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Archivio Notizie 2005
dal 27 gennaio al 8 febbraio

 

Il Presidente dell’ANAS denuncia gli automobilisti che viaggiavano senza catene

08/02 Denunce, in sede civile e penale, per i conducenti dei tir che non hanno rispettato l'obbligo di transito con le catene montate e hanno bloccato la circolazione sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. ''Con la serenita' del capo azienda che ha fatto tutto il possibile'' per far fronte ad un evento ''eccezionale'', il presidente dell'Anas, Vincenzo Pozzi, ascoltato nuovamente dalla commissione Lavori pubblici del Senato, e' tornato a ribadire che la macchina operativa dell'Anas ''non e' stata affatto colta di sorpresa'' dall' emergenza neve che ha interessato l'A3 tra il 25 e il 29 gennaio e ha annunciato le iniziative di denuncia. Non solo: presto, ha aggiunto, potrebbe farsi spazio una norma che renda obbligatoria la presenza di catene a bordo dei veicoli sempre, in qualsiasi stagione, tanto da poter divenire anche una dotazione di serie. ''La direzione Affari legali dell'Anas - ha detto Pozzi nel corso dell'audizione - ha gia' avviato, su mia disposizione, le opportune iniziative di denuncia civile e penale nei confronti dei trasgressori, ai sensi dell'art. 2043 del Codice civile e degli artt. 432 e 650 del Codice penale''. In altre parole, per responsabilita' civile, blocco della sicurezza dei trasporti, inosservanza dei provvedimenti emessi dall'autorita'. Nello specifico, ha spiegato Pozzi, l'Anas sta ''procedendo alla denuncia di alcuni conducenti di tir che non hanno risposto all'obbligo emanato di uso di catene montate''. Una ''minaccia delirante e offensiva'' secondo i consumatori che aderiscono all'Adoc che, da parte sua, ne chiede invece le dimissioni. Tuttavia, ha ammesso Pozzi, anche gli stessi controlli delle catene non sono stati certo facilitati dalle caratteristiche dell'A3, un'autostrada a libera circolazione e dunque senza barriere e caselli di ingresso: nel tratto interessato dall' emergenza neve, Pozzi ha spiegato che ''sono presenti 15 ingressi sulla carreggiata nord ed altrettanti sulla carreggiata sud. Questa caratteristica strutturale dell'A3 ha sicuramente contribuito a rendere piu' difficile sia l'effettiva chiusura della tratta autostradale - ha sottolineato - sia l'esecuzione dei controlli sull'obbligo di catene''. Questione che potrebbe essere definitivamente risolta con la previsione di un obbligo perenne. ''Ci sono gia' contatti con il ministero delle Infrastrutture per una possibile modifica normativa che preveda l'obbligo di avere le catene a bordo, cosa che potrebbe divenire anche in dotazione di serie dei veicoli'', ha affermato Pozzi sempre nel corso dell'audizione. In ogni caso, ha ribadito, sono state messe in atto sia le misure preventive (il sale e' stato sparso sulle strade sin dal 24 gennaio, per un totale che in sei giorni ha raggiunto i 23.420 quintali) che quelle necessarie per affrontare ''l'evento anomalo'': a seguito delle segnalazioni diffuse dal Dipartimento della Protezione civile, l'Anas ''ha allertato il suo personale secondo il predisposto piano neve'', e' stato ''attivato ogni mezzo di informazione'', cosi' come i pannelli a messaggio variabile ''mostravano chiaramente'' l'obbligo di catene gia' dalla notte del 25 gennaio, ha sottolineato Pozzi, aggiungendo che anche il rapporto con le Prefetture e' stato ''utile e fattivo''. Quello che e' stato fatto, ha commentato al termine dell'audizione, ''e' stato al di la' del possibile sia per l'organizzazione che non ha peccato nell'efficienza sia per la capacita' e la dedizione degli uomini dell'Anas che - ha concluso - mi rendono fiero di essere a capo dell'azienda''. Il presidente dell'Anas si e' infine detto ''sicuro'' che anche il decreto ministeriale che ha istituito presso il ministero dell' Interno il Centro di coordinamento nazionale ''permettera' di sviluppare ulteriormente le azioni nelle emergenze''.

Rinviato al 14 febbraio il Consiglio regionale

08/02 Il Consiglio regionale e' stato rinviato al 14 e 15 febbraio prossimi. La decisione e' stata presa dal presidente Luigi Fedele dopo che il centrosinistra, con Michelangelo Tripodi, aveva posto come condizione per il prosieguo dei lavori, la presenza certa in aula della maggioranza di centrodestra. Per superare il blocco dei lavori, Fedele ha sospeso brevemente la seduta per una riunione in Aula dei capigruppo, a conclusione della quale, constatata l' insufficiente presenza dei consiglieri di maggioranza, ha deciso di riconvocare il Consiglio al 14 e 15 febbraio prossimi. Il lavori erano cominciati in ritardo e la seduta era iniziata con l' approvazione, senza osservazioni, del verbale della seduta precedente e con la lettura all' Aula delle Comunicazioni.All' ordine del giorno dei lavori, tenuto conto che il 14 e 15 febbraio sono le ultime date utili per riunire il Consiglio regionale prima della conclusione della legislatura, oltre gli argomenti all' ordine del giorno di oggi, e' prevista la trattazione del Bilancio annuale 2005, pluriennale 2005-2007, e del Documento di programmazione economico-finanziaria della Regione.

La Lav chiede al Prefetto di vietare la sagra di Spezzano che ha agnelli per bersaglio

08/02 La Lav ha chiesto al Prefetto di Cosenza di vietare la sagra in programma a Spezzano Albanese che prevede, e' scritto in una nota, l' impiego di agnelli come bersagli. Gli animali, sostiene la Lav ''vengono abbattuti poco prima della competizione e tenuti appesi ad una fune a testa in giu', a cui vengono fissati degli anelli nelle narici, per essere centrati dalla spada di 'condottieri' a cavallo''. ''si tratta - ha sostenuto Mauro Bottigelli, responsabile del settore Palii e Sagre della Lega Anti Vivisezione - di una gara profondamente diseducativa per organizzatori, partecipanti e pubblico, soprattutto per le fasce giovanili. Non solo, sono violate anche le norme minime di sicurezza per cavalli, fantini e pubblico, ma il Comune non ha nemmeno avvisato per tempo il Servizio veterinario che, trattandosi di una manifestazione con l' impiego di animali, ha l' obbligo di esprimere il parere di merito circa la regolarita' dell' impiego degli animali''. ''Appellarsi alle tradizioni - ha aggiunto Bottigelli - e' il solito tentativo abietto di nascondere le proprie responsabilita', soprattutto, da parte di chi, per ruolo istituzionale e dovere civico, e' tenuto a bandire modelli di comportamento improntati alla violenza su qualsiasi creatura, umana o non umana che sia. Commissionare la morte di animali per divertire genitori, ragazzi e bambini, contrasta con le piu' elementari regole comportamentali e per i giovani e' sicuro viatico di condotte irresponsabili anche in eta' adulta''.

Ass. Mirigliani: “nessuna restrizione o vincolo con le linee guida per l’urbanistica”

08/02 ''Con le linee guida non si sono introdotte delle decadenze, restrizione o vincoli non discendenti dalla legge urbanistica regionale n. 19/2002''. E' quanto sostiene in una nota l'assessore regionale all'Urbanistica, Raffaele Mirigliani, circa le linee guida. ''In particolare - ha aggiunto - la disciplina transitoria cosi' come illustrata nell' elaborato delle Linee Guida corrisponde esattamente a quella prevista dagli artt. 64 e 65 della predetta legge. Peraltro, i predetti articoli non annullano o bloccano i pregressi strumenti urbanistici, soprattutto quelli che, intervenuti dopo l' avvento della Legge Urbanistica Regionale, hanno tenuto conto della relativa normativa. Essi invece, sono diretti a realizzare il passaggio del pregresso sistema procedurale e sostanziale al nuovo, fissando anche i termini per i necessari adeguamenti. A fronte della indubbia complessita' della normativa predetta, l' Assessorato Regionale all' Urbanistica ha sinora operato e si propone di operare con interpretazione non certo eversiva e neanche restrittiva, ma con equilibrio diretto a consentire un avvio ''morbido'' e non certo traumatico del nuovo sistema''. ''Peraltro - ha proseguito Mirigliani - attribuire direttamente alla elaborazione delle Linee Guida effetti che sono previsti dalla legge, significa decentrare il tema della discussione. Se cadenze e termini, peraltro non perentori, dovessero verificarsi come non sostenibili o inopportuni, e' argomento che puo' essere esaminato in sede debita con eventuale proposta di modifica ed integrazione della Legge Urbanistica Regionale. Per il che, anche tenuto conto di critiche dottrinarie relative a talune contraddizioni ed incongruenze nascenti dalle diverse sovrapposizione dei lavori preparatori, nonche' da inadeguate valutazioni della concreta operativita', anche in relazione ai mezzi economici, lo stesso assessorato non e' alieno dal rendersi promotore di proposta di modifica od integrazione. Del resto, anche dopo l' adempimento a quanto onere della Giunta regionale ai sensi dell' art. 17, comma 5, della legge il Consiglio regionale e' sovrano ai fini di normativa di sospensiva o di rinvio dei termini per tutti gli altri successivi adempimenti''. L'assessore regionale all'Urbanistica ha poi evidenziato che ''le Linee Guida, non e' mai inutile ripeterlo, rappresentano uno strumento snodo (interinale e temporaneo), per 'svoltare' anche in termini di competenza e di devolution delle funzioni, se davvero si vuole attuare la legge regionale e se si crede in essa. Ben vengano i dibattiti e le critiche. Ma nel rispetto della verita' e non suscitando allarmismi, magari confondendo il termometro con la febbre ed addossando al termometro il malessere. Ancora una volta si invita alla lettura ed alla corretta lettura del testo delle Linee Giuda, secondo la loro lettera ed il loro spirito nel sistema, senza demonizzazioni o ipotesi dietrologiche''. ''Per il prossimo mese di marzo - ha concluso Mirigliani - e' previsto un seminario con la partecipazione di urbanisti di fama nazionale ed il coinvolgimento di altrettanti qualificati esponenti locali per discutere e chiarire quanto necessario. Si aggiunge inoltre che, nella doverosa prosecuzione dell' attivita' anche nella fase finale della legislatura, prosegue ogni iniziativa per l' avvio concreto degli altri strumenti regionali, che avverra' con il pieno coinvolgimento degli enti, istituzioni, associazioni e categorie interessate nello spirito del corretto svolgimento dei procedimenti amministrativi, senza pero', che gli stessi possano essere esautorati da sostanziali 'veti', anziche' contributi dialettici''.

Gemellaggio piccante tra Peperoncino festival e Carnevale di Viareggio

08/02 ''Gemellaggio piccante'' fra il ''Peperoncino Festival'' di Diamante e il Carnevale di Viareggio. L' iniziativa, da tempo avviata dall' Accademia Italiana del peperoncino, ha avuto la sua prima ''consacrazione'' con una manifestazione ieri nella citta' toscana nell' ambito dei festeggiamenti del martedi' grasso. Una cena con piatti ''infuocati'' e il concorso ''Giarrettiera Pic 2005''. L' incontro gastronomico ha avuto luogo al ristorante ''Il Trinchetto''. Al concorso, che si e' svolto nel clima festoso del Carnevale, hanno partecipato signore e signorine di tutte le eta'. Tre le premiate: la signora Beatrice, primo premio, con una giarrettiera con peperoncini luminosi ad intermittenza. La signorina Maria Giovanna, seconda classificata, con una giarrettiera artigianale con peperoncini secchi. La signorina Martina, terzo premio, con una giarrettiera molto sexy fata di velluto rosso e ''diavulilli''. A settembre al Peperoncino Festival sfileranno sul lungomare di Diamante le maschere e forse anche i carri del Carnevale di viareggio ''L' iniziativa deve essere perfezionata - dice il presidente Enzo Monaco - perche' la volonta' da sola non basta. Bisogna adesso analizzare i costi degli spostamenti. Di certo il carnevale di Viareggio sara' presente alla nostra manifestazione di Diamante. Resta da vedere se ci sara' un gruppo di maschere o uno dei carri vincitori''.

Protestano contro il nuovo Parroco i parrocchiani di rito greco di Santo Sofia D’Epiro

08/02 Saranno in centinaia i parrocchiani di Santa Sofia d' Epiro che con pullman e mezzi propri si recheranno domani pomeriggio a Lungro per protestare davanti al palazzo vescovile contro la nomina di un nuovo parroco. E' la risposta dei fedeli del centro italo-albanese alla decisione del vescovo di Lungro, contrario a nominare il viceparroco Demetrio Braile, responsabile della parrocchia di San Atanasio il Grande, rimasta vacante dalla morte dell' archimandrita papa' s Giovanni Capparelli, avvenuta il 20 gennaio scorso. La decisione di attuare una forma di protesta e' stata presa nel tardo pomeriggio nel corso di una affollata assemblea di parrocchiani, presenti anche rappresentanti delle forze politiche ed il sindaco Vincenzo Sanseverino. I parrocchiani presenti hanno anche concordato che se il viceparroco Braile, che negli ultimi quattro anni ha sostituito nell' azione pastorale papa' s Capparelli (impedito per gravi motivi di salute) non verra' nominato parroco ''sono pronti a disertare le funzioni religiose e a pregare riuniti nelle abitazioni''. Il sindaco e una delegazione municipale hanno anche fissato per giovedi' mattina un incontro a Roma con i responsabili della Congregazione Orientale. Scopo del colloquio e' cercare una soluzione che concili le posizioni della diocesi di Lungro e quelle dei parrocchiani.

Convocato per il 10 febbraio il Consiglio provinciale

08/02 E’ convocato il Consiglio provinciale in sessione straordinaria, sotto la presidenza dell’On. Francesco Principe, nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, per giovedì 10 febbraio 2005 alle ore 17.00, in prima convocazione, e per venerdì 11 febbraio c.a. alle ore 19.00, in seconda convocazione, per trattare i seguenti argomenti:
01) Designazione di N. 3 membri effettivi e N. 3 membri supplenti per le Commissioni e Sottocommissioni Elettorali Circondariali di Cosenza, Paola, Castrovillari e Rossano;
02) Sostituzione del Consigliere Francesco Corbelli con il Consigliere Francesco Principe dalla Quarta alla Sesta Commissione Consiliare Permanente;
03) Acquisizione terreno a titolo gratuito in Cariati. Piano triennale delle opere pubbliche 2004-2006;
04) Approvazione nuovo Statuto della Biblioteca Civica di Cosenza.

Traffico di droga tra la Colombia e l’Europa. Un arresto a Rossano

08/02 Un'operazione di Polizia per l'arresto dei presunti componenti di un'organizzazione criminale che faceva arrivare cocaina dalla Colombia in Europa e' scattata poco prima dell'alba in Italia e Spagna. Agenti delle Questure di Udine e Pordenone stanno notificando, in Friuli-Venezia Giulia e Calabria, ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice Distrettuale Antimafia di Trieste, Massimo Tommasini, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo giuliano nei riguardi di cinque persone di nazionalita' italiana, colombiana e domenicana per l'ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina. Altri arresti sono in corso in Spagna. Le ordinanze sono state emesse sulla base degli sviluppi di una vasta inchiesta su un traffico di cocaina che, intrisa in abiti e camicie, arriva dalla Colombia in Spagna, dove transitava e veniva stoccata prima di essere trasferite in varie zone del Nordest d'Italia. Nella prima fase dell'inchiesta, condotta dalle Squadre Mobili delle Questure di Udine e Pordenone, coordinate dal pm distrettuale antimafia Raffaele Tito, nello scorso mese di ottobre la Polizia e l'Interpol arrestarono 35 persone, alcune delle quali bloccate in Spagna. Gli arrestati per l' ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione - tra Udine, Pordenone e Cosenza - sono il dominicano Manuel Argenis Ortiz Castillo, di 23 anni, arrestato a Udine; Franco Trevisan, di 31 anni, di Aviano (Pordenone); Silvana Spagnulo, di 44, di Pordenone, e Antonio Roberto Garcia Polano, di Santo Domingo (Repubblica Domenicana) 38 anni, e residente a Pordenone è stato arrestato a Rossano Calabro dalla Polizia locale. L'uomo e' stato individuato all'interno di un capanno ubicato all'interno dell'area industriale di Corigliano Calabria, sempre in provincia di Cosenza. Gargia era colpito da un ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trieste. Il Garcia, che al momento dell'arresto e' stato trovato in possesso di una ingente somma di denaro, dopo le formalità di rito è stato rinchiuso nel carcere di Bologna a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.
Inoltre a Costantino Macchi, di 35 anni, di Tavagnacco (Udine), sono stati invece concessi gli arresti domiciliari. Una sesta persona - un colombiano di 35 anni - e' stata invece arrestata in Spagna, nella regione di Girona, dall' Interpol. L' organizzazione - alla quale le Squadre mobili delle Questure di Udine e Pordenone avevano gia' inferto un duro colpo nell' ottobre del 2004 con oltre 35 arresti per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti ed al favoreggiamento della prostituzione - aveva base in Spagna, dove lo stupefacente arrivava dalla Colombia, per essere poi smerciato in diverse citta' del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Secondo quanto reso noto dalle Questure di Udine e Pordenone l' attivita' investigativa ha permesso di ricostruire e disarticolare una struttura che da anni smerciava stupefacente, in particolare cocaina, nel Nordest d' Italia.

Due arresti per evasione dai domiciliari

08/02 Due persone sono state arrestate dai carabinieri nel corso di controlli compiuti in provincia di Cosenza. A Torano i carabinieri hanno arrestato Roberto Carlino, di 48 anni, per evasione dagli arresti domiciliari. A Cosenza, invece, e' stato arrestato Mario Manco, 22 anni, anch'egli evaso dai domiciliari.

Successo del carnevale del Pollino. Oltre quarantamila presenze

07/01 Quarantamila persone, secondo i dati del Commissariato di Polizia di Castrovillari, hanno affollato domenica la città per la prima parata di maschere e gruppi folkloristici della 47ma edizione del Carnevale del Pollino. Centinaia gli spettatori provenienti da ogni dove, anche dal resto d'Europa, come gli studenti del progetto Magellano e dall'Italia intera, come il nutrito gruppi di camperisti che proveniva da Lecce. Un bel colpo d'occhio, specie a piazza Municipio, punto centrale della festa, e su via Roma dove la gente si è riversata dopo il passaggio della parata, rimanendo ad assistere anche al Festival Internazionale del Folklore nonostante il freddo polare. Nove i gruppi mascherati che hanno pervaso di allegria e divertimento corso Calabria e corso Garibaldi sino ad arrivare a largo Cavour dov'era posizionata la giuria del concorso - composta da premiati e giurati del Premio Pitré - per gruppi mascherati. In più tanti gruppi folkloristici e numerosi gruppi spontanei. La parata è stata aperta dalla Banda Musicale Filippo Lanza di Cetraro - Pro loco Civitas arricchita di ornamentali costumi d'epoca. Quindi i falconieridell'Associazione falconieri del melfese, della provincia di Potenza, ''Nino Laviano''.

I terreni confiscati alla ndrangheta donati ad una cooperativa sociale

07/02 ''E' un successo, un momento di riscatto del territorio'': con queste parole il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Roberto Centaro, ha commentato la firma della convenzione, avvenuta oggi a Polistena, con la quale alcuni terreni confiscati alle cosche Piromalli e Mammoliti, attive sul versante tirrenico reggino, sono stati affidati alla cooperativa sociale 'Valle del Marro'. La firma della convenzione rappresenta la parte finale di un progetto, finanziato dal Ministero del welfare, sull' uso sociale dei beni confiscati in provincia di Reggio Calabria e promosso da Libera, l'associazione contro le mafie promossa da don Luigi Ciotti. Dopo Sicilia e Campania, dunque, parte anche in Calabria l' esperienza del progetto 'Libera terra', con la firma della convenzione da parte dei sindaci di Gioia Tauro (Giorgio del Torrione), di Oppido Mamertina (Giuseppe Rugolo) e di Rosarno (Giacomo Saccomanno). I terreni saranno gestiti dalla cooperativa 'Valle del Marro', costituita da 15 giovani che avvieranno produzioni agricole i cui prodotti saranno marchiati 'Libera terra'. Centaro, intervenendo al convegno organizzato per l'occasione, non ha nascosto le difficolta' della legislazione, ma ha sottolineato la necessita' di ''andare comunque fino in fondo''. All' incontro ha partecipato anche il componente la Commissione antimafia Giuseppe Lumia, presidente dell' organismo quando sono state avviate le procedure per l' individuazione del soggetto gestore delle terre. Lumia ha sottolineato l' importanza del volontariato nella gestione dell' opera. All' incontro hanno partecipato anche il prefetto di Reggio Calabria, Giovanni D' Onofrio, il procuratore della Repubblica di Palmi, Vincenzo Lombardo, ed il presidente della Commissione antimafia della Regione, Vincenzo Pisano. Durante il convegno Rosa Laplena, responsabile dell' area formazione dell' ufficio nazionale di Libera, ha presentato un' analisi del territorio sia sotto il profilo della presenza mafiosa che sul riutilizzo dei terreni confiscati. Uno studio dal quale emerge anche che tra gli elementi che bloccano lo sviluppo vi sono, nell' ordine: la presenza della mafia, la carenza di infrastrutture, la fuga di cervelli, la bassa qualita' della classe dirigente, il sistema creditizio e la mancanza di una vera imprenditorialita'''. Il ricercatore e studioso del fenomeno mafioso, Giovanni Colucci, ha evidenziato come ci sia nel territorio una sorta di fastidio persino a parlare del fenomeno mafioso, che si aggiunge alla sensazione percepita dai cittadini come qualcosa di orribile. Colucci, al riguardo, ha ricordato l' aumento del consumo di ansiolitici in occasione delle fasi piu' cruente delle faide che hanno interessato il reggino.

Ass. Mirigliani “I beneficiari dei mutui edilizi agevolati hanno diritto alla rinegoziazione”

07/02 In relazione al diritto di rinegoziazione dei mutui bancari, riferiti all' edilizia agevolata o convenzionata, a tutela dei mutuatari e considerati gli accordi tra le Regioni e l' Abi, si registra una comunicazione dell' Assessore regionale alla presidenza Raffaele Mirigliani. ''I beneficiari dei mutui agevolati, ai sensi delle leggi n.457/78, 94/82, 118/85 e 67/88, con contratti di finanziamento in essere alla data del 18 maggio '99 ed estinti naturalmente o volontariamente in data successiva al primo luglio 1999, senza aver potuto beneficiare della rinegoziazione automatica che tutte le banche (sia pure con scadenze e modalita' differenti) hanno posto in atto nel corso del 2003 - e' scritto in una nota diffusa dall' Ufficio stampa della Giunta regionale - possono rivolgersi alla banca mutuante per verificare il diritto alla rinegoziazione prevista dall' art. 29 delle legge n. 133 del 13 maggio 1999, nel caso in cui il tasso di interesse del mutuo fosse stato superiore al 12,61 annuo e quello agevolato, a carico del mutuatario, fosse stato superiore al 6,40% annuo. Si sottolinea, che ha diritto a fruire dell'eventuale beneficio economico solo il titolare della proprieta' dell'alloggio agevolato (o erede legittimo) alla data di estinzione del mutuo, che sia anche intestatario o cointestatario del mutuo''.

Mercoledì 9 Oliverio incontra le parti sociali

07/02 Mercoledi' prossimo, il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, e l'Assessore al Bilancio, Rachele Grosso Ciponte incontreranno le parti sociali.La riunione, cui sono invitati i rappresentanti delle sigle sindacali, delle confederazioni ed associazioni di categoria, la Lega delle Cooperative, l'Assindustria, servira' all'apertura di un confronto in vista della prossima seduta consiliare dedicata all'esame del Bilancio annuale di Previsione per l'Esercizio Finanziario 2005. ''Un importantissimo dialogo - annunciato dal Presidente Oliverio quale vero e proprio impegno programmatico e di azione amministrativa- che ha lo scopo di raccogliere stimoli e riflessioni intorno all'essenziale capitolo del Bilancio dell'Ente alla luce della Legge Finanziaria 2005.Uno strumento legislativo che condizionera' pesantemente il margine di manovra degli enti locali costretti a fare durissimi conti con un vero e proprio giro di vite gravido di conseguenze per amministratori e cittadini''.

Blaiotta “Il piano industriale potrebbe cambiare la sorte della Pollino Spa”

07/02 ''La redazione del piano industriale, chiesto dall' amministrazione quattro mesi fa, relativo al contratto di solidarieta' e con la buona volonta' di tutti i sindaci dell'Ambito 1 potrebbe cambiare la sorte della Pollino Spa, la Societa' che si occupa dello smaltimento dei rifiuti solidi nei 26 comuni dell'area''. Lo ha detto il sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, che stamane, insieme all'assessore alle finanze, Orazio Attanasio, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed i lavoratori della Pollino Spa. Nel corso della riunione i sindacalisti hanno proposto che si organizzi una conferenza di servizi ed hanno inoltre denunciato la drammaticita' della situazione che interessa i novanta lavoratori. Intanto e' stato deciso di convocare il Consiglio di Amministrazione della Pollino Spa, con i sindaci dell'ambito e le organizzazioni sindacali per affrontare l'emergenza finanziaria chiedendo ai comuni soci di far fronte ai pagamenti dovuti per i servizi prestati dalla Societa'.

Riconversione centrale di Rossano: Il Sindaco ed il consiglio incontreranno l’ENEL

07/02 L'Amministratore delegato dell'Enel, Paolo Scaroni, incontrera' il Sindaco di Rossano, Orazio Longo, ed il consiglio comunale per discutere dei progetti di riconversione della centrale Enel. Dell'incontro, ne ha dato notizia un comunicato dell'Amministrazione comunale di Rossano. Scaroni ha garantito che l'Enel, secondo quanto si e' appreso dalla nota del Comune di Rossano, e' orientata, nel progetto di riconversione della centrale, al rispetto dei pareri e delle Istituzioni e all'attenzione per il territori.

Pubblicati i “fatti di Chiaravalloti”

07/02 In una pubblicazione su ''I 'Fatti' di Chiaravalloti'', aggiornata e curata dal Portavoce della Presidenza regionale, Fausto Taverniti, si traccia un quadro generale sull' attivita' della Giunta calabrese, nel periodo di Presidenza Chiaravalloti. La raccolta, presente, anche sul sito internet della Regione (www.regione.calabria.it) ripercorre i momenti salienti e qualificanti dell' azione del governo regionale dal 2000 in avanti. ''La spinta - e' detto in un comunicato del portavoce - verso i fatti concreti e i continui riscontri positivi riguardo agli obiettivi raggiunti, hanno prodotto, non a caso negli ultimi quattro anni, traguardi importanti: il primato per dinamismo assegnato dalla DISTE - Fondazione Gurella, con la Calabria al primo posto tra le regioni del Mezzogiorno nei parametri considerati, la diminuzione del tasso di disoccupazione sino al 12, 9 per cento(dimezzato rispetto al 2000) e il conseguente aumento 'reale' degli occupati. Insistendo nei settori in cui la Calabria ha una vocazione specifica, potendo contare su agricoltura, piccola e media impresa, artigianato. Realta', anche piccole e talvolta familiari, ma che si affacciano sui mercati nazionali ed internazionali con maggiore fiducia. I Fondi comunitari del Por non sono tornati, come nel passato, in Europa senza essere stati spesi, anzi sono state sempre acquisite quote aggiuntive di premialita'. E' aumentato indiscutibilmente il Prodotto Interno Lordo (PIL) di circa sette punti negli ultimi quattro anni, migliorando il confronto con altre realta' che un tempo guardavano alla Calabria solo come ad un bacino di bassa manodopera e che oggi sottoscrivono intese e mostrano concreto e crescente interesse per i calabresi. Dal 2001 si e' registrato anche un aumento di presenze di circa il 21 per cento nel turismo nazionale ed estero. La sanita' ha recuperato sul disavanzo storico, rientra nel patto di stabilita' e scrive nuove regole certe, elaborando ed approvando il nuovo Piano sanitario e disegnando il Polo Oncologico. Ha preso il via il trasferimento delle deleghe agli Enti Locali e l' organizzazione del personale regionale. Si e' pensato alle strade e alle ferrovie come possibile contributo per abbandonare definitivamente l' isolamento storico recuperando un 'gap' infrastrutturale. Attenzione particolare anche su istruzione, promozione culturale, sociale, ambiente, protezione civile e sull' informazione, quale rinnovato segno di trasparenza amministrativa. Una regione alla quale e' stata riconosciuta l' affidabilita' finanziaria e alla quale anche il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, ha recentemente dato merito per l' impegno compiuto in questi anni. In una terra che considera tra i valori primari la solidarieta' e l' amore verso la Patria''.

