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Elezioni politiche 9/10 aprile

 

I dissidenti DL creano il movimento “Verso il Partito Democratico”

04/03 L' assemblea svoltasi oggi a Catanzaro degli scontenti della Margherita che presenteranno propri esponenti nella lista del Codacons ha stabilito di costituire un' associazione politico-culturale denominata ''verso il partito democratico''. ''Questo - ha spiegato il consigliere regionale Pietro Amato, che sara' candidato al posto numero 2 della lista dei consumatori al Senato - perche' noi riteniamo di essere nella Margherita e nell' Ulivo e, particolarmente, nel partito democratico''. ''Noi - ha aggiunto Amato - non vogliamo uscire dalla Margherita, contestiamo il metodo della scelta delle candidature. Quali potranno essere le reazioni? Non credo che possano cacciare il Presidente della Giunta regionale, l' assessore Mario Pirillo (capolista alla Camera col Codacons ndr), me, il Presidente della Provincia di Vibo Valentia, il vice segretario provinciale di Catanzaro e tutta una serie di sindaci e consiglieri comunali e provinciali''. ''Riteniamo - ha sostenuto Amato - che anche il sen. Veraldi sia stato mortificato, cosi' come Meduri, parlamentari uscenti, che sono stati messi al terzo e quarto posto della lista al Senato. Per contestare le scelte cosa potevamo fare? Non andare a votare favorendo il centrodestra? Noi vogliamo stare nel centrosinistra, vogliamo dare una mano a Prodi a vincere. Molti non volevano votare, questo e' il problema politico. E poi il Codacons non e' un partito, e' un' associazione che alle scorse elezioni regionali era nella nostra lista. Peraltro, avevamo avuto anche altre offerte''.

Forza Italia: Letta rinuncia, in Calabria Tremonti al secondo posto

04/03 Gianni Letta non ha alcuna intenzione di candidarsi alle politiche. E Roberto Formigoni, ottenuta la candidatura al Senato, non ha alcuna intenzione di dimettersi dalla presidenza della Lombardia. Non ora, e con ogni probabilità neanche dopo l'elezione a palazzo Madama. Oggi l'esponente lombardo ha spiegato che deciderà "dopo le elezioni", ma la sua permanenza al Pirellone sarebbe la garanzia che lo stesso Formigoni ha dovuto dare per spuntare la candidatura. In caso contrario gli alleati, in primis la Lega, non avrebbero fatto cadere il veto. Una certezza l'ha fornita invece Gianni Letta: dopo settimane di pressing da parte di Silvio Berlusconi, ha esplicitato il suo no: il grande tessitore del governo Berlusconi non si candiderà alle prossime elezioni. Sciolto il nodo Formigoni, con la contemporanea candidatura degli altri due governatori forzisti Giancarlo Galan e Michele Iorio, le liste di Forza Italia "sono fatte al 98%", ha assicurato Berlusconi, che questa mattina - prima di recarsi a Torino - ha proseguito la riunione con Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto. Intervellata dalla visita del Presidente del Senato Marcello Pera, che si è recato a palazzo Grazioli subito dopo essere stato ricevuto in Vaticano da Benedetto XVI. Lo stesso Pera dovrebbe essere capolista al Senato in ben quattro Regioni: sicuramente Toscana, Umbria ed Emilia Romagna, e probabilmente anche in Piemonte. In quest'ultima regione il partito locale avrebbe preferito un candidato espressione del territorio, ma di fronte ad un nome come quello di Pera, non ci sarebbe alcuna obiezione. In Lombardia ci sarà dunque Formigoni, in Veneto Galan, e in Molise Iorio. Alfredo Biondi potrebbe ottenere la prima posizione in Liguria. Nel Lazio, a meno di sorprese, dovrebbe averla spuntata Beppe Pisanu, che sarà capolista anche nella sua Sardegna, in Puglia (seguito dal senatore Antonio Azzollini), Basilicata e forse anche in Campania e Calabria. In Sicilia toccherà a Renato Schifani, che avrà anche le Marche. Alla Camera, dopo Silvio Berlusconi capolista in tutte le circoscrizioni, dovrebbe avere un ruolo di primo piano Giulio Tremonti: per lui si prospetta la seconda posizione in Piemonte, in Lombardia, in Veneto, in Emilia Romagna e in Calabria. In Sicilia, numeri due dovrebbero essere Gianfranco Miccichè e Stefania Prestigiacomo, mentre in Puglia toccherà a Scajola, seguito da Raffaele Fitto, Antonio Leone e Donato Bruno. Scajola sarà numero due anche nella sua Liguria. Il ministro Enrico La Loggia, invece, sarà numero due in Molise e in Trentino, per lasciare posto in Sicilia, regione dove Forza Italia, in virtù della nuova legge, vedrà ridimensionarsi gli eletti rispetto a questa legislatura. Nel Lazio, Antonio Martino dovrebbe essere secondo alla Camera, per la circoscrizione Lazio 1, seguito dal vice coordinatore del partito Fabrizio Cicchitto. Nel Lazio 2, sempre dietro Berlusconi, c'è Rocco Crimi, tesoriere del partito. Nulla da fare per la coordinatrice del Lazio Beatrice Lorenzin, mentre avranno una buona posizione Francesco Giro, consigliere politico di Sandro Bondi e responsabile dei rapporti col mondo cattolico, e Giorgio Simeoni. A Palazzo Madama il ministro dell'Interno dovrebbe essere seguito dal sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Cosimo Ventucci, e dal senatore uscente Angelo Maria Cicolani. Entro domani sera le liste passeranno nelle mani dei coordinatori regionali, in vista del termine per il deposito, lunedì.

