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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Sanità e Salute
La Margherita chiede le dimissioni del Manager dell’AO cosentina 07/07 L’Osservatorio della Margherita sull’Azienda Ospedaliera
di Cosenza prende atto delle dichiarazioni fatte dal Manager in una
conferenza-stampa e si compiace di venire a conoscenza che con una
donazione e qualche litro d’acqua minerale i problemi dell’Ospedale
sono in via di risoluzione. È vero, però, che nulla
di concreto è stato detto e riferito in merito alle osservazioni
sulla “mancanza di trasparenza” e sulle “discordanze
contabili” riscontrate dal Collegio dei revisori sul documento
contabile dell’Azienda, che hanno costretto gli stessi revisori
a non esprimere parere positivo; è altresì vero che,
come è noto a tutti gli utenti, l’Azienda non ha bisogno
di medici, infermieri, tecnici, ecc., ma solo di qualche amministrativo
in più, anche a costo di proporre nuove piante organiche funzionali
a tale logica, bloccando nel contempo le nomine dei primari che mancano
nei vari reparti. È noto ancora che i fornitori vengono pagati
ormai “puntualmente” con un anno di ritardo. Ma, fuori
da ogni ironia, l’unico atto vero che il Manager può
fare per ridare la credibilità persa all’Azienda, oggi
che ha scontato i debiti con chi del centrodestra lo ha nominato,
è rassegnare le dimissioni. CGIL: “Le aziende ospedaliere disattendono le prescrizioni dell’ass. Lo Moro” 07/07 L' esecutivo regionale Fp Medici Cgil, dopo una riunione con rappresentanti di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria, ha espresso ''una severa condanna nei confronti del comportamento mostrato dai direttori generali delle aziende pubbliche del servizio sanitario regionale''. ''A tre mesi dalle elezioni amministrative - e' scritto in un comunicato della Cgil - e nonostante il nuovo assessore abbia formalmente prescritto ai direttori generali di limitarsi alla gestione degli affari correnti, essi si dedicano, come se niente fosse cambiato, a modificare l' assetto delle strutture sanitarie; a distribuire incarichi e denaro pubblico, applicando esclusivamente criteri sfacciatamente clientelari; perfino all' adozione dei piani attuativi e degli atti aziendali''. I medici della Cgil hanno chiesto ''un intervento urgente della Giunta, che provveda alla rimozione immediata dei direttori generali per gravi motivi di inefficienza; fanno proprio l' orientamento espresso dai moltissimi partecipanti a svariati incontri con l' assessore Lo Moro in tutta la regione, di accelerare le verifiche in corso e non riconfermare nessuno dei 'manager' degli ultimi cinque anni, sventando qualsiasi tentativo di trasformismo. Pensiamo che accettare anche in minima parte questi atteggiamenti avrebbe il sapore di una beffa per chi si e' battuto con coerenza in questi anni contro una Giunta inadempiente e clientelare e per chi ha contribuito al cambiamento anche attraverso lo strumento elettorale''. ''I medici Cgil - e' scritto, infine, nella nota - confidano che la nuova Giunta regionale e l' assessore Lo Moro vogliano adottare rapidamente provvedimenti utili a ricostituire la fiducia nella possibilita' di una corretta amministrazione della sanita' in Calabria''. L’AIOP trova la disponibilità dell’Ass. Lo Moro 07/07 Si è riunita a Catanzaro, nella sede dell’AIOP,
l’Assemblea degli associati presieduta dall’avv. Enzo
Paolini. All’ordine del giorno la situazione di grave crisi
finanziaria in cui versano tutte le Case di cura calabresi per i ritardi
accumulati dalle ASL e dagli uffici regionali nei pagamenti dovuti
per le prestazioni erogate nel 2004 e negli anni precedenti.-L’avvocato
Paolini, nell’introdurre i lavori, ha messo in evidenza la responsabilità
degli uffici regionali riconoscendo al governo in carica e all’Assessore
alla Sanità, Doris Lo Moro, l’attenuante di aver ereditato
una situazione certamente complessa non risolvibile con procedure
di puro decisionismo politico.-Tuttavia tre mesi sono ormai trascorsi
dall’insediamento del nuovo governo regionale e la gravità
della situazione delle Case di cura non consente ulteriori attese.-
In questo senso l’Assemblea ha dato mandato al Presidente di
proseguire gli incontri con l’assessorato regionale, ponendo
come condizione vincolate il pagamento immediato di una tranche dei
crediti maturati per il 2004 indispensabile per continuare l’attività
ordinaria.- L’Assessore Doris Lo Moro, informata delle conclusioni
dei lavori dell’assemblea, ha confermato la sua disponibilità
a rispondere, con procedura d’urgenza, alle necessità
prospettate dai titolari delle case di cura ribadendo il proposito
di voler chiudere, in tempi brevissimi, tutto il contenzioso esistente
per avviare un nuovo ciclo di rapporti improntati al reciproco rispetto
dei ruoli, nel convergente interesse di offrire ai calabresi un servizio
sanitario di alto profilo sia nella componente pubblica che in quella
privata.- Buoncristiano: “Non vogliamo prevaricare i sindacati” 07/07 ''Non abbiamo nessuna volonta' di prevaricare i sindacati, ne' tanto meno di discriminare gli attuali dipendenti del Cup: vogliamo, invece, ottimizzare un servizio fondamentale, ma prima di farlo e prima di sottoporre il tutto alla Conferenza dei Sindaci ci confronteremo con le organizzazioni sindacali''. E' quanto sostiene il direttore generale dell'Azienda Sanitaria di Cosenza, Francesco Buoncristiano. ''Convocheremo i sindacati - ha aggiunto - per discutere insieme del progetto e solo allora lo sottoporremo all'attenzione della Conferenza dei Sindaci. Pur non essendo obbligati a percorrere quest'ultimo passaggio il rispetto che nutriamo verso la Conferenza ci porta a discutere con chi rappresenta i cittadini un progetto che alcuni, impropriamente, definiscono come gia' esecutivo''. ''Vogliamo migliorare il servizio - ha concluso Buoncristiano - ed utilizzare al meglio, nel rispetto contrattuale, le professionalita' oggi esistenti''. CUMI-AISS: “La regione rettifichi le assegnazioni dei fondi per le Aziende Sanitarie” 06/07 ''La Giunta Regionale deve assolutamente rettificare le assegnazioni
finanziarie alle aziende al fine di consentire le dovute applicazioni
contrattuali non ulteriormente derogabili e, soprattutto, rivisitare
i criteri e gli indirizzi di definizione dei piani di attivita' delle
aziende''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale
del sindacato Cumi-Aiss, Carmine Dell' Isola. ''A distanza - ha aggiunto
- di alcuni mesi dall' insediamento della nuova Giunta regionale vogliamo
ribadire le critiche gia' mosse alle determinazioni ed agli indirizzi
di programmazione sanitaria da parte della precedente amministrazione
regionale ed invitiamo l' Assessore alla Sanita' ad avviare verifiche
e rettifiche delle assegnazioni finanziarie alle aziende ed agli indirizzi
di programmazione per le seguenti motivazioni. Nel Piano Sanitario
Regionale e' stabilito che il criterio di finanziamento delle aziende
sanitarie e' quello della cosiddetta quota capitaria, cioe' il fondo
sanitario regionale e' ripartito alle aziende per il numero di abitanti
di ogni area''. ''Molte aziende - ha proseguito Dell'Isola - non hanno
potuto tenere conto nei bilanci di previsione degli oneri relativi
al futuro contratto della dirigenza e quelli relativi al contratto
della convenzionata sia perche' non si conosce l' effettiva entita'
degli stessi ricadenti nell'esercizio in corso e precedenti, sia perche'
l' assegnazione finanziaria per l' anno corrente risulta, per le ragioni
sopra esposte, insufficiente e sottostimata. Conseguentemente assumono
particolare rilievo gli esiti di assegnazioni finanziarie inadeguate''. Oltre 455 milioni di euro per la sanità non sono stati spesi dalla vecchia Giunta 05/07 Oltre 455 milioni di euro destinati alla Sanita' non sono stati
spesi dalla Regione Calabria. Si tratta di una somma ricavata da varie
voci di bilancio riferite a finanziamenti accumulati negli ultimi
anni. Il dato e' stato fornito dall'assessore alla salute Doris Lo
Moro, nel corso di uan conferenza stampa della Giunta. "Nel corso
di questi anni - ha detto l'assessore – una grande occasione
e' stata sprecata dalla regione Calabria, al fine di ammodernare la
rete ospedaliera e territoriale". Tra le voci di spesa inattuate,
l'assessore ha citato 349.662.653 euro della legge 67/88; 10.000.000
di euro della legge 135/90 per la costruzione di unita' operative
di malattie infettive; 25.000.000 di euro della legge 448/98 relativa
alla riqualificazione dell'assistenza sanitaria nelle citta' di Reggio
Calabria e Catanzaro; 54.332919 euro di fondi Inail. A queste risorse
vanno aggiunte quelle destinate a progetti obiettivo di carattere
prioritario, come screening oncologici, alla informatizzazione di
strutture trasfusionali, ad iniziative di farmaco vigilanza, all'assistenza
domiciliare. Lunedì 11 presentazione del libro “La salute impaziente” di Rosy Bindi al Cinema Italia 04/07 Che cos'è la salute? Come si tutela questo bene fondamentale
della persona? Si può avere un sistema sanitario equo ed efficace?
A questi interrogativi tenta di dare risposta il libro di Rosy Bindi,
ex ministro della sanità, dal titolo “La salute impaziente”
che sarà presentato al Cinema Italia di Cosenza lunedì
prossimo, 11 luglio, alle ore 18,30. Alla manifestazione prenderanno
parte, oltre all’autrice, il Sindaco Eva Catizone, il vicesindaco
ed assessore alla diffusione del libro Maria Francesca Corigliano
e l’assessore regionale alla sanità Doris Lo Moro.A coordinare
i lavori sarà la giornalista Marisa Fallico. Con il doppio
registro dell'analisi politica e del racconto della propria esperienza
di governo, Rosy Bindi affronta nel libro “La salute impaziente”,
uno dei nodi cruciali della riforma del Welfare e ripercorre i cambiamenti
che hanno investito il Servizio sanitario nazionale negli ultimi decenni.
L'autrice della riforma sanitaria dell'Ulivo mette in guardia dai
rischi di una strisciante privatizzazione dei sistemi di solidarietà
pubblica e affronta le nuove emergenze della sanità italiana:
dalla devolution all'invecchiamento della popolazione. Firma la prefazione
Romano Prodi. Qualcuno preme per mettere le mani sul CUP 03/07 Arriva l’estate e inizia la caccia agli argomenti interessanti.
E quello del CUP (Centro Unico di Prenotazione) spunta puntualmente,
ciclicamente come una chimera da risolvere, che viene puntualmente
palleggiata sui tavoli politici. Un problema che non si è mai
voluto risolvere perché le aziende sanitarie (AS e Ospedale),
divise in due amministrazioni separate, non vogliono trovare una soluzione.
L’ospedale ha un suo Cup, che funziona, e non aggiungiamo altro.
E l’Azienda Sanitaria che vorrebbe attuarlo. Ma i due non hanno
archivi comuni, hanno procedure che non comunicano e una piattaforma
informatica da paesino di provincia. Tanti gli interventi e le consulenze
esterne che ad oggi non hanno fruttato niente. Modeste competenze
specifiche. Diversi i progetti presentati e le analisi fatte sul problema
ma fino ad oggi solo riunioni inutili. Notevoli i problemi da risolvere.
Per primo la gestione unica degli incassi a finire alle procedure
unificate. Ma si sa quando si va cercare di modificare qualche pezzo
di burocrazia, apriti cielo. I dirigenti si ribellano e alzano muri
facendosi guerre tra i reparti. Ma dopo tanto parlare, qualcuno (evidentemente
con qualche pressione) intervienee rilancia il problema- Per primo
è proprio il direttore generale dell’Azienda Sanitaria
di Cosenza, Franco Buoncristiano che in una nota afferma: ''Stiamo
valutando la possibilita' di privatizzare il Cup, il centro per le
prenotazioni, ma rassicuro la consigliere Hoo che nulla ancora e'
stato deciso e che ogni decisione sara' sottoposta prima al vaglio
della Conferenza dei Sindaci. Mi pare che la stessa consigliere Hoo
condivida la necessita' di mettere mano ad un settore strategico per
la vita aziendale, volto a saldare il rapporto con la cittadinanza.
Non e' concepibile che i cittadini debbano trovarsi, nel 2005, davanti
a loro un sistema farraginoso, che non consente di usufruire di quei
vantaggi che oggi la tecnologia offre. Il nostro obiettivo e' fare
in modo che l' utenza possa tranquillamente effettuare le prenotazioni
da casa, o attraverso il telefono oppure mediante il computer, avendo
risposte certe ed immediate''. ''Se procederemo alla privatizzazione
del servizio - ha concluso Buoncristiano - utilizzeremo meglio e per
altri obiettivi il personale amministrativo esistente, ma lo faremo,
ripeto, solo di concerto con la Conferenza dei Sindaci, verso la quale
nutriamo grande rispetto''. Quindi privatizzare un servizio, che di
fatto privatizzato lo è già perché non esistono
competenze interne e ci si avvale del supporto di aziende esterne,
è l’uncia via. Molto probabilmente, anzi, come al solito
l’innesco nasce da qualche pressione di chi ha interessi a mettere
mano su questo importante progetto. Vedrete che come al solito spunteranno
fuori i soliti nomi, quelli che fino ad oggi hanno speso tanto e realizzato
poco. Noi ci auguriamo di no, anzi, ci auguriamo che del problema
vengano interessate tutte le aziende del territorio e non i “solito
noti” spendaccioni. Ass. Lo Moro: “Per le strutture sanitarie della Piana serve un intervento radicale” 02/07 'Per le strutture sanitarie della piana di Gioia Tauro occorre
un intervento radicale''. Lo ha detto l' assessore regionale alla
Tutela della saluta, Doris Lo Moro, parlando con i giornalisti a margine
della visita che ha compiuto stamattina nei cinque ospedali e nelle
altre strutture sanitarie del comprensorio gioiese. L'assessore, che
era accompagnata dal direttore generale Raffaele Faillace, ha aggiunto
che ''il senso del 'viaggio' compiuto a Gioia Tauro e' di capire quali
risposte dare alle aspettative di una popolazione che vive in un comprensorio
in cui esistono diversi ospedali, nessuno dei quali e' pero' autonomo
ed in grado di offrire tutti i servizi richiesti ad una sanita' moderna''.
L'assessore Lo Moro, in particolare, ha ipotizzato un intervento in
due fasi. ''In attesa - ha detto - di una soluzione definitiva, che
richiede tempo e dunque non puo' che giungere a lungo termine, bisogna
agire nell' immediato riorganizzando nella maniera piu' razionale
l' esistente''. Lo Moro ha parlato di una realta' ''non soddisfacente,
caratterizzata dall' esistenza di reparti accorpati in maniera irrazionale,
per cui si verifica che anche laddove esiste un reparto potenzialmente
efficiente, mancano le strutture complementari necessarie per renderlo
pienamente funzionale. Cio' che serve, pertanto, e' un intervento
radicale''. La Regione approva tre progetti sulla Sanità: Prevenzione tumori e cardiovascolare, vaccinazioni 01/07 La Giunta regionale, su proposta dell' assessore alla Salute,
Doris Lo Moro, ha approvato tre progetti. Si tratta della campagna
per la prevenzione dei tumori, del piano regionale per la prevenzione
cardiovascolare e del piano regionale della vaccinazioni. La loro
attuazione e' prevista nell' ambito di un triennio. ''Sono - ha spiegato
Doris Lo Moro - iniziative molto importanti ai fini della prevenzione
di malattie purtroppo molto diffuse, per le quali la migliore attivita'
di contrasto coincide proprio con un'oculata e tempestiva attivita'
preventiva. La mia soddisfazione e' maggiore pensando che i tre progetti
si rivolgono in particolare alle donne, agli anziani ed ai bambini''.
Lo screening oncologico, e' scritto in un comunicato, e' finalizzato
alla prevenzione di alcune particolari patologie tumorali: quello
della cervice uterina, della mammella e del colon retto. L' obiettivo
e' sottoporre a verifica lo stato di salute delle fasce della popolazione
piu' esposte attraverso controlli medici che consentano di intervenire
tempestivamente in caso di manifestazioni patologiche. L' attivita'
di prevenzione sara' gratuita. Le famiglie riceveranno una lettera
con la quale saranno invitate a sottoporsi a visita medica, con l'
indicazione di tempi e modalita'. Il piano regionale per la prevenzione
cardiovascolare prevede due livelli di intervento. Il primo concerne
la prevenzione delle complicanze derivanti da alcune patologie particolari,
come il diabete; il secondo prevede la diffusione di una ''carta dei
rischi'' finalizzata a prevenire situazioni e comportamenti che possono
favorire, ad esempio, l' insorgere dell' infarto o dell' ictus cerebrale,
come un' alimentazione sbagliata o il fumo. Per quanto riguarda il
piano regionale delle vaccinazioni, l' assessorato intende sensibilizzare
le famiglie riguardo a malattie come il morbillo, la parotite, la
rosolia. Le famiglie riceveranno a domicilio una dettagliata informativa,
in particolare per quanto riguarda i rischi per alcune fasce sociali,
come gli ultrasessantacinquenni, oltre che per i bambini. Il piano
si avvarra' di una ''anagrafe vaccinale antinfluenzale'' informatizzata,
che consentira' un controllo sulla popolazione, con l' obiettivo di
raggiungere la percentuale piu' elevata di persone sottoposte alla
vaccinazione. Lo stato d' attuazione dei progetti nell' arco di un
triennio, da parte delle aziende sanitarie, sara' sottoposto alla
verifica periodica di un nucleo di lavoro che sara' istituito ad hoc
e pesera' sulla valutazione dell' attivita' dei direttori generali
da parte dell' assessorato. Gentile: “La Regione paghi le spettanze alle case di cura private” 01/07 ''Non sappiamo quali siano i problemi che ostano al pagamento
delle spettanze alle case di cure private, ma e' necessario che la
Giunta regionale di centrosinistra si renda conto che si tratta di
una priorita' assoluta che riguarda quattromila dipendenti di cui
1.500 nel comprensorio cosentino''. Ad affermarlo e' stato il sen.
Antonio Gentile, di Fi. ''Siamo stati in silenzio - ha sostenuto Gentile
- perche' pensavamo che il ritardo dipendesse dalla necessita' di
riorganizzare i servizi, ma evidentemente cosi' non e'. La Giunta
deve dare motivazioni serie sui i ritardi dei pagamenti e soprattutto
su cosa intenda fare, nel settore della sanita' privata accreditata,
nel prossimo futuro. C' e' in gioco il futuro di migliaia di famiglia
che chiedono regolarita' e puntualita' nell'erogazione degli stipendi.
Siamo favorevoli alla riqualificazione di molte strutture cosi' come
siamo convinti che solo attraverso un monitoraggio approfondito si
potra' stabilire quali strutture svolgano un' alta funzione sociale
e quale no. Ovvio che le istituzioni, a qualunque colore politico
appartengono, devono evitare contrasti soci ed economici molto forti''.
''Consegnare le chiavi delle strutture, da parte dei titolari ai prefetti
delle rispettive province - ha concluso Gentile - sembra un gesto
disperato dovuto al fatto che la Regione ad oggi, non ha inteso, dopo
innumerevoli richieste nemmeno convocare le parti per trovare giuste
ed equilibrate soluzioni. La stragrande maggioranza delle cliniche
private e' una risorsa e merita una pronta soluzione dei gravi problemi
presenti''. Dal 7 al 9 luglio congresso nazionale degli odontoiatri in Calabria 30/06 Sara' Stephen Wallace, docente del Dipartimento Implantologia
orale della New York University School Dental Medicine, a tenere una
speciale lezione nel corso del primo congresso interregionale dell'
Associazione italiana odontoiatri (Aio) che si svolgera' a Copanello
di Staletti' dal 7 al 9 luglio prossimi. L' iniziativa congressuale
- che secondo gli organizzatori si propone come un importante momento
di aggiornamento tecnico ma anche di confronto sugli scenari della
categoria - e' stato promosso dalla sezione calabrese dell' Aio, presieduta
da Gregorio Meddis. Il prof. Wallace, per la prima volta in Calabria,
parlera', in occasione della prima giornata dei lavori, delle moderne
tecniche di implantologia soffermandosi sulla ''Chirurgia del seno
mascellare: l' ottimizzazione attraverso la tecnica, la corretta gestione
delle complicanze e l' attenta selezione degli impianti e dei materiali
da innesto''. ''La presenza di Wallace - ha detto Meddis - e' senza
dubbio un evento importante per la nostra categoria perche' permette
a tutti i professionisti del settore di conoscere l' avanguardia dell'
implantologia e imparare, direttamente dalla fonte, le tecniche che
permettono di installare gli impianti anche in zone limite. Scopo
di questa lezione con il professore Wallace, infatti, sara' di imparare
a confrontare i risultati delle diverse tecniche di rialzo del seno
mascellare, sapendo scegliere la terapia piu' appropriata ed evitando,
o gestendo, le complicanze chirurgiche''. Il docente della New York
University, nella seconda giornata dei lavori, relazionera', invece,
sulla esperienza portata avanti nel suo ateneo. In occasione del primo
congresso interregionale degli odontoiatri, l' Aio presentera' anche
la Prima edizione del Premio ''Rosa Maria Munizza'', odontoiatra catanzarese
prematuramente scomparsa l' anno scorso. Il premio consiste nella
consegna di una borsa di studio ad un neolaureato in Odontoiatria
dell' Universita' Magna Graecia di Catanzaro nel biennio 2005-2006,
che permettera' al giovane professionista di studiare per un intero
mese alla New York University School of Dental Medicine, a contatto
con i professionisti piu' qualificati a livello mondiale. ''Proprio
nei giorni della scomparsa della dottoressa Munizza - spiega Meddis
- la coincidenza volle che la New York University ci comunicasse l'
approvazione del progetto a favore di un giovane neolaureato catanzarese.
L' idea, quindi, di intitolare questo premio alla memoria della Munizza,
molto legata alla sua professione che considerava una missione, e'
stata immediata''. La ''tre giorni'' odontoiatrica di Copanello prevede,
inoltre, numerosi momenti di aggiornamento tecnico: tra gli altri
anche una tavola rotonda sulle ''Modalita' comportamentali nei contenziosi
medico-legali in ambito odontostomatologico'', argomento molto sentito
in questo momento dalla categoria che richiede maggiore attenzione
al proprio codice deontologico. Le relazioni tecniche saranno a cura
di esperti e cattedratici che affronteranno l' argomento a 360 gradi:
tra questi, infatti, saranno presenti anche un magistrato ed avvocato. Caruso (AN) “No alle strumentalizzazioni, i bilanci della sanità sono in ordine” 30/06 ''I bilanci della sanita' sono in ordine e questo principio
vale per le aziende ospedaliere di Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro
e per le aziende sanitarie: in questi anni abbiamo ridotto il debito
complessivo di oltre un miliardo duecento milioni di euro, per cui
non accetteremo strumentalizzazioni politiche: e' un discorso che
facciamo a livello politico ed istituzionale''. A sostenerlo, in una
nota, e' Roberto Caruso deputato di An. ''So che in molte aziende
ci sono stati rilievi - afferma Caruso - ma non si e' trattato di
bocciature, da parte dei revisori dei conti: questi rilievi saranno
chiariti. La Giunta regionale ha tutto il diritto di effettuare le
verifiche, ma al momento opportuno e nel rispetto assoluto delle leggi
in vigore. Poi si faranno le scelte, ma queste dovranno essere fatte
sulla base di una garanzia totale nei confronti dei cittadini''. Per
il parlamentare di An ''il clima di pressione continua che si registra
da quando e' stata eletta la nuova Giunta non e' accettabile, ne'
si puo' dare credito a qualche corvo improvvisato che soffia sul fuoco.
La Giunta deve fare le sue valutazioni, ma nella tranquillita', perche'
le Spade di Damocle hanno il solo effetto di creare confusione e di
non lasciare tranquillo chi lavora per la salute di tutti. E' chiaro
- sottolinea Caruso - che se un revisore o un controllore, e parlo
per esempio, fa un rilievo, questo deve essere valutato con prudenza:
cio' deve avvenire in ogni caso ed in ogni settore della vita pubblica,
chiaramente pretendendo che il controllore abbia tutti i titoli di
legge per farlo. Chiedo all' assessore Lo Moro - conclude il parlamentare
di An - che per me e' garanzia di onesta' intellettuale, di porre
fine a questo stillicidio inaccettabile:a tempo debito, e mancano
solo pochi mesi, si faranno le valutazioni di legge''. Raccolti a Castrovillari 2.700 euro per la lotta alla leucemia 27/06 Circa 2.700 euro sono stati raccolti nel corso di una iniziativa
benefica a Castrovillari e saranno devoluti all' Associazione italiana
contro le leucemie, linfomi e melanoma, Ail. Lo ha reso noto Lucia
Iazzolino, socia del sodalizio e promotrice della serata che ha coinvolto
il Comune nell' iniziativa ''Dare Amore agli altri attraverso il nostro
si''. L' esponente dell' Ail ha ringraziato la citta', le istituzioni
e i partecipanti all' iniziativa cui sono intervenuti l' ematologo
Carlo Gentile, presidente Ail di Cosenza; Donatella Laudadio, assessore
alle Pari opportunita' della Provincia di Cosenza; il sindaco Franco
Blaiotta; rappresentanti del gruppo Adovos. Presentate a Gizzeria le linee guida sul trattamento dell’Alzheimer 25/06 Sono state presentate a Gizzeria Lido, nel corso di un incontro
organizzato da Pfizer Italia, le prime Linee Guida Italiane sul trattamento
della Malattia di Alzheimer. Alla stesura delle linee guida ha partecipato
un comitato di esperti dell' Associazione italiana di psicogeriatria
(Aip), composto da neurologi, psichiatri e geriatri in accordo con
l' Associazione italiana malati di alzheimer(Aima) e la Federazione
Alzheimer Italia. ''Le linee guida riguardano, in particolare, - e'
detto in un comunicato del' Aip - il trattamento della Malattia di
Alzheimer, una patologia nella quale il decadimento cognitivo e' tale
da giungere, in tempi rapidi, a distruggere l' identita' della persona
ammalata e la possibilita' di una normale relazione con l' ambiente
che lo circonda. Il testo rappresenta un' opportunita' di riflessione
e fornisce indicazioni metodologiche sui principali aspetti clinici
delle demenze, senza nulla togliere alla liberta' del medico e degli
operatori, ma invitando ad una necessaria valutazione e al confronto
con le evidenze scientifiche piu' moderne''. ''Le linee guida nazionali
- ha detto Amalia Bruni, direttore del Centro Regionale di Neurogenetica
dell' ospedale di Lamezia Terme - rappresentano un' opportunita' per
tutti i professionisti della cura che gravitano attorno al paziente
affetto da malattia di Alzheimer. Rappresentano inoltre uno strumento
essenziale anche per i medici specialisti in quanto in prospettiva
tendono ad uniformare i criteri diagnostici e i trattamenti della
patologia, nel rispetto della specificita' di ogni malato di Alzheimer''.
Il morbo di Alzheimer oggi interessa 18 milioni di soggetti in tutto
il mondo. In Italia ne soffrono circa 600.000 individui (il 7% della
popolazione sopra i 65 anni) e si contano circa 80.000 nuovi casi
l' anno. Nei prossimi 40 anni e' atteso un notevole incremento della
diffusione globale della malattia a causa dell' aumento del numero
delle persone anziane. La patologia di e' piu' diffusa tra la donne,
poiche' queste ultime costituiscono la parte piu' ampia della popolazione
anziana. Nel 77% dei casi, le donne sono quelle che si prendono cura
dei malati di Alzheimer. ''L' Associazione Italiana di Psicogeriatria
- e' detto ancora nella nota - ritiene, quindi, che guidare i medici
e gli altri operatori lungo un percorso di cura indirizzato a pazienti
affetti da malattia di Alzheimer sia di importanza fondamentale. Si
e' quindi impegnata in un iter complesso che nei prossimi anni interessera'
anche altri ambiti che si gioverebbero di linee guida: da quello della
diagnosi (soprattutto precoce), all' organizzazione dei servizi, alle
modalita' assistenziali''. Belcastro: "Nessuna chiusura del pronto soccorso" 24/06
La direzione sanitaria dell'Azienda Ospedale di Cosenza comunica,
che non e' ''prevista alcuna chiusura o ridimensionamento dei posti
dedicati all'emergenza all'ospedale Annunziata''. La direzione, inoltre,
rende noto che ''negli ultimi mesi sono stati realizzati, oltre all'area
per l'osservazione breve intensiva (Obi) ed all'area triage , che
prevede l'accettazione sulla base della gravita' del paziente, i Pronto
Soccorso Specialistici, unici per la Calabria, quali il Ps Ortopedico,il
Ps Ostetrico Ginecologico ed il Ps Pediatrico medico e chirurgico.
Tutto questo - spiega la nota - per offrire ai pazienti prestazioni
qualificate e specialistiche, anche in emergenza, e decongestionare
il Pronto Soccorso generale''. Per quanto riguarda, poi, il personale
dell'unita' operativa di medicina d'urgenza e pronto soccorso, la
Direzione sanitaria ''precisa che l'organico attualmente in forza
e' di 19 unita' di dirigenti medici, compreso il primario, di cui
4 inidonei alla sola attivita' di pronto soccorso (ma non alle attivita'
di reparto e di accettazione sanitaria), mentre quello del perso-nale
infermieristico e' stato di recente incrementato''. La direzione sanitaria,
inoltre sottolinea che ''per ovviare all'inadeguatezza della gestione
del reparto che determinerebbe, certamente, disagi all'utenza, si
e' deciso di procedere all'assunzione (a tempo determinato e nell'assoluto
rispettodelle vigenti disposizioni), dal prossimo mese di luglio,
di ulteriori tre unita' di dirigenza medica, in possesso oltre che
della specializzazione, della necessaria esperienza professionale''.
