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Infiamma la polemica nei DS calabresi

 

Infiammano le polemiche in casa DS sulle candidature. Soriero attacca a Minniti e Adamo. I DS di Crotone avanzano l’ipotesi di dimissioni di massa. Adamo si difende “Incompatibile chi si candida con altri” e Soriero contrattacca: “Politica con gli stivali”

Soriero attacca Adamo e Minniti “Incapaci di confronto politico”

10/02 ''Si sa che la lingua batte dove il dente duole. Adamo e Minniti, incapaci di confrontarsi con le questioni politiche da me sollevate, evidenziano ancora una volta il noto complesso freudiano nei miei confronti, mandano allo sbaraglio altri compagni che pensano di escogitare una grande trovata dicendo che, nelle ultime elezioni del 2001, non sono arrivato in Parlamento''. E' quanto sostiene in una nota l' ex deputato ed ex sottosegretario del governo Prodi, Pino Soriero, attualmente responsabile delle infrastrutture del Sud della Direzione nazionale dei Ds, organismo del quale e' componente, in replica alle dichiarazioni della federazione provinciale di Catanzaro. ''E' vero, sono stato - ha aggiunto - tra gli osteggiati dalla ventata berlusconiana e dalla ben nota slealta' interna di alcuni degli estensori della nota evidentemente soddisfatti del candidato di Forza Italia. Ma, situazione analoga riguarda altri, compagne e compagni, che al livello nazionale, invece, sono ricandidati con grande naturalezza. E allora perche' tanto veleno? Evidentemente, e' il portato di un complesso di inferiorita' accumulato e mal sopito che e' bene sia venuto a galla, sollevando una questione che amplifica proprio la crisi grave di credibilita' del ristretto gruppo dirigente che la nota avrebbe voluto difendere. Chi dovrebbe dare lezioni di democrazia e di consenso? Minniti, che non e' mai stato eletto dai cittadini, anzi, per ben due volte, e' stato sonoramente bocciato nel proprio collegio? O Adamo che, alla sua prima candidatura (come ben ricordano tutti i compagni di Cosenza), venne salvato solo dalla enorme generosita' del segretario regionale di quel tempo che riusci' a recuperare un giovane altrimenti bruciato dalla stragrande maggioranza della sua federazione alle quattro del mattino. E che dire, poi, di Franco Amendola, che dopo aver annunciato pomposamente sui giornali di aver vinto 17 a 1 la consultazione interna nei confronti della Lo Moro, e' stato poi clamorosamente sconfitto proprio nel rapporto con i cittadini elettori''. ''E' davvero questo - ha proseguito - il terreno su cui dobbiamo confrontarci in campagna elettorale? Io non ci sto e continuo caparbiamente a rilanciare il confronto politico. Perche' il gruppo dirigente dei Ds calabresi non dovrebbe ragionare in tempo utile, come sta avvenendo in tutta Italia, sul rapporto difficile, ma necessario, con le liste civiche, le associazioni e i movimenti? Stiano tranquilli, quindi, la mia candidatura non gravera' sul conteggio del partito. Sara' un impegno di grande passione civile per portare piu' voti a Romano Prodi e a tutta l'Unione. Ma su questo ci confronteremo nei prossimi giorni. Domani non potro' essere presente alla riunione del comitato politico Ds in Calabria perche' alla stessa ora sono impegnato a partecipare, assieme ad altri dirigenti nazionali dei Ds e del centrosinistra, alla manifestazione convocata al teatro Eliseo da Romano Prodi per presentare il programma dell'Unione''. ''Vi chiedo - ha concluso Soriero - in coerenza con quanto annunciato da Nicola Adamo nella precedente riunione, di convocare formalmente ( luogo, data e ora) l'assemblea congressuale per eleggere il nuovo segretario regionale. Cio' sara' di enorme ed evidente aiuto all'autonomia del partito ed alla qualita' d'impegno della Giunta regionale''.

