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Notizie di Politica
dal 23/12/05 al 31 gennaio 2006

 

Rosa Calipari e Nicola Latorre capilista dei DS al Senato in Calabria.

31/01 L'Ufficio stampa della direzione nazionale dei Democratici di sinistra comunica che dopo un'"intensa attività istruttoria degli organi dirigenti dei Ds per la formazione delle liste, dopo che in mattinata si era riunita la Commissione per le candidature e nel pomeriggio la Segreteria nazionale, in serata la Presidenza della Direzione ha varato le proposte per i Capilista Ds. Le proposte saranno ora portate all'esame delle Direzioni regionali e provinciali che dovranno esaminarle e completare le liste. Per quel che riguarda la Camera dei Deputati queste le proposte per le 'teste di lista' nella lista unitaria dell'Ulivo (l'elenco indica capolista e primo dei candidati Ds):

Piemonte 1 (Torino) Piero Fassino
Piemonte 2 Romano Prodi, Cesare Damiano
Lombardia 1 (Milano) Romano Prodi, Piero Fassino
Lombardia 2 (Brescia) Dario Franceschini, Maurizio Migliavacca
(candidato anche in Emilia)
Lombardia 3 Barbara Pollastrini
Veneto 1 Romano Prodi, Francesco Rutelli,
Cesare De Piccoli
Veneto 2 Romano Prodi, Pierluigi Bersani
Friuli Rosy Bindi, Gianni Cuperlo
Trentino Romano Prodi, DS Locale
Liguria Fabio Mussi
Emilia Romano Prodi, Pierluigi
Bersani
Toscana Vannino Chiti
Marche Romano Prodi, DS Locale
Umbria Romano Prodi, Marina Sereni
Lazio 1 (Roma) Francesco Rutelli, Giovanna Melandri
Lazio 2 Romano Prodi, Fulvia Bandoli (candidata
anche in Emilia)
Abruzzo Romano Prodi, Piero Fassino
Molise Romano Prodi, DS Locale
Puglia Massimo D'Alema
Campania 1 (Napoli) Romano Prodi, Massimo D'Alema
Campania 2 Ciriaco De Mita, DS in via di
definizione
Basilicata Romano Prodi, Antonio Luongo
Calabria Romano Prodi, Marco Minniti
Sicilia 1 (Palermo) Luciano Violante,
Siciali 2 Romano Prodi, Francesco Rutelli,
Luciano Violante
Sardegna Arturo Parisi, DS Locale

Queste le proposte dei Capolista per i DS al Senato

Piemonte Livia Turco
Liguria Graziano Mazzarello e Andrea Ranieri
Veneto Enrico Morando
Friuli Carlo Pegorer
Emilia Sergio Zavoli
Toscana Vittoria Franco
Marche Silvana Amati
Umbria Gavino Angius
Abruzzo Gavino Angius
Molise Augusto Massa
Lazio Goffredo Bettini
Puglia Cesare Salvi
Campania Roberto Barbieri
Calabria Nicola Latorre e Rosa Calipari
Sicilia Anna Finocchiaro
Sardegna Antonello Cabras

In Trentino non ci sono Capilista perchè al Senato si vota con il sistema dei collegi uninominali.
In Lombardia è in via di definizione una testa di lista costituita di significative personalità della società milanese e lombarda, unitamente a esponenti di primo piano dei Ds".
Le new entry dei Ds per la prossima legislatura sono quattro alla Camera e cinque al Senato, quasi tutti esponenti della segreteria della Quercia e con una personalita' esterna, Rosa Calipari, vedova del dirigente dei servizi ucciso in Iraq durante la liberazione di Giuliana Sgrena. Alla Camera, nella lista unitaria, si presentano per la prima volta: Cesare Damiano, responsabile Lavoro dei Ds, come numero due in Piemonte dopo Romano Prodi; Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria, come numero due nella circoscrizione elettorale Lombardia 2, dietro Dario Franceschini; Cesare De Piccoli, responsabile Impresa, come numero tre dietro a Romano Prodi e Francesco Rutelli nella circoscrizione Veneto 1. De Piccoli e' gia' stato parlamentare. E' candidato per la prossima legislatura anche Gianni Cuperlo, responsabile Cultura della Quercia, che si presenta dietro Rosy Bindi in Friuli. Per quanto riguarda il Senato, le new entry riguardano: Andrea Ranieri, responsabile Scuola della Quercia, in Liguria; Carlo Pegorer, segretario regionale, in Friuli; Silvana Amati, responsabile Formazione politica, nelle Marche e Augusto Massa, segretario regionale, in Molise. Infine, Rosa Calipari in Calabria. Altra novita': Pier Luigi Bersani correra' come numero due non solo in Emilia, dietro Prodi, ma anche nella circoscrizione Veneto 2, sempre dietro al Professore.

Meduri (DL) “Il Mezzogiorno tra le priorità di Prodi”

31/01 ''Con il suo intervento di oggi Romano Prodi ha evidenziato quali saranno le priorita' del prossimo governo di centrosinistra. Bene ha fatto ad individuarle nella scuola, nei trasporti e nella sicurezza perche' sono queste le tre variabili su cui centrare il rilancio del Mezzogiorno''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Luigi Meduri, deputato della Margherita. Secondo Meduri, ''bisogna puntare sui giovani e sulla loro voglia di riscatto e Prodi lo ha detto con forza ai ragazzi di Locri simbolo di questo risveglio civile. In questi cinque anni di governo Berlusconi sotto lo schiaffo della Lega non vi e' stato un solo intervento a favore del sud: dal credito d' imposta alla 488, ogni intervento utile al rilancio del Mezzogiorno e' stato stravolto e modificato ad esclusivo vantaggio del nord. Senza poi considerare la devastante devolution. Nelle regioni meridionali non c' e' un solo settore che oggi non sia in crisi, dall' industria, al turismo all' agricoltura''. ''Povero viceministro Martusciello - sottolinea ancora il parlamentare della Margherita -: non si e' accorto che il Sud si e' gia' liberato della gabbia imposta dal centrodestra quando nelle scorse elezioni ha mandato a casa il malgoverno delle regioni che avevano mortificato le sue risorse e l' economia del meridione''.

Fini “Il soldato Usa che uccise Calipari deve risponde alla giustizia italiana”. Malabarba (Prc) “Fini fa il pesce in Barile”. Per gli Usa il caso è chiuso.

31/01 Il soldato americano che ha sparato a Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso in Iraq il 4 marzo 2005, "dovrebbe rispondere alla giustizia italiana", anche se "le autorità statunitensi da questo punto di vista fanno resistenza, fanno muro". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini intervenuto alla trasmissione 'Omnibus' su La7. Il vicepremier ha ricordato di avere affrontato la questione direttamente con il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, in occasione della sua missione a Washington lunedì scorso: "Loro sono coscienti che è un problema - ha detto Fini - al tempo stesso difendono in qualche modo l'operato della loro Commissione" che ha indagato sull'accaduto. Il "punto di divaricazione" fra Italia e Usa, ha proseguito il vicepremier, è che "per noi ci sono delle responsabilità che devono essere definitivamente accertate e punite, per loro non ci sono responsabilità". "Per questo non sottoscrivemmo la dichiarazione congiunta" al termine dell'inchiesta statunitense, ha spiegato Fini, "proprio perché non condividevamo le conclusioni cui erano giunti gli americani".
"Il ministro degli Esteri Fini, cosi' come il suo collega Guardasigilli Castelli, non puo' fare il pesce in barile, accontentandosi di non aver a suo tempo sottoscritto l'autoassolutoria conclusione americana della cosiddetta Commissione d'indagine congiunta sull'assassinio di Nicola Calipari. La magistratura deve essere messa in condizione di celebrare il processo, proprio rompendo quel muro contro la ricerca della verita' eretto dagli USA" commenta cosi' le dichiarazioni di Fini a Omnibus Gigi Malabarba, capogruppo PRC e membro del Copaco. "E' in atto un inaccettabile gioco delle parti tra governo italiano e la Casa Bianca, concordato fin dall'inizio, nella speranza che il caso sia archiviato e col tempo cada nel dimenticatoio. Al contrario -aggiunge Malabarba- a quasi un anno dal 'fuoco amico' che ha ucciso l'agente del Sismi a Baghdad, non ci si puo' trastullare con la favoletta che 'gli USA non sapevano'. Bisogna dar seguito all'incriminazione del soldato Mario Lozano per omicidio volontario e pretendere la collaborazione di un paese alleato per fare giustizia, a meno di considerarsi semplici vassalli dell'impero. L'obiettivo - conclude Malabarba- deve anche essere la ricerca del mandante e non solo degli esecutori".
''Per noi, il caso e' chiuso'': il Dipartimento di Stato a Washington non cambia registro, dopo le ultime dichiarazioni del ministro degli esteri italiano Gianfranco Fini sugli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria sull'uccisione di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso il 4 marzo dell'anno scorso, sull'autostrada tra Baghdad e l'aeroporto internazionale, da colpi sparati da un soldato americano. Una fonte del Dipartimento di Stato, che chiede di non essere individuata, rinnova le espressioni di rammarico per quanto e' accaduto e di apprezzamento per Calipari e ricorda: ''E' stato un episodio tragico. C'e' stata un'indagine'' congiunta, le cui conclusioni non sono state sottoscritte dall'Italia, ''abbiamo determinato che cosa e' successo''. Adesso, aggiunge la fonte, ''pensiamo sia importante continuare a lavorare insieme con l'Italia su problemi di reciproco interesse''.

Napoli (AN) “I ministri compiano accertamenti in Rai sul caso ‘gente di Mare’”

31/01 La vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, in una interrogazione, ha chiesto ai ministri dell'Interno e delle Comunicazioni di compiere accertamenti presso la Rai circa l' ipotesi che attori e personale della troupe della fiction 'Gente di Mare' possano avere soggiornato in alberghi di proprieta' della famiglia Mancuso di Limbadi. La vicenda e' emersa dal processo 'Dinasty', nei confronti dei presunti capi ed affiliati della cosca Mancuso. Nell' interrogazione la vice presidente della Commissione antimafia evidenzia che nell'ambito delle indagini ''spunta il nome della giornalista Tiziana Primozich che avrebbe fatto da anello di congiunzione tra 'ndrangheta e i poteri politico e imprenditoriale soprattutto per quanto riguarda interessi nel settore turistico. Nell' estate del 2005 la giornalista pubblicista Primozich, quale ispettrice di produzione per 'Rai fiction', ha svolto un importante ruolo organizzativo nelle riprese di 'Gente di mare'. Sul set televisivo e' comparso, tra gli altri, Gaetano Comito, di Limbadi, legato al boss Ciccio Mancuso e imputato nel processo 'Dinasty'''. ''Non solo - afferma ancora Angela Napoli - ma in qualche ripresa sarebbe, addirittura, apparso con la divisa di tutore dell'ordine un personaggio di Tropea, noto a tutti per le sue vicende giudiziarie. La giornalista Primozich, legata a Ciccio Mancuso, avrebbe inoltre consigliato a personale e tecnici impegnati nelle riprese televisive in quali alberghi o villaggi andare ad alloggiare. Tra questi anche il Blu Paradise di Nicola Comerci, che la giornalista indica come delfino dei Piromalli, la potente cosca di Gioia Tauro e tra le altre location fu visitata anche la casa dei La Rosa, cosca di Tropea ritenuta vicina ai Mancuso''. ''Pertanto - ha concluso - la fiction 'Gente di mare' che avrebbe dovuto promuovere le bellezze della Calabria, purtroppo e' vista ormai dai calabresi come attivita' televisiva nella quale ha saputo inserirsi la 'ndrangheta''

Danneggiamento auto del sindaco di Pizzo, Iovene “In atto una strategia della tensione”

31/01 Individuare gli autori del danneggiamento dell'automobile del sindaco di Pizzo, Franco Falcone, e garantire la sicurezza dello stesso primo cittadino. E' quanto chiede il senatore dei Ds, Nuccio Iovene, in una interrogazione al Ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. ''Continuano a verificarsi in Calabria - ha aggiunto Iovene - atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici e personalita' politiche. Negli ultimi tempi, inoltre, a Pizzo si sono verificati diversi atti vandalici. Non c'e' oggi in Italia una regione che abbia il numero di attentati ed intimidazioni che si registrano in Calabria e la recrudescenza delle organizzazioni mafiose e criminali preoccupa anche dal punto di vista della tenuta delle Amministrazioni locali calabresi e della politica della regione, costantemente sotto attacco, e anche per gli effetti negativi che si potrebbero avere sull'intera comunita' calabrese''. ''E' in atto - ha concluso Iovene - una vera e propria strategia della tensione che punta a destabilizzare, condizionare ed influenzare l'azione politica ed amministrativa. E' necessaria ed urgente, quindi, la massima vigilanza di tutti gli organi dello Stato, ed in particolare delle forze dell'ordine, nei confronti delle attivita' svolte dai rappresentanti politici locali e della politica della regione al fine di evitare che questi diventino bersaglio di minacce che minano la vita democratica e la civile convivenza di tutta la comunita'''

Mancini: “La Rosa nel Pugno unica e vera novità in Calabria”

30/01 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, a conclusione dei lavori del Congresso Regionale della Calabria, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "L’elezione per acclamazione a segretario regionale di Ercole Nucera, rappresenta un giusto riconoscimento ad un dirigente serio e onesto che si è speso con passione e con generosità per costruire un partito per tutti i socialisti, e insieme conferma la condivisione diffusa per l?alleanza strategica tra Enrico Boselli ed Emma Bonino. La Rosa nel Pugno anche in Calabria sarà la vera e unica novità della campagna elettorale. Il nostro obiettivo è sconfiggere la destra e mandare a casa i responsabili di un Governo che ha penalizzato il Mezzogiorno, ed insieme, snidare le forze della conservazione che si annidano all?interno del nostro stesso schieramento, rallentandone l?azione e pregiudicandone i risultati".

Scalfaro: “La par condicio è un discorso di pulizia mentale”

28/01 ''La par condicio e' un discorso di pulizia mentale, in cui nessuno puo' vantare uno status perche' altrimenti il forte diventa piu' forte e il debole non si salva piu'''. Lo ha detto Oscar Luigi Scalfaro parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine di una manifestazione del comitato unitario ''Salviamo la Costituzione. ''Mi viene da pensare - ha aggiunto Scalfaro - che il Presidente del Consiglio, questo concetto di parita' di condizioni non ce l' ha, tanto e' vero che ha fatto le leggi ad personam proprio perche' non e' d' accordo sulla parita'. Lui dice: tizio deve essere processato, ma dato che e' amico mio non deve esserlo. Quando uno ha questa mentalita' come si puo' pensare che cerchi la par condicio''. ''Potete immaginare - ha sostenuto ancora Scalfaro - che alle Olimpiadi si dica che un corridore debba essere avvantaggiato perche' e' stato medaglia d' oro in quelle precedenti? Le elezioni sono un gioco che si fa ogni volta e ogni volta si parte dallo stesso punto di partenza se si e' tra galantuomini. Questo di alterare le regole e' un sistema che piace. Tanto e' vero che noi abbiamo un' alterazione di forma, una sostituzione di legge elettorale che e' una scostumatezza grave, fatta quando si e' in vista delle elezioni''.

Loiero: “Le riforme varate in un clima democratico e senza dialogo”. Scafaro: "Capovolgimento della carta Costituzionale"

28/01 ''Non rimprovero alla maggioranza di avere costruito questa Costituzione in modo cosi' poco politico. Le rimprovero di aver portato avanti i lavori d' aula in un clima drammatico ed incandescente''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine della manifestazione promossa dal Comitato ''Salviamo la Costituzione''. ''Anche noi - ha aggiunto Loiero - abbiamo fatto una riforma a maggioranza ed anche noi, dunque, abbiamo le nostre colpe. Ma il clima e' stato sempre improntato al dialogo e al confronto costruttivo, di apertura. Voglio ricordare che, nell' Assemblea costituente, dopo che De Gasperi nel maggio del 1947 decise di mandare via socialisti e comunisti dal Governo, lo stesso statista De Gasperi s' incontro' con Togliatti e Nenni e insieme votarono il Concordato''. Secondo il presidente Loiero, ''basta solo un riferimento per dare l' idea della dismisura tra ieri e oggi: una disposizione transitoria del 1948 affermava che la Costituzione dovesse essere pubblicata all' albo pretorio di tutti i Comuni d' Italia e restare affissa per un anno perche' i cittadini italiani la potessero vedere, leggere ed approfondire. Sarebbe abbastanza surreale se si facesse una proposta del genere oggi. Questo per dire come i tempi siano totalmente cambiati''.
- ''Questa riforma e' il capovolgimento totale della Carta Costituzionale''. Lo ha detto l' ex Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, presidente del Comitato unitario ''Salviamo la Costituzione'', incontrando a Catanzaro i giornalisti a margine di una manifestazione per il referendum contro la devolution. ''Non e' che io muova - ha aggiunto Scalfaro - sentimenti di affetto per essere stato presente all' assemblea costituente, fatto che indubbiamente sollecita in me sentimenti di particolare legame con la Costituzione. Se non ci fossi mai stato e avessi fatto solo il magistrato, oggi direi ugualmente che la riforma e' lo stravolgimento totale della carta costituzionale''. ''Noi - ha sottolineato ancora Scalfaro - abbiamo votato una Carta che, dopo la dittatura, metteva al mondo una democrazia parlamentare con il Parlamento che e' la colonna portante. L' altra figura istituzionale massacrata e' il Capo dello Stato che, nella riforma, e' un attaccapanni, e' il nulla e l' inesistenza piu' totale''.

Bassanini: “Devastante la distribuzione di competenze”

''Questa e' una riforma devastante e comporta una distribuzione di competenze tra Camera e Senato che rendera' in molti casi impossibile fare le leggi necessarie per difendere i diritti dei cittadini e per risolvere i problemi del Paese''. Lo ha detto l' ex ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, parlando con i giornalisti a Catanzaro dove ha partecipato all' iniziativa contro la devoluzione promossa dal comitato ''Salviamo la Costituzione''. ''La ripartizione di competenze - ha aggiunto Bassanini - diventa cosi' complicata tra le due Camere che sara' impossibile districarsi ed arrivare a delle leggi''. Secondo l' ex ministro ''aggiornare e non demolire la Costituzione, come richiama il sottotitolo del Comitato da noi costituito, significa che non siamo affatto contrari a quei ritocchi o a quegli aggiornamenti della Carta fondamentale che si rendono necessari perche' i tempi sono cambiati e perche' la globalizzazione impone nuove risposte da parte delle istituzioni pubbliche. Il problema e' che, nella sua struttura di fondo e nei suoi valori e principi, pensiamo che la nostra Costituzione sia tuttora valida e attualissima. A nostro parere i grandi principi di liberta', democrazia e solidarieta', che ne fanno una carta dei diritti, assieme all' affermazione dei doveri, siano tuttora il fondamento della nostra convivenza. E allora se ci sono delle riforme da fare in primo luogo vanno fatte per attuare meglio quei principi e non per smantellarli e demolirli ed in secondo luogo vanno approvate sulla base di larghe intese''

Avviata la campagna di adesione al movimento PartecipAzione

28/01 I comitati promotori di PartecipAzione nelle cinque province calabresi si sono ritrovati a Lamezia per una riflessione sui prossimi appuntamenti elettorali sul piano nazionale e su quello locale. All'ordine del giorno dei lavori anche gli aspetti tecnico-organizzativi legati alla campagna adesioni e alla calendarizzazione degli appuntamenti congressuali. ''Rispetto a questi ultimi aspetti - e' scritto in una nota - e' stata immediata l'intesa su una campagna adesioni che si protragga per tutto il 2006, fermo restando pero' l'esigenza di chiudere una prima fase a fine febbraio per consentire la convocazione delle assemblee costituenti provinciali e, entro un anno, dei congressi''. Sul piano politico, la riunione di oggi ha invece favorito un ampio e sentito dibattito, in vista delle politiche di Primavera, sul percorso che seguira' il movimento di Beniamino Donnici al quale e' stata affidata la delega ad avviare gli incontri necessari alla costruzione di alleanze. Sul partito democratico Donnici ha tenuto a ribadire che ''non puo' essere un'operazione di vertice, ne' di facciata, ma deve nascere dalla partecipazione democratica delle forze vive della societa' italiana ed avere un progetto originale e fascinoso. Se tutto si risolvesse nello scimmiottare modelli ed esperienze d'oltre oceano, non farebbe molta strada''. PartecipAzione non esclude affatto una sua presenza con liste autonome alle elezioni politiche mentre ''sul piano delle amministrative - ha detto il portavoce Eugenio Madeo - ci sono due certezze assolute: la necessita' di elezioni primarie dappertutto, la presentazione di liste con il nostro simbolo''.

Lunedì a Lamezia i vertici regionali di IDV

28/01 Lunedi' mattina a Lamezia Terme si svolgera' una riunione dei vertici di Italia dei Valori alla quale sono stati invitati dirigenti ed amministratori del partito. All'incontro interverra' il commissario Felice Bellisario ed il suo vice e consigliere regionale Maurizio Feraudo. Saranno trattati i temi relativi alle prossime consultazioni elettorali che interessano anche diverse citta' in cui Italia dei valori e' presente. Nel corso della riunione si parlera' anche di candidature ed alleanze.

Prima conferenza programmatica della Federazione Giovanile del PdCI a Crotone

28/01 Il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, non potendo intervenire alla prima Conferenza programmatica provinciale della Fgci di Crotone, che si è svolta sabato 28 gennaio, ha scritto una lunga lettera al segretario regionale della Fgci, Giuseppe Longo, al segretario provinciale della Federazione di Crotone, Giancarlo Sitra, e alla responsabile regionale Lavoro della Fgci, Alberta Col acino: “ sono spiacente di comunicarvi che, a causa di importanti impegni istituzionali precedentemente assunti, non potrò prendere parte alla Conferenza programmatica della Fgci di Crotone. Si tratta di un’assenza forzata che avrei voluto assolutamente evitare, poiché considero l’appuntamento di sabato un evento politico di straordinario significato nella vita del partito calabrese che, grazie al vostro prezioso e paziente lavoro, viene posto nelle condizioni di iniziare il nuovo anno nel segno dei giovani.
I Comunisti Italiani della Calabria, attraverso la vostra Conferenza programmatica provinciale, proseguono con maggiore consapevolezza l’azione di radicamento della Federazione Giovanile Comunista. E’ significativo che anche a Crotone, come era stato per Reggio Calabria, questo nuovo traguardo che raggiungiamo venga sancito mediante la convocazione di una Conferenza programmatica, per definire il quadro degli impegni della nuova organizzazione, ma soprattutto per approfondire i temi politici che da sempre sono alla base dell’azione dei Comunisti Italiani.
L’assemblea di Crotone, peraltro, arriva in un momento in cui massimo è lo sforzo di tutto il partito calabrese, impegnato ad assicurare l’ottima riuscita della manifestazione “Contro le mafie e per il diritto all’istruzione”, che si terrà il 18 febbraio a Reggio Calabria. Per il nostro partito, poter ospitare la prima iniziativa pubblica promossa dal coordinamento nazionale della Fgci, rappresenta un fatto di grande rilievo e sono certo che durante il vostro dibattito emergeranno altri spunti utili per l’elaborazione della piattaforma politica di quell’incontro.
Avete fatto un ottimo lavoro ed è stata felice la scelta di incentrare la vostra Conferenza sulle questioni che riguardano la costruzione di un mondo di Pace, l’impegno per accrescere le occasioni di Lavoro e la lotta politica per la tutela dei Diritti. Si tratta di valori ed esperienze politiche che sono inscritte nel patrimonio degli ideali e della storia dei Comunisti Italiani, e che da oggi si alimenteranno anche grazie ai compagni e alle compagne di Crotone che hanno deciso di aderire alla Fgci.
Crotone è una provincia dalle solide tradizioni Comuniste. Una provincia dove oggi, come è stato nel passato, i Comunisti dimostrano di saper essere un partito di lotta e contemporaneamente un partito di governo. L’adesione di nuovi giovani al nostro partito, quindi, assume una valenza del tutto particolare a Crotone perché ci consente anche di offrire alle nuove generazioni la memoria e il presente di un impegno politico che ha sempre fatto della difesa dell’etica pubblica il suo principale punto di riferimento. Specie in questa fase politica nazionale resa “grigia” dagli scandali sui rapporti tra politica e finanza, dove cioè è più forte che in passato il rischio di una disaffezione dei giovani alla politica, dobbiamo fare in modo che l’impegno nuovo dei nuovi compagni, il loro entusiasmo, divengano per loro una passione durevole e per noi un immancabile stimolo a porre sempre il giusto accento sulla diversità dei Comunisti Italiani, a difenderla con azioni concrete e coerenti, consapevoli che da essa dobbiamo trarre spunto per le lotte che verranno e per offrire al mondo giovanile prospettive nuove.
I Comunisti Italiani della Calabria in queste settimane sono impegnati in una forte mobilitazione in vista delle prossime elezioni, che vogliamo vincere per liberare il Paese da Berlusconi, ma soprattutto per poter porre al centro del programma del futuro governo di Centrosinistra le problematiche sociali che interessano i cittadini e i giovani. È un fatto gratificante, che ci incoraggia ad andare avanti, sapere che a Crotone ci sono tanti nuovi compagni che insieme a noi si batteranno per chiedere l’abrogazione della riforma Moratti e della legge 30, per ottenere l’innalzamento dell’obbligo scolastico e conquistare nuove condizioni di sviluppo nella nostra regione”.

Nicola Adamo (DS) “Non mi candido alle politiche”. Le proposte dei DS entro l'8 febbraio.

27/01 Il segretario dei Ds della Calabria e vice presidente della Regione, Nicola Adamo, non sara' candidato alle prossime elezioni politiche e non sara' lui a guidare il partito durante la campagna elettorale. Ad annunciarlo e' stato lo stesso Adamo aprendo stasera a Lamezia Terme i lavori del Comitato regionale della Quercia. ''Non sono candidato - ha detto Adamo - Intendo mantenere fede al mandato di consigliere regionale che il partito candidandomi e gli elettori eleggendomi, mi hanno dato. Colgo anche l'occasione per comunicarvi che, appena approvata la lista, bisognera' eleggere il nuovo segretario regionale. E' una necessita' democratica di distinzione tra i ruoli di segretario regionale e di vice presidente della Giunta regionale. Se c'e' un segretario che non e' vice presidente il partito puo' lavorare''.
Saranno definite entro l' 8 febbraio le proposte dei Ds della Calabria alla Direzione nazionale del partito per la composizione delle liste dei candidati alla Camera ed al Senato. E' quanto e' stato deciso stasera nel corso della riunione del Comitato regionale della Quercia, svoltasi a Lamezia Terme. Il termine, e' stato spiegato nel corso della riunione, e' stato fissato anche in considerazione del fatto che ''le proposte delle candidature dovranno essere presentate alla Direzione nazionale entro il 14 febbraio''. Nel corso della riunione sono state eletti anche i componenti della Commissione elettorale di garanzia e del Comitato regionale di coordinamento elettorale e di composizione delle liste. Del primo organismo, che sara' presieduto da Franco Pacenza, sono stati chiamati a fare parte Agostino Viscomi, Nicola Belcastro, Nella Percivalle, Piero Granata, Concetta Richichi e Giuseppe Cipparrone. Nel Comitato regionale di coordinamento elettorale, presieduto da Giuseppe Bova, sono stati eletti Nicola Adamo, Giuseppe Marcucci, Carlo Guccione, Sergio Jiritale, Giovanni Malara, Nino Morfema, Pino Tassi e Rita Commisso.

Minniti (DS) numero due nella lista di Prodi

27/01 Marco Minniti sara' testa di lista nella lista unitaria che Ds e Margherita presenteranno alla Camera in Calabria. L' esponente diessino sara' il numero due subito dopo il candidato premier dell' Unione, Romano Prodi. L' annuncio e' stato dato stasera dal segretario regionale della Quercia, Nicola Adamo, nel corso del comitato regionale che i diessini calabresi hanno tenuto a Lamezia Terme. ''Nei giorni scorsi - ha detto Adamo - il nostro direttivo regionale e quello della Margherita all' unanimita' hanno proposto come capolista in Calabria Marco Minniti. Sia Ds che Margherita sono giunti a questa proposta valutando la forza politica della persona che si mette in campo ed il valore della scelta unitaria che Minniti rappresenta. A Marco viene riconosciuta la capacita' per la guida della campagna elettorale calabrese e per avere per la Calabria una proiezione nazionale. C' e' la consapevolezza di investire su un calabrese che ha tutte le caratteristiche per portare avanti le istanze di questa regione ed e' un investimento che vogliamo rendere come tale agli occhi dei calabresi, soprattutto in questa fase''. ''L' investimento su Minniti, pero' - ha sottolineato Adamo - non e' rivolto solo per la guida della lista, ma deve esserlo anche per il governo del Paese''. Adamo, infine, ha fatto anche riferimento alla scelta di candidare Prodi numero uno alla Camera in Calabria. ''La candidatura di Prodi - ha detto - non viene fatta come cappello, ma e' la sottolineatura dell' attenzione che l' Ulivo ha verso la Calabria. La lista unitaria dell' Ulivo deve avere una rappresentanza compiuta, deve essere competitiva e deve essere il segno di quello che abbiamo deciso di mettere in campo. Bisogna fare una lista capace di guardare oltre noi stessi e di intercettare ed attrarre forze politiche e sociali dello scenario calabrese''.

Loiero: “Con Rutelli c’è stata una chiarificazione”. Sculco "Conscio di una condivisione"

27/01 ''Dopo qualche malinteso ho incontrato Rutelli e c' e' stata una chiarificazione''. A dirlo e' stato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in merito ai problemi sorti nelle scorse settimane con il suo partito, la Margherita, parlando con i giornalisti a margine di una visita fatta nell' ospedale di Catanzaro. ''Adesso - ha aggiunto - speriamo che tutto proceda senza intoppi. Del resto Rutelli ha ribadito che io ho un' autonomia che mi deriva dalla Costituzione. E' chiaro che non voglio fare nulla ne' contro il mio partito, ne' contro la coalizione che mi ha eletto. Rivendico una prerogativa che, lo ribadisco, mi deriva dalla Costituzione''
''L' elezione diretta del Presidente, di per se', e' portatrice di possibili anomalie nell' equilibrio dei poteri, ma siamo sicuri che un politico esperto come il presidente Loiero ha consapevolezza delle proprie prerogative e, insieme, anche del bisogno di condivisione che anima ogni pezzo della maggioranza che ha reso possibile il risultato straordinario del 3 aprile e che oggi tutti abbiamo il dovere di rendere produttivo''. A sostenerlo e' stato il capogruppo della Margherita alla Regione Calabria, Vincenzo Sculco, in merito alle polemiche tra il presidente della Regione, Agazio Loiero, ed il suo partito, la Margherita. ''Cio' che occorre evitare - ha aggiunto Sculco - e' la chiusura pregiudiziale dei vari livelli di responsabilita' nel proprio spazio di potere gestionale e da li' osservare chi sta fuori come un potenziale disturbatore''

Il presidente della Provincia di Vibo, Bruni, ritira le dimissioni

27/01 Ottavio Bruni, della Margherita, ha ritirato le dimissioni dalla carica di presidente della Provincia di Vibo Valentia annunciate nei giorni scorsi in vista di una possibile candidatura al Parlamento. Lo ha reso noto lo stesso Bruni, che ha comunque lasciato una porta aperta per una eventuale candidatura. ''Quelle del 7 gennaio - ha sostenuto Bruni - erano dimissioni tecniche, al fine di lasciare aperta la porta alla possibilita' di una mia candidatura al Senato o alla Camera. La nuova legge elettorale voluta dalla destra mi imponeva, infatti, di presentare le dimissioni entro sette giorni dalla sua pubblicazione per non incorrere nelle cause di ineleggibilita' che riguardano gli amministratori in carica, salvo poi ritirarle, come ho fatto oggi, entro i venti giorni successivi. Se avessi confermato le mie dimissioni, in assenza di una candidatura che al momento ancora non c' e', avrebbe significato lo scioglimento del Consiglio provinciale e la contestuale mancanza di una rafforzata rappresentanza a livello nazionale di questo territorio''. Bruni ha poi spiegato che si attende adesso la pubblicazione della legge, approvata ieri, che prevede lo slittamento dei termini per l' ineleggibilita' di sindaci e presidenti di Provincia. Da quel momento si riproporra' la situazione iniziale, per cui ci saranno altri sette giorni per dimettersi, salvo ritirare le dimissioni nei venti giorni seguenti. Il presidente della Provincia di Vibo Valentia ha anche chiesto alla Margherita che ''le scelte non vengano imposte dall' alto e sia riconosciuto alla provincia vibonese il suo diritto a essere adeguatamente rappresentata a livello regionale e nazionale''.

