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Agroalimentare dal 13/9 al 16/12/05
Illustrate a Lamezia le opportunità per lo sviluppo dell’imprenditoria agroalimentare 16/12 L’assessore regionale all’agricoltura e forestazione,
Mario Pirillo ha incontrato stamattina i rappresentanti delle aziende
agroalimentari calabresi, convocati per discutere di sviluppo agroalimentare
con i rappresentanti dell’Isa Spa (Istituto di Sviluppo Agroalimentare).
Sono state illustrate le opportunità che l’istituto è
in grado di offrire per promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria
agroalimentare calabrese. In particolare si è discusso di accesso
al credito e finanziamento alle aziende attraverso quote ad interesse
agevolato. La Isa Spa (Istituto di Sviluppo agroalimentare) è
una società finanziaria interamente controllata dal Ministero
per le politiche agricole e forestali. Si pone come riferimento per
la gestione delle incentivazioni a favore del sistema agroindustriale
italiano, per rendere il sistema stesso più competitivo, valorizzando
le produzioni agricole nazionali. Gli strumenti attivabili riguarderanno
le operazioni di finanza agevolata, le operazioni di finanza a condizioni
di mercato e l’assistenza al Mipaf. Presentata da Coldiretti una piattaforma per un progetto di sviluppo 16/12 Offrire risposte strutturali a problemi congiunturali: e' questo
l' obiettivo della piattaforma ''Progetto di sviluppo per l' attuazione
della rigenerazione'' realizzata dalla Coldiretti della Calabria ed
illustrata dal presidente regionale, Pietro Molinaro, e dal direttore,
Angelo Milo. Per quanto riguarda la politica agricola nazionale e
comunitaria, a giudizio della Coldiretti, e' necessario riequilibrare
la spesa tra settori, territori e imprese prevedendo, tra l' altro,
''un meccanismo di modulazione degli aiuti della Politica agricola
comunitaria (Pac) dal 3% al 20% con parametri che oltre alla prosperita'
economica, preveda anche la manodopera utilizzata in azienda, fissando
un tetto massimo di 200 mila euro l' anno di aiuti''. Per l' associazione
e' necessario poi una politica economica ''per promuovere, tutelare
e sostenere la competitivita' dell' impresa e delle diverse filiere
all' interno delle quali la stessa opera a livello nazionale e globale''.
A questo riguardo, per la Coldiretti, e' necessario che in Calabria
''la concertazione deve essere preventiva e progettuale e non un fatto
isolato ed episodico''. In particolare viene chiesta ''la riunione
del Tavolo agroalimentare presso la Presidenza della Giunta regionale
istituito con la Lr 24/02; la verifica delle difficolta' gestionali
e procedurali che stanno vanificando gli obiettivi programmati, per
superare le criticita' gestionali e procedurali nella gestione del
Por 2000-2006; la rigenerazione degli Enti regionali, con la verifica
degli obiettivi ogni sei mesi al Tavolo agroalimentare; l' alienazione
delle partecipazioni della Regione in societa' e consorzi nate come
sostegno alle imprese e che non fanno bilancio nelle attivita'. L'
obiettivo - e' scritto nel documento - e' quello di eliminare gli
sprechi che alimentano solo forme assistenzialistiche''. Inoltre e'
necessario ''dare piena attuazione della legge sulla obbligatorieta'
dell' indicazione dell' origine in etichetta per tutti i prodotti''.
Per la Coldiretti e' anche necessario ''ripristinare la legalita'
dei territori, pre-condizione per lo sviluppo delle imprese, per assicurare
la crescita delle imprese introducendo, forti elementi di trasparenza,
di pulizia e di moralita'; rimuovere le diseconomie che aumentano
i costi di produzione attraverso la creazione di un piano infrastrutturale
soprattutto nei settori dei trasporti, della logistica, dell' energia,
delle risorse idriche; incentivare intese di filiera e di contratti
quadro nel settore agroenergetico''. Sul fronte delle misure a carattere
strutturale, per l' associazione occorre ''realizzare una vera riforma
della previdenza agricola e dare piena e completa attuazione agli
strumenti introdotti dai decreti legislativi sulla regolazione dei
mercati e di completamento della legge di orientamento''. Per quanto
riguarda il credito, la Coldiretti afferma che ''il Fondo interbancario
di garanzia e Sezione speciale deve rendere la copertura un valido
strumento in grado di facilitare effettivamente l' accesso al credito
delle imprese che non deve essere una operazione speculativa''. In
merito ai distretti ed allo sviluppo locale, per la Coldiretti occorre
realizzare ''progetti di distretto a vocazione agroalimentare e agro-ambientale;
promuovere l' ulteriore diffusione di contratti di appalto ambientale;
incentivare l' utilizzo dei prodotti agricoli regionali nella ristorazione
collettiva pubblica; implementare una strategica politica di sviluppo
rurale per il prossimo periodo di programmazione 2007-2013. Le risorse,
per il settore agricolo, provenienti dall' ambito comunitario - e'
scritto nel documento - devono essere considerate aggiuntive e non
sostitutive delle risorse provenienti dalla programmazione regionale''.
La Coldiretti chiede ''l' attuazione della L.R. 11/03 sul sistema
dei Consorzi di bonifica, le nuove L.R. sull' agriturismo e sulla
zootecnia; la verifica della L.R. 3/03 sui Consorzi Fidi in agricoltura;
la piena attuazione della L.R. 24/02; l' avvio dell' Organismo pagatore
regionale (Arcea); la verifica del progetto di L.R. sul trasferimento
delle deleghe agli enti locali''. Infine la Coldiretti chiede che
il territorio regionale sia dichiarato Ogm free e che sia attivato,
''prevedendolo nei capitolati, l' utilizzo delle produzioni agroalimentari
calabresi nelle mense scolastiche, aziendali e ospedaliere''. A Lamezia incontro sullo sviluppo del settore agroalimenatre 15/12 I rappresentanti delle aziende agroalimentari calabresi parteciperanno
domani, a Lamezia Terme, ad un incontro con l' Istituto di sviluppo
agroalimentare (Isa) convocato dall' assessore regionale all' Agricoltura
Mario Pirillo. Nel corso dell' iniziativa, e' spiegato in un comunicato,
saranno illustrate le opportunita' che l' istituto e' in grado di
offrire per promuovere lo sviluppo dell' imprenditoria agroalimentare
calabrese. L' Isa spa e' una societa' finanziaria interamente controllata
dal Ministero per le Politiche agricole e forestali e si pone come
riferimento per la gestione delle incentivazioni a favore del sistema
agroindustriale italiano, per renderlo piu' competitivo valorizzando
le produzioni agricole nazionali. ''Gli strumenti attivabili - e'
detto in una nota - riguarderanno le operazioni di finanza agevolata,
le operazioni di finanza a condizioni di mercato e l' assistenza al
Mipaf''. Intanto, lunedi' 19 dicembre a Lamezia Terme sara' illustrato
il documento riguardante gli ''Indirizzi programmatici e linee guida
per l' implementazione di un piano - programma autosostenibile di
sviluppo nel settore forestale''. All' iniziativa parteciperanno i
componenti del Comitato tecnico scientifico Pietro Nervi, Antonino
Ietto, Carlo Tanzi, Davide Pettenella, Roberto Mercurio, Silvano Avolio,
Giuseppina Paradiso, Pia Santelli; nell' occasione sara' anche insediato
il gruppo di pilotaggio. I lavori saranno introdotti dall' assessore
regionale all' Agricoltura e Forestazione, Mario Pirillo, mentre le
conclusioni sono affidate al presidente della Giunta regionale Agazio
Loiero. A Palazzo dei Bruzi il convegno “La patata silana” 15/12 In concomitanza la manifestazione “A Natale spesa in
piazza con Coldiretti”, che si sta svolgendo in Piazza dei Bruzi,
venerdì 16 Dicembre 2005 alle ore 10,30 c/o il Salone di Rappresentanza
del Comune di Cosenza avverrà la presentazione del progetto
“Educazione alla Campagna Amica – Il mio territorio: la
patata silana”. La presentazione dell’iniziativa, coordinata
da Maria Lucente, Dirigente Scolastico del 7° Circolo Didattico
di Cosenza, vedrà la partecipazione del presidente e del direttore
provinciale di Coldiretti, Pietro Tarasi e Salvatore Loffreda, del
Presidente della Camera di Commercio, Nicola Lucchetti, del Direttore
dell’Unità Operativa di Educazione Sanitaria dell’Azienda
Sanitaria N. 4, Serafino De Bartolo, e di Maria Francesca Corigliano,
Vice-Sindaco ed Assessore alle Politiche Scolastiche della Città
di Cosenza. Naturalmente saranno presenti gli alunni, i genitori e
gli insegnanti delle classi scolastiche del 7° Circolo Didattico
impegnate nella realizzazione del progetto. L’iniziativa rientra
nel progetto nazionale “Educazione alla Campagna Amica”
che ha avuto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica
e sul quale Coldiretti punta per una formazione complessiva della
società civile sui temi dell’alimentazione e della sicurezza
alimentare, della qualità, salubrità e genuinità
dei prodotti tipici e biologici, della tutela dell’ambiente
e della salvaguardia del territorio. “Con questa iniziativa
– afferma il direttore provinciale di Coldiretti Salvatore Loffreda
– vogliamo trasmettere e comunicare quelli che sono i contenuti
ed i valori consolidati del mondo rurale in termini di cultura, di
tradizioni, di storia e delle radici della nostra identità
che attraverso, questo progetto culturale, ci permette di dare anche
il nostro contributo di crescita per una società migliore.
Dopo “mucca pazza” e le crescenti frodi alimentari che
si registrano quotidianamente, è di pochi giorni addietro quella
sul latte, la sicurezza e la genuinità sono diventati sempre
più requisiti fondamentali per le produzioni agroalimentari. Ass. Pirillo “Gli agricoltori penalizzati ulteriormente dalla finanziaria” 14/12 ''Il mancato inserimento nel maxiemendamento alla finanziaria del condono previdenziale per le aziende agricole penalizza ulteriormente una categoria gia' fortemente provata dalla crisi di mercato e dalla forte concorrenza degli altri paesi europei''. A sostenerlo e' stato l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo. ''Il disagio degli agricoltori, in merito alle misure di condono previdenziale - ha proseguito Pirillo - riflettera' fortemente sul futuro del comparto, cosi' come nella produttivita'. Da questo governo nazionale ci aspettiamo risposte certe, non mezze misure che contribuiscono solo a generare preoccupazione'' Confagricoltura: “Un giorno nero per l’agricoltura meridionale” 14/12 ''E' un giorno nero per l' agricoltura italiana e soprattutto per le aziende del meridione''. A sostenerlo e' stato il presidente di Confagricoltura Calabria, Francesco Macri', in merito alla notizia del mancato inserimento nel maxiemendamento alla Legge Finanziaria 2006 del condono previdenziale per le aziende agricole, presentato dal Governo alla Camera dei Deputati. L' organizzazione degli imprenditori agricoli calabresi era intervenuta ripetutamente nei mesi scorsi in merito al problema ''che ci pone ormai di fronte ad una situazione di vero e proprio allarme sociale''. ''Eravamo consapevoli - ha aggiunto Macri' - della difficolta' di pervenire in tempi brevi all' auspicata riforma strutturale del sistema previdenziale in agricoltura, attraverso un riordino delle aliquote contributive che alleggerissero gli oneri gravanti sulle imprese, la cui percentuale e' tra le piu' alte in Europa, contrastando nel contempo il crescente ed inaccettabile fenomeno del sommerso, particolarmente diffuso nel Mezzogiorno. Per queste motivazioni oggettive avevamo richiesto almeno l' immediata attuazione da parte del Governo di misure di condono previdenziale che potessero consentire agli agricoltori di poter proseguire con un po' di serenita' la loro attivita', contribuendo a salvaguardare di conseguenza la competitivita' delle imprese e l'occupazione in agricoltura''. ''Ma tutto cio' - e' scritto in una nota di Confagricoltura - e' stato vano di fronte all' indifferenza del Governo e delle istituzioni politiche che hanno inferto un colpo grave al mantenimento di moltissime aziende agricole, che vedono ormai ridotte al lumicino la possibilita' di alleviare la loro esposizione debitoria nei confronti dell' Inps. Questo episodio genera soprattutto totale mancanza di credibilita' nei confronti delle forze politiche che da tempo dimostravano di tenere in grande considerazione l' annosa questione della previdenza agricola'' Venerdì incontro delle aziende agroalimentari con l’Istituto di Sviluppo 14/12 L’assessore regionale all’agricoltura, foreste,
forestazione, caccia e pesca, Mario Pirillo ha convocato per il prossimo
16 dicembre, alle ore 10,30, presso il Centro Agroalimentare di Lamezia
Terme, i rappresentanti delle aziende agroalimentari calabresi per
un incontro con Isa Spa (Istituto di Sviluppo Agroalimentare). Nel
corso dell’incontro saranno illustrate le opportunità
che l’Istituto è in grado di offrire per promuovere lo
sviluppo dell’imprenditoria agroalimentare calabrese. La Isa
Spa (Istituto di Sviluppo agroalimentare) è una società
finanziaria interamente controllata dal Ministero per le politiche
agricole e forestali. Si pone come riferimento per la gestione delle
incentivazioni a favore del sistema agroindustriale italiano, per
rendere il sistema stesso più competitivo, valorizzando le
produzioni agricole nazionali. Gli strumenti attivabili riguarderanno
le operazioni di finanza agevolata, le operazioni di finanza a condizioni
di mercato e l’assistenza al Mipaf. Falcone: “Mettere insieme le risorse per lo sviluppo agricolo” 13/12 Un lungo ed articolato confronto si e' svolto tra il Comitato
esecutivo di Confagricoltura Calabria, presieduto da Francesco Macri',
ed il Sottosegretario per i Fondi Comunitari della Giunta Regionale
Vincenzo Falcone, il quale, dopo una breve relazione ha risposto alle
numerose domande dei dirigenti dell'Organizzazione degli imprenditori
agricoli calabresi, illustrando le strategie che la Regione intende
attuare nel processo di completamento del Por, in considerazione che
contestualmente e' stata avviata la definizione del Piano di Sviluppo
Rurale 2007/2013. Falcone ha evidenziato che ''il percorso obbligato
per favorire lo sviluppo del 'sistema Calabria' e' di immaginare una
programmazione a lungo termine, mettendo insieme tutte le risorse
finanziarie comunitarie e statali che sono notevoli ma che vanno utilizzate
con progetti mirati''. Il Sottosegretario ha quindi sostenuto ''che
il processo di riorganizzazione amministrativa, attuato dalla Giunta
Regionale, portera' ad uno sviluppo nella qualita' della spesa ed
a una maggiore trasparenza nelle procedure burocratiche''. Numerosi
gli interventi dei consiglieri della Confagricoltura Calabria che
hanno rimarcato la necessita' di rafforzare il confronto tra i rappresentanti
del mondo imprenditoriale e le istituzioni al fine di definire strategie
di intervento integrate e condivise, atte soprattutto a calibrare
azioni adeguate rispetto ai principali problemi dei diversi sistemi
produttivi dei vari territori. Il presidente Macri', commentando l'esito
dell'iniziativa, che ha suscitato consenso ed interesse in seno all'organo
direttivo della Confagricoltura Calabria, ha affermato che ''incontri
come quello con Vincenzo Falcone favoriscono un piu' proficuo e limpido
confronto con le istituzioni regionali, nell'interesse supremo di
tutela e di sviluppo dell'imprenditorialita' in agricoltura''. Capellupo: “Una grossa fetta di extracomunitari lavorano a nero nel comparto agricolo” 13/12 «Nel comparto agricolo della provincia
di Catanzaro operano dai 300 ai 400 extracomunitari che di fatto è
come se non esistessero. Sono impiegati in nero e senza alcuna tutela».
È quanto ha denunciato Filippo Capellupo, assessore alle Attività
produttive della provincia di Catanzaro, nel corso della riunione
della Commissione provinciale per l’emersione tenutasi ieri
in un hotel di Gizzeria alla presenza del presidente della Commissione
regionale, Franco Laratta. Al via una raccolta di firme per una legge che tuteli i prodotti tipici 13/12 Giovedi' prossimo nelle principali piazze della Calabria, organizzata
dalla Coldiretti, prendera' il via la raccolta firme per una legge
regionale d'iniziativa popolare per la tutela, il consumo e la qualita'
dei prodotti tipici calabresi e offerta e degustazioni delle specificita'
agricole regionali a tutti i cittadini e consumatori. Con questa iniziativa
parte la mobilitazione sul territorio della Coldiretti Calabria per
promuovere il ''progetto di sviluppo per l'attuazione della rigenerazione''
del settore agricolo calabrese. Le strategie d'intervento della Coldiretti
sul territorio che saranno accuratamente esplicate nel corso della
conferenza stampa prevista a Catanzaro il 15 dicembre, sono d'importanza
strategica per il futuro dell'agricoltura calabrese che si gioca nella
sfida sul mercato globale. La prima iniziativa Coldiretti giovedi'
prossimo 15 dicembre nelle principali piazze delle province calabresi
vedra' gli imprenditori agricoli impegnati ad offrire degustazioni
di prodotti tipici del territorio e nella raccolta delle firme finalizzata
a sostenere una proposta di legge regionale d'iniziativa popolare
per sostenere il consumo dei prodotti agricoli calabresi. La manifestazione
dalle prime ore del mattino si protrarra' per tutta la giornata. Sara'
seguita, gia' nei primi mesi del 2006, da una serie di attivita' rivolte
a valorizzare il patrimonio eno-gastronomico della regione, tutelare
la sicurezza ambientale ed alimentare e realizzare uno sviluppo del
tessuto imprenditoriale basato su progetti di qualita' e supportato
da una corretta politica fiscale e creditizia. I consumatori potranno
partecipare all'iniziativa nelle piazze di Vibo Valentia (piazza Municipio),
Crotone (piazza Pitagora), Catanzaro (piazza Nicholas Green), Reggio
Calabria (piazza Italia), Cosenza (piazza dei Bruzi). Fedele “Non perdere i fondi per il settore del bergamotto” 13/12 “Mi auguro che, ancora una volta, le polemiche non servano
solo a far perdere finanziamenti già destinati alla provincia
di Reggio Calabria. Perché proprio questo sta succedendo riguardo
il contratto di programma sul bergamotto”. Il 19 l’Ass. Pirillo presenterà le linee guida per lo sviluppo del settore forestale 07/12 Il prossimo 19 dicembre alle ore 10, presso il centro agroalimentare
di Lamezia Terme, sarà illustrato il documento riguardante
gli “Indirizzi programmatici e linee guida per l’implementazione
di un piano – programma autosostenibile di sviluppo nel settore
forestale”. Parteciperanno i componenti del Comitato tecnico
scientifico (prof. Pietro Nervi, prof. Antonino Ietto, prof. Carlo
Tanzi, prof. Davide Pettenella, prof. Roberto Mercurio, dr. Silvano
Avorio, ing. Giuseppina Paradiso, ing. Pia Santelli) e con l’occasione
sarà insediato il gruppo di pilotaggio. Introdurrà i
lavori l’assessore regionale all’agricoltura e forestazione,
Mario Pirillo, mentre le conclusioni sono affidate al presidente della
Giunta Regionale Agazio Loiero. Sbarcheranno in America le clementine IGP calabresi 07/12 Qualità e tipicità varcano l’Oceano e arrivano
in America. Partirà oggi alla volta degli States un primo carico
di “Clementine di Calabria IGP” ovvero indicazione geografica
protetta. I container prenderanno il largo dal porto di Gioia Tauro
e conteranno il prezioso ed originale agrume, dolce e senza semi,
proveniente dall’area di Corigliano Calabro. Le clementine sono
cresciute con la coltivazione a regime biologico, fornendo così
un elemento in più, di sicurezza e qualità. La commercializzazione
negli USA ha inoltre comportato la certificazione dei prodotti ai
sensi del National Organic Program of United States. Il futuro delle cooperative è nell’aggregazione 07/12 Il futuro delle imprese cooperative e' nelle aggregazioni. Ne e' convinta Fedagri-Confcooperative che ha presentato otto progetti di integrazione e aggregazione che interessano le cooperative associate di diversi settori, sparse su tutto il territorio nazionale. Occasione per rendere note le strategie future della federazione e' stata la conferenza stampa per il consuntivo di fine anno dal quale e' risultato un incremento di fatturato dell' 1,71% a 22,47 miliardi di euro e dell' occupazione (+0,46%). ''Le cooperative agroalimentari del nostro Paese hanno mediamente dimensioni molto piccole se confrontate con il contesto europeo'', commenta Fabiola Di Loreto, direttore di Fedagri. E sebbene Fedagri si attesti al di sopra della media nazionale per la percentuale di grandi imprese (1,7% rispetto allo 0,75% del dato nazionale), si sconta ancora una forte polverizzazione delle imprese. ''Nel settore primario - prosegue Di Loreto - caratterizzato da un livello di frazionamento e dispersione delle imprese tradizionalmente piu' alto e da dimensioni aziendali mediamente inferiori a quelle degli altri principali comparti produttivi, l'unione degli sforzi in vista di obiettivi comuni e' irrinunciabile''. In questa direzione viaggiano gli otto progetti promossi da Fedagri che puntano a valorizzare le produzioni e renderle competitive per il mercato globale. Il progetto di valorizzazione commerciale del miele cooperativo, ad esempio, interessa 7 cooperative in 4 regioni (Piemonte, Molise, Calabria e Sicilia). ''L'obiettivo - spiega il direttore di Fedagri - e' quello di arrivare a controllare il 30% della produzione nazionale di miele attraverso l'individuazione di un marchio di qualita' comune, l'adozione di un disciplinare unico e una comune procedura di rintracciabilita'''. Un progetto gia' diventato realta' e' il Consorzio Ortofrutticolo Sicilia che associa otto cooperative ortofrutticole delle province di Catania, Ragusa e Siracusa e prevede lo sviluppo di significativi interventi a livello logistico, promozionale e di commercializzazione delle produzioni ortofrutticole tipiche del Sud. Le produzioni del Consorzio si riconoscono dal marchio 'Naturalmente Siciliano' e fatturano circa 17 milioni di euro l'anno. Convegno sulla promozione e divulgazione della tradizione agricolo montana a Piano Lago 06/12 Si è tenuto nella Sala Congressi della Comunità
Montana del Savuto, a Piano Lago, l'interessante convegno dal tema
"Cultura Montana: promozione e divulgazione. Interventi volti
a garantire un sostegno della specificità montana". L'incontro
ha visto la presenza di diversi operatori agricoli e agroalimentari
della Valle del Savuto, che hanno anche curato una piccola esposizione
di prodotti, e di molti rappresentanti delle istituzioni: gli Assessori
provinciali all'Agricoltura, Luciano Manfrinato, e al Bilancio, Rachele
Grosso Ciponte; il Presidente dell'Arssa, Valerio Donato; il rappresentante
della presidenza della CIA provinciale, Giovanni Fazio. Per la Comunità
Montana del Savuto, gli Assessori all'Agricoltura, Lucia Nicoletti,
e alle Attività Produttive, Carlo Gualtieri. Alla conclusione
dei lavori ha partecipato anche l'Assessore Regionale all'Agricoltura,
On. Mario Pirillo. Ad introdurre il dibattito la Presidente della
Comunità Montana del Savuto, Anna Aurora Colosimo, che ha sottolineato
come finalmente si sia davvero iniziato a discutere di montagna. E
forse stavolta senza fare retorica, perchè se è vero
che ci sono enormi potenzialità, è anche vero che la
montagna vive le emergenze del dissesto e dello spopolamento, che
non vanno sottovalutate. Un bene, la montagna, da vivere e non da
contemplare. Per il Presidente dell'Arssa, Donato, la montagna non
è un termine omogeneo. Bisogna puntare sulla valorizzazione
dei singoli comparti, ma anche e soprattutto sulle filiere produttive,
cosa quanto mai stringente. Da parte sua, l'Assessore Regionale all'Agricoltura,
Pirillo, ricorda che l'80% del territorio calabrese è fatto
di colline e montagne e assicura grande attenzione verso la forestazione.
Si è trattato, in sintesi, di un vero incontro operativo, in
cui ascoltare anche le problematiche di chi vive dei prodotti della
montagna. Per esempio, sono state messe in evidenze le difficoltà
nel commercializzare i prodotti tipici locali, schiacciati dalla grande
distribuzione che punta sui bassi prezzi, spesso sacrificando la qualità.
Da qui la validità della direzione presa dalla Comunità
Montana del Savuto nel promuovere il Marchio d'Area, sostenere le
certificazioni di qualità e appoggiare la partecipazione alle
fiere nazionali e internazionali del settore. Una politica a tutto
vantaggio dei produttori locali. Alemanno: “Interventi seri contro la crisi delle clementine” 03/12 Il ministro per le politiche agricole, Gianni Alemanno, a Cosenza
per una manifestazione del suo partito, ha parlato della crisi che
sta investendo il settore delle clementine in Calabria "Ho registrato
- ha detto Alemanno - la difficolta' indicata dall'assessore regionale
Pirillo e ovviamente non faremo mancare, come sempre, il nostro sostegno
e il nostro aiuto alle regioni meridionali e in particolare alla Calabria.
Mi auguro - ha proseguito il ministro - che non sia soltanto un discorso
di aiuti ma si faccia insieme alla Regione un grande sforzo per commercializzare
meglio le clementine. Siamo invasi in tutta Europa dalle clementine,
dagli agrumi spagnoli che non hanno nulla a che vedere con la qualita'
delle nostre produzioni, quindi il problema e' di carattere commerciale.
Occorre - ha concluso Alemanno - fare una commercializzazione adeguata
per evitare queste crisi ricorrenti". Studio delle ACLI sulle aree rurali: “Più qualità della vita per chi sta in campagna” 02/12 Le aree rurali italiane offrono una buona qualita' della vita
e l' agricoltura sembra poter giocare un ruolo positivo; restano tuttavia
i problemi dell' occupazione e, in genere, delle poche opportunita'
specie per i piu' giovani. E' quanto emerge da un' indagine sul welfare
rurale presentata in occasione del terzo congresso nazionale di Acli
Terra, in corso a Reggio Calabria. La maggioranza degli intervistati
lega la sua permanenza nelle zone rurali (per il 58,9% dei casi) a
questioni di tradizione familiare, il 30,5% ad una scelta consapevole
mentre solo il 10,6% la definisce 'di necessita''. La stragrande maggioranza,
l' 83,2%, dichiara di mantenere un forte radicamento nel territorio
in cui vive per motivi legati al fattore umano (26,1%), al paesaggio
(25,8%), agli stili e ai tempi di vita (24%). Medie alte nei voti
assegnati dagli intervistati nelle zone rurali, ad aspetti come il
costo della vita che prende un rotondo 8, alla tranquillita' e alla
sicurezza (quasi 9), all' ambiente in cui crescono i bambini (8,7)
e all' assenza di traffico. Una percezione, quindi, di alta qualita'
della vita nelle zone rurali che ha, pero', due zone d' ombra nelle
attivita' culturali e nella partecipazione alla vita politica ed in
genere alla vita di relazione ma, in compenso, per oltre il 75% degli
intervistati, l' area rurale e' quella che meglio consente di conciliare
la vita familiare con il lavoro. Solo la sufficienza viene data, invece,
all' apertura delle comunita' a nuove persone e all' appartenenza
a circoli e attivita' di tipo sociale. Sempre in ambito di welfare
nelle aree rurali la maggioranza degli intervistati promuove sostanzialmente
servizi di base come la sanita', la scuola e i servizi per l' infanzia.
Buona, addirittura per il 96,8% dei casi, viene definita la scuola
materna ed elementare (96% per la media inferiore e superiore) mentre
analogo giudizio riguarda sostanzialmente (89,8% dei soddisfatti)
le poste, i trasporti pubblici (72,8%), le farmacie (97,4%) e le banche
(97,3%). Anche in campagna il principale problema legato alla sanita'
e', pero', quello del tempo medio per ottenere una visita (per il
quasi 50% degli intervistati), seguito dalla qualita' del servizio
(18,7%) e dalla distanza da ospedali e Usl (15,5%). ''La ricerca conferma
- sostiene Concetto Iannello, presidente nazionale di Acli Terra -
che occorre mettere in cantiere una strategia per giungere ad un nuovo
welfare anche in campo agricolo. La crisi che sta attraversando il
Paese si fa sentire in modo sempre piu' pesante anche nelle aree rurali
con sacche di poverta' ed emarginazione soprattutto in alcune zone
del Mezzogiorno. Chiediamo alle istituzioni che non abbandonino il
mondo agricolo nazionale, patrimonio irrinunciabile per la ripresa,
anche sotto questi aspetti''. Sottosegretario Galati: “In arrivo 20 milioni di euro per la produzione d’eccellenza calabrese” 01/12 Reinvestire le risorse stanziate e non ancora utilizzate per
il contratto di programma del Consorzio del bergamotto, allargandone
l' utilizzo anche ad altre produzioni calabresi di eccellenza. E'
questo il contenuto dell' accordo raggiunto nel corso dell' incontro
tra il sottosegretario di Stato alle Attivita' produttive, Giuseppe
Galati, e l' assessore all' Agricoltura della Regione Calabria, Mario
Pirillo. Alla riunione hanno preso parte anche tecnici del Consorzio
del Bergamotto di Reggio Calabria e rappresentanti del soggetto responsabile
del Patto territoriale ''Alto Jonio Cosentino''. La decisione e' stata
presa sulla base dell'intesa raggiunta a settembre dal Ministero delle
Attivita' produttive e dalla Regione Calabria ''per la razionalizzazione
e il recupero di tutti gli strumenti di incentivo alle imprese rimasti
inutilizzati e gestiti congiuntamente. Pertanto, i fondi stanziati
in favore del Consorzio del Bergamotto, pari a circa 20 milioni di
euro, di cui 12 erogati dal Ministero ed otto dalla Regione, saranno
destinati all' ammodernamento delle attivita' di produzione primarie
ed alla trasformazione e gestione della catena logistica non solo
del comparto bergamotticolo ma anche di quello delle altre produzioni
agricole calabresi con caratteristiche di esclusivita' territoriale
e di eccellenza''. Nel corso dell'incontro, il sottosegretario Galati
ha confermato all'assessore Pirillo l'esito positivo della richiesta
di rimodulazione, presentata dal soggetto responsabile del Patto Territoriale
Alto Jonio Cosentino per dare risposta alla grave situazione occupazionale
generata dalla crisi Marlene di Praia a Mare. ''L'accordo di oggi
- ha detto il sottosegretario Galati - permettera' di recuperare risorse
preziose, inutilizzate da tempo, che consentiranno di realizzare interventi
a vantaggio dei settori strategici dell' agricoltura calabrese. Un
impegno che ritengo primario e che e' stato reso possibile grazie
alla fattiva e positiva collaborazione tra Stato e Regioni''. Positivo
anche il commento dell' assessore Pirillo, secondo il quale ''la decisione
di oggi e' in linea con la strategia messa a punto dalla Regione Calabria
ed e' necessaria per permettere di rielaborare un nuovo e concreto
programma di investimenti a sostegno del bergamotto e dell'intero
comparto regionale di riferimento'' Acli Terra: “Ripensare ad un nuovo sistema di welfare nelle aree rurali” 01/12 ''Il mondo agricolo in Italia vive oggi una crisi non solo
legata al suo ruolo nella societa' e alla sua consistenza economica,
ma, in primo luogo, a causa di mancanza di coesione e di solidarieta'.
