A
Vibo, una ragazza di 20 anni manca da domenica da casa
31/01 Un ragazza di 20 anni, Domenica D' Andrea, e' scomparsa a Vibo
Valentia. I genitori della giovane, che non riescono a spiegarsi la
sua scomparsa, hanno presentato una denuncia ai carabinieri, che hanno
avviato le indagini. La giovane si e' allontanata domenica scorsa
dalla sua abitazione di Vibo Valentia. Prima di uscire stava giocando
al computer, non dotato, secondo quanto hanno riferito i genitori,
di collegamento ad internet. Domenica D' Andrea, apprendista parrucchiera,
secondo quanto ha riferito il padre, Gaetano, muratore, non ha legami
sentimentali e non lavora. 'Mia figlia - ha detto D' Andrea - e' una
ragazza tranquilla e non c' e' nulla, al momento, che possa spiegare
la sua scomparsa''. Gaetano D' Andrea ha anche riferito che in passato
la figlia si era allontanata altre volte da casa. ''L' ultima - ha
riferito l' uomo - risale a due anni fa, dopo un banale litigo con
il fratello. A ritrovare Domenica alcuni giorni giorni dopo a Cosenza
fu la polizia''.
Aviaria:
Sequestrati tre capannoni ed animali a San’Agata d’esaro
e un centro di imballaggio delle uovo a Mandatoriccio
31/01 Seicento animali e tre capannoni di 200 metri quadri ciascuno,
per un valore complessivo di 160 mila euro, sono stati sequestrati
in un allevamento avicolo di Sant' Agata d' Esaro dai carabinieri
della Compagnia di San Marco Argentano in collaborazione con i Nas
di Cosenza. Al termine di controlli relativi all' emergenza aviaria
effettuati all' interno della struttura, i militari hanno contestato
al titolare dell' allevamento, R.A., di non avere smaltito le carcasse
di animali morti nei termini di legge; di non essere in possesso di
autorizzazione sanitaria; di non avere rispettato i sistemi di bio-sicurezza
e di non avere sottoposto a profilassi i capi avicoli dell' allevamento.
I militari, al termine dell' ispezione, hanno informato l' autorita'
sanitaria competente. . A Mandatoriccio , i carabinieri del Nas hanno
sequestrato un centro per l'imballaggio delle uova perche' sprovvisto
dei requisiti igienico-sanitari e strutturali obbligatori. Nell'ambito
dell'operazione e' stato inoltre disposto il sequestro di 10mila uova.
Processo
G8 di Genova, 73a udienza davanti a pochi intimi
31/01 Ennesima udienza del teste Zampese, che giunge al compimento
della prima parte della sua deposizione, che potrebbe essere definita
a tutti gli effetti come una vera e propria requisitoria multimediale.
"Siamo a meta'", ha specificato il pm Canciani, a fronte
di una richiesta del tribunale di procedere in modo piu' spedito.
Siamo giunti oggi alla fine del percorso del cosiddetto blocco nero.
Solita sequela di particolari, di abbigliamento, di intuizioni dell'ispettore
Zampese. Quelle intuizioni che, stranamente, non ebbe durante la sua
permanenza, dalle otto del mattino fino a tarda notte, nella caserma
di Bolzaneto per tutti i giorni del g8. Misteri dell'udito e della
vista. Li' non vide e non udi' nulla. Di fronte al computer per analizzare
foto e video sui 25 manifestanti invece - la saggezza popolare insegna
- sono capaci tutti. Il processo ai 25 - senza sparare eccessivamente
sulla croce rossa Zampese - e' comunque ad un suo momento di svolta.
Aula semideserta, procura attenta, tribunale ancora di piu'. Il processo
si sta decidendo, e' triste ammetterlo, con la deposizione proprio
di Zampese. Mentre la difesa riaccende i motori - non manca piu' tanto
tempo al controesame - non resta che incassare e portare a casa. Prossima
udienza lunedi' 6 febbraio.
Processo
G8/Bolzaneto
31/01 Costretti a cantare "viva il duce", a recitare oscene
filastrocche fascistoidi, a improvvisare marce con braccio teso. Insieme
a questo botte, spintoni, minacce, anche di "gambizzazione".
Tre testi, tre storie differenti, ma identiche nella loro drammatica
sequenza. Il comitato d'accoglienza, le botte nel corridoio, le durezze
all'interno della cella. Uno dei testi, addirittura, viene portato
a Bolzaneto dopo essere uscito dall'ufficio per vedere cosa accadeva
nelle strade. Unghiate sul collo, flessioni sotto minaccia, insulti,
sputi e l'obbligo di non sottrarsi al can can fascista made by sesto
reparto mobile, g.o.m. e polizia penitenziaria. I test riconoscono
le divise, sia del reparto mobile, sia dei g.o.m. nonostante il tentativo
della difesa degli imputati di confondere i testi mostrando le divise
della guardia di finanza. I testi sono sicuri e evitano la trappola.
Nella sequela di violenze della caserma di Bolzaneto, emerge una realta'
storica che sembra trovare valido sfogo in prove processuali, attraverso
le testimonianze dei testi. Prossima udienza lunedi' 6 febbraio
Il
Sindaco di Rossano sottolinea la necessità di investire sulla
formazione e sul volontariato
31/01 ''Continuare ad investire sulla formazione, sulla collaborazione
volontaria con il mondo giovanile universitario e post universitario,
rappresenta una delle leve principali per una concreta apertura all'esterno
delle istituzioni e delle burocrazie pubbliche, per un continuo aggiornamento
sinergico degli apparati e dunque dei servizi al cittadino, e per
garantire e stimolare quel necessario e salutare rinnovamento delle
pubbliche amministrazioni''. E' quanto ha detto il Sindaco di Rossano,
Orazio Longo, nel corso dell' incontro di stamani con le giovani tirocinanti
che attualmente collaborano con il Comune. Oltre al Sindaco hanno
partecipato all'incontro l'Assessore alle Politiche Scolastiche, Margherita
Carignola, il Dirigente del Settore Informazione, Giuseppe Passavanti
e il Responsabile Comunicazione Istituzionale, Lenin Montesanto. Longo
ha infine ribadito l'intenzione del comune di perseguire, anche con
altre iniziative, il proficuo percorso di collaborazione intrapreso
con l'Unical e anche attraverso i relativi progetti regionali destinati
alla formazione.
Esponente
della cosca Iannucelli arrestato in Piemonte
31/01 Giuseppe Iannucelli, 43 anni di Cassano Jonio esponente dell'
omonima cosca e' stato arrestato dai carabinieri di Alba e di Corigliano
Calabro, a seguito di ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale
di Castrovillari. Deve rispondere dell' accusa di traffico di stupefacenti,
detenzione e traffico di armi e di una serie di attentati a vetture
di carabinieri e caserme dell' Arma, sempre in Calabria. L' arresto
e' avvenuto a Rocchetta Belbo (Cuneo), dove Giuseppe Iannucelli era
ospite di una Comunita' di recupero per ex carcerati. Ora e' in carcere
ad Alba, in attesa di essere portato in Calabria.
Sindaco
Longo: “Solidarietà al Sindaco di Longobucco, De Simone”
31/01 ''Motivazioni personali mi hanno tenuto lontano da Rossano
per qualche giorno, ragion per cui non ho avuto modo di esprimere,
nelle forme e nei tempi dovuti, tutta la solidarieta' mia personale
e dell'Amministrazione Comunale al collega Sindaco di Longobucco,
Emanuele De Simone vittima, nei giorni scorsi, di una gravissima ed
intollerabile intimidazione''. E' quanto ha detto il sindaco di Rossano,
Orazio Longo, circa l'intimidazione nei confronti del sindaco di Longobucco.
''La vigliacca azione intimidatoria - ha aggiunto - perpetrata nei
confronti del Primo Cittadino longobucchese, oltre ad offendere la
persona, i suoi beni ed i suoi familiari, rappresenta senza alcun
dubbio un ennesimo, inaccettabile attentato alle istituzioni democratiche
del nostro territorio. Con questi tentativi e con questi linguaggi
apertamente mafiosi, si vorrebbe svilire ed ostacolare il lavoro quotidiano
di tanti amministratori pubblici, molto spesso in prima fila nella
salvaguardia della legalita', oltre che di una sana e corretta gestione
della cosa pubblica''
L’Inail
non rimborsa indennizzo se ci si intromette tra due litiganti
31/01 Un consiglio: quando siete al lavoro astenetevi dall'intromettervi
tra due persone che litigano, specie se stanno venendo alle mani.
Infatti, se per fare da ''paciere'' riportate contusioni gravi con
punti di invalidita' permanente, sappiate che non otterrete dall'Inail
alcun indennizzo assicurativo: perche' mettersi in mezzo alle situazioni
a rischio, anche se si verificano nell'orario di servizio e nel luogo
dove si svolge la prestazione lavorativa, non rientra nei compiti
dei dipendenti. Lo dice la Cassazione. In particolare la Suprema Corte
- con la sentenza 1718 - ha rigettato il ricorso di Carmine M., un
portantino dell'ospedale 'San Giovanni' di Crotone (Cz), che chiedeva
venisse accertato il suo diritto alla rendita da inabilita' permanente
per infortunio sul lavoro. L'uomo, per sedare una lite scoppiata tra
la guardia addetta alla vigilanza e un altra persona, era rimasto
colpito in modo violento al braccio sinistro con conseguente paralisi
irreversibile del nervo radiale. In primo grado il Tribunale di Crotone
aveva detto 'no' alla richiesta di copertura Inail, e lo stesso parere
era stato espresso dalla Corte di Appello di Catanzaro il 21 agosto
2002. Senza successo il portantino ha reclamato in Cassazione sostenendo
che nel concetto di rischio lavorativo - per il quale e' prevista
la tutela dell'Istituto nazionale degli infortuni sul lavoro - devono
essere comprese ''tutte quelle condizioni, anche ambientali e socio-economiche,
in cui l'attivita' lavorativa si svolge e nelle quali e' possibile
il rischio di danno per il lavoratore''. I supremi giudici gli hanno
risposto che intervenire in una rissa e' una ''scelta arbitraria del
lavoratore'' che con questo tipo di decisione ''affronta volutamente
una situazione di rischio, diversa da quella inerente lo svolgimento
dell'attivita' lavorativa''. ''Nella specie l'infortunio occorso a
Carmine M. - spiegano gli 'ermellini' - pur essendo collegato topograficamente
e temporalmente all'attivita' lavorativa, era derivato da una scelta
arbitraria del lavoratore, non giustificata ne' dai doveri imposti
dall'articolo 593 cp (omissione di soccorso), ne' a doveri di solidarieta'
costituzionalmente previsti''. Anzi - avvertono i magistrati di legittimita'
- a intervenire per cercare di riportare gli animi alla calma, si
corre il rischio di dover, giocoforza, ricorrere alle mani con possibilita'
''di essere incriminati per rissa ai sensi dell'art. 588 cp''. Cosi'
anche Piazza Cavour ha bocciato la richiesta del portantino.
Brevi
di cronaca da Aiello, Mendicino, Corigliano, Castrolibero, Santa Maria
del Cedro
31/01 Ad Aiello Calabro Le automobili di due operai sono state incendiate
nella notte da sconosciuti. I mezzi, una Opel Corsa e una Volkswagen
Polo, erano parcheggiati nei pressi delle abitazioni delle vittime
quando sono stati cosparsi di liquido infiammabile e incendiato. Le
fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. Il danneggiamento delle
due automobili e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato
le indagini. A Mendicino una casalinga del luogo ha denunciato il
furto di vari monili in oro trafugati da ignoti dalla propria abitazione.
A Corigliano un altro furto in abitazione stato denunciato da un commerciante
del luogo. Infatti ignoti, ha detto ai carabinieri la vittima del
furto, introdottisi all’interno della propria abitazione, hanno
trafugato alcuni monili in oro e una pistola ad aria compressa di
libera vendita. Sempre a Corigliano i Carabinieri del locale Nor hanno
tratto in arresto Demetrio Sposato, di 33 anni e Luigi Sabino, di
30. I due sono stati sorpresi dai militari mentre incassavano la somma
di duemila euro da un agricoltore della zona, pretesi per la riconsegna
di alcuni attrezzi agricoli che gli erano stati rubati. Per loro è
scattata l’accusa di estorsione. A Castrolibero una donna e'
stata rapinata da due persone con il volto coperto. I due, che erano
in sella ad uno scooter, si sono avvicinati alla vittima e le hanno
portato via la borsa che conteneva la somma di sessanta euro ed alcuni
documenti. Sono in corso le indagini dei carabinieri per identificare
i due rapinatori. A Santa Maria del Cedro e' stata arrestata una persona
per evasione dagli arresti domiciliari.
Il
4 febbraio l’apertura dell’anno giudiziario tributario
30/01 Sara' inaugurato il prossimo 4 febbraio a Catanzaro l' anno
giudiziario tributario 2006. A darne notizia e' Gianfranco Migliaccio,
presidente della Commissione Tributaria regionale della Calabria (con
sede in Catanzaro e sezione staccata in Reggio Calabria). ''La cerimonia
- e' scritto in una nota - consentira' di riferire sull' attivita'
svolta dalle Commissioni tributarie della regione, nonche' sul complessivo
funzionamento delle stesse, anche attraverso la divulgazione di dati
sull' andamento e sui flussi di processi, ed, inoltre, di rappresentare
l' esigenza delle riforme necessarie ad assicurare, da un lato, il
piu' rapido ed adeguato esercizio delle funzioni giudiziali tributarie
e, dall' altro, la piu' efficace tutela della garanzia di autonomia
ed indipendenza dei giudici tributari''. ''Al contempo - e' detto
ancora nella nota - la cerimonia costituira' un importante momento
di riflessione sui temi della giustizia tributaria e di pacato confronto
tra magistrati, appartenenti agli organi professionali, amministratori
locali e contribuenti al fine anche di programmare piu' consapevolmente
l' attivita' giudiziaria per l' anno successivo''. Alla seduta saranno
invitate le piu' alte autorita' dello Stato (rappresentanti del Parlamento
e del Governo, autorita' regionali e locali, religiose, militari e
del mondo accademico e delle altre magistrature). La cerimonia avra'
inizio con la relazione del presidente della Commissione tributaria
regionale; seguiranno gli interventi dei presidenti dei locali ordini
professionali che aderiranno alla manifestazione; del rappresentante
del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria e di quello
del Ministero dell' Economia e delle Finanze
Nuova
sede della Croce Rossa a San Demetrio Corone
30/01 E' stata inaugurata la sede della Croce Rossa Italiana di San
Demetrio Corone. Responsabile del centro e' l'avv. Angela Dima, che
avra' la collaborazione di ventitre volontari, tutti animati da forte
determinazione e spirito di gruppo. Il lavoro portato avanti e' principalmente
quello di pronto intervento e di supporto al pronto soccorso, ma i
volontari prestano anche attivita' socio-assistenziale, aiuto agli
anziani, ai disabili, agli ammalati, e rimangono in attesa che l'Asl
di Rossano fornisca il centro di una ambulanza. ''Il nostro intento
- ha detto Angela Dima - e' quello di aiutare i bisognosi anche con
una sola stretta di mano o con un sorriso. L'Unita', che e' uno dei
principi fondamentali della Croce Rossa, e' il nostro elemento caratterizzante,
perche' se oggi possiamo vantarci di avere una sede della Croce Rossa
Italiana a San Demetrio Corone e' stato proprio grazie alla determinazione,
alla forza di volonta' e all'unita' del gruppo''. La sede che accoglie
la Cri e' collocata in alcuni vani dell'edificio riservato agli uffici
del Giudice di pace, che ospita anche la stazione dei vigili urbani,
messi a disposizione dell'Amministrazione comunale. All'inaugurazione
hanno partecipato gruppi della Croce Rossa provenienti da diversi
centri della provincia e il dott. Salvatore Garofano Storino, delegato
del presidente provinciale Cri e responsabile del gruppo Vvds di Roggiano
Gravina.
Sarà
potenziato il reparto di emodinamica all’Ospedale di Castrovillari
30/01 ''Un contributo di 450 mila euro, presenti nella Finanziaria
2006, servira' per realizzare il progetto di emodinamica nel reparto
di Cardiologia dell'Ospedale di Castrovillari''. A darne notizia e'
il sindaco di Castrovillari Franco Blaiotta, presidente della conferenza
dei sindaci dell' As 2, secondo cui il nosocomio diventa ''sempre
piu' punto di riferimento d' eccellenza della sanita' nel comprensorio''.
''La somma - aggiunge Blaiotta, facendo riferimento ad una comunicazione
del senatore Gino Trematerra - verra' erogata all'Amministrazione
comunale del capoluogo del Pollino che ne curera' gli adempimenti
per la realizzazione del progetto stesso. Un dato che si muove nel
segno del diritto alla salute dei cittadini e delle persone e, soprattutto,
nell' interesse di chi soffre particolari patologie. Il progetto strutturera'
ed implementera' meglio il servizio di cardiologia, diretto dal dott.
Giovanni Bisignani, impegnato da anni, con i suoi collaboratori, ad
offrire il massimo in materia di prevenzione e di cura ai cardiopatici''.
La decisione, affermano in una nota congiunta Blaiotta e Trematerra
- ''e' la prova di come il Governo di centrodestra e questa amministrazione
comunale si sono impegnati, con iniziative forti e concrete, senza
risparmiarsi, per dare risposte adeguate e certe ai tanti bisogni
dei cittadini e per migliorare i diversi servizi dell' Azienda sanitaria
nel pieno rispetto di quel diritto alla salute che deve divenire per
ognuno uno dei doveri umani piu' vincolanti ed un ambito di responsabilita'
comune''
Mercoledì
a Castrovillari una messa per i 90 anni dell’Agesci
30/01 Nell'anno che precede il centenario della nascita dello scoutismo
mondiale, l' Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani)
festeggia i 90 anni dello scoutismo cattolico in Italia. A Castrovillari,
dove la tradizione dello scoutismo e' stata da sempre rappresentata
dalla proposta cattolica, i tre gruppi attualmente presenti, appartenenti
rispettivamente alle parrocchie dei Sacri Cuori, di San Girolamo e
della Ss Trinita', hanno deciso di celebrare una messa a ricordo dell'
anniversario. Il primo febbraio, alle 19.30, tutti gli appartenenti
ai tre gruppi cittadini, che da anni svolgono una importante azione
educativa sul territorio comunale, si sono dati appuntamento nella
parrocchia di San Girolamo per ricordare l' appuntamento. Alla celebrazione,
presieduta dai tre assistenti ecclesiastici dei gruppi scout cittadini,
sono invitati a partecipare tutti coloro che hanno fatto parte del
movimento, e tutta la cittadinanza.
Tunisino
arrestato a San Demetrio Corone
30/01 Un cittadino tunisino clandestino, Saoudi Ramzi, di 22 anni,
e' stato arrestato dai carabinieri di San Demetrio Corone per non
avere ottemperato ad un decreto di espulsione emesso dal Prefetto
di Cosenza nello scorso novembre. Ramzi e' stato portato nel carcere
di Rossano e sono state avviate le procedure di espulsione.
A
Montalto due rumeni aggrediscono fidanzati per rapinarli: arrestati
30/01 I carabinieri hanno arrestato, a Montalto Uffugo, due cittadini
romeni, Florin Oros, di 23 anni, e Petru Adrian Codrea, di 25 anni,
entrambi privi del permesso di soggiorno, per rapina ai danni di una
coppia di fidanzati. I giovani si erano appartati nella zona industriale
di Montalto quando i due uomini, a volto scoperto e disarmati, hanno
aggredito e malmenato il ragazzo, causandogli delle lesioni guaribili
in dieci giorni, e si sono impossessati della borsetta della ragazza.
Quindi sono fuggiti a piedi. I carabinieri hanno rintracciato i due
romeni in un' azienda agricola dove lavorano come braccianti agricoli
''in nero''. Secondo gli investigatori i clandestini si erano resi
responsabili anche di una tentata rapina ai danni di un' altra coppia
non portata a termine per la reazione del ragazzo che e' riuscito
a mettere in moto la propria autovettura ed a fuggire.
Due
mezzi incendiati a Corigliano
30/01 Due mezzi sono stati incendianti nella notte a Corigliano Calabro
in episodi distinti. Il primo incendio ha provocato danni ad una Ford
Ka di proprieta' di una casalinga. Il secondo mezzo incendiato e'
un camion di proprieta' di un autotrasportatore. In entrambi i casi
e' stato utilizzato del liquido infiammabile. I due incendi sono stati
denunciati ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Atto
intimidatorio al Sindaco si Pizzo
29/01 Due pneumatici dell'automobile del sindaco di Pizzo, Francesco
Giorgio Falcone, sono stati tagliati nella notte . L'automobile era
parcheggiata nei pressi dell'abitazione della vittima quando e' stata
danneggiata. L'episodio e' stato scoperto stamane dal sindaco che
ha provveduto a denunciarlo ai carabinieri i quali hanno avviato le
indagini. Falcone e' a capo di una giunta di centrosinistra.
Incidente
mortale a Rocca Imperiale
29/01 Incidente mortale attorno alle 18.30 di oggi sulla strada Provinciale
che lega la frazione marina e il centro storico di Rocca Imperiale,
nell'Alto Jonio cosentino. Ha perso la vita Aurelio Oriolo, 75 anni,
residente a Rocca Imperiale, il quale viaggiava a bordo di una Fiat
Uno che per cause ancora in fase di accertamento si e' schiantata
frontalmente contro una Fiat Croma guidata dal ventunenne G.B., anche
lui residente nel piccolo centro del cosentino. Il giovane e' rimasto
ferito in maniera non grave, mentre Oriolo e' morto sul colpo. Non
e' servito a nulla l'intervento dell'ambulanza del 118 di Trebisacce
giunta sul posto assieme ai carabinieri di Rocca e ai vigili del fuoco
di Policoro. Le indagini sull'incidente sono coordinate dalla Procura
della Repubblica di Castrovillari. A Bisignano un operaio e' rimasto
gravemente ferito in un incidente sul lavoro. L'uomo stava scaricando
un autocarro quando, per cause ancora in corso di accertamento, e'
stato colpito alla testa da un giunto cardanico che si e' staccato
dal mezzo. L'operaio e' stato soccorso ed accompagnato nell'ospedale
di Cosenza dove i sanitari si sono riservati la prognosi.
Brevi
di cronaca da Tortora, Bisignano, Cassano, Rossano, San Lucido
29/01 A Tortora due persone sono state arrestate
dai carabinieri nel corso di controlli finalizzati a contrastare il
fenomeno dell'immigrazione clandestina. Si tratta di un cittadino
romeno, che non ha rispettato il decreto di espulsione, ed un uomo
con precedenti penali che avrebbe favorito la permanenza sul territorio
nazionale di due stranieri. Nel corso dei controlli e' stato anche
segnalato alla Questura di Cosenza un cittadino romeno, sprovvisto
di regolare permesso di soggiorno. A Bisignano un
operaio e' rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro. L'uomo
stava scaricando un autocarro quando, per cause ancora in corso di
accertamento, e' stato colpito alla testa da un giunto cardanico che
si e' staccato dal mezzo. L'operaio e' stato soccorso ed accompagnato
nell'ospedale di Cosenza dove i sanitari si sono riservati la prognosi.
A Cassano Ionio i Carabinieri, in ottemperanza all’ordinanza
di custodia cautelare in carcere emesso dall’Ufficio di Sorveglianza
di Cosenza, hanno tratto in arresto un tossicodipendente per la revoca
dell’affidamento in prova ai servizi sociali. A Rossano
i militari del locale Norm hanno tratto in arresto un pregiudicato
del luogo per violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza
speciale di pubblica .sicurezza. Sempre a Rossano
i vigili del Fuoco hanno rinvenuto all’ interno della propria
abitazione, riverso sul pavimento, il corpo esanime di una pensionata
del luogo. La causa del decesso è dovuta ad "arresto cardio
circolatorio". A San Lucido un pensionato, all’
interno di un locale della casa di riposo ex O.N.P.I. ha tentato il
suicidio ingerendo una grossa quantità di farmaci per insonnia.
Lo stesso è stato trasportato presso l’ Ospedale civile
di Paola, ove è tuttora degente con prognosi riservata
Apertura
dell’Anno Giudiziario con l’assenza dell’ANM che
protesta. A Reggio, Adorno:“Sbagliata
l’assenza dll’ANM”. A Catanzaro, Commodaro:
“Mafia emergenza nazionale. Confotante
la lezione dei ragazzi di Locri. Nel distretto mancano 60 magistrati”
Il
Comune di Rossano chiede di mantenere il livello di servizi minimi
di trasporto locale
28/01 ''Mantenere il livello di servizi minimi di trasporto locale.
Il che significa portare il monte chilometrico previsto per Rossano
a 422.874 km. Soltanto cosi' si evitera' una vera e propria decurtazione
di servizi, a tutto svantaggio del grande bacino di utenza che orbita
attorno al polo di attrazione cittadino''. E' quanto ha ribadito il
Comune di Rossano, attraverso l'Assessore Giuseppe Antoniotti, nel
corso della riunione tra gli assessori ai Trasporti dei comuni oltre
i 15 mila abitanti e l'Assessore Provinciale ai Trasporti, Gagliardi,
tenutasi a Cosenza. ''Rossano ¿ ha aggiunto Antoniotti- e'
sede di 9 istituti di istruzione secondaria superiore, di un Presidio
Ospedaliero, di Compagnia dei Carabinieri, di Commissariato di Polizia,
di Compagnia della Guardia di Finanza, di Ufficio delle Entrate Tributarie,
di Inail, le cui sedi sono dislocate a Rossano Scalo. Mentre nel Centro
Storico hanno sede la Caserma dei Vigili del Fuoco, il Tribunale e
la Procura. La Citta' e' anche sede di un Istituto Penitenziario Mandamentale,
di una Asl e di altri enti quali l'Inps, l'Afor, l'Ufficio Circoscrizionale
del Lavoro, il Corpo Forestale dello Stato e una sede distaccata dell'Assessorato
Regionale alla Formazione Professionale. I flussi turistici il documento
del Comune di Rosano- sono diventati considerevoli in virtu' del fatto
che in Citta' sono presenti 5 hotel e 5 camping per un totale di 5.000
posti letto, 1000 posti tenda, 900 posti roulotte e 114 bungalow;
piu' i 200 posti letto in montagna di un Hotel di recente realizzazione;
piu' altri 200 posti delle 12 strutture agrituristiche site nell'agro;
piu' i 2500 posti letto del complesso ''Acquapark''. E sulla base
di questi dati numerici, Antoniotti ha motivato l'esigenza di salvaguardare
l'originaria previsione chilometrica, avviata dall'Amministrazione
Provinciale in sinergia con gli enti locali interessati
Brevi
di cronaca da Rossano, Cassano, Altomonte
28/01 A Rossano I carabinieri hanno arrestato Antonio Zannino, di
38 anni, per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale.
Nel corso di controlli l'uomo e' stato trovato fuori dalla sua abitazione
prima degli orari prescritti dalla misura di prevenzione cui e' sottoposto.
Sempre a Rossano un anziano ha tentato di togliersi la vita colpendosi
ripetutamente alla gola con un cacciavite. L'uomo e' stato soccorso
da alcuni familiari ed accompagnato nell'ospedale dove e stato sottoposto
alle cure mediche. Dell' episodio sono stati informati i carabinieri.A
Cassano allo Ionio un uomo, Walter Manco, 51 anni, di Lecce, e' stato
arrestato dai carabinieri. L'uomo e' accusato di inosservanza agli
obblighi derivanti dall'affidamento ai servizi sociali. Ad Altomonte
l'automobile di un giovane autista e' stata incendiata da sconosciuti.
Il mezzo, una Seta Marbella, era parcheggiato nei pressi dell'abitazione
dell'uomo quando e' stata cosparsa di liquido infiammabile e incendiata.
Le fiamme sono state spente da alcune persone e dai vigili del fuoco.
L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le
indagini.
Giorno
della memoria con duemila studenti in visita al Ferramenti di Tarsia
27/01 Per tre anni e' stato internato nel campo di Ferramonti di
Tarsia e solamente qualche anno fa ha raccontato ai suoi familiari
quanto gli accadde. La storia di Erik Taubert stamane e' stata raccontata
dalla figlia Adriana nel corso di un incontro con numerosi studenti
svoltosi nel campo di Ferramonti per celebrare la giornata della memoria.
Taubert, che ora ha 89 anni e vive in Lombardia con i suoi familiari,
non ha piu' avuto notizie di suo padre che venne deportato ad Auschwitz
mentre il figlio era internato nella struttura calabrese. Nel 1938
per effetto delle leggi razziali ad Erik Taubert, che ha origini ebree
e studiava all'accademia di Belle arti a Brera, fu tolta la cittadinanza
italiana. Tento' quindi di raggiungere i suoi familiari in Germania
ma alla frontiera venne fermato ed arrestato. Per quattro mesi venne
rinchiuso nel carcere di San Vittore e successivamente fu internato
nel campo di Ferramonti dove rimase dal novembre del 1940 fino al
1943. ''Per anni mio padre - ha detto la figlia Adriana - ha sempre
cercato di tenere tutto per se'. Quando gli chiedevamo notizie del
periodo della guerra lui non rispondeva, probabilmente perche' non
voleva coinvolgere anche noi nelle sofferenze vissute nel campo. Poi
solamente qualche anno fa sono riuscita a sapere che era stato internato
per tre anni a Tarsia''. Il campo di Ferramonti di Tarsia e' stato
il piu' grande campo di internamento fascista in Italia e nel periodo
tra il 1940 ed il 1943 vi passarono circa 3.000 ebrei di nazionalita'
straniera. Dall'anno scorso parte del campo e' diventato un luogo
del ricordo. Nella struttura, infatti, e' stato realizzato un Museo
Internazionale della Memoria dove sono raccolte oltre 100 fotografie
che ricordano la vita di tutti i giorni e le attivita' del campo,
pagine di giornali scritte dai deportati, testi e romanzi scritti
da internati e una pagella scolastica di una bambina ebrea espulsa
da una scuola italiana dell'epoca. ''Quelli vissuti nel campo di Ferramonti
- ha aggiunto Adriana Taubert - sono stati anni che mio padre non
ha voluto piu' rievocare. Mentre lui era rinchiuso in quella struttura
suo padre, che si trovava in Francia, fu preso dai tedeschi che lo
portarono ad Auschwitz e non lo ha piu' rivisto''. A Ferramonti fu
organizzata anche una scuola nella quale Taubert insegnava disegno
e matematica. ''Ogni tanto mi capita di percorrere l'autostrada A3
- ha proseguito Adriana Taubert - ed in uno dei viaggi ho visto casualmente
un cartello che indicava Ferramonti. Cosi' mi son fermata nel campo
dove, tra le numerose fotografie ne ho trovata una dove era ritratto
anche mio padre. Ho avuto quindi contatti con il Museo ed ho accettato
di essere presente alla manifestazione in occasione del giorno della
memoria''. ''Ho partecipato alla manifestazione di stamane - ha concluso
- perche' ritengo che certe memorie vanno tenute sempre vive. E' bene
che si tenga sempre ben presente che questi campi non sono stati dei
luoghi di villeggiatura. I giovani devono sapere cio' che e' accaduto
in queste strutture affinche' possano non dimenticare gli avvenimenti
della storia''
Oggi, intanto, oltre duemila studenti di 32 scuole calabresi hanno
visitato stamane il campo d' internamento di Ferramonti di Tarsia
per celebrare la giornata della memoria. Gli studenti hanno visitato
il Museo Internazionale della Memoria dove sono raccolte oltre 100
fotografie che ricordano la vita di tutti i giorni e le attivita'
del campo, pagine di giornali scritte dai deportati, testi e romanzi
scritti dagli internati. Gli studenti hanno incontrato anche Adriana
Taubert, figlia di un internato nel campo che ora ha 89 anni e vive
in Lombardia. La donna ha raccontato la storia del padre ricordando
che per decenni il genitore ha preferito tacere sugli anni trascorsi
a Ferramonti di Tarsia. Anche Elvira Franklin, nata nel campo calabrese
da una coppia di internati, stamane ha avuto modo di raccontare la
sua esperienza ed i suoi ricordi. ''Siamo soddisfatti - ha detto il
presidente del Museo della Memoria di Ferramonti di Tarsia, Francesco
Panebianco - per la presenza di tanti studenti che hanno partecipato
alla nostra manifestazione in maniera fattiva. Molti studenti, infatti,
oggi hanno portato un loro contributo attraverso pensieri e interventi
spontanei. Dalla partecipazione avuta possiamo affermare che c'e'
un ottimo indice di crescita su questi temi''. Quello di Ferramonti
di Tarsia e' stato il piu' grande campo di internamento fascista in
Italia ospitando, nel periodo tra il 1940 ed il 1943, circa tremila
ebrei di nazionalita' straniera. Dall'anno scorso parte del campo
e' diventato un luogo del ricordo.
