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Notizie di Politica
Febbraio 2006

 

 

Venerdì presentazione dei Verdi di Bisignano

28/02 Il gruppo Verdi di Bisignano sara' presentato domenica nel corso di un'iniziativa pubblica, alla presenza del segretario provinciale dei Verdi, Luigi Marrello e dell'assessore regionale, Diego Tommasi. A guidare il Gruppo di Bisignano, Nunzia Coschignano, coordinatrice e animatrice della neo formazione politica del Sole che ride. ''Bisignano - ha detto Coschignano - ha bisogno di ritornare ad una tradizione storica, culturale che e' stata, in tutto questo tempo mortificata e dimenticata''.

Elezioni: Lista civica, Franceschini (DL) bacchetta Loiero. Il Presidente replica: “Non lascio solo chi è rimasto fuori” Rutellli: "Liste già chiuse". Bruni: "Noi andiamo avanti". Interventi di Minniti, Tassone, Sapia, Laratta. I candiati di DS e AS.

L’ass. Pirillo conferma la nascita della lista pro Loiero “Calabria per il Presidente”

27/02 Ve lo avevamo annunciato qualche giorno fa e stasera si è avut al aconferma che da l’ufficilaità al 99%. In occasione delle prossime elezioni politiche in Calabria ci sara' una lista civica collegata allo schieramento di centrosinistra. Lo ha annunciato l'assessore regionale all'agricoltura, Mario Pirillo (Dl), nel corso di una trasmissione televisiva dell'emittente Ten di Cosenza. La lista, che si chiamera' 'Calabria per il presidente', dovrebbe essere promossa dal presidente della Regione, Agazio Loiero, e da altri esponenti politici come ad esempio il presidente della Provincia di Vibo Valentia. ''Si dara' vita alla lista 'Calabria per il Presidente' - ha detto Pirillo - perche' non c'e' stata attenzione verso il presidente Agazio Loiero che fin dal giorno successivo alla sua elezione e' rimasto iscritto al gruppo della Margherita in consiglio regionale''. L'assessore all'agricoltura della Calabria ha poi aggiunto che ''a Roma pero' al momento della formazione delle liste non hanno sentito Loiero. Nei prossimi giorni presenteremo il nostro progetto politico che e' comunque collegato a Prodi, al centrosinistra''. Secondo le indiscrezioni L’ass. Mario Pirillo sarebbe il capolista seguito dall’on. Fuda al secondo posto.

Presentati i capilista della Rosa nel Pugno. Mancini in quinta posizione, Pappaterra in sesta

27/01 La Rosa nel pugno ha presentato le liste elettorali per il voto del 9 e 10 aprile. Al Senato, sara' capolista in tutte le regioni Ugo Intini, mentre numero due sara' Marco Pannella, come gia' nel '76 dietro Adele Faccio. Unica eccezione, la Calabria dove Marco Pannella e' numero uno, seguito da Cesare Marini. Alla Camera, invece, in tutte le circoscrizioni sarrano numeri uno e due rispettivamente Emma Bonino ed Enrico Boselli, alternati secondo il criterio Bonino capolista nel Centro e Sud e Boselli nel Nord. Per il terzo e quarto posto, in tutta Italia si rispetta l'alternanza, socialista-radicale. Il socialista sara' ovunque Roberto Villetti, mentre il radicale sara' Daniele Capezzone nel Centro Sud e Marco Cappato nel Nord. Dopo il quarto posto, ancora alternaza al 50% tra socialisti e radicali. I professori, come Biagio De Giovanni, saranno nella parte bassa. Tra le stesti di lista, anche gli ex diessini, Lanfranco Turci e Salvatore Buglio. In Calabria Giacomo Mancini occuperà la quinta posizione e Pappaterra la sesta.
Intanto ha tempo fino a domenica, la Rosa nel pugno, per raccogliere le firme necessarie a presentare le liste alle prossime elezioni. Uno sforzo che inizia oggi e che rappresenta la prima sfida da vincere, per la neonata formazione politica. Enrico Boselli, Emma Bonino e tutti gli altri dirigenti socialisti e radicali hanno scelto uno dei tavoli per la raccolta delle firme allestiti nelle strade di Roma, quello alla galleria Alberto Sordi, per incontrare i giornalisti e lanciare la mobilitazione che durerà tutta la settimana. Bonino ha criticato la nuova legge elettorale, per la "discriminazione che ci obbliga a raccogliere le firme" e che "ci ha costretti a chiudere ieri le liste". Quindi, ha ricordato il ruolo che la Rosa nel pugno vuole giocare: "Noi siamo per l'alternativa prodiana a questo governo, ma siamo per l'Unione anche uno sprone di laicità, liberalismo e dinamismo". E' stato poi lo storico Biagio De Giovanni, intellettuale 'strappato' ai Ds, a farsi "portavoce", come ha detto la Bonino, della Rosa nel pugno: "Sta nascendo un fatto nuovo nella politica italiana. Socialismo, radicalismo, liberalismo e laicità sono parole piene di idee, che per la prima volta si mettono insieme". Per De Giovanni, "la Rosa nel pugno sarà qualcosa di più di un'alleanza elettorale: sarà qualcosa che guarderà al futuro". Alla Camera la lista sarà guidata da Boselli e Bonino (che si alterneranno al primo e secondo posto a seconda delle circoscrizioni: al nord guida la lista Boselli, al centro-sud la Bonino), mentre al Senato il capolista sarà Ugo Intini ovunque, sempre seguito da Marco Pannella, con l'unica eccezione della Calabria dove il leader radicale sarà al primo posto, seguito dal socialista Cesare Marini. Tra le teste di lista compaiono anche Lanfranco Turci e Salvatore Buglio, gli ex diessini approdati la scorsa settimana alla Rosa nel pugno, mentre De Giovanni è schierato agli ultimi posti. Tra i candidati anche il regista Marco Bellocchio, il fotografo Olivero Toscani, il dj Claudio Coccoluto. La prima firma sotto le liste della Rnp è stata quella di Luciana Nenni, figlia dello storico leader socialista.

Loiero non esclude liste autonome. Bruni spero che Loiero appoggi la mia lista

27/02 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, esponente della Margherita, non avrebbe ancora escluso la possibilita' di dare vita a liste autonome naturalmente collegate a Romano Prodi per la Camera ed il Senato, ma anche senza l' apparentamento qualora venisse rifiutato. Numerosi esponenti della Margherita in questo fine settimana hanno avuto incontri con il governatore per indurlo a rompere qualsiasi indugio ''nell' interesse dell' Unione'' che in Calabria, a loro giudizio, verrebbe penalizzata per la debolezza delle liste decise a Roma. In queste ore l' attivita' di settori della Margherita calabrese non soddisfatti dalla conclusione della trattativa romana stanno, infatti, agitando il mondo politico dell' Unione calabrese. Primo tra tutti il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, che avrebbe rappresentato direttamente a Francesco Rutelli il malessere del partito per scelte ritenute sbagliate, ma anche parti consistenti di Dl vicini all' assessore regionale all' agricoltura, Mario Pirillo. Su Loiero sono consistenti le pressioni che stanno arrivando da piu' parti della Margherita - interi circoli nelle cinque province - perche' non vadano disperse energie ed esperienze che non hanno trovato collocazione finora nelle liste di Camera e Senato. ''Io non so per quanto ancora dovremmo attendere risposte da Roma, ma sia chiaro che la lista da me annunciata non intende coinvolgere nessuno, ne' Romano Prodi, ne' alcuno della Margherita''. Ha poi aggiunto il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, che nei giorni scorsi si e' detto pronto a dar vita a una lista che recuperi energie ed esperienze, espressione della Margherita calabrese, che non hanno trovato collocazione nelle liste di Camera e Senato. ''Ho letto alcune indiscrezioni - ha affermato ancora Bruni - riferite a presunte intenzioni del presidente Agazio Loiero, relative ad apparentamenti o meno, che non intendo commentare. Il problema non e' quello. Per quanto mi riguarda posso far sapere che alle liste alternative sto lavorando con diversi amici, anche per tenere nel centrosinistra persone platealmente mortificate. Speriamo che Loiero le appoggi. Sappiamo bene cosa facciamo e a cosa andiamo incontro, ma c' e' la necessita' di dare risposte serie, con liste forti, alla sfida elettorale del prossimo aprile. Queste liste si faranno, piaccia o non piaccia, ben consapevoli che le conseguenze saranno tutte nostre''.

Bertinotti e Caruso il 2 a Cosenza

27/02 Giovedì 2 marzo il segretario nazionale Fausto Bertinotti sarà a Cosenza per svolgere un dibattito sulla Calabria e sul Mezzogiorno insieme a diverse realtà di lotta, espressione dei conflitti al Sud. All'iniziativa, introdotta da Franco Piperno, parteciperà Francesco Caruso, candidato alla Camera in Calabria dietro il capolista Bertinotti. “Un'iniziativa – dichiara Francesco Gaudio segretario del circolo di Rifondazione “Fausto Gullo” -che sancisce ancora una volta la grande innovazione del nostro Partito avviata con il Congresso Nazionale di Venezia e l'apertura verso quei compagni esterni che vogliono avviare un percorso di costruzione di una sinistra radicale, alternativa ed anticapitalista, che vede nella Sinistra Europea la sua aggregazione a livello italiano e continentale. Il popolo che si riunirà il 2 marzo sarà il contraltare di quello della kermesse di qualche giorno fa al Rendano, dove il Presidente del Senato ha presentato il suo Manifesto per l'identità dell'Occidente. Un testo che sottende una concezione da guerra di civiltà, intriso di una visione intollerante e razzista del mondo, ancor più pericoloso in una fase storica come quella che stiamo vivendo. Il popolo che si riunirà il 2 marzo sarà quello dei cosentini democratici, favorevoli alla pace ad alla solidarietà, ai diritti al lavoro e sul lavoro, attenti alle problematiche sociali ed ambientali, a difesa del carattere pubblico dei servizi e dei beni comuni. Un popolo che rappresenta la necessità di un cambiamento forte, a partire dalla sconfitta di un governo sempre più liberticida ed antipopolare nelle elezioni di aprile. Un cambiamento tanto più radicale quanto più sarà consistente il successo di Rifondazione Comunista e che dovrà essere alternativo non solo al fallimentare centro destra ma anche ai disegni neocentristi che periodicamente si riaffacciano nel nostro Paese, come vorrebbero i poteri forti. L'iniziativa si svolgerà al Cinema Italia con inizio alle ore 17”.

Valentino capolista per AN al Senato in Calabria

27/02 Resi noti i nomi dei capilista di An per il Senato. Maurizio Gasparri, ha fornito i nomi di Ugo Martinat in Piemonte, Giorgio Bornacin in Liguria, Alfredo Mantica in Lombardia, Luigi Ramponi nel Veneto, Giovanni Collino in Friuli Venezia Giulia, Filippo Berselli in Emilia Romagna, Mario Baldassarri nelle Marche, Altero Matteoli in Toscana e in Abruzzo, Francesco Storace nel Lazio, Pasquale Viespoli in Campania, Giuseppe Valentino in Calabria, Francesco Divella in Puglia, Domenico Nania in Sicilia e Mariano Delogu in Sardegna. Alla domanda se sia venuta meno l'opzione del 'tridente' nella Cdl per la corsa al ruolo di presidente del Consiglio, dopo la presentazione ufficiale del programma comune, Gasparri risponde: ''Rimane l'idea che se Fini prendera' un voto in piu' potra' andare a Palazzo Chigi. Quindi per noi resta un obiettivo di campagna elettorale come possibile risultato. C'e' un capo della coalizione, poi decideranno i risultati, che se dovessero dare forza ad Alleanza Nazionale... comunque lo lasciamo decidere agli elettori''.

Di Nardo e Palopoli capilista di “Per il Sud”

27/02 Vitaliano Di Nardo ed Aldo Palopoli sono i capilista in Calabria, rispettivamente per il Senato e la Camera, di ''Per il Sud''. Lo stesso partito, tra l' altro, e' stato uno dei primi a depositare il proprio simbolo al Ministero dell' Interno dopo avere raggiunto il quorum necessario di firme. La sede di ''Per il Sud'', gia' rappresentato in tutte le regioni, e' a Casalnuovo Monterotaro (Foggia). ''Si tratta - riferisce un comunicato - di una forza politica di tipo trasversale che ha lo scopo primario di garantire equita' di sviluppo e pari dignita' di vita su tutto il territorio nazionale anche attraverso il recupero ed il sostegno dei valori delle nostre tradizioni''

Principe annuncia una nuova diaspora socialista: “Dopo le elezioni un nuovo soggetto politico”

27/02 Si sono riuniti ieri sera, presso la sala “Tokio” del Museo del Presente di Rende, gli aderenti e i simpatizzanti alla Federazione dei Socialisti di Calabria della Provincia di Cosenza. Nel corso dell’incontro, presieduto dall’On. Sandro Principe, alla presenza di numerosi sindaci, amministratori locali e dirigenti di partito, è stata esaminata la situazione politica calabrese e la creazione, in prospettiva, del nuovo soggetto politico riformista. Per tutti i presenti, infatti, punto fermo ed imprescindibile per la strategia politica, presente e futura, rimane la costruzione di un nuovo soggetto politico in cui travasare la storia, la cultura e la tradizione socialista riformista. Un percorso da intraprendere senza indugio, a prescindere dalle imminenti scadenze elettorali. “Costruire un nuovo soggetto politico all’indomani delle elezioni - ha affermato Sandro Principe - sarà una necessità per tutti e noi dobbiamo batterci affinché, qualunque sia lo scenario, possa essere fortemente valorizzata la storia socialista e riformista, senza la quale il nuovo soggetto riformista o non nascerà o nascerà malato”. “Questa -ha concluso Sandro Principe- è una posizione d’avanguardia, per la quale sono pronto a pagare qualsiasi prezzo, perché sono convinto che è l’unica strada perseguibile per ritornare alla “politica delle cose” di cui parlava Nenni e di cui l’Italia ha oggi un gran bisogno. E’ una strada difficilissima, lastricata di mille insidie ed invidie, ma ineludibile, in cui dovremo mantenere intatta tutta la nostra autonomia di pensiero, di azione e di elaborazione politico-amministrativa”. I diversi interventi seguiti hanno fatto registrare una totale e convinta adesione a quanto affermato dall’On. Sandro Principe. Attraverso un esame più generale dell’attuale panorama politico nazionale, è stata stigmatizzata l’alleanza tra SDI e Radicali, giudicata del tutto innaturale e destinata a sciogliersi all’indomani della competizione elettorale. Molti, inoltre, hanno evidenziato atteggiamenti di chiusura da parte dei Ds, con i quali, però, occorre proseguire il dialogo intrapreso. Il compito storico affidato ai socialisti, è stato rimarcato, è proprio quello di aprire nuove prospettive al fine di sbloccare, una volta per tutte, la politica della Sinistra in Italia, che sarà sempre evanescente nei contenuti programmatici se non si arriverà alla formazione di un grande partito a vocazione maggioritaria. Nel corso della riunione sono state affrontate anche le prossime scadenze amministrative nelle diverse realtà locali calabresi, in cui la Federazione parteciperà con liste autonome, ovunque sarà possibile. Su proposta dell’On. Sandro Principe, infine, si è deciso di formare un Comitato provvisorio che avrà il compito di gestire l’attuale fase organizzativa e di convocare un’assemblea, che nominerà il Direttivo provinciale. La Federazione tornerà a riunirsi nei prossimi giorni per decidere le strategie da attuare in vista delle ormai prossime elezioni politiche.

I DS al cambio del timone regionale, Guccione sostituirà Fassino

27/02 Venerdi' sara eletto un nuovo segretario regionale dei Ds calabresi alla presenza di Piero Fassino. L' importante appuntamento era stato preannunciato dall' attuale segretario regionale e vicepresidente della Giunta, Nicola Adamo, per l' impossibilita' a svolgere il doppio incarico. Solo che Adamo venerdi' ha deciso di candidarsi alla Camera al posto n.4 della lista dell' Ulivo e dunque e' presumibile che dopo l' elezione d' aprile opti per Montecitorio lasciando cosi' libera anche la poltrona di vicepresidente della Giunta guidata da Agazio Loiero. Il nome che viene dato per scontato come nuovo segretario dei Ds calabresi e' quello di Carlo Guccione, cosentino, viceresponsabile della commissione meridionale, assai vicino allo stesso Fassino.

P. Mancini: “Con D’Ambrosio i DS tornano ad essere il partito dei giudici”

26/02 ''Nulla, nei tribunali, dove ieri e' stato stangato per concorso esterno in associazione mafiosa il questore Contrada, ed in politica, avviene per caso: se Marco Travaglio passa dai commenti al vetriolo sulla 'merchant bank' di Palazzo Chigi agli inchini al presidente dei Ds, lo fa perche', evidentemente, intende approvare la decisione di Fassino e D' Alema, confermata dall' imbarco nelle liste Ds al Senato di Gerardo D'Ambrosio, di tornare all' uso politico della giustizia''. Lo sostiene, in una nota, Pietro Mancini, ex sindaco di Cosenza e figlio del defunto leader socialista Giacomo. ''Dopo alcuni timidi tentativi fassiniani di ridimensionare il potere e l' influenza del 'partito dei giudici', che fa capo a Violante - afferma ancora Pietro Mancini - la candidatura di D' Ambrosio e lo spazio concesso alle sue aggressive posizioni contro l' attuale maggioranza sulle riforme della giustizia, evidenziano un precipitoso salto del gambero della leadership dei Ds. E segnalano il preoccupante ritorno in auge della 'sinistra togata', con all' occhiello il distintivo delle manette, che manifesta l' intenzione di piegare gli avversari politici, ricorrendo a qualche generoso e gradito aiutino dei procuratori, o ex, schierati con i post-comunisti. Gerardo D' Ambrosio sara' pure 'serio, perbene e comunista', come lo ha definito il radicale Pannella, ma simboleggia, efficacemente, la persistente commistione tra la politica della sinistra e l' orientamento delle Procure piu' importanti, da sempre sostenuta da Travaglio e dal settore giustizialista, per nulla in disarmo, dell' Unione''

Sostegno del gruppo provinciale della Margherita alle candidature

26/02 Il gruppo consiliare della Margherita alla Provincia di Cosenza esprime piena approvazione e incondizionato sostegno per l’operato degli organismi provinciali e regionali della Margherita, nonché per le scelte fatte dai vertici nazionali del partito in merito alle candidature per le prossime elezioni politiche sia alla Camera che al Senato. Le scelte effettuate – si legge in una nota a firma del capogruppo Franco Tonnara - sono state il frutto di un ampio e serrato confronto all’interno del partito, da cui è emersa la volontà, fortemente condivisa, di schierare in campo uomini rappresentativi, con un forte radicamento sul territorio, e con alle spalle una storia indiscutibile, sia sul piano personale, culturale e morale, sia in termini di impegno politico. Il partito nel fare le scelte ha dimostrato di operare democraticamente e nel pieno rispetto delle indicazioni provenienti dalle sensibilità presenti al suo interno.
Il gruppo consiliare della Provincia di Cosenza è in piena sintonia con i deliberati approvati all’unanimità dagli organismi politici ai vari livelli, e si impegna a sostenere su tutto il territorio provinciale i candidati dell’Ulivo alla Camera dei deputati, e della Margherita al Senato. In tale contesto riconfermiamo il proprio sostegno all’attività politico-amministrativa della Provincia di Cosenza che sarà ulteriormente esplicitata e confermata con l’approvazione del Bilancio di previsione dell’Ente nei prossimi giorni, intendendo così attivarsi per un più forte e rinnovato impegno del partito all’interno della Giunta provinciale di Cosenza.

Lombardo (Mpa) “Il Mezzogiorno all’attenzione della CDL grazie al nostro impegno”

26/02 ''All' interno del programma della Casa delle liberta' c' e' un progetto per il rilancio del Mezzogiorno e per il superamento della questione meridionale. E questo grazie al nostro impegno''. Lo ha detto Raffaele Lombardo, segretario federale del Movimento per l' autonomia, intervenendo a Lamezia Terme al congresso regionale del partito. ''Per noi il Mezzogiorno - ha aggiunto Lombardo - rappresenta realmente una priorita' assoluta. E non e' contraddittorio battersi per lo sviluppo del sud e stringere un' alleanza con la Lega. La Lega, grazie a noi, ha fatto proprie le istanze in favore del Mezzogiorno, tanto che qualche giorno fa ha votato, dopo avere avuto una posizione ostile, la proroga dei contributi previdenziali in agricoltura, questione che riguarda prevalentemente il Mezzogiorno. Lo stesso partito di Bossi, dopo che ha stretto con noi il Patto per le autonomie, ha accettato la 'priorita' Mezzogiorno'. La fiscalita' compensativa, che e' uno dei nostri cavalli di battaglia, grazie al nostro impegno e' ormai un deliberato del Parlamento europeo. Il nostro obiettivo, in sostanza, e' di sensibilizzare su queste tematiche specifiche un sistema politico centralista, padronale ed oligarchico che e' lontano dagli interessi del territorio, richiamandolo ad un' attenzione maggiore nei confronti del Mezzogiorno''. ''Abbiamo deciso di allearci con la Lega - ha detto ancora Lombardo - perche' Bossi ci ha insegnato che un partito realmente legato al territorio porta a casa dei risultati piuttosto che fare il teatrino politico romano al quale siamo abituati e del quale e' stufa la gran parte degli elettori''. Lombardi ha infine commentato positivamente le iniziative che il Movimento per l' autonomia sta tenendo nel Mezzogiorno. ''Iniziative dalle quali - ha detto - stiamo ottenendo uno straordinario riscontro di consensi e partecipazione''.

Gli auguri di Pichierri a Perrelli

26/02 ''Considero importante e prestigiosa la nomina dell' amico Tonino Perrelli, uomo da sempre impegnato nell' agone politico calabrese, alla segreteria nazionale del Patto per il Sud''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Franco Pichierri, consigliere nazionale dell' Udc. ''A Tonino Perrelli - ha aggiunto Pichierri - vanno i miei piu' sentiti auguri per l' importante incarico e per il lavoro che in tale delicata fase elettorale sara' chiamato a svolgere. Auspico che con il Patto per il Sud si possano stabilire, nell' immediato futuro, utili ed importanti sinergie, nel solco della comune tradizione tracciato dai cattolici democratici impegnati in politica''.

Soriero presenta il simbolo de “Il Campo”

26/02 E' stato presentato al ministero dell'Interno, in vista delle prossime elezioni politiche, il simbolo de Il Campo. Ne ha dato notizia il presidente dell' associazione ''Il Campo-Idee per il futuro'', Giuseppe Soriero, gia' sottosegretario ai Trasporti nel Governo Prodi, ''oggi impegnato insieme ad Antonio Di Pietro e a Leoluca Orlando - e' detto in una nota - nella lista della societa' civile espressa da Italia dei valori''. ''La presentazione del simbolo - ha detto Soriero - presenta sempre piu' l'associazione 'Il Campo-Idee per il futuro' come un vero e proprio movimento politico. E' un simbolo, quindi, che esprime un nuovo rapporto tra politica e societa' civile a disposizione di tutte le forze che vogliano sinceramente rinnovare la politica. Il primo segnale dell'impegno politico diretto dell'associazione verra' dato nella citta' di Catanzaro in occasione delle prossime elezioni amministrative''.

E Travaglio benedice il " nuovo " D' Alema

25/02 (Pietro Mancini) Massimo D' Alema, nell' arco temporale di pochi giorni, è riuscito a incassare gli imbarazzanti elogi di due personaggi entrambi di sinistra, ma distanti anni luce tra loro : il giornalista giustizialista Marco Travaglio e Giovanni Consorte, ex presidente di Unipol, inquisito, a piede libero, ma ancora gratificato da uno stipendio mensile di 22 mila euro.
Nella sua rubrica sull' " Unità ", titolata per l' occasione " Forza Max ! ", Travaglio si è complimentato con il presidente dei DS, per il suo ennesimo attacco a Berlusconi e a Previti, sferrato dopo le accuse, poi ritrattate, al Cavaliere, dell' avvocato d' affari inglese David Mills. Una vera e propria retromarcia, se non una " bomba ", come è stato definito dal " Corriere della sera ", l' elogio a D' Alema da parte di Travaglio. Che, nel gennaio 2004, riferendosi all' entourage del leader ds, ai tempi della sua presidenza del Consiglio, aveva pronunciato la famosa frase : " Entrarono a Palazzo Chigi con le pezze al culo e ne sono usciti miliardari ! ". Il presidente della Quercia non presentò mai l' annunciata querela, a differenza del suo ex collaboratore, Claudio Velardi, che denunciò il giornalista, anche per una successiva dichiarazione al " Foglio " : " Vorrei sapere tutto dei consiglieri del Principe che hanno fatto fortuna ".
Nulla, in politica, avviene per caso : se Travaglio passa dai commenti al vetrolio sulla " merchant bank " di Palazzo Chigi agli inchini a Massimo, lo fa perchè, evidentemente, intende approvare la decisione di Fassino e D' Alema - confermata dall' imbarco nelle liste ds al Senato di Gerardo D' Ambrosio - di tornare all' uso politico della giustizia. Dopo alcuni timidi tentativi fassiniani di ridimensionare il potere e l' influenza del " partito dei giudici ", che fa capo a Violante, la candidatura di D' Ambrosio e lo spazio concesso alle sue aggressive posizioni contro l' attuale maggioranza, sulle riforme della giustizia, evidenziano un precipitoso salto del gambero della leadership del Botteghino. E segnalano il preoccupante ritorno in auge della " sinistra togata ", con all' occhiello il distintivo delle manette, che manifesta l' intenzione di piegare gli avversari politici, ricorrendo a qualche generoso e gradito aiutino dei procuratori, o ex, schierati con i post- comunisti. E Gerardo D' Ambrosio sarà pure " serio, perbene e comunista ", come lo ha definito il radicale Pannella, ma simboleggia, efficacemente, la persistente commistione tra la politica della sinistra e l' orientamento delle procure più importanti, da sempre sostenuta da Travaglio e dal settore giustizialista, per nulla in disarmo, dell' Unione.
Quanto agli elogi a D' Alema di Consorte e alla difesa del ruolo del Botteghino nella vicenda BNL ( " Massimo e Fassino sono stati estremamente corretti nei miei confronti, non hanno avuto alcun ruolo nella scalata ; è falso che i miliardi della mia mega - provvista all' estero fossero destinati a finanziare la campagna elettorale del mio partito ; pure un politico di sinistra può possedere un mega-yacht " ), siamo curiosi di sapere come li giudicherà Travaglio. Nel frattempo, ci auguriamo che D' Alema non esageri, in campagna elettorale, il peso e l' importanza della sortita del manager emiliano. E non torni ad esaltare la correttezza e le virtù civiche di Consorte, come fece, qualche settimana fa, perdendo le staffe con Casini, che aveva toccato il nervo scoperto Unipol, nella trasmissione tv " Ballarò ". Non rientrerebbe nello stile di un auto-candidato alla presidenza della Camera dei deputati. Come non lo è neppure il recente, violento attacco, non molto dissimile da quelli di Caruso e Ferrando, scagliato dall' europarlamentare pugliese contro Bush e contro la politica estera dei nostri alleati di Washington, accusati delle peggiori nefandezze ( spietate torture, uso di armi non convenzionali, negazione, nelle " carceri- lager ", dei diritti umani dei prigionieri ). Forse, Massimo è stato tradito, oltre che dalla foga pre - elettorale e dalla solita voglia di strafare, tipica dei primi della classe, dal forte nervosismo per l' avallo, concesso da Prodi alla candidatura del suo rivale, Bertinotti, alla poltrona più alta di Montecitorio e dalle ambizioni ( o velleità ? ) del " fratello - coltello " di sempre, Veltroni, che sogna, inviando bigliettini a Casini, grandi coalizioni centriste.

Laratta (DL) sugli LSU/LPU: “Non esistono lavoratori di serie B, bisogna stabilizzarli””

25/02 «Sia i lavoratori di pubblica utilità, che quelli socialmente utili non sono lavoratori di serie b. A essi vanno garantiti tutti i diritti di cui godono tanti altri loro colleghi; ossia il diritto ad una stabilità duratura senza cui viene meno il più sacrosanto dei diritti: quello di esistere». E' quanto sostiene Franco Laratta, vicecoordinatore regionale della Margherita e candidato, nel listone dell'Unione, alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche del 9 e 10 aprile prossimi. «Condivido le preoccupazioni della Cisl - ha aggiunto – in merito all’assenza di politiche mirate alla stabilizzazione dei precari Lpu e Lsu. Fino ad oggi - ha proseguito Laratta - poco o niente è stato fatto per risolvere un problema che si trascina ormai da un decennio e che sembra non trovare vie di sbocco. Al contrario sta diventando un fenomeno paradossalmente normale in una regione che tutta è tranne che normale». Laratta ripercorre a ritroso la sua esperienza amministrativa in seno alla Provincia di Cosenza, quando era assessore al Lavoro. «In quel periodo - ricorda - riuscimmo a stabilizzare un centinaio di lavoratori precari che da part time e a tempo determinato, li trasformammo a tempo pieno e a tempo inderminato. E questo – spiega - non lo dico perchè rivendico dei meriti, o per fare demagogia, ma soltanto per affermare che se esiste la volontà politica è possibile concepire idee capaci di fronteggiare questa emergenza». Il numero due del partito di Rutelli in Calabria evidenzia che «la regione e il prossimo governo nazionale dovranno trovare risposte adeguate e convincenti alle aspettative di tanti giovani calabresi che vivono oggi una fase drammatica della loro esistenza. Lavoratori – aggiunge - peraltro marchiati sbrigativamente da un odioso acronimo che nel tempo ha assunto anche toni razziali e discriminatori, soprattutto per ciò che riguarda l'accesso al credito per mettere su famiglia piuttosto che far fronte all'acquisto di una casa». Secondo il candidato della Margherita «occorre farsi carico seriamente delle istanze di questi lavoratori. La classe politica regionale e nazionale – dice - non può ignorare le difficoltà di migliaia di lavoratori, che in questa circostanza altro non cercano se non la sicurezza e la tranquillità che un paese civile e democratico dovrebbe garantire a ciascun cittadino». «Vorrei ribadire il fatto – sottolinea Laratta - che non si tratta di tornare ad un assistenzialismo parassitario, fenomeno che fino al recente passato è servito da serbatoio di voti per accrescere le ambizioni elettorali di una certa classe politica», ma, prosegue, «si tratta oggi di restituire speranze e certezze a chi per colpe di un passato che non ha vissuto, intravede nel presente un pesante ingombro per realizzare il proprio futuro». Per il vicecoordinatore regionale Dl Franco Laratta occorre invece «valorizzare e far crescere i nostri giovani con una forte motivazione del fare, ma con la consapevolezza che le istituzioni siano al loro fianco e a loro sostegno. Solo attraverso una forte spinta progettuale, sia nel privato ma soprattutto nel pubblico, è possibile generare sviluppo e occupazione stabile e duratura. La Calabria – ha concluso Laratta - deve archiviare in fretta la stagione di regresso sociale ed economico, dovuto anche ad una legislazione penalizzante, e deve aprire una nuova fase di crescita occupazionale e di rilancio produttivo capace di sfruttare appieno le enormi potenzialità che la regione offre».

Soriero: Con Idv verso il partito democratico di Prodi

25/02 ''Mettere a frutto l' entusiasmo con cui tante associazioni della societa' civile si stanno aggregando per dare un contributo all' Unione e a Prodi e porre in evidenza la sensibilita' con cui Antonio Di Pietro ha messo a disposizione le liste di Italia dei Valori''. L' ex parlamentare Ds, Giuseppe Soriero, presidente dell' associazione Il Campo, ha presentato cosi' a Catanzaro lo spirito dell' accordo per la presentazione di liste alle prossime elezioni politiche, alle quali sara' candidato al Senato con Italia dei Valori, siglato da alcune associazioni a carattere nazionale come la Rete, Federcasalinghe, Repubblicani per l' Unione, ma anche altre locali come Rinascita di Calabria e Pro Calabria. ''Quello che abbiamo presentato - ha aggiunto Soriero - non e' un puro e semplice cartello, ma un nucleo politico programmatico fatto di associazioni e movimenti gia' attivi nella raccolta di firme per il referendum contro la devolution che con lo stesso entusiasmo si propone di dare un contributo verso il partito democratico di cui parla Romano Prodi''. Per Soriero ''va comunque sottolineata la grande disponibilita' dimostrata da Antonio Di Pietro rispetto a cio' che viene fuori quotidianamente da altre liste dove la presentazione delle candidature e' caratterizzata da discussioni tese a volte ad evidenziare segnali di chiusura. Italia dei Valori, al contrario, sta dimostrando grande apertura e questo e' un dato politico interessante per chi ragiona in un' ottica di aggregazione democratica''. ''E' nostra intenzione - ha detto ancora Soriero - anche per quanto riguarda la competizione amministrativa a Catanzaro correggere l' impostazione distorta e sballata che era venuta fuori dal tavolo sgangherato dei segretari provinciali. Vogliamo rimettere il tavolo con i piedi per terra dando vita ad un altro centrosinistra attraverso un cartello di partiti e movimenti che assieme intendono fare vincere la coalizione, un altro centrosinistra. Tutto cio' motivando e entusiasmando l' elettorato e tutto il popolo del centrosinistra, ma anche avvicinando gente delusa dalla destra''. Per quanto riguarda, infine, le notizie relative alla candidatura del vice presidente della Regione, Nicola Adamo, alla Camera nella lista Ulivo, Soriero ha detto: ''voglio vedere. Non intendo esprimere sui si dice. Attendo notizie ufficiali - ha aggiunto - per valutare attentamente quella che sara' la lista dell' Ulivo e del mio partito. C' e' comunque una riflessione da fare rispetto alla continuita' del lavoro della Giunta regionale e rispetto alla caratterizzazione che i Ds vogliono dare''

Tre amministratori aderiscono a PartecipAzione

25/02 Egidio Servello, vicesindaco di Vallelonga, Angela Fondacaro, consigliere comunale di Cerisano ed assessore della Comunita' Montana delle Serre Cosentine, ed Emanuele Fuoco, consigliere comunale di Cellara, hanno aderito a ''PartecipAzione'', il movimento lanciato dall' assessore regionale Beniamino Donnici che, e' scritto in un comunicato, ''entra nei luoghi dell' amministrazione pubblica e lo fa attraverso persone la cui vocazione alla politica si traduce in servizio alla comunita'''. Nell' incontro che ha sancito il coinvolgimento degli amministratori Servello, Fondacaro e Fuoco, e' scritto in un comunicato, ''tutti hanno ribadito l' impegno a favore del consolidamento del movimento nei territori di appartenenza, sottolineando come dappertutto si sia tristemente consumata la distanza tra i cittadini e la politica''. Beniamino Donnici, nel dare il benvenuto ai nuovi amministratori, ha ribadito come fra i principi ispiratori di PartecipAzione ci sia proprio la consapevolezza di dover riconciliare due soggetti, cittadini e politica, tra i quali bisogna saper aprire un dialogo costante. ''E' fuor di dubbio - ha sostenuto Donnici - che assume priorita' l' impegno a ricostruire un rapporto bilaterale tra gli amministrati e chi e' chiamato a fare le scelte giuste per il bene comune con l' obiettivo di innalzare la qualita' della vita ed il benessere sociale nei diversi territori''. ''La valorizzazione delle identita' territoriali - ha concluso Donnici - e' cosa che ci sta molto a cuore e, per questo, gli amministratori sono un punto di riferimento insostituibile, la risorsa vera che crea partecipazione''.

