Venerdì
presentazione dei Verdi di Bisignano
28/02 Il gruppo Verdi di Bisignano sara' presentato domenica nel
corso di un'iniziativa pubblica, alla presenza del segretario provinciale
dei Verdi, Luigi Marrello e dell'assessore regionale, Diego Tommasi.
A guidare il Gruppo di Bisignano, Nunzia Coschignano, coordinatrice
e animatrice della neo formazione politica del Sole che ride. ''Bisignano
- ha detto Coschignano - ha bisogno di ritornare ad una tradizione
storica, culturale che e' stata, in tutto questo tempo mortificata
e dimenticata''.
Elezioni:
Lista civica, Franceschini (DL) bacchetta Loiero. Il Presidente replica:
“Non lascio solo chi è rimasto
fuori” Rutellli: "Liste già
chiuse". Bruni: "Noi andiamo
avanti". Interventi di Minniti, Tassone, Sapia, Laratta.
I candiati di DS e AS.
L’ass.
Pirillo conferma la nascita della lista pro Loiero “Calabria
per il Presidente”
27/02 Ve lo avevamo annunciato qualche giorno fa e stasera si è
avut al aconferma che da l’ufficilaità al 99%. In occasione
delle prossime elezioni politiche in Calabria ci sara' una lista civica
collegata allo schieramento di centrosinistra. Lo ha annunciato l'assessore
regionale all'agricoltura, Mario Pirillo (Dl), nel corso di una trasmissione
televisiva dell'emittente Ten di Cosenza. La lista, che si chiamera'
'Calabria per il presidente', dovrebbe essere promossa dal presidente
della Regione, Agazio Loiero, e da altri esponenti politici come ad
esempio il presidente della Provincia di Vibo Valentia. ''Si dara'
vita alla lista 'Calabria per il Presidente' - ha detto Pirillo -
perche' non c'e' stata attenzione verso il presidente Agazio Loiero
che fin dal giorno successivo alla sua elezione e' rimasto iscritto
al gruppo della Margherita in consiglio regionale''. L'assessore all'agricoltura
della Calabria ha poi aggiunto che ''a Roma pero' al momento della
formazione delle liste non hanno sentito Loiero. Nei prossimi giorni
presenteremo il nostro progetto politico che e' comunque collegato
a Prodi, al centrosinistra''. Secondo le indiscrezioni L’ass.
Mario Pirillo sarebbe il capolista seguito dall’on. Fuda al
secondo posto.
Presentati
i capilista della Rosa nel Pugno. Mancini in quinta posizione, Pappaterra
in sesta
27/01 La Rosa nel pugno ha presentato le liste elettorali per il
voto del 9 e 10 aprile. Al Senato, sara' capolista in tutte le regioni
Ugo Intini, mentre numero due sara' Marco Pannella, come gia' nel
'76 dietro Adele Faccio. Unica eccezione, la Calabria dove Marco Pannella
e' numero uno, seguito da Cesare Marini. Alla Camera, invece, in tutte
le circoscrizioni sarrano numeri uno e due rispettivamente Emma Bonino
ed Enrico Boselli, alternati secondo il criterio Bonino capolista
nel Centro e Sud e Boselli nel Nord. Per il terzo e quarto posto,
in tutta Italia si rispetta l'alternanza, socialista-radicale. Il
socialista sara' ovunque Roberto Villetti, mentre il radicale sara'
Daniele Capezzone nel Centro Sud e Marco Cappato nel Nord. Dopo il
quarto posto, ancora alternaza al 50% tra socialisti e radicali. I
professori, come Biagio De Giovanni, saranno nella parte bassa. Tra
le stesti di lista, anche gli ex diessini, Lanfranco Turci e Salvatore
Buglio. In Calabria Giacomo Mancini occuperà la quinta posizione
e Pappaterra la sesta.
Intanto ha tempo fino a domenica, la Rosa nel pugno, per raccogliere
le firme necessarie a presentare le liste alle prossime elezioni.
Uno sforzo che inizia oggi e che rappresenta la prima sfida da vincere,
per la neonata formazione politica. Enrico Boselli, Emma Bonino e
tutti gli altri dirigenti socialisti e radicali hanno scelto uno dei
tavoli per la raccolta delle firme allestiti nelle strade di Roma,
quello alla galleria Alberto Sordi, per incontrare i giornalisti e
lanciare la mobilitazione che durerà tutta la settimana. Bonino
ha criticato la nuova legge elettorale, per la "discriminazione
che ci obbliga a raccogliere le firme" e che "ci ha costretti
a chiudere ieri le liste". Quindi, ha ricordato il ruolo che
la Rosa nel pugno vuole giocare: "Noi siamo per l'alternativa
prodiana a questo governo, ma siamo per l'Unione anche uno sprone
di laicità, liberalismo e dinamismo". E' stato poi lo
storico Biagio De Giovanni, intellettuale 'strappato' ai Ds, a farsi
"portavoce", come ha detto la Bonino, della Rosa nel pugno:
"Sta nascendo un fatto nuovo nella politica italiana. Socialismo,
radicalismo, liberalismo e laicità sono parole piene di idee,
che per la prima volta si mettono insieme". Per De Giovanni,
"la Rosa nel pugno sarà qualcosa di più di un'alleanza
elettorale: sarà qualcosa che guarderà al futuro".
Alla Camera la lista sarà guidata da Boselli e Bonino (che
si alterneranno al primo e secondo posto a seconda delle circoscrizioni:
al nord guida la lista Boselli, al centro-sud la Bonino), mentre al
Senato il capolista sarà Ugo Intini ovunque, sempre seguito
da Marco Pannella, con l'unica eccezione della Calabria dove il leader
radicale sarà al primo posto, seguito dal socialista Cesare
Marini. Tra le teste di lista compaiono anche Lanfranco Turci e Salvatore
Buglio, gli ex diessini approdati la scorsa settimana alla Rosa nel
pugno, mentre De Giovanni è schierato agli ultimi posti. Tra
i candidati anche il regista Marco Bellocchio, il fotografo Olivero
Toscani, il dj Claudio Coccoluto. La prima firma sotto le liste della
Rnp è stata quella di Luciana Nenni, figlia dello storico leader
socialista.
Loiero
non esclude liste autonome. Bruni spero che Loiero appoggi la mia
lista
27/02 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, esponente
della Margherita, non avrebbe ancora escluso la possibilita' di dare
vita a liste autonome naturalmente collegate a Romano Prodi per la
Camera ed il Senato, ma anche senza l' apparentamento qualora venisse
rifiutato. Numerosi esponenti della Margherita in questo fine settimana
hanno avuto incontri con il governatore per indurlo a rompere qualsiasi
indugio ''nell' interesse dell' Unione'' che in Calabria, a loro giudizio,
verrebbe penalizzata per la debolezza delle liste decise a Roma. In
queste ore l' attivita' di settori della Margherita calabrese non
soddisfatti dalla conclusione della trattativa romana stanno, infatti,
agitando il mondo politico dell' Unione calabrese. Primo tra tutti
il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, che
avrebbe rappresentato direttamente a Francesco Rutelli il malessere
del partito per scelte ritenute sbagliate, ma anche parti consistenti
di Dl vicini all' assessore regionale all' agricoltura, Mario Pirillo.
Su Loiero sono consistenti le pressioni che stanno arrivando da piu'
parti della Margherita - interi circoli nelle cinque province - perche'
non vadano disperse energie ed esperienze che non hanno trovato collocazione
finora nelle liste di Camera e Senato. ''Io non so per quanto ancora
dovremmo attendere risposte da Roma, ma sia chiaro che la lista da
me annunciata non intende coinvolgere nessuno, ne' Romano Prodi, ne'
alcuno della Margherita''. Ha poi aggiunto il presidente della Provincia
di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, che nei giorni scorsi si e' detto
pronto a dar vita a una lista che recuperi energie ed esperienze,
espressione della Margherita calabrese, che non hanno trovato collocazione
nelle liste di Camera e Senato. ''Ho letto alcune indiscrezioni -
ha affermato ancora Bruni - riferite a presunte intenzioni del presidente
Agazio Loiero, relative ad apparentamenti o meno, che non intendo
commentare. Il problema non e' quello. Per quanto mi riguarda posso
far sapere che alle liste alternative sto lavorando con diversi amici,
anche per tenere nel centrosinistra persone platealmente mortificate.
Speriamo che Loiero le appoggi. Sappiamo bene cosa facciamo e a cosa
andiamo incontro, ma c' e' la necessita' di dare risposte serie, con
liste forti, alla sfida elettorale del prossimo aprile. Queste liste
si faranno, piaccia o non piaccia, ben consapevoli che le conseguenze
saranno tutte nostre''.
Bertinotti
e Caruso il 2 a Cosenza
27/02 Giovedì 2 marzo il segretario nazionale Fausto Bertinotti
sarà a Cosenza per svolgere un dibattito sulla Calabria e sul
Mezzogiorno insieme a diverse realtà di lotta, espressione
dei conflitti al Sud. All'iniziativa, introdotta da Franco Piperno,
parteciperà Francesco Caruso, candidato alla Camera in Calabria
dietro il capolista Bertinotti. “Un'iniziativa – dichiara
Francesco Gaudio segretario del circolo di Rifondazione “Fausto
Gullo” -che sancisce ancora una volta la grande innovazione
del nostro Partito avviata con il Congresso Nazionale di Venezia e
l'apertura verso quei compagni esterni che vogliono avviare un percorso
di costruzione di una sinistra radicale, alternativa ed anticapitalista,
che vede nella Sinistra Europea la sua aggregazione a livello italiano
e continentale. Il popolo che si riunirà il 2 marzo sarà
il contraltare di quello della kermesse di qualche giorno fa al Rendano,
dove il Presidente del Senato ha presentato il suo Manifesto per l'identità
dell'Occidente. Un testo che sottende una concezione da guerra di
civiltà, intriso di una visione intollerante e razzista del
mondo, ancor più pericoloso in una fase storica come quella
che stiamo vivendo. Il popolo che si riunirà il 2 marzo sarà
quello dei cosentini democratici, favorevoli alla pace ad alla solidarietà,
ai diritti al lavoro e sul lavoro, attenti alle problematiche sociali
ed ambientali, a difesa del carattere pubblico dei servizi e dei beni
comuni. Un popolo che rappresenta la necessità di un cambiamento
forte, a partire dalla sconfitta di un governo sempre più liberticida
ed antipopolare nelle elezioni di aprile. Un cambiamento tanto più
radicale quanto più sarà consistente il successo di
Rifondazione Comunista e che dovrà essere alternativo non solo
al fallimentare centro destra ma anche ai disegni neocentristi che
periodicamente si riaffacciano nel nostro Paese, come vorrebbero i
poteri forti. L'iniziativa si svolgerà al Cinema Italia con
inizio alle ore 17”.
Valentino
capolista per AN al Senato in Calabria
27/02 Resi noti i nomi dei capilista di An per il Senato. Maurizio
Gasparri, ha fornito i nomi di Ugo Martinat in Piemonte, Giorgio Bornacin
in Liguria, Alfredo Mantica in Lombardia, Luigi Ramponi nel Veneto,
Giovanni Collino in Friuli Venezia Giulia, Filippo Berselli in Emilia
Romagna, Mario Baldassarri nelle Marche, Altero Matteoli in Toscana
e in Abruzzo, Francesco Storace nel Lazio, Pasquale Viespoli in Campania,
Giuseppe Valentino in Calabria, Francesco Divella in Puglia, Domenico
Nania in Sicilia e Mariano Delogu in Sardegna. Alla domanda se sia
venuta meno l'opzione del 'tridente' nella Cdl per la corsa al ruolo
di presidente del Consiglio, dopo la presentazione ufficiale del programma
comune, Gasparri risponde: ''Rimane l'idea che se Fini prendera' un
voto in piu' potra' andare a Palazzo Chigi. Quindi per noi resta un
obiettivo di campagna elettorale come possibile risultato. C'e' un
capo della coalizione, poi decideranno i risultati, che se dovessero
dare forza ad Alleanza Nazionale... comunque lo lasciamo decidere
agli elettori''.
Di
Nardo e Palopoli capilista di “Per il Sud”
27/02 Vitaliano Di Nardo ed Aldo Palopoli sono i capilista in Calabria,
rispettivamente per il Senato e la Camera, di ''Per il Sud''. Lo stesso
partito, tra l' altro, e' stato uno dei primi a depositare il proprio
simbolo al Ministero dell' Interno dopo avere raggiunto il quorum
necessario di firme. La sede di ''Per il Sud'', gia' rappresentato
in tutte le regioni, e' a Casalnuovo Monterotaro (Foggia). ''Si tratta
- riferisce un comunicato - di una forza politica di tipo trasversale
che ha lo scopo primario di garantire equita' di sviluppo e pari dignita'
di vita su tutto il territorio nazionale anche attraverso il recupero
ed il sostegno dei valori delle nostre tradizioni''
Principe
annuncia una nuova diaspora socialista: “Dopo le elezioni un
nuovo soggetto politico”
27/02 Si sono riuniti ieri sera, presso la sala “Tokio”
del Museo del Presente di Rende, gli aderenti e i simpatizzanti alla
Federazione dei Socialisti di Calabria della Provincia di Cosenza.
Nel corso dell’incontro, presieduto dall’On. Sandro Principe,
alla presenza di numerosi sindaci, amministratori locali e dirigenti
di partito, è stata esaminata la situazione politica calabrese
e la creazione, in prospettiva, del nuovo soggetto politico riformista.
Per tutti i presenti, infatti, punto fermo ed imprescindibile per
la strategia politica, presente e futura, rimane la costruzione di
un nuovo soggetto politico in cui travasare la storia, la cultura
e la tradizione socialista riformista. Un percorso da intraprendere
senza indugio, a prescindere dalle imminenti scadenze elettorali.
“Costruire un nuovo soggetto politico all’indomani delle
elezioni - ha affermato Sandro Principe - sarà una necessità
per tutti e noi dobbiamo batterci affinché, qualunque sia lo
scenario, possa essere fortemente valorizzata la storia socialista
e riformista, senza la quale il nuovo soggetto riformista o non nascerà
o nascerà malato”. “Questa -ha concluso Sandro
Principe- è una posizione d’avanguardia, per la quale
sono pronto a pagare qualsiasi prezzo, perché sono convinto
che è l’unica strada perseguibile per ritornare alla
“politica delle cose” di cui parlava Nenni e di cui l’Italia
ha oggi un gran bisogno. E’ una strada difficilissima, lastricata
di mille insidie ed invidie, ma ineludibile, in cui dovremo mantenere
intatta tutta la nostra autonomia di pensiero, di azione e di elaborazione
politico-amministrativa”. I diversi interventi seguiti hanno
fatto registrare una totale e convinta adesione a quanto affermato
dall’On. Sandro Principe. Attraverso un esame più generale
dell’attuale panorama politico nazionale, è stata stigmatizzata
l’alleanza tra SDI e Radicali, giudicata del tutto innaturale
e destinata a sciogliersi all’indomani della competizione elettorale.
Molti, inoltre, hanno evidenziato atteggiamenti di chiusura da parte
dei Ds, con i quali, però, occorre proseguire il dialogo intrapreso.
Il compito storico affidato ai socialisti, è stato rimarcato,
è proprio quello di aprire nuove prospettive al fine di sbloccare,
una volta per tutte, la politica della Sinistra in Italia, che sarà
sempre evanescente nei contenuti programmatici se non si arriverà
alla formazione di un grande partito a vocazione maggioritaria. Nel
corso della riunione sono state affrontate anche le prossime scadenze
amministrative nelle diverse realtà locali calabresi, in cui
la Federazione parteciperà con liste autonome, ovunque sarà
possibile. Su proposta dell’On. Sandro Principe, infine, si
è deciso di formare un Comitato provvisorio che avrà
il compito di gestire l’attuale fase organizzativa e di convocare
un’assemblea, che nominerà il Direttivo provinciale.
La Federazione tornerà a riunirsi nei prossimi giorni per decidere
le strategie da attuare in vista delle ormai prossime elezioni politiche.
I
DS al cambio del timone regionale, Guccione sostituirà Fassino
27/02 Venerdi' sara eletto un nuovo segretario regionale dei Ds calabresi
alla presenza di Piero Fassino. L' importante appuntamento era stato
preannunciato dall' attuale segretario regionale e vicepresidente
della Giunta, Nicola Adamo, per l' impossibilita' a svolgere il doppio
incarico. Solo che Adamo venerdi' ha deciso di candidarsi alla Camera
al posto n.4 della lista dell' Ulivo e dunque e' presumibile che dopo
l' elezione d' aprile opti per Montecitorio lasciando cosi' libera
anche la poltrona di vicepresidente della Giunta guidata da Agazio
Loiero. Il nome che viene dato per scontato come nuovo segretario
dei Ds calabresi e' quello di Carlo Guccione, cosentino, viceresponsabile
della commissione meridionale, assai vicino allo stesso Fassino.
P.
Mancini: “Con D’Ambrosio i DS tornano ad essere il partito
dei giudici”
26/02 ''Nulla, nei tribunali, dove ieri e' stato stangato per concorso
esterno in associazione mafiosa il questore Contrada, ed in politica,
avviene per caso: se Marco Travaglio passa dai commenti al vetriolo
sulla 'merchant bank' di Palazzo Chigi agli inchini al presidente
dei Ds, lo fa perche', evidentemente, intende approvare la decisione
di Fassino e D' Alema, confermata dall' imbarco nelle liste Ds al
Senato di Gerardo D'Ambrosio, di tornare all' uso politico della giustizia''.
Lo sostiene, in una nota, Pietro Mancini, ex sindaco di Cosenza e
figlio del defunto leader socialista Giacomo. ''Dopo alcuni timidi
tentativi fassiniani di ridimensionare il potere e l' influenza del
'partito dei giudici', che fa capo a Violante - afferma ancora Pietro
Mancini - la candidatura di D' Ambrosio e lo spazio concesso alle
sue aggressive posizioni contro l' attuale maggioranza sulle riforme
della giustizia, evidenziano un precipitoso salto del gambero della
leadership dei Ds. E segnalano il preoccupante ritorno in auge della
'sinistra togata', con all' occhiello il distintivo delle manette,
che manifesta l' intenzione di piegare gli avversari politici, ricorrendo
a qualche generoso e gradito aiutino dei procuratori, o ex, schierati
con i post-comunisti. Gerardo D' Ambrosio sara' pure 'serio, perbene
e comunista', come lo ha definito il radicale Pannella, ma simboleggia,
efficacemente, la persistente commistione tra la politica della sinistra
e l' orientamento delle Procure piu' importanti, da sempre sostenuta
da Travaglio e dal settore giustizialista, per nulla in disarmo, dell'
Unione''
Sostegno
del gruppo provinciale della Margherita alle candidature
26/02 Il gruppo consiliare della Margherita alla Provincia di Cosenza
esprime piena approvazione e incondizionato sostegno per l’operato
degli organismi provinciali e regionali della Margherita, nonché
per le scelte fatte dai vertici nazionali del partito in merito alle
candidature per le prossime elezioni politiche sia alla Camera che
al Senato. Le scelte effettuate – si legge in una nota a firma
del capogruppo Franco Tonnara - sono state il frutto di un ampio e
serrato confronto all’interno del partito, da cui è emersa
la volontà, fortemente condivisa, di schierare in campo uomini
rappresentativi, con un forte radicamento sul territorio, e con alle
spalle una storia indiscutibile, sia sul piano personale, culturale
e morale, sia in termini di impegno politico. Il partito nel fare
le scelte ha dimostrato di operare democraticamente e nel pieno rispetto
delle indicazioni provenienti dalle sensibilità presenti al
suo interno.
Il gruppo consiliare della Provincia di Cosenza è in piena
sintonia con i deliberati approvati all’unanimità dagli
organismi politici ai vari livelli, e si impegna a sostenere su tutto
il territorio provinciale i candidati dell’Ulivo alla Camera
dei deputati, e della Margherita al Senato. In tale contesto riconfermiamo
il proprio sostegno all’attività politico-amministrativa
della Provincia di Cosenza che sarà ulteriormente esplicitata
e confermata con l’approvazione del Bilancio di previsione dell’Ente
nei prossimi giorni, intendendo così attivarsi per un più
forte e rinnovato impegno del partito all’interno della Giunta
provinciale di Cosenza.
Lombardo
(Mpa) “Il Mezzogiorno all’attenzione della CDL grazie
al nostro impegno”
26/02 ''All' interno del programma della Casa delle liberta' c' e'
un progetto per il rilancio del Mezzogiorno e per il superamento della
questione meridionale. E questo grazie al nostro impegno''. Lo ha
detto Raffaele Lombardo, segretario federale del Movimento per l'
autonomia, intervenendo a Lamezia Terme al congresso regionale del
partito. ''Per noi il Mezzogiorno - ha aggiunto Lombardo - rappresenta
realmente una priorita' assoluta. E non e' contraddittorio battersi
per lo sviluppo del sud e stringere un' alleanza con la Lega. La Lega,
grazie a noi, ha fatto proprie le istanze in favore del Mezzogiorno,
tanto che qualche giorno fa ha votato, dopo avere avuto una posizione
ostile, la proroga dei contributi previdenziali in agricoltura, questione
che riguarda prevalentemente il Mezzogiorno. Lo stesso partito di
Bossi, dopo che ha stretto con noi il Patto per le autonomie, ha accettato
la 'priorita' Mezzogiorno'. La fiscalita' compensativa, che e' uno
dei nostri cavalli di battaglia, grazie al nostro impegno e' ormai
un deliberato del Parlamento europeo. Il nostro obiettivo, in sostanza,
e' di sensibilizzare su queste tematiche specifiche un sistema politico
centralista, padronale ed oligarchico che e' lontano dagli interessi
del territorio, richiamandolo ad un' attenzione maggiore nei confronti
del Mezzogiorno''. ''Abbiamo deciso di allearci con la Lega - ha detto
ancora Lombardo - perche' Bossi ci ha insegnato che un partito realmente
legato al territorio porta a casa dei risultati piuttosto che fare
il teatrino politico romano al quale siamo abituati e del quale e'
stufa la gran parte degli elettori''. Lombardi ha infine commentato
positivamente le iniziative che il Movimento per l' autonomia sta
tenendo nel Mezzogiorno. ''Iniziative dalle quali - ha detto - stiamo
ottenendo uno straordinario riscontro di consensi e partecipazione''.
Gli
auguri di Pichierri a Perrelli
26/02 ''Considero importante e prestigiosa la nomina dell' amico
Tonino Perrelli, uomo da sempre impegnato nell' agone politico calabrese,
alla segreteria nazionale del Patto per il Sud''. Lo ha detto, in
una dichiarazione, Franco Pichierri, consigliere nazionale dell' Udc.
''A Tonino Perrelli - ha aggiunto Pichierri - vanno i miei piu' sentiti
auguri per l' importante incarico e per il lavoro che in tale delicata
fase elettorale sara' chiamato a svolgere. Auspico che con il Patto
per il Sud si possano stabilire, nell' immediato futuro, utili ed
importanti sinergie, nel solco della comune tradizione tracciato dai
cattolici democratici impegnati in politica''.
Soriero
presenta il simbolo de “Il Campo”
26/02 E' stato presentato al ministero dell'Interno, in vista delle
prossime elezioni politiche, il simbolo de Il Campo. Ne ha dato notizia
il presidente dell' associazione ''Il Campo-Idee per il futuro'',
Giuseppe Soriero, gia' sottosegretario ai Trasporti nel Governo Prodi,
''oggi impegnato insieme ad Antonio Di Pietro e a Leoluca Orlando
- e' detto in una nota - nella lista della societa' civile espressa
da Italia dei valori''. ''La presentazione del simbolo - ha detto
Soriero - presenta sempre piu' l'associazione 'Il Campo-Idee per il
futuro' come un vero e proprio movimento politico. E' un simbolo,
quindi, che esprime un nuovo rapporto tra politica e societa' civile
a disposizione di tutte le forze che vogliano sinceramente rinnovare
la politica. Il primo segnale dell'impegno politico diretto dell'associazione
verra' dato nella citta' di Catanzaro in occasione delle prossime
elezioni amministrative''.
E
Travaglio benedice il " nuovo " D' Alema
25/02 (Pietro Mancini) Massimo D' Alema, nell' arco temporale di
pochi giorni, è riuscito a incassare gli imbarazzanti elogi
di due personaggi entrambi di sinistra, ma distanti anni luce tra
loro : il giornalista giustizialista Marco Travaglio e Giovanni Consorte,
ex presidente di Unipol, inquisito, a piede libero, ma ancora gratificato
da uno stipendio mensile di 22 mila euro.
Nella sua rubrica sull' " Unità ", titolata per l'
occasione " Forza Max ! ", Travaglio si è complimentato
con il presidente dei DS, per il suo ennesimo attacco a Berlusconi
e a Previti, sferrato dopo le accuse, poi ritrattate, al Cavaliere,
dell' avvocato d' affari inglese David Mills. Una vera e propria retromarcia,
se non una " bomba ", come è stato definito dal "
Corriere della sera ", l' elogio a D' Alema da parte di Travaglio.
Che, nel gennaio 2004, riferendosi all' entourage del leader ds, ai
tempi della sua presidenza del Consiglio, aveva pronunciato la famosa
frase : " Entrarono a Palazzo Chigi con le pezze al culo e ne
sono usciti miliardari ! ". Il presidente della Quercia non presentò
mai l' annunciata querela, a differenza del suo ex collaboratore,
Claudio Velardi, che denunciò il giornalista, anche per una
successiva dichiarazione al " Foglio " : " Vorrei sapere
tutto dei consiglieri del Principe che hanno fatto fortuna ".
Nulla, in politica, avviene per caso : se Travaglio passa dai commenti
al vetrolio sulla " merchant bank " di Palazzo Chigi agli
inchini a Massimo, lo fa perchè, evidentemente, intende approvare
la decisione di Fassino e D' Alema - confermata dall' imbarco nelle
liste ds al Senato di Gerardo D' Ambrosio - di tornare all' uso politico
della giustizia. Dopo alcuni timidi tentativi fassiniani di ridimensionare
il potere e l' influenza del " partito dei giudici ", che
fa capo a Violante, la candidatura di D' Ambrosio e lo spazio concesso
alle sue aggressive posizioni contro l' attuale maggioranza, sulle
riforme della giustizia, evidenziano un precipitoso salto del gambero
della leadership del Botteghino. E segnalano il preoccupante ritorno
in auge della " sinistra togata ", con all' occhiello il
distintivo delle manette, che manifesta l' intenzione di piegare gli
avversari politici, ricorrendo a qualche generoso e gradito aiutino
dei procuratori, o ex, schierati con i post- comunisti. E Gerardo
D' Ambrosio sarà pure " serio, perbene e comunista ",
come lo ha definito il radicale Pannella, ma simboleggia, efficacemente,
la persistente commistione tra la politica della sinistra e l' orientamento
delle procure più importanti, da sempre sostenuta da Travaglio
e dal settore giustizialista, per nulla in disarmo, dell' Unione.
Quanto agli elogi a D' Alema di Consorte e alla difesa del ruolo del
Botteghino nella vicenda BNL ( " Massimo e Fassino sono stati
estremamente corretti nei miei confronti, non hanno avuto alcun ruolo
nella scalata ; è falso che i miliardi della mia mega - provvista
all' estero fossero destinati a finanziare la campagna elettorale
del mio partito ; pure un politico di sinistra può possedere
un mega-yacht " ), siamo curiosi di sapere come li giudicherà
Travaglio. Nel frattempo, ci auguriamo che D' Alema non esageri, in
campagna elettorale, il peso e l' importanza della sortita del manager
emiliano. E non torni ad esaltare la correttezza e le virtù
civiche di Consorte, come fece, qualche settimana fa, perdendo le
staffe con Casini, che aveva toccato il nervo scoperto Unipol, nella
trasmissione tv " Ballarò ". Non rientrerebbe nello
stile di un auto-candidato alla presidenza della Camera dei deputati.
Come non lo è neppure il recente, violento attacco, non molto
dissimile da quelli di Caruso e Ferrando, scagliato dall' europarlamentare
pugliese contro Bush e contro la politica estera dei nostri alleati
di Washington, accusati delle peggiori nefandezze ( spietate torture,
uso di armi non convenzionali, negazione, nelle " carceri- lager
", dei diritti umani dei prigionieri ). Forse, Massimo è
stato tradito, oltre che dalla foga pre - elettorale e dalla solita
voglia di strafare, tipica dei primi della classe, dal forte nervosismo
per l' avallo, concesso da Prodi alla candidatura del suo rivale,
Bertinotti, alla poltrona più alta di Montecitorio e dalle
ambizioni ( o velleità ? ) del " fratello - coltello "
di sempre, Veltroni, che sogna, inviando bigliettini a Casini, grandi
coalizioni centriste.
Laratta
(DL) sugli LSU/LPU: “Non esistono lavoratori di serie B, bisogna
stabilizzarli””
25/02 «Sia i lavoratori di pubblica utilità, che quelli
socialmente utili non sono lavoratori di serie b. A essi vanno garantiti
tutti i diritti di cui godono tanti altri loro colleghi; ossia il
diritto ad una stabilità duratura senza cui viene meno il più
sacrosanto dei diritti: quello di esistere». E' quanto sostiene
Franco Laratta, vicecoordinatore regionale della Margherita e candidato,
nel listone dell'Unione, alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche
del 9 e 10 aprile prossimi. «Condivido le preoccupazioni della
Cisl - ha aggiunto – in merito all’assenza di politiche
mirate alla stabilizzazione dei precari Lpu e Lsu. Fino ad oggi -
ha proseguito Laratta - poco o niente è stato fatto per risolvere
un problema che si trascina ormai da un decennio e che sembra non
trovare vie di sbocco. Al contrario sta diventando un fenomeno paradossalmente
normale in una regione che tutta è tranne che normale».
Laratta ripercorre a ritroso la sua esperienza amministrativa in seno
alla Provincia di Cosenza, quando era assessore al Lavoro. «In
quel periodo - ricorda - riuscimmo a stabilizzare un centinaio di
lavoratori precari che da part time e a tempo determinato, li trasformammo
a tempo pieno e a tempo inderminato. E questo – spiega - non
lo dico perchè rivendico dei meriti, o per fare demagogia,
ma soltanto per affermare che se esiste la volontà politica
è possibile concepire idee capaci di fronteggiare questa emergenza».
Il numero due del partito di Rutelli in Calabria evidenzia che «la
regione e il prossimo governo nazionale dovranno trovare risposte
adeguate e convincenti alle aspettative di tanti giovani calabresi
che vivono oggi una fase drammatica della loro esistenza. Lavoratori
– aggiunge - peraltro marchiati sbrigativamente da un odioso
acronimo che nel tempo ha assunto anche toni razziali e discriminatori,
soprattutto per ciò che riguarda l'accesso al credito per mettere
su famiglia piuttosto che far fronte all'acquisto di una casa».
Secondo il candidato della Margherita «occorre farsi carico
seriamente delle istanze di questi lavoratori. La classe politica
regionale e nazionale – dice - non può ignorare le difficoltà
di migliaia di lavoratori, che in questa circostanza altro non cercano
se non la sicurezza e la tranquillità che un paese civile e
democratico dovrebbe garantire a ciascun cittadino». «Vorrei
ribadire il fatto – sottolinea Laratta - che non si tratta di
tornare ad un assistenzialismo parassitario, fenomeno che fino al
recente passato è servito da serbatoio di voti per accrescere
le ambizioni elettorali di una certa classe politica», ma, prosegue,
«si tratta oggi di restituire speranze e certezze a chi per
colpe di un passato che non ha vissuto, intravede nel presente un
pesante ingombro per realizzare il proprio futuro». Per il vicecoordinatore
regionale Dl Franco Laratta occorre invece «valorizzare e far
crescere i nostri giovani con una forte motivazione del fare, ma con
la consapevolezza che le istituzioni siano al loro fianco e a loro
sostegno. Solo attraverso una forte spinta progettuale, sia nel privato
ma soprattutto nel pubblico, è possibile generare sviluppo
e occupazione stabile e duratura. La Calabria – ha concluso
Laratta - deve archiviare in fretta la stagione di regresso sociale
ed economico, dovuto anche ad una legislazione penalizzante, e deve
aprire una nuova fase di crescita occupazionale e di rilancio produttivo
capace di sfruttare appieno le enormi potenzialità che la regione
offre».
Soriero:
Con Idv verso il partito democratico di Prodi
25/02 ''Mettere a frutto l' entusiasmo con cui tante associazioni
della societa' civile si stanno aggregando per dare un contributo
all' Unione e a Prodi e porre in evidenza la sensibilita' con cui
Antonio Di Pietro ha messo a disposizione le liste di Italia dei Valori''.
L' ex parlamentare Ds, Giuseppe Soriero, presidente dell' associazione
Il Campo, ha presentato cosi' a Catanzaro lo spirito dell' accordo
per la presentazione di liste alle prossime elezioni politiche, alle
quali sara' candidato al Senato con Italia dei Valori, siglato da
alcune associazioni a carattere nazionale come la Rete, Federcasalinghe,
Repubblicani per l' Unione, ma anche altre locali come Rinascita di
Calabria e Pro Calabria. ''Quello che abbiamo presentato - ha aggiunto
Soriero - non e' un puro e semplice cartello, ma un nucleo politico
programmatico fatto di associazioni e movimenti gia' attivi nella
raccolta di firme per il referendum contro la devolution che con lo
stesso entusiasmo si propone di dare un contributo verso il partito
democratico di cui parla Romano Prodi''. Per Soriero ''va comunque
sottolineata la grande disponibilita' dimostrata da Antonio Di Pietro
rispetto a cio' che viene fuori quotidianamente da altre liste dove
la presentazione delle candidature e' caratterizzata da discussioni
tese a volte ad evidenziare segnali di chiusura. Italia dei Valori,
al contrario, sta dimostrando grande apertura e questo e' un dato
politico interessante per chi ragiona in un' ottica di aggregazione
democratica''. ''E' nostra intenzione - ha detto ancora Soriero -
anche per quanto riguarda la competizione amministrativa a Catanzaro
correggere l' impostazione distorta e sballata che era venuta fuori
dal tavolo sgangherato dei segretari provinciali. Vogliamo rimettere
il tavolo con i piedi per terra dando vita ad un altro centrosinistra
attraverso un cartello di partiti e movimenti che assieme intendono
fare vincere la coalizione, un altro centrosinistra. Tutto cio' motivando
e entusiasmando l' elettorato e tutto il popolo del centrosinistra,
ma anche avvicinando gente delusa dalla destra''. Per quanto riguarda,
infine, le notizie relative alla candidatura del vice presidente della
Regione, Nicola Adamo, alla Camera nella lista Ulivo, Soriero ha detto:
''voglio vedere. Non intendo esprimere sui si dice. Attendo notizie
ufficiali - ha aggiunto - per valutare attentamente quella che sara'
la lista dell' Ulivo e del mio partito. C' e' comunque una riflessione
da fare rispetto alla continuita' del lavoro della Giunta regionale
e rispetto alla caratterizzazione che i Ds vogliono dare''
Tre
amministratori aderiscono a PartecipAzione
25/02 Egidio Servello, vicesindaco di Vallelonga, Angela Fondacaro,
consigliere comunale di Cerisano ed assessore della Comunita' Montana
delle Serre Cosentine, ed Emanuele Fuoco, consigliere comunale di
Cellara, hanno aderito a ''PartecipAzione'', il movimento lanciato
dall' assessore regionale Beniamino Donnici che, e' scritto in un
comunicato, ''entra nei luoghi dell' amministrazione pubblica e lo
fa attraverso persone la cui vocazione alla politica si traduce in
servizio alla comunita'''. Nell' incontro che ha sancito il coinvolgimento
degli amministratori Servello, Fondacaro e Fuoco, e' scritto in un
comunicato, ''tutti hanno ribadito l' impegno a favore del consolidamento
del movimento nei territori di appartenenza, sottolineando come dappertutto
si sia tristemente consumata la distanza tra i cittadini e la politica''.
