare, venerdi' prossimo
il consigliere Giuseppe Ginestra relazionera' su ''I servizi dell'
informazione e comunicazione (Ict) nell' ambito dei fondi gestiti
dalla Regione Calabria''. Sabato 2 luglio il primo referendario Anna
Bombino, alle 10, si occupera' dei ''I conferimenti di incarichi ai
sensi dell' art.11 e 42 della legge 311/04'' e, a seguire, il consigliere
Luigi Condemi relazionera' su ''L' analisi del Por Calabria per l'
esercizio finanziario 2004''. Nelle adunanze i relatori illustreranno
i risultati conseguiti a seguito delle rispettive istruttorie.
La
Masella risponde al procuratore Lombardi: “Mai mancato il nostro
sostegno alal Magistratura”
25/06 ''Apprendere che ci siano magistrati che, in silenzio, subiscono
eventuali tentativi d' intimidazione, certamente non ci rallegra,
anche perche' riteniamo indispensabile, in queste condizioni, il sostegno
della societa' civile, sostegno che non abbiamo mai fatto mancare
alla magistratura''. E' quanto afferma Adriana Musella presidente
del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti in una lettera aperta
al procuratore della Repubblica di Catanzaro Mariano Lombardi. Lombardi,
ieri, prendendo spunto da alcuni dichiarazioni della Musella, aveva
sostenuto che e' sbagliato legare l' impegno di un magistrato alle
minacce ricevute. ''Pur tuttavia - prosegue Musella - dobbiamo ribadire
la nostra convinzione e cioe' che non tutti i magistrati sono uguali.
La situazione della giustizia preoccupa non poco. Infatti, quello
che dovrebbe essere un diritto fondamentale, viene troppo spesso messo
in discussione e non garantito non solo per l' estrema carenza di
uomini e mezzi in cui versano i tribunali ma anche per lo spettacolo
poco edificante che una certa magistratura offre''. Per Musella ''e'
veramente difficile pretendere che si creda nelle istituzioni quando,
a volte, sono proprio queste ultime a deluderci. Le inchieste incrociate
che vedono indagati alcuni magistrati, le guerre esistenti nelle varie
procure tra diversi schieramenti della categoria, non depongono bene
e non rassicurano. Il caso Messina, in cui magistrati vengono coinvolti
insieme a mafiosi, rafforzano il concetto che, purtroppo, la magistratura
non e' la soluzione al problema perche' e' essa stessa nel problema.
L' immobilismo che da un po' caratterizza il Csm, d' altronde, contribuisce
ad aggravare la situazione. Le cose che non vanno sono tante e sono
sotto gli occhi di tutti. Le istituzioni devono dar prova di trasparenza
per esigere la fiducia del cittadino, attualmente troppo disilluso
dagli eventi''.
Mentre
Cosenza aspetta una decisone per lo svincolo a sud a Sala Consilina
arriva l’ok per un altro svincolo
25/06 E’ così. Mentre una cittadina con un hinterland
di quasi trecentomila abitanti, come Cosenza, deve ancora aspettare
gli esiti della decisione per un nuovo svincolo, vitale, a sud della
città, nel piccolo paesino del salernitano in quattro e quattro
otto hanno deciso e stanno epr partrire i lavori per la costruzione
di un secondo svincolo. Costera' circa tre milioni di euro e sara'
realizzato all'altezza del Km 94+918 dell'A3, in direzione sud, 300
metri prima della provinciale del Corticato che collega Sala Consilina
con i comuni di Monte San Giacomo, Sassano e Teggiano. L'opera verra'
portata a termine nei tempi tecnici strettamente necessari. E' quanto
annunciato questo pomeriggio a Sala Consilina dal senatore dell'Udc,
Leo Borea, e dall'ingegner Fabio Arcoleo, dirigente Anas per il tratto
salernitano dell'A3, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questo
pomeriggio presso la locale sede dell'Aiv (Associazione Imprenditori
Vallo di Diano). Auguri.
Due
cugini arrestati a Montalto per detenzione di cocaina
25/06 Due commercianti, Alessandro A., e suo cugino Salvatore, entrambi
di 20 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Montalto Uffugo
per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso
di controlli i due sono stati fermati a bordo di una Lancia Delta
e durante una perquisizione personale sono stati trovati in possesso
di 80 grammi di cocaina nascosta in un involucro di plastica sotto
il sedile di guida. La sostanza stupefacente e l'autovettura sono
state sequestrate.
