Craxi e compagni
con Prodi ma senza subire lezioni da Violante
14/10 (Pietro Mancini) Bobo Craxi ha tutto il diritto di dire addio
al Cavaliere e di chiedere i voti per l' Unione di Prodi, Bertinotti
e Scalfarotto, comparendo sui palchi, nella prossima campagna elettorale,
insieme a Luciano Violante, che il craxiano Rino Formica ha, efficamente,
definito l' " ossequioso mandarino del giustizialismo a senso
unico ". Ma altrettanto liberi sono quanti, tra gli ex socialisti,
non intendono rinunciare a chiedere, ai capi della sinistra diessina,
non già impossibili auto - flagellazioni, ma almeno che venga
fatta chiarezza sul rapporto privilegiato tra ampi settori della magistratura
e la parte politica, che in tutti gli anni 90 ha fatto capo all' attuale
presidente dei deputati della Quercia. Il quale, sinora, neppure dopo
la definitiva assoluzione di Giulio Andreotti, non ha mai manifestato
neppure un parziale ripensamento sui gravissimi danni, provocati al
tessuto democratico del Paese dal " partito dei giudici ".
Nell' attuale momento politico - la cui colonna sonora potrebbe essere
il vecchio motivo napoletano " scordiamoci il passato, chi ha
avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato ; chi muore, giace e chi vive
si dà pace ! " - i socialisti, anche quelli che si apprestano
a lasciare la Casa delle libertà per imbarcarsi con Prodi,
avrebbero l' obbligo, almeno morale, di non dimenticare che gli anni,
celebrati da Di Pietro, Occhetto e Violante come epici, furono tragici
per il centenario PSI e per la prima Repubblica : 5 partiti storici
cancellati, 5 mila indagati, ma solo 1095 condannati, con sentenze
passate in giudicato, 33 persone passate a miglior vita, per suicidio
e a causa di malattie, riconducibili ai calvari giudiziari. E, in
quel lungo periodo - che ora ci viene presentato, da improvvisati
storici, come caratterizzato da un asettico " legalitarismo "
e che noi, invece, ci ostiniamo a ricordare dominato dal più
bieco, e a senso unico, giustizialismo - il trionfo elettorale di
Silvio Berlusconi nel 1994 evitò agli ex iscritti e agli ex
elettori socialisti - che già avevano dovuto assistere alla
fine del loro partito, dopo l' esilio di Craxi ad Hammamet e le disastrose
segreterie di Benvenuto e Del Turco - di subire l' ultima umiliazione.
La formazione di un governo, con Occhetto premier, Di Pietro agli
Interni e Violante alla Giustizia. Boselli ( SDI ) e De Michelis (
Nuovo PSI ) - ai quali i diessini chiedono continuamente abiure e
rotture con la storia e le tradizioni del socialismo italiano, bocciando
candidature autorevoli, come quella, prestigiosa, di Umberto Veronesi
( ex PSI ) a sindaco di Milano - dovrebbero avere uno scatto d' orgoglio.
E, senza esigere pentimenti, pretendere, quantomeno, che i protagonisti
di una stagione, non positiva per la politica e per la giustizia,
la smettano di impartire lezioni, in Parlamento e sui media, e lascino
la scena a nuovi, più equilibrati e sereni attori.
Loiero: “Legge
elettorale e devolution hanno il mio pieno dissenso”
14/10 ''La legge presenta molti lati oscuri, soprattutto laddove
non prevede alcuna preferenza''. E' questo il giudizio sulla nuova
legge elettorale del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero.
''Non sono pregiudizialmente contro il proporzionale - ha aggiunto
Loiero - pero' un proporzionale fatto cosi', senza alcuna preferenza,
restituisce a Roma, o meglio, a due o tre persone di una parte e a
due, tre persone dell' altro schieramento la possibilita' di fare
le liste di tutta Italia. Questa e' piu' una impostazione da imperatori
che non da democrazie come le abbiamo conosciute. Diverso sarebbe
stato il discorso se avessimo potuto immaginare delle liste circoscrizionali
con le preferenze. Quante non mi interessa, anche una come quelle
regionali''. ''Sotto questo aspetto - ha sostenuto Loiero - la legge
non va bene, anche se questo sistema maggioritario all' italiana misto
in cui il 75% e' maggioritario ed il resto proporzionale non mi ha
mai entusiasmato. Non solo non ha selezionato al meglio la classe
dirigente sul territorio, ma ha fatto si' che si moltiplicassero i
partiti. Ricordo che all' inizio di questo dibattito si era immaginato
che da due poli si sarebbe arrivati di li' a breve a due partiti,
uno da una parte e uno dall' altra. Adesso i partiti sono molti di
piu' di quando era in auge il proporzionale''. ''Certo - ha concluso
Loiero - vorrei sapere cosa puo' capitare al Senato se un emendamento
dovesse prevedere in questo testo una preferenza. Mi chiedo cosa faranno
tutti quei parlamentari che realisticamente, malgrado le promesse,
sanno di non essere capi lista e quindi di poter uscire dal Parlamento.
Sono certo che anche partiti come l' Udc non vedrebbero male un' ipotesi
del genere''.
''Sulla devolution il mio dissenso e' totale''. Cosi' il presidente
della Regione Calabria ha commentato il progetto di riforma costituzionale
che sara' discusso la prossima settimana in Parlamento. ''La devolution,
che si collega moltissimo alla legge elettorale - ha aggiunto Loiero
- e' la cosa che mi preoccupa di piu'. E' chiaro che l' accordo all'
interno della Cdl, dopo tutto quello che e' successo negli ultimi
due, tre anni, quando si sono letteralmente scannati, e' stato raggiunto
su legge elettorale e devolution. Cio' e' molto preoccupante perche',
come ho sempre detto, questo pone il Mezzogiorno in una situazione
drammatica. Immaginare che ogni Regione si possa costruire con mezzi
propri una propria una sanita' e' quanto di piu' folle si possa regalare
a territori come quelli del Mezzogiorno ed alla Calabria in particolare''.
''Il mio e' un dissenso totale - ha concluso Loiero - perche' questo
mosaico avviene con un accordo leonino''.
Adamo (DS) “Dopo
le primarie varare una lista unitaria”
14/10 ''I Ds calabresi sono assai impegnati a sostegno della candidatura
a premier di Romano Prodi''. Lo ha detto, in una dichiarazione all'
Ansa, il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''La scelta di
un sostegno attivo - ha detto Adamo - e' finalizzata non soltanto
ad una significativa affermazione di Romano Prodi nelle elezioni primarie,
ma e' anche un impegno teso a caratterizzare la designazione del premier
da un forte impegno che si intende profondere per sottoscrivere un
vero e proprio patto con gli italiani finalizzato alla stabilita'
ed alla qualita' del Governo. Il protagonismo dei Ds e' inscritto
in uno sforzo unitario delle forze che aderiscono al progetto dell'
Ulivo. L' unita' della Federazione dell' Ulivo e' risorsa preziosissima
per dare un' anima e un cuore strategico alla coalizione di governo.
La stabilita' e la qualita' questa volta sono anche la risultante
di una convenzione per le primarie tra candidati diversi che, per
il solo fatto di essersi messi in lista, accettano oggi il vincolo
che chi vince le primarie sara' candidato e sostenuto per l' intera
legislatura. Non accadra', non potra' accadere come e' successo nel
quinquennio 1996-2001: il centrosinistra allora ha governato bene,
ma e' stato poco affidabile per l' instabilita' e il cambio di numerosi
governi''. ''Dalla Calabria - ha aggiunto Adamo - il risultato che
ci aspettiamo e' assai importante considerato che gia' oggi nella
fase dell' organizzazione dei seggi siamo una delle regioni che ha
predisposto il piu' alto numero di postazioni elettorali, ben 619,
dove i calabresi potranno recarsi per dare la loro preferenza. Ci
crediamo tanto nel progetto della Federazione al punto di non rinunciare
anche dopo le primarie ad invocare la costituzione della lista unitaria
sia alla Camera che al Senato della Repubblica. Ancor piu' dopo la
riforma elettorale truffa che il Governo ha predisposto, oggi si motiva
uno sforzo unitario elettorale delle componenti riformiste della Unione
di centrosinistra''.
Alemanno in Calabria
incontra i dirigenti di AN
14/10 Domani pomeriggio Alemanno, al termine del vertice sui problemi
dell' olivicoltura, incontrera' la classe dirigente di Alleanza nazionale.
A darne notizia, il coordinatore regionale del partito Giovanni Dima
che, nell'esprimere soddisfazione per la presenza di Alemanno, ha
dichiarato che l'incontro servira' per fare il punto su tutte quelle
iniziative politiche che saranno realizzate in Calabria nei prossimi
mesi. ''La riorganizzazione del partito - ha dichiarato Dima - con
la definizione di tutti gli organismi statutari e' la dimostrazione
piu' evidente di un rinnovato impegno: riaffermare, partendo dall'organizzazione
interna, il progetto politico di Alleanza nazionale in Calabria ''.
Le manifestazioni regionali sui Beni culturali e sugli Enti locali
in programma rispettivamente a Cosenza il prossimo 20 ottobre ed a
Lamezia Terme il prossimo 12 novembre, la presenza del Presidente
Gianfranco Fini prevista a Catanzaro il prossimo 4 dicembre ed il
tour nei cinque capoluoghi di provincia di un Tir attrezzato per lo
svolgimento di incontri e di dibattiti su tematiche nazionali e locali
rappresentano gli elementi caratterizzanti di una rinnovata presenza
politica nella regione. '' In questo contesto la disponibilita' di
Alemanno nell'ascoltare la classe dirigente calabrese ¿ ha
concluso Dima ¿ e nel disegnare il progetto politico di Alleanza
nazionale per i prossimi appuntamenti elettorali sara' determinante
per rilanciarne l'azione politica
Acri (Legautonomie)
“Ai comuni della Calabria la finanziaria costerà 37 milioni
di euro”
14/10 ''La decisione di Comuni, Regioni e Province di abbandonare
i lavori della Conferenza unificata, dopo aver appreso del taglio
da parte del Governo di 500 milioni di euro al Fondo per le politiche
sociali del 2005, testimonia ulteriormente di quanto grave e preoccupante
siano le conseguenze per il Paese derivanti da questa Finanziaria''.
Lo sostiene, in una nota, Antonio Acri, presidente di Legautonomie
Calabria. ''E' bene che i cittadini calabresi - aggiunge Acri - conoscano
l' impatto reale che tutto questo avra' sulla loro qualita' della
vita. Il taglio per il fondo sociale deciso dal Governo con questa
Finanziaria riguarda i centri anziani, l' assistenza domiciliare,
gli aiuti ai disabili, gli assegni integrativi per le fasce di poverta',
gli interventi per i minori a rischio, i sussidi al terzo settore
e alle cooperative sociali. A questo occorre aggiungere che quest'anno,
per i Comuni calabresi, la manovra finanziaria incidera' per circa
37 milioni di euro. Per mascherare il fallimento delle politiche economiche
della maggioranza, e' in atto un attacco denigratorio verso il sistema
delle autonomie locali, additato, dal governo, come luogo di sprechi
e malcostume. In questi giorni si e' sentito di tutto. Si e' persino
sostenuto, da parte di autorevoli esponenti di governo, che i tagli
ai trasferimenti agli enti locali, siano una invenzione. In Calabria,
tra il 2001 ed il 2005, si e' verificata una contrazione dei trasferimenti
verso i Comuni di ben 65 euro pro capite, con una riduzione del 19%.
Secondo l' ultimo rapporto annuale della Corte dei Conti al Parlamento,
il 97% dei Comuni italiani ha rispettato il patto di stabilita', mentre
le spese per consulenze dei Ministeri sono aumentate del 27%''. Secondo
Antonio Acri, inoltre, ''va anche smentita la tesi che il tetto sulla
spesa sia una necessita' legata ai vincoli di Maastricht. Anche questa
tesi va smentita perche' l' Europa impone il vincolo sui saldi non
sulle spese. Si tratta quindi, di una precisa scelta politica quella
di limitare le spese agli enti locali. Una manovra punitiva forse
considerando che la stragrande maggioranza dei Comuni italiani sono
amministrati da coalizioni diverse da quella governativa. Nei prossimi
giorni presenteremo alle Prefetture, insieme ad una delegazione di
amministratori locali, un documento di LegAutonomie che dimostra le
proiezioni della Finanziaria di Tremonti sui conti degli enti locali
calabresi. Una finanziaria che non taglia sprechi, ma quei pochi servizi
che in Calabria i Comuni riescono ancora ad erogare''.
I disoccupati
votano il candidato senza volto alle primarie dell’Unione
14/10 ''Domenica prossima, alle elezioni primarie del centrosinistra,
voteremo per il candidato senza volto, che in questa competizione
ha scelto di chiamarsi Simona Panzino''. E' quanto afferma, in una
nota, il Movimento dei disoccupati calabresi. ''Solo per questo motivo
- aggiunge il Movimento - parteciperemo ad un gioco che di democratico
ha veramente poco. Ci recheremo nei seggi allestiti dall' Unione perche'
il candidato con il passamontagna chiede in modo chiaro cose semplici
e che qualsiasi persona dotata di buon senso non puo' non condividere:
amnistia, fine della guerra, chiusura dei Cpt e lotta alla precarieta'
ed al proibizionismo. Siamo certi, quindi, che insieme a noi voteranno
tanti altri disoccupati calabresi, i familiari dei detenuti, i migranti
e tutte le persone che vogliono l' immediato ritiro delle truppe italiane
dall' Iraq''. ''La personalizzazione della politica - si afferma ancora
nella nota - continua a schiacciare le esperienze di dissenso, confinandole
dentro gli incubi di massa che il neoliberismo ha costruito, etichettandoli
come terroristi, provocatori ed estemisti. Noi abbianmo sempre macinato
strada ed annusato asfalto. Ai fantasmi non ci crediamo. Vorremmo
abbattere questo spetto della partecipazione chiamato primarie. E'
l' unico modo che ci sembra giusto per farlo e' attraversarlo''.
Meduri (DL) “Le
primarie dell’Unione sono una risposta alla riforma elettorale”
14/10 ''Le primarie di domenica assumono una rilevanza straordinaria
alla luce dello schiaffo istituzionale portato avanti dalla casa delle
liberta' con la modifica della legge elettorale in senso proporzionale''.
A sostenerlo e' Luigi Meduri, senatore della Margherita, secondo cui
la ''riforma sottrae ai cittadini la capacita' di scegliere e rilancia
la partitocrazia che non pochi danni ha gia' fatto al nostro Paese''.
''Una riforma - prosegue Meduri - fatta in maniera furbesca per limitare
i danni di una sconfitta sicura perche' gli italiani non hanno piu'
fiducia di questo centrodestra che ha reso impossibile la vita quotidiana.
Infatti invece di preoccuparsi dei problemi dei cittadini: carovita,
mancanza di lavoro al sud, precarieta', sanita' questa destra ha elaborato
un artifizio elettorale per assicurarsi qualche posto in piu' in parlamento''.
Per il parlamentare della Margherita ''domenica il popolo di centrosinistra
la gente dell' Unione ha una grande opportunita' di partecipazione
democratica: scegliere il leader della coalizione per governare. Chiediamo
ai cittadini di partecipare massicciamente a questo appuntamento.
In ogni comune vi sara' un seggio e questo per dare a tutti la possibilita'
di votare, scegliere e farsi sentire anche per il programma ma soprattutto
per l' Italia che vogliamo. E' la prima tappa per il governo del paese.
Una forte mobilitazione e' indispensabile per liberare le energie
della nostra Italia e voltare pagina''. ''Abbiamo bisogno - conclude
Meduri - della forza delle persone. Io voto Prodi perche' e' la persona
piu' adatta a guidare questo percorso in questo difficilissimo contesto.
Decidiamo di scegliere insieme e per questo noi nel centrosinistra
facciamo decidere le persone perche' in democrazia chi conta e' il
cittadino''.
Maruca a Donnici:
“Basta con le bugie”
14/10 "La strategia di ripetere in modo ossessivo alcune affermazioni,
scientemente infondate, per farle apparire agli interlocutori, col
passare del tempo, come verità ha trovato, dopo il presidente
Berlusconi, un nuovo esperto : Beniamino Donnici". Così
si legge in una nota del prof. Giovanni Maruca, ex segretario provinciale
di IdV a Cosenza, a commento dell'ennesima esternazione di rottura
con il partito diffusa dall'assessore regionale Beniamino Donnici,
ex responsabile nazionale Enti Locali di IdV. "Il sedicente ed
autoreferenziale leader della corrente <Partecipazione ed identità>,
probabilmente inconsapevole d'avere abbondantemente superato ormai
la soglia del ridicolo, continua a diffondere chiacchiere e menzogne,
confidando di potere arginare così il suo personale tracollo
politico, ma il tempo è galantuomo e nessuno può sfuggire
al redde rationem".
"Come non è vero che Donnici abbia dato vita a Calabria
Libera per contrastare addirittura il disegno di Fini di trasformare
il MSI in AN (Calabria Libera nasce nel 1991, la svolta di Fiuggi
è invece solo del 1993 !), costituendo quella sua esperienza
politica un evidente ripiego per ritornare in gioco a livello regionale,
altrettanto è una menzogna che egli sia tra i fondatori di
Italia dei Valori : quando IdV vide la luce, nel 1998, ed io ero a
Sansepolcro con Di Pietro ed un migliaio di militanti e dirigenti,
Donnici s'era da tempo ripiegato nel privato a leccarsi le ferite
della bruciante sconfitta rimediata, nel 1995, alle elezioni regionali
tra le file dei progressisti".
"Che dire poi di come Donnici metta oggi in discussione, in modo
grossolano e persino volgare, l'indiscussa leadership nazionale di
Antonio Di Pietro in IdV : poichè non può avere certo
dimenticato di essere diventato coordinatore regionale in Calabria
nel 2001 e, in seguito, responsabile nazionale Enti Locali per diretta
investitura del Presidente nazionale, la sua rabbiosa reazione di
questi mesi non può essere determinata che da ingratitudine,
da malafede o da ingenua furbizia".
"Il fatto è che la gestione del partito in Calabria da
parte di Donnici, al di là delle chiacchiere, è fortemente
caratterizzata da due fallimenti : quello elettorale, atteso che IdV
è passato da 38.000 voti del 22001 agli 11.030 delle ultime
regionali, e quello politico, essendo state le migliori energie stritolate
e poi esautorate dal suo visionario disegno di trasformare il partito
nella "Lista Donnici".
"Perciò, comunque vadano queste primarie tanto osteggiate
ed ostacolate da chi pure conserva la responsabilità del partito
nella nostra regione, è tempo di liberare la Calabria dalle
chiacchiere e dalle menzogne : possa Donnici, con il suo sparuto manipoli
di fedelissimi in <Partecipazione ed identità>, finalmente
veleggiare verso altri lidi".
Il Patto avvia
la raccolta delle firme contro la riforma della legge elettorale
14/10 Dopo l'approvazione alla Camera della legge che, e' scritto
in una nota, ''calpesta la volonta' espressa il 18 aprile 1993 da
28.936.747 italiani che richiesero a gran voce una legge elettorale
maggioritaria'', il Patto dei Liberaldemocratici torna nelle piazze
per una raccolta di firme da consegnare al Presidente della Repubblica
Ciampi, ''affinche' non promulghi la legge canaglia''. Domani, a Cosenza,
dalle 17, sotto lo slogan ''la legge canaglia calpesta il voto dell'
Italia pulita'', in Piazza 11 settembre, ha reso noto il Patto, iniziera'
la raccolta di firme che nei giorni successivi sara' estesa in tutti
i comuni calabresi.
N. Oliverio (DL)
“Domenica è importante votare per le primarie”
13/10 ''Il 16 ottobre e' importante votare. Per la prima volta si
puo' scegliere, prima''. A sostenerlo e' stato il parlamentare della
Margherita Nicodemo Oliverio, presidente dell' ufficio tecnico amministrativo
di 'Primaria 2005' invitando i calabresi a recarsi a votare domenica
prossima per le primarie dell' Unione. Oliverio ha definito le primarie
una ''festa democratica'' che cade ''in un momento estremamente delicato,
ma carico di nuove opportunita' per il futuro del nostro Paese''.
''Il centrodestra - ha proseguito il parlamentare - vuole cambiare
le regole democratiche alla vigilia delle elezioni perche' non e'
riuscito, in cinque anni di governo, a dare risposte alle esigenze
vere degli italiani. Il nostro Paese ha bisogno di una svolta. Ha
bisogno di un governo all' altezza delle sfide che lo attendono, capace
di restituire fiducia e infondere serenita'. Ha bisogno di una guida
affidabile e credibile. Per la prima volta, il prossimo 16 ottobre,
in tutta Italia, si svolgeranno le elezioni primarie per la scelta
del candidato alla Presidenza del Consiglio de 'L' Unione', la coalizione
del centrosinistra. Sara' possibile a tutti gli elettori, compresi
i giovani che voteranno per la prima volta alle prossime elezioni
politiche nella primavera del 2006, scegliere il candidato premier
del centrosinistra, votando in seggi appositamente allestiti e per
la cui esatta ubicazione potra' informarsi presso i partiti dell'
Unione locali o contattando la mia segreteria''. ''Pace, giustizia,
liberta' e benessere per far rinascere il nostro Paese. Questi - ha
concluso Oliverio - i valori cui si ispira il Progetto per l' Italia
che il centrosinistra chiede di sottoscrivere il 16 ottobre per partecipare
al voto. Una scelta vera per una competizione vera, che vedra' concorrere
oltre a Romano Prodi, Fausto Bertinotti, Antonio Di Pietro, Clemente
Mastella, Simona Panzino, Alfonso Pecoraro Scanio, Ivan Scalfarotto''.
Veraldi (DL)
“In Calabria cronica la carenza di organici negli uffici giudiziari”
13/10 ''La cronica carenza di organici negli Uffici Giudiziari della
Calabria, dove continuano ad esserci sedi al limite del collasso ha
creato una situazione assolutamente intollerabile che, pertanto, rischia
di compromettere l'azione di contrasto alla criminalita' organizzata
nella regione, nonostante l'impegno egregio e inesausto dei magistrati
schierati in prima linea contro la 'ndrangheta''. E' quanto sostiene
il senatore della Margherita Donato Veraldi in un'interrogazione urgente
rivolta al Ministro della Giustizia. ''La situazione - ha aggiunto
- piu' volte segnalata al Governo con altre interpellanze e interrogazioni,
e' veramente drastica. A Catanzaro ogni dipendente ha carichi di lavoro
triplicati rispetto agli standard normali, con i conseguenti ritardi
nei tempi giudiziari di tre e cinque anni nel penale, e ancora piu'
lunghi nel civile. Anche presso il giudice di pace la durata dei processi
e' tale da tradire la sua stessa funzione. Ovviamente la stessa vivibilita'
e l'agibilita' della Corte d'Appello di Catanzaro e del Tribunale
di Rossano sono a forte rischio: testimoni denunciano che tra due
stanze della cancelleria della Corte di Appello e' situata una cabina
elettrica che serve la zona di Catanzaro. Essa emana un cosi' forte
campo elettrico che, oltre ad essere nocivo per le persone che lavorano
nelle prossimita', addirittura fa accendere i computer da soli''.
''Davanti a una situazione cosi' allarmante - ha concluso Veraldi
- il Governo non puo' piu' far finta di nulla. Si degni, almeno questa
volta, di fornire risposte adeguate e spiegare quali urgenti e straordinari
provvedimenti stia assumendo per risolvere la gravissima condizione
sopra descritta e per assicurare le normali attivita' degli Uffici
Giudiziari della Calabria''.
Quote rosa: indignazione
della Fagà, Catione e Cinnante
13/10 Indignazione delle donne calabresi impegnate in politica sulla
questione delle quote rosa. Di seguito riportiamo l’opinione
della consigliera di pari opportunità, Marisa Fagà,
del Sindaco di Cosenza, Catione, e dell’assessore di Cosenza,
Cinnante.
La consigliera regionale di Parita', Marisa Faga', protesta vibratamente
contro l' incivile e antidemocratica determinazione della Camera dei
Deputati, che ha affossato gli emendamenti finalizzati a realizzare,
nel nostro Paese, un passo avanti nei confronti della democrazia.
''Debbo constatare che la Camera dei Deputati della Prima Repubblica,
quando, nel '93, approvo' il principio di pari opportunita' per facilitare
alle donne l' accesso alle cariche elettive, fu senz' altro lungimirante.
Il nostro Paese era all' avanguardia ed in Europa pochi erano i parlamenti
che avevano legiferato in materia. Oggi, viviamo un momento di oscurantismo
culturale che ci preoccupa e che fa arretrare il nostro Paese a livelli
nel '93 inimmaginabili. Addirittura, ci supera l' Uganda che ha il
49% di presenze femminile nelle istituzioni e le quote rosa sono state
previste anche in Agfanistan. Le laboriose donne italiane non meritavano
questo affronto, di cui l' Italia si dovra' vergognare dinanzi al
mondo intero''.
Invece il Sindaco di Cosenza, Catione, ai microfoni di Radio 24 ha
affermato: “Lo spettacolo è stato indecoroso ed il giudizio
su quanto accaduto ieri nell’aula di Montecitorio non può
che essere negativo. Il governo esce a pezzi dopo la sonora bocciatura
della proposta della Casa delle libertà sulle quote rosa in
politica. Ciò che emerge in tutta la sua evidenza è
una ostilità preconcetta nei confronti del cosìddetto
“pericolo rosa”. “L’apporto di sensibilità
e razionalità delle donne nelle cariche elettive fa paura al
centrodestra – ha poi aggiunto la Catione, Tutto questo non
ci preoccupa più di tanto. Sono certa, infatti – ha aggiunto
la Catizone – che il candidato premier Romano Prodi, come ha
affermato anche a Cosenza il 3 ottobre scorso, saprà, nonostante
quello che è successo ieri in Parlamento, ritagliare all’universo
femminile, tanto nelle liste elettorali, tanto nella rappresentanza
del nuovo Parlamento, il ruolo e la visibilità che alle donne
competono.” Eda anche l’assessore Felicita Cinnante ha
voluto affermare la sua indignazione contro le quote rosa. “Rapporto
Onu e quote rosa, facce della stessa medaglia” il suo primo
commento. Il rapporto Onu – ha poi aggiunto la Cinnante in un
nota distribuita da Palazzo dei bruzi- sulla condizione delle donne
nel mondo e il voto alla Camera sulle cosiddette “quote rosa”:
due facce della stessa medaglia. “Quasi emblematico -dice la
Cinnante- leggere stamane sui giornali le due notizie, molto diverse
per contesti, ma così vicine per sostanza.
Da una parte, il rapporto sulla violenza alle donne nel mondo, che
non è certo una sorpresa, ma che rinnova, con dati aggiornati,
la consapevolezza e l’amarezza per una realtà che non
può che rattristare. Nel perpetuarsi di situazioni così
gravi, spesso consumate in famiglia, troviamo una conferma alla necessità,
oggi più che mai, di porre in essere politiche serie per le
donne e per la loro tutela ad ogni livello. Di fronte a fenomeni così
preoccupanti ed estesi ha poco senso parlare di inutilità delle
pari opportunità, ma bisogna semmai rimboccarsi le maniche
con rinnovata volontà di cambiare lo stato delle cose. Ha un
effetto moltiplicatore su questa convinzione l’altra notizia,
la bocciatura dell’emendamento sulle quote rosa da parte di
quello che qualcuno ha giustamente definito il partito più
potente di Montecitorio, quello degli uomini. Quanto accaduto ieri
è solo l’ultima, in ordine di tempo, dimostrazione dell’ottusità
di una politica che si ostina in atteggiamenti di chiusura verso le
donne. Le quote non ci piacciono, suonano come un’offesa, ma
è evidente che, in questa fase storica e politica, ce n’è
bisogno al fine di aumentare in modo significativo la presenza femminile
nelle istituzioni e nella politica in generale. Solo se ci saranno
più donne nei luoghi delle decisioni, si potrà ottenere
una crescita della coscienza di genere ed affrontare il vero problema,
che sta nel persistere di una cultura maschilista che ritroviamo sia
negli atteggiamenti di chiusura registrati ieri alla Camera, sia nei
preoccupanti dati del rapporto Onu, sia nelle cronache che leggiamo
ogni giorno anche nei nostri civilissimi Paesi. E’, in definitiva,
la cultura maschilista una potente nemica del progresso dell’intera
società”.
Venerdì
congresso provinciale del Nuovo PSI
12/10 Nella sala Consiliare della Delegazione Municipale di Rende
in Piazza Matteotti si svolgerà a partire dalle ore 10,00 di
Venerdì 14 Ottobre il V° Congresso Provinciale del Nuovo
PSI sul tema : “L’Unità Socialista per riformare
la Regione e far crescere la Calabria”. Ne dà notizia
in una nota il Presidente Provinciale del Nuovo PSI, Pasquale Esposito.
“Al congresso – prosegue l’informatica- parteciperanno
oltre 250 delegati. Presiederà i lavori il Presidente del Consiglio
Provinciale Pasquale Esposito e relazionerà l’On. Saverio
Zavettieri. Il Congresso Provinciale è il primo momento conclusivo
di un grande dibattito che ha visto larga partecipazione della base
socialista della Provincia di Cosenza alle scelte impegnative che
saranno assunte al Congresso Nazionale di Roma dal 21 al 23 Ottobre.
Oltre 2500 iscritti al Nuovo PSI di Cosenza, hanno partecipato alle
35 assemblee congressuali comunali e comprensoriali che si sono svolte
in Provincia almeno una per ogni Collegio Provinciale Circa 1300 compagni
di cui oltre il 90% ha votato la tesi Craxi - Zavettieri i restanti
voti sono andati ad alcune mozioni sezionali ed a quella di De Michelis.
Questa partecipazione conferma il grande contributo dei Socialisti
Cosentini al progetto di Unità Socialista che si presenta come
irreversibile e che vede nel Nuovo PSI calabrese un motore importante
così come è stato motore fondamentale della ripresa
e del rilancio del Partito anche a livello Nazionale”.
Il Ministro Giovanardi
risponde a Pappaterra: “L’Anas non verrà spacchettata”
12/10 "Le azioni del governo non intendono assolutamente 'spacchettare'
l'Anas ma rilanciarne il ruolo e la funzione, prevedendo per esso
la possibilita' di operare in maniera piu' incisiva sul mercato".
Con queste parole il ministro per i Rapporti con il Parlamento Giovanardi
ha risposto all'interrogazione del deputato Domenico Pappaterra (SDI)
nel corso del Question Time alla Camera, in ordine ad una paventata
diversa riorganizzazione societaria dell'azienda delle strade. Il
ministro Giovanardi, secondo quanto reso noto da Pappaterra, ha fatto
presente che "occorre una radicale trasformazione della modalita'
con cui attualmente l'Anas acquisisce le risorse economiche e finanziarie
per la propria attivita'. Cio' al fine di poter sviluppare ed offrire
buoni servizi, assicurandosi i relativi ricavi, ponendosi sul mercato
in condizioni di concorrenza ed assumendosi in pieno il rischio di
impresa". Zappaterra dal canto suo, pur reputando "di rilevante
importanza la fuoriuscita della societa' dal perimetro della pubblica
amministrazione", ritiene assolutamente importante l'adeguamento
prioritario della rete "senza il quale non sara' possibile il
salto qualitativo su alcuni importanti tratti, come ad esempio l'autostrada
A3 Salerno-Reggio Calabria, ed anche per rassicurare l'utenza che
ha manifestato il proprio allarme in merito all'apposizione di nuovi
pedaggi". Peraltro, allo stato attuale, la SA-RC, secondo Pappaterra,
"e' un groviglio di cantieri i cui lavori, per ammissione diretta
del ministro delle Infrastrutture Lunardi, non termineranno prima
del 2009-2010, ed anche questo consiglierebbe maggiore prudenza per
affrontare una scelta di pedaggiamento in una realta' socio-economica
gia' profondamente debole". Giovanardi ha annunciato che la prossima
settimana sara' convertito in legge il decreto n. 163 in materia di
infrastrutture, che prevede all'art. 6 bis la modifica del rapporto
intercorrente tra l'Anas e lo Stato in ordine alle attivita' svolte
per la gestione della rete, e quindi la possibilita' di acquisire
in maniera autonoma risorse economiche e finanziarie sul mercato per
la realizzazione degli interventi e degli investimenti programmati,
a fronte dello sfruttamento economico figurativo di parte della rete
stradale ed autostradale in gestione".
Progetto Calabrie
si schiera con Romano Prodi
12/10 Progetto Calabrie ha rivolto un invito a tutti i calabresi
a partecipare alle elezioni primarie organizzate dall'Unione, votando
per Romano Prodi. ''La scelta va riservata a Prodi - secondo Progetto
Calabrie - perche' e' il candidato unitario riconosciuto leader da
tutte le componenti del centrosinistra; perche' rappresenta la sintesi
piu' avanzata di chi tra le forze dell' Unione vuole costruire un
grande partito democratico, in grado di realizzare la democrazia dell'
alternanza in un sistema bipolare compiuto; perche' una importante
affermazione alle primarie di domenica assicurera' a Romano Prodi
quella forza e quell' autorevolezza che gli permetteranno di affrancarsi,
nel rispetto delle sensibilita' di tutte le componenti della coalizione,
dai mille egoistici condizionamenti dei partiti nei cinque anni di
governo che dovranno essere assicurati al paese; perche' il prestigio,
la credibilita' e la competenza di Romano Prodi garantiranno all'
Italia rinnovata influenza, dignita' e decoro internazionale''. Progetto
Calabrie invita inoltre a votare Romano Prodi perche' ha piu' ''volte
dimostrato - prosegue la nota - la sua vicinanza al mondo dell' associazionismo,
dei movimenti, dell' universita', a tutte le istanze di nuovo protagonismo
e partecipazione provenienti dalla societa'; perche' fa del patrimonio
culturale, del territorio, dell' ambiente e dell' energia rinnovabile
un punto di forza della sua politica, volta a costruire una nuova
cittadinanza basata sull' etica, sull' equita' e sulla responsabilita';
perche' ha ribadito con noi un No chiaro e incondizionato alla costruzione
del ponte sullo Stretto; perche' considera il Mezzogiorno d'Italia
come risorsa e opportunita' e non come problema; perche' crede in
una nuova centralita' del Mediterraneo, in cui la Calabria e' immersa
e protagonista''.
Laratta (Dl)
“Le primarie dell’Unione una sfida che va raccolta e vnta”
12/10 ''Le primarie sono una sfida di democrazia che va raccolta
e vinta. Una risposta alla prepotenza del centrodestra che sta approvando
una legge fortemente pericolosa''. E' quanto ha detto stamane a Cosenza
il vicesegretario regionale della Margherita, Franco Laratta, nel
corso di un incontro con i dirigenti del partito. ''Si tratta - ha
aggiunto - di un voto popolare che rappresenta la risposta immediata
ed efficace alla nuova legge elettorale che cancella i diritti costituzionali
dei cittadini che orami non potranno piu' scegliere i propri rappresentanti
in parlamento. Saremo un paese a sovranita' limitata. E questo rappresenta
un rischio ed un pericolo: il rischio che gli italiani si allontanino
definitivamente dalla democrazia attiva e partecipata; il pericolo
di una involuzione antidemocratica, della nascita del ''Governo del
centralismo romano'', una oligarchia che tutto decide e tutto impone''.
Secondo Franco Laratta, con le primarie si afferma invece il diritto
dei cittadini a scegliere. Per il vicesegretario regionale della Margherita
non ''dobbiamo perdere questa occasione; e' necessario che la nostra
base, come quella dei Ds e dei socialisti, si senta motivata e coinvolta
nel far conoscere agli elettori l' importanza di sostenere Romano
Prodi quale candidato premier di tutta l' Unione. Prodi deve uscire
rafforzato dalle primarie del 16 ottobre, ne va del futuro del Paese.
Ma tutti i candidati del centrosinistra meritano forza e sostegno,
perche' tutti concorrono a far vincere l' Unione quale forza credibile
di governo''. Franco Laratta ha poi ricordato come il centrosinistra,
pur senza molti mezzi finanziari e potendo contare solo su volontari
e quadri del partito, e' impegnato in una serie di appuntamenti sul
territorio. Molte sono le iniziative e i dibattiti organizzati dai
partiti in questi ultimi giorni. Notevole e' l' impegno dei cittadini
e delle associazioni.
A Milano nasce
il movimento politico “No Euro”
12/10
Si è costituito ufficialmente a Milano il Movimento politico
‘No Euro’. L’assemblea congressuale ha eletto segretario
nazionale Renzo Rabelino. La presidenza onoraria è stata assegnata
all'economista Nino Galloni, mentre nel direttivo nazionale, quale
responsabile della Comunicazione, è stato nominato il crotonese
Ettore Affatati, che ha illustrato ai giornalisti alcuni dei punti
programmatici del Movimento come «la piena sovranità
monetaria, compresa la funzione dell’emissione ed immissione,
oggi affidata alle Banche centrali S.p.a.; l’utilizzo da parte
dello Stato dei proventi del signoraggio sulla funzione monetaria,
oggi incamerati da società private come Bce e Bankitalia; l’abbattimento
del debito pubblico ed il rilancio economico al fine di realizzare
le indispensabili opere pubbliche; per la riduzione delle tasse ed
imposte, e per restituire alle famiglie italiane il potere d’acquisto
dimezzato dall’euro». Ettore Affatati ha anticipato che
nelle prossime settimane il Movimento promuoverà degli incontri
politici in Calabria allo scopo di rendere efficace e capillare l'azione
politica, la quale "deve partire dal coinvolgimento dei cittadini".
Il nuovo soggetto politico nasce grazie all’impegno di tanti
cittadini che all’indomani dell’adozione della moneta
unica si sono costituiti in un Comitato spontaneo al fine di contrastare
la forte crisi economica determinata dall’introduzione dell’euro.
Le battaglie per la difesa del potere d’acquisto del Comitato
hanno spesso suscitato l’interesse di tanta gente comune fino
a convincere i promotori di costituirsi in Movimento, un soggetto
politico che si dice pronto a scendere in campo alla prossima competizione
elettorale. «Sarà importante essere presenti in tutta
Italia alle prossime elezioni politiche, - ha detto Renzo Rabelino
dopo la sua elezione - raccogliendo firme vere in tutto il paese.
Ci impegniamo altresì a non effettuare accordi con il centrodestra
e il centrosinistra», responsabili, secondo il neo segretario
«dell’impoverimento graduale e inesorabile di tutti i
ceti sociali, causato da scelte politiche ed economiche lontane dai
veri interessi degli italiani». «Il quorum del 4% è
difficile da superare - ha proseguito Rabelino -, ma sappiamo che
in altri paesi europei gli euroscettici contano fino al 20% dell'elettorato.
Un recente sondaggio ci assegna quasi il 3% dei consensi. Nei prossimi
anni - ha concluso Rabelino - aiuteremo la gente a comprendere che
l'Europa non è un dogma, che è possibile uscire dall'Euro,
che è possibile affiancare all'Euro monete complementari e
che, proseguendo nella direzione voluta da Prodi e da Ciampi andremo
incontro alla bancarotta». Nel corso de lavori l'economista
Nino Galloni ha proposto «un'emissione straordinaria di nuove
lire per fronteggiare l'insufficienza del reddito delle famiglie italiane.
È possibile - ha poi aggiunto Galloni - emettere una moneta
nazionale non avente caratteristiche di riserva del valore, ma che
serva solo per comperare beni e servizi e far fronte al problema del
reddito nella quarta settimana del mese». La nuova lira «non
sarebbe alternativa all'euro, - ha precisato - data la sua limitata
funzione, e dovrebbe venir destinata ai lavoratori dipendenti regolari,
ai pensionati ed agli studenti universitari in regola con gli studi».
Secondo l’economista questa nuova moneta «non sarebbe
un sussidio, ma un completamento del reddito; sarebbe destinata solo
ai meritevoli; sarebbe utile a rendere meno conveniente il lavoro
sommerso e l'irregolarità. La misura di essa dovrebbe aggirarsi
attorno al 33% dei redditi bassi e medio-bassi, quindi circa 400-600
mila nuove lire al mese (la metà per gli universitari in regola
con gli esami)». «L'emissione – ha spiegato ancora
Galloni - potrebbe venir effettuata dai due principali enti previdenziali
(dei lavoratori pubblici e di quelli privati) che dovrebbero anche
provvedere a spedire a casa le banconote a "circolazione nazionale":
il costo di tale operazione (stampa delle banconote e spedizione)
si aggira sui 7-8 milioni di euro, mentre il valore facciale - ovvero
l'incremento della capacità di spesa - sarà di circa
170 mila miliardi di nuove lire. Tali banconote saranno spese lungo
le filiere dei comparti alimentare e abbigliamento; i venditori le
accetteranno potendole usare, a loro volta, per comperare materie
prime e semilavorati». «I prodotti, finiti e intermedi,
- ha concluso Nino Galloni - saranno solo quelli locali e nazionali
non essendo tale valuta accettabile all'estero. Dopo alcuni anni di
sperimentazione, tale valuta potrebbe venir dichiarata convertibile
oppure, una volta stabilizzato il nuovo maggior livello retributivo
degli occupati regolari, venir accettata - per il pagamento dei contributi
pensionistici - dagli stessi enti previdenziali emittenti che, quindi,
provvederebbero a riassorbirla definitivamente trasformandola, nei
propri bilanci, in euro. Al momento della sua introduzione, previa
adeguata preparazione e una certa concertazione sociale, tale moneta
non provocherà effetti inflattivi perché troverà,
subito, magazzini di alimenti e di abbigliamento strapieni e stimolerà,
in seguito, un aumento della produzione».