Mozione Mussi (DS): “Iovene sia capolista al Senato”

27/01 La componente Ds che fa capo a Fabio Mussi ha chiesto che Nuccio Iovene sia il capolista in Calabria al Senato. La richiesta e' stata fatta nel corso della riunione del Comitato regionale del partito, svoltasi a Lamezia Terme. Il segretario regionale del partito, Nicola Adamo, nella sua relazione, ha comunque sostenuto che ''per la composizione della lista per il Senato la competenza e' della Direzione nazionale, che decidera' chi sara' il capolista''. Condizione questa che, secondo i rappresentanti della mozione Mussi, ''non impedisce ala Direzione regionale del partito, cosi' come e' stato fatto per la Camera per Marco Minniti, di indicare Iovene come capolista. E questo non solo perche' Iovene e' il nostro unico senatore uscente, ma anche per l' impegno ed il lavoro da lui svolti per il suo collegio e per l' intera regione e per cio' che ha fatto a livello nazionale ed internazionale''. Da qui la richiesta dei rappresentanti della mozione Mussi ad avviare un confronto con la Direzione nazionale su questo argomento.

Domenica congresso regionale della Rosa nel Pugno a Falerna

26/01 ''La situazione politica di questi ultimi mesi, con l' approvazione della legge elettorale votata per colpire il centrosinistra e i partiti minori come il nostro, ha spinto i socialisti a cercare nuove alleanze per affrontare l' impegno elettorale del prossimo Aprile. L'accordo tra il partito dei diritti civili di Pannella e il partito socialista di Boselli, e' la vera novita' politica di queste elezioni''. A sostenerlo e' il segretario regionale dello Sdi, Unita' socialista, Ercole Nucera, in vista del terzo congresso regionale dello Sdi-Rosa che si svolgera' domenica prossima a Gizzeria. ''Questo nuovo soggetto politico - ha aggiunto Nucera - dara' alla Calabria quella forza politica e parlamentare necessaria per affrontare e risolvere la nuova questione Meridionale e calabrese. La Calabria, nel terzo millennio, ha ancora bisogno di socialismo per dare risposte ai bisogni della gente, ai giovani laureati e diplomati, che partono in cerca di lavoro, ai disoccupati e ai precari. Il nostro congresso vuole rappresentare: un momento politico in cui sara' definita la fine della diaspora socialista; affrontera' anche le spinose questioni politiche regionali dove il comportamento incomprensibile del governatore Loiero che ha favorito la nascita di gruppi politici minori, tentando di emarginare alcuni partiti della maggioranza come lo Sdi con conseguenti ripercussioni sulla governabilita' regionale; utilizzera' inoltre, una nuova strategia di lavoro in vista delle prossime elezioni degli enti locali in Calabria''.

I giovani della Margherita: “Aprire un confronto con la Sinistra Giovanile”

26/01 “L’impegno di noi giovani e la sensibilità verso il futuro della nostra regione e del nostro Paese da sempre è argomento di notevole interesse. Con semplicità e con umiltà abbiamo sempre cercato di raccogliere i malesseri della nostra società, facendone una accurata analisi tesa alla elaborazione di concrete proposte per il miglioramento della stessa mettendolo a disposizione del nostro partito. L’ interesse verso tutto ciò che ci circonda, oggi dopo una entusiasmante fase politica regionale ci impone un nuovo momento di seria riflessione e soprattutto un ulteriore sacrificio di ognuno di noi”. A sostenerlo e' stato il segretario provinciale di Cosenza dei giovani della Margherita, Giovanni Le Fosse. “Da sempre –aggiunge Le Fosse - abbiamo vissuto la militanza nel partito soprattutto nella provincia di Cosenza, considerata un importante laboratorio politico, con entusiasmo e con la paura di un carico di aspettative oneroso. Il confronto quotidiano con questa realtà, ci ha indotti a pensare ad un giovanile ambizioso; siamo stati e lo siamo tuttora alfieri di un’idea, di un sogno che vede nella militanza politica un servizio e non un fine, ricevendone solo preziosa esperienza. Non è di oggi la lista giovani alle amministrative per il Comune di Cosenza o la presenza di candidati dei giovani dl per le competizioni elettorali provinciali di cs , per citare le più importanti. In questo senso appoggiamo gli sforzi del regionale dei giovani dl ad ottenere spazi nelle prossime competizioni elettorali politiche, ed apprezziamo la disponibilità del segretario regionale, Franco Bruno, dimostrata a Lamezia ed a Falerna . Riteniamo però doveroso come giovani fermarci a riflettere sulla necessità di condividere una importante fase politica rafforzando i rapporti con i vicini della sg, avendo noi il dovere di seguire attentamente le vicende dei cosiddetti grandi, e di anticipare i tempi cercando come l’età ci impone di essere il vero motore riformista della politica, di supporto ideologico ai mutamenti che saranno fra l’altro le linee guida per un futuro che fisiologicamente ci vedrà attori e protagonisti. Perciò riteniamo che un giovanile ambizioso e capace possa aspirare ad avere più di un ruolo, coinvolgendo in prima persona le diverse esperienze delle cinque province calabresi, condividendo questo percorso con un’altra importante forza giovanile, la sg, in tal senso invitiamo il segretario regionale dei giovani della margherita a far proprio questo messaggio, aprendo un confronto certamente costruttivo ed indispensabile con il giovanile dl calabrese e con la sinistra giovanile”.

PartecipAzione: “A Rossano necessarie le primarie”

26/01 ''Nonostante le notizie disfattiste che si rincorrono, non voglio credere che si stia facendo di tutto per fare saltare le Primarie per la scelta del candidato sindaco di Rossano dell' Unione''. E' quanto scrive Patrizia Sabatini, candidata di PartecipAzione alle primarie dell' Unione per la carica di primo cittadino di Rossano, in una lettera inviata al presidente del Comitato elettorale della coalizione, Sandro Fullone, in cui chiede la convocazione urgente dello stesso Comitato. ''PartecipAzione - scrive Sabatini nella lettera - non intende abbandonare l'idea che le Primarie dell'Unione a Rossano debbano farsi. Anzi, sono convinta che si voglia rispettare l' impegno preso pubblicamente che parla del 5 febbraio quale data in cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi. Una cosa e' certa, comunque: e' ormai improcrastinabile che il comitato elettorale si riunisca urgentemente per decidere una fase organizzativa che non ammette ulteriori ritardi''.

Loiero incontra a Roma Rutelli che afferma “Darà il suo prezioso contributo per le elezioni”

25/01 Dopo la telefonata l' incontro: stamattina il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha incontrato a Roma il presidente della Margherita, Francesco Rutelli che ha dichiarato. ''Sono certo che le difficolta' delle ultime settimane saranno presto riassorbite e che Loiero, che incontrera' nei prossimi giorni i responsabili del partito e del Consiglio regionale, dara' il suo positivo contributo nell' imminente campagna elettorale per il successo del centrosinistra e per un ottimo risultato della Margherita''. Rutelli, e' scritto in una nota, ha ricevuto nella sede della Margherita il presidente Loiero. ''Nel corso del cordialissimo colloquio Rutelli ha riaffermato il sostegno pieno del partito al grande progetto di rinnovamento e di risanamento della Calabria che Loiero sta guidando, anche grazie al largo consenso raccolto nelle elezioni regionali. Un progetto che si svolge con l' autonomia stabilita dalla legge costituzionale, e che Loiero e' chiamato a condurre con la partecipazione e il coinvolgimento pieno della Margherita, oltre che di tutta la coalizione''. ''Per concorrere a mettere in campo il piu' costruttivo lavoro di squadra - ha concluso Rutelli - e' prevista una mia visita in Calabria: ci sono tutte le condizioni per replicare il 9 aprile lo straordinario successo dello scorso aprile''.

Prodi capolista in Calabria per l’Unione. Comunicati tutti i capolista nelle regioni

25/01 "L'Ulivo e' una squadra forte ed unita, pronta ad affrontare e a vincere la sfida delle elezioni". Con questa parole Romano Prodi ha ufficialmente comunicato i nomi dei candidati che guideranno le liste dell'Ulivo nelle elezioni del prossimo 9 aprile. E' esclusa dall'elenco la circoscrizione della Valle d'Aosta per la quale, unica tra le regioni italiane, e' previsto un collegio uninominale. Prodi e' capolista in 14 circoscrizioni. Piemonte 1 Fassino - Piemonte 2 Prodi - Lombardia 1 Prodi - Lombardia 2 Franceschini - Lombardia 3 Pollastrini - Veneto 1 Prodi - Veneto 2 Amato - Trentino A. A. Prodi - Friuli V. G. Bindi - Liguria Mussi - Emilia Romagna Prodi - Toscana Chiti - Umbria Prodi - Marche Prodi - Lazio 1 Rutelli - Lazio 2 Prodi - Abruzzo Prodi - Molise Prodi - Campania 1 Prodi - Campania 2 De Mita - Puglia D'Alema - Basilicata Prodi - Calabria Prodi - Sicilia 1 Prodi - Sicilia 2 Violante - Sardegna Parisi

Meduri (DL) “Prodi capolista è un segnale forte”

25/01 ''Che Prodi capeggi la lista dell' Ulivo in Calabria e' un segnale di forte rilevanza politica perche' i calabresi avranno la possibilita' di contribuire in maniera determinante ad eleggere il prossimo presidente del Consiglio''. A sostenerlo e' stato il deputato della Margherita, Luigi Meduri. ''C'e' grande voglia di cambiamento - ha aggiunto Meduri - e di una nuova stagione per il Mezzogiorno affinche' sia la priorita' della prossima legislatura. Romano Prodi portera' al governo le attese dei giovani e di una comunita' che cerca un vero riscatto dopo le bugie del governo Berlusconi''.

Gran bagarre sui nomi nella lista dell'Unione in Calabria

A Roma i partiti stanno definendo, dopo la chiusura della partita sui criteri e sugli uscenti, i vari capilista nelle circoscrizioni ed il leader dell' Unione guidera' il listone in 13 circoscrizioni. Una di queste e' appunto la Calabria. Ma il quadro non e' definitivamente chiuso e potrebbe riaprirsi. In ogni caso il n.2 sara' Marco Minniti. Sugli altri nomi la ridda dei candidati e' ben al di la' dei posti 'sicuri' a disposizione - dovrebbero essere 7 con una percentuale sul 30% - sia tra i Ds che tra i Dl e non c'e' certezza per nessuno. Solo nella Margherita gli uscenti alla Camera sono tre - Gigi Meduri, Nicodemo Oliverio e Dorina Bianchi - mentre il quarto, Geppino Camo, non ripresentera' la sua candidatura a quanto e' dato sapere. Ma dovrebbero far parte della rosa dei nomi sicuramente il segretario regionale del partito, Franco Bruno, e forse il presidente della Provincia di Vibo, Ottavio Bruni. Troppi per tre posti utili. In piu' occorrera' capire quali ricadute ci saranno sulla formazione del listone, e sui nomi della Margherita in particolare, dopo l' incontro odierno tra Loiero e Rutelli. Nei Ds non ci sara' piu' l' uscente Mario Oliverio, che e' presidente della Provincia di Cosenza, mentre Mimmo Bova non dovrebbe rientrare per i criteri sul numero delle legislature stabilito dalla direzione della Quercia. Sui nuovi ingressi e' buio piu' o meno totale. A parte e' il discorso sulla candidatura di Rosa Calipari, cosentina, moglie di Nicola Calipari, data quasi per sicura in quota Ds.

Mancini: “Il Governo intervenga sulla vertenza Polti Sud”

24/01 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno, è intervenuto alla Camera dei Deputati per esprimere solidarietà ai lavoratori della Poltisud e per chiedere al Presidente della Camera di sollecitare il Governo ad un pronto e fattivo intervento. "I sindacati calabresi hanno proclamato uno sciopero generale per la giornata di domani con l'obiettivo di denunciare la decisione della Poltisud di chiudere lo stabilimento di Piano Lago alle porte di Cosenza che ha causato il licenziamento di più di 200 lavoratori. La grave vicenda si inserisce in un contesto di crisi drammatica che investe tutto il territorio della Valle del Savuto e che purtroppo riguarda l'intera provincia di Cosenza che, sta perdendo, una dopo l'altra, tutte le realtà industriali esistenti. Tutto ciò avviene nella completa insensibilità del Governo nazionale. Mentre centinaia di famiglie stanno vivendo il dramma rappresentato da questi improvvisi licenziamenti, infatti, il Governo nella persona del Ministro delle Attività Produttive si sottrae al confronto. Per questo, noi deputati della Rosa nel Pugno esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori in lotta per i loro diritti e la nostra vicinanza all'intera comunità della Valle del Savuto ed alle loro amministrazioni locali. Riteniamo che il sentimento di vicinanza debba provenire da tutto il Parlamento ed in più chiediamo che il Presidente della Camera si attivi per sollecitare il Governo ad intervenire per ricercare soluzioni giuste ed equilibrate che risolvano questa drammatica emergenza occupazionale".

Rifondazione di Cosenza con gli operai della Polti

24/01 La Federazione provinciale di Rifondazione comunista aderisce, sostenendo l’azione di solidarietà ai lavoratori della Polti portata avanti dai circoli locali del partito, allo sciopero generale del Savuto indetto dalle organizzazioni sindacali confederali di categoria (FIOM – Cgil, FIM-Cisl e UILM –Uil) per mercoledì 25 gennaio. “Tutto il partito – ha dichiarato il segretario provinciale Angelo Broccolo- è impegnato per affrontare e dare rilievo ad una emergenza sociale ed economica, quale quella della crisi e della precarietà del lavoro in provincia di Cosenza ed in particolare nel Savuto, cercando di fungere da spina nel fianco di quelle istituzioni che debbono dare sostegno e risposte concrete alle richieste dei lavoratori e delle famiglie coinvolte nel declino di un importante complesso industriale che rischia di subire fino in fondo uno sciagurato smantellamento.
Come abbiamo più volte ribadito, vicende come quest’ultima della Polti sud o come quelle, per restare solo nel Savuto, quasi dimenticate dei lavoratori di DNE ed Emibond, I.O.M. ed Escosud e Mocofispa, in cui il partito è da mesi impegnato, si saldano in questo territorio con le difficoltà dei lavoratori precari Lpu e Lsu e con una forte crisi del terziario e delle realtà agricole creando una miscela socialmente dirompente.
Proprio per questo va combattuto fortemente il comportamento speculativo e di rapina delle classi imprenditoriali che, dopo aver dopo aver usufruito di ingenti risorse pubbliche per l’avvio delle aziende, con continui ricatti nei confronti della forza lavoro e con incredibili sostegni, scappano con la cassa (presse e/o costosi macchinari) lasciando sul lastrico i lavoratori e le loro famiglie e delocalizzando gli impianti.
Riguardo le problematiche delle aziende in crisi il Prc di Cosenza, ribadendo la necessità della abolizione di tutti quei provvedimenti legislativi (come la legge 30) delle destre che hanno cancellato diritti e reso precaria la vita di migliaia di lavoratori, rilancia la sua proposta risolutiva: dopo aver espedito tutti i tentativi possibili di far ripartire la produzione, i sindacati assistano i lavoratori nella costituzione di cooperative di fabbrica che possano rilevare impianti ed attività e le istituzioni - Regione, Comuni e Provincia in testa - garantiscano gli aiuti finanziari per il rilancio delle attività produttive.

AN “I DS partito di trasformisti”. Zavettieri replica: “Alle elezioni andiamo con un nostro simbolo”

24/01 'Complimenti per avere scelto uno di quelli che comandavano nella giunta Chiaravalloti, l' assessore Zavettieri, per avere detto che l' assessore Lo Moro avrebbe governato la sanita' per cinque anni scegliendo di candidarla e per essersi fatti colonizzare da Cesare Salvi al senato''. A sostenerlo e' una nota del comitato cittadino di Cosenza di An ''in merito alle candidature dei Ds''. ''Avete preso in giro i calabresi - prosegue la nota - e dovreste vergognarvi, cosi' come dovreste spiegare la scelta di Zavettieri e di Lo Moro e quella di Salvi al Senato. Siete un partito inaffidabile che candida la vedova Calipari alla camera e cerca di strumentalizzare un dolore. Siete un partito che accoglie i trasformisti ed e' grave per tutti gli elettori che vi seguono in buonafede''.
''Smentisco categoricamente, e' pura fantasia'': cosi' Saverio Zavettieri, leader del Nuovo Psi, in merito alla nota del comitato cittadino di An di Cosenza. ''Alle elezioni del 9 aprile - ha detto Zavettieri - noi andremo con il nostro simbolo sia alla Camera che al Senato. Non siamo, come da settimane e' noto, all' interno della Rosa nel Pugno e con i partiti dell' Unione e' aperta una trattativa per delineare i contenuti del nostro apporto alle elezioni e, in caso di vittoria, alla compagine governativa. Il 27 ci sara' in quest' ambito una manifestazione a Roma con Romano Prodi per affrontare proprio questi temi. Non capisco chi e perche' sia interessato a intorbidire le acque in una fase cosi' delicata, tra l' altro dall' esterno dell' Unione''

Sapia (AN) “Grave se la Lo moro si candidasse”. Lo Moro: “Rimango assessore e non mi candido”

24/01 ''Circola con insistenza la voce secondo la quale l' assessore Lo Moro abbia chiesto al presidente Violante di candidarsi alla Camera: se cosi' fosse saremmo in presenza di un altro vulnus in danno dei calabresi a cui Lo Moro aveva garantito che sarebbe rimasta cinque anni a presidiare la sanita'''. Ad affermarlo e' il subcommissario provinciale di Cosenza di An, Michele Sapia. ''Sarebbe oltremodo grave - sostiene Sapia - lasciare un posto delicato che, all' indomani dell' omicidio Fortugno, e' stato indicato come uno dei settori chiave a cui la criminalita' dedica i suoi interessi. Lo Moro ha nominato direttori generali, amministrativi e sanitari delle As con mano libera e non si capisce perche' voglia effettuare questa fuga in avanti proprio adesso''. ''Sembra che in questa Regione - conclude Sapia - tutti vogliano occuparsi d' altro: Loiero vuole fare le liste, Lo Moro vuole candidarsi, ma dimenticano che sono stati eletti per governare''.''Ringrazio Alleanza Nazionale che, con insistenza, esprime oggi tanta preoccupazione per una mia eventuale candidatura al Parlamento. Confermo quello che ho dichiarato fin dal giorno del mio insediamento: intendo occuparmi della sanita' calabrese per cinque anni con l'obiettivo di risolverne i problemi. L'insistente timore palesato da esponenti di un partito d'opposizione per l'eventualita' che io possa aver cambiato idea, tuttavia, e' la migliore conferma della bonta' del lavoro che stiamo svolgendo''. Ha risposto con ironia ai giornalisti che l'hanno interpellata sull'argomento l'assessore regionale alla Salute, Doris Lo Moro. ''Trovo curioso, comunque - ha aggiunto l'assessore - che esponenti di An si preoccupino di compilare le liste elettorali dei Ds. In ogni caso, non e' mio costume rivolgermi a personalita' di rilievo nazionale del mio partito, benche' amiche, per ottenere alcunche', tanto meno una candidatura, della quale, lo ripeto per tranquillizzare chi si dispera per questa eventualita', non sento il bisogno.''

E’ bagarre sui nomi per le candidature politiche. Alla Camera possibile candidatura della Calipari

24/01 Giornata di normale ridda di nomi con smentite e controsmentite nell'Ulivo calabrese, che tra Roma e Catanzaro, sta preparando il rush finale per le candidature alle elezioni politiche. Avanza, tra tante voci e cautele, la possibile candidatura alla Camera di Rosa Calipari, la vedova di Nicola Calipari, calabrese di Cosenza; mentre sul nome del capolista non e' ancora chiaro se la Calabria sara' una delle 13 regioni in cui sara' Romano Prodi ad aprire il Listone o se il numero 1 sara' il diessino Marco Minniti. Incerta la scelta nella Margherita, dove si attende di capire come finira' il braccio di ferro tra il partito nazionale e il presidente della regione Agazio Loiero, e negli stessi Ds, dove oggi sono arrivate le smentite nette dell'assessore alla Sanita' alla Regione Doris Lo Moro. ''Resto a fare l'assessore'', ha detto ai giornalisti. Nessuna candidatura nelle liste unitarie o in quella dei Ds al Senato neanche per gli uomini del Nuovo Psi di Bobo Craxi, guidati in Calabria da Saverio Zavettieri. ''Ci presenterermo con il simbolo del garofano - dice Zavettieri - sia alla Camera che al Senato. Con l'Unione e' aperta una trattativa e il 27 terremo un'assemblea a Roma alla quale partecipera' Romano Prodi. Il resto sono tutte balle e invenzioni di pura fantasia''

Il Movimento “No Euro” presenta una lista per le politiche anche in Calabria

24/01 Il Movimento ‘No Euro’ sarà presente con una propria lista alle prossime elezioni politiche anche in Calabria. Lo annuncia il portavoce del movimento Ettore Affatati che fa sapere di avere avviato la raccolta delle firme in tutte le province della regione. I vertici del Movimento presieduto a livello nazionale da Renzo Rabellino, hanno deciso la scesa in campo alla prossima competizione elettorale non «per motivi opportunistici», ma per «rappresentare in Parlamento le istanze dei cittadini traditi da una politica economica suicida», precisa Affatati, il quale non esclude una probabile partecipazione del Movimento anche alle elezioni amministrative di primavera.
Il Movimento, il cui segretario è il torinese Renzo Rabellino, nasce a seguito della «grave crisi economica che si è determinata dopo l’introduzione forzata dell’euro», dice Affatati. «Oggi tutti i ceti sociali possono toccare con mano gli effetti devastanti prodotti da una decisione unilaterale, senza che i cittadini italiani siano stati consultati attraverso l’istituto referendario». «E’ giusto, quindi, – sottolinea il portavoce - far sentire la propria voce affinché le famiglie italiane e in particolare quelle meridionali e calabresi, siano messe in grado di arrivare alla fine del mese dignitosamente senza ricorrere all’indebitamento perpetuo con le banche». «Abbiamo calcolato che una famiglia media che viveva tre anni fa con due milioni al mese, oggi con 1000 euro mensili è costretta ad indebitarsi per altri mille, e questo – ha detto ancora – è insostenibile».
«Abbiamo intenzione – continua Ettore Affatati –, una volta eletti, di presentare due Disegni di legge necessari per ridare più potere di acquisto alle famiglie e più valore a stipendi e pensioni: il primo Ddl riguarda la presa d’atto retroattiva della reale inflazione, che dopo l’avvento dell’euro si attesta oltre il 40 percento. Nel secondo Ddl noi proponiamo la revisione del paniere dell’Istat: oggi l’inflazione – spiega il portavoce del ‘No Euro’ – viene conteggiata sui prezzi di una serie di prodotti fra i quali Dvd, televisori, computer ecc, ma mancano il settore ortofrutticolo, le tasse locali e i costi dei servizi». Per Affatati occorre quindi «calcolare l’inflazione su beni, servizi e tasse di prima necessità che compongono il reale carovita». Affatati, infine, si appella alle famiglie calabresi per una grande mobilitazione in vista delle politiche di aprile, invitandoli a sottoscrivere i moduli del movimento al fine di poter presentare anche in Calabria la propria lista.

Ma quando i DS taglieranno quegli inestricabili legami con il sistema di potere " rosso " ?

24/01 (Pietro Mancini) Sino a quando due leaders non di primo pelo e collaudati, come Fassino e D' Alema, riusciranno a contenere l' insofferenza della base e degli intellettuali, vicini ai DS, che non si accontentano più della teoria dell' " infame complotto della destra ", nè delle rivendicazioni, puramente difensive, del gruppo dirigente : " compagni, abbiamo la schiena dritta, dovete fidarvi della nostra onestà e della nostra " diversità " morale ! " ? Se, da una parte, è giusto e doveroso attendere l' esito delle inchieste giudiziarie sui vorticosi movimenti bancari dei " furbetti rossi ", documentati da un settimanale come " L' Espresso ", vicino al centro - sinistra, sul versante politico, i dirigenti della Quercia non usciranno dall' impasse, senza operare una svolta profonda. Che sia in grado di tagliare, di netto, i legami e gli intrecci con il sistema di potere, che condiziona, ancora, in modo pesante, in primis nelle regioni rosse, la ricerca del lavoro, gli incarichi professionali, gli appalti, le carriere nelle ASL e nelle banche. Quando non sull' odiato, da Fassino e Brutti, "Giornale", ma sull' amata "Repubblica", Alberto Statera chiede perchè, e sino a quando, il sindaco diessino di Siena debba continuare a svolgere un ruolo determinante nelle nomine e nelle strategia del sistema bancario locale, che ruota attorno al Monte dei Paschi, è doverosa l' assicurazione che, a sinistra, si volterà pagina, oppure si preferisce far ricorso all' ormai stucchevole refrain sul complotto, orchestrato da Berlusconi, allo scopo di non scalfire i legami, non frammentari bensi' organici, tra i DS, da una parte, e le cooperative e altri grandi gruppi economici e bancari, dall' altra ?
" Sono stato un manager, al servizio delle organizzazioni economiche, che fanno capo alla sinistra ", ha sottolineato, agli smemorati dirigenti del Botteghino, Consorte, nella sua lettera di dimissioni dalla presidenza di Unipol. E, nelle regioni rosse, dove il PCI, poi PDS, poi DS è al governo da 60 anni, dall' egemonia nel mondo dell' economia e degli affari è scaturito il predominio politico ed elettorale. E questa strategia si è estesa anche in Liguria : a Genova, amministrata dalla sinistra, negli ultimi 15 anni, tutte le grandi opere pubbliche sono state realizzate dalle cooperative !
Nel fuoco dello scontro elettorale, Fassino e D' Alema, forse, potranno ancora evitare di sciogliere i nodi, evidenziati dal bubbone Unipol, affidandosi allo stellone e al buonismo di Prodi, che continua a giurare che a Bologna, a differenza di Roma, si vive, e si mangia, bene. E confidando nella benevolenza del " Corriere della sera " che, non a caso, dopo l' armistizio, di recente siglato nel capoluogo emiliano tra Fassino e Paolo Mieli, ha accusato di adottare l' arma della delegittimazione della Quercia il Cavaliere, per aver osato sfidare i suoi avversari sul delicato terreno del cosiddetto " corpo separato " post- comunista.
Ma, dal momento che i più severi censori della finanza rossa e del modo di intendere, da parte dei DS, il rapporto tra affari e politica, sono stati Rutelli e i dirigenti della " Margherita ", cioè i partners di Fassino e compagni nel vagheggiato partitone democratico, al Botteghino, subito dopo il voto, si troveranno davanti a un bivio : far naufragare, dopo il fallimento di " Cosa 1 ", " Cosa 2 " e dell' " Ulivone " prodiano, anche il nuovo contenitore. Oppure rompere tutti gli intrecci, le improprietà di rapporti, il dirigismo della politica nei confronti dei centri economici, liberandosi, insomma, di tutta la zavorra, che sinora ha pagato in termini elettorali e di poltrone, ma ormai rischia di bloccare la crescita e lo sviluppo di una forza autenticamente riformista e socialdemocratica.
Editoriale pubblicato su L’Avanti del 24 gennaio 2006

Commissariati i circoli di Rifondazione di San Fili e Rende

24/01 “Il Comitato politico provinciale del Prc – si legge in una nota- riunitosi recentemente, vista la difficile situazione organizzativa determinatasi nei circoli di Rende e di San Pietro in Guarano, ha deliberato, su proposta del segretario provinciale compagno Angelo Broccolo, il commissariamento delle due strutture organizzative; ha inoltre preso atto sia della richiesta dei compagni del circolo di Castrovillari, espressa regolarmente e nei termini previsti dal regolamento, per lo svolgimento di un congresso straordinario, che della decadenza, a norma di statuto vista la loro recente auto-sospensione dal partito, dallo stesso C.p.p. di Mattia Campilongo e Cesare Loizzo.
Commissario del partito nel circolo di San Pietro in Guarano è stato designato il compagno Lucio Cortese, mentre in quello di Rende il compagno Francesco Turano, entrambi della segreteria di Federazione.
Durante i lavori si è discusso ampiamente sulla istituzione dei “Coordinamenti di Zona” e si è deliberata la costituzione di una commissione che si occuperà di elaborare una proposta organica di regolamento e di suddivisione del territorio provinciale per realtà omogenee politicamente.
Nel concludere la riunione, il segretario Broccolo, dopo aver ribadito la piena e totale vicinanza del partito provinciale a tutti i lavoratori in lotta per difendere la loro occupazione ed il loro salario (Polti, Sensitech e Printex, Istituto Papa Giovanni XXIII, DNE, Foderauto, Lsu ed Lpu, etc.), ha chiesto a tutti i compagni di attivarsi al massimo con uno sforzo straordinario sia per chiudere (entro il prossimo 31 gennaio) con un numero consistente di firme la campagna volta a promuovere il referendum abrogativo della controriforma costituzionale approvata dal governo di centro-destra, che per rilanciare la sottoscrizione della proposta di legge popolare, fortemente sostenuta dal nostro partito nazionale, mirata all’approvazione di norme stringenti di tutela dei Beni comuni.

Il PdCI aderisce allo sciopero generale della Valle del Savuto

23/01 La Segreteria regionale del Partito dei Comunisti Italiani aderisce pienamente allo sciopero Generale della Valle del Savuto, a sostegno delle iniziative di lotta per impedire la chiusura dello stabilimento Polti, proclamato dalle strutture territoriali provinciali della FIOM – CGIL, della FIM-CISL e delle UILM -UIL per il prossimo 25 gennaio. Lo rende noto un comunicato del segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. “I Comunisti Italiani –prosegue la nota - considerano grave ed offensivo il comportamento dell’azienda che senza alcun valido motivo insiste nella volontà di smantellare il presidio industriale di Piano Lago minacciando di mandare a casa oltre 200 lavoratori, senza sentire nemmeno il dovere di confrontarsi e di ascoltare le istanze e le proposte delle parti sociali.
Al contrario, vanno promosse, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali ed economici, azioni concertative che sappiano promuovere sviluppo ed occupazione, salvaguardando i posti di lavoro e creandone, ove ci siano le condizioni, di nuovi.
Inoltre, denunciamo il silenzio del Governo Centrale che, invece di intervenire su questa questione che investe centinaia di famiglie calabresi, non contribuisce in alcun modo ad una soluzione positiva della crisi.
Il PdCI, che si sta battendo a livello nazionale affinché il centrosinistra inserisca nel proprio programma elettorale l’abolizione della legge 30 che rende sempre più precari e ricattabili i lavoratori, boccia qualunque ipotesi che cancelli i diritti e nega un futuro migliore.
Nel sostenere, dunque le rivendicazioni portate avanti dalle strutture territoriali provinciali della FIOM – CGIL, della FIM-CISL e della UILM –UIL, i Comunisti Italiani sollecitano l'immediata attivazione di un tavolo di trattative, per scongiurare i licenziamenti e ridare, così, tranquillità e serenità ai lavoratori ed alle loro famiglie”.

Mercoledì in Senato riunione dei parlamentari cosentini sull’occupazione convocata da Gentile

23/01 Mercoledi mattina, 25 gennaio, alle 10,30, al Senato, - si legge in una nota - si terra' la riunione dei parlamentari cosentini, allargata alla Regione ed alla Provincia di Cosenza, sulla grave emergenza occupazionale , convocata dal sen. Antonio Gentile. Il parlamentare forzista ricorda le gravi vicende Bocoge, Polti, '' sintomo di una crisi strutturale preoccupante '' A Loiero dico che la gente lo ha eletto e gli ha dato un suffragio enorme- dice Gentile- per governare e non per le polemiche con il suo partito . Questa Calabria non puo' perdere tempo a macerarsi per candidature e spazi di visibilita' - dice Gentile - e su Loiero e sul centrosinistra grava la responsabilita' di fare e non di perdere tempo. Voglio lasciare la Regione dopo 10 mesi?- si chiede Gentile- lo facciano subito, altrimenti governino per risolvere i problemi della Calabria. L' iniziativa del 25-conclude il senatore forzista- va nell'interesse della Calabria e per risolvere gravi problemi ci vuole coraggio di governo: se sono capaci lo facciano , altrimenti lascino subito perche' ( e lo dico senza retorica) i disoccupati calabresi sono stanchi di parole e di polemiche.

