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Agroalimentare
dal 5/11/04 al 18/01/05


Parte il laboratorio di formazione d’impresa agricola

18/01 Realizzare un modello innovativo che sia economico, associativo ma di concezione imprenditoriale per la creazione d' impresa e l' occupazione in agricoltura in Calabria. E' questo l' obiettivo di Agronos, progetto inserito nel programma Equal-Fondo sociale europeo e dal Ministero del Lavoro, presentato stamani nella sede della Giunta regionale a Catanzaro. Il progetto ''laboratorio'' - predisposto dall' agenzia Tertium, dall' associazione Romea onlus, da Confagricoltura Calabria - e' rivolto al superamento delle forme di discriminazione e disuguaglianza del mercato del lavoro e prevede una disponibilita' economica pari a un milione 300 mila euro. La durata dell' iniziativa che si sviluppera' sul piano della promozione, della divulgazione e della ricerca e' di 24 mesi: dal luglio 2005 al luglio 2007. Agronos - che e' uno dei 55 elaborati ammessi a finanziamento dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali su un totale di 386 - punta, anche attraverso la cooperazione transnazionale, a rafforzare l' area del terzo settore attraverso un' azione di sviluppo mirata a far nascere piccole e medie imprese sociali in agricoltura favorendo l' irrobustimento di quelle esistenti. ''Abbiamo cercato di creare e di diffondere - ha spiegato Sandro Turano (della societa' Tertium specializzata in formazione) - un nuovo modello di orientamento valido per i piccoli, i medi e i neo imprenditori agricoli e per le imprese sociali che offrono o intendono offrire servizi al settore agricolo''. Per Monica Falcomata' dell' associazione Romea onlus, ''l' iniziativa ha puntato, sin dalla fase d' ideazione, alla realizzazione di un modello formativo non fine a se stessa. L' intento, infati, e' quello di dare il necessario sostegno alle aziende esistenti cercando di agire positivamente laddove ci sono idee imprenditoriali''. ''Quello realizzato con questo progetto - ha sostenuto il presidente regionale di Confagricoltura, Francesco Macri' - e' un secondo tentativo, dopo il primo avviato con il reinserimento dei detenuti. Siamo felici, per questo, - ha aggiunto - di poter fare da incubatore in questo senso, sempre con un intento costruttivo''. Rossana Grandinetti, presidente Erapra Calabria (l' ente per l' istruzione professionale di Confagricoltura) ha messo in evidenza, dal canto suo, gli obiettivi posti a base del progetto: crescita professionale e della cultura imprenditoriale; attivazione dello sviluppo del territorio agricolo, promozione e rafforzamento dello spirito dell' associazionismo nelle varie forme e livelli.

Apprezzata l’iniziativa umanitaria dei pataticultori a favore delle popolazioni del sudest asiatico

17/01 E’ sempre più apprezzata l’iniziativa di Agricoltura Solidale, lanciata, nei giorni scorsi dal Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini, in favore delle popolazioni asiatiche colpite dal maremoto. Prontamente condivisa e sostenuta dall’Assessore Regionale all’Agricoltura, On.le Giovanni Dima, che la questione segue dal primo momento, di concerto con il competente MiPAF e l’AGEA ( Agenzia Erogazioni in Agricoltura). L’ esponente del governo regionale oltre a sostenere la campagna di sensibilizzazione, che è patrocinata dal dicastero agricolo nazionale, ha anche inviato al Ministro Gianni Alemanno un articolato documento riguardante la crisi del comparto pataticolo silano.
Un segmento dell’economia agricola che – secondo quando ha dichiarato lo stesso On.le Dima – per il 65% dell’intera produzione è interessato da una crisi senza precedenti, soprattutto per le ingenti giacenze di magazzino e per cause diverse, non ultime le condizioni climatiche e quelle di mercato. L’ On.le Dima, in proposito, ha fatto sapere che il prossimo 20 gennaio terrà uno specifico incontro presso l’Assessorato all’Agricoltura con le organizzazioni professionali di categoria al fine di “individuare un percorso comune per giungere alla soluzione della problematica”.
Intanto, cresce il consenso, con il pieno sostegno delle Organizzazioni di settore interessate, per realizzare un concreto momento d’aiuti in favore dei Paesi del Sud Est Asiatico, che vedrà coinvolto il mondo agricolo dell’intero Paese e soprattutto del Mezzogiorno agricolo e della Calabria. Oltre alla raccolta di fondi, di medicinali ed attrezzature sanitarie è altresì importante – in adesione anche alla recente sollecitazione rivolta dal Ministro Alemanno all’UE, rileva il Presidente Pizzini - assicurare l’invio di derrate alimentari non deperibili che possono contribuire a risolvere, nell’immediato, la necessità di fornire un supporto alimentare di qualità da destinare a quelle sfortunate popolazioni.
L’iniziativa su scala nazionale, com’è noto, è stata assunta dal Ministro per le Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, che ha lanciato la campagna di concerto con l’ AGEA. Secondo fonte ministeriale la stessa Agenzia per le erogazioni, su autorizzazione del MiPAF, metterà a disposizione uno stanziamento di 10 milioni di Euro per “ acquistare prodotti agricoli italiani colpiti da crisi di mercato che potranno essere inviati nel sud-est asiatico”.
Il Ministero dell’Agricoltura – osserva Pizzini – intende in questo modo perseguire un duplice scopo: quello di aiutare le comunità asiatiche, colpite dall’evento apocalittico e di sostenere, congiuntamente, anche la produzione agricola, soprattutto quella interessata da crisi di mercato. Il comparto pataticolo calabrese è direttamente interessato all’iniziativa congiunta MiPAF – AGEA.-

Approvati dalla Seconda commissione regionale gli interventi sulla zootecnia e sul vitivinicolo

14/01 “Disciplina del settore Zootecnico e del sistema degli allevatori in Calabria” e “Norme rivolte al riordino vitivinicolo calabrese”: questi i progetti di legge approvati all’unanimità dalla Commissione “Sviluppo Economico” presieduta da Francesco Talarico.
Dall’allevamento fino alla commercializzazione e valorizzazione dei prodotti, il progetto di legge a firma dei consiglieri Francesco Galati (Nuovo Psi) e Giovanni Nucera (Udc) investe l’intera filiera zootecnica e il sistema allevatori in Calabria. Attenzione è rivolta anche ai comparti dell’apicoltura, dell’acquacoltura e della gelsibachicoltura che rappresentano un zootecnia “minore” ma che può determinare se sostenuta e valorizzata – è scritto nella relazione – integrazione di reddito costituito dalla specificità delle sue produzioni. Tale provvedimento mira altresì a sanare i punti di debolezza del settore quali la limitata dimensione media degli allevamenti, la carenza di azioni di valorizzazione dei prodotti zootecnici, gli elevati costi di produzione e la scarsa propensione all’associazionismo. “Il rilancio di questo strategico comparto dell’agricoltura calabrese è reso urgente anche a seguito dei dati allarmanti che – è scritto nella relazione – ci fornisce l’Istat, circa l’andamento demografico del settore zootecnico calabrese, sia in termini di numero di aziende che numero di animali allevati”.
Via libera anche al progetto di legge per il riordino vitivinicolo calabrese – proponenti i consiglieri dell’Udc, Talarico, Occhiuto, Nucera e Senatore (Fi). Il provvedimento legislativo individua un meccanismo capace di contrastare il fenomeno della colonizzazione del patrimonio vinicolo calabrese da parte di produttori di altre aree del Paese che hanno acquisito diritti di reimpianto dei vigneti calabresi. Contro l’eccedenza di vino in ambito europeo la regolamentazione comunitaria ha infatti introdotto il divieto di impianto di nuovi vigneti destinati alla coltivazione delle uve da vino, tranne nel caso in cui si proceda all’espianto di quelli preesistenti. L’introduzione di questa normativa ha comportato la nascita di un fiorente mercato dei diritti di reimpianto, che favorisce gli agricoltori delle aree più ricche del Paese i quali stanno procedendo all’acquisto delle quote-vigneto assegnate alla Calabria. Per scongiurare questo fenomeno – è scritto nella relazione - ed evitare quindi che le quote assegnate alla Calabria siano utilizzate in altre aree del Paese a danno del patrimonio vitivinicolo calabrese, la Regione acquisirà le quote che gli agricoltori non intendono utilizzare e verrà sospeso, fino a nuove disposizioni, il trasferimento dei diritti al reimpianto dei vigneti verso aziende ubicate all’esterno del territorio regionale, al fine di mantenere in equilibrio il potenziale vitivinicolo.
Il portafoglio – è scritto ancora nella relazione – manterrà la priorità di destinazione delle viti estirpate nella stessa area di provenienza per cinque anni dalla data di estirpazione, come da diritto acquisito dal detentore, al fine di non creare squilibri nelle zone vocate. Dopodiché potranno essere destinate ad aree diverse della stessa Regione Calabria.
In merito all’approvazione da parte della seconda Commissione consiliare delle leggi sulla zootecnia e sulla valorizzazione della vitivinicoltura, si registrano i contributi del presidente della Commissione, Francesco Talarico, del capogruppo dell’Udc, Giovanni Nucera, relatore del progetto di legge sulla zootecnia e presentatore della legge sulla vitivinicoltura, del capogruppo del nuovo Psi, Francesco Galati, relatore del progetto di legge “Disciplina del settore zootecnico e del sistema allevatori in Calabria” e del capogruppo dello SDI Luigi Incarnato:
Talarico: “Si tratta di due provvedimenti molto attesi dagli operatori del settore che si trovavano senza una normativa di riferimento in due settori strategici dell’economia regionale, quali la zootecnica e la vitivinicoltura. Abbiamo realizzato un passo importante sulla strada della definitiva approvazione di questi provvedimenti e la soddisfazione è duplice sia nella mia veste di presidente dell’organismo consiliare sia di quella di primo firmatario. In particolare, la legge sulla vitivinicoltura va nella direzione della salvaguardia delle quote del vino calabrese per evitare che ci sia una riduzione del patrimonio vitivinicolo calabrese a favore di altre regioni o in alcuni casi di altri Paesi della Comunità europea. Tutto questo, con l’obiettivo di valorizzare il vino della nostra terra che, ormai, ha raggiunto livelli qualitativi rilevanti nel panorama europeo, reggendo la concorrenza ed il confronto”.
Nucera: “Sono entrambi due importanti provvedimenti legislativi che lanciano un segnale forte a tutto il settore dell’agricoltura, ponendo regole certe sul sistema di riforma complessivo del settore agricolo. La filiera zootecnica dall’allevamento fino alla commercializzazione e valorizzazione dei prodotti ammette anche, nel suo campo di applicazione, i comparti della apicoltura, dell’acquacoltura e della gelsibachicoltura. Questo provvedimento di legge determina le nuove competenze regionali per la tenuta dei libri genealogici, registri anagrafici e i relativi controlli funzionali e le nuove competenze attribuite alle associazioni allevatori. Vengono istituiti i nuovi servizi della Sata (assistenza tecnica degli allevatori), ma soprattutto viene costituito il centro regionale di incremento ippico in Calabria, allineandola alle altre Regioni italiane. Importante, tuttavia, rimane la valorizzazione delle razze autoctone degli animali”.
Galati: “Una nuova regolamentazione del settore zootecnico – ha detto il relatore Francesco Galati – si è resa necessaria dopo l’abrogazione nel 2000 della legge regionale n.26/86. Esprimendo la sua soddisfazione per l’approvazione della legge, il capogruppo del Nuovo Psi ha dichiarato: “La Regione Calabria si dota così di uno strumento legislativo reso necessario dal mutato contesto normativo europeo e che consente di finanziare iniziative volte al sostegno e allo sviluppo del comparto zootecnico”. Secondo Galati, la legge interviene “per sanare i punti di debolezza del settore zootecnico con interventi di sostegno dei territori rurali, di valorizzazione delle risorse ambientali, puntando altresì al miglioramento della competitività dei sistemi zootecnici ed agro-industruiali”.
Incarnato: “Con la sua presenza in Commissione, il centrosinistra, ancora una volta, ha garantito il numero legale per l’approvazione di un provvedimento importante che per la Calabria e per i produttori rappresenta un elemento fondamentale per avviare, anche in questo settore, una politica di sviluppo. A questo provvedimento devono seguire coerenti azioni del Governo affinché faccia rientrare nelle scelte economiche un settore strategico come la zootecnia”.

"Le delizie del Casaro", convegno sul formaggio, sabato 15 a Rende

14/01 Si svolgerà, sabato 15 gennaio, con inizio alle ore 16,30, presso l'Hotel Executive di Rende, il IX Convegno Regionale su "Le Delizie del Casaro", nell'ambito del quale sarà realizzato un gemellaggio tra l'Umbria e la Calabria. Il programma prevede in apertura una relazione introduttiva di Nuccia Carmagnola, che relazionerà sul tema: "Storia e curiosità di un antico alimento: il formaggio". A seguire interverrà il dott. Pietro Paolo Morelli che parlerà su :"Il consorzio di tutela del caciocavallo silano"; mentre l'imprenditore Francesco Garrafa relazionerà su :" Un formaggio tipico nella produzione Calabrese".
Sono previsti poi altri contributi da parte di Mario Reda, Bruno Amantea e Adolfo Collice, i quali rifletteranno su come degustare il formaggio, l'aspetto scientifico e di salute del formaggio, il formaggio come patrimonio culturale Calabrese. Le conclusioni saranno a cura del Presidente della fondazione Carical, prof. Mario Bozzo, che si soffermerà a trattare il tema :" Il formaggio nel vernacolo" di Gigi Aloe. Durante il convegno 16 aziende del settore faranno una esposizione con appositi stands.

Ass. Dima “Grave crisi del mercato delle patate". Il surplus trasformato in fiocchi e dato in beneficenza

14/01 L'Assessore all'Agricoltura della Regione calabria, Giovanni Dima, ha posto all'attenzione del ministro per le Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, la problematica della crisi di mercato delle patate. ''Abbiamo posto all'attenzione del Ministro Alemanno - ha affermato Dima - la problematica della mancata vendita delle patate silane, causata da tutta una serie di fattori che hanno fatto si' che ben il 65% dell'intera produzione sia rimasto giacente presso i relativi produttori''. Nell'altopiano silano, infatti, la coltivazione della patata rappresenta l'unica risorsa che alimenta il reddito degli imprenditori locali per cui il perdurare delle difficolta' nella commercializzazione pregiudica fortemente la possibilita' di fornire un minino ristoro sufficiente a garantire il livello di sussistenza per tutti i produttori. ''I motivi - ha continuato Dima - che hanno provocato questa crisi di mercato sono vari e soprattutto sono rappresentati dalle condizioni climatiche pessime, che non hanno consentito di programmare nei tempi e nelle modalita' piu' opportune tutte le operazioni colturali necessarie, da un'eccessiva produzione a livello europeo, che ha avuto effetti negativi sia a livello locale che nazionale e da un'insufficiente presenza in regione di industrie di trasformazione, che rendono piu' difficile la collocazione sul mercato anche per usi non alimentari''. Alla luce di queste motivazioni, che stanno provocando molta incertezza tra i produttori del settore, l'Assessore Giovanni Dima ha chiesto al ministero alle Politiche Agricole e Forestali di autorizzare, in tempi brevi, la trasformazione delle giacenze in fiocchi da destinare in beneficenza alle popolazioni bisognose di aiuti alimentari. ''Per la stessa problematica - ha concluso Dima - abbiamo organizzato, per il prossimo 20 gennaio, nella sede dell'Assessorato all'Agricoltura, un incontro con le organizzazioni professionali di categoria al fine di individuare un percorso comune per giungere alla soluzione di questo problema''.

Truffa alla UE sulle olive, quattro arresti. Soddisfazione di Alemanno

13/01 Un' operazione e' stata condotta stamani dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione con quelli del Nucleo antifrodi di Roma, per l' arresto di quattro persone accusate di truffa aggravata ai danni dell' Agea, l' Agenzia per le erogazioni comunitarie in agricoltura, per un importo di circa 900 mila euro. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Palmi. L' operazione ha interessato le province di Reggio Calabria e Messina. Secondo quanto si e' appreso, la truffa sarebbe stata portata avanti tra la fine degli anni '90 e l' inizio del 2000 e si sarebbe basata su false attestazioni di molitura di grandi quantita' di olive, comunque, mai prodotte. I presunti truffatori, secondo l' accusa, presentavano false attestazioni in cui dichiaravano di essere i proprietari, o comunque gli affittuari, di terreni (situati per gran parte in Aspromonte) che non erano mai stati adibiti a oliveti. La truffa, secondo l'accusa, avveniva con il concorso di alcuni frantoi della provincia di Reggio Calabria che avrebbero attestato falsamente la molitura di grandi quantita' di olive con produzione fittizia di una rilevante quantita' di olio.Le quattro persone arrestate sono Maria Virginia Albanese, 57 anni, di Rizziconi; Michele Todaro, 58 anni, di San Cristina d'Aspromonte, entrambi agli arresti domiciliari, e Carmelo Catalano, 37 anni, di Melito Porto Salvo e Luigi Albanese, 49 anni, di Rizziconi, detenuti in carcere. Una quinta persona destinataria del provvedimento restrittivo non e' stata ancora rintracciata e le sue ricerche sono state estese anche alla Provincia di Messina. Nel corso delle indagini i carabinieri e gli ispettori dell' Agenzia per i controlli e le azioni comunitarie nel quadro del regime dell'aiuto all'olio di oliva (Agecontrol spa), hanno dimostrato, inoltre, l'inesistenza degli oliveti e, quindi, la falsita' delle attestazioni di molitura da parte dei frantoiani. Le verifiche bancarie, inoltre, hanno fatto emergere l'ingente movimentazione di denaro tra i falsi agricoltori e i frantoiani compiacenti. Le persone coinvolte nell'indagine, secondo quanto si e' appreso, erano particolarmente esperti tanto da produrre la falsa documentazione che era perfettamente rispondente ai requisiti di legge riuscendo a trarre in inganno il personale addetto dell'Ente erogatore. Della sventata truffa alla UE è rimasto soddisfatto il Ministro delle Politiche Agricole Alemanno che ha dichiarato: “La minuziosa attivita' investigativa dei militari dell'Arma, durata quasi due anni, ha permesso di sventare una grossa truffa ai danni dell'Agenzia erogazioni in agricoltura (Agea)''. ''Si e' trattato - afferma Alemanno - di un'importante operazione grazie alla quale e' stata scoperta un'organizzazione criminale, molto ben strutturata, che era riuscita a ottenere illecitamente contribuzioni dell'Unione Europea nel settore oleario''. I truffatori - si legge nella nota - avevano presentato una documentazione falsa perfettamente rispondente ai requisiti di legge, traendo cosi' in inganno l'Ente erogatore e riuscendo a ottenere finanziamenti per oltre 250 mila euro.''Grazie al tempestivo intervento dei militari dell'Arma conclude il ministro - e' stata evitata l'erogazione di altri 350 mila euro''.

Grazie alla legge contro il fumo, in vigore da oggi, raddoppia la vendita della liquirizia

10/01 ''Allo stato puro, gommosa o in radici a bastoncino e' boom negli acquisti di liquirizia da parte dei fumatori che nel succo saporito di questa pianta officinale cercano un surrogato alla sigaretta negata nei locali pubblici''. E' quanto rileva la Coldiretti nel sottolineare che in molti negozi si segnala un raddoppio delle vendite e in molti casi si teme l'esaurimento delle scorte per un inaspettato aumento della domanda che riguarda soprattutto le radici di liquirizia da tenere in bocca e succhiare lentamente per simulare il fumo anche nella gestualita'. Ma se in molti esercizi pubblici la vendita di liquirizia compensa almeno in parte la diminuzione nei tabacchi, per adesso non sono i produttori agricoli a trarne beneficio perche' quest'anno - precisa Coldiretti - e' stato riconosciuto un prezzo ben al di sotto di un euro al chilo per le radici grezze di grande qualita', mentre nei negozi la liquirizia pura che si ottiene dalla lavorazione si vende nelle scatoline fino a 100 euro al chilo. In Italia vengono prodotte ogni anno circa 25 milioni di chili di caramelle a base di liquirizia, piu' o meno gommose, ottenute da oltre 30 mila tonnellate di radice lavorata delle quali pero' solo il 10% e' coltivata in Italia. Nonostante sia presente anche in Abruzzo, Puglia, Basilicata e Sicilia, oltre i tre quarti della produzione nazionale - afferma la Coldiretti - si ottiene in Calabria, nella piana di Sibari, dove secondo la definizione della severa Enciclopedia Britannica, si coltiva la migliore liquirizia del mondo. Tuttavia la gran parte del prodotto lavorato dall'industria dolciaria e farmaceutica proviene da Paesi come Cina, Afghanistan, Pakistan e Turchia, ma non viene distinta dalla produzione nazionale perche' non e' ancora operativo l'obbligo di indicare l'origine dei prodotti agricoli contenuti negli alimenti. Per tutelare la produzione calabrese dalle imitazioni internazionali e' stata avviata, con il sostegno della Coldiretti, la richiesta per il riconoscimento comunitario come denominazione di origine protetta (dop). La liquirizia, nota con il nome scientifico di Glycyrrhiza glabra, fa parte della famiglia delle Leguminosae e - spiega la Coldiretti - cresce spontanea nell'Italia centro-meridionale su terreni aridi e caldi. La pianta - conclude la Coldiretti - e' alta una ventina di centimetri e si raccoglie ogni quattro anni con l'apertura meccanica di un solco per poi procedere a mano per non spezzare le radici che successivamente vengono estratte, tritate e lavorate.

