Il delitto Presta si delinea come
un vero e proprio giallo. L’omicidio potrebbe essere accaduto
già da ieri.
04/07 Sara' l'autopsia che verra' eseguita domani a stabilire con
certezza le modalita', la tecnica e l'ora del delitto di Michele Presta,
il sindacalista della Cgil nato a Cosenza 57 anni fa, ma domiciliato
ad Altomonte, segretario regionale calabrese della Flai, trovato morto
questa mattina a Catanzaro, in un appartamento di Viale De Filippis,
da un collega. Ma gli inquirenti non escludono che Presta, protagonista
delle lotte dei lavoratori forestali nel dicembre del 2004, possa
essere stato ucciso ieri pomeriggio o nella notte tra domenica e lunedi'.
Intanto, cominciano a emergere alcuni particolari sull'omicidio: il
corpo di Presta, secondo quanto si apprende, sarebbe stato trovato
non vicino al letto, come si era appreso in un primo momento, ma sotto
il letto, dove il cadavere sarebbe stato trascinato dall'omicida,
in un lago di sangue, ed era parzialmente vestito con un pigiama.
Tracce di sangue sono state trovate anche in altre stanze dell' appartamento
adibito a foresteria dalla Cgil. Gli investigatori hanno trovato e
sequestrato alcuni oggetti. Il dirigente della Digos, Marinella Giordano,
non ha smentito, ma neppure confermato, il ritrovamento di un' ascia,
limitandosi a ribadire il sequestro di alcuni oggetti sui quali non
vi erano tracce apparenti di sangue. Sia gli investigatori della polizia
che i magistrati titolari dell'inchiesta escludono l'ipotesi che il
delitto sia da collegare all'attivita' sindacale di Presta, da anni
impegnato in battaglie a difesa dei lavoratori forestali della Calabria.
L'ultima sua impresa risale al dicembre del 2004 quando, insieme a
Cisl e Uil, la Flai Cgil di Presta riusci' a mobilitare contro il
taglio dei finanziamenti al settore oltre undicimila forestali che
bloccarono autostrada, ferrovie e aeroporti. . Esclusa la pista sindacale,
l'indagine della Polizia punta alla sfera privata della vittima. Il
procuratore aggiunto di Catanzaro, Mario Spagnuolo, è stato
chiaro: "Si esclude categoricamente la pista sindacale o politica
e si segue quella della vita privata". In questo senso gli uomini
della Polizia di Stato stanno in queste ore setacciando tutti gli
ambienti extrasindacali frequentati dl Presta negli ultimi giorni.
Le indagini oltre ad interessare la citta' di Catanzaro sono state
estese a tutto il territorio regionale e anche a quello di Lamezia
Terme. Spagnuolo ha sottolineato anche ''il forte impegno che la Procura
della Repubblica sta profondendo nel coordinamento delle indagini,
che si spera - ha aggiunto - possano produrre al piu' presto risultati
concreti. La nostra speranza e' di fare al piu' presto luce su un
episodio estremamente grave ed efferato''. Lo stesso Spagnuolo coordina,
insieme al procuratore, Mariano Lombardi, l' inchiesta sull' uccisione
di Presta che è condotta dal sostituto procuratore di turno,
Adriana Pezzo che ne è titolare. Per domani, la dottoressa
Pezzo ha ordinato l'autopsia sul cadavere di Presta da dove dovrebbero
scaturire altri particolari, anche se, visto che l’omicidio
potrebbe essere avvenuto ieri o nella notte di ieri l’altro,
il caldo di questi tre giorni avrebbe potuto modificare lo stato del
cadavere. Dal punto di vista tecnico-scientifico le indagini sono
invece condotte dalla squadra mobile di Catanzaro diretta dal vice
questore aggiunto Francesco Ratta' e dalla Digos diretta da Mariella
Giordano. E invece, proprio dall'analisi dell'ascia potra' emergere
qualche elemento utile a risolvere quello che ormai si può
davvero definire come un vero e proprio giallo. Gli investigatori
sanno che Presta era arrivato a Catanzaro, da Venezia dove aveva partecipato
ad un convegno, venerdi' sera. Senza l’auto, che avrebbe dovuto
ritirare sabato dal carrozziere, è stato accompagnato da un
impiegato del sindacato a casa. In quella casa dove ha trovato la
sua tragica fine. Ed ora si cerca di appurare se qualcuno dei colleghi
lo abbia visto o sentito in questi tre giorni, ma dai primi riscontri
pare di no. Inoltre il caldo di questo fine settimana potrebbe avere
modificato lo stato del cadavere, per cui dal primo esame esterno
non e' stato possibile stabilire quando Presta sia stato ucciso, anche
se pare probabile che il decesso risalga a ieri. Sara' l' autopsia
a dare una risposta a questo interrogativo. Che pero' non e' l' unico.