Il presidente Loiero potrebbe sostenere, alle elezioni, liste autonomiste. Il portavoce afferma “Prematuro parlare di liste”. Corbelli: “Pronti a sostenere Loiero”

22/01 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, alle prossime elezioni politiche potrebbe sostenere liste autonome. Al momento si tratta solo di voci, riportate stamani da Gazzetta del Sud, ma vi sono elementi che potrebbero portare, nelle prossime settimane, ad una concretizzazione di questa ipotesi. Nei giorni scorsi, infatti, l' assessore regionale al Turismo, Beniamino Donnici, si e' incontrato con l' europarlamentare Raffaele Lombardo (Udc) che ha fondato un movimento autonomo per il rilancio del sud. Donnici e' fondatore del movimento Partecipazione ed e' stato confermato in Giunta da Loiero nonostante l' uscita dal suo partito di origine, Idv. Non solo. Loiero, con il suo partito, la Margherita, come conferma il suo portavoce, Pantaleone Sergi, ha ancora rapporti ''gelidi'' dopo lo strappo successivo alle nomine dei manager della sanita' ed il ''disagio del presidente esiste ed e' reale''. In piu' Loiero, come ha riferito in un forum sul Quotidiano di oggi, e' stato gia' contattato da liste autonomiste. ''Con Lombardo - ha spiegato Donnici all' Ansa - abbiamo stabilito un contatto. Se il presidente Loiero puo' essere coinvolto in questo discorso? Loiero ha un problema ancora aperto con il suo partito. Non so che esito avra'. Certamente, se non ci sara' una ricomposizione, tutto sommato potrebbe essere nell' ordine delle cose ed e' anche auspicabile. Tra quello che faccio io e cio' che pensa il presidente sulle prospettive della regione c' e' una sintonia culturale e programmatica ed un rapporto molto forte. Poi, e' chiaro, questo dipende piu' dal presidente che da me. C' e' un problema con il suo partito e lo si capisce, e c' e' una partita elettorale molto complessa. Mi sento costantemente con il presidente, non solo per gli ovvi motivi istituzionali per il rapporto importante che c' e' in Giunta, ma anche perche' abbiamo una visione convergente sull' analisi e sulle prospettive. Che esito elettorale prendera' credo non dipenda dal presidente, ma neanche da me. Il nostro progetto lo abbiamo definito Partecipazione verso il Partito democratico. Questo significa un rapporto privilegiato con tutti coloro, a cominciare da quei settori della Margherita che lavorano a questo progetto. Pero' il Partito democratico non puo' essere un' operazione condotta nei laboratori alchemici di due grandi partiti, ma deve essere un processo di contaminazione culturale e politica che porti ad una sintesi programmatica e quindi molto partecipato''. ''Noi di Partecipazione - ha proseguito Donnici riferendosi all' incontro con Lombardo - stiamo costruendo un progetto politico legato ai temi dell' autonomia, dell' identita' del territorio. Quindi, siccome c' e' una sintonia totale di visione rispetto all' analisi complessiva sulla situazione del sud e sulle prospettive, gioco forza queste cose si incontrano. Il che non significa che ci siano conseguenze immediate. Dipende anche dalle scelte che fara' Lombardo, col quale ci dovremo rivedere. Se chiude un accordo con il centrodestra non e' ipotizzabile nessuna convergenza. Noi siamo nel centrosinistra e questo e' assodato. Se lui si sposta di qua abbiamo stabilito un contatto molto importante che potrebbe avere anche esiti immediati. Se invece, come e' possibile, rimane nel centrodestra, allora la prospettiva sara' per il dopo. Abbiamo comunque stabilito che dopo le politiche si apre un processo in cui i temi del meridionalismo, del protagonismo dei nostri territori devono essere centrali nell' agenda politica''.
Pronta la ribattuta del Portavoce di Loiero. Pantaleone Sergi, ''E' tutto prematuro. Affermare che il presidente Loiero ha un rapporto gelido con il suo partito e' vero, anzi, in verita', in questo momento non ha rapporti con la Margherita, ma cio' non vuol dire che pensi a un partito tutto suo. Non e', insomma, un passaggio cosi' semplice e scontato''. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, secondo, fonti giornalistiche sta puntando a liste autonome per la Camera e per il Senato in Calabria, liste accreditate dell' 8-10%. ''Loiero in questo momento ha ben altri problemi per la testa - afferma il portavoce - e non si possono forzare le sue intenzioni. Diciamo che si e' preso una pausa di riflessione. Diciamo pure che sulla sua persona ci sono attenzioni dirette ed indirette di una parte notevole della Margherita calabrese che a lui fa riferimento e aggiungiamo che in questi giorni si sono intensificate richieste di incontro da parte di esponenti di movimenti autonomistici che in Loiero vedono forse un leader naturale dato il suo impegno contro la devolution''. In ogni caso, assicura Sergi, Loiero non ha visto e incontrato nessuno, anche se egli stesso non sa per quanto potra' farlo''.
Successivamente il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una dichiarazione, si e' detto pronto ''a sostenere e a correre insieme al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, con una lista autonoma, al Senato e collegata, alla Camera, alla lista 'I cittadini per il presidente' voluta, tra gli altri, dal Governatore del Friuli, Illy e da Rita Borsellino, candidata del centrosinistra alla Presidenza della Regione Sicilia''. Corbelli ha reso noto di avere telefonato oggi a Loiero ed ha espresso apprezzamento per questa ''nuova e coraggiosa iniziativa politica che va nella direzione del rilancio e del riscatto del Sud e che esce fuori dai giochi romani e dalle imposizioni dei candidati da parte delle segreterie nazionali dei partiti. Loiero - ha sostenuto Corbelli - merita di essere sostenuto in questa nuova, importante e difficile sfida politica. Una lista autonoma, che veda in campo il presidente della Regione Calabria, Diritti Civili e altri Movimenti, che corra da sola al Senato e si allei alla Camera con la Lista di Illy e della Borsellino e' la risposta alle aspettative di tanti elettori che non si riconoscono piu' nei partiti, che vedono distanti dai problemi veri del Paese''.

Il PSDI alle elezioni con liste proprie

22/01 Il Psdi presentera' proprie liste alle prossime elezioni amministrative. E' quanto e' emerso nel corso della riunione della segreteria regionale svoltasi a Lamezia Terme per mettere a punto la macchina organizzativa per le consultazioni. Nel corso del dibattito, e' scritto in un comunicato, ''si e' riaffermato il ruolo del Psdi che incarna la tradizione del riformismo socialdemocratico e che e' capace di sostenere antiche battaglie di civilta' e di progresso ma che e' attento ai nuovi bisogni che emergono. L' attenzione - prosegue la nota - e' stata rivolta verso la ricostruzione della rappresentanza socialdemocratica nei comuni e nelle province che, nella tornata elettorale di primavera, riguarderanno citta' come Cosenza, Catanzaro e Crotone, Province come quelle di Reggio Calabria e Vibo Valentia. In tutte queste realta', come anche in altri comuni, sara' presente la lista Psdi per riproporre la tradizione della socialdemocrazia municipale che tanto ha dato alle comunita' locali. Tutto cio' e' possibile per una presenza organizzata delle strutture periferiche che recuperano, non solo sull' aria socialista, ma anche sull' aria di Forza Italia e sull' area dell' astensione''. La segreteria regionale ha messo a punto anche i criteri di formazione della lista per il collegio senatoriale della Calabria e ha deciso ''di avvalersi di energie elettorali e risorse di rappresentanti di grande rilievo di mondi organizzati di notevole importanza sociale ed economica. Su tale scelta - e' scritto nella nota - la segreteria e' stata unanime''. ''La riunione - e' scritto, infine, nella nota - si e' conclusa con l' intervento del segretario regionale Carlo Colella e con il saluto del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo sull' attuale momento politico e sulle prospettive della coalizione in Calabria''

Loiero: “La devolution non serve a responsabilizzare il territorio”

21/01 ''Che ci sia bisogno di una maggiore responsabilita' nel governare la sanita' dei nostri territori e' sicuro. Ma non e' la devolution lo strumento per farlo. Noi abbiamo un'infinita' di strumenti che possiamo mettere in opera perche' questo avvenga''. A sostenerlo e' stato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione sulla devolution a Vibo Valentia. Loiero ha preso ad esempio il settore della sanita' per evidenziare quelli che a suo avviso sono i problemi provocati dalla devolution. ''Sprechi - ha sostenuto - ce ne sono di piu' al sud, ma non mancano neanche al nord. Il problema e' poter restare nel dettato costituzionale che prevede che la salute sia un bene di tutti i cittadini, non di parti privilegiate del Paese come succederebbe se la devolution fosse approvata''. ''E' la Repubblica - ha proseguito Loiero - che tutela la salute come un bene fondamentale del cittadino. Quindi e' la Repubblica nella sua complessita' che garantisce che tutti i territori abbiano lo stesso livello di assistenza. Noi sappiamo gia' che cosi' non e' perche' il livello di assistenza al Niguarda o al San Raffaele di Milano non e' quello di Vibo Valentia e questo obiettivamente, al di la' della qualita' dei medici. Ci sono mezzi diagnostici che fanno la differenza. Se poi permettiamo alla Lombardia, con la competenza esclusiva, di farsi una propria sanita', investira' moltissimo in innovazione e ricerca e naturalmente verranno meno quelle quote di risorse che la Lombardia rifonde al resto dell'Italia. Si fara' una sua sanita' di eccellenza e impoverira' quelli che hanno bisogno del fondo di perequazione''

Nania (AN) a proposito della devolution“Il centrosinistra non sa di cosa parla”

21/01 ''La verita' e' che i nostri avversari, quando parlano di devolution e criticano la nostra riforma, non sanno neppure di cosa parlano''. Lo ha detto il capogruppo di An al Senato, Domenico Nania parlando con i giornalisti a Vibo Valentia a margine di un convegno sulla devolution organizzato dai Lions Club. ''I loro riferimenti - ha aggiunto - sono sempre confusi perche' fanno riferimento, di volta in volta, ad argomenti diversi come la sanita', la polizia locale o l' organizzazione scolastica. Quando fanno certe affermazioni chiedete loro di precisare a quali parti della devolution fanno riferimento. Altrimenti si crea soltanto confusione'', ha concluso il senatore di An.

Progetto Calabrie: L’Unione ha il ‘complesso di Newton’ per le primarie

21/01 ''Se ci fosse stato ancora Newton avrebbe potuto trovare conferma della teoria sulla forza di gravita' applicandola al sistema politico italiano ed al complesso rapporto tra i partiti, soprattutto a livello periferico, e le primarie. La forza che attrae i partiti alle primarie e' infatti, cosi' come spiegava Newton, inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza''. E' quanto sostiene, in una nota, Progetto Calabrie. ''Piu' sono lontane le competizioni elettorali - aggiunge nel documento Progetto Calabrie - piu' i partiti invocano le primarie e le definiscono il metodo ordinario di scelta dei candidati, ma piu' le elezioni si avvicinano, minore e' la forza di attrazione nei confronti delle primarie. Quello che potremmo definire il 'complesso di Newton' interessa stranamente sia i partiti maggiori che quelli dimensionalmente minori. C' e' di che divertirsi, ma anche da arrossire leggendo le dichiarazioni rilasciate dai nostri leader nazionali e locali dopo l' assemblea dei grandi elettori o dopo le primarie del 16 ottobre e quelle che sempre meno timidamente appaiono sui giornali da qualche giorno. C' e' chi preferisce far finta di non sentire e parla, parla, parla solo di Berlusconi che va in Procura. C'e' chi pensa di salvarsi l' anima definendo le primarie, in assoluto, come la forma piu' democratica di partecipazione della base alle scelte di una coalizione, ma poi tira in ballo il fatto che non ci sarebbe piu' tempo, le vicine scadenze elettorali e arriva a definire le primarie un dannoso dispendio di energie per i partiti. C' e' poi chi non si e' risparmiato in passato sulle primarie, arrivando addirittura alla meritevole iniziativa di organizzarle autonomamente, ma oggi preferirebbe giungere al piu' presto ad un accordo tra i partiti. E buonanotte al secchio e alla voglia di partecipazione dei cittadini. Eppure le primarie sono uno dei punti principali del programma dell'Unione appena presentato da Romano Prodi. Un programma da tutti condiviso e sottoscritto''. ''Di certo - sostiene ancora Progetto Calabrie - la teoria piu' bizzarra che potesse essere trovata per dire no alle Primarie e' quella del tempo che non ci sarebbe piu' e degli impegni, cosi' numerosi e gravosi da impedire ai partiti di occuparsi anche di questo argomento. Qui l' errore e' davvero di fondo. Le primarie non sono uno strumento che i partiti possono o meno utilizzare per chiedere ai cittadini di avallare decisioni gia' assunte, per cui se non si ha il tempo di prepararle bene le primarie e meglio non farle. Le primarie sono un istituto di democrazia partecipata ed hanno per protagonisti principalmente i cittadini, per raggiungere i quali i partiti non dovrebbero sprecare tempo e forze ma proporre idee, progetti e risorse umane capaci di rappresentare quelle idee e di realizzare quei progetti. Le Primarie sono l' unico strumento in mano ai cittadini, iscritti e non iscritti ai partiti, per partecipare, in modo semplice e trasparente, alla scelta della propria rappresentanza politica. Uno strumento non contro i partiti ma per aiutare i partiti a scegliere meglio. Alle primarie del 16 ottobre infatti hanno risposto oltre quattro milioni di elettori, quattro volte il totale degli iscritti a tutti i partiti del centro-sinistra''. ''Le primarie, per esempio, per scegliere insieme il candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Reggio Calabria - conclude Progetto Calabrie - possono essere organizzate in meno di un mese. Come e' successo in Puglia e in Sicilia, su scala ben piu' vasta. Basta volerlo''.

Giuliani (NPSI) “Nessun dubbio sulla titolarità del simbolo”

21/01 “Può piacere o no ma con l’importante sentenza emessa dal Giudice unico del Tribunale di Roma Dott.ssa Loredana Nazzicone del 30-12-2005, con la quale s’inibisce l’On. De Michelis dalla rappresentanza legale e dall’uso del nome e del simbolo del partito, riconoscendo la validità del Congresso Nazionale del 21-23 ottobre 2005 con l’elezione a Segretario di Bobo Craxi, non esiste nessuna “querela” su chi è titolato o rappresentante del Nuovo PSI, in quanto la sentenza è chiara e non si presta ad equivoci.”.
E’ quanto afferma, Giuseppe Giuliani Vice Segretario Cittadino, come risposta alle definite farneticanti affermazioni di Gabriele Rizzuti, il quale solo nel pensiero scrive che nessuno può pensare di mettere in discussione la sentenza e la leadership che da questa, a cascata sui vari livelli nazionale, regionale, provinciale e nelle sezioni comunali, ne deriva.
I segretari possono personalmente non piacere, prosegue Giuliani, ma una volta eletti, come Battista Gentile è stato all’unanimità eletto e acclamato da un legittimo e legale Congresso come quello celebrato all’Hotel Executive di Rende il 20-11-2005, il Segretario di tutti.
Chi ciò mette in discussione, con i suoi comportamenti, al di fuori della linea e lesivi dell’immagine del Partito, è fuori, come lo è Gabriele Rizzuti.
Non esistono quindi sottolinea il rappresentante del Nuovo PSI a livello provinciale commissari di sorta né novelli D’Artagnan che possono difendere (se non ne sono addirittura gli ispiratori di questa stupida azione di disturbo) il povero compagno Rizzuti. La leadership del Partito, per fortuna, continua il Vice Segretario Cittadino, è forte sia a livello Nazionale con il compagno Craxi, Regionale con Zavettieri, Provinciale con Battista Gentile.
Nelle prossime settimane provvederemo a rinnovare anche gli organismi a Celico Noi essendo un partito democratico, improntato sulla partecipazione libera e consapevole dei compagni, preferiremmo agire convocando gli organismi della sezione e provvedere all’elezione di un nuovo Segretario. Ove ciò non sarà possibile dovremo pensare all’azione straordinaria ed estrema, quanto dolorosa, di commissariamento.Il compagno Rizzuti, in ogni caso, deve sapere, termina Giuliani, se continuerà a rappresentare illegittimamente il Partito o proseguirà con le sue azioni diffamatorie verso il nostro Segretario Provinciale da tutti riconosciuto procederemo per vie legali.

Perrelli (Patto) alla Margherita: “Abbiate la stesa dignità di Forugno”

21/01 ''Mi auguro che anche nella Margherita si nutrano gli stessi sentimenti sinceri che caratterizzarono la vita e l' attivita' politica di Franco Fortugno. Egli seppe mantenere la sua dignita' quando non fu nominato assessore e mi auguro che anche voi siate altrettanto dignitosi nelle vostre battaglie, occupati come siete a mantenere il potere: se foste meno spregiudicati non succederebbero le cose che sono accadute con il presidente Loiero''. E' quanto sostiene, rivolto alla Margherita calabrese, il coordinatore regionale del Patto dei liberaldemocratici, Tonino Perrelli. ''La politica con il cuore: e' stato questo - aggiunge Perrelli - il suo testamento. E' con grande umilta' e con profonda amicizia che voglio ricordarlo da vivo quando venne all' inaugurazione della nuova sede del Patto dei Liberaldemocratici a Reggio Calabria. La politica deve fiorire dentro un cuore che pulsa, un cuore pieno di amore, un cuore che soffre e che non deve inaridirsi con le tematiche e le problematiche della politica. L' uomo Franco Fortugno aveva una bonta' ed una tenerezza sconvolgente, sostenuta da una fede incrollabile. La sua dignita' faceva capire l'uomo, che era grande dentro e fuori. Per ricordare Fortugno voglio lanciare un messaggio ai suoi amici di gruppo: non dimenticate l' uomo che e' in voi, il padre, il marito. Non disperdete il suo messaggio ed il suo coraggio e siate piu' umili e piu' aperti alle diversita'. Abbiate il coraggio di guardare avanti ma al tempo stesso non calpestate chi vi sta a fianco e vi ha sostenuto e vi sostiene. Franco era amico e rispettava gli amici, era leale ed aveva il coraggio di dire le cose guardando negli occhi e senza menzogna. Lealta', sapienza e coraggio: questo e' cio' che mi risveglia il tuo ricordo. Oggi sul suo nome si sta facendo tanto rumore e mi auguro di cuore che non venga utilizzato e sfruttato per compiacere qualcuno. Cio' che deve emergere e' l'insegnamento del suo servizio verso un partito e verso una Regione fatta di diversita' ma al tempo stesso di collettivita'''. ''Che il ricordo di Franco Fortugno - conclude Tonino Prrelli - sia vivo e rimanga da monito per 'fare' e 'fare bene', nella giustezza, nella correttezza, nella lealta' e nell' interesse dei calabresi''.

A Corigliano incontro di socialisti e Rifondazione per le elezioni

20/01 ''Siamo forze del centrosinistra e il nostro obiettivo e' la vittoria dell' dell' Unione. La destra non ha i titoli e le carte in regola per governare Corigliano''. E' quanto emerso a conclusione di un incontro tra i rappresentanti di Socialismo e' Liberta', Nuovo Psi, Sdi, Rifondazione Comunista. I lavori della riunione sono stati aperti da Benedetto Di Iacovo segretario di Socialismo e' Liberta' per la provincia di Cosenza. ''Corigliano - hanno sostenuto i rappresentanti delle formazioni presenti all' incontro - e' una citta' che va governata con attenzione e tempo necessario a portare a soluzione le tante problematiche non ancora risolte. Innovazione e discontinuita' nei metodi, nel modo di gestire e forse anche dagli uomini, sistemi di partecipazione piu' coinvolgenti e rispettose delle forze della coalizione nella gestione della cosa pubblica, sono condizioni necessarie per il successo dell' Unione. Non ci sono pregiudiziali sugli uomini ma su priorita', metodi, programmi, visione del 'modello citta'' che intendiamo realizzare''.

Il PSDI presente con una propria lista al collegio senatoriale alle prossime elezioni

20/01 Il Psdi calabrese sara' presente con una propria lista al collegio senatoriale. E' quanto si afferma in un comunicato nel quale si riferisce che domani, a Lamezia Terme, si riunira' la segreteria regionale alla presenza dei segretari provinciali. ''La riunione - e' scritto nella nota - e' indetta per l' avvio della organizzazione delle elezioni politiche del 9 Aprile 2006 e per la valutazione sulle elezioni amministrative della primavera. E' apprezzabile la generosa offerta di candidature da parte di tutti i dirigenti del partito socialdemocratico calabrese. Sara' anche discusso il progetto riformista che il Psdi porta avanti e che vede coinvolti tutti i partiti, dai Ds, al nuovo Psi e tutte le altre componenti del mondo riformista cristiano e socialista''. ''Che cosa sia il Partito Democratico - afferma Carlo Colella, della segreteria nazionale del Psdi - nessuno e' in grado di dirlo. Dunque, un oggetto misterioso, anche perche', la sua enunciazione non contiene una sola idea, un concetto, una indicazione idonea a farci capire la sostanza della cosa a cui viene imposto il nome di Partito Democratico. Nel nostro caso, il Partito Democratico e' un flatus vocis, secondo la definizione dei filosofi dell'anno mille''. ''Pare difficile - prosegue Colella - che su un testo cosi povero e buio si possa costruire un futuro luminoso. Quando la politica non e' animata da un humus di idee, il rischio e', che, tutto, o quasi tutto, si riduca a negoziato sulle liste e sulla occupazione del potere. Il Psdi, anche se forza minore, che pure ha un posto non secondario nel consolidamento della democrazia in Italia, ha l' energia sufficiente per portare un contributo di chiarezza e di dignita' politica. Per tale motivo, la Direzione Nazionale del Psdi decidera' il 28 Gennaio a Roma lo svolgimento di un Congresso straordinario, che dovra' dare risposte chiare e forti perche' si realizzi il progetto di un grande partito riformista''.

Mancini: “Il Governo mantenga la tutela della privacy sulle intercettazioni”

19/01 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile nazionale delle organizzazioni sociali dello Sdi, ha svolto questo pomeriggio il Question Time, al Ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi: "Il nuovo anno - ha detto Giacomo Mancini svolgendo la propria interrogazione - è iniziato con una novità negativa: la pubblicazione sui mezzi di informazione di colloqui telefonici tra dirigenti politici e esponenti del mondo dell'imprenditoria e della finanza. Diciamo subito che gli editori, i direttori i giornalisti fanno il loro dovere informando l'opinione pubblica delle notizie di cui hanno disponibilità. E però riteniamo giusto sapere dal Governo e dal Ministro se sono a conoscenza di chi, come e perché venga in possesso e riesca a diffondere notizie coperte da segreto istruttorio e spesso prive di rilevanza penale con il chiaro intento di avvelenare il clima politico alla vigilia delle elezioni". "Per la verità - ha risposto il Ministro Giovanardi - anche nei mesi di luglio ed agosto abbiamo assistito a fenomeni di pubblicazione di intercettazioni telefoniche. Il Ministro della Giustizia ha disposto in data 3 gennaio 2006, per la gravità di quanto accaduto, una inchiesta amministrativa tesa all'accertamento ed alla definizione di condotte eventualmente rilevanti sotto il profilo della responsabilità disciplinare. In particolare si intende verificare se le notizie pubblicate dai quotidiani sono state effettivamente desunte da provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria di Milano e se nella vicenda siano state rispettate le prerogative che l'ordinamento costituzionale riconosce ai parlamentari. Con un pizzico di senso di frustrazione - ha concluso il ministro per i Rapporti con il Parlamento - si deve però registrare che negli ultimi dieci anni non siano state aperte dall'autorità giudiziaria indagini su chi ha fatto trapelare le notizie coperte dal segreto istruttorio, né si sia mai trovato un colpevole o qualcuno sia mai stato condannato per questo che è un reato ed è un fatto di malcostume gravissimo". Nel replicare al Ministro Giovanardi, Giacomo Mancini ha sottolineato come la Rosa nel Pugno sia una forza politica che fa del rispetto delle garanzie individuali e della presunzione di innocenza per tutti un punto irrinunziabile della sua azione. "Proprio la coerenza che ci deriva da tante battaglie socialiste e radicali - ha aggiunto il giovane deputato - ci dà la forza per dire che le libertà quando hanno la sventure di finire nella casa della destra fanno una brutta fine. Signor Ministro, in questi anni la sua coalizione ha avuto una linea schizofrenica: è passata dalle invettive violente contro la magistratura inquirente alle delazioni da collaboratore di giustizia rilasciate in questi giorni dal Premier. L'obiettivo è evidente: avvelenare il clima in vista della campagna elettorale. Noi pensiamo che i processi debbano svolgersi nelle aule di giustizia e non nelle piazze medianiche. Chi sarà riconosciuto di responsabilità penali sarà punito dalla legge Chi avrà responsabilità politiche sarà punito dagli elettori. E però il Governo deve garantire sempre il rispetto delle libertà individuali e la tutela della privacy di tutti i cittadini. Voi non lo state facendo".

Filippelli: “Inaccettabile sottovalutare la presenza dell’udeur nell’Unione”

19/01 ''Se le forze maggiori che costituiscono l' Unione e il presidente Prodi si dividono tra di loro tutto ignorando o sottovalutando la presenza dell' Udeur, ignorando o sottovalutando la sostanza del nostro programma, allora non possiamo non pensare ad altra soluzione, che sara' quella che il Congresso straordinario di fine mese vorra' adottare, in piena liberta' e nella consapevolezza del momento che viviamo e del ruolo che i consensi avuti finora ci obbligano a svolgere''. Lo sostiene Nicodemo Filippelli, presidente del gruppo Poloari Udeur al Senato. ''Non siamo prigionieri di nessuno - afferma Filippelli - meno che mai di chi ignora i valori di cui siamo portatori. Da tanti anni siamo alleati del centrosinistra, senza tentennamenti, anche se con i dovuti 'distinguo', che hanno aiutato, mai mortificato, il dibattito e vivacizzato la politica. Saremmo ben lieti di continuare un percorso di coerente forte impegno con l' Unione, ma con un' Unione che sappia valorizzare quello che noi rappresentiamo nella societa' moderata di cui siamo espressione autentica, e che abbia lo stesso spirito di corpo e di appartenenza di cui noi siamo animati''. ''Un' Unione, insomma, - prosegue il capogruppo dei Popolari Udeur al Senato - che dopo aver pensato a se stessa, abbia la capacita' di pensare anche agli altri, di cui deve rispettare l' identita', la storia e il diritto a continuare a scriverla nel nuovo Parlamento''

Falbo (AN) scrive a Dima:“Interessare la Regione per la Polti sud”

19/01 A fronte della chiusura dello stabilimento industriale "Polti Sud" di Piano Lago e della relativa messa in mobilità di 200 dipendenti, il circolo di AN di Rogliano “Raffaele Valensise” diretto dal commissari Ferdinando Falbo, ha chiesto al Coordinatore regionale del partito on. Giovanni Dima, di presentare un'interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale Loiero al fine di sollecitarne l'intervento a difesa delle 200 famiglie che rischiano di trovarsi in una situazione di grave emergenza socio-economica. “Alleanza Nazionale – è scritto in una nota- si unisce all'appello dei sindaci e delle altre forze politiche del territorio alla mobilitazione unitaria in sostegno del lavoro nell'area a sud del capoluogo. Il Savuto è una delle zone economicamente più depresse della Calabria e con il più alto tasso di disoccupazione. La popolazione, le forze politiche e sociali, non possono restare con le mani in mano mentre una delle poche realtà produttive locali, la Polti Sud, dopo aver usufruito in questi anni di consistenti agevolazioni statali per l'acquisto di macchinari, decide oggi di punto in bianco di delocalizzare i propri stabilimenti per avvalersi di manodopera cinese. Anche di fronte a crisi importanti come quella che sta attraversando l'economia locale, non si possono lasciare 200 famiglie al proprio destino rinunciando a sedersi a un tavolo che veda proprietà, forze sindacali e governo regionale e nazionale al centro di un confronto volto ad individuare assieme una seria proposta di riconversione dello stabilimento. In questa vicenda An è a fianco dei lavoratori senza la benché minima esitazione per scongiurare l'ulteriore aggravamento della crisi occupazionale che investe il territorio. Siamo certi che Giovanni Dima, dopo aver presentato un'interrogazione al Presidente Loiero sui licenzi amenti della Smeco Spa lo scorso 3 gennaio, anche questa volta si farà portavoce di questa battaglia occupazionale in Consiglio regionale”.

P. Mancini: “Dopo l’ultimo atto di Adamo ed Eva a Cosenza, i DS non affrontano la questione morale”

18/01 (Pietro Mancini) In tutt' altre faccende affacendati, dai tesoroni del " compagno " Consorte ai molto futuribili partitoni democratici, a pochi mesi dalle elezioni politiche, i capi della Quercia non hanno mosso un dito per occuparsi del " caso - Cosenza ", delegandone la gestione al segretario regionale, Adamo, l' ex compagno di Eva che, per non farsi mancare nulla, è anche il vice - presidente della giunta regionale.... Evidentemente, la Calabria fa notizia e sveglia i big del Botteghino solo quando, come qualche mese fa a Locri, ci scappa il morto.... Eppure, anche questa brutta vicenda cosentina, con il Consiglio comunale squassato da transumanze in tutti i gruppi e da gravi accuse tra i contendenti, in primis quelle, assai pesanti, scagliate da Catizone contro i DS, di " mercimonio politico ", si inserisce, a pieno titolo, nel capitolo " questione morale " a sinistra . E, oltre a privare un' importante città del Sud, con tradizioni politiche e culturali significative - e per la quale Giacomo Mancini senior aveva profuso tutte le sue energie, negli ultimi 10 anni della sua generosa esistenza- della sua guida politica e amministrativa, dovrebbe, finalmente, spingere i partiti e il Parlamento a fissare, quantomeno, norme più trasparenti e confini, molto più chiari e più netti, tra gli interessi della collettività e gli affari, privati, degli amministratori.

Guagliardi: “Ricostruirò Rifondazione comunista in Calabria”

18/01 ''Il mio impegno principale, subito dopo l'insediamento in Consiglio regionale, sara' quello di ricostituire Rifondazione Comunista in Calabria''. E' quanto ha detto Damiano Gagliardi, proclamato eletto dai giudici della corte d'appello di Catanzaro che ha accolto il ricorso nel quale e' stata riconosciuta l'ineleggibilita' dell'attuale consigliere regionale Egidio Masella. ''Mi impegnero' al massimo - ha aggiunto - anche per i problemi, ancora non risolti della Provincia di Cosenza, in particolare per quelli dell'Alto e Basso Ionio. Saro' vicino alle esigenze della gente e dei giovani ai quali garantisco tutto il mio appoggio. La sentenza dei giudici della Corte d'Appello di Catanzaro, che ieri, ha accolto il mio ricorso decretando la ineleggibilita' a Consigliere regionale di Egidio Masella, mi riempie di felicita' e nello stesso tempo di grande entusiasmo''. ''Io - ha concluso Guagliardi - e i miei legali, Oreste Morcavallo e Vito Caldiero, non abbiamo mai dubitato dell'esito del ricorso. Ritengo, ha aggiunto Guagliardi che il Tribunale di Catanzaro, in primo grado, abbia commesso un grave errore quando a giugno ha respinto il ricorso presentato da me sotto forma di azione popolare. Ma ormai giustizia e' fatta. E' necessario pensare al futuro''.

Gentile (NPsi) “Non esiste alcuna sezione del Nuovo Psi a Celico”

18/01 “Facendo seguito alla notizia diffusa dalla stampa di una sedicente segreteria del Nuovo PSI di Celico guidata da tale compagno Gabriele Rizzuti, la Segreteria provinciale del Nuovo PSI, nel precisare che non esiste alcuna sezione a Celico del Nuovo PSI, esprime il più profondo rammarico che un giovane parli e scriva, evidentemente disinformato, unicamente per conto terzi”. E’ quanto afferma in una nota il sefreatrio provinciale del Nuovo Psi di Cosenza Giovambattista Gentile. “Dispiace –aggiunge Gentile- che i giovani che avrebbero bisogno di buoni maestri nella fase delicata del loro ingresso nella società, nella vita politica e nel lavoro si imbattano in personaggi folkloristici e avventurieri politici che fanno dire loro ciò che non hanno il coraggio di dire direttamente. Nascondersi dietro un giovane è un atto di mera viltà ad opera di persone poco serie che approfittano dei problemi della gente e di una società emarginata che tenta di riscattarsi. L’unico mezzo possibile a tal fine, è rappresentato dalla buona politica e da un Partito come il Nuovo PSI che si batte per giuste, coerenti problematiche che affliggono il popolo calabrese, succube, tra l’altro, di quei noti personaggi lontani dal vero credo politico”.

Traversa (AN) “Deluso da Abramo. La classe politica calabrese piena di trasformismi”

18/01 ''Pensavo che il suo volto nuovo potesse aiutarci a recuperare il gap a causa delle influenze negative dei governi nazionale e regionale. Oggi sono deluso. Vedere il capo dell'opposizione che non partecipa neanche alle conferenze stampa contro il centrosinistra mi pare curioso''. E' quanto ha detto il presidente della Provincia di Catanzaro, Michele Traversa, in una intervista a Calabria News, circa il ruolo di Sergio Abramo all'interno della coalizione del centrodestra. ''Abramo continua a dichiarare - ha aggiunto - di stare con il centrodestra ma i suoi atteggiamenti reali creano perplessita'. Non gli ho visto, a lui che dovrebbe essere il capo dell'opposizione, farla in modo trasparente. Anzi, ho visto segnali di avvicinamento al centrosinistra''. Facendo riferimento alla coalizione della Cdl in Calabria, Traversa evidenzia inoltre che ''la classe politica calabrese e' piena di trasformisti e voltagabbana. Ancor prima si facesse la giunta due o tre consiglieri del centrodestra erano gia' passati dall'altra parte. Ogni giorno apprendiamo di cambi di casacca. E' questo il ceto politico calabrese. Ha la tendenza irresistibile a salire sul carro del vincitore. Tutto questo si riflette sull'attivita' del consiglio regionale e sull'opposizione. Io ho visto che il centrodestra ora si sta iniziando a muovere, anche se non in modo incisivo''. Traversa affronta anche i temi relativi alla giunta regionale guidata da Agazio Loiero. ''Fino ad oggi - sostiene Traversa - c'e' stato un grande battage pubblicitario ma effetti concreti non ce ne sono stati''. Traversa poi invita il presidente della Regione a ''mettere le mani in alcuni carrozzoni che sono potentissimi centri di potere e di clientela. Vedremo se Loiero lo fara. e Poi si dovrebbe mettere mani nella burocrazia regionale. Non e' possibile, non e' consentito a nessuno creare in continuazione disagi a cittadini e imprenditori. Le province, compresa quella di Catanzaro, liquidano le spettanze alle imprese in dieci giorni. La regione, in sei o sette mesi''. E questo accade perche' la ''burocrazia e' anchilosata e perche' ci sono potenti centri di potere dentro la burocrazia''.