Beniamino Donnici, nel dare il benvenuto ai nuovi amministratori,
ha ribadito come fra i principi ispiratori di PartecipAzione ci sia
proprio la consapevolezza di dover riconciliare due soggetti, cittadini
e politica, tra i quali bisogna saper aprire un dialogo costante.
''E' fuor di dubbio - ha sostenuto Donnici - che assume priorita'
l' impegno a ricostruire un rapporto bilaterale tra gli amministrati
e chi e' chiamato a fare le scelte giuste per il bene comune con l'
obiettivo di innalzare la qualita' della vita ed il benessere sociale
nei diversi territori''. ''La valorizzazione delle identita' territoriali
- ha concluso Donnici - e' cosa che ci sta molto a cuore e, per questo,
gli amministratori sono un punto di riferimento insostituibile, la
risorsa vera che crea partecipazione''.
Fiamma:
“Il centrosinistra ignora i problemi dei lavoratori”
25/02 “E' davvero stupefacente il comportamento del Vice Presidente
della Regione Calabria on.Nicola Adamo che ha dribblato i sindacati
non presentandosi ad un incontro indetto per discutere sul problema
del Consorzio Sibari- Crati . Un'assenza che non è stata nemmeno
preceduta da un avviso di rinvio”. Lo afferma in una nota la
federazione provinciale della Fiamma Tricolore di Cosenza. “E'
evidente –aggiunge la nota- che i rappresentanti di questa sinistra
italiana che a parole dicono di essere dalla parte dei lavoratori
nei fatti , dei lavoratori, se ne fregano tanto quanto” . “E'
questo – conclude il comunicato della Fiamma Tricolore- è
solo un assaggio di quanto vedremo nei prossimi anni :I problemi della
Calabria da anni irrisolti continueranno a rimanere tali”.
La
sinistra giovanile chiede le primarie per Cosenza e Rende
24/02 La Federazione provinciale di Cosenza della Sinistra giovanile,
in una nota, sottolinea la necessita' delle primarie per scegliere
i candidati a sindaco dell' Unione per la stessa citta' bruzia e per
Rende. ''Viste le ultime vicende riguardanti le competizioni elettorali
amministrative che si svolgeranno a Rende e Cosenza e le posizioni
di stallo che si sono create nell'azione dei partiti - si afferma
nella nota - e' urgente e di fondamentale importanza la definizione
di un percorso condiviso di alleanza tra i partiti, i movimenti, le
organizzazioni ed i cittadini del centro sinistra in cui confrontarsi
per la definizione dei programmi elettorali e per la scelta dei metodi
di selezione del candidato sindaco con lo strumento delle elezioni
primarie. Questo metodo di scelta impone a tutti i partecipanti, e
soprattutto a quelli sconfitti, una forte fedelta' all'Unione. Tutti,
vincitori e vinti, devono impegnarsi al massimo nella campagna elettorale
facendo in modo che chi e' sconfitto non possa presentare liste di
disturbo dannose per la coalizione e che rappresenterebbero un tradimento
sia dello spirito stesso delle primarie, che della volonta' degli
elettori. L' importanza delle Primarie si evidenzia soprattutto per
una scelta trasparente e democratica dei sindaci, i quali hanno in
se' sia una funzione politica partigiana, sia una funzione amministrativa
di rappresentanza che interessa sia chi li ha votati sia chi li ha
avversati''. ''E' per questo - sostiene ancora la Sinistra giovanile
di Cosenza - che rimaniamo stupiti leggendo in questi giorni che a
Cosenza e Rende alcuni partiti non vogliono le primarie. Forse vogliono
decidere un sindaco a tavolino senza l' ampio consenso sia di militanti
che di cittadini? Forse non vogliono un confronto trasparente e democratico?
Ci stupiscono soprattutto i socialisti sia di Rende che di Cosenza,
che, essendo una delle piu' forti e rispettabili forze politiche del
nostro territorio, sembrano quasi avere paura delle primarie quando
invece loro stessi, con una personalita' autorevole e forte, potrebbero
vincere questa competizione. Da giovani di sinistra il nostro desiderio
e' stato e rimane quello di chiedere ai partiti di non rinchiudersi
nelle loro stanze ma di sondare anche la volonta' dei cittadini per
le scelte che riguardano il futuro della comunita'. E per fare questo
in due importanti citta' come Rende e Cosenza l'unica soluzione possibile
e' quella delle elezioni primarie''.
Loiero
pronto con la lista del Governatore al Senato? Unione in subbuglio
in Calabria.
23/02 Una lista del governatore in Calabria? E' l'ipotesi che da
questo pomeriggio ha messo scompiglio negli ambienti politici regionali,
specialmente quelli del Consiglio. Tutto è partito intorno
a mezzogiorno, quando è stata diffusa una nota del presidente
della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Gaetano Bruni, della Margherita,
considerato vicino al presidente della Regione, Agazio Loiero. Nella
nota, Bruni asserisce che "è tempo di aprire una nuova
fase nella vita politica della Calabria, dove si sta determinando
una situazione molto grave e complicata con il rischio di presentare
alle prossime consultazioni liste deboli che non aiuteranno il centrosinistra
a vincere" e che "nella Margherita calabrese gli uomini
più radicati sul territorio e tra gli elettori rischiano di
restare fuori per decisioni prese a Roma senza più alcun riferimento
al partito federale di cui non vediamo più traccia". Lo
stesso Bruni, nei mesi scorsi, ha chiesto invano una candidatura al
parlamento alla direzione nazionale del suo partito. Non avendo ottenuto
risposta, ieri ha ritirato le dimissioni date 20 giorni prima allo
scopo di non rendersi ineleggibile qualora fosse stato candidato ed
è tornato alla guida dell'Amministrazione provinciale. La nota,
che si chiude con l'invito di Bruni a formare intorno a lui "una
lista alternativa capace di recuperare tutte le risorse che la Margherita
a Roma ha volutamente ignorato", è stata diffusa dal portavoce
del Presidente della Regione Agazio Loiero. Ciò ha scatenato
le supposizioni di diversi segretari e consiglieri regionali, secondo
i quali potrebbe essere il segnale che Loiero- ritenuto in contrasto
con la direzione nazionale del partito a causa di alcune scelte sulle
candidature in Calabria che non lo hanno trovato d'accordo- voglia
porsi come ispiratore di una lista di centrosinistra al Senato in
competizione con quella ufficiale della Margherita, nonostante i vertici
dell'Ulivo abbiano vietato le cosiddette "liste dei governatori"
con la sola eccezione del presidente del Friuli, Riccardo Illy.
Questa la dichiarazione integrale di Bruni rilasciata dal portavoce
di Loiero nel primo pomeriggio: “Abbiamo un patrimonio forte
di idee e di uomini che non può essere dissipato ed è
tempo di aprire una nuova fase nella vita politica della Calabria
dove si sta determinando una situazione molto grave e complicata con
il rischio di presentare alle prossime consultazioni di aprile liste
deboli che non aiuteranno il centrosinistra a vincere. Nella Margherita,
in particolare per le liste della nostra regione, gli uomini più
radicati sul territorio e tra gli elettori rischiano, infatti, di
restare fuori per decisioni prese a Roma senza più alcun riferimento
al partito federale di cui non vediamo più traccia. Non possono,
allora, essere accettate senza reagire decisioni che penalizzano un’intera
classe dirigente che nella Margherita ha creduto e per la Margherita
ha speso generosamente molte energie. La ribellione del partito nel
Vibonese e la delusione che si coglie in ogni angolo della Calabria
sono una conseguenza di tutta questa situazione. E’ necessario,
allora, chiudere un ciclo e assumere scelte coraggiose. Queste idee
e questi uomini sono un capitale importante per la democrazia e la
governabilità del Paese e non possono essere sacrificati per
scelte di vertici lontani che ignorano le realtà territoriali.
Bisogna superare tale situazione e ridare una speranza di futuro al
popolarismo cattolico nella nostra regione. Invito, dunque, tutti
coloro che sono stati sacrificati e i tanti e tanti militanti che
non condividono le determinazioni assunte a Roma contro uomini che
hanno rappresentato il partito in Calabria e hanno lavorato con impegno
per il suo successo, a stringersi attorno a me per formare una lista
alternativa capace di recuperare tutte le risorse che la Margherita
a Roma ha volutamente ignorato”.
Pietro
Mancini intervista Giulio Andreotti sull’Islam: “Relazione
responsabile di Fini su Bengasi. Ottimo il niet di Ciampi alla Fallaci”
23/02 "E' stata una relazione molto responsabile, sia nei contenuti
sia nel modo con cui sia lui che Pisanu hanno riferito al parlamento,
perche' e' un momento di particolare delicatezza e chi ha la testa
sul collo deve cercare di non eccitare risentimenti o suscitare sospetti
e reazioni". Cosi' il senatore a vita Giulio Andreotti commenta,
ai microfoni di Pietro Mancini del Gr3, la relazione di ieri del Ministro
degli esteri Gianfranco Fini al Senato sulle proteste di Bengasi.
"Questo - aggiunge Andreotti - non vuol dire affatto chinare
la testa o non vedere pericoli, ma significa proprio riprendere una
linea perseguita per alcune decine di anni. siamo stati fuori dalle
reazioni anche di movimenti pericolosissimi proprio perche' abbiamo
cercato di non apparire provocatori". Andreotti, infine, loda
la decisione di Ciampi di bocciare la proposta di nominare la Fallaci
senatrice a vita: "Secondo me ha fatto bene. su un piano umano
a me fa anche molta tenerezza perche' e' malata, pero' rappresenta
un'ala direi militarizzata nella cultura mondiale che ha provocato
in molti settori moderati del mondo islamico uno sconcerto, una grande
preoccupazione".
Costituito
il comitato PartecipAzione a San Giovanni in Fiore
23/02 E' stato costituito a San Giovanni in Fiore il comitato promotore
di ''PartecipAzione - verso il partito democratico'', il movimento
politico fondato dall' assessore regionale al Turismo Beniamino Donnici.
Referenti dell' organismo, nel grosso centro della Sila cosentina,
sono Giuseppe Scarcelli e Andrea Martino. ''Oggi - afferma Eugenio
Madeo, portavoce del movimento - ci insediamo in una realta' importante
direi strategica nella mappa politica regionale, della provincia di
Cosenza in particolare. Conosciamo bene pero' le criticita' e le problematiche
di San Giovanni in Fiore cosi' come le sue potenzialita'. A partire
da questi aspetti, il nostro movimento sviluppera' proposte innovative''.
''Agli amici Scarcelli e Martino - conclude Madeo - auguriamo dunque
un buon lavoro, certi che l' esperienza gia' maturata portera' numerose
nuove adesioni, affermando una presenza qualificata del movimento
nell' area silana''
Il
Presidente della Provincia di Vibo, Bruni, non viene candidato e ritira
le dimissioni. Proteste di Giamborino (DL), Russo (Giovani DL). Autosospesi
gli esponenti DL di Vibo.
22/02 Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Gaetano
Bruni, ha ritirato le dimissioni presentate con riserva il 2 febbraio
scorso in vista di una possibile candidatura al Parlamento. La decisione
e' stata comunicata oggi, ultimo giorno utile, nel corso di una conferenza
stampa durante la quale Bruni, che era con il vice presidente Paolo
Barbieri, dal presidente del Consiglio provinciale Vincenzo Stagno
e dal segretario generale Domenico Mazzitelli, ha illustrato nel dettaglio
i motivi della sua scelta, sviscerando tutti gli aspetti politici
e amministrativi della questione. ''Sebbene - ha detto Bruni - le
liste elettorali saranno presentate nella loro composizione definitiva
soltanto tra qualche giorno, ho deciso di ritirare in tempo utile
le mie dimissioni per evitare che il Consiglio fosse sciolto con il
conseguente commissariamento dell'Ente. Per quanto mi riguarda, quindi,
la partita e' chiusa, ma resta in piedi il problema di una rappresentanza
vibonese in Parlamento. Non e' accettabile, infatti, che Reggio Calabria
possa contare su almeno quattro rappresentanti, Crotone su tre, Catanzaro
su due e Vibo Valentia resti, invece, senza un candidato. Perche'
il rischio concreto e' proprio questo: che la nostra provincia venga
nuovamente discriminata dalle scelte che contano''. ''La battaglia
per conseguire questo obiettivo - ha aggiunto - non e' affatto conclusa
- ha continuato - e gia' oggi chiedero' al segretario provinciale
del mio partito, la Margherita, di convocare per questa sera una riunione
per porre con forza la questione ai vertici nazionali. Personalmente
non condividero' una lista nella quale non figuri alcun rappresentante
vibonese e non capisco con quale spirito si possa partecipare attivamente
e con passione a una campagna elettorale che esclude il nostro territorio''.
Il presidente della Provincia ha poi fatto riferimento ai contrasti
all'interno della coalizione che hanno segnato gli ultimi mesi. ''Questa
guerra sotterranea - ha proseguito Bruni - che nei fatti danneggia
il territorio, ha pesato notevolmente anche sulla prospettiva di una
rappresentanza parlamentare. La coalizione che abbiamo messo insieme
con tanti sacrifici, conseguendo risulti clamorosi alle ultime elezioni
provinciali, comunali e regionali, non ha dato sino ad oggi i frutti
sperati. Non vi e' dubbio che chi ha remato contro ora dovra' assumersene
la responsabilita' e pagare lo scotto che cio' comporta''. ''E' necessario
- ha concluso - recuperare in fretta il tempo perduto e per conseguire
questo fine e' indispensabile che la ''macchina'' sia messa a punto.
Con questo scopo avviero' immediatamente una serie di contatti e incontri
con coloro che si sono sforzati di collaborare con me, al fine di
verificare se ci sia o meno la possibilita' concreta di far ripartire
al massimo regime di giri l'azione della Provincia, ricorrendo anche
a soluzioni tecnico-istituzionali. In caso contrario, nell'arco di
due mesi sono pronto a lasciare definitivamente la guida dell'Ente.
Se siamo in grado di dare risposte ai problemi della gente, bene,
altrimenti e' meglio tornare tutti a casa e fare altro''.
''Quanto e' accaduto costituisce l'ennesima, grave mortificazione
per il territorio vibonese, che ancora una volta si vede relegato,
da una perversa quanto inaccettabile logica spartitoria e verticistica,
nell'ormai insostenibile ruolo di assoluta subordinazione e dipendenza,
che mortifica sempre piu' le legittime aspirazioni di progresso della
nostra gente''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale
della Margherita, Pietro Giamborino, circa la mancata
candidatura alle elezioni politiche del presidente della Provincia,
Ottavio Bruni. ''La decisione - ha aggiunto - assunta dagli organismi
nazionali della Margherita e dell'Unione nella delicata fase di redazione
delle liste dei candidati, provoca disorientamento e sconforto nella
base e nei vertici dirigenziali del partito presenti sul territorio.
Che, con grande amarezza e profonda delusione, constatano la scarsa
considerazione in cui sono stati tenuti il duro lavoro organizzativo
di questi anni e gli eccellenti risultati conseguiti. Un periodo costellato
da grandi successi, durante il quale il partito si e' costantemente
segnalato all'attenzione nazionale, conseguendo ad ogni competizione
medie elettorali tra le piu' alte di tutto il Paese''. ''Forti di
cio' - ha proseguito Giamborino - ed in considerazione dello spessore
politico ed umano del presidente Ottavio Bruni, avevamo ritenuto legittimo
manifestare ai vertici della Margherita la necessita' di essere rappresentati
in questo difficile passaggio elettorale dal nostro esponente piu'
autorevole e rappresentativo, capace di incarnare le aspettative di
crescita sociale e di sviluppo democratico delle nostre Comunita'.
Una candidatura, quella di Bruni, che sin dal primo momento avevamo
inteso proporre non solo come autorevole espressione politica di parte,
ma piu' in generale come legittima aspirazione di tutto il territorio
vibonese ad essere rappresentato nel cuore delle istituzioni del Paese
da chi piu' di ogni altro si e' in questi anni caratterizzato per
passione e spirito di servizio''. ''E per aver - ha concluso - sempre
orientato la sua azione politica ed istituzionale in direzione dell'affermazione
dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta Costituzionale e ad oggi
negati nella nostra terra''.
“Non
condivido affatto la scelta effettuata dai vertici del partito regionale
e nazionale, che esclude la presenza in postazione utile del presidente
Ottavio Bruni nelle liste per le prossime elezioni politiche''. E'
quanto sostiene in una nota il segretario regionale dei giovani della
Margherita, Giovanni Russo (nella foto). ''Una scelta
- ha aggiunto - che mortifica un territorio quale e' quello vibonese,
in cui i popolari prima e la margherita oggi, sempre sotto la leadership
ampiamente riconosciuta del presidente Bruni, ha raccolto ampie fette
di consenso. Nonostante cio', anche in questa occasione , cosi come
per la composizione della giunta regionale, la margherita vibonese
viene completamente ignorata nelle scelte che contano. Oggi quindi,
alla luce degli ultimi epiloghi esprimo la mia totale vicinanza al
presidente Bruni e soprattutto il mio forte dissenso nei confronti
di un partito che non ha il coraggio di premiare la coerenza , la
correttezza e la trasparenza dimostrata dal presidente nei suoi tanti
anni di militanza nel partito''. ''Esterno cosi' - ha concluso Russo
- lo stato d'animo mio che e' anche quello di tutti i giovani iscritti
alla margherita vibonese''
Quasi tutti i rappresentanti vibonesi della Margherita si sono autosospesi
dal partito per protesta contro i vertici nazionali per mancata candidatura
al Parlamento dell'attuale presidente dell'Amministrazione provinciale
di Vibo Valentia, Gaetano Ottavio Bruni, nonostante l'unanime indicazione
espressa in questo senso sia a livello provinciale e che regionale.
Bruni, eletto per la seconda volta alla guida della Provincia nel
giugno 2004 con oltre il 62 per cento dei voti, ha ritirato oggi (ultimo
giorno utile per evitare il commissariamento dell'Ente) le dimissioni
rassegnate con riserva il 2 febbraio scorso in vista di una sua possibile
candidatura alle Politiche di aprile, che, pero', non e' arrivata.
La mancata designazione di Bruni ha determinato la presa di posizione
di tutti i militanti locali della Margherita, che oggi hanno annunciato,
con un documento sottoscritto da centinaia di firme, la decisione
di autosospendersi, invitando Bruni e il segretario provinciale del
partito, Lorenzo De Sossi, a fare altrettanto. A sancire la frattura
sono stati i 10 sindaci esponenti del partito, i consiglieri comunali
e provinciali, gli assessori, i presidenti delle due Comunita' montane
ed i presidenti dei Circoli della Margherita (oltre 100) sparsi sul
territorio vibonese.
Laratta
(DL) accusa l’ANAS per le disastrose condizioni della statale
107
22/02 «L’Anas andrebbe denunciata dagli automobilisti
per lo stato di completo abbandono della Sgc 107 Paola-Cosenza-Crotone,
che nel tratto silano si presenta del tutto dissestata, con enormi
buche, e per trenta chilometri con l’asfalto completamente divelto».
Lo afferma il vicecoordinatore regionale vicario della Margherita,
Franco Laratta, il quale è anche cittadino e amministratore
di San Giovanni in Fiore.
«È da 15 anni – prosegue - che viaggio tutti i
giorni attraversando la Sgc silana, ma non mi era mai capitato di
assistere ad uno spettacolo indecente e pericolosissimo come quello
attuale, e che per giunta perdura da oltre un mese». Franco
Laratta lamenta che le pessime condizioni in cui versa la statale
«è stato liquidato dall’Anas con dei semplici cartelli
che invitano a ridurre la velocità a 20 o 30 chilometri orari,
senza che questi siano intervenuti per la manutenzione né ordinaria
né straordinaria, doverosa in questi casi». Un’arteria
di collegamento importante «dove i vincoli di sicurezza sono
spesso disattesi e dove, a causa di queste negligenze, ogni giorno
si registrano incidenti e tamponamenti spesso con conseguenze gravi».
E comunque, sostiene ancora Laratta «se da un lato, fortunatamente,
non ci sono incidenti, dall’altro le auto riportano quasi sempre
danni meccanici seri che nessuno mai ripagherà». Tuttavia,
secondo Franco Laratta «l’Ente svolge un ottimo lavoro
per rendere transitabile la superstrada della Sila nei mesi invernali
e anche in presenza di abbondanti nevicate». Ma quest’anno,
invece, nonostante «la scarsa quantità di neve caduta,
l’Anas si è fatta sorprendere dai danni provocati dal
gelo sulla superstrada ed è poi scomparsa da oltre un mese».
Sarà un problema di fondi «dovuto – spiega Laratta
- con ogni probabilità ai tagli massicci che il Governo ha
operato nell’ultima finanziaria, che hanno causato la paralisi
operativa dell’Anas in Calabria». L’esponente politico
sottolinea come «a questo punto, nell’impossibilità
di operare, si abbia il coraggio di chiudere l’importante arteria
per non mettere a repentaglio la vita di migliaia di persone che ogni
giorno la percorrono». Diversamente «gli automobilisti
dovrebbero denunciare l’Anas per attentato alla sicurezza ed
alla incolumità dei cittadini». Laratta chiama in causa
anche alcuni «sindaci dell’area presilana, i quali sfiorano
il ridicolo e non provano alcuna vergogna nemmeno quando, in questi
casi, si ostinano a installare gli autovelox sulla stessa arteria».
«Un atteggiamento vessatorio», conclude il numero due
della Margherita calabrese, «che rappresenta per gli automobilisti
una beffa oltre al danno».
I
giovani di Locri scrivono a Prodi e a DL: “Candidate la vedova
Fortugno”
22/02 ''Lo diciamo senza panegirici: la nostra luce, in questo momento,
si chiama Maria Grazia Fortugno, la quale non e' un riferimento solo
per noi ragazzi, ma per l' intera societa' civile calabrese che vede
in lei il simbolo della lotta antimafia''. Cosi' i giovani di Locri,
che si firmano i ''ragazzi dello striscione'', in riferimento a quel
''e adesso ammazzateci tutti'' esposto dopo l' omicidio del vice presidente
del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, hanno
scritto ai dirigenti della Margherita Francesco Rutelli, Franco Marini,
Dario Franceschini, a Romano Prodi, ed ai dirigenti e segretari dei
partiti dell' Unione per sollecitare la candidatura alle prossime
politiche dela vedova di Fortugno. ''Siamo solo dei ragazzi - e' scritto
nella lettera - quei ragazzi che in Calabria, da Locri a Polistena,
a Reggio Calabria, a Gioia Tauro, hanno iniziato a fare politica con
Franco Fortugno, gli stessi ragazzi che all' indomani dell' efferato
e vile omicidio di Franco non hanno esitato un solo istante a sfidare
in maniera diretta sia la 'ndrangheta, che la cultura della mafiosita'
che da secoli ormai imperversa incontrastata nella nostra martoriata
terra. E adesso ammazzateci tutti. Lo abbiamo scritto proprio noi
sfidando direttamente chi aveva ammazzato un uomo che per noi non
rappresentava soltanto un riferimento politico, ma umano, di correttezza,
lealta' e trasparenza. Ci abbiamo messo le nostre facce, i nostri
nomi e cognomi, a schiena dritta ed a testa alta''. ''Il 16 ottobre,
giorno di Primarie - prosegue la lettera - doveva essere un giorno
di festa per tutti, per la politica, per la partecipazione, per la
Margherita e per l' intera coalizione di centrosinistra. Ma cosi'
per noi non e' stato, ed e' qui che 'loro' hanno deciso di sfidarci:
voi votate pure con la penna, tanto qui noi votiamo con le pistole.
Questo hanno voluto dirci i 'signori' della malavita calabrese. Adesso
abbiamo il dovere di dimostrare non tanto ai calabresi quanto a noi
stessi ragazzi e ragazze che vogliamo credere nella politica che non
e' cosi'. Abbiamo il dovere di dimostrare che in Calabria il sacrificio,
l' impegno e la voglia di riscatto possono servire a qualcosa di buono;
che i sogni, le speranze ed il sacrificio personale di Franco Fortugno
non sono morte, ma che continuano a vivere. Franco vive nel dolore
della sua famiglia e dei suoi amici, e questa e' per noi una speranza,
la speranza di sentirci come una Fenice, che non muore mai, ma rinasce
dalle sue stesse ceneri. Bisogna solo trovare il coraggio di scegliere
e di preferire l' esperienza e la testimonianza rispetto agli ormai
vituperati 'equilibri', utili forse al Partito, ma non certamente
alla voglia di continuare ad andare avanti con il nostro impegno politico.
Adesso a voi scegliere da che parte stare''.
Il
3 marzo assemblea congressuale per l’elezione del segretario
regionale dei DS con Fassino a Lamezia
22/02 La direzione regionale dei Ds, riunitasi ieri, ha deciso la
convocazione dell' assemblea congressuale per l' elezione del nuovo
segretario regionale. L' assemblea si svolgera' venerdi' 3 marzo alle
15 al centro agroalimentare di Lamezia Terme e sara' aperta da una
relazione del segretario regionale uscente, Nicola Adamo, e conclusa
dal segretario nazionale del partito Piero Fassino.
Stella
eletto segretario del Prc di Castrovillari
22/02 E' Carmine Stella il nuovo segretario del Partito della Rifondazione
Comunista di Castrovillari. Stella e' stato eletto dal nuovo direttivo
al termine del congresso straordinario del partito. Al congresso,
che si e' svolto nella sala consiliare della comunita' montana del
pollino, hanno partecipato il consigliere regionale, Damiano Guagliardi;
il segretario regionale del partito, Rocco Tassone; Gennaro Cortese,
componente della segreteria regionale, e Dina Luzzi, della segreteria
della Federazione di Cosenza.
La
Sinistra Giovanile indica tre nominativi per le candidature dei DS
in Calabria
22/02 La commissione elettorale della Sinistra giovanile ha formulato
tre nomi alla commissione regionale e nazionale che stanno valutando
le candidature della lista dell' Ulivo alla Camera. In particolare
la Sinistra giovanile ha idnicato all' unanimita' Michele Vuono, della
Federazione di Cosenza, Michele Ambrogio, della Federazione di Reggio
Calabria, e Davide Zicchinella, della Federazione di Catanzaro.
Le
rose dei nomi di DS e Verdi. Pisanu per Forza Italia in Calabria
21/02 I Ds calabresi proporranno alla Direzione nazionale del partito
una rosa di nomi per le candidature alla Camera nella lista unitaria
con la Margherita, che rappresenta la sommatoria delle proposte avanzate
dalle singole federazioni provinciali. E' quanto emerso dalla riunione
del partito svoltasi stasera a Falerna. Nel corso della riunione e'
stato anche chiesto che venga dato mandato alla commissione elettorale
del partito di definire le liste in stretto contatto con la segreteria
regionale e la direzione nazionale. Tra i nomi che saranno proposti
alla direzione nazionale figurano, tra gli altri, quello di Lillo
Zappia (Reggio Calabria), Enza Bruno Bossio, Mario Franchino, Franco
Pacenza e Pietro Midaglia (Cosenza), Marilina Intrieri (Crotone),
Franco Amendola, segretario provinciale di Catanzaro, e Franco De
Luca (Vibo Valentia). Tra i nomi avanzati dall' area Salvi figura
quello di Anania, tra quelli dell' area Bandoli figurano Richichi
e Morfema. I Ds hanno gia' definito da tempo le candidature di Marco
Minniti, testa di lista alla Camera, e di Nicola Latorre, Rosa Calipari
e Nuccio Iovene, al Senato.
Il segretario regionale dei Verdi, Leo Autelitano, sara' candidato
al numero 2, subito dopo il capolista Alessandro Bianchi, al Senato
nel collegio senatoriale della Calabria nella lista ''con l' Unione''
che vede insieme Verdi, Comunisti italiani e consumatori. ''La scelta
di candidare il nostro segretario regionale - ha sostenuto Diego Tommasi,
responsabile per le politiche degli enti locali dei Verdi - rappresenta
la conferma del nostro massimo impegno anche per il Senato per la
prossima competizione elettorale. Con Autelitano i Verdi offrono un
contributo importante alla lista con il suo patrimonio di impegno
e passione sulle tematiche ambientaliste ed ecopacifiste''.
Cresce la fibrillazione all'interno della Cdl per la composizione
delle liste. Al Senato Forza Italia conferma l'intenzione di schierare
molti big come capolista per cercare di far pendere la bilancia a
favore del centrodestra soprattutto li' dove la partita e' in bilico
e un pugno di voti in piu' o meno puo' far scattare il premio di maggioranza.
Anche se l'ultima parola spettera' a Silvio Berlusconi, fonti del
partito rilanciano la candidatura di Beppe Pisanu al Sud: il ministro
dell'Interno si potrebbe presentare oltre che in Sardegna anche in
Calabria, Puglia o Lazio. In tal caso, proprio in Puglia Pisanu troverebbe
come concorrente Marco Follini in corsa per l'Udc a palazzo Madama.
L'ex segretario centrista ha gia' sciolto la riserva, mentre il titolare
del Viminale non avrebbe ancora dato il suo ok definitivo. Dietro
Pisanu in lista ci sarebbero i senatori Rosario Giorgio Costa (sottosegretario
alla Difesa), e Antonio Azzollini (presidente della commissione Bilancio).
Anche se l'ultima parola spettera' a Silvio Berlusconi, fonti della
maggioranza confermano che Giulio Tremonti dovrebbe presentarsi in
tutte le regioni del Nord. Nelle ultime ore, pero', si sta accreditando
l'ipotesi che da' il ministro dell'Economia candidato in Lombardia
e Veneto mentre spunterebbe il nome di Claudio Scajola per Piemonte
e Liguria.
Bevacqua:
“Dal congresso della Rosa nel Pugno spunti utili per l’Unione”
21/02 ''Il congresso provinciale de la Rosa nel Pugno ha offerto
spunti di analisi e riflessioni utili alla composizione di un quadro
politico unitario nell' ambito della coalizione di centrosinistra''.
A sostenerlo e' stato il coordinatore provinciale di Cosenza della
Margherita, Mimmo Bevacqua. ''L' assenza dei rappresentanti della
Margherita al congresso, per un disguido interno, e la mia personale,
determinata da impegni istituzionali assunti in precedenza - ha aggiunto
Bevacqua - non impedisce di salutare la nascita del nuovo soggetto
politico nella nostra citta' con interesse ed attenzione, nella piena
consapevolezza che la pluralita' delle opinioni e' fonte di democrazia
e di ricchezza per la nostra societa'. All' amico Papasso rivolgo
il mio sincero augurio di buon lavoro, in una fase politica di grande
importanza, di evidente conflittualita', nella quale la sua moderata
impostazione sara' utile al proseguimento di finalita' ed obiettivi
di governo delle nostre realta' locali. Un riconoscimento, infine,
per l' amico Mimmo Genise, al quale sento di esprimere la mia personale
stima per il lavoro comune svolto in questi anni in cui ho potuto
apprezzare le sue grandi doti umane e politiche che hanno consentito
di instaurare un proficuo rapporto di amicizia anche al di la' del
ruolo a ciascuno assegnato''. ''Sono certo, pertanto - ha concluso
Bevacqua - che le sue qualita' gli consentiranno di conseguire nei
mesi a venire sempre maggiori successi''.
Rosa
Villecco Calipari: non mi arrendo
''Non mi arrendo, il caso e' ancora aperto''. E' quanto ha detto
Rosa Calipari, vedova di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi
ucciso in Iraq dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena.
Rosa Calipari, che sara' candidata al Senato da Ds in Calabria, ha
partecipato stamani a Cosenza all' incontro 'Legalita', giustizia,
diritti umani: il caso Calipari' organizzato dalla facolta' di Scienze
politiche dell'Unical. ''E con me - ha aggiunto - non si arrendono
quanti hanno sottoscritto l'appello al presidente Ciampi affinche'
sia fatta piena luce sulla vicenda che ha portato alla morte di mio
marito''. Sulla sua candidatura ha detto che ''sara' un impegno per
la giustizia e per la legalita'. Valori che noi dobbiamo difendere
in tutti i modi, specie in questa regione che io amo e per la quale
ho intenzione di impegnarmi con tutte le mie forze. Un ruolo in Parlamento
puo' servire a denunciare le vicende ancora oscure. Non solo l'omicidio
di Nicola Calipari, perche' nel nostro Paese ci sono molte altre morti
che bisogna spiegare''
Caruso
(Prc) “La sovversione non è un diritto ma un dovere”
21/02 ''So che alla Procura di Cosenza e al ministro Pisanu questo
non piace, oggi pero' la sovversione non e' un diritto, ma un dovere''.