La Rosa (CGIL) “Nella piana di Gioia bisogna puntare sull’agroalimentare”

08/01 ''Bisogna puntare sui distretti agroalimentari e la Piana di Gioia Tauro con il suo porto puo' rappresentare un'opportunita' importante per competere sul mercato e puo' costituire nell'attuale situazione internazionale un veicolo per l'affermazione della pace nel mondo''. E' quanto sostiene in una nota il segretario comprensoriale della Cgil di Gioia Tauro, Pasquale Larosa, circa la situazione dell'agricoltura. ''Anche per questi motivi - ha aggiunto - bisogna mettere in campo un progetto ambizioso che riesca a coniugare le esigenze dell'impresa e del mondo del lavoro. Un progetto che investa tutta l' agricoltura regionale e non come e' stato fatto una parte del territorio calabrese. Nell' immediato bisogna riconoscere lo stato di crisi del settore attivando e riconoscendo tutte quelle misure di sostegno dal punto di vista previdenziale e fiscale. Auspichiamo infine, da parte di chi ci governa un maggiore impegno e attenzione verso i problemi dell' agricoltura della Piana e non un presenza episodica e ciclica. Bisogna avere la consapevolezza che un forte sistema agroalimentare e' decisivo per il rilancio dell'economia calabrese''. ''Una regione come la nostra - ha proseguito Larosa - dove il settore agricolo e' economicamente forte e vario nei suoi prodotti e comparti dovrebbe avere una maggiore attenzione da parte delle istituzioni nazionali e regionali in modo da poter competere nel mercato globale. Invece tutto sta diventando piu' complicato e drammatico per i produttori e per le migliaia di lavoratori del settore agroalimentare. Vi sono nella nostra regione dei prodotti simbolo che sostenuti adeguatamente attraverso un sistema di filiere garantito e bene organizzato, introdotti sui mercati snellendo i passaggi che partono dal produttore al consumatore, non dovrebbero subire concorrenza e la loro affermazione anche per la qualita' dovrebbe essere certa. Purtroppo dobbiamo constatare che non e' cosi', soprattutto nei due comparti piu' importanti per quantita' e qualita' a livello regionale; il settore agrumicolo e olivicolo settori che spesso vengono dimenticati da chi dovrebbe, invece valorizzarli e difenderli in sede comunitaria, nazionale e regionale''. ''I prodotti di qualita' e di nicchia calabresi - ha concluso - possono essere protagonisti sui mercati nazionali a condizione che si stabilisca un rapporto produttore-consumatore che deve sempre piu' improntarsi sulla conoscenza diretta del prodotto, e qui potrebbero dare un grande contributo i giovani divulgatori che operano per l'Arssa''.

Ass. Dima “Presto in funzione un organismo pagatore per i contributi all’agricoltura”

05/01 ''Presto sul territorio calabrese esistera' un ente che, con la stessa efficienza dell' organismo pagatore nazionale, distribuira' contributi in un rapporto di vicinanza sia con le organizzazioni professionali che con il territorio'': lo ha detto Antonio Buonfiglio, presidente dell' Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea ex Aima), partecipando a Catanzaro alla seduta d' insediamento del Tavolo agricolo regionale. All' incontro promosso dal capo di gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, Franco Morelli, oltre allo stesso Buonfiglio che ha assunto la carica di coordinatore dell' organismo, hanno presenziato i vertici regionali delle associazioni di categoria del mondo agricolo (Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri), dell' Unione regionale delle Bonifiche e dell' Unione nazionale comuni comunita' ed enti montani. L' istituzione del tavolo di concertazione in agricoltura e dell' organismo pagatore sono contemplati nella lettera della legge regionale su ''Interventi a favore del settore agricolo e agroalimentare'' del luglio 2002. ''L' organismo pagatore, che fornira' al Tavolo strumenti come anagrafe, consistenza e domanda, elementi di conoscenza del territorio, - ha detto ancora Buonfiglio - si inserisce perfettamente nel contesto della nuova politica comunitaria che libera risorse senza che ci sia alcun dirigismo ne' da parte dello Stato ne' da parte della Commissione. L' organismo pagatore infatti fornisce alla Regione degli strumenti di conoscenza delle realta' presenti sul territorio, come prevede la nuova politica comunitaria, e questo fara' in modo che in soldi vengano orientati a produzioni di un certo tipo piuttosto che ad altre''. ''In Calabria - ha detto ancora il presidente dell' Agea - l' organismo pagatore non nasce in ritardo, ma e' il frutto di un' azione scientifica. Cio' a differenza di quanto accaduto in altre regioni italiane dove, per esigenze politiche, c' e' stata la corsa all' istituzione salvo poi chiedere il supporto dell' Agea. La Calabria, da questo punto di vista, potra' caratterizzarsi come regione modello sia nella programmazione territoriale che nel rilancio della produzione''. ''Ci siamo proposti di fare dell' organismo pagatore in Calabria - ha detto Dima - un sistema efficiente e consono a quelle che sono le esigenze del nostro territorio. Abbiamo avuto il tempo a nostra disposizione per maturare questo percorso che si attuera' a fine legislatura porprio perche' intendiamo partire da questa data per favorire i processi organizzativi forti sul territorio''. Per Dima ''l' approccio immediato che alcune Regioni hanno avuto nell' istituzione dell' organismo pagatore non ha premiato perche' esse hanno riscontrato diversi problemi di carattere organizzativo. Oggi, invece noi siamo consapevoli e soprattutto maturi per poter affrontare questa nuova sfida con maggiore determinazione''. ''Il tavolo agricolo - ha detto ancora Dima - e' l' occasione per discutere di molti aspetti e individuare le esigenze piu' complesse del territorio''.

Insediato il tavolo regionale per l’agricoltura

05/01 Si e' insediato stamattina, a Catanzaro, nella sede della Giunta regionale della Calabria il Tavolo agricolo regionale. Alla riunione d' insediamento dell' organismo, promossa dal capo di gabinetto della presidenza della Giunta regionale, Franco Morelli, hanno partecipato Antonio Buonfiglio, presidente dell' Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), l' assessore regionale all' Agricoltura Giovanni Dima e i vertici regionali di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Urbi e Uncem. L' insediamento del Tavolo agricolo, che sara' presieduto dal presidente Chiaravalloti e il cui coordinamento e' stato affidato al presidente Buonfiglio - e' stato spiegato - precede l' avvio anche in Calabria del decentramento funzionale nel settore primario attraverso la costituzione dell' organismo pagatore, cosi' come previsto dalle legge regionale sugli Interventi a favore del settore agricolo e agroalimentare. ''Il Tavolo agricolo in Calabria - ha detto Buonfiglio - si insedia al momento opportuno perche' in questa regione si e' lavorato prima nella realizzazione di una filiera di tipo istituzionale in agricoltura, la stessa che ha portato a importanti e positive sinergie. Anche per questo l' organismo pagatore sara' istituito velocemente e lavorera' con efficienza e celerità''.

L’ass. Dima sollecita l’intervento dell’AGEA per le clementine

05/01 L' Agenzia per l' erogazioni in agricoltura (AGEA), su sollecitazione della Giunta regionale, attuera' un intervento in relazione allo stato di crisi del settore agrumario, in particolare delle clementine. Lo ha detto l' assessore regionale all' agricoltura Giovanni Dima che, stamani a Catanzaro, ha partecipato assieme al presidente dell' Agea, Antonio Buonfiglio alla seduta di insediamento del Tavolo agricolo. ''E' paradossale - ha sostenuto Dima - che oggi si sia costretti a chiedere lo stato di calamita' e di crisi del prodotto, proprio quando recentemente si e' spinto moltissimo sulla promozione delle clementine. Tuttavia e' giusto che i produttori calabresi delle principali aree, la Piana di Sibari, di Rosarno, Crotone e Lamezia, trovino un momento di ristoro e di conforto. L' intento - ha concluso Dima - e' anche quello di coniugare lo stato di difficolta' vissuto dal comparto agli interventi di solidarieta' in atto a livello internazionale''.

Appello del Presidente Pizzini ai pataticultori per un atto di solidarietà verso i Paesi del Sudest asiatico

05/01 Il Presidente dell’ Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura (ARSSA) della Regione Calabria, Antonio Pizzini, anche a nome del Consiglio d’Amministrazione, ha rivolto un caloroso e sentito appello alle Centrali cooperative ed alle Associazioni dei produttori pataticoli della Calabria perché si renda concreto un atto di solidarietà, anche da parte del mondo agricolo regionale, in favore delle popolazioni del Sud Est Asiatico colpite dalla disastrosa calamità naturale.
Il Presidente Pizzini, con l’occasione, pone l’accento, tra l’altro, sul fatto che “ Lo sforzo umanitario che l’Italia e gli altri Paesi occidentali stanno profondendo per aiutare le popolazioni colpite dal maremoto non ha precedenti nella storia degli ultimi cinquant’anni della nostra civiltà.
Oltre alla raccolta di fondi – rileva il Presidente dell’ARSSA -, di medicinali ed attrezzature sanitarie è altresì importante assicurare l’invio di derrate alimentari non deperibili che possono contribuire a risolvere, nell’immediato, la necessità di fornire un supporto alimentare di qualità, anche se momentaneo a quelle popolazioni e soprattutto ai bambini ed agli anziani.
Il Ministro per le Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, ha lanciato l’iniziativa, di concerto con l’ AGEA ( Agenzia Erogazioni in Agricoltura), finalizzata allo stanziamento di 10 milioni di Euro da destinare all’acquisto sul mercato interno di prodotti agroalimentari, patate in questo caso, raggiungendo il duplice scopo di aiutare le comunità del Sud Est Asiatico colpito dall’evento apocalittico e di sostenere, congiuntamente, anche l’Agricoltura del Mezzogiorno d’Italia.
Per il perseguimento di quest’obiettivo – sostiene Pizzini – s’è pensato di coinvolgere tutti i pataticoltori della Regione Calabria, un mondo produttivo storicamente sempre vicino e solidale con le realtà geografiche colpite da sfortunati eventi calamitosi, invitati ad aderire all’iniziativa del Dicastero agricolo, con la possibilità di segnalare all’ARSSA l’eventuale ed auspicata adesione – che certamente ci sarà, afferma convinto il responsabile dell’ARSSA - in uno con le quantità di prodotto che può essere messo a disposizione per organizzare un punto di stoccaggio, nell’attesa delle determinazioni del MiPAF”.

Tavolo operativo per il settore agroalimentare il 5 in Regione

04/01 Lo scenario economico in cui si muove il settore agricolo ed agroalimentare calabrese e' in continua evoluzione, anche in virtu' dei recenti orientamenti dettati dalla Politica agricola comunitaria che tendono a favorire il rilancio del settore, assegnandogli una funzione strategica nello sviluppo rurale ed un importante ruolo nella salvaguardia dell' ambiente. Cambia, e' scritto in un comunicato, anche la metodologia dei consumi, legata evidentemente al tema della sicurezza alimentare e della certificazione di qualita' con delle significative conseguenze nel modello organizzativo della Grande distribuzione organizzata: la rintracciabilita' agroalimentare, per esempio, dal primo gennaio 2005 diventa obbligatoria. I temi legati al settore saranno affrontati domani, 5 gennaio, alle 9.30, nella sala della Giunta regionale, nel corso di un incontro promosso dal capo gabinetto Franco Morelli, presieduto dal presidente Giuseppe Chiaravalloti e coordinato da Antonio Buonfiglio, presidente Agea. Al tavolo operativo saranno presenti il presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, l' assessore all' Agricoltura, Giovanni Dima, i presidenti regionali delle organizzazioni professionali di categoria Pietro Molinaro (Coldiretti), Giuseppe Mangone (Cia), Francesco Macri' (Confagricoltura), Carmelo Vazzana (Copagri) ed il Presidente di Agea, Antonio Bonfiglio. Il Tavolo per le politiche agricole regionali, istituito con la legge regionale n. 24 del 2002, e' scritto in una nota, ha come propria attivita' istituzionale l' approfondimento e la trattazione delle problematiche e delle questioni piu' importanti riguardanti un settore, che a giusta ragione, rappresenta la spina dorsale dell' economia calabrese. Dima, nel presentare questo incontro, ha espresso la propria soddisfazione per un' iniziativa che ''contribuira' sicuramente a fissare tutte quelle priorita' d' intervento necessarie ed indispensabili per garantire modernizzazione ed innovazione tecnologica ad un comparto che ha bisogno di risposte certe sotto il profilo degli obiettivi da perseguire e da raggiungere''. ''Il Tavolo agricolo - ha affermato Dima - rappresenta sicuramente un' opportunita' per il mondo produttivo calabrese perche' avremo la possibilita' e l' opportunita' con gli altri soggetti istituzionali coinvolti nella discussione di focalizzare l' attenzione e soprattutto di definire gli interventi in materia di politica agricola regionale''. La spesa dei fondi comunitari, il raggiungimento dell' obiettivo della premialita' rappresentata dall' ottenimento di risorse economico-finanziarie aggiuntive a quelle gia' stanziate dalla Comunita' europea, l' erogazione delle risorse legate al Piano di sviluppo rurale, l' avvio dei Piani integrati di filiera o l' utilizzo di alcune misure del Por Calabria per favorire l' insediamento dei giovani imprenditori agricoli rappresentano ''risultati evidentemente prestigiosi che sono stati conseguiti in favore di un settore che ha bisogno della necessaria attenzione dell'Istituzione regionale''. ''Con l' incontro di domani - ha concluso Dima - avremo l' opportunita' di rappresentare le nuove prospettive di sviluppo dell' agricoltura calabrese alla luce della nuova politica agricola comunitaria e delle leggi di orientamento''.

Scelti i vini più pregiati della zona albanese-cosentina

29/12 E' prodotto da uva Gaglioppo, Malvasia e Greco antico, provenienti da un vitigno vecchio di settanta anni, il migliore tra i vini rossi prodotti nei paesi albanesi della provincia di Cosenza. Tra i bianchi, il vino piu' pregiato e' stato prodotto a Vaccarizzo Albanese da uva Zibibbo, Moscato bianco e Malvasia. La selezione e' stata fatta da esperti sommelier dell' Arssa, l' azienda regionale per lo sviluppo agricolo, e organizzata dal comune di Vaccarizzo Albanese. La premiazione dei vincitori e' stata fatta dall' assessore regionale all' agricoltura, Giovanni Dima, e dal sindaco di Vaccarizzo, Aldo Marino. ''I vini calabresi stanno sempre di piu' imponendosi nel mercato nazionale ed estero - ha sottolineato Dima - ne e' una prova il successo ottenuto dai vini calabresi alla rassegna enogastronomia di Vinitaly a Verona. La Regione Calabria e l' assessorato all' Agricoltura si impegna ancora di piu' a promuovere i prodotti enogastronomici calabresi sia in Italia che all' estero''.

Successo dei “Sapori di Calabria”, organizzato dall’ARSSA, a Cosenza

23/12 Il Presidente dell’ ARSSA, Antonio Pizzini, anche a nome dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, On.le Giovanni Dima, ha pubblicamente trasferito la personale soddisfazione e quella del CdA dell’Agenzia, per l’ottimo successo e gradimento conseguito dall’annuale rassegna eno-gastronomica dei prodotti tipici made in Calabria, denominata “Sapori di Calabria” , giunta alla 4^ Edizione. Appagato – il Presidente dell’ARSSA – per la calorosa partecipazione dell numeroso pubblico intervenuto all’iniziativa.
La Città Cosenza ha ospitato, questa mattina, il riuscito evento promozionale sulla splendita Piazza XI Settembre – Isola Pedonale, dove l’ARSSA e La Regione Calabria, oltre agli stand promo-istituzionali ha allestito una sorta di spazio degustativo all’aperto, dove la gente, compatta, s’è ritrovata in un clima d’allegria festosa e di solidarietà.
L’ atteso appuntamento Bruzio all’insegna del gusto, ha ottenuto l'adesione della locale Amministrazione comunale, che ha ancora una volta condiviso gli obiettivi culturali e gli aspetti promozionali e di sviluppo di un’originale manifestazione che ha sempre riscosso il gradimento della pubblica opinione ed anche degli amministratori di Palazzo dei Bruzi.
La bella gente intervenuta ( anche gli immigrati hanno riscontato interesse per la manifestazione), ha salutato con favore e simpatia la delegazione istituzionale della Regione Calabria, guidata dal Governatore, On.le Giuseppe Chiaravalloti, presenti gli Assessori Raffaele Mirigliani (Urbanistica) e Giovanni Grimaldi (Lavori Pubblici). Nella delegazione politico-istituzionale era anche presente l’On.le G. Battista Caligiuri. Tutti i convenuti, in particolare il Governatore Chiaravalloti, hanno espresso al Presidente Pizzini, i migliori auspici per ulteriori successi per queste originali manifestazioni, in tema eno-gastronomico, ed è stato ricordato, in proposito, l’appuntamento di Rossano di domenica 26 Dicembre p.v. Sentiti apprezzamenti sono stati rivolti all’ARSSA per il pregevole lavoro promozionale del made in Calabria svolto, anche nel corso del 2004, con professionalità sia in Italia che all’estero.
Anche per la 4^ edizione, “ Sapori di Calabria” è stata caratterizzata dagli aspetti espositivo-divulgativo e quelli di valenza didattico – culturale sulle principali attività sperimentali e di ricerca applicata condotte dall’Agenzia su tutta la regione. Altri spazi sono destinati all'aspetto dimostrativo dell’agroalimentare di qualità. Infatti, sono state eseguite indicative rappresentazioni delle migliori risorse agro-alimentari d’eccellenza di Calabria: dal vino ai salumi; dall’olio al miele, fichi, prodotti dolciari artigianali, visto che è in un periodo festoso e nell’imminenza del Natale.
Particolarmente gradito il momento della degustazione delle prelibate pietanze della cucina tradizionale e tipica della nostra regione. Oltre ai prodotti tipici in bella mostra, s’è proceduto a far degustare prelibate pietanze della ricercata ed esclusiva eno-gastronomia regionale, dell’area montana, sapientemente preparate dal personale del Centro Florens ARSSA di S. Giovanni In Fiore (CS).
E’ stato lo stesso Presidente Pizzini, commentando con la gente ed i giornalisti intervenuti, ad informare che l’iniziativa ha acquisito, già dalla prima esperienza, il totale gradimento degli operatori agro-zootecnici della regione e dal mondo della Scuola, oltre che dei consumatori-utenti.
La manifestazione “Sapori di Calabria”, ancora una volta, contribuirà a rinsaldare l'incontro con… il gusto da parte delle due importanti Comunità di Cosenza e Rossano, che si lasceranno, ben volentieri… catturare per la gola dalla bontà e genuinità delle portate che saranno loro offerte: autentica espressione delle migliori produzioni agroalimentari regionali.
La Manifestazione “Sapori di Calabria” – afferma convinto Pizzini - si pone come principale obiettivo la valorizzazione dei prodotti della terra di Calabria, che rappresentano uno dei punti di forza dell'economia agricola della nostra regione. L’iniziativa, pertanto – pone l’accento il Presidente dell’ARSSA – ha costituito un’occasione imperdibile per migliorare lo storico rapporto che esiste tra i calabresi ed i prodotti agro-alimentari tipici e storici del nostro territorio.
Ecco l'intendimento vero della manifestazione cui la Regione Calabria - Assessorato Agricoltura e l'ARSSA credono fermamente: educare al gusto con il made in Calabria, che significa valorizzare concretamente le risorse endogene di qualità certificata della nostra Terra, cui devono concorrere, in egual misura, sia le Istituzioni, sia i cittadini sensibili a questo percorso che è soprattutto culturale e d’educazione alimentare.
L’obiettivo finale – conclude il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini - è la qualificazione, ad ogni livello, delle risorse agro-ambientali ed economico-culturali della Terra di Calabria.

Il Ministro Alemanno annuncia “Dal CIPE 93 milioni di euro per i prodotti tipici del Mezzogiorno”

20/12 Via libera del Cipe al provvedimento di riapertura dei termini temporali di operativita' del 'Progetto speciale promozionale delle aree interne del Mezzogiorno per la valorizzazione dei prodotti agricoli tipici'. Ad annunciarlo, in una nota, e' il ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno. La delibera e' stata approvata su proposta del ministro Alemanno con il parere favorevole della Commissione Ue e mette a disposizione di Cooperative, Consorzi di cooperative o singoli produttori fondi pari a 93 milioni di euro. Le assegnazioni di fondi erano state bloccate a seguito delle vicende giudiziarie relative a comportamenti illeciti nell'erogazione dei contributi da parte della precedente gestione. Alla dotazione finanziaria disponibile potranno aggiungersi ulteriori risorse provenienti da economie e revoche di concessioni di precedenti contributi. Nella riunione odierna, il Cipe ha inoltre approvato il contratto di programma nel settore agroalimentare proposto dal Consorzio 'La Lodigiana' di Ravenna, che prevede investimenti per 25 milioni di euro nelle regioni Veneto ed Emilia-Romagna, e la concessione di contributi a fondo perduto per 9,3 milioni di euro. Il contratto di programma determinera' un aumento dell'occupazione con la creazione di 80 nuovi posti di lavoro, in particolare nei settori zootecnico e ortofrutticolo. ''Grazie alla decisione del Cipe - spiega Alemanno - gli imprenditori agricoli del Mezzogiorno potranno nuovamente beneficiare di sostegni finanziari per incentivare i programmi di valorizzazione del prodotto tipico, obiettivo che rappresenta un punto qualificante dell'azione di Governo e della politica del Ministero. Al Commissario ad acta per le attivita' ex Agensud - conclude il ministro - ho gia' sollecitato l'immediato avvio del nuovo programma con criteri improntati alla massima trasparenza ed efficienza''.

