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Archivio Notizie 2005
dal 27 gennaio al 8 febbraio
Il
Presidente dell’ANAS denuncia gli automobilisti che viaggiavano
senza catene
08/02 Denunce, in sede civile e penale, per i conducenti
dei tir che non hanno rispettato l'obbligo di transito con le catene
montate e hanno bloccato la circolazione sull'autostrada Salerno-Reggio
Calabria. ''Con la serenita' del capo azienda che ha fatto tutto il
possibile'' per far fronte ad un evento ''eccezionale'', il presidente
dell'Anas, Vincenzo Pozzi, ascoltato nuovamente dalla commissione Lavori
pubblici del Senato, e' tornato a ribadire che la macchina operativa
dell'Anas ''non e' stata affatto colta di sorpresa'' dall' emergenza
neve che ha interessato l'A3 tra il 25 e il 29 gennaio e ha annunciato
le iniziative di denuncia. Non solo: presto, ha aggiunto, potrebbe farsi
spazio una norma che renda obbligatoria la presenza di catene a bordo
dei veicoli sempre, in qualsiasi stagione, tanto da poter divenire anche
una dotazione di serie. ''La direzione Affari legali dell'Anas - ha
detto Pozzi nel corso dell'audizione - ha gia' avviato, su mia disposizione,
le opportune iniziative di denuncia civile e penale nei confronti dei
trasgressori, ai sensi dell'art. 2043 del Codice civile e degli artt.
432 e 650 del Codice penale''. In altre parole, per responsabilita'
civile, blocco della sicurezza dei trasporti, inosservanza dei provvedimenti
emessi dall'autorita'. Nello specifico, ha spiegato Pozzi, l'Anas sta
''procedendo alla denuncia di alcuni conducenti di tir che non hanno
risposto all'obbligo emanato di uso di catene montate''. Una ''minaccia
delirante e offensiva'' secondo i consumatori che aderiscono all'Adoc
che, da parte sua, ne chiede invece le dimissioni. Tuttavia, ha ammesso
Pozzi, anche gli stessi controlli delle catene non sono stati certo
facilitati dalle caratteristiche dell'A3, un'autostrada a libera circolazione
e dunque senza barriere e caselli di ingresso: nel tratto interessato
dall' emergenza neve, Pozzi ha spiegato che ''sono presenti 15 ingressi
sulla carreggiata nord ed altrettanti sulla carreggiata sud. Questa
caratteristica strutturale dell'A3 ha sicuramente contribuito a rendere
piu' difficile sia l'effettiva chiusura della tratta autostradale -
ha sottolineato - sia l'esecuzione dei controlli sull'obbligo di catene''.
Questione che potrebbe essere definitivamente risolta con la previsione
di un obbligo perenne. ''Ci sono gia' contatti con il ministero delle
Infrastrutture per una possibile modifica normativa che preveda l'obbligo
di avere le catene a bordo, cosa che potrebbe divenire anche in dotazione
di serie dei veicoli'', ha affermato Pozzi sempre nel corso dell'audizione.
In ogni caso, ha ribadito, sono state messe in atto sia le misure preventive
(il sale e' stato sparso sulle strade sin dal 24 gennaio, per un totale
che in sei giorni ha raggiunto i 23.420 quintali) che quelle necessarie
per affrontare ''l'evento anomalo'': a seguito delle segnalazioni diffuse
dal Dipartimento della Protezione civile, l'Anas ''ha allertato il suo
personale secondo il predisposto piano neve'', e' stato ''attivato ogni
mezzo di informazione'', cosi' come i pannelli a messaggio variabile
''mostravano chiaramente'' l'obbligo di catene gia' dalla notte del
25 gennaio, ha sottolineato Pozzi, aggiungendo che anche il rapporto
con le Prefetture e' stato ''utile e fattivo''. Quello che e' stato
fatto, ha commentato al termine dell'audizione, ''e' stato al di la'
del possibile sia per l'organizzazione che non ha peccato nell'efficienza
sia per la capacita' e la dedizione degli uomini dell'Anas che - ha
concluso - mi rendono fiero di essere a capo dell'azienda''. Il presidente
dell'Anas si e' infine detto ''sicuro'' che anche il decreto ministeriale
che ha istituito presso il ministero dell' Interno il Centro di coordinamento
nazionale ''permettera' di sviluppare ulteriormente le azioni nelle
emergenze''.
Rinviato
al 14 febbraio il Consiglio regionale
08/02 Il Consiglio regionale e' stato rinviato al 14
e 15 febbraio prossimi. La decisione e' stata presa dal presidente Luigi
Fedele dopo che il centrosinistra, con Michelangelo Tripodi, aveva posto
come condizione per il prosieguo dei lavori, la presenza certa in aula
della maggioranza di centrodestra. Per superare il blocco dei lavori,
Fedele ha sospeso brevemente la seduta per una riunione in Aula dei
capigruppo, a conclusione della quale, constatata l' insufficiente presenza
dei consiglieri di maggioranza, ha deciso di riconvocare il Consiglio
al 14 e 15 febbraio prossimi. Il lavori erano cominciati in ritardo
e la seduta era iniziata con l' approvazione, senza osservazioni, del
verbale della seduta precedente e con la lettura all' Aula delle Comunicazioni.All'
ordine del giorno dei lavori, tenuto conto che il 14 e 15 febbraio sono
le ultime date utili per riunire il Consiglio regionale prima della
conclusione della legislatura, oltre gli argomenti all' ordine del giorno
di oggi, e' prevista la trattazione del Bilancio annuale 2005, pluriennale
2005-2007, e del Documento di programmazione economico-finanziaria della
Regione.
La
Lav chiede al Prefetto di vietare la sagra di Spezzano che ha agnelli
per bersaglio
08/02 La Lav ha chiesto al Prefetto di Cosenza di vietare
la sagra in programma a Spezzano Albanese che prevede, e' scritto in
una nota, l' impiego di agnelli come bersagli. Gli animali, sostiene
la Lav ''vengono abbattuti poco prima della competizione e tenuti appesi
ad una fune a testa in giu', a cui vengono fissati degli anelli nelle
narici, per essere centrati dalla spada di 'condottieri' a cavallo''.
''si tratta - ha sostenuto Mauro Bottigelli, responsabile del settore
Palii e Sagre della Lega Anti Vivisezione - di una gara profondamente
diseducativa per organizzatori, partecipanti e pubblico, soprattutto
per le fasce giovanili. Non solo, sono violate anche le norme minime
di sicurezza per cavalli, fantini e pubblico, ma il Comune non ha nemmeno
avvisato per tempo il Servizio veterinario che, trattandosi di una manifestazione
con l' impiego di animali, ha l' obbligo di esprimere il parere di merito
circa la regolarita' dell' impiego degli animali''. ''Appellarsi alle
tradizioni - ha aggiunto Bottigelli - e' il solito tentativo abietto
di nascondere le proprie responsabilita', soprattutto, da parte di chi,
per ruolo istituzionale e dovere civico, e' tenuto a bandire modelli
di comportamento improntati alla violenza su qualsiasi creatura, umana
o non umana che sia. Commissionare la morte di animali per divertire
genitori, ragazzi e bambini, contrasta con le piu' elementari regole
comportamentali e per i giovani e' sicuro viatico di condotte irresponsabili
anche in eta' adulta''.
Ass.
Mirigliani: “nessuna restrizione o vincolo con le linee guida
per l’urbanistica”
08/02 ''Con le linee guida non si sono introdotte delle
decadenze, restrizione o vincoli non discendenti dalla legge urbanistica
regionale n. 19/2002''. E' quanto sostiene in una nota l'assessore regionale
all'Urbanistica, Raffaele Mirigliani, circa le linee guida. ''In particolare
- ha aggiunto - la disciplina transitoria cosi' come illustrata nell'
elaborato delle Linee Guida corrisponde esattamente a quella prevista
dagli artt. 64 e 65 della predetta legge. Peraltro, i predetti articoli
non annullano o bloccano i pregressi strumenti urbanistici, soprattutto
quelli che, intervenuti dopo l' avvento della Legge Urbanistica Regionale,
hanno tenuto conto della relativa normativa. Essi invece, sono diretti
a realizzare il passaggio del pregresso sistema procedurale e sostanziale
al nuovo, fissando anche i termini per i necessari adeguamenti. A fronte
della indubbia complessita' della normativa predetta, l' Assessorato
Regionale all' Urbanistica ha sinora operato e si propone di operare
con interpretazione non certo eversiva e neanche restrittiva, ma con
equilibrio diretto a consentire un avvio ''morbido'' e non certo traumatico
del nuovo sistema''. ''Peraltro - ha proseguito Mirigliani - attribuire
direttamente alla elaborazione delle Linee Guida effetti che sono previsti
dalla legge, significa decentrare il tema della discussione. Se cadenze
e termini, peraltro non perentori, dovessero verificarsi come non sostenibili
o inopportuni, e' argomento che puo' essere esaminato in sede debita
con eventuale proposta di modifica ed integrazione della Legge Urbanistica
Regionale. Per il che, anche tenuto conto di critiche dottrinarie relative
a talune contraddizioni ed incongruenze nascenti dalle diverse sovrapposizione
dei lavori preparatori, nonche' da inadeguate valutazioni della concreta
operativita', anche in relazione ai mezzi economici, lo stesso assessorato
non e' alieno dal rendersi promotore di proposta di modifica od integrazione.
Del resto, anche dopo l' adempimento a quanto onere della Giunta regionale
ai sensi dell' art. 17, comma 5, della legge il Consiglio regionale
e' sovrano ai fini di normativa di sospensiva o di rinvio dei termini
per tutti gli altri successivi adempimenti''. L'assessore regionale
all'Urbanistica ha poi evidenziato che ''le Linee Guida, non e' mai
inutile ripeterlo, rappresentano uno strumento snodo (interinale e temporaneo),
per 'svoltare' anche in termini di competenza e di devolution delle
funzioni, se davvero si vuole attuare la legge regionale e se si crede
in essa. Ben vengano i dibattiti e le critiche. Ma nel rispetto della
verita' e non suscitando allarmismi, magari confondendo il termometro
con la febbre ed addossando al termometro il malessere. Ancora una volta
si invita alla lettura ed alla corretta lettura del testo delle Linee
Giuda, secondo la loro lettera ed il loro spirito nel sistema, senza
demonizzazioni o ipotesi dietrologiche''. ''Per il prossimo mese di
marzo - ha concluso Mirigliani - e' previsto un seminario con la partecipazione
di urbanisti di fama nazionale ed il coinvolgimento di altrettanti qualificati
esponenti locali per discutere e chiarire quanto necessario. Si aggiunge
inoltre che, nella doverosa prosecuzione dell' attivita' anche nella
fase finale della legislatura, prosegue ogni iniziativa per l' avvio
concreto degli altri strumenti regionali, che avverra' con il pieno
coinvolgimento degli enti, istituzioni, associazioni e categorie interessate
nello spirito del corretto svolgimento dei procedimenti amministrativi,
senza pero', che gli stessi possano essere esautorati da sostanziali
'veti', anziche' contributi dialettici''.
Gemellaggio
piccante tra Peperoncino festival e Carnevale di Viareggio
08/02 ''Gemellaggio piccante'' fra il ''Peperoncino
Festival'' di Diamante e il Carnevale di Viareggio. L' iniziativa, da
tempo avviata dall' Accademia Italiana del peperoncino, ha avuto la
sua prima ''consacrazione'' con una manifestazione ieri nella citta'
toscana nell' ambito dei festeggiamenti del martedi' grasso. Una cena
con piatti ''infuocati'' e il concorso ''Giarrettiera Pic 2005''. L'
incontro gastronomico ha avuto luogo al ristorante ''Il Trinchetto''.
Al concorso, che si e' svolto nel clima festoso del Carnevale, hanno
partecipato signore e signorine di tutte le eta'. Tre le premiate: la
signora Beatrice, primo premio, con una giarrettiera con peperoncini
luminosi ad intermittenza. La signorina Maria Giovanna, seconda classificata,
con una giarrettiera artigianale con peperoncini secchi. La signorina
Martina, terzo premio, con una giarrettiera molto sexy fata di velluto
rosso e ''diavulilli''. A settembre al Peperoncino Festival sfileranno
sul lungomare di Diamante le maschere e forse anche i carri del Carnevale
di viareggio ''L' iniziativa deve essere perfezionata - dice il presidente
Enzo Monaco - perche' la volonta' da sola non basta. Bisogna adesso
analizzare i costi degli spostamenti. Di certo il carnevale di Viareggio
sara' presente alla nostra manifestazione di Diamante. Resta da vedere
se ci sara' un gruppo di maschere o uno dei carri vincitori''.
Protestano
contro il nuovo Parroco i parrocchiani di rito greco di Santo Sofia
D’Epiro
08/02 Saranno in centinaia i parrocchiani di Santa
Sofia d' Epiro che con pullman e mezzi propri si recheranno domani pomeriggio
a Lungro per protestare davanti al palazzo vescovile contro la nomina
di un nuovo parroco. E' la risposta dei fedeli del centro italo-albanese
alla decisione del vescovo di Lungro, contrario a nominare il viceparroco
Demetrio Braile, responsabile della parrocchia di San Atanasio il Grande,
rimasta vacante dalla morte dell' archimandrita papa' s Giovanni Capparelli,
avvenuta il 20 gennaio scorso. La decisione di attuare una forma di
protesta e' stata presa nel tardo pomeriggio nel corso di una affollata
assemblea di parrocchiani, presenti anche rappresentanti delle forze
politiche ed il sindaco Vincenzo Sanseverino. I parrocchiani presenti
hanno anche concordato che se il viceparroco Braile, che negli ultimi
quattro anni ha sostituito nell' azione pastorale papa' s Capparelli
(impedito per gravi motivi di salute) non verra' nominato parroco ''sono
pronti a disertare le funzioni religiose e a pregare riuniti nelle abitazioni''.
Il sindaco e una delegazione municipale hanno anche fissato per giovedi'
mattina un incontro a Roma con i responsabili della Congregazione Orientale.
Scopo del colloquio e' cercare una soluzione che concili le posizioni
della diocesi di Lungro e quelle dei parrocchiani.
Convocato
per il 10 febbraio il Consiglio provinciale
08/02 E’ convocato il Consiglio provinciale in
sessione straordinaria, sotto la presidenza dell’On. Francesco
Principe, nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza,
per giovedì 10 febbraio 2005 alle ore 17.00, in prima convocazione,
e per venerdì 11 febbraio c.a. alle ore 19.00, in seconda convocazione,
per trattare i seguenti argomenti:
01) Designazione di N. 3 membri effettivi e N. 3 membri supplenti per
le Commissioni e Sottocommissioni Elettorali Circondariali di Cosenza,
Paola, Castrovillari e Rossano;
02) Sostituzione del Consigliere Francesco Corbelli con il Consigliere
Francesco Principe dalla Quarta alla Sesta Commissione Consiliare Permanente;
03) Acquisizione terreno a titolo gratuito in Cariati. Piano triennale
delle opere pubbliche 2004-2006;
04) Approvazione nuovo Statuto della Biblioteca Civica di Cosenza.
Traffico
di droga tra la Colombia e l’Europa. Un arresto a Rossano
08/02 Un'operazione di Polizia per l'arresto dei presunti
componenti di un'organizzazione criminale che faceva arrivare cocaina
dalla Colombia in Europa e' scattata poco prima dell'alba in Italia
e Spagna. Agenti delle Questure di Udine e Pordenone stanno notificando,
in Friuli-Venezia Giulia e Calabria, ordinanze di custodia cautelare
in carcere emesse dal Giudice Distrettuale Antimafia di Trieste, Massimo
Tommasini, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo
giuliano nei riguardi di cinque persone di nazionalita' italiana, colombiana
e domenicana per l'ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata
al traffico internazionale di cocaina. Altri arresti sono in corso in
Spagna. Le ordinanze sono state emesse sulla base degli sviluppi di
una vasta inchiesta su un traffico di cocaina che, intrisa in abiti
e camicie, arriva dalla Colombia in Spagna, dove transitava e veniva
stoccata prima di essere trasferite in varie zone del Nordest d'Italia.
Nella prima fase dell'inchiesta, condotta dalle Squadre Mobili delle
Questure di Udine e Pordenone, coordinate dal pm distrettuale antimafia
Raffaele Tito, nello scorso mese di ottobre la Polizia e l'Interpol
arrestarono 35 persone, alcune delle quali bloccate in Spagna. Gli arrestati
per l' ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata allo
spaccio di sostanze stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione
- tra Udine, Pordenone e Cosenza - sono il dominicano Manuel Argenis
Ortiz Castillo, di 23 anni, arrestato a Udine; Franco Trevisan, di 31
anni, di Aviano (Pordenone); Silvana Spagnulo, di 44, di Pordenone,
e Antonio Roberto Garcia Polano, di Santo Domingo (Repubblica Domenicana)
38 anni, e residente a Pordenone è stato arrestato a Rossano
Calabro dalla Polizia locale. L'uomo e' stato individuato all'interno
di un capanno ubicato all'interno dell'area industriale di Corigliano
Calabria, sempre in provincia di Cosenza. Gargia era colpito da un ordinanza
di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Trieste. Il Garcia, che al momento dell'arresto
e' stato trovato in possesso di una ingente somma di denaro, dopo le
formalità di rito è stato rinchiuso nel carcere di Bologna
a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.
Inoltre a Costantino Macchi, di 35 anni, di Tavagnacco (Udine), sono
stati invece concessi gli arresti domiciliari. Una sesta persona - un
colombiano di 35 anni - e' stata invece arrestata in Spagna, nella regione
di Girona, dall' Interpol. L' organizzazione - alla quale le Squadre
mobili delle Questure di Udine e Pordenone avevano gia' inferto un duro
colpo nell' ottobre del 2004 con oltre 35 arresti per associazione a
delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti ed al favoreggiamento
della prostituzione - aveva base in Spagna, dove lo stupefacente arrivava
dalla Colombia, per essere poi smerciato in diverse citta' del Veneto
e del Friuli-Venezia Giulia. Secondo quanto reso noto dalle Questure
di Udine e Pordenone l' attivita' investigativa ha permesso di ricostruire
e disarticolare una struttura che da anni smerciava stupefacente, in
particolare cocaina, nel Nordest d' Italia.
Due
arresti per evasione dai domiciliari
08/02 Due persone sono state arrestate dai carabinieri
nel corso di controlli compiuti in provincia di Cosenza. A Torano i
carabinieri hanno arrestato Roberto Carlino, di 48 anni, per evasione
dagli arresti domiciliari. A Cosenza, invece, e' stato arrestato Mario
Manco, 22 anni, anch'egli evaso dai domiciliari.
Successo
del carnevale del Pollino. Oltre quarantamila presenze
07/01 Quarantamila persone, secondo i dati del Commissariato
di Polizia di Castrovillari, hanno affollato domenica la città
per la prima parata di maschere e gruppi folkloristici della 47ma edizione
del Carnevale del Pollino. Centinaia gli spettatori provenienti da ogni
dove, anche dal resto d'Europa, come gli studenti del progetto Magellano
e dall'Italia intera, come il nutrito gruppi di camperisti che proveniva
da Lecce. Un bel colpo d'occhio, specie a piazza Municipio, punto centrale
della festa, e su via Roma dove la gente si è riversata dopo
il passaggio della parata, rimanendo ad assistere anche al Festival
Internazionale del Folklore nonostante il freddo polare. Nove i gruppi
mascherati che hanno pervaso di allegria e divertimento corso Calabria
e corso Garibaldi sino ad arrivare a largo Cavour dov'era posizionata
la giuria del concorso - composta da premiati e giurati del Premio Pitré
- per gruppi mascherati. In più tanti gruppi folkloristici e
numerosi gruppi spontanei. La parata è stata aperta dalla Banda
Musicale Filippo Lanza di Cetraro - Pro loco Civitas arricchita di ornamentali
costumi d'epoca. Quindi i falconieridell'Associazione falconieri del
melfese, della provincia di Potenza, ''Nino Laviano''.
I
terreni confiscati alla ndrangheta donati ad una cooperativa sociale
07/02 ''E' un successo, un momento di riscatto del
territorio'': con queste parole il presidente della Commissione parlamentare
antimafia, Roberto Centaro, ha commentato la firma della convenzione,
avvenuta oggi a Polistena, con la quale alcuni terreni confiscati alle
cosche Piromalli e Mammoliti, attive sul versante tirrenico reggino,
sono stati affidati alla cooperativa sociale 'Valle del Marro'. La firma
della convenzione rappresenta la parte finale di un progetto, finanziato
dal Ministero del welfare, sull' uso sociale dei beni confiscati in
provincia di Reggio Calabria e promosso da Libera, l'associazione contro
le mafie promossa da don Luigi Ciotti. Dopo Sicilia e Campania, dunque,
parte anche in Calabria l' esperienza del progetto 'Libera terra', con
la firma della convenzione da parte dei sindaci di Gioia Tauro (Giorgio
del Torrione), di Oppido Mamertina (Giuseppe Rugolo) e di Rosarno (Giacomo
Saccomanno). I terreni saranno gestiti dalla cooperativa 'Valle del
Marro', costituita da 15 giovani che avvieranno produzioni agricole
i cui prodotti saranno marchiati 'Libera terra'. Centaro, intervenendo
al convegno organizzato per l'occasione, non ha nascosto le difficolta'
della legislazione, ma ha sottolineato la necessita' di ''andare comunque
fino in fondo''. All' incontro ha partecipato anche il componente la
Commissione antimafia Giuseppe Lumia, presidente dell' organismo quando
sono state avviate le procedure per l' individuazione del soggetto gestore
delle terre. Lumia ha sottolineato l' importanza del volontariato nella
gestione dell' opera. All' incontro hanno partecipato anche il prefetto
di Reggio Calabria, Giovanni D' Onofrio, il procuratore della Repubblica
di Palmi, Vincenzo Lombardo, ed il presidente della Commissione antimafia
della Regione, Vincenzo Pisano. Durante il convegno Rosa Laplena, responsabile
dell' area formazione dell' ufficio nazionale di Libera, ha presentato
un' analisi del territorio sia sotto il profilo della presenza mafiosa
che sul riutilizzo dei terreni confiscati. Uno studio dal quale emerge
anche che tra gli elementi che bloccano lo sviluppo vi sono, nell' ordine:
la presenza della mafia, la carenza di infrastrutture, la fuga di cervelli,
la bassa qualita' della classe dirigente, il sistema creditizio e la
mancanza di una vera imprenditorialita'''. Il ricercatore e studioso
del fenomeno mafioso, Giovanni Colucci, ha evidenziato come ci sia nel
territorio una sorta di fastidio persino a parlare del fenomeno mafioso,
che si aggiunge alla sensazione percepita dai cittadini come qualcosa
di orribile. Colucci, al riguardo, ha ricordato l' aumento del consumo
di ansiolitici in occasione delle fasi piu' cruente delle faide che
hanno interessato il reggino.
Ass.
Mirigliani “I beneficiari dei mutui edilizi agevolati hanno diritto
alla rinegoziazione”
07/02 In relazione al diritto di rinegoziazione dei
mutui bancari, riferiti all' edilizia agevolata o convenzionata, a tutela
dei mutuatari e considerati gli accordi tra le Regioni e l' Abi, si
registra una comunicazione dell' Assessore regionale alla presidenza
Raffaele Mirigliani. ''I beneficiari dei mutui agevolati, ai sensi delle
leggi n.457/78, 94/82, 118/85 e 67/88, con contratti di finanziamento
in essere alla data del 18 maggio '99 ed estinti naturalmente o volontariamente
in data successiva al primo luglio 1999, senza aver potuto beneficiare
della rinegoziazione automatica che tutte le banche (sia pure con scadenze
e modalita' differenti) hanno posto in atto nel corso del 2003 - e'
scritto in una nota diffusa dall' Ufficio stampa della Giunta regionale
- possono rivolgersi alla banca mutuante per verificare il diritto alla
rinegoziazione prevista dall' art. 29 delle legge n. 133 del 13 maggio
1999, nel caso in cui il tasso di interesse del mutuo fosse stato superiore
al 12,61 annuo e quello agevolato, a carico del mutuatario, fosse stato
superiore al 6,40% annuo. Si sottolinea, che ha diritto a fruire dell'eventuale
beneficio economico solo il titolare della proprieta' dell'alloggio
agevolato (o erede legittimo) alla data di estinzione del mutuo, che
sia anche intestatario o cointestatario del mutuo''.
Mercoledì
9 Oliverio incontra le parti sociali
07/02 Mercoledi' prossimo, il Presidente della Provincia
di Cosenza, Mario Oliverio, e l'Assessore al Bilancio, Rachele Grosso
Ciponte incontreranno le parti sociali.La riunione, cui sono invitati
i rappresentanti delle sigle sindacali, delle confederazioni ed associazioni
di categoria, la Lega delle Cooperative, l'Assindustria, servira' all'apertura
di un confronto in vista della prossima seduta consiliare dedicata all'esame
del Bilancio annuale di Previsione per l'Esercizio Finanziario 2005.
''Un importantissimo dialogo - annunciato dal Presidente Oliverio quale
vero e proprio impegno programmatico e di azione amministrativa- che
ha lo scopo di raccogliere stimoli e riflessioni intorno all'essenziale
capitolo del Bilancio dell'Ente alla luce della Legge Finanziaria 2005.Uno
strumento legislativo che condizionera' pesantemente il margine di manovra
degli enti locali costretti a fare durissimi conti con un vero e proprio
giro di vite gravido di conseguenze per amministratori e cittadini''.
Blaiotta
“Il piano industriale potrebbe cambiare la sorte della Pollino
Spa”
07/02 ''La redazione del piano industriale, chiesto
dall' amministrazione quattro mesi fa, relativo al contratto di solidarieta'
e con la buona volonta' di tutti i sindaci dell'Ambito 1 potrebbe cambiare
la sorte della Pollino Spa, la Societa' che si occupa dello smaltimento
dei rifiuti solidi nei 26 comuni dell'area''. Lo ha detto il sindaco
di Castrovillari, Franco Blaiotta, che stamane, insieme all'assessore
alle finanze, Orazio Attanasio, ha incontrato i rappresentanti delle
organizzazioni sindacali ed i lavoratori della Pollino Spa. Nel corso
della riunione i sindacalisti hanno proposto che si organizzi una conferenza
di servizi ed hanno inoltre denunciato la drammaticita' della situazione
che interessa i novanta lavoratori. Intanto e' stato deciso di convocare
il Consiglio di Amministrazione della Pollino Spa, con i sindaci dell'ambito
e le organizzazioni sindacali per affrontare l'emergenza finanziaria
chiedendo ai comuni soci di far fronte ai pagamenti dovuti per i servizi
prestati dalla Societa'.
Riconversione
centrale di Rossano: Il Sindaco ed il consiglio incontreranno l’ENEL
07/02 L'Amministratore delegato dell'Enel, Paolo Scaroni,
incontrera' il Sindaco di Rossano, Orazio Longo, ed il consiglio comunale
per discutere dei progetti di riconversione della centrale Enel. Dell'incontro,
ne ha dato notizia un comunicato dell'Amministrazione comunale di Rossano.
Scaroni ha garantito che l'Enel, secondo quanto si e' appreso dalla
nota del Comune di Rossano, e' orientata, nel progetto di riconversione
della centrale, al rispetto dei pareri e delle Istituzioni e all'attenzione
per il territori.
Pubblicati
i “fatti di Chiaravalloti”
07/02 In una pubblicazione su ''I 'Fatti' di Chiaravalloti'',
aggiornata e curata dal Portavoce della Presidenza regionale, Fausto
Taverniti, si traccia un quadro generale sull' attivita' della Giunta
calabrese, nel periodo di Presidenza Chiaravalloti. La raccolta, presente,
anche sul sito internet della Regione (www.regione.calabria.it) ripercorre
i momenti salienti e qualificanti dell' azione del governo regionale
dal 2000 in avanti. ''La spinta - e' detto in un comunicato del portavoce
- verso i fatti concreti e i continui riscontri positivi riguardo agli
obiettivi raggiunti, hanno prodotto, non a caso negli ultimi quattro
anni, traguardi importanti: il primato per dinamismo assegnato dalla
DISTE - Fondazione Gurella, con la Calabria al primo posto tra le regioni
del Mezzogiorno nei parametri considerati, la diminuzione del tasso
di disoccupazione sino al 12, 9 per cento(dimezzato rispetto al 2000)
e il conseguente aumento 'reale' degli occupati. Insistendo nei settori
in cui la Calabria ha una vocazione specifica, potendo contare su agricoltura,
piccola e media impresa, artigianato. Realta', anche piccole e talvolta
familiari, ma che si affacciano sui mercati nazionali ed internazionali
con maggiore fiducia. I Fondi comunitari del Por non sono tornati, come
nel passato, in Europa senza essere stati spesi, anzi sono state sempre
acquisite quote aggiuntive di premialita'. E' aumentato indiscutibilmente
il Prodotto Interno Lordo (PIL) di circa sette punti negli ultimi quattro
anni, migliorando il confronto con altre realta' che un tempo guardavano
alla Calabria solo come ad un bacino di bassa manodopera e che oggi
sottoscrivono intese e mostrano concreto e crescente interesse per i
calabresi. Dal 2001 si e' registrato anche un aumento di presenze di
circa il 21 per cento nel turismo nazionale ed estero. La sanita' ha
recuperato sul disavanzo storico, rientra nel patto di stabilita' e
scrive nuove regole certe, elaborando ed approvando il nuovo Piano sanitario
e disegnando il Polo Oncologico. Ha preso il via il trasferimento delle
deleghe agli Enti Locali e l' organizzazione del personale regionale.