Oltre l’ora della morte c’è da stabilire come,
quando e perché, l’assassino sia entrato nell’appartamento
senza alcuna effrazione. Probabilmente Presta conosceva il suo killer.
Gli avrebbe aperto e potrebbe aver anche discusso con lui visto che
non sono stati trovati neanche segni di colluttazione. Oppure, il
killer ha avuto la cinica freddezza, oltre che di ripulire l’ascia
da sangue e impronte e di spostare il cadavere sotto al letto, anche
di rimettere tutto a posto nella casa e nella stanza teatro dell’orrendo
crimine. E poi, quale movente ha spinto l’assassino ad un orrendo
ed efferato delitto di un uomo che ha sempre lavorato per il bene
della collettività?
Sgomento e incredulità negli
attestati di cordoglio di politici, vescovi ed amministratori
04/07 Sono tanti i messaggi si stima, cordoglio e incredulità,
giunti in redazione per sottolineare questo incredibile e sconsiderato
gesto, per quanto, un omicidio, non lo sia di per se.
Mons. Nunanri: “Sgomento e ferma condanna”, Mons.
Ciliberti “Catanzaro sempre tranquilla”
I vescovi della Calabria, condannando l'omicidio del sindacalista
della Cgil Michele Presta ucciso oggi a Catanzaro, escludono che la
causa del delitto sia da ricercare nell'attivita' sindacale svolta
da Presta. In particolare, monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo
di Cosenza, la citta' che ha dato i natali al sindacalista ucciso,
afferma: ''attualmente non ci sono lotte legate al sindacato. L'emergenza
numero uno e' rappresentata dal lavoro. Non farei risalire l'uccisionedi
Presta ad una causa sindacale''. E la ''ferma condanna'' e lo ''sgomento''
per l'omicidio del sindacalista arrivano anche dall'arcivescovo di
Catanzaro, monsignor Antonio Ciliberti che, ricordando come nella
citta' ''non si sono mai registrati avvenimenti'' di questo tipo,
evidenzia la ''tranquillita' della citta''' teatro dell'omicidio:
''Catanzaro e' sempre stata una citta' tranquilla - ribadisce -. Dire
ora che il delitto sia legato aduna attivita' criminosa e' difficile''.
Presidente Loiero: “Fare subito chiarezza”
''E necessario fare subito chiarezza e accertare la verita' sull'
efferato delitto di Michele Presta''. Lo ha detto il presidente della
Regione Calabria, Agazio Loiero, facendo riferimento all' assassinio
del dirigente della Cgil. Loiero, nel tardo pomeriggio, si e' recato
nella sede della Cgil della Calabria per esprimere il proprio cordoglio
al segretario generale, Fernando Pignataro, ai dirigenti del sindacato
ed ai familiari del sindacalista ucciso. ''Michele Presta. - ha detto
Loiero - era conosciuto per la sua appassionata dedizione nella difesa
dei diritti dei lavoratori''.
Presidente Oliverio: “Grande figura di sindacalista”
“La drammatica morte di Michele Presta lascia sgomenti ed addolorati.
In attesa che le indagini facciano piena luce su questo delitto così
atroce, non possiamo non ricordare la grande figura di un sindacalista
impegnato in un settore delicato”. Lo ha detto Mario Oliverio,
deputato dei Ds e presidente della Provincia di Cosenza, commentando
l' uccisione del segretario generale della Flai-Cgil della Calabria.
“Dirigente preparato e stimato, Presta si è sempre distinto
per la passione che ha guidato ogni azione a servizio di centinaia
di persone. La stessa protesta clamorosa avviata per portare all’attenzione
dell’opinione pubblica il problema dei forestali in Calabria,
resta testimonianza di un uomo capace che pur nelle situazioni difficili,
che rischiavano di degenerare in quanto portatrici di esasperazioni
e conflitti, ha sempre avuto il senso della moderazione ed il rispetto
delle regole della democratica convivenza. Esprimendo tutto il nostro
cordoglio alla famiglia di Michele Presta, ci uniamo anche al lutto
che ha colpito la CGIL che ha perso, come la Calabria tutta, un esponente
di primo piano che ha sempre lottato in difesa dei diritti delle fasce
deboli della società.”