Made in Calabria in primo piano. Parte la quarta edizione di “Sapori di Calabria”

20/12 Il Presidente dell’ ARSSA, Antonio Pizzini e l’Assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, On.le Giovanni Dima, hanno confermato, anche quest’anno, il calendario delle iniziative coincidenti con le festività di fine Anno. Si fa riferimento alla ben indovinata manifestazione “ Sapori di Calabria ”, che nei prossimi 23 e 26 Dicembre si svolgerà, in ordine di calendario, a Cosenza ( ore 11,00 - Piazza XI Settembre – Isola Pedonale) ed a Rossano (CS) - ore 11,00 - Piazza Bernardino Le Fosse), presso gli stand promo-istituzionali “Regione Calabria – ARSSA”, che saranno allestiti per la particolare circostanza.
Gli attesi appuntamenti all’insegna del gusto, hanno ottenuto l'adesione delle rispettive Amministrazioni comunali, che hanno ancora una volta condiviso gli obiettivi culturali e gli aspetti promozionali di un’originale manifestazione che ha sempre riscosso il gradimento della pubblica opinione ed anche di due cittadini illustri: il compianto Sindaco di Cosenza, On.le Giacomo Mancini ( che ha tenuto a battesimo la prima Edizione Bruzia) e il Governatore della Calabria, On.le Giuseppe Chiaravalloti, che ha espresso al Presidente Pizzini ed all’Assessore Dima, i migliori auspici di successo per le imminenti manifestazioni di Cosenza e Rossano.
Anche per la 4^ edizione, “ Sapori di Calabria” è caratterizzata dagli aspetti espositivo-divulgativo e quelli di valenza didattico – culturale sulle principali attività sperimentali e di ricerca applicata condotte dall’Agenzia. Altri spazi sono destinati all'aspetto dimostrativo dell’agroalimentare di qualità. Infatti, saranno organizzate indicative rappresentazioni delle migliori risorse agro-alimentari d’eccellenza di Calabria: dal vino ai salumi; dall’olio al miele, fichi, prodotti dolciari artigianali, visto che siamo in un periodo festoso e nell’imminenza del Natale.
Particolarmente attesa è la degustazione delle prelibate pietanze della cucina tradizionale e tipica della nostra regione. Lo stesso Presidente Pizzini, tiene ad informare che l’iniziativa ha acquisito, già dalla prima esperienza, il totale gradimento degli operatori agro-zootecnici della regione e dal mondo della Scuola, oltre che dei consumatori-utenti.
Oltre ai prodotti tipici in bella mostra, sarà possibile degustare prelibate pietanze della ricercata ed esclusiva eno-gastronomia regionale, dell’area montana, sapientemente preparate dal personale del Centro Florens ARSSA di S. Giovanni In Fiore (CS). La manifestazione “Sapori di Calabria”, ancora una volta, contribuirà a rinsaldare l'incontro con… il gusto da parte delle due importanti Comunità di Cosenza e Rossano, che si lasceranno, ben volentieri… catturare per la gola dalla bontà e genuinità delle portate che saranno loro offerte: autentica espressione delle migliori produzioni agroalimentari regionali.
La Manifestazione “Sapori di Calabria” – afferma Pizzini - si pone come principale obiettivo la valorizzazione dei prodotti della terra di Calabria, che rappresentano uno dei punti di forza dell'economia agricola della nostra regione. L’iniziativa, pertanto – pone l’accento il Presidente dell’ARSSA - costituisce un’occasione imperdibile per migliorare lo storico rapporto che esiste tra i calabresi ed i prodotti agro-alimentari tipici e storici del nostro territorio.
Ecco l'intendimento vero della manifestazione cui la Regione Calabria - Assessorato Agricoltura e l'ARSSA credono fermamente: educare al gusto con il made in Calabria, che significa valorizzare concretamente le risorse endogene di qualità certificata della nostra Terra, cui devono concorrere, in egual misura, sia le Istituzioni, sia i cittadini sensibili a questo percorso che è soprattutto culturale e d’educazione alimentare.
L’obiettivo finale – conclude il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini - è la qualificazione, ad ogni livello, delle risorse agro-ambientali ed economico-culturali della Terra di Calabria".

In centinaia alla Giornata del Ringraziamento organizzata dalla Coldiretti

20/12 Centinaia di imprenditori agricoli soci della Coldiretti hanno partecipato alla Giornata di Ringraziamento, il momento che, da 54 anni, alla fine dell' annata agraria, e' scritto in un comunicato, ''vede la gente dei campi riunirsi per elevare una preghiera di gratitudine per i frutti della terra e per propiziare l' assistenza divina per il nuovo anno di lavoro in campagna''. L' edizione 2004 della manifestazione si e' svolta a Scilla dove, nella Chiesa Maria SS. Immacolata, alla presenza delle autorita' militari e civili della provincia di Reggio Calabria, e' stata celebrata la Messa presieduta dall' arcivescovo mons. Vittorio Mondello. Durante l' offertorio, come da tradizione, sono stati portati all' altare in segno di ringraziamento cesti colmi di prodotti tipici della campagna reggina dagli agricoltori di tutti i comuni della provincia che indossavano suggestivi e raffinatissimi abiti tradizionali del modo rurale. Nella sua omelia mons. Mondello ha richiamato l' attenzione sui problemi dell' agricoltura reggina e sui valori della famiglia imprenditoriale agricola, sottolineando l' importanza che rivestono le generazioni future nel tenere alti e sempre vivi i principi che da secoli contraddistinguono le collettivita' rurali calabresi. La funzione religiosa si e' conclusa con la benedizione dell' Arcivescovo ai frutti della terra e a tutti i partecipanti. Una degustazione di prodotti tipici della tradizione agroalimentare reggina organizzata dalla Coldiretti ha coronato una giornata che, conclude la nota, ''rappresenta un momento di elevata spiritualita' che si ripete da oltre mezzo secolo nell' intenso programma di impegni della Coldiretti reggina''.

Mercoledì il Presidente dell’ARSSA presenta alla stampa le attività del 2004

20/12 Mercoledì 22 il Presidente dell’ ARSSA, Antonio Pizzini, esponenti del CdA dell’Agenzia ed il Direttore Generale, Giovanni Marzullo, incontreranno i rappresentanti del mondo dell’informazione calabrese, nell’ambito della Conferenza Stampa di presentazione di: “ 2004 – Un Anno d’Attività dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura “ Il Responsabile dell’Agenzia, illustrerà una sintesi delle principali iniziative intraprese dall’ARSSA, nel corso dell’ anno 2004, nei diversi comparti produttivi. Il Presidente Pizzini, inoltre, farà opportuni riferimenti agli impegni istituzionali svolti dall’Organo amministrativo, di concerto con l’Istituto regionale, a livello locale, nazionale ed estero.

L’Arssa presente in un progetto per fondi Cipe sulla cooperazione

16/12 Su iniziativa del CESPI (Centro Sudi di Politiche Internazionali), di concerto con il Ministero degli Affari Esteri, si è tenuta a ROMA, recentemente, presso la sede della Conferenza dei Presidenti delle Giunte Regionali, un incontro finalizzato a definire le proposte progettuali che potranno accedere ai finanziamenti stanziati dal CIPE per le politiche di cooperazione internazionale.
La riunione è stata preceduta da un incontro informale tra ARSSA (rappresentata per la circostanza dal dott. Bruno Maiolo), Regione Toscana, Regione Molise e Movimondo (Organizzazione non Governativa). Si è convenuto d’integrare le singole proposte individuali con l’obiettivo di presentare un unico Progetto del quale è stato nominato referente il Soggetto pubblico ARSSA della Regione Calabria.
Il Progetto prevede, inoltre, d’ integrare il partenariato già costituito per Euromedsys e propone, contestualmente, nuove iniziative sui Paesi della Riva Sud del Mediterraneo sulla base delle richieste che sono avanzate da Tunisia, Algeria e Marocco, cui è stato preventivato un budget di 1.250.000 euro.
Nella riunione successiva, con tutte le altre Regioni interessate (Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia, Marche, Molise, Toscana, Lombardia, Piemonte, Puglia, Basilicata) sono state discusse le modalità di presentazione delle proposte progettuali che, successivamente, sono state esposte in un workshop svoltosi a Matera (Basilicata) nei giorni 14 e 15 dicembre u.s.
In quella circostanza il Progetto relativo all'iniziativa proposta dalle Regioni Toscana, Calabria, Molise e l’Organizzazione Movimondo sarà presentata ufficialmente dall'ARSSA, alla quale realtà strumentale è stato riconosciuto l'impegno profuso nell'attuazione dei precedenti progetti d’iniziativa comunitaria.
Il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini, anche a nome del CdA dell’Agenzia, nel salutare positivamente e con soddisfazione l’esito dell’incontro di programma romano, indetto dal CESPI, ha auspicato che tutto il processo progettuale si possa al meglio celebrare, soprattutto nell’interesse primario dello sviluppo moderno e corretto del comparto agro-ambientale calabrese.
La Regione Calabria, punto strategico del Sud del Mediterraneo, ha necessità di interventi e programmi mirati ad incidere, effettivamente, negli annosi problemi del mondo socio-economico e produttivo dell’ambiente rurale calabrese e soprattutto nelle zone svantaggiate. Il nostro impegno – conclude Pizzini – sarà, sempre, orientato ad esaltare il rapporto sinergico e d’ampia collaborazione con le principali istituzioni calabresi e con l’ Assessorato regionale di riferimento: l’ Agricoltura.-

Avviato un programma di studio dei vitigni autoctoni calabresi

16/12 Con l' acquisto di un terreno di circa 7 ettari nel territorio di Bruzzano, nella Locride, l' Associazione Nazionale Citta' del Vino da' avvio a un programma di studio e ricerca sui vitigni autoctoni antichi calabresi, molti dei quali saranno messi a dimora su questo terreno. Il campo collezione, in parte finanziato dalla Regione Calabria, accogliera' oltre 200 vitigni, molti dei quali ritrovati in boschi e campi non coltivati. Il campo collezione comprende anche quattro palmenti di epoca bizantina, retaggio di una vitivinicoltura antica che testimonia la presenza di un'archeologia del vino, visto che nell' area di Bruzzano sono stati rinvenuti ben 700 palmenti (vasche di pietra scolpita per la vinificazione). Lo studio dei vitigni antichi vede protagonista l' Universita' di Milano, facolta' di agraria, nella persona del professor Attilio Scienza, mentre gran parte dei ritrovamenti sul territorio sono opera di Orlando Sculli, studioso locale. Dal campo collezione si sviluppera' anche un progetto di accoglienza per favorire l' ospitalita' di studiosi e ricartori che vorranno approfondire il tema. (ANSA).

Il centro ARSSA di Mirto Crosia distribuisce 15 mila gelsi all’anno a varie istituzioni

14/12 Il presidente della Commissione Tutela Ambiente del Consiglio regionale della Calabria, Raffaele Senatore, ha visitato il Centro sperimentale dimostrativo di Mirto Crosia. Accompagnato dal responsabile dell' Arssa dell' attivita' gelsibachisericola, Senatore ha potuto conoscere la struttura che rappresenta un punto di riferimento per l' Italia centro-meridionale. Il Centro sperimentale distribuisce, infatti, circa 15.000 gelsi sia ad istituzioni pubbliche che a privati e fornisce consulenza ed assistenza agli stessi, partendo dalla progettazione alla realizzazione dei gelseti, fino agli allevamenti dei bachi da seta e alle successive lavorazioni della filiera sericola. Ogni anno circa 4.000 studenti visitano la struttura, utilizzata dalle scuole di ogni ordine e grado come fattoria. Unitamente all' allevamento dei bachi e alla coltivazione dei gelsi, attivita' condotta in stretta collaborazione con l' Isza di Padova, l' Associazione nazionale bachicoltori di Treviso e la Stazione sperimentale della seta di Milano, il Centro conduce prove nel comparto olivicolo, agrumicolo, orticolo, foraggicolo, oltre che su coltivazioni di piante per la produzione di biomassa ad usi energetici, su piante officinali e sulla filiera apistica. Questi progetti vengono svolti in diretta collaborazione con gli istituti di ricerca ministeriali. Senatore si e' impegnato a far avere maggiori finanziamenti per il potenziamento dei laboratori di questa attivita', nonche' a farsi promotore presso la Regione di interventi che stimolino gli agricoltori singoli o associati ad impiantare gelsi.

L’olio extravergine valido anche come farmaco che cura la dermatite

14/12 L'olio extravergine d'oliva e' alimento ma anche farmaco e cosmetico per la cura della dermatite sebborroica, malattia cutanea di diffusa incidenza. E' il risultato di una ricerca cominciata nel 1976 con il riconoscimento del Ministero della Sanita' e condotta da due ricercatori italiani: il professor Ferdinando Ippolito e il professor Silo Paschi nel prestigioso Istituto Dermatologico San Gallicano a Roma, la cui fondazione risale al 1725. I due ricercatori hanno accertato che alla base della dermatite sebborroica c'e' un deficit ematico di sostanze anti ossidanti e di acidi grassi polinsaturi, sostanze che si trovano nell'olio extravergine d'oliva, in particolare quello calabrese. In sostanza un buon trattamento dietetico, farmacologico e cosmetico con le sostanze proprie dell'extravergine significa la cura della malattia. I risultati della ricerca saranno illustrati sabato nel corso di un convegno a Corigliano Calabro che sara' concluso dall' assessore regionale all'agricoltura Giovanni Dima. Nel corso del convegno ci saranno relazioni del professor Ferdinando Ippolito direttore scientifico emerito dell'Istituto San Gallicano di Roma; del professor Massimo Cocchi; del professor Siro Paschi direttore del laboratorio invecchiamento cellulare dell'Istituto dermopatico Immacolata di Roma e del professor Aldo Di Carlo primario dell'istituto San Gallicano di Roma.

Rava (DS) “I 70 milioni di Alemanno vengano reinseriti nella finanziaria”

14/12 ''Non c'era bisogno che i braccianti venissero a manifestare a Roma perché il ministro decidesse di trovare i fondi per gli ammortizzatori sociali dei lavoratori agricoli, né che i forestali bloccassero la Calabria perché si rinnovasse il loro contratto''. Lo afferma Lino Rava, capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera dei deputati che accusa: ''Questo governo procede con promesse e provocazioni, come quella di nominare Calderoli commissario per i forestali, ma i lavoratori agricoli hanno bisogno di certezze e investimenti''. ''Non ci fidiamo di questo esecutivo e se i 70 milioni che Alemanno promette sono davvero disponibili, allora siano reinseriti nella Finanziaria. Non vorremmo che a gennaio quelle risorse non ci siano più perché utilizzate per l'iniquo taglio delle tasse ai ricchi''.

Ministro Alemanno “Riapriremo il tavolo della previdenza agricola”

14/12 ''Contatteremo l'Abi sulla questione del debito delle imprese agricole e soprattutto riapriremo il tavolo della previdenza agricola''. Lo ha annunciato il ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno, a margine del settimo convegno Confsal in corso a Roma. ''Ci siamo impegnati - ha aggiunto il ministro - a presentare un ordine del giorno che vincoli il governo a cancellare la norma sugli ammortizzatori sociali in agricoltura che, sostanzialmente, leva 70 milioni di euro a quelle che sono le necessita' del lavoro agricolo dipendente''.

Cresce la produzione di Clementine calabresi

13/12 Clementine calabresi di qualita' ed in abbondanza. Un sapore particolarmente gradevole, dovuto anche alle favorevoli condizioni climatiche, caratterizza quest' anno la stagione record delle clementine di Calabria, la cui produzione sfiorera' le 270 mila tonnellate con una crescita del 12% rispetto al 2003. E' quanto si afferma in un comunicato. ''La Calabria - prosegue la nota - e' la regione leader nella produzione del frutto che a Natale raggiunge tradizionalmente le tavole di tutto il mondo. A tale risultato ha certamente contribuito la predisposizione di una corretta 'filiera' agricola ed una campagna di valorizzazione e promozione del prodotto, che l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ha opportunamente avviato a livello nazionale ed internazionale. Uno spot sulle reti televisive nazionali e regionali della Rai, curato da Federico Fazzuoli, con testimonial Paola Saluzzi, ha consentito di far apprezzare il frutto calabrese, denominato gia' dallo scorso anno Cle', con il suo marchio Igp, Identificazione geografica protetta, distinguendolo da altri prodotti nazionali e stranieri''. ''Nel corso dei programmi 'La prova del cuoco' con Antonella Clerici e 'Occhio alla spesa' con Alessandro Di Pietro, su Rai1 - prosegue la nota - sono state in questi giorni evidenziate le proprieta' delle clementine e di altri agrumi calabresi. Alcune reti televisive private calabresi hanno assicurato la propria disponibilita' a trasmettere lo spot, che ha riscosso il gradimento di operatori e consumatori. A tale scopo e' stata recentemente anche organizzata, nell' ambito di una presentazione enogastronomica ad un pubblico di esperti, giornalisti ed appassionati estimatori provenienti da diversi Paesi, una gustosa presentazione delle clementine di Calabria. L' iniziativa promossa dall' Associazione 'Citta' del vino' in collaborazione con Costa Crociere - conclude la nota - ha consentito oltre che una degustazione delle clementine calabresi, risultate particolarmente apprezzate, anche l' illustrazione, da parte di alcuni chef, dei diversi utilizzi del frutto in cucina, dai primi piatti sino al dolce''.

Cambia la geografia mondiale dell’olio extravergine. Entra la Calabria tra i migliori produttori

13/12 Cambia la geografia dell'eccellenza olearia, con regioni italiane emergenti come la Calabria e Sardegna, e ottime performance internazionali in Paesi dell'Unione europea, come Francia e Portogallo, e del Nuovo Mondo, come il Sudafrica. E' questa la fotografia del mondo dell'extra vergine nel pianeta Terra scattata da Marco Oreggia, curatore della quinta edizione de 'L'Extravergine, Guida ai Migliori Oli del Mondo di Qualita' Accertata' che, per la prima volta, seleziona anche le produzioni estere. Il volume, che verra' presentato stasera a Roma, e' edito da 'Cucina & vini editrice in 35.000 copie. Premiato come miglior frantoio dell'anno la societa' cooperativa La Fortore, in Puglia mentre 'Migliore Olio Extravergine di Oliva dell'Anno' e' stato scelto il Frantoio toscano Franci che espugna il trono che, nell'ultima edizione, ando' al pugliese Caposella. Entra la Calabria, ed e' la novita' dell'edizione 2005, tra le top 15 con l'azienda agraria Pasquale Librandi 'Migliore Olio Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica' e Olearia San Giorgio'Migliore Olio Extravergine di Oliva - Fruttato Leggero'. Oltre al premio speciale alla cilena 'Associación Nacional de Productores de Aceitunas y Aceite de Oliva de Chile' la guida 2005 segnala inoltre: Badevisco ( Campania) come 'Migliore Olio Extravergine di Oliva Rapporto Qualità/Prezzo'; Frantoi Cutrera (Sicilia) come 'migliore Olio Extravergine di Oliva - Monovarietale'; dalla Provence, in Francia, Alain Bicheron come 'Migliore Olio Extravergine di Oliva - Blended'; Giuseppe Gabbas (Sardegna) come 'Migliore Olio Extravergine di Oliva - Fruttato Medio'; dal Western Sudafrica il Cape Kloovenburg Olives come 'Migliore Olio Extravergine di Oliva - Fruttato Intenso'; in Lombardia con l'azienda agraria Pietro e Rita Rocca il 'Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Leggero'; dal Portogallo, a Bragança, Clemente Menéres e' il 'migliore Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Medio'; in Sicilia Giorgio Rollo fa il 'Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Intenso'; in Toscana Frantoio di Vertine come 'Migliore Olio Extravergine di Oliva da Metodo Ciclo Continuo'; in Umbria Azienda Agraria Viola produce il 'Migliore Olio Extravergine di Oliva da Metodo Sinolea'; nelle Marche, infine, Frantoio Oleario Gabrielloni ha il 'Migliore Olio Extravergine di oliva da metodo tradizionale a presse'. Tra la realta' piu' interessanti del comparto oleario di tutto il mondo la guida 'L'extravergine' riconosce 318 produzioni come 'l'eccellenza' degli oli italiani e altre 48 ottime aziende che entrano per punteggio in Guida. A cio' si aggiunge il panorama internazionale che debutta in guida, rappresentato da 83 realta' produttive selezionate in 15 Paesi del mondo. ''Nuovi articoli tematici - afferma il curatore - permettono una piu' approfondita conoscenza dell'intera filiera dell'olio extravergine di oliva insieme ad aggiornate cartografie delle zone olivicole mondiali e delle Dop riconosciute in Italia. Un lavoro, quello cartografico, che ha richiesto un grosso sforzo di monitoraggio del territorio ma che, proprio per questo, dara' un puntuale e inedito quadro della distribuzione dell'olio di qualita' in Italia e nel mondo''.

Credito agricolo, incontro a Cosenza tra Confagricoltura e Agrifidi

13/12 Le problematiche del credito in agricoltura sono state al centro di un incontro svoltosi a Cosenza tra la Confagricoltura e il Direttivo dell' Agrifidi. Nel corso dell' incontro - e' detto in una nota - si e' discusso della grave situazione del credito in agricoltura nella provincia anche in vista dell' ormai prossima attuazione delle disposizioni dell'accordo di Basilea 2. ''Basilea 2 – ha affermato il presidente di Agrifidi, Palazzo - rappresenta uno dei nodi centrali per il settore e sara' basato su sistemi di rating che comporteranno per il comparto agricolo svantaggi con conseguente diminuzione di linee creditizie per gli imprenditori''. In particolare a preoccupare sono i nuovi parametri di valutazione aziendale, dal momento che la Calabria e' gia' fortemente penalizzata dai differenziali dei tassi d'interesse praticati che risultano essere il doppio rispetto alle aree del centro e del nord Italia. Il presidente provinciale di Confagricoltura,Renzo Caligiuri, ha espresso ''forte preoccupazione per la grave crisi dell' ortofrutta, ed in particolar modo per le clementine, che registra un crollo rilevante per i produttori del prezzo medio unitario. In una provincia come la nostra, dove il settore agricolo rappresenta uno dei comparti piu' importanti e produttivi - ha sostenuto Caligiuri - la grave crisi di mercato rischia di arrecare un gravissimo danno al gia' debole tessuto economico delle aziende''. Per Caligiuri ''le cause di questa vera e propria debacle sono da ricercare nei costi di produzione troppo alti, in una politica dei prezzi molto aggressiva da parte della grande distribuzione, nel calo generalizzato dei consumi nei mercati italiani ed esteri, e nella scarsa organizzazione dell' offerta.In questo senso si richiederanno alla Regione misure e sostegni mirati per il settore come l' emanazione di una normativa simile a quella approvata dal governo nazionale che ha esentato gli imprenditori pugliesi dal pagamento, per sei mesi, dei versamenti tributari e previdenziali dovuti dalle aziende agricole''.