Arrestati a Corigliano tre clandestini lituani

07/02 I carabinieri hanno arrestato tre clandestini lituani privi del permesso di soggiorno, con l'accusa di furto aggravato. I tre rispettivamente di 22, 35 e di 47 anni, sono stati sorpresi da una radiomobile mentre tentavano di forzare le porte di un magazzino di un' azienda agricola in localita' Thurio. I lituani avevano gia' divelto la rete di recensione del magazzino e caricato su un furgone i pali di sostegno della rete. Arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Rossano a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria.

Torna a riunirsi il Consiglio regionale

07/02 Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi martedì 8 febbraio alle ore 15.00, con un nutrito elenco di punti all’ordine del giorno. In cima alla scaletta dei 25 punti, il Piano Energetico regionale. L’Assemblea dovrà poi esaminare una serie di progetti di legge tra cui “Norme sull’attività di consulenza per la Regione Calabria”, “Norme per l’esercizio delle funzioni delegate sulle aree del demanio marittimo” e “Nuovo Ordinamento della Polizia Locale”. All’esame del Consiglio anche i progetti di legge per il riordino del sistema vitivinicolo e del settore zootecnico calabrese e in materia di ordinamento fieristico. L’Assemblea si occuperà anche del progetto di legge che detta norme in materia di ineleggibilità e incompatibilità del presidente della Giunta, dei consiglieri e degli assessori regionali e della proposta di provvedimento amministrativo per il “Nuovo regolamento interno del Consiglio”. All’esame dell’Assemblea anche i progetti di legge di iniziativa della Giunta regionale di approvazione del rendiconto generale per gli esercizi finanziari 2000, 2001, 2002, 2003 e la proposta di provvedimento amministrativo “Approvazione conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2002 del Consiglio regionale”.

Ad Acri un galà di beneficenza per le popolazioni asiatiche

06/02 Un gala' di beneficenza, organizzato dal gruppo di Protezione Civile, si e' svolto ad Acri in collaborazione con l'Associazione italiana per la ricerca e la formazione e con l'Acri calcio, patrocinato dall'Amministrazione Comunale. La manifestazione e' stata finalizzata a raccogliere fondi da devolvere in favore delle popolazioni del sud est asiatico colpite dal maremoto del dicembre scorso. Durante la serata si e' potuto assistere alla sfilata di abiti da sposa, pellicce, gioielli, abiti da sera, particolari acconciature, affascinanti modelle e modelli si sono alternati su una luminosa e colorata passerella. Lusinghiero successo per la stilista di Acri, Melina Baffa che ha presentato i suoi modelli ispirati all'universo e alle geometriche formule matematiche e che gia' erano stati presentati lo scorso anno alle sfilate milanesi di ''Milano moda donna '' e recentemente al Teatro Rendano di Cosenza.

A Lungro dibattito sulla legge tutela delle minoranze linguistiche

06/02 Della legge di tutela delle minoranze linguistiche storiche approvata il 15 dicembre del 1999 dal Parlamento Italiano si e' discusso nel corso di un incontro di studi svoltosi a Lungro dal Club dei giornalisti Arberesche, sotto il Patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Cosenza, Assessorato Minoranze Linguistiche, in collaborazione con il Comitato Nazionale Federativo Minoranze Linguistiche d'Italia. Al centro del dibattito la parte della legge riguardante il servizio pubblico radiotelevisivo e l'emittenza privata, in particolare la disposizione della legge che obbliga la Rai a produrre trasmissioni televisive in lingua minoritaria, disposizione mai ancora realizzata dalla struttura pubblica. Ne' e' stata mai applicato l'art. 12 del contratto di servizio stipulato due anni fa dal Ministero delle Comunicazioni e la Rai in base al quale, quest'ultima, avrebbe dovuto promuovere la stipula di convenzioni, con onori a carico di regioni, province e comuni per trasmissioni giornalistiche ammesse alla tutela. Sul tema si sono incentrati gli interventi del Presidente del Club, Alfredo Frega, del Presidente del Bureau Europe'en pour les langues moins re'pandues, Bojan Brezigar, del Presidente del Confemili, Domenico Morelli e del Professore Francesco Altimari, Presidente del Corso di Laurea in Lingue e Culture Moderne dell'Universita' della Calabria. Il Vicepresidente del Club dei giornalisti Arberesche, Francesco Baffa, insieme agli altri intervenuti, hanno sollecitato il delegato di Rai 3 Calabria, Roberto De Napoli, a invitare la struttura pubblica a uniformarsi a quanto previsto dalla legge e a programmare al piu' presto, in lingua arbereshe, telegiornali, dibattiti, documentari sulla tradizione, il folklore, la cultura e sulle realta' economiche e sociali attuali dei paesi italo - albanesi della Calabria. Il saluto agli intervenuti e' stato portato dal Vescovo dell'Eparchia di Lungo, Monsignor Ercole Lupinacci e dal Sindaco di Lungo, Vincenzo Iannuzzi. Al dibattito sono intervenuti i corrispondenti dei giornali locali e l'inviato del quotidiano ''La Repubblica'', Pantaleone Sergi.

Pm Gratteri (DDA): “La ‘ndrangheta si muove in nord Europa come fosse in Aspromonte”

05/02 ''La 'ndrangheta si muove ormai in Nord Europa come fosse nell' Aspromonte''. A dirlo e' stato il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, parlando dell' arresto dei latitanti omonimi Bruno Giorgi, di 45 anni, e Bruno Giorgi, di 38 anni, eseguito ieri in Belgio dalla Polizia di Stato. All' incontro con la stampa, insieme a Gratteri, erano presenti il questore di Reggio Calabria, Vincenzo Speranza, ed il capo della squadra mobile, Salvatore Arena. Gratteri ha posto l' accento su quello che ha definito ''il regime di monopolio ormai esercitato dalle cosche della Locride nell' importazione della cocaina dalla Colombia con destinazione Europa. Si muovevano - ha aggiunto - con assoluta tranquillita' in Belgio, vivendo un buon tenore di vita. Bruno Giorgi 'il lungo', di 45 anni, alloggiava in una villa con la moglie ed i tre figli conducendo un' esistenza da insospettabile''. Alla vista degli agenti della polizia federale belga, che lo avevano controllato a bordo di una Opel Corsa, Bruno Giorgi ha detto di chiamarsi Bruno Dama. Sono occorse almeno sei ore agli investigatori per essere ufficialmente certi della sua vera identita'. L' omonimo cugino, di 38 anni, invece, bloccato dopo che si era appena incontrato con ''il lungo'', ha esibito una carta di identita' rilasciata dal comune di San Luca in Aspromonte, intestata ad uno degli amministratori dell' Ente in carica. Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti per verificare come l' uomo sia entrato in possesso del documento. La magistratura belga, intanto, ha convalidato il fermo dei due arrestati, le cui richieste di estradizione sono state comunque gia' trasmesse dagli organi inquirenti italiani. ''Possiamo dire - ha ribadito Gratteri - di avere trovato conferma della pericolosita' criminale della 'ndrangheta della Locride che riesce a mimetizzarsi efficacemente in Paesi stranieri, utilizzando abilmente i contatti criminali e la rete costituita da numerosi pregiudicati calabresi che risiedono in Olanda, Belgio e Germania''.

Aperto l’anno giudiziario tributario. Migliaccio denunzia carenza d’organici

05/02 Aumento dei procedimenti per l' attribuzione della competenza in controversie relative a tributi locali; piu' che allarmante carenza di organici con conseguente congelamento di quattro sezioni e, ancora, futuro dell' Ufficio del Garante del contribuente la cui attivita' e' destinata sempre piu' ad intrecciarsi a quella agli organi giurisdizionali tributari: sono alcuni dei temi trattati a Catanzaro dal presidente della Commissione tributaria regionale, Gianfranco Migliaccio, nella relazione di apertura dell' Anno giudiziario tributario. Alla data del 30 giugno scorso erano 12.732 i ricorsi pendenti dinanzi alla Commissione rispetto ai 14.049 rilevati al primo di luglio dell' anno precedente, mentre le decisioni emesse hanno riguardato 2.232 ricorsi a fronte dei 915 pervenuti. ''La diminuita produttivita' rispetto agli anni precedenti - ha sostenuto Migliaccio - e' da attribuire, oltre che ai particolari motivi che riguardano alcuni degli uffici, al grande numero di controversie che non e' stato possibile trattare per la sospensione imposta dalla legge di condono. La percentuale di controversie sospese e' stata altissima presso la Commissione regionale, un po' meno consistente in quelle provinciali le quali avevano in carico un maggiore numero di controversie relative a tributi locali, assoggettate non ad una rigida sospensione automatica quale quella prevista per i tributi statali, ma ad una sospensione subordinata alla richiesta degli interessati di beneficiare delle agevolazioni eventualmente concesse da Regioni, Province e Comuni''. Rimane la problematica della carenza nei ranghi della magistratura e nell' Ufficio del Massimario oggetto di una notevole riduzione di magistrati in servizio. Soddisfacente, invece, la situazione del personale di segreteria. ''Nella relazione dello scorso anno - ha sostenuto ancora Migliaccio - avevo definito veramente allarmante la situazione di scopertura dell' organico dei magistrati. Mi e' difficile trovare quest' anno un aggettivo per definire l' attuale: sono vacanti sei posti di presidente di sezione su 17 nella sede di Catanzaro; tredici posti di vice presidente su 17 (dieci della sede di Catanzaro e tre della sezione staccata di Reggio); e trentasette posti di giudice su 68 (di cui 27 nella sede di Catanzaro e dieci a Reggio)''. ''Il numero complessivo di componenti della commissione - ha proseguito il presidente della Commissione regionale - e' pertanto di sole 46 unita' con una scopertura del 55%. In particolare, sono in servizio solamente cinque presidenti, un vicepresidente, diciassette giudici. Da qui il mantenimento del congelamento di quattro sezioni adottato negli anni scorsi, mentre e' stato possibile evitare il congelamento di altre due sezioni solamente applicando a ciascuna di esse un presidente di altra sezione''. Riguardo all' operativita' delle Commissioni provinciali, rimane ancora pesante la situazione a Cosenza dove, al 30 giugno scorso, risultavano pendenti 81.181 ricorsi a fronte degli 82.801 trovati in carico alla stessa data del 2003. ''Finalmente - ha sottolineato Migliaccio - la situazione si e' normalizzata sul fronte dell' organico dei magistrati. Pero' la situazione e' franata sul versante dei dipendenti amministrativi ridotti ancora di numero, quanto stressati dal superlavoro''. La carenza di magistrati e', come viene fuori dalla relazione, problema che non risparmia le altre quattro commissioni provinciali, in particolare quella di Reggio per la quale il presidente e' stato costretto a congelare due sezioni.

Spostamento della NSU di Telecom Calabria, odg in Consiglio regionale

05/02 Egidio Chiarella, capogruppo di An alla Regione, ha presentato un ordine del giorno al Consiglio regionale per impegnare la Giunta ''ad adoperarsi verso il consiglio di amministrazione di Wirline-Telecom Italia per il ritiro dell' ipotesi di spostamento del centro operativo Nsu dalla Calabria alla Sicilia''. Nell' odg, il capogruppo di An sollecita all' esecutivo ''l' acquisizione degli elementi necessari e delle relative assicurazioni circa il piano di investimento di Telecom Italia in Calabria con riferimento al piano industriale che dovrebbe tracciare lo sviluppo strategico dell' azienda ed il piano degli investimenti e occupazionale in Italia e nella regione''. ''L' ennesima ristrutturazione dell' organizzazione della societa' in atto nella nostra regione - e' scritto nella mozione - comportera' il trasferimento della gestione territoriale dell' azienda dalla Calabria alla Sicilia''. ''S' impone un' assunzione di responsabilita' a tutti i livelli - riporta ancora il testo - perche' la qualita' dei servizi nel settore della telefonia rappresenta in Calabria una questione irrisolta e di fondamentale importanza per lo sviluppo della nostra regione''.

Corbelli chiede aiuto alla Provincia per la Ultimo Jenns che rischia di chiudere

05/02 Il consigliere provinciale di Cosenza Franco Corbelli ha chiesto l' intervento della Provincia per la vicenda della azienda ''Ultimo Jeans'' di Mongrassano che ''rischia la chiusura definitiva dopo aver cessato l' attivita' e chiesto la cassa integrazione per i 70 dipendenti''. Corbelli, in particolare, ha chiesto l' intervento del presidente Mario Oliverio e dell' assessore al lavoro, Donatella Laudadio. ''E' assolutamente necessario l' intervento della Provincia - ha sostenuto - per scongiurare la chiusura dell' azienda. Settanta dipendenti, per i quali e' stata chiesta la cassa integrazione, rischiano di perdere definitivamente il posto di lavoro e di ritrovarsi in mezzo alla strada. E' una situazione grave che occorre affrontare in tutte le sedi istituzionali competenti per scongiurare che anche questa azienda venga cancellata. Purtroppo sino ad oggi i vari appelli sono caduti nel vuoto. Per questo chiedo una mobilitazione straordinaria di tutte le istituzioni ad iniziare dall' Ente Provincia. Il Consiglio deve discutere e affrontare subito questo problema ed il presidente Oliverio e l' assessore Laudadio devono immediatamente promuovere tutte le iniziative, nell' ambito delle loro competenze, per scongiurare la chiusura''.

Due russi arrestati a Corigliano per estorsione

05/02 Due stranieri clandestini di nazionalita' russa sono stati arrestati dai carabinieri a Corigliano Calabro per tentata estorsione nei confronti di una prostituta ucraina di 28 anni. Gli arrestati sono: Dimitry Cistov, di 27 anni, lituano e Bladilslav Kazdalevic di 44 anni, bielorusso. I due sono stati colti in flagranza mentre tentavano di estorcere denaro ad una ragazza in cambio della possibilita' di poter esercitare l'attivita' di prostituzione lungo la strada statale 106.

Sequestrata a Corigliano una maxi discarica abusiva

05/02 I finanzieri della brigata di Corigliano Calabro, nel corso di una serie di attivita' per il controllo del territorio, hanno sequestrato un'area di circa settemila metri quadrati, illecitamente adibita a discarica di rifiuti pericolosi. Sul terreno, infatti, gli uomini delle fiamme gialle hanno ritrovato carcasse di auto in rottamazione, ventimila chili di residui ferosi, enormi quantita' di pneumatici, fusti di metallo, batterie esauste ed altro materiale. La discarica era stata creta da una societa' che opera nella zona industriale di Corigliano Calabro, il cui legale rappresentante e' stato denunciato in stato di liberta' alla Procura della Repubblica di Rossano con l' accusa di gestione di discarica abusiva e inquinamento del suolo.

Superlatitante calabrese arrestato in Belgio. Era a capo di un traffico di cocaina

04/02 Dopo oltre cinque anni di latitanza e' stato arrestato a Manage-Canton De Seneffe, alle porte di Bruxelles, in Belgio, il super latitante Bruno Giorgi, 45 anni, ritenuto dagli inquirenti a capo di un traffico internazionale di cocaina. Giorgi, noto come 'il lungo', era colpito da un provvedimento restrittivo emesso dalla procura generale di Reggio Calabria relativo a una condanna a sedici anni di reclusione per essere stato il promotore di una associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e armi, ma anche alla commissione di omicidi ed estorsioni. Originario di San Luca, in provincia di Reggio Calabria, l'uomo viene considerato un personaggio di spicco della 'ndrangheta calabrese ed e' indicato anche come l'interlocutore del cartello colombiano. In Belgio si era rifugiato cinque anni fa per sfuggire a cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere per traffico di droga. Giorgi e' stato catturato dal gruppo operativo antidroga della Guardia di Finanza della Calabria. A tradirlo l'amore per una donna. A mettere sulla giusta pista gli investigatori del Goa sono stati i movimenti della convivente che e' stata pedinata. Un'intuizione investigativa che si e' rivelata proficua. Due uomini del Goa, infatti, con la collaborazione della polizia belga, hanno rintracciato Giorgi alle porte di Bruxelles, in Belgio ed esattamente a Manage-Canton De Seneffe. Insieme a Giorgi gli uomini della Guardia di Finanza hanno tratto in arresto, in Olanda, altre tre persone: Salvatore La Torre, alias ''Rambo'', 45 anni, di Agira, in provincia di Enna; Giulio Prevete, 50 anni, di Napoli; e Ferdinando Prevete, napoletano di 41 anni. I quattro sono accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I particolari dell'operazione sono stati resi noti, nel corso diuna conferenza stampa dal comandante regionale Calabria, generale di brigata Ricardo Piccinni, dal comandante del nucleo regionale di polizia tributaria, Cesare Notacerasi, e dal colonnello Sergio Farruggio. Nell'incontro con i giornalisti il generale Piccinni ha spiegato che l'arresto dei quattro '' e' il seguito delle operazioni ''Borsalino'' e ''Super Gordo'' condotte nella notte del primo febbraio. Le indagini sono ancora in corso finche' tutti i responsabili di questo traffico internazionale di stupefacenti non saranno assicurati alla giustizia. Gia' subito dopo le due scorse operazioni abbiamo iniziato a seguire delle piste investigative che cihanno portato a questi risultati''. Giorgi, ha inoltre sottolineato il comandante della regione Calabria della Guardia di Fianza, ''era latitante da piu' di cinque anni e nei suoi confronti erano state emesse cinque ordinanze di custodia cautelare, quattro delle quali sulla base delle indagini del Goa della Guardia di Finanza, di cui una definitiva sancita dalla Corte di Cassazione. Il Giorgi - ha aggiunto il generale Piccinni - era l'intermediario che metteva in contatto il cartello dei colombianicon la 'ndrangheta calabrese, che ormai detiene il controllo del traffico di sostanze stupefacenti relegando a gregari la mafia siciliana e la camorra napoletana''. Il generale Piccini ha poi spiegato che ''Giorgi interagiva con la famiglia Romeo e le organizzazioni campane e siciliane assicurando la droga a chi la voleva. Mancano ancora cinque persona da assicurare alla giustizia ed e' difficile catturali in quanto, stando all'estero,sfuggono al controllo delle polizie locali, tant'e' che ci sono volutidue anni di attivita' per acclarare le responsabilita' penali''.Altri particolari della cattura sono stati illustrati dal comandante del nucleo regionale di polizia tributaria della Calabria, Cesare Notacerasi, che ha spiegato come si e' giunti alla individuazione dei quattro arrestati. ''Subito dopo la conferenzastampa delle due precedenti operazioni -ha esordito Notacerasi- abbiamo notato un intensificarsi di contatti tra le persone che stavamo tenendo sotto controllo grazie a delle intercettazioni telefoniche ed ambientali''. In particolare, ha precisato Notacerasi, ''abbiamo subito notato una donna di San Luca che ha compiuto dei vari giri in Italia e poi sie' recata in Belgio portandoci sin dal Giorgi, probabilmente anche per prestargli aiuto anche di tipo economico''. Ora e' al vaglio degli inquirenti la posizione della donna, che dagli inquirenti viene indicata come ''la convivente del Giorgi'' e che potrebbe essere accusata di favoreggiamento. Al momento tutti e quattro gli arrestati sono stati trattenuti dalla polizia locale. Sulle tracce di Giorgi, come ha spiegato il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, che coordina le indagini, anche gli uomini della Polizia di Stato della Questura di Reggio Calabria che da tempo tentavano di catturarlo. Anche la Polizia di Stato ha fornito alcuni elementi della cattura del Giorgi. Secondo quanto hanno riferito gli stessi investigatori della Polizia di Stato di Reggio Calabria, Bruno Giorgi e' stato bloccato dopo essere sceso dalla sua Opel Corsa per incontrare una persona.
L'on. Angela Napoli ha dichiarato che l’arresto di Giorgi conferma il dominio delle Cosche - ''Ancora una volta, grazie agli uomini della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal dottor Salvatore Arena, alla sezione catturandi, diretta dal dottor Renato Panvino, ed al Servizio Centrale Operativo è stato assestato unduro colpo alle cosche della zona ionica reggina, con la cattura del latitante Bruno Giorgi, capo dell'omonima cosca di San Luca''. Lo afferma in una nota il vice presidente della commissione parlamentare antimafia Angela Napoli. A giudizio della deputata di Alleanza nazionale ''la cattura di Giorgi, avvenuta in Belgio, e che è frutto di sapienti indagini coordinate dai Procuratori Neri e Gratteri, dimostra come i latitanti,specializzati nel traffico di sostanze stupefacenti, ritengano di poter continuare ad operare tranquillamente le loro illiceità all'estero''. Inoltre per il vice presidente dell'antimafia, ''anche l'arresto avvenuto ieri in Francia di Domenico Nasso, uomo collegato con la cosca Bellocco di Rosarno, sempre ad opera della Squadra Mobile reggina e del Commissariato di Pubblica sicurezza di Gioia Tauro, diretto dal dottor Giuseppe Cannizzaro, nonché le catture avvenute in Belgio ed in Olanda nella giornata di oggi, ad opera della Guardia di Finanza di Catanzaro, di altri quattro ricercati nell'ambito delle operazioni ''Borsalino'' e ''Super Gordo'', evidenziano come ormai gli uomini della 'ndrangheta, pur mantenendo i contatti con ''le rispettive case madri'' in Calabria, riescano, grazie all'impero economico acquisito attraverso lo spaccio della droga, a spaziare a livello internazionale non solo per dominare nei traffici illeciti, ma anche per vivere agiatamente in ville o alberghi lussuosi e con potenti autovetture blindate, frutto della grande attività di riciclaggio, posta ormai in essere in grandissima parte all'estero''. La Napoli da ''atto dell'impegno posto da tutte le Forze dell'Ordine reggine, grazie al quale si sta attuando la cattura di numerosi latitanti che rappresenta uno dei punti di forza nel contrasto alla criminalità organizzata''. Queste catture, conclude il vice presidente della commissione antimafia, ''sono la dimostrazione che l'intelligence degli uomini che svolgono in Calabria attività investigativa, se sapientemente coordinata e supportata, riesce a dare i frutti necessari''.

Per il Gen. Piccinni la ndrangheta ha il controllo internazionale della droga

04/02 ''La 'ndrangheta ormai detiene il controllo assoluto del traffico di droga a livello internazionale. In questo settore ormai la 'ndrangheta e' riuscita a ridurre la mafia siciliana e la camorra al ruolo di organizzazioni gregarie''. Lo ha detto il comandante regionale della Guardia di Finanza della Calabria, generale Riccardo Piccinni, nel corso di un incontro durante il quale ha illustrato l'attivita' che ha portato all'arresto di quattro ricercati che si nascondevano in Belgio ed Olanda. ''Il ruolo della 'ndrangheta nel traffico di stupefacenti - ha aggiunto - lo si capisce anche dalle attivita' svolte da alcuni degli uomini di questa organizzazione come ad esempio Bruno Giorgi. Quest'ultimo, infatti, e' l'intermediario tra gli uomini dei cartelli colombiani che producono la droga e le principali organizzazioni criminali internazionali''. ''Ormai sia la mafia siciliana che la camorra - ha concluso il gen. Piccinni - quando hanno la necessita' di approvvigionarsi di droga si rivolgono alla 'ndrangheta che ormai controlla tutto il mercato internazionale''.

Covello silurato da Lunardi. A Capo delle FDC arriva Scali. I sindacati protestano. Soddisfazione di Straface e Ponzio

04/02 Avvicendamento al vertice delle Ferrovie della Calabria, ente interamente controllato dal ministero alle Infrastrutture. Il ministro Lunardi, infatti, ha nominato amministratore unico Mario Scali al posto di Franco Covello, ex senatore democristiano, candidato con Forza Italia alle politiche del 2001 ma ultimamente dato vicino alla Margherita, partito nel quale è passata nel mese scorso la figlia, Stefania Covello, consigliere comunale di Cosenza eletta nel 2002 con Forza Italia. La decisione di Lunardi è stata subito criticata dalle segreterie calabresi di Cgil, Cisl e Uil secondo le quali si tratta di una "decisione inopportuna e politicamente sbagliata. L'azienda non può essere sottoposta a ricatti di nessun genere e strumentalizzazioni elettorali". Anche l'Ugl è intervenuto in difesa di Covello: "è riuscito a smuovere- ha affermato il sindacato calabrese - situazioni ferme da decenni e ha perfino garantito uno stipendio ad alcune decine di famiglie della nostra terra, come da anni più non accadeva".
''La nomina del calabrese Mario Scali, gia' a capo di importanti enti dello Stato, a Presidente delle Ferrovie della Calabria e' un fatto altamente positivo, che serve di auspicio per rilanciare un ente che, al di la' delle dichiarazioni carnevalesche, e' bloccato da tre anni''. E' quanto affermano in una nota congiunta il capogruppo di An al consiglio Provinciale, Pasqualina Straface, ed il consigliere di Fi, Gianfranco Ponzio. ''Sono anni - hanno aggiunto - che il progetto della metropolitana leggera e' fermo. Con un progetto di centinaia di miliardi ancora bloccato. E' stata contrabbandata per tale una linea che impiega un'ora e mezza da Rogliano ad Arcavacata''. ''Invitiamo il presidente Oliverio - hanno concluso - a convocare un incontro a breve con i nuovi e qualificati vertici delle FdC per disegnare insieme un progetto a lunga gittata che consenta di riprendere discorsi interrotti in questi anni''.

FDC organizza un viaggio per disabili con il treno a vapore

04/02 Un viaggio della solidarieta' in favore delle persone diversamente abili e' stato organizzato dalle Ferrovie della Calabria. Le carrozze d' epoca del trenino a vapore partiranno domani mattina da Camigliatello Silano ed ospiteranno delle persone diversamente abili. ''Un viaggio - ha detto l'amministratore delle Ferrovie della Calabria - tra i monti innevati della Sila per abbattere le barriere architettoniche e culturali e per sensibilizzare l' opinione pubblica verso il complesso e delicato mondo della disabilita'''.

A Cropalati la Forestale denuncia due cacciatori per bracconaggio

04/02 Durante un servizio di controllo del territorio, gli uomini del Comando Stazione Forestale di Cropalati, in provincia di Cosenza, hanno denunciato all'Autorità giudiziaria due uomini per bracconaggio. I due cacciatori sono stati sorpresi, in occasione della chiusura dell'annata venatoria, dal personale del Comando Stazione Forestale di Cropalati. Uno dei due uomini, alla vista degli agenti, ha tentato la fuga, ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato. Ora, entrambi, dovranno rispondere del reato di porto abusivo e concorso nel porto abusivo di fucile, arma che era detenuta illegalmente.

Un arresto a Rossano

04/02 I carabinieri di Rossano, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica, hanno arrestato Luca Apprezzo, di 35 anni, che deve scontare una pena residua di sette mesi e ventisei giorni. Apprezzo si era reso responsabile di violazioni della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Ps, alla quale era stato sottoposto nel 2000.

L’ass Baffi del Comune di Acri denuncia “La Provincia non ci ha aiutati ad arginare i disagi del maltempo”

03/02 ''La Provincia di Cosenza non ci ha aiutati nell' affrontare i gravi disagi che il maltempo, la neve e il gelo hanno provocato in tutto il comprensorio comunale, costringendosi a sostituirci alle sue funzioni per affrontare l' emergenza maltempo''. Lo ha detto, in una dichiarazione, l' assessore ai Lavori pubblici del Comune di Acri, Gennaro Baffi. ''Il Comune ha dovuto provvedere per conto suo - ha aggiunto Baffi - a ripulire e a spargere il sale sulle strade di competenza provinciale per consentire il transito delle autovetture senza rischi, come sulla Acri-San Giacomo e sulla Serralonga-statale 660. Il Comune ha anche dovuto noleggiare 30 mezzi per potere liberare le strade dalla neve e dal ghiaccio. Abbiamo dovuto anche acquistare circa 600 quintali di sale che verranno utilizzati nel caso di nuove precipitazioni nevose''. L' assessore Baffi ha anche riferito che ''le colture della zona hanno subito gravi danni, essendo proprio nel loro momento culminante di fioritura'' e che ''e' sempre piu' difficile il foraggiamento dei bovini e degli ovini negli allevamenti di Serra di Crista e di tutta la Sila Greca''.