Da qui la necessita' di ripensare ad un sistema di welfare nuovo nelle
aree rurali''. E' questa la sfida lanciata oggi dal presidente nazionale
di Acli Terra, Concetto Iannello, in apertura dei lavori del III Congresso
nazionale dell'organizzazione, e che vedra' riuniti per tre giorni
circa 300 delegati giunti da tutta Italia a Palazzo ''Tommaso Campanella''
sede del Consiglio regionale della Calabria. ''Anche se ultimamente
assistiamo ad una rivalutazione dei cibi tradizionali, del folclore
delle campagne, dell'esaltazione della vita sana e ad altre 'mode'
¿ ha detto Iannello ¿ con indiscussi aspetti positivi,
non bisogna che tutto cio' oscuri la percezione della poverta' rurale
ed agricola che ancora oggi riguarda il nostro Paese''. Cio' che preoccupa
gli agricoltori delle Acli, ''e' soprattutto il ridimensionamento
della rete dei servizi socio-sanitari e la mancanza - ha detto Iannello
nella sua relazione di apertura del Congresso - di un' azione politica
capace di affrontare in modo serio il tema dello sviluppo delle aree
rurali in una chiave complessiva''. Sulla scorta di uno studio prodotto
in collaborazione con la facolta' di agraria dell'Universita'' di
Perugia, le Acli, da Reggio Calabria lanciano la loro proposta ai
responsabili pubblici. ''La promozione delle aree rurali -ha spiegato
infatti Iannello- e' questione piu' complessa della sola vendita di
prodotti tipici e dell'organizzazione dei servizi turistici. Riguarda,
oltre la struttura sociale presente, lo stesso funzionamento della
comunita' locale, le opportunita' e gli obiettivi di sviluppo che
al suo interno sono condivisi''. Da qui l'impegno futuro di Acli Terra
che puntano ''al sostegno delle comunita' locali attraverso i Circoli
territoriali e i `'Circoli di prodotto , realta' - e' stato spiegato
oggi - in grado di coordinare a rete le diverse reale agricole sul
territorio ed avere un costante contatto con le istituzioni locali''.
I lavori di Acli Terra proseguiranno domani, sempre nella sede del
Consiglio regionale della Calabria e vedranno la partecipazione dei
responsabili delle maggiori organizzazioni dell'agricoltura: Cia,
Coldiretti, Confagricoltura e Copagri. Ass. Pirillo: “Il nostro intento è quello di uscire dall’Obiettivo 1” 30/11 ''Il nostro intento e' quello di uscire dall' obiettivo 1''.
Ad affermarlo, stamani, al Centro agroalimentare di Lamezia Terme
dove e' stato presentato il documento strategico regionale sullo sviluppo
rurale, e' stato l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo,
che ha anche spiegato che quella di stamani ''e' la prima di una serie
di riunioni per la programmazione 2002-2013 per il comparto agricolo''.
''Noi, come Regione - ha aggiunto Pirillo - avremo una linea preferenziale
che e' il Fondo europeo agricolo di sviluppo regionale per cui dobbiamo
costruire tutte le possibilita' di finanziamento che ci sono per sviluppare
definitivamente le aree agricole e forestali. Sono convinto che se
faremo bene alla fine costruiremo, come lo abbiamo fatto nel 1999-2000,
un nuovo programma di sviluppo per la nostra regione. Davvero potremo
dire che nel 2013 potremo uscire dall' Obiettivo1, come hanno fatto
Basilicata e Sardegna. Da qui la necessita' di avere un tavolo di
concertazione il piu' ampio possibile, un tavolo cui partecipano tutti
i soggetti possibili che comunque contribuiscono a portare idee, progetti
ed a segnalare anche situazioni sulle quali dovremo discutere in maniera
approfondita''. Nel corso dell' incontro, Pirillo ha presentato il
''documento strategico regionale sullo sviluppo rurale'' che contiene,
appunto, le prime considerazione sulle linee strategiche, sui metodi
e tempi di applicazione delle nuove politiche di sviluppo rurale.
Al riguardo e' stato spiegato che ''il partenariato e' costituito
dalle istituzioni regionali, dai principali enti pubblici locali (Uncem,
Anci, Upi) e altre autorita' competenti coinvolte a diverso titolo
nel settore dell' agricoltura (Cia, Coldiretti, Confagricoltura e
Copagri, sindacati, mondo della cooperazione)''. A questo scopo e'
stato anche preannunciata l' istituzione di un tavolo specifico che
avra' lo scopo di ''preparare la nuova fase di programmazione mediante
il contributo di ciascuno e per verificare lo stato di avanzamento
dei documenti tecnici prima della definitiva approvazione del Psr
2007-2013 della Regione Calabria''. La programmazione e' rivolta principalmente
a favorire lo sviluppo e valorizzare i comprensori rurali della regione.
Ecco perche' nel corso dell' incontro e' stato sottolineato che ''si
tratta di un importante momento di concertazione per la definizione
delle linee strategiche che la Calabria dovra' individuare per la
realizzazione del nuovo Psr. Tale documento la cui presentazione definitiva
e' prevista per il 30 giugno 2006 - e' stato ulteriormente spiegato
- dovra' assicurare un impiego ottimale delle risorse comunitarie
che a partire dalla ormai imminente data del primo gennaio 2007, saranno
disponibili per lo sviluppo nella regione Calabria''. Nello specifico,
saranno discusse le strategia per i tre principali assi dello sviluppo
rurale che hanno come obiettivo quello di accrescere la competitivita'
del settore agricolo e forestale sostenendo la ristrutturazione, lo
sviluppo e l' innovazione, valorizzare l' ambiente e lo spazio naturale
e migliorare la qualita' della vita nelle zone rurali promuovendo
la diversificazione delle attivita' economiche. Proposta dalla UE la proroga della pesca speciale (rossetto, bianchetto, latterino) 30/11 Bruxelles ha proposto oggi ai ministri della pesca dell'Ue
di ''proseguire nel 2006'' le pesche tradizionali, o speciali, come
quella del rossetto, del bianchetto e del latterino, che rappresentano
una fonte importante di reddito per diverse migliaia di famiglie di
pescatori italiani. Insomma, il provvedimento preso su iniziativa
del commissario europeo alla pesca Joe Borg, rappresenta una boccata
di ossigeno per i pescatori italiani in attesa del varo della riforma
dell'Ue sulle misure tecniche per il Mediterraneo, il cui accordo
dovrebbe essere raggiunto il prossimo anno. La questione delle pesche
tradizionali e' di notevole rilevanza per l'Italia in quanto interessa
l'attivita' di circa 2.000 pescatori. Varie zone costiere italiane
sono interessate: da Venezia-Chioggia a Manfredonia, dalla Puglia
alla Calabria, alla Sicilia per risalire alla Liguria. La proposta,
che sara' discussa a fine dicembre dal consiglio dei ministri della
pesca dell'Ue - nell'ambito della fissazione dei contingenti di pesca
per il 2006 - e' stata accolta con particolare soddisfazione dal sottosegretario
alle politiche agricole con delega al settore ittico, Paolo Scarpa
Bonazza. Quest'ultimo ha tenuto a sottolineare che la misura consentira'
''di salvaguardare l'attivita' di circa 800 imbarcazioni senza tagli
nei livelli occupazionali''. Dal documento varato oggi dalla Commissione
europea, emerge che per il Mediterraneo vengono raccolte alcune raccomandazioni
per quanto riguarda la Commissione generale della pesca per il Mediterraneo.
Tra queste, la costituzione di una lista di pescherecci sopra i 15
metri che saranno autorizzati a operare in tutto il Mediterraneo.
Entro il primo giugno 2006 infatti, ogni stato membro trasmettera'
alla Commissione europea la lista dei propri pescherecci che battono
la loro bandiera e sono immatricolati sul loro territorio, i quali
riceveranno un permesso di pesca. Questi battelli saranno registrati
presso la Commissione generale della pesca del Mediterraneo. Chi non
rientrera' in questa lista non potra' pescare in quelle acque. Con
la proposta di oggi sui contingenti di pesca per il 2006, Bruxelles
punta ad una una maggiore stabilita' e chiede un impegno a lungo termine
per il ripopolamento degli stock esauriti. Il commissario Borg ha
tenuto a sottolineare: ''Dobbiamo assolutamente attenerci all'approccio
graduale ma continuativo alla riduzione della pressione di pesca al
quale ci siamo impegnati e che, unito alla crescente partecipazione
del settore alla gestione della pesca, rappresenta la chiave del futuro
della nostra industria alieutica''. La Giunta Regionale chiede lo stato di crisi per le “clementine” 29/11 La Giunta Regionale ha disposto la richiesta di stato di crisi
del comparto delle clementine per l’annata attuale, da presentare
al Ministero delle Politiche agricole e forestali. Incontro sul DSR dei fondi UE per l’agricoltura (2007/2013) al Centro Agroalimentare di Lamezia 29/11 Si terrà mercoledì mattina, 30 novembre alle
ore 12, presso il Centro agroalimentare di Lamezia Terme, un incontro
durante il quale verrà presentato e discusso il “Documento
Strategico Regionale sullo Sviluppo Rurale”. Il documento contiene
le prime considerazione sulle linee strategiche, sui metodi e tempi
di applicazione delle nuove politiche di sviluppo rurale. Oliva (Inps): “Sulla previdenza agricola serve una nuova politica regionale” 25/11 ''Serve una diversa politica regionale per l' agricoltura,
che con il suo malfunzionamento ha reso possibile e fatto consolidare
nel tempo un rapporto, tra amministrazione regionale e beneficiari
delle politiche, che ha reso via piu' vago il significato di termini
quali diritto, dovere e norma''. Lo ha detto il presidente del Comitato
regionale dell' Inps, Bruno Oliva, intervenendo a Reggio Calabria
ad un convegno sulla previdenza agricola. Nel corso del convegno,
che si e' aperto con una commemorazione di Francesco Fortugno, Oliva
ha proposto all' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo,
di ''stilare presso l' assessorato regionale all' Agricoltura un protocollo
sulla legalita', coinvolgendo, il comitato di vigilanza Inps della
Calabria, gli ispettorati del lavoro, gli uffici vigilanza dell' Inps,
gli uffici vigilanza dell' Inail e le altre forze preposte alla vigilanza
affinche' si impegnino a trasmettere agli uffici regionali l' elenco
delle aziende trovate inadempienti durante i controlli per poter iniziare
l'iter di revoca delle agevolazioni''. Nel corso del convegno e' intervenuto
anche il direttore regionale dell' Inps, Aldo Limardo, secondo il
quale l' obiettivo per le sedi della Calabria dell' istituto di previdenza
''e' l' efficacia dei servizi in tempo reale ed in linea con le aspettative
dei cittadini''. I lavori sono stati conclusi da Franco Lotito, presidente
nazionale del Comitato indirizzo e vigilanza dell' Inps, secondo il
quale ''occorre, con grande serieta' e determinazione e coerenza,
mettere in pratica tutte le risorse e gli strumenti per superare squilibri
e debolezze e per aiutare il settore e mantenere il suo ruolo di leadership
in Europa. Si tratta di mettere in pratica e portare a compimento
un processo di modernizzazione della nostra agricoltura che gli consenta
di rispondere alle sfide della crescente concorrenza internazionale''.
L’ass. Pirillo incontra il presidente della Commissione emersione: “Non più tollerabile il lavoro nero” 24/11 L’Assessore regionale all’agricoltura e forestazione,
Mario Pirillo, ha incontrato nei giorni scorsi il presidente della
commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare,
Franco Laratta. È stato un incontro cordiale nel corso del
quale i due esponenti politici istituzionali, hanno discusso di alcune
questioni inerenti l’esigenza di dare il giusto rilievo al fenomeno
del lavoro irregolare. “Il sommerso e il lavoro irregolare –
ha spiegato l’assessore Pirillo - hanno assunto, in questi ultimi
anni, dimensioni non più tollerabili. Alcune indicazioni confermano,
se mai ce ne fosse bisogno, dell’ampiezza del fenomeno nell’intera
regione Calabria. Alle iniziative di contrasto già avviate
su ampi fronti dagli organi preposti, se ne devono aggiungere altrettante
idonee a fronteggiare tale difficile situazione. Per cui, in sintonia
con il presidente Laratta, abbiamo ritenuto di avviare una azione
congiunta a cominciare appunto dall’agricoltura, attraverso
un protocollo d’intesa atto a suggellare adeguate forme di collaborazione
tra la commissione e l’assessorato che dirigo. Al presidente
Laratta ho fatto presente la mia proposta (per altro tenuta in debita
considerazione dal Ministro Alemanno) di istituire un passaporto verde
stagionale per gli extra comunitari che prestano il proprio lavoro
nei campi. Il nostro scopo è sensibilizzare le realtà
imprenditoriali del territorio calabrese, ponendo nella giusta evidenza
gli svantaggi del lavoro nero e i vantaggi legati invece all’assistenza
e al tutoraggio delle imprese. Dare quindi il giusto senso e significato
alla dignità umana avviando, allo stesso tempo, una seria politica
attiva del lavoro”. Garrafa (CIA): ''Il territorio rurale vive nella marginalità'' 24/11 ''Il territorio rurale vive nella marginalità''. E'
quanto ha detto il presidente provinciale della Cia di Cosenza, Italo
Garraffa, stamane nel corso di un incontro nell'ambito della Giornata
di mobilitazione per lo sviluppo delle aree rurali e per l'aumento
delle pensioni. All'incontro hanno partecipato anche Raffaele Rio,
presidente Eurispes Calabria, Mario Toteda, direttore generale vicario
del Dipartimento Agricoltura della regione Calabria, on. Mario Oliverio,
Presidente della Provincia di Cosenza, Michele Drosi, vice presidente
della Cia Calabria, Elio Coschigliano, sindaco di Acri, Angelo Pugliese,
sindaco di San Basile, Luigi Filicetti, vice presidente provinciale
Cia. L'appello lanciato da Garrafa e' stato quello di ''riconoscere
appieno le peculiarita' delle aree rurali, la diversita' dei bisogni
e garantire pari opportunita' con i centri urbani. La vitalita' del
territorio rurale e' essenziale per gli agricoltori, che vivono da
anni situazione di grande precarieta' e di incertezza per la crisi
dei consumi, gli elevati costi di produzione, il sostanziale disinteresse
verso la categoria.''. Per il presidente della Cia di Cosenza occorrono
''politiche pubbliche di rigore''. Il Presidente della Provincia di
Cosenza, Mario Oliverio ha parlato di ''problema centrale''. Negli
ultimi decenni, ha denunciato Oliverio, lo spopolamento, dalle aree
interne, ha toccato soglie insopportabili. E' necessario, quindi,
''definire un programma regionale e nazionale che assuma tale questione
assicurando politiche di sostegno alle attivita', all'imprenditoria
giovanile, con politiche d'incentivo, attraverso l'innovazione''.
I comuni cosiddetti rurali in Calabria sono 154, il 38% dei comuni
calabresi, in cui vive l'11,5% della popolazione, ovvero 230 mila
cittadini. ''Non e' un fenomeno marginale - ha sottolineato Rio. La
Calabria e' al 6 posto, a livello nazionale, per ruralita'''. Cio'
vuol dire che se se ''stimolata e incentivata'' la ruralita' diveniva
''perno di sviluppo''. Se ''mortificata diventa, invece, un ostacolo
forte di mancata crescita e di mancato sviluppo''. Rispetto alla media
nazionale la Calabria presenta una differenza di ruralita' del 24%.
I comuni rurali per provincia sono in quella di Catanzaro 36 su 80,
un comune su due. In quella di Reggio Calabria 40 su 97. In quella
di Cosenza 60 su 155. Vibo e Crotone hanno bassa ruralita' rispetto
agli indicatori considerati che sono la densita' abitativa e il numero
degli addetti all'agricoltura. Altri indicatori, quelli demografici
ed economico-sociali, sono serviti a stabilire se queste aeree sono
in declino o vanno verso la rotta dello sviluppo economico. Il fenomeno
dello spopolamento riguarda l'82% dei comuni calabresi. ''Una generazione
e' scomparsa - ha detto Rio. E cio' rappresenta un forte ostacolo
alla crescita dell'economia e dell'agricoltura, considerato settore
antico, tradizionale, quasi da emarginare rispetto a settori come
il terziario''. L'indice di vecchiaia rende la gravita' del problema:
ogni 100 bambini ci sono 127 anziani. Angelo Milo nuovo direttore della federazione regionale Coldiretti Calabria 24/11 E' Angelo Milo, di 50 anni, il nuovo direttore della federazione
regionale della Coldiretti Calabria. Dopo cinque anni di attivita'
organizzativa e gestionale, Prisco Lucio Sorbo, andra' a dirigere
la federazione toscana. ''Sono lusingato - ha detto Sorbo - dell'
incarico che mi e' stato affidato ma non nascondo una certa malinconia
nel salutare, dopo diversi anni trascorsi al servizio di questa fantastica
regione, un team di dirigenti e funzionari che hanno saputo coadiuvarmi
nei momenti piu' difficili che la Coldiretti ha intrapreso nel corso
di questi anni al fine di valorizzare e tutelare al meglio il territorio''.
Il presidente della Coldiretti della Calabria, Pietro Molinaro, ha
detto che ''desidero congratularmi, e ringraziarlo personalmente,
per l' ottimo lavoro che Sorbo ha svolto in questi anni durante i
quali ha saputo conferire un' incisiva dinamicita' al settore agricolo,
raggiungendo importanti traguardi per una particolare realta' come
quella calabrese''. Il neo direttore, sposato e padre di 2 figli,
dopo Caserta e Benevento approda alla guida della direzione regionale
della Coldiretti calabrese. ''E' con grande entusiasmo che ho assunto
l' incarico della direzione della Coldiretti Calabria - detto Milo
- consapevole della valenza del patrimonio agricolo ed eno-gastronomico
del territorio calabrese''. Registro anagrafico dell’ARSSA per il recupero del cavallo calabrese di origine salernitana 23/11 Presso il Centro Sperimentale Dimostrativo ARSSA di Sibari
(CS) si è tenuta la prevista Rassegna per l’iscrizione
al Registro Anagrafico del Cavallo Salernitano dei soggetti allevati
nell’ambito del “Progetto di recupero del cavallo Calabrese
di origine Salernitana”, curato dall’Agenzia per i Servizi
in Agricoltura della Regione Calabria. A rischio il trasporto del latte per il maltempo 23/11 Campagne isolate, aziende agricole in difficolta', danni nei
campi coltivati ad ortaggi, nelle serre e nelle strutture aziendali.
Questo il primo bilancio tracciato dalla Cia-Confederazione italiana
agricoltori sulle conseguenze dell'ondata di gelo e delle eccezionali
nevicate che si sono abbattute in queste ultime ore sull'Italia, in
particolare nel Centro-Sud. Le regioni piu' colpite - afferma la Confederazione
- sono l'Emilia-Romagna, le Marche, la Toscana, l'Abruzzo, l'Umbria,
il Lazio, il Molise, la Campania, la Basilicata, la Puglia e la Calabria.
Gravi problemi si registrano soprattutto nel Potentino, nell'Irpinia
e in tutte le zone collinari e quelle a ridosso degli Appennini. Le
copiose nevicate, oltre a causare il crollo di serre e di strutture
aziendali, hanno praticamente reso inaccessibili le strade di campagna
che conducono alle imprese agricole. ''Cosi' - sottolinea la Cia -
c'e' il rischio di approvvigionamenti (mangime e foraggio) per il
bestiame, mentre si cominciano a verificare difficolta' nel trasporto
del latte. Una situazione che, se il maltempo imperversera' ancora
nei prossimi giorni, puo' divenire ancora piu' preoccupante''. Per
quanto riguarda i danni alle colture, secondo il monitoraggio dell'organizzazione
agricola, ''si registrano conseguenze per le produzioni orticole di
stagione in campo aperto''. Il repentino abbassamento delle temperature
e le relative gelate hanno distrutto produzioni di zucchine, di insalata,
di cavoli, di cavolfiori, di cicoria, di radicchio, di carciofi. ''Dopo
i danni causati dalle piogge torrenziali e dagli allagamenti delle
scorse settimane (soprattutto nel Lazio, Umbria e Toscana), l'agricoltura,
che gia' si trova in una profonda crisi strutturale, e' costretta
a registrare -sostiene la Cia- nuove pesanti difficolta' che rendono
ancora complessa l'attivita' dei produttori, i cui redditi sono in
continuo e sensibile flessione'' Secondo la Provincia di Cosenza la pataticoltura rischia il collasso 23/11 L’economia agricola dell’altopiano silano rischia
il collasso se non ci si impegna in maniera decisa e coesa ad affrontare
e risolvere gli annosi problemi che minacciano il settore della pataticoltura.
Il tavolo di concertazione tra Istituzioni, agricoltori e sindacati
potrebbe ottenere, attraverso un confronto determinato, atto a sostenere
le ragioni di un comparto produttivo trainate dell’intero settore
agricolo, il rilancio in termini di competitività e di commercializzazione,
dopo aver ovviato ai tanti problemi ostativi a monte. E’ quanto
è emerso da un incontro che la VI Commissione “Attività
Economiche e Produttive”, presieduta dal Consigliere Provinciale
Marino Reda, ha tenuto con Maria Sprovieri, esperto delle problematiche
del settore agricolo, che ha delineato il quadro generale in cui versa,
in particolar modo, la categoria dei coltivatori di patate silane,
apprezzato prodotto sul mercato di tutto il mondo ma non pienamente
valorizzato per come meriterebbe. Due seminari sull’agroalimentare organizzati da Agrisistema alla CCIA di Cosenza 22/11 Favorire l’integrazione fra le aziende dell’agroalimentare
del cosentino, creare una vera identità di filiera, valorizzare
quei prodotti che più caratterizzano il territorio, rendere
le aziende consapevoli del fatto che da soli non si è competitivi,
non si cresce, non si vive. La promozione dell’immagine e del mercato degli ortaggi
confezionati Nuove tendenze di mercato dell’olio. Innovazione tecnologica
e controllo della qualità delle produzioni olearie 30 novembre 2005 INNOVAZIONE TECNOLOGICA E CONTROLLO DELLA QUALITA’ DELLE PRODUZIONI OLEARIE 1 dicembre 2005 5 dicembre 2005 6 dicembre 2005 12 dicembre 2005 13 dicembre 2005 14 dicembre 2005 Crisi dell’agrumicoltura, l’ass. Pirillo scrive al Ministro Alemanno: “Comparto fortemente provato” 21/11 L’Assessore regionale all’agricoltura e forestazione,
Mario Pirillo, ha inviato una lettera al Ministro per le politiche
agricole e forestali, Gianni Alemanno nella quale viene posto alla
sua attenzione lo stato di enorme disagio che, anche quest’anno,
sta interessando il comparto agrumicolo calabrese, “già
fortemente provato – scrive l’assessore Pirillo nella
missiva - da una campagna disastrosa ed appena decorsa in cui, ricordiamo,
si è resa indispensabile la decretazione dello stato di crisi
di mercato. Varie e pressanti sono le sollecitazioni di intervento
da parte di produttori, riuniti in comitato spontaneo, e delle Organizzazioni
di Categoria interessate, attive nel comparto e sul territorio, che,
fortemente preoccupate, hanno già manifestato uno stato di
agitazione permanente che rischia di degenerare in episodi di turbativa
dell’ordine pubblico”. Perri (FN) “L' agricoltura silana minacciata dalla concorrenza asiatica” 21/11 “In questi ultimi tempi anche in Sila diventa soffocante
l' invasione dei prodotti asiatici nel mercato, e in particolar modo
in quello agricolo”. Ad affermarlo in una nota è il segretario
provinciale di Forza Nuova di Cosenza, Rinaldo Perri. “Proseguono
gli appelli di numerosi agricoltori silani – afferma Perri nella
nota- che chiedono alle istituzioni maggiore attenzione sul commercio
e maggiore preservazione del prodotto locale. La "nota"
patata silana, che l' unione europea ha anche premiato assegnandole
l' ambìto riconoscimento di "prodotto igp"( indicazione
geografica protetta), si vede ora sopraffatta da una concorrenza asiatica
sleale: nel mercato silano circolano infatti numerosi prodotti di
origine turca che, venduti a prezzo stracciato a causa del lavoro
schiavizzante cui sono costretti i "lavoratori" dell' est,
rischia di affondare ulteriormente la produzione agricola nostrana
e di abbassare drasticamente gli standard qualitativi e sanitari cui
eravamo abituati poiché parte di questi prodotti, che non sono
soggetti a controllo alcuno, sono risultati tossici e radioattivi.
La patata della Sila: quella patata annunciata a gran voce dal mercante
dietro l' angolo, quella invidiataci da tutta Italia, quella a cui
il clima silano dona un quantità d' amido superiore alla media,
proprio quella patata ora rischia di essere sostituita sui nostri
piatti da quella turca: importata e di scarsa qualità. Una
politica liberista ed un irrefrenabile capitalismo asiatico hanno
provocato negli ultimi anni il fallimento del 20% delle imprese medio-piccole
italiane e, se non verranno adottate delle misure preventive, gli
esperti prevedono nei prossimi 5-6 anni la scomparsa delle aziende
nazionali del settore. E' per questo ed altri motivi che Forza Nuova
e il suo sindacato promuovono ormai da tempo il "compra italiano":
una campagna di sensibilizzazione volta alla difesa del prodotto nazionale
che il "made in china" sta ormai spazzando via dal mercato;
in questo senso l'entrata della Turchia in Europa rappresenta una
ulteriore minaccia alla quale noi tutti dobbiamo far fronte nel l'
interesse dell' economia italiana. L' Italia è ormai un paese
che non produce ma importa; potremmo produrre in casa nostra gran
parte dei beni di prima necessità ma compriamo da paesi esteri
gli stessi prodotti a qualità inferiore: ne sono un esempio
le "quote latte", la carne, l' abbigliamento, tutti prodotti
la cui qualità ha sempre distinto l' Italia a livello internazionale.
Tanti prodotti che hanno impresso dei ricordi nella nostra mente,
che hanno segnato una piccola storia nella nostra vita, ora rischiano
di cristallizzarsi nel passato se i nostri governi non imporranno
dei dazi sulle merci esportate da tutti quei paesi che con lo sfruttamento
e con il lavoro minorile riescono a ridurre i costi di produzione.
Non assistiamo passivamente alla morte dell' economia italiana. Diventiamo
partecipi della sua rinascita. Parte in Calabria una campagna informativa sull’aviaria 18/11 Parte il piano antiaviaria in Calabria. Il “gruppo di
lavoro per lo studio e l’osservazione dell’influenza aviaria
verso le specie avicole volatili, domestiche e migratorie” istituito
presso l’assessorato regionale all’agricoltura e forestazione
e fortemente voluto dall’assessore Mario Pirillo, si è
riunito per predisporre le necessarie contromisure contro una eventuale
ipotesi di contatto con il virus dei polli, il cosiddetto H5N1. Domenica giornata del ringraziamento della Coldiretti alla Chiesa di San Carlo a Rende 17/11 L' arcivescovo metropolita di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari,
presiedera' domenica 20 novembre a Rende la concelebrazione religiosa
in occasione della Giornata regionale del Ringraziamento promossa
dalla Coldiretti calabrese. Alla manifestazione, che si svolgera'
nella chiesa di San Carlo Borromeo, saranno presenti dirigenti e soci
della Coldiretti di tutta la Calabria oltre a diverse autorita' istituzionali.
''La Coldiretti - sottolinea il presidente regionale, Pietro Molinaro,
in un comunicato - intende esprimere, attraverso questo momento di
fede, un corale ringraziamento per i frutti della terra, e confermare
il radicamento alla scuola Cristiano-sociale. In una fase di sviluppo
e ammodernamento dell' agricoltura vogliamo confermare l' impegno
per battaglie di primo piano per l' agricoltura e le imprese agricole,
in particolare sui fondi Por, assicurare prodotti sani e sicuri, favorire
e migliorare la vita nelle aree rurali, promuovere il rispetto dell'
ambiente, rendere l' agricoltura calabrese piu' competitiva sui mercati,
garantire redditi adeguati e stabili agli agricoltori, proteggere
la specificita' delle produzioni calabresi, impegno forte sul versante
della legalita' che e' la pre-condizione per lo sviluppo. In sostanza,
meno costi per l'impresa piu' risorse per il made in Calabria''. A
conclusione della cerimonia e' prevista una degustazione di prodotti
tipici. L’Asprol di Cosenza incontra gli imprenditori nordamericani 17/11 L'olio e gli altri prodotti dell'agroalimentare calabrese sono
pronti a competere sul mercato americano. E' questa la sfida lanciata
dall'Associazione produttori olivicoli di Cosenza che ha aperto le
porte delle principali aziende cosentine a venticinque operatori del
Nord America, invitandoli a testare la qualità dei prodotti
calabresi. L'iniziativa dell'Asprol è stata accolta con entusiasmo
dall'assessore regionale all'agricoltura Mario Pirillo, a Rende, che
nel corso di un incontro con gli operatori americani ha ribadito le
potenzialità del "made in Calabria". «La nostra
è una regione baciata dal sole - ha detto -e tutti i prodotti
della nostra terra presentano caratteristiche che non si riscontrano
in altre regioni. E' un primato che dovete riconoscerci». I
venticinque imprenditori nordamericani hanno visitato le principali
aziende dell'agroalimentare che propongono l'alta qualità per
i settori vino, olio, conserve e formaggi e per l'ortofrutticolo fresco.
L'Associazione produttori olivicoli di Cosenza tra tutte le aziende
del territorio ha selezionato quelle che hanno l'organizzazione per
affrontare il mercato nordamericano e la qualità territoriale
certificata con norme visibili per il consumatore e valide in tutta
l'Unione Europea (Doc, Dop, Igp). «L'obiettivo dell'Asprol-
ha spiegato il presidente provinciale Filippo De Santis - in collaborazione
con l'Arssa, con l'Unione provinciale agricoltori e con l'assessorato
regionale, è promuovere l'olio e tutto ciò che ruota
attorno a questo prodotto. La Calabria propone alta qualità
a prezzi contenuti: abbiamo tutte le carte in regola per affrontare
i mercati internazionali». In una regione con cifre molto basse
nelle graduatorie delle esportazioni, questo interesse nordamericano
sull'olio calabrese è davvero un segnale significativo che
fa ben sperare. In calo la produzione dell’olio 17/11 Nella prossima campagna olivicola l' Italia produrra' meno
olio di oliva rispetto alla campagna 2004/05. I volumi di produzione
stimati si attesteranno sulle 689.000 tonnellate con un decremento
del 13,5% rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge dall'indagine
effettuata da Unaprol, nell'ambito del regolamento comunitario 1331/04,
su un campione di oltre 6.000 aziende sparse sull'intero territorio
nazionale. Il calo della produzione stimato e' dovuto principalmente
all'alternanza produttiva. Un fenomeno in parte strutturale connesso
alla varieta' e all'eta' delle piante. In minor misura hanno influito
la presenza di attacchi parassitari e di eventi climatici sfavorevoli.