La Calabria è la regione con più elevato consumo di pesce

09/12 Il settore ittico in Calabria vive di contraddizioni: una domanda fra le piu' vivaci di tutt'Italia ed un'offerta locale che fatica a stare al passo. E' questa l’analisi fatta dal progetto 'Sistema informativo pesca e attivita' correlate' (Sipac) ed i cui dati sono pubblicati nel volume 'Osservatorio Economico sulla filiera ittica' , entrambi a cura dell'Irepa. Con una spesa mensile pro-capite nel 2002 di 16 euro a fronte dei 14 euro registrati a livello nazionale, la Calabria e' infatti fra le regioni a piu' elevato consumo di pesce insieme a Puglia, Marche, Lazio e Ligura. Ma la produzione locale riesce a soddisfare solo il 15% del fabbisogno regionale - sottolinea l'Irepa - che cosi' deve fare ricorso alle importazioni. Nel corso del 2003 il volume delle catture e' stato di 10.823 tonnellate, per un valore di 52,12 milioni di euro, e pari nell'ultimo anno ad una flessione di circa mille tonnellate e ad una riduzione del fatturato di 2,4 milioni di euro. Ma le contraddizioni non finiscono qui. Se la flotta calabrese spicca per la propria artigianalita', con una minore dimensione media dei quasi mille battelli che la compongono, la Calabria si pone invece all'avanguardia nel settore della trasformazione: e' infatti la terza regione per numerosita' di imprese, dopo Sicilia e Campania. Sono trentatre' - riferisce l'Irepa - quelle che operano nella conservazione e produzione di prodotti a base di pesce, di cui 27 effettuano una vera e propria conservazione, mentre 6 realizzano produzioni a base di pesce. In media sono realta' molto piccole, con circa 9 persone per ogni azienda, molto al di sotto della media nazionale ed anche di quella della sola Italia meridionale, pari rispettivamente a 16 e 13 addetti per ogni azienda.

Nasce il sistema informativo regionale sulla pesca

09/12 Una fotografia della flotta regionale, un'analisi della situazione produttiva al 2003, un'indagine sulle pesche tradizionali, senza dimenticare ne' la commercializzazione ne' la trasformazione: il sistema informativo sulla Pesca e le attivita' correlate (Sipac) punta ad affrontare il mondo della pesca calabrese dalla A alla Z. Il progetto, che ha previsto anche la pubblicazione di un volume cartaceo 'Osservatorio economico sulla filiera della pesca in Calabria', e' stato realizzato dall'Irepa e finanziato dalla Regione, con l'obiettivo di poter orientare al meglio le politiche settoriali. Il sistema informativo punta infatti ad integrare la produzione statistica nazionale con informazioni dettagliate e legate alla realta' regionale: le informazioni ''sono elaborate - spiega l'Irepa - con un livello di disaggregazione per macroaree omogenee e compartimenti, tale da consentire l'attivita' di gestione dei fondi da parte anche delle singole Province''. Catture, ricavi, prezzi, sforzo di pesca e indicatori di sostenibilita' sono alcuni dei parametri sociali ed economici, continua l'Irepa, presi in considerazione nell'indagine. Ma il settore ittico non vuol dire solo mare e cosi' i ricercatori hanno raccolto ed analizzato anche le informazioni economiche e strutturali relative agli aspetti commerciali e all'industria di trasformazione.

Sindacati: “La finanziaria in agricoltura toglie ai poveri per dare ai ricchi”

08/12 ''Tolgono ai piu' poveri per dare ai piu' ricchi. Il governo Berlusconi per dare piu' soldi ai piu' ricchi taglia le indennita' di disoccupazione agricola e di maternita'''. E' quanto sostengono i segretari provinciali di Cosenza di categoria della Flai Cgil, la Fai Cisl e la Uila Uil, che, per venerdi' hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori agricoli. La manifestazione nel comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno si terra' presso l'azienda agricola ''Osas'' di Cammarata. La manifestazione sara' conclusa dall'intervento del segretario regionale della Flai, Antonio Spataro. ''La scelta - ha detto il segretario della Flai-Cgil Pollino-Sibari-Tirreno, Vincenzo Laurito - portata avanti dal governo Berlusconi di dimezzare, con l'articolo 21 bis, primo comma, del disegno di legge della Finanziaria, l'indennita' di disoccupazione e di rendere piu' difficile, con il secondo comma, l'indennita' di maternita', nella sola provincia di Cosenza, colpira' circa 50 mila lavoratori e lavoratrici''. ''L'indennita' di disoccupazione - ha aggiunto - e quella di maternita' rappresentano per le lavoratrici e i lavoratori agricoli, specialmente per quelli che operano nelle zone piu' povere della nostra Regione, una vera e propria forma di integrazione del loro misero e precario reddito. Per contrastare il disegno portato avanti dal governo Berlusconi, che tende a impoverire sempre piu' chi sbarca il lunario a fatica''.

Dal 17 ad Acri la manifestazione alimentare “Assaporagionando”

07/12 La Cna di Acri, in collaborazione con l' Amministrazione comunale e la Pro-Loco, ha organizzato la quarta edizione di ''Assaporagionando''. La manifestazione si svolgera' nel Palazzo Sanseverino-Falcone di Acri dal 17 al 19 dicembre con il patrocinio dell' assessorato regionale all' Agricoltura, la Provincia di Cosenza, la Camera di Commercio, la Comunita' Montana Destra Crati ed il sostegno della Banca Medio Crati. ''L' iniziativa - e' scritto in un comunicato - vuole coniugare due aspetti salienti: assaporare i prodotti piu' genuini e tipici della cultura culinaria calabrese ed individuare, attraverso il ragionamento, strategie per creare mercato ai prodotti portati in mostra. Assaporagionando vuole contribuire alla selezione dei prodotti che possono fregiarsi dei marchi Dop, denominazione origine protetta, ed altri marchi riconosciuti dalla Comunita' Europea per identificare prodotti di una determinata specie e territorio''. Assaporagionando 2004 riproporra' l' esposizione e la degustazione dei prodotti tipici della Calabria (salumi, formaggi, castagne, pane, dolci, fichi, pasta fresca, cioccolato), il dibattito e la possibilita' di trascorrere un wek-end di festa. Anche quest'anno saranno presenti alcuni dei manufatti tradizionali-artistici dell' artigianato (ricami, tessiture, arredo casa, mobili realizzati a mano o restaurati, vetri decorati).

Quaranta (Rifondazione) “Per l’agricoltura è crisi organica”

06/11 ''Ormai la crisi che affligge il settore agricolo e' sotto gli occhi di tutti. E non si tratta di una crisi dovuta a una calamita' naturale o ad una contingenza momentanea ma di una crisi organica che ha pesanti ripercussioni sulla tenuta stessa del settore''. Lo sostiene, in una nota, Francesco Quaranta, segretario provinciale di Catanzaro di Rifondazione comunista. ''Le cause sono molte e interconnesse - aggiunge Quaranta -, ma vengono sicuramente da lontano. Un ruolo importante lo ha avuto la Politica agricola comunitaria, che dopo aver devastato il tessuto rurale, facendo si che decine di migliaia di piccoli agricoltori abbandonassero la loro terra, con il disaccoppiamento sta dando il colpo di grazia a cio' che e' rimasto. Infatti, con il pagamento di contributi comunitari non piu' legati alla produzione, oltre che legittimare le frodi compiute, si creera' una cristallizzazione del settore a favore delle grandi aziende che vivono di rendita e mandera' del tutto in crisi tutte quelle piccole e medie aziende che finora hanno tentato di rimanere attive, accelerando cosi' l'abbandono del territorio e impedendo di fatto il gia' misero ingresso di giovani in agricoltura. Questo perche', con la creazione delle quote e del suo commercio, il mercato dei terreni verra' 'drogato' da questo aberrante sistema, che ha gia' depredato le aree piu' deboli del diritto di produrre. Oggi, nonostante i generosi 'premi' elargiti, gli agricoltori ora si trovano a pagare un conto molto salato. Infatti, se con una mano si e' generosamente dato, con l' altra si e' agito per togliere la terra da sotto i piedi di chi l'ha sempre lavorata''. Secondo Quaranta, ''i consumatori richiedono sempre piu', a ragione, qualita' e sicurezza dai prodotti che acquistano, ma questo non puo' essere solo un privilegio per pochi. Le manifestazioni sulla statale 106 in Basilicata rappresentano solo l' avvertimento di una crisi che non puo' piu' essere sottaciuta. E' urgente e inderogabile intervenire in modo organico, ripartendo da chi lavora in agricoltura, da chi ha intenzione di produrre con serieta' e in modo veramente sostenibile, sostenendo tutte quelle produzioni tipiche e di eccellenza che il nostro territorio puo' produrre. Questo deve avvenire non attraverso una distribuzione a pioggia dei finanziamenti, ma sostenendo la ricerca e la cooperazione, quella vera, tra le realta' produttive. Occorre inoltre impedire che l' Italia diventi campo di sperimentazioni per le multinazionali che stanno facendo pressioni a tutti i livelli per contaminare la nostra agricoltura con i loro prodotti Ogm''. ''Rispetto a questi problemi - conclude Quaranta - e' necessario che nel centro sinistra ci sia una chiara presa di posizione, smettendo di considerare l' agricoltura un pozzo senza fondo dove attingere voti ma un settore strategico e vitale per la Calabria''

Nasce un marchio di riconoscimento per le clementine

05/12 Le clementine calabresi avranno un marchio di riconoscimento che potra' facilmente distinguerle sui mercati nazionali ed internazionali. A darne notizia e' stato l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni Dima, in occasione della presentazione di un'iniziativa che dedica ormai da qualche anno una intera giornata al gustoso agrume. La manifestazione, organizzata al Castello Ducale di Corigliano Calabro con il sostegno della Regione, ha inteso dibattere sul futuro delle clementine alla presenza di esperti del settore, richiamando l'interesse dei produttori, dei commercianti e di tanti semplici estimatori e consumatori. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, oltre all'assessore Dima, il sindaco di Corigliano Calabro, Giovanni Battista Genova, e il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. Riferendosi alla situazione di mercato relativa alla commercializzazione delle clementine, Dima ha proposto di aprire un tavolo permanente insieme alle istituzioni locali, ai produttori e ai commercianti per esaminare le problematiche connesse al settore. Dima, secondo quanto e' stato riferito, ha anche dato notizia dell' approvazione, da parte della Giunta regionale, di una delibera da lui proposta in cui viene chiesto al Ministero delle Politiche agricole il riconoscimento ''dello stato di crisi'' per la commercializzazione delle clementine. ''Cio' - ha chiarito Dima - per rassicurare i produttori. Naturalmente non e' la panacea che tutti auspichiamo, ma e' un inizio di disponibilita' ulteriore per rassicurare produttori e commercianti e per consentire alle nostre clementine di trovare anche sul mercato la tranquillita' che in questo momento meritano''. Anche il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, ha inteso inviare un messaggio in occasione della Giornata delle clementine. ''E' tra i prodotti calabresi di cui andiamo piu' fieri - ha scritto Chiaravalloti - e sui quali in questi anni si e' giustamente concentrata l'attenzione della Regione. Le clementine calabresi rappresentano una nicchia sempre piu' consistente di prodotto di qualita' da salvaguardare e certamente da distinguere consentendo ai consumatori di scegliere senza il rischio di confusione e ai produttori di guardare al futuro con maggiore tranquillita'''. Al termine dell'incontro e' stato assegnato un riconoscimento a Federico Fazzuoli, conduttore e autore televisivo, che ha curato lo spot di promozione del frutto calabrese che ha come testimonial Paola Saluzzi.

Siciliani confermato nella Giunta di Confagricoltura

03/12 L' imprenditore agricolo Carlo Siciliani e' stato confermato nella Giunta della Confagricoltura. L' elezione e' avvenuta nel corso dell' assemblea nazionale della confederazione. Soddisfazione per la conferma di Siciliani e' stata espressa dai presidenti della Confagricoltura e delle Unioni Provinciali Agricoltori della Calabria. ''La nomina di Siciliani - ha sostenuto il presidente di Confagricoltura Calabria, Francesco Macri' - e' importante, in quanto la sua esperienza in uno settori trainanti dell' economia meridionale puo' significare una maggiore attenzione per il rilancio dell' agricoltura calabrese, in virtu' del suo importante ruolo di Responsabile per il Mezzogiorno''.

La vertenza del centro ARSSA di Sibari finisce in Procura.

I 32 lavoratori del Centro sperimentale dimostrativo (Csd) dell' Arssa di Sibari hanno annunciato di avere presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari per chiedere che la magistratura faccia luce sulla vertenza che li vede impegnati a presidiare, dai primi ottobre, circa 86 ettari di terreno appartenenti all' Arssa e ceduti dal 1999 per 5 anni a privati. ''Le maestranze, sostenute dal segretario provinciale della Uil di Cosenza Benedetto di Iacovo - e' detto in un comunicato - sono preoccupate perche', nonostante la convenzione sia scaduta il 10 novembre, nulla e' cambiato. I terreni sono ancora in mani private mentre la convenzione prevedeva che, alla scadenza del 10 novembre, i terreni dovessero ritornare nella piena e totale disponibilita' dell' Arssa''. I lavoratori - riporta ancora la nota - temono che questa situazione possa prolungarsi ancora per molti anni, mettendo seriamente a rischio il loro posto di lavoro. ''La Uil - afferma Di Iacovo - mantiene sempre gli impegni assunti e la nostra denuncia vuole solo appurare se ci sono stati accordi che possono ledere il valore pubblico dei terreni, spingendoli verso i privati e per di piu' senza oneri. I terreni devono restare nella piena disponibilita' dell' Arssa che ne ha bisogno per le sue attivita' di ricerca, sperimentazione, divulgazione''.

Il Presidente dell’ARSSA, Pizzini, incontra diririgenti e responsabili dei cntri sperimentali dell’azienda

29/11 Il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini, presenti il Consigliere d’Amministrazione, Ettore Vaccaio e il Direttore Generale, Giovanni Marzullo, ha incontrato presso la Sala riunioni dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura i responsabili dei CSD ARSSA presenti sul territorio della provincia di Cosenza ed alcuni dirigenti di Settore, parimenti interessati alla programmazione delle attività istituzionali e produttive di questi importanti presidi pubblici, presenti sulle aree più indicative della Regione. Analoghi incontri, seguiranno per i CSD presenti sul territorio delle altre province ( Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria).
Queste particolari Strutture, sorte prioritariamente per realizzare i presupposti cardine dell’ Organismo strumentale agricolo della Regione Calabria: Sperimentazione, Dimostrazione dei risultati della ricerca applicata e Divulgazione dei dati tecnico-aziendali d’interesse per il mondo agro-zootecnico regionale. Il Presidente Pizzini, nel corso dell’incontro, ha indicato alcune linee d’indirizzo, peraltro già approvate dal CdA dell’Agenzia, circa una più attenta e razionale programmazione delle attività dei medesimi CSD che – ha riferito Pizzini – dovranno puntare già nei prossimi mesi ad una sorta di “ autosufficienza”.
Il responsabile dell’ARSSA, con l’occasione, nel rilevare che questo percorso costituisce un’azione innovativa ed irrinunciabile, ha inteso segnalare la inderogabile necessità di creare più sinergia operativa tra le stesse realtà, evidenziando che oltre agli inderogabili aspetti legati alle prioritarie attività di ricerca applicata e sperimentazione nei diversi comparti dell’agro-zootecnia, le stesse strutture dovranno operare un attento monitoraggio delle risorse disponibili ( materiale tecnico, carico di bestiame, unità foraggere, potenzialità di aree aziendali da riconsiderare a fini produttivi, etc.) per concorrere, in maniera cospicua a razionalizzare le risorse finanziarie destinate ai Centri.
Infine, il Presidente Pizzini, il Consigliere Vaccaro ed il Direttore Generale Marzullo, hanno posto l’accento sul fatto che – d’accordo tutti i presenti – occorre per ogni realtà rielaborare un dettagliato “ Piano aziendale generale”, attraverso il quale operare scelte ed interventi che abbiano fondamentalmente cura di una maggiore valorizzazione delle risorse produttive endogene, da porre in rapporto dinamico con tutte le altre realtà strumentali dell’ARSSA. Altro aspetto affrontato è stato quello di incrementare la progettualità presso le singole strutture.
Nell’ambito dell’incontro s’è anche parlato dell’imminente inaugurazione del nuovo CSD di Paola, per il quale sono stati previsti interventi complessi e multifunzionali, con importanti interventi destinati alla didattica, in collegamento con la Scuola, ed alle escursioni naturalistiche, rappresentando lo stesso presidio una realtà innovativa ed unica nel suo genere nel Mezzogiorno d’Italia, per le particolari qualità agro-ambientali del sito prescelto

Confagricoltura denuncia: “Nessuna azione contro l’emergenza lingua blu”

29/11 ''A quattro anni di distanza dalla sua esplosione, non e' stata ancora fatto nulla per risolvere l' emergenza lingua blu''. E' quanto emerso dalla riunione degli Stati Generali delle Federazione regionali di Confagricoltura di Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, che si e' svolta in serata a Potenza. La malattia della lingua blu, che colpisce bovini e ovicaprini, secondo gli allevatori ha portato il comparto meridionale al collasso. ''Siamo molto preoccupati - ha spiegato il presidente lucano della Confagricoltura, Marcello Di Ciompo - perche' non riusciamo a intravedere il termine di questa, per gli allevatori, tragica vicenda. Siamo convinti che ci sia bisogno di portare la questione sui tavoli nazionali, ma non solo con le parole, bensi' con i fatti''. Gli allevatori meridionali hanno posto in evidenza e contestato la ''netta separazione che si e' venuta a creare tra Nord e Sud Italia. I 'colleghi' settentrionali non hanno alcuna intenzione di correre in nostro aiuto''. La settimana scorsa a Roma, presso il Ministero della Salute, si e' tenuto un incontro a cui hanno preso parte anche i rappresentanti di Confagricoltura. ''Purtroppo - ha spiegato il responsabile nazionale del reparto sanitario zoo-tecnico di Confagricoltura, Paolo Biasucci - anche in quella riunione e' emerso come non sia stato ancora finanziato un solo euro per la 'lingua blu'''. ''Oggi sappiamo - ha osservato Biasucci - che tutti gli ovicaprini vanno vaccinati, mentre per i bovini la scelta deve essere assunta regione per regione. Ci troviamo a combattere un nemico sconosciuto. Ecco perche' credo che sia indispensabile la costituzione di un Comitato composto dai rappresentanti delle regioni meridionali, cioe' delle regioni colpite piu' duramente dall' emergenza''.

A Crotone un progetto di filiera delle carni biologiche della Calabria

29/11 Un progetto relativo alla filiera delle carni biologiche della Calabria sara' presentato nel corso di un incontro che si terra' mercoledi' mattina nella Camera di Commercio di Crotone. ''Il progetto - e' scritto in una nota - ha l'obiettivo di informare gli imprenditori agricoli, sui passaggi che occorre seguire per convertire un allevamento da convenzionale a biologico. Nell'ambito dell'iniziativa e' stato costituito un gruppo di lavoro qualificato in grado di dare un'assistenza globale agli imprenditori che vogliono aderire al progetto''. Ad oggi sono circa 128 gli allevatori (75 aziende bovine, 39 aziende ovine, 10 caprine 3 suine e 1 di ungulati) che hanno chiesto di aderire all'iniziativa. L'Apz, secondo Franco Barretta, ha ritenuto ''utile svolgere, grazie anche ad un progetto finanziato con i Por Calabria, alcune iniziative per rilanciare il comparto, anche alla luce della nuova riforma della Pac. L'Apz, ponendo al centro dell'attenzione l'impresa, vuole ragionare sugli strumenti economici e sulle strutture di servizio oggi necessari per dare una prospettiva alle imprese zootecniche in un quadro di sempre piu' stretti rapporti di filiera''

Secondo la CGIL c’è crisi commerciale nell’agrumicoltura della piana di Sibari

26/11 La segreteria comprensoriale della Flai Cgil ha lanciato l' allarme sulla crisi commerciale che investe i prodotti dell' agrumicoltura della Piana di Sibari. ''Il fenomeno della crisi commerciale degli agrumi - ha sostenuto Vincenzo Laurito, segretario generale della Flai Cgil Pollino-Sibari-Tirreno - sta assumendo una dimensione veramente allarmante. Il rischio della perdita di lavoro per centinaia e centinaia di lavoratori diventa sempre piu' reale. Ci sono azienda agricole all' avanguardia e leader nel settore agrumicolo che hanno nei loro magazzini migliaia e migliaia di clementine invendute e che, in questi ultimi giorni, hanno dovuto interrompere, facendo restare a casa i lavoratori, la raccolto del prodotto. La situazione del settore agrumicolo e' molto grave. Non ci si puo' fermare solo a denunciare il fenomeno delle 'affogliate'. Per risollevare questo settore c' e' bisogno di un' inversione anche nella politica comunitaria''. Tra le cause che determinano la crisi commerciale degli agrumi della Sibaritide, per il segretario della Flai vi e' la minore tendenza a ''spendere'' che si registra negli italiani. ''Ma in questo specifico caso - ha aggiunto Laurito - e' dovuta anche alla totale mancanza, da parte del Governo centrale, del controllo della filiera del prezzo che danneggia sicuramente il consumatore ma anche, e soprattutto, il produttore''. La seconda causa, a dire di Laurito, ''e' da ricercare nell' invasione dei mercati con prodotti, qualitativamente molto piu' scarsi, provenienti da paesi extracomunitari (Marocco e Turchia). Urge, quindi - ha affermato il rappresentante della Flai - che la classe politica regionale e provinciale, invece di perdere tempo in screzi personali, si muova in sinergia e richieda al Ministro Alemanno un qualificato intervento verso l' Unione Europea per il varo di un sistema di 'protezione' degli agrumi della Sibaritide e, in special modo, delle nostre clementine''. ''Noi, come Flai Cgil - ha conclude Laurito - intendiamo dire al ministro Alemanno che siamo totalmente contrari alla proposta di 'alleviare' la crisi commerciale che riconosce ai produttori una sorta di 'stato di calamita'' e che esclude i lavoratori che, costretti a restarsene a casa, sono quelli che pagano il prezzo piu' alto. Sarebbe auspicabile che Alemanno, insieme con le Regioni interessate e con le associazioni dei produttori, iniziasse a pensare alla creazione di piattaforme che, tramite il franchising, possano assicurare ai produttori un sistema di vendita diretta''.