Contro l’immigrazione clandestina la Polizia presenta il Mobix un Tir con i raggi X che viaggerà sulle strade

03/02 Due speciali autocarri della polizia si apprestano a battere le strade dell' Italia del sud. Nel mirino i traffici illegali di uomini, armi, droga ed altro, che viaggiano su tir e container. Per scoprirli si ricorrera' ad un sofisticato sistema scanner a raggi x, in grado di individuare all' interno di un camion un filo di acciaio di 3 millimetri occultato in una massa d' acciaio spessa 37 centimetri. In funzione anche rilevatori di battiti cardiaci, di anidride carbonica e di doppi fondi. La novita' - chiamata Mobix - e' stata presentata oggi presso la sede del primo Reparto mobile di Ponte Galeria (Roma). Il sistema e' dunque un vero e proprio check point mobile in grado di controllare 40 tir all' ora. In un anno saranno cosi' possibili circa 160.000 controlli. ''L' obiettivo del progetto - ha spiegato il dirigente della polizia di frontiera Felice Ferlizzi, che lo ha diretto - e' quello di creare un 'filtro' tecnologico, dinamico e non invasivo, per fronteggiare i traffici illegali, non solo di uomini, ma anche di armi ed altro. Non bisogna dimenticare che l' Italia e' la frontiera meridionale dell' Europa e Mobix consente di accendere i riflettori per osservare da vicino quanto accade, anche in funzione antiterrorismo''. Il mezzo, ha aggiunto, ''e' stato realizzato come qualsiasi tir: si puo' quindi muovere liberamente sul territorio nazionale. E' operativo in 15 minuti e' puo' verificare la presenza di clandestini, ordigni, droga, armi. Verra' impiegato sulle direttrici tirrenico-ionica ed adriatica''. Il progetto nasce dal Programma operativo nazionale 'Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d' Italia', realizzato dal ministero dell' Interno con il cofinanziamento dell' Unione europea. I camion-scanner saranno presto operativi sulle strade di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Ciascun mezzo (della Volvo) e' costato 3,5 milioni di euro. E' poi prevista l' acquisizione di altri Mobix, in modo da coprire l' intero territorio nazionale. Il sistema funziona cosi': si fa scendere l' autista dal tir da controllare, quindi si applicano quattro sensori al mezzo in grado di rilevare eventuali presenze umane all' interno del veicolo. Una volta accertata l' assenza di persone, entra in scena il Mobix: dall' autocarro fuoriesce un braccio meccanico che diventa una sorta di barriera che si fa passare sopra ed ai due lati del tir in modo da ispezionarne il carico ai raggi x. E' possibile diversificare la potenza di emissione, 'lavorando' cosi' sulla definizione dell' immagine, anche in funzione del materiale irraggiato. Si puo' anche ottenere una visione pseudo-tridimensionale per consentire l' esatta collocazione spaziale degli oggetti sospetti individuati.

Raffiche di vento sulla A/3 tra Sibari e Morano. Un camion si ribalta e blocca l’uscita di Lagonegro

03/02 E’ rimasta chiusa verso le 12, per circa due ore , nella sola direzione nord, a causa del vento forte, un tratto della Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli di Sibari e Morano, con uscita obbligatoria allo svincolo di Sibari e deviazione sulla Strada Statale 106 “Jonica” Taranto-Reggio Calabria e proseguimento sulla A14 Adriatica per il traffico di lunga percorrenza, mentre il traffico locale può rientrare allo svincolo di Morano Calabro. Lo ha reso noto l’ANAS che in questo stesso tratto, ma in direzione sud, sconsiglia il transito ai veicoli telonati e furgonati. La chiusura, concordata con il Coa della Polizia Stradale di Lamezia Terme e con la Prefettura di Cosenza.ha avuto termine alle 13.55. Invece verso le 16.45, è rimasto chiuso per un’altra ora lo svincolo di Lagonegro Nord-Maratea per il ribaltamento di un camion”, Infine, a causa delle condizioni meteo avverse- continua la nota dell’ANAS - è previsto l’obbligo di catene a bordo tra gli svincoli di Battipaglia e Falerna. L’Anas raccomanda la massima prudenza ricordando che è sempre attiva h24 il call center del numero verde Anas A3 800.290.092.”

Legambiente: “Lunardi vuole la A3 a targhe alterne”

03/02 ''Super Lunardi! Soffia il vento e la A3 e' di nuovo bloccata per neve''. Cosi', Legambiente che, in una nota, ''plaude senza mezzi termini alla determinazione del ministro delle Infrastrutture nel perseguire un progetto politico difficile quanto impopolare: la Salerno-Reggio Calabria a targhe alterne''. ''Quella strada va presa con moderazione, e' ovvio - commenta Legambiente - ma gli italiani, abitudinari e cocciuti, non vogliono farsene una ragione, complicando notevolmente il compito del ministro. Fortunatamente, pero', Lunardi ha il pugno duro e il dono della costanza. Adagio adagio, ce la fara'''.

Sabato a Lamezia l’assemblea generale dei Segretari comunali e provinciali della Calabria

03/02 Sabato 5 febbraio, alle ore 9.30, a Lamezia Terme, nei locali dell'Hote Lamezia, si svolgerà l'assemblea generale dei segretari comunali e provinciali della Calabria. Secondo Domenico Primerano, segretario regionale dell'Unione segretari comunali e provinciali, l'incontro rappresenta ''un decisivo momento di verifica dei processi in corso per la definizione del ruolo e delle funzioni del segretario nella prospettiva della legge di revisione del testo unico delle autonomie locali''. Alla manifestazione parteciperà il segretario nazionale dell'Uncsp, Liborio Iudicello, parte dell'esecutivo nazionale (Carlo Paolini, Carmelo Carlino, Tommaso Stufano, Carla Caruso, Giuseppe Carbone), insieme ai rappresentanti di altre sigle sindacali. Per Primerano, ''ciò rende particolarmente, importante la partecipazione per dimostrare la forza morale e la vitalità di questa importante categoria nella Regione Calabria, dove rappresenta un riferimento certo per la riforma di un sistema nel quale, necessariamente, l'efficienza dovrà coniugarsi con i principi di garanzia e legalità dell'azione amministrativa''. L'adesione generale della categoria, continua Primerano, ''a questo importante dibattito confermerà ancora una volta che i Segretari Comunali, per formazione professionale e tradizione culturale, sono custodi di valori fondamentali dei quali nessun sistema democraticamente organizzato, potrà mai fare a meno. Primerano, nel comunicato ufficiale , invita tutti i Segretari della Calabria a partecipare in modo convinto e concreto all'incontro, per dibattere e proporre soluzioni per il futuro della categoria'' .

L’Ass. Mangialavori soddisfatto per la stabilizzazione dei lavoratori LSU/LPU

03/02 Esprime soddisfazione l'assessore al Lavoro della Regione Calabria, Antonino Mangialavori, per l'approvazione, in Consiglio Regionale, del Piano di azione annuale e triennale per la stabilizzazione degli LSU/LPU. Il Piano di stabilizzazione occupazionale dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilita', si ricordera', e' inserito nell'elenco di cui all'art. 2 della l.r. 20/2003. L'Assessore - si legge in una nota dell'ufficio stampa della Giunta Regionale - invita i lavoratori, inseriti nell'elenco, a prendere visione del predetto Piano sul BUR Calabria del 15 gennaio 2005, o direttamente all'Assessorato al Lavoro, ai Centri per l'impiego, presso gli enti utilizzatori o sul sito www.regione.calabria.it/urp. Infine fa presente Mangialavori che la Commissione Regionale Tripartita ha approvato l'elenco degli LSU ed LPU con propria delibera n° 103 del 23 settembre 2004, pubblicata sul BUR Calabria del 13 dicembre 2004, supplemento straordinario n° 6 al n° 22 dell'1 dicembre 2004 e con delibera 103 del 23 settembre 2004 elenco suppletivo pubblicata sul BUR del 15 gennaio 2005.

Antonio Palmieri nuovo Direttore della Agenzia delle Entrate della Calabria

03/02 E' Antonio Palmieri il nuovo direttore regionale della Calabria dell' Agenzia delle Entrate. Dal primo febbraio Palmieri ha sostituito Castrenze Giamportone al quale e' stato affidato un nuovo incarico presso la Direzione regionale della Sicilia. Palmieri proviene dalla Direzione regionale del Lazio ed in precedenza e' stato Direttore regionale della Sardegna per circa un triennio.

Sarà processata in contumacia la presunta uxoricida di Corigliano

03/02 Sarà processata in contumacia il 19 aprile (l'udienza si sarebbe dovuta celebrare stamane ma stata rinviata per un difetto di notifica) la presunta uxoricida di Corigliano Calabro, Janne Maddalaine Pasquaot, 39 anni, belga, latitante da qualche mese. La donna era stata sottoposta all'obbligo di dimora all'Oasi Francescana di Cosenza da dove scappata e ha fatto perdere le tracce. Secondo l'accusa, la donna, col concorso del venticinquenne Cosimo Montalto, operaio dell'azienda del marito, avrebbe attirato quest'ultimo in un tranello. I fatti risalgono al 1998. La vittima, Antonio Lopez, 42 anni, era stato ucciso con un colpo di pistola. Il corpo era stato poi occultato nelle montagne di Rossano. La donna, dopo tre giorni dal mancato rientro a casa del marito, ne denunciò la scomparsa ai carabinieri. Il cadavere del quarantaduenne fu ritrovato dopo giorni di ricerche. Il delitto sarebbe stato perfetto se la donna avesse mantenuto il segreto. Così non fu, dal momento che ritorno' in Belgio e, dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, raccontò la storia alla sorella che la denunci alla polizia belga. La Pasquaot ritornò in Italia e fu arrestata insieme al presunto complice. Poi, su richiesta del suo avvocato, nel 2001 le fu concesso l'obbligo di dimora all'Oasi Francescana, da dove si allontanò qualche mese addietro.

Sequestrati a Crotone beni per 3.7 milioni di euro, ad un disoccupato

02/02 ''Operazioni di questo tipo sono piu' positive di una condanna all'ergastolo. Le indicazioni provenienti sia dalla Direzione nazionale che dalla Commissione parlamentare antimafia vanno infatti proprio nella direzione della lotta ai patrimoni illeciti''. E' quanto ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano Lombardi, che stamane a Crotone ha partecipato ad una conferenza stampa durante la quale sono state illustrate le indagini che hanno portato al sequestro di beni della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. Il sequestro dei beni e' stato compiuto questa mattina dai carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone che hanno svolto anche le indagini. Lombardi ha anche evidenziato le difficolta' di individuare i beni nelle disponibilita' delle cosche. ''Tanto piu' che organizzazioni mafiose ha aggiunto non sono mai intestatarie di grossi patrimoni''. Nel caso specifico di Isola Capo Rizzuto, ad esempio, e' stato sottolineato come i presunti affiliati alla cosca di Isola Capo Rizzuto sarebbero titolari solo di auto di piccola e media cilindrata. Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Franco Tricoli, ha definito le indagini che hanno portato al sequestro di oggi ''un'operazione di grosso spessore investigativo'', ponendo l'accento sul fatto che i beni sequestrati erano intestati ad una persona che risultava disoccupata dal 1997. Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Pierpaolo Bruni, che ha richiesto il provvedimento di sequestro, si e' soffermato sulla complessita' di questo tipo di indagine patrimoniale ricordando che ''quando si cercano patrimoni illeciti non e' facile mettere insieme gli indizi perche' si parte da soggetti che spesso sono incensurati''. Il comandante provinciale dei carabinieri, tenente colonnello Angelo Cuneo, ha descritto la figura della persona intestataria dei beni sequestrati che da anni non presentava dichiarazione dei redditi. Il cementificio, al quale sono stati apposti i sigilli, era stato avviato alla produzione nel gennaio del 2004 e nell'ottobre scorso era stato sequestrato perche' al centro di reati di tipo ambientale. I successivi accertamenti investigativi dei carabinieri avrebbero quindi evidenziato il collegamento tra questa struttura ed esponenti della cosca Arena.

Non esiste agli atti il certificato di morte di Ilaria Alpi

02/02 ''Sulla base degli approfonditi accertamenti predisposti dalla Commissione parlamentare e proseguiti in questi giorni e' oramai possibile affermare ufficialmente che agli atti dell' inchiesta giudiziaria di Reggio Calabria su un presunto traffico di rifiuti tossici non esiste alcun certificato di morte di Ilaria Alpi, ne' alcun atto di trasmissione alla Procura di Roma di tale documento''. Lo afferma Enzo Fragala', deputato di An e componente della Commissione d' inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. ''A questo punto - aggiunge Fragala' - la Commissione dovra' valutare l' opportunita' di trasmettere immediatamente all' autorita' giudiziaria competente il verbale della testimonianza resa all' organismo parlamentare di inchiesta dal dottor Francesco Neri, ex-pm di Reggio Calabria, gia' titolare della predetta indagine sui rifiuti tossici, che alla Commissione aveva segnalato l' esistenza del certificato di morte della giornalista del Tg3 fra la documentazione sequestrata a Giorgio Comerio, certificato che ''a suo dire'' il dottor Neri avrebbe trasmesso al dottor Pititto, gia' pubblico ministero della Procura di Roma''. ''La Commissione parlamentare -conclude Fragala' - ha dato prova di non lasciarsi fuorviare da questo come da altri tentativi di impedire l' accertamento della verita' e la individuazione dei motivi e delle responsabilita' sul barbaro agguato di Mogadiscio''.

Il Comune di Panettieri, per i tagli, riduce i riscaldamenti

02/02 Per risparmiare sulle spese correnti il sindaco di Panettieri, nel cosentino, ha deciso di ridurre il numero di ore di funzionamento del sistema di riscaldamento del municipio. ''Con i tagli avuti - ha detto il sindaco, Salvatore Parrotta - siamo stati costretti a ridurre anche il funzionamento dei riscaldamenti della sede del comune. Prima la caldaia restava accesa fino alla chiusura degli uffici mentre ora abbiamo deciso di tenerla accesa solamente due ore al giorno. E per far fronte al freddo gli impiegati indossano i cappotti anche mentre sono in ufficio''. Il Comune di Panettieri, il piu' piccolo della Calabria dove risiedono 357 persone, ha un bilancio di oltre 300.000 euro annui di spese correnti. Attualmente vi lavorano tre impiegati che si occupano di piu' mansioni contestualmente. ''Per far quadrare i conti del bilancio - ha aggiunto Parrotta - sono stato costretto ad concedere il nulla osta ad un impiegato comunale che ora si e' trasferito presso un ufficio della Regione. I compiti che erano svolti da quell'impiegato ora vengono svolti in parte da coloro che sono in servizio ed in parte dal vicesindaco''. Il sindaco di Panettieri, che e' stato eletto in una lista civica, dal suo insediamento ha deciso di mettersi al lavoro in prima persona, anche con attivita' manuali, per assicurare i servizi ai residenti. Gia' da diverso tempo, infatti, accade che il sindaco svolga anche le mansioni di autista di uno scuolabus comunale con il quale alcuni studenti, che risiedono nelle zone periferiche del paese, raggiungono l'unica scuola del paese. E, dopo aver accompagnato gli studenti a scuola, Parrotta si dedica, alla guida del camion, alla raccolta dei rifiuti solidi urbani. ''Se ci saranno altri tagli ai bilanci - ha concluso - saremo costretti a chiudere le porte del comune. Siamo in una situazione tale che non possiamo permetterci nemmeno di far fronte alle spese per pulire le strade dalla neve. In questo modo i piccoli comuni sono destinati a morire''.

Il Presidente Oliverio il 4 a Roma alla conferenza Stato-Città con il Ministro Pisanu

02/02 Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, partecipera' venerdi' prossimo, 4 febbraio, a Roma alla Conferenza Stato-Citta' ed autonomie locali convocata dal presidente, il ministro Giuseppe Pisanu, per le 16,30 nella Sala del Consiglio del Ministero dell'Interno.. ''L' onorevole Oliverio - e' detto in una nota della Provincia - sara' impegnato nei lavori dell' importante riunione programmatoria poiche' designato quale membro effettivo della delegazione dell' Unione province italiane (Upi), rinnovata di recente, all' interno dell' organo collegiale che ha funzioni consultive, esamina tutti i progetti e gli atti predisposti dalla commissione dell'UE di interesse per le autonomie locali e costituisce la sede permanente di confronto e raccordo tra lo Stato e gli enti locali. Una prestigiosa nomina, quella dell' Upi, comunicata dal presidente, Fabio Melilli, che affianca il presidente Oliverio agli altri cinque presidenti di Provincia, (Milano, Filippo Penati; Roma, Enrico Gasbarra; Trieste, Fabio Scoccimarro; Latina, Armando Cusani, ed Ancona, Enzo Giancarli) presenti di diritto nella Conferenza insieme a quattordici sindaci, ai presidenti di Anci, Upi, Uncem ed ai ministri dell' Economia, delle Finanze, delle Infrastrutture e della Salute''. ''Si tratta di un riconoscimento importante - ha detto il il presidente Oliverio commentando la sua nomina nella delegazione Upi e la convocazione nella Conferenza Stato-citta'-Autonomie Locali - per una grande provincia come la nostra, che costituisce un' occasione importante per contribuire ad affermare un nuovo peso specifico della nostra realta' e dell' intera Calabria in un organismo che ha un ruolo importante nelle scelte e nella programmazione nazionale. La Conferenza Stato-Autonomie Locali e' un organismo riconosciuto costituzionalmente che assolve ad una funzione strategica nelle scelte di indirizzo e di carattere legislativo, programmatorio e di utilizzazione delle risorse nazionali e comunitarie. Pertanto, all' Upi va il ringraziamento per averci designato al fianco di autorevoli colleghi di importanti province''. Alla riunione convocata dal Ministro dell' Interno cui partecipera' l' onorevole Oliverio saranno presenti, tra gli altri, oltre ai Ministri Lunardi, Sirchia, La Loggia, Calderoli e Siniscalco, il sindaco di Roma, Walter Veltroni; di Bologna, Sergio Cofferati; di Torino, Sergio Chiamparino; di Venezia, Paolo Costa, e numerosi sottosegretari.

L’ass. Stillitani promuove una campagna di sensibilizzazione sull’uso del casco

02/02 Una campagna di sensibilizzazione all' uso del casco in motocicletta rivolta non tanto ai ragazzi, ma soprattutto alle forze dell' ordine, ai genitori ed agli insegnanti, a tutti coloro, insomma, chiamati a vigilare sui comportamenti dei giovani: a lanciarla e' stato l' assessore ai Trasporti della Regione Calabria, Francescantonio Stillitani, che e' partito dalla convinzione che la vigilanza sull' uso del casco non sia fatta come si dovrebbe. Per tale motivo la societa' Pomilio Blumm, che ha vinto la gara bandita dalla Regione, ha promosso una campagna coinvolgendo il Trio Medusa delle Iene al quale e' stato affidato il compito di parlare ai giovani ed ai tutori dell' ordine in due spot televisivi e tre radiofonici, che saranno trasmessi da emittenti locali, rivolti si' ai giovani, ma anche e soprattutto alle forze dell' ordine ed ai genitori. La campagna, la prima in Italia a rivolgersi a vigili urbani, polizia e carabinieri, iniziera' tra una settimana e durera' un mese. Oltre agli spot e' prevista l' affissione di manifesti, pubblicazioni sui giornali locali ed incontri diretti nelle cinque province ai quali saranno invitati i vertici delle forze dell' ordine e nei quali sara' trattata anche la parte medico-sanitaria con l' illustrazione dei rudimenti di primo intervento in caso di incidenti stradali. In programma anche due spettacoli, uno del Trio Medusa, il 19 febbraio, ed uno del comico Enrico Brignano, il 12 marzo, nel corso del quali si parlera' dell' utilizzo del casco.

Ass. Basile. “Strumentali gli attacchi a Mirigliani sulle linee guida della legge Urbanistica”

02/02 ''Gli attacchi di alcuni settori all' indirizzo dell' assessore Mirigliani a proposito delle Linee guida della Legge Urbanistica licenziate dalla Giunta regionale sono chiaramente strumentali, oltre che ingenerose ed ingiustificate''. Lo sostiene, in una nota, l' assessore regionale all' Ambiente, Domenico Antonio Basile. ''Si tratta di un atto - aggiunge Basile - pienamente legittimo, fedele attuazione alla Legge urbanistica regionale, che ha perseguito l' obiettivo di dare agli enti locali la possibilita' di dotarsi dei rispettivi Piani di propria competenza avendo un importante supporto interpretativo. Nel loro contenuto sono certamente razionali, indicando i criteri da utilizzare per disciplinare il territorio nella sua completezza organizzando i sistemi insediativo, relazionale e naturalistico-ambientale. Particolarmente rilevante e' proprio l' attenzione dedicata alla tutela dell' ambiente, scommettendo sulla riqualificazione urbanistica e sulla valorizzazione delle risorse naturali di cui la Calabria dispone''. Basile, nella nota, sottolinea inoltre ''l' impegno, dall' alto della sua riconosciuta competenza, dell' assessore Mirigliani. Nel percorso seguito per arrivare alla definitiva approvazione di questo atto amministrativo bisogna necessariamente riconoscere, in dispregio alle dispettose affermazioni di chi non e' riuscito ad assumere un ruolo di protagonista, che la Regione ha fatto di tutto per trovare la massima convergenza istituzionale e sociale sul contenuto del documento preliminare che e' stato portato in discussione alle Conferenza di pianificazione, i cui termini di conclusione sono stati piu' volte prorogati e reiterati allo scopo di consentire a tutti i soggetti che oggi gridano allo scandalo le proprie proposte di modifica e di integrazione. Suggerimenti, questi, che sono stati attentamente valutati dai competenti Dipartimenti regionali ed in alcuni casi sono stati anche accolti, mentre in altri non hanno trovato accoglimento solo perche' in realta' esprimevano una mera ripetizione dei contenuti fondanti delle stesse Linee guida che si tentava di criticare. Tanto basta per capire che le polemiche degli ultimi giorni non sono altro che un tentativo di strumentalizzazione politica teso a mascherare la volonta' di operare in una situazione di assoluta anarchia e di mancanza di criteri direttivi e di controlli successivi''. ''In altri termini - conclude l' assessore Basile - le Linee guida della Legge urbanistica regionale tutelano principalmente i cittadini, che, d' ora in avanti, nell' ottica del perseguimento degli interessi generali, avranno gli strumenti per capire se i propri amministratori locali sono stati capaci di operare senza condizionamenti e senza deviazioni''.

Sequestrata una discarica abusiva di oltre 140 mila metri quadri a Rossano

02/02 Un'area di circa 140.000 metri quadrati adibita a discarica abusiva e' stata sequestrata nella zona del fiume Trionto, nel territorio di Rossano, dalla Guardia di Finanza che ha anche denunciato due persone. Nella discarica, secondo quanto riferito dalle Fiamme Gialle, sono stati rinvenuti rifiuti di ogni tipo: carcasse d'auto ed elettrodomestici, pneumatici usati, materiale edile di risulta, lastre, pannelli e pframmenti di eternit. Il tutto in una zona considerata a rischio sismico e sottoposta a vincolo paesaggistico ed ambientale. Le persone denunciate dovranno rispondere di violazioni alla normativa ambientale. I fluidi fuorusciti dal materiale abbandonato nella discarica, secondo i finanzieri, metteva a rischio le falde acquifere. Il provvedimento di sequestro e' stato emesso dal Gip del Tribunale di Rossano. Sull'area saranno effettuati prelievi ed analisi al fine di verificare il livello di inquinamento del suolo, del sottosuolo e delle acque circostanti

Giovedì nell’aula “Giuditta Levato” della Regione, presentazione della ricerca sulla prevenzione nell’assistenza sociale

02/02 Organizzata dalla Commissione regionale Pari Opportunità, si terrà domani, giovedì 3 febbraio, alle ore 11, nell’Aula “Giuditta Levato”, la conferenza stampa di presentazione della ricerca effettuata dal prof. Carlo Serra, docente di criminologia all’Università “La Sapienza” dal titolo: “La realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Modelli di prevenzione: prime ipotesi e attuazione”.
“La ricerca, affidata dalla Commissione Pari Opportunità al prof. Serra – spiega la presidente, Maria Rita Acciardi- affronta la tematica della riforma dell’assistenza e dei servizi sociali messa a punto dalla legge 328/2000 e, sulla scorta della legge di recepimento della Regione Calabria, n.23/2003, elabora, attraverso l’individuazione e la definizione puntuale di indicatori per la prevenzione, modalità procedurali e tecniche finalizzate a concretizzare filiere progettuali di contrasto alle fragilità sociali, ai fenomeni di dipendenza, alle povertà, all’emarginazione ed all’esclusione sociale”.

Ancora neve, obbligo di catene sulla 107 e tra Sibari e Sicignano sulla A/3

02/02 E' regolare la circolazione sul tratto calabrese dell'autostrda A/3, dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Stamani la neve e' caduta in montagna, in particolare nell'area silana, tanto che la Polizia Stradale segnala l'obbligo di circolazione con le catenemontate sulla strada statale 107 Crotone-Cosenza- Paola, nel tratto compreso fra San Giovanni in Fiore e Spezzano. L'obbligo di catene a bordo e' in vigore invece per chi percorre l'autostrada Salerno-Reggio Calabria fra Sibari (Cs) e Sicignano (Sa), lo stesso tratto in cui centinaia di automobilisti erano rimasti bloccati nei giorni scorsi. Al momento, comunque, non risultano situazioni di disagio. Le temperature restano rigide in gran parte della regione.

Il Presidente dell’ANAS: “Tir irresponsabili ed eccezionale nevicata le cause del blocco sulla A/3”. Sentito anche Bertolaso.