La direzione sanitaria rende inoltre noto di avere avocato a se l'organizzazione
dei turni di servizio del personale medico''. Mentre la direzione
generale ha ''programmato un incontro, per martedi' prossimo, con
l'assessore alla salute del Comune capoluogo per continuare il confronto
programmatico ed istituzionale che ha come fine il miglioramento complessivo
dei servizi ospedalieri''. Il Sumai chiede un tavolo di confronto con la Regione. “Recuperare il gap tra Calabria e Paese” 24/06 ''I molteplici problemi che attanagliano la sanita' calabrese
non consentono piu' ulteriori perdite di tempo. E' necessario avviare
un tavolo di discussione tra gli organi politici della Regione, i
sindacati, e i rappresentanti di categoria che, a vario titolo, interagiscono
tra loro componendo la variegata galassia di un settore che soffre
ormai di ritardi non piu' tollerabili''. Lo afferma Carlo Colella,
segretario regionale del Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana
(Sumai). ''Ad alcune settimane dall' insediamento dell' assessore
alla Sanita' Doris Lo Moro - prosegue Colella - diventa piu' che mai
indispensabile riunire quanto prima le organizzazioni sindacali piu'
rappresentative della sanita' calabrese per iniziare a definire obiettivi
e strategie da perseguire assieme. Inizialmente, l' assessore Lo Moro
ha giustamente avuto bisogno di compiere una ricognizione del settore
per rilevare di persona i punti di criticita' e quelli delle potenzialita'
della Sanita' nella nostra regione. Ora tale lavoro va completato
iniziando, da subito, il confronto, in particolare di quei settori
dove il danno all' amministrazione sanitaria attuato dalla destra
si e' rivelato maggiore''. A parere del segretario regionale del Sumai
''serve un confronto complessivo e articolato, dal quale partire per
definire modi e tempi dell' azione politica per recuperare il gap
esistente tra la Calabria e il resto della nazione. E' da tenere presente
che la nostra regione e' il fanalino di coda per quanto riguarda l'
applicazione della normativa che discende dagli Acn e dalla Finanziaria
2005''. ''L' incapacita' al confronto mostrata dalla Giunta Chiaravalloti,
e' stata una delle cause del suo fallimento politico e della sua conseguente
sconfitta elettorale - sostiene ancora Colella - con l' arrivo di
Agazio Loiero e Doris Lo Moro tante cose possono cambiare. Ed e' per
questo che invitiamo il Presidente della Giunta e l' Assessore ad
accorciare i tempi e a procedere senza indugio al confronto''. Convegno sulla riabilitazione cardiopatica il 25 a Catanzaro 23/06 L'Azienda Ospedaliera 'Mater Domini' di Catanzaro, diretta da Mario Santagati e la Facolta' di Medicina dell'Universita' degli Studi 'Magna Grecia', diretta da Francesco Costanzo, hanno organizzato per sabato un Simposio sul tema: ''La riabilitazione del paziente cardiopatico e pneumopatico: una realta' operante verso nuove prospettive''. L'incontro sara' presieduto dal Gennarino Borrello primario del Centro per la valutazione e la riabilitazione del cardiopatico dell'Azienda ''Mater Domini'' di Catanzaro. E' prevista la partecipazione di numerosi docenti delle universita' calabresi e primari ospedalieri che relazioneranno sulle ultime metodologie e sui programmi riabilitativi nello scompenso cardiaco. Al Simposio, che ha valore di corso specialistico, prenderanno parte un centinaio di medici provenienti da tutta la regione. ''Negli Stati Uniti - ha detto Borrello - nel 2003 sono stati spesi circa 152 miliardi di dollari per il trattamento delle malattie cardiovascolari. Questa spesa e' largamente concentrata sulla prevenzione, sul trattamento e sulle complicanze della cardiopatia ischemica, i cosiddetti fattori di rischio non tutti modificabili. Fondamentalmente l'incidenza di patologia cardiovascolare e' progressivamente crescente con il crescere dei fattori di rischio. Anche in questo caso partiamo da dati americani, riscontrati anche nelle nostre latitudini, che dimostrano in maniera inequivocabile come la sopravvivenza di pazienti con varie classi di eta', sia fortemente condizionata dal numero dei fattori di rischio presenti in contemporanea, che riduce in maniera significativa la sopravvivenza di questi pazienti''. Pronto soccorso dell’Annunziata, l’ass. D’Alessandro chiede un incontro urgente con l’Azienda Ospedaliera 22/06 Un urgente incontro con i vertici dell’Azienda Ospedaliera
è stato chiesto dall’assessore alla salute del cittadino
Roberto D’Alessandro per affrontare compiutamente i problemi
che da più tempo riguardano il pronto soccorso del presidio
ospedaliero dell’Annunziata, sia con riferimento all’organico,
sia per quanto attiene alla logistica. “L’organico dei
medici che prestano servizio presso il pronto soccorso medico del
presidio ospedaliero dell’Annunziata di Cosenza – sottolinea
l’assessore D’Alessandro - nel tempo si è progressivamente
assottigliato, riducendosi da sedici ad otto unità. Solo queste
otto unità, oggi, turnano effettivamente in un servizio così
delicato. Queste otto unità, da qualche mese, sono coadiuvate
da cinque giovani medici incaricati. Tre medici, infatti, sono stati
giudicati non più idonei al servizio di pronto soccorso da
una commissione medica competente e la situazione potrebbe ulteriormente
aggravarsi – sottolinea ancora l’assessore D’Alessandro
- in quanto altre due inidoneità già pronunciate, ma
temporaneamente sospese, a quanto pare, potrebbero nell’imminenza
essere ripristinate. Eppure il servizio di pronto soccorso –
prosegue la dichiarazione di Roberto D’Alessandro - riesce a
smaltire un ingente lavoro, che si traduce in cifre esorbitanti: oltre
50 mila prestazioni all’anno. Una tale mole di lavoro viene
svolta puntualmente – e ciò che più conta –
con grande professionalità, come testimonia il tasso di mortalità
estremamente basso: appena lo 0,0002%, ovvero 60-70 casi di decesso
all’anno. Alla professionalità, medici e paramedici coniugano
un grande senso di abnegazione se si considerano gli spazi angusti,
invivibili, spesso promiscui in cui sono costretti a svolgere la loro
delicata opera. Il carico di lavoro non si è ridotto, l’organico
dei medici sì!!! E’ paradossale, incredibile, ma vero.
Tutto questo sotto lo sguardo indifferente ed inoperoso del management
dell’azienda ospedaliera: Direttore generale e Direttore sanitario.
L’Amministrazione comunale, interprete dello stato di disagio
del personale medico e paramedico del servizio di pronto soccorso
e interprete anche delle necessità dell’utenza, esorta
i vertici dell’Azienda ospedaliera di Cosenza a porre immediatamente
rimedio a tale gravosa ed incresciosa situazione attraverso soluzioni
coerenti e conseguenziali, anche con l’attuale dotazione organica
ospedaliera. Al fine – conclude l’assessore D’Alessandro
- di individuare tali non più differibili soluzioni, che vanno
opportunamente estese anche al reperimento di ulteriori spazi logistici,
si invita il management dell’Azienda ospedaliera ad un urgente
incontro, nel rispetto – sempre e comunque – dei ruoli
e delle prerogative delle singole istituzioni.” I consiglieri di FI al Comune di Cosenza definiscono una farsa il documento sulla sanità approvato in Consiglio 20/04 ''Il documento sulla sanita' cosentina e' stato approvato da
14 consiglieri su 41 e rappresenta non la volonta' del Consiglio comunale,
ma di una sparuta minoranza con soggetti politici sui quali preferiamo
sorvolare, ma la cui credibilita' puo' facilmente verificare rivolgendosi
a qualche esponente della sinistra ed al mondo della societa' civile
che ben conosce''. Lo affermano, in una lettera aperta inviata all'
assessore regionale alla Sanita', Doris Lo Moro, i consiglieri di
Fi al Comune di Cosenza, Sergio Bartoletti, Eugenio Gagliardi, Franco
Perri, Massimo Logullo ed Alessandra Lo Polito. ''Il documento sulla
sanita' - hanno sostenuto i consiglieri di Fi - e' una grande farsa
portata avanti da un consigliere comunale che tutti conoscono. E'
grave che il Consiglio non riesca ad affrontare argomenti del genere
a maggioranza e, soprattutto, che non metta in evidenza le grandi
cose realizzate all' azienda ospedaliera ed a quella sanitaria . Siamo
in presenza di un uso falso dei sigilli della moralita' e della politica
e su valori rispetto ai quali non ci puo' essere alcun patteggiamento.
Una brutale e volgare aggressione viene quotidianamente rivolta, con
metodi ricattatori, ai direttori generali delle due Aziende''. ''Una
vicenda che dimostra, caro assessore - hanno concluso i consiglieri
di Fi - la voglia di lottizzazione di soggetti che, peraltro, puntano
a riportare alla guida della sanita' cosentina personaggi che le cronache,
non solo quelle di costume, ben conoscono. Le verifiche vanno fatte
da Lei e non da figuri che rappresentano una sconfitta per la citta'
che e' stata di Fausto Gullo e di Giacomo Mancini, di Antonio Guarasci.
E lo diciamo non solo all' assessore, ma anche all' apprezzato magistrato''.
Le case di cura chiedono l’intervento dei Prefetti delle cinque province 18/06 Il presidente dell’AIOP Calabria, avv. Enzo Paolini,
ha inviato ai Prefetti delle cinque Province il seguente telegramma:
“SOLLECITIAMO INCONTRO PER INSOSTENIBILE SITUAZIONE CASE DI
CURA STOP CONSIDERIAMO LEGITTIME AGITAZIONI PERSONALE DIPENDENTE NON
CORRETTAMENTE INFORMATO SU RESPONSABILITA’ SITUAZIONE STOP URGE
VOSTRO DIRETTO INTERVENTO PRESSO REGIONE CALABRIA COLPEVOLMENTE INADEMPIENTE
ET IRRESPONSABILMENTE ASSENTE STOP DEFERENTI SALUTI STOP ENZO PAOLINI
PRESIDENTE AIOP CALABRIA“- In ripresa il numero delle nascite. Meno aborti volontari, aumentano quelli sponatnei. 16/06 In lieve ripresa il numero di figli per ogni donna, soprattutto
grazie alle immigrate; in calo gli aborti volontari, in crescita quelli
spontanei. Questa l'istantanea tracciata da Emilio Arisi, direttore
della Ostetricia-Ginecologia dell'Ospedale S.Chiara di Trento, all'incontro
con la stampa in apertura del 1/o Congresso Nazionale della Sic-Societa'
Italiana della Contraccezione, a Modena da oggi a sabato 18 giugno.
Persiste un problema di informazione, ha detto Annibale Volpe, presidente
Sic: ''Il nostro obiettivo e' duplice: promuovere la ricerca, soddisfare
una richiesta crescente di informazione. E' chiaro che non ci proponiamo
di promuovere il ricorso alla contraccezione tout-court, bensi' di
fornire a chi ha liberamente scelto di adottare metodi anticoncezionali
l'informazione piu' chiara, semplice e completa,'' ha concluso. ''La
fertilita' nel nostro paese e' in modesta ripresa nel numero di figli
per donna - ha detto Arisi - Pur restando tra i piu' bassi del mondo,
e' passato da 1,22 figli nel 1999 a 1,30 nel 2003. Cio' soprattutto
per via delle donne immigrate da Paesi a piu' alto tasso di nascite.
Tuttavia, nel 2050 si stima che la popolazione italiana possa essere
attorno ai 50 milioni, con un saldo negativo rispetto ad oggi di oltre
7 milioni di persone, -12%'' ha spiegato. L'eta' media delle donne
al primo parto, 25,5 anni nel 1961, 28 nel 2001, si sposta in avanti
riducendo anche la probabilita' di un secondo o di un successivo parto.
A cio' si lega probabilmente anche l'aumento negli anni dell'aborto
spontaneo, influenzato dall'invecchiamento: da 56.157 casi nel 1982
a 70.235 nel 2001. ''Diminuisce, invece, il ricorso all'aborto volontario:
da 234.801 nel 1982 a 132.795 nel 2003, -43,4%,'' ha detto ancora
Arisi. ''Anche in questo quadro - ha sottolineato - entra prepotentemente
la figura delle immigrato che hanno praticato l'aborto. passate da
8.967 nel 1995 a 29.263 nel 2002, +226.3%''. Sui metodi anticoncezionali,
l'Italia si colloca in una posizione di medio-basso utilizzo della
contraccezione ormonale rispetto all'Europa, ove in alcune nazioni
circa il 50% delle donne in eta' fertile usa la pillola: ''Uno studio
del 2003 su 12.138 donne scelte casualmente in 5 paesi europei, che
includeva anche 2.301 donne italiane - ha spiegato Arisi - stimava
che in Italia 2,6 milioni di donne utilizzassero la contraccezione
ormonale (la pillola; cerotto e anello contraccettivo non erano ancora
disponibili, ndr) con una percentuale del 19% nelle donne di 15-45
anni. Il 19% veniva attribuita alla Spagna, alla Gran Bretagna il
27%, alla Germania il 34%, alla Francia il 45%. In base alle stime
ricavate dai dati delle vendite in farmacia (dati 2002), la percentuale
di italiane di 15-45 anni che utilizzano la contraccezione ormonale
mostra nette differenze: circa il 24% al Nord, il 20% al Centro e
poco piu' del 13% al Sud''. Per regione, queste le stime di utilizzo
tra i 15 e 45 anni nel 2002: Basilicata 9,5%; Campania 9,6%; Calabria
10,9%; Puglia 11,1%; Molise 11,8%; Sicilia 13,7%; Marche 16,4%; Abruzzo
16,4%; Umbria 18,3%; Lazio 19,1%; Veneto 21,3%; Friuli V.G. 22,7%;
Piemonte 23,0%; Trentino A.A. 23,5%; Toscana 23,5%; Lombardia 24,3%;
Liguria 24,9%; Emilia-R. 25,2%: V.Aosta 29,0%; Sardegna 32,7%. L'uso
dello Iud (spirale) si e' stabilizzato, dopo aver subito un calo di
circa il 40% dagli anni '90 al 2000, attestandosi attorno ai 150 mila
inserimenti l'anno. ''Le diverse indagini stimano un utilizzo da parte
del 3-5% delle donne in eta' fertile'', ha detto Arisi. Il profilattico
viene stimato per un utilizzo da parte del 20% delle coppie, in crescita
per la maggiore consapevolezza della necessita' di difendersi dalle
malattie a trasmissione sessuale come l'Aids. Si stima che in Italia
ne vengano utilizzati da 120 a 160 milioni di pezzi l'anno, cui vanno
aggiunti non meno di 60-100 milioni di pezzi nelle prestazioni sessuali
a pagamento. In crescita, ma ancora non a sufficienza, il ricorso
al profilattico anche tra le adolescenti che hanno avuto esperienze
sessuali: circa il 40% prima della maggiore eta'. Infatti, solo poco
piu' della meta' ricorre a metodi anticoncezionali, quasi sempre -
in oltre 7 casi su 10 - il profilattico, ma l'altra meta' non utilizza
ne' un anticoncezionale ne' tantomeno una difesa dalle malattie sessualmente
trasmesse. Un altro dato e' sulla contraccezione d'emergenza, in ascesa
d'utilizzo. ''Dalla stima di quante confezioni di levonorgestrel (la
pillola del giorno dopo, ndr) siano state vendute in farmacia nel
2004, si valuta che 310mila donne abbiamo usato questo metodo, con
un incremento del 13% rispetto all'anno precedente. Questa metodica
- ha concluso Arisi - e' sicuramente una delle poche per contrastare,
in condizioni di urgenza, l'insorgere di una gravidanza non desiderata
e la scelta di un possibile conseguente aborto volontario.'' Presentati i risultati del progetto “Donna e salute” 16/06 Sensibilizzare le donne che vivono in situazioni di disagio sul tema dell’educazione alla salute ed informarle sui problemi, sulle possibili soluzioni, sui servizi che la città offre. Ma soprattutto prestar loro quell’ascolto e quell’attenzione di cui hanno bisogno.Con questi obiettivi il Soroptimist International Club di Cosenza ha portato avanti il progetto – intervento di educazione sanitaria “Donna e salute”, realizzato con il contributo del “Progetto Donna” della Regione Calabria e in collaborazione con il Comune di Cosenza.L’iniziativa ha interessato il centro storico della città dei Bruzi e si è avvalsa della collaborazione del Centro d’ascolto alle donne della III Circoscrizione.I risultati di quest’esperienza con le donne del centro storico di Cosenza sono stati presentati ieri pomeriggio nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi.“Si è trattato di un’esperienza piuttosto significativa per la nostra associazione – ha detto Maria Luisa Ammerata Feraco, presidente del Soroptimist Culb di Cosenza – Siamo donne che vogliono aiutare altre donne. Diamo voce e chi voce non ha. Questa volta, invece, abbiamo voluto soprattutto ascoltare”.“Il progetto avviato dal Soroptimist – ha commentato il Vice Sindaco Maria Francesca Corigliano – ha permesso di riscoprire una risorsa del nostro Comune, il Centro d’ascolto alle donne della III Circoscrizione, e di sperimentare una fruttuosa collaborazione che speriamo di allargare alle altre associazioni”.Anche l’assessore alle Politiche Femminili, Felicita Cinnante, ha sottolineato l’importanza della sussidiarietà.“Ognuno deve apportare il proprio contributo, per le proprie competenze e capacità”.Riguardo all’iniziativa ha aggiunto: “Si tratta di un progetto che s’inserisce nella filosofia che ha accompagnato la nascita del Centro d’ascolto, struttura che si propone di dare ascolto, attenzione, anche coccole a donne, che fanno spesso fatica a ricomporre i brandelli della loro esistenza”. La biologa Sabruna Garasto è entrata nei dettagli del progetto.“L’intervento – ha spiegato – ha interessato 22 donne del Centro storico, di età compresa tra i 19 e gli 82 anni, che hanno incontrato le nostre esperte in occasione di quattro seminari, incentrati su temi relativi alla ginecologia, alla cardiologia e alla psicologia, scelti dalle stesse donne”. Sono stati somministrati alle partecipanti due questionari, all’inizio e alla fine del progetto, uno conoscitivo e l’altro di feedback, per valutare l’incidenza effettiva dei messaggi lanciati. La maggior parte delle partecipanti ha mostrato di aver recepito i consigli e le indicazioni su modelli di vita e di comportamento più salutari. All’incontro di ieri pomeriggio hanno partecipato anche la cardiologa Cosima Cloro e le psicologhe Maria Francesca Amendola a Gianfranca Cosenza, che, insieme alla ginecologa Rosanna Voto, hanno tenuto i seminari. Due espianti multi organo in 48 ore in Calabria e due trapianti di rene all’Annunziata 15/06 Due espianti multiorgano sono stati eseguiti nell'arco di 48 ore in strutture sanitarie calabresi. I prelievi sono stati effettuati dai cadaveri di due persone decedute a causa di problemi cerebro-vascolari acuti nei reparti di rianimazione delle aziende ospedaliere "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro e "Annunziata" di Cosenza. I successivi trapianti sono stati effettuati nei centri specializzati di Reggio Calabria (dove e' stato eseguito nella stessa giornata un trapianto di rene da donatore vivente) e Cosenza, con la collaborazione del professore Bruno Nardo dell'Universita' di Bologna. Apprezzamento per la "sensibilita', la generosita' ed il grande senso di altruismo" dimostrati dai due pazienti donatori e' stato espresso dall'assessore regionale alla salute Doris Lo Moro. "Questo grande gesto d'amore - ha detto l'assessore – ha consentito a tanti pazienti affetti da gravi malattie croniche di ricevere l'atteso trapianto necessario per la loro sopravvivenza o per il miglioramento della qualita' della vita". Lo Moro ha sottolineato, inoltre, che gli interventi sono stati possibili "grazie alla fattiva collaborazione ed alla professionalita' di rianimatori, nefrologi, medici di direzione sanitaria e coordinatori alla donazione e dei numerosi operatori e tecnici delle aziende ospedaliere stesse. Questo - secondo l'assessore - significa che la sanita' calabrese non parte da zero e che in essa operano competenze di alto livello. Incoraggiante - secondo Lo Moro - e' anche il diffondersi progressivo e costante della cultura della donazione in una regione nella quale, finora, sotto questo punto di vista, i dati non sono stati incoraggianti". Bindi “Costituire un coordinamento sulla sanità delle regioni del Mezzogiorno” 14/06 ''In questo momento il centro sinistra governa in tutte le
regioni meridionali e io credo che si debba costituire un coordinamento
tra gli assessori regionali e i presidenti regionali del Sud per porre
veramente la questione sanita' meridionale e per il rilancio di tutto
il sistema sanitario nazionale''. Lo ha detto Rosi Bindi, oggi a Crotone,
aggiungendo che ''se non si risolvera' questo problema anche dal punto
di vista finanziario, rischiamo di mettere in crisi anche la sanita'
delle altre regioni''. L' ex ministro della sanita' ha rilevato che
nel Sud ''non mancano luoghi di eccellenza, grandi professionalita';
quello che manca e' il sistema, e' la rete dei servizi, e' la quotidiana
presa in carico dei pazienti. Noi - ha quindi spiegato - abbiamo presentato
come centro sinistra un disegno di legge proprio per la infrastrutturazione
della sanita' del Sud che non significa solo nuovi ospedali, ma nuove
tecnologie, investimenti formativi: per esempio nuovi manager, nuove
competenze organizzative e professionali''. ''Siccome questa Giunta
(il riferimento al nuovo governo regionale calabrese ndr) ha la possibilita'
di farcela e l' assessore alla Sanita' e' una donna brava - ha detto
la Bindi - io credo che la Calabria diventera' un laboratorio interessante''.
Veraldi (DL) “Le case di cura private sono inadempienti” 13/06 ''La vertenza della sanita' privata, relativa alle strutture
accreditate nel sistema regionale della sanita' calabrese ed associate
all' Aiop, tende ad inasprirsi, ancora una volta, a causa del mancato
pagamento ai dipendenti degli arretrati contrattuali che, per il mese
di maggio, avrebbero dovuto essere pari al 50% di quanto gia' stabilito
dal rinnovo del contratto di lavoro''. E' quanto afferma, in una nota,
Luigi veraldi, segretario generale della Cgil-Funzione pubblica della
Calabria. ''A cio' si aggiunge - afferma ancora Veraldi - che ormai
e' prassi consolidata il ritardato pagamento degli emolumenti economici
correnti e quindi il ricorso dei lavoratori alla tutela sindacale,
per una situazione che ormai si ritiene insostenibile e per la quale
e' stata anche formalizzata diffida alle aziende, con l' annuncio
dell' avvio di una fase di mobilitazione che potrebbe sfociare in
una definitiva proclamazione dello sciopero. In considerazione della
particolare fase legata allo stato di agitazione del personale, si
e' provveduto a chiedere un incontro all' assessore regionale alla
Sanita', Doris Lo Moro, per fare chiarezza sulle presunte problematiche
inerenti il rapporto negoziale tra le strutture dell' Aiop ed il Servizio
sanitario regionale. Se nell' espletamento di tale incontro non saranno
ravvisate le necessarie garanzie che l' AIOP dovra' offrire in favore
dei lavoratori, si delineera', insieme con questi ultimi, un percorso
di azioni eclatanti per rivendicare il diritto al rispetto del contratto
di lavoro e contestualmente si avanzera' proposta per la sospensione
dall' accreditamento di tutte le strutture non in regola con le applicazioni
e gli adempimenti previsti dal contratto di lavoro''. Aggiudicati i lavori di rifacimento dell’Ospedale di Rogliano 11/06 L' Azienda ospedaliera di Cosenza ha aggiudicato la gara per
i lavori di rifacimento del plesso ospedaliero di Rogliano, destinato
ad ospitare il reparto di ricovero e ricerca neurologica insieme al
Consiglio Nazionale delle Ricerche. Lo riferisce un comunicato nel
quale si precisa che ''i lavori dureranno non piu' di sei mesi, per
una spesa complessiva di circa 1,5 milioni di euro''. ''Saranno ristrutturati
i locali interni - e' detto nella nota - messi a norma i collegamenti
e la sicurezza. Il reparto neurologico di ricerca attivato con il
Cnr sara' il secondo centro ospedaliero specifico italiano, dopo quello
esistente a Pisa. Coordinatore scientifico sara' il prof. Aldo Quattrone,
ritenuto uno dei migliori neurologi italiani''. ''Sempre a Rogliano,
e' scritto nel comunicato, continuano i lavori per l' installazione
della Tac ed entro la fine di giugno si potra' provvedere a questa
fondamentale implementazione''. ''Su Rogliano - ha detto il direttore
generale dell' Azienda , Antonio Belcastro - abbiamo concertato un
lavoro di grande efficienza con tutte le organizzazioni sindacali
e con i sindaci del Savuto, fissando degli obiettivi di qualita' che
stanno per essere raggiunti''. La Cisl-Fps proclama lo stato di agitazione della sanità privata. Non sono stati liquidati gli arretrati 10/06 La Cisl-Fps in una nota inviata all' Aiop regionale (Associazione
della Ospedalita' Privata) e per conoscenza all' assessore Regionale
alla Sanita', ha sollecitato il pagamento degli arretrati contrattuali
per gli anni 2002-2003 e 2004 ai dipendenti. Lo ha reso noto il segretario
generale del sindacato, Domenico Cubello. ''Nella nota - e' scritto
in un comunicato - si fa riferimento agli impegni assunti per rideterminare
l' abbattimento tariffario che la Regione ha determinato con la legge
regionale 2/2005 anche e soprattutto per consentire la sottoscrizione
del contratto nazionale di lavoro e la tenuta finanziaria delle Aziende
rispetto al maggior costo del lavoro. L' impegno profuso dalle organizzazioni
sindacali per arrivare alla riduzione dell' abbattimento tariffario
era propedeutico al maggior costo del lavoro che comportava il nuovo
contratto di lavoro sottoscritto il 19 gennaio 2005''. ''L' Aiop calabrese
e nazionale - prosegue il comunicato della Cisl-Fps - si erano impegnate
alla applicazione del contratto e alla liquidazione degli arretrati
non appena la legge regionale fosse stata pubblicata sul Bur Calabria.
Gli impegni assunti in sede di Assessorato sono stati mantenuti. Nonostante
cio' l' Aiop e le Aziende associate stanno attuando un incomprensibile
ostruzionismo e una spicciola speculazione a danno dei lavoratori
non liquidando gli arretrati previsti''. ''La Cisl-Fps - conclude
il comunicato - nel sollecitare l' incontro, gia' richiesto, ha interessato
e sollecitato l' assessore alla Sanita', Doris Lo Moro, per intervenire
presso l' Aiop. Inoltre e' stato proclamato lo stato di agitazione
del personale della sanita' privata e sono state programmate assemblee
nei posti di lavoro. La Cisl Fps si riserva di adire altre azioni
di lotta che si riterranno necessarie''. Insediato il nuovo direttore generale della Sanità, Faillace 08/06 Si e' insediato questa mattina il nuovo direttore generale
del dipartimento alla tutela della salute della Regione Calabria,
Raffaele Faillace. Il nuovo dirigente e' arrivato di buon'ora, stamani,
nei suoi uffici in via Buccarelli, dove ha avuto un primo colloquio
con l'assessore Doris Lo Moro. Calabrese di San Lorenzo Bellizzi (Cosenza),
Faillace, 61 anni, ha un curriculum di tutto rispetto. Laureato in
scienze politiche, risiede a Firenze. In Toscana, infatti, il nuovo
direttore generale ha maturato gran parte della sua esperienza. Durante
la sua carriera e' stato commissario straordinario nella costituenda
azienda usl 2 di Lucca, che ha gestito con questo incarico per alcuni
mesi nel 1994 prima di essere nominato direttore generale, funzione
che ha svolto dal 1995 fino al 2000. Dal 1996 al 2000 e' stato anche
chiamato al ruolo di liquidatore delle ex Uussll 4,5 e 6, per poi
diventare direttore generale dell'azienda Usl 5 di Pisa dal 2000 al
2004. dal primo giugno 2004 ad oggi e' stato direttore di progetto-consulente
del centro polifunzionale riabilitativo "Auxilium vitae"
spa Volterra. "Tornando in Calabria - ha detto Faillace - ho
accettato una grande sfida, quella cioe' di provare a trasferire in
una realta' molto difficile l'esperienza maturata in Toscana. La Calabria
e' la mia regione - ha aggiunto - dalla quale sono andato via appena
ho terminato il liceo, ma senza tagliare i legami affettivi che ad
essa mi legano. Fa abbastanza male leggere sempre statistiche negative
su questa terra, in particolare nel settore sanitario. Durante la
mia esperienza professionale ho potuto constatare il fenomeno dell'emigrazione
sanitaria dalla Calabria, molto frequente anche verso le aziende sanitarie
toscane. A Pisa, ad esempio, erano tanti i calabresi che sceglievano
di curarsi". Un fenomeno, quello dei viaggi della speranza, che
incide molto anche sul piano finanziario, oltre che su quello sociale:
"Ne deriva - ha spiegato Faillace - un deficit di 400 miliardi
di vecchie lire per la sanita' calabrese. Da qui - ha aggiunto - la
volonta' di dare una mano alla riorganizzazione dei servizi sanitari
in questa regione". Faillace ha poi sottolineato di essere stato
convinto ad accettare l'incarico "dalla forte motivazione dell'assessore
Doris Lo Moro. C'e' un impegno riformatore molto serio da parte sua
e della Giunta regionale". Nessuna anticipazione sulle sue prime
mosse, se non la volonta', annunciata nei giorni scorsi dall'assessore,
di procedere ad una radicale riorganizzazione del dipartimento. "Voglio
conoscere lo stato di salute dei calabresi – ha spiegato Faillace
- accertare quali sono le patologie piu' diffuse fra la popolazione
e, naturalmente, comprendere bene cosa spinge molta gente ad andare
fuori per curarsi. Alla luce di questi dati imposteremo le nostre
iniziative. Occorre individuare le maggiori criticita' per garantire
in Calabria la funzionalita' della rete ospedaliera". Per gli inizi di luglio apertura di un Hospice a Cassano 08/06 ''Agli inizi del prossimo mese di luglio diverra' operativo
il centro di cure palliative per malati terminali. Cassano potra'
cosi' vedere soddisfatto un antico credito, da sempre vantato in tema
di sanita'''. E' quanto scrive il sindaco di Cassano allo Ionio, Gialuca
Gallo, in una lettera inviata al direttore dell'azienda sanitaria
di Rossano, Achille Gentile. ''Le promesse vuote e false dei decenni
passati - ha aggiunto - cedono ora il passo a impegni e realizzazioni
certe, segnale di una rinnovata attenzione per la citta' e, al tempo
stesso, d'un corretto e proficuo rapporto tra istituzioni deputate
all'amministrazione del medesimo territorio. L'apertura dell'Hospice
sara' una perla di cui andare fieri. Questa struttura sara' l'emblema
di una speranza che torna a rinascere, il segno di una sanita' che
non si nega ai suoi utenti con un reparto, per ora, unico in Italia.
Di questo non possiamo che essere soddisfatti. La cosa che maggiormente
ci inorgoglisce e ci rassicura e' sapere che la direzione dell'Hospice
sara' affidata al dottor Giovanni Nicotera, professionista di sicura
esperienza e capacita' e dalle indiscutibili qualita' umane e morali.
La prossima apertura della struttura sanitaria e' la risposta migliore
all'impegno profuso, senza sosta, dall'amministrazione comunale cassanese
e dall'azienda sanitaria rossanese, ma anche al lavoro di quanti,
come la Cgil e il segretario di un tempo, Giuseppe Sammarro, tanto
hanno faticato e combattuto per tradurre in realta' un programma di
sviluppo sostenibile per la sanita' cassanese''. ''Insieme - ha concluso
il sindaco rivolgendosi al direttore generale - abbiamo centrato l'obiettivo
dell'Hospice, insieme potremo tagliare anche quest'altro importante
e vitale traguardo, individuando tempi, modi e risorse per dotare
la struttura ospedaliera cassanese d'una unita' per malati renali
con almeno quattro posti rene''. Il Convegno sulla degenerazione maculare senile alla Biblioteca Nazionale 08/06 Appuntamento aperto al pubblico quello che mercoledì
8 si è tenuto a Cosenza per parlare di Degenerazione Maculare
Senile, una malattia degli occhi che nella forma più invalidante
può portare alla cecità. L'incontro, organizzato in
collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi di Cosenza, si è
tenuto presso la Biblioteca Nazionale in Piazzetta Toscano. Due specialisti
dell'Unità Operativa di Oculistica dell'Azienda Ospedaliera
di Cosenza, il direttore dottor Aurelio Scrivano e il dottor Alessandro
Tortorella, hanno illustrato le caratteristiche della patologia, le
sue diverse forme, le possibilità e gli strumenti di autodiagnosi
e di intervento, evidenziando la necessità di un controllo
regolare della vista e il ruolo fondamentale di una diagnosi precoce.