Lo ha detto Francesco Caruso, intervenendo oggi a Napoli al convegno
del Prc sul Mezzogiorno. Un'affermazione sulla quale il leader dei
Disobbedienti e' tornato, rispondendo a margine alle sollecitazioni
dei cronisti. Sovversione in senso rivoluzionario? ''No - ha replicato
- Si tratta di un programma minimo di decenza politica. E' ovvio che
non e' pensabile semplicemente riformare una dimensione della politica
e della democrazia ormai completamente in crisi''. ''Penso alla democrazia
non solo in senso generale - ha aggiunto - quella di Abu Graib, e
di Guantanamo, famosi esportatori di democrazia, o a Falluja, dove
poi col fosforo bianco i comportamenti (degli occidentali ndr.) diventano
quelli di veri e propri terroristi, ma credo che il problema sia uscire
oltre le forme di democrazia rappresentativa, oltre le forme attuali
della democrazia''. Per il leader dei Disobbedienti, ''non basta andare
una volta ogni cinque anni a mettere una scheda in un'urna , bisognerebbe
dare molta piu' voce ai cittadini e alla societa' civile: costruire
forme di democrazia diretta e di partecipazione''. ''Sono onorato
di essere stato candidato - ha concluso - questo dimostra la voglia
di Rifondazione comunista di mettersi in discussione e riconoscere
i movimenti''
I
Giovani DL chiedono a Prodi la candidatura della vedova Fortugno
20/02 ''Chiediamo che Maria Grazia Fortugno, vedova di Francesco
Fortugno, sia capolista della Margherita in Calabria per le elezioni
per il Senato perche' siamo certi che la sua presenza costituira'
veramente il vessillo della vittoria contro la mafia che faremo sventolare
su ogni casa di persona onesta''. E' quanto sostengono i giovani della
Margherita di Reggio Calabria in una lettera inviata a Romano Prodi
ed ai dirigenti nazionali del partito. ''Chiediamo a tutti i nostri
dirigenti, che stimiamo ed ammiriamo - si afferma ancora nella lettera
- di dimostrarci che i valori valgono piu' dei meschini calcoli di
potere di singoli uomini. Ma pretendiamo che le scelte chiare e coraggiose
vengono fatte anche dai partiti, ed in particolare dal nostro partito,
dal partito di Franco Fortugno. La sua memoria rinnova la nostra fede,
che viene sostenuta e continuata della sua fedele compagna di ogni
battaglia, Maria Grazia Fortugno, che e' diventata ormai il simbolo
della lotta alla 'ndrangheta. Pensiamo che nessuno meglio di lei possa
costituire la bandiera piu' forte e convincente che portera' tantissimi
consensi ai valori della legalita' ed al contrasto alla mafia e alla
stessa margherita. Chiediamo percio' a gran voce, con la certezza
che il partito non vorra' deluderci spegnendo il moto di ribellione
alla prepotenza mafiosa. Come giovani siamo stati protagonisti in
prima fila, esponendoci senza esitazioni o paura nelle manifestazioni
contro la mafia. Abbiamo coniato slogan, stimolato altri giovani verso
l'impegno a sostegno della legalita' contro tutte le violenze e le
prepotenze. Abbiamo concepito in particolare lo slogan diventato popolare
'E adesso ammazzateci tutti', ma sullo stesso striscione abbiamo disegnato
con orgoglio il simbolo della Margherita. Continueremo a lottare,
anche se intravediamo da altre parti segnali di disattenzione, ed
in talune frange della popolazione anche quasi di fastidio come per
dire 'ora smettetela'. Noi invece non vogliamo smetterla, ma vogliamo
sempre piu' coinvolgere il mondo degli adulti ad esporsi a fare delle
scelte chiare e coraggiose''.
Soriero
candidato nelle liste di IDV scrive ai DS “ma non sono fuori
dal partito”
20/02 Pino Soriero, ex sottosegretario ai Trasporti e piu' volte
parlamentare dei Ds ed attualmente membro del Consiglio Nazionale,
presidente dell' associazione Il Campo, sara' candidato con Italia
dei valori come indipendente dei Ds come capolista al Senato in Calabria
e nel Lazio e come testa di lista in Lombardia e Puglia. A renderlo
noto in maniera ufficiale e' stato oggi lo stesso Soriero con una
lettera inviata alla Direzione regionale della Calabria dei Ds e con
un protocollo d' intesa raggiunto per la sua candidatura tra l' associazione
il Campo, altre associazioni culturali ed Italia dei valori. ''Sono
grato della vostra attenzione - scrive Soriero nella lettera alla
Direzione regionale dei Ds - in un momento tanto impegnativo sia per
il partito che per l'Unione e per me assai delicato non solo sul piano
politico' ma anche su quello umano. Speravo di poter dare il mio contributo
nelle liste dei Ds e dell' Ulivo, ma prendo atto che questo spazio
oggi non c'e'. Non mi interessa alimentare polemiche, voglio lavorare
per un contributo positivo teso ad ''allargare il Campo'' delle forze
a sostegno de l'Unione e di Romano Prodi. E' questione politica decisiva
su cui non a caso ragionano in tanti, in queste ore sia in Calabria
che a livello nazionale. Percio' vi chiedo, a proposito dello Statuto
dei Ds, di interpretare bene non solo l' art.3, relativo ai doveri
degli iscritti, ma anche l' art. 4 relativo ai doveri del partito
e dei gruppi dirigenti. Lavoriamo con apertura mentale per includere
energie, bloccando la spirale perversa delle esclusioni e delle lacerazioni.
Dobbiamo quindi aiutare la collaborazione tra liste che concorrano
a far vincere l'Unione e Romano Prodi. Ho appreso che si e' profilata
una intesa per ospitare alcuni candidati dell'Italia dei Valori nella
lista de L'Ulivo, in alcune regioni. Perche' un esponente dei Ds,
per analogia, non puo' essere candidato, come indipendente Ds, nella
lista di Italia dei Valori? Ci sono quindi i margini per affrontare
al meglio una soluzione positiva che valorizzi l'insieme delle energie
che il nostro partito puo' esprimere in Calabria e a livello nazionale''.
Nel protocollo d' intesa sottoscritto dallo stesso Soriero e da Antonio
Di Pietro si afferma che ''l' obiettivo prioritario di tutte le forze
democratiche di sconfiggere Berlusconi ed i suoi alleati e convogliare
il massimo dei consensi per l' Unione e Romano Prodi si puo' raggiungere
se si riesce a rinsaldare un forte rapporto tra forze politiche e
societa' civili: tra partiti, movimenti e associazioni espressioni
di quel diffuso tessuto democratico che si e' espresso clamorosamente
nelle primarie per Prodi. Le liste di Italia dei Valori si presentano
quindi come liste aperte e di servizio alla societa' civile, decidendo
cosi' di condividere, su queste basi, gli obiettivi relativi all'impostazione
della campagna elettorale. In particolare concordano di caratterizzare
tutta la campagna di comunicazione evidenziando al massimo il percorso
di transizione verso il partito democratico pensato e proposto da
Romano Prodi''
P.
Mancini: Il centrosinistra aiutò la destra alle regionali
19/02 (Pietro Mancini) La " Casa del fascio ", che l' "
Unità " accusa Silvio Berlusconi di aver aperto, dopo
l' accordo tra il centro - destra e la Mussolini, sdoganando i "
peggiori fascisti ", non doveva apparire cosi' squallida e inospitale
ai capi e ai luogotenenti del centro - sinistra,nella primavera del
2005, alla vigilia delle regionali del Lazio. Tilgher e Fiore, che
stavolta non saranno in lista, allora erano in campo, con tutti i
loro detestati simboli nazifascisti , eppure furono aiutati proprio
dagli esponenti dell' Unione a raccogliere e a convalidare centinaia
di firme, molte poi rivelatesi false e appartenenti a defunti. Sul
quotidiano dei gruppi parlamentari della Quercia, lo storico Tranfaglia
ha tuonato contro il Cavaliere, ricordandogli che " gli italiani
hanno, da tempo, ripudiato ogni rapporto con gruppi e persone, che
si richiamano ancora alle idee, ai metodi e agli obiettivi delle dittature
fasciste del secolo scorso ". Eppure, Massimo D' Alema non fu
accusato, come oggi Berlusconi, dall' " Unità " di
" assoluta disinvoltura " nei rapporti " con i peggiori
residui dell' estremismo fascista ", allorchè si pronunciò
a favore della riammissione della lista della nipote del Duce alle
regionali : " impedire a un avversario scomodò - tuonò
l' ex premier - di presentarsi alle elezioni è una cosa, che
nei Paesi democratici non si deve fare ! ". E, mentre oggi Tranfaglia
mitraglia il Cavaliere per l' alleanza con la Mussolini - spesso sulle
questioni sociali applaudita dalle donne prodiane - soprattutto perchè
l' europarlamentare di Alternativa sociale considera, a differenza
di Fini, suo nonno, Benito, il più grande statista del Novecento,
meno di un anno fa, l' ex ministra dalemiana Livia Turco proclamava
: " in democrazia, il diritto di partecipare alle elezioni non
si può negare a nessuno, neppure se si chiama Mussolini ! ".
E ancor più avanti negli elogi all' ex deputata finiana si
spinse l' antagonista di Storace, nella contesa per la conquista della
presidenza del Lazio, il veltroniano Piero Marrazzo, che la paragonò,
addirittura, a Gandhi, esaltandone lo sciopero della fame, intrapreso
da Alessandra, dopo l' esclusione della sua lista, poi riammessa in
lizza e risultata decisiva per la sconfitta dell' esponente di Alleanza
nazionale.
E, mentre oggi il segretario dei comunisti italiani, Diliberto - che
non ha mai battuto ciglio per le fucilazioni degli oppositori del
regime cubano, decretate dallo spietato Fidel Castro - giudica paradossale
che Berlusconi chieda garanzie per non avere nelle liste " fascisti
conclamati " proprio alla Mussolini, " che per cognome e
per posizioni rivendicate rappresenta i fascistoni doc ", sulla
focosa pasionaria nera non la pensava affatto cosi' Francesco Rutelli,
che defini' " legittima " e " rispettabile " la
battaglia di Alternativa sociale. Guardandosi bene, cosi' come Fassino,
dal negare che sindaci e assessori comunali della Margherita e dei
DS avessero autenticato le firme, raccolte per presentare le liste
di AS.
In realtà, la grancassa mediatica, grondante anti - fascismo
di maniera e molto datato, sugli " impresentabili " di destra
è stata scatenata soprattutto per far dimenticare all' elettorato
moderato il caso, ben più allarmante, del no - global Francesco
Caruso, aspirante deputato, che non rinnega il passamontagna e le
violente sprangate, rifilate agli agenti e ai carabinieri, e soprattutto
l' aberrante esternazione dell' ex candidato Marco Ferrando sul "
sacrosanto diritto " degli indomiti resistenti iracheni di ammazzare
i nostri soldati. Anche se non è molto chic, nè "
politically correct ", accostare i neri Saya e Tilgher, avverte
" Liberazione ", il giornale di RC, a Ferrando, che è
si' trozkista, come la Parietti, la " coscia lunga della sinistra
", ma esprime pensieri e concetti, condivisi da tanti compagni
e simpatizzanti , nelle file di Rifondazione comunista. E meno male
che Prodi ha indicato proprio in Bertinotti la più forte garanzia
di stabilità per il governo dell' Unione, provocando il commento
sarcastico, molto centrato, di un commentatore amico di Fassino, Giampaolo
Pansa : " Il " parolaio rosso " sarà una garanzia
per l' esecutivo prodiano ? Certo, ma come il lupo messo a far la
guardia alle pecore
La
Sinistra Giovanile chiede un suo candidato nella lista dei DS
19/02 Il direttivo provinciale della sinistra giovanile di Cosenza
ha avanzato ''la richiesta della presenza all'interno della lista
Ds per la camera dei deputati di un ragazzo rappresentante della Sinistra
giovanile a livello nazionale''. ''A tal proposito - e' scritto in
una nota - la direzione nazionale della Sinistra giovanile ha richiesto
la presenza del presidente nazionale Stefano Fancelli all'interno
della lista. Si auspica quindi che tali richieste non vengano disattese
dal comitato elettorale dei Ds''. Alla riunione del direttivo provinciale
di Cosenza hanno partecipato il segretario regionale della sinistra
giovanile, Luigi Guglielmelli e il responsabile Economia della segreteria
nazionale Armando Cirillo. Entrambi hanno rimarcato la necessita'
di interventi a favore dei giovani da parte del prossimo governo vista
la totale assenza da questo punto di vista dell'attuale governo.
Soriero
si candida con Italia dei Valori al Senato
18/02 Giuseppe Soriero, ex deputato ed ex sottosegretario del governo
Prodi, attuale responsabile delle infrastrutture del Sud della Direzione
nazionale dei Ds, sara' il capolista al Senato per la Calabria di
Italia dei Valori. Per la Camera, il numero due, dopo il leader nazionale,
Antonio di Pietro, sara' Aurelio Misiti. Sono queste, secondo quanto
e' stato riferito, le proposte che saranno formulate dal partito calabrese
alla direzione nazionale di Idv per le prossime elezioni. Il comitato
elettorale di Italia dei Valori si riunira' lunedi' prossimo, a Lamezia
Terme, per la definizione delle candidature in vista delle prossime
elezioni politiche. L' incontro sara' presieduta dal commissario regionale
Felice Bellisario e dal consigliere regionale Maurizio Feraudo. ''Gia'
lunedi' - ha sostenuto Feraudo - contiamo di coprire tutti i tasselli
per quanto riguarda la Camera ed il Senato. I sondaggi ci danno una
buona percentuale e sono certo che le autorevoli personalita' politiche,
come il prof. Misiti alla Camera e l' on. Soriero, al Senato, su cui
il partito puo' contare, contribuiranno ad incrementare il dato gia'
di per se' positivo. Anche Italia dei Valori partecipa fattivamente
all' importante competizione elettorale al fine di contribuire alla
vittoria dell' Unione ed alla costruzione di un grande partito democratico.
Sono soddisfatto - ha concluso Feraudo - per come il partito sia cresciuto
in questi ultimi mesi in tutte le province della Calabria''.
Presentati
dai DS le candidature di Camera e Senato il 3 marzo Fassino in Calabria.
''Stiamo lavorando per un allargamento e rafforzamento della lista
sia per quanto riguarda la Camera che il Senato''. A dirlo e' stato
Marco Minniti presentando ufficialmente i capilista della lista unitaria
Ds-Margherita alla Camera (Romani Prodi e Marco Minniti) e quelli
dei Ds al Senato (Nicola Latorre e Rosa Calipari). Minniti ha anche
reso noto che nella direzione regionale, convocata per martedi' prossimo,
saranno scelti gli altri candidati che poi dovranno passare al vaglio
della direzione nazionale. Per la Camera, in particolare, saranno
le direzioni di Margherita e Ds a stabilire i criteri. Minniti ha
anche parlato di ''dialogo aperto con Sandro Principe con il quale
c' e' un rapporto che non e' nato oggi in quanto e' una personalita'
importante ed influente di questa regione''. Sulla scelta di correre
con i Ds, Rosa Calipari ha spiegato che quando era venuta a Lamezia
a settembre per partecipare alla festa nazionale dei Ds sulla sicurezza
non aveva ''nessuna idea di candidatura. Non era nei miei progetti
- ha aggiunto - Io sono nata nella sinistra e vengo da una famiglia
di sinistra. Nella vicenda che mi ha colpito, mi sono sentita vicina
la sinistra che ha anche atteso i miei tempi''. Nicola Latorre, parlando
della sua candidatura in Calabria, ha sostenuto che ''E' un' occasione
straordinaria oltre che motivo di onore''. Quindi ha invitato a guardare
al di la' della composizione delle liste puntando l' attenzione sul
programma: ''La mia candidatura rientra in questa ottica''. Latorre
ha anche spiegato che in caso di elezione sia in Puglia che in Calabria,
e' probabile che opti per la Puglia anche se cio' non fara' venire
meno il suo impegno per la Calabria. ''Bisogna pensare ad una politica
verso il Mezzogiorno - ha sostenuto - che guardi al Sud come ad un'
unica grande area omogenea. Puglia e Calabria rappresentano una posizione
strategica perche' collocate al centro del Mediterraneo''. Sulle vicenda
di Giuseppe Soriero, che potrebbe candidarsi con una lista civica,
e Fernando Pignataro, capolista del Pdci alla Camera, il segretario
dei Ds calabresi, Nicola Adamo, ha ribadito che ''Nel momento in cui
ci si candida in una lista che non e' quella del suo partito e' chi
fa la scelta che si colloca fuori da esso''. In serata la comunicazione
delal candidatura di Soiero in IDV. Infine, il segretario nazionale
dei Ds, Piero Fassino, il prossimo tre marzo sara' in Calabria per
partecipare ai lavori della direzione regionale del partito per l'elezione
del nuovo segretario regionale. Lo ha annunciato questa mattina a
Lamezia Terme, durante i lavori del comitato politico regionale, convocato
per un esame della candidature, il segretario uscente Nicola Adamo.
Alla segreteria calabrese dei Ds, secondo indiscrezioni, potrebbe
essere chiamato Carlo Guccione
La
Santelli (FI) in visita elettorale sul Tirreno
18/02 Il sottosegretario alla giustizia, Jole Santelli, vistera'
domani mattina i gazebo organizzati dal Comitato elettorale per la
Vittoria del Tirreno Cosentino nei comuni di Paola, Amantea, Scalea
e Marina di Tortora. L'iniziativa si colloca nell'ambito dell' ''Operazione
verita''' lanciata in tutto il territorio nazionale da Forza Italia,
ed e' volta a far conoscere l'operato e le grandi riforme realizzate
dal Governo Berlusconi. I gazebo nei quattro comuni del Tirreno Cosentino
saranno allestiti oggi pomeriggio e resteranno anche domani. Verra'
distribuito materiale informativo sull'attivita' politica e di governo
di Forza Italia. L'iniziativa vedra' anche la partecipazione del consigliere
regionale di Forza Italia Antonio Pizzini ed e' coordinata dal Presidente
del Comitato elettorale per la vittoria di Forza Italia ex Collegio
camerale nø 1 di Paola Maurizio Vento.
Dalla
Margherita di Reggio preoccupazione per la candidatura della vedova
Fortugno
18/02 ''Forte preoccupazione per le incertezze ed i ritardi degli
organi centrali del partito sulla scelta di Maria Grazia Fortugno''
quale candidata della Margherita al Senato in Calabria e' stata espressa
da 143 portavoce dei circoli della Margherita della provincia di Reggio
Calabria in una lettera inviata a Romano Prodi, Francesco Rutelli,
Franco Marini, Dario Franceschini e Giuseppe Sera. Maria Grazia Lagana'
e' la vedova del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria,
Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre scorso e, e' scritto
nella lettera, ''per l' opinione pubblica e' diventata un simbolo
della lotta alla mafia che deve essere uno dei punti fondamentali
per il riscatto del Mezzogiorno''. I portavoce ''propongono formalmente
al proprio partito, che deve tenere conto delle istanze che provengono
dalla base, la candidatura di Maria Grazia Fortugno a capolista per
il Senato sicuri che la sua candidatura fara' conquistare un seggio
in piu' alla Margherita per la forza del consenso e della partecipazione
che si e' manifestata e si manifesta a favore di Maria Grazia''. Nella
lettera viene anche espressa ''amarezza per la sottovalutazione della
situazione che si e' creata a Locri ed in tutta la Calabria, verso
un movimento spontaneo di grandissima portata e significato, che il
partito, pure avendolo colto con l' autorevole presenza di Prodi,
Rutelli, Marini, Bindi, Oliverio ed altri non e' stato tempestivamente
conseguente per canalizzarlo in termini di nuova rappresentanza che
porta un valore aggiunto alla Margherita Manifestiamo fiducia in Rutelli,
Prodi, Marini, guide sicure ed illuminate, che certamente sapranno
cogliere il grido dei ragazzi della Locride che chiedono cambiamento,
rinnovamento e rappresentanza condivisa, chiaramente impegnata nella
lotta alla mafia. Aspettiamo risposte certe, onde evitare sfiducia
e disimpegno che puo' generare la delusione a causa del disinteresse
del partito''.
Soddisfazione
di Tripodi per la candidatura di Pignataro e Bianchi
18/02 “La scelta di candidare nelle teste di lista del Senato
e della Camera Alessandro Bianchi e Fernando Pignataro, imperniata
sul binomio cultura-lavoro che queste figure autorevolmente rappresentano,
consente al nostro partito di parlare ai calabresi di due temi fondamentali
che riguardano il futuro della nostra regione, e costituisce per noi
un notevole punto di forza che riteniamo possa servire anche a dare
nuovo vigore alla sinistra calabrese”. Lo ha affermato il segretario
regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, concludendo l’assemblea
degli iscritti della Federazione di Reggio Calabria del partito dei
Comunisti Italiani. All’Attivo Federale tenutosi nella sede
di via Paolo Pellicano, molto partecipato e caratterizzato da un dibattito
intenso, hanno preso parte fra gli altri la parlamentare Katia Bellillo
e Fernando Pignataro, due delle tre teste di lista che il partito
candida alla Camera in Calabria.
“I Comunisti Italiani della Calabria – ha proseguito Tripodi
– vogliono continuare ad interpretare il bisogno di cultura
e di lavoro che si avverte fortemente nella regione, e siamo convinti
che con la candidatura del rettore dell’Università Mediterranea
e dell’ex segretario regionale della Cgil possiamo alimentare
nei giovani una nuova speranza per un futuro migliore. Bianchi, candidato
capolista al Senato da indipendente in quota Comunisti Italiani, e
Pignataro che correrà per la Camera con ottime chance di essere
eletto, rappresentano al meglio i due valori che il partito ha posto
alla base della sua strategia per lo sviluppo della Calabria, e si
tratta di candidature che proprio perché estranee alla logica
della conservazione dei gruppi dirigenti, pensiamo di mettere a disposizione
di tutto il popolo della sinistra”.
Dopo l’introduzione del segretario provinciale Enzo Infantino,
che ha sottolineato “la necessità di sviluppare un impegno
straordinario, perché le prossime elezioni rappresentano un
bivio per tutto il Paese”, il dibattito si è incentrato
principalmente sul caro vita galoppante, sui sistemi sociali che provocano
esclusione, sui diritti negati ai giovani e sul sistema fiscale ingiusto,
temi che sono al centro della proposta politica del PdCI.
“Per impedire a Berlusconi di guadagnare la ribalta mediatica
con le sue inutili promesse – ha detto Pignataro nel suo intervento
– dobbiamo avviare un dialogo con i cittadini a partire dai
fallimenti di questo governo, per riuscire a spiegare che l’Unione
ha un’idea di società che è alternativa a quella
delle destre. Il Paese oggi è più povero, più
incerto, più diviso e in Calabria il 30 % delle famiglie ha
superato la soglia di povertà, è stato abolito il reddito
minimo di inserimento e sono stati depennati gli incentivi alle imprese.
Puntare sui giovani laureati calabresi significa, per una regione
come la nostra che ha atavici ritardi, dover mettere in campo una
politica di risanamento sociale e sviluppo economico”.
Per Katia Bellillo, che in questi giorni si trova a Reggio Calabria
per partecipare alla manifestazione antimafia “Su la testa !”,
“questa legge elettorale, voluta dalla maggioranza per perdere
il meno possibile, deve farci puntare a valorizzare la nostra identità
comunista, che vogliamo esprimere al meglio nelle liste forti che
presenteremo anche per dare nuove risposte al bisogno di sinistra
che è sempre più avvertito in Calabria e nel Paese”.
Due
nuove sedi di Calabrialibre
18/02 “Sabato e Domenica Saranno aperti due nuovi presidi di
calabrialibre sul territorio della provincia di Cosenza, l'associazione
attiva e radicata in Calabria, in tal modo vuole essere ancora più
vicino ai problemi della gente per cercare di interloquire con le
istituzioni”.E’ quanto afferma in una nota il Presidneet
dell’omonima associazione, Giorgio Durante. “Torano Castello
e Trebisacce –aggiunge- rappresentano altre due bandierine di
libertà ed autonomia rispetto al sistema clientelare della
politica calabrese, con la quale si interloquisce, alcune volte anche
aspramente, per cercare di affermare i diritti fondamentali, ormai
acquisiti nella maggior parte delle nazioni civili. il sistema della
raccomandazione, per veder riconosciuti i propri diritti, deve essere
smantellato, per rottamare una classe dirigente che in oltre 50 anni
ha portato allo sfascio un magnifico territorio abitato, per la maggior
parte da gente onesta ed operosa. Fare un elenco delle cose che non
vanno sarebbe troppo facile e dispendioso come spazio, non è
neanche colpa dell'ultima giunta regionale o della penultima ma di
un intero sistema fatto di trasversalismi, collusioni e "nciuci".
Calabrialibre, si candida a combattere questo sistema, e di fare da
megafono alle giuste istanze della gente”.
Il
Prefetto nomina il Maria Vercillo Commissario a Rossano. Longo: “Conclusione
inopportuna”. Sapia (An) “FI e UDC spieghino i motivi
delle dimissioni”. Partecipazione “No al rinvio delle
primarie”
17/02 Il prefetto, Bruno Sbordone, nelle more dello scioglimento
del Consiglio comunale di Rossano a seguito delle dimissioni rassegnate
da oltre la meta' dei suoi componenti, ha adottato il provvedimento
di sospensione dello stesso organo consiliare. Commissario prefettizio
incaricato della provvisoria gestione dell' ente e' stato nominato
il vice prefetto aggiunto, Maria Vercillo. ''Al commissario - e' scritto
in una nota della Prefettura di Cosenza - sono conferiti, oltre ai
poteri spettanti al Consiglio, anche quelli spettanti al Sindaco e
alla Giunta comunale''.
Longo
''Prima di ogni altra cosa sento di rivolgere un sincero ringraziamento
a tutti i 9997 concittadini ed elettori che, nel 2001, hanno dato
fiducia alla mia persona scegliendomi come Primo Cittadino di Rossano''.
E' quanto ha detto l'ex sindaco di Rossano, Orazio Longo, dopo la
decisione del Prefetto di Cosenza di nominare un commissario scaturita
dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali. ''Analogo
ringraziamento - ha aggiunto - rivolgo a tutti coloro i quali, con
convinzione, hanno creduto e si sono concretamente spesi perche',
cinque anni fa, il Centro Destra, attraverso la mia elezione a Sindaco,
venisse riconfermato alla guida del Governo cittadino. Ringrazio inoltre
gli assessori per la collaborazione preziosa dimostratami in tutti
questi anni, l'ufficio di segreteria e tutti gli altri uffici comunali
che, con i dirigenti ed i collaboratori interni ed esterni, hanno
inteso dare il loro contributo per garantire un governo, io ritengo
un buon governo, alla nostra Citta'. Cosi' come avevo annunciato nel
corso della Conferenza Stampa di Fine Anno, lo scorso Dicembre 2005,
era mia intenzione organizzare una conferenza stampa di fine mandato
per illustrare ai cittadini l'operato, articolato e diffuso, di questi
5 anni di mia attivita' amministrativa. Purtroppo, non senza rammarico,
non ci e' piu' possibile realizzare questo ulteriore momento di informazione
e di confronto con i cittadini, per le ragioni che sono ormai note
ed ufficiali''. ''La Prefettura di Cosenza, infatti, ha inteso - ha
proseguito Longo - interpretare nel senso dello scioglimento degli
organi amministrativi, le dimissioni dei 16 consiglieri comunali.
Credo, in ogni caso, che quanto abbiamo realizzato in questi cinque
anni di governo, sia abbastanza noto a tutti. Rossano e' una Citta'
apprezzata per la qualita' della vita e per tutta una serie di indici,
tangibili, che la denotano, agli occhi dei cittadini e di chi la visita
o la frequenta, come una fra le migliori della Calabria. Ritengo,
a giusta ragione, che un buon contributo in questa direzione sia stato
offerto anche dalla Amministrazione Comunale che ho avuto l'onore
di guidare fino ad oggi. Resta tuttavia il rammarico per non avere
potuto avviare a definizione alcune iniziative particolarmente significative
derivanti da scelte amministrative qualificanti e di portata straordinaria''.
L'ex sindaco ha inoltre aggiunto che ''la conclusione di questo mandato
giunge in maniera inopportuna, ingiustificata ed inutile. Inopportuna
perche' a soli tre mesi dalla scadenza naturale. Ingiustificata perche'
ritengo non abbia motivazioni riconducibili a negligenze o incapacita'
amministrative dell'ultimo momento, ma piuttosto a calcoli elettorali
della prossima primavera. Inutile perche', se la motivazione fosse
quella di non consentire ad An di gestire la macchina comunale in
questo ultimo periodo, credo che, a tre mesi dalla scadenza, ciascuno
di noi abbia avuto ampiamente il tempo di dimostrare le proprie capacita'
amministrative e la propria incisivita'. Resta l'incredulita' verso
il provvedimento di scioglimento anticipato del Consiglio e della
Giunta Comunali, nonostante l'esistenza di ben due sentenze recenti
del Consiglio di Stato del 5.10.2005 e dell'8.11.2005 che, in casi
del tutto identici al nostro, hanno deciso in maniera opposta a quella
oggi adottata per Rossano''. ''Ad ogni buon conto - ha concluso -
resto rispettoso delle decisioni assunte dalla Prefettura che, per
quanto mi riguarda, anticipano di poco, una decisione ampiamente maturata
e gia' comunicata ai cittadini lo scorso mese di Maggio 2005, nella
serenita' di aver adoperato ogni mia energia per il bene della Citta'
e nella speranza che questo impegno possa essere stato compreso da
tutti i rossanesi''.
Sapia
''Gli amici dell'Udc e di Fi dovrebbero spiegare ai loro organismi
nazionali se e' possibile, 50 giorni prima del voto alle politiche,
unirsi alla sinistra e far cadere un'amministrazione di centrodestra
in un comune come Rossano: una cosa assurda''. E' quanto sostiene
in una nota il sub-commissario provinciale di An, Michele Sapia. ''Riteniamo
che Udc e Fi - ha aggiunto - sapranno assumersi le responsabilita'
e chiediamo chiarezza, anche per capire se gli organismi provinciali
hanno autonomia o se sono, invece, segreterie di qualche parlamentare.
Con il ccd, ai tempi in cui era segretario Franco Pichierri, c'era
un rapporto di sintonia e di confronto, di lealta'''. ''Probabilmente
- ha concluso Sapia - quel clima non esiste piu ma quello che e' avvenuto
a Rossano dovra'avere cosneguenze: gli elettori puniscono i partiti
che si comportano in maniera difforme dalle indicazioni di schieramento''.
Partecipazione
''Quello che si e' appena consumato e', per noi, l' ultimo atto di
una brutta farsa che si sta recitando dinanzi alla citta' di Rossano''.
E' quanto afferma Patrizia Sabatini, candidata di PartecipAzione alle
primarie per la scelta del candidato sindaco dell' Unione al Comune
di Rossano, dopo l' ennesimo rinvio della consultazione richiesto
dai partiti del centrosinistra. ''PartecipAzione - sottolinea Sabatini
- non intende accettare rinvii e, coerentemente a quanto annunciato
- si ritiene libera di fare autonomamente le proprie scelte. E' avvilente
constatare come le primarie, strumento per eccellenza di partecipazione
democratica, a Rossano invece svelino il triste ritratto di una Unione
che evidentemente e' tale solo nel nome. E' chiaro a tutti, infatti,
quanti e quali siano i conflitti, le divisioni, le contrapposizioni
che segnano il centrosinistra''. ''Tanta desolazione - sottolinea
Sabatini - non appartiene alla mia persona, tantomeno al movimento
che rappresento. Anzi la citta' sappia che PartecipAzione ha fatto
di tutto affinche' le primarie si tenessero nei tempi pattuiti, mettendosi
finanche a disposizione del comitato promotore per provvedere alla
necessaria organizzazione. Non intendiamo in alcun modo essere complici
di una politica che disattende i cittadini, che contribuisce ad allontanarli
irrimediabilmente, prevaricandoli loro tempi e modi''.
Pittelli
(FI) “ A che punto sono le indagini sul delitto Fortugno?”
17/02 ''Chiarezza e verita' attorno ai fatti, gravissimi, che hanno
preceduto, accompagnato e seguito l' omicidio dell' on. Francesco
Fortugno'': lo chiede il coordinatore calabrese di Forza Italia, Giancarlo
Pittelli. ''Penso - dice Pittelli - che, anziche' continuare a sostenere
che 'non c' e' alcuna fretta' nel fare luce su tale orrendo crimine,
poiche' evidentemente si ritiene la fretta foriera di verita' confuse
- come pure in queste settimane sostengono autorevoli esponenti del
centrosinistra - occorre chiedere tutti a gran voce alla magistratura
inquirente, al prefetto De Sena ed al pool di investigatori che si
occupano esclusivamente del fatto di sangue, ed anche ai viceprefetti
che compongono commissioni di accesso, a che punto sono le indagini,
se esistono prove di condizionamenti od infiltrazioni e cosa essi
intendono fare. E' un dovere ed un diritto di tutti i cittadini calabresi
operare in questo senso''. ''Spiace - aggiunge Pittelli - che non
sia stato apprezzato dagli amici ed avversari del centrosinistra il
senso di responsabilita', di pacatezza e di grande solidarieta' che
sino ad oggi hanno imposto a chi e' impegnato nell' altro schieramento
politico di non intervenire proprio al fine di evitare strumentalizzazioni
di una vicenda drammatica che, come ho avuto modo di dire all' indomani
dell' efferato crimine, ha coinvolto per intero la Calabria e la sua
classe politica chiamandole alle proprie responsabilita' ineludibili.
Non esistono complotti ed essi non vanno neppure adombrati. E' cosi'
che si genera il caos ed e' cosi' che si delegittima la politica rendendola
maggiormente permeabile alle spinge ed alle infiltrazioni di fattori
destabilizzanti. Ne' si tenti di fare rumore perche' esso si trasformi
in silenzio attorno a fatti di eccezionale gravita'. Sono passati
piu' di quattro mesi dal barbaro assassinio: ogni giorno un quotidiano
pubblica la fotografia dell' on. dott. Francesco Fortugno e scandisce
i giorni che passano. Sono certo che nessuno abbia voglia di posticipare
la verita' ovvero di piegarne il momento del disvelamento al calendario
della politica. Occorre soltanto fare quadrato attorno agli apparati
dello Stato che non ordiscono complotti ma agiscono in silenzio, per
ora, con grande serieta' al fine di tutelare il bene comune della
sicurezza e per consegnare ai calabresi la verita' vera, qualunque
essa sia''
Il
Patto sud collegato con la Margherita
17/02 ''Il Patto per il Sud - Liberaldemocratici con Prodi verso
il partito Democratico per fugare ogni equivoco non ha aderito a nessuna
lista civica, ma solamente alla Margherita, dalla quale ha avuto l'
ufficioso collegamento per la presentazione del simbolo presso il
Ministero dell' Interno''. E' quanto afferma, in un comunicato del
Patto per il Sud-Liberaldemocratici. ''A seguito di tutto questo -
e' detto nel comunicato - ora si attende la conferma, dopo quella
del vicesegretario organizzativo on. Nicodemo Oliverio, da parte del
presidente Prodi. A tal proposito in data odierna il presidente nazionale
Patto per il Sud-Liberaldemocratici, Tonino Perrelli, ha indirizzato
una lettera per avere conferma del prosieguo del collegamento. Ovviamente,
previa sua disponibilita', - e' precisato nella nota - sara' invitato
ad accettare la candidatura per il Senato della Repubblica nella lista
della Margherita, il presidente Carlo Scognamiglio Pasini''.
Gentile
(FI) “Il centrosinistra non ha cultura di Governo”
17/02 ''Se vincesse l'Unione passerebbe il metodo Calabria: liti,
inconcludenze, incapacita' di gestire, scioglimento delle camere.
E' successo a Cosenza citta' ed ora sta succedendo alla Regione Calabria''.