Teneva
nascosto l’hascisc nell’ingessatura del braccio: un arresto
a Rossano
25/06 Ha nascosto la droga nell'ingessatura del braccio sinistra
un giovane, R.M., di 28 anni, che e' stato scoperto dai finanzieri
a Rossano ed arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. Il giovane, su disposizione del sostituto procuratore
presso il tribunale di Rossano, Alessia Notaro, e' stato successivamente
rimesso in liberta'. Nel corso di controlli i militari della Guardia
di Finanza hanno notato il giovane mentre era nei pressi di un bar
dove, secondo gli investigatori, era in attesa di persone cui vendere
la droga. Con l'ausilio di un cane antidroga i finanzieri hanno compiuto
una perquisizione personale nei confronti del giovane. Nell'ingessatura
sono stati trovati nove grammi di hascisc che sono stati sequestrati.
Gratteri
smorza i toni: “Armi non per attentato, ogni cosca ha il suo
arsenale”
24/06 Il sostituto procuratore di Reggio Calabria, Nicola Gratteri,
non crede che le armi da guerra e l' esplosivo trovati in seguito
alle indagini del Sismi e del Ros dei carabinieri possano essere collegati
al progetto di attentato nei suoi confronti scoperto e sventato alcuni
giorni fa dal Ros. Gratteri e' il magistrato che ha coordinato le
indagini che hanno portato al ritrovamento delle armi. Indagini che
proseguono da oltre un anno. ''Non penso ci sia un legame - afferma
- Ogni 'locale' di 'ndrangheta ha un arsenale. Una volta avevano fucili,
lupare, pistole e candelotti di dinamite, adesso esplosivo e bazooka.
E' cambiato il tipo di armamento''. Le armi, secondo i primi accertamenti
provengono tutte dai Paesi dell' Est europeo e dai Balcani. ''L' ultimo
ritrovamento - aggiunge il magistrato e' l' anello di tutte le indagini
che stiamo facendo da quasi un anno in tutta la provincia nei confronti
di organizzazioni criminali che posseggono armi e, in particolare,
esplosivo''. Gli investigatori mantengono uno stretto riserbo sul
posto dove erano conservate le armi. Questo per non pregiudicare possibili
esiti futuri delle indagini che ancora vanno avanti. Secondo quanto
si e' appreso, comunque, la armi erano ben tenute e sono state trovate
in una zona di campagna, in un luogo ben riparato. Anche se Gratteri
non ipotizza collegamenti tra le armi ed il progetto di attentato
ai suoi danni, secondo quanto si e' appreso, gli atti saranno comunque
comunicati alla Procura di Catanzaro che conduce l' inchiesta sulla
minaccia al magistrato reggino. Secondo gli investigatori, infatti,
non e' da escludere che le armi fossero conservate in un deposito
di ''transito'' pronte ad essere spostate ove la criminalita' avesse
deciso di utilizzarle. Sulle armi sono gia' stati disposti tutti gli
accertamenti tecnici del caso per cercare di risalire alla matricola
ed alla provenienza e per accertare se siano gia' state usate in fatti
criminosi.
I
legali del direttore INPS di Castrovillari ricorrono al Tribunale
del riesame
24/06 Gli avvocati Roberto Falvo e Francesca Stratico', difensori
del direttore della sede dell' Inps di Castrovillari, Ferruccio Vercillo,
e della sua collaboratrice, Giuseppa Stabile, arrestati nell' ambito
di un' inchiesta su una presunta truffa ai danni dell' Inps, hanno
presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Catanzaro contro le
misure cautelari. I provvedimenti restrittivi, per Vercillo in carcere
e per Stabile ai domiciliati, erano stati firmati dal Gip del Tribunale
di Castrovillari, Lidia Brutti. L' udienza davanti ai giudici del
riesame e' stata fissata per il 30 giugno prossimo.
Il
gruppo interforze esegue controlli preventivi anticriminalità
nei cantieri della A/3
24/06 Controlli preventivi ai cantieri dell' Autostrada Salerno-Reggio
Calabria sono stati compiuti dal gruppo interforze costituito da Dia,
guardia di finanza, polizia, carabinieri, ispettori dei Servizi integrati
infrastrutture e trasporti, dell' Inps e dell' Ispettorato del Lavoro.
