Rosa
Calipari e Nicola Latorre capilista dei DS al Senato in Calabria.
31/01 L'Ufficio stampa della direzione nazionale dei Democratici
di sinistra comunica che dopo un'"intensa attività istruttoria
degli organi dirigenti dei Ds per la formazione delle liste, dopo
che in mattinata si era riunita la Commissione per le candidature
e nel pomeriggio la Segreteria nazionale, in serata la Presidenza
della Direzione ha varato le proposte per i Capilista Ds. Le proposte
saranno ora portate all'esame delle Direzioni regionali e provinciali
che dovranno esaminarle e completare le liste. Per quel che riguarda
la Camera dei Deputati queste le proposte per le 'teste di lista'
nella lista unitaria dell'Ulivo (l'elenco indica capolista e primo
dei candidati Ds):
Piemonte 1 (Torino) Piero Fassino
Piemonte 2 Romano Prodi, Cesare Damiano
Lombardia 1 (Milano) Romano Prodi, Piero Fassino
Lombardia 2 (Brescia) Dario Franceschini, Maurizio Migliavacca
(candidato anche in Emilia)
Lombardia 3 Barbara Pollastrini
Veneto 1 Romano Prodi, Francesco Rutelli,
Cesare De Piccoli
Veneto 2 Romano Prodi, Pierluigi Bersani
Friuli Rosy Bindi, Gianni Cuperlo
Trentino Romano Prodi, DS Locale
Liguria Fabio Mussi
Emilia Romano Prodi, Pierluigi
Bersani
Toscana Vannino Chiti
Marche Romano Prodi, DS Locale
Umbria Romano Prodi, Marina Sereni
Lazio 1 (Roma) Francesco Rutelli, Giovanna Melandri
Lazio 2 Romano Prodi, Fulvia Bandoli (candidata
anche in Emilia)
Abruzzo Romano Prodi, Piero Fassino
Molise Romano Prodi, DS Locale
Puglia Massimo D'Alema
Campania 1 (Napoli) Romano Prodi, Massimo D'Alema
Campania 2 Ciriaco De Mita, DS in via di
definizione
Basilicata Romano Prodi, Antonio Luongo
Calabria Romano Prodi, Marco Minniti
Sicilia 1 (Palermo) Luciano Violante,
Siciali 2 Romano Prodi, Francesco Rutelli,
Luciano Violante
Sardegna Arturo Parisi, DS Locale
Queste le proposte dei Capolista per i DS al Senato
Piemonte Livia Turco
Liguria Graziano Mazzarello e Andrea Ranieri
Veneto Enrico Morando
Friuli Carlo Pegorer
Emilia Sergio Zavoli
Toscana Vittoria Franco
Marche Silvana Amati
Umbria Gavino Angius
Abruzzo Gavino Angius
Molise Augusto Massa
Lazio Goffredo Bettini
Puglia Cesare Salvi
Campania Roberto Barbieri
Calabria Nicola Latorre e Rosa Calipari
Sicilia Anna Finocchiaro
Sardegna Antonello Cabras
In Trentino non ci sono Capilista perchè al Senato si vota
con il sistema dei collegi uninominali.
In Lombardia è in via di definizione una testa di lista costituita
di significative personalità della società milanese
e lombarda, unitamente a esponenti di primo piano dei Ds".
Le new entry dei Ds per la prossima legislatura sono quattro alla
Camera e cinque al Senato, quasi tutti esponenti della segreteria
della Quercia e con una personalita' esterna, Rosa Calipari, vedova
del dirigente dei servizi ucciso in Iraq durante la liberazione di
Giuliana Sgrena. Alla Camera, nella lista unitaria, si presentano
per la prima volta: Cesare Damiano, responsabile Lavoro dei Ds, come
numero due in Piemonte dopo Romano Prodi; Maurizio Migliavacca, coordinatore
della segreteria, come numero due nella circoscrizione elettorale
Lombardia 2, dietro Dario Franceschini; Cesare De Piccoli, responsabile
Impresa, come numero tre dietro a Romano Prodi e Francesco Rutelli
nella circoscrizione Veneto 1. De Piccoli e' gia' stato parlamentare.
E' candidato per la prossima legislatura anche Gianni Cuperlo, responsabile
Cultura della Quercia, che si presenta dietro Rosy Bindi in Friuli.
Per quanto riguarda il Senato, le new entry riguardano: Andrea Ranieri,
responsabile Scuola della Quercia, in Liguria; Carlo Pegorer, segretario
regionale, in Friuli; Silvana Amati, responsabile Formazione politica,
nelle Marche e Augusto Massa, segretario regionale, in Molise. Infine,
Rosa Calipari in Calabria. Altra novita': Pier Luigi Bersani correra'
come numero due non solo in Emilia, dietro Prodi, ma anche nella circoscrizione
Veneto 2, sempre dietro al Professore.
Meduri
(DL) “Il Mezzogiorno tra le priorità di Prodi”
31/01 ''Con il suo intervento di oggi Romano Prodi ha evidenziato
quali saranno le priorita' del prossimo governo di centrosinistra.
Bene ha fatto ad individuarle nella scuola, nei trasporti e nella
sicurezza perche' sono queste le tre variabili su cui centrare il
rilancio del Mezzogiorno''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Luigi
Meduri, deputato della Margherita. Secondo Meduri, ''bisogna puntare
sui giovani e sulla loro voglia di riscatto e Prodi lo ha detto con
forza ai ragazzi di Locri simbolo di questo risveglio civile. In questi
cinque anni di governo Berlusconi sotto lo schiaffo della Lega non
vi e' stato un solo intervento a favore del sud: dal credito d' imposta
alla 488, ogni intervento utile al rilancio del Mezzogiorno e' stato
stravolto e modificato ad esclusivo vantaggio del nord. Senza poi
considerare la devastante devolution. Nelle regioni meridionali non
c' e' un solo settore che oggi non sia in crisi, dall' industria,
al turismo all' agricoltura''. ''Povero viceministro Martusciello
- sottolinea ancora il parlamentare della Margherita -: non si e'
accorto che il Sud si e' gia' liberato della gabbia imposta dal centrodestra
quando nelle scorse elezioni ha mandato a casa il malgoverno delle
regioni che avevano mortificato le sue risorse e l' economia del meridione''.
Fini
“Il soldato Usa che uccise Calipari deve risponde alla giustizia
italiana”. Malabarba (Prc) “Fini fa il pesce in Barile”.
Per gli Usa il caso è chiuso.
31/01 Il soldato americano che ha sparato a Nicola Calipari, il funzionario
del Sismi ucciso in Iraq il 4 marzo 2005, "dovrebbe rispondere
alla giustizia italiana", anche se "le autorità statunitensi
da questo punto di vista fanno resistenza, fanno muro". Lo ha
dichiarato il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini intervenuto alla
trasmissione 'Omnibus' su La7. Il vicepremier ha ricordato di avere
affrontato la questione direttamente con il segretario di Stato Usa,
Condoleezza Rice, in occasione della sua missione a Washington lunedì
scorso: "Loro sono coscienti che è un problema - ha detto
Fini - al tempo stesso difendono in qualche modo l'operato della loro
Commissione" che ha indagato sull'accaduto. Il "punto di
divaricazione" fra Italia e Usa, ha proseguito il vicepremier,
è che "per noi ci sono delle responsabilità che
devono essere definitivamente accertate e punite, per loro non ci
sono responsabilità". "Per questo non sottoscrivemmo
la dichiarazione congiunta" al termine dell'inchiesta statunitense,
ha spiegato Fini, "proprio perché non condividevamo le
conclusioni cui erano giunti gli americani".
"Il ministro degli Esteri Fini, cosi' come il suo collega Guardasigilli
Castelli, non puo' fare il pesce in barile, accontentandosi di non
aver a suo tempo sottoscritto l'autoassolutoria conclusione americana
della cosiddetta Commissione d'indagine congiunta sull'assassinio
di Nicola Calipari. La magistratura deve essere messa in condizione
di celebrare il processo, proprio rompendo quel muro contro la ricerca
della verita' eretto dagli USA" commenta cosi' le dichiarazioni
di Fini a Omnibus Gigi Malabarba, capogruppo PRC
e membro del Copaco. "E' in atto un inaccettabile gioco delle
parti tra governo italiano e la Casa Bianca, concordato fin dall'inizio,
nella speranza che il caso sia archiviato e col tempo cada nel dimenticatoio.
Al contrario -aggiunge Malabarba- a quasi un anno dal 'fuoco amico'
che ha ucciso l'agente del Sismi a Baghdad, non ci si puo' trastullare
con la favoletta che 'gli USA non sapevano'. Bisogna dar seguito all'incriminazione
del soldato Mario Lozano per omicidio volontario e pretendere la collaborazione
di un paese alleato per fare giustizia, a meno di considerarsi semplici
vassalli dell'impero. L'obiettivo - conclude Malabarba- deve anche
essere la ricerca del mandante e non solo degli esecutori".
''Per noi, il caso e' chiuso'': il Dipartimento di Stato a
Washington non cambia registro, dopo le ultime dichiarazioni
del ministro degli esteri italiano Gianfranco Fini sugli sviluppi
dell'inchiesta giudiziaria sull'uccisione di Nicola Calipari, il funzionario
del Sismi ucciso il 4 marzo dell'anno scorso, sull'autostrada tra
Baghdad e l'aeroporto internazionale, da colpi sparati da un soldato
americano. Una fonte del Dipartimento di Stato, che chiede di non
essere individuata, rinnova le espressioni di rammarico per quanto
e' accaduto e di apprezzamento per Calipari e ricorda: ''E' stato
un episodio tragico. C'e' stata un'indagine'' congiunta, le cui conclusioni
non sono state sottoscritte dall'Italia, ''abbiamo determinato che
cosa e' successo''. Adesso, aggiunge la fonte, ''pensiamo sia importante
continuare a lavorare insieme con l'Italia su problemi di reciproco
interesse''.
Napoli
(AN) “I ministri compiano accertamenti in Rai sul caso ‘gente
di Mare’”
31/01 La vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia,
Angela Napoli, in una interrogazione, ha chiesto ai ministri dell'Interno
e delle Comunicazioni di compiere accertamenti presso la Rai circa
l' ipotesi che attori e personale della troupe della fiction 'Gente
di Mare' possano avere soggiornato in alberghi di proprieta' della
famiglia Mancuso di Limbadi. La vicenda e' emersa dal processo 'Dinasty',
nei confronti dei presunti capi ed affiliati della cosca Mancuso.
Nell' interrogazione la vice presidente della Commissione antimafia
evidenzia che nell'ambito delle indagini ''spunta il nome della giornalista
Tiziana Primozich che avrebbe fatto da anello di congiunzione tra
'ndrangheta e i poteri politico e imprenditoriale soprattutto per
quanto riguarda interessi nel settore turistico. Nell' estate del
2005 la giornalista pubblicista Primozich, quale ispettrice di produzione
per 'Rai fiction', ha svolto un importante ruolo organizzativo nelle
riprese di 'Gente di mare'. Sul set televisivo e' comparso, tra gli
altri, Gaetano Comito, di Limbadi, legato al boss Ciccio Mancuso e
imputato nel processo 'Dinasty'''. ''Non solo - afferma ancora Angela
Napoli - ma in qualche ripresa sarebbe, addirittura, apparso con la
divisa di tutore dell'ordine un personaggio di Tropea, noto a tutti
per le sue vicende giudiziarie. La giornalista Primozich, legata a
Ciccio Mancuso, avrebbe inoltre consigliato a personale e tecnici
impegnati nelle riprese televisive in quali alberghi o villaggi andare
ad alloggiare. Tra questi anche il Blu Paradise di Nicola Comerci,
che la giornalista indica come delfino dei Piromalli, la potente cosca
di Gioia Tauro e tra le altre location fu visitata anche la casa dei
La Rosa, cosca di Tropea ritenuta vicina ai Mancuso''. ''Pertanto
- ha concluso - la fiction 'Gente di mare' che avrebbe dovuto promuovere
le bellezze della Calabria, purtroppo e' vista ormai dai calabresi
come attivita' televisiva nella quale ha saputo inserirsi la 'ndrangheta''
Danneggiamento
auto del sindaco di Pizzo, Iovene “In atto una strategia della
tensione”
31/01 Individuare gli autori del danneggiamento dell'automobile del
sindaco di Pizzo, Franco Falcone, e garantire la sicurezza dello stesso
primo cittadino. E' quanto chiede il senatore dei Ds, Nuccio Iovene,
in una interrogazione al Ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. ''Continuano
a verificarsi in Calabria - ha aggiunto Iovene - atti intimidatori
nei confronti di amministratori pubblici e personalita' politiche.