E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio
Gentile. ''Non hanno cultura di Governo - ha aggiunto - e sanno solo
criticare. Basterebbe vedere quello che stanno facendo in Calabria
per capirlo. Hanno una maggioranza bulgara e non riescono ad eleggere
da 5 mesi un vice-Presidnete del Consiglio. Hanno criticato per 5
anni e non sono riusciti a risolvere una sola crisi occupazionale,
hanno invocato spettri incredibili sulla sanita' e non pagano le case
di cura da una vita. Si pensi al caso dell' elisoccorso di Cosenza:
quando governavamo noi c'erano dei figuri che agitavano lo spettro
della chiusura, oggi con la Lo Moro di fatto l'elisoccorso chiude
in citta' e nessuno dice niente''. ''L'Unione - ha concluso Gentile
- non ha nessuna capacita' di governo e non e' una coalizione riformista''.
''Mi auguro che adesso l'on. Bertinotti depenni dalle liste il nome
di Francesco Caruso, amico dei black bloc, arrestato dalla procura
di Cosenza per gravi indizi di spalleggiamento culturale e pratico
al terrorismo, un signore che osanna i kamikaze in un periodo in cui
anche l'Italia e' a forte rischio di attentati''. E' quanto sostiene
in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile. ''Se sara'
candidato Caruso - ha concluso Gentile - vuol dire che Prodi dovra'
camminare a testa bassa: infatti, avremo un deputato di scarsissimo
senso istituzionale, un uomo che inneggia al terrorismo''.
La
solidarietà di Giannini (PRC) ai lavoratori della Polti licenziati
16/02 Esprimo la mia solidarieta' ai 180 lavoratori della Polti di
Piano Lago ed alle loro famiglie, la cui unica fonte di sostegno viene
oggi messa in discussione da chi, dopo avere ricevuto i finanziamenti
destinati alle aziende che investono nel Sud, decide, adducendo la
solita scusa della crisi del settore, di de-localizzare la propria
attivita' produttiva nei paesi dell'Est''. Lo ha dichiarato Fosco
Giannini, del comitato politico nazionale del Prc, capolista per il
Senato in Calabria. ''Tale vicenda evidenzia, ancora una volta - sostiene
Giannini - sia l'esigenza di un severo controllo da parte dello Stato
sull'affidabilita' delle aziende che usufruiscono dei finanziamenti,
sia, soprattutto, la necessita' di un forte investimento pubblico,
teso a favorire un'idea diversa dello sviluppo della Calabria, affinche'
la sicurezza del lavoro non sia piu' un'illusione temporanea, ma una
realta' permanente. In qualita' di capolista al Senato del PRC in
Calabria, ritengo doveroso impegnarmi in tale direzione''.
Socialismo
e Libertà: Frasca subentra a Di Iacovo
16/02 L' ex parlamentare Salvatore Frasca guidera' temporaneamente
il movimento Socialismo e' liberta' in provincia di Cosenza in seguito
alle dimissioni presentate dal coordinatore Benedetto Di Iacovo candidatosi
alla carica di sindaco di Corigliano Calabro. Lo riferisce un comunicato
del movimento nel quale si da' notizia di una riunione del comitato
provinciale incentrata sugli appuntamenti elettorali dei prossimi
mesi. ''Il comitato - e' detto nella nota - ha designato Walter Maccari
quale responsabile per i problemi elettorali, Gaspare Biondino per
i problemi del lavoro, Nicola Spina per le attivita' culturali e Francesco
Ferraro per le questioni giovanili. L' organismo ha inoltre dato incarico
a Frasca, nella sua qualita' di membro dell' Esecutivo nazionale,
di promuovere una riunione dei dirigenti regionali per una immediata
riorganizzazione del movimento in tutta la Calabria''. Il coordinamento
ha espresso, nella nota, ''rammarico per il mancato raggiungimento
dell' obiettivo dell' unita' delle forze socialiste'' deliberando
di dare il proprio sostegno ''nelle imminenti elezioni politiche,
a quelle formazioni che piu' delle altre interpretano la storia, la
tradizione, la cultura socialista e, per quanto concerne le elezioni
amministrative, di favorire liste unitarie dei socialisti nel contesto
della politica di centrosinistra''.
DL:“Uno
smacco alla ndrangheta la candidatura della Vedova Fortugno”
16/02 ''Lo smacco piu' forte alla 'ndrangheta assassina si puo' dare
ponendo a capolista la persona piu' colpita, dimostrando che il partito
che hanno voluto colpire con Francesco Fortugno reagisce con forza,
imponendo il simbolo dell' antimafia nella figura di Maria Grazia
Lagana'-Fortugno''. A sostenerlo sono 113 amministratori e rappresentanti
di partito della Margherita della Provincia di Reggio Calabria in
una lettera a Romano Prodi, Francesco Rutelli, Franco Marini e Dario
Franceschini, con cui sostengono la candidatura al Senato della vedova
del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Fortugno,
ucciso il 16 ottobre scorso. Dopo avere ricordato ''la forte domanda
di cambiamento che si e' levata dal mondo giovanile in particolare
e da molta parte della societa' '', i firmatari hanno sostenuto che
''questo segnale di cambiamento incontra l' entusiasmo dei giovani
che hanno gridato 'Franco e' vibo, e' vivo tra noi'''. I firmatari
della lettera si dicono poi ''meravigliati e un po' dispiaciuti che
la Margherita nazionale, ancora oggi, non si sia espressa a favore
di tale candidatura voluta fortissimamente dal partito della Provincia
di Reggio, dal Gruppo alla Regione, dalla Direzione regionale del
partito oltre che dall' opinione pubblica calabrese e nazionale''.
''La presenza di Maria Grazia - e' scritto nella lettera - suscitera'
un mare di consensi di quelle migliaia e migliaia di persone che si
sono strette e continuano ancora a stringersi attorno a lei in un
abbraccio di partecipazione, solidarieta' ed indignazione contro la
mafia. E' una grande fortuna per un partito che ricompatta, attraverso
il sacrificio di un morto ammazzato, la frattura tra la societa' e
lo stesso partito, la societa' che si rivolta contro il male ed accetta
i simboli del morto per reagire ed identificarsi con il bene. E' questo
il dono piu' grande che ha lasciato in eredita' Franco Fortugno alla
politica ed al partito. I dirigenti hanno l' intelligenza e la forza
di coglierlo? Ci auguriamo di si' ''
Riunione
regionale dell’UDC sulle candidature a Lamezia
16/02 E' stata convocata per venerdì pomeriggio la direzione
regionale dell' Udc per esaminare le proposte delle candidature per
il parlamento. I lavori, che si svolgeranno a Lamezia Terme, saranno
introdotti dal segretario regionale, Francesco Talarico, e vedranno
la partecipazione del senatore Gino Trematerra, del parlamentare Michele
Ranieli, del sottosegretario Pino Galati, del vice ministro Mario
Tassone, dell' intero gruppo consiliare regionale e i segretari provinciali.
Domenica
a Lamezia coordinamento regionale di AN
16/02 E' stato convocato per domenica 19 febbraio alle ore 10,30
presso il Grand Hotel Centrale di Lamezia Terme il Coordinamento regionale
di Alleanza nazionale. A darne notizia, il responsabile calabrese
del partito Giovanni Dima che ha presentato questa iniziativa affermando
che si tratta di un importante appuntamento politico organizzato in
vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento. '' La
Casa delle Liberta' ed Alleanza nazionale in particolar modo - ha
affermato Dima - hanno le carte in regola per continuare a governare
la Nazione: e' evidente, pertanto, che per dare continuita' a questa
positiva esperienza di governo, che ha visto l'Italia crescere sotto
il profilo occupazionale ed economico, non possiamo che individuare
candidature forti e realmente rappresentative del territorio''. ''
Per questo motivo - ha continuato Dima - saremo impegnati, gia' da
domenica prossima, a costruire una lista realmente competitiva che
possa intercettare il maggior numero possibile di consensi ''. ''
Alleanza nazionale - ha concluso Dima - dovra' rappresentare in Calabria
non solo il piu' importante punto di riferimento per quanti non credono
piu' alle promesse del governo regionale di centrosinistra ma anche
e soprattutto per quanti guardano con fiducia alla positiva esperienza
di governo nazionale ''.
Il
Sindaco di Rossano “Si va verso lo scioglimento”. Il Presidente
Fraia “Sindaco e consiglio restino al loro posto”
16/02 ''Ho la ferma impressione che si stia andando, ormai, verso
lo scioglimento del Consiglio comunale e di conseguenza verso le mie
dimissioni''. E' quanto dichiarato nel pomeriggio, dal Sindaco di
Rossano, Orazio Longo. ''Da notizie ufficiose - ha aggiunto - sembra
che la Prefettura abbia gia' convalidato le dimissioni dei 18 consiglieri
di maggioranza e di opposizione presentate nei giorni scorsi. Sono,
quindi, in attesa della notizia ufficiale sulla decisione della Prefettura
alla quale mi adeguero' senza indugi''. ''Il Consiglio comunale di
Rossano e il Sindaco, Orazio Longo, rimangono al loro posto. Le dimissioni
dei 18 consiglieri prima e successivamente di 16, come ha reso noto
la Prefettura, hanno un vizio di procedura e quindi non producono
effetti''. Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale di Rossano,
Luigi Fraia. ''Per ora - ha aggiunto - non c'e' nessuna decisione
ufficiale della Prefettura in merito e per il comune vi e' solamente
l'obbligo di far data del deposito delle dimissioni presentate personalmente
dai due consiglieri, di convocare il consiglio comunale entro 10 giorni
e di procedere cosi' come previsto da una sentenza del Consiglio di
Stato del 5 ottobre del 2005 alla surroga dei consiglieri comunali
dimissionari''. ''Se intanto - ha concluso Fraia - dovessero intervenire,
in senso contrario, disposizioni diverse dal Ministero prima e dal
Prefetto poi, siamo pronti ad adeguarci''
Chieffallo
(NPsi) “Boselli e De Michelis frenano l’unità dei
socialisti”
15/02 “C’è grande volontà e ferma determinazione
di portare avanti il progetto dell’unità dei socialisti,
la cui validità, in un momento di sbandamento e di perdita
di identità diffusa, sia nei partiti di centro sinistra, sia
in quelli di centro destra, è assolutamente attuale”.
E’ quanto ha affermato il consigliere regionale e segretario
regionale del nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo nel corso di una riunione
della segreteria regionale presso la sede provinciale di Catanzaro
del partito dei socialisti italiani, in cui si è discusso delle
questioni sul tappeto in vista delle prossime elezioni politiche.
I lavori, introdotti dal segretario regionale, on. Leopoldo Chieffallo,
sono stati conclusi, dopo gli interventi dei segretari provinciali
Tucci, Gentile, Anania, Centro e Romeo, dal senatore Franco Crinò
e dall’on. Saverio Zavettieri.
Per il segretario regionale Chieffallo, “la posizione di De
Michelis e di Boselli, sia pure con motivazioni diverse, sta frenando
colpevolmente il progetto unitario”.
“Non mi sembra opportuno - ha detto Chieffallo - soffermarmi
sulla posizione di De Michelis, il quale ha ritenuto di sdraiarsi
all’ombra del potere di Berlusconi, sposando, di fatto, una
posizione di moderno ‘peronismo’ all’italiana che
sta mettendo in difficoltà la stessa vita democratica del Paese.
Sento invece il bisogno di stigmatizzare – ha continuato Chieffallo
- il comportamento politicamente irrazionale di Boselli il quale,
anziché mettersi alla guida di un processo di unità
socialista, serio e credibile per salvaguardare la comune identità
di valori, ha preferito invece stringere un’alleanza - fino
a confondersi completamente in essa - con un vetero ‘pannellismo’
radicale, rinunciando al ruolo storico di comporre, finalmente, la
diaspora socialista dopo la falsa rivoluzione giudiziaria che ha cancellato
la prima repubblica”.
“I socialisti del Nuovo Psi che si rifanno alle posizioni di
Zavettieri-Craxi – ha affermato Chioeffallo - intendono, al
contrario, portare avanti il progetto ineludibile dell’Unità,
denunziando e scoraggiando con la forza delle idee ogni tentativo
dilatorio teso a scoraggiarne l’attuazione. Nel mentre si definiscono
le strategie nazionali per le prossime elezioni politiche, la segreteria
regionale del partito ha infatti deliberato la convocazione dei comitati
provinciali e la raccolta delle firme necessarie alla presentazione
delle liste”.
“La convocazione del comitato regionale – annuncia Chieffallo
- è fissata per domenica 19 febbraio alle ore 10 presso l’hotel
Savant di Lamezia Terme. In quella occasione saranno posti in essere
gli adempimenti necessari alla presentazione della compagine elettorale”.
Chieffallo ha concluso così: “E’ il caso di ricordare
- cosa di primaria importanza - che in ordine alle scelte concernenti
le ‘politiche ‘del 2006, i Socialisti saranno presenti
con un proprio simbolo che ne esalterà l’identità
e l’autonomia comprovandone pure l’unicità nel
panorama elettorale italiano”.
Rita
Benigno, componente la direzione provinciale cosentina, si dimette
dai DS
15/02 “Dopo oltre sei mesi di autosospensione da ogni attività
di partito, ho infine maturato la pur sofferta decisione di dimettermi
dagli organismi di cui faccio parte (Direttivo di Sezione, Componente
della Direzione Provinciale e Componente del Coordinamento Femminile
dei DS), nonché dal Partito stesso dei Democratici di Sinistra”
è l’incipt della lettera di dimissioni di Rita Benigno
dai DS. “La mia decisione – si legge nella lettera - nasce
dalla delusione profonda provocatami dalla gestione del Partito in
Calabria. Condivido pienamente, e vivo in egual misura, il disagio
che in questi ultimi giorni ha portato autorevoli compagni, nonché
espressioni del movimento dei lavoratori profondamente organiche ai
DS, ad allontanarsi definitivamente per l’impossibilità
di un confronto democratico, civile ed aperto. Si è parlato,
a buona ragione, di una “ristretta oligarchia” che ormai
“lavora” per mantenere soltanto se stessa e le proprie
personali posizioni di potere, ignorando o addirittura schiacciando
le giuste istanze di partecipazione e di confronto provenienti dalla
base E già solo a pensare alle Assemblee “bulgare”
convocate per eleggere i massimi organismi del partito, qualche legittimo
dubbio di ritrovarmi in una formazione politica affetta da “berlusconismo
di sinistra” – a voler parafrasare l’ottimo Ennio
Simeone – mi era sorto già da lungo tempo.
Ma è alla gestione degli Enti Locali che bisogna guardare,
per rendersi conto della deriva etica e politica in cui è stato
trascinato il partito in Calabria: particolarismi, clientelismi, metodi
e cultura stalinisti. Ed i novelli “Don Rodrigo” di turno
– circondati dal proprio manipolo di “Bravi” –
si affannano soltanto ad elargire consulenze ed incarichi ai propri
amici e sodali di partito; schiacciando professionalità ed
ignorando norme e diritti altrui. Il tutto di fronte all’impotenza
della Segreteria provinciale e ad un Segretario regionale esperto
nel diventare “uccel di bosco” rendendosi irreperibile,
irrintracciabile ed introvabile; e con l’avallo, ed il colpevole
silenzio, dei vertici nazionali del partito.
A nulla servono, in Calabria, le marce della legalità, se dalle
istituzioni pubbliche non parte un segnale forte di cambiamento culturale.
Non c’è speranza, per questa terra altrimenti martoriata
dalla “ndrangheta”, se gli enti locali non praticano politiche
di trasparenza e di legittimità.
Lascio senza rimpianto alcuno un partito che ha tradito se stesso
ed i suoi ideali, per diventare la brutta copia della vecchia Democrazia
Cristiana.”
Laratta
si schiera contro il precariato: “Uccide il futuro dei giovani”
15/02 «Il precariato uccide il futuro e rende vana qualsiasi
speranza di migliorare le proprie condizioni di vita. O si trovano
rapide soluzioni alternative oppure possiamo legittimamente pensare
che non ha più senso l’articolo 1 della Costituzione».
E’ questa la dura posizione del presidente della Commissione
regionale per l’emersione Franco Laratta, espressa ieri nella
sede della Commissione in un incontro con un folto gruppo di precari
calabresi. Laratta ha aggiunto che «con la legge 30, che pure
ha introdotto elementi positivi di flessibilità e di svecchiamento
del mercato del lavoro, il lavoro precario da soluzione temporanea
per inserire i giovani nel mondo del lavoro, è divenuta una
norma contrattuale utilizzata sempre più frequentemente sia
nel pubblico che nel privato».
«Settori –ha evidenziato Laratta - dove spesso si registrano
violazioni dei diritti e dove la dignità dei lavoratori viene
ripetutamente lesa. In nome di false illusioni (e anche di false promesse)
non sono pochi i giovani che terminato il periodo lavorativo si ritrovano
per strada senza prospettive e in preda alla disperazione».
«A questo metodo perverso, - dice ancora il presidente della
commissione - che genera incertezza e disgregazione, tutte le componenti
sociali e istituzionali devono fare l’impossibile per trovare
soluzioni diversificate che favoriscano quella stabilità lavorativa
ambita da chi vuole costruirsi un futuro nella nostra regione».
La priorità per Laratta «è che la legge 30 venga
rivisitata, per un duplice motivo: in primo luogo ha fallito il suo
obiettivo al sud, in secondo luogo perché ha accentuato notevolmente
la precarizzazione di quel poco lavoro che c’è in Calabria».
«Non è pensabile – ha osservato Franco Laratta
- che una legge nata in nome della flessibilità e per conto
del ricco Nord, possa continuare a essere applicata in una regione
povera come la Calabria, dove non esistono distretti industriali,
né tanto meno esiste una rete di imprese solide che consente
l’affermazione di tale principio». Per Laratta, «varare
una norma che a priori ne esclude l’applicazione, almeno in
Calabria, è stato un atto poco sensato, le cui conseguenze
sono disastrose per il futuro dei nostri giovani che sono oggi costretti
ad emigrare».
«Sappiamo – questo il pensiero di Laratta - che fin dai
tempi della rivoluzione industriale il nostro paese viaggia a due
velocità. Ma a questo divario non sempre è stato corrisposto
un differente trattamento in termini sociali ed economici. E come
se a due misure corrispondesse la distribuzione di un unico grande
peso, che per la Calabria significa un macigno».
«Uno dei drammi per la nostra regione – ha detto ancora
Laratta ai giovani precari - e quello che alla stagione dell’assistenzialismo
parassitario, di cui la classe politica detiene grandi responsabilità,
non è seguita una fase di graduale sganciamento che consentisse
ai calabresi di acquisire una certa cultura ad autodeterminarsi. Oggi
che il precariato investe gran parte del mercato del lavoro, è
legittimo chiedere politiche che si richiamino al principio della
sussidiarietà». Pertanto, «il nuovo parlamento
deve farsi carico di varare nuove norme per la stabilizzazione dei
lavoratori ed elaborare per la Calabria un piano straordinario in
materia di occupazione».
Diliberto
capolista alla Camera con Pignataro e il rettore Bianchi al Senato
nella lista PdCI-Verdi-Consumatori
15/02 Il Pdci, i Verdi ed i Consumatori uniti nel nome dell'Unione,
hanno dato il via libera al simbolo con il quale si presenteranno
alle politiche del 9 aprile per il Senato. Liste ''apertissime'' ed
un accordo ''buono ed equilibrato''. Il logo e' stato presentato oggi
dal segretario del Pdci Oliviero Diliberto, nel corso di una conferenza
stampa nella sede del partito. I simboli delle tre forze politiche
sono racchiusi in un cerchio, in basso c'e' la preposizione ''con''
(in rosso) e sotto la parola ''l'Unione'', apostrofata in rosso. In
fondo l'arcobaleno. ''E' l'esordio di questo simbolo - dice Diliberto
- quindi e' difficile fare previsioni sul risultato, tuttavia sarebbe
utile che questo tentativo unitario a sinistra, il primo dopo quindici
anni, avesse un buon risultato''. L'accordo con i Verdi e con i Consumatori
per il Senato, sottoscritto ufficialmente ieri, ha una formula paritaria
: in otto regioni il capolista sara' dei Comunisti italiani, in otto
dei Verdi, in due dei Consumatori. Diliberto definisce le liste del
suo partito per la Camera ''apertissime''. Anzi sottolinea : Il mio
e' l'unico partito a portare in parlamento lavoratori veri''. Tra
i nomi di spicco del mondo del lavoro e della cultura quelli di Gino
Barsella, (ex direttore di ''Nigrizia'', Luigi Cancrini (psicoterapeuta),
Stefano Chiarini (giornalista del ''Manifesto''), il rettore dell'università
degli Studi di Reggio Calabria Alessandro Bianchi (che verrà
candidato al Senato), Ivan della Mea (cantautore), Giustino Di Celmo
(padre di Fabio, vittima a l'Avana dell'attentato terroristico), Umberto
Guidoni (astrofisico), Margherita Hack (astrofisica), Bassam Saleh
(presidente della Comunita' palestinese in Italia), Achille Saletti
(presidente dell'Associazione ''Saman''), Nicola Tranfaglia (storico),
Paolo Marini (ex segretario della Camera del Lavoro di Massa Carrara),
Gianni Pagliarini (segretario nazionale uscente funzione pubblica
Cgil), Fernando Pignataro (segretario regionale uscente Cgil Calabria),
Lello Raffo (coordinatore nazionale Fiom del gruppo Fiat). Il partito
punta ad ottenere tra i 15 e i 18 deputati e a fa eleggere 7 deputate,
una percentuale ''altissima, perche' significherebbe quasi la meta'
degli eletti''. Ed auspica un buon risultato visto che nella prossima
legislatura '' a seconda dei rapporti di forza interni, il programma
dell'Unione verra' declinato piu' a sinistra o piu' al centro. Quindi
quanto piu' forte sara' la sinistra, meglio sara' scritta la legge
sui pacs, prima ci sara' il ritiro dei soldati italiani dall'Iraq
e sara' cancellata la legge Moratti''. Ma la parola d'ordine e' l'alleanza:
''Ne' ieri, ne' oggi, ne' domani- dice - abbiamo messo, ne' mettiamo
ne' metteremo in discussione l'alleanza''. E non solo: ''Dio ci scampi
a rimettere in discussione anche una sola virgola del programma''.
E poi ''con le scaramanzie del caso vinceremo le elezioni'' ribadendo
l'invito: ''come diceva un noto regista - dice - evitiamo di farci
del male''.
Sabato
a Reggio gli studenti calabresi in piazza chiedono il rilancio del
sud: “Contro tutte le mafie”
15/02 ''Su la testa! Saperi e socialita' contro tutte le mafie per
il rilancio del mezzogiorno'' e' il tema della manifestazione promossa
dal Coordinamento ''Liberi studenti contro tutte le mafie'' in programma
alle 10 di sabato prossimo 18 febbraio in piazza Garibaldi a Reggio.
“Oggi abbiamo deciso di riprenderci la parola, rialzare la testa
e gridare a tutti la nostra rabbia e indignazione contro le mafie
e contro lo stato di precarietà che pervade le nostre e le
vostre esistenze”. Afferma una nota degli studenti di Reggio
che prosegue: “ci siamo convocati, per lanciare un grido di
speranza e di libertà, per rivendicare un reale terreno di
lotte contro le mafie. Ci siamo uniti per gridare tutto il nostro
desiderio di riscatto, per rilanciare con forza la questione dei sud,
d’Italia e del mondo, come vera e propria questione nazionale
e internazionale. L’esperienza del nostro territorio ci ha insegnato
come le mafie traggano linfa vitale dal disagio giovanile [dall’esclusione,
dall’emarginazione, dall’abbandono e dal desiderio del
guadagno facile imposto dalla materialissima società dei consumi]
e che il fenomeno della dispersione scolastica, legato ad un insuccesso
formativo e dall’inaccessibile costo dei luoghi del sapere,
è terreno di reclutamento mafioso.
“SU LA TESTA!” è il grido di libertà che
convoca la manifestazione di Reggio Calabria il 18 di Febbraio per
costruire uno spazio di lotta per coloro che vogliono spezzare tutti
i percorsi di esclusione sociale per costruire, dal basso, l’alternativa
reale all’omertà, all’illegalità e alla
prepotenza delle mafie.
Lotta alle mafie per noi significa riscatto dei nostri territori,
significa rilanciare la pro-socialità e la giustizia sociale,
dare prospettive di sviluppo tramite l’emancipazione delle persone.
Per questo siamo convinti della necessità di forti politiche
sociali che mettano al centro i saperi e le conoscenze, per il rilancio
della cittadinanza attiva e consapevole, contro lo sfruttamento, la
violenza e la sopraffazione dei più deboli su cui si fonda
il profitto e l’agire quotidiano di tutti i sistemi mafiosi.
Noi desideriamo un mondo dove non bisogna più chiedere quello
che spetta di diritto: scuole ed università con strutture adeguate
e non fatiscenti, vere e proprie palestre di democrazia e cittadinanza
e non semplici diplomifici; desideriamo un reale diritto allo studio
fatto di borse e servizi che svincolino lo studente dalle condizioni
economiche d’origine, come la stessa Costituzione sancisce.
Vogliamo uno stop ai tentativi di privatizzare e recintare i saperi,
perché i saperi e le conoscenze sono un bene comune, non semplice
merce da cui reperire lucro. Vogliamo partecipazione, perché
pensiamo che nessuno possa decidere del nostro futuro. Vogliamo una
chiara e forte inversione di tendenza, mai più riforme calate
dall’alto da qualsiasi parte politica esse provengano, di qualsiasi
colore esse siano.
Noi vogliamo che si blocchi l’emorragia della dispersione formativa
con provvedimenti seri ed efficaci, solo così si possono contrastare
con forza le mafie e il sistema culturale che esse portano con sé.
I saperi sono il motore basilare per la trasformazione complessiva
della realtà sociale, sono l’architrave fondamentale
per costruire una società democratica improntata sui principi
di libertà, giustizia ed uguaglianza sociale.
E’ per questo che noi studenti di Reggio Calabria v’invitiamo
nella nostra città, chiamando tutti gli studenti, di ogni ordine
e grado, chiamando i lavoratori di ogni categoria, tutti i cittadini
di buona volontà, chiamando tutti coloro che sentono il bisogno
di ribellarsi e di gridare….”
Il
PdCI calabrese aderisce alla manifestazione antimafia del 18 febbraio
a Reggio
15/02 Il Partito dei Comunisti Italiani della Calabria aderisce alla
manifestazione nazionale “Su la testa ! Saperi e socialità
contro tutte le mafie e per il rilancio del Mezzogiorno”, che
si terrà il 18 febbraio a Reggio Calabria. Il partito, dopo
avere coinvolto da diverse settimane le Federazioni provinciali, impegnando
i dirigenti, gli iscritti e i simpatizzanti per la riuscita della
mobilitazione, sarà rappresentato nel corteo da diversi esponenti
regionali e nazionali che esprimeranno il sostegno del PdCI alla piattaforma
della manifestazione organizzata dal “Coordinamento Liberi studenti
contro tutte le mafie” al quale hanno aderito, tra gli altri,
l’UDS, la Cgil, l’associazione Libera ed il coordinamento
nazionale della Fgci.
“Saremo con gli studenti e con i giovani – ha dichiarato
il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi – per
protestare contro il modello di società che il governo delle
destre sta cercando di imporre nel Paese, con le sue politiche classiste
e antimeridionali che comportano l’esclusione sistematica di
ampi settori sociali dal diritto allo studio, condannano alla precarietà
i giovani lavoratori e costringono il Sud a subire il giogo del mancato
sviluppo e dello strapotere della criminalità organizzata.
Il nostro partito, che si batte da sempre per l’abrogazione
della legge Moratti, sostiene le rivendicazioni che sono alla base
della mobilitazione perché intende perseguire l’affermazione
di una società in cui i sistemi scolastici e universitari non
siano appannaggio dei soli ricchi e non favoriscano fenomeni di esclusione
sociale, come purtroppo avviene oggi per colpa delle leggi volute
dalla maggioranza di centrodestra. Attraverso un impegno straordinario
dello Stato, occorre fare in modo che la promozione della cultura
e della socialità diventi una leva effettiva per battere la
mafia e ottenere nuove condizioni di sviluppo per il Mezzogiorno,
e in questa direzione si muove il programma dell’Unione in cui,
a seguito della nostra proposta, si prevede fra l’altro l’innalzamento
dell’età dell’obbligo scolastico. Un’intera
generazione, per colpa della legge 30 che favorisce l’intollerabile
precarizzazione dei rapporti di lavoro, vive oggi in condizioni che
non consentono ai giovani alcuna programmazione certa del loro futuro,
e ciò è gravissimo, soprattutto al Sud, perché
là dove non ci sono possibilità di emanciparsi attraverso
lo studio e il lavoro, è più facile che la mafia trovi
terreno fertile per legare ai suoi disegni criminali chi non ha diritti,
tutele e pari opportunità”.
Hanno già espresso la loro adesione alla manifestazione di
sabato prossimo diversi esponenti del PdCI, fra i quali il segretario
nazionale Oliviero Diliberto, l’Europarlamentare Marco Rizzo,
nonché la parlamentare Katia Belillo e il segretario nazionale
della Fgci, Francesco Francescaglia, che hanno assicurato la loro
partecipazione.
“In un contesto sociale in cui l’universo giovanile è
condannato alla precarietà e all’involuzione –
ha proseguito Tripodi, che è anche Consigliere regionale –
occorre che le Istituzioni sappiano adeguare gli strumenti e le leggi,
per venire incontro alla grande richiesta di partecipazione e inclusione
sociale che proviene dal mondo giovanile. Per questo motivo, ho presentato,
proprio in questi giorni, in Consiglio regionale una proposta di legge
con la quale, fra l’altro, si chiede l’istituzione del
Consiglio regionale dei giovani, proprio per dare modo alle diverse
componenti dell’universo giovanile e agli studenti di avere
uno spazio di rappresentanza, un organismo propositivo in cui potranno
esaltare il loro protagonismo per alleviare il disagio e ottenere
nuove politiche sociali”.
Il segretario regionale del PdCI, infine, ha sottolineato l’impegno
del partito, e della sua organizzazione giovanile, che hanno contribuito
alla fattiva realizzazione nella città di Reggio Calabria di
una manifestazione contro le mafie.
“E’ significativo che questa manifestazione di carattere
nazionale si svolga a Reggio Calabria – ha concluso Tripodi
– in un territorio cioè dove forte è la presenza
asfissiante della mafia e, parallelamente, grande è la volontà
di riscatto manifestata dai giovani, a partire dalla straordinaria
mobilitazione seguita al delitto Fortugno. Si tratta di una grande
occasione in cui verranno rilanciati i temi che sono al centro dell’impegno
del PdCI per ottenere che il futuro governo dell’Unione riproponga
il Mezzogiorno come grande questione nazionale, da affrontare con
politiche che incentivino lo sviluppo delle imprese e la sicurezza
dei cittadini”.
DS:
“La legge obiettivo sulle infrastrutture ha fallito”.
Soriero: “Avanzamento della 106 e dlla A3 quasi nullo”
15/02 La Legge Obiettivo ha fallito. Non hanno dubbi i Ds, che in
un convegno a Roma sulla crisi dell'Anas hanno portato a supporto
della propria tesi un ricco corredo di dati. Dati frutto di una rielaborazione
su fonti ufficiali Cipe, ministero delle Infrastrutture e Anas, e
dai quali emerge fra l'altro che, tra cantieri aperti e opere realizzate,
lo stato di avanzamento dei lavori e' di soli 1,67 miliardi di euro,
pari all' 1,5% degli importi complessivi dell'intero programma di
opere strategiche stradali ed autostradali (111 mld) previste della
legge del governo Berlusconi, e all'8,6% degli importi finanziati
da soggetti pubblici e privati fino al 2005. ''I risultati - ha detto
Paolo Brutti, della commissione Lavori pubblici del Senato - smentiscono
in modo quasi incredibile le affermazioni pubbliche di uomini di governo
e dello stesso presidente del Consiglio''. Il motivo sta nel fatto
che, ha proseguito, ''il governo usa indifferentemente il termine
di 'opere attivate' e di 'opere cantierate', laddove quelle cantierate
sono appunto quelle i cui cantieri risultano aperti e di cui si puo'
misurare lo stato di avanzamento dei lavori. Il governo considera
cantierate opere solo appaltate'' , per cui ''va ancora sviluppata
la progettazione esecutiva''. Sempre in base ai dati rielaborati dai
Ds, ed accennati ieri dal segretario Fassino alla trasmissione 'Ballaro'',
il costo totale delle opere stradali e autostradali previste dalla
Legge Obiettivo e' passato, dopo le necessarie progettazioni preliminari
e quelle definitive, dai circa 58 mld di euro del 21 dicembre 2001
ai circa 111 mld, appunto, di oggi. I finanziamenti apportati dalla
stessa legge sono di 4,35 mld, cui se ne aggiungono altri 2,9 da fondi
Ue, Fas, Regioni ed enti locali e residui Anas, e altri 1,1 di finanziamenti
privati previsti nei contratti delle varie concessionarie. La somma
dei finanziamenti stanziati dopo la Legge Obiettivo e' dunque di 8,32
mld di euro, aggiuntivi agli 11,2 mld gia' disponibili prima del 2002.
Le risorse disponibili per il piano complessivo sono dunque di 19,5
mld, pari al 18% dei fondi necessari. Fra i casi citati dai Ds per
evidenziare la differenza tra ''effetti annuncio'' e realta', quello
del Passante di Mestre. Su un valore complessivo di 750 milioni, ha
precisato Brutti, risultano stanziati ad oggi 113 mln, pari al 15%,
mentre l'Anas dovrebbe reperire sul mercato finanziario i 636 mln
restanti. ''L'Anas ha predisposto un piano finanziario per avviare
un project financing da sottoporre al sistema bancario - ha detto
ancora Brutti - ma il governo non lo ha approvato, e questo potrebbe
costringere l'Anas a sospendere i lavori, che attualmente hanno uno
stato di avanzamento di appena il 10%. E' alle viste un grande contenzioso
con il contraente generale''. Quanto all'autostrada Salerno-Reggio
Calabria. Tra il 1007 ed il 2001, dicono i Ds, sono stati affidati
lavori per circa 200 km, finanziati per 1,9 mld di euro. Dal 2002
al 2005 sono stati finanziati lavori per 3,4 mld per i restanti 243
km, ma lo stato di avanzamento dei lavori e' di 200 milioni, ''appena
il 5,9% - ha rilevato Brutti - di quello che si sarebbe potuto fare''.