L'incontro rientra nella serie d'iniziative della Campagna di prevenzione
"Occhio alla Macchia", nata dalla collaborazione della S.O.I
(Società Oftalmologica Italiana) e dell'Agenzia Internazionale
per la Prevenzione della Cecità (I.A.P.B), che rappresenta
in Italia l'AMD Alliance International, con il contributo di Novartis. La Federfarma calabrese illude l’accordo con l’ass. Lo Moro 06/06 La Federfarma Calabria ''intende tranquillizzare i Cittadini
sul fatto che potranno andare nella Farmacia piu' vicina ad acquistare
cio' che serve, senza doversi preoccupare di verificare se e dove
poter pagare di meno il farmaco necessario. L' accordo trovato con
l' Assessore alla Sanita' Doris Lo Moro ed i Sindacati dei Lavoratori,
infatti, prevede: l' immediata applicazione delle liste di trasparenza
sui farmaci di fascia C (proposta al cittadino di acquistare un farmaco
uguale di prezzo piu' basso); l' applicazione del massimo sconto previsto
dal decreto sul prezzo dei farmaci da banco; l' attuazione di tutte
le possibili azioni per ottenere che il decreto venga convertito in
modo tale da mantenere lo stesso prezzo praticato in tutte le farmacie
della Calabria ed in caso contrario la verifica che il decreto non
si trasformi in un danno ai Cittadini residenti nelle Regioni piu'
deboli e l' impegno a trovare soluzioni che impediscano questo inaccettabile
risultato''. La Federfarma Calabria ha raggiunto tale accordo in attuazione
del deliberato assunto alla unanimita' nella riunione del 26 maggio
2005.''Siamo certi che, in Calabria, le farmacie pronte ad agevolare
i Cittadini siano la stragrande maggioranza, indipendentemente dalle
dichiarazioni fatte da alcuni responsabili provinciali che hanno assunto
posizioni contraddittorie che non sembrano rispondere agli interessi
dei Cittadini e dei Farmacisti rappresentati. Non a caso l' Associazione
di Catanzaro, Associazione che esprime il Presidente di Federfarma
Calabria nella persona del Dr. Giuseppe Petronio ed un Componente
in Comitato Centrale nazionale nella persona del Dr. Vincenzo De Filippo,
entrambi ispiratori della citata delibera regionale, ha deciso di
autosospendersi dalla Federfarma Regionale perche', evidentemente,
ha difficolta' a giustificare, forse anche al suo interno, la posizione
massimalista recentemente assunta dalla stessa. Ultima precisazione
merita la presunta difesa delle piccole farmacie di cui si fanno scudo
i rappresentanti di Vibo Valentia (assente alla riunione regionale)
e di Catanzaro: la difesa delle piccole farmacie puo' essere realizzata
solo ricercando comportamenti solidaristici finalizzati a permettere
alle stesse la possibilita' di praticare prezzi uguali sul territorio
regionale e non affidandole ad una inevitabile concorrenza da parte
delle farmacie piu' grandi che rischierebbe di causarne il collasso
con grave danno per gli ammalati e per la capillarita' del servizio.
Il Decreto sulla riduzione dei prezzi dei farmaci e', purtroppo, gia'
in vigore anche se i citati rappresentanti delle due province fanno
finta di non accorgersene e non danno alcuna indicazione su cosa fare
per ottenerne la modifica e, nello stesso tempo, non penalizzare i
Cittadini e le Piccole Farmacie che sostengono di voler difendere''. Mercoledì alla Biblioteca Nazionale di Cosenza incontro su “Degenerazione Maculare Senile (DMS): conoscerla per combatterla” 06/06 Una serie di incontri con il pubblico organizzati in diverse
città italiane per parlare di Degenerazione Maculare Senile,
una malattia degli occhi di cui soffrono 1 milione di italiani e che
nella forma più invalidante può portare alla cecità.
L'iniziativa rientra nella Campagna di prevenzione "Occhio alla
Macchia" nata allo scopo di educare a riconoscere la DMS dai
primi sintomi. Per limitare l'evoluzione della malattia, infatti,
una diagnosi precoce è determinante. A Cosenza l'appuntamento,
organizzato in collaborazione con la sezione locale dell'Unione Italiana
Ciechi, è per mercoledì 8 giugno alle ore 17.00, presso
la Biblioteca Nazionale in Piazzetta Antonio Toscano. Due specialisti
dell'Unità Operativa di Oculistica dell'Ospedale Annunziata
di Cosenza, il direttore dottor Aurelio Scrivano e il dottor Alessandro
Tortorella, illustreranno le caratteristiche della patologia, le sue
diverse forme, le possibilità e gli strumenti di autodiagnosi
e di intervento, evidenziando la necessità di un controllo
regolare della vista e il ruolo fondamentale di una diagnosi precoce.
Al pubblico che interverrà sarà distribuito materiale
informativo di facile consultazione: la guida sulla patologia e il
Test di Amsler, lo strumento attraverso il quale chiunque, seguendo
le semplici istruzioni per l'uso, può valutare la salute dei
propri occhi. La Campagna "Occhio alla Macchia" è
organizzata grazie alla collaborazione della S.O.I (Società
Oftalmologica Italiana) e dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione
della Cecità (I.A.P.B), che rappresenta in Italia l'AMD Alliance
International, con il contributo di Novartis. Nell'ambito della campagna
"Occhio alla Macchia" è attivo il numero verde 800.859020
a cui è possibile richiedere informazioni di prima necessità
e indirizzi su centri specializzati nella diagnosi e nella cura della
malattia, nonché l'opuscolo informativo che verrà spedito
gratuitamente a casa. Lo sconto sui farmaci è stato realizzato grazie all’accordo tra Regione e Federfarma. Negativi gli effetti del DL Storace 04/06 La Federazione unitaria lavoratori chimici, Filcea-Cgil, Femca-Cisl
e Uilcem-Uil, ''in seguito alle inesatte comunicazioni apparse sulla
stampa ad opera di alcune forze politiche, intende chiarire che proprio
a causa degli effetti negativi che il Dl Storace avrebbe prodotto
nella nostra regione ha concordato con l' assessorato regionale alla
Sanita' e alla Federfarma Calabria che agli utenti venga praticato
lo sconto del 20% sui farmaci di fascia C e sui farmaci da banco''.
''Infatti - e' scritto in una nota dei sindacati - il Dl Storace non
impone uno sconto, ma ne permette solo l' eventuale possibilita',
tanto e' che nelle altre regioni tale Dl ancora non ha prodotto alcun
effetto. Peraltro, la polemica in corso tra il ministro Storace e
Federfarma dimostra che l' iniziativa del Governo non e' stata per
niente accettata dai farmacisti, perche' stravolge il principio cardine
del diritto alla salute, l' equita', e, quindi, la parita' di condizioni
nell' accesso alle soluzioni terapeutiche e salutistiche tutte''.
''E' stato proprio grazie al confronto tra assessorato alla Sanita',
Federfarma e Fulc - concludono i sindacati - che e' stato possibile,
nella regione piu' povera, ottenere il massimo sconto per i cittadini,
in attesa che tale Dl, palesemente iniquo, venga modificato in parlamento''.
Margherita: “All’Ospedale di Cosenza situazione intollerabile. Occorse un Osservatorio permanente sulla sanità” 04/06 Si è svolta, nella sede della Margherita, alla presenza
del Coordinatore Regionale Franco Bruno, una riunione tra alcuni operatori
della Sanità cosentina e parte della dirigenza del partito. L’Ass. Lo Moro: Visiterò tutte le strutture sanitarie 01/06 Attivazione della Conferenza di programmazione sanitaria e
sociosanitaria regionale; sopralluoghi in tutte le realta' ospedaliere
della regione per conoscerne le condizioni; rapporti costanti con
gli enti locali e con le parti sociali e sindacali; particolare attenzione
al territorio; rivisitazione del Piano Sanitario regionale congruente
con questa impostazione: sono gli impegni assunti dall'assessore regionale
alla tutela della salute, Doris Lo Moro, che, con FederSanita' Anci
Calabria, ha incontrato stamani i direttori generali delle Aziende
sanitarie locali ed ospedaliere della Regione. L' incontro - secondo
una nota - e' stata l'occasione per un primo contatto fra il Governo
regionale ed i responsabili della gestione della sanita' calabrese,
dopo le elezioni regionali del mese scorso. L' assessore ha esposto
le sue prime valutazioni in ordine alla situazione nella regione ed
ha annunciato ai direttori generali la volonta' di ''attivare un viaggio
per conoscere le strutture sanitarie e verificare la realta' della
organizzazione territoriale ed ospedaliera''. Lo Moro ha confermato
la sua volonta' di operare con il metodo della concertazione per ''affrontare
questo mondo in tutta la sua complessita' nel rispetto di ruoli istituzionali
e leggi nazionali, ad iniziare dalla finanziaria, esercitando, pertanto,
un ruolo di controllo e verifica sulle azioni del management aziendale''.
Per Doris Lo Moro, inoltre, e' necessaria nella sanita' calabrese
''una vera e propria operazione verita' come metodo al quale uniformarsi
per capire fino in fondo le tematiche ed i problemi che dovranno essere
oggetto di intervento''. I direttori generati hanno manifestato apprezzamento
per l' approccio culturale dell' assessore. Il presidente di FederSanita'
Anci Calabria, Giuseppe Varacalli, ed il vicepresidente nazionale,
Pier Natale Mengozzi, hanno rivendicato il ruolo positivo che l' associazione
ha esercitato in questi anni in Calabria. Convegno sul tumore alla prostata il 3 e 4 a Castrovillari 01/06 ''Il carcinoma della prostata'' e' il tema del convegno organizzato
dall'Unita' Operativa di Oncologia del'Azienda Sanitaria di Castrovillari,
diretta Gianni Cicero. L'iniziativa si svolgera' venerdi' e sabato
nel Polifunzionale di San Girolamo, a Castrovillari. ''Oltre agli
interventi mirati - ha detto Cicero - ho riservato ampi spazi alla
presentazione e alla discussione di casi clinici esemplificativi e
al confronto tra medici generici e specialisti, allo scopo di favorire
quanto piu' possibile una gestione integrata del paziente con un impiego
razionale delle risorse disponibili sul nostro territorio''. Al convegno
e' legata anche una iniziativa che, attraverso il contributo facoltativo
dei partecipanti, consentira' l'acquisto di alcune pompe elettroniche
da utilizzare per la terapia domiciliare del dolore dei pazienti dell'Oncologia.
Chiatto (Amco): “Oltre il 50% degli ospedali calabresi è dotato di UTIC, ma 1 su 4 fa angioplastica” 01/06 ''Oltre il 50% degli ospedali calabresi e' dotato di Unita'
di Terapia Intensiva Cardiologica, per affrontare le emergenze cardiovascolari.
Ma solo un Utic su 4 offre un servizio di emodinamica, in grado di
eseguire l' angioplastica 24 ore su 24''. E' quanto sostiene in una
nota il presidente dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi ospedaliere
(Anmco) della Calabria, Mario Chiatto. ''E purtroppo - ha aggiunto
- nella nostra regione le strutture cardiologiche non sono ancora
organizzate in una rete interventistica intraospedaliera per l' emergenza
cardiovascolare. Cio' che manca e' una saldatura funzionale tra Utic
e laboratori di emodinamica, che coinvolga in modo stabilmente operativo
anche il 118. Cio' consentirebbe, nei casi d'infarto a maggior rischio,
l'immediato invio del paziente nel piu' vicino centro di riferimento,
in grado di eseguire procedure interventistiche''. La rete di emergenza cardiovascolare italiana nei primi posti nella UE. Ma la Calabria ne è fuori. 01/06 La rete dell' emergenza cardiovascolare italiana e' nei primi
posti della classifica Ue. Il confortante dato e' stato illustrato
nella conferenza che precede l' inaugurazione del 36.o congresso dell'
associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri. Oltre il 50%
degli ospedali italiani e' dotato di unita' di terapia intensiva cardiologica
per affrontare le emergenze cardiovascolari (Utic). Ma solo una Utic
su 4 delle 400 presenti in Italia offre un servizio di emodinamica
in grado di eseguire un' angioplastica 24 ore su 24. Sulla base di
questi dati, nel 2002 Anmco ha avviato un progetto di organizzazione
della Rete dell' emergenza cardiovascolare che collega in maniera
strutturata e permanente le Utic con servizio di emodinamica e gli
ospedali periferici, coinvolgendo anche il pronto intervento - 118.
Insomma, una vera e propria 'rete acchiappainfarti' che non prescinde
dall' aiuto che il paziente stesso puo' dare. Intanto, sara' il paziente
o un suo familiare a riconoscere i sintomi sempre chiari: dolore intenso
al centro del petto, al collo e agli arti. L' aspetto decisionale
e' fondamentale: chiamare subito il 118. ''Il collegamento in rete
avviene mediante il 'trasporto intelligente' - sottoliena Giuseppe
De Pasquale, presidente dell' Anmco -. Grazie ad ambulanze medicalizzate
in grado di eseguire subito l' elettrocardiogramma a casa del paziente,
una volta confermata la diagnosi tramite teleconsulto e' possibile
iniziare gia' la terapia o decidere la destinazione ospedaliera piu'
appropriata''. Una nuova filosofia di azione ''che segna il passaggio
dal concetto di 'ospedale piu' vicino' a quello di 'ospedale piu'
adatto'''. In questo modo si puo' ridurre la mortalita' complessiva
ospedaliera per infarto del miocardio di 20 punti percentuali. Il
progetto della rete e' in fase avanzata di realizzazione. Anche se
in poche regioni (come l' Emilia Romagna, la Liguria, la Lombardia
le Marche e la Valle d' Aosta) e' attiva una rete completa su tutto
il territorio, oltre la meta' delle regioni italiane ha una rete acchiappainfarti.
Restano fuori Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata oltre al Trentino
dove esiste comunque una progettualita' finalizzata. L’assessore Lo Moro blocca le assunzioni e le consulenze nella sanità 31/05 L'assessore regionale alla sanita', Doris Lo Moro, ha scritto
ai direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere della
Calabria chiedendo loro di sospendere le procedure di assunzione di
personale a tempo indeterminato e la stipula di contratti di consulenza.
L'assessore, nella missiva, precisa che il provvedimento non riguarda
le assunzioni di personale infermieristico "e quelle non ricadenti
nel divieto di legge" ovvero le categorie protette. L'iniziativa
dell'assessorato, e' scritto nella missiva, e' stata assunta "in
attesa di un'attenta verifica sul fabbisogno di personale, anche allo
scopo di assicurare il rispetto delle disposizioni della legge finanziaria".
I direttori generali sono anche invitati "a predisporre con la
massima urgenza una ricognizione di eventuali assunzioni in programma,
specificando - scrive l'assessore Lo Moro – per ciascun caso
lo stato delle procedure attualmente in atto". L'invito riguarda
"le disposizioni delle delibere di Giunta regionale in materia"
sia "altre iniziative eventualmente assunte autonomamente da
ciascuna azienda". Richiamandosi a quanto disposto dalla legge
finanziaria in materia di consulenze, inoltre, l'assessore alla Sanita'
invita i direttori generali "a riferire anche sui contratti di
consulenza eventualmente stipulati o comunque programmati". I
manager, precisa, infine, l'assessore Lo Moro, sono tenuti a far pervenire
le informazioni richieste "entro e non oltre il 10 giugno 2005".
Farmaci da banco in Calabria da oggi con il 20% di sconto 30/05 Farmaci da banco meno cari, da martedì, dunque, in Calabria,
grazie all'accordo stipulato tra Federfarma e l'assessorato regionale
alla Sanità. L'iniziativa, che sfrutta una possibilità
contenuta nel recente decreto emanato dal Ministro della Salute Francesco
Storace, è sperimentale e durerà almeno per un mese.
Con essa, i farmacisti attueranno un sconto di almeno il 20% sul prezzo
dei farmaci per cui non c'è bisogno di ricetta medica. L'iniziativa,
ha spiegato Federfarma Calabria è stata attuata "al fine
di realizzare di realizzare un vero recupero del potere d'acquisto
delle famiglie e per riaffermare il principio di equità dell'accesso
al farmaco". Federfarma: “Garantiremo l’abbattimento dei prezzi sui farmaci” 29/05 ''I farmacisti della Calabria hanno deciso, in accordo con
l'assessore regionale alla sanita', di praticare sui farmaci da banco
il massimo dell'abbattimento di prezzo previsto dal decreto al fine
di realizzare un vero recupero del potere di acquisto delle famiglie
e per riaffermare il principio di equita' dell'accesso al farmaco''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale della Federfarma
della Calabria, Alfredo Misasi, circa il Dl per il contenimento dei
pressi dei farmaci varato dal consiglio dei ministri. ''L'assessore
regionale alla sanita - ha aggiunto - e i farmacisti della Calabria,
al termine dell'iter del decreto legge che affida al mercato il prezzo
dei farmaci, si incontreranno per verificare che la politica degli
sconti non si trasformi, di fatto, nell'accesso a prezzo pieno solo
per le Regioni dove hanno sede la maggior parte delle aziende farmaceutiche
a danno delle regioni, prima tra tutte la Calabria, dove le minori
opportunita' di mercato e le maggiori spese di trasporto potranno
produrre condizioni di acquisto meno convenienti, rompendo cosi' il
patto di solidarieta' e di tutela della salute costituzionalmente
garantito, e per assicurare ai pazienti che risiedono in Calabria
l'acquisto dei farmaci ad un prezzo piu' basso''. Studio su “Fattori di crescita e malattie renali”, a Cosenza 28/05 "Esiste nel mondo un'incidenza paurosamente crescente
delle malattie renali che portano alla insufficienza renale cronica
e che condiziona il ricorso al trattamento dialitico in strati sempre
piu' vasti di popolazione. Anche in Calabria, negli ultimi anni, si
e' registrato un incremento di tali patologie con grave ripercussioni
economiche sul bilancio regionale per la sanita'. Contiamo, studiando
in Calabria, per la prima volta, alcuni specifici aspetti legati alle
possibili cause di danno renale con l'obiettivo di frenare gli ingressi
in dialisi". Lo ha detto il dottor Renzo Bonofiglio, direttore
dell'Unita' operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell'ospedale
dell'Annunziata di Cosenza, parlando della collaborazione scientifica
avviata gia' con buoni frutti tra il centro da lui diretto e il dottor
Luigi Aloe, dirigente di ricerca all'Istituto di Neurobiologia e Medicina
Molecolare del CNR, presso l'European Brain Research Institut (EBRI)
"Rita Levi-Montalcini" di Roma. Si tratta di una collaborazione
mirata alla comprensione dei meccanismi coinvolti nella patogenesi
della progressione del danno renale attraverso studi su cellule isolate,
su modelli animali e nell'uomo. "Negli ultimi anni, solo poche
regioni italiane hanno acquistato competenze specifiche in questo
settore e stimolato e investito nella ricerca - ha detto il dottor
Bonofiglio - mentre in Calabria poco o nulla e' stato. Pertanto con
il dottor Aloe, illustre studioso calabrese che ha una lunga esperienza
di ricerca di base, acquistata in oltre 30 anni a fianco del premio
Nobel Rita Levi Montalcini, abbiamo avviato da piu' tempo una collaborazione
scientifica che ha tra i suoi obiettivi anche la creazione di un centro
di ricerca qualificato qui da noi". Il punto di partenza di questa
iniziativa che sara' "doverosamente" presentata al piu'
presto all'assessore regionale alla Salute Doris Lo Moro – secondo
quanto spiegato dal dottor Bonofiglio - si basa su alcuni dati gia'
acquisiti nel corso della collaborazione che dimostrano, in alcune
malattie renali, un'alterata presenza di particolari sostanze denominate
fattori di crescita, compreso il fattore di crescita NGF (scoperto
dalla Levi-Montalcini e sul quale Aloe ha un'indiscutibile conoscenza).
Nel sangue e nel rene di soggetti affetti da patologie renali, infatti,
e' stato per la prima volta mostrata dal gruppo del dottor Bonofiglio
e da quello del dottor Aloe la presenza di NGF. "Questo e' l'esempio
- ha detto il nefrologo cosentino - di come dalla collaborazione tra
il clinico e il ricercatore di base si possano raggiungere risultati
importanti che fanno ben sperare per il futuro". "L'iniziativa
- ha affermato dal canto suo il dottor Aloe - rappresentera' anche
un prezioso elemento di stimolo per giovani ricercatori calabresi
e una concreta possibilita' di collaborare con altre realta' scientifiche
italiane ed estere, gia' attive nel gruppo di ricerca da me coordinato.
Queste e altre simili iniziative, dovrebbero contribuire a stimolare
le ricche e indiscusse capacita' creative dei giovani studenti e laureati
calabresi che continuamente, anche oggi, lasciano la Calabria per
andare ad arricchire il patrimonio conoscitivo di altre regioni italiane
e di altri paesi". Il dottor Aloe e il dottor Bonofiglio ritengono
che un programma che veda coinvolti politici, ricercatori e clinici
della Calabria, puo' rappresentare un indiscusso valore aggiunto alla
crescita culturale della regione in tema di tutela della salute. E
cio' anche in considerazione che oggi, piu' di ieri, la ricerca rappresenta
la sola possibilita' per i giovani studiosi di affermare le proprie
capacita' nella propria terra, ma anche una ricchezza della Calabria
e una reale possibilita' di competere con altre regioni italiane.
Ricerca scientifica nella prevenzione dei tumori femminili 27/05 Attirare l’attenzione delle cittadine di Cosenza sull’importante
ruolo della prevenzione per sconfiggere i tumori. Questo l’obiettivo
del dibattito tenutosi nella Sala Coni del Centro Servizi “Maurizio
Quintieri” di Piazza Matteotti e promosso dall’Assessorato
alle Politiche Femminili del Comune di Cosenza. “Tra i compiti
di un’Amministrazione – ha detto l’assessore Cinnante
in apertura dell’incontro, coordinato dal giornalista Federico
Bria – rientra la tutela della salute dei cittadini. E la salvaguardia
della salute passa dall’attività di prevenzione”. Calabria autosufficiente nelle donazioni. Tieghi dice che non bastano 27/05 La Calabria e' una regione autosufficiente per la donazione
del sangue. Questo, quanto emerge dalla 69/ma assemblea nazionale
dell' Avis in corso di svolgimento nel centro agroalimentare di Lamezia
Terme. La Calabria, in base ai dati del 2004, ha raggiunto la soglia
delle 50mila unita' raccolte in regione oltre che il 99% dell' autosufficienza.
Un dato, questo, che il presidente regionale dell' Avis, Salvatore
Barbieri, commenta con soddisfazione. ''L' attivita' dell' Avis in
Calabria - ha afferma - con le sue 86 sedi comunali e le cinque provinciali
e con oltre 20 mila donatori, e' contraddistinta da un grande impegno
in direzione del miglioramento e della crescita dell' Associazione.
Nel corso degli ultimi tre anni abbiamo dato fondo a tutte le nostre
energie nel tentativo di interessare tutta la collettivita' calabrese
ai temi della donazione di sangue. Offriamo agli iscritti ed a tutti
di donatori i risultati di questo impegno con la consapevolezza che
le accresciute necessita' di sangue, che gia' dal 2003 si stanno evidenziando
in Calabria, dovute all' entrata in funzione di poli di eccellenza
medico-chirurgica, fanno ritenere che l' autosufficienza rincorre
il fabbisogno e che, se non cresce ulteriormente la sensibilita',
i donatori e le donazioni sara', in futuro, un continuo rincorrersi
poiche' le nuove eccellenze sanitarie richiederanno sempre piu' sangue''.
''L' Avis della Calabria - conclude Barbieri - e' attenta e pronta
alla sfida confidando nei suoi sempre piu' attenti volontari e sempre
piu' efficienti dirigenti''. Da registrare che le unita' di sangue
raccolte in Calabria sono passate dalle 28.853 del 1996 alle 49.930
del 2004. Di pari passo, poi, e' diminuito anche l' acquisto da altre
regione che dalle 8.035 unita' del 1996 e' passato alle 672 del 2004.
Un impegno, quello dell' Avis regionale che ha anche registrato una
vera e propria mobilitazione da parte dei vari associati, come accaduto
a Lamezia Terme dove la sede locale, grazie all' interessamento del
primario direttore del servizio trasfusionale dell' Asl 6, Sebastiano
Sofi, ha dato vita ad un concorso sull' importanza della donazione
che, quest' anno, ha registrato la partecipazione di 91 ragazzi frequentanti
le scuole superiori rientranti nel comprensorio dell' Asl 6. Ciascun
partecipante ha presentato un elabrorato sulla importanza della donazione
che, poi, e' stato esaminato da una commissione. Questa mattina, prima
dell' apertura dei lavori dell' assemblea, i tre vincitori, Cinzia
Raso della III A del Liceo Psico-Pedagogico Campanella; Danilo Greco,
della II F del Liceo Scientifico Galileo Galilei, e Cecilia De Fazio,
della I A del Liceo scientifico Galileo Galilei, sono stati premiati.
Il Sumai soddisfatto dell’invito dell’ass. Lo Moro sui medici specialisti 26/05 ''L' invito dell' assessorato regionale alla Sanita', rivolto
a tutte le As e alle Aziende ospedaliere, affinche' venga applicato
l' Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con
i medici specialisti ambulatoriali interni e altre professionalita',
rappresenta un passaggio importante per migliorare la qualita' dei
servizi al malato, che dimostra la volonta' della Regione di perseguire
una strada nuova e chiara''. Ad affermarlo e' Carlo Colella, segretario
regionale del Sumai (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana).
''L' Accordo - afferma Colella - stabilisce regole chiare nel settore
dei rapporti di lavoro. Settore gestito, fino ad oggi, ed in alcuni
casi, con una componente discrezionale che in piu' di un caso si e'
trasformata in clientelismo. Per fortuna, grazie alla sollecitazione
dell' assessorato regionale tutto questo e' destinato a finire''.
A questo proposito il Sumai chiede di vigilare sulle norme transitorie
dell' Accordo e in particolare sulla parte che riguarda ''I rapporti
convenzionali a tempo determinato instaurati per lo svolgimento di
attivita' specialistica o delle altre aree professionali''. ''Si tratta
- spiega il segretario regionale del sindacato - di quelle consulenze
che le Aziende hanno attivato per coprire alcuni settori e servizi
che risultavano carenti. Ora, l' Accordo nazionale prevede che tali
professionisti possano godere dello stesso trattamento previsto dall'
intesa nazionale, fino alla fine del proprio contratto. Successivamente
la norma transitoria prevede che quegli stessi posti, occupati per
chiamata diretta tramite la formula della consulenza, vengano ove
ve ne fosse ancora bisogno, messi a bando. Tale norma consente di
liberare le professionalita' ingabbiate nella giungla della discrezionalita',
e a trasformare il rapporto di lavoro da precario in stabile. Mettendo
alla pari i professionisti, soprattutto giovani, che vorranno misurarsi
in un concorso pubblico aperto a tutti''. Bianchi (DL) “Dati drammatici sulla sanità nel Mezzogiorno” 25/05 I dati dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali sulla
migrazione dal Sud al Nord del paese per trovare cure adeguate ''lanciano
un allarme inquietante sulla situazione della sanita' nel Mezzogiorno'':
cosi' la responsabile terzo settore della Margherita, Dorina Bianchi,
ha commentato in una nota il rapporto dell'Agenzia per i servizi sanitari
regionali pubblicato oggi su un quotidiano. ''La ricerca - ha aggiunto
- dimostra come in un anno dalla Campania (95 mila persone), dalla
Sicilia (68 mila), dalla Calabria (67 mila) e dalla Puglia (66 mila)
partano la maggior parte dei pazienti per farsi ricoverare al Nord,
per cercare cure adeguate che nelle loro citta', nella loro regione
evidentemente non trovano, affrontando lunghi viaggi e ingenti spese,
con costi onerosi anche per lo Stato''. Dorina Bianchi ha definito
''drammatica'' la situazione della sanita' nel Mezzogiorno. ''Registriamo
- ha rilevato - uno svuotamento progressivo delle strutture pubbliche
di grandi professionisti del campo medico, di eccellenti ricercatori
che scelgono l'estero per poter continuare la loro attivita' di ricerca,
schiacciati in Italia da burocrazia e tagli selvaggi, o si spostano
al Nord dove possono operare in strutture all' avanguardia''. Bianchi
ha quindi invitato il ministro della Salute a prendere atto che ''questo
fenomeno comporta costi altissimi per tutti, dallo Stato alle famiglie
e che il sistema, di questo passo e' avviato al collasso. E' necessario
- ha concluso - intervenire al piu' presto, o a pagarne le spese sara'
come al solito il Sud d'Italia, scomparso dall'agenda di questo governo
e condannato ad una persistente quanto pericolosa impossibilita' di
guadagnarsi la fiducia di chi vi abita''. Contraccezione: “In Calabria si preferisce il fai da te” 24/05 ''In Calabria, come nel resto del paese, la scelta del metodo
di contraccezione si basa essenzialmente sul 'fai da te' specie tra
le giovanissime, piu' della meta' (55%) delle 15-19enni''. E' quanto
sostiene il sociologo Enrico Finzi, circa quanto emerso da una ricerca
sulla contraccezione compiuta su un campione di 2.000 donne di eta'
Sarà dedicato a Silvio Ruffolo il reparto di Geriatria dell’Annunziata 22/05 ''Prepareremo nei prossimi giorni la delibera con cui aderiamo
alla sua nobile proposta, intitolando il reparto di geriatria al compianto
Silvio Ruffolo, che ne fu primario apprezzato'': lo scrive il direttore
generale dell' Azienda ospedaliera di Cosenza, Antonio Belcastro,
al coordinatore regionale del partito Liberaldemocratico-Patto Segni,
Tonino Perrelli, che gli aveva chiesto esplicitamente l' atto. ''Non
abbiamo potuto rispondere subito ed affermativamente alla sua richiesta
- scrive Belcastro - per la grande mole di lavoro che ci ha visti
impegnati in questi mesi. La memoria storica della sanita' cosentina
deve nutrirsi del ricordo di uomini probi e preparati qual era il
dott. Ruffolo. Saremo lieti di coinvolgerla nella manifestazione di
inaugurazione del reparto 'Silvio Ruffolo' prossimamente''. Loiero: “Con la devolution aumenta il divario nord-sud nella sanità” 20/05 ''C'e' una disparita' allarmante tra la sanita' che si fa al
Nord e quella che si fa al Sud, e la devolution puo' ulteriormente
acuire il divario''. E' l'allarme lanciato dal presidente della Regione
Calabria,Agazio Loiero, intervenendo al convegno 'Sanita' uguale per
tutti nell'Italia della devolution'' in corso a Ischia ed organizzato
dall'Aiop. ''La devolution e' allarmante - ha detto Loiero - perche'
comporta l'attribuzione di potesta' esclusive alle regioni e fa si'
che le regioni piu' ricche si facciano la propria eccellente sanita'
trattenendo risorse che vanno a impoverire la sanita' delle regioni
piu' povere''. Loiero ha ammesso che anche il centrosinistra al governo
ha commesso degli errori, specie col decreto 56, ''ma almeno - ha
sottolineato - ha tenuto accesa la fiammella della solidarieta', mentre
il governo e' ostaggio delle posizioni antimeridionaliste della Lega''.