Il Pdci calabrese aderisce alla manifestazione contro il Ponte del 22 a Messina

15/01 “Ora che intorno all’improbabile costruzione del Ponte la grancassa della propaganda del governo sembra aver perso il vigore di un tempo; adesso che è diventato per tutti più chiaro che questa infrastruttura inutile e dannosa non trova alcuna legittimazione nelle regole della fisica e dell’economia, non vanno assolutamente derubricati il senso e gli obiettivi della battaglia politica tenuta viva in questi anni dallo straordinario movimento democratico che sulle due sponde dello Stretto ha saputo elaborare proposte alternative e tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla richiesta di un modello di sviluppo alternativo alla realizzazione di quest’opera esageratamente costosa e invasiva”. E’ quanto afferma il segretario regionale dei Comunisti Italiani, Michelangelo Tripodi, a commento dell’adesione del suo partito alla manifestazione contro il Ponte che si terrà a Messina il 22 gennaio. “Questa nuova iniziativa di lotta – sostiene Tripodi – riveste un’importanza ancora maggiore rispetto alle straordinarie manifestazioni del recente passato, perché avviene all’indomani del gemellaggio tra il Coordinamento “No Ponte” e i Comitati che nella Val di Susa si battono contro la costruzione della linea ad alta velocità, e quindi rappresenta anche l’ulteriore consacrazione di un movimento ormai maturo che in Calabria e Sicilia ha saputo proporre chiavi di lettura concrete e moderne dei bisogni del territorio, rivendicando il diritto dei cittadini a determinare con le proprie scelte nuove condizioni di sviluppo”. Il corteo che si muoverà per le vie di Messina riveste per Tripodi un duplice significato, sul piano politico complessivo e in riferimento alle nuove forme di partecipazione che sui temi della difesa dell’ambiente stanno emergendo nella società italiana. “E’ del tutto evidente come la fantomatica costruzione del Ponte sia oramai diventata la sommatoria di troppe non sopportabili incertezze politiche, istituzionali ed economiche – prosegue il segretario del PdCI - che, riferendosi ad un programma che Berlusconi aveva sbandierato alla sua maniera, diventano adesso non solo il simbolo dell’ennesimo fallimento del suo governo, ma anche l’esempio di una cattiva politica che il futuro governo non dovrà seguire. Non va cioè dimenticato che la propaganda favorevole alla costruzione del Ponte in questi anni ha prodotto effetti deleteri che hanno oscurato le reali necessità della Calabria, agendo in un quadro politico in cui il centrodestra, senza che i suoi rappresentanti calabresi battessero ciglio, ha tagliato le risorse per gli incentivi allo sviluppo nel Sud ed ha indirizzato verso le casse della Società Ponte sullo Stretto le risorse recuperate con la privatizzazione dell’Iri che invece potevano essere utilizzate per l’attuazione di grandi programmi per le infrastrutture necessarie e le reti di servizio di cui ancora nel Mezzogiorno c’è gran bisogno. L’opposizione del centrosinistra al Ponte, rimarcata in maniera positiva già nella prima stesura del programma della coalizione, rappresenta quindi un punto di partenza di notevole significato da cui i Comunisti Italiani intendono muoversi, battendosi per l’elaborazione di un programma straordinario per il Mezzogiorno che il nostro partito considera una risorsa irrinunciabile per l’intero Paese. Il PdCI parteciperà dunque alla manifestazione di Messina – conclude Tripodi – anche per sancire ulteriormente il suo legame con i movimenti che al Sud come al Nord chiedono l’abrogazione della legge Obiettivo e lottano, assieme ai cittadini, ai sindaci e alle forze autenticamente progressiste, per l’affermazione di un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e sulla partecipazione democratica”.

Iovene (DS) “Il Governo consideri la Calabria una priorità assoluta sull’emergenza criminalità”

Il Governo deve considerare la Calabria ''come priorita' assoluta ed emergenza nazionale moltiplicando gli sforzi e assicurando continuita' nell' azione''. Lo sostiene il senatore Nuccio Iovene, dei Ds, in una interrogazione presentata al ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu. Iovene, inoltre, chiede di sapere ''quali iniziative si intendano assumere per garantire il sereno svolgimento del Consiglio comunale di Cosenza di domani ed il successivo confronto politico nella citta' e quali iniziative si intendano assumere per garantire la sicurezza del presidente della Provincia di Crotone Sergio Iritale''. ''Continuano a verificarsi in Calabria - aggiunge Iovene - atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici e personalita' politiche. Ieri persone non identificate hanno rivolto minacce telefoniche a Carlo Guccione, coordinatore regionale Ds, e Salvatore Perugini, dirigente della Margherita. Nei giorni scorsi e' stato intimidito il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale. Secondo quanto denunciato da Legautonomie Calabria nel Rapporto 2005 ci sono stati 82 attentati contro amministratori pubblici nel 2005 e 88 nel 2004''. Iovene ricorda poi l' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale calabrese, Francesco Fortugno, aggiungendo che ''non c' e' oggi in Italia una regione che abbia il numero di attentati ed intimidazioni che si registrano in Calabria. La recrudescenza delle organizzazioni mafiose e criminali preoccupa anche dal punto di vista della tenuta delle Amministrazioni locali calabresi e della politica della regione, costantemente sotto attacco, e anche per gli effetti negativi che si potrebbero avere sull' intera comunita' calabrese''. Tornando alla vicenda cosentina, Iovene sottolinea che le minacce a Guccione e Perugini ''arrivano alla vigilia di una importante riunione del Consiglio comunale convocata allo scopo di discutere la mozione di sfiducia al Sindaco. E' necessaria ed urgente la massima vigilanza di tutti gli organi dello Stato, ed in particolare delle forze dell' ordine, nei confronti delle attivita' svolte dai rappresentanti politici locali e della politica della regione al fine di evitare che questi diventino bersaglio di minacce che minano la vita democratica e la civile convivenza di tutta la comunita'. Tutto cio' continua ad avvenire nonostante gli importanti risultati investigativi ottenuti negli ultimi mesi e la significativa nomina del Prefetto De Sena con compiti di coordinamento nell'azione di contrasto alla criminalita' organizzata''

Si è riunita a Lamezia l'assemblea regionale dei DL. Tra Margherita e partito democratico. Veraldi "Loiero deve stare con noi". Tra i candidati alel politiche anche un giovane.

Palmieri (PLI) “Rilevante il ritorno del partito dei liberali alle elezioni”

16/01 “Il Consiglio Nazionale del PLI tenutosi a Roma nei giorni non solo ha ribadito con convinzione e lealtà la sua permanenza all’interno della CdL a pieno titolo in vista delle prossime elezioni ma, ha anche dato pieno mandato al Segretario Nazionale, On. Stefano de Luca, che domani incontrerà il Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, di cercare di costruire un raggruppamento elettorale solo con i movimenti che si richiamino ai principi liberali (PRI, Riformatori Liberali) all’autonomismo ed all’ambientalismo”. Lo comunica in una nota il segretario provinciale del PLI di Cosenza Ciro Palmieri. “Dopo tanti tentativi,- ha detto Ciro Palmieri– forse questa potrebbe essere la volta buona. Dopo i lunghi anni della “diaspora” che ha visto i liberali spargersi un po’ dappertutto lungo l’arco della politica, assistiamo dunque a questo tentativo – che sembra realmente serio – di ricreare una casa comune, organizzata e politicamente significativa dei liberali italiani. Il PLI – ha continuato Palmieri – dopo dieci anni è presente ai nastri di partenza di una competizione elettorale nazionale. E’ un risultato di rilievo da rimarcare, ma che non giustifica trionfalismi, in quanto l’effettiva rinascita dei liberali è condizionata dai risultati e da un contesto favorevole, che al momento e tutt’altro che delineato. Di cruciale importanza è di stabilire da subito un rapporto diretto con i partiti della CdL e l’esigenza di maggiore coordinamento sui problemi più importanti della politica locale, come punto di partenza per un proficuo percorso politico da seguire in futuro. A tal proposito, - ha concluso il Segretario Provinciale del PLI di Cosenza Ciro Palmieri -, invito, entro breve tempo, i Partiti della CdL ad una serie di incontri bilaterali e di coalizione per tracciare le linee guida per assicurare unità e compattezza a una Casa delle Libertà che non vuole lasciare nulla di intentato in vista delle prossime scadenze elettorali”.

La Cdl chiede un Consiglio provinciale sull’occupazione

16/01 Mimmo Barile e Gianfranco Ponzio, della Cdl, hanno chiesto la convocazione di un Consiglio provinciale straordinario aperto, alla presenza degli assessori regionali competenti, sulla ''grave crisi occupazionale in atto''. Giovedi' 19 gennaio il Consiglio provinciale di Cosenza discutera' un ordine del giorno, presentato da Barile e Ponzio, sulla situazione della Bocoge, dove 180 lavoratori rischiano il lavoro. Barile e Ponzio, in una nota, elogiano ''il sen. Gentile per avere intrapreso l' iniziativa di convocare a Roma parlamentari, assessori regionali ed amministratori sulla crisi in atto, che vede unite Polti, Bocoge, Legnochimica in una situazione di stallo. La presenza industriale in Calabria rischia di scomparire e gli amministratori di sinistra sembrano pensare ad altro''

Loiero primo firmatario della richiesta di referendum contro la devolution

14/01 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, e' stato il primo ad apporre stamattina la propria firma, nei banchetti in piazza organizzati a Catanzaro dal Comitato unitario ''Salviamo la Costituzione'', per il referendum conto la devolution. ''Questa - ha detto Loiero - e' una battaglia che mi ha visto, insieme ad altri, tra gli anticipatori. Ho infatti sempre creduto che una riforma cosi' come quella approvata dalle Camere non puo' che frantumare l' impianto unitario del paese e ci farebbe vivere in un' Italia altra rispetto a quella in cui siamo abituati a trascorrere la nostra vita. Un' Italia - ha aggiunto il Presidente della Regione - che, pur fra tante contraddizioni, e' un paese che e' cresciuto, tanto da potersi allineare ai territori piu' progrediti dell' intero occidente. All' interno di questa riforma approvata c' e' poi il capitolo della devolution che frantuma ancor di piu' ed elimina ogni elemento di solidarieta' che resta scolpito dall' art.2 della nostra Costituzione. Tale elemento e' quello che abbiamo piu' conosciuto indipendententemente dai governi che si sono succeduti: non poteva che essere cosi', visto che coesistono due Italie, una che ha pochi problemi ed un' altra che ne conosce invece tanti''. A Catanzaro il Comitato - che ha per animatore Pino Soriero - continuera' nelle iniziative di raccolta firme che avra' il momento culminante nell'incontro con Oscar Luigi Scalfaro, Presidente Emerito della Repubblica, che sara' in Calabria il 28 Gennaio.

Lunedì a Lamezia incontro dei socialisti, sullo sviluppo

14/01 Le principali espressioni del socialismo calabrese, Sdi, Nuovo Psi, Socialismo e' liberta', riuniranno lunedi' prossimo a Vibo Valentia i propri esperti e tecnici per mettere a punto una riflessione tematica su come sciogliere i maggiori nodi che frenano lo sviluppo della Calabria. ''I socialisti - ha sostenuto Leopoldo Chieffallo - hanno avuto modo piu' volte di proporre ed offrire all' attenzione dell' opinione pubblica un programma di rilancio a tutto tondo, innovativo, incardinato nella migliore tradizione riformista. Ora vogliamo concentrare ancora di piu' la nostra attenzione sui problemi che affliggono la Calabria, per dare ad essi soluzioni concrete. Non si puo' assistere indifferenti allo scorrere del tempo senza vedere risposte. I Socialisti Uniti lamentano da un po' un' assenza di concertazione nell' ambito delle attuali politiche regionali. Da qui l' intenzione di illustrare idee progettuali e programmi di sviluppo in questo primo seminario vibonese. E di dare risposte,tra gli altri,a interrogativi di stringente attualita'''. ''Ad esempio - prosegue la nota - e' possibile che la prossima estate la nostra regione possa avere finalmente un mare pulito? La gestione commissariale ha dato risultati o e' stata un' occasione di facile sperpero? E ancora, il sistema dei trasporti e' migliorato, ai costi che si sostengono corrispondono servizi efficienti per la collettivita'? Per gli enti sub-regionali, vedi Arssa e Afor che punto e' la loro riforma finalizzata ad evitare ulteriori sprechi e inefficienza? Inoltre, la cancellazione degli enti inutili e' presente nell' agenda di lavoro regionale? Quanto al nodo della disoccupazione, e' pronto un progetto del lavoro per la Calabria per poter dare una risposta definitiva ai tanti precari, Lpu-Lsu, senza prospettiva? E' possibile svuotare i bacini aprendo nel contempo nuovi orizzonti alle innumerevoli risorse che continuano ad emigrare? Cosa fare perche' il turismo, al di la', delle demagogiche e rituali dichiarazioni d' intenti che ascoltiamo da anni decolli portando introiti freschi agli operatori del settore? Cercheremo di rispondere a questi quesiti, dunque, sui quali l' assise dei Socialisti Uniti vuole propiziare una riflessione aperta e approfondita, non certamente per alimentare il pessimismo politico o peggio ancora per ergersi a censore del governo regionale, ma per stimolare approcci costruttivi. E per far partire da Vibo un contributo riformista volto ad individuare strade che possano farci recuperare quel tempo perduto, non per colpa della Giunta Loiero, ma per i ritardi accumulati e le politiche sbagliate degli ultimi lustri''.

Lunedì 16 assemblea regionale della Margherita calabrese

14/01 L’Assemblea regionale della Margherita calabrese si riunirà lunedì 16 gennaio alle ore 15.30 a Falerna, presso l’Hotel Eurolido. Fra i temi in discussione: il quadro politico generale, il rapporto con i DS in preparazione alla campagna elettorale, l’approvazione del bilancio regionale del partito, la situazione della Regione Calabria, una riflessione sulle prossime elezioni amministrative. Ai lavori - che saranno presieduti dall’on. Mario Laganà, Presidente regionale del partito - parteciperanno i Parlamentari calabresi di Dl, i Consiglieri regionali, i Sindaci e gli Amministratori, i Segretari provinciali e altri dirigenti del partito. Introdurrà Franco Bruno, Coordinatore regionale della Margherita.

A Lamezia convegno sul DDL Lazzati

14/01 ''Sviluppo nella legalita'-approfondimento sul disegno di legge Lazzati'': questo il tema dell' incontro previsto per sabato 28 gennaio a Lamezia Terme. L' incontro e' stato organizzato dal Centro studi Lazzati in collaborazione con il ''Movimento popolare Calabria'' e ''Lameziaprovinciaenonsolo'' e sara' presieduto da Mariano Battisti, presidente di Corte di Cassazione. I lavori, moderati da Marco Travaglio, giornalista di Repubblica, saranno introdotti da Romano De Grazia, giudice di Cassazione e fondatore del Centro studi Lazzati promotore della proposta di legge sul divieto di propaganda elettorale ai sorvegliati speciali. Alla manifestazione sono stati invitati i consiglieri regionali ed i consigli comunali di Confluenti, Curinga, Falerna, Feroleto, GIzzeria, Jacurso, Lamezia Terme, Maida, Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia, Nocera Torinese, Pianopoli, Platania, Tiriolo, oltre ai ragazzi di Locri ed ai ragazzi di Lamezia Terme.

Goebbels, Fassino, paragoni con Belpietro , Biagi e "doppiopesismo"

13/01 (Pietro Mancini) Piero Fassino, furibondo, sentenzia : " Il Giornale " di Maurizio Belpietro utilizza contro di noi la stessa strategia dello spietato Goebbels, il capo della propaganda del nazista Hitler ". Questa è la replica ( ci azzeca ? giudicate voi !... ) alla deposizione del Cavaliere alla Procura di Roma contro i capi della Quercia di Roberto Cuillo, portavoce del segretario ds : " Fassino non parteciperà ai confronti in TV con Berlusconi, che è un noto provocatore ! ".
Ma i tanti politici e giornalisti che, a sinistra, si stracciarono le vesti, indignati per l' " editto bulgaro " del Cavaliere contro nonno Biagi e contro quel noto campione di obiettività ( vedi alla voce : fluviali programmi tv sullo " stalliere presunto mafioso di Arcore " ), chiamato Michele Santoro, sull' equazione fassiniana, ben più inquietante e grave di quella veltroniana ( intercettazioni delle telefonate tra Piero e Consorte come il Watergate ), non hanno proprio nulla da eccepire ? E tu, caro Paolo Mieli, non dovresti parlare di un caso di scuola di " doppiopesismo " ?

Alla Camera il Pdci con il proprio simbolo. La riunione di Lamezia sulle liste.

13/01 Una forte determinazione, ma anche la volontà di valorizzare il dialogo costante tenuto in questi anni con la società e la consapevolezza di dover proseguire con spirito unitario e democratico l’azione di irrobustimento del partito, continuano ad ispirare l’impegno dei Comunisti Italiani della Calabria in vista della definizione delle liste che concorreranno nelle elezioni per il rinnovo del Parlamento. In attesa che a Roma venga deciso il quadro delle alleanze per il varo dello schieramento che vedrà impegnato il PdCI nella consultazione per il Senato, si procede a tappe spedite verso il completamento della lista per le elezioni della Camera dei Deputati, in cui i Comunisti Italiani correranno da soli e con il proprio simbolo. Dopo il pronunciamento delle 5 Federazioni provinciali, le cui massime assemblee nei giorni scorsi hanno predisposto le prime rose ampie dei possibili candidati alla Camera ed al Senato, il Comitato Regionale riunito a Lamezia ha recepito queste prime proposte provenienti dalle organizzazioni territoriali e, votando all’unanimità, ha dato mandato alla Segreteria Regionale di eseguire i prossimi adempimenti, anche verificando l’opportunità di ulteriori approfondimenti ed ulteriori proposte per completare la lista composta da 22 candidati.
A meno di 90 giorni dal voto, può dirsi quindi pienamente dispiegato il processo ampio e democratico voluto dal partito per realizzare un completo coinvolgimento di tutte le sue espressioni, in una fase in cui, considerando un obiettivo raggiungibile il superamento dello sbarramento del 2% alla Camera e del 3% al Senato, il PdCI calabrese punta a promuovere una straordinaria mobilitazione, anche per ottenere una rappresentanza nel prossimo Parlamento.
Il PdCI della Calabria, anche grazie al suo ruolo nella giunta regionale – è stato detto durante il dibattito – si è ormai caratterizzato come una forza di sinistra fautrice di un progetto di cambiamento della regione; un partito che si mostra in grado di proporre un’alternativa politica e, contemporaneamente, assolvere ai compiti di governo conservando il suo legame naturale con la società civile e il mondo del lavoro, ribadendo la propria autonomia e la necessita di un rafforzamento del Partito e del centrosinistra.
Con questa consapevolezza, i Comunisti Italiani si pongono in vista delle elezioni come una forza politica aperta che punta a raccogliere un largo consenso; come un partito che è in grado di comporre liste autorevoli, valorizzando i migliori dirigenti del partito, nel rispetto dell’equilibrio fra il numero dei candidati e delle candidate, gli eletti ma anche il mondo del lavoro dipendente e autonomo, gli intellettuali, gli esponenti più in vista delle professioni, delle associazioni democratiche, dei movimenti, nonché le figure più note e anche simbolicamente più significative della sinistra.
L’obiettivo della crescita del partito e l’approfondimento dei punti programmatici del PdCI sono stati al centro dei diversi interventi che hanno preceduto le conclusioni del segretario Michelangelo Tripodi. Il centrodestra – è stato rimarcato – vuol far passare l’idea che non esista una diversità tra i due schieramenti, e quindi bisogna spingere per caratterizzare sempre di più il programma di Romano Prodi con le proposte qualificanti del PdCI, per l’abrogazione della legge 30 e della riforma Moratti, un programma che ponga al centro l’impegno per una nuova moralizzazione della politica e la pianificazione di una serie di investimenti e incentivi allo sviluppo che finalmente facciano diventare il Mezzogiorno una risorsa per l’intero Paese.

Zavettieri “Da Zinnato attuato un tentativo maldestro”

13/01 ''Se c' e' una delibera illegittima e clientelare e' quella della Giunta regionale richiamata dal signor Francesco Zinnato''. Lo afferma Saverio Zavettieri, ex assessore regionale alla Cultura, replicando al presidente dell' Accademia d' arte drammatica secondo cui con una delibera approvata lo scorso novembre si era ''posto fine ad uno sperpero irresponsabile di risorse''. Per Zavettieri ''si tratta del tentativo maldestro di distrarre l' attenzione ed alimentare, con una operazione politica di basso profilo e sterile, ulteriore confusione, messo in atto da un personaggio in cerca di benevolenza da parte del neoassessore per la sua Accademia d' arte drammatica che vive di contributi regionali.Bando dunque alle chiacchiere interessate e atteniamoci ai fatti, che sono poi quelli che contano. La precedente delibera, piu' precisamente la numero 8 del 2003, prevedeva un programma, preliminarmente discusso tra Regione, Comune e Provincia di Reggio Calabria, per rimettere al centro dell' attenzione e rilanciare in Italia e nel mondo l' immagine dei due Bronzi di Riace conservati nel Museo nazionale. Con la stessa delibera si insediava anche un Comitato di sei persone di alto profilo scientifico, che hanno elaborato in piena autonomia un programma di grande impatto, in via di esecuzione e, sia detto per inciso, a titolo gratuito, mentre il 50% della dotazione finanziaria assegnata veniva assorbito da manifestazioni e appuntamenti di rilievo; e mi piace qui ricordare anche con il plauso e l' approvazione dello stesso assessore Principe, come piu' volte riportato dalla stampa''. ''Quel programma - prosegue Zavettieri - andava completato con la somma disponibile e con ulteriori fondi, allo stato non previsti, mentre la nuova Giunta non ha saputo fare di meglio che prendere i fondi non ancora spesi e deliberare, unilateralmente e discrezionalmente, una destinazione diversa, in difformita' rispetto alla legge ed al programma approvato per spese di pubblicita' su giornali e televisioni per il finanziamento 'di uno studio di prefattibilita' per il nuovo Museo di Reggio Calabria', dove magari collocare - tra alcuni decenni - i Bronzi di Riace. Se questa e' la nuova programmazione, allora e' preferibile restare alla vecchia''.

B. Gentile (NPSI) “Rattristano gli attacchi a Zavettieri”

13/01 ''Rattristano e disorientano gli attacchi efferati rivolti da alcuni personaggi politici, anche di centrosinistra, al Nuovo Psi ed in particolare a Saverio Zavettieri, leader indiscusso del socialismo calabrese''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale della Federazione del Nuovo Psi di Cosenza, Battista Gentile. ''Stupisce anche il silenzio - ha aggiunto - della consorella Sdi che non reagisce nemmeno quando alcuni personaggi di forze facenti parte dell'Unione parlano di reliquati del socialismo. Se questo e' un modo etico di fare politica, buon per loro. Peccato che cosi' facendo gli unici a rimetterci saranno i cittadini calabresi che con una classe dirigente di questo livello, non hanno da aspettarsi niente di buono. Nessuno pensi di poter bloccare il nuovo corso avviato con l'ultimo importante, seppure travagliato, congresso nazionale poiche' le decisioni adottate, a partire da quella della nostra collocazione nell'alveo del centrosinistra sono irreversibili, poiche' state fatte con grande coraggio sia da parte del compagno Craxi che da Saverio Zavettieri. Sapevamo che avremmo subito forti attacchi ma non ci aspettavamo anche il fuoco incrociato di alcuni personaggi delle forze dell'Unione, che, evidentemente sapendo quanto siamo scomodi, non intendono essere disturbati nel loro orticello. Gli attacchi personali a Saverio Zavettieri, poi, ci toccano nel profondo del cuore e sono ingenerosi verso una persona, un leader indiscusso del Nuovo Psi e del socialismo calabrese ha alle spalle una storia importante scritta con tante lotte e tanti sacrifici personali e che solo attraverso queste ha conquistato la leadership nazionale del partito''. ''Ricordo che Zavettieri - ha proseguito Gentile - viene dal mondo del lavoro, avendo diretto uno dei piu' grandi ed importanti sindacati calabresi al massimo livello. Per questo fanno pena i novelli riformisti quando pensano a guardarsi da Zavettieri, anziche' vedere insidie piu' forti. E comunque, giova ricordare, ancora una volta che al tempo l'attivita' di governo del compagno assessore Saverio Zavettieri e' stata un caposcuola di ''buon governo'' ed etica comportamentale, riconosciuta da tutti, poiche' mai ha praticato becero clientelismo, ma ha lavorato per la crescita delle attivita' culturali in Calabria. La storia della Calabria dimostra come il buon governo delle comunita' locali ad opera di Sindaci socialisti, e' stato sempre il leit-motiv del riformismo socialista. Socialismo che, nel Paese come in Calabria, presupponeva la fine della diaspora socialista con la consapevolezza che il passaggio successivo non poteva che essere la costruzione di un grande soggetto della sinistra socialista riformista in Calabria e nel Paese. Questo doveva essere il vero sforzo''. ''Noi, anche, con l'accordo sottoscritto - ha concluso - con il Movimento Politico ''Socialismo e' Liberta', questo sforzo stiamo continuando a produrlo. Purtroppo, prendiamo atto che cosi', ancora non e' per altre formazioni socialiste che hanno preferito seguire altre strade, con la costruzione di nuove formazioni, ma sono, in effetti, solo una scorciatoia non utile al riconoscimento dell'unica vera storia che nei secoli ha vinto su tutte le altre: il socialismo''

I giovani della Margherita incontrano i dirigenti del partito sabato 14 a Lamezia

13/01 Si terra' domani mattina, presso l'Hotel Lametia, un incontro tra il Coordinamento regionale dei Giovani della Margherita calabrese e i massimi esponenti regionali e nazionali organizzativi del Partito. Alla riunione parteciperanno Giovanni Russo, coordinatore regionale Giovani Dl, Nicodemo Oliverio, vice segretario nazionale organizzativo della Margherita , Franco Bruno, coordinatore regionale ed Enzo Sculco, capo gruppo consiliare della Regione Calabria. ''L'appuntamento di domani - ha detto Giovanni Russo - sara' una sorta di consuntivo dell'attivita' svolta dal nostro giovanile a quindici mesi di distanza dalla sua nascita, vale a dire dallo scorso 23 ottobre 2004, quando fu costituito il movimento a Vibo Valentia, ma servira' anche per tracciare le strategie future in vista dei prossimi fondamentali impegni elettorali, le politiche e le amministrative in moti comuni della nostra regione.Per quanto concerne i risultati acquisiti siamo soddisfatti per aver raggiunto in poco tempo la quota di 3 mila tessere d'iscrizione, ora vogliamo dare il nostro apporto al meglio, nella nuova fase politica che ci attende e lo vogliamo fare insieme ai massimi livelli del nostro partito''. A tal proposito il coordinatore provinciale dei giovani della Margherita, Giovanni La Fosse, in una nota sostiene: “Pio Cerocchi recentemente, in una nota pubblicata dal quotidiano Europa, nel rilevare che l’afonia politica,il disimpegno politico degli studenti forse sono provocati dalle esigenze di dover affrontare condizioni di studio sempre più competitivi e da crescenti difficoltà economiche e logistiche si chiedeva: Cosa fanno i giovani?” “Noi giovani della Margherita –prosegue La Fosse- della provincia di Cosenza abbiamo sempre pensato che tutto ciò che accade intorno a noi non è comandato da congiunzioni di stelle bensì dai nostri errori e dai nostri meriti. E. Morin sosteneva che” noi siamo in grande misura il frutto principale delle nostre opere”. La constatazione,pur limitata,della realtà in cui viviamo ci ha insegnato che il tessuto della vita di ogni giorno è formato, certamente, dal sistema economico ma anche e soprattutto dal sistema politico e da quello etico-culturale. Quella cultura che favorisce lo sviluppo delle nostre capacità di scegliere e inventare. Come dice il Poeta”ciò di cui sei formato dipende dalla Genetica,ciò che diventerai dalla Politica” L’impegno politico per noi giovani della Margherita ha sempre rappresentato una nota dominante . Esso ci ha abituati ad essere sensibili in direzione dello sviluppo del nostro territorio provinciale, responsabili verso il futuro della nostra Regione e del nostro Paese,attenti al pensiero critico e soprattutto a considerare che un’idea politica è un modo di fare non un modo di essere.
Con semplicità ed umiltà ci siamo sforzati di individuare e anche di valutare i malesseri che affliggono la nostra società cercando di riflettere e capire l’origine di questi malesseri. Non si può pensare di essere presenti nella politica reale delle Città, a livello di massa, senza raccogliere le domande più diffuse che provengono dalla società .Abbiamo tentato con analisi attente di indicare idonei percorsi finalizzati ad elaborare,con tutti i limiti e le difficoltà di contesto, proposte risolutive. Siamo consapevoli,infatti, che i problemi senza soluzioni hanno soltanto cattive soluzioni. Questo lavoro, queste proposte, oltre ad essere state poste all’attenzione di tutti i livelli istituzionali del nostro partito, sono state offerte in disponibilità dell’intera classe dirigente con l’auspicio che potessero determinare positive interazioni. Consegnata alla storia l’entusiasmante stagione elettorale della favolosa primavera 2005 che ci ha consentito di raggiungere, con rilevanti consensi, l’ambito traguardo di riconquista della guida del Governo Regionale dobbiamo farci carico della precaria realtà, delle disastrose condizioni in cui il Governo Berlusconi e la maggioranza di centrodestra hanno fatto precipitare la nostra Nazione e quindi la maggior parte della popolazione italiana, e che rischia di rendere senza speranze le prospettive di noi giovani. Si impone,pertanto, un nuovo e più significativo momento di riflessione che certamente non sarà privo di ulteriori significativi sacrifici per ognuno di noi. La nostra volontà e il nostro impegno sono indirizzati verso l’affermazione di una società più solidale e più giusta. Non si può continuare a vivere creando isole di prosperità in un oceano pieno di esclusioni,abbandoni e povertà che rischia di rendere attuale la preoccupazione di La Pira “l’attesa della povera gente” . La funzione principale della Politica di centrosinistra è quella di assicurare insieme alla crescita e allo sviluppo anche l’equità nella distribuzione della ricchezza. C’è l’impresa da incentivare e promuovere ma c’è anche la persona da difendere e tutelare. Non vogliamo però sottrarci alla sollecitazione del nostro Presidente On.le Rutelli quando nel suo alfabeto 2006 ci invita a diventare una nuova classe dirigente competente nella conoscenza del territorio. Miriamo,perciò, ad iniziative programmatiche che possano valorizzare in termini di sviluppo le immense risorse di cui dispone la nostra Regione come quelle del patrimonio ambientale e soprattutto quelle umane ed intellettuali in modo da rilanciare con prospettive ambiziose la stessa Regione sia verso l’Europa che verso il Mediterraneo. Siamo consapevoli,infatti, che se verranno realizzate le giuste e opportune azioni politiche possiamo guardare con fiducia, piu’ che con preoccupazione, l’avvio del mercato di libero scambio, con i Paesi del Mediterraneo, previsto per il prossimo 2010. Per tutte queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno programmare una serie di iniziative politiche da organizzare in diverse realtà territoriali della nostra immensa provincia tenendo anche in debita considerazione le scadenze di elezioni amministrative che interessano diversi importanti Comuni. Cominceremmo dall’alto Jonio, esattamente da Oriolo nella terza decade di Gennaio, per continuare successivamente nell’area urbana Cosenza-Rende, proseguire sul Tirreno con una iniziativa ad Amantea e concludere a Rossano. Gli incontri saranno articolati in tavole rotonde alle quali saranno invitati eponenti del mondo politico,di quello imprenditoriale,dell’associazionismo laico e cattolico ecc. Le discussioni saranno aperte al pubblico presente in modo da di creare momenti di confronto,capire le incertezze e i disagi della gente,quanto è stato fatto dal nostro Governo Regionale,cosa si aspetta la gente dalla nuova Giunta, come affrontare una diversa e più esaltante fase politica di cruciale importanza per il nostro futuro. Forse queste nostre iniziative possono apparire un poco ambiziose ma siamo certi di appartenere ad un Partito che considera le rappresentanze giovanili una risorsa e non un problema.
Come organizzazione giovanile provinciale del nostro Partito non abbiamo alcuna disponibilità finanziaria, né risorse proprie; chiediamo, pertanto ,ai nostri Dirigenti Senior locali e Nazionali in modo particolare ai nostri rappresentanti istituzionali di poter garantire oltre che la loro qualificata partecipazione agli incontri. Il coordinatore Provinciale Domenico Bevacqua: “dimostro apprezzamento per l’impegno dei giovani ……. Un’iniziativa sicuramente importante che evidenzia l’impegno e le potenzialità dei giovani impegnati in politica e sicuramente l’ottimo lavoro dei giovani della margherita della provincia di Cosenza …. Un’occasione importante anche per il partito che avrà un ulteriore momento di confronto non solo con la gente ma soprattutto con le nuove leve che saranno sicuramente i dirigenti del domani, di fondamentale importanza e supporto per fissare i punti cardini di un programma politico efficace a livello nazionale, che con il contributo e le direttive della regione e delle province, rilanceranno la Calabria”

Parte la Campagna d'Ascolto 2006 della Sinistra giovanile

13/01 E' partita la Campagna D'Ascolto 2006 della Sinistra giovanile, organizzata dalla Federazione Provinciale giovanile di Cosenza e dall'Unione Regionale calabrese. Questa campagna consiste in incontri aperti tra i Circoli della Sinistra giovanile presenti sul territorio della provincia di Cosenza e i quadri dirigenti provinciali e regionali della stessa organizzazione. Luigi Guglielmelli e Giovanni Apa, segretario provinciale e regionale della Sinistra giovanile, insieme ai loro gruppi dirigenti, hanno riscontrato la necessità di un maggiore coinvolgimento della base nelle discussioni importanti che ci portano verso le prossime elezioni politiche, amministrative e studentesche. Ripartire dal confronto con gli iscritti, per cogliere spunti di discussione e proposte per costruire un manifesto politico per le giovani generazioni calabresi, coinvolgendo successivamente anche le altre associazioni giovanili e il mondo dei lavoratori. Motore di questi incontri è quindi la volontà di promuovere sempre di più la partecipazione democratica e la voglia di spostare l'attenzione delle istituzioni verso i giovani, naturalmente facendo delle proposte concrete e attuabili. Il primo incontro si è svolto a Rovito e ha visto tra l'altro la trattazione di temi quali "Il caso Unipol-BNL" e il dibattito sull'opportunità o meno di costruire un partito unico DS-Margherita, il cosiddetto Partito Democratico, quindi è stata messa in risalto la capacità critica e autocritica di tanti giovani.
Il successivo incontro si terrà a Spezzano della Sila presso l'Unità di Base "Fausto Gullo" il 22 Gennaio. La Campagna D'Ascolto non si fermerà solo al confronto con gli iscritti ma vuole coinvolgere tutto il mondo giovanile, ed è per questo che anche le altre associazioni giovanili del territorio di cosenza e provincia sono invitate a programmare un incontro, contattando il comitato organizzatore composto da: Luigi Guglielmelli ,Giovanni Apa , Enzo Giacco, Vincenzo Curcio.