''Quella legge obiettivo che doveva accelerare la modernizzazione
del Paese con particolare attenzione al Mezzogiorno e' clamorosamente
fallita. I dati ufficiali illustrati dal sen. Paolo Brutti parlano
da soli: lo stato di avanzamento dei lavori e' pressoche' nullo, soltanto
l'1,9% di opere realizzate sull' importo totale aggiornato a gennaio
2006 che e' pari a 5100 milioni di euro''. A sostenerlo e' stato Giuseppe
Soriero, responsabile nazionale Ds infrastrutture nel Mezzogiorno,
parlando dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria e della strada statale
Ionica. Soriero ha partecipato oggi alla conferenza indetta dalla
Direzione nazionale dei Ds sulla situazione dell' Anas. ''Per la Statale
106 - ha aggiunto Soriero - la situazione e' ancora piu' grave: su
un fabbisogno di 15.152 milioni di euro i finanziamenti disponibili
sono soltanto 1.500 circa e l' avanzamento dei lavori sull' importo
totale e' pari a 0.0%. I tagli di 1,7 miliardi di euro contenuti nell'
ultima sciagurata legge finanziaria imposta da Berlusconi, Fini e
Bossi, come ha ricordato concludendo la conferenza l' on. Cesare De
Piccoli, implicheranno il rallentamento dei cantieri gia' aperti e
impediranno l' apertura di nuovi lavori specialmente in Calabria e
nel Mezzogiorno''. ''Quanti posti di lavoro - ha concluso Soriero
- si sarebbero potuti creare? Quante vittime della strada si sarebbero
potute evitare? Mi auguro che su una situazione cosi' allarmante si
allarghi subito un confronto pubblico tanto piu' oggettivo quanto
necessario per il futuro della Calabria e la qualita' della vita di
tutti i suoi cittadini''
Si
vota il 9 e 10 giugno: le tappe fino alle elezioni
15/02 Gli italiani andranno alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi
mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. Queste
sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello
della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati
che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera
o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno
con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito
del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare
una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al
deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano
a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano
nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza
politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di
ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione
elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna
lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore
a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione.
La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della
Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale
per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del
35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del
Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del
voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha
a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute
le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione
sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone
di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo
contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista
l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica
fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile)
e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di
scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono
essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14
del giorno successivo.
Pignataro:
“Il Governo disattende gli impegni con i lavoratori LSU-LPU”
14/02 “Nonostante fosse stato sottoscritto un accordo tra il
Sottosegretario Viespoli e le Organizzazioni Sindacali, che prevedeva
la deroga al “patto di stabilità” e finanziamenti
finalizzati alla stabilizzazione dei LSU-LPU nei “piccoli comuni”
(fino a 10.000 abitanti) e che lo stesso accordo del 20 Dicembre scorso
doveva essere inserito in un decreto legge in corso di conversione;
il Governo ha disatteso gli impegni, lasciando i lavoratori calabresi
nell’incertezza e nel precariato”. E’ quanto ha
dichiarato Fernando Pignataro, del Pdci. “Si tratta –aggiunge
- di un’altra perla di un Governo che non solo ha dimenticato
il Mezzogiorno e la Calabria, ma ha cancellato tutte le misure a vantaggio
delle politiche di sviluppo per il Sud. Oltretutto, nei Comuni calabresi
i lavoratori LSU-LPU sono diventati indispensabili per mandare avanti
la macchina amministrativa e per garantire i servizi essenziali ai
cittadini. La pressione, in questi giorni di approvazione del provvedimento
cosiddetto “milleproroghe” è stata fortissima,
ma il Governo, nonostante le possibilità, non ha inteso dare
corso a quanto concordato col Sindacato. Al contrario di quanto avvenuto
alla vigilia delle competizioni elettorali amministrative di Catania
prima, e Messina dopo, per le quali erano stati prodotti analoghi
decreti di deroga e finanziamento per la stabilizzazione occupazionale.
Il Governo ha dimostrato di essere di parte e contro i lavoratori
calabresi!! 10.000 lavoratori sono stati lasciati nell’insicurezza
del futuro e senza copertura previdenziale. Il nostro impegno, dopo
questa ultima provocazione alla Calabria e ai lavoratori, è
che il primo atto del nuovo Governo dovrà favorire la stabilizzazione
occupazionale di tutti i lavoratori LSU-LPU calabresi, garantire la
deroga e il sostegno finanziario per tutti i Comuni della Calabria.
Il PDCI calabrese assume la stabilizzazione del precariato nella nostra
Regione quale priorità assoluta, per un lavoro sicuro e stabile
e per uno sviluppo centrato su nuove opportunità occupazionali”.
Nuove
dimissioni per i consiglieri di Rossano. Le precedenti non andavano
bene. An: “inspiegabili le dimissioni dell’UDC”.
Il Sindaco mercoledì dal Prefetto.
14/02 Le dimissioni dei diciotto consiglieri comunali di Rossano,
presentate ieri all'ufficio del protocollo del comune, sono inficiate
da un difetto di procedura nella consegna del documento e quindi non
producono effetti giuridici. E' quanto ha stabilito la Prefettura
di Cosenza, rilevando che l'atto di dimissioni, presentato da due
consiglieri, doveva ricevere la delega degli altri sedici firmatari,
oppure tutti i diciotto dovevano firmare il documento al momento della
presentazione dello stesso al protocollo del comune. Successivamente
a tale decisione i consiglieri comunali firmatari, si sono recati
personalmente, questa volta in sedici essendo due assenti, presso
il protocollo comunale e hanno apposto personalmente la firma sul
documento di sfiducia. Spetta ora al Prefetto di Cosenza decidere
se il secondo documento sia conforme alla legge e quindi valido. Si
attende la decisione per determinare l'eventuale avvio delle procedure
di scioglimento del Consiglio comunale.
''La decisione dell' Udc di far dimettere i propri consiglieri comunali
e di rompere unilateralmente le trattative in corso con le altre forze
politiche del centrodestra e' un atto incomprensibile e arbitrario.
Alla base di questo gesto inconsulto non vi e' la minima motivazione
politica''. E' quanto scritto in una nota del coordinamento dei circoli
di Alleanza Nazionale di Rossano, dopo che due consiglieri di maggioranza
dell'Udc si sono dimessi assieme ad altri 16. ''La causa e' da ricercare
- prosegue la nota - nella scelta da parte di An, Nuovo Psi, Pri e
Lista Civica dell'individuazione comune e condivisa del Candidato
a Sindaco per il centrodestra nella persona di Giuseppe Caputo. Del
resto, An non ha mai respinto le richieste dell'Udc. Ha soltanto chiesto
tempo perche' gli altri partner della coalizione hanno voluto che
venissero individuate le altre cariche da attribuire proporzionalmente
ai partiti in base al responso elettorale''. ''Ora - conclude la nota
- i rappresentanti dell'Udc spieghino ai cittadini qual'e' la motivazione
politica che li ha portati con Forza Italia, a fare fronte comune
con il Centro Sinistra a meno di due mesi da elezioni politiche importanti
per il futuro del Paese''.
''La situazione del Consiglio comunale di Rossano e' molto ingarbugliata,
dopo le dimissioni di ieri mattina e le successive del pomeriggio
dei diciotto consiglieri della maggioranza e dell'opposizione. Non
e' semplice per me trovare una soluzione''. E' quanto ha detto il
Sindaco di Rossano Orazio Longo. ''Mi rechero' domani - ha aggiunto
- dal Prefetto a Cosenza al quale rappresentero' la situazione che
si e' venuta a creare a Rossano e gli chiedero' come comportarmi.
In ogni caso, dopo le manifestazioni di sfiducia nei miei riguardi,
diventa sempre piu' difficile rimanere a capo dell'esecutivo fino
alla fine naturale della legislazione''
Si
sono dimessi in 18 al Comune di Rossano: in arrivo il Commissario
prefettizio
13/02 Diciotto Consiglieri comunali sia della maggioranza che dell'opposizione,
hanno presentato stamani alla segreteria generale del Comune di Rossano
le loro dimissioni. Il Prefetto di Cosenza, dopo aver vagliato la
regolarita' della procedura delle dimissioni, decidera' se nominare
un commissario straordinario dell'Ente a cui sara' affidata la gestione
corrente del comune. Il Sindaco, Orazio Longo, ha reso noto che, prima
di prendere qualsiasi decisione, attendera' il parere della Prefettura
sulla regolarita' della procedura delle dimissioni dei consiglieri.
L'ass.
Diego Tommasi rinuncia alla candidatura
13/02 In una lettera inviata al presidente del partito del Verdi,
Alfonso Pecoraro Scanio, l'assessore regionale all'Ambiente della
Calabria, Diego Tommasi, ha annunciato di dover rinunciare alla candidatura
per le prossime elezioni politiche anche se questo ''rappresenta per
un dirigente politico il momento piu' alto ed appagante. Dopo anni
di militanza e battaglie oggi potrebbe per me realizzarsi il raggiungimento
di un obiettivo personale: la storia, i programmi, i progetti che
abbiamo messo in campo per provare a cambiare la Calabria non sono
cose di poco conto''. ''Ciononostante - ha aggiunto - sentirei di
tradire la fiducia che il Presidente Loiero ha riposto in me e nel
partito, se dovessi abbandonare la scena po1itica regionale in un
momento in cui il programma politico che ci ha permesso di vincere,
sta muovendo i primi passi della sua realizzazione, non ho intenzione
alcuna di venire meno agli impegni assunti e alla costruzione di un
progetto che come Verdi abbiamo contribuito ad elaborare, per questo,
caro Alfonso, ti comunico che non posso candidarmi''. L'assessore
regionale, in una nota dell'ufficio stampa della Giunta, ha ribadito
che ''lavorare insieme e con determinazione per fronteggiare le tante
emergenze ambientali storiche della nostra Regione: e' un momento
importante quello che sta vivendo la Calabria oggi, alla luce anche
del ruolo di Coordinamento nazionale che svolge in seno alla Conferenza
Stato-Regioni e che pone la nostra Regione, per la prima volta, dopo
tanto tempo, alla ribalta nazionale. E' difficile governare la nostra
regione specialmente per le questioni attinenti le tematiche a noi
piu' care. Per questo risulterebbe facile accettare la candidatura
e la successiva elezione. Ma senso di responsabilita' e la condivisione
di un percorso politico e amministrativo disegnato insieme, mi spingono
a rinunciare alla candidatura e alla successiva elezione''. ''La scommessa
del governo della Calabria - ha concluso Tommasi - e' importante e
impegnativa, ma, allo stesso tempo, entusiasmante: e' una sfida che
sento di dover accettare e per la quale mi spendero' nell'immediato
futuro''
Franco
Laratta scrive un libro sulla Calabria dopo il delitto Fortugno
13/02 ''La lunga notte della Calabria''. E' questo il titolo dell'ultimo
libro di Franco Laratta, vice coordinatore regionale vicario della
Margherita. Il testo, in corso di pubblicazione, sara' presentato
nei primi giorni di marzo a Locri, alla presenza dei vertici istituzionali
della regione e del presidente nazionale della Margherita, Francesco
Rutelli, che ha realizzato la prefazione. Il libro di Laratta prende
spunto da un'analisi fatta all'indomani dell'omicidio di Francesco
Fortugno, il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria
barbaramente ucciso dalle 'ndrine a Locri, citta' ora simbolo della
lotta alle mafie. Oltre alla prefazione dell'On. Rutelli il phamplet
(150 pagine), raccoglie le autorevoli riflessioni di Giovanni Latorre,
Rettore dell'Universita' della Calabria; dell'On. Marco Minniti; del
filosofo piemontese Gianni Vattimo e del Vescovo della diocesi di
Locri-Gerace, monsignor Giancarlo Maria Bregantini, intervistato in
esclusiva dal giornalista Domenico Michele Napolitano. Il titolo prefigura
lo stato in cui la Calabria (''regione dove chi tocca muore'') riversa
dopo anni di abbandono da parte dello Stato. Un abbandono che ha prodotto
da un lato lo scollamento tra le cosiddette istituzioni e il tessuto
sociale della regione. Dall'altro il rafforzamento delle cosche mafiose
che hanno consolidato e capillarizzato la loro presenza sul territorio,
che sin dagli albori, in un processo di graduale evoluzione, ha mutato
le sue spoglie criminali introducendosi come un virus letale nei gangli
della vita reale della regione. ''L'omicidio Fortugno - ha detto Laratta
- ha segnato uno spartiacque. Ha segnato un punto di non ritorno.
La Calabria da quella domenica d'autunno non e' piu' la stessa. E'
cambiata alla stregua di come il mondo e' cambiato dopo l'11 settembre.
Se la mafia ha alzato il tiro, anche la Calabria, le sue istituzioni,
molta della sua gente, molti suoi giovani hanno alzato il livello
di guardia. Come gli anticorpi nei confronti del male. Una reazione
spontanea, iniziata dai ragazzi locresi, massiccia, unitaria, composta
e intransigente. Che si interrogano e avanzano una ferma opposizione
alla regressione. Un no secco che vuole essere testimonianza e sentiero
autentico di un popolo consapevole del suo carico di storia, delle
sue tradizioni, della sua civilta' lunga 3.000 anni, che vuole oggi
riappropriarsi di quel passato glorioso, del proprio presente e vuole
gettare le basi per un futuro migliore, fatto di pace, progresso e
prosperita'''.
Soriero
(DS) “Non lascio il partito”
13/02 ''Non solo non lascio i Ds, anzi sto lavorando in queste ore
ancor di piu' per contribuire alla vittoria dell'Unione e di Romano
Prodi''. E' quanto ha detto Pino Soriero aprendo i lavori dell'assemblea
dell'Associazione 'Il Campo' di cui e' presidente. Nei giorni scorsi
Soriero, che e' stato ex parlamentare ed ex sottosegretario con il
governo Prodi, e' stato il protagonista di una polemica con i vertici
regionali dei Ds circa la candidature in Calabria. ''A Piero Fassino
- ha aggiunto - e a Francesco Rutelli (a Nicola Adamo e a Franco Bruno,
segretari regionali dei DS e della Margherita) chiedo uno sforzo eccezionale
per affrontare con intelligenza il problema che ormai chiaramente
in Italia e' stato segnalato da piu' esperti, fino alle analisi attente
illustrate oggi sul Corriere della Sera da Renato Mannhaimer : la
vittoria del centrosinistra alla Camera puo' essere piu' solida, ma
al Senato e' ancora tutta da conquistare. La Calabria e' una delle
regioni in cui il centrosinistra con Loiero ha vinto le elezioni regionali
con il vantaggio piu' alto, ma e' anche la realta' nella quale, in
ogni elezione, e' piu' alta la percentuale di astensione e di non
voto''. ''Lo conferma - ha proseguito Soriero - il sondaggio pubblicato
ieri ed oggi sul Quotidiano che rivela una tendenza positiva per l'Ulivo
e per l'Unione, ma dice anche che il 75,1% degli intervistati non
conosce il nuovo sistema elettorale; e che la percentuale degli indecisi
e' ancora altissima, il 56,5% dice: ''non so o non voglio rispondere''.
Ecco perche' e' urgente studiare tutte le forme di aggregazione piu'
utili per recuperare i cittadini al voto e al consenso per Romano
Prodi''. ''In Calabria - ha concluso - piu' che altrove, dobbiamo
promuovere un rapporto positivo tra associazioni, partiti e movimenti
per offrire all'elettore, accanto alla lista dell'Ulivo anche altri
punti di attrazione per la societa' civile ed innanzitutto per i giovani'
Ancora
nessun ok dal PM per la candidatura di Padre Fedele
12/02 Padre Fedele Bisceglia, il sacerdote agli arresti domiciliari
con l' accusa di avere violentato una suora, avrebbe accettato la
candidatura al collegio senatoriale della Calabria che gli ha proposto
la lista Diritti civili, ma firmera' il modello per l' accettazione
solo dopo avere ricevuto l' autorizzazione dalla magistratura. A renderlo
noto e' stato il leader di Diritti civili, Franco Corbelli. Stamani
Corbelli si e' recato nel convento di Belvedere Marittimo dove padre
Fedele e' ai domiciliari, insieme al sindaco di Belvedere, Mauro D'
Aprile, della Margherita, per l' autenticazione della firma. Il modulo
di accettazione e' stato fatto pervenire a padre Fedele tramite un
frate del convento. Padre Fedele ha fatto sapere di voler firmare
ma ''dopo, nel rispetto della legge, avere ottenuto l' autorizzazione
dei magistrati''. Corbelli e il sindaco di Belvedere si sono quindi
recati alla caserma dei carabinieri per consegnare il modello da far
firmare domattina, dopo l' autorizzazione della Procura della Repubblica
di Cosenza. Corbelli ha chiesto a Romano Prodi e agli altri leader
del centrosinistra di dare una risposta alla richiesta, avanzata ufficialmente
nei giorni scorsi, per l' autorizzazione al collegamento tecnico della
lista Diritti Civili all' Unione per la candidatura di Padre Fedele.
In serata i legali di Padre Fedele hanno precisato che l’iniziativa
è frutto del Corbelli e che padre Fedele non ha visto ne discusso
della stessa con alcuno.
Il
Presidente Ciampi ha
firmato il decreto che scioglie le Camere ed ha convocato i comizi.
Si vota il 9 e 10 aprile. Scattata la
par condicio. Norme e calendari. Fino
a giugno tre elezioni, un referendum
e la nomina del nuovo Capo dello Stato
I
Verdi candidano Pecoraro Scanio e Tommasi
11/02 L' Esecutivo nazionale dei Verdi ha deliberato la composizione
delle teste di lista per la circoscrizione calabrese in occasione
delle prossime elezioni della Camera dei Deputati. I vertici del 'Sole
che ride' hanno chiesto al presidente nazionale Alfonso Pecoraro Scanio
di guidare la lista, seguito dall'assessore regionale all'Ambiente
Diego Tommasi. Al terzo posto e' prevista la candidatura dell'attuale
capogruppo al Senato Stefano Boco, seguito da Grazia Francescato,
portavoce dei Verdi europei e presidente onoraria dei Verdi italiani.
Adamo
(DS) “Scelta individuale quella di Soriero”
11/02 ''Ci troviamo in presenza di una scelta individuale. Soriero
non ha dato la possibilita' di sottoporla al partito''. E' quanto
ha detto il segretario dei Ds della Calabria, Nicola Adamo, a margine
del comitato politico del suo partito, circa le polemiche dei giorni
scorsi con l'ex parlamentare ed ex sottosegretario Pino Soriero. ''Ho
invitato Soriero - ha aggiunto - a riflettere perche' mettere in discussione
la credibilita' di un'esperienza non depone bene. Se dovesse essere
vera una sua candidatura in un'altra lista, cio' non depone bene perche'
non e' confacente alla sua storia di partito''. ''I voti a Prodi -
ha concluso Adamo - bisogna portarli dove Prodi e' candidato''.
Il
20 febbraio si conclude la scelta dei candidati dei DS
Sara' concluso il 20 febbraio il percorso che i Ds della Calabria
hanno avviato per la scelta dei candidati alle prossime politiche.
La data e' stata ufficializzata stamane nel corso di una conferenza
stampa che il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, ha tenuto
a Lamezia Terme a margine del comitato politico del suo partito. Adamo,
accompagnato dai presidenti della commissione elettorale, Giuseppe
Bova, e della commissione di garanzia, Franco Pacenza, oltre che dai
vertici regionali del partito, ha anche annunciato che il 18 ed il
19 i Ds apriranno ufficialmente la campagna elettorale in Calabria
con una serie di iniziative che vedranno impegnati i candidati gia'
decisi e cioe' Marco Minniti (testa di lista alla Camera), Nicola
Latorre, Rosa Calipari e Nuccio Iovene, candidati al Senato. In questi
giorni, inoltre, i Ds stanno effettuando una consultazione tra i dirigenti
regionali e provinciali oltre che con i segretari di unioni territoriali,
per un totale di circa 1.500 persone. Tutti hanno fatto delle proposte
che, vagliate, saranno poi inoltrate alla direzione nazionale che
dovra' decidere. ''Le proposte delle candidature - ha detto Adamo
- saranno scelte nell'ambito dei nomi indicati dalla consultazione
e sono in un numero superiore ai possibili candidati. Ovviamente rispetto
ai nomi indicati saranno seguiti anche criteri che riguardano il progetto
che vorremmo mettere in campo. Non vi e' dubbio che dovremmo avere
un progetto di governo, basato su un programma ma anche sul valore
della rappresentanza politica. Per questo, non ci possono essere liste
che non rispondono a criteri di collegialita', unita' e responsabilita'.
Liste unitarie e qualificate, ma anche liste aperte. Siamo disponibili
come Ds ad aprire la lista del Senato. Questa legge elettorale costringe
a fare i conti con i primi in lista. Cio' non toglie che, pero', noi
dobbiamo fare delle 'liste manifesto'. Non devono essere fatte distinzioni
tra il primo e l'ultimo della lista. Per questo motivo dobbiamo chiedere
alle persone di candidarsi con la consapevolezza di essere certamente,
elette ma anche di dare la disponibilita' a candidarsi nella consapevolezza
di non essere certamente eletti''. Domani, con l'audizione della federazione
di Crotone, termineranno le consultazioni. Reggio Calabria, intanto,
ha proposto Lillo Zappia alla Camera mentre per il Senato ha indicato
Giovanni Laruffa (sindaco di Polistena) ed il presidente uscente dell'ordine
degli avvocati di Reggio Calabria, Giuseppe Morabito. Unica indicazione,
invece, sia dalla federazione di Catanzaro, che ha puntato sul segretario
provinciale, Franco Amendola alla Camera, che dalla federazione di
Vibo Valentia da dove e' stato segnalato Franco De Luca anch'egli
alla Camera. Sei le indicazioni giunte dalla federazione di Cosenza
e tutte per la Camera. Si tratta di Mario Franchino, Pietro Medaglia,
Franco Pacenza, Franco Ambrogio, Franco Sammarco e Battista Genova
(sindaco di Corigliano). Sulla scelta di Nicola Latorre e Rosa Calipari
per il Senato, il segretario regionale dei Ds ha detto che ''si e'
scelto il criterio a livello nazionale di fare capolista in tutte
le regioni i compagni della segreteria nazionale e Latorre e' uno
di questi. Non dobbiamo dimenticare che Latorre sara' candidato anche
in Puglia dove sara' eletto e che la Calabria e' l'unica regione che
assume un capolista che non viene eletto nella sua circoscrizione.
Questo perche' si vuole garantire una rappresentanza territoriale
calabrese e, poi, Rosa Calipari e' anche una calabrese''.
Verdi:
“La candidatura di Bianchi, annunciata dal Pdci, una pericolosa
fuga in avanti”
11/02 “In relazione alla notizia apparsa oggi sulla stampa
circa la candidatura del Rettore dell’Università di Reggio
Calabria, al collegio senatoriale, lanciata dal segretario nazionale
dei Comunisti Italiani, ci preme ricordare a Diliberto – annuncia
in una nota il componente della Federazione dei Verdi della Calabria,
Leo Autelitano - che al Senato si dovrà fare una lista di coalizione
Verdi, Comunisti e altri. Poiché al momento, a livello nazionale,
la trattativa circa la formazione delle liste e delle aggregazioni,
che correranno nei collegi senatoriali è ancora aperta, qualsiasi
indicazione di candidatura appare una pericolosa fuga in avanti e
si configura come il tentativo di mortificare/vanificare il dibattito
e il lavoro che con responsabilità e grande determinazione
si sta compiendo a livello nazionale e regionale. Esprimiamo disappunto
per l’iniziativa del segretario nazionale dei Comunisti, non
condividendone né il metodo ne i tempi. E’ un disappunto,
lo ribadiamo, legato alla forma. Auspichiamo un dialogo aperto e partecipato
e invitiamo i compagni Comunisti a voler reintrodurre il dibattito
sulle candidature e in generale, su quanto attiene al prossimo appuntamento
elettorale, nel naturale alveo del confronto franco e democratico,
nelle sedi di incontro dei partiti dell’aggregazione”.
Nuova
intimidazione ad un rappresentante delle istituzioni.
Tagliati i pneumatici e rotto il parabrezza dell’auto dell’assessore
della Provincia Manfrinato. Solidarietà
di Tripodi, Mario Oliverio e Rizzo
Diritti
Civili candida Padre Fedele al Senato
10/02 Il Partito Diritti Civili annuncia la candidatura al Senato,
in Calabria, di padre Fedele Bisceglia, il frate missionario agli
arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale. Domani mattina,
nel corso di una conferenza stampa che si svolgera' nei pressi dell'Oasi
Francescana, la struttura di accoglienza per disagiati creata da padre
Fedele, saranno spiegate le ragioni di questa candidatura. Padre Fedele
sara' in lista insieme a Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti
Civili. ''Adesso basta - ha detto Corbelli - Padre Fedele non e' un
mostro. Domani spiegheremo i motivi della sua candidatura al Parlamento
sotto il simbolo di Diritti Civili''.
I
detenuti di Rossano a sostegno di Rifondazione per ottenere le riforme
10/02 ''Per le prossime elezioni politiche di aprile 2006 abbiamo
il tempo per creare una base elettorale, per fare diventare il partito
di Rifondazione Comunista l' ago della bilancia nello schieramento
di centrosinistra, in modo che possa imporre le riforme che chiediamo''.
A sostenerlo sono alcuni detenuti del carcere di Rossano in una lettera
appello fatta pervenire e resa nota dal segretario del Prc della Federazione
di Cosenza, Angelo Broccolo. ''Abbiamo sperato negli ultimi anni -
e' scritto nella lettera - che le forze politiche attuassero la riforma
del codice penale, che e' ancora quello del 1930 approvato dalla dittatura
fascista, ma invano. Nessuno ha avuto il coraggio di emanare il nuovo
codice perche' non paga in termini elettorali. Le commissioni nominate
dai due schieramenti, Grosso e Nordico, hanno scritto ognuno un codice,
ma purtroppo si e' arenato ogni volta per mancanza di volonta' politica.
E' inutile elencare le delusioni di noi detenuti, sara' cosi' anche
in futuro, se non prendiamo in mano la situazione scendono in campo,
in modo da tramutare i nostri problemi in richieste politiche''. ''Noi
detenuti - prosegue la lettera - siamo una grande forza elettorale.
In carcere siamo 60.000, altrettanti sono fuori con la detenzione
alternativa. Nell' arco di un anno c' e' un giro tra entrata e uscita
di circa 250.000 detenuti. Nel territorio nazionale ci sono circa
un milione di cittadini che sono transitati per le patrie galere.
Se ognuno di noi procura 10 voti tra i suoi familiari e invia questa
lettera aperta a dieci suoi amici in carcere, si formera' una sorta
di passaparola, per convogliare tutti i voti dei nostri familiari
su un unico partito, per aiutarlo a diventare forte e che possa imporre
alla sua coalizione le riforme. La propaganda avversa strombazzera'
che la criminalita' condiziona e inquina il voto politico, noi dobbiamo
fregarcene, e dovranno spiegare il loro silenzio quando i nostri familiari
votano i loro partiti, anche per questo motivo stiamo facendo tutto
alla luce del sole''. ''Rifondazione comunista - prosegue la lettera
- ha presentato tante leggi in favore dei detenuti, l' unico partito
che ha messo nel suo programma l' abolizione dell' ergastolo, arenatosi
poi in Parlamento; si e' sempre battuto per il condono e l' amnistia
e contro gli abusi sui detenuti; ha gia' presentato l' abolizione
dell' ergastolo, l' istituzione del difensore civico, la condizionale
a meta' pena e a 21 anni per l' ergastolo, altre leggi per pene minori
e riforme varie. Sfruttiamo questa nostra forza tutti insieme per
dare potere elettorale a Rifondazione Comunista, combattiamo uniti
e compatti, affinche' i nostri diritti diventino reali e le riforme
siano veramente fatte''. ''Chiediamo - affermano i detenuti di Rossano
- certezze e garanzie costituzionali nei diritti, l' emanazione dei
codici penali, l' abolizione dell' ergastolo, la parificazione delle
pene a quelle europee, l' automatismo ai benefici penitenziari, l'
abolizione del 41 bis, l' estensione del difensore civico per tutti
i detenuti, il diritto che ogni imputato possa scegliersi il rito
processuale, i colloqui affettivi come avviene nella maggior parte
delle carceri d' Europa, la copertura sindacale su tutti i lavoratori
detenuti, e il diritto al voto''.
Don
Vitaliano: “Decisa assieme la candidatura di Caruso”
10/02 ''Caruso si e' candidato dopo averne discusso con me e insieme
abbiamo valutato anche se valeva la pena che mi candidassi io: abbiamo
concluso che fosse piu' giusto che si candidasse lui, per un motivo
politico ma anche di convenienza''. Don Vitaliano Della Sala, il sacerdote
no global rimosso d'autorita' quattro anni fa dalla parrocchia di
Sant'Angelo a Scala (Avellino) dal vescovo di Montevergine, monsignor
Tarcisio Nazzaro (oggi, la sua ex parrocchia e' stata accorpata alla
diocesi di Avellino, ndr), svela i retroscena che hanno portato alla
candidatura del leader dei Disobbedienti campani, Francesco Caruso,
con la lista del Prc. La ''convenienza'' di candidare Caruso, secondo
don Vitaliano, risiede nel fatto che ''lui rischia il carcere per
le accuse assurde mossegli dalla procura di Cosenza. Tra l'altro -
aggiunge don Vitaliano, che ad Avellino ha partecipato a un dibattito
con padre Alex Zanotelli - se mi fossi candidato io, sarei stato immediatamente
sospeso a divinis. Non e' ancora il tempo evidentemente per i preti
candidati, anche se penso che noi, o alcuni tra noi, possiamo dare
un contributo importante alla politica''. Per il sacerdote che espose
la bandiera cubana sul campanile di Sant'Angelo a Scala, interrogazioni
parlamentari e celebrazione della messa non sarebbero inconciliabili.
''I preti fanno comunque politica, quando difendono i poveri, lottano
contro l'aborto, quando difendono i diritti e la liberta' religiosa.
E' giusto allora far politica nei luoghi della politica e non, come
fa il cardinale Ruini, invadendo i mezzi di informazione''. Sulle
accuse di ''tradimento'' e ''opportunismo'' che il leader delle tute
bianche, Luca Casarini, ha lanciato a Caruso, don Vitaliano tenta
di smussare le asprezze. ''Casarini e Caruso rappresentano le due
anime del movimento che emergono: il primo, quella anarchica che vuole
fare a meno delle istituzioni ed essere pungolo dall'esterno; quella
rappresentata da Caruso, che invece vuole cambiarle dal di dentro.
Auguro a Caruso - ha concluso don Vitaliano - che dal di dentro sappia
cambiarle in meglio e non si lasci cambiare dalle istituzioni''.
N.
Oliverio (DL) “Il Ponte sullo stretto toglierà risorse
alle infrastrutture della regione”
10/02 ''L'unione ribadisce che il Ponte toglierebbe risorse a quelle
infrastrutture che la Calabria necessita per incrementare la produttivita'
economica delle imprese, soprattutto del Turismo''. E' quanto sostiene
in una nota il parlamentare della Margherita, Nicodemo Oliverio, circa
la realizzazione del Ponte sullo Stretto. ''Parliamo - ha aggiunto
- del sistema autostradale, allo sbando, e della ex statale 106, che
costituisce un'arteria di fondamentale importanza per la Calabria
con i suoi circa 20 mila veicoli che la percorrono ogni giorno, e
che l'Unione ha inserito tra le priorita' nazionali infrastrutturali,
e del sistema aeroportuale calabrese che dovra' essere adeguatamente
rafforzato soprattutto in relazione all'ampliamento delle tratte e
dei voli low cost. Se si confrontano poi la quantita' e la velocita'
delle comunicazioni ferroviarie del Centro Nord con quelle del Centro
Sud verifichiamo un divario impressionante sia per i tempi di percorrenza,
al Sud piu' lunghi del 35% in media''. ''Non c'e' dubbio, quindi -
ha proseguito Oliverio - che l'azione di un governo responsabile ed
attento all'interesse pubblico dovrebbe tendere a sviluppare un sistema
di trasporti interno ed esterno efficiente, volto a ridurre i costi
per la collettivita', offrendo valide alternative al trasporto commerciale
e individuale attraverso una rete capace di innervare i porti, gli
interporti, le piattaforme logistiche. Per il mezzogiorno e la Calabria
specialmente questa scelta segna il discrimine tra una opzione di
sviluppo civile, sociale ed economico e quella di mantenere il Sud
e la Calabria in condizioni di arretratezza''. Oliverio evidenzia
inoltre che ''mentre impazza la propaganda elettorale, con Lunardi
che anticipa di un quarto di secolo la fine dei lavori sulla A3, dicendosi
sicuro che tale asse sara' completato entro il 2009, e l'Astaldi contesta
al Tar del Lazio l'aggiudicazione di Impregilo sui lavori del ponte
sullo stretto a causa di ribassi strani, e tempi di realizzazione
anticipati di 8 mesi, sul quale non sara' possibile non fare delle
verifiche, le strade che attraversano il meridione e in particolare,
Calabria e Sicilia, non consentono al momento di avere quei requisiti
minimi per fare economia e rendere la vita ai nostri concittadini
piu' umana''. Circa il convegno organizzato per domani da Alleanza
Nazionale a Reggio Calabria sulle prospettive del Ponte, Oliverio
ha evidenziato che ''meno male almeno una parte del centrodestra comincia,
anche se con notevole ritardo, a porsi qualche minimo dubbio sulla
fondatezza di questa faraonica struttura del tutto inutile''. ''Un
dubbio - ha concluso - che ad ogni modo mortifica e indigna i nostri
cittadini, che ogni giorno si misurano con le pessime condizioni del
trasporto interno calabrese, su strada e su ferro, e a questo interrogativo
hanno gia' risposto no. Stesso discorso vale per i siciliani, che
non hanno bisogno del ponte per sentirsi italiani come sostiene Berlusconi,
ma di strade e collegamenti efficienti''
Filippelli
(Udeur) “Allentata la coesione tra le forze dell’Unione”
10/02 ''Ritengo che in Calabria si sia allentato il rapporto di solidarieta'
e di coesione tra le forze politiche dell' Unione e questo dovrebbe
preoccupare i vertici nazionali perche' un ulteriore scollamento potrebbe
mettere in forse la vittoria del centrosinistra in molte realta' di
primo piano, come Catanzaro, Cosenza e Crotone, citta' capoluogo di
provincia dove riteniamo di potere svolgere un ruolo determinante
per l' elezione di un sindaco di area''. A sostenerlo e' Nicodemo
Filippelli, capogruppo dei Popolari-Udeur al Senato. ''Sicuramente
chiederemo, in una di queste citta', - aggiunge Filippelli - il riconoscimento
all' Udeur di potere candidare a Sindaco un proprio qualificato rappresentante.
Per il momento vorremmo comportamenti leali da parte di Ds e Margherita
e disponibilita' ad equilibrare il rapporto di forza in alcuni enti
locali, specialmente nel Crotonese, dove l' Udeur, a Petilia, per
esempio, tiene in vita la maggioranza senza essere nell' esecutivo''.