02/02 La prima causa del blocco dell'A3 e' l' ''eccezionalita' dell'evento nevoso: intenso, durevole nel tempo ed esteso su un lungo tratto''. Ma e' altrettanto vero che l' ''altra principale causa'' che ha provocato la paralisi della Salerno-Reggio Calabria, e' il comportamento ''scorretto e irresponsabile degli autisti dei mezzi pesanti''. Come il ministro Lunardi, anche il presidente dell'Anas Vincenzo Pozzi - nel suo intervento alla commissione Lavori Pubblici del Senato - addebita agli autisti dei tir buona parte delle responsabilita' per quanto avvenuto nei giorni dal 25 al 29 gennaio sull'autostrada A3. ''Va detto purtroppo - ha precisato Pozzi - che oltre alle nevicate l'altra causa principale della situazione critica che si e' creata, e' rappresentata dal comportamento scorretto, o se volete irresponsabile, di quegli autisti dei mezzi pesanti che, pur consci dell'obbligo di catene ed anche osservando la nevicata in atto, si sono comunque avventurati in autostrada senza catene''. L'Anas ha contato almeno 270 mezzi pesanti senza catene, che sono stati rimessi in condizione di riprendere la marcia. ''Abbiamo posto in essere - ha aggiunto Pozzi - tutte le azioni preventive atte ad evitare la situazione di crisi: attivato per tempo il piano neve; allertato gli uomini; disposto l'obbligo di catene, comunicandolo agli utenti; avvisato le prefetture; sparso il sale per evitare il formarsi di ghiaccio; sgomberato la neve''. In altre parole, ha concluso Pozzi, ''erano state adottate tutte le disposizioni necessarie ad assicurare la transitabilita' dell'autostrada''. Anzi, in alcuni casi si e' fatto anche ''l'impossibile, legato alla volonta' e all'impegno degli uomini''. Al di la' dell'accertamento delle responsabilita' per quanto e' accaduto sulla Salerno-Reggio Calabria nei giorni scorsi, bisognera' ''tutti insieme rafforzare il sistema dei controlli'' per chi entra in autostrada. Ha inoltre affermato il presidente dell'Anas Vittorio Pozzi al termine del suo intervento in commissione Lavori Pubblici al Senato, per ricostruire quanto avvenuto sull'A3 dal 25 al 29 gennaio. ''Al di la' dell'accertamento delle responsabilita' che e' stato chiesto da piu' parti e che attendiamo con grande serenita' - ha sottolineato Pozzi - io credo che l'esperienza di questa emergenza neve debba insegnare a tutti noi qualcosa, anche per il futuro''. Per questo bisognera' ''cercare tutti insieme di rafforzare il sistema dei controlli''. ''Chi - ha aggiunto - non e' dotato di catene o gomme speciali, non deve accedere all'autostrada. E' un problema culturale, come per il casco e le cinture''. Occorre dunque, ha concluso, ''educare gli automobilisti ad affrontare la neve, ad informarsi ai numeri verdi o ad ascoltare i notiziari radio''. Quanto alle dimensioni dell'intervento dell'Anas, Pozzi ha sottolineato che hanno lavorato complessivamente, per un'emergenza che ha riguardato 12 regioni, 1.095 uomini e 570 mezzi operativi, a cui bisogna aggiungere i 255 uomini e i 50 mezzi al lavoro sulla sola A3. Tra il 25 e il 30 gennaio, inoltre, sono stati sparsi oltre 23mila quintali di sale, La condizioni di transitabilita' sulla A3 miglioreranno in maniera consistente nel 2008, quando i lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria saranno completati ha detto Pozzi, sottolineando che sono gia' stati affidati 3 maxilotti per un importo di 2,3 miliardi di euro. ''L'Anas e' impegnata in questa opera ciclopica e credo che negli ultimi 3 anni abbia fatto passi avanti da gigante - ha spiegato - sono stati sbloccati molti cantieri che erano fermi, aperti al traffico 115 km di autostrada ammodernata, affidati 3 maxilotti, per un importo globale di 2,3 miliardi di euro, e altri 2 maxilotti sono in via di affidamento per un importo di 1,5 miliardi di euro''. Complessivamente, ha concluso, sulla A3 ''sono stati appaltati lavori per 4,65 miliardi di euro, il valore di 180 km di arteria ammodernata''.
Bertolaso “Come sulla A1 anche sulla A3 nessuna concertazione e coordinamento”
Come l'anno scorso quando si blocco' la A1, anche in questo caso la paralisi dell'A3 ha un 'colpevole': il ''sistema che nel suo complesso non ha funzionato sul territorio''. E questo nonostante le previsioni meteo, come un anno fa, avessero anticipato le abbondanti nevicate. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso nell'audizione alla commissione Lavori Pubblici del Senato per ricostruire quanto avvenuto sulla Salerno-Reggio Calabria tra il 25 e il 29 gennaio. ''Il nostro compito - ha spiegato il capo del Dipartimento - e' dare informazioni il piu' dettagliate ed esatte possibili. Ed e' quello che abbiamo fatto. 72 ore prima, 48 ore prima e 24 ore prima delle nevicate - ha aggiunto - sia con i bollettini di vigilanza sia con gli avvisi meteo abbiamo segnalato nevicate pesanti su quelle zone''. Pero', ha concluso, ''sul territorio non ci sono state concertazione e coordinamento''. E poi c'e' stata una ''eccessiva lentezza'' nel recepire gli avvisi di allerta meteo emessi dalla Protezione Civile. Una lentezza, ha aggiunto, che ha riguardato anche gli ''interventi ordinari di prevenzione'' e quelli di ''soccorso immediati'' facendo si' che il sistema sul territorio, nel suo complesso, non funzionasse come avrebbe dovuto. Bertolaso ha poi sottolineato come ''non e' immaginabile'' che il Dipartimento ''si sostituisca alle strutture competenti sul territorio ogni volta che c'e' una situazione di crisi'' ed ha escluso responsabilita' del Dipartimento. ''Se un giorno dovessero cadere 45 centimetri di neve sulla A3 e il Dipartimento non fosse in grado di prevederlo - ha detto - io verrei qui da voi e direi 'e' colpa mia''. Quanto all'intervento degli uomini della Protezione Civile, il capo del Dipartimento ha detto che sono intervenuti in tempi diversi, su richiesta dei prefetti. ''Su quel tratto di autostrada - ha spiegato - sono intervenuti oltre cinquemila uomini dell'intero sistema di protezione civile: 166 militari, con 39 mezzi, 1.100 agenti della polizia stradale, 1.48 carabinieri, 167 vigili del fuoco, 420 tecnici Enel, 360 forestali, 2.300 volontari''.
Loiero “Patetico balletto di responsabilità”
''Continua il patetico balletto delle responsabilita' sul disastro dell' A3''. Lo ha sostenuto l' on. Agazio Loiero, della Margherita, candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Calabria, dopo l' audizione del presidente dell' Anas al Senato. ''Se ne deduce - ha aggiunto Loiero - che la colpa e' di quei poveri automobilisti intrappolati per giorni nella neve. Come se non bastasse a sentire il ministro Lunardi gli italiani soffrono di lamentite e devono imparare a stare al mondo. E allora un tempo si diceva 'piove Governo ladro'; da ora in poi passeremo a 'nevica automobilista babbeo'''.
Donati (Verdi) “Pozzi conferma l’incapacità dell’Anas”
''Ci sono stati evidenti ritardi e una allarmante incapacita' da parte dell'Anas. La relazione di Pozzi conferma una gestione tardiva ed inefficace dell'ente, anche in occasione della recente emergenza maltempo sulla Salerno - Reggio Calabria''. Cosi' la senatrice Anna Donati, capogruppo dei Verdi in Commissione Trasporti al Senato, commenta l' audizione del presidente dell'Anas. ''C'e' stato un evidente ritardo nell'azione dell'Anas, che solo il 26 gennaio alle ore 18, vale a dire un giorno e mezzo dopo l'inizio dell'ondata di maltempo, ha deciso di chiudere l' autostrada. A quel punto - afferma Donati - l'arteria era gia' al collasso ed ogni altra azione, anche di soccorso, diventava molto piu' complessa''. Inoltre, aggiunge, dalla relazione di Pozzi ''e' emerso come l'Anas sia di fatto completamente sprovvista di un sistema ordinario di gestione della rete. Quando si verifica un evento straordinario, come quello della scorsa settimana sulla A3, qualsiasi provvedimento si rivela comunque inefficace, viste le carenze strutturali nella gestione dell'Anas''. ''Infine - conclude - sicuramente si sono registrati comportamenti alla guida non corretti, soprattutto nel caso di mezzi pesanti sprovvisti di catene nonostante la neve. Ma e' inutile polemizzare con il mondo dell'autotrasporto solo quando fa comodo. Sulla intera rete italiana manca una azione di controllo dell'autotrasporto: non si usi l'argomento ora per scaricare le responsabilita' ''.

Nessun indagato sul blocco della A/3 da parte della Procura di Lagonegro

02/02 Il Procuratore della Repubblica di Lagonegro (Potenza), Giancarlo Grippo, ha aperto un fascicolo di atti che non costituiscono notizie di reato relativi ai forti disagi registrati nei giorni scorsi per la neve, con particolare riferimento al blocco - durato alcuni giorni - del tratto lucano dell' autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Per il momento, secondo quanto si e' appreso, la Procura non ha individuato ipotesi di reato ne' quindi vi sono persone indagate: il fascicolo e' stato aperto sulla base di elementi di fatto e delle notizie apparse sugli organi di informazione. Ieri e' stato reso noto a Potenza da tecnici della Regione Basilicata che a Lagonegro sono caduti 98 centimetri di neve (la misura e' stata eseguita in una postazione situata ad un' altitudine di circa 600 metri sul livello del mare). Grippo ha ricevuto ieri una prima relazione dai Carabinieri su quanto avvenuto a partire dal 26 gennaio, quando la neve ha cominciato a cadere con intensita' e a provocare difficolta': il Procuratore ha gia' chiesto all' Arma altri elementi, relativi alle competenze fra i vari enti. Quando la Procura ricevera' la nuova relazione dei Carabinieri sara' fatta una ulteriore valutazione e si stabilira' se esistono ipotesi di reato e a carico di chi.

Sulla A/3 sono intervenuti anche un centinaio di militari

02/02 Dalle frazioni isolate nelle Marche al serpentone di veicoli bloccati dalla neve sulla Salerno-Reggio Calabria: nei giorni piu' critici dell'emergenza maltempo, che la scorsa settimana ha messo in ginocchio il centro-sud, anche gli uomini dell'Esercito sono stati tra i protagonisti della macchina dei soccorsi. In particolare, l'intervento sull'A3 ha impegnato complessivamente un centinaio di uomini e sedici automezzi, scesi in campo per distribuire alimenti e bevande calde, ma anche coperte e brande da campo. La prima chiamata, giovedi' scorso, ricorda una nota dello Stato maggiore dell'Esercito, e' stata per la Brigata Garibaldi, quando una cinquantina di bersaglieri dell'80/o Reggimento di artiglieria Pasubio e del 131/o Reggimento Carri hanno raggiunto con otto mezzi fuoristrada gli automobilisti rimasti bloccati all'altezza di Atena Lucana e di Buonabitacolo, in provincia di Salerno, distribuendo loro alimenti, bevande calde e coperte. In serata, poi, un plotone del 91/o Reggimento Lucania di Potenza ha allestito un punto di prima accoglienza nella scuola elementare di Lagonegro (Potenza), con 150 brande da campo. Nelle Marche, dove venerdi' e' scattata l'emergenza per i diversi centri dell'anconetano rimasti completamente isolati e sotto la minaccia delle valanghe, nelle frazioni attorno a Jesi e Fabriano sono intervenuti gli uomini e i mezzi del 10/o Reggimento Genio della Brigata Ariete: 22 soldati che, in supporto della Protezione civile regionale, hanno ripristinato la viabilita'. Anche domenica e lunedi', a Chieti i fanti del 123/o Reggimento sono usciti dalla caserma per spalare la neve nelle zone in cui non potevano arrivare i mezzi meccanici.

Ancora neve ad Acri.

02/02 Scarsa affluenza di studenti stamane alla riapertura delle scuole decisa dall'Amministrazione comunale dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Durante la notte e' nuovamente nevicato abbondantemente in tutto il comprensorio presilano. Particolarmente difficile la circolazione stradale nelle frazioni di La Mucone, Serra di Crista, e Area Donne. Il Sindaco di Acri, Nicola Tenuta ha predisposto l'impiego di tutti i mezzi del comune disponibili per i soccorsi e ha utilizzato, inoltre, 30 mezzi presi in affitto per fronteggiare l'emergenza. In serata sara' predisposta una nuova ispezione per verificare lo stato delle strade e decidere se aprire o meno le scuole nella giornata di domani.

Quattro arresti a Corigliano

02/02 Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri in diverse operazioni compiute a Corigliano Calabro. Due cittadini rumeni, clandestini, Carmen Daniela Valeanu, di 34 anni e Micea Vatru, di 34 anni, sono stati arrestati perche' accusati di aver compiuto una estorsione nei confronti di una connazionale alla quale avevano sottratto il passaporto chiedendo la somma di 400 euro per la restituzione. Nella stessa operazione e' stato arrestato per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina un commerciante di 43 anni. In esecuzione di un ordine di carcerazione i carabinieri hanno arrestato un uomo di 32 anni, di Corigliano che deve scontare una condanna ad un anno e due mesi di reclusione per il reato di furto e minacce a pubblico ufficiale.

Pescatori denunciati perché sorpresi a pescare novellame

02/02 Cinque pescatori di Corigliano Calabro sono stati denunciati dai carabinieri perche' sorpresi mentre pescavano del novellame lungo le coste dell'Alto Jonio. Ai pescatori i carabinieri hanno sequestrato 43 chilogrammi di novellame che dopo l'autorizzazione dei sanitari e' stato dato in beneficenza.

Arresti in Calabria delle Fiamme Gialle che sgominano un traffico di stupefacenti verso i Balcani.

01/02 Ingenti quantitativi di sostanza stupefacente provenienti dal nord Europa e dai Balcani che venivano poi smistati in numerose regioni italiane ad opera di due organizzazioni criminali ben ramificate sul territorio: a scoprire il traffico sono stati gli uomini del Goa della Guardia di finanza di Catanzaro che stamani hanno messo in atto un' imponente operazione per l' esecuzione di 48 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse al termine di un' inchiesta durata oltre due anni e coordinata dal sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. Ingente anche il quantitativo di sostanza stupefacente sequestrato nel corso delle indagini tra il febbraio 2002 ed il giugno 2003: 37,5 chili di cocaina e 60 chili di eroina, per un valore stimato sul mercato di una quindicina di milioni di euro. Al momento le ordinanze eseguite sono 31, mentre 17 persone risultano irreperibili. L' accusa, per tutti, e' traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Le operazioni, denominate ''Borsalino'' e ''Super Gordo'', condotte da oltre 200 finanzieri in nove regioni italiane (Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Liguria) e in tre Paesi europei (Germani, Olanda e Belgio), dove hanno operato autorita' locali coordinate dall Direzione centrale servizi antidroga, sono il compendio di indagini durate oltre due anni e dalle quali sono emersi anche solidi legami tra le principali consorterie criminali italiane quali la 'ndrangheta, la mafia e la camorra. Secondo l' accusa, la cocaina era assicurata da Francesco Strangio, detto ''il professore'', di 39 anni, di Melito Porto Salvo, e da Bruno Giorgi, detto ''il lungo'', di 45 anni, di San Luca, latitanti da anni tra il Belgio e l' Olanda perche' colpiti da numerosi provvedimenti di cattura emessi per traffico internazionale di droga, e intermediari tra le cosche della locride ed i narcos sudamericani. L' eroina, invece, veniva inviata in Italia dal trafficante turco Coskun Karakus, detto ''Giorgio'', di 46 anni, che garantiva i contatti con la mafia turca. Ai vertici delle organizzazioni smantellate dalla Finanza, secondo quanto e' stato riferito, si trovavano, da un lato Sebastiano Signati, soprannominato ''el super gordo'' (''il grassone'' in spagnolo), originario di San Luca, e, dall' altro, da Giuseppe Mollace che si avvaleva, per lo smistamento in Campania, di Giuseppe Gianicolo, detto ''il dottore''. Quest' ultimo, ex appartenente alla Marina militare di stanza a La Spezia, per anni stabilitosi nella citta' tedesca di Krefeld dove gestiva la pizzeria ''Borsalino'', coadiuvato dal nipote, secondo l' accusa aveva in realta' avviato la piu' lucrosa attivita' del traffico di cocaina. Lo stupefacente veniva reperito direttamente in Olanda da Strangio e Giorgi e trasportata dalla stessa organizzazione in Italia presso le organizzazioni clienti, dedite allo spaccio, dislocate nelle nove regioni interessate dall' operazione. Il gruppo collegato a Signati, invece, era attivo nello smercio di eroina con basi operative nella locride e nell' hinterland milanese. Le localita' di approvvigionamento erano la Turchia, tramite Karakus, ed i Paesi dell' Est Europa con i bulgari Kostadinov e Mitev, gia' arrestati dal Goa nel gennaio 2003 mentre, a Milano, trasportavano 60 chili di eroina. Il Goa, inoltre, nel giugno 2003, sequestro' al gruppo di Mollace e di Gianicolo, 30 chili di eroina pura provenienti dall' Olanda e trasportati su un autoarticolato bloccato al valico doganale di Ponte Chiasso. Ulteriori sequestri sono stati portati a termine nel febbraio 2002 a Villa San Giovanni quando due corriere furono arrestati con 4,5 chili di cocaina destinati al mercato siciliano, e nel maggio 2002 quando, sempre a Villa, furono fermati altri due corrieri che si stavano imbarcando per la Sicilia con 3 chili di cocaina. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati anche telefoni cellulari, schede telefoniche, documentazione, appunti, indirizzi sui quali sono ancora in corso indagini. I particolari dell' operazione sono stati forniti stamani dal procuratore di Reggio Calabria, Antonio Catanese, dal sostituto della Dda, Nicola Gratteri, dal comandante regionale della Guardia di finanza, gen. Riccardo Piccini, e dal comandante del Nucleo regionale di Polizia tributaria, da cui dipende il Goa, col. Cesare Nota Cerasi. Questo l' elenco delle persone arrestate nell' ambito dell' operazione ''Borsalino'' condotta dal Goa di Catanzaro della Guardia di finanza: Salvatore Chiaramonte, detto ''lo zio'', di 44 anni, di Catania;Oreste D' Andrea (59), detto ''il vecchio'', di Battipaglia (Salerno), residente a Krefeld (Germania), gia' detenuto;Giuseppe Gianicolo (44), detto ''il dottore'', di Castellammare di Stabia (Napoli), di fatto dimorante a Krefeld (Germania); Carmelo Giuffrida (37), detto ''Melo'' o ''Wind'' o ''Wint'', di Catania; Orazio Nicolosi (44), detto ''arancino'', di Catania e residente a Giarre e Nijmegen (Olanda);Angelo Pascale (33), di Melito di Porto Salvo; Cosimo Ristallo (33), di Eboli (Salerno); Teresa Varriale (37), diNapoli; Roberto Alfio Zappulla (47), detto ''soldi spicci'', di Catania, gia' detenuto; Rocco Andriano' (37), di Locri;Antonio Calla' (30), detto ''Toto''', di Mammola, di fatto domiciliato a Trenzano (Brescia); Gisella Calla' (43), di Marina di Gioiosa Ionica, residente a Coccaglio (Brescia); Nazareno Salvatore Cirillo (40), detto ''Lazzaro'', di Fabrizia (Vibo Valentia), residente a Lumezzane (Brescia);Nicodemo Fazzolari (34), detto ''Demo'' e ''Armando'', di Melito di Porto Salvo; Filippo Filiberto (53), nato a Palermo;Romina Napoli (27), di Siderno. Questi, invece, gli arrestati nell' operazione ''Super Gordo'': Bruno Arico' (45), di Molochio, residente a Ventimiglia (Imperia); Antonio Calabro' (52), di San Luca; Carmelo Caminiti (33), di Milano; Francesco Cammera (55), di Reggio Calabria, residente a Milano; Luigi Corigliano (40), di Rimini, residente a Bovisio Masciago (Milano); Andrea Faragli (42), di Grosseto, residente a La Spezia; Angelo Giovanni Femia (39), detto ''testazza'', di Grotteria, di fatto dimorante a Cermenate (Como); Domenico Giampaolo (46), di Locri, residente a Legnano (Milano); Giuseppe Indovino (35), di Lecce e residente a Bologna; Kostadin Kostadinov Vasilev (51), nato in Bulgaria;Giovanni Manglaviti (41), di San Luca; Mitko Mitev (42), nato in Bulgaria; Angelo Pascale (33), di Melito Porto Salvo; Giuseppe Trimboli (28), detto ''Arturo'', di Locri; Antonio Vita (35), di Russelsheim (Germania), residente a Tradate (Varese).

A Morano Calabro viene sequestrata una scuola senza certificato di agibilità

01/02 L' istituto comprensivo ''Scorza'' di Morano Calabro, costituito da tre plessi dove sono ospitate le scuole materne, elementari e medie, e' stato sottoposto a sequestro preventivo dal sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Baldo Pisani. Il provvedimento, secondo quanto si e' appreso, farebbe seguito ad un esposto-denuncia nel quale si lamentava l' assenza dei certificati di agibilita' dei plessi, in particolare di quello che ospita la scuola materna. L' istituto e' frequentato di circa 450 alunni e vi lavorano 60 insegnanti. Il provvedimento di sequestro e' stato notificato al sindaco di Morano, Pio Paternostro, e all' assessore alla pubblica istruzione, Assunta Acierno. ''Parleremo dopo aver letto gli atti'', e' stato il commento del Sindaco. Nessuna dichiarazione, invece, da parte del preside dell' istituto, Carlo Rango.

Dopo tre giorni di chiusura per la neve riaprono le scuole di Acri

01/02 Riapriranno nercoledì le scuole di ogni ordine e grado di Acri, centro della provincia cosentina, dopo tre giorni di chiusura decisi in conseguenza della difficolta' per la circolazione stradale provocate dalle abbondanti nevicate dei giorni scorsi. A deciderlo e' stato il sindaco, Nicola Tenuta, dopo un' ispezione effettuata dall' assessore ai Lavori pubblici, Gennaro Baffi, congiuntamente ai tecnici del comune e ai Vigili urbani. Dal sopralluogo e' emerso che tutte le strade del comprensorio presentano i margini di sicurezza per la circolazione

Al via i lavori per il Centro Sportivo Polivalente di Luzzi

01/02 E’ giunto in porto l’iter per la realizzazione del Centro Sportivo Polivalente di Luzzi in Contrada Marinova, i cui lavori sono stati appaltati dalla Ditta Nigro Arch. Roberto da Cosenza con un ribasso del 20,02%, per un importo di circa un milione di Euro. Trattasi, in parte, del recupero di preesistente struttura e della realizzazione di un campo per il gioco del calcio, completo di ogni dotazione, opere drenanti, impianto di irrigazione automatico alimentato da acque di falda e quanto altro necessario per la omologazione. Saranno, inoltre, realizzati un nuovo edificio per spogliatoi e servizi, monopiano, con strutture in conglomerato cementizio armato e un campo per il giuoco del calcetto con superficie sportiva in erba sintetica; nell’esistente blocco tribuna sono, invece, previsti servizi autonomi per il calcetto, per gli spettatori e per la società sportiva e/o soggetto gestore del complesso. La realizzazione di ampie superfici di colore verde, infine, renderà molto più gradevole ed accettabile l’impatto del complesso nel contesto ambientale circostante.
Un intervento importante, fortemente voluto dalla Provincia di Cosenza su iniziativa del Consigliere Provinciale dello SDI, Flaviano Federico, che va in direzione dello sviluppo socio-economico del Comune di Luzzi e dell’intero comprensorio della Media Valle Crati: in tutto l’hinterland, infatti, non esiste ad oggi una struttura in grado di far decollare le attività sportive e quelle economiche ad esse correlate.
Viva soddisfazione esprime, in merito, il Consigliere Flaviano Federico, che ringrazia “il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, e l’Assessore allo Sport Rosetta Console per la volontà manifestata in direzione della realizzazione della struttura e per l’effettivo impegno profuso”.
La decisione di dotare il Comune di Luzzi di un Impianto Sportivo Polivalente è testimonianza concreta dell’impegno del Centro-Sinistra nella Media Valle Crati; con la costruzione ed il completamento dell’edificio, inoltre, “si dà al Luzzese Calcio, che milita in Promozione, – ha dichiarato, infine, Federico – una struttura dignitosa, capace di soddisfare il percorso intrapreso dalla squadra e di fungere da laboratorio in grado di soddisfare l’esigenza di una scuola calcio, per la formazione di giovani leve e la promozione dello sport sul territorio”.

Operazione “pineapple”: Cinque arresti a Paola

01/02 Associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti: con questa accusa gli agenti del commissariato della polizia di Stato di Paola, in collaborazione con la squadra mobile della questura di Cosenza, nel novembre del 2002 sgomino' una organizzazione criminale specializzata soprattutto nel traffico di eroina e cocaina. Le indagini portarono all'arresto di venti persone, successivamente condannate, dal tribunale di Paola, a pene tra gli 8 ed i 15 anni di reclusione, oltre che al sequestro di ingenti quantita' di droga ed all'arresto di un latitante reggino, Vincenzo Femia. Nello stesso giorno, a Bari, scatto' una analoga operazione con l'arresto di 30 persone, per lo stesso reato. In tutto, quindi, vennero arrestate 50 persone, che gestivano un traffico di droga tra Bari, Cosenza e la costa tirrenica cosentina e quella crotonese. In seguito alle condanne emesse dalla magistratura, e diventate esecutive, la polizia di Paola, in collaborazione con la squadra mobile di Crotone, ha arrestato cinque persone: Antonio Gerardi, 49 anni, di Cetraro; Cantigno Servidio, 37 anni, di Scalea; Luigi Falvo, 42 anni, di Crotone; Francesco Abbrescia, 50 anni, e Giuseppe Fiore, 40 anni, entrambi di Bari. Gli arresti sono stati eseguiti perche' e' stato accertato il concreto pericolo di reiterazione dei delitti, la pericolosita' sociale, i precedenti specifici degli indagati ed il fondato pericolo di fuga, anche in considerazione della pena.

La provincia di Cosenza avvia un corso di formazione sulla lingua inglese

01/02 Ha avuto inizio oggi a Cosenza un corso di formazione mirato ad acquisire le conoscenze base della lingua inglese, utili per lavorare nel settore del turismo che anche in Calabria conta sulle presenze straniere. Al corso partecipano gli esperti del British Institutes di Cosenza ed e' rivolto a baristi, portieri ed altre figure professionali. L'iniziativa e' promossa dall' Assessore alla Formazione Professionale della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua. Il corso, che sara' a totale carico delle finanze provinciali, riguardera' 50 partecipanti selezionati in base alle domande pervenute in Assessorato. Il corso e' stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale oltre che all' Assessore Bevacqua ha partecipato anche il Presidente Mario Oliverio, la Direttrice della sede di Cosenza del British, Rosanna Mortati e dei responsabili nazionali dell' istituto di studi inglesi. Trenta, le ore di studio previste che forniranno ai ragazzi il necessario per relazionarsi al turista e comprendere le esigenze che solitamente si possono registrare nei rapporti tra stranieri e soggetti deputati all' accoglienza, che nel prossimo futuro verranno ripetute in altri punti del territorio (si pensa al litorale tirrenico ed a quello jonico). ''La formazione, a tutti i livelli, da quello di base sino all' alta specializzazione - ha detto Bevacqua- deve per forza essere la macchina che traina lo sviluppo in questa regione. Ed e' seguendo questa direttrice che come Provincia ci stimo impegnando al massimo delle nostra possibilita' affinche' cio' avvenga. Non senza difficolta'; d'ordine finanziario, prima di tutto, ma anche legate al difficile processo che nega al momento il trasferimento della funzione detenuta ancora dalla Regione''. Il presidente della Provincia Oliverio ha evidenziato che ''sul campo della formazione abbiamo gravi ritardi da recuperare. Per questo riteniamo assolutamente necessario il trasferimento di funzioni dalla Regione, passaggio dovuto che proprio in questi giorni sara' oggetto di una richiesta specifica d'impegno che come Presidenti della cinque Province calabresi chiederemo ad entrambi i candidati alla presidenza della Regione Calabria. Particolarmente importante, infatti, il trasferimento sara' nel settore delle politiche della formazione che dovranno camminare di pari passo con quelle del lavoro''.

Emergenza maltempo superata.

31/01 Continua l' allerta in Calabria per il maltempo, ma la fase di emergenza e' superata grazie al netto miglioramento delle condizioni meteorologiche registratosi gia' da ieri sera. In provincia di Cosenza, che e' stata quella maggiormente interessata dalle conseguenze del maltempo dei giorni scorsi, non ci sono piu' comuni o frazioni isolate grazie al lavoro di sgombero della neve eseguito dai mezzi dell' Anas e dell' Amministrazione provinciale di Cosenza. A Tortora, grazie all' installazione da parte dell' Enel di alcuni gruppi elettrogeni, e' stata ripristinata l' energia elettrica, interrotta a causa della caduta di alcuni tralicci. Interventi sono in corso in alcuni comuni per eliminare le situazioni di pericolo determinatesi dall' accumulo di neve. A Camigliatello Silano sono intervenuti i vigili del fuoco per togliere la neve da alcuni cornicioni che rischiavano di crollare. La viabilita' interna continua ad essere difficile. Per percorrere alcuni tratti della statale 107 Silana-Crotonese, in particolare nella zona di Camigliatello Silano e San Giovanni in Fiore, sono necessarie le catene. Non ci sono problemi, invece, lungo il tratto calabrese dell' A3, che e' interamente percorribile su entrambe le carreggiate. La sala operativa di Cosenza della Protezione civile regionale continua a tenere la situazione sotto controllo, mantenendosi in costante contatto con la Prefettura e l' Amministrazione provinciale. Ieri, per seguire direttamente la situazione, nella sala si e' recato, trattenendosi per alcune ore, il direttore generale del Dipartimento regionale della Protezione civile, Rosario Calvano.