Negli ultimi tempi, inoltre, a Pizzo si sono verificati diversi atti
vandalici. Non c'e' oggi in Italia una regione che abbia il numero
di attentati ed intimidazioni che si registrano in Calabria e la recrudescenza
delle organizzazioni mafiose e criminali preoccupa anche dal punto
di vista della tenuta delle Amministrazioni locali calabresi e della
politica della regione, costantemente sotto attacco, e anche per gli
effetti negativi che si potrebbero avere sull'intera comunita' calabrese''.
''E' in atto - ha concluso Iovene - una vera e propria strategia della
tensione che punta a destabilizzare, condizionare ed influenzare l'azione
politica ed amministrativa. E' necessaria ed urgente, quindi, la massima
vigilanza di tutti gli organi dello Stato, ed in particolare delle
forze dell'ordine, nei confronti delle attivita' svolte dai rappresentanti
politici locali e della politica della regione al fine di evitare
che questi diventino bersaglio di minacce che minano la vita democratica
e la civile convivenza di tutta la comunita'''
Mancini:
“La Rosa nel Pugno unica e vera novità in Calabria”
30/01 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile
nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, a conclusione dei
lavori del Congresso Regionale della Calabria, ha rilasciato la seguente
dichiarazione: "L’elezione per acclamazione a segretario
regionale di Ercole Nucera, rappresenta un giusto riconoscimento ad
un dirigente serio e onesto che si è speso con passione e con
generosità per costruire un partito per tutti i socialisti,
e insieme conferma la condivisione diffusa per l?alleanza strategica
tra Enrico Boselli ed Emma Bonino. La Rosa nel Pugno anche in Calabria
sarà la vera e unica novità della campagna elettorale.
Il nostro obiettivo è sconfiggere la destra e mandare a casa
i responsabili di un Governo che ha penalizzato il Mezzogiorno, ed
insieme, snidare le forze della conservazione che si annidano all?interno
del nostro stesso schieramento, rallentandone l?azione e pregiudicandone
i risultati".
Scalfaro:
“La par condicio è un discorso di pulizia mentale”
28/01 ''La par condicio e' un discorso di pulizia mentale, in cui
nessuno puo' vantare uno status perche' altrimenti il forte diventa
piu' forte e il debole non si salva piu'''. Lo ha detto Oscar Luigi
Scalfaro parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine di una manifestazione
del comitato unitario ''Salviamo la Costituzione. ''Mi viene da pensare
- ha aggiunto Scalfaro - che il Presidente del Consiglio, questo concetto
di parita' di condizioni non ce l' ha, tanto e' vero che ha fatto
le leggi ad personam proprio perche' non e' d' accordo sulla parita'.
Lui dice: tizio deve essere processato, ma dato che e' amico mio non
deve esserlo. Quando uno ha questa mentalita' come si puo' pensare
che cerchi la par condicio''. ''Potete immaginare - ha sostenuto ancora
Scalfaro - che alle Olimpiadi si dica che un corridore debba essere
avvantaggiato perche' e' stato medaglia d' oro in quelle precedenti?
Le elezioni sono un gioco che si fa ogni volta e ogni volta si parte
dallo stesso punto di partenza se si e' tra galantuomini. Questo di
alterare le regole e' un sistema che piace. Tanto e' vero che noi
abbiamo un' alterazione di forma, una sostituzione di legge elettorale
che e' una scostumatezza grave, fatta quando si e' in vista delle
elezioni''.
Loiero:
“Le riforme varate in un clima democratico e senza dialogo”.
Scafaro: "Capovolgimento della carta Costituzionale"
28/01 ''Non rimprovero alla maggioranza di avere costruito questa
Costituzione in modo cosi' poco politico. Le rimprovero di aver portato
avanti i lavori d' aula in un clima drammatico ed incandescente''.
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, parlando
con i giornalisti a Catanzaro a margine della manifestazione promossa
dal Comitato ''Salviamo la Costituzione''. ''Anche noi - ha aggiunto
Loiero - abbiamo fatto una riforma a maggioranza ed anche noi, dunque,
abbiamo le nostre colpe. Ma il clima e' stato sempre improntato al
dialogo e al confronto costruttivo, di apertura. Voglio ricordare
che, nell' Assemblea costituente, dopo che De Gasperi nel maggio del
1947 decise di mandare via socialisti e comunisti dal Governo, lo
stesso statista De Gasperi s' incontro' con Togliatti e Nenni e insieme
votarono il Concordato''. Secondo il presidente Loiero, ''basta solo
un riferimento per dare l' idea della dismisura tra ieri e oggi: una
disposizione transitoria del 1948 affermava che la Costituzione dovesse
essere pubblicata all' albo pretorio di tutti i Comuni d' Italia e
restare affissa per un anno perche' i cittadini italiani la potessero
vedere, leggere ed approfondire. Sarebbe abbastanza surreale se si
facesse una proposta del genere oggi. Questo per dire come i tempi
siano totalmente cambiati''.
- ''Questa riforma e' il capovolgimento totale della Carta Costituzionale''.
Lo ha detto l' ex Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, presidente
del Comitato unitario ''Salviamo la Costituzione'', incontrando a
Catanzaro i giornalisti a margine di una manifestazione per il referendum
contro la devolution. ''Non e' che io muova - ha aggiunto Scalfaro
- sentimenti di affetto per essere stato presente all' assemblea costituente,
fatto che indubbiamente sollecita in me sentimenti di particolare
legame con la Costituzione. Se non ci fossi mai stato e avessi fatto
solo il magistrato, oggi direi ugualmente che la riforma e' lo stravolgimento
totale della carta costituzionale''. ''Noi - ha sottolineato ancora
Scalfaro - abbiamo votato una Carta che, dopo la dittatura, metteva
al mondo una democrazia parlamentare con il Parlamento che e' la colonna
portante. L' altra figura istituzionale massacrata e' il Capo dello
Stato che, nella riforma, e' un attaccapanni, e' il nulla e l' inesistenza
piu' totale''.
Bassanini:
“Devastante la distribuzione di competenze”
''Questa e' una riforma devastante e comporta una distribuzione di
competenze tra Camera e Senato che rendera' in molti casi impossibile
fare le leggi necessarie per difendere i diritti dei cittadini e per
risolvere i problemi del Paese''. Lo ha detto l' ex ministro della
Funzione pubblica, Franco Bassanini, parlando con i giornalisti a
Catanzaro dove ha partecipato all' iniziativa contro la devoluzione
promossa dal comitato ''Salviamo la Costituzione''. ''La ripartizione
di competenze - ha aggiunto Bassanini - diventa cosi' complicata tra
le due Camere che sara' impossibile districarsi ed arrivare a delle
leggi''. Secondo l' ex ministro ''aggiornare e non demolire la Costituzione,
come richiama il sottotitolo del Comitato da noi costituito, significa
che non siamo affatto contrari a quei ritocchi o a quegli aggiornamenti
della Carta fondamentale che si rendono necessari perche' i tempi
sono cambiati e perche' la globalizzazione impone nuove risposte da
parte delle istituzioni pubbliche. Il problema e' che, nella sua struttura
di fondo e nei suoi valori e principi, pensiamo che la nostra Costituzione
sia tuttora valida e attualissima. A nostro parere i grandi principi
di liberta', democrazia e solidarieta', che ne fanno una carta dei
diritti, assieme all' affermazione dei doveri, siano tuttora il fondamento
della nostra convivenza. E allora se ci sono delle riforme da fare
in primo luogo vanno fatte per attuare meglio quei principi e non
per smantellarli e demolirli ed in secondo luogo vanno approvate sulla
base di larghe intese''
Avviata
la campagna di adesione al movimento PartecipAzione
28/01 I comitati promotori di PartecipAzione nelle cinque province
calabresi si sono ritrovati a Lamezia per una riflessione sui prossimi
appuntamenti elettorali sul piano nazionale e su quello locale. All'ordine
del giorno dei lavori anche gli aspetti tecnico-organizzativi legati
alla campagna adesioni e alla calendarizzazione degli appuntamenti
congressuali. ''Rispetto a questi ultimi aspetti - e' scritto in una
nota - e' stata immediata l'intesa su una campagna adesioni che si
protragga per tutto il 2006, fermo restando pero' l'esigenza di chiudere
una prima fase a fine febbraio per consentire la convocazione delle
assemblee costituenti provinciali e, entro un anno, dei congressi''.
Sul piano politico, la riunione di oggi ha invece favorito un ampio
e sentito dibattito, in vista delle politiche di Primavera, sul percorso
che seguira' il movimento di Beniamino Donnici al quale e' stata affidata
la delega ad avviare gli incontri necessari alla costruzione di alleanze.
Sul partito democratico Donnici ha tenuto a ribadire che ''non puo'
essere un'operazione di vertice, ne' di facciata, ma deve nascere
dalla partecipazione democratica delle forze vive della societa' italiana
ed avere un progetto originale e fascinoso. Se tutto si risolvesse
nello scimmiottare modelli ed esperienze d'oltre oceano, non farebbe
molta strada''. PartecipAzione non esclude affatto una sua presenza
con liste autonome alle elezioni politiche mentre ''sul piano delle
amministrative - ha detto il portavoce Eugenio Madeo - ci sono due
certezze assolute: la necessita' di elezioni primarie dappertutto,
la presentazione di liste con il nostro simbolo''.
Lunedì
a Lamezia i vertici regionali di IDV
28/01 Lunedi' mattina a Lamezia Terme si svolgera' una riunione dei
vertici di Italia dei Valori alla quale sono stati invitati dirigenti
ed amministratori del partito. All'incontro interverra' il commissario
Felice Bellisario ed il suo vice e consigliere regionale Maurizio
Feraudo. Saranno trattati i temi relativi alle prossime consultazioni
elettorali che interessano anche diverse citta' in cui Italia dei
valori e' presente. Nel corso della riunione si parlera' anche di
candidature ed alleanze.
Prima
conferenza programmatica della Federazione Giovanile del PdCI a Crotone
28/01 Il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, non
potendo intervenire alla prima Conferenza programmatica provinciale
della Fgci di Crotone, che si è svolta sabato 28 gennaio, ha
scritto una lunga lettera al segretario regionale della Fgci, Giuseppe
Longo, al segretario provinciale della Federazione di Crotone, Giancarlo
Sitra, e alla responsabile regionale Lavoro della Fgci, Alberta Col
acino: “ sono spiacente di comunicarvi che, a causa di importanti
impegni istituzionali precedentemente assunti, non potrò prendere
parte alla Conferenza programmatica della Fgci di Crotone. Si tratta
di un’assenza forzata che avrei voluto assolutamente evitare,
poiché considero l’appuntamento di sabato un evento politico
di straordinario significato nella vita del partito calabrese che,
grazie al vostro prezioso e paziente lavoro, viene posto nelle condizioni
di iniziare il nuovo anno nel segno dei giovani.
I Comunisti Italiani della Calabria, attraverso la vostra Conferenza
programmatica provinciale, proseguono con maggiore consapevolezza
l’azione di radicamento della Federazione Giovanile Comunista.
E’ significativo che anche a Crotone, come era stato per Reggio
Calabria, questo nuovo traguardo che raggiungiamo venga sancito mediante
la convocazione di una Conferenza programmatica, per definire il quadro
degli impegni della nuova organizzazione, ma soprattutto per approfondire
i temi politici che da sempre sono alla base dell’azione dei
Comunisti Italiani.
L’assemblea di Crotone, peraltro, arriva in un momento in cui
massimo è lo sforzo di tutto il partito calabrese, impegnato
ad assicurare l’ottima riuscita della manifestazione “Contro
le mafie e per il diritto all’istruzione”, che si terrà
il 18 febbraio a Reggio Calabria. Per il nostro partito, poter ospitare
la prima iniziativa pubblica promossa dal coordinamento nazionale
della Fgci, rappresenta un fatto di grande rilievo e sono certo che
durante il vostro dibattito emergeranno altri spunti utili per l’elaborazione
della piattaforma politica di quell’incontro.
Avete fatto un ottimo lavoro ed è stata felice la scelta di
incentrare la vostra Conferenza sulle questioni che riguardano la
costruzione di un mondo di Pace, l’impegno per accrescere le
occasioni di Lavoro e la lotta politica per la tutela dei Diritti.
Si tratta di valori ed esperienze politiche che sono inscritte nel
patrimonio degli ideali e della storia dei Comunisti Italiani, e che
da oggi si alimenteranno anche grazie ai compagni e alle compagne
di Crotone che hanno deciso di aderire alla Fgci.
Crotone è una provincia dalle solide tradizioni Comuniste.