Nuovo circolo di AN a Rogliano

13/01 “Il Commissario provinciale Giuseppe Caputo, su richiesta di una trentina di iscritti, ha provveduto a nominare venerdì 13 c.m. Ferdinando Falbo Commissario del nuovo circolo territoriale "Raffaele Valensise" con sede in Rogliano”. E’ quanto si legge in una nota. “Il Commissario Caputo –prosegue la nota- si è detto sicuro che "Falbo saprà rilanciare l'attività del Partito per poter affrontare le prossime scadenze elettorali con l'entusiasmo di sempre". Il ventiquattrenne Ferdinando Falbo, laureando in Scienze Politiche, nonostante la giovane età, può già vantare un'importante esperienza politica nella destra locale avendo fondato nel giugno del 2001 il circolo di Azione Giovani, movimento giovanile di An, che ha guidato fino allo scorso giugno contribuendo a fare del circolo roglianese di Ag una delle realtà giovanili più valide della provincia.
Il nuovo circolo, intitolato alla memoria di una figura molto rimpianta nella destra come Raffaele Valensise, politico di spessore e uomo di grande dirittura morale che amava sinceramente la sua terra di Calabria, raccoglie, oltre ai numerosi iscritti di Rogliano, anche diversi militanti dei paesi limitrofi. Falbo ha rilasciato una breve dichiarazione riportata di seguito: "Voglio esprimere la più sentita gratitudine al Commissario Geppino Caputo per l'incarico affidatomi e per la fiducia che ha dimostrato di avere nei miei confronti, facendogli anche i migliori auguri di buon lavoro alla guida di An in provincia. Il compito da svolgere è gravoso e importante, ma sono orgoglioso di poterlo svolgere con l'entusiasmo e la collaborazione dei numerosi iscritti che hanno aderito al circolo. Il circolo Valensise nasce per contribuire, di concerto con l'altro circolo, al rilancio e alla crescita di Alleanza Nazionale a Rogliano e sul territorio, e al radicamento dei valori e dei progetti della Destra. Rogliano deve recuperare la centralità che ha perso in questi anni puntando sulla valorizzazione delle risorse e delle intelligenze presenti nella nostra cittadina. Lo sviluppo di un territorio passa inevitabilmente dalla capacità che ha la propria classe dirigente di accettare le molteplici sfide della modernità, una modernità che qui, purtroppo, spesso ha coinciso con l'emulazione di modelli di crescita completamente avulsi alle caratteristiche della nostra zona. Contiamo sull'appoggio della cittadinanza e sul contributo delle nuove energie che vorranno aderire al circolo per condurre insieme la battaglia in favore del territorio. Nella nostra città a breve si voterà per il rinnovo del Consiglio comunale e An sarà chiamata a dare il proprio contributo in termini di idee e progetti. Cercheremo di coinvolgere tutte quelle energie che finora, per un motivo o per l'altro, sono rimaste ai margini della vita politica locale facendo mancare alla comunità il proprio contributo propositivo. Nei prossimi mesi lavoreremo febbrilmente per la crescita di An e della Casa delle Libertà, per ottenere una nuova importante vittoria del centrodestra".

Galati (Udc) “La vicenda Unipol rischia di minare la fiducia dei cittadini. Le cooperative un valore”

12/01 ''Commistioni, come quella che si e' verificata nella vicenda Unipol, rischiano di minare alla base la fiducia dei cittadini nella politica e nel corretto funzionamento del mercato e del sistema cooperativo. Le cooperative rappresentano un valore per il sistema produttivo italiano, non un elemento di distorsione''. A sostenerlo e' stato il sottosegretario alle attivita' produttive con delega agli Enti cooperativi, Giuseppe Galati, commentando gli sviluppi della scalata di Unipol a Bnl e la recente bocciatura di Bankitalia. ''Per questo motivo - ha aggiunto - deve essere assicurato il perseguimento dello scopo mutualistico e quindi il sostegno alle fasce piu' deboli della societa', che costituiscono l' essenza del sistema della cooperazione''. Galati, e' scritto in una nota, ha respinto le affermazioni di coloro che hanno puntato l' indice contro il mondo cooperativo e ritiene di grande importanza il recente provvedimento predisposto dal Ministero sull' esercizio delle attivita' di ispezione e di vigilanza per le banche di credito cooperativo. ''E' paradossale - ha sostenuto Galati - che ci si continui a difendere dai rapporti con i vertici Unipol senza interrogarsi fino in fondo su come si intenda realmente confrontarsi con i problemi dello sviluppo economico del Paese, considerando che il valore reale della cooperazione e' quello del lavoro e dei frutti della mutualita' tra soci, non quello di costruire scalate finanziarie. Il provvedimento da me fortemente voluto che sancisce i criteri per l' esercizio delle attivita' di ispezione e di vigilanza per le banche di credito cooperativo e' un importante risultato, raggiunto dopo tre anni di attivita', e portera' significativi benefici dal punto di vista fiscale e previdenziale al mondo delle cooperative''.

Interrogazione di Filippelli (Udeur) a Lunardi “La linea ferroviaria ionica in completo abbandono”

12/01 Nicodemo Filippelli, capogruppo dei Popolari-Udeur al Senato ha denunciato, in una interrogazione al ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi, denuncia la soppressione di alcuni treni sulla tratta ionica e lo stato di totale abbandono in cui versa la linea. ''La linea Ionica - ha sostenuto Filippelli - e' a binario unico, si sviluppa lungo 400 km e di questi solo 79, quelli tra Metaponto e Sibari, sono elettrificati. Inoltre la linea ferroviaria si sviluppa prevalentemente in un contesto ad elevata urbanizzazione, ma c' e' una scarsa accessibilita' offerta in termini di collegamento intermodale con gli agglomerati urbani vicini. Inoltre le stazioni Fs, come denunciammo tempo fa riguardo a quella di Crotone, sono in stato di abbandono ed e' scarsa e bassa la qualita' dei servizi all' utenza. Sono scarsi o spesso inesistenti i parcheggi di interscambio e stazionamento. Gli standard igienici e di confort dei treni sono a livello di terzo mondo, con vagoni spesso fatiscenti e sporchi, e gli orari attuati da Trenitalia non vanno assolutamente incontro alle esigenza degli utenti, mentre basterebbero pochi accorgimenti a livello di orari e di composizione delle carrozze per avere un servizio utile e confortevole''. ''Ma la cosa piu' grave - ha proseguito il parlamentare dell' Udeur - e' che i pochi treni veramente utili per garantire un collegamento tra la costa ionica ed il resto d' Italia sono stati o stanno per essere soppressi. Lo sviluppo del territorio ionico calabrese ed in particolare della costa Crotonese, ad alta vocazione turistica e produttiva, e' cosi' ostacolato dalla debolezza della rete di infrastrutture di trasporto. Senza interventi significativi il servizio ferroviario continuera' a soffrire pesantemente la competitivita' dei sistemi su gomma che attualmente risultano piu' versatili, flessibili e veloci. E i treni sono in questo momento cosi' penalizzati che ci chiediamo se non sia il caso di fugare ogni dubbio o sospetto circa un eventuale baratto operato da Trenitalia su questo servizio con altre societa' concorrenti, come ad esempio le autolinee su gomma''. ''Chiediamo anche a Lunardi - ha concluso Filippelli - di rivedere il Piano nazionale dei trasporti, prevedendo per la rete ferroviaria ionica interventi dignitosi che la valorizzino e la rendano capace di fornire servizi di qualita', cosi' come e' giusto che quelle popolazioni abbiano. Questa interrogazione l' ho inoltre inviata all' assessore regionale ai trasporti, Pasquale Tripodi, con la richiesta di farla propria e di muoversi in direzione delle cose da me chieste''.

L’Udc Cosenza chiede al candidatura di Pichierri alla Camera

12/01 La candidatura alla Camera dei deputati di Franco Pichierri, consigliere nazionale dell' Udc e commissario cittadino del partito a Cosenza, e' stata proposta all' unanimita' dal coordinamento cittadino del partito. ''Pichierri - si afferma in un documento reso noto dal capogruppo nel Consiglio comunale, Giuseppe Nardi - si e' sempre distinto per il costante ed apprezzato impegno politico ed istituzionale nella citta' capoluogo, dove e' stato tra l' altro piu' volte eletto con esaltanti risultati. Restiamo convinti che, diversamente, si soffocherebbe il giusto entusiasmo di quanti accarezzano l' idea di poter dirottare vaste quote di consensi verso l' Udc cosentino che, deluso, troverebbe 'rifugio' nel contenitore dei moderati del centrosinistra. I cattolici democratici e liberali della citta' di Cosenza hanno da sempre espresso una classe dirigente politica capace di rappresentare un riferimento certo ed autorevole per l' area urbana e per l' intera Regione. Tale personale politico, nei diversi appuntamento elettorali, regionali, provinciali e comunali, ha catalizzato l' attenzione e la fiducia di quote notevoli di elettorato al punto da essere capace di 'iscrivere' l' Udc tra i primi partiti della citta' bruzia e dell' interno comprensorio (circa 250.000 abitanti)''. Nel documento, si afferma inoltre che ''a Cosenza molti saranno i candidati nelle diverse liste dell' Unione alla Camera e tra loro alcuni sono autorevoli parlamentari in carica, ragione per la quale appare necessario che sia collocato tra i primissimi posti della nostra lista un candidato dell' area urbana caratterizzato da un forte e coerente impegno politico. Tale opportunita' certamente, unitamente alla presenza del sen. Gino Trematerra, rafforzerebbe l' Udc calabrese. Cio' anche perche' si riconoscerebbe il giusto merito alla provincia piu' grande della nostra regione, con piu' di un terzo dell' elettorato attivo che tra l' altro ha espresso ben due eletti nella passata competizione per il rinnovo del Consiglio regionale''.

Iniziative di “PartecipAzione” per le primarie di Rossano

12/01 ''Se qualcuno si aspettava che il rinvio delle elezioni primarie passasse sotto silenzio o venisse subito dai cittadini ha sbagliato decisamente i suoi conti''. A sostenerlo e' stata Patrizia Sabatini, candidata di Partecipazione alle Primarie dell' Unione che avrebbero dovuto tenersi a Rossano l' 8 gennaio scorso e che invece sono state rinviate a data da destinarsi. Partecipazione, sull' argomento, ha promosso per domani un appuntamento al quale partecipera' il coordinatore regionale del movimento, Beniamino Donnici, aperto al pubblico ed alla stampa. ''Partecipazione - ha sostenuto la Sabatini - comunichera' le sue determinazioni, con quella trasparenza e chiarezza che dovrebbero essere qualita' oggettive della politica e non optional come sta accadendo nei partiti del centrosinistra rossanese. Domani comincia Partecipazione, ma sosterremo con forza anche l' iniziativa pubblica spontanea fissata per domenica da quel gruppo di 165 cittadini che hanno sottoscritto un legittimo appello alla chiarezza. Chissa' che a Rossano non trovi attuazione la dottrina filosofica che dal caos fa nascere un nuovo ordine''.

Filippelli (Udeur) chiede un codice di comportamento per diplomatici all’estero durante le elezioni

12/01 Il varo di un codice di comportamento da tenere durante i periodi di campagna elettorale e durante i giorni delle operazioni di voto e fino al momento della proclamazione degli eletti, per i rappresentanti diplomatici e per i pubblici dipendenti in servizio all' estero e' stato chiesto da Nicodemo Filippelli, capogruppo al Senato dei Popolari-Udeur e responsabile del Dipartimento per gli Italiani nel mondo del partito, in una interrogazione al Presidente del Consiglio e ai Ministri degli Esteri e dell' Interno. ''Gli Ambasciatori ed i Consoli - ha sostenuto Filippelli - ricoprono posizioni di grande rilievo e prestigio che danno loro grande visibilita' presso le nostre collettivita' all' estero ed un' indiscussa autorita' morale, ma non esiste allo stato attuale alcuna norma che regolamenti i comportamenti delle rappresentanze diplomatico-consolari e dei pubblici dipendenti in servizio all' estero durante i periodi di campagna elettorale ed i giorni delle operazioni di voto per corrispondenza fino al momento della proclamazione degli eletti. In Italia invece, il Capo dello Stato ed i Prefetti debbono attenersi alla piu' scrupolosa e rigorosa neutralita' durante lo svolgimento delle campagne elettorali e delle votazioni''. ''Essendo la prima volta - ha proseguito il senatore dell' Udeur - che i nostri concittadini residenti all' estero potranno esprimere il loro voto per eleggere rappresentanti al Parlamento, noi Popolari Udeur abbiamo pensato ad una serie di norme di condotta da inserire in un apposito codice da applicare in ogni occasione elettorale. Proponiamo ad esempio di non partecipare a eventi conviviali o a manifestazioni, pubbliche o private, incluse le cerimonie e le funzioni religiose, in cui potrebbero essere presenti candidati alle elezioni politiche od i loro sostenitori. Non rilasciare dichiarazioni alla stampa a commento della campagna elettorale. Evitare incontri, conversazioni telefoniche o scambi di corrispondenza con i candidati o i loro sostenitori. Ove richiesto e ove strettamente necessario ricevere i candidati esclusivamente all' interno della Rappresentanza, in formato ristretto, assicurandosi che non siano presenti giornalisti, fotografi o cineoperatori. Diffidare i giornali, le emittenti televisive, i candidati stessi ed i loro sostenitori dal pubblicare scambi di corrispondenza pregressi con i candidati o dal diffondere foto o servizi televisivi di repertorio che li ritraggano assieme a loro. Invitare le autorita' dei paesi di accreditamento ad attenersi ad un atteggiamento di assoluta neutralita' nel corso della campagna elettorale e delle operazioni di voto ed a non coinvolgere in eventuali incontri o manifestazioni i candidati alle elezioni politiche italiane o i loro sostenitori''. ''Potrebbero, altrimenti, a rigor di logica - ha proseguito Filippelli - verificarsi casi di ingerenza negli affari interni italiani da parte di governi stranieri''. Tra le proposte dell' Udeur figurano poi, ''invitare i responsabili dei mezzi di informazione in lingua straniera ad attenersi a criteri di imparzialita' nell'assegnazione di eventuali spazi pubblicitari ai candidati. Invitare i responsabili dei servizi di affissione nei luoghi pubblici o aperti al pubblico ad assicurare, a loro volta, parita' di trattamento ai candidati nell'assegnazione dei cartelloni pubblicitari. Invitare le autorita' locali a concedere spazi per le manifestazioni elettorali (comizi, convegni, feste popolari, banchi di informazione) in misura eguale e con le stesse modalita' a tutti i candidati che ne facciano richiesta''. ''Con questa interrogazione - ha proseguito Filippelli - chiedo inoltre al Governo di attivarsi affinche' durante la campagna elettorale e le operazioni di voto i Capi delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari ed i pubblici dipendenti in servizio all' estero siano comunque tenuti ad osservare le seguenti disposizioni di legge: fornire agli elettori informazioni sulle modalita' di voto ed assistenza qualora non abbiano ricevuto il materiale elettorale. Fornire a chi ne faccia richiesta e a chi vi abbia interesse per le finalita' politico-elettorali l'elenco degli aventi diritto al voto. Comunicare ai principali mezzi di informazione rivolti alle comunita' italiane all' estero le liste dei candidati e le modalita' di voto per corrispondenza. Invitare gli editori di quotidiani e periodici che ricevono contributi da parte dello stato a consentire ai candidati e alle forze politiche l' accesso agli spazi per la diffusione di messaggi politici elettorali in condizioni di parita' tra loro. Adottare iniziative atte a promuovere la piu' ampia comunicazione da parte delle forze politiche sui giornali quotidiani e periodici italiani editi e diffusi all' estero e sugli altri mezzi di informazione in lingua italiana o comunque rivolti alle comunita' italiane all'estero, in conformita' alle norme vigenti in Italia, al fine di garantire la parita' di trattamento per tutti i soggetti politici, l' obiettivita', la completezza e l' imparzialita' dell' informazione''.

Piace a Loiero il programma dell’Unione

11/01 Piace al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, la bozza del programma elettorale dell'Unione. ''Per quello che leggo sui giornali - afferma Loiero - ritengo condivisibile il programma di Romano Prodi e sono convinto che lo approveranno la maggioranza degli italiani quando si recheranno alle urne''. ''Personalmente, poi - aggiunge Loiero - sono molto soddisfatto per il capitolo relativo alla politica dell'accoglienza che prevede il superamento dei Cpt, dove spesso gli immigrati vengono rinchiusi in condizioni poco umane, e l'abolizione della legge Bossi-Fini che ha creato problemi piu' che risolverli''. La scorsa estate il presidente Loiero aveva guidato una battaglia, condivisa da diversi presidenti di Regione, contro i centri di prima accoglienza, ''luoghi con coni d'ombra o misteri su tante cose, dove - afferma - abbiamo visto persone disperate''. Loiero sostiene di apprezzare la linea di Prodi, convinto che ''si possa coniugare sicurezza e diritti mediante un modello alternativo di accoglienza rispetto a quello attuale''. Ad ogni modo, secondo il presidente della Regione Calabria, ''saranno importanti, e in alcuni casi anche necessari, i contributi che al programma arriveranno dai partiti dell'Unione e dalla societa', ma gia' appare in tutta la sua chiarezza che si tratta di un programma avanzato, in grado di affrontare le difficolta' del Paese che sono state aggravate dal governo di centrodestra e hanno creato un profondo malessere''.

Zavettieri (NPSI) “De Michelis difende una piccola rendita parassitaria”

10/01 ''A furia di esplorare territori sconosciuti, l' ex segretario nazionale del Nuovo Psi, Gianni De Michelis, ha finito non solo con lo smarrire la strada, ma anche con il perdere definitivamente la bussola, cadendo in un vicolo cieco dal quale, invece di preoccuparsi di uscirne, ritrovandosi in una posizione assai poco invidiabile, si occupa e si preoccupa degli esiti altrui sostenendo senza pudore: 'Che senso ha una presenza dei socialisti nel centrosinistra distinta dalla Rosa nel pugno?'''. A sostenerlo e' stato il componente la Direzione nazionale del Nuovo Psi e leader calabrese del partito, Saverio Zavettieri. ''Con tale affermazione - ha aggiunto Zavettieri - diventa sin troppo scoperto il tentativo, portato avanti da De Michelis con singolare e sospetta simmetria con la posizione di Enrico Boselli, di difendere una piccola 'rendita parassitaria' sotto il segno della Cdl, e messa in forse dalle scelte coerenti del V Congresso Nazionale del Nuovo Psi, nel momento in cui si bolla come 'ridicola' l' intenzione di Bobo Craxi di presentare, alle prossime elezioni politiche nazionali, addirittura una 'terza posizione socialista', riservando per se' medesimo e per lo Sdi della Rosa nel pugno la rappresentanza esclusiva dei socialisti nei due poli''. ''Nella mia ultradecennale militanza socialista, che risale esattamente al 1959, persino precedente a quella, pur lunga, di De Michelis - ha sostenuto Zavettieri - ho conosciuto socialisti di ogni genere e specie: socialisti autonomisti e di sinistra, massimalisti e riformisti, socialisti-democratici e socialdemocratici, socialisti liberali e liberal-socialisti, social-comunisti e radical-socialisti, ma non mi era mai capitato, prima d' ora, la specie dei 'social-rotondiani' e dei 'social-pannelliani', che sono probabilmente le nuove species del terzo millennio prodotte dall' ondata 'blairista' di cui i nostri 'magnifici' De Michelis e Boselli tendono a presentarsi come i campioni''. ''Se la legittimazione di De Michelis e dei pochi intimi che lo hanno seguito in questa sua triste avventura - ha concluso Zavettieri - dipende, come credo, dall' assenza di una lista socialista alle prossime consultazioni politiche, e' bene che si metta l' anima in pace, perche' una lista col simbolo del garofano sara' comunque sottoposta al voto degli italiani, gli unici abilitati, in questo Paese, a giudicare e a decidere del futuro dei socialisti''

Di Pietro in Calabria per ufficializzare l’ingresso di Misiti in IDV. Pieno appoggio alla Giunta Loiero. Nessun ingresso della Catizone in IDV

Broccolo (Prc) “Polti, cronaca di una morte annunciata nell’indifferenza di tanti”

10/01 “Manifesto a nome del partito provinciale tutta la nostra solidarietà alle/i lavoratrici/ori della Polti. In verità si tratta della cronaca di una morte annunciata, nella quasi indifferenza colpevole di tanti che per dovere istituzionale o di organizzazione avrebbero molto da dire”. Ad affermarlo è stato il segretario provinciale della Rifondazione comunista di cosenza, Angelo Broccolo. “Nei mesi passati –aggiunge- sono state tante le manifestazioni dei lavoratori per richiamare l'attenzione sulle loro condizioni di lavoro e sulle possibilità di chiusura della fabbrica.Ma la politica impegnata in queste giornate a scegliere candidati per la camera e senato di quale Sud intende parlare?Se le condizioni materiali di chi lavora,vengono ignorate platealmente allora è la politica stessa che diviene esercizio autoreferenziale e quasi mondano,di autoproduzione di una classe dirigente capace di tutelare solamente i propri privilegi.Si prova rabbia ed amarezza nel pensare che le ipotesi di sviluppo della nostra provincia subiscono ,forse un definitivo tracollo.Per scongiurare questo le istituzioni ed i partiti ,chiunque abbia a cuore il futuro della nostra regione dovrà mmetterso di traverso verso l'ipotesi di chiusura delle esperienze lavorative di fabbrica di Piano Lago;Come federazione abbiamo immediatamente coinvolto le nostre rappresentanze istituzionali,ad iniziare dall'Assessore al Lavoro,ma fin da ora la nostra federazione dichiare che saremo al fianco dei lavoratori senza mediazione con qualsiasi tentativo di chiusura”.

Comitato regionale del PdCI sulle candidature alla Camera

10/01 Il Comitato Regionale del partito dei Comunisti Italiani si riunirà giovedì prossimo a Lamezia Terme per un esame della fase politica regionale e per gli adempimenti necessari in vista della competizione elettorale del 9 aprile. La riunione convocata dal segretario regionale Michelangelo Tripodi si terrà alle ore 17.00 presso l’hotel Lamezia. L’organismo regionale del PdCI, fra l’altro, è chiamato ad esprimersi sulle rose di potenziali candidati che, discusse e approvate dai Comitati Federali di Reggio Calabria, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e dall’Attivo Provinciale di Catanzaro, riunitisi nei giorni scorsi, costituiscono la base a partire dalla quale si svilupperanno le prossime iniziative per giungere alla composizione della lista dei Comunisti Italiani che parteciperà, nella Circoscrizione calabrese, alle elezioni per la Camera dei Deputati. La riunione di Lamezia precede di 2 giorni la convocazione del Comitato Centrale del PdCI, che si terrà a Roma sabato e domenica prossimi. Nella riunione del Comitato Regionale, inoltre, verrà messa a punto l’organizzazione per la raccolta delle firme necessarie per la presentazione della lista che vedrà coinvolte tutte le Federazioni calabresi.

Rocca e Calvo chiedono chiarezza all’interno dei socialisti

10/01 ''E' necessaria una chiara presenza d' ispirazione socialista alle prossime elezioni. Questo e' il momento per rilanciare 'l' unita' socialista', non la semplice unita' dei socialisti, intesi come ex dirigenti del Psi, bensi' l' unita' delle esperienze politiche che oggi si riconoscono nei valori e negli ideali del Socialismo democratico Europeo ed Internazionale. A sostenerlo sono stati Luigi Rocca, del direttivo regionale dello Sdi, e Michele Calvo, del comitato regionale del Nuovo Psi. ''Serve - hanno aggiunto - un nuovo modello politico al nostro Paese, non piu' fondato, come avvenuto in questa 'seconda repubblica', su forzature elettorali e personalismi individuali, ma sulla condivisione degli interessi collettivi e sulla convergenza delle espressioni culturali piu' affini. C' e' bisogno del contributo di una nuova classe dirigente, motivata dalla passione e dal desiderio di spendersi per il benessere altrui e non solamente dall' egoismo dei propri singoli interessi. C' e' bisogno di individuare nuovi percorsi di formazione e selezione per le future classi dirigenti, evitando che esse possano provenire da semplici apparati burocratici distanti dalle istanze della popolazione. C' e' bisogno di rendere credibili le future classi dirigenti attraverso percorsi diversi, ma obbligati, contrariamente a quanto avvenuto in questi ultimi anni, nei quali un buon nome e qualche soldo, da investire, aprivano immediatamente al mondo della politica consentendo, spesso, di assumere ruoli di primo piano a persone motivate da interessi diversi rispetto a quello di rappresentanza delle collettivita'''. ''Nella maggioranza dei paesi Europei - hanno sostenuto Rocca e Calvo - esiste un grande partito socialista riformista che converge sul piano culturale e programmatico con altri partiti affini. Un sistema retto da grandi formazioni politiche organizzate, ben definite e con radici salde, espressione delle diverse realta' presenti nel tessuto sociale del paese di appartenenza. Sono prevalentemente due le formazioni politiche attorno alle quali bisognerebbe costruire le coalizioni di governo: un grande Partito di tradizione popolare, cristiana, e conservatrice riconducibile al Ppe, ed uno d' ispirazione riformista individuabile nel Pse. In questa prospettiva i socialisti italiani possono avere un grande ruolo politico. A questo fine sono di estrema importanza: il contributo di una nuova classe dirigente, d' ispirazione socialista, che inizi da subito a mobilitarsi; il prezioso ed indispensabile contributo di esperienza e saggezza politica, necessario per individuare la corretta via da percorrere, rappresentato dalle classi dirigenti precedenti''. ''Uno dei passi necessario - hanno concluso Rocca e Calvo - e' quello di garantire, alle prossime elezioni politiche, una chiara presenza elettorale d' ispirazione socialista e liberale che possa dare continuita' alla tradizione politica e culturale del movimento socialista italiano''.

Il movimento “Italia Europa” trova l’accordo con il gruppo di Donnici, PartecipAzione

10/01 Il movimento culturale ''Calabria Europa'', guidato dall' ex assessore regionale Guido Lagana', ed il movimento ''Partecipazione'', che fa riferimento all' assessore regionale Beniamino Donnici, hanno raggiunto un' intesa ''per un percorso politico comune''. L' intesa sara' formalizzata in occasione di un convegno sul tema ''Costruiamo la democrazia della partecipazione'' che si svolgera' giovedi' prossimo, 12 gennaio, a Reggio Calabria nel corso di un convegno che avra' luogo nell' Universita' per stranieri ''Dante Alighieri''. ''Si trattera' della prima occasione - e' detto in un comunicato - per tracciare le linee guida di un percorso politico che intende raccogliere i tanti fermenti che vengono dalla provincia reggina''. Il dibattito sara' moderato dallo stesso Guido Lagana', mentre le conclusioni saranno tratte dall' assessore Donnici, che si e' detto ''estremamente soddisfatto dell' intesa con il movimento culturale guidato da Guido Lagana'. Sono certo - ha aggiunto Donnici - che l' intesa, grazie anche alla grande esperienza di Guido Lagana', sapra' raccogliere le istanze di partecipazione alla vita politica che vengono da una provincia intellettualmente molto vivace come quella di Reggio Calabria''.

Le mancate risposte di Fassino e D'Alema sulla questione morale

09/01 Commento di Pietro Mancini pubblicato su “Il Giornale” dell’8 gennaio. Al bravo Gad Lerner - che da suo consulente politico Prodi ha derubricato a " giornalista, che esprime libere e personali opinioni "- vorremmo chiedere : ma se il tesoriere dei DS, Sposetti, non poteva non sapere delle " fantasmagoriche plusvalenze extra- stipendione dell' intimo amico Consorte ", è credibile che il Professore, per 9 lunghi anni presidente dell' IRI, ignorasse completamente i finanziamenti illeciti, erogati da quel carrozzone clientelare al suo partito di riferimento, la vecchia DC di De Mita e Prandini ? A Lerner, che oggi spara, coraggiosamente, sul funzionario diessino - al quale auguriamo di non far la fine del povero Citaristi, il cassiere della vecchia " balena bianca "- crediamo sia utile ricordare le parole, che Tonino Di Pietro disse a Prodi, dopo avergli, inutilmente, nel luglio del 1993, chiesto tutti i retroscena, politici e finanziari, del pasticciaccio brutto della mancata cessione della SME a Carlo De Benedetti : " Caro Professore, non ho ancora capito se i capataz dei partiti l' hanno fatta fesso, o se lei ha fatto fesso me..... ". E subito dopo il numero uno dell' IRI, stravolto, corse al Quirinale, a lamentarsi con Scalfaro: e Tonino non lo " molestò " mai più e oggi aspira a diventare ministro di Grazia e Giustizia del Prodi- bis...
Da Gad Lerner ad un altro commentatore, in guerra con la Quercia in fiamme : Giuliano Ferrara che, querelato da Massimo D' Alema per un articolo del " Foglio " sul tesorone di Consorte ( 50 milioni di euro ! ), ritiene quella dell' europarlamentare pugliese un " atto di intimidazione ". Ed appare, in effetti, piuttosto disdicevole che la prima reazione al coinvolgimento del vertice della Quercia nell' affaire Unipol del presidente ds, attaccato da Ferrara, ma non solo da lui, in termini politici, per la contiguità con un influente gruppo finanziario, sia stata quella di trascinare in tribunale un giornalista. Ma, allora, perchè D' Alema e Fassino non hanno deciso di ricorrere alla carta bollata pure contro Claudio Rinaldi che, sul settimanale " L' Espresso ", vicino all' Unione, ha definito il presidente e il segretario della Quercia " i furbetti del Botteghino ", accusandoli, esplicitamente, di aver definitivamente sepolto la questione morale, cara ad Enrico Berlinguer, e di aver mescolato, con eccessiva disinvoltura, politica e affari ?
" Non ci faremo triturare dai giornali e dagli alleati ", ha assicurato un furibondo D' Alema, minaccioso soprattutto con Prodi e Rutelli. Ma dal clima di assedio la Quercia non riuscirà a sfuggire, solo facendo appello alla propria tifoseria e aizzandola contro quelle delle squadre avversarie, come nei derby più infuocati. Le risposte, che il vertice del Botteghino deve dare all' opinione pubblica, ai propri militanti e anche alla sinistra interna -fortemente insoddisfatta per le interviste, puramente difensive e violente contro "quei " pennivendoli " dei quotidiani, con in prima linea "Il Giornale ", rilasciate sabato da D' Alema all' " Unità " e domenica a " Repubblica " da Fassino - dovrebbero essere, in primis, politiche.
Se Piero e Massimo non ci pensano proprio ad accogliere l' invito, tutt' altro che peregrino, alle dimissioni, rivolto a loro da Giampaolo Pansa, ammettano almeno i gravi errori commessi, misurandosi con l' inquietante, fosco passato e con i pesanti guai giudiziari dell' ex presidente di Unipol, Giovanni Consorte. Ma, soprattutto, spieghino, in termini profondamente autocritici, perchè hanno fatto un lungo tratto di strada insieme alle " consorterie " e ai " furbetti del quartierino ". E, a chiare lettere, Fassino e D' Alema proclamino che l' affarismo e la sfrenata lottizzazione delle poltrone e degli incarichi pubblici saranno banditi, per sempre, dai DS e dall' Unione, al centro e nelle regioni. E si rendano conto, finalmente, che non è vero, anzi è profondamente sbagliato che, per un partito, è lecito sponsorizzare un gruppo finanziario, a scapito di un altro, che si sospetta sostenuto dai propri infidi " fratelli coltelli ". Invece di dar credito agli scenari su improbabili complotti neo-centristi, forse ispirati dal centenario Licio Gelli, prospettati da Scalfari, in polemica con il " Corriere della sera ", i capi del Botteghino dovrebbero provare a ragionare più serenamente, facendo chiarezza su se stessi : altrimenti - come ha osservato Barbara Spinelli sulla " Stampa " - " non potranno nè migliorare l' economia, nè dare inizio, in Italia, a un' alternanza, che somigli a un' alternativa ".