Il controllo e' stato effettuato ai cantieri dell' autostrada distribuiti
tra Rosarno e Mileto, nel reggino. Sono state identificate 23 imprese
e controllate 52 persone presenti a vario titolo nei cantieri, compresi
84 veicoli e mezzi meccanici. L' attivita' e' finalizzata alla prevenzione
dei tentativi di infiltrazioni mafiose nell' esecuzione dei lavori.
''E' proprio l' intervento sul cantiere ove le maestranze lavorano
- e' scritto in una nota - l' oggetto dell' attivita' del Gruppo interforze:
appurare 'presenze' anomale che opportunamente confrontate possano
indurre a provvedimenti interdittivi dell' Autorita' di Governo, quale
la rescissione del contratto a carico della ditta in odore di mafia,
fino all' intervento dell' autorita' giudiziaria per gli eventuali
reati scoperti dalle forze di polizia''. Gli organi specializzati
del gruppo interforze hanno svolto accertamenti anche in tema di sicurezza,
di norme antinfortunistiche e nello specifico comparto della normativa
sul lavoro. Si tratta, prosegue la nota, della piena attuazione del
Decreto interministeriale del 14 marzo 2003 del Ministro dell' Interno
di concerto con i Ministri della Giustizia e delle Infrastrutture
e Trasporti che, a livello provinciale, ha disposto la creazione,
presso gli Uffici territoriali del Governo, dei gruppi interforze.
A livello centrale, tali competenze sono attribuite alla Direzione
investigativa antimafia la quale vi provvede operando in raccordo
con la Direzione Centrale della polizia criminale. ''Una delle grandi
opere strategiche e di interesse nazionale - prosegue la nota - e'
appunto l' autostrada Salerno-Reggio, il cui investimento finanziario
e' di grande appetito per la criminalita' organizzata locale. La sensibilizzazione
degli organi istituzionali interessati alla 'rete di monitoraggio',
compresa la Prefettura che, come prevede la legge, ha decretato l'
accesso del Gruppo Interforze, viene esternata essenzialmente sulla
prevenzione dei tentativi di infiltrazioni mafiose nelle esecuzioni
di tali opere''.
Procuratore
Lombardi: “Non esistono magistrati che arretrano per paura”
24/06 Il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano Lombardi,
ha espresso ''la piu' viva riprovazione di fronte ad affermazioni
che, prendendo spunto da fatti delittuosi ai danni di un magistrato,
ledono la dignita' di tutti gli altri componenti di una struttura
giudiziaria che, in mezzo ad innumerevoli, e non pubblicizzate, difficolta'
opera al servizio della legge a tutela della collettivita'''. Lombardi,
secondo quanto spiega in una nota, si riferisce alle dichiarazioni
rilasciate alcune giorni fa ad un quotidiano locale dalla presidente
del Coordinamento nazionale antimafia, Adriana Musella, commentando
un' intimidazione al sostituto procuratore delle Dda catanzarese,
Eugenio Facciolla. Nell' occasione, ha ricordato Lombardi, Musella
aveva sostenuto che ''e' quanto mai singolare che ogni qualvolta un
inquirente sia titolare di inchieste che vedono un coinvolgimento
di intoccabili, ossia ci si avvicini a quell' intreccio politico-istituzionale,
affaristico e finanziario con il mondo della criminalita' organizzata,
puntualmente arrivano le minacce. E' strano, infatti, che solo alcuni
magistrati e non altri siano interessati da intimidazioni''. ''Il
commento - ha sostenuto il Procuratore di Catanzaro - viene inserito
in un contesto nel quale trovano posto notizie su un' ispezione ministeriale,
dichiarazioni del magistrato, manifestazioni di solidarieta' da parte
di uomini politici, dichiarazioni altisonanti di intenti bellicosi''.
''Viene stabilito - ha proseguito Lombardi - aggiunto un collegamento
inaccettabile tra lo spessore delle indagini, gli obiettivi sensibili,
l' impegno professionale del singolo magistrato, i risultati raggiunti
o mancati e le minacce ricevute, quasi che i magistrati che non sono
vittime di atti di intimidazione, che molti ricevono e non pubblicizzano
e che nella maggior parte dei casi, proprio per l' accertata veridicita',
non diventano notizie giornalistiche, non siano all' altezza dei compiti
affidati o abbiano propensione a non impegnarsi a fondo per vilta'
o interesse. Questo approccio alle problematiche dell' azione di contrasto
alla criminalita', organizzata o meno, fornisce al pubblico dei lettori
chiavi di lettura del tutto devianti, ingenerando il convincimento
che esistono magistrati che vengono meno al loro dovere e per tale
motivo conducono un' esistenza scevra da pericoli, dimenticando che
non esistono settori di fronte ai quali i magistrati di questo ufficio
arretrano per paura o connivenza''. ''Il riconoscimento del diritto
di avere e manifestare con qualunque mezzo il proprio convincimento
- ha concluso Lombardi non e' in discussione, ma che esso non puo'
impedire a chi ha il dovere di farlo, di dare voce al proprio dissenso
ed alla critica''.