ZappaDue:
Vasta operazione della Polizia di Reggio, stroncato
un grosso traffico di droga che interessa le cosche della Locride,
del Cosentino e del Crotonese. Arrestate 38 persone. Riciclaggio
con banche estere e relazioni con zecche di vari paesi. I complimenti
di Pisanu, della Santelli, della Napoli e di Gentile
Cremaschi
(Fiom) “Per la vicenda Polti chiameremo in causa la confindustria”.
Gentile (FI) "Vicenda emblematica"
27/01 ''All'incontro al Ministero delle Attivita' produttive, previsto
per il 30 gennaio, la Polti dovra' ritirare la procedura di licenziamento
dei dipendenti del suo stabilimento di Cosenza, procedura mirata alla
chiusura della fabbrica''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il segretario
nazionale della Fiom-Cgil, Giorgio Cremaschi. ''Consideriamo infatti
gravissimo - aggiunge Cremaschi - che un' azienda che ha usufruito
di finanziamenti pubblici e di agevolazioni di tutti i tipi possa
decidere impunemente di delocalizzare le produzioni in Cina, smantellando
la fabbrica e lasciando sulla strada piu' di 200 lavoratori con le
loro famiglie. Gravissime sarebbero anche le ripercussioni sull' indotto
che porterebbero al rischio della perdita di un migliaio di posti
di lavoro. Per queste ragioni deve essere chiaro che, ove la proprieta'
decidesse di procedere nelle sue scelte, chiederemo un intervento
rigoroso di tutte le istituzioni per garantire l'attivita' produttiva
e i posti di lavoro, anche addossando alla proprieta' tutti i costi
dell'operazione. In caso di mancato accordo, coinvolgeremo nella mobilitazione
anche lo stabilimento Polti sito in provincia di Como. Inoltre non
escludiamo di lanciare una campagna nazionale di boicottaggio dei
prodotti Polti in tutti i centri commerciali''. ''La nostra intenzione
- afferma ancora Cremaschi - e' quella di sviluppare una campagna
di solidarieta' con i lavoratori della Polti Sud che vedra' la mobilitazione
della categoria, del territorio e dell' opinione pubblica per impedire
questa vera e propria devastazione nei confronti di un territorio
e di una regione come la Calabria che hanno bisogno come non mai di
sviluppo e di seria imprenditorialita'. Di fronte a questa gravissima
vicenda, sara' la stessa Confindustria, che piu' volte ha parlato
di eticita' nei comportamenti imprenditoriali, ad essere chiamata
in causa''.
''La vicenda Polti e' emblematica di uno stato si rassegnazione che
affligge la nostra terra e per taluni aspetti le forze produttive
ed imprenditoriali. Bisogna reagire tutti insieme, Regione, Provincia,
Stato, predisponendo programmi ed iniziative tese a difendere e salvaguardare
i posti di lavoro esistenti''. A sostenerlo e' stato Antonio
Gentile, di Fi, segretario della Commissione finanze e tesoro
del Senato, che stamani si e' recato nella Prefettura di Cosenza per
definire gli adempimenti in vista della riunione sulla Polti del 30
gennaio al ministero delle Attivita' produttive. Gentile, secondo
quanto riferito in un comunicato, ha riscontrato la massima sensibilita'
al problema da parte delle Istituzione periferiche dello Stato e si
e' anche accertato della presenza dell' imprenditore Polti alla riunione
programmata. Inoltre ha ribadito che ''sui temi della criminalita'
e del lavoro in Calabria non ci devono essere divisioni tra le forze
politiche, le quali invece devono operare in un clima di concordia
e di unita'''. ''La Regione - ha sostenuto Gentile - dovra' predisporre
un piano del lavoro nel quale si prevede la difesa degli operai di
Polti, Bocoge, Dne, Legnochimica. Per parte mia mi battero' con tutte
le forze, come del resto gia' da tempo sto facendo, affinche' si raggiungano
i risultati auspicati che consentano il salvataggio di tante famiglie
oggi in grave crisi economica e senza prospettive''.
Relazione
della minoranza della commissione antimafia sulla ndrangheta calabrese.
Dopo Fortugno un clima di tangibile paura.
Rapporti tra ndrangheta e massoneria e ndrangheta con i politici
Troppi
allarmismi sulla vicenda della Motonave Jolly Rosso. Nessuna anali
conferma l’aumento dei tumori.
27/01 "La vicenda della Motonave Rosso, recentemente di nuovo
alla ribalta, getta ancora veleno sulla citta' di Amantea e confonde
le idee. Soprattutto a proposito di certi sbandierati aumenti di forme
tumorali nel comprensorio di Amantea, che la confusione delle parole
spese in questi ultimi tempi vuole per forza mettere in relazione
coi supposti veleni della nave. Ma, se e' vero che le parole pesano,
bisogna stare bene attenti alle affermazioni". E' quanto si legge
in una nota diffusa dall'ufficio stampa del Comune di Amantea in merito
alle notizie riguardanti l'ipotizzata presenza di scorie tossiche
nel relitto dell'imbarcazione affondata anni addietro al largo della
cittadina tirrenica. "Il Sindaco di Amantea Giovanni Battista
Morelli - si legge nel comunicato - ha gia' manifestato, nel testo
di una missiva inviata al settimanale l'Espresso nei giorni scorsi,
il suo disappunto poiche', per come e' stata gestita la notizia apparsa
sul settimanale, la citta' esce come un mostro da combattere e non
come una vittima di un evento sicuramente grave e per il quale sono
in corso le inchieste della Procura". Nel comunicato si legge
che "disturba questo continuo mettere in relazione all'episodio
Rosso un aumento di patologie neoplasiche, senza che siano effettivamente
state condotte analisi su studi statistici e clinici che possano confermare,
a oggi, questa ipotesi. Lo stesso Professor Iacopino, come gia' riportava
il settimanale Espresso nel servizio apparso sul n. 1 del 2006, affermava
che "si puo' escludere la presenza di un potente cancerogeno
o leucemogeno nel territorio di Amantea e comuni limitrofi" e
che "i dati sono stati raccolti in un periodo troppo breve per
risultare affidabili oltre ogni ragionevole dubbio". "Da
un colloquio con il Direttore del Distretto Sanitario n. 3 di Amantea,
- si legge nel comunicato - emergono dati confortanti: un'analisi
dell'andamento dell'insorgenza di certe patologie tumorali non mostra
affatto un incremento, bensi', semmai, per alcune forme addirittura
una diminuzione. Secondo l'autorevole parere del Professor Pier Giuseppe
Pellicci, Direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell'Istituto
Europeo di Oncologia, - continua la nota - e' irragionevole ipotizzare
che la dispersione in mare di sostanze radioattive, per quanto in
quantita' ragguardevoli, possa condurre a una concentrazione cosi'
alta e duratura nel tempo di tali sostanze, da sottoporre la popolazione
locale a un aumentato rischio di tumore". L'ultima parola sull'argomento,
si fa rilevare nel documento, l'ha spesa Mario Pirillo, Assessore
all'Agricoltura della Regione Calabria, che, in una lettera inviata
al Presidente della Regione, Agazio Loiero, "chiede di predisporre
un piano di interventi per fare definitivamente chiarezza sulla discussa
vicenda, partendo proprio dall'istituzione di una commissione medico
scientifica, col fine di accertare una eventuale incidenza dell'accaduto
sull'insorgenza di patologie. Un appello che trova d'accordo il Sindaco
di Amantea il quale - si fa rilevare - ribadisce e sottolinea la necessita'
di individuare i colpevoli, appurare l'entita' dei danni e attribuire
le responsabilita' civili e penali".
Gemellaggio
tra Paola e San Giovanni in Fiore annunciato da Laratta
27/01 Un gemellaggio culturale e spirituale tra San Giovanni in Fiore
e Paola finalizzato al rilancio delle opere di San Francesco di Paola
e dell' abate Gioacchino da Fiore: e' questa l' iniziativa che i sindaci
di Paola, Roberto Perrotta, e di San Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti,
stanno preparando per promuovere due figure che risultano essere le
due esperienze della Chiesa calabrese piu' amate e conosciute nel
mondo. Il progetto e' stato lanciato dall' assessore ai servizi sociali
e rapporti istituzionali del Comune di San Giovanni in Fiore, Franco
Laratta. A Paola, lo scorso dicembre, c' e' stato un primo incontro
tra i due amministratori, nel corso del quale sono state assunte alcune
decisioni da mettere in atto al fine di realizzazione il progetto.
L' iniziativa e' stata sottoposta nei giorni scorsi all' attenzione
del Vescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari, il quale
ha mostrato estremo interesse e apprezzamento per l' idea. Nunnari
si e' detto disponibile a impegnarsi per promuovere e sostenere il
progetto. Gia' il mese prossimo, a febbraio, il vescovo di Cosenza
partecipera' ad una manifestazione comune a San Giovanni in Fiore
promossa dalle due amministrazioni. In quella occasione, alla presenza
dei fedeli, sara' resa pubblica una tela, realizzata dalla locale
scuola di tappeti, che riproduce un dipinto raffigurante proprio i
due santi insieme. Il dipinto originale, che risale al 1600, e' tuttora
custodito nel Duomo di Santa Severina, in provincia di Crotone. Il
progetto prevede il gemellaggio spirituale tra le due comunita', la
promozione culturale dei due centri calabresi, lanci editoriali e
iniziative volte al rilancio del turismo religioso, con la segnata
speranza che nel suo prossimo viaggio in Calabria, Papa Benedetto
XVI, possa far tappa nelle due citta'. Un viaggio che il successore
di Giovanni Paolo II ha annunciato nel corso di una udienza generale
al governatore della Calabria, Agazio Loiero, al quale, nei prossimi
giorni, sara' illustrata l' iniziativa da parte dei due sindaci e
dallo stesso Laratta.
Osservazioni
della Provincia di Cosenza sui servizi minimi dei trasporti
27/01 Si è svolto questa mattina, presso la sede di via Galliano
dell’Assessorato provinciale ai Trasporti di Cosenza, un incontro
finalizzato a concordare e produrre osservazioni alla proposta dei
servizi minimi formulata dalla Regione Calabria e discussa nelle conferenze
dei servizi del 29/07/05 e 20/12/05. Alla riunione erano presenti
gli assessori ai trasporti dei Comuni di Acri, Gianluca Coschignano;
di Cassano Ionio, Carmela De Rose; di Corigliano, Anna Maria Brunetti;
di Montalto Uffugo, Giuseppe Ciraulo; di Rende, Vincenzo Ferraro;
di San Giovanni in Fiore, Piero Lopez e il consigliere comunale Pietro
Spina; di Castrovillari, il vice sindaco Biagio Schifino; di Paola,
il vice sindaco Francesco De Cesare; di Rossano, l’assessore
LL.PP. Giuseppe Antoniotti. Il Comune di Cosenza era rappresentato
dall’ing. Francesco Collorafi, dirigente del settore mobilità.All’incontro
hanno preso parte anche il responsabile del settore trasporti della
Provincia di Cosenza, ing. Claudio Carravetta, l’ing. Marcelli
dell’Amaco e il Presidente del Cisp, Giuseppe Carratta.
I lavori sono stati introdotti dall’Assessore provinciale ai
trasporti, Giuseppe Gagliardi, il quale, dopo aver riassunto le fasi
degli incontri precedenti ed il risultato delle conferenze dei servizi
del 29/07/05 e del 20/12/05 promosse dalla Regione, ha informato i
rappresentanti istituzionali che, al momento, anche a seguito della
comune azione condotta, la proposta dei servizi minimi è stata
inviata dalla Giunta Regionale alla preposta Commissione Regionale.
Da questa decisione è scaturita la necessità di produrre
ulteriori osservazioni alla proposta formulata dalla Provincia e dai
Comuni.
Le nuove osservazioni sono state illustrate dettagliatamente dall’assessore
Gagliardi ai presenti, i quali hanno condiviso appieno l’impostazione
facendo proprie, ognuno per proprio conto e in riferimento alle esigenze
del proprio territorio, le osservazioni proposte, concordando l’invio
delle stesse, nei termini stabiliti, all’apposita Commissione
Regionale.
“In questi mesi –ha dichiarato l’assessore Gagliardi-
abbiamo sempre concordato con tutte le istituzioni provinciali il
nostro lavoro. Non abbiamo condiviso i criteri utilizzati dai redattori
della proposta per stabilire il livello dei servizi minimi. In tutte
le sedi, infatti, abbiamo sempre ribadito che la Provincia di Cosenza,
sia nell’extraurbano che nell’urbano, ha subito un taglio
di risorse considerevole e ingiustificato, poichè non si è
tenuto conto delle reali esigenze di mobilità dei nostri cittadini,
in riferimento alla struttura del territorio e allo sviluppo della
rete stradale.
Nei giorni scorsi sulla questione è anche intervenuto il Presidente
Oliverio che ha invitato la Giunta Regionale a farsi carico responsabilmente
del problema.
Sulla questione, infine, abbiamo coinvolto anche l’Assessore
Regionale ai trasporti, che ha dimostrato grande attenzione verso
le esigenze della nostra Provincia”.
“Confidiamo ora -ha concluso Gagliardi- nell’opera della
Commissione Regionale, Siamo certi che essa, oltre a tenere nella
giusta considerazione le nostre osservazioni, ci darà anche
l’onore di ascoltarci, per poter dimostrare, con dati e cifre
alla mano, le nostre esigenze reali e l’inadeguatezza della
proposta che interessa la nostra Provincia”.
I
mezzi dell’ANAS al lavoro in dieci regioni per far fronte all’emergenza
neve
27/01 Personale e mezzi dell' Anas, in seguito all' ondata di maltempo
che ha colpito l' Italia, sono al lavoro in dieci regioni per garantire
la transitabilita' della rete, lo sgombero della neve e la distribuzione
del sale lungo le arterie, al fine di evitare la formazione del ghiaccio.
In particolare, secondo quanto riferito in un comunicato dell' Anas,
attualmente operano un centinaio di cantonieri con 37 mezzi spazzaneve
e 12 macchine spargisale. L' Anas ha raccomandato prudenza agli automobilisti
ricordando che in alcuni tratti stradali sono stati adottati provvedimenti
quali l' obbligo di catene a bordo o l' utilizzo di catene montate
per il transito, per garantire la sicurezza della circolazione
Sequestrati
ad Amantea 183 chili di “pesce ghiaccio”, il finto bianchetto
27/01 Sono stati sequestrati ieri dalla direzione marittima di Reggio
Calabria unitamente al personale della capitaneria di porto di Vibo
Valentia Marina 183 chili di pesce, della qualita' nota come ''pesce
ghiaccio''. Si tratta di un piccolo pesce allevato in acque dolci
e salmastre della Cina e dell'India, e importato in Italia da adulto
in ''pani'' congelati. In un'azienda artigiana di Amantea (Cosenza),
la guardia costiera ha trovato 540 vasetti pronti per essere distribuiti
come ''Rosamarina Calabrese'', ottenuta in genere lavorando il pesce
''bianchetto'' del Mediterraneo e invece realizzata in questo caso
con il ''pesce ghiaccio'' proveniente dalla Cina. Per questo motivo
i vasetti sono stati sequestrati e il titolare della ditta e' stato
denunciato per il reato di frode nell'esercizio del commercio.
Cinque
giovani di Cassano arrestati per furto d’auto
27/01 I carabinieri della Compagnia di Castrovillari, in collaborazione
con quelli di Laino Borgo, hanno arrestato cinque giovani di Cassano,
tra i quali un minorenne, per concorso in furto aggravato di autovetture.
Gli arrestati, Michele Pepe, di 20 anni, Massimo Perciaccante (25),
Battista Campolongo (25), Giuseppe Campolongo (21), e N.C. (16), sono
stati fermati a bordo di due auto, una delle quali, una Fiat Uno,
rubata ieri sera.
Tre
immigrati arrestati dalla Polizia a Sibari
27/01 La Polizia ha arrestato a Sibari tre immigrati accusati di
non avere ottemperato al decreto di espulsione emesso nei loro confronti.
Gli arresti sono stati fatti dal personale dell' Ufficio immigrazione
della Questura di Cosenza e del Commissariato di Castrovillari nell'
ambito dell' operazione fatta ieri ai laghi di Sibari. Gli arrestati
sono tre tunisini, Allam Miloud Rahman, Fathi Kaseby e Mouhamed Moulah,
espulsi, rispettivamente, dai questori di Crotone, Caltanissetta e
Siracusa. Sono stati anche denunciati in stato di liberta' gli autisti
dei cinque furgoni a bordo dei quali i 34 immigrati clandestini individuati
dalla Polizia nel corso dell' operazione venivano portati nei terreni
per svolgere lavori agricoli e raccolta di prodotti ortofrutticoli.
Proseguono, intanto, le indagini della Polizia per individuare i titolari
delle aziende agricole in cui gli immigrati venivano impiegati ed
i proprietari delle abitazioni che gli erano state affittate.
Brevi
di cronaca da Lungro e Rossano
27/01 A Lungro alcuni computer ed un martello demolitore, per un
valore complessivo di 3000 euro, sono stati rubati da sconosciuti
nella sede del comune. Il furto e' stato scoperto dagli impiegati
del comune che l'hanno denunciato ai carabinieri. Il materiale non
era assicurato. A Rossano i carabinieri del Nucleo Operativo radio
Mobile hanno arrestato in flagranza di furto aggravato in una abitazione
Giuseppe Zannino, di 40 anni, pregiudicato del luogo.
Rinviato
alla prossima legislatura il DDL su Sibari provincia
26/01 E' rinviata alla prossima legislatura la possibilita' che la
Provincia italoalbanese della Sibaritide e del Pollino diventi realta'.
IL dato e' emerso al termine dell' audizione che il coordinamento
nazionale nuove province (Cnnp) ha avuto dinanzi alla commissione
Affari costituzionali del Senato. All' audizione, oltre al leader
dei Comitati popolari Giacinto Casciaro che e' presidente nazionale
del Cnnp, hanno partecipato sindaci e amministratori della zona. ''Durante
l'audizione - e' scritto in un comunicato - il presidente Casciaro
ha perorato le ragioni delle nuove province cercando di ottenere il
visto della commissione ai rispettivi disegni di legge. Il presidente
della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama, Andrea
Pastore, ha sottolineato che il passo e' impossibile poiche' manca
l' analisi e il parere della commissione Bilancio del Senato. La Commissione,
quindi, ha solo approvato un ordine del giorno in cui sostiene con
forza le ragioni delle citta' interessate''.
Iniziative
del Comune di Rossano per la giornata della memoria
L' assessorato alle Politiche scolatiche del Comune di Rossano propone,
da domani al 10 febbraio, agli alunni delle scuole medie e superiori
un programma di mostre fotografiche, immagini, filmati e supporti
audiovisivi in occasione della Giornata della memoria'' e del Giorno
del ricordo, iniziative dedicate alla shoah, allo sterminio ed alle
persecuzioni del popolo ebraico e alle vittime delle Foibe. ''E' principalmente
alle nuove generazioni - ha detto l' assessore Margherita Carignola
- che quest'invito viene rivolto affinche' rivivano, guardando e ricordando,
le scene di periodi diversi che hanno segnato, drammaticamente ed
in diversi contesti geografici sociali e politici, una parte dell'epoca
appena trascorsa''. Da domani e fino al 4 febbraio l' istituto tecnico
statale per geometri ''Falcone e Borsellino'', a Rossano Scalo, ospitera'
la mostra fotografica sui lager nazisti, dal titolo ''Sterminio in
Europa''. Il 30 gennaio, alle 9.30, nella sala teatro del liceo scientifico
statale, verra' proiettato il film ''Schindler's List''. Il 4 febbraio
proiezione del film ''La vita e' bella'', di Roberto Benigni, nella
scuola media Carlo Levi. Il 9 febbraio sara' proiettato il film ''Anna
Frank'' per gli alunni delle scuole secondarie presso l' istituto
tecnico statale per le Attivita' sociali ''Pedro Povera''.
Il
Comune di Cassano presenta un piano per gli insediamenti produttivi
26/01 L' amministrazione comunale di Cassano allo Ionio - nel corso
di un incontro con gli operatori dei settori artigianato, commercio,
agricoltura e industria - ha presentato agli imprenditori il Piano
degli insediamenti produttivi (Pip). In particolare, la riunione promossa
dal sindaco Gianluca Gallo ha consentito di discutere sul bando per
la manifestazione d' interesse del piano i cui termini di presentazione
delle domande sono in scadenza a febbraio. ''Il sindaco Gallo, nell'
introdurre la discussione, - e' scritto in una nota del Comune - ha
sottolineato l' importanza dell'iniziativa e ha evidenziato che, finalmente,
dopo molti anni di attesa, lo scorso 19 dicembre, e' stata pubblicata
la manifestazione d' interesse per il Pip. L' assessore comunale all'
Urbanistica Lorenzo Di Vincenzo - prosegue la nota - ha illustrato
la normativa e quant' altro necessario conoscere per ottenere i lotti
urbanizzati e pronti per l'utilizzo industriale, che artigianale e
commerciale''. ''Le zone interessate dove insediare l' area Pip -
ha sostenuto Di Vincenzo - sono Sibari e Doria: due siti strategicamente
favorevoli agli insediamenti, perche' ben collegati con la nuova bretella
534, con l' autostrada Salerno Reggio Calabria, con lo snodo ferroviario
di Sibari, con il Porto di Corigliano e, guardando in prospettiva,
con il futuro aeroporto della Sibaritide''.
Processo
Diaz/G8, 22a udienza
26/01 Diaz - XXII udienza "Ho visto i poliziotti salire dalla
scala. Poi, non ricordo più nulla" Proseguono i racconti
dei ragazzi massacrati alla scuola Diaz la notte del 21 luglio 2001.
Dopo la drammatica testimonianza del giornalista inglese Mark Covell,
ascoltato nell'udienza di ieri, oggi hanno deposto quattro giovani
tedeschi, che si trovavano tutti al primo piano della scuola Diaz-Pertini
al momento dell'irruzione. Ad A.K., la prima ad essere ascoltata questa
mattina, i poliziotti del VII nucleo del I Reparto mobile di Roma
hanno fatto saltare sei denti con manganellate in pieno viso e calci
sul mento. La testimonianza di A. è lucida e precisa, per quanto
sia per lei doloroso ricordare certi eventi. A. racconta anche il
pestaggio subito dalla sua amica M.J.: "Quando era ancora in
piedi ha subito diversi colpi. Ho visto come ha cercato di alzarsi
ed è stata di nuovo picchiata. La seconda immagine che ricordo
è M. sdraiata a terra, che perdeva molto sangue dalla testa,
e due o tre poliziotti l'hanno colpita con calci sulla pancia e la
testa le batteva sull'armadio. Non reagiva più, e io pensavo
che fosse morta." M.J. in realtà non ricorda quasi nulla
di quanto le è accaduto. Ricorda che all'arrivo della polizia
è salita al primo piano e, come tutti gli altri, ha alzato
le mani. Subito dopo, ha visto i poliziotti salire dalla scala, poi
più nulla: "Ho perso conoscenza, e ora soffro di un'amnesia
retroattiva". Si risveglia solo per un attimo quando è
già sull'ambulanza e poi il giorno successivo, in ospedale,
dove è costretta a subire gli sguardi dei poliziotti mentre
le infermiere la lavano. Del pestaggio di M. e delle sue condizioni
successive si ricordano bene anche gli altri testimoni di oggi. Nei
suoi confronti alcuni imputati di questo processo sono accusati di
lesioni aggravate, ma i tasselli che si stanno mettendo insieme con
le testimonianze attuali potrebbero portare a configurare un reato
più grave, come il tentato omicidio. A confermare la responsabilità
degli uomini di Canterini sono anche gli altri due testi di oggi:
J.D. e il giovane U.R. riconoscono il "tonfa", il manganello
col manico in dotazione solo agli agenti del VII nucleo. Entrambi
poi precisano che questo manganello venne usato anche al contrario,
come un martello. Altro elemento emerso in maniera netta durante l'udienza
di oggi è che i poliziotti in uniforme portavano una cintura
scura. Insomma, quella di oggi è stata un'udienza molto significativa
per inchiodare i "picchiatori" alle loro responsabilità,
nonostante il tentativo dell'avvocato Romanelli, difensore di Canterini,
di convincere il tribunale che i fatti sono avvenuti in una situazione
di semi-oscurità, e che quindi i testi potrebbero sbagliarsi.
Ma, dopo l'udienza di oggi, i dubbi sembra ormai averli solo lui.
Ultimo particolare inquietante: U.R. ricorda che un poliziotto impugnava
un lanciagranate, puntandolo e minacciando i feriti gia' a terra.
Strani strumenti, per una perquisizione.
Sequestrate
a Cariati e in Sicilia 14.600 uova a rischio aviaria
26/01 Due centri di imballaggio e oltre 14 mila uova sono stati sequestrati
a Cariati (Cosenza) e Petrosino (Trapani) nell'ambito dei controlli
predisposti dal Gruppo carabinieri antisofisticazioni e sanita' di
Napoli su direttive del ministero della salute e del comando carabinieri
per la prevenzione della diffusione del virus dell'influenza aviaria.
A Cariati i carabinieri del Nas di Cosenza in collaborazione con i
veterinari della Asl Cosenza3 hanno accertato che un allevamento avicolo
con annesso centro di imballaggio uova era stato attivato senza autorizzazione
per gli scarichi reflui e mantenuto in precarie condizioni igienico-sanitarie
e strutturali. Durante l'operazione e' stato sequestrato il centro
di imballaggio e 600 uova, per un valore complessivo di 200 mila euro.
A Petrosino i carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato un
centro di imballaggio aperto senza autorizzazione sanitaria e numero
di riconoscimento, sequestrando 14.000 uova, per un valore complessivo
di circa 110 mila euro.
Operazione
Harem: Arrestato elemento di spicco della criminalità albanese
a Corigliano
26/01 Ferdinant Mimini, il cittadino albanese di 30 anni, arrestato
ieri dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, con l'
accusa di associazione mafiosa finalizzata al traffico internazionale
di armi e di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e riduzione
in schiavitu', e' considerato dagli investigatori un elemento di spicco
della criminalita' albanese. Secondo l' accusa faceva parte dell'
organizzazione sgominata nel dicembre scorso dal Ros dei carabinieri
con l' operazione Harem coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia
che porto' all' arresto di un' ottantina di persone. Mimini era riuscito
a sfuggire alla cattura e da allora era ricercato in tutta Italia
e all' estero. L' operazione del Ros aveva bloccato un traffico di
armi e stupefacenti tra l' Albania e l' Italia che vedeva associati
i vertici della criminalita' albanese e della 'ndrangheta della piana
della Sibaritide. L' organizzazione si dedicava anche allo sfruttamento
della prostituzione e alla riduzione in schiavitu' di ragazze provenienti
dall' Est europeo traendo consistenti guadagni illeciti
Maxi
retata ai laghi di Sibari denunciati in 77 su 5 furgoni. 37 persone
espulse le altre senza contratto di lavoro
26/01 Agenti della questura di Cosenza e del commissariato di Castrovillari
hanno portato a termine questa mattina, nella zona dei Laghi di Sibari,
una operazione contro l'immigrazione clandestina. I poliziotti hanno
bloccato cinque furgoni carichi di extracomunitari (77 in tutto).
Tutti erano diretti nelle campagne della zona, dove sono impegnati
come manodopera agricola. Trentasette persone extracomunitarie (25
rumeni, 8 algerini e 4 bulgari) tutte residenti clandestinamente in
Italia, sono state portate in questura dove sono state avviate le
procedure di espulsione dal territorio italiano. Gli altri 40, tutti
di nazionalita' polacca, erano impiegati senza nessun contratto di
lavoro. Alla guida dei furgoni c'erano cinque cittadini italiani,
denunciati per sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Le indagini
della polizia continuano per cercare di identificare i titolari delle
aziende dove lavoravano i clandestini e le persone che gli avevano
affittato una abitazione.
Brevi
di Cronaca da Cassano, Corigliano, Santa Maria del Cedro, Praia a
Mare, Montalto, Roseto e Rossano
26/01 A Corigliano i militari dell’Arma hanno
tratto in arresto un soggetto, già latitante, per associazione
a delinquere ed altro nonchè una clandestina per favoreggiamento
personale. A Cassano i carabinieri hanno arrestato
Giovanni Battista Falbo, di 31 anni, in esecuzione di un ordine di
carcerazione emesso dal Tribunale di Catanzaro. L' uomo deve scontare
un residuo di pena di tre mesi di reclusione per detenzione a fine
di spaccio di sostanze stupefacenti. A Falbo sono stati concessi gli
arersti domiciliari. Sempre a Cassano Ionio la vettura
di un commerciante, una Nissan Terrano, e' stata incendiata da ignoti.
A Santa Maria del Cedro un pregiudicato e' stato
arrestato per reati legati alla legge sugli stupefacenti in esecuzione
di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica
di Paola. A Praia a Mare i carabinieri hanno arrestato
un soggetto per ricettazione. A Montalto Uffugo i
carabinieri della Compagnia di Rende hanno rintracciato 11 extracomunitari
clandestini che sono stati poi condotti nell' ufficio immigrazione
della Questura di Cosenza per i provvedimenti di competenza. A Roseto
Capo Spulico attrezzi agricoli e un fusto contenente 65 litri
di gasolio sono stati rubati dal garage di un operaio. Sempre a Roseto
Capo Spulico alcuni arredi urbani sono stati danneggiati
da ignoti. A denunciare il fatto e' stato il sindaco. A Rossano
un uomo di 40 anni, Giuseppe Zannino, e' stato arrestato dai carabinieri
che lo hanno bloccato mentre si stava allontanando da un' abitazione
dalla quale aveva sottratto orologi ed oggetti vari per un valore
di circa 300 euro. L' uomo e' stato portato nel carcere di Rossano
Temperature
polari in Calabria
25/01 Colonnina di mercurio che scende ancor di piu' in Calabria
rispetto alla giornata di ieri: le temperature piu' basse a Botte
Donato (-10,8), a Monte Curcio (-9,9), a Campotenese (-7,8), a Gambarie
d' Aspromonte (-4,6). Temperature sotto lo zero anche a Cerenzia e
a Rosarno. In quest' ultima citta' curiosamente si raggiunge anche
la temperatura massima piu' alta in Calabria, con 12,2 gradi. Temperature
rigide anche nelle citta': a Cosenza si va da 1,9 di minima a 5,2
di massima; a Catanzaro minima 3 e massima 8,6; a Crotone da 4,7 a
7,4; a Vibo Valentia da 1 a 6,3; a Reggio Calabria da 6,1 a 10,1.
Processo
G8: Il drammatico pestaggio del giornalista britannico Mark Covell
25/01 Il racconto di Mark Covell, giornalista mediattivista britannico,ascoltato
oggi in aula durante la ventunesima udienza del processo Diaz, e'
chiaro e preciso. A tarda sera entra insieme a un'altra persona alla
scuola Diaz; poco dopo qualcuno da' l'allarme di una retata, escono
e tentano di uscire. Il suo amico riesce a rifugiarsi nella Pascoli,
Mark Covell no: "Sono stato circondato da 5 poliziotti una delle
cose che mi ricordo e' che urlavo "sono un giornalista",
ma un poliziotto mostrandomi il manganello mi disse "tu sei un
blackblock e noi ammezzeremo i blackblock, me lo disse in inglese.
Presero a picchiarmi in ogni parte del corpo, rimasi in piedi, poi
sono stato caricato da poliziotti con gli scudi. Tutto e' durato due
tre minuti". E' il primo pestaggio subito da Covell. Ne segue
un altro: "Provai a correre per scappare, ma non c'era modo di
fuggire. Quando sono stato spinto verso il muro mi manganellarono
le ginocchia e sono crollato. A quel punto ho notato quanti erano
i poliziotti sulla strada, sembravano duecento e temevo per la mia
vita". Non e' ancora finita, perche' ci sara' un terzo drammatico
attacco: "è arrivato un altro poliziotto che mi ha raggiunto
ed è iniziato il terzo attacco. Non mi ricordo quanti colpi
ho subito, ma mi hanno dato dei calci nei denti e colpi dietro la
testa. A quel punto persi conoscenza". Nel video che viene mostrato
in aula, si notano gli agenti del settimo nucleo del primo reparto
mobile di Roma, a capo del quale era posto uno dei piu' noti tra gli
imputati, il comandante Vincenzo Canterini. E' il momento della difesa
dei suoi uomini: Silvio Romanelli regala momenti di tensione, appellandosi
a questioni tecniche che poco possono contro la realta' del video
mostrato. I suoi clienti si distinguono nitidamente rispetto gli altri
reparti impiegati quella sera. S.S., terzo teste della giornata, lo
specifica riconoscendo il loro cinturone nero e ricordando il loro
"tonfa": 'Lo tiravano sopra la testa - ha spiegato - e ho
visto che lo prendevano anche in modo invertito e usato come un'ascia''.