Deputati UDC chiedono l’estensione delle esenzioni per l’agricoltura a tutto il Mezzogiorno

25/11 Dopo l' approvazione da parte della giunta regionale pugliese della declaratoria di crisi per l' agricoltura e di evento eccezionale per il crollo dei mercati, i parlamentari nazionali dell' Udc Massimo Grillo, Gianpiero D' Alia e Filippo Drago hanno annunciato la presentazione di un ordine del giorno per impegnare il governo nazionale a sospendere il pagamento dei contributi previdenziali e tributari a tutto il Sud. ''E' impensabile - sostengono i parlamentari dell' Udc - fare valere un beneficio di tale rilievo ed estrema necessita' solo per la Puglia. Anche gli agricoltori siciliani e in generale del Sud vivono una crisi che diviene sempre piu' insopportabile e, se il governo non estende la richiesta di sospensione dei versamenti tributari e previdenziali alle altre regioni, l' ombra del crollo strutturale dell' agricoltura finira' per travolgerci. Tale urgente provvedimento dovra' riguardare tutti i comparti dell'agricoltura compreso il vitivinicolo''.

Macrì (Confagricoltura) “maggiore collegamento tra mondo ambientale e settore agricolo”

25/11 La necessita' di ''un piu' stretto collegamento tra il mondo faunistico e ambientale con il settore agricolo'' e' stato evidenziato dal presidente della Confagricoltura Calabria, Francesco Macri', a conclusione dell' audizione della Commissione Agricoltura della Camera sul nuovo testo unificato delle proposte di legge sulla caccia. A giudizio di Macri', la legge 157/92 ''ha anche rappresentato un punto utile di mediazione tra i diversi soggetti interessati; in molte sue parti, pero', e' stata disattesa e applicata in modo disomogeneo sul territorio nazionale''. Al riguardo il presidente della Confagricoltura ha ricordato ''che solo nel 2003 il Consiglio regionale ha approvato il Piano faunistico regionale di Coordinamento di quelli Provinciali e dato la possibilita' alle Amministrazioni di istituire i Comitati di gestione degli ambiti territoriali di caccia''. Di questi, ha aggiunto Macri', ''solo la Provincia di Reggio Calabria ha provveduto alla loro istituzione mentre le altre quattro ad oggi stanno espletando le procedure per l' istituzione dei Comitati di Gestione''. ''Alcuni aspetti nella gestione del territorio dal punto di vista agricolo e faunistico, a suo tempo raggiunti dopo lunghi ed articolati momenti di concertazione tra le diverse categorie coinvolte - ha sostenuto Macri' - sono tuttora attuali e condivisibili, anche se il decennio trascorso ha evidenziato aspetti che devono e possono essere migliorati. E' utile, quindi, lavorare per innovarla''. La futura legge, dovra', a parere dell' organizzazione agricola, considerare attentamene i temi innovativi della gestione del territorio, della fauna, della tutela dell' impresa agricola, del suo ruolo multifunzionale a favore del miglioramento dell' ambiente destinato ai piu' diversi fruitori: dai cittadini, ai cacciatori, agli amanti della natura, facendo propri gli orientamenti che stanno emergendo per la nuova politica agricola 2007 - 2013. ''I protagonisti di un rinnovato rapporto tra territorio rurale e attivita' venatoria, di stampo realmente europeo - ha sostenuto Macri' - non possono che essere gli agricoltori e le loro imprese, alle quali vanno rivolte soluzioni coerenti con le politiche agroambientali dell' Unione Europea, che hanno sancito lo stretto legame tra l' attivita' agricola e la tutela ambientale''. Per questo motivo Confagricoltura Calabria, confermando il suo impegno a lavorare per provvedimenti legislativi ''realmente innovativi e concertati sui temi agro venatori'', intende esercitare ''un ruolo attivo, attraverso il coinvolgimento dei parlamentari calabresi, per migliorare, durante l' esame parlamentare, la proposta di legge attualmente in discussione''.

Raccolti devastati da lupi e cinghiali nel reggino

24/11 Lupi e cinghiali scorrazzano indisturbati nelle campagne della provincia di Reggio Calabria, assalendo persone ed allevamenti e divorando i prodotti agricoli, in primo luogo l' uva. E' la denuncia della Coldiretti di Reggio Calabria, che a tale proposito ha organizzato una riunione di allevatori a Bova Marina. In una nota l' organizzazione agricola parla di ''situazione diventata ormai incontrollabile'', facendo riferimento a ''raccolti distrutti, produzione vitivinicola in netto calo e capi di bestiame (ovicaprini e bovini) ridotti sensibilmente. Uno scenario che interessa numerosi comuni della jonica (Bova, Bova Marina, Condofuri, Palizzi, Roccaforte del Greco, Roghudi, Bagaladi) a seguito dei ripetuti attacchi da parte di lupi e cinghiali che si spingono fino alle aree coltivate piu' esterne, fino a lambire le zone costiere e i centri abitati, con gravissimo pericolo anche per l' incolumita' delle persone nelle campagne e nei centri abitati''. Secondo Domenico Stelitano, presidente del Comitato dei diritti degli allevatori e coltivatori, ''sono innumerevoli le incursioni di cinghiali che distruggono le reti per la raccolta delle olive e che scavano sotto la recinzione dei vigneti rovinando intere colture. I lupi affamati hanno ripetutamente assaltato allevamenti di ovini e bovini e si contano a centinaia le pecore ed i vitelli uccisi in breve tempo''. Uno dei rischi maggiori denunciati dalla Coldiretti a causa dei danni arrecati ai vigneti e' quello di perdere gran parte della produzione di vino di Palizzi, che beneficia del marchio Igt (Indicazione geografica tipica). Uno degli agricoltori che hanno partecipato alla riunione ha detto, infatti, che a seguito della distruzione dei vigneti da parte degli animali selvatici, quest' anno e' riuscito a produrre soltanto 130 litri di vino, contro i millecinquecento dell' anno precedente. Il direttore della Coldiretti reggina, Salvatore Loffreda, ha riferito che ''sara' al piu' presto chiesta una Conferenza di servizi alla quale dovranno partecipare i presidenti della Provincia, dell' Ente Parco Aspromonte e della Comunita' Montana Versante Jonico Meridionale ed i sindaci dei centri della zona interessati alla problematica per risolvere questa grave questione con un accordo che tuteli le persone, l' ambiente e il patrimonio zootecnico e agricolo della provincia di Reggio''. Loffreda ha aggiunto che la Coldiretti reggina ''e' impegnata per prestare la massima collaborazione nell' uscire quanto prima dalla situazione di grave squilibrio ambientale e di pericolo per l'incolumita' delle persone, oltre che del patrimonio zootecnico, e che rischia di mettere in ginocchio le risorse agricole della zona''

Aumenta il raccolto delle clementine

24/11 Sara' di 417 mila tonnellate circa il raccolto di clementine per la campagna 2004-2005. Lo rende noto l'Ismea sulla base di un'indagine condotta in collaborazione con le Unioni nazionali dei produttori ortofrutticoli Uiapoa, Unacoa, Unagro e Unaproa. Si tratta di un buon risultato (+12% su base annua), sostanzialmente ascrivibile al significativo incremento delle rese, passate da 17,3 tonnellate per ettaro della scorsa annata, a 1,3 della campagna in corso (+11,7%). In termini di superfici, il dato nazionale non dovrebbe differire molto da quello dello scorso anno, confermando 22.818 ettari complessivi. Nel dettaglio regionale, la Calabria, con una quota del 48% della superficie totale investita e il 64% della produzione nazionale, dovrebbe registrare una crescita del 13% in termini
di raccolto portandosi a quota 268 mila tonnellate dalle 236 mila della scorsa campagna. In particolare, la provincia di Cosenza, dove si concentra quasi la meta' della produzione italiana, dovrebbe segnare un incremento del 18% su base annua (189mila tonnellate circa). In riferimento alle diverse varieta', prevale nettamente la tipologia delle 'clementine apirene' che esprime oltre l'80% delle superfici e della produzione nazionali. Le informazioni raccolte presso gli operatori sull'andamento del ciclo produttivo, indicano un quadro pienamente soddisfacente. Allegagione e fioritura sono risultate favorevoli nella quasi totalita' dei casi, cosi' come l'andamento climatico ritenuto nel complesso soddisfacente. Buoni, infine, il contenuto in succo e il grado zuccherino con una pezzatura dei frutti classificata come normale nell'80% dei casi e superiore alla media nel 10%.

Va in onda sulle reti Rai la campagna di promozione delle Clementine di Calabria

22/11 E' in questi giorni nella programmazione delle reti Rai la nuova campagna promozionale delle 'Clementine di Calabria'. Proprio nella giornata di domenica 21 novembre, sulle reti Rai, e' iniziata la trasmissione di uno spot televisivo ideato e curato da Federico Fazzuoli e che ha come testimonial d' eccezione Paola Saluzzi. Con la nuova campagna di valorizzazione, che interessera' i mesi di novembre e dicembre, l' assessore all' Agricoltura Giovanni Dima ha voluto ancora una volta puntare su un messaggio di promozione ed informazione che, avvalendosi anche della collaborazione di volti noti del mondo dello spettacolo, sintetizza la bonta' e l' eccellenza di una produzione tipica dell' agroalimentare calabrese inserita in un contesto ambientale e territoriale di qualita'. ''Con la promozione - ha dichiarato Dima - delle Clementine di Calabria attraverso queste iniziative pubblicitarie vogliamo perseguire e raggiungere l' obiettivo di far conoscere la bonta' e le particolari qualita' organolettiche di uno dei nostri prodotti che, per i quantitativi prodotti e commercializzati, rappresenta senza alcun dubbio la punta di diamante delle produzioni agroalimentari calabresi''. In tale contesto si inserisce la recente iniziativa, voluta dallo stesso Dima e realizzata con la collaborazione della Societa' Autogrill nelle scorse settimane, che e' consistita nella degustazione delle clementine di Calabria in ben 26 Autogrill della rete autostradale nazionale e che ha riscosso il gradimento di quanti hanno potuto apprezzarne la qualita' e la bonta'. ''A breve - ha aggiunto Dima - realizzeremo anche un' altra iniziativa che prevede la presentazione di questo frutto ad una elite di esperti dell' enogastronomia nazionale e della stampa specializzata''. ''Siamo convinti - ha concluso Dima - che la promozione e la corretta informazione sulla bonta' dei prodotti calabresi, abbinati alla realizzazione di un marchio identificativo, come ha riconosciuto un esperto indiscusso del calibro di Federico Fazzuoli, rappresenti lo strumento piu' utile per far conoscere ed apprezzare alla vasta platea dei consumatori la tipicita' delle produzioni calabresi''.

Tassone (Udc) “La Calabria deve recuperare identità”

22/11 ''La Calabria, che in passato ha pensato al proprio avvenire trascurando potenzialita' e vocazioni, deve adesso recuperare un'identita'''. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Mario Tassone, intervenendo a Castrovillari al convegno sul tema ''Distretto agroalimentare di qualita', distretto industriale, ricerca ed innovazione tecnologica: lo sviluppo possibile'', promosso da un gruppo di lavoro coordinato dal vicecapogruppo dell' Udc in Consiglio regionale, Mario Albino Gagliardi. ''La nostra Regione - ha aggiunto Tassone - ha inseguito per troppo tempo il proprio futuro senza tener conto delle proprie vocazioni. Deve adesso darsi un' identita' nuova e diversa. Non possono esservi progetti che premino un dato settore a scapito di altri: deve esistere un unico progetto per lo sviluppo''. Tassone ha fatto anche un riferimento alla situazione politica regionle, sostenendo che ''qualcosa, in questi anni, non e' andata per il verso giusto alla Regione, ma i problemi sono scaturiti dalla mancanza di politica, senza la quale sono venuti meno i partiti e le capacita' programmatiche di centrodestra e centrosinistra''. ''L'iniziativa - ha detto Gagliardi - ha rappresentato un' importante occasione per discutere della necessaria sinergia che deve caratterizzare l' agire di imprese, mondo politico, ricercatori scientifici ed universitari''. La manifestazione e' stata presieduta da Giancarlo Pellegrino, segretario provinciale dell'Udc. Hanno portato i saluti i sindaci di Castrovillari, Franco Blaiotta, e Cassano allo Jonio, Gianluca Gallo. Successivamente, Mario Albino Gagliardi ha illustrato il progetto di legge, presentato nei giorni scorsi, che riguarda l' istituzione dei sistemi produttivi locali e dei distretti industriali. Antonio Schiavelli, amministratore delegato dell' Osas, ha relazionato sulle prospettive del distretto agroalimentare di qualita' della Sibaritide, di recente istituzione. Successivamente Gaetano Nola, presidente dell'Osas, ed il ricercatore Sergio Senatore hanno discusso degli obiettivi di ''Varat'', societa' nata dalla collaborazione tra giovani professionisti ed imprenditoria calabrese. Ha fatto seguito l' intervento di Gaetano Florio, direttore del Dipartimento di Meccanica dell' Universita' della Calabria, impegnato a delineare contorni e potenzialita' dell'impiego di idrogeno per la produzione di energia elettrica da biomasse. Renzo Caligiuri, presidente di Confagricoltura Cosenza, ha criticato le politiche agricole messe in campo dal governo regionale esprimendo ''delusione per gli obiettivi mancati''.

Annata record per l’olio d’oliva. Calabria e Puglia si dividono equamente il 70% della produzione nazionale

Annata record, quella del 2004, per la produzione di olio. Infatti la produzione di olio di oliva raggiungerà i massimi storici con una quantità stimata intorno alle 800mila tonnellate, pari a un fatturato di circa 2mila milioni di euro . Un record che corrisponde a un aumento del + 13,5% rispetto al 2003 secondo le previsioni di Coldiretti e del + 10% secondo quelle di Confagricoltura. Tuttavia, i ricavi per gli olivocoltori subiranno una sensibile diminuzione a causa della congiuntura negativa del mercato. I prezzi all'origine infatti, sono calati del 12,9 su base annua secondo le rilevazioni dell'Ismea e del 20%, con punte del 40% in alcune regioni, secondo i dati di Confagricoltura. L'Italia e' comunque al secondo posto in Europa per produzione di olio di oliva, con un patrimonio olivicolo di 250 milioni di piante sul territorio e 350 varietà. Anche i dati sui consumi interni sono in crescita: gli italiani, nel 2003, hanno acquistato 300mila tonnellate di olio, un incremento del 3,4% rispetto all'anno precedente e per una spesa complessiva pari a 1,25 miliardi di euro. Ed e' la Puglia la prima regione produttrice di olio con un quantitativo stimato in 287mila tonnellate secondo i dati della Coldiretti elaborati da Unaprol e Agecontrol. A seguire c'e' la Calabria con 279mila tonnellate. Molto distaccata la Sicilia con 73mila tonnellate e la Campania con 38mila. Il Lazio passerà dalle 20mila alle 32 mila tonnellate mentre la Toscana dalle 11mila a circa 19mila tonnellate. In lieve aumento Umbria, Marche ed Emilia Romagna che passano da 10mila a 15mila tonnellate. In calo invece, risultano regioni come la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia dove si prevede una produzione di poco superiore alle 1.300 tonnellate pari al - 32,7%. Ma il calo piu' consistente riguarda la Basilicata, pari al 72,6%, laddove la produzione e' passata dalle 16.800 tonnellate della campagna 2003-2004 alle 4.600 tonnellate di quest'anno. Italiani grandi consumatori ma anche grandi estimatori dell'olio. E la qualità e' il requisito cui puntano sempre più i produttori che, secondo quanto riferisce la Confederazione degli imprenditori agricoli, assecondano le esigenze del mercato puntando all'extra-vergine, alle produzioni Dop e Igp, all'olio biologico e piu' in generale ai prodotti a marchio e confezionati. Lo sforzo consiste nell'esaltare le caratteristiche organolettiche del prodotto con grande soddisfazione dei palati piu' fini. I dati confermano la tendenza. Tra gli olivi d'oliva sono proprio gli extra-vergini a segnare il passo con un aumento del valoredegli acquisti di + 5,2% e punte del 19,4% per gli oli a denominazione d'origine protetta che sono arrivati a quota 35 con le ultime due iscrizioni nel registro europeo dell'olio extra vergine di ''Cartoceto'' della provincia di Pesaro-Urbino e di quello ''Terre Tarentine'' pugliese.

Il Ministro Alemanno alla conferenza di Lamezia: “L’agricoltura in Calabria è cresciuta molto”

20/11 ''L'agricoltura e l'agroalimentare in Calabria sono cresciuti molto sia in immagine sia in possibilita' economiche effettive di questa regione'' ha detto il Ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, partecipando a Lamezia Terme alla conferenza regionale sull'agricoltura. ''Si tratta quindi - ha aggiunto - di fare il punto sulla situazione, rinnovare il programma, mettere insieme una strategia che si puo' trovare perfettamente in sintonia con la strategia nazionale per l'agroalimentare. I prodotti eccellenti in Calabria ci sono gia'. Si tratta di produrli di piu' e di commercializzarli di piu'. Questo e' un problema generale di tutta l'agricoltura meridionale. Bisogna fare in modo che la parte piu' importante del reddito non rimanga al commercio ma sia nel mondo agricolo, nel mondo produttivo, e che rimanga sul territorio''. Il Ministro delle Politiche agricole ha poi annunciato che ''per gennaio-febbraio ci sara' una conferenza nazionale dell'agricoltura e dell'agroalimentare e questa conferenza regionale puo' essere un'ottima premessa per questo lavoro. Il merito piu' importante della Regione Calabria, del presidente Giuseppe Chiaravalloti e dell'assessore regionale al settore, Giovanni Dima, e' stato quello di dare un'immagine ai prodotti calabresi. Basta andare nelle fiere nazionali ed internazionali per vedere quanti prodotti calabresi ci sono''. Nel corso della giornata conclusiva della conferenza regionale dell'agricoltura il presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, ha detto che ''siamo stati accusati di non aver saputo spendere i fondi comunitari. Questa conferenza regionale e' la dimostrazione del contrario. Sui giornali specializzati si dice che la Calabria ha speso di piu'. Con questo non vogliamo dire di essere stati piu' bravi ma siamo andati avanti''. ''Il problema - ha proseguito Chiaravalloti - e' di spendere bene i fondi e farlo nella maniera giusta. Ci eravamo quasi rassegnati a vedere recedere la nostra civilta'. Oggi l'agricoltura si e' ridimensionata, ma chi e' rimasto fedele alla sua antica ''religione'' ed utilizza le tecnologie moderne fa si' che ci avviamo verso un'agricoltura che non e' piu' una nicchia ma si avvia a diventare un momento importante per l'economia''. ''Siamo certi - ha concluso Chiaravalloti - di poter guidare bene questo percorso e se ci sono critiche, possiamo discuterle''.

La Coldiretti chiede di rendere operativa la legge sul luogo d’origine degli alimenti

20/11 Rendere esecutiva la legge sulla ''indicazione obbligatoria del luogo di origine e/o di provenienza'' degli alimenti che impedisce di ''spacciare'' come italiani prodotti provenienti da altri continenti: e' questo l' imperativo ribadito dalla Coldiretti a seguito dell' indagine, svolta nei primi otto mesi del 2004, sull' incremento delle importazioni di prodotti cinesi sulle tavole italiane. In particolare, e' scritto in una nota, ''si tratta di una crescita del 440% di mele, del 22% di pomodori conservati e del 5% di ortaggi e verdure sottaceto. La legge sull' etichettatura di origine obbligatoria, prevede che entro sei mesi dalla pubblicazione vengano emanati i decreti applicativi per le singole produzioni''. E' necessario tutelare i prodotti legati al territorio - ha sostenuto il direttore della Coldiretti reggina, Salvatore Loffreda - che per la loro tipicita' e genuinita' trovano sbocco in numerosi mercati internazionali. Questo e' un passaggio obbligatorio per valorizzare le risorse locali e dare impulso all' economia del Mezzogiorno ed in particolare della Calabria, che e' una delle poche regioni che puo' vantare la produzione di alimenti inimitabili in altre aree geografiche per le loro qualita' organolettiche dagli agrumi, all' olio extravergine di oliva, dal bergamotto, ai mieli pregiati di produzione locale''.

A tutela delle clementine calabresi anche uno spot televisivo

19/11 ''La clementina di Calabria e' un piccolo sole radioso che arriva sulle nostre tavole, e' bello da sbucciare, squisito da mangiare''. A dirlo e' stata Paola Saluzzi, testimonial delle clementine calabresi. Stamani, a margine dei lavori della conferenza generale dell' agricoltura calabrese, in corso di svolgimento nel centro agroalimentare di Lamezia Terme, e' stata presentata la nuova campagna promozionale delle clementine alle quali e' stato anche affiancato un marchio (Cle) che, come ha spiegato l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, e' stato ''creato per identificare un prodotto di eccellenza sempre piu' ricercato nei mercati tradizionali''. Lo spot, effettuato con la collaborazione di Federico Fazzuoli, si svolge in un agrumeto durante la raccolta delle clementine. L' intento, ha proseguito Dima e' quello di ''far conoscere l' originalita' e la bonta' delle clementine di Calabria, prodotto Igp (Indicazione geografica protetta), che rappresenta il meglio dell' agrumicoltura calabrese''. Questo perche', ha aggiunto subito dopo Fazzuoli, la Calabria ''deve comunicare le cose belle e buone che fa e mettere in piedi dei meccanismi che qualificano il prodotto, puntando sui marchi di indicazione geografica protetta''. La sua speranza e' quella di fare in modo che ''attraverso lo spot gli spettatori possano percepire la bellezza di questo ambiente: il verde e l' arancione degli alberi di clementine e gli antichi gesti della raccolta manuale di ogni frutto. Ho voluto che gli attori non fossero comparse dello spettacolo - ha concluso Fazzuoli - ma dei veri raccoglitori di clementine, i quali hanno raccolto questo straordinario frutto davanti alla nostra macchina da presa esattamente come fanno ogni giorno''.