Da Crotone minacce di dimissioni di massa

10/02 Trentuno segretari di sezione su 32 Sindaci, vicesindaci, amministratori e rappresentanti istituzionali del crotonese hanno sottoscritto un documento in cui si ''dichiarano pronti a rassegnare, nelle mani del Segretario della Federazione di Crotone al quale esprimono profonda fiducia e sostegno per il lavoro realizzato dal Congresso di federazione ad oggi, le dimissioni dagli incarichi politici ricoperti ai vari livelli''. Il motivo e' nelle scelte dei candidati dei Ds alle politiche d' aprile e nel documento si afferma che si sta ''cercando di calare dall'alto delle candidature che non sono frutto di discussione e valutazione a livello locale, producendo un vulnus estremamente grave fra la base ed i livelli regionali e nazionali del partito e, ancora peggio, tra il corpo dell'elettorato e la lista dell'Unione; non condividiamo e prendiamo formalmente le distanze, da scelte fatte fuori da un contesto territoriale, anzi contro il territorio. Non ci convince questo metodo dell''espropriazione' della funzione di responsabilita' dei gruppi dirigenti locali, anche perche' ci si espone al rischio di far passare scelte di tipo oligarchico che portano in se' familismo e la centralita' di un rapporto personale in luogo di quello politico''. ''Per evitare tutto cio' si chiede alla Commissione elettorale regionale e Nazionale - e' detto nel documento - di farsi carico del problema della rappresentanza parlamentare della provincia di Crotone secondo il criterio del pluralismo della rappresentanza territoriale''. I segretari di Sezione, amministratori, componenti della direzione provinciale e della Commissione provinciale di Garanzia della federazione provinciale dei Democratici di Sinistra di Crotone, in premessa al documento affermano: '' preso atto della situazione politica relativa alla discussione per l'indicazione dei candidati per le elezioni politiche del prossimo aprile 2006, nel riconfermare con forte determinazione quanto gia' indicato nel documento presentato nei giorni scorsi, ribadiscono alcuni elementi che si ritengono essenziali per offrire un quadro di valutazione il piu' oggettivo possibile: - Le prossime elezioni politiche avranno un'importanza decisiva per le sorti del Paese e per il futuro della democrazia italiana. Il mantenimento di una prospettiva concreta di rinnovamento e sviluppo del nostro paese non puo' essere indebolito o addirittura messo in discussione. Il quadro di coesione nazionale e di unita' politica e morale del popolo italiano e' un bene irrinunciabile che pone a tutte le forze politiche, prime fra tutte la nostra, la necessita' di coerenza e di visione prospettica; La legge elettorale proporzionale, con cui voteremo, seppellisce la prassi che si era oramai consolidata del sistema maggioritario, che, pur con limiti, aveva portato ad una maggiore stabilita' dei Governi e a una cultura delle coalizioni politiche e del sistema dell'alternanza, oltre che alla centralita' dei candidati ed il loro radicamento sul territorio; L'attuale legge elettorale, senza il sistema delle preferenze, rendera' piu' difficile il rapporto fra elettori ed eletti, interrompendo il forte legame territoriale tipico del sistema uninominale. Ed e' in questo quadro di contesto che per vincere la prossima durissima battaglia elettorale occorre stimolare al massimo l'orgoglio dei nostri militanti, coinvolgerli e mobilitarli in un processo di riscossa democratica che dovra' contare sulla partecipazione sul protagonismo e sull'entusiasmo di tutti. Per avere PROTAGONISMO ed ENTUSIASMO, oltre che l'impegno di tutti i compagni, vi e' la necessita' che gli stessi siano resi partecipi nell'ambito delle scelte, esattamente come previsto nel regolamento per le candidature alle elezioni politiche del 2006 che pone al primo punto la riconoscibilita' politica, la capacita' di rappresentanza sociale, la rappresentanza territoriale. Nella nostra provincia tutto cio' rischia di non essere garantito,Riteniamo di dover esprimere grande preoccupazione per le divisioni che si stanno determinando su base regionale e che fanno segnare decisi passi indietro rispetto alle scelte fondamentali effettuate nel corso degli ultimi anni che hanno sempre visto il gruppo dirigente regionale unito e convergente sulle scelte piu' significative. Le difficolta' all'interno del gruppo dirigente sommate alle esigenze delle ''collocazioni'' degli uomini, a scapito del garantire la rappresentanza politica, procura un rischio enorme che e' quello di costituire una lista, almeno per la parte che ci riguarda, debole e non rappresentativa delle vere istanze della Calabria. Forse e' il caso che chi ha maggiori responsabilita' politiche sia direttamente in campo per garantire visibilita' e ruolo della Calabria in Italia? Ribadiamo, ancora una volta, che essenziale e' per la provincia di Crotone esprimere un candidato nella lista dell'Unione che sia espressione del territorio e che venga scelto dal territorio stesso, senza per questo volersi sottrarre dalle responsabilita' politiche nel garantire i diversi livelli del partito (nazionale e regionale), con modalita' che debbono vedere centrali le relazioni ed i rapporti, non gia' le imposizioni. Si deve scegliere un candidato di tutti e nel quale tutti si possano riconoscere. Siamo enormemente preoccupati che lo stato di enorme frustrazione dei compagni porti ad una disaffezione al voto, con grave nocumento per l'intera coalizione e per le successive e conseguenti ricadute negative che potrebbero manifestarsi anche alle prossime elezioni amministrative comunali (voteremo nel comune capoluogo e in quelli piu' importanti della provincia)''

