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Agroalimentare dal 5/11/04 al 18/01/05
Parte il laboratorio di formazione d’impresa agricola 18/01 Realizzare un modello innovativo che sia economico, associativo
ma di concezione imprenditoriale per la creazione d' impresa e l'
occupazione in agricoltura in Calabria. E' questo l' obiettivo di
Agronos, progetto inserito nel programma Equal-Fondo sociale europeo
e dal Ministero del Lavoro, presentato stamani nella sede della Giunta
regionale a Catanzaro. Il progetto ''laboratorio'' - predisposto dall'
agenzia Tertium, dall' associazione Romea onlus, da Confagricoltura
Calabria - e' rivolto al superamento delle forme di discriminazione
e disuguaglianza del mercato del lavoro e prevede una disponibilita'
economica pari a un milione 300 mila euro. La durata dell' iniziativa
che si sviluppera' sul piano della promozione, della divulgazione
e della ricerca e' di 24 mesi: dal luglio 2005 al luglio 2007. Agronos
- che e' uno dei 55 elaborati ammessi a finanziamento dal Ministero
del Lavoro e delle Politiche sociali su un totale di 386 - punta,
anche attraverso la cooperazione transnazionale, a rafforzare l' area
del terzo settore attraverso un' azione di sviluppo mirata a far nascere
piccole e medie imprese sociali in agricoltura favorendo l' irrobustimento
di quelle esistenti. ''Abbiamo cercato di creare e di diffondere -
ha spiegato Sandro Turano (della societa' Tertium specializzata in
formazione) - un nuovo modello di orientamento valido per i piccoli,
i medi e i neo imprenditori agricoli e per le imprese sociali che
offrono o intendono offrire servizi al settore agricolo''. Per Monica
Falcomata' dell' associazione Romea onlus, ''l' iniziativa ha puntato,
sin dalla fase d' ideazione, alla realizzazione di un modello formativo
non fine a se stessa. L' intento, infati, e' quello di dare il necessario
sostegno alle aziende esistenti cercando di agire positivamente laddove
ci sono idee imprenditoriali''. ''Quello realizzato con questo progetto
- ha sostenuto il presidente regionale di Confagricoltura, Francesco
Macri' - e' un secondo tentativo, dopo il primo avviato con il reinserimento
dei detenuti. Siamo felici, per questo, - ha aggiunto - di poter fare
da incubatore in questo senso, sempre con un intento costruttivo''.
Rossana Grandinetti, presidente Erapra Calabria (l' ente per l' istruzione
professionale di Confagricoltura) ha messo in evidenza, dal canto
suo, gli obiettivi posti a base del progetto: crescita professionale
e della cultura imprenditoriale; attivazione dello sviluppo del territorio
agricolo, promozione e rafforzamento dello spirito dell' associazionismo
nelle varie forme e livelli. Apprezzata l’iniziativa umanitaria dei pataticultori a favore delle popolazioni del sudest asiatico 17/01 E’ sempre più apprezzata l’iniziativa di
Agricoltura Solidale, lanciata, nei giorni scorsi dal Presidente dell’ARSSA,
Antonio Pizzini, in favore delle popolazioni asiatiche colpite dal
maremoto. Prontamente condivisa e sostenuta dall’Assessore Regionale
all’Agricoltura, On.le Giovanni Dima, che la questione segue
dal primo momento, di concerto con il competente MiPAF e l’AGEA
( Agenzia Erogazioni in Agricoltura). L’ esponente del governo
regionale oltre a sostenere la campagna di sensibilizzazione, che
è patrocinata dal dicastero agricolo nazionale, ha anche inviato
al Ministro Gianni Alemanno un articolato documento riguardante la
crisi del comparto pataticolo silano. Approvati dalla Seconda commissione regionale gli interventi sulla zootecnia e sul vitivinicolo 14/01 “Disciplina del settore Zootecnico e
del sistema degli allevatori in Calabria” e “Norme rivolte
al riordino vitivinicolo calabrese”: questi i progetti di legge
approvati all’unanimità dalla Commissione “Sviluppo
Economico” presieduta da Francesco Talarico. "Le delizie del Casaro", convegno sul formaggio, sabato 15 a Rende 14/01 Si svolgerà, sabato 15 gennaio, con inizio alle ore
16,30, presso l'Hotel Executive di Rende, il IX Convegno Regionale
su "Le Delizie del Casaro", nell'ambito del quale sarà
realizzato un gemellaggio tra l'Umbria e la Calabria. Il programma
prevede in apertura una relazione introduttiva di Nuccia Carmagnola,
che relazionerà sul tema: "Storia e curiosità di
un antico alimento: il formaggio". A seguire interverrà
il dott. Pietro Paolo Morelli che parlerà su :"Il consorzio
di tutela del caciocavallo silano"; mentre l'imprenditore Francesco
Garrafa relazionerà su :" Un formaggio tipico nella produzione
Calabrese". Ass. Dima “Grave crisi del mercato delle patate". Il surplus trasformato in fiocchi e dato in beneficenza 14/01 L'Assessore all'Agricoltura della Regione calabria, Giovanni
Dima, ha posto all'attenzione del ministro per le Politiche Agricole
e Forestali, Gianni Alemanno, la problematica della crisi di mercato
delle patate. ''Abbiamo posto all'attenzione del Ministro Alemanno
- ha affermato Dima - la problematica della mancata vendita delle
patate silane, causata da tutta una serie di fattori che hanno fatto
si' che ben il 65% dell'intera produzione sia rimasto giacente presso
i relativi produttori''. Nell'altopiano silano, infatti, la coltivazione
della patata rappresenta l'unica risorsa che alimenta il reddito degli
imprenditori locali per cui il perdurare delle difficolta' nella commercializzazione
pregiudica fortemente la possibilita' di fornire un minino ristoro
sufficiente a garantire il livello di sussistenza per tutti i produttori.
''I motivi - ha continuato Dima - che hanno provocato questa crisi
di mercato sono vari e soprattutto sono rappresentati dalle condizioni
climatiche pessime, che non hanno consentito di programmare nei tempi
e nelle modalita' piu' opportune tutte le operazioni colturali necessarie,
da un'eccessiva produzione a livello europeo, che ha avuto effetti
negativi sia a livello locale che nazionale e da un'insufficiente
presenza in regione di industrie di trasformazione, che rendono piu'
difficile la collocazione sul mercato anche per usi non alimentari''.
Alla luce di queste motivazioni, che stanno provocando molta incertezza
tra i produttori del settore, l'Assessore Giovanni Dima ha chiesto
al ministero alle Politiche Agricole e Forestali di autorizzare, in
tempi brevi, la trasformazione delle giacenze in fiocchi da destinare
in beneficenza alle popolazioni bisognose di aiuti alimentari. ''Per
la stessa problematica - ha concluso Dima - abbiamo organizzato, per
il prossimo 20 gennaio, nella sede dell'Assessorato all'Agricoltura,
un incontro con le organizzazioni professionali di categoria al fine
di individuare un percorso comune per giungere alla soluzione di questo
problema''. Truffa alla UE sulle olive, quattro arresti. Soddisfazione di Alemanno 13/01 Un' operazione e' stata condotta stamani dai carabinieri del
Comando provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione con quelli
del Nucleo antifrodi di Roma, per l' arresto di quattro persone accusate
di truffa aggravata ai danni dell' Agea, l' Agenzia per le erogazioni
comunitarie in agricoltura, per un importo di circa 900 mila euro.
Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Palmi. L'
operazione ha interessato le province di Reggio Calabria e Messina.
Secondo quanto si e' appreso, la truffa sarebbe stata portata avanti
tra la fine degli anni '90 e l' inizio del 2000 e si sarebbe basata
su false attestazioni di molitura di grandi quantita' di olive, comunque,
mai prodotte. I presunti truffatori, secondo l' accusa, presentavano
false attestazioni in cui dichiaravano di essere i proprietari, o
comunque gli affittuari, di terreni (situati per gran parte in Aspromonte)
che non erano mai stati adibiti a oliveti. La truffa, secondo l'accusa,
avveniva con il concorso di alcuni frantoi della provincia di Reggio
Calabria che avrebbero attestato falsamente la molitura di grandi
quantita' di olive con produzione fittizia di una rilevante quantita'
di olio.Le quattro persone arrestate sono Maria Virginia Albanese,
57 anni, di Rizziconi; Michele Todaro, 58 anni, di San Cristina d'Aspromonte,
entrambi agli arresti domiciliari, e Carmelo Catalano, 37 anni, di
Melito Porto Salvo e Luigi Albanese, 49 anni, di Rizziconi, detenuti
in carcere. Una quinta persona destinataria del provvedimento restrittivo
non e' stata ancora rintracciata e le sue ricerche sono state estese
anche alla Provincia di Messina. Nel corso delle indagini i carabinieri
e gli ispettori dell' Agenzia per i controlli e le azioni comunitarie
nel quadro del regime dell'aiuto all'olio di oliva (Agecontrol spa),
hanno dimostrato, inoltre, l'inesistenza degli oliveti e, quindi,
la falsita' delle attestazioni di molitura da parte dei frantoiani.
Le verifiche bancarie, inoltre, hanno fatto emergere l'ingente movimentazione
di denaro tra i falsi agricoltori e i frantoiani compiacenti. Le persone
coinvolte nell'indagine, secondo quanto si e' appreso, erano particolarmente
esperti tanto da produrre la falsa documentazione che era perfettamente
rispondente ai requisiti di legge riuscendo a trarre in inganno il
personale addetto dell'Ente erogatore. Della sventata truffa alla
UE è rimasto soddisfatto il Ministro delle Politiche Agricole
Alemanno che ha dichiarato: “La minuziosa attivita' investigativa
dei militari dell'Arma, durata quasi due anni, ha permesso di sventare
una grossa truffa ai danni dell'Agenzia erogazioni in agricoltura
(Agea)''. ''Si e' trattato - afferma Alemanno - di un'importante operazione
grazie alla quale e' stata scoperta un'organizzazione criminale, molto
ben strutturata, che era riuscita a ottenere illecitamente contribuzioni
dell'Unione Europea nel settore oleario''. I truffatori - si legge
nella nota - avevano presentato una documentazione falsa perfettamente
rispondente ai requisiti di legge, traendo cosi' in inganno l'Ente
erogatore e riuscendo a ottenere finanziamenti per oltre 250 mila
euro.''Grazie al tempestivo intervento dei militari dell'Arma conclude
il ministro - e' stata evitata l'erogazione di altri 350 mila euro''.
Grazie alla legge contro il fumo, in vigore da oggi, raddoppia la vendita della liquirizia 10/01 ''Allo stato puro, gommosa o in radici a bastoncino e' boom negli acquisti di liquirizia da parte dei fumatori che nel succo saporito di questa pianta officinale cercano un surrogato alla sigaretta negata nei locali pubblici''. E' quanto rileva la Coldiretti nel sottolineare che in molti negozi si segnala un raddoppio delle vendite e in molti casi si teme l'esaurimento delle scorte per un inaspettato aumento della domanda che riguarda soprattutto le radici di liquirizia da tenere in bocca e succhiare lentamente per simulare il fumo anche nella gestualita'. Ma se in molti esercizi pubblici la vendita di liquirizia compensa almeno in parte la diminuzione nei tabacchi, per adesso non sono i produttori agricoli a trarne beneficio perche' quest'anno - precisa Coldiretti - e' stato riconosciuto un prezzo ben al di sotto di un euro al chilo per le radici grezze di grande qualita', mentre nei negozi la liquirizia pura che si ottiene dalla lavorazione si vende nelle scatoline fino a 100 euro al chilo. In Italia vengono prodotte ogni anno circa 25 milioni di chili di caramelle a base di liquirizia, piu' o meno gommose, ottenute da oltre 30 mila tonnellate di radice lavorata delle quali pero' solo il 10% e' coltivata in Italia. Nonostante sia presente anche in Abruzzo, Puglia, Basilicata e Sicilia, oltre i tre quarti della produzione nazionale - afferma la Coldiretti - si ottiene in Calabria, nella piana di Sibari, dove secondo la definizione della severa Enciclopedia Britannica, si coltiva la migliore liquirizia del mondo. Tuttavia la gran parte del prodotto lavorato dall'industria dolciaria e farmaceutica proviene da Paesi come Cina, Afghanistan, Pakistan e Turchia, ma non viene distinta dalla produzione nazionale perche' non e' ancora operativo l'obbligo di indicare l'origine dei prodotti agricoli contenuti negli alimenti. Per tutelare la produzione calabrese dalle imitazioni internazionali e' stata avviata, con il sostegno della Coldiretti, la richiesta per il riconoscimento comunitario come denominazione di origine protetta (dop). La liquirizia, nota con il nome scientifico di Glycyrrhiza glabra, fa parte della famiglia delle Leguminosae e - spiega la Coldiretti - cresce spontanea nell'Italia centro-meridionale su terreni aridi e caldi. La pianta - conclude la Coldiretti - e' alta una ventina di centimetri e si raccoglie ogni quattro anni con l'apertura meccanica di un solco per poi procedere a mano per non spezzare le radici che successivamente vengono estratte, tritate e lavorate. La Rosa (CGIL) “Nella piana di Gioia bisogna puntare sull’agroalimentare” 08/01 ''Bisogna puntare sui distretti agroalimentari e la Piana di
Gioia Tauro con il suo porto puo' rappresentare un'opportunita' importante
per competere sul mercato e puo' costituire nell'attuale situazione
internazionale un veicolo per l'affermazione della pace nel mondo''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario comprensoriale della
Cgil di Gioia Tauro, Pasquale Larosa, circa la situazione dell'agricoltura.
''Anche per questi motivi - ha aggiunto - bisogna mettere in campo
un progetto ambizioso che riesca a coniugare le esigenze dell'impresa
e del mondo del lavoro. Un progetto che investa tutta l' agricoltura
regionale e non come e' stato fatto una parte del territorio calabrese.
Nell' immediato bisogna riconoscere lo stato di crisi del settore
attivando e riconoscendo tutte quelle misure di sostegno dal punto
di vista previdenziale e fiscale. Auspichiamo infine, da parte di
chi ci governa un maggiore impegno e attenzione verso i problemi dell'
agricoltura della Piana e non un presenza episodica e ciclica. Bisogna
avere la consapevolezza che un forte sistema agroalimentare e' decisivo
per il rilancio dell'economia calabrese''. ''Una regione come la nostra
- ha proseguito Larosa - dove il settore agricolo e' economicamente
forte e vario nei suoi prodotti e comparti dovrebbe avere una maggiore
attenzione da parte delle istituzioni nazionali e regionali in modo
da poter competere nel mercato globale. Invece tutto sta diventando
piu' complicato e drammatico per i produttori e per le migliaia di
lavoratori del settore agroalimentare. Vi sono nella nostra regione
dei prodotti simbolo che sostenuti adeguatamente attraverso un sistema
di filiere garantito e bene organizzato, introdotti sui mercati snellendo
i passaggi che partono dal produttore al consumatore, non dovrebbero
subire concorrenza e la loro affermazione anche per la qualita' dovrebbe
essere certa. Purtroppo dobbiamo constatare che non e' cosi', soprattutto
nei due comparti piu' importanti per quantita' e qualita' a livello
regionale; il settore agrumicolo e olivicolo settori che spesso vengono
dimenticati da chi dovrebbe, invece valorizzarli e difenderli in sede
comunitaria, nazionale e regionale''. ''I prodotti di qualita' e di
nicchia calabresi - ha concluso - possono essere protagonisti sui
mercati nazionali a condizione che si stabilisca un rapporto produttore-consumatore
che deve sempre piu' improntarsi sulla conoscenza diretta del prodotto,
e qui potrebbero dare un grande contributo i giovani divulgatori che
operano per l'Arssa''. Ass. Dima “Presto in funzione un organismo pagatore per i contributi all’agricoltura” 05/01 ''Presto sul territorio calabrese esistera' un ente che, con
la stessa efficienza dell' organismo pagatore nazionale, distribuira'
contributi in un rapporto di vicinanza sia con le organizzazioni professionali
che con il territorio'': lo ha detto Antonio Buonfiglio, presidente
dell' Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea ex Aima), partecipando
a Catanzaro alla seduta d' insediamento del Tavolo agricolo regionale.
All' incontro promosso dal capo di gabinetto della Presidenza della
Giunta regionale, Franco Morelli, oltre allo stesso Buonfiglio che
ha assunto la carica di coordinatore dell' organismo, hanno presenziato
i vertici regionali delle associazioni di categoria del mondo agricolo
(Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri), dell' Unione regionale
delle Bonifiche e dell' Unione nazionale comuni comunita' ed enti
montani. L' istituzione del tavolo di concertazione in agricoltura
e dell' organismo pagatore sono contemplati nella lettera della legge
regionale su ''Interventi a favore del settore agricolo e agroalimentare''
del luglio 2002. ''L' organismo pagatore, che fornira' al Tavolo strumenti
come anagrafe, consistenza e domanda, elementi di conoscenza del territorio,
- ha detto ancora Buonfiglio - si inserisce perfettamente nel contesto
della nuova politica comunitaria che libera risorse senza che ci sia
alcun dirigismo ne' da parte dello Stato ne' da parte della Commissione.
L' organismo pagatore infatti fornisce alla Regione degli strumenti
di conoscenza delle realta' presenti sul territorio, come prevede
la nuova politica comunitaria, e questo fara' in modo che in soldi
vengano orientati a produzioni di un certo tipo piuttosto che ad altre''.
''In Calabria - ha detto ancora il presidente dell' Agea - l' organismo
pagatore non nasce in ritardo, ma e' il frutto di un' azione scientifica.
Cio' a differenza di quanto accaduto in altre regioni italiane dove,
per esigenze politiche, c' e' stata la corsa all' istituzione salvo
poi chiedere il supporto dell' Agea. La Calabria, da questo punto
di vista, potra' caratterizzarsi come regione modello sia nella programmazione
territoriale che nel rilancio della produzione''. ''Ci siamo proposti
di fare dell' organismo pagatore in Calabria - ha detto Dima - un
sistema efficiente e consono a quelle che sono le esigenze del nostro
territorio. Abbiamo avuto il tempo a nostra disposizione per maturare
questo percorso che si attuera' a fine legislatura porprio perche'
intendiamo partire da questa data per favorire i processi organizzativi
forti sul territorio''. Per Dima ''l' approccio immediato che alcune
Regioni hanno avuto nell' istituzione dell' organismo pagatore non
ha premiato perche' esse hanno riscontrato diversi problemi di carattere
organizzativo. Oggi, invece noi siamo consapevoli e soprattutto maturi
per poter affrontare questa nuova sfida con maggiore determinazione''.