Si e' pensato alle strade e alle ferrovie come possibile contributo
per abbandonare definitivamente l' isolamento storico recuperando un
'gap' infrastrutturale. Attenzione particolare anche su istruzione,
promozione culturale, sociale, ambiente, protezione civile e sull' informazione,
quale rinnovato segno di trasparenza amministrativa. Una regione alla
quale e' stata riconosciuta l' affidabilita' finanziaria e alla quale
anche il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha recentemente dato
merito per l' impegno compiuto in questi anni. In una terra che considera
tra i valori primari la solidarieta' e l' amore verso la Patria''.
Arrestati
a Corigliano tre clandestini lituani
07/02 I carabinieri hanno arrestato tre clandestini
lituani privi del permesso di soggiorno, con l'accusa di furto aggravato.
I tre rispettivamente di 22, 35 e di 47 anni, sono stati sorpresi da
una radiomobile mentre tentavano di forzare le porte di un magazzino
di un' azienda agricola in localita' Thurio. I lituani avevano gia'
divelto la rete di recensione del magazzino e caricato su un furgone
i pali di sostegno della rete. Arrestati sono stati trasferiti nel carcere
di Rossano a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria.
Torna
a riunirsi il Consiglio regionale
07/02 Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi
martedì 8 febbraio alle ore 15.00, con un nutrito elenco di punti
all’ordine del giorno. In cima alla scaletta dei 25 punti, il
Piano Energetico regionale. L’Assemblea dovrà poi esaminare
una serie di progetti di legge tra cui “Norme sull’attività
di consulenza per la Regione Calabria”, “Norme per l’esercizio
delle funzioni delegate sulle aree del demanio marittimo” e “Nuovo
Ordinamento della Polizia Locale”. All’esame del Consiglio
anche i progetti di legge per il riordino del sistema vitivinicolo e
del settore zootecnico calabrese e in materia di ordinamento fieristico.
L’Assemblea si occuperà anche del progetto di legge che
detta norme in materia di ineleggibilità e incompatibilità
del presidente della Giunta, dei consiglieri e degli assessori regionali
e della proposta di provvedimento amministrativo per il “Nuovo
regolamento interno del Consiglio”. All’esame dell’Assemblea
anche i progetti di legge di iniziativa della Giunta regionale di approvazione
del rendiconto generale per gli esercizi finanziari 2000, 2001, 2002,
2003 e la proposta di provvedimento amministrativo “Approvazione
conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2002 del Consiglio
regionale”.
Ad
Acri un galà di beneficenza per le popolazioni asiatiche
06/02 Un gala' di beneficenza, organizzato dal gruppo
di Protezione Civile, si e' svolto ad Acri in collaborazione con l'Associazione
italiana per la ricerca e la formazione e con l'Acri calcio, patrocinato
dall'Amministrazione Comunale. La manifestazione e' stata finalizzata
a raccogliere fondi da devolvere in favore delle popolazioni del sud
est asiatico colpite dal maremoto del dicembre scorso. Durante la serata
si e' potuto assistere alla sfilata di abiti da sposa, pellicce, gioielli,
abiti da sera, particolari acconciature, affascinanti modelle e modelli
si sono alternati su una luminosa e colorata passerella. Lusinghiero
successo per la stilista di Acri, Melina Baffa che ha presentato i suoi
modelli ispirati all'universo e alle geometriche formule matematiche
e che gia' erano stati presentati lo scorso anno alle sfilate milanesi
di ''Milano moda donna '' e recentemente al Teatro Rendano di Cosenza.
A
Lungro dibattito sulla legge tutela delle minoranze linguistiche
06/02 Della legge di tutela delle minoranze linguistiche
storiche approvata il 15 dicembre del 1999 dal Parlamento Italiano si
e' discusso nel corso di un incontro di studi svoltosi a Lungro dal
Club dei giornalisti Arberesche, sotto il Patrocinio dell'Amministrazione
Provinciale di Cosenza, Assessorato Minoranze Linguistiche, in collaborazione
con il Comitato Nazionale Federativo Minoranze Linguistiche d'Italia.
Al centro del dibattito la parte della legge riguardante il servizio
pubblico radiotelevisivo e l'emittenza privata, in particolare la disposizione
della legge che obbliga la Rai a produrre trasmissioni televisive in
lingua minoritaria, disposizione mai ancora realizzata dalla struttura
pubblica. Ne' e' stata mai applicato l'art. 12 del contratto di servizio
stipulato due anni fa dal Ministero delle Comunicazioni e la Rai in
base al quale, quest'ultima, avrebbe dovuto promuovere la stipula di
convenzioni, con onori a carico di regioni, province e comuni per trasmissioni
giornalistiche ammesse alla tutela. Sul tema si sono incentrati gli
interventi del Presidente del Club, Alfredo Frega, del Presidente del
Bureau Europe'en pour les langues moins re'pandues, Bojan Brezigar,
del Presidente del Confemili, Domenico Morelli e del Professore Francesco
Altimari, Presidente del Corso di Laurea in Lingue e Culture Moderne
dell'Universita' della Calabria. Il Vicepresidente del Club dei giornalisti
Arberesche, Francesco Baffa, insieme agli altri intervenuti, hanno sollecitato
il delegato di Rai 3 Calabria, Roberto De Napoli, a invitare la struttura
pubblica a uniformarsi a quanto previsto dalla legge e a programmare
al piu' presto, in lingua arbereshe, telegiornali, dibattiti, documentari
sulla tradizione, il folklore, la cultura e sulle realta' economiche
e sociali attuali dei paesi italo - albanesi della Calabria. Il saluto
agli intervenuti e' stato portato dal Vescovo dell'Eparchia di Lungo,
Monsignor Ercole Lupinacci e dal Sindaco di Lungo, Vincenzo Iannuzzi.
Al dibattito sono intervenuti i corrispondenti dei giornali locali e
l'inviato del quotidiano ''La Repubblica'', Pantaleone Sergi.
Pm
Gratteri (DDA): “La ‘ndrangheta si muove in nord Europa
come fosse in Aspromonte”
05/02 ''La 'ndrangheta si muove ormai in Nord Europa
come fosse nell' Aspromonte''. A dirlo e' stato il sostituto procuratore
della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, parlando dell' arresto
dei latitanti omonimi Bruno Giorgi, di 45 anni, e Bruno Giorgi, di 38
anni, eseguito ieri in Belgio dalla Polizia di Stato. All' incontro
con la stampa, insieme a Gratteri, erano presenti il questore di Reggio
Calabria, Vincenzo Speranza, ed il capo della squadra mobile, Salvatore
Arena. Gratteri ha posto l' accento su quello che ha definito ''il regime
di monopolio ormai esercitato dalle cosche della Locride nell' importazione
della cocaina dalla Colombia con destinazione Europa. Si muovevano -
ha aggiunto - con assoluta tranquillita' in Belgio, vivendo un buon
tenore di vita. Bruno Giorgi 'il lungo', di 45 anni, alloggiava in una
villa con la moglie ed i tre figli conducendo un' esistenza da insospettabile''.
Alla vista degli agenti della polizia federale belga, che lo avevano
controllato a bordo di una Opel Corsa, Bruno Giorgi ha detto di chiamarsi
Bruno Dama. Sono occorse almeno sei ore agli investigatori per essere
ufficialmente certi della sua vera identita'. L' omonimo cugino, di
38 anni, invece, bloccato dopo che si era appena incontrato con ''il
lungo'', ha esibito una carta di identita' rilasciata dal comune di
San Luca in Aspromonte, intestata ad uno degli amministratori dell'
Ente in carica. Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti per
verificare come l' uomo sia entrato in possesso del documento. La magistratura
belga, intanto, ha convalidato il fermo dei due arrestati, le cui richieste
di estradizione sono state comunque gia' trasmesse dagli organi inquirenti
italiani. ''Possiamo dire - ha ribadito Gratteri - di avere trovato
conferma della pericolosita' criminale della 'ndrangheta della Locride
che riesce a mimetizzarsi efficacemente in Paesi stranieri, utilizzando
abilmente i contatti criminali e la rete costituita da numerosi pregiudicati
calabresi che risiedono in Olanda, Belgio e Germania''.
Aperto
l’anno giudiziario tributario. Migliaccio denunzia carenza d’organici
05/02 Aumento dei procedimenti per l' attribuzione
della competenza in controversie relative a tributi locali; piu' che
allarmante carenza di organici con conseguente congelamento di quattro
sezioni e, ancora, futuro dell' Ufficio del Garante del contribuente
la cui attivita' e' destinata sempre piu' ad intrecciarsi a quella agli
organi giurisdizionali tributari: sono alcuni dei temi trattati a Catanzaro
dal presidente della Commissione tributaria regionale, Gianfranco Migliaccio,
nella relazione di apertura dell' Anno giudiziario tributario. Alla
data del 30 giugno scorso erano 12.732 i ricorsi pendenti dinanzi alla
Commissione rispetto ai 14.049 rilevati al primo di luglio dell' anno
precedente, mentre le decisioni emesse hanno riguardato 2.232 ricorsi
a fronte dei 915 pervenuti. ''La diminuita produttivita' rispetto agli
anni precedenti - ha sostenuto Migliaccio - e' da attribuire, oltre
che ai particolari motivi che riguardano alcuni degli uffici, al grande
numero di controversie che non e' stato possibile trattare per la sospensione
imposta dalla legge di condono. La percentuale di controversie sospese
e' stata altissima presso la Commissione regionale, un po' meno consistente
in quelle provinciali le quali avevano in carico un maggiore numero
di controversie relative a tributi locali, assoggettate non ad una rigida
sospensione automatica quale quella prevista per i tributi statali,
ma ad una sospensione subordinata alla richiesta degli interessati di
beneficiare delle agevolazioni eventualmente concesse da Regioni, Province
e Comuni''. Rimane la problematica della carenza nei ranghi della magistratura
e nell' Ufficio del Massimario oggetto di una notevole riduzione di
magistrati in servizio. Soddisfacente, invece, la situazione del personale
di segreteria. ''Nella relazione dello scorso anno - ha sostenuto ancora
Migliaccio - avevo definito veramente allarmante la situazione di scopertura
dell' organico dei magistrati. Mi e' difficile trovare quest' anno un
aggettivo per definire l' attuale: sono vacanti sei posti di presidente
di sezione su 17 nella sede di Catanzaro; tredici posti di vice presidente
su 17 (dieci della sede di Catanzaro e tre della sezione staccata di
Reggio); e trentasette posti di giudice su 68 (di cui 27 nella sede
di Catanzaro e dieci a Reggio)''. ''Il numero complessivo di componenti
della commissione - ha proseguito il presidente della Commissione regionale
- e' pertanto di sole 46 unita' con una scopertura del 55%. In particolare,
sono in servizio solamente cinque presidenti, un vicepresidente, diciassette
giudici. Da qui il mantenimento del congelamento di quattro sezioni
adottato negli anni scorsi, mentre e' stato possibile evitare il congelamento
di altre due sezioni solamente applicando a ciascuna di esse un presidente
di altra sezione''. Riguardo all' operativita' delle Commissioni provinciali,
rimane ancora pesante la situazione a Cosenza dove, al 30 giugno scorso,
risultavano pendenti 81.181 ricorsi a fronte degli 82.801 trovati in
carico alla stessa data del 2003. ''Finalmente - ha sottolineato Migliaccio
- la situazione si e' normalizzata sul fronte dell' organico dei magistrati.
Pero' la situazione e' franata sul versante dei dipendenti amministrativi
ridotti ancora di numero, quanto stressati dal superlavoro''. La carenza
di magistrati e', come viene fuori dalla relazione, problema che non
risparmia le altre quattro commissioni provinciali, in particolare quella
di Reggio per la quale il presidente e' stato costretto a congelare
due sezioni.
Spostamento
della NSU di Telecom Calabria, odg in Consiglio regionale
05/02 Egidio Chiarella, capogruppo di An alla Regione,
ha presentato un ordine del giorno al Consiglio regionale per impegnare
la Giunta ''ad adoperarsi verso il consiglio di amministrazione di Wirline-Telecom
Italia per il ritiro dell' ipotesi di spostamento del centro operativo
Nsu dalla Calabria alla Sicilia''. Nell' odg, il capogruppo di An sollecita
all' esecutivo ''l' acquisizione degli elementi necessari e delle relative
assicurazioni circa il piano di investimento di Telecom Italia in Calabria
con riferimento al piano industriale che dovrebbe tracciare lo sviluppo
strategico dell' azienda ed il piano degli investimenti e occupazionale
in Italia e nella regione''. ''L' ennesima ristrutturazione dell' organizzazione
della societa' in atto nella nostra regione - e' scritto nella mozione
- comportera' il trasferimento della gestione territoriale dell' azienda
dalla Calabria alla Sicilia''. ''S' impone un' assunzione di responsabilita'
a tutti i livelli - riporta ancora il testo - perche' la qualita' dei
servizi nel settore della telefonia rappresenta in Calabria una questione
irrisolta e di fondamentale importanza per lo sviluppo della nostra
regione''.
Corbelli
chiede aiuto alla Provincia per la Ultimo Jenns che rischia di chiudere
05/02 Il consigliere provinciale di Cosenza Franco
Corbelli ha chiesto l' intervento della Provincia per la vicenda della
azienda ''Ultimo Jeans'' di Mongrassano che ''rischia la chiusura definitiva
dopo aver cessato l' attivita' e chiesto la cassa integrazione per i
70 dipendenti''. Corbelli, in particolare, ha chiesto l' intervento
del presidente Mario Oliverio e dell' assessore al lavoro, Donatella
Laudadio. ''E' assolutamente necessario l' intervento della Provincia
- ha sostenuto - per scongiurare la chiusura dell' azienda. Settanta
dipendenti, per i quali e' stata chiesta la cassa integrazione, rischiano
di perdere definitivamente il posto di lavoro e di ritrovarsi in mezzo
alla strada. E' una situazione grave che occorre affrontare in tutte
le sedi istituzionali competenti per scongiurare che anche questa azienda
venga cancellata. Purtroppo sino ad oggi i vari appelli sono caduti
nel vuoto. Per questo chiedo una mobilitazione straordinaria di tutte
le istituzioni ad iniziare dall' Ente Provincia. Il Consiglio deve discutere
e affrontare subito questo problema ed il presidente Oliverio e l' assessore
Laudadio devono immediatamente promuovere tutte le iniziative, nell'
ambito delle loro competenze, per scongiurare la chiusura''.
Due
russi arrestati a Corigliano per estorsione
05/02 Due stranieri clandestini di nazionalita' russa
sono stati arrestati dai carabinieri a Corigliano Calabro per tentata
estorsione nei confronti di una prostituta ucraina di 28 anni. Gli arrestati
sono: Dimitry Cistov, di 27 anni, lituano e Bladilslav Kazdalevic di
44 anni, bielorusso. I due sono stati colti in flagranza mentre tentavano
di estorcere denaro ad una ragazza in cambio della possibilita' di poter
esercitare l'attivita' di prostituzione lungo la strada statale 106.
Sequestrata
a Corigliano una maxi discarica abusiva
05/02 I finanzieri della brigata di Corigliano Calabro,
nel corso di una serie di attivita' per il controllo del territorio,
hanno sequestrato un'area di circa settemila metri quadrati, illecitamente
adibita a discarica di rifiuti pericolosi. Sul terreno, infatti, gli
uomini delle fiamme gialle hanno ritrovato carcasse di auto in rottamazione,
ventimila chili di residui ferosi, enormi quantita' di pneumatici, fusti
di metallo, batterie esauste ed altro materiale. La discarica era stata
creta da una societa' che opera nella zona industriale di Corigliano
Calabro, il cui legale rappresentante e' stato denunciato in stato di
liberta' alla Procura della Repubblica di Rossano con l' accusa di gestione
di discarica abusiva e inquinamento del suolo.
Superlatitante
calabrese arrestato in Belgio. Era a capo di un traffico di cocaina
04/02 Dopo oltre cinque anni di latitanza e' stato
arrestato a Manage-Canton De Seneffe, alle porte di Bruxelles, in Belgio,
il super latitante Bruno Giorgi, 45 anni, ritenuto dagli inquirenti
a capo di un traffico internazionale di cocaina. Giorgi, noto come 'il
lungo', era colpito da un provvedimento restrittivo emesso dalla procura
generale di Reggio Calabria relativo a una condanna a sedici anni di
reclusione per essere stato il promotore di una associazione per delinquere
di stampo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze
stupefacenti e armi, ma anche alla commissione di omicidi ed estorsioni.
Originario di San Luca, in provincia di Reggio Calabria, l'uomo viene
considerato un personaggio di spicco della 'ndrangheta calabrese ed
e' indicato anche come l'interlocutore del cartello colombiano. In Belgio
si era rifugiato cinque anni fa per sfuggire a cinque ordinanze di custodia
cautelare in carcere per traffico di droga. Giorgi e' stato catturato
dal gruppo operativo antidroga della Guardia di Finanza della Calabria.
A tradirlo l'amore per una donna. A mettere sulla giusta pista gli investigatori
del Goa sono stati i movimenti della convivente che e' stata pedinata.
Un'intuizione investigativa che si e' rivelata proficua. Due uomini
del Goa, infatti, con la collaborazione della polizia belga, hanno rintracciato
Giorgi alle porte di Bruxelles, in Belgio ed esattamente a Manage-Canton
De Seneffe. Insieme a Giorgi gli uomini della Guardia di Finanza hanno
tratto in arresto, in Olanda, altre tre persone: Salvatore La Torre,
alias ''Rambo'', 45 anni, di Agira, in provincia di Enna; Giulio Prevete,
50 anni, di Napoli; e Ferdinando Prevete, napoletano di 41 anni. I quattro
sono accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I
particolari dell'operazione sono stati resi noti, nel corso diuna conferenza
stampa dal comandante regionale Calabria, generale di brigata Ricardo
Piccinni, dal comandante del nucleo regionale di polizia tributaria,
Cesare Notacerasi, e dal colonnello Sergio Farruggio. Nell'incontro
con i giornalisti il generale Piccinni ha spiegato che l'arresto dei
quattro '' e' il seguito delle operazioni ''Borsalino'' e ''Super Gordo''
condotte nella notte del primo febbraio. Le indagini sono ancora in
corso finche' tutti i responsabili di questo traffico internazionale
di stupefacenti non saranno assicurati alla giustizia. Gia' subito dopo
le due scorse operazioni abbiamo iniziato a seguire delle piste investigative
che cihanno portato a questi risultati''. Giorgi, ha inoltre sottolineato
il comandante della regione Calabria della Guardia di Fianza, ''era
latitante da piu' di cinque anni e nei suoi confronti erano state emesse
cinque ordinanze di custodia cautelare, quattro delle quali sulla base
delle indagini del Goa della Guardia di Finanza, di cui una definitiva
sancita dalla Corte di Cassazione. Il Giorgi - ha aggiunto il generale
Piccinni - era l'intermediario che metteva in contatto il cartello dei
colombianicon la 'ndrangheta calabrese, che ormai detiene il controllo
del traffico di sostanze stupefacenti relegando a gregari la mafia siciliana
e la camorra napoletana''. Il generale Piccini ha poi spiegato che ''Giorgi
interagiva con la famiglia Romeo e le organizzazioni campane e siciliane
assicurando la droga a chi la voleva. Mancano ancora cinque persona
da assicurare alla giustizia ed e' difficile catturali in quanto, stando
all'estero,sfuggono al controllo delle polizie locali, tant'e' che ci
sono volutidue anni di attivita' per acclarare le responsabilita' penali''.Altri
particolari della cattura sono stati illustrati dal comandante del nucleo
regionale di polizia tributaria della Calabria, Cesare Notacerasi, che
ha spiegato come si e' giunti alla individuazione dei quattro arrestati.
''Subito dopo la conferenzastampa delle due precedenti operazioni -ha
esordito Notacerasi- abbiamo notato un intensificarsi di contatti tra
le persone che stavamo tenendo sotto controllo grazie a delle intercettazioni
telefoniche ed ambientali''. In particolare, ha precisato Notacerasi,
''abbiamo subito notato una donna di San Luca che ha compiuto dei vari
giri in Italia e poi sie' recata in Belgio portandoci sin dal Giorgi,
probabilmente anche per prestargli aiuto anche di tipo economico''.
Ora e' al vaglio degli inquirenti la posizione della donna, che dagli
inquirenti viene indicata come ''la convivente del Giorgi'' e che potrebbe
essere accusata di favoreggiamento. Al momento tutti e quattro gli arrestati
sono stati trattenuti dalla polizia locale. Sulle tracce di Giorgi,
come ha spiegato il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria,
Nicola Gratteri, che coordina le indagini, anche gli uomini della Polizia
di Stato della Questura di Reggio Calabria che da tempo tentavano di
catturarlo. Anche la Polizia di Stato ha fornito alcuni elementi della
cattura del Giorgi. Secondo quanto hanno riferito gli stessi investigatori
della Polizia di Stato di Reggio Calabria, Bruno Giorgi e' stato bloccato
dopo essere sceso dalla sua Opel Corsa per incontrare una persona.
L'on. Angela Napoli ha dichiarato che
l’arresto di Giorgi conferma il dominio delle Cosche
- ''Ancora una volta, grazie agli uomini della Squadra Mobile di Reggio
Calabria, diretta dal dottor Salvatore Arena, alla sezione catturandi,
diretta dal dottor Renato Panvino, ed al Servizio Centrale Operativo
è stato assestato unduro colpo alle cosche della zona ionica
reggina, con la cattura del latitante Bruno Giorgi, capo dell'omonima
cosca di San Luca''. Lo afferma in una nota il vice presidente della
commissione parlamentare antimafia Angela Napoli. A giudizio della deputata
di Alleanza nazionale ''la cattura di Giorgi, avvenuta in Belgio, e
che è frutto di sapienti indagini coordinate dai Procuratori
Neri e Gratteri, dimostra come i latitanti,specializzati nel traffico
di sostanze stupefacenti, ritengano di poter continuare ad operare tranquillamente
le loro illiceità all'estero''. Inoltre per il vice presidente
dell'antimafia, ''anche l'arresto avvenuto ieri in Francia di Domenico
Nasso, uomo collegato con la cosca Bellocco di Rosarno, sempre ad opera
della Squadra Mobile reggina e del Commissariato di Pubblica sicurezza
di Gioia Tauro, diretto dal dottor Giuseppe Cannizzaro, nonché
le catture avvenute in Belgio ed in Olanda nella giornata di oggi, ad
opera della Guardia di Finanza di Catanzaro, di altri quattro ricercati
nell'ambito delle operazioni ''Borsalino'' e ''Super Gordo'', evidenziano
come ormai gli uomini della 'ndrangheta, pur mantenendo i contatti con
''le rispettive case madri'' in Calabria, riescano, grazie all'impero
economico acquisito attraverso lo spaccio della droga, a spaziare a
livello internazionale non solo per dominare nei traffici illeciti,
ma anche per vivere agiatamente in ville o alberghi lussuosi e con potenti
autovetture blindate, frutto della grande attività di riciclaggio,
posta ormai in essere in grandissima parte all'estero''. La Napoli da
''atto dell'impegno posto da tutte le Forze dell'Ordine reggine, grazie
al quale si sta attuando la cattura di numerosi latitanti che rappresenta
uno dei punti di forza nel contrasto alla criminalità organizzata''.
Queste catture, conclude il vice presidente della commissione antimafia,
''sono la dimostrazione che l'intelligence degli uomini che svolgono
in Calabria attività investigativa, se sapientemente coordinata
e supportata, riesce a dare i frutti necessari''.
Per
il Gen. Piccinni la ndrangheta ha il controllo internazionale della
droga
04/02 ''La 'ndrangheta ormai detiene il controllo assoluto
del traffico di droga a livello internazionale. In questo settore ormai
la 'ndrangheta e' riuscita a ridurre la mafia siciliana e la camorra
al ruolo di organizzazioni gregarie''. Lo ha detto il comandante regionale
della Guardia di Finanza della Calabria, generale Riccardo Piccinni,
nel corso di un incontro durante il quale ha illustrato l'attivita'
che ha portato all'arresto di quattro ricercati che si nascondevano
in Belgio ed Olanda. ''Il ruolo della 'ndrangheta nel traffico di stupefacenti
- ha aggiunto - lo si capisce anche dalle attivita' svolte da alcuni
degli uomini di questa organizzazione come ad esempio Bruno Giorgi.
Quest'ultimo, infatti, e' l'intermediario tra gli uomini dei cartelli
colombiani che producono la droga e le principali organizzazioni criminali
internazionali''. ''Ormai sia la mafia siciliana che la camorra - ha
concluso il gen. Piccinni - quando hanno la necessita' di approvvigionarsi
di droga si rivolgono alla 'ndrangheta che ormai controlla tutto il
mercato internazionale''.
Covello
silurato da Lunardi. A Capo delle FDC arriva Scali. I sindacati protestano.
Soddisfazione di Straface e Ponzio
04/02 Avvicendamento al vertice delle Ferrovie della
Calabria, ente interamente controllato dal ministero alle Infrastrutture.
Il ministro Lunardi, infatti, ha nominato amministratore unico Mario
Scali al posto di Franco Covello, ex senatore democristiano, candidato
con Forza Italia alle politiche del 2001 ma ultimamente dato vicino
alla Margherita, partito nel quale è passata nel mese scorso
la figlia, Stefania Covello, consigliere comunale di Cosenza eletta
nel 2002 con Forza Italia. La decisione di Lunardi è stata subito
criticata dalle segreterie calabresi di Cgil, Cisl e Uil secondo le
quali si tratta di una "decisione inopportuna e politicamente sbagliata.
L'azienda non può essere sottoposta a ricatti di nessun genere
e strumentalizzazioni elettorali". Anche l'Ugl è intervenuto
in difesa di Covello: "è riuscito a smuovere- ha affermato
il sindacato calabrese - situazioni ferme da decenni e ha perfino garantito
uno stipendio ad alcune decine di famiglie della nostra terra, come
da anni più non accadeva".
''La nomina del calabrese Mario Scali, gia' a capo di importanti enti
dello Stato, a Presidente delle Ferrovie della Calabria e' un fatto
altamente positivo, che serve di auspicio per rilanciare un ente che,
al di la' delle dichiarazioni carnevalesche, e' bloccato da tre anni''.
E' quanto affermano in una nota congiunta il capogruppo di An al consiglio
Provinciale, Pasqualina Straface, ed il consigliere di Fi, Gianfranco
Ponzio. ''Sono anni - hanno aggiunto - che il progetto della metropolitana
leggera e' fermo. Con un progetto di centinaia di miliardi ancora bloccato.
E' stata contrabbandata per tale una linea che impiega un'ora e mezza
da Rogliano ad Arcavacata''. ''Invitiamo il presidente Oliverio - hanno
concluso - a convocare un incontro a breve con i nuovi e qualificati
vertici delle FdC per disegnare insieme un progetto a lunga gittata
che consenta di riprendere discorsi interrotti in questi anni''.
FDC
organizza un viaggio per disabili con il treno a vapore
04/02 Un viaggio della solidarieta' in favore delle
persone diversamente abili e' stato organizzato dalle Ferrovie della
Calabria. Le carrozze d' epoca del trenino a vapore partiranno domani
mattina da Camigliatello Silano ed ospiteranno delle persone diversamente
abili. ''Un viaggio - ha detto l'amministratore delle Ferrovie della
Calabria - tra i monti innevati della Sila per abbattere le barriere
architettoniche e culturali e per sensibilizzare l' opinione pubblica
verso il complesso e delicato mondo della disabilita'''.
A
Cropalati la Forestale denuncia due cacciatori per bracconaggio
04/02 Durante un servizio di controllo del territorio,
gli uomini del Comando Stazione Forestale di Cropalati, in provincia
di Cosenza, hanno denunciato all'Autorità giudiziaria due uomini
per bracconaggio. I due cacciatori sono stati sorpresi, in occasione
della chiusura dell'annata venatoria, dal personale del Comando Stazione
Forestale di Cropalati. Uno dei due uomini, alla vista degli agenti,
ha tentato la fuga, ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato.
Ora, entrambi, dovranno rispondere del reato di porto abusivo e concorso
nel porto abusivo di fucile, arma che era detenuta illegalmente.
Un
arresto a Rossano
04/02 I carabinieri di Rossano, in esecuzione di un ordine di carcerazione
emesso dalla Procura della Repubblica, hanno arrestato Luca Apprezzo,
di 35 anni, che deve scontare una pena residua di sette mesi e ventisei
giorni. Apprezzo si era reso responsabile di violazioni della misura
di prevenzione della sorveglianza speciale di Ps, alla quale era stato
sottoposto nel 2000.