42
denunce per pedopornografia in Italia. Due in Calabria
24/06 Operazione della Polizia Postale di Ancona contro la detenzione
e lo scambio di materiale pedopornografico on line, e con l'esecuzione
di quarantadue perquisizioni su tutto il territorio nazionale. Gli
operatori - viene spiegato in un comunicato della Polizia di Stato
- hanno messo a punto, per la prima volta in Italia, un protocollo
operativo che ''ha consentito di intercettare su internet lo scambio
di film con contenuto pedopornografico''. Le perquisizioni sono state
effettuate in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia,
Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
Sono stati sequestrati personal computer, cd e floppy disk, palmari
e portatili. Coinvolti anche bambini di due o tre anni, maschi e femmine,
violentati e sottoposti a sevizie di ogni genere nei film pedopornografici
che i sospetti pedofili si scambiavano su internet, con il sistema
peer to peer, convinti che nessuno li avrebbe scoperti. Invece, grazie
ad una serie di segnalazioni e indagini scattate nel dicembre scorso,
la Polizia Postale di Ancona ha intercettato gli scambi e, con un
protocollo operativo applicato per la prima volta in Italia, 'filtrato'
i navigatori in base alla nazionalita', arrivando cosi' a identificare
e denunciare 42 italiani. Sono tutti uomini e una donna (pugliese),
dai 18 ai 35 anni, studenti, operai, impiegati, residenti in 33 province
di 14 regioni: Marche, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana,
Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria,
Sicilia. Nelle Marche la denuncia per detenzione e scambio di materiale
pedopornografico (art. 600 ter e quater del Codice penale) e' scattata
per 3 uomini residenti nelle province di Pesaro, Macerata e Ascoli
Piceno, ma la regione dove si registra il maggior numero di denunciati
(7) e' la Lombardia. Ingente la quantita' di materiale sequestrato
nel corso di 41 perquisizioni: 856 immagini scaricate da internet,
97 hard disk, 53 pc, 5.335 cd, 1.064 dvd, 1.863 floppy disk e 260
videocassette, che ora i sei agenti della Polposta addetti all' indagine,
coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Ancona Valeria
Sottosanti, dovranno esaminare attentamente, alla ricerca di tracce
che possano portare ai 'set' dei filmati. ''Per il momento - ha detto
il dirigente del Compartimento della polizia postale Maurizio Pierlorenzi
- non abbiamo ancora idea di dove le pellicole siano state girate.
Non sappiamo se in Italia o all' estero. I pochi fotogrammi che abbiamo
visionato mostrano bambini di pelle chiara, legati e sottoposti ad
ogni genere di abusi in interni. In sottofondo si sente parlare inglese,
o italiano, ma tutto e' sovrastato dalle grida dei bimbi. Credetemi,
anche per noi che siamo abituati a indagini di questo tipo, trovarsi
davanti scene simili e' stato uno choc''. Oltre al 'filtro' telematico
sperimentato per concentrare gli accertamenti sui pedofili di casa
nostra, l' operazione - in codice Wild Sharing - ha proprio la particolarita'
di aver catalogato una vasta filmografia dell' orrore, rispetto al
pur consistente materiale fotografico di genere che circola sul web.
''Ogni file ha un titolo preceduto da un identificativo, una serie
alfanumerica - ha spiegato Pierlorenzi - ed e' stato cosi' che abbiamo
potuto intercettare i film''. Originariamente detenuti da cinque degli
indagati, e scambiati poi da tutti gli altri mediante il medesimo
programma free. Per lo piu' gente insospettabile (salvo alcuni soggetti
con precedenti specifici), che davanti agli investigatori si e' difesa
a volte sostenendo di aver scaricato 'per sbaglio' il filmato. L'
unica donna coinvolta, una madre, potrebbe aver cercato di addossarsi
le responsabilita' del figlio. Oltre ai 3 delle Marche e ai 7 della
Lombardia (nelle province di Milano, Bergamo, Como, Mantova, Pavia,
Varese) gli altri indagati sono 3 in Piemonte (nelle province di Torino,
Asti, Cuneo), 3 in Veneto (Padova, Verona), 2 in Liguria (Genova,
Imperia), 6 in Emilia Romagna (Ferrara, Modena, Ravenna, Reggio Emilia),
4 in Toscana (Firenze, Lucca, Pisa), 3 in Umbria (Perugia), 3 nel
Lazio (Roma, Viterbo), 2 in Abruzzo (l' Aquila), 1 in Campania (Salerno),
2 in Puglia (Bari, Taranto), 2 in Calabria (Catanzaro, Reggio Calabria)
e 1 in Sicilia (Palermo).