''Il tavolo agricolo - ha detto ancora Dima - e' l' occasione per
discutere di molti aspetti e individuare le esigenze piu' complesse
del territorio''. Insediato il tavolo regionale per l’agricoltura 05/01 Si e' insediato stamattina, a Catanzaro, nella sede della Giunta
regionale della Calabria il Tavolo agricolo regionale. Alla riunione
d' insediamento dell' organismo, promossa dal capo di gabinetto della
presidenza della Giunta regionale, Franco Morelli, hanno partecipato
Antonio Buonfiglio, presidente dell' Agenzia per le erogazioni in
agricoltura (Agea), l' assessore regionale all' Agricoltura Giovanni
Dima e i vertici regionali di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri,
Urbi e Uncem. L' insediamento del Tavolo agricolo, che sara' presieduto
dal presidente Chiaravalloti e il cui coordinamento e' stato affidato
al presidente Buonfiglio - e' stato spiegato - precede l' avvio anche
in Calabria del decentramento funzionale nel settore primario attraverso
la costituzione dell' organismo pagatore, cosi' come previsto dalle
legge regionale sugli Interventi a favore del settore agricolo e agroalimentare.
''Il Tavolo agricolo in Calabria - ha detto Buonfiglio - si insedia
al momento opportuno perche' in questa regione si e' lavorato prima
nella realizzazione di una filiera di tipo istituzionale in agricoltura,
la stessa che ha portato a importanti e positive sinergie. Anche per
questo l' organismo pagatore sara' istituito velocemente e lavorera'
con efficienza e celerità''. L’ass. Dima sollecita l’intervento dell’AGEA per le clementine 05/01 L' Agenzia per l' erogazioni in agricoltura (AGEA), su sollecitazione
della Giunta regionale, attuera' un intervento in relazione allo stato
di crisi del settore agrumario, in particolare delle clementine. Lo
ha detto l' assessore regionale all' agricoltura Giovanni Dima che,
stamani a Catanzaro, ha partecipato assieme al presidente dell' Agea,
Antonio Buonfiglio alla seduta di insediamento del Tavolo agricolo.
''E' paradossale - ha sostenuto Dima - che oggi si sia costretti a
chiedere lo stato di calamita' e di crisi del prodotto, proprio quando
recentemente si e' spinto moltissimo sulla promozione delle clementine.
Tuttavia e' giusto che i produttori calabresi delle principali aree,
la Piana di Sibari, di Rosarno, Crotone e Lamezia, trovino un momento
di ristoro e di conforto. L' intento - ha concluso Dima - e' anche
quello di coniugare lo stato di difficolta' vissuto dal comparto agli
interventi di solidarieta' in atto a livello internazionale''. Appello del Presidente Pizzini ai pataticultori per un atto di solidarietà verso i Paesi del Sudest asiatico 05/01 Il Presidente dell’ Agenzia Regionale per lo Sviluppo
e per i Servizi in Agricoltura (ARSSA) della Regione Calabria, Antonio
Pizzini, anche a nome del Consiglio d’Amministrazione, ha rivolto
un caloroso e sentito appello alle Centrali cooperative ed alle Associazioni
dei produttori pataticoli della Calabria perché si renda concreto
un atto di solidarietà, anche da parte del mondo agricolo regionale,
in favore delle popolazioni del Sud Est Asiatico colpite dalla disastrosa
calamità naturale. Tavolo operativo per il settore agroalimentare il 5 in Regione 04/01 Lo scenario economico in cui si muove il settore agricolo ed
agroalimentare calabrese e' in continua evoluzione, anche in virtu'
dei recenti orientamenti dettati dalla Politica agricola comunitaria
che tendono a favorire il rilancio del settore, assegnandogli una
funzione strategica nello sviluppo rurale ed un importante ruolo nella
salvaguardia dell' ambiente. Cambia, e' scritto in un comunicato,
anche la metodologia dei consumi, legata evidentemente al tema della
sicurezza alimentare e della certificazione di qualita' con delle
significative conseguenze nel modello organizzativo della Grande distribuzione
organizzata: la rintracciabilita' agroalimentare, per esempio, dal
primo gennaio 2005 diventa obbligatoria. I temi legati al settore
saranno affrontati domani, 5 gennaio, alle 9.30, nella sala della
Giunta regionale, nel corso di un incontro promosso dal capo gabinetto
Franco Morelli, presieduto dal presidente Giuseppe Chiaravalloti e
coordinato da Antonio Buonfiglio, presidente Agea. Al tavolo operativo
saranno presenti il presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti,
l' assessore all' Agricoltura, Giovanni Dima, i presidenti regionali
delle organizzazioni professionali di categoria Pietro Molinaro (Coldiretti),
Giuseppe Mangone (Cia), Francesco Macri' (Confagricoltura), Carmelo
Vazzana (Copagri) ed il Presidente di Agea, Antonio Bonfiglio. Il
Tavolo per le politiche agricole regionali, istituito con la legge
regionale n. 24 del 2002, e' scritto in una nota, ha come propria
attivita' istituzionale l' approfondimento e la trattazione delle
problematiche e delle questioni piu' importanti riguardanti un settore,
che a giusta ragione, rappresenta la spina dorsale dell' economia
calabrese. Dima, nel presentare questo incontro, ha espresso la propria
soddisfazione per un' iniziativa che ''contribuira' sicuramente a
fissare tutte quelle priorita' d' intervento necessarie ed indispensabili
per garantire modernizzazione ed innovazione tecnologica ad un comparto
che ha bisogno di risposte certe sotto il profilo degli obiettivi
da perseguire e da raggiungere''. ''Il Tavolo agricolo - ha affermato
Dima - rappresenta sicuramente un' opportunita' per il mondo produttivo
calabrese perche' avremo la possibilita' e l' opportunita' con gli
altri soggetti istituzionali coinvolti nella discussione di focalizzare
l' attenzione e soprattutto di definire gli interventi in materia
di politica agricola regionale''. La spesa dei fondi comunitari, il
raggiungimento dell' obiettivo della premialita' rappresentata dall'
ottenimento di risorse economico-finanziarie aggiuntive a quelle gia'
stanziate dalla Comunita' europea, l' erogazione delle risorse legate
al Piano di sviluppo rurale, l' avvio dei Piani integrati di filiera
o l' utilizzo di alcune misure del Por Calabria per favorire l' insediamento
dei giovani imprenditori agricoli rappresentano ''risultati evidentemente
prestigiosi che sono stati conseguiti in favore di un settore che
ha bisogno della necessaria attenzione dell'Istituzione regionale''.
''Con l' incontro di domani - ha concluso Dima - avremo l' opportunita'
di rappresentare le nuove prospettive di sviluppo dell' agricoltura
calabrese alla luce della nuova politica agricola comunitaria e delle
leggi di orientamento''. Scelti i vini più pregiati della zona albanese-cosentina 29/12 E' prodotto da uva Gaglioppo, Malvasia e Greco antico, provenienti
da un vitigno vecchio di settanta anni, il migliore tra i vini rossi
prodotti nei paesi albanesi della provincia di Cosenza. Tra i bianchi,
il vino piu' pregiato e' stato prodotto a Vaccarizzo Albanese da uva
Zibibbo, Moscato bianco e Malvasia. La selezione e' stata fatta da
esperti sommelier dell' Arssa, l' azienda regionale per lo sviluppo
agricolo, e organizzata dal comune di Vaccarizzo Albanese. La premiazione
dei vincitori e' stata fatta dall' assessore regionale all' agricoltura,
Giovanni Dima, e dal sindaco di Vaccarizzo, Aldo Marino. ''I vini
calabresi stanno sempre di piu' imponendosi nel mercato nazionale
ed estero - ha sottolineato Dima - ne e' una prova il successo ottenuto
dai vini calabresi alla rassegna enogastronomia di Vinitaly a Verona.
La Regione Calabria e l' assessorato all' Agricoltura si impegna ancora
di piu' a promuovere i prodotti enogastronomici calabresi sia in Italia
che all' estero''. Successo dei “Sapori di Calabria”, organizzato dall’ARSSA, a Cosenza 23/12 Il Presidente dell’ ARSSA, Antonio Pizzini, anche a nome
dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca,
On.le Giovanni Dima, ha pubblicamente trasferito la personale soddisfazione
e quella del CdA dell’Agenzia, per l’ottimo successo e
gradimento conseguito dall’annuale rassegna eno-gastronomica
dei prodotti tipici made in Calabria, denominata “Sapori di
Calabria” , giunta alla 4^ Edizione. Appagato – il Presidente
dell’ARSSA – per la calorosa partecipazione dell numeroso
pubblico intervenuto all’iniziativa. Il Ministro Alemanno annuncia “Dal CIPE 93 milioni di euro per i prodotti tipici del Mezzogiorno” 20/12 Via libera del Cipe al provvedimento di riapertura dei termini
temporali di operativita' del 'Progetto speciale promozionale delle
aree interne del Mezzogiorno per la valorizzazione dei prodotti agricoli
tipici'. Ad annunciarlo, in una nota, e' il ministro delle Politiche
agricole e forestali Gianni Alemanno. La delibera e' stata approvata
su proposta del ministro Alemanno con il parere favorevole della Commissione
Ue e mette a disposizione di Cooperative, Consorzi di cooperative
o singoli produttori fondi pari a 93 milioni di euro. Le assegnazioni
di fondi erano state bloccate a seguito delle vicende giudiziarie
relative a comportamenti illeciti nell'erogazione dei contributi da
parte della precedente gestione. Alla dotazione finanziaria disponibile
potranno aggiungersi ulteriori risorse provenienti da economie e revoche
di concessioni di precedenti contributi. Nella riunione odierna, il
Cipe ha inoltre approvato il contratto di programma nel settore agroalimentare
proposto dal Consorzio 'La Lodigiana' di Ravenna, che prevede investimenti
per 25 milioni di euro nelle regioni Veneto ed Emilia-Romagna, e la
concessione di contributi a fondo perduto per 9,3 milioni di euro.
Il contratto di programma determinera' un aumento dell'occupazione
con la creazione di 80 nuovi posti di lavoro, in particolare nei settori
zootecnico e ortofrutticolo. ''Grazie alla decisione del Cipe - spiega
Alemanno - gli imprenditori agricoli del Mezzogiorno potranno nuovamente
beneficiare di sostegni finanziari per incentivare i programmi di
valorizzazione del prodotto tipico, obiettivo che rappresenta un punto
qualificante dell'azione di Governo e della politica del Ministero.
Al Commissario ad acta per le attivita' ex Agensud - conclude il ministro
- ho gia' sollecitato l'immediato avvio del nuovo programma con criteri
improntati alla massima trasparenza ed efficienza''. Made in Calabria in primo piano. Parte la quarta edizione di “Sapori di Calabria” 20/12 Il Presidente dell’ ARSSA, Antonio Pizzini e l’Assessore
regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, On.le Giovanni Dima,
hanno confermato, anche quest’anno, il calendario delle iniziative
coincidenti con le festività di fine Anno. Si fa riferimento
alla ben indovinata manifestazione “ Sapori di Calabria ”,
che nei prossimi 23 e 26 Dicembre si svolgerà, in ordine di
calendario, a Cosenza ( ore 11,00 - Piazza XI Settembre – Isola
Pedonale) ed a Rossano (CS) - ore 11,00 - Piazza Bernardino Le Fosse),
presso gli stand promo-istituzionali “Regione Calabria –
ARSSA”, che saranno allestiti per la particolare circostanza. In centinaia alla Giornata del Ringraziamento organizzata dalla Coldiretti 20/12 Centinaia di imprenditori agricoli soci della Coldiretti hanno
partecipato alla Giornata di Ringraziamento, il momento che, da 54
anni, alla fine dell' annata agraria, e' scritto in un comunicato,
''vede la gente dei campi riunirsi per elevare una preghiera di gratitudine
per i frutti della terra e per propiziare l' assistenza divina per
il nuovo anno di lavoro in campagna''. L' edizione 2004 della manifestazione
si e' svolta a Scilla dove, nella Chiesa Maria SS. Immacolata, alla
presenza delle autorita' militari e civili della provincia di Reggio
Calabria, e' stata celebrata la Messa presieduta dall' arcivescovo
mons. Vittorio Mondello. Durante l' offertorio, come da tradizione,
sono stati portati all' altare in segno di ringraziamento cesti colmi
di prodotti tipici della campagna reggina dagli agricoltori di tutti
i comuni della provincia che indossavano suggestivi e raffinatissimi
abiti tradizionali del modo rurale. Nella sua omelia mons. Mondello
ha richiamato l' attenzione sui problemi dell' agricoltura reggina
e sui valori della famiglia imprenditoriale agricola, sottolineando
l' importanza che rivestono le generazioni future nel tenere alti
e sempre vivi i principi che da secoli contraddistinguono le collettivita'
rurali calabresi. La funzione religiosa si e' conclusa con la benedizione
dell' Arcivescovo ai frutti della terra e a tutti i partecipanti.
Una degustazione di prodotti tipici della tradizione agroalimentare
reggina organizzata dalla Coldiretti ha coronato una giornata che,
conclude la nota, ''rappresenta un momento di elevata spiritualita'
che si ripete da oltre mezzo secolo nell' intenso programma di impegni
della Coldiretti reggina''. Mercoledì il Presidente dell’ARSSA presenta alla stampa le attività del 2004 20/12 Mercoledì 22 il Presidente dell’
ARSSA, Antonio Pizzini, esponenti del CdA dell’Agenzia ed il
Direttore Generale, Giovanni Marzullo, incontreranno i rappresentanti
del mondo dell’informazione calabrese, nell’ambito della
Conferenza Stampa di presentazione di: “ 2004 – Un Anno
d’Attività dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura
“ Il Responsabile dell’Agenzia, illustrerà una
sintesi delle principali iniziative intraprese dall’ARSSA, nel
corso dell’ anno 2004, nei diversi comparti produttivi. Il Presidente
Pizzini, inoltre, farà opportuni riferimenti agli impegni istituzionali
svolti dall’Organo amministrativo, di concerto con l’Istituto
regionale, a livello locale, nazionale ed estero. L’Arssa presente in un progetto per fondi Cipe sulla cooperazione 16/12 Su iniziativa del CESPI (Centro Sudi di Politiche Internazionali),
di concerto con il Ministero degli Affari Esteri, si è tenuta
a ROMA, recentemente, presso la sede della Conferenza dei Presidenti
delle Giunte Regionali, un incontro finalizzato a definire le proposte
progettuali che potranno accedere ai finanziamenti stanziati dal CIPE
per le politiche di cooperazione internazionale. Avviato un programma di studio dei vitigni autoctoni calabresi 16/12 Con l' acquisto di un terreno di circa 7 ettari nel territorio
di Bruzzano, nella Locride, l' Associazione Nazionale Citta' del Vino
da' avvio a un programma di studio e ricerca sui vitigni autoctoni
antichi calabresi, molti dei quali saranno messi a dimora su questo
terreno. Il campo collezione, in parte finanziato dalla Regione Calabria,
accogliera' oltre 200 vitigni, molti dei quali ritrovati in boschi
e campi non coltivati. Il campo collezione comprende anche quattro
palmenti di epoca bizantina, retaggio di una vitivinicoltura antica
che testimonia la presenza di un'archeologia del vino, visto che nell'
area di Bruzzano sono stati rinvenuti ben 700 palmenti (vasche di
pietra scolpita per la vinificazione). Lo studio dei vitigni antichi
vede protagonista l' Universita' di Milano, facolta' di agraria, nella
persona del professor Attilio Scienza, mentre gran parte dei ritrovamenti
sul territorio sono opera di Orlando Sculli, studioso locale. Dal
campo collezione si sviluppera' anche un progetto di accoglienza per
favorire l' ospitalita' di studiosi e ricartori che vorranno approfondire
il tema. (ANSA). Il centro ARSSA di Mirto Crosia distribuisce 15 mila gelsi all’anno a varie istituzioni 14/12 Il presidente della Commissione Tutela Ambiente del Consiglio regionale della Calabria, Raffaele Senatore, ha visitato il Centro sperimentale dimostrativo di Mirto Crosia. Accompagnato dal responsabile dell' Arssa dell' attivita' gelsibachisericola, Senatore ha potuto conoscere la struttura che rappresenta un punto di riferimento per l' Italia centro-meridionale. Il Centro sperimentale distribuisce, infatti, circa 15.000 gelsi sia ad istituzioni pubbliche che a privati e fornisce consulenza ed assistenza agli stessi, partendo dalla progettazione alla realizzazione dei gelseti, fino agli allevamenti dei bachi da seta e alle successive lavorazioni della filiera sericola. Ogni anno circa 4.000 studenti visitano la struttura, utilizzata dalle scuole di ogni ordine e grado come fattoria. Unitamente all' allevamento dei bachi e alla coltivazione dei gelsi, attivita' condotta in stretta collaborazione con l' Isza di Padova, l' Associazione nazionale bachicoltori di Treviso e la Stazione sperimentale della seta di Milano, il Centro conduce prove nel comparto olivicolo, agrumicolo, orticolo, foraggicolo, oltre che su coltivazioni di piante per la produzione di biomassa ad usi energetici, su piante officinali e sulla filiera apistica. Questi progetti vengono svolti in diretta collaborazione con gli istituti di ricerca ministeriali. Senatore si e' impegnato a far avere maggiori finanziamenti per il potenziamento dei laboratori di questa attivita', nonche' a farsi promotore presso la Regione di interventi che stimolino gli agricoltori singoli o associati ad impiantare gelsi. L’olio extravergine valido anche come farmaco che cura la dermatite 14/12 L'olio extravergine d'oliva e' alimento ma anche farmaco e
cosmetico per la cura della dermatite sebborroica, malattia cutanea
di diffusa incidenza. E' il risultato di una ricerca cominciata nel
1976 con il riconoscimento del Ministero della Sanita' e condotta
da due ricercatori italiani: il professor Ferdinando Ippolito e il
professor Silo Paschi nel prestigioso Istituto Dermatologico San Gallicano
a Roma, la cui fondazione risale al 1725. I due ricercatori hanno
accertato che alla base della dermatite sebborroica c'e' un deficit
ematico di sostanze anti ossidanti e di acidi grassi polinsaturi,
sostanze che si trovano nell'olio extravergine d'oliva, in particolare
quello calabrese. In sostanza un buon trattamento dietetico, farmacologico
e cosmetico con le sostanze proprie dell'extravergine significa la
cura della malattia. I risultati della ricerca saranno illustrati
sabato nel corso di un convegno a Corigliano Calabro che sara' concluso
dall' assessore regionale all'agricoltura Giovanni Dima. Nel corso
del convegno ci saranno relazioni del professor Ferdinando Ippolito
direttore scientifico emerito dell'Istituto San Gallicano di Roma;
del professor Massimo Cocchi; del professor Siro Paschi direttore
del laboratorio invecchiamento cellulare dell'Istituto dermopatico
Immacolata di Roma e del professor Aldo Di Carlo primario dell'istituto
San Gallicano di Roma. Rava (DS) “I 70 milioni di Alemanno vengano reinseriti nella finanziaria” 14/12 ''Non c'era bisogno che i braccianti venissero a manifestare
a Roma perché il ministro decidesse di trovare i fondi per
gli ammortizzatori sociali dei lavoratori agricoli, né che
i forestali bloccassero la Calabria perché si rinnovasse il
loro contratto''. Lo afferma Lino Rava, capogruppo in commissione
Agricoltura alla Camera dei deputati che accusa: ''Questo governo
procede con promesse e provocazioni, come quella di nominare Calderoli
commissario per i forestali, ma i lavoratori agricoli hanno bisogno
di certezze e investimenti''. ''Non ci fidiamo di questo esecutivo
e se i 70 milioni che Alemanno promette sono davvero disponibili,
allora siano reinseriti nella Finanziaria. Non vorremmo che a gennaio
quelle risorse non ci siano più perché utilizzate per
l'iniquo taglio delle tasse ai ricchi''. Ministro Alemanno “Riapriremo il tavolo della previdenza agricola” 14/12 ''Contatteremo l'Abi sulla questione del debito delle imprese
agricole e soprattutto riapriremo il tavolo della previdenza agricola''.