Fiamma: “Il centrosinistra ignora i problemi dei lavoratori”

25/02 “E' davvero stupefacente il comportamento del Vice Presidente della Regione Calabria on.Nicola Adamo che ha dribblato i sindacati non presentandosi ad un incontro indetto per discutere sul problema del Consorzio Sibari- Crati . Un'assenza che non è stata nemmeno preceduta da un avviso di rinvio”. Lo afferma in una nota la federazione provinciale della Fiamma Tricolore di Cosenza. “E' evidente –aggiunge la nota- che i rappresentanti di questa sinistra italiana che a parole dicono di essere dalla parte dei lavoratori nei fatti , dei lavoratori, se ne fregano tanto quanto” . “E' questo – conclude il comunicato della Fiamma Tricolore- è solo un assaggio di quanto vedremo nei prossimi anni :I problemi della Calabria da anni irrisolti continueranno a rimanere tali”.

La sinistra giovanile chiede le primarie per Cosenza e Rende

24/02 La Federazione provinciale di Cosenza della Sinistra giovanile, in una nota, sottolinea la necessita' delle primarie per scegliere i candidati a sindaco dell' Unione per la stessa citta' bruzia e per Rende. ''Viste le ultime vicende riguardanti le competizioni elettorali amministrative che si svolgeranno a Rende e Cosenza e le posizioni di stallo che si sono create nell'azione dei partiti - si afferma nella nota - e' urgente e di fondamentale importanza la definizione di un percorso condiviso di alleanza tra i partiti, i movimenti, le organizzazioni ed i cittadini del centro sinistra in cui confrontarsi per la definizione dei programmi elettorali e per la scelta dei metodi di selezione del candidato sindaco con lo strumento delle elezioni primarie. Questo metodo di scelta impone a tutti i partecipanti, e soprattutto a quelli sconfitti, una forte fedelta' all'Unione. Tutti, vincitori e vinti, devono impegnarsi al massimo nella campagna elettorale facendo in modo che chi e' sconfitto non possa presentare liste di disturbo dannose per la coalizione e che rappresenterebbero un tradimento sia dello spirito stesso delle primarie, che della volonta' degli elettori. L' importanza delle Primarie si evidenzia soprattutto per una scelta trasparente e democratica dei sindaci, i quali hanno in se' sia una funzione politica partigiana, sia una funzione amministrativa di rappresentanza che interessa sia chi li ha votati sia chi li ha avversati''. ''E' per questo - sostiene ancora la Sinistra giovanile di Cosenza - che rimaniamo stupiti leggendo in questi giorni che a Cosenza e Rende alcuni partiti non vogliono le primarie. Forse vogliono decidere un sindaco a tavolino senza l' ampio consenso sia di militanti che di cittadini? Forse non vogliono un confronto trasparente e democratico? Ci stupiscono soprattutto i socialisti sia di Rende che di Cosenza, che, essendo una delle piu' forti e rispettabili forze politiche del nostro territorio, sembrano quasi avere paura delle primarie quando invece loro stessi, con una personalita' autorevole e forte, potrebbero vincere questa competizione. Da giovani di sinistra il nostro desiderio e' stato e rimane quello di chiedere ai partiti di non rinchiudersi nelle loro stanze ma di sondare anche la volonta' dei cittadini per le scelte che riguardano il futuro della comunita'. E per fare questo in due importanti citta' come Rende e Cosenza l'unica soluzione possibile e' quella delle elezioni primarie''.

Loiero pronto con la lista del Governatore al Senato? Unione in subbuglio in Calabria.

23/02 Una lista del governatore in Calabria? E' l'ipotesi che da questo pomeriggio ha messo scompiglio negli ambienti politici regionali, specialmente quelli del Consiglio. Tutto è partito intorno a mezzogiorno, quando è stata diffusa una nota del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Gaetano Bruni, della Margherita, considerato vicino al presidente della Regione, Agazio Loiero. Nella nota, Bruni asserisce che "è tempo di aprire una nuova fase nella vita politica della Calabria, dove si sta determinando una situazione molto grave e complicata con il rischio di presentare alle prossime consultazioni liste deboli che non aiuteranno il centrosinistra a vincere" e che "nella Margherita calabrese gli uomini più radicati sul territorio e tra gli elettori rischiano di restare fuori per decisioni prese a Roma senza più alcun riferimento al partito federale di cui non vediamo più traccia". Lo stesso Bruni, nei mesi scorsi, ha chiesto invano una candidatura al parlamento alla direzione nazionale del suo partito. Non avendo ottenuto risposta, ieri ha ritirato le dimissioni date 20 giorni prima allo scopo di non rendersi ineleggibile qualora fosse stato candidato ed è tornato alla guida dell'Amministrazione provinciale. La nota, che si chiude con l'invito di Bruni a formare intorno a lui "una lista alternativa capace di recuperare tutte le risorse che la Margherita a Roma ha volutamente ignorato", è stata diffusa dal portavoce del Presidente della Regione Agazio Loiero. Ciò ha scatenato le supposizioni di diversi segretari e consiglieri regionali, secondo i quali potrebbe essere il segnale che Loiero- ritenuto in contrasto con la direzione nazionale del partito a causa di alcune scelte sulle candidature in Calabria che non lo hanno trovato d'accordo- voglia porsi come ispiratore di una lista di centrosinistra al Senato in competizione con quella ufficiale della Margherita, nonostante i vertici dell'Ulivo abbiano vietato le cosiddette "liste dei governatori" con la sola eccezione del presidente del Friuli, Riccardo Illy.
Questa la dichiarazione integrale di Bruni rilasciata dal portavoce di Loiero nel primo pomeriggio: “Abbiamo un patrimonio forte di idee e di uomini che non può essere dissipato ed è tempo di aprire una nuova fase nella vita politica della Calabria dove si sta determinando una situazione molto grave e complicata con il rischio di presentare alle prossime consultazioni di aprile liste deboli che non aiuteranno il centrosinistra a vincere. Nella Margherita, in particolare per le liste della nostra regione, gli uomini più radicati sul territorio e tra gli elettori rischiano, infatti, di restare fuori per decisioni prese a Roma senza più alcun riferimento al partito federale di cui non vediamo più traccia. Non possono, allora, essere accettate senza reagire decisioni che penalizzano un’intera classe dirigente che nella Margherita ha creduto e per la Margherita ha speso generosamente molte energie. La ribellione del partito nel Vibonese e la delusione che si coglie in ogni angolo della Calabria sono una conseguenza di tutta questa situazione. E’ necessario, allora, chiudere un ciclo e assumere scelte coraggiose. Queste idee e questi uomini sono un capitale importante per la democrazia e la governabilità del Paese e non possono essere sacrificati per scelte di vertici lontani che ignorano le realtà territoriali. Bisogna superare tale situazione e ridare una speranza di futuro al popolarismo cattolico nella nostra regione. Invito, dunque, tutti coloro che sono stati sacrificati e i tanti e tanti militanti che non condividono le determinazioni assunte a Roma contro uomini che hanno rappresentato il partito in Calabria e hanno lavorato con impegno per il suo successo, a stringersi attorno a me per formare una lista alternativa capace di recuperare tutte le risorse che la Margherita a Roma ha volutamente ignorato”.

Pietro Mancini intervista Giulio Andreotti sull’Islam: “Relazione responsabile di Fini su Bengasi. Ottimo il niet di Ciampi alla Fallaci”

23/02 "E' stata una relazione molto responsabile, sia nei contenuti sia nel modo con cui sia lui che Pisanu hanno riferito al parlamento, perche' e' un momento di particolare delicatezza e chi ha la testa sul collo deve cercare di non eccitare risentimenti o suscitare sospetti e reazioni". Cosi' il senatore a vita Giulio Andreotti commenta, ai microfoni di Pietro Mancini del Gr3, la relazione di ieri del Ministro degli esteri Gianfranco Fini al Senato sulle proteste di Bengasi. "Questo - aggiunge Andreotti - non vuol dire affatto chinare la testa o non vedere pericoli, ma significa proprio riprendere una linea perseguita per alcune decine di anni. siamo stati fuori dalle reazioni anche di movimenti pericolosissimi proprio perche' abbiamo cercato di non apparire provocatori". Andreotti, infine, loda la decisione di Ciampi di bocciare la proposta di nominare la Fallaci senatrice a vita: "Secondo me ha fatto bene. su un piano umano a me fa anche molta tenerezza perche' e' malata, pero' rappresenta un'ala direi militarizzata nella cultura mondiale che ha provocato in molti settori moderati del mondo islamico uno sconcerto, una grande preoccupazione".

Costituito il comitato PartecipAzione a San Giovanni in Fiore

23/02 E' stato costituito a San Giovanni in Fiore il comitato promotore di ''PartecipAzione - verso il partito democratico'', il movimento politico fondato dall' assessore regionale al Turismo Beniamino Donnici. Referenti dell' organismo, nel grosso centro della Sila cosentina, sono Giuseppe Scarcelli e Andrea Martino. ''Oggi - afferma Eugenio Madeo, portavoce del movimento - ci insediamo in una realta' importante direi strategica nella mappa politica regionale, della provincia di Cosenza in particolare. Conosciamo bene pero' le criticita' e le problematiche di San Giovanni in Fiore cosi' come le sue potenzialita'. A partire da questi aspetti, il nostro movimento sviluppera' proposte innovative''. ''Agli amici Scarcelli e Martino - conclude Madeo - auguriamo dunque un buon lavoro, certi che l' esperienza gia' maturata portera' numerose nuove adesioni, affermando una presenza qualificata del movimento nell' area silana''

Il Presidente della Provincia di Vibo, Bruni, non viene candidato e ritira le dimissioni. Proteste di Giamborino (DL), Russo (Giovani DL). Autosospesi gli esponenti DL di Vibo.

22/02 Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Gaetano Bruni, ha ritirato le dimissioni presentate con riserva il 2 febbraio scorso in vista di una possibile candidatura al Parlamento. La decisione e' stata comunicata oggi, ultimo giorno utile, nel corso di una conferenza stampa durante la quale Bruni, che era con il vice presidente Paolo Barbieri, dal presidente del Consiglio provinciale Vincenzo Stagno e dal segretario generale Domenico Mazzitelli, ha illustrato nel dettaglio i motivi della sua scelta, sviscerando tutti gli aspetti politici e amministrativi della questione. ''Sebbene - ha detto Bruni - le liste elettorali saranno presentate nella loro composizione definitiva soltanto tra qualche giorno, ho deciso di ritirare in tempo utile le mie dimissioni per evitare che il Consiglio fosse sciolto con il conseguente commissariamento dell'Ente. Per quanto mi riguarda, quindi, la partita e' chiusa, ma resta in piedi il problema di una rappresentanza vibonese in Parlamento. Non e' accettabile, infatti, che Reggio Calabria possa contare su almeno quattro rappresentanti, Crotone su tre, Catanzaro su due e Vibo Valentia resti, invece, senza un candidato. Perche' il rischio concreto e' proprio questo: che la nostra provincia venga nuovamente discriminata dalle scelte che contano''. ''La battaglia per conseguire questo obiettivo - ha aggiunto - non e' affatto conclusa - ha continuato - e gia' oggi chiedero' al segretario provinciale del mio partito, la Margherita, di convocare per questa sera una riunione per porre con forza la questione ai vertici nazionali. Personalmente non condividero' una lista nella quale non figuri alcun rappresentante vibonese e non capisco con quale spirito si possa partecipare attivamente e con passione a una campagna elettorale che esclude il nostro territorio''. Il presidente della Provincia ha poi fatto riferimento ai contrasti all'interno della coalizione che hanno segnato gli ultimi mesi. ''Questa guerra sotterranea - ha proseguito Bruni - che nei fatti danneggia il territorio, ha pesato notevolmente anche sulla prospettiva di una rappresentanza parlamentare. La coalizione che abbiamo messo insieme con tanti sacrifici, conseguendo risulti clamorosi alle ultime elezioni provinciali, comunali e regionali, non ha dato sino ad oggi i frutti sperati. Non vi e' dubbio che chi ha remato contro ora dovra' assumersene la responsabilita' e pagare lo scotto che cio' comporta''. ''E' necessario - ha concluso - recuperare in fretta il tempo perduto e per conseguire questo fine e' indispensabile che la ''macchina'' sia messa a punto. Con questo scopo avviero' immediatamente una serie di contatti e incontri con coloro che si sono sforzati di collaborare con me, al fine di verificare se ci sia o meno la possibilita' concreta di far ripartire al massimo regime di giri l'azione della Provincia, ricorrendo anche a soluzioni tecnico-istituzionali. In caso contrario, nell'arco di due mesi sono pronto a lasciare definitivamente la guida dell'Ente. Se siamo in grado di dare risposte ai problemi della gente, bene, altrimenti e' meglio tornare tutti a casa e fare altro''.
''Quanto e' accaduto costituisce l'ennesima, grave mortificazione per il territorio vibonese, che ancora una volta si vede relegato, da una perversa quanto inaccettabile logica spartitoria e verticistica, nell'ormai insostenibile ruolo di assoluta subordinazione e dipendenza, che mortifica sempre piu' le legittime aspirazioni di progresso della nostra gente''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale della Margherita, Pietro Giamborino, circa la mancata candidatura alle elezioni politiche del presidente della Provincia, Ottavio Bruni. ''La decisione - ha aggiunto - assunta dagli organismi nazionali della Margherita e dell'Unione nella delicata fase di redazione delle liste dei candidati, provoca disorientamento e sconforto nella base e nei vertici dirigenziali del partito presenti sul territorio. Che, con grande amarezza e profonda delusione, constatano la scarsa considerazione in cui sono stati tenuti il duro lavoro organizzativo di questi anni e gli eccellenti risultati conseguiti. Un periodo costellato da grandi successi, durante il quale il partito si e' costantemente segnalato all'attenzione nazionale, conseguendo ad ogni competizione medie elettorali tra le piu' alte di tutto il Paese''. ''Forti di cio' - ha proseguito Giamborino - ed in considerazione dello spessore politico ed umano del presidente Ottavio Bruni, avevamo ritenuto legittimo manifestare ai vertici della Margherita la necessita' di essere rappresentati in questo difficile passaggio elettorale dal nostro esponente piu' autorevole e rappresentativo, capace di incarnare le aspettative di crescita sociale e di sviluppo democratico delle nostre Comunita'. Una candidatura, quella di Bruni, che sin dal primo momento avevamo inteso proporre non solo come autorevole espressione politica di parte, ma piu' in generale come legittima aspirazione di tutto il territorio vibonese ad essere rappresentato nel cuore delle istituzioni del Paese da chi piu' di ogni altro si e' in questi anni caratterizzato per passione e spirito di servizio''. ''E per aver - ha concluso - sempre orientato la sua azione politica ed istituzionale in direzione dell'affermazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta Costituzionale e ad oggi negati nella nostra terra''.
“Non condivido affatto la scelta effettuata dai vertici del partito regionale e nazionale, che esclude la presenza in postazione utile del presidente Ottavio Bruni nelle liste per le prossime elezioni politiche''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale dei giovani della Margherita, Giovanni Russo (nella foto). ''Una scelta - ha aggiunto - che mortifica un territorio quale e' quello vibonese, in cui i popolari prima e la margherita oggi, sempre sotto la leadership ampiamente riconosciuta del presidente Bruni, ha raccolto ampie fette di consenso. Nonostante cio', anche in questa occasione , cosi come per la composizione della giunta regionale, la margherita vibonese viene completamente ignorata nelle scelte che contano. Oggi quindi, alla luce degli ultimi epiloghi esprimo la mia totale vicinanza al presidente Bruni e soprattutto il mio forte dissenso nei confronti di un partito che non ha il coraggio di premiare la coerenza , la correttezza e la trasparenza dimostrata dal presidente nei suoi tanti anni di militanza nel partito''. ''Esterno cosi' - ha concluso Russo - lo stato d'animo mio che e' anche quello di tutti i giovani iscritti alla margherita vibonese''
Quasi tutti i rappresentanti vibonesi della Margherita si sono autosospesi dal partito per protesta contro i vertici nazionali per mancata candidatura al Parlamento dell'attuale presidente dell'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, Gaetano Ottavio Bruni, nonostante l'unanime indicazione espressa in questo senso sia a livello provinciale e che regionale. Bruni, eletto per la seconda volta alla guida della Provincia nel giugno 2004 con oltre il 62 per cento dei voti, ha ritirato oggi (ultimo giorno utile per evitare il commissariamento dell'Ente) le dimissioni rassegnate con riserva il 2 febbraio scorso in vista di una sua possibile candidatura alle Politiche di aprile, che, pero', non e' arrivata. La mancata designazione di Bruni ha determinato la presa di posizione di tutti i militanti locali della Margherita, che oggi hanno annunciato, con un documento sottoscritto da centinaia di firme, la decisione di autosospendersi, invitando Bruni e il segretario provinciale del partito, Lorenzo De Sossi, a fare altrettanto. A sancire la frattura sono stati i 10 sindaci esponenti del partito, i consiglieri comunali e provinciali, gli assessori, i presidenti delle due Comunita' montane ed i presidenti dei Circoli della Margherita (oltre 100) sparsi sul territorio vibonese.

Laratta (DL) accusa l’ANAS per le disastrose condizioni della statale 107

22/02 «L’Anas andrebbe denunciata dagli automobilisti per lo stato di completo abbandono della Sgc 107 Paola-Cosenza-Crotone, che nel tratto silano si presenta del tutto dissestata, con enormi buche, e per trenta chilometri con l’asfalto completamente divelto». Lo afferma il vicecoordinatore regionale vicario della Margherita, Franco Laratta, il quale è anche cittadino e amministratore di San Giovanni in Fiore.
«È da 15 anni – prosegue - che viaggio tutti i giorni attraversando la Sgc silana, ma non mi era mai capitato di assistere ad uno spettacolo indecente e pericolosissimo come quello attuale, e che per giunta perdura da oltre un mese». Franco Laratta lamenta che le pessime condizioni in cui versa la statale «è stato liquidato dall’Anas con dei semplici cartelli che invitano a ridurre la velocità a 20 o 30 chilometri orari, senza che questi siano intervenuti per la manutenzione né ordinaria né straordinaria, doverosa in questi casi». Un’arteria di collegamento importante «dove i vincoli di sicurezza sono spesso disattesi e dove, a causa di queste negligenze, ogni giorno si registrano incidenti e tamponamenti spesso con conseguenze gravi». E comunque, sostiene ancora Laratta «se da un lato, fortunatamente, non ci sono incidenti, dall’altro le auto riportano quasi sempre danni meccanici seri che nessuno mai ripagherà». Tuttavia, secondo Franco Laratta «l’Ente svolge un ottimo lavoro per rendere transitabile la superstrada della Sila nei mesi invernali e anche in presenza di abbondanti nevicate». Ma quest’anno, invece, nonostante «la scarsa quantità di neve caduta, l’Anas si è fatta sorprendere dai danni provocati dal gelo sulla superstrada ed è poi scomparsa da oltre un mese». Sarà un problema di fondi «dovuto – spiega Laratta - con ogni probabilità ai tagli massicci che il Governo ha operato nell’ultima finanziaria, che hanno causato la paralisi operativa dell’Anas in Calabria». L’esponente politico sottolinea come «a questo punto, nell’impossibilità di operare, si abbia il coraggio di chiudere l’importante arteria per non mettere a repentaglio la vita di migliaia di persone che ogni giorno la percorrono». Diversamente «gli automobilisti dovrebbero denunciare l’Anas per attentato alla sicurezza ed alla incolumità dei cittadini». Laratta chiama in causa anche alcuni «sindaci dell’area presilana, i quali sfiorano il ridicolo e non provano alcuna vergogna nemmeno quando, in questi casi, si ostinano a installare gli autovelox sulla stessa arteria». «Un atteggiamento vessatorio», conclude il numero due della Margherita calabrese, «che rappresenta per gli automobilisti una beffa oltre al danno».

I giovani di Locri scrivono a Prodi e a DL: “Candidate la vedova Fortugno”

22/02 ''Lo diciamo senza panegirici: la nostra luce, in questo momento, si chiama Maria Grazia Fortugno, la quale non e' un riferimento solo per noi ragazzi, ma per l' intera societa' civile calabrese che vede in lei il simbolo della lotta antimafia''. Cosi' i giovani di Locri, che si firmano i ''ragazzi dello striscione'', in riferimento a quel ''e adesso ammazzateci tutti'' esposto dopo l' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, hanno scritto ai dirigenti della Margherita Francesco Rutelli, Franco Marini, Dario Franceschini, a Romano Prodi, ed ai dirigenti e segretari dei partiti dell' Unione per sollecitare la candidatura alle prossime politiche dela vedova di Fortugno. ''Siamo solo dei ragazzi - e' scritto nella lettera - quei ragazzi che in Calabria, da Locri a Polistena, a Reggio Calabria, a Gioia Tauro, hanno iniziato a fare politica con Franco Fortugno, gli stessi ragazzi che all' indomani dell' efferato e vile omicidio di Franco non hanno esitato un solo istante a sfidare in maniera diretta sia la 'ndrangheta, che la cultura della mafiosita' che da secoli ormai imperversa incontrastata nella nostra martoriata terra. E adesso ammazzateci tutti. Lo abbiamo scritto proprio noi sfidando direttamente chi aveva ammazzato un uomo che per noi non rappresentava soltanto un riferimento politico, ma umano, di correttezza, lealta' e trasparenza. Ci abbiamo messo le nostre facce, i nostri nomi e cognomi, a schiena dritta ed a testa alta''. ''Il 16 ottobre, giorno di Primarie - prosegue la lettera - doveva essere un giorno di festa per tutti, per la politica, per la partecipazione, per la Margherita e per l' intera coalizione di centrosinistra. Ma cosi' per noi non e' stato, ed e' qui che 'loro' hanno deciso di sfidarci: voi votate pure con la penna, tanto qui noi votiamo con le pistole. Questo hanno voluto dirci i 'signori' della malavita calabrese. Adesso abbiamo il dovere di dimostrare non tanto ai calabresi quanto a noi stessi ragazzi e ragazze che vogliamo credere nella politica che non e' cosi'. Abbiamo il dovere di dimostrare che in Calabria il sacrificio, l' impegno e la voglia di riscatto possono servire a qualcosa di buono; che i sogni, le speranze ed il sacrificio personale di Franco Fortugno non sono morte, ma che continuano a vivere. Franco vive nel dolore della sua famiglia e dei suoi amici, e questa e' per noi una speranza, la speranza di sentirci come una Fenice, che non muore mai, ma rinasce dalle sue stesse ceneri. Bisogna solo trovare il coraggio di scegliere e di preferire l' esperienza e la testimonianza rispetto agli ormai vituperati 'equilibri', utili forse al Partito, ma non certamente alla voglia di continuare ad andare avanti con il nostro impegno politico. Adesso a voi scegliere da che parte stare''.

Il 3 marzo assemblea congressuale per l’elezione del segretario regionale dei DS con Fassino a Lamezia

22/02 La direzione regionale dei Ds, riunitasi ieri, ha deciso la convocazione dell' assemblea congressuale per l' elezione del nuovo segretario regionale. L' assemblea si svolgera' venerdi' 3 marzo alle 15 al centro agroalimentare di Lamezia Terme e sara' aperta da una relazione del segretario regionale uscente, Nicola Adamo, e conclusa dal segretario nazionale del partito Piero Fassino.

Stella eletto segretario del Prc di Castrovillari

22/02 E' Carmine Stella il nuovo segretario del Partito della Rifondazione Comunista di Castrovillari. Stella e' stato eletto dal nuovo direttivo al termine del congresso straordinario del partito. Al congresso, che si e' svolto nella sala consiliare della comunita' montana del pollino, hanno partecipato il consigliere regionale, Damiano Guagliardi; il segretario regionale del partito, Rocco Tassone; Gennaro Cortese, componente della segreteria regionale, e Dina Luzzi, della segreteria della Federazione di Cosenza.

La Sinistra Giovanile indica tre nominativi per le candidature dei DS in Calabria

22/02 La commissione elettorale della Sinistra giovanile ha formulato tre nomi alla commissione regionale e nazionale che stanno valutando le candidature della lista dell' Ulivo alla Camera. In particolare la Sinistra giovanile ha idnicato all' unanimita' Michele Vuono, della Federazione di Cosenza, Michele Ambrogio, della Federazione di Reggio Calabria, e Davide Zicchinella, della Federazione di Catanzaro.

Le rose dei nomi di DS e Verdi. Pisanu per Forza Italia in Calabria

21/02 I Ds calabresi proporranno alla Direzione nazionale del partito una rosa di nomi per le candidature alla Camera nella lista unitaria con la Margherita, che rappresenta la sommatoria delle proposte avanzate dalle singole federazioni provinciali. E' quanto emerso dalla riunione del partito svoltasi stasera a Falerna. Nel corso della riunione e' stato anche chiesto che venga dato mandato alla commissione elettorale del partito di definire le liste in stretto contatto con la segreteria regionale e la direzione nazionale. Tra i nomi che saranno proposti alla direzione nazionale figurano, tra gli altri, quello di Lillo Zappia (Reggio Calabria), Enza Bruno Bossio, Mario Franchino, Franco Pacenza e Pietro Midaglia (Cosenza), Marilina Intrieri (Crotone), Franco Amendola, segretario provinciale di Catanzaro, e Franco De Luca (Vibo Valentia). Tra i nomi avanzati dall' area Salvi figura quello di Anania, tra quelli dell' area Bandoli figurano Richichi e Morfema. I Ds hanno gia' definito da tempo le candidature di Marco Minniti, testa di lista alla Camera, e di Nicola Latorre, Rosa Calipari e Nuccio Iovene, al Senato.
Il segretario regionale dei Verdi, Leo Autelitano, sara' candidato al numero 2, subito dopo il capolista Alessandro Bianchi, al Senato nel collegio senatoriale della Calabria nella lista ''con l' Unione'' che vede insieme Verdi, Comunisti italiani e consumatori. ''La scelta di candidare il nostro segretario regionale - ha sostenuto Diego Tommasi, responsabile per le politiche degli enti locali dei Verdi - rappresenta la conferma del nostro massimo impegno anche per il Senato per la prossima competizione elettorale. Con Autelitano i Verdi offrono un contributo importante alla lista con il suo patrimonio di impegno e passione sulle tematiche ambientaliste ed ecopacifiste''.
Cresce la fibrillazione all'interno della Cdl per la composizione delle liste. Al Senato Forza Italia conferma l'intenzione di schierare molti big come capolista per cercare di far pendere la bilancia a favore del centrodestra soprattutto li' dove la partita e' in bilico e un pugno di voti in piu' o meno puo' far scattare il premio di maggioranza. Anche se l'ultima parola spettera' a Silvio Berlusconi, fonti del partito rilanciano la candidatura di Beppe Pisanu al Sud: il ministro dell'Interno si potrebbe presentare oltre che in Sardegna anche in Calabria, Puglia o Lazio. In tal caso, proprio in Puglia Pisanu troverebbe come concorrente Marco Follini in corsa per l'Udc a palazzo Madama. L'ex segretario centrista ha gia' sciolto la riserva, mentre il titolare del Viminale non avrebbe ancora dato il suo ok definitivo. Dietro Pisanu in lista ci sarebbero i senatori Rosario Giorgio Costa (sottosegretario alla Difesa), e Antonio Azzollini (presidente della commissione Bilancio). Anche se l'ultima parola spettera' a Silvio Berlusconi, fonti della maggioranza confermano che Giulio Tremonti dovrebbe presentarsi in tutte le regioni del Nord. Nelle ultime ore, pero', si sta accreditando l'ipotesi che da' il ministro dell'Economia candidato in Lombardia e Veneto mentre spunterebbe il nome di Claudio Scajola per Piemonte e Liguria.

Bevacqua: “Dal congresso della Rosa nel Pugno spunti utili per l’Unione”

21/02 ''Il congresso provinciale de la Rosa nel Pugno ha offerto spunti di analisi e riflessioni utili alla composizione di un quadro politico unitario nell' ambito della coalizione di centrosinistra''. A sostenerlo e' stato il coordinatore provinciale di Cosenza della Margherita, Mimmo Bevacqua. ''L' assenza dei rappresentanti della Margherita al congresso, per un disguido interno, e la mia personale, determinata da impegni istituzionali assunti in precedenza - ha aggiunto Bevacqua - non impedisce di salutare la nascita del nuovo soggetto politico nella nostra citta' con interesse ed attenzione, nella piena consapevolezza che la pluralita' delle opinioni e' fonte di democrazia e di ricchezza per la nostra societa'. All' amico Papasso rivolgo il mio sincero augurio di buon lavoro, in una fase politica di grande importanza, di evidente conflittualita', nella quale la sua moderata impostazione sara' utile al proseguimento di finalita' ed obiettivi di governo delle nostre realta' locali. Un riconoscimento, infine, per l' amico Mimmo Genise, al quale sento di esprimere la mia personale stima per il lavoro comune svolto in questi anni in cui ho potuto apprezzare le sue grandi doti umane e politiche che hanno consentito di instaurare un proficuo rapporto di amicizia anche al di la' del ruolo a ciascuno assegnato''. ''Sono certo, pertanto - ha concluso Bevacqua - che le sue qualita' gli consentiranno di conseguire nei mesi a venire sempre maggiori successi''.