Il
Viceministro Tassone in visita alla ditta dei bus incendiati.
24/06 ''L' aver colpito le autolinee Romano ha significato colpire
non solo la citta' di Crotone e la provincia, ma tutta la Calabria''.
Lo ha detto Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti
che stamani ha fatto visita, a Crotone, ai titolari dell' azienda
di autotrasporti dopo che nei giorni scorsi, in due diversi attentati
incendiari, sono stati distrutti complessivamente cinque autobus e
ne sono stati danneggiati altri due. ''Romano non e' solo - ha aggiunto
Tassone, che era accompagnato dal prefetto di Crotone, Piero Mattei
e dal questore Raffaele Salerno - ma serve una grande mobilitazione''.
Sebastiano Romano, titolare della Autolinee Romano, nel ricordare
i tanti attestati di stima, solidarieta', giuntigli in questi giorni,
e nel prendere atto dell' incoraggiamento a proseguire nell'attivita'
imprenditoriale che assicura lavoro a trecento dipendenti, ha sottolineato
che lunedi' non interrompera' i servizi di linea come in un primo
momento era stato annunciato.
Appaltati
dal Comune di Rossano i lavori di ammodernamento della rete idrica
26/04 Sono stati appaltati i lavori di ammodernamento della rete
idrica nella contrada di S. Maria delle Grazie di Rossano. La zona
interessata dall' investimento e' quella rurale ad est dell' abitato.
Il progetto mira alla realizzazione di condizioni di equilibrio fra
attivita' agricola, turistica e residenziale a bassa densita' insediativa.
Tra gli obiettivi a breve e medio termine dell' Amministrazione comunale
vi e' infatti il mantenimento dell' attivita' agricola e degli abitanti
della contrada al fine di evitare fenomeni di spopolamento con conseguente
degrado in termini ambientali. ''Il miglioramento della rete idrica
e dunque dell' approvvigionamento per le popolazioni residenti nelle
contrade interessate - e' scritto in una nota del Comune - non potra'
che portare evidenti e tangibili benefici in termini di vivibilita',
se si considera che questa zona periferica cittadina era fino ad oggi
servita solo attraverso una rete realizzata agli inizi del 1960 con
la cosiddetta 'Opera per la valorizzazione della Sila', dotata di
piccolissimi serbatoi e dunque insufficiente per la richiesta aumentata
nel corso degli anni parallelamente al consistente processo edilizio''.
L' Amministrazione Comunale ha comunicato inoltre che proseguono gli
interventi per migliorare l' intera rete idrica nel centro storico
ed ha avvertito i cittadini che potranno verificarsi momentanee sospensioni
della distribuzione dell' acqua.
A
Lamezia trafugata la salma di un imprenditore ucciso dalla mafia
24/06 La salma di Antonio Perri, l' imprenditore ucciso in un agguato
a Lamezia Terme il 10 marzo del 2003, e' stata trafugata la notte
scorsa dal cimitero di Lamezia. Quando stamani e' stato scoperto il
trafugamento, e' subito stata avvertita la polizia. Del caso si occupano
gli investigatori del Commissariato di Lamezia Terme e della squadra
mobile di Catanzaro. Al momento nessuna ipotesi viene avanzata sul
possibile movente del gesto che allo stato, secondo quanto si e' appreso,
e' considerato di difficile lettura dagli investigatori. Perri fu
ucciso da un killer che, insieme ad un complice, si presento' nel
centro commerciale di cui l' uomo era titolare. Quando l' imprenditore,
avvertito da alcuni collaboratori, gli si avvicino', lo sconosciuto
gli sparo' con una pistola. L' assassino, sempre insieme al complice,
raggiunse poi l' uscita del centro commerciale e si allontano'. Antonio
Perri, che aveva 71 anni, era un imprenditore molto noto a Lamezia
Terme. La sua attivita' commerciale era vasta ed il suo giro d' affari
consistente. Proprio nel periodo dell' omicidio, tra l' altro, stava
completando la realizzazione di un nuovo centro commerciale, di notevoli
dimensioni, a Maida, un centro a pochi chilometri da Lamezia Terme.