Lo ha annunciato il ministro delle Politiche agricole e forestali
Gianni Alemanno, a margine del settimo convegno Confsal in corso a
Roma. ''Ci siamo impegnati - ha aggiunto il ministro - a presentare
un ordine del giorno che vincoli il governo a cancellare la norma
sugli ammortizzatori sociali in agricoltura che, sostanzialmente,
leva 70 milioni di euro a quelle che sono le necessita' del lavoro
agricolo dipendente''. Cresce la produzione di Clementine calabresi 13/12 Clementine calabresi di qualita' ed in abbondanza. Un sapore particolarmente gradevole, dovuto anche alle favorevoli condizioni climatiche, caratterizza quest' anno la stagione record delle clementine di Calabria, la cui produzione sfiorera' le 270 mila tonnellate con una crescita del 12% rispetto al 2003. E' quanto si afferma in un comunicato. ''La Calabria - prosegue la nota - e' la regione leader nella produzione del frutto che a Natale raggiunge tradizionalmente le tavole di tutto il mondo. A tale risultato ha certamente contribuito la predisposizione di una corretta 'filiera' agricola ed una campagna di valorizzazione e promozione del prodotto, che l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ha opportunamente avviato a livello nazionale ed internazionale. Uno spot sulle reti televisive nazionali e regionali della Rai, curato da Federico Fazzuoli, con testimonial Paola Saluzzi, ha consentito di far apprezzare il frutto calabrese, denominato gia' dallo scorso anno Cle', con il suo marchio Igp, Identificazione geografica protetta, distinguendolo da altri prodotti nazionali e stranieri''. ''Nel corso dei programmi 'La prova del cuoco' con Antonella Clerici e 'Occhio alla spesa' con Alessandro Di Pietro, su Rai1 - prosegue la nota - sono state in questi giorni evidenziate le proprieta' delle clementine e di altri agrumi calabresi. Alcune reti televisive private calabresi hanno assicurato la propria disponibilita' a trasmettere lo spot, che ha riscosso il gradimento di operatori e consumatori. A tale scopo e' stata recentemente anche organizzata, nell' ambito di una presentazione enogastronomica ad un pubblico di esperti, giornalisti ed appassionati estimatori provenienti da diversi Paesi, una gustosa presentazione delle clementine di Calabria. L' iniziativa promossa dall' Associazione 'Citta' del vino' in collaborazione con Costa Crociere - conclude la nota - ha consentito oltre che una degustazione delle clementine calabresi, risultate particolarmente apprezzate, anche l' illustrazione, da parte di alcuni chef, dei diversi utilizzi del frutto in cucina, dai primi piatti sino al dolce''. Cambia la geografia mondiale dell’olio extravergine. Entra la Calabria tra i migliori produttori 13/12 Cambia la geografia dell'eccellenza olearia, con regioni italiane
emergenti come la Calabria e Sardegna, e ottime performance internazionali
in Paesi dell'Unione europea, come Francia e Portogallo, e del Nuovo
Mondo, come il Sudafrica. E' questa la fotografia del mondo dell'extra
vergine nel pianeta Terra scattata da Marco Oreggia, curatore della
quinta edizione de 'L'Extravergine, Guida ai Migliori Oli del Mondo
di Qualita' Accertata' che, per la prima volta, seleziona anche le
produzioni estere. Il volume, che verra' presentato stasera a Roma,
e' edito da 'Cucina & vini editrice in 35.000 copie. Premiato
come miglior frantoio dell'anno la societa' cooperativa La Fortore,
in Puglia mentre 'Migliore Olio Extravergine di Oliva dell'Anno' e'
stato scelto il Frantoio toscano Franci che espugna il trono che,
nell'ultima edizione, ando' al pugliese Caposella. Entra la Calabria,
ed e' la novita' dell'edizione 2005, tra le top 15 con l'azienda agraria
Pasquale Librandi 'Migliore Olio Extravergine di Oliva da Agricoltura
Biologica' e Olearia San Giorgio'Migliore Olio Extravergine di Oliva
- Fruttato Leggero'. Oltre al premio speciale alla cilena 'Associación
Nacional de Productores de Aceitunas y Aceite de Oliva de Chile' la
guida 2005 segnala inoltre: Badevisco ( Campania) come 'Migliore Olio
Extravergine di Oliva Rapporto Qualità/Prezzo'; Frantoi Cutrera
(Sicilia) come 'migliore Olio Extravergine di Oliva - Monovarietale';
dalla Provence, in Francia, Alain Bicheron come 'Migliore Olio Extravergine
di Oliva - Blended'; Giuseppe Gabbas (Sardegna) come 'Migliore Olio
Extravergine di Oliva - Fruttato Medio'; dal Western Sudafrica il
Cape Kloovenburg Olives come 'Migliore Olio Extravergine di Oliva
- Fruttato Intenso'; in Lombardia con l'azienda agraria Pietro e Rita
Rocca il 'Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Leggero';
dal Portogallo, a Bragança, Clemente Menéres e' il 'migliore
Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Medio'; in Sicilia Giorgio
Rollo fa il 'Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop - Fruttato Intenso';
in Toscana Frantoio di Vertine come 'Migliore Olio Extravergine di
Oliva da Metodo Ciclo Continuo'; in Umbria Azienda Agraria Viola produce
il 'Migliore Olio Extravergine di Oliva da Metodo Sinolea'; nelle
Marche, infine, Frantoio Oleario Gabrielloni ha il 'Migliore Olio
Extravergine di oliva da metodo tradizionale a presse'. Tra la realta'
piu' interessanti del comparto oleario di tutto il mondo la guida
'L'extravergine' riconosce 318 produzioni come 'l'eccellenza' degli
oli italiani e altre 48 ottime aziende che entrano per punteggio in
Guida. A cio' si aggiunge il panorama internazionale che debutta in
guida, rappresentato da 83 realta' produttive selezionate in 15 Paesi
del mondo. ''Nuovi articoli tematici - afferma il curatore - permettono
una piu' approfondita conoscenza dell'intera filiera dell'olio extravergine
di oliva insieme ad aggiornate cartografie delle zone olivicole mondiali
e delle Dop riconosciute in Italia. Un lavoro, quello cartografico,
che ha richiesto un grosso sforzo di monitoraggio del territorio ma
che, proprio per questo, dara' un puntuale e inedito quadro della
distribuzione dell'olio di qualita' in Italia e nel mondo''. Credito agricolo, incontro a Cosenza tra Confagricoltura e Agrifidi 13/12 Le problematiche del credito in agricoltura sono state al centro
di un incontro svoltosi a Cosenza tra la Confagricoltura e il Direttivo
dell' Agrifidi. Nel corso dell' incontro - e' detto in una nota -
si e' discusso della grave situazione del credito in agricoltura nella
provincia anche in vista dell' ormai prossima attuazione delle disposizioni
dell'accordo di Basilea 2. ''Basilea 2 – ha affermato il presidente
di Agrifidi, Palazzo - rappresenta uno dei nodi centrali per il settore
e sara' basato su sistemi di rating che comporteranno per il comparto
agricolo svantaggi con conseguente diminuzione di linee creditizie
per gli imprenditori''. In particolare a preoccupare sono i nuovi
parametri di valutazione aziendale, dal momento che la Calabria e'
gia' fortemente penalizzata dai differenziali dei tassi d'interesse
praticati che risultano essere il doppio rispetto alle aree del centro
e del nord Italia. Il presidente provinciale di Confagricoltura,Renzo
Caligiuri, ha espresso ''forte preoccupazione per la grave crisi dell'
ortofrutta, ed in particolar modo per le clementine, che registra
un crollo rilevante per i produttori del prezzo medio unitario. In
una provincia come la nostra, dove il settore agricolo rappresenta
uno dei comparti piu' importanti e produttivi - ha sostenuto Caligiuri
- la grave crisi di mercato rischia di arrecare un gravissimo danno
al gia' debole tessuto economico delle aziende''. Per Caligiuri ''le
cause di questa vera e propria debacle sono da ricercare nei costi
di produzione troppo alti, in una politica dei prezzi molto aggressiva
da parte della grande distribuzione, nel calo generalizzato dei consumi
nei mercati italiani ed esteri, e nella scarsa organizzazione dell'
offerta.In questo senso si richiederanno alla Regione misure e sostegni
mirati per il settore come l' emanazione di una normativa simile a
quella approvata dal governo nazionale che ha esentato gli imprenditori
pugliesi dal pagamento, per sei mesi, dei versamenti tributari e previdenziali
dovuti dalle aziende agricole''. La Calabria è la regione con più elevato consumo di pesce 09/12 Il settore ittico in Calabria vive di contraddizioni: una domanda
fra le piu' vivaci di tutt'Italia ed un'offerta locale che fatica
a stare al passo. E' questa l’analisi fatta dal progetto 'Sistema
informativo pesca e attivita' correlate' (Sipac) ed i cui dati sono
pubblicati nel volume 'Osservatorio Economico sulla filiera ittica'
, entrambi a cura dell'Irepa. Con una spesa mensile pro-capite nel
2002 di 16 euro a fronte dei 14 euro registrati a livello nazionale,
la Calabria e' infatti fra le regioni a piu' elevato consumo di pesce
insieme a Puglia, Marche, Lazio e Ligura. Ma la produzione locale
riesce a soddisfare solo il 15% del fabbisogno regionale - sottolinea
l'Irepa - che cosi' deve fare ricorso alle importazioni. Nel corso
del 2003 il volume delle catture e' stato di 10.823 tonnellate, per
un valore di 52,12 milioni di euro, e pari nell'ultimo anno ad una
flessione di circa mille tonnellate e ad una riduzione del fatturato
di 2,4 milioni di euro. Ma le contraddizioni non finiscono qui. Se
la flotta calabrese spicca per la propria artigianalita', con una
minore dimensione media dei quasi mille battelli che la compongono,
la Calabria si pone invece all'avanguardia nel settore della trasformazione:
e' infatti la terza regione per numerosita' di imprese, dopo Sicilia
e Campania. Sono trentatre' - riferisce l'Irepa - quelle che operano
nella conservazione e produzione di prodotti a base di pesce, di cui
27 effettuano una vera e propria conservazione, mentre 6 realizzano
produzioni a base di pesce. In media sono realta' molto piccole, con
circa 9 persone per ogni azienda, molto al di sotto della media nazionale
ed anche di quella della sola Italia meridionale, pari rispettivamente
a 16 e 13 addetti per ogni azienda. Nasce il sistema informativo regionale sulla pesca 09/12 Una fotografia della flotta regionale, un'analisi della situazione
produttiva al 2003, un'indagine sulle pesche tradizionali, senza dimenticare
ne' la commercializzazione ne' la trasformazione: il sistema informativo
sulla Pesca e le attivita' correlate (Sipac) punta ad affrontare il
mondo della pesca calabrese dalla A alla Z. Il progetto, che ha previsto
anche la pubblicazione di un volume cartaceo 'Osservatorio economico
sulla filiera della pesca in Calabria', e' stato realizzato dall'Irepa
e finanziato dalla Regione, con l'obiettivo di poter orientare al
meglio le politiche settoriali. Il sistema informativo punta infatti
ad integrare la produzione statistica nazionale con informazioni dettagliate
e legate alla realta' regionale: le informazioni ''sono elaborate
- spiega l'Irepa - con un livello di disaggregazione per macroaree
omogenee e compartimenti, tale da consentire l'attivita' di gestione
dei fondi da parte anche delle singole Province''. Catture, ricavi,
prezzi, sforzo di pesca e indicatori di sostenibilita' sono alcuni
dei parametri sociali ed economici, continua l'Irepa, presi in considerazione
nell'indagine. Ma il settore ittico non vuol dire solo mare e cosi'
i ricercatori hanno raccolto ed analizzato anche le informazioni economiche
e strutturali relative agli aspetti commerciali e all'industria di
trasformazione. Sindacati: “La finanziaria in agricoltura toglie ai poveri per dare ai ricchi” 08/12 ''Tolgono ai piu' poveri per dare ai piu' ricchi. Il governo
Berlusconi per dare piu' soldi ai piu' ricchi taglia le indennita'
di disoccupazione agricola e di maternita'''. E' quanto sostengono
i segretari provinciali di Cosenza di categoria della Flai Cgil, la
Fai Cisl e la Uila Uil, che, per venerdi' hanno proclamato lo sciopero
dei lavoratori agricoli. La manifestazione nel comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno
si terra' presso l'azienda agricola ''Osas'' di Cammarata. La manifestazione
sara' conclusa dall'intervento del segretario regionale della Flai,
Antonio Spataro. ''La scelta - ha detto il segretario della Flai-Cgil
Pollino-Sibari-Tirreno, Vincenzo Laurito - portata avanti dal governo
Berlusconi di dimezzare, con l'articolo 21 bis, primo comma, del disegno
di legge della Finanziaria, l'indennita' di disoccupazione e di rendere
piu' difficile, con il secondo comma, l'indennita' di maternita',
nella sola provincia di Cosenza, colpira' circa 50 mila lavoratori
e lavoratrici''. ''L'indennita' di disoccupazione - ha aggiunto -
e quella di maternita' rappresentano per le lavoratrici e i lavoratori
agricoli, specialmente per quelli che operano nelle zone piu' povere
della nostra Regione, una vera e propria forma di integrazione del
loro misero e precario reddito. Per contrastare il disegno portato
avanti dal governo Berlusconi, che tende a impoverire sempre piu'
chi sbarca il lunario a fatica''. Dal 17 ad Acri la manifestazione alimentare “Assaporagionando” 07/12 La Cna di Acri, in collaborazione con l' Amministrazione comunale
e la Pro-Loco, ha organizzato la quarta edizione di ''Assaporagionando''.
La manifestazione si svolgera' nel Palazzo Sanseverino-Falcone di
Acri dal 17 al 19 dicembre con il patrocinio dell' assessorato regionale
all' Agricoltura, la Provincia di Cosenza, la Camera di Commercio,
la Comunita' Montana Destra Crati ed il sostegno della Banca Medio
Crati. ''L' iniziativa - e' scritto in un comunicato - vuole coniugare
due aspetti salienti: assaporare i prodotti piu' genuini e tipici
della cultura culinaria calabrese ed individuare, attraverso il ragionamento,
strategie per creare mercato ai prodotti portati in mostra. Assaporagionando
vuole contribuire alla selezione dei prodotti che possono fregiarsi
dei marchi Dop, denominazione origine protetta, ed altri marchi riconosciuti
dalla Comunita' Europea per identificare prodotti di una determinata
specie e territorio''. Assaporagionando 2004 riproporra' l' esposizione
e la degustazione dei prodotti tipici della Calabria (salumi, formaggi,
castagne, pane, dolci, fichi, pasta fresca, cioccolato), il dibattito
e la possibilita' di trascorrere un wek-end di festa. Anche quest'anno
saranno presenti alcuni dei manufatti tradizionali-artistici dell'
artigianato (ricami, tessiture, arredo casa, mobili realizzati a mano
o restaurati, vetri decorati). Quaranta (Rifondazione) “Per l’agricoltura è crisi organica” 06/11 ''Ormai la crisi che affligge il settore agricolo e' sotto
gli occhi di tutti. E non si tratta di una crisi dovuta a una calamita'
naturale o ad una contingenza momentanea ma di una crisi organica
che ha pesanti ripercussioni sulla tenuta stessa del settore''. Lo
sostiene, in una nota, Francesco Quaranta, segretario provinciale
di Catanzaro di Rifondazione comunista. ''Le cause sono molte e interconnesse
- aggiunge Quaranta -, ma vengono sicuramente da lontano. Un ruolo
importante lo ha avuto la Politica agricola comunitaria, che dopo
aver devastato il tessuto rurale, facendo si che decine di migliaia
di piccoli agricoltori abbandonassero la loro terra, con il disaccoppiamento
sta dando il colpo di grazia a cio' che e' rimasto. Infatti, con il
pagamento di contributi comunitari non piu' legati alla produzione,
oltre che legittimare le frodi compiute, si creera' una cristallizzazione
del settore a favore delle grandi aziende che vivono di rendita e
mandera' del tutto in crisi tutte quelle piccole e medie aziende che
finora hanno tentato di rimanere attive, accelerando cosi' l'abbandono
del territorio e impedendo di fatto il gia' misero ingresso di giovani
in agricoltura. Questo perche', con la creazione delle quote e del
suo commercio, il mercato dei terreni verra' 'drogato' da questo aberrante
sistema, che ha gia' depredato le aree piu' deboli del diritto di
produrre. Oggi, nonostante i generosi 'premi' elargiti, gli agricoltori
ora si trovano a pagare un conto molto salato. Infatti, se con una
mano si e' generosamente dato, con l' altra si e' agito per togliere
la terra da sotto i piedi di chi l'ha sempre lavorata''. Secondo Quaranta,
''i consumatori richiedono sempre piu', a ragione, qualita' e sicurezza
dai prodotti che acquistano, ma questo non puo' essere solo un privilegio
per pochi. Le manifestazioni sulla statale 106 in Basilicata rappresentano
solo l' avvertimento di una crisi che non puo' piu' essere sottaciuta.