Rosa Villecco Calipari: non mi arrendo

''Non mi arrendo, il caso e' ancora aperto''. E' quanto ha detto Rosa Calipari, vedova di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso in Iraq dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Rosa Calipari, che sara' candidata al Senato da Ds in Calabria, ha partecipato stamani a Cosenza all' incontro 'Legalita', giustizia, diritti umani: il caso Calipari' organizzato dalla facolta' di Scienze politiche dell'Unical. ''E con me - ha aggiunto - non si arrendono quanti hanno sottoscritto l'appello al presidente Ciampi affinche' sia fatta piena luce sulla vicenda che ha portato alla morte di mio marito''. Sulla sua candidatura ha detto che ''sara' un impegno per la giustizia e per la legalita'. Valori che noi dobbiamo difendere in tutti i modi, specie in questa regione che io amo e per la quale ho intenzione di impegnarmi con tutte le mie forze. Un ruolo in Parlamento puo' servire a denunciare le vicende ancora oscure. Non solo l'omicidio di Nicola Calipari, perche' nel nostro Paese ci sono molte altre morti che bisogna spiegare''

Caruso (Prc) “La sovversione non è un diritto ma un dovere”

21/02 ''So che alla Procura di Cosenza e al ministro Pisanu questo non piace, oggi pero' la sovversione non e' un diritto, ma un dovere''. Lo ha detto Francesco Caruso, intervenendo oggi a Napoli al convegno del Prc sul Mezzogiorno. Un'affermazione sulla quale il leader dei Disobbedienti e' tornato, rispondendo a margine alle sollecitazioni dei cronisti. Sovversione in senso rivoluzionario? ''No - ha replicato - Si tratta di un programma minimo di decenza politica. E' ovvio che non e' pensabile semplicemente riformare una dimensione della politica e della democrazia ormai completamente in crisi''. ''Penso alla democrazia non solo in senso generale - ha aggiunto - quella di Abu Graib, e di Guantanamo, famosi esportatori di democrazia, o a Falluja, dove poi col fosforo bianco i comportamenti (degli occidentali ndr.) diventano quelli di veri e propri terroristi, ma credo che il problema sia uscire oltre le forme di democrazia rappresentativa, oltre le forme attuali della democrazia''. Per il leader dei Disobbedienti, ''non basta andare una volta ogni cinque anni a mettere una scheda in un'urna , bisognerebbe dare molta piu' voce ai cittadini e alla societa' civile: costruire forme di democrazia diretta e di partecipazione''. ''Sono onorato di essere stato candidato - ha concluso - questo dimostra la voglia di Rifondazione comunista di mettersi in discussione e riconoscere i movimenti''

I Giovani DL chiedono a Prodi la candidatura della vedova Fortugno

20/02 ''Chiediamo che Maria Grazia Fortugno, vedova di Francesco Fortugno, sia capolista della Margherita in Calabria per le elezioni per il Senato perche' siamo certi che la sua presenza costituira' veramente il vessillo della vittoria contro la mafia che faremo sventolare su ogni casa di persona onesta''. E' quanto sostengono i giovani della Margherita di Reggio Calabria in una lettera inviata a Romano Prodi ed ai dirigenti nazionali del partito. ''Chiediamo a tutti i nostri dirigenti, che stimiamo ed ammiriamo - si afferma ancora nella lettera - di dimostrarci che i valori valgono piu' dei meschini calcoli di potere di singoli uomini. Ma pretendiamo che le scelte chiare e coraggiose vengono fatte anche dai partiti, ed in particolare dal nostro partito, dal partito di Franco Fortugno. La sua memoria rinnova la nostra fede, che viene sostenuta e continuata della sua fedele compagna di ogni battaglia, Maria Grazia Fortugno, che e' diventata ormai il simbolo della lotta alla 'ndrangheta. Pensiamo che nessuno meglio di lei possa costituire la bandiera piu' forte e convincente che portera' tantissimi consensi ai valori della legalita' ed al contrasto alla mafia e alla stessa margherita. Chiediamo percio' a gran voce, con la certezza che il partito non vorra' deluderci spegnendo il moto di ribellione alla prepotenza mafiosa. Come giovani siamo stati protagonisti in prima fila, esponendoci senza esitazioni o paura nelle manifestazioni contro la mafia. Abbiamo coniato slogan, stimolato altri giovani verso l'impegno a sostegno della legalita' contro tutte le violenze e le prepotenze. Abbiamo concepito in particolare lo slogan diventato popolare 'E adesso ammazzateci tutti', ma sullo stesso striscione abbiamo disegnato con orgoglio il simbolo della Margherita. Continueremo a lottare, anche se intravediamo da altre parti segnali di disattenzione, ed in talune frange della popolazione anche quasi di fastidio come per dire 'ora smettetela'. Noi invece non vogliamo smetterla, ma vogliamo sempre piu' coinvolgere il mondo degli adulti ad esporsi a fare delle scelte chiare e coraggiose''.

Soriero candidato nelle liste di IDV scrive ai DS “ma non sono fuori dal partito”

20/02 Pino Soriero, ex sottosegretario ai Trasporti e piu' volte parlamentare dei Ds ed attualmente membro del Consiglio Nazionale, presidente dell' associazione Il Campo, sara' candidato con Italia dei valori come indipendente dei Ds come capolista al Senato in Calabria e nel Lazio e come testa di lista in Lombardia e Puglia. A renderlo noto in maniera ufficiale e' stato oggi lo stesso Soriero con una lettera inviata alla Direzione regionale della Calabria dei Ds e con un protocollo d' intesa raggiunto per la sua candidatura tra l' associazione il Campo, altre associazioni culturali ed Italia dei valori. ''Sono grato della vostra attenzione - scrive Soriero nella lettera alla Direzione regionale dei Ds - in un momento tanto impegnativo sia per il partito che per l'Unione e per me assai delicato non solo sul piano politico' ma anche su quello umano. Speravo di poter dare il mio contributo nelle liste dei Ds e dell' Ulivo, ma prendo atto che questo spazio oggi non c'e'. Non mi interessa alimentare polemiche, voglio lavorare per un contributo positivo teso ad ''allargare il Campo'' delle forze a sostegno de l'Unione e di Romano Prodi. E' questione politica decisiva su cui non a caso ragionano in tanti, in queste ore sia in Calabria che a livello nazionale. Percio' vi chiedo, a proposito dello Statuto dei Ds, di interpretare bene non solo l' art.3, relativo ai doveri degli iscritti, ma anche l' art. 4 relativo ai doveri del partito e dei gruppi dirigenti. Lavoriamo con apertura mentale per includere energie, bloccando la spirale perversa delle esclusioni e delle lacerazioni. Dobbiamo quindi aiutare la collaborazione tra liste che concorrano a far vincere l'Unione e Romano Prodi. Ho appreso che si e' profilata una intesa per ospitare alcuni candidati dell'Italia dei Valori nella lista de L'Ulivo, in alcune regioni. Perche' un esponente dei Ds, per analogia, non puo' essere candidato, come indipendente Ds, nella lista di Italia dei Valori? Ci sono quindi i margini per affrontare al meglio una soluzione positiva che valorizzi l'insieme delle energie che il nostro partito puo' esprimere in Calabria e a livello nazionale''. Nel protocollo d' intesa sottoscritto dallo stesso Soriero e da Antonio Di Pietro si afferma che ''l' obiettivo prioritario di tutte le forze democratiche di sconfiggere Berlusconi ed i suoi alleati e convogliare il massimo dei consensi per l' Unione e Romano Prodi si puo' raggiungere se si riesce a rinsaldare un forte rapporto tra forze politiche e societa' civili: tra partiti, movimenti e associazioni espressioni di quel diffuso tessuto democratico che si e' espresso clamorosamente nelle primarie per Prodi. Le liste di Italia dei Valori si presentano quindi come liste aperte e di servizio alla societa' civile, decidendo cosi' di condividere, su queste basi, gli obiettivi relativi all'impostazione della campagna elettorale. In particolare concordano di caratterizzare tutta la campagna di comunicazione evidenziando al massimo il percorso di transizione verso il partito democratico pensato e proposto da Romano Prodi''

P. Mancini: Il centrosinistra aiutò la destra alle regionali

19/02 (Pietro Mancini) La " Casa del fascio ", che l' " Unità " accusa Silvio Berlusconi di aver aperto, dopo l' accordo tra il centro - destra e la Mussolini, sdoganando i " peggiori fascisti ", non doveva apparire cosi' squallida e inospitale ai capi e ai luogotenenti del centro - sinistra,nella primavera del 2005, alla vigilia delle regionali del Lazio. Tilgher e Fiore, che stavolta non saranno in lista, allora erano in campo, con tutti i loro detestati simboli nazifascisti , eppure furono aiutati proprio dagli esponenti dell' Unione a raccogliere e a convalidare centinaia di firme, molte poi rivelatesi false e appartenenti a defunti. Sul quotidiano dei gruppi parlamentari della Quercia, lo storico Tranfaglia ha tuonato contro il Cavaliere, ricordandogli che " gli italiani hanno, da tempo, ripudiato ogni rapporto con gruppi e persone, che si richiamano ancora alle idee, ai metodi e agli obiettivi delle dittature fasciste del secolo scorso ". Eppure, Massimo D' Alema non fu accusato, come oggi Berlusconi, dall' " Unità " di " assoluta disinvoltura " nei rapporti " con i peggiori residui dell' estremismo fascista ", allorchè si pronunciò a favore della riammissione della lista della nipote del Duce alle regionali : " impedire a un avversario scomodò - tuonò l' ex premier - di presentarsi alle elezioni è una cosa, che nei Paesi democratici non si deve fare ! ". E, mentre oggi Tranfaglia mitraglia il Cavaliere per l' alleanza con la Mussolini - spesso sulle questioni sociali applaudita dalle donne prodiane - soprattutto perchè l' europarlamentare di Alternativa sociale considera, a differenza di Fini, suo nonno, Benito, il più grande statista del Novecento, meno di un anno fa, l' ex ministra dalemiana Livia Turco proclamava : " in democrazia, il diritto di partecipare alle elezioni non si può negare a nessuno, neppure se si chiama Mussolini ! ". E ancor più avanti negli elogi all' ex deputata finiana si spinse l' antagonista di Storace, nella contesa per la conquista della presidenza del Lazio, il veltroniano Piero Marrazzo, che la paragonò, addirittura, a Gandhi, esaltandone lo sciopero della fame, intrapreso da Alessandra, dopo l' esclusione della sua lista, poi riammessa in lizza e risultata decisiva per la sconfitta dell' esponente di Alleanza nazionale.
E, mentre oggi il segretario dei comunisti italiani, Diliberto - che non ha mai battuto ciglio per le fucilazioni degli oppositori del regime cubano, decretate dallo spietato Fidel Castro - giudica paradossale che Berlusconi chieda garanzie per non avere nelle liste " fascisti conclamati " proprio alla Mussolini, " che per cognome e per posizioni rivendicate rappresenta i fascistoni doc ", sulla focosa pasionaria nera non la pensava affatto cosi' Francesco Rutelli, che defini' " legittima " e " rispettabile " la battaglia di Alternativa sociale. Guardandosi bene, cosi' come Fassino, dal negare che sindaci e assessori comunali della Margherita e dei DS avessero autenticato le firme, raccolte per presentare le liste di AS.
In realtà, la grancassa mediatica, grondante anti - fascismo di maniera e molto datato, sugli " impresentabili " di destra è stata scatenata soprattutto per far dimenticare all' elettorato moderato il caso, ben più allarmante, del no - global Francesco Caruso, aspirante deputato, che non rinnega il passamontagna e le violente sprangate, rifilate agli agenti e ai carabinieri, e soprattutto l' aberrante esternazione dell' ex candidato Marco Ferrando sul " sacrosanto diritto " degli indomiti resistenti iracheni di ammazzare i nostri soldati. Anche se non è molto chic, nè " politically correct ", accostare i neri Saya e Tilgher, avverte " Liberazione ", il giornale di RC, a Ferrando, che è si' trozkista, come la Parietti, la " coscia lunga della sinistra ", ma esprime pensieri e concetti, condivisi da tanti compagni e simpatizzanti , nelle file di Rifondazione comunista. E meno male che Prodi ha indicato proprio in Bertinotti la più forte garanzia di stabilità per il governo dell' Unione, provocando il commento sarcastico, molto centrato, di un commentatore amico di Fassino, Giampaolo Pansa : " Il " parolaio rosso " sarà una garanzia per l' esecutivo prodiano ? Certo, ma come il lupo messo a far la guardia alle pecore

La Sinistra Giovanile chiede un suo candidato nella lista dei DS

19/02 Il direttivo provinciale della sinistra giovanile di Cosenza ha avanzato ''la richiesta della presenza all'interno della lista Ds per la camera dei deputati di un ragazzo rappresentante della Sinistra giovanile a livello nazionale''. ''A tal proposito - e' scritto in una nota - la direzione nazionale della Sinistra giovanile ha richiesto la presenza del presidente nazionale Stefano Fancelli all'interno della lista. Si auspica quindi che tali richieste non vengano disattese dal comitato elettorale dei Ds''. Alla riunione del direttivo provinciale di Cosenza hanno partecipato il segretario regionale della sinistra giovanile, Luigi Guglielmelli e il responsabile Economia della segreteria nazionale Armando Cirillo. Entrambi hanno rimarcato la necessita' di interventi a favore dei giovani da parte del prossimo governo vista la totale assenza da questo punto di vista dell'attuale governo.

Soriero si candida con Italia dei Valori al Senato

18/02 Giuseppe Soriero, ex deputato ed ex sottosegretario del governo Prodi, attuale responsabile delle infrastrutture del Sud della Direzione nazionale dei Ds, sara' il capolista al Senato per la Calabria di Italia dei Valori. Per la Camera, il numero due, dopo il leader nazionale, Antonio di Pietro, sara' Aurelio Misiti. Sono queste, secondo quanto e' stato riferito, le proposte che saranno formulate dal partito calabrese alla direzione nazionale di Idv per le prossime elezioni. Il comitato elettorale di Italia dei Valori si riunira' lunedi' prossimo, a Lamezia Terme, per la definizione delle candidature in vista delle prossime elezioni politiche. L' incontro sara' presieduta dal commissario regionale Felice Bellisario e dal consigliere regionale Maurizio Feraudo. ''Gia' lunedi' - ha sostenuto Feraudo - contiamo di coprire tutti i tasselli per quanto riguarda la Camera ed il Senato. I sondaggi ci danno una buona percentuale e sono certo che le autorevoli personalita' politiche, come il prof. Misiti alla Camera e l' on. Soriero, al Senato, su cui il partito puo' contare, contribuiranno ad incrementare il dato gia' di per se' positivo. Anche Italia dei Valori partecipa fattivamente all' importante competizione elettorale al fine di contribuire alla vittoria dell' Unione ed alla costruzione di un grande partito democratico. Sono soddisfatto - ha concluso Feraudo - per come il partito sia cresciuto in questi ultimi mesi in tutte le province della Calabria''.

Presentati dai DS le candidature di Camera e Senato il 3 marzo Fassino in Calabria.

''Stiamo lavorando per un allargamento e rafforzamento della lista sia per quanto riguarda la Camera che il Senato''. A dirlo e' stato Marco Minniti presentando ufficialmente i capilista della lista unitaria Ds-Margherita alla Camera (Romani Prodi e Marco Minniti) e quelli dei Ds al Senato (Nicola Latorre e Rosa Calipari). Minniti ha anche reso noto che nella direzione regionale, convocata per martedi' prossimo, saranno scelti gli altri candidati che poi dovranno passare al vaglio della direzione nazionale. Per la Camera, in particolare, saranno le direzioni di Margherita e Ds a stabilire i criteri. Minniti ha anche parlato di ''dialogo aperto con Sandro Principe con il quale c' e' un rapporto che non e' nato oggi in quanto e' una personalita' importante ed influente di questa regione''. Sulla scelta di correre con i Ds, Rosa Calipari ha spiegato che quando era venuta a Lamezia a settembre per partecipare alla festa nazionale dei Ds sulla sicurezza non aveva ''nessuna idea di candidatura. Non era nei miei progetti - ha aggiunto - Io sono nata nella sinistra e vengo da una famiglia di sinistra. Nella vicenda che mi ha colpito, mi sono sentita vicina la sinistra che ha anche atteso i miei tempi''. Nicola Latorre, parlando della sua candidatura in Calabria, ha sostenuto che ''E' un' occasione straordinaria oltre che motivo di onore''. Quindi ha invitato a guardare al di la' della composizione delle liste puntando l' attenzione sul programma: ''La mia candidatura rientra in questa ottica''. Latorre ha anche spiegato che in caso di elezione sia in Puglia che in Calabria, e' probabile che opti per la Puglia anche se cio' non fara' venire meno il suo impegno per la Calabria. ''Bisogna pensare ad una politica verso il Mezzogiorno - ha sostenuto - che guardi al Sud come ad un' unica grande area omogenea. Puglia e Calabria rappresentano una posizione strategica perche' collocate al centro del Mediterraneo''. Sulle vicenda di Giuseppe Soriero, che potrebbe candidarsi con una lista civica, e Fernando Pignataro, capolista del Pdci alla Camera, il segretario dei Ds calabresi, Nicola Adamo, ha ribadito che ''Nel momento in cui ci si candida in una lista che non e' quella del suo partito e' chi fa la scelta che si colloca fuori da esso''. In serata la comunicazione delal candidatura di Soiero in IDV. Infine, il segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino, il prossimo tre marzo sara' in Calabria per partecipare ai lavori della direzione regionale del partito per l'elezione del nuovo segretario regionale. Lo ha annunciato questa mattina a Lamezia Terme, durante i lavori del comitato politico regionale, convocato per un esame della candidature, il segretario uscente Nicola Adamo. Alla segreteria calabrese dei Ds, secondo indiscrezioni, potrebbe essere chiamato Carlo Guccione

La Santelli (FI) in visita elettorale sul Tirreno

18/02 Il sottosegretario alla giustizia, Jole Santelli, vistera' domani mattina i gazebo organizzati dal Comitato elettorale per la Vittoria del Tirreno Cosentino nei comuni di Paola, Amantea, Scalea e Marina di Tortora. L'iniziativa si colloca nell'ambito dell' ''Operazione verita''' lanciata in tutto il territorio nazionale da Forza Italia, ed e' volta a far conoscere l'operato e le grandi riforme realizzate dal Governo Berlusconi. I gazebo nei quattro comuni del Tirreno Cosentino saranno allestiti oggi pomeriggio e resteranno anche domani. Verra' distribuito materiale informativo sull'attivita' politica e di governo di Forza Italia. L'iniziativa vedra' anche la partecipazione del consigliere regionale di Forza Italia Antonio Pizzini ed e' coordinata dal Presidente del Comitato elettorale per la vittoria di Forza Italia ex Collegio camerale nø 1 di Paola Maurizio Vento.

Dalla Margherita di Reggio preoccupazione per la candidatura della vedova Fortugno

18/02 ''Forte preoccupazione per le incertezze ed i ritardi degli organi centrali del partito sulla scelta di Maria Grazia Fortugno'' quale candidata della Margherita al Senato in Calabria e' stata espressa da 143 portavoce dei circoli della Margherita della provincia di Reggio Calabria in una lettera inviata a Romano Prodi, Francesco Rutelli, Franco Marini, Dario Franceschini e Giuseppe Sera. Maria Grazia Lagana' e' la vedova del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre scorso e, e' scritto nella lettera, ''per l' opinione pubblica e' diventata un simbolo della lotta alla mafia che deve essere uno dei punti fondamentali per il riscatto del Mezzogiorno''. I portavoce ''propongono formalmente al proprio partito, che deve tenere conto delle istanze che provengono dalla base, la candidatura di Maria Grazia Fortugno a capolista per il Senato sicuri che la sua candidatura fara' conquistare un seggio in piu' alla Margherita per la forza del consenso e della partecipazione che si e' manifestata e si manifesta a favore di Maria Grazia''. Nella lettera viene anche espressa ''amarezza per la sottovalutazione della situazione che si e' creata a Locri ed in tutta la Calabria, verso un movimento spontaneo di grandissima portata e significato, che il partito, pure avendolo colto con l' autorevole presenza di Prodi, Rutelli, Marini, Bindi, Oliverio ed altri non e' stato tempestivamente conseguente per canalizzarlo in termini di nuova rappresentanza che porta un valore aggiunto alla Margherita Manifestiamo fiducia in Rutelli, Prodi, Marini, guide sicure ed illuminate, che certamente sapranno cogliere il grido dei ragazzi della Locride che chiedono cambiamento, rinnovamento e rappresentanza condivisa, chiaramente impegnata nella lotta alla mafia. Aspettiamo risposte certe, onde evitare sfiducia e disimpegno che puo' generare la delusione a causa del disinteresse del partito''.

Soddisfazione di Tripodi per la candidatura di Pignataro e Bianchi

18/02 “La scelta di candidare nelle teste di lista del Senato e della Camera Alessandro Bianchi e Fernando Pignataro, imperniata sul binomio cultura-lavoro che queste figure autorevolmente rappresentano, consente al nostro partito di parlare ai calabresi di due temi fondamentali che riguardano il futuro della nostra regione, e costituisce per noi un notevole punto di forza che riteniamo possa servire anche a dare nuovo vigore alla sinistra calabrese”. Lo ha affermato il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, concludendo l’assemblea degli iscritti della Federazione di Reggio Calabria del partito dei Comunisti Italiani. All’Attivo Federale tenutosi nella sede di via Paolo Pellicano, molto partecipato e caratterizzato da un dibattito intenso, hanno preso parte fra gli altri la parlamentare Katia Bellillo e Fernando Pignataro, due delle tre teste di lista che il partito candida alla Camera in Calabria.
“I Comunisti Italiani della Calabria – ha proseguito Tripodi – vogliono continuare ad interpretare il bisogno di cultura e di lavoro che si avverte fortemente nella regione, e siamo convinti che con la candidatura del rettore dell’Università Mediterranea e dell’ex segretario regionale della Cgil possiamo alimentare nei giovani una nuova speranza per un futuro migliore. Bianchi, candidato capolista al Senato da indipendente in quota Comunisti Italiani, e Pignataro che correrà per la Camera con ottime chance di essere eletto, rappresentano al meglio i due valori che il partito ha posto alla base della sua strategia per lo sviluppo della Calabria, e si tratta di candidature che proprio perché estranee alla logica della conservazione dei gruppi dirigenti, pensiamo di mettere a disposizione di tutto il popolo della sinistra”.
Dopo l’introduzione del segretario provinciale Enzo Infantino, che ha sottolineato “la necessità di sviluppare un impegno straordinario, perché le prossime elezioni rappresentano un bivio per tutto il Paese”, il dibattito si è incentrato principalmente sul caro vita galoppante, sui sistemi sociali che provocano esclusione, sui diritti negati ai giovani e sul sistema fiscale ingiusto, temi che sono al centro della proposta politica del PdCI.
“Per impedire a Berlusconi di guadagnare la ribalta mediatica con le sue inutili promesse – ha detto Pignataro nel suo intervento – dobbiamo avviare un dialogo con i cittadini a partire dai fallimenti di questo governo, per riuscire a spiegare che l’Unione ha un’idea di società che è alternativa a quella delle destre. Il Paese oggi è più povero, più incerto, più diviso e in Calabria il 30 % delle famiglie ha superato la soglia di povertà, è stato abolito il reddito minimo di inserimento e sono stati depennati gli incentivi alle imprese. Puntare sui giovani laureati calabresi significa, per una regione come la nostra che ha atavici ritardi, dover mettere in campo una politica di risanamento sociale e sviluppo economico”.
Per Katia Bellillo, che in questi giorni si trova a Reggio Calabria per partecipare alla manifestazione antimafia “Su la testa !”, “questa legge elettorale, voluta dalla maggioranza per perdere il meno possibile, deve farci puntare a valorizzare la nostra identità comunista, che vogliamo esprimere al meglio nelle liste forti che presenteremo anche per dare nuove risposte al bisogno di sinistra che è sempre più avvertito in Calabria e nel Paese”.

Due nuove sedi di Calabrialibre

18/02 “Sabato e Domenica Saranno aperti due nuovi presidi di calabrialibre sul territorio della provincia di Cosenza, l'associazione attiva e radicata in Calabria, in tal modo vuole essere ancora più vicino ai problemi della gente per cercare di interloquire con le istituzioni”.E’ quanto afferma in una nota il Presidneet dell’omonima associazione, Giorgio Durante. “Torano Castello e Trebisacce –aggiunge- rappresentano altre due bandierine di libertà ed autonomia rispetto al sistema clientelare della politica calabrese, con la quale si interloquisce, alcune volte anche aspramente, per cercare di affermare i diritti fondamentali, ormai acquisiti nella maggior parte delle nazioni civili. il sistema della raccomandazione, per veder riconosciuti i propri diritti, deve essere smantellato, per rottamare una classe dirigente che in oltre 50 anni ha portato allo sfascio un magnifico territorio abitato, per la maggior parte da gente onesta ed operosa. Fare un elenco delle cose che non vanno sarebbe troppo facile e dispendioso come spazio, non è neanche colpa dell'ultima giunta regionale o della penultima ma di un intero sistema fatto di trasversalismi, collusioni e "nciuci". Calabrialibre, si candida a combattere questo sistema, e di fare da megafono alle giuste istanze della gente”.

Il Prefetto nomina il Maria Vercillo Commissario a Rossano. Longo: “Conclusione inopportuna”. Sapia (An) “FI e UDC spieghino i motivi delle dimissioni”. Partecipazione “No al rinvio delle primarie”

17/02 Il prefetto, Bruno Sbordone, nelle more dello scioglimento del Consiglio comunale di Rossano a seguito delle dimissioni rassegnate da oltre la meta' dei suoi componenti, ha adottato il provvedimento di sospensione dello stesso organo consiliare. Commissario prefettizio incaricato della provvisoria gestione dell' ente e' stato nominato il vice prefetto aggiunto, Maria Vercillo. ''Al commissario - e' scritto in una nota della Prefettura di Cosenza - sono conferiti, oltre ai poteri spettanti al Consiglio, anche quelli spettanti al Sindaco e alla Giunta comunale''.
Longo
''Prima di ogni altra cosa sento di rivolgere un sincero ringraziamento a tutti i 9997 concittadini ed elettori che, nel 2001, hanno dato fiducia alla mia persona scegliendomi come Primo Cittadino di Rossano''. E' quanto ha detto l'ex sindaco di Rossano, Orazio Longo, dopo la decisione del Prefetto di Cosenza di nominare un commissario scaturita dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali. ''Analogo ringraziamento - ha aggiunto - rivolgo a tutti coloro i quali, con convinzione, hanno creduto e si sono concretamente spesi perche', cinque anni fa, il Centro Destra, attraverso la mia elezione a Sindaco, venisse riconfermato alla guida del Governo cittadino. Ringrazio inoltre gli assessori per la collaborazione preziosa dimostratami in tutti questi anni, l'ufficio di segreteria e tutti gli altri uffici comunali che, con i dirigenti ed i collaboratori interni ed esterni, hanno inteso dare il loro contributo per garantire un governo, io ritengo un buon governo, alla nostra Citta'. Cosi' come avevo annunciato nel corso della Conferenza Stampa di Fine Anno, lo scorso Dicembre 2005, era mia intenzione organizzare una conferenza stampa di fine mandato per illustrare ai cittadini l'operato, articolato e diffuso, di questi 5 anni di mia attivita' amministrativa. Purtroppo, non senza rammarico, non ci e' piu' possibile realizzare questo ulteriore momento di informazione e di confronto con i cittadini, per le ragioni che sono ormai note ed ufficiali''. ''La Prefettura di Cosenza, infatti, ha inteso - ha proseguito Longo - interpretare nel senso dello scioglimento degli organi amministrativi, le dimissioni dei 16 consiglieri comunali. Credo, in ogni caso, che quanto abbiamo realizzato in questi cinque anni di governo, sia abbastanza noto a tutti. Rossano e' una Citta' apprezzata per la qualita' della vita e per tutta una serie di indici, tangibili, che la denotano, agli occhi dei cittadini e di chi la visita o la frequenta, come una fra le migliori della Calabria. Ritengo, a giusta ragione, che un buon contributo in questa direzione sia stato offerto anche dalla Amministrazione Comunale che ho avuto l'onore di guidare fino ad oggi. Resta tuttavia il rammarico per non avere potuto avviare a definizione alcune iniziative particolarmente significative derivanti da scelte amministrative qualificanti e di portata straordinaria''. L'ex sindaco ha inoltre aggiunto che ''la conclusione di questo mandato giunge in maniera inopportuna, ingiustificata ed inutile. Inopportuna perche' a soli tre mesi dalla scadenza naturale. Ingiustificata perche' ritengo non abbia motivazioni riconducibili a negligenze o incapacita' amministrative dell'ultimo momento, ma piuttosto a calcoli elettorali della prossima primavera. Inutile perche', se la motivazione fosse quella di non consentire ad An di gestire la macchina comunale in questo ultimo periodo, credo che, a tre mesi dalla scadenza, ciascuno di noi abbia avuto ampiamente il tempo di dimostrare le proprie capacita' amministrative e la propria incisivita'. Resta l'incredulita' verso il provvedimento di scioglimento anticipato del Consiglio e della Giunta Comunali, nonostante l'esistenza di ben due sentenze recenti del Consiglio di Stato del 5.10.2005 e dell'8.11.2005 che, in casi del tutto identici al nostro, hanno deciso in maniera opposta a quella oggi adottata per Rossano''. ''Ad ogni buon conto - ha concluso - resto rispettoso delle decisioni assunte dalla Prefettura che, per quanto mi riguarda, anticipano di poco, una decisione ampiamente maturata e gia' comunicata ai cittadini lo scorso mese di Maggio 2005, nella serenita' di aver adoperato ogni mia energia per il bene della Citta' e nella speranza che questo impegno possa essere stato compreso da tutti i rossanesi''.
Sapia
''Gli amici dell'Udc e di Fi dovrebbero spiegare ai loro organismi nazionali se e' possibile, 50 giorni prima del voto alle politiche, unirsi alla sinistra e far cadere un'amministrazione di centrodestra in un comune come Rossano: una cosa assurda''. E' quanto sostiene in una nota il sub-commissario provinciale di An, Michele Sapia. ''Riteniamo che Udc e Fi - ha aggiunto - sapranno assumersi le responsabilita' e chiediamo chiarezza, anche per capire se gli organismi provinciali hanno autonomia o se sono, invece, segreterie di qualche parlamentare. Con il ccd, ai tempi in cui era segretario Franco Pichierri, c'era un rapporto di sintonia e di confronto, di lealta'''. ''Probabilmente - ha concluso Sapia - quel clima non esiste piu ma quello che e' avvenuto a Rossano dovra'avere cosneguenze: gli elettori puniscono i partiti che si comportano in maniera difforme dalle indicazioni di schieramento''.
Partecipazione
''Quello che si e' appena consumato e', per noi, l' ultimo atto di una brutta farsa che si sta recitando dinanzi alla citta' di Rossano''. E' quanto afferma Patrizia Sabatini, candidata di PartecipAzione alle primarie per la scelta del candidato sindaco dell' Unione al Comune di Rossano, dopo l' ennesimo rinvio della consultazione richiesto dai partiti del centrosinistra. ''PartecipAzione - sottolinea Sabatini - non intende accettare rinvii e, coerentemente a quanto annunciato - si ritiene libera di fare autonomamente le proprie scelte. E' avvilente constatare come le primarie, strumento per eccellenza di partecipazione democratica, a Rossano invece svelino il triste ritratto di una Unione che evidentemente e' tale solo nel nome. E' chiaro a tutti, infatti, quanti e quali siano i conflitti, le divisioni, le contrapposizioni che segnano il centrosinistra''. ''Tanta desolazione - sottolinea Sabatini - non appartiene alla mia persona, tantomeno al movimento che rappresento. Anzi la citta' sappia che PartecipAzione ha fatto di tutto affinche' le primarie si tenessero nei tempi pattuiti, mettendosi finanche a disposizione del comitato promotore per provvedere alla necessaria organizzazione. Non intendiamo in alcun modo essere complici di una politica che disattende i cittadini, che contribuisce ad allontanarli irrimediabilmente, prevaricandoli loro tempi e modi''.

Pittelli (FI) “ A che punto sono le indagini sul delitto Fortugno?”

17/02 ''Chiarezza e verita' attorno ai fatti, gravissimi, che hanno preceduto, accompagnato e seguito l' omicidio dell' on. Francesco Fortugno'': lo chiede il coordinatore calabrese di Forza Italia, Giancarlo Pittelli. ''Penso - dice Pittelli - che, anziche' continuare a sostenere che 'non c' e' alcuna fretta' nel fare luce su tale orrendo crimine, poiche' evidentemente si ritiene la fretta foriera di verita' confuse - come pure in queste settimane sostengono autorevoli esponenti del centrosinistra - occorre chiedere tutti a gran voce alla magistratura inquirente, al prefetto De Sena ed al pool di investigatori che si occupano esclusivamente del fatto di sangue, ed anche ai viceprefetti che compongono commissioni di accesso, a che punto sono le indagini, se esistono prove di condizionamenti od infiltrazioni e cosa essi intendono fare. E' un dovere ed un diritto di tutti i cittadini calabresi operare in questo senso''. ''Spiace - aggiunge Pittelli - che non sia stato apprezzato dagli amici ed avversari del centrosinistra il senso di responsabilita', di pacatezza e di grande solidarieta' che sino ad oggi hanno imposto a chi e' impegnato nell' altro schieramento politico di non intervenire proprio al fine di evitare strumentalizzazioni di una vicenda drammatica che, come ho avuto modo di dire all' indomani dell' efferato crimine, ha coinvolto per intero la Calabria e la sua classe politica chiamandole alle proprie responsabilita' ineludibili. Non esistono complotti ed essi non vanno neppure adombrati. E' cosi' che si genera il caos ed e' cosi' che si delegittima la politica rendendola maggiormente permeabile alle spinge ed alle infiltrazioni di fattori destabilizzanti. Ne' si tenti di fare rumore perche' esso si trasformi in silenzio attorno a fatti di eccezionale gravita'. Sono passati piu' di quattro mesi dal barbaro assassinio: ogni giorno un quotidiano pubblica la fotografia dell' on. dott. Francesco Fortugno e scandisce i giorni che passano. Sono certo che nessuno abbia voglia di posticipare la verita' ovvero di piegarne il momento del disvelamento al calendario della politica. Occorre soltanto fare quadrato attorno agli apparati dello Stato che non ordiscono complotti ma agiscono in silenzio, per ora, con grande serieta' al fine di tutelare il bene comune della sicurezza e per consegnare ai calabresi la verita' vera, qualunque essa sia''

Il Patto sud collegato con la Margherita

17/02 ''Il Patto per il Sud - Liberaldemocratici con Prodi verso il partito Democratico per fugare ogni equivoco non ha aderito a nessuna lista civica, ma solamente alla Margherita, dalla quale ha avuto l' ufficioso collegamento per la presentazione del simbolo presso il Ministero dell' Interno''. E' quanto afferma, in un comunicato del Patto per il Sud-Liberaldemocratici. ''A seguito di tutto questo - e' detto nel comunicato - ora si attende la conferma, dopo quella del vicesegretario organizzativo on. Nicodemo Oliverio, da parte del presidente Prodi. A tal proposito in data odierna il presidente nazionale Patto per il Sud-Liberaldemocratici, Tonino Perrelli, ha indirizzato una lettera per avere conferma del prosieguo del collegamento. Ovviamente, previa sua disponibilita', - e' precisato nella nota - sara' invitato ad accettare la candidatura per il Senato della Repubblica nella lista della Margherita, il presidente Carlo Scognamiglio Pasini''.