Presidio dei
pattisti contro la legge elettorale davanti Montecitorio
12/10 Il coordinatore regionale del Patto dei Liberaldemocratici,
Tonino Perrelli, sta partecipando davanti a Montecitorio, assieme
a Mario Segni e Carlo Scognamiglio, al banchetto con il quale si invitano
i cittadini a firmare un appello al Presidente della Repubblica ''perche'
- e' detto in una nota - nella sventurata ipotesi di un' approvazione
di questa legge elettorale canaglia, non la firmi e la rinvii alle
Camere''. ''Il 18 aprile 1993, 28.936.747 elettori - e' scritto nella
nota - dissero si' al referendum che introduceva il maggioritario
nel nostro Paese. Oggi e' in atto il tentativo di uccidere l' esito
referendario e con cio' anche la volonta' popolare. Per questo e'
necessario gridare forte il nostro no a questo sopruso perpetrato
da una maggioranza sull' orlo della crisi''. Dal pomeriggio di oggi
al presidio permanente allestito davanti alla Camera dei deputati
sara' presente anche una delegazione di militanti calabresi del Patto.
De Gaetano (Prc)
“Le primarie saranno un momento importante”
11/10 “Le consultazioni primarie di domenica prossima saranno
un momento importante per tutti gli elettori italiani che desiderano
partecipare alla costruzione di un nuovo progetto politico che sconfigga
le destre alle prossime elezioni politiche”. . E' quanto ha
detto il presidente del gruppo consiliare di Rifondazione comunista
in consiglio regionale, Antonio De Gaetano, in vista delle elezioni
primarie dell'Unione in programma per domenica 16 ottobre. “La
campagna elettorale dei candidati Premier dell’Unione è
stata una occasione per riempire di contenuti concreti la costruzione
dell’alternativa di governo, per parlare di programmi, idee,
riattivando, al contempo, importanti spazi di confronto e di dibattito.
Fausto Bertinotti, Segretario Nazionale del Partito di Rifondazione
Comunista, ha voluto dare un taglio particolare a questa sua campagna
per le primarie dimostrando, ancora una volta, che il luogo più
proprio della politica è quello delle lotte territoriali, dei
luoghi di lavoro, che solo nella società e nei suoi movimenti
è possibile rinvenire una rottura con lo stato di cose esistenti.
Sostenere la sua candidatura significa finalmente dare una svolta
ad un modo dirigista e verticista di intendere la politica, ma anche
superare quelle logiche falsamente moderate che spesso hanno visto
settori dell’Unione rincorrere le destre sul loro terreno. Gli
italiani hanno, al contrario, voglia di un forte cambiamento e di
poter avere in una alternativa credibile e allo stesso tempo radicale
al governo Berlusconi e alle amministrazioni locali in mano alle destre.
Il programma di Fausto Bertinotti coglie, infatti, quelle che sono
le più urgenti istanze che muovono dal basso della società
italiana: la lotta alla precarietà e la riconquista di diritti
e garanzie certe in campo lavorativo, la tutela di salari e pensioni
dalla progressiva ed inarrestabile perdita di potere d’acquisto,
una nuova stagione di diritti per tutti i lavoratori, i migranti,
le donne, i non garantiti e l’apertura di una nuova fase politica
di pace e cooperazione internazionale. Proposta estremamente significativa
che il PRC sta presentando in tutte le Regioni italiane, compresa
la Calabria, è quella del reddito sociale che permetterebbe
di uscire dalla soglia minima di povertà milioni di italiani
e di garantire un minimo di autonomia ai giovani in cerca di prima
occupazione. Ma è sul Mezzogiorno che si misura la portata
innovativa della proposta di Rifondazione Comunista e del suo Segretario.
Tutto il Sud d’Italia compreso la nostra Regione hanno già
espresso una domanda di cambiamento inedita: dalle lotte di Scanzano,
Melfi, Terlizzi, al movimento ‘No Ponte’, passando per
la straordinaria affermazione elettorale dell’Unione e in particolare
di Nichi Vendola in Puglia, credo si possa affermare che una nuova
stagione è alle porte. Ciò che proponiamo è in
sostanza di valorizzare la nostra terra con la sua cultura, difendere
il suo territorio dall’aggressione ambientale e soprattutto
investire su quella straordinaria risorsa pubblica che sono i suoi
beni comuni. Per tutte queste ragioni rivolgo il mio appello a tutti
i Calabresi che sentono di condividere una visione totalmente differente
della politica rispetto a quella attuale, a tutte associazioni e i
movimenti che hanno animato la scena politica calabrese in questi
anni, a tutti i lavoratori e i senza diritti, a tutte le realtà
sindacali a votare e sostenere la candidatura di Fausto Bertinotti
alle Primarie dell’Unione”.
Annullata la
visita di Fassino in Calabria
11/10 La visita che il segretario dei Ds, Piero Fassino, avrebbe
dovuto effettuare domani in Calabria non avra' luogo. Lo rende noto
l' ufficio stampa della Direzione nazionale del partito. ''Fassino
- e' detto in un comunicato - e' infatti impegnato, come tutti i deputati
del centrosinistra, nella battaglia parlamentare contro l' approvazione
della riforma della legge elettorale''.
Donnici (IDV)
“Caso Chiesa ennesimo errore di Di Pietro”
11/10 ''Il caso di Giulietto Chiesa e' l'ultimo di una serie di sconcertanti
errori e di scelte unilaterali delle quali Di Pietro dovra' risponderne
al partito. In questa fase, per senso di responsabilita', abbiamo
deciso di mettere la sordina alle polemiche interne''. E' quanto sostiene
in una nota il leader della corrente interna dell'Italia dei Valori
'Partecipazione ed Identita'' ed assessore al turismo della regione
Calabria, Beniamino Donnici. Chiesa ha annunciato ieri la decisione
di uscire da Idv per contrasti con Di Pietro. ''In tutta Italia -
ha aggiunto cresce il malessere verso un partito che non puo' continuare
ad essere gestito come una proprieta' privata. Lo scorso anno per
consegnare il seggio di europarlamentare a Chiesa non venne tenuto
in considerazione che, in termini di voto di lista, gli elettori avevano
premiato il nostro partito nella circoscrizione del Mezzogiorno. Allora
Antonio Di Pietro ci descrisse Chiesa come la persona giusta per rilanciare
e qualificare Italia dei Valori. Oggi, invece, lo liquida come un
ingrato, anche se l'ingratitudine, a differenza della furbizia e della
malafede, non e' una categoria politica. Con le battute non si puo'
sopperire alla mancanza di dialettica politica per fare rimanere in
piedi una gestione personalistica di Italia dei Valori''. ''Cosi'
- ha concluso - perdiamo il rapporto con i cittadini, come indicano
i sondaggi, che dal 3,9% delle politiche ci danno ad una soglia minima
dell'1%. Una percentuale che non ci farebbe sopravvivere neppure alla
legge di riforma elettorale voluta dal centrodestra''.
Tripodi (PdCI)
“Votiamo per Prodi e firmiamo il PDL per la nuova scala mobile”
11/10 ''I comunisti italiani chiedono un voto alle primarie dell'
Unione per Romano Prodi e invitano i cittadini a sottoscrivere due
proposte di legge popolare per l' introduzione di una nuova forma
di scala mobile e per l' innalzamento dell' obbligo scolastico''.
E' quanto ha detto stamane il segretario regionale del Pdci, Michelangelo
Tripodi, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato anche
i dirigenti regionali del partito, Enzo Infantino e Martino Porcelli.
Tripodi, inoltre, ha annunciato che ''i militanti del Pdci saranno
domenica prossima dinanzi ai seggi delle ''primarie'' per chiedere
una firma ai cittadini a sostegno delle due proposte di legge, in
una giornata in cui si celebra veramente la democrazia partecipata.
''I dati sulla poverta' sono drammatici - ha aggiunto - e gli strumenti
a difesa del potere d' acquisto degli stipendi e dei salari sono scomparsi
ormai da tempo, cancellati da una politica economica liberista che
falcidia i bilanci della famiglie, salvo ridistribuire, sotto forma
di fiscalita' di vantaggio, miliardi di euro ai super ricchi ed alle
grandi imprese. Noi pensiamo invece che sia venuto il momento di girare
l' attenzione verso i ceti deboli della societa', verso i disoccupati,
i pensionati, i precari che sono ormai a migliaia, ponendo cosi' al
centro delle politiche economiche il lavoro''. ''Per queste motivazioni
- ha proseguito Tripodi - saremo durissimi nell' opporci come Pdci
e come Unione al tentativo della maggioranza di centrodestra, che
con un' operazione truffaldina ed antidemocratica, tenta in Parlamento
di stravolgere la legge elettorale. Sono pero' sicuro che gli italiani
ed i calabresi sapranno rispondere con altrettanta forza a Berlusconi
ed ai suoi soci, punendo con il voto democratico la loro arroganza.
Come Giunta regionale stiamo producendo uno sforzo positivo e straordinario
per restituire dignita' ed efficienza alla Regione Calabria, deprivata
di ogni minima capacita' programmatoria da dieci di governo di centrodestra.
Sappiamo che non e' un compito facile, ne indolore, ma i calabresi,
con il voto dello scorso aprile ci hanno investiti di una responsabilita'
e di un onere che vanno in direzione di un profondo cambiamento''.
''Il nostro impegno e le nostre azioni, dunque - ha concluso Tripodi
- non possono discostarsi dal significato di quel voto su cui sono
riposte le speranze di migliaia di nostri concittadini che aspirano
ad un futuro con piu' certezze e meno precarieta'''.
Trematerra (Udc)
“Aumento (60%) ingiustificato della Tarsu dei comuni “
11/10 ''Ci sono comuni importantissimi del centro urbano di Cosenza,
oltre allo stesso capoluogo, che hanno aumentato mediamente del 55-60%
la Tarsu (la tassa sui rifiuti solidi urbani) e l' acqua, in un modo
ingiustificato, a spese dei cittadini. I tagli alla finanziaria dello
scorso anno sono stati in misura del 5% e la proporzione non regge''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale dell'Udc Michele
Trematerra. ''E' comprensibile - ha aggiunto - che un Comune aumenti
di poco le tasse e le imposte, ma tutto cio' non dovrebbe essere superiore
al 10%: il 55-60% (sono dati che i cittadini ben conoscono poiche'
li confrontano con la bolletta dell' anno precedente) e' un grave
colpo alla nostra gia' precaria economia. Tutto questo accade mentre
tagli alle spese inutili sono pochi e mentre contemporaneamente vengono
diminuiti i servizi. In questi comuni e Cosenza ne e' una conferma,
il maggior gettito derivante dagli oneri di urbanizzazione (atteso
che vengono rilasciate centinaia di concessioni edilizie annue) che
fine fa?''. ''Tutto questo dovrebbe bastare a compensare le minori
entrate - ha concluso Trematerra - ed anzi ad aumentare le dotazioni
in bilancio, ma invece si preferisce usare la scure sui cittadini
ed e' un fatto veramente grave''.
Primarie dell’Unione:
ferve l’attività nel reggino
11/10 Grande fermento nel comitato tecnico-amministrativo dell’Unione
dove continua l’attività organizzativa in vista delle
elezioni primarie che si terranno domenica 16 ottobre.
Dopo le riunioni, che si sono tenute in città ed i tutti i
centri della provincia, che hanno registrato la partecipazione di
numerosissimi cittadini, degli attivisti, dei simpatizzanti e degli
amministratori locali dei partiti e dei movimenti dell’Unione,
il comitato tecnico-amministrativo provinciale, coordinato dall’avv.
Costantino Salvatore, sta procedendo alla formazione dei seggi e della
loro ubicazione.
In città in modo particolare per favorire la più ampia
e democratica partecipazione sono stati predisposti 20 seggi, ubicati
nelle circoscrizioni e nelle più grosse frazioni.
In provincia, invece, sarà installato almeno un seggio in ogni
comune.
Il Comitato ricorda che le votazioni si terranno domenica 16 ottobre,
i seggi resteranno aperti dalle ore 8.00 del mattino fino alle ore
22.00 e che potrà partecipare al voto qualsiasi cittadina e
qualsiasi cittadino presentandosi al seggio munito della tessera elettorale
e di un documento di identità. Prima del voto sarà necessario
sottoscrivere il Progetto dell’UNIONE e versare un contributo
di almeno 1 euro. Potranno inoltre votare anche i giovani che compiranno
i 18 anni entro il 13 maggio del 2006. Allo stesso modo potranno potranno
partecipare al voto anche gli studenti e i lavoratori fuori sede,
ed i cittadini stranieri che da almeno 3 anni lavorino e risiedano
in Italia. In questi casi sarà necessario iscriversi alle liste
elettorali entro il 12 ottobre presso i Comitati territoriali istituiti
in ogni provincia.
Chiarella (Patto)
“Fatto storico l’elezione di Vitale”
11/10 Il Patto dei Liberaldemocratici, il Movimento Cristiano Veritas
e Rinascita di Lamezia esprimono, in una nota, ''grande soddisfazione
per l' elezione del magistrato Giuseppe Vitale alla presidenza dell'aeroporto
di Lamezia Terme''. Nella nota, sottoscritta da Egidio Chiarella,
Ugo De Sartro e Massimo Sereno si rivolge anche un ringraziamento
all' imprenditore Battista Foderaro ''per aver concorso, con il ritiro
della sua candidatura, ad eleggere all' unanimita' il nuovo presidente
della Sacal. Prezioso, inoltre, il lavoro svolto dal presidente uscente,
Vincenzo Speziali, al quale va riconosciuto il merito di avere portato
l' importante scalo aeroportuale lametino verso traguardi di alto
livello, riconosciuti in tutto il paese''. Liberaldemocratici, Movimento
Veritas e Rinasciata di Lamezia esprimono, inoltre, ''gratitudine
al sindaco Gianni Speranza per aver sostenuto e ottenuto alla guida
dell'aeroporto di Lamezia un professionista doc lametino, che apre
una pagina inedita nello scacchiere relazionale Lamezia-Catanzaro.
Ci auguriamo, soprattutto, che il neo presidente possa sviluppare
una politica, di concerto con le compagnie aeree, in grado soprattutto
di ridurre i costi dei biglietti. Non e' possibile che il volo per
Roma costi quanto lo stipendio di un giovane a part-time o di un pensionato.
E' sicuramente una vittoria della citta', ma nello stesso tempo una
vittoria di tutti quei movimenti e partiti politici che da diversi
anni hanno espresso la necessita' di una guida lametina dell' aeroporto,
non assolutamente in contrapposizione con il capoluogo, ma nel rispetto,
dei diversi ruoli e delle professionalita' lametine, che possono essere
messe a disposizione dell' intera Calabria. In questa direzione va
la nomina del neo presidente Giuseppe Vitale, che per il suo equilibrio,
il suo rigore morale e la sua professionalita' nel campo dell'organizzazione
e della guida di un livello superiore istituzionale (e' stato infatti
presidente vicario della corte d'appello di Catanzaro) sapra' portare
avanti, assieme al direttore generale e al consiglio d'amministrazione
della Sacal, un progetto di alto livello economico, sociale e manageriale,
utile per il rilancio di tutta la Calabria''.
Lattarico: si
dimette il consigliere Fava
11/10 (F.P.) Acque mosse, meglio dire agitate, in seno all’amministrazione
comunale di Lattarico. La storia si ripete, direbbe qualcuno, allorchè
nei mesi scorsi, alcuni consiglieri di maggioranza, dopo aver chiesto
all’opposizione di dimettersi, avevano presentato in blocco
le dimissioni decretando la presunta fine della sindacatura dell’ing.
Barci. Così non fu perché alcuni di coloro che avevano
deciso di terminare l’esperienza politica, come spesso accade,
avevano rinunciato. In più, era stata votata la surroga al
capogruppo di minoranza Pippo Li Preti, unico a pagare la sua disponibilità
peraltro richiesta. Il ricorso al Tar, successivamente, reintegrò
Li Preti al suo posto. A distanza di qualche mese, ecco riaffacciarsi
le onde increspate che preludono alla burrasca. I fatti: Consiglio
comunale sul riequilibrio di bilancio. Il consigliere di maggioranza
Gianni Fava, socialista, vota contro e passa all’opposizione.
Molte le motivazioni addotte da Fava che, in una nota stampa, chiarisce
il suo pensiero. “E’ un bilancio che presenta molte discrepanze
tra entrate ed uscite, non si è fatto nulla per migliorare
il quadro economico e si è proceduto ad un aumento consistente
dei tributi, quelli che paghiamo tutti noi cittadini: ici, rifiuti,
acqua ecc.”. E va giù di brutto il consigliere Fava,
affermando che l’attuale gestione è un vero e proprio
fallimento, vi sono continue lotte interne e il programma presentato
alla vigilia delle elezioni, è stato completamente disatteso.
I finanziamenti tanto strombazzati – continua Fava – si
sono dissolti in una bolla di sapone ed il comune è stato indebitato,
per diversi milioni di euro, fino al 2030. Inoltre, è sempre
Fava a parlare, non si sa che fine abbia fatto il PRG. Fava termina
il suo j’accuse con un’altra bordata: “ad oggi non
si è avuta nessuna risposta circa le richieste politiche presentate
insieme ad altri tre consiglieri e cioè le dimissioni di una
giunta che doveva essere balneare, le deleghe che ancora detiene l’ing.
Barci ossia lavori pubblici, urbanistica, personale, delega Pit, Piar,
Asi, la revoca di tutti gli incarichi professionali. A febbraio scorso
questi motivi avevano già determinato una crisi politica. Un
sindaco tutto fare dunque ma anche un modo scientifico per controllare
la situazione. C’è da precisare, in ultimo, che Fava
rimetterà, ovviamente, anche il suo incarico di delega presso
la Comac, ancora oggi un vero e proprio monumento nel deserto.
Filippo Federici
segretario del Nuovo PSI di Castrovillari
10/10 Filippo Marco Federico e' il segretario della sezione del Nuovo
Psi di Castrovillari in provincia di Cosenza. Il neo segretario, che
aderisce alla mozione congressuale Craxi-Zavettieri, e' stato eletto
per acclamazione nel corso del congresso. Eletto anche il Direttivo
sezionale costituito da nove componenti: Fausto Andreassi, Francesco
Cruscomagno, Angelo De Marco, Luciana Maiorano, Giuseppe Ramundo,
Giovanni Salerni, Antonio Scoditti, Vittorio Tetro. A conclusione
dei lavori sono stati anche eletti gli otto delegati al voto nel congresso
provinciale del 14.
Nasce il movimento
“Calabria Protagonista
10/10 “Dopo una serie di tappe e di incontri tra i promotori,
l’8 ottobre u.s., presso l’Hotel San Leonardo Resort di
Vibo Valentia, si è costituito ufficialmente in Calabria il
Movimento <Calabria Protagonista>”. A darne annuncio in
una nota è il coordinatore del movimento e Presidente dell’associazione
Gens, Avv. Francesco Precenzano. “Il Movimento –precisa
la nota - è nato su iniziativa di diverse associazioni e gruppi
di impegno civile, singoli cittadini, componenti del mondo universitario
ed imprenditoriale, provenienti da tutto il territorio regionale.
Il nuovo movimento, aperto e solidale, ha tra i suoi obiettivi primari
quello di promuovere e radicare in Calabria un forte senso di identità
e di appartenenza per il proprio territorio, che unito alla grande
tradizione storica e culturale della nostra regione, sia in grado
di riportare la Calabria ad essere un punto di riferimento per l’intero
Mezzogiorno e per tutto il bacino del Mediterraneo. Nel manifesto
del Movimento si evidenziano innanzitutto i seguenti caratteri: l’autonomia
rispetto agli attuali schieramenti politici; l’attuazione di
politiche nuove e capaci di dare risposte concrete ai veri problemi
della Calabria; la necessità di riportare l’attività
politica nell’alveo di un rinnovato rapporto etico-civile; l’
urgenza di stimolare le istituzioni a promuovere azioni di legalità
forti ed incisive in grado di riportare tutto il territorio calabrese
sotto il totale controllo dello stato; la creazione di un rapporto
sinergico fra università ed imprenditoria; il superamento di
campanilismi e divisioni fra le diverse realtà sociali ed amministrative
della regione in vista di un obiettivo comune.Il Manifesto di “Calabria
Protagonista” verrà presentato, approfondito, discusso
e condiviso in larga scala attraverso una serie di incontri, aperti
sia alla stampa che alla società civile, che si terranno nelle
prossime settimane nelle varie città e nei vari centri di tutte
le province calabresi”.
Mercoledì
Fassino in Calabria
09/10 Il Segretario Nazionale dei Ds, Piero Fassino, sara' in Calabria
mercoledi' pomeriggio dove alle 15,30 partecipera' a Lamezia Terme,
nel Teatro Umberto, ad un incontro con amministratori locali, forze
sociali ed imprenditoriali, associazioni di categoria e la stampa
sui temi della legge Finanziaria. Il tour di Fassino proseguira' alle
17,30 a Rende nel Cinema Garden, dove partecipera' ad una manifestazione
pubblica e si concludera' a Rossano presso il Cinema S. Marco alle
ore 20,30. ''La presenza di Piero Fassino in Calabria - e' scritto
in una nota dell'Ufficio stampa dei Ds della Calabria - cade in un
momento politicamente assai significativo, a ridosso dell' appuntamento
delle primarie del 16 ottobre prossimo che vede le forze dell'Unione
fortemente mobilitate con l'allestimento di 622 seggi in tutti i comuni
della Regione e nel pieno di uno scontro politico particolarmente
aspro con il centrodestra che vuole cambiare la legge elettorale,
terrorizzato dalla sua prossima sconfitta''.
Solidarietà
di Morelli (AN) a Dima
09/10 Il consigliere regionale Franco Morelli ha espresso in una
nota solidarieta' e stima nei confronti del coordinatore regionale
di An ed ex assessore regionale all'agricoltura, Giovanni Dima, destinatario
di un avviso di garanzia su una presunta truffa all'Ue. ''Sono convinto
- e' scritto in una nota del consigliere Morelli - che gli sviluppi
delle indagini sapranno dimostrare la completa estraneita' ai fatti
contestati nella piena fiducia dell'operato della magistratura''.
Conclusa al festa
di Liberazione a Rende
09/10 Si e' conclusa la Festa di Liberazione organizzata dal Circolo
Prc di Rende. Grande successo - e' scritto in una nota del Prc di
Rende - ha riscosso il dibattito sulle primarie a sostegno della candidatura
di Fausto Bertinotti che ha visto la presenza ,tra gli altri, di Egidio
Masella (assessore regionale PRC) e di Ferdinando Aiello (assessore
provinciale PRC). Grande riscontro di pubblico ha avuto anche il concerto
live dei Fuo'cu ¿ elaborazioni musicali dal sud- che hanno
offerto uno spettacolo di grande qualita' musicale e artistica incorniciato
dal verde circostante l'area del Culture Club di Commenda. Da registrare
quindi - conclude la nota - la soddisfazione del Circolo Prc di Rende
per la riuscita dell'evento, tra l'altro gia' dalle prossime settimane
seguiranno numerose iniziative pubbliche del PRC preparatorie alle
prossime competizioni elettorali politiche ed amministrative.
Napoli (AN) “In
Calabria le tangenti nelle opere pubbliche sono una prassi consolidata”
08/10 'L'operazione 'Ricatto' su un presunto sistema di tangenti
nella sanita' vibonese non mi meraviglia piu' di tanto, perche' rientra
nel sistema Calabria, che e' un sistema che vede l'inserimento e la
richiesta di tangenti in quasi tutte le opere pubbliche". Ad
affermarlo e' stata la parlamentare di Alleanza Nazionale Angela Napoli,
vice presidente della Commissione Antimafia, a margine del convegno
su 'Legalita' e politica ' organizzato da An, che si sta tenendo nella
biblioteca comunale di Vibo Valentia. Assente il sottosegretario alla
Giustizia, Giuseppe Valentino, ed il coordinatore calabrese di An,
Giovanni Dima, la Napoli, incalzata dalle domande dei giornalisti
sulla sanitopoli vibonese, ha aggiunto che "il caso Vibo e' grave,
e nel momento in cui dovessero essere confermate le notizie contenute
nell'impianto accusatorio, e' giusto che i responsabili, una volta
riconosciuti come tali, paghino le dovute conseguenze".
Tripodi (Pdci)
“Alle primarie votiamo per Prodi e firmiamo il Pdl su scala
mobile e obbligo scolastico”
08/10 In vista delle elezioni Primarie del 16 ottobre, i Comunisti
Italiani, oltre a chiedere un voto per il leader dell’Unione,
Romano Prodi, inviteranno i cittadini a firmare a sostegno delle due
proposte di legge con cui il partito chiede l’introduzione di
una nuova forma di “scala mobile” e l’innalzamento
dell’obbligo scolastico.
Il segretario regionale Michelangelo Tripodi, aprendo a Lamezia Terme
i lavori del Comitato regionale, ha sottolineato con un titolo ad
effetto – “Le Primarie del PdCI” – il significato
della grande mobilitazione nazionale lanciata dal partito di Oliviero
Diliberto, che interpreta la vasta consultazione per la scelta del
candidato premier anche e soprattutto come una straordinaria occasione
per dare ai cittadini la possibilità di esprimersi sulle proposte
programmatiche della coalizione.
“Visto che Prodi è senza dubbio il leader naturale del
centrosinistra – ha rimarcato Tripodi – la partecipazione
al voto di domenica deve assumere un significato politico che va oltre
la sola indicazione del candidato, affidando agli elettori il compito
inedito di elaborare anche alcuni indirizzi della futura azione di
governo. Noi vogliamo inserire nuovi contenuti di sinistra nel programma
dell’Unione, e pensiamo che il nostro impegno per adeguare i
salari e le pensioni all’aumento sproporzionato del caro vita
e per assicurare la difesa del diritto allo studio come condizione
di progresso civile della società, possa coinvolgere i ceti
popolari ma anche più ampi settori sociali che chiedono alla
nostra coalizione di fare marcia indietro rispetto alla politica conservatrice
e di destra che l’Italia ha conosciuto in questi anni e a difendere
il potere d’acquisto falcidiato dalle scelte economiche sciagurate
del governo Berlusconi”.
I Comunisti Italiani organizzeranno ovunque ciò sarà
possibile i loro banchetti davanti ai seggi per le “Primarie”
e i militanti saranno impegnati a raccogliere le firme di sostegno
alle due proposte di legge. “La domenica della democrazia”
si annuncia come una grande occasione di partecipazione politica e
di straordinaria azione unitaria per la coalizione che, sentendo accresciuto
il consenso nel Paese, sfida la Casa delle Libertà per il governo
del Paese.
“La maggioranza – ha proseguito Tripodi – sente
di andare incontro alla sconfitta e, attraverso una legge elettorale
chiaramente incostituzionale, tenta un estremo colpo di coda con l’introduzione
di un finto sistema proporzionale che, abolendo le preferenze e ipotizzando
un premio di maggioranza, appare né più né meno
come un trucco per tentare di limitare i danni in una debacle certa.
I Comunisti Italiani, autentici proporzionalisti che in Calabria si
sono già ribellati contro una legge elettorale imposta ad un
mese dalle elezioni regionali, denunciano questa grossolana manovra
che, tentando di mettere d’accordo le anime ormai divise delle
coalizione di governo, assume i connotati di un’operazione truffaldina
e antidemocratica che arriva quando ormai siamo in piena campagna
elettorale e mentre la maggioranza degli italiani si è già
chiaramente espressa anche alle recenti elezioni regionali con un
giudizio di fortissima condanna del governo e della maggioranza di
centrodestra”.
Il PdCI della Calabria sarà presente con una propria delegazione
alla manifestazione organizzata dall’Unione, il 9 ottobre a
piazza del Popolo a Roma, per protestare contro la legge elettorale
e contro una finanziaria che colpisce il sud, le regioni e gli enti
locali e taglia i servizi fondamentali per i cittadini, garantendo
solo più risorse alle imprese.
L’Attivo regionale dei Comunisti Italiani è stato concluso
dall’intervento di Roberto Soffritti, componente delle segreteria
nazionale del partito e resp. naz. enti locali.
“Berlusconi usa il potere legislativo per curare i propri interessi
e per raggiungere una mediazione con le forze politiche della sua
coalizione – ha affermato Soffritti – il guaio peggiore
in tutto questo è che a pagare le conseguenze, con questo governo
ormai allo sbando, sono soprattutto i cittadini del Sud. In conseguenza
della prossima finanziaria, ad esempio, si prevede un aumento dell’8,6
% delle entrate tributarie che le amministrazioni comunali saranno
costrette a programmare in ragione dei forti tagli sui trasferimenti
agli Enti locali”.
Laratta (DL)
“Aprire le scuole ad ottobre per favorire il turismo”
08/10 ''La scuola torni ad aprire il primo ottobre, solo cosi' conquisteremo
nuove quote di turismo e rilanceremo il termalismo in Calabria che
puo' contare su punti di particolare eccellenza. Ma dobbiamo rilanciare
anche il turismo religioso che puo' rappresentare una grande occasione
di sviluppo per la nostra terra''. E' questa la proposta lanciata
a Guardia Piemontese, presso le Terme Luigiane, dal vice segretario
regionale del partito, Franco Laratta che nella sua veste di Membro
del Dipartimento nazionale per il Mezzogiorno della Margherita intende
impegnare il suo partito in una serie di proposte a favore del turismo
in Calabria. Secondo Laratta non ''e' pensabile che in Italia - che
vanta il piu' importante patrimonio artistico-culturale del mondo-
sia stato soppresso il Ministero del Turismo: un errore grave perche'
e' venuta meno una coerente e armonica politica turistica in Italia.
Cosi' come e' importante che un ruolo determinante venga affidato
ai comuni e alle Unioni dei Comuni per migliorare l'accoglienza e
per promuovere il territorio, i centri storici, i beni culturali.
Ai sindaci vadano maggiori risorse finanziarie e piu' poteri per fermare
il degrado del territorio e per adottare scelte opportune in favore
della cultura e delle tradizioni locali. Su questo la nuova Giunta
regionale potra' dimostrare di rompere con il passato. Cosi' pure
con una nuova legge sulla promozione turistica che disciplini un settore
che e' stato per troppi anni abbandonato all'improvvisazione e al
pressappochismo''. Franco Laratta, raccogliendo il consenso di tutti
gli operatori turistici del Tirreno, ha quindi proposto il recupero
del mese di settembre alla turismo: '' La Calabria, come le altre
regioni del sud, e' stata fortemente penalizzata dall'apertura delle
scuole al 10 di settembre. Bisogna ritornare al primo di ottobre per
rilanciare il turismo''. Laratta ha poi proposto una politica nuova
a sostegno del Turismo religioso: '' La Calabria non ha mai saputo
valorizzare gli itinerari turistico-religiosi della nostra terra.
Basti pensare a santi straordinari celebrati in tutto il mondo ma
mai troppo in Calabria: da san Francesco da Paola e Gioacchino da
Fiore, da San Nilo ai numerosi santuari Mariani di notevole pregio
artistico. Il turismo religioso puo' rappresentare una notevole occasione
di sviluppo, ma ancora la Calabria non ha saputo o voluto investirci
con decisione''.
Forza Italia
ratifica le nomine dei comitati elettorali calabresi
08/10 Ratificate dal partito nazionale, ovvero dalla Commissione
per i ''comitati per la vittoria'', presieduta dall' onorevole Mario
Valduci, le nomine dei presidente dei comitati elettorali della Calabria
di Forza Italia. Si tratta di 17 presidenti dei comitati elettorali
che assumeranno anche l' incarico di delegati dei rispettivi collegi
camerali. Ne danno notizia il coordinatore regionale del partito,
Giancarlo Pittelli, ed il vice coordinatore, Maurizio Vento, che hanno
presenziato, nella sede romana del partito, ai colloqui di incarico
di 13 dei 17 presidenti. Si tratta - e' scritto in una nota di Forza
Italia - dello stesso Maurizio Vento che, ad interim, assume la presidenza
del collegio di Paola; Roberto Senise per Castrovillari; Antonio Lavorato
per Corigliano; Maria Grazia Stocco per Rossano; Francesco Casciaro
Rende; Antonio Bove per Cosenza; Raffaele Misuraca per Lamezia Terme;
Francesco Laratta per Crotone; Ubaldo Galati per Vibo valentia; Nicolino
Montepaone per Soverato; Maurizio Costarella per Siderno; Francesco
Marando per Locri; Michele Marciano' per Reggio Calabria; Rocco La
Valle per Villa San Giovanni e Gaetano Rao per Palmi. Per i collegi
di Catanzaro e Isola Capo Rizzuto, i presidenti sono stati gia' individuati
e la loro nomina sara' ratificata a giorni. I neo presidenti di collegio,
riferisce la segreteria regionale di Forza Italia, avranno l' importante
compito di organizzare il proprio territorio di competenza in vista
anche della probabile modifica della legge elettorale. Il tutto in
una prospettiva di crescita del partito che possa migliorare sensibilmente
il risultato delle ultime elezioni regionali. Nell' ambito di questa
riorganizzazione generale, la segreteria regionale rende inoltre noto
che si stanno individuando altre figure di alto profilo che completeranno
la struttura calabrese. A tal proposito - conclude la nota - sembrano
certe le nomine, nel cosentino, di Franco Labonia, Pasquale Saladino
e Saverio Greco, rispettivamente a capo dei dipartimenti Enti Locali,
Urbanistica e Agricoltura. Subito dopo l' eventuale approvazione della
legge elettorale e' prevista una direzione regionale del partito alla
quale parteciperanno, tra gli altri, i parlamentari Caligiuri, Santelli,
Gentile, Pittelli, D' Ippolito e Caminiti e i consiglieri regionali
Gentile, Pizzini, Aiello, Fedele e Vilasi.
Seggio per le
primarie dell’Unione a Sibari
08/10 In occasione delle primarie dell' Unione, in programma il 16
ottobre, sara' istituito un seggio a Terranova da Sibari. A tale scopo
i rappresentanti di Ds, Sdi, Margherita, Rifondazione comunista e
Comunisti italiani hanno avuto avuto un incontro per definire i dettagli
organizzati. La decisione di istituire un seggio a Terranova, e' detto
in una nota, ha lo scopo di ''garantire a tutti i cittadini di esprimersi
sul futuro candidato premier dell' Unione. Le primarie rappresentano
un fatto assolutamente inedito nella storia democratica del Paese
e dell' intera Europa, al quale, ci auguriamo, che i cittadini sapranno
rispondere con una larghissima partecipazione. Il seggio elettorale
sara' allestito presso l' ex Cinema di Montera in Piazza De Rosis
(villetta). Si potra' votare dalle 8.00 alle 22.00''.
PdCI e Cosnil
presenti alla manifestazione dell’Unione contro la Finanziaria
08/10 Il Pdci della Calabria sara' presente con una propria delegazione
alla manifestazione organizzata dall' Unione, il 9 ottobre a piazza
del Popolo a Roma, per protestare contro la legge elettorale e contro
una finanziaria. Lo si e' appreso da una nota del segretario regionale
del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Una finanziaria - e' scritto nella
nota - che colpisce il sud, le regioni e gli enti locali e taglia
i servizi fondamentali per i cittadini, garantendo solo piu' risorse
alle imprese''
E a Roma ci saranno anche i lavoratori aderenti al sindacato Cosnil,
insieme ai dirigenti della stessa organizzazione, alla manifestazione
organizzata per domani a Roma dall' Unione contro la Finanziaria e
la riforma della legge elettorale. ''I dati Istat - ha detto il segretario
generale della Cosnil, Francesco Lucirino - confermano la grave situazione
di crisi economica e di poverta' nel sud. Per il disoccupato la ricerca
di un lavoro diventa un miraggio e chi invece gia' lo ha, a stenti
arriva a fine mese. Il libero mercato e il capitalismo sono stati
un fallimento per le famiglie del sud''. ''La Cosnil - ha detto da
parte sua il coordinatore nazionale dell' organizzazione, Pietro Zannoni
- chiede al governo di adeguare la nuova Finanziaria alle sempre piu'
emergenti e pressanti esigenze sociali. Chiediamo di adeguare la Finanziaria
in maniera da poter elargire un salario minimo ai disoccupati, in
attesa di un rilancio occupazionale, e di adeguare le buste paga dei
lavoratori al costo della vita''.
Bevacqua (DL)
“A Rende salvaguardare l’unità del centrosinistra”
07/10 “Dando seguito a quanto deciso dalla direzione provinciale
del partito, in merito alle prossime elezioni amministrative per i
comuni interessati al voto, ed in particolar modo per i comuni di
Rende, Rossano e Corigliano, il coordinatore provinciale ha iniziato
gli incontri con le segreterie cittadine del partito partendo da Rende.
Alla riunione, svoltasi in un clima sereno e di grande collaborazione,
erano presenti il coordinatore cittadino Caputo, i membri della segreteria
ed i consiglieri comunali. L’incontro, voluto dal coordinatore
provinciale, ha rappresentato un importante momento di confronto e
di riflessione sulla presenza e radicamento del partito nella Città
di Rende e sulle attività che ne dovranno caratterizzare l’agire
politico, in modo da caratterizzare la margherita quale interlocutore
credibile ed autorevole della comunità politica e sociale.
Il coordinatore Bevacqua, nell’introdurre i lavori, ha ribadito
l’importanza che la direzione provinciale attribuisce al prossimo
appuntamento elettorale e la forte determinazione nel rivendicare,
nell’ambito del tavolo del centro sinistra, la guida in uno
dei comuni più importanti interessati al rinnovo dei propri
organismi tra i quali, appunto, il Comune di Rende.
Il coordinatore ha, pertanto, rivolto agli amici presenti un appello
all’unità e ad una forte mobilitazione, al fine di rendere
visibile il progetto della margherita, supportato da un lista forte
e dal contributo degli esponenti istituzionali ed autorevoli del partito
presenti nella area urbana. Particolare attenzione, secondo il coordinatore
Bevacqua, è necessario porre alle relazioni tra i patners della
coalizione, nella piena consapevolezza di dover salvaguardare l’unità
del Centrosinistra; un percorso, quindi, da costruire comunemente
tra le diverse espressioni dei partiti, attraverso un forte coinvolgimento
dei livelli provinciali. In questa fase politica impegnativa, cruciale
per ogni possibile prospettiva di modernizzazione del territorio,
occorre condividere impegno e responsabilità eliminando, convenientemente,
contrapposizioni, divisioni e dannosi personalismi. Caputo, coordinatore
della convenzione comunale di Rende, insieme ai componenti della segreteria
presenti, ha espresso pieno apprezzamento per la disponibilità
del Coordinatore provinciale a lavorare per la composizione di un
quadro politico unitario ed ha manifestato, per quanto attinente agli
imminenti appuntamenti elettorali, il totale sostegno alla impostazione
del Coordinatore Bevacqua. Nel corso della riunione si è deciso,
inoltre, di proseguire il confronto politico all’interno del
partito promuovendo, per il mese di ottobre, un’assemblea pubblica
e la costituzione di gruppi di lavoro finalizzati alla definizione
di una piattaforma programmatica per il futuro governo della Città
e alla costruzione di una lista rappresentativa delle ingenti risorse
umane presenti sul territorio.
Caputi: “Le
dimissioni di Vattimo dovute solo a motivi di salute e di lavoro”
07/10 ''Contesto, protestando energicamente, che i motivi delle dimissioni
da consigliere comunale del prof .Vattimo siano quelli indicati nel
comunicato stampa diffuso ieri, da ritenersi semplicemente calunniosi''.
E' quanto sostiene, in una dichiarazione, il presidente del Consiglio
comunale di San Giovanni in Fiore, Franca Migliarese Caputi. A rendere
note le dimissioni di Vattimo era stata l' associazione ''La voce
di fiore'', che aveva sostenuto la candidatura a sindaco del filosofo,
affermando che lo stesso Vattimo aveva deciso di disimpegnarsi ''dopo
avere constatato la debolezza estrema del tessuto sociale e dello
strapotere incontrollato di una componente politica priva di limiti''.
Il presidente del Consiglio comunale afferma che ''in realta' Vattimo
si e' dimesso, cosi' come ha spiegato nella lettera che mi ha inviato,
esprimendo tra l' altro il suo dispiacere, per ragioni professionali
e di salute. Ha anche assicurato che restera' accanto ai cittadini
di San Giovanni in Fiore e si e' dichiarato disponibile a tutte le
collaborazioni ed iniziative che in qualche modo possano giovarsi
della sua esperienza e della sua competenza. Questa,- aggiunge - e
solo questa, e' stata la comunicazione del prof. Vattimo. Ogni diversa
interpretazione e' frutto di malanimo e di strumentalizzazione nei
confronti dell' Amministrazione comunale. Appare opportuno domandarsi,
dunque, se quando dichiarato nel comunicato stampa diffuso ieri sia
da attribuire al pensiero del prof. Vattimo''.
Sul lavoro ai
disabili è scontro tra Provincia e CDL
07/10 Botta e risposta nell’arco di poche ore tra la Provincia
e la Cdl sul lavoro dei disabili. Infatti in una nota la Provincia
informava che “l, Assessorato al Mercato del Lavoro, di concerto
con la Commissione Tripartita e con il Presidente della Commissione
Lavoro, avv. Vincenzo Adamo, sta conducendo una battaglia strenua
per tutelare i diritti dei disabili, contro una politica governativa
che ha ridotto a zero gli interventi per le categorie protette e che
ha dimezzato i fondi per la Sanità e per le Politiche sociali.
Da parte della Provincia sono stati fatti una serie di interventi,
la compilazione di una graduatoria trasparente, una serie di agevolazioni
e di interventi per le categorie deboli nei Centri per l’Impiego,
corsi di formazione per disabili, progetti di solidarietà per
categorie deboli, ma soprattutto, su richiesta della Commissione Tripartita,
in data 12 Aprile 2005, subito dopo l’emanazione della Finanziaria
2005, che prevedeva la deroga al blocco delle assunzioni per le categorie
protette, la Provincia avviava un’indagine per conoscere quanti
soggetti, pubblici e privati, non ottemperassero all’obbligo
di assunzione di disabili e categorie protette secondo le quote di
legge. Partivano così, in tempi rapidi, le lettere di richiesta
d’informazione ai Comuni, che cominciavano a rispondere in sequenza.