Loiero infine si e' soffermato sul problema delle competenze che ''spesso
- ha detto il presidente calabrese - sono radicalmente assenti nelle
regioni''. Otto calabresi su cento sono obesi 19/05 Oltre otto calabresi su 100 sono nel tunnel dell' obesita'
e quasi trentotto, in sovrappeso, se non stanno attenti, rischiano
di entrarvi. Un dato ancora piu' allarmante visto che la ''fotografia''
dell' Istat si riferisce al 2002, quando in Italia si contavano 8,5
obesi ogni cento abitanti. Oggi gli obesi, secondo la Societa' italiana
di chirurgia dell' obesita' (Sicob), in Italia sono 10 ogni cento
abitanti, in maggioranza donne, e di questi 1 su 5 e' obeso grave,
bisognoso di bisturi. Con l' aumentare dei chili e' aumentata anche
la voglia di bisturi, non quello estetico, ma quello per vincere l'
obesita' e riconquistare la salute. Al riguardo Nicola Scopinaro,
presidente della Sicob e ordinario di chirurgia generale all' Universita'
di Genova, ha lanciato l' allarme a ''stare attenti agli stregoni
della bilancia''. I dati sull' obesita' in Italia sono stati resi
noti dal Sicob a Roma alla vigilia del congresso nazionale della societa'.
La Sicob, al riguardo, ha lanciato una proposta: un ''bollino blu''
per i Centri che offrano garanzie. Dai dati forniti oggi, secondo
l' Istat gli obesi in Calabria (dati aggiornati al 2002) sono l' 8,4%
della popolazione e quelli in sovrappeso sono il 37,6 %. Ma la Sicob
ha sostenuto che negli ultimi anni anche in Calabria i dati sono sicuramente
aumentati. L' identikit dell' italiana che si rivolge al chirurgo
per vincere l' obesita' grave e' trasversale a tutte le regioni. E',
riferisce un comunicato, una donna intorno ai 40 anni, con due gravidanze
alle spalle, depressa e non solo per l' obesita' che comunque le rende
difficile i rapporti sociali. Non le sta piu' bene alcun vestito,
chiede alla chirurgia il miracolo, dopo aver gia' provato tutte le
diete possibili. Le condizioni economiche sono medio-basse e il titolo
di studio non elevato. Per quanto riguarda i maschi, colui che si
rivolge al chirurgo e' un uomo di 50 anni, ha grandi difficolta' ad
esercitare l' attivita' lavorativa per il fatto di essere obeso. E'
depresso, anche per colpa dell' obesita' che gli rende difficile i
rapporti sociali. Ha tentato le diete senza successo e si affida alla
chirurgia chiedendo al bisturi di fare cio' che lui non sa piu' fare.
Ha un livello economico medio e un titolo di studio medio-alto, spesso
e' un professionista. La maglia nera dell' obesita' - secondo i dati
Istat - spetta al Sud dove quasi il 10% per cento degli abitanti e'
obeso e il quasi il 37% e' in sovrappeso. Al nord-ovest il primato
per il normopeso: infatti oltre la meta' degli abitanti (57,4%) non
deve fare i conti con la bilancia. La percentuale di popolazione adulta
con problemi di sovrappeso e obesita' e' piu' alta in tutto il Mezzogiorno
in particolare in Abruzzo (36% sovrappeso, 11% obesi), Molise (35%
sovrappeso e 11% obesi) e Sicilia (37% sovrappeso 10% obesi), mentre
nel centro-nord l' eccesso di peso risulta meno diffuso, soprattutto
in Lombardia e Trentino Alto Adige. Ass. Lo Moro: “Polo oncologico un eccellenza nel settore della sanità” 18/05 ''Il Centro oncologico sara' decisivo e rappresentera' l' eccellenza
della nostra sanita'. Tante sono le questioni da affrontare, ma con
atteggiamenti positivi, e soprattutto con il dialogo, riusciremo a
vincere anche questa sfida''. E' quanto ha detto l'assessore regionale
alla Sanita', Doris Lo Moro, nel corso della visita nel campus dell'Universita'
Magna Grecia di Catanzaro. ''Da questo Campus - ha aggiunto Lo Moro
- e dalle strutture di ricerca e assistenza ospedaliera presenti,
dipende una buona parte del futuro della sanita' della nostra regione.
Un futuro che comunque e' gia' presente. L' integrazione e l' interazione
con tutto il territorio sono le strade da seguire per dare alla Calabria
un sistema sanitario di qualita'. Rimango confortata da quello che
ho avuto modo di vedere qui al Campus. Questa prima visita all' Universita'
di Catanzaro in veste di Assessore alla Sanita' e' ben augurante per
tutto quello che rimane da fare insieme nell' ambito della sanita'
calabrese''. Nel corso dell'incontro l'assessore ha incontrato il
rettore dell' Ateneo catanzarese, Salvatore Venuta, i presidi di facolta',
i docenti e gli studenti della facolta' di Medicina e chirurgia. ''Il
Centro oncologico - ha detto Venuta - rappresenta una risorsa fondamentale
per tutto il territorio, e' il futuro della sanita' calabrese. Unire
formazione e ricerca per garantire una medicina di qualita' nell'
interesse di tutti i cittadini. E' questo quello che si attende il
territorio, con cui vogliamo dialogare e collaborare per realizzare
occasioni concrete di crescita e sviluppo per la regione, e soprattutto
per i nostri giovani. Per l' attivazione del Centro sono fiducioso;
l' attenzione e la sensibilita' mostrate dal presidente Loiero e dall'
Assessore Lo Moro fanno ben sperare per il futuro''. L' Assessore
Lo Moro ha visitato i laboratori operativi presso il Campus, soffermandosi
in quelli di Oncoematologia, Tumori ereditari e Proteomica, dove si
stanno seguendo programmi di ricerca e, come nel caso della proteomica,
unici in Italia. Il Rettore Venuta ha illustrato quella che e' la
filosofia perseguita dall'Ateneo nel nuovo Campus: l' interdisciplinarieta'
e l' integrazione dei saperi. Dopo i laboratori la visita e' proseguita
nelle strutture che ospiteranno il Policlinico universitario ed il
Centro oncologico di eccellenza. Sono state visitate le sale per le
degenze, le sale operatorie, le sale Pet ad elevate prestazioni tecnologiche. Bianchi (DL) “Al Mezzogiorno servono risorse per realizzare infrastrutture teconlogiche nella sanità” 18/05 ''Sarebbe gravissimo se la legge che richiede interventi straordinari
per la sanita' nel Mezzogiorno fosse di nuovo affossata''. Lo afferma
Dorina Bianchi, deputata della Margherita e responsabile Diritti Civili
ed umani del partito. ''L' affossamento del provvedimento - aggiunge
Dorina Bianchi - sarebbe l' ennesima dimostrazione dello scarso interesse
che questo governo ha per il Sud e per le sue problematiche. E' un
dato acquisito che la sanita' pubblica in Italia e' caratterizzata
un forte divario tra il nord e il sud. Il Mezzogiorno ha bisogno di
maggiori risorse per realizzare gli interventi strutturali e tecnologici
che gli consentiranno di colmare il deficit rispetto alle regioni
del nord. La legge 4968 rappresenta una notevole opportunita' per
fare in modo che gli standard sanitari del Mezzogiorno diventino realmente
omogenei rispetto a quelli del resto del Paese. Migliaia di malati
ogni anno emigrano nelle strutture sanitarie del centro nord non solo
per i ricoveri ospedalieri, ma anche per le prestazioni ambulatoriali.
Non mandare avanti questo provvedimento significherebbe cronicizzare
una situazione di carenza ed inadeguatezza di cui purtroppo pagano
il prezzo i malati e le loro famiglie''. Installato a Rogliano un laboratorio spirometrico 17/05 E' stato installato, presso il distretto di Rogliano, un laboratorio
spirometrico di ultima generazione che consentira' di raggiungere
il Gold Standard nella valutazione di un' ampia gamma clinica. Grazie
a questo nuovo sistema sara' possibile misurare il walsh out dell'
azoto per il calcolo della capacita' funzionale residua e del volume
di chiusura. ''E' stato premiato - ha detto il direttore generale
dell'Azienda Sanitaria, Francesco Buoncristiano - l' impegno dei nostri
specialisti pneumologi di Rogliano, ma e' stato soprattutto realizzato
un sistema che consentira' di intervenire diagnosticamente per le
malattie broncopolmonari di tutti i cittadini dell' area del Savuto''.
L’AS di Cosenza avvia un sondaggio sui rischi connessi agli stili di vita 16/05 E' iniziato il sondaggio promosso dall'azienda sanitaria territoriale
per individuare i fattori di rischio connessi agli stili di vita,
per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. L'equipe guidata
dal direttore di unita', Franco Sconza, in collaborazione con l'Istituto
Superiore della sanita' di Bologna, sta predisponendo le interviste
telefoniche ai duecento pazienti campionati su tutto il distretto.
''I pazienti stanno collaborando - ha detto Sconza - e rispondono
prontamente rispetto alle domande precise, atte ad indicare,fra le
altre cose, il livello di sale da consumare, la quantita' di grassi,
tutto cio' che induce all' ipertensione''. Per il direttore generale,
Francesco Buoncristiano, ha detto che si tratta di ''un'iniziativa
semplice, ma utilissima, che ci servira' a capire gli stili di vita
e ad intervnire con attivita' di prevenzione mirate a far diminuire
le patologie cardiache''. Successo dello stand dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza al FORUM della P.A. 16/05 Ha riscosso grande successo lo stand dell' Azienda ospedaliera
di Cosenza al Forum della Pubblica Amministrazione che si e' svolto
a Roma. L' azienda ha presentato il nuovo laboratorio d' analisi automatizzato,
installato di recente, che consente (attraverso una robotizzazione
selezionata di procedere in tempi brevissimi alla definizione delle
provette esaminate. La funzionalita' del sistema ha incontrato la
curiosita' e l' adesione di molti addetti ai lavori. In quella stessa
sede, la Beckmann, societa' milanese che ha fornito il laboratorio,
ha effettuato un' importante donazione all' associazione Gianmarco
De Maria che si occupa di volontariato in pediatria. L' associazione
ha ricevuto in regalo un proiettore che consentira' ai bambini degenti
di poter visionare dvd e videocassette. ''Abbiamo saldato la tecnologia
con il sociale - ha detto Antonio Belcastro - facendo incontrare due
mondi apparentemente diversi, ma fondamentali per costruire l' ospedale
del domani. Abbiamo ricevuto grande attenzione da parte dei cittadini
comuni che si sono fermati davanti al nostro stand per prendere visione
dei progetti presentati''. ''Molti hanno chiesto approfondimenti -
ha aggiunto Belcastro - sul nostro sistema di volontariato attivo,
merito soprattutto dell' associazionismo, con le iniziative sulla
casa dei cuccioli e sull' assistenza in degenza''. Ass. Lo Moro sui trapianti: “Lavorare sulle strutture ed sulla mentalità dei cittadini” 13/05 ''Sul tema dei trapianti e delle donazioni dobbiamo lavorare
su due fronti, quello della cittadinanza, che non sempre e' sensibile
a questo argomento, e quello delle strutture''. Lo ha detto l' assessore
regionale alla Sanita' ed alle Politiche Sociali, Doris Lo Moro, nell'
ambito del corso di formazione ''Problematiche medico legali nell'
attivita' di prelievo e trapianto di organi e tessuti da donatore
cadavere'', presentato oggi a Vibo Valentia. ''L'importanza di questo
convegno - ha aggiunto - pone un'attenzione speciale su un aspetto
tecnico e giuridico, della formazione dei magistrati e dei medici,
particolarmente qualificante e sul quale io mi sono sempre occupata,
sia come magistrato che come sindaco. Ma, oggi, mi trovo ad avere
una funzione maggiore. L'obiettivo da perseguire complessivamente
nella sanita' calabrese e' il benessere. Diventa necessario, quindi,
oltre all' educazione dei cittadini, la presenza di strutture sanitarie.
Certo ve ne sono, ma quelle presenti vanno riqualificate, bisogna
ampliare la possibilita' di accoglienza, e da questo punto di vista
evitare le emigrazioni al di la' dei confini regionali. Infatti, uno
dei problemi maggiori e' il contatto tra le strutture, che pure ci
sono, e la cittadinanza''. ''C'e' qualcosa - ha proseguito Lo Moro
- che non funziona in questo contatto se si registra una percentuale
di opposizione da parte dei familiari, particolarmente elevata. Forse
la piu' elevata d'Italia. E su questo fronte la politica puo' fare
molto, proprio dal punto di vista dei cittadini, da quello dell' educazione,
dal tipo di accoglienza e dal tipo di rapporto che devono avere le
strutture con i familiari e con il malato in generale''. Lettera della SNOP all’assessore Lo Moro “Affrontare i temi della sicurezza sul lavoro” 11/05 ''Speriamo vivamente che il governo dell'Ulivo affronti e sviluppi
i temi della tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro''.
E' quanto chiede il segretario della Societa' nazionale operatori
della prevenzione, Bernardo Cirillo, in una lettera inviata all'assessore
regionale, Doris Lo Moro. ''In alcune aziende sanitarie della Calabria
- ha aggiunto - il sistema di prevenzione pubblico e' carente o poco
incisivo. Le attivita' di lavoro si svolgono in condizioni di rischio
e di pericolo inaccettabili per la nostra regione. Centinaia di migliaia
di uomini e donne rischiano la salute ed in alcune situazioni anche
la vita per causa del loro lavoro. Nelle nostre aziende sanitarie,
inoltre, i dipartimenti di prevenzione stentano a funzionare e sono
condizionati dalle insufficienti risorse economiche rispetto a quanto,
invece, e' stato dedicato alle attivita' di cura''. ''Mancano linee
di indirizzo - ha proseguito Cirillo - e non viene attuato nessun
coordinamento dei soggetti che tanta importanza hanno nel campo della
prevenzione. Anche sul fronte dell'ambiente le agenzie regionali non
sono ancora diventate una realta' diffusa e l'intervento, prima affidato
alle aziende sanitarie, e' diventato in tale fase ancora piu' disorganico
e indufficiente''. ''Siamo certi - ha concluso - che la scelta di
una donna ad assessore per la tutela della salute della Regione Calabria,
ricca di esperienza umana e politica anche sul fronte della solidarieta'
e giustizia sociale, la renderanno una giusta protagonista rispetto
agli impegni ed agli obiettivi che abbiamo evidenziato''. L’Azienda Ospedaliera di Cosenza al Forum P.A. 11/05 Anche l'Azienda Ospedaliera di Cosenza partecipa al Forum della
Pubblica Amministrazione, in corso di svolgimento a Roma. L'azienda
cosentina e' presente con una delegazione guidata dal direttore generale,
Antonio Belcastro, e con una serie di lavori di rilevanza sociale.
Fra le pubblicazioni inserite quella dell'odontoiatria sociale ha
catalizzato l'attenzione di molti visitatori. L'unita' semplice e'
stata istituita da pochi anni nel plesso ospedaliero dell'Annunziata.
Coordinata dalla dott.ssa Simona Loizzo, l'odontoiatria sociale consente
di effettuare interventi clinici di riparazione e di conservazione
per soggetti disabili, difficilmente curabili diversamente. Grazie
ad un protocollo scientifico che prevede la presenza di un' anestesista,
la dott.ssa Anna Monardo, vengono effettuate settimanalmente sedute
di sala operatoria che consentono di poter curare le patologie odontoiatriche
di portatori di handicap, bambini e ragazzi down, soggetti affetti
da gravi patologie psichiatriche. ''La nostra sensibilita' sull'argomento
- ha detto Antonio Belcastro - ha fatto si che si registrasse una
curiosita' scientifica fra addetti ai lavori e mondo dell'associazionismo,
che hanno chiesto informazioni sul servizio ed hanno assicurato la
volonta' di ripercorrere la nostra stessa strada''. Loiero: “I ritardi sul polo oncologico non ci appartengono” 09/05 ''Non intendo parlare dei ritardi sul polo oncologico, essendo
presidente da poche settimane: dal momento, pero', che e' la Regione
a dover trovare imponenti finanziamenti per il suo funzionamento e'
legittimo sforzarsi di vederci chiaro''. Lo ha detto Agazio Loiero,
presidente della Giunta regionale rispondendo ad una sollecitazione
circa le sorti del Polo oncologico lanciata dal rettore dell' Universita'
di Catanzaro Salvatore Venuta, anch' egli tra i relatori della Giornata
dell' Economia. Il rettore dell' ateneo catanzarese, in precedenza,
aveva lamentato, tra l' altro, ''ritardi nell' iter di attivazione
del polo'' manifestando ''preoccupazione per le scelte della Giunta
che denotano sfiducia. Sfiducia - aveva detto - che non puo' tradursi
nella continuazione della fase di stallo che, sulla questione, ha
caratterizzato questo ultimo periodo''. Per il presidente della Giunta
''la nostra unica preoccupazione e' che il polo oncologico funzioni
al meglio. Il fatto che sia stato chiamato il prof. Cognetti, autorita'
scientifica a livello europeo, - ha aggiunto Loiero - e' qualcosa
che da' e non deve suscitare altre considerazioni. Per la struttura
vogliamo vedere privilegiare le sinergie con le altre realta' sanitarie
del territorio, come accade dovunque, a tutto beneficio dei pazienti''. Sen. Gentile (FI)“Preoccupa l’uso dello spinello “calabresella” 09/05 ''Le affermazioni dello psichiatra ed esperto in dipendenze Luigi Cancrini sulla 'calabresella', un nuovo tipo di spinello evidentemente prodotto in Calabria, ci allarmano e ci impongono di chiedere provvedimenti urgenti sia in materia di repressione che in materia di prevenzione''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia e componente della commissione parlamentare antimafia, Antonio Gentile, circa l'intervista a Luigi Cancrini pubblicata stamane dal quotidiano 'Il Messaggero'. ''Questo nuovo tipo di droga - ha aggiunto Gentile - sarebbe ancora piu' deleterio. E' evidente che nella grande produzione c'e' la mano della criminalita' organizzata per cui e' legittimo attendersi interventi radicali in materia di repressione''. ''Dobbiamo guardare ai nostri figli - ha concluso - e chiedere interventi di monitoraggio e di prevenzione seria, atteso che la vecchia filastrocca sulla presunta innocuita' della cannabis e dei suoi derivati e' smentita dalla prova dei fatti''. Il Dott. Antonio Verre primario dell’unità operativa di ginecologia ad Acri 09/05 Il dott. Antonio Verre, ginecologo calabrese che lavora da
venti anni a Bologna, e' il nuovo primario dell' unita' operativa
di ginecologia di Acri. Lo ha nominato il direttore generale, Franco
Buoncristiano. Il dott. Verre lavora attualmente al Sant' Orsola di
Bologna. ''Abbiamo scelto il meglio - ha detto Buoncristiano - su
una rosa di professionisti seri, nell' interesse precipuo della cittadinanza''.
Stamattina sono iniziate le raccolte di adesioni per la donazione
degli organi nei punti informativi dell' Ospedale dell' Annunziata
e dell' azienda sanitaria di Cosenza. Solo nella mattinata sono state
raccolte circa 100 adesioni, un numero esorbitante che conferma come
sia la cambiata la sensibilita' dei giovani e della popolazione rispetto
alla questione donazione. Domani, incontro nella sede dell' Universita'
della Calabria con gli studenti dell' Ateneo. In Calabria oltre 400 mila radiografie e 80.00 TAC all’anno 07/05 Sono oltre 400 mila gli esami radiografici al torace che vengono
eseguiti ogni anno in Calabria, a cui vanno aggiunte 80 mila Tac toraciche.
Gli esami diagnostici realizzati hanno portato, in 350 casi all'anno,
alla diagnosi precoce della malattie. I dati sono emersi nel corso
del primo congresso mondiale di radiologia toracica in corso a Firenze.
''Medici curanti e pazienti - ha detto il presidente del congresso
Mondiale di Radiologia, Lorenzo Bonomo - sono sempre piu' attenti
ed esigenti rispettivamente, nel prescrivere e nel richiedere esami
radiografici piu' frequenti ed accurati dell' apparato respiratorio.
Questi esami non servono solo a sapere cos' ha il paziente sintomatico,
cioe' non rispondono piu' solo a un' esigenza clinica, ma servono
anche a dare ad una popolazione sempre piu' anziana come la nostra,
preoccupata della propria salute, quella consapevolezza di benessere
alla quale aspira. Per questo oltre la meta' degli esami dimostra
condizioni di normalita' in una logica di prevenzione delle malattie
attraverso lo strumento della diagnosi precoce''. ''L' uso sistematico
dell' imaging toracico - ha concluso Bonomo - e l' impiego di terapie
piu' specifiche portano dunque ad una anticipazione diagnostica che
consente di salvare in Calabria oltre 350 vite ogni anno, garantendo
un aumento della sopravvivenza e una migliore qualita' di vita nell'
80% dei casi. Merito questo anche di una profonda evoluzione tecnologica
che ha consentito alle macchine radiologiche di diventare sempre piu'
precise e sicure. Basti pensare che gli apparecchi di ultima generazione
permettono di individuare anche noduli di pochi millimetri in meno
di 10 secondi''. In Calabria, secondo quanto emerso dal congresso,
la situazione delle apparecchiature diagnostiche e' abbastanza rassicurante.
Oltre la meta' delle attrezzature di diagnostica, infatti, ha meno
di 10 anni. Martedì inizia la campagna sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari 07/05 Iniziera' martedi' prossimo la campagna di prevenzione dell'azienda
sanitaria di Cosenza finalizzata a conoscere gli stili di vita del
territorio ed a correggere le distorsioni presenti, con l'obiettivo
di ridurre le malattie cardiovascolari. L'inizitiva, voluta dal direttore
generale dell'As, Francesco Buoncristiano, e' stata realizzata dal
dirigente dell'unita' di epidemiologia, Franco Sconza. Sono state
campionate 200 persone, di eta' fra i 18 ed i 69 anni, che comprendono
tutto il territorio di competenza dell'azienda sanitaria. A loro saranno
rivolte interviste telefoniche specifiche, con la somministrazione
di un questionario semplice. ''Sara' importante - ha detto Sconza
- avere la loro collaborazione per capire gli stili di vita e, soprattutto,
il grado di attenzione che le persone riversano sul proprio stato
di salute. Abbiamo coinvolto i medici di base e tutti i Sindaci del
comprensorio, ricevendo una grande disponibilita' di collaborazione.
L'iniziativa - ha aggiunto - viene effettuata in collaborazione con
l'Universita' di Bologna, che ha tratto spunto dalla nostra idea e
l'ha sviluppata sul suo territorio''. ''Capire conoscere gli stili
di vita - ha detto Buoncristiano - e' essenziale per programmare le
attivita' di prevenzione e per recuperare la funzione propria dell'azienda
sanitaria. La riduzione del colesterolo e della pressione arteriosa,
la riduzione del quantitativo di sale e dei grassi da mangiare , la
correzione di altri principi semplici consentono di abbassare di molto
le probabilita' di incidenza infartuale ed emorragica e su questo
obiettivo noi ci muoveremo''. Presentato a Cosenza il programma della settimana dei trapianti 06/05
E' stato presentato stamani, a Cosenza, il programma della settimana
di sensibilizzazione sulla donazione degli organi promossa dalle Aziende
sanitaria e ospedaliera di Cosenza. Alla cerimonia di presentazione
dell' iniziativa, che si terra' da domenica prossima, hanno partecipato,
tra gli altri, Salvatore Perugini, vice presidente della Provincia
di Cosenza; l' assessore comunale alla Sanita' Roberto D' Alessandro;
il direttore dell' Azienda ospedaliera Antonio Belcastro e Loredana
Nigri, in rappresentanza del direttore generale dell' Azienda sanitaria
Francesco Buoncristiano. ''L' iniziativa - ha detto Perugini- e' frutto
di un impegno rivolto a diffondere la solidarieta' attiva ed a rendere
testimonianza del valore della donazione. Sono questi i meccanismi
che nobilitano l' impegno in sanita'. Per D' Alessandro''il Comune
e' in prima linea non solo nella costruzione di infrastrutture, ma
anche e soprattutto nell' impegno sociale''. Belcastro ha evidenziato,
invece, come '' dopo l' anno bomm del 2003, quest'anno si sia registrata
una flessione nelle donazioni. Un problema culturale e sociale rispetto
al quale e' opportuna una forte mobilitazione culturale''. Nigri,
a nome del Dg Buoncristiano, ha evidenziato l' importanza di ''dare
luogo ad una comprensione dei valori sociali e culturali legati al
donare''. Interventi anche dei coordinatori trapianti delle due aziende:
Rita Roberti (Asl) ed Eugenio Gagliardi (Azienda ospedaliera). Le
iniziative in programma, nell' ambito della ''settimana'' prevedono,
inoltre, un concorso con il XV distretto scolastico di Cosenza per
i migliori temi sulla donazione; i punti informativi itineranti e
un corner di informazione che si terra' sabato 14 maggio, in piazza
11 Settembre. Buoncristiano (AS4) “A Cosenza raggiunti importanti traguardi nel campo dei trapianti” 04/05
''In questi anni in tema di donazione sono stati raggiunti traguardi
importanti grazie ad una concertazione fra aziende ed istituzioni,
all' impegno del volontariato attivo, alla testimonianza di una Chiesa
sempre attenta e pronta a dare il proprio contributo''. Lo ha detto
Franco Buoncristiano, direttore generale dell' Azienda sanitaria cosentina
in riferimento alla settimana nazionale dei trapianti che prendera'
il via, a Cosenza, l'8 maggio per concludersi domenica 15. Il programma
della ''settimana'' - e' detto in una nota - sara' presentato venerdi'
prossimo in una conferenza stampa ospitata nel salone di rappresentanza
del Comune di Cosenza. All' incontro parteciperanno i vertici dell'
Aziende sanitaria e ospedaliera di Cosenza, del Comune, della Provincia
e delle associazioni di volontariato impegnate nella donazione. Ai
giornalisti saranno illustrate le iniziative sociali e culturali Il 72.1% dei calabresi dichiara di stare in buona salute 03/05 Il 72,1% dei calabresi dice di sentirsi ''in buona salute''
(un anno prima erano stati il 72), dato al di sotto della media nazionale
74,7%. Il dato emerge dai contenuti del rapporto 2005 della Fadoi
che sara' presentato mercoledì a Napoli in occasione dell'
apertura del 10/mo congresso nazionale dell' organizzazione. ''Dei
malati cronici - e' scritto nel rapporto - 48,1 hanno dichiarato di
sentirsi in buona salute (il dato italiano e' 47,5 per cento). Su
cento calabresi affetti da malattie croniche 26,6 soffrono di artrosi
e artrite (il dato italiano e' 19,0); 14,9 soffrono di ipertensione
(il dato italiano e' 12,5); 10,6 di malattie allergiche (il dato italiano
e' 8,4); 7,7 di bronchite cronica, inclusa l' asma bronchiale (il
dato italiano e' 6,4); 7,2 di osteoporosi (il dato italiano e' 6,6);
5,5 di ulcera gastrica o duodenale (il dato italiano e' 3,2); 5,3
di disturbi nervosi (il dato italiano e' 3,9); 4,4 soffrono di diabete
(il dato italiano e' 3,8); 3,9 di malattie del cuore (il dato italiano
e' 3,7). Diminuiscono i fumatori. Nell' ultimo anno sono stati in
18,8 ogni cento abitanti (erano stati 20,1 nel 2001); ogni giorno
un calabrese fuma in media 15,2 sigarette. In Italia fumano in 23,7
(erano stati 23,8 nel 2001) e il numero medio delle sigarette fumate
al giorno e' di 14,4. Sono 63,8 su cento, invece, i calabresi che
fanno una prima colazione adeguata e 78,7 considerano il pasto piu'
importante quello di mezzogiorno. In Calabria nel 2002 si e' avuto
un ricovero medio di 7,9 giorni. Al di sotto della media nazionale
che e' di 8,1 giorni. ''Gli abitanti della Calabria - afferma Bruno
Madaffari, presidente della Fadoi Calabria e direttore della Unita'
operativa di Medicina Interna ''Morelli'' dell' Azienda ospedaliera
di Reggio - stanno abbastanza bene. Aumentano le malattie degenerative
ma calano quelle infettive''. ''In espansione - prosegue Madaffari
- e' il fenomeno dell' obesita' sia per l' abbandono della cucina
mediterranea in favore di cibi 'veloci', ripetitivi e ricchi di grassi,
sia per la progressiva riduzione dell' attivita' fisica in favore
di automobili e sedie davanti a un computer. Registriamo un ritorno
alla tbc, legato ai flussi migratori. Malattie digestive, come gastriti
ed epatopatie, sono invece le patologie piu' diffuse fra gli extracomunitari,
probabilmente legate alle rinnovate abitudini voluttuarie e al consumo
eccessivo di alcool. Ma cio' che comincia a preoccupare in Calabria
e' l' anziano ospedalizzato. Le famiglie sempre piu' spesso chiedono
di prolungare la degenza perche' sanno che dopo le dimissioni non
ci sono strutture sanitarie sul territorio in grado di offrire un'
adeguata assistenza''. Medici della Cisl in agitazione all’Annunziata “incarichi clientelari durante le elezioni” 02/05 L' assemblea dei dirigenti medici della Cisl Medici dell' Azienda
ospedaliera di Cosenza ha proclamato lo stato di agitazione. ''Tale
grave decisione - e' detto in un comunicato della Cisl medici - si
e' resa necessaria a seguito delle preoccupanti notizie relative ad
assunzioni e trasferimenti avvenuti in periodo elettorale, molte delle
quali senza che vi fosse il posto in pianta organica, e l' adeguata
copertura finanziaria, ma basate semplicemente su criteri clientelari;
l' affidamento di discutibili contratti atipici 'ad personam'; la
decisione di assegnare un ulteriore ed eccessivo numero di incarichi
dirigenziali basato su discutibili criteri e su accordi personali
preelettorali ed il tacito accordo e la complicita' di alcune sigle
sindacali''. Alla base della decisione della Cisl di proclamare lo
stato di agitazione c' e', infine, conclude il comunicato, ''la sospetta
celerita' con la quale si vorrebbe approvare la nuova pianta organica,
che consentirebbe cosi' di coprire le gravi irregolarita' che sono
state commesse in questi ultimi mesi''. Settimana della donazione: Il 6 presentazione delle iniziative a Cosenza 30/04 Venerdi' prossimo, 6 maggio, saranno presentate le iniziative
che le Aziende sanitaria ed ospedaliera ed il Comune di Cosenza hanno
programmato per la Settimana nazionale della donazione, in programma
dall' 8 al 15 maggio. La presentazione e' in programma alle 11 nel
salone di rappresentanza del Comune, presenti i rappresentanti delle
associazioni di volontariato. ''Abbiamo realizzato - ha detto Rita
Roberti, coordinatrice per i trapianti dell' Azienda sanitaria - un
lavoro di educazione civica e sociale, coinvolgendo il mondo delle
scuole attorno ad una grande questione. Siamo certi che il dato calabrese
conoscera' un' ulteriore crescita, dopo quella consistente fatta registrare
nel corso di questi anni''. La dottoressa Roberti ha sottolineato
anche l' importanza della donazione degli organi facendo riferimento,
in tal senso, ''all' importante lettera pastorale con cui l' ex arcivescovo
di Cosenza, mons. Giuseppe Agostino, nel 2000, lancio' un invito chiaro
e forte della Chiesa ai propri fedeli a riconoscere il valore della
donazione, superando antichi tabu' e sterili superstizioni''. Diminuiti i centri per la procreazione assistita. In Calabria sono due. 25/04 I centri italiani dove si pratica la procreazione medicalmente
assistita (pma) sono diminuiti rispetto allo scorso anno di 22 unita',
passando da 323 a 301. Lo ha reso noto il Movimento per la vita, che
ha elaborato i dati dell'Istituto superiore di sanita' (Iss). La mappa
regionale della rete dei centri vede al primo posto la Lombardia con
56 centri (il 19% del totale), seguita dal Lazio con 49 (16%); quindi,
da Sicilia e Campania, a 'pari merito' con 26 centri (9%). Seguono
il Veneto con 25 (8%), la Puglia con 22 (7%), il Piemonte con 21 (7%)
e la Toscana con 17 (6%). Maglia nera alla Valle d'Aosta, dove non
esistono centri di pma, mentre il Molise e l'Umbria sono al penultimo
posto con un solo centro. In Sardegna e Abruzzo i centri sono 7, mentre
in Calabria 2 e in Marche e Basilicata 2. Al Centro-Sud si concentra
la maggior parte dei centri, 168, contro 133 del Nord Italia. ''Ma
la vera discriminante tra Nord e Sud non e' il numero di centri -
dice Monica Soldano, presidente di Madre Provetta, la piu' longeva
associazione a tutela delle coppie infertili, fondata 10 anni fa -
bensi' la disomogenea distribuzione dei centri pubblici e privati.