Oliverio alla conferenza di inizio anno: “La provincia di Cosenza punta al Mediterraneo”

31/01 La Provincia di Cosenza guarda all'Europa ma anche al Mediterraneo. Obiettivi che il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha illustrato oggi nel corso della lunga conferenza stampa di inizio d' anno che ha tenuto il presidente della Provincia di Cosenza, l' on. Mario Oliverio, eletto nella scorsa primavera, il 12 e 13 giugno scorsi, con il 62,4% dei voti, il piu' alto numero di consensi da quando e' stato istituito l' ente Provincia. al ridotto del teatro Rendano. Insomma Oliverio vuol far diventare la Provincia di Cosenza una provincia europea e mediterranea ed a tal proposito ha annunciato che fra qualche mese sarà attiva la ''Fondazione Mediterraneo'', alla quale hanno già aderito nove paesi del Mediterraneo. ''Noi non vogliamo stare nella gabbia delle competenze'': ha poi aggiunto Oliverio che piu' che un resoconto di questi suoi primi mesi di attivita' amministrativa ha compiuto una messa a punto del lavoro ed una impostazione dei temi politici al centro non solo della provincia di Cosenza ma del panorama calabrese. Il Presidente, infatti, ha teso subito a sottolineare come occorra lavorare in Calabria per costruire un nuovo sistema istituzionale puntando ad una Regione che non gestisca ma che progetti, una Regione snella, che attui i principi delle deleghe visto che il bilancio fin qui del regionalismo calabrese si puo' considerare ''fallito'', non ha esitato a dire Oliverio. I punti di questo attacco critico sono concentrati essenzialmente nella legge urbanistica (''le linee guida ripropongono una visione di centralizzazione''), nel rapporto con i Comuni e piu' in generale in un' impostazione politica che Oliverio ha rovesciato sul futuro piu' che sul passato ed il presente. Ai due presidenti candidati Abramo e Loiero della Regione, infatti, il Presidente dell' Amministrazione provinciale di Cosenza ha chiesto l' apertura di una fase nuova, della costruzione di una nuova Regione. ''Giudichero' - ha detto Oliverio - dai fatti, dagli impegni che saranno presi e anche dalle scadenze temporali che ci saranno date. Io sono un dirigente del centrosinistra e sono sicuro che se dovesse vincere Loiero le risposte arriveranno ma se non dovessero arrivare e se non otterremo risposte agli impegni assunti e' ovvio che si tratterebbe di una cattiva alba''. Per quanto riguarda l' attivita' dell' ente Provincia, nel rapporto con i Comuni Oliverio ha reso noto che entro quest' anno saranno realizzati i distretti, avviata la catalogalizzazione dei beni culturali, che andra' avanti il tavolo di confronto con l' Anas per quanto riguarda i servizi, gli impegni nel settore del sociale dove la Giunta Oliverio e' fortemente mobilitata al punto di avere attuato lo scorso anno due variazioni di bilancio, mentre sulla Fondazione Mediterranea il meeting che era in programma per il 26 di febbraio molto probabilmente si svolgera' tra fine aprile ed inizio maggio per non farlo coincidere con la campagna elettorale regionale e con l' investitura del nuovo Vescovo di Cosenza. Un punto assai critico sollevato da Oliverio riguarda la gestione dei rifiuti: ''i 3/4 dei rifiuti della provincia di Cosenza vengono trasferiti - ha detto - a Crotone''. Il Presidente della Provincia di Cosenza ha reso noto che il suo ente e' impegnato affinche' ci sia una sempre maggiore cristallinita' in questo delicato ambito, mentre altre critiche alla Regione sono state rivolte per quanto riguarda il settore della Protezione civile ed al Governo per quanto riguarda il trasferimento dei fondi con l' attuale legge finanziaria. ''Siamo passati - ha in particolare detto Oliverio - da 400 milioni di euro del 2004 a 50 milioni. Come a dire che ci hanno ridotto la spesa ad un ottavo”..

Ha preso il via il 47° Festival del Pollino

31/01 Ha preso il via a Castrovillari, con la presentazione nella settecentesca Villa Bonifati, il Carnevale del Pollino e Festival Internazionale del Folklore 2005 giunta alla quarantasettesima edizione, con l' organizzazione della Pro loco del Pollino, sostenuta dal Comune e, negli ultimi anni, dalla Regione, dalla Provincia di Cosenza e dagli altri enti sovraterritoriali. Durante la presentazione, mentre tra maschere e invitati girava la figura di un personaggio vissuto piu' di 400 anni fa, Cesare Quintana (interpretato dall' attore Giuseppe Maradei), cappellano di Santa Maria del Castello a Castrovillari, autore della prima farsa in vernacolo calabrese ''Organtino'', gli invitati alla ''festa in maschera'' hanno brindato al Carnevale al quale parteciperanno piu' di quindici gruppi mascherati e sette gruppi folkloristici (Albania, Finlandia, Polonia, Montenegro, Costa D'Avorio e dalla provincia di Cagliari e di Treviso). ''La longeva storia del Carnevale di Castrovillari - ha sostenuto Roberto Fittipaldi - coordinatore dell' Ufficio stampa e presentatore di alcuni eventi inseriti nel cartellone - nato ufficialmente nel 1959, con una prima edizione svolta nel '58, affonda le sue radici nella rappresentazione dell' Organtino, che avvenne a Castrovillari, nella piazza antistante la chiesa di San Giuliano, proprio in occasione del Carnevale del 1635. Cio' vuol dire che 370 anni fa gia' si celebrava Carnevale''. E per questo il consigliere al consigliere regionale Mario Albino Gagliardi (relatore della legge d' istituzione della Fondazione del Carnevale) ha annunciato che presentera' un emendamento per aggiungere alla denominazione della Fondazione ''Carnevale del Pollino'', ''1635'', l' anno dei suoi albori. Il programma del Carnevale - elaborato dal direttore artistico Gerardo Bonifati e dal presidente della Pro loco, Nicola Nicoletti partira' giovedi' grasso, 3 febbraio. Tuttavia gia' da sabato e' iniziato ''Aspettando il Carnevale'', un carnet ricco di appuntamenti di cabaret, con la collaborazione dell' associazione Novecento che ha organizzato la rassegna Primafila, due serate di danza. Non manca la musica. Ieri sera ha preso il via la rassegna jazz Controtempo, organizzata da Sinfony & Sinfony. Proseguira' il 2, il 3 e il 4 febbraio con l' appuntamento clou del 3 febbraio con il concerto del chitarrista brasiliano Irio De Paula. I cortei mascherati, massima esaltazione del Carnevale, sono previsti per domenica 6 e martedi' 8 febbraio. La kermesse castrovillarese, da sempre, non e' solo maschere. Quest' anno, in particolare, ospitera' eccezionalmente (sabato 5 febbraio, alle ore 17), il premio Giuseppe Pitre', per 46 anni celebrato a Palermo. Il Premio, presentato da Genevieve Makapin, e' definito il ''nobel dell' antropologia'' ed e' organizzato dal Centro internazionale di etnostoria della citta' di Palermo, il cui presidente e' il professor Aurelio Rigoli, docente di Storia e tradizioni popolari presso l' Universita' di Palermo. Tra gli appuntamenti collaterali la mostra dell' orafo calabrese Gerardo Sacco che celebrera' i 40 anni di attivita' con una esposizione itinerante nelle principali citta' italiane. Sacco ha realizzato per il Carnevale un gioiello raffigurante una maschera che andra' in premio al vincitore dell' estrazione dei biglietti per il contributo volontario. Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di castrovillari, Franco Blaiotta, e l' assessore al Turismo, Anna De Gaio, il sen. Gino Trematerra, Rocco Militano, dirigente dell' assessorato regionale al Turismo in rappresentanza dell' assessore Pino Gentile, l' assessore provinciale al Turismo, Rosetta Console, il presidente dell' Unpli regionale, Mimmo Bloise.

Lieve scossa di terremoto al largo della costa ionica

31/01 Una scossa sismica e' stata lievemente avvertita verso le 11.44 nella zona ionica della provincia di Cosenza. L'epicentro dell'evento e' stato localizzato in mare, nel Golfo di Taranto a 12 Km. dalla costa vicino Capo Trionfo. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Operativa del Dipartimento della Protezione Civile, informa una nota, non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico ha avuto una magnitudo di 3.5. della scala Richter (tra il quarto ed il quinto grado della scala Mercalli). La scossa di terremoto è stata avvertita a Rossano, Mirto Crosia, Calopezzati.

L’ANAS libera alcune famiglie bloccate dalla neve. Eliminata la deviazione di Polla sulla A/3

31/01 L’ANAS, di supporto alla Protezione Civile della Basilicata, ha inviato questa mattina un mezzo specializzato (una fresa) e due tecnici per aprire un varco su una strada comunale di Lauria bloccata da un muro di neve alto 2 metri, al fine di raggiungere alcune famiglie rimaste isolate nelle loro case da martedì scorso e una cabina Enel in avaria che serve tre frazioni. Le operazioni si sono protratte per tutta la giornata di oggi e si sono concluse positivamente attorno alle ore 18.30. Il lavoro degli operatori dell’Anas, in collaborazione con la Protezione Civile, ha consentito di portare soccorso alle famiglie che erano rimaste senza luce e senza contatti. Gli addetti Anas e la fresa erano stati incessantemente in attività sulla Salerno-Reggio Calabria nel corso dell’emergenza dei giorni scorsi. Il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi si è congratulato con i due operatori, apprezzando il loro spirito di sacrificio e la loro abnegazione.
Inoltre l’ANAS fa sapere che alle ore 13.00 è stata eliminata la deviazione a Polla sulla Statale 19 ter, aprendo, così, al traffico anche il tratto della Salerno-Reggio Calabria tra Polla e Sicignano degli Alburni. Sulla carreggiata nord, gli utenti potranno usufruire di due itinerari alternativi: l’autostrada A3 oppure la Statale 19 ter e la Basentana, con rientro sulla Salerno-Reggio Calabria a Sicignano degli Alburni.

Ad Acri alcune frazioni isolate. Ancora chiuse le scuole.

31/01 Alcune frazioni del comune di Acri continuano ad essere in difficolta' a causa delle neve che in alcuni punti ha superato il metro di altezza. Difficolta' si registrano anche per la circolazione stradale a causa del ghiaccio formatosi sulle carreggiate in seguito all' abbassamento della temperatura. Numerose sono state le chiamate al centralino dei carabinieri da parte degli abitanti delle frazioni di ''Piano D'Armice'', ''Policareto'', nella zona di ''Acquasila''. Per portare soccorso sono stati allertati i mezzi del comune e della Provincia. Il sindaco di Acri, Nicola Tenuta, poi, ha disposto anche per oggi la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado prolungando, cosi', il provvedimento che era stato adottato per venerdi' e sabato scorsi. L' iniziativa del sindaco Tenuta e' da mettere in relazione alle difficolta' nella viabilita' per le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Secondo quanto e' emerso da una verifica effettuata dai vigili urbani e dai tecnici della Provincia, la meta' delle strade e' difficilmente percorribile a causa del ghiaccio. In particolare e' ancora difficile la circolazione nelle contrade La Mucone, Area delle donne e Crista. Sono in corso verifiche per accertare se la situazione nel frattempo e' migliorata per valutare se e' possibile disporre per domani la riapertura degli istituti scolastici.

I carabinieri soccorrono 80 automobilisti bloccati nella neve a Corigliano

31/01 I carabinieri di Corigliano hanno soccorso, ieri sera, 80 automobilisti rimasti bloccati nelle colline di Corigliano Calabro, nelle localita' di 'Baraccone' e 'Simoneti', lungo la strada che porta in Sila, a causa della neve alta circa un metro. Con l'ausilio di tre 'campagnole' i militari sono riusciti a portare al sicuro gli automobilisti, trasferendoli in localita' 'Piana Caruso', dove sono stati rifocillati.

Commissario prefettizio al Comune di Tortora

31/01 Il prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, a seguito delle dimissioni di nove dei diciassette consiglieri comunali del Comune di Tortora, ha sciolto l'assemblea comunale i cui rappresenti erano stati eletti il 16 aprile del 2000. Il prefetto per l'ordinaria amministrazione ha nominato Maria Vercillo, vice prefetto aggiunto, commissario prefettizio fino alla ricomposizione degli organi ordinari.

Mediterraneo a rischio Tsunami

31/01 Per il rischio tsunami, il Mediterraneo e' identico all'Oceano Indiano. Ha lo stesso tipo di sismicita' e i fondali ugualmente profondi, le due caratteristiche da cui dipendono i maremoti. Lo rivela il mensile di scienza Newton nel numero di febbraio che contiene un dossier di 50 pagine sullo tsunami: secondo il periodico di Rcs, nel nostro mare anche un terremoto di intensita' inferiore a quello di Sumatra puo' formare onde di 10 metri, che in pochi minuti raggiungerebbero le coste. Newton ha intervistato Stefano Tinti, professore di Geofisica dell'Universita' di Bologna, secondo il quale ''la dinamica di uno tsunami dipende dalla profondità del mare nel punto in cui si sviluppa, e in alcune zone il Mediterraneo e' profondo 3000- 4000 metri, proprio come l'oceano al largo delle coste di Sumatra''. ''La zona piu' pericolosa del Mediterraneo - prosegue Tinti, secondo quanto anticipato da Newton - e' a Sud di Creta. E' un' area di subduzione, dove i margini di due placche si incontrano e si sovrappongono, la stessa situazione che ha dato origine al maremoto di Sumatra. In passato questa zona e' stata teatro di terremoti di intensita' fino a magnitudo 8''. Un'altra faglia pericolosa e' situata al largo delle coste di Gibilterra, al confine tra il Mediterraneo e l'Atlantico, dove si sviluppo' nel 1755 lo tsunami che devasto' la citta' di Lisbona. Secondo Andrea Argnani, ricercatore di geologia marina dell'Istituto di Scienze marine del Cnr di Bologna, ''le coste italiane a rischio tsunami sono quelle della Sicilia orientale e della Calabria meridionale. In queste zone, gia' in passato si sono verificati eventi catastrofici, come il maremoto del 1693, che devasto' Catania e provoco' 70.000 vittime, il sisma piu' violento registrato in Italia in epoca storica''. Al momento, sottolinea Newton, la rete sismica nazionale italiana e quelle degli altri Paesi del Mediterraneo dispongono di sismografi in grado di rilevare le scosse, ma non di strumenti per segnalare l'arrivo di un'onda di maremoto. Anche se recentemente l'Istituto nazionale di Geofisica ha annunciato un progetto in tal senso. Oltre alle faglie sismiche, cosi' riporta il dossier di Newton, anche i vulcani sottomarini e quelli a ridosso del mare sono una potenziale sorgente di tsunami. Il rischio e' rappresentato sia dai vulcani ancora attivi sia da quelli ormai spenti, la cui struttura indebolita dall'erosione puo' franare in mare. I geologi hanno rinvenuto prove di tsunami devastanti scatenati da eruzioni dell'Etna e del Vesuvio. Negli ultimi anni, i ricercatori dell'Istituto di Scienze marine del Cnr hanno studiato a fondo due vulcani sottomarini, situati sul fondale del Tirreno, a Nord di Ustica: il Marsili, un gigante lungo 65 chilometri, largo 40 e alto piu' di 3.000 metri, e il Vavilov, lungo 40 chilometri, largo 15 e alto 2.800 metri. Sono entrambi vulcani antichi, il primo ha un milione di anni, il secondo quattro, ma sono ancora attivi. Per di piu', la loro struttura e' instabile. Le pendici e i vecchi condotti di alimentazione rischiano di collassare come e' gia' accaduto ripetutamente in epoca preistorica. Lo spostamento di tali masse sotto il mare provocherebbe onde ben piu' alte di quelle scatenate da un terremoto.

A Taranto convegno sulle minoranze Arbresh

31/01 Il rapporto tra le realta' culturali del Mediterraneo e le minoranze linguistiche in Italia sara' il tema in discussione nel convegno nazionale dedicato alle 'Minoranze etnico-linguistiche e Mediterraneo', in programma a Taranto il 2 febbraio prossimo, nel castello Aragonese. Nel corso dei lavori - informano gli organizzatori - si parlera', in particolare, della comunita' Arbereshe, la comunita' italo-albanese. Ne da' notizia un comunicato. L'iniziativa e' stata organizzata dal ministero per i beni culturali-Comitato nazionale per la valorizzazione delle culture minoritarie, dal Comune di Taranto, dall' Iral (Istituto di ricerca per l' arte e la letteratura) e dall' associazione dei calabresi di Taranto 'Leonida Repaci'. In occasione del convegno, nel Castello Aragonese sara' inaugurata una mostra sulla storia e le tradizioni italo-albanesi con una sezione dedicata in particolare alla 'Arberia' ionica. Il Comitato nazionale per la valorizzazione delle culture minoritarie - conclude la nota - ha avviato una ricerca sul concetto di 'etnia' e un censimento delle 12 comunita' contemplate dalla normativa sulle tutela e valorizzazione del patrimonio delle minoranze.

L’ass. Stillitani promette tempi certi per la riforma sui trasporti

31/01 ''L'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge regionale 36 del 30 dicembre 2004 consentira' alla Calabria di attuare in tempi certi la parte finale della riforma del trasporto pubblico locale''. Lo ha detto l' assessore regionale ai Trasporti, Francescantonio Stillitani, secondo il quale ''i nuovi termini di scadenza e le semplificate procedure per l'approvazione dei servizi 'minimi', cioe' indispensabili a garantire la mobilita' pendolare, consentono oggi di ridisegnare una nuova rete di trasporto pubblico che assicuri al territorio servizi adeguati a soddisfare le esigenze di mobilita' dei lavoratori, degli studenti, di chi si deve recare nelle strutture ospedaliere o presso gli uffici pubblici e, infine, anche di chi si muove per turismo''. ''E' questo - ha aggiunto Stillitani - l' ultimo obiettivo di legislatura prefissato al momento della mia assunzione della delega regionale ai trasporti. Quest' ultima attuazione consentira' agli enti locali di assumere il ruolo di protagonisti del trasporto regionale tramite la configurazione delle reti provinciali che, secondo la recente normativa da me presentata al Consiglio regionale, dovranno essere approvate dalle Province entro il 2005 unitamente ai piani provinciali di bacino''. Stillitani rileva inltre come ''la Calabria sia ormai entrata nella fase finale del riforma nazionale del trasporto pubblico e guarda con ottimismo al nuovo sistema di affidamento delle autolinee tramite procedure concorsuali. Infatti l' avere elevato il livello di qualita' del trasporto regionale tramite la sostituzione di tutti gli autobus con piu' di 15 anni di anzianita' e l' avere accorpato le aziende minori in soggetti con piu' elevata capacita' produttiva consentono di fornire agli utenti un servizio di trasporto allineato agli standard europei e, soprattutto, evitera' che, al momento dell' affidamento dei servizi tramite gara, la Calabria sia colonizzata da aziende estere fino a questo momento piu' competitive nella qualita' dei servizi offerti''. A tutto cio' per Stillitani va aggiunto poi ''il rinnovo dell' intero parco ferroviario di Trenitalia nel 2004 su tutti i servizi ferroviari regionali e la prossima attivazione di un servizio di controllo satellitare su tutti i servizi pubblici automobilistici e che concorreranno a portare la Calabria tra le committenti regionali piu' avanzate nel trasporto pubblico e realizzare in concreto un sistema di trasporto integrato che concorra allo sviluppo sociale ed economico della regione''.

L’Afor avrà un suo albo fornitori

31/01 L' Afor avra' un suo albo dei fornitori, che nei prossimi giorni verra' pubblicato sui maggiori quotidiani regionali, oltre che sul Bur della stessa Regione Calabria. Ad annunciarlo e' stato il presidente dell' Azienda forestale regionale, Francesco Macri'. ''Si tratta - ha sostenuto - di un importante strumento che facilitera' una sana e corretta gestione amministrativa dell' azienda in quanto ci consentira' di agire con la massima trasparenza nelle gare di appalto e quindi nella scelta delle relative forniture. Questa iniziativa s' inserisce, comunque, in un contesto ancora piu' ampio finalizzato al raggiungimento di un efficientamento amministrativo da perseguire attraverso la centralizzazione e quindi l' ottimizzazione della spesa. Tale processo e' stato gia' avviato grazie non solo alla realizzazione dell'albo dei fornitori, ma anche all' adozione di una lunga serie di provvedimenti interni''. La prima iniziativa e' stata realizzata sul piano dei controlli, delle verifiche e della riorganizzazione interna della struttura. ''E' stata avviata, infatti - ha aggiunto Macri' - una possente azione di ricognizione documentale sul sistema dell' impianto contabile con particolare riguardo agli anni 2003 e 2004, che attualmente e' ancora in corso. Ma soprattutto ci siamo preoccupati di istituire quei servizi e quegli uffici prima inesistenti e senza i quali la nostra azione di risanamento aziendale non potrebbe produrre alcun risultato''. Gli uffici di nuova costituzione sono l' ufficio controllo di gestione, il provveditorato ed economato, l' ufficio gare, quello legale e del personale. ''Tutti questi servizi - ha sostenuto Macri' - faranno capo ad una direzione amministrativa, anche questa di recente istituzione, la cui responsabilita' e' stata affidata ad un professionista di provata esperienza''. E sempre in questa ottica rientra la riorganizzazione degli uffici provinciali ''realizzata attraverso la costituzione in seno alla direzione generale di un apposito servizio che dovra' coordinarne le attivita' oltre che a sviluppare un serio programma di riassetto funzionale al fine di garantire una maggiore qualita' delle progettazioni di tutela e difesa del territorio''. Oltre al riassetto organizzativo interno, sono state avviate anche alcune iniziative finalizzate a favorire una maggiore produttivita' aziendale sul fronte della forestazione ''con la costituzione - ha affermato Macri' - di una filiera del legno per la valorizzazione e l' utilizzo produttivo dei boschi'' su quello delle foreste ''con una migliore pianificazione delle attivita' di gestione della fauna, dei boschi e dei vivai. Infine - ha concluso il Presidente Afor - va ricordata l' importante convenzione siglata nelle scorse settimana con l' Agea, grazie alla quale la nostra Azienda sara' dotata di tutte le strumentazione necessarie per garantire un censimento certo e un controllo immediato di tutto il patrimonio gestito''.

Ancora neve, continua l’emergenza. E' nevicato anche in città.

30/01 E' ancora stato di allerta in Calabria per le condizioni di maltempo che persistono su tutta la regione. La situazione piu' difficile si registra in provincia di Cosenza, dove le nevicate, cominciate la scorsa notte, sono riprese ancora piu' intense nella tarda mattinata, provocando disagi e difficolta' nella circolazione. Le abbondanti nevicate hanno provocato problemi soprattutto in alcune localita' interne. La sala operativa di Cosenza della Protezione civile regionale, in coordinamento con la Prefettura, l' Anas e l' Amministrazione provinciale, ha dovuto far fronte a decine di richieste di soccorso. L'autostrada A/3, riaperta in mattinata, sta funzionando regolarmente, ora meglio assistita dall'ANAS. Rimane l'obbligo di catene a bordo. Il presidente Pozzi, presente sul posto, ha diretto tutte le operazioni ''Siamo riusciti da soli, contro ogni previsione ha sottolineato Pozzi - a riaprire totalmente l'autostrada, mantenendo fede ad una parte importante del nostro lavoro: gestire e curare la manutenzione della rete stradale''. A causa dei cantieri per i lavori di ammodernamento dell'autostrada resta in vigore la deviazione, preesistente alla nevicata, in direzione nord, a Polla, dove si procede per la Statale 19 ter e poi per la Basentana, rientrando in autostrada a Sicignano degli Alburni. I problemi si sono registrati sia sul Pollino che in Sila. La neve ha bloccato la transitabilita' di molte strade e numerosi centri, come Laino Borgo e alcune frazioni di Tortora, sono rimasti isolati per alcune ore. Sono stati istituiti dei servizi di emergenza per soccorrere alcune persone che avevano necessita' di sottoporsi a dialisi e che sono state accompagnate in ospedale con l' utilizzo di fuoristrada. E' stato inoltre necessario intervenire con urgenza in alcuni comuni, per eliminare le situazioni di pericolo provocate dal sovraccarico di neve sui tetti delle case. Ampi tratti della 107 Silana-Crotonese, che attraversa il cuore della Sila cosentina, sono percorribili soltanto con catene. Situazioni di particolari difficolta' si registrano tuttora a Camigliatello Silano ed a San Giovanni in Fiore. Ha nevicato abbondantemente anche a Cosenza città, dove comunque non si sono registrate situazioni di particolare difficolta'. A Rende, comune dell'aera urbana cosentina, la gara di calcio Rende-Gela è stata sospesa. Nel reggino, vibonese e catanzarese le difficolta' le hanno create la pioggia e il vento, mentre nel cosentino sono stati la neve ed il ghiaccio a provocare i maggiori problemi. In alcuni centri, soprattutto della provincia di Cosenza, e' mancata l' energia elettrica. Le maggiori difficolta', in questo senso, si sono registrate in alcune frazioni di Tortora. Il sindaco, Pasquale Rampoglia, ha chiesto l' intervento urgente dell' Enel per fare installare dei gruppi elettrogeni. Per consentire il trasporto degli impianti sono intervenuti i mezzi dell' Anas, che hanno sgombrato della neve le strade di collegamento con le frazioni. (Lo speciale sulla giornata di oggi)

Il parroco di Acquaro: “Non mi spaventano le bombe”

30/01 ''Non mi spaventano gli attacchi con le bombe da parte della criminalita', che colpisce nel buio e lavora per intimorire una comunita' intera''. Lo ha detto don Mario Fusca, parroco di Acquaro, commentando, nel corso dell' omelia pronunciata durante la messa di oggi, l' intimidazione compiuta nella notte tra venerdi' e sabato scorsi che ha avuto come obiettivo indiretto lo stesso sacerdote. Ignoti, infatti, hanno lasciato una bomba inesplosa davanti alla chiesa del paese. Poco prima, presumibilmente le stesse persone, sempre ad Acquaro, avevano compiuto un attentato dinamitardo contro la sede della Cgil. ''L' attentato contro la nostra chiesa e' un attentato contro tutta la comunita''', ha detto don Mario Fusca, esortando le famiglie ''a lavorare sui figli, sin da piccoli, per farli incontrare con i valori della legalita'. Questo perche' e' nella famiglie e nella scuola che si puo' svolgere l' opera educativa piu' efficace''. Il sacerdote ha anche invitato il sindaco, Mario Crupi, che ha assistito alla funzione religiosa, e l' intera cittadinanza ''ad essere vicini alla chiesa ed al loro parroco in un momento cosi' delicato che coinvolge l' intero paese''. A conclusione della funzione religiosa lo stesso sindaco Crupi e molti fedeli hanno espresso la loro solidarieta' al parroco. Il primo cittadino, in particolare, si e' detto ''estremamente sconcertato'' per l' accaduto, ''anche perche' - ha aggiunto - quella contro la chiesa e' stata un' intimidazione simile a quella compiuta ai danni del Comune subito dopo la mia elezione''.

Chiaravalloti: “La richiesta dei Bronzi per le Olimpiadi del 2006 ci riempie d’orgoglio”

30/01 ''La Calabria ha tesori straordinari e non puo' che inorgoglirci la richiesta del presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, di poter esporre uno dei Bronzi di Riace alla grande mostra sulla cultura e l'arte italiana che si sta organizzando a Torino in occasione delle Olimpiadi 2006''. Lo ha detto, secondo quanto riferisce una nota del portavoce, il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. ''La Calabria - ha aggiunto Chiaravalloti - vuole essere e contare sempre di piu' in Italia. L' attenzione guadagnata con merito e i risultati gia' conseguiti evidenziano una terra operosa ed onesta. Non e' solo l' immagine cresciuta, ma le azioni concrete compiute in questi anni hanno consentito alla Calabria un guadagno netto rispetto ai tanti parametri negativi del passato. I Bronzi di Riace sono patrimonio nazionale, se non universale, e come tali sono gestibili dal Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali. Indubbiamente si tratterebbe per la Calabria di un' occasione straordinaria sul piano promozionale''.