L’ass
Baffi del Comune di Acri denuncia “La Provincia non ci ha aiutati
ad arginare i disagi del maltempo”
03/02 ''La Provincia di Cosenza non ci ha aiutati nell'
affrontare i gravi disagi che il maltempo, la neve e il gelo hanno provocato
in tutto il comprensorio comunale, costringendosi a sostituirci alle
sue funzioni per affrontare l' emergenza maltempo''. Lo ha detto, in
una dichiarazione, l' assessore ai Lavori pubblici del Comune di Acri,
Gennaro Baffi. ''Il Comune ha dovuto provvedere per conto suo - ha aggiunto
Baffi - a ripulire e a spargere il sale sulle strade di competenza provinciale
per consentire il transito delle autovetture senza rischi, come sulla
Acri-San Giacomo e sulla Serralonga-statale 660. Il Comune ha anche
dovuto noleggiare 30 mezzi per potere liberare le strade dalla neve
e dal ghiaccio. Abbiamo dovuto anche acquistare circa 600 quintali di
sale che verranno utilizzati nel caso di nuove precipitazioni nevose''.
L' assessore Baffi ha anche riferito che ''le colture della zona hanno
subito gravi danni, essendo proprio nel loro momento culminante di fioritura''
e che ''e' sempre piu' difficile il foraggiamento dei bovini e degli
ovini negli allevamenti di Serra di Crista e di tutta la Sila Greca''.
Contro
l’immigrazione clandestina la Polizia presenta il Mobix un Tir
con i raggi X che viaggerà sulle strade
03/02 Due speciali autocarri della polizia si apprestano
a battere le strade dell' Italia del sud. Nel mirino i traffici illegali
di uomini, armi, droga ed altro, che viaggiano su tir e container. Per
scoprirli si ricorrera' ad un sofisticato sistema scanner a raggi x,
in grado di individuare all' interno di un camion un filo di acciaio
di 3 millimetri occultato in una massa d' acciaio spessa 37 centimetri.
In funzione anche rilevatori di battiti cardiaci, di anidride carbonica
e di doppi fondi. La novita' - chiamata Mobix - e' stata presentata
oggi presso la sede del primo Reparto mobile di Ponte Galeria (Roma).
Il sistema e' dunque un vero e proprio check point mobile in grado di
controllare 40 tir all' ora. In un anno saranno cosi' possibili circa
160.000 controlli. ''L' obiettivo del progetto - ha spiegato il dirigente
della polizia di frontiera Felice Ferlizzi, che lo ha diretto - e' quello
di creare un 'filtro' tecnologico, dinamico e non invasivo, per fronteggiare
i traffici illegali, non solo di uomini, ma anche di armi ed altro.
Non bisogna dimenticare che l' Italia e' la frontiera meridionale dell'
Europa e Mobix consente di accendere i riflettori per osservare da vicino
quanto accade, anche in funzione antiterrorismo''. Il mezzo, ha aggiunto,
''e' stato realizzato come qualsiasi tir: si puo' quindi muovere liberamente
sul territorio nazionale. E' operativo in 15 minuti e' puo' verificare
la presenza di clandestini, ordigni, droga, armi. Verra' impiegato sulle
direttrici tirrenico-ionica ed adriatica''. Il progetto nasce dal Programma
operativo nazionale 'Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d' Italia',
realizzato dal ministero dell' Interno con il cofinanziamento dell'
Unione europea. I camion-scanner saranno presto operativi sulle strade
di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Ciascun
mezzo (della Volvo) e' costato 3,5 milioni di euro. E' poi prevista
l' acquisizione di altri Mobix, in modo da coprire l' intero territorio
nazionale. Il sistema funziona cosi': si fa scendere l' autista dal
tir da controllare, quindi si applicano quattro sensori al mezzo in
grado di rilevare eventuali presenze umane all' interno del veicolo.
Una volta accertata l' assenza di persone, entra in scena il Mobix:
dall' autocarro fuoriesce un braccio meccanico che diventa una sorta
di barriera che si fa passare sopra ed ai due lati del tir in modo da
ispezionarne il carico ai raggi x. E' possibile diversificare la potenza
di emissione, 'lavorando' cosi' sulla definizione dell' immagine, anche
in funzione del materiale irraggiato. Si puo' anche ottenere una visione
pseudo-tridimensionale per consentire l' esatta collocazione spaziale
degli oggetti sospetti individuati.
Raffiche
di vento sulla A/3 tra Sibari e Morano. Un camion si ribalta e blocca
l’uscita di Lagonegro
03/02 E’ rimasta chiusa verso le 12, per circa
due ore , nella sola direzione nord, a causa del vento forte, un tratto
della Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli di Sibari e Morano,
con uscita obbligatoria allo svincolo di Sibari e deviazione sulla Strada
Statale 106 “Jonica” Taranto-Reggio Calabria e proseguimento
sulla A14 Adriatica per il traffico di lunga percorrenza, mentre il
traffico locale può rientrare allo svincolo di Morano Calabro.
Lo ha reso noto l’ANAS che in questo stesso tratto, ma in direzione
sud, sconsiglia il transito ai veicoli telonati e furgonati. La chiusura,
concordata con il Coa della Polizia Stradale di Lamezia Terme e con
la Prefettura di Cosenza.ha avuto termine alle 13.55. Invece verso le
16.45, è rimasto chiuso per un’altra ora lo svincolo di
Lagonegro Nord-Maratea per il ribaltamento di un camion”, Infine,
a causa delle condizioni meteo avverse- continua la nota dell’ANAS
- è previsto l’obbligo di catene a bordo tra gli svincoli
di Battipaglia e Falerna. L’Anas raccomanda la massima prudenza
ricordando che è sempre attiva h24 il call center del numero
verde Anas A3 800.290.092.”
Legambiente:
“Lunardi vuole la A3 a targhe alterne”
03/02 ''Super Lunardi! Soffia il vento e la A3 e' di
nuovo bloccata per neve''. Cosi', Legambiente che, in una nota, ''plaude
senza mezzi termini alla determinazione del ministro delle Infrastrutture
nel perseguire un progetto politico difficile quanto impopolare: la
Salerno-Reggio Calabria a targhe alterne''. ''Quella strada va presa
con moderazione, e' ovvio - commenta Legambiente - ma gli italiani,
abitudinari e cocciuti, non vogliono farsene una ragione, complicando
notevolmente il compito del ministro. Fortunatamente, pero', Lunardi
ha il pugno duro e il dono della costanza. Adagio adagio, ce la fara'''.
Sabato
a Lamezia l’assemblea generale dei Segretari comunali e provinciali
della Calabria
03/02 Sabato 5 febbraio, alle ore 9.30, a Lamezia Terme,
nei locali dell'Hote Lamezia, si svolgerà l'assemblea generale
dei segretari comunali e provinciali della Calabria. Secondo Domenico
Primerano, segretario regionale dell'Unione segretari comunali e provinciali,
l'incontro rappresenta ''un decisivo momento di verifica dei processi
in corso per la definizione del ruolo e delle funzioni del segretario
nella prospettiva della legge di revisione del testo unico delle autonomie
locali''. Alla manifestazione parteciperà il segretario nazionale
dell'Uncsp, Liborio Iudicello, parte dell'esecutivo nazionale (Carlo
Paolini, Carmelo Carlino, Tommaso Stufano, Carla Caruso, Giuseppe Carbone),
insieme ai rappresentanti di altre sigle sindacali. Per Primerano, ''ciò
rende particolarmente, importante la partecipazione per dimostrare la
forza morale e la vitalità di questa importante categoria nella
Regione Calabria, dove rappresenta un riferimento certo per la riforma
di un sistema nel quale, necessariamente, l'efficienza dovrà
coniugarsi con i principi di garanzia e legalità dell'azione
amministrativa''. L'adesione generale della categoria, continua Primerano,
''a questo importante dibattito confermerà ancora una volta che
i Segretari Comunali, per formazione professionale e tradizione culturale,
sono custodi di valori fondamentali dei quali nessun sistema democraticamente
organizzato, potrà mai fare a meno. Primerano, nel comunicato
ufficiale , invita tutti i Segretari della Calabria a partecipare in
modo convinto e concreto all'incontro, per dibattere e proporre soluzioni
per il futuro della categoria'' .
L’Ass.
Mangialavori soddisfatto per la stabilizzazione dei lavoratori LSU/LPU
03/02 Esprime soddisfazione l'assessore al Lavoro della
Regione Calabria, Antonino Mangialavori, per l'approvazione, in Consiglio
Regionale, del Piano di azione annuale e triennale per la stabilizzazione
degli LSU/LPU. Il Piano di stabilizzazione occupazionale dei lavoratori
socialmente utili e di pubblica utilita', si ricordera', e' inserito
nell'elenco di cui all'art. 2 della l.r. 20/2003. L'Assessore - si legge
in una nota dell'ufficio stampa della Giunta Regionale - invita i lavoratori,
inseriti nell'elenco, a prendere visione del predetto Piano sul BUR
Calabria del 15 gennaio 2005, o direttamente all'Assessorato al Lavoro,
ai Centri per l'impiego, presso gli enti utilizzatori o sul sito www.regione.calabria.it/urp.
Infine fa presente Mangialavori che la Commissione Regionale Tripartita
ha approvato l'elenco degli LSU ed LPU con propria delibera n° 103
del 23 settembre 2004, pubblicata sul BUR Calabria del 13 dicembre 2004,
supplemento straordinario n° 6 al n° 22 dell'1 dicembre 2004
e con delibera 103 del 23 settembre 2004 elenco suppletivo pubblicata
sul BUR del 15 gennaio 2005.
Antonio
Palmieri nuovo Direttore della Agenzia delle Entrate della Calabria
03/02 E' Antonio Palmieri il nuovo direttore regionale
della Calabria dell' Agenzia delle Entrate. Dal primo febbraio Palmieri
ha sostituito Castrenze Giamportone al quale e' stato affidato un nuovo
incarico presso la Direzione regionale della Sicilia. Palmieri proviene
dalla Direzione regionale del Lazio ed in precedenza e' stato Direttore
regionale della Sardegna per circa un triennio.
Sarà
processata in contumacia la presunta uxoricida di Corigliano
03/02 Sarà processata in contumacia il 19 aprile
(l'udienza si sarebbe dovuta celebrare stamane ma stata rinviata per
un difetto di notifica) la presunta uxoricida di Corigliano Calabro,
Janne Maddalaine Pasquaot, 39 anni, belga, latitante da qualche mese.
La donna era stata sottoposta all'obbligo di dimora all'Oasi Francescana
di Cosenza da dove scappata e ha fatto perdere le tracce. Secondo l'accusa,
la donna, col concorso del venticinquenne Cosimo Montalto, operaio dell'azienda
del marito, avrebbe attirato quest'ultimo in un tranello. I fatti risalgono
al 1998. La vittima, Antonio Lopez, 42 anni, era stato ucciso con un
colpo di pistola. Il corpo era stato poi occultato nelle montagne di
Rossano. La donna, dopo tre giorni dal mancato rientro a casa del marito,
ne denunciò la scomparsa ai carabinieri. Il cadavere del quarantaduenne
fu ritrovato dopo giorni di ricerche. Il delitto sarebbe stato perfetto
se la donna avesse mantenuto il segreto. Così non fu, dal momento
che ritorno' in Belgio e, dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo,
raccontò la storia alla sorella che la denunci alla polizia belga.
La Pasquaot ritornò in Italia e fu arrestata insieme al presunto
complice. Poi, su richiesta del suo avvocato, nel 2001 le fu concesso
l'obbligo di dimora all'Oasi Francescana, da dove si allontanò
qualche mese addietro.
Sequestrati
a Crotone beni per 3.7 milioni di euro, ad un disoccupato
02/02 ''Operazioni di questo tipo sono piu' positive
di una condanna all'ergastolo. Le indicazioni provenienti sia dalla
Direzione nazionale che dalla Commissione parlamentare antimafia vanno
infatti proprio nella direzione della lotta ai patrimoni illeciti''.
E' quanto ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano
Lombardi, che stamane a Crotone ha partecipato ad una conferenza stampa
durante la quale sono state illustrate le indagini che hanno portato
al sequestro di beni della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. Il sequestro
dei beni e' stato compiuto questa mattina dai carabinieri del Reparto
operativo del Comando provinciale di Crotone che hanno svolto anche
le indagini. Lombardi ha anche evidenziato le difficolta' di individuare
i beni nelle disponibilita' delle cosche. ''Tanto piu' che organizzazioni
mafiose ha aggiunto non sono mai intestatarie di grossi patrimoni''.
Nel caso specifico di Isola Capo Rizzuto, ad esempio, e' stato sottolineato
come i presunti affiliati alla cosca di Isola Capo Rizzuto sarebbero
titolari solo di auto di piccola e media cilindrata. Il procuratore
della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Franco Tricoli, ha
definito le indagini che hanno portato al sequestro di oggi ''un'operazione
di grosso spessore investigativo'', ponendo l'accento sul fatto che
i beni sequestrati erano intestati ad una persona che risultava disoccupata
dal 1997. Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale
di Crotone, Pierpaolo Bruni, che ha richiesto il provvedimento di sequestro,
si e' soffermato sulla complessita' di questo tipo di indagine patrimoniale
ricordando che ''quando si cercano patrimoni illeciti non e' facile
mettere insieme gli indizi perche' si parte da soggetti che spesso sono
incensurati''. Il comandante provinciale dei carabinieri, tenente colonnello
Angelo Cuneo, ha descritto la figura della persona intestataria dei
beni sequestrati che da anni non presentava dichiarazione dei redditi.
Il cementificio, al quale sono stati apposti i sigilli, era stato avviato
alla produzione nel gennaio del 2004 e nell'ottobre scorso era stato
sequestrato perche' al centro di reati di tipo ambientale. I successivi
accertamenti investigativi dei carabinieri avrebbero quindi evidenziato
il collegamento tra questa struttura ed esponenti della cosca Arena.
Non
esiste agli atti il certificato di morte di Ilaria Alpi
02/02 ''Sulla base degli approfonditi accertamenti
predisposti dalla Commissione parlamentare e proseguiti in questi giorni
e' oramai possibile affermare ufficialmente che agli atti dell' inchiesta
giudiziaria di Reggio Calabria su un presunto traffico di rifiuti tossici
non esiste alcun certificato di morte di Ilaria Alpi, ne' alcun atto
di trasmissione alla Procura di Roma di tale documento''. Lo afferma
Enzo Fragala', deputato di An e componente della Commissione d' inchiesta
sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. ''A questo punto - aggiunge
Fragala' - la Commissione dovra' valutare l' opportunita' di trasmettere
immediatamente all' autorita' giudiziaria competente il verbale della
testimonianza resa all' organismo parlamentare di inchiesta dal dottor
Francesco Neri, ex-pm di Reggio Calabria, gia' titolare della predetta
indagine sui rifiuti tossici, che alla Commissione aveva segnalato l'
esistenza del certificato di morte della giornalista del Tg3 fra la
documentazione sequestrata a Giorgio Comerio, certificato che ''a suo
dire'' il dottor Neri avrebbe trasmesso al dottor Pititto, gia' pubblico
ministero della Procura di Roma''. ''La Commissione parlamentare -conclude
Fragala' - ha dato prova di non lasciarsi fuorviare da questo come da
altri tentativi di impedire l' accertamento della verita' e la individuazione
dei motivi e delle responsabilita' sul barbaro agguato di Mogadiscio''.
Il
Comune di Panettieri, per i tagli, riduce i riscaldamenti
02/02 Per risparmiare sulle spese correnti il sindaco
di Panettieri, nel cosentino, ha deciso di ridurre il numero di ore
di funzionamento del sistema di riscaldamento del municipio. ''Con i
tagli avuti - ha detto il sindaco, Salvatore Parrotta - siamo stati
costretti a ridurre anche il funzionamento dei riscaldamenti della sede
del comune. Prima la caldaia restava accesa fino alla chiusura degli
uffici mentre ora abbiamo deciso di tenerla accesa solamente due ore
al giorno. E per far fronte al freddo gli impiegati indossano i cappotti
anche mentre sono in ufficio''. Il Comune di Panettieri, il piu' piccolo
della Calabria dove risiedono 357 persone, ha un bilancio di oltre 300.000
euro annui di spese correnti. Attualmente vi lavorano tre impiegati
che si occupano di piu' mansioni contestualmente. ''Per far quadrare
i conti del bilancio - ha aggiunto Parrotta - sono stato costretto ad
concedere il nulla osta ad un impiegato comunale che ora si e' trasferito
presso un ufficio della Regione. I compiti che erano svolti da quell'impiegato
ora vengono svolti in parte da coloro che sono in servizio ed in parte
dal vicesindaco''. Il sindaco di Panettieri, che e' stato eletto in
una lista civica, dal suo insediamento ha deciso di mettersi al lavoro
in prima persona, anche con attivita' manuali, per assicurare i servizi
ai residenti. Gia' da diverso tempo, infatti, accade che il sindaco
svolga anche le mansioni di autista di uno scuolabus comunale con il
quale alcuni studenti, che risiedono nelle zone periferiche del paese,
raggiungono l'unica scuola del paese. E, dopo aver accompagnato gli
studenti a scuola, Parrotta si dedica, alla guida del camion, alla raccolta
dei rifiuti solidi urbani. ''Se ci saranno altri tagli ai bilanci -
ha concluso - saremo costretti a chiudere le porte del comune. Siamo
in una situazione tale che non possiamo permetterci nemmeno di far fronte
alle spese per pulire le strade dalla neve. In questo modo i piccoli
comuni sono destinati a morire''.
Il
Presidente Oliverio il 4 a Roma alla conferenza Stato-Città con
il Ministro Pisanu
02/02 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Oliverio, partecipera' venerdi' prossimo, 4 febbraio, a Roma alla Conferenza
Stato-Citta' ed autonomie locali convocata dal presidente, il ministro
Giuseppe Pisanu, per le 16,30 nella Sala del Consiglio del Ministero
dell'Interno.. ''L' onorevole Oliverio - e' detto in una nota della
Provincia - sara' impegnato nei lavori dell' importante riunione programmatoria
poiche' designato quale membro effettivo della delegazione dell' Unione
province italiane (Upi), rinnovata di recente, all' interno dell' organo
collegiale che ha funzioni consultive, esamina tutti i progetti e gli
atti predisposti dalla commissione dell'UE di interesse per le autonomie
locali e costituisce la sede permanente di confronto e raccordo tra
lo Stato e gli enti locali. Una prestigiosa nomina, quella dell' Upi,
comunicata dal presidente, Fabio Melilli, che affianca il presidente
Oliverio agli altri cinque presidenti di Provincia, (Milano, Filippo
Penati; Roma, Enrico Gasbarra; Trieste, Fabio Scoccimarro; Latina, Armando
Cusani, ed Ancona, Enzo Giancarli) presenti di diritto nella Conferenza
insieme a quattordici sindaci, ai presidenti di Anci, Upi, Uncem ed
ai ministri dell' Economia, delle Finanze, delle Infrastrutture e della
Salute''. ''Si tratta di un riconoscimento importante - ha detto il
il presidente Oliverio commentando la sua nomina nella delegazione Upi
e la convocazione nella Conferenza Stato-citta'-Autonomie Locali - per
una grande provincia come la nostra, che costituisce un' occasione importante
per contribuire ad affermare un nuovo peso specifico della nostra realta'
e dell' intera Calabria in un organismo che ha un ruolo importante nelle
scelte e nella programmazione nazionale. La Conferenza Stato-Autonomie
Locali e' un organismo riconosciuto costituzionalmente che assolve ad
una funzione strategica nelle scelte di indirizzo e di carattere legislativo,
programmatorio e di utilizzazione delle risorse nazionali e comunitarie.
Pertanto, all' Upi va il ringraziamento per averci designato al fianco
di autorevoli colleghi di importanti province''. Alla riunione convocata
dal Ministro dell' Interno cui partecipera' l' onorevole Oliverio saranno
presenti, tra gli altri, oltre ai Ministri Lunardi, Sirchia, La Loggia,
Calderoli e Siniscalco, il sindaco di Roma, Walter Veltroni; di Bologna,
Sergio Cofferati; di Torino, Sergio Chiamparino; di Venezia, Paolo Costa,
e numerosi sottosegretari.
L’ass.
Stillitani promuove una campagna di sensibilizzazione sull’uso
del casco
02/02 Una campagna di sensibilizzazione all' uso del
casco in motocicletta rivolta non tanto ai ragazzi, ma soprattutto alle
forze dell' ordine, ai genitori ed agli insegnanti, a tutti coloro,
insomma, chiamati a vigilare sui comportamenti dei giovani: a lanciarla
e' stato l' assessore ai Trasporti della Regione Calabria, Francescantonio
Stillitani, che e' partito dalla convinzione che la vigilanza sull'
uso del casco non sia fatta come si dovrebbe. Per tale motivo la societa'
Pomilio Blumm, che ha vinto la gara bandita dalla Regione, ha promosso
una campagna coinvolgendo il Trio Medusa delle Iene al quale e' stato
affidato il compito di parlare ai giovani ed ai tutori dell' ordine
in due spot televisivi e tre radiofonici, che saranno trasmessi da emittenti
locali, rivolti si' ai giovani, ma anche e soprattutto alle forze dell'
ordine ed ai genitori. La campagna, la prima in Italia a rivolgersi
a vigili urbani, polizia e carabinieri, iniziera' tra una settimana
e durera' un mese. Oltre agli spot e' prevista l' affissione di manifesti,
pubblicazioni sui giornali locali ed incontri diretti nelle cinque province
ai quali saranno invitati i vertici delle forze dell' ordine e nei quali
sara' trattata anche la parte medico-sanitaria con l' illustrazione
dei rudimenti di primo intervento in caso di incidenti stradali. In
programma anche due spettacoli, uno del Trio Medusa, il 19 febbraio,
ed uno del comico Enrico Brignano, il 12 marzo, nel corso del quali
si parlera' dell' utilizzo del casco.
Ass.
Basile. “Strumentali gli attacchi a Mirigliani sulle linee guida
della legge Urbanistica”
02/02 ''Gli attacchi di alcuni settori all' indirizzo
dell' assessore Mirigliani a proposito delle Linee guida della Legge
Urbanistica licenziate dalla Giunta regionale sono chiaramente strumentali,
oltre che ingenerose ed ingiustificate''. Lo sostiene, in una nota,
l' assessore regionale all' Ambiente, Domenico Antonio Basile. ''Si
tratta di un atto - aggiunge Basile - pienamente legittimo, fedele attuazione
alla Legge urbanistica regionale, che ha perseguito l' obiettivo di
dare agli enti locali la possibilita' di dotarsi dei rispettivi Piani
di propria competenza avendo un importante supporto interpretativo.
Nel loro contenuto sono certamente razionali, indicando i criteri da
utilizzare per disciplinare il territorio nella sua completezza organizzando
i sistemi insediativo, relazionale e naturalistico-ambientale. Particolarmente
rilevante e' proprio l' attenzione dedicata alla tutela dell' ambiente,
scommettendo sulla riqualificazione urbanistica e sulla valorizzazione
delle risorse naturali di cui la Calabria dispone''. Basile, nella nota,
sottolinea inoltre ''l' impegno, dall' alto della sua riconosciuta competenza,
dell' assessore Mirigliani. Nel percorso seguito per arrivare alla definitiva
approvazione di questo atto amministrativo bisogna necessariamente riconoscere,
in dispregio alle dispettose affermazioni di chi non e' riuscito ad
assumere un ruolo di protagonista, che la Regione ha fatto di tutto
per trovare la massima convergenza istituzionale e sociale sul contenuto
del documento preliminare che e' stato portato in discussione alle Conferenza
di pianificazione, i cui termini di conclusione sono stati piu' volte
prorogati e reiterati allo scopo di consentire a tutti i soggetti che
oggi gridano allo scandalo le proprie proposte di modifica e di integrazione.
Suggerimenti, questi, che sono stati attentamente valutati dai competenti
Dipartimenti regionali ed in alcuni casi sono stati anche accolti, mentre
in altri non hanno trovato accoglimento solo perche' in realta' esprimevano
una mera ripetizione dei contenuti fondanti delle stesse Linee guida
che si tentava di criticare. Tanto basta per capire che le polemiche
degli ultimi giorni non sono altro che un tentativo di strumentalizzazione
politica teso a mascherare la volonta' di operare in una situazione
di assoluta anarchia e di mancanza di criteri direttivi e di controlli
successivi''. ''In altri termini - conclude l' assessore Basile - le
Linee guida della Legge urbanistica regionale tutelano principalmente
i cittadini, che, d' ora in avanti, nell' ottica del perseguimento degli
interessi generali, avranno gli strumenti per capire se i propri amministratori
locali sono stati capaci di operare senza condizionamenti e senza deviazioni''.
Sequestrata
una discarica abusiva di oltre 140 mila metri quadri a Rossano
02/02 Un'area di circa 140.000 metri quadrati adibita
a discarica abusiva e' stata sequestrata nella zona del fiume Trionto,
nel territorio di Rossano, dalla Guardia di Finanza che ha anche denunciato
due persone. Nella discarica, secondo quanto riferito dalle Fiamme Gialle,
sono stati rinvenuti rifiuti di ogni tipo: carcasse d'auto ed elettrodomestici,
pneumatici usati, materiale edile di risulta, lastre, pannelli e pframmenti
di eternit. Il tutto in una zona considerata a rischio sismico e sottoposta
a vincolo paesaggistico ed ambientale. Le persone denunciate dovranno
rispondere di violazioni alla normativa ambientale. I fluidi fuorusciti
dal materiale abbandonato nella discarica, secondo i finanzieri, metteva
a rischio le falde acquifere. Il provvedimento di sequestro e' stato
emesso dal Gip del Tribunale di Rossano. Sull'area saranno effettuati
prelievi ed analisi al fine di verificare il livello di inquinamento
del suolo, del sottosuolo e delle acque circostanti
Giovedì
nell’aula “Giuditta Levato” della Regione, presentazione
della ricerca sulla prevenzione nell’assistenza sociale
02/02 Organizzata dalla Commissione regionale Pari
Opportunità, si terrà domani, giovedì 3 febbraio,
alle ore 11, nell’Aula “Giuditta Levato”, la conferenza
stampa di presentazione della ricerca effettuata dal prof. Carlo Serra,
docente di criminologia all’Università “La Sapienza”
dal titolo: “La realizzazione del sistema integrato di interventi
e servizi sociali. Modelli di prevenzione: prime ipotesi e attuazione”.
“La ricerca, affidata dalla Commissione Pari Opportunità
al prof. Serra – spiega la presidente, Maria Rita Acciardi- affronta
la tematica della riforma dell’assistenza e dei servizi sociali
messa a punto dalla legge 328/2000 e, sulla scorta della legge di recepimento
della Regione Calabria, n.23/2003, elabora, attraverso l’individuazione
e la definizione puntuale di indicatori per la prevenzione, modalità
procedurali e tecniche finalizzate a concretizzare filiere progettuali
di contrasto alle fragilità sociali, ai fenomeni di dipendenza,
alle povertà, all’emarginazione ed all’esclusione
sociale”.
Ancora
neve, obbligo di catene sulla 107 e tra Sibari e Sicignano sulla A/3
02/02 E' regolare la circolazione sul tratto calabrese dell'autostrda
A/3, dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Stamani la neve
e' caduta in montagna, in particolare nell'area silana, tanto che la
Polizia Stradale segnala l'obbligo di circolazione con le catenemontate
sulla strada statale 107 Crotone-Cosenza- Paola, nel tratto compreso
fra San Giovanni in Fiore e Spezzano. L'obbligo di catene a bordo e'
in vigore invece per chi percorre l'autostrada Salerno-Reggio Calabria
fra Sibari (Cs) e Sicignano (Sa), lo stesso tratto in cui centinaia
di automobilisti erano rimasti bloccati nei giorni scorsi. Al momento,
comunque, non risultano situazioni di disagio. Le temperature restano
rigide in gran parte della regione.
Il
Presidente dell’ANAS: “Tir irresponsabili ed eccezionale
nevicata le cause del blocco sulla A/3”. Sentito anche Bertolaso.
02/02 La prima causa del blocco dell'A3 e' l' ''eccezionalita'
dell'evento nevoso: intenso, durevole nel tempo ed esteso su un lungo
tratto''. Ma e' altrettanto vero che l' ''altra principale causa'' che
ha provocato la paralisi della Salerno-Reggio Calabria, e' il comportamento
''scorretto e irresponsabile degli autisti dei mezzi pesanti''. Come
il ministro Lunardi, anche il presidente dell'Anas Vincenzo Pozzi -
nel suo intervento alla commissione Lavori Pubblici del Senato - addebita
agli autisti dei tir buona parte delle responsabilita' per quanto avvenuto
nei giorni dal 25 al 29 gennaio sull'autostrada A3. ''Va detto purtroppo
- ha precisato Pozzi - che oltre alle nevicate l'altra causa principale
della situazione critica che si e' creata, e' rappresentata dal comportamento
scorretto, o se volete irresponsabile, di quegli autisti dei mezzi pesanti
che, pur consci dell'obbligo di catene ed anche osservando la nevicata
in atto, si sono comunque avventurati in autostrada senza catene''.
L'Anas ha contato almeno 270 mezzi pesanti senza catene, che sono stati
rimessi in condizione di riprendere la marcia. ''Abbiamo posto in essere
- ha aggiunto Pozzi - tutte le azioni preventive atte ad evitare la
situazione di crisi: attivato per tempo il piano neve; allertato gli
uomini; disposto l'obbligo di catene, comunicandolo agli utenti; avvisato
le prefetture; sparso il sale per evitare il formarsi di ghiaccio; sgomberato
la neve''. In altre parole, ha concluso Pozzi, ''erano state adottate
tutte le disposizioni necessarie ad assicurare la transitabilita' dell'autostrada''.