Una provincia dove oggi, come è stato nel passato, i Comunisti
dimostrano di saper essere un partito di lotta e contemporaneamente
un partito di governo. L’adesione di nuovi giovani al nostro
partito, quindi, assume una valenza del tutto particolare a Crotone
perché ci consente anche di offrire alle nuove generazioni
la memoria e il presente di un impegno politico che ha sempre fatto
della difesa dell’etica pubblica il suo principale punto di
riferimento. Specie in questa fase politica nazionale resa “grigia”
dagli scandali sui rapporti tra politica e finanza, dove cioè
è più forte che in passato il rischio di una disaffezione
dei giovani alla politica, dobbiamo fare in modo che l’impegno
nuovo dei nuovi compagni, il loro entusiasmo, divengano per loro una
passione durevole e per noi un immancabile stimolo a porre sempre
il giusto accento sulla diversità dei Comunisti Italiani, a
difenderla con azioni concrete e coerenti, consapevoli che da essa
dobbiamo trarre spunto per le lotte che verranno e per offrire al
mondo giovanile prospettive nuove.
I Comunisti Italiani della Calabria in queste settimane sono impegnati
in una forte mobilitazione in vista delle prossime elezioni, che vogliamo
vincere per liberare il Paese da Berlusconi, ma soprattutto per poter
porre al centro del programma del futuro governo di Centrosinistra
le problematiche sociali che interessano i cittadini e i giovani.
È un fatto gratificante, che ci incoraggia ad andare avanti,
sapere che a Crotone ci sono tanti nuovi compagni che insieme a noi
si batteranno per chiedere l’abrogazione della riforma Moratti
e della legge 30, per ottenere l’innalzamento dell’obbligo
scolastico e conquistare nuove condizioni di sviluppo nella nostra
regione”.
Nicola
Adamo (DS) “Non mi candido alle politiche”. Le proposte
dei DS entro l'8 febbraio.
27/01 Il segretario dei Ds della Calabria e vice presidente della
Regione, Nicola Adamo, non sara' candidato alle prossime elezioni
politiche e non sara' lui a guidare il partito durante la campagna
elettorale. Ad annunciarlo e' stato lo stesso Adamo aprendo stasera
a Lamezia Terme i lavori del Comitato regionale della Quercia. ''Non
sono candidato - ha detto Adamo - Intendo mantenere fede al mandato
di consigliere regionale che il partito candidandomi e gli elettori
eleggendomi, mi hanno dato. Colgo anche l'occasione per comunicarvi
che, appena approvata la lista, bisognera' eleggere il nuovo segretario
regionale. E' una necessita' democratica di distinzione tra i ruoli
di segretario regionale e di vice presidente della Giunta regionale.
Se c'e' un segretario che non e' vice presidente il partito puo' lavorare''.
Saranno definite entro l' 8 febbraio le proposte dei Ds della Calabria
alla Direzione nazionale del partito per la composizione delle liste
dei candidati alla Camera ed al Senato. E' quanto e' stato deciso
stasera nel corso della riunione del Comitato regionale della Quercia,
svoltasi a Lamezia Terme. Il termine, e' stato spiegato nel corso
della riunione, e' stato fissato anche in considerazione del fatto
che ''le proposte delle candidature dovranno essere presentate alla
Direzione nazionale entro il 14 febbraio''. Nel corso della riunione
sono state eletti anche i componenti della Commissione elettorale
di garanzia e del Comitato regionale di coordinamento elettorale e
di composizione delle liste. Del primo organismo, che sara' presieduto
da Franco Pacenza, sono stati chiamati a fare parte Agostino Viscomi,
Nicola Belcastro, Nella Percivalle, Piero Granata, Concetta Richichi
e Giuseppe Cipparrone. Nel Comitato regionale di coordinamento elettorale,
presieduto da Giuseppe Bova, sono stati eletti Nicola Adamo, Giuseppe
Marcucci, Carlo Guccione, Sergio Jiritale, Giovanni Malara, Nino Morfema,
Pino Tassi e Rita Commisso.
Minniti
(DS) numero due nella lista di Prodi
27/01 Marco Minniti sara' testa di lista nella lista unitaria che
Ds e Margherita presenteranno alla Camera in Calabria. L' esponente
diessino sara' il numero due subito dopo il candidato premier dell'
Unione, Romano Prodi. L' annuncio e' stato dato stasera dal segretario
regionale della Quercia, Nicola Adamo, nel corso del comitato regionale
che i diessini calabresi hanno tenuto a Lamezia Terme. ''Nei giorni
scorsi - ha detto Adamo - il nostro direttivo regionale e quello della
Margherita all' unanimita' hanno proposto come capolista in Calabria
Marco Minniti. Sia Ds che Margherita sono giunti a questa proposta
valutando la forza politica della persona che si mette in campo ed
il valore della scelta unitaria che Minniti rappresenta. A Marco viene
riconosciuta la capacita' per la guida della campagna elettorale calabrese
e per avere per la Calabria una proiezione nazionale. C' e' la consapevolezza
di investire su un calabrese che ha tutte le caratteristiche per portare
avanti le istanze di questa regione ed e' un investimento che vogliamo
rendere come tale agli occhi dei calabresi, soprattutto in questa
fase''. ''L' investimento su Minniti, pero' - ha sottolineato Adamo
- non e' rivolto solo per la guida della lista, ma deve esserlo anche
per il governo del Paese''. Adamo, infine, ha fatto anche riferimento
alla scelta di candidare Prodi numero uno alla Camera in Calabria.
''La candidatura di Prodi - ha detto - non viene fatta come cappello,
ma e' la sottolineatura dell' attenzione che l' Ulivo ha verso la
Calabria. La lista unitaria dell' Ulivo deve avere una rappresentanza
compiuta, deve essere competitiva e deve essere il segno di quello
che abbiamo deciso di mettere in campo. Bisogna fare una lista capace
di guardare oltre noi stessi e di intercettare ed attrarre forze politiche
e sociali dello scenario calabrese''.
Loiero:
“Con Rutelli c’è stata una chiarificazione”.
Sculco "Conscio di una condivisione"
27/01 ''Dopo qualche malinteso ho incontrato Rutelli e c' e' stata
una chiarificazione''. A dirlo e' stato il presidente della Regione
Calabria, Agazio Loiero, in merito ai problemi sorti nelle scorse
settimane con il suo partito, la Margherita, parlando con i giornalisti
a margine di una visita fatta nell' ospedale di Catanzaro. ''Adesso
- ha aggiunto - speriamo che tutto proceda senza intoppi. Del resto
Rutelli ha ribadito che io ho un' autonomia che mi deriva dalla Costituzione.
E' chiaro che non voglio fare nulla ne' contro il mio partito, ne'
contro la coalizione che mi ha eletto. Rivendico una prerogativa che,
lo ribadisco, mi deriva dalla Costituzione''
''L' elezione diretta del Presidente, di per se', e' portatrice di
possibili anomalie nell' equilibrio dei poteri, ma siamo sicuri che
un politico esperto come il presidente Loiero ha consapevolezza delle
proprie prerogative e, insieme, anche del bisogno di condivisione
che anima ogni pezzo della maggioranza che ha reso possibile il risultato
straordinario del 3 aprile e che oggi tutti abbiamo il dovere di rendere
produttivo''. A sostenerlo e' stato il capogruppo della Margherita
alla Regione Calabria, Vincenzo Sculco, in merito alle polemiche tra
il presidente della Regione, Agazio Loiero, ed il suo partito, la
Margherita. ''Cio' che occorre evitare - ha aggiunto Sculco - e' la
chiusura pregiudiziale dei vari livelli di responsabilita' nel proprio
spazio di potere gestionale e da li' osservare chi sta fuori come
un potenziale disturbatore''
Il
presidente della Provincia di Vibo, Bruni, ritira le dimissioni
27/01 Ottavio Bruni, della Margherita, ha ritirato le dimissioni
dalla carica di presidente della Provincia di Vibo Valentia annunciate
nei giorni scorsi in vista di una possibile candidatura al Parlamento.
Lo ha reso noto lo stesso Bruni, che ha comunque lasciato una porta
aperta per una eventuale candidatura. ''Quelle del 7 gennaio - ha
sostenuto Bruni - erano dimissioni tecniche, al fine di lasciare aperta
la porta alla possibilita' di una mia candidatura al Senato o alla
Camera. La nuova legge elettorale voluta dalla destra mi imponeva,
infatti, di presentare le dimissioni entro sette giorni dalla sua
pubblicazione per non incorrere nelle cause di ineleggibilita' che
riguardano gli amministratori in carica, salvo poi ritirarle, come
ho fatto oggi, entro i venti giorni successivi. Se avessi confermato
le mie dimissioni, in assenza di una candidatura che al momento ancora
non c' e', avrebbe significato lo scioglimento del Consiglio provinciale
e la contestuale mancanza di una rafforzata rappresentanza a livello
nazionale di questo territorio''. Bruni ha poi spiegato che si attende
adesso la pubblicazione della legge, approvata ieri, che prevede lo
slittamento dei termini per l' ineleggibilita' di sindaci e presidenti
di Provincia. Da quel momento si riproporra' la situazione iniziale,
per cui ci saranno altri sette giorni per dimettersi, salvo ritirare
le dimissioni nei venti giorni seguenti. Il presidente della Provincia
di Vibo Valentia ha anche chiesto alla Margherita che ''le scelte
non vengano imposte dall' alto e sia riconosciuto alla provincia vibonese
il suo diritto a essere adeguatamente rappresentata a livello regionale
e nazionale''.
Mozione
Mussi (DS): “Iovene sia capolista al Senato”
27/01 La componente Ds che fa capo a Fabio Mussi ha chiesto che Nuccio
Iovene sia il capolista in Calabria al Senato. La richiesta e' stata
fatta nel corso della riunione del Comitato regionale del partito,
svoltasi a Lamezia Terme. Il segretario regionale del partito, Nicola
Adamo, nella sua relazione, ha comunque sostenuto che ''per la composizione
della lista per il Senato la competenza e' della Direzione nazionale,
che decidera' chi sara' il capolista''. Condizione questa che, secondo
i rappresentanti della mozione Mussi, ''non impedisce ala Direzione
regionale del partito, cosi' come e' stato fatto per la Camera per
Marco Minniti, di indicare Iovene come capolista. E questo non solo
perche' Iovene e' il nostro unico senatore uscente, ma anche per l'
impegno ed il lavoro da lui svolti per il suo collegio e per l' intera
regione e per cio' che ha fatto a livello nazionale ed internazionale''.
Da qui la richiesta dei rappresentanti della mozione Mussi ad avviare
un confronto con la Direzione nazionale su questo argomento.
Domenica
congresso regionale della Rosa nel Pugno a Falerna
26/01 ''La situazione politica di questi ultimi mesi, con l' approvazione
della legge elettorale votata per colpire il centrosinistra e i partiti
minori come il nostro, ha spinto i socialisti a cercare nuove alleanze
per affrontare l' impegno elettorale del prossimo Aprile. L'accordo
tra il partito dei diritti civili di Pannella e il partito socialista
di Boselli, e' la vera novita' politica di queste elezioni''. A sostenerlo
e' il segretario regionale dello Sdi, Unita' socialista, Ercole Nucera,
in vista del terzo congresso regionale dello Sdi-Rosa che si svolgera'
domenica prossima a Gizzeria. ''Questo nuovo soggetto politico - ha
aggiunto Nucera - dara' alla Calabria quella forza politica e parlamentare
necessaria per affrontare e risolvere la nuova questione Meridionale
e calabrese. La Calabria, nel terzo millennio, ha ancora bisogno di
socialismo per dare risposte ai bisogni della gente, ai giovani laureati
e diplomati, che partono in cerca di lavoro, ai disoccupati e ai precari.
Il nostro congresso vuole rappresentare: un momento politico in cui
sara' definita la fine della diaspora socialista; affrontera' anche
le spinose questioni politiche regionali dove il comportamento incomprensibile
del governatore Loiero che ha favorito la nascita di gruppi politici
minori, tentando di emarginare alcuni partiti della maggioranza come
lo Sdi con conseguenti ripercussioni sulla governabilita' regionale;
utilizzera' inoltre, una nuova strategia di lavoro in vista delle
prossime elezioni degli enti locali in Calabria''.