Guerriero: “La Rosa nel Pugno vera novità politica”

04/03 ''La Rosa nel pugno rappresenta per l' Italia intera, e per la Calabria in particolare, la vera novita' nel panorama politico essendo espressione di due formazioni, lo Sdi ed i Radicali italiani, che possono ben rappresentare le esigenze di rinnovamento e di democrazia partecipata''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale Pino Guerriero. Guerriero riferisce di una recente riunione della nuova formazione politica ''dalla quale - afferma - e' emersa forte la volonta' di tutti i partecipanti di provvedere sin da subito alla costituzione di organismi elettorali che possano attraverso il loro agire avvicinare un vasto elettorato che, pur collocandosi a sinistra, non trovano nei partiti tradizionali rispondenza alle loro legittime aspettative''. ''Guerriero ed il segretario di Federazione Genise - e' detto in un comunicato - fortemente impegnati nella riaggregazione delle varie anime socialiste, hanno infine analizzato la precaria situazione venutasi a creare in provincia di Catanzaro per una frangia dello Sdi che ha preferito percorrere una strada diversa da quella stabilita al Congresso nazionale, rigettando di fatto l'alleanza con i radicali e quindi non rendendosi disponibili all'impegno in prima persona nelle liste di Camera e Senato. Si e' deciso, pertanto, di provvedere sin da subito a rilanciare con tutti coloro che si ritrovano nella linea politica dello Sdi nazionale l' azione di partito in provincia, fermo restando l'alleanza con i radicali, attraverso la realizzazione dei congressi che consentiranno tra l'altro di veicolare meglio le idee di governo esposte al congresso da Enrico Boselli con particolare riguardo alla scuola pubblica e all' evolversi del mondo del lavoro''.

Giamborino “Resto con i DL ma ritiro la candidatura. Amareggiato per la diaspora”

04/03 Il consigliere regionale della Margherita, Pietro Giamborino, non fa parte dei dissidenti del suo partito che si presenteranno con la lista del Codacons, ma non si candidera' neanche nella lista della Margherita ''per rispetto, stima ed amicizia'' nei confronti del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, tra i promotori della lista alternativa. A dirlo e' stato lo stesso Giamborino dopo che, nelle ultime ore, si era parlato di una sua candidatura con il Codacons. ''Sono amareggiato - ha detto - per la diaspora che si sta consumando all' interno di quello che da sempre e' stato il mio partito. Spero che tutti gli uomini di buonsenso che ancora si stanno adoperando riescano nell' intento, nell' interesse generale della Calabria, di evitare che questa situazione non si consumi con una divisione. La mia posizione personale e' quella che e' sempre stata. Sono stato eletto con la Margherita, come e' stato eletto il presidente Agazio Loiero. Spero che anche lui trovi le ragioni e la giustezza per rimanere insieme a noi''. ''Mi ero dichiarato disponibile a candidarmi anche al ventiduesimo posto - ha poi spiegato Giamborino - ma questo avrebbe fatto violenza ad un sentimento di amicizia che mi lega al presidente Bruni. Rimango quindi con il mio partito, ma non intendo candidarmi con nessuno''.