Sabato il ministro Alemanno alla Conferenza regionale sull’agricoltura. Ass Dima. “Agricoltura spina dorsale dell’economia”

19/11 Con l' intervento dell'assessore regionale all' agricoltura, Giovanni Dima,nel centro agroalimentare di Lamezia Terme si e' aperta la conferenza generale dell'agricoltura calabrese che si concludera' domani con l' intervento del ministro all' agricoltura, Giovanni Alemanno. Sara' una due giorni durante la quale il mondo dell'agricoltura calabrese si confrontera' a 360 gradi su quelli che sono i temi legati a questo settore che, sebbene sia una delle maggiori fonti economiche della regione, stenta ancora a decollare. A questo scopo, gli organizzatori hanno pensato di dare vita a quattro tipi di incontri che affronteranno ciascuno un argomento particolare e che spazieranno dal ''futuro dell' olivicoltura in Calabria, alla luce delle novita' introdotte dalla nuova Pac'' (Politica agricola comunitaria) agli ''interventi di rilancio del settore zootecnico con la riforma della Pac'', alla ''valorizzazione del settore ortofrutticolo nella regione Calabria'', allo ''agriturismo, territorio e ambiente: il ruolo delle aziende multifunzione''. Per quanto riguarda il settore olivicolo, e' stato spiegato che esso rappresenta ''una parte considerevole dell' attivita' agricola della Calabria che e' seconda in Italia soltanto alla Puglia, con una produzione stimata di olio per il 2004/2005 di 279.000 tonnellate. La nuova Pac si innesta quindi in un sistema importante: oltre 185.000 gli ettari a oliveto, 200.000 le aziende coinvolte, 24 associazioni di settore e una produzione media di olive di circa 670.000 tonnellate all' anno, il cui 98% e' destinato alla molitura, attivita' che riguarda oltre 1200 frantoi. Il valore all' origine della produzione si aggira in media sui 250/300 milioni di Euro, che al netto degli aiuti comunitari costituisce il 25% della Plv dell'agricoltura calabrese''. Altro argomento trattato e' quello del rilancio del settore zootecnico: ''L' incidenza sulla zootecnia della riforma della Pac - e' stato spiegato - appare importante in un territorio, come quello calabrese, in cui il settore sta vivendo un momento di crescita e rivalutazione. Dal gennaio 2005 si porte con la formula del disaccoppiamento totale, che prevede il pagamento del premio unico alle aziende sulla base degli aiuti incassati nel triennio 2000/2002. Uniche eccezioni le sementi certificate, che mantengono aiuti accoppiati, e i premi ai produttori di latte. Inoltre con il prelievo ai produttori una quota di finanziamento tornera' come prelievo supplementare per la promozione di progetti di qualita' e di tutela ambientale: il 7% ai bovini, con un gettito di 31,4 milioni, il 5% agli ovi-caprini (22,42 milioni) e l'8% ai seminativi (139 milioni)''. Nel corso degli incontri, comunque, e' stato anche evidenziato che ''l' agricoltura calabrese si caratterizza per alcune colture ortofrutticole di significativa incidenza a livello nazionale. Grande rilievo, in particolare, ha il settore agrumicolo. che costituisce il 17,9% nella composizione della produzione vendibile regionale. Un settore che vede la Regione leader in Italia per le clementine, (6,4% della produzione vendibile regionale con 114 milioni di euro). Importante anche la coltura delle arance che con 173 milioni di euro sono al 9,7%. senza tralasciare altri prodotti quali i pomodori (31 milioni di euro, 1,7%) o le patate (40 milioni di euro, 2,2%)''. Detto questo, e' stato fatto notare che ''grazie alla propria eccezionale varieta' territoriale e allo conseguente biodiversita', la Calabria si propone quale territorio privilegiato per lo sviluppo di un settore come quello agrituristico, che a fronte di una crescente domanda di servizi nel nostro Paese, deve sapersi porre sul mercato del ''turismo alternativo'' in modo competitivo. In questo contesto - si e' concluso - assume un ruolo fondamentale lo sviluppo delle aziende multifunzione, capaci di abbinare l' attivita' rurale tradizionale ad un nuovo concetto di fruizione turistica, attraverso la quale e' possibile attuare uno importante promozione del territorio, delle sue radici, della sua storia, unitamente ai suoi prodotti piu' caratteristici''.
Ass. Dima : “ agricoltura spina dorsale dell’economia” ''Il comparto agricolo rappresenta la spina dorsale dell'economia calabrese per numero di addetti e capacita' produttiva. Lo ha detto l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, nel corso dell' intervento con cui ha aperto la conferenza regionale dell' agricoltura calabrese, in corso nel centro agroalimentare di Lamezia Terme. Dima ha riferito che ''il sistema agricolo calabrese ammonta, in termini di produzione complessiva (valore a prezzo base per il 2003) a 2.100 milioni di euro cosi ripartiti: cereali 69 milioni di euro; ortaggi e patate 393; foraggiere 80; viti 36; olivo 670; agrumi 334; frutta 67; carne 16 e latte e uova 82''. Secondo l' assessore all' Agricoltura, ''l' agroalimentare calabrese, con le sue produzioni di qualita' ed eccellenza, rappresenta un valore aggiunto di grande potenzialita' per un Calabria in cui le attivita' produttive montane e costiere convivono nello spazio di pochi chilometri con una biodiversita' praticamente unica nel suo genere, tanto che le scelte di politica agricola sono state orientate alla salvaguardia del territorio attraverso le decisioni prese in materia di Piano di sviluppo rurale e di Ogm''. Entrando nel merito del Piano di sviluppo rurale, Dima ha evidenziato che ''ben 8.535 aziende calabresi hanno presentato le relative domande di aiuto, per un importo complessivo di circa 29 milioni di euro'' e che ''le stesse domande, grazie al recupero di nuove risorse finanziarie, sono state trasmesse all' Agea per la relativa liquidazione''. Dima ha anche sottolineato il fatto che ''e' stata presentata al Consiglio regionale, anche dopo l' approvazione da parte della Giunta, la proposta di legge in materia di Ogm che e' finalizzata a tutelare ed a salvaguardare, attraverso prescrizioni precise, le produzioni tradizionali, di qualita' ed eccellenza dell'agroalimentare calabrese. In questo contesto, quindi, la Conferenza regionale sull' Agricoltura non potra' che registrare anche le ottime dinamiche di spesa dei fondi Por che stanno servendo a creare un sistema articolato di filiere produttive che punta a svilupparsi sempre piu'''.

Odg sull’uso degli OGM presentato da capogruppo di AN, Chiarella, al prossimo Consiglio regionale

19/11 Un ordine del giorno sull’uso degli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura, da inserire nell’agenda del prossimo Consiglio regionale, è stato depositato oggi, in segreteria generale, dal capogruppo di An, Egidio Chiarella. Nel documento, Chiarella chiede al Presidente del Consiglio Regionale, Luigi Fedele, di avviare le procedure necessarie per l’esame immediato del progetto di legge sugli OGM, già auspicato dall’Assessore all’Agricoltura Giovanni Dima.
L’iniziativa, che si inserisce nel più ampio dibattito avviato dalla Conferenza generale dell’agricoltura, in corso a Lamezia Terme, segue l’incontro che il capogruppo di An in Consiglio regionale ha avuto ieri con una delegazione di Azione giovani, per discutere sull’uso degli OGM nell’agricoltura e nell’alimentazione. La delegazione era composta da Giuseppe Campanaro, Coordinatore Regionale del movimento giovanile di Alleanza Nazionale; Beniamino Scarfone dell’esecutivo Nazionale Azione giovani e Benedetta Villani Presidente Azione Giovani della Provincia di Catanzaro.
L’incontro è stato occasione per ribadire il valore della ricerca scientifica come strumento in grado di innalzare il livello e la qualità della vita umana, garantendo altresì la tutela del diritto alla salute del cittadino e la salvaguardia della sua incolumità dal punto di vista sanitario ed ambientale.
Secondo Chiarella, “l’etica e la sicurezza alimentare, ma anche la tutela dell’identità culturale e della tradizione regionale e nazionale spingono il legislatore a regolamentare il settore, impedendo l’uso degli OGM in agricoltura e nell’alimentazione”.
Nello stesso documento, il capogruppo di An, impegna il presidente “a vietare la commercializzazione di prodotti contenenti OGM che siano privi di una etichettatura di chiara ed immediata individuazione”. “Tutto questo - sottolinea Chiarella - con l’obiettivo (soprattutto laddove esiste un concreto rischio per il consumatore privo di tutela e di informazione sull’origine e la provenienza dei prodotti alimentari), di garantire il diritto di tutti i cittadini alla genuinità, alla originalità dei prodotti e più in generale alla salute, così come sancito dalla Costituzione Italiana”.
“Infine, conclude Chiarella, l’auspicio è che la P.A.C. dell’Unione Europea, punti alla valorizzazione della qualità dei prodotti non modificati geneticamente, sviluppando altresì la ricerca del patrimonio naturale presente in Europa”.

Venerdì e sabato conferenza regionale dell’agricoltura calabrese.

18/11 Venerdì e sabato a Lamezia Terme, nell' auditorium del Centro agroalimentare, si svolgera' la Conferenza generale dell' agricoltura calabrese i cui lavori saranno conclusi dall' assessore regionale, Giovanni Dima, e dal ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno. ''Per la prima volta - e' detto in una nota - la Regione riunisce l' intero mondo agricolo deel territorio, chiamato a confrontarsi e dibattere per due giorni con l' obiettivo di tracciare le linee guida del proprio sviluppo. Domattina ci saranno gli interventi del presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, dell' assessore all' Agricoltura, Giovanni Dima, e dei massimi esponenti del mondo agricolo calabrese per presentare l' iniziativa. Sara' l'avvio di un evento storico per il mondo agricolo calabrese, che per la prima volta si riunira' nelle sue varie sfaccettature per dare vita ad un momento di confronto e dibattito dal quale dovranno emergere, partendo dai risultati fin qui conseguiti, le linee guida attraverso le quali indirizzare le strategie di sviluppo del settore per gli anni a venire. Prezioso il contributo di Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri, i cui rappresentanti, insieme ai responsabili dell' assessorato regionale, daranno vita nel pomeriggio di domani ai workshop dedicati ai quattro temi prioritari dell'agricoltura locale: olivicoltura, zootecnia, ortofrutta e agriturismo. La giornata di sabato 20 novembre sara' invece dedicata al seminario 'Leggi di orientamento e nuova PAC: adeguamenti amministrativi'', cui seguira' la conferenza di chiusura significativamente intitolata 'Le linee di sviluppo dell'agricoltura calabrese'''. ''Ci auguriamo che la prima Conferenza generale dell' Agricoltura calabrese possa diventare un concreto momento di confronto tra gli attori ed i protagonisti di questo settore''. Con queste parole l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ha presentato la prima Conferenza generale dell' Agricoltura Calabrese che prendera' il via domani nel Centro Agroalimentare di Lamezia Terme per concludersi sabato. ''Abbiamo, per la prima volta - ha continuato Dima - l' occasione storica di affrontare in un unico appuntamento, che si articolera' in workshop e seminari di studio, le problematiche e le tematiche piu' importanti e sopratutto piu' attuali che riguardano un comparto, quello agricolo, che rappresenta la spina dorsale dell' economia calabrese per numero di addetti e capacita' produttiva''. Il sistema agricolo calabrese, infatti, e' scritto in una nota, ammonta, in termini di produzione agricola complessiva (valore a prezzo base per il 2003) a 2.100 mln di euro cosi' ripartiti: cereali 69 mln; ortaggi e patate 393 mln; foraggiere 80 mln; viti 36 mln; olivo 670 mln; agrumi 334 mln; frutta 67 mln; carne 176 mln; latte e uova 82 mln. ''L' agroalimentare calabrese con le sue produzioni di qualita' ed eccellenza - ha proseguito Dima - rappresenta un valore aggiunto di grande potenzialita' per questa terra in cui le attivita' produttive montane e costiere convivono nello spazio di pochi chilometri con una biodiversita' praticamente unica nel suo genere tanto che le scelte di politica agricola sono state orientate alla salvaguardia del territorio attraverso le decisioni prese in materia di Piano di Sviluppo Rurale e di Ogm, Organismi geneticamente modificati''. La stessa Conferenza sull' Agricoltura, e' scritto nella nota, ''non potra' che registrare, poi, le ottime dinamiche di spesa dei fondi Por che stanno servendo a creare un sistema articolato di filiere produttive che punta a svilupparsi sempre di piu'. Proprio in materia di fondi comunitari, infatti, non possono che essere evidenziate le scelte compiute per l' ammodernamento e la competitivita' delle aziende attraverso la concessione di un premio di primo insediamento per i giovani imprenditori agricoli al fine di facilitare il ricambio generazionale o attraverso, ancora, l' innovazione e la diversificazione delle attivita' aziendali cosi' come previsto dai nuovi scenari comunitari (Pac-Politica Agricola Comunitaria) che prevedono interventi sempre piu' precisi in materia di modernizzazione produttiva e da quelli nazionali (leggi di orientamento)''. ''Siamo altresi' convinti - ha concluso Dima - che esistano ancora problemi che devono essere affrontati e risolti per garantire pieno sviluppo e piena competitivita' al sistema agricolo calabrese sopratutto nei mercati nazionali e nazionali e questa prima Conferenza sull' agricoltura calabrese rappresenta l' occasione giusta per focalizzare il da farsi e per avviare nuove iniziative finalizzate al perseguimento ed al raggiungimento di questi obiettivi''.

Secondo l’Ismea cresce il raccolto delle arance in Italia (+6.5% in Calabria)

18/11 Sfiora quota 2 milioni di tonnellate la produzione nazionale di arance per la campagna 2004-2005. Lo rende noto l'Ismea sulla base di un'indagine condotta in collaborazione con le Unioni nazionali dei produttori ortofrutticoli (Uiapoa, Unacoa, Unagro e Unaproa) che indica una crescita dell'8,8% su base annua. Tale performance, sottolineano gli analisti dell'Istituto, e' unicamente ascrivibile all'incremento della resa media per ettaro passata da 17,4 tonnellate del 2003-2004 a 19,1 tonnellate per ettaro di quest'anno. Nel complesso, la superficie nazionale investita ad arance nell'attuale campagna si e' mantenuta sugli stessi livelli dello scorso anno (106.757 ettari). Nel dettaglio regionale, la Sicilia, con 1,12 milioni di tonnellate dovrebbe registrare un incremento dell'8% rispetto al 2003-2004. Di poco inferiore l'aumento stimato in Calabria dove le attese sono per un raccolto pari a 583mila tonnellate (+6,5%). In riferimento alle diverse varieta', si rileva una netta prevalenza della tipologia 'Tarocco' (53% delle arance prodotte in Italia), cui seguono le 'Navel' (17%), il 'Biondo comune' (15%) e 'Moro' e 'Valencia' con una quota del 5% sul raccolto nazionale. In particolare, sara' del 16% l'incremento atteso per la varieta' 'Navel', contro un piu' 8% per la tipologia 'Moro' e una crescita del 5% per 'Tarocco', 'Biondo Comune' e 'Valencia'. In controtendenza risulta solo il 'Sanguinello' per il quale si stima un calo del 30% delle superfici investite e del 13% della produzione. Infine, riguardo alle principali caratteristiche del prodotto nazionale, il quadro delineato dagli operatori appare sostanzialmente positivo: la pezzatura dei frutti, il grado zuccherino e il quantitativo in succo, infatti, sono stati ritenuti nella norma nella quasi totalita' dei casi.

Progetto di Legge dell’on. Pirillo per una Consulta Regionale sull’agroalimentare

18/11 Il consigliere regionale e capogruppo della Margherita, On. Mario Pirillo, ha presentato un progetto di legge per la istituzione della “Consulta Regionale per le politiche Agro – Alimentari”. Quale organo di supporto dell’assessorato regionale all’agricoltura, la Consulta intende favorire la partecipazione, la discussione e il coinvolgimento dell’imprenditoria agricola sulle principali scelte programmatiche riguardanti la produzione, la valorizzazione e la promozione dei prodotti agro-alimentari calabresi. L’iniziativa mira ad attivare collaborazioni, sinergie e progetti nel comparto agricolo calabrese, nella valorizzazione dei prodotti agro-alimentari calabresi e nella sicurezza alimentare. Secondo quanto indicato nel disegno di legge, quale organo permanente, la Consulta contribuisce alla funzionalità della politica di programmazione ed intervento, attraverso il concorso e la partecipazione degli interlocutori istituzionali, economici e sociali ed alla identificazione dei problemi e delle scelte da compiere. Sostiene inoltre programmi generali e progetti specifici in relazione ai problemi dell’economia del settore; formula proposte di studio e di fattibilità; si esprime sulle problematiche riguardanti l’assetto del territorio in relazione all’attività di competenza; elabora proposte inerenti iniziative tese alla promozione, in ambito nazionale ed internazionale, dei prodotti agro-alimentari calabresi, monitorandone i risultati; formula piani di sviluppo per migliorare la produzione e la rete di vendita e stimola iniziative anche attraverso corsi di formazione professionale che rispondano alle esigenze del settore. “L’agricoltura calabrese – ha spiegato l’On. Pirillo – continua a rappresentare il settore cardine e trainante dell’economia regionale. Il ruolo sempre più importante del sistema agro-alimentare, le profonde trasformazioni ed innovazioni dei sistemi di produzione introdotti dalle imprese del settore, i processi di internazionalizzazione ed allargamento dell’Unione Europea, la necessità di salvaguardare le tradizioni e le produzioni tipiche. Le esigenze di una promozione integrata delle produzioni, la richiesta dei consumatori di essere informati sulla sicurezza alimentare e sui sistemi di produzione, impongono una revisione degli strumenti di azione e programmazione politica anche in questo comparto. Il disegno di legge rappresenta sicuramente una innovativa e moderna risposta a molti di questi interrogativi: punta a promuovere una agricoltura competitiva e multifunzionale nella strategia di uno sviluppo globale ed integrato. L’operatività della Consulta – ha concluso il consigliere regionale, On. Pirillo – si inquadra nelle strategie di fondo della Regione e serve a facilitare ed attivare collaborazioni e sinergie nel comparto agricolo per creare una rete di connessioni e di opportunità per lo sviluppo locale”.

Denuncia di Oliverio contro l’introduzione sul mercato di clementine affette dal “virus della tristezza”

18/11 E’ stata depositata, ieri mattina, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Cosenza la denuncia del Presidente della Provincia di Cosenza, On. Gerardo Mario Oliverio, rappresentato e difeso dal Dirigente legale dell’Ente Avv. Antonella Gentile, con la quale viene segnalata all’Autorità Giudiziaria il grave fenomeno dell’introduzione abusiva nel mercato agricolo provinciale di clementine “affogliate” risultate infette da “Virus della Tristezza”.
“La diffusione del virus in questione rappresenta un grave pericolo per le colture agricole provinciali e nazionali, sanzionabile con l’art. 500 del codice penale, per questo motivo, come Provincia di Cosenza, ci sentiamo colpiti dall’azione criminosa -ha detto a riguardo il Presidente della Provincia On. Gerardo Mario Oliverio- che offende in via diretta l’interesse dell’Ente che vanta sul proprio territorio una prevalente vocazione agricola”.
“Siamo fortemente impegnati -hanno ribadito il Presidente della Provincia e l’Assessore Provinciale all’Agricoltura Luciano Manfrinato- a tutelare, pertanto, con ogni mezzo a nostra disposizione, il patrimonio agricolo affinché sia preservato inalterato e si salvaguardino gli accordi commerciali in ambiti di correttezza e nel rispetto delle norme comunitarie”.
Nella denuncia si chiede che vengano avviate indagini dirette all’individuazione dei soggetti responsabili di un fenomeno che, nel tempo, assume sempre maggiore gravità e desta allarme, in quanto il virus importato con gli agrumi contraffati e a rapida diffusione può in breve danneggiare vaste estensioni di colture agricole, mettendo in ginocchio la già debole economia dell’intera zona.

L’Ass. Dima chiede al Consiglio regionale la discussione immediata del pdl sugli OGM

17/11 Discutere la proposta di legge sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) nella prima seduta utile del Consiglio regionale: e' quanto ha chiesto l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, al presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ed ai gruppi consiliari regionali. La proposta di legge su ''Norme in materia di organismi geneticamente modificati (Ogm) - Coltivazione, allevamento e commercializzazione'', recentemente approvata dalla Giunta regionale, - e' detto in un comunicato - assume particolare rilevanza per il fatto che punta a tutelare le produzioni tradizionali dell' agroalimentare calabrese. ''Il Piano d'azione europeo per l' agricoltura biologica e gli alimenti biologici, approvato dal Consiglio dei Ministri dell' Agricoltura dell'Unione europea il 18 ottobre 2004 - sostiene Dima - punta a conseguire uno sviluppo del mercato dei prodotti alimentari biologici fondato sull' informazione, a rendere piu' efficienti gli aiuti pubblici a favore dell' agricoltura biologica, a migliorare ed a rafforzare le norme comunitarie in materia di importazioni e di controlli nel quadro piu' generale della difesa delle produzioni tipiche contro l' introduzione di organismi geneticamente modificati''. Per Dima ''di fronte a questa problematica abbiamo voluto proporre una normativa specifica che stabilisca con chiarezza il divieto nella nostra regione di coltivazione di piante e dell' allevamento di animali geneticamente modificati''. ''Sono previsti dal testo di legge - sottolinea l' assessore regionale - divieti chiari in materia di somministrazione di prodotti Ogm nelle attivita' di ristorazione collettiva scolastica, degli ospedali e dei luoghi di cura della regione, province e comuni ed i soggetti gestori di queste attivita' avranno l' obbligo di verificare, attraverso apposita dichiarazione del fornitore, l'assenza di organismi geneticamente modificati''. A parere di Dima, ''questa proposta di legge ha il merito di garantire la difesa delle produzioni agroalimentari di qualita' ed eccellenza attraverso l' attuazione di un programma di tutela dei prodotti che passa anche e soprattutto attraverso l' informazione dei cittadini sull' educazione alimentare con la collaborazione degli operatori agricoli, scolastici e sanitari per cui ci auguriamo che sia discussa ed approvata in breve dal Consiglio regionale''.