Il giovane ha poi raccontato: ''Fui colpito circa cinque volte, in
testa, dove ho riportato una lunga ferita, e sulle braccia, perche'
cercavo di coprirmi. Solo quando un poliziotto grido' 'basta' tutti
smisero di picchiare. Vidi una donna, Melanie Jonasch, in un lago
di sangue, non si muoveva. Temetti che fosse morta''. La ventunesima
udienza registra dunque alcuni elementi rilevanti, oltre alla drammatica
vicenda di Mark Covell, che a causa del pestaggio che lo ridusse in
fin di vita, dovra' ancora essere operato a una mano e alla spina
dorsale. Domani, 26 gennaio si replica, con testi tedeschi.
A
Villa Salus la presentazione di Agenda21 provinciale e sportello dei
diritti degli animali
25/01 Avrà luogo Giovedì 26 Gennaio, alle ore 11,00,
presso i locali dell’Assessorato alle Politiche Sociali della
Provincia di Cosenza (ex clinica Salus, Via Parisio) la conferenza
stampa di presentazione ed inaugurazione della sede di Agenda 21 provinciale
e dello sportello per i diritti degli animali LAV-Agenda 21- Assessorato
all’Ambiente.Saranno presenti Il presidente, onorevole Mario
Oliverio;l’Assessore all’Ambiente, Luigi Marrello;Mario
Bria, capogruppo Verdi in Consiglio Provinciale;Carla Misasi, responsabile
LAV regionale;Claudio Pedone, responsabile Agenda 21, provincia di
Cosenza.Agenda 21, sottoscritta a Rio De Janeiro nel 1992 nel corso
della Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo, rappresenta
un ampio catalogo di politiche-azioni da mettere in atto in tutti
i Paesi per avviare uno sviluppo sostenibile nel XXI° secolo e
contenente una serie di intenti, obiettivi programmatici, attività
da realizzare, strumenti attuativi ed attori da coinvolgere su ambiente,
economia e società. Agenda 21 locale può essere definita
come un processo partecipativo mediante il quale diversi attori della
comunità locale (definiti nel loro insieme stakeholders) collaborano
per stabilire ed attuare Piani di Azione al fine di perseguire la
sostenibilità ambientale, economica e sociale a livello locale.
Proseguono
le audizioni della Commissione Nazionale Antimafia
25/01 "Come previsto dalla legge, la Commissione Antimafia rimane
in carica fino alla convocazione del nuovo Parlamento; ma, cosi' come
avviene per la Camera ed il Senato dopo il loro scioglimento, la Commissione
svolgera' sedute a Roma od altrove solo a fronte di eventi di straordinaria
eccezionalita' ed urgenza". "Questa indicazione del Presidente
Roberto Centaro (Fi) - si legge in una nota della stessa Commissione
- e' stata condivisa, unanimemente, dai componenti dell'Ufficio di
Presidenza e dai rappresentanti dei gruppi". Pertanto - conclude
la nota - "l'Ufficio di Presidenza ha deciso di dare seguito,
fino allo scioglimento effettivo delle Camere, ad alcune attivita'
gia' deliberate in precedenza e di dare mandato al Presidente di calendarizzare
le relative audizioni". Tra le piu' importanti rimaste in sospeso,
ci sono quella del Comitato per l'ordine pubblico di Reggio Calabria
e quella dei magistrati del Tribunale di Napoli.
Accusata
di duplice omicidio e condannata a 28 anni, oggi viene assolta per
non aver commesso il fatto
25/01 I giudici della Corte d'assise d'appello di Catanzaro, accogliendo
la richiesta del procuratore generale, hanno assolto Franca Carmela
Faillace dall'accusata di concorso nel duplice omicidio di Alfredo
Elia e Leonardo Schifino, avvenuto a Cassano allo Ionio il 22 marzo
1992. Nel dicembre del 2004, al termine del processo di primo grado,
i giudici della Corte d'Assise di Cosenza condannarono Franca Carmela
Faillace alla pena di ventotto anni di reclusione. Faillace stamane
e' stata assolta per non aver commesso il fatto. Il duplice omicidio,
secondo la ricostruzione fatta nel corso del processo di primo grado,
nell'ambito della seconda guerra di mafia, che ha insanguinato, a
fine anni '80 e inizi anni '90, la Sibaritide e in particolar modo
il comune di Cassano allo Ionio.
Sequestrata
una discarica abusiva a Carolei
25/01 Una discarica abusiva e' stata sequestrata nelle campagne del
comune di Carolei nel corso di controlli compiuti dagli agenti della
polizia provinciale di Cosenza che hanno denunciato una persona per
violazione delle leggi sull'ambiente. Nella discarica sono stati trovati
oltre 200 pneumatici, carcasse di autoveicoli, materiale ferroso.
Il tutto depositato lungo un pendio, non visibile dalla strada, lungo
il fiume Busento. Il terreno sequestrato e' di proprieta' di una persona
di Cosenza che lo ha concesso in affitto ad uomo di 54 anni. Il terreno,
che si estende su un area di circa 16.000 metri quadri, e' privo di
qualsiasi impermeabilizzazione.
Brevi
di cronaca a Rende, Rossano, Altomonte, Spezzano Sila, Cassano
25/01 A Rende e' stato arrestato un uomo per violazione
degli obblighi impostigli dall'autorita' giudiziaria. Sempre a Rende
ignoti, hanno lanciato presso l’hotel “San Francesco”,
due bottiglie incendiarie in direzione dell’ingresso, causando
lievi danni ad una autovettura parcheggiata nelle adiacenze. I carabinieri,
intervenuti, hanno avviato le indagini. A Rossano, invece, i carabinieri
e gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato una persona per
lesioni, danneggiamento aggravato e porto abusivo di ascia. Sempre
a Rossano ignoti, la notte scorsa, hanno incendiato
la Fiat Panda di una commerciante che era parcheggiata in una via
centrale dello Scalo di Rossano. Le due autovetture parcheggiate vicine
alla Panda, una Fiat Punto e una Rover 400, sono state danneggiate
parzialmente. Sull' episodio indagano i carabinieri. Ad Altomonte
lo scooter di un uomo con precedenti penali e' stato incendiato da
sconosciuti. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco e da
alcune persone. Il proprietario del mezzo ha denunciato l'accaduto
ai carabinieri. A Spezzano Sila generi alimentari
e denaro contante per un valore complessivo di ottomila euro sono
stati rubati da sconosciuti in un supermercato. Il furto e' stato
scoperto dal proprietario dell'esercizio commerciale che lo ha denunciato
ai carabinieri. A Cassano Ionio un uomo, Mario Basile,
di 46 anni, e' stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato
perche' deve scontare una condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione
per maltrattamenti in famiglia, ingiurie, minacce, lesioni persionali
ed estorsione. All'uomo e' stata notificata un ordine di carcerazione
emesso dalla Procura della Repubblica di Torino
Polti
Sud, rimosso il blocco sulla A3, convocata per il 30 una riunione
a Palazzo Chigi
25/01 Il prossimo 30 Gennaio, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
con inizio alle 16, si svolgera' una riunione straordinaria per affrontare
la crisi della Polti Sud di Piano Lago, i cui dipendenti hanno manifestato
occupando l'autostrada per protestare contro l'annunciato smantellamento
dello stabilimento. L'annuncio e' stato dato questa mattina in Senato
durante una riunione dei parlamentari della provincia di Cosenza,
convocata dal senatore Antonio Gentile (F.I.), per affrontare la crisi
occupazionale della provincia di Cosenza. E' stato lo stesso Gentile,
segretario della commissione Finanze e Tesoro, a comunicare la notizia
ufficiale. Il Senatore Cesare Marini, secondo una nota di Gentile,
in rappresentanza dei parlamentari del centrosinistra si e' detto
"soddisfatto della positiva evoluzione della vicenda". Nel
corso della riunione si e' anche parlato della crisi complessiva dell'industria
e dell'impresa della provincia cosentina e si e' fatto riferimento
ai casi piu' critici (Legnochimica, DNE, Foderauto, Carisiel, settore
tessile). Per Gentile, "il risultato raggiunto e' solo un primo
passo verso la soluzione dei grandi problemi occupazionali che affliggono
la provincia di Cosenza. Devo ancora una volta ribadire che su due
temi importanti della Calabria - ha aggiunto - occupazione e lotta
alla criminalita' il mondo politico calabrese deve restare assolutamente
unito e deve proporre una grande iniziativa a favore delle nostre
popolazioni. La regione Calabria deve pero' darsi una strategia, a
tutt'oggi inesistente. I problemi occupazionali del nostro territorio
non si risolvono esprimendo la rituale solidarieta' agli operai ma,
intervenendo decisamente proponendo un piano di difesa dei livelli
occupazionali esistenti sul nostro territorio". Intanto e' stata
sospesa l'occupazione dell'autostrada A3 attuata a partire dalle 11,30
circa dai circa 200 dipendenti della Polti Sud, collocati in mobilita'.
Il blocco e' stato rimosso nel primo pomeriggio
I
duecento lavoratori della Polti Sud bloccano l’A3 a Rogliano
25/01 Circa duecento lavoratori della Polti Sud, l' azienda di Piano
Lago di Mangone che ha annunciato la chiusura, con la relativa messa
in mobilità del personale, e il trasferimento della produzione,
hanno occupato, verso mezzogiorno, l' autostrada A3 Salerno Reggio
Calabria all' altezza di Rogliano provocando notevoli disagi nella
circolazione. Attualmente l' Anas ha disposto l' uscita obbligatoria
per i veicoli in transito nel tratto che va da Cosenza nord a Falerna
con l' utilizzo della viabilita' parallela. Per oggi i sindacati regionali,
nella Valle del Savuto, hanno proclamato lo sciopero generale per
chiedere una soluzione alla vertenza che riguarda il futuro di circa
200 operai.
Italia
sotto la morsa del gelo. In Calabria a Botte Donato -8
24/01 Neve, gelo e freddo stanno colpendo in queste ore tutta la
Penisola, indistintamente da nord a sud. Tutto il Friuli Venezia Giulia
stamani e' sotto zero, con sole e cielo terso e aria molto fredda
e secca che continua ad affluire da nordest. La temperatura record
di 21 gradi sotto lo zero e' stata registrata, in Friuli, a Fusine,
nel Tarvisiano e forti raffiche di bora, con una punta di 102 chilometri
all'ora rilevata alle ore 10:30, stanno colpendo Trieste, accentuando
notevolmente la sensazione di freddo. In Liguria il freddo ha toccato
le punte piu' alte nella Val d'Aveto e Val di Vara, sul Maggiorasca
la colonnina di mercurio ha segnato i -16. Ma anche tutto il sud e'
molto colpito dalle temperature polari. Neve e freddo intenso sono
stati registrati nel salernitano, in particolare nel Vallo di Diano:
in tutti i 16 comuni del vasto comprensorio a sud della provincia
di Salerno la neve cade abbondante fino dalle prime ore di questa
mattina. Tuttavia, tranne che nelle frazioni montane di Montesano
sulla Marcellana, ai confini con la Basilicata, dove si segnala la
presenza di ghiaccio lungo qualche tratto di strada, la circolazione
dei veicoli stamane e' stata regolare. In Calabria alcune zone di
campagna del comune di Longobucco, nel Cosentino, sono isolate a causa
delle abbondanti nevicate di queste ultime ore che hanno raggiunto
un metro di altezza. A segnalare i disagi provocati dal maltempo e'
il sindaco di Longobucco, Emanuele De Simone, il quale ha attivato
la Protezione civile. Le zone isolate si trovano tutte in aree di
campagna e sono abitate. Il freddo intenso che ha interessato anche
la Puglia ha ghiacciato, durante la notte, la neve e la pioggia cadute
sulle zone interne della Murgia barese, quelle del Subappennino dauno
e del Gargano. Una forte nevicata stamane, con temperature quasi polari,
ha colpito il capoluogo lucano. In Molise a Campobasso, nella mattinata,
le temperature sono scese di 6 gradi sotto lo zero. Inferiori, -10
gradi, le temperature nelle localita' di montagna, sia in provincia
di Campobasso sia in quella di Isernia dove in alcuni casi la neve
ha superato il metro di altezza. Infine, dalla notte scorsa anche
la Sardegna e' stata investita dall'ondata di freddo proveniente dal
nord Europa. Nelle zone interne e' caduta la neve anche a quote basse,
in particolare in Ogliastra e nel Nuorese.
Vento forte e neve stanno interessando da alcune ore la gran parte
della Calabria. La zona maggiormente colpita e' la provincia di Cosenza.
Nonostante il maltempo, non vengono segnalati disagi alla circolazione
stradale. Nel Cosentino sta nevicando principalmente nelle zone della
Sila e di San Giovanni in Fiore. Tra Frascineto e Morano, invece,
secondo quanto si e' appreso, c'e' vento forte. A tutti gli automobilisti
gli agenti della polizia stradale consigliano di mettersi in viaggio
con le catene a bordo dei mezzi. Sull'autostrada A3 il traffico e'
regolare. I mezzi ed il personale della Provincia di Cosenza sono
a lavoro per evitare disagi al traffico automobilistico. Alcune zone
di campagna del comune di Longobucco, nel Cosentino, sono isolate
a causa delle abbondati nevicate di queste ultime ore. A segnalare
i disagi provocati dal maltempo e' il sindaco di Longobucco, Emanuele
De Simone, il quale ha attivato la Protezione civile. Le zone isolate
si trovano tutte in aree di campagna e sono abitate. A Longobucco
la neve ha raggiunto un metro di altezza.E' Botte Donato, la vetta
piu' alta della Sila con quasi 2.000 metri, la zona piu' fredda della
Calabria in queste giornate di freddo intenso, con una temperatura
minima di -8,1 gradi. La massima si e' fermata a -4,8 gradi. Freddo
intenso anche in altre localita' della Sila cosentina come Monte Curcio,
sopra Camigliatello Silano, con una minima di -7,2 ed una massima
di -4. Minime sotto lo zero, con -5 e -4, anche a Campotenese e Gambarie
d' Aspromonte. La temperatura minima piu' alta e' stata registrata
in contrada Palazzo di Lamezia Terme e a Capo Vaticano, con 6,7 gradi.
La temperatura massima piu' alta, invece, a Rosarno con 13,8 gradi.
Tutti i dati sono stati forniti dal Servizio di Protezione Civile
della Regione Calabria.
Trentadue
persone denunciate per ricettazione a San Marco dopo il furto in un
negozio
24/01 I carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano hanno
denunciato in stato di liberta' trentatre persone. Trentadue persone,
12 italiani e 20 stranieri, per lo piu' cittadini provenienti dai
paesi dell' Est europeo, sono state denunciate per ricettazione. Un
cittadino rumeno, invece, e' stato denunciato per furto. Le denunce
sono scaturite dopo il furto compiuto il 21 aprile dello scorso anno
al punto vendita Euronics, nel centro commerciale di San Marco. Nell'
immediatezza del furto i carabinieri accertarono che ''un atletico
funambolo, calandosi dal tetto'', era riuscito a prelevare numerosi
cellulari, alcuni computers portatili, qualche piccolo elettrodomestico
e altro materiale elettronico. Successivamente i militari individuarono
l' autore del furto in un rumeno trentenne, domiciliato a Roma, irreperibile.
Successivamente hanno individuato 32 persone che si sono rese responsabili
di ricettazione, essendo state trovate in possesso di parte della
refurtiva. La merce recuperata, per il momento, e' stata posta sotto
sequestro. La Procura del Tribunale di Cosenza, nei prossimi giorni,
valutera' le singole posizioni.
Truffa
all’INPS di Castrovillari, denunciati 13 tra cassieri e funzionari
di banca”
24/01 Tredici tra cassieri e funzionari di banche sono stati denunciati
dai militari della Guardia di finanza della Compagnia di Castrovillari
per truffa e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche
nell' ambito dell' inchiesta ''macchia nera'' su una presunta truffa
ai danni dell' Inps di Castrovillari che nell' estate scorsa ha visto
coinvolto il responsabile della sede ed un' altra ventina di persone.
Gli investigatori, secondo quanto e' stato riferito, al termine dell'
analisi della documentazione bancaria acquisita agli atti del procedimento,
avrebbero accertato che gli operatori bancari avrebbero consentito
l' incasso o il versamento su conto corrente di numerosi assegni circolari
recanti la dicitura non trasferibili ed intestati a soggetti inesistenti.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore della repubblica
di Castrovillari, Agostino Rizzo, e dal sostituto Baldo Pisani. Complessivamente,
nell' ambito dell' inchiesta, sono state denunciate in stato di liberta'
72 persone.
Minacce
di morte al capogruppo della Margherita a Castrovillari
23/01 Giovanni Donato, capogruppo della Margherita al Comune di Castrovillari,
ha ricevuto minacce di morte. Le minacce sono giunte ieri sul telefonino
di famiglia dell' esponente politico. A riferirlo stamane e' stato
il gruppo della Margherita al Comune di Castrovillari prima dell'
inizio dei lavori del consiglio comunale. Donato ha denunciato l'
accaduto agli agenti del Commissariato di Ps che hanno avviato le
indagini. ''La minaccia - ha dichiarato Donato, secondo quanto riporta
una nota del Comune di Castrovillari - non e' il primo avvertimento
che mi viene fatto. Altre volte i soliti ignoti hanno usato altri
metodi''. Parole di solidarieta' a Donato sono giunte da parte di
tutti i consiglieri, del presidente del Consiglio Masotina e del sindaco,
Blaiotta, che hanno stigmatizzato l' accaduto. La minaccia al capogruppo
della Margherita e' la terza in ordine di tempo che registra la citta'
dopo quelle pervenute, per lettera, al neo direttore generale dell'
Asl, Gigliotti, ed al primario radiologo della stessa Azienda sanitaria
di Castrovillari, Perretti.
Operazione
antibracconaggio nel cosentino
23/01 Otto le persone deferite all'Autorita' Giudiziaria, centinaia
le munizioni sequestrate insieme a fucili calibro 12 e due cinghiali
appena abbattuti. Questo il risultato di una operazione antibracconaggio
scatta in questo fine settimana nella provincia di Cosenza che ha
interessato i comuni di Castroregio e Colosimi. A Castroregio in localita'
''Fontana Grande'' sono intervenuti i reparti di Oriolo e Trebisacce
dipendenti dal Coordinamento Distrettuale di Castrovillari. Gli uomini
del Corpo Forestale dello Stato hanno bloccato sette cacciatori, in
gran parte provenienti da localita' dell'alto ionio cosentino, che
avevano da poco abbattuto due esemplari di cinghiali e stavano procedendo
a sezionarne le carni, specie questa per la quale la caccia e' ormai
chiusa. Le sette persone, alle quali sono stati sequestrati fucili
(calibro12) munizionamento e gli stessi cinghiali, dovranno rispondere
di abbattimento di specie in periodo non consentito. Altri controlli
sono stati effettuati dai comandi stazione di Scagliano, Aprigliano
e Camigliatello UTB nel comune di Colosimi. Dopo diversi controlli
e una vasta operazione di controllo e' stato posto sotto sequestro
un fucile calibro 12 usato da un cacciatore di Carolei per l'attivita'
venatoria privo di riduttore di munizionamento. L'operazione e' avvenuta
nell'ambito di un servizio mirato a prevenire e reprimere il fenomeno
del bracconaggio nel territorio cosentino.
Atti
vandalici nella scuola media di Montalto: Tre minorenni denunciati
23/01 I carabinieri di Montalto Uffugo sono intervenuti ieri sera
in via A. Moro, presso la scuola media statale ''G. Galcone'', dove
studenti di 14 anni, dopo aver forzato una porta di emergenza, si
sono introdotti nella scuola e hanno compiuto atti vandalici. In particolare
i ragazzi hanno aperto i regolatori di sfiato dei termosifoni delle
aule del primo piano, con il conseguente allagamento dei pavimenti
e scritto sulle pareti delle aule, utilizzando bombolette spray, frasi
ingiuriose nei confronti alcuni docenti. Ad esito delle immediate
indagini, i militari hanno individuato i responsabili dell'azione
vandalica, che sono tre minorenni, quattordicenni, quindi non imputabili,
di Montalto Uffugo, studenti della scuola. I tre hanno ammesso le
proprie responsabilita' e anche hanno ammesso di essere gli autori
di un analogo episodio vandalico verificatosi lo scorso 28 novembre
2005. I tre studenti sono stati segnalati alla Procura presso il Tribunale
dei minorenni di Catanzaro.
Emergenza
gas, meno due gradi negli impianti di riscaldamento
23/01 Il provvedimento che il ministero dell'Industria sta mettendo
a punto per affrontare l'emergenza gas, attraverso una riduzione delle
temperature consentite per l'accensione dei termosifoni, dovrebbe
modificare - riducendole temporaneamente di uno o due gradi, secondo
le prime indiscrezioni - le temperature consentite, fatti salvi ospedali
e case di cura, scuole materne e, tra gli altri, asili nido. Dovrebbe
cioe' essere rivista la norma che prevede che la temperatura degli
interni non debba superare i 20 gradi, piu' 2 di tolleranza. Provvisoriamente
tale temperatura potrebbe cosi' essere ridotta a 18 o 19 gradi piu'
due di tolleranza. La gestione del riscaldamento in Italia e' regolata
dal decreto del presidente della Repubblica (il numero 412) dell'agosto
del 1993: tale norma stabilisce il periodo dell'anno nel quale e'
consentito tenere in funzione gli impianti di riscaldamento e il numero
massimo giornaliero di ore di accensione, legate al clima della localita'
dove e' ubicato l'edificio. L'Italia e' stata divisa in cinque zone
climatiche dalla A, la piu' calda, alla F, la piu' fredda in funzione
del numero dei 'Gradi Giorno'; quanto piu' alto e' il valore dei Gradi
Giorno tanto piu' il clima e' rigido. Ad esempio nella zona climatica
A si trovano poche localita' molto calde, come le isole di Salina
e Lampedusa o Porto Empedocle. Palermo e Reggio Calabria appartengono
invece alla fascia B mentre Cosenza, Napoli, Bari, Imperia fanno parte
della C. Roma, Firenze, Ancona sono comprese nell'area D mentre in
fascia E si trovano Milano, Torino, Venezia, L'Aquila. Per quanto
riguarda invece la fascia F a questa appartengono le localita' piu'
fredde dove non esistono limiti per il periodo in cui tenere acceso
il riscaldamento. In queste zone infatti, per circa 200 giorni l anno,
ogni giorno c'e' una differenza media di 25,8 gradi fra la temperatura
esterna e quella ottimale di +20 gradi. Questa la tabella:
- Zona A: 1 dicembre-15 marzo, per 6 ore al giorno
- Zona B: 1 dicembre-31 marzo, per 8 ore al giorno
- Zona C: 15 novembre-31 marzo, per 10 ore al giorno
- Zona D: 1 novembre-15 aprile, per 12 ore al giorno
- Zona E: 15 ottobre-15 aprile, per 14 ore al giorno
- Zona F: nessuna limitazione
Disagi
per la neve in Calabria. Obbligo di catene in Sila. Freddo e gelo
in tutta Italia
23/01 Da alcune ore e' ripreso a nevicare nella zona del Cosentino
ed in particolare sulla Sila. Nelle altre zone della Calabria, invece,
viene segnalato freddo intenso e vento. Su molte strade che consentono
l'accesso alle zone della Sila, a causa delle abbondanti nevicate,
i mezzi circolano con le catene montate. A tutti gli automobilisti
gli agenti della polizia stradale consigliano comunque di avere le
catene a bordo dei mezzi. Sull'autostrada A3, secondo quanto si e'
appreso, il traffico e' regolare. I mezzi ed il personale dell'Anas
e della Provincia di Cosenza sono gia' a lavoro per evitare disagi
al traffico automobilistico. Gli agenti della stradale hanno intensificato
i controlli sulle principali statali
Freddo record in tutta Italia, nevicate dal nord al sud, bora a 120km
orari a Trieste, blocco dei tir in autostrada in Abruzzo e collegamenti
interrotti con le isole Tremiti. L'ondata di gelo annunciata ieri
dalla Protezione Civile si e' fatta sentire gia' da stamane e proseguira'
anche nei prossimi giorni. Freddo da record, anche il sud sotto zero:
Dai meno 17 gradi di campo imperatore, in Abruzzo, ai meno 16,5 di
Asiago, in Veneto, fino ai meno otto gradi sul Massiccio del Matese,
nel casertano. Il freddo ha colpito tutta l'Italia, dal nord al sud,
passando per il centro.
Bora a Trieste e vento freddo in tutta italia:
A rendere ancor piu' pungente l'aria e' il forte vento di Bora che
a Trieste ha raggiunto i 120 km orari, ma si e' fatto sentire anche
in Veneto. Vento e bufere di neve hanno colpito anche la Campania,
mentre a Terni, in Umbria un forte e gelido vento di tramontana ha
divelto molti alberi che, cadendo, hanno tranciato cavi elettrici
e telefonici e distrutto macchine. Mentre in Puglia il mare molto
mosso e il vento da nord est forza sette hanno interrotto i collegamenti
con le Tremiti. Neve e disagi, blocco dei tir sulla a/14:
Nevica in Umbria, in Molise, nelle Marche e in Abruzzo, dove in molti
comuni sono state anche chiuse le scuole. E per la prima volta, sempre
in Abruzzo, sulla A/14 e' stato disposto il blocco della circolazione
dei mezzi pesanti, accolto con soddisfazione da Intesaconsumatori
(Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori). Ma la neve e' caduta
abbondante anche sulla A/24 Roma-L'aquila-Teramo, tra Assergi e Colledara.
Neve anche lungo l'autostrada A/25 Roma-Pescara. Autostrade per l'Italia
assicura che non ci sono disagi sulle autostrade, ma consiglia comunque
le catene sulla A/14. Bufere di neve hanno colpito la Campania e nevica
anche in Calabria , nella zona del cosentino e sulla Sila. Mentre
in Basilicata i Vigili del fuoco hanno soccorso in serata un pastore
che si era rifugiato in una grotta per sfuggire al freddo.
Rubate
quattro pistole al Comando dei Vigili urbani di Roggiano
23/01 Una cassaforte con all'interno 4 pistole calibro 9 complete
di relativo munizionamento e' stata rubata da sconosciuti nel comando
della polizia municipale di Roggiano Gravina. I ladri si sono introdotti
dalla porta principale e dopo aver rovistato nei vari locali del Comando
di Polizia urbana hanno trovato la cassaforte portandola via. Il furto
e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Brevi
di cronaca da Rossano
23/01 - Danni sono stati provocati da un incendio doloso provocato
da sconosciuti in uno stabilimento balneare a Rossano. Le fiamme sono
state spente dai vigili del fuoco. L'episodio e' stato denunciato
ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Sempre a Rossano un
uomo e' stato arrestato dai carabinieri perche' deve scontare una
condanna a un anno e otto mesi per rapina e rissa. All'uomo e' stato
notificato un ordine di carcerazione emesso dalla procura della repubblica
presso il tribunale di Rossano.
Ex
sorvegliato speciale ucciso nel crotonese
22/01 Un uomo di 38 anni, Antonio Fortino, ex sorvegliato speciale,
con obbligo di dimora, e' stato ucciso stasera in un agguato a Ciro'
Marina, nel crotonese. L'uomo stava camminando a piedi lungo una piazza
del paese quando gli sono stati sparati contro due colpi di pistola
calibro 7,65 che lo hanno raggiunto, uno alla schiena ed uno al collo.
Fortino, secondo gli investigatori, era legato alla cosca di Ciro'.
La sorveglianza speciale gli era terminata nella scorsa estate. Sul
posto dell'omicidio si sono recati i carabinieri del Comando provinciale
di Crotone.
Racket
del caro estinto all’opera a Rossano: Incendiato un carro funebre.
22/01 Un carro funebre lasciato in sosta nel parcheggio multipiano
del Comune di Rossano è stato dato alle fiamme. Il mezzo e'
andato completamente distrutto. Sul posto sono intervenuti i vigili
del fuoco, uno dei quali, intervenuto per domare l'incendio, si e'
ferito leggermente ad un ginocchio e ne avra' per sette giorni. Un
altro carro funebre di proprieta' di un altro imprenditore, che era
in sosta nello stesso parcheggio, e' stato incendiato una settimana
fa. Sui due episodi indagano i carabinieri.
Brevi
di cronaca da Praia, Amantea, cassano, Rossano, Oriolo e Scalea
22/01 A Praia a Mare, al termine dell' incontro di calcio Praia-Paolana,
valevole per il campionato di Eccellenza, un gruppo di persone, secondo
i carabinieri verosimilmente tifosi locali, hanno lanciato dei sassi
contro i sostenitori della squadra ospite che stavano camminando,
scortati dai militari della Compagnia di Scalea per raggiungere la
stazione ferroviaria. I carabinieri sono subito intervenuti facendo
disperdere i facinorosi. La sassaiola ha provocato il danneggiamento
dei parabrezza di tre automobili, me nessuno e' rimasto ferito. Ad
Amantea i carabinieri della locale caserma hanno arrestato un clandestino
senza fissa dimora per non aver ottemperato al decreto di espulsione
emesso dalla Questura di Reggio Calabria. A Cassano Ionio - Personale
della locale Tenenza ha arrestato un pregiudicato per evasione. A
Rossano - Militari della Compagnia hanno sottoposto a fermo di polizia
giudiziaria un cittadino polacco per rapina. - Cassano Ionio - I carabinieri
hanno denunciato in stato di liberta' una persona del luogo e un cittadino
tunisino per favoreggiamento all' immigrazione clandestina e truffa.
A Oriolo Calabro - Personale della locale caserma ha denunciato tre
persone in stato di liberta' per rissa e lesioni. A Scalea - Ignoti,
mediante l' impiego di liquido infiammabile, hanno incendiato l' auto
Mercedes di una impiegata del luogo ed in uso al marito, un imprenditore
edile.
La
manager di "Gente di mare" dichiara: “Nessun rapporto
con le cosche e lo dimostrerò”
21/01 ''Non c'e' stato alcun rapporto tra la produzione della fiction
Rai 'Gente di Mare' e le cosche della 'ndrangheta calabrese. I documenti
lo dimostreranno. Abbiamo fatto tutto nella piu' assoluta trasparenza''.
Parola di Tiziana Primozich, giornalista e location manager della
fortunata serie tv di Rai Uno. La donna e' finita al centro delle
cronache per i suoi presunti contatti con Francesco Mancuso, ritenuto
uno dei boss della costa calabra di Tropea, ''una persona - dice la
Primozich - con la quale ho un rapporto di amicizia da oltre dieci
anni e che stimo al di la' del cognome che porta. Francesco Mancuso
e' un uomo che ha saldato i suoi conti con la giustizia e che ha tutto
il diritto di essere riabilitato''. Le notizie pubblicate in questi
giorni sono basate su alcune intercettazioni telefoniche raccolte
dalla magistratura nel corso delle indagini su un filone parallelo
del processo 'Dinasty' ''nel quale - sottolinea - io non figuro tra
gli indagati''. Sotto la lente degli inquirenti sarebbe finito in
particolare il contratto stipulato con un albergo, il Blu Paradise
di Tropea, al quale la produzione si sarebbe appoggiata nel periodo
delle riprese. L'hotel, appartenuto a Nicola Comerci, ''e' stato scelto
- spiega la manager- dopo un'attenta comparazione tra tutti gli altri
alberghi della zona''.E chiarisce: ''Quando la produzione venne in
Calabria visitammo tutti gli alberghi, mettemmo a confronto le richieste
degli esercenti, che ci arrivarono per iscritto, e chiarimmo le condizioni
in base alle quali avremmo deciso per l'uno o per l'altro hotel''.
''La scelta -prosegue Primozich- cadde sul Blu Paradise in base ad
alcuni criteri essenziali nell'economia di ogni produzione cinematografica:
la vicinanza al set e ai luoghi dove si realizzano le riprese in esterna.
In quel caso, il centro cittadino e il porto di Tropea. Una soluzione
del genere significa non dover spostare ogni giorno cinque camion
e un'intera troupe. Quell'albergo era il posto ideale, perche' rispondeva
in toto alle nostre esigenze''. Ma c'e' ancora un particolare, che
la Primozich tiene a mettere in chiaro. ''Il Blu Paradise - dice la
'product manager'- e' sotto sequestro da quando Nicola Comerci e'
stato indagato. Gli accordi, infatti, sono stati presi tra me, in
qualita' di location manager, e il curatore dei beni nominato dal
Tribunale. Va da se' che i conti pagati dalla produzione non sono
entrati e non entreranno in futuro nella disponibilita' di Comerci.
Semplicemente perche' e' l'albergo stesso a non essere piu' nella
sua disponibilita'''. Quanto ai contatti registrati dalla magistratura
tra il cellulare della manager e un'utenza appartenente al clan dei
La Rosa, la Primozich spiega: ''Il rapporto con la famiglia La Rosa
si e' limitato alla visita, da parte dei responsabili delle ambientazioni,
di una terrazza di loro proprieta' per girare una scena della fiction.