Gentile (FI) “Il centrosinistra non ha cultura di Governo”

17/02 ''Se vincesse l'Unione passerebbe il metodo Calabria: liti, inconcludenze, incapacita' di gestire, scioglimento delle camere. E' successo a Cosenza citta' ed ora sta succedendo alla Regione Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile. ''Non hanno cultura di Governo - ha aggiunto - e sanno solo criticare. Basterebbe vedere quello che stanno facendo in Calabria per capirlo. Hanno una maggioranza bulgara e non riescono ad eleggere da 5 mesi un vice-Presidnete del Consiglio. Hanno criticato per 5 anni e non sono riusciti a risolvere una sola crisi occupazionale, hanno invocato spettri incredibili sulla sanita' e non pagano le case di cura da una vita. Si pensi al caso dell' elisoccorso di Cosenza: quando governavamo noi c'erano dei figuri che agitavano lo spettro della chiusura, oggi con la Lo Moro di fatto l'elisoccorso chiude in citta' e nessuno dice niente''. ''L'Unione - ha concluso Gentile - non ha nessuna capacita' di governo e non e' una coalizione riformista''.
''Mi auguro che adesso l'on. Bertinotti depenni dalle liste il nome di Francesco Caruso, amico dei black bloc, arrestato dalla procura di Cosenza per gravi indizi di spalleggiamento culturale e pratico al terrorismo, un signore che osanna i kamikaze in un periodo in cui anche l'Italia e' a forte rischio di attentati''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile. ''Se sara' candidato Caruso - ha concluso Gentile - vuol dire che Prodi dovra' camminare a testa bassa: infatti, avremo un deputato di scarsissimo senso istituzionale, un uomo che inneggia al terrorismo''.

La solidarietà di Giannini (PRC) ai lavoratori della Polti licenziati

16/02 Esprimo la mia solidarieta' ai 180 lavoratori della Polti di Piano Lago ed alle loro famiglie, la cui unica fonte di sostegno viene oggi messa in discussione da chi, dopo avere ricevuto i finanziamenti destinati alle aziende che investono nel Sud, decide, adducendo la solita scusa della crisi del settore, di de-localizzare la propria attivita' produttiva nei paesi dell'Est''. Lo ha dichiarato Fosco Giannini, del comitato politico nazionale del Prc, capolista per il Senato in Calabria. ''Tale vicenda evidenzia, ancora una volta - sostiene Giannini - sia l'esigenza di un severo controllo da parte dello Stato sull'affidabilita' delle aziende che usufruiscono dei finanziamenti, sia, soprattutto, la necessita' di un forte investimento pubblico, teso a favorire un'idea diversa dello sviluppo della Calabria, affinche' la sicurezza del lavoro non sia piu' un'illusione temporanea, ma una realta' permanente. In qualita' di capolista al Senato del PRC in Calabria, ritengo doveroso impegnarmi in tale direzione''.

Socialismo e Libertà: Frasca subentra a Di Iacovo

16/02 L' ex parlamentare Salvatore Frasca guidera' temporaneamente il movimento Socialismo e' liberta' in provincia di Cosenza in seguito alle dimissioni presentate dal coordinatore Benedetto Di Iacovo candidatosi alla carica di sindaco di Corigliano Calabro. Lo riferisce un comunicato del movimento nel quale si da' notizia di una riunione del comitato provinciale incentrata sugli appuntamenti elettorali dei prossimi mesi. ''Il comitato - e' detto nella nota - ha designato Walter Maccari quale responsabile per i problemi elettorali, Gaspare Biondino per i problemi del lavoro, Nicola Spina per le attivita' culturali e Francesco Ferraro per le questioni giovanili. L' organismo ha inoltre dato incarico a Frasca, nella sua qualita' di membro dell' Esecutivo nazionale, di promuovere una riunione dei dirigenti regionali per una immediata riorganizzazione del movimento in tutta la Calabria''. Il coordinamento ha espresso, nella nota, ''rammarico per il mancato raggiungimento dell' obiettivo dell' unita' delle forze socialiste'' deliberando di dare il proprio sostegno ''nelle imminenti elezioni politiche, a quelle formazioni che piu' delle altre interpretano la storia, la tradizione, la cultura socialista e, per quanto concerne le elezioni amministrative, di favorire liste unitarie dei socialisti nel contesto della politica di centrosinistra''.

DL:“Uno smacco alla ndrangheta la candidatura della Vedova Fortugno”

16/02 ''Lo smacco piu' forte alla 'ndrangheta assassina si puo' dare ponendo a capolista la persona piu' colpita, dimostrando che il partito che hanno voluto colpire con Francesco Fortugno reagisce con forza, imponendo il simbolo dell' antimafia nella figura di Maria Grazia Lagana'-Fortugno''. A sostenerlo sono 113 amministratori e rappresentanti di partito della Margherita della Provincia di Reggio Calabria in una lettera a Romano Prodi, Francesco Rutelli, Franco Marini e Dario Franceschini, con cui sostengono la candidatura al Senato della vedova del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Fortugno, ucciso il 16 ottobre scorso. Dopo avere ricordato ''la forte domanda di cambiamento che si e' levata dal mondo giovanile in particolare e da molta parte della societa' '', i firmatari hanno sostenuto che ''questo segnale di cambiamento incontra l' entusiasmo dei giovani che hanno gridato 'Franco e' vibo, e' vivo tra noi'''. I firmatari della lettera si dicono poi ''meravigliati e un po' dispiaciuti che la Margherita nazionale, ancora oggi, non si sia espressa a favore di tale candidatura voluta fortissimamente dal partito della Provincia di Reggio, dal Gruppo alla Regione, dalla Direzione regionale del partito oltre che dall' opinione pubblica calabrese e nazionale''. ''La presenza di Maria Grazia - e' scritto nella lettera - suscitera' un mare di consensi di quelle migliaia e migliaia di persone che si sono strette e continuano ancora a stringersi attorno a lei in un abbraccio di partecipazione, solidarieta' ed indignazione contro la mafia. E' una grande fortuna per un partito che ricompatta, attraverso il sacrificio di un morto ammazzato, la frattura tra la societa' e lo stesso partito, la societa' che si rivolta contro il male ed accetta i simboli del morto per reagire ed identificarsi con il bene. E' questo il dono piu' grande che ha lasciato in eredita' Franco Fortugno alla politica ed al partito. I dirigenti hanno l' intelligenza e la forza di coglierlo? Ci auguriamo di si' ''

Riunione regionale dell’UDC sulle candidature a Lamezia

16/02 E' stata convocata per venerdì pomeriggio la direzione regionale dell' Udc per esaminare le proposte delle candidature per il parlamento. I lavori, che si svolgeranno a Lamezia Terme, saranno introdotti dal segretario regionale, Francesco Talarico, e vedranno la partecipazione del senatore Gino Trematerra, del parlamentare Michele Ranieli, del sottosegretario Pino Galati, del vice ministro Mario Tassone, dell' intero gruppo consiliare regionale e i segretari provinciali.

Domenica a Lamezia coordinamento regionale di AN

16/02 E' stato convocato per domenica 19 febbraio alle ore 10,30 presso il Grand Hotel Centrale di Lamezia Terme il Coordinamento regionale di Alleanza nazionale. A darne notizia, il responsabile calabrese del partito Giovanni Dima che ha presentato questa iniziativa affermando che si tratta di un importante appuntamento politico organizzato in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento. '' La Casa delle Liberta' ed Alleanza nazionale in particolar modo - ha affermato Dima - hanno le carte in regola per continuare a governare la Nazione: e' evidente, pertanto, che per dare continuita' a questa positiva esperienza di governo, che ha visto l'Italia crescere sotto il profilo occupazionale ed economico, non possiamo che individuare candidature forti e realmente rappresentative del territorio''. '' Per questo motivo - ha continuato Dima - saremo impegnati, gia' da domenica prossima, a costruire una lista realmente competitiva che possa intercettare il maggior numero possibile di consensi ''. '' Alleanza nazionale - ha concluso Dima - dovra' rappresentare in Calabria non solo il piu' importante punto di riferimento per quanti non credono piu' alle promesse del governo regionale di centrosinistra ma anche e soprattutto per quanti guardano con fiducia alla positiva esperienza di governo nazionale ''.

Il Sindaco di Rossano “Si va verso lo scioglimento”. Il Presidente Fraia “Sindaco e consiglio restino al loro posto”

16/02 ''Ho la ferma impressione che si stia andando, ormai, verso lo scioglimento del Consiglio comunale e di conseguenza verso le mie dimissioni''. E' quanto dichiarato nel pomeriggio, dal Sindaco di Rossano, Orazio Longo. ''Da notizie ufficiose - ha aggiunto - sembra che la Prefettura abbia gia' convalidato le dimissioni dei 18 consiglieri di maggioranza e di opposizione presentate nei giorni scorsi. Sono, quindi, in attesa della notizia ufficiale sulla decisione della Prefettura alla quale mi adeguero' senza indugi''. ''Il Consiglio comunale di Rossano e il Sindaco, Orazio Longo, rimangono al loro posto. Le dimissioni dei 18 consiglieri prima e successivamente di 16, come ha reso noto la Prefettura, hanno un vizio di procedura e quindi non producono effetti''. Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale di Rossano, Luigi Fraia. ''Per ora - ha aggiunto - non c'e' nessuna decisione ufficiale della Prefettura in merito e per il comune vi e' solamente l'obbligo di far data del deposito delle dimissioni presentate personalmente dai due consiglieri, di convocare il consiglio comunale entro 10 giorni e di procedere cosi' come previsto da una sentenza del Consiglio di Stato del 5 ottobre del 2005 alla surroga dei consiglieri comunali dimissionari''. ''Se intanto - ha concluso Fraia - dovessero intervenire, in senso contrario, disposizioni diverse dal Ministero prima e dal Prefetto poi, siamo pronti ad adeguarci''

Chieffallo (NPsi) “Boselli e De Michelis frenano l’unità dei socialisti”

15/02 “C’è grande volontà e ferma determinazione di portare avanti il progetto dell’unità dei socialisti, la cui validità, in un momento di sbandamento e di perdita di identità diffusa, sia nei partiti di centro sinistra, sia in quelli di centro destra, è assolutamente attuale”.
E’ quanto ha affermato il consigliere regionale e segretario regionale del nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo nel corso di una riunione della segreteria regionale presso la sede provinciale di Catanzaro del partito dei socialisti italiani, in cui si è discusso delle questioni sul tappeto in vista delle prossime elezioni politiche.
I lavori, introdotti dal segretario regionale, on. Leopoldo Chieffallo, sono stati conclusi, dopo gli interventi dei segretari provinciali Tucci, Gentile, Anania, Centro e Romeo, dal senatore Franco Crinò e dall’on. Saverio Zavettieri.
Per il segretario regionale Chieffallo, “la posizione di De Michelis e di Boselli, sia pure con motivazioni diverse, sta frenando colpevolmente il progetto unitario”.
“Non mi sembra opportuno - ha detto Chieffallo - soffermarmi sulla posizione di De Michelis, il quale ha ritenuto di sdraiarsi all’ombra del potere di Berlusconi, sposando, di fatto, una posizione di moderno ‘peronismo’ all’italiana che sta mettendo in difficoltà la stessa vita democratica del Paese. Sento invece il bisogno di stigmatizzare – ha continuato Chieffallo - il comportamento politicamente irrazionale di Boselli il quale, anziché mettersi alla guida di un processo di unità socialista, serio e credibile per salvaguardare la comune identità di valori, ha preferito invece stringere un’alleanza - fino a confondersi completamente in essa - con un vetero ‘pannellismo’ radicale, rinunciando al ruolo storico di comporre, finalmente, la diaspora socialista dopo la falsa rivoluzione giudiziaria che ha cancellato la prima repubblica”.
“I socialisti del Nuovo Psi che si rifanno alle posizioni di Zavettieri-Craxi – ha affermato Chioeffallo - intendono, al contrario, portare avanti il progetto ineludibile dell’Unità, denunziando e scoraggiando con la forza delle idee ogni tentativo dilatorio teso a scoraggiarne l’attuazione. Nel mentre si definiscono le strategie nazionali per le prossime elezioni politiche, la segreteria regionale del partito ha infatti deliberato la convocazione dei comitati provinciali e la raccolta delle firme necessarie alla presentazione delle liste”.
“La convocazione del comitato regionale – annuncia Chieffallo - è fissata per domenica 19 febbraio alle ore 10 presso l’hotel Savant di Lamezia Terme. In quella occasione saranno posti in essere gli adempimenti necessari alla presentazione della compagine elettorale”.
Chieffallo ha concluso così: “E’ il caso di ricordare - cosa di primaria importanza - che in ordine alle scelte concernenti le ‘politiche ‘del 2006, i Socialisti saranno presenti con un proprio simbolo che ne esalterà l’identità e l’autonomia comprovandone pure l’unicità nel panorama elettorale italiano”.

Rita Benigno, componente la direzione provinciale cosentina, si dimette dai DS

15/02 “Dopo oltre sei mesi di autosospensione da ogni attività di partito, ho infine maturato la pur sofferta decisione di dimettermi dagli organismi di cui faccio parte (Direttivo di Sezione, Componente della Direzione Provinciale e Componente del Coordinamento Femminile dei DS), nonché dal Partito stesso dei Democratici di Sinistra” è l’incipt della lettera di dimissioni di Rita Benigno dai DS. “La mia decisione – si legge nella lettera - nasce dalla delusione profonda provocatami dalla gestione del Partito in Calabria. Condivido pienamente, e vivo in egual misura, il disagio che in questi ultimi giorni ha portato autorevoli compagni, nonché espressioni del movimento dei lavoratori profondamente organiche ai DS, ad allontanarsi definitivamente per l’impossibilità di un confronto democratico, civile ed aperto. Si è parlato, a buona ragione, di una “ristretta oligarchia” che ormai “lavora” per mantenere soltanto se stessa e le proprie personali posizioni di potere, ignorando o addirittura schiacciando le giuste istanze di partecipazione e di confronto provenienti dalla base E già solo a pensare alle Assemblee “bulgare” convocate per eleggere i massimi organismi del partito, qualche legittimo dubbio di ritrovarmi in una formazione politica affetta da “berlusconismo di sinistra” – a voler parafrasare l’ottimo Ennio Simeone – mi era sorto già da lungo tempo.
Ma è alla gestione degli Enti Locali che bisogna guardare, per rendersi conto della deriva etica e politica in cui è stato trascinato il partito in Calabria: particolarismi, clientelismi, metodi e cultura stalinisti. Ed i novelli “Don Rodrigo” di turno – circondati dal proprio manipolo di “Bravi” – si affannano soltanto ad elargire consulenze ed incarichi ai propri amici e sodali di partito; schiacciando professionalità ed ignorando norme e diritti altrui. Il tutto di fronte all’impotenza della Segreteria provinciale e ad un Segretario regionale esperto nel diventare “uccel di bosco” rendendosi irreperibile, irrintracciabile ed introvabile; e con l’avallo, ed il colpevole silenzio, dei vertici nazionali del partito.
A nulla servono, in Calabria, le marce della legalità, se dalle istituzioni pubbliche non parte un segnale forte di cambiamento culturale. Non c’è speranza, per questa terra altrimenti martoriata dalla “ndrangheta”, se gli enti locali non praticano politiche di trasparenza e di legittimità.
Lascio senza rimpianto alcuno un partito che ha tradito se stesso ed i suoi ideali, per diventare la brutta copia della vecchia Democrazia Cristiana.”

Laratta si schiera contro il precariato: “Uccide il futuro dei giovani”

15/02 «Il precariato uccide il futuro e rende vana qualsiasi speranza di migliorare le proprie condizioni di vita. O si trovano rapide soluzioni alternative oppure possiamo legittimamente pensare che non ha più senso l’articolo 1 della Costituzione». E’ questa la dura posizione del presidente della Commissione regionale per l’emersione Franco Laratta, espressa ieri nella sede della Commissione in un incontro con un folto gruppo di precari calabresi. Laratta ha aggiunto che «con la legge 30, che pure ha introdotto elementi positivi di flessibilità e di svecchiamento del mercato del lavoro, il lavoro precario da soluzione temporanea per inserire i giovani nel mondo del lavoro, è divenuta una norma contrattuale utilizzata sempre più frequentemente sia nel pubblico che nel privato».
«Settori –ha evidenziato Laratta - dove spesso si registrano violazioni dei diritti e dove la dignità dei lavoratori viene ripetutamente lesa. In nome di false illusioni (e anche di false promesse) non sono pochi i giovani che terminato il periodo lavorativo si ritrovano per strada senza prospettive e in preda alla disperazione».
«A questo metodo perverso, - dice ancora il presidente della commissione - che genera incertezza e disgregazione, tutte le componenti sociali e istituzionali devono fare l’impossibile per trovare soluzioni diversificate che favoriscano quella stabilità lavorativa ambita da chi vuole costruirsi un futuro nella nostra regione». La priorità per Laratta «è che la legge 30 venga rivisitata, per un duplice motivo: in primo luogo ha fallito il suo obiettivo al sud, in secondo luogo perché ha accentuato notevolmente la precarizzazione di quel poco lavoro che c’è in Calabria».
«Non è pensabile – ha osservato Franco Laratta - che una legge nata in nome della flessibilità e per conto del ricco Nord, possa continuare a essere applicata in una regione povera come la Calabria, dove non esistono distretti industriali, né tanto meno esiste una rete di imprese solide che consente l’affermazione di tale principio». Per Laratta, «varare una norma che a priori ne esclude l’applicazione, almeno in Calabria, è stato un atto poco sensato, le cui conseguenze sono disastrose per il futuro dei nostri giovani che sono oggi costretti ad emigrare».
«Sappiamo – questo il pensiero di Laratta - che fin dai tempi della rivoluzione industriale il nostro paese viaggia a due velocità. Ma a questo divario non sempre è stato corrisposto un differente trattamento in termini sociali ed economici. E come se a due misure corrispondesse la distribuzione di un unico grande peso, che per la Calabria significa un macigno».
«Uno dei drammi per la nostra regione – ha detto ancora Laratta ai giovani precari - e quello che alla stagione dell’assistenzialismo parassitario, di cui la classe politica detiene grandi responsabilità, non è seguita una fase di graduale sganciamento che consentisse ai calabresi di acquisire una certa cultura ad autodeterminarsi. Oggi che il precariato investe gran parte del mercato del lavoro, è legittimo chiedere politiche che si richiamino al principio della sussidiarietà». Pertanto, «il nuovo parlamento deve farsi carico di varare nuove norme per la stabilizzazione dei lavoratori ed elaborare per la Calabria un piano straordinario in materia di occupazione».

Diliberto capolista alla Camera con Pignataro e il rettore Bianchi al Senato nella lista PdCI-Verdi-Consumatori

15/02 Il Pdci, i Verdi ed i Consumatori uniti nel nome dell'Unione, hanno dato il via libera al simbolo con il quale si presenteranno alle politiche del 9 aprile per il Senato. Liste ''apertissime'' ed un accordo ''buono ed equilibrato''. Il logo e' stato presentato oggi dal segretario del Pdci Oliviero Diliberto, nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito. I simboli delle tre forze politiche sono racchiusi in un cerchio, in basso c'e' la preposizione ''con'' (in rosso) e sotto la parola ''l'Unione'', apostrofata in rosso. In fondo l'arcobaleno. ''E' l'esordio di questo simbolo - dice Diliberto - quindi e' difficile fare previsioni sul risultato, tuttavia sarebbe utile che questo tentativo unitario a sinistra, il primo dopo quindici anni, avesse un buon risultato''. L'accordo con i Verdi e con i Consumatori per il Senato, sottoscritto ufficialmente ieri, ha una formula paritaria : in otto regioni il capolista sara' dei Comunisti italiani, in otto dei Verdi, in due dei Consumatori. Diliberto definisce le liste del suo partito per la Camera ''apertissime''. Anzi sottolinea : Il mio e' l'unico partito a portare in parlamento lavoratori veri''. Tra i nomi di spicco del mondo del lavoro e della cultura quelli di Gino Barsella, (ex direttore di ''Nigrizia'', Luigi Cancrini (psicoterapeuta), Stefano Chiarini (giornalista del ''Manifesto''), il rettore dell'università degli Studi di Reggio Calabria Alessandro Bianchi (che verrà candidato al Senato), Ivan della Mea (cantautore), Giustino Di Celmo (padre di Fabio, vittima a l'Avana dell'attentato terroristico), Umberto Guidoni (astrofisico), Margherita Hack (astrofisica), Bassam Saleh (presidente della Comunita' palestinese in Italia), Achille Saletti (presidente dell'Associazione ''Saman''), Nicola Tranfaglia (storico), Paolo Marini (ex segretario della Camera del Lavoro di Massa Carrara), Gianni Pagliarini (segretario nazionale uscente funzione pubblica Cgil), Fernando Pignataro (segretario regionale uscente Cgil Calabria), Lello Raffo (coordinatore nazionale Fiom del gruppo Fiat). Il partito punta ad ottenere tra i 15 e i 18 deputati e a fa eleggere 7 deputate, una percentuale ''altissima, perche' significherebbe quasi la meta' degli eletti''. Ed auspica un buon risultato visto che nella prossima legislatura '' a seconda dei rapporti di forza interni, il programma dell'Unione verra' declinato piu' a sinistra o piu' al centro. Quindi quanto piu' forte sara' la sinistra, meglio sara' scritta la legge sui pacs, prima ci sara' il ritiro dei soldati italiani dall'Iraq e sara' cancellata la legge Moratti''. Ma la parola d'ordine e' l'alleanza: ''Ne' ieri, ne' oggi, ne' domani- dice - abbiamo messo, ne' mettiamo ne' metteremo in discussione l'alleanza''. E non solo: ''Dio ci scampi a rimettere in discussione anche una sola virgola del programma''. E poi ''con le scaramanzie del caso vinceremo le elezioni'' ribadendo l'invito: ''come diceva un noto regista - dice - evitiamo di farci del male''.

Sabato a Reggio gli studenti calabresi in piazza chiedono il rilancio del sud: “Contro tutte le mafie”

15/02 ''Su la testa! Saperi e socialita' contro tutte le mafie per il rilancio del mezzogiorno'' e' il tema della manifestazione promossa dal Coordinamento ''Liberi studenti contro tutte le mafie'' in programma alle 10 di sabato prossimo 18 febbraio in piazza Garibaldi a Reggio. “Oggi abbiamo deciso di riprenderci la parola, rialzare la testa e gridare a tutti la nostra rabbia e indignazione contro le mafie e contro lo stato di precarietà che pervade le nostre e le vostre esistenze”. Afferma una nota degli studenti di Reggio che prosegue: “ci siamo convocati, per lanciare un grido di speranza e di libertà, per rivendicare un reale terreno di lotte contro le mafie. Ci siamo uniti per gridare tutto il nostro desiderio di riscatto, per rilanciare con forza la questione dei sud, d’Italia e del mondo, come vera e propria questione nazionale e internazionale. L’esperienza del nostro territorio ci ha insegnato come le mafie traggano linfa vitale dal disagio giovanile [dall’esclusione, dall’emarginazione, dall’abbandono e dal desiderio del guadagno facile imposto dalla materialissima società dei consumi] e che il fenomeno della dispersione scolastica, legato ad un insuccesso formativo e dall’inaccessibile costo dei luoghi del sapere, è terreno di reclutamento mafioso.
“SU LA TESTA!” è il grido di libertà che convoca la manifestazione di Reggio Calabria il 18 di Febbraio per costruire uno spazio di lotta per coloro che vogliono spezzare tutti i percorsi di esclusione sociale per costruire, dal basso, l’alternativa reale all’omertà, all’illegalità e alla prepotenza delle mafie.
Lotta alle mafie per noi significa riscatto dei nostri territori, significa rilanciare la pro-socialità e la giustizia sociale, dare prospettive di sviluppo tramite l’emancipazione delle persone. Per questo siamo convinti della necessità di forti politiche sociali che mettano al centro i saperi e le conoscenze, per il rilancio della cittadinanza attiva e consapevole, contro lo sfruttamento, la violenza e la sopraffazione dei più deboli su cui si fonda il profitto e l’agire quotidiano di tutti i sistemi mafiosi.
Noi desideriamo un mondo dove non bisogna più chiedere quello che spetta di diritto: scuole ed università con strutture adeguate e non fatiscenti, vere e proprie palestre di democrazia e cittadinanza e non semplici diplomifici; desideriamo un reale diritto allo studio fatto di borse e servizi che svincolino lo studente dalle condizioni economiche d’origine, come la stessa Costituzione sancisce. Vogliamo uno stop ai tentativi di privatizzare e recintare i saperi, perché i saperi e le conoscenze sono un bene comune, non semplice merce da cui reperire lucro. Vogliamo partecipazione, perché pensiamo che nessuno possa decidere del nostro futuro. Vogliamo una chiara e forte inversione di tendenza, mai più riforme calate dall’alto da qualsiasi parte politica esse provengano, di qualsiasi colore esse siano.
Noi vogliamo che si blocchi l’emorragia della dispersione formativa con provvedimenti seri ed efficaci, solo così si possono contrastare con forza le mafie e il sistema culturale che esse portano con sé. I saperi sono il motore basilare per la trasformazione complessiva della realtà sociale, sono l’architrave fondamentale per costruire una società democratica improntata sui principi di libertà, giustizia ed uguaglianza sociale.
E’ per questo che noi studenti di Reggio Calabria v’invitiamo nella nostra città, chiamando tutti gli studenti, di ogni ordine e grado, chiamando i lavoratori di ogni categoria, tutti i cittadini di buona volontà, chiamando tutti coloro che sentono il bisogno di ribellarsi e di gridare….”

Il PdCI calabrese aderisce alla manifestazione antimafia del 18 febbraio a Reggio

15/02 Il Partito dei Comunisti Italiani della Calabria aderisce alla manifestazione nazionale “Su la testa ! Saperi e socialità contro tutte le mafie e per il rilancio del Mezzogiorno”, che si terrà il 18 febbraio a Reggio Calabria. Il partito, dopo avere coinvolto da diverse settimane le Federazioni provinciali, impegnando i dirigenti, gli iscritti e i simpatizzanti per la riuscita della mobilitazione, sarà rappresentato nel corteo da diversi esponenti regionali e nazionali che esprimeranno il sostegno del PdCI alla piattaforma della manifestazione organizzata dal “Coordinamento Liberi studenti contro tutte le mafie” al quale hanno aderito, tra gli altri, l’UDS, la Cgil, l’associazione Libera ed il coordinamento nazionale della Fgci.
“Saremo con gli studenti e con i giovani – ha dichiarato il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi – per protestare contro il modello di società che il governo delle destre sta cercando di imporre nel Paese, con le sue politiche classiste e antimeridionali che comportano l’esclusione sistematica di ampi settori sociali dal diritto allo studio, condannano alla precarietà i giovani lavoratori e costringono il Sud a subire il giogo del mancato sviluppo e dello strapotere della criminalità organizzata. Il nostro partito, che si batte da sempre per l’abrogazione della legge Moratti, sostiene le rivendicazioni che sono alla base della mobilitazione perché intende perseguire l’affermazione di una società in cui i sistemi scolastici e universitari non siano appannaggio dei soli ricchi e non favoriscano fenomeni di esclusione sociale, come purtroppo avviene oggi per colpa delle leggi volute dalla maggioranza di centrodestra. Attraverso un impegno straordinario dello Stato, occorre fare in modo che la promozione della cultura e della socialità diventi una leva effettiva per battere la mafia e ottenere nuove condizioni di sviluppo per il Mezzogiorno, e in questa direzione si muove il programma dell’Unione in cui, a seguito della nostra proposta, si prevede fra l’altro l’innalzamento dell’età dell’obbligo scolastico. Un’intera generazione, per colpa della legge 30 che favorisce l’intollerabile precarizzazione dei rapporti di lavoro, vive oggi in condizioni che non consentono ai giovani alcuna programmazione certa del loro futuro, e ciò è gravissimo, soprattutto al Sud, perché là dove non ci sono possibilità di emanciparsi attraverso lo studio e il lavoro, è più facile che la mafia trovi terreno fertile per legare ai suoi disegni criminali chi non ha diritti, tutele e pari opportunità”.
Hanno già espresso la loro adesione alla manifestazione di sabato prossimo diversi esponenti del PdCI, fra i quali il segretario nazionale Oliviero Diliberto, l’Europarlamentare Marco Rizzo, nonché la parlamentare Katia Belillo e il segretario nazionale della Fgci, Francesco Francescaglia, che hanno assicurato la loro partecipazione.
“In un contesto sociale in cui l’universo giovanile è condannato alla precarietà e all’involuzione – ha proseguito Tripodi, che è anche Consigliere regionale – occorre che le Istituzioni sappiano adeguare gli strumenti e le leggi, per venire incontro alla grande richiesta di partecipazione e inclusione sociale che proviene dal mondo giovanile. Per questo motivo, ho presentato, proprio in questi giorni, in Consiglio regionale una proposta di legge con la quale, fra l’altro, si chiede l’istituzione del Consiglio regionale dei giovani, proprio per dare modo alle diverse componenti dell’universo giovanile e agli studenti di avere uno spazio di rappresentanza, un organismo propositivo in cui potranno esaltare il loro protagonismo per alleviare il disagio e ottenere nuove politiche sociali”.
Il segretario regionale del PdCI, infine, ha sottolineato l’impegno del partito, e della sua organizzazione giovanile, che hanno contribuito alla fattiva realizzazione nella città di Reggio Calabria di una manifestazione contro le mafie.
“E’ significativo che questa manifestazione di carattere nazionale si svolga a Reggio Calabria – ha concluso Tripodi – in un territorio cioè dove forte è la presenza asfissiante della mafia e, parallelamente, grande è la volontà di riscatto manifestata dai giovani, a partire dalla straordinaria mobilitazione seguita al delitto Fortugno. Si tratta di una grande occasione in cui verranno rilanciati i temi che sono al centro dell’impegno del PdCI per ottenere che il futuro governo dell’Unione riproponga il Mezzogiorno come grande questione nazionale, da affrontare con politiche che incentivino lo sviluppo delle imprese e la sicurezza dei cittadini”.

DS: “La legge obiettivo sulle infrastrutture ha fallito”. Soriero: “Avanzamento della 106 e dlla A3 quasi nullo”

15/02 La Legge Obiettivo ha fallito. Non hanno dubbi i Ds, che in un convegno a Roma sulla crisi dell'Anas hanno portato a supporto della propria tesi un ricco corredo di dati. Dati frutto di una rielaborazione su fonti ufficiali Cipe, ministero delle Infrastrutture e Anas, e dai quali emerge fra l'altro che, tra cantieri aperti e opere realizzate, lo stato di avanzamento dei lavori e' di soli 1,67 miliardi di euro, pari all' 1,5% degli importi complessivi dell'intero programma di opere strategiche stradali ed autostradali (111 mld) previste della legge del governo Berlusconi, e all'8,6% degli importi finanziati da soggetti pubblici e privati fino al 2005. ''I risultati - ha detto Paolo Brutti, della commissione Lavori pubblici del Senato - smentiscono in modo quasi incredibile le affermazioni pubbliche di uomini di governo e dello stesso presidente del Consiglio''. Il motivo sta nel fatto che, ha proseguito, ''il governo usa indifferentemente il termine di 'opere attivate' e di 'opere cantierate', laddove quelle cantierate sono appunto quelle i cui cantieri risultano aperti e di cui si puo' misurare lo stato di avanzamento dei lavori. Il governo considera cantierate opere solo appaltate'' , per cui ''va ancora sviluppata la progettazione esecutiva''. Sempre in base ai dati rielaborati dai Ds, ed accennati ieri dal segretario Fassino alla trasmissione 'Ballaro'', il costo totale delle opere stradali e autostradali previste dalla Legge Obiettivo e' passato, dopo le necessarie progettazioni preliminari e quelle definitive, dai circa 58 mld di euro del 21 dicembre 2001 ai circa 111 mld, appunto, di oggi. I finanziamenti apportati dalla stessa legge sono di 4,35 mld, cui se ne aggiungono altri 2,9 da fondi Ue, Fas, Regioni ed enti locali e residui Anas, e altri 1,1 di finanziamenti privati previsti nei contratti delle varie concessionarie. La somma dei finanziamenti stanziati dopo la Legge Obiettivo e' dunque di 8,32 mld di euro, aggiuntivi agli 11,2 mld gia' disponibili prima del 2002. Le risorse disponibili per il piano complessivo sono dunque di 19,5 mld, pari al 18% dei fondi necessari. Fra i casi citati dai Ds per evidenziare la differenza tra ''effetti annuncio'' e realta', quello del Passante di Mestre. Su un valore complessivo di 750 milioni, ha precisato Brutti, risultano stanziati ad oggi 113 mln, pari al 15%, mentre l'Anas dovrebbe reperire sul mercato finanziario i 636 mln restanti. ''L'Anas ha predisposto un piano finanziario per avviare un project financing da sottoporre al sistema bancario - ha detto ancora Brutti - ma il governo non lo ha approvato, e questo potrebbe costringere l'Anas a sospendere i lavori, che attualmente hanno uno stato di avanzamento di appena il 10%. E' alle viste un grande contenzioso con il contraente generale''. Quanto all'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Tra il 1007 ed il 2001, dicono i Ds, sono stati affidati lavori per circa 200 km, finanziati per 1,9 mld di euro. Dal 2002 al 2005 sono stati finanziati lavori per 3,4 mld per i restanti 243 km, ma lo stato di avanzamento dei lavori e' di 200 milioni, ''appena il 5,9% - ha rilevato Brutti - di quello che si sarebbe potuto fare''.
''Quella legge obiettivo che doveva accelerare la modernizzazione del Paese con particolare attenzione al Mezzogiorno e' clamorosamente fallita. I dati ufficiali illustrati dal sen. Paolo Brutti parlano da soli: lo stato di avanzamento dei lavori e' pressoche' nullo, soltanto l'1,9% di opere realizzate sull' importo totale aggiornato a gennaio 2006 che e' pari a 5100 milioni di euro''. A sostenerlo e' stato Giuseppe Soriero, responsabile nazionale Ds infrastrutture nel Mezzogiorno, parlando dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria e della strada statale Ionica. Soriero ha partecipato oggi alla conferenza indetta dalla Direzione nazionale dei Ds sulla situazione dell' Anas. ''Per la Statale 106 - ha aggiunto Soriero - la situazione e' ancora piu' grave: su un fabbisogno di 15.152 milioni di euro i finanziamenti disponibili sono soltanto 1.500 circa e l' avanzamento dei lavori sull' importo totale e' pari a 0.0%. I tagli di 1,7 miliardi di euro contenuti nell' ultima sciagurata legge finanziaria imposta da Berlusconi, Fini e Bossi, come ha ricordato concludendo la conferenza l' on. Cesare De Piccoli, implicheranno il rallentamento dei cantieri gia' aperti e impediranno l' apertura di nuovi lavori specialmente in Calabria e nel Mezzogiorno''. ''Quanti posti di lavoro - ha concluso Soriero - si sarebbero potuti creare? Quante vittime della strada si sarebbero potute evitare? Mi auguro che su una situazione cosi' allarmante si allarghi subito un confronto pubblico tanto piu' oggettivo quanto necessario per il futuro della Calabria e la qualita' della vita di tutti i suoi cittadini''

Si vota il 9 e 10 giugno: le tappe fino alle elezioni

15/02 Gli italiani andranno alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione. La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del 35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile) e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14 del giorno successivo.