Presidente Fuda: “Mancherà a tutta la Calabria”
''Ho assoluta fiducia negli inquirenti, che stanno lavorando alacremente
per fare luce sull' omicidio che ha strappato al nostro territorio
un esponente importante e prezioso per l' affermazione dei valori
di tutela della democrazia e, quindi, dei diritti dei lavoratori''.
A sostenerlo e' stato il presidente della Provincia di Reggio Calabria,
Pietro Fuda, che ha espresso le condoglianze, personali ed istituzionali,
ai familiari di Michele Presta ed all' intera Cgil. ''In attesa di
conoscere le motivazioni che possono aver spinto ad un delitto tanto
efferato - ha aggiunto Fuda - mi stringo al dolore dei familiari,
della Cgil e di tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere le
qualita' personali e professionali di un uomo che manchera' a tutta
la Calabria''.
Autelitano (Verdi) “gesto vile”
''Un vile gesto compiuto da mani assassine che ancora una volta hanno
colpito al cuore il tessuto democratico della nostra regione''. Lo
afferma Leo Autelitano, presidente della federazione regionale dei
Verdi, facendo riferimento all' uccisione del segretario della Flai-Cgil
della Calabria, Michele Presta. ''Questo ed altri gravi fatti delittuosi
- aggiunge Autelitano - non devono fare retrocedere quanti in questa
terra si battono senza sosta per il triondo della liberta' e della
democrazia, pur non senza rammentare alle istituzioni democratiche
ed alla politica che quanto oggi si fa a tutela dei citadini onesti
e' assolutamente insufficiente e contraddittorio''. ''Come Verdi della
Calabria - conclude Autelitano - nell' esprimere il piu' vivo cordoglio
alla famiglia ed alla Cgil tutta, sollecitiamo il massimo impegno
delle istituzioni affinche' siano assicurati alla giustizia i responsabili,
sicuramente meritevoli di pene esemplari''.
Mancuso (Margherita) “Incredulità ed inquietudine”
''La drammatica notizia della morte cruenta di un sindacalista di
prima linea come il segretario della Flai-Cgil ci trascina in un drammatico
vortice d' incredulita' e di profonda inquietudine perche' viene inferto
un colpo tragico alla fragile tenuta democratica della nostra Regione,
messa gia' a dura prova dall' attacco, negli ultimi mesi, delle cosche
criminali''. Lo ha sostenuto il segretario provinciale di Catanzaro
della Margherita, Pasquale Mancuso. ''L' appello - ha aggiunto - e'
per una grande prova di mobilitazione democratica perche' altissima
sia l' attenzione delle forze politiche e dei massimi rappresentanti
delle Istituzioni innanzi ad un avvenimento senza precedenti e gravissimo
per il riverbero negativo sulla civile convivenza. Chiediamo che gli
inquirenti facciano piena luce su un episodio inquietante e drammatico
e che intorno alla Cgil della Calabria si stringa la solidarieta'
e la vicinanza di tutti i Calabresi''.
Iovene (DS) “Orribile barbarie”
''L' orribile barbarie compiuta ai danni di Michele Presta, qualunque
sia la causa che l' abbia determinata, e' inconcepibile e da rigettare
con forza''. Lo ha detto Nuccio Iovene, senatore dei Ds, facendo riferimento
all' uccisione del dirigente della Cgil calabrese. Iovene, che ha
espresso la sua ''vicinanza e la sua solidarieta' alla Cgil della
Calabria per la tragica scomparsa di uno dei suoi piu' autorevoli
e combattivi dirigenti'', ha aggiunto che ''il tasso di violenza presente
in Calabria e, piu' in generale, nella societa', testimoniato da questo,
come da altri tragici episodi, e' assai preoccupante. Occorre adesso
rispondere riaffermando sempre l' assoluto valore della vita umana
e il totale rispetto delle persone e della loro dignita'. Con Michele
Presta avevamo avuto contatti quotidiani in occasione della discussione
dell' ultima Finanziaria al Senato ed in particolare per il mancato
finanziamento del fondo previsto per i lavoratori forestali calabresi.