Franceschini (DL) “Liste chiuse, tempo scaduto”

04/02 ''Le liste dei candidati della Margherita sono state approvate venerdi' scorso all' unanimita' dalla Direzione federale del partito, che e' l' unico organo che puo' cambiarle. Mi pare che il tempo sia scaduto''. Lo ha detto all' Ansa Dario Franceschini, coordinatore dell' esecutivo della Margherita, facendo riferimento all' iniziativa assunta in Calabria da un gruppo di dissidenti del partito di candidarsi nelle liste del Codacons.

Franco Bruno: “Tutti necessari nessuno indispensabile”

''La Margherita e' un partito orizzontale: tutti necessari ma nessuno indispensabile''. E' quanto ha detto il segretario regionale della Margherita, Franco Bruno, circa la candidatura di alcuni esponenti dissidenti dei Dl nella lista dei Codacons. ''Piu' che una riunione di scontenti - ha aggiunto - quella svoltasi a Catanzaro mi sembra sia stata una riunione di 'contenti' o se volete di incontentabili. Siamo amareggiati per una scelta che, se confermata, separa definitivamente un gruppo di amici, detentori di ruoli importanti nella Regione Calabria, dal partito della Margherita cui hanno in verita' aderito solo per un breve periodo, preferendo il progetto dei consumatori''. ''Oggi - ha concluso Bruno - il nostro avversario e' il centrodestra e l' obiettivo e' evitare di lasciar bissare Berlusconi al Governo. In questa direzione i Dl calabresi sapranno offrire come al solito il proprio originale contributo alla vittoria dell' Unione e di Romano Prodi''.

Veraldi e Meduri (DL) “Gli scontenti di fatto fuori dal partito”

''Interpretare lo stato d' animo di chi iscritto ad un partito e fortemente convinto del ruolo che lo stesso partito guidato da Francesco Rutelli sta svolgendo in Italia, non dovrebbe essere permesso a chi con la scelta annunciata oggi lascia di fatto la casa madre della Margherita''. Lo sostengono, in una dichiarazione, i parlamentari della Margherita Donato Veraldi e Luigi Meduri, che replicano alle affermazioni di Pietro Amato, uno dei dissidenti del partito che si candideranno nella lista del Codacons. ''Le dichiarazioni di Amato - aggiungono Veraldi e Meduri - ci lasciano pertanto indifferenti. Abbiamo con coerenza e senza mai tentennare servito da sempre una sola causa: quella di un partito che ha per obiettivo la cacciata di Berlusconi dal governo del Paese. Oggi piu' di ieri, siamo certi che il risultato elettorale nostro e della Margherita sara' positivo. Fedelta' al partito significa essere sempre allo stesso posto. Siamo a sinistra da sempre e rispettiamo pienamente le regola del partito al quale apparteniamo. I calabresi sapranno giudicare''.

La Catizone nella lista Codacons

04/03 L' ex sindaco di Cosenza, Eva Catizone, sara' candidata alla Camera nella lista del Codacons su tutto il territorio nazionale. La Catizone, infatti, e' nella cosiddetta lista bloccata, quella, cioe', uguale in tutta Italia. Nella lista del Codacons figurano anche i dissidenti della Margherita vicini al presidente della Regione, Agazio Loiero. ''E' una candidatura al servizio di Prodi. L' obiettivo - ha detto Eva Catizone all' Ansa - e' quello di contribuire alla vittoria di Romano Prodi. E' una lista che mette insieme una serie di energie della societa' civile. E' un errore marginalizzare una parte importante di un elettorato che vuole avere parte attiva. Questa lista pone in primo piano i cittadini e la politica del fare, cosi' come mi ha insegnato Giacomo Mancini''. ''Ho gia' formalizzato l' accettazione - ha aggiunto Eva Catizone - e questa mia presenza va interpretata come il primo passo verso il partito democratico. E' tempo di smetterla con le polemiche. L' obiettivo e' la vittoria. C' e' chi da' il suo contributo nelle liste dei partiti e chi nelle liste come quella di cui io faccio parte''. Eva Catizone, sino al 17 gennaio scorso, ha guidato la Giunta comunale di centrosinistra, caduta per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri dovute a contrasti tra il Sindaco e la maggioranza che la sosteneva.