Adamo replica a Soriero “ Chi si candida con altre liste competitive, incompatibile con il partito”

10/02 ''Al di la' di una prosa involuta, Soriero nella sua replica, ha dichiarato, di fatto, la volonta' di una sua candidatura al Parlamento anche in una lista diversa da quella dei Ds e dell' Ulivo. A pensar male, a volte, si fa peccato ma spesso ci si azzecca''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, circa le polemiche dell'ex parlamentare Pino Soriero sulle candidature per le prossime elezioni politiche. ''Tale eventualita' - ha aggiunto - non ha mai costituito elemento di confronto o di informazione verso gli organi dirigenti del partito di cui Soriero fa parte. A questo proposito non sono mancate le occasioni e le sedi per poterne discutere, per ultima la consultazione assai ampia e partecipata dei Ds della provincia di Catanzaro. Soriero, nel corso degli anni, non ha mai omesso di insegnarci la pratica della lealta' e dell' appartenenza al partito; anche per questo stupisce quanto egli sta facendo e dicendo, ancor piu', dal momento che nessuno mai in alcuna sede ha posto veti o pregiudiziali nei suoi confronti. Anzi, anche insieme a lui, la direzione regionale Ds ha unanimemente deciso di affidare alla consultazione degli iscritti e dei dirigenti le proposte di candidature che successivamente saranno valutate in sede regionale e decise a livello nazionale''. ''Francamente - ha proseguito Adamo - non posso non commentare che il mio stupore e' ancora maggiore non solo perche' al momento ancora nulla e' stato deciso ma anche perche' mai avrei immaginato che un 'capitano di lungo corso' dalla stoffa, dalla qualita' e dall' esperienza di Pino Soriero avesse mai pensato di vendersi l' anima per una potenziale mancata candidatura. In ogni caso Soriero sa bene che chi organizza la formazione di liste competitive con il partito e si candida altrove e' contestualmente ed automaticamente, per sua scelta, incompatibile con il partito. D' altro canto come Soriero sa l' impegno diretto di Romano Prodi e' quello della lista dell' Ulivo, di cui tra l' altro e' capolista proprio in Calabria. In ogni caso mi auguro che alla luce di queste considerazioni Soriero rifletta con serenita' e possa ricondursi ad una dimensione di responsabilita'''. Adamo replica anche ai segretari di sezione Ds di Crotone ai quali ''dico che siamo ancora nella fase di consultazione. Infatti, e' stato concordato con il segretario provinciale Giuseppe Corigliano, che domenica prossima si svolgera' la riunione di consultazione nella provincia di Crotone. In quella sede e' legittimo e necessario il confronto e l' esame delle proposte di candidature. A nessun dirigente e tanto piu' a nessun organismo, sia esso locale, provinciale, regionale o nazionale puo' essere impedito di avanzare proposte o esprimere riflessioni politiche''

Soriero “No alla politica con gli stivali”