Eppure, nessuna forma di interesse si verificava per l’argomento
da parte del Centro-Destra, né partivano lettere, né
articoli, né interpellanze, né richieste. Successivamente,
l’Assessore Laudadio riferiva in Commissione Lavoro, in presenza
anche di Consiglieri del Centro-Destra, sui risultati di questa indagine,
su richiesta del Presidente di Commissione, avv. Adamo, ricevendone
plauso e condivisione.
Eppure, nemmeno in quella circostanza si manifestava l’interesse
del Centro-Destra per l’argomento disabili, né partivano
lettere, né articoli, né interpellanze, né richieste.
Intanto, la Provincia ha provveduto a mandare agli organi di controllo
i dati in suo possesso, riguardanti tutti i Comuni della Provincia
per gli interventi di competenza.
Ma nemmeno in quella circostanza si è manifestato l’interesse
del Centro-Destra per la situazione dei disabili, né si sono
viste lettere, né articoli, né interpellanze, né
richieste.
Invece, in data 16 Settembre, su richiesta dei Sindacati, si apriva
una vertenza, presso il tavolo provinciale, contro il Comune di Rossano,
reo di aver eluso le norme sull’assunzione delle quote delle
categorie di legge per i disabili, e peraltro il Comune neppure interveniva
nella discussione, nonostante i documentati e reiterati inviti da
parte della Provincia.
A distanza di una settimana dalla flagranza di inadempienza documentata
del Comune di Rossano, ecco risvegliarsi, improvviso, l’interesse
del Centro-Destra per i disabili: partivano, in data 23 settembre,
lettere, articoli, interpellanze e richieste improvvise di dati ed
informazioni su una questione che, per la sua parte, la Provincia
di Cosenza aveva già concluso.
Coincidenza? Interesse a senso unico?
Quel che è certo è che la Provincia di Cosenza, mostrando
l’interesse che tutto il Centro-Sinistra nutre per le categorie
deboli, aveva avviato dopo la Finanziaria e già concluso da
tempo l’indagine che, a scoppio ritardato, il Centro-Destra
ora chiede; ma soprattutto, alla Provincia di Cosenza interessa che
chi viola le norme, soprattutto relative ai cittadini deboli, sia
sanzionato, si tratti di Comuni di Destra o di Sinistra. Invece, dal
Centro-Destra, sono partite lettere, articoli, interpellanze e richieste
solo quando qualcuno ha fatto notare l’inadempienza del Comune
di Rossano. Ogni cittadino, a questo punto, può giudicare la
sincerità di questo interessamento per i disabili a scoppio
ritardato, e trarne le conseguenze”. Immediata la replica della
CDL che contrattacca affermando in una nota dei suoi consiglieri provinciali:
''Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, non faccia
l' azzeccagarbugli e si assuma le sue responsabilita'''. ''La risposta
dell' Amministrazione provinciale sulla grave disapplicazione della
legge 68/99 in materia di avviamento al lavoro dei disabili - sostengono
i consiglieri della Cdl - e' un tentativo di spostare l' attenzione
su una polemica politica che non ci interessa. Non facciamo polemiche
su Cosenza o su Rossano, ma chiediamo all' amministrazione perche'
non ha applicato la legge e perche' non ha inviato la relativa documentazione
sulle inadempienze degli enti locali all'ufficio del lavoro. Due fatti
gravissimi. E' grave il comportamento dell' Amministrazione provinciale
che ha degli obblighi di legge non rispettati. Non avere ottemperato
alle disposizioni di legge significherebbe essere oggetto di conseguenze
politiche serie. Un' amministrazione che da mesi non convoca la tripartita
e che purtroppo dimostra di essere inaffidabile rispetto a procedure
di trasparenza che riguardano il diritto al lavoro per circa 400 disabili.
Ringraziamo il sen. Gentile per la grande attenzione data alla vicenda,
che concerne diritti elementari dei piu' deboli''. Gli esponenti della
Cdl ricordano anche ''che la Finanziaria 2005 prevedeva la deroga
alle assunzioni per i disabili: i fondi c' erano, ma sono stati spesi
per manifestazioni inutili, per convegni che sono costati centinaia
di milioni delle vecchie lire e per autocelebrazioni abbastanza consunte.
La Provincia parla di Corigliano come esempio positivo in materia
di disabil, ma tace sulle barriere architettoniche e sulla politica
urbanistica di quel Comune che esclude i portatori di handicap. Il
centrodestra e' unito e compatto a garanzia dei diritti di lavoratori
disabili, disattesi da un' amministrazione che non ha alcun senso
istituzionale e politico. La Provincia di Cosenza parla sempre di
presunti tagli dalla finanziaria - osservano gli esponenti della Cdl
- ma non dice che le sue risorse finiscono nel...verde. In Calabria
ci sono stati personaggi politici di grande levatura attenti ai problemi
dei portatori di handicap, come Consalvo Aragona (a sinistra), Antonio
Guarasci e Pasquale Perugini, che mai si sarebbe alleato con i comunisti).
Quella tradizione noi pensiamo di poterla umilmente rappresentare
nell' interesse dei meno fortunati, feriti da decisioni assurde''.
Galati (UDC)
“Troveremo i dovuti correttivi sulla legge elettorale”
07/10 ''Le osservazioni del Quirinale trovano la maggioranza sensibile
ed attenta. Nelle prossime ore si troveranno i dovuti correttivi tecnici
per ciascuno dei punti sollevati''. E' quanto ha detto il sottosegretario
alle Attivita' Produttive, Giuseppe Galati, circa la legge elettorale,
nel corso della festa dell'Udc della provincia di Lecce in corso a
Cutrofiano. ''E' del tutto evidente - ha aggiunto - che il proporzionale
incontri il favore di molti partiti, sia di maggioranza che di opposizione
e allora non si capisce l' atteggiamento di parte dell' opposizione,
di quella parte dell' opposizione che ha peraltro sempre invocato
il ritorno ad un sistema proporzionale. E' la fine di una legislatura,
e non l' inizio della prossima, a dover ospitare una modifica della
legge elettorale. Il cambio delle regole del gioco a inizio legislatura
equivarrebbe a un disconoscimento di rappresentanza dei parlamentari
appena eletti ed imporrebbe la via delle dimissioni a coloro che sono
stati precedentemente eletti, proprio per non incrinare il principio
di rappresentanza''. ''La prossima settimana - ha concluso Galati
- voteremo una legge elettorale che, se approvata come ci aspettiamo,
garantira' al Paese quei correttivi di rappresentanza, invocati da
tempo da numerosi partiti di maggioranza e opposizione e che oggi
possono essere finalmente assicurati al Paese''.
Conferenza stampa
dei DS a Vibo sugli LSU/LPU
07/10 L'Unione regionale dei Democratici di Sinistra terra' domattina
Vibo Valentia una conferenza stampa sul provvedimento di stabilizzazione
degli Lsu-Lpu. All'iniziativa parteciperanno i parlamentari Nuccio
Iovene e Marco Minniti; il vice presidente della Regione e segretario
regionale dei Ds, Nicola Adamo, il consigliere regionale Brunello
Censore, il segretario della federazione di Vibo Valentia, Franco
De Luca, ed il componente della segreteria regionale dei Ds, Pino
Tassi. ''Governo e maggioranza - e' scritto in una nota - hanno approvato
nei giorni scorsi al Senato il decreto legge n. 163 del 17 agosto
2005 all' interno del quale e' contenuta la norma per la stabilizzazione
dei Lavoratori socialmente utili della sola citta' di Catania, il
cui sindaco e' Scapagnini, medico personale di Berlusconi. Gli emendamenti
presentati dal Sen. Iovene e dagli altri parlamentari dell' Unione
tesi ad estendere i benefici a tutte le regioni meridionali ricadenti
nell' obiettivo 1, e quindi anche alla Calabria, sono stati respinti,
nel silenzio piu' totale dei parlamentari calabresi del centrodestra,
lasciando cosi' cadere l' appello che il vicepresidente della Giunta
regionale, Nicola Adamo, aveva lanciato questa estate. Per i parlamentari
del centrodestra abituati alle leggi ad personam gli Lsu/Lpu calabresi
sono diversi da quelli di Catania e non meritano quindi di uscire
dal precariato e avere una opportunita' di lavoro in grado di assicurare
loro un futuro''.
Avviso di Garanzia
a Dima per truffa alla UE: reazioni dei politici
07/10 ''Piena, convinta ed affettuosa solidarieta''' al coordinatore
regionale di An, Giovanni Dima, coinvolto in un' inchiesta avviata
dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, e' stata espressa dall'
assemblea degli iscritti del circolo di An ''La compagnia dell' anello''.
''La correttezza morale ed umana di Giovanni Dima - e' detto in una
nota sottoscritta dal presidente del circolo, Donato Malvasi - e'
sempre stata fuori discussione. Lo confermano 30 anni di apprezzato
impegno politico spesi in Calabria ed in provincia di Cosenza. Siamo
convinti che il prosieguo delle indagini mettera' in evidenza l' estraneta'
di Dima ai fatti contestati''. Solidarieta' a Dima e' stata espressa
anche dal capogruppo di Alleanza nazionale nel Consiglio comunale
di Catanzaro, Luigi Dattilo. ''Sono convinto - ha detto Dattilo -
che gli sviluppi dell' inchiesta dimostreranno la piena estraneita'
di Giovanni Dima. Confido, infatti, sull' operato della magistratura
e sono chiaramente convinto dell' assoluta onesta' di Dima nello svolgimento
del suo impegno politico come assessore regionale''. Anche il commissario
della federazione provinciale di Catanzaro di An, Wanda Ferro, ha
espresso ''piena solidarieta''' a Dima. ''Ci e' stato di grande conforto,
comunque - aggiunge - apprendere che il presidente di An, Gianfranco
Fini, ha espresso la propria solidarieta' a Dima, invitandolo a proseguire
il proficuo lavoro fino ad oggi svolto nel suo mandato di coordinatore
regionale. La stessa esortazione gli rivolgiamo noi, con la conferma
del rinnovato impegno a collaborare nel suo lavoro per il rilancio
dell' azione politica di Alleanza nazionale su tutto il territorio
regionale''.
I Senatori Bevilacqua e Meduri ''Esprimiamo la nostra solidarieta'
al coordinatore regionale della Calabria di An, Giovanni Dima, che
ha ricevuto un avviso di garanzia nella qualita' di assessore regionale
all' Agricoltura nella passata consiliatura''. ''Ribadendo la fiducia
nella magistratura - proseguono Bevilacqua e Meduri - siamo certi
che Dima sapra' dimostrare la sua assoluta estraneita' alle accuse
rivoltegli''. Fiducia di Scopelliti: Il sindaco di Reggio Calabria
Giuseppe Scopelliti, ha espresso solidarieta' al coordinatore regionale
di Alleanza nazionale, Giovanni Dima, coinvolto in un' inchiesta su
una presunta truffa ai danni dell' Unione Europea. Scopelliti, nel
ribadire la propria ''fiducia nell' operato della magistratura'',
si dice convinto ''dell' estraneita' di Dima, certo che la vicenda
possa concludersi in tempi brevi, allontanando cosi' ombre e sospetti
nei confronti di un esponente politico che continua ad essere impegnato
nella soluzione dei problemi che affliggono la Calabria''.
Informazione
di garanzia all’ex assessore all’agricoltura della Calabria,
Giovanni Dima, indagato per associazione
a delinquere e truffa alla UE. "Sono estraneo ai fatti".
Ministro Alemanno: "L'inchiesta chiarirà i dubbi"
E’
l’on. Michele Ranieli il parlamentare dell’UDC indagato
sull’inchiesta sanità a Vibo.
“Sono assolutamente estraneo ai fatti”
PSE Lista-Mancini:
“Con Prodi per attuare la discontinuità”
06/10 Presieduto dal coordinatore del partito Salvatore Magarò,
si è riunito il gruppo consiliare di Cosenza del Pse-Lista
Mancini per trarre un bilancio rispetto all'attività condotta
sul territorio dal movimento in vista dell'appuntamento con le Primarie
che impegneranno le forze del centrosinistra il prossimo 16 ottobre.
Il Pse-Lista Mancini sta sostenendo con convinzione la candidatura
di Romano Prodi che potrà garantire al Paese una guida autorevole,
forte e competente. Dirigenti, militanti e simpatizzanti del movimento
della città e della provincia, il prossimo 16 ottobre si recheranno
nei seggi allestiti sul territorio per lo svolgimento delle Primarie
per esprimere il proprio voto in favore di Romano Prodi. Il Pse-Lista
Mancini è impegnato, insieme a Prodi e alle altre forze di
centrosinistra, nel proporre politiche che siano in netta discontinuità
rispetto a quelle portate avanti dal centrodestra in ogni settore:
da quello dello sviluppo a quello della solidarietà, da quello
della valorizzazione delle risorse ambientali a quello delle politiche
occupazionali e del lavoro, della sicurezza e della giustizia. La
sfida del centrosinistra deve essere lanciata sulle grandi questioni
dell'innovazione, della formazione e della ricerca, puntando anche
ad una maggiore attenzione verso il Mezzogiorno. In quest'ottica i
dirigenti del Pse-Lista Mancini proseguiranno nel loro impegno a sostegno
di Romano Prodi, partecipando assieme al deputato Giacomo Mancini,
a numerose manifestazioni in programma nei prossimi giorni in diversi
comuni della provincia di Cosenza.
Costituito a
Rende il Comitato Prodi. Alle 11 presentazione al Museo del Presente
06/10 Venerdì mattina alle ore 11, presso il Museo del Presente
di Rende, il Comitato Prodi, costituito anche nella città d’oltre-Campagnano,
presenterà alla stampa e alle tv data, programma, iniziative
e modalità con cui, anche nell’importante comune dell’area
urbana cosentina, si procederà allo svolgimento delle primarie,
indette dall’Unione per rafforzare la leadership del suo candidato
alle prossime elezioni politiche nazionali. “L’occasione
delle primarie, finora unico esempio in Italia – si legge in
una nota degli organizzatori- rappresenta un grande momento di partecipazione
democratica dal basso ed è anche uno strumento di coinvolgimento
sincero per quanti, soprattutto i giovani, fanno grande fatica a riconoscersi
nei partiti e nelle forze politiche attuali”. “Per questo
motivo -conclude la nota- rivolgiamo un appello accorato a quanti
hanno sinceramente a cuore il dibattito e il confronto democratico,
a non starsene dalla finestra, coinvolgendosi in un’iniziativa
che, pur non essendo la panacea per tutti i limiti del nostro sistema
democratico, rappresenta sicuramente un tentativo a cui guardare con
speranza e simpatia”.
A Lamezia attivo
regionale del PDCI con Tripodi e Soffritti
06/10 Venerdi' 7 ottobre ore 16.30 presso L’Hotel LAMEZIA di
Lamezia Terme, - avvisa una nota del PDCI- “si svolgerà
l' Attivo Regionale del Partito dei Comunisti Italiani per discutere
sul seguente ordine del giorno: La Situazione Politica, Le Primarie
Dell'unione e le iniziative del Pdci. La relazione introduttiva sarà
svolta dal compagno MICHELANGELO TRIPODI (Segretario Regionale del
PdCI). Concluderà i lavori il compagno ROBERTO SOFFRITTI (Segreteria
Nazionale PdCI)”.
Gianni Vattimo
si dimette da consigliere a San Giovanni in Fiore
06/10 Il filosofo Gianni Vattimo si e' dimesso dalla carica di consigliere
comunale a San Giovanni in Fiore. Vattimo, nelle elezioni amministrative
del 3 aprile scorso, si era candidato a sindaco, sostenuto da una
lista civica promossa da un gruppo di giovani del centro della Sila
cosentina. Vattimo, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio
comunale, Franca Migliarese Caputi, dei Ds, ha detto di avere deciso
di dimettersi ''dopo avere constatato la debolezza estrema del tessuto
sociale e dello strapotere incontrollato di una componente politica
priva di limiti. E' impossibile condurre a San Giovanni in Fiore -
ha concluso il filosofo - una politica di sana ingegneria sociale
fondata sui servizi e sulla garanzia dei diritti''.
Bianchi (DL)
“Il Mezzogiorno mai messo in agenda dal Governo”
06/10 ''I dati Istat sulla poverta' dimostrano clamorosamente come
non solo il Mezzogiorno non sia mai stato nell' agenda di questo governo,
ma sia addirittura finito nel dimenticatoio''. A sostenerlo e' Dorina
Bianchi, deputato della Margherita. ''Non stupisce ma rammarica -
prosegue Bianchi - che, alla luce della politica dissennata perpetrata
in quasi cinque anni da questo governo, la Calabria detenga il terzo
posto, preceduta da Basilicata e Sicilia, per maggior numero di poveri.
Ma a colpire ancor di piu' e' il dato drammatico dell' aumento della
poverta' tra le giovani coppie nel Sud''. Per la parlamentare della
Margherita ''di questo passo, senza politiche per il Welfare e di
sostegno alle famiglie, sempre piu' giovani saranno meno incentivati
a lasciare le proprie famiglie, o peggio ancora, il rischio e' che
possa aumentare un altro preoccupante fenomeno che coinvolge la Calabria
e il Sud: l'emigrazione verso Nord. Di fronte a questa gravissima
situazione - conclude Bianchi - il governo reagira' come ha sempre
fatto da circa cinque anni a questa parte: propaganda, false promesse
e leggi ad personam. Per fortuna ancora per poco''.
Colosimo (AN)
“Imbarazzante la presenza di Bobo Craxi alla festa dell’Unità”
05/10 ''Passi per la giovane deputata eletta dalla Cdl va ad incontrare
Prodi, ma che il figlio di Bettino Craxi, eletto al parlamento grazie
ad un collegio blindato in Sicilia del centrodestra, partecipi alla
festa dell'Unita', dove pochi anni fa campeggiavano le foto a bersaglio
del papa', e' un fatto imbarazzante''. E' quanto sostiene in una nota
l'ex parlamentare di An, Elio Colosimo. ''Si tratta - ha aggiunto
- di un fatto che ferisce la verita' storica e significa solo una
scelta di opportunismo personale. La destra ha sempre rispettato Craxi
mentre il Pds ne decreto' la fine politica''. ''Pensare che non ci
sia memoria storica - ha concluso Colosimo - e' profondamente sbagliato''
Napoli (AN) “Sul
rapporto della Prefettura di Vibo intervenga il Ministo”
05/10 L'intervento del Ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, e'
sollecitato dalla vice presidente della commissione parlamentare antimafia,
Angela Napoli, sulla vicenda delle presunte infiltrazioni mafiose
e anomalie nella gestione della Provincia di Vibo Valentia. Recentemente
e' stata diffusa la notizia secondo la quale ''al termine delle verifiche
amministrative - scrive Angela Napoli in una interrogazione al Ministro
dell'Interno - condotte negli Uffici della Provincia di Vibo non sarebbero
emersi elementi tali da poter ipotizzare la richiesta di una Commissione
d'Accesso agli atti della Giunta Provinciale; le notizie sarebbero
tratte da un rapporto ''riservato'' del Prefetto di Vibo Valentia
diretto al Ministro dell'interno sul caso 'Provincia Vibo'''. ''Il
rapporto in questione - prosegue Napoli nell' interrogazione - escluderebbe
ogni tipo di anomalie nella gestione dell'Amministrazione Provinciale
e di collusioni mafiose nelle presenze all'interno del Consiglio e
dell'Amministrazione stessa; se i contenuti di alcuni articoli di
stampa corrispondono al vero, evidenziano una palese fuga di notizie
di un documento riservato della massima Istituzione dello Stato nella
provincia di Vibo Valentia che, pertanto, avrebbe violato i principi
del proprio Ufficio''.
Donnici a Di
Pietro: “Smorzare i toni delle polemiche dentro IDV e desistere”
Si è riunito a Roma, alla presenza dell’assessore regionale
al Turismo della Calabria, Beniamino Donnici, il vertice di Partecipazione,
l’area del dissenso interno dell’Italia dei Valori, che,
dopo l’assemblea del 24 settembre a S. Sepolcro, ha analizzato
la situazione del partito e programmato ulteriori importanti iniziative.
“Si è preso atto – si legge in una nota diffusa
al termine dell’incontro – della persistente chiusura
ad ogni forma di dialogo e di confronto interno da parte di Antonio
Di Pietro e dell’attuale gruppo dirigente di Italia dei Valori.
Infatti, ad oggi, non si è dato esito alla richiesta di incontrare
una delegazione dell’assemblea di S. Sepolcro, che avrebbe formalmente
consegnato il documento approvato nel quale si chiede l’avvio
della fase democratica del partito, attraverso la convocazione del
1° congresso nazionale definendo, nelle more, le regole atte a
garantire la presenza negli organismi di partito di tutte le componenti
e il corretto e leale confronto tra di esse. Davanti a questo ingiustificato
e autolesionista ostracismo, in coerenza con la volontà assembleare,
si procederà a convocare per il prossimo 5 novembre, in Calabria,
una seconda grande convention dell’ area e, a quel punto, in
mancanza di segnali positivi ci saranno tutti gli elementi per procedere
alla valutazione della situazione e alle determinazioni conseguenti”.
“Il nostro senso di responsabilità – ha dichiarato
Donnici al termine della riunione – in una fase in cui Di Pietro
insiste nella sua candidatura alle primarie dell’Unione ci impone
di abbassare i toni della polemica. Sanciamo una tregua fino al 18
ottobre per riprendere il giorno dopo un confronto che, per quanto
ci riguarda, sarà franco e determinato. Tuttavia, per le primarie,
l’auspicio è che ci ripensi ancora e, davanti ai rischi
di un risulto negativo, trovi la forza e la saggezza per desistere,
desistere, desistere”.
Iovene (DS) “I
precari LSU/LPU della Calabria sono penalizzati”
05/10 ''Per Berlusconi e il centrodestra gli Lsu calabresi sono diversi
da quelli di Catania''. E' quanto afferma Nuccio Iovene senatore dei
DS secondo cui ''governo e maggioranza hanno approvato oggi in Senato
il decreto legge n. 163 del 17 agosto 2005 all' interno del quale
e' contenuta la norma per la stabilizzazione dei Lavoratori socialmente
utili della sola citta' di Catania, il cui sindaco e' Scapagnini medico
personale di Berlusconi''. ''Gli emendamenti presentati dal sottoscritto
e dagli altri parlamentari dell' Unione tesi ad estendere i benefici
a tutte le regioni meridionali ricadenti nell'obiettivo 1, e quindi
anche alla Calabria - sostiene Iovene - sono stati respinti nel silenzio
piu' totale dei parlamentari calabresi del centrodestra, lasciando
cosi' cadere l'appello che il vicepresidente della Giunta regionale
Nicola Adamo aveva lanciato questa estate. Per i parlamentari del
centrodestra abituati alle leggi ad personam gli Lsu calabresi - prosegue
Iovene - sono diversi da quelli di Catania e non meritano quindi di
uscire dal precariato e avere una opportunita' di lavoro in grado
di assicurare loro un futuro''. Per Iovene ''quello dei lavoratori
socialmente utili e' un problema molto serio e rilevante, che riguarda
gran parte delle regioni meridionali e delle loro citta'. Proprio
per questo sarebbe stato giusto affrontarlo complessivamente trovando
il modo di stabilizzare migliaia di lavoratori socialmente utili che,
in questi anni, hanno continuato a prestare presso gli enti locali
la loro attivita' e hanno raggiunto eta' anche avanzate senza una
prospettiva ne' di stabilizzazione, ne' di pensione''. ''Nel mio intervento
in Aula questa mattina - aggiunge Iovene - ho chiesto ai colleghi
della maggioranza eletti nelle regioni meridionali (e in particolare
a quelli eletti in Calabria) di dare un segno di responsabilita' nei
confronti di migliaia di lavoratori di Calabria, Campania, Puglia
e delle altre regiono meridionali. Purtroppo questa segnale di responsabilita'
non e' arrivato: dai banchi del centrodestra non si e' udita una parola
ne' si e' visto un voto. Ancora una volta gli eletti del centrodestra
in Calabria si sono presentati allineati e coperti al volere di Berlusconi
e contro gli interessi della Calabria''.
''Mi dispiace che il collega, senatore Nuccio Iovene, non si sia accorto
che ho votato il suo emendamento sulla legge che stabilizza gli Lsu.
Non e' vero che nessun altro oltre il medesimo collega Iovene abbia
votato in favore dei giovani calabresi''. E' quanto sostiene in una
nota il senatore di An Renato Meduri. ''Sfortunatamente abbiamo perso
- ha aggiunto - ma la Calabria e la sua gente vengono prima di qualunque
altro interesse. Non e' vero, dunque, che a perorare la causa dei
giovani Lsu calabresi sia stato solo il collega dei Ds al quale peraltro
do' atto della passione con la quale si e' battuto per questi lavoratori''.
Le
Regioni del sud levano gli scudi contro la finanziaria. Il
6 andranno da Montezemolo. Interventi
di Loiero, Bassolino, Vendola, Del Turco. Secondo
Eurispes si arriva ad un aumento delle tasse del 10.6%
Cdl Provinciale:
“Confermate le preoccupazioni sull’inadempimento del diritto
al lavoro per i portatori di handicap”
04/10 “Le parole dell'assessore Donatella Laudadio circa l'applicazione
della legge n. 68 del '99 (collocamento obbligatorio dei disabili
negli enti locali) hanno confermato la fondatezza della nostra denuncia”.
Lo affermano in una nota i Consiglieri Provinciali: Mimmo Barile,
Piercarlo Chiappetta e Gianfranco Ponzio. “L'assessore –
proseguono i consiglieri alla Provincia della CDL - ha , infatti,
ammesso l'esistenza di un grave problema circa il mancato rispetto
del diritto al lavoro dei portatori di handicap: diversi comuni -
ha affermato in una recente intervista l'assessore Laudadio -, tra
cui quello di Cosenza, sono inadempienti per quanto concerne l'assunzione
dei diversamente abili ed addirittura hanno omesso di effettuare la
obbligatoria comunicazione delle quote di portatori d'handicap da
collocare ogni anno. Considerato che la Provincia è in materia
organo di gestione, è gravissimo che tuttora non si abbia della
situazione un quadro completo e solo in seguito alla denuncia dei
Consiglieri Barile, Chiappetta e Ponzio, sia stata attivata la procedura
di controllo prevista. Tutto questo succede a distanza di anni dalla
promulgazione della legge. Ci chiediamo come mai il sacrosanto diritto
al lavoro di queste categorie protette - per come ha affermato lo
stesso assessore Laudadio - sia stato ignorato dalla Giunta Acri avviando
solo un generico screening. In altre parole la Provincia è
stata a guardare: vorremmo capire perché e nell'interesse di
chi. E perché non sono state avviate da parte degli organi
competenti le attività sanzionatorie che la norma prevede.
E' uno strano welfare quello che la sinistra intende difendere visto
che nega il diritto al lavoro dei disabile quando finche la finanziaria
2005 del Governo Berlusconi ha confermato, in deroga al blocco delle
assunzioni negli uffici pubblici, la tutela di questo diritto. Su
questa vicenda che abbiamo denunciato, apprezziamo la sincerità
disarmante dell'Assessore Laudadio che solo oggi s'è attivata,
ma ci impressiona questo assordante silenzio-complice dei partiti
della sinistra e dei sindacati. Forse che gli invalidi siano davvero
figli di un Dio minore? Su questo ci sentiamo di condurre fino in
fondo una battaglia di chiarezza e di civiltà. Se coperture
istituzionali su questa vicenda ci sono state noi intendiamo portarle
alla luce fuori dalla logica dei piccoli interessi di partito. Per
questo chiediamo All'assessore Laudadio che ne è Presidente
di convocare con urgenza la Commissione Tripartita, allargata alla
partecipazione dei consiglieri provinciali, con un unico punto all'ordine
del giorno per verificare le inadempienze e le disponibilità
dei posti di lavoro assegnati ai disabili in Comuni ed Enti. Sin da
ora annunciamo la nostra presenza ai lavori della Commissione. Tutto
ciò per avviare una vera tutela di categorie protette che è
dovere morale salvaguardare nel loro inserimento nel mondo del lavoro”.
Pappaterra al
question time chiede informazioni sull’affidamento di tratte
della A3
04/10 Per iniziativa del deputato socialista Mimmo Pappaterra la
Camera dei deputati discutera' del paventato affidamento a societa'
partecipate di tratti stradali ed autostradali di competenza dell'
Anas. Il problema sara' sollevato nel corso del Question - Time che
sara' trasmesso in diretta sulle reti RAI giovedì 5 alle ore
15.00 nel corso del quale il parlamentare dello Sdi chiedera' al Governo
di chiarire quali iniziative intende assumere rispetto alle preoccupazioni
dei lavoratori dell' Anas ''fortemente contrari allo spacchettamento
e all' esternalizzazione dei compiti e dei ruoli dell' Anas che potrebbero
dar luogo senza precise garanzie a seri rischi di tenuta occupazionale
ed aggravio dei costi derivante dall' introduzione del pedaggio reale
in alcuni tratti dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria''. Pappaterra
fara' altresi' presente nel corso del Question Time il rischio che
venga meno l' unita' della rete stradale nazionale oggi in capo all'
Anas che verrebbe compromessa dal fatto che mentre una parte del patrimonio
viario nazionale suscitera' senza dubbio l' interesse di grandi gruppi
finanziari interessati ad acquisire a basso costo la parte piu' significativa
della rete viaria nazionale, in altre realta' del paese come il Mezzogiorno
e la Calabria in particolare si potrebbe verificare l' opposto stante
una rete infrastrutturale ancora da terzo mondo. In assenza di un
chiaro quadro di garanzie per i lavoratori e per l' unita' della rete
stradale nazionale - conclude Pappaterra - questo progetto di privatizzazione
rischia di apparire come l' ennesima fallimentare operazione di finanza
creativa inventata in questi anni dall' attuale Ministro dell' Economia
che gravi danni ha prodotto al bilancio del nostro paese.
Riunione dell’Unione
a San Demetrio Corone
04/10 I responsabili sezionali Sdi, Ds e Margherita, i cui rappresentanti
si sono incontrati qualche settimana fa per concordare i regolamenti
di autodisciplina e di svolgimento della campagna elettorale per le
primarie del 16 ottobre, hanno indetto un secondo incontro allargato
ad altri partiti del centro-sinistra. Vi hanno preso parte Adriano
Sarpa e Demetrio Scura in rappresentanza dei Ds, Angela De Marco e
Cosimo Mauro per i Sdi Giuseppe Liguori e Adriano Mazziotti della
Margherita, Leonardo De Simone per il Pdc, Angelo Luzzi di Italia
dei Valori e Adriano D' Amico, Damiano Fusaro, Francesco Marchiano'
e Damiano Cozzolino per Rifondazione. Presente anche il primo cittadino,
sen. Cesare Marini. E' stato concordato di preparare un manifesto
comune con cui spiegare alla cittadinanza lo scopo della campagna
elettorale promossa dai partiti dell' Unione: indicare il futuro candidato
del centro-sinistra alla Presidenza del Consiglio nelle elezioni politiche
del 2006. Decisa anche la costituzione di due seggi, uno a S. Demetrio
centro, l' altro nella frazione piu' popolosa, Macchia Albanese. La
loro costituzione avverra' la mattina di domenica 16, prima delle
operazioni di voto. Ciascun seggio sara' composto da due scrutatori
e un presidente che nominera' il segretario.
Laratta (DL)
“Le primarie sono una sfida di democrazia”
04/10 ''Le primarie sono una sfida di democrazia che va raccolta
e vinta. Occorre impegnarsi con convinzione. C' e' ancora scarsa informazione
e conoscenza dell' evento. La nostra base, dunque, deve mobilitarsi
tutta''. Lo ha detto il vicesegretario regionale della Margherita,
Franco Laratta, intervenendo a Rende ad un incontro svoltosi al Centro
Roberta Lanzino. ''Non dobbiamo perdere questa occasione - ha aggiunto
Laratta - ed e' necessario dunque che la base del nostro partito,
come quella dei Ds e dei socialisti, si senta motivata e coinvolta
nel far conoscere agli elettori l' importanza di sostenere Romano
Prodi quale candidato premier di tutta l' Unione. Prodi deve uscire
rafforzato dalle primarie del 16 ottobre perche' piu' forte sara'
Prodi e piu' forte sara' il futuro governo del Paese e la sua leadership''.
Laratta ha anche ricordato come ''il centrosinistra, pur senza molti
mezzi finanziari e potendo contare solo su volontari e quadri del
partito, e' impegnato in una serie di appuntamenti sul territorio.
Molte sono le iniziative e i dibattiti organizzati dai partiti. Non
avverto, pero', una forte sensibilita' della societa' civile, delle
associazioni e di quanti, pur essendo fuori dalle organizzazioni dei
partiti, rappresentano un valido supporto a sostegno delle primarie,
che rappresentano un momento di alta democrazia che non possiamo sciupare.
Per questa ragione e' necessario in questi ultimi giorni raddoppiare
gli sforzi per sapere ai cittadini dove e come si vota e perche' e'
importante sostenere Romano Prodi''.
Napoli (An) “Esterrefatta
dagli esiti degli accertamenti del Prefetto di Vibo”
04/10 ''Apprendo da notizie di stampa che il prefetto di Vibo Valentia
Mario Tafaro avrebbe inviato al ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu
un rapporto assolutorio nei confronti del presidente della Provincia,
Gaetano Ottavio Bruni, e della sua amministrazione, rispetto alle
denunce di infiltrazioni mafiose e di gravissime illegittimita' commesse
all' interno dello stesso ente''. E' quanto sostiene in una nota la
vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli.
''Illegittimita' - ha aggiunto - che a piu' riprese ho avuto modo
di denunciare allo stesso prefetto e sulle quali la Direzione distrettuale
antimafia di Catanzaro ha da tempo avviato un' inchiesta. Se tale
notizia rispondesse al vero, rimarrei assolutamente esterrefatta.
Rimango allibita di fronte ad una simile risultanza anche in considerazione
del fatto che certe situazioni all' interno dell' amministrazione
provinciale sono alla luce del sole, in alcuni casi anche acclarate
nell' ambito d' importanti inchieste giudiziarie. Una determinazione
simile, da parte di un prefetto che dovrebbe rappresentare la massima
espressione della presenza dello Stato sul territorio e che inspiegabilmente
ha gia' lasciato trapelare il messaggio che una delle cosche piu'
potenti della 'ndrangheta calabrese quale quella dei Mancuso eserciti
il suo dominio esclusivamente nel piccolo paese di Nicotera, mi lascerebbe
assolutamente esterrefatta''. ''Di fronte all' assurdita' di certe
possibili determinazioni - ha concluso Napoli - chiedo sia al presidente
della Provincia Bruni, sia al prefetto Mario Tafaro di querelarmi,
vista la pesantezza delle mie denunce. Almeno di fronte alla magistratura
riusciremo a fare definitivamente chiarezza rispetto ad una situazione
offensiva per lo Stato e le sue istituzioni''.
Allarme occupazione
dalla Margherita di Castrovillari
04/10 La Margherita di Castrovillari, in provincia di Cosenza, in
una lettera ai presidenti della regione Calabria e della Provincia
di Cosenza, lancia l'allarme occupazione. A manifestare questo disagio
all'interno del comprensorio di Castrovillari, e' il capogruppo della
Margherita in seno al comune Domenico Donato. ''Nel nostro comprensorio,
purtroppo, in questi ultimi giorni - scrive Donato - si sta verificando
un'incresciosa situazione per quanto riguarda l'occupazione ed il
mantenimento degli attuali posti di lavoro. Infatti la perdurante
crisi della Pollino S.p.a., societa' a capitale misto,e la minacciata,
imminente chiusura della centrale elettrica del Mercure, stanno creando
panico e preoccupazione fra le popolazioni di Castrovillari e del
nostro territorio, nonche' apprensione fra i lavoratori interessati
e le loro famiglie''. A giudizio di Donato, ''non e' concepibile che
in un'area gia' funestata dalla disoccupazione e da un' endemica crisi
economica si possano ipotizzare un decremento dei livelli occupazionali
o pericoli di trasferimento per coloro gia' occupati ed impossibilitati
a continuare il loro servizio nel luogo d'origine o di attuale residenza,
con gli inevitabili, gravi disagi per le famiglie''. ''Si rende, quindi,
opportuno, urgente ed indifferibile - scrive Donato - un Vostro intervento,
possibilmente sinergico, affinche' le problematiche evidenziate possano
trovare,al piu' presto un'idonea soluzione. Come Uomini del Centrosinistra
abbiamo l'inderogabile obbligo, che ci distingue dall'altra coalizione,di
essere vicini ai deboli e nella fattispecie a questi lavoratori che
vedono sfumare le loro speranze future nonche' alle sorti di questo
territorio gia' in passato pesantemente penalizzato''.
Galati (Udc):
“Più ricerca e più innovazione per dare competitività”
04/10 ''Occorre piu' ricerca e piu' innovazione per dare competitivita'
alle imprese italiane. Con questi due nuovi bandi rinnoviamo il sostegno
allo sviluppo delle imprese Ict del Paese''. Cosi' Giuseppe Galati,
Sottosegretario alle Attivita' Produttive, in occasione della presentazione
dei nuovi bandi per progetti di innovazione digitale, predisposti
dal Ministero delle Attivita' Produttive di concerto con il Ministero
per l'Innovazione e le Tecnologie, in corso a Milano nella sede di
Assolombarda. ''Grazie ai bandi presentati oggi - spiega Galati -
sono stati stanziati 630 milioni di euro: 360 milioni per il settore
hi-tech e 270 milioni per lo sviluppo dei distretti Ict. I bandi,
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 13 settembre, sono destinati
a imprese, pmi, consorzi e centri di ricerca, che presentino progetti
di sperimentazione e realizzazione di nuovi prodotti e processi aziendali,
mediante l'utilizzo di applicazioni informatiche innovative''. ''Queste
iniziative - prosegue il Sottosegretario - ricadono nel segmento dei
cosiddetti 'bandi tematici', un'area per la quale, nel solo anno 2005,
prevediamo di assegnare circa un miliardo di euro. Ci aspettiamo,
pertanto, un'alta partecipazione delle imprese, perche' la competizione
deve gia' partire nella fase di presentazione dei progetti. E faremo
di tutto - conclude Galati - per dare la massima diffusione e conoscenza
di tali bandi''.
Prodi
a Cosenza: "Cambiare la legge elettorale
in corsa è come truccare una gara in vista del traguardo"
Tripodi (PDCI)
“Dopo le primarie serve l’assemblea degli stati generali
del centrosinistra”
03/10 “Convocare, dopo le ‘primarie’ del 16 ottobre,
una nuova assemblea degli ‘Stati Generali’ del centrosinistra
che, confermando la validità del modello partecipativo che
abbiamo sperimentato con successo in occasione della scelta del candidato
Loiero, stabilisca alcuni punti programmatici prioritari da attuare
per dare nuovo slancio alla Giunta e alla coalizione in vista delle
elezioni Politiche”. È una delle proposte organizzative
avanzate dal segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi,
che, nell’intervento tenuto al Seminario Programmatico dell’Unione
svoltosi a Santa Trada, ha lanciato l’idea di tenere a Lamezia
Terme un’altra grande assemblea democratica ad un anno esatto
da quella in cui venne designato Loiero. “La finanziaria del
governo Berlusconi e la Devolution imposta da Bossi -ha spiegato Tripodi-
rappresentano una sorta di attacco finale, che il centrodestra sferra
contro le regioni del Sud, a cui tutto il centrosinistra calabrese
ha il dovere di rispondere mettendo in campo un’azione di forte
denuncia e misure di governo incisive per il sostegno agli enti locali
e la tutela dell’intera società calabrese. Mai come in
questo momento, quindi, serve che il metodo del confronto, del dialogo
e della partecipazione diventi pratica politica organizzata e stabile
affinchè, attraverso il coinvolgimento del sindacato, della
società civile e degli amministratori, venga indirizzi dell’azione
del governo regionale siano il frutto di percorsi discussi e condivisi”.
