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Elezioni politiche 9/10 aprile
I dissidenti DL creano il movimento “Verso il Partito Democratico” 04/03 L' assemblea svoltasi oggi a Catanzaro degli scontenti della
Margherita che presenteranno propri esponenti nella lista del Codacons
ha stabilito di costituire un' associazione politico-culturale denominata
''verso il partito democratico''. ''Questo - ha spiegato il consigliere
regionale Pietro Amato, che sara' candidato al posto numero 2 della
lista dei consumatori al Senato - perche' noi riteniamo di essere
nella Margherita e nell' Ulivo e, particolarmente, nel partito democratico''.
''Noi - ha aggiunto Amato - non vogliamo uscire dalla Margherita,
contestiamo il metodo della scelta delle candidature. Quali potranno
essere le reazioni? Non credo che possano cacciare il Presidente della
Giunta regionale, l' assessore Mario Pirillo (capolista alla Camera
col Codacons ndr), me, il Presidente della Provincia di Vibo Valentia,
il vice segretario provinciale di Catanzaro e tutta una serie di sindaci
e consiglieri comunali e provinciali''. ''Riteniamo - ha sostenuto
Amato - che anche il sen. Veraldi sia stato mortificato, cosi' come
Meduri, parlamentari uscenti, che sono stati messi al terzo e quarto
posto della lista al Senato. Per contestare le scelte cosa potevamo
fare? Non andare a votare favorendo il centrodestra? Noi vogliamo
stare nel centrosinistra, vogliamo dare una mano a Prodi a vincere.
Molti non volevano votare, questo e' il problema politico. E poi il
Codacons non e' un partito, e' un' associazione che alle scorse elezioni
regionali era nella nostra lista. Peraltro, avevamo avuto anche altre
offerte''. Forza Italia: Letta rinuncia, in Calabria Tremonti al secondo posto 04/03 Gianni Letta non ha alcuna intenzione di candidarsi alle politiche.
E Roberto Formigoni, ottenuta la candidatura al Senato, non ha alcuna
intenzione di dimettersi dalla presidenza della Lombardia. Non ora,
e con ogni probabilità neanche dopo l'elezione a palazzo Madama.
Oggi l'esponente lombardo ha spiegato che deciderà "dopo
le elezioni", ma la sua permanenza al Pirellone sarebbe la garanzia
che lo stesso Formigoni ha dovuto dare per spuntare la candidatura.
In caso contrario gli alleati, in primis la Lega, non avrebbero fatto
cadere il veto. Una certezza l'ha fornita invece Gianni Letta: dopo
settimane di pressing da parte di Silvio Berlusconi, ha esplicitato
il suo no: il grande tessitore del governo Berlusconi non si candiderà
alle prossime elezioni. Sciolto il nodo Formigoni, con la contemporanea
candidatura degli altri due governatori forzisti Giancarlo Galan e
Michele Iorio, le liste di Forza Italia "sono fatte al 98%",
ha assicurato Berlusconi, che questa mattina - prima di recarsi a
Torino - ha proseguito la riunione con Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto.
Intervellata dalla visita del Presidente del Senato Marcello Pera,
che si è recato a palazzo Grazioli subito dopo essere stato
ricevuto in Vaticano da Benedetto XVI. Lo stesso Pera dovrebbe essere
capolista al Senato in ben quattro Regioni: sicuramente Toscana, Umbria
ed Emilia Romagna, e probabilmente anche in Piemonte. In quest'ultima
regione il partito locale avrebbe preferito un candidato espressione
del territorio, ma di fronte ad un nome come quello di Pera, non ci
sarebbe alcuna obiezione. In Lombardia ci sarà dunque Formigoni,
in Veneto Galan, e in Molise Iorio. Alfredo Biondi potrebbe ottenere
la prima posizione in Liguria. Nel Lazio, a meno di sorprese, dovrebbe
averla spuntata Beppe Pisanu, che sarà capolista anche nella
sua Sardegna, in Puglia (seguito dal senatore Antonio Azzollini),
Basilicata e forse anche in Campania e Calabria. In Sicilia toccherà
a Renato Schifani, che avrà anche le Marche. Alla Camera, dopo
Silvio Berlusconi capolista in tutte le circoscrizioni, dovrebbe avere
un ruolo di primo piano Giulio Tremonti: per lui si prospetta la seconda
posizione in Piemonte, in Lombardia, in Veneto, in Emilia Romagna
e in Calabria. In Sicilia, numeri due dovrebbero essere Gianfranco
Miccichè e Stefania Prestigiacomo, mentre in Puglia toccherà
a Scajola, seguito da Raffaele Fitto, Antonio Leone e Donato Bruno.