Infatti il 70% dei centri pubblici si trova al Nord e in particolare
in 3 regioni, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Inoltre sono pochi
i centri che raggiungono il 'terzo livello', ossia le pratiche chirurgiche
piu' avanzate come la Icsi''. Secondo l'indagine del Movimento per
la Vita, la maggior parte delle strutture italiane (68%) e' privata.
L'1,5% dei centri ha alle spalle meno di un anno di attivita', il
47% e' stato aperto tra 1 e 5 anni fa, il 23,7% ha dai 6 ai 10 anni
di vita, il 16,2% da 11 a 15 anni, e l'11,6% ha oltre 15 anni di operativita'.
Inoltre, secondo l'elaborazione dei dati fornita dal Movimento per
la Vita, il valore medio di successi ottenuti nei centri intervistati
di secondo e terzo livello e' pari al 23,8%. I parti gemellari sono
il 10% del totale, secondo quanto dichiarato dal 60% dei centri intervistati,
mentre in un centro su tre i casi di gravidanze multiple sono stati
superiori al 3%. ''La diminuzione in Italia dei centri in cui si pratica
la procreazione medicalmente assistita - ha aggiunto Soldano - e'
comunque un segnale negativo, che sottolinea un calo della domanda
dovuto a una legge inadeguata, la legge 40 sulla procreazione assistita,
legge che rappresenta un passo indietro e che ci auguriamo venga presto
modificata con i referendum''. Sul calo dei centri registrato nell'ultimo
anno, la presidente di Madre Provetta sottolinea tuttavia che, a partire
dal 1997, da quando cioe' la registrazione dei centri pma all'Iss
e' diventata obbligatoria, c'e' stato un incremento nel numero di
centri che in taluni casi non sono mai diventati operativi. ''Si e'
assistito a una corsa per registrarsi ed entrare nel business della
provetta - dice Soldano - tuttavia alcuni centri non hanno mai aperto,
anche per il fatto che la legge attuale non li ha certamente favoriti.
In parte, quindi - conclude - la diminuzione e' dovuta anche al fatto
che dall'anno scorso e' stato aggiornato il numero totale dei centri''
Cio' non toglierebbe, sempre secondo l'Associazione Madre Provetta,
che ''parallelamente al calo dei centri italiani che praticano la
pma, si registra un crescente fenomeno del cosiddetto turismo procreativo
di coppie che in Italia non trovano un adeguato sostegno legislativo
al loro legittimo desiderio di genitorialita'''. Settimana dei trapianti: iniziative a Cosenza 25/04 In occasione della settimana nazionale dedicata ai trapianti,
che iniziera' l' 8 maggio per concludersi il 15, l' Azienda ospedaliera
di Cosenza e l' Azienda sanitaria, in collaborazione con il Comune,
l' Amministrazione provinciale e le associazioni di volontariato,
hanno promosso una serie di iniziative. Esse saranno presentate giovedi'
prossimo nel corso di un incontro con i giornalisti. All' incontro
parteciperanno i due direttori generali, Buoncristiano e Belcastro,
il sindaco Catizone, il presidente della Provincia, Oliverio, i rappresentanti
di Aido, Aned, Asit, Avis e Banca degli occhi della Calabria, il coordinatore
regionale dei trapianti, Pellegrino Mancini, i responsabili per i
trapianti dell' azienda sanitaria (Rita Roberti) e dell' Azienda Ospedaliera
(Eugenio Gagliardi). Nei sette giorni dedicati alla donazione sono
previsti incontri pubblici di discussione, punti informativi, esperienze
e testimonianze sul ruolo della donazione. ''Abbiamo registrato la
sensibilita' del Comune e della Provincia - hanno sostenuto i due
direttori generali, Buoncristiano e Belcastro - che sono nostri alleati
istituzionali nell' opera di persuasione alla donazione. Dai cittadini
arrivano sempre maggiori risposte in termini di attenzione e di solidarieta',
a conferma di come sia stato compreso il significato della donazione''. Aumentano del 6% le donazioni di sangue. Ma in Calabria non c’è autosufficienza 22/04 Donatori e donazioni di sangue in crescita nel 2004. Questo
il trend positivo registrato dalla Fidas (Federazione italiana associazioni
donatori di sangue), che ha visto nell'ultimo anno aumentare i propri
associati e le donazioni del 6% (20.000 in piu') rispetto al 2003.
Il dato incoraggiante, anche se parziale perche' riferito solo alla
galassia Fidas, cui aderiscono 64 associazioni di donatori di sangue,
sara' al centro del 44esimo congresso nazionale della associazione
che si e' aperto oggi ad Ischia e terminera' il 25 aprile. Nel corso
del 2004 la Fidas ha raccolto 345.669 donazioni. Tra le regioni piu'
virtuose la Campania, che ha raggiunto nel 2004 l'autosufficienza,
mentre restano indietro il Lazio, la Sardegna, la Basilicata, la Calabria,
l'Abruzzo e la Sicilia costrette a chiedere il sangue ad altre regioni.
La Fidas, nata a Torino nel 1959, e' una federazione alla quale aderiscono
64 associazioni di donatori di sangue a loro volta suddivise in 15
federazioni regionali, che raccolgono in Italia 385 mila donatori
volontari e periodici ed ha come obiettivo principale quello di portare
l'Italia all'autosufficienza, ovvero ad avere un numero di donazioni
che possa bastare al fabbisogno trasfusionale del Paese. ''Il Congresso
nazionale della Fidas - ha spiegato il presidente Aldo Ozino Caligris
- si tiene in Campania proprio per ringraziare i cittadini di questa
regione che hanno contribuito a raggiungere l'autosufficienza attraverso
le donazioni. Autosufficienza significa che vi sono 40 donazioni su
1000 abitanti: in alcune regioni come Veneto e Friuli arriviamo a
60 su mille, mentre nel caso di altre ci assestiamo sulle 23. La Sardegna
e' un caso a parte: con ben 44 donazioni su mille abitanti non riesce
a raggiungere l'autosufficienza a causa di una forte presenza di malati
di talassemia che necessitano di trasfusioni''. ''In Campania invece
- spiega il prof. Salvatore Formisano dell'universita' Federico II
di Napoli, coordinatore del Crcc,Centro regionale di coordinamento
e compensazione della Campania - abbiamo raggiunto nel 2004 le 120
mila donazioni contro le appena 60 mila di qualche anno fa. E' certamente
il frutto di una forte campagna alla quale hanno risposto i cittadini
donando sangue tanto che abbiamo potuto aiutare altre regioni in difficolta'''.
''Nel nostro progetto di autosufficienza - osserva Formisano - ci
aiuteranno certamente anche i decreti legge del 13 aprile pubblicati
sulla G.U. (Protocolli per l'accertamento della idonita' del donatore
di sangue e di emocomponeti) che permettera' la donazione ad alcune
categorie di persone che prima di oggi non potevano donare sangue''. Caruso (AN): “La nuova Giunta Loiero deve promuovere la sanità cosentina” 21/04 ''Se c'e' un principio di attenzione reale verso la sanita'
o non ci sono, invece, appetiti politici, la sanita' cosentina deve
essere promossa anche dalla nuova Giunta: basta vedere quello che
e' stato fatto in questi mesi per accorgersene''. Lo afferma, in una
nota il deputato di Alleanza Nazionale Roberto Caruso, secondo il
quale ''Buoncristiano e Belcastro hanno lavorato con intelligenza,
recuperato risorse, fatot in modo che si aprissero nuove possibilita'
di cura, con risorse limitate. La nuova Giunta ha tutto il diritto
di verificare le cose -dice Caruso- ma smentirebbe gia se stessa se
cercasse alibi, facilmente dimostrabili, per effettuare operazioni
di occupazione militare''. Per Caruso ''il rischio e' che si voglia
colonizzare la sanita' con impostazioni che andrebbero contro i bisogni
della gente''. Attenzione all’Irap, finanzia il 38% della spesa sanitaria. (In Calabria il 21%) 20/04 L' imposta regionale dell’Irap rimane tra le piu' odiate dagli imprenditori italiani. E presto potrebbe essere modificata ed alleggerita. Ma bisogna fare attenzione perche' in media serve a coprire il 38,6% delle spese sanitarie nazionali, anche se con differenze notevoli tra regione e regione. E' quanto affermano gli artigiani della Cgia di Mestre che hanno elaborato un' analisi su come l' Irap copre le spese sanitarie. In Lombardia, secondo l'analisi, l'incidenza del gettito di questa imposta ha raggiunto quasi il 57% della spesa sanitaria lombarda. Nel Lazio e' al 47,2%, in Emilia Romagna al 45,8% e in Veneto il 44,8%. Solo al Sud l'incidenza assume percentuali piu' basse. In Campania si attesta al 24,1%, il Sicilia al 23,1% in Puglia al 22,9% e in Calabria, fanalino di coda a livello nazionale, e' al 21%. ''Con la probabile bocciatura da parte della Corte di Giustizia europea - afferma Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - il Governo dovra' modificare questa imposta. Non solo. Ma nelle intenzioni del Governo si vuole anche alleggerirne il carico. Benissimo, ma come pagheremo la sanita' a livello regionale visto che l'intero gettito va a coprire una buona parte della spesa sanitaria ? Sia chiaro, al mondo delle imprese l'Irap non e' mai piaciuta, ma non possiamo nemmeno dimenticare che gli oltre 31 miliardi di euro mantengono una buona parte della spesa sanitaria nazionale. Ora con quali altre imposte sostituiremo il mancato gettito che verra' dalle modifiche dell'Irap?''. Alla Cgia, infatti, non credono sia praticabile la strada che porterebbe ad un risparmio di un terzo del gettito Irap attraverso la riduzione della spesa pubblica. ''Chi e' disposto ancora a tagliare sulle spese - prosegue Bortolussi - con una campagna elettorale ormai alle porte?''. ''Qualcuno - conclude Bortolussi - sostiene che almeno i 2/3 del gettito complessivo dell'Irap potrebbe essere coperto attraverso l'attribuzione alle Regioni di imposte indirette sui consumi o sui servizi attualmente di competenza statale. Ma le famiglie, trovandosi in una situazione di difficolta' come quella che stanno vivendo adesso, possono sobbarcarsi anche questo nuovo carico fiscale?'' Incidenza dell'Irap sulla spesa sanitaria nel 2003 (valori in milioni
di euro).
Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CGIA Mestre. Buoncristiano (ASL): “l’attivazione di Musicoterapia è prova di attenzione verso la disabilità” 18/04 ''L'attivazione della musicoterapia all'interno dell'unita'
operativa di neuroriabilitazione e' l'ennesima prova della nostra
attenzione concreta verso il mondo della disabilita', rispetto al
quale abbiamo realizzato tante cose positive''. E' quanto sostiene
in una nota il direttore generale dell' azienda sanitaria di Cosenza,
Francesco Buoncristiano. ''Il nostro approccio rispetto alla diversita'
- ha aggiunto - non e' stato retorico, ma basato su fatti: abbiamo
potenziato i servizi , recuperando risorse umane e finanziarie ed
avviando progetti ad hoc che hanno una ricaduta notevole. Ho visto
l'entusiasmo e la visione umanistica di operatori che non svolgono
il loro lavoro per lo stipendio, ma che hanno una grande capacita'
di amare: ritengo che abbiamo valorizzato al massimo questa disponibilita'''.
''Il mondo dell'handicap - ha concluso - ha ancora molti lati oscuri
e spesso incontra solo risposte di circostanza da parte delle amministrazioni
pubbliche: nel nostro caso posso dire che non e' stato cosi''. Sondaggio sulla prevenzione al Rendano 18/01 L' associazione Femme Sante' Sante' femme (Donna salute salute
donna) presenta oggi, in un convegno dal titolo 'Longevi? Si' grazie!',
al Teatro Rendano di Cosenza, i risultati di un sondaggio sulla prevenzione,
effettuato in Calabria, a donne e uomini di eta' compresa tra i cinquanta
e i settanta anni. ''Il questionario 'Invecchierai bene? Invecchierai
con successo?'- e' detto in un comunicato - evidenzia una crescente
attenzione da parte degli uomini alla prevenzione, sottolineando che
l' abitudine a monitare il proprio stato di salute non e' soltanto
una prerogativa femminile''. ''Dall' elaborazione dei dati raccolti
- continua la nota - emerge che, ad esempio, il 70% delle donne e
l' 80% degli uomini misura il colesterolo; le vaccinazioni antinfluenzali
viene effettuata dal 36% delle donne contro il 48% degli uomini. I
risultati non vogliono avere una valenza scientifica, ma intendono
fornire uno stimolo alla riflessione e al dibattito sulle problematiche
relative alla qualita' della vita nelle diverse realta' territoriali''.
''Al convegno - conclude la nota - interverranno, con Rosanna Lambertucci
nel ruolo di moderatore, l' on. Dorina Bianchi della Commissione Affari
sociali della Camera dei deputati, il prof. Roberto Bernabei, ordinario
di Geratria all' Universita' Cattolica di Roma, il prof. Pierluigi
Rossi, specialista in scienze dell' alimentazione e il direttore del
Centro regionale di Neurogenetica dell' Asl 6 della Regione''. In Calabria 18 mila persone sono colpite da celiachia 16/04 Sono 18 mila in Calabria le persone colpite dalla celiachia,
ma solo tremila sanno di essere affetti dalla malattia. Il dato e'
emerso dai lavori del congresso mondiale promosso dall' Associazione
italiana celiachia (Aic), presenti i massimi esperti della materia
riuniti a Firenze. ''La celiachia - ha sottolineato Claudio Picarelli,
presidente dell' Aic calabrese - e' come in iceberg: moltissimi sono
i celiaci che continuano ad assumere glutine esponendosi a gravissimi
rischi e complicanze. Due le principali cause della mancata diagnosi:
la scarsa conoscenza della malattia e la difficolta' di riconoscere
i soggetti a rischio dovuta alla complessita' e alla possibile assenza
di sintomi''. ''In attesa che la pillola anti-celiachia ed eventualmente
il vaccino aprano nuove importanti prospettive per un trattamento
alternativo della malattia - ha aggiunto Picarelli - l' unico rimedio
e' una dieta rigorosa che metta al bando i cereali 'vietati' e gli
alimenti preparati con essi: dagli insaccati ai formaggi, dalle salse
ai dolci''. Da due anni, riferisce un comunicato, l' Associazione
italiana celiachia ha avviato gia' da due anni il ''Progetto ristorazione'',
allo scopo di creare su tutto il territorio nazionale una catena di
ristoranti e pizzerie in grado di offrire menu senza glutine e l'
iniziativa ''Gelaterie informate'' che si propone di creare una catena
di locale dove preparare e distribuire gelati privi di glutine. Paolini(AIOP): La sanità è in perenne emergenza 15/04 “Nell’agenda di lavoro del neo-eletto governatore
della Calabria, On.le Agazio Loiero, ci sarebbe al primo posto la
“questione sanitaria” che richiederebbe la rivisitazione
del piano sanitario e l’adozione di aggiustamenti e correzioni
ritenuti necessari.” E' quanto sostiene in una nota il presidente
dell'Associazione italiana ospedalita' privata della Calabria, Enzo
Paolini. “Può darsi che l’esigenza programmatoria
-continua Paolini -sia questa ma, a voler stare con i piedi per terra,
i problemi urgenti sono altri. Sul versante pubblico bisogna risanare
i bilanci degli ospedali, eliminando gli sprechi ed i cosiddetti costi
impropri che sottraggono risorse ed abbassano gli standard qualitativi
dell’offerta di servizi per la cura degli ammalati. All’AS di Cosenza attivato il servizio di musicoterapia 14/04 Nasce all' interno dell' azienda sanitaria di Cosenza il servizio
di musicoterapia. Il servizio sara' coordinato da Lorella Massenzio,
responsabile dell' unita' operativa di neurologia. La musicoterapia
sara' effettuata dalla dott.ssa Sonia Falcone. ''Si tratta di un processo
di inserimento forte e riabilitativo - ha detto il direttore generale,
Franco Buoncristiano - che si inquadra in un'attivita' di sostegno
a pazienti che hanno gravi problemi, ma che possono lo stesso raggiungere
obiettivi straordinari''. ''La dott.ssa Massenzio - ha aggiunto Buoncristiano
- cosi' come tutti gli altri medici dell' unita' operativa, svolge
un'azione concreta di sostegno all' handicap, che oggi si arricchisce
di un'altra, importante possibilita' terapeutica''. Anche i bimbi calabresi in una ricerca sulle patologie del piede in età scolare 14/04 Oltre milleseicento bambini delle province di Cosenza e Crotone
hanno partecipato alla ricerca in campo anatomico e fisiopatologico
dell'appoggio plantare nell'eta' scolare realizzata dalla sezione
di ortopedia e traumatologia della Facolta' di medicina e chirurgia
di Tor Vergata a Roma, diretta dal professor Maurizio Monteleone.
I risultati della ricerca sono contenuti in un libro 'Fisiopatologia
del piede in eta' scolare' della collana scientifica della Nuova Editrice
Grafica di Roma, del dr. Luigi Promenzio. Gli esiti della ricerca
saranno inoltre distribuiti in allegato alla Rivista di Patologia
dell'Apparato Locomotore, organo ufficiale della omonima societa'
scientifica nazionale (Sipal), e pone a confronto gli appoggi plantari
di piu' campioni di popolazione scolare italiane, di regioni e territori
diversi, di etnie differenti, costituendo cosi' un modello originale
di ricerca, fondamentale per la prevenzione e la classificazione delle
patologie del piede. Loiero: “troppa disparità tra le Regioni sulla sanità” 13/04 ''Se con la devolution ogni regione si deve creare la propria
sanita', ciascuna lo deve fare con le proprie risorse. Solo che la
Lombardia, per esempio, le risorse le ha, mentre la Calabria non le
ha''. Lo ha detto il presidente eletto della Regione Calabria, Agazio
Loiero, partecipando stasera ad Acri ad una manifestazione elettorale
in vista del turno di ballottaggio per l' elezione del sindaco. ''In
questo modo - ha aggiunto Loiero - viene meno il diritto dei cittadini
ad essere curati nella stessa maniera. In regioni come la Calabria
bisognerebbe allora ricorrere ad una sanita' esclusivamente privata,
possibilita' che pero' alla gran parte dei calabresi e' preclusa''.
Curia (Progetto Calabrie) “L’assessore alla sanità dovrà conoscere le problematiche” 12/04 ''Il futuro assessore regionale alla Sanita' deve conoscere
minuziosamente le problematiche del settore poiche' non possiamo permetterci
il lusso di attendere che faccia il 'noviziato' perche' occorre dare
subito risposte ai nostri concittadini''. Lo ha detto Rubens Curia,
consigliere comunale del centrosinistra a Reggio Calabria e candidato
non eletto nella lista Progetto Calabrie-Pdci alle recenti consultazioni
regionali. Secondo Curia, medico virologo ed ex manager dell' Azienda
sanitaria di Reggio nel periodo della giunta regionale di centrosinistra
del 2000, ''e' necessario che il nuovo assessore sollevi una serie
di vicende che riguardano la questione morale nella sanita' calabrese.
Perche' se noi abbiamo otto milioni di euro di consulenze spesi solo
nel 2003 e verifichiamo i risultati, vedremo che tali investimenti
non hanno apportato alcuna qualita' al sistema sanitario regionale''.
''Esistono una serie di incompetenze a livello tecnico ed amministrativo
- ha aggiunto Curia incontrando i giornalisto - nella gestione della
sanita' del reggino, specialmente nel campo della progettazione. Vi
sono professionalita' che non vengono utilizzate come dovrebbe essere.
Per fare un esempio: abbiamo solo otto posti letto in rianimazione
ai 'Riuniti', contro i nove di Locri, che mi pare sia una struttura
piu' piccola per numero di abitanti. Altri quattro posti letto, invece
sono chiusi da tre anni per la mancata ristrutturazione dei locali
e questo comporta, e tanti casi si sono verificati, che numerosi cittadini
di Reggio vengano trasferiti a Locri o in Sicilia''. Curia, infine,
ha posto l' accento ''sulla necessita' di riequilibrare i finanziamenti
della sanita' tra le diverse realta' territoriali calabresi''. Cinque ospedali calabresi aderiscono alla giornata della sordità 11/04 Sono cinque le strutture ospedaliere calabresi che parteciperanno
alla Giornata nazionale per la prevenzione e la lotta alla sordita'
che si svolgera' il 20 aprile. Le strutture interessate saranno l'
Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro; l' ospedale civile
dell' Annunziata di Cosenza; l' ospedale San Giovanni di Dio di Crotone;
l' ospedale civile di Lamezia Terme e gli ospedali riuniti di Reggio
Calabria. I centri ospedalieri di diagnosi ed il personale medico
e paramedico che partecipano all'iniziativa saranno a disposizione
per una valutazione clinica gratuita dell'udito e per fornire informazioni
di base utili alla migliore conoscenza del problema sordita'. ''Siamo
molto lieti - ha detto il professore ordinario di audiologia dell'
universita' La Sapienza e presidente dell'Airs Onlus, Giancarlo Cianfone
- che un numero cosi' elevato di ospedali abbia aderito alla nostra
Giornata. E' un risultato superiore ad ogni previsione e costituisce
motivo di orgoglio per l'Airs. Mi preme sottolineare inoltre l'apprezzamento
e la mobilitazione degli assessorati regionali alla Sanita' e delle
Direzioni generali nei confronti della nostra iniziativa. La sordita',
infatti, costituisce oggi un problema medico e sociale in parte ancora
irrisolto che purtroppo sta dimostrando una lenta ma preoccupante
tendenza all'incremento''. ''La Giornata - ha concluso - intende sensibilizzare
l'opinione pubblica e promuovere una maggiore informazione sulle cause
e sulle possibilita' di cura. Per migliorare il livello d'informazione
abbiamo messo a punto un decalogo che indica le principali cause di
sordita' e i consigli per curarle. I Reparti che parteciperanno alla
Giornata riceveranno il decalogo, il materiale informativo per i pazienti
e alcune schede di rilevamento dati. Al termine della Giornata, infatti,
i risultati raccolti saranno analizzati per una valutazione di tipo
epidemiologico e sociale''. Incontro su “Tumori al seno, una guerra vinta?” il 14 a Paola 11/04 “Tumore al seno, una guerra vinta?”, e' il tema
di un ciclo di 10 incontri organizzati dall' Associazione Italiana
di Oncologia Medica (AIOM) in collaborazione con Roche. Il progetto,
che ha avuto inizio il 29 maggio dello scorso anno a Ragusa ed ha
gia' interessato le citta' di Genova, Sora (Frosinone), Bergamo, Modena,
Milano, Brescia, Avellino e Forli', prevede l' organizzazione dell'ultima
tappa a Paola. La manifestazione e' prevista per il 14 aprile nella
sala comunale del Complesso S. Agostino. Al convegno, coordinato e
moderato dal responsabile dell'Unita' operativa di oncologia medica
dell'As 1 di Paola, Gianfranco Filippelli, insieme al direttore sanitario
dell' Azienda n.1 di Paola, Pasquale Petrucci, interverranno, tra
gli altri, il sindaco, Roberto Perrotta; l' assessore alla Salute
del Comune, Giorgio Zicarelli; il commissario straordinario dell'
Azienda Sanitaria 1 di Paola, Saro Munafo'; Virginia Olivito, Gianluca
Dima e Antonio Caputo, dirigenti medici dell' Unita' Operativa di
Oncologia della stessa Azienda Sanitaria; Cosmo De Matteis, medico
di famiglia e presidente nazionale Cumi-Aiss. 'Solamente 20 anni fa
- ha detto Gianfranco Filippelli - quando le guarigioni non superavano
il 40% e anche la vittoria sulla malattia lasciava comunque segni
indelebili nel corpo delle donne. Oggi il 90% conserva il seno e grazie
alla tecnica del 'linfonodo sentinella', il 70% mantiene intatta anche
l' ascella. La donna operata ha cioe' una qualita' della vita del
tutto paragonabile ad una sana, ne' va incontro a discriminazioni
sotto il profilo estetico''. Effetti benefici del peperoncino sull’endoscopia digestiva 11/04 Degli effetti del 'diavolillo', tipico peperoncino calabrese,
si e' discusso nel corso del convegno di endoscopia digestiva in corso
a Milano. Nelle due giornate l' Accademia del peperoncino partecipa
ai lavori per promuovere le 'Virtu' terapeutiche' e per far conoscere
le sue attivita'. Ai medici congressisti, secondo quanto riferisce
un comunicato dell' accademia, sono state illustrate le ricerche dei
dottori Anderson e Lang di New York sull' utilita' del peperoncino
per lo sradicamento dell' Helicobacter pilori e le ricerche dei dottori
Bortolotti, Coccia e Grossi dell' Universita' di Bologna sull' utilizzazione
della ''Spezia piccante'' nella cura della dispepsia gastrica. Il
presidente dell' Accademia, Enzo Monaco, ha illustrato ai convegnisti
le iniziative dell' organismo e le manifestazioni del ''Peperoncino
festival'' che si svolgeranno a Diamante dal 7 all' 11 settembre.
All' interesse dei convegnisti si e' aggiunto il riconoscimento del
prof. Felice Cosentino, presidente della Societa' italiana di Endoscopia
digestiva, che ha sottolineato l' importante ruolo dell' Accademia
per la promozione della Calabria e la divulgazione della ''Cultura
piccante''. Giovedì presentazione dell’iniziativa “L’ospedale secondo noi” 11/04 Sara' presentato giovedi' mattina a Cosenza il progetto 'L'ospedale secondo noi' che prevede l'accorpamento dei reparti di pediatria e chirurgia pediatrica in un ambiente gia' individuato da ristrutturare. L'iniziativa e' promossa dall'associazione di volontariato 'Ginmarco De Maria' in collaborazione con l'azienda ospedaliera. All'incontro, che si svolgera' nella sala di rappresentanza del Comune di Cosenza, partecipera' Stefano D' Orazio, batterista dei Pooh e testimonial dell' Associazione. Il progetto consentira' di realizzare spazi a misura di bambino e, a tale scopo, i piccoli ospiti dell' ospedale, gia' sono stati coinvolti nel disegnare il reparto cosi' come lo vorrebbero: ampie aree vivibili, stanze di degenza essenziali, giochi e tanti colori. All'incontro interverra' il sindaco di Cosenza, Eva Catizone; il direttore generale dell' Azienda ospedaliera, Antonio Belcastro; il direttore del dipartimento materno infantile dell' Azienda ospedaliera, Giovanna Riccipetitoni, e il direttore di Pediatria, Domenico Sperli'. Il progetto ''L'Ospedale secondo noi'' sara' presentato dal coordinatore dei servizi dell'associazione Francesco De Maria. Moderera' il dibattito Francesca Pecora, responsabile del servizio comunicazione dell' associazione. Italia ultima in Europa nella cura dei bambini. Calabria tra le regioni con alti indici di fuga per le cure 07/04 Italia ultima in Europa per la cura dei bambini: lo sostiene
Maurizio Bonati, Laboratorio salute materno-infantile, Istituto ricerche
farmacologiche Mario Negri, Milano, autore di 'Nascere e crescere
oggi in Italia - Statistiche della salute materno-infantile nelle
regioni italiane', Pensiero scientifico editore. Nel suo volume, presentato
oggi su uno speciale apparso sul sito degli epidemiologi dell'Istituto
Superiore di Sanita', EpiCentro, il ricercatore milanese analizza
la condizione drammatica del nostro paese che, afferma, e' scivolato
nelle classifiche mondiali dell'indice di sviluppo umano dal settimo
al 21esimo posto: l'ultimo in Europa. Nascere in Sicilia e Calabria,
oggi, significa quindi un rischio 3-5 volte piu' alto di morire, che
in altre regioni del Paese. "Quello che emerge dall'analisi e'
che l'Italia e' un paese profondamente diviso in due, in generale
nel campo della salute e in particolare in quello del settore materno-infantile.
Per le dimensioni del sud Italia, un'area che comprende 21 milioni
di abitanti, per gli indici di sviluppo e poverta', per i tassi di
natalita' e di mortalita' e considerati tutti i fattori correttivi,
possiamo dire che il nostro meridione rappresenta nell'ambito europeo
un paese a se' stante, che si posiziona al 26esimo posto, l'ultimo
in ordine di poverta' in tutta l'Unione" spiega infatti Bonati.
Gli aspetti piu' rilevanti della salute dei bambini, che caratterizzano
le diseguaglianze, riguardano sicuramente la mortalita', l'ospedalizzazione
e l'assistenza ospedaliera, l'educazione e i servizi all'educazione,
gli affidi, i minori denunciati, i suicidi e il lavoro minorile. Una
forte disuguaglianza territoriale continua a connotare la mortalita'
infantile nel nostro Paese: la complessiva riduzione temporale del
relativo indice e' differente fra le regioni, ancora molto lenta in
quelle meridionali con un netto e persistente svantaggio d'area di
tutto il sud. Ancora oggi, la regione d'appartenenza rappresenta,
di per se', un pesante fattore di rischio di mortalita' (e morbilita')
nel primo anno di vita. Per quanto riguarda la mortalita' in eta'
pediatrica (fino a 14 anni) il dato registrato in Italia (7,0 per
100.000), nello stesso periodo, e' stato inferiore a quello medio
europeo (8 per 100.000) ma con significative differenze fra il nord
(6,09), il centro (5,8) ed il sud (9,3). Fra le regioni meridionali,
solo la Sardegna (6,2) ha un tasso inferiore a quello nazionale. Come
in tutti i Paesi industrializzati, la mortalita' infantile (meno di
un anno) ne e' la componente preminente (68,2per cento), ancor piu'
al sud (69,2 per cento) rispetto al centro (65,7 per cento) ed al
nord (67,2 per cento). La mobilita' ospedaliera, fenomeno abbastanza
rilevante, puo' essere utilizzata come indicatore della completezza
dell'offerta sanitaria, della qualita' dei servizi ma anche come indicatore
di ineguaglianza nell'accesso ai servizi. Le regioni con un piu' alto
indice di fuga sono la Sicilia (3,4) la Campania (2,9), la Basilicata
(2,7), la Sardegna (2), la Calabria ( 2,8), tutte del sud. Quelle
con il piu' alto indice di attrazione la Liguria (5,5), l'Emilia (2,1),
il Lazio ( 2,7). La presenza in Liguria e nel Lazio di due ospedali
pediatrici ad alta specializzazione potrebbe spiegare questo fenomeno.