Battaglia vinta alla fine per la straordinaria mobilitazione dei lavoratori
forestali guidati da Michele Presta e per l'azione coordinata condotta
dalle opposizioni in Senato. Mi auguro che gli investigatori facciano
immediatamente luce sull' accaduto e assicurino immediatamente alla
giustizia chi si e' macchiato di questo efferato delitto''.
Veraldi (DL) “Episodio incredibile”
''La tragica scomparsa del segretario generale della Flai-Cgil della
Calabria, Michele Presta, desta sconcerto e dramma nella coscienza
civile di Catanzaro e dell' intera Calabria''. Lo afferma, in una
dichiarazione, Donato Veraldi, della Margherita, questore del Senato
e segretario della Commissione parlamentare antimafia. ''E' stata
inferta una ferita profonda e lacerante - ha aggiunto Veraldi - e
ci chiediamo perche' una cosi cruenta e drammatica vicenda possa avere
avuto luogo. Mentre esprimo la mia vicinanza piu' forte alla Cgil,
da sempre punto di riferimento insostituibile del tessuto democratico
della Calabria, cosi' duramente colpita, chiedo con forza che le forze
dell' ordine e la magistratura indaghino a tutto campo per comprendere
e conoscere le ragioni di un cosi' oscuro ed incredibile episodio''.
M.Trematerra (UDC) “Minacciati i valori condivisi”
''Tutti, dal centro alla sinistra, alla destra devono rimanere uniti
in questo momento e stringersi intorno alla Cgil per il gravissimo
fatto di sangue che ha causato la morte del segretario regionale forestali:
un fatto che attenta ai valori condivisi''. E' quanto afferma, in
una nota, Michele Trematerra, consigliere regionale dell' Udc. ''Abbiamo
grande fiducia nella magistratura inquirente - sostiene Trematerra
- e siamo certi che i colpevoli saranno perseguiti, ma il fatto politico
deve essere valutato nelle sedi giuste. La Calabria deve rispondere
all' aggressione ed all' omicidio di un esponente di spicco del sindacalismo
forestale e questo e' un messaggio di attenzione che tutti noi dobbiamo
recepire. Ci sentiamo anche noi in questo momento - conclude Trematerra
- feriti ed esprimiamo tutta la nostra solidarieta' alla Cgil''.
Bianchi (DL) “Un delitto orribile”
''Si tratta di un delitto orribile, che ha colpito proprio una delle
persone che piu' aveva animato la battaglia dei forestali contro i
tagli e i licenziamenti''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Dorina
Bianchi, deputata della Margherita, facendo riferimento all' assassinio
di Michele Presta, segretario generale della Flai-Cgil della Calabria.
''Non posso che esprimere - ha aggiunto Dorina Bianchi - il mio piu'
sincero cordoglio ai famigliari di Michele Presta. E' questo solo
l' ultimo di una serie di atti violenti che in poco tempo hanno sconvolto
la Calabria, dove tra omicidi e intimidazioni si sta registrando una
vera e propria escalation. E' importante che ora la Calabria non si
lasci andare allo sconforto perche' e' in momenti come questi che
occorre lottare e resistere. Un modo per farlo e' coltivare quegli
anticorpi, come le associazioni e le forme di organizzazione spontanea,
che, attraverso la loro prassi democratica e non violenta, rappresentano
un argine alla degenerazione. Io credo che il sindacato sia uno di
questi anticorpi e proprio per questo esprimo tutta la mia solidarieta'
alla Cgil calabrese''. Dorina Bianchi ha anche auspicato che ''la
magistratura faccia il suo corso, assicurando nel piu' breve tempo
possibile alla giustizia i responsabili dell' assassinio di Presta''.
Gentile: “Gravissimi risvolti sul piano sociale”
''Apprendo con incredulita' e stupore della morte del sindacalista
della Cgil Michele Presta. L' omicidio di cui si parla ha risvolti
gravissimi sul piano sociale''. E' quanto afferma, in una dichiarazione,
il senatore Antonio Gentile, di Forza Italia, componente della Commissione
parlamentare antimafia. ''Non e' la prima volta che uomini del sindacato
e delle istituzioni - sostiene Gentile - vengono presi di mira per
le attivita' che svolgono. Mi auguro che la magistratura indaghi in
tutte le direzioni e faccia chiarezza, mentre confermo la mia piu'
sincera solidarieta' al sindacato Cgil ed a tutti e suoi dirigenti
che in Calabria hanno sempre svolto un ruolo politico e sociale di
prim' ordine in difesa delle categorie piu' deboli della nostra societa'''.