Scajola sarà numero due anche nella sua Liguria. Il ministro
Enrico La Loggia, invece, sarà numero due in Molise e in Trentino,
per lasciare posto in Sicilia, regione dove Forza Italia, in virtù
della nuova legge, vedrà ridimensionarsi gli eletti rispetto
a questa legislatura. Nel Lazio, Antonio Martino dovrebbe essere secondo
alla Camera, per la circoscrizione Lazio 1, seguito dal vice coordinatore
del partito Fabrizio Cicchitto. Nel Lazio 2, sempre dietro Berlusconi,
c'è Rocco Crimi, tesoriere del partito. Nulla da fare per la
coordinatrice del Lazio Beatrice Lorenzin, mentre avranno una buona
posizione Francesco Giro, consigliere politico di Sandro Bondi e responsabile
dei rapporti col mondo cattolico, e Giorgio Simeoni. A Palazzo Madama
il ministro dell'Interno dovrebbe essere seguito dal sottosegretario
ai rapporti con il Parlamento Cosimo Ventucci, e dal senatore uscente
Angelo Maria Cicolani. Entro domani sera le liste passeranno nelle
mani dei coordinatori regionali, in vista del termine per il deposito,
lunedì. Guerriero: “La Rosa nel Pugno vera novità politica” 04/03 ''La Rosa nel pugno rappresenta per l' Italia intera, e per
la Calabria in particolare, la vera novita' nel panorama politico
essendo espressione di due formazioni, lo Sdi ed i Radicali italiani,
che possono ben rappresentare le esigenze di rinnovamento e di democrazia
partecipata''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale
Pino Guerriero. Guerriero riferisce di una recente riunione della
nuova formazione politica ''dalla quale - afferma - e' emersa forte
la volonta' di tutti i partecipanti di provvedere sin da subito alla
costituzione di organismi elettorali che possano attraverso il loro
agire avvicinare un vasto elettorato che, pur collocandosi a sinistra,
non trovano nei partiti tradizionali rispondenza alle loro legittime
aspettative''. ''Guerriero ed il segretario di Federazione Genise
- e' detto in un comunicato - fortemente impegnati nella riaggregazione
delle varie anime socialiste, hanno infine analizzato la precaria
situazione venutasi a creare in provincia di Catanzaro per una frangia
dello Sdi che ha preferito percorrere una strada diversa da quella
stabilita al Congresso nazionale, rigettando di fatto l'alleanza con
i radicali e quindi non rendendosi disponibili all'impegno in prima
persona nelle liste di Camera e Senato. Si e' deciso, pertanto, di
provvedere sin da subito a rilanciare con tutti coloro che si ritrovano
nella linea politica dello Sdi nazionale l' azione di partito in provincia,
fermo restando l'alleanza con i radicali, attraverso la realizzazione
dei congressi che consentiranno tra l'altro di veicolare meglio le
idee di governo esposte al congresso da Enrico Boselli con particolare
riguardo alla scuola pubblica e all' evolversi del mondo del lavoro''. Giamborino “Resto con i DL ma ritiro la candidatura. Amareggiato per la diaspora” 04/03 Il consigliere regionale della Margherita, Pietro Giamborino,
non fa parte dei dissidenti del suo partito che si presenteranno con
la lista del Codacons, ma non si candidera' neanche nella lista della
Margherita ''per rispetto, stima ed amicizia'' nei confronti del presidente
della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, tra i promotori della
lista alternativa. A dirlo e' stato lo stesso Giamborino dopo che,
nelle ultime ore, si era parlato di una sua candidatura con il Codacons.