Lo stato vegetativo delle piante e' stato giudicato piu' che soddisfacente
nel 56,3% delle aziende monitorate, mentre per il 42% e' stato considerato
nella media stagionale. Non sono stati riscontrati fenomeni rilevanti
di cascola anticipata dei frutticini. La produzione e' in diminuzione
nel Centro-Nord per Liguria (-36,4%), Toscana (-27%), Lazio (-30%),
Umbria, Marche ed Emilia Romagna (-46,6%), Abruzzo (-21%); nel Mezzogiorno
per Calabria (-19%), Puglia (-10,6%) e Sardegna (-34,5%). Le due zone
regionali che hanno registrato una tendenza positiva sono la Sicilia
(+12%) e le zone del Triveneto e della Lombardia (+8,8%). Il quadro
produttivo nazionale vede riconfermare il ruolo di Puglia e Calabria
quali principali aree di produzione di olio d'oliva. In particolare
la Puglia si attesta su una quota del 37%, con un aumento, rispetto
allo scorso anno, di un punto percentuale, mentre la Calabria registra
un calo di 2 punti percentuali attestandosi al 33%. Resta pressoche'
invariata la produzione di olive da tavola nazionale che dovrebbe
sfiorare nel 2005/06 le 67.000 tonnellate. Il quadro produttivo nazionale
vede riconfermare il ruolo di Puglia e Sicilia quali principali aree
di produzione di olive da mensa. La Sicilia si attesta su una quota
del 43,6%, con un aumento, rispetto allo scorso anno, di 4 punti percentuali,
mentre la Puglia rappresenta circa un quarto della produzione nazionale. Il tonno rosso del mediterraneo in Giappone 17/11 Il Tonno rosso del mediterraneo finisce sempre di pui' sulle
tavole dei giapponesi per la preparazione soprattutto di sushi e sashimi.
Nel 2004, l'80% della produzione degli allevamenti italiani, croati,
spagnoli, turchi, libici, ciprioti, greci, tunisini, ha preso la strada
dell'Estremo Oriente, mentre il restante 20% e' stato venduto sui
mercati del Nord America. E' quanto emerge da una ricerca del Centro
Italiano Ricerche e Studi per la Pesca(Cirspe), finanziata dal Ministero
delle Politiche agricole nell'ambito del VI Piano Triennale per la
pesca e l'acquacoltura. ''L'obiettivo generale del progetto - spiega
il presidente del Cirspe, Massimo Guerrieri - e' stato quello di consolidare
e ampliare le conoscenze sull'allevamento del tonno e il relativo
trasferimento al settore produttivo''. Il progetto di ricerca ''ha
chiarito - prosegue Guerrieri - aspetti connessi alle tecnologie di
trasporto degli animali vivi, alle modalita' di stoccaggio e allevamento'',
mentre ''l'esecuzione delle attivita' in allevamento ha determinato
anche l'acquisizione di elementi relative alle possibili integrazioni
tra la pesca e l'acquacoltura del tonno, alla identificazione dei
siti e delle strutture degli impianti, alla lavorazione del prodotto
per il mercato giapponese e, quindi, alle qualita' nutrizionali e
organolettiche''. Negli ultimi 9 anni, l'allevamento del Thunnus thynnus
ha avuto una notevole espansione in tutto il bacino del Mediterraneo
e, dal 2001, anche in Italia: ad oggi, sono quattro in tutto gli impianti
operativi, due in Sicilia, un impianto di stoccaggio in vivo presente
in Campania e uno in Calabria. Ed e' proprio nel Tirreno calabrese,
a Vibo Marina, che si e' svolta la sperimentazione del Cirspe: 624
gli esemplari utilizzati, suddivisi in due gabbie. In quella a maggiore
densita', il cosiddetto indice di conversione, vale a dire il rapporto
tra l'alimentazione e l'accrescimento dell'esemplare, e' stato buono.
Grazie ad un'alimentazione a base di sgombri, alacce, aringhe e sardine
molto simile a quella naturale, spiegano i ricercatori, gia' dopo
un mese i tonni, infatti, hanno raggiunto, infatti, una taglia commerciale
soddisfacente. L’ass. Pirillo a Bruxelles: “La Regione è pronta ad assumersi le sue responsabilità sulla salvaguardia delle aree rurali” 16/11 L’assessore regionale all’agricoltura, Mario Pirillo
ha preso parte nei giorni scorsi ad un incontro a Bruxelles dove si
è discusso di sviluppo rurale e di politiche regionali. “Nel
corso della riunione a Bruxelles – ha spiegato in una dichiarazione
l’assessore Pirillo - ho ribadito che la Calabria è una
regione pronta ad assumersi le proprie responsabilità nell’ambito
delle politiche regionali tese al mantenimento ed alla salvaguardia
delle aree rurali. Per cui si è resa necessaria una posizione
che garantisca le potenzialità presenti nel nostro territorio.
In tal senso ho disposto interventi attraverso cui si potranno destinare
i massimi sforzi alla progettazione ed alla produzione agricola. La
stessa spesa Ue per lo sviluppo rurale presenta dati confortanti e
mostra strategie che porteranno certamente benefici alla nostra terra.
Il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale contribuirà
a creare un settore agricolo forte e dinamico attraverso la ristrutturazione,
l’innovazione e il trasferimento di tecnologie con particolare
attenzione per gli investimenti; si pone inoltre l’obiettivo
di preservare l’alto valore ambientale dei sistemi agricoli
e forestali europei, la loro biodiversità, di stimolare la
diversificazione delle attività economiche e migliorare l’occupazione
nelle zone rurali e di promuovere la “governance” dei
territori rurali facendo leva sulle misure endogene”. I produttori di clementine della Piana chiedono l’aiuto della Regione 16/11 La situazione di disagio in cui versa il comparto delle clementine
della Piana di Gioia Tauro per effetto del deprezzamento del prodotto
attestato, in quest' annata come in quella scorsa, a un prezzo di
vendita nettamente inferiore al costo di produzione, e' stata al centro
di un incontro che una delegazione del Comitato spontaneo dei produttori
della Piana di Rosarno-Gioia Tauro ha avuto con l' assessore regionale
all' Agricoltura, Mario Pirillo. La delegazione di agrumicoltori della
Piana - riferisce un comunicato del comitato spontaneo - ha illustrato
all' assessore le richieste riguardanti la dichiarazione di stato
di crisi del settore con abbattimento degli oneri fiscali e contributivi;
il ritiro del prodotto da parte dell' Agea per i paesi poveri; l'
erogazione di bonus per carburanti ed energia elettrica; l' obbligatorieta'
dell' etichetta delle clementine importate dalla Spagna e controllo
delle quantita' importate nel rispetto degli accordi comunitari; il
riconoscimento Igp per le clementine della Piana; un maggiore controllo
sul prezzo al chilogrammo nella filiera, lo snellimento dei passaggi
burocratici tra produttori e consumatori; una campagna promozionale
per le clementine di Calabria; la revisione della Legge Bossi-Fini
implicante sanzioni penali per l' assunzione di manodopera extracomunitaria
clandestina. Operatori nordamericani in Calabria per visitare le produzioni di qualità 15/11 Venticinque operatori nordamericani saranno domani e dopodomani
in Calabria per visitare le principali aziende dell'agroalimentare
che propongono l'alta qualità per i settori vino, olio, conserve
e formaggi e per il settore ortofrutticolo fresco. A promuovere l'iniziativa
è l'Associazione produttori olivicoli di Cosenza, che tra tutte
le aziende del territorio ha selezionato quelle che hanno L’ass. Pirillo incontra gli agrumicoltori della Piana 15/11 L’assessore Regionale all’agricoltura, Mario Pirillo,
ha incontrato questa mattina una delegazione del comitato spontaneo
di piccoli imprenditori agrumicoli della piana di Gioia Tauro. L’assessore
Pirillo ha incaricato l’ispettorato agrario di accertare la
sussistenza delle condizioni lamentate dal comitato spontaneo di piccoli
produttori di clementine e arance, per verificare se sussistono le
condizioni per poter dichiarare lo stato di crisi. In tal senso l’assessore
Pirillo ha chiesto al comitato di presentare un elenco delle aziende
che lamentano tale stato di difficoltà. Aumenta del 15% l’export alimentare italiano verso gli USA 14/11 Le esportazioni agroalimentari verso i Paesi dell'area Nafta
(Stati Uniti, Canada e Messico) ''sono in forte crescita nel 2005.
Dall'inizio dell'anno a settembre l'export nazionale nei confronti
degli Usa e' aumentato del 15,35%, rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente''. Lo evidenzia l'Associazione delle Camere di Commercio
Italiane all'Estero che osserva come l'incremento sia ''piu' elevato
rispetto ai nostri maggiori concorrenti nell'area statunitense, ovvero
Canada, Messico e Francia. Negli Usa l'Italia e' il quarto fornitore
di prodotti agroalimentari, prima di Francia e Australia''. Secondo
il monitoraggio di Assocamerestero, nei primi sette mesi dell'anno
nel mercato canadese l'export nazionale ha registrato una crescita
del 13,38%. Li' i settori dove il Belpaese e' piu' concorrenziale
sono: lattiero-caseario, oleario e vitivinicolo. In Messico, invece,
le nostre esportazioni del settore sono diminuite di circa il 25%
ma, in compenso, il flusso di vino italiano verso quel Paese e' aumentato
del 16%, prevalentemente nel circuito della ristorazione. ''Negli
Usa - secondo la Camera di Commercio Italiana a New York - assistiamo
a un sempre maggiore interesse per il cibo di casa nostra, percepito
come salutare e gustoso. Attualmente siamo il primo Paese fornitore
di vino. Gli statunitensi sono fortemente legati ai marchi italiani
ma non e' possibile competere nei settori dei grandi fabbisogni poiche'
la politica agricola nazionale garantisce l'autosufficienza. Pertanto
si deve puntare sui prodotti di nicchia, con una forte caratterizzazione
territoriale o di tipicita'''. Fino a sabato sono 23 i buyers dell'area
Nafta in missione nel Mezzogiorno per conoscere meglio le tipicita'
locali. In particolare il soggiorno italiano prevede incontri con
imprese agroalimentare ai primi passi nell'internalizzazione. Tra
le tappe previste: Benevento, Cosenza e Ragusa Stagione d’oro per il tartufo: un giro d’affari di 400 milioni d’euro 13/11-(Gia.Cat.)- Dopo un’ estate molto piovosa si annuncia
una stagione d’ oro e di ottima qualità per il Tartufo.
Il tartufo e' un fungo che vive sottoterra ed e' costituito in alta
percentuale da acqua e da sali minerali assorbiti dal terreno tramite
le radici dell'albero con cui vive in simbiosi. Alla ribalta le qualità terapeutiche del bergamotto 11/11 Caramelle aromatizzate e torroncini da sgranocchiare durante
le partite di calcio, il sentore di pulito nei corridoi degli ospedali,
lo spray orale per i primi sintomi d'influenza e persino cassonetti
per i rifiuti che a Reggio Calabria hanno note agrumate. Tutto questo,
grazie alla riscoperta del bergamotto che si configura come ''grande
occasione di rilancio della fascia costiera reggina''. Torna dunque
alla ribalta il tradizionale frutto calabrese e le qualita' terapeutiche
della sua essenza, dopo un periodo di ombra causato da sporadici casi
di ustione per l'utilizzo improprio dell'olio essenziale come scorciatoia
per l'abbronzatura e dalla campagna denigratoria partita da aziende
farmaceutiche estere, proprietarie del brevetto del prodotto di sintesi.
Nasce in questi giorni, con battesimo romano nella sede del Campidoglio
alla presenza del vice sindaco di Roma Mariapia Garavaglia, la fondazione
'BergAmore', fortemente voluta dall'amministrazione provinciale di
Reggio Calabria. ''Fino agli anni Settanta chi aveva un ettaro coltivato
a bergamotto era benestante - ha detto a Roma l'assessore alle Attivita'
produttive Antonio Franco - oggi a produrlo sono 25 piccole e medio
imprese del territorio provinciale. La fondazione crede nelle alte
potenzialita' di questo frutto in un mercato agroalimentare sempre
piu' attento alla qualita' e alle produzioni di nicchia. Occorre pertanto
- continua Franco - recuperare conoscenze sedimentate affinche' il
bergamotto diventi simbolo di nuovo sviluppo della citta' e ridia
identita' al territorio. BergAmore, che sara' presentata anche all'Autorita'
di Parma, fornira' opportunita' di scambio tra operatori del settore
e mondo della ricerca scientifica, promuovendo nuove forme di utilizzo
del bergamotto. L'estratto biodegradabile al 100%, ad esempio, viene
gia' utilizzato, con buoni risultati anche per il contenimento dei
costi, per disinfettare e profumare i contenitori di rifiuti urbani''.
In cosmesi e in farmacia il bergamotto ha diverse applicazioni. ''E'
un antidepressivo e fa diminuire il colesterolo - ha detto il ricercatore-medico
Stefano Romeo - ma il distillato trova vari utilizzi per la straordinaria
capacita' di inibire i batteri, frenare la formazione di sebo e cicatrizzare.
Una panacea utile contro l'influenza, le patologie della cute e delle
mucose e l'unico prodotto che debella - anziche' stabilizzarla - la
candida. L'essenza ha anche il potere di attivare la circolazione
e per questa proprieta' e' usata contro i geloni. In campo alimentare
inoltre e' l'unico frutto capace di conservarsi nel tempo, senza marcire''.
L'agrume, classificato come Citrus Bergamia Risso, ha un habitat esclusivo:
la sottile striscia costiera, lunga 120 km, tra Villa San Giovanni
e Gioiosa Ionica. Il 'bergamotto di Reggio Calabria' ha gia' ottenuto
il riconoscimento Ue quale denominazione di origine protetta e la
coltura e' incentivata da una legge regionale. ''Dobbiamo inoltre
ringraziare l'Agea - ha detto l'assessore alle Attivita' produttive
- per gli interventi di tutela del prezzo di mercato del tipico agrume
che maturera' a partire da dicembre''. ''La capitale - ha detto il
vice sindaco di Roma - deve assicurare il proprio sostegno a nuovi
laboratori di idee e a un prodotto, come il miracoloso bergamotto
calabrese, che valorizza e fa fare bella figura a tutto il Made in
Italy'' Il prosciutto del suino nero di Calabria premiato all’Expo dei Sapori di Milano 10/11 Il prosciutto del suino nero di Calabria, proposto all' interno
dello stand del Gal Kroton, ha conquistato il riconoscimento ''Artigiano
radioso Expo dei sapori 2005'' in occasione della fiera Expo dei sapori
di Milano. Il riconoscimento e' stato assegnato da una giuria presieduta
dal critico gastronomico Edoardo Raspelli. Il prosciutto e' stato
proposto all'interno dello stand del Gal crotonese che ne ha promosso
l' allevamento allo stato brado all' interno di una azienda situata
nel territorio del comune di Casabona, nel crotonese. ''Tale riconoscimento
- ha affermato il presidente dell' organismo, Natale Carvello - ci
riempie di orgoglio e premia un duro lavoro compiuto in questi anni
nel nostro territorio''. Sospesa la protesta degli agrumicoltori del reggino. Convocata una riunione in Regione 10/11 Il Comitato Spontaneo dei Produttori Agrumicoli della Piana
di Rosarno-Gioia Tauro ha interrotto momentaneamente lo stato di agitazione
ed il blocco dei binari ferroviari e della Strada Statale 18 tra Rosarno
e Gioia Tauro, che era stato annunciato per sabato, in segno di protesta
contro la situazione relativa al deprezzamento delle clementine e
della crisi generale del settore agrumario. La sospensione momentanea
delle iniziative di protesta e' stata decisa dopo che l'assessore
regionale all'agricoltura, Mario Pirillo, ha fissato per martedi'
a Catanzaro un incontro con una delegazione di produttori agrumicoli.
''Ringraziamo - ha detto il coordinatore del comitato, Rocco Italiano
- il vicequestore Cannizzaro e il commissariato di Polizia di Gioia
Tauro per la mediazione esercitata. Siamo soddisfatti per l' incontro
ottenuto con l' assessore Pirillo, anche se per conseguire questo
minimo risultato, ci sono voluti 15 giorni di agitazione e l' interessamento
da parte di Prefettura e Questura. Senza il prezioso aiuto del vicequestore
Cannizzaro e della Prefettura nella persona della dottoressa Luisa
Latella, probabilmente chissa' quando si sarebbe fatto l' incontro.
In ogni caso, ora i produttori agrumicoli della Piana si aspettano
dall' Assessore Pirillo, risposte certe in merito alle richieste formulate,
a partire dalla dichiarazione di stato di grave crisi del comparto''.
''Chi e' alla fame - ha concluso - come nel caso degli agrumicoltori
della Piana, non potra' certo accontentarsi di un incontro interlocutorio
e utile solo a bloccare momentaneamente la vertenza''. La Provincia di Crotone stanzia 50.000 euro per l’emergenza aviaria alle aziende avicole 10/11 La somma di cinquantamila euro, del fondo di riserva, saranno
messe a disposizione delle aziende del settore avicolo colpite dall'emergenza
economica dovuta alla ''psicosi dell'influenza aviaria''. Lo ha deliberato
la giunta provinciale di Crotone. Per assegnare i fondi la giunta
provinciale ha anche deciso di istituire una commissione che ''dovra'
verificare - e' scritto in una nota - le condizioni contingenti del
comparto onde definire, attraverso la valutazione del numero e del
peso dei polli da carne, modalita' e criteri per la corretta ed oggettiva
ripartizione del sostegno economico da assegnare ai singoli allevatori'' Al centro ARSSA di Gioia parte il centro taratura delle macchine irroratrici per la distribuzione di fitofarmaci 07/11 In applicazione del Programma Interregionale “ Agricoltura
e Qualità ”- Misura 4 del Ministero per le Politiche
Agricole e Forestali, l’Arssa presso il Centro Sperimentale
Dimostrativo di Gioia Tauro, a completamento degli interventi strutturali
necessari, ha avviato il Servizio di controllo funzionale e taratura
delle macchine irroratrici. A Schiavonea manifestazione dei pescatori contro il caro gasolio. Solidarietà dell'ass. Pirillo 07/11 Delegazioni di pescatori delle marinerie dell' alto e basso
Jonio e del Tirreno hanno dato vita stamani nell' area portuale adiacente
alla darsena peschereccia di Schiavonea di Corigliano Calabro ad una
manifestazione unitaria di protesta contro l' aumento del prezzo del
gasolio, indetta dalla dalle Associazioni dei movimenti cooperativi
della pesca, Lega Pesca, Agci Pesca e Federcoopesca. ''L' impatto
generato dall' aumento del gasolio sui conti economici delle imprese
di pesca che incide fino al 40% sui costi di produzione - affermano
Franco Pacenza, consigliere regionale dei Ds e Salvatore Martilotti
coordinatore unitario dei movimenti cooperativi - determina una situazione
drammatica e un aspra tensione nelle marinerie calabresi pronta ad
esplodere in forme di aperta e incontrollata protesta''. ''La mobilitazione
di oggi - hanno aggiunto Pacenza e Martilotti - e' mirata a sensibilizzare
le istituzioni e l' opinione pubblica sullo stato di difficolta' attraversato
dall' economia ittica, in particolare in Calabria con un settore gia'
fortemente provato da gravi emergenze come il bando delle spadare,
la crisi della piccola pesca e la riduzione delle aree di pesca per
attivita' estrattive Eni-Agip. Si vuole anche e soprattutto denunciare
il mancato rispetto degli impegni assunti dalle istituzioni per dare
risposte concrete allo stato di crisi del settore che minaccia il
reddito e l'occupazione di migliaia di imprese e comunita' costiere.
In mancanza di risposte concrete, la mobilitazione si spostera', nella
seconda meta' di novembre a Bruxelles e, ai primi di dicembre, in
una manifestazione nazionale a Roma''. Alla protesta sei pescatori
si è aggiunta la solidarietà dell’assessore Pirillo
che ha fatto sapere di aver interessato il commissario europeo. Questa
la sua dichiarazione: “Esprimo la mia più viva solidarietà
al settore ittico per la grave crisi che sta vivendo a causa dell’aumento
indiscriminato del gasolio. Già da tempo avevo espresso le
mie considerazioni in merito inviando una missiva al commissario europeo
Borg, affinché l’Unione Europea si facesse carico della
difficile situazione. In altre occasioni istituzionali avevo posto
all’attenzione il quadro di difficoltà in cui versa il
comparto della pesca e le forti ripercussioni che il “caro petrolio”
aveva provocato all’economia regionale. Il settore rappresenta
un punto in continua evoluzione: accanto al mercato locale crescono
parallelamente attività atte ad operare in perfetta sintonia
con quanto stabilito dalle politiche comunitarie. L’aumento
del prezzo del gasolio preclude, però, ogni possibilità
di investimento e quindi di crescita.” Sit in di lavoratori agricoli e forestali contro la riforma della previdenza agricola 07/11 I lavoratori agricoli e forestali hanno tenuto stamani un sit-in
davanti alle Prefetture di Cosenza e Crotone nell' ambito della vertenza
nazionale promossa da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil contro la riforma
della previdenza agricola che prevede, secondo quanto rileva il sindacato,
la riduzione della disoccupazione attraverso l' abolizione del trattamento
speciale. Un taglio che, secondo le stime, comportera' una perdita
di 900-1.000 euro per le famiglie che vivono di lavoro dipendente
agricolo. Se a questo si aggiungono riduzioni contributive, condoni
previdenziali e abolizione per le aziende del certificato di regolarita'
contributiva che da' accesso ai contribuiti comunitari, ''il significato
delle proposte del Governo - secondo Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil
- diventa chiaro: minore tutela del lavoro dipendente, maggiori aiuti
alle imprese, premi a coloro che non hanno pagato i contributi''.
I segretari di categoria Antonio Scigliano, Giuseppe Cristofalo e
Massino Comberiati sono stati ricevuti dal prefetto, Piero Mattei,
al quale hanno illustrato ''la difficile situazione che si potrebbe
creare se si dovesse proseguire su questa strada''. A Mattei e' stato
anche riferito della mancata corresponsione ai lavoratori forestali
della mensilita' di settembre ed e' stato chiesto che di questi ritardi,
definiti ''non piu' tollerabili'', vengano individuate eventuali responsabilita'.
''La nostra determinazione - sostengono, infine, i sindacati - ci
porta a dichiarare che se non ci sara' un riscontro positivo rispetto
ai diritti previdenziali ormai consolidati da quasi mezzo secolo,
saremo costretti nostro malgrado ad intraprendere iniziative di lotta
molto piu' incisive''. Premiate 13 aziende olivicolo-oliarie calabresi al “PrimOlio” di San Giorgio a Morgeto 05/11 Si e' conclusa la sesta edizione di PrimOlio, l' annuale appuntamento
con le produzioni olearie calabresi di qualita' che in questa edizione
ha aggiunto anche la valorizzazione di alcuni altri Paesi produttori
dell'area mediterranea. La mattinata - e' scritto in una nota - e'
stata riservata alle prove dimostrative di raccolta meccanica delle
olive, alla esposizione dei macchinari per olivicoltura da parte delle
Aziende costruttrici, provenienti anche da fuori Regione e che si
sono svolte nell'ottima piantagione di contrada Fiolli dell'azienda
agricola del fratelli Fazari. Soddisfacente, anche se non al massimo
delle aspettative, la presenza di operatori del comparto oleario e
dell' imprenditoria olivicola calabrese che pur da queste manifestazioni
potrebbero trarre utili indicazioni ed esperienze per l' innovazione
del settore. Anche oggi si e' avuto modo di assistere direttamente
alle fasi di raccolta e di trasformazione delle olive in olio, grazie
alla presenza di un moderno frantoio, dei tecnici e dei Dirigenti
di un' azienda costruttrice che ha collaborato fattivamente alla organizzazione
ed alla realizzazione di PrimOlio. Di notevole impatto e coinvolgimento
popolare e' stata la successiva Festa dell' olio nuovo, che si e'
svolta nella stupenda ed antica piazzetta Ammendolea di S. Giorgio
Morgeto. A conclusione dell' iniziativa si e' svolta la cerimonia
di premiazione di 13 aziende olivicolo-olearie calabresi che sono
state oggetto di segnalazione ne ''L'extravergine'', la guida internazionale
agli oli extravergini di qualita' accertata, curata da Marco Oreggia,
giornalista ed esperto di oli. Corso della FAI CISL a Camigliatello sui temi di disoccupazione agricola e Consorzi di Bonifica 04/11 Si svolgerà a Camigliatello nei giorni lunedì
e martedì 7 e 8 novembre il corso di aggiornamento organizzato
dalla FAI-CISL di Cosenza e di Crotone insieme al Patronato dell’INAS
Regionale sui temi della disoccupazione agricola e le relative norme
in materia, sui Consorzi di bonifica e su come migliorare i servizi
e le prestazioni del sindacato e del Patronato INAS-CISL verso i lavoratori.
Importante la manifestazione dell’8 novembre a Bologna 04/11 ''La grande manifestazione dell'8 novembre a Bologna, indetta
da Confagricoltura, Cia, Copagri, d'intesa con Legacoop-Agroalimentare
ed Agci-Agricoltura, rappresenta un'occasione per migliaia di agricoltori
di denunciare le molteplici difficolta' che sta attraversando l'agricoltura
italiana''. E' quanto sostengono in una nota i presidenti regionali
di Confagricoltura, Cia e Copagri, Francesco Macri', Giuseppe Mangone
e Carmelo Vazzana. ''Sara' anche l'occasione - hanno aggiunto - per
richiamare l'attenzione delle autorita' comunitarie, nazionali e regionali
sull'urgenza di predisporre iniziative efficaci per uscire da questo
stato di disagio, ponendo al centro dell'interesse innanzitutto l'impresa
agricola. Considerata la generalita' dei comparti produttivi interessati
e dei problemi ancora da definire, alcuni a livelli europeo, altri
di carattere nazionale, a Bologna si ribadira' ancora una volta le
preoccupazioni avanzate dalle nostre Organizzazioni su numerose questioni
che rischiano di provocare un profondo squilibrio a sfavore dell'agricoltura
meridionale e calabrese in particolare''. ''E' giunto il momento -
hanno proseguito - di una decisa inversione di tendenza. Come imprenditori
diciamo che e' importante 'l'impalcatura delle regole'. Ma, a fare
la differenza, e' la scelta politica: dalla previdenza alla bioenergia,
dall'approccio al mercato al costo del lavoro. Le imprese giudicano
dai risultati: la capacita' di competere; il reddito per tutti gli
attori della filiera. Bisogna pertanto individuare delle strategie
in grado di mantenere un'agricoltura radicata sul territorio, imprenditorialmente
all'altezza ed in grado di innovarsi''. ''Servono strategie forti
ed incisive - hanno concludo - al fine di rivitalizzare le imprese
del settore che, con la loro ramificazione sul territorio, rappresentano
una realta' economica e sociale di grande spessore e che avra' positivi
riflessi nella tutela dell'ambiente, nello sviluppo dell'occupazione
e nella tenuta complessiva del sistema economico nazionale'' Convegno sull’olio d’oliva, a Palmi 04/11 Dare identita' alla produzione oleica calabrese e caratterizzare
gli oli di oliva al fine di fronteggiare una eventuale standardizzazione
della qualita'. E' quanto e' emerso nel corso di un convegno sull'Olio
di oliva svoltosi a Palmi e presentato dall'imprenditore Domenico
Fazari. Nel corso dell'incontro e' intervenuto il professor Publio
Viola, primario all'Ospedale S. Giovanni di Roma, che si e' soffermato
sulla descrizione dei grassi concludendo che per la salute umana l'assunzione
delle sostanze antiossidanti contenute negli oli extravergini di qualita',
quali ad esempio il betacarotene ed il betasitosterolo sia fondamentale
per prevenire patologie a carico dell'apparato oculare e della prostata.
Il prof. Raffaele Sacchi dell'Universita' di Napoli ha voluto sottolineare
come spesso le sensazioni gustative dei consumatori non corrispondano
alla presenza dei pregi di un olio, anzi succede il contrario e cio'
a causa di una inadeguata conoscenza dell'olio di oliva che ha favorito
il consumo di oli di scarsissimo pregio. Il prof Sacchi ha ribadito
quanto siano importanti le fasi di travaso,filtraggio e conservazione
dell'olio per preservarlo dai fenomeni di ossidazione ed irrancidimento.
Dopo l'intervento dell'assessore regionale all'agricoltura Mario Pirillo
- e' scritto in una nota - che ha offerto tutto il massimo impegno
a collaborare con imprenditori e associazioni olivicole per il riscatto
del settore, senza tuttavia fornire nel suo intervento significative
linee programmatiche o obiettivi a breve termine sui problemi di emergenza
totale, come lotta antiparassitaria e ristrutturazione degli oliveti,
e' stata la volta del Prof. Giovanni Lercker, docente alla Facolta'
di Scienza dell'alimentazione dell'Universita' di Bologna, il quale
si e' soffermato sulle caratteristiche dell'olio effettuando un' interessante
descrizione del ciclo estrattivo ed attribuendo ad esso una vitale
importanza per l'ottenimento di oli di qualita' organolettica e salutistica.
Sono intervenuti anche i rappresentanti del mondo olivicolo Andaluso,in
rappresentanza della Spagna; del mondo agricolo dell'Algeria e del
Marocco che hanno brevemente parlato delle realta' olivicole dei loro
Stati. A concludere i lavori e' stato il direttore del Consiglio Olivicolo
internazionale (Coi) che ha sede a Madrid, Franco Oliva, il quale
ha descritto la produzione oleari dei paesi della Ue e con un appassionato
intervento ha auspicato per gli oli della Calabria, sua terra d'origine
un futuro di affermazione nel mercato nazionale ed internazionale.
Odg della Bianchi alla Camera sulla rete dei canali dei consorzi di bonifica 03/11 ''E' assolutamente indispensabile ammodernare la rete dei canali
dei consorzi di bonifica attivi in Calabria'': e' quanto si legge
in un ordine del giorno presentato alla Camera dall' on.Dorima Bianchi,
della Margherita. ''La rete risente - dice la Bianchi - in molti casi
della vetusta' e della mancanza di investimenti persino nella manutenzione
ordinaria; la loro inefficienza rappresenta un costo per il territorio
e il settore agricolo che rischia di esser pagato anche in termini
di dissesti in caso di precipitazioni piovose. Il Governo e' impegnato
a prevedere un contributo straordinario in favore della regione Calabria
per l'ammodernamento dei canali gestiti dai consorzi di bonifica'' Senza stipendio da due mesi: sit in dei lavoratori dell’Azienda foreste regionali 02/10 Un sit-in di protesta e' stato indetto per domani, a Cosenza,
dai lavoratori dell' Azienda foreste regionali aderenti alla Confederazione
Sindacati Italiani Lavoratori (Cosnil) che lamentano da due mesi il
mancato pagamento degli stipendi. ''Con la mobilitazione - e' detto
in una nota - i lavoratori chiedono la liquidazione delle mensilita'
e una maggiore attenzione delle istituzioni sullo stato dell' Azienda.
