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Diliberto a Cosenza presenta la candidatura Pignataro

 

Diliberto a Cosenza presenta la candidatura Pignataro e alimenta le polemiche nell’Unione con i radicali e punzecchiando Loiero. Repliche di Mancini e del Governatore calabrese.

10/02 E’ arrivato quest’oggi a Cosenza il segretario nazionale del PdCI, Oliverio Diliberto che ha ufficialmente aperto la campagna elettorale dei Comunisti Italiani. Di fianco a lui, al tavolo della conferenza svoltasi nel salone di rappresentanza del Comune di Cosenza, oltre al segreatrio regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, c'era il segretario generale della CGIL calabrese, che si è autosospeso per partecipare alle elezioni, Fernando Pignataro. Sintitetico il commento di Diliberto sulla candidatura di diamante proposta agli elettori : “Non solo lo presentiamo ma siamo qui per farlo eleggere”. Poi Diliberto ha toccato i maggiori punti della politica nazionale e locale. Sulle primarie a Cosenza ha lasciato mano libera al partito locale: ''Saranno i compagni a scegliere se procedere sulla strada delle primarie oppure no''. Ha ribadito circa l'eventualita' di scegliere con le primarie il candidato sindaco di Cosenza dell'Unione. Quello dello primarie e' un ''problema che riguarda il partito cosentino''. Sulla politica nazionale ha avuto modo di attaccare il Governo dichiarando: ''Siamo nella fase del comitato di liberazione nazionale. Dobbiamo liberarci da questi mascalzoni che sono al governo e per far questo ci vuole una coalizione la piu' larga possibile della sinistra insieme ai moderati''. ''Ovviamente - ha aggiunto - questa coalizione ha delle differenze al suo interno ma dall' altra parte Berlusconi sta reclutando, e pare che gli dia cinque seggi, i fascisti di Forza Nuova''. Poi sulla canidatura del no global Caruso ha aggiunto: ''La vicenda Caruso va chiesta a chi lo candida vale a dire a Rifondazione, ma per quanto mi riguarda tutto e' Caruso tranne che un pericolo per la democrazia''. ''Dopo avere avuto - ha aggiunto - per cinque anni Berlusconi presidente del Consiglio non sara' Caruso in Parlamento a mettere in discussione le istituzioni democratiche''. E per finire in bellezza, e non smentire la sua schiettezza politica e soprattutto le ultime ruggini in seno all’unione il Presidente del PdCI ha liberato due bordate una per i socialisti della Rosa nel Pugno ed una per il Presidente Loiero. Sentite: ''Io e il mio partito eravamo contrari ad accettare i Radicali nella coalizione perche' non c'entrano nulla con il centrosinistra'' e ripete così la sua censura verso il partito di Pannella e Bonino, dopo lo scontro nel vertice di ieri notte dell'Unione. ''A questo punto - ha concluso - chi li ha voluti si gratti la rogna'' . Chiosa finale per il Governatore calabrese: ''Mi sarei aspettato di piu'. Mi sarei aspettato dal presidente Agazio Loiero maggiori segnali di discontinuita' rispetto al passato''. Ha affermato rispondendo ad una domanda dei giornalisti circa il governo regionale della Calabria. ''Ma siamo ad un anno dalle elezioni - ha concluso Diliberto speriamo che cambi registro''.

Mancini: “Diliberto ricordi che c’è il puro che epura”

''Diliberto dovrebbe tenere a mente il monito che Pietro Nenni faceva ai suoi compagni, ai quali diceva che c' e' sempre un puro piu' puro che ti epura''. E' quanto sostiene in una nota il deputato della Rosa nel Pugno e responsabile nazionale per i rapporti con le organizzazioni sociali dello Sdi, Giacomo Mancini. ''E per questo - ha concluso Mancini - consigliamo a Diliberto, che si e' impegnato in un primo momento nel tentativo di estromettere dal suo partito Armando Cossutta e che adesso cerca di allontanare i radicali dal centrosinistra, di smettere prima che gli elettori italiani boccino la sua politica''.

Loiero: “Dilibero è male informato”

''O non sa oppure e' male informato''. E' quanto sostiene il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero sulle dichiarazioni del segretario nazionale del Pdci, Oliviero Diliberto, circa l'azione del governo regionale. ''Per una volta - ha aggiunto Loiero tramite una nota del portavoce - derogo alla regola che mi sono imposto di non rispondere ai rilievi che mi si muovono. Lo faccio perche' questa volta il rilievo e' civile e sembra piu' uno stato d'animo elettorale, con le tentazioni dettate dal proporzionale, che una critica. Ma lo faccio anche perche' e' Oliviero Diliberto, persona che stimo, a muoverlo. Dubito che il personaggio sappia quel che si sta facendo in Calabria o, piu' verosimilmente, e' stato informato male''. ''In ogni caso - ha proseguito - se si eccettua, forse, la composizione della Giunta per la quale ho finito per accettare qualche segnale di continuita' col passato (errore comunque emendabile), tutti i grandi temi che l'esecutivo ha affrontato, dalla costruzione della cittadella regionale, al trasferimento delle funzioni alle Province, al varo delle linee guida in materia urbanistica, all'impiego totale dei fondi strutturali (parlo di 740 milioni di euro), al ruolo che abbiamo svolto con la Protezione Civile per cui Cavallerizzo di Cerzeto sara' ricostruita a un anno esatto dal suo crollo, all'accordo di Santa Trada, tutti, rispetto al passato, sono nel segno della discontinuita'''. Loiero sostiene infine di usare ''la parola discontinuita' e non rivoluzione, come pure sarei tentato di fare, per rispetto al mio interlocutore che di tale sostantivo, piu' legittimamente del sottoscritto, possiede il copyright''.

 

 

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