Per trafugare la salma di Perri, gli ignoti si sono introdotti nel
cimitero di Lamezia forzando il lucchetto di un cancello laterale
che dista poche decine di metri dalla cappella della famiglia. Una
volta dentro hanno rotto la porta della cappella ed hanno portato
via la bara. Ad accorgersi del trafugamento sono stati stamani i familiari
dell' imprenditore.
Ancora
un'altra settimana per la mostra “Arti e Mestieri d’altri
tempi”
24/06 E’ ancora possibile, per pochi giorni, visitare, presso
la galleria superiore del Centro Commerciale Metropolis, la mostra
“Arti e Mestieri d’altri tempi”, la rassegna dell’Artigianato
d’eccellenza della provincia di Cosenza, iniziata il 4 giugno
scorso e che si concluderà giovedì 30 giugno prossimo.
L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Cosenza in collaborazione
con il Gruppo Manna, ha fatto registrare un ampio afflusso di visitatori
che, nelle settimane tematiche dedicate alla Ceramica, alla Pelletteria
e, dal 20 al 30 giugno, al Ferro battuto, Tessili e Ricami, si sono
soffermati ad osservare anche gli abili artigiani effettuare le fasi
di lavorazione dei manufatti. Il Presidente della Provincia di Cosenza
Mario Oliverio, il Presidente del Gruppo Manna Rolando Manna e l’Assessore
Provinciale all’Artigianato Mimmo Bevacqua hanno salutato con
orgoglio questo felice connubio tra pubblico e privato, che stimola
nuovi slanci per iniziative in sinergia atti a valorizzare i tesori
nascosti del nostro artigianato locale, prezioso supporto dell’economia
provinciale.“E’ un’iniziativa che merita di essere
istituzionalizzata e potenziata per dare visibilità -hanno
evidenziato i promotori- ad un settore strategico del nostro territorio,
come è quello dell’Artigianato, che ha tutte le prerogative
di imporsi, anche al di là dei confini calabresi, e dare nuova
linfa e vitalità all’intero tessuto economico regionale”.
Convocato
per lunedì 27 il Consiglio provinciale
24/06 E’ convocato il Consiglio Provinciale in sessione ordinaria,
nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, sotto
la presidenza dell’On. Francesco Principe, per lunedì
27 giugno 2005 alle ore 18.00, in prima convocazione, e per martedì
28 giugno c.a. alle ore 19.00, in seconda convocazione, per discutere
il seguente argomento:- Approvazione del rendiconto di gestione dell’Esercizio
Finanziario 2004. Altro argomento, ad integrazione dell’ordine
del giorno, riguarda la Modifica ai Regolamenti Provinciali in materia
di:- Idoneità degli Insegnanti e degli Istruttori di Autoscuole;
- Idoneità all’attività di consulenza per la circolazione
dei mezzi di trasporto; - Tenuta dell’Albo degli Autotrasportatori
di cose per conto terzi.
Riunione
sul BIN-BUS in Provincia
24/06“Su iniziativa dell’Assessore Gagliardi ai fini
di un esame congiunto dell’andamento del sistema di integrazione
tariffaria BIN – BUS, giorno 22 giugno, presso l’Assessorato
Provinciale Trasporti di Cosenza, si è svolta una riunione
con le aziende convenzionate: F. Cribari e G. Marcelli dell’Amaco,
C. Costabile, F. Tarzia, V. Caputo e A. Saponaro del Consorzio Autolinee,
M. Scali, G. Lo Feudo delle Ferrovie Della Calabria, A. Platania di
Trenitalia, G. Carratta del CISP”. E’ quanto informa una
nota dell’assessore provinciale ai trasporti Giuseppe Gagliardi.