Paradossalmente la Sicilia, che ha il piu' alto indice di fuga, ha
anche il piu' alto numero di reparti di pediatria (58) con 1,13 posti
letto per 1.000 bambini e 9,3 pediatri di famiglia ogni 10.000 bambini.
Convegno su virus e trapianti all’Holiday Inn di Cosenza 31/03 Un convegno sul tema dei virus e dei trapianti si svolgera'
venerdì a Cosenza nell'Hotel Holiday Inn. L'iniziativa e' promossa
dall'Associazione dei microbiologi clinici italiani (Amcli) con il
patrocinio di tutte le associazione dei laboratoristi italiani, dell'Ordine
dei Medici e dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza. L'incontro vedra'
la partecipazione di oltre 100 docenti, laboratoristi e clinici, in
particolare microbiologi, infettivologi, nefrologi, epatologi, provenienti
da tutto il centro-sud. I relatori del convegno, studiosi dei piu'
importanti centri trapianti italiani (Bologna, Torino, Pavia, Aviano),
tratteranno delle piu' diffuse patologie infettive che possono colpire
il paziente trapiantato, soggetto particolarmente suscettibile per
lo stato di immunodepressione alle infezioni. Al convegno interverra'
anche Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti. Nominato il nuovo direttore della Chirurgia generale dell’Ospedale di Rogliano 31/03 E' Lucio Aiello, 53 anni, gia' primario ad Acri ed allievo del prof. Petrassi, il nuovo direttore dell'unita' operativa complessa di Chirurgia generale di Rogliano. Il dott. Aiello e' risultato vincitore del concorso bandito lo scorso gennaio dall'azienda ospedaliera e la sua nomina va a colmare un vuoto creatosi da diverso tempo. ''Abbiamo scelto il meglio - ha detto il direttore sanitario, Gianfranco Scarpelli - e siamo certi di aver fornito il giusto contributo alle esigenze della popolazione roglianese. Dobbiamo ringraziare tutti i medici della chirurgia di Rogliano che hanno lavorato sempre con grande abnegazione: la nomina del nuovo direttore aiutera' ulteriormente il reparto a conseguire risultati brillanti''. All’Annunziata inaugurate quattro sale operatorie e il laboratorio d’analisi automatizzato 30/03
Sono state inaugurate stamani le quattro sale operatorie chirurgiche
completamente ristrutturate ed il laboratorio d' analisi automatizzato
(nella foto) dell' Azienda ospedaliera di Cosenza. Il direttore generale,
Antonio Belcastro, ha illustrato le nuove strumentazioni ''fra le
migliori d' Italia per efficienza e qualita'''. Il laboratorio automatizzato
consente di effettuare le prestazioni in pochi minuti, selezionando
le provette in base alle indicazioni diagnostiche. ''Abbiamo completato
il nostro programma in meno di un anno - ha detto Belcastro - costruendo
tasselli che garantiranno ai cosentini un grande futuro''. Belcastro
ha anche sottolineato come all' inaugurazione ''non fossero presenti
politici di nessuno schieramento: un rispetto assoluto e profondo
per l' istituzione, per evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione''. Oliverio: “No alle nomine nella sanità in campagna elettorale” 30/03 La Provincia di Cosenza rende noto il testo di una lettera
che il Presidente, onorevole Mario Oliverio, ha inviato all’Assessore
Regionale alla Sanità, Giovanni Luzzo ed ai Direttori Generali
delle ASL del territorio provinciale: “Ricorrenti voci annunciano,
sul territorio provinciale, l’imminente nomina di nuovi dirigenti
sanitari. Non si dubita del fatto che chi dirige la sanità
e le aziende ospedaliere abbia a cuore la salute dei cittadini e privilegi,
nelle scelte, le più significative e comprovate capacità,
le professionalità e le qualità manageriali. Così
come non si dubita che chi dovesse essere chiamato a svolgere così
importanti funzioni debba godere di ampia e riconosciuta legittimazione.
Proprio per questo occorre accuratamente evitare che decisioni così
delicate vengano assunte in momenti concomitanti con il prossimo turno
elettorale regionale. Da qui, nell’esclusivo interesse della
credibilità delle istituzioni, l’invito pressante a vigilare
concretamente assumendo iniziative tese a sospendere ogni decisione
garantendo, così, il minimo di trasparenza e di autonomia a
tutela del bene supremo della salute”. Fioroni (Anci) “No alla nomina dei primari in questo periodo” 29/03 ''Mi preoccuperebbe molto se in questi giorni si procedesse
nelle varie Aziende sanitarie della Calabria a nomine importanti come
quelle dei primari''. Lo ha detto Giuseppe Fioroni, presidente nazionale
Federsanita' dell'Anci e responsabile settore autonomie locali della
Margherita. ''Nominando primari in questo periodo - ha aggiunto Fioroni
- si rischierebbe di caratterizzare un incarico cosi' importante per
la salute della gente di Calabria, con una connotazione politica o
con un interesse di parte, danneggiando in tal modo coloro che a pieno
titolo saranno primari per la loro qualita' e per le loro capacita'
professionali''. Secondo Fioroni, ''la Calabria deve rimuovere un
triste primato, quello di un turn over dei direttori generali che
non riesce a superare l'anno. In questo modo non si puo' programmare,
ne', tanto meno, si puo' tutelare la salute dei cittadini''. La dottoressa Cersosimo lascia l’Annunziata 25/03 In una nota dell’ufficio stampa dell’Oasi Francescana
si ringrazia l’operato della dottoressa Cersosimo che va cia
dall’Ospedale dell’Annunziata. “La bravissima fisiatra
dott.ssa Antonella Cersosimo, una delle migliori figure professionali
del Presidio Ospedaliero dell’Annunziata, punto di riferimento
per tanti piccoli pazienti soggetti a difficoltà motorie e
non, va via.” Apre la nota, che prosegue: “La grande professionalità
e deontologia, unite al palese attaccamento alla propria missione
medica che con grande amore, in tanti anni, ha esercitato nell’Ospedale
Civile dell’Annunziata, sono stati il “cocktail”
vincente per l’aggiudicazione del Primariato alla Direzione
Sanitaria di Bologna. Ass. Luzzo: “La spesa farmaceutica regionale in linea con i dati nazionali” 24/03 ''La spesa farmaceutica specifica della Calabria presenta un
profilo complessivamente in linea con i dati nazionali rispetto ai
quali si evidenziano, anzi, alcune singolarita' virtuose''. Lo rende
noto l' assessore regionale alla sanita', Gianfranco Luzzo che, a
sostegno della sua tesi, fa ricorso al documento ufficiale dell'Agenzia
italiana del Farmaco, replicando ad alcune notizie apparse sulla stampa.
''In particolare - spiega Luzzo - per quanto attiene l'andamento della
spesa farmaceutica regionale, di cui veniva posto in evidenza un bilancio
negativo, e' opportuno evidenziare che il dato segnalato e posto all'attenzione
dell'opinione pubblica e' privo di qualsiasi fondamento concreto''.
''Nello stesso documento - sottolinea l'assessore regionale alla salute
- sono citati alcuni dati inconfutabili: alla pag. 3, nel riquadro
di sintesi, si rileva che, a fronte di un aumento della spesa farmaceutica
netta dell' 8% (media nazionale), in Calabria (regione virtuosa),
tale aumento nell'anno di riferimento e' rimasto ancorato al 5,2 %
(allegato 2) con un decremento rispetto alla media nazionale del 2,8
%; alla pag. 7, nel penultimo capoverso, si evince che la Calabria,
insieme ad altre nove regioni, si colloca in una posizione mediana
rispetto al complesso delle regioni italiane; alla pag 15 del documento
di rileva infine che lo scostamento della percentuale normativamente
prevista (13%) e' dimensionato nell' ordine del 2,8% a fronte della
media nazionale dell' 1,6%''. ''Quanto esposto - precisa Luzzo - conferma,
quindi, in maniera incontrovertibile, l'assoluta infondatezza delle
notizie emerse e testimonia la bonta' della gestione operata negli
ultimi anni dall' Assessorato regionale alla Sanita' in tema di salute
pubblica e spesa farmaceutica, con un rigoroso contenimento ed una
efficace razionalizzazione della spesa, peraltro evidenziata dal Sole
24 ore nell' edizione del 15 marzo''. Tali precisazioni, secondo l'assessore
regionale alla salute, ''prive di ogni intento polemico, risultavano,
tuttavia, indispensabili per difendere l'immagine positiva della Regione
e tutelare il buon lavoro svolto dalle professionalita' che negli
ultimi anni si sono impegnate e cimentate nel difficile compito di
rendere piu' efficace ed efficiente un settore tanto delicato quanto
essenziale per le sorti dei calabresi: con fatica e impegno e' stata
avviata una nuova stagione della gestione sanitaria in Calabria mediante
una riforma di portata storica che sta gia' producendo effetti virtuosi
nel fragile ed arretrato sistema sanitario regionale''. Per Luzzo
''gli effetti positivi di tale nuovo corso vanno incoraggiati e sottolineati
con comune senso di responsabilita' agevolando il processo di rinascita
di un settore oggi proiettato verso traguardi di eccellenza finora
impensabili che certamente merita di essere tutelato anche mediante
il ripristino di una oggettiva verita'''. Mercoledì 30 presentazione delle nuove sale operatorie dell’Annunziata 24/03 Mercoledi' prossimo, alle ore 11, saranno presentate alla stampa
le nuove sale operatorie e il laboratorio d'analisi automatizzato
dell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza. Le sale operatorie chirurgiche
sono state completamente ristrutturate. Dotate di tutti i confort
e delle misure idonee, consentiranno una migliore fruizione del servizio
che e' un punto qualificante dell'attivita' ospedaliera. Particolarmente
innovativo, invece, il laboratorio d'analisi automatizzato che consente,
attraverso una soluzione robotica, di effettuare una serie di prestazioni
in pochissimo tempo, selezionando automaticamente le provette. Parteciperanno
all'inaugurazione, il direttore generale, Antonio Belcastro, il senatore
Antonio Gentile, il sindaco di Cosenza, Eva Catizone. Raggiunto l’accordo Stato-Regioni sulla sanità. Chiaravalloti: “Importante intesa su fondo 2005” 23/03 Raggiunta l'intesa per la ripartizione per il 2005 del Fondo
sanitario nazionale. L'accordo, a lungo sofferto, e' stato raggiunto
questo pomeriggio nel corso della Conferenza Stato-Regioni, presieduta
dal ministro La Loggia. L'intesa e' stata raggiunta su una quota di
90 miliardi di euro, 7 in piu' rispetto al 2004. Confermato anche
il tetto del 13% per la spesa farmaceutica. ''E' un risultato straordinario
- ha detto il ministro La Loggia, commentando a caldo il risultato
appena ottenuto. Da oggi l'intesa dell'8 agosto si chiamera' del 23
marzo''. Il nuovo accordo prevede in sintesi regole piu' precise,
un maggiore rigore ma anche una maggiore disponibilita' finanziaria
e controlli piu' stringenti. Anche l'assessore alle finanze della
Regione Lombardia, Romano Colozzi, si e' detto particolarmente soddisfatto
per l'accordo raggiunto: ''Entrando qui dentro - ha detto - non ci
avrei scommesso. E' un risultato importante: oltre ai meccanismi di
controllo gia' previsti in finanziaria, ma per i quali l'intesa fornisce
un metodo di lavoro, l'accordo - ha concluso Colozzi - prevede meccanismi
di sostegno per le regioni che hanno maggiori difficolta'''. Dimezzati i casi di Aids nel 2004 in Calabria 23/03 Sono 12, la meta' rispetto al 2003, i nuovi casi di Aids registrati
in Calabria nel 2004. I Eseguito un trapianto di rene all’Annunziata 23/03
E' stato eseguito nell' ospedale Civile dell' Annunziata di Cosenza
un trapianto di reni su una paziente di 53 anni di Mesoraca (Catanzaro).
L' intervento e' perfettamente riuscito. Il rene proveniva da un espianto
realizzato a Reggio Calabria. ''Siamo molto soddisfatti - ha detto
il direttore generale, Antonio Belcastro (nella foto) - per l' alto
livello qualitativo della nostra chirurgia e per una professionalita'
che e' ormai avviata a raggiungere altri importanti traguardi, come
quello del centro trapianti per il fegato, che trasformera' definitivamente
il nostro ospedale in un istituto di livello nazionale''. Paolini (Aiop) La sanità al centro della campagna elettorale 22/03 “Va preso atto che in questa campagna elettorale dagli
esiti incerti il problema del servizio sanitario regionale sta tenendo
il centro del dibattito politico, impegnando non solo i candidati
alla carica di governatore ma anche i candidati delle varie liste.”
E' quanto sostiene in una nota il Presidente dell' Aiop della Calabria
e Presidente della sezione sanita' dell'Assindustria di Cosenza, Enzo
Paolini. “Senza entrare nel merito delle valutazioni che vengono
date del problema e delle possibili soluzioni proposte – spiega
Paolini - all’ AIOP interessa richiamare l’attenzione
dell’opinione pubblica sulla importanza che viene data dal ceto
politico all’ assistenza sanitaria in questi giorni affinché
se ne tenga debitamente conto “dopo”, ad urne aperte e
risultati acquisiti. Prendiamo atto che Sergio Abramo, candidato per
il centrodestra, in visita agli ospedali della Piana di Gioia Tauro
ha dichiarato che “ non si può affidare la salute e la
vita dei cittadini a chi non ha qualità e competenza”
come pure prendiamo atto che Agazio Loiero, parlando a Cosenza in
un convegno sulla sanità, ha dichiarato che “l’emigrazione
sanitaria deve essere ridimensionata anche perchè rappresenta
una grave voce di deficit del bilancio regionale”. Può
bastare? Più che le parole contano le reali intenzioni di mettere
mano al problema, partendo da una ricognizione a 360 gradi e con la
determinazione di tagliare rami secchi e rendite di posizione, puntando
decisi alla razionalizzazione del sistema e della spesa. Il Piano
Sanitario varato dalla Giunta Regionale uscente è un punto
di partenza valido per entrare nel cuore del problema ma bisogna andare
al di là delle situazioni di compromesso che , per poter varare
il Piano, si sono dovute accettare. Lavorare soltanto sulla riconversione
dei posti letto, che è cosa necessaria, non è sufficiente
se contestualmente non si mette mano alla riconversione di quelle
strutture ospedaliere che hanno costi altissimi di gestione e tassi
bassissimi di produttività. L’emigrazione sanitaria fuori
regione è, al di là delle fumose interpretazioni che
si danno del fenomeno, la dimostrazione tangibile che nell’opinione
pubblica calabrese la qualità del servizio sanitario regionale
non gode di alta considerazione. Condividiamo senza riserve il giudizio
di chi sostiene che in Calabria operano professionalità di
primo piano e che per alcune specialità si possono vantare
centri di eccellenza competitivi con quelli di altre regioni.Ma non
è sulle “oasi felici” della sanità calabrese
che dobbiamo soffermarci, semmai da queste bisogna muovere convinti
che si può legittimamente aspirare ad un assetto generale della
sanità calabrese che stia largamente alla pari con le altre
regioni.Il costo dei calabresi che vanno a curarsi fuori è
ragguagliato a circa 700 miliardi di vecchie lire e costituisce un
peso non marginale per il bilancio regionale. Ma non si può
chiedere nemmeno ai calabresi di risparmiare sulla loro pelle, considerato
che sopportano già un’addizionale IRPEF ed una maggiorazione
del 10 per cento sul bollo auto.Alle case di cura, ovvero all’ospedalità
a gestione privata, viene richiesto di dare un contributo ulteriore
per migliorare l’offerta e gli standard qualitativi del servizio
sanitario regionale, investendo soprattutto nell’alta specializzazione
che vuol dire anche alta tecnologia. L’AIOP ha dato la sua disponibilità
ed è pronta a fare la sua parte per stimolare nuovi investimenti
ma bisogna preliminarmente mettere in chiaro che, una volta create
le strutture ed ingaggiate le professionalità occorrenti, non
può essere nella discrezionalità dei singoli direttori
di Aziende sanitarie l’imposizione di “tetti” alle
prestazioni, cadendo nella contraddizione inaccettabile che, mentre
si vuole e si chiede l’azzeramento delle “liste di attesa”
e la riduzione dell’emigrazione sanitaria, contemporaneamente
si impedisce alle strutture in grado di operare di assorbire la domanda
sia delle liste d’attesa sia delle prestazioni che si vanno
a cercare fuori regione. E’ già accaduto. Inaugurato il reparto di neonatologia dell’Annunziata completamente ristrutturato 19/03 Tempo di elezioni, tempo di inaugurazioni. E' stato inaugurato
stamane a Cosenza il reparto di neonatologia dell' ospedale Civile
dell' Annunziata. Il reparto, completamente ristrutturato ha una superficie
di 800 metri ed ospita ambienti moderni e confortevoli con otto posti
di terapia intensiva neonatale. Alla cerimonia hanno partecipato,
tra gli altri, il senatore Antonio Gentile, nella sua veste istituzionale;
il prof. Marcello Orzalesi, direttore del dipartimento materno infantile
del Bambin Gesu' di Roma e Carlo Corchia, primario all' epoca dell'
inizio dei lavori e attualmente direttore dell' unita' operativa complessa
di neonatologia del Bambin Gesu'. ''Questo reparto - ha detto Orzalesi
nella sua lezione magistrale - e' una grande conquista per tutti voi.
Credo che non ci sia in Italia un reparto piu' grande ed e' difficile
trovarne uno piu' bello. Il senatore Gentile, nel corso della manifestazione,
ha consegnato una targa ricordo ai professori Antonio Petrassi e Luigi
Vigna, gia' medici ospedalieri, in pensione da qualche anno. ''E'
stata una bella manifestazione - ha sottolineato Antonio Belcastro,
direttore generale dell' Azienda ospedaliera di Cosenza - ma soprattutto
abbiamo avuto l' occasione di consegnare alla citta' un reparto efficiente,
a misura di bambino''. Tra dieci anni il cancro sotto controllo 18/03 ''Non piu' morte, non piu' sofferenza a causa del cancro entro
dieci anni''. Piu' che una sfida lanciata, e' la certezza che Andrew
Von Eschenbach, direttore del National Cancer Institute di Bethesda
ha proclamato dall'Universita' di Catanzaro, dove questa mattina gli
viene conferita la laurea ad honorem in Medicina e chirurgia. ''Ora
- ha detto Von Eschenbach - siamo sicuri che entro 2015 il cancro
diventera' una malattia cronica, con la quale si potra' vivere molto
a lungo, mantenendola sotto controllo, esattamente come una qualsiasi
altra malattia''. Ma come sara' possibile tutto questo? ''Solamente
attraverso lo sforzo globale di tutta la comunita' scientifica mondiale
- dice Von Eschenbach - che deve collaborare in modo unito verso questo
obiettivo, fornendo singoli contributi di ricerca, al di la' dello
stato di appartenenza. Il mondo deve essere unito nella lotta al cancro,
dobbiamo mettere insieme tutte le esperienze dove ci sono''.E sul
modo di fare ricerca, Von Eschenbach dice: ''Occorre cambiare il paradigma
di ricerca contro il cancro, integrando le nuove scienze all'interno
della medicina: le nanotecnologie, la bioinformatica, la biologia
dei sistemi, la proteomica. E gia' siamo a buon punto. Solo 5 anni
fa, infatti queste scienze non avevano la rilevanza che hanno ora
nella lotta al cancro. Il bello di Catanzaro e' che questa visione
si e' tradotta in una realta' di ricerca nel Campus di Germaneto,
grazie all'impegno del professor Salvatore Venuta. Unire ingegneria
e medicina, come succede nell'Universita' Magna Graecia e' una vera
rivoluzione scientifica''. Dati, numeri, cifre investite negli Stati
Uniti e nel mondo sono stati illustrati da Von Eschenmabach nella
sua dissertazione per la laurea ad honorem.Il grande scienziato, un'autorita'
della ricerca negli Stati Uniti, notissimo in tutto il pianeta, ha
concluso con un appello di portata mondiale: ''La salute globale e'
una responsabilita' globale - ha detto- non devi avere la stessa fede
di un uomo per salvargli la vita''. Duemila agenti della PS in Calabria faranno uno screening sull’epatite C 16/03 Quattromila agenti di polizia della Sicilia e duemila della
Calabria dai 18 ai 65 anni si sottoporranno volontariamente, dal 1
aprile fino alla fine di ottobre prossimi, ad uno screening per l'individuazione
di soggetti infetti dal virus Hcv dell'Epatite C. L' iniziativa, che
nasce dalla collaborazione tra le universita' di Palermo e Catanzaro
e la Polizia di Stato e' stata presentata stamani a Palermo in una
conferenza stampa. Secondo una stima recente due milioni di italiani
(170 nel mondo) sono affetti dalla patologia che colpisce il fegato
e che, se non curata in modo appropriato, puo' degenerare in cirrosi
epatiche e tumori al fegato, spesso affrontabili solo con un trapianto.
Solo in Sicilia circa tre mila persone muoiono ogni anno per cirrosi
epatica e l'80 per cento di questi era affetto da epatite C. La malattia
e' asintomatica, difficile da diagnosticare ed e' trasmissibile per
via ematica. Da qui la necessita' di avviare per la prima volta in
Italia, un monitoraggio attento e il piu' possibile esteso proprio
partendo da quelle categorie, come gli agenti di Polizia dove ''il
rischio di infezione e' piu' elevato - ha detto Silvio Tripi, direttore
del Servizio di prevenzione e cura delle malattie epatobiliari dell'
Universita' di Palermo - per i frequenti contatti con persone e cose
possibilmente infette''. Secondo il generale Giuseppe Mantineo, direttore
centrale di sanita' del dipartimento di Pubblica Sicurezza, ''l'iniziativa
e' stata accolta con entusiasmo dagli agenti e sara' quindi vincente.
La Polizia di Stato - ha aggiunto e' anche al servizio della Sanita'
pubblica e della ricerca''. Per il professore Vincenzo Guadagnino
dell'Universita' di Catanzaro, infine, lo screening avra' anche un
valore divulgativo stante che, secondo una recente indagine, solo
il 57 per cento della popolazione del Sud sa cosa e' l'epatite C e
come agisce. Ass. Luzzo: “Sulla sanità la Calabria dichiarata regione adempiente” 15/03 Al tavolo di monitoraggio e di verifica istituito al Ministero
dell' Economia, che tratta gli adempimenti previsti dal Patto di Governo,
relativo alle risorse aggiuntive del Servizio Sanitario Nazionale
per il 2003, la Regione Calabria, insieme a Lombardia e Veneto, sono
le regioni dichiarate ''adempienti''. ''In particolare - commenta
l' assessore regionale alla Sanita', Gianfranco Luzzo - sono stati
sottoposti a verifica i seguenti elementi: l' equilibrio nella gestione
del servizio sanitario, l' adesione alla convenzione Consip, il regolare
avvio dei flussi informativi, il mantenimento dei livelli di assistenza
e le iniziative della regione rivolte alla razionalizzazione della
rete ospedaliera e del sistema sanitario''. A fronte di tale regolarita'
alla Calabria, secondo le intese raggiunte tra Governo e Regioni,
saranno erogati 300 milioni di euro, somma con la quale potranno essere
garantiti i regolari pagamenti verso tutti gli operatori del servizio
sanitario regionale. Sabato inaugurazione del nuovo reparto di neonatologia all’Annunziata 13/03 In un clima praticamente elettorale, sabato prossimo, a Cosenza,
alle ore 11,00, sara' inaugurato il nuovo reparto di Neonatologia
dell'Ospedale Civile dell'Annunziata . Un reparto completamente ristrutturato,
giudicato realmente uno dei migliori d'Italia per confort ed attrezzature
tecnologiche. Il reparto dispone di 8 posti di terapia intensiva neonatologica.
Alla manifestazione interverranno', Marcello Orzalesi, direttore del
dipartimento materno-infantile dell'Ospedale Bambin Gesu' di Roma,
considerato il piu' grande noenatologo italiano . Nella stessa giornata
, Orzalesi partecipera' al dibattito sul futuro della terapia neonatologia
a cui parteciperanno: Carlo Corchia, gia' primario a Cosenza ed oggi
direttore dell'unita' operativa complessa di neonatologia del Bambin
Gesu', Antonio Belcastro, direttore generale dell'azienda ospedaliera
di Cosenza, il senatore Antonio Gentile ed il sindaco di Cosenza Eva
Catizone. Allarme salute: In Calabria aumentano gli ipertesi 11/03 In Calabria il 45% degli uomini e il 41% delle donne e' iperteso
mentre il 15% degli uomini e il 14% delle donne e' in una condizione
a rischio per i valori della pressione: sono alcuni dei dati emersi
dal ''Progetto cuore'' dell' Istituto superiore di sanita' e resi
noti nel corso della Societa' italiana di prevenzione cardiovascolare
(Siprec). A preoccupare, secondo quanto emerso dall' esame degli ultimi
dati, sono anche i valori relativi alla colesterolemia: il 17% degli
uomini e il 25% delle donne in Calabria ha un alto tasso di colesterolo
e il 36% degli uomini e il 29% delle donne e' addirittura in una situazione
di rischio. L' esame dei fattori di rischio mette in evidenza che
il 41% degli uomini e il 76% delle donne in Calabria non svolge alcuna
attivita' fisica durante il tempo libero; il 30% degli uomini fuma
in media 17 sigarette al giorno, e il 16% delle donne ne fuma, in
media al giorno, 13. Inoltre, il 23% degli uomini in Calabria e' obeso,
cosi' come il 34% delle donne. A questo si aggiunge che il 6% degli
uomini e l' 8% delle donne e' diabetico mentre il 6% degli uomini
e il 3% delle donne e' addirittura in una condizione di rischio. Fattori
di rischio spesso innescati, o comunque aggravati, da cattivi stili
di vita portati avanti a volte a dispetto persino di un tasso di familiarita'
per le diverse malattie cardiovascolari che, nel Sud e nelle Isole,
e' del 24% negli uomini e del 30%delle donne. In Calabria, sempre
secondo il Progetto Cuore dell' Istituto superiore di sanita', la
prevalenza di infarto e' dell' 1,7% negli uomini e dello 0,6% nelle
donne; dell'1,4% negli uomini per quanto riguarda l'ictus e dello
0,9% nelle donne. La prevalenza di angina pectoris e' del 3,2% negli
uomini e del 4,5% nelle donne. A Catanzaro il 47% degli uomini e'
iperteso e il 12% e' in una condizione di rischio; il 18% ha un' ipercolesterolemia
e il 34% e' in una condizione di rischio. E' diabetico il 5% degli
uomini e 10% sono in una condizione di rischio. Non pratica alcuna
attivita' fisica il 30% degli uomini e il 25% e' obeso. Sono 14 le
sigarette che, in media, accende il 25% degli uomini a Catanzaro.
Nel capoluogo calabrese, il 35% delle donne sono ipertese e il 14%
sono in una condizione a rischio. L' ipercolesterolemia interessa
il 23% delle donne e il 28% e' in una condizione di rischio. Soffrono
di diabete 6 donne su cento e il 2% e' in una situazione di rischio.
Non pratica alcuna attivita' fisica nel tempo libero il 57% delle
donne di Catanzaro e l'obesita' colpisce il 31% delle donne. Poco
sport ma tante sigarette visto che il 15% delle donne ne fuma, in
media, ogni giorno 13. A Reggio, invece, il 40% degli uomini e il
38% delle donne - secondo il Progetto Cuore - e' iperteso mentre il
12% degli uomini e il 15% delle donne e' in una condizione di rischio.
Note dolenti anche per quanto riguarda la colesterolemia: il 18% dei
reggini e il 24% delle donne ha una ipercolesterolemia mentre il 39%
degli uomini e il 34% delle donne e' in una condizione di rischio.
Il 50% degli uomini fa una vita troppo sedentaria e ancora di piu'
le donne che per l' 81% non svolge alcuna attivita' fisica durante
il tempo libero. Sedentarieta' ed obesita' sono figlie delle stesse
cattive abitudini: e cosi' il 16% degli uomini e il 36% delle donne
di Reggio Calabria sono obesi. Troppe le sigarette accese: in media
17 al giorno per il 32% degli uomini; e 17 per il 16% delle donne.
Ma a far preoccupare e' anche il diabete: l'8% degli uomini e il 13%
delle donne e' diabetico e, addirittura, il 3% degli uomini e il 5%
delle donne e' in una condizione di rischio. Presentato, all’Ospedale di Rogliano, il servizio di Artroscopia 11/03 E' stato presentato stamani a Rogliano - presenti il sindaco
Pietro Oliveti, l' assessore comunale alla sanita', Roberto Tosti,
il direttore generale dell' azienda ospedaliera di Cosenza, Antonio
Belcastro e il senatore Antonio Gentile, il servizio di artroscopia
che sara' diretto dal dott. Hermes Giuzio. Lo riferisce una nota.
''Siamo lieti di presentare nuovo servizio - ha detto il sindaco Oliveti
- che conferma le promesse dell' azienda e, soprattutto, l' impegno
assunto dal senatore Gentile. La TC e' stata aggiudicata - ha aggiunto
Oliveti - quelli del Cnr lo saranno entro fine mese, il concorso a
primario di chirurgia e' stato bandito: si tratta di fatti seri e
concreti che dimostrano come il direttore Belcastro abbia tenuto fede
ai suoi impegni''. Per il direttore generale dell' azienda ospedaliera
''Rogliano non e' e non sara' mai un ospedale di periferia; e' una
realta' consolidata di alto livello''. Belcastro ha assicurato, inoltre,
che l' azienda risistemera' il parcheggio ed acquistera' il litotritore.
Grazie a questo servizio di artroscopia - ha detto ancora Belcastro
- molti cittadini verranno a curarsi a Rogliano da tutta la regione''.
''Dai tempi del comitato 'pro Santa Barbara' - ha sottolineato il
senatore Gentile - i roglianesi hanno dimostrato di essere attaccati
alla loro struttura ospedaliera: oggi si iniziano a vedere grandi
frutti''. Mons. Nunnari in visita all’Ospedale dell’Annunziata 10/03 ''Venendo qui in ospedale, fra gli ammalati curati con amore,
il pensiero volge al Santo padre ed alla sofferenza che porta come
croce per la nostra salvezza''. Lo ha detto l'arcivescovo di Cosenza,
monsignor Salvatore Nunnari, nel corso della visita ai degenti dell'ospedale
'Annunziata'. Nel corso della visita monsignor Nunnari, che e' stato
accolto dal direttore generale, Antonio Belcastro, ha incontrato diversi
degenti e medici ospedalieri. ''La scienza e la fede - ha aggiunto
Nunnari - non sono due mondi in contrasto perche' attraverso la ricerca
dell' uomo ed il suo progresso si compie il miracolo divino. L' umanesimo
della medicina e' il passo che ci deve guidare, perche' il sorriso
e l' accoglienza sono elementi indispensabili quanto la medicina''.