Al sit-in di protesta, in difesa di oltre 10 mila lavoratori forestali,
saranno presenti il segretario nazionale della Cosnil Francesco Lucirino
e tutti i dirigenti della Calabria che, di recente, avevano rivolto
un appello al presidente della Regione e all' Assessorato alla Forestazione
perche' le nomine dei dirigenti avvenissero tra i dipendenti, in quanto
gia' esperti del settore e quindi piu' competenti in ambito amministrativo
e non dall' esterno come invece sta ancora avvenendo''. Tartufo gigante da 7.3 chili trovato sul Pollino 01/11
Un tartufo di sette chili e trecento grammi, il piu' grande, secondo
quanto riferito, trovato in Italia negli ultimi trecento anni e uno
dei piu' grandi del mondo, e' stato trovato nelle campagne di Orsomarso,
nel cosentino, da Francesco Galtieri e Renato Oliviero. Il primo e'
proprietario di un ristorante dove vengono serviti piatti con i tartufi,
mentre il secondo e' un suo amico muratore che lo accompagna nella
ricerca dei tartufi. Le prime verifiche fatte all' Accademia del peperoncino
di Diamante, cui il tartufo e' stato portato, hanno confermato che
si tratta di un tartufo nero probabilmente della varieta' ''mesentericum''.
Notizie certe, comunque, e' scritto in una nota, verranno nei prossimi
giorni dall' Universita' di Potenza dove una fetta del tubero e' stata
inviata per le analisi. L' Accademia del peperoncino ed il Centro
studi Pan di Verbicaro stanno portando avanti una serie di iniziative
sul tartufo dell' area del Pollino. ''Al momento - secondo l'Accademia
- l' unica cosa certa e' che si tratta di un esemplare assai raro
e certamente da record, il piu' grande trovato in Italia negli ultimi
tre secoli e uno dei piu' grandi del mondo. Ci sono infatti i Pachyma
che si trovano in Brasile e nella Guyana che arrivano anche a venti
chilogrammi, ma non sono mangiabili. Le notizie storiche su quelli
commestibili ricordano due tartufi-record trovati ad Acqualagna nel
1668, uno di venticinque chili e un altro di tredici. In tempi piu'
recenti un tartufo di due chili e mezzo e' stato trovato nel 1954
a San Miniato da Giacomo Morra un commerciante di Alba che lo ha regalato
al Presidente degli Stati Uniti, Truman''. Secondo quanto riferito
dall' Accademia non e' la prima volta che tartufi cosi' grandi vengono
trovati nell' area del Parco del Pollino. Tartufi di grosse proporzioni
sono stati trovati nelle colline di Bonifati e Verbicaro. ''Un tartufo
di sette chili - ha sottolineato Enzo Monaco, presidente dell'Accademia
italiana del peperoncino - non cresce per caso. E' la dimostrazione
concreta che nell' area del Parco del Pollino ci sono condizioni straordinarie
per la crescita dei tartufi ed e' tempo che questa risorsa sia valorizzata''.
Da giovedì festa dell’olio in Calabria. Nasce la prima guida all'olio di qualità 31/10 Fine settimana all'insegna della festa dell'olio a Reggio Calabria,
San Giorgio Morgeto, Cittanova e Palmi. Da giovedi' fino a sabato
infatti torna 'Primolio' la tradizionale manifestazione dedicata all'olio
extravergine di oliva, promossa dalla Associazione "Saperi e
Sapori" di Palmi (RC) che ogni anno riunisce esperti del settore
oleario e coinvolge anche le scuole e la cittadinanza in una forma
di contatto ravvicinato con l'elemento piu' tradizionale della cultura
agricola calabrese. Nella tre giorni ci saranno varie iniziative e
seminari con la partecipazione di studiosi e esperti a livello internazionale,
per approfondire tutte le tematiche legate alla produzione e qualita'
dell'olio extravergine di oliva, e poi agli effetti sulla salute,
ai problemi della commercializzazione e del rapporto con i consumatori,
alle nuove tecnologie, passando per le immancabili degustazioni e
assaggi. Primolio, che e' giunto quest'anno alla sesta edizione, e'
soprattutto l'appuntamento annuale con la ricca produzione olivicola
ed olearia calabrese di qualita' che quest' anno rivestira' un'importanza
maggiormente significativa rispetto al passato, con la partecipazione
di molti esperti e operatori del settore provenienti da Spagna, Grecia,
Marocco, Algeria, e da vari esponenti del giornalismo specializzato
tedesco. La festa comincera' giovedi' mattina alla Casa della cultura
di Palmi, dove si svolgera' la premiazione dei vincitori del concorso
'Immagini e forme dell'olivo e dell'olio'; subito dopo seguira' un
convegno sul tema 'innovazione tecnologica in olivicoltura tra esigenze
di qualita', mercato e tutela della salute', cui partecipano esperti,
docenti universitari e operatori dell'Arssa. I lavori saranno conclusi
dall'assessore regionale all'agricoltura Mario Pirillo. Venerdi' a
Reggio Calabria nell'aula magna dell'universita', ci sara' un seminario
curato dall'Universita' Mediterranea sul tema 'La riutilizzazione
delle acque refluee olearie' che approfondira' l'impatto ambientale
dell' ulivicoltura e i problemi connessi. Sabato 5 Novembre sara'
il giorno dell'attesa Festa dell'olio nuovo che si svolgera' nel suggestivo
centro storico di San Giorgio Morgeto paesino delle prime pendici
aspromontane, dove tra assaggi, degustazioni e musica saranno anche
premiate le migliori aziende olivicole calabresi, segnalatesi ai primi
posti nella classifica della Guida specializzata "L'Extravergine".
La festa sara' preceduta dalle prove dimostrative di raccolta meccanica
delle olive, e dalla esposizione di macchine per l' olivicoltura che
si svolgeranno fra gli ottimi impianti ulivetati delle contrada Fiolli
di Cittanova di proprieta' dell'Azienda Fazari. Coldiretti: “La Calabria usufruirà del disaccoppiamento” 28/10 ''La Calabria, al pari delle altre regioni d'Italia, potra'
usufruire del disaccoppiamento totale degli aiuti comunitari al settore
olivicolo, dopo la richiesta di annullamento della deroga che prevedeva
il disaccoppiamento parziale per la nostra regione, inoltrata in questi
giorni dal ministro Alemanno e dalle Istituzioni regionali alla Commissione
Europea''. Ne da' notizia la Coldiretti Calabria in seguito all'esito
del Tavolo Verde tenutosi a Roma con i rappresentanti della Coldiretti
nazionale e territoriale, e le altre Organizzazioni agricole. ''L'
incontro a Roma - affermano il presidente della Coldiretti Calabria,
Pietro Molinaro ed il direttore, Prisco Lucio Sorbo - ha gettato le
basi per attribuire ad un settore portante dell'economia calabrese,
come quello olivicolo, prospettive di miglioramento per una maggiore
competitivita'''. L' esigenza dell' apertura di un tavolo di concertazione
a livello nazionale - riferiscono Molinaro e Sorbo - e' nata a seguito
dell' incontro tenutosi a Lamezia Terme nelle scorse settimane dove,
i rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali, hanno riscontrato,
sulla base della richiesta avanzata dalla Coldiretti Calabria e dalla
protesta di migliaia di olivicoltori presenti alla manifestazione,
che il disaccoppiamento parziale non veniva considerato dalla maggioranza
dei produttori come strumento valido per garantire la produzione di
olio di oliva nella regione, ma, al contrario, interessando limitatamente
alcune zone delle province calabresi non giustificava l' avvio di
onerose procedure amministrative che ostavano al principio della semplificazione
affermato con la riforma della PAC. Inoltre, relativamente al problema
degli affitti - proseguono Molinaro e Sorbo - le Istituzioni si sono
impegnate nel predisporre norme che consentano, oltre che nei casi
gia' previsti dai regolamenti comunitari (ad es. nuovi produttori),
l' accesso alla riserva nazionale per i proprietari di oliveti che,
nel periodo di riferimento, hanno affidato in tutto o in parte le
superfici olivetate. In merito a quest' ultima problematica si operera',
mediante disposizioni applicative nazionali, affinche' i titoli originati
da superfici olivetate possano essere trasferiti o utilizzati unicamente
nella stessa zona omogenea di produzione. ''La vigorosa battaglia
che Coldiretti Calabria ha iniziato a luglio 2005 - proseguono Molinaro
e Sorbo - ci ha visti impegnati su diversi fronti attraverso numerose
iniziative, con particolare riscontro ottenuto mediante la petizione
popolare, con la quale abbiamo raccolto in pochi giorni oltre 16mila
firme consegnate direttamente al ministro Alemanno, al Presidente
Regionale, Agazio Loiero ed al Presidente Agea, Antonio Buonfiglio;
e la raccolta di svariati documenti ufficiali che testimoniano il
tortuoso cammino che ha portato al disaccoppiamento totale''. ''Le
iniziative promosse dalla Coldiretti Calabria - concludono Molinaro
e Sorbo - hanno incontrato sin dall'inizio l' adesione e l' impegno
di Istituzioni locali e regionali, delle Prefetture, di numerosi produttori
olivicoli, delle altre organizzazioni agricole, delle Associazioni
olivicole e Cooperative di settore''. ''Inoltre, particolare sensibilita'
verso tale problematica e' giunta anche da parte di numerosi Sindaci
calabresi, i quali, si sono mobilitati in veste ufficiale a favore
del disaccoppiamento totale''. Affermazione della Calabria alla “Olimpiade dei Formaggi” 27/10 Ottima affermazione per la Regione Calabria alla “Olimpiade dei formaggi” che si è svolta nei giorni scorsi a Verona. Oltre 250 mila visitatori hanno avuto modo di poter “gustare” le bellezze lattiero-caseari di qualità che la Calabria ha offerto agli ospiti. Per l’occasione l’assessorato regionale all’agricoltura si è attrezzato attraverso video promozionali e spot, trasmessi dalle televisioni locali. “Un successo straordinario, che ha superato le nostre aspettative”, ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, Mario Pirillo. “La Calabria – ha proseguito – si conferma come regione tra le più rappresentative per quanto concerne la produzione di prodotti tipici. Un grande interesse verso la nostra terra è riscontrabile in ogni manifestazione in cui l’assessorato all’agricoltura è presente attraverso propri stends e prodotti. Un motivo in più per essere orgogliosi e continuare ad operare in tal senso”. I prodotti calabresi sono stati collocati in due chalet. Particolarmente suggestiva la collocazione con formaggi a base di latte di vacca e formaggi pecorini dell’Altopiano Silano, del Pollino e del Monte Poro, caciocavallo silano dop, butirri e ricotte affumicate. Oltre alla degustazione, presso lo stand si è provveduto alla distribuzione di materiale informativo sulle produzioni agroalimentari tipiche di qualità calabresi, stampato anche in lingua inglese, francese e giapponese. “L’Olimpiade del formaggio – ha detto ancora l’assessore Pirillo – è una regione che deve essere apprezzata e conosciuta non solo per il mare ma anche per le sue colline e montagne. La presenza poi di nuove leve imprenditoriali, con studi dedicati all’agroalimentare, è un segno di continuità e di entusiasmo verso questo settore, testimonianza dell’interesse che l’esecutivo calabrese ha verso il territorio”. Alemanno garantisce gli aiuti sull’olio d’oliva ai proprietari che non beneficiano dei fondi UE 27/10 ''L'Italia non chiedera' l'applicazione del disaccoppiamento
parziale nel settore dell'olio di oliva per la Regione Calabria e
assicurera' ai proprietari degli oliveti calabresi che attualmente
non beneficiano dei fondi comunitari, un aiuto che sara' prelevato
dalla riserva nazionale''. Ad annunciarlo e' il ministro delle Politiche
agricole e forestali Gianni Alemanno, precisando che il tema e' stato
affrontato nel corso del Tavolo Agroalimentare quando, alla presenza
delle Regioni e delle Organizzazioni di categoria, e' emersa la necessita'
di non dar corso in sede comunitaria alla richiesta di autorizzazione
dell'Italia all'applicazione del disaccoppiamento. A seguito infatti
di ulteriori verifiche e' emerso che il fenomeno alla base della richiesta
e' localmente limitato ad alcune zone di talune province della regione
e la sua dimensione non giustifica pertanto l'avvio di onerose procedure
amministrative, che sarebbero in contrasto con il principio della
semplificazione affermato con la riforma della Pac. Il Ministro assicura
che la questione relativa ai proprietari che rientrano in possesso
dei terreni olivetati in precedenza affittati e che non beneficiano
del diritto all'aiuto attribuito dalla riforma della Pac trovera'
adeguata soluzione attraverso laccesso alla riserva nazionale e mediante
idonee disposizioni relative alla gestione dei diritti. Venerdì manifestazione degli agrumicoltori della Piana 26/10 Il comitato costituitosi per far fronte alla crisi degli agrumi
ha stabilito che dopodomani alla piazzetta in Via Provinciale Bosco
di Rosarno si riuniranno gli agrumicoltori. Cio' per dare seguito
alla manifestazione che prevede un corteo con partenza dalla stessa
piazza lungo la via Provinciale-Nazionale fino al raggiungimento del
porto. Insediata la commissione regionale sull’influenza aviaria 25/10 Si è insediato stamattina il gruppo di lavoro per lo
studio e l’osservazione dell’influenza aviaria verso le
specie avicole volatili, domestiche e migratorie presso l’assessorato
regionale all’agricoltura e forestazione. Alla prima riunione
della commissione, fortemente voluta dall’assessore al ramo,
Mario Pirillo, fanno parte rappresentanti del Corpo Forestale, dell’Afor,
dell’Ufficio Caccia della Regione Calabria, dell’Arssa
e delle cinque amministrazioni provinciali. Vecchioni (Confagri) “La politica ci sia vicina”. Macrì: “Controllare il territorio” 25
OTT-(G.C.)- Federico Vecchioni, presidente di Confagricoltura, nel
corso di un convegno svoltasi a Rende, lancia un appello: ''La politica
lavori al fianco degli agricoltori''. ''Il recupero della nostra fiducia
negli organismi comunitari - ha aggiunto Vecchioni - dipende dalla
capacita' di dare risposte certe alle nostre esigenze di stabilita'
e di rispetto delle regole, soprattutto in fatto di importazioni.
Basta dare un'occhiata alle statistiche per rendersi conto di quanto
siano diffuse le irregolarita' doganali sulle merci importate''. L’ARSSA sperimenta la coltivazione del peperoncino piccante 24/10 “Prove di coltivazione del peperoncino piccante”.
Questo il tema centrale dell’iniziativa, promossa ed organizzata
dall’ ARSSA, che si è svolta a Cerchiara di Calabria
(CS), presso l’Agriturismo “L’Antico Frantoio”,
alla presenza d’imprenditori del comparto dell’Alto Jonio
Cosentino e degli allievi delle scuole elementari dell’Istituto
Comprensivo di Cerchiara di Calabria, accompagnati dal corpo docente.
Gli allevatori dei polli denunciano una situazione catastrofica 25/10 Una situazione ''catastrofica provocata dalla vertiginosa caduta
delle vendite a causa dei rischi legati all' influenza aviaria''.
E' quanto hanno lamentato gli allevatori di polli del Crotonese incontrando
l' assessore alle Attivita' produttive della Provincia di Crotone,
Francesco Pugliano. Gran parte degli allevamenti di polli da carne
della Calabria sono localizzati proprio in provincia di Crotone, concentrati
nell' area agricola di Capocolonna. Gli allevatori hanno sottolineato
le difficolta' della situazione derivanti anche dalla necessita' di
alimentare i volatili che nel frattempo hanno raggiunto pesi esorbitanti
rispetto alla media. Tutto questo, hanno sottolineato ancora gli allevatori,
accade nel momento in cui gli animali non hanno piu' mercato e sono
dunque destinati inesorabilmente all' abbattimento. Il che, e' stato
sottolineato ancora, e' fonte di ulteriori spese per gli allevatori,
che devono farsi carico del definitivo smaltimento delle carcasse
dei polli. L' assessore Pugliano ha detto che ''nonostante ci sia
un decreto legge nazionale che autorizza l' Agea ad acquistare carni
congelate, il settore avicolo provinciale non potra' utilizzare tale
strumento di sostegno per affrontare la crisi di settore in quanto
in Calabria non esistono impianti di congelamento. Sara' mia cura,
pertanto - ha aggiunto Pugliano - farmi portavoce delle istanze degli
allevatori con la Giunta e col Consiglio provinciali per impegnare
la Regione e il Governo centrale a sostenere la giusta causa dei produttori
avicoli crotonesi che hanno raggiunto un alto grado di professionalita',
garanzia di qualita' per i consumatori non solo locali''. Maria Pistocchi presidente delle ACLI settore agricolo 24/10 E' Maria Pistocchi il nuovo presidente delle Acli Terra, l' organismo che riunisce i lavoratori del settore agricolo aderenti alle Acli. L'elezione e' avvenuta al termine del terzo congresso provinciale delle Acli Terra svoltosi a Cosenza. I delegati degli oltre 2000 iscritti all' organismo - che riunisce appartenenti alle categorie del lavoro dipendente ed autonomo del settore agricolo aderenti all' Associazione Cristiana dei Lavoratori Italiani - hanno votato per il rinnovo del Consiglio eleggendone i 15 componenti: Maria Pistocchi, Silvio Caselli, Saletta Leone, Giuseppe Capalbo, Pasquale Pugliese, Isabella Cianciarulo, Domenico Venturo, Lorenzo Baldino, Mario Salerno, Salvatore Ferraro, Marcella Rigido, Franco Virardi, Salvatore Procopio, Tiziana Alessio, Umile Molinaro. Al congresso sono intervenuti, fra gli altri, il presidente uscente di Acli Terra Mario Salerno, il dirigente regionale delle Acli Tommaso Pupa ed il presidente di Cosenza Pierino Fallico; subito dopo, i nuovi componenti il Consiglio si sono riuniti ed hanno eletto presidente Maria Pistocchi che ha proposto la nomina di Mario Salerno e Salvatore Ferraro a vicepresidenti. Maria Pistocchi, che e' responsabile del circolo Acli di Francavilla Marittima, dopo l' elezione ha detto che ''il mio impegno sara' principalmente indirizzato, oltre alla prosecuzione ed al potenziamento delle iniziative sin qui attuate, alla soluzione dei problemi sociali riguardanti gli iscritti e le loro famiglie ed in particolare dei numerosi disagi che attualmente affliggono i braccianti agricoli che, spesso, sono soggetti, a sfruttamento causato dal cosiddetto 'caporalato'''. Renzo Caligiuri eletto presidente del Distretto agroalimentare della Sibaritide 22/10 Il presidente dell' Unione agricoltori di Cosenza, Renzo Caligiuri,
e' stato eletto presidente della societa' del Distretto agroalimentare
della Sibaritide. Vicepresidente e' Antonio Schiavelli. Il Distretto
agroalimentare, e' scritto in una nota, e' il primo insediato in Calabria
e ha il compito di creare un sistema di sviluppo locale per l' agricoltura
di qualita'. ''La soddisfazione - ha sostenuto Caligiuri - risiede
soprattutto nel fatto che il Distretto e' stato fortemente voluto
dal basso. Fu richiesto con una sottoscrizione popolare e oggi la
sua partenza e' salutata con gioia da tutto il mondo agricolo della
Sibaritide. Speriamo di non deludere le molte aspettative''. Ass. Pirillo “Tardivo l’intervento del comitato olivicolo” 21/10 “È decisamente tardivo l’intervento del
sedicente e sconosciuto Comitato Olivicolo di base dello Ionio in
merito al disaccoppiamento dei diritti sull’olio d’oliva”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura,
Mario Pirillo. “Ciò dimostra – ha continuato Pirillo-
la scarsa o quasi nulla conoscenza dell’argomento affrontato
nel corso dell’incontro tenutosi sabato scorso a Lamezia Terme
con il Ministro delle politiche agricole, Gianni Alemanno. Ma andiamo
per ordine. L’organizzazione comune di mercato olio (la cosiddetta
Ocm) è indirizzata verso una efficace ed alquanto innovativa
modifica del settore olivicolo, secondo una riorganizzazione del sistema
regionale. Per cui, tempo addietro, ho ritenuto di convocare le organizzazioni
professionali agricole. Nel corso dell’incontro era emersa la
necessità di una maggiore analisi del settore, per una serie
di questioni legate agli affitti, ai comodati, agli usi gratuiti e
ad altre forme. La visita di Alemanno si è resa occorrente
per avviare un confronto serio attorno ad un tavolo agricolo –
alimentare che deciderà in merito. Tutti i presenti hanno potuto
constatare la volontà dell’assessorato che dirigo nel
dare una svolta al settore. Ciò non per “rappresentare
oscuri interessi di pochi” o “comitati di affari”,
ma per assicurare un sostanziale sviluppo del comparto attraverso
una riorganizzazione innovativa, tesa ad assicurare risorse per chi
vuole investire nella nostra regione, offrendo qualità e migliorando
le condizioni di mercato e dell’economia agricola”. Il presidente dell’ARSSA, Donato, incontra i Sindacati: “Potenziare le finalità dell’Agenzia” 21/10 Cosenza . Presso la sala riunioni del Consiglio ARSSA si è
svolto il previsto incontro programmatico con le OO.SS., convocato
dal Presidente dell’ Agenzia per i Servizi in Agricoltura, Valerio
Donato, presenti anche il Consigliere d’Amministrazione, On.le
Enzo Caligiuri e il Direttore Generale, Giovanni Marzullo. La folta
delegazione sindacale era composta dai responsabili delle diverse
categorie delle Organizzazioni dei lavoratori, in rappresentanza di:
CGIL, CISL, UIL, CONFAIL, CONFSAL e UGL. Argomento centrale della
costruttiva discussione è stata l’idea progettuale della
nuova Amministrazione ARSSA tesa al rilancio effettivo dell’Organismo
pubblico, con l’indicazione da parte del Presidente dell’Agenzia,
Valerio Donato, d’alcuni elementi programmatici sui quali il
neo C.d.A ha ampiamente discusso nella prima riunione d’insediamento.
Il Presidente Donato ha tracciato, con chiarezza d’intenti,
sia quelli che saranno i nuovi ambiti d’impegno dell’Agenzia,
sia l’aspetto della piena attuazione dei presupposti cardine
della legge istitutiva dell’ARSSA, facendo esplicito riferimento
alle tecniche dell’Agricoltura innovativa, ecosostenibile, alla
produzione d’energia elettrica da biomassa, al potenziamento
dei Centri d’eccellenza dell’ARSSA, alle attività
di ricerca applicata, sperimentazione e divulgazione, al recupero
e valorizzazione dell’ingente entità patrimoniale e delle
relative risorse umane e professionali dell’intero Comparto
( ARSSA e ex Esac Impresa). Una risorsa – ha dichiarato Donato
– da riconsiderare in termini di managerialità d’impresa,
pensando alla costituzione di società miste ( Pubblico-Privato),
con il coinvolgimento degli Enti che operano sul territorio. Un circuito
virtuoso, questo, tale da liberare risorse atte a potenziare le finalità
d’Istituto dell’Agenzia ( il riferimento è agli
impianti turistico-ricettivii e sportivi dell’Altopiano silano)
e più complessivamente al Patrimonio dell’Agenzia. Particolare
attenzione il neo Presidente dell’ARSSA ha voluto conferire
anche alle attività riconducibili alla Sicurezza alimentare
delle filiere produttive, alla valorizzazione dei marchi di qualità
ed alle politiche di mercato per un reale sostegno alle produzioni
tipiche e di qualità del Made in Calabria. Attività,
queste – ha tenuto a chiarire Donato – che auspichiamo
possano meglio celebrarsi, con concrete ricadute anche occupazionali,
con il contributo indispensabile e consapevole dell‘azione sindacale
e con la piena condivisione del programma ARSSA da parte dell’Organo
regionale. C’è un altro immenso patrimonio in Calabria
da far emergere ai fini produttivi – ha proseguito il Presidente
dell’ARSSA – che è costituito dell’incommensurabile
patrimonio delle piante officinali e medicinali di cui la è
titolare. Una risorsa naturale straordinaria – ha rilevato il
Presidente Donato – poco conosciuta e scarsamente valorizzata.
E’ nostro precipuo obiettivo – ha detto ancora Donato
– intraprendere opportuni contatti operativi con gli Istituti
di ricerca e le Università calabresi ( Medicina, Farmacia,
Agraria, etc.) e con le industrie farmaceutiche per avviare un protocollo
di lavoro su questo filone importante delle piante officinali. Parlando
più in generale delle attuali problematiche ARSSA e di ex Esac
Impresa, il responsabile dell’Amministrazione dell’Agenzia
ha tenuto a porre l’accento sul fatto che le difficoltà
contingenti hanno un’origine prioritariamente d’ordine
economico. La Struttura che mi onoro di rappresentare – ha proseguito
Donato – è valida, potenzialmente suscettibile di miglioramenti,
di una nuova organizzazione funzionale per migliorare l’efficienza
e l’erogazione dei servizi primari per il mondo agricolo. E’
nostro intendimento portare avanti una politica per la gestione del
personale che guardi alle capacità, all’impegno, all’attaccamento
ai compiti d’Istituto, alla qualificazione professionale delle
risorse umane da destinare a compiti impegnativi. Tutto questo si
dovrà tradurre nei giusti ed equi riconoscimenti di tipo economico
e giuridico. In particolare, il riferimento è stato rivolto
al personale dell’ex Esac Impresa. Donato ha ammesso, convinto,
che l’ARSSA e l’ex Esac Impresa possiedono al loro interno
riconosciute professionalità ed esperienze nei diversi settori.
Russo (Cisl): “E’ necessario approvare in tempi brevi il Bilancio dell’ARSSA” 21/10 Cosenza. "E' necessario approvare in tempi brevi il bialncio
dell'Arssa", e ’ quanto chiede il Segretario Generale della
FAI-CISL di Cosenza Tonino Russo a seguito dell’incontro con
i nuovi vertici dell’Azienda Regionale. Siamo molto soddisfatti
– dichiara Tonino Russo – del percorso definito dal Presidente
Prof. Donato della necessità di rilanciare l’ARSSA riconquistandole
quel ruolo, quei compiti e quelle funzioni istituzionali originarie
di Agenzia al servizio dell’Agricoltura, potenziando, in tal
senso la capacità di ricerca e sperimentazione dei suoi centri
nell’individuare opportune risposte che possano permettere al
settore di reggere la sfida di un mercato che si va allargando sempre
più verso una dimensione ormai globale. Questo impegno –
continua Russo – ci convince anche perché il Presidente
ha espressamente chiarito “che la direzione e l’indirizzo
dell’Ente si deve fondare su un Programma di Sviluppo condiviso
al fine di valorizzare l’esistente”. Infatti, riteniamo
che bisogna partire dall’esistente, dal grande patrimonio di
risorse umane e intellettuali, dalle grandi professionalità
e dalla loro valorizzazione per promuovere un effettivo processo di
rilancio e uscire dall’empasse in cui ci troviamo. Convegno di Confagricoltura, con Pirillo e Loiero, lunedì 24 a Rende 20/10 "Agricoltura tra tradizione e innovazione risorsa trainante
per lo sviluppo della Calabria" è il tema del convegno
organizzato dall'Unione provinciale degli agricoltori di Cosenza che
si svolgerà lunedì 24 ottobre alle 17,30 nella sala
dell'hotel San Francesco a Rende. Delle prospettive dell'agricoltura
calabrese parleranno il presidente provinciale di Confagricoltura
Renzo Caligiuri, il docente di economia agraria all'Unical Giovanni
Anania, il sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale
Giuseppe Nola e il presidente nazionale di Confagricoltura Federico
Vecchioni. E' previsto un saluto del sindaco reggente di Rende Emilio
Chiappetta, modererà i lavori il giornalista Attilio Sabato.
Le conclusioni sono affidate al presidente della Giunta Regionale
Agazio Loiero e all'assessore regionale all'agricoltura Mario Pirillo.
"L'agricoltura calabrese vive un momento di grande sfida, chiamata
com'è a fare i conti con le innovazioni e con la concorrenza
internazionale – ha detto il presidente Caligiuri - e proprio
per questo occorre uno sforzo straordinario per farne un settore trainante
soprattutto per il futuro". La Calabria presente alla manifestazione “OrtoCircuito” di Milano 20/10 Anche la Calabria sara' presente alla manifestazione ''Ortocircuito.
Frutta e verdura. Altro giro, altro gusto'' in programma a Milano,
nel Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco, dal 21al 30 ottobre.
L' iniziativa di educazione alimentare e' rivolta a tutte le scuole
milanesi ed aprira' i battenti con una mostra pomologica di frutti
perduti provenienti dal sud d' Italia. La Calabria sara' rappresentata
da oltre cento specie tra frutta e ortaggi raccolti dall' associazione
culturale Horto Medievale, che ha gia' promosso nei giorni scorsi
la quarta mostra pomologica dei frutti perduti e dell' orto. Nel Castello
Sforzesco ci saranno fagioli, pere piraijna, pere viteralese, mele
di vario tipo, peperoncini, bergamotti ed altri prodotti caratteristici.