“Dopo un ampio esame delle attuali difficoltà incontrate
dalle aziende – prosegue la nota - nell’esercizio del
sistema BIN - BUS, specie in rapporto al metodo di distribuzione dei
ricavi, si è giunti, tra le aziende interessate, ad un chiarimento
operativo che conferma la prosecuzione del sistema nell’interesse
dell’utenza e nel contempo consente alle stesse un metodo che
garantisca i ricavi, rapportati all’esercizio di ognuna. Le
aziende hanno dunque raggiunto una intesa di modifica della convenzione,
a partire dal 1° agosto p.v., ed hanno assunto un preciso impegno
sottoscrivendo apposito protocollo. Quanto concordato, a parte la
prosecuzione del sistema, prospetta una evoluzione mirata ad una integrazione
operativa che armonizzi i servizi nell’ambito dello sviluppo
dell’area urbana. Per quanto riguarda le difficoltà economiche
di carattere generale, le aziende presenti hanno esposto la urgente
necessità di una lieve revisione delle tariffe in concomitanza
delle modifiche concordate. A tal proposito le aziende hanno evidenziato
la necessità che la Pubblica Amministrazione integri con adeguato
contributo le agevolazioni tariffarie che di fatto il Sistema Bin-Bus
offre all’utenza in misura altamente sociale. Entro breve termine
le aziende definiranno gli accordi economici in rapporto al protocollo;
l’esito sarà reso noto all’Assessorato Provinciale
ai Trasporti di Cosenza entro la data del 15 luglio p.v.”.
Avviata
a S.Demetrio Corone la toponomastica bilingue italiano/arbresh
24/06 Ha avuto inizio, nel centro urbano di S. Demetrio Corone, la
sistemazione della toponomastica cittadina che avverra' su targhe
in marmo e con scritte in italiano e arbereshe. La traduzione in lingua
arbereshe e' stata curata da Adriana Ponte, dello Sportello linguistico
comunale. Il contributo per la realizzazione della toponomastica bilingue
e' stato assegnato al Comune ai sensi della legge sulle norme in materia
di tutela delle minoranze linguistiche storiche. La somma, pari a
118.000 euro dovra' essere utilizzata per attivita' e interventi culturali
di varia natura, per lo sportello linguistico, per la formazione del
personale dipendente e per la toponomastica in senso stretto. Le linee
guida per la nuova toponomastica sono state fornite all' Amministrazione
comunale dalle varie commissioni, composte da consiglieri comunali
e soggetti esterni, particolarmente motivati a dare un loro contributo
di idee.
Grave
un allevatore di Corigliano incornato da un toro
24/06 Un allevatore, Giuseppe Amica, di 43 anni, e' stato incornato
stamani da un toro e si trova ricoverato in prognosi riservata nell'
ospedale di Cosenza per una ferita all' addome. Il fatto e' accaduto
stamani in contrada ''Ricota Grande'', a Corigliano Calabro. L' uomo
era intento a far salire sul cassone di un camion l' animale, quando
quest' ultimo si e' girato improvvisamente e lo ha colpito con le
corna all' addome. Sul posto e' intervenuta un' eliambulanza che ha
trasportato Amica a Cosenza.
Incendiato
deposito di proprieta' del Comune di Roccella
24/06-(G.C.)- La riviera dei gelsomini balza ancora alla cronaca
per un attentato incendiario ai danni di un locale adibito alla raccolta
e stoccaggio di rifiuti “ingombranti”. Il materiale che
era custodito nel deposito e' stato cosparso di liquido infiammabile
e incendiato. Il fumo e l'odore acre a creato numerosi disagi alle
persone che risiedono nella zona adiacente al deposito. Sull' incendio,
scaturito nella notte e' stato condannato dal vicesindaco del Comune
di Roccella e responsabile del settore ambiente, Giuseppe Manti, sono
in corso le indagini dei carabinieri.
Commerciante
ucciso a Siderno: stasera fiaccolata in ricordo
24/06-(G.C.) - A un mese esatto dal barbaro assassino di Gianluca
Congiusta avvenuto a Siderno, alcuni amici della vittima hanno organizzato
una fiaccolata in memoria della vittima. Il corteo, partito dalla
sede dell'esercizio commerciale del quale Congiusta era titolare,
situato su Corso della Repubblica, ha attraversato tutta l'arteria
principale della cittadina ionica. La fiaccolata oltre a ricordare
la giovane vittima viene vista anche come risposta della società
civile alla mafia, che in questo ultimo periodo ha accentuato la sua
“pressione” psicologica su un intero comprensorio.
Maxi
sequestro di esplosivo nel reggino, probabilmente era necessario per
l’attentato a Gratteri
24/06 Lanciarazzi, kalashnikov e un chilo di plastico con detonatore
e bombe a mano sono state scoperte sulla piana di Gioia Tauro nel
corso di un'operazione condotta dal Sismi e dal Ros dei Carabinieri
nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Dda di Reggio Calabria.