Riunite le direzioni di DS e DL congiunte. Un punto di partenza, non di arrivo. Lista unica a Camera e Senato.

Minniti (DS) “Caso Unipol, contro i DS un attacco senza precedenti”

09/01 ''I Ds attraversano il momento piu' difficile degli ultimi dieci anni e occorre respingere un attacco contro di noi senza precedenti'': lo ha detto l' on. Marco Minniti, della direzione nazionale dei Ds, introducendo questa mattina la riunione congiunta delle direzioni regionali calabresi dei Democratici di sinistra e della Margherita. Minniti ritiene che oltre a respingere l' attacco - ''i Ds ed i singoli esponenti non hanno conti all' estero'' - occorre anche ''aprire una riflessione su temi importanti: la separazione - ha proseguito l' esponente politico diessino - tra politica, economia e finanza. E' un tema originale non solo in Italia ma in tutta Europa''. Per quanto riguarda la discussione interna al centrosinistra su questi temi Minniti ha detto che ''la preoccupazione di fondo e' che ci deve essere, come ha ben sostenuto Franco Marini nei giorni scorsi, tra di noi un forte spirito di solidarieta'. Non si puo', in sostanza, rimettere in pista Berlusconi''.

Tripodi (PdCI) “Alle elezioni con liste aperte”. Nominati i componenti del Comitato Federale reggino

09/01 ''Il Pdci e' determinato a schierare anche in Calabria liste forti e aperte, nelle quali saranno coinvolti i dirigenti e gli eletti del partito e che vedranno la presenza di esponenti espressione dei movimenti, della societa' civile, del mondo del lavoro e della cultura, in uno spirito di grande apertura e disponibilita' per raccogliere e dare visibilita' a quanto di meglio si muove nella sinistra calabrese''. E' quanto ha detto il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, nel corso della riunione del comitato federale di Reggio Calabria. ''Nei prossimi mesi - ha aggiunto - ci aspetta un grande impegno per ottenere una straordinaria mobilitazione di tutto il partito, con l'obiettivo di liberare l'Italia da Berlusconi, Fini, Casini e Bossi, per porre al centro dell'iniziativa del centrosinistra i temi politici e le questioni sociali vere che interessano agli italiani e assicurare al partito calabrese una rappresentanza parlamentare''. Nel corso della riunione il Comitato Federale di Reggio Calabria ha approvato le 3 proposte formulate dalla Segreteria provinciale ed ha provveduto ad un complessivo adeguamento degli organismi dirigenti ed ai necessari adempimenti in vista delle elezioni politiche del 9 aprile.''Dopo l'introduzione del segretario Enzo Infantino - e' scritto in una nota - e un ampio dibattito allargato alla partecipazione degli iscritti, il Comitato Federale ha quindi posto il partito nelle condizioni di rafforzare i suoi gruppi dirigenti, assegnando incarichi di lavoro anche a figure che recentemente hanno aderito al Pdci e strutturando in maniera piu' capillare l'azione politica sul territorio provinciale''. Su proposta della Segreteria provinciale, sono stati quindi chiamati a far parte del Comitato Federale i compagni avv. Maria Antonietta Lamberti, assessore comunale di Locri, dott. Tito Iaria, assessore comunale di Melito Porto Salvo, dott. Anselmo Ladelfa e ing. Santo Monorchio, rispettivamente assessore della ''Comunita' Montana versante tirrenico'' e assessore della ''Comunita' Montana Capo Sud'', dott. Mario Sprizzi di Palmi, Gianluca Albanese di Siderno, arch. Luigi Cannata' di Taurianova e Lino Cirillo di Melicucco. Contestualmente il Comitato Federale ha proceduto a ridisegnare l'organizzazione del partito nelle diverse ''zone'' della provincia, assegnando nuovi incarichi di lavoro. Sono stati in tal modo istituiti i nuovi Coordinamenti della zona ''Jonica alta'' e della ''Jonica bassa'', che in questa fase verranno guidati da Giuseppe Mazzaferro, assessore di Roccella Jonica, e da Tito Iaria. Inoltre, Mario Sprizzi e' stato chiamato a sostenere e coordinare l'iniziativa del partito in quei comuni della provincia impegnati in primavera nella consultazione elettorale amministrativa e Santo Monorchio e' stato invece nominato coordinatore del Pdci di Reggio Calabria e prende il posto del prof. Mimmo Mauro, chiamato dal partito a ricoprire l'incarico di Presidente della Commissione regionale di Garanzia, nomina che secondo lo Statuto e' incompatibile con qualsiasi impegno politico negli organismi dirigenti

Il Sindaco di Lamezia incontra una delegazione del Nuovo PSI

09/01 Su invito del sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si e' svolto un incontro tra lo stesso primo cittadino, l' assessore ai Lavori pubblici, Fernando Miletta, ed una delegazione del Nuovo Psi composta da Vittorio Mazzei e dal consigliere comunale Pasqualino Mastroianni. Al centro dell' incontro ''i problemi di carattere politico generale legati al corso del Nuovo Psi e alla nuova chiara collocazione politica''. Secondo quanto reso noto dal Comune, Mazzei ha evidenziato che la scelta del partito a livello nazionale sara' ''la stessa anche a livello regionale e locale''. Da qui si e' passati ad esaminare ''questioni di carattere programmatico legati allo sviluppo del territorio e alle scelte conseguenti da assumere da parte dell' amministrazione comunale, in particolare del piano della costa, dell' area polifunzionale integrata, come obiettivi da affrontare e risolvere nei prossimi mesi e che rappresentano per il Nuovo Psi punti importanti su cui arrivare al piu' presto a decisioni condivise nell'interesse sovrano della citta'''. L' incontro e' stato ''valutato molto positivamente e sara' oggetto di ulteriore riflessione sia in ambito amministrativo che per i riflessi politici che l'intera vicenda potrebbe assumere. L'auspicio del sindaco e' che si possa arrivare partendo dalle questioni di merito e di programma ad una collaborazione sempre piu' attiva con il Nuovo Psi a tutti i livelli''.

Lucirino nominato responsabile dell’area politico sociale della Democrazia Cristiana-Libertas

09/01 Il segretario nazionale generale della Confederazione Sindacati Italiani Lavoratori (Cosnil) Francesco Lucirino e' il nuovo responsabile nazionale dell'area politico sociale della Democrazia Cristiana-Libertas. La nomina, decisa dal Segretario Nazionale della Dc Angelo Sandri, e' stata resa nota da un comunicato della Cosnil. ''La Cosnil, che da oggi - e' scritto in una nota - inizia un nuovo percorso di crescita e sinergia con la nuova Dc, annuncia fin d'ora che ha gia' scelto i suoi candidati nelle liste della Democrazia Cristiana, scelti tra i dirigenti nazionali, regionali e provinciali dei sindacati Cosnil alle prossime elezioni politiche. Tra i candidati certi: lo stesso segretario Francesco Lucirino e il coordinatore nazionale Pietro Zannoni''.

Critelli (Rinascita Calabria) “I comuni calabresi si esprimano contro la devolution”

08/01 ''Tutti i consigli comunali della Calabria adottino una delibera contro la Devolution''. E' quanto propone il presidente dell'associazione politico-culturale 'Rinascita di Calabria', Franco Critelli. ''Le modifiche della seconda parte della Costituzione - ha aggiunto - non sono altro che strumenti per dividere il Paese dopo oltre 60 anni di unita' nazionale che hanno avuto nella Costituzione repubblicana un baluardo e un faro per tutti gli italiani. Una Italia basata su principi chiari e inequivocabili: quelli dei nostri padri fondatori partigiani, capaci di ricostruire un Paese dalle macerie, dopo la liberazione Italiana dal nazi-fascismo, la sconfitta delle tirannie nella seconda guerra mondiale e la nascita delle moderne istituzioni democratiche. Chi combatte' per la liberta' ci ha trasmesso quei valori; valori per cui ha lottato, lavorando per costruire istituzioni locali, provinciali e regionali che avessero al centro i bisogni della comunita' ma anche gli interessi del Paese. E cosi' si e' fatta dell'Italia un Paese europeo, solidale, ricco di identita' locali e coeso. Oggi l'avvenire delle nostre giovani generazioni e' messo in serio pericolo''. ''I piu' deboli ed emarginati - ha proseguito Critelli - lo saranno ancora di piu'. La sanita', i servizi ai cittadini, l'universita', la scuola saranno mortificati dall'irrompere di logiche separatiste e di mercato. La solidarieta' sociale diventera' un concetto astratto, un reperto di archeologia politica, in una Italia divisa orizzontalmente e verticalmente: Sud e Nord, poveri e ricchi. Il potere legislativo operato dal parlamento dovrebbe rispondere a due requisiti: legiferare nella logica di un interesse nazionale e valutare se quel provvedimento e' cosi' sentito dal popolo per fare in modo che oltre ad una legittimazione parlamentare ve ne sia una popolare. E' inutile dire che questa legge non risponde a nessuno dei due criteri. Ma se e' vero che le leggi sono fatte dal parlamento e pur vero che il potere spetta al popolo che lo esercita nei modi stabiliti dalla legge, uno di questi modi e' il referendum abrogativo che il consiglio regionale della Calabria si e' adoperato fra i primi a proporre''. ''Ma - ha concluso - se le istituzioni regionali stanno facendo la loro parte, il popolo, la politica, le associazioni, stanno facendo anch'esse la loro parte? Noi crediamo occorra sensibilizzare il popolo meridionale e calabrese a manifestare contro questi provvedimenti che cadono dall'alto secondo logiche di spartizione politica all'interno della coalizione di centrodestra''

Colella (PSDI) “La rosa nel pugno non esprime l’unità dei socialisti”

07/01 ''Riteniamo che la lista della 'Rosa nel pugno' non esprima il percorso di Unita' socialista. La presenza dei radicali e' in antitesi con i principi laici socialdemocratici''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Psdi della Calabria, Carlo Colella, il quale ha annunciato che nel partito saranno avviate le consultazioni per organizzare le prossime elezioni politiche e amministrative. ''Ci distinguiamo dai Radicali - ha aggiunto - non solo per la 'prassi' di vita, ma siamo in conflitto con le scelte liberiste operate da Pannella in settori come quello della sanita', del mondo del lavoro e della giustizia sociale. L'operazione 'Rosa nel pugno' intrapresa dallo Sdi, e' solo elettorale, e non riusciamo a valutare l'apporto dei radicali al di la' di una folcloristica presenza mediatica''. In Calabria le consultazioni delle segreterie provinciali inizieranno a Reggio a partire dal 9 Gennaio, e seguiranno con le altre segreterie. La segreteria regionale, inoltre, si riunira' il 21 Gennaio a Lamezia Terme. Nel corso della riunione saranno anche valutati i criteri di formazione delle liste nei comuni di Catanzaro e Crotone e quelle per il rinnovo della Provincia di Reggio Calabria. ''In merito all'Unione - ha concluso Colella- riteniamo che nessuno si sogni di mettere il cappello sulla sedia dei comuni, ma i percorsi vanno fatti tutti assieme, senza preclusioni. La coalizione puo' esprimere grandi potenzialita', finora mai utilizzate , purche' ci sia un generale coinvolgimento''.

Si è dimesso, per candidarsi alle elezioni, il Presidente della Provincia di Vibo, Bruni

07/01 Il presidente dell'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, Gaetano Ottavio Bruni, della Margherita, si e' dimesso. La notizia e' stata ufficializzata stamane dallo stesso Bruni al termine di una riunione con i gruppi di maggioranza. La decisione e' dovuta all'eventualita' di candidarsi alle prossime elezioni politiche. Bruni avra' a disposizione 20 giorni per decidere se ritirare le dimissioni. Qualora non dovesse farlo l'Ente sara' commissariato e saranno fissate nuove elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale. 'Ho presentato le dimissioni perche' oggi era l'ultimo giorno utile dato dalla legge ai sindaci e ai presidenti di Provincia per una eventuale candidatura. Da oggi ho 20 giorni di tempo per ritirarle''. Ha affermato il dimissionario presidente della Provincia di Vibo Valentia. Bruni e' stato eletto nel giugno del 2004 con il 61,4% dei voti contro il candidato del centrodestra Saverio Mancini che ottenne il 34,7%. Dopo le dimissioni del presidente Bruni la Provincia sara' retta dal vice presidente Paolo Barbieri. Nel corso della mattinata, prima di ufficializzare le dimissioni, Bruni ha incontrato gli assessori, i consiglieri di maggioranza ed i capigruppo consiliari per illustrare le proprie motivazioni. La riunione era stata preceduta ieri da una seduta di Giunta nel corso della quale il presidente uscente aveva gia' avuto modo di confrontarsi con i membri del suo esecutivo. ''Lascio - ha aggiunto Bruni - in attesa di una candidatura al Parlamento italiano, perche' ritengo cruciale per il futuro di questo territorio che la provincia vibonese sia maggiormente rappresentata a livello nazionale, dove si operano le scelte strategiche di principale rilevanza per lo sviluppo e la crescita socio-economica del Paese. Per ora, quindi, le mie dimissioni vanno interpretate come un passaggio tecnico, resosi necessario in seguito al varo della nuova legge elettorale. Soltanto al termine del periodo che la normativa in vigore mi concede per riflettere e valutare l'effettiva possibilita' di una candidatura, si potra' parlare di decisione definitiva''. Bruni, esponente di primo piano della Margherita vibonese era stato eletto per il secondo mandato consecutivo e guidava una coalizione di centrosinistra allargata a Rifondazione comunista.

In Calabria prosegue il processo unitario tra DS e Margherita

07/01 Mentre a livello nazionale e' tempo di polemiche tra Ds e Margherita, in Calabria va avanti il processo unitario tra i due partiti che gia' aveva portato nelle scorse settimane all' indicazione unitaria di Ds e Margherita di Marco Minniti come capolista alla Camera alle Politiche del 9 aprile. Stamani i segretari regionali dei Democratici di sinistra e della Margherita, Nicola Adamo e Franco Bruno, hanno convocato per lunedi' mattina una riunione congiunta dei direttivi regionali di Ds e Dl che dovra' discutere della lista unitaria alle prossime elezioni politiche e del progetto di governo di svolta alla Regione Calabria, che vede tra l' altro impegnato Adamo come vicepresidente della Giunta guidata da Agazio Loiero. La relazione dell' importante incontro di lunedi' sara' svolta da Marco Minniti. La Margherita della Calabria attribuisce un forte significato all' incontro con la dirigenza dei Ds calabresi in programma lunedi' prossimo. Incontro ''servira' anche a mettere a punto le strategie d' approccio nella prossima campagna elettorale politica in Calabria dove sara' sicuramente presente, almeno per la Camera dei Deputati, il simbolo dell' Ulivo e la lista unitaria''. Questo e' quanto e' emerso da una riunione congiunta dell' Esecutivo regionale e del Gruppo consiliare della Margherita in vista dell' incontro di lunedi'. ''Una forza che punta a raccogliere il consenso di un elettore su tre in Calabria - ha sostenuto il coordinatore regionale, Franco Bruno - deve necessariamente farsi trovare preparata anche sul piano regionale nel recepire la sfida della modernita'. Il nostro partito deve affrontare anche questo appuntamento con una capacita' di mobilitazione straordinaria, forte dei risultati gia' ottenuti in Regione, e con la consapevolezza che aumentando le ragioni della collaborazione e diminuendo quelle della competizione, si riesce meglio ad affrontare la straordinarieta' di una situazione come quella calabrese. Partire in tempo per spiegare ancor meglio al nostro elettorato di riferimento che l' esperienza che ci apprestiamo ad affrontare con i diessini non deve destare preoccupazioni, ma ancorare speranze di una nuova, feconda, stagione di avanzamento della Calabria''. Nella corso della riunione e' stata anche convocata, per il 16 gennaio, l' assemblea regionale della Margherita per affrontare i temi della Lista Unitaria, della situazione regionale e gli adempimenti inerenti l' approvazione del bilancio. Inoltre e' stato preannunciato un seminario del partito, che si terra' per fine gennaio, sulle prospettive del Partito Democratico in Calabria.


Il regista Scaglione precisa: “Amedo Nazzari non fu un fascista”

07/01 ''Amedeo Nazzari non e' stato mai fascista. Anzi, per quanto ha testimoniato anche la figlia e attrice Evelina Nazzari, lo stesso rifiuto' la tessera fascista personalmente offertagli da Mussolini''. E' quanto ha detto il regista Massimo Scaglione, direttore artistico del I Premio Cinematografico e Teatrale dedicato ad Amedeo Nazzari tenutosi al Ridotto del Rendano di Cosenza e patrocinato dalla Provincia. ''Mi preme esprimere - ha aggiunto - la mia soddisfazione per il successo ottenuto al Rendano di Cosenza. In relazione a quanto dichiarato dal consigliere provinciale di Forza Italia, Mimmo Barile, che Amedeo Nazzari era un attore del cinema fascista, non corrisponde al vero e Barile prima di parlare farebbe bene a rivedersi meglio la storia del Ventennio. Si sarebbe accorto che il fascismo ha prodotto solo brutti film come ''Scipione L'africano'' film servito al ''Minculpop'' (Ministero della Cultura Popolare), per giustificare la campagna africana del fascismo. L'unica cosa seria che il fascismo fece, fu la creazione di Cineccitta', istituzione di cui bisogna andare fieri. Barile ha dimostrato pressappochismo e insufficiente conoscenza del cinema nell'era fascista''. Il Premio Amedeo Nazzari al Rendano e' stato conferito oltre che alla figlia dell'attore scomparso, Evelina, alla scrittrice, Patrizia Carrano, al Presidente dell'Eti (Ente Teatro Italiano), Giuseppe Ferrara e a Gianni Galoppi, consigliere di amministrazione di Cinecitta' Holding.

Pietro Mancini: “Non convince la diversità di Prodi ex minsitroe d ex presidente dell’Iri”

06/01 “Prodi è del tutto estraneo ai santuari economici e ai salotti del capitalismo, come il Professore ha, in modo pilatesco, proclamato, nella sua recente omelia su " La Stampa ", prendendo le distanze da quella parte dei DS più vicina al mondo degli affari ?” . Se lo domanda, e lo chiede, l' ex sindaco di Cosenza, Pietro Mancini, figlio del leader socialista Giacomo, in merito alle dichiarazioni di Prodi. “L' ex ministro demitiano dell' Industria –prosegue Pietro Mancini- , nel governo Andreotti del periodo 1976 - ' 79, è riuscito, stavolta, a convincere il suo alleato nell' Unione, Tonino Di Pietro ? L' allora pubblico ministero milanese lo bombardò di domande, il 4 luglio del 1993, in un rovente interrogatorio centrato proprio sui perversi intrecci tra i partiti e i boiardi delle partecipazioni statali, in particolare l' IRI, che Prodi, designato dal " salotto " irpino di De Mita, ha presieduto per 9 anni. Liberissimo, Romano, di rivendicare la sua " bolognesità " - dimenticando, peraltro, che il quartier generale dell'Unipol di Consorte è proprio nel capoluogo emiliano, in via Stalingrado - e di bocciare Roma, forse anche per rifilare una stoccata al sindaco Veltroni, che non fa mistero di aspirare a soffiargli la leadership. Ma, certo, un capo che, mentre monta la bufera, nella sua coalizione, sulla questione morale, prende la parola, solo per defilarsi, impacciato, e per smarcarsi dal primo partito della alleanza, sotto tiro per i rapporti e per le discusse telefonate dei suoi leader con Consorte e per il leasing, aperto da D' Alema presso la BPL, per pagare la sua costosa barca, non dimostra quel coraggio politico che, come sosteneva il Manzoni, chi non possiede non si può dare. E', pertanto, forse, comprensibile l' irritazione di D' Alema e Fassino nel sentire Prodi, che nega a loro la solidarietà bofonchia la sua presunta " diversità " rispetto a un " certo giro ", ma lo fa solo oggi, mentre accettò, nel 1996, la sponsorizzazione, da parte del patron della Parmalat, Calisto Tanzi, della dispendiosa campagna elettorale dell' Ulivo”.

Nei sondaggi di Piepoli l’Unione perde un punto dopo il caso Unipol ma resta in vantaggio di 5 punti

06/01 "Il centrosinistra resta avanti di 4-5 punti, ma rispetto ai dati di fine dicembre la lista ulivista Ds-Margherita (oltre il 30%) ha perso un punto percentuale. La flessione deriva dalla vicenda Consorte-Unipol, quindi riguarda esclusivamente i Ds". Sono gli ultimi trend elettorali elaborati dal sondaggista Nicola Piepoli e diffusi dal quotidiano online Affaritaliani. Secondo il sondaggio, Forza Italia "raggiunge il 20%", An "oscilla tra il 12 e il 13%". In base all'ultima rilevazione, di lunedì 2 gennaio, il rapporto di forza tra le due coalizioni "rimane stabile", spiega Piepoli ad Affaritaliani. "Il distacco oscilla tra il 4 e il 5% a favore del Centrosinistra". Piepoli considera "attendibile" che, in base alla nuova legge elettorale, la Casa delle Libertà possa ottenere la maggioranza dei seggi al Senato. "Perché - spiega il sondaggista - le grandi regioni pesano in termini di maggioritario, ad esempio la situazione della Lombardia è diversa rispetto a quella della Basilicata. La numerica senatori che sforna la Lombardia è differente da quella della Calabria o della Basilicata. E' quindi possibile che si vada a un pareggio". "Ci sono in particolare tre regioni cardine", continua Piepoli. "Lombardia, Lazio e Puglia". In quest'ultima regione, "il distacco tra destra e sinistra è praticamente zero, perché non c'è il problema di Fitto contro Vendola. Un pareggio non è molto probabile ma è attendibile". La Puglia dunque è una regione "in bilico", come "Lazio e Piemonte". Quanto prenderebbe se si votasse domenica la lista ulivista Ds-Margherita? "E' oltre il 30% - è la risposta - ma rispetto ai dati di fine dicembre ha perso un punto percentuale". Per quale motivo? "Il punto perso, che si è disperso tra gli altri partiti e non è andato a vantaggio di nessuno in particolare, deriva fondamentalmente dalla crisi legata alla vicenda Consorte-Unipol, quindi riguarda esclusivamente i Ds". Quanto a Rifondazione Comunista, il partito di Bertinotti "è stabile al 6%". La Lega "che sfiora il 6%" batte l'Udc, "un filo sotto". I Verdi? "Sono oltre il 2%, ma non di molto". E Mastella "rischia di non superare il tetto del 2%, ma se si unisce a Lombardo rischia molto meno", mentre i Comunisti Italiani "non corrono il pericolo di non superare il 2%". L'Idv di Di Pietro "rischia di non passare il 2%, ma secondo me - dice Piepoli - andrà con l'Unione". Infine, la Dc di Rotondi e Alternativa Sociale della Mussolini "si dovranno aggregare con qualcuno, ora sono sotto il 2%".

A San Pietro in Guarano presentazione della Pdl sull’Osservatorio Linguistico

06/01 Sarà presentata sabato, 7 gennaio, a San Pietro in Guarano (CS) la prima proposta di legge presentata in consiglio regionale nel nuovo anno che ha per oggetto l'istituzione di un Osservatorio Linguistico Calabrese. Il primo firmatario è Salvatore Magarò, consigliere regionale della Rosa nel Pugno e presidente della Quinta Commissione Riforme e Decentramento. La manifestazione sarà coordinata da Ester Sollazzo, operaia della Macadam - Officina delle Idee, la struttura che affianca Salvatore Magarò nella sua attività istituzionale e, oltre a quella degli altri operai della stessa Macadam che hanno curato la stesura del testo della proposta di legge, farà registrare la partecipazione di Mario Bozzo, presidente della Fondazione Carical, e di John Trumper, docente dell'Università della Calabria. Interverrà inoltre Peppe Voltarelli del Parto delle Nuvole Pesanti. All'iniziativa presenzieranno anche alcuni dei consiglieri regionali che hanno sottoscritto la proposta di legge. L'obiettivo dell'Osservatorio Linguistico Calabrese è quello di promuovere lo studio del patrimonio linguistico regionale, inteso come "bene culturale", attraverso la tutela, la valorizzazione e la promozione dei dialetti locali che sono componenti essenziali dell'identità storica della comunità regionale, presenti e riconoscibili in tutto il territorio, sia nella loro espressione orale che nelle forme letterarie. La manifestazione si terrà sabato, 7 gennaio alle ore 17 presso la Sala Consiliare di San Pietro in Guarano (CS).

Manifestazione dei consiglieri Barile, Ponzio e Fiorillo contro la chiusura del mercatino di Paola

06/01 "Voleremo come una farfalla e pungeremo come un'ape". Riprendendo questa frase del mitico Cassius Clay, i consiglieri provinciali Mimmo Barile, Gianfranco Ponzio e Filippo Fiorillo domani, appunto a bordo di un'ape, saranno in prima fila per sostenere la protesta degli ambulanti cosentini, partecipando alla manifestazione indetta dall'associazione dei commercianti ambulanti della Calabria, presieduta da Eugenio Bruni. La manifestazione si è resa necessaria per contrastare la decisione - inopportuna secondo i promotori - di abolire lo storico mercato domenicale di Paola, in quanto metterebbe a rischio quasi 200 posti di lavoro. I consiglieri provinciali, che muoveranno a bordo un ape, tipico mezzo di locomozione del commercio ambulante, hanno dichiarato che: "ignorando la tradizione secolare del commercio cosentino e della città di San Francesco, si intende volutamente portare un ulteriore colpo alla pratica tradizionale del commercio, fatta anche di relazioni personali e rapporti umani, sostituendola con la fredda ed arida distribuzione commerciale, senz'anima e con il colore dei soldi". Forti anche di un recentissimo sondaggio che vede ovviamente la stragrande maggioranza degli abitanti di Paola favorevoli al mantenimento del mercato domenicale, Barile, Ponzio e Fiorillo si augurano di raggiungere lo stesso risultato ottenuto nei mesi scorsi a Rende in un'analoga circostanza. "In quel caso - hanno dichiarato - opportunamente hanno prevalso il buon senso e la tradizione e siamo sicuri che anche questa volta si imporranno".

Aurelio Misiti aderisce ad Italia dei Valori

06/01 Aurelio Misiti, ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici ed ex assessore della Regione Calabria, ha aderito ad Italia dei valori. E' quanto si e' appreso in ambienti calabresi del partito fondato da Antonio Di Pietro. Misiti ha fatto parte, come assessore ai Lavori pubblici, della prima Giunta regionale della Calabria presieduta, nella scorsa legislatura, da Giuseppe Chiaravalloti, della Casa della liberta'. Misiti, all' epoca, era anche presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e, per un periodo, mantenne entrambe le cariche. L' adesione di Misiti ad 'Italia dei valori', secondo quanto si e' appreso, sara' presentata ufficialmente martedi' prossimo nel corso di una conferenza stampa in programma a Lamezia Terme alla quale, oltre ai vertici regionali del partito ed allo stesso Misiti, partecipera' Antonio Di Pietro.

Barile (Cdl) “Festival Amedeo Nazzari, buona opera di sdoganamento culturale”

06/01 ''Dobbiamo dare atto al presidente Oliverio, verso il quale manteniamo la piu' ferma opposizione amministrativa, di avere compiuto un' operazione di sdoganamento culturale seria con il festival dedicato ad Amedeo Nazzari, grande attore, protagonista del filone del cinema fascista con Valenti e Ferida''. A sostenerlo e' Domenico Barile, coordinatore della Cdl alla Provincia di Cosenza. ''Oliverio - prosegue Barile - compie una buona azione di superamento dello stupido antifascismo di facciata e proietta l' attenzione verso una discussione seria e franca sui valori culturali che non possono avere padri e patrigni''. Per il coordinatore della Cdl alla Provincia di Cosenza ''attraverso Amedeo Nazzari si valorizza un segmento straordinario della cultura italiana che decreto' la nascita del Festival di Venezia e proietto' l' immagine dell' Italia nel mondo''.

Il PdCI calabrese prepara le prossime elezioni politiche in una riunione a Lamezia. “Sostegno della Giunta con autonomia e dignità”

05/01 La Segreteria Regionale del partito dei Comunisti Italiani ha varato il calendario delle prossime riunioni degli organismi dirigenti calabresi, che segneranno l’avvio della fase d’impegno e di mobilitazione che culminerà con le elezioni politiche del 9 aprile e le diverse competizioni elettorali programmate in primavera. Il PdCI, che correrà alla Camera con una propria lista e al Senato quasi certamente in un’alleanza con i Verdi ed altre forze della sinistra, è determinato a schierare anche in Calabria liste forti e aperte, nelle quali saranno coinvolti i dirigenti e gli eletti del partito e che vedranno la presenza di esponenti espressione dei movimenti, della società civile, del mondo del lavoro e della cultura, in uno spirito di grande apertura e disponibilità per raccogliere e dare visibilità a quanto di meglio si muove nella sinistra calabrese.
Inoltre, nelle liste sarà garantita un’adeguata e qualificata presenza femminile, a conferma di un’impostazione e di una pratica politica che caratterizza il PdCI come unica forza politica nella quale i due generi sono presenti al 50 % negli organismi dirigenti nazionali.
Nella riunione di Lamezia Terme presieduta dal segretario regionale Michelangelo Tripodi, è stato fissato il calendario di convocazione dei Comitati Federali che prepareranno ampie rose di potenziali candidati, che saranno successivamente valutate dal Comitato regionale e dal Comitato centrale del partito. I Comitati Federali di Reggio Calabria e Crotone saranno i primi a riunirsi, sabato 7 gennaio. A seguire, è stata convocata la riunione dell’attivo provinciale di Catanzaro, il 9 gennaio, ed i Comitati Federali di Cosenza, il 10 gennaio, e di Vibo Valentia l’11 gennaio.
Sarà il Comitato regionale convocato per il 12 gennaio a votare la proposta finale, su cui il Comitato centrale del partito inizierà a discutere nella riunione fissata a Roma per il 14 e 15 gennaio.
Un ampio coinvolgimento di tutte le articolazioni territoriali del partito, dunque, ispira l’iniziativa del PdCI. Il partito pone la partecipazione democratica alla base di ogni scelta finale, in vista di una competizione elettorale che – è stato detto durante l’incontro di Lamezia – sebbene regolata da una legge elettorale verso cui il partito conferma la propria contrarietà, determinerà oggettivamente una maggiore politicizzazione della campagna elettorale e la crescita della competizione elettorale anche tra i partiti appartenenti alla stessa coalizione.
La Segreteria Regionale ha inoltre stabilito le modalità per la raccolta delle firme che precederà la presentazione delle liste nella circoscrizione calabrese.
Rispetto alla fase politica regionale, la Segretaria ha ribadito la necessità del PdCI di continuare a mantenere, oltre che un sostegno leale e forte all’Esecutivo regionale, anche un atteggiamento di autonomia politica e di difesa della dignità e del ruolo del partito, impegnato a promuovere il metodo di governo allargato della regione.
“Siamo convinti che si possono aprire ottime prospettive per l’ulteriore crescita del partito – ha detto il segretario regionale Michelangelo Tripodi – e vogliamo fare in modo che tutti i militanti si sentano impegnati in una straordinaria mobilitazione, protagonisti di una straordinaria pagina di riscatto della nostra terra e di rafforzamento della sinistra, con la consapevolezza che dalle prossime elezioni politiche i Comunisti Italiani della Calabria potranno uscire con la conquista di una rappresenta parlamentare nazionale. Un partito come il nostro che non dispone di grandi risorse economiche, vuole poter riuscire a far sentire il proprio peso grazie all’impegno e alla partecipazione di quanti, anche alla militanza politica di questi anni, sentono che è arrivato il momento di far terminare la più brutta pagina della storia politica recente e un governo guidato dagli interessi personali del proprio capo”.