Ma poi non se ne fece piu' nulla. Il regista infatti sclese una location
diversa e i contatti, o presunti tali, con i La Rosa si esaurirono
li'''. ''I La Rosa, come tante altre famiglie in qualche modo legate
al mondo della 'ndrangheta-aggiunge- sono assolutamente integrate
nel tessuto sociale della Calabria, e non e' difficile, anche da cittadino
comune entrare in contatto con loro. Vorrei che la gente capisca che
questo film e' stato importantissimo per il territorio, per il rilancio
economico della zona e per la visibilita' che ha dato alla nostra
costa. Le polemiche montate in questi giorni -osserva Primozich- fanno
del male innanzitutto alla Calabria e ai calabresi''.
La
Corte dei Conti analizza le Province calabresi. 3 su 5 hanno organi
di controllo adeguati
21/01 Tre delle cinque province calabresi si sono adeguate alle normative
relative ai controlli interni. I tre enti, inoltre, hanno provveduto
anche a differenziare gli organismi preposti al controllo di gestione
da quelli incaricati alla valutazione dei dirigenti e del controllo
strategico. La situazione nelle cinque province e' stata analizzata
dal magistrato della sezione regionale di controllo della Corte dei
Conti, Luigi Condemi. ''La maggioranza - sostiene Condemi nella sua
relazione - degli enti monitorati, ossia Crotone, Reggio Calabria
e Vibo Valentia, si e' adeguata alle prescrizioni della disciplina
statale, differenziando gli organismi deputati al controllo di gestione
da quelli incaricati della valutazione dei dirigenti e del controllo
strategico. Di questi enti solamente uno, cioe' la Provincia di Crotone,
ha previsto tre autonomi organismi differenziati per ciascuna tipologia
di controllo interno. Una sola Provincia, cioe' quella di Catanzaro,
invece, ha assegnato ad un unico organismo il controllo di gestione,
strategico e valutazione dei dirigenti; l'ultima Provincia, quella
di Cosenza, invece, ha accentrato in un unico organismo il controllo
di gestione e la valutazione dei dirigenti, senza nulla riferire in
merito al controllo strategico''. La Corte dei Conti ha evidenziato
inoltre che ''tre delle cinque Province calabresi hanno provveduto
solo di recente alla costituzione degli organi di controllo interno
attraverso l'adozione di appositi regolamenti di organizzazione, ma
gia' negli statuti provinciali la funzione di controllo di gestione
e' stata generalmente prevista, anche se talora in forma embrionale
se non addirittura distorta. La discrezionalita' nell'impostazione
ha comportato differenti modalita' di organizzazione dei sistemi di
controllo nelle svariate realta' locali, realizzando di fatto un adeguamento
alle prescrizioni generali stati piu' formale che sostanziale''. Tra
le tre Province calabresi definite storiche (Reggio, Catanzaro e Cosenza)
l'amministrazione di ''Catanzaro - ha aggiunto Condemi - e' quella
piu' in ritardo nell'attuazione del sistema di controlli interni.
La Provincia di Cosenza, invece, ha adeguato il proprio sistema di
controllo gia' nel 2000. A Reggio Calabria, inoltre, nel 2001 si e'
provveduto all'adeguamento statutario con un controllo strategico
svolto da strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo
politico, declamando cosi' la netta distinzione tra le competenze
degli organi politici e quelli di gestione''. Per quanto riguarda
le altre due Province, la Corte dei Conti ha rilevato che ''a Vibo
Valentia e' stato istituito, con apposito regolamento del 1998, l'organo
di controllo interno. La Provincia di Crotone, gia' nel 2002, si e'
dotata di un regolamento ad hoc, modificato nel 2004, cui e' stato
costituito un 'sistema' dei controlli interni articolato sull'analisi
e razionalizzazione dei costi, attuato per e con il coinvolgimento
dei dirigenti e finalizzato a contribuire alle decisioni finali, nonche'
come strumento di un corretto processo di programmazione dei risultati
attesi''.
A
Lamezia la sede dell’associazione antiracket in una casa confiscata
21/01 E' in un appartamento confiscato ad un usuraio e situato lungo
il centralissimo corso Nicotera la sede che il Comune di Lamezia Terme
ha destinato all' Associazione lametina antiracket. L' inaugurazione
e' avvenuta stamani e vi hanno partecipato il presidente dell' Ala,
Antonino Tripodi, il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, il procuratore
della Repubblica di Lamezia Terme, Raffaele Mazzotta, il presidente
della camera di commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, la coordinatrice
regionale delle associazioni antiracket, Maria Teresa Murano, e don
Giacomo Panizza, della Progetto sud, il sacerdote che vive sotto scorta
dopo aver accettato di destinare un immobile confiscato al presunto
clan Torcasio come sede per alcune attivita' svolte dalla comunita'.
Con l' Ala, e' stato sottolineato in tutti gli interventi, i commercianti
lametini non vogliono sfidare la mafia, ma vogliono solo difendere
loro stessi e la citta'. ''Mi auguro - ha sostenuto Tripodi - di riuscire
a portare avanti il mio compito. Il nostro scopo e' quello di aiutare
la citta' a crescere. La nostra associazione non e' qualcosa di facciata,
ma vogliamo che sia qualcosa di concreto e porti dei risultati veri''.
Da qui l' impegno di tutti a stare accanto a questi commercianti che
hanno deciso di porre una barriera al racket. Ed in questa direzione
arriva l' impegno della camera di commercio di Catanzaro: ''Noi -
ha detto Abramo - abbiamo dato il nostro contributo prima che ci faceste
la domanda che, a dire il vero, stiamo ancora aspettando. Saremo accanto
a voi e dopo questo primo contributo ci sara' un secondo, probabilmente
un terzo ed altro ancora che saranno valutati sulla base della crescita
dell' Ala''. Vicinanza e' stata manifestata anche da parte di Mazzotta
che non ha mancato di fare riferimento alla situazione difficile di
Lamezia Terme sotto il profilo delle estorsioni. ''Bisogna contrastare
il fenomeno estorsivo - ha sostenuto - assicurando quel controllo
sul territorio da parte delle forze di polizia e dare quella visibilita'
esterna di presenza, ma abbiamo bisogno anche di un' attivita' di
intelligence''. Da qui l' invito ai commercianti a collaborare con
forze dell' ordine e magistratura. ''Non si chiede l' eroismo - ha
concluso Mazzotta - ma bisogna trovare il modo di coagulare le denunce
in modo intelligente pensando, ad esempio, a denunce collettive, denunce
di quartiere, denunce di categoria''
I
Governatori Lions a Locri per sostenere iniziative di rinascita per
la Locride
21/01 I Governatori Italiani dell'Associazione Internazionale Lions
si sono ritrovati a Locri, venerdì 20 gennaio, per esprimere
la loro solidarietà al territorio della Locride duramente colpita
dal delitto del vicepresidente del consiglio regionale Francesco Fortugno.
L'importante iniziativa è stata fortemente voluta dal Governatore
del Distretto 108ya (Basilicata, Calabria, Campania), Domenico Laruffa,
ed accolta immediatamente da Roberto Scerbo. Nell'ambito di tale iniziativa,
venerdì mattina, con inizio alle 9.30, i Lions hanno incontrato
gli studenti della locride nell'Auditorium dell'ex Istituto Magistrale
per parlare loro di legalità, giustizia e solidarietà.
In particolare, il Governatore Domenico Laruffa, nel suo intervento
conclusivo, ha voluto sottolineare l'importanza della solidarietà
e il valore dell'onestà, richiamando i giovani a sentirsi tutti
parte del consorzio civile in prima persona, a scegliere di studiare
e impegnarsi per la propria terra. A seguire, i governatori del multidistretto
italiano si sono riuniti, alle ore 16.30, nella sala Consiliare del
Palazzo Comunale, alla presenza di numerosissime autorità politiche
e militari, tra i quali l'on. Bova, Presidente del Consiglio regionale,
il sottosegretario Jole Santelli, il prefetto De Sena, l'Assessore
regionale Donnici, il parlamentare Bova e la vedova Fortugno. Tutti
hanno voluto evidenziare l'importanza dell'incontro e la volontà
delle isti tuzioni a non lasciare che a vincere, alla fine, siano
violenza e sopraffazione, bensì la volontà di riscatto,
la Calabria pulita. A conclusione dei lavori, i Governatori hanno
sottoscritto una mozione che impegna l'Associazione, secondo i propri
fini statutari, a promuovere e sostenere iniziative sociali e culturali
che possano aiutare in maniera concreta la Locride a rinascere e ritrovare
le antiche radici di cultura e civiltà che la contraddistinguono.
Con questa dichiarazione d'intenti il Lions Club, com'è suo
costume fare in ogni situazione che richieda un impegno forte, assume
un ruolo attivo e di stimolo anche verso le altre associazioni di
servizio attive nella Locride a supporto dell'azione dei sindaci,
delle amministrazioni locali e delle istituzioni pubbliche, per contribuire
a rafforzare la difesa della libertà e della giustizia.
Due
grifoni morti avvelenati, rinvenuti nel Parco del Pollino
21/01 Due grifoni sono stati trovati morti nel Parco del Pollino.
Secondo quanto viene ipotizzato, il decesso dei due animali sarebbe
avvenuto per avvelenamento. Le carcasse dei due animali sono state
trovate nelle gole del Raganello, una delle zone piu' suggestive del
Parco. E' stata disposta l' effettuazione di esami tossicologici per
stabilire con esattezza le cause della morte dei grifoni. Il presidente
dell' Ente Parco del Pollino, Francesco Fino, ha espresso ''sdegno
e preoccupazione per quanto e' accaduto. Se l' ipotesi dovesse essere
confermata riteniamo sia necessario sensibilizzare l' opinione pubblica
contro simili episodi, che minano la vita stessa del Parco. Crediamo
molto nel progetto di reintroduzione dei grifoni nel Parco del Pollino
ritenendolo strategico per la valorizzazione del territorio''.
Specialità
cosentine alla mostra mercato di Courmayer
21/01 Il meglio delle produzioni enogastronomiche ed artigianali
della provincia di Cosenza e' a disposizione dei valdostani e dei
turisti che in trascorrono questa fine settimana a Courmayeur, in
Valle d'Aosta. Al Forum Sport Center della cittadina turistica ai
piedi del Monte Bianco, in questi giorni meno imbiancata delle localita'
sciistiche della Sila, e' stata allestita una mostra-mercato nell'ambito
del progetto ''Scambievolmente'', promosso dalla Provincia di Cosenza
per scambi economici, culturali, turistici e di lavoro con la Valle
d'Aosta ed in particolare con Courmayeur dove e' presente una folta
comunita' di origine cosentina, capeggiata dall'assessore comunale
Antonio Grosso, di Belvedere Marittimo. ''Quella che presentiamo -
ha commentato Donatella Laudadio, assessore della Provincia di Cosenza,
promotore con Grasso dell' iniziativa - e' l'altra Calabria; la Calabria
laboriosa, legale che vuole confrontarsi con gli altri mercati; la
Calabria piu' forte, quella che si oppone alla criminalita' che danneggia
la nostra comunita'''. La rassegna, che e' stata inaugurata questa
mattina dalla signora Laudadio, dal sindaco di Courmayeur, Romano
Blua, e dall' assessore regionale alle Attivita' produttive, Piero
Ferraris, si concludera' domani. Numerosi gli stand istituzionali
tra cui quello dell' Universita' di Cosenza che propone corsi formativi
che hanno riscontrato il gradimento di giovani calabrovaldostani.
Oltre agli immancabili prodotti enogastronomici, la mostra-mercato
propone l'arte dell'artigianato orafo e di altre attivita' che rappresentano
l'eccellenza della Calabria che vuole consolidare il ruolo di porta
del Mediterraneo. Il progetto ''Scambievolmente'' e' sostenuto dalle
due Regioni, dal comune di Courmayeur, dalla Provincia e del Comune
di Cosenza e dalle Camere di Commercio della Valle d'Aosta e di Cosenza.
Un
arresto ad Oriolo
I carabinieri hanno arrestato ad Oriolo un giovane, Piero Petta,
di 31 anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione. Petta deve
scontare una condanna a tre anni e cinque mesi di reclusione per una
rapina commessa ad Oriolo nel novembre del 1997. L' arrestato e' stato
portato nel carcere di Castrovillari.
Arresto
per furto a Corigliano
21/01 Un cittadino straniero di nazionalita' lituana e' stato arrestato
dai carabinieri a Corigliano Calabro. L'uomo e' stato sorpreso dai
carabinieri mentre stava compiendo un furto.
Sequestrate
il 35% delle quote dello Scorpion Club dove srebeb stato ucciso Capalbo
20/01 Sarebbe stato ucciso all' interno della palestra Scorpion di
Cosenza il ristoratore Tullio Capalbo, assassinato con due colpi di
pistola alla testa il 28 settembre del 1999. Il particolare e' emerso
nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare l' operazione
condotta stamani dal Gico della Guardia di finanza per il sequestro
del 35% delle quote dello Scorpion Healt Club dopo che il titolare,
è stato arrestato per l' omicidio di Capalbo. Ad indurre gli
investigatori a pensare che il delitto sia stato compiuto nella struttura,
hanno spiegato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano
Lombardi, e il procuratore aggiunto Mario Spagnuolo, addetto alla
Dda catanzarese, sono le modalita' con cui e' stato effettuato ed
anche le rivelazioni di un collaboratore di giustizia che avrebbe
raccontato di essersi recato da Daniele per la richiesta del pizzo,
ma quest' ultimo pero' lo avrebbe portato nei locali non utilizzati
della palestra minacciandolo con una pistola. Secondo quanto e' emerso
dalle indagini Capalbo sarebbe stato ucciso al fine di agevolare la
cosca della 'ndrangheta capeggiata da Gianfranco Rua', all' epoca
dell' omicidio detenuto in regime di 41 bis. Rua' sta scontando attualmente
una condanna definitiva per associazione per delinquere di tipo mafioso
comminatagli a conclusione del processo Garden. Il provvedimento di
sequestro del 35% delle quote dello Scorpion Healt Club e' stato emesso,
su richiesta della Dda catanzarese nell' ambito delle indagini condotte
nell' ambito delle indagini sull' omicidio di Capalbo. Secondo gli
investigatori nella gestione della palestra vi sarebbero state anche
infiltrazioni della criminalita' organizzata. Spagnuolo ha riferito
che ''secondo i riscontri effettuati il 35% delle quote della struttura
sportiva non sono riconducibili a Sandro Daniele, ma a Gianfranco
Rua'''. La Dda di Catanzaro, e' stato inoltre riferito, aveva chiesto
il sequestro preventivo dell' intera struttura, ma il Gip ha ritenuto
di non accogliere la richiesta. Lombardi ha poi affermato che ''il
vero proprietario dello Skorpion e' Rua' Gianfranco''. Ipotesi questa
che sarebbe suffragata dal fatto che il centro sportivo non avrebbe
ricevuto nel corso degli anni alcuna richiesta estorsiva. Cio', hanno
spiegato gli inquirenti, significa che la palestra godeva di ''particolari
protezioni''. Secondo quanto si e' appreso, inoltre, Sandro Daniele
sarebbe stato aiutato dal presunto boss Gianfranco Rua' nei momenti
di crisi finanziaria. Gli inquirenti hanno rivelato che Rua' e Capalbo
si sarebbero prodigati commissionando una rapina nei confronti di
uno dei creditori di Daniele.
Gli
agrumicoltori della sibaritide bloccano per 10 ore la ss106
20/01 E' terminata verso le 19.30 la protesta degli agrumicoltori
della Sibaritide che da stamani alle 10 avevano bloccato la strada
statale 106, a Rossano, con i loro trattori e camion. La decisione
e' stata presa dopo che e' stato fissato un incontro per lunedi' prossimo,
a Catanzaro, con l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo.
Lo stesso assessore, secondo quanto e' stato riferito, martedi' prossimo
si rechera' nella zona della Sibariride per incontrare gli agricoltori.
Per tutto il giorno il traffico e' stato deviato su percorsi alternativi,
ma non si sarebbero verificati problemi particolari. Gli agrumicoltori
protestano per le difficolta' che incontrano nella vendita delle clementine
a causa della concorrenza di Paesi esteri.
La
conferenza dei sindaci del Savuto chiede l’intervento del Governo
per la Polti Sud
20/01 L' immediato intervento del Governo nazionale nella vertenza
Polti, con apertura di un tavolo al Ministero per le Attivita' produttive,
e' stato chiesto dalla conferenza dei sindaci del Savuto, convocata
dal presidente della Comunita' montana ed allargata ai consiglieri
provinciali e alle rappresentanze sindacali. “La Chiusura della
Polti - e' detto in un documento - è l’ultimo grave atto
di una lunga serie di dismissioni, ricordiamo DNE, MICROFISBA, IOM,
EBI, etc, che hanno messo in ginocchio il tessuto produttivo e sociale
della zona, indebolendo fortemente un territorio già debole
come quello del Savuto. La situazione suscita viva preoccupazione,
per le gravi conseguenze a livello occupazionale ed economico che
ne derivano e per il forte allarme e disagio sociale che determina
tra la popolazione.
La decisione della Polti di dismettere la produzione di Piano Lago,
non per una crisi di mercato ma solo per continuarla in altri paesi
magari a costi inferiori si configura come un vero e proprio atto
di latrocinio ed apre una profonda ferita nel territorio.
L’insediamneto Polti di Piano Lago è stato finanziato
con fondi dello Stato proprio per incentivare e rivitalizzare il tessuto
produttivo di una zona depressa e, pertanto, non può essere
dimesso attraverso la decisione unilaterale della proprietà,
che, in maniera furbesca e predatoria, ha aspettato la scadenza dei
vincoli di legge per trasferire altrove il proprio “bottino”.
Rispetto a tale grave atto le istituzioni debbono essere vigili: la
vicenda Polti è emblematica di una grave crisi occupazionale
che oggi investe il Savuto e la Calabria in genere aggravata dalla
circostanza che si rischia di vedere trafugati investimenti pubblici
che dovevano arricchire il territorio.
Non si tratta, pertanto, di una delle tante vertenze sindacali,bensì
di una vicenda che rischia di turbare gravemente l’ordine pubblico
e che, per le gravissime conseguenze sociali che determina, non può
lasciare indifferenti le istituzioni.
Per questi motivi la Conferenza dei Sindaci unanimemente ed in accordo
con le Rappresentanze Sindacali, i Lavoratori della Polti ed i Consiglieri
Provinciali del territorio, decide di:
- Aderire e sostenere tutte le iniziative di protesta messe in atto
dai Lavoratori assieme alle Organizzazioni Sindacali volte a contrastare
la dismissione della Polti Sud e impedire, ove occorre, ogni trasferimento
degli impianti dallo stabilimento di Piano Lago;
- Chiedere l’immediato intervento del Governo nazionale, che
non può rimanere silente di fronte ad un gravissimo scempio
perpetrato ai danni di un intero territorio e sollecitare, pertanto,
allo stesso l’immediata apertura di un tavolo con le parti interessate
e con le rappresentanze istituzionali presso il Ministero delle Attività
Produttive, per l’individuazione delle possibili soluzioni atte
a scongiurare la chiusura dello Stabilimento ed il licenziamento di
200 persone;
- Sollecitare la Regione a far proprie le istanze provenienti dalle
Organizzazioni Sindacali e dal territorio e sostenerle autorevolmente
presso il Governo Nazionale;
- Promuovere l’autoconvocazione a Roma di tutti i Sindaci, unitamente
alle Organizzazioni Sindacali in caso non giunga immediatamente la
convocazione di un incontro dal Governo Nazionale;
- Provvedere a breve termine alla convocazione, in seduta aperta,
dei Consigli Comunali e della Comunità Montana con all’o.d.g.
l’approvazione del presente documento, al fine, anche, di portare
a conoscenza delle popolazioni la grave problematica connessa alla
Polti;
- Sollecitare la Regione, che è competente in materia di politiche
industriali, ad avviare una seria valutazione sulla zona industriale
di Piano Lago, che per la centralità geografica e la contiguità
con l’area urbana di Cosenza deve essere rilanciata anche attraverso
la costituzione di un distretto industriale;
- Riattivare presso la Comunità Montana il tavolo concertativo
tra tutte le parti sociali, che l’Ente Montano aveva istituito
in occasione della predisposizione del proprio piano di sviluppo,
al fine di avviare un percorso condiviso per il rilancio dell’area
industriale, che rappresenta un importante fonte di sviluppo del nostro
territorio e che negli ultimi anni, a cause di politiche poco attente
e della completa indifferenza dell’ASI, ha subito un forte decadimento,
con lo smantellamento di molte aziende, la completa desertificazione
del territorio e la costante emorragia di posti di lavoro”.
La
bimba ceduta a Corigliano, secondo caso in pochi giorni. Il Gip convalida
gli arresti della madre
20/01 E' durato solo poche settimane il sogno di avere una figlia
per un commerciante e sua moglie, entrambi quarantenni di Corigliano
Calabro, nel cosentino, i quali hanno ottenuto illegalmente una bambina,
nata nel novembre dello scorso anno da una donna albanese clandestina.
I tre sono stati fermati nella notte dai carabinieri per alterazione
dello stato civile, e oggi pomeriggio il Gip del tribunale di Rossano
ha convalidato il provvedimento. I coniugi si trovano ora agli arresti
domiciliari mentre per la donna albanese, di 22 anni, e' stata disposta
la detenzione in carcere. Le indagini hanno avuto inizio nelle settimane
scorse dopo che i carabinieri hanno ricevuto una lettera anonima nella
quale si denunciava l'adozione illegale della bambina. Gli investigatori
hanno svolto indagini prima nell'ospedale dove la bambina e' nata
e successivamente nell'ufficio di stato civile del comune di Rossano.
Dagli accertamenti compiuti gli investigatori hanno ricostruito le
principali tappe della vicenda che hanno portato alla cessione della
bambina da parte della madre naturale. La minore, secondo quanto si
e' appreso, sarebbe nata da una relazione tra la donna albanese e
un cittadino italiano. La donna ha partorito a fine novembre e agli
inizi di gennaio il commerciante si e' recato nell'ospedale dove ha
riconosciuto la paternita' della bambina. Per gli investigatori, pero',
si sarebbe trattato di un riconoscimento fittizio considerato anche
che il commerciante si e' rifiutato di sottoporsi all'esame del Dna.
Ora la bambina, che e' stata affidata ai servizi sociali, si trova
ricoverata in un istituto di assistenza, dove e' stata visitata da
un pediatra. Gli investigatori stanno proseguendo le indagini per
verificare l'eventuale coinvolgimento di altre persone e se i coniugi
hanno pagato somme di denaro per ottenere la bambina. L'episodio emerso
a Corigliano e' il secondo caso in tre giorni scoperto in Calabria.
Nei giorni scorsi, infatti, nel vibonese gli agenti della polizia
di Stato hanno arrestato una donna straniera di nazionalita' bulgara
che ha ceduto sua figlia a un pensionato italiano il quale le aveva
promesso di farle ottenere il permesso di soggiorno e una abitazione.
Sempre nel vibonese polizia e carabinieri, negli ultimi nove anni,
hanno scoperto complessivamente tre casi di adozioni illegali. La
vicenda di Corigliano Calabro, secondo il procuratore della repubblica
di Rossano, Dario Granieri, e' un ''caso isolato e non un fenomeno
diffuso nella sibaritide. Non ci sono infatti altre indagini di questo
genere in corso''. Il comandante della compagnia dei carabinieri di
Corigliano Calabro, cap. Massimiliano Dovico, ha evidenziato che per
l'esito delle indagini e' stato determinante ''sia il costante monitoraggio
degli extracomunitari presenti nel comprensorio sia la collaborazione
di alcune persone che gravitano nella stessa comunita' di stranieri''.
Promosso
dal Sindaco di Cassano un incontro per rilanciare il protocollo sulla
sicurezza nella Sibaritide-Pollino
20/01 Un incontro per rilanciare il Protocollo d' intesa per la Sicurezza
e Legalita' nell'area della Sibaritide-Pollino, sottoscritto nel 1999,
e' stato promosso dal sindaco di Cassano allo Ionio, Gianluca Gallo.
All' iniziativa e' prevista la partecipazione dei sindaci di Spezzano
Albanese, Castrovillari, Corigliano, Rossano, Caloveto, Montegiordano,
Saracena, Longobucco, Lungro, Scala Coeli, Francavilla Marittima,
Nocara, Tarsia, S. Lorenzo del Vallo, Cropalati, Villapiana, San Donato
di Ninea, Amendolara, Alessandria del Carretto, Calopezzati, Cariati,
Castroregio, Altomonte, Trebisacce, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo
Bellizzi, Canna, Albidona, Terranova da Sibari e Oriolo che, a suo
tempo, avevano deliberato l' adesione al ''patto''. ''L' iniziativa
- e' detto in un comunicato - e' destinata a recuperare il tempo perduto
e a consentire ogni azione tesa a rafforzare le condizioni di legalita'
impedendo l' insorgere ed il radicarsi di fenomeni che potrebbero
minacciare definitivamente lo sviluppo dell' area di riferimento che
ha necessita', invece, di recuperare un clima favorevole e condizioni
ambientali sicure per poter realizzare forti iniziative sociali ed
occupazionali che sono alla base dello sviluppo e della vivibilita'
del territorio''. ''E' tempo - ha affermato Gallo - di riprendere
il cammino interrotto e programmare, uniti, il futuro delle nostre
popolazioni, anche per quanto concerne l' aspetto sicurezza''. Con
la sottoscrizione del Patto, i sindaci dei circa trenta Comuni della
Sibaritide e del Pollino si erano impegnati a promuovere azioni politiche
comunitarie mirate al recupero della legalita', per un miglioramento
della qualita' della vita nel territorio.
Il
27 a Rossano la giornata della memoria con film e mostre
20/01 L' Amministrazione comunale di Rossano, in collaborazione con
le scuole, ha organizzato, dal 27 gennaio al 10 febbraio, una serie
di iniziative legate alla ''Giornata della Memoria'' e al ''Giorno
del ricordo'' dal 27 per ricordare lo sterminio e le persecuzioni
del popolo ebraico e i deportati militari e politici italiani nei
campi nazisti. In particolare, l' Assessorato comunale alle Politiche
scolastiche ha rivolto alle scuole cittadine l' invito ufficiale a
''dedicare iniziative - e' scritto in una nota - per coinvolgere i
giovani, attraverso il ricordo delle vittime dei genocidi, massacri
e guerre, perche' le nuove generazioni conoscano e riflettano insieme
sulle pagine piu' dolorose della recente storia dell' umanita'''.
Nell' ambito delle manifestazioni sono previste proiezioni film come
''Schindler's list'' e ''La vita e' bella''. Dal 27 gennaio al 4 febbraio,
invece, si potra' visitare la Mostra fotografica sui lager nazisti
dal titolo ''Sterminio in Europa'', allestita presso l' Istituto tecnico
Statale per Geometri ''Giudici Falcone - Borsellino'', a Rossano Scalo.
A
Corigliano una nuova “provincia massonica”
18/01 ''La Calabria, prima in Italia per numero di orienti presenti
sul suo territorio, ha da oggi due Province di riferimento, quella
di Cosenza, con 8 orienti, ed una nuova denominata 'Magna Grecia'.
La sede della nuova provincia massonica sara' a Corigliano in provincia
di Cosenza''. E' quanto si afferma in un comunicato della Gran Loggia
d' Italia degli antichi liberi accettati muratori, obbedienza di Piazza
del Gesu' di Roma. ''Si tratta - afferma il gran maestro Luigi Danesin
- di una decisione opportuna quanto doverosa, che deve far riflettere
sull' assenso che la nostra obbedienza riscuote dall' opinione pubblica
in questa regione. La nostra e' l' unica obbedienza in Italia di schema
liberale e adogmatico, l' unica ad accogliere tra le colonne del proprio
tempio anche 'l' altra meta' del cielo', ovvero le donne, ma soprattutto
l' unica ad essere estranea agli scandali che, troppo spesso, ed in
modo assai semplicistico, associano il nome della Massoneria al malaffare''.
Soddisfazione per la nascita della nuova provincia massonica e' stata
espressa anche dal gran maestro aggiunto e delegato regionale della
Calabria, Giorgio Santoro.
Catizone
“No a un non sindaco presidente dell’Anci”
20/01 “Lunedì prossimo, 23 gennaio, è convocata
a Lamezia Terme l’Assemblea straordinaria congressuale dell’ANCI
– sezione regionale della Calabria, nel corso della quale saranno,
con ogni probabilità, approvate delle modifiche statutarie
il cui contenuto a noi Sindaci a tutt’oggi è pressochè
ignoto.Si rischia di andare in assemblea senza una preventiva conoscenza
di decisioni e scelte che pure ci riguardano tutti e da vicino e che
segneranno il percorso futuro della nostra Associazione”. A
sostenerlo e' stato il sindaco di Cosenza, Eva Catizone, in una lettera
aperta ai Sindaci calabresi. “Se dovessero passare, queste modifiche
– per quel che se ne sa- potrebbero legittimare una evidente
distorsione: si potrebbe eleggere un non Sindaco alla Presidenza dell’ANCI
regionale. E’ questo un metodo antidemocratico, che cala dall’alto
scelte preordinate altrove e tese solo all’occupazione di spazi,
senza il coinvolgimento e la condivisione dal basso, a cominciare
dai piccoli comuni. Finora è stato seguito il criterio in base
al quale il Presidente regionale dell’ANCI dovesse essere un
Sindaco di una città capoluogo. Trovo giusto e legittimo che
sia arrivato il momento che questo criterio venga rivisto per passare
ad una fase innovativa nella quale anche i Sindaci dei medi e dei
piccoli comuni possano aspirare a ricoprire la carica di Presidente
regionale dell’Associazione. Ma che da questa innovazione, pure
significativa, si arrivi a far sì che un non Sindaco, magari
figura di supporto a qualche Presidente di Provincia, diventi Presidente
dell’ANCI, ciò potrebbe significare concentrare il potere
nelle mani di pochi, segnatamente in quelle di coloro che pensano,
con protervia, di gestire la Regione a proprio piacimento. Non è
più il tempo delle convocazioni al buio, ma è necessario,
per il bene della democrazia, seguire i principi della trasparenza,
della partecipazione e della condivisione.”
Arrestato
un giovane a Lamezia che minaccia un imprenditore per estorsione
20/01 Sic hiama Ottorino Rainieri, ed ha 27 anni, il giovane arrestato
dagli agenti del commissariato di Lamezia Terme e della squadra mobile
della questura di Catanzaro perche' ritenuto responsabile di tentata
estorsione nei confronti di un imprenditore. I particolari delle indagini
che hanno portato all'arresto di Rainieri sono stati illustrati stamane
nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il
dirigente della squadra mobile e del commissariato e dal procuratore
della repubblica di Lamezia Terme, Raffaele Mazzotta. Gli inquirenti
hanno evidenziato che Rainieri ha legami di parentela la famiglia
Gualtieri, ritenuta vicina alla presunta cosca Torcasio. L'arresto
del giovane, secondo quanto si e' appreso, e' avvenuto avvenuto 36
ore dopo le intimidazioni subite dal titolare di varie attivita' commerciali.
In particolare, nelle ore precedenti all'arresto di Rainieri, erano
stati esplosi alcuni colpi di pistola contro la vetrina di un negozio
dell'imprenditore. Erano poi avvenuti altri due episodi: due persone
con il volto semicoperto erano entrate in due diversi negozi di proprieta'
dell'imprenditore ed avevano gettato contro le commesse alcune cartucce.
- Il giovane e' stato arrestato nella serata di ieri da personale
del Commissariato di Lamezia Terme e dalla squadra mobile di Catanzaro
mentre, da una cabina telefonica, effettuava una telefonata intimidatoria
a scopo di estorsione ai danni di un imprenditore. Il giovane e' indagato
anche per aver compiuto altre azioni a fini estorsivi nei confronti
di commercianti ed imprenditori del lametino.
Da
oggi su NuovaCosenza i “pinnule” di Totonno Chiappetta
20/01 Piccola parentesi allegra. Non poteva mancare sul nostro quotidiano.
Da oggi NuovaCosenza.com in collaborazione con Totonno Chiappetta
pubblica un piccolo intermezzo allegro con “ na pinnula”
per far passare e dimenticare i dispiaceri. Una barzelletta veloce
ogni tre o quattro giorni, sembra aver detto qualcuno, fa bene alla
salute. "Na pinnula i Totonno, leva ru miedicu i l'intorno".
Scherzi a parte, con questa nuova iniziativa vogliamo offrire a tutti
gli internauti, cosentini, calabresi, e non, un intermezzo di pochi
secondi in allegria. Buon divertimento. Guarda
a Totonno Chiappetta
Agguato
a colpi di fucile nella locride, elettrotecnico ucciso a Siderno
19/01 Un elettrotecnico di 39 anni, Michele Gutta', incensurato,
e' stato ucciso stasera a colpi di fucile in contrada Pantaleo di
Siderno, nel reggino. L' omicidio e' stato compiuto mentre l' uomo
stava facendo rientro a casa. Secondo la ricostruzione fatta dalla
Polizia di Stato, una persona gli si e' avvicinata a bordo di un'
auto Fiat Uno, poi e' scesa ed ha sparato quattro colpi di fucile
caricato a pallini. Gutta' e' morto sul colpo. Secondo quanto si e'
appreso, l' uomo, oltre ad essere incensurato, non aveva neanche frequentazioni
a rischio. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato
della Polizia di Siderno ed il sostituto procuratore di Locri, Federica
Fortunati. Visto che l' uomo e' incensurato, le indagini sembrano
orientarsi sulla vita privata di Butta'. Gli investigatori, al riguardo,
hanno iniziato a sentire familiari ed amici per cercare di ricostruire
i suoi ultimi spostamenti e per accertare se recentemente aveva problemi
di qualsiasi natura. All' omicidio non hanno assistito testimoni.