Anche il consigliere regionale Pierino Amato aderisce al progetto Loiero

04/03 Dopo l' assessore regionale della Margherita all' agricoltura, Mario Pirillo, un altro esponente di spicco del partito calabrese, il consigliere regionale Pierino Amato, di Catanzaro, presidente della terza Commissione consiliare ''Attivita' sociali, sanitarie, culturali, formative'', ha ufficializzato che si candidera' nella lista del Codacons al Senato, come numero due. Amato ha partecipato stamani ad una riunione dei dissidenti della Margherita svoltasi a Catanzaro. ''Per l' accordo con il Codacons - ha detto Amato al termine della riunione - e' fatta. Margini di ricomposizione? Credo proprio che non ce ne siano''.

In 500 all’assemblea dei dissidenti DL

04/03 Sono stati almeno 500 i partecipanti stamani, a Catanzaro, ad una riunione dei dissidenti della Margherita della provincia. Era presente una delegazione del Codacons Calabria, guidata dal presidente regionale, Francesco Di Lieto. All' incontro erano presenti, tra gli altri, il capo gabinetto della Giunta regionale presieduta da Agazio Loiero, Michele Lanzo; il componente della segreteria regionale della Margherita, Mario Muzzi', presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Field per l' emersione del lavoro nero; il ''sottosegretario'' della Giunta regionale per i fondi strutturali europei, Vincenzo Falcone; il presidente della terza Commissione del Consiglio regionale, ''Attivita' sociali, sanitarie, culturali, formative'', Pierino Amato; il presidente dell' assemblea provinciale della Margherita di Catanzaro, Tonino Sorrentino; il vice segretario provinciale Tonino Talarico; il capogruppo alla Provincia Palmiro Russo ed il consigliere Lorenzo Costa; i consiglieri comunali Alcide Lodari e Massimo Lomonaco; i direttori generali delle Asl di Castrovillari e Vibo Valentia, Ernesto Gigliotti e Francesco Talarico e sindaci ed amministratori di vari centri della provincia. Falcone, al termine dell' incontro, ha sostenuto che ''e' piu' che certo il percorso che il presidente Loiero intende portare avanti perche' ritiene, giustamente, che il lavoro di squadra, a livello regionale, come a livello nazionale ed europeo, presuppone una forte coesione a tutti i livelli. E per far questo ci vuole il sentimento del territorio. Vuole una squadra di uomini e valori, a tutti i livelli, finalizzato a lavorare per la Calabria. Stiamo riflettendo, come cittadini, su come trovare una soluzione coerente perche' le aspettative del presidente siano soddisfatte''.

Marini: “Non ho nessun commento da fare”

04/03 ''Non ho alcun commento personale da fare sulle liste alla Camera ed al Senato in Calabria dei dissidenti della Margherita''. Lo ha detto, contattato dall' Ansa, Franco Marini, segretario organizzativo della Margherita. ''La posizione del partito su questo argomento - ha aggiunto Marini - e' quella contenuta nella lettera inviata da Rutelli a Loiero. Una linea con cui sono stati indicati dei criteri ed a quei criteri noi intendiamo attenerci''.

Cherubino candidato alla Camera nella Rosa nel pugno

04/03 Il capogruppo di Unita' Socialista-Sdi al Consiglio regionale della Calabria, Cosimo Cherubino, correra' per un seggio alla Camera nella lista della Rosa nel Pugno, alle prossime elezioni del 9 e 10 aprile. La candidatura di Cherubino e' stata decisa nell' ambito della formazione delle liste che la Rosa nel Pugno ha preparato in tutta Italia, per partecipare, con il suo nuovo simbolo, alle consultazioni per il rinnovo del Parlamento. L' alleanza che mette assieme lo Sdi, i Radicali di Pannella e altre componenti laiche e liberali, in Calabria, e' scritto in una nota, ''ha costruito una lista elettorale di ampio respiro, nel quale la presenza del capogruppo regionale di Unita' Socialista-Sdi, e' stata fortemente voluta per rafforzare questo progetto politico e rendere ancora piu' autorevole e qualificata l' eventuale rappresentanza parlamentare della Rosa nel Pugno. ''E' una candidatura - ha sostenuto Cherubino - che ho accettato innanzitutto per spirito di servizio nei confronti del mio partito e verso la formazione cui i socialisti e i radicali hanno dato vita per rafforzare la spinta riformista e laica all' interno del programma del centrosinistra. Voglio dare ancora una volta il mio contributo allo Sdi, e in questo caso, alla Rosa nel Pugno, con la stessa passione e gli stessi ideali che gia' animano il mio impegno politico da consigliere regionale e ancora prima da consigliere della provincia di Reggio Calabria. Concorrere per un seggio alla Camera e' per me un grande onore, per il quale non posso fare a meno di ringraziare la dirigenza del mio partito e tutti coloro che hanno sostenuto questa scelta''. ''Ai miei sostenitori, agli elettori che in tutta la provincia di Reggio Calabria, nella fascia jonica, nella Locride e in particolare nella mia citta' di Siderno, finora non mi hanno fatto mai mancare la loro fiducia - ha proseguito Cherubino - posso solo dire che in qualunque incarico od impegno io venga chiamato, non potro' mai venire meno al principio cardine della mia attivita' politica: quello cioe' di rimanere sempre al servizio della gente e della mia terra''. Cherubino ha ricoperto numerosi incarichi all' interno del partito, non ultimo quello di membro della Direzione nazionale dello Sdi, conferitogli appena un mese fa.