Per il segretario del PdCI la cultura politica democratica cui si
ispira la coalizione può fare in modo che ‘questo metodo
che valorizza tutti i soggetti che si riconoscono nell’Unione
vada oltre la contingenza e diventi l’impronta definitiva di
tutto il percorso politico che abbiamo davanti perché, visto
il grande lavoro che stiamo affrontando, e considerate le tante sfide
aperte per il rinnovamento della regione, nessuno può ritenere
che la questione del governo possa essere un fatto riservato esclusivamente
alla Giunta o tutt’al più alla maggioranza consiliare,
il che sarebbe tutto il contrario dell’idea di governo collegiale
ed allargato che noi abbiamo e che dobbiamo impegnarci a realizzare
superando le evidenti resistenze che tentano di bloccare una tale
innovazione’. Sul piano programmatico, Tripodi, oltre a rilanciare
la questione del ‘no’ al ponte e l’esigenza di concentrare
ogni sforzo per avviare una nuova fase di sviluppo dell’area
di Gioia Tauro, ha individuato due grandi campi di interventi in cui
la Giunta regionale deve programmare con tempestività misure
straordinarie. ‘Occorre concentrare ogni sforzo per una politica
di sviluppo che riduca considerevolmente la disoccupazione e interventi
nel settore delle politiche sociali che aggrediscano la piaga della
povertà in Calabria. Proponiamo, ad esempio, che l’aumento
dello 0,5 % dell’Irpef disposto dal passato Consiglio regionale
venga automaticamente investito, assieme ad altre risorse, per la
lotta alla disoccupazione e al lavoro precario’. Tripodi ha
sostenuto la necessità di ‘non disgiungere le politiche
contro le emergenze regionali, dalle politiche per l’innovazione
e la modernizzazione della Calabria che, di concerto col sistema universitario,
dobbiamo portare avanti in un’ottica di insieme che, ad esempio,
ci deve guidare per la spesa ottimale dei 700 milioni di euro di fondi
europei che, dopo i gravi ritardi accumulati dalla passata Giunta
regionale, almeno in parte possiamo recuperare attraverso una rimodulazione
delle misure con l’individuazione di alcuni assi portanti prioritari
per evitare il disimpegno automatico delle risorse’. Il segretario
regionale del PdCI ha poi affrontato il nodo del costo della politica,
inserendo nel dibattito la proposta lanciata la scorsa settimana dalla
segreteria regionale dei Comunisti Italiani. ‘Proponiamo l’abrogazione
della legge regionale con cui nella passata legislatura venne aumentata
l’indennità dei consiglieri regionali ‘ ha rimarcato
Tripodi - e, nel quadro di un intervento di moralizzazione del sistema
politico della regione più povera d’Italia, chiediamo
che si introduca una norma che stabilisce che i compensi delle figure
apicali degli enti sub-regionali non possono superare il 50 % dello
stipendio di un consigliere regionale’. A commento dei risultati
del seminario, Tripodi ha rivolto un forte apprezzamento per il lavoro
svolto dal coordinatore regionale dell’Unione, Marco Minniti,
‘al quale va riconosciuto l’importante merito di aver
voluto dare un’ opportuna scossa alla coalizione in vista delle
prossime scadenze elettorali, proponendoci un metodo di lavoro incentrato
su una riflessione puntuale e ampia che qualifica ulteriormente in
senso democratico il ruolo di un gruppo dirigente che i calabresi
hanno voluto al governo della regione’.
Convegno della
Margherita a Belvedere
03/10 “La Margherita forza centrale per un progetto di governo
regionale”. È il tema dell’incontro che si terrà
martedì 4 ottobre, con inizio alle ore 18 presso l’albergo
“La Castellana” di Belvedere Marittimo (Cosenza). Introdurrà
i lavori il sindaco Mauro D’Aprile, coordinerà l’ex
consigliere regionale Giuseppe Mistorni. Sono previsti gli interventi
di Mario Pirillo, assessore regionale alle politiche agricole e forestali,
Mario Maiolo, consigliere regionale e Franco Bruno, segretario regionale
della Margherita. L’organizzazione è stata affidata al
consigliere comunale Nicola Riente. Le tematiche che saranno affrontate
riguarderanno le primarie, la margherita come alternativa democratica
nel paese, diritto alla salute e compatibilità economica, “focus”
sulla Calabria: la politica regionale, spazio giovani: i talenti calabresi
per il futuro dell’Italia, Sviluppo sicurezza e legalità.
Chiarella (Patto)
“No al proporzionale”
03/10 Il consigliere regionale Egidio Chiarella ha rappresentato
i Liberaldemocratici della Calabria al congresso regionale dei riformatori
sardi nella citta' di Cagliari, nelle giornate di sabato e domenica
scorsi. Chiarella nel suo intervento ha espresso la sua contrarieta'
alla legge elettorale proporzionale, che concentra ancora di piu'
il potere ''delle scelte'' dei candidati sul tavolo romano; nello
stesso tempo, condividendo il taglio degli stipendi degli amministratori
a vali livelli, quindi anche quelli regionali, ha protestato invece
sui tagli agli Enti locali, che mettono in ginocchio i comuni, con
conseguenze negative per le famiglie piu' deboli, che vedono ridotti
i servizi alle stesse. Ultima considerazione del consigliere Chiarella
nel suo intervento e' stata rivolta alla devolution che a nome di
una finta autonomia locale, consegna il sud nella disperazione piu'
completa.
Cosnil aderisce
alla manifestazione contro la Finanziaria: “Adeguare le buste
paga al costo della vita”
03/10 Il sindacato autonomo Cosnil aderisce alla manifestazione indetta
per domenica 9 ottobre 2005 dal leader dell'Unione, Romano Prodi,
contro la Finanziaria. Il segretario generale Cosnil, Francesco Lucirino,
ha dichiarato che la Finanziaria "va modificata e deve adeguare
le buste paga al costo della vita".
Presentata la
candidatura alle primarie di Pecoraro Scanio
01/10 E’ stata presentata ufficialmente sabato pomeriggio alle
ore 16.00, presso il centro agroalimentare a Lamezia , la candidatura
alle primarie di Alfonso Pecoraro Scanio. Accanto al presidente nazionale
dei Verdi anche i parlamentari, Stefano Boco e Paolo Cento e i rappresentanti
del partito in Calabria: Leo Autelitano e Diego Tommasi. Una festa
verde per ribadire la centralità del programma e delle tematiche
ambientali che in Calabria come altrove il partito, del Sole che ride
intende portare avanti.
Strada in salita
per l’unità tra i socialisti. Incontro tra De Michelis,
Boselli e Pannella
29/09 Sullo sfondo, disegnati vicini, una grande rosa ed un garofano.
Sul palco, seduti uno accanto all'altro, Enrico Boselli, presidente
dello Sdi, Gianni De Michelis, segretario del Nuovo Psi, e Marco Pannella,
leader dei Radicali, sono la rappresentazione vivente del tema centrale
dell'incontro organizzato dai tre partiti: riunire le due strade socialiste
in un progetto laico e riformista e radicale. Tre leader che dimostrano
molta voglia di dialogare e di cercare un'intesa, ma che devono registrare
che le distanze restano ancora grandi, forse troppo. Il primo che
prende la parola e' Enrico Boselli. Il suo e' un discorso schematico,
scritto in cinque cartelle ma che in poche righe racchiude l'obiettivo
dello Sdi. ''Noi abbiamo sempre detto che, se il Nuovo Psi si fosse
ricollocato a sinistra, l'unita' socialista sarebbe stata bella e
fatta''. Poche parole che Boselli riesce appena a pronunciare prima
di essere interrotto da fischi e da applausi. Pausa di silenzio e
poi di nuovo l'affondo: ''Non ho cambiato questa idea. Del resto la
strada dell'unita' si e' aperta quando all'interno del Nuovo Psi e'
venuto maturando il tema di una ricollocazione nella sinistra italiana''.
Per Boselli, l'unita' non puo' esistere se non a sinistra, mentre
la possibilita' di creare un terzo polo laico, idea che non dispiace
al Nuovo Psi, la rispedisce al mittente. ''Occorre schierarsi'', spiega
il leader dello Sdi, per poi aggiungere: ''Nessuno puo' permettersi
di rifugiarsi in un limbo o rincorrere un terzo polo, equidistante
dalla destra come dalla sinistra, che non esiste e che, se esistesse,
non potrebbe comunque essere la nostra collocazione''. Se Boselli
incita a mettere fine all' ''anomalia che vede una parte dei socialisti
militare a destra'', De Michelis, in un discorso fiume, indica quali
sono le priorita' del Nuovo Psi: ''No ad un cambio di casacca, identita'
e autonomia, ma soprattutto, per parlare di unita' socialista', fine
del bipolarismo, un sistema bastardo, e votare la modifica alla legge
proporzionale''. De Michelis lancia la sfida: ''Non accettiamo purgatori
o discriminazioni. Dobbiamo essere tutti per uno e uno per tutti.
Lo Sdi agisca di conseguenza''. La strada dell'unita', insomma, e'
un punto comune dei discorsi di entrambi i leader, ma le modalita'
per raggiungere lo scopo sono diverse. L'unico che prova a tendere
la mano ad entrambi i partiti e' Marco Pannella. Il leader dei Radicali,
se da un lato chiede ''risposte a Prodi, dicendosi scettico sulla
possibilita' che il Professore sia realmente interessato al progetto'',
non manca di sottolineare che l'animo dei socialisti, e ricorda Loris
Fortuna come un esempio, e' ''legato al sistema elettorale di tipo
anglosassone e non basato sul proporzionale''. Boselli e De Michelis
delineano le posizioni ufficiali dei loro partiti, ma il segretario
del Nuovo Psi e' duramente criticato da Saverio Zavettieri che con
Bobo Craxi, assente all'incontro, e' tra i fautori del passaggio immediato
del Nuovo Psi nell'Unione, ritenendo conclusa l'esperienza con la
Cdl. ''Il discorso di De Michelis segna una battuta d'arresto'', e'
l'accusa del leader del Garofano in Calabria, che poi attacca: ''Lui
non rappresenta piu' il Nuovo Psi e tra 20 giorni non ne sara' piu'
il segretario''. De Michelis viene strattonato dalla parte opposta
invece dall'intervento di Stefano Caldoro, ministro per le Attivita'
produttive, che non accetta l'approdo nell'Unione, che ''non e' la
casa del Nuovo Psi''. E il giovane ministro chiede a Boselli lo stesso
coraggio che viene chiesto al Nuovo Psi: abbandonare l'alleanza in
cui si e' oggi collocati, e questo in nome dell'unita' e l'autonomia
socialista. Il discorso di Caldoro entusiasma il coordinatore di Forza
Italia Sandro Bondi, che ne esalta la ''lungimiranza politica''. L'apprezzamento
''irrituale'' non viene gradito da Bobo Craxi, che avverte il dirigente
azzurro: ''Sconsiglio di incoraggiare divisioni che spingerebbero
verso scissioni che non ci saranno''.
Loiero: “Il
Governo ignora il tessuto industriale in crisi della Calabria”
29/09 “E’ pari a zero il livello di attenzione del governo
Berlusconi nei confronti del debole tessuto industriale della Calabria.
Lo conferma la risposta che il sottosegretario alle Attività
produttive Pino Galati ha dato a un’interrogazione del senatore
Nuccio Iovene, dei Ds, il quale sollecitava l’estensione della
legge 181/89 a nuove aree di crisi industriale della nostra regione,
così come previsto dalla Finanziaria del 2003. Per il Governo,
esse non meritano alcun intervento”. Questo il commento del
presidente della Regione Agazio Loiero all’esclusione della
Calabria dove pure esistono – ha ricordato – aree di crisi
come il settore chimico di Crotone (Pertusola, Enichem), quello tessile
nella provincia di Cosenza (Manifatturiera di Crati, Marlane) e nella
provincia di Reggio il polo di San. Gregorio, e infine il settore
metalmeccanico di Vibo Valentia (Nuovo Pignone, OFIN). “La legge
– ha aggiunto Loiero – è stata rifinanziata con
26,2 milioni di euro ma di questa somma neppure un centesimo arriverà
in Calabria in quanto ne beneficeranno soltanto aree in crisi nelle
province di Caltanissetta, Caserta, L’Aquila, Latina, Nuoro
e Palermo. Che significa che ‘nel prosieguo dei lavori si terrà
verosimilmente conto anche della Calabria’ come ha detto l’esponente
di governo? Mi sembra tanto – ha concluso Loiero - una risposta
imbarazzata che non muta la sostanza delle cose: cioè che le
politiche industriali del governo, ancora una volta, hanno ignorato
la Calabria”.
Placanica pensa
a candidarsi tra le fila di AN. Caruso: “Decisone inquietante”
29/09 Lo ha annunciato come un desiderio, anche se con buone possibilita'
di realizzarsi, ma la possibile candidatura alle elezioni comunali
di Catanzaro del 2006 nelle fila di An di Mario Placanica, l' ex carabiniere,
indagato per l' uccisione di Carlo Giuliani nel corso del G8 di Genova,
la cui posizione e' stata poi archiviata, fa gia' discutere. ''Il
mio caso e' stato archiviato per cui ritengo di avere tutti i requisiti
per pensare a una candidatura'', ha detto Placanica. Posto in ''congedo
assoluto'' dai carabinieri nell' aprile scorso perche' ''permanentemente
non idoneo al servizio militare'' per infermita' dipendente da ''causa
di servizio'', nelle ultime settimane Placanica e' stato notato a
diverse manifestazioni di An di cui, ha detto, ''apprezza l' impegno
politico''. Il desiderio di Placanica potrebbe trovare terreno fertile
in An. Giovanni Dima, coordinatore calabrese del partito, ha detto
che Placanica ''non ha fatto richieste per candidarsi'', aggiungendo
che qualora lo facesse il ''suo aspetto politico sara' valutato al
pari degli altri'' dal partito che, in ogni caso, ''non ha alcuna
pregiudiziale. Nel momento in cui ha intenzione di venire in An -
ha aggiunto - non saremo certo noi a chiudergli la porta. E' un cittadino
italiano che non e' stato condannato, e' una persona libera che puo'
godere dei diritti passivi e attivi sul piano elettorale e quindi
puo' sicuramente partecipare alla vita democratica della sua citta'''.
Di tutt' altro avviso, ovviamente, chi, nei giorni del G8 di Genova,
si trovava dall' altra parte della barricata rispetto a Placanica,
quale Francesco Caruso, uno dei leader dei no global. ''Non so cos'
altro abbia fatto questo signore per meritarsi tali attenzioni politiche.
E' inquietante - ha sostenuto Caruso - la sua volonta' e la disponibilita'
a candidarsi. Non vorrei che sparare durante una manifestazione e
uccidere un ragazzo significhi, per qualche partito, essere una persona
politicamente valida cui far fare carriera all' interno delle istituzioni''.
Di ''scelta inopportuna sia per lo stesso Placanica che per Alleanza
nazionale''' parla infine Roberto Giachetti, deputato della Margherita,
secondo il quale ''evidentemente il centro destra e, in particolare,
il partito di Fini, sono talmente disperati per il crollo di consensi
che non si fermano davanti a nulla''.
Bruno (DL) “Sul
trasferimento delle deleghe agli Enti bisogna rispettare gli impegni”
29/09 Del trasferimento delle deleghe da parte della Regione agli
enti locali, che secondo il programma della Giunta presieduta da Agazio
Loiero dovra' avvenire entro il 31 dicembre, si e' parlato stamattina
a Lamezia Terme nel corso dell' assemblea degli eletti della Margherita.
''Si tratta di un processo - e' stato detto nel corso dell' assemblea
- che, una volta completato, consentira' una maggiore vicinanza ai
cittadini e una maggiore partecipazione delle realta' locali alle
scelte amministrative e di governo''. ''La Margherita - ha affermato
il segretario regionale, Franco Bruno - prova a spingere nel rispetto
degli impegni elettorali. Abbiamo assunto l' impegno che una delle
riforme principali, una sorta di rivoluzione soffice in questa regione,
si sarebbe attuata attraverso il processo di trasferimento delle deleghe.
E' importante spostare, soprattutto, una serie di vicende gestionali
dalla Regione, dove si erano consolidati interessi e spesso si e'
annidato anche il malaffare, e riportarli piu' vicino ai cittadini
attraverso gli Enti locali, province, comunita' montane e comuni.
Siamo qui a spingere verso questa direzione. Sappiamo che il presidente
Loiero ed il sottosegretario Naccarato sono attivati come noi. Conosciamo
le resistenze che esistono, ma crediamo che bisogna rispettare fino
in fondo gli impegni assunti''.
Acri (Legautonomie):
“”Con la finanziari alesa l’autonomia costituzionale”
29/09 ''Il persistente orientamento del governo che tenta di contrabbandare
il proprio fallimento in politica economica come misure funzionali
a garantire il rispetto del 'patto di stabilita' interno', continua
a produrre norme che ledono in modo irrimediabile l' autonomia costituzionale
di Regioni e Enti locali''. A sostenerlo e' il presidente di Legautonomie
Calabria, Antonio Acri. ''Se lo scorso anno - ha proseguito Acri -
di fronte alle difficolta' oggettive dei Sindaci di poter garantire
equilibri di bilancio solo attraverso tagli di servizi e agli investimenti,
il simbolo della finanziaria era la norma che stanziava tre milioni
di euro per comunicare le riforme e le politiche attuata dal Governo,
quest' anno si prevede un limite alle spese del 6,7% per gli enti
locali. Il governo applica un criterio puramente proporzionale: si
contribuisce in percentuale sulla base di quanto il singolo comparto
rappresenta per la spesa pubblica. E cio' penalizza i Comuni. Dopo
anni che si discute di differenziare tra citta' grandi e piccole,
tra amministrazioni virtuose o meno rigorose, tra Nord e Sud''. ''E'
bene - ha sostenuto il presidente di Legautonomie - che i cittadini
calabresi conoscano l' impatto reale che questo avra' sulla loro qualita'
della vita e sulle possibilita' operative dei Comuni calabresi. Anzitutto
va considerata che questa norma avra' effetti dissimili e certamente
piu' disastrosi proprio per i Comuni calabresi che non possono godere
della stessa autonomia finanziaria delle altre regioni. La Calabria
fa registrare, ad esempio, l' imposta media per abitanti dell' Ici
piu' bassa in Italia, meno di 90 euro pro capite, quando quella del
Lazio arriva a quasi 300 euro. E anche se nell' ultimo anno i sindaci
calabresi hanno dato una ulteriore stretta in termini di accertamento
con un aumento record in Italia pari al +25%, tale incremento non
e' sufficiente''. ''Cio' significa - ha sostenuto Acri - meno risorse
proprie ma uguali spese. Il personale, la luce, il gas, le forniture
non costano diversamente in un Comune calabrese rispetto a quello
del Lazio. E' probabile, quindi, che continui la non positiva tendenza
all' indebitamento dei nostri enti locali che gia' negli ultimi due
anni ha fatto registrare punte elevatissime proprio nella nostra regione
con un +1.117%''. ''Non so se questo 'ragionare motivato' - ha concluso
Acri - produca degli effetti di fronte ad un governo sordo ormai da
anni agli interessi degli enti locali e, quindi, dei cittadini. Anche
per questo invitiamo gli amministratori locali calabresi all' appuntamento
annuale di Viareggio del 4 e 5 ottobre dove si discutera' di finanziaria
e federalismo''.
A Santa Trada
il seminario dell’Unione con Loiero e Minniti
29/09 Cominceranno alle ore 14, anziche' alle 15, com' era stato
programmato in un primo tempo, i lavori del seminario organizzato
dall' Unione per domani e sabato all' hotel Alta Fiumara di Santa
Trada di Villa San Giovanni. I lavori si apriranno con una relazione
del presidente della Regione, Agazio Loiero, e si concluderanno sabato,
primo ottobre, alle ore 14. Subito dopo ci sara' una conferenza stampa.
Al seminario prenderanno parte, oltre a Loiero, il coordinatore regionale
dell' Unione, Marco Minniti; i segretari regionali dei partiti dell'
Unione; i componenti la Giunta regionale ed i consiglieri regionali,
i parlamentari, i presidenti delle Province ed i sindaci calabresi
del centrosinistra.
Napoli (AN) “Attivare
i corsi di abilitazione all’insegnamento per gli Itp”
29/09 Un intervento del Governo per ''garantire in Calabria il conseguimento
dell' abilitazione all' insegnamento anche per gli Itp, gli insegnanti
tecnico pratici, i quali da anni stanno prestando la loro professionalita'
nella scuola italiana'', e' stato sollecitato dalla on. Angela Napoli,
componente della Commissione cultura, in una interrogazione al Ministro
dell' Universita' e dell' Istruzione. ''La legge 143/04 ed il successivo
D.M. 21 del 9 febbraio 2005 - ha sostenuto la parlamentare di An -
hanno stabilito l' attivazione di corsi speciali per il conseguimento
dell' abilitazione all' insegnamento, anche per gli Itp. L' attuazione
dei corsi dovrebbe avvenire in ogni Regione, ma mentre in quasi tutte
le Regioni i corsi per l' abilitazione sono stati attivati o programmati,
cio' non e' avvenuto in Calabria''.
Chiappetta (IDV)
“Perfidia nell’orripilante proposta del Governo sulla
finanziaria”
29/09 ''C'e' una perfidia sottile nell' orripilante proposta di Finanziaria
elaborata, si fa per dire, dal governo Berlusconi per il 2005. Fra
le tante perle brilla il taglio di circa il 10 % dei trasferimenti
agli enti locali che, di fatto, comprimono in modo insopportabile
le risorse delle comunita' territoriali del Mezzogiorno''. E' quanto
sostiene in una nota il Responsabile Nazionale del dipartimento Mezzogiorno
di Italia dei Valori, Antonio Chiappetta. ''Sembra di scorgere - ha
aggiunto - dietro l' annuncio delle minori entrate, che significheranno
meno soldi per asili, scuole, anziani, il risolino mefistofelico e
gongolante di qualche ministro leghista, ben consapevole del fatto
che un calo tanto vistoso di risorse, se determinera' effetti problematici
per gli enti locali del Nord, avra' ricadute devastanti sui comuni
e sulle province meridionali, gia' in braghe di tela e costretti dalla
scarsita' delle risorse proprie a far fronte con mezzi sempre piu'
inadeguati alla colpevole latitanza della politica centrale''.
Nuovo coordinamento
territoriale del PDCI nella Piana
29/09 Punta al rinnovamento e al coinvolgimento dei giovani militanti
il partito dei Comunisti Italiani della Piana, che nel corso di una
riunione tenutasi nella sezione di Polistena, alla presenza del segretario
regionale Michelangelo Tripodi, ha varato il nuovo Coordinamento.
L’organismo guidato da Giuseppe Longo è composto da 12
membri ed ha il compito di promuovere, in stretto contatto con le
sezioni pianigiane e la Federazione provinciale, l’azione politica
del PdCI in uno dei territori calabresi dove, in ragione delle tante
emergenze economiche e sociali che durano da anni, più si avverte
il bisogno di una politica di sinistra in grado di coinvolgere i cittadini
e far assumere alla Giunta Loiero impegni concreti.
Con il nuovo coordinamento il partito punta a responsabilizzare un
numero crescente di dirigenti che, in rappresentanza delle diverse
sezioni sparse sul territorio, avranno il compito di promuovere l’analisi
della situazione economica e sociale del comprensorio, dando una migliore
e più capillare organizzazione ad un’iniziativa politica
che dovrà essere costante e incisiva, ed elaborando assieme
agli esperti, agli operatori e ai rappresentanti delle organizzazioni
sindacali la proposta politica dei Comunisti Italiani per la modernizzazione
della Piana. Ecco l’elenco dei componenti del coordinamento,
indicati assieme al settore di riferimento
Giuseppe Longo coordinatore , Daniele Esposito - Responsabile politiche
per l’area portuale, Anselmo La Delfa - Responsabile sanità,
Patrizia Napoli - Politiche sociali e pari opportunità, Aldo
Alessio - Enti locali, Rosario Cilona - legalità e antimafia
, Fabio Racobaldo - Scuola e formazione , Luigi Cannatà - Territorio
, Diego Borgese - Lavoro e sviluppo , Marcello Tripodi - Ambiente
, Cirillo – Agricoltura , Michele Tripodi - consigliere provinciale
L’età media nel coordinamento è bassa, perché
l’obiettivo del partito in questa fase è di rilanciare
l’azione soprattutto aggregando i giovani. Una scommessa per
una forza di sinistra che nella Piana vuole lanciare “nuove
sfide” anche nel settore delle politiche giovanili.
“Mai come in questo momento - ha detto nel suo intervento Longo
- si avverte l’esigenza di un partito forte e ben organizzato,
che sappia costituire il valore aggiunto dell’Unione che, impegnata
ad attuare il programma di rinnovamento della regione, ha bisogno
di costanti punti di riferimento sul territorio, in grado di coinvolgere
i cittadini per abituarli alla partecipazione politica. Vogliamo che
la Piana si sviluppi puntando al potenziamento del porto, alla modernizzazione
dell’agricoltura e al decollo del turismo montano e costiero,
ma contemporaneamente chiediamo che questo territorio, che purtroppo
è uno dei più poveri di Italia con un sistema sanitario
al collasso, non diventi la pattumiera della Calabria”.
Nel corso del dibattito sono stati affrontate le questioni principali
dell’agenda politica del PdCI in vista delle elezioni “primarie”
del 16 ottobre.
“Il partito – ha detto il segretario provinciale Enzo
Infantino – sostiene la candidatura di Prodi perché è
il leader naturale della coalizione, colui il quale ha già
vinto contro Berlusconi e ha già conquistato la fiducia del
popolo italiano. Siamo impegnati a caratterizzare le “primarie”
anche per gli aspetti legati al programma alternativo di cui si dovrà
dotare la coalizione, e in questo senso anche davanti ai seggi aperti
nella Piana terremo i nostri banchetti per la raccolta delle firme
a sostegno di due proposte di legge che il PdCI ha lanciato in ambito
nazionale, per ottenere l’innalzamento a 18 anni dell’obbligo
scolastico e per l’introduzione di una nuova forma di adeguamento
al caro vita di salari e pensioni”.
Nella conclusioni il segretario regionale Michelangelo Tripodi ha
rilanciato i temi che saranno al centro della stagione politica che
condurrà alle elezioni politiche e provinciali della prossima
primavera.
“C’è una nuova attenzione della giunta regionale
verso la Piana – ha detto Tripodi – che per la prima volta
dopo 10 anni si trova al centro dell’azione di governo. Abbiamo
già ottenuto lo stop del raddoppio dell’inceneritore,
siamo riusciti a ritagliarci un ruolo per la propulsione verso il
territorio delle politiche di sviluppo dell’area portuale e
abbiamo ottenuto dal governo la garanzia di un finanziamento per realizzare
un Piano strategico dell’intero comprensorio, in modo da conoscere
nel dettaglio le modalità di intervento nel campo dell’agricoltura,
dei servizi sociali, del turismo. Siamo convinti di avere imboccato
la strada giusta, guardando con attenzione al nuovo movimento dei
sindaci che vogliono ragionare in un’ottica comprensoriale,
perchè questo territorio ha potenzialità enormi e ha
bisogno di una rappresentanza incisiva che porti al tavolo della giunta
regionale le esigenze e le proposte per un nuovo sviluppo”.
Fagà (Udc)
“Nella legge elettorale garantire la parità uomo donna”
29/09 ''Sulla riforma elettorale in discussione in Parlamento si
chiede piena e convinta coerenza con il dettato costituzionale ed,
in particolare, con l' applicazione dell'art. 51 in cui si garantisce
pari opportunita' nell' accesso alle cariche elettive per donne e
uomini''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, Marisa Faga', responsabile
nazionale del Dipartimento Pari Opportunita' dell' Udc. ''Siamo su
questa materia in Europa - sostiene Faga' - il Paese piu' in ritardo,
anche alcuni Paesi africani superano il nostro 9% di presenza femminile
nel Parlamento italiano, per cui mi auguro che, per lo meno, venga
adottato lo stesso criterio utilizzato per il rinnovo del Parlamento
Europeo che ha dato risultati che possiamo ritenere positivi. Qualora
nella nuova riforma elettorale non venissero previste norme attuative
dell' art. 51, la legge potrebbe essere dichiarata anticostituzionale''.
Nella dichiarazione la responsabile nazionale delle pari opportunita'
dell' Udc afferma di condividere ''le iniziative assunte dal Ministro
Prestigiacomo e dalle parlamentari di tutti i gruppi della Casa delle
Liberta' che hanno presentato emendamenti al testo in discussione.
L' alternanza di genere, prevista nella legge elettorale per il rinnovo
del consiglio regionale della Toscana,- conclude Faga' - ha avviato
quel percorso che le donne italiane invocano verso una democrazia
compiuta e paritaria''.
Prodi dal 3 ottobre
a Cosenza, Rende e Crotone assieme a Loiero
28/09 E’ stata definita l’agenda degli incontri che Romano
Prodi avrà il 3 ottobre prossimo in Calabria, accompagnato
dal presidente della Regione Agazio Loiero. “Sarà un
tour intenso – ha spiegato Loiero tramite il suo portavoce –
che consentirà a Prodi di rinnovare i contatti con la Calabria
produttiva, con i dirigenti politici e con gli elettori. Sarà
l'occasione per discutere tutti assieme di temi riguardanti la Calabria
e il Paese, in vista delle elezioni politiche”. Il leader dell’Unione
farà tappa a Crotone, Rende e a Cosenza. Alle 16 nella città
Pitagorica incontrerà industriali e operatori economici, in
un albergo di Rende alle 19 discuterà con i dirigenti politici
dei partiti che sostengono la sua candidatura elle primarie. In serata,
poi, alle 20,30 Prodi incontrerà i cittadini in una piazza
del capoluogo bruzio.
Fuda annuncia
le dimissioni dalla provincia di Reggio e dalla CDL: “Fiero
di essere stato al Controdevolution day”
28/09 ''Mi si contesta la partecipazione alla manifestazione organizzata
dall' Unione per dire no alla devolution. Non mi pento di essere andato.
Ho potuto apprezzare interventi di altissimo livello culturale, sia
spirituale che politico, in un contesto chiaro, a difesa del vero
meridionalismo non assistito, in grado di liberare la provincia reggina,
la Calabria ed il Sud dalle colonizzazioni''. A sostenerlo e' stato
il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Pietro Fuda, in
una lunga dichiarazione nella quale ha riconfermato la volonta' di
dimettersi entro il 30 novembre prossimo, come ha gia' annunciato
piu' volte nei mesi scorsi. ''Non mi pento di essere andato - ha aggiunto
- anzi ne sono fiero: non sono un lumbard, e non prendo in considerazione
la possibilita' di fare lo schiavo ai nordisti. Non sono convinto
che il mondo possa essere diviso in buoni e cattivi. Credo in un'
altra divisione: c' e' chi affronta i problemi con gli elettori, discutendone
a carte scoperte e cercando di creare condizioni di operativita' e
di partecipazione tali da superare le difficolta' e far migliorare
la societa', e c' e' chi, invece, intende intorpidire la societa',
prendendo in giro gli elettori e puntando su un provvisorio carisma
per carpire gli ultimi sprazzi di buona fede''. ''Non immaginavo -
ha proseguito Fuda - che a Reggio Calabria dovesse venire Calderoli
con il suo seguito di lumbard per mettere in crisi le amministrazioni
comunale e provinciale, che sono state conquistate tre anni fa in
un periodo in cui, a livello nazionale, si erano gia' manifestate
le prime crepe nella Cdl.Non ho visto il devolution day come una manifestazione
della destra contro la sinistra, ma Nord contro Sud. Mi chiedo quale
sia il progetto di questo governo per il Sud. Tremonti, se fosse stato
presente, avrebbe potuto spiegarci come le Regioni possano accorciare
le distanze con il centro nord quando la capacita' di spesa ammessa
per la tenuta del patto di stabilita' non consente di utilizzare le
risorse assegnate. Trascurando il fatto con una mano si danno risorse
mai adeguate e con l' altra si formalizzano atti per non farle spendere,
e si continua pure a far riferimento solo alle risorse comunitarie
che invece dovrebbero essere aggiuntive, e non sostitutive di quelle
ordinarie. C' e' stato un episodio per il quale mi dispiace non essere
stato presente per alzarmi ed andarmene: quando si sono innalzati
i fischi lumbard nei confronti di un ministro, indipendentemente da
chi fosse e dal partito che rappresentava. Siamo poveri dal punto
di vista economico, ma in tema di cultura e di senso dell' ospitalita'
abbiamo di che esportare, in Padania ed altrove''. ''Due - ha sostenuto
Fuda - sono i tipi di legittimazione: quella politica, che deve venire
dai partiti e dalla coalizione, e quella del consenso che i cittadini
esprimono con il proprio voto. Sento di avere la seconda, ma ritengo
di non aver avuto la prima. Almeno a partire dal 2001. Ricordo un
impegno assunto da Roberto Antonioni, allora coordinatore nazionale
di Fi, durante un incontro con l' allora governatore, sul trasferimento
di funzioni agli enti locali, base fondante del possibile rilancio
del Mezzogiorno. Alla luce di quello che e' successo, e' giusta la
valutazione di Cananzi: mi devo dimettere, perche' sarebbe scorretto,
dopo aver chiesto il voto ai reggini spiegando che il territorio avrebbe
tratto vantaggi dalla sintonia con il governo regionale, soprattutto
in quanto destinatari del trasferimento delle funzioni, vedere che
oggi quel progetto si sta attuando grazie ad una giunta regionale
che appartiene a ben diverso colore. Forse avrei dovuto andarmene
alle prime avvisaglie di contrasto con l' esecutivo regionale, perche'
dovevo capire che piu' di un responsabile della Cdl non era interessato
a dare risposte alla provincia di Reggio Calabria. Ma ho tenuto duro,
e non mi pento: siamo riusciti a dimostrare che anche in un' amministrazione
piccola come questa si possano portare risultati''. ''Abbiamo amministrato,
ritengo bene - ha sostenuto Fuda - e ora abbiamo il dovere di risottoporci
al giudizio degli elettori in uno scenario completamente diverso.
Abbiamo deciso di porre fine all' esperienza amministrativa, con l'
impegno di restare uniti fino a quella data, fissata nel 30 novembre,
non promuovendo alcun cambio di alleanze a garanzia dell' interesse
dei cittadini. Sono da considerare tradimento della volonta' degli
elettori i cambi di casacca in corso d' opera, mentre sono atti di
democrazia politica i riposizionamenti sottoposti al giudizio degli
elettori. La data del 30 novembre rimbalza da mesi come termine del
lavoro di questa amministrazione, come giorno ultimo in cui, rassegnando
le mie dimissioni inderogabili per garantire chiarezza politica, ancora
una volta sara' il giudizio degli elettori a decidere il futuro del
territorio. Una data che non solo significava la garanzia personale
di poter riflettere ed assumere le conseguenti determinazioni politiche,
ma che permetteva da una parte di salvaguardare gli interessi del
territorio dall' altra di porre fine alla stagione in cui chi e' legittimato
dal consenso rimane a casa, mentre assurgono al ruolo di uomini della
Provvidenza personaggi che rispondono solo a se stessi, e non hanno
nulla a che vedere con la volonta' dei cittadini. Oggi ci troviamo
in una situazione singolare, in cui, mentre il sindaco Scopelliti
ha ritirato la delega all' assessore Mazzitelli, il consigliere Cananzi
la ritira a me. Singolare perche' la richiesta fattami non e' stata
preceduta ne' seguita dalle dimissioni dei due assessori che rappresentano
An. La mancanza del numero legale nel Consiglio di oggi non cambia
i miei intendimenti: forte di cio' che ho fatto e in cui credo - ha
concluso Fuda - me ne andro' al piu' tardi il 30 novembre, a meno
che il Consiglio provinciale, massimo rappresentante della volonta'
degli elettori, non decida di accelerare i tempi''.
Foti (FI): “La
devolution non danneggia il sud”
28/09 ''Nell'incontro di Reggio Calabria sulla 'devoluzione' si e'
parlato della importanza di questa riforma. Si e' parlato dei contenuti,
tre quarti del tempo, si e' parlato della 'devolution', meno di un
quarto della prospettiva politica nazionale, delle alleanze, dell'Udc
dentro o fuori. Tuttavia l'interesse della stampa si e' concentrato
sui rapporti nella Cdl, tentando di cogliere segnali e interpretando
gesti''. E' quanto sostiene il commissario provinciale di Forza Italia
di Reggio Calabria, Nino Foti, in una intervista al quotidiano telematico
'Linonline', circa la 'devolution day', del quale ha curato gli aspetti
organizzativi insieme al Sottosegretario alla Riforme Aldo Brancher.
''A Reggio Calabria - ha aggiunto - i relatori della Riforma, escluso
il Ministro Calderoli, erano tre uomini del Sud: D'Onofrio, Vizzini
e Nania. Dunque, l'aspetto dell' antimeridionalismo o dei danni che
farebbe la 'devolution' e' scongiurato. Bisognerebbe spiegare ai cittadini
che non vengono toccati i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione.
La Riforma riguarda il quadro di riferimento della nostre Istituzioni:
Governo, Parlamento, Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale
ed ha l'obiettivo di mettere a punto la parte di quelle modifiche
del Titolo V che non sono state introdotte dal centrosinistra, la
cosiddetta devolution che tocca tre materie fondamentali: sanita',
scuola, polizia. Tutte e tre queste materia sono gia' devolute in
modo ampio, sono gia' regionalizzate''. ''Come meridionale - ha proseguito
Foti - ho voluto approfondire da solo la 'devolution' ed ho capito
che non e' vero che danneggia il Sud. Anzi. Dicono che la riforma
avrebbe creato gravi problemi per la differenza tra l'economia del
Nord e quella del Sud, che sarebbero sorti grandi disagi nei servizi
piu' importati per i cittadini, la Sanita', la Scuola. Ma non e' cosi
perche' il sistema graduale di solidarieta' non consente che ci sia
una frattura cosi' rapida, ma consente di lasciare autonomia a chi
fino ad oggi si e' lamentato che questo non c'era. Allora, se quel
problema di poverta' annunciata non esiste, perche' insistere con
il no a questo processo di rinnovamento che aspettiamo da venticinque
anni. Abbiamo una Costituzione del 1948, il mondo e' cambiato e ci
sono state delle evoluzioni''. ''Magari - ha concluso Foti - un giorno
anche il Presidente della Regione Calabria si convincera' sul fatto
che questa Riforma non e' poi tanto male'', sostiene ancora il Commissario
provinciale di Forza Italia, che in merito all'incontro tra Loiero
e Calderoli afferma che ''sembrerebbe proprio si siano incontrati
a Scilla in un ristorate e che ci sia stato il tempo di un colloquio
tra i due. Se pensiamo alla Salerno-Reggio Calabria si tratta di opere
che si vedranno fra cinque anni, mentre oggi si registra solo qualche
interruzione in piu'. Su queste cose la gente sa poco e bisogna rendere
giustizia alle cose che in Calabria, come nel resto del Paese, sono
state fatte''.
Iovene (DS) “La
Calabria esclusa dai benefici della legge 181/89 sull’industria”
28/09 Il senatore Nuccio Iovene, dei Ds, che avea presentato un'
interrogazione al ministro delle Attivita' produttive sull' esclusione
della Calabria dai benefici previsti dalla legge 181/89 inerente il
superamento della crisi in alcune aree industriali, ha reso noto i
passaggi della risposta fattagli pervenire dal sottosegretario Giuseppe
Galati. ''Nella risposta del Ministero - e' detto in un comunicato
- si ricorda che 'l' art. 73 della legge 289/02 (finanziaria 2003)
e' stata approvata l' estensione dei benefici a nuove aree industriali
da individuare su proposta del Ministero con delibera Cipe. Che questa
aree sono state individuate in: Caserta, L' Aquila, Nuoro, Caltanissetta,
Latina e Palermo in base ad una serie di indicatori di carattere strutturale
e congiunturale aventi base provinciale. Secondo la metodologia prescelta
le province sono state ordinate in base all' indice di industrializzazione
al fine di escludere quelle aree con un grado di sviluppo del comparto
industriale inferiore al 50% della media nazionale e che attualmente
sono in corso approfondimenti per elaborare una nuova metodologia
e che pertanto nel prosieguo dei lavori si terra' verosimilmente conto
anche della Calabria''. ''Ancora una volta - sottolinea Iovene - la
Calabria ed il suo fragile tessuto produttivo vengono tagliati fuori
dalle scelte del Governo Berlusconi. Li' dove si dovrebbe intervenire
per salvaguardare e far crescere i pochi insediamenti industriali
esistenti e farne nascere di nuovi ci si rinuncia. Salvo poi sbraitare
contro le spese 'assistenziali'. Quando verra', per questo Governo,
il tempo di una seria politica industriale per la regione?''.
Galati (Udc)
“Le primarie come piattaforma di rilancio della CDL”
28/09 ''La proposta delle primarie, avanzata mesi fa dall' Udc, si
rivela oggi come la piattaforma di rilancio dell' unita' del centrodestra''.
Lo afferma in una dichiarazione il deputato dell' Udc, Giuseppe Galati,
sottosegretario alle Attivita' Produttive. ''Ma attenzione - avverte
il parlamentare - ad immaginarle come un semplice confronto fra eletti,
perche' rischierebbe di diventare una farsa e riproporrebbe pedissequamente
i rapporti di forza che i partiti della coalizione hanno nelle assemblee
elettive. L' appuntamento va invece aperto al corpo elettorale della
Casa delle Liberta', con la necessaria disponibilita' dei partecipanti
al confronto e al giudizio e con l' inevitabile incertezza del risultato''.
Per il sottosegretario Galati ''nonostante quanto ritenuto da taluni
vi e' un forte legame tra le primarie che centrodestra e centrosinistra
si apprestano a svolgere ed il dibattito nazionale in corso sul proporzionale.
Se guardiamo ai modelli esteri, e' vero che ovunque le primarie vengono
effettuate tra i rappresentanti di uno stesso partito: il vincitore
ha la rappresentanza, mentre il perdente cede il passo. In Italia,
invece, - conclude Galati - le primarie vedranno la partecipazione
dei rappresentanti dei vari partiti presenti all' interno di ciascuna
coalizione, perche' si tratta di realta' articolate e con differenziazioni
interne. E' evidente che l' obiettivo e' quello di un confronto non
solo tra persone, ma anche tra piattaforme programmatiche''.
Laratta (DL)
“Dare ai Comuni funzioni e risorse”
28/09 ''Soprattutto ai comuni, alle Unioni dei Comuni, il trasferimento
delle funzioni, delle risorse e del personale da parte della Regione.
Alle Province le 'grandi competenze' e il coordinamento territoriale''.
