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Elezioni politiche 9/10 aprile

 

Gli scontenti della Margherita verso la lista civica

28/02 Dopo la giornata di ieri con l' ufficializzazione di una lista civica al Senato (ma non si disdegna anche la Camera) degli scontenti della Margherita, stamattina nuove ed autorevoli conferme sulla frattura netta dentro la Margherita calabrese alla vigilia della presentazione delle liste. Oltre al presidente della Provincia di Vibo, Ottavio Bruni, il capofila degli scontenti e' il potentissimo assessore regionale all' agricoltura Mario Pirillo, assai vicino al presidente della Regione Agazio Loiero. ''La lista? La facciamo sicuramente'', risponde Pirillo. C'e' un simbolo depositato (Calabria per il presidente) ma forse se ne utilizzera' un altro. ''Non e' un problema di simboli'', fanno sapere i delusi di Dl. Dietro il movimento per la lista c'e' la mancata risposta alla richiesta di visibilita' che da mesi l'area vicina a Loiero esprime alla dirigenza nazionale della Margherita, Franco Marini e Francesco Rutelli in testa. Nei nomi fin qui emersi delle candidature a Camera e Senato, all'area Loiero sarebbe infatti riservato solo il nono posto (assolutamente non sicuro) per la vedova di Franco Fortugno, Maria Grazia Lagana', e nessuna presenza al Senato. Loiero per il momento tace, ma Bruni e Pirillo danno ormai per scontato che la lista si fara' comunque e che gli scontenti aumentano di minuto in minuto.

Franceschini replica a Loiero “Liste immodificabili. Non si crei instabilità””

28/02 Agazio Loiero ''si preoccupera' di mantenere buoni rapporti con il proprio partito e di non creare un'instabilita' pericolosa'' nell'Unione. Cosi' il coordinatore dell'Esecutivo della Margherita Dario Franceschini risponde a chi gli chiede di commentare l'intenzione del governatore della Calabria di presentare una propria lista nella regione. ''Non capisco tutto questo dibattito - dice Franceschini - che continua sulle liste della Margherita e dell'Ulivo in Calabria. E' tutto incomprensibile: le liste dei candidati della Margherita per Senato e Camera sono state approvate venerdi' scorso in Direzione e sono immodificabili''. ''Questo dibattito sulla presunta presentazione di una lista civica in Calabria - prosegue - contrasta con le decisioni gia' assunte da tutta l'Unione a livello nazionale e mette inutilmente in fibrillazione i partiti calabresi, soprattutto quelli piu' piccoli, che temono di vedere pregiudicato il raggiungimento dello sbarramento regionale al Senato''. ''Sono convinto - conclude Franceschini - che il Presidente della Regione si preoccupera' di mantenere buoni rapporti con il proprio partito e di non creare una pericolosa instabilita' nella coalizione che sostiene la sua giunta''

Loiero replica a Franceschini “Non sono interessato a candidature, e non lascio solo chi è rimasto fuori. Lui si preoccupi del malessere diffuso nella Margherita”

28/02 ''Si preoccupi Dario Franceschini del malessere diffuso nella Margherita, non solo in Calabria, ma in tutto il Paese. Per quanto mi riguarda, non sono personalmente interessato a candidature, vedo cosa faranno questi miei amici che, in ogni caso, vorrei tenere nell' ambito del partito e della coalizione di centrosinistra. Di certo non li lascio al loro destino''. Lo ha detto Agazio Loiero, presidente della Giunta regionale parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa a Catanzaro circa la nascita di una lista civica, collegata al centrosinistra, in occasione delle prossime elezioni politiche. ''Non ho preso nessuna decisione - ha aggiunto Loiero - registro che, in Calabria, c' e' una parte preponderante della Margherita che e' scontenta per come sono state fatte le liste e cioe' senza che questi ampi settori potessero entrare e codecidere qualcosa. Neppure il sottoscritto, presidente della Regione, della Margherita, e' stato mai consultato. Certo io non sono abituato a stare dietro le stanze. Davanti a liste fatte altrove e, come dice Dario Franceschini, immodificabili come se fossero bolle papali, e' chiaro che non so questi amici cosa faranno''. ''Certamente, per quanto mi riguarda, non mi muovero' - ha concluso - ma se questi amici si dovessero muovere non ho intenzione di abbandonarli e mi battero' perche' restino nell' alveo del centrosinistra''.