Perrelli (Patto) scrive a Loiero “Stai sbagliando”“

04/03 ''E' con doloroso rammarico che ti scrivo questa lettera dopo averti ascoltato ieri al Congresso regionale dei Ds a Lamezia. Ho stentato a riconoscere il caro amico di sempre, lucido e chiaro, dalla parola ferma ed intransigente: mi sono trovato dinanzi una persona fragile e per certi versi impaurita''. E' quanto scrive il Segretario Nazionale Patto per il Sud - Liberaldemocratici, Tonino Perrelli, in una lettera inviata al presidente della regione, Agazio Loiero, circa la vicenda della lista civica dei dissidenti dei Dl. ''Voglio esprimerti - ha aggiunto - in tutta chiarezza il mio pensiero, non gia' come Segretario nazionale del Patto per il Sud-Liberaldemocratici, rimasto sempre fedele alla scuola di Mario Segni e Carlo Scognamiglio, bensi' come amico di lunga data e tuo forte sostenitore alle elezioni regionali grazie ai nostri 16 mila voti, per i quali, per altro, non hai ancora dato segno della tua riconoscenza. Ebbene, credo che tu stia sbagliando a voler dividere una coalizione che, sotto il tuo nome, ha gia' dato prova di superare mille difficolta', non puo' essere l'egoismo di qualcuno a vanificare gli sforzi di un'intera Regione e non devono essere consentite angherie nei confronti del suo Governatore''. ''Gli amici che tu sostieni di non dover abbandonare - ha proseguito Perrelli - stanno decretando la tua fine politica per scopi personalistici ed egoistici, portandoti a dividere gli assessori in reprobi ed eletti che potrebbero decretare il non governo della Regione,e pertanto ti invito a rigettare e rinunciare a queste ingegnerie elettorali che sono poco comprese dagli elettori e che fanno male alla nostra gia' malata Regione. Dobbiamo avere tutti il coraggio di fare un passo indietro, se vogliamo portare Prodi al Governo e combattere Berlusconi''. ''Diversamente - ha concluso - non solo ci sara' una sconfitta annunciata ma sara' la fine di questa Regione. Occorre pensare oggi al domani, il rimpianto non servira' a nulla''.

Pirillo alla Camera e Fuda al Senato, i DL scontenti scelgono la lista Codacons

04/03 Ormai manca solo l' ufficializzazione con la presentazione della lista in Tribunale ma il dado delle liste autonome dei dissidenti della Margherita e' tratto: la lista scelta e' quella del Codacons. Capolista al Senato sara' Pietro Fuda, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria, e alla Camera Mario Pirillo, assessore in carica all' agricoltura, un fedelissimo del presidente Agazio Loiero. Nei primi sette anche Pino Gentile, braccio destro del Governatore a Reggio Calabria. Per cercare di raggiungere il 2% in campo nazionale il meccanismo e' quello di un capolista diverso in ogni regione, poi una decina di nomi eguali in tutt' Italia e diversificazioni regione per regione. Sul Senato discorso diverso ma le candidature degli scontenti si stanno scegliendo in queste ore.