Il delitto, infatti, e' avvenuto in una zona con scarsa illuminazione
ed in una serata di pioggia. Sono stati i genitori i primi a soccorrere
Michele Gutta' ed a trasportarlo nell' ospedale di Siderno dove, pero',
e' giunto cadavere. I genitori hanno sentito il rumore dei colpi sparati
dal killer e sono usciti in strada, vedendo un' automobile allontanarsi.
Quindi hanno soccorso il figlio che era rimasto al posto di guida
della sua vettura.
Aperta
un indagine sulla fiction Gente di Mare.
Gli attori ospitati negli alberghi della ndrangheta. La
produzione nega. Il PM chiede l'audizone del Productor manager.
Commistioni tra cosca Mancuso, imprenduitori
e politici
Smantellata
filiera della droga gestita dalle cosche Pesce Bellocco,
nel nord Italia. 54 arresti in tutto il Paese.
A
Corigliano una donna albanese cede la figlia a coppia di italiani
19/01 Una coppia di coniugi italiani ed una donna albanese, dei quali
non sono state rese note le generalita', sono stati fermati dai carabinieri
a Corigliano Calabro per il reato di alterazione dello stato civile.
La donna albanese, secondo quanto si e' appreso, avrebbe ceduto la
figlia, nata nel novembre dello scorso anno, ai coniugi italiani che
ne avrebbero riconosciuto fittiziamente la paternita'. La bambina
e' nata da una relazione che la donna albanese aveva con un uomo italiano.
I coniugi fermati gia' in passato avevano tentato di adottare una
bambina ma non c'erano riusciti. Le indagini sono state avviate dopo
che i carabinieri hanno avuto alcune segnalazioni su quanto stava
accadendo. I carabinieri stanno proseguendo le indagini per accertare
se per la cessione della bambina i coniugi hanno pagato somme di denaro.
Sulla vicenda gli investigatori mantengono il massimo riserbo. Le
indagini dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore
del tribunale di Rossano, Maria Vallefuoco.
Operazione
delle Fiamme Gialle che scopre una nuova truffa allo Stato attraverso
la 488
19/01 Il direttore generale dell' Asi di Cosenza, il consorzio per
lo sviluppo industriale, Antonio Lavorato; un fiscalista di uno studio
di consulenza di Corigliano, Carmen Manfredi; l'ex calciatore del
Torino Giorgio Bresciani e l'imprenditore Alberto Perri, sono tra
gli indagati nell'ambito dell'operazione compiuta stamane dai militari
della guardia di finanza, che ha portato a scoprire una truffa allo
Stato per cinque milioni di euro. I particolari dell'indagine sono
stati illustrati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno
partecipato il procuratore capo di Rossano, Dario Granieri, ed il
comandante provinciale di Cosenza della Guardia di Finanza, Col. Maurizio
Massarini. Nell'ambito dell'inchiesta sono indagate complessivamente
quindici persone accusate a vario titolo di corruzione, concussione,
abuso d'ufficio e truffa. A quattro indagati, secondo quanto e' stato
riferito dagli investigatori, per la prima volta in Calabria e' stato
contestato anche il reato di associazione per delinquere connesso
alla truffa. Nel corso delle indagini sarebbe emerso, secondo quanto
si e' appreso, che alcuni degli indagati avevano costituito una serie
di societa' fittizie alle quali sono stati concessi e in parte erogati
finanziamenti per cinque milioni di euro attraverso la legge 448.
Il direttore dell' Asi, secondo quanto sostiene l'accusa, avrebbe
concesso i lotti su cui realizzare le aziende. Il tutto ovviamente
veniva supportato da una serie di operazioni false messe a punto da
alcune societa' cartiere operanti in Emilia Romagna, Toscana, Campania,
che attestavano false forniture e avallavano falsi rimborsi Iva. Stamane
i finanzieri hanno sequestrato otto aziende per un valore complessivo
di cinque milioni e 700 mila euro. Nel corso delle indagini sono state
compiute anche numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali.
''Una truffa - ha detto il procuratore Granieri - che ha procurato
un grave danno alla pubblica amministrazione, all' economia sana di
questa provincia, ma anche ai potenziali lavoratori. Sulla carta figuravano
quasi 200 posti di lavoro''
Corte
dei Conti: Controlli fantasma negli enti locali calabresi
19/01 La situazione del funzionamento dei controlli interni di dieci
amministrazioni comunali calabresi presi a campione (tra i quali quelle
dei cinque capoluoghi di provincia) e', dall'analisi comparativa dei
dati, assolutamente insoddisfacente. E' la conclusione alla quale
e' giunto il magistrato relatore della sezione regionale della corte
dei conti, Giuseppe Ginestra, nell'illustrazione della relazione sull'argomento,
presentata questa mattina nella sede regionale di Catanzaro in una
pubblica adunanza, in contraddittorio con le amministrazioni interessate.
Dopo l'introduzione del presidente della corte, Gian Giorgio Paleologo,
che ha criticato la "scarsa replica di osservazioni al documento
precedentemente inviato agli interessati per migliorare il tenore
finale della relazione, eccezion fatta per i comuni di Cosenza e Reggio
Calabria che hanno presentato due documenti", Ginestra e' entrato
nel merito bacchettando i comuni. "Non appare plausibile - ha
detto - imputare ancora alla carenza di risorse ed alle difficolta'
organizzative la situazione di sostanziale inattuazione del sistema
integrato dei controlli interni nella realta' generale degli enti
locali territoriali calabresi" e, quando i controlli sono stati
attivati, sono soltanto formali. "Nessuno dei comuni monitorati
- ha proseguito - e' in grado di svolgere il controllo di gestione,
vale a dire quel costante sindacato assolutamente indispensabile ai
fini del perseguimento delle tre E, cioe' efficienza, efficacia e
economicita', in quanto nessuno degli enti si e' ancora dotato dello
strumento metodologico essenziale allo scopo: la contabilita' economica".
Ginestra imputa la situazione non solo ad una deficienza di carattere
culturale ma anche alla inadeguata distinzione (prima ancora che separazione)
tra politica e amministrazione che determina, tra l'altro, l'impossibilita'
di risalire alle responsabilita' tanto dei politici quanto degli amministratori.
Ginestra ha anche affrontato l'argomento specificando le problematiche
riscontrate in ogni comune. Per quanto riguarda il controllo di gestione,
tutti i comuni monitorati, ad eccezione di quello di Crotone, hanno
previsto nel proprio statuto l'istituzione di questa forma di controllo
interno, demandando agli strumenti regolamentari ogni determinazione
in ordine alla definizione e composizione delle strutture deputate
al controllo ed alle metodologie procedurali e di esecuzione. Il comune
di Crotone non prevede nello statuto i controlli interni, pur avendo
approvato un regolamento comunale di contabilita'.
Prima
riunione del Consiglio Provinciale del 2006: discusso della vertenza
Polti, situazione Bocoge e altro. Ultimatum alla Terna
19/01
Il primo Consiglio Provinciale che inaugura il 2006con la riunione
odierna, presieduta dall'On. Francesco Principe, ha affrontato, ad
inizio lavori, la questione dei lavoratori dell'azienda Polti, proposta
da un odg., votato alla fine all'unanimità, di cui primo firmatario
è stato il Consigliere Ds. Giuseppe Gallo.
Su proposta del consigliere Piercarlo Chiappetta, prima di avviare
il dibattito, il Presidente Francesco Principe, ha proposto un minuto
di raccoglimento per ricordare il giornalista Antonino Catera, capo
cronca de “Il Quotidiano della Calabria”, deceduto lo
scorso martedì, mentre si recava a seguire i laavori del Consiglio
Comunale.
“La situazione venutasi a creare allo stabilimento Polti pone
drammatici interrogativi sul futuro dei lavoratori dell'azienda, prospettando
un panorama allarmante-ha detto il consigliere Gallo illustrando l'odg.-
per cui si chiede alla Regione di aprire un tavolo con l’azienda
per trovare soluzioni a sostegno delle ragioni dei lavoratori”.
Sull'argomento è intervenuto il Presidente del Consiglio On.
Principe “è uno dei tanti drammi che vive la Calabria,
dove arrivano imprenditori che ottengono finanziamenti ed, alla prima
burrasca, scappano via lasciandosi dietro tante famiglie che versano
nello sconforto e con lo spettro della disoccupazione”. Le soluzioni
prospetatte dal Presidente del Consiglio indicano la possibilità
di convocare l'azienda Polti, di premere presso la Regione e di cercare
eventuali sblocchi, seguendo l'iter necessario, per salavaguardare
in maniera determinata una importante realtà dell'economia
regionale”.
L'nterrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale e Vice Presidente
del Consiglio, Mario Caligiuri, sulla situazione strutturale di un
tratto del Ponte di Celico lungo la SS.107, è stata illustrata
dallo stesso Caligiuri, che ha sottolineato la necessità di
aativarsi per avere un urgente incontro con l'Anas al fine di risolvere
la situazione pericolosa su quel tratto di strada, dove non esiste
neppure la normale manutenzione, pur essendo un’arteria di grande
flusso e di collegamento necessario. L’Assessore Arturo Riccetti,
nel rispondere, propone di trasformare l’interrogazione in odg.
Perchè abbia più incisività presso l’ANAS
ed il Ministreo delle Infrastrutture, “esistono obiettive difficoltà
per la Provincia, che gestisce oltre 3 mila Km.di strade, per la carenza
di fondi assottigliati dalla finanziaria che non permettono di intervenire
su alcune strade ex-Anas, dove esite una continua emergenza e pericolosità.Diventa
necessario, pertanto, puntare ad avere un rapporto più diretto
con Anas, Regione e Ministero delle Infrastrutture per fare una ricognizione
complessiva e trovare soluzioni”.
Di seguito è stata affrontata la questione relativa ai 180
lavoratori della BOCOGE, proposta da un ordine del giorno del Consigliere
di Fi.Gianfranco Ponzio, con il quale si evidenzia una situazione
occupazionale generale drammatica che investe la maggior parte delle
aziende,e si sollecita la Provincia ad intervenire per scongiurare
i licenziamenti in atto, “oggi la parte politica si deve attivare
per affrontare il problema sociale della perdita del lavoro con tutte
le implicazioni negative che comporta, come devianze e fenomeni di
usura, perciò necessita un un tavolo di trattative serie per
risolvere una vertenza che si sta consumando a danno dei lavoaratori”.
Sulla stessa linea Pasqualina Straface, presidente del gruppo di An,
“problemi gravi che affliggono la provincia di Cosenza, emergenze
che meritano grande attenzione dal governo regionale per sostenere
quel progetto ambizioso della costruzione del polo tecnologico che
deve poter rappresentare un’eccellenza per la nostra università”.
Mario Melfi, presidente del gruppo Democrazia è Libertà,
“si tratta non solo del futuro degli operai ma dello sviluppo
della Calabria che ancora non trova ancoraggi credibili nella politica
di governo nazionale perciò la richiesta della realizzazione
del polo tecnologico deve trovare concrete”. Per Franco Corbelli,
presidente del gruppo Diritti Civili, si tratta di un dramma notevole
per migliaia di lavoratori che vivono sulla loro pelle l’incombente
minccia del licenziamento perciò necessita una forte presa
di posizione che dia risultati immediati. Per Piercarlo Chiappetta,
del gruppo dll’Udc., il clima di crisi che investe vari settori
economici con vertenze bolla la classe politica e sindacale che devono
tutelare i lavoratori e gli imprenditori perché possano esprimersi
al meglio. Per Mario Bria, presidente del gruppo Verdi, da rispettare
il grave stato di necessità dei lavoratori minacciati, assieme
alle famiglie, nella loro possibilità di sopravvivenza.
L'On. Francesco Principe, evidenziando che il polo tecnologico dovrà
proiettare nel futuro la crescita da cui non si può prescindere
per fare dell’Università un vero polo di attrazione tecnologica
all'avanguardia, propone una commissione per rimodulare il documento.
Per Maria Clelia Badolato, occorre un atteggiamento responsabile per
unproblema complesso, necessità di fare tutto il possibile
per sostenere i lavoratori, stimolare le risoluzioni delle vertenze
aperte che creano un panorama di grande allarme. Elio Filice, del
gruppo Fi., esprime solidarietà a tutti i lavoratori che versano
in situazioni critiche, col rischio del posto di lavoro, discorso
che esula dall’appartenenza politica ma che deve vedere tutti
solidali e impegnati nell’interesse dei lavoratori. Per Marino
Reda, che annuncia di autosospendersi dal gruppo di RC. per differenze
dialettiche e di differente impostazione di metodo politico, non più
rispecchianti e indicative del mandato elettorale, passando nel gruppo
misto, si deve trovare l'opportunità di creare in Calabria
fondo di sviluppo e di solidarietà per creare nuovo lavoro
e tutelare aziende e lavoratori, percciò necessario un Consiglio
apposito. Per Mario Caligiuri, la Provincia è sempre attenta
a queste problematiche, il polo tecnologico rappresenta una grande
opportunità che va sostenuta con forza.
Il Vice Presidente della Giunta, Salvatore Perugini, ha evidenziato
come su argomenti così delicati come lavorio e i livelli occupazionali
possa essre legittimo avere idee differenti, ma si possano contemperare.
Sul piano dell’occupazione va sgombrato il campo dalla strumentalizzazione
lasciando da parte le polemiche. Sul polo tecnologico non c’entra
l’attività dell Giunta regionale poiché si è
occupata solo dei distretti tecnologici, non per sua scelta ma per
scelte già fatte, l’attuale Giunta Regionale ha solo
dato seguito ad un atto già disposto. I compiti della Provincia
sono solo compiti di mediazione poiché non si può intervenire
per questioni che esulano dalle competenze specifiche di vertenze
lavoro. Esiste un problema occupazionale contingente e una situazione
di pericolo dei posti di lavoro, bisogna individuare le direzioni
da seguire per trovare soluzioni: il polo deve realizazrsi in questa
provincia, ma bisogna stringere i tempi per avere l’assegnazione
dei fondi dal competente Ministero e va individuato il perché
ci siano ritardi nella concessione dei finanziamenti. Saremo impegnati,
in ogni caso, per risollevare dalle incertezze i lavoratori. L'odg.,concordato
da maggioranza ed opposizione, è stato approvato all'unanimità.
Un ulteriore argomento affrontato riguarda l'elettrodotto Feroleto-Laino.Rizziconi
di cui vi daremo infromazione in un prosiimo comunicato.
Processo
G8/Diaz di Genova "Sembravano un branco di cani impazziti".
19/01 Al processo Diaz proseguono le testimonianze delle parti offese.
Il processo Diaz prosegue a ritmo sostenuto. Nell'udienza di oggi,
la ventesima, sono stati ascoltati quattro testi, tutti inglesi e
tutti presenti alla scuola Diaz-Pertini la notte del 21 luglio 2001.
Il primo è N.B. che si trovava con i suoi amici S.B. (teste
della scorsa udienza) e D.M. al primo piano della scuola, nell'aula
di musica in cui avevano dormito anche la notte precedente. N. racconta
che la stanza, come il resto della scuola, era in via di ristrutturazione:
"non c'era la maniglia alla porta e dentro la stanza c'erano
telai senza vetri che dovevano probabilmente servire per sostituire
quelli vecchi delle finestre". Inoltre, uno di loro aveva il
giorno prima chiuso la porta per sbaglio e non era stato più
possibile aprirla: "per entrare nella stanza dovevamo passare
dalle impalcature che c'erano all'esterno dell'edificio". La
"stanza col pianoforte" ha due grandi finestre che danno
sul cortile. Quando N. e i suoi amici stanno già dormendo sentono
improvvisamente dei rumori. N. si affaccia, vede molti poliziotti
e un blindato della polizia che sfonda il cancello. Sono spaventati
e non sanno che fare. decidono di nascondersi sotto un tavolo nella
stanza buia. Poi i rumori si avvicinano, i poliziotti sfondano la
porta e con una torcia elettrica illuminano la stanza. In pochi attimi
gli sono addosso: "Sembravano un branco di cani impazziti. Hanno
subito attaccato D., che è caduto sopra di me". Il tutto
dura alcuni minuti Poi, prima di lasciare la stanza, gli lanciano
addosso i telai delle finestre. Dopo un po' arrivano altri poliziotti
che li fanno alzare in piedi e li portano giù in palestra dove
vengono radunate tutte le persone trovate all'interno della scuola.
D.M. conferma: "era come se fosse esplosa una bomba" c'era
un sacco di gente insanguinata e ferita. D. racconta che nella palestra
i poliziotti svuotavano gli zaini: "gli oggetti venivano gettati
qua e là. Anche questo mi ha spaventato molto: era molto diverso
da come avrei immaginato una perquisizione. Non capivo niente di quello
che stava accadendo e questo accentuava la mia paura. Entrambi ricordano,
inoltre, tra i poliziotti in borghese presenti in palestra, "uno
col volto coperto e una lunga coda di cavallo". Questo personaggio
"misterioso", che altri testimoni hanno descritto, non è
stato in realtà mai identificato, nonostante la sua descrizione
sia stata inviata, durante le indagini, a tutte le questure d'Italia.
La terza testimonianza è quella di N.D., una ragazza inglese
venuta a Genova insieme al fidanzato R.M. N. racconta che lei e R.
ritornano alla scuola verso mezzanotte, dopo essere andati con amici
a mangiare qualcosa in un bar. Sistemano i sacchi a pelo nella palestra.
La situazione è tranquilla fino a che cominciano a sentire
rumori molto forti. C'è molta polizia fuori dalla scuola e
le persone cominciano ad essere in preda al panico. Alcuni fuggono
su per le scale. N. e R. li seguono istintivamente, e salgono fino
al secondo piano. Lì si fermano e vedono dalla finestra i poliziotti
nel cortile della scuola. Sono spaventati, non sanno cosa fare e restano
con altri nel corridoio. Quando vedono arrivare i poliziotti si sdraiano
a terra. R. si sdraia sopra la sua ragazza per proteggerla e riceve
il maggior numero di colpi, alla testa, alla schiena, alle gambe.
Ma i poliziotti riescono a colpire anche N. rompendole un braccio.
Dopo la prima ondata, la situazione si calma per un attimo. Poi arrivano
altri poliziotti e la scena si ripete. Il racconto di N. è
drammatico e gela per qualche attimo tutti i presenti: "Ho visto
un poliziotto con un coltello in mano. Ha preso una delle altre persone
e gli ha tagliato una ciocca di capelli. Poi il poliziotto con il
coltello è venuto da me, mi ha preso i capelli e ha tagliato
anche a me una ciocca. Un altro poliziotto mi ha colpito nel braccio
col manganello, poi mi ha accarezzato i capelli e con voce dolce mi
ha detto <<oh, poverina>>". "Era come se raccogliessero
un trofeo", dirà R. subito dopo. Poi li fanno scendere
le scale con altri poliziotti che li colpiscono ancora mentre passano.
Il racconto coincide con quello di molti altri testi, con gli zaini
che vengono svuotati alla rinfusa. N. viene poi portata fuori dai
sanitari del 118: "Non mi è stato detto che ero in stato
di arresto. speravo di andare in ospedale e poi partire da lì.
Non avevo fatto niente di sbagliato, eravamo stati attaccati noi dalla
polizia". Dalla testimonianza di R. è emerso poi un dettaglio
importante riguardo la cosiddetta "perquisizione": "Ho
visto un poliziotto togliere il telaio di metallo da uno zaino, e
sventolarlo Sembrava voler far vedere agli altri che poteva essere
usato come arma" Gli avvocati degli imputati hanno, in pratica,
rinunciato a controesaminare i testimoni. C'è evidentemente
ben poco da obiettare di fronte a fatti che sembrano oramai acquisiti
dal tribunale. Prossima udienza: mercoledì 25 gennaio in cui
verranno ascoltati il giornalista inglese Mark Covell e due testimoni
tedeschi.
Santelli:
“A breve sarà disponibile al Tribunale di Paola la videoconferenza”
19/01 ''Mi sento di poter rassicurare sul fatto che il Ministero
ha gia' inoltrato la richiesta di autorizzazione alla Corte d' Appello
ed, in attesa del parere di quest' ultima, e' al lavoro per accelerare
tutta la fase istruttoria che consentira' a breve l' installazione
dell' impianto multimediale presso una delle aule del Tribunale''.
A sostenerlo e' stata il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli,
dopo le richieste ricevute dal Presidente del Tribunale e dalle Camere
Penali di Paola che sollecitavano l' installazione di un impianto
di videoconferenza per la celebrazione di uno dei piu' importanti
e complessi processi calabresi alla criminalita' organizzata. ''Mi
auguro - ha aggiunto la Santelli - che questo intervento possa sfatare
il mito di una giustizia lenta ed insensibile alle istanze del territorio
e, nello stesso tempo, contribuire alla rapida conclusione di un procedimento
cosi' delicato ed importante''.
Rosa
Calipari a Palazzo Chigi incontra Berlusconi e Letta
19/01 Rosa Calipari, la vedova del funzionario del Sismi ucciso a
Baghdad, incontrera' venerdì a Palazzo Chigi il presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi e il sottosegretario alla presidenza
Gianni Letta per la consegna ufficiale del fondo raccolto con una
sottoscrizione promossa dal quotidiano ''Libero''. ''La morte di mio
marito Nicola in Iraq, il 4 marzo 2005 - dice Rosa Calipari - ha suscitato
grandi sentimenti di solidarieta' e di unita' e dignita' nazionale
che, a distanza di quasi un anno, sono espressi da quelle 150.000
firme di italiani costituitisi 'parte lesa' ed inviate al Presidente
della Repubblica Ciampi. Ringrazio quindi i cittadini per il sostegno
e la condivisione dimostrati nella vicenda che ci ha colpito''. La
vedova del funzionario ringrazia anche quanti hanno aderito alla sottoscrizione
del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. ''Convinta di interpretare
correttamente anche i loro sentimenti - spiega - abbiamo deciso con
mia figlia Silvia, che e' maggiorenne, di far confluire le nostre
quote al fondo gia' costituito per la 'Fondazione Nicola Calipari'
alla quale da tempo sto lavorando. Obiettivo della Fondazione sara'
il rapporto tra le esigenze di sicurezza nazionale e la tutela dei
diritti umani''. Rosa Calipari aggiunge che domani intende ribadire
al governo il ringraziamento per il lavoro svolto dalla magistratura
nell' inchiesta appena conclusa sull' uccisione del marito e rinnovera'
la richiesta di impegno da parte delle istituzioni affinche' si giunga
alla verita' sulla vicenda.
Brevi
di cronaca a Bisignano, Cassano, Rocca Imperiale, Rota Greca, San
Demetrio Corone, Trebisacce, Villapiana.
19/01 A Bisignano, un incendio di natura dolosa
ha provocato danni alla porta d'ingresso di un Bar. L'episodio e'
stato scoperto stamane dal proprietario del Bar che l'ha denunciato
ai carabinieri. Sulla porta d'ingresso dell'esercizio commerciale
sono state trovate tracce di liquido infiammabile. Sempre a Bisignano
un uomo e' stato arrestato dai carabinieri per evasione dagli arresti
domiciliari. Nel corso di controlli l'uomo e' stato trovato all'esterno
della sua abitazione. A Cassano allo Ionio due agenti
immobiliari, A.C., di 60 anni e F.F., 41 anni, sono stati denunciati
dai carabinieri. I due sono accusati del reato di favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina. A Rocca Imperiale,
un giovane, E.T., di 28 anni, e' stato denunciato dai carabinieri.
Il ventottenne e' accusato di tentata estorsione nei confronti dei
genitori. A Rota Greca, invece, un uomo e' stato
denunciato perche' trovato in possesso di due pistole giocattolo ed
un coltello a serramanico. A San Demetrio Corone
un uomo, Giuseppe Mirillo, di 39 anni, di S. Demetrio, e' stato arrestato,
dai carabinieri perche' deve scontare una condanna a 3 anni e 6 mesi
di reclusione per una rapina compiuta nel 1997 adi danni di un disabile.
A Mirillo e' stato notificato un ordine di carcerazione emesso dal
Tribunale di Rossano. A Trebisacce un cittadino albanese,
Fatjon Lamaj, di 22 anni, e' stato arrestato dai carabinieri per non
aver ottemperato al decreto di espulsione. Il giovane era stato espulso
con decreto emesso dal Prefetto di Matera il 17 novembre scorso. A
Villapiana un cittadino straniero di nazionalita' tunisina, Habib
Souda, 28 anni, e' stato arrestato dai carabinieri. Nel corso di controlli
Souda e' stato fermato dai carabinieri e dagli accertamenti e' emerso
che non aveva rispettato il decreto di espulsione emesso nei suoi
confronti dal prefetto di Matera il 28 luglio del 2004.
Gli
operai della Foderauto occupano il comune di Belvedere
18/01 Un centinaio di operai della Foderauto Bruzia, in cassa integrazione
da alcuni mesi, stanno occupando il Comune di Belvedere Marittimo,
un centro del Tirreno cosentino. Gli operai occupano la stanza del
sindaco, Mauro D' Aprile. I manifestanti, in assenza del primo cittadino,
hanno avuto un incontro con gli assessori Salvatore Perrone e Patrizia
Ragone, ai quali hanno chiesto che il Comune ponga con forza a livello
regionale e nazionale la questione relativa al loro futuro occupazionale.
Gli operai della Foderauto posti in cassa integrazione, a causa della
crisi produttiva dell' azienda, sono in tutto 250.
Gli
operai della Diga dell’Esaro sotto i cancelli della Sorical
assieme ai sindacati
18/01 Come annunciato i due pullman dei sindacati, con a bordo i
130 operai, hanno fatto scalo presso la sede della Sorical. Spiragli
all’orizzonte. La Filca Cisl, la Fillea Cgil e la Feneal Uil
si sono aggiudicati il via libera per la messa in sicurezza. L’incontro
ha prodotto un mini verbale tra la Sorical ed i sindacati edili che
mette nero su bianco il risanamento delle aree a rischio. La valle
è sventrata, in dissesto e pone in serio pericolo l’incolumità
e la stabilità dei Comuni gravitanti. La società idrica
regionale ha confermato gli impegni assunti in precedenza ed ha sventolato
i finanziamenti pronti ad essere investiti. “Dal relitto della
vertenza”, dichiarano i Segretari generali della Filca Cisl
Enzo Pelle, della Fillea Cgil Carlo Sangineti e della Feneal Uil Bruno
Marte, “è stata lanciata ai lavoratori, in un mare di
guai, la scialuppa di salvataggio”. È scattata, infatti,
una strategia per aggirare i licenziamenti: “reimpiegare la
manodopera del cantiere dell’invaso nell’intervento di
riqualificazione territoriale. Il modo più rapido per tamponare
l’emergenza e le esigenze degli iscritti”, spiegano i
sindacati. Si è discusso a lungo anche su un possibile indennizzo
relativo a tutta la durata del gap lavorativo. “L’ipotesi
varata è quella di un sostegno al reddito fino al ripristino
dei lavori satelliti della diga”, aggiungono Filca Cisl, Fillea
Cgil e Feneal Uil, “ancora nulla di ufficiale ma siamo sulla
buona strada”. Domani riprenderà la campagna informativa
dei sindacati nei confronti degli operai: “Convocheranno l’assemblea
di rito per comunicare le ultime notizie ai diretti interessati”.
Per il prossimo martedì 24 gennaio è stato fissato un
altro appuntamento con la Sorical e la Regione per fare il punto della
situazione sullo stato della sentenza del Tribunale di Catanzaro.
Saranno dissequestrati i progetti? È la risposta che tutte
le parti in causa attendono con il fiato sospeso. Tutti hanno qualcosa
da perdere in questa triste faccenda. I sindacati ed i lavoratori
incrociano le dita affinché tutto si risolva per il meglio.
Al momento, il verdetto del Tribunale è rimasto l’unico
evento che potrebbe decidere le sorti del cantiere dell’Esaro.
Il responso è previsto per la prossima settimana. “La
Torno è uscita di scena e non c’è speranza su
un improvviso “ritorno di fiamma” - aggiunge Enzo Pelle-
dato più importante è la condizione risicata dei “disperati
senza portafoglio”. L’attesa snervante fa salire la pressione.
Ci stiamo facendo carico del malcontento”, sottolinea, “e
stiamo girando in lungo ed in largo per trovare una via d’uscita.
Non si fermeranno fino a quando non l’avremo spuntata>. All’incontro
hanno partecipato l’amministratore delegato della Sorical Besson,
il nuovo direttore dei lavori della diga Barrile, Braietti del Rup
ed il Dirigente generale del Dipartimento ai Lavori pubblici Francesco
Mirante.
Il
Sindaco di Amantea scrive a l’Epresso: “No ad allarmismi
sulla Motonave Rosso”.
18/01 Il sindaco di Amantea, Giovanni Battista Morelli, ha reso noto,
con un comunicato, di avere scritto all' Espresso in relazione ad
un articolo pubblicato dal settimanale sulla vicenda della motonave
Rosso. ''Secondo il sindaco di Amantea - e' detto nel comunicato -
gia' il titolo del servizio appare terroristico nei confronti della
citta' che, invece, e' solo la vittima maggiormente colpita di un
disastro il cui danno piu' grave tocca proprio Amantea, i suoi cittadini
e, in senso piu' generale, gli operatori del turismo e i commercianti.
Nella missiva inviata al settimanale, dopo aver sottolineato l' importanza
che venga finalmente fatta chiarezza sull' episodio (la Motonave Rosso
si spiaggio' nel dicembre del 1990 di fronte a Coreca e, da li', partirono
le inchieste per verificare la presenza di un carico sospetto) e la
necessita' di condannare i responsabili se dolo vi e' stato, Morelli
afferma che 'sbandierare l' insorgenza di tumori nel mio comune insinua
certamente nel lettore una serie di immagini negative che possono
distrarlo dal leggere con attenzione le affermazioni del professor
Pasquale Iacopino'''. ''Riprendendo testualmente le affermazioni di
Iacopino- conclude il comunicato - Morelli sostiene che si puo' escludere
la presenza di un potente cancerogeno o leucemogeno nel territorio
di Amantea e comuni limitrofi' e che i dati sono stati raccolti in
un periodo troppo breve per risultare affidabili oltre ogni ragionevole
dubbio'''.
Il
gen. Gottardo traccia il bilancio del 2005 dell’arma dei Carabinieri
18/01 E' il terrorismo la minaccia ''immanente'' per l'Italia, e
i Carabinieri hanno investito nel 2005 ''tutte le risorse'' per neutralizzarla:
13.000 i controlli preventivi compiuti, molti gli arresti. Ma questo
impegno - ha assicurato il generale Luciano Gottardo, comandante generale
dell'Arma , tracciano oggi il bilancio di un anno - non e' andato
a discapito della lotta alla mafia (85 i super-latitanti arrestati),
di quella al traffico di esseri umani (900 arresti e 47.000 clandestini
rintracciati), o del contrasto alla criminalita' diffusa (390.000
denunciati e 9.000 interventi al giorno in seguito alle 18.000 chiamate
quotidiane al 112).
Berlusconi, l'arma, la piu' amata dagli italiani
''Dopo 300 anni di vita, l'Arma dei Carabinieri si manifesta come
l'istituzione che funziona meglio e di certo la piu' amata dagli italiani'',
ha detto il premier Berlusconi, presente all'inaugurazione dell'Anno
accademico della Scuola ufficiali, insieme ai ministri Martino, Fini
e Matteoli, al sottosegretario Letta, al capo di Stato maggiore della
Difesa, Di Paola.
Il Premier, reati in calo
Berlusconi, in particolare, ha ringraziato i carabinieri per aver
contribuito alla diminuzione dei reati che colpiscono piu' da vicino
i cittadini, ricordando il calo del ''31% dei furti in casa, di auto
e delle rapine ai portavalori e il 24% in meno di scippi''.
Ministro Martino: mille cc all'estero, apprezzati da tutti
Grazie alla Benemerita, ''a nome del governo e di tutti gli italiani'',
anche dal ministro Martino, che ha sottolineato tra l'altro il ruolo
svolto dagli oltre 1.000 militari dell'Arma impegnati in Iraq, Bosnia
e Kosovo nelle Msu (e Ipu), le Unita' specializzate multinazionali
che hanno trovato un ''grande apprezzamento da parte delle altre Nazioni''.