Anche la Calabria nella manifestazione “Sanremo in fiore 2005”

30/01 ''C'era anche un pezzo di Calabria nella manifestazione 'Sanremo in fiore' 2005 che nella cittadina ligure ha descritto con carri allegorici ricolmi di fiori alcune regioni italiane''. Lo riferisce una nota del portavoce della presidenza della Giunta regionale. ''L' iniziativa - prosegue la nota - trasmessa in diretta su Raiuno con il programma 'Lineaverde', ha visto sfilare per le strade di Sanremo 14 carri allegorici legati ad altrettante localita' liguri, abbinate a 14 regioni italiane. Naturalmente Sanremo rappresentava la Liguria. Ha vinto la cittadina di Cipressa (Imperia) abbinata al Trentino Alto Adige. Particolarmente apprezzata la Calabria, raccontata da Riva Ligure, dove risiedono, cosi' come in tante altre localita' rivierasche, molti oriundi. Il carro accompagnato dal gruppo folcloristico di Lazzaro (Reggio Calabria) rappresentava la caratteristica pesca al pescespada, disegnando in stile la regione con le cinque province legate a caratteristiche composizioni floreali. Per la composizione sono serviti oltre 30 mila fiori freschi, tra cui garofani, astromerie, margherite, lilium, rose, gerbere e altri di mille colori''.

Continua a nevicare. A/3 riaperta. La procura di Cosenza apre un inchiesta.

29/01 E’ stata riaperta poco dopo la mezzanotte l’autostrada A/3 dopo che il Presidente Pozzi, di persona nel pomeriggio, ha fatto un sopralluogo sul posto ed ha firmato l’ordinanza che decretava l’apertura della corsia sud tra Sicignano e Sibari, il tratto chiuso da tre giorni. ''L' Anas non ha nulla da addebitarsi o da recriminare'' ha detto Pozzi. ''I miei uomini sono stati bravissimi. Sono tre giorni che stanno lavorando con un grande spiegamento di mezzi,di volonta', capacita', competenza e professionalita'. E non esagero in tutti questi termini. Non mi riguardano le polemiche - ha concluso - mi interessa di garantire l' agibilita' e svolgere il mio ruolo di presidente dell' Anas''. Sullo stesso tono le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Berlusconi che ai giornalisti ha dichiarato “''non credo che il governo abbia alcuna responsabilità. . Le opposizioni - ha detto Berlusconi sulla richiesta di dimissioni del Ministro Lunardi da parte dell’opposizione - chiedono sempre le dimissioni di qualcuno. Ma non credo che il governo abbia responsabilita' alcuna sulla vicenda''. Ma in tutta questa vicenda c’è finalmente qualcuno che vuole vederci chiaro. La Procura della Repubblica di Cosenza , infatti, ha deciso di avviare una inchiesta per accertare eventuali responsabilita' per quanto accaduto sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria con centinaia di automobilisti e camionisti bloccati per giorni tra la neve. A disporre l' apertura di un fascicolo e' stato il procuratore della Repubblica, Alfredo Serafini. A Cosenza ha sede l' ufficio dell' Anas preposto all' autostrada Salerno-Reggio Calabria. La localita' dove, in Calabria, l' autostrada e' stata chiusa, Sibari, invece, territorialmente rientra sotto la competenza della Procura di Castrovillari. Intanto. Mentre continua nevicare e di mezzi dell’ANAS continuano a tenere sgombra la strada, il traffico e' tornato a essere regolare sia in direzione sud che in direzione nord. Lo rende noto la stessa Anas. Svariate centinaia di camion transitano sull'A3 in direzione nord scortati dalle squadre Anas e dalla polizia stradale. Continua a nevicare ma l'attivita' degli spazzaneve consente una viabilita' regolare. Tutta l'autostrada e' aperta al traffico in direzione sud, mentre in direzione nord e' prevista l'uscita obbligatoria a Polla dove si imbocca la statale 19 Ter, poi la Basentana e infine si rientra in autostrada a Sicignano degli Alburni. Ma le polemiche non si sono placate affatto, visto il peggiorare della situazione e la contemporanea situazione di emergenza creatasi in Basilicata dove cominciano i problemi per alcuni centri oramai isolati dalla neve. (Lo speciale con i commenti)

La protezione civile invita a non mettersi in viaggio

29/01 La Protezione Civile invita gli automobilisti a non mettersi in viaggio ''se non in caso di effettivo bisogno e di montare le catene sui propri veicoli o utilizzare i fuoristrada per percorrere ogni tipologia di rete stradale''. Le condizioni metereologiche al Sud continuano infatti ad essere pessime.Per l'intera giornata di domani si prevede il persistere di nevicate abassa quota e, localmente, in pianura su Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata, Puglia, Molise e Marche. Le nevicate, in particolare nella prima parte della giornata, potranno risultare diffuse ed abbondanti sulle Marche meridionali, sull'Abruzzo, sul Molise, sul nord della Puglia, sulla Basilicata e sulla Calabria settentrionale.

Ad Acquaro bombe contro la CGIL e la chiesa matrice.

29/01 Ignoti la scorsa notte hanno compiuto un attentato dinamitardo contro la sede della Cgil di Acquaro, nel vibonese. Lo scoppio dell' ordigno, collocato davanti l' ingresso della sede, ha provocato danni al portone e mandato in frantumi i vetri della sede del sindacato e di alcune abitazioni vicine. L' attentato e' stato fatto utilizzando un ordigno di medio potenziale,
confezionato con polvere da sparo compressa e collocato a breve distanza dal portone della sede della Cgil. Secondo quanto ha riferito la Digos della Questura di Vibo Valentia, che sta collaborando alle indagini che vengono condotte dai carabinieri, il portone della sede del sindacato non e' stato danneggiato. Sono andati pero' in frantumi, a causa dello spostamento d' aria provocato dall' esplosione, i vetri delle finestre della sede della Cgil e di alcune abitazioni. Secondo quanto e' emerso dalle prime indagini, l' attentato sarebbe da collegare a contrasti politico-amministrativi di natura locale che si trascinano da tempo. Due anni fa, tra l' altro, sempre ad Acquaro, contro la stessa sede della Cgil era stato compiuto un altro attentato, in quel caso di natura incendiaria. La Digos, in merito all' attentato della scorsa notte, ha sentito il segretario provinciale di Vibo Valentia della Cgil, Raffaele Mammoliti, ed il sindaco di Acquaro, Mario Crupi, dei Ds. A due passi dalla sede della CGIL gli agenti hanno trovato un ordigno inesploso di basso potenziale davanti alla chiesa del paese, dedicata a Santa Maria de Latinis. La bomba, confezionata con polvere da sparo, era collegata ad una miccia che, secondo quanto e' emerso dalle indagini, non e' stata accesa dagli attentatori. Secondo la Polizia, l' episodio sarebbe collegato all' attentato contro la sede della Cgil, per il quale e' stato utilizzato un ordigno dello stesso tipo di quello trovato davanti alla chiesa. I due episodi, inoltre, a detta degli investigatori, si collegherebbero allo stesso movente, legato a contrasti di natura politico-amministrativa di carattere locale.
Per Loiero ''Si comincia a respirare in Calabria, a due mesi dal voto regionale, un preoccupante clima di intimidazioni nei confronti delle istituzioni e della politica''. ''E' di oggi la notizia di due bombe: una esplosa la scorsa notte ad Acquaro, davanti alla sede della Cgil, con danni alle vicine abitazioni; l' altra trovata stamani, sempre a Acquaro, davanti al portone di una chiesa. Due significativi avvertimenti che seguono a soli due giorni le quattro pallottole recapitate al segretario dei Ds di Vibo Valentia, Franco De Luca, insieme alle minacce di morte a Crotone contro Sergio Iritale, altro esponente dei Ds. E' evidente il tentativo meschino di instaurare un clima di paura con l' obiettivo di allontanare la gente dalle urne. E fa riflettere che nel mirino di chi cerca di seminare terrore ci siano la Chiesa ed esponenti della sinistra. Ma la Calabria non e' l' Iraq e, nonostante le intimidazioni, sapremo affrontare questa non facile campagna elettorale con grande partecipazione e con forte impegno democratico. Occorre che tra i due schieramenti si apra un serrato confronto programmatico sui tanti problemi di un territorio che cinque anni di malgoverno non solo non hanno risolto, ma hanno addirittura acuito''.

Per il commissario regionale di Rifondazione, Stefano Zuccherini si tratta dell’apice di una spirale di terrore: “Gli attentati contro la Camera del Lavoro e la Chiesa matrice di Acquaro rappresentano l' apice della continua spirale terrorizzante che sta interessando il territorio della provincia di Vibo Valentia'' ''Si tratta - sottolinea Zuccherini - di una serie di episodi gravi e inquietanti che hanno lo scopo di scatenare la paura, di colpire i presidi democratici come le camere del lavoro e i luoghi di culto che sono anche luoghi di socializzazione e partecipazione. Abbiamo l' impressione che non tutti hanno colto la gravita' del momento che sta attraversando la provincia di Vibo e l' intera Calabria. Una regione che deve fare i conti con la pervasivita' e la violenza della mafia e l' insipienza di un governo nazionale che nulla ha fatto per potenziare gli strumenti e gli organici dei tribunale e di tutti gli organi deputati alla lotta alla criminalita' organizzata''. A giudizio di Zuccherini, infatti, ''si e' preferito, in questi anni, far finta di non vedere. Si e' criminalizzato l' immigrato - ha aggiunto - e si e' legiferato per provvedimenti tesi a risolvere i guai giudiziari di noti esponenti del centrodestra. Condizione essenziale perche' non si ripetano episodi come quello che ha colpito la comunita' di Acquaro e' ricercare la verita' su cio' che e' avvenuto e avviene in quel territorio. Si tratta, dunque, di uscire dalla dimensione della mera denuncia e della semplice testimonianza e per fare questo e' indispensabile riflettere sulla storia recente di quella provincia non come atto di conservazione di una memoria scomoda per tanti, ma come necessita' per il presente e per il futuro''. ''Per noi - conclude Zuccherini - e' prioritaria la battaglia, che chiaramente si intreccia con la battaglia contro i poteri criminali, per il controllo pubblico dei finanziamenti pubblici alle imprese che producono solo l' arricchimento illecito di pochi soggetti senza creare lavoro stabile e qualificato''.
Per il segretario della Commissione parlamentare antimafia, Donato Veraldi, è stato raggiunto il massimo della tracotanza. ''Sono giorni difficili per la Calabria ed alla perdurante situazione della A3 si aggiunge, ancora una volta, la recrudescenza degli attentati contro sedi di associazioni e movimenti sindacali ed ancor piu' drammaticamente addirittura contro i luoghi di culto questi ultimi, fino ad oggi, non oggetto di attentati''. ''Se la sfida dei poteri criminali - ha proseguito Veraldi - tocca, per l' efferatezza del gesto poiche' e' stato utilizzato esplosivo, anche i luoghi sacri vuol dire che la sfida ha raggiunto il massimo livello di tracotanza e pericolosita'. Se fino ad ieri esponenti di punta del sindacato, e mi riferisco a Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl della Calabria, ponevano la battaglia per la legalita' come elemento di fondo per un nuovo Governo regionale e precondizione per il riscatto della nostra Regione oggi, innanzi a eventi gravissimi e concomitanti, occorre una mobilitazione straordinaria delle Istituzioni ed una risposta non ordinaria dello Stato democratico che deve far sentire, in Calabria e nel Mezzogiorno, la sua presenza forte e determinata mobilitando tutte le energie di cui dispone per fronteggiare un' emergenza criminale che ormai non puo' essere tollerata e che e' incompatibile con una condizione di normalita' civile e democratica''. ''Anche in questo caso - ha concluso Veraldi - ci attendiamo subito dal Governo e dal Ministro dell' Interno risposte non evasive e concrete azioni che restituiscano serenita' e certezza ai cittadini che devono avvertire la presenza dello Stato e la sua capacita' di prevenzione e di repressione''.
P er il segretario generale della Cgil Calabria, Fernando Pignataro."L' ordigno esploso la notte scorsa davanti alla sede della Cgil di Acquaro, nel vibonese, e quello ritrovato davanti alla chiesta dello stesso paese, sono la dimostrazione di una escalation che non si ferma piu' nella provincia di Vibo dove c' e' una vera e propria emergenza criminalita'''. ''Criminalita' - ha aggiunto Pignataro - che sempre piu' nei propri attentati e' mirata a colpire i centri e le istituzioni, le associazioni che si battono per la legalita' e che sono rimasti i veri baluardi di difesa della democrazia e della vivibilita' di quel territorio: la Chiesa, guarda caso, subito dopo il documento dei vescovi dei giorni scorsi; la Camera del lavoro ed il sindacato dopo l' iniziativa fatta proprio a Vibo sulle questioni della criminalita' e dopo il passaggio della carovana contro le mafie e l' intervento forte del sindacato''. ''Mi pare che sia ben definito - ha proseguito Pignataro - l' attacco di una criminalita' sempre piu' pervasiva che vuole occupare il territorio, che vuole governare in modo diretto e senza intermediari, che vuole fare un' azione forte di intimidazione proprio per tentare di non far passare una logica di legalita' che, invece, si deve affermare con forza, con una forte unita' di queste istituzioni ed associazioni, ma tentando di portare anche una forte tensione sociale''.

Corte dei Conti: “Le opere incompiute sono fonte di sprechi e procurano danni all’ambiente e all’erario”

29/01 "L'indebita percezione di contributi pubblici e' in Calabria un fenomeno di portata eccezionale, giacche' sovente questi finanziamenti non vengono indirizzati verso lo scopo per il quale sono stati concessi, con conseguenti sprechi di denaro, segnatamente, nel settore delle grandi opere". Lo ha denunciato il procuratore regionale della Calabria della Corte dei Conti, Cristina Astraldi De Zorzi, nella relazione tenuta per la cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2005. Il procuratore, nel corso della seduta, tenuta nella nuova sede della Corte dei Conti a Catanzaro, sotto la presidenza di Domenico Oriani, ha sottolineato "alcuni fenomeni patologici largamente diffusi in Calabria. Uno degli aspetti maggiormente appariscenti di danno erariale - ha detto il procuratore - e' quello che si ricollega alle opere pubbliche inutilizzate, oppure a quelle non ultimate o, comunque, non funzionanti. In tal caso si realizza un duplice nocumento, il primo costituito dallo scempio ambientale per la presenza di scheletri di cemento o di edifici o di opere pubbliche abbandonate, il secondo concretante il vero e proprio danno erariale patrimoniale, cioe' l'importo speso dalle autorita' calabresi per il finanziamento e la costruzione dell'opera pubblica, cui non e' corrisposta utilita' alcuna, ne' per l'amministrazione, ne' per la comunita' amministrata. Duole constatare come tale fenomeno - ha proseguito il procuratore De Zorzi – sia particolarmente diffuso nella regione Calabria, ove spesso viene programmata la costruzione di un'opera pubblica solo al fine di ottenere finanziamenti pubblici nazionali o comunitari, e, una volta ottenuti, il completamento dell'opera viene abbandonato". "Mi duole ancor di piu' dover constatare - ha poi sottolineato il procuratore regionale della Corte dei Conti - che spesso e' accaduto che il magnifico paesaggio della Calabria appaia deturpato dalla presenza di edifici di cui sono visibili, soltanto, le fondamenta o lo scheletro di cemento, ovvero di edifici, strade, ponti, scuole, abbandonati in stato di totale rovina, sopraddatti dalla vegetazione e divenuti inservibili. Appare doveroso, quindi, richiamare l'attenzione delle amministrazioni regionale e locali, affinche' adottino ogni misura diretta a ridurre il fenomeno ed a garantire la salvaguardia della tutela ambientale del territorio". Il procuratore, infine, ha segnalato un altro fenomeno presente in Calabria ma, verosimilmente, diffuso anche nella ltre regioni italiane. "Si tratta - ha detto - della cattiva gestione del patrimonio immobiliare destinato all'edilizia residenziale e pubblica, che ha dato luogo alla formazione di ingenti morosita' a causa della mancata, o parziale, riscossione dei canoni di locazione. La perdita di redditivita' degli immobili si traduce, inevitabilmente, in una minore entrata per l'amministrazione e per l'ente pubblico, incidendo sul bilancio. E' noto che le mancate entrare, al pari delle spese illegittime, costituiscono danno erariale. Ed il fenomeno - ha sottolineato Cristina Astraldi De Zorzi - e' tanto piu' grave qualora, come nella regione Calabria, sia particolarmente elevato il numero delle amministrazioni che si trovano in dissesto finanziario originato dalla mancata riscossione delle entrate, alle quali suppliscono con il ricorso all'indebitamento".

Ass. Mirigliani: “Un potere forte non vuole la Cittadella regionale”

29/01 ''C' e' un potere forte che non vuole che sia realizzata la Cittadella regionale''. A sostenerlo, in una nota, e' l' assessore regionale all' Urbanistica, Raffaele Mirigliani. ''La questione, soprattutto per l' opinione pubblica - aggiunge Mirigiliani, potrebbe essere racchiusa nella seguente domanda a chi si oppone al progetto della Cittadella: volete o no che la citta' abbia una decorosa sede degli uffici regionali, con la quale si economizzano circa venti miliardi di vecchie lire all' anno di fitti e, soprattutto, si eliminano i ben piu' imponenti pregiudizi sulla dislocazione degli uffici? Certo si puo' discutere. Ma cavillare o marciare contro aprioristicamente non significa certo fare l' interesse pubblico. Al di la' di tale domanda, per le funzioni che esercito, debbo rettificare alcune errate e strumentali posizioni. La conformita' urbanistica va esaminata in relazione allo strumento urbanistico e non in base al progetto della societa' Hermes, che a suo tempo fu contemplato nell'accordo di programma, reso necessario per variare la destinazione d' uso del terreno, originariamente agricolo, poi trasformato in edificatorio per un progetto integrato non realizzato e infine trasformato in direzionale a seguito dell' accordo di programma. Quello che conta e' che il nuovo piano regolare ha normato la zona come direzionale, con tutte le delimitazioni e i parametri relativi, che il progetto rispetta, anche se si discosta architettonicamente da quello Hermes''. ''Ai corti di memoria, relativamente ai rapporti con la stessa societa' Hermes - afferma ancora Mirigliani - ricordo che un prima ipotesi convenuta di acquisto di bene futuro si rivelo' non giuridicamente percorribile, sicche' si passo all' acquisto del suolo per realizzare la cittadella con un progetto finanza. Ma anche tale ipotesi, come risulta dagli atti della causa, non si rilevata realizzabile. La Regione e' passata quindi alla realizzazione diretta, dopo aver acquisito il finanziamento dell' opera. In tale nuovo assetto, non era certo possibile avvalersi del progetto Hermes. Per il resto e soprattutto per l' illustrazione del nuovo progetto e della viabilita' di collegamento tra la citta' e Germaneto e la strada dei due Mari, mi riservo di indire un pubblico dibattito non appena sara' pronto il progetto definitivo''. Avevo gia' anticipato che nuovi strali sarebbero stati diretti contro la mia persona anche per la Cittadella. Non sono affatto turbato. Ho fatto e faro' anche in questo scorcio di legislatura regionale tutto quello che era umanamente possibile anche al riguardo e non spero che nessuno mi potra' tacciare di ignavia. Lascio ai Soloni, ambivalenti ( pubblico-privato) le trasversali contestazioni palesi o sotterranei, non certo disinteressate ispirate al ben pubblico.

Corte dei Conti: “Cresce in Calabria il bisogno di Giustizia”

29/01 Ammontano a 2.061 le vertenze aperte, nel 2004, dalla Procura regionale della Corte dei Conti della Calabria: di queste 827 hanno riguardato l' Amministrazione statale, 1.086 quella regionale e locale e 148 le aziende sanitarie locali. Il dato e' emerso dalla relazione svolta dal procuratore regionale Cristina Astraldi De Zorzi in occasione dell' inaugurazione dell' anno giudiziario. ''L' elevato numero di vertenze aperte nel 2004 - ha sottolineato Astraldi De Zorzi - e' indice di un bisogno di giustizia cui la Procura deve essere posta in grado di rispondere con tempestivita', rigore ed efficacia. Alla fine del 2004 risultavano pendenti 1.147 vertenze, di cui 208 riguardanti l' amministrazione statale, 807 quella regionale e locale e 132 quella sanitaria con una fortissima riduzione rispetto al 2003''. Alla sensibilita' della Procura verso il recepimento delle denunce da qualsiasi parte essere provengano, ha evidenziato il procuratore, fa da contraltare ''l' inosservanza dell' obbligo di denuncia di danni erariali da parte dei soggetti tenuti per legge''. Sotto la lente della magistratura contabile sono finite ''le indagini relative alle Aziende territoriali di edilizia residenziale pubblica; quelle relative ad illegittima percezione di indennita' di missione e rimborsi per uso auto proprie; mancata utilizzazione di immobili o di impianti di smaltimento rsu e depurazione; assegnazione di dipendenti a mansioni di livello inferiore e quelli relativi a nomine e revoche dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere. ''L' importo dei danni erariali accertati nel corso del 2004 - ha sostenuto Astraldi de Zorzi - e' stato di 74 milioni 647 mila euro. Le indagini avviate al 31 dicembre del 2004 sono 24, mentre quelle giacenti ammontano a 18 e quelle in corso a 13. In totale le archiviazioni sono state 8.409 e la motivazione piu' diffusa e' stata la mancanza di colpa grave e l' insussistenza del danno erariale''. Dalla relazione viene fuori, inoltre, che la Procura regionale ha emesso 105 inviti a dedurre di cui 23 riguardano l' amministrazione statale, 76 quelle regionali e locali e 6 quella sanitaria. In particolare, sono stati depositati 61 atti di citazione di cui 14 hanno riguardato lo Stato, 41 le amministrazioni regionale e locale, cinque le Asl e uno per un' istanza per resa di conto. L' incremento di produttivita' segnato dalla Procura di Catanzaro rispetto all' anno precedente, riporta la relazione, e' stato pari al 165%. Nello specifico, gli importi di danno richiesti con gli atti di citazione hanno raggiunto quota 32 milioni e 33 mila euro. Il procuratore, nella relazione, ha citato le indagini su ''affittopoli'' nel cui caso, ''la Procura - ha spiegato - ha convenuto in giudizio gli amministratori delle Aterp di Vibo e Crotone per la colposa omessa tempestiva riscossione dei canoni di locazione degli immobili. Sono state particolarmente significative le indagini relative al pagamento di canone eccessivo per la caserma del carabinieri e della direzione investigativa antimafia di Reggio e ai danni conseguenti all' alluvione del 2000 che ha interessato il campeggio Le Giare di Soverato''. Le richieste di documenti ed elementi istruttori sono state 1.613 rispetto alle 345 del 2003.''La fortissima ripresa - ha precisato il procuratore - e' dovuta sia alla necessita' di evitare l' inutile decorso dei termini prescrizionali riguardo a vertenze in precedenza non istruite, sia all' esigenza di procedere con tempestivita' e speditezza all' istruzione delle vertenze non appena vengono aperte ed assegnate a ciascun magistrato''. ''In materia di giudizi di pensioni - ha affermato Astraldi De Zorzi - nel corso del 2004 sono stati definiti, con sentenze di accoglimento, 325 giudizi di cui 121 di pensioni civili, 169 di pensioni militari e 35 di pensioni di guerra. Con sentenze di rigetto sono stati definiti, invece, 457 giudizi di cui 145 di pensioni civili, 217 di pensioni militari e 95 di pensioni di guerra. Lo scorso anno i giudizi pendenti erano 4.280 di cui 1.418 civili, 1.216 militari e 1.646 di guerra. I giudizi pendenti in materia pensionistica, a fine 2004, ammontano a 3.424, di cui 1.266 civili, 835 militari e 1.323 di guerra. I ricorsi sono stati 646 di cui 297 civili, 125 militari e 224 di guerra. A ruolo sono stati iscritti 2.100 ricorsi, e sono state emesse 174 ordinanze istruttorie. Relativamente ai conti giudiziali quelli pendenti alla fine del 2004 sono 10.997 di cui 3.947 erariali e 7.050 consuntivi degli enti locali, dei tesorieri e degli agenti contabili''. La relazione ha messo in evidenza l' attivita' di innovazione svolta che ha consentito lo smaltimento dell' arretrato permettendo la speditezza dell' azione giudiziaria. Il presidente del consiglio del' Ordine degli avvocati di Catanzaro Giuseppe Iannello ha espresso apprezzamento per i contenuti della relazione sottolineando la validita' dell' azione che ha portato allo smaltimento dell' arretrato in materia pensionistica. ''La crescita di bisogno di giustizia da parte dei cittadini non ci deve far dimenticare pero' che c' e' tanta gente che chiede una giustizia giusta e celere. Inoltre, - ha aggiunto - non deve esistere dubbio sul fatto che nelle azioni intraprese non ci sia attivita' persecutoria''. Alla seduta e' intervenuto anche il consigliere nazionale della Corte Angelo Buscema.

Oltre 1700 minori arruolati dalla mafia

29/01 Sono stati 1.721 i bambini, eta' media dieci anni e mezzo, arruolati dai clan mafiosi in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. A fornire questi dati sono i tabulati dei Tribunali per i minorenni su cui si e' discusso oggi a Bari nel corso di un convegno promosso dall'Associazione magistrati minorenni e famiglia e dalla Camera minorile di Bari. Tra gli intervenuti, il presidente del gruppo Abele don Luigi Ciotti e Nichi Vendola, candidato del centrosinistra alle prossime regionali in Puglia e, soprattutto, per anni componente della commissione antimafia. Secondo Vendola "l'antimafia in Italia e' stata negli ultimi anni la tela di Penelope, ha tessuto di giorno in termini soprattutto di repressione ed intelligenza militare, ma ha distrutto di notte quello che avrebbe dovuto invece continuare a tessere: l'antimafia sociale, la bonifica delle periferie, la cura delle persone".

Un minorenne arrestato a Cassano per l’accoltellamento del quindicenne

29/01 I carabinieri di Cassano hanno arrestato un quindicenne, A.D., con l' accusa di concorso in tentato omicidio aggravato in relazione all' accoltellamento di un giovane di 15 anni avvenuto il 21 gennaio scorso. I carabinieri, nei giorni scorsi, per lo stesso episodio avevano arrestato un altro minore, L.C., di 17 anni. Secondo l' accusa A.D. avrebbe procurato il coltello a F.B. istigandolo a compiere il gesto. Il quindicenne e' stato portato nel centro di prima accoglienza di Catanzaro.