Pignataro: “Il Governo disattende gli impegni con i lavoratori LSU-LPU”

14/02 “Nonostante fosse stato sottoscritto un accordo tra il Sottosegretario Viespoli e le Organizzazioni Sindacali, che prevedeva la deroga al “patto di stabilità” e finanziamenti finalizzati alla stabilizzazione dei LSU-LPU nei “piccoli comuni” (fino a 10.000 abitanti) e che lo stesso accordo del 20 Dicembre scorso doveva essere inserito in un decreto legge in corso di conversione; il Governo ha disatteso gli impegni, lasciando i lavoratori calabresi nell’incertezza e nel precariato”. E’ quanto ha dichiarato Fernando Pignataro, del Pdci. “Si tratta –aggiunge - di un’altra perla di un Governo che non solo ha dimenticato il Mezzogiorno e la Calabria, ma ha cancellato tutte le misure a vantaggio delle politiche di sviluppo per il Sud. Oltretutto, nei Comuni calabresi i lavoratori LSU-LPU sono diventati indispensabili per mandare avanti la macchina amministrativa e per garantire i servizi essenziali ai cittadini. La pressione, in questi giorni di approvazione del provvedimento cosiddetto “milleproroghe” è stata fortissima, ma il Governo, nonostante le possibilità, non ha inteso dare corso a quanto concordato col Sindacato. Al contrario di quanto avvenuto alla vigilia delle competizioni elettorali amministrative di Catania prima, e Messina dopo, per le quali erano stati prodotti analoghi decreti di deroga e finanziamento per la stabilizzazione occupazionale. Il Governo ha dimostrato di essere di parte e contro i lavoratori calabresi!! 10.000 lavoratori sono stati lasciati nell’insicurezza del futuro e senza copertura previdenziale. Il nostro impegno, dopo questa ultima provocazione alla Calabria e ai lavoratori, è che il primo atto del nuovo Governo dovrà favorire la stabilizzazione occupazionale di tutti i lavoratori LSU-LPU calabresi, garantire la deroga e il sostegno finanziario per tutti i Comuni della Calabria. Il PDCI calabrese assume la stabilizzazione del precariato nella nostra Regione quale priorità assoluta, per un lavoro sicuro e stabile e per uno sviluppo centrato su nuove opportunità occupazionali”.

Nuove dimissioni per i consiglieri di Rossano. Le precedenti non andavano bene. An: “inspiegabili le dimissioni dell’UDC”. Il Sindaco mercoledì dal Prefetto.

14/02 Le dimissioni dei diciotto consiglieri comunali di Rossano, presentate ieri all'ufficio del protocollo del comune, sono inficiate da un difetto di procedura nella consegna del documento e quindi non producono effetti giuridici. E' quanto ha stabilito la Prefettura di Cosenza, rilevando che l'atto di dimissioni, presentato da due consiglieri, doveva ricevere la delega degli altri sedici firmatari, oppure tutti i diciotto dovevano firmare il documento al momento della presentazione dello stesso al protocollo del comune. Successivamente a tale decisione i consiglieri comunali firmatari, si sono recati personalmente, questa volta in sedici essendo due assenti, presso il protocollo comunale e hanno apposto personalmente la firma sul documento di sfiducia. Spetta ora al Prefetto di Cosenza decidere se il secondo documento sia conforme alla legge e quindi valido. Si attende la decisione per determinare l'eventuale avvio delle procedure di scioglimento del Consiglio comunale.
''La decisione dell' Udc di far dimettere i propri consiglieri comunali e di rompere unilateralmente le trattative in corso con le altre forze politiche del centrodestra e' un atto incomprensibile e arbitrario. Alla base di questo gesto inconsulto non vi e' la minima motivazione politica''. E' quanto scritto in una nota del coordinamento dei circoli di Alleanza Nazionale di Rossano, dopo che due consiglieri di maggioranza dell'Udc si sono dimessi assieme ad altri 16. ''La causa e' da ricercare - prosegue la nota - nella scelta da parte di An, Nuovo Psi, Pri e Lista Civica dell'individuazione comune e condivisa del Candidato a Sindaco per il centrodestra nella persona di Giuseppe Caputo. Del resto, An non ha mai respinto le richieste dell'Udc. Ha soltanto chiesto tempo perche' gli altri partner della coalizione hanno voluto che venissero individuate le altre cariche da attribuire proporzionalmente ai partiti in base al responso elettorale''. ''Ora - conclude la nota - i rappresentanti dell'Udc spieghino ai cittadini qual'e' la motivazione politica che li ha portati con Forza Italia, a fare fronte comune con il Centro Sinistra a meno di due mesi da elezioni politiche importanti per il futuro del Paese''.
''La situazione del Consiglio comunale di Rossano e' molto ingarbugliata, dopo le dimissioni di ieri mattina e le successive del pomeriggio dei diciotto consiglieri della maggioranza e dell'opposizione. Non e' semplice per me trovare una soluzione''. E' quanto ha detto il Sindaco di Rossano Orazio Longo. ''Mi rechero' domani - ha aggiunto - dal Prefetto a Cosenza al quale rappresentero' la situazione che si e' venuta a creare a Rossano e gli chiedero' come comportarmi. In ogni caso, dopo le manifestazioni di sfiducia nei miei riguardi, diventa sempre piu' difficile rimanere a capo dell'esecutivo fino alla fine naturale della legislazione''

Si sono dimessi in 18 al Comune di Rossano: in arrivo il Commissario prefettizio

13/02 Diciotto Consiglieri comunali sia della maggioranza che dell'opposizione, hanno presentato stamani alla segreteria generale del Comune di Rossano le loro dimissioni. Il Prefetto di Cosenza, dopo aver vagliato la regolarita' della procedura delle dimissioni, decidera' se nominare un commissario straordinario dell'Ente a cui sara' affidata la gestione corrente del comune. Il Sindaco, Orazio Longo, ha reso noto che, prima di prendere qualsiasi decisione, attendera' il parere della Prefettura sulla regolarita' della procedura delle dimissioni dei consiglieri.

L'ass. Diego Tommasi rinuncia alla candidatura

13/02 In una lettera inviata al presidente del partito del Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, l'assessore regionale all'Ambiente della Calabria, Diego Tommasi, ha annunciato di dover rinunciare alla candidatura per le prossime elezioni politiche anche se questo ''rappresenta per un dirigente politico il momento piu' alto ed appagante. Dopo anni di militanza e battaglie oggi potrebbe per me realizzarsi il raggiungimento di un obiettivo personale: la storia, i programmi, i progetti che abbiamo messo in campo per provare a cambiare la Calabria non sono cose di poco conto''. ''Ciononostante - ha aggiunto - sentirei di tradire la fiducia che il Presidente Loiero ha riposto in me e nel partito, se dovessi abbandonare la scena po1itica regionale in un momento in cui il programma politico che ci ha permesso di vincere, sta muovendo i primi passi della sua realizzazione, non ho intenzione alcuna di venire meno agli impegni assunti e alla costruzione di un progetto che come Verdi abbiamo contribuito ad elaborare, per questo, caro Alfonso, ti comunico che non posso candidarmi''. L'assessore regionale, in una nota dell'ufficio stampa della Giunta, ha ribadito che ''lavorare insieme e con determinazione per fronteggiare le tante emergenze ambientali storiche della nostra Regione: e' un momento importante quello che sta vivendo la Calabria oggi, alla luce anche del ruolo di Coordinamento nazionale che svolge in seno alla Conferenza Stato-Regioni e che pone la nostra Regione, per la prima volta, dopo tanto tempo, alla ribalta nazionale. E' difficile governare la nostra regione specialmente per le questioni attinenti le tematiche a noi piu' care. Per questo risulterebbe facile accettare la candidatura e la successiva elezione. Ma senso di responsabilita' e la condivisione di un percorso politico e amministrativo disegnato insieme, mi spingono a rinunciare alla candidatura e alla successiva elezione''. ''La scommessa del governo della Calabria - ha concluso Tommasi - e' importante e impegnativa, ma, allo stesso tempo, entusiasmante: e' una sfida che sento di dover accettare e per la quale mi spendero' nell'immediato futuro''

Franco Laratta scrive un libro sulla Calabria dopo il delitto Fortugno

13/02 ''La lunga notte della Calabria''. E' questo il titolo dell'ultimo libro di Franco Laratta, vice coordinatore regionale vicario della Margherita. Il testo, in corso di pubblicazione, sara' presentato nei primi giorni di marzo a Locri, alla presenza dei vertici istituzionali della regione e del presidente nazionale della Margherita, Francesco Rutelli, che ha realizzato la prefazione. Il libro di Laratta prende spunto da un'analisi fatta all'indomani dell'omicidio di Francesco Fortugno, il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria barbaramente ucciso dalle 'ndrine a Locri, citta' ora simbolo della lotta alle mafie. Oltre alla prefazione dell'On. Rutelli il phamplet (150 pagine), raccoglie le autorevoli riflessioni di Giovanni Latorre, Rettore dell'Universita' della Calabria; dell'On. Marco Minniti; del filosofo piemontese Gianni Vattimo e del Vescovo della diocesi di Locri-Gerace, monsignor Giancarlo Maria Bregantini, intervistato in esclusiva dal giornalista Domenico Michele Napolitano. Il titolo prefigura lo stato in cui la Calabria (''regione dove chi tocca muore'') riversa dopo anni di abbandono da parte dello Stato. Un abbandono che ha prodotto da un lato lo scollamento tra le cosiddette istituzioni e il tessuto sociale della regione. Dall'altro il rafforzamento delle cosche mafiose che hanno consolidato e capillarizzato la loro presenza sul territorio, che sin dagli albori, in un processo di graduale evoluzione, ha mutato le sue spoglie criminali introducendosi come un virus letale nei gangli della vita reale della regione. ''L'omicidio Fortugno - ha detto Laratta - ha segnato uno spartiacque. Ha segnato un punto di non ritorno. La Calabria da quella domenica d'autunno non e' piu' la stessa. E' cambiata alla stregua di come il mondo e' cambiato dopo l'11 settembre. Se la mafia ha alzato il tiro, anche la Calabria, le sue istituzioni, molta della sua gente, molti suoi giovani hanno alzato il livello di guardia. Come gli anticorpi nei confronti del male. Una reazione spontanea, iniziata dai ragazzi locresi, massiccia, unitaria, composta e intransigente. Che si interrogano e avanzano una ferma opposizione alla regressione. Un no secco che vuole essere testimonianza e sentiero autentico di un popolo consapevole del suo carico di storia, delle sue tradizioni, della sua civilta' lunga 3.000 anni, che vuole oggi riappropriarsi di quel passato glorioso, del proprio presente e vuole gettare le basi per un futuro migliore, fatto di pace, progresso e prosperita'''.

Soriero (DS) “Non lascio il partito”

13/02 ''Non solo non lascio i Ds, anzi sto lavorando in queste ore ancor di piu' per contribuire alla vittoria dell'Unione e di Romano Prodi''. E' quanto ha detto Pino Soriero aprendo i lavori dell'assemblea dell'Associazione 'Il Campo' di cui e' presidente. Nei giorni scorsi Soriero, che e' stato ex parlamentare ed ex sottosegretario con il governo Prodi, e' stato il protagonista di una polemica con i vertici regionali dei Ds circa la candidature in Calabria. ''A Piero Fassino - ha aggiunto - e a Francesco Rutelli (a Nicola Adamo e a Franco Bruno, segretari regionali dei DS e della Margherita) chiedo uno sforzo eccezionale per affrontare con intelligenza il problema che ormai chiaramente in Italia e' stato segnalato da piu' esperti, fino alle analisi attente illustrate oggi sul Corriere della Sera da Renato Mannhaimer : la vittoria del centrosinistra alla Camera puo' essere piu' solida, ma al Senato e' ancora tutta da conquistare. La Calabria e' una delle regioni in cui il centrosinistra con Loiero ha vinto le elezioni regionali con il vantaggio piu' alto, ma e' anche la realta' nella quale, in ogni elezione, e' piu' alta la percentuale di astensione e di non voto''. ''Lo conferma - ha proseguito Soriero - il sondaggio pubblicato ieri ed oggi sul Quotidiano che rivela una tendenza positiva per l'Ulivo e per l'Unione, ma dice anche che il 75,1% degli intervistati non conosce il nuovo sistema elettorale; e che la percentuale degli indecisi e' ancora altissima, il 56,5% dice: ''non so o non voglio rispondere''. Ecco perche' e' urgente studiare tutte le forme di aggregazione piu' utili per recuperare i cittadini al voto e al consenso per Romano Prodi''. ''In Calabria - ha concluso - piu' che altrove, dobbiamo promuovere un rapporto positivo tra associazioni, partiti e movimenti per offrire all'elettore, accanto alla lista dell'Ulivo anche altri punti di attrazione per la societa' civile ed innanzitutto per i giovani'

Ancora nessun ok dal PM per la candidatura di Padre Fedele

12/02 Padre Fedele Bisceglia, il sacerdote agli arresti domiciliari con l' accusa di avere violentato una suora, avrebbe accettato la candidatura al collegio senatoriale della Calabria che gli ha proposto la lista Diritti civili, ma firmera' il modello per l' accettazione solo dopo avere ricevuto l' autorizzazione dalla magistratura. A renderlo noto e' stato il leader di Diritti civili, Franco Corbelli. Stamani Corbelli si e' recato nel convento di Belvedere Marittimo dove padre Fedele e' ai domiciliari, insieme al sindaco di Belvedere, Mauro D' Aprile, della Margherita, per l' autenticazione della firma. Il modulo di accettazione e' stato fatto pervenire a padre Fedele tramite un frate del convento. Padre Fedele ha fatto sapere di voler firmare ma ''dopo, nel rispetto della legge, avere ottenuto l' autorizzazione dei magistrati''. Corbelli e il sindaco di Belvedere si sono quindi recati alla caserma dei carabinieri per consegnare il modello da far firmare domattina, dopo l' autorizzazione della Procura della Repubblica di Cosenza. Corbelli ha chiesto a Romano Prodi e agli altri leader del centrosinistra di dare una risposta alla richiesta, avanzata ufficialmente nei giorni scorsi, per l' autorizzazione al collegamento tecnico della lista Diritti Civili all' Unione per la candidatura di Padre Fedele. In serata i legali di Padre Fedele hanno precisato che l’iniziativa è frutto del Corbelli e che padre Fedele non ha visto ne discusso della stessa con alcuno.

Il Presidente CiampiIl Presidente Ciampi ha firmato il decreto che scioglie le Camere ed ha convocato i comizi. Si vota il 9 e 10 aprile. Scattata la par condicio. Norme e calendari. Fino a giugno tre elezioni, un referendum e la nomina del nuovo Capo dello Stato

I Verdi candidano Pecoraro Scanio e Tommasi

11/02 L' Esecutivo nazionale dei Verdi ha deliberato la composizione delle teste di lista per la circoscrizione calabrese in occasione delle prossime elezioni della Camera dei Deputati. I vertici del 'Sole che ride' hanno chiesto al presidente nazionale Alfonso Pecoraro Scanio di guidare la lista, seguito dall'assessore regionale all'Ambiente Diego Tommasi. Al terzo posto e' prevista la candidatura dell'attuale capogruppo al Senato Stefano Boco, seguito da Grazia Francescato, portavoce dei Verdi europei e presidente onoraria dei Verdi italiani.

Adamo (DS) “Scelta individuale quella di Soriero”

11/02 ''Ci troviamo in presenza di una scelta individuale. Soriero non ha dato la possibilita' di sottoporla al partito''. E' quanto ha detto il segretario dei Ds della Calabria, Nicola Adamo, a margine del comitato politico del suo partito, circa le polemiche dei giorni scorsi con l'ex parlamentare ed ex sottosegretario Pino Soriero. ''Ho invitato Soriero - ha aggiunto - a riflettere perche' mettere in discussione la credibilita' di un'esperienza non depone bene. Se dovesse essere vera una sua candidatura in un'altra lista, cio' non depone bene perche' non e' confacente alla sua storia di partito''. ''I voti a Prodi - ha concluso Adamo - bisogna portarli dove Prodi e' candidato''.

Il 20 febbraio si conclude la scelta dei candidati dei DS

Sara' concluso il 20 febbraio il percorso che i Ds della Calabria hanno avviato per la scelta dei candidati alle prossime politiche. La data e' stata ufficializzata stamane nel corso di una conferenza stampa che il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, ha tenuto a Lamezia Terme a margine del comitato politico del suo partito. Adamo, accompagnato dai presidenti della commissione elettorale, Giuseppe Bova, e della commissione di garanzia, Franco Pacenza, oltre che dai vertici regionali del partito, ha anche annunciato che il 18 ed il 19 i Ds apriranno ufficialmente la campagna elettorale in Calabria con una serie di iniziative che vedranno impegnati i candidati gia' decisi e cioe' Marco Minniti (testa di lista alla Camera), Nicola Latorre, Rosa Calipari e Nuccio Iovene, candidati al Senato. In questi giorni, inoltre, i Ds stanno effettuando una consultazione tra i dirigenti regionali e provinciali oltre che con i segretari di unioni territoriali, per un totale di circa 1.500 persone. Tutti hanno fatto delle proposte che, vagliate, saranno poi inoltrate alla direzione nazionale che dovra' decidere. ''Le proposte delle candidature - ha detto Adamo - saranno scelte nell'ambito dei nomi indicati dalla consultazione e sono in un numero superiore ai possibili candidati. Ovviamente rispetto ai nomi indicati saranno seguiti anche criteri che riguardano il progetto che vorremmo mettere in campo. Non vi e' dubbio che dovremmo avere un progetto di governo, basato su un programma ma anche sul valore della rappresentanza politica. Per questo, non ci possono essere liste che non rispondono a criteri di collegialita', unita' e responsabilita'. Liste unitarie e qualificate, ma anche liste aperte. Siamo disponibili come Ds ad aprire la lista del Senato. Questa legge elettorale costringe a fare i conti con i primi in lista. Cio' non toglie che, pero', noi dobbiamo fare delle 'liste manifesto'. Non devono essere fatte distinzioni tra il primo e l'ultimo della lista. Per questo motivo dobbiamo chiedere alle persone di candidarsi con la consapevolezza di essere certamente, elette ma anche di dare la disponibilita' a candidarsi nella consapevolezza di non essere certamente eletti''. Domani, con l'audizione della federazione di Crotone, termineranno le consultazioni. Reggio Calabria, intanto, ha proposto Lillo Zappia alla Camera mentre per il Senato ha indicato Giovanni Laruffa (sindaco di Polistena) ed il presidente uscente dell'ordine degli avvocati di Reggio Calabria, Giuseppe Morabito. Unica indicazione, invece, sia dalla federazione di Catanzaro, che ha puntato sul segretario provinciale, Franco Amendola alla Camera, che dalla federazione di Vibo Valentia da dove e' stato segnalato Franco De Luca anch'egli alla Camera. Sei le indicazioni giunte dalla federazione di Cosenza e tutte per la Camera. Si tratta di Mario Franchino, Pietro Medaglia, Franco Pacenza, Franco Ambrogio, Franco Sammarco e Battista Genova (sindaco di Corigliano). Sulla scelta di Nicola Latorre e Rosa Calipari per il Senato, il segretario regionale dei Ds ha detto che ''si e' scelto il criterio a livello nazionale di fare capolista in tutte le regioni i compagni della segreteria nazionale e Latorre e' uno di questi. Non dobbiamo dimenticare che Latorre sara' candidato anche in Puglia dove sara' eletto e che la Calabria e' l'unica regione che assume un capolista che non viene eletto nella sua circoscrizione. Questo perche' si vuole garantire una rappresentanza territoriale calabrese e, poi, Rosa Calipari e' anche una calabrese''.

Verdi: “La candidatura di Bianchi, annunciata dal Pdci, una pericolosa fuga in avanti”

11/02 “In relazione alla notizia apparsa oggi sulla stampa circa la candidatura del Rettore dell’Università di Reggio Calabria, al collegio senatoriale, lanciata dal segretario nazionale dei Comunisti Italiani, ci preme ricordare a Diliberto – annuncia in una nota il componente della Federazione dei Verdi della Calabria, Leo Autelitano - che al Senato si dovrà fare una lista di coalizione Verdi, Comunisti e altri. Poiché al momento, a livello nazionale, la trattativa circa la formazione delle liste e delle aggregazioni, che correranno nei collegi senatoriali è ancora aperta, qualsiasi indicazione di candidatura appare una pericolosa fuga in avanti e si configura come il tentativo di mortificare/vanificare il dibattito e il lavoro che con responsabilità e grande determinazione si sta compiendo a livello nazionale e regionale. Esprimiamo disappunto per l’iniziativa del segretario nazionale dei Comunisti, non condividendone né il metodo ne i tempi. E’ un disappunto, lo ribadiamo, legato alla forma. Auspichiamo un dialogo aperto e partecipato e invitiamo i compagni Comunisti a voler reintrodurre il dibattito sulle candidature e in generale, su quanto attiene al prossimo appuntamento elettorale, nel naturale alveo del confronto franco e democratico, nelle sedi di incontro dei partiti dell’aggregazione”.

Nuova intimidazione ad un rappresentante delle istituzioni. Tagliati i pneumatici e rotto il parabrezza dell’auto dell’assessore della Provincia Manfrinato. Solidarietà di Tripodi, Mario Oliverio e Rizzo

Diritti Civili candida Padre Fedele al Senato

10/02 Il Partito Diritti Civili annuncia la candidatura al Senato, in Calabria, di padre Fedele Bisceglia, il frate missionario agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale. Domani mattina, nel corso di una conferenza stampa che si svolgera' nei pressi dell'Oasi Francescana, la struttura di accoglienza per disagiati creata da padre Fedele, saranno spiegate le ragioni di questa candidatura. Padre Fedele sara' in lista insieme a Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili. ''Adesso basta - ha detto Corbelli - Padre Fedele non e' un mostro. Domani spiegheremo i motivi della sua candidatura al Parlamento sotto il simbolo di Diritti Civili''.

I detenuti di Rossano a sostegno di Rifondazione per ottenere le riforme

10/02 ''Per le prossime elezioni politiche di aprile 2006 abbiamo il tempo per creare una base elettorale, per fare diventare il partito di Rifondazione Comunista l' ago della bilancia nello schieramento di centrosinistra, in modo che possa imporre le riforme che chiediamo''. A sostenerlo sono alcuni detenuti del carcere di Rossano in una lettera appello fatta pervenire e resa nota dal segretario del Prc della Federazione di Cosenza, Angelo Broccolo. ''Abbiamo sperato negli ultimi anni - e' scritto nella lettera - che le forze politiche attuassero la riforma del codice penale, che e' ancora quello del 1930 approvato dalla dittatura fascista, ma invano. Nessuno ha avuto il coraggio di emanare il nuovo codice perche' non paga in termini elettorali. Le commissioni nominate dai due schieramenti, Grosso e Nordico, hanno scritto ognuno un codice, ma purtroppo si e' arenato ogni volta per mancanza di volonta' politica. E' inutile elencare le delusioni di noi detenuti, sara' cosi' anche in futuro, se non prendiamo in mano la situazione scendono in campo, in modo da tramutare i nostri problemi in richieste politiche''. ''Noi detenuti - prosegue la lettera - siamo una grande forza elettorale. In carcere siamo 60.000, altrettanti sono fuori con la detenzione alternativa. Nell' arco di un anno c' e' un giro tra entrata e uscita di circa 250.000 detenuti. Nel territorio nazionale ci sono circa un milione di cittadini che sono transitati per le patrie galere. Se ognuno di noi procura 10 voti tra i suoi familiari e invia questa lettera aperta a dieci suoi amici in carcere, si formera' una sorta di passaparola, per convogliare tutti i voti dei nostri familiari su un unico partito, per aiutarlo a diventare forte e che possa imporre alla sua coalizione le riforme. La propaganda avversa strombazzera' che la criminalita' condiziona e inquina il voto politico, noi dobbiamo fregarcene, e dovranno spiegare il loro silenzio quando i nostri familiari votano i loro partiti, anche per questo motivo stiamo facendo tutto alla luce del sole''. ''Rifondazione comunista - prosegue la lettera - ha presentato tante leggi in favore dei detenuti, l' unico partito che ha messo nel suo programma l' abolizione dell' ergastolo, arenatosi poi in Parlamento; si e' sempre battuto per il condono e l' amnistia e contro gli abusi sui detenuti; ha gia' presentato l' abolizione dell' ergastolo, l' istituzione del difensore civico, la condizionale a meta' pena e a 21 anni per l' ergastolo, altre leggi per pene minori e riforme varie. Sfruttiamo questa nostra forza tutti insieme per dare potere elettorale a Rifondazione Comunista, combattiamo uniti e compatti, affinche' i nostri diritti diventino reali e le riforme siano veramente fatte''. ''Chiediamo - affermano i detenuti di Rossano - certezze e garanzie costituzionali nei diritti, l' emanazione dei codici penali, l' abolizione dell' ergastolo, la parificazione delle pene a quelle europee, l' automatismo ai benefici penitenziari, l' abolizione del 41 bis, l' estensione del difensore civico per tutti i detenuti, il diritto che ogni imputato possa scegliersi il rito processuale, i colloqui affettivi come avviene nella maggior parte delle carceri d' Europa, la copertura sindacale su tutti i lavoratori detenuti, e il diritto al voto''.

Don Vitaliano: “Decisa assieme la candidatura di Caruso”

10/02 ''Caruso si e' candidato dopo averne discusso con me e insieme abbiamo valutato anche se valeva la pena che mi candidassi io: abbiamo concluso che fosse piu' giusto che si candidasse lui, per un motivo politico ma anche di convenienza''. Don Vitaliano Della Sala, il sacerdote no global rimosso d'autorita' quattro anni fa dalla parrocchia di Sant'Angelo a Scala (Avellino) dal vescovo di Montevergine, monsignor Tarcisio Nazzaro (oggi, la sua ex parrocchia e' stata accorpata alla diocesi di Avellino, ndr), svela i retroscena che hanno portato alla candidatura del leader dei Disobbedienti campani, Francesco Caruso, con la lista del Prc. La ''convenienza'' di candidare Caruso, secondo don Vitaliano, risiede nel fatto che ''lui rischia il carcere per le accuse assurde mossegli dalla procura di Cosenza. Tra l'altro - aggiunge don Vitaliano, che ad Avellino ha partecipato a un dibattito con padre Alex Zanotelli - se mi fossi candidato io, sarei stato immediatamente sospeso a divinis. Non e' ancora il tempo evidentemente per i preti candidati, anche se penso che noi, o alcuni tra noi, possiamo dare un contributo importante alla politica''. Per il sacerdote che espose la bandiera cubana sul campanile di Sant'Angelo a Scala, interrogazioni parlamentari e celebrazione della messa non sarebbero inconciliabili. ''I preti fanno comunque politica, quando difendono i poveri, lottano contro l'aborto, quando difendono i diritti e la liberta' religiosa. E' giusto allora far politica nei luoghi della politica e non, come fa il cardinale Ruini, invadendo i mezzi di informazione''. Sulle accuse di ''tradimento'' e ''opportunismo'' che il leader delle tute bianche, Luca Casarini, ha lanciato a Caruso, don Vitaliano tenta di smussare le asprezze. ''Casarini e Caruso rappresentano le due anime del movimento che emergono: il primo, quella anarchica che vuole fare a meno delle istituzioni ed essere pungolo dall'esterno; quella rappresentata da Caruso, che invece vuole cambiarle dal di dentro. Auguro a Caruso - ha concluso don Vitaliano - che dal di dentro sappia cambiarle in meglio e non si lasci cambiare dalle istituzioni''.

N. Oliverio (DL) “Il Ponte sullo stretto toglierà risorse alle infrastrutture della regione”

10/02 ''L'unione ribadisce che il Ponte toglierebbe risorse a quelle infrastrutture che la Calabria necessita per incrementare la produttivita' economica delle imprese, soprattutto del Turismo''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare della Margherita, Nicodemo Oliverio, circa la realizzazione del Ponte sullo Stretto. ''Parliamo - ha aggiunto - del sistema autostradale, allo sbando, e della ex statale 106, che costituisce un'arteria di fondamentale importanza per la Calabria con i suoi circa 20 mila veicoli che la percorrono ogni giorno, e che l'Unione ha inserito tra le priorita' nazionali infrastrutturali, e del sistema aeroportuale calabrese che dovra' essere adeguatamente rafforzato soprattutto in relazione all'ampliamento delle tratte e dei voli low cost. Se si confrontano poi la quantita' e la velocita' delle comunicazioni ferroviarie del Centro Nord con quelle del Centro Sud verifichiamo un divario impressionante sia per i tempi di percorrenza, al Sud piu' lunghi del 35% in media''. ''Non c'e' dubbio, quindi - ha proseguito Oliverio - che l'azione di un governo responsabile ed attento all'interesse pubblico dovrebbe tendere a sviluppare un sistema di trasporti interno ed esterno efficiente, volto a ridurre i costi per la collettivita', offrendo valide alternative al trasporto commerciale e individuale attraverso una rete capace di innervare i porti, gli interporti, le piattaforme logistiche. Per il mezzogiorno e la Calabria specialmente questa scelta segna il discrimine tra una opzione di sviluppo civile, sociale ed economico e quella di mantenere il Sud e la Calabria in condizioni di arretratezza''. Oliverio evidenzia inoltre che ''mentre impazza la propaganda elettorale, con Lunardi che anticipa di un quarto di secolo la fine dei lavori sulla A3, dicendosi sicuro che tale asse sara' completato entro il 2009, e l'Astaldi contesta al Tar del Lazio l'aggiudicazione di Impregilo sui lavori del ponte sullo stretto a causa di ribassi strani, e tempi di realizzazione anticipati di 8 mesi, sul quale non sara' possibile non fare delle verifiche, le strade che attraversano il meridione e in particolare, Calabria e Sicilia, non consentono al momento di avere quei requisiti minimi per fare economia e rendere la vita ai nostri concittadini piu' umana''. Circa il convegno organizzato per domani da Alleanza Nazionale a Reggio Calabria sulle prospettive del Ponte, Oliverio ha evidenziato che ''meno male almeno una parte del centrodestra comincia, anche se con notevole ritardo, a porsi qualche minimo dubbio sulla fondatezza di questa faraonica struttura del tutto inutile''. ''Un dubbio - ha concluso - che ad ogni modo mortifica e indigna i nostri cittadini, che ogni giorno si misurano con le pessime condizioni del trasporto interno calabrese, su strada e su ferro, e a questo interrogativo hanno gia' risposto no. Stesso discorso vale per i siciliani, che non hanno bisogno del ponte per sentirsi italiani come sostiene Berlusconi, ma di strade e collegamenti efficienti''

Filippelli (Udeur) “Allentata la coesione tra le forze dell’Unione”

10/02 ''Ritengo che in Calabria si sia allentato il rapporto di solidarieta' e di coesione tra le forze politiche dell' Unione e questo dovrebbe preoccupare i vertici nazionali perche' un ulteriore scollamento potrebbe mettere in forse la vittoria del centrosinistra in molte realta' di primo piano, come Catanzaro, Cosenza e Crotone, citta' capoluogo di provincia dove riteniamo di potere svolgere un ruolo determinante per l' elezione di un sindaco di area''. A sostenerlo e' Nicodemo Filippelli, capogruppo dei Popolari-Udeur al Senato. ''Sicuramente chiederemo, in una di queste citta', - aggiunge Filippelli - il riconoscimento all' Udeur di potere candidare a Sindaco un proprio qualificato rappresentante. Per il momento vorremmo comportamenti leali da parte di Ds e Margherita e disponibilita' ad equilibrare il rapporto di forza in alcuni enti locali, specialmente nel Crotonese, dove l' Udeur, a Petilia, per esempio, tiene in vita la maggioranza senza essere nell' esecutivo''. Per il capogruppo dei senatori Popolari - Udeur ''in questi giorni sarebbe utile un incontro tra i segretari provinciali della coalizione per verificare la possibilita' di qualche rimpasto, ad incominciare dalla Comunita' Montana di Mesoraca, dove lo sforzo di tutti deve tendere a rendere l' Ente strumento di reale sviluppo economico, piu' di quanto oggi si stia facendo in una situazione di oggettiva difficolta'. Non e', comunque, secondario l' impegno di esaminare tutte le realta' in cui si vota per individuare Sindaci che dovranno amministrare il domani. Spero che gli altri non fraintendano - conclude Filippelli - e sappiano dare a questo mio appello la giusta risposta''

Nuova intimidazione ad un rappresentante delle istituzioni. Tagliati i pneumatici e rotto il parabrezza dell’auto dell’assessore della Provincia Manfrinato. Solidarietà di Tripodi, Mario Oliverio e Rizzo

Diliberto a Cosenza presenta la candidatura Pignataro e alimenta le polemiche nell’Unione con i radicali e punzecchiando Loiero. Repliche di Mancini e del Governatore calabrese.