E' urgente e inderogabile intervenire in modo organico, ripartendo
da chi lavora in agricoltura, da chi ha intenzione di produrre con
serieta' e in modo veramente sostenibile, sostenendo tutte quelle
produzioni tipiche e di eccellenza che il nostro territorio puo' produrre.
Questo deve avvenire non attraverso una distribuzione a pioggia dei
finanziamenti, ma sostenendo la ricerca e la cooperazione, quella
vera, tra le realta' produttive. Occorre inoltre impedire che l' Italia
diventi campo di sperimentazioni per le multinazionali che stanno
facendo pressioni a tutti i livelli per contaminare la nostra agricoltura
con i loro prodotti Ogm''. ''Rispetto a questi problemi - conclude
Quaranta - e' necessario che nel centro sinistra ci sia una chiara
presa di posizione, smettendo di considerare l' agricoltura un pozzo
senza fondo dove attingere voti ma un settore strategico e vitale
per la Calabria'' Nasce un marchio di riconoscimento per le clementine 05/12 Le clementine calabresi avranno un marchio di riconoscimento
che potra' facilmente distinguerle sui mercati nazionali ed internazionali.
A darne notizia e' stato l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni
Dima, in occasione della presentazione di un'iniziativa che dedica
ormai da qualche anno una intera giornata al gustoso agrume. La manifestazione,
organizzata al Castello Ducale di Corigliano Calabro con il sostegno
della Regione, ha inteso dibattere sul futuro delle clementine alla
presenza di esperti del settore, richiamando l'interesse dei produttori,
dei commercianti e di tanti semplici estimatori e consumatori. All'incontro
hanno partecipato, tra gli altri, oltre all'assessore Dima, il sindaco
di Corigliano Calabro, Giovanni Battista Genova, e il presidente della
Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. Riferendosi alla situazione
di mercato relativa alla commercializzazione delle clementine, Dima
ha proposto di aprire un tavolo permanente insieme alle istituzioni
locali, ai produttori e ai commercianti per esaminare le problematiche
connesse al settore. Dima, secondo quanto e' stato riferito, ha anche
dato notizia dell' approvazione, da parte della Giunta regionale,
di una delibera da lui proposta in cui viene chiesto al Ministero
delle Politiche agricole il riconoscimento ''dello stato di crisi''
per la commercializzazione delle clementine. ''Cio' - ha chiarito
Dima - per rassicurare i produttori. Naturalmente non e' la panacea
che tutti auspichiamo, ma e' un inizio di disponibilita' ulteriore
per rassicurare produttori e commercianti e per consentire alle nostre
clementine di trovare anche sul mercato la tranquillita' che in questo
momento meritano''. Anche il presidente della Giunta regionale, Giuseppe
Chiaravalloti, ha inteso inviare un messaggio in occasione della Giornata
delle clementine. ''E' tra i prodotti calabresi di cui andiamo piu'
fieri - ha scritto Chiaravalloti - e sui quali in questi anni si e'
giustamente concentrata l'attenzione della Regione. Le clementine
calabresi rappresentano una nicchia sempre piu' consistente di prodotto
di qualita' da salvaguardare e certamente da distinguere consentendo
ai consumatori di scegliere senza il rischio di confusione e ai produttori
di guardare al futuro con maggiore tranquillita'''. Al termine dell'incontro
e' stato assegnato un riconoscimento a Federico Fazzuoli, conduttore
e autore televisivo, che ha curato lo spot di promozione del frutto
calabrese che ha come testimonial Paola Saluzzi. Siciliani confermato nella Giunta di Confagricoltura 03/12 L' imprenditore agricolo Carlo Siciliani e' stato confermato nella Giunta della Confagricoltura. L' elezione e' avvenuta nel corso dell' assemblea nazionale della confederazione. Soddisfazione per la conferma di Siciliani e' stata espressa dai presidenti della Confagricoltura e delle Unioni Provinciali Agricoltori della Calabria. ''La nomina di Siciliani - ha sostenuto il presidente di Confagricoltura Calabria, Francesco Macri' - e' importante, in quanto la sua esperienza in uno settori trainanti dell' economia meridionale puo' significare una maggiore attenzione per il rilancio dell' agricoltura calabrese, in virtu' del suo importante ruolo di Responsabile per il Mezzogiorno''. La vertenza del centro ARSSA di Sibari finisce in Procura. I 32 lavoratori del Centro sperimentale dimostrativo (Csd) dell' Arssa di Sibari hanno annunciato di avere presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari per chiedere che la magistratura faccia luce sulla vertenza che li vede impegnati a presidiare, dai primi ottobre, circa 86 ettari di terreno appartenenti all' Arssa e ceduti dal 1999 per 5 anni a privati. ''Le maestranze, sostenute dal segretario provinciale della Uil di Cosenza Benedetto di Iacovo - e' detto in un comunicato - sono preoccupate perche', nonostante la convenzione sia scaduta il 10 novembre, nulla e' cambiato. I terreni sono ancora in mani private mentre la convenzione prevedeva che, alla scadenza del 10 novembre, i terreni dovessero ritornare nella piena e totale disponibilita' dell' Arssa''. I lavoratori - riporta ancora la nota - temono che questa situazione possa prolungarsi ancora per molti anni, mettendo seriamente a rischio il loro posto di lavoro. ''La Uil - afferma Di Iacovo - mantiene sempre gli impegni assunti e la nostra denuncia vuole solo appurare se ci sono stati accordi che possono ledere il valore pubblico dei terreni, spingendoli verso i privati e per di piu' senza oneri. I terreni devono restare nella piena disponibilita' dell' Arssa che ne ha bisogno per le sue attivita' di ricerca, sperimentazione, divulgazione''. Il Presidente dell’ARSSA, Pizzini, incontra diririgenti e responsabili dei cntri sperimentali dell’azienda 29/11 Il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini, presenti il
Consigliere d’Amministrazione, Ettore Vaccaio e il Direttore
Generale, Giovanni Marzullo, ha incontrato presso la Sala riunioni
dell’Agenzia per i Servizi in Agricoltura i responsabili dei
CSD ARSSA presenti sul territorio della provincia di Cosenza ed alcuni
dirigenti di Settore, parimenti interessati alla programmazione delle
attività istituzionali e produttive di questi importanti presidi
pubblici, presenti sulle aree più indicative della Regione.
Analoghi incontri, seguiranno per i CSD presenti sul territorio delle
altre province ( Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria). Confagricoltura denuncia: “Nessuna azione contro l’emergenza lingua blu” 29/11 ''A quattro anni di distanza dalla sua esplosione, non e' stata
ancora fatto nulla per risolvere l' emergenza lingua blu''. E' quanto
emerso dalla riunione degli Stati Generali delle Federazione regionali
di Confagricoltura di Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia,
che si e' svolta in serata a Potenza. La malattia della lingua blu,
che colpisce bovini e ovicaprini, secondo gli allevatori ha portato
il comparto meridionale al collasso. ''Siamo molto preoccupati - ha
spiegato il presidente lucano della Confagricoltura, Marcello Di Ciompo
- perche' non riusciamo a intravedere il termine di questa, per gli
allevatori, tragica vicenda. Siamo convinti che ci sia bisogno di
portare la questione sui tavoli nazionali, ma non solo con le parole,
bensi' con i fatti''. Gli allevatori meridionali hanno posto in evidenza
e contestato la ''netta separazione che si e' venuta a creare tra
Nord e Sud Italia. I 'colleghi' settentrionali non hanno alcuna intenzione
di correre in nostro aiuto''. La settimana scorsa a Roma, presso il
Ministero della Salute, si e' tenuto un incontro a cui hanno preso
parte anche i rappresentanti di Confagricoltura. ''Purtroppo - ha
spiegato il responsabile nazionale del reparto sanitario zoo-tecnico
di Confagricoltura, Paolo Biasucci - anche in quella riunione e' emerso
come non sia stato ancora finanziato un solo euro per la 'lingua blu'''.
''Oggi sappiamo - ha osservato Biasucci - che tutti gli ovicaprini
vanno vaccinati, mentre per i bovini la scelta deve essere assunta
regione per regione. Ci troviamo a combattere un nemico sconosciuto.
Ecco perche' credo che sia indispensabile la costituzione di un Comitato
composto dai rappresentanti delle regioni meridionali, cioe' delle
regioni colpite piu' duramente dall' emergenza''. A Crotone un progetto di filiera delle carni biologiche della Calabria 29/11 Un progetto relativo alla filiera delle carni biologiche della Calabria sara' presentato nel corso di un incontro che si terra' mercoledi' mattina nella Camera di Commercio di Crotone. ''Il progetto - e' scritto in una nota - ha l'obiettivo di informare gli imprenditori agricoli, sui passaggi che occorre seguire per convertire un allevamento da convenzionale a biologico. Nell'ambito dell'iniziativa e' stato costituito un gruppo di lavoro qualificato in grado di dare un'assistenza globale agli imprenditori che vogliono aderire al progetto''. Ad oggi sono circa 128 gli allevatori (75 aziende bovine, 39 aziende ovine, 10 caprine 3 suine e 1 di ungulati) che hanno chiesto di aderire all'iniziativa. L'Apz, secondo Franco Barretta, ha ritenuto ''utile svolgere, grazie anche ad un progetto finanziato con i Por Calabria, alcune iniziative per rilanciare il comparto, anche alla luce della nuova riforma della Pac. L'Apz, ponendo al centro dell'attenzione l'impresa, vuole ragionare sugli strumenti economici e sulle strutture di servizio oggi necessari per dare una prospettiva alle imprese zootecniche in un quadro di sempre piu' stretti rapporti di filiera'' Secondo la CGIL c’è crisi commerciale nell’agrumicoltura della piana di Sibari 26/11 La segreteria comprensoriale della Flai Cgil ha lanciato l'
allarme sulla crisi commerciale che investe i prodotti dell' agrumicoltura
della Piana di Sibari. ''Il fenomeno della crisi commerciale degli
agrumi - ha sostenuto Vincenzo Laurito, segretario generale della
Flai Cgil Pollino-Sibari-Tirreno - sta assumendo una dimensione veramente
allarmante. Il rischio della perdita di lavoro per centinaia e centinaia
di lavoratori diventa sempre piu' reale. Ci sono azienda agricole
all' avanguardia e leader nel settore agrumicolo che hanno nei loro
magazzini migliaia e migliaia di clementine invendute e che, in questi
ultimi giorni, hanno dovuto interrompere, facendo restare a casa i
lavoratori, la raccolto del prodotto. La situazione del settore agrumicolo
e' molto grave. Non ci si puo' fermare solo a denunciare il fenomeno
delle 'affogliate'. Per risollevare questo settore c' e' bisogno di
un' inversione anche nella politica comunitaria''. Tra le cause che
determinano la crisi commerciale degli agrumi della Sibaritide, per
il segretario della Flai vi e' la minore tendenza a ''spendere'' che
si registra negli italiani. ''Ma in questo specifico caso - ha aggiunto
Laurito - e' dovuta anche alla totale mancanza, da parte del Governo
centrale, del controllo della filiera del prezzo che danneggia sicuramente
il consumatore ma anche, e soprattutto, il produttore''. La seconda
causa, a dire di Laurito, ''e' da ricercare nell' invasione dei mercati
con prodotti, qualitativamente molto piu' scarsi, provenienti da paesi
extracomunitari (Marocco e Turchia). Urge, quindi - ha affermato il
rappresentante della Flai - che la classe politica regionale e provinciale,
invece di perdere tempo in screzi personali, si muova in sinergia
e richieda al Ministro Alemanno un qualificato intervento verso l'
Unione Europea per il varo di un sistema di 'protezione' degli agrumi
della Sibaritide e, in special modo, delle nostre clementine''. ''Noi,
come Flai Cgil - ha conclude Laurito - intendiamo dire al ministro
Alemanno che siamo totalmente contrari alla proposta di 'alleviare'
la crisi commerciale che riconosce ai produttori una sorta di 'stato
di calamita'' e che esclude i lavoratori che, costretti a restarsene
a casa, sono quelli che pagano il prezzo piu' alto. Sarebbe auspicabile
che Alemanno, insieme con le Regioni interessate e con le associazioni
dei produttori, iniziasse a pensare alla creazione di piattaforme
che, tramite il franchising, possano assicurare ai produttori un sistema
di vendita diretta''. Deputati UDC chiedono l’estensione delle esenzioni per l’agricoltura a tutto il Mezzogiorno 25/11 Dopo l' approvazione da parte della giunta regionale pugliese
della declaratoria di crisi per l' agricoltura e di evento eccezionale
per il crollo dei mercati, i parlamentari nazionali dell' Udc Massimo
Grillo, Gianpiero D' Alia e Filippo Drago hanno annunciato la presentazione
di un ordine del giorno per impegnare il governo nazionale a sospendere
il pagamento dei contributi previdenziali e tributari a tutto il Sud.
''E' impensabile - sostengono i parlamentari dell' Udc - fare valere
un beneficio di tale rilievo ed estrema necessita' solo per la Puglia.
Anche gli agricoltori siciliani e in generale del Sud vivono una crisi
che diviene sempre piu' insopportabile e, se il governo non estende
la richiesta di sospensione dei versamenti tributari e previdenziali
alle altre regioni, l' ombra del crollo strutturale dell' agricoltura
finira' per travolgerci. Tale urgente provvedimento dovra' riguardare
tutti i comparti dell'agricoltura compreso il vitivinicolo''. Macrì (Confagricoltura) “maggiore collegamento tra mondo ambientale e settore agricolo” 25/11 La necessita' di ''un piu' stretto collegamento tra il mondo
faunistico e ambientale con il settore agricolo'' e' stato evidenziato
dal presidente della Confagricoltura Calabria, Francesco Macri', a
conclusione dell' audizione della Commissione Agricoltura della Camera
sul nuovo testo unificato delle proposte di legge sulla caccia. A
giudizio di Macri', la legge 157/92 ''ha anche rappresentato un punto
utile di mediazione tra i diversi soggetti interessati; in molte sue
parti, pero', e' stata disattesa e applicata in modo disomogeneo sul
territorio nazionale''. Al riguardo il presidente della Confagricoltura
ha ricordato ''che solo nel 2003 il Consiglio regionale ha approvato
il Piano faunistico regionale di Coordinamento di quelli Provinciali
e dato la possibilita' alle Amministrazioni di istituire i Comitati
di gestione degli ambiti territoriali di caccia''. Di questi, ha aggiunto
Macri', ''solo la Provincia di Reggio Calabria ha provveduto alla
loro istituzione mentre le altre quattro ad oggi stanno espletando
le procedure per l' istituzione dei Comitati di Gestione''. ''Alcuni
aspetti nella gestione del territorio dal punto di vista agricolo
e faunistico, a suo tempo raggiunti dopo lunghi ed articolati momenti
di concertazione tra le diverse categorie coinvolte - ha sostenuto
Macri' - sono tuttora attuali e condivisibili, anche se il decennio
trascorso ha evidenziato aspetti che devono e possono essere migliorati.