Rutelli sul caso Loiero: “Le liste sono chiuse”

28/02 "Ormai le liste sono chiuse, regione per regione sono state tutte approvate dalla direzione, che conta 60 persone, e il maggior numero di obiezioni e' stato di un voto contrario". Cosi' il presidente della Margherita Francesco Rutelli risponde a una domanda sul caso-Loiero, il presidente della Regione Calabria che sembra intenzionato a dare vita ad una lista propria. Sbarcato dal Margherita Express, Rutelli ha detto che "le liste le abbiamo gia' concluse, sono pronte e cosi' gli apparentamenti". Quanto, invece, alla candidatura di Giulio Santagata, deputato Dl fra gli uomini piu' vicini a Prodi e che in un primo momento non era nella lista del partito ne' alla Camera ne' al Senato, Rutelli ha detto: "Santagata e' candidatissimo. Loiero non e' candidatissimo perche' e' persidente della Regione Calabria. Santagata e' un deputato uscente e sara' ricandidato. Su di lui c'era stato un problema di designazione, in un primo momento, da parte della componente legata a Parisi. Ma tutto e' stato risolto".

Bruni “Senza fatti nuovi dalla Margherita noi andiamo avanti”

''Tutto dipende dalle liste della Margherita. Siamo ancora alla ricerca di un' intesa e di un accordo con il partito ed e' il presidente della Regione, Agazio Loiero che ha i contatti. Ancora speriamo, ma se non ci saranno fatti nuovi andiamo avanti''. A dirlo e' stato il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, che nei giorni scorsi si e' fatto promotore di una lista che recuperi le esperienze espressione della Margherita calabrese che non hanno trovato collocazione nelle liste di Camera e Senato. ''Stiamo lavorando - ha aggiunto Bruni - alla composizione della lista e siamo pronti per il Senato. Per quanto riguarda la Camera stiamo valutando. Possibilita' di tornare indietro? Mi pare di no, almeno da quello che si dice a livello regionale''.

Liste civiche: Minniti (DS) chiede di ricucire il rapporto

28/02 ''Capisco le ragioni che hanno portato persone vicine al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a manifestare riserve ed esplicite contrarieta', ma rivolgo un appello affinche' si possa ricucire il rapporto, avendo come obiettivo quello di sviluppare una reciproca capacita' di ascolto''. E' quanto ha detto il responsabile Sicurezza e Difesa dei Ds, Marco Minniti, parlando a Crotone, dove ha partecipato all'inaugurazione della sede elettorale dell'Ulivo, circa la possibilita' della nascita di una lista civica in occasione delle prossime elezioni politiche.

Liste civiche: Tassone attacca “Una questione di potere”

''Il contenzioso che si e' aperto in queste ore tra il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, e la Margherita, il suo partito, e' la dimostrazione della qualita' e del tenore degli argomenti di cui si occupano i moderati dell'Unione: essere uniti solo da un patto di potere''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Mario Tassone, vicesegretario vicario dell' Udc e viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti. ''E' questa - aggiunge Tassone - la ricchezza delle proposte che la Margherita sfodera per il bene della Calabria e dei suoi cittadini''.

Sapia (AN) “La Margherita distrugge la politica vera”

28/02 ''La Margherita si candida ad essere distruttrice della politica vera, quella territoriale, rispetto alla quale non solo mostra di non avere alcuna strategia, ma dimostra di mortificare processi di partecipazione elementari promuovendo a parlamentari uomini senza voti e senza idee''. E' quanto sostiene in una nota il sub-commissario provinciale di An di Cosenza, Michele Sapia. ''La Margherita - ha aggiunto - e' il partito che ha finora maggiori responsabilita' nella fase di stallo regionale e sono certo che ne paghera' presto le conseguenze. E' un partito che ha una chiara connotazione di potere ascrivibile al vecchio metodo democristiano e non ha alcuna, chiara visione dei processi di partecipazione''.