I
giovani della Margherita: “Aprire un confronto con la Sinistra
Giovanile”
26/01 “L’impegno di noi giovani e la sensibilità
verso il futuro della nostra regione e del nostro Paese da sempre
è argomento di notevole interesse. Con semplicità e
con umiltà abbiamo sempre cercato di raccogliere i malesseri
della nostra società, facendone una accurata analisi tesa alla
elaborazione di concrete proposte per il miglioramento della stessa
mettendolo a disposizione del nostro partito. L’ interesse verso
tutto ciò che ci circonda, oggi dopo una entusiasmante fase
politica regionale ci impone un nuovo momento di seria riflessione
e soprattutto un ulteriore sacrificio di ognuno di noi”. A sostenerlo
e' stato il segretario provinciale di Cosenza dei giovani della Margherita,
Giovanni Le Fosse. “Da sempre –aggiunge Le Fosse - abbiamo
vissuto la militanza nel partito soprattutto nella provincia di Cosenza,
considerata un importante laboratorio politico, con entusiasmo e con
la paura di un carico di aspettative oneroso. Il confronto quotidiano
con questa realtà, ci ha indotti a pensare ad un giovanile
ambizioso; siamo stati e lo siamo tuttora alfieri di un’idea,
di un sogno che vede nella militanza politica un servizio e non un
fine, ricevendone solo preziosa esperienza. Non è di oggi la
lista giovani alle amministrative per il Comune di Cosenza o la presenza
di candidati dei giovani dl per le competizioni elettorali provinciali
di cs , per citare le più importanti. In questo senso appoggiamo
gli sforzi del regionale dei giovani dl ad ottenere spazi nelle prossime
competizioni elettorali politiche, ed apprezziamo la disponibilità
del segretario regionale, Franco Bruno, dimostrata a Lamezia ed a
Falerna . Riteniamo però doveroso come giovani fermarci a riflettere
sulla necessità di condividere una importante fase politica
rafforzando i rapporti con i vicini della sg, avendo noi il dovere
di seguire attentamente le vicende dei cosiddetti grandi, e di anticipare
i tempi cercando come l’età ci impone di essere il vero
motore riformista della politica, di supporto ideologico ai mutamenti
che saranno fra l’altro le linee guida per un futuro che fisiologicamente
ci vedrà attori e protagonisti. Perciò riteniamo che
un giovanile ambizioso e capace possa aspirare ad avere più
di un ruolo, coinvolgendo in prima persona le diverse esperienze delle
cinque province calabresi, condividendo questo percorso con un’altra
importante forza giovanile, la sg, in tal senso invitiamo il segretario
regionale dei giovani della margherita a far proprio questo messaggio,
aprendo un confronto certamente costruttivo ed indispensabile con
il giovanile dl calabrese e con la sinistra giovanile”.
PartecipAzione:
“A Rossano necessarie le primarie”
26/01 ''Nonostante le notizie disfattiste che si rincorrono, non
voglio credere che si stia facendo di tutto per fare saltare le Primarie
per la scelta del candidato sindaco di Rossano dell' Unione''. E'
quanto scrive Patrizia Sabatini, candidata di PartecipAzione alle
primarie dell' Unione per la carica di primo cittadino di Rossano,
in una lettera inviata al presidente del Comitato elettorale della
coalizione, Sandro Fullone, in cui chiede la convocazione urgente
dello stesso Comitato. ''PartecipAzione - scrive Sabatini nella lettera
- non intende abbandonare l'idea che le Primarie dell'Unione a Rossano
debbano farsi. Anzi, sono convinta che si voglia rispettare l' impegno
preso pubblicamente che parla del 5 febbraio quale data in cui i cittadini
sono chiamati ad esprimersi. Una cosa e' certa, comunque: e' ormai
improcrastinabile che il comitato elettorale si riunisca urgentemente
per decidere una fase organizzativa che non ammette ulteriori ritardi''.
Loiero
incontra a Roma Rutelli che afferma “Darà il suo prezioso
contributo per le elezioni”
25/01 Dopo la telefonata l' incontro: stamattina il presidente della
Regione Calabria, Agazio Loiero, ha incontrato a Roma il presidente
della Margherita, Francesco Rutelli che ha dichiarato. ''Sono certo
che le difficolta' delle ultime settimane saranno presto riassorbite
e che Loiero, che incontrera' nei prossimi giorni i responsabili del
partito e del Consiglio regionale, dara' il suo positivo contributo
nell' imminente campagna elettorale per il successo del centrosinistra
e per un ottimo risultato della Margherita''. Rutelli, e' scritto
in una nota, ha ricevuto nella sede della Margherita il presidente
Loiero. ''Nel corso del cordialissimo colloquio Rutelli ha riaffermato
il sostegno pieno del partito al grande progetto di rinnovamento e
di risanamento della Calabria che Loiero sta guidando, anche grazie
al largo consenso raccolto nelle elezioni regionali. Un progetto che
si svolge con l' autonomia stabilita dalla legge costituzionale, e
che Loiero e' chiamato a condurre con la partecipazione e il coinvolgimento
pieno della Margherita, oltre che di tutta la coalizione''. ''Per
concorrere a mettere in campo il piu' costruttivo lavoro di squadra
- ha concluso Rutelli - e' prevista una mia visita in Calabria: ci
sono tutte le condizioni per replicare il 9 aprile lo straordinario
successo dello scorso aprile''.
Prodi
capolista in Calabria per l’Unione. Comunicati tutti i capolista
nelle regioni
25/01 "L'Ulivo e' una squadra forte ed unita, pronta ad affrontare
e a vincere la sfida delle elezioni". Con questa parole Romano
Prodi ha ufficialmente comunicato i nomi dei candidati che guideranno
le liste dell'Ulivo nelle elezioni del prossimo 9 aprile. E' esclusa
dall'elenco la circoscrizione della Valle d'Aosta per la quale, unica
tra le regioni italiane, e' previsto un collegio uninominale. Prodi
e' capolista in 14 circoscrizioni. Piemonte 1 Fassino - Piemonte 2
Prodi - Lombardia 1 Prodi - Lombardia 2 Franceschini - Lombardia 3
Pollastrini - Veneto 1 Prodi - Veneto 2 Amato - Trentino A. A. Prodi
- Friuli V. G. Bindi - Liguria Mussi - Emilia Romagna Prodi - Toscana
Chiti - Umbria Prodi - Marche Prodi - Lazio 1 Rutelli - Lazio 2 Prodi
- Abruzzo Prodi - Molise Prodi - Campania 1 Prodi - Campania 2 De
Mita - Puglia D'Alema - Basilicata Prodi - Calabria Prodi - Sicilia
1 Prodi - Sicilia 2 Violante - Sardegna Parisi
Meduri
(DL) “Prodi capolista è un segnale forte”
25/01 ''Che Prodi capeggi la lista dell' Ulivo in Calabria e' un
segnale di forte rilevanza politica perche' i calabresi avranno la
possibilita' di contribuire in maniera determinante ad eleggere il
prossimo presidente del Consiglio''. A sostenerlo e' stato il deputato
della Margherita, Luigi Meduri. ''C'e' grande voglia di cambiamento
- ha aggiunto Meduri - e di una nuova stagione per il Mezzogiorno
affinche' sia la priorita' della prossima legislatura. Romano Prodi
portera' al governo le attese dei giovani e di una comunita' che cerca
un vero riscatto dopo le bugie del governo Berlusconi''.
Gran
bagarre sui nomi nella lista dell'Unione in Calabria
A Roma i partiti stanno definendo, dopo la chiusura della partita
sui criteri e sugli uscenti, i vari capilista nelle circoscrizioni
ed il leader dell' Unione guidera' il listone in 13 circoscrizioni.
Una di queste e' appunto la Calabria. Ma il quadro non e' definitivamente
chiuso e potrebbe riaprirsi. In ogni caso il n.2 sara' Marco Minniti.
Sugli altri nomi la ridda dei candidati e' ben al di la' dei posti
'sicuri' a disposizione - dovrebbero essere 7 con una percentuale
sul 30% - sia tra i Ds che tra i Dl e non c'e' certezza per nessuno.
Solo nella Margherita gli uscenti alla Camera sono tre - Gigi Meduri,
Nicodemo Oliverio e Dorina Bianchi - mentre il quarto, Geppino Camo,
non ripresentera' la sua candidatura a quanto e' dato sapere. Ma dovrebbero
far parte della rosa dei nomi sicuramente il segretario regionale
del partito, Franco Bruno, e forse il presidente della Provincia di
Vibo, Ottavio Bruni. Troppi per tre posti utili. In piu' occorrera'
capire quali ricadute ci saranno sulla formazione del listone, e sui
nomi della Margherita in particolare, dopo l' incontro odierno tra
Loiero e Rutelli. Nei Ds non ci sara' piu' l' uscente Mario Oliverio,
che e' presidente della Provincia di Cosenza, mentre Mimmo Bova non
dovrebbe rientrare per i criteri sul numero delle legislature stabilito
dalla direzione della Quercia. Sui nuovi ingressi e' buio piu' o meno
totale. A parte e' il discorso sulla candidatura di Rosa Calipari,
cosentina, moglie di Nicola Calipari, data quasi per sicura in quota
Ds.
Mancini:
“Il Governo intervenga sulla vertenza Polti Sud”
24/01 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno, è intervenuto
alla Camera dei Deputati per esprimere solidarietà ai lavoratori
della Poltisud e per chiedere al Presidente della Camera di sollecitare
il Governo ad un pronto e fattivo intervento. "I sindacati calabresi
hanno proclamato uno sciopero generale per la giornata di domani con
l'obiettivo di denunciare la decisione della Poltisud di chiudere
lo stabilimento di Piano Lago alle porte di Cosenza che ha causato
il licenziamento di più di 200 lavoratori. La grave vicenda
si inserisce in un contesto di crisi drammatica che investe tutto
il territorio della Valle del Savuto e che purtroppo riguarda l'intera
provincia di Cosenza che, sta perdendo, una dopo l'altra, tutte le
realtà industriali esistenti. Tutto ciò avviene nella
completa insensibilità del Governo nazionale. Mentre centinaia
di famiglie stanno vivendo il dramma rappresentato da questi improvvisi
licenziamenti, infatti, il Governo nella persona del Ministro delle
Attività Produttive si sottrae al confronto. Per questo, noi
deputati della Rosa nel Pugno esprimiamo la nostra solidarietà
ai lavoratori in lotta per i loro diritti e la nostra vicinanza all'intera
comunità della Valle del Savuto ed alle loro amministrazioni
locali. Riteniamo che il sentimento di vicinanza debba provenire da
tutto il Parlamento ed in più chiediamo che il Presidente della
Camera si attivi per sollecitare il Governo ad intervenire per ricercare
soluzioni giuste ed equilibrate che risolvano questa drammatica emergenza
occupazionale".
Rifondazione
di Cosenza con gli operai della Polti
24/01 La Federazione provinciale di Rifondazione comunista aderisce,
sostenendo l’azione di solidarietà ai lavoratori della
Polti portata avanti dai circoli locali del partito, allo sciopero
generale del Savuto indetto dalle organizzazioni sindacali confederali
di categoria (FIOM – Cgil, FIM-Cisl e UILM –Uil) per mercoledì
25 gennaio. “Tutto il partito – ha dichiarato il segretario
provinciale Angelo Broccolo- è impegnato per affrontare e dare
rilievo ad una emergenza sociale ed economica, quale quella della
crisi e della precarietà del lavoro in provincia di Cosenza
ed in particolare nel Savuto, cercando di fungere da spina nel fianco
di quelle istituzioni che debbono dare sostegno e risposte concrete
alle richieste dei lavoratori e delle famiglie coinvolte nel declino
di un importante complesso industriale che rischia di subire fino
in fondo uno sciagurato smantellamento.
Come abbiamo più volte ribadito, vicende come quest’ultima
della Polti sud o come quelle, per restare solo nel Savuto, quasi
dimenticate dei lavoratori di DNE ed Emibond, I.O.M. ed Escosud e
Mocofispa, in cui il partito è da mesi impegnato, si saldano
in questo territorio con le difficoltà dei lavoratori precari
Lpu e Lsu e con una forte crisi del terziario e delle realtà
agricole creando una miscela socialmente dirompente.
Proprio per questo va combattuto fortemente il comportamento speculativo
e di rapina delle classi imprenditoriali che, dopo aver dopo aver
usufruito di ingenti risorse pubbliche per l’avvio delle aziende,
con continui ricatti nei confronti della forza lavoro e con incredibili
sostegni, scappano con la cassa (presse e/o costosi macchinari) lasciando
sul lastrico i lavoratori e le loro famiglie e delocalizzando gli
impianti.
Riguardo le problematiche delle aziende in crisi il Prc di Cosenza,
ribadendo la necessità della abolizione di tutti quei provvedimenti
legislativi (come la legge 30) delle destre che hanno cancellato diritti
e reso precaria la vita di migliaia di lavoratori, rilancia la sua
proposta risolutiva: dopo aver espedito tutti i tentativi possibili
di far ripartire la produzione, i sindacati assistano i lavoratori
nella costituzione di cooperative di fabbrica che possano rilevare
impianti ed attività e le istituzioni - Regione, Comuni e Provincia
in testa - garantiscano gli aiuti finanziari per il rilancio delle
attività produttive.