La Napoli (An) a Belvedere “La ndrangheta infiltrata dappertutto. Basta con la strumentalizzazione dei ragazzi di Locri”

05/01 ''Il connubio tra mafia e politica e' caratterizzato dalla capacita' della criminalita' organizzata di infiltrarsi nelle istituzioni, laddove si gestisce e si decide''. E' quanto ha detto la vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, nel corso di un convegno sul tema 'Lotta all'illegalita' nel Tirreno Cosentino' in corso a Belvedere Marittimo, nel cosentino. ''Le istituzioni - ha aggiunto - non hanno capito che la criminalita' organizzata ormai e' rappresentata da persone fornite di titoli di studio: da avvocati, commercialisti, medici, e' infiltrata dappertutto. Questa nuova immagine mostra le difficolta' al contrasto della stessa. La criminalita' va combattuta innanzitutto con la repressione garantendo la certezza della pena, non a parole ma con i fatti, non prestandoci a richieste di indulti o di amnistie varie. Una volta che la persona viene individuata come responsabile di un reato e' giusto che espii sino all'ultimo giorno la condanna che gli viene inflitta''. ''La sconfitta reale della criminalita' organizzata - ha concluso Napoli - passa attraverso la prevenzione, allontanando tutte le collusioni e evitando che la criminalita' si infiltri nelle istituzioni, nella gestione della vita economica''.
''Non bisogna piu' strumentalizzare i ragazzi di Locri''. E' quanto ha detto la vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, nel corso di un convegno sul tema 'Lotta all'illegalita' nel Tirreno Cosentino' in corso a Belvedere Marittimo, nel cosentino. ''Sono partiti con buoni intendimenti - ha aggiunto - hanno dato una scrollata a tutta la societa' civile, al mondo politico e ai rappresentanti delle istituzioni calabresi. Credo che adesso il mondo politico e le istituzioni, anziche' strumentalizzare questa bonta' dei ragazzi di Locri, debba cominciare a dare loro delle risposte''. ''Innanzitutto - ha concluso Napoli - risposte che garantiscano il loro futuro e risposte che vedano garantiti alla giustizia i responsabili dei grossi reati che in questa nostra regione vengono espletati giorno dopo giorno''.

Pietro Mancini: “Improponibile l’accostamento D’Alema-Craxi fatto da Bobo”.

04/01 ''L' accostamento tra Craxi e D' Alema, fatto dal figlio dell' ex segretario del Psi, Bobo, non e' proponibile per diverse ragioni. Innanzitutto, i confronti, di solito, si fanno tra dirigenti politici della stessa levatura. Ma, mentre Bettino ha meritato, come riconoscono anche i suoi avversari, di essere considerato uno statista, la stessa definizione non puo' essere usata, almeno sinora, per l' ex deputato di Gallipoli''. Lo afferma l' ex sindaco di Cosenza, Pietro Mancini, figlio del leader socialista Giacomo. ''Accostando, poi il nome del presidente della Quercia post-comunista a quello dell' ex premier socialista - osserva Mancini - si intende dare per compiuto l' approdo dei diessini sulla sponda della socialdemocrazia. Non e' affatto cosi'. Oggi, infatti, Ds e Margherita navigano verso i lidi inesplorati del partitone democratico, ripudiando, secondo l' esplicita condizione posta da Rutelli, sinora mai chiaramente respinta da D' Alema e Fassino, ogni riferimento al socialismo, italiano ed europeo. Anziche', dunque, blandire i capi del piu' forte partito dell' Unione, nel tentativo di aiutarli a superare gli attuali, tempestosi momenti, seguiti all' affaire Unipol e alle tanto bollenti quanto inopportune telefonate tra Consorte e Fassino, non solo il buon Bobo Craxi, ma tutti i socialisti e gli ex socialisti dovrebbero pretendere che D' Alema e compagni facciano chiarezza non solo sull' affaire Unipol-Bnl, ma anche sul rapporto, privilegiato, tra ampi settori della magistratura e l' allora Pds di Occhetto e Violante negli anni '90''. ''Bettino Craxi, e altri leader del Psi, in primis Giacomo Mancini - conclude Pietro Mancini - furono colpiti dai 'poteri forti', e dai loro giornali, e perseguiti dalle 'toghe post-comuniste', ma non certo per questioni di barche, piu' o meno costose, ma quando decisero di fare, con coraggio, le loro scelte politiche, in orgogliosa autonomia, non facendosele suggerire dai 'fratelli-coltelli' di Botteghe Oscure''.

Mimmo Genise nominato responsabile della Federazione di Catanzaro dello SDI/US

04/01 Domenico Genise, gia' segretario provinciale della Federazione di Cosenza, e' stato nominato ''responsabile'' della Federazione di Catanzaro dello Sdi-Unita' socialista sino al congresso che si terra' il 21 di gennaio. La decisione, secondo quanto riferito in un comunicato, e' stata adottata dalla Direzione nazionale dello Sdi-Unita' Socialista.

Veraldi (DL): “Uno scandalo i tagli all’Anas”

03/01 ''Condivido pienamente l'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture Lunardi dei deputati Mancini e Pappaterra ed il giusto allarme del Presidente della provincia di Cosenza Oliverio in ordine ai tagli, scandalosi e vergognosi, che sono stati operati a carico dell' ANAS, che non potra' neppure garantire gli interventi di manutenzione ordinaria sulle arterie stradali di competenza''. Lo ha dichiarato il sen. Donato Veraldi (DL), Questore del Senato. ''E lo scandalo e' ancora piu' grande perche' a denunciare tale penosa ed intollerabile condizione dice Veraldi - e' proprio il responsabile del compartimento ANAS della Calabria che, incolpevole, non ha potuto fare altro che segnalare la palese impossibilita' di fare fronte alle incombenze anche ordinarie in capo all' Ufficio che dirige. Questo e' il penoso spettacolo che offre il Governo del centrodestra - sostiene il sen. Veraldi - all'indomani dell'approvazione della Finanziaria, che lungi dal garantire sviluppo e crescita, regala - al contrario - ulteriori precarieta' e debolezze; le promesse si sono ancora una volta rivelate beffe clamorose e tradimenti volgari a danno di una Regione che non intende piu' tollerare omissioni, rinvii, ritardi e che si trova - come sempre da sola - a fronteggiare le ''falle'' di un Governo imbelle che aveva promesso il 45% degli investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno e di un Ministro delle Infrastrutture che ha regalato - negli anni - soltanto spot propagandistici - a cominciare dagli annunci penosi e sempre variabili della chiusura dei cantieri sulla A3 Salerno-Reggio Calabria - nel mentre sono state perse occasioni storiche di rilancio della crescita e dello sviluppo soprattutto nel Mezzogiorno ed in Calabria''.

Tripodi (PdCI) “Alle Elezioni, procedure trasparenti per le nomine degli scrutatori”

03/01 “Nei giorni scorsi siamo venuti conoscenza che il Commissario Provinciale di Forza Italia di Reggio Calabria dott. Nino Foti ha inviato ai rappresentanti di lista del proprio partito alle ultime consultazioni elettorali una lettera i cui contenuti destano stupore e sconcerto”. A sostenerlo e' il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. “Infatti –aggiunge- il dott. Nino Foti, in modo molto premuroso allega alla lettera il facsimile della domanda che chiede a ciascun rappresentante di lista di presentare per essere inserito nell’albo degli scrutatori dei vari comuni della provincia di Reggio Calabria. Fin qui nulla di strano ovviamente fatto salvo, che continuando nella lettera, il dott. Foti invita, nel più breve tempo possibile, a contattare la sede di Forza Italia, sita in Via Valentino, 10 a Reggio Calabria ed alla quale, recita testualmente Foti, “Ti prego di fornire i tuoi recapiti telefonici assieme alla copia della domanda che avrai presentato presso il tuo comune di residenza, ciò al fine di poterti tempestivamente avvisare…”.
Forse il dott. Nino Foti, disconosce il fatto che la legge stabilisce che gli scrutatori vengono selezionati, tra tutti quelli che hanno fatto domanda, attraverso sorteggi dei nominativi fatti dai singoli comuni e che non esistono, dunque, corsie preferenziali di alcun genere nè, a maggior ragione, esiste la possibilità che i partiti possano segnalare eventuali nominativi.
Ma, forse la cosa più plausibile, è che il dott. Nino Foti, pur conoscendo la legge, tenta in maniera fuorviante e ingannevole di approfittare della buona fede di tanti giovani che in una condizione di drammatico bisogno si aggrappano anche ad un’indennità di poche centinaia di euro quale è quella che viene erogata a chi svolge la funzione di scrutatore.
Certo, potrebbe anche accadere, che qualcuno possano immaginare di truccare i sorteggi e che il dott. Nino Foti sia venuto a conoscenza di un particolare metodo per potersi fare sorteggiare.
Se è così saremmo molto lieti di conoscere i dettagli di una tale singolare circostanza, altrimenti il dott. Foti avrebbe fatto molto meglio a evitare di affrontare l’argomento.
In ogni caso, anche per evitare che possano prodursi fenomeni di malcostume e di favoritismo nel sorteggio degli scrutatori, riteniamo opportuno segnalare all’attenzione delle autorità competenti la particolare situazione che si sta determinando attorno alla questione della nomina degli scrutatori e chiediamo fin d’ora che in tutti i comuni, gli amministratori e i responsabili degli uffici garantiscano l’espletamento di procedure assolutamente trasparenti per fugare ogni dubbio circa una manomissione dei sorteggi e quindi uno stravolgimento della legge.

Slitta il congresso regionale del PRI

03/01 Slitta di qualche settimana il congresso regionale del Pri, gia' convocato per sabato 7 gennaio a Lamezia Terme. Il rinvio, richiesto dalla Consociazione di Reggio Calabria, e' stato deciso dal segretario regionale, Pino Vita, per consentire alle sezioni un dibattito piu' approfondito, dopo l'approvazione delle nuova legge elettorale proporzionale. ''Restano immutati - ha detto Vita - le procedure contenute nel Regolamento congressuale e l'ordine del giorno dei lavori che, aperti da una relazione dello stesso segretario, saranno conclusi, dopo il dibattito, dal segretario nazionale e vice ministro Nucara''.

Tagli all’ANAS, Mancini e Pappaterra scrivono al Ministro Lunardi

02/01 Giacomo Mancini e Domenico Pappaterra, deputati della Rosa nel Pugno hanno presentato una interrogazione urgente al prof. Piero Lunardi, Ministro per le Infrastrutture ed i trasporti, per sapere se il governo intenda intervenire per affrontare la grave crisi di liquidità finanziaria che affligge l’Anas spa.
Infatti, la recente legge finanziaria ha decretato drastiche riduzioni alle risorse destinate all’Anas spa nonostante il contratto di programma stipulato tra la società ed il Ministero.
Tali ingenti tagli sono causa di una riduzione anche dei servizi più elementari di manutenzione e di messa in sicurezza di centinaia di chilometri di strade e, insieme, dell’esposizione dell’azienda, che oggi ammonta a circa 1.200 milioni di euro, nei confronti delle ditte appaltatrici che vedono compromessi gli impegni contrattuali a suo tempo assunti.
Paradossalmente per tentare di tamponare lo stato di crisi provocato dalle scelte del governo centrale, il capo compartimento Anas di Catanzaro è stato costretto a richiedere agli enti locali della Regione il sostegno economico per far fronte alla già problematica situazione delle infrastrutture calabresi.
Per questi motivi i deputati della Rosa del Pugno Giacomo Mancini e Domenico Pappaterra hanno chiesto al ministro Lunardi di sapere se intenda attivarsi o se, al contrario, la crisi dell’Anas debba essere considerata come l’ennesimo fallimento della destra che non solo non realizza le grandi opere, ma non è nemmeno in grado di garantire gli investimenti per una normale manutenzione delle strade già esistenti.

Il Tribunale da ragione a Craxi sul Nuovo PSI. De Michelis “Giudizio non definitivo, continueremo la battaglia politica e legale”. Craxi ribadisce l’alleanza con Prodi.

02/01 E' legittima l'elezione di Bobo Craxi a Segretario Nazionale del Nuovo PSI. Lo ha stabilito il tribunale civile di Roma, secondo quanto rivela una nota della Segreteria Nazionale del Partito Socialista - Nuovo PSI. "Il Tribunale Civile di Roma - si legge nella nota - ha accolto il ricorso presentato dall'On. Vittorio Craxi detto 'Bobo' nei confronti dell'ex Segretario Nazionale, On. Gianni De Michelis, riconoscendo al nuovo Segretario Nazionale, eletto dal V Congresso Nazionale presso la Fiera di Roma in data 23 ottobre 2005, la piena titolarita' legale del nome e del simbolo del partito".
Ma De Michelis prontamente in una nota replica che "La decisione assunta dal giudice monocratico di Roma sul ricorso cautelare proposto da Vittorio Craxi e', per sua natura, provvisoria e basata su una valutazione sommaria dei fatti". "Il Nuovo Psi – aggiunge poi De Michelis - si affida al definitivo pronunciamento che il Tribunale di Roma emanera' nei prossimi giorni e che non potra' che tener conto della verita' di quanto accaduto: come De Michelis dimostrera' non si e' mai svolto il V congresso del Nuovo PSI, per mancanza dei requisiti democratici necessari a costituire l'assemblea dei delegati. Quanto avvenuto dal 21 al 23 ottobre 2005 e' soltanto frutto di prevaricazione e di azioni arbitrarie di soggetti del tutto privi di legittimazione. Le iniziative di Bobo Craxi non avranno ne' effetti politici ne' conseguenze sostanziali sulla vita e l'organizzazione del partito". E oggi, l’ex segretario del Nuovo PSI rincara la dose ''Il 2005 si e' chiuso con una cattiva notizia. Ma una decisione di un magistrato, per quanto da rispettare, non puo' alterare la realta'. Un partito politico e' una libera associazione di cittadini che intendono riconoscersi in una comune identita' politica che si esprime con un nome ed un simbolo. Certo, tale associazione, nel suo funzionamento, deve rispettare le regole che si da'; ma la regola sovrana e' quella della prevalenza della volonta' della maggioranza degli associati. Ad essa e solo ad essa appartengono nome e simbolo''. ''Ora, le vicende delle ultime settimane possono essere giudicate in modo diverso, ma un punto e' fuori discussione: che la grande maggioranza dei militanti e degli iscritti del Nuovo Psi non ha condiviso e non condivide le scelte di Bobo Craxi e degli altri compagni che hanno lasciato il partito -dice De Michelis-. Questo e' un dato di fatto inopinabile ed e' noto a tutti i compagni, regione per regione e federazione per federazione: conosciamo esattamente le poche situazioni in cui la realta' e' differente. Se non fossimo stati convinti di cio', avremmo lealmente accettato le decisioni di una diversa maggioranza, a differenza di coloro che hanno preferito spaccare il partito ed ora vorrebbero pure privarci del nome e del cognome''. De Michelis prosegue: ''Per fortuna che la durezza delle prove che abbiamo attraversato dal 1992 ad oggi ci ha temprato e quindi non ci lasceremo abbattere: reagiremo sul terreno giudiziario per far valere le nostre buone ragioni, ma soprattutto reagiremo sul piano politico perche' non bastera' un giudice a rendere piu' convincenti tesi che non ci hanno convinto poiche' ledevano e ledono i due valori che rappresentano l'essenza della nostra scelta e cioe' l'identita' riformista del nostro socialismo democratico e liberale e l'autonomia nell'iniziativa politica basata sul rifiuto di ogni altrui egemonia''. L'esponente socialista conclude: ''Continueremo a lavorare nella direzione che ci siamo dati nell'ultimo Consiglio Nazionale e, quanto prima, la direzione nazionale sara' chiamata a prendere le indicazioni di lavoro per affrontare la prossima campagna elettorale. Ancora una volta, alla fine, quello che contera' sara' la capacita' di parlare al popolo socialista il linguaggio autentico del riformismo e dell'autonomia. Possa il 2006 offrire ai socialisti del garofano quelle soddisfazioni che il 2005 ci ha negato''.
Infine, Bobo Craxi, a nome del Nuovo PSI, ha ribadito a Romano Prodi, nel tradizionale scambio di auguri, "tutto l'interesse dei socialisti liberali, riformisti e autonomisti del Nuovo Psi a contribuire con efficacia alla vittoria del centro-sinistra in Italia alle prossime elezioni politiche nazionali". Lo afferma lo stesso Bobo Craxi in una dichiarazione nella quale precisa anche la posizione rispetto alla componente di De Michelis, rimasta nella CDL. "In questo momento, conclusasi con chiarezza inequivocabile la nostra vicenda congressuale, ci sentiamo infatti piu' liberi di sviluppare un'iniziativa coerente con gli impegni assunti durante il V Congresso Nazionale del partito. E questo e' cio' che faremo, confortati da una crescente attenzione sviluppatasi, in queste ore, nei confronti di una nuova e piu' convincente iniziativa socialista all'interno della sinistra italiana. La strada maestra, per i veri 'craxiani', e' la politica: privilegiare il successo di prospettive effimere e di breve durata, come sembrano voler fare alcuni che, molto maldestramente, dicono di ispirarsi al nostro medesimo filone politico, certamente non rappresenta ne' il nostro tradizionale spirito di servizio nei confronti degli interessi generali del Paese, ne' il nostro personale stile comportamentale". "La nostra collaborazione con Silvio Berlusconi, gia' da diversi mesi e' stata dichiarata definitivamente esaurita: chi continua a permanere al governo lo fa solamente a titolo personale, e il partito non ne assume alcuna responsabilita'".

Maulicino (DS) “Decisivo l’incontro con Adamo per le sorti dei lavoratori della Foderauto”

02/01 ''L' incontro di domani sulla vertenza della Foderauto Bruzia convocato dal vicepresidente della Regione, ed assessore all' Economia, Nicola Adamo, e' decisivo per il futuro dei lavoratori dell' azienda''. Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, Battista Maulicino, responsabile del tirreno cosentino dei Democratici di Sinistra. ''Esistono, infatti - ha aggiunto Maulicino - tutti i presupposti per un rilancio dell' attivita' dell' azienda dal momento che la Regione ha dimostrato di fare sul serio e di non continuare nella presa in giro dei lavoratori. Il che vuol dire che se c'e' volonta' politica la Calabria non e' destinata a soccombere. D'altra parte la determinazione dei lavoratori, dei sindacati, delle forze politiche piu' sensibili e delle istituzioni ha contribuito in maniera determinante a tenere viva una vertenza che sembrava essere senza sbocco. Esistono quindi le condizioni concrete di un rilancio produttivo dell' azienda attraverso prodotti competitivi ed innovativi che possono ribaltare l' immagine di una Calabria assistita e parassitaria, e quindi senza futuro. L' obiettivo e' a portata di mano, ma e' indispensabile che ognuno faccia la sua parte e che tutti i protagonisti dimostrino di credere nel progetto. All' inizio dell' anno proprio il tirreno cosentino puo' quindi essere portatore di un messaggio di positivita' e di svolta per il riscatto del comprensorio e dell'intera regione''.

Ponzo (FI) “Cronici i ritardi della provincia di cosenza sulla viabilità”

02/01 ''Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, perde il pelo, ma non il vizio di prendersela ingiustamente con il Governo centrale per mascherare i cronici ritardi della sua amministrazione in materia di viabilita'''. A sostenerlo e' stato il consigliere provinciale di Forza Italia, Gianfranco Ponzio. ''E' falso - ha aggiunto Ponzio - quello che dice Oliverio circa fantomatici tagli alla finanziaria sulla manutenzione autostradale: il fondo perequativo rimane inalterato ed anzi, gli aumenti dei pedaggi lo implementeranno. Oliverio dovrebbe spiegare invece l' assoluto immobilismo della Provincia in materia di viabilita': le strade di pertinenza dell' ente, infatti, rimangono disastrate e quelle cedute ai comuni diventano strade di collegamento locale. L' Amministrazione provinciale avrebbe dovuto chiedere agli stessi comuni a cui ha ceduto molte strade, garanzie sul potenziamento dei collegamenti. Nulla di questo e' stato fatto''. ''Si spendono soldi pubblici per fiere, fondazioni e capodanni - ha concluso Ponzio - e si rimane immobili davanti a situazioni strutturalmente fondamentali, come la viabilita', che sono lo specchio dell' immobilismo di questa amministrazione provinciale''.

Oliverio (DS) “Il Governo ha messo in ginocchio l’Anas”

30/12 “Dalla missiva dell’ingegner Celia, Capo Compartimento ANAS Calabria, emerge la situazione gravissima nella quale il Governo Berlusconi ha spinto un ente importante quale l’ANAS. Dopo i drastici tagli ai bilanci degli enti locali, il Governo con la legge finanziaria approvata in questi giorni, ha messo in ginocchio il più importante ente che ha la competenza in materia di infrastrutture e viabilità qual è l’ANAS”. Lo afferma il Presidente della Provincia di Cosenza, e deputato dei DS, onorevole Mario Oliverio, in ordine alla lettera del Capo Compartimento ANAS Calabria, Ing. Raffaele Celia (a Regione, Province, Prefetti, Polizia Stradale, Carabinieri ecc.) sul notevole ridimensionamento del programma di manutenzione 2006, causato dalla drastica riduzione delle risorse destinate dalla legge finanziaria all’ANAS S.p.A. “Infatti, -prosegue Oliverio- il taglio di circa il 70% di risorse a questo ente ha determinato una situazione di impossibilità a far fronte ai più elementari compiti di istituto, come si può evincere dalle denunce di autorevoli tecnici dell’ente e dalla stessa missiva del dottor Celia.
Bene ha fatto il capo compartimento dell’ANAS della Calabria ad informare governo regionale, Prefetture, Province, ecc. sulla pesante situazione che si è determinata, in particolare sull’impossibilità a garantire le attività manutentorie e per la sicurezza.
Di fronte a questo stato di cose, che mette in discussione le condizioni più elementari di sicurezza del sistema viario e che mortifica, assieme ai territori, professionalità e competenze consolidate e largamente sperimentate in una struttura come l’ANAS, è necessario reagire.
Le istituzioni locali devono assumere iniziative adeguate ad ogni livello affinché questa situazione possa essere corretta, prima che si producano facilmente prevedibili implicazioni negative, disagi e conseguenze gravi. Per quanto ci riguarda, la Provincia di Cosenza si farà promotrice delle necessarie iniziative, in raccordo con i Comuni, le altre Province, con la Regione, con le forze sociali. Questa situazione drammatica sarà nostra cura riproporla anche in sede parlamentare dove, purtroppo, bisogna dire, non abbiamo avuto ascolto, in occasione dell’esame della legge finanziaria”.

Nasce in Calabria un comitato per Casini presidente

30/12 Nasce in Calabria un comitato per favorire la candidatura a premier di Pier Ferdinando Casini. A promuoverlo e' stato un avvocato di Lamezia Terme, Vincenzo Massara, presidente regionale del Movimento cristiano lavoratori. ''Il comitato, cui hanno gia' aderito numerose personalita', rappresentanti di associazioni, professionisti e semplici cittadini - e' detto in un comunicato - nasce con l' intento di raccogliere le istanze da piu' parti avanzate, di un ritorno alla Politica con la P maiuscola, che sia strumento effettivo di servizio per il perseguimento e raggiungimento del bene comune. L' organismo, inoltre, nasce al di fuori dei partiti della Casa delle liberta' ed intende assumere una posizione di autonomia, senza sostituirsi al ruolo dei partiti, come valore aggiunto nell' ambito della prossima campagna elettorale e facendosi portavoce di quanti, e sono tantissimi, vedono nel Presidente della Camera un loro punto di riferimento politico. Pier Ferdinando Casini, per la sua autorevolezza, per il suo equilibrio, per l' impegno dimostrato in tutti questi anni in difesa della famiglia, delle categorie piu' deboli, dei corpi intermedi, per il ruolo di Presidente della Camera svolto in maniera egregia e con l' apprezzamento anche da parte dell' opposizione, rappresenta oggi un punto di riferimento per quanti sperano in un effettivo cambiamento del Paese''.

Solidarietà del Presidente Oliverio al Sindaco di Praia

30/12 ''Solidarieta' e ferma condanna per le pesanti minacce subite dal sindaco di Praia a Mare, Biagio Pratico', dalla sua famiglia e dal consigliere provinciale Antonio Pratico''', sono state espresse dal Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. ''Ancora una volta, in Calabria - ha aggiunto Oliverio - le istituzioni, attraverso i suoi rappresentanti, vengono attaccate. Il gravissimo atto intimidatorio indirizzato alla famiglia Pratico' prosegue la linea scellerata che, tracciata da tempo, ultimamente e' macabramente ed in maniera preoccupante, rimarcata. Il filo nero che unisce Locri, Lamezia, oggi Praia a Mare, mostra chiaramente come la guardia contro la criminalita' che vuole impedire che un nuovo corso abbia pieno svolgimento non deve essere abbassata, ed anzi rafforzata quanto piu' e' possibile. Siamo certi, pero', che la fortissima mobilitazione di coscienze avviata da qualche mese, unita all' impegno mostrato dal sindaco Biagio Pratico' e dal consigliere provinciale Antonio Pratico', sapranno gia' essere una prima ferma risposta a chi vuole condannare questa regione ad un destino che ormai essa stessa non vuole piu' che le appartenga''.

Broccolo (Rif.Com) “Tante, tantissime firme per salvare la Costituzione”

29/12 “-Chi ha ancora a cuore la democrazia, la partecipazione, il pluralismo, l'eguaglianza dei cittadini, l'unità nazionale, la solidarietà, non può che respingere risolutamente questa mostruosa proposta, che non ha equivalenti in nessun Paese civile-. E’ questa la parte finale di un articolo – al tempo stesso un accorato appello alla mobilitazione ed un lapidario e pesante giudizio di merito - che uno dei più eminenti docenti di Diritto Costituzionale del nostro Paese, il prof. Giuseppe Ugo Rescigno, ha scritto sul quotidiano Liberazione in merito alla definitiva approvazione della riforma costituzionale voluta dalle destre”. A darne informazione è il segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Cosenza, Angelo Broccolo. “Nessun cittadino libero deve rimanere inerme rispetto a questo appello, sicuramente non siamo rimasti fermi noi della Federazione provinciale di Rifondazione comunista di Cosenza: già abbiamo avviato la raccolta firme per chiedere il referendum popolare ed è chiaro che ci batteremo in ogni modo prima per informare i cittadini sulla portate devastante di questa controriforma e poi per favorire una massiccia e larga partecipazione popolare al referendum che dovrà cancellarla definitivamente.
Vero è che cambiando tutta la seconda parte della Costituzione, venendo meno alle disposizioni di revisione previste dall’art.138 della nostra Carta, trasformando il ruolo del parlamento e stravolgendo la forma attuale di governo, introducendo forme di “democrazia del capo” con la concessione di ampi poteri al Primo ministro e modificando le Istituzioni di garanzia (Presidente della Repubblica, Corte costituzionale e Csm), la controriforma nasconde dietro un falso federalismo quella che noi consideriamo come una vera e propria azione di progressiva disuguaglianza sociale volta a favorire, soprattutto con la devolution delle competenze in alcuni campi (educazione e sanità), un vero e proprio distacco tra ricchi e poveri ed un complessivo attacco all’art. 3 della Costituzione che sancisce il diritto di uguaglianza e la pari dignità sociale delle persone.
Con questo spirito abbiamo accolto positivamente la nascita a Cosenza, presso la Camera del Lavoro, di un comitato contro la riforma costituzionale e ne sposiamo in pieno finalità e scopi, con questo stesso spirito abbiamo apprezzato l’appello lanciato sui mezzi di informazione dal prof. Silvio Gambino dell’Unical.
Il nostro partito, in tutte le sue articolazioni - federazione, circoli, rappresentanti istituzionali, dirigenti e singoli militanti – è pronto a compartecipare alle azioni del comitato ed a farsi promotore di tutte le iniziative utili e necessarie per raggiungere, attraverso una vasta partecipazione popolare, l’obiettivo fondamentale di salvare la nostra Carta costituzionale”.

Bevacqua (DL) “Delusi dai DS per la Comunità Montana di paola e per il Comune di Cosenza”

29/12 Il coordinatore provinciale della Margherita di Cosenza, Mimmo Bevacqua, in una nota, ha espresso la sua ''profonda amarezza e delusione nei confronti del gruppo dirigente dei Ds ai vari livelli per il mancato rispetto degli impegni sottoscritti e discussi in piu' occasioni sulle situazioni di criticita' presenti nella nostra provincia a partire dalla citta' capoluogo e dalla comunita' montana paolana''. ''In occasione di incontro - prosegue la nota - si era concordato nel ritenere l'attuale giunta della comunita' montana di Paola non corrispondente al quadro politico unitario che entrambi i partiti intendono perseguire per tutto il centro sinistra e, soprattutto, tra i loro due partiti che affronteranno insieme le prossime elezioni politiche quale inizio di un processo per la costruzione di un unico soggetto politico. In particolare si era deciso, con la sottoscrizione di un documento congiunto, l'azzeramento della giunta come momento di chiarezza e di avvio di una discussione politica seria e a largo raggio, al fine di creare condizioni unitarie ed omogenee sull'intero territorio''. Il coordinatore provinciale della Margherita ritiene inoltre ''grave e privo di coerenza politica - aggiunge il comunicato stampa - l'atteggiamento dei dirigenti diessini ai vari livelli ,semplici spettatori e non protagonisti, di una vicenda come quella della comunita' montana paolana, che potrebbe creare vari e seri contraccolpi nei rapporti tra i 2 partiti. Si sottolinea il ruolo da protagonista svolto dal partito ai vari livelli (regionale, provinciale, e cittadino) in tante situazioni locali, finendo per privilegiare sempre lo spirito di coalizione a discapito dei meri interessi di parte, come con amarezza registriamo nel comportamento e nell' azione quotidiana di forze politiche importanti della coalizione. Il senso di responsabilita' politica della margherita e del suo gruppo dirigente non puo' essere considerato come segnale di sudditanza verso partner della coalizione''. Bevacqua ha invitato i dirigenti locali della Margherita ad ''astenersi - conclude la nota - da qualsiasi iniziativa, senza prima un chiarimento con il gruppo dirigente dei Ds e dell'intera coalizione''.

Donnici “Le primarie dell’Unione a Rossano, una scelta irrevocabile”

29/12 ''Ci auguriamo che quelle di ipotetici annullamenti della Primarie dell' Unione per la scelta del candidato sindaco di Rossano siano soltanto voci''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Beniamino Donnici, fondatore del movimento politico PartecipAzione ed assessore regionale al Turismo. ''Patrizia Sabatini, affermata professionista della cittadina jonica, rappresentante di PartecipAzione - afferma ancora Donnici - e' l' unica donna candidata a queste elezioni primarie Il nostro auspicio e' che i cittadini di Rossano non si lascino distogliere dall' importante compito al quale sono chiamati. Fare dietrofront in questo momento significherebbe una grave mancanza di rispetto nei confronti di una citta' che ha il diritto di vedere realizzato questo grande atto di democrazia. PartecipAzione non intende assolutamente tirarsi indietro, auspicando semmai un ricorso generalizzato alle Primarie''.

Circoli IDV Alto Ionio a Loiero: "Non venga calpestata la nostra dignità".

28/12 ''Non consentiremo mai a nessuno di calpestare la dignita' politica che i cittadini calabresi hanno riconosciuto a Italia dei valori, neanche se tale intenzione dovesse pervenire, come nella realta' sta avvenendo, da parte del presidente della Giunta regionale Loiero''. E' quanto sostengono, in un comunicato congiunto, i circoli di Idv dell' Alto Jonio cosentino. ''L' atteggiamento e i comportamenti - e' scritto nel comunicato - assunti dal presidente Loiero nei confronti di Idv e tendenti a relegarla a forza politica marginale, non riconoscendole il legittimo ruolo attribuitole dai cittadini calabresi, appartengono ad altri momenti storici. Il presidente dovrebbe, una volta per sempre, capire che tutti i partiti, compresa Idv, gli hanno dato l' onere e l' onore di diventare il numero uno in Calabria''. Nel comunicato i circoli di Idv dell' Alto Jonio cosentino, sostengono, infine, ''che e' moralmente scorretto che il posto assegnato in Giunta ad Idv venga, con il beneplacito di Loiero, occupato da chi politicamente oggi non rappresenta neanche se stesso. L' attuale Governo regionale e' una Giunta politica e come tale deve essere composta dai rappresentanti ufficiali dell' Unione''.

Inaugurata la sede regionale di PartecipAzione

28/12 ''Non un luogo chiuso ma un laboratorio di idee, uno spazio aperto di confronto''. Lo ha detto Beniamino Donnici, assessore regionale al Turismo, inaugurando stamane a Cosenza la sede regionale di PartecipAzione, il movimento tenuto a battesimo il 5 novembre scorso e che oggi, a distanza di soli due mesi, ha una macchina organizzativa avviata e con, secondo i suoi animatori, continue adesioni, anche da parte di molti amministratori calabresi. La sede di PartecipAzione, riporta una nota, ospitera' anche il giornale del movimento la cui prima uscita e' prevista per il mese di gennaio. ''Approfitto di questa occasione - ha aggiunto Donnici - per ribadire che PartecipAzione chiede le primarie in tutti i Comuni che saranno chiamati alle urne nel prossimo turno elettorale, convinti come siamo che sia il modo migliore, e di certo il piu' democratico, per scegliere chi deve amministrarci''. A Rossano dove PartecipAzione e' presente alle primarie dell' Unione con un suo candidato, Patrizia Sabatini, - riferisce la nota - si annuncia una grande manifestazione di piazza per il pomeriggio del 30 dicembre prossimo. ''Continuiamo nel nostro impegno - sottolinea ancora Donnici - mirato a dare vita ad una classe dirigente giovane e grintosa che con competenza ed ottimismo vuole contribuire ad aprire una nuova fase politica in questa regione, fatta di azioni concrete in favore dei calabresi che chiedono e meritano nuove prospettive di sviluppo''.