10/02 ''Fernando Pignataro, autorevole dirigente della Cgil, ha appena annunciato l' abbandono dei Ds e gia' l' attuale segretario regionale calabrese pensa di poter sfoltire ulteriormente il partito da lui ancora diretto. Ma la politica non si affronta con gli stivali; ci vogliono nuove idee e un confronto di merito per sconfiggere Berlusconi e allargare il campo delle energie a sostegno di Prodi, dei Ds e dell' Unione''. A sostenerlo e' stato l' ex deputato ed ex sottosegretario del governo Prodi, Pino Soriero, attualmente responsabile delle infrastrutture del Sud della Direzione dei Ds, replicando alle affermazioni del segretario dei Ds calabresi, Nicola Adamo. ''Allora - ha aggiunto - insisto: perche' Pignataro e' andato via dai Ds? Perche' tanti socialisti si sono allontanati con grande amarezza dal partito dove erano entrati con entusiasmo? Perche' non si riesce a fare un accordo con l' area che fa capo all' assessore regionale Sandro Principe, portatore di una proposta politico-culturale molto interessante? Perche' non si riesce ad interloquire con associazioni e movimenti che non a caso guardano altrove? Allora fermiamoci in tempo rispetto ai rischi di un ulteriore restringimento e impoverimento culturale dei Ds. Alla faccia della democrazia ho appreso soltanto dalla stampa della consultazione dei soli segretari di sezione. Il direttivo provinciale di Catanzaro non lo si vuole riunire da mesi e a Catanzaro si vogliono ad ogni costo impedire le elezioni Primarie richieste invece dai Ds a Cosenza. Chiedo ad Adamo: se la federazione di Catanzaro e' sostanzialmente chiusa da mesi e non ha promosso nessuna iniziativa pubblica nella citta' ne' a livello provinciale ne' cittadino e' colpa di Soriero e dell' associazione Il Campo che invece hanno dato impulso anche alla raccolta delle firme contro la devolution e alla bellissima manifestazione col presidente Oscar Luigi Scalfaro?''. ''C' e' bisogno - ha proseguito Soriero - di un salto di qualita' vero confrontandoci con cio' che in tutta Italia in queste ore si sta discutendo: e cioe' che solo un rapporto fecondo tra i Ds, l' Ulivo, le associazioni culturali, i movimenti, le liste civiche portatrici di tanto sostegno potranno garantire un allargamento dei consensi a Prodi e all' Unione. Lo scontro con la destra e con Berlusconi e' sempre piu' duro ed anche piu' difficile. Si puo' bloccare il tentativo di recupero della Casa delle Liberta' coinvolgendo tanti cittadini che sono critici verso Berlusconi, ma non vedono ancora nell' Unione e nei Ds forti elementi di motivazione e di attrazione. Mi auguro che finalmente in Calabria si possa discutere nel merito, certo tenendo presente che l' associazione Il Campo non e' una corrente interna ai Ds che si puo' di volta in volta addomesticare o blandire. E' un' associazione radicata a livello nazionale in nove regioni, con 42 comitati territoriali e migliaia di iscritti all' associazione ma in gran parte non iscritti ad alcun partito. Come incanalare alcune di queste energie nel circuito delle liste dell' Unione? Se ne discute in piu' regioni e citta' d' Italia''

I Dirigenti DS di Crotone “Grave documento”

''Si vuole a tutti i costi impedire alla direzione provinciale Ds di Crotone di esprimersi liberamente sulle proposte di candidature al Parlamento. Questo fatto e' ancora piu' grave quando lo si vuole fare con un documento minaccioso a firma dei segretari di sezione ai quali e' tuttavia consentito di esprimere il loro pensiero in direzione provinciale''. E' quanto scritto in una nota sottoscritta da un gruppo di segretari di sezione dei Ds del crotonese, sindaci, amministratori, rappresentanti istituzionali, dirigenti politici provinciali, associazioni dell'assemblea dei grandi elettori in replica al documento di un' altra parte di dirigenti del partito. ''Perche' - prosegue la nota - non si vuole fare celebrare la direzione provinciale? Chi teme il confronto politico? Eppure le minacce violente di questi giorni subite da un dirigente del partito e i gravi fatti avvenuti alla Provincia e al Comune capoluogo avrebbero dovuto suggerire al segretario di federazione l'urgenza di una direzione provinciale''. ''Il partito da troppo tempo - conclude - e' in silenzio ed assente dalla scena politica. Bene fa il segretario regionale a garantire il rispetto dello statuto e del regolamento con la riunione dell'organismo''.

Convocata per domenica 17 la direzione provinciale di Crotone

La Federazione dei Democratici di Sinistra di Crotone, ha convocato la direzione provinciale del partito per domenica prossima alle 17 al il Costa Tiziana Hotel. All' ordine del giorno della riunione le elezioni politiche della prossima primavera.

Lunedì a Catanzaro l’assemblea degli “Amici del Campo”

Lunedi' prossimo, a Catanzaro, si riunira' l' assemblea degli Amici del Campo. Nel corso della riunione sara' discussa la presenza della stessa nella campagna elettorale a fianco di Romano Prodi.

 

 

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