Non a caso, ha aggiunto, si e' guardato al modello Msu per la costituzione,
a Vicenza, della nuova gendarmeria europea e del Coespu, un centro
di eccellenza, gestito dall'Arma, per la formazione di 4.000 istruttori
delle forze di sicurezza di stati afro-asiatici.
Terrorismo, 13.000 controlli preventivi
Lo scenario operativo, ha detto il generale Gottardo, ''si caratterizza
ancora per l'immanenza della minaccia terroristica''. In questo contesto,
i carabinieri hanno compiuto ''oltre 13.000 controlli preventivi a
luoghi di aggregazione di stranieri provenienti da Paesi a rischio''.
I militari del Ros, in particolare, hanno arrestato ''numerosi appartenenti
o fiancheggiatori di organizzazioni terroristiche islamiche'', identificando
anche l'ultimo attentatore della strage di Nassiriya.
Criminalita' organizzata, in manette 85 latitanti
I carabinieri hanno rafforzato il loro dispositivo in Campania, in
Calabria (nella Locride e' in corso di istituzione un apposito reparto
per contrastare la 'ndrangheta) e in Sicilia. In tutto sono stati
catturati 85 latitanti di spicco, 1.000 persone sono state denunciate
per associazione mafiosa, sono stati sequestrati 8.500 chili di droga
e beni per 200 milioni di euro.
Traffico esseri umani, 900 arresti
Nel contrasto all'immigrazione clandestina, anche nel 2005 l'Arma
''ha continuato a fornire il proprio concorso al dispositivo interforze,
attraverso il pattugliamento in mare, la vigilanza ai centri di accoglienza,
la ricerca di irregolari''. Nel 2005 ne sono stati rintracciati 47.000,
mentre sono stati effettuati 900 arresti per reati connessi all'immigrazione
illegale.
Criminalita', 390.000 denunciati; rinforzi per le Olimpiadi
La risposta dei carabinieri ai fenomeni di cosiddetta criminalita'
diffusa ''e' confermata dalle circa 390.000 persone denunciate nell'ultimo
anno, di cui piu' di 83.000 in stato di arresto''. Con particolare
riferimento alla sicurezza delle prossime Olimpiadi invernali di Torino,
poi, i carabinieri impiegheranno 3.500 uomini in rinforzo ai reparti
del territorio.
Il 112 squilla 18.000 volte al giorno, boom del web
In seguito alle 18.000 chiamate al numero di emergenza, i carabinieri
hanno compiuto una media di 9.000 interventi quotidiani. Ma il servizio
ai cittadini viene reso anche attraverso la Rete: e' infatti in corso
di estensione a tutta Italia la 'denuncia via web', gia' attivata
con la Polizia in 68 province. Gli accessi al sito dell'Arma sono
16.000 ogni giorno.
Aumentano i cc di quartiere e le stazioni
L'Arma istituira' presto 60 nuove stazioni, 3 comandi di compagnia
e diverse tenenze. Entro l'anno, poi, oltre 700 carabinieri di quartiere
si aggiungeranno ai circa 1.900 attualmente impiegati. Per il ministro
Martino il cc di quartiere e' ''un angelo custode che sta tra la gente,
vicino alla gente''.
Potenziati reparti specializzati, auspicata banca dati dna
''L'Arma - ha detto Gottardo - proseguira' anche per il futuro ad
investire nei comparti di specializzazione, puntando ulteriormente
sulla qualificazione del personale e sulle nuove tecnologie''. A questo
riguardo ha auspicato l'istituzione di una banca dati del Dna, da
cui potrebbe derivare ''un prezioso contributo all'investigazione
criminale''.
Risorse per le infrastrutture
Per Gottardo e' ''indilazionabile il finanziamento di un piano straordinario
di realizzazioni infrastrutturali'', anche per far fronte ''alla sempre
piu' diffusa presenza di personale femminile''. Donne che finora si
sono ''pienamente integrate'', come dimostra ''l'affidamento del comando
di Stazione, per la prima volta, ad un maresciallo donna''.
Il
PM Ingroia accusa: “Castelli tace sui problemi di mafia e ndrangheta.
Ci sentiamo più soli”
18/01 ''Dopo la relazione del ministro Castelli credo che i magistrati
impegnati in terra di mafia si sentano piu' soli e l'isolamento, si
sa, produce altissimi rischi''. Cosi' il pm Antonio Ingroia, segretario
a Palermo di Md, commenta la relazione di ieri del Guardasigilli.
''Oggi - afferma Ingroia - ho colto un senso di stupore e inquietudine
nei mie colleghi, specie nei piu' giovani, all' indomani delle dichiarazioni
di un ministro che da una parte attacca la magistratura rivendicando
tutte le iniziative legislative che ne limitano l'autonomia e l'indipendenza
e denuncia i presunti abusi di potere della magistratura stessa a
cominciare dal presunto abuso delle intercettazioni che oggi e' il
principale strumento di indagine sulla criminalita' organizzata''.
''Dall'altra - aggiunge il segretario di Md - tace sul vero potere
diffuso nel territorio, quello della mafia, che negli ultimi tempi
e' esplosa nell'ennesima stagione di sangue prima in Campania e poi
in Calabria con l'omicidio Fortugno''. Ingroia conclude sostenendo
che ''liquidare l'argomento mafia in tre righe, dicendo che i provvedimenti
varati dal governo si sono dimostrati efficaci di fronte all'attuale
realta' criminale, mi sembra davvero disarmante''
Conclusa
l’ispezione alla Procura della repubblica di Catanzaro
18/01 Si e' conclusa la nuova ispezione, che era stata avviata ieri,
disposta dal Ministro della Giustizia nella Procura della Repubblica
di Catanzaro. Secondo quanto si e' appreso, oggetto dell' ispezione
non e' soltanto l' operato del sostituto procuratore de Magistris.
All' attenzione degli inviati del ministero di via Arenula, infatti,
ci sarebbero altre questioni riguardanti l' attivita' dell' ufficio.
Si tratterebbe, in sostanza, di una sorta di seguito all' ispezione
conclusasi nelle settimane scorse e motivata, in particolare, dai
contrasti sorti tra alcuni magistrati. Gli ispettori Otello Lupacchini
e Laura Capotorto hanno acquisito la documentazione consegnata loro
ieri dal procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, e sul contenuto
della quale non sono trapelate indiscrezioni. Si tratta di un corposo
faldone che gli ispettori hanno portato a Roma e che sara' esaminato
nei prossimi giorni. Esame dal quale scaturiranno, se necessario,
le eventuali proposte da formulare al Ministro. Non e' escluso, comunque,
che gli ispettori possano tornare nei prossimi giorni a Catanzaro
per acquisire, eventualmente, altri documenti. Alla base degli accertamenti
riguardanti il sostituto procuratore de Magistris ci sono le due interrogazioni
presentate nei mesi scorsi al Ministro della Giustizia dal senatore
di An Ettore Bucciero, eletto nel collegio di Bari, che aveva mosso
una serie di critiche al sostituto procuratore de Magistris, accusandolo
di perseguire, con le sue inchieste contro la pubblica amministrazione,
''finalita' politiche'', esprimendo anche perplessita' sui motivi
che avevano portato alla decisione del Comitato provinciale per l'
ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro di assegnare al magistrato
una tutela personale.
Il
racket arriva a taglieggiare uffici e condomini
18/01 ''Il racket ha una caratterizzazione forte nel Mezzogiorno,
dove i livelli di taglieggiamento sono spinti soprattutto in Sicilia,
Calabria e Campania. La criminalita' e' salita anche ai primi piani,
dove vi sono gli uffici, anche i condomini vengono taglieggiati''.
E' l'allarme lanciato, al termine della Giunta nazionale straordinaria
di Confesercenti a Napoli, dal presidente Marco Venturi. ''Palermo
e' in cima all'elenco con una percentuale di negozi taglieggiati,
vicina al 70%. Anche in provincia di Reggio Calabria e nella Locride,
ci sono realta' simili. Alcune zone della Campania, come Aversa, registrano
una presenza capillare del racket, a Napoli un'attivita' su due viene
taglieggiata'', sono i dati forniti dal numero uno della Confederazione
dei commercianti. Venturi ha analizzato anche le diverse peculirita'
delle mafie che opprimono il territorio meridionale, piu' forte appare
l'organizzazione della 'ndrangheta, rispetto alla frammentazione dell'organizzazione
camorristica:''In Calabria la 'ndrangheta e' compatta e riesce ancora
a governare i processi produttivi. A Napoli cresce il numero di omicidi
tra affiliati ai clan. Questo significa che qui la criminalita' organizzata
non e' compatta e crea problemi di incisivita' alla camorra. In Calabria
e' piu' difficile non voler pagare, qualcuno l'ha fatto e noi chiediamo
che sia cosi' per tutti, ma ci vuole coraggio e impegno''. L'organizzazione
dei commercianti plaude all'iniziativa napoletana, promossa da Tano
Grasso, delle associazioni antiracket, che dal primo minuto hanno
trovato il sostegno della Confesercenti:''A Napoli e' importante l'impegno
di Tano Grasso, che ha un'esperienza di lunghissima data con l'Acio
di Capo d'Orlando, di cui noi stessi siamo stati sostenitori. C'e'
un impegno comune nella lotta all'illegalita', che ha portato dei
risultati importanti, anche se debellare questo fenomeno non e' semplice.
Ci vuole un impegno di tutti, istituzioni e associazioni, per contrastare
la criminalita' organizzata'', ha concluso Venturi.
Cinquecento
giovani coinvolti nei progetti a favore di minori dal Comune di Rossano
18/01 Sono oltre cinquecento i giovani coinvolti, in tre anni, nei
progetti in favore dei minori messi in atto dal Comune di Rossano.
I dati sono stati resi noti dall' assessore comunale alle Politiche
sociali, Aldo Virelli nel corso di un incontro al quale hanno partecipato
anche i rappresentanti di associazioni e cooperative sociali incaricati
dall'Amministrazione comunale di realizzare attivita' a favore dei
minori. Alcuni dei progetti sono ancora in fase di realizzazione come
quello dell' associazione di volontariato ''Insieme'' che sta realizzando
un centro educativo di quartiere per minori e famiglie e quello della
Cooperativa Sociale ''l' Aquilone'' che sta portando a termine un
centro di aggregazione per i minori. In fase di realizzazione anche
il progetto della onlus ''Sma'' per un servizio di asilo nido per
minori di tre anni. Ai giovani, coinvolti nei diversi progetti, e'
stata data l' opportunita' di fruire di attivita' di formazione per
contrastare la dispersione e l' abbandono scolastico e sottrarsi ai
circuiti della delinquenza minorile e alla criminalita' organizzata.
Nel suo intervento,l' assessore Virelli ha evidenziato il rischio
che nel corso del 2006 questi progetti possano essere interrotti per
mancanza di finanziamenti specifici. ''Per questo - ha detto - il
Comune ha assunto l' impegno di sollecitare la Regione a trasferire
ai comuni le risorse economiche destinate alla realizzazione del Piano
di zona dei servizi sociali in favore dei minori''
Il
24 a Cassano incontro con gli imprenditori Pip
18/01 L' amministrazione comunale di Cassano allo Jonio ha promosso
per il 24 gennaio, presso l'aula consiliare, una riunione con gli
imprenditori per un confronto aperto sull'area Pip. Nei giorni scorsi
l'amministrazione comunale, con un avviso pubblico, ha pubblicato
la manifestazione d'interesse per il le aree destinate a insediamenti
produttivi. ''Con questo atto - ha detto il sindaco, Gianluca Gallo,-
abbiamo inteso mantenere fede agli impegni programmatici assunti con
i cittadini, profondendo, tra le altre cose, il massimo impegno al
fine di promuovere e rilanciare l'attivita' imprenditoriale-artigianale
e la piccola e media industria sul nostro territorio comunale''. ''La
partecipazione - ha concluso - dei cittadini alla vita amministrativa
e soprattutto nelle scelte di pianificazione e sviluppo, deve essere
una delle prerogative di ogni amministrazione, percio' abbiamo promosso
un incontro con gli imprenditori del commercio, dell'industria e dell'artigianato''.
Convocato
per il 19 il Consiglio della Provincia di Cosenza
18/01 Il Presidente del Consiglio della Provincia di Cosenza, Francesco
Principe ha convocato il consiglio provinciale in prima convocazione
, per giovedì 19 gennaio 2006 alle ore 11.00 (sospensione dei
lavori alle ore 13,30 e ripresa degli stessi alle ore 15.00), in seconda
convocazione, per lunedì 23 gennaio c.a. alle ore 17.00, per
discutere i seguenti argomenti
01) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Natale
Zanfini, sulle condizioni della sede del Liceo Scientifico di Acri;
02) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Mario Caligiuri,
sulla situazione strutturale di un tratto del ponte di Celico lungo
la SS. 107;
03) Approvazione regolamento per il “Coordinamento provinciale
dei servizi di Segretariato Sociale”;
04) Ordine del Giorno, presentato da tutti i Consiglieri della minoranza
- primo firmatario Gianfranco Ponzio -, “sull’imminente
licenziamento di 180 lavoratori della ditta BOCOGE cantiere Unical”;
05) Ordine del giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Luigi
Garofalo, sulla soppressione della linea ferroviaria Crotone Metaponte
dalle ore 24,00 alle ore 6,00 del mattino;
06) Ordine del giorno, presentato dal Consigliere Pasqualina Straface,
su: “Aziende: Printec e Sensitec”;
07) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Mario
Melfi, sul progetto relativo alla telefonia mobile presentato da Trenitalia
S.p.A. nelle Stazioni della Sibaritide;
08) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Gianfranco
Ponzio ed altri, sull’elettrodotto Feroleto-Laino-Rizziconi;
09) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina
Straface ed altri, sul “Piano dei Trasporti”.
Continuano
i sequestri di polli in Calabria
18/01 Trentamila polli, quattromila uova e tre centri per l'imballaggio
delle uova sono stati complessivamente sequestrati dai carabinieri
del Nas di Napoli nelle province di Crotone, Taranto e Trapani, nell'ambito
dei controlli per la prevenzione della diffusione del virus dell'influenza
aviaria. A Cutro, in provincia di Crotone, i carabinieri del Nas di
Cosenza in collaborazione con i veterinari dell'Asl Kr/5 hanno accertato
che un allevamento avicolo, con annesso centro di imballaggio uova,
costituito da cinque capannoni era stato attivato senza autorizzazione
sanitaria ed era in pessime condizioni igienico-sanitare. Sono state
sequestrate l'intera struttura, 27mila galline ovaiole - che erano
state introdotte senza la prescritta comunicazione al servizio veterinario
della competente asl - e quattromila uova, per un valore complessivo
di un milione di euro. Un allevamento avicolo e 450 galline e' il
bilancio del sequestro eseguito dai carabinieri del Nas di Taranto
a Mottola. I militari hanno accertato che la struttura era priva delle
autorizzazioni sanitarie, in pessime condizioni igieniche ed gli animali
erano stati introdotti senza l'autorizzazione al servizio veterinario.
A Marsala (Trapani), i carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato
un allevamento e 2500 galline ovaiole. La struttura era priva delle
autorizzazioni ed i militari hanno accertato il mancato rispetto della
normativa concernente il benessere degli animali.
Un
operaio muore soffocato dalla sansa di olive a Rossano
18/01 Un operaio di 31 anni, Salvatore Graziano, di Mirto-Crosia,
e' morto, probabilmente soffocato - si attendono gli esiti dell'esame
autoptico- ordinato dal magistrato, dopo essere caduto accidentalmente
in una tramoggia della sansa di olive. L'incidente, sul quale indagano
i carabinieri, si e' verificato nella tarda serata di ieri presso
la ditta Imocar di contrada Foresta Santa Venere, nel comune di Rossano,
in un'industria per l'estrazione dell'olio dalla sansa.
Brevi
di cronaca a Rocca Imperiale, Corigliano, Castrovillari, Trebisacce,
Mograssano, Cassano, Rossano
18/01 A Rocca Imperiale i carabinieri della locale
Stazione hanno arrestato un soggetto per evasione dagli arresti domiciliari.
A Corigliano Calabro, gli uomini del Norm hanno incarcerato
una persona per furto di energia elettrica. A Castrovillari
Gabriele Tocci, 24 anni del luogo, e' stato arrestato, con
l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti, dai carabinieri del
nucleo operativo radio mobile della compagnia di Castrovillari. Il
giovane, durante un controllo, e' stato trovato in possesso di circa
15 grammi di hascisc e di altra sostanza utilizzata per il ''taglio''
della droga pesante. A Trebisacce un autista del
luogo ha denunciato a carabinieri di aver riportato una ferita da
taglio a seguito di un litigio scaturito per futili motivi con uno
sconosciuto. La vittima e' stata soccorsa ed accompagnata nell'ospedale
dove i sanitari hanno provveduto a medicare la ferita. Sull'episodio
i militari dell'Arma hanno avviato le indagini. A Mongrassano
quattro cisterne contenenti circa 150 quintali di olio di oliva sono
state rubate da sconosciuti in uno stabilimento olivicolo. Il furto
e' stato scoperto stamane dal proprietario dell'azienda agricola.
L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le
indagini. A Cassano Jonio un corto circuito fa divampare
un incendio in una modesta abitazione. Il rogo, che ha causato lievi
danni sia alle cose e sia alla staticita' della struttura, si e' sviluppato,
in casa, in via Diaz, nei pressi del cimitero cassanese. Sul posto
sono intervenuti i vigili del fuoco di Castrovillari, i carabinieri
della locale tenenza e i vigili urbani.A Rossano
due giovani romeni, C.M., di 25 anni, e S.L.C., di 20, sono stati
arrestati dai carabinieri per non avere rispettato il decreto di espulsione,
emesso nei loro confronti dalla Questura di Cosenza il 16 dicembre
scorso. Nell'ambito dello stesso servizio, finalizzato alla repressione
del fenomeno dell'immigrazione clandestina, i carabinieri hanno fermato
numerosi cittadini romeni senza regolare permesso di soggiorno. Al
termine degli accertamenti sono stati tutti accompagnati presso l'ufficio
stranieri della Questura. Un uomo di 53 anni e' stato inoltre arrestato
e successivamente rimesso in liberta' per aver favorito la permanenza
sul territorio italiano di immigrati clandestini.
Il
Presidente della Provincia, on. Mario Oliverio, interviene sulla vertenza
Polti.
17/01 Il Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio, ha
chiesto al Ministro dell’Industria, Scajola, un incontro urgente
per esaminare la situazione determinatasi in un azienda che è
stata realizzata con il sostegno dell’intervento pubblico e
nella quale trovano occupazione circa 200 lavoratori.
“E’ grave- commenta l’onorevole Oliverio- che a
soli pochi anni di avvio di un impianto produttivo moderno e con tecnologie
di avanguardia dopo aver ottenuto ed utilizzato consistenti risorse
pubbliche si proceda all’annunciato smantellamento dello stesso
ed al licenziamento dei lavoratori.
E’ ancor più grave questa vicenda se si considera che
non risulta da nessun atto che gli imprenditori della Polti abbiano
deciso di mollare l’attività imprenditoriale in senso
assoluto.
“ Cosa c’è- si chiede il Presidente della Provincia
di Cosenza- dietro questo annuncio che ha destato comprensibile preoccupazione
ed ha determinato un clima di tensione per centinaia di famiglie e
per intere comunità, segnate dal grave fenomeno della disoccupazione?
Quali sono gli intenti degli imprenditori che solo fino a pochissimo
tempo fa annunciavano progetti ambiziosi e sulla base di ciò
ottenevano il sostegno pubblico ad ogni livello? Si vuole forse scegliere
la strada della delocalizzazione in altri territori in Paesi dell’Est
europeo, magari utilizzando gli impianti industriali che qui si intende
dimettere?”
“ Non è accettabile- prosegue Oliverio in merito alla
vertenza Polti- una situazione di mero calcolo improntato a logiche
di rapina e di puro profitto senza tener conto del territorio e degli
interessi del Paese. A questa domanda deve rispondere con atti ed
iniziative concrete il Governo ed in particolare il Ministero dell’Industria
che ha esaminato a suo tempo il progetto valutandolo positivamente
ed accordando i finanziamenti previsti dalla Legge 488. Ora è
dovere e compito dello stesso Ministero garantire l’occupazione
ed il territorio calabrese nel quale quel finanziamento ha prodotto
occupazione ed un impianto produttivo che non permetteremo venga smantellato
per meri, ristretti calcoli aziendalistici.”
“E’ per questo- conclude Mario Oliverio- che abbiamo chiesto
un incontro al Ministro Scajola ed abbiamo investito della questione
anche il sottosegretario calabrese Giuseppe Galati. Di questa iniziativa
abbiamo anche informato la Giunta Regionale che, siamo sicuri, darà
un contributo importante per la soluzione positiva di questa vertenza
a garanzia dell’occupazione e dello sviluppo in un importante
territorio della regione.”
Pedofilia
e sfruttamento della prostituzione con arresti nel reggino . Don Di
Noto: “Disumano lo sfruttamento sessuale”
17/01 In una delle due operazioni eseguite nella notte dai carabinieri
del Comando provinciale di Reggio Calabria, diretti dal col. Antonio
Fiano e coordinati dal sostituto procuratore Gabriella Cama, sono
stati arrestati un docente di matematica, un' infermiera e un pensionato.
Il docente e' originario di Saline Ioniche mentre le altre due persone
sono residenti nella frazione Lazzaro del comune di Motta San Giovanni.
Dalle indagine sarebbe emerso, secondo quanto si e' appreso, che i
tre induceva alla prostituzione una ragazza minorenne di Reggio Calabria
obbligandola ad incontrarsi con piu' persone in una villetta a mare
di Lazzaro. Gli incontri della minorenne sono stati fotografati e
filmati e successivamente, attraverso internet, sono state oggetto
di scambio con altri filmati. Gli scambi, secondo gli investigatori,
sarebbero avvenuti su siti internet utilizzati da pedofili. Le persone
arrestate a Saline di Montebello Ionico e Motta San Giovanni sono:
Grazia Minniti, 39 anni, infermiera; Francesco Morabito, 52 anni,
pensionato; Giovanni Mallamaci, 39 anni, commerciante; Francesco Moschella,
61 anni, insegnante. I quattro sono accusati di associazione per delinquere
finalizzata al favoreggiamento della prostituzione, induzione e sfruttamento
della prostituzione di minori; a vario titolo e in concorso tra alcuni
di loro di: prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione
di materiale pedopornografico e detenzione di munizionamento da guerra.
A Bova superiore, Bova marina, nel reggino, e Milazzo e saponara,
nel messinese, i carabinieri hanno arrestato Paolo Manti, di 38 anni,
meccanico; la moglie Silvana Petrulli, 32 anni, ed un impiegato, Giorgio
Maugeri, 55 anni. Manti e la moglie, che hanno ottenuto la detenzione
domiciliare, sono accusati dei reati di sequestro di persona e sfruttamento
della prostituzione, lesioni gravi e introduzione nel territorio dello
stato di straniere al fine di avviarle alla prostituzione. Alle sette
persone arrestate i carabinieri hanno notificato delle ordinanze di
custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Reggio Calabria,
Natina Prattico', che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore,
Gabriella Cama.
Inoltre è impiegato dell'Inps di Milazzo, Giorgio Maugeri,
l'uomo di 55 anni arrestato assieme alle altre sei persone, con l'accusa
di sfruttamento della prostituzione, nell'ambito dell'operazione effettuata
dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Assieme
a Paolo Manti, meccanico di 38 anni, e alla moglie Silvana Petrulli
di 32 anni, entrambi di Bova Marina, l'uomo e' accusato di avere costretto
una donna di Cosenza ad avere rapporti amorosi con i camionisti sui
Tir nelle piazzole dell' autostrada Messina-Catania, prendendo degli
appuntamenti attraverso inserzioni nei giornali e lasciando bigliettini
nelle aree di sosta. L'impiegato e il meccanico sono finiti in carcere,
mentre alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari. La
coppia di Bova Marina e' accusata anche di concorso di sequestro di
persona, lesioni gravi e introduzione nel territorio dello stato di
stranieri con l'intento di avviarli alla prostituzione..
''Un elenco di orrore e di intensa speranza, perche' Tanja, Vanessa,
Ludovico etc. (vittime della nuova e perversa violenza sessuale) posso
essere individuati e salvati.'' E' questo il commento di don Fortunato
Di Noto, presidente dell'Associazione Meter contro la pedofilia e
la pedopornografia, a margine dell'operazione contro la pedofilia
condotta dai Carabinieri A Messina e in Calabria. ''C'e' - ha aggiunto
- una condizione ''disumana'' dello sfruttamento sessuale dei bambini
e la pedofilia e la pedopornografia a cui sottostanno centinaia di
migliaia di bambini, in Italia e all'estero ne' e' la prova''. Dal
rapporto 2005 di Meter contro la pedofilia emerge un ''aumento di
pedofili a viso aperto che abusano di bambini anche di donne; l'infantofilia'
in gergo bambini con il pannolino, che corrisponde e significa la
preferenza di bambini di tenerissima eta' (pochi giorni a 2 anni);
aumento di bambini seviziati (in alcuni casi rapporti necrofili);
Violenze a bambini disabili; aumento dei Blog come canali di promozione
e contatti pedofili''. ''Un fenomeno - ha aggiunto don Di Noto - sotto
gli occhi di tutti e che richiede la partecipazione di tutti per diffondere
la cultura del rispetto e della tutela dei bambini. La pedofilia e
la pedopornografia ha avuto un aumento esponenziale, nell'anno 2005,
e che richiede una nuova e rinnovata strategia di prevenzione e di
contrasto. Il Rapporto attivita' sociali e risultati del 2005 e' lo
spaccato ''coerente'' di un impegno forte e determinato affinche'
si rifletta su un fenomeno, si sotto controllo, ma in costante evoluzione.
La impunibilita' favorisce la normalizzazione''. Nel corso del 2005
l'associazione Meter ha effettuato 9.044 segnalazioni di siti pedofili
e pedopornografici. Dal protocollo di intesa con la Polizia Postale
e delle Comunicazioni, nel dettaglio sono 3.672 i siti formalmente
denunciati al Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni
di Catania, di cui numero 21 con riferimenti italiani; in particolare
4 community pedofile (con iscrizione obbligatoria e password segreta)
che ha coinvolto 17 regioni italiane e circa 1000 indagati tra l'Italia
e i paesi esteri (anche medio-orientali, arabi e africani). Le segnalazioni
alle Polizie Internazionale sono state 5.342
Chiusa
l’inchiesta sull’omicidio Calipari. Rosa Calipar: "Apprezziamo
il lavoro della Procura"
17/01 La procura di Roma ha chiuso le indagini sulla morte di Nicola
Calipari ed il ferimento di Giuliana Sgrena e del maggiore del Sismi
Andrea Carpani, quest' ultimo alla guida della Toyota Corolla il 4
marzo scorso quando fu presa di mira ad un check-point a Baghdad.
I pm contestano a Mario Lozano, il marine Usa di 35 anni che sparo'
sulla vettura, i reati di omicidio volontario e di tentato omicidio.
Per il soldato si profila ora la richiesta di rinvio a giudizio. Il
deposito degli atti, in base a quanto previsto dall' articolo 415
bis del codice di procedura penale, e' stato fatto dai pm Franco Ionta,
Pietro Saviotti ed Erminio Amelio. L' avviso di chiusura indagine
deve ora essere notificato a Lozano. Il nome di quest' ultimo emerse
grazie ad una decriptazione fatta da un giovane di Bologna sugli omissis
del rapporto redatto dalla Commissione d' inchiesta statunitense sui
fatti avvenuti sulla Irish Route poco dopo la liberazione dell' inviata
del Manifesto. All' identificazione ufficiale di Lozano, in assenza
di risposte da parte degli americani alla rogatoria internazionale
inoltrata dalla procura all' indomani della morte di Calipari, si
e' comunque arrivati per altre vie. Secondo la ricostruzione della
procura di Roma, incentrata soprattutto sull' esito di una consulenza
tecnica, la Toyota Corolla fu colpita da tre raffiche sparate da un'
unica mitraglietta automatica M240 calibro 7.62, in dotazione all'
esercito Usa. Calipari, per i consulenti, mori' dopo essere stato
raggiunto dalla seconda raffica. ''Esplodere numerosi colpi di mitragliatrice
all' indirizzo dell' abitacolo di un' autovettura' da una distanza
cosi' ravvicinata (la prima raffica tra i 100 ed i 130 metri di distanza)
- scrissero i consulenti - e' da giudicare indubbiamente condotta
idonea e diretta a cagionare la morte degli occupanti''. Secondo gli
stessi esperti balistici, che a lungo hanno esaminato la Toyota Corolla,
si deve ritenere che i primi colpi siano stati esplosi da una distanza
(approssimativa) compresa tra 100 e 130 metri; gli ultimi da una distanza
(approssimativa) compresa tra 45 e 65 metri'. Per gli stessi consulenti
nominati dalla procura, 'sicuramente la prima raffica colpi' l' autovettura,
in movimento, mentre procedeva ad una velocita' valutabile in 60-65
chilometri orari; la seconda ad una velocita' valutabile in 44-54
chilometri orari; gli ultimi colpi la raggiunsero quando era ormai
praticamente ferma'. I risultati della consulenza non furono sottoscritti
dai rappresentanti della Sgrena e da Carpani, convinti che a fare
fuoco sull' auto furono almeno due armi. Lozano, newyorkese del Bronx,
due figlie di 12 e 15 anni, appartenente alla New York Army National
Guard, il 4 marzo 2005 svolgeva il compito di mitragliere del veicolo
di blocco al Check point 541, disposto sulla Irish Route Irish, strada
che collega il centro di Baghdad all' aeroporto
''Apprezziamo il lavoro della Procura della Repubblica di Roma che,
in condizioni veramente difficili, ha fatto tutto quello che era possibile
per l' accertamento della verita' e delle responsabilita' ''. Cosi'
l' avvocato Franco Coppi, legale della vedova di Nicola Calipari,
ha commentato la notizia della chiusura delle indagini della magistratura
romana per la morte del funzionario del Sismi. ''L' imputazione di
omicidio volontario ci sta tutta'', ha aggiunto il penalista riguardo
alla iscrizione nel registro degli indagati di Mario Lozano, il soldato
statunitense che la sera del 4 marzo 2005 sparo' sulla Toyota ''Corolla''
a bordo della quale, oltre a Calipari, si trovavano l' inviata del
Manifesto Giuliana Sgrena (appena liberata dopo un lungo sequestro)
ed il maggiore del Sismi Andrea Carpani. Domani l' avvocato Coppi
incontrera' i pubblici ministeri che hanno firmato l' avviso di chiusura
delle indagini e poi si riunira' con la vedova di Calipari per fare
il punto della situazione.
Ispezione
alla Procura di Catanzaro sul sostituto De Magistris che afferma “Non
ho nulla da temere”
17/01 E' stata avviata un' ispezione sul sostituto procuratore della
Repubblica di Catanzaro, Luigi de Magistris. L' atto ispettivo e'
stato disposto dal Ministero della Giustizia sulla base di un' interrogazione
presentata l' estate scorsa dal senatore Ettore Bucciero, di An, avvocato,
eletto nel collegio di Bari. Bucciero, nell' interrogazione, aveva
chiesto l' avvio dell' ispezione per verificare l' operato del sostituto
de Magistris, sostenendo, tra l' altro, che il magistrato, con le
sue inchieste, avrebbe perseguito ''finalita' politiche assumendo
atteggiamenti che si pongono in conflitto con i principi d' imparzialita'
che devono attendere alle funzioni del pm''. Secondo quanto si e'
appreso, inoltre, lo stesso sen. Bucciero, nel dicembre scorso, aveva
presentato un' altra interrogazione chiedendo al Ministro della Giustizia
i motivi per i quali nei mesi precedenti allo stesso sostituto procuratore
de Magistris fosse stato attribuito un servizio di tutela personale.
Tutela assegnata all' epoca al magistrato dal Ministero dell' Interno
su proposta del Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza
pubblica di Catanzaro. Lo stesso de Magistris e' stato anche, di recente,
destinatario di minacce da parte di un pregiudicato durante l' esecuzione
di una misura cautelare. Gli ispettori del ministero di via Arenula,
Otello Lupacchini e Laura Capotorto, sono giunti stamattina nel palazzo
di giustizia di Catanzaro incontrando dapprima il procuratore generale,
Domenico Pudia, e, successivamente, il procuratore della Repubblica,
Mariano Lombardi. A quest' ultimo, in particolare, gli ispettori avrebbero
chiesto una serie di atti riguardanti l' attivita' del sostituto de
Magistris. Il magistrato oggetto dell' ispezione e' titolare di alcune
tra le inchieste piu' significative condotte dalla Procura della Repubblica
del capoluogo: da quella sui presunti illeciti nella gestione degli
impianti di depurazione da parte dell' ex Giunta regionale di centrodestra
a quella sulle pressioni che negli anni passati sarebbero state esercitate
dai componenti di un presunto ''comitato d' affari'' sui magistrati
della Procura distrettuale di Reggio Calabria. Quest' ultima inchiesta
si e' conclusa proprio nei giorni scorsi con l' invio di sei avvisi
ad altrettanti indagati. Gli inviati del ministero della Giustizia
avevano concluso appena nelle settimane scorse un' altra ispezione
sulla Procura della Repubblica del capoluogo calabrese che aveva preso
spunto da una serie di contrasti tra alcuni dei magistrati dell' ufficio
''Sono sereno, come sempre, e non ho nulla da temere. Il mio lavoro
e' assolutamente trasparente. Si facciano tutte le verifiche che il
Ministro della Giustizia ritiene opportune''. Lo ha detto il sostituto
procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi de Magistris, facendo
riferimento all' ispezione ministeriale avviata nei suoi confronti.