AN
“I DS partito di trasformisti”. Zavettieri replica: “Alle
elezioni andiamo con un nostro simbolo”
24/01 'Complimenti per avere scelto uno di quelli che comandavano
nella giunta Chiaravalloti, l' assessore Zavettieri, per avere detto
che l' assessore Lo Moro avrebbe governato la sanita' per cinque anni
scegliendo di candidarla e per essersi fatti colonizzare da Cesare
Salvi al senato''. A sostenerlo e' una nota del comitato cittadino
di Cosenza di An ''in merito alle candidature dei Ds''. ''Avete preso
in giro i calabresi - prosegue la nota - e dovreste vergognarvi, cosi'
come dovreste spiegare la scelta di Zavettieri e di Lo Moro e quella
di Salvi al Senato. Siete un partito inaffidabile che candida la vedova
Calipari alla camera e cerca di strumentalizzare un dolore. Siete
un partito che accoglie i trasformisti ed e' grave per tutti gli elettori
che vi seguono in buonafede''.
''Smentisco categoricamente, e' pura fantasia'': cosi' Saverio Zavettieri,
leader del Nuovo Psi, in merito alla nota del comitato cittadino di
An di Cosenza. ''Alle elezioni del 9 aprile - ha detto Zavettieri
- noi andremo con il nostro simbolo sia alla Camera che al Senato.
Non siamo, come da settimane e' noto, all' interno della Rosa nel
Pugno e con i partiti dell' Unione e' aperta una trattativa per delineare
i contenuti del nostro apporto alle elezioni e, in caso di vittoria,
alla compagine governativa. Il 27 ci sara' in quest' ambito una manifestazione
a Roma con Romano Prodi per affrontare proprio questi temi. Non capisco
chi e perche' sia interessato a intorbidire le acque in una fase cosi'
delicata, tra l' altro dall' esterno dell' Unione''
Sapia
(AN) “Grave se la Lo moro si candidasse”. Lo Moro: “Rimango
assessore e non mi candido”
24/01 ''Circola con insistenza la voce secondo la quale l' assessore
Lo Moro abbia chiesto al presidente Violante di candidarsi alla Camera:
se cosi' fosse saremmo in presenza di un altro vulnus in danno dei
calabresi a cui Lo Moro aveva garantito che sarebbe rimasta cinque
anni a presidiare la sanita'''. Ad affermarlo e' il subcommissario
provinciale di Cosenza di An, Michele Sapia. ''Sarebbe oltremodo grave
- sostiene Sapia - lasciare un posto delicato che, all' indomani dell'
omicidio Fortugno, e' stato indicato come uno dei settori chiave a
cui la criminalita' dedica i suoi interessi. Lo Moro ha nominato direttori
generali, amministrativi e sanitari delle As con mano libera e non
si capisce perche' voglia effettuare questa fuga in avanti proprio
adesso''. ''Sembra che in questa Regione - conclude Sapia - tutti
vogliano occuparsi d' altro: Loiero vuole fare le liste, Lo Moro vuole
candidarsi, ma dimenticano che sono stati eletti per governare''.''Ringrazio
Alleanza Nazionale che, con insistenza, esprime oggi tanta preoccupazione
per una mia eventuale candidatura al Parlamento. Confermo quello che
ho dichiarato fin dal giorno del mio insediamento: intendo occuparmi
della sanita' calabrese per cinque anni con l'obiettivo di risolverne
i problemi. L'insistente timore palesato da esponenti di un partito
d'opposizione per l'eventualita' che io possa aver cambiato idea,
tuttavia, e' la migliore conferma della bonta' del lavoro che stiamo
svolgendo''. Ha risposto con ironia ai giornalisti che l'hanno interpellata
sull'argomento l'assessore regionale alla Salute, Doris Lo Moro. ''Trovo
curioso, comunque - ha aggiunto l'assessore - che esponenti di An
si preoccupino di compilare le liste elettorali dei Ds. In ogni caso,
non e' mio costume rivolgermi a personalita' di rilievo nazionale
del mio partito, benche' amiche, per ottenere alcunche', tanto meno
una candidatura, della quale, lo ripeto per tranquillizzare chi si
dispera per questa eventualita', non sento il bisogno.''
E’
bagarre sui nomi per le candidature politiche. Alla Camera possibile
candidatura della Calipari
24/01 Giornata di normale ridda di nomi con smentite e controsmentite
nell'Ulivo calabrese, che tra Roma e Catanzaro, sta preparando il
rush finale per le candidature alle elezioni politiche. Avanza, tra
tante voci e cautele, la possibile candidatura alla Camera di Rosa
Calipari, la vedova di Nicola Calipari, calabrese di Cosenza; mentre
sul nome del capolista non e' ancora chiaro se la Calabria sara' una
delle 13 regioni in cui sara' Romano Prodi ad aprire il Listone o
se il numero 1 sara' il diessino Marco Minniti. Incerta la scelta
nella Margherita, dove si attende di capire come finira' il braccio
di ferro tra il partito nazionale e il presidente della regione Agazio
Loiero, e negli stessi Ds, dove oggi sono arrivate le smentite nette
dell'assessore alla Sanita' alla Regione Doris Lo Moro. ''Resto a
fare l'assessore'', ha detto ai giornalisti. Nessuna candidatura nelle
liste unitarie o in quella dei Ds al Senato neanche per gli uomini
del Nuovo Psi di Bobo Craxi, guidati in Calabria da Saverio Zavettieri.
''Ci presenterermo con il simbolo del garofano - dice Zavettieri -
sia alla Camera che al Senato. Con l'Unione e' aperta una trattativa
e il 27 terremo un'assemblea a Roma alla quale partecipera' Romano
Prodi. Il resto sono tutte balle e invenzioni di pura fantasia''
Il
Movimento “No Euro” presenta una lista per le politiche
anche in Calabria
24/01 Il Movimento ‘No Euro’ sarà presente con
una propria lista alle prossime elezioni politiche anche in Calabria.
Lo annuncia il portavoce del movimento Ettore Affatati che fa sapere
di avere avviato la raccolta delle firme in tutte le province della
regione. I vertici del Movimento presieduto a livello nazionale da
Renzo Rabellino, hanno deciso la scesa in campo alla prossima competizione
elettorale non «per motivi opportunistici», ma per «rappresentare
in Parlamento le istanze dei cittadini traditi da una politica economica
suicida», precisa Affatati, il quale non esclude una probabile
partecipazione del Movimento anche alle elezioni amministrative di
primavera.
Il Movimento, il cui segretario è il torinese Renzo Rabellino,
nasce a seguito della «grave crisi economica che si è
determinata dopo l’introduzione forzata dell’euro»,
dice Affatati. «Oggi tutti i ceti sociali possono toccare con
mano gli effetti devastanti prodotti da una decisione unilaterale,
senza che i cittadini italiani siano stati consultati attraverso l’istituto
referendario». «E’ giusto, quindi, – sottolinea
il portavoce - far sentire la propria voce affinché le famiglie
italiane e in particolare quelle meridionali e calabresi, siano messe
in grado di arrivare alla fine del mese dignitosamente senza ricorrere
all’indebitamento perpetuo con le banche». «Abbiamo
calcolato che una famiglia media che viveva tre anni fa con due milioni
al mese, oggi con 1000 euro mensili è costretta ad indebitarsi
per altri mille, e questo – ha detto ancora – è
insostenibile».
«Abbiamo intenzione – continua Ettore Affatati –,
una volta eletti, di presentare due Disegni di legge necessari per
ridare più potere di acquisto alle famiglie e più valore
a stipendi e pensioni: il primo Ddl riguarda la presa d’atto
retroattiva della reale inflazione, che dopo l’avvento dell’euro
si attesta oltre il 40 percento. Nel secondo Ddl noi proponiamo la
revisione del paniere dell’Istat: oggi l’inflazione –
spiega il portavoce del ‘No Euro’ – viene conteggiata
sui prezzi di una serie di prodotti fra i quali Dvd, televisori, computer
ecc, ma mancano il settore ortofrutticolo, le tasse locali e i costi
dei servizi». Per Affatati occorre quindi «calcolare l’inflazione
su beni, servizi e tasse di prima necessità che compongono
il reale carovita». Affatati, infine, si appella alle famiglie
calabresi per una grande mobilitazione in vista delle politiche di
aprile, invitandoli a sottoscrivere i moduli del movimento al fine
di poter presentare anche in Calabria la propria lista.
Ma
quando i DS taglieranno quegli inestricabili legami con il sistema
di potere " rosso " ?
24/01 (Pietro Mancini) Sino a quando due leaders non di primo pelo
e collaudati, come Fassino e D' Alema, riusciranno a contenere l'
insofferenza della base e degli intellettuali, vicini ai DS, che non
si accontentano più della teoria dell' " infame complotto
della destra ", nè delle rivendicazioni, puramente difensive,
del gruppo dirigente : " compagni, abbiamo la schiena dritta,
dovete fidarvi della nostra onestà e della nostra " diversità
" morale ! " ? Se, da una parte, è giusto e doveroso
attendere l' esito delle inchieste giudiziarie sui vorticosi movimenti
bancari dei " furbetti rossi ", documentati da un settimanale
come " L' Espresso ", vicino al centro - sinistra, sul versante
politico, i dirigenti della Quercia non usciranno dall' impasse, senza
operare una svolta profonda. Che sia in grado di tagliare, di netto,
i legami e gli intrecci con il sistema di potere, che condiziona,
ancora, in modo pesante, in primis nelle regioni rosse, la ricerca
del lavoro, gli incarichi professionali, gli appalti, le carriere
nelle ASL e nelle banche. Quando non sull' odiato, da Fassino e Brutti,
"Giornale", ma sull' amata "Repubblica", Alberto
Statera chiede perchè, e sino a quando, il sindaco diessino
di Siena debba continuare a svolgere un ruolo determinante nelle nomine
e nelle strategia del sistema bancario locale, che ruota attorno al
Monte dei Paschi, è doverosa l' assicurazione che, a sinistra,
si volterà pagina, oppure si preferisce far ricorso all' ormai
stucchevole refrain sul complotto, orchestrato da Berlusconi, allo
scopo di non scalfire i legami, non frammentari bensi' organici, tra
i DS, da una parte, e le cooperative e altri grandi gruppi economici
e bancari, dall' altra ?
" Sono stato un manager, al servizio delle organizzazioni economiche,
che fanno capo alla sinistra ", ha sottolineato, agli smemorati
dirigenti del Botteghino, Consorte, nella sua lettera di dimissioni
dalla presidenza di Unipol. E, nelle regioni rosse, dove il PCI, poi
PDS, poi DS è al governo da 60 anni, dall' egemonia nel mondo
dell' economia e degli affari è scaturito il predominio politico
ed elettorale. E questa strategia si è estesa anche in Liguria
: a Genova, amministrata dalla sinistra, negli ultimi 15 anni, tutte
le grandi opere pubbliche sono state realizzate dalle cooperative
!
Nel fuoco dello scontro elettorale, Fassino e D' Alema, forse, potranno
ancora evitare di sciogliere i nodi, evidenziati dal bubbone Unipol,
affidandosi allo stellone e al buonismo di Prodi, che continua a giurare
che a Bologna, a differenza di Roma, si vive, e si mangia, bene. E
confidando nella benevolenza del " Corriere della sera "
che, non a caso, dopo l' armistizio, di recente siglato nel capoluogo
emiliano tra Fassino e Paolo Mieli, ha accusato di adottare l' arma
della delegittimazione della Quercia il Cavaliere, per aver osato
sfidare i suoi avversari sul delicato terreno del cosiddetto "
corpo separato " post- comunista.
Ma, dal momento che i più severi censori della finanza rossa
e del modo di intendere, da parte dei DS, il rapporto tra affari e
politica, sono stati Rutelli e i dirigenti della " Margherita
", cioè i partners di Fassino e compagni nel vagheggiato
partitone democratico, al Botteghino, subito dopo il voto, si troveranno
davanti a un bivio : far naufragare, dopo il fallimento di "
Cosa 1 ", " Cosa 2 " e dell' " Ulivone "
prodiano, anche il nuovo contenitore. Oppure rompere tutti gli intrecci,
le improprietà di rapporti, il dirigismo della politica nei
confronti dei centri economici, liberandosi, insomma, di tutta la
zavorra, che sinora ha pagato in termini elettorali e di poltrone,
ma ormai rischia di bloccare la crescita e lo sviluppo di una forza
autenticamente riformista e socialdemocratica.
Editoriale pubblicato su L’Avanti del 24 gennaio 2006
Commissariati
i circoli di Rifondazione di San Fili e Rende
24/01 “Il Comitato politico provinciale del Prc – si
legge in una nota- riunitosi recentemente, vista la difficile situazione
organizzativa determinatasi nei circoli di Rende e di San Pietro in
Guarano, ha deliberato, su proposta del segretario provinciale compagno
Angelo Broccolo, il commissariamento delle due strutture organizzative;
ha inoltre preso atto sia della richiesta dei compagni del circolo
di Castrovillari, espressa regolarmente e nei termini previsti dal
regolamento, per lo svolgimento di un congresso straordinario, che
della decadenza, a norma di statuto vista la loro recente auto-sospensione
dal partito, dallo stesso C.p.p. di Mattia Campilongo e Cesare Loizzo.