Infiammano le polemiche in casa DS sulle candidature. Soriero attacca a Minniti e Adamo. I DS di Crotone avanzano l’ipotesi di dimissioni di massa. Adamo si difende “Incompatibile chi si candida con altri” e Soriero contrattacca: “Politica con gli stivali”

Lunardi: “La A3 pronta nel 2009”. Iannuzzi (DL) “Sconcertante slittamento di date”

09/02 La Salerno-Reggio Calabria sara' completata entro il 2009. Lo assicura il ministro alle Infrastrutture Pietro Lunardi che - in occasione dell'inaugurazione dei 14 chilometri a tre corsie del quadrante Nord Ovest del Gra di Roma - ha confessato che ''quattro anni fa non credevamo di farcela e come e' avvenuto per la Palermo Messina, come sta avvenendo per il raccordo anulare di Roma, ce la faremo anche per l'asse autostradale Salerno-Reggio Calabria''. Il ministro ha spiegato che ''per la Salerno Reggio Calabria, all'inizio della legislatura, lo stato della progettazione e la logica di articolazione dei lotti facevano prevedere la fine dei lavori per il 2035 (questo dato era condiviso all'epoca anche dalla opposizione). Oggi siamo invece sicuri che tale asse sara' completato entro il 2009. Speravamo, addirittura, di completare l'intervento entro il 2008 e questo errore previsionale di un anno - ha concluso - ha fatto subito scattare le accuse della opposizione''. ''Il ministro Lunardi, con sconcertante disinvoltura, mostra di non ricordare che il governo di cui fa parte aveva fissato la data di ultimazione dei lavori della Salerno-Reggio Calabria dapprima al 2003, in seguito al 2005, poi al 2006, al 2008, da ultimo al 2009''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile delle Infrastrutture della Margherita, Tino Iannuzzi, circa le dichiarazioni del Ministro Pietro Lunardi relative all'ultimazione dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria. ''Dimentica altresi' - ha aggiunto - che i circa 130 km di autostrada ad oggi ultimati riguardano quasi esclusivamente lotti finanziati, appaltati e in misura rilevante realizzati nella precedente legislatura. Dimentica che, per quanto riguarda i sette maxilotto in cui e' stato articolato il progetto, i lavori in concreto sono in corso solo sul primo, mentre per gli altri sei siamo fermi alla fase di progettazione o di appalto o, nonostante l'avvenuta aggiudicazione, i cantieri non sono stati ancora attivati. Dimentica infine che continuano a mancare almeno 3 mld di euro per finanziare l'intero progetto. La Margherita, dall'inizio di questa legislatura, ha condotto una coerente e serrata azione politico-parlamentare non solo di puntuale controllo e costante sollecitazione ma sostenendo anche una precisa scelta politica''. ''Coerentemente - ha concluso Iannuzzi - abbiamo sostenuto, sosteniamo e sosterremo che la A3 deve rientrare nel novero ristretto delle 5 o 6 effettive grandi priorita' della politica infrastrutturale del paese. E' ora che il governo presenti con serieta' il resoconto del lavoro svolto, invece di ricorrere ad accuse infondate e a slogan o messaggi trionfalistici privi di fondamento, che non possono coprire i tanti ritardi che sono sotto gli occhi di tutti''

Galati (Udc) “Via libera alla metanizzazione”

09/02 ''Esprimo la massima soddisfazione per l'approvazione del decreto 'proroga termini', che consente di ottimizzare i tempi di concessione delle reti di distribuzione: una condizione necessaria per il completamento dell'opera di metanizzazione in Calabria da parte dei gestori''. Lo dichiara Giuseppe Galati (Udc), sottosegretario alle Attivita' Produttive, che si e' impegnato personalmente, promuovendo un 'tavolo di coordinamento tecnico' presso il ministero per la soluzione della questione, che interessa un centinaio di comuni, in gran parte calabresi, per cui erano venute meno le condizioni minime di fattibilita' a causa delle modifiche normative degli ultimi anni. ''Il ministero delle Attivita' Produttive -spiega il sottosegretario- ha fatto in pieno la propria parte ottemperando, con l'inserimento nel decreto di proroga delle misure concordate e con l'approvazione di questa sera, agli impegni assunti al termine del confronto fra la societa' concessionaria e i rappresentanti dei comuni interessati. Ci sono ora tutte le condizioni concordate che permettono all'Italgas di avviare gli interventi nei tempi stabiliti". Galati ricorda che ''la Calabria ha urgente bisogno di infrastrutture e la rete di metanizzazione e' un tassello essenziale per la costruzione di un quadro di sviluppo locale sostenibile e duraturo che, grazie al voto positivo di oggi, puo' realizzarsi concretamente e in tempi certi''. ''La mia soddisfazione -conclude- si rivolge in particolare a quelle 80.000 famiglie calabresi che presto, grazie all'impegno del governo e alla sensibilita' delle parti interessate, potranno vedere soddisfatto il loro sacrosanto diritto a una fonte di energia sicura e pulita''.

DS Catanzaro: “Soriero in cerca di una candidatura”

09/02 ''Le singolari dichiarazioni di Giuseppe Soriero sui problemi dei Ds a Catanzaro e in Calabria avrebbero potuto costituire argomento di discussione se non inficiate dalla situazione in cui si collocano. Accade infatti che mentre i Ds sono impegnati in una democratica consultazione sulle candidature del proprio partito, l'on. Soriero si e' impegnato in una curiosa consultazione dei partiti alla ricerca di una propria candidatura''. E' quanto scritto in una nota della Federazione provinciale dei Democratici di Sinistra di Catanzaro. ''Non e' utile ammantare - prosegue la nota - i propri presunti dissensi con argomenti che in realta' tentano di nascondere che l'on.Soriero ha fatto il parlamentare per tre legislature e che ha ottenuto anche una quarta candidatura risultando bocciato dagli elettori che, a lui parlamentare uscente, hanno preferito il candidato di Forza Italia. La Calabria, ne dovrebbe tenere conto l'on. Soriero, ha bisogno di chiarezza e trasparenza, principi che valgono non solo quando coincidono con i propri interessi personali, ma sempre e in ogni caso''. ''La Federazione provinciale dei Ds di Catanzaro - e' aggiunto nella nota - ha concluso l'iter procedurale per formulare la proposta di candidature nella lista unitaria dell'Ulivo. I criteri sono stati dettati dalla direzione nazionale e regionale del partito. Tali criteri prevedevano la non candidabilita' dei deputati alla seconda legislatura degli assessori e consiglieri regionali, Presidenti di Provincia e Sindaci di comuni superiori ai 15 mila abitanti. Nello stesso tempo la direzione nazionale e regionale del Partito raccomandavano alle federazioni provinciali per la designazione delle candidature alla Camera di seguire un percorso il piu' democratico possibile, escludendo per regolamento le primarie ma sollecitando una consultazione ampia della base del Partito. La Segreteria Provinciale dei Ds di Catanzaro all'unanimita', interpretando quanto stabilito dalla Direzione Nazionale e Regionale ha deciso di consultare tutti i Segretari delle Unita' Di Base della provincia e la convocazione della Direzione Provinciale (organismo composto da circa 180 membri). Tale scelta e' stata determinata dall'individuazione delle Unita' Di Base (76 in tutta la provincia) come la rappresentanza piu' larga del corpo del Partito''. La Segreteria Provinciale ha nominato al suo interno una commissione composta da: Pasquale Motta, Enzo Bruno, Rossana Neri, Davide Zicchinella. Dalla consultazione prima e dal dibattito in direzione poi, e' emersa a larghissima maggioranza l'indicazione del Segretario di Federazione Franco Amendola, nel quadro di un forte e convinto processo unitario che consolida e riaggrega tutto il Gruppo Dirigente della Federazione

Ponzio (CDL) “Con le deleghe anche il trasferimento delle risorse”

09/02 ''Diamo atto al presidente Oliverio, che nel corso dell' incontro con i rappresentanti delle Associazioni produttive, ha manifestato ancora una volta la sua volonta' per il trasferimentodelle deleghe dalla Regione alla Provincia''. E' quanto scrive in un comunicato Gianfranco Ponzio, consigliere provinciale. ''Tuttavia - ha detto Ponzio - ci auspichiamo che al trasferimento di competenze e risorse umane vengano contestualmente destinate le risorse economiche, altrimenti ci sembrerebbe un'attribuzione di deleghe 'zoppe', cioe' parleremmo di funzioni svolte a meta' tra Regione e Provincia''. ''Non vorremmo infatti - ha proseguito Ponzio - che con l'avvicinarsi delle prossime tornate elettorali il presidente Oliverio, con l'ennesima uscita propagandistica, venisse meno agli impegni assunti che prevedevano di rifiutare le deleghe se non accompagnate dalle necessarie risorse finanziarie''. ''Oggi - ha concluso Ponzio - non si possono trovare piu' alibi, scaricando responsabilita' alla precedente giunta di centro-destra alla Regione, quando la minoranza alla Provincia si sta adoperando con iniziative fattive, tutt'altro che strumentali, con l'auspicio che questo piano di investimenti non rimanga nel cassetto''.

Sabato Direttivo regionale dei DS a Lamezia

09/02 E' convocata per sabato 11 febbraio alle ore 10 a Lamezia Terme la riunione del Comitato direttivo regionale dei Ds calabresi. La relazione introduttiva sara' svolta dal segretario regionale on. Nicola Adamo. All' ordine del giorno della riunione e' posto il seguente tema: ''Esame dell' esito della consultazione per le proposte di candidature Ds nelle liste elettorali per il rinnovo del Parlamento''. A margine della riunione, alle ore 12.30, si svolgera' una conferenza stampa presieduta dal segretario regionale dei Ds Nicola Adamo e dall' on. Marco Minniti ed alla quale parteciperanno i coordinatori regionali dei Ds Carlo Guccione e Leone Zappia insieme ai presidenti delle due Commissioni chiamate ad istruire le proposte di candidature, on. Giuseppe Bova ed on. Franco Pacenza. Le proposte che saranno valutate e decise dalle due Commissioni saranno sottoposte prima all' esame della Direzione regionale dei Ds e successivamente alla Direzione nazionale dei Ds per le definitive decisioni. A questo proposito, il segretario regionale Nicola Adamo ha dichiarato: ''la formazione delle liste elettorali storicamente rappresenta un momento di forte confronto e persino di tensione dialettica interna. Sono sicuro - ha proseguito Adamo - che, i Ds sapranno mettere in campo candidature qualificate, rappresentative, autorevoli, affinche' le liste siano realmente competitive. Sono sicuro - ha aggiunto Adamo - inoltre, che le scelte corrisponderanno alla piu' grande e reale unita' del partito calabrese. Dobbiamo avere la capacita' di garantire una rappresentanza improntata anche al giusto equilibrio territoriale, una rappresentanza che garantisca visibilita' e forza al progetto politico di governo. Insomma, ci sono tutte le condizioni perche' si possa competere con l' obiettivo di contribuire ad un netto successo del centrosinistra in Calabria, ad una piena affermazione ben oltre la percentuale delle elezioni europee della lista unitaria dell' Ulivo alla Camera, di consentire ai Ds, con la lista al Senato, di rafforzarsi e confermarsi il primo partito in Calabria''.

Amministrazione comunale di Rossano: “I DS evitino speculazioni sui contributi fitto casa”

09/02 ''Se i Ds sono a conoscenza di atti o fatti che possano riferirsi ad episodi di malcostume da parte di non meglio identificati soggetti, si rivolgano alle autorita' competenti ed evitino invece qualsiasi penosa speculazione sulla pelle di gente bisognosa''. E' quanto risponde l'Amministrazione comunale di Rossano in merito alle affermazioni del Gruppo consiliare dei Ds e relative alla richiesta di una commissione di inchiesta sui contributi regionali per l'accesso alle abitazioni in locazione. ''Nessuna interrogazione al Sindaco - prosegue la nota dei Ds - avente ad oggetto la richiesta di una commissione d'inchiesta, e' stata ad oggi depositata presso gli uffici comunali; i controlli voluti dall'Amministrazione sono a totale garanzia di tutti i cittadini; la verifica fatta dall'Amministrazione e' mirata ad accertare la veridicita' di quanti hanno dichiarato un determinato reddito, incrociandolo con quanto risulta dall'Agenzia Unica delle Entrate. Il procedimento in questione e' ormai al termine e nei prossimi giorni verra' compilata la graduatoria definitiva degli aventi diritto. Per altro va ricordato ai Ds che la decurtazione effettuata nei trasferimenti ha comportato maggiori tensioni fra gli aventi diritto, tanto e' vero che, in altre realta', si sono costituiti comitati appositi ed in alcuni casi si e' registrato, come a Cosenza, l'intervento della Guardia di Finanza''. ''Riguardo poi - conclude la nota - alle procedure seguite per l'aggiudicazione, si ribadisce che non solo non c'e' stata alcuna anomalia, ma si e' reso necessario, ai sensi della legge 241/90 art. 106 bis, assegnare un termine preciso ad ogni utente interessato e solo dopo formulare la graduatoria di assegnazione''

Meduri (DL) “Sui crediti d’imposta il Governo non tutela gli interessi del Mezzogiorno”

08/02 ''Anche nella gestione dei crediti di imposta per favorire gli investimenti, il governo non tutela gli interessi del Sud''. A sostenerlo e' Luigi Meduri deputato della Margherita che sulla questione ha presentato un' interrogazione in Commissione Finanze. ''Per promuovere gli investimenti nel sud - sottolinea Meduri - il credito di imposta costituisce uno strumento indispensabile in quanto permette alle imprese di competere su un piano di parita' con le zone del Paese piu' sviluppate. Ma il governo e' capace solo di fare annunci; in particolare - conclude Meduri - il ministro Micciche' si distingue per gli annunci trionfalistici, poi stanzia per il Meridione risorse assolutamente insufficienti rispetto alle necessita' delle aziende meridionali, mortificando ancora una volta gli imprenditori disponibili ad investire e a creare sviluppo''

Compagnia delle Opere: Elezioni, assenza di dialogo tra i poli”

08/02 La Compagnia delle Opere si prepara alle elezioni del 9 aprile. In attesa della prossima tornata elettorale, infatti, l'associazione di imprenditori ha deciso di portare avanti una serie di iniziative ed argomentazioni in modo da aprire un dialogo ed avviare una discussione su quella che è la situazione politica regionale e nazionale. Anche perchè oggi si registra una totale assenza di dialogo, soprattutto tra i due poli, e questo rappresenta un vero e proprio limite per la crescita del paese. "Sembra che in Italia qualcuno spinga perchè si riproduca lo stesso schema politico-culturale americano ­ ha detto il presidente della Compagnia delle Opere Giancarlo Franzè - basato sulla suddivisione in due schieramenti a cui ricondurre tutte, o quasi tutte, le decisioni di interesse generale: lo schieramento conservatore e quello progressista. Ciò che deve caratterizzare entrambe è la censura delle proprie radici storico-culturali e il superamento dell’anomalia italiana. L’imperativo sembra essere quello di liberarsi dall’ideale professato per cui le realtà popolari (i corpi intermedi, le associazioni) non possono dire alcunché sulla vita sociale, economica, politica, perchè parlare da una tradizione, da un mondo di comunità, religiose o laiche, significa automaticamente intrallazzo, clientelismo. Si dimentica che è vero proprio il contrario. Proprio lo sradicamento dei partiti dalle realtà popolari e dagli ideali che ne sono alla radice è la causa del degrado morale della nostra società poiché ha arrestato o affievolito, innanzitutto nei singoli, il processo educativo. La continua critica dei valori tradizionali deve avvenire nel paragone con il proprio cuore ed è aiutata dall’appartenenza a una realtà mossa da un’esperienza ideale. Se ci si sradica da un’appartenenza ideale, rimane solo la difesa aprioristica e moralistica di valori a cui non crede più nessuno (conservatori), contrapposta a una dissacrazione radicale, giacobina e nichilista di ogni certezza (progressisti). Così in entrambi gli schieramenti che si fronteggiano cresce solo il cinismo della lotta per il potere, mascherato dall’opposta ed identica finzione di una lotta per permettere la vera modernità. E questo perchè il problema di fondo è la mancanza di dialogo: questo è il vero dramma. Purtroppo questo mediocre immeschinimento sta avvenendo anche in Italia. Evidentemente i due schieramenti non si equivalgono. Questo processo è più grave in chi, alla cialtronesca ricerca del proprio interesse, aggiunge una visione ideologica basata sull’homo homini lupus e su un’idea di Stato che implica l’imposizione della democrazia ai cittadini. In realtà dietro queste nobili e meno nobili teorie si annida, neanche troppo celato, l’interesse di lobby per le quali è più facile agire in un bipolarismo senza radici. Cosa insegna questo ai potenti nostrani e anche a quelli che, sinceramente impegnati per la difesa della persona e della sussidiarietà, certe volte sembrano tentati dalle lusinghe del potere?"

Soriero (DS) critica il partito calabrese e scrive a Fassino per le candidature

08/02 ''Vi scrivo ancora una volta, chiedendo interventi tempestivi tesi a ricreare le condizioni migliori per corrispondere a quella spinta al cambiamento che e' ancora molto forte nella societa' calabrese e che vuole contribuire alla vittoria elettorale dei DS e dell'Unione''. Si conclude cosi' una lunga lettera di netta critica ai vertici del suo partito calabrese a Piero Fassino e Massimo D' Alema dell' ex deputato ed ex sottosegretario del governo Prodi, Pino Soriero, attualmente responsabile delle infrastrutture del Sud della Direzione nazionale dei Ds, organismo del quale e' componente. Soriero - che oggi ha reso noto egli stesso la lettera scritta domenica 5 febbraio - muove anche critiche sul modo con il quale viene fatta la selezioni dei candidati al Parlamento. ''Da tempo ho segnalato (con piu' lettere) - scrive Soriero - le mie forti preoccupazioni sulle condizioni di crisi del gruppo dirigente in Calabria.Dopo aver vinto le elezioni regionali i DS, invece di sprigionare una forte iniziativa autonoma in grado di sollecitare e sostenere l'importante esperienza di governo in corso alla Regione, si sono accartocciati con un ulteriore restringimento della vita democratica interna e della capacita' operativa esterna. Piu' volte, a Roma e in Calabria, non solo io, ma altri compagne e compagni, abbiamo rivendicato uno sforzo eccezionale che consentisse a tutti noi di sentirci parte di un progetto e di una sfida comune. Ma, anche quel seminario che veniva indicato come il momento della ''messa a punto'' e' stato piu' volte, inspiegabilmente, rinviato.La cosiddetta ''cabina di regia'' che avrebbe dovuto coordinare l'azione del partito ed il suo raccordo con l'Unione e' diventata il ''luogo della solitudine e dell'autosufficienza''. Ed anche il doppio incarico per il segretario regionale, trascinato molto piu' del dovuto, ha causato una difficilissima comunicazione tra i compagni, deresponsabilizzando tutti e riducendo notevolmente le potenzialita' di iniziativa all'interno ed all'esterno del partito.Tutto rimane sul generico;nessuno si assume le proprie responsabilita' fino in fondo.E' un continuo scarica barile tra i vari livelli di direzione del partito. Cio' ha moltiplicato diffidenza, insicurezza, contrapposizioni personali, fino a indurre alla demotivazione ed all'abbandono del partito. Non abbiamo mai discusso seriamente le ragioni del distacco di energie dell'area socialista venute nei DS e che poi, pezzo a pezzo, si sono allontanate in silenzio. Ieri, in forma pubblica, ad abbandonare il partito e' stato il segretario regionale della CGIL. Senza alcun commento dei responsabili DS che evidentemente continuano cosi' a snobbare, minimizzare, ignorare esperienze significative.Si continua a circoscrivere in un ''gruppetto'', fin troppo ristretto, decisioni che per statuto e regolamento andavano affrontate con ben altra apertura alla soglia della campagna elettorale''. ''Non mi ero mai illuso - prosegue Soriero - che in Calabria si potesse promuovere quell' ampia 'consultazione degli iscritti e degli elettori nella fase di formazione delle liste non solo delle unita' di base, ma anche di realta' associative di comune ispirazione' prevista dall'art. 5 del regolamento approvato dalla direzione, ma speravo almeno che si potesse ragionare in tempo per un'assunzione di responsabilita' collettive su un progetto positivo del gruppo dirigente regionale''. ''Invece - sostiene Soriero - si e' lasciata senza proposta e, quindi, senza guida politica una consultazione nelle federazioni tanto tardiva quanto ininfluente di fronte a decisioni gia' maturate e concordate con gli altri partiti della lista unitaria. Nella direzione regionale a Lamezia, nei giorni scorsi, sono intervenuto, esplicitando forti critiche sui ritardi e sui limiti di cui sopra. Mi sono dichiarato favorevole alla collocazione di Minniti numero 2 alla Camera e di Jovene al Senato, ma ho chiesto che si lavorasse ad un progetto piu' ricco e plurale di valorizzazione delle competenze e delle capacita' di lavoro effettivamente dimostrate. Ho chiesto che si intensificasse l'impegno del comitato politico regionale. Invece, non riunendo mai quest' organismo, in questi giorni si assiste sulla stampa a divisioni continue e laceranti in alcune federazioni sulle liste, in qualche altra addirittura sulla possibilita' di svolgere le ''primarie'' per l'individuazione del candidato sindaco;un metodo importante, sperimentato in tutt'Italia, richiesto dai vertici DS pubblicamente per Cosenza ed invece pervicacemente rifiutato a Catanzaro, con inevitabili reazioni dei compagni, fino alle dimissioni di esponenti della segreteria cittadina''. ''Dove altro bisogna arrivare? - conclude Soriero - Cosa altro bisogna attendere per impedire l'appannamento e la crisi di credibilita' del partito nostro agli occhi degli elettori?''.

Diritti Civili: “I DS candididino i ragazzi di Locri”

08/02 ''Chiediamo a Prodi, Fassino e Rutelli di candidare, alla Camera, nel listone Ds-Margherita, uno dei ragazzi di Locri, da scegliere attraverso delle primarie, anche per non dare adito al sospetto che questi ragazzi sono stati utilizzati e strumentalizzati per la vicenda Fortugno per poi dimenticarli e abbandonarli''. E' quanto sostiene in una nota il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. ''Diritti Civili purtroppo - ha aggiunto - non puo' candidare questi giovani, perche' la nostra Lista sara' presente solo al Senato e questi ragazzi non hanno l'eta' richiesta per la candidatura e l'eleggibilita' a Palazzo Madama''. ''''I ragazzi di Locri - ha proseguito Corbelli - rappresentano oggi per la Calabria un esempio positivo, un simbolo e una speranza per il futuro. La loro ribellione alla mafia insieme all'operato della Giunta Regionale, coraggiosamente intrapreso dal presidente Agazio Loiero, e' una svolta storica per questa regione. Il presidente della Repubblica e i leader del centrosinistra li hanno scelti come esempio e li hanno sostenuti in tutte le loro iniziative. Pensavamo che Prodi, Fassino, Rutelli e company si ricordassero di loro anche al momento di scegliere i candidati al Parlamento. Sino ad oggi cosi' non e' stato''.

Napoli (AN) “A rischio i beni confiscati alla cosca mancuso”. Il Giudice di Vibo si riserva di decidere

08/02 Beni per un valore di circa sette milioni di euro confiscati ad affiliati al clan Mancuso di Limbadi potrebbero essere restituiti ai componenti la famiglia per un ''incidente di esecuzione'': e' quanto afferma, citando organi di stampa, la vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, in una interrogazione al ministro della Giustizia, Roberto Castelli. La parlamentare di An chiede al Ministro ''se non ritenga necessario ed urgente di dover avviare un' ispezione presso gli uffici della Procura di Vibo Valentia per accertare eventuali responsabilita' per l' incidente di esecuzione che potrebbe causare la restituzione dei beni confiscati alle famiglie Mancuso''. ''Le cosche criminali dei Mancuso di Limbadi - afferma la Napoli - risultano tra le piu' potenti della 'ndrangheta e si sono rese responsabili di numerosi gravi delitti e reati. Gia' in passato avevo denunziato un 'sospettoso' cavillo per il quale sono stati restituiti a Pantaleone, detto Luni, Mancuso, uno dei capi storici delle omonime cosche i beni per il valore di due milioni e mezzo di euro, sequestrati un mese prima. Oggi e' apparsa sulla stampa la notizia in base alla quale un altro ed ancor piu' preoccupante 'sospettoso' cavillo starebbe per far restituire tutti i beni confiscati ai componenti delle famiglie Mancuso. Il Tribunale di Vibo Valentia e', infatti, costretto a riunirsi per prendere in esame un 'incidente di esecuzione' sollevato dai difensori dei Mancuso. Il valore del patrimonio confiscato, che rischia di essere restituito, interesserebbe tutti i capi delle cosche Mancuso, coinvolti nell' operazione Dinasty-Affari di famiglia, ammonterebbe a circa sette milioni di euro''. ''L' eventuale grave restituzione dell' ingente valore - prosegue la Napoli - avverrebbe, peraltro, proprio nel momento in cui si sta svolgendo, a Vibo Valentia, il processo Dinasty-Affari di famiglia''. ''Le misure di prevenzione patrimoniali - conclude la parlamentare - rappresentano uno dei punti forti nel contrasto alla criminalita' organizzata e la restituzione di beni illeciti, gia' confiscati, sarebbe una grave delegittimazione della prevenzione necessaria per colpire gli ingenti patrimoni delle cosche malavitose''.
- Il giudice del Tribunale di Vibo Valentia, Nunzio Naso, si e' riservato di decidere nell'incidente di esecuzione sulla richiesta dei difensori dei presunti affiliati al clan Mancuso di Limbadi, di sospendere la procedura di confisca di beni per un valore di diversi milioni di euro.
I difensori dei Mancuso hanno sollevato un eccezione relativa a un vizio di forma. A loro dire la confisca di uno stabile appartenente alla famiglia Mancuso sarebbe nulla in quanto lo stabile apparteneva a Francesco Pagano, madre dei fratelli Mancuso, e non a questi ultimi, e alla donna, deceduta nell'agosto 2005, non e' mai stato notificato alcun atto di confisca. In tal modo sarebbe stato leso il diritto di difesa, e quindi i difensori dei Mancuso hanno chiesto la restituzione dello stabile in questione e la sospensione dell'intera procedura. L'accusa, di contro, ha rilevato che dagli atti relativi all'richiesta di una concessione in sanatoria per lo stabile in questione avanzata dalle mogli di alcuni dei fratelli Mancuso, risulterebbe la proprieta' di questi ultimi e quindi la correttezza dell'operato degli inquirenti nella procedura di confisca. La decisione del giudice e' attesa per i prossimi giorni.

Patto: “No a primarie falsate per i candidati sindaci”

08/02 ''Cosi', come per il candidato Premier o per i Presidenti di Regioni e Province, anche per i Comuni (Cosenza, Rende, Catanzaro) le regole devono essere identiche e bisogna allontanare nella maniera piu' categorica, l'idea di elezioni primarie falsate da eventuali precedenti accordi sottaciuti per la designazione di candidati in altre cariche''. E' quanto sostiene in una nota il componente della consulta regionale del Patto dei Liberaldemocratici, Benito Donato. ''L'idea di legittimare le candidature - ha aggiunto - attraverso lo strumento delle primarie fu proposta dal Patto dei Liberaldemocratici gia' nel lontano 1994 per l'elezione del Sindaco di Cosenza. Come spesso e' avvenuto in questi anni, le idee e le proposte dei Liberaldemocratici sono state, in un primo momento, ignorate o peggio sottovalutate per poi essere riproposte da altri personaggi e forze politiche con grande verve ed esuberanza assumendosene spesso la primogenitura. Essendo in Italia, quello delle primarie, uno strumento ancora in fase di rodaggio, non assicura, oggi, alla perfezione, un processo effettivamente democratico nella designazione degli uomini, ma contribuisce a cancellare, in parte, la vergogna delle candidature paracadutate''. ''Cio' che e' fondamentale considerare - ha proseguito Donato - e' pero' il grande potere e la grande opportunita' che lo strumento delle primarie offre a tutte le forze politiche che intendono concorrere alla designazione dei candidati. Non bisogna partire dalla base numerica degli iscritti a ciascuna forza, bensi' dalla credibilita' e dalla personalita' del candidato che dovra' rappresentare l'elettorato. Non e' detto che un grande partito sia rappresentato da un 'grande' uomo politico, ma e' ben probabile che una piccola forza possa proporre un nome dirompente che trascini con se' l'entusiasmo ed il consenso''. ''Parlare quindi - ha concluso - di primarie a seconda dell'occasione o del tornaconto del momento e' quanto di piu' sbagliato si possa fare: allorquando si accetta come metodo e mezzo democratico di partecipazione popolare alle scelte dei rappresentanti, ponendo in essere delle regole, ebbene quelle regole devono continuare a valere in tutte le occasioni''

Pietro Mancini “Mio padre non mirava a condizionare Craxi”

07/02 Pietro Mancini, ex sindaco di Cosenza, ha reso noto il testo di una lettera inviata al Corriere della Sera in relazione alla posizione di Giacomo Mancini nelle vicende che, nell' estate del 1976, portarono Bettino Craxi alla guida del Psi. In particolare Pietro Mancini fa riferimento ad una lettera pubblicata dal quotidiano milanese a firma del demartiniano Giovanni Lubrano che ''dimostra - afferma Mancini - come, purtroppo, a 30 anni dall' avvento di Craxi al timone del Psi, molti siano ancora convinti che Giacomo Mancini sostenne la candidatura del deputato milanese, solo perche' certo di poterlo influenzare e controllare. Era un rilievo, questo, - prosegue Pietro Mancini - assolutamente non corrispondente al vero, che faceva, e non poco, infuriare mio padre, il quale cosi' rispose al giornalista Matteo Cosenza, che lo intervisto' per il suo libro 'Giacomo Mancini, un socialista inquieto ': 'qualche imbecille ha fatto circolare questa versione dei fatti. Cose cosi', in vita mia, non le ho concepite, ne' fatte mai'''. ''In realta', all' indomani della grave sconfitta elettorale, subita dal Psi alle politiche del 1976 - sostiene ancora l' ex sindaco di Cosenza - a una nuova segreteria Mancini, quattro anni dopo l' amarezza del congresso di Genova, pensava una larga parte dei dirigenti e dei militanti socialisti, ritenendo l' ex ministro calabrese l' unico uomo forte, in grado di praticare nel corpaccione del partito, troppo legato alla strategia del Pci, un salutare elettrochoc, politico e organizzativo. Ma Mancini, ai suoi amici e anche a me, favorevole a un suo ritorno in campo, rispose picche, sostenendo che, per rilanciarsi, il partito avrebbe dovuto rinnovarsi''. ''Nella politica, ma anche nel gruppo dirigente. E, dal momento che in quelle afose giornate di luglio mi trovavo anch' io all' hotel Midas - conclude Pietro Mancini - ricordo bene che mio padre fece il nome di Craxi, come nuovo segretario del Psi, alla fine della riunione della direzione, convocata per prendere atto delle dimissioni di De Martino. Avvicinandosi a Craxi, allora giovane deputato della corrente autonomista di Pietro Nenni, Giacomo Mancini gli disse :'Bettino, questo puo' essere il tuo momento'''.

Caso Ranieli-Carratelli sul tavolo di Casini dopo la Giunta senza quorum alla Camera

07/02 Nessuna decisione presa perche' mancava il numero legale, e la Giunta per le elezioni della Camera chiedera' al presidente Casini e alla Giunta per il regolamento come procedere. Il caso in discussione e' quello che vede il ricorso di Romano Carratelli, candidato del centrosinistra, contro l'elezione di Michele Ranieli (Udc), lamentando che i criteri adottati nelle sezioni elettorali non sono stati univoci per quanto riguarda i voti nulli, nonche' ''anomalie e irregolarita'. Una vicenda lunga, combattuta tra rinvii, cambi di relatore, di revisioni di schede. Oggi, a tre giorni dalla chiusura dei lavori parlamentari, una volta terminata la seduta pubblica, con tanto di avvocati delle parti e giornalisti, al momento di decidere in 'camera di consiglio' l'ultimo colpo di scena. Luca Volonte', capogruppo Udc, chiede la verifica del numero legale: manca per un voto. Sarebbe quello di Francesco Bonito (Ds) che non viene considerato perche', come prescrive il regolamento della Giunta, non e' stato presente all'udienza pubblica per tutta la sua durata, ma e' arrivato quando il presidente Antonello Soro (Dl) aveva gia' concluso la relazione. Spettera' quindi a Casini decidere se la Giunta puo' riconvocarsi o se deve essere ripetuta per intero la seduta pubblica (ossia una specie di dibattimento processuale con tanto di avvocati e di pubblico).

