L’ex assessore regionale, Dima, indagato per associazione a delinquere e truffa
alla UE
06/10
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha emesso informazioni di
garanzia nei confronti dell' ex assessore all' Agricoltura della Regione
Calabria, Dima (nella foto, tratta dal suo sito, assieme
al Ministro Alemanno) , di 46 anni, di An, e di altre 13 persone nell'
ambito di un' inchiesta su presunti illeciti nella gestione di finanziamenti
erogati dall' Unione europea. Nei confronti di Dima, attuale coordinatore
regionale della Calabria di An, vengono ipotizzati i reati di associazione
per delinquere, concussione, corruzione, truffa e malversazione a
danno dello Stato. Nell' inchiesta sono indagati, tra gli altri, anche
l' ex direttore generale dell' assessorato regionale all' Agricoltura,
Camillo Caruso, di 63 anni; l' ex dirigente generale dello stesso
assessorato, Franco Nicola Cumino (65), ed il segretario di Dima all'
epoca in cui era assessore regionale, Claudio Novello (51). Informazioni
di garanzia, con contestuale decreto di perquisizione, sono state
emesse anche nei confronti di quattro dipendenti dell' assessorato
regionale all' agricoltura. Il magistrato che sta conducendo l' inchiesta,
il sostituto procuratore Luigi de Magistris, ha anche disposto la
perquisizione delle abitazioni e dei locali adibiti ad ufficio dell'
ex assessore Dima e degli altri 13 indagati. Le indagini e le perquisizioni
nell' ambito dell' inchiesta, su delega del sostituto de Magistris,
sono state condotte dal Gico della Guardia di finanza, che nei mesi
scorsi aveva presentato al magistrato una serie di informative di
reato. I fatti oggetto dell' inchiesta, ai quali risulta estranea
la Giunta regionale attualmente in carica, si sarebbero verificati
nel periodo compreso tra il 2003 e la fine della precedente legislatura
regionale. Dalle indagini, secondo l' ipotesi accusatoria, sarebbe
emersa l' esistenza di un sodalizio criminale i cui componenti avrebbero
utilizzato gli incarichi di cui erano titolari, secondo quanto e'
detto nei capi d' imputazione, per perpetrare truffe nella gestione
dei finanziamenti dell Unione europea, ma anche statali e regionali,
destinati, in particolare, al settore olivicolo, ed imporre assunzioni
di personale nelle societa' e nelle ditte cui erano destinati i finanziamenti
pubblici. Nella presunta truffa un ruolo importante sarebbe stato
svolto dal consorzio Corassol, che rappresenta la quasi totalita'
dei produttori olivicoli calabresi, il cui presidente, Giuseppe Strangis,
di 65 anni, ha ricevuto anch' egli un' informazione di garanzia. Le
altre persone indagate nell' ambito dell' inchiesta sono Giuseppe
De Sensi, di 48 anni; Umberto Provenzano (52); Sergio Rocca (60),
ed Emilio Truglia (53), tutti dipendenti dell' assessorato regionale
all' agricoltura; Domenico De Sensi (42), agronomo e ''gestore di
fatto - e' detto nel capo d' imputazione - dei finanziamenti comunitari'';
Annunziata Bossi (37), ingegnere navale e redattrice di perizie giurate;
Giuseppe Falcone (45), titolare di un' agenzia per il disbrigo pratiche
e di attivita' per il commercio di prodotti e di attrezzature per
la pesca; Antonio Martino (33), consigliere della cooperative di pesca
''Domenico Cento'' di Gioiosa Ionica, e Mario Pignatari (40), consulente
professionale per l' attuazione delle misure del Por Calabria 2000-2006,
oltre che dipendente a termine della Regione Calabria. Dall' inchiesta
sarebbero emersi presunti illeciti anche nella gestione dei finanziamenti
finalizzati al comparto della pesca e destinati a cooperative e produttori,
singoli o associati. Secondo l' ipotesi accusatoria, i contributi
il piu' delle volte sarebbero stati concessi in mancanza di qualsiasi
forma di documentazione e rendicontazione delle operazioni istruttorie
svolte. In alcuni casi le domande ammesse al finanziamento riguardavano
soggetti che non esercitavano neppure l' attivita' di pesca attraverso
l' utilizzo di apposizione di firme, perizie giurate, fatture e collaudi
falsi e false lettere di incarico.
Dima: “Sono estraneo ai fatti”
06/10 ''Sono estraneo ai fatti contestati dall' autorita' giudiziaria
ed esprimo piena fiducia nel lavoro della magistratura''. Lo ha detto
l' ex assessore all' Agricoltura della Regione Calabria,
Dima, coordinatore regionale di Alleanza nazionale, commentando l'
inchiesta avviata a suo carico dalla Procura della Repubblica di Catanzaro
su una presunta truffa nella gestione dei finanziamenti dell' Unione
europea. ''Ho immediatamente provveduto ad informare dell' accaduto
- ha aggiunto Dima - il presidente del partito, Gianfranco Fini, al
quale ho prontamente rimesso il mandato di coordinatore regionale.