Ortocircuito e' promosso dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano
e da Milano ristorazione, con il patrocinio del Ministero per le Politiche
agricole. Perri riconfermato presidente dell’Ordine degli Agronomi 18/10 Giovanni Perri e' stato riconfermato presidente dell'Ordine
dei dottori agronomi e forestali di Cosenza per il prossimo quadriennio
2005-2009. Vice presidente e' la neo eletta Carmela Pecora ed e' la
seconda volta che il vertice dell'ordine si tinge di rosa, mentre
sono stati altresi' riconfermati il tesoriere Domenico Cofone ed il
segretario Giovanni Apicella. Gli altri componenti il consiglio direttivo
provinciale sono Pasquale Audia, Aldo Mecca, Pietro Simari, Salvatore
Procopio per i laureati quinquennali e Vincenzo Macchione per gli
agronomi junior. Per il prossimo mese di novembre e' stata programmata
l'assemblea generale degli iscritti per la predisposizione di una
rapporto sull'agricoltura della provincia e della Regione Calabria,
unitamente ad altre importanti problematiche riguardanti la discussione
della ''bozza delle line guida e sullo schema base della Carta Regionale
dei Suoli'' della legge urbanistica regionale n. 19/02, predisposta
dall'assessore all'urbanistica della Regione Calabria. Stato di agitazione dei produttori delle clementine 17/10 Il ''Comitato spontaneo dei produttori di clementine della
Piana di Rosarno-Gioia Tauro'', riunitosi in assemblea pubblica a
Rosarno, ha deliberato lo stato di agitazione della categoria, in
conseguenza dei venti di crisi che soffiano sul settore di commercializzazione
del prodotto e che fanno delineare un'altra annata di gravi disagi
per gli operatori del comparto che, su questo territorio tra occupati
diretti e indiretti, rappresenta l'unica fonte di reddito per quasi
13 mila famiglie. Circa trecento gli agrumicoltori che si sono ritrovati
in Piazzetta Sant'Antonio, nella popolosa frazione Bosco a meta' strada
tra Rosarno e Gioia Tauro, per ascoltare il coordinatore scelto dal
comitato, Rocco Italiano, il quale ha provveduto ad informarli sull'esito
degli incontri tenuti con le istituzioni competenti. ¿Dall'incontro
avuto a Lamezia Terme con Antonio Buonfiglio, presidente nazionale
dell'Agea nonche' portavoce del Ministro per le Politiche Agricole,
Gianni Alemanno ¿ ha riferito Italiano, gia' assessore al Comune
di Rosarno ¿ e' emerso che il passaggio obbligato per tentare
di risolvere il quadro di grave difficolta' in cui versano i produttori
di clementine, e' la deliberazione dello ¿stato di crisi'',
da parte della Regione Calabria. Senza questo provvedimento ne' il
governo nazionale ne' quello comunitario, sono in grado di intervenire
per concedere qualsiasi tipo di aiuto alle aziende agricole''. Italiano
ha informato i produttori di aver gia' inoltrato pertanto richiesta
per un incontro con l'Assessore Regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo,
al fine di sottoporre alla massima istituzione calabrese del settore
agricolo, la richiesta di deliberazione dello ¿stato di crisi''
per il comparto delle clementine, sulla scorta di quanto gia' avvenuto
in Puglia, per le uve. Per mercoledi' 26 ottobre, fermo restando lo
stato di agitazione, e' stato stabilito di indire una manifestazione
dimostrativa pacifica, durante la quale i produttori di clementine
reclameranno l'attenzione dell'opinione pubblica sulla questione.
All'assemblea di domenica s'e' registrata l'assenza dei sindaci del
territorio, delle altre autorita' istituzionali nonche' delle associazioni
di categoria che erano state invitate. Alemanno sul disaccoppiamento per l’olivicoltura; “Nulla è compromesso”. Pirillo: “Sceglieranno i produttori”. Coldiretti: “Siamo fiduciosi” 15/10 ''Non c' e' nulla di compromesso. Noi abbiamo chiesto una possibilita'
di scegliere all' Unione Europea, ma poi e' chiaro che la scelta deve
essere fatta sul territorio in base a quelle che sono le richieste
da parte dei produttori e delle loro associazioni''. Lo ha detto il
ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, rispondendo a
Lamezia Terme, a margine di un incontro con le organizzazioni professionali
agricole, ad una domanda sulla questione del disaccoppiamento in olivicoltura.
''Siamo venuti - ha aggiunto Alemanno - per ascoltare i produttori
agricoli e tutte le organizzazioni professionali. Poi entro pochissimi
giorni decideremo sul tavolo agricolo nazionale in maniera tale che
ci sia una perfetta rispondenza tra quelle che sono le necessita'
delle regioni e quello che sara' il regolamento sull' olio. Nulla
e' compromesso perche' decideremo in base a quello che vogliono gli
agricoltori''. Il Ministro Alemanno in Calabria per affrontare i problemi dell’olivicoltura 14/10 Il Ministro alle Politiche Agricole, Gianni Alemanno ha raccolto l’invito dell’assessore regionale, Mario Pirillo, e sarà in Calabria domani, 15 ottobre, alle ore 15 presso il centro agroalimentare di Lamezia Terme. All’incontro sarà presente il presidente dell’Agea, Avv. Antonio Buonfiglio. Il Ministro Alemanno, dopo aver discusso con l’assessore Pirillo su alcune questioni inerenti lo stato dell’agricoltura calabrese, incontrerà le organizzazioni professionali agricole e le unioni olivicole calabresi, per definire la proposta della Regione Calabria in merito all’entrata in vigore della riforma della PAC per l’olio d’oliva, all’indomani del riconoscimento, secondo il regolamento Cee, delle Associazioni olivicole della Calabria. ''Il ministro Alemanno ed il presidente della Calabria Loiero, hanno preso atto della problematica che interessa da mesi la sorte degli olivicoltori calabresi - afferma il Presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro - dimostrandosi sensibili alla situazione di disagio ed intenzionati di tutelare al meglio gli interessi degli imprenditori olivicoli calabresi''. ''Continua intanto l'apprensione di migliaia di olivicoltori, Sindaci, imprenditori e cittadini consumatori, per l'esito dell'incontro, attendendosi dai rappresentanti delle Istituzioni una decisione in favore del disaccoppiamento totale. Numerose sono le agitazioni del mondo olivicolo calabrese - prosegue Molinaro - che si protraggono ininterrottamente da luglio 2005 con sempre maggiore intensita', a testimonianza che l'intera Calabria e' unita su questo fronte, e che ribadisce con fermezza di volersi allineare alle altre regioni d'Italia nell'ottica della trasparenza e competitivita' del settore olivicolo''. La CIA chiede l’apertura di un confronto regionale sul disaccoppiamento olivicolo 13/10 ''Considerate le dichiarazioni del ministro Alemanno dei giorni
scorsi, ritengo che vi e' ancora la possibilita' di realizzare un
confronto serio e approfondito in sede di tavolo agricolo-alimentare,
istituito presso la giunta regionale coinvolgendo anche personalita'
del mondo economico e dell'Universita' al fine di verificare la soluzione
migliore per gli olivicoltori calabresi''. Lo afferma, in una dichiarazione,
Giuseppe Mangone, presidente regionale della Confederazione italiana
agricoltori. ''La commissione dell' Unione Europea - prosegue Mangone
- ha accolto, com' era prevedibile, anche se ancora non l' ha ufficialmente
votato, la richiesta del ministro all'Agricoltura Gianni Alemanno
di poter istituire il disaccoppiamento parziale degli aiuti dell'
olio d' oliva per la zona della Calabria. Ora la decisione definitiva
spetta al Governo''. ''La Cia - sostiene il presidente regionale della
Cia - ribadisce la validita' del disaccoppiamento totale come condizione
per proseguire sulla strada della qualita' e per migliorare le condizioni
di mercato dell' olivicoltura calabrese. Naturalmente, questo sara'
possibile se gli sforzi degli olivicoltori saranno sostenuti anche
da programmi regionali e nazionali per il settore, adeguatamente finanziati.
Mantenere il 40% del premio accoppiato alla produzione - conclude
Mangone - rischia di seppellire i produttori sotto una montagna di
carte e di adempimenti burocratici che, proprio in Calabria, sono
la peggiore jattura per ogni impresa''. Grande successo della mostra pomologica di Serrastretta 13/10
Sono ritornati d’attualità i frutti di un tempo quelli
scomparsi, ma anche ritrovati da tanti intenditori del gusto e da
moltissimi giovani. Alla quarta mostra pomologica regionale dei frutti
perduti e dell’orto conclusasi a Serrastretta c’è
stata un’esplosione di colori e di forme. L’entroterra
è stato protagonista per cinque giorni. Da Catanzaro, Cosenza,
Reggio, Vibo, Corigliano, Rossano sono arrivati agricoltori per passione,
imprenditori che vogliono dare spazio nelle loro azienda ai frutti
antichi, ristoratori alla ricerca di novità gastronomiche,
albergatori. Sui tavoli oltre quattrocento tipi di frutta esposta,
provenienti da varie parti della regione ma anche dalla Puglia, Sicilia,
Sardegna ed altre regioni. Sono stati identificati oltre dieci tipi
di pere piraijna provenienti dal lametino, mentre erano esposte otto
tipologie di mele limoncello.Una biodiversità sempre in crescita.
Le scuole elementari, medie e superiori che hanno visitato la mostra
sono state sette al giorno.Tanti i cultori delle piante antiche incantati
di fronte alle mele a forma di fiore provenienti da Sorbo San Basile.
Ancora spettacolari i pomodori sanmarzano giganti, prodotti nella
contrada Serre di Serrastretta. Tra gli ortaggi si distinguevano i
fagiolini a metro e quelle a forbici provenienti da Motta Santa Lucia,
le pere “affucagattu” di San Pietro in Guarano, la mela
faraone e decine di tipi di uva e di pere. I percorsi per i ragazzi
sono stati arricchiti dai laboratori melacoloro, melagioco, melavedo,
melagusto dove la fantasia si è sprigionata al meglio. C’è
stato un concentramento di persone alla mostra che nel centro presilano,
dove hanno gustato le specialità gastronomiche a base di frutta
antica. La mostra quest’anno è stata arricchita dalle
composizioni arcimboldesche realizzate dal Garden Club “La Zagara”
di Catanzaro. Inoltre
all’iniziativa promossa dall’associazione culturale Horto
Medioevale di Serrastretta, da Pomona onlus di Cisternino e dall’azienda
agricola Le Monache hanno collaborato fattivamente i corsisti del
corso Ifts “Tecnico per la gestione del territorio agroambientale”
promosso da Abacus e finanziato dalla Regione Calabria e dall’Unione
Europea. Gli allievi hanno presentato alcuni percorsi verdi nell’area
centrale della Calabria durante un workshop alla presenza di Alessandro
Toccolini dell’Università di Milano, responsabile nazionale
delle green ways. Giovanna De Sensi Sestito in veste di assessore
del comune di Lamezia ha presentato il distretto culturale e turistico
dei due mari. Un contributo è arrivato dal vescovo di Cassano
allo Ionio Domenico Graziani che ha sottolineato come “ le potenzialità
siano tarpate in Calabria”, mentre il vescovo di Lamezia Luigi
Cantafora, visitando la mostra ha invitato “al ritorno alla
natura, alle nostre radici agricole”. Importante la collaborazione
dell’Arssa che attraverso i suoi centri sperimentali ha fornito
ortaggi e frutti in estinzione, mentre l’Istituto di frutticoltura
di Roma ha inviato un campione rappresentativo di frutta proveniente
da varie regioni italiane. In Calabria raccolte di firme per la direttiva UE contro il virus dei polli 13/10 Anche in Calabria, il 15 e 16 ottobre, la Lav invitera' i calabresi
a firmare una petizione indirizzata al governo per chiedere che la
proposta di direttiva Ue per la lotta all'influenza aviaria preveda
la riduzione della massiccia densita' di allevamento dei polli, il
divieto di selezioni genetiche, il divieto di esposizione forzata
alla luce artificiale, condizioni adeguate di temperatura, l'estensione
di standard minimi per i riproduttori di pulcini, un sistema di etichettatura
obbligatoria che riporti (come per le uova) il sistema di produzione
adottato, la riconversione degli allevamenti al chiuso in impianti
all'aperto. La Lav in Calabria sara' presente a Reggio Calabria, Cosenza,
Vibo Valenzia, Locri, Ardore. Il 15 e 16 ottobre ai tavoli della Lav,
in cambio di un contributo minimo di 10 euro, sara' offerta una confezione
contenente un sacchetto di legumi ed uno di cereali - forniti dalla
cooperativa Alce Nero, leader nel settore biologico - insieme ad un
ricettario con tante ricette gustose e facili da realizzare per avvicinarsi
all'alimentazione vegetariana. Fai-Cisl: Importante nomina del Presidente degli allevatori 12/10 “Esprimiamo sincero apprezzamento per l’insediamento
a Presidente dell’ARA (Associazione Regionale Allevatori) del
Prof. Giovanni Biafora persona insigne e profondo conoscitore dei
problemi della zootecnica italiana, avendo, già, ricoperto
il prestigioso incarico di “Presidente Nazionale della Razza
Brunalpina”. E' quanto scritto in una nota congiunta dal segretario
provinciale della Fai-Cisl Tonino Russo e il Segretario Aziendale
Salvatore Marano. Sabato a Lamezia tavolo sul disaccoppiamento OCM dell’olio con il Ministro Alemanno 12/10 Il ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno,
d'intesa con l'Assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, Mario
Pirillo, ha convocato per sabato 15 ottobre alle ore 15 a Lamezia
Terme il Tavolo Verde regionale della Calabria per concertare la percentuale
di disaccoppiamento dell'Ocm Olio d'oliva nella regione. Come e' noto,
su richiesta dell'Assessorato regionale, il Mipaf aveva richiesto
alla Commissione europea una deroga al disaccoppiamento totale dell'Ocm
olio, limitata alla Regione Calabria. Questa richiesta ha provocato
una serie di proteste da parte delle organizzazioni agricole e di
petizioni nel mondo produttivo, finalizzate ad ottenere il disaccoppiamento
totale anche nella Regione Calabria. Il Tavolo Verde, a cui sono stati
invitati anche i rappresentati delle organizzazioni agricole, e' stato
quindi convocato per una decisione definitiva in merito. La Provincia di Cosenza impegnata nella prevenzione del “virus dei polli” 11/10 Anche la Provincia di Cosenza, nell’ambito delle proprie
competenze, è impegnata sul fronte delle azioni volte alla
prevenzione della diffusione dell’influenza aviara. Di seguito,
si riporta il testo di una lettera che il Presidente della Provincia
di Cosenza, onorevole Mario Oliverio, ha inviato ieri al Dirigente
del settore Attività Economiche e Produttive Caccia e Pesca
della Provincia, Lorenzo Vitari, proprio a tal fine: “L’alta
patogenicità del virus H5N1 ha provocato un elevato allarme
per il rischio che lo stesso virus ricombinandosi con virus influenzali
umani possa dare origine ad una devastante pandemia. Gli studi in
materia hanno dimostrato che l’epidemia si sta spostando progressivamente
verso ovest. A comprova è venuta la dichiarazione del Ministro
dell’Agricoltura della Romania Gheorghe Flutur secondo cui il
virus è stato individuato in animali da cortile sul delta del
Danubio. Ciò non significa che l’epidemia sia alle porte;
ma è evidente che la direzione verso cui i virus si stanno
espandendo è quella dell’Europa. Tutto ciò impone
l’aumento del livello di attenzione a tutela delle popolazioni
amministrate. Nella fattispecie appare opportuno evitare l’acquisto
di fauna selvatica da ripopolamento proveniente da altri paesi; in
particolare da paesi est-europei e dirigere l’interesse verso
strutture di allevamento esistenti in Italia, in particolare, sul
territorio amministrato.” Petizione della Coldiretti sull’olivicoltura ad Alemanno ed Oliverio 11/10 E' stata consegnata stamane a Roma al ministro delle Politiche
agricole Gianni Alemanno, nella sede del Ministero, e al presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, nella sede romana dell' ente,
la petizione lanciata dalla Coldiretti e sottoscritta in soli sei
giorni da sedicimila tra produttori e consumatori, per salvaguardare
l' olivicoltura calabrese. Lo si e' appreso da una nota della Coldiretti.
Una delegazione della Coldiretti, guidata dal presidente nazionale
Paolo Bedoni e dal presidente regionale Pietro Molinaro, ha chiesto
al ministro ''una forte testimonianza d'impegno - ha affermato Bedoni
- nei confronti degli olivicoltori calabresi nell'interesse delle
imprese e dell'economia della regione che non vogliono perdere i vantaggi
della riforma, ma soprattutto produrre per un'agricoltura moderna
che guarda alla qualita' e al mercato''. Il presidente regionale Molinaro
ha ribadito che il disaccoppiamento totale e' il risultato che i produttori
si attendono dopo quattro anni di dibattito e valutazioni socio-economiche
condotte in sede comunitaria e nazionale, un' aspettativa in sintonia
con la volonta' dei cittadini e di tutti gli operatori del comparto
olivicolo che operano sui loro territori, dei sindaci dei Comuni calabresi
e di tutte le istituzioni locali. ''Le 16.143 firme alla petizione
della Coldiretti - ha aggiunto Molinaro - rappresentano una testimonianza
concreta della volonta' di trasparenza e modernizzazione per il settore
olivicolo, che le imprese e i cittadini calabresi intendono affermare''.
Il ministro Gianni Alemanno - prosegue la nota - prendendo atto della
forte mobilitazione della Coldiretti ha espresso la sua intenzione
di convocare con il governatore Loiero un tavolo olivicolo calabrese
per affrontare la situazione in nome della trasparenza e per risolvere
ogni problema e distorsione e chiudere una volta per tutte la vertenza
proposta dalla Coldiretti. Confagri: Positivo il programma di sviluppo forestale. 11/10 ''Confagricoltura Calabria esprime compiacimento per il programma
di sviluppo del patrimonio forestale, elaborato dalla Regione teso
a superare antiche logiche assistenziali che hanno caratterizzato
in questi lunghi anni la gestione del comparto''. E' quanto si afferma
in una nota dell' organizzazione agricola dopo l' emanazione delle
''linee guida per l'implementazione di un programma autosostenibile
di sviluppo nel settore forestale regionale''. Nella nota, nella quale
si ricorda che la Regione auspica ''l' inizio di una nuova fase di
concertazione che coinvolgera' le forze economiche e sociali, nonche'
le istituzioni politiche regionali'', la Confagricoltura si dice ''quanto
mai critica e dissente fermamente sul mancato coinvolgimento dei rappresentanti
delle organizzazioni professionali agricole e di esperti sia nel Comitato
tecnico - scientifico che nel Gruppo di Pilotaggio, ai quali e' affidato
il compito di elaborare il programma operativo''. ''Fra l' altro -
prosegue la nota dell' organizzazione agricola - e' bene precisare
che il 75% del patrimonio boschivo e forestale calabrese e' di proprieta'
degli imprenditori agricoli; quindi l' esclusione delle organizzazioni
professionali agricole nel tavoli di lavoro e' da considerarsi una
decisione unilaterale ingiustificata. Confagricoltura Calabria - conclude
la nota - registra con stupore la presenza in tali comitati di organismi
che non hanno alcuna pertinenza con il comparto forestale ed a questo
proposito si appella al presidente della Giunta regionale Agazio Loiero
ed all' assessore regionale all' Agricoltura e Forestazione Mario
Pirillo affinche' pongano rimedio a questa grave 'disattenzione'''. Allarme dei produttori delle clementine: è crisi di mercato 10/10 La situazione di gravi crisi in cui versa il mercato delle
clementine e' stata esaminata nel corso di un' assemblea dei produttori
della Piana di Gioia Tauro, zona che detiene in Calabria la fetta
di produzione piu' consistente. ''L'assemblea - e' detto in un comunicato
- si e' resa necessaria perche' dopo la pesantissima crisi di mercato
che lo scorso anno ha provocato il deprezzamento del ''clementine''
con gravissime ripercussioni sui redditi agrari e, di conseguenza,
sul reddito disponibile di moltissime famiglie (in una zona in cui
la popolazione impiegata nel settore, e' pari al 25% di quella complessiva),
anche per l' imminente campagna agrumaria, la situazione si profila
alquanto drammatica. Dalla discussione e' emerso infatti che alla
gia' di per se' difficile situazione odierna, quest'anno si assommera'
anche l' aumento spropositato del petrolio e il derivante aggravio
dei materiali per la lavorazione, dell' energia elettrica e dei costi
di trasporto. Il quadro si profila allarmante anche per quanto riguarda
il reperimento della manodopera necessaria per la raccolta del frutto.
Negli ultimi anni, infatti l' unica fonte di manodopera cui attingere
per la raccolta, che richiede un massiccio impiego di lavoro in tempi
strettissimi, e' stata costituita dai lavoratori immigrati dall' Africa
e dall' Est europeo. L'entrata in vigore della Legge Bossi-Fini ha
prodotto una situazione in cui i produttori sono impossibilitati ad
assumere forza-lavoro extracomunitaria, dal momento che la maggior
parte di questi lavoratori risulta irregolare e pertanto, assumendoli,
si va inevitabilmente incontro alle sanzioni penali previste''. I
produttori, alla luce di quanto emerso dal dibattito, hanno deciso
di nominare un gruppo di lavoro che, coordinato dall' ex assessore
comunale di Rosarno Rocco Italiano, chiedera' un incontro al presidente
dell' Arssa Calabria ed all' assessore regionale all' Agricoltura
''per esaminare le attuali problematiche - si afferma nel comunicato
- e cercare assieme una soluzione finalizzata ad andare incontro alle
aziende agricole in difficolta' della Piana di Rosarno-Gioia Tauro.
In attesa di tale incontro, gli agricoltori, che si dicono pronti
a proclamare una mobilitazione popolare, lanciano un appello alla
Coldiretti, alla Cia, alla Confagricoltura, nonche' al presidente
della Provincia di Reggio Calabria, Pietro Fuda, e a tutti i sindaci
della Piana di Rosarno-Gioia Tauro, perche' sostengano la loro causa
presso le sedi istituzionali competenti''. Bianchi (DL) “Il Governo difenda gli interessi dell’Italia sulle barbabietole” 10/10 Un intervento del Governo per ''difendere gli interessi economici
della bieticoltura nazionale'', e' stato sollecitato dalla parlamentare
della Margherita Dorina Bianchi in una interrogazione al Ministro
delle Politiche agricole e forestali in seguito alla proposta di riforma
dell' Organizzazione comune di mercato (Ocm) dello zucchero presentata
dalla Commissione Europea, che prevede la fissazione di un prezzo
di riferimento dello zucchero comunitario inferiore del 39% rispetto
all' attuale prezzo d' intervento e una riduzione del 42,6% del prezzo
delle barbabietole, con conseguente vantaggio per i Paesi Acp. ''In
particolare, per quanto concerne l' Italia - ha sostenuto la parlamentare
- la proposta della Commissione si tradurrebbe sostanzialmente nello
smantellamento di un settore che coinvolge oltre 230.000 ettari coltivati
a barbabietola, oltre 46.000 aziende agricole, 19 zuccherifici industriali
con 7.000 dipendenti, un valore del trasporto pari a 80 milioni di
euro piu' il valore dei mezzi tecnici impiegati nell' indotto per
180 milioni di euro, un fatturato agricolo di 600 milioni di euro,
un fatturato industriale di 1.300 milioni di euro ed una occupazione
complessiva di 77.000 unita', compreso l' indotto''. ''Chiedo dunque
al Ministro - ha concluso Dorina Bianchi - quali iniziative intenda
adottare il Governo per tutelare non solo la sopravvivenza della coltura
della barbabietola da zucchero nel meridione del paese, ma soprattutto
il reddito dei bieticoltori meridionali nelle aree tipiche di produzione,
con particolare riferimento alla zona di Crotone, provincia storicamente
orientata alla bieticoltura e priva di valide alternative produttive
a causa dei vincoli imposti dalla Pac''. DL di Cirò: “Encomiabile l’opera di Pirillo per i viticoltori di Cirò” 08/10 La dirigenza della Margherita di Ciro' Marina ha commentato in termini positivi l'intesa raggiunta dai viticoltori del cirotano e le cantine, che si sono rese disponibili a vinificare l'uva per conto dell' Arssa. ''Encomiabile - e' detto in un comunicato - e' stata l' opera svolta dall' assessore Regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, che ha cosi' avviato un importante processo di valorizzazione del nostro vino , in questo momento di grave crisi di tutto il comparto dell'agroalimentare crotonese. Importante e determinante per il buon esito di tutta la vicenda e' stato il contributo dato dai consiglieri regionali Enzo Sculco, che ha seguito la trattativa fino all'atto della firma, e Francesco Sulla e da tutti i tecnici regionali che si sono prodigati per risolvere questo stato di cose, oltre naturalmente a tutti i rappresentanti locali guidati dal sen. Filippelli e da Nicodemo Amoruso. Ci auguriamo che il conferimento delle uve avvenga con molta oculatezza, garantendo a tutti e in particolare ai piccoli produttori la certezza del conferimento. In questa fase delicata e' molto importante che Nicodemo Amoruso, presidente dei viticoltori locali, si faccia garante della tutela di tutti La Margherita ritiene che, preso atto di questa situazione e senza creare grande trionfalismi, subito dopo la vendemmia s' inizi una riflessione seria su tutto il comparto perche' non e' piu' possibile gestire questa filiera cosi' come e' stata gestita in questi ultimi anni, di emergenza in emergenza. Con l' assessorato regionale e con Sculco ci adopererremo affinche' si affrontino le problematiche del settore vitivinicolo con tutti gli attori locali, dal Consorzio di tutela del vino tipico, per la verita' in questa fase assente e non propositivo, alle associazioni locali, ai piccoli produttori di uva ed a tutti gli imbottigliatori di vino. Iniziera' un ragionamento nuovo, tenendo conto della evoluzione dei mercati nazionali ed internazionali, promuovendo una serie di iniziative con esperti del settore enologico che, nei prossimi mesi, con ricerche, studi e proposte appropriate, dovranno creare i presupposti per proporre un prodotto di grande qualita' e creare le condizioni che questo comparto si strutturi in modo moderno ed efficiente con la creazione di nuovi ed attrezzati stabilimenti vinicoli e la costituzione di piu' cooperative che, oltre a garantire la certezza del conferimento della uve, servano a calmierare un mercato delle uve che quest'anno ha vissuto questi grandi disagi e dia di conseguenza anche ulteriori opportunita' di lavoro ai tanti giovani disoccupati del nostro territorio''. La Fai CISL ai nuovi vertici ARSSA “Rilanciare la concertazione per affrontare i problemi dell’agricoltura” 07/10 La FAI-CISL augura ai nuovi dirigenti un forte impegno per
rilanciare la concertazione per affrontare i problemi della nostra
Agricoltura. E’ quanto chiede il Segretario Generale della FAI-CISL
di Cosenza Tonino Russo a seguito dell’insediamento dei nuovi
vertici dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo. Il biologico italiano in affanno 07/10 Il biologico 'made in italy' segna il passo, stretto nell'angolo
dalla crescente concorrenza estera e, in particolare, da Spagna e
Germania e da una spesa pro-capite che non decolla: 26 euro a testa
contro i 52 della Danimarca. Nel complesso in Italia - secondo quanto
emerso dalla Conferenza nazionale sull'agricoltura biologica promossa
dalla Cia - i bio-consumatori sono 20 milioni per un giro d'affari
di 1,4 milioni, ma pochi mangiano italiano: nel 2004 la frutta fresca
bio importata, ad esempio, ha registrato una crescita, rispetto al
2003, di oltre il 140% con Bulgaria ed Egitto tra i principali fornitori.
Un segnale preoccupante per la Confederazione perche', ancora una
volta, il nostro Paese sconta il problema di una filiera troppo lunga,
di costi elevati e di una scarsa organizzazione che ha portato, in
4 anni, ad una flessione delle aziende bio del 32,3%. Nel 2001 l'Italia
aveva 60.500 aziende interessate al settore, lo scorso anno si e'
passati a 40.965: quasi 20 mila in meno. Al Sud i cali piu' vistosi:
Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna hanno segnato un -54,12%, mentre
tutte le altre regioni hanno perso complessivamente appena l'1,73%.
Un'altra questione dolente e' rappresentata dalla costante crescita
che il biologico ha in alcuni paesi Ue. Tra il 2002 e il 2003 la Germania
ha aumentato la sua superficie del 5,3%, la Spagna del 9,1%, la Francia
dell'8,1% e l'Austria del 10,7%. L'Italia resta, nonostante tutto,
il terzo paese nel mondo (dopo Australia e Argentina) per superficie
interessata alla coltivazione del biologico. Ma i dati sono, comunque,
eloquenti: i nostri competitor hanno adottato una strategia concreta
e incisiva ed e' per questo che la Cia invita gli agricoltori ''da
un lato a consorziarsi per ridurre i costi e, dall'altro, a fare massa
critica con le produzioni in modo da assicurarsi un peso adeguato
nella definizione dei prezzi d'origine''. 07/10 Per l'olio d'oliva sara' ''un'annata ottima per qualita' e
abbondante per quantita', una delle migliori produzioni degli ultimi
20 anni''. E' quanto rileva la Cia-Confederazione italiana agricoltori
diffondendo le prime previsioni sulla produzione olivicola appena
iniziata in quasi 6.000 frantoi, tra aziendali, cooperativi e industriali.
''Tra olio d'oliva e olive da tavola - stima la confederazione agricola
- saranno prodotte circa 750.000 tonnellate, poco meno dello scorso
anno e pari a quasi due terzi del fabbisogno nazionale di consumo
ed esportazione, che genereranno comunque piu' di 2 miliardi di euro
di produzione lorda vendibile''. Nella campagna olivicolo-olearia
2005-2006 la Puglia si conferma come prima regione produttrice, seguita
dalla Calabria, assieme alla quale copre circa i due terzi dell'intera
produzione nazionale, e poi, a notevole distanza vengono le altre
regioni italiane. ''Seppure in piccolissime quantita', quest'anno
- evidenzia la confederazione - sara' prodotto il primo olio modenese
ed anche sulle colline del Piemonte, gia' regno assoluto della vite,
cominciano a fruttificare i primi olivi, restando ormai non produttrice
solo la Valle d'Aosta dove tuttavia qualche olivo, di cultivar particolarmente
resistente al freddo, ha fatto la sua comparsa, magari per abbellimento
di parchi e giardini. A livello provinciale, Bari conta il 10% dell'intera
superficie olivicola italiana e produce piu' del 15% di tutto l'olio
di pressione; Lecce e Reggio Calabria, con quote di produzione superiori
al 10% ciascuna, presentano una forte incidenza di olio lampante,
componente essenziale per la preparazione del prodotto etichettato
come 'olio d'oliva', pur se in termini di superficie incidono sugli
oliveti nazionali, rispettivamente, per quasi l'8 e poco piu' del
4%. Crotone ha la superficie coltivata ad ulivi con il metodo biologico
piu' ampia, un quarto della superficie provinciale, e Trapani concentra
un terzo delle piante ed oltre il 40% della produzione nazionale di
olive da tavola''. L'andamento climatico, con buone quantita' di pioggia
al Sud, al Centro e al Nord dell'estate e del primo scorcio d'autunno,
''ha consentito - afferma la Cia - una normale vegetazione dell'olivo''
e le ampie schiarite con il precoce abbassamento delle temperature
dei giorni scorsi hanno fatto contenere al massimo gli attacchi fitopatologici,
determinando ''una piu' che soddisfacente sanita' delle olive. Il
tempo dei prossimi mesi potra' ancora incidere sul risultato finale
- conclude l'organizzazione agricola - ma non c'e' dubbio che la qualita'
degli oli di questa annata sara' fra l'ottimo e l'eccellente ed aumentera'
ancora l'offerta di extravergine, soprattutto per il maggior ricorso
ai marchi Dop e Igp, per i quali l'Italia detiene l'assoluto primato''.