L'ex consigliere di Montalto, Sciammarella, aderisce al PSE

28/12 Gianfranco Sciammarella, ex consigliere comunale di Montalto Uffugo, ha aderito al Pse-Lista Mancini. Ne ha dato notizia Salvatore Magaro', coordinatore del movimento e consigliere regionale di Unita' Socialista, che ha sottolineato ''l' importanza della scelta assunta dal preparato e capace amministratore che, con la sua esperienza, potra' arricchire il Pse-Lista Mancini nell' ambito del progetto di allargamento e rafforzamento del nuovo soggetto politico socialista, radicale, laico e liberale della Rosa nel Pugno sul territorio a livello provinciale e regionale''. Gianfranco Sciammarella, impegnato nell'area sociale, e' risultato nel 1999 il primo degli eletti nella lista civica ''Cambiamento'', a sostegno della coalizione di centrosinistra, ed ha ricoperto fino al 2004 il ruolo di capogruppo consiliare e di presidente della Commissione consiliare Urbanistica di Montalto Uffugo che ha condotto all' approvazione del Piano regolatore generale.

Mancini replica a La Malfa sull’amnistia: “Le battaglie non sempre hanno il sostegno di tutti i parlamentari”

27/12 "Le battaglie giuste non sempre hanno fin dall'inizio il sostegno della maggioranza delle forze politiche. E’ stato così per il divorzio e l'aborto, lo è oggi per l'amnistia". Lo ha detto Giacomo Mancini, responsabile nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, commentando le dichiarazioni del Ministro per le Politiche Comunitarie Giorgio La Malfa. "Questo dato - ha aggiunto Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno, presente questa mattina alla Camera per prendere parte al dibattito sull’amnistia - non dovrebbe essere ignorato dall'on. La Malfa che si dice erede di una tradizione politica importante, che pur da posizioni minoritarie ha contribuito a scrivere pagine significative della storia del nostro Paese. L'impegno convinto della Rosa nel Pugno per l'amnistia - ha concluso Mancini - non e' un'iniziativa cinica, ma al contrario rappresenta una chiara battaglia di civiltà in favore di una giustizia tempestiva e rapida e quindi più efficace e più giusta".
Erano tutti presenti questa mattina i deputati socialisti della ''Rosa nel Pugno'' alla seduta straordinaria della Camera per il dibattito sull'amnistia. In termini percentuali, i deputati dello Sdi hanno quindi il record delle presenze. Oltre al presidente del partito Enrico Boselli, al suo vice Roberto Villetti, e al capogruppo a Montecitorio Ugo Intini, erano infatti presenti anche tutti gli altri parlamentari: Giuseppe Albertini, Enrico Buemi, Enzo Ceremigna, Lello Di Gioia, Franco Grotto, Giacomo Mancini, Nerio Nesi e Domenico Pappaterra.

Rinviato a gennaio il dibattito alla Camera sull’amnistia

27/12 Per capire come sono andate le cose alla Camera stamattina, basta la fotografia di quanto si e' visto dalle tribune che sovrastano gli scranni dei deputati. Un'aula pressoche' deserta. Alla fine i presenti sono stati circa 120. ''Un passo avanti'', secondo radicali e socialisti della Rosa nel pugno. ''Un flop'' per chi e' critico sul provvedimento di clemenza come Enzo Fragala' di An. Un muro contro muro tra favorevoli e contrari che si e' reso evidente pur nell'aula semi-vuota di Montecitorio. In oltre quattro ore di dibattito, si sono viste esplicitamente le divergenze sul tema amnistia. Di qui la presa d'atto del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, della impossibilita' di ''definire un percorso procedurale condiviso da seguire in materia''. Il presidente della Camera ha fatto notare che ''alcuni sono per l'amnistia, altri per amnistia e indulto, altri per l'indulto, altri contrari all'amnistia e all'indulto''. A individuare un percorso sara' la commissione Giustizia, investita dallo stesso Casini di trovare la quadra e licenziare, gia' all'inizio di gennaio, un testo condiviso da portare in aula. La sollecitazione del presidente della Camera e' stata quindi recepita dall'ufficio di presidenza della commissione Giustizia che ha stabilito di affrontare la questione nel pomeriggio del 10 gennaio, ripartendo dal testo su cui la commissione aveva lavorato due anni fa, e cioe' un indulto con uno 'sconto' di due anni della pena.
La seduta di questa mattina e' partita subito in un clima di tensione per le critiche dei promotori della seduta straordinaria a Casini, 'reo' di aver convocato l'aula alle 9 e 30 del mattina dopo un giorno festivo. Un fatto inusuale che fa dire al diessino Salvatore Adduce che si e' trattato di ''una scostumatezza, la ciliegina sulla torta di un comportamento non super partes. E' una vergogna!''. Pronta la risposta di Casini. ''Trovo molto piu' vergognoso polemizzare con questa convocazione alle 9 e 30, dato che la gente va a lavorare la mattina, mi sembra che lei non sia in sintonia''. Critico anche il dielle Roberto Giachetti secondo cui ''aver convocato la Camera il martedi' mattina alle 9 e 30, cosa che non avviene da tre anni, e' un grave errore che poteva risparmiarsi''. ''Mi aspettavo dei ringraziamenti -ribatte Casini- visto che avrei potuto convocare la seduta dopo le vacanze, e invece... ''. ''Comunque -aggiunge- gli onorevoli Finocchiaro e Fanfani mi hanno dato atto di sensibilita' istituzionale. Il resto, come le polemiche sull'orario della seduta, sono cose ridicole''.
Il presidente Casini al termine della seduta straordinaria sull'aministia ha rispedito quindi la palla in Commissione Giustizia. ''Alla domanda se ci sono le condizioni per una decisione, la risposta e' negativa'', perche' alla luce del dibattito alla Camera ''non e' possibile definire un percorso procedurale condiviso''. Casini ha evidenziato il fatto che ''il dibattito ha consentito di registrare una completa panoramica delle posizioni presenti nell'ambito della Camera e sotto questo profilo non posso che sottolineare co soddisfazione l'importanza e l'utilita'''. Il presidente della Camera ha difeso le sue scelte: ''E' evidente che la presidenza, a fronte di una richiesta avanzata dal prescritto quorum di deputati, e' tenuta, in ossequio ad una precisa disposizione costituzionale, a convocare la Camera, essendo a lui rimessa soltanto la determinazione delle concrete modalita' della seduta''. Comunque, ''e' necessario tutelare tutte le posizioni dei singoli parlamentari'', anche di ''quelli che hanno ritenuto, in piena coscienza e con un comportamento il cui significato politico e' evidente a tutti, di non partecipare ai lavori odierni''.
Il presidente della Camera ha poi riassunto le varie posizioni espresse dai gruppi parlamentari per concludere che ''appare del tutto evidente come non sia possibile definire in modo chiaro e univoco un percorso procedurale condiviso da seguire in materia. Si chiede di portare subito al voto dell'aula un provvedimento di clemenza: ma quale provvedimento? Un'amnistia? Un indulto? Oppure entrambi? E con queli contenuti e modalita' applicative? Il dibattito non consente di sciogliere tali nodi''. ''Affinche' il dibattito non si svolga sulla pelle dei detenuti e delle loro famiglie, e' necessario che dopo la discussione seguano le decisioni''. Quindi, ha aggiunto Casini, ''occorre fare ulteriore chiarezza sul punto e l'unica sede che appare adatta al rioguardo e' la commissione Giustizia''. ''Mi impegno non appena la commissione avra' votato un testo, qualunque esso sia, a riunire la conferenza dei capigruppo per portare immediatamente al voto dell'Assemblea il provvedimento. Ogni altra strada -ha concluso Casini- rischierebbe di suscitare aspettative nella popolazione carceraria, senza ragionevoli possibilita' di soddisfarle''.
L'impegno del presidente Casini a portare immediatamente in aula un testo condiviso, si lega con il tempo limitato a diposizione per i lavori di Montecitorio. Le Camere infatti verranno sciolte il 29 gennaio. Il tempo stringe dunque e le posizione in campo sono variegate. An e Lega sono contrarie a qualsiasi provvedimento di clemenza. Poi ci sono Fi, Prc, Rosa nel Pugno, Pdci e Verdi che sono favorevoli sia all'amnistia che all'indulto, mentre Ds e Margherita spingono per un provvedimento di solo indulto. Intanto, a fronte delle diverse posizioni, resta la scarsa partecipazione al dibattito di oggi. Assenze su cui punta l'indice il ministro della Giustizia, Roberto Castelli.''Invito chi ha firmato per il dibattito sull'amnistia e oggi non si e' presentato in aula a vergognarsi profondamente. Non si gioca cosi' sulla pelle e con le speranze dei detenuti che non hanno bisogno di politici cinici, demagoghi, pifferai magici e di falsi profeti. Meglio una parola certa, anche se negativa, che false speranze suscitate dalla propaganda''. In aula oggi non c'era nessuno dei leader politici favorevole ad un provvedimento di clemenza, da Silvio Berlusconi a Fausto Bertinotti. C'erano i capogruppi quello di Forza Italia Elio Vito, dei Ds Luciano Violante, della Margherita Pierluigi Castagnetti. Il gruppo piu' numerosi e' quello della Quercia con 34 deputati, poi Forza Italia con 26 e infine quello dei Dl. Presenti al 100% i parlamentari della Rosa nel pugno. A rappresentare il governo sui banchi di Montecitorio non c'era neppure il ministro dei rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, ma solo i ministri Rocco Buttiglione e Mario Baccini.
''Macche' pochi deputati. In condizioni analoghe e per date molto piu' favorevoli sono presenti spesso poche decine di parlamentari e nemmeno...''. Marco Pannella ha replicato cosi' a quanti parlano di 'flop' della seduta straordinaria sull'amnistia e critica i leader di partito che non hanno partecipato ai lavori. ''Constato che alcune agenzie di stampa e, prontamente, un telegiornale d'obbedienza 'nazional-clericale' hanno subito affermato che alla Camera stamani sono stati e sono 'pochi i deputati'''. ''Se si e' capaci di dare informazione corretta e onesta andrebbe anche precisato che -ha proseguito Pannella- in realta' la presenza di deputati e' stata straordinaria nel numero e spesso nella qualita' dei loro interventi se ci rapportiamo ad analoghi, comparabili lavori parlamentari. Circa cento parlamentari, infatti, per un dibattito su temi anche istituzionalmente e politicamente rilevanti, in assenza di previsione di voto e anche di importanti dichiarazioni dell'Esecutivo, raggiungono raramente pochissime decine di presenti. E da anni dibattiti di una qualche importanza non si svolgevano di mattina il martedi'''. Pannella critica i leader di partito ''ad eccezione di Enrico Boselli a nome della Rosa nel Pugno e di Armando Cossutta per i Comunisti Italiani, nessun altro si e' manifestato, ha ritenuto degno della propria attenzione il tema della giustizia e dell'amnistia che si tratti. E' giusto inoltre segnalare l'intervento per la Margherita di Castagnetti, non in contraddizione con il merito di Roberto Giachetti, ideatore e promotore dell'autoconvocazione della Camera''.
''Da qualsiasi punto di vista si parta per chiederla, l'amnistia corrisponde oggi all'interesse generale. Chiediamo l'amnistia per amore di giustizia, non certo per spirito di tolleranza nei confronti della criminalita', piccola o grande che sia''. Il leader dello Sdi, Enrico Boselli, e' intervenuto cosi' questa mattina in aula parlando a nome dei deputati della Rosa nel pugno. Boselli ha criticato il Guardasigilli Roberto Castelli per la sua assenza odierna che ''preferisce la Padania al Parlamento della Repubblica''. Boselli ha denunciato l'esistenza di un'''amnistia di classe'', gia' operativa grazie ''ai cavilli da parte di valenti avvocati le cui parcelle elevate possono essere pagate solo dai ricchi'' e non e' un caso che le ''nostre carceri sono sovraffollate quasi esclusivamente da poveri, immigrati e tossicodipendenti''. Le prescrizioni, ha sottolineato il presidente dello Sdi, ''come amnistia di classe corrispondono ad una giustizia di classe''. L'amnistia da sola non basta, ha aggiunto Boselli, che ha invocato una ''una vera riforma che consenta di fare processi rapidi con le garanzie spettanti a tutti i cittadini''.
''Non possiamo con colpi di spugna andare a crare piu' problemi alla gente onesta''. Con queste parole Maurizio Gasparri ha ribadito il no di Alleanza nazionale all'amnistia, intervenendo in aula a Montecitorio. ''Questo dibattito non portera' a nessuna conclusione'', ha detto Gasparri secondo cui la convocazione straordinaria della Camera e' stata una ''scelta che ha premiato ragioni di propaganda individuale. Non e' stata una scelta saggia, per chi ha raccolto le firme, convocare questo dibattito''. L'esponente di An ha criticato, tra l'altro, i deputati che hanno firmato il documento che ha chiesto la convocazione della Camera. ''Molti di quelli che hanno chiesto la convocazione hanno preferito sciare invece che parlare ai detenuti. Bisognerebbe interrogarsi sulla serieta' di chi promuove un dibattito e poi lo diserta''. Per il capogruppo di An, Ignazio La Russa, ''la questione dell'amnistia potra' essere riesaminata solo tra qualche mese dopo che si saranno manifestati e testati gli effetti dell'inasprimento delle pene per i recidivi previsti nella seconda parte della legge Cirielli. Se la sua applicazione portera', come immaginiamo, ad un giro di vite nei confronti dei professionisti del crimine qualunque sia il tipo di reato da loro commesso -conclude La Russa- potrebbe allora essere dibattuta l'ipotesi di un provvedimento di clemenza per chi non e' nella condizione di recidiva''.
Rocco Buttiglione, ministro Udc per i Beni culturali, presente oggi in Aula alla Camera, lega la questione dell'amnistia all'indagine sulla 194. Il Papa, ha detto Buttiglione, ''chiese un segnale di speranza e fiducia e noi pensiamo che vada dato. Esso si lega all'iniziativa dell'indagine sulla legge 194. Il Papa ci chiese un segnale di fiducia e speranza nelle donne per aiutarle a non abortire''. Secondo Buttiglione, ''le possibilita' sono scarse'' per un provvedimento di amnistia, ma proprio per questo ''bisogna procedere in modo accelerato, poiche' il tema viene posto alla fine della legislatura, quando i canali normali sono intasati'' per altri provvedimenti. Per la responsabile Giustizia dell'Udc, Erminia Mazzoni, ''non esiste la volonta' politica che consenta di parlare con serieta' di provvedimenti di amnistia o indulto. La nostra posizione e' di disponibilita', serieta', senso di responsabilita' verso le istituzioni, ma non esiste quella platea necessaria per raggiungere quel risultato per il quale in questi anni abbiamo anche lavorato''.
''Un atto di clemenza e' giusto e necessario''. Lo ha detto Gaetano Pecorella, Fi, in Aula alla Camera durante il dibattito sull'amnistia. Pecorella, presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio, ha ricordato che i provvedimenti di clemenza, in passato, sono stati adottati come ''strumenti di correzione del sistema''. Ora, ha aggiunto, ''sono 15 anni che non ne viene concesso uno. Possiamo dire che la giustizia e' piu' veloce e le carceri piu' clementi? Non mi pare'' ''Il presidente Gaetano Pecorella, ha pronunciato oggi un discorso che onora il Parlamento e Forza Italia -ha commentato Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia, presente oggi in aula - Un discorso di un grande giurista, ispirato a verita' e umanita', in cui le ragioni della giustizia, della sicurezza e della certezza della pena, sono state illuminate dai principi costituzionali di rispetto della dignita' umana''. ''Siamo favorevoli ad un provvedimento di amnistia per alcune ragioni di fondo''. dice il vicecoordinatore di Fi, Fabrizio Cicchetti,che rileva pero' come ''allo stato attuale delle cose dobbiamo registrare il fatto che il Parlamento e' bloccato perche' da un lato la Lega e An non condividono alcun provvedimento di clemenza e dall'altro i Ds propongono l'indulto e non l'amnistia''. - ''Se Giachetti, i radicali e gli altri sottoscrittori avessero chiesto oggi l'inizio della discussione dei provvedimenti, credo che avremmo fatto un passo in avanti, perche' oggi si sarebbe cominciato a votare e a decidere su un eventuale provvedimento di amnistia e indulto''. Questa l'opinione del presidente dei deputati Ds, Luciano Violante. ''Non e' stata una giornata persa -ha aggiunto Violante- ma credo che in questa legislatura non ci siano le condizioni temporali e politiche per un provvedimento di indulgenza. Ce ne sarebbe bisogno, perche' le carceri sono in situazioni inaccettabili''. ''Devo dire -ha lamentato il capogruppo della Quercia- che questa maggioranza l'indulgenza a se' stessa l'ha applicata. Si tenga conto che oggi il presidente del Consiglio e' stato assolto da un'accusa di falso in bilancio grazie alle modifiche che alla legge sul falso in bilancio ha fatto questa maggioranza, comprese An e la Lega, che sono contrarie quando si tratta di inulgenza nei confronti di poveri cristi ma che al proprio presidente del Consiglio hanno fatto piu' di un regalo in questo senso''. Servono segnali politici chiari, ha detto in aula, Armando Cossutta del Pdci. ''Le carceri -dice Cossutta- patiscono un sovraffollamento ormai non piu' sopportabile e la detenzione riguarda i piu' marginali, una massa di senza diritti sui quali la pena risulta come pietra tombale per il loro reinserimento. Se si vuole ipotizzare una societa' che non preveda solo la pena, ma anche la giustizia - conclude - occorre dare dei segnali politici chiari''.
Assenze gravi e inspiegabili quelle del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, e del Guardasigilli, Roberto castelli, secondo il capogruppo della Margherita a Montecitorio, Pierluigi Castagnetti. ''Trovo veramente inspiegabile -ha attaccato l'esponente della Margherita- il fatto che, nel giorno in cui la Camera si riunisce in seduta straordinaria, il ministro per i Rapporti con il Parlamento non sia presente e soprattutto non lo sia il ministro di Grazia e Giustizia''. Il capogruppo Dl mette in evidenza che il ministro Castelli ''puo' anche non essere d'accordo con il merito della discussione di questa mattina'', ma che ''sarebbe stato suo dovere essere presente, perche' stiamo discutendo di provvedimenti che riguardano il suo dicastero''. Per Castagnetti il testo su un eventuale provvedimento di clemenza deve andare in Aula alla Camera comunque, anche se l'iter in commissione non dovesse essere terminato visto che i tempi sono ristrettissimi. ''In questa legislatura non si fa che incardinare per l'Aula provvedimenti -conclude l'esponente della Margherita- che non hanno completato il loro iter in commissione''
'Bisognerebbe avere la decenza di essere in aula, dopo aver chiesto la seduta straordinaria della Camera dei deputati, ma voi fate solo propaganda contro il ministro della Giustizia, Roberto Castelli''. Cosi' l'esponente della Lega Nord e responsabile giustizia, Carolina Lussana, ribatte a in aula alla Camera, ai deputati dell'opposizione. ''Per la Lega Nord -ha aggiunto Lussana - e' demagogica e propagandistica la convocazione straordinaria della Camera di oggi. E' irrispettoso e irresponsabile nei confronti delle Istituzioni ma anche dei detenuti e delle loro famiglie, l'atteggiamento di quei 207 parlamentari che hanno sottoscritto la convocazione straordinaria e che poi non sono stati presenti oggi in Aula''. ''L'emergenza carceraria per molti di questi 207 non e' piu' tale quando si tratta di rinunciare al viaggio alle Maldive o alla continuazione dei pranzi di Natale e S. Stefano. La posizione della Lega Nord -ha proseguito Lussana- e' contraria da sempre e lo ribadisce oggi a qualunque provvedimento di amnistia ed indulto perche' contrastanti con i principi della certezza della pena e mette in pericolo la sicurezza dei cittadini''.

Don Mazzi: “E noi torneremo a marciare tutti i giorni”

27/12 "Noi, movimento di sognatori incalliti, torneremo a marciare il giorno di Natale, il giorno di Pasqua, il 2 giugno, il 25 aprile, il 15 di agosto e tutti i santi giorni, fino a quando gli ultimi diventeranno primi e i primi diventeranno ultimi!". Lo scrive Don Antonio Mazzi, presidente del comitato promotore della della Marcia di Natale, in una lettera che sara' pubblicata domani dal giornale telematico di 'Radicali italiani'. "Non ce ne frega niente - spiega Don Mazzi - se a marciare saremo in pochi e con un quoziente di intelligenza ai limiti delle debolezza mentale. Mi fa un po' ridere che le chiose sul piccolo numero dei manifestanti di Natale siano state abbondantemente sottolineate dai signori dell'Udc! Sulle piccole quantita' - conclude Don Mazzi - se ne dovrebbero intendere piu' di noi".

Mancini: “La marcia, una prima battaglia per l’amnistia”

26/12 Il giorno di Natale si è svolta a Roma la marcia per l'amnistia, la giustizia e la libertà. Fortemente voluto da Marco Pannella, sostenuto da la Rosa nel Pugno, la nuova forza politica nata dall'alleanza tra Sdi e Radicali, l'evento ha portato nelle vie della capitale migliaia di persone che, nonostante la pioggia battente, hanno marciato con bandiere e striscioni, toccando i luoghi simbolo delle istituzioni e della politica. Ad aprire il corteo, insieme a Marco Pannella, c'erano Don Mazzi, Enrico Boselli, Roberto Villetti ed Emma Bonino. Presenti molti leader politici tra cui Massimo D'Alema, Fausto Bertinotti e Gianni De Michelis. Tra i dirigenti socialisti c'era Giacomo Mancini, responsabile per le organizzazioni sociali dello Sdi, che è stato tra gli organizzatori per la Rosa nel Pugno dell'evento e, insieme, dei presidi e delle visite alle carceri che si sono svolte in tutta Italia il giorno di Natale in contemporanea con la marcia. "La marcia rappresenta - ha dichiarato Giacomo Mancini - la prima parte della battaglia per l'amnistia. La seconda ci sarà in parlamento con la seduta straordinaria convocata per la giornata di domani. Il nostro obiettivo è quello di affrontare e risolvere l'emergenza e la drammaticità della vita all'interno delle carceri. L'opinione pubblica del nostro paese è attenta e mobilitata. Adesso tocca alle altre forze politiche fare il loro dovere e approvare rapidamente un provvedimento di clemenza".

Cossiga e Naccarato in visita a casa D’Alema. “Una visita di stima e di auguri”

26/12 L'ex-capo dello Stato Francesco Cossiga, insieme al suo 'consigliere politico' Paolo Naccarato, ha fatto visita alla vigilia di Natale a casa D'Alema per fare gli auguri. Lo ha fatto sapere lo stesso Cossiga, che ha risposto con un secco ''no'' quando gli e' stato chiesto se la sua fosse stata una manifestazione di solidarieta' dopo le recenti polemiche che hanno interessato il presidente dei Ds. ''E' stata - ha poi puntualizzato l'ex presidente della Repubblica - una visita di auguri, di stima, di affetto e di amicizia. Egli non ha bisogno della solidarieta' di nessuno, neanche di fronte alla vergognosa e oscura, ma non tanto..., campagna politico - giudiziario - mediatica contro i Ds e contro di lui personalmente''. Cossiga si e' presentato con un grande mazzo i rose per Linda Giuva, la moglie di D'Alema, e un regalo ''significativo, tutto sardo, per il leader della Quercia: una ''leppa'' sarda, un lungo coltello a serramanico, che gli ha consegnato aperta dalla parte del manico, ricevendo in cambio una monetina, ''secondo la tradizione''.

Atti vandalici alla sede della neocostituita “Federazione Socialista” di Crotone

26/12 Atti vandalici sono stati compiuti da sconosciuti nella sede della Federazione dei Socialisti a Crotone. Gli autori del gesto sono entrati nella sede del partito da una finestra ed hanno rovistato nei cassetti delle scrivanie e degli armadi. Alcuni fogli di carta ed altri documenti sono stati strappati e lasciati sul pavimento. L'episodio e' stato denunciato agli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini. ''Gli atti vandalici perpetrati ai danni della neocostituita Federazione Socialista della Calabria di Crotone, dopo l'escalation criminale ai danni di uomini politici, imprese, sindacati, hanno suscitato sdegno e condanna da parte della Confederazione''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale della Confartigianato di Crotone, Salvatore Luca'. ''A pochissimi giorni - ha aggiunto - dalla costituzione del nuovo soggetto politico e dall'apertura della nuova sede provinciale, registrare da subito queste altre intimidazioni sono la testimonianza del degrado socio economico a cui si e' giunti nel nostro territorio. Un vero attacco frontale alle Istituzioni, alle Associazioni a tutti coloro i quali si spendono giornalmente per il ripristino della legalita' e per non riportare indietro le lancette della democrazia e della liberta' in Calabria. Non e' piu' tollerabile che la nascita di una formazione politica dia fastidio a qualcuno e sia oggetto di intimidazioni prima ancora di operare''. ''Confartigianato - ha proseguito Luca' - nell'esprimere grande solidarieta' e vicinanza a tutti i Dirigenti socialisti auspica un impegno piu' incisivo di tutte le Istituzioni preposte al controllo del territorio e un'attenzione piu' importante del Governo centrale nei confronti della nostra Regione. E' improrogabile riportare quella serenita' giusta che possa consentire a tutti i soggetti impegnati nel sociale a parlare delle cose da fare e non a spendersi continuamente nel condannare di volta in volta i tantissimi atti intimidatori che stanno avvelenando e condizionando le nostre popolazioni che inesorabilmente stanno precipitando in un vero e proprio baratro sociale e disastro economico''.

Borrello (Udeur) “Il Parlamento approvi il Pdl Lazzati contro i mafiosi nella politica”

26/12 ''La proposta di legge del Centro Studi Lazzati che introduce il divieto di attivita' di propaganda elettorale ai sorvegliati speciali costituisce certamente uno strumento da azionare con urgenza per una politica che diventa responsabile interlocutore di una societa' disorientata e sconvolta. Il Consiglio regionale ha fatto la sua parte, spetta ora al Parlamento farsene carico traducendola in legge dello Stato''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale e segretario dell'Udeur della Calabria, Antonio Borrello. ''Solo cosi' - ha aggiunto - si puo' cominciare a passare dalle parole ai fatti per come ci viene richiesto a gran voce dalla popolazione calabrese e dai ragazzi della Locride che in un impeto di straordinaria determinazione hanno suonato la sveglia. Una fase di particolare attenzione quella vissuta dalla Calabria che, al di la' delle forti,ragionevoli emozioni, e' chiamata ad un surplus di impegno per l'affermazione della legalita' e della trasparenza''. ''Su questo terreno - ha concluso Borrello - non sono ammesse ne' distrazioni ne' sufficienze, la lotta alla criminalita' deve trovare risposte convincenti in una Regione dentro la quale molti consigli comunali vengono sciolti per condizionamento mafioso e tantissimi amministratori sono oggetto di azioni intimidatorie''.

Tanti leader politici e pochi cittadini (meno di un migliaio) alla marcia di Natale per l’Amnistia. Pannella: “La detenzione non può diventare tortura”. Don Mazzi: “Una messa laica. Intesa con Pannella funziona”. Casini “La piazza va rispettata, il 27 ciascuno si assuma le sue responsabilità alla Camera”

Mancini (Sdi/RnP) “Nelle carceri una situazione drammatica. A Natale in marcia per l’amnistia”

23/12 Giacomo Mancini, responsabile per le organizzazioni sociali dello Sdi, parteciperà alla marcia di Natale per l'amnistia, la giustizia, la libertà organizzata dalla Rosa nel Pugno e che si svolgerà a Roma il prossimo 25 dicembre. Allo stesso tempo i segretari regionali ed i rappresentanti locali della Rosa nel Pugno hanno organizzato, per la stessa mattina del giorno di Natale, un presidio davanti alle carceri più importanti del nostro paese ed una visita al loro interno da parte dei Parlamentari e dei Consiglieri Regionali. L'obiettivo è quello di denunciare all'opinione pubblica la drammaticità delle condizioni di vita all'interno degli istituti di pena italiani che rischia di diventare esplosiva dopo l'entrata in vigore degli ultimi provvedimenti voluti dalla destra. A Cosenza, la delegazione che presidierà il carcere di Via Popilia sarà guidata dall'assessore regionale Luigi Incarnato e dal consigliere regionale Salvatore Magarò. Saranno inoltre presenti il presidente del consiglio comunale Saverio Greco e i consiglieri provinciali e comunali socialisti di Cosenza. Il deputato della Rosa nel Pugno Mimmo Pappaterra presidierà assieme ad una delegazione di amministratori socialisti del comprensorio del Pollino, il carcere di Castrovillari.

Pappaterra (Sdi) “L’amnistia consentirà una nuova fase per le carceri a rischio collasso”

23/12 ''La drammatica lentezza dei processi e le condizioni igienico-sanitarie al limite del collasso di alcune carceri italiane denunciate dall' on. Enrico Buemi, presidente del Comitato Carceri della Commissione Giustizia, impongono un provvedimento straordinario come l'amnistia che non deve essere visto come un contentino, ma rappresenta lo strumento per chiudere una fase e gestire in modo diverso il problema della giustizia nel nostro Paese''. Lo ha detto, in una dichiarazione, il deputato Mimmo Pappaterra. Pappaterra domani guidera' una delegazione della Rosa nel Pugno che si rechera' nel carcere di Castrovillari ''per testimoniare - e' detto in un comunicato - la sua vicinanza alla popolazione carceraria e dare un forte risalto alle manifestazioni che si stanno svolgendo nel nostro Paese. Manifestazioni che culmineranno con la 'Marcia di Natale di Roma' per chiedere con forza al Parlamento di approvare un provvedimento di amnistia che si rende necessario per la grave situazione di sovraffollamento delle carceri, con troppi detenuti abbandonati in attesa di processo o che devono espiare una pena anche per reati per i quali si potrebbero ipotizzare misure alternative. Ad invocare un' amnistia era stato per primo, con un' autorevolezza ed una fermezza straordinari, Giovanni Paolo II il 14 novembre del 2002 in occasione della sua visita alla Camera dei Deputati. Noi della Rosa nel Pugno siamo sinceramente favorevoli all' amnistia. La Marcia di Natale deve essere l'occasione per tutta la classe politica di avere piu' coraggio, di non tergiversare piu' con proposte riduttive come l' indulto o l' indultino ed impegnarsi a risolvere un problema che richiede una decisione immediata che non puo' piu' essere rinviata. Sono uno dei 200 parlamentari che hanno chiesto la convocazione straordinaria della Camera dei Deputati per il 28 dicembre. Mi auguro che da li' inizi un percorso che risolva in termini positivi una questione che si trascina ormai da anni''.

Designato il comitato elettorale calabrese di Forza Italia

23/12 Il Coordinatore Nazionale di Forza Italia, d'intesa con il Presidente Silvio Berlusconi - informa una nota del partito - ha designato il comitato elettorale che assume tutte le funzioni atte a guidare il partito rispettivamente in Abruzzo e in Calabria durante la campagna elettorale. Il comitato elettorale dell'Abruzzo e' presieduto dal Sen. Andrea Pastore ed e' composto dalla signora Paola Pelino e dal sindaco dell'Aquila Biagio Tempesta. Il comitato elettorale della Calabria e' presieduto dall'On. Giancarlo Pittelli ed e' composto dal sen. Antonio Gentile, dall'on. Luigi Fedele e dalla senatrice Ida D'Ippolito

Madeo (DL) attacca Caputo (AN) “L’alternanza valga anche per il Comune di Rossano”

23/12 ''Non si puo' invocare il principio dell'alternanza a Cosenza e poi negarlo a Rossano. I cittadini non potrebbero capire una politica dei due pesi e delle due misure diverse, cosi' sfacciatamente palesata''. E' quanto afferma Luigi Madeo, segretario nazionale organizzativo dei Giovani Della Margherita che replica cosi' ad una dichiarazione di Giuseppe Caputo, commissario provinciale di An ed ex sindaco di Rossano, nella quale si auspicava il cambio di coalizione alla guida dell' Amministrazione comunale di Cosenza. ''Le democrazie si rigenerano con le alternanze - ha aggiunto Madeo - e proprio di questa alternanza a Rossano si avverte il bisogno, con le stesse motivazioni che l' ex sindaco di Rossano, sostiene debbano valere per la citta' di Cosenza. Auspico che il centrosinistra rossanese invece di dividersi sulle primarie, contravvenendo in pratica allo spirito stesso delle primarie, che e' quello di coagulare e stringere il rapporto tra i partiti e tra i partiti e la societa' civile, faccia affiggere per la citta' i manifesti con le dichiarazioni di Caputo che invitano all' alternanza''. Per il segretario nazionale organizzativo della Margherita, infine, ''negli anni del maggioritario che proprio in questi giorni il centrodestra ha cancellato votando una legge scandalosa, abbiamo apprezzato i vantaggi dell' alternanza delle coalizioni che hanno governato il nostro Paese. Credo che se alle prossime elezioni amministrative i cittadini rossanesi sceglieranno la coalizione di centrosinistra, anche il nostro ex sindaco potra' dirsi soddisfatto, perche' si sara' realizzato un suo auspicio''.


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