Rivolgendosi al direttore generale Mons. Nunnari, secondo quanto e'
detto in un comunicato dell' azienda ospedaliera, si e' complimentato
per ''la grande realta' dell' Annunziata, fatta di medici di primissimo
livello: un tesoro da preservare perche' appartiene ad ognuno di noi''.
Venerdì presentazione del responsabile di Artroscopia dell’Ospedale di Rogliano 09/03 Il responsabile del servizio di artroscopia dell'ospedale di
Rogliano, Hermes Giuzio, sara' presentato nel corso di un incontro
che si svolgera' venerdi' mattina. All'iniziativa, che si svolgera'
nella sala del consiglio comunale di Rogliano, interverranno il sindaco
Pietro Oliveti, il direttore generale, Antonio Belcastro, il sen.
Antonio Gentile. L' unita' semplice di artroscopia e' ritenuto un
importante evento per Rogliano ed attirera' la presenza di tanti pazienti,
anche provenienti dal mondo calcistico, soprattutto alla luce dell'esperienza
professionale ed accademica di Giuzio. Caruso: “Scarsi i posti letto al reparto di rianimazione dell’Annunziata” 08/03 ''I posti letto di rianimazione in provincia di Cosenza sono
pressoche' nulli e tutto ancora si riversa sulla citta' capoluogo.
una situazione che deve cambiare e che ostacola il cammino verso la
vita ed il difficile e prezioso lavoro in materia di trapianti''.
E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di Alleanza Nazionale,
Roberto Caruso. ''L' imminente - ha aggiunto - apertura dei posti
letto di Castrovillari e' merito della lungimiranza del direttore
Crusco, purtroppo ostacolata da un dirigismo e da un senso frenante
degli stessi sindacati, che io rispetto e stimo, ma di cui devo sottolineare
gli errori. La vicenda del medico trasferito in anestesia e poi richiamato
a furor di popolo dai sindacati al posto di prima e' emblematica di
una situazione di conservazione che fa male alla sanita'''. ''Ogni
giorno - ha concluso Caruso - abbiamo tante richieste di pazienti
che per patologie gravi si rivolgono alla rianimazione dell' Annunziata
ed a cui non e' sempre possibile dare una risposta. Se le iniziative
come quella di Crusco vengono bloccate, vuol dire che emerge una cultura
di stagnazione che non portera' crescita al territorio e di cui la
sinistra si fa portatrice''. Belcastro: “Giovedì Mons. Nunnari in visita all’Annunziata” 08/03 ''La visita di Mons. Nunnari, che sara' da noi in ospedale
giovedi' pomeriggio ci ricordera' il valore della sofferenza, ma anche
il senso della responsabilita' di chi cura a farlo con amore''. E'
quanto sostiene in una nota il direttore generale dell' azienda ospedaliera
di Cosenza, Antonio Belcastro. ''La sofferenza - ha aggiunto - e'
un valore nel senso che va rispettata e va considerata come un' eventualita'
che ci riguarda tutti, perche' ognuno di noi ha nel suo incontro della
vita la contezza della sofferenza e della malattia. Cambiare i reparti,
nominare nuovi primari, aprire nuovi reparti sono manifestazioni positive,
ma vane se manca l' empatia: e sappiamo che lo scientificismo provoca
spesso distorsioni che mettono l'uomo dopo il suo malanno''. ''Aspettermeo
con gioia il vescovo - ha concluso Belcastro - anche perche' riconosciamo
un grande valore spirituale alla mistica religiosa ed una sua forte
incidenza nella visione diversa della vita''. Ass. Luzzo: “Bisogna realizzare l’alta qualità nella sanità regionale” 06/03 ''Le cose da fare sono ancora tante e cioe' bisogna realizzare
quell'alta qualita' che, nonostante sia presente in molti punti della
nostra regione, deve diventare generalizzata''. Lo ha detto l'assessore
regionale alla sanita', Gianfranco Luzzo, stamane a Catanzaro a margine
della presentazione del progetto per le prenotazioni on-line delle
visite mediche 'Cat@hospital'. ''Il mio cruccio - ha aggiunto - e'
sempre stato quello di eliminare le liste di attesa ed i viaggi di
speranza. Con le cose fatte siamo riusciti a risolvere in parte alcuni
problemi. Noi oggi sulla cardiochirurgia abbiamo una mobilita' che
si e' ridotta del sessanta per cento, abbiamo avviato il centro trapianti
di fegato a Cosenza e c'e' un centro trapianti per reni che lavora
molto bena a Reggio Calabria. Siamo riusciti ad avviare il polo oncologico
regionale ed il polo dermatologico regionale''. ''Abbiamo - ha concluso
Luzzo - messo a regola e sistema il modello organizzativo della rete
ospedaliera ed abbiamo avviato una seria azione nei confronti della
medicina generale. Se funziona la medicina del territorio secondo
me, a cascata, funzionera' tutto il sistema regionale''. Pirillo (Margherita) “La sanità calabrese allo sbando” 05/03 “Ancora una volta registriamo che le estreme forme di
protesta attuate contro la scellerata politica portata avanti da questo
governo nazionale, non trovano la giusta importanza sui mezzi di comunicazione.
Lo sciopero generale attuato dai medici nella giornata di ieri, che
ha visto l’adesione compatta della categoria anche in Calabria,
è passato quasi inosservato. Lo afferma il consigliere regionale
della Margheria Mario Pirillo, ricandidato alle prossime elezioni
del 3 e 4 aprile al consiglio regionale della Calabria, che si dice
“stupefatto che i telegiornali nazionali e regionali abbiano
trascurato lo sciopero degli operatori del servizio sanitario nazionale.
I medici, i farmacisti e i veterinari hanno fatto sentire la propria
voce lamentando il giusto riconoscimento al loro lavoro ed ai loro
diritti. Scioperano e la cosa passa quasi in una forma silenziosa,
come se a Berlusconi e compagni il disagio in cui sono costretti ad
operare, non interessasse. Il governo ed i politici regionali del
centrodestra, incapaci ora di affrontare il conflitto da essi stessi
generato, “oscurano” il problema: quello che non si vede
in televisione per loro non succede. La realtà invece assume
contorni ben diversi: la sanità è allo sbando, i medici,
i veterinari e i farmacisti protestano giustamente per le vessazioni
che da troppo tempo subiscono: un contratto scaduto da tre anni e
le carriere che finiscono per essere manipolate da politici, che ne
fanno un uso indiscriminato, offendendo le alte professionalità
e la missione cui sono dedicati. Esprimo la piena solidarietà
a queste categorie che mobilitandosi lottano per il bene comune, perché
una sanità pubblica efficace ed efficiente e patrimonio di
tutti che va difeso e sostenuto dai politici consapevoli.” Farmacie: raggiunta una ipotesi di soluzione 04/03 Un' ipotesi di soluzione che permettera' la ripresa dell' assistenza
farmaceutica in forma diretta in tutta la provincia di Cosenza e'
stata individuata nel corso di un incontro svoltosi a Roma. Lo ha
reso noto la Federfarma. All' incontro hanno partecipato il direttore
generale dell' assessorato al Bilancio, Mauro Pantaleo; il direttore
generale dell' assessorato regionale alla Sanita', Federico Montesanti,
in rappresentanza dell' assessore Gianfranco Luzzo, e Achille Gentile,
in rappresentanza di tutti i direttori generali delle Aziende sanitarie
della provincia di Cosenza. I dettagli dell' operazione saranno illustrati
nel corso di una conferenza stampa, cui partecipera' lo stesso Luzzo,
in programma sabato prossimo alle 12 nell' hotel Europa a Rende. Il 5 marzo inaugurazione dell’”internet per te” al centro di sclerosi multipla 03/03 Sara' inaugurata il 5 marzo, presso il Centro Sclerosi Multipla
dell'Unita' operativa di Neurologia dell'Azienda Sanitaria di Cosenza,
diretta da Pierangela Telarico, la nuova postazione ''Internet per
Te'', una struttura multimediale espressamente concepita per i pazienti
affetti da Sclerosi Multipla che rientra nel progetto ideato e realizzato
dalla Fondazione Cesare Serono, con la collaborazione dell'Industria
Farmaceutica Serono. Dopo l'inaugurazione del progetto, tenutasi lo
scorso anno a Milano alla presenza del Ministro Girolamo Sirchia,
arriva cosi' anche a Cosenza ''Internet per Te'', il progetto patrocinato
dal Ministero della Salute, che consente ai pazienti, attraverso il
Web, l'accesso diretto e costante alle informazioni sulla patologia
ed il reperimento di notizie utili ad affrontare al meglio questa
grave malattia. ''Il nostro Centro di Sclerosi Multipla - ha dichiarato
Telarico - costituisce attualmente l'unico ambulatorio multidisciplinare
della Calabria che offre ai pazienti la possibilita' di risolvere,
in un unico centro, molte problematiche inerenti la malattia. La qualita'
di vita dei pazienti e il loro bisogno di informazione sono infatti
per noi molto importanti come dimostrano l'allestimento della postazione
''Internet per Te'' e l'apertura dello sportello ''Info Point'' a
cura dell'AISM''. L’AS di Rossano paga le farmacie. Ancora niente per le farmacie delle AS di Paola e Castrovillari 02/03 Il direttore generale della Asl 3 di Rossano, Achille Gentile,
a seguito di un incontro svoltosi oggi con i responsabili di Federfarma,
ha disposto il pagamento immediato delle competenze relative a gennaio
2005 e sottoscritto un protocollo d' intesa per il rientro a breve
di ulteriori partite debitorie pregresse. Lo si e' appreso da una
nota della Federfarma di Cosenza. Il rispetto dell' accordo del 7
maggio 2004, che prevede di contenere il ritardo dei pagamenti in
un massimo di quattro mesi nell' attesa degli interventi regionali,
ha permesso, pertanto, ai farmacisti della stessa Asl di poter ripristinare
il normale servizio gia' da domani 3 marzo 2005, evitando cosi' ai
cittadini di dover anticipare il costo dei farmaci. La Federfarma
confida che a breve seguano analoghi provvedimenti anche da parte
delle direzioni dell' Asl 1 di Paola e dell' Asl 2 di Castrovillari.
Ieri il direttore generale dell' Asl 4 di Cosenza aveva assunto la
stessa decisione presa dal Dg di Rossano. Giorno 11 inaugurazione di due reparti ristrutturati dell’Annunziata 02/03 Giorno 11 marzo saranno inaugurati nell' ospedale cosentino
dell’Annunziata i nuovi reparti di neonatologia e laboratorio
analisi. ''Il reparto di neonatologia, completamente rinnovato - e'
scritto in una nota - e' realmente un esempio di bellezza logistica
e di funzionalita'. Una funzionalita' che si unisce alla dotazione
del Dipartimento materno-infantile, che avra' anche quattro posti
di terapia intensiva pediatrica oltre agli otto esistenti di terapia
intensiva neonatale. Il laboratorio analisi automizzato consentira',
invece, di robotizzare i prelievi fornendo risposte multiple in tempo
reale. Due ulteriori elementi di tecnologia e di spazialita' terapeutica
che contribuiscono a rendere ancora piu' preziosa l' offerta qualitativa
dell' Annunziata''. Pirillo (Margherita) “Sciopero delle farmacie a causa del malgoverno regionale ” 28/02 “Il malgoverno del centrodestra continua a ripercuotersi
sul mondo della salute calabrese. Questa volta a subire i colpi di
coda di un esecutivo che ha mortificato i più semplici diritti,
sono i farmacisti che il 1 marzo, saranno costretti all’estrema
forma di protesta, a causa degli enormi ritardi nei pagamenti da parte
della Regione Calabria”. . Lo afferma in una nota il capo gruppo
della Margherita, in seno al consiglio regionale della Calabria, Mario
Pirillo, il quale rammenta che “I farmacisti infatti, avanzano
il rimborso per l’erogazione dei farmaci ai cittadini in regime
di convenzione con il servizio sanitario nazionale: è più
che giusta e legittima la rabbia e lo sconcerto di professioni che
svolgono quotidianamente e spesso in situazione di forte disagio,
un servizio decisamente pubblico. L’assessore Luzzo aveva preso
l’impegno di provvedere alla firma della cartolarizzazione e
quindi al saldo dei debiti nei confronti dei farmacisti. E tutto ciò
sarebbe dovuto avvenire entro il 7 febbraio. Ma le promesse di Chiaravalloti,
come sempre, lasciano il tempo che trovano. Le conseguenze di tali
disastrosi azioni e comportamenti saranno molteplici: ai cittadini
calabresi, toccherà pagare i farmaci, mentre i farmacisti saranno
costretti a praticare il blocco dell’erogazione. E ciò
a causa di una fallimentare politica dettata dall’immobilismo
cronico di Luzzo e compagni, che in questi anni non ha riconosciuto
l’enorme impegno speso dalle farmacie calabresi. Mi sono fatto
portavoce della protesta dei farmacisti raccogliendo le impressioni
di alcuni di loro. Ad una mia iniziale protesta di alcune settimane
fa, non è seguita alcuna risposta da parte della Giunta Regionale.
Ma già nel lontano 2003 le farmacie avevano fatto sentire la
propria voce minacciando lo stato di agitazione. L’accordo sottoscritto
presso la sede dell’assessorato regionale alla sanità
non ebbe alcun seguito. Stessa sonata l’anno successivo: ancora
una volta promesse non mantenute. Il piano che prevedeva che i debiti
pregressi sarebbero stati saldati attraverso una loro cartolarizzazione
è rimasto lettera morta. I farmacisti, obbligati a svolgere
il servizio pubblico di assistenza farmaceutica per conto delle aziende
sanitarie, garantendo la disponibilità dei medicinali, ora
non sono più in grado di sostenere le spese anche perché
le banche, cui si rivolgono per pagare i fornitori, non fanno più
credito. Tale situazione porterà malauguratamente al collasso
dell’intero sistema sanitario.” A Roma convegno della Regione sulla telemedicina 28/02 ''Telemedicina: un sistema avanzato'' e' il tema di un convegno
promosso ed organizzato dal Dipartimento Obiettivi strategici della
Regione, dal Brutium Giovani e dal Comitato per lo sviluppo dell'
innovazione Cosit Calabria, che si terra' dopodomani a Roma nella
Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. L' incontro scientifico,
e' detto in una nota, sviluppera' la tematica della telemedicina su
tre aspetti diversi, ma fortemente correlati: l' aspetto tecnologico,
quello del capitale umano e quello normativo. I lavori dell' iniziativa
saranno aperti dall' assessore regionale alla Sanita' Giovanni Luzzo
proseguiranno con i saluti dei parlamentari Battista Caligiuri Antonio
Gentile. Le relazioni saranno svolte da Vincenzo Maria Saraceni, presidente
Medici cattolici italiani; Roberto Musmanno, ordinario ricerca operativa
dell' Universita' della Calabria; Pasquale Frascione, responsabile
servizio dermatologia Istituto Regina Elena - Roma; Pierluigi Leone,
dirigente sistemi informativi Regione Calabria; Alfredo Toglia, amministratore
delegato Infotel Srl e Fabio Federico, specialista in diritto e procedura
penale Universita' ''La Sapienza'' di Roma. Concludera' i lavori Jole
Santelli, sottosegretario di Stato alla Giustizia. A Cosenza, le curano la polmonite e partorisce spontaneamente. Stanno bene entrambi 28/02 Un delicato caso di sindrome eclamptica, una grave patologia
che incorre in gravidanza, si e' concluso felicemente all' ospedale
civile dell' Annunziata di Cosenza. La paziente, una giovane donna
di 30 anni, e' giunta nella divisione di rianimazione, diretta dal
prof. Bruno Carenzi, proveniente da un istituto di ricovero privato
della provincia, con ''un quadro clinico grave - e' scritto in una
nota - che consisteva in una polmonite bilaterale con insufficienza
respiratoria e del cuore destro, alla trentaquattresima settimana
di gestazione''. Dopo le cure prestatele dai medici dell'ospedale
di Cosenza la paziente ha partorito spontaneamente dando alla luce
una bambina. Le condizioni della puerpera e della neonata sono, ora,
normali ed e' stata disposta la dimissione ospedaliera. Corbelli: “Grazie a Diritti Civili, aperto un reparto di Tisiologia al Mariano Santo” 28/02 Un reparto di Tisiologia (ex tubercolosi) e' stato istituito
nell'ospedale Mariano Santo di Cosenza. Lo ha reso noto il leader
del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che ha ricevuto una
comunicazione ufficiale dall'Azienda ospedaliera di Cosenza. ''Questo
importante risultato - sostiene in una nota Corbelli - e' stato ottenuto
dopo una lunga battaglia civile iniziata dal movimento Diritti Civili
dopo la morte, due anni fa, di una bambina di Buonvicino colpita da
tubercolosi. Grazie all' intervento di Diritti Civili venne curato,
guarito e salvato un fratellino della bambina, colpito dalla stessa
malattia, che Corbelli fece ricoverare e visitare all' ospedale Mariano
Santo dal dott. Franco Cavalcanti. Partendo da quella storia e' iniziata
la lunga battaglia di Diritti Civili che ha portato, grazie all' intervento
dell' Azienda ospedaliera di Cosenza, alla creazione del reparto di
Tisiologia al Mariano Santo''. Il reparto di Tisiologia sara' diretto
dal dottor Franco Cavalcanti. ''Proprio la mancanza - ha concluso
Corbelli - di un reparto come quello di tisiologia fu purtroppo tra
le cause della mancata e immediata diagnosi della malattia di questa
bambina. Questo reparto di tisiologia e' l' unico del genere in Calabria.
Una grande conquista civile. Non ci saranno piu' casi come quello
tragico della povera bambina. Sono queste le battaglie importanti
che devono essere promosse e sostenute. Per dare risposte ai problemi
della sanita', aiuto e speranze ai tanti ammalati''. FULC: “l’assessorato alla sanità provveda ad evitare la serrata dei farmacisti” 25/02 La Giunta e l' Assessorato regionale alla Sanita' devono provvedere
affinche' non venga sospesa l' assistenza farmaceutica e non venga
limitato, di conseguenza, il diritto alla salute dei cittadini: e'
quanto sostiene la Fulc, federazione unitaria lavoratori chimici di
Cgil, Cisl e Uil, in relazione alla preannunciata serrata delle farmacie
indetta per il prossimo primo di marzo. In una nota l' organizzazione
unitaria che rappresenta i 1000 addetti all' informazione scientifica
sui farmaci che operano in Calabria, definisce ''sconcertante il comportamento
della Giunta Chiaravalloti e dell' Assessorato alla Sanita''' e parla
anche di ''incompetenza di gestione''. A determinare il passaggio
all' assistenza indiretta, riferisce la nota, e' stato il mancato
rispetto, da parte dell' assessorato regionale, dell'accordo tra Regione,
Adf, Federfarma e Fulc. ''Le cause di questa sospensione dell' assistenza
farmaceutica - e' scritto nel comunicato - sono note da oltre un anno
e, nonostante le numerose denunce effettuate dai sindacati, nulla
e' stato fatto per risolvere il problema, anzi, attraverso promesse
ed accordi non mantenuti, sono state create ulteriori condizioni di
sfiducia che rendono arduo qualsiasi tentativo di conciliazione''.
Critiche severe il sindacato unitario dei chimici calabresi rivolge
all' Assessorato regionale ''che si propone - si sottolinea nella
nota - sempre con una disponibilita' imbarazzante e sottoscrive accordi,
annuncia iniziative e disposizioni che poi invece non avranno seguito,
inaugura strutture eccellenti per autoreferenzialita', commissaria
le Asl e rimuove e rinomina i Dg, ancora prima che si insedino, ad
un mese dalle elezioni e quindi con evidenti finalita' elettoralistiche''.
Per la Fulc '' la Giunta regionale ha introdotto ticket, ha aumentato
il prelievo fiscale oltre il sopportabile ed al massimo del consentito
senza pero' provvedere, come la stessa legge prescrive e come avviene
nelle altre Regioni, ad indicare le categorie di cittadini a basso
reddito da escludere dal pagamento del ticket''. Dopo due anni e mezzo eletti i componenti del comitato di rappresentanza dell’AS di Castrovillari 24/02 Dopo due anni e mezzo la Conferenza dei Sindaci dell'Azienda
Sanitaria di Castrovillari, in provincia di Cosenza, ha eletto i membri
del Comitato di rappresentanza. L'organismo e' formato da Franco Blaiotta,
sindaco di Castrovillari, Pasquale Esposito di San Donato Ninea e
Ferdinando Nociti di Spezzano Albanese centrodestra), Vincenzo Iannuzzi
di Lungro e Giuseppe Mollo di San Marco Argentano centrosinistra).
L'indicazione e' venuta durante l'ennesima assemblea dei primi cittadini,
riunita nel Protoconvento Francescano. Prossimo e immediato adempimento
sara' quello di eleggere il presidente della Conferenza che, come
recita la legge, dovra' essere scelto tra i membri del comitato di
rappresentanza. Caruso (AN) “La sanità calabrese è in salute” 23/02 ''Il centrosinistra sbaglia profondamente e credo
che questi errori peseranno ancora di piu' sul risultato elettorale:
la sanita' territoriale calabrese e' in salute, cosi' come del resto
quella ospedaliera, i conti sono in attivo, la Regione ha avuto una
premialita' considerevole e sono stati attivati progetti qualificati''.
Lo afferma in una nota l'onorevole Roberto Caruso, deputato di Alleanza
Nazionale. Caruso cita ''l'attivazione degli hospice per malati terminali,
l'assistenza domiciliare integrata e per anziani, l'attenzione ai disabili
dell'azienda sanitaria di Cosenza: ne abbiamo dato atto al direttore
Buoncristiano che, peraltro, svolge il suo compito con assoluto senso
istituzionale. Fare polemiche qualunquistiche - conclude Caruso - e'
un ennesimo boomerang''. I lavori della conferenza programmatica dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza 22/02
''L' Azienda ospedaliera e' stata rimodernata, sia nelle infrastrutture
mediche che nella valorizzazione del capitale umano: in dieci mesi abbiamo
realizzato tutti gli obiettivi prefissi e possiamo guardare al futuro
con fiducia'': lo ha detto il direttore generale dell' azienda di Cosenza,
Antonio Belcastro (nella foto), aprendo i lavori della prima conferenza
programmatica aziendale, che durera' sino a venerdi' prossimo. ''Siamo
l' unica realta' della Calabria - ha detto Belcastro - a svolgere una
riunione di questo genere, partecipata ed esperenziale, assolutamente
priva di autoreferenzialita', ma utile a capire quello che c' e' di
meglio da fare''. Belcastro ha fornito i dati del 2004 in termini economici
e operativi: ''Abbiamo chiuso l' esercizio in pareggio ultimando i lavori
del Dea (Dipartimento dell' emergenza) che ad aprile sara' agibile.
I lavori di malattie infettive sono praticamente conclusi, mentre il
nuovo reparto di neonatologia e' una chicca. L' ala chirurgica Migliori
e' stata ristrutturata - ha aggiunto il direttore generale - e sono
stati programmati interventi per circa otto miliardi delle vecchie lire
su Rogliano. Abbiamo rinnovato tutti i posti rene a disposizione - ha
detto ancora il direttore generale - con un costo inferiore al precedente
e sono lieto di dirvi che il prossimo 1 marzo la facolta' di medicina
dell' Universita' di Bologna ratifichera' il progetto di collaborazione
che ci portera' a costituire l' unita' operativa complessa dei trapianti
per il trapianto del fegato''. Comincia la conferenza programmatica della Azienda Ospedaliera 21/02 Prendera' il via martedì, e andra' avanti
per quattro giorni, la prima conferenza programmatica dell' Azienda
ospedaliera di Cosenza. Lo rende noto un comunicato. Ad aprire i lavori
della conferenza - precisa la nota - sara' il direttore generale Antonio
Belcastro; seguiranno gli interventi dei rappresentanti del management,
dello staff aziendale e del Sit. Il programma prevede per mercoledi'
gli interventi dei rappresententi del Dipartimento di Medicina, mentre
giovedi' sara' la volta di quelli dei dipartimenti di Chirurgia, Emergenza,
Laboratorio e Diagnostico per immagini. Venerdi' 25 e' prevista la chiusura
con gli interventi dei rappresentanti dei Dipartimenti materno-infantile,
Neuroscienze e con la sintesi finale riservata al management. ''Si tratta
di un evento di grande rilevanza - ha detto Balcastro - per guardare
al futuro partendo dal passato e per portare a compimento un altro progetto
programmatico di grande rilevanza. In soli dieci mesi - ha aggiunto
Belcastro - abbiamo portato a compimento il programma enunciato in sede
di insediamento, portando la cardiologia interventistica, l' ematologia,
aprendo nuovi reparti, istituendo il pronto soccorso pediatrico, implementando
gli investimenti strutturali. Adesso - ha concluso Belcastro - si tratta
di andare oltre, coinvolgendo il personale ad un obiettivo comune, finalizzato
a far si che gli ospedali riuniti di Cosenza siano un centro clinico
di livello nazionale''. Domanico (Margherita): “La spesa sanitaria, un buco da un milione di euro” 20/02 Dopo le cliniche private, anche le farmacie denunciano
i mancati pagamenti dei rimborsi per diverse mensilità e annunciano
per il 1° marzo prossimo una giornata di sciopero e di mobilitazione
generale, prefigurando il passaggio al regime assistenziale indiretto
che costringerà i cittadini al pagamento anticipato dei farmaci.
“Questa è la conseguenza fatale –ha dichiarato Pasquale
Domanico, membro dell’Esecutivo provinciale della Margherita-
di una gestione sanitaria allegra e disinvolta, in cui chi oggi governa
pensa soltanto ad accumulare debiti e a distribuire prebende, tentando
di scaricare tutte le conseguenze negative sulla povera gente, costretta
ad anticipare somme che non possiede per assicurarsi un diritto costituzionale,
che è il diritto alla salute.Perché in Basilicata, una
regione del Sud come la nostra, tutto ciò non è successo?
E’ solo questione di uomini o, invece, dipende da una precisa
strategia politica?”“Un fatto è certo –conclude
Domanico-. La spesa sanitaria presenta in Calabria un buco di circa
un milione di euro. Questo è quanto ha prodotto il centrodestra
in circa dieci anni di malgoverno. E’ giunto il momento di cambiare
gli uomini e le politiche, che sono i responsabili veri di questo colossale
fallimento”. Il Prof. Sergio Abonante eletto nel direttivo nazionale ANISC 19/02 Sergio Abonante, dirigente della struttura di
senologia dell' Ospedale dell' Annunziata di Cosenza, e' stato eletto
componente del direttivo nazionale dell' Associazione di chirurghi senologi
italiani (Anisc) di cui e' presidente il prof. Umberto Veronesi. Obiettivo
dell' Anisc e' il riconoscimento della senologia come specialita' chirurgica
nel Servizio sanitario nazionale. In proposito ssiste una proposta di
legge, che ha gia' avuto il voto favorevole della Commissione sanita'
della Camera e che individua nel senologo chirurgo la figura professionale
di riferimento per la paziente nella fase diagnostica e terapeutica.
Inoltre, il Il nuovo Piano sanitario regionale, nel contesto della lotta
ai tumori, prevede che nelle Aziende ospedaliere o negli ospedali a
valenza provinciale, ci sia la attivazione di posti letto per la Senologia
allo scopo di razionalizzare gli interventi e ridurre la migrazione
sanitaria. ''L' impegno professionale di Abonante e della senologia
ospedaliera cosentina - ha detto il direttore generale dell' azienda
ospedaliera, Antonio Belcastro - ha trovato riconoscimento in un' istituzione
cosi' qualificata scientificamente''. Federsanità: “Incomprensibile l’atto di sospensione dei tre Direttori Generali delle AS” 18/02 ''La sospensione per un mese dei tre direttori
generali delle aziende sanitarie di Paola e Reggio Calabria e dell'
azienda ospedaliera di Reggio Calabria, con relativo commissariamento
disposto dalla Giunta regionale costituisce un atto assai poco comprensibile,
sia per le modalita' che per le finalita''': a sostenerlo e' Giuseppe
Varacalli, presidente regionale di Federsanita' Anci. ''Cio' che emerge
- sostiene Varacalli in una nota - e' la perpetuazione di una pratica
assai grave e pericolosa, ormai abituale per la Regione che crea instabilita'
nella conduzione delle aziende e sicuramente non favorisce la messa
in atto e la realizzazione dei programmi e degli obiettivi del Piano
sanitario regionale da poco approvato''. ''Non vediamo l' utilita',
ne' la congruenza giuridica di tali atti - sottolinea Varacalli - che
colpiscono dirigenti scelti dalla Giunta solo pochi mesi addietro ed
ai quali ancora non sono stati formalizzati nemmeno gli obiettivi attraverso
cui, alle scadenze di legge, verificarne le capacita'''. Per Federsanita'
Calabria, conclude il presidente regionale, ''e' fondamentale la stabilita'
della conduzione delle aziende e la loro autonomia seppur nell' ambito
delle scelte strategiche e delle direttive regionali''. Tribunale dei diritti del malato: “Sospensione DG è conduzione schizofrenica” 18/02 ''Dal 2000 ad oggi l' Azienda ospedaliera e l'
As 11 di Reggio Calabria hanno avuto un continuo cambio traumatico di
'direzioni'. La saggezza comune vuole che per giudicare una direzione
occorrano anni. Nella Sanita' calabrese invece bastano pochi mesi''.
A sostenerlo e' il Tribunale dei diritti dei malati in relazione alla
sospensione dei tre direttori generali. ''E poi - si chiede il Tdm -
se non erano adatti, chi li ha nominati poco tempo fa? A chi giovano
questi cambiamenti? Certamente non al bilancio della sanita' visto che
il Tar ha dato sinora ragione ai sostituiti, per giunta con lauti risarcimenti.