Anzi, in alcuni casi si e' fatto anche ''l'impossibile, legato alla
volonta' e all'impegno degli uomini''. Al di la' dell'accertamento delle
responsabilita' per quanto e' accaduto sulla Salerno-Reggio Calabria
nei giorni scorsi, bisognera' ''tutti insieme rafforzare il sistema
dei controlli'' per chi entra in autostrada. Ha inoltre affermato il
presidente dell'Anas Vittorio Pozzi al termine del suo intervento in
commissione Lavori Pubblici al Senato, per ricostruire quanto avvenuto
sull'A3 dal 25 al 29 gennaio. ''Al di la' dell'accertamento delle responsabilita'
che e' stato chiesto da piu' parti e che attendiamo con grande serenita'
- ha sottolineato Pozzi - io credo che l'esperienza di questa emergenza
neve debba insegnare a tutti noi qualcosa, anche per il futuro''. Per
questo bisognera' ''cercare tutti insieme di rafforzare il sistema dei
controlli''. ''Chi - ha aggiunto - non e' dotato di catene o gomme speciali,
non deve accedere all'autostrada. E' un problema culturale, come per
il casco e le cinture''. Occorre dunque, ha concluso, ''educare gli
automobilisti ad affrontare la neve, ad informarsi ai numeri verdi o
ad ascoltare i notiziari radio''. Quanto alle dimensioni dell'intervento
dell'Anas, Pozzi ha sottolineato che hanno lavorato complessivamente,
per un'emergenza che ha riguardato 12 regioni, 1.095 uomini e 570 mezzi
operativi, a cui bisogna aggiungere i 255 uomini e i 50 mezzi al lavoro
sulla sola A3. Tra il 25 e il 30 gennaio, inoltre, sono stati sparsi
oltre 23mila quintali di sale, La condizioni di transitabilita' sulla
A3 miglioreranno in maniera consistente nel 2008, quando i lavori di
ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria saranno completati ha detto
Pozzi, sottolineando che sono gia' stati affidati 3 maxilotti per un
importo di 2,3 miliardi di euro. ''L'Anas e' impegnata in questa opera
ciclopica e credo che negli ultimi 3 anni abbia fatto passi avanti da
gigante - ha spiegato - sono stati sbloccati molti cantieri che erano
fermi, aperti al traffico 115 km di autostrada ammodernata, affidati
3 maxilotti, per un importo globale di 2,3 miliardi di euro, e altri
2 maxilotti sono in via di affidamento per un importo di 1,5 miliardi
di euro''. Complessivamente, ha concluso, sulla A3 ''sono stati appaltati
lavori per 4,65 miliardi di euro, il valore di 180 km di arteria ammodernata''.
Bertolaso “Come sulla A1 anche sulla
A3 nessuna concertazione e coordinamento”
Come l'anno scorso quando si blocco' la A1, anche in questo caso la
paralisi dell'A3 ha un 'colpevole': il ''sistema che nel suo complesso
non ha funzionato sul territorio''. E questo nonostante le previsioni
meteo, come un anno fa, avessero anticipato le abbondanti nevicate.
Lo ha detto il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso nell'audizione
alla commissione Lavori Pubblici del Senato per ricostruire quanto avvenuto
sulla Salerno-Reggio Calabria tra il 25 e il 29 gennaio. ''Il nostro
compito - ha spiegato il capo del Dipartimento - e' dare informazioni
il piu' dettagliate ed esatte possibili. Ed e' quello che abbiamo fatto.
72 ore prima, 48 ore prima e 24 ore prima delle nevicate - ha aggiunto
- sia con i bollettini di vigilanza sia con gli avvisi meteo abbiamo
segnalato nevicate pesanti su quelle zone''. Pero', ha concluso, ''sul
territorio non ci sono state concertazione e coordinamento''. E poi
c'e' stata una ''eccessiva lentezza'' nel recepire gli avvisi di allerta
meteo emessi dalla Protezione Civile. Una lentezza, ha aggiunto, che
ha riguardato anche gli ''interventi ordinari di prevenzione'' e quelli
di ''soccorso immediati'' facendo si' che il sistema sul territorio,
nel suo complesso, non funzionasse come avrebbe dovuto. Bertolaso ha
poi sottolineato come ''non e' immaginabile'' che il Dipartimento ''si
sostituisca alle strutture competenti sul territorio ogni volta che
c'e' una situazione di crisi'' ed ha escluso responsabilita' del Dipartimento.
''Se un giorno dovessero cadere 45 centimetri di neve sulla A3 e il
Dipartimento non fosse in grado di prevederlo - ha detto - io verrei
qui da voi e direi 'e' colpa mia''. Quanto all'intervento degli uomini
della Protezione Civile, il capo del Dipartimento ha detto che sono
intervenuti in tempi diversi, su richiesta dei prefetti. ''Su quel tratto
di autostrada - ha spiegato - sono intervenuti oltre cinquemila uomini
dell'intero sistema di protezione civile: 166 militari, con 39 mezzi,
1.100 agenti della polizia stradale, 1.48 carabinieri, 167 vigili del
fuoco, 420 tecnici Enel, 360 forestali, 2.300 volontari''.
Loiero “Patetico balletto di responsabilità”
''Continua il patetico balletto delle responsabilita' sul disastro dell'
A3''. Lo ha sostenuto l' on. Agazio Loiero, della Margherita, candidato
del centrosinistra alla presidenza della regione Calabria, dopo l' audizione
del presidente dell' Anas al Senato. ''Se ne deduce - ha aggiunto Loiero
- che la colpa e' di quei poveri automobilisti intrappolati per giorni
nella neve. Come se non bastasse a sentire il ministro Lunardi gli italiani
soffrono di lamentite e devono imparare a stare al mondo. E allora un
tempo si diceva 'piove Governo ladro'; da ora in poi passeremo a 'nevica
automobilista babbeo'''.
Donati (Verdi) “Pozzi conferma l’incapacità
dell’Anas”
''Ci sono stati evidenti ritardi e una allarmante incapacita' da parte
dell'Anas. La relazione di Pozzi conferma una gestione tardiva ed inefficace
dell'ente, anche in occasione della recente emergenza maltempo sulla
Salerno - Reggio Calabria''. Cosi' la senatrice Anna Donati, capogruppo
dei Verdi in Commissione Trasporti al Senato, commenta l' audizione
del presidente dell'Anas. ''C'e' stato un evidente ritardo nell'azione
dell'Anas, che solo il 26 gennaio alle ore 18, vale a dire un giorno
e mezzo dopo l'inizio dell'ondata di maltempo, ha deciso di chiudere
l' autostrada. A quel punto - afferma Donati - l'arteria era gia' al
collasso ed ogni altra azione, anche di soccorso, diventava molto piu'
complessa''. Inoltre, aggiunge, dalla relazione di Pozzi ''e' emerso
come l'Anas sia di fatto completamente sprovvista di un sistema ordinario
di gestione della rete. Quando si verifica un evento straordinario,
come quello della scorsa settimana sulla A3, qualsiasi provvedimento
si rivela comunque inefficace, viste le carenze strutturali nella gestione
dell'Anas''. ''Infine - conclude - sicuramente si sono registrati comportamenti
alla guida non corretti, soprattutto nel caso di mezzi pesanti sprovvisti
di catene nonostante la neve. Ma e' inutile polemizzare con il mondo
dell'autotrasporto solo quando fa comodo. Sulla intera rete italiana
manca una azione di controllo dell'autotrasporto: non si usi l'argomento
ora per scaricare le responsabilita' ''.
Nessun
indagato sul blocco della A/3 da parte della Procura di Lagonegro
02/02 Il Procuratore della Repubblica di Lagonegro
(Potenza), Giancarlo Grippo, ha aperto un fascicolo di atti che non
costituiscono notizie di reato relativi ai forti disagi registrati nei
giorni scorsi per la neve, con particolare riferimento al blocco - durato
alcuni giorni - del tratto lucano dell' autostrada A3 Salerno-Reggio
Calabria. Per il momento, secondo quanto si e' appreso, la Procura non
ha individuato ipotesi di reato ne' quindi vi sono persone indagate:
il fascicolo e' stato aperto sulla base di elementi di fatto e delle
notizie apparse sugli organi di informazione. Ieri e' stato reso noto
a Potenza da tecnici della Regione Basilicata che a Lagonegro sono caduti
98 centimetri di neve (la misura e' stata eseguita in una postazione
situata ad un' altitudine di circa 600 metri sul livello del mare).
Grippo ha ricevuto ieri una prima relazione dai Carabinieri su quanto
avvenuto a partire dal 26 gennaio, quando la neve ha cominciato a cadere
con intensita' e a provocare difficolta': il Procuratore ha gia' chiesto
all' Arma altri elementi, relativi alle competenze fra i vari enti.
Quando la Procura ricevera' la nuova relazione dei Carabinieri sara'
fatta una ulteriore valutazione e si stabilira' se esistono ipotesi
di reato e a carico di chi.
Sulla
A/3 sono intervenuti anche un centinaio di militari
02/02 Dalle frazioni isolate nelle Marche al serpentone
di veicoli bloccati dalla neve sulla Salerno-Reggio Calabria: nei giorni
piu' critici dell'emergenza maltempo, che la scorsa settimana ha messo
in ginocchio il centro-sud, anche gli uomini dell'Esercito sono stati
tra i protagonisti della macchina dei soccorsi. In particolare, l'intervento
sull'A3 ha impegnato complessivamente un centinaio di uomini e sedici
automezzi, scesi in campo per distribuire alimenti e bevande calde,
ma anche coperte e brande da campo. La prima chiamata, giovedi' scorso,
ricorda una nota dello Stato maggiore dell'Esercito, e' stata per la
Brigata Garibaldi, quando una cinquantina di bersaglieri dell'80/o Reggimento
di artiglieria Pasubio e del 131/o Reggimento Carri hanno raggiunto
con otto mezzi fuoristrada gli automobilisti rimasti bloccati all'altezza
di Atena Lucana e di Buonabitacolo, in provincia di Salerno, distribuendo
loro alimenti, bevande calde e coperte. In serata, poi, un plotone del
91/o Reggimento Lucania di Potenza ha allestito un punto di prima accoglienza
nella scuola elementare di Lagonegro (Potenza), con 150 brande da campo.
Nelle Marche, dove venerdi' e' scattata l'emergenza per i diversi centri
dell'anconetano rimasti completamente isolati e sotto la minaccia delle
valanghe, nelle frazioni attorno a Jesi e Fabriano sono intervenuti
gli uomini e i mezzi del 10/o Reggimento Genio della Brigata Ariete:
22 soldati che, in supporto della Protezione civile regionale, hanno
ripristinato la viabilita'. Anche domenica e lunedi', a Chieti i fanti
del 123/o Reggimento sono usciti dalla caserma per spalare la neve nelle
zone in cui non potevano arrivare i mezzi meccanici.
Ancora
neve ad Acri.
02/02 Scarsa affluenza di studenti stamane alla riapertura
delle scuole decisa dall'Amministrazione comunale dopo le abbondanti
nevicate dei giorni scorsi. Durante la notte e' nuovamente nevicato
abbondantemente in tutto il comprensorio presilano. Particolarmente
difficile la circolazione stradale nelle frazioni di La Mucone, Serra
di Crista, e Area Donne. Il Sindaco di Acri, Nicola Tenuta ha predisposto
l'impiego di tutti i mezzi del comune disponibili per i soccorsi e ha
utilizzato, inoltre, 30 mezzi presi in affitto per fronteggiare l'emergenza.
In serata sara' predisposta una nuova ispezione per verificare lo stato
delle strade e decidere se aprire o meno le scuole nella giornata di
domani.
Quattro
arresti a Corigliano
02/02 Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri
in diverse operazioni compiute a Corigliano Calabro. Due cittadini rumeni,
clandestini, Carmen Daniela Valeanu, di 34 anni e Micea Vatru, di 34
anni, sono stati arrestati perche' accusati di aver compiuto una estorsione
nei confronti di una connazionale alla quale avevano sottratto il passaporto
chiedendo la somma di 400 euro per la restituzione. Nella stessa operazione
e' stato arrestato per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina
un commerciante di 43 anni. In esecuzione di un ordine di carcerazione
i carabinieri hanno arrestato un uomo di 32 anni, di Corigliano che
deve scontare una condanna ad un anno e due mesi di reclusione per il
reato di furto e minacce a pubblico ufficiale.
Pescatori
denunciati perché sorpresi a pescare novellame
02/02 Cinque pescatori di Corigliano Calabro sono stati
denunciati dai carabinieri perche' sorpresi mentre pescavano del novellame
lungo le coste dell'Alto Jonio. Ai pescatori i carabinieri hanno sequestrato
43 chilogrammi di novellame che dopo l'autorizzazione dei sanitari e'
stato dato in beneficenza.
Arresti
in Calabria delle Fiamme Gialle che sgominano un traffico di stupefacenti
verso i Balcani.
01/02 Ingenti quantitativi di sostanza stupefacente
provenienti dal nord Europa e dai Balcani che venivano poi smistati
in numerose regioni italiane ad opera di due organizzazioni criminali
ben ramificate sul territorio: a scoprire il traffico sono stati gli
uomini del Goa della Guardia di finanza di Catanzaro che stamani hanno
messo in atto un' imponente operazione per l' esecuzione di 48 ordinanze
di custodia cautelare in carcere emesse al termine di un' inchiesta
durata oltre due anni e coordinata dal sostituto procuratore della Dda
di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. Ingente anche il quantitativo di
sostanza stupefacente sequestrato nel corso delle indagini tra il febbraio
2002 ed il giugno 2003: 37,5 chili di cocaina e 60 chili di eroina,
per un valore stimato sul mercato di una quindicina di milioni di euro.
Al momento le ordinanze eseguite sono 31, mentre 17 persone risultano
irreperibili. L' accusa, per tutti, e' traffico internazionale di sostanze
stupefacenti. Le operazioni, denominate ''Borsalino'' e ''Super Gordo'',
condotte da oltre 200 finanzieri in nove regioni italiane (Calabria,
Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte
e Liguria) e in tre Paesi europei (Germani, Olanda e Belgio), dove hanno
operato autorita' locali coordinate dall Direzione centrale servizi
antidroga, sono il compendio di indagini durate oltre due anni e dalle
quali sono emersi anche solidi legami tra le principali consorterie
criminali italiane quali la 'ndrangheta, la mafia e la camorra. Secondo
l' accusa, la cocaina era assicurata da Francesco Strangio, detto ''il
professore'', di 39 anni, di Melito Porto Salvo, e da Bruno Giorgi,
detto ''il lungo'', di 45 anni, di San Luca, latitanti da anni tra il
Belgio e l' Olanda perche' colpiti da numerosi provvedimenti di cattura
emessi per traffico internazionale di droga, e intermediari tra le cosche
della locride ed i narcos sudamericani. L' eroina, invece, veniva inviata
in Italia dal trafficante turco Coskun Karakus, detto ''Giorgio'', di
46 anni, che garantiva i contatti con la mafia turca. Ai vertici delle
organizzazioni smantellate dalla Finanza, secondo quanto e' stato riferito,
si trovavano, da un lato Sebastiano Signati, soprannominato ''el super
gordo'' (''il grassone'' in spagnolo), originario di San Luca, e, dall'
altro, da Giuseppe Mollace che si avvaleva, per lo smistamento in Campania,
di Giuseppe Gianicolo, detto ''il dottore''. Quest' ultimo, ex appartenente
alla Marina militare di stanza a La Spezia, per anni stabilitosi nella
citta' tedesca di Krefeld dove gestiva la pizzeria ''Borsalino'', coadiuvato
dal nipote, secondo l' accusa aveva in realta' avviato la piu' lucrosa
attivita' del traffico di cocaina. Lo stupefacente veniva reperito direttamente
in Olanda da Strangio e Giorgi e trasportata dalla stessa organizzazione
in Italia presso le organizzazioni clienti, dedite allo spaccio, dislocate
nelle nove regioni interessate dall' operazione. Il gruppo collegato
a Signati, invece, era attivo nello smercio di eroina con basi operative
nella locride e nell' hinterland milanese. Le localita' di approvvigionamento
erano la Turchia, tramite Karakus, ed i Paesi dell' Est Europa con i
bulgari Kostadinov e Mitev, gia' arrestati dal Goa nel gennaio 2003
mentre, a Milano, trasportavano 60 chili di eroina. Il Goa, inoltre,
nel giugno 2003, sequestro' al gruppo di Mollace e di Gianicolo, 30
chili di eroina pura provenienti dall' Olanda e trasportati su un autoarticolato
bloccato al valico doganale di Ponte Chiasso. Ulteriori sequestri sono
stati portati a termine nel febbraio 2002 a Villa San Giovanni quando
due corriere furono arrestati con 4,5 chili di cocaina destinati al
mercato siciliano, e nel maggio 2002 quando, sempre a Villa, furono
fermati altri due corrieri che si stavano imbarcando per la Sicilia
con 3 chili di cocaina. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati
anche telefoni cellulari, schede telefoniche, documentazione, appunti,
indirizzi sui quali sono ancora in corso indagini. I particolari dell'
operazione sono stati forniti stamani dal procuratore di Reggio Calabria,
Antonio Catanese, dal sostituto della Dda, Nicola Gratteri, dal comandante
regionale della Guardia di finanza, gen. Riccardo Piccini, e dal comandante
del Nucleo regionale di Polizia tributaria, da cui dipende il Goa, col.
Cesare Nota Cerasi. Questo l' elenco delle persone arrestate nell' ambito
dell' operazione ''Borsalino'' condotta dal Goa di Catanzaro della Guardia
di finanza: Salvatore Chiaramonte, detto ''lo zio'', di 44 anni, di
Catania;Oreste D' Andrea (59), detto ''il vecchio'', di Battipaglia
(Salerno), residente a Krefeld (Germania), gia' detenuto;Giuseppe Gianicolo
(44), detto ''il dottore'', di Castellammare di Stabia (Napoli), di
fatto dimorante a Krefeld (Germania); Carmelo Giuffrida (37), detto
''Melo'' o ''Wind'' o ''Wint'', di Catania; Orazio Nicolosi (44), detto
''arancino'', di Catania e residente a Giarre e Nijmegen (Olanda);Angelo
Pascale (33), di Melito di Porto Salvo; Cosimo Ristallo (33), di Eboli
(Salerno); Teresa Varriale (37), diNapoli; Roberto Alfio Zappulla (47),
detto ''soldi spicci'', di Catania, gia' detenuto; Rocco Andriano' (37),
di Locri;Antonio Calla' (30), detto ''Toto''', di Mammola, di fatto
domiciliato a Trenzano (Brescia); Gisella Calla' (43), di Marina di
Gioiosa Ionica, residente a Coccaglio (Brescia); Nazareno Salvatore
Cirillo (40), detto ''Lazzaro'', di Fabrizia (Vibo Valentia), residente
a Lumezzane (Brescia);Nicodemo Fazzolari (34), detto ''Demo'' e ''Armando'',
di Melito di Porto Salvo; Filippo Filiberto (53), nato a Palermo;Romina
Napoli (27), di Siderno. Questi, invece, gli arrestati nell' operazione
''Super Gordo'': Bruno Arico' (45), di Molochio, residente a Ventimiglia
(Imperia); Antonio Calabro' (52), di San Luca; Carmelo Caminiti (33),
di Milano; Francesco Cammera (55), di Reggio Calabria, residente a Milano;
Luigi Corigliano (40), di Rimini, residente a Bovisio Masciago (Milano);
Andrea Faragli (42), di Grosseto, residente a La Spezia; Angelo Giovanni
Femia (39), detto ''testazza'', di Grotteria, di fatto dimorante a Cermenate
(Como); Domenico Giampaolo (46), di Locri, residente a Legnano (Milano);
Giuseppe Indovino (35), di Lecce e residente a Bologna; Kostadin Kostadinov
Vasilev (51), nato in Bulgaria;Giovanni Manglaviti (41), di San Luca;
Mitko Mitev (42), nato in Bulgaria; Angelo Pascale (33), di Melito Porto
Salvo; Giuseppe Trimboli (28), detto ''Arturo'', di Locri; Antonio Vita
(35), di Russelsheim (Germania), residente a Tradate (Varese).
A
Morano Calabro viene sequestrata una scuola senza certificato di agibilità
01/02 L' istituto comprensivo ''Scorza'' di Morano
Calabro, costituito da tre plessi dove sono ospitate le scuole materne,
elementari e medie, e' stato sottoposto a sequestro preventivo dal sostituto
procuratore della Repubblica di Castrovillari, Baldo Pisani. Il provvedimento,
secondo quanto si e' appreso, farebbe seguito ad un esposto-denuncia
nel quale si lamentava l' assenza dei certificati di agibilita' dei
plessi, in particolare di quello che ospita la scuola materna. L' istituto
e' frequentato di circa 450 alunni e vi lavorano 60 insegnanti. Il provvedimento
di sequestro e' stato notificato al sindaco di Morano, Pio Paternostro,
e all' assessore alla pubblica istruzione, Assunta Acierno. ''Parleremo
dopo aver letto gli atti'', e' stato il commento del Sindaco. Nessuna
dichiarazione, invece, da parte del preside dell' istituto, Carlo Rango.
Dopo
tre giorni di chiusura per la neve riaprono le scuole di Acri
01/02 Riapriranno nercoledì le scuole di ogni
ordine e grado di Acri, centro della provincia cosentina, dopo tre giorni
di chiusura decisi in conseguenza della difficolta' per la circolazione
stradale provocate dalle abbondanti nevicate dei giorni scorsi. A deciderlo
e' stato il sindaco, Nicola Tenuta, dopo un' ispezione effettuata dall'
assessore ai Lavori pubblici, Gennaro Baffi, congiuntamente ai tecnici
del comune e ai Vigili urbani. Dal sopralluogo e' emerso che tutte le
strade del comprensorio presentano i margini di sicurezza per la circolazione
Al
via i lavori per il Centro Sportivo Polivalente di Luzzi
01/02 E’ giunto in porto l’iter per la
realizzazione del Centro Sportivo Polivalente di Luzzi in Contrada Marinova,
i cui lavori sono stati appaltati dalla Ditta Nigro Arch. Roberto da
Cosenza con un ribasso del 20,02%, per un importo di circa un milione
di Euro. Trattasi, in parte, del recupero di preesistente struttura
e della realizzazione di un campo per il gioco del calcio, completo
di ogni dotazione, opere drenanti, impianto di irrigazione automatico
alimentato da acque di falda e quanto altro necessario per la omologazione.
Saranno, inoltre, realizzati un nuovo edificio per spogliatoi e servizi,
monopiano, con strutture in conglomerato cementizio armato e un campo
per il giuoco del calcetto con superficie sportiva in erba sintetica;
nell’esistente blocco tribuna sono, invece, previsti servizi autonomi
per il calcetto, per gli spettatori e per la società sportiva
e/o soggetto gestore del complesso. La realizzazione di ampie superfici
di colore verde, infine, renderà molto più gradevole ed
accettabile l’impatto del complesso nel contesto ambientale circostante.
Un intervento importante, fortemente voluto dalla Provincia di Cosenza
su iniziativa del Consigliere Provinciale dello SDI, Flaviano Federico,
che va in direzione dello sviluppo socio-economico del Comune di Luzzi
e dell’intero comprensorio della Media Valle Crati: in tutto l’hinterland,
infatti, non esiste ad oggi una struttura in grado di far decollare
le attività sportive e quelle economiche ad esse correlate.
Viva soddisfazione esprime, in merito, il Consigliere Flaviano Federico,
che ringrazia “il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario
Oliverio, e l’Assessore allo Sport Rosetta Console per la volontà
manifestata in direzione della realizzazione della struttura e per l’effettivo
impegno profuso”.
La decisione di dotare il Comune di Luzzi di un Impianto Sportivo Polivalente
è testimonianza concreta dell’impegno del Centro-Sinistra
nella Media Valle Crati; con la costruzione ed il completamento dell’edificio,
inoltre, “si dà al Luzzese Calcio, che milita in Promozione,
– ha dichiarato, infine, Federico – una struttura dignitosa,
capace di soddisfare il percorso intrapreso dalla squadra e di fungere
da laboratorio in grado di soddisfare l’esigenza di una scuola
calcio, per la formazione di giovani leve e la promozione dello sport
sul territorio”.
Operazione
“pineapple”: Cinque arresti a Paola
01/02 Associazione per delinquere finalizzata al traffico
illecito di sostanze stupefacenti: con questa accusa gli agenti del
commissariato della polizia di Stato di Paola, in collaborazione con
la squadra mobile della questura di Cosenza, nel novembre del 2002 sgomino'
una organizzazione criminale specializzata soprattutto nel traffico
di eroina e cocaina. Le indagini portarono all'arresto di venti persone,
successivamente condannate, dal tribunale di Paola, a pene tra gli 8
ed i 15 anni di reclusione, oltre che al sequestro di ingenti quantita'
di droga ed all'arresto di un latitante reggino, Vincenzo Femia. Nello
stesso giorno, a Bari, scatto' una analoga operazione con l'arresto
di 30 persone, per lo stesso reato. In tutto, quindi, vennero arrestate
50 persone, che gestivano un traffico di droga tra Bari, Cosenza e la
costa tirrenica cosentina e quella crotonese. In seguito alle condanne
emesse dalla magistratura, e diventate esecutive, la polizia di Paola,
in collaborazione con la squadra mobile di Crotone, ha arrestato cinque
persone: Antonio Gerardi, 49 anni, di Cetraro; Cantigno Servidio, 37
anni, di Scalea; Luigi Falvo, 42 anni, di Crotone; Francesco Abbrescia,
50 anni, e Giuseppe Fiore, 40 anni, entrambi di Bari. Gli arresti sono
stati eseguiti perche' e' stato accertato il concreto pericolo di reiterazione
dei delitti, la pericolosita' sociale, i precedenti specifici degli
indagati ed il fondato pericolo di fuga, anche in considerazione della
pena.
La
provincia di Cosenza avvia un corso di formazione sulla lingua inglese
01/02 Ha avuto inizio oggi a Cosenza un corso di formazione
mirato ad acquisire le conoscenze base della lingua inglese, utili per
lavorare nel settore del turismo che anche in Calabria conta sulle presenze
straniere. Al corso partecipano gli esperti del British Institutes di
Cosenza ed e' rivolto a baristi, portieri ed altre figure professionali.
L'iniziativa e' promossa dall' Assessore alla Formazione Professionale
della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua. Il corso, che sara' a totale
carico delle finanze provinciali, riguardera' 50 partecipanti selezionati
in base alle domande pervenute in Assessorato. Il corso e' stato presentato
nel corso di una conferenza stampa alla quale oltre che all' Assessore
Bevacqua ha partecipato anche il Presidente Mario Oliverio, la Direttrice
della sede di Cosenza del British, Rosanna Mortati e dei responsabili
nazionali dell' istituto di studi inglesi. Trenta, le ore di studio
previste che forniranno ai ragazzi il necessario per relazionarsi al
turista e comprendere le esigenze che solitamente si possono registrare
nei rapporti tra stranieri e soggetti deputati all' accoglienza, che
nel prossimo futuro verranno ripetute in altri punti del territorio
(si pensa al litorale tirrenico ed a quello jonico). ''La formazione,
a tutti i livelli, da quello di base sino all' alta specializzazione
- ha detto Bevacqua- deve per forza essere la macchina che traina lo
sviluppo in questa regione. Ed e' seguendo questa direttrice che come
Provincia ci stimo impegnando al massimo delle nostra possibilita' affinche'
cio' avvenga. Non senza difficolta'; d'ordine finanziario, prima di
tutto, ma anche legate al difficile processo che nega al momento il
trasferimento della funzione detenuta ancora dalla Regione''. Il presidente
della Provincia Oliverio ha evidenziato che ''sul campo della formazione
abbiamo gravi ritardi da recuperare. Per questo riteniamo assolutamente
necessario il trasferimento di funzioni dalla Regione, passaggio dovuto
che proprio in questi giorni sara' oggetto di una richiesta specifica
d'impegno che come Presidenti della cinque Province calabresi chiederemo
ad entrambi i candidati alla presidenza della Regione Calabria. Particolarmente
importante, infatti, il trasferimento sara' nel settore delle politiche
della formazione che dovranno camminare di pari passo con quelle del
lavoro''.
Emergenza
maltempo superata.
31/01 Continua l' allerta in Calabria per il maltempo,
ma la fase di emergenza e' superata grazie al netto miglioramento delle
condizioni meteorologiche registratosi gia' da ieri sera. In provincia
di Cosenza, che e' stata quella maggiormente interessata dalle conseguenze
del maltempo dei giorni scorsi, non ci sono piu' comuni o frazioni isolate
grazie al lavoro di sgombero della neve eseguito dai mezzi dell' Anas
e dell' Amministrazione provinciale di Cosenza. A Tortora, grazie all'
installazione da parte dell' Enel di alcuni gruppi elettrogeni, e' stata
ripristinata l' energia elettrica, interrotta a causa della caduta di
alcuni tralicci. Interventi sono in corso in alcuni comuni per eliminare
le situazioni di pericolo determinatesi dall' accumulo di neve. A Camigliatello
Silano sono intervenuti i vigili del fuoco per togliere la neve da alcuni
cornicioni che rischiavano di crollare. La viabilita' interna continua
ad essere difficile. Per percorrere alcuni tratti della statale 107
Silana-Crotonese, in particolare nella zona di Camigliatello Silano
e San Giovanni in Fiore, sono necessarie le catene. Non ci sono problemi,
invece, lungo il tratto calabrese dell' A3, che e' interamente percorribile
su entrambe le carreggiate. La sala operativa di Cosenza della Protezione
civile regionale continua a tenere la situazione sotto controllo, mantenendosi
in costante contatto con la Prefettura e l' Amministrazione provinciale.