Cossiga: “Io sono con Loiero, è incomprensibile la Margherita”

04/03 ''Non e' comprensibile il comportamento della Margherita calabrese che da mesi ha puntato tutto su un ridimensionamento di Loiero, che rischia letteralmente la vita tutti i giorni in una terra difficile come quella calabrese. Io sono vicino a Loiero, costretto a separarsi dal suo partito, la Margherita, ed ad assumere una diversa iniziativa politica per difendere la sua dignita' e quella dei suoi amici'', afferma Francesco Cossiga. ''La Calabria e' una terra difficile - aggiunge il presidente emerito della Repubblica - quando si vanno a scardinare interessi. Soprattutto a Roma Loiero avrebbe dovuto essere sostenuto fortemente e confortato in primis proprio dal suo partito di appartenenza. Invece e' in corso, da mesi, una costante strategia posta in essere da precisi ambienti, tesa a delegittimarlo e forse anche isolarlo. Di fronte a questo tentativo di avvolgerlo amorevolmente in una ragnatela pericolosa, una persona lineare come Agazio Loiero si e' ribellata ed ha detto basta: gli sono vicino! Del resto ho gia' fatto molto in queste settimane per cercare di far ragionare i leader nazionali della Margherita sulla pericolosita' della loro condotta: sarebbe in fondo bastato poco per gettare le basi di una riappacificazione senza le conseguenze ed i rischi elettorali per la Margherita e per la coalizione che una scelta diversa, come quella che si sta consumando, si porta comunque dietro. Mi sembra essere un puntiglio orgoglioso: o a Roma nella Margherita prevale l'esigenza di tentare di fermare, condizionare, con il rischio addirittura di delegittimarlo, il conduttore e la conduzione di una linea politica che non guarda in faccia a certi interessi? A questo interrogativo bisognera' prima o poi dare una risposta e non sara' facile accettarne l'esito anche perché nell'uno e nell'altro caso, pesera' nel giudizio di chi dovra' decidere se assecondare o meno le aspirazioni di leader che vogliono sedere su alte cariche e che non possono pensare di prendere, mi si scusi l'espressione, ma non e' mia!, 'a calci nel culo' dopo Loiero anche altri''.''C'e' ancora - ha concluso Cossiga - un barlume di speranza che prevalga il buon senso e la lungimiranza? Chissa'! So pero' che Franco Marini (ma e' proprio certo di avere un quadro esatto della situazione o che non ci siano state informazioni interessate e distorcenti che lo hanno condotto in un vicolo cieco?), quando vuole, ha la statura e l'umilta' di alzare il telefono e di chiarirsi con chiunque. Ha ancora qualche ora per farlo anche con Agazio Loiero. Lo spero''.

Precedenti

3 mar 06 Elezioni: La lista del Presidente dovrebbe essere cosa fatta. Loiero “Io non abbandono gli amici”. Bianco "Spero non ci sia rottura". Lusetti "Lista civica è grave". Bruno "senso di responsabilità". Fassino a Lamezia afferma: “Liste forti e rappresentative”. Adamo lascia la segreteria a Guccione e il quarto posto alla Intrieri “Candidatura di servizio. Sono stati anni intensi”. Mancini (RNP) “Siamo l’unica novità”. Berlusconi chiama in campo per il Senato, Formigoni, Iorio e Galan. Callipo (Confindustria) “Basta polemiche, puntare sui fatti”. Parte la campagna elettorale dei Verdi.

2 mar 06 Elezioni: Liste autonome, duro scambio di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta l'Unione.

Informazioni sulle elezioni

Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato

E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari. La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati. Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CAMERA
- PIEMONTE 1 24
- PIEMONTE 2 22
- LOMBARDIA 1 40
- LOMBARDIA 2 43
- LOMBARDIA 3 15
- TRENTINO ALTO ADIGE 10
- VENETO 1 29
- VENETO 2 20
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 13
- LIGURIA 17
- EMILIA ROMAGNA 43
- TOSCANA 38
- UMBRIA 9
- MARCHE 16
- LAZIO 1 40
- LAZIO 2 15
- ABRUZZO 14
- MOLISE 3
- CAMPANIA 1 33
- CAMPANIA 2 29
- PUGLIA 44
- BASILICATA 6
- CALABRIA 22
- SICILIA 1 26
- SICILIA 2 28
- SARDEGNA 18
- VALLE D'AOSTA 1
TOTALE 618

CIRCOSCRIZIONE ESTERO
- EUROPA 6
- AMERICA MERIDIONALE 3
- AMERICA SETTENTRIONALE 2
- AFRICA, ASIA E OCEANIA 1
TOTALE 12

SENATO
- PIEMONTE 22
- VALLE D'AOSTA 1
- LOMBARDIA 47
- TRENTINO ALTO ADIGE 7
- VENETO 24
- FRIULI-VENEZIA GIULIA 7
- LIGURIA 8
- EMILIA ROMAGNA 21
- TOSCANA 18
- UMBRIA 7
- MARCHE 8
- LAZIO 27
- ABRUZZO 7
- MOLISE 2
- CAMPANIA 30
- PUGLIA 21
- BASILICATA 7
- CALABRIA 10
- SICILIA 26
- SARDEGNA 9
TOTALE 309

Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio

Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio: il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera' oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'', ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''. Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101 episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'', aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita' politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'', ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione. Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''.
QUANDO SI VOTA
si vota domenica 9 aprile dalle ore 8 alle 22 e lunedi' 10 aprile dalle ore 7 alle 15. Per l'elezione alla Camera voteranno coloro che sono iscritti nelle liste elettorali mentre per l'elezione al Senato voteranno coloro che compiranno 25 anni a far data dal 9 aprile. Con riferimento alla Camera dei deputati il numero degli elettori, compresi i residenti all'estero, sono 50.317.812 (24.246.420 maschi e 26.071.392 femmine). Si vota in tutto il territorio nazionale, i comuni interessati sono 8.101, le sezioni elettorali sono 60.798.
COME SI VOTA
per l'elezione della Camera l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui prescelta (o del candidato per la regione Valle d'Aosta). Per l'elezione del Senato il voto si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta.
RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO
in misura non superiore al 25% del totale nazionale delle sezioni, vi sara' la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni. Le regioni nelle quali si terra' questa rilevazione - che avverra' insieme a quella 'tradizionale' - sono Lazio, Sardegna, Puglia e Liguria. La spesa complessiva autorizzata per la sperimentazione ammonta a 34.620.722 euro. Pisanu ha assicurato che ''il rischio brogli non esiste'' e che se vi dovesse essere difformita' tra lo scrutinio 'tradizionale' e quello elettronico, a prevalere sara' il primo.
LE NOVITA'
una novita' riguarda gli elettori dipendenti da apparecchiature elettromedicali per i quali e' stato previsto, su richiesta, di essere ammessi al voto nell' abitazione in cui dimorano. Un'altra novita' interessa alcune categorie che per la prima volta potranno votare pur trovandosi temporaneamente all'estero. Una terza novita' di rilievo e' costituita dalla nuova disciplina che ha modificato le modificato le modalita' di designazione degli scrutatori: la commissione elettorale comunale dovra' infatti procedere alla nomina e non piu' al sorteggio degli scrutatori. E' stato stabilito che la commissione debba effettuare questa nomina all'unanimita' prevedendo, qualora non sia raggiunta, che ciascun membro della stessa commissione voti, con riferimento a ciascun ufficio elettorale di sezione, per un nome e che siano proclamati eletti coloro che abbiano ottenuto il maggior numero di voti.
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI ELETTORALI
giovedi' 23 febbraio e' prevista l'affissione, in tutti i comuni, del manifesto con il quale il sindaco porta a conoscenza gli elettori che il 9 e il 10 aprile si terranno le elezioni politiche. Da venerdi' 24 a domenica 26 febbraio i partiti o i gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con il quale intendono contraddistinguere la loro lista. Da domenica 5 marzo a lunedi' 6 marzo, invece, i partiti o gruppi politici che intendono partecipare alle elezioni depositano presso gli Uffici centrali circoscrizionali per l'elezione della Camera, presso gli uffici elettorali regionali per l'elezione del Senato e presso l'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, le liste dei candidati relative a ciascuna circoscrizione o regione. Particolari modalita' sono in vigore per la Valle d'Aosta e per il Trentino Alto Adige.
LE SPESE DELLO STATO
la spesa massima finanziabile per effettuare le elezioni e' complessivamente di 393.147.000 euro. In Italia, il costo massimo a sezione e' pari a 5.678,63 euro (da moltiplicare per le 61.700 sezioni elettorali), all'estero il costo ad elettore e' di 14,55 euro, da moltiplicare per i quasi 3 milioni di elettori residenti all'estero.
AMMISSIONE AI SEGGI OSSERVATORI OCSE
tra le novita' c'e' anche l'ammissione ai seggi degli osservatori Ocse, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Le tappe del procedimento preparatorio al voto

Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale preparatorio:
DEPOSITO DEI CONTRASSEGNI, DEL PROGRAMMA E INDICAZIONE CANDIDATO
Tra le ore 8 del 44mo e le ore 16 del 42mo giorno antecedente quello della votazione, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione alla Camera o al Senato, depositano presso il ministero dell'Interno il contrassegno con cui intendono contraddistinguere le liste. All'atto del deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici organizzati possono effettuare una dichiarazione di collegamento in coalizione. Contestualmente al deposito del contrassegno, i partiti o gruppi politici che si candidano a governare devono depositare il programma elettorale nel quale dichiarano nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.
PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La presentazione delle candidature e' effettuata - nell'ambito di ciascuna circoscrizione per le elezioni della Camera o circoscrizione elettorale per le elezioni del Senato - per liste di candidati. Ciascuna lista e' composta da un elenco di candidati in numero non inferiore a un terzo e non superiore al numero dei seggi assegnati alla circoscrizione. La presentazione delle liste e' effettuata presso la cancelleria della Corte d'Appello o del Tribunale sede dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera o dell'ufficio regionale per il Senato dalle ore 8 del 35mo giorno alle ore 20 del 34mo giorno antecedente quello della votazione.
MODALITA' DI ESPRESSIONE DEL VOTO
Il sistema per l'elezione della Camera e quello per l'elezione del Senato prevedono disposizioni simili riguardo all'espressione del voto e alle caratteristiche della scheda elettorale. L'elettore ha a disposizione una sola scheda che riproduce di contrassegni di tute le liste presentate. I contrassegni delle liste collegate in una coalizione sono riprodotti di seguito, in linea verticale. Ogni elettore dispone di un unico voto, che si esprime tracciando un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta. Non e' prevista l'espressione di preferenze.
OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
Gli elettori possono votare dalle ore 8 alle ore 22 della domenica fissata per l'inizio della votazione (in questo caso il 9 aprile) e dalle ore 7 alle ore 15 del giorno successivo. Le operazioni di scrutinio hanno inizio subito dopo la chiusura della votazione, devono essere proseguite senza interruzione e completate entro le ore 14 del giorno successivo.

Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato.

Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria. La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura) e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche, quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative (per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione. Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
FEBBRAIO
Si vota il 9 aprile in base ad un orientamento a caldeggiato dal presidente della Repubblica ''nell'interesse del Paese''. Ciampi, infatti, ha spiegato che gli impegni istituzionali, anche internazionali, e la redazione di un Dpef particolarmente difficile, con gli impegni di rientro dal debito e che dovra' essere vagliato dall'Ecofin, rende necessario avere a giugno un governo nella pienezza dei suoi poteri. In un primo tempo, la data di scioglimento era indicata nel 29 gennaio, le altre due settimane sono state chieste dal presidente del Consiglio per condurre in porto alcune proposte di legge pendenti. Di 13 giorni e' stata rinviata cosi' anche l'entrata in vigore della par condicio (dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali in Gazzetta Ufficiale).
MARZO
Entro il 26 febbraio dovranno essere depositati i programmi, entro il 5 marzo le liste, i simboli e le candidature in base alla nuova legge elettorale proporzionale, caratterizzata da tre soglie di sbarramento, premio di maggioranza e liste bloccate. Entrera' cosi' nel vivo la campagna elettorale.
APRILE
Il 9 si vota. La prima seduta delle Camere deve tenersi non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Per prassi avviene tra la seconda e la terza settimana dal voto. Il giorno prescelto e comunicato dal Quirinale e' il 28 aprile.
MAGGIO
Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, il Parlamento sara' chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il mandato di Ciampi scade il 13 ma se le Camere sono sciolte o non ancora formate la Costituzione prevede (articolo 85) che l'elezione abbia luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del presidente della Repubblica in carica. Resta in carica per lo svolgimento degli affari correnti anche il governo Berlusconi. Sara' il successore di Ciampi al Quirinale ad avviare le consultazioni e a nominare il nuovo governo, che dovra' ricevere dalle Camere il voto di fiducia entro 10 giorni dalla sua formazione. Sempre maggio viene indicato come il mese piu' probabile per le elezioni amministrative, che riguarderanno tra i principali comuni anche Roma, Milano, Torino, Napoli e Cosenza Tramontata ogni ipotesi di election day (l'accorpamento delle amministrative con le politiche), le elezioni per la regione Sicilia, 8 province e 1.250 comuni, si dovrebbero tenere in primavera. Anche in questo caso la data piu' probabile e' una delle ultime domeniche di maggio.
GIUGNO
Si potrebbe votare per il referendum confermativo della riforma costituzionale, che contiene devolution e premierato forte. Il timing per fissare la data e' complicato ulteriormente dall'ingorgo elettorale e istituzionale. E il giorno del voto potrebbe slittare a dopo l'estate. Entro il 30 giugno il governo deve presentare al Parlamento il Dpef.

 

 

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