Lo ha detto Franco Laratta, vicesegretario regionale vicario della
Margherita intervendo ad un incontro, a Cosenza, con sindaci e amministratori
locali, in preparazione del convegno degli eletti che la Margherita
ha organizzato per domani a Falerna. ''E' importante - ha aggiunto
Laratta - dare un ruolo nuovo ai comuni, nuovi compiti e funzioni
nel quadro dei trasferimenti delle competenze che avverra' entro fine
anno da parte della Regione. I comuni hanno un contatto diretto e
immediato con le popolazioni amministrate, ma oggi sono senza risorse,
con competenze deboli, senza personale qualificato, e non sono piu'
nelle condizioni di rispondere ai bisogno della gente''. Il vicesegretario
vicario del partito ha ricordato ''la situazione gravissima in cui
versano i piccoli comuni che ormai sono ad un passo dal dissesto finanziario,
ed ha proposto di favorire, con una nuova azione legislativa regionale,
l' Unione dei piccoli comuni, per farli diventare piu' forti e in
grado di amministrare con energia il territorio. Occorre dare ai comuni
nuovi compiti e funzioni, bisogna trasferire risorse finanziarie e
risorse umane, perche' i comuni non solo non hanno piu' un euro da
spendere, ma stanno man mano perdendo il personale che va in pensione
e che non possono piu' sostituire a causa del blocco delle assunzioni
in vigore da anni''. ''La Margherita - ha concluso Laratta - deve
essere il partito che piu' di ogni altro deve lavorare per rifondare
lo Stato e la Regione partendo dai comuni, dagli Enti Locali, mentre
una nuova e forte azione di coordinamento deve essere affidata alle
Province che possono meglio della Regione gestire e guidare i processi
di crescita e sviluppo''.
Sottosegreatrio
Valentino: “La Finanziaria tenga contro del settore giustizia”
28/09 ''La legge finanziaria dovra' contenere significative disposizioni
anche sui temi della giustizia, indispensabili in una prospettiva
di complessivo rilancio e crescita del paese''. A sostenerlo e' il
sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino. ''L' aumento delle
retribuzioni dei magistrati ordinari - ha aggiunto - nuovi e piu'
significativi incentivi per chi presta funzioni giurisdizionali in
uffici particolarmente disagiati, la revisione della normativa in
materia di difesa d' ufficio e di patrocinio a spese dello Stato sono
tra gli obiettivi non ulteriormente procrastinabili che, insieme a
piu' ampi interventi di carattere strutturale, andranno operati con
la nuova legge finanziaria. Lo Stato deve, ancora piu' di quanto e'
stato fatto sinora, incoraggiare l' impegno di chi garantisce la legalita'
nel nostro paese, anche nella prospettiva di favorire l' ingresso
in magistratura delle migliori e piu' vivaci intelligenze''. ''La
riforma dell' ordinamento giudiziario - ha sostenuto Valentino - ha
costituito solo un primo passo nella direzione del rinnovamento di
un sistema giurisdizionale non piu' al passo dei tempi, che necessita
per il suo sviluppo di emendamenti normativi, ma anche di impegno
e sacrificio da parte di chi ha scelto di svolgere la difficile professione
del magistrato. Lo Stato ha il dovere, anche con provvedimenti di
natura economica, di sostenere il difficile compito affidato alla
magistratura, non dimenticando l' importantissimo ruolo di quella
onoraria, il cui contributo, sia sotto il profilo quantitativo del
numero dei procedimenti definiti che sotto quello qualitativo, assume
sempre maggiore rilievo. Sono, inoltre, necessarie adeguate misure
per rendere stabile il rapporto di lavoro dei circa 1.850 lavoratori
socialmente utili in servizio dal 1996 presso l' Amministrazione Giudiziaria,
la cui attivita' lavorativa, indispensabile per il funzionamento degli
uffici giurisdizionali, deve trovare, finalmente, un definitivo riconoscimento
da parte dello Stato. Ed altrettanto necessario, e' provvedere a stabilizzare,
definitivamente, il rapporto di lavoro dei 500 agenti ausiliari della
Polizia penitenziaria che, senza un apposito intervento normativo,
cesserebbero dalle loro mansioni con l' inizio del nuovo anno''. ''E'
un obbligo morale - ha concluso Valentino - cui adempiere l' assunzione
di chi, avendo superato il relativo concorso, attende di assumere
un incarico lavorativo nell' Amministrazione Giudiziaria e Penitenziaria,
per espletare compiti, come quelli di ufficiale giudiziario, educatore
penitenziario, psicologo e medico, assolutamente indispensabili i
primi per il corretto svolgimento dell' attivita' giurisdizionale
e gli altri per l' osservazione dei detenuti e del trattamento finalizzato
al loro reinserimento sociale. Una legge finanziaria, quindi, che
tenga adeguato conto delle esigenze dell' amministrazione della giustizia,
da sempre fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese''.
Domenica manifestazione
sulle primarie dell’Unione a Castrovillari
28/09 Si terra' il 2 ottobre nei pressi del Palazzo di citta' di
Castrovillari la manifestazione di avvio della campagna per le primarie
dell'Unione. L'iniziativa - e' scritto in una nota - e' stata decisa
unitariamente dal deputato dell'Unione del collegio Mimmo Pappaterra
e da tutti i rappresentati delle forze dell'Unione di Castrovillari
Zaccaro (DS), Amato (Margherita), Grisolia (SDI), Castrofino (Rifondazione
Comunista), Donadio (Italia dei Valori), Malomo (Udeur), Gioia (Verdi)
e si propone lo scopo di essere da un lato momento organizzativo e
per tale compito e' stato prescelto Gerardo Pascale che guidera' il
coordinamento organizzativo e dall'altro sara' occasione di dibattito
programmatico e di mobilitazione. Alla manifestazione che sara' introdotta
da tutti i rappresentati dell'Unione e conclusa dall'on. Mimmo Pappaterra,
partecipera' l'on. Nicodemo Oliverio, responsabile nazionale dell'organizzazione
delle primarie che, oltre ai temi politici si soffermera' sugli aspetti
organizzativi e sulle modalita' elettorali. Sotto quest'ultimo profilo
e' stato gia' deciso che i quattro seggi elettorali previsti a Castrovillari
saranno tutti allestiti presso la sala consiliare messa a disposizione
dall'amministrazione comunale, e vedra' impegnati circa 40 rappresentati
di seggio.
Perrelli (Patto)
“Le elzioni di aprile una sfida precisa ed inequivocabile”
28/09 ''Siamo orgogliosi che finalmente, dopo tanti anni, si sia
dato ascolto a quanto noi abbiamo sempre invocato, ovvero le primarie
per il premier, ma anche per i candidati ad ogni livello elettorale,
nonostante fosse lunga la marcia per il voto di aprile''. A sostenerlo
e' Tonino Perrelli, coordinatore regionale Patto dei Liberaldemocratici,
in una lettera alle forze dell' Unione. ''Oggi e' venuto il momento
- prosegue Perrelli - di pensare alle elezioni di primavera perche'
siamo consapevoli che negli ultimi tempi, a causa del Governo Berlusconi,
vi e' stato un decadimento della situazione politica. L' Unione per
Prodi chiede piu' forza per realizzare il suo programma, per scelte
non obbligate e penalizzanti; cio' per ridare sicurezza al cittadino,
turbato ed esposto a violenze, da situazioni di tensioni ricorrenti
in tutti i campi, per dimostrare che la politica non puo' scontrarsi
con la societa' e che il rinnovamento della strutture sociali e politiche
e' un rinnovamento che comincia da ciascuno e che e' l' impegno dei
pattisti per il cambiamento''. ''La domanda di fondo che Alcide De
Gasperi si poneva prima delle elezioni del dopoguerra - aggiunge Perrelli
- era: sarebbe riuscito il popolo italiano a preservare la liberta'
ed a consolidare la democrazia che aveva saputo sanguinosamente conquistare?
La risposta era improntata a quel senso di fiducia e di fermezza morale
che era proprio dell' uomo e della sua politica: si'. Il richiamo
a De Gasperi, in questa campagna elettorale, pone gli italiani davanti
ad una scelta che non puo' essere elusa. Cosi' come accade oggi, l'
Italia conobbe termini di una alternativa che non consentiva compromessi.
Come oggi il problema era semplice: procedere o andare indietro, essere
liberi o essere esclusi''. ''Queste elezioni - afferma Perrelli -
costituiscono dunque, per gli italiani, i calabresi, una sfida precisa
ed inequivocabile. Il resto non conta e forse neppure la perdita di
tempo per organizzare la partecipazione alle primarie. Non contano
i continui appelli della Cdl alla legalita', all' ordine, al rispetto
della legge. Noi siamo per la legalita', per l' ordine, per il rispetto
della legge purche' esse si fondino sul consenso popolare, e sulla
volonta' dei cittadini. Non contano le forsennate rivendicazioni economiche
di Tremonti. Noi siamo per un sempre piu' elevato tenore di vita di
tutti i cittadini, per una concreta democrazia sociale, per una effettiva
collaborazione tra le forze operaie e quelle politiche. La sfida insomma
e' il modello di societa' che noi proponiamo. Una societa' che sara'
giusta nella misura in cui ci adopereremo perche' lo sia. Guardiamo
agli anni che ci attendono con sereno ottimismo. Chiediamo piu' suffragio
all' Unione e guardiamo senza timore, ma con serena consapevolezza,
alla sfida di primavera. Questo e' il nostro modo di essere Liberaldemocratici,
ed esso non cambia e o perde validita'''. ''Vogliamo difendere la
nostra fisionomia - conclude Perrelli - la nostra esperienza, la nostra
anima e cio' non vuol dire essere tagliati fuori dalle forze rinnovatrici
che agitano e spingono la nostra societa'. Per tale motivo, con fierezza,
partiamo per la sfida di aprile anche senza l' impiego di potere locale,
ma cio' sia da monito, perche' chi vorra' affossare il Patto dei Liberaldemocratici
non avra' buona riuscita, e noi continueremo a crescere ed essere
liberi ed autonomi''.
Il PDCI di Reggio
chiede chiarezza all’Udeur
28/09 “Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, convocato
per l’approvazione del riequilibrio di Bilancio, il Consigliere
del P.d.C.I. Massimo Canale, seguendo una linea di coerenza politica
che è patrimonio di tutto il Partito, ha denunciato con forza
alcune – diciamo così- ambiguità di comportamenti
che si sono verificati durante la votazione da parte di due Consiglieri
Comunali dell’Udeur, Ferraro e La Scala”. Ad affermarlo
sono Enzo Infantino, segreatorio provinciale del PdCI reggino e Massimo
Canale capogruppo al Comune di Palazzo San Giorgio.
Prosegue la nota: “I fatti: nella sostanza Canale ha semplicemente
evidenziato l’assenza in aula, durante l’operazione di
voto sul documento contabile presentato dalla maggioranza, dei Consiglieri
Ferraro e La Scala che a nostro avviso avrebbero dovuto (come del
resto ha fatto il compagno di partito, Martorano) con il loro voto
sancire definitivamente una chiara e netta posizione d’opposizione
nei confronti di Scopelliti e della sua Giunta nella quale giunta,
ricordiamo, siede ancora l’uderrino Raso.
A fronte di una richiesta di coerenza politica, da parte del PdCI,
di converso ci sembra alquanto pretestuosa e anche avventata politicamente
la reazione dei Consiglieri Comunali dell’Udeur, i quali, addirittura,
irritati dalla denuncia di Canale minacciano di mettere in discussione
gli equilibri interni al centrosinistra lanciando un ultimatum (fuori
luogo e anche un po’ fuori gioco) sulle scelte future che deve
effettuare il centro-sinistra e vale a dire o l’Udeur o i Comunisti
Italiani.
Per quello che ci riguarda, stiamo con il centrosinistra da sempre
e non sarà certo l’Udeur a determinare la nostra cacciata
da quella collocazione politica!
D’altra parte che non si sia trattato di una questione tra il
PdCI e l’Udeur, come questi ultimi vorrebbero far credere, è
dimostrato dal fatto che ciò che Canale ha dichiarato in aula
è opinione di tutto il centrosinistra reggino, prova ne sia
che, a più riprese, tutte le componenti dell’Unione hanno
richiesto all’Udeur chiarezza sulla posizione dell’assessore
Michele Raso e, più in generale, sulle sue scelte politiche.
Pertanto, rispediamo tutte le accuse al mittente e, contestualmente,
rinnoviamo il nostro invito all’Udeur di essere chiaro una volta
per tutte.
Ora, lungi da noi ad avere responsabilità su un’eventuale
scelta dell’Udeur di lasciare l’Unione, sol perché
alcuni suoi componenti si permettono di fare richiami all’eticità
e alla coerenza in politica, vorremmo sommessamente e senza presunzione
chiedere ancora una volta all’Udeur reggino da che parte sta.
Se sta dalla parte dell’Unione o dalla parte del centrodestra?
Naturalmente i Comunisti Italiani sperano che stia dalla parte del
centrosinistra. Ma se decide di stare con il centrosinistra si richiede
coerenza nei comportamenti politici. Non è più tempo
delle ambiguità è tempo della chiarezza. È questo
che ci chiede la gente, non altro. Per queste ragioni ribadiamo la
piena fiducia nel Consigliere Canale che bene ha fatto a sollevare
nuovamente la questione in Consiglio Comunale.”
Pietro Mancini:
“Perchè Ciampi, che bocciò Giacomo Mancini, non
nomina mai personalità socialiste e radicali ?”
27/09 (Pietro Mancini) Pur rispettando la decisione del Quirinale,
che ha nominato senatore a vita l' ex leader storico del vecchio PCI
di Togliatti e Berlinguer, Giorgio Napolitano, non si può fare
a meno di notare che si è inteso certificare, anche con questa
nomina, l’ omologazione, non accettabile, invece, né
sul piano storico né su quello politico, di tutta la sinistra
italiana con la componente comunista ed ex comunista, oggi diessina.
In questo Paese, invece, c’ è stata, ed è tuttora
presente - anche se la sua è, attualmente, purtroppo, una voce
assai flebile - una tradizione, politica e culturale, socialista,
laica e libertaria, meritevole di rispetto e di considerazione. Che,
invece, Ciampi non ha dimostrato, con le scelte e con le nomine del
suo settennato, che sta volgendo al termine. Perché, ad esempio,
non premiare, con il laticlavio a vita, le tante battaglie civili
di una delle coscienze più originali, anticonformiste, rigorose
e critiche della sinistra e del mondo laico, Marco Pannella ? O nominare
una scrittrice coraggiosa, battagliera e autonoma, come Oriana Fallaci
? Ricordo che, qualche anno fa, il Capo dello Stato si guardò
bene dall' accogliere la richiesta di nominare senatore a vita l’
ex ministro ed ex segretario nazionale del PSI, Giacomo Mancini, che
era stata avanzata da personalità illustri, giornalisti e semplici
cittadini. Si trattava, evidentemente, per il Quirinale, di una personalità
eccessivamente “ ingombrante “, in primis perchè
autonoma e mai subalterna nei confronti dei " poteri forti "
e dell' influentissimo, allora come oggi, establishment ex comunista,
cosi' come il leader radicale, Pannella, e come Craxi. E a Bettino,
come ai suoi compagni e familiari, Ciampi non dimostrò mai
un pur minimo, e forse dovuto, segnale di attenzione, nel corso del
lungo e doloroso esilio dell’ ex premier socialista ad Hammamet
. Il Capo dello Stato, ignorando la campagna pro- Mancini, preferi’
nominare, in quella occasione, non un comunista ma, forse in ossequio
al “ compromesso storico “, ideato da Enrico Berlignuer,
un vecchio e tranquillo “ democristianone “ di lungo corso,
sempre allineato e coperto, Emilio Colombo.
Bertinotti a
Cosenza: “Corro per vincere. Voglio una Calabria capace do costruire
il proprio futuro”
27/09 "Corro per vincere. E voglio un'Italia diversa, come la
vuole la maggior parte del popolo, in particolare quello della sinistra".
Lo ha detto il segretario di Rifondazione, Fausto Bertinotti prima
di iniziare una conferenza stampa a Cosenza. Ai giornalisti che gli
hanno chiesto se non pensa che il risultato delle primarie sia scontato,
Bertinotti ha risposto: "Mi pare difficile sapere già
chi sia il vincitore". Parlando del significato della sua candidatura,
il leader del PRC ha confutato l'ipotesi che con lui in campo si rischia
di delegittimare il vincitore. "E' curiosa questa storia- ha
ribattuto- è come se si dicesse che durante le elezioni viene
delegittimata la maggioranza. Ma la maggioranza è legittimata
dal voto e il voto si fa per questo". Sulla presenza, nella competizione
del 16 ottobre, della candidata senza volto, Bertinotti ha affermato
di non vedere "assolutamente un tentativo di delegittimare le
primarie. Intanto, quando si sono presentati lo hanno fatto a volto
scoperto. Poi, il resto è un elemento simbolico. Io preferisco
il simbolo della pace o la falce e martello, ma mi confronto con qualsiasi
simbolo, una volta che abbiamo accettato gli elementi comuni della
competizione e l'adesione al progetto". L'occupazione della sede
dell'Unione da parte dei No Global? "Non drammatizzerei- ha risposto
Bertinotti- Ognuno sceglie le sue forme di protagonismo". Alla
domanda se il segretario del Nuovo Psi, Gianni De Michelis sarà
in lista con Unità Socialista nell'Unione, Bertinotti ha risposto:"decideranno
quelli che voteranno il nuovo partito. Fosse candidato in un collegio
uninominale, lo decideranno insieme le forze interessate al voto in
quel collegio uninominale".
''La parola d' ordine e' congresso'': ha affermato inoltre il segretario
di Rifondazione comunista, ''Il congresso di di un partito - ha aggiunto
- che compie una trasformazione profonda, che sceglie un rapporto
organico con i movimenti e che lavora per costruire un' alternativa
in Italia e nel mezzogiorno''.
''Voglio una Calabria capace di costruire il proprio futuro''. E'
la frase scritta dal segretario di Rifondazione comunista, Fausto
Bertinotti, su un biglietto lasciato oggi a Cosenza sul furgone utilizzato
per la campagna elettorale in vista delle Primarie dell' Unione. La
frase e' stata scritta dal segretario di Rifondazione comunista su
un biglietto che i militanti avevano lasciato sul furgone scrivendo
soltanto ''Voglio...''. Verbo al quale ciascun partecipante alla manifestazione
aveva la possibilita', cosi' come ha fatto Bertinotti, di aggiungere
la frase che voleva. Bertinotti ha incontrato i rappresentanti dei
movimenti ambientalisti e dei lavoratori delle aziende in crisi in
provincia di Cosenza. All' incontro hanno partecipato anche l' ex
segretario regionale del partito, Damiano Guagliardi; l' ex deputato
Mario Brunetti e l' assessore regionale Egidio Masella. Molti i militanti
arrivati da tutta la provincia per salutare Bertinotti, tra cui anche
Antonio Fiorino, di 70 anni, di Cleto, armato di bandiera rossa e
basco con falce e martello, oltre a macchina fotografica digitale
per immortalare, ha detto, ''l' uomo che incarna l' ideale della mia
vita''.
''Ognuno sceglie le sue forme di protagonismo''. Cosi' Fausto Bertinotti
rispondendo ai giornalisti a Cosenza sull'occupazione da parte dei
no global, della sede dell'Unione. '' Per rendersi visibile - ha continuato
- non drammatizzerei. La presentazione e' avvenuta a volto scoperto,
poi il resto e' un elemento simbolico. Io preferisco il simbolo della
pace o la falce e martello, ma mi confronto con qualsiasi simbolo,
una volta che abbiamo accettato gli elementi comuni della competizione
e l'adesione al progetto''. Bertinotti ha, poi, spiegato le ragioni
del suo slogan: voglio. ''Voglio - ha detto - un Italia diversa, come
la vuole la maggior parte del popolo, in particolare quello della
sinistra''.
Caruso (NoGlobal)
“Da Bertinotti impegni sui nostri temi”
27/09 ''Un momento di confronto importante e prezioso''. E' il commento
che Francesco Caruso, uno dei leader del movimento no global, ha fatto
all' Ansa dell' incontro che ha avuto oggi a Cosenza con il segretario
di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti. Caruso, insieme ad altri
12 esponenti del movimento no global, e' imputato di associazione
sovversiva nel processo in corso davanti alla Corte d' assise di Cosenza.
''Con Bertinotti - ha detto - bisogna continuare a interloquire. Oggi
insieme al segretario di Rifondazione comunista abbiamo trovato delle
risposte importanti sulle nostre rivendicazioni, che sono amnistia,
riforma dei codici penali, abrogazione del reato di associazione sovversiva
e soppressione dei Centri di permanenza temporanea. Mi sembra che
Fausto Bertinotti abbia assunto un chiaro impegno in questo senso''.
''Dobbiamo continuare allora - ha proseguito - a costruire momenti
di mobilitazione e di confronto, affinche' queste tematiche vengano
assunte da tutto il centrosinistra in modo da isolare le pulsioni
e gli attacchi repressivi che si annidano non solo nella Procura della
Repubblica di Cosenza e nelle forze politiche del centrodestra, ma
anche nello schieramento dell' Unione. Penso, in particolare, a Violante
e Di Pietro''. ''Gli stessi impegni - ha concluso Caruso - li chiederemo
agli altri leader dell' Unione, in primo luogo a Prodi ed a Pecoraro
Scanio, in occasione delle loro prossime visite a Cosenza, per inchiodarli
alle loro responsabilita' in vista di eventuali futuri impegni di
governo''.
Crinò
(NPSI) “Il Nuovo PSI vuole concorrere alle scelte dell’Unione”
27/09 ''I socialisti hanno l' abitudine all' autonomia che privilegia
i contributi concreti. Nel centrosinistra c' e' sofferenza, ma anche
vivacita' di posizioni, soprattutto in politica estera e sui temi
dei diritti civili''. A sostenerlo e' stato il parlamentare del Nuovo
Psi, Franco Crino', portavoce della mozione congressuale Craxi-Zavettieri-Lenoci,
nel corso di un incontro con i giornalisti. ''Da parte nostra, pero'
- ha aggiunto - vi e' la forte volonta' di concorrere alle scelte
di fondo della coalizione, riproponendo obiettivi e argomenti che
recuperino al dibattito politico nazionale i temi dello sviluppo del
Mezzogiorno e l' affermazione dei diritti civili''. L' incontro, al
quale hanno partecipato il consigliere regionale e segretario del
partito, Leopoldo Chieffallo, ed il capogruppo alla Regione, Luciano
Racco, e' stato convocato per fare il punto sui temi dell' unita'
socialista e del prossimo congresso nazionale del partito che si terra'
il prossimo ottobre a Roma e che sancira' la nuova collocazione politica
nel centrosinistra. Per Leopoldo Chieffallo, ''il progetto ulivista
dentro cui stava incapsulato lo Sdi, fallito soprattutto per la dura
posizione di Rutelli, rilancia il percorso politico autonomo di ogni
forza politica. Fino a questo momento ci eravamo trovati dinanzi -
ha proseguito - ad una sinistra illiberale. Adesso gli scenari sono
mutati e di conseguenza anche il nostro atteggiamento politico. Con
i nostri compagni di viaggio saremo franchi e con grande umilta' sapremo
dare il nostro contributo politico e programmatico di socialisti e
riformisti''. Chieffallo, in relazione alla polemica per le nomine
tra lo Sdi ed il vice presidente della Giunta regionale, Nicola Adamo,
ha invitato Adamo ''a stare calmo, che non vogliamo disturbare alcun
manovratore, ma non rinunciamo pero' alla forza delle nostre idee.
Non siamo interessati a litigare con nessuno o alle poltroncine. Aspiriamo
pero' a concorrere nelle scelte programmatiche con la nostra identita'
socialista che guarda ai problemi della gente''. ''Vogliamo essere
coerenti con i mandati popolari - ha detto, dal canto suo, Racco -
salvaguardando il valore delle istituzioni e non sfasciandole, e nel
contempo desideriamo un forte rapporto, un serrato dialogo con le
forze politiche del centrosinistra per costruire un percorso futuro
riformatore e laico''. ''Siamo in linea di massima per la conclusione
dei mandati - ha precisato Racco, con riferimento alla situazione
politica al comune di Reggio Calabria - ma questo non ci portera'
in futuro a sostenere un' ulteriore candidatura di Giuseppe Scopelliti''.
Racco ha anche definito ''aggressivo l' atteggiamento di Nicola Adamo
nei confronti del capogruppo dello Sdi, poiche' nella famiglia socialista
vi sono certamente personalita' in grado di rappresentare degnamente
le istituzioni. Noi auspichiamo che il centrosinistra in prospettiva
non costruisca solo cartelli elettorali, ma lavori unitariamente per
un percorso politico che sia marcatamente riformista e coerente sui
temi dell' economia e dei diritti civili''.
A Crotone Bertinotti
incontra gli operai e rilancia il salario sociale
27/09 ''E' un quadro insopportabile e angosciante. I giovani oggi
sono costretti a stare o nella disoccupazione o nella precarieta'.
E una chiusura ai giovani e' un furto al Mezzogiorno''. A sostenerlo
e' stato, parlando di disoccupazione, il segretario di Rifondazione
comunista, Fausto Bertinotti, che oggi, nel corso di una visita in
Calabria nell' ambito della campagna per le primarie dell' Unione,
ha incontrato, a Crotone, i 94 lavoratori dell' industria Cellulosa
2000, senza stipendio da tre mesi e impegnati in una lotta per il
mantenimento dei livelli occupazionali. ''Per questo - ha aggiunto
- vanno prese misure immediate come quella del salario sociale. Per
dare un futuro al Sud occorre sconfiggere la posizione liberistica
che ha sostenuto colpevolmente che bisognava lasciare fare e le cose
sarebbero andate a posto da sole con un po' di frusta sugli operai
in termini di riduzione del costo del lavoro e di aumento della flessibilita'.
Troppo disinvoltamente, non solo a destra, ma anche in certi settori
progressisti, si era fatta strada l' idea che il mercato fosse autosufficiente.
Ricostruire l' intervento pubblico e' una necessita' in Europa, ma
lo e' tanto piu' nel Mezzogiorno''. Parlando della Cellulosa, Bertinotti
l' ha definita ''un modello negativo da manuale alla cui origine c'
e' la privatizzazione. Un imprenditore subentra con una vocazione
essenzialmente finanziaria e lascia andare l' azienda verso strozzature
produttive che non consentono non solo di raggiungere gli obiettivi,
ma neanche la continuita' dell' offerta produttiva. Ed i lavoratori
pagano le spese di questi errori sciagurati, della mancanza di una
politica economica ed industriale da parte dei governi centrali e
locali''. ''Invece che sulle promesse - ha sostenuto Bertinotti -
bisogna contare sugli accordi. Credo sia necessario ricostruire un
contratto in cui il pubblico sia garante, a partire dalla Regione
e finendo al governo centrale''. Per l' industria crotonese Bertinotti
ha suggerito di ''riprendere il filo di un ragionamento di politica
industriale, costruendo un circuito virtuoso tra la produzione di
energia e la produzione della cellulosa, potenziando la ricerca anche
sui materiali di scarto, garantendo una continuita' produttiva in
grado di stabilire un rapporto tra domanda e offerta''.
Laratta (DL)
“Primarie anche per deputati e sindaci”
27/09 ''Le Primarie dell' Unione sono un fatto fortemente innovativo
e la Calabria vi sapra' partecipare con interesse e convinzione. Siamo
sicuri che il centro-sinistra si rafforzera' e che Prodi avra' un
risultato molto importante da questa consultazione''. Lo ha detto
Franco Laratta, vicesegretario regionale vicario della Margherita,
intervenendo a Cosenza ad un incontro con un gruppo di dirigenti del
partito. ''Dopo le primarie - ha aggiunto Laratta - non si potra'
piu' tornare indietro. Tale sistema di scelta dovra' essere confermato
anche per la scelta dei parlamentari in tutti i collegi, cosi' come
per i sindaci ed i presidenti a tutti i livelli. I nostri iscritti
e i nostri elettori si devono sentire sempre protagonisti, veri protagonisti,
in tutti i momenti. Non accetteranno mai piu' che vengano calate dall'
alto decisioni che riguardano il territorio, cosi' come non saranno
accettate imposizioni relative ai singoli candidati''.
Pdl e mozione
contro il ponte sullo stretto da Rifondazione
27/09 ''Il Ponte sullo stretto di Messina e' l'ultima delle cattedrali
che creano deserto. E come tale va 'abbattuto' ancora prima che venga
posata la prima pietra''. Cosi' Rifondazione Comunista chiama a raccolta
''tutti i deputati che vogliono evitare un enorme sperpero di denaro
pubblico e un incalcolabile danno all'ambiente''. Alla vigilia della
visita di Fausto Bertinotti a Messina e a Villa San Giovanni, dove
incontrera' anche i comitati per il No al Ponte, il capogruppo alla
Camera Franco Giordano e il responsabile lavoro e trasporti del partito
Ugo Boghetto hanno illustrato in conferenza stampa a Montecitorio
una proposta di legge, da accogliere in finanziaria sotto forma di
emendamento, e una mozione, ''da far sottoscrivere e calendarizzare
il piu' rapidamente possibile'', per bloccare ''l'opera che non si
fara' mai''. ''Con la proposta di legge - ha spiegato Giordano - gia'
sottoscritta da oltre 5mila persone, chiediamo di cambiare la finalita'
della societa' ''Stretto di Messina'' dalla costruzione del Ponte
al potenziamento e alla razionalizzazione dell'attraversamento marittimo
dello Stretto, al potenziamento dei trasporti pubblici locali, concepiti
come sistema unico integrato in rapporto con i Comuni e le province
di Reggio Calabria e di Messina e le Regioni''. Alla base dell'iniziativa,
osservano Giordano e Baghetto, c'e' anche il mutamento d'opinione
nelle comunita' locali, che ora sono sempre meno ''abbacinate dalle
mirabilie del Ponte'', mentre rilevano le contraddizioni e i costi
in termini ambientali, trasportisti, finanziari e tecnici dell'opera.
''Non esiste - spiega ad esempio Baghetto - una tecnologia dell'acciaio
in grado di sopportare le sollecitazioni che la campata del Ponte
comportera'. E ancora: il trasporto marittimo continuera' ad esistere,
mentre il Ponte potrebbe non essere accessibile anche per 80-90 giorni
all'anno a causa delle correnti aeree e marittime''. Tanto vale allora
- e' il ragionamento del Prc - razionalizzare e potenziare quello
piuttosto che spendere soldi pubblici per un'opera che non si sa se
e quando sara' completata. ''Neanche il governo - aggiunge Baghetto
- nonostante le previsioni irrealistiche, ha saputo spiegare quando
l'opera sara' ultimata. l'allora ministro Siniscalco disse che la
vedranno i nipoti dei nostri nipoti''. Di qui la mozione parlamentare
per sospendere le procedure per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
''Chiediamo a tutti i parlamentari - spiega Giordano - quale che sia
il loro colore politico, di sottoscrivere la mozione che vogliamo
sia messa in calendario il piu' rapidamente possibile dalla prossima
conferenza dei capigruppo. La gara per l'affidamento della progettazione
potrebbe partire gia' nelle prossime settimane, occorre impegnare
il governo a sospenderla, prima che siano spesi 1500 miliardi delle
vecchie lire. La sola valutazione di impatto ambientale costa 30 milioni
di euro''. Secondo l'esponente comunista, ''il governo dovrebbe compiere
un'approfondita valutazione del progetto a partire dall'importo complessivo
dell'opera, dalla redditivita' della gestione, dalle soluzioni ambientali
e di trasporto fino alle procedure fin qui adottate ed i presunti
conflitti d'interesse esistenti''. La questione dei rapporti con la
mafia e' prioritaria, aggiunge Giordano. ''C'e' un'inchiesta in corso
della Procura Nazionale Antimafia - conclude Giordano - mentre con
un decreto il governo ha consentito l'entrata deregolamentata nel
progetto a chiunque, aprendo la via in questo modo a operazioni di
riciclaggio internazionale''.
Tripodi (PDCI)
“Il Seminario di Santa Trada un appuntamento importante”
27/09 La partecipazione dei Comunisti Italiani al ''Seminario Programmatico''
dell'Unione calabrese e le iniziative politiche del partito in vista
delle ''primarie'' per la scelta del candidato premier del centrosinistra,
sono le questioni principali affrontate durante la riunione della
Segreteria regionale tenutasi a Lamezia Terme. L'incontro, convocato
dal segretario regionale Michelangelo Tripodi, ha dato l'avvio ad
una stagione politica ''intensa - e' scritto in una nota - che dovra'
essere caratterizzata sempre di piu' dall'attuazione del programma
di rinnovamento della Calabria avviato dalla Giunta Loiero, culminando
poi con le elezioni politiche della prossima primavera''. La segreteria
regionale ritiene naturale che il Pdci della Calabria abbia suoi esponenti
''tra i candidati - prosegue la nota del Pdci - che l'Unione schierera'
nei collegi elettorali uninominali alla Camera e al Senato della regione,
in considerazione della crescita ottenuta dai Comunisti Italiani negli
ultimi anni che, grazie ad un'organizzazione politica sempre piu'
capillare e omogenea su tutto il territorio regionale, si manifesta
anche attraverso la partecipazione costante di rappresentanti del
partito negli esecutivi delle massime istituzioni elettive della regione.
Nella riunione di Lamezia sono state decise le modalita' di partecipazione
del partito al seminario di Santa Trada, in programma venerdi' e sabato
prossimi, nonche' l'organizzazione della raccolta di firme per le
due petizioni popolari lanciate dai Comunisti Italiani in contemporanea
con lo svolgimento delle ''primarie'' previste il 16 ottobre. ''Il
Pdci, che considera - e' scritto ancora nella nota dei Comunisti Italiani
- il seminario programmatico dell'Unione calabrese un appuntamento
importante nel percorso politico che dovra' accompagnare e indirizzare
l'azione della Giunta Regionale, partecipera' alla ''due giorni''
con una delegazione che illustrera' alcuni punti della proposta politica
del partito impegnato a contribuire al salto di qualita' e alla svolta
cui e' chiamata la coalizione. La segreteria regionale ritiene necessario
attuare un programma di governo che, all'insegna della discontinuita'
rispetto alle modalita' di gestione in voga nel passato, sia in grado
di mettere al bando qualsiasi forma di trasformismo politico e di
trasversalismo, che stanno creando disorientamento e malcontento in
tutto il centrosinistra. A Santa Trada i Comunisti Italiani, oltre
a ribadire il loro ''no'' alla costruzione del ponte sullo Stretto
e a chiedere l'impegno della coalizione per l'abolizione dello sbarramento
del 4 % della legge elettorale regionale, lanceranno due proposte
tese alla moralizzazione del sistema politico, da ottenere attraverso
l'abrogazione della legge che nella passata legislatura comporto'
l'aumento delle indennita' dei consiglieri regionali e l'introduzione
di una nuova norma che stabilisca che il compenso dei componenti degli
enti sub-regionali non puo' superare il 50 % delle indennita' dei
consiglieri regionali''. Nella nota del Pdci si evidenzia inoltre
che ''proporremo agli altri partiti della coalizione l'introduzione
di un criterio di scelta dei prossimi direttori generali delle Asl
che escluda la nomina di quanti sono stati ai vertici delle aziende
sanitarie negli ultimi 5 anni. Chiederemo inoltre un forte impegno
della Giunta Regionale per il varo di una nuova politica per il lavoro
che si ponga innanzitutto l'obiettivo della stabilizzazione degli
Lsu-Lpu''. ''Nel ribadire - conclude la nota - il sostegno a Romano
Prodi in occasione delle ''primarie'', inoltre, il PdCI calabrese
assicurera' il suo contributo alla campagna nazionale lanciata dal
partito, che con i propri rappresentanti sara' presente davanti ai
seggi per la raccolta delle firme a sostegno delle proposte di legge
con cui si chiede l'introduzione di una nuova forma di scala mobile
e l'innalzamento a 18 anni
Dima e Caputo
(AN) “Il coordinatore provinciale della CDL rappresenti tutti”
27/09 ''Alleanza nazionale e' parte integrante della Casa delle Liberta'
e, pertanto, ne condivide, senza tentennamenti ed a tutti i livelli
istituzionali, l' azione ed il progetto politico''. E' quanto affermano,
in una nota, Giovanni Dima e Giuseppe Caputo, coordinatori regionale
e provinciale di Cosenza di An. ''Cio' vale, di conseguenza - aggiungono
Dima e Caputo - non solo a livello nazionale, ma anche e soprattutto
a livello regionale, provinciale e locale per cui ribadiamo con forza
che tutto il partito continuera', come gia' fatto in passato, a sostenere,
supportare ed integrare, attraverso il valido contributo di idee e
di progetti che il gruppo provinciale quotidianamente fornisce all'
intera coalizione, l' attivita' di opposizione che la Casa delle Liberta'
sta portando avanti in seno alla Provincia di Cosenza. E' necessario,
pero', ed in questo ha ragione Pasqualina Straface, che l' attivita'
di opposizione alla Giunta Oliverio passi soprattutto attraverso un
maggiore coordinamento dei gruppi consiliari che deve essere concreto
e continuo nel tempo e che, di conseguenza, deve tradursi in una condivisione,
reale e non di facciata, di iniziative e di manifestazioni che riflettano
l' azione comune della Cdl. E' anche questo il ruolo e la funzione
del coordinatore dell' opposizione: rappresentare tutta la coalizione
e raccordare, innanzitutto, l' iniziativa politica tra i singoli gruppi
consiliari''. ''Le dichiarazioni della Straface, pertanto - affermano
ancora Dima e Caputo - non hanno voluto 'rompere' ne' la coalizione
ne', tanto meno, l' azione di opposizione, che e' giustamente invidiata
e riconosciuta a tutti i livelli istituzionali perche' politica e
quindi costruttiva e propositiva, come ribadito piu' volte dal nostro
stesso capogruppo, ma al contrario hanno voluto evidenziare un problema
di metodo e di rispetto di regole che deve esistere all'interno del
centro-destra. L' auspicio e' che, pertanto, si possa archiviare la
questione derubricandola in uno scambio di vedute diretto a migliorare
ed a qualificare maggiormente la presenza della Cdl in Consiglio provinciale
al di la' di polemiche che sono per lo piu' sterili''.
Pittell (FI)
chiede il dissequestro dell’area dell’ospedale di Vibo
27/09 L' on.Giancarlo Pittelli, che difende, nell' inchiesta sulla
presunta sanitopoli vibonese, gli interessi del Consorzio Sviluppo
Insediamenti Tecnologici e Infrastrutturali - SITI - che ha vinto
la gara per la costruzione del nuovo ospedale, ha oggi chiesto il
dissequestro dell' area in cui dovrebbe sorgere il nuovo nosocomio.
Pittelli sostiene l' illeggittimita' del provvedimento di sequestro
della Procura vibonese e la totale insussistenza di elementi a carico
di suoi assistiti. Ma il penalista catanzarese va oltre e sostiene
che ''tutta l' inchiesta posa su ricostruzioni congetturali'', rimandando
alla lettura delle oltre mille pagine con le quali il Gip di Vibo
ha rigettato le richieste di custodia cautelare avanzate dalla Procura
nell' ambito dell' indagine.
Gentile (FI)
“I cittadini attendono i finanziamenti per la casa dalla Regione”
27/09 ''Da due anni i cittadini calabresi che hanno chiesto i fondi
per l'acquisto della prima casa aspettano inutilmente, e da oltre
cinque mesi il Tar ha definitivamente sancito la liceita' della graduatoria
per i contributi anche se si vocifera di una volonta' della regione
di modificare la graduatoria, non si sa come e perche'''. E' quanto
sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile.
''Sono intervenuto piu' volte su questa vicenda - ha aggiunto - senza
dare colpe a destra o a manca, ma per chiarire come questi comportamenti
significhino sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. Mi chiedo
come sia possibile aspettare 24 mesi per avere cio' che risulta essere
un diritto quando si procede concorsualmente e non ricevere alcuna
spiegazione sui ritardi nell'erogazione. Molte famiglie calabresi
hanno comprato o ristrutturato la prima casa facendo affidamento sul
contributo a fondo perduto : alcune di loro sono in difficolta' proprio
per avere aspettato l'erogazione delle somme''. ''E' inutile - ha
proseguito Gentile - chiedere ai cittadini di avere fiducia nelle
istituzioni quando poi si attuano comportamenti di burocrazia esasperante
che la fiducia la fanno perdere. Non si capisce come potrebbe avvenire
questa variazione della graduatoria''. ''Mi auguro - ha concluso Gentile
- che Loiero ed Adamo abbiano a cuore la vicenda e la risolvano prontamente,
nell'interesse di centinaia di famiglie calabresi''.
Forza Nuova solidarizza
con i disoccupati di San Giovanni in Fiore
27/09 “A nome di Forza Nuova esprimo sincera solidarietà
al gruppo di disoccupati di San Giovanni in Fiore che da mesi protesta
perchè venga dato loro un diritto: un lavoro”. Lo afferma
in una nota il segretario provinciale di Forza Nuova Cosenza, Rinaldo
Perri. “ E' umiliante –prosegue perri- “pensare
che quella stessa Sila che durante gli anni di Michele Bianchi divenne
il fiore all' occhiello di tutta la regione sia ridotta ora ad arena
di proteste e disperazione; un paese nel cuore della Sila che, con
i suoi laghi e i suoi straordinari monti innevati, potrebbe essere
meta ambita di tanti turisti, è invece terra di disgrazia per
i giovani che la abitano e che non riescono a realizzare in essa le
proprie aspirazioni. Ritengo che S. Giovanni in Fiore necessita di
un cambiamento socio-economico che passa necessariamente da un rinnovamento
di quella classe politica dalla quale è amministrato da lunghi
anni; mi riferisco a quella amministrazione che, come sostenne in
un' intervista al "Corriere della Sera" del 6 Aprile 2005
lo stesso Vattimo, eurodeputato dei DS e candidato a sindaco nel comune
di San Giovanni, ha sempre ricorso all' infame piaga del clienterismo
e del servilismo come linfa delle proprie azioni. E' ora di smetterla
con slogan propagandistici e impegni fittizi che vedono l' impennata
del meridione soltanto nell' immaginazione di chi li esprime; San
Giovanni, come tutto il territorio della provincia cosentina, ha urgente
bisogno di impegni concreti e di una netta sostituzione di quelle
classi dirigenti che da troppi anni amministrano le nostre terre senza
produrre arricchimento alcuno, escluso il proprio, si intende...”