Ieri, per seguire direttamente la situazione, nella sala si e' recato,
trattenendosi per alcune ore, il direttore generale del Dipartimento
regionale della Protezione civile, Rosario Calvano.
Oliverio
alla conferenza di inizio anno: “La provincia di Cosenza punta
al Mediterraneo”
31/01 La Provincia di Cosenza guarda all'Europa ma
anche al Mediterraneo. Obiettivi che il presidente della Provincia di
Cosenza, Mario Oliverio, ha illustrato oggi nel corso della lunga conferenza
stampa di inizio d' anno che ha tenuto il presidente della Provincia
di Cosenza, l' on. Mario Oliverio, eletto nella scorsa primavera, il
12 e 13 giugno scorsi, con il 62,4% dei voti, il piu' alto numero di
consensi da quando e' stato istituito l' ente Provincia. al ridotto
del teatro Rendano. Insomma Oliverio vuol far diventare la Provincia
di Cosenza una provincia europea e mediterranea ed a tal proposito ha
annunciato che fra qualche mese sarà attiva la ''Fondazione Mediterraneo'',
alla quale hanno già aderito nove paesi del Mediterraneo. ''Noi
non vogliamo stare nella gabbia delle competenze'': ha poi aggiunto
Oliverio che piu' che un resoconto di questi suoi primi mesi di attivita'
amministrativa ha compiuto una messa a punto del lavoro ed una impostazione
dei temi politici al centro non solo della provincia di Cosenza ma del
panorama calabrese. Il Presidente, infatti, ha teso subito a sottolineare
come occorra lavorare in Calabria per costruire un nuovo sistema istituzionale
puntando ad una Regione che non gestisca ma che progetti, una Regione
snella, che attui i principi delle deleghe visto che il bilancio fin
qui del regionalismo calabrese si puo' considerare ''fallito'', non
ha esitato a dire Oliverio. I punti di questo attacco critico sono concentrati
essenzialmente nella legge urbanistica (''le linee guida ripropongono
una visione di centralizzazione''), nel rapporto con i Comuni e piu'
in generale in un' impostazione politica che Oliverio ha rovesciato
sul futuro piu' che sul passato ed il presente. Ai due presidenti candidati
Abramo e Loiero della Regione, infatti, il Presidente dell' Amministrazione
provinciale di Cosenza ha chiesto l' apertura di una fase nuova, della
costruzione di una nuova Regione. ''Giudichero' - ha detto Oliverio
- dai fatti, dagli impegni che saranno presi e anche dalle scadenze
temporali che ci saranno date. Io sono un dirigente del centrosinistra
e sono sicuro che se dovesse vincere Loiero le risposte arriveranno
ma se non dovessero arrivare e se non otterremo risposte agli impegni
assunti e' ovvio che si tratterebbe di una cattiva alba''. Per quanto
riguarda l' attivita' dell' ente Provincia, nel rapporto con i Comuni
Oliverio ha reso noto che entro quest' anno saranno realizzati i distretti,
avviata la catalogalizzazione dei beni culturali, che andra' avanti
il tavolo di confronto con l' Anas per quanto riguarda i servizi, gli
impegni nel settore del sociale dove la Giunta Oliverio e' fortemente
mobilitata al punto di avere attuato lo scorso anno due variazioni di
bilancio, mentre sulla Fondazione Mediterranea il meeting che era in
programma per il 26 di febbraio molto probabilmente si svolgera' tra
fine aprile ed inizio maggio per non farlo coincidere con la campagna
elettorale regionale e con l' investitura del nuovo Vescovo di Cosenza.
Un punto assai critico sollevato da Oliverio riguarda la gestione dei
rifiuti: ''i 3/4 dei rifiuti della provincia di Cosenza vengono trasferiti
- ha detto - a Crotone''. Il Presidente della Provincia di Cosenza ha
reso noto che il suo ente e' impegnato affinche' ci sia una sempre maggiore
cristallinita' in questo delicato ambito, mentre altre critiche alla
Regione sono state rivolte per quanto riguarda il settore della Protezione
civile ed al Governo per quanto riguarda il trasferimento dei fondi
con l' attuale legge finanziaria. ''Siamo passati - ha in particolare
detto Oliverio - da 400 milioni di euro del 2004 a 50 milioni. Come
a dire che ci hanno ridotto la spesa ad un ottavo”..
Ha
preso il via il 47° Festival del Pollino
31/01 Ha preso il via a Castrovillari, con la presentazione
nella settecentesca Villa Bonifati, il Carnevale del Pollino e Festival
Internazionale del Folklore 2005 giunta alla quarantasettesima edizione,
con l' organizzazione della Pro loco del Pollino, sostenuta dal Comune
e, negli ultimi anni, dalla Regione, dalla Provincia di Cosenza e dagli
altri enti sovraterritoriali. Durante la presentazione, mentre tra maschere
e invitati girava la figura di un personaggio vissuto piu' di 400 anni
fa, Cesare Quintana (interpretato dall' attore Giuseppe Maradei), cappellano
di Santa Maria del Castello a Castrovillari, autore della prima farsa
in vernacolo calabrese ''Organtino'', gli invitati alla ''festa in maschera''
hanno brindato al Carnevale al quale parteciperanno piu' di quindici
gruppi mascherati e sette gruppi folkloristici (Albania, Finlandia,
Polonia, Montenegro, Costa D'Avorio e dalla provincia di Cagliari e
di Treviso). ''La longeva storia del Carnevale di Castrovillari - ha
sostenuto Roberto Fittipaldi - coordinatore dell' Ufficio stampa e presentatore
di alcuni eventi inseriti nel cartellone - nato ufficialmente nel 1959,
con una prima edizione svolta nel '58, affonda le sue radici nella rappresentazione
dell' Organtino, che avvenne a Castrovillari, nella piazza antistante
la chiesa di San Giuliano, proprio in occasione del Carnevale del 1635.
Cio' vuol dire che 370 anni fa gia' si celebrava Carnevale''. E per
questo il consigliere al consigliere regionale Mario Albino Gagliardi
(relatore della legge d' istituzione della Fondazione del Carnevale)
ha annunciato che presentera' un emendamento per aggiungere alla denominazione
della Fondazione ''Carnevale del Pollino'', ''1635'', l' anno dei suoi
albori. Il programma del Carnevale - elaborato dal direttore artistico
Gerardo Bonifati e dal presidente della Pro loco, Nicola Nicoletti partira'
giovedi' grasso, 3 febbraio. Tuttavia gia' da sabato e' iniziato ''Aspettando
il Carnevale'', un carnet ricco di appuntamenti di cabaret, con la collaborazione
dell' associazione Novecento che ha organizzato la rassegna Primafila,
due serate di danza. Non manca la musica. Ieri sera ha preso il via
la rassegna jazz Controtempo, organizzata da Sinfony & Sinfony.
Proseguira' il 2, il 3 e il 4 febbraio con l' appuntamento clou del
3 febbraio con il concerto del chitarrista brasiliano Irio De Paula.
I cortei mascherati, massima esaltazione del Carnevale, sono previsti
per domenica 6 e martedi' 8 febbraio. La kermesse castrovillarese, da
sempre, non e' solo maschere. Quest' anno, in particolare, ospitera'
eccezionalmente (sabato 5 febbraio, alle ore 17), il premio Giuseppe
Pitre', per 46 anni celebrato a Palermo. Il Premio, presentato da Genevieve
Makapin, e' definito il ''nobel dell' antropologia'' ed e' organizzato
dal Centro internazionale di etnostoria della citta' di Palermo, il
cui presidente e' il professor Aurelio Rigoli, docente di Storia e tradizioni
popolari presso l' Universita' di Palermo. Tra gli appuntamenti collaterali
la mostra dell' orafo calabrese Gerardo Sacco che celebrera' i 40 anni
di attivita' con una esposizione itinerante nelle principali citta'
italiane. Sacco ha realizzato per il Carnevale un gioiello raffigurante
una maschera che andra' in premio al vincitore dell' estrazione dei
biglietti per il contributo volontario. Alla presentazione hanno partecipato
il sindaco di castrovillari, Franco Blaiotta, e l' assessore al Turismo,
Anna De Gaio, il sen. Gino Trematerra, Rocco Militano, dirigente dell'
assessorato regionale al Turismo in rappresentanza dell' assessore Pino
Gentile, l' assessore provinciale al Turismo, Rosetta Console, il presidente
dell' Unpli regionale, Mimmo Bloise.
Lieve
scossa di terremoto al largo della costa ionica
31/01 Una scossa sismica e' stata lievemente avvertita
verso le 11.44 nella zona ionica della provincia di Cosenza. L'epicentro
dell'evento e' stato localizzato in mare, nel Golfo di Taranto a 12
Km. dalla costa vicino Capo Trionfo. Dalle verifiche effettuate dalla
Sala Operativa del Dipartimento della Protezione Civile, informa una
nota, non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati
dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico
ha avuto una magnitudo di 3.5. della scala Richter (tra il quarto ed
il quinto grado della scala Mercalli). La scossa di terremoto è
stata avvertita a Rossano, Mirto Crosia, Calopezzati.
L’ANAS
libera alcune famiglie bloccate dalla neve. Eliminata la deviazione
di Polla sulla A/3
31/01 L’ANAS, di supporto alla Protezione Civile
della Basilicata, ha inviato questa mattina un mezzo specializzato (una
fresa) e due tecnici per aprire un varco su una strada comunale di Lauria
bloccata da un muro di neve alto 2 metri, al fine di raggiungere alcune
famiglie rimaste isolate nelle loro case da martedì scorso e
una cabina Enel in avaria che serve tre frazioni. Le operazioni si sono
protratte per tutta la giornata di oggi e si sono concluse positivamente
attorno alle ore 18.30. Il lavoro degli operatori dell’Anas, in
collaborazione con la Protezione Civile, ha consentito di portare soccorso
alle famiglie che erano rimaste senza luce e senza contatti. Gli addetti
Anas e la fresa erano stati incessantemente in attività sulla
Salerno-Reggio Calabria nel corso dell’emergenza dei giorni scorsi.
Il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi si è congratulato
con i due operatori, apprezzando il loro spirito di sacrificio e la
loro abnegazione.
Inoltre l’ANAS fa sapere che alle ore 13.00 è stata eliminata
la deviazione a Polla sulla Statale 19 ter, aprendo, così, al
traffico anche il tratto della Salerno-Reggio Calabria tra Polla e Sicignano
degli Alburni. Sulla carreggiata nord, gli utenti potranno usufruire
di due itinerari alternativi: l’autostrada A3 oppure la Statale
19 ter e la Basentana, con rientro sulla Salerno-Reggio Calabria a Sicignano
degli Alburni.
Ad
Acri alcune frazioni isolate. Ancora chiuse le scuole.
31/01 Alcune frazioni del comune di Acri continuano
ad essere in difficolta' a causa delle neve che in alcuni punti ha superato
il metro di altezza. Difficolta' si registrano anche per la circolazione
stradale a causa del ghiaccio formatosi sulle carreggiate in seguito
all' abbassamento della temperatura. Numerose sono state le chiamate
al centralino dei carabinieri da parte degli abitanti delle frazioni
di ''Piano D'Armice'', ''Policareto'', nella zona di ''Acquasila''.
Per portare soccorso sono stati allertati i mezzi del comune e della
Provincia. Il sindaco di Acri, Nicola Tenuta, poi, ha disposto anche
per oggi la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado prolungando,
cosi', il provvedimento che era stato adottato per venerdi' e sabato
scorsi. L' iniziativa del sindaco Tenuta e' da mettere in relazione
alle difficolta' nella viabilita' per le abbondanti nevicate dei giorni
scorsi. Secondo quanto e' emerso da una verifica effettuata dai vigili
urbani e dai tecnici della Provincia, la meta' delle strade e' difficilmente
percorribile a causa del ghiaccio. In particolare e' ancora difficile
la circolazione nelle contrade La Mucone, Area delle donne e Crista.
Sono in corso verifiche per accertare se la situazione nel frattempo
e' migliorata per valutare se e' possibile disporre per domani la riapertura
degli istituti scolastici.
I
carabinieri soccorrono 80 automobilisti bloccati nella neve a Corigliano
31/01 I carabinieri di Corigliano hanno soccorso, ieri
sera, 80 automobilisti rimasti bloccati nelle colline di Corigliano
Calabro, nelle localita' di 'Baraccone' e 'Simoneti', lungo la strada
che porta in Sila, a causa della neve alta circa un metro. Con l'ausilio
di tre 'campagnole' i militari sono riusciti a portare al sicuro gli
automobilisti, trasferendoli in localita' 'Piana Caruso', dove sono
stati rifocillati.
Commissario
prefettizio al Comune di Tortora
31/01 Il prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, a seguito
delle dimissioni di nove dei diciassette consiglieri comunali del Comune
di Tortora, ha sciolto l'assemblea comunale i cui rappresenti erano
stati eletti il 16 aprile del 2000. Il prefetto per l'ordinaria amministrazione
ha nominato Maria Vercillo, vice prefetto aggiunto, commissario prefettizio
fino alla ricomposizione degli organi ordinari.
Mediterraneo
a rischio Tsunami
31/01 Per il rischio tsunami, il Mediterraneo e' identico
all'Oceano Indiano. Ha lo stesso tipo di sismicita' e i fondali ugualmente
profondi, le due caratteristiche da cui dipendono i maremoti. Lo rivela
il mensile di scienza Newton nel numero di febbraio che contiene un
dossier di 50 pagine sullo tsunami: secondo il periodico di Rcs, nel
nostro mare anche un terremoto di intensita' inferiore a quello di Sumatra
puo' formare onde di 10 metri, che in pochi minuti raggiungerebbero
le coste. Newton ha intervistato Stefano Tinti, professore di Geofisica
dell'Universita' di Bologna, secondo il quale ''la dinamica di uno tsunami
dipende dalla profondità del mare nel punto in cui si sviluppa,
e in alcune zone il Mediterraneo e' profondo 3000- 4000 metri, proprio
come l'oceano al largo delle coste di Sumatra''. ''La zona piu' pericolosa
del Mediterraneo - prosegue Tinti, secondo quanto anticipato da Newton
- e' a Sud di Creta. E' un' area di subduzione, dove i margini di due
placche si incontrano e si sovrappongono, la stessa situazione che ha
dato origine al maremoto di Sumatra. In passato questa zona e' stata
teatro di terremoti di intensita' fino a magnitudo 8''. Un'altra faglia
pericolosa e' situata al largo delle coste di Gibilterra, al confine
tra il Mediterraneo e l'Atlantico, dove si sviluppo' nel 1755 lo tsunami
che devasto' la citta' di Lisbona. Secondo Andrea Argnani, ricercatore
di geologia marina dell'Istituto di Scienze marine del Cnr di Bologna,
''le coste italiane a rischio tsunami sono quelle della Sicilia orientale
e della Calabria meridionale. In queste zone, gia' in passato si sono
verificati eventi catastrofici, come il maremoto del 1693, che devasto'
Catania e provoco' 70.000 vittime, il sisma piu' violento registrato
in Italia in epoca storica''. Al momento, sottolinea Newton, la rete
sismica nazionale italiana e quelle degli altri Paesi del Mediterraneo
dispongono di sismografi in grado di rilevare le scosse, ma non di strumenti
per segnalare l'arrivo di un'onda di maremoto. Anche se recentemente
l'Istituto nazionale di Geofisica ha annunciato un progetto in tal senso.
Oltre alle faglie sismiche, cosi' riporta il dossier di Newton, anche
i vulcani sottomarini e quelli a ridosso del mare sono una potenziale
sorgente di tsunami. Il rischio e' rappresentato sia dai vulcani ancora
attivi sia da quelli ormai spenti, la cui struttura indebolita dall'erosione
puo' franare in mare. I geologi hanno rinvenuto prove di tsunami devastanti
scatenati da eruzioni dell'Etna e del Vesuvio. Negli ultimi anni, i
ricercatori dell'Istituto di Scienze marine del Cnr hanno studiato a
fondo due vulcani sottomarini, situati sul fondale del Tirreno, a Nord
di Ustica: il Marsili, un gigante lungo 65 chilometri, largo 40 e alto
piu' di 3.000 metri, e il Vavilov, lungo 40 chilometri, largo 15 e alto
2.800 metri. Sono entrambi vulcani antichi, il primo ha un milione di
anni, il secondo quattro, ma sono ancora attivi. Per di piu', la loro
struttura e' instabile. Le pendici e i vecchi condotti di alimentazione
rischiano di collassare come e' gia' accaduto ripetutamente in epoca
preistorica. Lo spostamento di tali masse sotto il mare provocherebbe
onde ben piu' alte di quelle scatenate da un terremoto.
A
Taranto convegno sulle minoranze Arbresh
31/01 Il rapporto tra le realta' culturali del Mediterraneo
e le minoranze linguistiche in Italia sara' il tema in discussione nel
convegno nazionale dedicato alle 'Minoranze etnico-linguistiche e Mediterraneo',
in programma a Taranto il 2 febbraio prossimo, nel castello Aragonese.
Nel corso dei lavori - informano gli organizzatori - si parlera', in
particolare, della comunita' Arbereshe, la comunita' italo-albanese.
Ne da' notizia un comunicato. L'iniziativa e' stata organizzata dal
ministero per i beni culturali-Comitato nazionale per la valorizzazione
delle culture minoritarie, dal Comune di Taranto, dall' Iral (Istituto
di ricerca per l' arte e la letteratura) e dall' associazione dei calabresi
di Taranto 'Leonida Repaci'. In occasione del convegno, nel Castello
Aragonese sara' inaugurata una mostra sulla storia e le tradizioni italo-albanesi
con una sezione dedicata in particolare alla 'Arberia' ionica. Il Comitato
nazionale per la valorizzazione delle culture minoritarie - conclude
la nota - ha avviato una ricerca sul concetto di 'etnia' e un censimento
delle 12 comunita' contemplate dalla normativa sulle tutela e valorizzazione
del patrimonio delle minoranze.
L’ass.
Stillitani promette tempi certi per la riforma sui trasporti
31/01 ''L'approvazione da parte del Consiglio regionale
della legge regionale 36 del 30 dicembre 2004 consentira' alla Calabria
di attuare in tempi certi la parte finale della riforma del trasporto
pubblico locale''. Lo ha detto l' assessore regionale ai Trasporti,
Francescantonio Stillitani, secondo il quale ''i nuovi termini di scadenza
e le semplificate procedure per l'approvazione dei servizi 'minimi',
cioe' indispensabili a garantire la mobilita' pendolare, consentono
oggi di ridisegnare una nuova rete di trasporto pubblico che assicuri
al territorio servizi adeguati a soddisfare le esigenze di mobilita'
dei lavoratori, degli studenti, di chi si deve recare nelle strutture
ospedaliere o presso gli uffici pubblici e, infine, anche di chi si
muove per turismo''. ''E' questo - ha aggiunto Stillitani - l' ultimo
obiettivo di legislatura prefissato al momento della mia assunzione
della delega regionale ai trasporti. Quest' ultima attuazione consentira'
agli enti locali di assumere il ruolo di protagonisti del trasporto
regionale tramite la configurazione delle reti provinciali che, secondo
la recente normativa da me presentata al Consiglio regionale, dovranno
essere approvate dalle Province entro il 2005 unitamente ai piani provinciali
di bacino''. Stillitani rileva inltre come ''la Calabria sia ormai entrata
nella fase finale del riforma nazionale del trasporto pubblico e guarda
con ottimismo al nuovo sistema di affidamento delle autolinee tramite
procedure concorsuali. Infatti l' avere elevato il livello di qualita'
del trasporto regionale tramite la sostituzione di tutti gli autobus
con piu' di 15 anni di anzianita' e l' avere accorpato le aziende minori
in soggetti con piu' elevata capacita' produttiva consentono di fornire
agli utenti un servizio di trasporto allineato agli standard europei
e, soprattutto, evitera' che, al momento dell' affidamento dei servizi
tramite gara, la Calabria sia colonizzata da aziende estere fino a questo
momento piu' competitive nella qualita' dei servizi offerti''. A tutto
cio' per Stillitani va aggiunto poi ''il rinnovo dell' intero parco
ferroviario di Trenitalia nel 2004 su tutti i servizi ferroviari regionali
e la prossima attivazione di un servizio di controllo satellitare su
tutti i servizi pubblici automobilistici e che concorreranno a portare
la Calabria tra le committenti regionali piu' avanzate nel trasporto
pubblico e realizzare in concreto un sistema di trasporto integrato
che concorra allo sviluppo sociale ed economico della regione''.
L’Afor
avrà un suo albo fornitori
31/01 L' Afor avra' un suo albo dei fornitori, che
nei prossimi giorni verra' pubblicato sui maggiori quotidiani regionali,
oltre che sul Bur della stessa Regione Calabria. Ad annunciarlo e' stato
il presidente dell' Azienda forestale regionale, Francesco Macri'. ''Si
tratta - ha sostenuto - di un importante strumento che facilitera' una
sana e corretta gestione amministrativa dell' azienda in quanto ci consentira'
di agire con la massima trasparenza nelle gare di appalto e quindi nella
scelta delle relative forniture. Questa iniziativa s' inserisce, comunque,
in un contesto ancora piu' ampio finalizzato al raggiungimento di un
efficientamento amministrativo da perseguire attraverso la centralizzazione
e quindi l' ottimizzazione della spesa. Tale processo e' stato gia'
avviato grazie non solo alla realizzazione dell'albo dei fornitori,
ma anche all' adozione di una lunga serie di provvedimenti interni''.
La prima iniziativa e' stata realizzata sul piano dei controlli, delle
verifiche e della riorganizzazione interna della struttura. ''E' stata
avviata, infatti - ha aggiunto Macri' - una possente azione di ricognizione
documentale sul sistema dell' impianto contabile con particolare riguardo
agli anni 2003 e 2004, che attualmente e' ancora in corso. Ma soprattutto
ci siamo preoccupati di istituire quei servizi e quegli uffici prima
inesistenti e senza i quali la nostra azione di risanamento aziendale
non potrebbe produrre alcun risultato''. Gli uffici di nuova costituzione
sono l' ufficio controllo di gestione, il provveditorato ed economato,
l' ufficio gare, quello legale e del personale. ''Tutti questi servizi
- ha sostenuto Macri' - faranno capo ad una direzione amministrativa,
anche questa di recente istituzione, la cui responsabilita' e' stata
affidata ad un professionista di provata esperienza''. E sempre in questa
ottica rientra la riorganizzazione degli uffici provinciali ''realizzata
attraverso la costituzione in seno alla direzione generale di un apposito
servizio che dovra' coordinarne le attivita' oltre che a sviluppare
un serio programma di riassetto funzionale al fine di garantire una
maggiore qualita' delle progettazioni di tutela e difesa del territorio''.
Oltre al riassetto organizzativo interno, sono state avviate anche alcune
iniziative finalizzate a favorire una maggiore produttivita' aziendale
sul fronte della forestazione ''con la costituzione - ha affermato Macri'
- di una filiera del legno per la valorizzazione e l' utilizzo produttivo
dei boschi'' su quello delle foreste ''con una migliore pianificazione
delle attivita' di gestione della fauna, dei boschi e dei vivai. Infine
- ha concluso il Presidente Afor - va ricordata l' importante convenzione
siglata nelle scorse settimana con l' Agea, grazie alla quale la nostra
Azienda sara' dotata di tutte le strumentazione necessarie per garantire
un censimento certo e un controllo immediato di tutto il patrimonio
gestito''.
Ancora
neve, continua l’emergenza. E' nevicato anche in città.
30/01 E' ancora stato di allerta in Calabria per le
condizioni di maltempo che persistono su tutta la regione. La situazione
piu' difficile si registra in provincia di Cosenza, dove le nevicate,
cominciate la scorsa notte, sono riprese ancora piu' intense nella tarda
mattinata, provocando disagi e difficolta' nella circolazione. Le abbondanti
nevicate hanno provocato problemi soprattutto in alcune localita' interne.
La sala operativa di Cosenza della Protezione civile regionale, in coordinamento
con la Prefettura, l' Anas e l' Amministrazione provinciale, ha dovuto
far fronte a decine di richieste di soccorso. L'autostrada A/3, riaperta
in mattinata, sta funzionando regolarmente, ora meglio assistita dall'ANAS.
Rimane l'obbligo di catene a bordo. Il presidente Pozzi, presente sul
posto, ha diretto tutte le operazioni ''Siamo riusciti da soli, contro
ogni previsione ha sottolineato Pozzi - a riaprire totalmente l'autostrada,
mantenendo fede ad una parte importante del nostro lavoro: gestire e
curare la manutenzione della rete stradale''. A causa dei cantieri per
i lavori di ammodernamento dell'autostrada resta in vigore la deviazione,
preesistente alla nevicata, in direzione nord, a Polla, dove si procede
per la Statale 19 ter e poi per la Basentana, rientrando in autostrada
a Sicignano degli Alburni. I problemi si sono registrati sia sul Pollino
che in Sila. La neve ha bloccato la transitabilita' di molte strade
e numerosi centri, come Laino Borgo e alcune frazioni di Tortora, sono
rimasti isolati per alcune ore. Sono stati istituiti dei servizi di
emergenza per soccorrere alcune persone che avevano necessita' di sottoporsi
a dialisi e che sono state accompagnate in ospedale con l' utilizzo
di fuoristrada. E' stato inoltre necessario intervenire con urgenza
in alcuni comuni, per eliminare le situazioni di pericolo provocate
dal sovraccarico di neve sui tetti delle case. Ampi tratti della 107
Silana-Crotonese, che attraversa il cuore della Sila cosentina, sono
percorribili soltanto con catene. Situazioni di particolari difficolta'
si registrano tuttora a Camigliatello Silano ed a San Giovanni in Fiore.
Ha nevicato abbondantemente anche a Cosenza città, dove comunque
non si sono registrate situazioni di particolare difficolta'. A Rende,
comune dell'aera urbana cosentina, la gara di calcio Rende-Gela è
stata sospesa. Nel reggino, vibonese e catanzarese le difficolta' le
hanno create la pioggia e il vento, mentre nel cosentino sono stati
la neve ed il ghiaccio a provocare i maggiori problemi. In alcuni centri,
soprattutto della provincia di Cosenza, e' mancata l' energia elettrica.
Le maggiori difficolta', in questo senso, si sono registrate in alcune
frazioni di Tortora. Il sindaco, Pasquale Rampoglia, ha chiesto l' intervento
urgente dell' Enel per fare installare dei gruppi elettrogeni. Per consentire
il trasporto degli impianti sono intervenuti i mezzi dell' Anas, che
hanno sgombrato della neve le strade di collegamento con le frazioni.
(Lo
speciale sulla giornata di oggi)
Il
parroco di Acquaro: “Non mi spaventano le bombe”
30/01 ''Non mi spaventano gli attacchi con le bombe
da parte della criminalita', che colpisce nel buio e lavora per intimorire
una comunita' intera''. Lo ha detto don Mario Fusca, parroco di Acquaro,
commentando, nel corso dell' omelia pronunciata durante la messa di
oggi, l' intimidazione compiuta nella notte tra venerdi' e sabato scorsi
che ha avuto come obiettivo indiretto lo stesso sacerdote. Ignoti, infatti,
hanno lasciato una bomba inesplosa davanti alla chiesa del paese. Poco
prima, presumibilmente le stesse persone, sempre ad Acquaro, avevano
compiuto un attentato dinamitardo contro la sede della Cgil. ''L' attentato
contro la nostra chiesa e' un attentato contro tutta la comunita''',
ha detto don Mario Fusca, esortando le famiglie ''a lavorare sui figli,
sin da piccoli, per farli incontrare con i valori della legalita'. Questo
perche' e' nella famiglie e nella scuola che si puo' svolgere l' opera
educativa piu' efficace''. Il sacerdote ha anche invitato il sindaco,
Mario Crupi, che ha assistito alla funzione religiosa, e l' intera cittadinanza
''ad essere vicini alla chiesa ed al loro parroco in un momento cosi'
delicato che coinvolge l' intero paese''. A conclusione della funzione
religiosa lo stesso sindaco Crupi e molti fedeli hanno espresso la loro
solidarieta' al parroco. Il primo cittadino, in particolare, si e' detto
''estremamente sconcertato'' per l' accaduto, ''anche perche' - ha aggiunto
- quella contro la chiesa e' stata un' intimidazione simile a quella
compiuta ai danni del Comune subito dopo la mia elezione''.