E' utile, quindi, lavorare per innovarla''. La futura legge, dovra',
a parere dell' organizzazione agricola, considerare attentamene i
temi innovativi della gestione del territorio, della fauna, della
tutela dell' impresa agricola, del suo ruolo multifunzionale a favore
del miglioramento dell' ambiente destinato ai piu' diversi fruitori:
dai cittadini, ai cacciatori, agli amanti della natura, facendo propri
gli orientamenti che stanno emergendo per la nuova politica agricola
2007 - 2013. ''I protagonisti di un rinnovato rapporto tra territorio
rurale e attivita' venatoria, di stampo realmente europeo - ha sostenuto
Macri' - non possono che essere gli agricoltori e le loro imprese,
alle quali vanno rivolte soluzioni coerenti con le politiche agroambientali
dell' Unione Europea, che hanno sancito lo stretto legame tra l' attivita'
agricola e la tutela ambientale''. Per questo motivo Confagricoltura
Calabria, confermando il suo impegno a lavorare per provvedimenti
legislativi ''realmente innovativi e concertati sui temi agro venatori'',
intende esercitare ''un ruolo attivo, attraverso il coinvolgimento
dei parlamentari calabresi, per migliorare, durante l' esame parlamentare,
la proposta di legge attualmente in discussione''. Raccolti devastati da lupi e cinghiali nel reggino 24/11 Lupi e cinghiali scorrazzano indisturbati nelle campagne della provincia di Reggio Calabria, assalendo persone ed allevamenti e divorando i prodotti agricoli, in primo luogo l' uva. E' la denuncia della Coldiretti di Reggio Calabria, che a tale proposito ha organizzato una riunione di allevatori a Bova Marina. In una nota l' organizzazione agricola parla di ''situazione diventata ormai incontrollabile'', facendo riferimento a ''raccolti distrutti, produzione vitivinicola in netto calo e capi di bestiame (ovicaprini e bovini) ridotti sensibilmente. Uno scenario che interessa numerosi comuni della jonica (Bova, Bova Marina, Condofuri, Palizzi, Roccaforte del Greco, Roghudi, Bagaladi) a seguito dei ripetuti attacchi da parte di lupi e cinghiali che si spingono fino alle aree coltivate piu' esterne, fino a lambire le zone costiere e i centri abitati, con gravissimo pericolo anche per l' incolumita' delle persone nelle campagne e nei centri abitati''. Secondo Domenico Stelitano, presidente del Comitato dei diritti degli allevatori e coltivatori, ''sono innumerevoli le incursioni di cinghiali che distruggono le reti per la raccolta delle olive e che scavano sotto la recinzione dei vigneti rovinando intere colture. I lupi affamati hanno ripetutamente assaltato allevamenti di ovini e bovini e si contano a centinaia le pecore ed i vitelli uccisi in breve tempo''. Uno dei rischi maggiori denunciati dalla Coldiretti a causa dei danni arrecati ai vigneti e' quello di perdere gran parte della produzione di vino di Palizzi, che beneficia del marchio Igt (Indicazione geografica tipica). Uno degli agricoltori che hanno partecipato alla riunione ha detto, infatti, che a seguito della distruzione dei vigneti da parte degli animali selvatici, quest' anno e' riuscito a produrre soltanto 130 litri di vino, contro i millecinquecento dell' anno precedente. Il direttore della Coldiretti reggina, Salvatore Loffreda, ha riferito che ''sara' al piu' presto chiesta una Conferenza di servizi alla quale dovranno partecipare i presidenti della Provincia, dell' Ente Parco Aspromonte e della Comunita' Montana Versante Jonico Meridionale ed i sindaci dei centri della zona interessati alla problematica per risolvere questa grave questione con un accordo che tuteli le persone, l' ambiente e il patrimonio zootecnico e agricolo della provincia di Reggio''. Loffreda ha aggiunto che la Coldiretti reggina ''e' impegnata per prestare la massima collaborazione nell' uscire quanto prima dalla situazione di grave squilibrio ambientale e di pericolo per l'incolumita' delle persone, oltre che del patrimonio zootecnico, e che rischia di mettere in ginocchio le risorse agricole della zona'' Aumenta il raccolto delle clementine 24/11 Sara' di 417 mila tonnellate circa il raccolto di clementine
per la campagna 2004-2005. Lo rende noto l'Ismea sulla base di un'indagine
condotta in collaborazione con le Unioni nazionali dei produttori
ortofrutticoli Uiapoa, Unacoa, Unagro e Unaproa. Si tratta di un buon
risultato (+12% su base annua), sostanzialmente ascrivibile al significativo
incremento delle rese, passate da 17,3 tonnellate per ettaro della
scorsa annata, a 1,3 della campagna in corso (+11,7%). In termini
di superfici, il dato nazionale non dovrebbe differire molto da quello
dello scorso anno, confermando 22.818 ettari complessivi. Nel dettaglio
regionale, la Calabria, con una quota del 48% della superficie totale
investita e il 64% della produzione nazionale, dovrebbe registrare
una crescita del 13% in termini Va in onda sulle reti Rai la campagna di promozione delle Clementine di Calabria 22/11 E' in questi giorni nella programmazione delle reti Rai la
nuova campagna promozionale delle 'Clementine di Calabria'. Proprio
nella giornata di domenica 21 novembre, sulle reti Rai, e' iniziata
la trasmissione di uno spot televisivo ideato e curato da Federico
Fazzuoli e che ha come testimonial d' eccezione Paola Saluzzi. Con
la nuova campagna di valorizzazione, che interessera' i mesi di novembre
e dicembre, l' assessore all' Agricoltura Giovanni Dima ha voluto
ancora una volta puntare su un messaggio di promozione ed informazione
che, avvalendosi anche della collaborazione di volti noti del mondo
dello spettacolo, sintetizza la bonta' e l' eccellenza di una produzione
tipica dell' agroalimentare calabrese inserita in un contesto ambientale
e territoriale di qualita'. ''Con la promozione - ha dichiarato Dima
- delle Clementine di Calabria attraverso queste iniziative pubblicitarie
vogliamo perseguire e raggiungere l' obiettivo di far conoscere la
bonta' e le particolari qualita' organolettiche di uno dei nostri
prodotti che, per i quantitativi prodotti e commercializzati, rappresenta
senza alcun dubbio la punta di diamante delle produzioni agroalimentari
calabresi''. In tale contesto si inserisce la recente iniziativa,
voluta dallo stesso Dima e realizzata con la collaborazione della
Societa' Autogrill nelle scorse settimane, che e' consistita nella
degustazione delle clementine di Calabria in ben 26 Autogrill della
rete autostradale nazionale e che ha riscosso il gradimento di quanti
hanno potuto apprezzarne la qualita' e la bonta'. ''A breve - ha aggiunto
Dima - realizzeremo anche un' altra iniziativa che prevede la presentazione
di questo frutto ad una elite di esperti dell' enogastronomia nazionale
e della stampa specializzata''. ''Siamo convinti - ha concluso Dima
- che la promozione e la corretta informazione sulla bonta' dei prodotti
calabresi, abbinati alla realizzazione di un marchio identificativo,
come ha riconosciuto un esperto indiscusso del calibro di Federico
Fazzuoli, rappresenti lo strumento piu' utile per far conoscere ed
apprezzare alla vasta platea dei consumatori la tipicita' delle produzioni
calabresi''. Tassone (Udc) “La Calabria deve recuperare identità” 22/11 ''La Calabria, che in passato ha pensato al proprio avvenire
trascurando potenzialita' e vocazioni, deve adesso recuperare un'identita'''.
Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Mario Tassone, intervenendo
a Castrovillari al convegno sul tema ''Distretto agroalimentare di
qualita', distretto industriale, ricerca ed innovazione tecnologica:
lo sviluppo possibile'', promosso da un gruppo di lavoro coordinato
dal vicecapogruppo dell' Udc in Consiglio regionale, Mario Albino
Gagliardi. ''La nostra Regione - ha aggiunto Tassone - ha inseguito
per troppo tempo il proprio futuro senza tener conto delle proprie
vocazioni. Deve adesso darsi un' identita' nuova e diversa. Non possono
esservi progetti che premino un dato settore a scapito di altri: deve
esistere un unico progetto per lo sviluppo''. Tassone ha fatto anche
un riferimento alla situazione politica regionle, sostenendo che ''qualcosa,
in questi anni, non e' andata per il verso giusto alla Regione, ma
i problemi sono scaturiti dalla mancanza di politica, senza la quale
sono venuti meno i partiti e le capacita' programmatiche di centrodestra
e centrosinistra''. ''L'iniziativa - ha detto Gagliardi - ha rappresentato
un' importante occasione per discutere della necessaria sinergia che
deve caratterizzare l' agire di imprese, mondo politico, ricercatori
scientifici ed universitari''. La manifestazione e' stata presieduta
da Giancarlo Pellegrino, segretario provinciale dell'Udc. Hanno portato
i saluti i sindaci di Castrovillari, Franco Blaiotta, e Cassano allo
Jonio, Gianluca Gallo. Successivamente, Mario Albino Gagliardi ha
illustrato il progetto di legge, presentato nei giorni scorsi, che
riguarda l' istituzione dei sistemi produttivi locali e dei distretti
industriali. Antonio Schiavelli, amministratore delegato dell' Osas,
ha relazionato sulle prospettive del distretto agroalimentare di qualita'
della Sibaritide, di recente istituzione. Successivamente Gaetano
Nola, presidente dell'Osas, ed il ricercatore Sergio Senatore hanno
discusso degli obiettivi di ''Varat'', societa' nata dalla collaborazione
tra giovani professionisti ed imprenditoria calabrese. Ha fatto seguito
l' intervento di Gaetano Florio, direttore del Dipartimento di Meccanica
dell' Universita' della Calabria, impegnato a delineare contorni e
potenzialita' dell'impiego di idrogeno per la produzione di energia
elettrica da biomasse. Renzo Caligiuri, presidente di Confagricoltura
Cosenza, ha criticato le politiche agricole messe in campo dal governo
regionale esprimendo ''delusione per gli obiettivi mancati''. Annata record per l’olio d’oliva. Calabria e Puglia si dividono equamente il 70% della produzione nazionale Annata record, quella del 2004, per la produzione di olio. Infatti
la produzione di olio di oliva raggiungerà i massimi storici
con una quantità stimata intorno alle 800mila tonnellate, pari
a un fatturato di circa 2mila milioni di euro . Un record che corrisponde
a un aumento del + 13,5% rispetto al 2003 secondo le previsioni di
Coldiretti e del + 10% secondo quelle di Confagricoltura. Tuttavia,
i ricavi per gli olivocoltori subiranno una sensibile diminuzione
a causa della congiuntura negativa del mercato. I prezzi all'origine
infatti, sono calati del 12,9 su base annua secondo le rilevazioni
dell'Ismea e del 20%, con punte del 40% in alcune regioni, secondo
i dati di Confagricoltura. L'Italia e' comunque al secondo posto in
Europa per produzione di olio di oliva, con un patrimonio olivicolo
di 250 milioni di piante sul territorio e 350 varietà. Anche
i dati sui consumi interni sono in crescita: gli italiani, nel 2003,
hanno acquistato 300mila tonnellate di olio, un incremento del 3,4%
rispetto all'anno precedente e per una spesa complessiva pari a 1,25
miliardi di euro. Ed e' la Puglia la prima regione produttrice di
olio con un quantitativo stimato in 287mila tonnellate secondo i dati
della Coldiretti elaborati da Unaprol e Agecontrol. A seguire c'e'
la Calabria con 279mila tonnellate. Molto distaccata la Sicilia con
73mila tonnellate e la Campania con 38mila. Il Lazio passerà
dalle 20mila alle 32 mila tonnellate mentre la Toscana dalle 11mila
a circa 19mila tonnellate. In lieve aumento Umbria, Marche ed Emilia
Romagna che passano da 10mila a 15mila tonnellate. In calo invece,
risultano regioni come la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto
e il Friuli Venezia Giulia dove si prevede una produzione di poco
superiore alle 1.300 tonnellate pari al - 32,7%. Ma il calo piu' consistente
riguarda la Basilicata, pari al 72,6%, laddove la produzione e' passata
dalle 16.800 tonnellate della campagna 2003-2004 alle 4.600 tonnellate
di quest'anno. Italiani grandi consumatori ma anche grandi estimatori
dell'olio. E la qualità e' il requisito cui puntano sempre
più i produttori che, secondo quanto riferisce la Confederazione
degli imprenditori agricoli, assecondano le esigenze del mercato puntando
all'extra-vergine, alle produzioni Dop e Igp, all'olio biologico e
piu' in generale ai prodotti a marchio e confezionati. Lo sforzo consiste
nell'esaltare le caratteristiche organolettiche del prodotto con grande
soddisfazione dei palati piu' fini. I dati confermano la tendenza.
Tra gli olivi d'oliva sono proprio gli extra-vergini a segnare il
passo con un aumento del valoredegli acquisti di + 5,2% e punte del
19,4% per gli oli a denominazione d'origine protetta che sono arrivati
a quota 35 con le ultime due iscrizioni nel registro europeo dell'olio
extra vergine di ''Cartoceto'' della provincia di Pesaro-Urbino e
di quello ''Terre Tarentine'' pugliese. Il Ministro Alemanno alla conferenza di Lamezia: “L’agricoltura in Calabria è cresciuta molto” 20/11 ''L'agricoltura e l'agroalimentare in Calabria sono cresciuti molto sia in immagine sia in possibilita' economiche effettive di questa regione'' ha detto il Ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, partecipando a Lamezia Terme alla conferenza regionale sull'agricoltura. ''Si tratta quindi - ha aggiunto - di fare il punto sulla situazione, rinnovare il programma, mettere insieme una strategia che si puo' trovare perfettamente in sintonia con la strategia nazionale per l'agroalimentare. I prodotti eccellenti in Calabria ci sono gia'. Si tratta di produrli di piu' e di commercializzarli di piu'. Questo e' un problema generale di tutta l'agricoltura meridionale. Bisogna fare in modo che la parte piu' importante del reddito non rimanga al commercio ma sia nel mondo agricolo, nel mondo produttivo, e che rimanga sul territorio''. Il Ministro delle Politiche agricole ha poi annunciato che ''per gennaio-febbraio ci sara' una conferenza nazionale dell'agricoltura e dell'agroalimentare e questa conferenza regionale puo' essere un'ottima premessa per questo lavoro. Il merito piu' importante della Regione Calabria, del presidente Giuseppe Chiaravalloti e dell'assessore regionale al settore, Giovanni Dima, e' stato quello di dare un'immagine ai prodotti calabresi. Basta andare nelle fiere nazionali ed internazionali per vedere quanti prodotti calabresi ci sono''. Nel corso della giornata conclusiva della conferenza regionale dell'agricoltura il presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, ha detto che ''siamo stati accusati di non aver saputo spendere i fondi comunitari. Questa conferenza regionale e' la dimostrazione del contrario. Sui giornali specializzati si dice che la Calabria ha speso di piu'. Con questo non vogliamo dire di essere stati piu' bravi ma siamo andati avanti''. ''Il problema - ha proseguito Chiaravalloti - e' di spendere bene i fondi e farlo nella maniera giusta. Ci eravamo quasi rassegnati a vedere recedere la nostra civilta'. Oggi l'agricoltura si e' ridimensionata, ma chi e' rimasto fedele alla sua antica ''religione'' ed utilizza le tecnologie moderne fa si' che ci avviamo verso un'agricoltura che non e' piu' una nicchia ma si avvia a diventare un momento importante per l'economia''. ''Siamo certi - ha concluso Chiaravalloti - di poter guidare bene questo percorso e se ci sono critiche, possiamo discuterle''. La Coldiretti chiede di rendere operativa la legge sul luogo d’origine degli alimenti 20/11 Rendere esecutiva la legge sulla ''indicazione obbligatoria
del luogo di origine e/o di provenienza'' degli alimenti che impedisce
di ''spacciare'' come italiani prodotti provenienti da altri continenti:
e' questo l' imperativo ribadito dalla Coldiretti a seguito dell'
indagine, svolta nei primi otto mesi del 2004, sull' incremento delle
importazioni di prodotti cinesi sulle tavole italiane. In particolare,
e' scritto in una nota, ''si tratta di una crescita del 440% di mele,
del 22% di pomodori conservati e del 5% di ortaggi e verdure sottaceto.
La legge sull' etichettatura di origine obbligatoria, prevede che
entro sei mesi dalla pubblicazione vengano emanati i decreti applicativi
per le singole produzioni''. E' necessario tutelare i prodotti legati
al territorio - ha sostenuto il direttore della Coldiretti reggina,
Salvatore Loffreda - che per la loro tipicita' e genuinita' trovano
sbocco in numerosi mercati internazionali. Questo e' un passaggio
obbligatorio per valorizzare le risorse locali e dare impulso all'
economia del Mezzogiorno ed in particolare della Calabria, che e'
una delle poche regioni che puo' vantare la produzione di alimenti
inimitabili in altre aree geografiche per le loro qualita' organolettiche
dagli agrumi, all' olio extravergine di oliva, dal bergamotto, ai
mieli pregiati di produzione locale''. A tutela delle clementine calabresi anche uno spot televisivo 19/11 ''La clementina di Calabria e' un piccolo sole radioso che
arriva sulle nostre tavole, e' bello da sbucciare, squisito da mangiare''.
A dirlo e' stata Paola Saluzzi, testimonial delle clementine calabresi.
Stamani, a margine dei lavori della conferenza generale dell' agricoltura
calabrese, in corso di svolgimento nel centro agroalimentare di Lamezia
Terme, e' stata presentata la nuova campagna promozionale delle clementine
alle quali e' stato anche affiancato un marchio (Cle) che, come ha
spiegato l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, e'
stato ''creato per identificare un prodotto di eccellenza sempre piu'
ricercato nei mercati tradizionali''. Lo spot, effettuato con la collaborazione
di Federico Fazzuoli, si svolge in un agrumeto durante la raccolta
delle clementine. L' intento, ha proseguito Dima e' quello di ''far
conoscere l' originalita' e la bonta' delle clementine di Calabria,
prodotto Igp (Indicazione geografica protetta), che rappresenta il
meglio dell' agrumicoltura calabrese''. Questo perche', ha aggiunto
subito dopo Fazzuoli, la Calabria ''deve comunicare le cose belle
e buone che fa e mettere in piedi dei meccanismi che qualificano il
prodotto, puntando sui marchi di indicazione geografica protetta''.
La sua speranza e' quella di fare in modo che ''attraverso lo spot
gli spettatori possano percepire la bellezza di questo ambiente: il
verde e l' arancione degli alberi di clementine e gli antichi gesti
della raccolta manuale di ogni frutto. Ho voluto che gli attori non
fossero comparse dello spettacolo - ha concluso Fazzuoli - ma dei
veri raccoglitori di clementine, i quali hanno raccolto questo straordinario
frutto davanti alla nostra macchina da presa esattamente come fanno
ogni giorno''. Sabato il ministro Alemanno alla Conferenza regionale sull’agricoltura. Ass Dima. “Agricoltura spina dorsale dell’economia” 19/11 Con l' intervento dell'assessore regionale all' agricoltura,
Giovanni Dima,nel centro agroalimentare di Lamezia Terme si e' aperta
la conferenza generale dell'agricoltura calabrese che si concludera'
domani con l' intervento del ministro all' agricoltura, Giovanni Alemanno.
Sara' una due giorni durante la quale il mondo dell'agricoltura calabrese
si confrontera' a 360 gradi su quelli che sono i temi legati a questo
settore che, sebbene sia una delle maggiori fonti economiche della
regione, stenta ancora a decollare. A questo scopo, gli organizzatori
hanno pensato di dare vita a quattro tipi di incontri che affronteranno
ciascuno un argomento particolare e che spazieranno dal ''futuro dell'
olivicoltura in Calabria, alla luce delle novita' introdotte dalla
nuova Pac'' (Politica agricola comunitaria) agli ''interventi di rilancio
del settore zootecnico con la riforma della Pac'', alla ''valorizzazione
del settore ortofrutticolo nella regione Calabria'', allo ''agriturismo,
territorio e ambiente: il ruolo delle aziende multifunzione''. Per
quanto riguarda il settore olivicolo, e' stato spiegato che esso rappresenta
''una parte considerevole dell' attivita' agricola della Calabria
che e' seconda in Italia soltanto alla Puglia, con una produzione
stimata di olio per il 2004/2005 di 279.000 tonnellate. La nuova Pac
si innesta quindi in un sistema importante: oltre 185.000 gli ettari
a oliveto, 200.000 le aziende coinvolte, 24 associazioni di settore
e una produzione media di olive di circa 670.000 tonnellate all' anno,
il cui 98% e' destinato alla molitura, attivita' che riguarda oltre
1200 frantoi. Il valore all' origine della produzione si aggira in
media sui 250/300 milioni di Euro, che al netto degli aiuti comunitari
costituisce il 25% della Plv dell'agricoltura calabrese''. Altro argomento
trattato e' quello del rilancio del settore zootecnico: ''L' incidenza
sulla zootecnia della riforma della Pac - e' stato spiegato - appare
importante in un territorio, come quello calabrese, in cui il settore
sta vivendo un momento di crescita e rivalutazione. Dal gennaio 2005
si porte con la formula del disaccoppiamento totale, che prevede il
pagamento del premio unico alle aziende sulla base degli aiuti incassati
nel triennio 2000/2002. Uniche eccezioni le sementi certificate, che
mantengono aiuti accoppiati, e i premi ai produttori di latte. Inoltre
con il prelievo ai produttori una quota di finanziamento tornera'
come prelievo supplementare per la promozione di progetti di qualita'
e di tutela ambientale: il 7% ai bovini, con un gettito di 31,4 milioni,
il 5% agli ovi-caprini (22,42 milioni) e l'8% ai seminativi (139 milioni)''.