Nuovo PSI: “Unità
socialista oramai al traguardo”
26/09 'Unita' socialista ormai al traguardo': e' questo il tema di
una conferenza stampa del gruppo consiliare regionale del Nuovo Psi
che si terra' martedì mattina a Reggio Calabria nella sala
'Giuditta Levato' di Palazzo Campanella All' incontro saranno presenti
il capogruppo del Nuovo Psi in Consiglio regionale, Luciano Racco;
il consigliere regionale Leopoldo Chieffallo; il senatore Franco Crino'
ed il leader del partito in Calabria, Saverio Zavettieri.
Venerdì
seminario dell’Unione in Calabria con Loiero e Minniti
26/09 Seminario dell' Unione di Calabria che coinvolge la rappresentanza
istituzionale e politica dell' alleanza regionale il 30 settembre
e il primo ottobre. Il seminario ha l' obiettivo di svolgere una riflessione
sulla fase di avvio della legislatura regionale e di focalizzare e
selezionare obiettivi programmatici e scelte operative per i prossimi
mesi. I lavori si apriranno, a Santa Trada di Cannitello, venerdi'
30 settembre alle ore 15 con una relazione del presidente Agazio Loiero
e si concluderanno entro le ore 14 di sabato primo ottobre. Il seminario
e' stato convocato dal coordinatore dell' Unione on. Marco Minniti
e a conclusione dei lavori l' informazione ai giornalisti potra' essere
garantita attraverso una conferenza stampa.
Giovedì
l’assemblea degli eletti della Margherita sul trasferimento
delle funzioni agli enti
26/09 L’assemblea degli eletti della Margherita in Calabria
si riunirà giovedì 29 settembre alle ore 10.00 a Falerna,
nell’Hotel Eurolido, per una sessione di studio sul trasferimento
delle deleghe dalla Regione agli Enti locali: entro il 31 dicembre,
infatti, la Regione Calabria tornerà al ruolo di legislazione,
programmazione e coordinamento e – nel rispetto del principio
di sussidiarietà – sarà avviato un trasferimento
di competenze agli Enti locali, che consentirà una maggiore
vicinanza ai cittadini e una maggiore partecipazione delle realtà
locali alle scelte amministrative e di governo. I lavori saranno presieduti
dal Capogruppo in Consiglio regionale Enzo Sculco. Al Sottosegretario
alle Riforme della Regione Calabria, Paolo Naccarato, è stata
affidata una relazione sul trasferimento delle funzioni agli Enti
locali. Seguirà una comunicazione del Sottosegretario Vincenzo
Falcone sulla situazione della spesa collegata ai Fondi Strutturali.
Sono previsti, inoltre, gli interventi del Presidente della Giunta
regionale Agazio Loiero e del Coordinatore della Margherita in Calabria
Franco Bruno. Nel corso dell’incontro, l’assemblea indicherà
i criteri per la costituzione della Consulta permanente degli Enti
locali della Margherita calabrese.
Donnici (IDV)
chiede un incontro con Di Pietro e l’area del partito
26/09 "Ci risulterebbe incredibile che Di Pietro mantenesse
ancora un atteggiamento di chiusura rispetto a un'area che rappresenta
quanto meno il 30-40 % del partito reale".
Lo afferma Beniamino Donnici, assessore regionale al Turismo e leader
di 'Partecipazione-Identità e Progetto dell'Italia dei Valori',
dopo il successo ottenuto al meeting di San Sepolcro, dove in 300
si sono riuniti tra esponenti politici, amministratori, professionisti
e presidenti di associazioni. "Vedremo - prosegue Donnici -,
'Partecipazione-Identità e Progetto dell'Italia dei Valori'
ha già programmato per fine ottobre una seconda convention
in Calabria e a quel punto avremo tutti gli elementi per valutare
e decidere". Questo il testo integrale della lettera inviata
da Beniamino Donnici e l'area di 'Partecipazione-Identità e
Progetto dell'Italia dei Valori', ad Antonio Di Pietro: "Caro
Presidente, l'Assemblea del 24 settembre, a S. Sepolcro, si è
svolta in un clima sereno e costruttivo, essendo tutti consapevoli
delle difficoltà che attraversa l'Italia dei Valori e della
comune volontà di rilanciare l'iniziativa politica e l'azione
organizzativa.
Preliminarmente è stata affrontata la situazione relativa alla
"primaria" dell'Unione, alla quale hai deciso di partecipare.
Pur confermando una valutazione negativa sulla scelta e le preoccupazioni
in ordine al risultato, tutti i dirigenti e gli iscritti hanno dichiarato
che, ove non intervenisse l'auspicato ripensamento, faranno il loro
dovere, a sostegno della Tua candidatura.
La parte centrale nella discussione ha riguardato, l'analisi della
crisi attuale e la diffusa esigenza di democrazia e partecipazione,
a tutti i livelli, nell'Italia dei Valori.
L'Assemblea ha approvato un documento contenente alcune precise richieste,
segnatamente quella dell'indizione del 1° congresso nazionale
del partito.
A nome dell'Assemblea Ti chiedo di fissare un incontro con una delegazione,
che sono stato incaricato di guidare, per illustrarTi il documento
e concordare l'eventuale partecipazione di tutti noi all'assemblea
programmatica indetta per il prossimo 8 ottobre.
Caro Presidente, ci sono ancora possibilità e margini non solo
per ricomporre le attuali incomprensioni e divergenze, quanto per
utilizzare in positivo, coinvolgendo nell'indifferibile processo di
spersonalizzazione e democratizzazione del partito il grande patrimonio
umano che ancora crede nell'Italia dei Valori. Per definire, cioè,
l'identità e il progetto di un partito capace di guardare con
fiducia e ottimismo al proprio futuro e a quello del nostro paese:
com'è del tutto evidente, dipende soltanto da te.”
Antonio Chiappetta
nominato responsabile del dipartimento Mezzogiorno di Italia dei Valori
26/09 Antonio Chiappetta e' stato nominato responsabile del Dipartimento
Mezzogiorno di Italia dei Valori. La nomina di Chiappetta e' stata
decisa da Antonio Borghesi, coordinatore nazionale dei Dipartimenti
dell' area economica del partito. Chiappetta, cosentino, ''dovra'
predisporre - e' detto in una nota - la piattaforma programmatica
sui problemi del Meridione che verra' presentata agli elettori, collaborando
con la Fabbrica del Programma dell' Unione. Compiti del nuovo responsabile
nazionale del Mezzogiorno saranno inoltre quelli di mantenere i contatti
con i referenti tematici regionali, di redigere i documenti, partecipare
ai lavori di tavoli e commissioni di carattere nazionale, rappresentando
il partito sul tema, considerato cruciale, dello sviluppo del sud
come chiave per lo sviluppo del Paese''. ''Chiappetta - e' detto in
un comunicato - che ritiene fondamentale operare in sinergia con gli
eletti del suo partito, ormai forza di maggioranza in molte regioni
italiane e fortemente radicato nel Mezzogiorno, intende confrontarsi
immediatamente con le altre forze politiche, sia di maggioranza che
di opposizione, su singoli temi rilevanti di politica economica, sociale
o istituzionale''. ''Nell' elaborazione delle proposte programmatiche
- si afferma ancora nella nota - Chiappetta ha gia' avviato contatti
con rappresentanti delle forze intellettuali, sociali ed economiche
regionali e nazionali affinche' le proposte che sara' possibile elaborare
come futuro programma di governo rappresentino il riflesso migliore
della capacita' creativa, delle speranze nel futuro e dei bisogni
profondi che provengono dall' intera societa' italiana''. Soddisfazione
per la nomina di Chiappetta e' stata espressa dal consigliere regionale
di Italia dei valori, Maurizio Feraudo, secondo il quale ''la Calabria
adesso ha un' altra occasione di trovarsi protagonista in positivo
dei processi di trasformazione della societa' portati avanti dal partito
di Antonio Di Pietro''.
Ciro Palmieri
si dimette da segretario regionale del PLI dopo la nomina
26/09 Ciro Palmieri rimette il suo mandato da Segretario Regionale
del Partito Liberale Italiano della Calabria, nelle mani della Segreteria
Nazionale e ai liberali calabresi, subito dopo la sua nomina a Presidente
dell'Agenzia per lo Sviluppo del Territorio. Lascio - ha detto Palmieri
- perché questo nuovo incarico non mi consente di seguire con
attenzione e continuità e tenacia il Partito a livello regionale.
Il Partito infatti richiede un rilancio serio e duraturo che passa
necessariamente da una territorialità diffusa e capillare e
quindi di un impegno tangibile. Mi sembra di poter largamente affermare
che, - ha continuato il Segretario Regionale uscente - sempre all'insegna
della correttezza, trasparenza e unità d'intenti e di azione
con tutti i liberali calabresi, in poco più di un anno siamo
riusciti a dare, con mille difficoltà di ogni tipo e molta
fatica in Calabria, anima e corpo al Partito Liberale Italiano e di
aver portato avanti il progetto politico del partito e fatto un buon
lavoro non solo nel riorganizzare lo stesso e di averlo portato sulla
scena politica regionale ma di aver riportato sulla scheda elettorale
il simbolo e propri candidati alle consultazioni regionali e alle
amministrative.Nel ringraziare tutti i liberali calabresi e i dirigenti
del Partito - Palmieri ha concluso - dicendo che resterà alla
guida del Partito in provincia di Cosenza, in qualità di Segretario
Provinciale sino al prossimo congresso e se ce ne saranno le condizioni”.
Di Iacovo chiede
un vertice dell’Unione per le elezioni a Corigliano
26/09 ''Il centrosinistra, a Corigliano come in Calabria, la deve
smettere di farsi male da solo e parlarsi a mezzo stampa. Tanto ci
sono gia' i cittadini che stanno male, perdono ogni giorno il potere
di acquisto dei loro salari''. Lo sostiene, in una dichiarazione,
Benedetto Di Iacovo, segretario provinciale di Cosenza di ''Socialismo
e' liberta'''. ''Si convochi subito - aggiunge Di Iacovo - un vertice
dell' Unione, allargato a movimenti ed associazioni, e si programmi
per davvero e senza tatticismi le azioni per rivincere le elezioni
in uno spirito di piena unita' e condivisione di programmi e obiettivi.
All'interno di questo confronto, e solo se l' attuale sindaco non
si ricandidera', si potra' affrontare la questione di chi dovra' guidare
la coalizione alla vittoria, sapendo che in mancanza della ricandidatura
dell'attuale sindaco, non esistono staffette automatiche e che anche
i socialisti, con rispetto verso le altre forze ma in uno spirito
di pari dignita', accamperanno loro candidature. Se necessario si
facciano, anche, le primarie''. A parlare e' il neo-segretario provinciale
del Movimento Politico di Socialismo e' Liberta'-Unita' Socialista,
Benedetto Di Iacovo, cittadino coriglianese e gia' candidato alle
elezioni regionali, riportando una ottima messe di voti anche a Corigliano''.
''Bisogna ripartire - conclude Di Iacovo - dalla concertazione e dalla
pari dignita' tra gli attori politici. Cio' al fine di poter sviluppare
un forte potenziale di idee strategiche, di progetti condivisi, di
visioni possibili e praticabili di nuovo sviluppo duraturo. Questo
mi sembra il percorso, la stella polare che dovra' guidare le forze
dell'Unione (allargata ad altre realta' che ne condividono il manifesto)
al fine di sbaragliare questa destra senza storia, senz'anima e senza
bussola, deviata dal forte condizionamento della lega nord, che punta
alla secessione''.
Loiero: “Devolution
è una democrazia senza valori, una dittatura subdola”
25/09 ''Paragonare con disprezzo Reggio a Tunisi o a Beirut come
hanno fatto i leghisti giunti ieri in riva allo Stretto la dice lunga
sul pregiudizio che la Lega ha verso la Calabria e i calabresi e cosa
ci prepara la devolution bossiana''. A sostenerlo e' il presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, che si dice disgustato nel
leggere alcune cronache sul ''devolution day'' della Cdl che si e'
svolto ieri a Reggio Calabria. ''Perche' Reggio - aggiunge Loiero
- avra' i suoi problemi, e tanti, essendo stato il suo territorio
violentato dalla speculazione affaristoco-criminale, ma non puo' certo
essere violentata anche dalle parole ingiuste e ingiustificate di
chi ritiene di essere arrivato tra i leoni della savana''. A giudizio
di Loiero il ''devolution day'' ''si e' risolto in un fiasco, visto
che i calabresi alla manifestazione del centrodestra non c'erano''.
E, in ogni caso, s' indigna: ''Calderoli e i suoi non possono considerare
i reggini come baluba e una delle piu' belle citta' mediterranee come
una periferia da terzo mondo''. Conversando con alcuni giornalisti,
il presidente Loiero, e' tornato anche sulla manifestazione organizzata
dall' Unione, quella dei ''calabresi del no'' alla riforma costituzionale
dello Stato ''imposta da Bossi''. ''Qualche dubbio, qualche perplessita'
a organizzarla in verita' l' abbiamo avuta ¿ confessa Loiero
- ma e' stata superata dalle immediate spontanee adesioni. Patria
e Unita' sono parole desuete che per fortuna ci ricorda spesso il
presidente della Repubblica Ciampi. Le abbiamo riproposte ed e' stato
emozionante vedere; tra i mille e piu' arrivati al Palazzo della Regione,
l' auditorium Calipari non li ha potuti contenere tutti, tante fasce
di sindaci e tante coccarde tricolori''. ''Cio' conferma - aggiunge
il presidente della Calabria ¿ che il tema della devolution
e' dilaniante e i calabresi sono fermi nel respingerla. Lo hanno dimostrato
affollando la manifestazione dell' Unione. La Calabria era tutta li'
rappresentata. La Cdl, che non trova un discorso comune su nulla,
non puo' far finta di niente e costringere il Sud a subire la sciagurata
riforma costituzionale''. Secondo Loiero, ''a Reggio gli esponenti
della Cdl si sono parlati addosso e la loro iniziativa e' stata un
fallimento, un fiasco. C' era poca gente rispetto agli annunci e alla
organizzazione messa in campo e non c' erano, soprattutto, quei calabresi
a cui avrebbero dovuto spiegare la riforma. C' erano invece centinaia
di militanti della Lega i quali hanno approfittato dell' occasione
per fare una gita gratuita al Sud. Che bisogno c' era allora di organizzare
la convention a Reggio quando avrebbero potuto farla nelle valli leghiste
senza dover pagare le comparse? Il fatto e' che un governo in dissoluzione,
che ripresenta il ministro Tremonti all' Economia da dove il vicepremier
Fini lo aveva in pratica cacciato, cerca operazioni di facciata nelle
aree piu' colpite da politiche dissennate, per avviare cosi' una campagna
elettorale che per i partiti della litigiosa coalizione si annuncia
disastrosa''. Loiero, in conclusione, afferma che ''la Calabria e
il Mezzogiorno temono la devolution bossiana. Per un motivo molto
semplice che ha espresso bene, dall' alto del suo magistero, l' arcivescovo
emerito di Cosenza Giuseppe Agostino: 'la devolution proposta e' una
rovina, un guasto della societa' perche' non tiene conto dell' uomo'.
Io la penso come monsignor Agostino e sono anch' io preoccupato di
una democrazia cosi', senza valori, quindi una dittatura subdola''.
Galati (UDC)
“Primarie per chi rappresenta meglio i moderati”
25/09 ''Noi abbiamo posto un problema che e' quello di fare una riflessione
nella Cdl su come il centrodestra debba presentarsi alle elezioni.
Usciamo da una sconfitta elettorale pesante. Quindi, vuol dire che
c' e' un rapporto difficile con gli elettori, soprattutto con gli
elettori moderati che, in molti casi, hanno rivolto nell' astensione
il loro disappunto. Per recuperarli c' e' bisogno di atteggiamenti
concreti. Non e' il problema di togliere Berlusconi e metterne un
altro, ma di non dare tutto per scontato''. Lo ha sostenuto il sottosegretario
alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati, parlando con i giornalisti,
a Lamezia Terme, a margine del congresso regionale del partito. ''In
questo senso - ha aggiunto riferendosi al 'devolution day' svoltosi
a Reggio Calabria - la manifestazione di ieri puo' essere accettabile
nel senso di spiegare agli elettori innanzitutto che la riforma federalista
fu fatta dal centrosinistra. Noi proponiamo, tenendo conto di tutti
gli orientamenti della maggioranza, un' altra riforma che non e' contro
il Mezzogiorno. Abbiamo bisogno di spiegare agli elettori quello che
abbiamo fatto, ma di spiegare anche perche' alcune cose non sono state
fatte e di capire chi puo' rappresentare al meglio in questa nuova
fase della societa' italiana i moderati italiani che sono nella Cdl.
Noi abbiamo detto che le primarie sono uno strumento importante perche'
richiamano gli elettori ed i militanti del centrodestra a discutere.
A discutere per capire se le cose che diciamo possono essere affrontate
da Berlusconi o da un altro candidato, ma liberamente, discutendo.
Discutendo dei candidati discuteremo anche delle questioni programmatiche''.
Loiero replica
a Dima: “Nessun pranzo con Calderoli. Non sono mai stato e non
andrò mai a mangiare con lui”
25/09 (MG) Non manca di colpi di scena il post ‘devolution
day’, il coordinatore regionale di An, Giovanni Dima infatti
ha definito “incoerente” il presidente della regione Agazio
Loiero che, sempre secondo Dima, per rimediare alla gaffe fatta col
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e col vice presidente
e ministro degli Esteri, Gianfranco Fini ignorando la loro presenza
in Calabria, avrebbe invitato a pranzo il ministro delle riforme Roberto
Calderoli. Secondo Dima, il presidente Loiero “ha invitato 'privatamente'
a pranzo il leghista e ministro delle Riforme, Roberto Calderoli.
Lo stesso che qualche ora prima, dal palco del devolution day, spiegando
che la devoluzione non e' contro il Sud, aveva raccontato le 'malefatte'
in Calabria di Loiero. Ma il presidente della Regione non ha rinunciato
alla sua manifestazione 'contro' cosi' come non ha voluto rinunciare
al pranzo 'privato' e ha pensato di recuperare la gaffe istituzionale
invitando tra i suoi ospiti anche il leghista Calderoli. Loiero ha
mostrato a Calderoli le bellezze dello Stretto visto da Scilla, ha
fatto assaggiare i prodotti calabresi. Ma sul federalismo ha incassato
il colpo. Non ha potuto e non puo' negare l' attenzione del governo
Berlusconi sulla Calabria e sul Mezzogiorno, non ha piu' ragione di
descrivere strumentalmente i leghisti come dei marziani pericolosi
e che il federalismo e' contro il Sud''. Anche il repubblicano vice
ministro dell' Ambiente, Francesco Nucara, ha criticato la scelta
di Loiero sulla non accoglienza al presidente del Consiglio e agli
altri ministri.
Pronta la risposta di Loiero ''Non sono stato pranzo con il ministro
Roberto Calderoli, non ci andro' mai, non e' tra i politici che stimo.
Chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire, afflitto com'
e' dalla sindrome del potere perduto, ossessionato dalla perdita di
ruolo'' e continua con la sua pesante risposta ''Il colpo in testa,
metaforico, della manifestazione dell' Unione contro la devolution
leghista - afferma Loiero - fa sragionare qualche dirigente di An,
perche' ha messo a nudo la complicita' di quel partito con i disegni
di Bossi che punta a spaccare il Paese. Cio' non piace ai reggini
e ai calabresi che hanno isolato gli esponenti del centrodestra. E
allora si cerca di confondere la gente con una bufala che fa il paio
con quella diffusa l' altra sera dal sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti,
secondo cui il sottosegretario Brancher mi avrebbe telefonato inutilmente
per invitarmi a un incontro con Berlusconi''. Bisogna fare differenza,
secondo il presidente della regione, tra una visita istituzionale
e l' inizio della campagna elettorale del centrodestra quale è
stata la manifestazione di ieri a Reggio Calabria. ''A tavola - prosegue
Loiero - preferisco stare con persone amiche. Come lo ero ieri a Scilla,
al ristorante Fata Morgana, dove sono stato invitato dal presidente
della provincia Gaetano Bruni, pranzando allegramente assieme a una
quarantina di sindaci del Vibonese, al consigliere regionale Giamborino
e diversi amici. Con Calderoli ho poco da spartire, figurarsi se vado
a pranzo con uno dei complici del piu' grave attentato che si sta
preparando agli interessi del Sud con la devolution. Cerchi di curarsi
chi e' logorato da astinenza del potere che ritengo durera' a lungo,
non prenda abbagli e non diffonda falsita' come fa il coordinatore
regionale di An''. Ed è lo stesso Bruni che a sostegno della
risposta del presidente Loiero smentisce categoricamente l’incontro
che ci sarebbe stato tra lo stesso Loiero e il ministro Roberto Calderoni.
''Eravamo in una saletta io con 35 sindaci del vibonese - ha sostenuto
Bruni - e abbiamo pranzato con Loiero. E' stata un bella giornata.
Siamo stati insieme un paio d' ore e nella sala non si e' vista nemmeno
l' ombra di Calderoli. E poi - si e' chiesto Bruni - come mai a dirlo
e' Dima e non Calderoli?''
Nino Gemelli
lascia la CDU per la Margherita. Bruno (DL) “Unione in crescita”
24/09 Nino Gemelli, già parlamentare europeo, ha espresso
la volontà di aderire alla Margherita. La decisione dell’uomo
politico calabrese è maturata nel tempo ed è stata discussa
in un incontro avvenuto a Roma, a margine della Direzione nazionale
del partito, tra lo stesso Gemelli, il segretario organizzativo on.
Franco Marini e il Coordinatore per la Calabria Franco Bruno. Nella
scelta dell’on. Gemelli ha inciso in modo significativo il rapporto
costruito fra lui e l’on. Marini durante l’esperienza
del Parlamento europeo, in cui hanno fatto parte della stessa delegazione.
Per Franco Bruno «l’incontro segna un’altra tappa
del forte processo di crescita della Margherita e dell’intera
Unione che si confermano riferimenti politici certi per le energie
più vive della società».
Stefania Craxi:
“Sa di vecchio la riunione a sinistra. Senza tangentopoli avremmo
sconfitto la nomenklatura.”
24/09 ''La ricomposizione delle anime socialiste nella federazione
di sinistra sa di vecchio ed e' gestita da esponenti delle vecchie
nomenclature''. Lo ha detto Stefania Craxi parlando a Cosenza con
i giornalisti a margine della presentazione del suo ultimo libro,
''Nella buona e nella cattiva sorte''. ''Se non ci fosse stata Tangentopoli
- ha detto ancora Stefania Craxi - noi giovani socialisti avremmo
sconfitto queste vecchie nomenclature nei congressi del partito. La
ricomposizione della diaspora e' un'illusione. I socialisti liberali
hanno una loro collocazione precisa. Militano dentro la Casa delle
liberta'. I socialisti che entreranno nella Federazione alleata dell'
Unione sono vecchi conservatori. Hanno una visione che non serve al
futuro del nostro Paese''. Alla domanda se si impegnera' in politica
direttamente, dopo le posizioni assunte dal fratello Bobo e dalla
componente che fa capo all' ex ministro De Michelis, la figlia di
Bettino Craxi ha risposto: ''per il momento mi interessa girare l'
Italia per raccontare il dramma delle famiglie degli indagati di Tangentopoli''.
Cossiga accusa
un malessere e non va al faccia a faccia con Minniti
24/09 L'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, non ha
potuto partecipare stasera a Lamezia Terme al programmato faccia a
faccia con Marco Minniti, moderato da Guido Ruotolo, nell'ambito della
Festa nazionale dei Ds su ''Sicurezza e' liberta'''. Cossiga ha fatto
pervenire a Minniti una lettera per spiegare i motivi della sua assenza.
''Carissimo Marco - scrive l'ex presidente della Repubblica - le prescrizioni
mediche a seguito di un improvviso malessere non mi consentono di
confermare la mia partecipazione al dibattito di stasera. Mi sarebbe
davvero piaciuto affrontare insieme a te ed all'amico Guido Ruotolo
un tema di grande interesse e di palpitante attualita', di fronte
ad un pubblico attento e motivato. Sono certo che la tua ben nota
competenza nella materia compensera' egregiamente la mia forzata assenza.
Mi e' gradita l'occasione per rinnovarti i sentimenti di simpatia,
stima ed amicizia''.
Minniti “La
sicurezza è un grande problema del Paese”
24/09 ''Sullo sfondo di questa festa c e' lo slogan che noi abbiamo
voluto porre all'attenzione dell'Italia, 'Sicurezza e' liberta'',
e la e e' con l'accento perche' sappiamo che il problema della sicurezza
e' importante. Ma se la sicurezza e' un grande problema per l'Italia,
lo e' soprattutto per la Calabria''. Lo ha detto Marco Minniti, responsabile
sicurezza e difesa dei Ds, nel corso di un dibattito a Lamezia Terme
nell'ambito della Festa nazionale dei Ds su ''Sicurezza e' liberta'''.
''Non si vuole criminalizzare nessuno - ha aggiunto Minniti - ma chi
vuole battersi per costruire uno sviluppo duraturo con la crescita
dell'imprenditoria, deve capire che c'e' bisogno che sia garantita
soprattutto la sicurezza. Non e' possibile costruire un futuro economico
senza garantire protezione a chi lavora. In Calabria, sotto questo
aspetto, abbiamo toccato le punte piu' alte con intimidazioni anche
ai danni degli amministratori. Qui con noi c'e' il sindaco di Lamezia
Terme, Gianni Speranza, che ha subito un attacco preventivo, e cioe'
prima del suo insediamento. E il presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero, e' stato oggetto di gravi intimidazioni. Il fatto e'
che non c' e' vera sicurezza senza liberta'. Le persone non sicure,
in realta', sono persone non libere''
Donnici (IDV)
“La nostra corrente è il 30% del partito, non posso escludere
la scissione”
24/09 Chiede la convocazione di un congresso nazionale del partito
e ''nel caso in cui Di Piero si dovesse arroccare sulle sue posizioni,
non escludo la scissione. Non dipendera' da noi, ma da Di Pietro''.
Lo ha detto Beniamino Donnici, ex responsabile nazionale enti locali
di Idv, assessore regionale in Calabria, fondatore della corrente
''Partecipazione, identita' e progetto dell' Italia dei valori'',
nata dopo la presa di distanze di Donnici da alcune decisioni del
presidente del partito, Antonio Di Pietro. Oggi, Donnici ha convocato
a San Sepolcro (Arezzo) un meeting della corrente, a cui hanno partecipato
circa 250 persone. ''Nonostante le posizioni siano molto distanti
- ha spiegato Donnici - mi auguro che un momento di incontro ci sia.
Qualche segnale, da parte di Di Pietro, e' gia' arrivato. Abbiamo
approvato un documento in cui chiediamo un incontro con Di Pietro,
la convocazione del primo congresso nazionale e la ricerca di un rapporto
di cooperazione rafforzata del partito con la Margherita''. L'incontro
e il congresso, ha aggiunto, serviranno per ''chiedere a Di Pietro
cosa vuol fare con noi, visto che finora ha fatto finta che non ci
fossimo ed e' andato avanti con decisioni assunte unilateralmente.
Al congresso nazionale non metteremo in discussione la sua leadership,
ma gli chiederemo di azzerare l' attuale classe dirigente che e' responsabile
della drammatica crisi del partito. Ricordo che Idv era al 3,98% nel
2001 e ora i sondaggi lo danno sotto l' 1%''. ''La scissione si puo'
evitare - ha concluso Donnici - non siamo qua per fondare un altro
partito. Non lo faremo, non ne ha bisogno ne' Idv ne' l' Italia. Nel
caso ci fosse la scissione, comunque, noi come area politica apriremmo
un dialogo con altri soggetti politici del versante moderato''.
''In tutta Italia, credo che il 30% del partito sia con noi. In Calabria
rappresentiamo, indicativamente, l' 80%''. Ha aggiunto Beniamino Donnici,
quantificando il peso della corrente ''Partecipazione, identita' e
progetto Italia dei Valori'', nata in dissidio con alcune posizioni
del presidente del partito, Antonio Di Pietro. La corrente di Donnici
chiede a Di Pietro di convocare il primo congresso nazionale del partito.
''Se in assemblea potessimo votare a scrutinio segreto - spiega Donnici
- magari la nostra linea potrebbe ottenere anche la maggioranza. Comunque,
il congresso servirebbe anche a verificare tutto questo''. Nei giorni
scorsi, Donnici aveva chiesto a Di Pietro di non presentarsi alle
primarie. ''Perche' farle in alternativa a Prodi se la pensiamo nello
stesso modo? - spiega Donnici - Siamo preoccupati per il risultato,
speriamo che ci ripensi. Certo, noi lo voteremo, ma senza entusiasmo
e con grande preoccupazione: e' una situazione di rischio''
Raffaele Cesario
nuovo segretario provinciale dell’Udc
24/09 Raffaele Cesario e' il nuovo segretario provinciale di Cosenza
dell' Udc. Cesario, che succede a Gianfranco Pellegrini, e' stato
eletto, per acclamazione, al termine del congresso svoltosi a Sibari.
All' assemblea hanno partecipato, tra gli altri, il vice ministro
Mario Tassone, l' eurodeputato Lorenzo Cesa, il senatore Gino Trematerra,
che ha presieduto i lavori, e i consiglieri regionali Roberto Occhiuto
e Michele Trematerra. Presidente del partito e' stato eletto, sempre
per acclamazione, Antonio Gerace, mentre vice segretario unico e'
Santino Garofalo. Eletto il comitato direttivo provinciale composto
da circa 150 componenti in rappresentanza delle varie realta' locali
del partito di Follini.
Adamo (PSE) propone
un fondo solidarietà per le vittime sul lavoro
23/09 Il Pse-Lista Mancini attraverso il suo capogruppo alla Provincia
di Cosenza, Vincenzo Adamo, ha proposto ai gruppi consiliari della
maggioranza di centrosinistra dell'Ente provinciale, l'inserimento
nelle variazioni di bilancio che si andranno ad approvare il prossimo
27 settembre, dell'istituzione di un apposito capitolo da destinare
ad un "Fondo di solidarietà a favore delle famiglie delle
vittime da incidenti sul lavoro". La maggioranza di centrosinistra,
all'unanimità, ha fatto propria la proposta avanzata dal Pse-Lista
Mancini, sottoscrivendo un documento rivolto alla Giunta Provinciale,
con il quale si pone l'accento sui recenti e numerosi episodi luttuosi
avvenuti nella nostra provincia, che non possono passare inosservati,
né sotto silenzio, da quanti hanno responsabilità istituzionali.
Il Fondo di solidarietà, la cui cifra iniziale sarà
decisa dalla Giunta Provinciale, è rivolto a soddisfare le
primarie necessità di sopravvivenza per quelle famiglie che
hanno perso sul luogo di lavoro l'unico componente che provvedeva
al loro sostentamento e che, in numerosi casi, purtroppo, si trovava
a lavorare senza la copertura assicurativa obbligatoria per legge.
La maggioranza di centrosinistra alla Provincia di Cosenza, nel denunziare
la necessità di un maggiore controllo nell'attività
di prevenzione degli infortuni sul lavoro da parte degli organi preposti,
con questa iniziativa intende affiancare in un momento di estremo
bisogno, le famiglie della nostra provincia che hanno subìto
o subiranno in futuro, speriamo in misura sempre minore, la perdita
di un congiunto nell'esercizio del proprio lavoro. Il pensiero dal
quale è scaturita la proposta discende dagli ultimi tragici
avvenimenti verificatisi nella provincia e da ultimo nella città
di Cosenza dove, solo qualche giorno fa, ha perso la vita un giovane
che ha lasciato la moglie e un figlio in tenera età privi di
sostentamento.
Il 27 Bertinotti
a Cosenza
23/09 Il segretario del Prc, Fausto Bertinotti, sara' in Calabria
martedi' prossimo, 27 settembre. Il leader comunista, candidato alle
elezioni primarie per la leadership dell'Unione, sara' impegnato a
Crotone e Cosenza. Nella citta' di Pitagora, in tarda mattinata, incontrera'
gli operai della "Cellulosa 2000", azienda dal futuro incerto.
Nel capoluogo bruzio, alle 15,30, incontrera' i giornalisti nel palazzo
del Comune, per poi spostarsi alle 17 all'Universita' della Calabria
dove avra' luogo una manifestazione pubblica.
Situazione finanziaria
positiva nella Provincia di Cosenza
23/09 Dai dati emersi dall’ultima analisi di Bilancio, la gestione
2005, alla data del 15 settembre, presenta una situazione finanziaria
positiva che fa ben sperare per una chiusura attiva anche per l’anno
corrente: lo afferma l’Assessore Provinciale al Bilancio e alle
Finanze, Rachele Grosso Ciponte che, martedì 27 settembre prossimo,
porterà all’attenzione del Consiglio Provinciale la salvaguardia
degli equilibri di Bilancio e la verifica dello stato di attuazione
dei Programmi dell’Ente, fornendo così gli strumenti
all’assemblea di esercitare compiutamente il proprio ruolo di
controllo finanziario di competenza. Per questo importante appuntamento,
l’Assessore al Bilancio, nella relazione precisa una serie di
passaggi che consentono di verificare lo stato di attuazione dei programmi,
misurando l’efficacia dell’azione intrapresa dall’Ente
che implica il monitoraggio degli elementi propri del programma, come
ad esempio la valutazione delle finalità, delle motivazioni
e delle risorse impiegate.“Sotto l’aspetto finanziario,
inteso come rapporto tra lo stanziamento globale e il corrispondente
volume di impieghi, sia per la parte corrente che per gli investimenti,
per comprendere lo stato di realizzazione dei programmi, relativamente
alla parte corrente, c’è da sottolineare che la percentuale
di realizzazione del 69,14 é in linea con i tempi assegnati
in fase di programmazione esecutiva. Il suddetto dato è da
considerare, del resto, più che positivo se comparato al 52%
circa realizzato nello stesso periodo del 2004, in cui tutti gli obiettivi
programmatici sono stati attuati al 100%.
Da una verifica dello stato di accertamento delle entrate tributarie,
scaturisce che la percentuale di accertato/riscosso dei tributi provinciali
è di circa il 69. Da una analisi più dettagliata dei
tributi, emerge che i due principali tributi per gettito, ossia l’imposta
provinciale sulle assicurazioni e l’imposta provinciale di trascrizione
(IPT), registrano al 31 agosto 2005, un accertato/riscosso di circa
il 70%, proiettando il dato al 31 dicembre, la previsione iniziale
sicuramente può essere rivista ed incrementata di € 3.450.000
(IPT € 1.450.000; Imposta RCA € 2.000.000).
Relativamente l’addizionale per l’esercizio tutela protezione
igiene dell’ambiente (TEFA), l’accertato/riscosso di circa
il 34%, non in perfetta linea con lo stanziamento iniziale, è
da attribuire ai ritardi dei Comuni nell’emissione dei ruoli
TARSU.
Per ciò che riguarda le entrate per trasferimenti statali,
la percentuale del 46,53 é dovuta ai ritardi, ormai ricorrenti
di accreditamento dei contributi: ordinario, perequativo e consolidato,
da parte del Ministero dell’Interno, per i noti problemi di
cassa; al 31 dicembre, comunque, il dato si attesterà al 100%.
In definitiva il dato generale delle entrate correnti del 56%, rispecchiando
il trend degli anni precedenti, è da ritenersi più che
soddisfacente a dimostrazione che le previsioni sono state fatte con
molta oculatezza e rispondenti pertanto ai principi di attendibilità
e veridicità.
La liquidità di cassa presso il tesoriere registra già
da più anni un buon andamento, per cui si conferma che anche
per questo anno, l’Ente non ricorrerà all’ anticipazione
di cassa.
La gestione dei residui si sta svolgendo conformemente ai dati risultanti
dalla chiusura dell’esercizio 2004. Si può affermare,
per come si evince dalla relazione del responsabile del servizio finanziario,
e confortati dal parere del Collegio dei Revisori dei Conti, che la
gestione non presenta squilibri finanziari, in quanto il corretto
rapporto tra risorse di entrata e interventi di spesa viene mantenuto.
L’indice di accertamento delle entrate correnti garantisce il
finanziamento delle spese correnti e del rimborso dei prestiti. Per
ciò che riguarda le spese d’investimento non vi sono
particolari problemi perché sono correlate all’accertamento
della relativa fonte di finanziamento, per cui al basso indice di
accertamento corrisponderà un limitato impegno delle spese
di investimento. In questo periodo dell’anno giungono da parte
di molti Settori dell’Ente segnalazioni di fabbisogno finanziario,
che possono essere finanziati con l’accertamento di nuove entrate
o attraverso la più realistica ridistribuzione delle risorse
stanziate per gli interventi relativi a uno o più servizi dell’Ente.
Alcune variazioni riguardano l’introduzione di nuovi obiettivi
di gestione e conseguente eliminazione di una parte di quella esistente.
Alcuni obiettivi ritenuti rilevanti in fase di stesura di bilancio
possono essere sostituiti da altri risultanti più coerenti
con gli indirizzi dell’amministrazione, oppure riguardare variazioni
di carattere finanziario, in pratica operazioni di storni relativi
ad aumenti e diminuzioni di dotazioni finanziarie all’interno
dei budget assegnati.
In questa sede di verifica dello stato di attuazione dei Programmi
e degli Equilibri di Bilancio, il Direttore di Ragioneria, Dr. Antonio
Molinari, dopo una attenta e puntuale verifica delle voci di entrata
e di spesa, sia in conto/competenza che in conto/residuo, assicura
non solo il mantenimento degli equilibri di bilancio, ma prevede,
sulla base dell’andamento positivo dei tributi, una maggiore
entrata; si rende, pertanto, opportuno ed utile, in questa fase, apportare
ai documenti contabili opportune variazioni, per consentire, ai responsabili
dei servizi, di attuare al meglio gli obiettivi già programmati
e di impiegare, entro l’esercizio di competenza, le risorse
rivenienti da nuove o maggiori entrate.
Non sono pervenute da parte dei vari settori comunicazioni relative
a sopravvenienze passive (debiti fuori bilancio), che ai sensi dell’art.
194 del Dlgs. 267/2000, potrebbero essere riconosciuti dal Consiglio
Provinciale.
Il Consiglio Provinciale di Cosenza, con Deliberazione n. 29 del 27
giugno 2005 ha approvato il conto consuntivo per l’esercizio
2004 con la dimostrazione di un avanzo di Euro 536.121,17.
La gestione residui si sta svolgendo conformemente ai dati risultanti
dalla chiusura dell’esercizio 2004, così come integrati
e rettificati dalla revisione dei residui attivi e passivi.
Il Fondo di Riserva, che presentava inizialmente uno stanziamento
€ 1.032.000,00 é stato quasi completamente utilizzato
per il verificarsi di esigenze straordinarie di bilancio, considerato
che dopo il 30 novembre non si possono apportare al Bilancio variazioni
per motivi prudenziali si impingua di € 750.000.000, rimanendo
nel limite del 2% stabilito dalla legge.
Circa il Patto di Stabilità, a seguito delle variazioni già
indicate e da una attenta verifica della spesa (impegnato/pagato),
si può affermare la piena osservanza dello stesso”.
Loiero: “Il
devolution day è una provocazione. Obiettivo di Bossi frantumare
il Paese”
22/09 ''Non e' con la devolution di Bossi che si risolvono i problemi
del sud, e della Calabria in particolare''. Lo ha detto all' Ansa
il presidente della Giunta regionale della Calabria, Agazio Loiero,
facendo riferimento al ''devolution day'' organizzato per sabato prossimo
a Reggio Calabria dalla casa delle liberta'. ''La riforma di tipo
leghista - ha aggiunto Loiero - e' fondata sull' egoismo di un' immaginaria
padania che intende esercitare un' azione di dumping nei confronti
del resto del Paese sui temi dello sviluppo economico e sociale. Senza
un regionalismo solidale per l' unitarieta' dello Stato, come quello
dell' accordo di Santa Trada, non c' e' futuro. I vari Bossi e Calderoli
lo sanno bene e provocatoriamente scendono al sud, ed in particolare
in Calabria, dove c' e' un presidente di Regione che quel tipo di
devolution l' ha sempre contrastata, per spiegare all' 'ammalato'
il tipo di morte che gli viene preparata. In ogni caso la manifestazione
di Reggio Calabria, voluta dalla Casa delle liberta' e sollecitata
dalla strana alleanza tra gli uomini di Fini e quelli di Bossi, avrebbe
dovuto celebrare una legge sulla devolution gia' approvata, ma, in
effetti, si risolve in un nostalgico appuntamento che sembra celebrare,
in realta', la dissoluzione della Casa delle liberta'''.
Loiero: “L’obiettivo di Bossi è frantumare il Paese”
''L' idea di fratturare il territorio nazionale, di rompere l' ordinamento
unitario, e' sempre stato l' obiettivo di Bossi. Ora ci vengono a
dire che la devolution salvera' il sud''. A sostenerlo e' stato stasera
il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, parlando con
i giornalisti a Lamezia Terme e tornando sul ''devolution day'' organizzato
per sabato prossimo a Reggio Calabria dalla Cdl. ''Noi, d' altra parte
faremo una manifestazione nella stessa ora in cui viene Berlusconi'',
ha proseguito Loiero riferendosi al ''controdevolution day'' promosso
dal centrosinistra e che si svolgera' nell' aula Nicola Calipari del
Consiglio regionale. ''Tutto il centrosinistra - ha detto Loiero -
si riunira', ci sara' anche l' arcivescovo Agostino accanto a noi,
nella sede del Consiglio regionale, sabato alle 10, per spiegarla
noi la devolution, per spiegare quanto sara' devastante se verra'
approvata. Vogliamo farlo perche' non vogliamo che i media si concentrino
solo su questo avvenimento. Vorremmo far sentire ai calabresi, ma
anche agli italiani, anche la nostra voce''.