Presta ha avuto un ruolo determinante
nella vertenza dei forestali.
04/07 Michele Presta aveva svolto un ruolo determinante nello scorso
mese di dicembre in occasione della protesta che aveva portato i forestali
ad attuare una serie di posti di blocco in vari punti della Calabria,
alcuni dei quali furono attuati su vari punti dell' A3, lungo la linea
ferroviaria tirrenica ed agli imbarcaderi dei traghetti di Villa San
Giovanni. Ad ideare l' iniziativa di protesta, secondo quanto ha riferito
il segretario generale della Cgil della Calabria, Fernando Pignataro,
era stato lo stesso Presta, secondo il quale bisognava attuare forme
di protesta che consentissero di portare all' attenzione dell' opinione
pubblica nazionale la vertenza dei forestali per risolvere definitivamente
gli annosi problemi della categoria. A provocare la decisione dei
segretari dei sindacati confederali di categoria di attuare la clamorosa
forma di protesta fu la decisione del Governo di non inserire nella
Finanziaria lo stanziamento di 160 milioni di euro necessario per
la salvaguardia dei livelli occupazionali. La protesta dei lavoratori
forestali, che provoco' di fatto l' interruzione dei collegamenti
tra nord e sud del Paese e l' isolamento della Calabria, si concluse
24 ore dopo nel momento in cui il Governo decise di convocare la Giunta
regionale della Calabria ed i sindacati per una riunione a Roma che
si concluse con il ripristino del finanziamento per il settore della
forestazione, con l' introduzione di uno specifico emendamento nella
Finanziaria. Presta era segretario generale della Flai-Cgil della
Calabia dal 2000 ed era stato scelto per l' incarico proprio per la
sua specifica competenza nel settore della forestazione e l' ampio
credito di cui beneficiava tra i lavoratori del settore. Un incarico
particolarmente delicato e difficile alla guida di un settore che
rappresenta da sempre uno maggiori terreni di lotta per il sindacato
confederale calabrese. ''Michele Presta - ha detto Fernando Pignataro
- era un grande sindacalista. Il suo prestigio e le sue capacita',
alla guida del comparto della forestazione, erano indiscussi e nello
svolgimento dell' incarico aveva dimostrato spiccate capacita', guadagnandosi
la stima dei lavoratori del settore''.
Nel frattempo è stato annullato il convegno che si sarebbe
dovuto svolgere domani a Gioia Tauro, su iniziativa della segreteria
comprensoriale della Cgil, per parlare di un piano per l' occupazione
e la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica
utilita'. La decisione e' stata presa in segno di lutto per la morte
di Michele Presta, il segretario generale della Flai-Cgil della Calabria
ucciso a Catanzaro. Dalle indagini, si è intato saputo che
Michele Presta aveva trascorso il fine settimana nel capoluogo calabrese,
dove era giunto venerdi' scorso dopo avere partecipato ad una riunione
sindacale a Venezia. Secondo quanto si e' appreso, Presta non aveva
potuto fare rientro in auto ad Altomonte, il centro del cosentino
in cui risiedeva, poiche' la sua vettura era guasta e si trovava presso
un'auto carrozzeria. Il sindacalista, dunque, aveva trascorso le notti
di venerdi', sabato e domenica a Catanzaro dormendo nel locale ad
uso foresteria che veniva utilizzato da lui ed altri sindacalisti
della Cgil. Gli investigatori ritengono che Presta abbia dormito da
solo, anche se in questo senso sono in corso specifici accertamenti.