Nel corso degli incontri, comunque, e' stato anche evidenziato che
''l' agricoltura calabrese si caratterizza per alcune colture ortofrutticole
di significativa incidenza a livello nazionale. Grande rilievo, in
particolare, ha il settore agrumicolo. che costituisce il 17,9% nella
composizione della produzione vendibile regionale. Un settore che
vede la Regione leader in Italia per le clementine, (6,4% della produzione
vendibile regionale con 114 milioni di euro). Importante anche la
coltura delle arance che con 173 milioni di euro sono al 9,7%. senza
tralasciare altri prodotti quali i pomodori (31 milioni di euro, 1,7%)
o le patate (40 milioni di euro, 2,2%)''. Detto questo, e' stato fatto
notare che ''grazie alla propria eccezionale varieta' territoriale
e allo conseguente biodiversita', la Calabria si propone quale territorio
privilegiato per lo sviluppo di un settore come quello agrituristico,
che a fronte di una crescente domanda di servizi nel nostro Paese,
deve sapersi porre sul mercato del ''turismo alternativo'' in modo
competitivo. In questo contesto - si e' concluso - assume un ruolo
fondamentale lo sviluppo delle aziende multifunzione, capaci di abbinare
l' attivita' rurale tradizionale ad un nuovo concetto di fruizione
turistica, attraverso la quale e' possibile attuare uno importante
promozione del territorio, delle sue radici, della sua storia, unitamente
ai suoi prodotti piu' caratteristici''. Odg sull’uso degli OGM presentato da capogruppo di AN, Chiarella, al prossimo Consiglio regionale 19/11 Un ordine del giorno sull’uso degli OGM (Organismi geneticamente
modificati) in agricoltura, da inserire nell’agenda del prossimo
Consiglio regionale, è stato depositato oggi, in segreteria
generale, dal capogruppo di An, Egidio Chiarella. Nel documento, Chiarella
chiede al Presidente del Consiglio Regionale, Luigi Fedele, di avviare
le procedure necessarie per l’esame immediato del progetto di
legge sugli OGM, già auspicato dall’Assessore all’Agricoltura
Giovanni Dima. Venerdì e sabato conferenza regionale dell’agricoltura calabrese. 18/11 Venerdì e sabato a Lamezia Terme, nell' auditorium del
Centro agroalimentare, si svolgera' la Conferenza generale dell' agricoltura
calabrese i cui lavori saranno conclusi dall' assessore regionale,
Giovanni Dima, e dal ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno.
''Per la prima volta - e' detto in una nota - la Regione riunisce
l' intero mondo agricolo deel territorio, chiamato a confrontarsi
e dibattere per due giorni con l' obiettivo di tracciare le linee
guida del proprio sviluppo. Domattina ci saranno gli interventi del
presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, dell' assessore
all' Agricoltura, Giovanni Dima, e dei massimi esponenti del mondo
agricolo calabrese per presentare l' iniziativa. Sara' l'avvio di
un evento storico per il mondo agricolo calabrese, che per la prima
volta si riunira' nelle sue varie sfaccettature per dare vita ad un
momento di confronto e dibattito dal quale dovranno emergere, partendo
dai risultati fin qui conseguiti, le linee guida attraverso le quali
indirizzare le strategie di sviluppo del settore per gli anni a venire.
Prezioso il contributo di Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri,
i cui rappresentanti, insieme ai responsabili dell' assessorato regionale,
daranno vita nel pomeriggio di domani ai workshop dedicati ai quattro
temi prioritari dell'agricoltura locale: olivicoltura, zootecnia,
ortofrutta e agriturismo. La giornata di sabato 20 novembre sara'
invece dedicata al seminario 'Leggi di orientamento e nuova PAC: adeguamenti
amministrativi'', cui seguira' la conferenza di chiusura significativamente
intitolata 'Le linee di sviluppo dell'agricoltura calabrese'''. ''Ci
auguriamo che la prima Conferenza generale dell' Agricoltura calabrese
possa diventare un concreto momento di confronto tra gli attori ed
i protagonisti di questo settore''. Con queste parole l' assessore
regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, ha presentato la prima
Conferenza generale dell' Agricoltura Calabrese che prendera' il via
domani nel Centro Agroalimentare di Lamezia Terme per concludersi
sabato. ''Abbiamo, per la prima volta - ha continuato Dima - l' occasione
storica di affrontare in un unico appuntamento, che si articolera'
in workshop e seminari di studio, le problematiche e le tematiche
piu' importanti e sopratutto piu' attuali che riguardano un comparto,
quello agricolo, che rappresenta la spina dorsale dell' economia calabrese
per numero di addetti e capacita' produttiva''. Il sistema agricolo
calabrese, infatti, e' scritto in una nota, ammonta, in termini di
produzione agricola complessiva (valore a prezzo base per il 2003)
a 2.100 mln di euro cosi' ripartiti: cereali 69 mln; ortaggi e patate
393 mln; foraggiere 80 mln; viti 36 mln; olivo 670 mln; agrumi 334
mln; frutta 67 mln; carne 176 mln; latte e uova 82 mln. ''L' agroalimentare
calabrese con le sue produzioni di qualita' ed eccellenza - ha proseguito
Dima - rappresenta un valore aggiunto di grande potenzialita' per
questa terra in cui le attivita' produttive montane e costiere convivono
nello spazio di pochi chilometri con una biodiversita' praticamente
unica nel suo genere tanto che le scelte di politica agricola sono
state orientate alla salvaguardia del territorio attraverso le decisioni
prese in materia di Piano di Sviluppo Rurale e di Ogm, Organismi geneticamente
modificati''. La stessa Conferenza sull' Agricoltura, e' scritto nella
nota, ''non potra' che registrare, poi, le ottime dinamiche di spesa
dei fondi Por che stanno servendo a creare un sistema articolato di
filiere produttive che punta a svilupparsi sempre di piu'. Proprio
in materia di fondi comunitari, infatti, non possono che essere evidenziate
le scelte compiute per l' ammodernamento e la competitivita' delle
aziende attraverso la concessione di un premio di primo insediamento
per i giovani imprenditori agricoli al fine di facilitare il ricambio
generazionale o attraverso, ancora, l' innovazione e la diversificazione
delle attivita' aziendali cosi' come previsto dai nuovi scenari comunitari
(Pac-Politica Agricola Comunitaria) che prevedono interventi sempre
piu' precisi in materia di modernizzazione produttiva e da quelli
nazionali (leggi di orientamento)''. ''Siamo altresi' convinti - ha
concluso Dima - che esistano ancora problemi che devono essere affrontati
e risolti per garantire pieno sviluppo e piena competitivita' al sistema
agricolo calabrese sopratutto nei mercati nazionali e nazionali e
questa prima Conferenza sull' agricoltura calabrese rappresenta l'
occasione giusta per focalizzare il da farsi e per avviare nuove iniziative
finalizzate al perseguimento ed al raggiungimento di questi obiettivi''.
Secondo l’Ismea cresce il raccolto delle arance in Italia (+6.5% in Calabria) 18/11 Sfiora quota 2 milioni di tonnellate la produzione nazionale di arance per la campagna 2004-2005. Lo rende noto l'Ismea sulla base di un'indagine condotta in collaborazione con le Unioni nazionali dei produttori ortofrutticoli (Uiapoa, Unacoa, Unagro e Unaproa) che indica una crescita dell'8,8% su base annua. Tale performance, sottolineano gli analisti dell'Istituto, e' unicamente ascrivibile all'incremento della resa media per ettaro passata da 17,4 tonnellate del 2003-2004 a 19,1 tonnellate per ettaro di quest'anno. Nel complesso, la superficie nazionale investita ad arance nell'attuale campagna si e' mantenuta sugli stessi livelli dello scorso anno (106.757 ettari). Nel dettaglio regionale, la Sicilia, con 1,12 milioni di tonnellate dovrebbe registrare un incremento dell'8% rispetto al 2003-2004. Di poco inferiore l'aumento stimato in Calabria dove le attese sono per un raccolto pari a 583mila tonnellate (+6,5%). In riferimento alle diverse varieta', si rileva una netta prevalenza della tipologia 'Tarocco' (53% delle arance prodotte in Italia), cui seguono le 'Navel' (17%), il 'Biondo comune' (15%) e 'Moro' e 'Valencia' con una quota del 5% sul raccolto nazionale. In particolare, sara' del 16% l'incremento atteso per la varieta' 'Navel', contro un piu' 8% per la tipologia 'Moro' e una crescita del 5% per 'Tarocco', 'Biondo Comune' e 'Valencia'. In controtendenza risulta solo il 'Sanguinello' per il quale si stima un calo del 30% delle superfici investite e del 13% della produzione. Infine, riguardo alle principali caratteristiche del prodotto nazionale, il quadro delineato dagli operatori appare sostanzialmente positivo: la pezzatura dei frutti, il grado zuccherino e il quantitativo in succo, infatti, sono stati ritenuti nella norma nella quasi totalita' dei casi. Progetto di Legge dell’on. Pirillo per una Consulta Regionale sull’agroalimentare 18/11 Il consigliere regionale e capogruppo della Margherita, On. Mario Pirillo, ha presentato un progetto di legge per la istituzione della “Consulta Regionale per le politiche Agro – Alimentari”. Quale organo di supporto dell’assessorato regionale all’agricoltura, la Consulta intende favorire la partecipazione, la discussione e il coinvolgimento dell’imprenditoria agricola sulle principali scelte programmatiche riguardanti la produzione, la valorizzazione e la promozione dei prodotti agro-alimentari calabresi. L’iniziativa mira ad attivare collaborazioni, sinergie e progetti nel comparto agricolo calabrese, nella valorizzazione dei prodotti agro-alimentari calabresi e nella sicurezza alimentare. Secondo quanto indicato nel disegno di legge, quale organo permanente, la Consulta contribuisce alla funzionalità della politica di programmazione ed intervento, attraverso il concorso e la partecipazione degli interlocutori istituzionali, economici e sociali ed alla identificazione dei problemi e delle scelte da compiere. Sostiene inoltre programmi generali e progetti specifici in relazione ai problemi dell’economia del settore; formula proposte di studio e di fattibilità; si esprime sulle problematiche riguardanti l’assetto del territorio in relazione all’attività di competenza; elabora proposte inerenti iniziative tese alla promozione, in ambito nazionale ed internazionale, dei prodotti agro-alimentari calabresi, monitorandone i risultati; formula piani di sviluppo per migliorare la produzione e la rete di vendita e stimola iniziative anche attraverso corsi di formazione professionale che rispondano alle esigenze del settore. “L’agricoltura calabrese – ha spiegato l’On. Pirillo – continua a rappresentare il settore cardine e trainante dell’economia regionale. Il ruolo sempre più importante del sistema agro-alimentare, le profonde trasformazioni ed innovazioni dei sistemi di produzione introdotti dalle imprese del settore, i processi di internazionalizzazione ed allargamento dell’Unione Europea, la necessità di salvaguardare le tradizioni e le produzioni tipiche. Le esigenze di una promozione integrata delle produzioni, la richiesta dei consumatori di essere informati sulla sicurezza alimentare e sui sistemi di produzione, impongono una revisione degli strumenti di azione e programmazione politica anche in questo comparto. Il disegno di legge rappresenta sicuramente una innovativa e moderna risposta a molti di questi interrogativi: punta a promuovere una agricoltura competitiva e multifunzionale nella strategia di uno sviluppo globale ed integrato. L’operatività della Consulta – ha concluso il consigliere regionale, On. Pirillo – si inquadra nelle strategie di fondo della Regione e serve a facilitare ed attivare collaborazioni e sinergie nel comparto agricolo per creare una rete di connessioni e di opportunità per lo sviluppo locale”. Denuncia di Oliverio contro l’introduzione sul mercato di clementine affette dal “virus della tristezza” 18/11 E’ stata depositata, ieri mattina, presso la Procura
della Repubblica del Tribunale di Cosenza la denuncia del Presidente
della Provincia di Cosenza, On. Gerardo Mario Oliverio, rappresentato
e difeso dal Dirigente legale dell’Ente Avv. Antonella Gentile,
con la quale viene segnalata all’Autorità Giudiziaria
il grave fenomeno dell’introduzione abusiva nel mercato agricolo
provinciale di clementine “affogliate” risultate infette
da “Virus della Tristezza”. L’Ass. Dima chiede al Consiglio regionale la discussione immediata del pdl sugli OGM 17/11 Discutere la proposta di legge sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) nella prima seduta utile del Consiglio regionale: e' quanto ha chiesto l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, al presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ed ai gruppi consiliari regionali. La proposta di legge su ''Norme in materia di organismi geneticamente modificati (Ogm) - Coltivazione, allevamento e commercializzazione'', recentemente approvata dalla Giunta regionale, - e' detto in un comunicato - assume particolare rilevanza per il fatto che punta a tutelare le produzioni tradizionali dell' agroalimentare calabrese. ''Il Piano d'azione europeo per l' agricoltura biologica e gli alimenti biologici, approvato dal Consiglio dei Ministri dell' Agricoltura dell'Unione europea il 18 ottobre 2004 - sostiene Dima - punta a conseguire uno sviluppo del mercato dei prodotti alimentari biologici fondato sull' informazione, a rendere piu' efficienti gli aiuti pubblici a favore dell' agricoltura biologica, a migliorare ed a rafforzare le norme comunitarie in materia di importazioni e di controlli nel quadro piu' generale della difesa delle produzioni tipiche contro l' introduzione di organismi geneticamente modificati''. Per Dima ''di fronte a questa problematica abbiamo voluto proporre una normativa specifica che stabilisca con chiarezza il divieto nella nostra regione di coltivazione di piante e dell' allevamento di animali geneticamente modificati''. ''Sono previsti dal testo di legge - sottolinea l' assessore regionale - divieti chiari in materia di somministrazione di prodotti Ogm nelle attivita' di ristorazione collettiva scolastica, degli ospedali e dei luoghi di cura della regione, province e comuni ed i soggetti gestori di queste attivita' avranno l' obbligo di verificare, attraverso apposita dichiarazione del fornitore, l'assenza di organismi geneticamente modificati''. A parere di Dima, ''questa proposta di legge ha il merito di garantire la difesa delle produzioni agroalimentari di qualita' ed eccellenza attraverso l' attuazione di un programma di tutela dei prodotti che passa anche e soprattutto attraverso l' informazione dei cittadini sull' educazione alimentare con la collaborazione degli operatori agricoli, scolastici e sanitari per cui ci auguriamo che sia discussa ed approvata in breve dal Consiglio regionale''. Rinnovati i vertici regionali della Coldiretti 17/11 Rinnovati in una riunione a Lamezia gli organi della federazione
regionale della Coldiretti calabrese. Vicepresidente e' stato eletto
Francesco Giovinazzo, presidente della federazione di Reggio Calabria,
della giunta esecutiva fanno parte Pietro Tarasi della federazione
di Cosenza e Roberto Torchia dell'interprovinciale Catanzaro, Crotone
e Vibo. ''L'agricoltura calabrese deve saper cogliere le opportunita'
che oggi vengono offerte e che derivano da due fattori: dalla legge
di Orientamento, che ridisegna l'imprenditore agricolo in termini
''civilistici'' e offre grosse occasioni all'impresa agricola in termini
di multifunzionalita', e dalla Pac, ovvero la riforma della politica
agricola comunitaria''. Lo ha affermato il presidente regionale della
Federazione Pietro Molinaro. ''Grazie alla legge di orientamento -
ha spiegato Molinaro - si ha una nuova visione dell'imprenditore agricolo
che puo' inserire nel fatturato della propria impresa, grazie al concetto
della multifunzionalita', i servizi di tutela e manutenzione del territorio''. La confederazione degli agricoltori denuncia lo sperpero per i danni del maltempo. Meno spese se si fa manutenzione 17/11 Cinquanta miliardi di euro (centomila miliardi di lire) spesi in cinquant'anni per riparare i danni provocati dal maltempo. Lo denuncia la Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo cui "sarebbe bastato destinare il 20 per cento di questa cifra ad opere di manutenzione del territorio per limitare i danni e soprattutto le perdite umane". I recenti eventi alluvionali che hanno colpito in questi giorni le regioni centro-meridionali (in particolare le Marche, la Puglia, la Calabria, la Basilicata, l'Abruzzo, il Molise, la Sicilia), rileva la Cia, hanno prodotto danni per centinaia di milioni di euro e "ripropongono con forza le tematiche legate all'assetto idrogeologico e alla sicurezza delle persone e delle attività produttive, soprattutto in agricoltura. Alcune Regioni hanno chiesto dello stato di calamità. Danni si sono avuti per i vigneti, gli oliveti, le serre, i fabbricati rurali, i macchinari, mentre, a causa degli allagamenti e dagli smottamenti, alcune colture (grano, orzo e avena) devono essere riseminate. Conseguenze negative si sono avute anche per gli ortaggi (finocchi, cicorie, insalate). Secondo la Cia, accanto agli interventi legati all'emergenza necessaria ed urgente, è "indispensabile un'azione coordinata e programmata del governo e delle Regioni volta all'attività di prevenzione dei disastri naturali". Confagricoltura dichiara: i danni alle colture, per il maltempo, non causeranno rincari 16/11 Il maltempo che ha interessato la penisola nei giorni scorsi
ha avuto effetti pesanti sull'agricoltura italiana. In Puglia, Basilicata,
Calabria, Sicilia il forte vento ha compromesso le coltivazioni di
uva da tavola, di olivo, di frutta e di ortaggi. Al vento si sono
aggiunte piogge torrenziali, che hanno determinato danni non solo
alle coltivazioni, ma pure alle infrastrutture agricole e aziendali.
Confagricoltura infforma in una nota di aver effettuato una prima
valutazione dei danni nelle regioni più colpite. Nei prossimi
giorni sarà possibile stilare un bilancio più accurato.