Chiaravalloti:
“La richiesta dei Bronzi per le Olimpiadi del 2006 ci riempie
d’orgoglio”
30/01 ''La Calabria ha tesori straordinari e non puo'
che inorgoglirci la richiesta del presidente della Regione Piemonte,
Enzo Ghigo, di poter esporre uno dei Bronzi di Riace alla grande mostra
sulla cultura e l'arte italiana che si sta organizzando a Torino in
occasione delle Olimpiadi 2006''. Lo ha detto, secondo quanto riferisce
una nota del portavoce, il presidente della Giunta regionale della Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti. ''La Calabria - ha aggiunto Chiaravalloti -
vuole essere e contare sempre di piu' in Italia. L' attenzione guadagnata
con merito e i risultati gia' conseguiti evidenziano una terra operosa
ed onesta. Non e' solo l' immagine cresciuta, ma le azioni concrete
compiute in questi anni hanno consentito alla Calabria un guadagno netto
rispetto ai tanti parametri negativi del passato. I Bronzi di Riace
sono patrimonio nazionale, se non universale, e come tali sono gestibili
dal Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali. Indubbiamente si
tratterebbe per la Calabria di un' occasione straordinaria sul piano
promozionale''.
Anche
la Calabria nella manifestazione “Sanremo in fiore 2005”
30/01 ''C'era anche un pezzo di Calabria nella manifestazione
'Sanremo in fiore' 2005 che nella cittadina ligure ha descritto con
carri allegorici ricolmi di fiori alcune regioni italiane''. Lo riferisce
una nota del portavoce della presidenza della Giunta regionale. ''L'
iniziativa - prosegue la nota - trasmessa in diretta su Raiuno con il
programma 'Lineaverde', ha visto sfilare per le strade di Sanremo 14
carri allegorici legati ad altrettante localita' liguri, abbinate a
14 regioni italiane. Naturalmente Sanremo rappresentava la Liguria.
Ha vinto la cittadina di Cipressa (Imperia) abbinata al Trentino Alto
Adige. Particolarmente apprezzata la Calabria, raccontata da Riva Ligure,
dove risiedono, cosi' come in tante altre localita' rivierasche, molti
oriundi. Il carro accompagnato dal gruppo folcloristico di Lazzaro (Reggio
Calabria) rappresentava la caratteristica pesca al pescespada, disegnando
in stile la regione con le cinque province legate a caratteristiche
composizioni floreali. Per la composizione sono serviti oltre 30 mila
fiori freschi, tra cui garofani, astromerie, margherite, lilium, rose,
gerbere e altri di mille colori''.
Continua
a nevicare. A/3 riaperta. La procura di Cosenza apre un inchiesta.
29/01 E’ stata riaperta poco dopo la mezzanotte
l’autostrada A/3 dopo che il Presidente Pozzi, di persona nel
pomeriggio, ha fatto un sopralluogo sul posto ed ha firmato l’ordinanza
che decretava l’apertura della corsia sud tra Sicignano e Sibari,
il tratto chiuso da tre giorni. ''L' Anas non ha nulla da addebitarsi
o da recriminare'' ha detto Pozzi. ''I miei uomini sono stati bravissimi.
Sono tre giorni che stanno lavorando con un grande spiegamento di mezzi,di
volonta', capacita', competenza e professionalita'. E non esagero in
tutti questi termini. Non mi riguardano le polemiche - ha concluso -
mi interessa di garantire l' agibilita' e svolgere il mio ruolo di presidente
dell' Anas''. Sullo stesso tono le dichiarazioni del Presidente del
Consiglio Berlusconi che ai giornalisti ha dichiarato “''non credo
che il governo abbia alcuna responsabilità. . Le opposizioni
- ha detto Berlusconi sulla richiesta di dimissioni del Ministro Lunardi
da parte dell’opposizione - chiedono sempre le dimissioni di qualcuno.
Ma non credo che il governo abbia responsabilita' alcuna sulla vicenda''.
Ma in tutta questa vicenda c’è finalmente qualcuno che
vuole vederci chiaro. La Procura della Repubblica di Cosenza , infatti,
ha deciso di avviare una inchiesta per accertare eventuali responsabilita'
per quanto accaduto sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria con centinaia
di automobilisti e camionisti bloccati per giorni tra la neve. A disporre
l' apertura di un fascicolo e' stato il procuratore della Repubblica,
Alfredo Serafini. A Cosenza ha sede l' ufficio dell' Anas preposto all'
autostrada Salerno-Reggio Calabria. La localita' dove, in Calabria,
l' autostrada e' stata chiusa, Sibari, invece, territorialmente rientra
sotto la competenza della Procura di Castrovillari. Intanto. Mentre
continua nevicare e di mezzi dell’ANAS continuano a tenere sgombra
la strada, il traffico e' tornato a essere regolare sia in direzione
sud che in direzione nord. Lo rende noto la stessa Anas. Svariate centinaia
di camion transitano sull'A3 in direzione nord scortati dalle squadre
Anas e dalla polizia stradale. Continua a nevicare ma l'attivita' degli
spazzaneve consente una viabilita' regolare. Tutta l'autostrada e' aperta
al traffico in direzione sud, mentre in direzione nord e' prevista l'uscita
obbligatoria a Polla dove si imbocca la statale 19 Ter, poi la Basentana
e infine si rientra in autostrada a Sicignano degli Alburni. Ma le polemiche
non si sono placate affatto, visto il peggiorare della situazione e
la contemporanea situazione di emergenza creatasi in Basilicata dove
cominciano i problemi per alcuni centri oramai isolati dalla neve. (Lo
speciale con i commenti)
La
protezione civile invita a non mettersi in viaggio
29/01 La Protezione Civile invita gli automobilisti
a non mettersi in viaggio ''se non in caso di effettivo bisogno e di
montare le catene sui propri veicoli o utilizzare i fuoristrada per
percorrere ogni tipologia di rete stradale''. Le condizioni metereologiche
al Sud continuano infatti ad essere pessime.Per l'intera giornata di
domani si prevede il persistere di nevicate abassa quota e, localmente,
in pianura su Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata, Puglia,
Molise e Marche. Le nevicate, in particolare nella prima parte della
giornata, potranno risultare diffuse ed abbondanti sulle Marche meridionali,
sull'Abruzzo, sul Molise, sul nord della Puglia, sulla Basilicata e
sulla Calabria settentrionale.
Ad
Acquaro bombe contro la CGIL e la chiesa matrice.
29/01 Ignoti la scorsa notte hanno compiuto un attentato
dinamitardo contro la sede della Cgil di Acquaro, nel vibonese. Lo scoppio
dell' ordigno, collocato davanti l' ingresso della sede, ha provocato
danni al portone e mandato in frantumi i vetri della sede del sindacato
e di alcune abitazioni vicine. L' attentato e' stato fatto utilizzando
un ordigno di medio potenziale,
confezionato con polvere da sparo compressa e collocato a breve distanza
dal portone della sede della Cgil. Secondo quanto ha riferito la Digos
della Questura di Vibo Valentia, che sta collaborando alle indagini
che vengono condotte dai carabinieri, il portone della sede del sindacato
non e' stato danneggiato. Sono andati pero' in frantumi, a causa dello
spostamento d' aria provocato dall' esplosione, i vetri delle finestre
della sede della Cgil e di alcune abitazioni. Secondo quanto e' emerso
dalle prime indagini, l' attentato sarebbe da collegare a contrasti
politico-amministrativi di natura locale che si trascinano da tempo.
Due anni fa, tra l' altro, sempre ad Acquaro, contro la stessa sede
della Cgil era stato compiuto un altro attentato, in quel caso di natura
incendiaria. La Digos, in merito all' attentato della scorsa notte,
ha sentito il segretario provinciale di Vibo Valentia della Cgil, Raffaele
Mammoliti, ed il sindaco di Acquaro, Mario Crupi, dei Ds. A due passi
dalla sede della CGIL gli agenti hanno trovato un ordigno inesploso
di basso potenziale davanti alla chiesa del paese, dedicata a Santa
Maria de Latinis. La bomba, confezionata con polvere da sparo, era collegata
ad una miccia che, secondo quanto e' emerso dalle indagini, non e' stata
accesa dagli attentatori. Secondo la Polizia, l' episodio sarebbe collegato
all' attentato contro la sede della Cgil, per il quale e' stato utilizzato
un ordigno dello stesso tipo di quello trovato davanti alla chiesa.
I due episodi, inoltre, a detta degli investigatori, si collegherebbero
allo stesso movente, legato a contrasti di natura politico-amministrativa
di carattere locale.
Per Loiero ''Si comincia
a respirare in Calabria, a due mesi dal voto regionale, un preoccupante
clima di intimidazioni nei confronti delle istituzioni e della politica''.
''E' di oggi la notizia di due bombe: una esplosa la scorsa notte ad
Acquaro, davanti alla sede della Cgil, con danni alle vicine abitazioni;
l' altra trovata stamani, sempre a Acquaro, davanti al portone di una
chiesa. Due significativi avvertimenti che seguono a soli due giorni
le quattro pallottole recapitate al segretario dei Ds di Vibo Valentia,
Franco De Luca, insieme alle minacce di morte a Crotone contro Sergio
Iritale, altro esponente dei Ds. E' evidente il tentativo meschino di
instaurare un clima di paura con l' obiettivo di allontanare la gente
dalle urne. E fa riflettere che nel mirino di chi cerca di seminare
terrore ci siano la Chiesa ed esponenti della sinistra. Ma la Calabria
non e' l' Iraq e, nonostante le intimidazioni, sapremo affrontare questa
non facile campagna elettorale con grande partecipazione e con forte
impegno democratico. Occorre che tra i due schieramenti si apra un serrato
confronto programmatico sui tanti problemi di un territorio che cinque
anni di malgoverno non solo non hanno risolto, ma hanno addirittura
acuito''.
Per il commissario regionale di Rifondazione,
Stefano Zuccherini si tratta dell’apice di una
spirale di terrore: “Gli attentati contro la Camera del Lavoro
e la Chiesa matrice di Acquaro rappresentano l' apice della continua
spirale terrorizzante che sta interessando il territorio della provincia
di Vibo Valentia'' ''Si tratta - sottolinea Zuccherini - di una serie
di episodi gravi e inquietanti che hanno lo scopo di scatenare la paura,
di colpire i presidi democratici come le camere del lavoro e i luoghi
di culto che sono anche luoghi di socializzazione e partecipazione.
Abbiamo l' impressione che non tutti hanno colto la gravita' del momento
che sta attraversando la provincia di Vibo e l' intera Calabria. Una
regione che deve fare i conti con la pervasivita' e la violenza della
mafia e l' insipienza di un governo nazionale che nulla ha fatto per
potenziare gli strumenti e gli organici dei tribunale e di tutti gli
organi deputati alla lotta alla criminalita' organizzata''. A giudizio
di Zuccherini, infatti, ''si e' preferito, in questi anni, far finta
di non vedere. Si e' criminalizzato l' immigrato - ha aggiunto - e si
e' legiferato per provvedimenti tesi a risolvere i guai giudiziari di
noti esponenti del centrodestra. Condizione essenziale perche' non si
ripetano episodi come quello che ha colpito la comunita' di Acquaro
e' ricercare la verita' su cio' che e' avvenuto e avviene in quel territorio.
Si tratta, dunque, di uscire dalla dimensione della mera denuncia e
della semplice testimonianza e per fare questo e' indispensabile riflettere
sulla storia recente di quella provincia non come atto di conservazione
di una memoria scomoda per tanti, ma come necessita' per il presente
e per il futuro''. ''Per noi - conclude Zuccherini - e' prioritaria
la battaglia, che chiaramente si intreccia con la battaglia contro i
poteri criminali, per il controllo pubblico dei finanziamenti pubblici
alle imprese che producono solo l' arricchimento illecito di pochi soggetti
senza creare lavoro stabile e qualificato''.
Per il segretario della Commissione parlamentare
antimafia, Donato Veraldi, è stato raggiunto
il massimo della tracotanza. ''Sono giorni difficili per la Calabria
ed alla perdurante situazione della A3 si aggiunge, ancora una volta,
la recrudescenza degli attentati contro sedi di associazioni e movimenti
sindacali ed ancor piu' drammaticamente addirittura contro i luoghi
di culto questi ultimi, fino ad oggi, non oggetto di attentati''. ''Se
la sfida dei poteri criminali - ha proseguito Veraldi - tocca, per l'
efferatezza del gesto poiche' e' stato utilizzato esplosivo, anche i
luoghi sacri vuol dire che la sfida ha raggiunto il massimo livello
di tracotanza e pericolosita'. Se fino ad ieri esponenti di punta del
sindacato, e mi riferisco a Luigi Sbarra, segretario generale della
Cisl della Calabria, ponevano la battaglia per la legalita' come elemento
di fondo per un nuovo Governo regionale e precondizione per il riscatto
della nostra Regione oggi, innanzi a eventi gravissimi e concomitanti,
occorre una mobilitazione straordinaria delle Istituzioni ed una risposta
non ordinaria dello Stato democratico che deve far sentire, in Calabria
e nel Mezzogiorno, la sua presenza forte e determinata mobilitando tutte
le energie di cui dispone per fronteggiare un' emergenza criminale che
ormai non puo' essere tollerata e che e' incompatibile con una condizione
di normalita' civile e democratica''. ''Anche in questo caso - ha concluso
Veraldi - ci attendiamo subito dal Governo e dal Ministro dell' Interno
risposte non evasive e concrete azioni che restituiscano serenita' e
certezza ai cittadini che devono avvertire la presenza dello Stato e
la sua capacita' di prevenzione e di repressione''.
P er il segretario generale della Cgil
Calabria, Fernando Pignataro."L' ordigno esploso
la notte scorsa davanti alla sede della Cgil di Acquaro, nel vibonese,
e quello ritrovato davanti alla chiesta dello stesso paese, sono la
dimostrazione di una escalation che non si ferma piu' nella provincia
di Vibo dove c' e' una vera e propria emergenza criminalita'''. ''Criminalita'
- ha aggiunto Pignataro - che sempre piu' nei propri attentati e' mirata
a colpire i centri e le istituzioni, le associazioni che si battono
per la legalita' e che sono rimasti i veri baluardi di difesa della
democrazia e della vivibilita' di quel territorio: la Chiesa, guarda
caso, subito dopo il documento dei vescovi dei giorni scorsi; la Camera
del lavoro ed il sindacato dopo l' iniziativa fatta proprio a Vibo sulle
questioni della criminalita' e dopo il passaggio della carovana contro
le mafie e l' intervento forte del sindacato''. ''Mi pare che sia ben
definito - ha proseguito Pignataro - l' attacco di una criminalita'
sempre piu' pervasiva che vuole occupare il territorio, che vuole governare
in modo diretto e senza intermediari, che vuole fare un' azione forte
di intimidazione proprio per tentare di non far passare una logica di
legalita' che, invece, si deve affermare con forza, con una forte unita'
di queste istituzioni ed associazioni, ma tentando di portare anche
una forte tensione sociale''.
Corte
dei Conti: “Le opere incompiute sono fonte di sprechi e procurano
danni all’ambiente e all’erario”
29/01 "L'indebita percezione di contributi pubblici
e' in Calabria un fenomeno di portata eccezionale, giacche' sovente
questi finanziamenti non vengono indirizzati verso lo scopo per il quale
sono stati concessi, con conseguenti sprechi di denaro, segnatamente,
nel settore delle grandi opere". Lo ha denunciato il procuratore
regionale della Calabria della Corte dei Conti, Cristina Astraldi De
Zorzi, nella relazione tenuta per la cerimonia d'inaugurazione dell'anno
giudiziario 2005. Il procuratore, nel corso della seduta, tenuta nella
nuova sede della Corte dei Conti a Catanzaro, sotto la presidenza di
Domenico Oriani, ha sottolineato "alcuni fenomeni patologici largamente
diffusi in Calabria. Uno degli aspetti maggiormente appariscenti di
danno erariale - ha detto il procuratore - e' quello che si ricollega
alle opere pubbliche inutilizzate, oppure a quelle non ultimate o, comunque,
non funzionanti. In tal caso si realizza un duplice nocumento, il primo
costituito dallo scempio ambientale per la presenza di scheletri di
cemento o di edifici o di opere pubbliche abbandonate, il secondo concretante
il vero e proprio danno erariale patrimoniale, cioe' l'importo speso
dalle autorita' calabresi per il finanziamento e la costruzione dell'opera
pubblica, cui non e' corrisposta utilita' alcuna, ne' per l'amministrazione,
ne' per la comunita' amministrata. Duole constatare come tale fenomeno
- ha proseguito il procuratore De Zorzi – sia particolarmente
diffuso nella regione Calabria, ove spesso viene programmata la costruzione
di un'opera pubblica solo al fine di ottenere finanziamenti pubblici
nazionali o comunitari, e, una volta ottenuti, il completamento dell'opera
viene abbandonato". "Mi duole ancor di piu' dover constatare
- ha poi sottolineato il procuratore regionale della Corte dei Conti
- che spesso e' accaduto che il magnifico paesaggio della Calabria appaia
deturpato dalla presenza di edifici di cui sono visibili, soltanto,
le fondamenta o lo scheletro di cemento, ovvero di edifici, strade,
ponti, scuole, abbandonati in stato di totale rovina, sopraddatti dalla
vegetazione e divenuti inservibili. Appare doveroso, quindi, richiamare
l'attenzione delle amministrazioni regionale e locali, affinche' adottino
ogni misura diretta a ridurre il fenomeno ed a garantire la salvaguardia
della tutela ambientale del territorio". Il procuratore, infine,
ha segnalato un altro fenomeno presente in Calabria ma, verosimilmente,
diffuso anche nella ltre regioni italiane. "Si tratta - ha detto
- della cattiva gestione del patrimonio immobiliare destinato all'edilizia
residenziale e pubblica, che ha dato luogo alla formazione di ingenti
morosita' a causa della mancata, o parziale, riscossione dei canoni
di locazione. La perdita di redditivita' degli immobili si traduce,
inevitabilmente, in una minore entrata per l'amministrazione e per l'ente
pubblico, incidendo sul bilancio. E' noto che le mancate entrare, al
pari delle spese illegittime, costituiscono danno erariale. Ed il fenomeno
- ha sottolineato Cristina Astraldi De Zorzi - e' tanto piu' grave qualora,
come nella regione Calabria, sia particolarmente elevato il numero delle
amministrazioni che si trovano in dissesto finanziario originato dalla
mancata riscossione delle entrate, alle quali suppliscono con il ricorso
all'indebitamento".
Ass.
Mirigliani: “Un potere forte non vuole la Cittadella regionale”
29/01 ''C' e' un potere forte che non vuole che sia
realizzata la Cittadella regionale''. A sostenerlo, in una nota, e'
l' assessore regionale all' Urbanistica, Raffaele Mirigliani. ''La questione,
soprattutto per l' opinione pubblica - aggiunge Mirigiliani, potrebbe
essere racchiusa nella seguente domanda a chi si oppone al progetto
della Cittadella: volete o no che la citta' abbia una decorosa sede
degli uffici regionali, con la quale si economizzano circa venti miliardi
di vecchie lire all' anno di fitti e, soprattutto, si eliminano i ben
piu' imponenti pregiudizi sulla dislocazione degli uffici? Certo si
puo' discutere. Ma cavillare o marciare contro aprioristicamente non
significa certo fare l' interesse pubblico. Al di la' di tale domanda,
per le funzioni che esercito, debbo rettificare alcune errate e strumentali
posizioni. La conformita' urbanistica va esaminata in relazione allo
strumento urbanistico e non in base al progetto della societa' Hermes,
che a suo tempo fu contemplato nell'accordo di programma, reso necessario
per variare la destinazione d' uso del terreno, originariamente agricolo,
poi trasformato in edificatorio per un progetto integrato non realizzato
e infine trasformato in direzionale a seguito dell' accordo di programma.
Quello che conta e' che il nuovo piano regolare ha normato la zona come
direzionale, con tutte le delimitazioni e i parametri relativi, che
il progetto rispetta, anche se si discosta architettonicamente da quello
Hermes''. ''Ai corti di memoria, relativamente ai rapporti con la stessa
societa' Hermes - afferma ancora Mirigliani - ricordo che un prima ipotesi
convenuta di acquisto di bene futuro si rivelo' non giuridicamente percorribile,
sicche' si passo all' acquisto del suolo per realizzare la cittadella
con un progetto finanza. Ma anche tale ipotesi, come risulta dagli atti
della causa, non si rilevata realizzabile. La Regione e' passata quindi
alla realizzazione diretta, dopo aver acquisito il finanziamento dell'
opera. In tale nuovo assetto, non era certo possibile avvalersi del
progetto Hermes. Per il resto e soprattutto per l' illustrazione del
nuovo progetto e della viabilita' di collegamento tra la citta' e Germaneto
e la strada dei due Mari, mi riservo di indire un pubblico dibattito
non appena sara' pronto il progetto definitivo''. Avevo gia' anticipato
che nuovi strali sarebbero stati diretti contro la mia persona anche
per la Cittadella. Non sono affatto turbato. Ho fatto e faro' anche
in questo scorcio di legislatura regionale tutto quello che era umanamente
possibile anche al riguardo e non spero che nessuno mi potra' tacciare
di ignavia. Lascio ai Soloni, ambivalenti ( pubblico-privato) le trasversali
contestazioni palesi o sotterranei, non certo disinteressate ispirate
al ben pubblico.
Corte
dei Conti: “Cresce in Calabria il bisogno di Giustizia”
29/01 Ammontano a 2.061 le vertenze aperte, nel 2004,
dalla Procura regionale della Corte dei Conti della Calabria: di queste
827 hanno riguardato l' Amministrazione statale, 1.086 quella regionale
e locale e 148 le aziende sanitarie locali. Il dato e' emerso dalla
relazione svolta dal procuratore regionale Cristina Astraldi De Zorzi
in occasione dell' inaugurazione dell' anno giudiziario. ''L' elevato
numero di vertenze aperte nel 2004 - ha sottolineato Astraldi De Zorzi
- e' indice di un bisogno di giustizia cui la Procura deve essere posta
in grado di rispondere con tempestivita', rigore ed efficacia. Alla
fine del 2004 risultavano pendenti 1.147 vertenze, di cui 208 riguardanti
l' amministrazione statale, 807 quella regionale e locale e 132 quella
sanitaria con una fortissima riduzione rispetto al 2003''. Alla sensibilita'
della Procura verso il recepimento delle denunce da qualsiasi parte
essere provengano, ha evidenziato il procuratore, fa da contraltare
''l' inosservanza dell' obbligo di denuncia di danni erariali da parte
dei soggetti tenuti per legge''. Sotto la lente della magistratura contabile
sono finite ''le indagini relative alle Aziende territoriali di edilizia
residenziale pubblica; quelle relative ad illegittima percezione di
indennita' di missione e rimborsi per uso auto proprie; mancata utilizzazione
di immobili o di impianti di smaltimento rsu e depurazione; assegnazione
di dipendenti a mansioni di livello inferiore e quelli relativi a nomine
e revoche dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere.
''L' importo dei danni erariali accertati nel corso del 2004 - ha sostenuto
Astraldi de Zorzi - e' stato di 74 milioni 647 mila euro. Le indagini
avviate al 31 dicembre del 2004 sono 24, mentre quelle giacenti ammontano
a 18 e quelle in corso a 13. In totale le archiviazioni sono state 8.409
e la motivazione piu' diffusa e' stata la mancanza di colpa grave e
l' insussistenza del danno erariale''. Dalla relazione viene fuori,
inoltre, che la Procura regionale ha emesso 105 inviti a dedurre di
cui 23 riguardano l' amministrazione statale, 76 quelle regionali e
locali e 6 quella sanitaria. In particolare, sono stati depositati 61
atti di citazione di cui 14 hanno riguardato lo Stato, 41 le amministrazioni
regionale e locale, cinque le Asl e uno per un' istanza per resa di
conto. L' incremento di produttivita' segnato dalla Procura di Catanzaro
rispetto all' anno precedente, riporta la relazione, e' stato pari al
165%. Nello specifico, gli importi di danno richiesti con gli atti di
citazione hanno raggiunto quota 32 milioni e 33 mila euro. Il procuratore,
nella relazione, ha citato le indagini su ''affittopoli'' nel cui caso,
''la Procura - ha spiegato - ha convenuto in giudizio gli amministratori
delle Aterp di Vibo e Crotone per la colposa omessa tempestiva riscossione
dei canoni di locazione degli immobili. Sono state particolarmente significative
le indagini relative al pagamento di canone eccessivo per la caserma
del carabinieri e della direzione investigativa antimafia di Reggio
e ai danni conseguenti all' alluvione del 2000 che ha interessato il
campeggio Le Giare di Soverato''. Le richieste di documenti ed elementi
istruttori sono state 1.613 rispetto alle 345 del 2003.''La fortissima
ripresa - ha precisato il procuratore - e' dovuta sia alla necessita'
di evitare l' inutile decorso dei termini prescrizionali riguardo a
vertenze in precedenza non istruite, sia all' esigenza di procedere
con tempestivita' e speditezza all' istruzione delle vertenze non appena
vengono aperte ed assegnate a ciascun magistrato''. ''In materia di
giudizi di pensioni - ha affermato Astraldi De Zorzi - nel corso del
2004 sono stati definiti, con sentenze di accoglimento, 325 giudizi
di cui 121 di pensioni civili, 169 di pensioni militari e 35 di pensioni
di guerra. Con sentenze di rigetto sono stati definiti, invece, 457
giudizi di cui 145 di pensioni civili, 217 di pensioni militari e 95
di pensioni di guerra. Lo scorso anno i giudizi pendenti erano 4.280
di cui 1.418 civili, 1.216 militari e 1.646 di guerra. I giudizi pendenti
in materia pensionistica, a fine 2004, ammontano a 3.424, di cui 1.266
civili, 835 militari e 1.323 di guerra. I ricorsi sono stati 646 di
cui 297 civili, 125 militari e 224 di guerra. A ruolo sono stati iscritti
2.100 ricorsi, e sono state emesse 174 ordinanze istruttorie. Relativamente
ai conti giudiziali quelli pendenti alla fine del 2004 sono 10.997 di
cui 3.947 erariali e 7.050 consuntivi degli enti locali, dei tesorieri
e degli agenti contabili''. La relazione ha messo in evidenza l' attivita'
di innovazione svolta che ha consentito lo smaltimento dell' arretrato
permettendo la speditezza dell' azione giudiziaria. Il presidente del
consiglio del' Ordine degli avvocati di Catanzaro Giuseppe Iannello
ha espresso apprezzamento per i contenuti della relazione sottolineando
la validita' dell' azione che ha portato allo smaltimento dell' arretrato
in materia pensionistica. ''La crescita di bisogno di giustizia da parte
dei cittadini non ci deve far dimenticare pero' che c' e' tanta gente
che chiede una giustizia giusta e celere. Inoltre, - ha aggiunto - non
deve esistere dubbio sul fatto che nelle azioni intraprese non ci sia
attivita' persecutoria''. Alla seduta e' intervenuto anche il consigliere
nazionale della Corte Angelo Buscema.
Oltre
1700 minori arruolati dalla mafia
29/01 Sono stati 1.721 i bambini, eta' media dieci anni e mezzo, arruolati
dai clan mafiosi in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. A fornire
questi dati sono i tabulati dei Tribunali per i minorenni su cui si
e' discusso oggi a Bari nel corso di un convegno promosso dall'Associazione
magistrati minorenni e famiglia e dalla Camera minorile di Bari. Tra
gli intervenuti, il presidente del gruppo Abele don Luigi Ciotti e Nichi
Vendola, candidato del centrosinistra alle prossime regionali in Puglia
e, soprattutto, per anni componente della commissione antimafia. Secondo
Vendola "l'antimafia in Italia e' stata negli ultimi anni la tela
di Penelope, ha tessuto di giorno in termini soprattutto di repressione
ed intelligenza militare, ma ha distrutto di notte quello che avrebbe
dovuto invece continuare a tessere: l'antimafia sociale, la bonifica
delle periferie, la cura delle persone".
Un
minorenne arrestato a Cassano per l’accoltellamento del quindicenne
29/01 I carabinieri di Cassano hanno arrestato un quindicenne, A.D.,
con l' accusa di concorso in tentato omicidio aggravato in relazione
all' accoltellamento di un giovane di 15 anni avvenuto il 21 gennaio
scorso. I carabinieri, nei giorni scorsi, per lo stesso episodio avevano
arrestato un altro minore, L.C., di 17 anni. Secondo l' accusa A.D.
avrebbe procurato il coltello a F.B. istigandolo a compiere il gesto.
Il quindicenne e' stato portato nel centro di prima accoglienza di Catanzaro.
Autocarro
contro camion. Un morto a Cassano
29/01 Una persona e' morta ed un' altra e' rimasta
ferita in modo grave in un incidente stradale accaduto lungo la strada
provinciale Sibari-Lauropoli-Cassano, in prossimita' del quadrivio ''Caccianova''.
La vittima e' un bracciante agricolo, Cosimo Carrieri, di 45 anni. Carrieri
era alla guida di un motocarro che si e' scontrato con un camion. La
persona ferita, Giancarlo Chiappetta, di 48 anni, viaggiava insieme
a Carrieri a bordo del motocarro. Chiappetta e' stato ricoverato con
prognosi riservata nell' ospedale di Taranto. I rilievi sul luogo dell'
incidente sono stati fatti dai carabinieri, che sono interventi insieme
ai vigili del fuoco. I militari, secondo quanto si e' appreso, hanno
denunciato in stato di liberta', con l' accusa di omicidio colposo,
il conducente
Corbelli
chiede la riattivazione dello sportello antiusura della Provincia
29/01 La riattivazione dello sportello antiusura nell'
ambito della Provincia di Cosenza e' stata chiesta con una mozione presentata
dal consigliere provinciale Franco Corbelli, di Diritti civili, al presidente
Mario Oliverio, e agli assessori al Bilancio e alle Politiche Sociali,
Rachele Grossi Ciponte e Ferdinando Aiello. La proposta - e' scritto
in un comunicato del leader di Diritti civili - si rifa' alla realizzazione
di una iniziativa gia' posta in essere dalla precedente Giunta provinciale
presieduta da Antonio Acri e poi accantonata. ''Il fenomeno dell' usura
- precisa Corbelli - ha oramai assunto dimensioni allarmanti per come
illustrato dagli esiti del rapporto Eurispes che individua nella pratica
dell' usura uno dei piu' lucrosi interessi della criminalita' organizzata.