Autocarro contro camion. Un morto a Cassano

29/01 Una persona e' morta ed un' altra e' rimasta ferita in modo grave in un incidente stradale accaduto lungo la strada provinciale Sibari-Lauropoli-Cassano, in prossimita' del quadrivio ''Caccianova''. La vittima e' un bracciante agricolo, Cosimo Carrieri, di 45 anni. Carrieri era alla guida di un motocarro che si e' scontrato con un camion. La persona ferita, Giancarlo Chiappetta, di 48 anni, viaggiava insieme a Carrieri a bordo del motocarro. Chiappetta e' stato ricoverato con prognosi riservata nell' ospedale di Taranto. I rilievi sul luogo dell' incidente sono stati fatti dai carabinieri, che sono interventi insieme ai vigili del fuoco. I militari, secondo quanto si e' appreso, hanno denunciato in stato di liberta', con l' accusa di omicidio colposo, il conducente

Corbelli chiede la riattivazione dello sportello antiusura della Provincia

29/01 La riattivazione dello sportello antiusura nell' ambito della Provincia di Cosenza e' stata chiesta con una mozione presentata dal consigliere provinciale Franco Corbelli, di Diritti civili, al presidente Mario Oliverio, e agli assessori al Bilancio e alle Politiche Sociali, Rachele Grossi Ciponte e Ferdinando Aiello. La proposta - e' scritto in un comunicato del leader di Diritti civili - si rifa' alla realizzazione di una iniziativa gia' posta in essere dalla precedente Giunta provinciale presieduta da Antonio Acri e poi accantonata. ''Il fenomeno dell' usura - precisa Corbelli - ha oramai assunto dimensioni allarmanti per come illustrato dagli esiti del rapporto Eurispes che individua nella pratica dell' usura uno dei piu' lucrosi interessi della criminalita' organizzata. Le inchieste giudiziarie degli ultimi giorni condotte dagli investigatori operanti nel cosentino ed in provincia hanno registrato un notevole aumento del numero di procedimenti aperti per fatti ed accadimenti riconducibili alla pratica usuraria''. A giudizio di Corbelli ''considerando che, a livello nazionale, negli ultimi nove anni ben 1.419 suicidi sono riconducibili alla disperazione di essere strozzati da un giro usuraio dal quale e' ben difficile uscire, si evince l' importanza di uno sportello di consulenza e tutela per chi e' soggetto ad usura onde poter usufruire delle leggi vigenti in materia, da localizzare presso gli uffici dell' Assessorato per i servizi sociali. Sede nella quale - sostiene ancora Corbelli - gia' operava negli anni scorsi lo sportello antiusura voluto dal presidente del tempo, Antonio Acri poi chiuso''. ''Lo sportello antiusura - conclude il leader di Diritti civili - dovra' operare in stretto collegamento con l' autorita' giudiziaria, con la chiesa e con le associazioni che nel nostro territorio da anni si occupano del fenomeno dell' usura''.

Ancora chiusa l’A/3, nei tratti aperti non transita nessuno. Evitare di partire in auto.

28/03 E’ ancora chiusa l’A/3 e nessuno sa dire quando potrà essere riaperta definitivamente. La Prefettura di Potenza, che è quella interessata al tratto più innevato ha comunicato nel pomeriggio prima la riapertura e poi la chiusura della strada. Ma nell’ultimo bollettino emanato non riusciva a dare una indicazione a quando la strada sarà di nuovo percorribile. In questa notte, in cui la neve continua a cadere, i mezzi dell’ANAS stanno cercando di mettere le cose a posto. Oggi sono arrivati anche le “frese”, quei mezzi sparaneve che liberano subito la carreggiata, a dare una mano d’aiuto. Di questi esemplari ne esistevano diversi modelli anche in Sila. Poi alcuni sono stati dirottati in Trentino e qui che c’è di nuovo emergenza si vive con strade intasatissime. In Sila la neve ha superato i due metri d’altezza. Per la precisione un metro e mezzo a Camigliatello e due metri e mezzo a Lorica e Botte Donato. Anche sulla Crocetta la neve è arrivata sui sessanta centimetri. Ma qui c’hanno fatto il callo. In Sila, con la tradizione del“maiali” che si fanno in questo periodo, anche per avere cibo in condizioni del genere, l’autonomia è più o meno assicurata. Ma come al solito molti centri rimangono isolati anche per giorni con la neve come unico scenario. Una situazione da terzo mondo. La stessa che stanno vivendo i poveri malcapitati che bloccati tra Polla, Atena Lucana, Lagonegro e Mormanno passano la terza notte chi in albergo, chi in scuole chi in palestre messe a disposizione dai comuni. Il vicepresidente del Consiglio Pollini ha porto le scuse del Governo. Non ci sono parole. Se per una nevicata bisogna assistere a questo scempio che pensare per fatti più gravosi? Nessun coordinamento degli aiuti, nessuno pronto a compiere il proprio dovere. Ma è troppo facile scaricare la colpa sulle vittime di questa incredibile avventura. Dire che i mezzi viaggiavano senza catene e non averli avvisati prima che si mettessero in viaggio è un po’ troppo facile come scusante. Troppe cose non funzionano a sud. Intanto gli ultimi centocinquanta mezzi rimasti bloccati sotto la neve sono stati incolonnati e formano una colonna di quasi dieci chilometri. Una staffetta della polizia li sta portando, con l’aiuto dei mezzi dell’Anas, fuori dall’inferno ghiacciato. Sabato e domenica è prevista ancora neve, ma la A/3 è vuota. Sono stati diramati nel pomeriggio gli itinerari alternativi che consigliavano di appoggiarsi sulla linea ionica. Neanche mezzora dopo i consigli è stato comunicato di non transitare neanche sulla linea ionica per la forte nevicata che sta arrivando. Provincia di Cosenza isolata verso nord e unica strada percorribile rimane la ionica fino a Taranto e le vie del mare. A singhiozzo anche le strade della Sila liberate le principali dalla neve, ma con la beve che continua a cadere rimangono ancora a rischio. Unico consiglio: evitare di partire in auto. Aspettavamo i turisti delle settimane bianche per riprendere largo con l’economia disastrata della Calabria? Non è possibile. Chi (non) pianifica queste cose non conosce la parola sviluppo. A noi rimane , purtroppo soltanto l’amaro detto, “u cani muzzica aru strazzatu”, i guai capitano sempre a chi sta peggio. Ed è proprio vero. (Speciale con gli altri servizi)

La Commissione regionale Antimafia promuoverà un inchiesta sul Consorzio Telcal

28/01 Il presidente della Commissione regionale antimafia, Vincenzo Pisano ha incontrato il presidente del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza e rappresentante della società COMARC, Demetrio Costantino. Nel corso dell’incontro, Costantino ha posto ufficialmente all’attenzione del presidente Pisano “l’urgenza di promuovere una inchiesta sugli Enti strumentali e le società partecipate della Regione Calabria, in particolare sul consorzio Telcal, che pur avendo usufruito di ingenti risorse pubbliche è fallito nel totale silenzio delle forze politiche e istituzionali”. Demetrio Costantino ha chiesto, inoltre, che “la Commissione antimafia regionale eserciti i poteri previsti dalla legge istitutiva al fine di contrastare fenomeni negativi e connivenze per assicurare il rispetto della legalità e la corretta gestione dei finanziamenti pubblici”. Il Presidente della Commissione regionale antimafia, Vincenzo Pisano, ha comunicato al dott. Demetrio Costantino che investirà l’intera Commissione sugli argomenti oggetto dell’incontro.

La Regione Calabria si è costituita parte civile in tutti i processi di mafia

28/01 La Regione Calabria si e' costituita parte civile in tutti i procedimenti di mafia dei quali e' venuta a conoscenza. A riferirlo, in una nota, e' l'Avvocatura regionale. ''Proprio per cultura e costume dell'attuale presidente della Giunta, Giuseppe Chiaravalloti - si afferma nella nota - e responsabilmente nelle materie di pertinenza della Giunta regionale, la Regione Calabria si e' sempre considerata parte lesa ogniqualvolta abbia avuto notizia di un reato commesso dalla criminalita' organizzata''. In particolare, secondo i dati forniti dall'Avvocatura regionale, ''dal 2001 in avanti sono stati 72 (66 con avvocati interni) i casi di costituzione di parte civile nei quali la Regione e' presente e comunque in tutti i procedimenti penali di cui si e' avuta conoscenza. Dai reati di associazione di tipo mafioso con 20 costituzioni di parte civile, ai processi per reati commessi contro l'ambiente, con 30 costituzioni di parte civile, alle truffe nei confronti della pubblica amministrazione, con 14 costituzioni di parte civile, sino ai reati contro la sanita', con otto costituzioni di parte civile''.

La Calabria al Festival di Sanremo con iniziative promozionali

28/01 La Calabria sara' presente ancora una volta con alcune iniziative promozionali al Festival di Sanremo, in programma dal primo al 6 marzo prossimo. I contenuti generali dell' iniziativa, denominata ''Progetto Sanremo'', sono stati illustrati nel corso di un incontro che si e' tenuto a Catanzaro presso la Presidenza della Giunta regionale, coordinato dal portavoce Fausto Taverniti, insieme ai dirigenti dell' Assessorato al Turismo ed Agricoltura, Franco Bianchi e Franco Vocisano.
All' incontro sono state invitate tutte le associazioni regionali espressione delle categorie produttive calabresi. Hanno gia' risposto all' appello UnionCamere, ConfCommercio, ConfIndustria, Coldiretti, ConfAgricoltura, CopAgri e FederAlberghi. ''Si e' subito instaurato - e' detto in un comunicato - un clima di perfetta intesa e collaborazione tra la componente pubblica e quella privata. E' stata da tutti riconosciuta la validita' dell' incontro che negli auspici potra' essere utile per ulteriori collaborazioni tra la Regione e le associazioni di categoria. In particolare per il 'Progetto Sanremo' e' stata riconosciuta la forte valenza promozionale in considerazione delle opportunita' illustrate da Fausto Taverniti e per quant' altro sara' possibile individuare, cogliendo appieno la vetrina del Festival. Cosi' anche grazie alla disponibilita' manifestata dalla Rai, con un particolare apprezzamento per Raiuno, sara' possibile 'offrire' alcuni piatti tipici regionali ai giornalisti e agli ospiti accreditati presso la sala stampa del Teatro Ariston. Tra le iniziative in programma potrebbero trovare spazio una sfilata di moda con gli abiti di alcuni stilisti calabresi ispirati ai colori dei prodotti 'nostrani', dalla clementina al peperoncino, dal cedro alla liquirizia e con i gioielli dell' arte orafa, creando un felice connubio tra agricoltura, artigianato e promozione turistica. All' Arssa, l' ente regionale che cura la valorizzazione dei prodotti calabresi o in alternativa ad altra azienda privata sara' affidata la scelta, la preparazione e la presentazione dei piatti tipici''. ''Il presidente di UnionCamere Calabria, Paolo Abramo - riferisce ancora la nota - ha riconosciuto e rimarcato l' utilita' del progetto, auspicando procedure snelle e veloci per la definizione del programma complessivo. La valorizzazione dei prodotti certificati con il marchio di qualita' e' stata sollecitata dal rappresentante della Coldiretti, Lucio Prisco, che ha anche proposto di affidare ad UnionCamere il coordinamento tra le diverse associazioni regionali di categoria. Entro la prima decade di febbraio sara' compilato il programma definitivo che comprendera' le diverse iniziative promozionali''.

Smentito il rapporto tra la morte di Ilaria Alpi ed il traffico dei rifiuti

28/01 Il mancato ritrovamento del certificato di morte di Ilaria Alpi e della lettera di trasmissione alla Procura di Roma fra gli atti dell' inchiesta della procura di Reggio Calabria sul traffico di rifiuti smentisce il collegamento con la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Lo sostiene, in una nota, il componente della commissione parlamentare sulla morte della giornalista e dell' operatore televisivo, Enzo Fragala'. Il deputato di An si e' rifatto alle dichiarazioni di ieri del presidente della commissione Carlo Taormina, che annunciava di non aver trovato traccia dei due documenti agli atti della procura di Reggio Calabria. Fragala' ha parlato oggi di ''troppi tentativi di depistaggio'' e che questa smentita conferma che ''alcuni teoremi propalati, a piu' riprese e a piu' riprese smentiti, non sono di aiuto alla ricerca della verita' sulla morte della giornalista del Tg3 e del suo cameraman ma, semmai, intralciano il lavoro della commissione rallentandolo notevolmente''. La commissione ha inviato a Reggio Calabria quattro consulenti che ''hanno avuto la piu' completa collaborazione degli uffici giudiziari reggini'' senza aver pero' trovato alcunche'. Il 18 gennaio scorso e' stato sentito dalla commissione l'ex pm della procura circondariale di Reggio Calabria Francesco Neri, il quale aveva segnalato che tra l'indagine sull' affondamento dei rifiuti a Bosaso in Somalia e Ilaria Alpi c'erano legami segnalati anni fa alle procure competenti. E che agli atti dell'inchiesta sulla cooperazione, sulla societa' Shifco, c'era il certificato di morte di Ilaria Alpi (fascicolo processuale 18/31). Questo ed altri fatti e documenti, riferi' Neri, furono portati all'attenzione delle procure di Reggio Calabria e di Roma nel 1996 all'attenzione del pm Giuseppe Pititto. La commissione ha secretato i documenti forniti dall'ex pm di Reggio Calabria.

Cinque borse di studio della Regione per giovani calabresi per insegnare italiano in Australia

28/01 L' assessorato regionale alla Pubblica istruzione e cultura ha indetto un bando per la selezione per cinque borse di studio da assegnare a giovani calabresi laureati in lettere e filosofia, scienze della formazione, psicologia, scienze della comunicazione o lauree equipollenti per l'insegnamento della lingua italiana in Australia. Lo ha reso noto l' Ufficio Stampa della Giunta. Il requisito fondamentale per accedere alla selezione (per titoli integrata da colloquio), e' scritto nella nota, e' la conoscenza della lingua inglese. Lo scopo - ha sostenuto il direttore generale del Dipartimento, Gaetano Princi - ''e' di offrire a giovani laureati calabresi l' opportunita' di fare un' esperienza lavorativa e formativa nelle scuole, dalle elementari alle medie superiori, dello Stato del Victoria - Australia (Melbourne e provincia) e promuovere, allo stesso tempo, la divulgazione della lingua italiana''. Il tempo di durata di ogni borsa di studio sara' compreso tra il mese di marzo e la fine di dicembre 2005. L' importo e' di 450 dollari australiani a settimana. L' assistenza in Australia sara' affidata all' ente morale CO.AS.IT. (Comitato Assistenza Italiani), in seguito ad un protocollo d' intesa tra l' Assessorato e l' ente stesso.

Deciso, dalla Commissione regionale antimafia, un piano con i Comuni per il recupero degli immobili confiscati alla mafia

28/01 La Commissione regionale antimafia, riunitasi sotto la presidenza del consigliere Vincenzo Pisano, ha approvato stamani il “Piano degli interventi sugli immobili confiscati alla criminalità mafiosa” e la relativa legge di accompagnamento.
Il Piano prevede un impegno finanziario di circa dodici milioni e 161 mila euro per il recupero funzionale di immobili già acquisiti dallo Stato e destinati a fini sociali o a sede di servizi di sicurezza(caserme dei CC, della GdF, etc…).
“Si tratta di un provvedimento di assoluto valore sociale – ha commentato il presidente Pisano – fatto in accordo con gli enti locali, in primo luogo con i Comuni, sul cui territorio ricadono gli immobili confiscati. Non è stato un lavoro facile, poiché i soggetti istituzionali interessati erano diversi, ma posso dire che ognuno ha contribuito efficacemente al raggiungimento di un risultato non di poco conto, stante le condizioni sociali e culturali, la pericolosità delle organizzazioni criminali calabresi. La Commissione regionale antimafia che ho l’onore di presiedere, ha saputo tracciare un solco profondo in un campo in cui si misura in maniera sostanziale la capacità di tenuta democratica ed il prestigio delle istituzioni pubbliche. E’ auspicabile per l’immediato futuro – ha concluso Pisano – che siano perfezionate alcune richieste da parte di alcuni Comuni che sono state purtroppo rigettate dalla Commissione perché in palese contraddizione con il dettato della legge. Si apre comunque un percorso nuovo, tutto dentro la vita sociale ed istituzionale, che serve a dare speranze ad una opinione pubblica su cui aleggia la minaccia mafiosa che impedisce la strada dello sviluppo economico virtuoso ed il pieno dispiegamento delle attività d’impresa”.
Tra i Comuni ammessi ai progetti di ristrutturazione degli immobili confiscati alla mafia, vi sono: Castrovillari(Cs); Catanzaro; Cropani(Cz); Diamante(Cs); Fiumara(Rc); Giffone(Rc); Gioia Tauro(Rc); Lametia Terme(Cz); Maierà(Cs); Melicucco(Rc); Melito Porto Salvo(Rc); Molochio(Rc); Oppido Mamertino(Rc); Platì(Rc); Reggio Calabria; San Fili(Cs); San Procopio(Rc); Santa Maria del Cedro(Cs); Sellia Marina(Cz); San Calogero(VV); Villa San Giovanni(Rc).

Al Consiglio Provinciale si è discusso di ATO e solidarietà per il sud-est asiatico. La Cdl fa scuse a Pincipe.

28/01 Il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, nel Consiglio Provinciale del 27 gennaio 2005 ha risposto ai Consiglieri del PSE Vincenzo Adamo ed Antonio Ruffolo, in merito all’interrogazione presentata dagli stessi sull’affidamento del Servizio Idrico Integrato.
L’On. Oliverio ha preliminarmente posto una questione di ordine generale e procedurale, in considerazione che l’argomento è già stato ampiamente trattato dal Consiglio Provinciale in precedente seduta: “andrebbe stabilito – ha affermato il Presidente della Provincia – che si dovrebbe evitare la ridiscussione di argomenti già affrontati, a meno che non intervengano novità tali da suggerire approfondimenti o risposte relative”.
Il Presidente della Provincia ha quindi ribadito e riconfermato la risposta già precedentemente data, peraltro anche per iscritto, aggiungendo che nell’interrogazione ultima c’è un elemento di confusione tra ATO e Cosenza Acque, perché la procedura di affidamento per l’individuazione di società a capitale misto pubblico/privato è altra cosa dall’ATO stessa. Si fa poi riferimento all’affidamento “In house”, che è l’autoaffidamento che viene fatto da soggetti interamente pubblici a se stessi: “qui non siamo in questa ipotesi – ha sottolineato Mario Oliverio – perché la società è mista”.
Secondo Oliverio, comunque, non ci sono novità rispetto a quanto già detto nel precedente Consiglio sull’argomento, ma “tutti i nuovi passaggi saranno comunque oggetto di puntuale discussione in Consiglio Provinciale e nulla sarà fatto senza il coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci e del Consiglio Provinciale”.
Il Consigliere Vincenzo Adamo ha dichiarato che si sarebbe aspettato, da parte del Presidente della Provincia, una riflessione sulle nuove Circolari del Ministero dell’Ambiente del 6 dicembre 2004 che invece non è arrivata: “volevamo sollecitarla proprio sulla questione dell’affidamento “in house” – perché si è ancora in attesa del chiarimento sollecitato dal TAR Puglia sulla compatibilità dell’affidamento del servizio a società a capitale interamente pubblico – per sapere se intende procedere, oppure aspettare che si dirimi la questione. La precedente interrogazione, comunque, è del 18 novembre 2004 e, pertanto, non tiene conto delle Circolari citate, con le quali ha omesso di confrontarsi”.
Il Consiglio Provinciale ha quindi discusso la Mozione, presentata dal Consigliere Francesco Corbelli, per un’iniziativa di solidarietà a favore del Sud Est Asiatico. Il Presidente Mario Oliverio ha dichiarato di accogliere la mozione stessa, ma che “in questa sede sarebbe difficoltoso definire con precisione i tipi di intervento da sostenere con i contributi della Provincia e devoluti dai singoli consiglieri”.
L’intendimento del Presidente della Provincia è, dunque, di “finalizzare e caratterizzare i nostri interventi, attraverso una destinazione precisa. I nostri Uffici hanno già preso contatti con un Centro di Accoglienza per bambini cingalesi coinvolti nella catastrofe, gestito dalla Società Silvester Jayakodi alla quale il Rev. Mahagalkadawala Punnyasara ha donato un ettaro di terreno per la costruzione dell’Orfanotrofio Gokarella: questo potrebbe essere un modo affinché i contributi della Provincia di Cosenza possano avere una identità specifica”. La Mozione è stata, quindi approvata all’unanimità con le integrazioni del Presidente Oliverio.
Il Consiglio Provinciale, su proposta del Presidente del Consiglio On. Francesco Principe, ha quindi osservato un minuto di silenzio in ricordo della tragedia della Shoah e per la liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz.
I lavori sono stati, poi, rinviati a data da stabilirsi, a causa del maltempo ancora imperversante sull’intero territorio provinciale.
Nella seduta del Consiglio c’è stata anche la forte solidarietà, con l’invito unanime a proseguire nella sua funzione di Presidente del Consiglio Provinciale, all’On. Francesco Principe dall’intero consesso nella seduta del 27 gennaio scorso, in relazione all’ingeneroso attacco pubblico subito per lo spostamento della data di convocazione dei lavori già decisa in precedente riunione consiliare.
Una “querelle” sterile che – secondo il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, – “ingenera confusione sul ruolo ed i rapporti tra l’opposizione, i consiglieri, l’esecutivo ed i diversi organi della politica”. Per Mario Oliverio, infatti, all’interno di questo rapporto è necessario distinguere quelle che sono le funzioni istituzionali; altrimenti si offre all’opinione pubblica un’immagine distorta. “Rispetto alla questione specifica – ha continuato il Presidente Oliverio – va ricordato che, appena ho avuto notizia che il 26 gennaio alla Camera era stata fissata la votazione sulla Costituzione Europea, ho chiesto all’On. Principe lo spostamento della data del Consiglio Provinciale per essere presente in Parlamento a questo importante appuntamento; spostamento che, dunque, non rappresenta un motivo valido per contestare la funzione del Presidente del Consiglio. Se questa è, invece, la situazione, si rischia allora di uscire dalla distinzione fra sfera istituzionale e sfera pubblica, entrando in un tunnel in cui anche il calendario diventerebbe una decisione di maggioranza, perché l’approccio che tende a scaricare sul Presidente del Consiglio responsabilità non sue ci metterebbe su una strada sbagliata e ciò non è auspicabile”.
Mario Oliverio ha concluso, quindi, il suo intervento esprimendo al Presidente Principe apprezzamento e gratitudine personale ed istituzionale, per il modo in cui esercita il suo ruolo e le sue funzioni, con autorevolezza e garanzia di imparzialità; ed ha chiesto “rispetto per la figura ed il ruolo di Francesco Principe, perché le questioni istituzionali vanno preservate”.
L’On. Francesco Principe ha respinto con sdegno l’attacco dell’opposizione, dichiarando fra l’altro che i sottoscrittori della lettera evidentemente ignorano che il Presidente del Consiglio convoca l’assise “in accordo” oppure “sentito” il Presidente della Giunta . “Ho il dovere di contestare la lettera – ha affermato Principe – anche perché cita a sproposito articoli dello Statuto e del Regolamento del Consiglio: l’art. 11 dello Statuto, infatti, sul problema specifico non dice assolutamente nulla. L’art. 35 del Regolamento parla delle competenze del Consiglio; l’art. 36 parla delle notifiche ai consiglieri”. Per l’On. Principe, dunque, nulla è stato stravolto e anche i punti aggiunti all’Ordine del Giorno pregresso sono assolutamente legittimi, perché inseriti a norma di regolamento.
“Il potere di convocazione del Consiglio – ha infine concluso Francesco Principe – spetta al Presidente dell’Assemblea, che non ha l’obbligo di consultare nessuno. Se ciò viene fatto, è per cultura politica e formazione democratica”.
E’ toccato al Consigliere Natale Zanfini dell’UDC, quindi, presentare a nome dell’intera minoranza consiliare le proprie scuse all’On. Francesco Principe, perché ciò che è stato scritto sulla lettera non voleva essere un’accusa alla persona del Presidente del Consiglio e rappresentava, inoltre, un documento interno che altri hanno evidentemente dato alla stampa.
“Noi abbiamo il massimo rispetto per la Sua persona – ha affermato Natale Zanfini - e la consideriamo il miglior Presidente del Consiglio. Se i toni della lettera possono averle fatto pensare diversamente, le chiediamo ufficialmente scusa”.
Il portavoce dell’opposizione ha quindi concluso dicendo che il centro destra non vuole le dimissioni del Presidente Principe e che proprio per questo, anche se il documento annunciava l’assenza della minoranza alla seduta contestata, la stessa ha invece voluto essere presente proprio perché il gesto non venisse interpretato come un atto di protesta nei suoi confronti.
Sulla questione sono quindi intervenuti i Consiglieri Ernesto Magorno e Leonardo Trento, Presidenti – rispettivamente – del Gruppo Consiliare dei Democratici di Sinistra (DS) e del Gruppo dei Socialisti Democratici Italiani (SDI). Magorno ha preso atto delle dichiarazioni del collega Zanfini, ma ha comunque sottolineato che nei confronti del Presidente del Consiglio andrebbe mantenuto un atteggiamento più prudente, perché rispettandolo si rispetta l’intero Consiglio Provinciale: “l’On. Francesco Principe guida bene questo Consiglio ed ha la nostra incondizionata fiducia per continuare a svolgere il proprio ruolo con la serietà e l’autorevolezza che lo contraddistinguono”. Per Leonardo Trento naturalmente scontati sono la solidarietà e l’invito rivolto al Presidente del Consiglio, di continuare a svolgere il proprio ruolo: “la meraviglia che c’è stata da parte dei Socialisti, invece, è relativa proprio alle assurde motivazioni date dall’opposizione per giustificare la propria protesta”.
Per ultimi, hanno preso la parola i Consiglieri della Casa delle Libertà Mario Russo ed Elio Filice. Mario Russo ha invitato il Consiglio a chiudere un dibattito ormai superfluo, perché il pacato intervento di Zanfini ha chiarito le cose e continuare ad ingigantire un falso problema, svilisce la funzione del Consiglio e toglie del tempo alle discussioni sui punti all’ordine del giorno. Elio Filice ha ribadito quanto già dichiarato dal collega Zanfini, perché le sue affermazioni sono quelle dell’intera Casa delle Libertà e il Presidente Principe è la persona più indicata a svolgere il ruolo che ricopre.

Condannato Lino Polimeri per aver diffamato un giornalista

28/01 Il Tribunale di Catanzaro, in composizione monocratica (giudice Camillo Falvo), ha condannato a due mesi di reclusione Lino Polimeni, ex collaboratore dell' emittente televisiva VL7-Cinquestelle, per il reato di diffamazione aggravata ai danni del giornalista Oldani Mesoraca. Polimeni era accusato, in particolare, di aver offeso la reputazione di Oldani Mesoraca, oggi capo dell' ufficio stampa della Giunta Regionale, nel corso della trasmissione ''Senza limiti'', andata in onda nel febbraio del 2002. Mesoraca, dopo la trasmissione, aveva presentato querela contro Polimeni. Successivamente la Procura della Repubblica di Catanzaro aveva chiesto il rinvio a giudizio di Polimeni, richiesta che nel corso dell' udienza preliminare era stata accolta dal gup, Donatella Garcea. Nel processo il pubblico ministero, Federico Sergi, ha chiesto la condanna di Polimeni per il reato di diffamazione aggravata, con l' applicazione di una multa di 1.250 euro. L' avv. Nunzio Raimondi, difensore di Mesoraca, costituitosi parte civile nel procedimento, ha chiesto ''una decisione esemplare ed una severa condanna nei confronti di Polimeni, idonea a scoraggiare - ha detto - il ripetersi di simili gravi episodi di lesione della reputazione pubblica e privata di onesti cittadini''. L' avv. Adolfo Larussa, difensore di Polimeni, ha chiesto l' assoluzione dell' imputato. Il giudice Falvo ha dichiarato Polimeni responsabile del delitto di diffamazione aggravata, con l' esclusione dell' aggravante della stampa e ritenute equivalenti le attenuanti generiche, concesse a Polimeni per la sua incensuratezza, alle aggravanti contestate per il fatto di avere attribuito un fatto determinato e di avere offeso la reputazione con il mezzo televisivo e lo ha condannato a due mesi di reclusione. La pena detentiva, per decisione dello stesso giudice, cosi' come prevede la legge sulla depenalizzazione dei reati minori, e' stata poi sostituita con l' applicazione di una multa di 2.280 euro. Falvo ha inoltre riconosciuto a Mesoraca il risarcimento del danno, da liquidarsi in separata sede, ed ha condannato l' imputato a rifondere le spese sostenute in giudizio dalla parte civile.