Rinnovati i vertici regionali della Coldiretti

17/11 Rinnovati in una riunione a Lamezia gli organi della federazione regionale della Coldiretti calabrese. Vicepresidente e' stato eletto Francesco Giovinazzo, presidente della federazione di Reggio Calabria, della giunta esecutiva fanno parte Pietro Tarasi della federazione di Cosenza e Roberto Torchia dell'interprovinciale Catanzaro, Crotone e Vibo. ''L'agricoltura calabrese deve saper cogliere le opportunita' che oggi vengono offerte e che derivano da due fattori: dalla legge di Orientamento, che ridisegna l'imprenditore agricolo in termini ''civilistici'' e offre grosse occasioni all'impresa agricola in termini di multifunzionalita', e dalla Pac, ovvero la riforma della politica agricola comunitaria''. Lo ha affermato il presidente regionale della Federazione Pietro Molinaro. ''Grazie alla legge di orientamento - ha spiegato Molinaro - si ha una nuova visione dell'imprenditore agricolo che puo' inserire nel fatturato della propria impresa, grazie al concetto della multifunzionalita', i servizi di tutela e manutenzione del territorio''.

La confederazione degli agricoltori denuncia lo sperpero per i danni del maltempo. Meno spese se si fa manutenzione

17/11 Cinquanta miliardi di euro (centomila miliardi di lire) spesi in cinquant'anni per riparare i danni provocati dal maltempo. Lo denuncia la Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo cui "sarebbe bastato destinare il 20 per cento di questa cifra ad opere di manutenzione del territorio per limitare i danni e soprattutto le perdite umane". I recenti eventi alluvionali che hanno colpito in questi giorni le regioni centro-meridionali (in particolare le Marche, la Puglia, la Calabria, la Basilicata, l'Abruzzo, il Molise, la Sicilia), rileva la Cia, hanno prodotto danni per centinaia di milioni di euro e "ripropongono con forza le tematiche legate all'assetto idrogeologico e alla sicurezza delle persone e delle attività produttive, soprattutto in agricoltura. Alcune Regioni hanno chiesto dello stato di calamità. Danni si sono avuti per i vigneti, gli oliveti, le serre, i fabbricati rurali, i macchinari, mentre, a causa degli allagamenti e dagli smottamenti, alcune colture (grano, orzo e avena) devono essere riseminate. Conseguenze negative si sono avute anche per gli ortaggi (finocchi, cicorie, insalate). Secondo la Cia, accanto agli interventi legati all'emergenza necessaria ed urgente, è "indispensabile un'azione coordinata e programmata del governo e delle Regioni volta all'attività di prevenzione dei disastri naturali".

Confagricoltura dichiara: i danni alle colture, per il maltempo, non causeranno rincari

16/11 Il maltempo che ha interessato la penisola nei giorni scorsi ha avuto effetti pesanti sull'agricoltura italiana. In Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia il forte vento ha compromesso le coltivazioni di uva da tavola, di olivo, di frutta e di ortaggi. Al vento si sono aggiunte piogge torrenziali, che hanno determinato danni non solo alle coltivazioni, ma pure alle infrastrutture agricole e aziendali. Confagricoltura infforma in una nota di aver effettuato una prima valutazione dei danni nelle regioni più colpite. Nei prossimi giorni sarà possibile stilare un bilancio più accurato. L'associazionedei produttori agricoli ritiene che le conseguenze del cattivo tempo potrebbero riflettersi sulle quotazioni dei prodotti agricoli, con particolare riferimento alle orticole. ''Tuttavia -sottolinea in una nota - non ci sono le condizioni per immediati, incontrollati e generalizzati incrementi dei prezzi al consumo''.

Ass. Dima: avviati i sopralluoghi per i danni alle colture calabresi

15/11 Il personale degli uffici agricoli di zona dell'Assessorato Agricoltura della Regione Calabria stanno effettuando da alcuni giorni i sopralluoghi per valutare l'ammontare dei danni causati alle colture ed alle produzioni nonche' alle aziende agricole della regione dal maltempo di queste ultime settimane. ''Le pessime condizioni meteo delle ultime settimane - ha detto l'Assessore regionale all'agricoltura, Giovanni Dima - oltre a provocare notevoli disagi alla circolazione stradale, hanno anche causato evidenti danni alle colture, alle produzioni nonche' alle aziende agricole del territorio calabrese per cui abbiamo invitato gli uffici agricoli di zona del Dipartimento Agricoltura affinche' facciano, attraverso i dovuti ed opportuni sopralluoghi ed accertamenti, le prime immediate valutazioni e stime''. L'obbiettivo di questo primo censimento e' quello di avere la mappa completa ed il quadro piu' definito dei territori e delle contrade rurali maggiormente colpite nonche' l'esatta stima dei danni subiti dalle colture e dalle produzioni agricole. '' Vogliamo - ha concluso Dima - chiudere in breve tempo questa fase di accertamento e di monitoraggio per chiedere agli organismi competenti, laddove ne esistano le condizioni, lo stato di calamita' naturale''.

Convegno sullo sviluppo e l’innovazione nell’agricoltura il 21 a Castrovillari

15/11 Delineare un progetto di sviluppo della Calabria che metta assieme l' agricoltura di qualita', i distretti industriali e l' innovazione tecnologica: e' uno degli obiettivi di un convegno, promosso dal gruppo consiliare regionale dell' Udc, che si terra' il 21 novembre prossimo a Castrovillari. All' iniziativa, sul tema ''Distretto agroalimentare di qualita', distretto industriale, ricerca ed innovazione tecnologica: lo sviluppo possibile'' - riferisce una nota - parteciperanno le associazioni degli industriali e degli imprenditori agricoli, i ricercatori universitari e le rappresentanze politiche locali e regionali, ma anche esponenti del Governo. ''L'evento - spiega il consigliere regionale Mario Albino Gagliardi dell' Udc - costituira' occasione per discutere della necessaria sinergia che deve caratterizzare l' agire di imprese, ricercatori scientifici ed universitari, politica. Nel corso del convegno, saranno presentati un' importante iniziativa imprenditoriale ed un progetto innovativo per la produzione di energia elettrica da biomassa''. Ai lavori interverranno tra gli altri Renzo Caligiuri, presidente di Confagricoltura Cosenza; e Raffaele De Rango e Floriano Noto, rispettivamente presidenti provinciale di Assindustria di Cosenza e Catanzaro. Saranno presenti, inoltre, il senatore Gino Trematerra, segretario regionale dell' Udc; il Sottosegretario alle Attivita' produttive, Pino Galati e il vice ministro per le infrastrutture e i trasporti, Mario Tassone.

La Coldiretti denuncia danni inestimabili nelle campagne per il maltempo

15/11 Inestimabili i danni nelle campagne italiane per l'ondata di maltempo che ha colpito l'intera penisola italiana, in particolare Liguria, Puglia, Basilicata, Umbria, Toscana,Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia. Allagamenti dei campi e delle cascine, frane e smottamenti dei terreni, intere piantagioni di olivi secolari divelte, strade di campagna interrotte, capannoni scoperchiati, semine di cereali compromesse, raccolta delle olive a rischio, danni agli ortaggi, alla floricoltura, all'uva da tavola e ''molta preoccupazione'' per gli agrumi, la cui stagione di raccolta è alle porte in Sicilia e Calabria. E' un quadro drammatico quello che emerge dal monitoraggio effettuato da Coldiretti sugli effetti del maltempo. In Liguria -riferisce la Coldiretti- il forte vento ha provocato danni rilevanti agli oliveti e alle strutture di copertura delle serre floricole soprattutto nella zona di Sanremo e Arma di Taggia. In Puglia per la pioggia persistente, che dura da cinque giorni, sono segnalate difficoltà per la raccolta delle olive, in particolare nel Salento, e per quella dell'uva, soprattutto a Bari. In Calabria nell'area tirrenica rischi per la produzione di agrumi e olive, danni anche nelle zone olivicole aspromontane e nella zona ionica, dove il forte vento e la pioggia hanno aumentato il rischio di dissesti idrogeologici. Mentre, a causa dello straripamento del fiume Corace, sono state compromesse le semine di cereali (grano duro) e colpite le strutture agricole. Nella zona diSibari preoccupazione per l'agrumicoltura, in particolare per le clementine pregiate. In Molise per la pioggia -prosegue la Coldiretti- si registrano smottamenti, frane e fessurazioni profonde nella zona collinare del Fortore e del Medio e Basso Molise con danni anche al patrimonio infrastrutturale agricolo a partire dalle strade poderali e interpoderali. In pericolo alberi da frutta (pesche, susine, nettarine) e semine di cereali (grano duro, foraggi, orzo). In Sicilia, infine, in provincia di Ragusa una tromba d'aria ha causato danni per oltre 25 milioni di euro distruggendo serre e capannoni rurali, ortaggi e carrubeti. Mentre ad Acireale, sul versante ionico una grandinata ha danneggiato zone dedicate all'ortofrutta e alle arance.

Gli agricoltori italiani si mobilitano in cento città. A Cosenza manifestazione su corso Mazzini

12/11 Gli agricoltori italiani si mobilitano e lo fanno in cento città d’Italia con manifestazioni dedicate all’agricoltura. La mappa della mobilitazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori di sabato 13 novembre prevede, tra le iniziative, a Roma alle ore 12.00 in piazza Santa Maria in Trastevere, una dimostrazione sulla formazione dei prezzi dei prodotti agricoli "dall'origine al consumo" e folklore rurale; a Firenze, tra le 10 e le 13 in piazza Indipendenza sara' possibile incontrare gli agricoltori che parleranno con i consumatori e distribuiranno prodotti agricoli; A Cosenza in piazza dei Bruzi e nella centralissima Corso Mazzini si potra' visitare "Sapori della nostra terra" e tra gli stand si alterneranno numerosi gruppi folk (canto e ballo); ad Ancona (Scapezzano) alle ore 18 inaugurazione della festa dell'olio extravergine d'oliva; a Perugia, in piazza della Repubblica, gli agricoltori incontrano cittadini e rappresentanti delle istituzioni per spiegare la proposta del doppio cartellino mentre Terni, in piazza Europa vi saranno degustazioni e incontri informativi; a Udine, presso il Caffe' Contarena, in via Cavour, oltre ad uno scambio di idee ed opinioni, sara' l'occasione per gustare i prodotti tipici del Friuli; a Livorno, in piazza Cavour, stand con distribuzione gratuita di migliaia di confezioni di prodotti ortofrutticoli "Qualita' Toscana" con l'indicazione del prezzo all'origine. Alle massaie, invece, un mazzolino di spezie aromatiche in omaggio; a Crotone saranno distribuiti, nella piazza principale, i prodotti della terra e volantini divulgativi, per richiamare l'attenzione delle istituzioni nazionali, regionali e dell'opinione pubblica sul drammatico momento che l'agricoltura e' costretta a vivere; ad Alessandria e Asti gli agricoltori distribuiranno gratuitamente nelle vie centrali della citta' prodotti ortofrutticoli; a Bologna, dalle 10 alle 14 si terra' un presidio degli agricoltori davanti all'ingresso della manifestazione fieristica dell'Eima; a Padova manifestazione di piazza e degustazioni guidate, a Venezia distribuzione di prodotti a istituti di ricovero; a Foggia gli agricoltori saranno in piazza per spiegare il motivo per cui sono spesso costretti a distruggere i prodotti. Dopo il grano, l'uva da vino ora sara' la volta delle olive con prezzi che non coprono neanche la meta', a volte, dei costi di produzione; anche a Catanzaro degustazioni e incontri con le autorita' mentre a Lecce si daranno informazioni su l'"invasione" incontrollata di prodotti agricoli dai paesi extra-comunitari; infine a Teramo tutti in piazza per le dimostrazioni degli agricoltori sulla proposta del doppio prezzo in etichetta su frutta e ortaggi, a San Salvo (Chieti)degustazioni simboliche di protesta nelle centrali strade della citta' e a Campobasso adunanza popolare per promuovere il doppio prezzo sui prodottialimentari.

Per Coldiretti, positiva l’approvazione del decreto del Consiglio dei Ministri sull’OGM

12/11 E' positiva l' approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto sugli Ogm recante disposizioni urgenti per la coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche. A sostenerlo e', in una nota, la Coldiretti di Reggio Calabria. ''Si e' trattato - afferma il direttore provinciale dell' associazione - di un' approvazione pressoche' unanime di tutte le forze politiche su un provvedimento che va al di la' degli schieramenti, giacche' interessa principalmente la salute dei consumatori''. Per Loffreda ''ora bisogna proseguire la battaglia a livello locale, alla Regione e nei Comuni per garantirci territori liberi da contaminazioni transgeniche. Per questo motivo cogliamo con favore l' annuncio dato dal presidente del consiglio regionale della Calabria Luigi Fedele circa il fatto che presto sara' emanato un provvedimento che prevede la non praticabilita' di coltivazioni di organismi geneticamente modificati sull' intero territorio regionale, con l'auspicio che la Calabria diventi al piu' presto la quattordicesima regione libera da Ogm''.

Secondo Legapesca la Calabria ha una delle migliori leggi regionali sulla pesca

11/11 ''Grazie ad una fattiva collaborazione, che ha portato la Regione a recepire le istanze della cooperazione, la Calabria puo' vantare oggi una delle migliori leggi regionali in materia di economia ittica''. E' quanto sostiene il presidente della Lega Pesca, Ettore Iani', che accoglie con soddisfazione il varo della legge regionale di settore, in corso di registrazione e pubblicazione in Gazzetta. ''Abbiamo atteso a lungo, con un confronto spesso serrato e posizioni non sempre confluenti - aggiunge Iani' - ma alla fine il risultato ci ha premiato. E' un testo che supera la disattenzione ed i ritardi del passato e che potra' offrire ai pescatori e alle imprese, cooperative e non, un concreto strumento di sviluppo''. Secondo il presidente della Lega Pesca non si tratta di ''una legge fotocopia di normative comunitarie e nazionali, ma di un testo che, in linea con Roma e Bruxelles, e' tagliato sulle specificita' regionali, a partire dal ruolo strategico riconosciuto alle risorse del mare per una Regione che con 800 km di costa e' al quarto posto in Italia per sviluppo costiero''. ''Con altrettanta attenzione, grazie ai costituendi distretti di pesca - sottolinea Iani' - si inaugura un approccio di filiera, dalla produzione alle reti distributive, che rispecchiera' le diverse macroaree omogenee dei litorali calabresi. Allo stesso modo, si punta a sostenere, non solo con i Consorzi di gestione della fascia costiera, ma anche attraverso specifici incentivi all'imprenditoria femminile, il comparto della piccola pesca artigianale, che rappresenta l'85% del settore con una miriade di microimprese storicamente a conduzione matriarcale. Tutto questo varando uno strumento permanente di monitoraggio, quale sara' l'Osservatorio Regionale della Pesca e dell'Acquacoltura, concepito anche come fulcro della formazione e della qualificazione professionale''. ''Degna di rilievo, per quanto riguarda il sostegno alle imprese, - aggiunge Iani' - e' l'istituzione di una Agenzia regionale per lo sviluppo, per facilitare l'accesso al credito e alla disponibilita' di capitali di rischio: uno strumento creditizio inteso a dare una risposta concreta all'ostacolo rappresentato dall'elevato costo del denaro nel Mezzogiorno. Della stessa rilevanza sara' anche l'attivo contributo dell'Agenzia per il risanamento, il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficolta', nel pieno rispetto della normativa comunitaria in materia''.

Molte ombre e incertezza per l’agricoltura calabrese, nell’anno che sta per chiudersi

11/11 ''L' annata agraria 2004 si chiude con molte ombre ed all' insegna dell' incertezza per il mondo agricolo calabrese ed italiano. Dodici mesi all'insegna dei problemi, delle difficolta', delle preoccupazioni, dei continui allarmi''. A sostenerlo e' stata la Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Crotone. ''Nonostante quest' anno non vi siano state, come gli anni precedenti, situazioni climatiche avverse diffuse e persistenti e la produzione, per alcuni comparti, e' risultata in ripresa - e' scritto in una nota dell' associazione - i redditi dei produttori sono scesi in maniera drastica. Questo perche' diverse colture sono rimaste invendute e i prezzi all' origine hanno avuto, specie nel comparto degli ortofrutticoli, un crollo verticale all' origine. Non basta. I costi, soprattutto quelli degli oneri sociali, sono cresciuti in modo pesante e la bilancia commerciale agroalimentare e' risultata in grave sofferenza. Sta di fatto che anche alcune voci, quali frutta e la verdura, che sono state sempre in attivo, hanno visto un saldo in pesante rosso. E', dunque, diminuita la nostra presenza sui mercati esteri specialmente per quanto riguarda i prodotti tradizionali''. Al riguardo la Cia cita il caso della frutta, tradizionalmente un comparto in attivo, che ''ha chiuso il primo semestre 2004 con un passivo di 86,6 milioni di euro che ribalta il dato positivo dell' anno precedente''. Le esportazioni, secondo l' associazione, sono diminuite del 12% ed hanno interessato i tradizionali sbocchi commerciali della Germania e della Francia (-13%), della Spagna (-28%), del Regno Unito (-19%). Ad accentuare i problemi e' intervenuto il crollo dei prezzi all' origine. Il calo su base annua, secondo la Cia, e' stato del 20% per il complesso dell' agricoltura (-26,2% per le coltivazioni e -9,6% per gli allevamenti). Nell' aggregato vegetali, e' continuata la tendenza flessiva di ortaggi (-51,3%) e frutta (-24,2%), affiancati dai cereali (-24,7%), fiori (-15%), olio d' oliva (-12,9%), vini (-16,7%). In riferimento alle produzioni zootecniche, risultano in calo del 6,5% e del 5,5%, rispettivamente, le quotazioni all' origine di ovicaprini e avicunicoli, mentre per quanto attiene ai suini, viene segnalato un -2,8%. Per i bovini vi e' stato un aumento del 2,2% e una diminuzione del 4,5% per i lattiero-caseari. A cio', per la Cia, si aggiunge l' aumento dei costi di produzione (+1,6% su base annua) in particolare per le voci concimi e prodotti energetici. Non meno rilevanti i costi degli oneri sociali (''i piu' alti di Europa'') e ''dell' asfissiante burocrazia'' che stanno creando grandi difficolta' alle imprese agricole, riducendone le potenzialita'. ''Queste previsioni - e' scritto nel comunicato - confermano la forte tensione esistente nelle campagne italiane. Da rilevare, inoltre, che le imprese agricole nel 2004, pur in presenza di risultati negativi degli anni passati, hanno tuttavia confermato gli investimenti e, in alcuni settori, li hanno incrementati. Considerando i risultati della produzione lorda vendibile negli ultimi anni, si presuppone che le aziende hanno potuto investire ricorrendo ancora una volta all' indebitamento, ormai sempre piu' elevato, con il sistema bancario''. In considerazione di questa situazione la Cia di Crotone ha aderiro alla giornata di agitazione nazionale ''Cosi' non va'' ed a proclamare lo stato di mobilitazione del mondo agricolo che avra' il suo culmine sabato prossimo dalle 15.30 a Crotone in Piazza della Resistenza quando i produttori attraverso l' allestimento di gazebo con esposizione di prodotti agricoli e la distribuzione di materiale informativo scenderanno in piazza per chiedere ''piu' attenzione al governo, alle istituzioni nazionali e locali e all' opinione pubblica e per sollecitare un vero progetto di sviluppo in grado di accrescere la competitivita' e l' economia del settore agricolo provinciale e regionale''.

Le clementine sulle autostrade Italiane. Iniziativa promozionale della Regione

10/11 Le clementine di Calabria saranno protagoniste negli Autogrill della rete autostradale italiana. L' iniziativa e' stata promossa dall' assessore all' Agricoltura della Regione Calabria. Dal 13 al 14 novembre, infatti, in 28 Autogrill delle autostrade italiane, grazie alla presenza di gazebo appositamente allestiti, sara' offerto uno degli eccellenti prodotti dell' agrumicoltura calabrese e distribuito materiale illustrativo e divulgativo in cui sono evidenziate le qualita' organolettiche ed i luoghi di produzione di questo prezioso agrume senza nocciolo. '' Con questa iniziativa - ha sostenuto Dima - puntiamo nuovamente sulla valorizzazione delle clementine di Calabria perche' convinti delle necessita' di investire in pubblicita' e promozione per far conoscere alla vasta platea dei consumatori, non solo in Italia, ma anche all' estero, le qualita' di questo prodotto''. La Calabria, con circa il 60% della produzione nazionale di clementine, rappresenta, secondo quanto riferito, la regione leader in Italia in questo settore e quindi le iniziative volute dall' assessore Dima si collocano nell' ambito piu' generale del riconoscimento di questo prodotto tipico calabrese che e' elemento di punta dell' agrumicoltura regionale. ''La stessa volonta' - ha proseguito Dima - di istituire un marchio delle clementine di Calabria, Cle', e di promuoverlo attraverso campagne pubblicitarie e d' informazione sulle piu' importanti reti televisive nazionali con testimonial d' eccezione rientra nell' obiettivo piu' generale di consentire al consumatore, italiano ed estero, di riconoscere immediatamente un prodotto unico per le sue qualita' organolettiche nonche' strettamente collegato al nostro territorio''. ''Con l' inizio della campagna agrumaria - ha concluso Dima - vogliamo puntare sulla tutela, sulla promozione e sulla pubblicita' per diffondere l' immagine di una Calabria, regione produttrice di qualita' ed eccellenza agrumicola''.