Ecco una tabella riepilogativa della produzione di olio d'oliva di
pressione per regione nelle ultime tre campagne di raccolta olivicola,
elaborata dalla Cia, in tonnellate: Insediato il nuovo Cda dell’ARSSA. Donato: “Consapevoli di un gravoso compito” 06/10 “ L’ ARSSA s’avvia a vivere una nuova stagione
d’impegno, anche se in presenza d’oggettive difficoltà,
nell’ambito dello sviluppo dell’economa regionale e soprattutto
del potenziamento del comparto agricolo calabrese. Una realtà
importante, che ha assoluta necessità di essere rilanciata
ed adeguatamente sostenuta, ad ogni livello. Questo percorso è
fondamentale attuarlo proprio nel momento in cui l’Agenzia per
i Servizi in Agricoltura s’è dotata dei nuovi Organismi
di gestione (Consiglio d’Amministrazione e Collegio Sindacale).
Consessi che esprimono una rodata esperienza e riconosciuta qualità
professionale “. Mangone (CIA) “Tutelare l’olivicoltura calabrese” 06/10 Giuseppe Mangone, presidente della sezione regionale della
Confederazione italiana agricoltori, critica, in una nota, il ministro
per le Politiche agricole, Alemanno, ''in quanto - afferma - con una
decisione non concertata, ha chiesto alla Commissione europea, in
relazione alla riforma della Politica agricola comunitaria, di applicare
il disaccoppiamento parziale dell' aiuto per la sola Calabria, in
virtu' di una ipotetica particolarita' dell' olivicoltura della regione''.
''Si tratta - secondo Mangone - di una motivazione inconsistente in
quanto l' olivicoltura calabrese, al pari di quella delle altre regioni,
non e' ne' omogenea, ne' particolare. Esiste l' olivicoltura di pianura
e quella di collina, mentre, al di sopra di una certa altitudine,
l' oliveto non fruttifica, salvo rarissime eccezioni. Vi sono, inoltre,
coltivati oliveti ultrasecolari e uliveti di recente impianto. Un'altra
motivazione addotta e' quella riferita agli affitti, diffusi in Calabria,
degli oliveti con vari tipi di contrattazione. Anche questa, pero',
non e' una particolarita' calabrese, essendo, in pratica presente
in tutte le aree olivicole italiane. Il problema degli affitti, tra
l' altro, non si pone per tutti i contratti contemporaneamente. Probabilmente
la scelta del disaccoppiamento parziale, per affrontare il problema
degli affitti, e' perorata da coloro che pensano che in questo modo
e' piu' facile tutelare l' olivicoltura o che credono che la parte
accoppiata possa essere corrisposta a persone diverse da quelle cui
spetta la parte disaccoppiata. non tenendo conto che l' intero aiuto
spetta comunque al conduttore sia esso proprietario, affittuario,
comodatario o quant'altro. La scelta del parzialmente disaccoppiato
significhera' per i produttori calabresi ed il sistema calabrese nel
suo insieme, a causa della non erogabilita' fino a 50 euro dell' aiuto
disaccoppiato, una perdita di risorse sin qui ricevute. Infatti tutti
i produttori che hanno riscosso aiuti annuali fino a 125 euro riceveranno
soltanto l' aiuto disaccoppiato, mentre perderanno quello accoppiato
e nella regione gli interessati in tale condizione sono diverse migliaia.
Per tutti questi motivi appare non comprensibile e non condivisibile
la scelta di una diversita' di trattamento per la sola Calabria''.
Confagri: “soluzione parziale per la vicenda delle barbabietole” 06/10 ''Ci potrebbe essere una soluzione, sia pur parziale, al problema
della trasformazione in zucchero delle barbabietole prodotte in Calabria,
finora rimasto nell' incertezza a causa della chiusura dello zuccherificio
Sfir di Incoronata, in provincia di Foggia''. E' quanto si afferma
in un comunicato di Confagricoltura nel quale si segnala che il gruppo
Sfir si e' dichiarato disponibile a stipulare contratti di coltivazione
per una superficie di 350 ettari su un totale di 2.000 coltivati a
bietole in Calabria. ''La produzione - e' scritto nella nota - verra'
trasformata dallo Zuccherificio del Molise a Termoli in base ad accordi
intervenuti con la stessa Sfir. Per Confagricoltura si tratta di un
passo avanti positivo, considerate la difficile situazione che attraversa
in questo periodo l' intera filiera bieticolo - saccarifera italiana,
alle prese con una ipotesi di drastica riforma del mercato comunitario
dello zucchero''. ''Resta da definire - e' scritto nel comunicato
di Confagricoltura -in qual modo potra' essere assorbito il maggior
costo necessario per trasportare le barbabietole dalla Calabria al
Molise, aspetto non di poco conto sul quale Confagricoltura auspica
di poter arrivare ad una soluzione non penalizzante per i produttori''. Ass. Pirillo: “Stiamo lavorando per la soluzione dei problemi dei vitivinicoltori” 05/10 “In merito allo stato di crisi che interessa i vitivinicoltori
del cirotano è necessario precisare alcuni passaggi per una
maggiore chiarezza dell’azione avviata dall’assessorato
regionale all’agricoltura per la soluzione del problema”.
Così commenta l’ass. Pirillo sulla problematica dei vitivinicoltori.
“La protesta perpetrata ieri, -prosegue Pirillo- che ha provocato
non pochi disagi a buona parte della comunità calabrese, non
può e non deve essere interpretata come prassi per avviare
un corretto confronto con le istituzioni regionali. Un primo passo
compiuto da questo assessorato è stato appunto quello di aprire
un dialogo con le organizzazioni sindacali di ogni categoria, cercando
di trovare punti in comune per avviare a soluzione una serie di problematiche
che attanagliano la nostra regione. Gli incontri che si sono svolti
ieri, 4 ottobre, presso l’assessorato all’agricoltura
e forestazione, tra funzionari, rappresentanti dei produttori e delle
cantine, hanno registrato momenti di vivace dibattito ma anche di
aperto dialogo, che ha permesso di aprire uno spiraglio di soluzione
ad una crisi, quella del mercato vitivinicolo, che interessa non solo
la provincia di Crotone, ma l’intera Regione. Si tratta di una
situazione molto complessa che implica un raccordo con normative nazionali
e direttive europee. La discussione si è chiusa senza alcuna
decisione definitiva. Pregiudizialmente era stato chiesto che cessasse
il blocco per avviare un confronto analitico e sereno sulla situazione
del cirotano. A ciò, anche in assenza di accordo, è
seguito il buon senso decisionale dei rappresentanti dei produttori
delle uve, che hanno raccolto il mio invito di rimuovere i blocchi,
e di questo li ringrazio. Come è stato deciso ieri sera i tecnici
incaricati, su indicazione della Giunta Regionale, in queste ore stanno
lavorando per individuare una soluzione, che certamente sarà
di ordine generale”. Si insedia il nuovo CDA dell’ARSSA 05/10 Il Direttore Generale dell' Agenzia per i Servizi in Agricoltura,
Giovanni Marzullo, ha reso noto che giovedì pomeriggio si insediera'
il nuovo Cda dell’ARSSA. Alla manifestazione d'insediamento
e' prevista la partecipazione del Presidente della Giunta Regionale,
Agazio Loiero, dell'Assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo,
di altri membri dell'Esecutivo, parlamentari, amministratori regionali,
locali e provinciali, esponenti delle categorie produttive e del mondo
professionale agricolo. Dall’8 ottobre la quarta mostra regionale pomologica a Serrastretta 05/10
I frutti antichi, ricordo di un passato ricco di sapori ritornano
a tavola nel quarto appuntamento della “ mostra pomologica regionale
dei frutti perduti e dell’orto”. Un appuntamento per valorizzare
l’entroterra a partire dal cibo e dalla cosiddetta biodiversità
ormai in estinzione. L’iniziativa ritorna puntuale nell’autunno
calabrese per attirare giovani ed adulti verso territori abbandonati,
ma ricchi di fascino, di singolarità, di bellezze e di natura
ancora incontaminata. Legacoop favorevole al disaccoppiamento nell’olivicoltura 05/10 Si e' riunito il Coordinamento Regionale di Legacoop Agroalimentare
per discutere del regime di aiuto da applicare agli olivicoltori calabresi.
Il Coordinamento ha riconfermato la propria posizione in favore del
disaccoppiamento totale degli aiuti ed ha rivolto un invito alla Regione
Calabria di mettere in campo tutte le iniziative finalizzate al ritiro
immediato della proposta di deroga. ''La nuova Ocm - e' scritto in
una nota - secondo gli interventi spinge verso un sostanziale cambiamento
del settore ed introduce delle innovazioni importanti finalizzate
ad una riorganizzazione del sistema olivicolo regionale per riposizionarlo
nel mutato quadro di riferimento competitivo. In questo senso l'olivicoltura
calabrese ha l'esigenza di adeguarsi rapidamente ai mutamenti in atto
operando tutte le scelte opportune per superare i ritardi accumulati
negli anni dall'applicazione del vecchio regime''. ''Riproporre -
prosegue la nota del coordinamento regionale della Legacoop Agroalimentare
- anche in parte cosi' come e' contenuto nella posizione espressa
dalla Regione Calabria il disaccoppiamento al 40 per cento, sicuramente
non aiuta il processo di innovazione di cui il settore ha bisogno
anzi tende a sottrarre risorse indispensabili per effettuare gli investimenti
di cui ha urgente bisogno, per destinarle non si sa a chi e per cosa.
Gli intervenuti hanno unanimamente espresso preoccupazione per il
rischio che tale proposta possa seguire il suo iter fino alla sua
approvazione definitiva da parte della commissione Ue marginalizzando
la parte piu' importante dell'economia agraria regionale''. Coldiretti: “In migliaia hanno sottoscritto la petizione popolare per il disaccoppiamento nell’olivicoltura” 05/10 Migliaia di persone hanno sottoscritto la petizione popolare
promossa dalla Coldiretti Calabria per l' adozione del disaccoppiamento
totale degli aiuti comunitari destinati alla filiera olivicola. Nei
giorni scorsi, intanto, si e' riunito il Consiglio regionale della
Coldiretti Calabria durante il quale il presidente Pietro Molinaro
ed il direttore Prisco Lucio Sorbo, hanno analizzato la situazione
olivicola. ''Nel corso di questi mesi - ha detto Molinaro - numerosi
sono stati i confronti con le Istituzioni ed i produttori supportati
da appositi documenti che testimoniano come la nostra posizione ufficiale,
a favore del disaccoppiato totale, e' condivisa dalle principali Organizzazioni
di categoria: Cia, Copagri, associati di Confagricoltura e da numerose
Associazioni olivicole calabresi. Gli aiuti comunitari stanziati per
il settore olivicolo prevedono da quest'anno, per tutta l' Italia
e fino al 2013, l' erogazione totale del premio a prescindere del
quantitativo prodotto''. ''L'aiuto - ha aggiunto - calcolato sulla
base di un periodo di riferimento, sara' concesso a favore dei produttori
olivicoli che hanno mantenuto il fondo secondo le buone pratiche agricole.
Questa e' l' unica strada che porta alla rigenerazione dell' olivicoltura
calabrese secondo un'ottica di qualita'. Le autorita' regionali competenti
in materia hanno inoltrato apposita richiesta al Ministro Alemanno
al fine di applicare il disaccoppiamento parziale esclusivamente per
la regione Calabria. In tal caso sara' perpetrato un danno irreversibile
nei confronti dei produttori poiche', il meccanismo proposto, di certo,
toglie il 40% a chi oggi ne ha diritto; senza sapere come, quando
ed a chi sara' ridistribuito''. ''Tale prospettiva - ha detto il direttore
Sorbo - risolve di gettare le basi per una progressiva erosione del
comparto olivicolo calabrese, con un riflesso negativo che si ripercuotera'
necessariamente sull' assetto sociale ed economico di tutta la regione.
Siamo certi che i rappresentanti delle Istituzioni Regionali e Nazionali,
essendo sensibili a questi delicati equilibri, faranno di tutto al
fine di risolvere tale problematica entro il giorno in cui a Bruxelles
si decidera' sul futuro del mondo olivicolo calabrese''. Successo di partecipazione alla giornata sul biologico 05/10 Si sono concluse ieri con un grande successo di partecipazione
le manifestazioni della Biodomenica in Calabria, la festa dell'agricoltura
biologica, della sana alimentazione e del gusto, organizzata dall'
Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica, Coldiretti e Legambiente,
in collaborazione con Citta' del Bio. Le manifestazioni organizzate
in Calabria hanno fatto parte di un fitto programma di iniziative
che hanno interessato oltre cento piazze in tutta Italia, dove i cittadini
hanno incontrato i produttori ed i prodotti dell'agricoltura biologica.
Sono state patrocinate dall'Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia,
dall'Amministrazione Provinciale di Catanzaro e dal Comune di Catanzaro
ed il Comune di Pizzo. Hanno inoltre collaborato la Sacal di Lametia
Terme, l'Istituto Tecnico Agrario di Catanzaro, la Cooperativa Nautilus,
l'Aprolac e l'Ap Latte Ovino. A Catanzaro - e' scritto in una nota
- si e' registrata una buona partecipazione alla mostra ''Io mangio
bio'' ed ai due incontri tematici che sono stati realizzati presso
l'Istituto Tecnico Agrario, sulle nuove funzioni del perito agrario
e sull'importanza dell'educazione agroambientale. Sempre presso l'Istituto
Agrario sabato tante scolaresche hanno preso d'assalto i percorsi
didattici predisposti dai tecnici Aiab, passando un intero mattino
fra gli alberi del parco, la mostra ed i laboratori della scuola.
All'Aereoporto di Lamezia Terme l'area espositiva e' stata presa visitata
da miglia di turisti (soprattutto tedeschi e canadesi) e di viaggiatori
in arrivo e partenza. Sono stati distribuiti circa 5 mila confezioni
regalo di prodotti biologici calabresi. Da segnalare le visite dell'assessore
Regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo e dell'Assessore Regionale
alla Sanita', Doris Lo Moro. A Pizzo Calabro circa venti esercizi
commerciali hanno aderito alla manifestazione enogastronomia, offrendo
piatti tipici, pizze e gelati ottenuti con prodotti provenienti dall'agricoltura
biologica calabrese. ''La riuscita della Biodomenica - ha detto il
direttore dell'Aiab Calabria, Maurizio Agostino - ci incoraggia a
guardare avanti con motivato ottimismo. L'agricoltura biologica nella
nostra regione riscuote interessi crescenti fra gli operatori economici
e la gente comune. Importante e' sottolineare che il successo non
riguarda solo i prodotti, ma anche i risvolti culturali e sociali,
come dimostra il grande interesse che hanno suscitato le iniziative
sull'educazione agroambientale e le mostre divulgative''. Vittoria di Confagri nelle liste degli allevatori 05/10 ''Consistente vittoria della lista degli allevatori sostenuta
dalla confagricoltura nell'ambito delle elezioni svoltasi nell'Assemblea
Generale dei Soci dell'Associazione Regionale Allevatori della Calabria,
che ha visto contrapposti due schieramenti di imprenditori zootecnici:
il primo formato dai rappresentanti di Coldiretti e Cia, il secondo
da allevatori la maggior parte di espressione di Confagricoltura''.
E' quanto scritto in una nota diffusa dalla Confagricoltura della
Calabria. L'esito della votazione e' stato commentato favorevolmente
dal Presidente di Confagricoltura Calabria Francesco Macri', dai presidenti
dell'Apa delle cinque province calabresi e da Giovanni Biafora, rappresentante
di Confagricoltura Cosenza. ''Per il mondo zootecnico calabrese -
hanno detto - si apre una nuova fase che sara' caratterizzata dal
coinvolgimento degli allevatori nei programmi di rilancio del settore,
tenendo conto delle mutate condizioni dei mercati e delle nuove esigenze
delle aziende zootecniche''. ''Tuttavia - ha detto Macri' - l'Associazione
terra' in grande considerazione le proposte che saranno avanzate dai
rappresentanti delle altre Organizzazioni, perche' tutti noi dobbiamo
contribuire ad ottimizzare i servizi di assistenza alle aziende, contribuendo
a ridurre i costi gestione. Gli allevatori che hanno sostenuto il
progetto di Confagricoltura hanno dimostrato di voler essere protagonisti
del loro futuro e questa vittoria dimostra come Confagricoltura Calabria
privilegi i problemi reali del settore contro le logiche di potere
fini a se stesse''. Macri, infine, auspica che le incomprensioni che
hanno caratterizzato i rapporti tra le organizzazioni professionali
agricole possano essere superate con l'apporto e l'esperienza di tutti
gli allevatori. I viticultori di Cirò bloccano la 106, l’ass. Pirillo sblocca la vertenza. La Rupa chiede un Consiglio regionale 04/10 Decisivo incontro nel pomeriggio tra l’assessore regionale
all’agricoltura, Mario Pirillo e i viticoltori del cirotano.
L’assessore, appena è stato attuato un primo blocco della
strada 106 da parte dei viticoltori, ha provveduto ad attivarsi presso
la presidenza del consiglio regionale, il Ministero alle Politiche
Agricole e l’Unione Europea per trovare una soluzione alla delicata
questione che vede impegnati i produttori di uva del crotonese. Nel
pomeriggio ha convocato i rappresentanti delle cantine. Tra l’assessore,
i rappresentanti dei produttori di uva e i proprietari delle cantine
c’è stato uno scambio di vedute sul futuro del settore
vitivinicolo calabrese. Dopo un lungo ed articolato confronto l’assessore
Pirillo ha esposto alcune iniziative avviate a sostegno dei produttori
di uva. Su sua iniziativa si è svolto in seguito l’incontro
tra cantine e i viticoltori che, di fatto, ha sbloccato lo stato di
empasse. L’Arssa, secondo un preciso progetto di promozione
e divulgazione (sostenuto dalla Regione Calabria), richiederà
un certo quantitativo di vino alle cantine. Queste ultime acquisteranno
le uve dai viticoltori. “Le giuste rimostranze dei lavoratori
– ha spiegato Pirillo - non devono diventare un alibi per chi
invece ha speculato nei loro confronti. Stiamo cercando in tutti i
modi di dare una svolta alla crisi, provvedendo alla valorizzazione
e alla divulgazione del vino, ma è necessario prima di tutto
la verifica delle filiere e la titolarità, poi quantificare
l’esubero, e ciò avverrà attraverso uno studio
dei dati in nostro possesso, e in seguito stabilire un tetto massimo
dei quintali delle uve. Il Consiglio Regionale si dovrà adoperare
per recuperare le risorse. L’area interessata è a maggiore
vocazione vitivinicola per cui richiede un inquadramento necessario
della superficie vitata e della caratterizzazione dei vitigni, iniziative
indirizzate verso una qualificazione e differenziazione delle produzioni.
Sono uno strenuo difensore del nome del Cirò, per cui urge
una via d’uscita alla crisi del mercato”. La riunione
è ancora in corso e si stanno definendo i dettagli. L’ARSSA effettua il ripopolamento di lepri sull’Altopiano Silano 04/10 In Calabria le condizioni della selvaggina stanziale e della
lepre, in particolare, versano in condizioni a dir poco precarie,
perché gli interventi di ripopolamento finora effettuati non
hanno dato i risultati sperati. Ciò – secondo la valutazione
dei tecnici ARSSA - è dovuto al fatto che le lepri immesse
hanno poca o addirittura assente capacità d’ambientamento.
L’ARSSA – Centro Sperimentale Dimostrativo di Molarotta
(Camigliatello Silano), per ovviare a ciò, nell’anno
2001, ha avviato un centro Pilota per l’allevamento della Lepre
Comune, con la produzione d’animali che nati, allevati ed ambientati
in Sila, nel momento in cui vengono “lanciati”, si adattano
facilmente alle condizioni pedoclimatiche dell’ambiente esterno.
Così operando – secondo l’esperienza degli esperti
ARSSA - i ripopolamenti sul territorio utile, eseguiti con animali
sani ed acclimatati, aventi spiccate capacità di sfuggire ai
predatori naturali e di riprodursi, possono andare a buon fine nel
rispetto delle basilari regole ecologiche. L’obiettivo primario
dell’ARSSA è quello di sensibilizzare gli imprenditori
del settore ad intraprendere tale tipo d’allevamento, così
che gli Organismi preposti ai ripopolamenti faunistici, provvedano
all’acquisto di selvaggina autoctona, idonea allo scopo, sanitariamente
controllata, reinvestendo, così, le somme stanziate sempre
nell’ambito del territorio calabrese. Al fine di sensibilizzare
l’opinione pubblica, coordinato dal Direttore Generale dell’ARSSA,
Giovanni Marzullo, con la concreta collaborazione di Luigi Spina,
dirigente del Centro Provinciale ARSSA di Cosenza, è stato
organizzato un “lancio” sperimentale di Lepre Comune (12
esemplari), di concerto con l’Amministrazione Provinciale di
Cosenza, rappresentata dal dirigente, Lorenzo Vitari. All’operazione,
ha preso parte attiva personale tecnico del Centro Sperimentale ARSSA
di Molarotta, il veterinario responsabile della Struttura, Giuseppe
Scarnati, unitamente a due guardie del Servizio di vigilanza Ittico
– Venatoria dell’ Ente Provincia. Il personale incaricato
ha provveduto, con tempestività, alla cattura delle lepri,
quindi s’è dato corso al lancio sperimentale in una non
menzionata località dell’Altopiano Silano, che presentava
i necessari requisiti ambientali, in considerazione del fatto che
in questo periodo è aperta la caccia alla lepre. Gli animali,
messi in libertà a meno di un’ora dopo la cattura, appena
aperte le gabbie, si sono sottratti rapidamente alla vista per come
dettano i canoni di selvaticità e di rusticità che li
hanno contraddistinti nel recinto di ambientamento. Successo della settima Sagra dei Fichi di Zumpano 03/10 Zumpano è una piccola e ridente comunità nel
cuore della provincia Cosentina, una terra dove ancora oggi sono presenti
antiche tradizioni contadine che riescono a convivere con i moderni
sistemi di commercializzazione. Terra per antonomasia del Fico Dottato,
Zumpano, si presenta come un piccolo museo a cielo aperto che conserva
ancora un attivo centro storico ed una campagna lussureggiante, testimonianza
di una vita rurale mai sopita. Virus dei polli: Dopo il maxisequestro a Gioia Coldiretti chiede l’estensione dell’etichetta. Preoccupazione del LAV 03/10 ''E' necessario estendere a tutti i prodotti a partire da tutti
i tipi di carne l'obbligo di indicare in etichetta il Paese d'origine
che scattera' a meta' ottobre per il pollame e i prodotti derivati
dopo che era stata introdotta nel 2002 in Europa l'etichettatura di
origine della carne bovina per combattere l'emergenza mucca pazza''.
E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare il blocco da parte
del servizio di vigilanza antifrode delle dogane di 260 tonnellate
di carne congelata di pollo e di 130 tonnellate di carne suina provenienti
dalla Cina in transito nel porto di Gioia Tauro. Secondo la Coldiretti
''si tratta di una misura necessaria per valorizzare i primati qualitativi
della carne nazionale ed agevolare il piano di intensificazione dei
controlli che e' divenuto operativo questa settimana con la pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto legge sulle misure urgenti di
prevenzione dell'influenza aviaria. Se l'obbligo di indicare il Paese
di origine e' infatti ora in vigore per la carne bovina, le uova,
il miele, il latte e la frutta e verdura fresca molto resta ancora
da fare e l'etichetta resta anonima per la carne di maiale, quella
di coniglio e anche per le conserve vegetali e i succhi di frutta,
ma anche per l'extravergine di oliva''. Per l'organizzazione degli
imprenditori agricoli serve, quindi, ''un piano strutturale finalizzato
alla rigenerazione dell'avicoltura italiana colpita dalla crisi di
mercato, ad intensificare i controlli sulle importazioni e a garantire
i consumatori che devono trovare sul banco di vendita alimenti con
l'etichetta dell'origine bene in vista con caratteri chiari riportati
su ogni confezione''. L’ass. Pirillo incontra i produttori di uva per il giusto prezzo 03/10 L'Assessore regionale all' Agricoltura Mario Pirillo ha incontrato
questa mattina i rappresentanti dei produttori di uva dell' intera
zona del Cirotano e di Melissa, guidati dal sindaco di Ciro' Nicodemo
Filippelli, che avevano dato vita ad una manifestazione di protesta,
davanti alla sede della Giunta, per il mancato ''conferimento'' delle
uve ''ad un giusto prezzo'', considerato anche l' esubero di produzione
di circa ventimila quintali. Chiarite le posizioni dei produttori,
l' Assessore Pirillo ha dichiarato la massima disponibilita' dell'
intera Giunta a dare la giusta soluzione al problema ''ma per farlo
- ha detto - occorre un coinvolgimento dell' intero Consiglio regionale''.
A tale proposito si e' convenuto che saranno investiti del problema
i Capigruppo consiliari i quali dovrebbero chiedere al Presidente
Bova la convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio regionale.
L'Assemblea, un volta convocata, sara' chiamata - secondo quanto emerso
dalla riunione - ad autorizzare la Giunta a ''conferire'' le uve al
prezzo di mercato ed a pagare i produttori, utilizzando le risorse
disponibili. Cilento nominato presidente di Agrumicoltura 03/10 Nicola Cilento, imprenditore agrumicolo di Corigliano Calabro
e dirigente di Confagricoltura Calabria, e' stato indicato dalla Giunta
esecutiva confederale dell' organizzazione per la presidenza della
Federazione nazionale di prodotto agrumicoltura. L' incarico affidato
a Cilento e' stato commentato positivamente dal presidente dell' organizzazione
degli imprenditori agricoli calabresi, Francesco Macri', e dal componente
di Giunta, Carlo Siciliani, secondo i quali ''l' esperienza e la professionalita'
imprenditoriale di Nicola Cilento sono una garanzia per l' elaborazione
e l' avvio dei programmi e delle iniziative di rilancio dell' importante
comparto dell' economia primaria della Calabria''. Cilento, dal canto
suo, nel ringraziare i dirigenti di Confagricoltura Calabria, ha sottolineato
''l' esigenza di attuare una forte iniziativa sinergica con le istituzioni
nazionali e regionali allo scopo d' incrementare le prospettive di
sviluppo, la commercializzazione e la promozione delle produzione
agrumicole meridionali, e calabresi in particolare''. I pescatori di Schiavonea in stato di agitazione 02/10 I pescatori di Schiavonea, costituitisi in comitato di agitazione
permanente, dichiarano lo stato di agitazione a causa delle scelte
''incomprensibili'', inopportune, e,soprattutto,effettuate senza il
minimo coinvolgimento della categoria, nei lavori in esecuzione nell'area
portuale ed,in particolare, nella seconda darsena del porto di Corigliano
Calabro. Lavori , tra l'altro, che prevedono la realizzazione di una
''catenaria'' per la sistemazione della flotta peschereccia, restringendo
fortemente gli spazi abituali: una mortificazione per i pescatori
e una occasione mancata per la valorizzazione dell'economia ittica
locale e, cosa piu' preoccupante, nessuna prospettiva di sviluppo
per la piu' grande marineria della Calabria.Lo stato di agitazione
dei pescatori durera' fino a quando non si avranno certezze, con il
blocco dei lavori per la realizzazione della catenaria, per effettuare,invece,scelte
non piu' rinviabili per una adeguata e dignitosa sistemazione della
pesca nella seconda darsena del porto. ''I pescatori di Schiavonea
- dichiara il portavoce del Comitato Salvatore Martilotti - stigmatizzano
la disattenzione della Politica e delle Istituzioni(Ministero dei
Trasporti, Regione,Provincia e Comune) per il mancato coinvolgimento
dei pescatori prima dell'avvio dei lavori oggi in esecuzione. Lavori
da cui dipende lo stesso futuro dell'economia ittica locale, ma anche
il futuro di tanti giovani e di decine e decine di famiglie di pescatori
di Schiavonea. Solo grazie al Comandante del porto i pescatori locali
sono venuti a conoscenza di una diversa sistemazione della flotta
peschereccia nel corso dell'incontro odierno presso i locali dell'Ufficio
Circondariale Marittimo di Corigliano Calabro. I pescatori hanno ringraziato
il Comandante Francesco Chirico per la sensibilita' e l'interesse
mostrato verso la categoria, chiedendo di valutare l'opportunita'
di una Conferenza di servizi sull'emergenza che si e' venuta a creare
e,chiedendo, se compatibile e giuridicamente perseguibile,la sospensione
dei lavori in esecuzione. Inoltre, i pescatori hanno voluto ribadire
che le scelte effettuate ed in corso di realizzazione sono scelte
squisitamente politiche e,pertanto, investono direttamente le Istituzioni
che hanno il governo del territorio, ed in particolare Comune,Provincia
e Regione. I pescatori sono determinati a continuare lo stato di agitazione
poiche' non e' semplicemente un problema tecnico l'esecuzione dei
lavori. Dopo decenni di attesa, di lutti, di sacrifici, di lavoro
duro di tanti pescatori, - continua il portavoce del Comitato Salvatore
Martilotti - questi lavoratori del mare vogliono risposte rassicuranti
sul futuro della pesca locale''. Al Comune, alla Provincia e alla
Regione - prosegue il portavoce del Comitato Salvatore Martilotti
- chiediamo:di sospendere l'esecuzione dei lavori per il posizionamento
della catenaria nella seconda darsena;la costituzione di un tavolo
fra Istituzioni e Categoria locale per valutare, attraverso il dialogo
e la concertazione, l'opportunita' di rivedere le scelte effettuate
per delineare,invece, scelte compatibili con il programma di sviluppo
della pesca calabrese avviato dalla Regione Calabria; la costituzione
del Tavolo Blu' provinciale e ripristino delle funzioni della Consulta
comunale della Pesca per confrontarsi sulle risorse finanziarie pubbliche
a sostegno della piu' grande marineria della Calabria. Confagricoltura vince le elezioni associative degli allevatori 29/09 ''Una netta e consistente vittoria e' stata ottenuta dalla
lista degli allevatori sostenuta dalla Confagricoltura nell' ambito
delle elezioni svoltasi nell' Assemblea generale dei soci dell' Associazione
regionale allevatori della Calabria, che ha visto contrapposti due
schieramenti di imprenditori zootecnici: il primo formato dai rappresentanti
di Coldiretti e Cia, il secondo da allevatori la maggior parte di
espressione di Confagricoltura''. A renderlo noto e' stata la Confagricoltura.
Gli eletti sono Giovanni Biafora, Carlo Bova, Giuseppe Cerminara,
Pietro Daniele, Antonio Giglio Verga. Nel Collegio sindacale sono
stati eletti Fabio Canzonieri (sindaco effettivo), Michela Mazza e
Franco Bomba (supplenti); a questi si aggiungeranno i rappresentanti
dell' Associazione italiana allevatori e della Regione Calabria. Soddisfatti
il presidente di Confagricoltura, Francesco Macri', ed i presidenti
dell' Apa di Catanzaro, Alberto Statti, di Vibo Valentia, Domenico
Garisto, di Crotone, Michele Colucci, di Reggio Calabria, Domenico
Tripodi, ed il rappresentante di Confagricoltura Cosenza, Giovanni
Biafora, secondo i quali ''per il mondo zootecnico calabrese si apre
una nuova fase che sara' caratterizzata dal coinvolgimento degli allevatori
nei programmi di rilancio del settore, tenendo conto delle mutate
condizioni dei mercati e delle nuove esigenze delle aziende zootecniche''.