Un vero e proprio arsenale, che potrebbe essere collegato al progetto
di attentato nei confronti del sostituto procuratore di Reggio Calabria
Nicola Gratteri, sventato dal Ros il 21 giugno scorso. Un attentato,
quello contro Gratteri, che, secondo le indagini dei Ros, doveva essere
eseguito proprio con dell'esplosivo e prevedere anche l'eliminazione
della scorta del magistrato. Nell'agosto del 2004 tra l'altro proprio
il Sismi aveva segnalato il rischio di un attentato nei confronti
del sostituto procuratore di Reggio Calabria, segnalazione in seguito
alla quale era stata potenziata la scorta a Gratteri. Nell'operazione
di oggi gli uomini del Sismi e del Ros hanno sequestrato, tra l'altro,
un lanciarazzi Rpg, un kalashnikov, due bombe a mano, un chilo di
plastico con detonatore e altre armi lunghe, nella disponibilita'
delle cosche della piana di Gioia Tauro. Le famiglie piu' potenti
della zona sono Piromalli, Mole' e Bellocco. L'operazione di oggi
e' solo l'ultima di una lunga serie di indagini che hanno portato
da un anno a questa parte al sequestro di armi ed esplosivi nella
zona di Reggio Calabria. Nel dicembre scorso sempre grazie ad un'operazione
congiunta Ros e Sismi e' stato scoperto un vero e proprio arsenale
con bazooka, kalashnikov, mitragliatori e munizionamento vario. A
novembre dello scorso anno e' stata la volta del sequestro di 70 chili
di tritolo e di una notevole quantita' di C4, mentre nel giugno del
2004 il tritolo sequestrato era oltre un quintale.
Per le notizie dal 18 maggio al 5 giugno premi qui |
dal 18 maggio al 5 giugno premi qui |
dal 28 aprile al 17 maggio premi qui |
dal 15 al 27 aprile premi qui |
dal 1 al 15 aprile premi qui |
dal 16 al 31 marzo premi qui |
dal 22 febbraio al 15 marzo premi qui |
dal 9 al 21 febbraio premi qui |
dal 27/1 al 8 febbraio premi qui |
dal 18 al 26 gennaio premi qui |
dal 30/12 al 17 gennaio premi qui |
dal 18 al 29 dicembre premi qui |
dal 30 movembre al 17 dicembre premi qui |
dal 18 al 29 movembre premi qui |
dal 10 al 17 movembre premi qui |
dal 28 ottobre al 9 movembre premi qui |
dal 19 al 27 ottobre premi qui |
dal 10 al 18 ottobre premi qui |
dal 2 al 9 ottobre premi qui |
dal 29/9 al 1 ottobre premi qui |
dal 14 al 28 settembre premi qui |
dal 19 al 26 settembre premi qui |
dal 5 al 13 settembre premi qui,
dal 31 agosto al 4 settembre premi qui,
dal 23 al 30 agosto premi qui,
dal 12 al 22 agosto premi qui, dal
27 luglio al 11 agosto premi qui,
dal 19 al 26 luglio premi qui, dal
10 al 18 luglio premi qui, dal 6
al 9 luglio premi qui, dal 2 al 5
luglio premi qui, dal 29 giugno al
1 luglio premi qui, dal 24 al 28
giugno premi qui, dal 20 al 23 giugno
premi qui, dal 11 al 19 giugno premi
qui, dal 6 al 10 giugno premi qui,
dal 1 al 5 giugno premi qui,
dal 28 al 31 maggio premi qui, dal
23 al 27 maggio premi qui, dal 18
al 22 maggio premi qui, dal 13 al
17 maggio premi qui, dal 8 al 13
maggio premi qui, dal 3 al 7 maggio
premi qui, dal 28 aprile al 2 maggio
premi qui, dal 24 al 28 aprile premi
qui, dal 18 al 23 aprile premi qui,
dal 10 al 17 aprile premi qui,
dal 5 al 9 aprile premi qui, dal
31 marzo al 4 aprile premi qui, dal
24 al 30 marzo premi qui, dal 19 al
23 marzo premi qui, dal 12 al 18 marzo
premi qui, dal 8 al 11 marzo premi
qui, dal 1 al 7 marzo premi qui
Per le notizie di febbraio premi qui