A Reggio si terrà
anche il “Contro devolution Day con Loiero, Bova e Minniti”
22/09 Ci sara' anche un ''controdevolution day'' sabato a Reggio
Calabria in contemporanea al ''devolution day'' organizzato dalla
Casa delle liberta' ed al quale e' annunciata la presenza del Presidente
del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il ''controdevolution day'' si terra'
nell' aula Nicola Calipari del Consiglio regionale e ''servira' -
e' detto in una nota - ad illustrare i guasti che deriveranno per
il sud dalla devolution''. All' iniziativa e' annunciata la partecipazione
del presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, insieme a Marco
Minniti, responsabile sicurezza e problemi dello Stato dei Ds, ed
a Giuseppe Bova, presidente del Consiglio regionale.
La FGCI nazionale
aderisce al “contro devolution day” di Reggio
22/09 La Federazione giovanile dei comunisti italiani aderisce al
''Controdevolution day'', la manifestazione promossa per sabato prossimo
dal centrosinistra a Reggio Calabria in contemporanea con il Devolution
day, organizzato dalla Casa delle liberta'. A renderlo noto e' Giuseppe
Longo, responsabile Mezzogiorno della federazione, secondo il quale:
“La riforma Costituzionale voluta dalla Lega Nord e avallata
dall’intero governo Berlusconi, offende la dignità e
l’intelligenza dei cittadini e principalmente dei giovani meridionali,
che sentono il dovere morale e politico di ribellarsi contro chi viene
proprio nel cuore del Mezzogiorno ad illustrare una riforma che tenderebbe
ad ulteriormente peggiorare le già precarie condizioni di vita
in cui ci troviamo a causa di una fallimentare politica economica
condotta in questi anni dal centro-destra.
Quello che più ci sorprende è l’irresponsabile
quanto servile atteggiamento dei parlamentari meridionali di maggioranza
che ancora oggi avallano il progetto leghista piuttosto che spingere
affinché venga definitivamente cancellato, proponendo alternativamente
progetti di legge che abbiano come obiettivo principale la risoluzione
del dramma della disoccupazione specie nel mezzogiorno dove ancora
vi sono percentuali altissime di dispersione scolastica e di inoccupati.
Una riforma che se venisse approvata, condannerebbe le regioni povere
ad una definitiva condizione di subalternità soprattutto in
materia di sanità, istruzione e sicurezza, in quanto ogni regione
sarebbe costretta ad organizzare questi servizi esclusivamente con
le proprie risorse, senza alcun sussidio statale venendo cancellato
il c.d. fondo di perequazione che attualmente cerca di colmare le
lacune finanziarie delle nostre regioni.
Per esempio, basti pensare alle cosiddette scuole professionali che
sono tutte a carico delle regioni e che il Sud non ha i soldi per
finanziarle. Un ragazzo o ragazza calabrese non avrebbe più
la possibilità di frequentarle con tutto ciò che ne
conseguirebbe anche dal punto di vista occupazionale, a differenza
di uno romagnolo che trovandosi invece in una regione ricca potrebbe
tranquillamente praticarle. Questo fenomeno potrebbe tra l’altro
incrementare la già emergente emigrazione di nostre intelligenze
verso il Nord con risvolti sociali non poco rilevanti a cominciare
dallo spopolamento dei piccoli centri in cui, i risicati bilanci comunali
depauperati da leggi finanziarie pesanti, non sono più in grado
di garantire servizi efficienti e di primo livello come avviene nel
resto d’Italia.
Questo non è che un piccolo esempio di tante ingiustizie sociali
che si determinerebbero fra regione e regione, anche in materia di
sanità e di sicurezza che come sappiamo versano, nonostante
non sia ancora stata approvata la devolution, in una situazione di
grande emergenza ed incertezza.
Per questi motivi e fortemente preoccupati del futuro dei giovani
meridionali la FGCI sarà presente a Reggio Calabria con una
nutrita delegazione di compagni provenienti da ogni parte d’Italia
e guidata dal coordinatore nazionale Francesco Francescaglia per dire
un secco no alla devolution di Bossi, Fini e Berlusconi e respingere
ogni tentativo che miri ad ingannare i nostri concittadini sulla bontà
di una riforma vergognosa.”
Tripodi (Pdci)
“Reggio deve ribellarsi al “devolution day”
22/09 “Reggio deve ribellarsi contro la grave e offensiva provocazione
che il centrodestra ha organizzato per sabato prossimo nella città
di Reggio Calabria”. A sostenerlo e' stato il segretario regionale
del Pdci, Michelangelo Tripodi, assessore regionale all' Urbanistica.
“Berlusconi, Fini, Bossi e Calderoli vengono nell’estremo
sud dell’Italia – prosegue Tripodi- per celebrare il cosiddetto
“devolution day” cioè quel provvedimento che noi
chiamiamo devoluzione che se dovesse passare in Parlamento sancirebbe
la spaccatura del paese, una netta divisione tra le regioni più
ricche e quelle più deboli, l’emarginazione del Mezzogiorno
e della Calabria con la riduzione del livello e della qualità
dei servizi pubblici ed in particolare di quelli scolastici e sanitari.
In sostanza costoro, come i peggiori mariuoli, tentano di contrabbandare
un provvedimento punitivo e vessatorio come se fosse un gentile omaggio
che stanno elargendo, bontà loro, ai calabresi e ai meridionali.
Lo vogliamo dire chiaro e forte: non abbiamo bisogno dei regali avvelenati
di Bossi e Berlusconi che negli anni del loro governo hanno cancellato
il Sud dalle loro scelte, eliminando quelle iniziative e quegli investimenti
che il centrosinistra aveva attivato.
Non hanno nessuna credibilità e non possono più sperare
di continuare ad offendere la nostra intelligenza.
Per questo sabato 24 settembre saremo in piazza e invitiamo tutti
i cittadini a far sentire la loro viva protesta. L’appuntamento
è alle ore 10 alla fiera di Pentimele per partecipare alla
manifestazione unitaria che è stata organizzata unitariamente
dalle forze democratiche e di sinistra della città.
I Comunisti Italiani calabresi come sempre saranno in prima fila per
riaffermare che questa terra ricca di storia e di cultura ha il diritto
di difendere la propria dignità e il proprio ruolo, perché
in un’Italia che con il berlusconismo è pesantemente
arretrata, noi, la Calabria, il Sud rappresentiamo una grande opportunità
e una straordinaria occasione per il futuro del paese intero”.
Sabato tutti
i leader della CDL a Reggio
22/09 "Ci siamo dati un appuntamento nell'immediato per discutere
degli altri temi. Sabato ci ritroveremo tutti a Reggio Calabria".
Nella conferenza stampa a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi annuncia dunque nel giorno dell'accordo siglato
nella Cdl, che tutti i leader saranno presenti alla manifestazione
di sabato sulle riforme costituzionali a Reggio Calabria. "In
quell'occasione- garantisce il premier- discuteremo anche degli altri
temi a cominciare dalla legge elettorale e dalla finanziaria per la
quale contiamo molto su Tremonti".
Napoli (An) “Garantire
l’igiene nei treni del sud”. Bianchi (DL) “Dal Governo
si saremmo aspettati ben altro”
22/09 ''Attuare le necessarie, urgenti iniziative affinche' Trenitalia
garantisca anche per i viaggiatori del sud carrozze ferroviarie non
obsolete e comunque igienicamente adeguate''. E' la richiesta che
Angela Napoli, deputato
di An, rivolge al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Angela
Napoli ricorda di avere ''gia' denunciato, con una precedente interrogazione,
lo stato di pericolo, anche sanitario, nel quale sono costretti i
viaggiatori del Sud a causa delle carrozze ferroviarie obsolete ed
igienicamente inadeguate che Trenitalia invia nella parte meridionale
del Paese''. ''Alcuni giorni fa, tra l' altro - afferma ancora la
parlamentare di An - due persone che viaggiavano sul treno Reggio
Calabria-Milano hanno fatto ricorso alla guardia medica di Lamezia
Terme perche' punti da pulci. A causa delle precarie condizioni igeniche
in cui versava, il vagone sul quale si trovavano i due viaggiatori
punti delle pulci e' stato staccato dal treno nella stazione di Lamezia
Terme''.
''Dal governo ci saremmo aspettati ben altro e non l' ennesima interrogazione
che finira' nel calderone insieme alle altre. Sarebbe stato piu' efficace
e incisivo che l' on. Napoli si fosse rivolta direttamente ai vertici
di Trenitalia, tra le cui fila sono numerosi i dirigenti vicini alla
maggioranza di governo e alla sua stessa corrente politica''. A sostenerlo
e' stata la parlamentare della Margherita, Dorina
Bianchi, in merito all' interrogazione presentata
da Angela Napoli dopo i casi di zecche trovate su alcuni treni provenienti
dal sud. ''E' inutile - ha proseguito la Bianchi - che il Governo
continui a promettere attenzione ai problemi del mezzogiorno, quando
dimostra di non essere neanche in grado di garantire basilari condizioni
di civilta' e dignita' per una gran parte dei cittadini che, come
al solito e' quella che vive al sud. Ma le elezioni si avvicinano
e, come e' gia' successo alle regionali, i meridionali sapranno come
esprimere il loro malcontento''.
Da sabato 24
a Celico il Festival dell’Unità della Presila
22/09 Organizzata dalla Unità di base “G .RJIE”
di Celico si terrà, sabato 24 e domenica 25. il Festival dell’Unità.
Alla manifestazione interverranno, tra gli altri, il vice Presidente
della Regione Calabria, Nicola Adamo, ed il consigliere regionale
Franco Pacenza. Questo il programma della manifestazione:
Sabato 24 Settembre
- Ore 17:30 Villa Comunale, Dibattito: "Elezioni Primarie nel
centrosinistra, i DS sostengono Prodi". Introduce: Danila De
Luca - Segretaria Ds Celico, intervengono: Francesco De Vuono - Segretario
DS Presila, Luigi Guglielmelli - Segretario regionale SG, Conclude
Franco Pacenza - Capogruppo Ds in Consiglio. Regionale.
- Ore 21:00 Piazza Municipio, Spettacolo musicale con i "Body
Guard"
Domenica 25 Settembre
- Ore 10:00 Piazza San Michele "Diffusione dell'Unità"
e sottoscrizione volontaria degli iscritti e simpatizzanti.
- Ore 18:30 Villa Comunale, Dibattito: "Progetto Sila: Integrazione,
sviluppo e occupazione".
Presiede Luigi Corrado - Sindaco del Comune di Celico, Intervengono
Oreste Via - Capogruppo Ds CMS, Pietro Lecce - Consigliere Prov.le
Ds, Enzo Caligiuri - Vice Presidente ARSSA, Conclude Nicola Adamo
- Vice Pres. Giunta Regionale
- Ore 21:00 Piazza Municipio Karaoke con "Gianni Addante e Skizzo",
Nel corso dello spettacolo il Cabaret di Totonno Chiappetta
All'interno della festa sarà allestito a cura della Sinistra
Giovanile uno Stand Gastronomico dove poter gustare specialità
locali. Sarà, inoltre, a disposizione anche un "Punto
informativo" per tutti coloro i quali sono interessati ad avere
maggiori informazioni riguardanti l'attività e l'adesione alla
Sinistra Giovanile, il tesseramento ed il programma 2006 dei Democratici
di Sinistra dell'Unità di Base G. Rjie di Celico.
Aloi (AS) sui
PACS “Bene la Chiesa a difendere il valore del matrimonio”
22/09 ''Bene ha fatto la Chiesa, e di recente il card. Ruini, a difendere
il valore del matrimonio come istituzione e la famiglia nel suo valore
morale e costituzionale, evitando cosi' la grande confusione ed il
grande equivoco che si sta provocando in questo campo. A sostenerlo
e' stato Natino Aloi, coordinatore regionale di Azione sociale, in
merito alla vicenda dei Pacs. ''Non e' questione di laicita' e di
confessionalismo - ha aggiunto - i valore di principi e di leggi naturali
non va dissacrata''.
I dissidenti
a Di Pietro, di Italia dei Valori, si riuniscono a Sansepolcro sabato
24
22/09 Un cambio di linea politica nazionale di “Italia dei
Valori”. Questa la richiesta di Beniamino Donnici, che ha recentemente
rassegnato le dimissioni da Responsabile Enti Locali e Mezzogiorno,
contestualmente chiedendo la convocazione del 1° Congresso nazionale
per avviare la fase della democrazia interna e chiudere quella dell’associazione
di tipo personale. Donnici, adesso assessore al Turismo della Regione
Calabria, è leader di “Partecipazione-Identità
e Progetto dell'Italia dei Valori” ed ha indetto un incontro
dell'area politica di riferimento a Sansepolcro (Arezzo), dove IDV
venne fondato nel 1998.La manifestazione si terrà sabato 24
settembre alle ore 15 presso l'Hotel ‘Borgo Palace’ della
cittadina toscana.L’assise discuterà sulla situazione
politica all'interno del partito e delle prospettive future. "Italia
dei valori - afferma Donnici - deve darsi una nuova identità
che vada oltre la vicenda di "Mani Pulite" da cui è
nata, ragionando sul fatto che la pur necessaria difesa della legalità
non basta da sola a giustificare l'esistenza di un partito e, soprattutto,
a dargli una prospettiva. Del resto la continua erosione di consensi
e i dati dei sondaggi testimoniano di una crisi vera che non può
essere esorcizzata con i colpi di teatro.''. ”Partecipazione”
non ha condiviso la decisione del leader di candidarsi alle primarie
dell’Unione e ha chiesto un ripensamento. Anche le critiche
dell’ex PM a Rutelli e Ruini sulle unioni di fatto non sono
affatto piaciute. Per questo larga parte della discussione verterà
sui temi della bioetica, la difesa della vita e della famiglia.Alle
ore 16.30, si terrà una conferenza stampa in cui Beniamino
Donnici ed i componenti dell'area politica “Partecipazione-Identità”
illustreranno le iniziative intraprese.
Aloi (AS) “Indispensabile
la modifica della legge elettorale”
22/09 ''Le vicende politiche attuali con al centro la questione della
modifica della legge elettorale ha prodotto una serie di discussioni
e di reazioni a vari livelli. Il problema che si e', in questo caso,
posto e' se sia concepibile che, a ridosso delle elezioni politiche,
si possa pensare ad una modifica della legge elettorale''. Lo ha detto
in una dichiarazione Fortunato Aloi, coordinatore regionale di Azione
Sociale. ''Una cosa pero' - ha aggiunto - va detta a priori: il sistema
maggioritario, che avrebbe dovuto offrire governabilita' ed un rapporto
diretto e fedele tra elettore ed eletto, e' stato fallimentare, perche'
il territorio si e' visto imporre spesso dall' alto il candidato non
di rado estraneo al territorio stesso, e dall' altro il sistema ha
mortificato ogni forma di autentica rappresentativita' senza alcun
rispetto dei diritti delle minoranze. Un fatto comunque e' certo:
la modifica dell' attuale sistema maggioritario e' indispensabile
senza che cio' venga, a mio avviso, legato ad iniziative legislative
come quelle relative al Federalismo ed alla 'devoluzione''.
Convocato per
martedì 27 il Consiglio provinciale
22/09 E’ convocato per martedì 27 settembre 2005 alle
ore 18.00, in prima convocazione, e per lunedì 3 ottobre c.a.
alle ore 18.00, in seconda convocazione, il Consiglio provinciale
in sessione straordinaria, sotto la presidenza dell’On. Francesco
Principe, nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza,
per discutere dei seguenti argomenti in Odg:
01) Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio; Verifica Stato di Attuazione
dei Programmi (Art. 193 del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 - TUEL -);
02) Designazione di altro componente effettivo in sostituzione dell’avv.
Ugo Vetere, decaduto, nella prima Sottocommissione Elettorale Circondariale
di Paola;
03) Strada Provinciale Fiumefreddo-Serra Mezzana, lavori di miglioramento
della percorribilità. Approvazione progetto definitivo di complessivi
€ 270.119,12 da finanziarsi con Mutuo Cassa DD.PP. avente posizione
n. 4423059;
04) Strada Provinciale Maierà, modifica Piano Triennale di
Investimenti 2005/2007 annualità 2005;
05) SS.PP. San Fili-Montalto Uffugo-Ponte Malefabbricato, Mavigliano-Montalto
Uffugo-San Benedetto Ullano, modifica Piano Triennale di Investimenti
2005/2007 annualità 2005.
06) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina
Straface, su: “Sibari sito UNESCO”.
Di Iacovo eletto
segretario di Socialismo e Libertà di Cosenza
22/09 Benedetto Di Iacovo e' stato eletto segretario provinciale
di Cosenza di Socialismo e' Liberta'. ''Mi dedichero' alla politica
- ha sostenuto Di Iacovo - a tempo pieno. Per questo lascio gli incarichi
attivi e di responsabilita' nella Uil, pur restando sempre un suo
iscritto''. Di Iacovo e' stato eletto all' unanimita' dal direttivo
provinciale del movimento riunitosi a Cosenza nella Casa delle Culture,
alla presenza del coordinatore regionale, Sisinio Zito, e di Roberto
Castagna e Salvatore Frasca. Al Movimento, fondato dall' ex ministro
delle Finanze, Rino Formica, aderiscono, tra gli altri, Sandro Principe,
Mario Casalinuovo e Rosario Olivo. Il direttivo provinciale ha anche
eletto l' esecutivo composto da Benedetto Martino, Gaspare Biondino,
Mario Nigro, Francesco Bruno, Antonio Catalano, Alessandro Calabrese,
Enzo Cersosimo, Alessandro Donato, Lina D' Urso, Francesco Ferraro,
Adriana Noia, Stefano Petrosino, Sergio Perna, Walter Maccari, Pasquale
Pisano, Luciano Parrotta, Nicola Spina, Nino Settino e Carlo Musacchio.
G. Mancini: “Intesa
con i radicali per usare la rosa nel pugno nel simbolo”
21/09 ''Sarebbe bello se la rosa nel pugno fosse il nuovo simbolo
del progetto che radicali e socialisti insieme stanno portando avanti''.
A sostenerlo e' Giacomo Mancini, neo responsabile Organizzazione dello
Sdi in un' intervista a Radio Radicale sul dialogo tra radicali e
socialisti. Mancini ha anche ricordato l' intervista di Marco Pannella
ieri al Corriere della Sera, in cui il leader radicale ricordava un
episodio di alcuni decenni fa, vissuto insieme al nonno dell'esponente
socialista, Giacomo Mancini. ''Mi ha fatto molto piacere, l' ho anche
detto personalmente a Pannella - ha aggiunto il parlamentare - la
rievocazione di quando negli anni '70 insieme a mio nonno andarono
ad assistere alla campagna elettorale poi vinta da Mitterrand. E'
li' che si chiesero se usare quel simbolo, il pugno con dentro la
rosa. Quel simbolo fu poi adottato dal Partito Radicale, e sarebbe
bello se quella rosa nel pugno fosse il nuovo simbolo di questo progetto
che insieme stiamo portando avanti''. Parlando dell' incarico di responsabile
dell' Organizzazione del suo partito, incarico pure ricoperto dal
nonno negli anni '50 su incarico di Pietro Nenni, Mancini ha detto
che si tratta di ''un grande onore, e' un incarico che prendo con
entusiasmo e con un pizzico di commozione. Mi nonno, all'inizio della
sua carriera politica, ebbe l' incarico di organizzare il Psi in quel
periodo difficile a meta' degli anni '50. Mi emoziona, a distanza
di anni, potere occuparmi di un settore simile. Oggi le sfide sono
differenti, siamo impegnati nella costituzione di questo progetto
politico, e credo proprio che il progetto vada avanti''.
Barile (CDL)
“Rinviato l’assestamento di bilancio. Mancano i fondi
per l’ambiente”
21/09 E' stata rinviata l'approvazione in Commissione dell' assestamento
di bilancio. La Cdl, assieme al Consigliere Adamo, ha sollecitato
un aggiornamento dei lavori della Commissione contestando la mancanza
di una giusta considerazione nei confronti dell'emergenza ambientale.
“Una discussione sul bilancio - ha detto il coordinatore della
Cdl Mimmo Barile - è una buona occasione per attrezzarsi e
dare vita ad un serio progetto ambientale iscrivendo le apposite somme
di bilancio. La provincia di Cosenza vive da questo punto di vista
una vera emergenza che è giusto che venga riconosciuta ed affrontata
investendo adeguate risorse. Nello stesso tempo è necessario
che si proceda ad una campagna promozionale del turismo cosentino
che non sta certamente attraversando un momento felice. Ringrazio
anche il Consigliere Adamo che ha trovato un momento di orgoglio e
dignità politica che ha permesso di rinviare l'approvazione
dell'assestamento”. La Cdl ha chiesto che alla prossima riunione
della Commissione partecipi pure l'Assessore all'ambiente Marrello.
Il Consigliere Ponzio, inoltre, ha sollecitato, alla stessa stregua
di come previsto per la comunità Occitana, un analogo stanziamento
che valorizzi e tuteli la cultura Arbereshe.
Laratta (DL)
“Serve un sistema politico severo e austero”
21/09 ''Reinventiamo il ruolo dei partiti. La Margherita dimostri
di voler cambiare per dare vita ad un modo nuovo e originale di fare
politica. I vecchi partiti non esistono piu'. Insistere significa
perdere solo tempo''. Lo ha detto stamani a Cosenza Franco Laratta,
vicesegretario regionale vicario della Margherita e componente del
Dipartimento nazionale per il Mezzogiorno. Laratta ha incontrato nella
sede della Margherita di Cosenza, un gruppo di iscritti, simpatizzanti
e amministratori locali del partito, molti dei quali, e' scritto in
una nota, critici per quanto accade in politica, con i quali ha discusso
della situazione politica regionale e del ruolo dei partiti nel nuovo
contesto politico e sociale. Secondo Laratta ''stiamo commettendo
il grave errore di immaginare che la forma dei partiti varata nel
dopo guerra sia ancora attuale nell' Italia odierna. In realta' tutto
e' cambiato rispetto a 50 anni fa, e anche rispetto a 10 anni fa.
Nuove leggi, nuovo scenario internazionale, nuova e piu' complessa
societa' organizzata. Niente e' piu' come prima, anche in politica.
Per cui continuare a immaginare questa forma di partiti, con tessere,
circoli e correnti, con i suoi rituali stanchi e ormai superati, con
piccoli e autoreferenziati gruppi dirigenti che ormai rappresentano
solo se stessi, significa perdere tempo e non contribuire alla crescita
sociale ed economica della nostra terra''. Franco Laratta ha poi affermato
che l' attuale situazione italiana ha pressocche' cancellato i partiti,
per dare spazio agli eletti, agli amministratori, ai sindaci e ai
presidenti che si sono completamente sganciati dai partiti che pure
li hanno espressi. ''Gli eletti devono rispondere agli elettori, per
cui non trovano piu' importante dare spazio ai partiti o dipendere
da loro. Questo e' anche giusto per cui e' meglio trovare forme nuove
di vita politica associativa''. Il vice segretario regionale della
Margherita si e' poi augurato che ''il nostro partito, giovane e moderno,
trovi il modo per reinventare un modello diverso di vita politica.
Basta con dirigenti politici che rappresentano solo se stessi, basta
con i modelli organizzativi che non richiamano piu' gli interessi
di nessuno. Occorre trovare il modo di avvicinare i giovani e le donne
alla politica: senza di loro rischiamo di essere i rappresentanti
di una parte vecchia e superata della nostra societa''. Laratta ha
poi raccolto il consenso dei presenti e ha annunciato che di questo
tema si fara' promotore nei prossimi congressi del partito, sia a
livello regionale che nazionale. Ha poi affermato anche che il partito
(e magari tutti i partiti del centrosinistra) deve dotarsi di rigide
regole interne, per cui ''chi ha fatto al massimo tre legislature
in un ente deve fare posto ad altri; che il sistema delle primarie
deve valere a tutti i livelli: per scegliere i sindaci, i presidenti
e i parlamentari da candidare nelle singole istituzioni''. ''Attorno
alla politica - ha concluso Laratta - girano troppi soldi; il sistema
di affari sfiora i partiti e gli eletti, e qualche volta li opprime;
in diverse istituzioni locali entrano rappresentanti di interessi
sporchi che finiscono per condizionare la vita politica e amministrativa.
Se non ritorniamo ad un sistema politico puro, severo e austero finiremo
per essere sbranati dalla corruzione e dalla malavita. Troppi segnali,
soprattutto in Calabria, fanno temere il peggio''.
Follini domenica
a Cosenza
21/09 Marco Follini, segretario nazionale dell' Udc, sara' domenica
a Cosenza dove terra' una conferenza stampa. A renderlo noto e' il
capogruppo del partito al Comune di Cosenza Giuseppe Nardi. Follini,
fa sapere Nardi, sara' accompagnato dal vice presidente del Consiglio
regionale Roberto Occhiuto e da rappresentanti istituzionali e dirigenti
del partito. ''Il segretario nazionale con la sua presenza in citta'
- sottolinea Nardi - mantiene fede alla promessa di voler guardare
con attenzione ed interesse all' esaltante presenza istituzionale
cittadina, al lavoro svolto nelle rispettive assemblee elettive e
al forte radicamento in termini di consensi raccolto soprattutto nella
recente competizione elettorale per il rinnovo del consiglio regionale''.
Per Nardi la conferenza stampa di domenica ''sara' anche l'occasione
per confermare a Marco Follini tutto il nostro sostegno per la battaglia
politica che sta conducendo nella cdl, per sottolineare altresi' che
individuiamo nella sua posizione una prospettiva certa e, pertanto,
saremo suoi riferimenti certi''.
Pietro Mancini:
“Ancora in sella Prodi dopo la bufera sulle coppie di fatto
e sull’Irak?”
20/09 (Pietro Mancini) Sono sempre più numerosi gli esponenti
di primo piano e gli osservatori ulivisti a subire la incerta guida
del Professore come una sorta di stato di necessità, priva
di alternative, ma solo a causa dei ristretti limiti di tempo, che
ci separano dalle politiche. Che si svlogeranno nell' aprile 2006
e non tra due mesi, come sa bene, al di là delle sparate propagandistiche,
anche Piero Fassino. Sui problemi etici, cruciali per l' elettorato
moderato e centrista, l' ex ministro dell' Industria del governo Andreotti
del 1978 non viene ritenuto proprio, e non solo da Rutelli, capace
di impostare, con accortezza e capacità di " rassembler
", un dialogo tra laici e cattolici. Uscito sconfitto dai referendum
sulla fecondazione assistita, oggi, il Professore non solo annaspa
sulle delicate e sentite problematiche etiche, ma accoglie tutte le
richieste, rispettabili ma certo non maggioritarie, nel Paese come
nell' Ulivo, di Franco Grillini, il deputato ds, che presiede l' Arcigay.
Ma - chiediamo a Fassino e a Rutelli - voi siete veramente convinti
che il candidato premier del centrosinistra possa farsi portatore,
in Italia, dove ancora le tradizioni e le posizioni della Chiesa hanno
una grande influenza, della piu' trionfante cultura individualista,
quella che si riconosce in queste parole del regista spagnolo Pedro
Almodovar, pronunciate all' indomani delle discusse e radicali riforme
di Zapatero : " Finalmente lo Stato ha riconosciuto la realtà
! Finalmente, gli uomini e le donne potranno scegliere di vivere,
seguendo i propri desideri e le proprie inclinazioni " ? E, non
a caso, Rutelli ha già preso le distanze dalla proposta prodiana,
bocciando i Pacs e recependo, da ex pannelliano pentito, il fermo
" vade retro, gay !" delle gerarchie cattoliche. In realtà,
sposando le posizioni di Grillini e rinunciando a esprimere una linea
non bigotta, ma moderna e insieme più prudente ed equilibrata,
Prodi si limita a incassare gli applausi degli aspiranti " zapateri
" nostrani ( i Salvi, i Folena, i Diliberto, che osanna persino
Fidel Castro ... ) e delle " élites ", che hanno
già dimenticato la batosta subita sui referendum sulla fecondazione
e si credono, sempre, all' avanguardia, sull' aborto, sulle richieste
degli omosessuali e sulla libera provetta. E bollano come oscurantisti
e retrivi quanti, pur non volendo discriminare i diritti delle minoranze,
ritengono ancora, forse ingenuamente, che i figli nascano da una donna
e che, crescendo, abbiano bisogno del padre e della madre. Lo stesso
errore, di supponenza e di sottovalutazione del comune sentire dell'
opinione pubblica, pure di quella vicina alla sinistra più
responsabile, il Professore lo ha compiuto sulla guerra in Irak, definendo,
sprezzantemente, " forze di occupazione " i valorosi soldati
italiani, impegnati nella provincia irachena di Di Qar nella pacificazione
e nella graduale costruzione della sicurezza e della democrazia in
quel Paese. Prodi si illude - dopo la bufera suscitata con la sua
poco meditata sortita sulle copie di fatto, seguita da un' immediata
ma non convincente ritirata spagnola e dall' annuncio delle barricate
unioniste contro la nuova legge elettorale - di coprire, solo con
il brusco veto all' imbarco di Pannella nell' Ulivo, le profonde difficoltà
di coesistenza tra le diverse anime del centrosinistra, in primis
quella riformista e quella barricadera. All' Unione, per liberarsi
dall' italo - provincialismo del XXI secolo, che porta capi e peones
a rifugiarsi dietro slogan come " todos Zapateros ! " e
" tutti in piazza a difendere la democrazia contro la infame
nuova legge - truffa ! " - occorrerebbe una leadership più
autorevole, meno oscillante e più consapevole del fatto che
le elezioni non si vincono nè sulle unioni tra i gay, nè
sulla difesa all' arma bianca del " Mattarellum ". Ma sulle
questioni sociali, sull' occupazione, sul Mezzogiorno e sulle aspettative,
ben più concrete, che, snobbate dai sussiegosi " maitres
à penser " e dai dotti ma inascoltati intellettuali, stanno
a cuore, e molto, alla maggioranza dei cittadini.
Donnici (IDV)
“Sul PACS inopportune le critiche di Di Pietro a Ruini”
20/09 “Passi per il solito attacco a Rutelli, ma le critiche
di Antonio Di Pietro al cardinale Ruini sono discutibili nel merito
è inopportune sul piano politico. E’ del tutto evidente,
e non era il caso di riaffermarlo, che lo Stato laico deve garantire
i diritti di tutti i cittadini, anche dei gay. Ma nessuno può
contestare il diritto-dovere della Chiesa, nell’esercizio del
suo magistero, di far sentire la sua voce su valori fondamentali quali
la famiglia.” Lo afferma il coordinatore calabrese IDV, On Beniamino
Donnici, assessore regionale al Turismo e Beni culturali, promotore
dell’area culturale PARTECIPAZIONE- identità e progetto
dell’Italia dei Valori. I dissidenti non hanno condiviso non
solo le critiche del leader del partito a Rutelli sulla proposta di
regolamentare le unioni di fatto attraverso contratti di diritto privato,
che ha aperto un serrato dibattito nell’Unione, quanto e soprattutto
quelle al cardinale Ruini. “Di Pietro – aggiunge Donnici
– non si rende conto che con queste uscite IDV si trasforma
nell’immaginario collettivo da partito moderato in movimento
radical-libertario con conseguente snaturamento della sua identità
e del suo progetto politico. Sulle unioni di fatto, per quanto ci
riguarda, continuiamo a rimanere contrari ad ogni ipotesi di matrimonio
tra gay, anche a quelle camuffate da raffinate ed ardite figure giuridiche.”
Intanto Donnici ha confermato per sabato prossimo 24 settembre, con
inizio alle ore 15.00, presso l’Hotel Borgo Palace di S. Sepolcro
(AR), esattamente dove IDV fu fondata nel lontano 1998, l’assemblea
dei promotori dell’area del dissenso, per discutere della crisi
del partito ed individuare percorsi politici ed organizzativi capaci
di rilanciarne l’iniziativa. Alle ore 16.30 è prevista
una conferenza stampa.
Berlusconi punta
molto sull’evento sulla devolution a Reggio
20/09 Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha deciso di
anticipare il suo arrivo a Reggio Calabria, dove sabato prossimo e'
prevista una manifestazione organizzata per spiegare i contenuti della
devolution, fissandolo alle 10 del mattino anziche' alle 13. A riferirlo,
al termine di un colloquio con il premier, e' stato il ministro delle
riforme Roberto Calderoli, secondo il quale la decisione di Berlusconi
di anticipare il suo arrivo dimostra che il premier ''punta molto
anche lui'' su questo evento. Alla kermesse, ha proseguito il ministro
leghista, ''verranno tutti i leader della Cdl''. La manifestazione,
ha aggiunto, ''e' propedeutica al referendum e serve per spiegare
prima ai nostri deputati e poi ai consiglieri regionali e agli organi
di partito, i contenuti delle riforme, spiegando gli effetti che producono
sul Mezzogiorno, che sono positivi e non negativi come propagandato
strumentalmente dalla sinistra''. I contenuti della riforma, ha concluso
Calderoli, saranno infine portati alla conoscenza di tutti i cittadini.
La DC di Pizza
presenta 12.000 firme per la candidatura Prodi
20/09 Nella sede di Piazza Santissimi Apostoli, martedì 13
settembre, il Presidente Prodi ha ricevuto il Segretario Politico
della DC, dott. Giuseppe Pizza, accompagnato da una significativa
delegazione. La Democrazia Cristiana ha presentato circa12.000 oltre
20.000 firme autenticate a sostegno della candidatura del Prof. Romano
Prodi a leader dell'Unione. Sono state, inoltre, messe a disposizione
dell'Unione circa 150 sedi della Democrazia Cristiana, in quasi tutte
le regioni italiane, per fungere da seggi elettorali per lo svolgimento
dello scrutinio del prossimo 16 ottobre.Il Prof. Prodi ha avuto parole
di apprezzamento per l'opera discreta e concreta che la DC svolge
in tutto il Paese a supporto delle iniziative, dei programmi, degli
accordi dei partiti dell'intero arco di centro-sinistra, perchè
questi coincidono con la storia passata e presente del cattolicesimo
popolare che rimane patrimonio culturale e sociale della DC, partito
di popolo, partito nazionale, partito anche di cattolici: il Partito
di don Luigi Sturzo. La Democrazia Cristiana è unicamente rappresentata
dal Segretario Politico Giuseppe Pizza, regolarmente eletto all'unanimità
dal XIX Congresso, svoltosi a Roma nel dicembre 2003.Lo stesso Congresso
ha eletto Presidente onorario del Partito il Sen. Giuseppe Alessi,
presso il cui studio, a Caltanissetta, il 16
dicembre 1943, fu fondata la Democrazia Cristiana. Lo stesso Alessi
disegnò il simbolo e ne scrisse lo Statuto.Il Tribunale Civile
di Roma, con ordinanza esecutiva del dott. Buscema dell'11 marzo 2005,
ha restituito alla Democrazia Cristiana di Pizza, la sede di Piazza
del Gesù, riconoscendolo come Segretario Politico.ciò
che differenzia la Democrazia Cristiana da nuove forze,che si richiamano
anche nel nome alla storia della DC, è la chiara scelta politica
a favore del centro-sinistra ed a sostegno della leadership del Prof.
Romano Prodi, il quale ha voluto riconoscere, nelle settimane scorse,
con un suo messaggio all'Ufficio Politico del Partito la coerenza
ed il significato del sostegno politico della Democrazia Cristiana".
Lumia (DS) “Persi
gli ultimi cinque anni nella lotta contro la criminalità”
20/09 ''Si sono persi cinque preziosissimi anni nella lotta contro
la criminalita' organizzata''. Lo ha detto Giuseppe Lumia, capogruppo
dei Ds nella Commissione parlamentare antimafia ed ex presidente della
stessa commissione, intervenendo a Lamezia Terme alla prima giornata
della Festa nazionale dei Ds sul tema ''Sicurezza e' liberta'''. ''Il
26 luglio del 2000 - ha detto ancora Lumia - la Commissione parlamentare
antimafia approvo' un'importante relazione sulla 'ndrangheta e sulla
presenza devastante dell'organizzazione criminale in Calabria e sull'intero
territorio nazionale. Negli ultimi cinque anni si e' fatto poco. Devo
dire che hanno fatto un buon lavoro le forze dell'ordine. Anche la
magistratura, in alcuni settori, ha fatto delle cose preziose, mentre,
per tutto il resto, siamo in notevolissimo ritardo. Negli ultimi cinque
anni la 'ndrangheta e' diventata ancora piu' ricca grazie al traffico
di cocaina e ancora piu' penetrante nel rapporto col territorio grazie
al suo modo devastante di organizzare il racket e l'usura. Si e' resa
anche pericolosissima nel riuscire a penetrare il rapporto con l'economia,
gli appalti e con la stessa attivita' politico-istituzionale''. ''Lo
Stato - ha concluso Lumia - deve impegnare tutte le sue migliori energie
e risorse per fare della lotta alla 'ndrangheta una questione nazionale
di primo piano su cui realmente ottenere dei risultati''.
Si ricompatta
la maggioranza al comune di Scalea
20/09 Si e' conclusa con propositi di rilancio dell' azione amministrativa
e di mobilitazione unitaria della coalizione la riunione della maggioranza
che sostiene la Giunta comunale di Scalea. ''La partecipazione di
tutti i componenti della maggioranza - e' detto in un comunicato -
da' il significato di una profonda saldatura fra i consiglieri che
hanno rinnovato il 'patto' sottoscritto con gli elettori, preparandosi
ad avviare o a concludere ulteriori punti inseriti nel programma''.
Nel corso della riunione, riferisce ancora il comunicato, ''e' stata
effettuata una analisi politico-amministrativa senza tralasciare alcun
problema. In primo piano, naturalmente, le questioni delicate scoppiate
nel periodo estivo per la presenza di un gran numero di turisti e
villeggianti, prima fra tutte quella della spazzatura. Dal dibattito
e' emerso che l'emergenza scaturisce, fuori da ogni dubbio, dalla
chiusura delle discariche consortili del Tirreno e dal conseguente
conferimento dei rifiuti a Crotone, a diversi chilometri di distanza''.
''Una situazione difficile - ha detto il sindaco, Mario Russo - da
gestire con puntualita' anche per la mancanza di risorse''. ''Un problema
- si afferma ancora nella nota - che ha investito tutti i comuni della
costa, che con difficolta' sono riusciti a fronteggiare l' emergenza.
La maggioranza ha predisposto un piano per risolvere la questione,
facendo in modo che non si ripresenti per la prossima estate. Dalla
discussione sui temi ambientali e' scaturita una serie di idee per
la raccolta differenziata dei rifiuti ed il sindaco ha annunciato
che verra' predisposta una nuova gara d'appalto per la gestione stessa
della raccolta. Il rilancio dell'azione amministrativa, chiaramente,
tocchera' tutti i settori con particolare attenzione ai punti piu'
importanti tracciati nel programma che i componenti della maggioranza
hanno sottoscritto alle scorse elezioni. Un' unita' di intenti che
si e' conclusa con il rinnovo dell' impegno da parte di tutti i consiglieri,
quasi a saldare l'azione amministrativa avviata anche dalla precedente
Giunta guidata dallo stesso sindaco Russo. Per il controllo delle
attivita' e' stata predisposta anche una speciale task-force che verifichera'
il rispetto dei punti sottoscritti''.