La
Cgil Calabria chiede che sia fatta piena luce sull’omicidio
di Michele Presta
04/07 "La Cgil della Calabria esprime il più sentito
e sincero cordoglio per la violenta morte del compagno Michele Presta,
segretario generale regionale della Flai-Cgil della Calabria"
- è quanto afferma una nota della segreteria della Cgil Calabria
. "Il compagno Presta ha dedicato tutta la sua esistenza all'attività
sindacale, alla lotta per la difesa e la dignità dei lavoratori
e dei loro diritti. Nel corso della sua vita ha ricoperto diversi
incarichi e si è sempre contraddistinto per la sua rettitudine
morale, il suo coraggio e la sua passione civile e politica. La Cgil
della Calabria chiede con forza agli organi inquirenti che venga fatta,
quanto prima, piena luce affinché vengano chiarite le dinamiche
e le motivazioni della morte di Michele Presta. La Cgil della Calabria
si dichiara inoltre pienamente a disposizione delle autorità
competenti, affinché nulla resti impunito. Verità e
trasparenza è quello che la Cgil chiede e di cui ha bisogno,
in questo momento tanto drammatico nella vita dell'organizzazione"
- conclude la nota della segreteria della Calabria.
Presta
ucciso con un colpo d’ascia alla fronte
04/07 E' stato ucciso con un colpo infertogli alla fronte con l'
ascia trovata accanto al letto Michele Presta, il dirigente della
Cgil assassinato a Catanzaro. E' quanto si e' appreso da fonti investigative
dopo l' esame esterno del cadavere del sindacalista eseguito dal medico
legale, Giulio Dimizio, su incarico del sostituto procuratore della
Repubblica, Adriana Pezzo. Dunque dopo le accurate analisi sull' ascia
sono state trovate tracce di sangue, anche se non si esclude che l'
assassino abbia tentato di pulire l' arma. L' ascia, poi, e' stata
riposta accanto al letto ai piedi del quale e' stato trovato il corpo
senza vita del sindacalista.
Il
medico legale conferma l’omicidio. Trovata un ascia nell'appartamento.
Pignataro esclude collegamenti alla sua attività
04/07 Michele Presta, il sindacalista della Cgil trovato morto nella
casa in cui viveva a Catanzaro, e' stato ucciso: a confermarlo e'
stato il medico legale, Giulio Dimizio, che ha effettuato l' esame
esterno del corpo del sindacalista. Dimizio ha aggiunto che, secondo
quanto e' emerso dai primi accertamenti medico-legali, Presta e' stato
colpito con un corpo contundente alla testa. Il sostituto procuratore
della Repubblica, Adriana Pezzo, titolare dell' inchiesta sulla morte
di Presta, non ha voluto fare alcuna dichiarazione a conclusione del
sopralluogo effettuato nella casa in cui e' stato trovato il corpo
del sindacalista. Nell' appartamento in cui e' stato trovato morto
il sindacalista , poco distante dal letto ai piedi del quale si trovava
il corpo del sindacalista, gli investigatori hanno trovato un' ascia.
A riferire il particolare sono stati gli investigatori della Questura
di Catanzaro, secondo i quali, comunque, al momento non c' e' alcuna
certezza che l' ascia possa essere stata l' arma utilizzata per compiere
il delitto. L' arma, tra l' altro, nel momento del ritrovamento, non
presentava tracce di sangue. Gli investigatori, comunque, non escludono
che l' assassino, nell' ipotesi che abbia usato l' ascia per uccidere
Presta, abbia avuto il tempo di pulire l' arma.
Nessuna traccia di effrazione sulla porta dell' appartamento in cui
e' stato trovato il cadavere, segno che la vittima conosceva l’aggressore
che si è fatto aprire con una scusa.
Stamattina Michele Presta avrebbe dovuto partecipare ad una riunione
a Vibo Valentia. Non vedendolo arrivare, le altre persone invitate
al convegno hanno avvertito alcuni dirigenti regionali della Cgil
per chiedere spiegazioni sull' assenza di Presta. E' stato cosi' avvertito
uno dei colleghi di Presta che divideva con lui l' appartamento a
Catanzaro, che ha raggiunto la casa e vi ha trovato il corpo senza
vita del sindacalista.
Intanto Fernando Pignataro, segretario generale della Cgil calabrese,
esclude che la morte di Michele Presta, segretario regionale della
Flai-Cgil, sia da ricondurre alla sua attivita' sindacale. ''Tendiamo
ad escludere - ha detto Pignataro - qualsiasi riferimento all' attivita'
sindacale, che peraltro, ultimamente, aveva svolto poco perche' malato.
Siamo anche noi in attesa di capire cosa ci sia dietro questa tragedia''.
Pignataro ha poi ricordato il ruolo di Presta all' interno del sindacato.