''Sono amareggiato - ha detto - per la diaspora che si sta consumando
all' interno di quello che da sempre e' stato il mio partito. Spero
che tutti gli uomini di buonsenso che ancora si stanno adoperando
riescano nell' intento, nell' interesse generale della Calabria, di
evitare che questa situazione non si consumi con una divisione. La
mia posizione personale e' quella che e' sempre stata. Sono stato
eletto con la Margherita, come e' stato eletto il presidente Agazio
Loiero. Spero che anche lui trovi le ragioni e la giustezza per rimanere
insieme a noi''. ''Mi ero dichiarato disponibile a candidarmi anche
al ventiduesimo posto - ha poi spiegato Giamborino - ma questo avrebbe
fatto violenza ad un sentimento di amicizia che mi lega al presidente
Bruni. Rimango quindi con il mio partito, ma non intendo candidarmi
con nessuno''. Franceschini (DL) “Liste chiuse, tempo scaduto” 04/02 ''Le liste dei candidati della Margherita sono state approvate
venerdi' scorso all' unanimita' dalla Direzione federale del partito,
che e' l' unico organo che puo' cambiarle. Mi pare che il tempo sia
scaduto''. Lo ha detto all' Ansa Dario Franceschini, coordinatore
dell' esecutivo della Margherita, facendo riferimento all' iniziativa
assunta in Calabria da un gruppo di dissidenti del partito di candidarsi
nelle liste del Codacons. Franco Bruno: “Tutti necessari nessuno indispensabile” ''La Margherita e' un partito orizzontale: tutti necessari ma nessuno
indispensabile''. E' quanto ha detto il segretario regionale della
Margherita, Franco Bruno, circa la candidatura di alcuni esponenti
dissidenti dei Dl nella lista dei Codacons. ''Piu' che una riunione
di scontenti - ha aggiunto - quella svoltasi a Catanzaro mi sembra
sia stata una riunione di 'contenti' o se volete di incontentabili.
Siamo amareggiati per una scelta che, se confermata, separa definitivamente
un gruppo di amici, detentori di ruoli importanti nella Regione Calabria,
dal partito della Margherita cui hanno in verita' aderito solo per
un breve periodo, preferendo il progetto dei consumatori''. ''Oggi
- ha concluso Bruno - il nostro avversario e' il centrodestra e l'
obiettivo e' evitare di lasciar bissare Berlusconi al Governo. In
questa direzione i Dl calabresi sapranno offrire come al solito il
proprio originale contributo alla vittoria dell' Unione e di Romano
Prodi''. Veraldi e Meduri (DL) “Gli scontenti di fatto fuori dal partito” ''Interpretare lo stato d' animo di chi iscritto ad un partito e
fortemente convinto del ruolo che lo stesso partito guidato da Francesco
Rutelli sta svolgendo in Italia, non dovrebbe essere permesso a chi
con la scelta annunciata oggi lascia di fatto la casa madre della
Margherita''. Lo sostengono, in una dichiarazione, i parlamentari
della Margherita Donato Veraldi e Luigi Meduri, che replicano alle
affermazioni di Pietro Amato, uno dei dissidenti del partito che si
candideranno nella lista del Codacons. ''Le dichiarazioni di Amato
- aggiungono Veraldi e Meduri - ci lasciano pertanto indifferenti.
Abbiamo con coerenza e senza mai tentennare servito da sempre una
sola causa: quella di un partito che ha per obiettivo la cacciata
di Berlusconi dal governo del Paese. Oggi piu' di ieri, siamo certi
che il risultato elettorale nostro e della Margherita sara' positivo.
Fedelta' al partito significa essere sempre allo stesso posto. Siamo
a sinistra da sempre e rispettiamo pienamente le regola del partito
al quale apparteniamo. I calabresi sapranno giudicare''. La Catizone nella lista Codacons 04/03
L' ex sindaco di Cosenza, Eva Catizone, sara' candidata alla Camera
nella lista del Codacons su tutto il territorio nazionale. La Catizone,
infatti, e' nella cosiddetta lista bloccata, quella, cioe', uguale
in tutta Italia. Nella lista del Codacons figurano anche i dissidenti
della Margherita vicini al presidente della Regione, Agazio Loiero.