DS di Cosenza: “La candidatura Adamo voluta da tutti”

28/02 ''La candidatura di Adamo al Parlamento, nonostante l'interessato avesse fatto ripetutamente conoscere la sua indisponibilita' e pur nella consapevolezza del suo ruolo fondamentale e decisivo alla Regione, e' stata quella indicata unanimemente da tutte le sezioni della provincia, ed il gruppo dirigente della Federazione, nell'analizzare i risultati delle consultazioni, sottolineo' in un comunicato stampa uscito in epoca non sospetta, come la candidatura di Adamo sarebbe stata indiscutibile e voluta da tutti, a cominciare dagli altri compagni che erano stati i piu' indicati dopo di lui''. E' quanto scritto in una nota della Federazione dei Ds di Cosenza. ''La candidatura di Adamo - prosegue la nota - e' stata fortemente voluta ed in termini positivi dalla Segreteria Nazionale del Partito; altro che punizione o fuga dalla Regione! Infatti, la Commissione Elettorale Nazionale ha autorizzato per Adamo l'unica deroga in Italia per la candidatura di un componente di un Governo Regionale. Il regolamento elettorale approvato dalla Direzione Nazionale, e' noto, prevede il divieto di candidatura dei Consiglieri Regionali. La candidatura di Adamo non solo non e' una fuga ma un riconoscimento e la manifestazione di fiducia all'attivita' svolta dalla Giunta Regionale calabrese. Adamo in lista testimonia la coniugazione del progetto di governo della Calabria con quello del nuovo governo nazionale''. ''Non e' un caso che Adamo - conclude la nota - e' stato chiamato a far parte della lista guidata del candidato Premier on. Romano Prodi. Adamo per tutti i compagni delle sezioni e per il gruppo dirigente della federazione e' sempre stato e rimane il leader insostituibile che, aldila' del ruolo che ricoprira' nelle varie fasi e vicende, continuera' a dare un contributo fondamentale e di primo piano per il Partito e per la Calabria; ed il rilievo che il gruppo dirigente nazionale ha voluto dare alla sua candidatura al Parlamento riempie di orgoglio e di soddisfazione tutti i diessini dell'intera provincia di Cosenza''

I candidati dei DS a Camera e Senato in Calabria

28/02 I Democratici di Sinistra calabresi hanno indicato le proposte di candidatura per le elezioni politiche del prossimo 9 aprile. Questo l'ordine - secondo quanto scritto in una nota - dei rappresentanti nella lista dell'Ulivo per la Camera dei Deputati e in quella dei Ds per il Senato della Repubblica: Camera dei Deputati Lista dell'Ulivo 2) Marco Minniti 4) Nicola Adamo 6) Leone Zappia 8) Marilina Intrieri 10) Franco Amendola 12) Pietro Midaglia 14) Franco De Luca 16) Salvatore Costantino 18) Concetta Richichi 20) Francesco Pansera 22) Michele Ambrogio. Al Senato la lista dei Ds vede 1) Nicola Latorre 2) Rosa Calipari 3) Nuccio Iovene 4) Battista Genova 5) Giuseppe Corigliano 6) Vanna Argentino in Mazzitelli 7) Enzo Bruno 8) Massimo Conocchia 9) Giovanni Laruffa 10) Vincenzo Anania.

Mussolini e Aloi capilista alla Camera per Azione Sociale

28/02 Si e' riunito a Lamezia Terme il coordinamento regionale di Azione Sociale, al quale hanno partecipato i responsabili regionali del Fronte sociale nazionale Pasquale Mastroianni e di Forza Nuova Felice Sidari. Nel corso dell'incontro Natino Aloi ha svolto la relazione sull' attuale situazione politica in Calabria. Al termine della riunione e' stato annunciato che a guidare la lista di Alternativa Sociale per la Camera dei deputati saranno Alessandra Mussolini e Natino Aloi.

Minniti: “La nuova legge elettorale va cambiata”

''Per me e' un onore stare al fianco di Prodi''. E' quanto ha detto il responsabile Sicurezza e Difesa dei Ds, Marco Minniti, questa sera a Crotone dove ha partecipato all'inaugurazione della sede elettorale dell'Ulivo. Circa la nuova legge elettorale Minniti ha poi detto che ''e' da cambiare perche' spezza il rapporto tra candidati ed elettori. E questo e' pernicioso per la democrazia, perche' scelte cosi' impegnative non possono essere in mano a poche persone''. ''A Crotone - ha poi aggiunto - si gioca una partita decisiva perche' questa citta' ha rappresentato, nel bene e nel male, il termometro della Calabria, anticipando i processi politici che poi si sono diffusi in tutta la regione. La vocazione di questo territorio e' quella industriale che puo' convivere anche con il turismo, senza trascurare il porto e l'energia in cooperazione con il governo nazionale, quello regionale e la Provincia, dove Sergio Iritale sta facendo un lavoro straordinario, insieme ai sindaci, il che ci induce a pensare ad un governo complessivo del territorio con i sindaci in prima linea''