''E' stato il capo assoluto della rivolta dei forestali'' ha sostenuto,
riferendosi alle manifestazioni dei forestali che nei mesi scorsi
portarono al blocco dei trasporti in Calabria per rivendicare il futuro
della categoria. ''Era il compagno che riusciva ad avere quella grande
passione...'' ha avuto il tempo di aggiungere Pignataro, prima di
essere sopraffatto dalla commozione. Infatti Presta nello scorso mese
di marzo aveva subito un ictus. Il particolare viene tenuto in considerazione
dalla polizia, che ha confermato comunque che l' ipotesi investigativa
che viene tenuta in maggiore considerazione al momento per spiegare
la morte di Presta e' quella dell' omicidio. Il sindacalista, che
non era sposato, dopo avere trascorso un lungo periodo di convalescenza,
aveva ricominciato a lavorare da una decina di giorni, ma a causa
delle sue condizioni la sua attivita' era ridotta. Spesso, infatti,
si recava a Roma, per seguire una terapia riabilitativa.
Michele
Presta è stato ucciso con un corpo contundente
04/07 Secondo le prime indiscrezioni, il povero Michele Presta, è
stato ucciso con un corpo contundente con il quale gli sono stati
inferti numerosi colpi alla testa. Una follia omicida senza spiegazioni.
Presta è stato trovato ai piedi del letto in una immane pozza
di sangue. Nessun oggetto è stato rinvenuto nei pressi del
luogo dell’omicidio che possa far pensare essere l’arma
del delitto. Gli investigatori sospettano che l’omicida se lo
sia portato appresso per poi disfarsene in un secondo momento. Il
sopralluogo è ancora in corso e gli investigatori della Polizia
di Stato assieme al sostituto procuratore della repubblica, di turno,
Adriana Pezzo, ed agli uomini della squadra mobile e della Digos di
Catanzaro, sono rinchiusi nell’appartamento sito al secondo
piano di uno stabile posto in una traversa di Viale de Filippis. L’accesso
è vietato a chiunque nello stabile e nel luogo del delitto
ci sono solo gli inquirenti e il magistrato.
Ucciso
il segretario regionale della Flai CGIL Michele Presta
04/07 E’ stato trovato, verso le 13.30 da un collega che non
lo aveva visto arrivare ad un convegno dove era atteso, nell’appartamento,
che tempo fa erano la sede regionale del sindacato e che ultimamente
è stato adibito a foresteria in viale De Filippis a Catanzaro,
morto con una profonda ferita alla testa, Michele Presta 57 anni di
Altomonte (CS), segretario regionale della FLAI CGIL, il sindacato
dei forestali. Il collega ha prontamente dato l’allarme chiamando
polizia e 118 ma per Presta nulla da fare, era già deceduto.
In questo momento di comprensibile concitazione nell’appartamento
si trovano i funzionari della Questura ed il magistrato di turno in
attesa dell’arrivo del medico legale per capire cosa sia accaduto
e come sia stato ucciso il povero Michele Presta. Secondo gli inquirenti
si tratta di omicidio. Presta non era sposato e non aveva figli. Sul
posto sono giunmti il segretario generale della CGIL Caalbria, Fernando
Pignataro e il segreatrio Provinciale di Catanzaro Sergio Genco. Presta
è stato segretario provinciale della Cgil di Vibo Valentia
negli anni '90. Poi era passato nei quadri regionali, a dirigere la
Filcams, il sindacato dei lavoratori del commercio e dei servizi aderenti
alla Cgil. A lui competeva il settore Forestazione della Regione.
Era stato, in questa veste, in prima linea nella clamorosa protesta
di dicembre, quando gli 11 mila forestali bloccarono le principali
vie di comunicazione calabresi. Qualche giorno dopo aveva partecipato,
a Roma, al tavolo di Governo per il rinnovo dei finanziamenti statali
al settore.
Riccardo Villari, responsabile Mezzogiorno della Margherita ha espresso
la sua solidarietà alla CGIL in una nota in cui afferma “Solidarieta'
alla Cgil e ai loro rappresentanti in Calabria per il lutto che li
ha colpiti Siamo fiduciosi - aggiunge Villari - che gli inquirenti
facciano piena luce su una morte cosi' drammatica. Il profilo della
vittima ci fa purtroppo temere che si possa trattare dell'ennesimo
atto di criminalita'. Cio' dimostra ancora una volta come i problemi
sicurezza e lavoro nel Mezzogiorno rappresentino una priorita' e una
emergenza".
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