Eletti i componenti
del coordinamento regionale di AN
19/09 L'Assemblea regionale di Alleanza nazionale, convocata dal
Coordinatore Giovanni Dima, ha eletto, come previsto dallo Statuto,
i cinque componenti il Coordinamento regionale ed ha discusso delle
iniziative politiche da intraprendente nei prossimi mesi per rilanciare
il partito in Calabria. '' L'Assemblea - ha affermato Dima - si e'
svolta in un clima di grande unita', non formale ma realmente sostanziale,
che ha permesso di dare al partito, attraverso l'elezione all'unanimita'
dei cinque componenti il Coordinamento regionale, quel primo assetto
organizzativo necessario ed indispensabile per avviare un'articolata
e puntuale azione politica di difesa degli interessi legittimi dei
calabresi e di affermazione dei principi di buon governo contro una
sinistra che alla guida della Regione, giorno dopo giorno, sta disattendendo
agli impegni assunti con gli elettori ''. Con l'elezione dei cinque
componenti da parte dell'Assemblea e con la nomina degli altri cinque
da parte del Coordinatore Giovanni Dima, come previsto dallo Statuto,
il Coordinamento regionale, pertanto, risulta cosi' composto: Renato
Meduri, Umberto Pirilli, Franco Bevilaqua, Giuseppe Aloe, Francesco
Cananzi (eletti dall'Assemblea regionale), Carlo Turino, Antonio Buonfiglio,
Renato Caforio, Luciano Vigna, Domenico Basile (nominati dal Coordinatore
regionale). Completano l' organismo politico i membri di diritto nelle
persone dei Presidenti provinciali del partito Giuseppe Caputo, Wanda
Ferrro, Maria Limardo, Domenico Rizza, Giuseppe Valentino anche nella
veste di componente dell'Esecutivo nazionale del partito, il capo
gruppo al Consiglio regionale Alberto Sarra, il Coordinatore regionale
di Azione Giovani Giuseppe Campanaro e lo stesso Coordinatore regionale
Giovanni Dima. '' La costituzione del Coordinamento regionale - ha
proseguito Dima - permettera' di avviare da subito la fase di rilancio
del partito in Calabria attraverso manifestazioni politiche che faranno
conoscere ai calabresi un partito unito e teso ad affermare i principi
ed i valori del rinnovamento: il convegno sui Beni culturali e sull'identita'
che si terra' a ottobre a Cosenza con il sottosegretario ai Beni Culturali
Nicola Bono ed il vice presidente della Commissione Cultura del Senato
Franco Bevilaqua, la manifestazione sulla legalita' che si terra'
sempre ad ottobre a Vibo Valentia alla presenza del vice presidente
della Commissione parlamentare Antimafia Angela Napoli, l'assemblea
degli eletti di An che si terra' a novembre a Lamezia/Catanzaro con
il responsabile nazionale degli Enti Locali di An Giovanni Collino
e la presenza in Calabria di Gianfranco Fini prevista per il 4 dicembre
rappresentano le prime iniziative pubbliche di un partito che ha voglia
di dialogare con i calabresi. L'unita' - ha concluso Dima - e di questo
ringrazio sentitamente i presenti, con la quale si e' svolta e conclusa
l'Assemblea lasciano ben sperare sul fatto che si vuole seriamente
lavorare per il rilancio del partito''
Pittelli (FI)
“Il federalismo non è una minaccia, anche Bossi e la
Lega guardano a sud”
19/09 ''Ancora qualcuno a sinistra tenta di descrivere il federalismo
come una minaccia per il Mezzogiorno. La proposta di uno stato federale
non e' di una forza politica con radici solo al Nord, ma trova ragioni
per essere condivisa trasversalmente e obiettivamente da diverse forze
politiche''. Ad affermarlo e' Giancarlo Pittelli, deputato e coordinatore
di Forza Italia per la Calabria. ''Succede che quando si devono cercare
argomenti per la propria campagna elettorale, magari sottraendosi
a un confronto sui problemi reali del Paese, del sud e della Calabria
in particolare - aggiunge Pittelli - qualcuno, a sinistra, ma non
solo, torna a parlare di Bossi. Oggi lo stesso Bossi, insieme coi
dirigenti e coi ministri della Legna Nord guardano al Sud convinti,
come lo siamo noi, che viviamo e lavoriamo al Sud, come lo e' chi
sta oggi governando il Paese, che i problemi si affrontano proprio
cercando insieme le formule e le soluzione condivise per far crescere
tutto il Paese''. ''Ecco perche' - prosegue il coordinatore calabrese
di Forza Italia - consideriamo pura demagogia e informazione distorta,
il tentativo di descrivere il federalismo come una minaccia. Piuttosto
proprio l' occasione del tour istituzionale sulle riforme, al quale
significativamente il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dara'
il via da Reggio Calabria, il prossimo 24 settembre, deve essere colta
per ragionare su una riforma, quella federale, che dovra' essere preceduta
e accompagnata, cosi' come sta facendo il governo Berlusconi, da un
equilibrio e da un' attenzione particolare verso alcune aree del Paese,
in precedenza trascurate e abbandonate proprio da chi, nella sinistra
italiana e nell' Unione di Prodi in Calabria, oggi si professa paladino
del Mezzogiorno. Di cio' sono ben consci i calabresi''.
Riunione dell’Unione
a San Demetrio Corone per le primarie
19/09 In vista delle primarie dell' Unione si e' svolta nella sede
dello Sdi di San Demetrio Corone una riunione fra i rappresentanti
politici del centrosinistra. Si e' trattato di un incontro interlocutorio
fra alcune forze politiche dell' Unione in attesa di un coinvolgimento
diretto anche di Rifondazione comunista e Italia dei valori. Hanno
partecipato Adriano Sarpa e Giuseppe Sangermano, dei Ds, Giuseppe
Liguori e Adriano Mazziotti, della Margherita, Angela De Marco e Cosimo
Mauro, dello Sdi. In discussione i regolamenti di autodisciplina e
di svolgimento della campagna elettorale. Per le Primarie 2005 l'
Ufficio provinciale tecnico-amministrativo ha deliberato per San Demetrio
Corone la costituzione di due seggi elettorali, uno per il centro
abitato e uno per la frazione Macchia Albanese. L' ubicazione dei
seggi e la competenza territoriale in riferimento alle sezioni elettorali
saranno successivamente rese note. La costituzione del seggio avverra'domenica
mattina 16 ottobre, prima delle operazioni di voto.
Corbelli: “Contro
la ndrangheta serve l’esercito in Calabria”
19/09 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo
l' ultima escalation criminale torna a chiedere l' intervento dell'
esercito per contrastare il fenomeno mafioso in Calabria. ''In Calabria
- afferma in una dichiarazione - per contrastare il fenomeno non bastano
le sole, poche e insufficienti, forza dell' ordine. Occorre anche
la presenza dell' esercito che potrebbe essere destinato a presidiare
gli obiettivi e le zone a rischio in modo da liberare forze dell'
ordine che potrebbero essere cosi' impegnate direttamente sul territorio
in operazioni di prevenzione e repressione del crimine. Perche' in
Sicilia, in Campania e' stato possibile l' intervento dell' esercito
e in Calabria no? La 'ndrangheta e' la mafia piu' potente. Come si
pensa di combattere questa pericolosa criminalita' organizzata? Con
i convegni, i dibattiti, le manifestazioni, i cortei e le parate dei
nuovi professionisti dell' antimafia? La presenza dei soldati - conclude
Corbelli - servirebbe a dare piu' sicurezza e tranquillita' ai cittadini,
agli imprenditori, ai diversi operatori''.
Gentile (FI)
“Il Governo intervenga per Calpark”
19/09 Un intervento del Governo, attraverso Sviluppo Italia, ''per
garantire il lavoro alle otto famiglie, riassorbendo i due lavoratori
appena licenziati'' della Calpark e' stato chiesto da sen. Antonio
Gentile, di Fi, in una interrogazione ai Ministri del Lavoro, dell'
Universita' e dell' Economia. Gentile chiede anche di sapere ''se
non si debba promuovere una iniziativa di concertazione con la Regione
Calabria per decidere i destini di Calpark''. ''La societa' Calpark
per l' innovazione tecnologica e la ricerca - ha scritto il parlamentare
nell' interrogazione - fu costituita negli anni '90 avente come soci
Fincalabra e Sviluppo Italia e l' Universita' della Calabria. Da allora,
nonostante i tanti flussi finanziari, la societa' versa in condizioni
strutturali gravi tanto da mettere in discussione i posti di lavoro
e le professionalita' acquisite. Due di queste figure professionali
sono state addirittura cancellate con procedure affrettate che dimostrano
come sia inadeguata la visione di chi gestisce realta' potenzialmente
valide''. ''Per la prima volta in un ente con partecipazione pubblica
- ha concluso Gentile - si e' arrivati a licenziare dipendenti senza
verificare eventuali possibilita' alternative. La rendicontazione
di 31 miliardi delle vecchie lire con il Ministero dell' Universita'
era direttamente gestita dal responsabile amministrativo, oggi licenziato''.
Crinò
(NPsi) “De Michelis arriva in ritardo sulle posizioni di Bobo
Craxi”
18/09 ''Gianni De Michelis arriva con vistoso ritardo sulle posizioni
di Bobo Craxi per l'Unita' socialista, dopo averne criticato aspramente
le tesi''. Lo afferma, in una dichiarazione, Franco Crino', senatore
del Nuovo Psi e portavoce della mozione congressuale Craxi-Zavettieri-Lenoci.
''Cio' - aggiunge Crino' - risulta un fatto indubbiamente positivo.
Tuttavia, De Michelis non puo' pretendere di dare lezioni di autonomia
e di identita' socialista a nessuno di noi. Il Nuovo Psi sente il
bisogno di un forte rinnovamento e di una maggiore coerenza strategica
e di obiettivi politici chiari e saldi, senza repentini cambi di marcia
o di orientamento tattico''.
Donnici (IDV)
“Apprezzamento per la proposta di Rutelli sulle unioni di fatto”
18/09 ''Esprimiamo apprezzamento e condivisione per la proposta di
Francesco Rutelli di tenere sul piano dei contratti di diritto privato
la regolamentazione delle unioni di fatto''. Lo afferma, in una dichiarazione,
Beniamino Donnici, dirigente di Italia dei valori e promotore dell'
area culturale del dissenso ''Partecipazione, identita' e progetto''
che sabato prossimo si riunira' a San Sepolcro. ''E' giusto - aggiunge
Donnici - che lo Stato si faccia carico di tutelare e garantire i
diritti di tutti i cittadini regolamentando le unioni di fatto, senza
tuttavia mettere in campo ipotesi di matrimonio tra gay, ovvero figure
giuridiche che vi somigliano molto. D' altra parte la ridda incomprensibile
di polemiche immediatamente scatenate sul versante sinistro della
coalizione la dice lunga sulla difficolta' di costruire un programma
che non sia il semplice affastellamento di differenti, e qualche volta
inconciliabili, visioni della vita e del mondo, ma una sintesi virtuosa
e condivisa che dia garanzie di stabilita' e durata al futuro governo
espresso dall' Unione. Anche questo problema, unitamente ai temi della
bioetica, della difesa della vita e della famiglia, saranno oggetto
della nostra riflessione a San Sepolcro. Italia dei valori deve darsi
un' identita' che vada oltre la vicenda originaria di Mani Pulite,
ragionando che la difesa della legalita' da sola non basta a giustificare
l' esistenza di un partito e, soprattutto, a dargli una prospettiva''.
Attivo politico
provinciale del Prc sulle Primarie
18/09 Manca circa un mese al voto delle Primarie dell'Unione - annunciano
in una nota il segretrio provinciale di Rifondazione Comunista, Angelo
Broccolo, e Francesco Saccomanno resp. ambiente e cordinatore della
campagna Primarie - e la segreteria della federazione del Prc di Cosenza
ha indetto per lunedì 19 settembre 2005 un attivo provinciale
del partito avente all'ordine del giorno, oltre ad alcune "comunicazioni
politico-organizzative del Segretario provinciale", le "Primarie
2005: informazioni e discussione di carattere politico, nonché
tecnico-organizzativo, sullo svolgimento della campagna elettorale".
L'attivo sarà concluso dal compagno Francesco Ferrara, responsabile
organizzativo nazionale di Rifondazione. La nostra campagna per Bertinotti
Presidente entra nel vivo. Sono tanti i giovani ed i cittadini che
si collegano al sito del nostro candidato segretario (www.faustobertinotti.it),
così come dopo una entusiasmante raccolta di firme nella provincia
di Cosenza - i nostri circoli ne hanno raccolte più di 2500
- sono diversi anche i comitati spontanei che si stanno costituendo,
dal Pollino alla Sibaritide, dal Tirreno allo Jonio, per sostenerne
la candidatura. Il compagno Fausto Bertinotti ha cominciato martedì
scorso il viaggio ferroviario in Italia. E' stato un grande successo
politico. L'occasione per porre con forza all'Unione e al Paese il
problema dei pendolari, di chi spende un quarto della propria esistenza
in treni spesso fatiscenti e in ritardo. L'occasione per immettere
nella discussione politica i problemi veri, concreti, quotidiani come
quelli che attanagliano la stazione di Vaglio Lise ed i lavoratori
dello scalo merci di Cosenza su cui il nostro partito si sta fortemente
impegnando. Sabato 24 settembre, a Roma Eur presso il Palalottomatica,
si celebrerà uno dei momenti più attesi della nostra
campagna per Bertinotti Presidente: un grande evento politico, culturale
e musicale si svolgerà in presenza di migliaia di militanti,
simpatizzanti e semplici curiosi. Ma è qui, nella nostra regione
e, soprattutto, nella nostra provincia e nella nostra città,
che si gioca una partita grossa proprio per riempire di contenuti
concreti la nostra campagna elettorale. Giovedì 22 il movimento
dei movimenti ha indetto al cinema Italia una grande assemblea nazionale
per discutere di "Sinistra radicale, primarie, secondarie, partiti
e movimenti": il nostro partito parteciperà per apportare,
con dirigenti e militanti, un contributo attivo alla discussione.
Martedì 27 e mercoledì 28 il viaggio del nostro segretario
farà tappa in Calabria toccando due temi molto importanti nella
nostra azione politica: lavoro ed ambiente. Nel pomeriggio del 27
il compagno Bertinotti parteciperà all'Unical ad una grande
assemblea su "Lavoro e Precariato" - che è poi il
tema che vede fortemente impegnata la nostra federazione, insieme
a parti importanti del movimento ed ai sindacati di base ed alla Cgil,
per sostenere importanti e decisivi movimenti di lotta. La mattina
del 28, significativamente, insieme al segretario si terrà
un sit-in alla partenza dei traghetti Fs da Villa San Giovanni, e
poi all'arrivo a Messina, per ribadire la forte posizione di contrarietà
del partito al Ponte sullo stretto.
Napoli (AN):
“Minniti e Loiero fanno demagogia”
18/09 ''Le mie denunce nei confronti dell' Amministrazione provinciale
di Vibo Valentia non sono mai state di natura politica, ma riferite
ad atti e comportamenti prodotti dallo stesso ente che hanno anche
evidenziato collusioni con la criminalita' organizzata calabrese gia'
in parte comprovate da alcune operazioni giudiziarie''. Lo ha detto
il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela
Napoli, di An, replicando alle dichiarazioni con le quali Marco Minniti,
responsabile settore sicurezza dei Ds, e Agazio Loiero, presidente
della Giunta regionale della Calabria, della Margherita, l' hanno
criticata per le sue accuse al presidente dell' Amministrazione provinciale
di Vibo Valentia, Ottavio Bruni. ''Posso comprendere - aggiunge il
vicepresidente dell' Antimafia - che ormai siamo in piena campagna
elettorale, ma non accetto che la stessa venga fatta sulla base di
strumentalizzazioni, demagogie e demonizzazioni dell' avversario politico,
soprattutto quando si trattano argomenti legati alla criminalita'
organizzata e alle sue collusioni politiche. Respingo, pertanto, con
fermezza le accuse rivolte alla mia parte politica da Agazio Loiero
e da Marco Minniti, che e' anche componente della Commissione parlamentare
antimafia. L' on. Minniti dovrebbe ricordare, se non fosse in malafede,
che le mie denunce sono state sempre corredate da atti e nomi e, pertanto,
anziche' pronunciare sentenze assolutorie, dovrebbe attendere l' esito
delle indagini in corso da parte delle competenti autorita'''. ''Al
Governatore Loiero faccio, invece, presente - conclude Angela Napoli
- che non e' sufficiente, pur se lodevole, la costituzione di parte
civile della Regione Calabria nei processi contro la 'ndrangheta se
poi, da rappresentante di tutti i cittadini calabresi, attribuisce
'patenti di legalita'' a personaggi messi in discussione dagli stessi
partiti della coalizione che li sostengono''.
Tassone (UDC)
“La necessità delle riforma della legge elettorale resta
attuale”
18/09 ''La necessita' di una riforma in senso proporzionale della
legge elettorale resta pienamente attuale ed in questo senso l' Udc
non puo' fare alcun passo indietro rispetto alla proposta che abbiamo
formulato nei giorni scorsi''. Lo ha detto all' Ansa il vicesegretario
vicario dell' Udc, Mario Tassone, a margine del congresso provinciale
di Catanzaro del partito. ''La Direzione convocata per giovedi' prossimo
- ha aggiunto Tassone - sara' l' occasione per una presa di posizione
chiara da parte dell' Udc su questo argomento. Certo, se non c' e'
compattezza nella maggioranza sulla riforma della legge elettorale,
il percorso diventa difficile. Per quanto mi riguarda, cio' che posso
dire e' che non e' possibile ritirare di punto in bianco il progetto
che stiamo portando avanti. Nei prossimi giorni si dovra' procedere
ad una verifica all' interno della maggioranza nell' ambito della
quale ognuno dovra' assumersi le sue responsabilita'. Se il progetto
di riforma della legge elettorale dovesse cadere perche' impraticabile
o per assenza di volonta' da parte della maggioranza, resta il fatto
che l' Udc deve assumere una decisione. In ogni caso l' Udc non abbandona
il suo proposito di un recupero della politica che passa anche attraverso
il progetto di riforma elettorale. Sarebbe incomprensibile, tra l'
altro, se il progetto di riforma fosse sepolto senza alcuna presa
di posizione da parte del nostro partito. Sbaglia chi pensa che abbiamo
fatto questa proposta tanto per scherzare. In realta' la nostra posizione
e' frutto di un' attenta riflessione e di una precisa assunzione di
responsabilita' sulla base anche dei nostri deliberati congressuali''.
''L' esito di questa vicenda, comunque - ha concluso Tassone - servira'
soprattutto per un chiarimento della posizione di alcune parti della
maggioranza per quanto riguarda la vicende dell' oggi ma, soprattutto,
per la scadenze politiche future''.
Riunita la Direzione
regionale della Margherita calabrese. Approvato l’operato della
Giunta Loiero
17/09 ''Vivo apprezzamento per i primi difficili mesi di attivita'
del Governo regionale presieduto da Agazio Loiero'' e' stato espresso
dalla Direzione regionale della Margherita calabrese che si e' riunita
oggi a Lamezia Terme. Ai lavori ha partecipato anche il presidente
della Regione, Agazio Loiero, che ha preso la parola durante il dibattito.
Al termine della riunione, e' stato approvato un documento con il
quale la Direzione ha approvato la relazione introduttiva del coordinatore
regionale, Franco Bruno. Questo il testo integrale del documento:
«La Direzione regionale della Margherita calabrese, riunita
a Lamezia, sentita la relazione introduttiva del Coordinatore regionale
Franco Bruno, la approva con unanime consenso.
Preliminarmente ritiene doveroso rivolgere un caloroso saluto al Presidente
della Provincia di Vibo Valentia Ottavio Bruni, oggetto di un vergognoso
attacco da parte di esponenti del centrodestra calabrese. Al Presidente
Bruni conferma tutta la fiducia e la stima, che si devono a chi ha
sempre affrontato la politica con spirito di servizio verso la popolazione
della provincia di Vibo.
Dopo ampia ed approfondita discussione, la Direzione regionale della
Margherita:
Esprime
vivo apprezzamento per i primi e difficili mesi di attività
del Governo regionale presieduto dall’on. Agazio Loiero.
Rispetto alla complessità dei problemi della nostra regione
e nel contesto di una negativa e drammatica eredità dei precedenti
Governi di centrodestra, giungono segnali forti e positivi di cambiamento
e di inversione di tendenza, sia nel metodo che nel merito dell’azione
e dell’impegno politico. È questa la risposta giusta
alle tante aspettative di crescita e di sviluppo che la Calabria,
con voto plebiscitario, ha chiesto e chiede al Governo di centrosinistra.
Invita
pertanto la nuova Regione a proseguire con sempre maggiore decisione
nel proprio cammino, privilegiando i valori della coesione sociale
e politica, della programmazione, del radicale cambiamento.
Evidenzia
la vitalità della Margherita che, pur se giovane e nuovo soggetto
politico, ha costituito e costituisce punto di riferimento credibile
ed operoso, capace di intercettare significativi consensi elettorali,
fortemente in crescita, radicato sul territorio, proiettato a valorizzare
sempre di più, attraverso l’impegno della sua qualificata
classe dirigente, il più generale rapporto con l’opinione
pubblica.
Rilancia e ribadisce
l’idea fondante della “forza che unisce”, nella
convinzione che il valore dell’unità di tutti i soggetti
politici dell’Unione costituisca, con la guida di Romano Prodi,
patrimonio comune irrinunciabile e risponda alla domanda che, sempre
più diffusamente, proviene dalla società che intende,
col prossimo voto politico, proseguire nel processo di cambiamento
degli assetti di Governo del Paese.
Sottolinea
nell’imminenza delle elezioni politiche, la assoluta necessità
di coniugare, in modo virtuoso, l’idea fondante della Margherita
- partito federale e, quindi, capace di esprimere sui territori progettualità
e autorevole e significativa classe dirigente - con l’esigenza
di un più generale coordinamento con il livello nazionale,
finalizzato a delineare contesti complessivi quanto più in
grado di valorizzare il ruolo e la presenza del partito sul territorio.
In tale prospettiva occorre, sempre più, esaltare il protagonismo
nell’elaborazione di contenuti politici, non solo per caratterizzare
ed evidenziare l’azione e l’impegno, ma anche per contrastare
la strumentale offensiva di una sterile opposizione in Consiglio regionale,
interpretata da personaggi politici che hanno avuto ruolo decisivo
nel processo di degrado della regione, opposizione vuota di significati
e di proposte, senza alcuna credibilità di forza alternativa,
attesi i ben noti precedenti anni di malgoverno.
Approva
la proposta del Coordinatore regionale Franco Bruno di tenere, nell’immediato,
incontri sia di carattere seminariale che assembleare degli iscritti
e degli eletti, al fine di rilanciare le proposte di governo in linea
con gli obiettivi programmatici approvati dall’elettorato e
rafforzare anche organizzativamente l’idea del partito federale,
capace di incidere direttamente sul proprio territorio.
Dà mandato
al Coordinatore regionale, nello spirito unitario che ha caratterizzato
e caratterizza la prospettiva del partito in Calabria, di avviare
ogni idonea ed opportuna iniziativa che valga a realizzare gli obiettivi
delineati».
Nucera (SDI)
“La nomina di Mancini gratifica i socialisti calabresi”
17/09 “I socialisti calabresi esprimono vivo apprezzamento
per la decisione del presidente nazionale dello Sdi Enrico Boselli
di nominare Giacomo Mancini responsabile nazionale per i rapporti
con le organizzazioni sociali”. A sostenerlo e' stato Ercole
Nucera, segretario regionale di Unita' Socialista-Sdi. “Giacomo
Mancini –prosegue nucera- è un giovane dirigente serio
e preparato che con il suo impegno è stato capace di conquistare
la stima e la fiducia di tutti i socialisti della nostra regione.
Il ruolo di responsabilità affidato a Mancini, insieme a quello
prestigioso di presidente del Gruppo Misto al Senato ricoperto con
autorevolezza da Cesare Marini, gratifica quei tanti socialisti che,
in Calabria, si stanno impegnando con convinzione nel progetto di
una nuova unità”.
Barile (CDL)
“Oliverio s’improvvisa docente di economia”
17/09 “Dopo averci dato lezioni su come il nostro mare può
essere bevuto, il Presidente della Provincia , Mario Oliverio, s'improvvisa
docente di economia esprimendo confuse valutazioni sulla bozza della
manovra finanziaria del Governo”. E' quanto ha dichiarato il
coordinatore della Casa delle Libertà nel Consiglio provinciale
di Cosenza, Mimmo Barile. “Oliverio - continua Barile - dimentica
che la manovra finanziaria prevede ben 11.500 miliardi di euro a correzione
del deficit. All'Irap andranno 2 miliardi, allo sviluppo 4,6 mld,
alle famiglie meno abbienti 200 milioni di Euro derivanti dai dividendi
Eni-Enel e 3 miliardi per il fondo piano investimenti e occupazione.
Ci sembra una manovra attenta e capace di portare importanti benefici
al Paese in un momento di "austerity" dovuto ad un congiuntura
internazionale certamente sfavorevole per le economia europee. In
questo clima anche le autonomie locali devono imparare a fare la loro
parte evitando sprechi e massimizzando i benefici di ogni intervento.
Bisognerà lavorare di più e meglio a partire proprio
dalla Provincia di Cosenza che in tale direzione non sta certamente
brillando”.
Fedele (FI) “Il
devolution day un’operazione verità”
17/09 “E’ davvero incredibile che il centrosinistra reggino
da un lato lamenti l’assenza del Governo e dall’altro
lanci critiche all’iniziativa dei massimi vertici dell’Esecutivo
nazionale di tenere a Reggio un’iniziativa volta a spiegare
cos’è la devolution”. E’ quanto afferma Luigi
Fedele, consigliere regionale di Forza Italia, secondo il quale “A
Reggio sarà fatta finalmente un’operazione verità
e si potrà comprendere quanta propaganda dannosa stanno facendo
il centrosinistra e la Giunta presieduta da Loiero sulla devolution
dipinta come un mostro dalle cento teste”. “In realtà
– spiega Fedele - la riforma va verso uno svecchiamento delle
Istituzioni nazionali, salvaguardando ogni criterio solidaristico.
Lo stesso accordo conseguito dai Presidenti delle regioni a Santa
Trada - come giustamente ha sostenuto Formigoni- è stato reso
possibile per il fatto che è previsto il fondo perequativo
dinanzi ad una nuova assunzione di responsabilità da parte
di ogni Regione. A me pare che la devolution fa paura soltanto a chi
non vorrebbe cambiare nulla e non vorrebbe far fare alcun passo in
avanti alla Calabria ed al Sud del Paese; fa paura a chi teme di perdere
posizioni di privilegio ed a chi vuol difendere situazioni di improduttività
ormai non più sostenibili all’interno dell’Europa
comunitaria”.
Conclude l’esponente di Forza Italia: “la dimostrazione
del Governo, che decide di venire a Reggio Calabria per iniziare proprio
dalla nostra città il cammino di confronto e dialogo sui grandi
temi delle riforme istituzionali, è al contrario di grande
attenzione per il Sud, per Reggio Calabria e la nostra regione. Forse
non è mai accaduto che un Governo, nella sua massima espressione
politica, decidesse di incominciare il confronto su un tema cosi qualificante
e decisivo, dall’Italia del Sud. Perciò chi critica questa
scelta dimostra di non accettare il confronto e di non voler assumersi
alcuna responsabilità, né ora né mai, circa l’urgenza
che ha il Paese intero di dotarsi di nuove regole generali e di una
nuova architettura istituzionale”.
Foti (FI) “Gravissima
l’intimidazione subita dal Sindaco di Siderno”
17/09 Il coordinamento provinciale di Reggio Calabria di Forza Italia
ed il coordinamento comunale di Siderno hanno espresso solidarieta'
al sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni, per l' intimidazione
subita ieri. ''E' un atto gravissimo - ha sostenuto il commissario
provinciale di Fi, Nino Foti - e mi chiedo se questi episodi finiranno
mai in Calabria. I cittadini di Siderno devono essere orgogliosi di
avere un sindaco come l' amico Alessandro che ha dimostrato a tutti
come si affronta un momento cosi' delicato con un comportamento saggio
ed equilibrato. La sua pronta e immediata reazione, infatti, dimostra
fermezza, coraggio e perseveranza ad andare avanti nella massima trasparenza
e legalita'. Le sue parole rivelano una serenita' d' animo ed una
sicurezza tipica dell' uomo onesto e del buon amministratore. In Calabria,
da tempo, c' e' un allarme-sicurezza che riguarda tutti gli amministratori
pubblici locali. La questione legalita' e sicurezza non ha colore
politico, rappresenta al contrario un punto fermo e comune nelle intenzioni
di tutti i partiti politici che hanno a cuore la Calabria ed i calabresi.
Su questo tema la via del dialogo deve portare le forze politiche
a mettere da parte le diversita' e fare fronte comune contro la criminalita'
e l' illegalita'''. Carmelo Marino, delegato comunale di Fi della
cittadina ionica, dal canto suo, ha rilevato che ''questi episodi
vandalici lasciano tutti con l' amaro in bocca. Sono atti che dimostrano
come gli amministratori pubblici locali sono sottoposti ad una costante
pressione da parte della criminalita'. Figliomeni ha dimostrato con
la sua condotta di avere a cuore solo l' interesse dei cittadini.
Siderno, ad esempio, si e' vista riconosciuta solo da poco tempo il
titolo di citta' proprio grazie ai meriti conquistati sul campo dall'
Amministrazione comunale guidata da Figliomeni. La maggior parte dei
cittadini e' gente onesta, non deve permettere che questi episodi
ne condizionino l' immagine verso l' esterno. C' e' una sfera privata,
quella dei familiari, che e' stata sicuramente turbata da questa vergognosa
intimidazione. Ma ci sono anche tanti cittadini sidernesi che si saranno,
non a torto, indignati per questo gesto perpetrato ai danni del loro
primo cittadino''. ''L' amico nonche' sindaco Alessandro Figliomeni
- ha concluso Marino - sa gia' benissimo quanto sia i dirigenti sia
tutti i soci di Forza Italia, in questo momento siano vicini a lui
ed ai suoi familiari''.
Giacomo Mancini
nominato responsabile nazionale dell’organizzazione dello Sdi.
Gli auguri di Magarò e di tutto il PSE
16/09
Giacomo Mancini, è stato nominato da Enrico Boselli responsabile
nazionale dell'organizzazione con delega ai rapporti con le organizzazioni
sociali dello Sdi. Al termine dei lavori dell'esecutivo dello Sdi,
il deputato cosentino ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Ringrazio
Enrico Boselli che, insieme a Roberto Villetti e ai componenti dell'esecutivo
nazionale, ha voluto affidarmi un incarico così delicato e
prestigioso. Sono felice di poter lavorare insieme a dirigenti di
valore e di esperienza dai quali ho molto da imparare.Confesso di
provare emozione e anche un pizzico di commozione nello svolgere un
compito simile a quello che Pietro Nenni assegnò a mio nonno
Giacomo Mancini quando a metà degli anni '50 lo chiamò
a dirigere l'organizzazione del PSI. La sfida che oggi ci poniamo
è quella di realizzare una solida alleanza politica che permetta
a tutti i socialisti di ritrovarsi insieme e di collaborare con i
radicali per dare più forza ai temi dei diritti, delle libertà
e della laicità all'interno dell'Unione del centrosinistra".
Salvatore Magarò, coordinatore del Pse-Lista Mancini e consigliere
regionale di Unità Socialista ha subito affermato: "A
Giacomo Mancini che è stato nominato da Enrico Boselli responsabile
nazionale dell'organizzazione rivolgo i più cari ed affettuosi
auguri. Si tratta di un riconoscimento per tutti i socialisti meridionali
ed in particolare per quelli calabresi che premia l'impegno, la serietà
e la capacità con cui il giovane parlamentare ha saputo spendersi
in questi anni sia a livello nazionale che regionale. concentrando
la propria azione sulle molteplici problematiche della nostra terra.
Le sue doti di Parlamentare attivo e dinamico, di politico serio e
coerente, le sue idee fresche e moderne saranno preziose per realizzare
una più larga e forte unità di tutti i socialisti e
per costruire una nuova forza che riprenda le idee innovative di Blair,
di Zapatero e di Fortuna. Da questa costruzione e dal suo nuovo impegno
potrà arrivare all'Unione e a Romano Prodi un rafforzamento
ulteriore e un contributo essenziale sui temi del mezzogiorno, dello
sviluppo, dei diritti, dell'innovazione. Noi assicureremo a Giacomo
Mancini tutto il sostegno delle nostre compagne e dei nostri compagni".
Infine i gruppi consiliari della provincia e del comune di Cosenza
del Pse-Lista Mancini, nel porgere le più vive congratulazioni
al compagno Giacomo Mancini per il prestigioso incarico di responsabile
nazionale dell'organizzazione conferitagli dal presidente Enrico Boselli,
sottolineano che tale incarico premia non solo la coerenza politica
e l'attaccamento agli ideali del più moderno socialismo europeo
dimostrate da Mancini nel guidare il movimento politico che a tali
ideali si richiama, ma è un tangibile riconoscimento delle
capacità dimostrate dal giovane Deputato nel saper coniugare
con coerenza le tradizioni del socialismo con le innovazioni che la
società di oggi chiede alle organizzazioni politiche. Giacomo
Mancini è certamente l'uomo giusto al posto giusto in una fase
in cui tutti i socialisti sono impegnati a ricostruire un soggetto
unitario che sia capace di riportare i socialisti al centro della
vita politica nazionale come già lo sono in quella europea.
Loiero: “La
finanziaria cancella le speranze delle regioni deboli”
16/09 Aveva già lanciato l’allarme il presidente della
Regione Calabria Agazio Loiero ma confessa di non aver immaginato
una dimensione così catastrofica dei tagli a Sanità
ed enti locali che il governo Berlusconi si prepara a fare. “E’
una manovra finanziaria che in pratica cancella anche le speranze
delle regioni deboli. Questo è un governo suicida che ‘in
limine mortis’ tenta di strangolare il Paese dopo averlo portato
al collasso”. Per il presidente della Calabria le Regioni non
possono stare con le mani in mano. “Apprezzo la posizione del
presidente Errani – aggiunge Loiero – e in sede di Conferenza
delle Regioni, che con l’accordo di Santa Trada hanno dimostrato
che è possibile un federalismo solidale, cercheremo di elaborare
una strategia unitaria per costringere il governo a un confronto,
in quanto, seppure in proporzioni diverse, il danno è di tutti”.
Secondo il presidente Loiero, infine, “ridurre i fondi per la
salute con l’accetta significa tagliare quel po’ di stato
sociale che ancora resta;, aggravando la situazione in quelle realtà
– come quella calabrese, dove l’offerta sanitaria è
penalizzante per i cittadini. Si aggraverà così, ancora,
la frattura del Paese già perseguita con la devolution di marca
leghista che la Cdl dovrebbe, se mai risolverà i conflitti
interni, approvare e provocatoriamente presentare partendo proprio
dalla Calabria che ne riceverà i maggiori danni”.
Oliverio (DS)
“La finanziaria una sventagliata micidiale contro molte aree
del Paese”
16/09 “Quello presentato come un ventaglio di buone proposte
è, più di altro, una vera e propria sventagliata micidiale,
destinata a colpire in modo gravissimo se non mortale le già
fragili e precarie condizioni di molte aree del Paese” Così,
il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, commentando
le notizie intorno alla bozza di manovra finanziaria, elaborata dal
Ministero per l’Economia. “Annunciare, seppure in modo
confuso, tagli alla sanità, infierire ancora sui trasferimenti
per gli enti locali, significa denotare con chiarezza lo spirito del
più importante provvedimento governativo: discriminatorio nei
confronti del Mezzogiorno e delle zone deboli, gravoso per ampie fasce
di cittadini” prosegue l’onorevole Oliverio. “Non
ci aspettavamo certo una totale inversione di tendenza della filosofia
distruttiva che il Governo Berlusconi, incalzato dall’Europa,
ha messo in piedi negli ultimi anni- commenta ancora il Presidente
della Provincia-; tuttavia sorprende egualmente l’inasprimento
di alcuni tratti della manovra. Gran parte dell’impianto presentato,
per in buona sostanza di difficile interpretazione in quanto ad applicazione
pratica, appare presago di nuove imposizioni, prelievi, sacrifici
per i cittadini. Tasse e ticket con responsabilità scaricate
sulle componenti di governo locale, arzigogoli veri e propri, mentre
non confortano le trovate demagogiche”. “E sconvolge ancora-
rileva l’onorevole Oliverio- che nessun confronto sia stato
avviato, che gli enti locali debbano subire provvedimenti gravi senza
il diritto di esporre le ragioni di chi ha il quotidiano onere di
corrispondere concretamente alle esigenze dei cittadini”. “Resta
solo l’auspicio che quella che verrà sarà l’ultima
manovra capestro –conclude il Presidente Oliverio-. L’ennesimo
ma ormai definitivo giogo imposto da un Governo che, certo, non ha
avuto a cuore il benessere di tutto il Paese ma, troppo spesso, gli
interessi di una ristretta parte di questo”.
Barrese (DL)
“Un impegno unitario del centro sinistra per rilanciare il territorio
silano”
16/09 Siamo molto soddisfatti – commenta il Coordinatore Cittadino
dei Circoli della Margherita di Spezzano Sila e Camigliatello Alfonso
Barrese – del ritrovato clima di unità politica raggiunta
nel partito dopo un intenso percorso di confronto e approfondimento
sulle principali priorità da affrontare e portare avanti nel
nostro Paese. Oggi possiamo ribadire dopo che si erano diffuse voci
su una presunta divisione nel partito– sottolinea Barrese -
la forte sintonia di tutti su obiettivi, programmi e strategie da
intraprendere. Tutto ciò si è reso possibile grazie
al senso di responsabilità degli iscritti e alle dosi d’equilibrio
e misura dei due portavoce dei Circoli Vincenzo Valente e Franco Spina.
Nel corso del dibattito – evidenziano i tre dirigenti della
Margherita Barrese-Spina-Valente – si è posta la priorità
di definire un quadro organico di obiettivi su cui orientare l’azione
del Partito per dare risposte concrete alle istanze del mondo dell’economia
locale e silana, alle esigenze del turismo e alle urgenze delle decine
di disoccupati della nostra Comunità. Come tutti sanno , è
impensabile - si legge nella nota del Partito della Margherita –
che in un territorio (come la Sila) che presenta risorse ambientali
e culturali straordinarie, interessanti tradizioni culturali e gastronomiche,
una immagine turistica storicamente consolidata in Italia non si possa
dare risposte di lavoro ai tanti disoccupati, mentre assistiamo spesso
impotenti a disfunzioni, limiti e fragilità economiche che
non ci permettono di guardare avanti con la dovuta serenità.
Le lentezze politiche e i ritardi che da sempre il territorio –
continua il Coordinatore cittadino Barrese – non possono che
costituire un utile insegnamento per tutti, per apprendere dagli errori
e devono servici da riferimento per agire con maggiore determinazione
sostenendo che non è più rinviabile chiedere e pretendere
dai livelli Istituzionali superiori (Provincia-Regione-Governo Nazionale)
un’azione di contrasto politico forte sulle emergenze sociali,
economiche e turistiche dell’Altopiano silano al quale, però,
non dobbiamo far mancare la nostra capacità di proporre idee
forti, progetti qualificanti e risorse umane preparate che possano
permettere di riattivare il virtuosismo economico e turistico dell’area.
Per queste ragioni – conclude Barrese – l’Assemblea
della Margherita ha deliberato unanimemente di rilanciare un impegno
forte su questi temi sui quali il partito, proprio in virtù
della propria costante crescita e capacità di proposta, vorrà,
all’interno del centro-sinistra, ritagliarsi un nuovo e diverso
protagonismo per contribuire alla crescita economica e civile di tutta
la comunità.
Tassone (Udc)
“La sentenza di Vibo sullo spoil system sana un passo falso”
16/09 ''La sentenza di reintegro del dottor Armando Crupi nel suo
ruolo di direttore generale della Asl di Vibo Valentia da parte del
Giudice del Lavoro costituisce una positiva pronuncia che va in direzione
della valorizzazione delle doti di professionalita' e managerialita'
di un dirigente vittima della perversa legge dello spoil system''.
A sostenerlo e' stato il vice ministro alle Infrastrutture e trasporti,
Mario Tassone, esprimendo la propria soddisfazione. ''Il Giudice del
lavoro - ha aggiunto Tassone - ha riconosciuto la validita' della
gestione della Asl di Vibo ad opera di Crupi e le sue grandi capacita'
personali, ponendo cosi' fine ad una vicenda avviata dalla Giunta
Loiero, che aveva esautorato il dirigente. La legge a cui si era riferita
la Giunta regionale calabrese a sostegno della propria decisione e'
gia' stata impugnata dal Governo Berlusconi per incostituzionalita'
dinanzi alla Consulta''. ''Si e' cosi' sanato - ha concluso Tassone
- un passo falso della Giunta di centrosinistra che, presa dalla frenesia
di occupare poltrone, ha proceduto ad una 'pulizia etnica' ai vertici
degli enti regionali, ignorando professionalita' di provata esperienza''.
Dima convoca
per il 19 l’assemblea regionale di AN
16/09 Il coordinatore regionale di Alleanza nazionale, Giovanni Dima,
ha convocato per lunedi' prossimo, 19 settembre, a Lamezia Terme l'
Assemblea regionale del partito. All' ordine del giorno l' elezione
dei cinque componenti del Coordinamento regionale e la discussione
generale sul rilancio ed il rafforzamento dell' azione politica del
partito in vista degli appuntamenti elettorali della prossima primavera.
''Con l' adempimento di alcune prescrizioni statutarie - ha affermato
Dima - avviamo la fase di organizzazione del partito, che sicuramente
rappresenta il punto di partenza piu' importante per l' avvio di nuove
iniziative politiche in Calabria''. ''Anche l' elezione dei rappresentanti
dell' Assemblea in seno al Coordinamento regionale, infatti - e' detto
in un comunicato - costituisce un passaggio fondamentale nella fase
di rilancio di An perche' con la costituzione degli organismi di indirizzo
e di controllo del partito previsti dallo Statuto si concretizzano
i presupposti indispensabili per far ripartire l' iniziativa politica''.
''L'appuntamento della prossima settimana - ha continuato Dima - servira'
anche e soprattutto per fare in modo che Alleanza nazionale possa
caratterizzarsi nel panorama politico calabrese sia come forza di
opposizione, costruttiva ma ferma, ad un sistema di governo regionale
che sta dimostrando i suoi limiti e la sua incapacita' di rispettare
gli impegni presi con i calabresi, sia come componente determinante
per il rilancio dell' azione politica della Casa delle Liberta'. Sono
convinto che il grande senso di responsabilita' della classe dirigente
del partito sapra' essere determinante per l' affermazione dei valori
della destra nazionale in questa fase di avvio delle attivita' politiche
che si concretizzeranno attraverso alcune prime manifestazioni come
quella del 20 ottobre a Cosenza sui Beni culturali in Calabria, quella
del 12 novembre a Catanzaro e Lamezia sugli Enti locali ed infine
quella del 4 novembre con Gianfranco Fini in Calabria''.
Minacce ad Aiello:
la solidarietà di Chieffallo (NPsi)
16/09 ''Esprimo al collega Piero Aiello la mia piu' profonda vicinanza
umana e politica per l' ignobile atto di cui e' stato oggetto''. A
sostenerlo e' stato il consigliere regionale e segretario del Nuovo
Psi, Leopoldo Chieffallo, in merito all' intimidazione rivolta a Piero
Aiello. ''Ancora una volta - ha aggiunto Chieffallo - il potere mafioso
cerca di condizionare pesantemente lo svolgimento della vita democratica,
prendendo di mira le istituzioni ed i suoi rappresentanti. So che
Piero reagira' con forza perche' le intimidazioni lungi dal fiaccare
la sua tensione politica, lo spingeranno a tenere sempre alta la fiaccola
dell' impegno nell' interesse della Calabria''. ''E' solo cosi' -
ha concluso Chieffallo - sempre in trincea, che si potra' vincere
il potere criminale che cerca di frenare la democrazia e di condizionare
lo sviluppo della nostra Regione''.