Fermati a Scalea tre pakistani: estorcevano denaro a connazionali

28/01 Tre immigrati di nazionalita' pakistana, Muzafar Abbas Sajid, di 34 anni, Hayat Khizar, di 35, e Muhammad Shabbir, di 31, sono stati fermati dalla polizia a Scalea con l' accusa di estorsione, lesioni personali gravi e porto abusivo di coltello di genere vietato. Le indagini che hanno portato al fermo dei tre immigrati, eseguito dalla squadra di pg del commissariato di Paola, hanno preso avvio dalla denuncia presentata da tre pakistani nei confronti di Muzafar Abbas Sajid, al quale si erano rivolti per regolarizzare la loro posizione di immigrati clandestini e ottenere un lavoro. Secondo il contenuto della denuncia, lo stesso Sajid avrebbe richiesto ad uno dei tre connazionali un compenso di quasi cinquemila euro e agli altri due, rispettivamente, tremila e mille euro con la promessa di fargli ottenere la regolarizzazione del permesso di soggiorno. Secondo quanto hanno riferito gli investigatori, inoltre, lo stesso Sajid, l' 8 gennaio scorso, insieme ad altre tre persone in corso di identificazione, avrebbe picchiato uno dei tre connazionali che ha presentato la denuncia per il fatto che questi gli doveva ancora mille euro. Sajid avrebbe anche colpito con una coltellata il connazionale, provocandogli una vasta ferita al volto. Nella casa in cui vivono i tre fermati i poliziotti hanno trovato assegni emessi da altri extracomunitari e le matrici di altri titoli di credito. I tre fermati sono stati portati nel carcere di Paola.

Un clandestino russo arrestato a Villapiana mentre tentava di scassinare una cassaforte

28/01 I carabinieri di Villapiana hanno arrestato Maxim Zhuchkov, di 22 anni, di nazionalita' russa, clandestino. L' uomo e' stato trovato in una casa mentre era intento a scassinare una cassaforte incassata su un muro, con scalpello e martello.

A Cetraro tagliava piante d’abete, denunciato

28/01 A Cetraro, gli uomini del Comando provinciale della Forestale di Cosenza, hanno denunciato un uomo per furto di piante. Nel corso di un controllo, infatti, il personale ha rinvenuto tagliate e accatastate a bordo strada, pronte per essere caricate e portate via, diverse piante di abete di piccole dimensioni. Le piante sono state sequestrate e l' uomo scoperto a tagliare le piante e' stato denunciato.

Autostrada ancora chiusa, emergenza neve anche alla Crocetta e i treni viaggiano vuoti.

28/01 La situazione della A3 comincia a prendere aspetti quasi drammatici. Ci si avvia al terzo giorno di chiusura dell’autostrada e continua ancora a nevicare. Il ritardo accumulato da chi doveva iniziare a pulire la notte di mercoledì scorso ha portato al collasso della principale arteria di comunicazione tra Calabria, Basilicata e Sicilia ed il resto del Paese con la conseguenza dell’interruzione del traffico delle merci che se arrivano è soltanto grazie alle ferrovie. Già le ferrovie. Cosenza da tempo sta subendo un depauperamento della ferrovia di vaglio Lise e le poche linee di comunicazione che potrebbero alleviare questa situazione catastrofica dei trasporti subiscono ulteriori angherie. E’ cronaca di oggi che l’ennesimo capostazione di turno a Paola lascia a terra un centinaio di passeggeri arrivati in ritardo, per dispetto di quell’atavico campanilismo di rivalsa dei piccoli centri contro i capoluoghi. Succede che con l’ennesimo treno arrivato in ritardo il capostazione fa partire la coincidenza per Cosenza giusto quattro minuti prima dell’arrivo del convoglio. Non esiste altra spiegazione logica che una specie di “vendetta” personale da parte di chi dovrebbe avere il senno di accontentare i viaggiatori, cioè i clienti, vittime di un servizio che definire tale è un offesa al buonsenso. E intanto sulla “Crocetta”, il passo di Appennino che separa Paola da Cosenza, la neve cade abbondante e la statale 107 viene chiusa, riaperta e di nuovo chiusa. Anche qui i mezzi fanno fatica tenere pulita la strada. Continua a nevicare. E se la “Crocetta” rimane chiusa e i treni viaggiano vuoti chi garantisce i trasporti? (Speciale con i servizi di oggi)

L’ANAS continua a sconsigliare le partenze. A3 ancora chiusa tra Sicignano e Sibari

28/01 In una nota diramata verso le 15 l’ANAS informa che alle ore 14.30 ha riaperto al traffico l’autostrada Salerno-Reggio Calabria nel tratto compreso tra lo svincolo di Battipaglia e Sicignano. La decisione è stata presa in accordo con il Centro di Coordinamento Soccorsi istituito presso la Prefettura di Salerno, al quale partecipa anche la Polizia Stradale. E’ previsto l’obbligo di catene a bordo o di pneumatici antineve.
L’Anas, comunque, sconsiglia agli automobilisti e ai mezzi pesanti di mettersi in viaggio per lunghe percorrenze, perdurando la chiusura del tratto della A3 compreso tra Sicignano e Sibari, dove è in corso il deflusso dei mezzi che erano rimasti bloccati, sotto la guida di alcuni mezzi spazzaneve dell’Anas e delle forze di polizia.
Intanto continuano incessantemente le operazioni di sgombro neve da parte dei 50 mezzi operativi dell’Anas, che vedono impegnati 250 addetti.

La Calabria isolata dal resto dell’Italia per la neve. Situazione difficile in Sila.

27/01 (pg) Ancora una dimostrazione di decadenza amministrativa ed organizzativa. Ancora una volta il sud vittima di incomprensioni e superficialità. Ancora una volta il balletto delle responsabilità , tipico scaricabarile di chi non ammette le proprie colpe, che lascia della povera gente prigioniera della neve e del freddo per oltre 48 ore. E continua ancora a nevicare. Da ben quattro giorni le previsioni e la protezione civile avevano allertato tutti dell’imminente ondata di freddo, ghiaccio e neve. Se al nord ed al centro la situazione è stata affrontata adeguatamente. Al sud è successo di tutto. Dallo scorso pomeriggio nevica sull’unica arteria di scorrimento che collega l’Italia con il sud, la A/3, e nessuno si è preoccupato di prevenire l’accumulo della neve sulle strade. Camion senza catene che continuano ad imbarcarsi sulle strade fresche di ghiaccio e di neve e automobilisti che seguono che puntualmente rimangono intrappolati. Autorità e istituzioni che avrebbero dovuto bloccare i caselli e informare i cittadini della situazione ma che si muovono a frittata fatta con dichiarazioni fuori luogo. Insomma , la solita, purtroppo già vista venti giorni fa, improvvisazione generale da parte di tutti che non lascia nessuno senza colpe e che offende, mettendoli a rischio, gli utenti ed i cittadini che cominciano giustamente ad essere esasperati. E in questo marasma capita di tutto. Dal novantenne che doveva operarsi ed arriva a destinazione dopo un rally tipo “Mille laghi”, alla ragazzina di dieci anni appena trapiantata che rischia l’assideramento. Un continuo giocare sulla pelle dei cittadini che è davvero vergognoso nei modi e nei metodi. Si arriva, addirittura, a fare dichiarazioni che si contraddicono una con l’altra. Ma perché il Mezzogiorno è completamente abbandonato a se stesso? Perché le stesse cose non avvengono a Lodi o a Padova? Come mai il taglio delle risorse e dei mezzi viene fatto indiscriminatamente sempre sulla pelle dei più poveri? Tanti interrogativi che non troveranno mai risposta. Il sud, da sempre visto come serbatoio di manodopera, bracciante ed intellettuale, viene considerato da tutti un pezzo di nazione da tirarsi dietro come un carrettino di scorta. Nessun insediamento produttivo è mai stato fatto, nessuna tutela di quanto esistente viene organizzata, e le emersioni importanti come l’innovazione tecnologica ed informatica, punta di diamante spuntata, viene lasciata morire in mano ad incapaci, o peggio, viene sfruttata da grandi holding che impiantano servizi costosi e fuori luogo, per rastrellare i finanziamenti pubblici, pianificati per il rilancio e che puntualmente vengono incassati dai pochi che sul territorio non spendono nulla. Ne in servizi ne in lavoro. Nessuno controlla, e chi lo fa ha gli occhi bendati. C’è sempre una prossima elezione che promette nuovi posti e che assicura altro lavoro. Intanto il Mezzogiorno paga sulla sua pelle con i viaggi della speranza che si fermano in una autostrada bloccata dalla neve e non pulita. Da chi dovrebbe fare il suo dovere o da chi non c’è? Il dubbio rimane ed è lecito. . Un decadentismo che ricorda il crollo dell’impero romano. Benessere diffuso e nessuna braccia che si alza le maniche per fare il quanto serve. Lassismo, inezia, spocchia, superficialità. Chi deve comandare non sa comandare. Chi deve operare non riceve ordini. Chi deve controllare dorme. Il lavoro manca, ma c’è. Sta di fatto che i mezzi si muovono solo oggi pomeriggio, con la neve che è arriva a 80 centimetri, e la gente rischia l’assideramento. I prefetti decidono per l’uso dell’esercito e dalle Regioni limitrofe arrivano altri mezzi. Come mai? I mezzi che avrebbero dovuto essere sul posto dove sono? Il personale che doveva stare ad operare dov’è? Il traffico pesante diretto verso la Sicilia, nel frattempo, viene bloccato a Napoli e imbarcato sulle navi. La Calabria resta isolata e da due giorni i trasporti sono fermi. Solo i treni, superaffollati, assicurano i trasporti. Ed in Sila è, purtroppo, la solita musica, ancora paesi isolati dalla neve che continua a cadere. Ma purtroppo loro se le aspettavano e sono attrezzati alla bisogna, ma quando cambierà questo stato di cose? Lo speciale con tutti i servizi e le foto

L’Anas annuncia miglioramenti. L’Autostrada rimane chiusa. “Meglio non partire”

27/01 L’Anas parla di miglioramento della situazione nell’ultimo bollettino delle 23 dice che “La situazione sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria è nettamente migliorata, grazie al lavoro incessante di 250 uomini dell’Anas, 50 mezzi operativi, 8 autogru, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e con le forze di polizia. Fino al km 104, in corrispondenza di Padula, non vi sono più blocchi. All’altezza di Padula è in corso la rimozione di quattro mezzi pesanti per consentire alla colonna di autovetture e di automezzi formatasi di proseguire in direzione Salerno. Per accelerare le operazioni, l’Anas ha fatto giungere tecnici e mezzi specializzati anche dai Compartimenti dell’Abruzzo, della Campania e della Puglia. Permangono le difficoltà tra il km 125 e il km 145 dell’A3, tra Lagonegro e Lauria, con particolare riferimento al nodo di Sirino dove vi sono diversi automezzi ancora messi di traverso sulla carreggiata. La Prefettura di Potenza, coadiuvata dalla Polizia Stradale, sta portando soccorso a tutte le persone ferme in questo tratto. Durante la giornata gli operatori dell’Anas hanno contattato decine di utenti ancora bloccati sull’autostrada e, ove necessario, e li hanno rifocillati con cibo e bevande calde e accompagnati in posti di ristoro o di accoglienza. Su gran parte dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria continua a nevicare e l’Anas sconsiglia anche per questa notte e per domani mattina di mettersi in viaggio sull’autostrada che comunque rimane chiusa dallo svincolo di Battipaglia fino a Sibari.” Le prefetture indicarono in circa 250 i mezzi bloccati e in circa un migliaio le persone ancora intrappolate nelle auto.

Sparito il certificato di morte di Ilaria Alpi rinvenuto in una perquisizione a Reggio

27/01 Il certificato di morte di Ilaria Alpi, che secondo l'ex pm della procura di Reggio Calabria Francesco Neri fu trovato durante una perquisizione nell'ambito di un'indagine su un presunto traffico di rifiuti, non e' stato trovato agli atti della procura di Reggio. Lo si afferma in una dichiarazione diffusa dal presidente della Commissione parlamantare di inchiesta sulla morte della giornalista del Tg3, Carlo Taormina. La nota fa riferimento all'audizione che proprio Neri ha svolto nei giorni scorsi a Palazzo San Macuto davanti alla Commissione Alpi. Neri, all'epoca pm alla ex circondariale di Reggio, affermo' in sede di audizione che furono trovati in alcune cartelline nella disponibilita' di un imprenditore coinvolto in una indagine sul traffico di rifiuti tra Italia e Somalia, documenti sull'affondamento di navi che trasportavano rifiuti e inoltre copia del certificato di morte di Ilaria Alpi. Neri spiego' di aver trasmesso alla procura della Repubblica di Reggio Calabria la documentazione giunta anche alla procura di Roma e in particolare al pm Giuseppe Pititto che indagava sull'omicidio della giornalista del Tg3 e del cameraman Miran Hrovatin, avvvenuto il 20 marzo del 1994. Nella nota della Commissione Alpi si spiega che dopo le dichiarazioni di Neri ''sono state avviate immediate indagini con la collaborazione della procura di Reggio Calabria, onde acqusire il certificato nonche' l'atto di trasmissione dello stesso in copia alla procura calabrese e a quella di Roma''. ''Gli accertamenti - continua la nota della commissione presieduta da Taormina - fino a questo momento non hanno consentito di rinvenire gli indicati documenti. Proseguono le indagini al fine di riscontrare le dichiarazioni del dottor Francesco Neri''.

Ancora un mistero la morte del Capitano della motonave Rosso, Natale De Grazia

27/01 C'è un'altra morte, oltre a quelle della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, che ha segnato l'inchiesta della Procura di Reggio Calabria sui traffici internazionali di rifiuti radioattivi. È quella del capitano di corvetta Natale De Grazia, un consulente chiave dell'inchiesta, morto il 12 dicembre 1995 mentre viaggiava verso La Spezia per indagare sulla motonave Rosso, ufficialmente stroncato da un arresto cardiaco. Ne parla a ''l'Espresso'' in edicola domani la vedova di De Grazia, Anna Vespia. Cos'è che di quella vicenda non convince Vespia? ''Tutto. A partire dall'organizzazione della trasferta. Lo dissi anche a Natale: vista la lunghezza del viaggio non capivo perché dovessero spostarsi in macchina. Non capivo neppure perché dovessero partire alle sette di sera, per viaggiare di notte e sotto una pioggia furibonda. Tra l'altro, ho saputo poi, fu usata una Fiat Tipo dell'esercito con targa di copertura. A cos'era dovuta tanta prudenza? E se c'erano evidenti pericoli, perché non sono state prese maggiori precauzioni?''. La prima incongruenza, sull'ultimo pasto del capitano: i colleghi di Natale scrivono nella loro relazione che il capitano ha bevuto vino, ''eppure teoricamente è impossibile'', osserva la vedova. ''Dalla prima autopsia non risultano tracce di alcol. A questo punto i casi sono due: o c'è qualcosa che non torna nell'autopsia oppure la relazione di servizio è sbagliata''. ''Pensa a un avvelenamento?'', chiede Bocca. ''Penso che troppe cose non quadrano -risponde Vespia- Sa qual è la prima cosa che il maresciallo Moschitta ha detto a mio cognato dopo la morte di Natale? Che tutti e tre avevano mangiato gli stessi piatti. Eppure nella relazione c'è scritto il contrario''. Ripartiti, il capitano si addormenta e quando i colleghi provano a svegliarlo, non risponde: ''Aveva la fronte e il viso sudati, gli occhi semichiusi e non reagiva alle loro sollecitazioni. Nonostante questo non l'hanno portato all'ospedale di Nocera''. Hanno chiamato 112 e ambulanza ''ma nel frattempo è successo l'incredibile -racconta Vespia- a mezzanotte passata, sotto un diluvio universale, i colleghi di Natale lo hanno disteso sulla corsia d'emergenza e messo a torso nudo'', per praticargli un massaggio cardiaco senza alcun esito. ''La prima autopsia, svolta dal consulente tecnico Simona Del Vecchio -spiega la vedova- parla di arresto cardiocircolatorio. Ma dice anche che il cuore di mio marito era in cattive condizioni, il che non è vero''. Ma nel '97, i familiari di De Grazia, presentando un esposto, ottennero una seconda autopsia. ''Il giudice -ricorda Vespia- ci ha convocato a Nocera il 18 giugno '97 e ci ha detto che sarebbe avvenuta il mattino dopo alle nove. Dire che restammo spiazzati è poco. Anche perché la seconda autopsia fu affidata alla stessa persona che aveva svolto la prima''. Inoltre, ''per la complessità del caso la dottoressa ha chiesto 60 giorni di tempo, e il magistrato glieli ha concessi. Solo che invece di due mesi sono passati quasi otto anni e ancora non ci è stato comunicato niente''. In compenso, lo scorso giugno il presidente Ciampi ha conferito a De Grazia la medaglia d'oro alla memoria. ''Sono grata al presidente per il suo gesto dice Vespia- mi aiuta ad accettare la solitudine e le difficoltà che ho dovuto affrontare. Ma c'è una cosa che non capisco. Nella motivazione della medaglia c'è scritto tra virgolette che Natale è morto per arresto cardiocircolatorio. Cosa significa? Se Natale è davvero morto così, perde di senso la medaglia d'oro. Se invece la ragione è un'altra, come suggeriscono quelle virgolette, prima delle medaglie voglio la verità''.

Minacce di morte al Presidente della Provincia di Crotone

27/01 Una lettera anonima con minacce di morte e' stata fatta recapitare al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, dei Ds. A renderlo noto e' stato lo stesso Iritale nel corso di un incontro con i giornalisti. ''Posso immaginare - spiega Iritale - che alcune posizioni assunte da quando sei mesi fa abbiamo assunto la guida dell' Amministrazione provinciale abbiano toccato qualche interesse. Questo potrebbe anche aver suscitato in qualcuno comportamenti dettati dalla disperazione. Ma io non mi lascio intimidire: chi svolge ruoli istituzionali di grande responsabilita' ed e' supportato dal suffragio elettorale non deve preoccuparsi, ma tenere la testa alta e dare l' esempio. Escludo che il gesto sia da collegare alla mia attivita' professionale, ma all' esperienza amministrativa di questi sei mesi di gestione della Provincia''. Iritale ha informato della lettera ricevuta la Procura della Repubblica di Crotone.

La Conferenza dei Vescovi chiede allo Stato di aiutare i testimoni di giustizia

27/01 Lo Stato deve aiutare i testimoni di giustizia che si sono presentati in Tribunale ''anche a rischio della loro vita e dei loro familiari per riferire su precisi fatti delittuosi''. A chiederlo sono i vescovi calabresi in un documento approvato a conclusione di una riunione della Conferenza episcopale regionale, svoltasi a Reggio Calabria. ''Queste persone, molte delle quali sono calabresi - aggiungono i vescovi nel documento - vivono in situazioni di grande isolamento, con il rischio dello scoraggiamento e della stanchezza. Facendoci interpreti del loro disagio e raccogliendo la loro voce, chiediamo allo Stato di stare costantemente accanto a loro, con precisi segni tangibili di fedelta' e fiducia, in modo che ogni cittadino, come ci ha ammonito anche il presidente Ciampi nella sua recente visita in Calabria, abbia il coraggio di testimoniare e lottare sempre contro il male, sicuro dall' appoggio rassicurante delle nostre comunita' parrocchiali, dell' opinione pubblica e delle istituzioni statali. Sara' un segno di vera crescita culturale di tutta la Calabria''.

Il Trentino trionfa nelle graduatorie dei servizi offerti da Province e Comuni italiani. Calabria in coda

27/01 Bolzano e Trento sono le due province italiane dove i cittadini sono maggiormente soddisfatti dei servizi offerti dall'amministrazione provinciale. Ottimo il risultato delle province dell'Emilia Romagna, che conquistano il gradino piu' basso del podio con Forli'-Cesena, a cui segue Ravenna e Rimini al quinto ed al sesto posto, Reggio Emilia al decimo, Modena all'undicesimo e Bologna al sedicesimo. Questi dati emergono dalla seconda indagine Monitor Provincia realizzata da Ekma ricerche, istituto di sondaggi milanese. L'indagine, che ha l'obiettivo di misurare il consenso attribuito dai cittadini ai servizi erogati nelle province italiane e'stata realizzata nelle 102 province italiane tra il 22 novembre ed il 21 dicembre del 2004. Tra le citta' metropolitane spiccano gli ottimi di Firenze e Roma, appaiate al 19esimo posto e di Milano che si piazza al 24°. Tra le province del sud la prima e' Messina con il 22° posto, mentre sempre la Sicilia chiude la classifica con la provincia di Caltanissetta all'ultimo posto Ai cittadini intervistati sono state poste diverse domande sul 'gradimento' dei servizi della Provincia, legati in particolare alll'ambiente e ai rifiuti, all'agricoltura, alla caccia e alla pesca, ai centri per l'impiego, alla formazione, ai servizi e alle imprese, alla cultura e al turismo, ai trasporti, alla viabilità all'edilizia e all'urbanistica, alla protezione civile e alla sicurezza. I dati poi sono stati percentualizzati e per la realizzazione della classifica e' stata realizzata una media ponderata. Questi in numeri i dati del sondaggio. Nelle top ten il TrentinoAlto Adige con le citta' di Bolzano (61,2) e Trento (61,0), l'Emilia Romagna con Cesena (57,6), le Marche con Pesaro - Urbino (57,6). Seguono Ravenna (57,4), Rimini (57,2), Udine (57,0), Ancona (56,6), Siena (56,6), Reggio nell'Emilia (55,8), Asti (55,6), Modena (55,6), Biella (55,5), Terni (54,9) Perugia (54,7), Bologna (54,6), Vicenza (54,6), Bergamo (54,3) Firenze (54,1), Roma (54,1), Verbano Cusio Ossola, in Piemonte (53,9), tra le citta' piu' vivibili e piu' amate dagli italiani il sondaggio premia Genova (53,8), Messina (53,8), Milano (53,7), Treviso (53,7), Parma (53,6), Viterbo (53,6), Matera (53,5), Arezzo (53,2), Sondrio (53,1), Lecco (53,0), Teramo (52,9), Alessandria (52,8), Brescia (52,7), Potenza (52,6), Novara (52,5), Catania (52,4), Cremona (52,4), Belluno (52,3), Torino (52,2), Varese (52,0), Grosseto (51,9), Venezia (51,8) Cosenza (51,7), Cuneo (51,6), Frosinone (51,6), Ferrara (51,5), Bari (51,4), Benevento (51,4), Livorno (51,4), Siracusa (51,2) Trieste (51,2), Pavia (51,1), L'Aquila (51,0), Palermo (51,0), Avellino (50,9), Pistoia (50,9), Ragusa (50,9), Ascoli Piceno (50,8), Gorizia (50,8), Piacenza (50,8), Pisa (50,8) In sessantesima posizione il Veneto con i capoluoghi di Verona (50,8) e Padova (50,7) Seguono a ruota il Friuli Venezia Giulia con Pordenone (50,7), ancora il Veneto con Rovigo (50,7) e la Calabria con Vibo Valentia (50,7) e Crotone (50,6). Nella classifica realizzata dall'Ekma Imperia (50,5), Prato (50,4), La Spezia (50,3), Mantova (50,3), Lucca (50,2), Massa - Carrara (50,2), Chieti (50,0), Savona (50,0), Agrigento (49,8), Caserta (49,7), Napoli (49,7), Pescara (49,6), Latina (49,5), Isernia (49,4), Macerata (49,4), Salerno (49,4), Cagliari (49,3), 88 Sassari (49,1), Rieti (48,9), Enna (48,7), Oristano (47,9), Nuoro (46,9), Lecce (46,7), Campobasso (46,4), Vercelli (46,0) Reggio di Calabria (45,5), Brindisi (45,1).Ultime posizioni per le citta' di Trapani (44,5), Taranto (44,2) Foggia (44,0), Catanzaro (43,8) e Caltanissetta (43,2)
Dalle province ai comuni.
E’ Bolzano il comune italiano in cui i cittadini sono maggiormente soddisfatti dei servizi offerti dall'amministrazione, mentre al secondo posto si piazzano a pari merito Sondrio e Reggio Emilia. All'ultimo posto della penisola invece Napoli, con solo il 43% di cittadini soddisfatti per i servizi offerti dall'amministrazione della Iervolino. Questo il dato che emerge dalla seconda indagine Monitor Citta' realizzata da Ekma ricerche, istituto di sondaggi milanese. L'indagine, che ha l'obiettivo di misurare il consenso attribuito dai cittadini ai servizi erogati nei comuni capoluogo, realizzata sui 103 capoluoghi italiani tra il 22 novembre e il 21 dicembre 2004, periodo nel quale sono state realizzate 81.700 interviste a individui maggiorenni residenti. Al quarto posto si piazza l'altra citta' del Trentino Alto Adige, Trento. Buono il risultato riportato dalle amministrazioni piemontesi, in particolare quella di Cuneo, che si piazza al quinto posto, Verbania al nono e Biella al dodicesimo. Anche molte citta' dell'Emilia Romagna occupano delle buone posizioni ed in particolare si collocano tra le prime venti, oltre a Reggio Emilia, Parma (11), Modena (15) e Ravenna (18). Non hanno riscosso buoni risultati le grandi citta' metropolitane, tra cui segnaliamo il 53esimo di Milano ed il 63esimo di Roma. Agli intervistati e' stato chiesto il loro consenso e il giudizio sui servizi offerti dall'amministrazione comunale. Ventitre' i settori presi in considerazione nelle domande rivolte ai cittadini. Questa la lista. Anagrafe - stato civile, tributi e Urp, servizi scolastici, politiche per le imprese, servizi sociali e sicurezza, Polizia municipale, raccolta rifiuti, pulizia delle strade, manutenzione e illuminazione stradale, verde - parchi pubblici, edilizia - urbanistica, turismo, cultura -spettacolo, sport,viabilita' - traffico, parcheggi, trasporto pubblico, gas, acqua, elettricità. I dati poi sono stati percentualizzati e per la realizzazione della classifica e' stata realizzata una media ponderata. Stravince per consensi la citta' di Bolzano con una percentuale del 73,9. Seguono nella classifica, Sondrio (69,8), Reggio nell'Emilia (69,8), Trento (69,7), Cuneo (68,1), Terni (66,9), Ancona (65,9), Siena (65,7), Verbania (65,5), Perugia (65,5), Parma (65,2), Biella (64,9), Varese (64,9), Treviso (64,9), Modena (64,3), Grosseto (64,0), Genova (63,8), Ravenna (63,1), Rovigo (63,1), Pistoia (62,8), Asti (62,4), Bergamo (62,2), Udine (62,0), Pavia (61,9), Vicenza (61,7), Pesaro (61,5), Forlì (61,3), Pordenone (61,0), Alessandria (60,9), Belluno (60,8), Bologna (60,8), Imperia (60,8), Massa (60,8), Novara (60,5), Padova (60,5), Aosta (60,4), Venezia (60,3), Matera (59,9), Como (59,8), Firenze (59,8), Torino (59,7), Cremona (59,6), Verona (59,5), Rieti (59,4), Teramo (59,4) Gorizia (59,3), Rimini (58,7), Arezzo (58,6) - La citta' di Potenza ottiene il 58,6 di preferenze seguita da Macerata (58,4), Latina (58,3), 53.Milano (57,8), Trieste (57,6), Ragusa (57,6), Viterbo (57,0), Mantova (56,8), Prato (56,7), Ferrara (56,6), Livorno (56,6), Savona (56,5), Piacenza (56,4), 63.Roma (56,3), Benevento (56,1), Campobasso (56,0), Lodi (55,8), L'Aquila (55,3), Caserta (55,1), Brescia (55,0), Vercelli (54,8), 71.Cosenza (54,4), Ascoli Piceno (53,6), Lucca (53,3), Pisa (53,3), La Spezia (53,2), Cagliari (52,7), Bari (52,6), Catania (52,5), Palermo (52,2), Salerno (51,8), Sassari (51,4), Brindisi (50,6), 83.Crotone (50,4), Chieti (50,3), Isernia (50,1), Avellino (49,9),Lecce (49,9), 88.Catanzaro (49,6), Trapani (49,5), Siracusa (49,0). In fondo alla classifica le citta' di Frosinone (48,8), Pescara (48,8), Nuoro (48,8), Taranto (48,6), Agrigento (48,0), Oristano (47,9), Foggia (47,8), Vibo Valentia (46,5), Enna (45,5), Reggio Calabria (45,5), Caltanissetta (44,4), Messina (43,2), Napoli (43,0)

Un arresto per evasione dai domiciliari a Corigliano

27/01 Un uomo, Cosmo Fusaro, di 37 anni, e' stato arrestato dai carabinieri a Corigliano Calabro per evasione dagli arresti domiciliari. Nel corso di controlli l'uomo, che era detenuto ai domiciliari, e' stato trovato fuori dalla sua abitazione.

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