Commissario del partito nel circolo di San Pietro in Guarano è
stato designato il compagno Lucio Cortese, mentre in quello di Rende
il compagno Francesco Turano, entrambi della segreteria di Federazione.
Durante i lavori si è discusso ampiamente sulla istituzione
dei “Coordinamenti di Zona” e si è deliberata la
costituzione di una commissione che si occuperà di elaborare
una proposta organica di regolamento e di suddivisione del territorio
provinciale per realtà omogenee politicamente.
Nel concludere la riunione, il segretario Broccolo, dopo aver ribadito
la piena e totale vicinanza del partito provinciale a tutti i lavoratori
in lotta per difendere la loro occupazione ed il loro salario (Polti,
Sensitech e Printex, Istituto Papa Giovanni XXIII, DNE, Foderauto,
Lsu ed Lpu, etc.), ha chiesto a tutti i compagni di attivarsi al massimo
con uno sforzo straordinario sia per chiudere (entro il prossimo 31
gennaio) con un numero consistente di firme la campagna volta a promuovere
il referendum abrogativo della controriforma costituzionale approvata
dal governo di centro-destra, che per rilanciare la sottoscrizione
della proposta di legge popolare, fortemente sostenuta dal nostro
partito nazionale, mirata all’approvazione di norme stringenti
di tutela dei Beni comuni.
Il
PdCI aderisce allo sciopero generale della Valle del Savuto
23/01 La Segreteria regionale del Partito dei Comunisti Italiani
aderisce pienamente allo sciopero Generale della Valle del Savuto,
a sostegno delle iniziative di lotta per impedire la chiusura dello
stabilimento Polti, proclamato dalle strutture territoriali provinciali
della FIOM – CGIL, della FIM-CISL e delle UILM -UIL per il prossimo
25 gennaio. Lo rende noto un comunicato del segretario regionale del
Pdci, Michelangelo Tripodi. “I Comunisti Italiani –prosegue
la nota - considerano grave ed offensivo il comportamento dell’azienda
che senza alcun valido motivo insiste nella volontà di smantellare
il presidio industriale di Piano Lago minacciando di mandare a casa
oltre 200 lavoratori, senza sentire nemmeno il dovere di confrontarsi
e di ascoltare le istanze e le proposte delle parti sociali.
Al contrario, vanno promosse, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali
ed economici, azioni concertative che sappiano promuovere sviluppo
ed occupazione, salvaguardando i posti di lavoro e creandone, ove
ci siano le condizioni, di nuovi.
Inoltre, denunciamo il silenzio del Governo Centrale che, invece di
intervenire su questa questione che investe centinaia di famiglie
calabresi, non contribuisce in alcun modo ad una soluzione positiva
della crisi.
Il PdCI, che si sta battendo a livello nazionale affinché il
centrosinistra inserisca nel proprio programma elettorale l’abolizione
della legge 30 che rende sempre più precari e ricattabili i
lavoratori, boccia qualunque ipotesi che cancelli i diritti e nega
un futuro migliore.
Nel sostenere, dunque le rivendicazioni portate avanti dalle strutture
territoriali provinciali della FIOM – CGIL, della FIM-CISL e
della UILM –UIL, i Comunisti Italiani sollecitano l'immediata
attivazione di un tavolo di trattative, per scongiurare i licenziamenti
e ridare, così, tranquillità e serenità ai lavoratori
ed alle loro famiglie”.
Mercoledì
in Senato riunione dei parlamentari cosentini sull’occupazione
convocata da Gentile
23/01 Mercoledi mattina, 25 gennaio, alle 10,30, al Senato, - si
legge in una nota - si terra' la riunione dei parlamentari cosentini,
allargata alla Regione ed alla Provincia di Cosenza, sulla grave emergenza
occupazionale , convocata dal sen. Antonio Gentile. Il parlamentare
forzista ricorda le gravi vicende Bocoge, Polti, '' sintomo di una
crisi strutturale preoccupante '' A Loiero dico che la gente lo ha
eletto e gli ha dato un suffragio enorme- dice Gentile- per governare
e non per le polemiche con il suo partito . Questa Calabria non puo'
perdere tempo a macerarsi per candidature e spazi di visibilita' -
dice Gentile - e su Loiero e sul centrosinistra grava la responsabilita'
di fare e non di perdere tempo. Voglio lasciare la Regione dopo 10
mesi?- si chiede Gentile- lo facciano subito, altrimenti governino
per risolvere i problemi della Calabria. L' iniziativa del 25-conclude
il senatore forzista- va nell'interesse della Calabria e per risolvere
gravi problemi ci vuole coraggio di governo: se sono capaci lo facciano
, altrimenti lascino subito perche' ( e lo dico senza retorica) i
disoccupati calabresi sono stanchi di parole e di polemiche.
Il
presidente Loiero potrebbe sostenere, alle elezioni, liste autonomiste.
Il portavoce afferma “Prematuro parlare di liste”. Corbelli:
“Pronti a sostenere Loiero”
22/01 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, alle prossime
elezioni politiche potrebbe sostenere liste autonome. Al momento si
tratta solo di voci, riportate stamani da Gazzetta del Sud, ma vi
sono elementi che potrebbero portare, nelle prossime settimane, ad
una concretizzazione di questa ipotesi. Nei giorni scorsi, infatti,
l' assessore regionale al Turismo, Beniamino Donnici, si e' incontrato
con l' europarlamentare Raffaele Lombardo (Udc) che ha fondato un
movimento autonomo per il rilancio del sud. Donnici e' fondatore del
movimento Partecipazione ed e' stato confermato in Giunta da Loiero
nonostante l' uscita dal suo partito di origine, Idv. Non solo. Loiero,
con il suo partito, la Margherita, come conferma il suo portavoce,
Pantaleone Sergi, ha ancora rapporti ''gelidi'' dopo lo strappo successivo
alle nomine dei manager della sanita' ed il ''disagio del presidente
esiste ed e' reale''. In piu' Loiero, come ha riferito in un forum
sul Quotidiano di oggi, e' stato gia' contattato da liste autonomiste.
''Con Lombardo - ha spiegato Donnici all' Ansa - abbiamo stabilito
un contatto. Se il presidente Loiero puo' essere coinvolto in questo
discorso? Loiero ha un problema ancora aperto con il suo partito.
Non so che esito avra'. Certamente, se non ci sara' una ricomposizione,
tutto sommato potrebbe essere nell' ordine delle cose ed e' anche
auspicabile. Tra quello che faccio io e cio' che pensa il presidente
sulle prospettive della regione c' e' una sintonia culturale e programmatica
ed un rapporto molto forte. Poi, e' chiaro, questo dipende piu' dal
presidente che da me. C' e' un problema con il suo partito e lo si
capisce, e c' e' una partita elettorale molto complessa. Mi sento
costantemente con il presidente, non solo per gli ovvi motivi istituzionali
per il rapporto importante che c' e' in Giunta, ma anche perche' abbiamo
una visione convergente sull' analisi e sulle prospettive. Che esito
elettorale prendera' credo non dipenda dal presidente, ma neanche
da me. Il nostro progetto lo abbiamo definito Partecipazione verso
il Partito democratico. Questo significa un rapporto privilegiato
con tutti coloro, a cominciare da quei settori della Margherita che
lavorano a questo progetto. Pero' il Partito democratico non puo'
essere un' operazione condotta nei laboratori alchemici di due grandi
partiti, ma deve essere un processo di contaminazione culturale e
politica che porti ad una sintesi programmatica e quindi molto partecipato''.
''Noi di Partecipazione - ha proseguito Donnici riferendosi all' incontro
con Lombardo - stiamo costruendo un progetto politico legato ai temi
dell' autonomia, dell' identita' del territorio. Quindi, siccome c'
e' una sintonia totale di visione rispetto all' analisi complessiva
sulla situazione del sud e sulle prospettive, gioco forza queste cose
si incontrano. Il che non significa che ci siano conseguenze immediate.
Dipende anche dalle scelte che fara' Lombardo, col quale ci dovremo
rivedere. Se chiude un accordo con il centrodestra non e' ipotizzabile
nessuna convergenza. Noi siamo nel centrosinistra e questo e' assodato.
Se lui si sposta di qua abbiamo stabilito un contatto molto importante
che potrebbe avere anche esiti immediati. Se invece, come e' possibile,
rimane nel centrodestra, allora la prospettiva sara' per il dopo.
Abbiamo comunque stabilito che dopo le politiche si apre un processo
in cui i temi del meridionalismo, del protagonismo dei nostri territori
devono essere centrali nell' agenda politica''.
Pronta la ribattuta del Portavoce di Loiero. Pantaleone Sergi,
''E' tutto prematuro. Affermare che il presidente Loiero ha un rapporto
gelido con il suo partito e' vero, anzi, in verita', in questo momento
non ha rapporti con la Margherita, ma cio' non vuol dire che pensi
a un partito tutto suo. Non e', insomma, un passaggio cosi' semplice
e scontato''. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero,
secondo, fonti giornalistiche sta puntando a liste autonome per la
Camera e per il Senato in Calabria, liste accreditate dell' 8-10%.
''Loiero in questo momento ha ben altri problemi per la testa - afferma
il portavoce - e non si possono forzare le sue intenzioni. Diciamo
che si e' preso una pausa di riflessione. Diciamo pure che sulla sua
persona ci sono attenzioni dirette ed indirette di una parte notevole
della Margherita calabrese che a lui fa riferimento e aggiungiamo
che in questi giorni si sono intensificate richieste di incontro da
parte di esponenti di movimenti autonomistici che in Loiero vedono
forse un leader naturale dato il suo impegno contro la devolution''.
In ogni caso, assicura Sergi, Loiero non ha visto e incontrato nessuno,
anche se egli stesso non sa per quanto potra' farlo''.
Successivamente il leader del Movimento Diritti Civili, Franco
Corbelli, in una dichiarazione, si e' detto pronto ''a sostenere
e a correre insieme al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero,
con una lista autonoma, al Senato e collegata, alla Camera, alla lista
'I cittadini per il presidente' voluta, tra gli altri, dal Governatore
del Friuli, Illy e da Rita Borsellino, candidata del centrosinistra
alla Presidenza della Regione Sicilia''. Corbelli ha reso noto di
avere telefonato oggi a Loiero ed ha espresso apprezzamento per questa
''nuova e coraggiosa iniziativa politica che va nella direzione del
rilancio e del riscatto del Sud e che esce fuori dai giochi romani
e dalle imposizioni dei candidati da parte delle segreterie nazionali
dei partiti. Loiero - ha sostenuto Corbelli - merita di essere sostenuto
in questa nuova, importante e difficile sfida politica. Una lista
autonoma, che veda in campo il presidente della Regione Calabria,
Diritti Civili e altri Movimenti, che corra da sola al Senato e si
allei alla Camera con la Lista di Illy e della Borsellino e' la risposta
alle aspettative di tanti elettori che non si riconoscono piu' nei
partiti, che vedono distanti dai problemi veri del Paese''.
Il
PSDI alle elezioni con liste proprie
22/01 Il Psdi presentera' proprie liste alle prossime elezioni amministrative.
E' quanto e' emerso nel corso della riunione della segreteria regionale
svoltasi a Lamezia Terme per mettere a punto la macchina organizzativa
per le consultazioni. Nel corso del dibattito, e' scritto in un comunicato,
''si e' riaffermato il ruolo del Psdi che incarna la tradizione del
riformismo socialdemocratico e che e' capace di sostenere antiche
battaglie di civilta' e di progresso ma che e' attento ai nuovi bisogni
che emergono. L' attenzione - prosegue la nota - e' stata rivolta
verso la ricostruzione della rappresentanza socialdemocratica nei
comuni e nelle province che, nella tornata elettorale di primavera,
riguarderanno citta' come Cosenza, Catanzaro e Crotone, Province come
quelle di Reggio Calabria e Vibo Valentia. In tutte queste realta',
come anche in altri comuni, sara' presente la lista Psdi per riproporre
la tradizione della socialdemocrazia municipale che tanto ha dato
alle comunita' locali. Tutto cio' e' possibile per una presenza organizzata
delle strutture periferiche che recuperano, non solo sull' aria socialista,
ma anche sull' aria di Forza Italia e sull' area dell' astensione''.