''E' una candidatura al servizio di Prodi. L' obiettivo - ha detto
Eva Catizone all' Ansa - e' quello di contribuire alla vittoria di
Romano Prodi. E' una lista che mette insieme una serie di energie
della societa' civile. E' un errore marginalizzare una parte importante
di un elettorato che vuole avere parte attiva. Questa lista pone in
primo piano i cittadini e la politica del fare, cosi' come mi ha insegnato
Giacomo Mancini''. ''Ho gia' formalizzato l' accettazione - ha aggiunto
Eva Catizone - e questa mia presenza va interpretata come il primo
passo verso il partito democratico. E' tempo di smetterla con le polemiche.
L' obiettivo e' la vittoria. C' e' chi da' il suo contributo nelle
liste dei partiti e chi nelle liste come quella di cui io faccio parte''.
Eva Catizone, sino al 17 gennaio scorso, ha guidato la Giunta comunale
di centrosinistra, caduta per le dimissioni della maggioranza dei
consiglieri dovute a contrasti tra il Sindaco e la maggioranza che
la sosteneva. Anche il consigliere regionale Pierino Amato aderisce al progetto Loiero 04/03 Dopo l' assessore regionale della Margherita all' agricoltura,
Mario Pirillo, un altro esponente di spicco del partito calabrese,
il consigliere regionale Pierino Amato, di Catanzaro, presidente della
terza Commissione consiliare ''Attivita' sociali, sanitarie, culturali,
formative'', ha ufficializzato che si candidera' nella lista del Codacons
al Senato, come numero due. Amato ha partecipato stamani ad una riunione
dei dissidenti della Margherita svoltasi a Catanzaro. ''Per l' accordo
con il Codacons - ha detto Amato al termine della riunione - e' fatta.
Margini di ricomposizione? Credo proprio che non ce ne siano''. In 500 all’assemblea dei dissidenti DL 04/03 Sono stati almeno 500 i partecipanti stamani, a Catanzaro, ad una riunione dei dissidenti della Margherita della provincia. Era presente una delegazione del Codacons Calabria, guidata dal presidente regionale, Francesco Di Lieto. All' incontro erano presenti, tra gli altri, il capo gabinetto della Giunta regionale presieduta da Agazio Loiero, Michele Lanzo; il componente della segreteria regionale della Margherita, Mario Muzzi', presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Field per l' emersione del lavoro nero; il ''sottosegretario'' della Giunta regionale per i fondi strutturali europei, Vincenzo Falcone; il presidente della terza Commissione del Consiglio regionale, ''Attivita' sociali, sanitarie, culturali, formative'', Pierino Amato; il presidente dell' assemblea provinciale della Margherita di Catanzaro, Tonino Sorrentino; il vice segretario provinciale Tonino Talarico; il capogruppo alla Provincia Palmiro Russo ed il consigliere Lorenzo Costa; i consiglieri comunali Alcide Lodari e Massimo Lomonaco; i direttori generali delle Asl di Castrovillari e Vibo Valentia, Ernesto Gigliotti e Francesco Talarico e sindaci ed amministratori di vari centri della provincia. Falcone, al termine dell' incontro, ha sostenuto che ''e' piu' che certo il percorso che il presidente Loiero intende portare avanti perche' ritiene, giustamente, che il lavoro di squadra, a livello regionale, come a livello nazionale ed europeo, presuppone una forte coesione a tutti i livelli. E per far questo ci vuole il sentimento del territorio. Vuole una squadra di uomini e valori, a tutti i livelli, finalizzato a lavorare per la Calabria. Stiamo riflettendo, come cittadini, su come trovare una soluzione coerente perche' le aspettative del presidente siano soddisfatte''. Marini: “Non ho nessun commento da fare” 04/03 ''Non ho alcun commento personale da fare sulle liste alla
Camera ed al Senato in Calabria dei dissidenti della Margherita''.