Non sappiamo se i 'conducator' della politica calabrese abbiano poteri
sovrannaturali. Pensiamo invece che siano al di sotto delle aspettative
di chi li ha eletti. Il Tdm intende protestare per questa conduzione
schizofrenica, cioe' distaccata dalle esigenze di una Sanita' che dovrebbe
attuare li Piano Regionale con le tante cose incompiute. Invece che
essere attenta ai bisogni dei malati sembra essere serva delle ambizioni
di dispettose correnti partitiche. Meno male che non vengono sospesi
medici, infermieri ed ausiliari''. ''Il Tribunale dei diritti dei malati
- conclude la nota - auspica che la futura politica cambi i comportamenti
e le decisioni per il bene della salute di tutti''. Il primo marzo farmacie chiuse per protesta a Cosenza e provincia 17/02 La Federfarma di Cosenza, associazione che rappresenta
tutti i titolari di farmacia della provincia, ha indetto una giornata
di chiusura di tutte le farmacie della provincia di Cosenza per il prossimo
primo marzo. ''Il naufragio dell' annunciata operazione di cartolarizzazione
- e' scritto in una nota - certamente imputabile a scarsa volonta' da
parte degli organismi regionali preposti, visto che le farmacie della
provincia di Cosenza hanno ultimato tutti gli adempimenti richiesti
ormai da piu' di un mese, rende non piu' sopportabile un ritardo nei
pagamenti che in alcune Asl supera i sette mesi. Per questo motivo,
dalla stessa data, si passera' all' erogazione in forma indiretta dell'
assistenza farmaceutica e, di conseguenza, i cittadini dovranno anticipare
l' intero costo dei farmaci per poi richiederne il rimborso all' Asl
di competenza''. ''Solo un tempestivo, auspicato, recupero di operativita'
e senso di responsabilita' da parte degli Assessorati regionali alla
Sanita' ed al Bilancio e dei Direttori generali delle 4 Asl della provincia
- conclude la nota di Federfarma - potranno evitare le devastanti conseguenze
agli assistiti che in una regione povera come la nostra si troverebbero
impossibilitati a curarsi o ad affollare gli ospedali con ulteriore,
notevole, dispendio di risorse''. Stato di degrado all’obitorio dell’Ospedale di Cosenza 17/01 All’obitorio dell’Ospedale di Cosenza continua lo stato di degrado. E’ quanto afferma, in una nota, il segretario della sezione cittadina della Fiamma Tricolore. Dice il comunicato: “Obitorio dell'Ospedale Civile dell'Annunziata :dove la morte appare più triste di quanto già non sia!. Continua a persistere lo stato di degrado in questo luogo in cui ogni giorno, purtroppo , decine di persone sono costrette a stazionare! Obitorio da terzo mondo , possiamo definirlo , in special modo in queste gelide giornate invernali . Chi ha perso un proprio caro ,morto all'Ospedale dell'Annunziata,nel giorno in cui si effettua la veglia funebre , rischia di contrarre febbre ed influenza !. Stare fermi in quel budello in cui sono situate le camerette mortuarie è un dramma ! Il vento si incanala sferzando il viso delle persone che sono costrette a battere i denti per il freddo. E' davvero mortificante ,in un paese che si dichiara civile ed in una città che si definisce europea , avere un obitorio in queste misere e squallide condizioni . Una panchina in ogni stanzetta dove viene sistemata la salma. Quattro o cinque persone possono sedervisi. Poi più niente .Per tutti gli altri posti in piedi con l'acqua che ,sbattuta dal vento , penetra all'interno del triste piazzale a causa della tettoia corta . Sono anni, oramai , che la situazione è così mestamente e malinconicamente triste in questo triste luogo. D'altronde non si paga biglietto d'ingresso ...solo d'uscita !” Martedì 22 prima conferenza programmatica della AO di Cosenza 17/02 Iniziera' martedi' 22 febbraio,alle ore 15,30,
nella sala Itis adiacente alla sede dell'azienda in via Rivocati a Cosenza,
la prima conferenza programmatica dell'azienda ospedaliera di Cosenza.
Un momento di incontro partecipativo che durera' tre giorni e che servira'
a delineare i programmi e gli obbiettivi aziendali, sia nei percorsi
sanitari che nell'organizzazione strategica. ''Riteniamo che si tratti
di un evento unico in Calabria - ha detto il direttore generale, Antonio
Belcastro - e con pochi eguali in Italia nel campo della pubblica amministrazione''.
La conferenza, spiega Belcastro, ''si pone l'obiettivo di analizzare
il lavoro sin qui realizzato, confrontandolo con le proiezioni possibili
nello scenario regionale e nazionale, ma interloquendo con le dinamiche
sociali e amministrative. Scambieremo informazioni e valutazioni riservando
grande spazio alla partecipazione - ha detto ancora Belcastro - e facendo
in modo che si valorizzino anche gli aspetti formativi. L'azienda ha
compiuto grandi progressi in quest'ultimo anno - ha detto il direttore
sanitario, Gianfranco Scarpelli - realizzando il programma Belcastro,
ma non vuole vivere di autoreferenzialita', sapendo che e' indispensabile
attivare tutti i processi della democrazia compiuta per crescere ancora
e quindi dando spazio al confronto intelligente, alle critiche costruttive
, alle proposte migliorative''. Corso di primo intervento in medicina sportiva per tecnici e dirigenti a Castrovillari 17/02 Un corso di primo soccorso rivolto a tecnici
e dirigenti sportivi per capire e sapere cosa fare prima dell'arrivo
di un medico rispetto ad incidenti che possono accadere in campi di
gioco. E' questa l' iniziativa a tutela della salute degli atleti avviata
dall' assessore del Comune di Castrovillari, Anna De Gaio, in collaborazione
con l' Azienda Sanitaria Locale 2. Il direttore sanitario dell' Asl,
Francesco Nunziata, ha messo a disposizione il Dipartimento di Medicina
dello Sport e di Emergenza affinche' il corso di formazione venga svolto
con personale specializzato. ''Una idea - ha detto Nunziata - che avevamo
da tempo e che diverse dirigenze ci avevano sollecitato e proposto per
una migliore risposta di assistenza nei confronti di chi giornalmente
pratica a livello agonistico ed amatoriale le diverse discipline sportive.
Il corso vede ancora una volta l' azienda impegnata nella prevenzione,
su cui e' protesa fortemente da tempo, consapevole del ruolo che ha
per la salvaguardia del diritto alla salute di ogni persona, per la
salubrita' dei giovani ed in particolare di chi rivolge la sua attenzione
verso le attivita' motorie come i ragazzi in eta' adolescenziale cui
lo sport guarda con sempre maggiore attenzione per il valore educativo
e formativo che puo' trasmettere''. ''La conoscenza - ha detto De Gaio
- di alcune regole fondamentali di pronto intervento possono rivelarsi
una esperienza importante e determinante per chi si dovesse trovare
in una emergenza. E' proprio a partire da questo che abbiamo pensato
un corso di questo tipo. Lezioni su come affrontare le urgenze, soccorrere
il paziente, su come muoversi prima dell' arrivo dei soccorsi saranno
le principali tematiche che saranno affrontate in questo stage''. La Giunta regionale sospende tre Direttori Generali AS 16/02 La Giunta regionale, riunitasi sotto la presidenza
di Giuseppe Chiaravalloti, ha sospeso per trenta giorni, su proposta
dell' assessore alla Sanita', Gianfranco Luzzo, i direttori generali
dell' Azienda ospedaliera e dell' Azienda sanitaria di Reggio Calabria,
Renato Carullo; e Guido Sansotta, e dell' Azienda sanitaria di Paola,
Antonio Scuteri. Nelle tre aziende interessate dal provvedimento di
sospensione sono stati nominati altrettanti commissari. I motivi della
decisione presa dalla Giunta non sono stati resi noti. Secondo quanto
si e' appreso, comunque, la sospensione sarebbe da collegare alla necessita'
di effettuare una verifica sull' operato dei tre direttori generali.
La Giunta, inoltre, ha nominato Vincenzo Giglio direttore dell' Agenzia
regionale del lavoro. L' esecutivo, su proposta dell' assessore Gallo,
ha anche approvato il Piano triennale occupazionale dell' Afor. Su proposta
poi dell' assessore al Turismo, Giuseppe Gentile, e' stato preso atto
del Decreto ministeriale di approvazione del progetto Sidi. La Giunta,
infine, su proposta dell' assessore alla Pubblica istruzione, Saverio
Zavettieri, ha approvato alcuni provvedimenti che riguardano il piano
triennale dei finanziamenti in materia di edilizia scolastica. Il Rotary consegna un’autoambulanza all’Azienda Sanitaria di Cosenza 16/02 Nonostante il freddo e la pioggia stamane a Cosenza
si e' svolta la cerimonia di consegna dell'ambulanza donata dal Rotary
club all'azienda sanitaria locale. Il mezzo e' da oggi al servizio di
un' utenza potenziale di trecentomila persone. Tre anni fa il Past President
Piercostanzo Loizzo, primario del servizio di Medicina nucleare dell'Ospedale
dell'Annunziata, e' stato l'artefice dell'istituzione del fondo di solidarieta'
- poi intitolato al rotariano scomparso Osvaldo Capocasale - per l'acquisto
del mezzo. Il fondo, affidato al tesoriere del Club Ezio Zarro, e' andato
progressivamente aumentando, fino a raggiungere la cifra di cinquantamila
euro, grazie anche al lavoro dei Presidenti che si sono succeduti negli
anni: Gianfranco Marcelli, Franco Roseti e Demetrio Festa, quest'ultimo
attualmente in carica e tutti presenti questa mattina insieme ad altri
soci rotariani, per consegnare le chiavi dell'ambulanza al direttore
generale dell'Asl n.4 Francesco Buoncristiano. Alla cerimonia di stamane
ha partecipato anche il responsabile del 118 dott. Federico Burza e
di altri medici. ''Si tratta della prima volta - ha detto Buoncristiano
- che l'As n. 4 riceve una donazione per il servizio di emergenza 118.
L'ambulanza verra' immediatamente impiegata dalla postazione di emergenza
(Pet) di Cosenza e si integrera' positivamente nel parco macchine gia'
in dotazione al servizio stesso dell'As 4''. L'ambulanza e' dotata di
moderne tecnologie. Si tratta di un mezzo di soccorso avanzato, adibita
quindi a centro mobile di rianimazione, con tetto alto e motore 2000
a benzina. E' munita, tra l'altro, di ogni dispositivo di protezione
e sicurezza degli operatori sanitari. Il vano sanitario sara' allestito
con dispositivi tecnologici e le piu' innovative attrezzature per la
rianimazione cardio-polmonare. Ad Oncologia di Paola disponibile il letrozolo che aumenta la curabilità del tumore al seno 15/02 Il cancro del seno in provincia di Cosenza colpisce
ogni anno 600 donne, ma e' tra i tumori piu' guaribili se diagnosticato
quando e' piu' piccolo di un centimetro, quando le possibilita' di sopravvivenza
sono quasi del 100% (99,5%). Importanti risultati si stanno ottenendo
da una nuova terapia ''anti-ormone'' disponibile nel centro oncologico
dell' Ospedale civile di Paola. ''La guarigione pero' - afferma Gianfranco
Filippelli, responsabile dell' Oncologia medica di Paola - non puo'
mai dirsi definitiva perche' il tumore e' sempre in agguato e puo' ripresentarsi.
Ma oggi le piu' recenti indagini internazionali offrono alle pazienti
concrete speranze in piu'. Secondo uno studio canadese (MA-17) condotto
su oltre 5.000 donne in menopausa pubblicato sul New England Journal
of Medicine - prosegue - l' utilizzo di una molecola che blocca un enzima
specifico e diminuisce del 98% la produzione degli estrogeni in menopausa,
il letrozolo, ha consentito di ridurre del 40% sia le ricadute che la
mortalita'''. ''Sono in corso studi per verificare l' impiego del letrozolo
in sostituzione del tamoxifene - sostiene ancora Filippelli - e se i
risultati futuri si dimostreranno incoraggianti come quelli finora ottenuti,
avremo un' arma in piu' per combattere il cancro. Oggi le terapie a
nostra disposizione proteggono le donne colpite da carcinoma della mammella
dalla possibile ricomparsa della malattia entro cinque anni dalla diagnosi.
Ma il rischio di ammalarsi ancora non e' scongiurato definitivamente''.
''Il letrozolo e' una molecola - sottolinea ancora Filippelli - che
non solo protegge la paziente dallo sviluppo di recidive ma ne incrementa
anche la sopravvivenza. Inoltre, risulta conferire un importantissimo
effetto 'protettivo' anche nei confronti del rischio di sviluppare un
tumore all' altra mammella. Tra le pazienti che hanno partecipato allo
studio MA-17, sembrano trarre maggiore beneficio in termini di sopravvivenza
quelle con linfonodi colpiti dal tumore''. Poca informazione e servizi insufficienti. I buchi neri del Servizio Sanitario 15/02 Poca informazione per i cittadini e servizi territoriali
insufficienti. E' la sintesi dell'ottava Relazione Pit Salute di Cittadinanzattiva-Tribunale
per i diritti del malato, secondo cui i cittadini sono abbandonati a
se stessi alla ricerca delle informazioni necessarie su come, dove e
con quali costi curarsi. Servizi territoriali insufficienti, soprattutto
per gli anziani e per chi e' affetto da malattie invalidanti. Cittadini
costretti a pagare di tasca propria le cure indispensabili, per aggirare
il problema delle liste di attesa. Il Sud del paese che fa i conti,
in sanita', con un gap infrastrutturale ed organizzativo, che obbliga
i residenti a spostarsi in altre regioni per un ciclo di radioterapia
o per particolari patologie pediatriche. Questi i "quattro buchi
neri" del Servizio sanitario nazionale, evidenziati dal Pit. La
relazione fa riferimento alle 21.510 segnalazioni dei cittadini al servizio
di consulenza, informazione e tutela del Tribunale per i diritti del
malato. Dall'esame delle segnalazioni emerge un dato comune: siamo ancora
ben al di sotto di una soglia di rispetto dei diritti dei cittadini,
proclamati nelle leggi, ma ben poco considerati in pratica. Il diritto
all'informazione, all'accesso alle cure, al rispetto del tempo, alla
qualita' delle prestazioni, solo per citarne alcuni, risultano spesso
violati, nonostante le leggi sulla trasparenza nella Pubblica amministrazione,
l'informatizzazione dei servizi, i livelli uniformi di assistenza. E
viene messa in discussione anche l'effettivita' del diritto al reclamo,
inteso non tanto come possibilita' per i cittadini di lamentare un disagio
o un danno (ben il 30% delle segnalazioni fatte dai cittadini riguardano
sospetti errori medici), quanto piuttosto come opportunita' di ottenere
in tempi certi e rapidi una risposta soddisfacente dalla giustizia.
Per quanto riguarda gli errori dei medici, il Pit segnala che oltre
il 30% delle segnalazioni riguardano sospetti su questi sbagli, con
un incremento del 5,7% dal 2000. Gli errori si registrano soprattutto
in ortopedia (18,5% delle segnalazioni), oncologia (13,3%), ostetricia
e ginecologia (13,2%), chirurgia generale (12%). Si registra un boom
nelle segnalazioni di presunti errori in oculistica (con l'8,2% dei
contatti ed un 3,3% in piu' rispetto allo scorso anno). Le regioni dalle
quali giungono il maggior numero di segnalazioni sono, in ordine decrescente:
Lazio, Lombardia, Sicilia, Campania, Puglia, Calabria, Piemonte, Toscana,
Veneto, Marche, Emilia Romagna, Trentino. Il 21,9% delle segnalazioni
giunte nel corso dell'anno ha proseguito l'iter consulenziale, che ha
dato esito positivo nel 46,6% dei casi. Gia' questi numeri parlano di
un diritto al risarcimento assai meno rispettato di quanto si dica e
creda comunemente. In primo luogo perche' - secondo il rapporto - anche
se il cittadino ha subito effettivamente un danno non sempre lo si puo'
dimostrare, a partire dalla evidenza del nesso di causalita'. In secondo
luogo perche', come e' noto, la giustizia ha, nel nostro paese, tempi
troppo lunghi e sempre piu' spesso, ormai, chi puo' cerca di praticare
strade alternative. Infine, ma non in ordine di importanza, dietro la
segnalazione di un sospetto errore di diagnosi e terapia c'e', da parte
del cittadino, non tanto la certezza di essere di fronte ad un caso
di 'malpractice', quanto piuttosto quella di aver subito una scarsa
attenzione come persona e in quanto titolare di diritti. Si potrebbe
concludere, tante segnalazioni, poca giustizia. Il territorio - secodo
il rapporto Pit - e' il grande assente. Dopo l'ospedale, c'e' il nulla.
O quasi. Il cittadino, dimesso, e' abbandonato a se stesso, alla ricerca
di un diverso percorso assistenziale che il territorio, nella maggior
parte dei casi, non puo' garantirgli. Cosi' il paziente oncologico o
con una patologia cronica lamenta spesso (il 6% delle segnalazioni)
dimissioni forzate, tempi lunghi per attivare l'assistenza domiciliare
(15 giorni per un anziano, diversi mesi per i macchinari necessari per
l'assistenza in caso di sclerosi laterale amiotrofica). Spesso, l'assistenza
da casa non viene concessa per carenza di personale, o per mancanza
di fondi (accade soprattutto nelle regioni del Sud), o viene concessa
ad intermittenza. Lazio, Campania, Lombardia, Friuli Venezia Giulia,
Sicilia e Calabria sono le regioni dalle quali provengono il maggior
numero di segnalazioni. L'altro "buco nero" e' quello del
pronto soccorso e delle emergenze: i cittadini lamentano, prevalentemente,
lunghe attese per ottenere una visita presso il pronto soccorso (spesso
tra le 3 e le 8 ore, e talvolta anche 10 ore). Superato questo scoglio,
i cittadini considerano, il piu' delle volte esiguo il tempo dedicato
loro dagli operatori, e con una evidente tendenza al "risparmio
di prestazioni". Non e' infrequente, poi, - continua il rapporto
- il rifiuto di effettuare indagini diagnostiche piu' approfondite (raggi,
tac, risonanza magnetica, elettrocardiogramma). Nel corso dell'ultimo
anno sono cresciute le segnalazioni relative a sospetti errori di diagnosi
e terapia commessi all'interno dei reparti di pronto soccorso, collegati
quasi sempre a sottovalutazione della sintomatologia, mancata diagnosi,
dimissioni inappropriate seguite, spesso, da riospedalizzazioni successive,
talvolta con danni irreparabili, compresa la morte, come testimoniato
anche da recenti fatti di cronaca. Ad esempio, si e' dimessi con una
diagnosi di distorsione, ed invece si trattava di frattura, sindrome
influenzale, congestione o broncopolmonite quando si trattava di sintomatologia
precedente l'infarto, aborto spontaneo scambiato per cistite. Per quanto
riguarda piu' estesamente l'area della emergenza-urgenza, i cittadini
segnalano prevalentemente le difficolta' ad ottenere in tempi ragionevoli
l'intervento dell'autoambulanza e talvolta il suo arrivo senza medico
o attrezzature indispensabili a bordo. Inoltre i reparti di pronto soccorso
e sistema della emergenza-urgenza - evidenzia il rapporto Pit-Salute
- non sono in grado di garantire, sempre, al cittadino le prestazioni
per le quali esistono e svolgono le loro funzioni e si stanno trasformando,
progressivamente, in strutture meno affidabili e un po' piu' pericolose.
Ma i cittadini si lamentano anche per quanto riguarda i farmaci. In
particolare hanno segnalato problemi legati alla attuazione di alcune
delle nuove note del prontuario farmaceutico con un'attenzione mirata
a quella relativa alla prescrizione dei colliri anti-glaucoma e alla
prescrizione delle statine. Le difficolta' legate alla attuazione della
prima sono ormai in via di superamento, assai meno quelle legate alla
prescrizione delle statine. Il maggior numero di segnalazioni riguarda
il costo elevato di farmaci non rimborsati dal Ssn, di classe C, (il
2,8% delle segnalazioni) o prescritti per uso diverso da quello per
il quale il Ssn ne rimborsa il costo. Cio' vale particolarmente per
i farmaci di ultima generazione, a volte non ancora in commercio nel
nostro paese o non rimborsati dal Ssn. A questo quadro i cittadini aggiungono
la lievitazione del prezzo dei farmaci di classe C nel corso degli ultimi
diciotto mesi, che ha messo a dura prova le loro tasche e incrementato,
sicuramente, la spesa sanitaria privata. Infine i cittadini-pazienti
lamentano tempi d'attesa lunghi per la radioterapia. Secondo il rapporto,
oscillano in media tra i 30 e i 90 giorni ma possono arrivare anche
a sei mesi. I ritardi piu' consistenti interessano prevalentemente le
regioni meridionali e dalle isole: Lazio, Puglia, Calabria, Sardegna
e Sicilia. Quasi la meta' dei pazienti delle regioni meridionali ed
insulari non trova strutture in grado di accoglierli. Ma anche nel Nord
non sono infrequenti attese di 30-60 giorni. In italia i centri per
la radioterapia in rapporto alla popolazione sono di 1/397.000 al Nord,
1/334.000 al Centro e di 1/550.000 al Sud. Il direttore dell’AS, Buoncristiano, ringrazia il Rotary per l’ambulanza 15/02 ''Siamo grati al Rotary di Cosenza per la donazione
dell' autoambulanza che ci sara' consegnata domani. Un mezzo del genere
e' sempre ben gradito e serve ad organizzare ancora meglio il lavoro
di emergenza''. E' quanto sostiene in una nota il direttore generale
dell' azienda sanitaria, Francesco Buoncristiano. ''Si tratta di un'
autoambulanza - ha aggiunto - perfettamente nuova e moderna dotata di
defibrillatore, acquistata con i contributi dei soci del Rotary in un
atto di amore che ci commuove. Il rapporto proficuo che abbiamo con
le associazioni di volontariato e con le istituzioni filantropiche e
culturali e' un altro motivo di orgoglio per la nostra direzione''.
''Quando si saldano i valori - ha concluso Buoncristiano - del privato
illuminato e della istituzione pubblica si ottengono sempre risultati
straordinari''. Fortunato Morabito è il direttore della UO Ematologia dell’Annunziata 14/02 Il dott. Fortunato Morabito, di 52 anni, proveniente
dal centro di eccellenza di Reggio Calabria, e' il vincitore del concorso
per direttore di unita' operativa complessa di Ematologia a Cosenza.
Morabito ha fatto il suo ingresso in ospedale stamani, ricevendo l'
accoglienza dei medici, delle associazioni di volontariato, di pazienti.
''Il direttore generale dell' Azienda ospedaliera, Antonio Belcastro
- e' scritto in una nota - realizza un punto essenziale del suo programma,
portando a Cosenza una branca fondamentale che cura le leucemie e malattie
ematologiche rare e gravi. Il dott. Morabito ha acquisito una particolare
competenza nel campo dei trapianti emopoietici ed e' responsabile del
centro trapianti di midollo osseo di Reggio Calabria''. ''Sono onorato
di essere qui - ha detto Morabito - e spero di poter essere al servizio
di tutta la comunita'''. ''Abbiamo operato una scelta importante - ha
detto Belcastro - scegliendo un grandissimo medico, che a Cosenza effettuera'
i trapianti di midollo, curera' le leucemie acute e ci consentira' di
frenare per sempre l' emigrazione sanitaria in questo campo''. Belcastro
ed il direttore sanitario, Gianfranco Scarpelli, hanno ricordato come
Morabito sia anche il promotore nazionale del progetto di ricerca sull'
utilizzo delle cellule staminali nella riparazione del cuore infartuato. Fiamma: ”Perché non si menzionano i medici nei comunicati della AO cosentina?” 13/02 In una nota della Fiamma Tricolore cosentina
ci si interroga sul perché di tanta genericità nei comunicati
della AO. Nella nota si afferma infatti: “Nei giorni scorsi un
comunicato dell'Azienda Ospedaliera ha portato a conoscenza dei cittadini
che nel nosocomio cosentino è stato effettuato un trapianto di
reni. Questo tipo di notizie non rappresentano più una novità
,anche se rimangono di una certa importanza, in quanto è oramai
da diversi anni che a Cosenza si effettuano questi interventi. Nello
stringato comunicato dell'Azienda Ospedaliera non si fa però
nessun riferimento all'equipe che lo ha compiuto. Negli anni scorsi
invece veniva dato molto più risalto oltre che all'intervento
anche ai dottori che lo portavano a termine! Come mai si è cambiata
linea ? Chi compie oggi questi trapianti ? L'equipe che opera è
di Cosenza ? Perchè non fare i nomi di questi nostri bravi dottori
che lavorano con prestigiosi risultati in questo campo? Sarebbe certo
un riconoscimento non solo per loro ma per tutta la Sanità cosentina
ed anche per i manager e per i politici che hanno nominato al ruolo
di Primari ,nei nostri ospedali , persone così in gamba . Si
infonderebbe fiducia ai nostri ammalati e si potrebbero così
ridurre di molto i viaggi della speranza verso strutture del Nord. Perchè
ad operare sono i nostri medici ... o no?” Gentile “Diecimila miliardi di vecchie lire spesi in Italia per le patofobie nel 2004” 12/02 ''Diecimila miliardi di vecchie lire sono state
spese nel 2004 per le patofobie'': lo afferma il senatore Antonio Gentile,
segretario della commissione finanze del Senato, che cita i risultati
di un proprio studio sulla materia che si ricollega ai risultati di
un' indagine analoga realizzata, sempre da Gentile, nel 2003 in cinque
grandi citta' campione, Milano, Firenze, Roma, Napoli e Catania. ''Abbiamo
esaminato il numero di ricoveri nelle strutture pubbliche ed in quelle
accreditate - sottolinea Gentile - piu' il numero a campione delle prestazioni
erogate per indagini complesse (Tac, Rmn, etc.), indagini semplici (analisi
del sangue, ecografie), visite specialistiche. Abbiamo incrociato i
dati intervistando 1.142 pazienti delle cinque citta' e rivolgendo loro
alcune domande''. Per il senatore Gentile ''il 23% delle persone intervistate
compie periodicamente delle visite che vanno ben al di la' della profilassi
preventiva. Il 6% addirittura si e' sottoposto per piu' di una volta
in un anno a Tac o Rmn in assenza di indicazioni cliniche serie. Il
18% soffre di disturbi d' ansia quali disturbo d' attacchi di panico,
sindrome d' ansia generalizzata o disturbo ossessivo compulsivo. Il
14% delle persone intervistate ha una pura fissa delle gravi malattie
e noi abbiamo ragione di credere che corrisponda agli oltre 5 milioni
di italiani malati immaginari''. Secondo quanto emerso dai risultati
dello studio, inoltre, ''cancro, aids, leucemia, malattie invalidanti
e ictus sono le patologie piu' temute, alle quali vanno aggiunte le
malattie cerebrali e mentali gravi, come dimostra la paura di impazzire.
Le malattie immaginarie - conclude Gentile - sono serie e va compiuta
un' azione culturale e preventiva per eliminare sprechi e risorse, ma
anche per migliorare l' ansia dei nostri connazionali''. Trapianto di reni all’Annunziata 11/02 Un intervento di trapianto di reni e' stato effettuato
nell' ospedale civile dell' Annunziata di Cosenza. Il paziente, un uomo
di 55 anni, residente in un centro del Pollino, riferisce un comunicato
dell' Azienda ospedaliera, ha escretato le urine appena un' ora dopo
l'intervento. Mercoledi scorso i medici avevano effettuato l' espianto
multiorgani sul paziente donatore. Sono stati prelevati tutti gli organi
e consegnati ai centri nazionali autorizzati per gli altri trapianti,
mentre a Cosenza sono rimasti un rene e le cornee. ''Intanto - e' detto
ancora nel comunicato - il Dipartimento di Medicina dell' Universita'
di Bologna ha approvato la collaborazione con l' ospedale di Cosenza
per il trapianto del fegato. Il 17 febbraio si pronuncera' il Consiglio
di Facolta' e, in caso positivo, saranno avviati i rapporti assistenziali
che porteranno ad effettuare a Cosenza, in un arco di tempo ragionevole,
il trapianto del fegato. Si tratta di una notizia importante che qualifica
Cosenza come centro di riferimento interregionale''. Caruso (AN) “soddisfazione per la qualità dell’assistenza domiciliare agli anziani” 11/02 ''Sono molto soddisfatto per la buona qualita'
dell'assistenza domiciliare integrata agli anziani e voglio ringraziare
il direttore generale dell' Azienda sanitaria di Cosenza, Francesco
Buoncristiano''. Lo afferma, in una nota, Roberto Caruso, deputato di
An. ''Finalmente - ha aggiunto - molti anziani possono essere curati
a casa questo e' un fatto altamente positivo. Il direttore generale
dell' As sta investendo molto in questa direzione ed e' un lato di modernizzazione
che non va trascurato. Adesso e' importante proseguire su questa strada,
di grande sollievo per le tante famiglie di persone non autosufficienti''. Aumentata la spesa farmaceutica del Servizio sanitario nazionale (+8%) 11/02 La spesa sostenuta dal Servizio sanitario nazionale
(Ssn) per assicurare l'assistenza farmaceutica nel 2004 e' stata di
poco inferiore ai 12.000 milioni di euro ed e' aumentata del +8% rispetto
al 2003, in linea con le previsioni dell'Agenzia Italiana del Farmaco.
E' quanto emerge dai dati della spesa farmaceutica a carico del Ssn
relativi al 2004 elaborati da Federfarma. Il numero delle ricette, afferma
Federfarma, ''e' stato pari a oltre 469 milioni ed e' cresciuto del
+6,9% rispetto al 2003. La spesa farmaceutica del Ssn e', quindi, sostanzialmente
sotto controllo, in quanto un incremento del +8% annuo - spiega l'associazione
- e' da considerarsi fisiologico alla luce dell'invecchiamento della
popolazione e dell'elevato costo delle terapie per la cura di patologie
croniche e di forte impatto sociale''. Ciascun cittadino italiano, nel
2004, ha usufruito mediamente di 8,18 ricette, il cui valore medio lordo
e' stato pari a 28,77 euro ciascuna, con un aumento del +2,3% rispetto
al 2003, mentre il valore medio netto di ciascuna ricetta (cioe' l'importo
effettivamente pagato dal Ssn) e' stato pari a 25,54 euro, con un aumento
del +1,1%. L'aumento di spesa e' stato determinato, quindi, rileva Federfarma,
oltre che dal maggior numero di ricette (+6,9%), dal piu' alto costo
medio sostenuto dal Ssn per erogare i medicinali prescritti nel 2004
rispetto al 2003 (+1,1%). In base ai dati elaborati, il mese di dicembre
ha fatto segnare un aumento molto contenuto della spesa netta a carico
del Ssn (+1,4% rispetto allo stesso mese del 2003), che ha controbilanciato
il piu' sensibile aumento di novembre 2004 (+9%). Meduri (DL) : “Farmacisti calabresi penalizzati” 11/02 ''I dati sulla spesa sanitaria nazionale divulgati
da Federfarma portano alla luce una gravissima situazione che coinvolge
i titolari delle farmacie calabresi''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
Luigi Meduri, deputato della Margherita. ''Federfarma infatti - aggiunge
Meduri - denuncia il caso record della Calabria, in cui le farmacie
sono costrette a subire pesantissimi ritardi da parte delle Asl nei
rimborsi degli importi dovuti per i farmaci erogati ai cittadini.
E' davvero scandaloso che siano i farmacisti a dover subire lo scotto
di una gestione incapace che rischia di mandare in tilt il gia' precario
sistema sanitario calabrese che costringe i farmacisti ad anticipare
cifre notevolissime ed a ricorrere al credito bancario, e quindi all'
indebitamento, per disporre delle risorse necessarie all' approvvigionamento
dei farmaci da dispensare ai cittadini. Basti pensare che il mancato
rimborso riguarda non solo il 2004 ma in alcuni casi anche svariate
mensilita' del 2003 e del 2002''. ''Questa vicenda - conclude il parlamentare
della Margherita - e' l' ennesima conferma della sconsiderata amministrazione
di una Giunta regionale che in soli quattro anni ha cambiato per ben
tre volte l' assessore alla Sanita'''. Per le notizie dal 3 novembre/04 al 10 febbraio/05 premi qui | dal 7 maggio al 2 novembre premi qui
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