''Tuttavia - ha sostenuto Macri' - l' Associazione terra' in grande
considerazione le proposte che saranno avanzate dai rappresentanti
delle altre Organizzazioni, perche' tutti noi dobbiamo contribuire
ad ottimizzare i servizi di assistenza alle aziende, contribuendo
a ridurre i costi gestione. Gli allevatori che hanno sostenuto il
progetto di Confagricoltura hanno dimostrato di voler essere protagonisti
del loro futuro e questa vittoria dimostra come Confagricoltura Calabria
privilegi i problemi reali del settore contro le logiche di potere
fini a se stesse''. Macri' ha quindi auspicato che ''le incomprensioni
che hanno caratterizzato i rapporti tra le Organizzazioni professionali
agricole possano essere superate con l' apporto e l' esperienza di
tutti gli allevatori''. Intesa tra ARSSA e viticoltori per il conferimento dell’uva. L’ass. Pirillo annuncia un tavolo sulle eccedenze 28/09 Presso la sede regionale dell’Agenzia per i Servizi in
Agricoltura si sono riuniti in rappresentanza dei viticoltori gli
esponenti delle Organizzazioni professionali agricole provinciali,
rappresentate da Pietro Tarasi della Coldiretti; Giovanni Fazio della
Cia (Confederazione italiana agricoltori) e Marino le Piane per l’UPA
( Unione Provinciale Agricoltori ). Per i produttori, i responsabili
della Coop. Ricarro di Rocca Imperiale (Cs): Pietro Cascardi, Francesco
Lungaretti e Vincenzo Marino. Torna la Biodomenica, festa del biologico 28/09 Domenica prossima torna in tutta Italia, per il sesto anno
consecutivo, la Biodomenica, la festa dell' agricoltura biologica,
della sana alimentazione e del gusto, organizzata dall' Aiab (Associazione
italiana per l' agricoltura biologica), Coldiretti e Legambiente,
in collaborazione con Citta' del Bio. In oltre cento piazze italiane,
e' scritto in una nota, i cittadini potranno apprezzare i prodotti
di un' agricoltura che offre a sempre piu' persone alimenti sani e
di qualita', legati al territorio, alle sue tradizioni e alla sua
cultura. In Calabria Coldiretti, Aiab e Legambiente hanno preparato
un programma ricco di iniziative che partiranno venerdi' prossimo
con l' inaugurazione, all' Istituto tecnico agrario di Catanzaro,
dalla mostra ''Io mangio bio'', corredata da incontri mirati all'
educazione Agroambientale. Sabato, nel Parco della scuola agraria,
vi sara' una manifestazione dedicata a tutte le scuole di ogni genere
e grado, con visite guidate da tecnici specializzati lungo percorsi
agroambientali appositamente predisposti, con il Patrocinio dell'Amministrazione
Provinciale di Catanzaro e il Comune di Catanzaro. Sabato e domenica
sono invece in programma tre iniziative. A Pizzo Calabro, in collaborazione
con il Comune e la Provincia di Vibo Valentia, si terra' la manifestazione
''A Pizzo si mangia da ... bio''. In oltre dieci ristoranti e nelle
gelaterie del centro si potranno degustare piatti, pizze, stuzzichini
e gelati da agricoltura biologica. In piazza inoltre vi sara' un mercatino,
con esposizioni ad altre degustazioni. All' aeroporto di Lamezia Terme
e' in programma ''Vola con il biologico'', una iniziativa espositiva,
di informazione e degustazione, coronata dalla distribuzione di prodotti
biologici calabresi ai viaggiatori in arrivo e partenza. Al porto
di Vibo Valentia, infine, si svolgera' ''Anche il pesce si fa bio''.
Sara' disponibile un' imbarcazione di pescaturismo con cui visitare
gli impianti di maricoltura biologica della Cooperativa Nautilus,
a largo della costa della baia di trainiti. Le visite guidate in mare
sono organizzate dalla Coop. Mareggiando. Il presidente della Coldiretti,
Pietro Molinaro, ritiene che il biologico, ''non e' solo un metodo
pulito, ma una occasione per valorizzare i prodotti legati al territorio
che garantiscono freschezza, salute e rispetto delle tradizioni''.
''Con la Biodomenica - ha sostenuto Maurizio Agostino, direttore di
Aiab Calabria - pensiamo di portare in piazza l' esempio di un' agricoltura
che rappresenta un modello di sviluppo per tutto il territorio rurale.
Quest' anno abbiamo voluto dare una certa attenzione al mondo della
scuola, con un ricco programma su Catanzaro dedicato ad insegnanti
ed alunni. E poi alla enogastronomia di qualita' con le manifestazioni
di Pizzo. Insomma due esempi di come biologico significa anche sociale
e sviluppo del turismo''. Andrea Dominijanni di Legambiente, infine,
ha affermato che ''con questa iniziativa, continua l' impegno dell'
associazione nei confronti della tutela, promozione e salvaguardia
dei prodotti tipici. I prodotti provenienti da questa agricoltura
di qualita' garantendo la sicurezza alimentare dovrebbero assumere
un ruolo preminente nelle mense scolastiche della nostra regione''.
Nuovo caseificio a San Giovanni in Fiore 28/09 Sara' inaugurato domenica 2 ottobre a San Giovanni in Fiore
un moderno caseificio gestito direttamente dagli allevatori della
zona. Lan struttura sorge in contrada Garga sulla strada statale 107.
''La struttura - ha sostenuto il presidente della Cooperativa zootecnica
Giovanni Biafora - vuole rappresentare una sfida in un' area particolarmente
difficile e contribuire alla valorizzazione ed alla tutela delle produzioni
locali''. Al termine della cerimonia seguira' una degustazione dei
prodotti dell'azienda. La CIA contraria al trattamento diverso per la Calabria sugli aiuti per l’olio 27/09 ''La scelta di una diversita' di trattamento per la sola regione
Calabria appare non comprensibile e non condivisibile''. A sostenerlo
e' stato il presidente regionale della Cia (Confederazione italiana
agricoltori), Giuseppe Mangone, in merito agli aiuti comunitari all'
olivicoltura. ''La riforma della Pac entrata in vigore da quest' anno
- ha aggiunto Mangone - ha istituito un modello nuovo di erogazione
degli aiuti, passando da un aiuto a capo, ad ettaro coltivato o a
quintale, ad un sostegno disaccoppiato e forfetario unico, calcolato
per titoli acquisiti in un periodo di riferimento ed erogato in ratei
annuali fino al 2013 o parzialmente disaccoppiato (60-40%) in cui
la parte non forfetaria sara' erogata a produzione avvenuta. Per la
maggior parte delle Ocm fin qui riformate in tal senso, l' Italia
ha scelto il disaccoppiamento totale. Per quanto riguarda l' olio
d' oliva, la filiera e le istituzioni hanno concordato per l' aiuto
interamente disaccoppiato. Ora con decisione non concertata, il Ministro,
ha avanzato richiesta alla Commissione di applicare per il settore
il disaccoppiamento parziale dell' aiuto per la sola Calabria, in
virtu' di una ipotetica particolarita' dell' olivicoltura della regione.
Una motivazione inconsistente in quanto, l' olivicoltura calabrese,
al pari di quella delle altre regioni, non e', ne' omogenea ne' particolare.
Un' altra motivazione addotta e' quella riferita agli affitti, diffusi
in regione, degli oliveti con vari tipi di contrattazione. Anche questa
non e' una particolarita' calabrese''. ''Probabilmente la scelta del
disaccoppiamento parziale per affrontare il problema degli affitti
- ha sostenuto il presidente della Cia - e' perorata da coloro che
pensano che in questo modo e' piu' facile tutelare l' olivicoltura
o che credono che la parte accoppiata possa essere corrisposta a persone
diverse da quelle cui spetta la parte disaccoppiata non tenendo conto
che l' intero aiuto spetta comunque al conduttore sia esso proprietario,
affittuario, comodatario o quant' altro''. ''Dalla scelta del parzialmente
disaccoppiato - ha concluso mangone - per i produttori calabresi ed
il sistema calabrese nel suo insieme significhera' una perdita di
risorse sin qui ricevute''. Eurispes: 7 aziende su 10 non dispongono di certificazione di qualità. Ass.Pirillo: “Servono marchi di qualità” 26/09 Sette aziende agricole calabresi su dieci non dispongono di
certificazioni di qualita', mentre sono circa 8.700 le imprese della
filiera agricola che chiedono alla Regione politiche dirette a proteggere
la tipicita' e la qualita' dei prodotti. E' quanto emerso dal primo
Rapporto sull'agricoltura in Calabria realizzato dall'Eurispes. Il
69 per cento degli imprenditori si dichiara dunque ''non certificato''.
Ben 7 aziende su 10 (il 69%) hanno risposto negativamente alla domanda,
''la sua azienda dispone di certificazioni''; appena l'11% dichiara
di aver ottenuto la certificazione per uno o piu' prodotti, l'8,5%
per una parte del processo distributivo o produttivo, il 7% per tutte
le attivita' dei processi distributivi e produttivi, e solo il 4%
afferma di avere certificazioni di prodotto e di processo. Fra le
aziende del settore agricolo (21% rispetto al 10% settore dell'agroindustria)
e' maggiore la quota di quante dispongono della certificazione di
qualita' dei processi aziendali; di contro, nel comparto dell'industria
agroalimentare prevalgono le imprese che hanno puntato sulla certificazione
dei prodotti (il 14% vs il 9%). Dalla suddivisione territoriale per
provincia emergono delle significative differenze valoriali. A Crotone
(31,8%) e Vibo Valentia (25%) prevale il numero di imprese con certificazione
di processo, a Cosenza (15,1%) e Reggio Calabria (11,5%) quelle di
prodotto, mentre Catanzaro fa registrare il numero piu' elevato di
aziende che possiede entrambe le certificazioni (10,7%). Considerata
l'importanza che stanno assumendo i marchi di qualita' per le imprese
che intendono affermarsi sul mercato dei prodotti alimentari, e in
maniera particolare per le imprese calabresi, che stanno puntando
molto sullo sviluppo del settore agroalimentare, - spiega l'Eurispes
- risulta fondamentale analizzare gli orientamenti degli operatori
economici calabresi rispetto ad un tipo di produzione che, per i mezzi,
le risorse e le procedure impiegate, offre maggiori garanzie di qualita'.
Oltre a rilevare la percezione sul grado di diffusione su forme di
agricoltura di qualita', si e' cercato pertanto di quantificare l'effettivo
numero di aziende agroalimentari del territorio regionale che offrono
sul mercato prodotti che hanno ottenuto certificazioni o marchi di
qualita' o con maggiori garanzie di sicurezza e qualita' alimentare
perche' etichettati come ''biologici''. L'analisi ha evidenziato anche
in questo caso una fase embrionale del processo. Complessivamente,
infatti, si registra tra le aziende calabresi un limitato orientamento
verso le produzioni di qualita'. Cosi', appena l'11% delle aziende
afferma di produrre o di commercializzare prodotti con Denominazione
di Origine Controllata; l'8% dichiara di aver ottenuto per i propri
prodotti la Denominazione di Origine Protetta e l'Indicazione Geografico
Protetta, mentre scende a 3,5%, in assoluto il valore piu' basso rilevato
per ciascun marchio, la quota di quante qualificano la loro offerta
mediante l'utilizzo del marchio Denominazione di Origine Controllata
e Garantita (3,5%). L'analisi territoriale mostra un maggiore dinamismo
in tal senso nella provincia di Catanzaro, la quale risulta particolarmente
sensibile alla certificazione dei prodotti attraverso l'utilizzo dei
marchi di qualita'. Le aziende locate nel suo territorio si distinguono,
infatti, per aver espresso le percentuali piu' alte relativamente
alla produzione e alla commercializzazione di prodotti di qualita'.
Solo nel caso della Denominazione di Origine Controllata il territorio
crotonese (18,2%) manifesta un dato superiore a quello catanzarese
di quattro punti percentuali. Le proposte degli operatori: il 25,6%
punta sui marchi di qualita'. Quali, dunque, i suggerimenti e le principali
linee di indirizzo indicati dagli operatori calabresi? Quattro gli
interventi prioritari individuati: innovazione su prodotti esistenti
e introduzione di nuovi prodotti (29,6%), potenziamento della rete
distributiva mediante l'individuazione di nuovi canali di vendita
(29,1%), attuazione di politiche dirette a proteggere la tipicita'
e la qualita' dei prodotti (25,6%) attraverso le denominazione d'origine
(DOC, DOP, DOCG, IGP, ecc.), aumento della quota delle vendite attraverso
l'intercettazione di nuove nicchie di mercato (22,1); seguono, con
percentuali inferiori, i miglioramenti dell'etichettatura dei prodotti
(19,1%), il rafforzamento delle relazioni con la grande distribuzione
(18,6%) e il potenziamento della logistica secondo l'ottimizzazione
dei tempi di consegna dei prodotti (14,6%). Meno rilevanza, infine,
assume l'adeguamento (10,1%) alle nuove normative (BSE, tracciatura,
norme sugli OGM, ecc.) e il rafforzamento degli strumenti e delle
politiche di marketing aziendale (es. packaging) (4,5%). Non si riscontrano
sensibili differenze tra le aziende della filiera agroalimentari:
in entrambi i comparti analizzati, dunque, si osserva una convergenza
di opinioni sulle azioni da intraprendere. Non in tutti i territori
provinciali si riscontra la medesima scala di priorita' sulle scelte
da imprendere per il rilancio del settore. Le divergenze piu' importanti
riguardano le imprese reggine, che individuano come primo obiettivo
la necessita' potenziare le relazioni rispondendo alle richieste provenienti
dalla grande distribuzione (27,9%), e le imprese crotonesi, che pongono
al primo posto l'individuazione di nuovi canali di distribuzione (36,4%).
Rispetto alla necessita di migliorare l'etichettatura del prodotto
si dimostrano piu' sensibili le aziende di Cosenza (23,6%) e Catanzaro
(21,4%); fra quest'ultime, inoltre, e' maggiore la quota di quante
sostengono la creazione di nuove nicchie di mercato (32,1%); infine,
a Vibo Valentia si rilevano le percentuali piu' elevate di quanti
ritengono prioritario l'adeguamento alle normative (12,5%). Forestazione autosostenibile, Pirillo incontrerà il viceministro Baldassarri 26/09 “Forestazione autosostenibile” è il tema
dell’incontro che si terrà giovedì prossimo, 29
settembre, a Roma, presso il Ministero dell’economia nell’incontro
che l’assessore regionale all’agricoltura e forestazione,
Mario Pirillo avrà con il viceministro Mario Baldassarri. L’assessore
Pirillo presenterà il documento elaborato e licenziato dal
comitato scientifico (formato da docenti e qualificati esperti) sulla
questione riguardante appunto il piano di riforma teso a rendere produttivo
il settore. Su indicazione dell’assessore Pirillo il comitato
scientifico ha provveduto a sviluppare un progetto sull’autosostenibilità
del comparto, che vede una relazione stretta tra uomo e ambiente,
con particolare attenzione dedicata alla fruibilità dei parchi
verdi, al rimboschimento, alla valorizzazione e vendita dei prodotti
di sottobosco. In tale ottica assume particolare importanza la sinergia
con gli assessorati all’ambiente, turismo ed industria. Incontro dell’ARSSA sulla coltivazione del grano duro 26/09 E’ stato un primo incontro giudicato soddisfacente dalle
parti interessate quello che s’è tenuto presso la sede
regionale dell’ARSSA di Viale Trieste, tra dirigenti dell’Agenzia
per i Servizi in Agricoltura (Giuseppe Mileti, Antonio Murrone e Luigi
Spina), delle Organizzazioni professionali agricole (Giovanni Cipolla
per la Coldiretti e Giovanni Fazio per la Cia) ed i rappresentanti
del Molino Romeo di Rossano (Giovanni Romeo e Leonardo Pugliese).
L’incontro voluto collegialmente dalle diverse realtà
ha sancito una concreta fase di collaborazione tra il Soggetto pubblico
ARSSA, i rappresentanti del mondo agricolo e quelli dell’industria
molitoria impegnata nel processo di filiera della lavorazione del
grano duro destinato alla pastificazione. Un segmento agricolo che
in Calabria è potenzialmente valido e suscettibile di sviluppo.
I dirigenti ARSSA hanno espresso piena disponibilità della
Struttura per il varo di un protocollo d’intesa mirato a valorizzare
la coltura del grano duro e per sostenere adeguatamente quelle aziende
agricole che mostreranno interesse per l’iniziativa tendente
a sviluppare la diffusione di ulteriori varietà di frumento
adatte alle condizioni pedo-climatiche della Regione Calabria. Con
l’occasione, i rappresentanti ARSSA hanno riferito ai presenti
che sull’argomento grano duro l’impegno dell’Agenzia
risale all’anno 2000 e che sono stati già acquisiti soddisfacenti
risultati per alcune nuove varietà, come il “Fauno”.
Le attività di ricerca e sperimentazione, infatti, all’attualità
consentono di avere delle ricadute importanti nell’ambito dei
vari territori, tanto che i rappresentanti del Molino Romeo, da parte
loro, si sono impegnati, nella prima fase, ad operare il ritiro delle
quantità di prodotto ottenibili su una superficie pari a 2.000
ettari, indicando l’ARSSA quale entità di garanzia e
di punto di riferimento per le categorie interessate per realizzare
al meglio l’azione di filiera del comparto. Altri argomenti
affrontati nel corso dei lavori hanno riguardato: l’attuazione
di un piano d’assistenza tecnico-professionale presso le imprese
coinvolte nel progetto, l’impegno a realizzare standard qualitativi
del prodotto, secondo i parametri richiesti dall’industria molitoria.
Compiti, questi, che l’ARSSA potrà sicuramente garantire.
I rappresentanti di Coldiretti e Cia, nell’esprimere soddisfazione
per la qualità dei contenuti di questo primo incontro, hanno
fatto rilevare il peculiare ruolo che l’Agenzia per i Servizi
in Agricoltura potrà svolgere nell’ambito della ricerca
applicata e sperimentazione del frumento, attraverso i campi catalogo
e dimostrativi; per le ricerche di mercato del prodotto, attraverso
confronti comparativi con le altre regioni produttrici; per il varo
di un adeguato intervento di assistenza ai produttori, di concerto
con le categorie professionali e la piana condivisione del percorso
da parte del competente Assessorato regionale all’Agricoltura. Convegno sulla Politica Agricola Comune a Lattarico 26/09 La riforma della Politica Agricola Comune (PAC). Questo il
tema di un convegno che si è svolto a Lattarico, piccolo centro
alle porte di Cosenza. Un territorio a grande vocazione agricola nel
quale l’olivicoltura ed i castagneti rappresentano gran parte
della produzione di questo lembo di terra. La nuova riforma messa
in campo in dall’organo legislativo europeo, rappresenta una
rivoluzione copernicana per i nuovi indirizzi che detta nel comparto
di riferimento. Tanto per fare un piccolo esempio, i finanziamenti
non saranno più erogati in base alla quantità di produzione
ma al rispetto di alcune regole che riguardano la qualità,
la sicurezza, la tracciabilità e il legame con il mondo rurale
di provenienza. Detta così, dal punto di vista dei consumatori
ed in momento di forte preoccupazione per la salute pubblica –
bse, influenza aviaria, brucellosi ecc. docet – è sicuramente
un grosso passo in avanti verso quello che è il rispetto di
chi ogni giorno acquista i prodotti necessari per la propria sopravvivenza.
Ma dal punto di vista dei produttori, come evidenziato durante il
dibattito, non mancano affatto le preoccupazione per i nuovi vincoli
di una normativa ancora oscura e che risente anche di un difetto di
comunicazione legato alla tipicità del linguaggio legislativo.
Qualificato il parter: Fabio Mele Direttore tecnico del CAA/UCI di
Roma, Stefano De Marco, consulente della Libera Associazione coltivatori
ed imprenditori agroalimentari – LACIA –, espressione
in Calabria dell’UCI, Unione Agricoltori Italiani, Luigi Guarneri,
presidente della LACIA. Puntuale il resoconto di Fabio Mele che ha
parlato ed illustrato la riforma della PAC e tutti gli adempimenti
cui saranno obbligati gli agricoltori. Stefano De Marco ha relazionato
sui fattori di “condizionalità” ossia le condizioni
che presiedono ai finanziamenti. Interessanti gli interventi del pubblico:
Egidio Aiello, imprenditore della zona, ha espresso forti dubbi sulle
modalità di presentazione delle domande che riguardano le passate
annualità. I lavori sono stati conclusi dal presidente della
LACIA/UCI, Luigi Guarneri che ha richiamato l’attenzione degli
operatori agricoli ad una attenta lettura della riforma mettendo a
disposizione le proprie strutture organizzative (info al n. 0984/637045)
per i chiarimenti del caso e per una puntuale applicazione delle nuove
regole che se disattese potrebbero escludere definitivamente molte
piccole aziende dai finanziamenti Europei. Cassano aderisce alla associazione nazionale “Città dell’olio” 26/09 Il comune di Cassano Ionio ha aderito all'associazione nazionale
''Citta' dell'Olio'', presieduta da Enrico Lupi. Ne hanno dato notizia
il sindaco Gianluca Gallo e l'assessore comunale alle Attivita' Produttive,
Roberto Bruno. L'adesione all'associazione ''Citta' dell'Olio'', decisa
dalla giunta comunale, sara' discussa e deliberata nel corso nella
prossima riunione del consiglio, gia' convocata per giovedi' 29 settembre.
''Nel corso degli anni di attivita', l'associazione - hanno detto
Gallo e Bruno - ha definito il proprio ruolo di tutela, di promozione
e valorizzazione sia dell'ambiente e della cultura dell'olivo, che
della qualita', dell'immagine e del piacere dell'olio. L'amministrazione
comunale di Cassano ha scelto di aderire perche' ha ritenuto interessanti
e importanti le finalita', gli obiettivi e le iniziative in programma
dell'associazione Citta' dell'Olio, tra cui la valorizzazione del
prezioso prodotto olio extravergine di oliva e il progetto riguardante
il Turismo dell'Olio, destinato a fare affacciare sul mercato una
serie di territori fino a oggi marginali rispetto ai flussi turistici
piu' consolidati in un'ottica di sviluppo e di promozione delle aree
a tradizione olivicola come quella cassanese''. ''In questo senso
- hanno concluso il sindaco Gallo e l'assessore Bruno - il progetto
Turismo dell'Olio non si esaurira' nella elaborazione di pacchetti
turistici, che pure sono importanti, ma avra' il compito di educare
all'accoglienza tutti quei operatori economici sul territorio, che
possono essere coinvolti in questo piano di sviluppo''. Confagri: “Superare la penalizzazione del comparto agrumicolo” 26/09 Le regole di commercializzazione e gli eventuali programmi
finalizzati alla riorganizzazione e rilancio del comparto agrumicolo,
penalizzato da anni da una profonda crisi di mercato, sono state al
centro di una riunione del ''Comitato Piccoli Agrumi'', organismo
interprofessionale di Confagricoltura. ''Nel corso dei lavori, presieduti
da Nicola Cilento - e' detto in un comunicato - i rappresentanti della
grande distribuzione organizzata hanno evidenziato la necessita' di
avere dei dati certi all' inizio di ogni campagna di commercializzazione
relativi alla quantita' ed alla qualita' di prodotto fresco e nel
contempo hanno invitato il mondo produttivo a riorganizzarsi in strutture
efficienti in grado di affrontare le sfide del mercato, alla luce
di una sempre piu' pressante concorrenza spagnola. A parere dei produttori
le iniziative tecniche tendenti al miglioramento della produzione
devono necessariamente coinvolgere gli Istituti sperimentali che rilasciano
la certificazione per le nuove varieta' di clementine, in modo da
dilatare il calendario di commercializzazione''. ''C' e' urgenza -
ha sostenuto Cilento - di una sinergia operativa tra i soggetti della
filiera, finalizzata ad affrontare le nuove esigenze del mercato.
Nelle prossime riunioni si procedera' ad elaborare una bozza di accordo
sulle nuove regole di commercializzazione''. A conclusione della riunione
e' stato evidenziato che l' assessore regionale all' Agricoltura Mario
Pirillo ha manifestato la propria disponibilita' a sostenere eventuali
iniziative promozionali del comparto agrumicolo calabrese. Legacoop “Inopportune le iniziative sigli aiuti UE” 23/09 ''Giudichiamo inopportuna e fuori luogo l' iniziativa dell'
Assessore regionale all' Agricoltura in merito al regime di aiuti
da applicare agli olivicoltori calabresi''. A sostenerlo e' Legacoop
Agroalimentare che in una nota ''ribadisce la propria posizione in
favore del disaccoppiamento totale cosi' come concordato in tutte
le sedi deputate a discutere su tale argomento, da ultimo il tavolo
verde tenuto a Roma alcune settimane fa''. ''La scelta operata dall'
assessore Pirillo - prosegue la nota - adducendo una presunta specificita'
dell' olivicoltura calabrese marginalizza il settore e tende a mantenere
in vita un meccanismo ed un modello che non ha consentito, fino ad
oggi, al settore di esprimere tutte le sue potenzialita'. Occorre
al contrario cogliere gli elementi positivi contenuta nella riforme
dell' Ocm per favorire una riorganizzazione del sistema olivicolo
regionale su nuove basi per riposizionarlo nel mutato quadro di riferimento
legislativo e regolamentare italiano ed europeo. In questo senso occorre
da parte delle istituzioni pubbliche, degli operatori delle organizzazioni
dei produttori effettuare uno sforzo in grado di mettere le aziende
regionali nelle condizioni di competere in un mercato sempre piu'
ampio e globale''. ''Favorire l' aggregazione fra le filiere e l'
integrazione fra le varie fasi della produzione - e' il giudizio di
Legacoop Agroalimentare - diventa un elemento importante per qualificare
la produzione regionale attaccata da una competizione internazionale
sempre piu' invadente ed agguerrita. In tale contesto la cooperazione
e l' associazionismo possono rappresentare dei validi strumenti per
riorganizzare filiere e creare un sistema integrato in grado di valorizzare
anche in senso commerciale la nostra piu' importante risorsa agricola
con le conseguenti ricadute positive sui singoli produttori i quali
sono chiamati ad essere i protagonisti di un progetto di rilancio
del settore''. ''Per questo - conclude Legacoop Agroalimentare - auspichiamo
un' analisi piu' attenta delle problematiche del settore e chiediamo
la partecipazione della cooperazione ai tavoli di concertazione che
l' Assessore intendera' convocare. Chiediamo altresi' una rivisitazione
della proposta di disaccoppiamento parziale per concentrare l' attenzione
sulle problematiche piu' vere e urgenti del settore''. Confagri: “Utile i disaccoppiamento parziale degli aiuti” 23/09 In merito alle critiche sollevate dopo la richiesta presentata
dal ministro Alemanno alla Comunita' Europea relativa all' applicazione
di un sistema di disaccoppiamento parziale per gli aiuti nel settore
olivicolo in Calabria, la Confagricoltura Calabria ribadisce in una
nota ''che su questo problema ci sono state negli ultimi giorni inesatte
e fuorvianti interpretazioni, dettate o da malafede o da ignoranza''.
A tale proposito, l' Organizzazione, al fine di ''chiarire tutte le
perplessita' sorte tra gli operatori olivicoli e' disponibile a partecipare
ad un incontro pubblico con il ministro Gianni Alemanno, l' assessore
all' Agricoltura, Mario Pirillo, e le altre Organizzazioni professionali
agricole''. Confagricoltura Calabria fa presente ''che la richiesta
di una deroga per la Calabria tende principalmente a superare la questione
degli affitti che interessa circa il 50% delle aziende olivicole calabresi,
le cui ricadute non devono destare alcuna preoccupazione sull' impostazione
di carattere generale della riforma. L'aiuto accoppiato, come gia'
piu' volte sostenuto - prosegue la nota - e' legato al mantenimento
dell' oliveto, annulla quindi qualsiasi legame con la produzione e
con i famigerati modelli 'F', che comunque non saranno piu' necessari,
rispettando lo spirito della riforma. Il meccanismo dell' aiuto parzialmente
disaccoppiato se adeguatamente strutturato, consente garanzie di equita'
per tutti i produttori, affittuari e non. Garantisce inoltre il mantenimento
del patrimonio olivicolo in una zona in cui tale coltura e' determinante''.
Convegno sull’agricoltura a Lattarico 23/09 Importante appuntamento questo pomeriggio a Lattarico. Si parla
infatti di agricoltura e, in particolare, di riforma della PAC ossia
la politica agricola in campo comunitario. Ad organizzarla l’Unione
Coltivatori Italiani (UCI) e la L.A.C.I.A., libera associazione coltivatori
ed imprenditori agricoli, che, qui in Calabria, rappresenta l’UCI
a livello regionale. Molto importante il tema perché è
una delle problematiche attualmente in discussione a livello europeo.
Una riforma attesa da tempo e che dovrà dettare le nuove linee
e orientamenti in merito ad incentivi in agricoltura basati non sulla
produzione ma su criteri diversi quali la sicurezza, la tracciabilità
e il legame col territorio rurale di provenienza. Al convegno parteciperanno
l’on. Morelli, dirigenti dell’Agea (Agenzia per le erogazioni
in agricoltura), Fabiano Mele, direttore tecnico CAA/UCI Roma, Stefano
De Marco, consulente tecnico LACIA/UCI e il prof. Luigi Guarneri,
Presidente regionale della stessa associazione agricola. Modera Francesco
Presta del quotidiano della Calabria. L’Ass. Pirillo replica sulle polemiche sull’olio: “Il fondo di riserva non copre tutti i nuovi diritti” 21/09 “Nella nostra Regione spesso si grida allo scandalo senza
tener conto della nuda e cruda realtà. Io sono abituato a non
sottovalutare le questioni che ho davanti, osservandole e valutandole
da ogni angolazione”. Lo dichiara l’assessore regionale
all' Agricoltura , Mario Pirillo, che interviene sulle vicende relative
alla organizzazione comune di mercato dell' olio di oliva. “Il
problema –prosegue l’ass. Pirillo- inerente l’Ocm
(organizzazione comune di mercato) olio è stato dibattuto di
più dalla base dei produttori e non dai vertici. Ho riscontrato
che era, ed è necessario, un intervento capace di comprendere
le istanze provenienti dal territorio. Ho riunito le Opa (presenti
Cia, Confagricoltura e Copagri, degli assenti non conosciamo la propria
posizione), ed è emersa la necessità di un maggiore
approfondimento, per una serie di ragioni presenti nella problematica:
affitti, comodati, usi gratuiti e altre forme. Il Fondo di riserva
nazionale al quale attingono non solo i produttori di olio, ma tutti
i produttori delle diverse Ocm, non è in grado di assicurare
la copertura finanziaria per tutti i nuovi diritti. Per cui abbiamo
ritenuto di proporre un percorso alternativo, legato alla specificità
calabrese, a quello utilizzato a livello nazionale, accettato dal
Ministro e proposto alla Commissione Europea. Acquisita la deroga
al regolamento, per come richiesto, ho proposto al Ministro di attivare
il Tavolo Agricolo Nazionale, per valutare definitivamente, alla luce
delle disponibilità delle risorse della Riserva Nazionale,
l’opportunità di applicare il disaccoppiamento totale.