Laratta: “Il centrosinistra è la speranza della Calabria”

28/02 «La Calabria ha bisogno di una ventata di novità; le elezioni politiche del prossimo 9 aprile dovranno ridare la speranza alla nostra terra con la vittoria del centro-sinistra. Da quel giorno daremo inizio alla costruzione di un nuovo progetto politico, capace di segnare una svolta e di dare vita ad una nuova stagione di rinascita anche in Calabria». Lo ha affermato il vicesegretario regionale della Margherita, Franco Laratta, nel corso di un incontro con una foltissima delegazione di dirigenti, iscritti e amministratori della Margherita che hanno partecipato a Cosenza ad un incontro organizzativo in vista delle imminenti elezioni politiche. Laratta ha anche parlato di un voto intelligente in Calabria «che premi chi guarda avanti con coraggio, chi ha un' idea ed un progetto per una Calabria migliore, chi pensa che la nostra terra merita piu' attenzione e maggiori investimenti, chi punta sullo sviluppo, sulla innovazione e sulle imprese, chi sa guardare ai bisogni della gente, chi punta sulle grandi risorse dei calabresi che meritano molto di piu' di quanto gli è stato dato finora».
Laratta ha poi evitato ogni polemica interna al partito in merito alle possibili liste civiche che romperebbero l'unità del partito: «Abbiamo costruito un bel partito in Calabria, che ha saputo sempre vincere e convincere, che ha strutture democratiche interne e regole valide per tutti, che conta su una classe dirigente molto radicata sul territorio. La Margherita calabrese saprà vincere la sfida del 9 aprile, saprà dare risposte opportune ed adeguate ai calabresi, non teme contraccolpi elettorali: siamo un partito forte, abbiamo un progetto credibile, puntiamo sul rinnovamento e sulla migliore tradizione. Tutto quello che ha il sapore di neo-qualunquismo non ci preoccupa nè ci spaventa. L'avversario da sconfiggere è la Destra».
Laratta ha poi chiesto un impegno straordinario a tutti i dirigenti locali del partito in vista del voto del 9 aprile: «La lista dell'Ulivo in Calabria è capeggiata da Romano Prodi: sarà direttamente lui, quale futuro presidente del Consiglio, a garantire un forte impegno del nuovo governo di centro-sinistra per il futuro della Calabria, per il suo sviluppo , per una nuova primavera. La lista della Margherita al Senato, guidata da Enzo Bianco, punta su energie nuove, e anche su qualità, esperienza, competenza e radicamento territoriale. Questa nostra lista guarda avanti perchè inserita in un grande progetto nazionale; saprà dare voce ai bisogni e alle scommesse della nostra terra. Il popolo calabrese saprà scegliere e darà tanta forza alla Margherita calabrese e all'Ulivo di Romano Prodi».
Il vicesegretario regionale della Margherita, che si è detto preoccupato per alcune vicende calabresi e per una possibile e devastante instabilità politica, ha concluso l'incontro con i quadri locali del partito sostenendo che «ai grandi problemi dell'Italia e della Calabria si risponde con un grande progetto politico, non di certo con piccole operazioni senza futuro». E poi la battuta finale: «Qualcuno pensa forse che il 9 aprile si svolgeranno le elezioni comunali in un paesello di 1000 abitanti. In realtà abbiamo davanti un grande nemico politico da battere: Berlusconi e quel centro-destra che ha fatto a pezzi l'Italia e ha messo in ginocchio la Calabria. Basterebbe pensare a questo per ritrovare il gusto dell'unità e della compattezza per meglio sconfiggere il nemico».

Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato

E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari. La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati. Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618

CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12

SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309

Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio

Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio: il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera' oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'', ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''. Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101 episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'', aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita' politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'', ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione. Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392 femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni, vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni. Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra' insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria. La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a 34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale' e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita' di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta, che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni, del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi' 24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera, presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali), all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Le tappe del procedimento preparatorio al voto

Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione. La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del 35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile) e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14 del giorno successivo.

Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato.

Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria. La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura) e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche, quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative (per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione. Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri. In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio, le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio (dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento, premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara' chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi. Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative, che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino, Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera. Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale, che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale. E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30 giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.

 

 

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