''E' davvero sconsolante pensare - aggiunge de Magistris - che con
le parole si sostiene sempre che bisogna assolutamente scongiurare
di lasciare soli i rappresentanti dello Stato impegnati nel difficile
contrasto alla criminalita'. Esigenza ancora piu' avvertita in un
territorio cosi' difficile come quello calabrese in cui, solo poche
settimane fa, si e' verificato l' omicidio del vicepresidente del
Consiglio regionale, Francesco Fortugno. In realta', nei fatti, gli
stessi rappresentanti dello Stato vengono isolati e lasciati, con
pochissimi mezzi e risorse irrisorie, ad affrontare un impegno che
risulta davvero immane e denso di gravissime insidie e pericoli provenienti
da piu' parti''
Chiusa
l’indagine sulle pressioni ai PM. Cadono le accuse contro la
Napoli e Valentino
17/01 Sei avvisi di conclusione indagini e uscita di scena, con la
richiesta al gip di archiviazione, parziale per il sottosegretario
alla Giustizia, Giuseppe Valentino, e totale per il vicepresidente
della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, entrambi
di An. Cade ogni accusa, anche in questo caso con la richiesta di
archiviazione, per l'avvocato messinese Ugo Colonna, difensore di
alcuni collaboratori di giustizia. Questo, in estrema sintesi, l'esito
dell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro
sulle pressioni che un presunto ''comitato d'affari'' avrebbe esercitato
nei confronti dei magistrati della Dda di Reggio Calabria. L' inchiesta
era partita nel novembre del 2004 con l' arresto di sei persone contro
le quali la Squadra mobile di Reggio Calabria aveva eseguito le ordinanze
di custodia cautelare emesse dall' allora capo dell' ufficio gip di
Catanzaro, Antonio Baudi, su richiesta del procuratore della Repubblica,
Mariano Lombardi; del procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo, e del
sostituto Luigi de Magistris. Delle persone arrestate all'epoca restano
indagati, e hanno ricevuto l'avviso di conclusione, l'avv. Paolo Romeo,
di 59 anni, ex deputato del Psdi, personaggio attorno al quale ruota
l'intera inchiesta, attualmente detenuto per scontare una condanna
definitiva in un altro processo a tre anni e cinque mesi di reclusione
per concorso esterno in associazione mafiosa; il giornalista Francesco
Gangemi (72), direttore de Il Dibattito, il periodico che sarebbe
stato utilizzato per la pubblicazione di notizie riservate allo scopo
di denigrare i magistrati della Dda reggina, attuando in tal modo
nei loro confronti indebite pressioni al fine di condizionarne le
inchieste; l'ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena (43); l'avvocato
Francesco Gangemi (76), omonimo e cugino del giornalista; R.P. (49), collaboratore del Dibattito, e l' avv. Giorgio De
Stefano (58), indicato dall'accusa come referente dell'omonima cosca
di Reggio Calabria. Per quanto riguarda la posizione del sottosegretario
Valentino, la Procura di Catanzaro ha chiesto l'archiviazione del
procedimento per quanto riguarda l'accusa di concorso esterno in associazione
mafiosa in considerazione del fatto che ''l'attivita' d'indagine non
ha consentito di rinvenire quei riscontri puntuali che avrebbero potuto
permettere di contestare formalmente il reato''. I magistrati del
capoluogo hanno trasmesso pero' gli atti alla Procura della Repubblica
di Reggio Calabria, riguardo la posizione di Valentino e di altri
indagati, ''con riferimento a condotte attinenti gli interessi della
criminalita' organizzata nel settore dei finanziamenti pubblici, degli
appalti e delle infiltrazioni nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione''.
Richiesta di archiviazione piena, invece, per Angela Napoli, ''la
cui oggettiva sintonia con il giornalista Gangemi - scrivono i magistrati
della Procura di Catanzaro - si e' estrinsecata in interrogazioni
parlamentatri che, in quanto tali, non appaiono sindacabili in sede
giudiziaria, tenuto anche conto degli interventi legislativi e giurisprudenzaili
che hanno delineato a chiarito la portata dell'art. 68 della Costituzione''.
Esce dall'inchiesta anche l'avv. Ugo Colonna, rimesso in liberta',
a suo tempo, dallo stesso gip Baudi e il cui arresto era stato revocato,
successivamente, dal Tribunale per il riesame di Catanzaro. ''Le conversazioni
telefoniche intervenute ed i riscontri documentali acquisiti - si
afferma nella richiesta di archiviazione -, seppure confermano la
volonta' del penalista di approfittare di Gangemi per 'punire' magistrati
nei confronti dei quali provava fortissima disapprovazione, non sono
tali da ritenere che egli abbia voluto consumare il reato di violenza
o minaccia a corpo giudiziario, ne' che abbia inteso minacciare magistrati
o concorrere a un sodalizio mafioso''.
Tano
Grasso: “I commercianti calabresi devono associarsi, come i
ragazzi di Locri”
17/01 ''I commercianti calabresi devono associarsi. L' esempio sono
i ragazzi di Locri. E' l'unica via per combattere il racket. Non basta
infatti attivare un numero di telefono perche' una persona chiami''.
E' quanto ha detto il presidente della Federazione associazioni antiracket
italiane, Tano Grasso, stamani a Non Stop News, in onda su Rtl 102.5.
Invitato a fornire un'interpretazione sui dati secondo i quali in
Calabria non e' giunta alcuna chiamata al numero antiracket istituito
a favore delle vittime dell'estorsione, Grasso ha posto l'accento
sull'inefficacia di una tale soluzione perche' ''non sai chi ti risponde
al telefono - ha detto - e non puoi guardare negli occhi il tuo interlocutore''.
''C'e' bisogno di non avere piu' paura - ha aggiunto - e perche' cio'
avvenga i commercianti non devono piu' sentirsi soli e per non sentirsi
soli esiste solo la formula dell'associazionismo e della denuncia
collettiva''. A conferma della necessita' di una copertura collettiva
per trovare il coraggio di ribellarsi al racket, Grasso porta ad esempio
il caso di Napoli dove ''dopo aver istituito cinque associazioni in
cinque parti della citta' le denunce, dal 2004, sono passate da meno
di un centinaio ad oltre cinquecento''. Il presidente della Associazione
antiracket ha anche precisato che ''anche in Calabria ci sono state
esperienze di denuncia collettiva, l'ultima delle quali a Lamezia
Terme dove c'e' bisogno della forza dei commercianti per schierarsi
con la propria faccia''. ''C'e' maggior facilita' - ha concluso -
nel lavorare insieme ai giovani commercianti nella lotta contro il
racket piuttosto che con chi e' abituato a pagare regolarmente il
pizzo. A conferma di cio', l'esperienza dei ragazzi di Locri dimostra
la forza di un gruppo senza la paura di sentirsi soli, ma un limite
esistera' sempre fino a quando non ci sara' una reazione da parte
di chi ha contatto diretto con la mafia''
Neonata
venduta a Vibo: due arresti
17/01 Due persone, un uomo ed una donna, sono state arrestate dalla
Polizia di Stato a Vibo Valentia nell'ambito di un'indagine sulla
vendita di un neonato di cui sarebbe stato alterato successivamente
lo stato civile. I due arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze
di custodia cautelare emesse dal Gip di Vibo Valentia su richiesta
della Procura della Repubblica. Il neonato, secondo quanto ha riferito
la Squadra mobile di Vibo Valentia che ha svolto le indagini, e' figlio
della donna finita in manette, che l'avrebbe ceduto all'uomo in cambio
di una somma di denaro. La donna e' stata posta agli arresti domiciliari,
mentre il suo presunto complice e' stato condotto in carcere. La donna
posta agli arresti domiciliari e' di nazionalita' bulgara ed ha 39
anni. L'uomo, invece, e' di Vibo Valentia ed ha 65 anni. La donna,
secondo quanto si e' appreso, avrebbe ceduto il bambino per ottenere
dei favori dall'uomo circa il permesso di soggiorno ed una abitazione
dove poter vivere. L'uomo, che convive con una donna dalla quale ha
avuto dei figli, si sarebbe fatto consegnare il bambino, secondo quanto
ipotizzato dagli investigatori, probabilmente in prospettiva di una
futura vendita. La bambina che sarebbe stata ceduta dalla madre ad
un uomo di 65 anni a Vibo Valentia e' nata nell'ottobre dello scorso
anno. La minore e' stata ora affidata ai servizi sociali. La madre,
una donna di nazionalita' bulgara e priva del permesso di soggiorno,
e l'uomo sono stati arrestati stamane dagli agenti della polizia di
Stato. Alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari. Dalle
indagini sarebbe emerso, secondo quanto si e' appreso, che la donna
avrebbe deciso di consegnare la figlia al sessantacinquenne in cambio
di favori per ottenere il permesso di soggiorno ed una abitazione
a prezzo conveniente. L'uomo, ipotizzano gli investigatori, avrebbe
preso con se' la bambina eventualmente per poterla cedere in cambio
di denaro.
Riunione
sullo sviluppo locale alla Provincia di Cosenza
17/01 Su invito della Commissione Trasporti, presieduta dall’Avv.
Marino Reda, e su sollecitazione di uno dei suoi componenti, il Consigliere
On. Mimmo Barile, ha avuto luogo nella sede della Provincia di Corso
Telesio, l’ultimo di una serie di riunioni incentrate sullo
sviluppo locale.
Scopo dell’incontro è stato quello di sollecitare il
governo provinciale ad un ruolo più attivo ed incisivo sulle
tematiche del nuovo concetto di sviluppo locale incentrato:
– sull’economia della creatività, intesa come economia
delle 3T (Talento, Tecnologia, Tolleranza);
– sull’economia informazionale;
– sulla policy;
– sul capitalismo consapevole e sostenibile;
– sui processi di “clusterizzazione” economica e
dell’emergenza sistemica.
Nel corso dell' incontro sono stati analizzati, tra l'altro, l’articolo
apparso sul quotidiano “La Repubblica” dal titolo “Il
futuro appartiene ai creativi - perfino in Cina addio alla fabbrica”
della Cornegie Mellon University, i report “L’Italia nell’era
della creatività”e “l’Europa nell’era
della creatività” della Creativitygroupeurope e le ultime
riflessioni di R. Florida in “The flight of the creative class”,
così come in precedenza era stato fatto con “The rise
of the creative class”. Molta attenzione è stata data
alla policy - ossia alle azioni concrete e alle capacità che
agevolano la creazione di alternative nuove e diverse su cui deve
intervenire la politica – quel processo di trattativa, negoziazione
e compromesso che determina <<chi ottiene che cosa, quando e
come>> - così come proposto da Pielke Jr. alla conferenza
mondiale sul clima di Montreal, ed è stato posto l'accento
anche sul capitalismo sostenibile in opposizione al capitalismo relazionale,
che ha visto l’Italia fortemente penalizzata sul fronte degli
investimenti esteri diretti, sull’adeguamento dello stato sociale
flexicurity compatibile, nello sviluppo di adeguati strumenti finanziari
a supporto di una moderna economia. Nel 2003 Raghuram G. Rajan e Luigi
Zingales della Graduate School of business di Chicago in “Salviamo
il capitalismo dai capitalisti” evidenziavano come l’Italia
fosse un esempio da manuale della degenerazione del capitalismo, in
un sistema fatto dall’élite per l’élite
a svantaggio dei mercati finanziari sviluppati che convogliano capitali
di rischio verso persone che hanno iniziative coraggiose.
La Sesta Commissione Consiliare, nel prendere atto delle indicazioni,
dei suggerimenti e, soprattutto, dell’approccio metodologico
forniti dall’Ing. Guerino Nava, ha evidenziato che, quanto affermato
da questi circa la necessità di dotarsi di strutture concettuali
nuove necessarie, prima di cimentarsi nell’attuazione di piani
strategici e strategie di marketing territoriali, trovano conferma
nel primo rapporto cultura e sviluppo locale del centro OCSE di Trento
di recente costituzione. In tale rapporto viene evidenziato che le
città e le regioni italiane, che si sono orientate in disordinati
programmi di Marketing Territoriali e Piani strategici scopiazzati,
non sono riuscite a delineare una convincente e coerente linea di
sviluppo economico, capace di collegare il patrimonio artistico alla
nuova sfida dell’economia della conoscenza e dei saperi.
L’On. Mimmo Barile e l’Avv. Marino Reda, sposando le tesi
del relatore, hanno sostenuto con forza la necessità di prevedere
la costituzione di una task force permanente per lo sviluppo economico,
al fine di contrastare il declino e la perdita di competitività
di vari settori economici della provincia di Cosenza, come evidenziato
nei report della Creativitygroupeurope, e scongiurare, quindi, la
chiusura delle attività manifatturiere esistenti sul territorio.
Brevi
di cronaca da Cassano, Fiumefreddo, Bonifati. Rocca Imperiale, Rossano
17/01 A Cassano Ionio i carabinieri della locale tenenza hanno tratto
in arresto, in flagranza di reato, due persone per detenzione ai fini
di spaccio di 20 grammi di cocaina e grammi di eroina. A Fiumefreddo
Bruzio tre persone, tra cui due cittadine straniere di nazionalita'
ucraina, sono state denunciate dai carabinieri per esercizio abusivo
dell'attivita' di infermiere professionale. Nel corso di controlli,
ai quali hanno partecipato anche i carabinieri del nucleo ispettorato
del lavoro di Cosenza, sono state individuate le tre persone che operavano
in una struttura sanitaria. A Bonifati due persone armate e con il
volto coperto da passamontagna hanno tentato di compiere una rapina
nel locale ufficio postale. I due, armati di una sega circolare, hanno
tentato di frantumare un vetro blindato e non riuscendoci sono fuggiti
facendo perdere le loro tracce. La tentata rapina e' stata denunciata
ai carabinieri che hanno avviato le indagini. A Rocca Imperiale un
uomo, Giuseppe Tralascia, di 52 anni, del posto, e' stato arrestato
dai carabinieri per evasione. Tralascia, che era stato posto ai domiciliari
perche' accusato di una tentata estorsione risalente allo scorso mese
di aprile, e' stato trovato fuori dalla propria abitazione a seguito
di un controllo. L' uomo e' stato portato nel carcere di Castrovillari.
– A Rossano un uomo, Aldo Zannino, di 38 anni, e' stato arrestato
dagli agenti della polizia di stato per furto. Zannino e' stato sorpreso
dopo aver rubato un telefono cellulare all'interno di un fuoristrada.
Gli
LSU in sit-in davanti la Regione
16/01 Un centinaio di lavoratori di pubblica utilita' e socialmente
utili impegnati nelle strutture della Regione stanno manifestando,
da stamane, davanti alla sede della Giunta regionale a Catanzaro.
I lavoratori, che sono stati ricevuti dal capo di gabinetto della
Presidenza, Michele Lanzo, stazionano attualmente in parte davanti
all'ingresso dell' edificio che ospita la Giunta, in parte all' esterno
dei cancelli. La situazione, anche se non si sono verificati momenti
di particolare tensione, e' tenuta sotto stretto controllo dalla Polizia
del capoluogo.
Aperto
il collegamento tra la 106 e la statale 534 (Firmo-Sibari)
16/01 L' Anas ha aperto al traffico il nuovo tratto di strada che
collega la Strada statale 534, arteria trasversale che si innesta
sulla A3 Salerno Reggio-Calabria presso lo svincolo di Firmo, alla
strada statale 106 Jonica presso Sibari. La cerimonia d' inaugurazione
si e' svolta alla presenza del Vice Ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti, Mario Tassone; del sindaco di Cassano allo Jonio,
Gianluca Gallo, e del Capo Compartimento Anas della Calabria, Raffaele
Celia. ''La nuova infrastruttura, molto attesa dall' utenza locale
- e' detto in un comunicato dell' Anas - ha una grande importanza
territoriale per il sistema viario regionale poiche' si colloca in
prossimita' del collegamento tra il corridoio adriatico e l' autostrada
Salerno-Reggio Calabria. Il nuovo collegamento permettera', in particolare,
di superare le tortuosita' del tracciato preesistente e di evitare
soprattutto l'attraversamento della linea ferroviaria Metaponto-Reggio
Calabria attraverso un viadotto a travata continua di 21 campate.
Il costo dell' opera e' stato di 22,7 milioni di euro.''. Nella nota
dell' Anas si riferisce, inoltre, che ''il tracciato stradale, lungo
3.470 metri, ha una piattaforma pavimentata della larghezza di 10,50
metri ed e' diviso in due corsie, una per senso di marcia, da 3,75
metri, affiancate da due banchine pavimentate di 1,50 metri di larghezza''.
Muto
il telefono antiracket. “Nessuna denuncia” afferma l’associazione
Codici. Bianchi (DL) “Il Governo intervenga”.
16/01 ''Sembra che nessuna telefonata sia pervenuta, nell' intero
2005, al numero antiracket istituito presso la Camera di Commercio
di Reggio Calabria. Un dato che fa rabbrividire. La Regione, ormai
e' chiaro, e' in balia della criminalita'''. E' quanto sostiene, in
una dichiarazione, Ivano Giacomelli, segretario dell'associazione
Codici. ''Se solo sette attivita' su dieci pagano il pizzo - aggiunge
Giacomelli - e' perche' le altre tre sono di proprieta' dei boss.
Una realta' che non puo' essere ignorata ed alla quale bisogna far
fronte con il pugno di ferro delle autorita'. Crediamo fortemente
che se nessuno, della quasi totalita' di imprenditori, si sia rivolto
al numero antiracket e' per una evidente mancanza di principi e strumenti
atti a fornire quel tipo di servizio. Ad una mancanza di chiamate,
pertanto, deve corrispondere un' insoddisfacente risposta. La Calabria
e' una delle regioni piu' povere d' Europa, quella in cui la disoccupazione
incalza e la criminalita' governa. La faccenda e' di interesse nazionale.
Compito insurrogabile delle autorita' e' quello di intervenire, evidentemente,
adottando metodi differenti''
''Quali sono le misure che il governo intende adottare per far fronte
al vergognoso fenomeno del racket cui sono sottoposti quotidianamente
i commercianti calabresi?''. E' quanto chiede Dorina Bianchi, deputato
della Margherita, in un' interrogazione al ministro dell'Interno a
proposito di un articolo pubblicato oggi da Repubblica. ''L'inchiesta
- aggiunge Dorina Bianchi - dimostra ancora una volta la mancanza
di Stato in Calabria e soprattutto come il fenomeno del racket sia
sempre piu' radicato nel territorio calabrese. Addirittura sono ben
7 su 10 i negozi sottoposti a richiesta di pizzo e il numero verde
istituito anni fa da Confcommercio ha registrato negli ultimi cinque
anni un drastico calo di segnalazioni di racket fino a diventare nel
2005 una linea morta. E' dunque evidente che i calabresi, sempre piu'
assediati dalla criminalita' e non sentendosi ne' tutelati ne' sicuri,
scelgono la rassegnazione e il silenzio''. Secondo il deputato della
Margherita, ''di fronte ad una situazione cosi' drammatica, e' condivisibile
l' esortazione lanciata da Tano Grasso ai commercianti calabresi affinche'
non soccombano al ricatto rifugiandosi poi nell'omerta'. Prima, pero',
e' necessario che lo Stato si faccia garante della loro sicurezza
e anche della certezza della pena, restituendo cosi' fiducia e coraggio
ai commercianti e agli imprenditori calabresi. Chiediamo quindi al
governo quali misure e quali urgenti provvedimenti intenda adottare
per fronteggiare nell' immediato una situazione che mette in ginocchio
l' economia calabrese e arricchisce, rendendola sempre piu' potente,
la criminalita' organizzata''.
Rotte
le trattative tra la Polti e i sindacati. A rischio 200 famiglie
16/01 E' rottura nella trattativa tra azienda e sindacati per la
vertenza Polti. A renderlo noto sono stati i sindacati. ''L' azienda
- e' scritto in un comunicato - si e' presentata al tavolo non volendo
accettare alcun dialogo e confronto. Infatti nonostante i ripetuti
inviti di Fiom, Fim e Uilm e delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil
di voler sospendere la procedura di mobilita' per aprire un confronto
nelle sedi istituzionali, regionale e ministeriale, per la ricerca
di soluzioni utili a mantenere il sito produttivo di Piano Lago, i
rappresentanti dell' azienda non hanno inteso recepire la richiesta
sindacale''. ''Si e' determinata pertanto - prosegue la nota dei sindacati
- la rottura del tavolo, che conferma le gravi difficolta' del sito
industriale dove rischiano il posto di lavoro circa 200 lavoratori.
Domani si terra' l' assemblea generale del personale dove verranno
assunte le iniziative necessarie di lotta''.
Un
associazione denuncia: “Il comune di Luzzi nega la sepoltura
ai non residenti”
16/01 Un donna nata e vissuta per molti anni a Luzzi non potra' essere
sepolta nel suo paese natale. A sostenerlo e' l' associazione Calabrialibre.
“L’ultima volontà - e' scritto in un comunicato
- va sempre esaudita, da che il mondo è mondo, si è
detto sempre così. Non è così invece per il comune
di Luzzi che ha negato la sepoltura alle spoglie mortali di una donna
Nata a Luzzi e che a Luzzi ha vissuto gran parte della sua vita, e
a Luzzi, vicino al padre, alla madre ed al fratello voleva riposare
in pace. Il regolamento comunale (cimiteriale), frutto non si sa di
quale mente eccelsa, ha determinato la norma secondo la quale i non
residenti nel territorio comunale non hanno diritto di sepoltura in
quel cimitero, senza nessuna eccezione. Volendo fare un, forse irriverente,
paragone le ceneri di Salfi provenienti da Parigi, dovevano lì
restare, e non tornare a Cosenza.
Il fatto in se è una vera e propria barbarie, e non ha necessità
di commenti, ma alcune riflessioni è bene che vengano fatte,
per capire meglio il livello della nostra classe dirigente e dei burocrati
a questi referenti. Se un cittadino Luzzese dovesse, come ormai spesso
accade, finire i giorni della sua vita in un istituto per anziani,
o in una struttura riabilitativa, dove per motivi di assistenza sanitaria
deve per forza di cose spostare la propria residenza, non ha più
la possibilità di tornare a riposare in pace nel paese natio,
vicino ai propri cari estinti e non. Se la Classe dirigente deve rappresentare
le istanze della popolazione che la elegge, e soddisfarne i bisogni
primari, ci pare di poter dire che gli amministratori di Luzzi, queste
istanze non solo non le recepiscono, ma non aderiscono neanche a quelle
semplici regole della civile convivenza. A poco serve opporre leggi
e regolamenti alla gente se queste non aderiscono alle regole dell’etica
e della civiltà, ritenuto status ormai acquisito nei paesi
occidentali. Non sappiamo quale amministrazione abbia partorito questo
regolamento, di destra, di centro o di sinistra oppure ancora di transumanti,
nuova categoria politica da considerare, certo è che la norma
è una vera e propria barbarie, un regolamento incivile, che
chi ne chiede comunque il rispetto se ne assume tutte le responsabilità
come amministratore, politico e rappresentante del popolo”.
Danneggiata
un azienda agricola di un dirigente del PdCI nel reggino
16/01 “L’incendio subito dall’azienda agricola
di proprietà del compagno Angelo Condò è un gesto
criminale di inaudita gravità, che penalizza fortemente un
impresa economica dedita allo sviluppo del territorio e colpisce uno
stimato dirigente del PdCI di Polistena, da sempre schierato con grande
fermezza sul fronte della battaglia antimafia”. E’ quanto
si legge in una dichiarazione rilasciata dal segretario regionale
del PdCI Michelangelo Tripodi appena appresa la notizia del danneggiamento
avvenuto in contrada San Martino di Polistena. “Il grave danneggiamento
– prosegue Tripodi- perpetrato in danno di un esemplare imprenditore
che ha sempre fatto del suo lavoro e del suo impegno per lo sviluppo
di Polistena e della Piana le principali ragioni di vita, rappresenta
l’ennesimo fatto inquietante con cui pochi criminali tentano
di fiaccare la speranza della stragrande maggioranza dei cittadini
onesti di Polistena, che aspirano ad un futuro segnato dal venir meno
dei condizionamenti e delle intimidazioni. I Comunisti Italiani della
Calabria, nell’esprimere grande solidarietà al compagno
Angelo Condò – ultima vittima di un escalation criminale
che da tempo nella Regione colpisce centinaia di imprenditori - condannano
fermamente quest’attentato e chiedono alle forze dell’ordine
di fare il massimo sforzo per assicurare alla giustizia gli esecutori
e i mandanti di quest’azione criminale. La difesa del diritto
alla sicurezza, essendo una precondizione indispensabile per lo sviluppo,
richiede risposte pronte ed incisive delle forze dell’ordine,
delle istituzioni e delle forze sane della società civile.
Il PdCI, nell’esprimere tutta la vicinanza al compagno Condò
e alla sua famiglia, ribadisce con determinazione il suo impegno antimafia,
da sempre inscritto nel proprio patrimonio morale e politico”.
Incendiata
l’auto di un operaio a Rossano
16/01 Per la seconda volta consecutiva, a distanza di qualche anno,
e' stata incendiata a Rossano l'utilitaria di un operaio, Giuseppe
Elleboro, 45enne. La Fiat Uno presa di mira dai piromani era parcheggiata
nel cortile del condominio in cui abita la vittima. Due individui
presunti responsabili dell'incendio sarebbero stati visti, dallo stesso
proprietario dell'autovettura, mentre si allontanavano a bordo di
un ciclomotore. Uno dei due sarebbe stato riconosciuto e denunciato
ai carabinieri, che indagano sull'accaduto. Elleboro, alcuni anni
fa, dopo aver perso il posto di lavoro, si era incatenato ai cancelli
della centrale termoelettrica dell'Enel, dove lavorava con una ditta
di servizi.
Brevi
di cronaca da Cassano, Rende, Rocca Imperiale, San Demetrio Corone
16/01 A Cassano due persone, Antonio Cirullo, di 21 anni, e Giacinto
Rugiano, 47 anni, con precedenti, sono state arrestate, in flagranza
di reato, dai carabinieri di Cassano allo Ionio per detenzione a fini
di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, nel corso di un controllo,
sono stati trovati in possesso di 20 grammi di cocaina e di 9 grammi
di eroina. La sostanza stupefacente, non ancora suddivisa in dosi,
era occultata in due pacchetti. Cirullo e Rugiano sono stati portati
nel carcere di Castrovillari. A Rende i carabinieri della locale Stazione
hanno tratto in arresto Francesco Mazzei, 28 anni, per evasione dagli
arresti domiciliari. A Rocca Imperiale personale della locale stazione
ha denunciato a piede libero Emanuele Tralascia, 29 anni, per inosservanza
degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. A San Demetrio Corone
un commerciante ha denunciato che ignoti hanno incendiato la tenda
parasole del suo bar.
Obbligo
di catene sulla A3, per la neve
15/01 Ci sono difficolta' lungo il tratto calabrese dell' A3 a causa
delle nevicate registratesi nelle ultime ore all' altezza dello svincolo
di Campotenese. Il traffico, comunque, secondo quanto ha riferito
il Compartimento della Calabria della Polizia stradale, malgrado le
difficolta', si sta svolgendo regolarmente. Proprio a causa delle
nevicate che si sono registrate e' stato ripristinato l' obbligo della
catene a bordo nel tratto dell' A3 compreso tra gli svincoli di Sicignano
e Sibari.
Due
persone vanno a caccia a Longobucco nel Parco della Sila: denunciati.
15/01 Due persone di Longobucco sono state sorprese dagli uomini
del Corpo Forestale dello Stato mentre cacciavano in localita' ''Golia''
nel comune di Longobucco, nel territorio del Parco Nazionale della
Sila. Ai due e' stato contestato il reato di attivita' venatoria abusiva
e introduzione di armi in area protetta in violazione alla legge quadro
394. Il personale del Corpo Forestale dello Stato di Longobucco ha
bloccato i due uomini all'interno di un fuoristrada in prossimita'
di una azienda faunistica per l'ambientamento e la riproduzione del
cervo e del capriolo di proprieta' proprio del Corpo Forestale dello
Stato e che in alcuni casi viene presa di mira dagli stessi cacciatori
che dall'esterno sparano agli stessi animali chiusi nei recinti. Uno
dei cacciatori e' stato trovato con un fucile tra le mani calibro
12 caricato e pronto per l'uso oltre ad altro munizionamento in suo
possesso. Gli uomini del Corpo Forestale hanno subito provveduto a
bloccare le due persone e a sequestrare armi e munizionamento in loro
possesso. L'operazione e' avvenuta nell'ambito di un servizio mirato
a prevenire reati ambientali all'interno dell'area protetta.
Brevi
di cronaca da Rende, Corigliano, Cassano, Oriolo, Spezzano Piccolo,
Spezzano Sila, Figline, San Demetrio
15/01 A Rende I carabinieri hanno effettuato un arresto, per illecita
detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. A Corigliano
Calabro i militari del luogo, hanno tratto in arresto un
pregiudicato del luogo, per evasione. A Cassano Jonio ignoti hanno
incendiato l'autovettura Nissan Primiera, di proprieta' di un titolare
della locale rivendita di auto usate. Sempre a Cassano Jonio
una persona ha denunciato ai carabinieri di essere stato avvicinato
da uno sconosciuto che dietro minaccia si e' fatto consegnare la somma
di 160 euro e la carta d' identita'. Sempre a Cassano Ionio
i carabinieri hanno arrestato un minore, L.C., di 17 anni, con l'
accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giovane, perquisito dai militari della Tenenza di Cassano, e' stato
trovato in possesso di mezzo grammo di cocaina. La droga, secondo
quanto riferito dai militari, era divisa in tre dosi pronte per lo
spaccio. L.C. e' stato portato nel carcere minorile di Catanzaro.
A Oriolo Calabro una commerciante del luogo, ha denunciato
ai militari dell'Arma che ignoti hanno asportati 8 Kg di tabacchi
all'interno della propria esercizio commerciale. I militari hanno
avviato indagini. A Spezzano Piccolo ignoti hanno
asportato cinque personal computer, un fotocopiatore, e il danaro
contenuto nelle casse del distributore di bevande,custoditi all' interno
della locale scuola media. A Spezzano Sila un farmacista
del luogo, ha denunciato alla locale Arma, che ignoti, poco prima
all'interno della propria farmacia, dopo averlo distratto, gli hanno
asportato la somma di euro 950,00 dal registratore di cassa. A San
Demetrio Corone un restauratore del luogo, ha denunciato
ai carabinieri che nel corso di lavori di ristrutturazione del proprio
appartamento, ignoti, hanno asportato una cassetta di sicurezza portatile,
contenente diversi oggetti in oro. A Figline Vegliaturo
ignoti hanno fatto esplodere la cassetta postale, ubicata nei pressi
del locale uffico postale,mediante un petardo contenente residui di
polvere nera. I carabinieri del luogo hanno avviato indagini.
Omicidio
Fortugno: Grasso: “Per combattere la mafia, anche uno striscione
conta”. Bianchi (Progetto Calabrie): “Va
capita la lezione dell’omicidio Fortugno. Estirpare la malapianta
della violenza”
Sangue
sulle strade cosentine. A Settimo muore un giovane in un incidente
stradale. Nella stessa zona altri otto feriti in un altro incidente
14/01
Ancora una vittima della strada nel cosentino. Un giovane di 23 anni,
Francesco Ruffolo, residente in contrada Dattoli, e' morto questa
mattina verso le prime luci del giorno, in un incidente stradale accaduto
sulla statale 19 a Settimo di Rende. Il giovane viaggiava a bordo
di una Fiat Brava che per cause in corso di accertamento e' uscita
fuori strada saltando il muretto di cinta e andando a schiantarsi
contro il muro esterno di una villetta. Ruffolo e' morto sul colpo
per l’impatto violento con il muro. L’auto infatti si
è praticamente incastrata tra il muretto e la parete della
villetta Probabilmente il ghiaccio e la perdita del controllo del
mezzo tra le cause dell’incidente. Per estrarre il corpo dalle
lamiere sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Inutile l’intervento
dei medici del 118 che altro non hanno potuto far che constatare il
decesso del giovane. Nei pressi della stessa zona, a Montalto Uffugo,
la scorsa notte inoltre, in un tamponamento a catena che ha coinvolto
quattro auto, sono rimaste ferite otto persone, una delle quali in
modo grave.