Mi pare che a questo punto è stupido, da parte della Coldiretti,
di cui conosco uomini e cose in Calabria, tacciare il sottoscritto
di leggerezza. Come sempre sono alla mia attenzione i problemi degli
agricoltori calabresi, piccoli e grandi: questo è un modo di
governare un settore delicato, l’unico che prevalentemente (vedi
relazione Banca d’Italia), concorre alla formazione del reddito
derivante dalla attività agricola. Tutto ciò ci dà
la possibilità di chiedere al Ministro e alla Unione Europea
di destinare le necessarie risorse al Fondo di Riserva Nazionale,
vincolandole espressamente al settore olivicolo calabrese, potendo
così applicare il disaccoppiamento totale. Ciò consentirà
di affrontare in maniera risolutiva il problema degli affitti, nonché
quello dei nuovi impianti, realizzati prima del 1998 e sui quali,
ad oggi, non esiste alcun diritto. Presidente Agronomi: “La nomina di Iovino all’Afor una garanzia per la categoria” 21/09 Quella del prof. Francesco Iovino a presidente dell' Afor ''e'
una nomina che va a rafforzare la rappresentanza dei dottori agronomi
e forestali sul territorio regionale e che se da un lato premia le
indubbie capacita' professionali e le conoscenze scientifiche del
dott. Iovino, dall' altro sottolinea l' affermarsi delle peculiarita'
di una categoria importante per una regione come la Calabria, a forte
vocazione agricola e forestale''. A sostenerlo, in una nota, e' Giovanni
Perri presidente regionale dei dottori agronomi e forestali che in
relazione alla nomina di Iovino manifesta ''grande soddisfazione ed
autentico compiacimento''. ''A nome degli agronomi e forestali calabresi
che ho l' onore di rappresentare, nel formulare gli auguri di buon
lavoro al neo eletto presidente Iovino - prosegue Perri - garantisco
tutta la collaborazione e vicinanza per condividere le azioni necessarie
a definire una strategia che sappia dare risposte alle questioni che
affliggono da anni uno dei comparti piu' importanti della nostra economia''. Produttori: si al disaccoppiamento totale degli aiuti 21/09 I produttori calabresi sono favorevoli al disaccopiamento degli
aiuti comunitari per quanto riguarda l' olio d' oliva. A sostenerlo
sono stati il presidente della Consulta olivicola della Confagricoltura
della Calabria, Pierluigi Taccone, e il coordinatore dell' analoga
Consulta della Coldiretti, Francesco Giovinazzo. ''La confusione e
la mancanza di vera concertazione - e' scritto in una nota - rischia
di penalizzare quelli che in Calabria intendono, grazie alla nuova
organizzazione di mercato sull' olio di oliva, fare impresa e olio
di qualita'. L' olivicoltura calabrese dopo 40 anni di integrazioni
al prezzo dell' olio, ha subito una grave stasi tecnica che perpetuandosi,
rischia di renderne antieconomica la gestione''. ''La qualita' dell'
olio e la valorizzazione del territorio che lo genera - hanno sostenuto
Taccone e Giovinazzo - e' l' unica via per creare le condizioni affinche'
le nostre aziende siano competitive sul mercato e cio' si puo' raggiungere
solo attraverso il disaccoppiamento totale degli aiuti comunitari.
Siamo convinti, che anche la soluzione delle questioni legate agli
affitti vada ricercata all' interno dei regolamenti dell' Ue vigenti
e che il disaccoppiamento parziale aumenterebbe le difficolta': ad
esempio, ponendo il limite del trasferimento dei diritti solo da superficie
olivetata ad una analoga, grossa parte dei problemi si risolverebbero''.
La richiesta formalizzata dal ministro Alemanno alla Commissione europea,
di applicare il disaccoppiamento parziale per gli aiuti per l' olio
d' oliva limitatamente alla regione Calabria, invece, per Carlo Siciliani,
componente di Giunta della Confagricoltura, non desta alcuna preoccupazione
circa l' impostazione di carattere generale della riforma. ''Di fatto
- e' scritto in un comunicato - il disaccoppiamento totale resta il
principio di base per l' aiuto ai produttori olivicoli. La deroga
indicata per la regione Calabria e' la soluzione ad una situazione
altrimenti insostenibile in una regione dove il problema degli affitti
investe un numero di aziende assai rilevante, circa il 50%''. ''L'
aiuto accoppiato - ha sostenuto Siciliani - e' legato al mantenimento
dell' oliveto, annulla quindi qualsiasi legame con la produzione e
con i modelli F rispettando la logica generale della riforma''. ''Il
meccanismo dell' aiuto parzialmente disaccoppiato - e' scritto nella
nota - se adeguatamente strutturato, consente, a parere della Confagricoltura,
garanzie di equita' per tutti i produttori, affittuari e non. Garantisce
inoltre il mantenimento del patrimonio olivicolo in una zona in cui
tale coltura e' determinante''. E’ scontro sull’olio. Cia: “Inaccettabile la proposta Alemanno”. Coldiretti “Pirillo superficiale”. Agea: “Proposta un opzione in più” 20/09 Scoppia la polemica sulla proposta di Alemanno a proposito
del disaccopiamento degli aiuti sull’olio. Infatti la Confederazione
italiana agricoltori (CIA) giudica ''inaccettabile
per il metodo e per la sostanza'' la richiesta avanzata alla Commissione
Ue dal ministro delle Politiche agricole Alemanno di disaccoppiamento
parziale degli aiuti per l'olio d'oliva per la Regione Calabria. La
Cia ricorda che solo due mesi fa era stata concordata al Tavolo Verde
la scelta del disaccoppiamento totale per l'intero territorio nazionale,
poi confermata dalla Conferenza Stato-Regioni e dal Tavolo agroalimentare.
Ora il ministro - rilevano dalla Confederazione - compie un atto senza
alcuna preventiva consultazione con il mondo agricolo, adottando il
metodo della ''concertazione a corrente alternata''. La Cia evidenzia,
inoltre, che ''i problemi nell'applicazione della riforma del sistema
di aiuti per l'olio d'oliva, in particolare quello della gestione
dei terreni in affitto, che pure erano stati segnalati ed oggetto
di confronto in sede tecnica, non saranno certo risolti con tale proposta''.
La Cia quindi, in pieno accordo con l'organizzazione territoriale
calabrese, ribadisce la propria contrarieta' alla richiesta del ministro
che - dice - ''risultera' inefficace e rischiera' di isolare l'olivicoltura
della Calabria dal contesto nazionale ed europeo''. Confagricoltura: “L’iniziativa dei DS sulla sicurezza ci ha ignorato” 20/09 ''Appare stridente che per i Ds l' agricoltura sia un'isola
felice e che gli imprenditori del settore non abbiano mai subito intimidazioni
o pressioni di tipo mafioso visto che nei cinque giorni dell' intenso
programma dei lavori la voce del mondo agricolo, comparto primario
sia sotto l' aspetto economico che occupazionale, considerato anche
l' indotto, risulta completamente assente''. E' quanto afferma la
Confagricoltura regionale in relazione all' iniziativa dei Ds sui
temi della legalita' e della sicurezza. ''Confagricoltura, in questi
anni - e' detto ancora nella nota - ha piu' volte denunciato situazioni
di grave disagio, sia di singoli imprenditori che di aree territoriali
difficili. E questo malgrado la situazione non abbia registrato inversioni
di tendenza. Per gli imprenditori agricoli oggetto di ripetuti attentati
ed estorsioni, riportare ad una gestione ordinaria l' attivita' economica
risulta infinitamente piu' difficile rispetto ad altri settori produttivi,
considerata la specificita' del comparto in cui operano. Ci saremmo
aspettati, dai dirigenti che hanno organizzato la manifestazione,
una maggiore attenzione verso il mondo agricolo, uno dei pochi settori
che dal punto di vista economico rappresenta una risorsa sia per l'
economia calabrese che per la salvaguardia del territorio''. Cresce la presenza di imprenditrici nell’agricoltura 19/09 Le imprenditrici agricole Paola Granata e Barbosa Leite Dulce
Maria hanno rappresentato l' Unione agricoltori di Cosenza al convegno
di presentazione del progetto ''Promozione e valorizzazione del ruolo
dirigente delle donne all' interno degli organismi di rappresentanza
agricola'' promosso a Roma dalla Confagricoltura. ''Il progetto -
e' detto in un comunicato - rientra tra le numerose iniziative di
Confagricoltura destinate alle imprenditrici, che negli ultimi cinque
anni hanno coinvolto 230 associate, rappresentative di tutto il panorama
geografico e produttivo agricolo italiano, con particolare attenzione
alle giovani e al settore agrituristico. Ambiti dove e' forte la presenza
femminile''. Nel comunicato si precisa, inoltre, ''uno dei risultati
conseguiti attraverso tali attivita', e che ha stimolato e sensibilizzato
le imprenditrici a confrontarsi su comuni problematiche, e' stato
la creazione di un Coordinamento nazionale di imprenditoria femminile
all' interno di Confagricoltura. Ora e' auspicabile una maggiore presenza
femminile anche nei ruoli decisionali. In questo senso il progetto
- conclude la nota - ha voluto fornire alle 60 imprenditrici coinvolte,
attraverso un articolato percorso di formazione e confronto, alcuni
strumenti importanti per accedere a questo mondo ancora fortemente
caratterizzato dalla presenza maschile''. Il Min.Alemanno chiede alla UE il disaccoppiamento parziale degli aiuti per l’olio d’oliva. Ass. Pirillo: “Premiato l’impegno della Regione”. Soddisfazione di Confagri 19/09 Il ministro per le politiche agricole e forestali Gianni Alemanno
ha ''formalmente presentato alla Commissione europea la richiesta
di disaccoppiamento parziale degli aiuti per l'olio doliva, (affinche'
siano solo parzialmente legati alla produzione ndr) limitatamente
alla regione calabra''. L'intervento del ministro, oggi a Bruxelles,
''effettuato a margine del Consiglio agricoltura dell'Ue su sollecitazione
dellassessore regionale all'agricoltura calabra, nasce dalla necessita'
di tener conto di alcune realta' obiettive e specifiche della Calabria
che giustificano il ricorso al disaccoppiamento parziale piuttosto
che a quello totale''. Al riguardo, Alemanno ha sottolineato che ''le
particolari condizioni geo-morfologiche del territorio composto da
colline e montagne dove sono presenti uliveti ultrasecolari, e taluni
aspetti normativi in relazione alla gestione della proprieta' e degli
affitti degli uliveti, impongono la scelta del disaccopppiamento parziale
per incentivare lattivita negli uliveti e evitarne l'abbandono''.
Dopo la richiesta del ministro, ''una lettera tecnica esplicativa
sulle questione e' stata trasmessa ai competenti servizi della Commissione
europea la quale si e' impegnata a presentare una apposita dichiarazione
al processo verbale del Comitato europeo sugli aiuti diretti al fine
di rispondere alla richiesta di Alemanno''. L’ass. Pirillo replica a Pizzini: “La Regione non può subire perdite secche” 17/09 “Intervengo per l’ennesima volta, e spero l’ultima,
in merito alle umoristiche e spassose affermazioni di Antonio Pizzini,
il quale sta dimostrando di avere ottime qualità comiche, che
ricalcano perfettamente quelle dirigenziali cui abbiamo assistito
in questi anni alla guida dell’Arssa”. A sostenerlo e'
stato l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, in merito
ad alcune dichiarazioni sull' Arssa del consigliere regionale di Fi,
Antonio Pizzini, ex presidente dell' Agenzia. “Forse l’impeto
–prosegue Pirillo - di intervenire nuovamente sulla stampa (dopo
anni di assoluto silenzio) lo ha portato a strafare, puntando su argomenti
a dir poco insostenibili. Ma andiamo per ordine. Quando parliamo di
crisi del settore, come il caso delle barbabietole, uva, clementine
e quant’altro, ci riferiamo al comparto dell’agricoltura
che non interessa l’Arssa. Nasce la prima associazione di agricoltura biologica in regione: Anabio-Calabria 17/09 Nasce, per volere della Cia, la prima Associazione Anabio Calabria
che rappresenta i produttori che operano in regime di agricoltura
biologica. Il presidente della Confederazione regionale degli agricoltori,
Giuseppe Mangone, presentera' gli scopi che l' associazione si propone
venerdi' prossimo. All' incontro prenderanno parte l' assessore regionale
all' Agricoltura, Mario Pirillo, il presidente di Anabio Calabria,
Milena Torcia, e il presidente dell' Associazione nazionale Anabio,
Pina Eramo. La nuova associazione, senza fini di lucro, e' scritto
in una nota, nasce come strumento operativo della Cia regionale per
rappresentare le esigenze di quegli agricoltori che si dedicano o
si dedicheranno all'agricoltura ed agli allevamenti biologici. ''Partita
come fenomeno ristretto a pochi iniziati - ha affermato Mangone -
l' agricoltura biologica ha cominciato anno dopo anno ad ampliare
la sua fascia di consumatori, contagiando anche la grande distribuzione.
Oggi possiamo affermare che rappresenta una delle punte di diamante
della produzione agricola italiana. In Calabria non si parte certo
da zero con l' agricoltura biologica. Sono circa 16 mila, infatti,
le aziende che a fronte di consistenti investimenti finanziari hanno
gia' realizzato la conversione da agricoltura convenzionale ad agricoltura
biologica. Il dato critico e' che i prodotti biologici, in Calabria,
non riescono ad arrivare sugli scafali dei supermercati ed in genere
sugli altri canali della distribuzione''. L' associazione ha, tra
gli altri, anche lo scopo di promuovere la cultura del biologico,
per spiegare ai consumatori che eventuali differenze nei prezzi di
vendita, sono legate ai maggiori costi di produzione e di distribuzione.
Inoltre di fronte al crescente degrado ambientale, l' agricoltore
biologico acquista un ruolo di sempre maggior rilievo. Per molto tempo,
e' scritto nella nota, l' agricoltura chimica e intensiva e' stata
vista come l' unico modo per ottenere le produzioni. Molti anni di
sperimentazioni in Italia e in tutto il mondo dimostrano che e' invece
possibile produrre senza l' impiego dei prodotti chimici di sintesi,
utilizzando antiparassitari e concimi naturali e potenziando nel contempo
l' attivita' biologica del terreno e dell' ambiente agrario, recuperando
quella preziosa biodiversita' che l' agricoltura convenzionale ha
semplificato e distrutto. ''Agricoltura biologica - ha sostenuto la
Torcia - significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo
sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del
suolo, dell' acqua e dell' aria, utilizzando invece tali risorse all'
interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo. Noi
operatori vorremmo comunque che questo settore fosse libero da dubbi.
Purtroppo dobbiamo segnalare che e' troppo poco quello che si conosce
su questa metodologia agricola. Ci chiediamo come mai ancora oggi
non vengano effettuati studi di settore che evidenziano i risultati
economici delle tecniche biologiche. Stiamo assistendo ad un rinnovamento
legislativo che fatica ad essere applicato in materia di sicurezza
alimentare mentre la gente sta cambiando le sue abitudini con scelte
piu' consapevoli e responsabili degli acquisti''. ''Opereremo - ha
concluso la Torcia - promuovendo e diffondendo presso un pubblico
piu' ampio possibile la qualita' dell' agricoltura biologica che e'
contenuta nella legge e che deve adottare pratiche agronomiche rispettose
dell' ambiente''. Raccolta record per i funghi. Coldiretti ne stima 30.000 tonnellate 17/09 Un' estate con tanta pioggia in tante zone d'Italia. Ma l'umidita',
fastidiosa per molti, ha avuto i suoi estimatori. Raccoglitori di
funghi e buongustai appassionati di questi delicati prodotti del bosco
e dei prati, infatti, possono certamente dichiararsi piu' che soddisfatti.
Per i funghi e' annata da record. Nei quasi 10 milioni di ettari di
bosco che coprono l'Italia le previsioni di una raccolta eccellente
sembrano essere confermate, tanto che la Coldiretti stima una produzione
di circa 30.000 tonnellate. Dopo l'iniziale siccita' estiva, le piogge
cadute in abbondanza in vaste aree del territorio stanno favorendo
un buon raccolto di funghi dal Cadore alle Langhe, dalle colline emiliano
romagnole a quelle toscane, ma anche nella Sila e nell'Aspromonte
in Calabria nel Mezzogiorno. Le condizioni ottimali per lo sviluppo
dei funghi sono infatti 18-20 gradi di temperatura, terreni umidi
senza piogge torrenziali e una buona dose di sole. Ma l'attivita'
di raccolta di porcini, finferli, trombette e chiodini non ha solo
una natura hobbistica che coinvolge milioni di vacanzieri. Svolge
infatti anche una funzione economica a sostegno delle aree interne
boschive, dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per
migliaia di 'professionisti' impegnati a rifornire negozi e ristoranti
di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici.
Secondo le stime della Coldiretti, i funghi made in Italy sviluppano
complessivamente un valore al consumo di oltre mezzo miliardo di euro
all' anno, anche se e' divenuta particolarmente aggressiva la concorrenza
di prodotti raccolti nell' Est europeo che, in ogni caso, presentano
caratteristiche qualitative peggiori rispetto al prodotto nazionale.
La raccolta dei funghi, affascinante momento per godere una passeggiata
all' aria aperta, non e' pero' priva di insidie. Chi volesse avvicinarsi
a questa attivita' deve sapere che e' necessario evitare le improvvisazioni
e seguire alcune importanti regole che vanno dal rispetto di norme
e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta
solo di funghi di cui si sia assolutamente sicuri della commestibilita'.
Cosi', in caso di incertezze, non bisogna mai fidarsi dei detti e
dei luoghi comuni, ma rivolgersi sempre per controlli alle Asl o alle
Unioni micologiche. Per la raccolta vanno inoltre utilizzati cestini
di vimini evitando le buste di plastica. I funghi, non c'e' alcun
dubbio, sono certamente prodotti molto gustosi. Sotto il profilo strettamente
nutrizionale sono di valore medio e contengono, oltre a una prevalenza
di acqua, proteine, carboidrati, sostanze minerali e vitamine, in
percentuali variabili a seconda del livello di maturazione, restando
in ogni caso poveri di calorie e ricchi di cellulosa. Le vitamine
prevalenti sono quelle del gruppo B e i sali minerali sono rappresentati
principalmente da potassio e fosforo. La Confagri ha sostenuto con convinzione la riforma dell’ovicoltura 16/09 ''La Confagricoltura della Calabria ha sostenuto con convinzione
sin dall' inizio, a differenza di qualche altra secondaria organizzazione
agricola, l' attuale riforma del settore olio d' oliva senza dimenticare
i problemi legata alla soluzione dei numerosissimi affitti''. E' quanto
afferma la stessa organizzazione in un comunicato. ''La Confagricoltura
- prosegue la nota - e' la piu' antica organizzazione agricola italiana;
e' l' unica organizzazione agricola a vocazione generale ed e' la
piu' grande organizzazione datoriale del settore. Le imprese associate
realizzano la maggioranza delle giornate di lavoro prestate annualmente.
Da questi pochi e sintetici dati si evince l' importanza che l' organizzazione
riveste sul territorio a tutela dei legittimi interessi delle imprese
associate. In questa ottica, e per il settore olivicolo che rappresenta
il comparto agricolo piu' importante, la Confagricoltura della Calabria
ha sostenuto con convinzione l' attuale riforma del settore olio d'
oliva. Su questo particolare aspetto, Confagricoltura Calabria nei
mesi scorsi ha messo in atto tutta una serie di iniziative sindacali
per sensibilizzare la regione ed il Mipaf, e che hanno portato alla
decisione della Conferenza Stato/Regione, il 28 luglio scorso, di
sostenere la richiesta della Calabria di individuare, nell' ambito
della riforma ocm olio d' oliva, misure specifiche a salvaguardia
degli olivicoltori che ritornano in possesso dei propri oliveti ceduti
in affitto nel periodo di riferimento''. ''Tra l' altro - conclude
la nota - l' utilizzo della quota di riserva nazionale, a parere di
Confagricoltura, non puo' riuscire a soddisfare le richieste e le
esigenze degli olivicoltori calabresi. Pertanto appare illusorio,
a chi sostiene questa tesi, la possibilita' di risolvere questo problema''.
Confagri: “Servono misure efficaci urgenti per l’agricoltura” 15/09 Il presidente della Confagricoltura Calabria, Francesco Macri', ha partecipato al Comitato direttivo confederale, dove, e' scritto in una nota, sono emerse forti preoccupazioni per le crescenti segnalazioni di difficolta' che si registrano nel settore agricolo e che trovano conferma nei dati diffusi dall' Istat sul Pil relativi al secondo trimestre 2005, in cui l' agricoltura presenta segni abbastanza allarmanti di rallentamento produttivo. Anche in Calabria si stanno manifestando in queste settimane indicazioni di malessere che evidenziano una situazione estremamente difficile. ''A questo proposito - ha sostenuto il componente della Giunta esecutiva, Carlo Siciliani - Confagricoltura sta approntando un pacchetto di proposte da presentare al Governo riguardo ad interventi urgenti per fronteggiare l' attuale congiuntura negativa del mercato, soprattutto nei settori dell' uva da tavola, del pomodoro e dell' ortofrutta, in vista dell' imminente legge finanziaria''. Sulla complessa questione agricola, che si e' aggravata anche in seguito all' inefficacia di alcuni provvedimenti, il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, interpretando questo perdurante disagio, ha affermato che ''la situazione non puo' essere gestita solo rincorrendo le emergenze, ma necessariamente attuando efficaci misure nel piu' breve tempo possibile a favore degli agricoltori che hanno subito ingenti danni economici e per programmare inoltre un piano di rilancio dell' agricoltura italiana''. ''Sul versante calabrese - ha evidenziato Francesco Macri' - si vuole evitare che il malcontento degli operatori agricoli non si tramuti in manifestazioni di protesta. Pertanto e' necessario che gli interventi garantiscano prospettive di lungo periodo, un rinnovato rapporto con gli istituti finanziari adeguato alle mutate condizioni di mercato, per dare la possibilita' alle imprese di competere e di valorizzare al meglio le produzioni agroalimentari calabresi''. L’ass. Pirillo replica a Pizzini: “I bilanci si chiudono con i numeri, non con le chiacchiere” 14/09 “I bilanci si chiudono con i numeri e non con le chiacchiere
da bar e le strumentali dichiarazioni a fini politici”. E’
quanto dichiara l’assessore regionale alla forestazione e agricoltura.
Mario Pirillo, in replica alle dichiarazioni del consigliere regionale
di Forza Italia, Pizzini. “L’impietosa analisi della Corte
dei Conti –prosegue Pirillo nella sua dichiarazione- inclusa
nella relazione annuale in merito alla gestione degli enti strumentali
che ha stigmatizzato l’allegro operato di Pizzini, ha confermato
quanto io avevo denunciato in qualità di consigliere regionale.
Cia: “L’attribuzione delle deleghe agli enti un toccasana per l’agricoltura” 14/09 ''La piena attuazione delle deleghe dalla Regione agli enti sub regionali, Province, Comunita' Montane e Comuni, cosi' come giustamente sta scritto nel programma della Giunta Loiero, puo' veramente rappresentare un toccasana per fare assolvere alla Regione stessa la propria funzione che e' quella della programmazione e legislazione''. Ad affermarlo e' il presidente della Confederazione italiana degli agricoltori della Calabria, Giuseppe Mangone. ''Lo svolgimento di funzioni meramente amministrative - ha aggiunto - ha portato i politici, che di volta in volta si sono alternati al Governo della Regione, ad impegnarsi piu' che per elaborare programmi e leggi, a costruire rapporti diretti con i cittadini nella propria area elettorale per mantenere o allargare il consenso''. Secondo Mangone risalirebbero a questo motivo una serie di negligenze che si sono registrate in fase di attuazione del Por. ''Malgrado le ripetute sollecitazioni - ha sostenuto il presidente della Cia - non si e' provveduto ad emanare un bando specificamente rivolto alla formazione professionale dei giovani imprenditori ai quali la Regione con i fondi della nella misura 4.14 ha concesso il premio di primo insediamento. E' inutile dire quanto questo sarebbe stato ed e' importante per tutti i giovani, ma, nel caso specifico, per diverse centinaia di quelli che hanno ricevuto il premio, la formazione entro tre anni dalla data di erogazione delle stesso e' condizione indispensabile, pena la restituzione dei fondi all' Ue. Cio' avviene mentre, l' asse 3 dello stesso Por, proprio nel settore della formazione rischia di subire una revoca automatica di circa 200 milioni di Euro da parte della Ue, perche' non spesi entro il 31 dicembre 2005. Inoltre, a fronte dell' assoluta urgenza di accesso al credito da parte degli agricoltori, soprattutto per reperire la parte di risorse a carico dei privati per la realizzazione dei progetti approvati con il Por, non e' mai entrato in fase di attuazione la legge 3/2003 sul riconoscimento e sul finanziamento dell' avvio dei Confidi in agricoltura. Cio' avviene mentre circa 10 milioni di euro giacciono non spesi, nella Misura 4.19 del Por Calabria, finalizzati proprio alla creazione di misure di ingegneria finanziaria''. Mangone, infine, si e' soffermato sulla legislazione in agricoltura. ''Allo stato - ha sostenuto - si registra la sua totale assenza in quasi in tutti i settori in quanto, con l' avvio del Por 2000-2006 il Consiglio regionale anziche' abrogare solo le norme riferite al cofinanziamento pubblico per adeguarle ai provvedimenti definiti dai vari regimi di aiuto della Ue, annullo' interamente tutte le leggi regionali operanti nel settore. Nel 2002 e' stata approvata la legge quadro in agricoltura, n. 24. Ma, fino ad oggi, nessuno degli articoli che prevedono leggi regionali o atti di giunta e' stato attuato. Questi problemi sono ora sul tavolo dell' assessore Pirillo dal quale ci aspettiamo un' azione rapida ed efficace che, per onesta' devo dire, egli ha gia' avviato. Se la Regione non viene liberata subito dalla funzione amministrativa, difficilmente si potranno realizzare gli obbiettivi previsti nel programma dell' attuale maggioranza con particolare riferimento alla concentrazione delle importanti risorse che comunque ci sono a disposizione, per l' elaborazione e realizzazione di un vero Piano di sviluppo regionale che possa far decollare l' economia e la societa' calabrese''. ''Naturalmente - ha concluso Mangone - le organizzazioni di rappresentanza nel mondo agricolo, a partire dalla Cia, se il Governo regionale, intendera' avviare la concertazione per come si e' impegnato nel proprio programma, sono pienamente disponibili e dare il proprio contributo''. Coldiretti e Cia: “Importante la riforma della Politica Agricola Comunitaria” 14/09 ''E' importante la riforma in questo fondamentale settore dell'economia
regionale poiche' rappresenta l'unica strada che ci permette di creare
le giuste condizioni di sviluppo e di ammodernamento delle imprese''.
E' quanto sostengono in una nota congiunta la Coldiretti e la Cia
della Calabria circa la riforma della Politica Agricola Comunitaria
che partira' dalla campagna di quest'anno e riguardera' anche la produzione
di Olio d'oliva. La riforma prevede l'introduzione del 'disaccopiamento'
che implica l'erogazione di pagamenti a favore degli imprenditori
agricoli, calcolati sulla base degli importi percepiti negli ultimi
quattro anni. La Coldiretti e la Cia ribadiscono che ''sono per il
disaccoppiamento totale dell'aiuto, in linea con le scelte compiute
e condivise anche dalle altre regioni. Qualsiasi tentativo di vanificare
gli effetti della riforma insistendo sul disaccoppiamento parziale
dell'aiuto, deve essere contrastato per evitare il rischio di emarginare
a livello comunitario e nazionale la nostra regione. Per quanto riguarda
la questione tutta calabrese degli affitti, essa puo' sicuramente
essere risolta, viste le ipotesi che sono state gia' delineate, con
particolare riferimento anche alla possibilita' di assegnare, ai proprietari
che sono rientrati o rientreranno in possesso dei terreni, la priorita'
nell'assegnazione dei diritti della riserva nazionale''. La Coldiretti
e la Cia invitano le Istituzioni regionali a trovare insieme strumenti
di valorizzazione e promozione dell'olio calabrese in modo da consentire
agli agricoltori di migliorare la collocazione sul mercato e ai consumatori
di identificarlo. Ass. Pirillo: “I produttori di uva non sono l’anello debole del mercato” 13/09 L’assessore regionale all’agricoltura e forestazione,
Mario Pirillo, ha incontrato questa mattina, una rappresentanza dei
produttori di uva della provincia di Crotone. Erano presenti anche
il capogruppo della Margherita in Consiglio Regionale, Enzo Sculco
ed il senatore Nicodemo Filippelli. Nel corso dell’incontro
si è discusso delle problematiche del settore inerente il mercato
dell’uva, in special modo nel territorio cirotano. L’assessore
Pirillo, dopo aver ascoltato le argomentazioni presentate dai produttori,
ha delineato le iniziative sino ad ora avviate. Ha inoltre portato
all’attenzione dei presenti il Decreto Legge governativo mirato
a sostenere le problematiche inerenti il mercato delle uve. “Non
è giusto considerare i produttori come “l’anello
debole” del mercato”, ha detto l’assessore Pirillo.
“Le giuste rimostranze sono il risultato di una mancata programmazione
che ha portato a manovre speculative nei loro confronti. Alla attuale
buona annata non è seguita una sostanziale richiesta, per cui
gli esuberi rischiano di appesantire le spese di raccolta. Se a ciò
si aggiunge la generale situazione economica, fortemente negativa,
il basso reddito e l’aumento dei costi, allora le rivendicazioni
dei produttori diventano decisamente più chiare. Si rende necessario
– ha spiegato ancora l’assessore Pirillo – una forte
spinta nei confronti del Ministero delle Politiche Agricole per dare
una decisiva svolta alle difficoltà del settore. Ho raccolto
la proposta di presentare e di far approvare, nella prossima riunione
di Giunta Regionale, una delibera di sostegno al settore. Allo stesso
tempo avvierò una riforma strutturale del settore”. Il
responsabile al dicastero regionale all’agricoltura ha quindi
confermato la realizzazione di progetti mirati, tra cui la garanzia
della trasparenza nel mercato agricolo, con un costante monitoraggio
delle varie fasi, dalla raccolta, alla produzione sino ai prezzi sul
banco. E per l’annata in corso quasi sicuramente si provvederà
al ritiro ed alla distillazione delle uve in esubero. “Raccolgo
volentieri l’invito offertomi dal sindaco di Melissa di visitare
il territorio” ha detto in ultimo l’assessore Pirillo.
“Ma ciò che lascia perplessi è la superficialità
con cui il primo cittadino ha affrontato la questione. Forse sarà
dettato da altri obiettivi, probabilmente di natura elettorale”.
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