Per il capogruppo dei senatori Popolari - Udeur ''in questi giorni
sarebbe utile un incontro tra i segretari provinciali della coalizione
per verificare la possibilita' di qualche rimpasto, ad incominciare
dalla Comunita' Montana di Mesoraca, dove lo sforzo di tutti deve
tendere a rendere l' Ente strumento di reale sviluppo economico, piu'
di quanto oggi si stia facendo in una situazione di oggettiva difficolta'.
Non e', comunque, secondario l' impegno di esaminare tutte le realta'
in cui si vota per individuare Sindaci che dovranno amministrare il
domani. Spero che gli altri non fraintendano - conclude Filippelli
- e sappiano dare a questo mio appello la giusta risposta''
Nuova
intimidazione ad un rappresentante delle istituzioni.
Tagliati i pneumatici e rotto il parabrezza dell’auto dell’assessore
della Provincia Manfrinato. Solidarietà
di Tripodi, Mario Oliverio e Rizzo
Diliberto
a Cosenza presenta la candidatura Pignataro e alimenta
le polemiche nell’Unione con i radicali e punzecchiando
Loiero. Repliche di Mancini e del Governatore
calabrese.
Infiammano
le polemiche in casa DS sulle candidature. Soriero
attacca a Minniti e Adamo. I DS di Crotone avanzano l’ipotesi
di dimissioni di massa. Adamo si difende “Incompatibile
chi si candida con altri” e Soriero contrattacca: “Politica
con gli stivali”
Lunardi:
“La A3 pronta nel 2009”. Iannuzzi (DL) “Sconcertante
slittamento di date”
09/02 La Salerno-Reggio Calabria sara' completata entro il 2009.
Lo assicura il ministro alle Infrastrutture Pietro Lunardi che - in
occasione dell'inaugurazione dei 14 chilometri a tre corsie del quadrante
Nord Ovest del Gra di Roma - ha confessato che ''quattro anni fa non
credevamo di farcela e come e' avvenuto per la Palermo Messina, come
sta avvenendo per il raccordo anulare di Roma, ce la faremo anche
per l'asse autostradale Salerno-Reggio Calabria''. Il ministro ha
spiegato che ''per la Salerno Reggio Calabria, all'inizio della legislatura,
lo stato della progettazione e la logica di articolazione dei lotti
facevano prevedere la fine dei lavori per il 2035 (questo dato era
condiviso all'epoca anche dalla opposizione). Oggi siamo invece sicuri
che tale asse sara' completato entro il 2009. Speravamo, addirittura,
di completare l'intervento entro il 2008 e questo errore previsionale
di un anno - ha concluso - ha fatto subito scattare le accuse della
opposizione''. ''Il ministro Lunardi, con sconcertante disinvoltura,
mostra di non ricordare che il governo di cui fa parte aveva fissato
la data di ultimazione dei lavori della Salerno-Reggio Calabria dapprima
al 2003, in seguito al 2005, poi al 2006, al 2008, da ultimo al 2009''.
E' quanto sostiene in una nota il responsabile delle Infrastrutture
della Margherita, Tino Iannuzzi, circa le dichiarazioni del Ministro
Pietro Lunardi relative all'ultimazione dell'autostrada Salerno -
Reggio Calabria. ''Dimentica altresi' - ha aggiunto - che i circa
130 km di autostrada ad oggi ultimati riguardano quasi esclusivamente
lotti finanziati, appaltati e in misura rilevante realizzati nella
precedente legislatura. Dimentica che, per quanto riguarda i sette
maxilotto in cui e' stato articolato il progetto, i lavori in concreto
sono in corso solo sul primo, mentre per gli altri sei siamo fermi
alla fase di progettazione o di appalto o, nonostante l'avvenuta aggiudicazione,
i cantieri non sono stati ancora attivati. Dimentica infine che continuano
a mancare almeno 3 mld di euro per finanziare l'intero progetto. La
Margherita, dall'inizio di questa legislatura, ha condotto una coerente
e serrata azione politico-parlamentare non solo di puntuale controllo
e costante sollecitazione ma sostenendo anche una precisa scelta politica''.
''Coerentemente - ha concluso Iannuzzi - abbiamo sostenuto, sosteniamo
e sosterremo che la A3 deve rientrare nel novero ristretto delle 5
o 6 effettive grandi priorita' della politica infrastrutturale del
paese. E' ora che il governo presenti con serieta' il resoconto del
lavoro svolto, invece di ricorrere ad accuse infondate e a slogan
o messaggi trionfalistici privi di fondamento, che non possono coprire
i tanti ritardi che sono sotto gli occhi di tutti''
Galati
(Udc) “Via libera alla metanizzazione”
09/02 ''Esprimo la massima soddisfazione per l'approvazione del decreto
'proroga termini', che consente di ottimizzare i tempi di concessione
delle reti di distribuzione: una condizione necessaria per il completamento
dell'opera di metanizzazione in Calabria da parte dei gestori''. Lo
dichiara Giuseppe Galati (Udc), sottosegretario alle Attivita' Produttive,
che si e' impegnato personalmente, promuovendo un 'tavolo di coordinamento
tecnico' presso il ministero per la soluzione della questione, che
interessa un centinaio di comuni, in gran parte calabresi, per cui
erano venute meno le condizioni minime di fattibilita' a causa delle
modifiche normative degli ultimi anni. ''Il ministero delle Attivita'
Produttive -spiega il sottosegretario- ha fatto in pieno la propria
parte ottemperando, con l'inserimento nel decreto di proroga delle
misure concordate e con l'approvazione di questa sera, agli impegni
assunti al termine del confronto fra la societa' concessionaria e
i rappresentanti dei comuni interessati. Ci sono ora tutte le condizioni
concordate che permettono all'Italgas di avviare gli interventi nei
tempi stabiliti". Galati ricorda che ''la Calabria ha urgente
bisogno di infrastrutture e la rete di metanizzazione e' un tassello
essenziale per la costruzione di un quadro di sviluppo locale sostenibile
e duraturo che, grazie al voto positivo di oggi, puo' realizzarsi
concretamente e in tempi certi''. ''La mia soddisfazione -conclude-
si rivolge in particolare a quelle 80.000 famiglie calabresi che presto,
grazie all'impegno del governo e alla sensibilita' delle parti interessate,
potranno vedere soddisfatto il loro sacrosanto diritto a una fonte
di energia sicura e pulita''.
DS
Catanzaro: “Soriero in cerca di una candidatura”
09/02 ''Le singolari dichiarazioni di Giuseppe Soriero sui problemi
dei Ds a Catanzaro e in Calabria avrebbero potuto costituire argomento
di discussione se non inficiate dalla situazione in cui si collocano.
Accade infatti che mentre i Ds sono impegnati in una democratica consultazione
sulle candidature del proprio partito, l'on. Soriero si e' impegnato
in una curiosa consultazione dei partiti alla ricerca di una propria
candidatura''. E' quanto scritto in una nota della Federazione provinciale
dei Democratici di Sinistra di Catanzaro. ''Non e' utile ammantare
- prosegue la nota - i propri presunti dissensi con argomenti che
in realta' tentano di nascondere che l'on.Soriero ha fatto il parlamentare
per tre legislature e che ha ottenuto anche una quarta candidatura
risultando bocciato dagli elettori che, a lui parlamentare uscente,
hanno preferito il candidato di Forza Italia. La Calabria, ne dovrebbe
tenere conto l'on. Soriero, ha bisogno di chiarezza e trasparenza,
principi che valgono non solo quando coincidono con i propri interessi
personali, ma sempre e in ogni caso''. ''La Federazione provinciale
dei Ds di Catanzaro - e' aggiunto nella nota - ha concluso l'iter
procedurale per formulare la proposta di candidature nella lista unitaria
dell'Ulivo. I criteri sono stati dettati dalla direzione nazionale
e regionale del partito. Tali criteri prevedevano la non candidabilita'
dei deputati alla seconda legislatura degli assessori e consiglieri
regionali, Presidenti di Provincia e Sindaci di comuni superiori ai
15 mila abitanti. Nello stesso tempo la direzione nazionale e regionale
del Partito raccomandavano alle federazioni provinciali per la designazione
delle candidature alla Camera di seguire un percorso il piu' democratico
possibile, escludendo per regolamento le primarie ma sollecitando
una consultazione ampia della base del Partito. La Segreteria Provinciale
dei Ds di Catanzaro all'unanimita', interpretando quanto stabilito
dalla Direzione Nazionale e Regionale ha deciso di consultare tutti
i Segretari delle Unita' Di Base della provincia e la convocazione
della Direzione Provinciale (organismo composto da circa 180 membri).
Tale scelta e' stata determinata dall'individuazione delle Unita'
Di Base (76 in tutta la provincia) come la rappresentanza piu' larga
del corpo del Partito''. La Segreteria Provinciale ha nominato al
suo interno una commissione composta da: Pasquale Motta, Enzo Bruno,
Rossana Neri, Davide Zicchinella. Dalla consultazione prima e dal
dibattito in direzione poi, e' emersa a larghissima maggioranza l'indicazione
del Segretario di Federazione Franco Amendola, nel quadro di un forte
e convinto processo unitario che consolida e riaggrega tutto il Gruppo
Dirigente della Federazione
Ponzio
(CDL) “Con le deleghe anche il trasferimento delle risorse”
09/02 ''Diamo atto al presidente Oliverio, che nel corso dell' incontro
con i rappresentanti delle Associazioni produttive, ha manifestato
ancora una volta la sua volonta' per il trasferimentodelle deleghe
dalla Regione alla Provincia''. E' quanto scrive in un comunicato
Gianfranco Ponzio, consigliere provinciale. ''Tuttavia - ha detto
Ponzio - ci auspichiamo che al trasferimento di competenze e risorse
umane vengano contestualmente destinate le risorse economiche, altrimenti
ci sembrerebbe un'attribuzione di deleghe 'zoppe', cioe' parleremmo
di funzioni svolte a meta' tra Regione e Provincia''. ''Non vorremmo
infatti - ha proseguito Ponzio - che con l'avvicinarsi delle prossime
tornate elettorali il presidente Oliverio, con l'ennesima uscita propagandistica,
venisse meno agli impegni assunti che prevedevano di rifiutare le
deleghe se non accompagnate dalle necessarie risorse finanziarie''.
''Oggi - ha concluso Ponzio - non si possono trovare piu' alibi, scaricando
responsabilita' alla precedente giunta di centro-destra alla Regione,
quando la minoranza alla Provincia si sta adoperando con iniziative
fattive, tutt'altro che strumentali, con l'auspicio che questo piano
di investimenti non rimanga nel cassetto''.
Sabato
Direttivo regionale dei DS a Lamezia
09/02 E' convocata per sabato 11 febbraio alle ore 10 a Lamezia Terme
la riunione del Comitato direttivo regionale dei Ds calabresi. La
relazione introduttiva sara' svolta dal segretario regionale on. Nicola
Adamo. All' ordine del giorno della riunione e' posto il seguente
tema: ''Esame dell' esito della consultazione per le proposte di candidature
Ds nelle liste elettorali per il rinnovo del Parlamento''. A margine
della riunione, alle ore 12.30, si svolgera' una conferenza stampa
presieduta dal segretario regionale dei Ds Nicola Adamo e dall' on.
Marco Minniti ed alla quale parteciperanno i coordinatori regionali
dei Ds Carlo Guccione e Leone Zappia insieme ai presidenti delle due
Commissioni chiamate ad istruire le proposte di candidature, on. Giuseppe
Bova ed on. Franco Pacenza. Le proposte che saranno valutate e decise
dalle due Commissioni saranno sottoposte prima all' esame della Direzione
regionale dei Ds e successivamente alla Direzione nazionale dei Ds
per le definitive decisioni. A questo proposito, il segretario regionale
Nicola Adamo ha dichiarato: ''la formazione delle liste elettorali
storicamente rappresenta un momento di forte confronto e persino di
tensione dialettica interna. Sono sicuro - ha proseguito Adamo - che,
i Ds sapranno mettere in campo candidature qualificate, rappresentative,
autorevoli, affinche' le liste siano realmente competitive. Sono sicuro
- ha aggiunto Adamo - inoltre, che le scelte corrisponderanno alla
piu' grande e reale unita' del partito calabrese. Dobbiamo avere la
capacita' di garantire una rappresentanza improntata anche al giusto
equilibrio territoriale, una rappresentanza che garantisca visibilita'
e forza al progetto politico di governo. Insomma, ci sono tutte le
condizioni perche' si possa competere con l' obiettivo di contribuire
ad un netto successo del centrosinistra in Calabria, ad una piena
affermazione ben oltre la percentuale delle elezioni europee della
lista unitaria dell' Ulivo alla Camera, di consentire ai Ds, con la
lista al Senato, di rafforzarsi e confermarsi il primo partito in
Calabria''.
Amministrazione
comunale di Rossano: “I DS evitino speculazioni sui contributi
fitto casa”
09/02 ''Se i Ds sono a conoscenza di atti o fatti che possano riferirsi
ad episodi di malcostume da parte di non meglio identificati soggetti,
si rivolgano alle autorita' competenti ed evitino invece qualsiasi
penosa speculazione sulla pelle di gente bisognosa''. E' quanto risponde
l'Amministrazione comunale di Rossano in merito alle affermazioni
del Gruppo consiliare dei Ds e relative alla richiesta di una commissione
di inchiesta sui contributi regionali per l'accesso alle abitazioni
in locazione. ''Nessuna interrogazione al Sindaco - prosegue la nota
dei Ds - avente ad oggetto la richiesta di una commissione d'inchiesta,
e' stata ad oggi depositata presso gli uffici comunali; i controlli
voluti dall'Amministrazione sono a totale garanzia di tutti i cittadini;
la verifica fatta dall'Amministrazione e' mirata ad accertare la veridicita'
di quanti hanno dichiarato un determinato reddito, incrociandolo con
quanto risulta dall'Agenzia Unica delle Entrate. Il procedimento in
questione e' ormai al termine e nei prossimi giorni verra' compilata
la graduatoria definitiva degli aventi diritto. Per altro va ricordato
ai Ds che la decurtazione effettuata nei trasferimenti ha comportato
maggiori tensioni fra gli aventi diritto, tanto e' vero che, in altre
realta', si sono costituiti comitati appositi ed in alcuni casi si
e' registrato, come a Cosenza, l'intervento della Guardia di Finanza''.
''Riguardo poi - conclude la nota - alle procedure seguite per l'aggiudicazione,
si ribadisce che non solo non c'e' stata alcuna anomalia, ma si e'
reso necessario, ai sensi della legge 241/90 art. 106 bis, assegnare
un termine preciso ad ogni utente interessato e solo dopo formulare
la graduatoria di assegnazione''
Meduri
(DL) “Sui crediti d’imposta il Governo non tutela gli
interessi del Mezzogiorno”
08/02 ''Anche nella gestione dei crediti di imposta per favorire
gli investimenti, il governo non tutela gli interessi del Sud''. A
sostenerlo e' Luigi Meduri deputato della Margherita che sulla questione
ha presentato un' interrogazione in Commissione Finanze. ''Per promuovere
gli investimenti nel sud - sottolinea Meduri - il credito di imposta
costituisce uno strumento indispensabile in quanto permette alle imprese
di competere su un piano di parita' con le zone del Paese piu' sviluppate.
Ma il governo e' capace solo di fare annunci; in particolare - conclude
Meduri - il ministro Micciche' si distingue per gli annunci trionfalistici,
poi stanzia per il Meridione risorse assolutamente insufficienti rispetto
alle necessita' delle aziende meridionali, mortificando ancora una
volta gli imprenditori disponibili ad investire e a creare sviluppo''
Compagnia
delle Opere: Elezioni, assenza di dialogo tra i poli”
08/02 La Compagnia delle Opere si prepara alle elezioni del 9 aprile.
In attesa della prossima tornata elettorale, infatti, l'associazione
di imprenditori ha deciso di portare avanti una serie di iniziative
ed argomentazioni in modo da aprire un dialogo ed avviare una discussione
su quella che è la situazione politica regionale e nazionale.
Anche perchè oggi si registra una totale assenza di dialogo,
soprattutto tra i due poli, e questo rappresenta un vero e proprio
limite per la crescita del paese. "Sembra che in Italia qualcuno
spinga perchè si riproduca lo stesso schema politico-culturale
americano ha detto il presidente della Compagnia delle Opere
Giancarlo Franzè - basato sulla suddivisione in due schieramenti
a cui ricondurre tutte, o quasi tutte, le decisioni di interesse generale:
lo schieramento conservatore e quello progressista. Ciò che
deve caratterizzare entrambe è la censura delle proprie radici
storico-culturali e il superamento dell’anomalia italiana. L’imperativo
sembra essere quello di liberarsi dall’ideale professato per
cui le realtà popolari (i corpi intermedi, le associazioni)
non possono dire alcunché sulla vita sociale, economica, politica,
perchè parlare da una tradizione, da un mondo di comunità,
religiose o laiche, significa automaticamente intrallazzo, clientelismo.
Si dimentica che è vero proprio il contrario. Proprio lo sradicamento
dei partiti dalle realtà popolari e dagli ideali che ne sono
alla radice è la causa del degrado morale della nostra società
poiché ha arrestato o affievolito, innanzitutto nei singoli,
il processo educativo. La continua critica dei valori tradizionali
deve avvenire nel paragone con il proprio cuore ed è aiutata
dall’appartenenza a una realtà mossa da un’esperienza
ideale. Se ci si sradica da un’appartenenza ideale, rimane solo
la difesa aprioristica e moralistica di valori a cui non crede più
nessuno (conservatori), contrapposta a una dissacrazione radicale,
giacobina e nichilista di ogni certezza (progressisti). Così
in entrambi gli schieramenti che si fronteggiano cresce solo il cinismo
della lotta per il potere, mascherato dall’opposta ed identica
finzione di una lotta per permettere la vera modernità. E questo
perchè il problema di fondo è la mancanza di dialogo:
questo è il vero dramma. Purtroppo questo mediocre immeschinimento
sta avvenendo anche in Italia. Evidentemente i due schieramenti non
si equivalgono. Questo processo è più grave in chi,
alla cialtronesca ricerca del proprio interesse, aggiunge una visione
ideologica basata sull’homo homini lupus e su un’idea
di Stato che implica l’imposizione della democrazia ai cittadini.
In realtà dietro queste nobili e meno nobili teorie si annida,
neanche troppo celato, l’interesse di lobby per le quali è
più facile agire in un bipolarismo senza radici. Cosa insegna
questo ai potenti nostrani e anche a quelli che, sinceramente impegnati
per la difesa della persona e della sussidiarietà, certe volte
sembrano tentati dalle lusinghe del potere?"
Soriero
(DS) critica il partito calabrese e scrive a Fassino per le candidature
08/02 ''Vi scrivo ancora una volta, chiedendo interventi tempestivi
tesi a ricreare le condizioni migliori per corrispondere a quella
spinta al cambiamento che e' ancora molto forte nella societa' calabrese
e che vuole contribuire alla vittoria elettorale dei DS e dell'Unione''.
Si conclude cosi' una lunga lettera di netta critica ai vertici del
suo partito calabrese a Piero Fassino e Massimo D' Alema dell' ex
deputato ed ex sottosegretario del governo Prodi, Pino Soriero, attualmente
responsabile delle infrastrutture del Sud della Direzione nazionale
dei Ds, organismo del quale e' componente. Soriero - che oggi ha reso
noto egli stesso la lettera scritta domenica 5 febbraio - muove anche
critiche sul modo con il quale viene fatta la selezioni dei candidati
al Parlamento. ''Da tempo ho segnalato (con piu' lettere) - scrive
Soriero - le mie forti preoccupazioni sulle condizioni di crisi del
gruppo dirigente in Calabria.Dopo aver vinto le elezioni regionali
i DS, invece di sprigionare una forte iniziativa autonoma in grado
di sollecitare e sostenere l'importante esperienza di governo in corso
alla Regione, si sono accartocciati con un ulteriore restringimento
della vita democratica interna e della capacita' operativa esterna.
Piu' volte, a Roma e in Calabria, non solo io, ma altri compagne e
compagni, abbiamo rivendicato uno sforzo eccezionale che consentisse
a tutti noi di sentirci parte di un progetto e di una sfida comune.
Ma, anche quel seminario che veniva indicato come il momento della
''messa a punto'' e' stato piu' volte, inspiegabilmente, rinviato.La
cosiddetta ''cabina di regia'' che avrebbe dovuto coordinare l'azione
del partito ed il suo raccordo con l'Unione e' diventata il ''luogo
della solitudine e dell'autosufficienza''. Ed anche il doppio incarico
per il segretario regionale, trascinato molto piu' del dovuto, ha
causato una difficilissima comunicazione tra i compagni, deresponsabilizzando
tutti e riducendo notevolmente le potenzialita' di iniziativa all'interno
ed all'esterno del partito.Tutto rimane sul generico;nessuno si assume
le proprie responsabilita' fino in fondo.E' un continuo scarica barile
tra i vari livelli di direzione del partito. Cio' ha moltiplicato
diffidenza, insicurezza, contrapposizioni personali, fino a indurre
alla demotivazione ed all'abbandono del partito. Non abbiamo mai discusso
seriamente le ragioni del distacco di energie dell'area socialista
venute nei DS e che poi, pezzo a pezzo, si sono allontanate in silenzio.
Ieri, in forma pubblica, ad abbandonare il partito e' stato il segretario
regionale della CGIL. Senza alcun commento dei responsabili DS che
evidentemente continuano cosi' a snobbare, minimizzare, ignorare esperienze
significative.Si continua a circoscrivere in un ''gruppetto'', fin
troppo ristretto, decisioni che per statuto e regolamento andavano
affrontate con ben altra apertura alla soglia della campagna elettorale''.
''Non mi ero mai illuso - prosegue Soriero - che in Calabria si potesse
promuovere quell' ampia 'consultazione degli iscritti e degli elettori
nella fase di formazione delle liste non solo delle unita' di base,
ma anche di realta' associative di comune ispirazione' prevista dall'art.
5 del regolamento approvato dalla direzione, ma speravo almeno che
si potesse ragionare in tempo per un'assunzione di responsabilita'
collettive su un progetto positivo del gruppo dirigente regionale''.
''Invece - sostiene Soriero - si e' lasciata senza proposta e, quindi,
senza guida politica una consultazione nelle federazioni tanto tardiva
quanto ininfluente di fronte a decisioni gia' maturate e concordate
con gli altri partiti della lista unitaria. Nella direzione regionale
a Lamezia, nei giorni scorsi, sono intervenuto, esplicitando forti
critiche sui ritardi e sui limiti di cui sopra. Mi sono dichiarato
favorevole alla collocazione di Minniti numero 2 alla Camera e di
Jovene al Senato, ma ho chiesto che si lavorasse ad un progetto piu'
ricco e plurale di valorizzazione delle competenze e delle capacita'
di lavoro effettivamente dimostrate. Ho chiesto che si intensificasse
l'impegno del comitato politico regionale. Invece, non riunendo mai
quest' organismo, in questi giorni si assiste sulla stampa a divisioni
continue e laceranti in alcune federazioni sulle liste, in qualche
altra addirittura sulla possibilita' di svolgere le ''primarie'' per
l'individuazione del candidato sindaco;un metodo importante, sperimentato
in tutt'Italia, richiesto dai vertici DS pubblicamente per Cosenza
ed invece pervicacemente rifiutato a Catanzaro, con inevitabili reazioni
dei compagni, fino alle dimissioni di esponenti della segreteria cittadina''.
''Dove altro bisogna arrivare? - conclude Soriero - Cosa altro bisogna
attendere per impedire l'appannamento e la crisi di credibilita' del
partito nostro agli occhi degli elettori?''.
Diritti
Civili: “I DS candididino i ragazzi di Locri”
08/02 ''Chiediamo a Prodi, Fassino e Rutelli di candidare, alla Camera,
nel listone Ds-Margherita, uno dei ragazzi di Locri, da scegliere
attraverso delle primarie, anche per non dare adito al sospetto che
questi ragazzi sono stati utilizzati e strumentalizzati per la vicenda
Fortugno per poi dimenticarli e abbandonarli''. E' quanto sostiene
in una nota il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli.
''Diritti Civili purtroppo - ha aggiunto - non puo' candidare questi
giovani, perche' la nostra Lista sara' presente solo al Senato e questi
ragazzi non hanno l'eta' richiesta per la candidatura e l'eleggibilita'
a Palazzo Madama''. ''''I ragazzi di Locri - ha proseguito Corbelli
- rappresentano oggi per la Calabria un esempio positivo, un simbolo
e una speranza per il futuro. La loro ribellione alla mafia insieme
all'operato della Giunta Regionale, coraggiosamente intrapreso dal
presidente Agazio Loiero, e' una svolta storica per questa regione.
Il presidente della Repubblica e i leader del centrosinistra li hanno
scelti come esempio e li hanno sostenuti in tutte le loro iniziative.
Pensavamo che Prodi, Fassino, Rutelli e company si ricordassero di
loro anche al momento di scegliere i candidati al Parlamento. Sino
ad oggi cosi' non e' stato''.
Napoli
(AN) “A rischio i beni confiscati alla cosca mancuso”.
Il Giudice di Vibo si riserva di decidere
08/02 Beni per un valore di circa sette milioni di euro confiscati
ad affiliati al clan Mancuso di Limbadi potrebbero essere restituiti
ai componenti la famiglia per un ''incidente di esecuzione'': e' quanto
afferma, citando organi di stampa, la vicepresidente della Commissione
parlamentare antimafia, Angela Napoli, in una interrogazione al ministro
della Giustizia, Roberto Castelli. La parlamentare di An chiede al
Ministro ''se non ritenga necessario ed urgente di dover avviare un'
ispezione presso gli uffici della Procura di Vibo Valentia per accertare
eventuali responsabilita' per l' incidente di esecuzione che potrebbe
causare la restituzione dei beni confiscati alle famiglie Mancuso''.
''Le cosche criminali dei Mancuso di Limbadi - afferma la Napoli -
risultano tra le piu' potenti della 'ndrangheta e si sono rese responsabili
di numerosi gravi delitti e reati. Gia' in passato avevo denunziato
un 'sospettoso' cavillo per il quale sono stati restituiti a Pantaleone,
detto Luni, Mancuso, uno dei capi storici delle omonime cosche i beni
per il valore di due milioni e mezzo di euro, sequestrati un mese
prima. Oggi e' apparsa sulla stampa la notizia in base alla quale
un altro ed ancor piu' preoccupante 'sospettoso' cavillo starebbe
per far restituire tutti i beni confiscati ai componenti delle famiglie
Mancuso. Il Tribunale di Vibo Valentia e', infatti, costretto a riunirsi
per prendere in esame un 'incidente di esecuzione' sollevato dai difensori
dei Mancuso. Il valore del patrimonio confiscato, che rischia di essere
restituito, interesserebbe tutti i capi delle cosche Mancuso, coinvolti
nell' operazione Dinasty-Affari di famiglia, ammonterebbe a circa
sette milioni di euro''. ''L' eventuale grave restituzione dell' ingente
valore - prosegue la Napoli - avverrebbe, peraltro, proprio nel momento
in cui si sta svolgendo, a Vibo Valentia, il processo Dinasty-Affari
di famiglia''. ''Le misure di prevenzione patrimoniali - conclude
la parlamentare - rappresentano uno dei punti forti nel contrasto
alla criminalita' organizzata e la restituzione di beni illeciti,
gia' confiscati, sarebbe una grave delegittimazione della prevenzione
necessaria per colpire gli ingenti patrimoni delle cosche malavitose''.
- Il giudice del Tribunale di Vibo Valentia, Nunzio Naso, si e' riservato
di decidere nell'incidente di esecuzione sulla richiesta dei difensori
dei presunti affiliati al clan Mancuso di Limbadi, di sospendere la
procedura di confisca di beni per un valore di diversi milioni di
euro.
I difensori dei Mancuso hanno sollevato un eccezione relativa a un
vizio di forma. A loro dire la confisca di uno stabile appartenente
alla famiglia Mancuso sarebbe nulla in quanto lo stabile apparteneva
a Francesco Pagano, madre dei fratelli Mancuso, e non a questi ultimi,
e alla donna, deceduta nell'agosto 2005, non e' mai stato notificato
alcun atto di confisca. In tal modo sarebbe stato leso il diritto
di difesa, e quindi i difensori dei Mancuso hanno chiesto la restituzione
dello stabile in questione e la sospensione dell'intera procedura.
L'accusa, di contro, ha rilevato che dagli atti relativi all'richiesta
di una concessione in sanatoria per lo stabile in questione avanzata
dalle mogli di alcuni dei fratelli Mancuso, risulterebbe la proprieta'
di questi ultimi e quindi la correttezza dell'operato degli inquirenti
nella procedura di confisca. La decisione del giudice e' attesa per
i prossimi giorni.
Patto:
“No a primarie falsate per i candidati sindaci”
08/02 ''Cosi', come per il candidato Premier o per i Presidenti di
Regioni e Province, anche per i Comuni (Cosenza, Rende, Catanzaro)
le regole devono essere identiche e bisogna allontanare nella maniera
piu' categorica, l'idea di elezioni primarie falsate da eventuali
precedenti accordi sottaciuti per la designazione di candidati in
altre cariche''. E' quanto sostiene in una nota il componente della
consulta regionale del Patto dei Liberaldemocratici, Benito Donato.
''L'idea di legittimare le candidature - ha aggiunto - attraverso
lo strumento delle primarie fu proposta dal Patto dei Liberaldemocratici
gia' nel lontano 1994 per l'elezione del Sindaco di Cosenza. Come
spesso e' avvenuto in questi anni, le idee e le proposte dei Liberaldemocratici
sono state, in un primo momento, ignorate o peggio sottovalutate per
poi essere riproposte da altri personaggi e forze politiche con grande
verve ed esuberanza assumendosene spesso la primogenitura. Essendo
in Italia, quello delle primarie, uno strumento ancora in fase di
rodaggio, non assicura, oggi, alla perfezione, un processo effettivamente
democratico nella designazione degli uomini, ma contribuisce a cancellare,
in parte, la vergogna delle candidature paracadutate''. ''Cio' che
e' fondamentale considerare - ha proseguito Donato - e' pero' il grande
potere e la grande opportunita' che lo strumento delle primarie offre
a tutte le forze politiche che intendono concorrere alla designazione
dei candidati. Non bisogna partire dalla base numerica degli iscritti
a ciascuna forza, bensi' dalla credibilita' e dalla personalita' del
candidato che dovra' rappresentare l'elettorato. Non e' detto che
un grande partito sia rappresentato da un 'grande' uomo politico,
ma e' ben probabile che una piccola forza possa proporre un nome dirompente
che trascini con se' l'entusiasmo ed il consenso''. ''Parlare quindi
- ha concluso - di primarie a seconda dell'occasione o del tornaconto
del momento e' quanto di piu' sbagliato si possa fare: allorquando
si accetta come metodo e mezzo democratico di partecipazione popolare
alle scelte dei rappresentanti, ponendo in essere delle regole, ebbene
quelle regole devono continuare a valere in tutte le occasioni''
Pietro
Mancini “Mio padre non mirava a condizionare Craxi”
07/02 Pietro Mancini, ex sindaco di Cosenza, ha reso noto il testo
di una lettera inviata al Corriere della Sera in relazione alla posizione
di Giacomo Mancini nelle vicende che, nell' estate del 1976, portarono
Bettino Craxi alla guida del Psi. In particolare Pietro Mancini fa
riferimento ad una lettera pubblicata dal quotidiano milanese a firma
del demartiniano Giovanni Lubrano che ''dimostra - afferma Mancini
- come, purtroppo, a 30 anni dall' avvento di Craxi al timone del
Psi, molti siano ancora convinti che Giacomo Mancini sostenne la candidatura
del deputato milanese, solo perche' certo di poterlo influenzare e
controllare. Era un rilievo, questo, - prosegue Pietro Mancini - assolutamente
non corrispondente al vero, che faceva, e non poco, infuriare mio
padre, il quale cosi' rispose al giornalista Matteo Cosenza, che lo
intervisto' per il suo libro 'Giacomo Mancini, un socialista inquieto
': 'qualche imbecille ha fatto circolare questa versione dei fatti.
Cose cosi', in vita mia, non le ho concepite, ne' fatte mai'''. ''In
realta', all' indomani della grave sconfitta elettorale, subita dal
Psi alle politiche del 1976 - sostiene ancora l' ex sindaco di Cosenza
- a una nuova segreteria Mancini, quattro anni dopo l' amarezza del
congresso di Genova, pensava una larga parte dei dirigenti e dei militanti
socialisti, ritenendo l' ex ministro calabrese l' unico uomo forte,
in grado di praticare nel corpaccione del partito, troppo legato alla
strategia del Pci, un salutare elettrochoc, politico e organizzativo.
Ma Mancini, ai suoi amici e anche a me, favorevole a un suo ritorno
in campo, rispose picche, sostenendo che, per rilanciarsi, il partito
avrebbe dovuto rinnovarsi''. ''Nella politica, ma anche nel gruppo
dirigente. E, dal momento che in quelle afose giornate di luglio mi
trovavo anch' io all' hotel Midas - conclude Pietro Mancini - ricordo
bene che mio padre fece il nome di Craxi, come nuovo segretario del
Psi, alla fine della riunione della direzione, convocata per prendere
atto delle dimissioni di De Martino. Avvicinandosi a Craxi, allora
giovane deputato della corrente autonomista di Pietro Nenni, Giacomo
Mancini gli disse :'Bettino, questo puo' essere il tuo momento'''.
Caso
Ranieli-Carratelli sul tavolo di Casini dopo la Giunta senza quorum
alla Camera
07/02 Nessuna decisione presa perche' mancava il numero legale, e
la Giunta per le elezioni della Camera chiedera' al presidente Casini
e alla Giunta per il regolamento come procedere. Il caso in discussione
e' quello che vede il ricorso di Romano Carratelli, candidato del
centrosinistra, contro l'elezione di Michele Ranieli (Udc), lamentando
che i criteri adottati nelle sezioni elettorali non sono stati univoci
per quanto riguarda i voti nulli, nonche' ''anomalie e irregolarita'.
Una vicenda lunga, combattuta tra rinvii, cambi di relatore, di revisioni
di schede. Oggi, a tre giorni dalla chiusura dei lavori parlamentari,
una volta terminata la seduta pubblica, con tanto di avvocati delle
parti e giornalisti, al momento di decidere in 'camera di consiglio'
l'ultimo colpo di scena. Luca Volonte', capogruppo Udc, chiede la
verifica del numero legale: manca per un voto. Sarebbe quello di Francesco
Bonito (Ds) che non viene considerato perche', come prescrive il regolamento
della Giunta, non e' stato presente all'udienza pubblica per tutta
la sua durata, ma e' arrivato quando il presidente Antonello Soro
(Dl) aveva gia' concluso la relazione. Spettera' quindi a Casini decidere
se la Giunta puo' riconvocarsi o se deve essere ripetuta per intero
la seduta pubblica (ossia una specie di dibattimento processuale con
tanto di avvocati e di pubblico).