Bobo Craxi, aspettando notizie dall’Unione, presenta la sua lista al Senato

07/02 "L'hanno disegnato gli stessi che hanno disegnato l'Ulivo...". La butta la', quasi per caso. Ma fosse che Bobo (Craxi), insieme a un apparente dato di cronaca (grafica), da' anche una traccia politica da seguire per capire dove finira' per trovare casa elettorale? Gli stessi che hanno disegnato l'Ulivo sono quelli che hanno disegnato anche il simbolo con cui i socialisti di rito bobocraxiano si presenteranno al Senato, per le prossime politiche, simbolo presentato oggi pomeriggio in una conferenza stampa. Sfondo rosso, sulla sinistra il classico garofano ("simbolo delle lotte operaie non della bella e'poque Anni Ottanta"), al centro, su due righe, in lettere bianche, la scritta "i socialisti" e, sotto, in caratteri piu' grandi, lo storico cognome: CRAXI. Per Palazzo Madama, e' fatta. E per la Camera? Qui, si procede un po' a tentoni, per approssimazioni progressive. Decifrare la seguente indicazione di Bobo (che muove da un assunto di fondo: "la strada che ha portato i socialisti con il centro-sinistra e' una strada senza ritorno") non e' semplicissimo, tuttavia suona cosi': "puntiamo a un'alleanza, per la Camera, con qualche partito del centro-sinistra". Troppo vago? Allora, Bobo concede qualcosina in piu': "puntiamo a un accordo politico con chi ha tradizioni comuni, a un accordo tecnico con chi ha tradizioni piu' lontane". Si dice cosi', ma il secondo concetto si traduce Mastella. Niente da fare con comunisti e verdi. Chi resta? I Ds, per esempio, ipotizzano i cronisti. Risposta di Bobo: "I Ds stanno nell'Ulivo, il problema e' aperto". Scava scava, pero', e trovi una grandissima attenzione per Prodi, definito "il presidente del consiglio incaricato da quattro milioni di persone", quelle delle primarie. Del Professore, Bobo racconta: "con lui ho parlato ieri della necessita' di non disperdere la presenza socialista e l'ho trovato molto interessato non solo a non disperderla, ma anche a valorizzarla".Consapevole della realta', Bobo spiega che un sondaggio fresco di giornata da' alla sua lista l'1%. Con una buona dose di autoironia, fotografa la cifra come "non lontana dal rappresentare la migliore delle peggiori". E' tuttavia un 1% che- a suo giudizio, anche se non si sa ne' come ne' perche'- puo' arrivare anche al 2% e comunque e' un 1% che "non puo' essere disperso". Trattative in corso per non disperderlo, trattative che "in queste settimane vengono passate al setaccio". Si vocifera di Vittorio Sgarbi con Bobo. Per ora, accanto a lui, alla conferenza stampa, volti noti: Franco Piro (ultimo capogruppo del Psi a Montecitorio), il piu' volte ministro Carmelo Conte, Saverio Zavettieri, ovvero la Calabria socialista... La sala dell'hotel "Nazionale", accanto a Montecitorio, e' piena zeppa di tifosi del figlio di Bettino e ci sono garofani veri su tutte le sedie. Ogni frase di Bobo, un applauso e un affetto per il figlio di Bettino che tracima in ripetuti "bravo, bravo". Dove sara' candidato Bobo? In Lombardia, dove per il centro-destra corre anche la sorella Stefania? "Se il partito me lo chiede- glissa Bobo- saro' capolista ovunque...". Un pizzico di rancore solo per il mancato raccordo con i compagni dello Sdi, vittime- a sentire il promotore de "il partito dei socialisti"- della "preponderanza radicale". Si rammarica Bobo: "si poteva far convivere il simbolo del socialismo europeo con quello del socialismo italiano", ma "quello che proprio non si puo' fare- afferma- e' vendere per nuova una cosa vecchia, e la rosa e' il simbolo di Marco Pannella da trent'anni". Per il matrimonio con l'Unione, meglio il garofano craxiano.

Laratta (DL) “Berlusconi soffre di delirio di onnipotenza”

07/02 ''Berlusconi e' uno che mostra di essere affetto patologicamente da delirio di onnipotenza, quando afferma che riuscira' ad aumentare le pensioni a 800 euro nei primi cento giorni di governo''. Lo afferma il vice coordinatore vicario della Margherita calabrese, Franco Laratta, dopo, e' scritto in una nota, le affermazioni del premier ''che aveva anche dichiarato che durante il suo mandato, le famiglie uscite dall' area di poverta' sarebbero 30 mila''. ''Semmai - ha aggiunto Laratta - e' ragionevole credere che portera' le pensioni a 100 euro nei primi 800 giorni. Molti anziani aspettano ancora che si realizzi la promessa fatta dal premier nel 2001. Ci sono tantissimi pensionati che superati i 70 anni percepiscono ancora un assegno di 350 euro, e per i quali e' difficile immaginare un aumento del 110%, ne' tanto meno e' plausibile prospettare per loro la 'fuoriuscita dalla area di poverta'''. Rispetto all' altro proclama di Berlusconi, ''piu' case per tutti'', Laratta ha sostenuto che ''il governo in questi anni non ha prodotto una sana politica della casa, anzi, il boom dell' edilizia ha favorito ben altre categorie imprenditoriali, che non i ceti medio bassi che sono oggi costretti a pagare un appartamento quanto il costo di una barca di lusso. E' poi davvero bizzarra l' idea che si possano ricavare facili slogan scacciando via famiglie che vivono nelle case popolari da trent' anni''.

Poerio (SDI) riconfermato nel comitato nazionale

07/02 Giuseppe Poerio, segretario provinciale dello Sdi di Crotone e assessore alla Provincia, e' stato confermato nel comitato nazionale del partito guidato da Enrico Boselli. L' elezione di Poerio e' stata sancita in occasione del quarto congresso nazionale dei Socialisti democratici italiani che si e' svolto a Fiuggi approvando l' adesione al progetto della Rosa nel pugno. ''La riconferma negli organismi nazionali del partito di Giuseppe Poerio - e' detto in una nota dello Sdi di Crotone - e' un riconoscimento all' azione politica ed amministrativa che in questi anni ha svolto nella Provincia, confermata dalla presenza dei massimo vertici regionali dello Sdi in occasione del Congresso provinciale dello scorso 20 gennaio. Nella riconferma ha pesato certamente il buon esito delle elezioni amministrative provinciali e regionali che o ha visto candidato e l' opera di rafforzamento del partito nella citta' capoluogo e nel territorio provinciale, anche nell'ottica delle scadenze elettorali che a breve si dovranno affrontare''.

Conclusa la riunione della Margherita. Decise le candidature. Tra le novità la vedova Fortugno e Franco Bruno. Out Camo, in dubbio Bruni.

06/02 La Margherita della Calabria, in vista delle prossime elezioni politiche, propone alla direzione nazionale del partito la candidatura di Maria Grazia Lagana', la vedova del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso il 16 ottobre scorso a Locri. La decisione e' stata presa stasera nel corso di una riunione della direzione regionale. La proposta di candidatura sara' trasmessa alla direzione nazionale del partito che non solo valutera' le proposte, ma decidera' anche l' ordine con cui i candidati appariranno nelle lista. ''Si e' preso atto - ha spiegato il coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno - delle indicazioni provenienti dal territorio. Nello specifico della signora Lagana' c' era l' indicazione dell' organo provinciale del partito e la direzione l' ha fatta propria''. Tra i criteri seguiti per giungere alla scelta delle candidature, secondo quanto si e' appreso, anche quello di riproporre gli uscenti e, cioe', il senatore Donato Veraldi, ed i deputati Nicodemo Oliverio, Dorina Bianchi e Luigi Meduri. Non sara' ricandidato, invece, Geppino Camo perche' gia' alla sua terza legislatura. Oltre agli uscenti, e' stata proposta anche la candidatura del segretario regionale, Franco Bruno, e quella di Franco Laratta e Franco Covello. Inoltre, non e' stata esclusa nemmeno la possibilita' di candidare un rappresentante del movimento giovanile regionale. A questi nomi se ne potrebbero affiancare altri. Infatti, e' stata lasciata la possibilita' al segretario regionale di integrare le candidature anche utilizzando figure istituzionali. La direzione regionale, poi, ha chiesto una deroga ai vertici nazionali del partito per quanto concerne la possibilita' di candidare Ottavio Bruni, presidente della Provincia di Vibo Valentia. Questo perche', secondo quanto deciso da Ds e Margherita, che alla Camera presenteranno un' unica lista, non potrebbe entrare in lista chi riveste cariche istituzionali come Presidente di Provincia o Sindaco.

Diliberto il 10 febbraio a Cosenza

06/02 Il segretario nazionale del Pdci, Oliviero Diliberto, aprira' venerdi' prossimo la campagna elettorale in Calabria. Diliberto, che guidera' la lista del Pdci alla Camera dei Deputati in Calabria, alle 10.30, nel salone delle conferenze del Comune di Cosenza, terra' una conferenza stampa aperta ai cittadini sul tema ''Una nuova identita' per la Calabria'', con la partecipazione di Tonino Morrone, segretario provinciale del Pdci di Cosenza e Michelangelo Tripodi, segretario regionale del partito. Nel pomeriggio, alle 16, nella sede del Consiglio regionale, Diliberto partecipera' ad una iniziativa pubblica su ''I Comunisti Italiani per il futuro dell' Italia'', con la partecipazione di Enzo Infantino, segretario provinciale del Pdci di Reggio Calabria e Tripodi

Sapia (AN) “La candidatura Calipari è strumentale”

06/02 ''Orlandino Greco ha ragione, la candidatura della signora Calipari, che e' una persona perbene, rischia di apparire come la strumentalizzazione di un dolore condiviso''. E' quanto sostiene in una nota il sub-commissario provinciale di An di Cosenza, Michele Sapia. ''Calipari e' morto da eroe - ha aggiunto - ed il Governo italiano, con in testa il ministro Fini, si e' comportato in un modo ineccepibile, pretendendo la verita' dagli alleati su quanto e' successo. La sinistra ha per tanto tempo boicottato l'eroismo dei nostri militari e dei funzionari di Stato impegnati in un'operazione di pace ed oggi vorrebbe capitalizzare un dolore che appartiene a tutti''. ''Sono d'accordo con Greco - conclude Sapia - e devo considerare lo scarso senso di riformismo della sinistra italiana, demagogica''.

Dima (AN) “Prive di fondamento le notizie di definizione delle liste”

06/02 ''Le notizie recentemente apparse sulla stampa regionale e relative ad una presunta definizione delle candidature da parte di Alleanza nazionale per le prossime elezioni politiche sono prive di qualsiasi fondamento ed in quanto tali, pertanto, non corrispondono a verita'''. A sostenerlo e' stato il coordinatore regionale di Alleanza nazionale, Giovanni Dima. ''Nei prossimi giorni - ha proseguito Dima - tutti i Coordinatori regionali saranno chiamati ad individuare insieme al Presidente nazionale del partito, Gianfranco Fini, un percorso politico che possa portare ad una definizione della lista tale da poter raccogliere il maggior numero possibile di consensi: solo ed esclusivamente in quella occasione, anche per la Calabria, sara' chiaro e, soprattutto, ufficiale la composizione della lista''.

Iovene (DS): “Onorato di guidare la lista del Senato in Calabria”

06/02 ''Insieme a Nicola Latorre, dirigente di primo piano della direzione nazionale dei Ds, e Rosa Calipari, che e' un simbolo nella lotta per la pace e per la ricerca della verita' su quanto accaduto in Iraq, tematiche particolarmente care a me ed al nostro partito, sono onorato di poter guidare la lista dei Ds calabresi nella battaglia elettorale per liberare l' Italia da Berlusconi e dal centrodestra e dare una svolta al nostro Paese''. A sostenerlo e' stato Nuccio Iovene, senatore dei Ds, dopo le prese di posizioni di settori del partito che ne sollecitavano la ricandidatura. ''Ringrazio tutti i compagni, gli amministratori locali e i tanti cittadini - ha sostenuto - che hanno manifestato la loro preoccupazione, il loro sostegno e la loro solidarieta' in relazione alla definizione della testa di lista dei Ds per il Senato in Calabria, a partire da tutti i componenti la direzione provinciale dei Ds di Vibo chemi hanno voluto indicare all'unanimita'. Ringrazio, in modo particolare, Nicola Adamo, segretario regionale del mio partito che, a seguito di queste preoccupazioni, ha voluto precisare come la decisione della direzione nazionale dei Ds, di indicare capilista il compagno Latorre e la signora Calipari, rappresenti il contributo della Calabria alle scelte nazionali del partito e non compromettera' in alcun modo la rappresentanza in Senato del partito regionale in quanto il capolista, Latorre, che e' candidato anche in Puglia, sara' eletto in quella regione, cosi' come deliberato dalla presidenza della direzione nazionale dei Ds, e ha voluto indicarmi al loro fianco nella guida della lista dei Ds che si proporra' al Senato alle prossime elezioni''. ''Per raggiungere l' obbiettivo e costruire una forte affermazione dei Ds, che e' la garanzia principale per vincere la sfida di governo che abbiamo di fronte - ha concluso Iovene - occorrera' la mobilitazione straordinaria di tutto il partito, di tutti i compagni e di tutte le compagne, a partire da coloro che in questi giorni, contro i veleni e le storture della legge elettorale voluta dal centrodestra, come la cancellazione del legame tra candidati e territorio, hanno manifestato grande preoccupazione e profonda delusione''.

Boselli eletto segretario dello Sdi, approvato il documento che decide l’adesione alla Rosa nel pugno. Craxi: “Ci attendevamo segnali positivi non polemiche. Ne parliamo il 9 aprile”

05/02 Il quarto congresso dello Sdi ha approvato il documento in cui si decide "l'adesione al progetto laico, socialista, liberale e radicale della Rosa nel pugno". Il congresso ha eletto inoltre Enrico Boselli segretario dello Sdi. "I socialisti e le socialiste si impegnano a fianco dell'Unione - si legge nel documento - con la Rosa nel Pugno. Portano in questo modo al centro sinistra una tradizione radicata, che e' quella del liberalsocialismo. Portano la proposta che i moderni partiti socialdemocratici realizzano in Europa. Laicita', istruzione pubblica, pari opportunita', concorrenza a vantaggio dei consumatori, costruzione dell'unita' politica europea, sono i punti fondamentali del documento congressuale presentato dal Comitato Direttivo uscente. Nell'approvare questo documento, il Congresso da' mandato ai nuovi organi dirigenti di lavorare affinche' il nuovo soggetto federale della Rosa nel Pugno affermi sempre piu' i principi laici, socialisti, liberali e radicali e si dimostri la grande novita' della politica italiana".
'' Ci saremmo attesi novita' e segnali positivi, se non altro per il travaglio di tanti socialisti impegnati nel percorso difficile, ma irreversibile, verso l'unita' socialista e la costruzione di un soggetto politico autenticamente riformista, mentre sono venute polemiche gratuite quando non provocazioni e dileggi, specie nei confronti di Bobo Craxi, da parte di chi non aveva titoli sufficienti'': cosi' la segreteria del partito di Bobo Craxi commenta in una nota l'esito del IV congresso dei socialisti di Boselli. ''Sono, invece, emerse novita' singolari e curiose - sottolinea la nota - quali la conversione dei paladini del divorzio in alfieri dell'indissolubilita' del matrimonio (vedi Villetti), in questo caso tra Sdi e Radicali italiani, e la riscoperta, per la bisogna, di un incontenibile spirito garantista che sapevamo soffocato e scomparso, specie tra coloro che sono rimasti a lungo genuflessi dinanzi alle Procure proprio quando imperversava l'uragano giustizialista per essere miracolati, (vedi Del Turco, Boselli e Signorile)''. ''Risulta, infine, paradossale e risibile - aggiunge il comunicato - la rivendicazione dell'eredita' politica di Bettino Craxi da parte di coloro che in tutti questi anni non hanno fatto altro che prenderne le distanze e rinnegarla e che oggi dichiarano morto e sepolto il Garofano, simbolo, a loro avviso, compromesso con la Casa delle liberta', ma pronti a riappropriarsene se serve a portare qualche voto al mulino della cooperativa. Il nostro augurio e', comunque, che passata la vicenda elettorale, si possa riprendere assieme un cammino oggi, purtroppo, interrotto solamente per mero calcolo di bottega''. Il Nuovo Psi infine ricorda di aver ''seguito con grande interesse i lavori del congresso di Fiuggi, l'ultimo dello Sdi ed il primo con la Rosa nel Pugno, tramite una qualificata delegazione ed un messaggio amichevole e fiducioso di Bobo Craxi''. - "Vedremo se i socialisti italiani seguiranno me o Villetti". Ha detto infine Bobo Craxi a Villetti della Rosa nel Pugno. "Chi si è reso protagonista di divisioni presuntuose e di atteggiamenti di sufficienza verso al mia storia e i miei compagni - prosegue Craxi - il 9 aprile avrà una risposta sia sul piano politico, sia su quello elettorale".

Il presidente della Provincia, Mario Oliverio (DS) non ripropone la sua candidatura

05/01 Mario Oliverio, deputato uscente dei Ds e presidente della Provincia di Cosenza, ha annunciato che non riproporra' la propria candidatura alle prossime elezioni politiche. Oliverio ha reso noto il testo di una lettera che ha inviato, tra gli altri, a Romano Prodi, ed al segretario ed al presidente del partito, Piero Fassino e Massimo D' Alema, oltre che ai vertici provinciali e regionali. ''Con l'approssimarsi della conclusione della legislatura e della definizione delle liste per le elezioni politiche - scrive Oliverio - ritengo opportuno comunicarvi formalmente la mia decisione, espressavi gia' in occasione della mia candidatura a presidente della Provincia di Cosenza, di non proporre la mia candidatura al Parlamento. Sento il dovere di ringraziare i Ds per avermi dato l'opportunita' di sottopormi al giudizio degli elettori e delle elettrici che mi hanno eletto per quattro legislature, con consensi alti e sempre crescenti. Un ringraziamento devo rivolgere alle forze del centrosinistra che con il sistema maggioritario uninominale si sono unite intorno alla mia candidatura consentendo di realizzare eccellenti risultati elettorali nel collegio numero 4 (Acri-Rossano-San Giovanni in Fiore)''. ''L'esperienza parlamentare - afferma ancora Oliverio nella lettera - mi ha dato modo di crescere ed arricchire il mio bagaglio di conoscenze e di relazioni e di acquisire una esperienza notevole in una sede altamente qualificata. Ho cercato di svolgere questa funzione alta in costante collegamento con il territorio calabrese e con i suoi problemi. Ritengo di aver rappresentato la Calabria in Parlamento con dignita' e con l'assillo costante di dare risposte al bisogno di crescita delle nostre popolazioni. Non so se in questo sforzo sono sempre riuscito a corrispondere alle attese ed alla fiducia che e' stata riposta sulla mia persona. So, pero', di sicuro di avere svolto questa importante funzione di rappresentanza con passione e senza risparmio di energie. E' stata una bella esperienza che ha coinciso con una fase particolare della mia vita e del mio impegno politico''. Secondo Oliverio, inoltre, ''e' necessario un impegno largo e partecipato nella stessa formazione delle liste per la Camera e per il Senato. In tal senso, ai Ds e' richiesto uno sforzo in piu' ed un supplemento di coinvolgimento e di partecipazione nella scelta dei candidati. Le nostre liste devono essere forti, ma anche fortemente ancorate al territorio. Dovremo avere la capacita' di esprimere a priori scelte che godano il consenso popolare per la loro autorevolezza e credibilita'. Ed in questa direzione bisogna avere il coraggio della coerenza, evitando e correggendo errori che vedo profilarsi. Una rappresentanza parlamentare forte, legittimata da un largo consenso popolare, costituisce un' opportunita' per dispiegare una azione politica capace di aprire nuove prospettive di crescita per il Paese e per dare peso ai problemi del Mezzogiorno e della Calabria nell' azione del nuovo Governo, che io mi auguro presieduto da Romano Prodi, nel quale possano trovare spazio le migliori energie della nostra terra''. ''Nei prossimi giorni - afferma ancora Mario Oliverio nella lettera - rivolgero' un ringraziamento particolare alle elettrici ed agli elettori, che oltre ad avermi onorato della loro fiducia, mi sono stati vicini, attraverso un sostegno attivo, sollecitazioni, richiami anche critici, ed in molti casi affetto ed amicizia''. Secondo Oliverio, ''le elezioni del 9 aprile costituiscono un importante appuntamento per il nostro Paese. Questi anni di governo dell' onorevole Berlusconi e del centrodestra si connotano come un periodo negativo nella storia della democrazia italiana. Essi sono stati caratterizzati da una miscela di populismo, di interessi privati e personali, di spregiudicatezza ed a volte di disprezzo per le regole e la vita democratica. E' stata alimentata una deriva egoistica che ha generato concentrazione della ricchezza e nuove e piu' larghe poverta'. Ad essere colpiti sono stati non solo i ceti storicamente deboli - pensionati, disoccupati, giovani, lavoratori dipendenti - ma anche larghe fasce di lavoro autonomo ed i cosiddetti ceti medi. Il Mezzogiorno e la Calabria sono stati vittime principali di questa politica che ha agitato i problemi generando illusioni, senza dare risposte e dispiegare interventi ed investimenti in direzione del lavoro e dello sviluppo. Il compito che Romano Prodi ed il centrosinistra hanno, se vinceranno le elezioni, come io mi auguro e mi impegnero' affinche' avvenga, e' difficile e pesante. Di cio' bisogna avere e dare piena consapevolezza agli italiani, a partire dal programma e dagli impegni che bisognera' assumere con serieta' e rigore in questa campagna elettorale. I D, in questa opera, hanno un ruolo centrale e decisivo non solo per essere la maggiore forza della coalizione, ma per la loro funzione unitaria e lo spirito di coalizione che hanno saputo far prevalere in questi anni, ad ogni livello, su ogni altra, pur legittima, esigenza. Il sistema elettorale voluto da Berlusconi e dal centrodestra costituisce un serio arretramento ed una profonda lesione del principio della sovranita' popolare perche' esalta la funzione ed il potere centralistico di ristrette oligarchie e svuota il potere dei cittadini di scegliere, oltre agli schieramenti ed ai partiti, anche i propri rappresentanti''.

Le sezioni arbreshe dei DS sostengono Franchino

05/01 Le sezioni dei Ds dei centri arbereshe della zona del Crati, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Vaccarizzo Albanese e San Cosmo Albanese, sostengono la candidatura alla camera del segretario provinciale del partito, Mario Franchino. E' quanto e' emerso dalla riunione degli iscritti svoltasi a Vaccarizzo Albanese, presente Peppuccio De Vuono, componente della segreteria provinciale. ''Dalla riunione - e' detto in un documento - e' emersa la volonta' unanime di esprimere un pieno consenso alla candidatura alla Camera del segretario provinciale dei Democratici di sinistra, Mario Franchino, il quale ben incarna l' unita' che bisogna ricercare, sia per capacita' che per impegno profuso nello svolgere il suo attuale incarico, sia per la stessa appartenenza geografica di Franchino, la Sibaritide''.

Lunedì 6 febbraio Comitato provinciale di Rifondazione di Cosenza

05/01 Lunedi 6 febbraio alle ore 17 presso i locali della federazione provinciale di Rifondazione Comunista di Cosenza è convocato il Comitato politico provinciale del partito. Ne informa in una nota il segretario provinciale Angelo Broccolo. La relazione del segretario provinciale aprirà i lavori. Punti all'ordine del giorno: Sostituzione /cooptazione compagni del CPP; Proposte di candidature alla Camera e Senato; Conferenza provinciale Sui Migranti. “Il massimo organismo provinciale – prosegue la nota - prendendo atto delle candidature teste di lista decise dagli organismi nazionali,Fausto Bertinotti,Francesco Caruso,Antonello Falomi alla Camera dei Deputati.Fosco Giannini al Senato,si pronuncerà sulle candidature del territorio cosentino,che naturalmente verranno proposte all'attenzione del comitato regionale. La nostra idea di una lista forte ed autorevole,con figure di spicco del partito e delle istituzioni,ed al contempo aperta alle soggettività di movimento del sindacato,della cultura e soprattutto del lavoro e dela precarietà,per dare la giusta visibilità alle tante vertenze segiute in questi anni dal partito in provincia.Sulla città di Cosenza ,sarebbe opportuno confrontarsi anche e soprattutto sui programmi,pensndo ad una forma di primarie sui nomi e sui programmi,per eviatre fughe nominalistiche,a discapito dei progetti per una città che ancora stenta a comprendere le ragioni vere della crisi.In questi anni i consensi del partito in città sono quadruplicati,grazie alla forte capacità di mobilitazione e di proposta dei compagni del circolo di Cosenza.Il loro contributo di proposta politica e programmatica di esperienza sul campo,risulta essere un valore aggiunto per il futuro della città.”

Riferimenti: “Giusto l’appello di Grasso al no agli indagati nei candidati alle elezioni”

04/02 ''L' appello del procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, a non candidare per le prossime elezioni, personaggi noti alle inchieste giudiziarie, dovrebbe far riflettere molti. La questione morale in questo Paese e' piu' che mai aperta e non credo che la classe politica possa attendersi dai cittadini una fiducia incondizionata considerando lo scenario passato e presente che viene loro prospettato''. A sostenerlo e' stata la presidente del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti, Adriana Musella. ''La trasversalita' dei giochi - ha proseguito la Musella - disorienta e purtroppo non rende ottimisti. Non riteniamo giusto, d' altra parte, neanche la scesa in campo di magistrati in servizio o in pensione che siano. Chi come noi ha sempre difeso e preteso rispetto per l' indipendenza della magistratura, non puo' esimersi dall' esprimere perplessita' in merito. A nostro modesto avviso, chi amministra o abbia amministrato la giustizia in nome del popolo italiano dovrebbe mostrarsi a quest' ultimo, al di sopra di qualsiasi fazione per la credibilita' stessa dell' istituzione rappresentata, oggi piu' che mai offesa da polemiche pretestuose, ma cui si corre il rischio di prestare il fianco''.

DS Corigliano: “Franchino si astenga dalle consultazioni”

04/02 I Ds di Corigliano Calabro, in una nota a firma del segretario cittadino, invitano il segretario provinciale del partito, Mario Franchino, ad astenersi dal partecipare, essendo egli uno dei possibili prescelti, alle consultazioni per la designazione dei candidati alle prossime elezioni politiche. ''In tutte le federazioni provinciali dei Ds e quindi anche in quella di Cosenza - si afferma nel comunicato - sono in corso in questi giorni le consultazioni per le candidature al parlamento. Tra i nomi emersi figura anche quello del segretario di Cosenza, Mario Franchino, il quale a tutt'oggi non ha smentito tale possibilita'. Come Ds di Corigliano, sia in sede di organismi che pubblicamente, abbiamo espresso la nostra contrarieta' sulle modalita' di effettuazione delle consultazioni nella federazione di Cosenza. Esse ci paiono in effetti truccate perche' non si puo' essere allo stesso tempo arbitro e giocatore. Il segretario infatti, in prima persona, sta sollecitando segretari di sezione, membri di organismi e dirigenti a tutti i livelli ad esprimersi in suo favore. E' quindi inaccettabile che sia il segretario di federazione in carica a gestire le consultazioni che lo vedono coinvolto''. ''Se intende, legittimamente, proporre la sua candidatura - prosegue la nota dei Ds di Corigliano - Franchino deve immediatamente dimettersi da segretario della federazione al fine di rendere le consultazioni stesse credibili e non condizionate''.

Polemica sulle candidature DS, Adamo :“Scelte adatte alla battaglia”

04/02 ''In relazione alla discussione che si e' sviluppata sulla testa di lista dei DS al Senato in Calabria sento l'esigenza che essa vada ricondotta nelle sue effettive dimensioni.Ho espresso, immediatamente, un parere favorevole alle scelte unanimemente fatte dalla Presidenza della direzione nazionale perche' esse mi appaiono rispondenti ad una battaglia politica difficile ed impegnativa come quella a cui siamo chiamati in Calabria''. Lo afferma il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''Da un lato - dice Adamo - Nicola La Torre della segreteria nazionale del partito costituisce, cosi' come in tutte le regioni, il riferimento positivo del gruppo dirigente nazionale dei DS. A lui, che sara' eletto in Puglia, si affianca Rosa Calipari figura che, a mio parere, rappresenta quella idea positiva della Calabria che ci siamo impegnati a costruire anche attraverso la sfida di governo nella quale siamo impegnati. Queste scelte per il loro carattere e la loro configurazione costituiscono il contributo calabrese alle scelte nazionali e nello stesso tempo non impediscono in alcun modo una piena valorizzazione delle nostre risorse.Infatti, come ho avuto gia' modo di dire chiaramente nel corso della nostra ultima direzione regionale, insieme ad una ampia ed articolata valorizzazione di risorse interne ed esterne al partito calabrese siamo impegnati alla candidatura per l'elezione del Sen. Nuccio Iovene, che ha ben operato nel corso della legislatura che va a concludersi e che rappresenta, dentro il nuovo sistema elettorale, una scelta forte e rappresentativa per l'intera Calabria''

Progetto Calabrie propone il 5 marzo come scadenza per le primarie calabresi

04/02 ''Fissare a domenica 5 marzo la giornata calabrese delle primarie per scegliere, insieme ai cittadini, i candidati dell' Unione alla presidenza della Provincia di Reggio Calabria, al Comune di Cosenza e dei principali altri centri dove si andra' a votare''. E' quanto propone Progetto Calabrie. In una nota il movimento politico sottolinea l' esigenza che ''si stabilisca subito la data per consentire di pubblicizzare adeguatamente l' evento in tutti i comuni e per garantire a tutti i candidati di proporre ai cittadini elettori il proprio programma''. ''Con la richiesta dei Democratici di sinistra agli alleati di scegliere il candidato sindaco di Cosenza con le primarie - e' detto nella nota di Progetto Calabrie - e' crollato il muro di gomma che sembrava separare i cittadini calabresi dal piu' democratico istituto di partecipazione popolare alle scelte della politica. La piu' grande novita' che riscontriamo nella dichiarazione di Marco Minniti e di Nicola Adamo e' pero' l' indicazione di una data, compresa tra la fine di febbraio e la prima settimana di marzo. Nessuno potra' piu' nascondersi dietro il dito; e' la conferma che c' e' il tempo per poter organizzare presto e bene le primarie''.

La Margherita di Reggio propone la candidatura della vedova Fortugno

03/02 La Federazione provinciale di Reggio Calabria della Margherita ha proposto di candidare alle prossime elezioni politiche Maria Grazia Lagana', vedova di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso il 16 ottobre scorso a Locri. La proposta e' stata fatta nel corso di una riunione di dirigenti regionali del partito svoltasi a Lamezia Terme e dedicata al tema delle candidatura. La proposta che riguarda Maria Grazia Lagana' e' stata motivata come ''rappresentanza forte del territorio''. Per quanto riguarda le altre proposte di candidature, la stessa federazione di Reggio Calabria e quella di Crotone hanno indicato il segretario regionale del partito, Franco Bruno, ed il dirigente nazionale Nicodemo Oliverio, deputato uscente. La federazione crotonese ha anche chiesto di candidare Dorina Bianchi, deputato uscente. Dalla federazione di Vibo Valentia e' venuta la proposta di candidatura per l' attuale presidente della Provincia, Ottavio Bruni, da affiancare a quelle degli stessi Franco Bruno e Nicodemo Oliverio. Per Bruno ed Oliverio si e' pronunciata pure la federazione di Cosenza, che ha anche chiesto di candidare Franco Laratta, vicesegretario regionale del partito, e Franco Covello, ex parlamentare. Anche la federazione di Catanzaro si e' pronunciata per la candidatura di Nicodemo Oliverio e Franco Bruno, facendo anche il nome di Donato Veraldi, senatore uscente, come capolista epr Palazzo Madama. Le proposte emerse dalla riunione saranno sottoposte al vaglio del Comitato regionale della Margherita, convocato per lunedi' prossimo a Lamezia Terme.

Pignataro riceve la proposta di candidatura dal PdCI e lascia il timone della CGIL a Tucci. Loiero dispiaciuto.