La segreteria regionale ha messo a punto anche i criteri di formazione
della lista per il collegio senatoriale della Calabria e ha deciso
''di avvalersi di energie elettorali e risorse di rappresentanti di
grande rilievo di mondi organizzati di notevole importanza sociale
ed economica. Su tale scelta - e' scritto nella nota - la segreteria
e' stata unanime''. ''La riunione - e' scritto, infine, nella nota
- si e' conclusa con l' intervento del segretario regionale Carlo
Colella e con il saluto del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo
sull' attuale momento politico e sulle prospettive della coalizione
in Calabria''
Loiero:
“La devolution non serve a responsabilizzare il territorio”
21/01 ''Che ci sia bisogno di una maggiore responsabilita' nel governare
la sanita' dei nostri territori e' sicuro. Ma non e' la devolution
lo strumento per farlo. Noi abbiamo un'infinita' di strumenti che
possiamo mettere in opera perche' questo avvenga''. A sostenerlo e'
stato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, parlando
con i giornalisti a margine di una manifestazione sulla devolution
a Vibo Valentia. Loiero ha preso ad esempio il settore della sanita'
per evidenziare quelli che a suo avviso sono i problemi provocati
dalla devolution. ''Sprechi - ha sostenuto - ce ne sono di piu' al
sud, ma non mancano neanche al nord. Il problema e' poter restare
nel dettato costituzionale che prevede che la salute sia un bene di
tutti i cittadini, non di parti privilegiate del Paese come succederebbe
se la devolution fosse approvata''. ''E' la Repubblica - ha proseguito
Loiero - che tutela la salute come un bene fondamentale del cittadino.
Quindi e' la Repubblica nella sua complessita' che garantisce che
tutti i territori abbiano lo stesso livello di assistenza. Noi sappiamo
gia' che cosi' non e' perche' il livello di assistenza al Niguarda
o al San Raffaele di Milano non e' quello di Vibo Valentia e questo
obiettivamente, al di la' della qualita' dei medici. Ci sono mezzi
diagnostici che fanno la differenza. Se poi permettiamo alla Lombardia,
con la competenza esclusiva, di farsi una propria sanita', investira'
moltissimo in innovazione e ricerca e naturalmente verranno meno quelle
quote di risorse che la Lombardia rifonde al resto dell'Italia. Si
fara' una sua sanita' di eccellenza e impoverira' quelli che hanno
bisogno del fondo di perequazione''
Nania
(AN) a proposito della devolution“Il centrosinistra non sa di
cosa parla”
21/01 ''La verita' e' che i nostri avversari, quando parlano di devolution
e criticano la nostra riforma, non sanno neppure di cosa parlano''.
Lo ha detto il capogruppo di An al Senato, Domenico Nania parlando
con i giornalisti a Vibo Valentia a margine di un convegno sulla devolution
organizzato dai Lions Club. ''I loro riferimenti - ha aggiunto - sono
sempre confusi perche' fanno riferimento, di volta in volta, ad argomenti
diversi come la sanita', la polizia locale o l' organizzazione scolastica.
Quando fanno certe affermazioni chiedete loro di precisare a quali
parti della devolution fanno riferimento. Altrimenti si crea soltanto
confusione'', ha concluso il senatore di An.
Progetto
Calabrie: L’Unione ha il ‘complesso di Newton’ per
le primarie
21/01 ''Se ci fosse stato ancora Newton avrebbe potuto trovare conferma
della teoria sulla forza di gravita' applicandola al sistema politico
italiano ed al complesso rapporto tra i partiti, soprattutto a livello
periferico, e le primarie. La forza che attrae i partiti alle primarie
e' infatti, cosi' come spiegava Newton, inversamente proporzionale
al quadrato della loro distanza''. E' quanto sostiene, in una nota,
Progetto Calabrie. ''Piu' sono lontane le competizioni elettorali
- aggiunge nel documento Progetto Calabrie - piu' i partiti invocano
le primarie e le definiscono il metodo ordinario di scelta dei candidati,
ma piu' le elezioni si avvicinano, minore e' la forza di attrazione
nei confronti delle primarie. Quello che potremmo definire il 'complesso
di Newton' interessa stranamente sia i partiti maggiori che quelli
dimensionalmente minori. C' e' di che divertirsi, ma anche da arrossire
leggendo le dichiarazioni rilasciate dai nostri leader nazionali e
locali dopo l' assemblea dei grandi elettori o dopo le primarie del
16 ottobre e quelle che sempre meno timidamente appaiono sui giornali
da qualche giorno. C' e' chi preferisce far finta di non sentire e
parla, parla, parla solo di Berlusconi che va in Procura. C'e' chi
pensa di salvarsi l' anima definendo le primarie, in assoluto, come
la forma piu' democratica di partecipazione della base alle scelte
di una coalizione, ma poi tira in ballo il fatto che non ci sarebbe
piu' tempo, le vicine scadenze elettorali e arriva a definire le primarie
un dannoso dispendio di energie per i partiti. C' e' poi chi non si
e' risparmiato in passato sulle primarie, arrivando addirittura alla
meritevole iniziativa di organizzarle autonomamente, ma oggi preferirebbe
giungere al piu' presto ad un accordo tra i partiti. E buonanotte
al secchio e alla voglia di partecipazione dei cittadini. Eppure le
primarie sono uno dei punti principali del programma dell'Unione appena
presentato da Romano Prodi. Un programma da tutti condiviso e sottoscritto''.
''Di certo - sostiene ancora Progetto Calabrie - la teoria piu' bizzarra
che potesse essere trovata per dire no alle Primarie e' quella del
tempo che non ci sarebbe piu' e degli impegni, cosi' numerosi e gravosi
da impedire ai partiti di occuparsi anche di questo argomento. Qui
l' errore e' davvero di fondo. Le primarie non sono uno strumento
che i partiti possono o meno utilizzare per chiedere ai cittadini
di avallare decisioni gia' assunte, per cui se non si ha il tempo
di prepararle bene le primarie e meglio non farle. Le primarie sono
un istituto di democrazia partecipata ed hanno per protagonisti principalmente
i cittadini, per raggiungere i quali i partiti non dovrebbero sprecare
tempo e forze ma proporre idee, progetti e risorse umane capaci di
rappresentare quelle idee e di realizzare quei progetti. Le Primarie
sono l' unico strumento in mano ai cittadini, iscritti e non iscritti
ai partiti, per partecipare, in modo semplice e trasparente, alla
scelta della propria rappresentanza politica. Uno strumento non contro
i partiti ma per aiutare i partiti a scegliere meglio. Alle primarie
del 16 ottobre infatti hanno risposto oltre quattro milioni di elettori,
quattro volte il totale degli iscritti a tutti i partiti del centro-sinistra''.
''Le primarie, per esempio, per scegliere insieme il candidato del
centrosinistra alla presidenza della Provincia di Reggio Calabria
- conclude Progetto Calabrie - possono essere organizzate in meno
di un mese. Come e' successo in Puglia e in Sicilia, su scala ben
piu' vasta. Basta volerlo''.
Giuliani
(NPSI) “Nessun dubbio sulla titolarità del simbolo”
21/01 “Può piacere o no ma con l’importante sentenza
emessa dal Giudice unico del Tribunale di Roma Dott.ssa Loredana Nazzicone
del 30-12-2005, con la quale s’inibisce l’On. De Michelis
dalla rappresentanza legale e dall’uso del nome e del simbolo
del partito, riconoscendo la validità del Congresso Nazionale
del 21-23 ottobre 2005 con l’elezione a Segretario di Bobo Craxi,
non esiste nessuna “querela” su chi è titolato
o rappresentante del Nuovo PSI, in quanto la sentenza è chiara
e non si presta ad equivoci.”.
E’ quanto afferma, Giuseppe Giuliani Vice Segretario Cittadino,
come risposta alle definite farneticanti affermazioni di Gabriele
Rizzuti, il quale solo nel pensiero scrive che nessuno può
pensare di mettere in discussione la sentenza e la leadership che
da questa, a cascata sui vari livelli nazionale, regionale, provinciale
e nelle sezioni comunali, ne deriva.
I segretari possono personalmente non piacere, prosegue Giuliani,
ma una volta eletti, come Battista Gentile è stato all’unanimità
eletto e acclamato da un legittimo e legale Congresso come quello
celebrato all’Hotel Executive di Rende il 20-11-2005, il Segretario
di tutti.
Chi ciò mette in discussione, con i suoi comportamenti, al
di fuori della linea e lesivi dell’immagine del Partito, è
fuori, come lo è Gabriele Rizzuti.
Non esistono quindi sottolinea il rappresentante del Nuovo PSI a livello
provinciale commissari di sorta né novelli D’Artagnan
che possono difendere (se non ne sono addirittura gli ispiratori di
questa stupida azione di disturbo) il povero compagno Rizzuti. La
leadership del Partito, per fortuna, continua il Vice Segretario Cittadino,
è forte sia a livello Nazionale con il compagno Craxi, Regionale
con Zavettieri, Provinciale con Battista Gentile.
Nelle prossime settimane provvederemo a rinnovare anche gli organismi
a Celico Noi essendo un partito democratico, improntato sulla partecipazione
libera e consapevole dei compagni, preferiremmo agire convocando gli
organismi della sezione e provvedere all’elezione di un nuovo
Segretario. Ove ciò non sarà possibile dovremo pensare
all’azione straordinaria ed estrema, quanto dolorosa, di commissariamento.Il
compagno Rizzuti, in ogni caso, deve sapere, termina Giuliani, se
continuerà a rappresentare illegittimamente il Partito o proseguirà
con le sue azioni diffamatorie verso il nostro Segretario Provinciale
da tutti riconosciuto procederemo per vie legali.
Perrelli
(Patto) alla Margherita: “Abbiate la stesa dignità di
Forugno”
21/01 ''Mi auguro che anche nella Margherita si nutrano gli stessi
sentimenti sinceri che caratterizzarono la vita e l' attivita' politica
di Franco Fortugno. Egli seppe mantenere la sua dignita' quando non
fu nominato assessore e mi auguro che anche voi siate altrettanto
dignitosi nelle vostre battaglie, occupati come siete a mantenere
il potere: se foste meno spregiudicati non succederebbero le cose
che sono accadute con il presidente Loiero''. E' quanto sostiene,
rivolto alla Margherita calabrese, il coordinatore regionale del Patto
dei liberaldemocratici, Tonino Perrelli. ''La politica con il cuore:
e' stato questo - aggiunge Perrelli - il suo testamento. E' con grande
umilta' e con profonda amicizia che voglio ricordarlo da vivo quando
venne all' inaugurazione della nuova sede del Patto dei Liberaldemocratici
a Reggio Calabria. La politica deve fiorire dentro un cuore che pulsa,
un cuore pieno di amore, un cuore che soffre e che non deve inaridirsi
con le tematiche e le problematiche della politica. L' uomo Franco
Fortugno aveva una bonta' ed una tenerezza sconvolgente, sostenuta
da una fede incrollabile. La sua dignita' faceva capire l'uomo, che
era grande dentro e fuori. Per ricordare Fortugno voglio lanciare
un messaggio ai suoi amici di gruppo: non dimenticate l' uomo che
e' in voi, il padre, il marito. Non disperdete il suo messaggio ed
il suo coraggio e siate piu' umili e piu' aperti alle diversita'.
Abbiate il coraggio di guardare avanti ma al tempo stesso non calpestate
chi vi sta a fianco e vi ha sostenuto e vi sostiene. Franco era amico
e rispettava gli amici, era leale ed aveva il coraggio di dire le
cose guardando negli occhi e senza menzogna. Lealta', sapienza e coraggio:
questo e' cio' che mi risveglia il tuo ricordo. Oggi sul suo nome
si sta facendo tanto rumore e mi auguro di cuore che non venga utilizzato
e sfruttato per compiacere qualcuno. Cio' che deve emergere e' l'insegnamento
del suo servizio verso un partito e verso una Regione fatta di diversita'
ma al tempo stesso di collettivita'''. ''Che il ricordo di Franco
Fortugno - conclude Tonino Prrelli - sia vivo e rimanga da monito
per 'fare' e 'fare bene', nella giustezza, nella correttezza, nella
lealta' e nell' interesse dei calabresi''.
A
Corigliano incontro di socialisti e Rifondazione per le elezioni
20/01 ''Siamo forze del centrosinistra e il nostro obiettivo e' la
vittoria dell' dell' Unione. La destra non ha i titoli e le carte
in regola per governare Corigliano''. E' quanto emerso a conclusione
di un incontro tra i rappresentanti di Socialismo e' Liberta', Nuovo
Psi, Sdi, Rifondazione Comunista. I lavori della riunione sono stati
aperti da Benedetto Di Iacovo segretario di Socialismo e' Liberta'
per la provincia di Cosenza. ''Corigliano - hanno sostenuto i rappresentanti
delle formazioni presenti all' incontro - e' una citta' che va governata
con attenzione e tempo necessario a portare a soluzione le tante problematiche
non ancora risolte. Innovazione e discontinuita' nei metodi, nel modo
di gestire e forse anche dagli uomini, sistemi di partecipazione piu'
coinvolgenti e rispettose delle forze della coalizione nella gestione
della cosa pubblica, sono condizioni necessarie per il successo dell'
Unione. Non ci sono pregiudiziali sugli uomini ma su priorita', metodi,
programmi, visione del 'modello citta'' che intendiamo realizzare''.