Bobo
Craxi, aspettando notizie dall’Unione, presenta la sua lista
al Senato
07/02 "L'hanno disegnato gli stessi che hanno disegnato l'Ulivo...".
La butta la', quasi per caso. Ma fosse che Bobo (Craxi), insieme a
un apparente dato di cronaca (grafica), da' anche una traccia politica
da seguire per capire dove finira' per trovare casa elettorale? Gli
stessi che hanno disegnato l'Ulivo sono quelli che hanno disegnato
anche il simbolo con cui i socialisti di rito bobocraxiano si presenteranno
al Senato, per le prossime politiche, simbolo presentato oggi pomeriggio
in una conferenza stampa. Sfondo rosso, sulla sinistra il classico
garofano ("simbolo delle lotte operaie non della bella e'poque
Anni Ottanta"), al centro, su due righe, in lettere bianche,
la scritta "i socialisti" e, sotto, in caratteri piu' grandi,
lo storico cognome: CRAXI. Per Palazzo Madama, e' fatta. E per la
Camera? Qui, si procede un po' a tentoni, per approssimazioni progressive.
Decifrare la seguente indicazione di Bobo (che muove da un assunto
di fondo: "la strada che ha portato i socialisti con il centro-sinistra
e' una strada senza ritorno") non e' semplicissimo, tuttavia
suona cosi': "puntiamo a un'alleanza, per la Camera, con qualche
partito del centro-sinistra". Troppo vago? Allora, Bobo concede
qualcosina in piu': "puntiamo a un accordo politico con chi ha
tradizioni comuni, a un accordo tecnico con chi ha tradizioni piu'
lontane". Si dice cosi', ma il secondo concetto si traduce Mastella.
Niente da fare con comunisti e verdi. Chi resta? I Ds, per esempio,
ipotizzano i cronisti. Risposta di Bobo: "I Ds stanno nell'Ulivo,
il problema e' aperto". Scava scava, pero', e trovi una grandissima
attenzione per Prodi, definito "il presidente del consiglio incaricato
da quattro milioni di persone", quelle delle primarie. Del Professore,
Bobo racconta: "con lui ho parlato ieri della necessita' di non
disperdere la presenza socialista e l'ho trovato molto interessato
non solo a non disperderla, ma anche a valorizzarla".Consapevole
della realta', Bobo spiega che un sondaggio fresco di giornata da'
alla sua lista l'1%. Con una buona dose di autoironia, fotografa la
cifra come "non lontana dal rappresentare la migliore delle peggiori".
E' tuttavia un 1% che- a suo giudizio, anche se non si sa ne' come
ne' perche'- puo' arrivare anche al 2% e comunque e' un 1% che "non
puo' essere disperso". Trattative in corso per non disperderlo,
trattative che "in queste settimane vengono passate al setaccio".
Si vocifera di Vittorio Sgarbi con Bobo. Per ora, accanto a lui, alla
conferenza stampa, volti noti: Franco Piro (ultimo capogruppo del
Psi a Montecitorio), il piu' volte ministro Carmelo Conte, Saverio
Zavettieri, ovvero la Calabria socialista... La sala dell'hotel "Nazionale",
accanto a Montecitorio, e' piena zeppa di tifosi del figlio di Bettino
e ci sono garofani veri su tutte le sedie. Ogni frase di Bobo, un
applauso e un affetto per il figlio di Bettino che tracima in ripetuti
"bravo, bravo". Dove sara' candidato Bobo? In Lombardia,
dove per il centro-destra corre anche la sorella Stefania? "Se
il partito me lo chiede- glissa Bobo- saro' capolista ovunque...".
Un pizzico di rancore solo per il mancato raccordo con i compagni
dello Sdi, vittime- a sentire il promotore de "il partito dei
socialisti"- della "preponderanza radicale". Si rammarica
Bobo: "si poteva far convivere il simbolo del socialismo europeo
con quello del socialismo italiano", ma "quello che proprio
non si puo' fare- afferma- e' vendere per nuova una cosa vecchia,
e la rosa e' il simbolo di Marco Pannella da trent'anni". Per
il matrimonio con l'Unione, meglio il garofano craxiano.
Laratta
(DL) “Berlusconi soffre di delirio di onnipotenza”
07/02 ''Berlusconi e' uno che mostra di essere affetto patologicamente
da delirio di onnipotenza, quando afferma che riuscira' ad aumentare
le pensioni a 800 euro nei primi cento giorni di governo''. Lo afferma
il vice coordinatore vicario della Margherita calabrese, Franco Laratta,
dopo, e' scritto in una nota, le affermazioni del premier ''che aveva
anche dichiarato che durante il suo mandato, le famiglie uscite dall'
area di poverta' sarebbero 30 mila''. ''Semmai - ha aggiunto Laratta
- e' ragionevole credere che portera' le pensioni a 100 euro nei primi
800 giorni. Molti anziani aspettano ancora che si realizzi la promessa
fatta dal premier nel 2001. Ci sono tantissimi pensionati che superati
i 70 anni percepiscono ancora un assegno di 350 euro, e per i quali
e' difficile immaginare un aumento del 110%, ne' tanto meno e' plausibile
prospettare per loro la 'fuoriuscita dalla area di poverta'''. Rispetto
all' altro proclama di Berlusconi, ''piu' case per tutti'', Laratta
ha sostenuto che ''il governo in questi anni non ha prodotto una sana
politica della casa, anzi, il boom dell' edilizia ha favorito ben
altre categorie imprenditoriali, che non i ceti medio bassi che sono
oggi costretti a pagare un appartamento quanto il costo di una barca
di lusso. E' poi davvero bizzarra l' idea che si possano ricavare
facili slogan scacciando via famiglie che vivono nelle case popolari
da trent' anni''.
Poerio
(SDI) riconfermato nel comitato nazionale
07/02 Giuseppe Poerio, segretario provinciale dello Sdi di Crotone
e assessore alla Provincia, e' stato confermato nel comitato nazionale
del partito guidato da Enrico Boselli. L' elezione di Poerio e' stata
sancita in occasione del quarto congresso nazionale dei Socialisti
democratici italiani che si e' svolto a Fiuggi approvando l' adesione
al progetto della Rosa nel pugno. ''La riconferma negli organismi
nazionali del partito di Giuseppe Poerio - e' detto in una nota dello
Sdi di Crotone - e' un riconoscimento all' azione politica ed amministrativa
che in questi anni ha svolto nella Provincia, confermata dalla presenza
dei massimo vertici regionali dello Sdi in occasione del Congresso
provinciale dello scorso 20 gennaio. Nella riconferma ha pesato certamente
il buon esito delle elezioni amministrative provinciali e regionali
che o ha visto candidato e l' opera di rafforzamento del partito nella
citta' capoluogo e nel territorio provinciale, anche nell'ottica delle
scadenze elettorali che a breve si dovranno affrontare''.
Conclusa
la riunione della Margherita. Decise le candidature. Tra le novità
la vedova Fortugno e Franco Bruno. Out Camo, in dubbio Bruni.
06/02 La Margherita della Calabria, in vista delle prossime elezioni
politiche, propone alla direzione nazionale del partito la candidatura
di Maria Grazia Lagana', la vedova del vice presidente del Consiglio
regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso il 16 ottobre
scorso a Locri. La decisione e' stata presa stasera nel corso di una
riunione della direzione regionale. La proposta di candidatura sara'
trasmessa alla direzione nazionale del partito che non solo valutera'
le proposte, ma decidera' anche l' ordine con cui i candidati appariranno
nelle lista. ''Si e' preso atto - ha spiegato il coordinatore regionale
della Margherita, Franco Bruno - delle indicazioni provenienti dal
territorio. Nello specifico della signora Lagana' c' era l' indicazione
dell' organo provinciale del partito e la direzione l' ha fatta propria''.
Tra i criteri seguiti per giungere alla scelta delle candidature,
secondo quanto si e' appreso, anche quello di riproporre gli uscenti
e, cioe', il senatore Donato Veraldi, ed i deputati Nicodemo Oliverio,
Dorina Bianchi e Luigi Meduri. Non sara' ricandidato, invece, Geppino
Camo perche' gia' alla sua terza legislatura. Oltre agli uscenti,
e' stata proposta anche la candidatura del segretario regionale, Franco
Bruno, e quella di Franco Laratta e Franco Covello. Inoltre, non e'
stata esclusa nemmeno la possibilita' di candidare un rappresentante
del movimento giovanile regionale. A questi nomi se ne potrebbero
affiancare altri. Infatti, e' stata lasciata la possibilita' al segretario
regionale di integrare le candidature anche utilizzando figure istituzionali.
La direzione regionale, poi, ha chiesto una deroga ai vertici nazionali
del partito per quanto concerne la possibilita' di candidare Ottavio
Bruni, presidente della Provincia di Vibo Valentia. Questo perche',
secondo quanto deciso da Ds e Margherita, che alla Camera presenteranno
un' unica lista, non potrebbe entrare in lista chi riveste cariche
istituzionali come Presidente di Provincia o Sindaco.
Diliberto
il 10 febbraio a Cosenza
06/02 Il segretario nazionale del Pdci, Oliviero Diliberto, aprira'
venerdi' prossimo la campagna elettorale in Calabria. Diliberto, che
guidera' la lista del Pdci alla Camera dei Deputati in Calabria, alle
10.30, nel salone delle conferenze del Comune di Cosenza, terra' una
conferenza stampa aperta ai cittadini sul tema ''Una nuova identita'
per la Calabria'', con la partecipazione di Tonino Morrone, segretario
provinciale del Pdci di Cosenza e Michelangelo Tripodi, segretario
regionale del partito. Nel pomeriggio, alle 16, nella sede del Consiglio
regionale, Diliberto partecipera' ad una iniziativa pubblica su ''I
Comunisti Italiani per il futuro dell' Italia'', con la partecipazione
di Enzo Infantino, segretario provinciale del Pdci di Reggio Calabria
e Tripodi
Sapia
(AN) “La candidatura Calipari è strumentale”
06/02 ''Orlandino Greco ha ragione, la candidatura della signora
Calipari, che e' una persona perbene, rischia di apparire come la
strumentalizzazione di un dolore condiviso''. E' quanto sostiene in
una nota il sub-commissario provinciale di An di Cosenza, Michele
Sapia. ''Calipari e' morto da eroe - ha aggiunto - ed il Governo italiano,
con in testa il ministro Fini, si e' comportato in un modo ineccepibile,
pretendendo la verita' dagli alleati su quanto e' successo. La sinistra
ha per tanto tempo boicottato l'eroismo dei nostri militari e dei
funzionari di Stato impegnati in un'operazione di pace ed oggi vorrebbe
capitalizzare un dolore che appartiene a tutti''. ''Sono d'accordo
con Greco - conclude Sapia - e devo considerare lo scarso senso di
riformismo della sinistra italiana, demagogica''.
Dima
(AN) “Prive di fondamento le notizie di definizione delle liste”
06/02 ''Le notizie recentemente apparse sulla stampa regionale e
relative ad una presunta definizione delle candidature da parte di
Alleanza nazionale per le prossime elezioni politiche sono prive di
qualsiasi fondamento ed in quanto tali, pertanto, non corrispondono
a verita'''. A sostenerlo e' stato il coordinatore regionale di Alleanza
nazionale, Giovanni Dima. ''Nei prossimi giorni - ha proseguito Dima
- tutti i Coordinatori regionali saranno chiamati ad individuare insieme
al Presidente nazionale del partito, Gianfranco Fini, un percorso
politico che possa portare ad una definizione della lista tale da
poter raccogliere il maggior numero possibile di consensi: solo ed
esclusivamente in quella occasione, anche per la Calabria, sara' chiaro
e, soprattutto, ufficiale la composizione della lista''.
Iovene
(DS): “Onorato di guidare la lista del Senato in Calabria”
06/02 ''Insieme a Nicola Latorre, dirigente di primo piano della
direzione nazionale dei Ds, e Rosa Calipari, che e' un simbolo nella
lotta per la pace e per la ricerca della verita' su quanto accaduto
in Iraq, tematiche particolarmente care a me ed al nostro partito,
sono onorato di poter guidare la lista dei Ds calabresi nella battaglia
elettorale per liberare l' Italia da Berlusconi e dal centrodestra
e dare una svolta al nostro Paese''. A sostenerlo e' stato Nuccio
Iovene, senatore dei Ds, dopo le prese di posizioni di settori del
partito che ne sollecitavano la ricandidatura. ''Ringrazio tutti i
compagni, gli amministratori locali e i tanti cittadini - ha sostenuto
- che hanno manifestato la loro preoccupazione, il loro sostegno e
la loro solidarieta' in relazione alla definizione della testa di
lista dei Ds per il Senato in Calabria, a partire da tutti i componenti
la direzione provinciale dei Ds di Vibo chemi hanno voluto indicare
all'unanimita'. Ringrazio, in modo particolare, Nicola Adamo, segretario
regionale del mio partito che, a seguito di queste preoccupazioni,
ha voluto precisare come la decisione della direzione nazionale dei
Ds, di indicare capilista il compagno Latorre e la signora Calipari,
rappresenti il contributo della Calabria alle scelte nazionali del
partito e non compromettera' in alcun modo la rappresentanza in Senato
del partito regionale in quanto il capolista, Latorre, che e' candidato
anche in Puglia, sara' eletto in quella regione, cosi' come deliberato
dalla presidenza della direzione nazionale dei Ds, e ha voluto indicarmi
al loro fianco nella guida della lista dei Ds che si proporra' al
Senato alle prossime elezioni''. ''Per raggiungere l' obbiettivo e
costruire una forte affermazione dei Ds, che e' la garanzia principale
per vincere la sfida di governo che abbiamo di fronte - ha concluso
Iovene - occorrera' la mobilitazione straordinaria di tutto il partito,
di tutti i compagni e di tutte le compagne, a partire da coloro che
in questi giorni, contro i veleni e le storture della legge elettorale
voluta dal centrodestra, come la cancellazione del legame tra candidati
e territorio, hanno manifestato grande preoccupazione e profonda delusione''.
Boselli
eletto segretario dello Sdi, approvato il documento che decide l’adesione
alla Rosa nel pugno. Craxi: “Ci attendevamo segnali positivi
non polemiche. Ne parliamo il 9 aprile”
05/02 Il quarto congresso dello Sdi ha approvato il documento in
cui si decide "l'adesione al progetto laico, socialista, liberale
e radicale della Rosa nel pugno". Il congresso ha eletto inoltre
Enrico Boselli segretario dello Sdi. "I socialisti e le socialiste
si impegnano a fianco dell'Unione - si legge nel documento - con la
Rosa nel Pugno. Portano in questo modo al centro sinistra una tradizione
radicata, che e' quella del liberalsocialismo. Portano la proposta
che i moderni partiti socialdemocratici realizzano in Europa. Laicita',
istruzione pubblica, pari opportunita', concorrenza a vantaggio dei
consumatori, costruzione dell'unita' politica europea, sono i punti
fondamentali del documento congressuale presentato dal Comitato Direttivo
uscente. Nell'approvare questo documento, il Congresso da' mandato
ai nuovi organi dirigenti di lavorare affinche' il nuovo soggetto
federale della Rosa nel Pugno affermi sempre piu' i principi laici,
socialisti, liberali e radicali e si dimostri la grande novita' della
politica italiana".
'' Ci saremmo attesi novita' e segnali positivi, se non altro per
il travaglio di tanti socialisti impegnati nel percorso difficile,
ma irreversibile, verso l'unita' socialista e la costruzione di un
soggetto politico autenticamente riformista, mentre sono venute polemiche
gratuite quando non provocazioni e dileggi, specie nei confronti di
Bobo Craxi, da parte di chi non aveva titoli sufficienti'': cosi'
la segreteria del partito di Bobo Craxi commenta in una nota l'esito
del IV congresso dei socialisti di Boselli. ''Sono, invece, emerse
novita' singolari e curiose - sottolinea la nota - quali la conversione
dei paladini del divorzio in alfieri dell'indissolubilita' del matrimonio
(vedi Villetti), in questo caso tra Sdi e Radicali italiani, e la
riscoperta, per la bisogna, di un incontenibile spirito garantista
che sapevamo soffocato e scomparso, specie tra coloro che sono rimasti
a lungo genuflessi dinanzi alle Procure proprio quando imperversava
l'uragano giustizialista per essere miracolati, (vedi Del Turco, Boselli
e Signorile)''. ''Risulta, infine, paradossale e risibile - aggiunge
il comunicato - la rivendicazione dell'eredita' politica di Bettino
Craxi da parte di coloro che in tutti questi anni non hanno fatto
altro che prenderne le distanze e rinnegarla e che oggi dichiarano
morto e sepolto il Garofano, simbolo, a loro avviso, compromesso con
la Casa delle liberta', ma pronti a riappropriarsene se serve a portare
qualche voto al mulino della cooperativa. Il nostro augurio e', comunque,
che passata la vicenda elettorale, si possa riprendere assieme un
cammino oggi, purtroppo, interrotto solamente per mero calcolo di
bottega''. Il Nuovo Psi infine ricorda di aver ''seguito con grande
interesse i lavori del congresso di Fiuggi, l'ultimo dello Sdi ed
il primo con la Rosa nel Pugno, tramite una qualificata delegazione
ed un messaggio amichevole e fiducioso di Bobo Craxi''. - "Vedremo
se i socialisti italiani seguiranno me o Villetti". Ha detto
infine Bobo Craxi a Villetti della Rosa nel Pugno. "Chi si è
reso protagonista di divisioni presuntuose e di atteggiamenti di sufficienza
verso al mia storia e i miei compagni - prosegue Craxi - il 9 aprile
avrà una risposta sia sul piano politico, sia su quello elettorale".
Il
presidente della Provincia, Mario Oliverio (DS) non ripropone la sua
candidatura
05/01 Mario Oliverio, deputato uscente dei Ds e presidente della
Provincia di Cosenza, ha annunciato che non riproporra' la propria
candidatura alle prossime elezioni politiche. Oliverio ha reso noto
il testo di una lettera che ha inviato, tra gli altri, a Romano Prodi,
ed al segretario ed al presidente del partito, Piero Fassino e Massimo
D' Alema, oltre che ai vertici provinciali e regionali. ''Con l'approssimarsi
della conclusione della legislatura e della definizione delle liste
per le elezioni politiche - scrive Oliverio - ritengo opportuno comunicarvi
formalmente la mia decisione, espressavi gia' in occasione della mia
candidatura a presidente della Provincia di Cosenza, di non proporre
la mia candidatura al Parlamento. Sento il dovere di ringraziare i
Ds per avermi dato l'opportunita' di sottopormi al giudizio degli
elettori e delle elettrici che mi hanno eletto per quattro legislature,
con consensi alti e sempre crescenti. Un ringraziamento devo rivolgere
alle forze del centrosinistra che con il sistema maggioritario uninominale
si sono unite intorno alla mia candidatura consentendo di realizzare
eccellenti risultati elettorali nel collegio numero 4 (Acri-Rossano-San
Giovanni in Fiore)''. ''L'esperienza parlamentare - afferma ancora
Oliverio nella lettera - mi ha dato modo di crescere ed arricchire
il mio bagaglio di conoscenze e di relazioni e di acquisire una esperienza
notevole in una sede altamente qualificata. Ho cercato di svolgere
questa funzione alta in costante collegamento con il territorio calabrese
e con i suoi problemi. Ritengo di aver rappresentato la Calabria in
Parlamento con dignita' e con l'assillo costante di dare risposte
al bisogno di crescita delle nostre popolazioni. Non so se in questo
sforzo sono sempre riuscito a corrispondere alle attese ed alla fiducia
che e' stata riposta sulla mia persona. So, pero', di sicuro di avere
svolto questa importante funzione di rappresentanza con passione e
senza risparmio di energie. E' stata una bella esperienza che ha coinciso
con una fase particolare della mia vita e del mio impegno politico''.
Secondo Oliverio, inoltre, ''e' necessario un impegno largo e partecipato
nella stessa formazione delle liste per la Camera e per il Senato.
In tal senso, ai Ds e' richiesto uno sforzo in piu' ed un supplemento
di coinvolgimento e di partecipazione nella scelta dei candidati.
Le nostre liste devono essere forti, ma anche fortemente ancorate
al territorio. Dovremo avere la capacita' di esprimere a priori scelte
che godano il consenso popolare per la loro autorevolezza e credibilita'.
Ed in questa direzione bisogna avere il coraggio della coerenza, evitando
e correggendo errori che vedo profilarsi. Una rappresentanza parlamentare
forte, legittimata da un largo consenso popolare, costituisce un'
opportunita' per dispiegare una azione politica capace di aprire nuove
prospettive di crescita per il Paese e per dare peso ai problemi del
Mezzogiorno e della Calabria nell' azione del nuovo Governo, che io
mi auguro presieduto da Romano Prodi, nel quale possano trovare spazio
le migliori energie della nostra terra''. ''Nei prossimi giorni -
afferma ancora Mario Oliverio nella lettera - rivolgero' un ringraziamento
particolare alle elettrici ed agli elettori, che oltre ad avermi onorato
della loro fiducia, mi sono stati vicini, attraverso un sostegno attivo,
sollecitazioni, richiami anche critici, ed in molti casi affetto ed
amicizia''. Secondo Oliverio, ''le elezioni del 9 aprile costituiscono
un importante appuntamento per il nostro Paese. Questi anni di governo
dell' onorevole Berlusconi e del centrodestra si connotano come un
periodo negativo nella storia della democrazia italiana. Essi sono
stati caratterizzati da una miscela di populismo, di interessi privati
e personali, di spregiudicatezza ed a volte di disprezzo per le regole
e la vita democratica. E' stata alimentata una deriva egoistica che
ha generato concentrazione della ricchezza e nuove e piu' larghe poverta'.
Ad essere colpiti sono stati non solo i ceti storicamente deboli -
pensionati, disoccupati, giovani, lavoratori dipendenti - ma anche
larghe fasce di lavoro autonomo ed i cosiddetti ceti medi. Il Mezzogiorno
e la Calabria sono stati vittime principali di questa politica che
ha agitato i problemi generando illusioni, senza dare risposte e dispiegare
interventi ed investimenti in direzione del lavoro e dello sviluppo.
Il compito che Romano Prodi ed il centrosinistra hanno, se vinceranno
le elezioni, come io mi auguro e mi impegnero' affinche' avvenga,
e' difficile e pesante. Di cio' bisogna avere e dare piena consapevolezza
agli italiani, a partire dal programma e dagli impegni che bisognera'
assumere con serieta' e rigore in questa campagna elettorale. I D,
in questa opera, hanno un ruolo centrale e decisivo non solo per essere
la maggiore forza della coalizione, ma per la loro funzione unitaria
e lo spirito di coalizione che hanno saputo far prevalere in questi
anni, ad ogni livello, su ogni altra, pur legittima, esigenza. Il
sistema elettorale voluto da Berlusconi e dal centrodestra costituisce
un serio arretramento ed una profonda lesione del principio della
sovranita' popolare perche' esalta la funzione ed il potere centralistico
di ristrette oligarchie e svuota il potere dei cittadini di scegliere,
oltre agli schieramenti ed ai partiti, anche i propri rappresentanti''.
Le
sezioni arbreshe dei DS sostengono Franchino
05/01 Le sezioni dei Ds dei centri arbereshe della zona del Crati,
San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Vaccarizzo Albanese e San
Cosmo Albanese, sostengono la candidatura alla camera del segretario
provinciale del partito, Mario Franchino. E' quanto e' emerso dalla
riunione degli iscritti svoltasi a Vaccarizzo Albanese, presente Peppuccio
De Vuono, componente della segreteria provinciale. ''Dalla riunione
- e' detto in un documento - e' emersa la volonta' unanime di esprimere
un pieno consenso alla candidatura alla Camera del segretario provinciale
dei Democratici di sinistra, Mario Franchino, il quale ben incarna
l' unita' che bisogna ricercare, sia per capacita' che per impegno
profuso nello svolgere il suo attuale incarico, sia per la stessa
appartenenza geografica di Franchino, la Sibaritide''.
Lunedì
6 febbraio Comitato provinciale di Rifondazione di Cosenza
05/01 Lunedi 6 febbraio alle ore 17 presso i locali della federazione
provinciale di Rifondazione Comunista di Cosenza è convocato
il Comitato politico provinciale del partito. Ne informa in una nota
il segretario provinciale Angelo Broccolo. La relazione del segretario
provinciale aprirà i lavori. Punti all'ordine del giorno: Sostituzione
/cooptazione compagni del CPP; Proposte di candidature alla Camera
e Senato; Conferenza provinciale Sui Migranti. “Il massimo organismo
provinciale – prosegue la nota - prendendo atto delle candidature
teste di lista decise dagli organismi nazionali,Fausto Bertinotti,Francesco
Caruso,Antonello Falomi alla Camera dei Deputati.Fosco Giannini al
Senato,si pronuncerà sulle candidature del territorio cosentino,che
naturalmente verranno proposte all'attenzione del comitato regionale.
La nostra idea di una lista forte ed autorevole,con figure di spicco
del partito e delle istituzioni,ed al contempo aperta alle soggettività
di movimento del sindacato,della cultura e soprattutto del lavoro
e dela precarietà,per dare la giusta visibilità alle
tante vertenze segiute in questi anni dal partito in provincia.Sulla
città di Cosenza ,sarebbe opportuno confrontarsi anche e soprattutto
sui programmi,pensndo ad una forma di primarie sui nomi e sui programmi,per
eviatre fughe nominalistiche,a discapito dei progetti per una città
che ancora stenta a comprendere le ragioni vere della crisi.In questi
anni i consensi del partito in città sono quadruplicati,grazie
alla forte capacità di mobilitazione e di proposta dei compagni
del circolo di Cosenza.Il loro contributo di proposta politica e programmatica
di esperienza sul campo,risulta essere un valore aggiunto per il futuro
della città.”
Riferimenti:
“Giusto l’appello di Grasso al no agli indagati nei candidati
alle elezioni”
04/02 ''L' appello del procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso,
a non candidare per le prossime elezioni, personaggi noti alle inchieste
giudiziarie, dovrebbe far riflettere molti. La questione morale in
questo Paese e' piu' che mai aperta e non credo che la classe politica
possa attendersi dai cittadini una fiducia incondizionata considerando
lo scenario passato e presente che viene loro prospettato''. A sostenerlo
e' stata la presidente del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti,
Adriana Musella. ''La trasversalita' dei giochi - ha proseguito la
Musella - disorienta e purtroppo non rende ottimisti. Non riteniamo
giusto, d' altra parte, neanche la scesa in campo di magistrati in
servizio o in pensione che siano. Chi come noi ha sempre difeso e
preteso rispetto per l' indipendenza della magistratura, non puo'
esimersi dall' esprimere perplessita' in merito. A nostro modesto
avviso, chi amministra o abbia amministrato la giustizia in nome del
popolo italiano dovrebbe mostrarsi a quest' ultimo, al di sopra di
qualsiasi fazione per la credibilita' stessa dell' istituzione rappresentata,
oggi piu' che mai offesa da polemiche pretestuose, ma cui si corre
il rischio di prestare il fianco''.
DS
Corigliano: “Franchino si astenga dalle consultazioni”
04/02 I Ds di Corigliano Calabro, in una nota a firma del segretario
cittadino, invitano il segretario provinciale del partito, Mario Franchino,
ad astenersi dal partecipare, essendo egli uno dei possibili prescelti,
alle consultazioni per la designazione dei candidati alle prossime
elezioni politiche. ''In tutte le federazioni provinciali dei Ds e
quindi anche in quella di Cosenza - si afferma nel comunicato - sono
in corso in questi giorni le consultazioni per le candidature al parlamento.
Tra i nomi emersi figura anche quello del segretario di Cosenza, Mario
Franchino, il quale a tutt'oggi non ha smentito tale possibilita'.
Come Ds di Corigliano, sia in sede di organismi che pubblicamente,
abbiamo espresso la nostra contrarieta' sulle modalita' di effettuazione
delle consultazioni nella federazione di Cosenza. Esse ci paiono in
effetti truccate perche' non si puo' essere allo stesso tempo arbitro
e giocatore. Il segretario infatti, in prima persona, sta sollecitando
segretari di sezione, membri di organismi e dirigenti a tutti i livelli
ad esprimersi in suo favore. E' quindi inaccettabile che sia il segretario
di federazione in carica a gestire le consultazioni che lo vedono
coinvolto''. ''Se intende, legittimamente, proporre la sua candidatura
- prosegue la nota dei Ds di Corigliano - Franchino deve immediatamente
dimettersi da segretario della federazione al fine di rendere le consultazioni
stesse credibili e non condizionate''.
Polemica
sulle candidature DS, Adamo :“Scelte adatte alla battaglia”
04/02 ''In relazione alla discussione che si e' sviluppata sulla
testa di lista dei DS al Senato in Calabria sento l'esigenza che essa
vada ricondotta nelle sue effettive dimensioni.Ho espresso, immediatamente,
un parere favorevole alle scelte unanimemente fatte dalla Presidenza
della direzione nazionale perche' esse mi appaiono rispondenti ad
una battaglia politica difficile ed impegnativa come quella a cui
siamo chiamati in Calabria''. Lo afferma il segretario regionale dei
Ds, Nicola Adamo. ''Da un lato - dice Adamo - Nicola La Torre della
segreteria nazionale del partito costituisce, cosi' come in tutte
le regioni, il riferimento positivo del gruppo dirigente nazionale
dei DS. A lui, che sara' eletto in Puglia, si affianca Rosa Calipari
figura che, a mio parere, rappresenta quella idea positiva della Calabria
che ci siamo impegnati a costruire anche attraverso la sfida di governo
nella quale siamo impegnati. Queste scelte per il loro carattere e
la loro configurazione costituiscono il contributo calabrese alle
scelte nazionali e nello stesso tempo non impediscono in alcun modo
una piena valorizzazione delle nostre risorse.Infatti, come ho avuto
gia' modo di dire chiaramente nel corso della nostra ultima direzione
regionale, insieme ad una ampia ed articolata valorizzazione di risorse
interne ed esterne al partito calabrese siamo impegnati alla candidatura
per l'elezione del Sen. Nuccio Iovene, che ha ben operato nel corso
della legislatura che va a concludersi e che rappresenta, dentro il
nuovo sistema elettorale, una scelta forte e rappresentativa per l'intera
Calabria''
Progetto
Calabrie propone il 5 marzo come scadenza per le primarie calabresi
04/02 ''Fissare a domenica 5 marzo la giornata calabrese delle primarie
per scegliere, insieme ai cittadini, i candidati dell' Unione alla
presidenza della Provincia di Reggio Calabria, al Comune di Cosenza
e dei principali altri centri dove si andra' a votare''. E' quanto
propone Progetto Calabrie. In una nota il movimento politico sottolinea
l' esigenza che ''si stabilisca subito la data per consentire di pubblicizzare
adeguatamente l' evento in tutti i comuni e per garantire a tutti
i candidati di proporre ai cittadini elettori il proprio programma''.
''Con la richiesta dei Democratici di sinistra agli alleati di scegliere
il candidato sindaco di Cosenza con le primarie - e' detto nella nota
di Progetto Calabrie - e' crollato il muro di gomma che sembrava separare
i cittadini calabresi dal piu' democratico istituto di partecipazione
popolare alle scelte della politica. La piu' grande novita' che riscontriamo
nella dichiarazione di Marco Minniti e di Nicola Adamo e' pero' l'
indicazione di una data, compresa tra la fine di febbraio e la prima
settimana di marzo. Nessuno potra' piu' nascondersi dietro il dito;
e' la conferma che c' e' il tempo per poter organizzare presto e bene
le primarie''.
La Margherita
di Reggio propone la candidatura della vedova Fortugno
03/02 La Federazione provinciale di Reggio Calabria della Margherita
ha proposto di candidare alle prossime elezioni politiche Maria Grazia
Lagana', vedova di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio
regionale della Calabria ucciso il 16 ottobre scorso a Locri. La proposta
e' stata fatta nel corso di una riunione di dirigenti regionali del
partito svoltasi a Lamezia Terme e dedicata al tema delle candidatura.
La proposta che riguarda Maria Grazia Lagana' e' stata motivata come
''rappresentanza forte del territorio''. Per quanto riguarda le altre
proposte di candidature, la stessa federazione di Reggio Calabria
e quella di Crotone hanno indicato il segretario regionale del partito,
Franco Bruno, ed il dirigente nazionale Nicodemo Oliverio, deputato
uscente. La federazione crotonese ha anche chiesto di candidare Dorina
Bianchi, deputato uscente. Dalla federazione di Vibo Valentia e' venuta
la proposta di candidatura per l' attuale presidente della Provincia,
Ottavio Bruni, da affiancare a quelle degli stessi Franco Bruno e
Nicodemo Oliverio. Per Bruno ed Oliverio si e' pronunciata pure la
federazione di Cosenza, che ha anche chiesto di candidare Franco Laratta,
vicesegretario regionale del partito, e Franco Covello, ex parlamentare.
Anche la federazione di Catanzaro si e' pronunciata per la candidatura
di Nicodemo Oliverio e Franco Bruno, facendo anche il nome di Donato
Veraldi, senatore uscente, come capolista epr Palazzo Madama. Le proposte
emerse dalla riunione saranno sottoposte al vaglio del Comitato regionale
della Margherita, convocato per lunedi' prossimo a Lamezia Terme.
Pignataro riceve
la proposta di candidatura dal PdCI e lascia il timone della CGIL
a Tucci. Loiero dispiaciuto.
03/02 ''C' e' una proposta di candidatura fattami dal Pdci sulla
quale non ho sciolto la riserva per rispetto verso il percorso congressuale
dell' organizzazione ma il mio futuro lo decidero' a breve''. Lo ha
detto Fernando Pignataro, segretario uscente della Cgil regionale
che prende le distanza cosi' dal partito dei Ds a cui e' iscritto.
''Sono mesi che vivo un travaglio politico e personale che mi portera'
a scelte importanti nei prossimi giorni - ha aggiunto Pignataro ricalcando
quanto detto in mattinata nel suo intervento davanti alla platea congressuale
di Crotone - Non e' opportunismo il mio, non so ancora quello che
faro'. Pero' la mia scelta e' di non continuare nemmeno nella Cgil
nazionale, sebbene abbia avuto offerte da parte del segretario generale,
Guglielmo Epifani''. ''Devo molto alla Cgil - ha detto ancora Pignataro
- ma sto vagliando la proposta che mi e' stata fatta sulla quale decidero'
in tempi rapidi perche' in una situazione come l' attuale non e' consentito
attardarsi. Ho deciso di lasciare ufficialmente la Cgil e non torno
indietro. Non ho accettato nemmeno di avere alcun tipo di paracadute.