L'associazionedei produttori agricoli ritiene che le conseguenze del
cattivo tempo potrebbero riflettersi sulle quotazioni dei prodotti
agricoli, con particolare riferimento alle orticole. ''Tuttavia -sottolinea
in una nota - non ci sono le condizioni per immediati, incontrollati
e generalizzati incrementi dei prezzi al consumo''. Ass. Dima: avviati i sopralluoghi per i danni alle colture calabresi 15/11 Il personale degli uffici agricoli di zona dell'Assessorato
Agricoltura della Regione Calabria stanno effettuando da alcuni giorni
i sopralluoghi per valutare l'ammontare dei danni causati alle colture
ed alle produzioni nonche' alle aziende agricole della regione dal
maltempo di queste ultime settimane. ''Le pessime condizioni meteo
delle ultime settimane - ha detto l'Assessore regionale all'agricoltura,
Giovanni Dima - oltre a provocare notevoli disagi alla circolazione
stradale, hanno anche causato evidenti danni alle colture, alle produzioni
nonche' alle aziende agricole del territorio calabrese per cui abbiamo
invitato gli uffici agricoli di zona del Dipartimento Agricoltura
affinche' facciano, attraverso i dovuti ed opportuni sopralluoghi
ed accertamenti, le prime immediate valutazioni e stime''. L'obbiettivo
di questo primo censimento e' quello di avere la mappa completa ed
il quadro piu' definito dei territori e delle contrade rurali maggiormente
colpite nonche' l'esatta stima dei danni subiti dalle colture e dalle
produzioni agricole. '' Vogliamo - ha concluso Dima - chiudere in
breve tempo questa fase di accertamento e di monitoraggio per chiedere
agli organismi competenti, laddove ne esistano le condizioni, lo stato
di calamita' naturale''. Convegno sullo sviluppo e l’innovazione nell’agricoltura il 21 a Castrovillari 15/11 Delineare un progetto di sviluppo della Calabria che metta assieme l' agricoltura di qualita', i distretti industriali e l' innovazione tecnologica: e' uno degli obiettivi di un convegno, promosso dal gruppo consiliare regionale dell' Udc, che si terra' il 21 novembre prossimo a Castrovillari. All' iniziativa, sul tema ''Distretto agroalimentare di qualita', distretto industriale, ricerca ed innovazione tecnologica: lo sviluppo possibile'' - riferisce una nota - parteciperanno le associazioni degli industriali e degli imprenditori agricoli, i ricercatori universitari e le rappresentanze politiche locali e regionali, ma anche esponenti del Governo. ''L'evento - spiega il consigliere regionale Mario Albino Gagliardi dell' Udc - costituira' occasione per discutere della necessaria sinergia che deve caratterizzare l' agire di imprese, ricercatori scientifici ed universitari, politica. Nel corso del convegno, saranno presentati un' importante iniziativa imprenditoriale ed un progetto innovativo per la produzione di energia elettrica da biomassa''. Ai lavori interverranno tra gli altri Renzo Caligiuri, presidente di Confagricoltura Cosenza; e Raffaele De Rango e Floriano Noto, rispettivamente presidenti provinciale di Assindustria di Cosenza e Catanzaro. Saranno presenti, inoltre, il senatore Gino Trematerra, segretario regionale dell' Udc; il Sottosegretario alle Attivita' produttive, Pino Galati e il vice ministro per le infrastrutture e i trasporti, Mario Tassone. La Coldiretti denuncia danni inestimabili nelle campagne per il maltempo 15/11 Inestimabili i danni nelle campagne italiane per l'ondata di
maltempo che ha colpito l'intera penisola italiana, in particolare
Liguria, Puglia, Basilicata, Umbria, Toscana,Abruzzo, Molise, Calabria
e Sicilia. Allagamenti dei campi e delle cascine, frane e smottamenti
dei terreni, intere piantagioni di olivi secolari divelte, strade
di campagna interrotte, capannoni scoperchiati, semine di cereali
compromesse, raccolta delle olive a rischio, danni agli ortaggi, alla
floricoltura, all'uva da tavola e ''molta preoccupazione'' per gli
agrumi, la cui stagione di raccolta è alle porte in Sicilia
e Calabria. E' un quadro drammatico quello che emerge dal monitoraggio
effettuato da Coldiretti sugli effetti del maltempo. In Liguria -riferisce
la Coldiretti- il forte vento ha provocato danni rilevanti agli oliveti
e alle strutture di copertura delle serre floricole soprattutto nella
zona di Sanremo e Arma di Taggia. In Puglia per la pioggia persistente,
che dura da cinque giorni, sono segnalate difficoltà per la
raccolta delle olive, in particolare nel Salento, e per quella dell'uva,
soprattutto a Bari. In Calabria nell'area tirrenica rischi per la
produzione di agrumi e olive, danni anche nelle zone olivicole aspromontane
e nella zona ionica, dove il forte vento e la pioggia hanno aumentato
il rischio di dissesti idrogeologici. Mentre, a causa dello straripamento
del fiume Corace, sono state compromesse le semine di cereali (grano
duro) e colpite le strutture agricole. Nella zona diSibari preoccupazione
per l'agrumicoltura, in particolare per le clementine pregiate. In
Molise per la pioggia -prosegue la Coldiretti- si registrano smottamenti,
frane e fessurazioni profonde nella zona collinare del Fortore e del
Medio e Basso Molise con danni anche al patrimonio infrastrutturale
agricolo a partire dalle strade poderali e interpoderali. In pericolo
alberi da frutta (pesche, susine, nettarine) e semine di cereali (grano
duro, foraggi, orzo). In Sicilia, infine, in provincia di Ragusa una
tromba d'aria ha causato danni per oltre 25 milioni di euro distruggendo
serre e capannoni rurali, ortaggi e carrubeti. Mentre ad Acireale,
sul versante ionico una grandinata ha danneggiato zone dedicate all'ortofrutta
e alle arance. Gli agricoltori italiani si mobilitano in cento città. A Cosenza manifestazione su corso Mazzini 12/11 Gli agricoltori italiani si mobilitano e lo fanno in cento
città d’Italia con manifestazioni dedicate all’agricoltura.
La mappa della mobilitazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori
di sabato 13 novembre prevede, tra le iniziative, a Roma alle ore
12.00 in piazza Santa Maria in Trastevere, una dimostrazione sulla
formazione dei prezzi dei prodotti agricoli "dall'origine al
consumo" e folklore rurale; a Firenze, tra le 10 e le 13 in piazza
Indipendenza sara' possibile incontrare gli agricoltori che parleranno
con i consumatori e distribuiranno prodotti agricoli; A Cosenza in
piazza dei Bruzi e nella centralissima Corso Mazzini si potra' visitare
"Sapori della nostra terra" e tra gli stand si alterneranno
numerosi gruppi folk (canto e ballo); ad Ancona (Scapezzano) alle
ore 18 inaugurazione della festa dell'olio extravergine d'oliva; a
Perugia, in piazza della Repubblica, gli agricoltori incontrano cittadini
e rappresentanti delle istituzioni per spiegare la proposta del doppio
cartellino mentre Terni, in piazza Europa vi saranno degustazioni
e incontri informativi; a Udine, presso il Caffe' Contarena, in via
Cavour, oltre ad uno scambio di idee ed opinioni, sara' l'occasione
per gustare i prodotti tipici del Friuli; a Livorno, in piazza Cavour,
stand con distribuzione gratuita di migliaia di confezioni di prodotti
ortofrutticoli "Qualita' Toscana" con l'indicazione del
prezzo all'origine. Alle massaie, invece, un mazzolino di spezie aromatiche
in omaggio; a Crotone saranno distribuiti, nella piazza principale,
i prodotti della terra e volantini divulgativi, per richiamare l'attenzione
delle istituzioni nazionali, regionali e dell'opinione pubblica sul
drammatico momento che l'agricoltura e' costretta a vivere; ad Alessandria
e Asti gli agricoltori distribuiranno gratuitamente nelle vie centrali
della citta' prodotti ortofrutticoli; a Bologna, dalle 10 alle 14
si terra' un presidio degli agricoltori davanti all'ingresso della
manifestazione fieristica dell'Eima; a Padova manifestazione di piazza
e degustazioni guidate, a Venezia distribuzione di prodotti a istituti
di ricovero; a Foggia gli agricoltori saranno in piazza per spiegare
il motivo per cui sono spesso costretti a distruggere i prodotti.
Dopo il grano, l'uva da vino ora sara' la volta delle olive con prezzi
che non coprono neanche la meta', a volte, dei costi di produzione;
anche a Catanzaro degustazioni e incontri con le autorita' mentre
a Lecce si daranno informazioni su l'"invasione" incontrollata
di prodotti agricoli dai paesi extra-comunitari; infine a Teramo tutti
in piazza per le dimostrazioni degli agricoltori sulla proposta del
doppio prezzo in etichetta su frutta e ortaggi, a San Salvo (Chieti)degustazioni
simboliche di protesta nelle centrali strade della citta' e a Campobasso
adunanza popolare per promuovere il doppio prezzo sui prodottialimentari.
Per Coldiretti, positiva l’approvazione del decreto del Consiglio dei Ministri sull’OGM 12/11 E' positiva l' approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri,
del decreto sugli Ogm recante disposizioni urgenti per la coesistenza
tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche. A sostenerlo
e', in una nota, la Coldiretti di Reggio Calabria. ''Si e' trattato
- afferma il direttore provinciale dell' associazione - di un' approvazione
pressoche' unanime di tutte le forze politiche su un provvedimento
che va al di la' degli schieramenti, giacche' interessa principalmente
la salute dei consumatori''. Per Loffreda ''ora bisogna proseguire
la battaglia a livello locale, alla Regione e nei Comuni per garantirci
territori liberi da contaminazioni transgeniche. Per questo motivo
cogliamo con favore l' annuncio dato dal presidente del consiglio
regionale della Calabria Luigi Fedele circa il fatto che presto sara'
emanato un provvedimento che prevede la non praticabilita' di coltivazioni
di organismi geneticamente modificati sull' intero territorio regionale,
con l'auspicio che la Calabria diventi al piu' presto la quattordicesima
regione libera da Ogm''. Secondo Legapesca la Calabria ha una delle migliori leggi regionali sulla pesca 11/11 ''Grazie ad una fattiva collaborazione, che ha portato la Regione a recepire le istanze della cooperazione, la Calabria puo' vantare oggi una delle migliori leggi regionali in materia di economia ittica''. E' quanto sostiene il presidente della Lega Pesca, Ettore Iani', che accoglie con soddisfazione il varo della legge regionale di settore, in corso di registrazione e pubblicazione in Gazzetta. ''Abbiamo atteso a lungo, con un confronto spesso serrato e posizioni non sempre confluenti - aggiunge Iani' - ma alla fine il risultato ci ha premiato. E' un testo che supera la disattenzione ed i ritardi del passato e che potra' offrire ai pescatori e alle imprese, cooperative e non, un concreto strumento di sviluppo''. Secondo il presidente della Lega Pesca non si tratta di ''una legge fotocopia di normative comunitarie e nazionali, ma di un testo che, in linea con Roma e Bruxelles, e' tagliato sulle specificita' regionali, a partire dal ruolo strategico riconosciuto alle risorse del mare per una Regione che con 800 km di costa e' al quarto posto in Italia per sviluppo costiero''. ''Con altrettanta attenzione, grazie ai costituendi distretti di pesca - sottolinea Iani' - si inaugura un approccio di filiera, dalla produzione alle reti distributive, che rispecchiera' le diverse macroaree omogenee dei litorali calabresi. Allo stesso modo, si punta a sostenere, non solo con i Consorzi di gestione della fascia costiera, ma anche attraverso specifici incentivi all'imprenditoria femminile, il comparto della piccola pesca artigianale, che rappresenta l'85% del settore con una miriade di microimprese storicamente a conduzione matriarcale. Tutto questo varando uno strumento permanente di monitoraggio, quale sara' l'Osservatorio Regionale della Pesca e dell'Acquacoltura, concepito anche come fulcro della formazione e della qualificazione professionale''. ''Degna di rilievo, per quanto riguarda il sostegno alle imprese, - aggiunge Iani' - e' l'istituzione di una Agenzia regionale per lo sviluppo, per facilitare l'accesso al credito e alla disponibilita' di capitali di rischio: uno strumento creditizio inteso a dare una risposta concreta all'ostacolo rappresentato dall'elevato costo del denaro nel Mezzogiorno. Della stessa rilevanza sara' anche l'attivo contributo dell'Agenzia per il risanamento, il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficolta', nel pieno rispetto della normativa comunitaria in materia''. Molte ombre e incertezza per l’agricoltura calabrese, nell’anno che sta per chiudersi 11/11 ''L' annata agraria 2004 si chiude con molte ombre ed all' insegna dell' incertezza per il mondo agricolo calabrese ed italiano. Dodici mesi all'insegna dei problemi, delle difficolta', delle preoccupazioni, dei continui allarmi''. A sostenerlo e' stata la Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Crotone. ''Nonostante quest' anno non vi siano state, come gli anni precedenti, situazioni climatiche avverse diffuse e persistenti e la produzione, per alcuni comparti, e' risultata in ripresa - e' scritto in una nota dell' associazione - i redditi dei produttori sono scesi in maniera drastica. Questo perche' diverse colture sono rimaste invendute e i prezzi all' origine hanno avuto, specie nel comparto degli ortofrutticoli, un crollo verticale all' origine. Non basta. I costi, soprattutto quelli degli oneri sociali, sono cresciuti in modo pesante e la bilancia commerciale agroalimentare e' risultata in grave sofferenza. Sta di fatto che anche alcune voci, quali frutta e la verdura, che sono state sempre in attivo, hanno visto un saldo in pesante rosso. E', dunque, diminuita la nostra presenza sui mercati esteri specialmente per quanto riguarda i prodotti tradizionali''. Al riguardo la Cia cita il caso della frutta, tradizionalmente un comparto in attivo, che ''ha chiuso il primo semestre 2004 con un passivo di 86,6 milioni di euro che ribalta il dato positivo dell' anno precedente''. Le esportazioni, secondo l' associazione, sono diminuite del 12% ed hanno interessato i tradizionali sbocchi commerciali della Germania e della Francia (-13%), della Spagna (-28%), del Regno Unito (-19%). Ad accentuare i problemi e' intervenuto il crollo dei prezzi all' origine. Il calo su base annua, secondo la Cia, e' stato del 20% per il complesso dell' agricoltura (-26,2% per le coltivazioni e -9,6% per gli allevamenti). Nell' aggregato vegetali, e' continuata la tendenza flessiva di ortaggi (-51,3%) e frutta (-24,2%), affiancati dai cereali (-24,7%), fiori (-15%), olio d' oliva (-12,9%), vini (-16,7%). In riferimento alle produzioni zootecniche, risultano in calo del 6,5% e del 5,5%, rispettivamente, le quotazioni all' origine di ovicaprini e avicunicoli, mentre per quanto attiene ai suini, viene segnalato un -2,8%. Per i bovini vi e' stato un aumento del 2,2% e una diminuzione del 4,5% per i lattiero-caseari. A cio', per la Cia, si aggiunge l' aumento dei costi di produzione (+1,6% su base annua) in particolare per le voci concimi e prodotti energetici. Non meno rilevanti i costi degli oneri sociali (''i piu' alti di Europa'') e ''dell' asfissiante burocrazia'' che stanno creando grandi difficolta' alle imprese agricole, riducendone le potenzialita'. ''Queste previsioni - e' scritto nel comunicato - confermano la forte tensione esistente nelle campagne italiane. Da rilevare, inoltre, che le imprese agricole nel 2004, pur in presenza di risultati negativi degli anni passati, hanno tuttavia confermato gli investimenti e, in alcuni settori, li hanno incrementati. Considerando i risultati della produzione lorda vendibile negli ultimi anni, si presuppone che le aziende hanno potuto investire ricorrendo ancora una volta all' indebitamento, ormai sempre piu' elevato, con il sistema bancario''. In considerazione di questa situazione la Cia di Crotone ha aderiro alla giornata di agitazione nazionale ''Cosi' non va'' ed a proclamare lo stato di mobilitazione del mondo agricolo che avra' il suo culmine sabato prossimo dalle 15.30 a Crotone in Piazza della Resistenza quando i produttori attraverso l' allestimento di gazebo con esposizione di prodotti agricoli e la distribuzione di materiale informativo scenderanno in piazza per chiedere ''piu' attenzione al governo, alle istituzioni nazionali e locali e all' opinione pubblica e per sollecitare un vero progetto di sviluppo in grado di accrescere la competitivita' e l' economia del settore agricolo provinciale e regionale''. Le clementine sulle autostrade Italiane. Iniziativa promozionale della Regione 10/11 Le clementine di Calabria saranno protagoniste negli Autogrill
della rete autostradale italiana. L' iniziativa e' stata promossa
dall' assessore all' Agricoltura della Regione Calabria. Dal 13 al
14 novembre, infatti, in 28 Autogrill delle autostrade italiane, grazie
alla presenza di gazebo appositamente allestiti, sara' offerto uno
degli eccellenti prodotti dell' agrumicoltura calabrese e distribuito
materiale illustrativo e divulgativo in cui sono evidenziate le qualita'
organolettiche ed i luoghi di produzione di questo prezioso agrume
senza nocciolo. '' Con questa iniziativa - ha sostenuto Dima - puntiamo
nuovamente sulla valorizzazione delle clementine di Calabria perche'
convinti delle necessita' di investire in pubblicita' e promozione
per far conoscere alla vasta platea dei consumatori, non solo in Italia,
ma anche all' estero, le qualita' di questo prodotto''. La Calabria,
con circa il 60% della produzione nazionale di clementine, rappresenta,
secondo quanto riferito, la regione leader in Italia in questo settore
e quindi le iniziative volute dall' assessore Dima si collocano nell'
ambito piu' generale del riconoscimento di questo prodotto tipico
calabrese che e' elemento di punta dell' agrumicoltura regionale.