03/02 ''C' e' una proposta di candidatura fattami dal Pdci sulla quale non ho sciolto la riserva per rispetto verso il percorso congressuale dell' organizzazione ma il mio futuro lo decidero' a breve''. Lo ha detto Fernando Pignataro, segretario uscente della Cgil regionale che prende le distanza cosi' dal partito dei Ds a cui e' iscritto. ''Sono mesi che vivo un travaglio politico e personale che mi portera' a scelte importanti nei prossimi giorni - ha aggiunto Pignataro ricalcando quanto detto in mattinata nel suo intervento davanti alla platea congressuale di Crotone - Non e' opportunismo il mio, non so ancora quello che faro'. Pero' la mia scelta e' di non continuare nemmeno nella Cgil nazionale, sebbene abbia avuto offerte da parte del segretario generale, Guglielmo Epifani''. ''Devo molto alla Cgil - ha detto ancora Pignataro - ma sto vagliando la proposta che mi e' stata fatta sulla quale decidero' in tempi rapidi perche' in una situazione come l' attuale non e' consentito attardarsi. Ho deciso di lasciare ufficialmente la Cgil e non torno indietro. Non ho accettato nemmeno di avere alcun tipo di paracadute. Di sicuro, quale sara' il mio futuro, voglio impegnarmi per la Calabria''. Intanto con l'elezione dei 180 componenti il comitato direttivo, il 40,5% del quale costituito da donne, si e' concluso, a Crotone, il congresso regionale della Cgil. Rimane in carica la segreteria uscente, ma dopo la rinuncia di Ferdinando Pignataro la funzione di segretario facente funzione viene svolta, fino allo svolgimento del congresso nazionale, da Francesco Tuccio. Al prossimo congresso nazionale parteciperanno 23 delegati, 19 dei quali eletti dal congresso e 4 designati quali delegati delle categorie nazionali. Si tratta di Marigia Maulucci, Marcello Tocco, Francesco Pignataro, Vera Lamonica, Orlando Bonavies, Mattia Pennestri', Pasquale Lerose, Antonio Granata, Mimma Iannello, Nino Costantino, Mimma Pacifici, Pasquale Aprigliano, Massimo Covello, Stefania Genovese, Sergio Genco, Francesca Bonaventura, Anna Maria Marino, Piero Mascaro, Raffaele Mammoliti, Francesco Tuccio, Giuseppe Astone, Santino Aiello, Nino Zumpo.
In serata, infine arriva la nota del Presidente Loiero: “Sono dispiaciuto che Fernando Pignataro abbia lasciato la Cgil calabrese dopo anni d’impegno per la tutela e i diritti dei lavoratori e di lotte nell’interesse della Calabria”. Lo afferma, in una nota del portavoce, il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in seguito alla decisione di Pignataro di non ripresentare la propria candidatura per la segreteria regionale del sindacato.
“Ho avuto modo di apprezzare le qualità umane e la passione civile di Pignataro - aggiunge Loiero - particolarmente in questi mesi di governo della Regione, durante i quali il confronto, pur in ruoli diversi, è stato sempre finalizzato esclusivamente alla difesa di chi lavora e alla crescita economica, politica e sociale della Calabria”.
A giudizio di Loiero, “Pignataro è stato un interlocutore puntuale, attento e capace. Rispetto la sua scelta e il suo travaglio e spero, in altri ruoli e altri incarichi, di averlo ancora compagno di viaggio in questa difficile opera di costruzione di un futuro migliore per la Calabria e i calabresi che, tutti assieme, abbiamo avviato”.

La Margherita chiede il risarcimento danni per la vicenda dei passaporti dei consiglieri regionali

03/02 “Il partito della Margherita calabrese e il Gruppo consiliare regionale ritengono superati tutti i limiti imposti da un corretto confronto politico e dal ruolo dell’informazione in una società democratica”. E quanto si legge in una nota del partito in merito alle voci di un presunto ritiro di passaporti ad alcuni consiglieri regionali calabresi che sarebbe avvenuto, secondo fonti giornalistiche, nell'ambito di un'indagine della magistratura. Voci smentite proprio oggi dal procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso. “Anche per questo motivo – prosegue la nota della Margherita- hanno chiesto al Presidente del Consiglio regionale di verificare immediatamente, in tutte le Procure, l’infondatezza delle notizie riportate da alcuni organi di stampa in merito a presunte indagini relative a undici Consiglieri regionali e al ritiro dei passaporti.
È ovvio che, se sarà verificata l’inesattezza delle notizie, bisognerà procedere sia nei confronti di chi ha le prodotte sia nei riguardi di quanti le hanno diffuse senza verificare l’attendibilità delle fonti. L’onorabilità dell’intero Consiglio regionale della Calabria è stata messa in forse, perciò lo stesso Consiglio dovrà tutelarsi nei confronti dell’Adnkronos, della Gazzetta del Sud, de Il Giornale e de La Padania, richiedendo un significativo risarcimento danni da destinare allo sviluppo della Locride”.

Loiero: “Stimo i capilista del Senato”. Sergi: “Dispiaciuto per l’imbarazzo del Presidente”

03/02 ''Ho letto oggi la dichiarazione del sindaco di Limbadi Pantaleone Sergi, che e' anche mio portavoce, sulle scelte dei capilista dei Ds al Senato e ne sono rimasto negativamente colpito''. Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. ''Non intendo - dice Loiero - entrare nel merito dei suoi convincimenti politici e delle sue riflessioni sulle scelte dei Ds per l' imminente campagna elettorale. Ricordo pero' che: che i due capilista, Latorre e Calipari sono due miei amici e due personaggi che stimo; che i Ds sono miei leali alleati e che e' sempre stata mia abitudine non occuparmi di fatti che politicamente non mi appartengono specie nel momento in cui sono diventato presidente della Giunta regionale; che il ruolo di portavoce di un presidente della Giunta e' nei fatti, come ho spesso ricordato all' interessato, onnicomprensivo e non permette confusioni di ruolo. L' opinione pubblica fa infatti fatica, dopo centinaia di dichiarazioni fatte a mio nome, a distinguere le due funzioni ricoperte, quella di portavoce e quella di Sindaco. Siccome Sergi e' un professionista di qualita' ed io non voglio privarmene lo invito da oggi in poi a dedicarsi in forma esclusiva all' importante incarico che fiduciariamente gli ho conferito''
''Mi spiace se le mie dichiarazioni sulle candidature Ds in Calabria hanno messo in imbarazzo il presidente Loiero, il quale ne era assolutamente all' oscuro. Erano infatti solo le valutazioni di un sindaco del Vibonese e niente piu'''. Lo afferma Pantaleone Sergi, sindaco di Limbadi e portavoce del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. ''La presa di distanza del Presidente - ha aggiunto Sergi - non mi sorprende. Non solo e' legittima, ma sicuramente scaturisce dalla confusione che si puo' generare tra il mio ruolo professionale e quello istituzionale''

Il 10 il PDCI apre la campagna elettorale con il segretario nazionale Diliberto

03/02 Il segretario nazionale del Partito dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, partecipera' venerdi' prossimo, 10 febbraio, alla manifestazione di apertura della campagna elettorale del partito in vista delle elezioni del 9 e 10 aprile. All' iniziativa saranno anche presenti i segretari regionale e provinciale di Reggio Calabria, Michelangelo Tripodi ed Enzo Infantino. La manifestazione avra' luogo alle 16 nel palazzo del Consiglio regionale.

A Rossano AN, PRI, NPSI e RvE candidano Caputo a Sindaco

03/02 Le delegazioni del Nuovo Psi, del Pri, della lista civica Rossano verso l' Europa e di Alleanza Nazionale, hanno convenuto che Giuseppe Caputo sia la scelta giusta quale candidato a Sindaco nelle prossime elezioni amministrative. ''In questa direzione - e' scritto in un comunicato - e per proseguire il proficuo cammino della Casa delle Liberta' e del centrodestra, alla guida della citta' da tre mandati amministrativi, An, Nuovo Psi, Pri e Lista Civica Rossano verso l' Europa attendono le determinazioni dell' Udc e di Forza Italia, nella convinta speranza che si possano eliminare divergenze e spunti critici, addivenendo, nel piu' breve tempo possibile, ad una convergenza sui programmi e sul futuro organigramma da discutere in una prossima riunione della coalizione''. ''Ogni altra notizia - prosegue il comunicato - circa il programma o l' ipotizzabile futuro organigramma e' destituita di ogni fondamento, perche' scaturisce dai soliti 'si dice' e non certo da accordi sottoscritti. Nell' auspicare un rapido ritorno dell' Udc e di Forza Italia al tavolo della trattativa, si fa appello al senso di responsabilita' delle forze politiche della Cdl affinche' si tenga presente che l' obiettivo deve essere la vittoria del Centro Destra alle prossime elezioni''.

Jole Santelli: “Il bonus per i bebè a oltre 6.000 bambini della provincia”

03/02 ''La famiglia e' sempre al centro delle politiche sociali del governo. Sono 6.202 i bambini della provincia di Cosenza, tra i 600 mila neonati italiani nati nel 2005, a cui il presidente Berlusconi ha inviato una lettera per augurare loro una vita lunga e felice e per informare i genitori di recarsi ad un ufficio postale per ritirare la somma di 1000 euro che la Finanziaria 2006 mette a disposizione di tutti i nati nell'arco dello scorso anno''. Lo rende noto il sottosegretario alla giustizia Jole Santelli. ''La comunicazione - aggiunge - contiene, inoltre, la formula prestampata necessaria per l'autocertificazione del reddito, che va compilata e firmata all'atto della riscossione dell'assegno. Questo testimonia che, anche in un momento non particolarmente florido per l'economia, l'impegno dell'esecutivo a sostegno della natalita' e della famiglia e' sempre stato una priorita''' .

Bianchi (DL) “intensificare i controlli preventivi sull’aviaria”

03/02 ''I nuovi sequestri di aziende avicole operati dai Nas in provincia di Crotone, segnalano la necessita' di mantenere sempre alto il livello di attenzione e di intensificare i controlli per la prevenzione dell' influenza aviaria, operati dal ministero della Salute nel nostro Paese''. A sostenerlo e' stata la parlamentare della Margherita, Dorina Bianchi, che ha annunciato un' interrogazione parlamentare al Ministro Storace. ''A sei mesi dal mio primo grido di allarme sull' esigenza di effettuare un rigido intervento per fronteggiare il rischio dell' epidemia - ha aggiunto la Bianchi - mi sembra che poco sia stato fatto e che il sistema faccia acqua da tutte le parti. Basti pensare che se queste aziende non fossero state sequestrate, questi polli, allevati in totale assenza di condizioni igienico sanitarie e sfuggiti ai controlli veterinari, sarebbero stati ben presto sulle tavole degli italiani''. ''Chiedo dunque al Ministro della Salute - ha concluso la Bianchi - come sia possibile che aziende avicole possano sfuggire ai controlli previsti e quali siano le falle del sistema avviato dal ministero che rendono possibile la violazione alle prescrizioni imposte; quali immediati provvedimenti intenda adottare affinche' venga effettuato un piu' rigido programma di controlli capillari, e' quali misure preventive si metteranno in atto per evitare nuovi casi che, se non individuati, metterebbero a rischio la salute dei cittadini''.

Pizzini (FI) “La provincia di Cosenz penalizzata nei trasporti”

03/02 ''Con la predisposizione di un apposito e articolato emendamento faro' valere nella sede della IV commissione della regione, le ragioni ed i diritti dei cittadini cosentini, che risultano allo stato penalizzati dallo studio sui servizi minimi predisposto dall'assessorato regionale ai trasporti''. Lo annuncia il consigliere regionale della Calabria Antonio Pizzini (Fi), il quale sottolinea che ''le nuove proposte regionali, riguardanti i servizi minimi urbani, sono risultate particolarmente riduttive per la provincia di Cosenza''. ''Con il mio emendamento, quindi - conclude Pizzini - contribuiro' a riportare la situazione nei termini corretti, specie a beneficio dei cittadini di Paola, Rossano, Corigliano Calabro, Castrovillari, Acri, San Giovanni in Fiore, Cassano Jonio, Montalto e Cosenza-Rende, per cui sara' riattribuito a questi Comuni il monte-chilometri gia' in vigore, per assicurare che la mobilita' scolastica, lavorativa e sanitaria non subisca variazioni negative''.

Sindaci, dirigenti e iscritti contro i capilista “romani” dei DS. Sergi: “Un suicidio elettorale”

03/02 Monta la protesta all’interno dei DS contro le candidature “romane”. Dopo la lettera di dirigenti ed iscritti, inviata ieri a Fassino, oggi si registrano altre importanti prese di posizione da parte del Sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi, di sei sindaci (Gianluca Cuda di Pianopoli, Tino Paone di Maida, Nunzia Bressi di San Floro, Daniele Minniti di Falerna, Gianni Speranza di Lamezia Terme, Filomeno Maruca di Martirano); una componente della direzione nazionale dei Ds, Graziella Riga, il presidente della commissione garanzia dei Ds, Costantino Fittante; un presidente della Comunità montana, Enzo Bruno; il segretario provinciale della Cgil, Sergio Genco. Assieme a loro anche tanti altri dirigenti ed esponenti del centrosinistra che hanno sottoscritto un nuovo appello indirizzato al segretario nazionale dei Ds Piero Fassino, quello regionale Nicola Adamo, ai componenti della direzione nazionale Fabio Mussi e Marco Minniti, per chiedere che la testa di lista per il Senato in Calabria sia affidata a Nuccio Iovene. Persone appartenenti ad aree diverse dei Ds e del centrosinistra in Calabria che sostengono il senatore uscente e chiedono quindi di rivedere le scelte fatte anche per il ruolo e le funzioni svolte da Iovene nel corso dell’intera legislatura. Una persona che ha rappresentato l’unico punto di riferimento del partito e tra i più attivi dell’intero centrosinistra calabrese al Senato.
I firmatari dell'appello pensano sia utile presentare un capolista espressione della società calabrese, su cui il gruppo al Senato e l’intero partito hanno espresso un giudizio più che positivo. Un parlamentare che ha lavorato non solo nel suo collegio ma su tutto il territorio regionale e che si è distinto in tante battaglie parlamentari a carattere nazionale, dalla lotta alla mafia ai problemi dello sviluppo, della fame nel mondo e della pace, ai temi dell'economia sociale e del non profit.
''Noto una sorta di vocazione al suicidio elettorale in tanti Ds in Calabria. Imporre, come si sta facendo, due capilista esterni al Senato e relegare Nuccio Iovene, che ha ben fatto, ha ben rappresentato il territorio che lo ha eletto, e ha mostrato di avere una statura politica nazionale, secondo me determinera' un crollo dei consensi della Quercia''. Lo sostiene il sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi. ''Si sta facendo lo stesso errore - aggiunge il sindaco di Limbadi - di cinque anni fa a Cosenza, quando da Roma venne catapultato Achille Occhetto al posto dei un senatore come Massimo Veltri che aveva ben operato. Occhetto perse, come e' noto il collegio. Nulla da dire ora sulle qualita' personali - non si conoscono quelle politiche - dei due capilista esterni ma ritengo che per i diessini calabresi e per gli elettori della Quercia sia un commissariamento indigesto che portera' a una fuga di consenso che mi auguro rimarra' all'interno del centrosinistra''. Per il sindaco di Limbadi e' ''comprensibile l'atteggiamento politicamente corretto di Iovene il quale afferma che rispettera' le decisioni del partito. Egli e' un dirigente e un iscritto. Ma come si regoleranno coloro che non hanno obblighi di partito? Meglio meditare finche' si e' in tempo- in giro colgo una brutta aria''.

Lo Sdi a congresso a Fiuggi ratifica la scelta di confluire nella Rosa nel Pugno

02/02 Da trent'anni una rosa per due. Socialisti e radicali dividono in Europa lo stesso simbolo dal 1972, quando il leader socialista francese Francois Mitterand lo invento', prendendo una gentile e robusta rosa e avvinghiandola a un pugno unitario delle lotte socialiste. La storia di come nel 1972 Marco Pannella, in visita da Mitterand insieme a Giacomo Mancini, segretario del Psi, porto' l'uso del simbolo in Italia e' stata gia' raccontata dallo stesso leader radicale. E lo storico socialista Antonio Landolfi, che era presente all'incontro, riferisce che dopo il congresso di Epinay nel 1971 Mancini e Pannella avevano stretto tra loro un legame politico nato dalle battaglie civili socialiste e radicali. "Furono molto colpiti dalla fusione tra radicali mitterandiani e socialisti francesi in crisi dopo l'avvento di De Grulle". Mitterand rilancio' un nuovo partito socialista, a Epinay, legato ai comunisti ma egemone su di loro e questo, unito al riformismo e alla radicalita' entusiasmo' sia Pannella che Mancini. Nel simbolo c'era tutto questo: il pugno chiuso delle lotte socialiste viene ingentilito da una rosa, non piu' battaglie ma riforme e pace.
Dunque Mancini e Pannella acquistarono il simbolo da Mitterand. Tornati in Italia Mancini lo propose al partito ma il Psi preferi' restare fedele alla falce e al martello e al sole che nasce da un libro. A quel punto il leader radicale chiese ai socialisti l'autorizzazione ad usare il simbolo della rosa nel pugno e la transazione avvenne.
Dal 1976 al 1987 per quattro volte la Rosa nel pugno fu il simbolo dei radicali alle elezioni politiche, e alla fine degli anni '80 "fu listata a lutto - ricorda l'attuale segretario Daniele Capezzone - per sensibilizzare l'opinione pubblica al tema della fame nel mondo". Da allora e' stata sostituita da Lista Pannella e Lista Bonino.
Ma intanto in Europa la Rosa nel pugno aveva fatto strada.
Nel 1981 Mitterand era diventato presidente della Repubblica francese e "per scaramanzia ed imitazione" spiega Ladolfi, il logo era diventato quello dell'Internazionale socialista, oltre che si socialisti tedeschi, spagnoli portoghesi e belgi.
In Italia le cose erano andate un po' piu' a rilento, ma infine nel 1978 Craxi aveva sostituito il vecchio simbolo con il garofano del primo maggio, caro alla tradizione socialista e legato alle lotte delle mondine. In piccolo restava comunque il vecchio simbolo: la falce e il martello usate per la prima volta da Andrea Costa nel 1919 e prese in prestito dalla bandiera della rivoluzione russa, e il sole nascente, posto nel simbolo nel 1921 ma icona classica del socialismo dalla fine dell'800.
Poi Tangentopoli, le battaglie radicali sempre piu' trasnazionali. Infine il riavvicinamento. Dopo piu' di trent'anni da quel viaggio a Parigi, Pannella c'e' sempre, il suo compagno di strada ora e' Enrico Borselli. Che da domani chiama a congresso il suo partito, a Fiuggi, per ratificare la scelta di confluire con i radicali nella nuova formazione: la Rosa nel pugno.

Franco Bruno (DL) “Le migliori energie della Margherita impegnate per le elezioni”

02/02 Dopo l’importante contributo fornito dalla Margherita calabrese alle opzioni programmatiche dei DL nazionali, prosegue la fase di consultazione per selezionare le proposte di candidature da avanzare agli organismi federali.
Venerdì prossimo sarà il turno dei Coordinatori provinciali, che porteranno all’attenzione della Segreteria regionale le indicazioni emerse dai territori delle cinque province. Lunedì prossimo, invece, sarà convocato l’organismo regionale dei DL, deputato a licenziare - secondo il regolamento nazionale adottato - le indicazioni della Margherita calabrese.
«L’obiettivo di questo percorso - dichiara il Coordinatore Regionale della Margherita, Franco Bruno - è di costruire nuovamente liste rappresentative e in grado di intercettare la voglia di cambiamento che emerge da una società stressata dal Governo Berlusconi. Anche per questo, tutte le migliori energie della Margherita, a partire dal Presidente Loiero, saranno significativamente impegnate per consentire al centrosinistra di confermare la brillante affermazione delle elezioni regionali.
La Margherita - prosegue Franco Bruno - guarda con grande attenzione alle potenzialità della Calabria: proprio per questa ragione, non si esclude la possibilità di autorevoli candidature che sappiano, anche simbolicamente, interpretare la volontà dell’intero partito nazionale di affrontare con forte determinazione e in maniera solidale il disagio sociale ed occupazionale che investe il Mezzogiorno e, in esso, la Calabria, contribuendo, così, ad innescare un nuovo e moderno circuito avanzato di sviluppo regionale».

Ancora polemiche nei DS per le candidature al Senato

02/02 In una lettera inviata al segretario, Piero Fassino, 35 tra dirigenti ed iscritti calabresi dei Ds invitano la Direzione nazionale del partito a rivedere la decisioni prese in merito alla composizione della liste per le prossime elezioni politiche individuando come capolista al Senato Nuccio Iovene, senatore uscente. Nella lettera, indirizzata anche a Marco Minniti ed a Fabio Mussi, componenti la Direzione nazionale, ed al segretario regionale della Calabria, Nicola Adamo, e tra i firmatari della quale, ''appartenenti - si afferma - ad aree diverse dei Ds in Calabria'', c' e' anche Grazia Riga, componente la stessa Direzione, si esprime ''disappunto sulle scelte fatte per la testa di lista dei Ds al Senato. La Calabria e' una delle poche regioni che si ritrova, ancor prima che sia avviata la consultazione nel partito calabrese, ad avere gia' definiti i candidati che andranno a ricoprire i posti utili per l' elezione al Senato'', per i quali sono stati designati Nicola Latorre e Rosa Calipari. ''Ci dispiace dover constatare - si afferma ancora nella lettera - come non si sia valutato adeguatamente il ruolo e le funzioni svolte dal senatore uscente, Nuccio Iovene, che nel corso dell' intera legislatura ha rappresentato l'unico punto di riferimento del partito e tra i piu' attivi dell'intero centrosinistra calabrese al Senato. Un compagno su cui il gruppo al Senato e l'intero partito hanno espresso un giudizio piu' che positivo sia sul lavoro svolto in questa legislatura, che nell' azione politica sul territorio. Pensiamo sia sbagliato - si afferma ancora nella lettera - presentare una lista senza un capolista espressione della societa' calabrese, dando cosi' l'idea del commissariamento o dell' incapacita' ad esprimere figure adeguate e prestigiose. Crediamo sarebbe stato piu' giusto che nella designazione dei capolista per il Senato ci fosse anche un compagno espressione del partito calabrese e che per questo ruolo si individuasse il compagno Nuccio Iovene''. ''Invitiamo la Direzione nazionale - concludono i firmatari della lettera - ad un' ulteriore riflessione su questi elementi che ci sembrano importanti e fondamentali. Pensiamo che si possa arrivare ad una correzione di rotta che non mortifichi le energie espresse ed il lavoro svolto in questi anni in Calabria''.

Vannino Chiti a Vibo: “La candidatura Calipari ci onora”

02/02 ''Noi siamo convinti che prenderemo piu' di tre senatori. E siamo sicuri anche del fatto che la signora Calipari, che e' calabrese com'era il marito, sia un segno di onore per noi''. E' quanto ha detto il coordinatore della segreteria dei Ds Vannino Chiti circa la lettera inviata dalla federazione del partito di Vibo Valentia al segretario Piero Fassino nella quale si lamenta che nelle teste di lista al Senato non sono stati inclusi candidati del territorio. ''La candidatura della signora Calipari - ha aggiunto - deve essere sentita come un motivo di orgoglio e di grande impegno da tutto il partito e soprattutto da quello della Calabria. E credo che anche la candidatura del senatore Latorre, che e' in lista anche Puglia, sia giusta per prendere tanti voti. Noi vogliamo prendere tanti senatori altrimenti non batteremmo la destra''. Riferendosi poi alla lista dei candidati alla Camera dei Deputati, Vannino Chiti ha detto che ''le teste di lista fanno parte di un equilibrio e di una scelta che viene costruita a livello nazionale. In Calabria guida la lista dell'Ulivo Romano Prodi, candidato alla presidenza del consiglio. Poi segue l'on. Minniti che io conosco bene e che mi pare che sia difficile definire non calabrese. Sarebbe come se qualcuno mi definisse non toscano''.

Napoli (AN) “Ciampi solleciti la speditezza sull’inchiesta Fortugno”. Sinisi (DL) "Il centrodestra non strumetalizzi l'omicidio"

02/02 ''Ad oltre cento giorni dall'omicidio del vicepresidente della Calabria Francesco Fortugno non c'e' ancora la benche' minima luce su questo delitto e le indagini brancolano nel buio: per questo inviterei il Presidente della Repubblica a sollecitare una maggior incisivita' dell'inchiesta''. Lo ha detto Angela Napoli (An), vicepresidente della Commissione Antimafia parlando al termine dell'audizione dedicata al 'caso Salerno'. L'esponente di Alleanza Nazionale ha criticato il fatto che, ''nella situazione attuale in cui le motivazioni dell'omicidio sono ben lontane dall'essere accertate, ci sia questo continuo affiancarsi alle piu' alte cariche istituzionali da parte di persone che sono state vicine a Fortugno e che quasi si avvalgono della sua morte per fare antimafia di maniera''.
''Non consentiamo a nessuno di strumentalizzare il dramma dell'omicidio di Francesco Fortugno, soprattutto al centrodestra che in commissione Antimafia ha preferito di occuparsi di altre questioni''. Giannicola Sinisi (Margherita), commissario Antimafia, replica alla richiesta rivolta al presidente della Repubblica dall'on. Angela Napoli - vice presidente dell'Antimafia - affinche' solleciti le indagini sull'omicidio del vice presidente della Regione Calabria. ''E' veramente scandaloso - ha aggiunto Sinisi - che le nostre piu' alte istituzioni vengano utilizzate per fini politici da chi ha votato contro la mia proposta, piu' volte portata avanti, di inserire nel calendario dell'Antimafia l'inchiesta sull'uccisione di Fortugno, che per noi della Margherita, e credo per tutto il paese, e' una ferita aperta''.

Candidature dei DS: Disappunto a Vibo, soddisfazione di Adamo

01/02 ''Disappunto'' per le scelte fatte per la testa di lista dei Ds al Senato e' stato espresso dai componenti della direzione provinciale di Vibo Valentia del partito e da esponenti locali del partito, tra i quali figurano il vice presidente della Provincia ed il sindaco di Pizzo Calabro, in una lettera inviata al segretario Piero Fassino, a quello regionale Nicola Adamo, ed ai componenti della direzione nazionale Fabio Mussi e Marco Minniti. ''I firmatari di questa lettera - hanno sostenuto - appartengono ad aree diverse dei Ds. La Calabria e' una delle poche regioni che si ritrova, ancor prima che sia avviata la consultazione nel partito calabrese, ad avere gia' definiti i candidati che andranno a ricoprire i posti utili per l' elezione al Senato. Una testa di lista che vedrebbe come capolista Nicola Latorre, un compagno valido, ma non certamente espressione del partito calabrese e che non ha un ruolo di primo piano nella direzione del nostro partito. E al secondo posto la signora Rosa Calipari che pur rappresentando una scelta importante e significativa, anch' essa non e' espressione diretta della societa' calabrese''. ''Ci dispiace - prosegue la lettera - dover constatare come non si sia valutato adeguatamente il ruolo e le funzioni svolte dal senatore uscente Nuccio Iovene, che nel corso dell' intera legislatura ha rappresentato l' unico punto di riferimento del partito e tra i piu' attivi dell' intero centrosinistra calabrese al Senato. Un compagno su cui il nostro gruppo al Senato e l' intero partito ha espresso un giudizio piu' che positivo sia sul lavoro svolto in questa legislatura che nell' azione politica sul territorio. Un compagno che non si e' rinchiuso nel suo collegio, ma che ha lavorato su tutto il territorio regionale e che si e' distinto in tante battaglie parlamentari a carattere nazionale, dalla lotta alla mafia ai problemi dello sviluppo, della fame nel mondo e della pace, ai temi dell'economia sociale e del non profit''. ''Pensiamo - prosegue la lettera - sia sbagliato presentare una lista senza un capolista espressione della societa' calabrese dando cosi' l' idea del commissariamento o dell' incapacita' ad esprimere figure adeguate e prestigiose. Noi crediamo che sarebbe stato piu' giusto che nella designazione ci fosse anche un compagno espressione del partito calabrese e che per questo ruolo si individuasse il compagno Nuccio Iovene. Vorremmo ricordare a noi stessi che la battaglia elettorale sara' molto dura, in particolare al Senato, dove per il recupero dei resti a livello regionale la formazione delle liste assume anche un fattore importante e per molti versi decisivo. Pertanto ci permettiamo di invitare la Direzione nazionale ad una ulteriore riflessione su questi elementi che ci sembrano importanti e fondamentali. Pensiamo che si possa arrivare ad una correzione di rotta che non mortifichi le energie espresse ed il lavoro svolto in questi anni in Calabria''. Per Paolo Barbieri, componente del Consiglio nazionale dei Ds e vice presidente della Provincia di Vibo Valentia sulla preparazione delle liste elettorali,emergono i limiti della legge. ''Come era prevedibile, -sostiene Barbieri - dalle decisioni di queste ore stanno emergendo tutti i vizi ed i limiti di una legge elettorale che mortifica le realta' territoriali, spostando il baricentro delle candidature esclusivamente a livello nazionale, dentro le coalizioni ed i singoli partiti''. ''In merito a quanto pubblicato dalla stampa sui primi nomi delle liste in preparazione, infatti - ha aggiunto - vorrei sottolineare che per la Camera e' stata avanzata una proposta forte, con Prodi capolista che assume cosi' un impegno preciso sulle problematiche di questa Regione, riconoscendo contestualmente, con l' indicazione di Marco Minniti, il ruolo di riferimento che egli ha svolto e puo' continuare a svolgere per questa regione, anche in prospettiva della costruzione di un nuovo soggetto riformista. L' indicazione di Nicola Latorre e Rosa Calipari quali capilista al Senato sembra rispondere, invece, ad esigenze di equilibri nazionali che certamente indeboliscono il processo di autogoverno e di valorizzazione delle risorse umane e dei gruppi dirigenti calabresi''. ''Questa scelta - ha sostenuto Barbieri - non tiene conto nemmeno delle valutazioni positive espresse dal Gruppo parlamentare e dalla Direzione regionale dei Ds sul ruolo politico ed istituzionale svolto dal senatore del collegio di Vibo Valentia, Nuccio Iovene. Un giudizio largamente condiviso, anche in considerazione della necessita' di rafforzare una nuova coesione tra le varie sensibilita' interne al partito dei Ds, per dare forza e stabilita' al nuovo soggetto riformista da costruire insieme alle altre forze politiche coinvolte in questo progetto''.
Per il segretario dei Ds della Calabria, Nicola Adamo, invece, scelte importanti: ''I capilista che andiamo a proporre in Calabria dalla lista Unitaria e dei Ds corrispondono a scelte positivamente significative ed impegnative. Dichiaro la mia piena soddisfazione per il lavoro che stiamo svolgendo: un segno di straordinario impegno rispetto alla Calabria''. ''Romano Prodi - aggiunge Adamo - non e' soltanto il leader dell' Unione ma, se i cittadini lo vorranno, il capo del Governo del Paese. La sua presenza significa quindi l' attenzione diretta del governo nazionale attorno ai nostri bisogni, alla nostra voglia di riscatto e rilancio, alle nostre speranze. Marco Minniti significa, invece, il realizzarsi di una strategia a cui hanno lavorato molte forze politiche e molti autorevoli leader politici calabresi: e' la scelta di governo della Calabria, la garanzia che questa volta tutti saranno costretti a fare sul serio. Se questo e' il quadro unitario che assieme alla Margherita abbiamo costruito, sono poi molto soddisfatto delle scelte dei Ds per la lista al Senato. La capeggeranno Nicola La Torre, uno dei piu' autorevoli dirigenti nazionali dei Ds, la cui attenzione alle questioni del Sud e' nota a tutti, e Rosa Calipari''. ''Voglio ringraziare ancora una volta - conclude Nicola Adamo - la signora Calipari per avere accettato la nostra proposta di candidarsi. Siamo orgogliosi che lo abbia fatto perche' rappresenta un punto reale dell' identita' regionale. Per l' esattezza, la Calabria positiva, capace di assolvere fino in fondo ai propri doveri, fiera delle proprie radici. Un mondo che una grande forza riformista come la nostra vuole rappresentare e che deve trovare sempre maggiore spazio perche' si affermi una concezione alta della politica, vera leva di rinnovamento e trasformazione della Calabria''.

Franco Corbelli si presenta da capolista per Diritti Civili al Senato

01/02 Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, sara' il capolista al Senato in Calabria con il partito ''Diritti Civili''. Lo ha reso noto, con un comunicato, Giorgio Serra, responsabile organizzativo nazionale del partito ''Diritti Civili'', che ha anche riferito che e' gia' iniziata la raccolta delle firme necessarie per la presentazione della lista in Calabria. L' eventuale apparentamento di Diritti Civili con uno dei due Poli sara' reso noto nei prossimi giorni. Sono infatti in corso trattative e incontri da parte di Diritti Civili con il centrodestra e il centrosinistra. ''La nuova legge elettorale proporzionale, limitatamente al Senato - ha detto Serra - concede la possibilita' di poter presentare, in ogni regione, una lista che partecipa alla ripartizione regionale dei seggi purche' superi la soglia di sbarramento regionale del 3%. Per questa ragione e anche per protesta contro i diktat e le imposizioni romane di candidati capilista non calabresi che stanno per essere catapultati in Calabria, il Partito Diritti Civili ha deciso di scendere in campo. Al Senato, in Calabria, il capolista sara' il leader di Diritti Civili, Corbelli. Vogliamo offrire un' alternativa agli elettori calabresi e dare a tutti la possibilita' di scegliere non solo tra i candidati imposti dalle segreterie nazionali dei partiti, ma anche un calabrese, come Corbelli, che da anni porta avanti grandi battaglie civili, libertarie e umanitarie in Italia e all' estero. Pur manifestando nei confronti dei due Poli forti riserve e perplessita', per superare lo scoglio della legge elettorale stiamo valutando un accordo, una sorte di apparentamento tecnico-elettorale con uno dei due Poli. Saremo presenti con il nostro simbolo Diritti Civili collegati ad uno dei due schieramenti, centrodestra o centrosinistra. La nuova legge elettorale permettera' di utilizzare i nostri voti per far scattare il premio di maggioranza regionale ad una delle due coalizioni. Siamo sicuri che, se non la vittoria di uno dei due Poli, con i nostri voti faremo scattare un senatore in piu' allo schieramento che ci ospitera'. Un risultato, questo, non irrilevante e da non sottovalutare se si pensa che la vittoria finale al Senato, secondo tutti i sondaggi, si gioca su pochi eletti. La Calabria elegge 10 senatori che potrebbero, con il nuovo sistema elettorale, determinare anche la maggioranza al Senato''.


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