Lo ha detto, contattato dall' Ansa, Franco Marini, segretario organizzativo
della Margherita. ''La posizione del partito su questo argomento -
ha aggiunto Marini - e' quella contenuta nella lettera inviata da
Rutelli a Loiero. Una linea con cui sono stati indicati dei criteri
ed a quei criteri noi intendiamo attenerci''. Cherubino candidato alla Camera nella Rosa nel pugno 04/03 Il capogruppo di Unita' Socialista-Sdi al Consiglio regionale
della Calabria, Cosimo Cherubino, correra' per un seggio alla Camera
nella lista della Rosa nel Pugno, alle prossime elezioni del 9 e 10
aprile. La candidatura di Cherubino e' stata decisa nell' ambito della
formazione delle liste che la Rosa nel Pugno ha preparato in tutta
Italia, per partecipare, con il suo nuovo simbolo, alle consultazioni
per il rinnovo del Parlamento. L' alleanza che mette assieme lo Sdi,
i Radicali di Pannella e altre componenti laiche e liberali, in Calabria,
e' scritto in una nota, ''ha costruito una lista elettorale di ampio
respiro, nel quale la presenza del capogruppo regionale di Unita'
Socialista-Sdi, e' stata fortemente voluta per rafforzare questo progetto
politico e rendere ancora piu' autorevole e qualificata l' eventuale
rappresentanza parlamentare della Rosa nel Pugno. ''E' una candidatura
- ha sostenuto Cherubino - che ho accettato innanzitutto per spirito
di servizio nei confronti del mio partito e verso la formazione cui
i socialisti e i radicali hanno dato vita per rafforzare la spinta
riformista e laica all' interno del programma del centrosinistra.
Voglio dare ancora una volta il mio contributo allo Sdi, e in questo
caso, alla Rosa nel Pugno, con la stessa passione e gli stessi ideali
che gia' animano il mio impegno politico da consigliere regionale
e ancora prima da consigliere della provincia di Reggio Calabria.
Concorrere per un seggio alla Camera e' per me un grande onore, per
il quale non posso fare a meno di ringraziare la dirigenza del mio
partito e tutti coloro che hanno sostenuto questa scelta''. ''Ai miei
sostenitori, agli elettori che in tutta la provincia di Reggio Calabria,
nella fascia jonica, nella Locride e in particolare nella mia citta'
di Siderno, finora non mi hanno fatto mai mancare la loro fiducia
- ha proseguito Cherubino - posso solo dire che in qualunque incarico
od impegno io venga chiamato, non potro' mai venire meno al principio
cardine della mia attivita' politica: quello cioe' di rimanere sempre
al servizio della gente e della mia terra''. Cherubino ha ricoperto
numerosi incarichi all' interno del partito, non ultimo quello di
membro della Direzione nazionale dello Sdi, conferitogli appena un
mese fa. Perrelli (Patto) scrive a Loiero “Stai sbagliando”“ 04/03 ''E' con doloroso rammarico che ti scrivo questa lettera dopo
averti ascoltato ieri al Congresso regionale dei Ds a Lamezia. Ho
stentato a riconoscere il caro amico di sempre, lucido e chiaro, dalla
parola ferma ed intransigente: mi sono trovato dinanzi una persona
fragile e per certi versi impaurita''. E' quanto scrive il Segretario
Nazionale Patto per il Sud - Liberaldemocratici, Tonino Perrelli,
in una lettera inviata al presidente della regione, Agazio Loiero,
circa la vicenda della lista civica dei dissidenti dei Dl. ''Voglio
esprimerti - ha aggiunto - in tutta chiarezza il mio pensiero, non
gia' come Segretario nazionale del Patto per il Sud-Liberaldemocratici,
rimasto sempre fedele alla scuola di Mario Segni e Carlo Scognamiglio,
bensi' come amico di lunga data e tuo forte sostenitore alle elezioni
regionali grazie ai nostri 16 mila voti, per i quali, per altro, non
hai ancora dato segno della tua riconoscenza. Ebbene, credo che tu
stia sbagliando a voler dividere una coalizione che, sotto il tuo
nome, ha gia' dato prova di superare mille difficolta', non puo' essere
l'egoismo di qualcuno a vanificare gli sforzi di un'intera Regione
e non devono essere consentite angherie nei confronti del suo Governatore''.