Il presidente Fini mi ha espresso la sua solidarieta', invitandomi
a proseguire nel lavoro avviato''.
Ministro Alemanno “L’inchiesta
chiarirà ogni dubbio”
06/10 ''Sono convinto che gli sviluppi dell'inchiesta sulle truffe
comunitarie nella regione Calabria dimostreranno la piena estraneita'
dell'ex assessore Dima, oggi coordinatore regionale di Alleanza
Nazionale in Calabria''. Lo dichiara il Ministro delle Politiche agricole
e forestali, Gianni Alemanno, riguardo alla notizia dell'indagine
nei confronti dell'ex assessore allAgricoltura della Regione Calabria.
''La scelta del Presidente Gianfranco Fini di nominare Dima coordinatore
della Regione Calabria - prosegue Alemanno - dimostra la fiducia di
cui l'ex assessore gode all'interno del partito. Sono convinto- conclude
il Ministro - che il lavoro della Magistratura chiarira' rapidamente
ogni dubbio sull'operato di Dima''.
Sottosegretario Valentino: “L’inchiesta,
un equivoco”
06/10 ''Apprendo con stupore ed amarezza che Dima e' coinvolto
in una vicenda giudiziaria. Conosco la sua dirittura morale ed il
rigore che ha sempre improntato il suo impegno civile e politico,
per cui reputo che soltanto un equivoco possa avere determinato le
iniziative nei suoi confronti''. Lo ha detto il sottosegretario alla
Giustizia, Giuseppe Valentino (An), in relazione all' inchiesta avviata
dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sull' ex assessore all'
Agricoltura della Regione Calabria. ''Confido - ha aggiunto Valentino
- che questo equivoco venga chiarito quanto prima, nell' interesse
della verita' alla quale mi auguro vivamente si ispiri l' azione di
chi ha la grande responsabilita' di applicare la legge''.
Solidarietà del sottosegretario
Santelli a Dima
06/10 Il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli (Fi), in una
dichiarazione, ha espresso ''solidarieta' e stima, sia dal punto di
vista personale che politico'' all' ex assessore all' agricoltura
della Regione Calabria, Dima, cui e' stata notificata un'
informazione di garanzia per una presunta truffa all' Unione europea.
''Sono fiduciosa nel fatto - ha aggiunto il sottosegretario Santelli
- che il giusto corso della giustizia spazzera' qualunque ombra circa
l' onesta' e la correttezza del lavoro svolto da Dima come
assessore regionale''.
Geraci (AN) “Convinto dell’onestà
di Dima”
06/10 ''Confido nell' azione della magistratura e sono chiaramente
convinto dell' assoluta onesta' di Dima''. Cosi' Giuseppe
Geraci, deputato di Alleanza nazionale, ha commentato il coinvolgimento
di Dima, ex assessore all' Agricoltura della Regione Calabria
ed attuale coordinatore regionale di An, in un' inchiesta della Procura
della Repubblica di Catanzaro. ''Conosco Dima sin da quando era un
ragazzo - ha aggiunto Geraci - ed ho sempre avuto modo quindi di apprezzare,
oltre al suo spirito di sacrificio per il partito, anche l' attaccamento
a quelli che sono stati sempre i valori del nostro mondo tra cui spicca
l' onesta' ed il comportamento conforme alle leggi dello Stato, soprattutto
nel momento in cui siamo stati chiamati ad assumere cariche pubbliche.
Gli esprimo la mia solidarieta' e nel contempo gli faccio gli auguri
perche' questa vicenda si possa chiudere al piu' presto nel pieno
chiarimento e con il riconoscimento totale della sua azione politica
improntata sempre ai fini del bene pubblico''.
Straface: “Su Dima una bolla
di sapone”
06/10 ''Restiamo sereni per l'avviso di garanzia che ha ricevuto
stamani il coordinatore regionale di An, Dima''. Lo ha detto
il capogruppo di An nel Consiglio provinciale di Cosenza, Pasqualina
Straface. ''Non conosciamo le carte processuali - ha aggiunto Pasqualina
Straface - ma conosciamo benissimo Dima, la cui attivita'
politica si e' sempre contraddistinta non solo per incisivita' a favore
del territorio, ma per grande onesta'. Ci permettiamo comunque di
avanzare qualche dubbio sulla necessita' di un provvedimento di perquisizione
domiciliare e dei suoi uffici. Siamo comunque in una fase di indagini
e siamo sicuri che al termine di questa tutto si rivelera' per quello
che e': una bolla di sapone''.