Confagricoltura: Sull’OGM serve un dialogo con il mondo della ricerca

10/11 ''La questione degli Organismi Geneticamente Modificati e' da diverso tempo argomento di discussione ed anche di polemiche; le informazioni risultano in parte parziali ed imprecise. Per questo motivo Confagricoltura Calabria auspica un dialogo diretto tra il settore agricolo ed il mondo della ricerca''. E' quanto sostiene in una nota il Presidente della Confagricoltura Calabria Francesco Macri' circa la vicenda degli Ogm. ''E' evidente - ha aggiunto - che riguardo gli Ogm ci si muove, in Europa, in senso piu' aperto. Anche i Paesi, come Francia e Germania, che avevano condiviso con l'Italia la scelta della moratoria, si stanno riposizionando. Se l'Italia non modifichera' l'atteggiamento di totale chiusura ci si trovera' in una posizione di isolamento che finira' per danneggiare pesantemente il sistema agricolo. Comportamenti irrazionali e mancanza di obiettivita' sono dannosi e l'agricoltura italiana, ed in particolare quella calabrese, non ha bisogno di ulteriori problemi. Sulla questione degli Ogm vogliamo capire di piu', approfondire con chi studia e sperimenta ed e' riconosciuto a livello internazionale. Percio' chiediamo al mondo scientifico di collaborare per fare chiarezza, come tra l'altro e' stato sostenuto di recente dal comitato dei ricercatori''. ''In un mondo - ha concluso Macri' - che procede spedito sulla via dell'innovazione tecnologica e della globalizzazione, l'Italia non puo' chiamarsi fuori, ma deve tornare ad investire sulla ricerca per creare condizioni di coesistenza e per garantire il diritto di scelta a consumatori ed imprese''.

Proposta di legge regionale a difesa della vitivinicultura

09/11 Con i diritti di impianto strappati alla Calabria non sarà più possibile creare vigneti in Piemonte, Toscana e neppure nelle regioni del Bordeaux e dello Champagne, come purtroppo è accaduto negli ultimi anni. Si propone, infatti, di impedire il depauperamento del vigneto-Calabria il progetto di legge “Norme rivolte al riordino vitivinicolo calabrese” presentato da tre consiglieri regionali dell’Udc, Francesco Talarico, Roberto Occhiuto e Raffaele Pietro Senatore. Composto da 4 articoli e dotato di adeguate risorse finanziarie, il progetto di legge impegna la Regione a riconoscere, promuovere e sostenere il ruolo socialmente rilevante ed economicamente decisivo del comparto vitivinicolo regionale e la vincola a favorirne l’efficienza e la competitività mediante opportuni interventi legislativi ed amministrativi. “Questa legge - spiega il primo firmatario della proposta, Francesco Talarico - nasce quindi dall’esigenza di favorire una ripresa più diffusa della viticoltura calabrese, valorizzando il patrimonio esistente e prevedendo un adeguato indennizzo per gli attuali detentori di quota viticola”. “Intende promuovere - aggiunge Talarico - un assetto normativo capace di garantire il sistema vitivinicolo regionale attraverso l’attivazione di opportuni meccanismi di tutela del comparto e la contestuale incentivazione della produzione”.
Il meccanismo individuato dal progetto di legge per scongiurare la perdita delle quote-vigneto non utilizzare dalla Calabria viene spiegato dai consiglieri Roberto Occhiuto e Raffaele Pietro Senatore, co-firmatari della proposta: “In sostanza - affermano - la Regione acquisirà le quote che gli agricoltori non intendono utilizzare e verrà sospeso, fino a nuove disposizioni, il trasferimento dei diritti al reimpianto dei vigneti verso aziende ubicate all’esterno del territorio regionale, al fine di mantenere in equilibrio il potenziale vitivinicolo”. La proposta di legge a difesa della vitivinicoltura regionale rileva che, fin da epoche remote, il comparto ha sempre svolto un ruolo di primo piano nel contesto del mercato vitivinicolo nazionale ed estero. Le favorevoli condizioni pedoclimatiche del nostro territorio hanno difatti favorito delle ottime produzioni assicurando un altissimo livello di qualità enologica dei nostri prodotti che ha distinto l’offerta vitivinicola regionale nello scenario internazionale.
“Vantiamo una gloriosa tradizione - ricorda Francesco Talarico - che, attraverso un patrimonio di competenze tramandato nei secoli, ha prodotto oggi livelli di eccellenza che costituiscono un vanto per la nostra regione”. “La Calabria - aggiungono dal canto loro, Occhiuto e Senatore - possiede oggi un ampio ventaglio di vini DOC ed IGT rappresentativo delle diverse aree geografiche. Il nostro vino è apprezzato ovunque e molti produttori regionali si distinguono nel panorama nazionale per il pregio dei loro prodotti”.
“Oggi, tuttavia - rilevano i promotori della legge -, numerose insidie rischiano di pregiudicare un adeguato livello di competitività al comparto vitivinicolo. Pur conservando l’agricoltura, e la viticoltura in particolare, un ruolo di grande rilevanza nello scenario economico e produttivo regionale la sua importanza risulta ridimensionata e stemperata dall’incessare rapido di un modernismo sempre più indiscriminato che non riesce a salvaguardare i valori più significativi della nostra preziosa identità”.
Ma Talarico, Occhiuto e Senatore denunciano un “uso del territorio piegato a logiche invasive”: “il nostro sistema vitivinicolo - sostengo - è oggetto di violenta colonizzazione ed il nostro patrimonio viticolo si va sempre più assottigliando. Esiste una diffusa preoccupazione per la pericolosa tendenza che induce molti viticoltori calabresi a vendere le proprie quote”.
La legge presentata dai tre consiglieri mira, insomma, a interrompere una vera e propria “fuga di quote-vino”, un fenomeno pericoloso che vede in atto speculazioni in grado di pregiudicare il futuro della produzione enologica calabrese. Quote di impianto, anche delle nostre aree più vocate, sono servite a rimpinguare i vigneti delle più preziose aree vinicole del centro nord d’Italia e della Francia. “Nell’ultimo decennio - osservano i tre consiglieri dell’Udc - si è assistito ad un continuo depauperamento della coltura della vite spesso a vantaggio di produttori di altre aree geografiche nazionali, anche lontane, che hanno acquisito diritti di reimpianto dei vigneti calabresi”.
“Il meccanismo del diritto di reimpianto, resosi necessario a seguito dell’eccedenza di vino in ambito europeo - aggiungono -, in base ai regolamenti comunitari recepiti dalle leggi nazionali diventa il solo percorso che permetta, legalmente, di impiantare nuovi vigneti”.

Confagricoltura: “Un successo la festa del vino novello”

08/11 Anche quest'anno la giornata del ''vino novello'', in Calabria, ha registrato la massiccia presenza degli appassionati ''del nettare degli dei'' nelle numerose aziende vitivinicole, che hanno aderito a questa suggestiva manifestazione. Particolarmente apprezzata e' stata la degustazione che si e' svolta alla Cantine Statti di Lamezia Terme, che ha visto la presenza di importanti esponenti del mondo politico nazionale e regionale, tra i quali il Presidente del Consiglio Regionale, Luigi Fedele, il Sottosegretario alle Attivita' Produttive, Pino Galati, l'on. Egidio Chiarella, l'on. Francesco Malarico ed il Vice Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Mario Magno. Da segnalare, inoltre, la partecipazione del Presidente e del Direttore della Confagricoltura Calabria Francesco Macri' e Nunzio Lacquaniti, di una rappresentanza di donne dell'Associazione FIDAPA di Lamezia Terme e Catanzaro e di delegazioni di Slow Food e dell'ONAV. Gli invitati, assieme a numerosi operatori del settore ed a semplici cittadini, hanno avuto il piacere di degustare i vini novelli, proposti dalle Cantine Statti, accompagnati da prelibati assaggi di alcuni prodotti tipici. Per i presenti e' stata anche l'occasione per confrontarsi e discutere sull'importanza di questa particolare varieta' di vino, che, specialmente negli ultimi anni, sta conoscendo un vero boom di consumi, contribuendo a recuperare nuove fasce di consumatori soprattutto tra i giovani e le donne. ''Il trend positivo che da diversi anni sta interessando la filiera del vino - ha commentato il Presidente di Confagricoltura Calabria Francesco Macri' - e' frutto dell'impegno, della passione e della vitalita' imprenditoriale dei produttori vitivinicoli calabresi, che hanno investito sulle strutture, puntando decisamente sulla qualita', come e' il caso dell'attuale campagna vitivinicola caratterizzata da un prodotto eccellente. Questo dato, e' acclarato dal crescente consenso dei consumatori anche per i vini novelli calabresi - ha proseguito il Presidente dell'Organizzazione degli imprenditori agricoli calabresi - e ne sono testimonianza i numerosi riconoscimenti ottenuti nelle piu' prestigiose manifestazioni nazionali ed internazionali''.

Fedele “Vino novello calabrese occasione di crescita economica”

07/11 ''Fresco, fruttato e piacevolissimo, il novello calabrese e' capace di affascinare anche chi si avvicina al mondo del vino per la prima volta e rappresenta un' occasione importante, di benefici economici e di crescita, per i nostri produttori, subito dopo gli sforzi e gli impegni della vendemmia''. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ha brindato oggi a Lamezia Terme al successo dei vini novelli della regione, partecipando alla manifestazione ''Cantine aperte al Novello'' promossa in tutt' Italia dal Movimento Turismo del Vino e patrocinata in Calabria dalla presidenza del Consiglio regionale. Fedele, secondo quanto ha riferito in un comunicato, ha visitato nella circostanza l' azienda Statti, che insieme alla Zito di Ciro' Marina aderisce all' iniziativa che coinvolge un centinaio di produttori sparsi dal Friuli alla Sicilia. Il Presidente del Consiglio regionale, che era accompagnato dal presidente della Commissione politica istituzionale, Egidio Chiarella e dal presidente della Commissione sviluppo economico, Francesco Talarico, e' stato accolto dai fratelli Alberto e Antonio Statti, titolari di un' azienda considerata emergente nel panorama meridionale. ''Si e' festeggiato, in sostanza - e' scritto nella nota - il 'Novello day', con degustazioni di prodotti tipici del territorio, una domenica dedicata a quella particolare tipologia di vino nuovo che anticipa di qualche settimana i risultati dei rossi, dei bianchi e dei rosati ancora in maturazione nei tini e nelle botti''. ''Le aziende coinvolte a Lamezia e a Ciro' Marina terranno le 'porte aperte' ai visitatori - ha osservato Fedele - favorendo un' attivita' di promozione alla visita dei territori del vino e incentivando corretti e trasparenti rapporti tra il mondo dei produttori e quello dei consumatori. Anche i vini novelli che vengono prodotti da quasi una decina aziende calabresi confermano i notevoli passi avanti della nostra enologia e non temono confronti neppure con la concorrenza blasonata che arriva d' oltralpe. Sia le aziende calabresi piu' titolate, sia quelle piu' modeste a gestione familiare, offrono ormai un prodotto di notevole qualita' che si sta rivelando un fenomeno di costume e conquista i palati femminili e dei giovani, guadagnando quota sempre piu' anche nel comparto della ristorazione''. Non piu' solo un ''vinello'' per palati di poche pretese, il novello, ottenuto con uve rosse mature per macerazione carbonica (per legge non puo' essere commercializzato prima del 6 novembre di ogni anno), non perdona i difetti della 'frutta' d' origine e dice molto sulla qualita' dell' annata. ''A differenza dei 'primeurs' stranieri, che sono a base di una sola varieta' d' uva, gli esperti sottolineano che il novello italiano, e quello meridionale e calabrese in particolare, si produce con varieta' diverse quasi tutte autoctone, valorizzando, cosi', il patrimonio varietale tipico che costituisce una ricchezza peculiare. ''Quanto alle cifre - conclude la nota - basti pensare che una ricerca di Civilta' de Bere ha accertato l' anno scorso una produzione nazionale di vini novelli di quasi 19 milioni di bottiglie, con 326 produttori e un fatturato vicino ai 90 milioni di euro''.

Dima “Posizione che tutela il Made in Italy quella di Alemanno sugli OGM”

05/11 ''Sulla problematica degli Ogm in agricoltura il ministro Gianni Alemanno non ha assunto una posizione illiberale, nociva per l' economia nazionale o addirittura ideologica, ma al contrario una posizione che punta a tutelare e conseguentemente a valorizzare il Made in Italy'': a sostenerlo e' Giovanni Dima, assessore alla Agricoltura della Regione Calabria. Per Dima, l' intervento di Alemanno, infatti, si pone a salvaguardia dell' ''insieme delle produzioni agro-alimentari di qualita' ed eccellenza che sono apprezzate in tutto il mondo proprio per le loro caratteristiche di genuinita' e di bonta'''. L' assessore Dima ha anche annunciato di avere predisposto un progetto di legge in materia di Ogm recante ''Norme in materia di organismi geneticamente modificati (Ogm) - Coltivazione, allevamento e commercializzazione'' che sara' sottoposto all' esame del Consiglio regionale calabrese e che si propone di tutelare non solo le risorse genetiche del territorio ma anche e soprattutto la qualita', la specificita' e la territorialita' della produzione agricola. ''La proposa di legge - e' detto in una nota - promuove tutte le azioni necessarie ed indispensabili per prevenire possibili rischi alla salute umana derivanti dalla coltivazione, dalla produzione e dal consumo di prodotti contenti Ogm, vietando espressamente la coltivazione di piante e l' allevamento di animali geneticamente modificati ed escludendo in modo netto dalla possibilita' di accedere ai marchi di qualita' ed ai finanziamenti regionali sia le aziende agricole che utilizzano Ogm direttamente o indirettamente, sia le aziende zootecniche che utilizzano mangimi in cui sono contenute materie prime derivate da piante geneticamente modificate'' - Per l' assessore Dima ''privilegiare lo sviluppo ed il potenziamento di filiere basate sull'agricoltura convenzionale o biologica non significa assumere posizioni non liberali e di retroguardia ma, al contrario, tutelare la tipicita' dei nostri prodotti e soprattutto rispettare chi non intende coltivare Ogm. Tanto e' vero che lo stesso decreto predisposto dal Ministro all' Agricoltura non e' ne' contro la ricerca sugli organismi geneticamente modificati, ne' contro l' utilizzazione degli stessi in campo alimentare ma al contrario e' volto a prevenire la diffusione incontrollata ed indiscriminata degli Ogm nelle coltivazioni agricole italiane''. ''Di fronte a questa problematica - ha sostenuto ancora Dima - abbiamo voluto proporre, anche per la Calabria, una normativa specifica che stabilisca con chiarezza il divieto nella nostra regione di coltivazione di piante e dell' allevamento di animali geneticamente modificati''. ''Questa proposta di legge - sottolinea l' assessore regionale all' Agricoltura - ha il merito di garantire la difesa delle produzioni di qualita' ed eccellenza attraverso l' attuazione di un programma di tutela dei prodotti che passa anche e soprattutto attraverso la corretta informazione dei cittadini sull' educazione alimentare con la collaborazione degli operatori agricoli, scolastici e sanitari'

Sarra: “Il decreto Alemanno sugli OGM rappresenta un momento di civiltà”

05/11 ''Il tema degli Ogm necessita non solo della massima attenzione, ma anche di un approccio approfondito''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Alberto Sarra. ''Il nostro Paese - ha aggiunto - ed in particolare le regioni meridionali devono necessariamente seguire e perseguire le linee di sviluppo delineate dalla vocazione del territorio. E se il comparto dell'agricoltura biologica vede l' Italia primeggiare viene difficile comprendere le ragioni che potrebbero giustificare un cambio di rotta''. ''Il decreto Alemanno - ha concluso Sarra - rappresenta un alto momento partecipazione civile e democratica alle scelte, lasciando alle Regioni la liberta' di scegliere, ma, contemporaneamente, salvaguardando la sicurezza di chi, invece, intende privilegiare la scelta dell'agricoltura biologica, rispetto alla quale, giova ricordarlo, quasi tre italiani su quattro sono favorevoli''.

Per Confcooperative la legge sulla pesca è un punto di partenza. Tarda la progarmmazione

05/11 ''L' approvazione della legge sulla pesca e' un fatto positivo ma e' un punto di partenza e non di arrivo'': lo afferma in una nota Katia Stancato, vice-precidente nazionale di Federcoopesca-Confcooperative, secondo cui ''la Regione e' ancora in forte ritardo nella programmazione e erogazione delle somme delle misure di sostegno al settore''. ''Registriamo - prosegue Santacato - una consolidata tradizione negativa del Consiglio regionale che, come accadde ad inizi 2000 per la norma sulla cooperazione sociale, approva le leggi che riguardano il comparto cooperativistico solo a fine legislatura. Non capiamo l' entusiasmo dell' assessore Dima - aggiunge ancora la vice presidente di Federcoopesca - atteso che sugli Sfop (i fondi comunitari per il comparto ittico) la Regione e' in ritardo nei pagamenti (e' stato assegnato solo il 20% delle somme finanziate) e che la decisione di impegnare il 50% residuo sui Pit suscita ilarita' e sarcasmo''. Per Stancato ''non vogliamo sminuire l' impegno dell' assessore e della Giunta anche perche' chi volesse strumentalizzare queste critiche dall' altro schieramento dovrebbe ricordarsi dei ritardi e delle omissioni del centrosinistra in materia. A noi interessa costruire un percorso che valorizzi il sistema integrato della pesca - conclude Stancato - e la consideri opzione di sviluppo produttivo autonomo e attendibile per tutta la Calabria''.

Per il CIA Calabria la situazione agricola si è aggravata

05/11 ''Gli elevati costi di produzione, l' onerosita' dei contributi, i prezzi stracciati pagati ai produttori, annullano il reddito agricolo. Nelle regioni del Sud, la situazione e' aggravata dal cattivo funzionamento della burocrazia e dall' estendersi della presenza della criminalita' e della 'ndrangheta nelle campagne, soprattutto nelle aree a sviluppo piu' elevato''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della Cia Calabria, Giuseppe Mangone, illustrando le motivazione della protesta del settore organizzata per il 13 novembre. I motivi della giornata di protesta che saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si svolgera' mercoledi' 10 novembre alle ore 10,00 nella sala riunioni della Cia Regionale. Nel corso dell' incontro il presidente della Cia Calabria Giuseppe Mangone presentera' la rivista ''Cia Calabria informa'' nata a seguito di un finanziamento dell' Assessorato regionale all' Agricoltura, Caccia e Pesca. ''Da tanti anni - ha aggiunto - gli agricoltori sono impegnati e con successo a realizzare un'agricoltura incentrata sulla qualita' e sulla sostenibilita'; un' agricoltura fortemente diversificata che mantiene sulla scena produttiva migliaia di prodotti tipici e tradizionali; un made in Italy fiore all' occhiello della presenza e dell' immagine del nostro Paese nel mondo. A fronte di tanto impegno, negli ultimi mesi, i produttori non hanno piu' una contropartita dal punto di vista del reddito, la dinamica divergente dei costi e dei prezzi sta fortemente compromettendo la tenuta del settore. Per la prima volta, anche la frutta partecipa alla formazione del deficit commerciale italiano''. ''Con le manifestazioni - ha proseguito Mangone - che terremo in Calabria vogliamo sollecitare una maggiore attenzione anche del Governo e del Consiglio regionale sui problemi dell' agricoltura. La finanziaria regionale 2005, deve invertire la ormai atavica tendenza alla riduzione delle risorse finanziarie da assegnare al settore, mentre il Consiglio Regionale, in questo scorcio di fine legislatura, deve approvare tutte le leggi di interesse agricolo che da anni giacciono nelle commissioni''. ''L' Assessorato all' agricoltura - ha concluso - deve procedere con piu' speditezza e convinzione per migliorare l' efficienza e l' efficacia dell' apparato burocratico amministrativo che, in Calabria, resta una pre-condizione per attuare qualsiasi scelta di politica agraria e per utilizzare le opportunita' che, se sapute cogliere, vi sono''

L’ass. Dima scrive al Ministro Alemanno per lo sviluppo del territorio di Sibari”

04/11 Una lettera che per chiedere un incontro finalizzato a ''poter attivare processi di sviluppo e di modernizzazione del territorio di Sibari e delle infrastrutture locali fra le quali il porto di Corigliano'' e' stata inviata dall'assessore regionale all'agricoltura, Giovanni Dima, al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Giovanni Alemanno. Nella lettera Dima evidenzia che ''il Consiglio Regionale della Regione Calabria ha approvato all'unanimita' la proposta di legge di iniziativa popolare relativa sia all'istituzione dei distretti rurali ed agro - alimentari di qualita' sia l'istituzione del distretto agro - alimentare di Sibari''. ''Tale legge - ha concluso - oltre ad avviare un processo di politica territoriale fortemente attiva, rappresenta la concreta possibilita' di caratterizzare il porto di Corigliano Calabro come piattaforma logistica che consenta gli scambi commerciali e di svolgere una funzione strategica nello sviluppo della zona data la sua particolare posizione geografica''.

Riunione della Coldiretti del Mezzogiorno a Potenza per una piattaforma sul crollo dei prezzi ortofrutta

04/11 I responsabili della Coldiretti delle regioni del Mezzogiorno si sono incontrati oggi a Potenza con il vicepresidente nazionale Gennaro Masiello, per elaborare una piattaforma comune per affrontare le emergenze del settore, in particolare il crollo dei prezzi del settore ortofrutta. ''Lavoriamo da mesi a questa piattaforma - ha spiegato Masiello -. L' emergenza va affrontata con tempestivita' e collegialita', per portare la questione al Tavolo agroalimentare del governo, in una logica di concertazione''. Per Masiello un primo risultato di questo lavoro comune e' il decreto legge che il ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno presentera' la prossima settimana: ''La nuova norma - spiega - prevede che quando il prezzo dell' ortofrutta scendera' sotto il 30 per cento del prezzo medio degli anni precedenti, scattera' un fondo di solidarieta' ''. L' altro campo sul quale secondo il vicepresidente si muovera' Coldiretti sara' la riforma a Bruxelles dell' Organizzazione comune di mercato della Ue. ''Ridiscuteremo le regole e le risorse comunitarie - ha detto Masiello - per orientarle al sostegno delle imprese alla concorrenza del mercato, e non piu' al solo aiuto''. Secondo Masiello ''occorre che questo metodo della concertazione che abbiamo avviato con il tavolo nazionale venga esteso anche a livello regionale''.


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