Di sicuro, quale sara' il mio futuro, voglio impegnarmi per la Calabria''.
Intanto con l'elezione dei 180 componenti il comitato direttivo, il
40,5% del quale costituito da donne, si e' concluso, a Crotone, il
congresso regionale della Cgil. Rimane in carica la segreteria uscente,
ma dopo la rinuncia di Ferdinando Pignataro la funzione di segretario
facente funzione viene svolta, fino allo svolgimento del congresso
nazionale, da Francesco Tuccio. Al prossimo congresso nazionale parteciperanno
23 delegati, 19 dei quali eletti dal congresso e 4 designati quali
delegati delle categorie nazionali. Si tratta di Marigia Maulucci,
Marcello Tocco, Francesco Pignataro, Vera Lamonica, Orlando Bonavies,
Mattia Pennestri', Pasquale Lerose, Antonio Granata, Mimma Iannello,
Nino Costantino, Mimma Pacifici, Pasquale Aprigliano, Massimo Covello,
Stefania Genovese, Sergio Genco, Francesca Bonaventura, Anna Maria
Marino, Piero Mascaro, Raffaele Mammoliti, Francesco Tuccio, Giuseppe
Astone, Santino Aiello, Nino Zumpo.
In serata, infine arriva la nota del Presidente Loiero: “Sono
dispiaciuto che Fernando Pignataro abbia lasciato la Cgil calabrese
dopo anni d’impegno per la tutela e i diritti dei lavoratori
e di lotte nell’interesse della Calabria”. Lo afferma,
in una nota del portavoce, il presidente della Regione Calabria, Agazio
Loiero, in seguito alla decisione di Pignataro di non ripresentare
la propria candidatura per la segreteria regionale del sindacato.
“Ho avuto modo di apprezzare le qualità umane e la passione
civile di Pignataro - aggiunge Loiero - particolarmente in questi
mesi di governo della Regione, durante i quali il confronto, pur in
ruoli diversi, è stato sempre finalizzato esclusivamente alla
difesa di chi lavora e alla crescita economica, politica e sociale
della Calabria”.
A giudizio di Loiero, “Pignataro è stato un interlocutore
puntuale, attento e capace. Rispetto la sua scelta e il suo travaglio
e spero, in altri ruoli e altri incarichi, di averlo ancora compagno
di viaggio in questa difficile opera di costruzione di un futuro migliore
per la Calabria e i calabresi che, tutti assieme, abbiamo avviato”.
La Margherita
chiede il risarcimento danni per la vicenda dei passaporti dei consiglieri
regionali
03/02 “Il partito della Margherita calabrese e il Gruppo consiliare
regionale ritengono superati tutti i limiti imposti da un corretto
confronto politico e dal ruolo dell’informazione in una società
democratica”. E quanto si legge in una nota del partito in merito
alle voci di un presunto ritiro di passaporti ad alcuni consiglieri
regionali calabresi che sarebbe avvenuto, secondo fonti giornalistiche,
nell'ambito di un'indagine della magistratura. Voci smentite proprio
oggi dal procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso. “Anche
per questo motivo – prosegue la nota della Margherita- hanno
chiesto al Presidente del Consiglio regionale di verificare immediatamente,
in tutte le Procure, l’infondatezza delle notizie riportate
da alcuni organi di stampa in merito a presunte indagini relative
a undici Consiglieri regionali e al ritiro dei passaporti.
È ovvio che, se sarà verificata l’inesattezza
delle notizie, bisognerà procedere sia nei confronti di chi
ha le prodotte sia nei riguardi di quanti le hanno diffuse senza verificare
l’attendibilità delle fonti. L’onorabilità
dell’intero Consiglio regionale della Calabria è stata
messa in forse, perciò lo stesso Consiglio dovrà tutelarsi
nei confronti dell’Adnkronos, della Gazzetta del Sud, de Il
Giornale e de La Padania, richiedendo un significativo risarcimento
danni da destinare allo sviluppo della Locride”.
Loiero: “Stimo
i capilista del Senato”. Sergi: “Dispiaciuto per l’imbarazzo
del Presidente”
03/02 ''Ho letto oggi la dichiarazione del sindaco di Limbadi Pantaleone
Sergi, che e' anche mio portavoce, sulle scelte dei capilista dei
Ds al Senato e ne sono rimasto negativamente colpito''. Lo afferma
il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. ''Non intendo
- dice Loiero - entrare nel merito dei suoi convincimenti politici
e delle sue riflessioni sulle scelte dei Ds per l' imminente campagna
elettorale. Ricordo pero' che: che i due capilista, Latorre e Calipari
sono due miei amici e due personaggi che stimo; che i Ds sono miei
leali alleati e che e' sempre stata mia abitudine non occuparmi di
fatti che politicamente non mi appartengono specie nel momento in
cui sono diventato presidente della Giunta regionale; che il ruolo
di portavoce di un presidente della Giunta e' nei fatti, come ho spesso
ricordato all' interessato, onnicomprensivo e non permette confusioni
di ruolo. L' opinione pubblica fa infatti fatica, dopo centinaia di
dichiarazioni fatte a mio nome, a distinguere le due funzioni ricoperte,
quella di portavoce e quella di Sindaco. Siccome Sergi e' un professionista
di qualita' ed io non voglio privarmene lo invito da oggi in poi a
dedicarsi in forma esclusiva all' importante incarico che fiduciariamente
gli ho conferito''
''Mi spiace se le mie dichiarazioni sulle candidature Ds in Calabria
hanno messo in imbarazzo il presidente Loiero, il quale ne era assolutamente
all' oscuro. Erano infatti solo le valutazioni di un sindaco del Vibonese
e niente piu'''. Lo afferma Pantaleone Sergi, sindaco di Limbadi e
portavoce del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. ''La
presa di distanza del Presidente - ha aggiunto Sergi - non mi sorprende.
Non solo e' legittima, ma sicuramente scaturisce dalla confusione
che si puo' generare tra il mio ruolo professionale e quello istituzionale''
Il 10 il PDCI
apre la campagna elettorale con il segretario nazionale Diliberto
03/02 Il segretario nazionale del Partito dei Comunisti italiani,
Oliviero Diliberto, partecipera' venerdi' prossimo, 10 febbraio, alla
manifestazione di apertura della campagna elettorale del partito in
vista delle elezioni del 9 e 10 aprile. All' iniziativa saranno anche
presenti i segretari regionale e provinciale di Reggio Calabria, Michelangelo
Tripodi ed Enzo Infantino. La manifestazione avra' luogo alle 16 nel
palazzo del Consiglio regionale.
A Rossano AN,
PRI, NPSI e RvE candidano Caputo a Sindaco
03/02 Le delegazioni del Nuovo Psi, del Pri, della lista civica Rossano
verso l' Europa e di Alleanza Nazionale, hanno convenuto che Giuseppe
Caputo sia la scelta giusta quale candidato a Sindaco nelle prossime
elezioni amministrative. ''In questa direzione - e' scritto in un
comunicato - e per proseguire il proficuo cammino della Casa delle
Liberta' e del centrodestra, alla guida della citta' da tre mandati
amministrativi, An, Nuovo Psi, Pri e Lista Civica Rossano verso l'
Europa attendono le determinazioni dell' Udc e di Forza Italia, nella
convinta speranza che si possano eliminare divergenze e spunti critici,
addivenendo, nel piu' breve tempo possibile, ad una convergenza sui
programmi e sul futuro organigramma da discutere in una prossima riunione
della coalizione''. ''Ogni altra notizia - prosegue il comunicato
- circa il programma o l' ipotizzabile futuro organigramma e' destituita
di ogni fondamento, perche' scaturisce dai soliti 'si dice' e non
certo da accordi sottoscritti. Nell' auspicare un rapido ritorno dell'
Udc e di Forza Italia al tavolo della trattativa, si fa appello al
senso di responsabilita' delle forze politiche della Cdl affinche'
si tenga presente che l' obiettivo deve essere la vittoria del Centro
Destra alle prossime elezioni''.
Jole Santelli:
“Il bonus per i bebè a oltre 6.000 bambini della provincia”
03/02 ''La famiglia e' sempre al centro delle politiche sociali del
governo. Sono 6.202 i bambini della provincia di Cosenza, tra i 600
mila neonati italiani nati nel 2005, a cui il presidente Berlusconi
ha inviato una lettera per augurare loro una vita lunga e felice e
per informare i genitori di recarsi ad un ufficio postale per ritirare
la somma di 1000 euro che la Finanziaria 2006 mette a disposizione
di tutti i nati nell'arco dello scorso anno''. Lo rende noto il sottosegretario
alla giustizia Jole Santelli. ''La comunicazione - aggiunge - contiene,
inoltre, la formula prestampata necessaria per l'autocertificazione
del reddito, che va compilata e firmata all'atto della riscossione
dell'assegno. Questo testimonia che, anche in un momento non particolarmente
florido per l'economia, l'impegno dell'esecutivo a sostegno della
natalita' e della famiglia e' sempre stato una priorita''' .
Bianchi (DL)
“intensificare i controlli preventivi sull’aviaria”
03/02 ''I nuovi sequestri di aziende avicole operati dai Nas in provincia
di Crotone, segnalano la necessita' di mantenere sempre alto il livello
di attenzione e di intensificare i controlli per la prevenzione dell'
influenza aviaria, operati dal ministero della Salute nel nostro Paese''.
A sostenerlo e' stata la parlamentare della Margherita, Dorina Bianchi,
che ha annunciato un' interrogazione parlamentare al Ministro Storace.
''A sei mesi dal mio primo grido di allarme sull' esigenza di effettuare
un rigido intervento per fronteggiare il rischio dell' epidemia -
ha aggiunto la Bianchi - mi sembra che poco sia stato fatto e che
il sistema faccia acqua da tutte le parti. Basti pensare che se queste
aziende non fossero state sequestrate, questi polli, allevati in totale
assenza di condizioni igienico sanitarie e sfuggiti ai controlli veterinari,
sarebbero stati ben presto sulle tavole degli italiani''. ''Chiedo
dunque al Ministro della Salute - ha concluso la Bianchi - come sia
possibile che aziende avicole possano sfuggire ai controlli previsti
e quali siano le falle del sistema avviato dal ministero che rendono
possibile la violazione alle prescrizioni imposte; quali immediati
provvedimenti intenda adottare affinche' venga effettuato un piu'
rigido programma di controlli capillari, e' quali misure preventive
si metteranno in atto per evitare nuovi casi che, se non individuati,
metterebbero a rischio la salute dei cittadini''.
Pizzini (FI)
“La provincia di Cosenz penalizzata nei trasporti”
03/02 ''Con la predisposizione di un apposito e articolato emendamento
faro' valere nella sede della IV commissione della regione, le ragioni
ed i diritti dei cittadini cosentini, che risultano allo stato penalizzati
dallo studio sui servizi minimi predisposto dall'assessorato regionale
ai trasporti''. Lo annuncia il consigliere regionale della Calabria
Antonio Pizzini (Fi), il quale sottolinea che ''le nuove proposte
regionali, riguardanti i servizi minimi urbani, sono risultate particolarmente
riduttive per la provincia di Cosenza''. ''Con il mio emendamento,
quindi - conclude Pizzini - contribuiro' a riportare la situazione
nei termini corretti, specie a beneficio dei cittadini di Paola, Rossano,
Corigliano Calabro, Castrovillari, Acri, San Giovanni in Fiore, Cassano
Jonio, Montalto e Cosenza-Rende, per cui sara' riattribuito a questi
Comuni il monte-chilometri gia' in vigore, per assicurare che la mobilita'
scolastica, lavorativa e sanitaria non subisca variazioni negative''.
Sindaci, dirigenti
e iscritti contro i capilista “romani” dei DS. Sergi:
“Un suicidio elettorale”
03/02 Monta la protesta all’interno dei DS contro le candidature
“romane”. Dopo la lettera di dirigenti ed iscritti, inviata
ieri a Fassino, oggi si registrano altre importanti prese di posizione
da parte del Sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi, di sei sindaci
(Gianluca Cuda di Pianopoli, Tino Paone di Maida, Nunzia Bressi di
San Floro, Daniele Minniti di Falerna, Gianni Speranza di Lamezia
Terme, Filomeno Maruca di Martirano); una componente della direzione
nazionale dei Ds, Graziella Riga, il presidente della commissione
garanzia dei Ds, Costantino Fittante; un presidente della Comunità
montana, Enzo Bruno; il segretario provinciale della Cgil, Sergio
Genco. Assieme a loro anche tanti altri dirigenti ed esponenti del
centrosinistra che hanno sottoscritto un nuovo appello indirizzato
al segretario nazionale dei Ds Piero Fassino, quello regionale Nicola
Adamo, ai componenti della direzione nazionale Fabio Mussi e Marco
Minniti, per chiedere che la testa di lista per il Senato in Calabria
sia affidata a Nuccio Iovene. Persone appartenenti ad aree diverse
dei Ds e del centrosinistra in Calabria che sostengono il senatore
uscente e chiedono quindi di rivedere le scelte fatte anche per il
ruolo e le funzioni svolte da Iovene nel corso dell’intera legislatura.
Una persona che ha rappresentato l’unico punto di riferimento
del partito e tra i più attivi dell’intero centrosinistra
calabrese al Senato.
I firmatari dell'appello pensano sia utile presentare un capolista
espressione della società calabrese, su cui il gruppo al Senato
e l’intero partito hanno espresso un giudizio più che
positivo. Un parlamentare che ha lavorato non solo nel suo collegio
ma su tutto il territorio regionale e che si è distinto in
tante battaglie parlamentari a carattere nazionale, dalla lotta alla
mafia ai problemi dello sviluppo, della fame nel mondo e della pace,
ai temi dell'economia sociale e del non profit.
''Noto una sorta di vocazione al suicidio elettorale in tanti Ds in
Calabria. Imporre, come si sta facendo, due capilista esterni al Senato
e relegare Nuccio Iovene, che ha ben fatto, ha ben rappresentato il
territorio che lo ha eletto, e ha mostrato di avere una statura politica
nazionale, secondo me determinera' un crollo dei consensi della Quercia''.
Lo sostiene il sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi. ''Si sta facendo
lo stesso errore - aggiunge il sindaco di Limbadi - di cinque anni
fa a Cosenza, quando da Roma venne catapultato Achille Occhetto al
posto dei un senatore come Massimo Veltri che aveva ben operato. Occhetto
perse, come e' noto il collegio. Nulla da dire ora sulle qualita'
personali - non si conoscono quelle politiche - dei due capilista
esterni ma ritengo che per i diessini calabresi e per gli elettori
della Quercia sia un commissariamento indigesto che portera' a una
fuga di consenso che mi auguro rimarra' all'interno del centrosinistra''.
Per il sindaco di Limbadi e' ''comprensibile l'atteggiamento politicamente
corretto di Iovene il quale afferma che rispettera' le decisioni del
partito. Egli e' un dirigente e un iscritto. Ma come si regoleranno
coloro che non hanno obblighi di partito? Meglio meditare finche'
si e' in tempo- in giro colgo una brutta aria''.
Lo
Sdi a congresso a Fiuggi ratifica la scelta di confluire nella Rosa
nel Pugno
02/02 Da trent'anni una rosa per due. Socialisti e radicali dividono
in Europa lo stesso simbolo dal 1972, quando il leader socialista
francese Francois Mitterand lo invento', prendendo una gentile e robusta
rosa e avvinghiandola a un pugno unitario delle lotte socialiste.
La storia di come nel 1972 Marco Pannella, in visita da Mitterand
insieme a Giacomo Mancini, segretario del Psi, porto' l'uso del simbolo
in Italia e' stata gia' raccontata dallo stesso leader radicale. E
lo storico socialista Antonio Landolfi, che era presente all'incontro,
riferisce che dopo il congresso di Epinay nel 1971 Mancini e Pannella
avevano stretto tra loro un legame politico nato dalle battaglie civili
socialiste e radicali. "Furono molto colpiti dalla fusione tra
radicali mitterandiani e socialisti francesi in crisi dopo l'avvento
di De Grulle". Mitterand rilancio' un nuovo partito socialista,
a Epinay, legato ai comunisti ma egemone su di loro e questo, unito
al riformismo e alla radicalita' entusiasmo' sia Pannella che Mancini.
Nel simbolo c'era tutto questo: il pugno chiuso delle lotte socialiste
viene ingentilito da una rosa, non piu' battaglie ma riforme e pace.
Dunque Mancini e Pannella acquistarono il simbolo da Mitterand. Tornati
in Italia Mancini lo propose al partito ma il Psi preferi' restare
fedele alla falce e al martello e al sole che nasce da un libro. A
quel punto il leader radicale chiese ai socialisti l'autorizzazione
ad usare il simbolo della rosa nel pugno e la transazione avvenne.
Dal 1976 al 1987 per quattro volte la Rosa nel pugno fu il simbolo
dei radicali alle elezioni politiche, e alla fine degli anni '80 "fu
listata a lutto - ricorda l'attuale segretario Daniele Capezzone -
per sensibilizzare l'opinione pubblica al tema della fame nel mondo".
Da allora e' stata sostituita da Lista Pannella e Lista Bonino.
Ma intanto in Europa la Rosa nel pugno aveva fatto strada.
Nel 1981 Mitterand era diventato presidente della Repubblica francese
e "per scaramanzia ed imitazione" spiega Ladolfi, il logo
era diventato quello dell'Internazionale socialista, oltre che si
socialisti tedeschi, spagnoli portoghesi e belgi.
In Italia le cose erano andate un po' piu' a rilento, ma infine nel
1978 Craxi aveva sostituito il vecchio simbolo con il garofano del
primo maggio, caro alla tradizione socialista e legato alle lotte
delle mondine. In piccolo restava comunque il vecchio simbolo: la
falce e il martello usate per la prima volta da Andrea Costa nel 1919
e prese in prestito dalla bandiera della rivoluzione russa, e il sole
nascente, posto nel simbolo nel 1921 ma icona classica del socialismo
dalla fine dell'800.
Poi Tangentopoli, le battaglie radicali sempre piu' trasnazionali.
Infine il riavvicinamento. Dopo piu' di trent'anni da quel viaggio
a Parigi, Pannella c'e' sempre, il suo compagno di strada ora e' Enrico
Borselli. Che da domani chiama a congresso il suo partito, a Fiuggi,
per ratificare la scelta di confluire con i radicali nella nuova formazione:
la Rosa nel pugno.
Franco
Bruno (DL) “Le migliori energie della Margherita impegnate per
le elezioni”
02/02 Dopo l’importante contributo fornito dalla Margherita
calabrese alle opzioni programmatiche dei DL nazionali, prosegue la
fase di consultazione per selezionare le proposte di candidature da
avanzare agli organismi federali.
Venerdì prossimo sarà il turno dei Coordinatori provinciali,
che porteranno all’attenzione della Segreteria regionale le
indicazioni emerse dai territori delle cinque province. Lunedì
prossimo, invece, sarà convocato l’organismo regionale
dei DL, deputato a licenziare - secondo il regolamento nazionale adottato
- le indicazioni della Margherita calabrese.
«L’obiettivo di questo percorso - dichiara il Coordinatore
Regionale della Margherita, Franco Bruno - è di costruire nuovamente
liste rappresentative e in grado di intercettare la voglia di cambiamento
che emerge da una società stressata dal Governo Berlusconi.
Anche per questo, tutte le migliori energie della Margherita, a partire
dal Presidente Loiero, saranno significativamente impegnate per consentire
al centrosinistra di confermare la brillante affermazione delle elezioni
regionali.
La Margherita - prosegue Franco Bruno - guarda con grande attenzione
alle potenzialità della Calabria: proprio per questa ragione,
non si esclude la possibilità di autorevoli candidature che
sappiano, anche simbolicamente, interpretare la volontà dell’intero
partito nazionale di affrontare con forte determinazione e in maniera
solidale il disagio sociale ed occupazionale che investe il Mezzogiorno
e, in esso, la Calabria, contribuendo, così, ad innescare un
nuovo e moderno circuito avanzato di sviluppo regionale».
Ancora
polemiche nei DS per le candidature al Senato
02/02 In una lettera inviata al segretario, Piero Fassino, 35 tra
dirigenti ed iscritti calabresi dei Ds invitano la Direzione nazionale
del partito a rivedere la decisioni prese in merito alla composizione
della liste per le prossime elezioni politiche individuando come capolista
al Senato Nuccio Iovene, senatore uscente. Nella lettera, indirizzata
anche a Marco Minniti ed a Fabio Mussi, componenti la Direzione nazionale,
ed al segretario regionale della Calabria, Nicola Adamo, e tra i firmatari
della quale, ''appartenenti - si afferma - ad aree diverse dei Ds
in Calabria'', c' e' anche Grazia Riga, componente la stessa Direzione,
si esprime ''disappunto sulle scelte fatte per la testa di lista dei
Ds al Senato. La Calabria e' una delle poche regioni che si ritrova,
ancor prima che sia avviata la consultazione nel partito calabrese,
ad avere gia' definiti i candidati che andranno a ricoprire i posti
utili per l' elezione al Senato'', per i quali sono stati designati
Nicola Latorre e Rosa Calipari. ''Ci dispiace dover constatare - si
afferma ancora nella lettera - come non si sia valutato adeguatamente
il ruolo e le funzioni svolte dal senatore uscente, Nuccio Iovene,
che nel corso dell' intera legislatura ha rappresentato l'unico punto
di riferimento del partito e tra i piu' attivi dell'intero centrosinistra
calabrese al Senato. Un compagno su cui il gruppo al Senato e l'intero
partito hanno espresso un giudizio piu' che positivo sia sul lavoro
svolto in questa legislatura, che nell' azione politica sul territorio.
Pensiamo sia sbagliato - si afferma ancora nella lettera - presentare
una lista senza un capolista espressione della societa' calabrese,
dando cosi' l'idea del commissariamento o dell' incapacita' ad esprimere
figure adeguate e prestigiose. Crediamo sarebbe stato piu' giusto
che nella designazione dei capolista per il Senato ci fosse anche
un compagno espressione del partito calabrese e che per questo ruolo
si individuasse il compagno Nuccio Iovene''. ''Invitiamo la Direzione
nazionale - concludono i firmatari della lettera - ad un' ulteriore
riflessione su questi elementi che ci sembrano importanti e fondamentali.
Pensiamo che si possa arrivare ad una correzione di rotta che non
mortifichi le energie espresse ed il lavoro svolto in questi anni
in Calabria''.
Vannino
Chiti a Vibo: “La candidatura Calipari ci onora”
02/02 ''Noi siamo convinti che prenderemo piu' di tre senatori. E
siamo sicuri anche del fatto che la signora Calipari, che e' calabrese
com'era il marito, sia un segno di onore per noi''. E' quanto ha detto
il coordinatore della segreteria dei Ds Vannino Chiti circa la lettera
inviata dalla federazione del partito di Vibo Valentia al segretario
Piero Fassino nella quale si lamenta che nelle teste di lista al Senato
non sono stati inclusi candidati del territorio. ''La candidatura
della signora Calipari - ha aggiunto - deve essere sentita come un
motivo di orgoglio e di grande impegno da tutto il partito e soprattutto
da quello della Calabria. E credo che anche la candidatura del senatore
Latorre, che e' in lista anche Puglia, sia giusta per prendere tanti
voti. Noi vogliamo prendere tanti senatori altrimenti non batteremmo
la destra''. Riferendosi poi alla lista dei candidati alla Camera
dei Deputati, Vannino Chiti ha detto che ''le teste di lista fanno
parte di un equilibrio e di una scelta che viene costruita a livello
nazionale. In Calabria guida la lista dell'Ulivo Romano Prodi, candidato
alla presidenza del consiglio. Poi segue l'on. Minniti che io conosco
bene e che mi pare che sia difficile definire non calabrese. Sarebbe
come se qualcuno mi definisse non toscano''.
Napoli
(AN) “Ciampi solleciti la speditezza sull’inchiesta Fortugno”.
Sinisi (DL) "Il centrodestra non strumetalizzi l'omicidio"
02/02 ''Ad oltre cento giorni dall'omicidio del vicepresidente della
Calabria Francesco Fortugno non c'e' ancora la benche' minima luce
su questo delitto e le indagini brancolano nel buio: per questo inviterei
il Presidente della Repubblica a sollecitare una maggior incisivita'
dell'inchiesta''. Lo ha detto Angela Napoli (An), vicepresidente della
Commissione Antimafia parlando al termine dell'audizione dedicata
al 'caso Salerno'. L'esponente di Alleanza Nazionale ha criticato
il fatto che, ''nella situazione attuale in cui le motivazioni dell'omicidio
sono ben lontane dall'essere accertate, ci sia questo continuo affiancarsi
alle piu' alte cariche istituzionali da parte di persone che sono
state vicine a Fortugno e che quasi si avvalgono della sua morte per
fare antimafia di maniera''.
''Non consentiamo a nessuno di strumentalizzare il dramma dell'omicidio
di Francesco Fortugno, soprattutto al centrodestra che in commissione
Antimafia ha preferito di occuparsi di altre questioni''. Giannicola
Sinisi (Margherita), commissario Antimafia, replica alla richiesta
rivolta al presidente della Repubblica dall'on. Angela Napoli - vice
presidente dell'Antimafia - affinche' solleciti le indagini sull'omicidio
del vice presidente della Regione Calabria. ''E' veramente scandaloso
- ha aggiunto Sinisi - che le nostre piu' alte istituzioni vengano
utilizzate per fini politici da chi ha votato contro la mia proposta,
piu' volte portata avanti, di inserire nel calendario dell'Antimafia
l'inchiesta sull'uccisione di Fortugno, che per noi della Margherita,
e credo per tutto il paese, e' una ferita aperta''.
Candidature
dei DS: Disappunto a Vibo, soddisfazione di Adamo
01/02 ''Disappunto'' per le scelte fatte per la testa di lista dei
Ds al Senato e' stato espresso dai componenti della direzione provinciale
di Vibo Valentia del partito e da esponenti locali del partito, tra
i quali figurano il vice presidente della Provincia ed il sindaco
di Pizzo Calabro, in una lettera inviata al segretario Piero Fassino,
a quello regionale Nicola Adamo, ed ai componenti della direzione
nazionale Fabio Mussi e Marco Minniti. ''I firmatari di questa lettera
- hanno sostenuto - appartengono ad aree diverse dei Ds. La Calabria
e' una delle poche regioni che si ritrova, ancor prima che sia avviata
la consultazione nel partito calabrese, ad avere gia' definiti i candidati
che andranno a ricoprire i posti utili per l' elezione al Senato.
Una testa di lista che vedrebbe come capolista Nicola Latorre, un
compagno valido, ma non certamente espressione del partito calabrese
e che non ha un ruolo di primo piano nella direzione del nostro partito.
E al secondo posto la signora Rosa Calipari che pur rappresentando
una scelta importante e significativa, anch' essa non e' espressione
diretta della societa' calabrese''. ''Ci dispiace - prosegue la lettera
- dover constatare come non si sia valutato adeguatamente il ruolo
e le funzioni svolte dal senatore uscente Nuccio Iovene, che nel corso
dell' intera legislatura ha rappresentato l' unico punto di riferimento
del partito e tra i piu' attivi dell' intero centrosinistra calabrese
al Senato. Un compagno su cui il nostro gruppo al Senato e l' intero
partito ha espresso un giudizio piu' che positivo sia sul lavoro svolto
in questa legislatura che nell' azione politica sul territorio. Un
compagno che non si e' rinchiuso nel suo collegio, ma che ha lavorato
su tutto il territorio regionale e che si e' distinto in tante battaglie
parlamentari a carattere nazionale, dalla lotta alla mafia ai problemi
dello sviluppo, della fame nel mondo e della pace, ai temi dell'economia
sociale e del non profit''. ''Pensiamo - prosegue la lettera - sia
sbagliato presentare una lista senza un capolista espressione della
societa' calabrese dando cosi' l' idea del commissariamento o dell'
incapacita' ad esprimere figure adeguate e prestigiose. Noi crediamo
che sarebbe stato piu' giusto che nella designazione ci fosse anche
un compagno espressione del partito calabrese e che per questo ruolo
si individuasse il compagno Nuccio Iovene. Vorremmo ricordare a noi
stessi che la battaglia elettorale sara' molto dura, in particolare
al Senato, dove per il recupero dei resti a livello regionale la formazione
delle liste assume anche un fattore importante e per molti versi decisivo.
Pertanto ci permettiamo di invitare la Direzione nazionale ad una
ulteriore riflessione su questi elementi che ci sembrano importanti
e fondamentali. Pensiamo che si possa arrivare ad una correzione di
rotta che non mortifichi le energie espresse ed il lavoro svolto in
questi anni in Calabria''. Per Paolo
Barbieri, componente del Consiglio nazionale dei Ds
e vice presidente della Provincia di Vibo Valentia sulla preparazione
delle liste elettorali,emergono i limiti della legge. ''Come era prevedibile,
-sostiene Barbieri - dalle decisioni di queste ore stanno emergendo
tutti i vizi ed i limiti di una legge elettorale che mortifica le
realta' territoriali, spostando il baricentro delle candidature esclusivamente
a livello nazionale, dentro le coalizioni ed i singoli partiti''.
''In merito a quanto pubblicato dalla stampa sui primi nomi delle
liste in preparazione, infatti - ha aggiunto - vorrei sottolineare
che per la Camera e' stata avanzata una proposta forte, con Prodi
capolista che assume cosi' un impegno preciso sulle problematiche
di questa Regione, riconoscendo contestualmente, con l' indicazione
di Marco Minniti, il ruolo di riferimento che egli ha svolto e puo'
continuare a svolgere per questa regione, anche in prospettiva della
costruzione di un nuovo soggetto riformista. L' indicazione di Nicola
Latorre e Rosa Calipari quali capilista al Senato sembra rispondere,
invece, ad esigenze di equilibri nazionali che certamente indeboliscono
il processo di autogoverno e di valorizzazione delle risorse umane
e dei gruppi dirigenti calabresi''. ''Questa scelta - ha sostenuto
Barbieri - non tiene conto nemmeno delle valutazioni positive espresse
dal Gruppo parlamentare e dalla Direzione regionale dei Ds sul ruolo
politico ed istituzionale svolto dal senatore del collegio di Vibo
Valentia, Nuccio Iovene. Un giudizio largamente condiviso, anche in
considerazione della necessita' di rafforzare una nuova coesione tra
le varie sensibilita' interne al partito dei Ds, per dare forza e
stabilita' al nuovo soggetto riformista da costruire insieme alle
altre forze politiche coinvolte in questo progetto''.
Per il segretario dei Ds della Calabria,
Nicola Adamo, invece, scelte importanti: ''I capilista
che andiamo a proporre in Calabria dalla lista Unitaria e dei Ds corrispondono
a scelte positivamente significative ed impegnative. Dichiaro la mia
piena soddisfazione per il lavoro che stiamo svolgendo: un segno di
straordinario impegno rispetto alla Calabria''. ''Romano Prodi - aggiunge
Adamo - non e' soltanto il leader dell' Unione ma, se i cittadini
lo vorranno, il capo del Governo del Paese. La sua presenza significa
quindi l' attenzione diretta del governo nazionale attorno ai nostri
bisogni, alla nostra voglia di riscatto e rilancio, alle nostre speranze.
Marco Minniti significa, invece, il realizzarsi di una strategia a
cui hanno lavorato molte forze politiche e molti autorevoli leader
politici calabresi: e' la scelta di governo della Calabria, la garanzia
che questa volta tutti saranno costretti a fare sul serio. Se questo
e' il quadro unitario che assieme alla Margherita abbiamo costruito,
sono poi molto soddisfatto delle scelte dei Ds per la lista al Senato.
La capeggeranno Nicola La Torre, uno dei piu' autorevoli dirigenti
nazionali dei Ds, la cui attenzione alle questioni del Sud e' nota
a tutti, e Rosa Calipari''. ''Voglio ringraziare ancora una volta
- conclude Nicola Adamo - la signora Calipari per avere accettato
la nostra proposta di candidarsi. Siamo orgogliosi che lo abbia fatto
perche' rappresenta un punto reale dell' identita' regionale. Per
l' esattezza, la Calabria positiva, capace di assolvere fino in fondo
ai propri doveri, fiera delle proprie radici. Un mondo che una grande
forza riformista come la nostra vuole rappresentare e che deve trovare
sempre maggiore spazio perche' si affermi una concezione alta della
politica, vera leva di rinnovamento e trasformazione della Calabria''.
Franco
Corbelli si presenta da capolista per Diritti Civili al Senato
01/02 Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, sara'
il capolista al Senato in Calabria con il partito ''Diritti Civili''.
Lo ha reso noto, con un comunicato, Giorgio Serra, responsabile organizzativo
nazionale del partito ''Diritti Civili'', che ha anche riferito che
e' gia' iniziata la raccolta delle firme necessarie per la presentazione
della lista in Calabria. L' eventuale apparentamento di Diritti Civili
con uno dei due Poli sara' reso noto nei prossimi giorni. Sono infatti
in corso trattative e incontri da parte di Diritti Civili con il centrodestra
e il centrosinistra. ''La nuova legge elettorale proporzionale, limitatamente
al Senato - ha detto Serra - concede la possibilita' di poter presentare,
in ogni regione, una lista che partecipa alla ripartizione regionale
dei seggi purche' superi la soglia di sbarramento regionale del 3%.
Per questa ragione e anche per protesta contro i diktat e le imposizioni
romane di candidati capilista non calabresi che stanno per essere
catapultati in Calabria, il Partito Diritti Civili ha deciso di scendere
in campo. Al Senato, in Calabria, il capolista sara' il leader di
Diritti Civili, Corbelli. Vogliamo offrire un' alternativa agli elettori
calabresi e dare a tutti la possibilita' di scegliere non solo tra
i candidati imposti dalle segreterie nazionali dei partiti, ma anche
un calabrese, come Corbelli, che da anni porta avanti grandi battaglie
civili, libertarie e umanitarie in Italia e all' estero. Pur manifestando
nei confronti dei due Poli forti riserve e perplessita', per superare
lo scoglio della legge elettorale stiamo valutando un accordo, una
sorte di apparentamento tecnico-elettorale con uno dei due Poli. Saremo
presenti con il nostro simbolo Diritti Civili collegati ad uno dei
due schieramenti, centrodestra o centrosinistra. La nuova legge elettorale
permettera' di utilizzare i nostri voti per far scattare il premio
di maggioranza regionale ad una delle due coalizioni. Siamo sicuri
che, se non la vittoria di uno dei due Poli, con i nostri voti faremo
scattare un senatore in piu' allo schieramento che ci ospitera'. Un
risultato, questo, non irrilevante e da non sottovalutare se si pensa
che la vittoria finale al Senato, secondo tutti i sondaggi, si gioca
su pochi eletti. La Calabria elegge 10 senatori che potrebbero, con
il nuovo sistema elettorale, determinare anche la maggioranza al Senato''.