''Gli amici che tu sostieni di non dover abbandonare - ha proseguito
Perrelli - stanno decretando la tua fine politica per scopi personalistici
ed egoistici, portandoti a dividere gli assessori in reprobi ed eletti
che potrebbero decretare il non governo della Regione,e pertanto ti
invito a rigettare e rinunciare a queste ingegnerie elettorali che
sono poco comprese dagli elettori e che fanno male alla nostra gia'
malata Regione. Dobbiamo avere tutti il coraggio di fare un passo
indietro, se vogliamo portare Prodi al Governo e combattere Berlusconi''.
''Diversamente - ha concluso - non solo ci sara' una sconfitta annunciata
ma sara' la fine di questa Regione. Occorre pensare oggi al domani,
il rimpianto non servira' a nulla''. Pirillo alla Camera e Fuda al Senato, i DL scontenti scelgono la lista Codacons 04/03 Ormai manca solo l' ufficializzazione con la presentazione
della lista in Tribunale ma il dado delle liste autonome dei dissidenti
della Margherita e' tratto: la lista scelta e' quella del Codacons.
Capolista al Senato sara' Pietro Fuda, ex presidente della Provincia
di Reggio Calabria, e alla Camera Mario Pirillo, assessore in carica
all' agricoltura, un fedelissimo del presidente Agazio Loiero. Nei
primi sette anche Pino Gentile, braccio destro del Governatore a Reggio
Calabria. Per cercare di raggiungere il 2% in campo nazionale il meccanismo
e' quello di un capolista diverso in ogni regione, poi una decina
di nomi eguali in tutt' Italia e diversificazioni regione per regione.
Sul Senato discorso diverso ma le candidature degli scontenti si stanno
scegliendo in queste ore. Cossiga: “Io sono con Loiero, è incomprensibile la Margherita” 04/03 ''Non e' comprensibile il comportamento della Margherita calabrese
che da mesi ha puntato tutto su un ridimensionamento di Loiero, che
rischia letteralmente la vita tutti i giorni in una terra difficile
come quella calabrese. Io sono vicino a Loiero, costretto a separarsi
dal suo partito, la Margherita, ed ad assumere una diversa iniziativa
politica per difendere la sua dignita' e quella dei suoi amici'',
afferma Francesco Cossiga. ''La Calabria e' una terra difficile -
aggiunge il presidente emerito della Repubblica - quando si vanno
a scardinare interessi. Soprattutto a Roma Loiero avrebbe dovuto essere
sostenuto fortemente e confortato in primis proprio dal suo partito
di appartenenza. Invece e' in corso, da mesi, una costante strategia
posta in essere da precisi ambienti, tesa a delegittimarlo e forse
anche isolarlo. Di fronte a questo tentativo di avvolgerlo amorevolmente
in una ragnatela pericolosa, una persona lineare come Agazio Loiero
si e' ribellata ed ha detto basta: gli sono vicino! Del resto ho gia'
fatto molto in queste settimane per cercare di far ragionare i leader
nazionali della Margherita sulla pericolosita' della loro condotta:
sarebbe in fondo bastato poco per gettare le basi di una riappacificazione
senza le conseguenze ed i rischi elettorali per la Margherita e per
la coalizione che una scelta diversa, come quella che si sta consumando,
si porta comunque dietro. Mi sembra essere un puntiglio orgoglioso:
o a Roma nella Margherita prevale l'esigenza di tentare di fermare,
condizionare, con il rischio addirittura di delegittimarlo, il conduttore
e la conduzione di una linea politica che non guarda in faccia a certi
interessi? A questo interrogativo bisognera' prima o poi dare una
risposta e non sara' facile accettarne l'esito anche perché
nell'uno e nell'altro caso, pesera' nel giudizio di chi dovra' decidere
se assecondare o meno le aspirazioni di leader che vogliono sedere
su alte cariche e che non possono pensare di prendere, mi si scusi
l'espressione, ma non e' mia!, 'a calci nel culo' dopo Loiero anche
altri''.''C'e' ancora - ha concluso Cossiga - un barlume di speranza
che prevalga il buon senso e la lungimiranza? Chissa'! So pero' che
Franco Marini (ma e' proprio certo di avere un quadro esatto della
situazione o che non ci siano state informazioni interessate e distorcenti
che lo hanno condotto in un vicolo cieco?), quando vuole, ha la statura
e l'umilta' di alzare il telefono e di chiarirsi con chiunque. Ha
ancora qualche ora per farlo anche con Agazio Loiero. Lo spero''. Precedenti Informazioni sulle elezioni Deputati e senatori per ogni circoscrizione. In Calabria 22 alla Camera e 10 al Senato E' la Lombardia la regione che avra' piu' deputati e senatori nella
prossima legislatura: la legge le assegna in tutto 145 parlamentari.