Omicidio
Fortugno: Veltroni e gli studenti romani a Locri
con Rosa Calipari ed Ettore Scola: “Siamo tutti calabresi”
Proseguono,
imperterrite, le intimidazioni ai politici calabresi. Lettera a Iritale
e Sculco “morirete come Fortugno”
14/01 Continuano imperterrite le minacce ai politici calabresi. Il
presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale (Ds), e il consigliere
regionale calabrese Enzo Sculco (Dl) sono stati vittime di un ulteriore
grave atto di intimidazione. Ai due esponenti politici e' stata recapita
una lettera minatoria con su scritto: ''Come Fortugno sarete uccisi
pure voi''. Ai due politici e' stata espressa solidarieta' dai Democratici
di sinistra della Federazione provinciale di Crotone, che si dicono
''sdegnati per le ultime intimidazioni che hanno in qualche modo segnato
un passaggio fondamentale: qualcuno sta alzando il tiro anche a Crotone''.
''E' ora -aggiunge la Quercia- che tutta la societa' crotonese si
alzi e manifesti il proprio sdegno per azioni del genere, ma e' anche
l'ora che chi di competenza faccia quanto e' possibile perche' tutto
cio' non avvenga piu'. Siamo al limite della sopportazione e non intendiamo
tollerare oltre che una persona come il presidente della Provincia
venga fatta oggetto di minacce di morte come e' avvenuto''. Questo
territorio, spiegano i Ds, ''ha bisogno di forze sane e che sappiano
guardare lontano per poter dare un futuro alla provincia di Crotone.
Siamo davvero senza parole e allo stesso tempo arrabbiati, ma chiunque
- aggiungono - sia stato l'autore o gli autori del gesto, sappiano
che i Democratici di Sinistra si stringeranno attorno a Sergio Iritiale
e non lo lasceranno mai solo in nessuna battaglia civile e democratica
contro chi pensa di poter governare questo territorio con le armi
puntate alla testa anziche' con gli strumenti che la democrazia ci
mette a disposizione''. Nel documento di solidarieta' inoltre i Ds
di Crotone sottolineano che ''la lotta alla criminalita' e' compito
che spetta alle forze dell'ordine, ma dovere di tutti i cittadini.
Siamo sicuri - aggiungono - che Sergio Iritale, cosi' come Enzo Sculco,
non si lasceranno intimidire perche' coscienti del fatto che si lavora
per il bene della collettivita'''.
Arrestato
nel crotonese il boss Ferrazzo, latitante dal 2004, che si ferisce
durante la fuga
14/01 Un latitante, Mario Donato Ferrazzo, di 43 anni, ritenuto dagli
inquirenti capo dell' omonima cosca operante nel crotonese, e' stato
arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone in una
zona di campagna, lungo la strada che da Mesoraca porta a Marcedusa,
comune della provincia di Catanzaro. L' uomo, che era ricercato dall'
aprile 2004, e' accusato dell' omicidio di Ernesto Russo, assassinato
a Mesoraca nel 1990, e di associazione per delinquere di tipo mafioso
finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Alla vista dei carabinieri,
Ferrazzo ha tentato di sottrarsi alla cattura cercando di nascondersi
in una scarpata, ma e' stato raggiunto e catturato. L' uomo si trovava
a bordo di un furgone su quale si trovavano tre pregiudicati ritenuti
vicini all' organizzazione mafiosa, che sono stati arrestati per favoreggiamento
e porto abusivo di armi. I tre, infatti, erano in possesso di una
pistola calibro 6,35 con il colpo in canna e 40 proiettili che sono
stati sequestrati. Nel corso della notte i carabinieri hanno avviato
una serie di perquisizioni domiciliari finalizzate a rintracciare
i covi utilizzati da Ferrazzo nel corso della sua latitanza. Le indagini
sono coordinate dalla dottoressa Carla Maria Sacco della Direzione
distrettuale antimafia di Catanzaro e della Procura della Repubblica
di Crotone. Il Ferrazzo, inoltre, nel tentativo di sfuggire alla cattura
si e' ferito lanciandosi dapprima dal furgone sul quale viaggiava
e, quindi, cercando di nascondersi in un vicino dirupo. Raggiunto
e soccorso dai carabinieri, Ferrazzo e' stato trasportato nell' ospedale
di Crotone dove e' stato operato e dove si trova tuttora ricoverato
e piantonato. L' uomo, al momento della cattura, era armato di una
pistola calibro 6,35 con colpo in canna e 40 proiettili. I particolari
dell' arresto di Ferrazzo, latitante dal 29 aprile dello scorso anno,
quando sfuggi' all' operazione ''Restauro'' dei carabinieri, sono
stati resi noti nel corso di un incontro con i giornalisti. Le persone
arrestate per favoreggiamento sono Pietro Fontana, di 44 anni, Pietro
Mirante, di 29 anni, e Francesco Marrazzo, di 46 anni, tutti di Mesoraca,
considerati affiliati alla presunta cosca Ferrazzo. I tre viaggiavano
su un furgone che precedeva quello sul quale si trovava il latitante
e avrebbero svolto una funzione di ''staffetta'' nel trasferimento
di Ferrazzo. Il comandante provinciale dei carabinieri, ten. col.
Angelo Cuneo, ha evidenziato la pericolosita' di Mario Donato Ferrazzo
nell' ambito delle consorterie mafiose non solo della provincia di
Crotone, ma anche di quella confinante di Catanzaro dove si sarebbe
anche nascosto durante la latitanza; latitanza che sarebbe stata in
parte condivisa con altre persone ricercate. Il comandante del reparto
operativo, cap. Paolo Storoni, ha rivelato che i carabinieri si trovavano
sulle tracce del latitante da diverso tempo, ma la ricerca e' stata
resa sempre difficile anche dalla circostanza che Ferrazzo era in
grado di cambiare spesso telefonino cellulare e relative schede. Una
latitanza i cui costi sarebbero stati sostenuti da taglieggiamenti
imposti nella zona di Mesoraca
Il
presunto boss D’Agostino condannato anche per la strage di Razzà
14/01 E' stato condannato anche per la strage di Razza' di Taurianova,
nella quale nel 1977 furono uccisi due carabinieri che avevano violato
un summit mafioso, Domenico D' Agostino, di 59 anni, il presunto affiliato
alla 'ndrangheta, latitante dal 2000, arrestato ieri sera dalla Polizia
a Siderno. D' Agostino, per la strage, secondo quanto hanno riferito
gli investigatori, ha subito una condanna a 22 anni di reclusione.
Nel momento in cui e' stato bloccato dal personale del Commissariato
di Siderno, D' Agostino si trovava insieme a due persone, un familiare
non imputabile ed un cugino omonimo, che e' stato arrestato con l'
accusa di favoreggiamento. D' Agostino, secondo quanto e' emerso dalle
indagini, si era rifugiato soltanto da pochi giorni nell' appartamento
di Siderno in cui e' stato sorpreso dalla Polizia. Nel nascondiglio
del latitante gli agenti hanno trovato un computer con web cam, capi
d' abbigliamento e generi alimentari. Nel periodo in cui accadde la
strage di Razza' D' Agostino era sindaco di Canolo. Incarico che era
stato ricoperto per oltre 40 anni anche dal padre, Nicola. Secondo
quanto hanno riferito gli investigatori, inoltre, Domenico D' Agostino
e' soltanto indagato, insieme ad altre 19 persone, per l' omicidio
dell' imprenditore edile Domenico Gullaci, di 42 anni, assassinato
il 13 aprile del 2000 con un ordigno collocato sotto la sua automobile.
Per l' assassinio di Gullaci nei confronti di D' Agostino e degli
altri indagati e' in corso l' udienza preliminare . L' ordinanza di
custodia cautelare in base alla quale e' stato arrestato D' Agostino
fu emessa nell' estate del 2000 nell' ambito dell' operazione Primaluce
fatta a Sant' Ilario dello Jonio, Locri e Canolo. Nel provvedimento
restrittivo al pregiudicato ed alle altre persone coinvolte nell'
operazione venne contestata l' associazione per delinquere di tipo
mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di armi.
Nel processo che ne e' scaturito Domenico D' Agostino e' stato condannato
a 20 anni di reclusione. Un fratello di Domenico D'Agostino, Antonio,
fu assassinato a Roma il 7 novembre del 1976 mentre usciva da un ristorante
del quartiere Parioli.
Il
28 gennaio l’inaugurazione dell’anno giudiziario in Calabria
14/01 Sono previste per il 28 gennaio prossimo, a Catanzaro e Reggio
Calabria, le cerimonie per l' inaugurazione dell' anno giudiziario
nei rispettivi Distretti di Corte d' appello. Secondo quanto prevede
la riforma dell' ordinamento giudiziario, a tenere le relazioni non
saranno piu' i procuratori generali bensi' i presidenti di Corte d'
appello, Rinaldo Commodaro, facente funzioni a Catanzaro dopo il collocamento
in pensione, il 31 dicembre scorso, di Giuseppe Caparello, e Pasquale
Adorno, presidente di sezione a Reggio, in sostituzione di Giovanni
D' Amico, anch' egli andato in pensione. Alle relazioni dei presidenti
faranno seguito i dibattiti sui problemi della giustizia.
Esposto
a Sibari il “Toro Cozzante” dell’antica Copiae (Thurii)
14/01
Si tratta di una scoperta straordinaria: il Toro Cozzante di Sibari.
Trovato un paio d'anni fa in quella che e' una delle aree archeologiche
piu' famose del mondo, il manufatto bronzeo, oggi, puo' essere visto,
finalmente, nel museo della sibaritide. La presentazione ufficiale
e' avvenuta durante le Giornate di Studio Romanistiche, organizzate
dall'Universita' Mediterranea di Reggio Calabria e che si stanno svolgendo
presso gli scavi. Al centro dell'attenzione la citta' romana di Copiae,
che sorse sulla distrutta citta' magno-greca di Thurii nella sibaritide.
Alla luce anche di questa straordinaria scoperta, paragonata a quella
dei Bronzi di Riace, l'Assessore Regionale alla Cultura Sandro Principe,
che si rammarica di avere competenza solo sui musei, annuncia di voler
porre l'area di Sibari al centro di un grosso progetto di valorizzazione.
''Per gli scavi di Sibari, dice Principe, dovranno essere utilizzati
ampiamente i fondi strutturali europei''. Il toro cozzante è
la prima rappresentazione bronzea ritrovata del simbolo che appariva
nelle monete della antica Thurii.
Incendio
doloso a Taverna di Montato mette a rischio la vita degli abitanti
di una palazzina. Distrutte quattro auto
14/01
Grande paura per gli abitanti di una palazzina di tre piani per un
incendio di cui si sospetta la matrice dolosa che ha provocato, la
scorsa notte a Taverna di Montalto Uffugo, la distruzione di quattro
automobili e il danneggiamento di una quinta. L’incendio avvenuto
nella notte ha svegliato gli abitanti della palazzina che, avvertiti
dagli scoppi dei serbatoi hanno cercato di mettersi in salvo. Gli
stessi sono riusciti ad uscire dal fabbricato appena in tempo prima
che una quinta vettura, una panda, prendesse anche lei fuoco. Le vetture
distrutte erano parcheggiate nel cortile della costruzione di tre
piani. L'incendio ha completamente annerito la metà della facciata
della palazzina bruciando ogni cosa esposto sui balconi e facendo
scoppiare i vetri delle finestre. Sull' episodio hanno avviato indagini
i carabinieri della Compagnia di Rende e del reparto operativo di
Cosenza. Il sospetto degli investigatori e' che le fiamme, probabilmente
di origine dolosa, appiccate ad una delle auto, si siano poi estese
alle altre vetture.
Nuovo
sequestro di polli e uova a rischio aviaria in Calabria e Campania
14/01 Circa 7.200 polli ed un centro per l'imballaggio delle uova
sono stati sequestrati dai carabinieri del Nas in Calabria ed in Campania
nell'ambito delle operazioni di controllo per l'applicazione delle
misure di prevenzione sulla diffusione del virus dell'influenza aviaria.
A Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria), durante i controlli
in un allevamento avicolo con la collaborazione del personale dell'Asl
Locri/9, i militari hanno sequestrato 4.800 polli (per un valore complessivo
di circa 10 mila euro), perche' sprovvisti delle certificazioni di
provenienza. A Rossano (Cosenza), i carabinieri del Nas ed il personale
dell'Asl Cs3, hanno accertato che in un allevamento avicolo era stato
attivato un centro di imballaggio uova senza le autorizzazioni ministeriale
e sanitaria. I militari hanno sequestrato 10 mila uova e disposto
la chiusura del centro di imballaggio. A Castellammare di Stabia (Napoli),
i carabinieri in collaborazione con i veterinari dell'Asl Napoli 5
hanno accertato che in un allevamento avicolo veniva effettuato l'imballaggio
di uova in locali privi di autorizzazione sanitaria ed in assenza
di idonee procedure di registrazione della movimentazione degli animali.
I militari hanno disposto il sequestro dell'allevamento, di 2.400
volatili da cortile e di 700 uova.
Salvato
dalla Forestale un lupo caduto in una vasca di irrigamento
14/01
Era caduto in una vasca piena d' acqua all' interno della quale era
rimasto bloccato anche per la presenza di neve: un esemplare di lupo
e' stato recuperato dal Comando provinciale di Cosenza del Corpo forestale
in una localita' montana nel comune di Aprigliano, in prossimita'
del Parco nazionale della Sila. L' animale, un bellissimo esemplare
femmina di circa un anno (nella foto a sinistra dopo l'intervento),
e' stato notato da alcune persone che hanno avvertito il Corpo forestale
dello Stato. Sul posto sono giunti gli agenti che, dopo diverse ore,
sono riusciti a recuperare l' animale. A rendere difficoltoso il soccorso
sono state sia la vivacita' del lupo, sia le condizioni della vasca,
che in alcuni punti era ghiacciata. All' esemplare di lupo, visitato
da un veterinario, e' stata diagnosticata la frattura del femore dell'
arto posteriore destro. L' animale e' stato sottoposto ad un esame
radiografico e successivamente ad intervento chirurgico. Per il lupo
e' prevista anche una terapia riabilitativa prima che l’animale,
munito di un radiotrasmettitore, sia liberato in Sila per ritrovare
il suo branco
Famiglie
Rom occupano appartamenti vuoti dell’Aterp a Diamante
14/01 Tre famiglie di etnia rom hanno occupato, la notte scorsa,
altrettanti appartamenti di proprieta' dell' Aterp a Cirella di Diamante.
Le famiglie occupanti, ciascuna con tre figli a carico e mogli incinte,
hanno alle spalle situazioni di grave disagio sociale. Sul posto sono
giunti in mattinata i vigili urbani e i carabinieri di Diamante. Il
sindaco della cittadina tirrenica, Ernesto Caselli, ha reso noto di
avere informato l' Aterp di Cosenza alla quale ha sollecitato un incontro,
per lunedi' 16 gennaio, allo scopo di risolvere la situazione abitativa
delle tre famiglie.
Suicidio
nell’intercity tra Maratea e Scalea. Polacco in crisi depressiva,
si impicca nella toilette
14/01 Si e' suicidato l' uomo trovato impiccato stamani in un treno
intercity a Maratea (Potenza). Lo hanno accertato i carabinieri. L'
uomo era un cittadino polacco che soffriva di crisi depressive e aveva
gia' tentato di uccidersi in passato. Il suicidio e' avvenuto in una
toilette del treno, in territorio calabrese. In tasca al cadavere
i carabinieri hanno trovato una agendina con sopra frasi sconnesse
in polacco. L’uomo era stato ritrovato impiccato poco prima
di mezzogiorno nei pressi di Maratea (Potenza) su di un treno proveniente
da Scalea (Cosenza). Non appena e' stato ritrovato il cadavere, il
macchinista ha fermato il convoglio alla stazione della localita'
lucana. Sul posto sono intervenuti carabinieri e 118. Il treno sul
quale e' stato trovato il cadavere (un intercity per Roma) e' stato
autorizzato a ripartire dal pm della procura di Lagonegro (Potenza)
intorno alle 13,20. A bordo erano rimasti pochi passeggeri: gli altri
erano stati trasbordati da Trenitalia sull' Eurostar Reggio Calabria
- Roma, che era partito da Maratea (Potenza) alle 12,46.
Un
altro latitante arrestato nel reggino
14/01 I carabinieri hanno arrestato a Marina di Gioiosa Jonica il
latitante Maurizio Femia, di 33 anni, pregiudicato. Femia, nei confronti
del quale pendeva un' ordinanza di custodia cautelare emessa il 29
aprile dello scorso anno dal gip del Tribunale di Locri, e' accusato
di tentato omicidio. Il pregiudicato, il 26 aprile, avrebbe tentato
di uccidere Giuseppe Panetta, di 38 anni, con due coltellate al torace
ed all' addome, dandosi poi alla fuga. Il latitante e' stato individuato
dai militari di Marina di Gioiosa Jonica mentre si recava in una casa
disabitata dove, secondo quanto riferito dagli investigatori, aveva
trovato rifugio e dove sono state trovate successivamente tracce della
sua presenza. L' uomo e' stato portato nel carcere di Reggio Calabria.
Brevi
di cronaca da Bonifati, Corigliano, Rossano e San Marco Argentano
14/01 A Bonifati personale della stazione di Cittadella del Capo
ha tratto in arresto un sedicente cittadino francese in corso di identificazione,
per danneggiamento aggravato. A Corigliano Calabro i carabinieri del
nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto due giovani
e un minore del luogo per furto e resistenza a pubblico ufficiare.
A Rossano i militari del Norm hanno tratto in arresto un sorvegliato
speciale per reiterate violazioni degli obblighi imposti dalla autorita'
giudiziaria. Sempre a Corigliano i carabinieri del posto hanno arrestato
Antonio Giurann, di 27 anni, con l' accusa di evasione. L' uomo si
era allontanato da casa violando cosi' gli obblighi imposti dagli
arresti domiciliari impostigli per una precedente condanna per estorsione,
furto e ricettazione. A San Marco Argentano i militari del Norm hanno
sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un giovane del luogo per
furto e resistenza a pubblico ufficiale.
Arrestato
a Siderno il presunto boss D’Agostino, latitante dal 2000. Grasso:
“Prosegue l’impegno”
13/01 La Polizia di Stato ha arrestato a Siderno un presunto boss
della 'ndrangheta, Domenico D' Agostino, di 59 anni, originario di
Locri ma residente a Canolo (Reggio Calabria), latitante dal 2000.
D' Agostino era ricercato per l' omicidio dell' imprenditore edile
Domenico Gullaci, di 42 anni, ucciso il 13 aprile del 2000 a Marina
di Gioiosa Jonica con un ordigno collocato sotto la sua automobile.
Ad arrestare D' Agostino e' stato il personale del commissariato di
Siderno. Gli agenti hanno sorpreso il latitante in un' abitazione
nella quale si trovavano altre persone la cui posizione adesso e'
al vaglio degli investigatori. Domenico D' Agostino e' considerato
il capo dell' omonima cosca di Canolo della 'ndrangheta, con collegamenti
con gruppi criminali di Siderno e di Sant' Ilario dello Jonio. Oltre
che per l' omicidio di Domenico Gullaci, D' Agostino era ricercato
per traffico di droga. L' assassinio dell' imprenditore Domenico Gullaci
sarebbe stato motivato da una vendetta della 'ndrangheta legata alla
spartizione degli appalti di opere pubbliche. D' Agostino ha anche
un passato come politico ed amministratore. Dal 1975 al 1977, infatti,
e' stato sindaco di Canolo, eletto con una lista civica. Il padre
dello stesso presunto boss, inoltre, era stato sindaco dello stesso
centro per oltre 40 anni.
''L'arresto di Domenico D'Agostino, pericoloso latitante dello Ionio,
conferma che la lotta alla criminalita' organizzata calabrese prosegue
senza sosta''. Cosi' Piero Grasso, Procuratore nazionale antimafia,
ha commentato l'operazione della polizia di Stato che ha portato all'arresto
di D'Agostino a Siderno. ''Nel rallegrarmi vivamente con i pm di Reggio
Calabria e con la Polizia di Stato per questa brillante operazione
- aggiunge il capo della Direzione nazionale antimafia - ribadisco
l'impegno di investigatori e magistratura a rendere sempre piu' assidua,
penetrante ed efficace l'azione comune contro la 'ndrangheta''.
Busta
con proiettile al primario di radiologia degli ospedali di Lungro
e Mormanno
13/01 Una busta contenente un proiettile e' stata fatta recapitare
ad un medico, Leonardo Perretti, primario di radiologia degli ospedali
di Mormanno e di Lungro, ricadenti nel territorio dell' Azienda sanitaria
di Castrovillari. La busta e' giunta per via postale all' abitazione
di Perretti, a Castrovillari. Nel plico, oltre al proiettile, era
stato inserito un volantino anonimo in cui vengono rivolte al primario
una serie di critiche riguardo il suo operato professionale. Perretti
ha denunciato l' intimidazione subita ai carabinieri. Mercoledi' scorso
un' altra busta contenente due proiettili era stata fatta recapitare
al direttore generale dell' Azienda sanitaria di Castrovillari, Ernesto
Gigliotti.
Sparatoria
nel centro di Crotone. Una donna spara contro due auto e poi viene
bloccata
13/01 Una donna, Angela Iuliano, di 35 anni, ha sparato alcuni colpi
d'arma da fuoco contro una macchina della polizia di stato, che si
trovava nei pressi della Prefettura, in una strada del centro cittadino,
e contro un'automobile dei carabinieri che era parcheggiata nei pressi
della sede del comando provinciale. L' episodio e' avvenuto oggi pomeriggio.
La donna, che era a bordo di una Fiat Palio, e' stata bloccata e fermata
dalla Polizia di Stato nei pressi della Questura ed ora viene interrogata
dagli investigatori. Nessuno e' rimasto ferito durante il raid, di
cui non ancora si conosce il movente. I colpi di pistola, sparati
in pieno centro cittadino, hanno causato panico e confusione. All'inseguimento
dell'auto segnalata alle forze dell'ordine, si sono posti polizia
e carabinieri. La donna e' stata bloccata nei pressi della Questura,
quando questa e' scesa dall'auto e, con la pistola in pugno, si stava
avvicinando all'edificio. Un poliziotto e' riuscito a fermarla bloccarla
e a toglierle la pistola, una 7,65, che aveva il colpo in canna, arma
legalmente posseduta, insieme con un sacchetto nel quale si trovavano
40 proiettili dello stesso calibro. La donna è stata arrestata
con l’accusa di danneggiamento e porto abusivo di pistola, non
ha fornito alcuna spiegazione sul gesto restando in silenzio davanti
agli agenti della Squadra mobile che l' cercavano di interrogarla.
Il
New York Times ricorda Mimmo Rotella
Con un lungo necrologio, anche il New York Times ha ricordato oggi
Mimmo Rotella, morto domenica a Milano all'eta' di 87 anni, ''come
uno degli ultimi superstiti dell'influente gruppo francese dei Nouveaux
Realistes'. Il prestigioso quotidiano della Grande Mela ricorda in
particolare come l'inventore dei 'decollages' rispose, nel 1960 all'appello
del critico Pierre Restany, raggiungendo, nei Nouveaux Realistes,
artisti dome Yves Klein, Arman, Jean Tinguely e Daniel Spoerry, gettando
insieme a loro le basi di quello che e' stato poi definito il pop
art francese.
Nessun
contagio dalla aviaria i fagiani ritrovati a San Giovanni
13/01 Hanno dato esito negativo le analisi effettuate dall' Istituto
zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, dipartimento territoriale
della Regione Calabria, sulle carcasse di 10 fagiani ritrovate martedi'
scorso nelle campagne di San Giovanni in Fiore, nel cosentino. Lo
rende noto l'assessorato regionale alla sanita'. ''Le analisi per
l'accertamento di una probabile presenza negli animali - si afferma
in un comunicato - di sintomi dell' influenza aviaria hanno totalmente
escluso tale possibilita', rilevando su 9 carcasse la presenza di
'lesioni e mutilazioni corporee riconducibili all'azione di specie
predatrici' e sulla decima carcassa alcune ferite di arma da fuoco''.
Chiusura
Polti: Ultimo atto di una lunga serie di dismissioni.
Gentile: "La Regione promuova iniziative". Rio:
"Realizzare un fondo di solidarietà"
Fortugno
come Moro, Macrì (Antimafia) “Criminalità
come terrorismo”. Loiero “Analisi identica alla
nostra”
Solidarietà
del gruppo consiliare della Margherita e di Masotina al DG Gigliotti
13/01 Piena solidarieta' del Gruppo consiliare della Margherita di
Castrovillari al neo direttore generale dell'Asl 2, Ernesto Gigliotti,
per l'intimidazione che ha subito. In una lettera inviata al Direttore
generale il capogruppo in consiglio comunale dei Dl, Giovanni Donato,
evidenzia che ''questi gesti si commentano da se' e sono estranei
alla cultura della citta' di Castrovillari, sempre rispettosa delle
persone che compongono gli organismi istituzionali. Voglio, pertanto,
esprimere la solidarieta' personale e del Gruppo, sentendoci partecipi
della egregia opera di risanamento che il Dg ha iniziato nella nostra
Asl, sin dal momento del tuo insediamento''. ''Siamo - conclude -
quotidianamente al suo fianco per contribuire alla diffusione del
clima di moralizzazione attuato dal nostro Presidente Loiero, dalla
sua Giunta e dalla sua maggioranza che stanno pagando, anche con il
sangue, il prezzo del cambiamento e del rinnovamento''
''Le coscienze democratiche scosse da episodi di tali inqualificabili
gesti devono trovare, al di la' di ogni credo politico, una unita'
che si ponga come barriera invalicabile a difesa dei valori''. Lo
afferma Nunzio Masotina, presidente del Consiglio comunale di Castrovillari,
che esprime la sua personale solidarieta' e quella dell' assemblea
al direttore generale dell' azienda sanitaria di Castrovillari, Ernesto
Gigliotti, destinatario di un episodio di intimidazione. ''Questioni
del genere - sostiene ancora Masotina - non possono che indurci a
tenere alta la guardia sul 'pianeta' salute nell' interesse del diritto
alla salute, ma anche di quanti, ogni giorno sono impegnati in prima
persona per dare un valore aggiunto ad un comparto fondamentale e
bisognoso dell' apporto di tutti''.
Prorogata
al 29 gennaio la caccia alla volpe in provincia di Cosenza
13/01 La Giunta Provinciale, su proposta dell'Assessore alla Caccia
e Pesca, Pietro Mari, ha recepito l'indirizzo fornito dal Calendario
Venatorio Regionale 2005/2006, relativamente alla possibilità
di
utilizzare i cani da seguito, per la caccia alla volpe, fino al 29
gennaio 2006.
La regolamentazione dell'attività, da praticare nell'ambito
Territoriale di Caccia di residenza, prevede la possibilità
di autorizzare gruppi di cacciatori non inferiori a due e non superiori
a cinque, nelle giornate di giovedì, sabato e domenica.
Questo provevdimento, analogo a quello delle altre quattro Province,
si è reso necessario in considerazione del fatto che si sono
registrate molte segnalazioni della presenza di volpi presso i centri
abitati, creando problemi anche ai residenti dei nuclei urbani.
“Si può ricorrere alla proroga rispetto alla scadenza
del Calendario venatorio qualora sussistano particolari condizioni
che ne determinino la necessità -ha detto a proposito l'Assessore
Pietro Mari- e poiché, si è verificata tale circostanza
ed i cacciatori lo richiedono, ci siamo adoperati di conseguenza”.
Con una lettera l'Assessore Pietro Mari ha dato comunicazione del
provevdimento alle Associazioni venatorie F.I.D.C., A.N.L.C., ENALcaccia,
ARCIcaccia di Cosenza, ITALcaccia di Paola, E.P.S. di Corigliano e
A.N.U.U, di Rende.
Gemellaggio
dei comitati no ponte con quelli contro la TAV
13/01 I comitati del nord che si oppongono alla costruzione della
linea ad alta velocita' Torino/Lione e i comitati del sud che si battono
contro la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina si incontreranno
il 16 gennaio per unire le forze in un unico fronte di contestazione
ai progetti. Il gemellaggio verra' suggellato lunedi' a Condove in
Valle Susa, dove i sindaci della Valle accoglieranno una delegazione
calabro-sicula. Martedi' 17 gennaio, sempre a Condove, si terra' una
conferenza stampa congiunta. Una delegazione di sindaci valsusini,
con fascia tricolore e gonfalone, in un gesto di reciproca solidarieta',
prendera' poi parte alla manifestazione contro il ponte che si svolgera'
a Messina il 22 gennaio. Sfileranno accanto ai sindaci di Villa San
Giovanni, di Messina, di Cosenza e dei 37 comuni della Comunita' del
Parco d'Aspromonte. ''All'iniziativa - e' scritto in una nota della
Rete 'No Ponte - Rete Meridionale del Nuovo Municipio - sono pervenute
centinaia di adesioni da parte di associazioni, gruppi locali e nazionali,
deputati del parlamento italiano ed europeo. Il no alla Tav ed al
Ponte non riguarda soltanto le due opere, ma mette in discussione
l'intera legge obiettivo, di cui si chiede la cancellazione, e pone
il problema della gestione democratica e partecipata del territorio
locale e nazionale''.
Neve
e freddo in Calabria
13/01 Nevicata intensa nella zona del cosentino. In altre zone della
Calabria, invece, vengono segnalati vento forte e freddo intenso.
Nonostante il maltempo, sulla A3 il traffico e' regolare mentre vengono
segnalati disagi sulla Ss 107 e sulle altre strade che consentono
il collegamento tra i paesini della Sila. I maggiori disagi vengono
segnalati nella zona dell'Altopiano silano, tra San Pietro in Guarano
e San Giovanni in Fiore, dove, sulla Ss 107, c'e' l'obbligo di catene
montate. Disagi alla circolazione, secondo quanto si e' appreso dalla
polizia stradale, vengono segnalati anche nella zona di Camigliatello
e Spezzano Sila. Sta nevicando anche nella Sila Greca, nei paesi albanesi
della Destra Crati da S. Giorgio Albanese a Vaccarizzo Albanese, S.
Cosmo e S. Demetrio Corone. Da stamane, per consentire il traffico
regolare, stanno lavorando squadre e mezzi dell'Anas, della Provincia
di Cosenza e dei comuni dove si sta verificando il maltempo. Le
previsioni
Sorpresi
a rubare in un negozio a Corigliano: Quattro arresti
13/01 Tre persone, di cui due minori, sono state arrestate dai carabinieri
a Corigliano Calabro perche' sorprese nel corso di un furto in un
esercizio commerciale. Un quarto uomo e' riuscito a scappare ed ora
e' attivamente ricercato. I due minorenni sono stati trasferiti dal
Tribunale dei Minori di Catanzaro in un centro di prima accoglienza,
mentre il maggiorenne e' stato accompagnato nel carcere di Rossano.
I carabinieri ritengono che gli arrestati sarebbero i responsabili
di numerosi furti in esercizi commerciali nella zona. Dopo i tre arresti
fatti oggi, i carabinieri hanno arrestato una quarta persona accusata
di responsabilita' nel furto compiuto nel negozio. Il quarto arrestato
e' Antonio Canocchia, di 22 anni. Il giovane era riuscito a scappare
quando i carabinieri erano giunti sul posto ed avevano bloccato i
suoi tre complici. Canocchia e' stato portato nel carcere di Rossano.
Tre
persone denunciate a Laino per caccia abusiva nel parco del Pollimo
13/01 Tre persone di Laino Borgo sono state denunciate dagli uomini
del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza
per il reato di caccia abusiva e introduzione di armi in area protetta.
I tre sono stati sorpresi a cacciare in una localita' del comune di
Laino Castello nel territorio del Parco Nazionale del Pollino. Gli
agenti hanno sequestrato le armi e le munizioni in loro possesso.
Brevi
di cronaca da Belmonte, Corigliano, Cariati, Santa Maria del Cedro
13/01 A Belmonte calabro undici persone sono state denunciate a piede
libero a Belmonte Calabro dai carabinieri della locale stazione, perche'
ritenuti responsabili di abuso d'ufficio in concorso e tentata truffa
aggravata. A Corigliano Calabro ignoti hanno incendiato la porta d'ingresso
di un esercizio di parrucchiere. E sempre a Corigliano Calabro un
commerciante di autoveicoli, ha denunciato il rinvenimento di due
taniche in plastica contenenti benzina verde, lasciate nei pressi
dell'ingresso di un proprio terreno, adibito a parcheggio di autovetture
usate. A Cariati un imprenditore, titolare di una fabbrica di termo
camini, ha denunciato il rinvenimento sul cancello dell'azienda di
una bottiglia contenente liquido infiammabile ed una scatola di fiammiferi.
A Santa Maria del Cedro un uomo e' stato tratto in arresto dai carabinieri
della locale stazione con l'accusa di detenzione di droga ai fini
di spaccio. L'uomo e' stato colto in flagranza di reato ed in possesso
di 27 grammi di hashish suddivisi in 15 confezioni.
2005
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