''La stessa volonta' - ha proseguito Dima - di istituire un marchio
delle clementine di Calabria, Cle', e di promuoverlo attraverso campagne
pubblicitarie e d' informazione sulle piu' importanti reti televisive
nazionali con testimonial d' eccezione rientra nell' obiettivo piu'
generale di consentire al consumatore, italiano ed estero, di riconoscere
immediatamente un prodotto unico per le sue qualita' organolettiche
nonche' strettamente collegato al nostro territorio''. ''Con l' inizio
della campagna agrumaria - ha concluso Dima - vogliamo puntare sulla
tutela, sulla promozione e sulla pubblicita' per diffondere l' immagine
di una Calabria, regione produttrice di qualita' ed eccellenza agrumicola''. Confagricoltura: Sull’OGM serve un dialogo con il mondo della ricerca 10/11 ''La questione degli Organismi Geneticamente Modificati e'
da diverso tempo argomento di discussione ed anche di polemiche; le
informazioni risultano in parte parziali ed imprecise. Per questo
motivo Confagricoltura Calabria auspica un dialogo diretto tra il
settore agricolo ed il mondo della ricerca''. E' quanto sostiene in
una nota il Presidente della Confagricoltura Calabria Francesco Macri'
circa la vicenda degli Ogm. ''E' evidente - ha aggiunto - che riguardo
gli Ogm ci si muove, in Europa, in senso piu' aperto. Anche i Paesi,
come Francia e Germania, che avevano condiviso con l'Italia la scelta
della moratoria, si stanno riposizionando. Se l'Italia non modifichera'
l'atteggiamento di totale chiusura ci si trovera' in una posizione
di isolamento che finira' per danneggiare pesantemente il sistema
agricolo. Comportamenti irrazionali e mancanza di obiettivita' sono
dannosi e l'agricoltura italiana, ed in particolare quella calabrese,
non ha bisogno di ulteriori problemi. Sulla questione degli Ogm vogliamo
capire di piu', approfondire con chi studia e sperimenta ed e' riconosciuto
a livello internazionale. Percio' chiediamo al mondo scientifico di
collaborare per fare chiarezza, come tra l'altro e' stato sostenuto
di recente dal comitato dei ricercatori''. ''In un mondo - ha concluso
Macri' - che procede spedito sulla via dell'innovazione tecnologica
e della globalizzazione, l'Italia non puo' chiamarsi fuori, ma deve
tornare ad investire sulla ricerca per creare condizioni di coesistenza
e per garantire il diritto di scelta a consumatori ed imprese''. Proposta di legge regionale a difesa della vitivinicultura 09/11 Con i diritti di impianto strappati alla Calabria
non sarà più possibile creare vigneti in Piemonte, Toscana
e neppure nelle regioni del Bordeaux e dello Champagne, come purtroppo
è accaduto negli ultimi anni. Si propone, infatti, di impedire
il depauperamento del vigneto-Calabria il progetto di legge “Norme
rivolte al riordino vitivinicolo calabrese” presentato da tre
consiglieri regionali dell’Udc, Francesco Talarico, Roberto
Occhiuto e Raffaele Pietro Senatore. Composto da 4 articoli e dotato
di adeguate risorse finanziarie, il progetto di legge impegna la Regione
a riconoscere, promuovere e sostenere il ruolo socialmente rilevante
ed economicamente decisivo del comparto vitivinicolo regionale e la
vincola a favorirne l’efficienza e la competitività mediante
opportuni interventi legislativi ed amministrativi. “Questa
legge - spiega il primo firmatario della proposta, Francesco Talarico
- nasce quindi dall’esigenza di favorire una ripresa più
diffusa della viticoltura calabrese, valorizzando il patrimonio esistente
e prevedendo un adeguato indennizzo per gli attuali detentori di quota
viticola”. “Intende promuovere - aggiunge Talarico - un
assetto normativo capace di garantire il sistema vitivinicolo regionale
attraverso l’attivazione di opportuni meccanismi di tutela del
comparto e la contestuale incentivazione della produzione”. Confagricoltura: “Un successo la festa del vino novello” 08/11 Anche quest'anno la giornata del ''vino novello'', in Calabria,
ha registrato la massiccia presenza degli appassionati ''del nettare
degli dei'' nelle numerose aziende vitivinicole, che hanno aderito
a questa suggestiva manifestazione. Particolarmente apprezzata e'
stata la degustazione che si e' svolta alla Cantine Statti di Lamezia
Terme, che ha visto la presenza di importanti esponenti del mondo
politico nazionale e regionale, tra i quali il Presidente del Consiglio
Regionale, Luigi Fedele, il Sottosegretario alle Attivita' Produttive,
Pino Galati, l'on. Egidio Chiarella, l'on. Francesco Malarico ed il
Vice Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Mario
Magno. Da segnalare, inoltre, la partecipazione del Presidente e del
Direttore della Confagricoltura Calabria Francesco Macri' e Nunzio
Lacquaniti, di una rappresentanza di donne dell'Associazione FIDAPA
di Lamezia Terme e Catanzaro e di delegazioni di Slow Food e dell'ONAV.
Gli invitati, assieme a numerosi operatori del settore ed a semplici
cittadini, hanno avuto il piacere di degustare i vini novelli, proposti
dalle Cantine Statti, accompagnati da prelibati assaggi di alcuni
prodotti tipici. Per i presenti e' stata anche l'occasione per confrontarsi
e discutere sull'importanza di questa particolare varieta' di vino,
che, specialmente negli ultimi anni, sta conoscendo un vero boom di
consumi, contribuendo a recuperare nuove fasce di consumatori soprattutto
tra i giovani e le donne. ''Il trend positivo che da diversi anni
sta interessando la filiera del vino - ha commentato il Presidente
di Confagricoltura Calabria Francesco Macri' - e' frutto dell'impegno,
della passione e della vitalita' imprenditoriale dei produttori vitivinicoli
calabresi, che hanno investito sulle strutture, puntando decisamente
sulla qualita', come e' il caso dell'attuale campagna vitivinicola
caratterizzata da un prodotto eccellente. Questo dato, e' acclarato
dal crescente consenso dei consumatori anche per i vini novelli calabresi
- ha proseguito il Presidente dell'Organizzazione degli imprenditori
agricoli calabresi - e ne sono testimonianza i numerosi riconoscimenti
ottenuti nelle piu' prestigiose manifestazioni nazionali ed internazionali''. Fedele “Vino novello calabrese occasione di crescita economica” 07/11 ''Fresco, fruttato e piacevolissimo, il novello calabrese e'
capace di affascinare anche chi si avvicina al mondo del vino per
la prima volta e rappresenta un' occasione importante, di benefici
economici e di crescita, per i nostri produttori, subito dopo gli
sforzi e gli impegni della vendemmia''. Con queste parole il presidente
del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ha brindato oggi a Lamezia
Terme al successo dei vini novelli della regione, partecipando alla
manifestazione ''Cantine aperte al Novello'' promossa in tutt' Italia
dal Movimento Turismo del Vino e patrocinata in Calabria dalla presidenza
del Consiglio regionale. Fedele, secondo quanto ha riferito in un
comunicato, ha visitato nella circostanza l' azienda Statti, che insieme
alla Zito di Ciro' Marina aderisce all' iniziativa che coinvolge un
centinaio di produttori sparsi dal Friuli alla Sicilia. Il Presidente
del Consiglio regionale, che era accompagnato dal presidente della
Commissione politica istituzionale, Egidio Chiarella e dal presidente
della Commissione sviluppo economico, Francesco Talarico, e' stato
accolto dai fratelli Alberto e Antonio Statti, titolari di un' azienda
considerata emergente nel panorama meridionale. ''Si e' festeggiato,
in sostanza - e' scritto nella nota - il 'Novello day', con degustazioni
di prodotti tipici del territorio, una domenica dedicata a quella
particolare tipologia di vino nuovo che anticipa di qualche settimana
i risultati dei rossi, dei bianchi e dei rosati ancora in maturazione
nei tini e nelle botti''. ''Le aziende coinvolte a Lamezia e a Ciro'
Marina terranno le 'porte aperte' ai visitatori - ha osservato Fedele
- favorendo un' attivita' di promozione alla visita dei territori
del vino e incentivando corretti e trasparenti rapporti tra il mondo
dei produttori e quello dei consumatori. Anche i vini novelli che
vengono prodotti da quasi una decina aziende calabresi confermano
i notevoli passi avanti della nostra enologia e non temono confronti
neppure con la concorrenza blasonata che arriva d' oltralpe. Sia le
aziende calabresi piu' titolate, sia quelle piu' modeste a gestione
familiare, offrono ormai un prodotto di notevole qualita' che si sta
rivelando un fenomeno di costume e conquista i palati femminili e
dei giovani, guadagnando quota sempre piu' anche nel comparto della
ristorazione''. Non piu' solo un ''vinello'' per palati di poche pretese,
il novello, ottenuto con uve rosse mature per macerazione carbonica
(per legge non puo' essere commercializzato prima del 6 novembre di
ogni anno), non perdona i difetti della 'frutta' d' origine e dice
molto sulla qualita' dell' annata. ''A differenza dei 'primeurs' stranieri,
che sono a base di una sola varieta' d' uva, gli esperti sottolineano
che il novello italiano, e quello meridionale e calabrese in particolare,
si produce con varieta' diverse quasi tutte autoctone, valorizzando,
cosi', il patrimonio varietale tipico che costituisce una ricchezza
peculiare. ''Quanto alle cifre - conclude la nota - basti pensare
che una ricerca di Civilta' de Bere ha accertato l' anno scorso una
produzione nazionale di vini novelli di quasi 19 milioni di bottiglie,
con 326 produttori e un fatturato vicino ai 90 milioni di euro''.
Dima “Posizione che tutela il Made in Italy quella di Alemanno sugli OGM” 05/11 ''Sulla problematica degli Ogm in agricoltura il ministro Gianni
Alemanno non ha assunto una posizione illiberale, nociva per l' economia
nazionale o addirittura ideologica, ma al contrario una posizione
che punta a tutelare e conseguentemente a valorizzare il Made in Italy'':
a sostenerlo e' Giovanni Dima, assessore alla Agricoltura della Regione
Calabria. Per Dima, l' intervento di Alemanno, infatti, si pone a
salvaguardia dell' ''insieme delle produzioni agro-alimentari di qualita'
ed eccellenza che sono apprezzate in tutto il mondo proprio per le
loro caratteristiche di genuinita' e di bonta'''. L' assessore Dima
ha anche annunciato di avere predisposto un progetto di legge in materia
di Ogm recante ''Norme in materia di organismi geneticamente modificati
(Ogm) - Coltivazione, allevamento e commercializzazione'' che sara'
sottoposto all' esame del Consiglio regionale calabrese e che si propone
di tutelare non solo le risorse genetiche del territorio ma anche
e soprattutto la qualita', la specificita' e la territorialita' della
produzione agricola. ''La proposa di legge - e' detto in una nota
- promuove tutte le azioni necessarie ed indispensabili per prevenire
possibili rischi alla salute umana derivanti dalla coltivazione, dalla
produzione e dal consumo di prodotti contenti Ogm, vietando espressamente
la coltivazione di piante e l' allevamento di animali geneticamente
modificati ed escludendo in modo netto dalla possibilita' di accedere
ai marchi di qualita' ed ai finanziamenti regionali sia le aziende
agricole che utilizzano Ogm direttamente o indirettamente, sia le
aziende zootecniche che utilizzano mangimi in cui sono contenute materie
prime derivate da piante geneticamente modificate'' - Per l' assessore
Dima ''privilegiare lo sviluppo ed il potenziamento di filiere basate
sull'agricoltura convenzionale o biologica non significa assumere
posizioni non liberali e di retroguardia ma, al contrario, tutelare
la tipicita' dei nostri prodotti e soprattutto rispettare chi non
intende coltivare Ogm. Tanto e' vero che lo stesso decreto predisposto
dal Ministro all' Agricoltura non e' ne' contro la ricerca sugli organismi
geneticamente modificati, ne' contro l' utilizzazione degli stessi
in campo alimentare ma al contrario e' volto a prevenire la diffusione
incontrollata ed indiscriminata degli Ogm nelle coltivazioni agricole
italiane''. ''Di fronte a questa problematica - ha sostenuto ancora
Dima - abbiamo voluto proporre, anche per la Calabria, una normativa
specifica che stabilisca con chiarezza il divieto nella nostra regione
di coltivazione di piante e dell' allevamento di animali geneticamente
modificati''. ''Questa proposta di legge - sottolinea l' assessore
regionale all' Agricoltura - ha il merito di garantire la difesa delle
produzioni di qualita' ed eccellenza attraverso l' attuazione di un
programma di tutela dei prodotti che passa anche e soprattutto attraverso
la corretta informazione dei cittadini sull' educazione alimentare
con la collaborazione degli operatori agricoli, scolastici e sanitari' Sarra: “Il decreto Alemanno sugli OGM rappresenta un momento di civiltà” 05/11 ''Il tema degli Ogm necessita non solo della massima attenzione,
ma anche di un approccio approfondito''. E' quanto sostiene in una
nota il consigliere regionale Alberto Sarra. ''Il nostro Paese - ha
aggiunto - ed in particolare le regioni meridionali devono necessariamente
seguire e perseguire le linee di sviluppo delineate dalla vocazione
del territorio. E se il comparto dell'agricoltura biologica vede l'
Italia primeggiare viene difficile comprendere le ragioni che potrebbero
giustificare un cambio di rotta''. ''Il decreto Alemanno - ha concluso
Sarra - rappresenta un alto momento partecipazione civile e democratica
alle scelte, lasciando alle Regioni la liberta' di scegliere, ma,
contemporaneamente, salvaguardando la sicurezza di chi, invece, intende
privilegiare la scelta dell'agricoltura biologica, rispetto alla quale,
giova ricordarlo, quasi tre italiani su quattro sono favorevoli''. Per Confcooperative la legge sulla pesca è un punto di partenza. Tarda la progarmmazione 05/11 ''L' approvazione della legge sulla pesca e' un fatto positivo ma e' un punto di partenza e non di arrivo'': lo afferma in una nota Katia Stancato, vice-precidente nazionale di Federcoopesca-Confcooperative, secondo cui ''la Regione e' ancora in forte ritardo nella programmazione e erogazione delle somme delle misure di sostegno al settore''. ''Registriamo - prosegue Santacato - una consolidata tradizione negativa del Consiglio regionale che, come accadde ad inizi 2000 per la norma sulla cooperazione sociale, approva le leggi che riguardano il comparto cooperativistico solo a fine legislatura. Non capiamo l' entusiasmo dell' assessore Dima - aggiunge ancora la vice presidente di Federcoopesca - atteso che sugli Sfop (i fondi comunitari per il comparto ittico) la Regione e' in ritardo nei pagamenti (e' stato assegnato solo il 20% delle somme finanziate) e che la decisione di impegnare il 50% residuo sui Pit suscita ilarita' e sarcasmo''. Per Stancato ''non vogliamo sminuire l' impegno dell' assessore e della Giunta anche perche' chi volesse strumentalizzare queste critiche dall' altro schieramento dovrebbe ricordarsi dei ritardi e delle omissioni del centrosinistra in materia. A noi interessa costruire un percorso che valorizzi il sistema integrato della pesca - conclude Stancato - e la consideri opzione di sviluppo produttivo autonomo e attendibile per tutta la Calabria''. Per il CIA Calabria la situazione agricola si è aggravata 05/11 ''Gli elevati costi di produzione, l' onerosita' dei contributi,
i prezzi stracciati pagati ai produttori, annullano il reddito agricolo.
Nelle regioni del Sud, la situazione e' aggravata dal cattivo funzionamento
della burocrazia e dall' estendersi della presenza della criminalita'
e della 'ndrangheta nelle campagne, soprattutto nelle aree a sviluppo
piu' elevato''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della
Cia Calabria, Giuseppe Mangone, illustrando le motivazione della protesta
del settore organizzata per il 13 novembre. I motivi della giornata
di protesta che saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa
che si svolgera' mercoledi' 10 novembre alle ore 10,00 nella sala
riunioni della Cia Regionale. Nel corso dell' incontro il presidente
della Cia Calabria Giuseppe Mangone presentera' la rivista ''Cia Calabria
informa'' nata a seguito di un finanziamento dell' Assessorato regionale
all' Agricoltura, Caccia e Pesca. ''Da tanti anni - ha aggiunto -
gli agricoltori sono impegnati e con successo a realizzare un'agricoltura
incentrata sulla qualita' e sulla sostenibilita'; un' agricoltura
fortemente diversificata che mantiene sulla scena produttiva migliaia
di prodotti tipici e tradizionali; un made in Italy fiore all' occhiello
della presenza e dell' immagine del nostro Paese nel mondo. A fronte
di tanto impegno, negli ultimi mesi, i produttori non hanno piu' una
contropartita dal punto di vista del reddito, la dinamica divergente
dei costi e dei prezzi sta fortemente compromettendo la tenuta del
settore. Per la prima volta, anche la frutta partecipa alla formazione
del deficit commerciale italiano''. ''Con le manifestazioni - ha proseguito
Mangone - che terremo in Calabria vogliamo sollecitare una maggiore
attenzione anche del Governo e del Consiglio regionale sui problemi
dell' agricoltura. La finanziaria regionale 2005, deve invertire la
ormai atavica tendenza alla riduzione delle risorse finanziarie da
assegnare al settore, mentre il Consiglio Regionale, in questo scorcio
di fine legislatura, deve approvare tutte le leggi di interesse agricolo
che da anni giacciono nelle commissioni''. ''L' Assessorato all' agricoltura
- ha concluso - deve procedere con piu' speditezza e convinzione per
migliorare l' efficienza e l' efficacia dell' apparato burocratico
amministrativo che, in Calabria, resta una pre-condizione per attuare
qualsiasi scelta di politica agraria e per utilizzare le opportunita'
che, se sapute cogliere, vi sono'' L’ass. Dima scrive al Ministro Alemanno per lo sviluppo del territorio di Sibari” 04/11 Una lettera che per chiedere un incontro finalizzato a ''poter
attivare processi di sviluppo e di modernizzazione del territorio
di Sibari e delle infrastrutture locali fra le quali il porto di Corigliano''
e' stata inviata dall'assessore regionale all'agricoltura, Giovanni
Dima, al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Giovanni Alemanno.
Nella lettera Dima evidenzia che ''il Consiglio Regionale della Regione
Calabria ha approvato all'unanimita' la proposta di legge di iniziativa
popolare relativa sia all'istituzione dei distretti rurali ed agro
- alimentari di qualita' sia l'istituzione del distretto agro - alimentare
di Sibari''. ''Tale legge - ha concluso - oltre ad avviare un processo
di politica territoriale fortemente attiva, rappresenta la concreta
possibilita' di caratterizzare il porto di Corigliano Calabro come
piattaforma logistica che consenta gli scambi commerciali e di svolgere
una funzione strategica nello sviluppo della zona data la sua particolare
posizione geografica''. Riunione della Coldiretti del Mezzogiorno a Potenza per una piattaforma sul crollo dei prezzi ortofrutta 04/11 I responsabili della Coldiretti delle regioni del Mezzogiorno
si sono incontrati oggi a Potenza con il vicepresidente nazionale
Gennaro Masiello, per elaborare una piattaforma comune per affrontare
le emergenze del settore, in particolare il crollo dei prezzi del
settore ortofrutta. ''Lavoriamo da mesi a questa piattaforma - ha
spiegato Masiello -. L' emergenza va affrontata con tempestivita'
e collegialita', per portare la questione al Tavolo agroalimentare
del governo, in una logica di concertazione''. Per Masiello un primo
risultato di questo lavoro comune e' il decreto legge che il ministro
delle Politiche Agricole Gianni Alemanno presentera' la prossima settimana:
''La nuova norma - spiega - prevede che quando il prezzo dell' ortofrutta
scendera' sotto il 30 per cento del prezzo medio degli anni precedenti,
scattera' un fondo di solidarieta' ''. L' altro campo sul quale secondo
il vicepresidente si muovera' Coldiretti sara' la riforma a Bruxelles
dell' Organizzazione comune di mercato della Ue. ''Ridiscuteremo le
regole e le risorse comunitarie - ha detto Masiello - per orientarle
al sostegno delle imprese alla concorrenza del mercato, e non piu'
al solo aiuto''. Secondo Masiello ''occorre che questo metodo della
concertazione che abbiamo avviato con il tavolo nazionale venga esteso
anche a livello regionale''.
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del 28/01/2004
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