La Valle d'Aosta, invece, e' la regione con meno parlamentari: ne
avra' solo due. All'estero verranno eletti sei senatori e dodici deputati.
Ecco, di seguito, uno schema dei parlamentari assegnati per ogni circoscrizione
elettorale per la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica.
CIRCOSCRIZIONE ESTERO SENATO Messa in moto la macchina elettorale. Il voto e la par condicio Con la firma, avvenuta oggi, da parte del presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi, del decreto di convocazione dei comizi elettorali
per il rinnovo del Parlamento, e' scattata anche la par condicio:
il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu lo ha chiarito oggi, nel
corso di una conferenza stampa nel corso della quale ha fornito tutte
le informazioni sulla prossima tornata elettorale che coinvolgera'
oltre 50 milioni di italiani il 9 e il 10 aprile prossimi. Pisanu
ha anche detto che ''il rischio di terrorismo sulle elezioni politiche
e' per ora teorico: non abbiamo segnali di alcun progetto di attentato'',
ma ha aggiunto che ''il rischio di un attentato lo dobbiamo mettere
in conto perche' la coincidenza con le elezioni, come ci insegnano
altri Paesi, puo' costituire un'attrattiva per i gruppi terroristici
che cercano non solo visibilita' ma di influenzare decisioni popolari''.
Il ministro ha poi sottolineato come destino preoccupazione ''i 101
episodi di violenza politica diffusa registrati dal 1 gennaio ad oggi'',
aggiungendo che ''e' vero che c'e' un tasso troppo alto di conflittualita'
politica nel Paese''. Il ogni caso il ministro, pur ammettendo che
la procedura elettorale e' ''piuttosto complessa e avremo qualche
difficolta' in piu' perche' operiamo con una nuova legge elettorale'',
ha assicurato che ''l'amministrazione sara' all'altezza della situazione.
Le elezioni sono il momento piu' alto e delicato della vita democratica
e vanno gestite con il massimo scrupolo e imparzialita'''. Le tappe del procedimento preparatorio al voto Gli italiani andranno dunque alle urne il 9 e il 10 aprile prossimi
mentre le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile. E' quanto
ha stabilito il decreto di convocazione dei comizi elettorali che
e' stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi. Queste sono le tappe piu' importanti del procedimento elettorale
preparatorio: Chiude la XIV Legislatura. Rovente il calendario fino a giugno. Si vota per 3 elezioni e un referendum e per il nuovo Capo dello Stato. Addio alla XIV legislatura: il presidente della Repubblica ha firmato
il decreto di scioglimento delle Camere, il Consiglio dei ministri
ha indicato il 9-10 aprile come data del voto, convocato i comizi
elettorali e avviato cosi' la campagna elettorale vera e propria.
La tabella di marcia, fissata nell'incontro tra Berlusconi e Ciampi
il 26 gennaio scorso (quello che 'blindo'' il calendario di fine legislatura)
e' stata rispettata in pieno. Ora, sciolte le Camere, finisce la legislatura
e si entra nel vivo di cinque bollenti per la politica. Un periodo
nel quale l'ingorgo istituzionale supera di gran lunga quello registrato
nel 1992: da qui a giugno si susseguiranno le elezioni politiche,
quella del Capo dello Stato da parte dei nuovi 'inquilini' di Montecitorio
e Palazzo Madama, la nomina del nuovo governo, le elezioni amministrative
(per i sindaci di citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino), le regionali
in Sicilia, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione.
Ecco il timing di questo semestre politicamente bollente.
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