Le inchieste giudiziarie degli ultimi giorni condotte dagli investigatori
operanti nel cosentino ed in provincia hanno registrato un notevole
aumento del numero di procedimenti aperti per fatti ed accadimenti riconducibili
alla pratica usuraria''. A giudizio di Corbelli ''considerando che,
a livello nazionale, negli ultimi nove anni ben 1.419 suicidi sono riconducibili
alla disperazione di essere strozzati da un giro usuraio dal quale e'
ben difficile uscire, si evince l' importanza di uno sportello di consulenza
e tutela per chi e' soggetto ad usura onde poter usufruire delle leggi
vigenti in materia, da localizzare presso gli uffici dell' Assessorato
per i servizi sociali. Sede nella quale - sostiene ancora Corbelli -
gia' operava negli anni scorsi lo sportello antiusura voluto dal presidente
del tempo, Antonio Acri poi chiuso''. ''Lo sportello antiusura - conclude
il leader di Diritti civili - dovra' operare in stretto collegamento
con l' autorita' giudiziaria, con la chiesa e con le associazioni che
nel nostro territorio da anni si occupano del fenomeno dell' usura''.
Ancora
chiusa l’A/3, nei tratti aperti non transita nessuno. Evitare
di partire in auto.
28/03 E’ ancora chiusa l’A/3 e nessuno
sa dire quando potrà essere riaperta definitivamente. La Prefettura
di Potenza, che è quella interessata al tratto più innevato
ha comunicato nel pomeriggio prima la riapertura e poi la chiusura della
strada. Ma nell’ultimo bollettino emanato non riusciva a dare
una indicazione a quando la strada sarà di nuovo percorribile.
In questa notte, in cui la neve continua a cadere, i mezzi dell’ANAS
stanno cercando di mettere le cose a posto. Oggi sono arrivati anche
le “frese”, quei mezzi sparaneve che liberano subito la
carreggiata, a dare una mano d’aiuto. Di questi esemplari ne esistevano
diversi modelli anche in Sila. Poi alcuni sono stati dirottati in Trentino
e qui che c’è di nuovo emergenza si vive con strade intasatissime.
In Sila la neve ha superato i due metri d’altezza. Per la precisione
un metro e mezzo a Camigliatello e due metri e mezzo a Lorica e Botte
Donato. Anche sulla Crocetta la neve è arrivata sui sessanta
centimetri. Ma qui c’hanno fatto il callo. In Sila, con la tradizione
del“maiali” che si fanno in questo periodo, anche per avere
cibo in condizioni del genere, l’autonomia è più
o meno assicurata. Ma come al solito molti centri rimangono isolati
anche per giorni con la neve come unico scenario. Una situazione da
terzo mondo. La stessa che stanno vivendo i poveri malcapitati che bloccati
tra Polla, Atena Lucana, Lagonegro e Mormanno passano la terza notte
chi in albergo, chi in scuole chi in palestre messe a disposizione dai
comuni. Il vicepresidente del Consiglio Pollini ha porto le scuse del
Governo. Non ci sono parole. Se per una nevicata bisogna assistere a
questo scempio che pensare per fatti più gravosi? Nessun coordinamento
degli aiuti, nessuno pronto a compiere il proprio dovere. Ma è
troppo facile scaricare la colpa sulle vittime di questa incredibile
avventura. Dire che i mezzi viaggiavano senza catene e non averli avvisati
prima che si mettessero in viaggio è un po’ troppo facile
come scusante. Troppe cose non funzionano a sud. Intanto gli ultimi
centocinquanta mezzi rimasti bloccati sotto la neve sono stati incolonnati
e formano una colonna di quasi dieci chilometri. Una staffetta della
polizia li sta portando, con l’aiuto dei mezzi dell’Anas,
fuori dall’inferno ghiacciato. Sabato e domenica è prevista
ancora neve, ma la A/3 è vuota. Sono stati diramati nel pomeriggio
gli itinerari alternativi che consigliavano di appoggiarsi sulla linea
ionica. Neanche mezzora dopo i consigli è stato comunicato di
non transitare neanche sulla linea ionica per la forte nevicata che
sta arrivando. Provincia di Cosenza isolata verso nord e unica strada
percorribile rimane la ionica fino a Taranto e le vie del mare. A singhiozzo
anche le strade della Sila liberate le principali dalla neve, ma con
la beve che continua a cadere rimangono ancora a rischio. Unico consiglio:
evitare di partire in auto. Aspettavamo i turisti delle settimane bianche
per riprendere largo con l’economia disastrata della Calabria?
Non è possibile. Chi (non) pianifica queste cose non conosce
la parola sviluppo. A noi rimane , purtroppo soltanto l’amaro
detto, “u cani muzzica aru strazzatu”, i guai capitano sempre
a chi sta peggio. Ed è proprio vero. (Speciale
con gli altri servizi)
La
Commissione regionale Antimafia promuoverà un inchiesta sul Consorzio
Telcal
28/01 Il presidente della Commissione regionale antimafia,
Vincenzo Pisano ha incontrato il presidente del Comitato interprovinciale
per il diritto alla sicurezza e rappresentante della società
COMARC, Demetrio Costantino. Nel corso dell’incontro, Costantino
ha posto ufficialmente all’attenzione del presidente Pisano “l’urgenza
di promuovere una inchiesta sugli Enti strumentali e le società
partecipate della Regione Calabria, in particolare sul consorzio Telcal,
che pur avendo usufruito di ingenti risorse pubbliche è fallito
nel totale silenzio delle forze politiche e istituzionali”. Demetrio
Costantino ha chiesto, inoltre, che “la Commissione antimafia
regionale eserciti i poteri previsti dalla legge istitutiva al fine
di contrastare fenomeni negativi e connivenze per assicurare il rispetto
della legalità e la corretta gestione dei finanziamenti pubblici”.
Il Presidente della Commissione regionale antimafia, Vincenzo Pisano,
ha comunicato al dott. Demetrio Costantino che investirà l’intera
Commissione sugli argomenti oggetto dell’incontro.
La
Regione Calabria si è costituita parte civile in tutti i processi
di mafia
28/01 La Regione Calabria si e' costituita parte civile
in tutti i procedimenti di mafia dei quali e' venuta a conoscenza. A
riferirlo, in una nota, e' l'Avvocatura regionale. ''Proprio per cultura
e costume dell'attuale presidente della Giunta, Giuseppe Chiaravalloti
- si afferma nella nota - e responsabilmente nelle materie di pertinenza
della Giunta regionale, la Regione Calabria si e' sempre considerata
parte lesa ogniqualvolta abbia avuto notizia di un reato commesso dalla
criminalita' organizzata''. In particolare, secondo i dati forniti dall'Avvocatura
regionale, ''dal 2001 in avanti sono stati 72 (66 con avvocati interni)
i casi di costituzione di parte civile nei quali la Regione e' presente
e comunque in tutti i procedimenti penali di cui si e' avuta conoscenza.
Dai reati di associazione di tipo mafioso con 20 costituzioni di parte
civile, ai processi per reati commessi contro l'ambiente, con 30 costituzioni
di parte civile, alle truffe nei confronti della pubblica amministrazione,
con 14 costituzioni di parte civile, sino ai reati contro la sanita',
con otto costituzioni di parte civile''.
La
Calabria al Festival di Sanremo con iniziative promozionali
28/01 La Calabria sara' presente ancora una volta con
alcune iniziative promozionali al Festival di Sanremo, in programma
dal primo al 6 marzo prossimo. I contenuti generali dell' iniziativa,
denominata ''Progetto Sanremo'', sono stati illustrati nel corso di
un incontro che si e' tenuto a Catanzaro presso la Presidenza della
Giunta regionale, coordinato dal portavoce Fausto Taverniti, insieme
ai dirigenti dell' Assessorato al Turismo ed Agricoltura, Franco Bianchi
e Franco Vocisano.
All' incontro sono state invitate tutte le associazioni regionali espressione
delle categorie produttive calabresi. Hanno gia' risposto all' appello
UnionCamere, ConfCommercio, ConfIndustria, Coldiretti, ConfAgricoltura,
CopAgri e FederAlberghi. ''Si e' subito instaurato - e' detto in un
comunicato - un clima di perfetta intesa e collaborazione tra la componente
pubblica e quella privata. E' stata da tutti riconosciuta la validita'
dell' incontro che negli auspici potra' essere utile per ulteriori collaborazioni
tra la Regione e le associazioni di categoria. In particolare per il
'Progetto Sanremo' e' stata riconosciuta la forte valenza promozionale
in considerazione delle opportunita' illustrate da Fausto Taverniti
e per quant' altro sara' possibile individuare, cogliendo appieno la
vetrina del Festival. Cosi' anche grazie alla disponibilita' manifestata
dalla Rai, con un particolare apprezzamento per Raiuno, sara' possibile
'offrire' alcuni piatti tipici regionali ai giornalisti e agli ospiti
accreditati presso la sala stampa del Teatro Ariston. Tra le iniziative
in programma potrebbero trovare spazio una sfilata di moda con gli abiti
di alcuni stilisti calabresi ispirati ai colori dei prodotti 'nostrani',
dalla clementina al peperoncino, dal cedro alla liquirizia e con i gioielli
dell' arte orafa, creando un felice connubio tra agricoltura, artigianato
e promozione turistica. All' Arssa, l' ente regionale che cura la valorizzazione
dei prodotti calabresi o in alternativa ad altra azienda privata sara'
affidata la scelta, la preparazione e la presentazione dei piatti tipici''.
''Il presidente di UnionCamere Calabria, Paolo Abramo - riferisce ancora
la nota - ha riconosciuto e rimarcato l' utilita' del progetto, auspicando
procedure snelle e veloci per la definizione del programma complessivo.
La valorizzazione dei prodotti certificati con il marchio di qualita'
e' stata sollecitata dal rappresentante della Coldiretti, Lucio Prisco,
che ha anche proposto di affidare ad UnionCamere il coordinamento tra
le diverse associazioni regionali di categoria. Entro la prima decade
di febbraio sara' compilato il programma definitivo che comprendera'
le diverse iniziative promozionali''.
Smentito il rapporto
tra la morte di Ilaria Alpi ed il traffico dei rifiuti
28/01 Il mancato ritrovamento del certificato di morte
di Ilaria Alpi e della lettera di trasmissione alla Procura di Roma
fra gli atti dell' inchiesta della procura di Reggio Calabria sul traffico
di rifiuti smentisce il collegamento con la morte di Ilaria Alpi e Miran
Hrovatin. Lo sostiene, in una nota, il componente della commissione
parlamentare sulla morte della giornalista e dell' operatore televisivo,
Enzo Fragala'. Il deputato di An si e' rifatto alle dichiarazioni di
ieri del presidente della commissione Carlo Taormina, che annunciava
di non aver trovato traccia dei due documenti agli atti della procura
di Reggio Calabria. Fragala' ha parlato oggi di ''troppi tentativi di
depistaggio'' e che questa smentita conferma che ''alcuni teoremi propalati,
a piu' riprese e a piu' riprese smentiti, non sono di aiuto alla ricerca
della verita' sulla morte della giornalista del Tg3 e del suo cameraman
ma, semmai, intralciano il lavoro della commissione rallentandolo notevolmente''.
La commissione ha inviato a Reggio Calabria quattro consulenti che ''hanno
avuto la piu' completa collaborazione degli uffici giudiziari reggini''
senza aver pero' trovato alcunche'. Il 18 gennaio scorso e' stato sentito
dalla commissione l'ex pm della procura circondariale di Reggio Calabria
Francesco Neri, il quale aveva segnalato che tra l'indagine sull' affondamento
dei rifiuti a Bosaso in Somalia e Ilaria Alpi c'erano legami segnalati
anni fa alle procure competenti. E che agli atti dell'inchiesta sulla
cooperazione, sulla societa' Shifco, c'era il certificato di morte di
Ilaria Alpi (fascicolo processuale 18/31). Questo ed altri fatti e documenti,
riferi' Neri, furono portati all'attenzione delle procure di Reggio
Calabria e di Roma nel 1996 all'attenzione del pm Giuseppe Pititto.
La commissione ha secretato i documenti forniti dall'ex pm di Reggio
Calabria.
Cinque borse di
studio della Regione per giovani calabresi per insegnare italiano in
Australia
28/01 L' assessorato regionale alla Pubblica istruzione
e cultura ha indetto un bando per la selezione per cinque borse di studio
da assegnare a giovani calabresi laureati in lettere e filosofia, scienze
della formazione, psicologia, scienze della comunicazione o lauree equipollenti
per l'insegnamento della lingua italiana in Australia. Lo ha reso noto
l' Ufficio Stampa della Giunta. Il requisito fondamentale per accedere
alla selezione (per titoli integrata da colloquio), e' scritto nella
nota, e' la conoscenza della lingua inglese. Lo scopo - ha sostenuto
il direttore generale del Dipartimento, Gaetano Princi - ''e' di offrire
a giovani laureati calabresi l' opportunita' di fare un' esperienza
lavorativa e formativa nelle scuole, dalle elementari alle medie superiori,
dello Stato del Victoria - Australia (Melbourne e provincia) e promuovere,
allo stesso tempo, la divulgazione della lingua italiana''. Il tempo
di durata di ogni borsa di studio sara' compreso tra il mese di marzo
e la fine di dicembre 2005. L' importo e' di 450 dollari australiani
a settimana. L' assistenza in Australia sara' affidata all' ente morale
CO.AS.IT. (Comitato Assistenza Italiani), in seguito ad un protocollo
d' intesa tra l' Assessorato e l' ente stesso.
Deciso, dalla Commissione
regionale antimafia, un piano con i Comuni per il recupero degli immobili
confiscati alla mafia
28/01 La Commissione regionale antimafia, riunitasi
sotto la presidenza del consigliere Vincenzo Pisano, ha approvato stamani
il “Piano degli interventi sugli immobili confiscati alla criminalità
mafiosa” e la relativa legge di accompagnamento.
Il Piano prevede un impegno finanziario di circa dodici milioni e 161
mila euro per il recupero funzionale di immobili già acquisiti
dallo Stato e destinati a fini sociali o a sede di servizi di sicurezza(caserme
dei CC, della GdF, etc…).
“Si tratta di un provvedimento di assoluto valore sociale –
ha commentato il presidente Pisano – fatto in accordo con gli
enti locali, in primo luogo con i Comuni, sul cui territorio ricadono
gli immobili confiscati. Non è stato un lavoro facile, poiché
i soggetti istituzionali interessati erano diversi, ma posso dire che
ognuno ha contribuito efficacemente al raggiungimento di un risultato
non di poco conto, stante le condizioni sociali e culturali, la pericolosità
delle organizzazioni criminali calabresi. La Commissione regionale antimafia
che ho l’onore di presiedere, ha saputo tracciare un solco profondo
in un campo in cui si misura in maniera sostanziale la capacità
di tenuta democratica ed il prestigio delle istituzioni pubbliche. E’
auspicabile per l’immediato futuro – ha concluso Pisano
– che siano perfezionate alcune richieste da parte di alcuni Comuni
che sono state purtroppo rigettate dalla Commissione perché in
palese contraddizione con il dettato della legge. Si apre comunque un
percorso nuovo, tutto dentro la vita sociale ed istituzionale, che serve
a dare speranze ad una opinione pubblica su cui aleggia la minaccia
mafiosa che impedisce la strada dello sviluppo economico virtuoso ed
il pieno dispiegamento delle attività d’impresa”.
Tra i Comuni ammessi ai progetti di ristrutturazione degli immobili
confiscati alla mafia, vi sono: Castrovillari(Cs); Catanzaro; Cropani(Cz);
Diamante(Cs); Fiumara(Rc); Giffone(Rc); Gioia Tauro(Rc); Lametia Terme(Cz);
Maierà(Cs); Melicucco(Rc); Melito Porto Salvo(Rc); Molochio(Rc);
Oppido Mamertino(Rc); Platì(Rc); Reggio Calabria; San Fili(Cs);
San Procopio(Rc); Santa Maria del Cedro(Cs); Sellia Marina(Cz); San
Calogero(VV); Villa San Giovanni(Rc).
Al Consiglio Provinciale
si è discusso di ATO e solidarietà per il sud-est asiatico.
La Cdl fa scuse a Pincipe.
28/01 Il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario
Oliverio, nel Consiglio Provinciale del 27 gennaio 2005 ha risposto
ai Consiglieri del PSE Vincenzo Adamo ed Antonio Ruffolo, in merito
all’interrogazione presentata dagli stessi sull’affidamento
del Servizio Idrico Integrato.
L’On. Oliverio ha preliminarmente posto una questione di ordine
generale e procedurale, in considerazione che l’argomento è
già stato ampiamente trattato dal Consiglio Provinciale in precedente
seduta: “andrebbe stabilito – ha affermato il Presidente
della Provincia – che si dovrebbe evitare la ridiscussione di
argomenti già affrontati, a meno che non intervengano novità
tali da suggerire approfondimenti o risposte relative”.
Il Presidente della Provincia ha quindi ribadito e riconfermato la risposta
già precedentemente data, peraltro anche per iscritto, aggiungendo
che nell’interrogazione ultima c’è un elemento di
confusione tra ATO e Cosenza Acque, perché la procedura di affidamento
per l’individuazione di società a capitale misto pubblico/privato
è altra cosa dall’ATO stessa. Si fa poi riferimento all’affidamento
“In house”, che è l’autoaffidamento che viene
fatto da soggetti interamente pubblici a se stessi: “qui non siamo
in questa ipotesi – ha sottolineato Mario Oliverio – perché
la società è mista”.
Secondo Oliverio, comunque, non ci sono novità rispetto a quanto
già detto nel precedente Consiglio sull’argomento, ma “tutti
i nuovi passaggi saranno comunque oggetto di puntuale discussione in
Consiglio Provinciale e nulla sarà fatto senza il coinvolgimento
della Conferenza dei Sindaci e del Consiglio Provinciale”.
Il Consigliere Vincenzo Adamo ha dichiarato che si sarebbe aspettato,
da parte del Presidente della Provincia, una riflessione sulle nuove
Circolari del Ministero dell’Ambiente del 6 dicembre 2004 che
invece non è arrivata: “volevamo sollecitarla proprio sulla
questione dell’affidamento “in house” – perché
si è ancora in attesa del chiarimento sollecitato dal TAR Puglia
sulla compatibilità dell’affidamento del servizio a società
a capitale interamente pubblico – per sapere se intende procedere,
oppure aspettare che si dirimi la questione. La precedente interrogazione,
comunque, è del 18 novembre 2004 e, pertanto, non tiene conto
delle Circolari citate, con le quali ha omesso di confrontarsi”.
Il Consiglio Provinciale ha quindi discusso la Mozione, presentata dal
Consigliere Francesco Corbelli, per un’iniziativa di solidarietà
a favore del Sud Est Asiatico. Il Presidente Mario Oliverio ha dichiarato
di accogliere la mozione stessa, ma che “in questa sede sarebbe
difficoltoso definire con precisione i tipi di intervento da sostenere
con i contributi della Provincia e devoluti dai singoli consiglieri”.
L’intendimento del Presidente della Provincia è, dunque,
di “finalizzare e caratterizzare i nostri interventi, attraverso
una destinazione precisa. I nostri Uffici hanno già preso contatti
con un Centro di Accoglienza per bambini cingalesi coinvolti nella catastrofe,
gestito dalla Società Silvester Jayakodi alla quale il Rev. Mahagalkadawala
Punnyasara ha donato un ettaro di terreno per la costruzione dell’Orfanotrofio
Gokarella: questo potrebbe essere un modo affinché i contributi
della Provincia di Cosenza possano avere una identità specifica”.
La Mozione è stata, quindi approvata all’unanimità
con le integrazioni del Presidente Oliverio.
Il Consiglio Provinciale, su proposta del Presidente del Consiglio On.
Francesco Principe, ha quindi osservato un minuto di silenzio in ricordo
della tragedia della Shoah e per la liberazione del Campo di Concentramento
di Auschwitz.
I lavori sono stati, poi, rinviati a data da stabilirsi, a causa del
maltempo ancora imperversante sull’intero territorio provinciale.
Nella seduta del Consiglio c’è stata anche la forte solidarietà,
con l’invito unanime a proseguire nella sua funzione di Presidente
del Consiglio Provinciale, all’On. Francesco Principe dall’intero
consesso nella seduta del 27 gennaio scorso, in relazione all’ingeneroso
attacco pubblico subito per lo spostamento della data di convocazione
dei lavori già decisa in precedente riunione consiliare.
Una “querelle” sterile che – secondo il Presidente
della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, – “ingenera
confusione sul ruolo ed i rapporti tra l’opposizione, i consiglieri,
l’esecutivo ed i diversi organi della politica”. Per Mario
Oliverio, infatti, all’interno di questo rapporto è necessario
distinguere quelle che sono le funzioni istituzionali; altrimenti si
offre all’opinione pubblica un’immagine distorta. “Rispetto
alla questione specifica – ha continuato il Presidente Oliverio
– va ricordato che, appena ho avuto notizia che il 26 gennaio
alla Camera era stata fissata la votazione sulla Costituzione Europea,
ho chiesto all’On. Principe lo spostamento della data del Consiglio
Provinciale per essere presente in Parlamento a questo importante appuntamento;
spostamento che, dunque, non rappresenta un motivo valido per contestare
la funzione del Presidente del Consiglio. Se questa è, invece,
la situazione, si rischia allora di uscire dalla distinzione fra sfera
istituzionale e sfera pubblica, entrando in un tunnel in cui anche il
calendario diventerebbe una decisione di maggioranza, perché
l’approccio che tende a scaricare sul Presidente del Consiglio
responsabilità non sue ci metterebbe su una strada sbagliata
e ciò non è auspicabile”.
Mario Oliverio ha concluso, quindi, il suo intervento esprimendo al
Presidente Principe apprezzamento e gratitudine personale ed istituzionale,
per il modo in cui esercita il suo ruolo e le sue funzioni, con autorevolezza
e garanzia di imparzialità; ed ha chiesto “rispetto per
la figura ed il ruolo di Francesco Principe, perché le questioni
istituzionali vanno preservate”.
L’On. Francesco Principe ha respinto con sdegno l’attacco
dell’opposizione, dichiarando fra l’altro che i sottoscrittori
della lettera evidentemente ignorano che il Presidente del Consiglio
convoca l’assise “in accordo” oppure “sentito”
il Presidente della Giunta . “Ho il dovere di contestare la lettera
– ha affermato Principe – anche perché cita a sproposito
articoli dello Statuto e del Regolamento del Consiglio: l’art.
11 dello Statuto, infatti, sul problema specifico non dice assolutamente
nulla. L’art. 35 del Regolamento parla delle competenze del Consiglio;
l’art. 36 parla delle notifiche ai consiglieri”. Per l’On.
Principe, dunque, nulla è stato stravolto e anche i punti aggiunti
all’Ordine del Giorno pregresso sono assolutamente legittimi,
perché inseriti a norma di regolamento.
“Il potere di convocazione del Consiglio – ha infine concluso
Francesco Principe – spetta al Presidente dell’Assemblea,
che non ha l’obbligo di consultare nessuno. Se ciò viene
fatto, è per cultura politica e formazione democratica”.
E’ toccato al Consigliere Natale Zanfini dell’UDC, quindi,
presentare a nome dell’intera minoranza consiliare le proprie
scuse all’On. Francesco Principe, perché ciò che
è stato scritto sulla lettera non voleva essere un’accusa
alla persona del Presidente del Consiglio e rappresentava, inoltre,
un documento interno che altri hanno evidentemente dato alla stampa.
“Noi abbiamo il massimo rispetto per la Sua persona – ha
affermato Natale Zanfini - e la consideriamo il miglior Presidente del
Consiglio. Se i toni della lettera possono averle fatto pensare diversamente,
le chiediamo ufficialmente scusa”.
Il portavoce dell’opposizione ha quindi concluso dicendo che il
centro destra non vuole le dimissioni del Presidente Principe e che
proprio per questo, anche se il documento annunciava l’assenza
della minoranza alla seduta contestata, la stessa ha invece voluto essere
presente proprio perché il gesto non venisse interpretato come
un atto di protesta nei suoi confronti.
Sulla questione sono quindi intervenuti i Consiglieri Ernesto Magorno
e Leonardo Trento, Presidenti – rispettivamente – del Gruppo
Consiliare dei Democratici di Sinistra (DS) e del Gruppo dei Socialisti
Democratici Italiani (SDI). Magorno ha preso atto delle dichiarazioni
del collega Zanfini, ma ha comunque sottolineato che nei confronti del
Presidente del Consiglio andrebbe mantenuto un atteggiamento più
prudente, perché rispettandolo si rispetta l’intero Consiglio
Provinciale: “l’On. Francesco Principe guida bene questo
Consiglio ed ha la nostra incondizionata fiducia per continuare a svolgere
il proprio ruolo con la serietà e l’autorevolezza che lo
contraddistinguono”. Per Leonardo Trento naturalmente scontati
sono la solidarietà e l’invito rivolto al Presidente del
Consiglio, di continuare a svolgere il proprio ruolo: “la meraviglia
che c’è stata da parte dei Socialisti, invece, è
relativa proprio alle assurde motivazioni date dall’opposizione
per giustificare la propria protesta”.
Per ultimi, hanno preso la parola i Consiglieri della Casa delle Libertà
Mario Russo ed Elio Filice. Mario Russo ha invitato il Consiglio a chiudere
un dibattito ormai superfluo, perché il pacato intervento di
Zanfini ha chiarito le cose e continuare ad ingigantire un falso problema,
svilisce la funzione del Consiglio e toglie del tempo alle discussioni
sui punti all’ordine del giorno. Elio Filice ha ribadito quanto
già dichiarato dal collega Zanfini, perché le sue affermazioni
sono quelle dell’intera Casa delle Libertà e il Presidente
Principe è la persona più indicata a svolgere il ruolo
che ricopre.
Condannato Lino
Polimeri per aver diffamato un giornalista
28/01 Il Tribunale di Catanzaro, in composizione monocratica
(giudice Camillo Falvo), ha condannato a due mesi di reclusione Lino
Polimeni, ex collaboratore dell' emittente televisiva VL7-Cinquestelle,
per il reato di diffamazione aggravata ai danni del giornalista Oldani
Mesoraca. Polimeni era accusato, in particolare, di aver offeso la reputazione
di Oldani Mesoraca, oggi capo dell' ufficio stampa della Giunta Regionale,
nel corso della trasmissione ''Senza limiti'', andata in onda nel febbraio
del 2002. Mesoraca, dopo la trasmissione, aveva presentato querela contro
Polimeni. Successivamente la Procura della Repubblica di Catanzaro aveva
chiesto il rinvio a giudizio di Polimeni, richiesta che nel corso dell'
udienza preliminare era stata accolta dal gup, Donatella Garcea. Nel
processo il pubblico ministero, Federico Sergi, ha chiesto la condanna
di Polimeni per il reato di diffamazione aggravata, con l' applicazione
di una multa di 1.250 euro. L' avv. Nunzio Raimondi, difensore di Mesoraca,
costituitosi parte civile nel procedimento, ha chiesto ''una decisione
esemplare ed una severa condanna nei confronti di Polimeni, idonea a
scoraggiare - ha detto - il ripetersi di simili gravi episodi di lesione
della reputazione pubblica e privata di onesti cittadini''. L' avv.
Adolfo Larussa, difensore di Polimeni, ha chiesto l' assoluzione dell'
imputato. Il giudice Falvo ha dichiarato Polimeni responsabile del delitto
di diffamazione aggravata, con l' esclusione dell' aggravante della
stampa e ritenute equivalenti le attenuanti generiche, concesse a Polimeni
per la sua incensuratezza, alle aggravanti contestate per il fatto di
avere attribuito un fatto determinato e di avere offeso la reputazione
con il mezzo televisivo e lo ha condannato a due mesi di reclusione.
La pena detentiva, per decisione dello stesso giudice, cosi' come prevede
la legge sulla depenalizzazione dei reati minori, e' stata poi sostituita
con l' applicazione di una multa di 2.280 euro. Falvo ha inoltre riconosciuto
a Mesoraca il risarcimento del danno, da liquidarsi in separata sede,
ed ha condannato l' imputato a rifondere le spese sostenute in giudizio
dalla parte civile.
Fermati a Scalea
tre pakistani: estorcevano denaro a connazionali
28/01 Tre immigrati di nazionalita' pakistana, Muzafar
Abbas Sajid, di 34 anni, Hayat Khizar, di 35, e Muhammad Shabbir, di
31, sono stati fermati dalla polizia a Scalea con l' accusa di estorsione,
lesioni personali gravi e porto abusivo di coltello di genere vietato.
Le indagini che hanno portato al fermo dei tre immigrati, eseguito dalla
squadra di pg del commissariato di Paola, hanno preso avvio dalla denuncia
presentata da tre pakistani nei confronti di Muzafar Abbas Sajid, al
quale si erano rivolti per regolarizzare la loro posizione di immigrati
clandestini e ottenere un lavoro. Secondo il contenuto della denuncia,
lo stesso Sajid avrebbe richiesto ad uno dei tre connazionali un compenso
di quasi cinquemila euro e agli altri due, rispettivamente, tremila
e mille euro con la promessa di fargli ottenere la regolarizzazione
del permesso di soggiorno. Secondo quanto hanno riferito gli investigatori,
inoltre, lo stesso Sajid, l' 8 gennaio scorso, insieme ad altre tre
persone in corso di identificazione, avrebbe picchiato uno dei tre connazionali
che ha presentato la denuncia per il fatto che questi gli doveva ancora
mille euro. Sajid avrebbe anche colpito con una coltellata il connazionale,
provocandogli una vasta ferita al volto. Nella casa in cui vivono i
tre fermati i poliziotti hanno trovato assegni emessi da altri extracomunitari
e le matrici di altri titoli di credito. I tre fermati sono stati portati
nel carcere di Paola.
Un clandestino
russo arrestato a Villapiana mentre tentava di scassinare una cassaforte
28/01 I carabinieri di Villapiana hanno arrestato Maxim
Zhuchkov, di 22 anni, di nazionalita' russa, clandestino. L' uomo e'
stato trovato in una casa mentre era intento a scassinare una cassaforte
incassata su un muro, con scalpello e martello.
A Cetraro tagliava
piante d’abete, denunciato
28/01 A Cetraro, gli uomini del Comando provinciale
della Forestale di Cosenza, hanno denunciato un uomo per furto di piante.
Nel corso di un controllo, infatti, il personale ha rinvenuto tagliate
e accatastate a bordo strada, pronte per essere caricate e portate via,
diverse piante di abete di piccole dimensioni. Le piante sono state
sequestrate e l' uomo scoperto a tagliare le piante e' stato denunciato.
Autostrada ancora
chiusa, emergenza neve anche alla Crocetta e i treni viaggiano vuoti.
28/01 La situazione della A3 comincia a prendere aspetti
quasi drammatici. Ci si avvia al terzo giorno di chiusura dell’autostrada
e continua ancora a nevicare. Il ritardo accumulato da chi doveva iniziare
a pulire la notte di mercoledì scorso ha portato al collasso
della principale arteria di comunicazione tra Calabria, Basilicata e
Sicilia ed il resto del Paese con la conseguenza dell’interruzione
del traffico delle merci che se arrivano è soltanto grazie alle
ferrovie. Già le ferrovie. Cosenza da tempo sta subendo un depauperamento
della ferrovia di vaglio Lise e le poche linee di comunicazione che
potrebbero alleviare questa situazione catastrofica dei trasporti subiscono
ulteriori angherie. E’ cronaca di oggi che l’ennesimo capostazione
di turno a Paola lascia a terra un centinaio di passeggeri arrivati
in ritardo, per dispetto di quell’atavico campanilismo di rivalsa
dei piccoli centri contro i capoluoghi. Succede che con l’ennesimo
treno arrivato in ritardo il capostazione fa partire la coincidenza
per Cosenza giusto quattro minuti prima dell’arrivo del convoglio.
Non esiste altra spiegazione logica che una specie di “vendetta”
personale da parte di chi dovrebbe avere il senno di accontentare i
viaggiatori, cioè i clienti, vittime di un servizio che definire
tale è un offesa al buonsenso. E intanto sulla “Crocetta”,
il passo di Appennino che separa Paola da Cosenza, la neve cade abbondante
e la statale 107 viene chiusa, riaperta e di nuovo chiusa. Anche qui
i mezzi fanno fatica tenere pulita la strada. Continua a nevicare. E
se la “Crocetta” rimane chiusa e i treni viaggiano vuoti
chi garantisce i trasporti? (Speciale
con i servizi di oggi)
L’ANAS continua
a sconsigliare le partenze. A3 ancora chiusa tra Sicignano e Sibari
28/01 In una nota diramata verso le 15 l’ANAS informa che alle
ore 14.30 ha riaperto al traffico l’autostrada Salerno-Reggio
Calabria nel tratto compreso tra lo svincolo di Battipaglia e Sicignano.
La decisione è stata presa in accordo con il Centro di Coordinamento
Soccorsi istituito presso la Prefettura di Salerno, al quale partecipa
anche la Polizia Stradale. E’ previsto l’obbligo di catene
a bordo o di pneumatici antineve.
L’Anas, comunque, sconsiglia agli automobilisti e ai mezzi pesanti
di mettersi in viaggio per lunghe percorrenze, perdurando la chiusura
del tratto della A3 compreso tra Sicignano e Sibari, dove è in
corso il deflusso dei mezzi che erano rimasti bloccati, sotto la guida
di alcuni mezzi spazzaneve dell’Anas e delle forze di polizia.
Intanto continuano incessantemente le operazioni di sgombro neve da
parte dei 50 mezzi operativi dell’Anas, che vedono impegnati 250
addetti.
La Calabria isolata
dal resto dell’Italia per la neve. Situazione difficile in Sila.
27/01 (pg) Ancora una dimostrazione di decadenza amministrativa
ed organizzativa. Ancora una volta il sud vittima di incomprensioni
e superficialità. Ancora una volta il balletto delle responsabilità
, tipico scaricabarile di chi non ammette le proprie colpe, che lascia
della povera gente prigioniera della neve e del freddo per oltre 48
ore. E continua ancora a nevicare. Da ben quattro giorni le previsioni
e la protezione civile avevano allertato tutti dell’imminente
ondata di freddo, ghiaccio e neve. Se al nord ed al centro la situazione
è stata affrontata adeguatamente. Al sud è successo di
tutto. Dallo scorso pomeriggio nevica sull’unica arteria di scorrimento
che collega l’Italia con il sud, la A/3, e nessuno si è
preoccupato di prevenire l’accumulo della neve sulle strade. Camion
senza catene che continuano ad imbarcarsi sulle strade fresche di ghiaccio
e di neve e automobilisti che seguono che puntualmente rimangono intrappolati.
Autorità e istituzioni che avrebbero dovuto bloccare i caselli
e informare i cittadini della situazione ma che si muovono a frittata
fatta con dichiarazioni fuori luogo. Insomma , la solita, purtroppo
già vista venti giorni fa, improvvisazione generale da parte
di tutti che non lascia nessuno senza colpe e che offende, mettendoli
a rischio, gli utenti ed i cittadini che cominciano giustamente ad essere
esasperati. E in questo marasma capita di tutto. Dal novantenne che
doveva operarsi ed arriva a destinazione dopo un rally tipo “Mille
laghi”, alla ragazzina di dieci anni appena trapiantata che rischia
l’assideramento. Un continuo giocare sulla pelle dei cittadini
che è davvero vergognoso nei modi e nei metodi. Si arriva, addirittura,
a fare dichiarazioni che si contraddicono una con l’altra. Ma
perché il Mezzogiorno è completamente abbandonato a se
stesso? Perché le stesse cose non avvengono a Lodi o a Padova?
Come mai il taglio delle risorse e dei mezzi viene fatto indiscriminatamente
sempre sulla pelle dei più poveri? Tanti interrogativi che non
troveranno mai risposta. Il sud, da sempre visto come serbatoio di manodopera,
bracciante ed intellettuale, viene considerato da tutti un pezzo di
nazione da tirarsi dietro come un carrettino di scorta. Nessun insediamento
produttivo è mai stato fatto, nessuna tutela di quanto esistente
viene organizzata, e le emersioni importanti come l’innovazione
tecnologica ed informatica, punta di diamante spuntata, viene lasciata
morire in mano ad incapaci, o peggio, viene sfruttata da grandi holding
che impiantano servizi costosi e fuori luogo, per rastrellare i finanziamenti
pubblici, pianificati per il rilancio e che puntualmente vengono incassati
dai pochi che sul territorio non spendono nulla. Ne in servizi ne in
lavoro. Nessuno controlla, e chi lo fa ha gli occhi bendati. C’è
sempre una prossima elezione che promette nuovi posti e che assicura
altro lavoro. Intanto il Mezzogiorno paga sulla sua pelle con i viaggi
della speranza che si fermano in una autostrada bloccata dalla neve
e non pulita. Da chi dovrebbe fare il suo dovere o da chi non c’è?
Il dubbio rimane ed è lecito. . Un decadentismo che ricorda il
crollo dell’impero romano. Benessere diffuso e nessuna braccia
che si alza le maniche per fare il quanto serve. Lassismo, inezia, spocchia,
superficialità. Chi deve comandare non sa comandare. Chi deve
operare non riceve ordini. Chi deve controllare dorme. Il lavoro manca,
ma c’è. Sta di fatto che i mezzi si muovono solo oggi pomeriggio,
con la neve che è arriva a 80 centimetri, e la gente rischia
l’assideramento. I prefetti decidono per l’uso dell’esercito
e dalle Regioni limitrofe arrivano altri mezzi. Come mai? I mezzi che
avrebbero dovuto essere sul posto dove sono? Il personale che doveva
stare ad operare dov’è? Il traffico pesante diretto verso
la Sicilia, nel frattempo, viene bloccato a Napoli e imbarcato sulle
navi. La Calabria resta isolata e da due giorni i trasporti sono fermi.
Solo i treni, superaffollati, assicurano i trasporti. Ed in Sila è,
purtroppo, la solita musica, ancora paesi isolati
dalla neve che continua a cadere. Ma purtroppo loro se le aspettavano
e sono attrezzati alla bisogna, ma quando cambierà questo stato
di cose? Lo speciale
con tutti i servizi e le foto
L’Anas annuncia
miglioramenti. L’Autostrada rimane chiusa. “Meglio non partire”
27/01
L’Anas parla di miglioramento della situazione nell’ultimo
bollettino delle 23 dice che “La situazione sull’autostrada
Salerno-Reggio Calabria è nettamente migliorata, grazie al lavoro
incessante di 250 uomini dell’Anas, 50 mezzi operativi, 8 autogru,
in collaborazione con i Vigili del Fuoco e con le forze di polizia.
Fino al km 104, in corrispondenza di Padula, non vi sono più
blocchi. All’altezza di Padula è in corso la rimozione
di quattro mezzi pesanti per consentire alla colonna di autovetture
e di automezzi formatasi di proseguire in direzione Salerno. Per accelerare
le operazioni, l’Anas ha fatto giungere tecnici e mezzi specializzati
anche dai Compartimenti dell’Abruzzo, della Campania e della Puglia.
Permangono le difficoltà tra il km 125 e il km 145 dell’A3,
tra Lagonegro e Lauria, con particolare riferimento al nodo di Sirino
dove vi sono diversi automezzi ancora messi di traverso sulla carreggiata.
La Prefettura di Potenza, coadiuvata dalla Polizia Stradale, sta portando
soccorso a tutte le persone ferme in questo tratto. Durante la giornata
gli operatori dell’Anas hanno contattato decine di utenti ancora
bloccati sull’autostrada e, ove necessario, e li hanno rifocillati
con cibo e bevande calde e accompagnati in posti di ristoro o di accoglienza.
Su gran parte dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria continua
a nevicare e l’Anas sconsiglia anche per questa notte e per domani
mattina di mettersi in viaggio sull’autostrada che comunque rimane
chiusa dallo svincolo di Battipaglia fino a Sibari.” Le prefetture
indicarono in circa 250 i mezzi bloccati e in circa un migliaio le persone
ancora intrappolate nelle auto.
Sparito
il certificato di morte di Ilaria Alpi rinvenuto in una perquisizione
a Reggio
27/01 Il certificato di morte di Ilaria Alpi, che secondo
l'ex pm della procura di Reggio Calabria Francesco Neri fu trovato durante
una perquisizione nell'ambito di un'indagine su un presunto traffico
di rifiuti, non e' stato trovato agli atti della procura di Reggio.
Lo si afferma in una dichiarazione diffusa dal presidente della Commissione
parlamantare di inchiesta sulla morte della giornalista del Tg3, Carlo
Taormina. La nota fa riferimento all'audizione che proprio Neri ha svolto
nei giorni scorsi a Palazzo San Macuto davanti alla Commissione Alpi.
Neri, all'epoca pm alla ex circondariale di Reggio, affermo' in sede
di audizione che furono trovati in alcune cartelline nella disponibilita'
di un imprenditore coinvolto in una indagine sul traffico di rifiuti
tra Italia e Somalia, documenti sull'affondamento di navi che trasportavano
rifiuti e inoltre copia del certificato di morte di Ilaria Alpi. Neri
spiego' di aver trasmesso alla procura della Repubblica di Reggio Calabria
la documentazione giunta anche alla procura di Roma e in particolare
al pm Giuseppe Pititto che indagava sull'omicidio della giornalista
del Tg3 e del cameraman Miran Hrovatin, avvvenuto il 20 marzo del 1994.
Nella nota della Commissione Alpi si spiega che dopo le dichiarazioni
di Neri ''sono state avviate immediate indagini con la collaborazione
della procura di Reggio Calabria, onde acqusire il certificato nonche'
l'atto di trasmissione dello stesso in copia alla procura calabrese
e a quella di Roma''. ''Gli accertamenti - continua la nota della commissione
presieduta da Taormina - fino a questo momento non hanno consentito
di rinvenire gli indicati documenti. Proseguono le indagini al fine
di riscontrare le dichiarazioni del dottor Francesco Neri''.
Ancora
un mistero la morte del Capitano della motonave Rosso, Natale De Grazia
27/01 C'è un'altra morte, oltre a quelle della
giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, che
ha segnato l'inchiesta della Procura di Reggio Calabria sui traffici
internazionali di rifiuti radioattivi. È quella del capitano
di corvetta Natale De Grazia, un consulente chiave dell'inchiesta, morto
il 12 dicembre 1995 mentre viaggiava verso La Spezia per indagare sulla
motonave Rosso, ufficialmente stroncato da un arresto cardiaco. Ne parla
a ''l'Espresso'' in edicola domani la vedova di De Grazia, Anna Vespia.
Cos'è che di quella vicenda non convince Vespia? ''Tutto. A partire
dall'organizzazione della trasferta. Lo dissi anche a Natale: vista
la lunghezza del viaggio non capivo perché dovessero spostarsi
in macchina. Non capivo neppure perché dovessero partire alle
sette di sera, per viaggiare di notte e sotto una pioggia furibonda.
Tra l'altro, ho saputo poi, fu usata una Fiat Tipo dell'esercito con
targa di copertura. A cos'era dovuta tanta prudenza? E se c'erano evidenti
pericoli, perché non sono state prese maggiori precauzioni?''.
La prima incongruenza, sull'ultimo pasto del capitano: i colleghi di
Natale scrivono nella loro relazione che il capitano ha bevuto vino,
''eppure teoricamente è impossibile'', osserva la vedova. ''Dalla
prima autopsia non risultano tracce di alcol. A questo punto i casi
sono due: o c'è qualcosa che non torna nell'autopsia oppure la
relazione di servizio è sbagliata''. ''Pensa a un avvelenamento?'',
chiede Bocca. ''Penso che troppe cose non quadrano -risponde Vespia-
Sa qual è la prima cosa che il maresciallo Moschitta ha detto
a mio cognato dopo la morte di Natale? Che tutti e tre avevano mangiato
gli stessi piatti. Eppure nella relazione c'è scritto il contrario''.
Ripartiti, il capitano si addormenta e quando i colleghi provano a svegliarlo,
non risponde: ''Aveva la fronte e il viso sudati, gli occhi semichiusi
e non reagiva alle loro sollecitazioni. Nonostante questo non l'hanno
portato all'ospedale di Nocera''. Hanno chiamato 112 e ambulanza ''ma
nel frattempo è successo l'incredibile -racconta Vespia- a mezzanotte
passata, sotto un diluvio universale, i colleghi di Natale lo hanno
disteso sulla corsia d'emergenza e messo a torso nudo'', per praticargli
un massaggio cardiaco senza alcun esito. ''La prima autopsia, svolta
dal consulente tecnico Simona Del Vecchio -spiega la vedova- parla di
arresto cardiocircolatorio. Ma dice anche che il cuore di mio marito
era in cattive condizioni, il che non è vero''. Ma nel '97, i
familiari di De Grazia, presentando un esposto, ottennero una seconda
autopsia. ''Il giudice -ricorda Vespia- ci ha convocato a Nocera il
18 giugno '97 e ci ha detto che sarebbe avvenuta il mattino dopo alle
nove. Dire che restammo spiazzati è poco. Anche perché
la seconda autopsia fu affidata alla stessa persona che aveva svolto
la prima''. Inoltre, ''per la complessità del caso la dottoressa
ha chiesto 60 giorni di tempo, e il magistrato glieli ha concessi. Solo
che invece di due mesi sono passati quasi otto anni e ancora non ci
è stato comunicato niente''. In compenso, lo scorso giugno il
presidente Ciampi ha conferito a De Grazia la medaglia d'oro alla memoria.
''Sono grata al presidente per il suo gesto dice Vespia- mi aiuta ad
accettare la solitudine e le difficoltà che ho dovuto affrontare.
Ma c'è una cosa che non capisco. Nella motivazione della medaglia
c'è scritto tra virgolette che Natale è morto per arresto
cardiocircolatorio. Cosa significa? Se Natale è davvero morto
così, perde di senso la medaglia d'oro. Se invece la ragione
è un'altra, come suggeriscono quelle virgolette, prima delle
medaglie voglio la verità''.
Minacce
di morte al Presidente della Provincia di Crotone
27/01 Una lettera anonima con minacce di morte e' stata
fatta recapitare al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale,
dei Ds. A renderlo noto e' stato lo stesso Iritale nel corso di un incontro
con i giornalisti. ''Posso immaginare - spiega Iritale - che alcune
posizioni assunte da quando sei mesi fa abbiamo assunto la guida dell'
Amministrazione provinciale abbiano toccato qualche interesse. Questo
potrebbe anche aver suscitato in qualcuno comportamenti dettati dalla
disperazione. Ma io non mi lascio intimidire: chi svolge ruoli istituzionali
di grande responsabilita' ed e' supportato dal suffragio elettorale
non deve preoccuparsi, ma tenere la testa alta e dare l' esempio. Escludo
che il gesto sia da collegare alla mia attivita' professionale, ma all'
esperienza amministrativa di questi sei mesi di gestione della Provincia''.
Iritale ha informato della lettera ricevuta la Procura della Repubblica
di Crotone.
La
Conferenza dei Vescovi chiede allo Stato di aiutare i testimoni di giustizia
27/01 Lo Stato deve aiutare i testimoni di giustizia
che si sono presentati in Tribunale ''anche a rischio della loro vita
e dei loro familiari per riferire su precisi fatti delittuosi''. A chiederlo
sono i vescovi calabresi in un documento approvato a conclusione di
una riunione della Conferenza episcopale regionale, svoltasi a Reggio
Calabria. ''Queste persone, molte delle quali sono calabresi - aggiungono
i vescovi nel documento - vivono in situazioni di grande isolamento,
con il rischio dello scoraggiamento e della stanchezza. Facendoci interpreti
del loro disagio e raccogliendo la loro voce, chiediamo allo Stato di
stare costantemente accanto a loro, con precisi segni tangibili di fedelta'
e fiducia, in modo che ogni cittadino, come ci ha ammonito anche il
presidente Ciampi nella sua recente visita in Calabria, abbia il coraggio
di testimoniare e lottare sempre contro il male, sicuro dall' appoggio
rassicurante delle nostre comunita' parrocchiali, dell' opinione pubblica
e delle istituzioni statali. Sara' un segno di vera crescita culturale
di tutta la Calabria''.
Il
Trentino trionfa nelle graduatorie dei servizi offerti da Province e
Comuni italiani. Calabria in coda
27/01 Bolzano e Trento sono le due province italiane
dove i cittadini sono maggiormente soddisfatti dei servizi offerti dall'amministrazione
provinciale. Ottimo il risultato delle province dell'Emilia Romagna,
che conquistano il gradino piu' basso del podio con Forli'-Cesena, a
cui segue Ravenna e Rimini al quinto ed al sesto posto, Reggio Emilia
al decimo, Modena all'undicesimo e Bologna al sedicesimo. Questi dati
emergono dalla seconda indagine Monitor Provincia realizzata da Ekma
ricerche, istituto di sondaggi milanese. L'indagine, che ha l'obiettivo
di misurare il consenso attribuito dai cittadini ai servizi erogati
nelle province italiane e'stata realizzata nelle 102 province italiane
tra il 22 novembre ed il 21 dicembre del 2004. Tra le citta' metropolitane
spiccano gli ottimi di Firenze e Roma, appaiate al 19esimo posto e di
Milano che si piazza al 24°. Tra le province del sud la prima e'
Messina con il 22° posto, mentre sempre la Sicilia chiude la classifica
con la provincia di Caltanissetta all'ultimo posto Ai cittadini intervistati
sono state poste diverse domande sul 'gradimento' dei servizi della
Provincia, legati in particolare alll'ambiente e ai rifiuti, all'agricoltura,
alla caccia e alla pesca, ai centri per l'impiego, alla formazione,
ai servizi e alle imprese, alla cultura e al turismo, ai trasporti,
alla viabilità all'edilizia e all'urbanistica, alla protezione
civile e alla sicurezza. I dati poi sono stati percentualizzati e per
la realizzazione della classifica e' stata realizzata una media ponderata.
Questi in numeri i dati del sondaggio. Nelle top ten il TrentinoAlto
Adige con le citta' di Bolzano (61,2) e Trento (61,0), l'Emilia Romagna
con Cesena (57,6), le Marche con Pesaro - Urbino (57,6). Seguono Ravenna
(57,4), Rimini (57,2), Udine (57,0), Ancona (56,6), Siena (56,6), Reggio
nell'Emilia (55,8), Asti (55,6), Modena (55,6), Biella (55,5), Terni
(54,9) Perugia (54,7), Bologna (54,6), Vicenza (54,6), Bergamo (54,3)
Firenze (54,1), Roma (54,1), Verbano Cusio Ossola, in Piemonte (53,9),
tra le citta' piu' vivibili e piu' amate dagli italiani il sondaggio
premia Genova (53,8), Messina (53,8), Milano (53,7), Treviso (53,7),
Parma (53,6), Viterbo (53,6), Matera (53,5), Arezzo (53,2), Sondrio
(53,1), Lecco (53,0), Teramo (52,9), Alessandria (52,8), Brescia (52,7),
Potenza (52,6), Novara (52,5), Catania (52,4), Cremona (52,4), Belluno
(52,3), Torino (52,2), Varese (52,0), Grosseto (51,9), Venezia (51,8)
Cosenza (51,7), Cuneo
(51,6), Frosinone (51,6), Ferrara (51,5), Bari (51,4), Benevento (51,4),
Livorno (51,4), Siracusa (51,2) Trieste (51,2), Pavia (51,1), L'Aquila
(51,0), Palermo (51,0), Avellino (50,9), Pistoia (50,9), Ragusa (50,9),
Ascoli Piceno (50,8), Gorizia (50,8), Piacenza (50,8), Pisa (50,8) In
sessantesima posizione il Veneto con i capoluoghi di Verona (50,8) e
Padova (50,7) Seguono a ruota il Friuli Venezia Giulia con Pordenone
(50,7), ancora il Veneto con Rovigo (50,7) e la Calabria con Vibo Valentia
(50,7) e Crotone (50,6). Nella classifica realizzata dall'Ekma Imperia
(50,5), Prato (50,4), La Spezia (50,3), Mantova (50,3), Lucca (50,2),
Massa - Carrara (50,2), Chieti (50,0), Savona (50,0), Agrigento (49,8),
Caserta (49,7), Napoli (49,7), Pescara (49,6), Latina (49,5), Isernia
(49,4), Macerata (49,4), Salerno (49,4), Cagliari (49,3), 88 Sassari
(49,1), Rieti (48,9), Enna (48,7), Oristano (47,9), Nuoro (46,9), Lecce
(46,7), Campobasso (46,4), Vercelli (46,0) Reggio di Calabria (45,5),
Brindisi (45,1).Ultime posizioni per le citta' di Trapani (44,5), Taranto
(44,2) Foggia (44,0), Catanzaro (43,8) e Caltanissetta (43,2)
Dalle province ai comuni.
E’ Bolzano il comune italiano in cui i cittadini sono maggiormente
soddisfatti dei servizi offerti dall'amministrazione, mentre al secondo
posto si piazzano a pari merito Sondrio e Reggio Emilia. All'ultimo
posto della penisola invece Napoli, con solo il 43% di cittadini soddisfatti
per i servizi offerti dall'amministrazione della Iervolino. Questo il
dato che emerge dalla seconda indagine Monitor Citta' realizzata da
Ekma ricerche, istituto di sondaggi milanese. L'indagine, che ha l'obiettivo
di misurare il consenso attribuito dai cittadini ai servizi erogati
nei comuni capoluogo, realizzata sui 103 capoluoghi italiani tra il
22 novembre e il 21 dicembre 2004, periodo nel quale sono state realizzate
81.700 interviste a individui maggiorenni residenti. Al quarto posto
si piazza l'altra citta' del Trentino Alto Adige, Trento. Buono il risultato
riportato dalle amministrazioni piemontesi, in particolare quella di
Cuneo, che si piazza al quinto posto, Verbania al nono e Biella al dodicesimo.
Anche molte citta' dell'Emilia Romagna occupano delle buone posizioni
ed in particolare si collocano tra le prime venti, oltre a Reggio Emilia,
Parma (11), Modena (15) e Ravenna (18). Non hanno riscosso buoni risultati
le grandi citta' metropolitane, tra cui segnaliamo il 53esimo di Milano
ed il 63esimo di Roma. Agli intervistati e' stato chiesto il loro consenso
e il giudizio sui servizi offerti dall'amministrazione comunale. Ventitre'
i settori presi in considerazione nelle domande rivolte ai cittadini.
Questa la lista. Anagrafe - stato civile, tributi e Urp, servizi scolastici,
politiche per le imprese, servizi sociali e sicurezza, Polizia municipale,
raccolta rifiuti, pulizia delle strade, manutenzione e illuminazione
stradale, verde - parchi pubblici, edilizia - urbanistica, turismo,
cultura -spettacolo, sport,viabilita' - traffico, parcheggi, trasporto
pubblico, gas, acqua, elettricità. I dati poi sono stati percentualizzati
e per la realizzazione della classifica e' stata realizzata una media
ponderata. Stravince per consensi la citta' di Bolzano con una percentuale
del 73,9. Seguono nella classifica, Sondrio (69,8), Reggio nell'Emilia
(69,8), Trento (69,7), Cuneo (68,1), Terni (66,9), Ancona (65,9), Siena
(65,7), Verbania (65,5), Perugia (65,5), Parma (65,2), Biella (64,9),
Varese (64,9), Treviso (64,9), Modena (64,3), Grosseto (64,0), Genova
(63,8), Ravenna (63,1), Rovigo (63,1), Pistoia (62,8), Asti (62,4),
Bergamo (62,2), Udine (62,0), Pavia (61,9), Vicenza (61,7), Pesaro (61,5),
Forlì (61,3), Pordenone (61,0), Alessandria (60,9), Belluno (60,8),
Bologna (60,8), Imperia (60,8), Massa (60,8), Novara (60,5), Padova
(60,5), Aosta (60,4), Venezia (60,3), Matera (59,9), Como (59,8), Firenze
(59,8), Torino (59,7), Cremona (59,6), Verona (59,5), Rieti (59,4),
Teramo (59,4) Gorizia (59,3), Rimini (58,7), Arezzo (58,6) - La citta'
di Potenza ottiene il 58,6 di preferenze seguita da Macerata (58,4),
Latina (58,3), 53.Milano (57,8), Trieste (57,6), Ragusa (57,6), Viterbo
(57,0), Mantova (56,8), Prato (56,7), Ferrara (56,6), Livorno (56,6),
Savona (56,5), Piacenza (56,4), 63.Roma (56,3), Benevento (56,1), Campobasso
(56,0), Lodi (55,8), L'Aquila (55,3), Caserta (55,1), Brescia (55,0),
Vercelli (54,8), 71.Cosenza (54,4),
Ascoli Piceno (53,6), Lucca (53,3), Pisa (53,3), La Spezia (53,2), Cagliari
(52,7), Bari (52,6), Catania (52,5), Palermo (52,2), Salerno (51,8),
Sassari (51,4), Brindisi (50,6), 83.Crotone (50,4), Chieti (50,3), Isernia
(50,1), Avellino (49,9),Lecce (49,9), 88.Catanzaro (49,6), Trapani (49,5),
Siracusa (49,0). In fondo alla classifica le citta' di Frosinone (48,8),
Pescara (48,8), Nuoro (48,8), Taranto (48,6), Agrigento (48,0), Oristano
(47,9), Foggia (47,8), Vibo Valentia (46,5), Enna (45,5), Reggio Calabria
(45,5), Caltanissetta (44,4), Messina (43,2), Napoli (43,0)
Un
arresto per evasione dai domiciliari a Corigliano
27/01 Un uomo, Cosmo Fusaro, di 37 anni, e' stato arrestato
dai carabinieri a Corigliano Calabro per evasione dagli arresti domiciliari.
Nel corso di controlli l'uomo, che era detenuto ai domiciliari, e' stato
trovato fuori dalla sua abitazione.
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