Il
PSDI presente con una propria lista al collegio senatoriale alle prossime
elezioni
20/01 Il Psdi calabrese sara' presente con una propria lista al collegio
senatoriale. E' quanto si afferma in un comunicato nel quale si riferisce
che domani, a Lamezia Terme, si riunira' la segreteria regionale alla
presenza dei segretari provinciali. ''La riunione - e' scritto nella
nota - e' indetta per l' avvio della organizzazione delle elezioni
politiche del 9 Aprile 2006 e per la valutazione sulle elezioni amministrative
della primavera. E' apprezzabile la generosa offerta di candidature
da parte di tutti i dirigenti del partito socialdemocratico calabrese.
Sara' anche discusso il progetto riformista che il Psdi porta avanti
e che vede coinvolti tutti i partiti, dai Ds, al nuovo Psi e tutte
le altre componenti del mondo riformista cristiano e socialista''.
''Che cosa sia il Partito Democratico - afferma Carlo Colella, della
segreteria nazionale del Psdi - nessuno e' in grado di dirlo. Dunque,
un oggetto misterioso, anche perche', la sua enunciazione non contiene
una sola idea, un concetto, una indicazione idonea a farci capire
la sostanza della cosa a cui viene imposto il nome di Partito Democratico.
Nel nostro caso, il Partito Democratico e' un flatus vocis, secondo
la definizione dei filosofi dell'anno mille''. ''Pare difficile -
prosegue Colella - che su un testo cosi povero e buio si possa costruire
un futuro luminoso. Quando la politica non e' animata da un humus
di idee, il rischio e', che, tutto, o quasi tutto, si riduca a negoziato
sulle liste e sulla occupazione del potere. Il Psdi, anche se forza
minore, che pure ha un posto non secondario nel consolidamento della
democrazia in Italia, ha l' energia sufficiente per portare un contributo
di chiarezza e di dignita' politica. Per tale motivo, la Direzione
Nazionale del Psdi decidera' il 28 Gennaio a Roma lo svolgimento di
un Congresso straordinario, che dovra' dare risposte chiare e forti
perche' si realizzi il progetto di un grande partito riformista''.
Mancini:
“Il Governo mantenga la tutela della privacy sulle intercettazioni”
19/01 Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno e responsabile
nazionale delle organizzazioni sociali dello Sdi, ha svolto questo
pomeriggio il Question Time, al Ministro per i Rapporti con il Parlamento
Carlo Giovanardi: "Il nuovo anno - ha detto Giacomo Mancini svolgendo
la propria interrogazione - è iniziato con una novità
negativa: la pubblicazione sui mezzi di informazione di colloqui telefonici
tra dirigenti politici e esponenti del mondo dell'imprenditoria e
della finanza. Diciamo subito che gli editori, i direttori i giornalisti
fanno il loro dovere informando l'opinione pubblica delle notizie
di cui hanno disponibilità. E però riteniamo giusto
sapere dal Governo e dal Ministro se sono a conoscenza di chi, come
e perché venga in possesso e riesca a diffondere notizie coperte
da segreto istruttorio e spesso prive di rilevanza penale con il chiaro
intento di avvelenare il clima politico alla vigilia delle elezioni".
"Per la verità - ha risposto il Ministro Giovanardi -
anche nei mesi di luglio ed agosto abbiamo assistito a fenomeni di
pubblicazione di intercettazioni telefoniche. Il Ministro della Giustizia
ha disposto in data 3 gennaio 2006, per la gravità di quanto
accaduto, una inchiesta amministrativa tesa all'accertamento ed alla
definizione di condotte eventualmente rilevanti sotto il profilo della
responsabilità disciplinare. In particolare si intende verificare
se le notizie pubblicate dai quotidiani sono state effettivamente
desunte da provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria di
Milano e se nella vicenda siano state rispettate le prerogative che
l'ordinamento costituzionale riconosce ai parlamentari. Con un pizzico
di senso di frustrazione - ha concluso il ministro per i Rapporti
con il Parlamento - si deve però registrare che negli ultimi
dieci anni non siano state aperte dall'autorità giudiziaria
indagini su chi ha fatto trapelare le notizie coperte dal segreto
istruttorio, né si sia mai trovato un colpevole o qualcuno
sia mai stato condannato per questo che è un reato ed è
un fatto di malcostume gravissimo". Nel replicare al Ministro
Giovanardi, Giacomo Mancini ha sottolineato come la Rosa nel Pugno
sia una forza politica che fa del rispetto delle garanzie individuali
e della presunzione di innocenza per tutti un punto irrinunziabile
della sua azione. "Proprio la coerenza che ci deriva da tante
battaglie socialiste e radicali - ha aggiunto il giovane deputato
- ci dà la forza per dire che le libertà quando hanno
la sventure di finire nella casa della destra fanno una brutta fine.
Signor Ministro, in questi anni la sua coalizione ha avuto una linea
schizofrenica: è passata dalle invettive violente contro la
magistratura inquirente alle delazioni da collaboratore di giustizia
rilasciate in questi giorni dal Premier. L'obiettivo è evidente:
avvelenare il clima in vista della campagna elettorale. Noi pensiamo
che i processi debbano svolgersi nelle aule di giustizia e non nelle
piazze medianiche. Chi sarà riconosciuto di responsabilità
penali sarà punito dalla legge Chi avrà responsabilità
politiche sarà punito dagli elettori. E però il Governo
deve garantire sempre il rispetto delle libertà individuali
e la tutela della privacy di tutti i cittadini. Voi non lo state facendo".
Filippelli:
“Inaccettabile sottovalutare la presenza dell’udeur nell’Unione”
19/01 ''Se le forze maggiori che costituiscono l' Unione e il presidente
Prodi si dividono tra di loro tutto ignorando o sottovalutando la
presenza dell' Udeur, ignorando o sottovalutando la sostanza del nostro
programma, allora non possiamo non pensare ad altra soluzione, che
sara' quella che il Congresso straordinario di fine mese vorra' adottare,
in piena liberta' e nella consapevolezza del momento che viviamo e
del ruolo che i consensi avuti finora ci obbligano a svolgere''. Lo
sostiene Nicodemo Filippelli, presidente del gruppo Poloari Udeur
al Senato. ''Non siamo prigionieri di nessuno - afferma Filippelli
- meno che mai di chi ignora i valori di cui siamo portatori. Da tanti
anni siamo alleati del centrosinistra, senza tentennamenti, anche
se con i dovuti 'distinguo', che hanno aiutato, mai mortificato, il
dibattito e vivacizzato la politica. Saremmo ben lieti di continuare
un percorso di coerente forte impegno con l' Unione, ma con un' Unione
che sappia valorizzare quello che noi rappresentiamo nella societa'
moderata di cui siamo espressione autentica, e che abbia lo stesso
spirito di corpo e di appartenenza di cui noi siamo animati''. ''Un'
Unione, insomma, - prosegue il capogruppo dei Popolari Udeur al Senato
- che dopo aver pensato a se stessa, abbia la capacita' di pensare
anche agli altri, di cui deve rispettare l' identita', la storia e
il diritto a continuare a scriverla nel nuovo Parlamento''
Falbo
(AN) scrive a Dima:“Interessare la Regione per la Polti sud”
19/01 A fronte della chiusura dello stabilimento industriale "Polti
Sud" di Piano Lago e della relativa messa in mobilità
di 200 dipendenti, il circolo di AN di Rogliano “Raffaele Valensise”
diretto dal commissari Ferdinando Falbo, ha chiesto al Coordinatore
regionale del partito on. Giovanni Dima, di presentare un'interrogazione
urgente al Presidente della Giunta Regionale Loiero al fine di sollecitarne
l'intervento a difesa delle 200 famiglie che rischiano di trovarsi
in una situazione di grave emergenza socio-economica. “Alleanza
Nazionale – è scritto in una nota- si unisce all'appello
dei sindaci e delle altre forze politiche del territorio alla mobilitazione
unitaria in sostegno del lavoro nell'area a sud del capoluogo. Il
Savuto è una delle zone economicamente più depresse
della Calabria e con il più alto tasso di disoccupazione. La
popolazione, le forze politiche e sociali, non possono restare con
le mani in mano mentre una delle poche realtà produttive locali,
la Polti Sud, dopo aver usufruito in questi anni di consistenti agevolazioni
statali per l'acquisto di macchinari, decide oggi di punto in bianco
di delocalizzare i propri stabilimenti per avvalersi di manodopera
cinese. Anche di fronte a crisi importanti come quella che sta attraversando
l'economia locale, non si possono lasciare 200 famiglie al proprio
destino rinunciando a sedersi a un tavolo che veda proprietà,
forze sindacali e governo regionale e nazionale al centro di un confronto
volto ad individuare assieme una seria proposta di riconversione dello
stabilimento. In questa vicenda An è a fianco dei lavoratori
senza la benché minima esitazione per scongiurare l'ulteriore
aggravamento della crisi occupazionale che investe il territorio.
Siamo certi che Giovanni Dima, dopo aver presentato un'interrogazione
al Presidente Loiero sui licenzi amenti della Smeco Spa lo scorso
3 gennaio, anche questa volta si farà portavoce di questa battaglia
occupazionale in Consiglio regionale”.
P.
Mancini: “Dopo l’ultimo atto di Adamo ed Eva a Cosenza,
i DS non affrontano la questione morale”
18/01 (Pietro Mancini) In tutt' altre faccende affacendati, dai tesoroni
del " compagno " Consorte ai molto futuribili partitoni
democratici, a pochi mesi dalle elezioni politiche, i capi della Quercia
non hanno mosso un dito per occuparsi del " caso - Cosenza ",
delegandone la gestione al segretario regionale, Adamo, l' ex compagno
di Eva che, per non farsi mancare nulla, è anche il vice -
presidente della giunta regionale.... Evidentemente, la Calabria fa
notizia e sveglia i big del Botteghino solo quando, come qualche mese
fa a Locri, ci scappa il morto.... Eppure, anche questa brutta vicenda
cosentina, con il Consiglio comunale squassato da transumanze in tutti
i gruppi e da gravi accuse tra i contendenti, in primis quelle, assai
pesanti, scagliate da Catizone contro i DS, di " mercimonio politico
", si inserisce, a pieno titolo, nel capitolo " questione
morale " a sinistra . E, oltre a privare un' importante città
del Sud, con tradizioni politiche e culturali significative - e per
la quale Giacomo Mancini senior aveva profuso tutte le sue energie,
negli ultimi 10 anni della sua generosa esistenza- della sua guida
politica e amministrativa, dovrebbe, finalmente, spingere i partiti
e il Parlamento a fissare, quantomeno, norme più trasparenti
e confini, molto più chiari e più netti, tra gli interessi
della collettività e gli affari, privati, degli amministratori.
Guagliardi:
“Ricostruirò Rifondazione comunista in Calabria”
18/01 ''Il mio impegno principale, subito dopo l'insediamento in
Consiglio regionale, sara' quello di ricostituire Rifondazione Comunista
in Calabria''. E' quanto ha detto Damiano Gagliardi, proclamato eletto
dai giudici della corte d'appello di Catanzaro che ha accolto il ricorso
nel quale e' stata riconosciuta l'ineleggibilita' dell'attuale consigliere
regionale Egidio Masella. ''Mi impegnero' al massimo - ha aggiunto
- anche per i problemi, ancora non risolti della Provincia di Cosenza,
in particolare per quelli dell'Alto e Basso Ionio. Saro' vicino alle
esigenze della gente e dei giovani ai quali garantisco tutto il mio
appoggio. La sentenza dei giudici della Corte d'Appello di Catanzaro,
che ieri, ha accolto il mio ricorso decretando la ineleggibilita'
a Consigliere regionale di Egidio Masella, mi riempie di felicita'
e nello stesso tempo di grande entusiasmo''. ''Io - ha concluso Guagliardi
- e i miei legali, Oreste Morcavallo e Vito Caldiero, non abbiamo
mai dubitato dell'esito del ricorso. Ritengo, ha aggiunto Guagliardi
che il Tribunale di Catanzaro, in primo grado, abbia commesso un grave
errore quando a giugno ha respinto il ricorso presentato da me sotto
forma di azione popolare. Ma ormai giustizia e' fatta. E' necessario
pensare al futuro''.
Gentile
(NPsi) “Non esiste alcuna sezione del Nuovo Psi a Celico”
18/01 “Facendo seguito alla notizia diffusa dalla stampa di
una sedicente segreteria del Nuovo PSI di Celico guidata da tale compagno
Gabriele Rizzuti, la Segreteria provinciale del Nuovo PSI, nel precisare
che non esiste alcuna sezione a Celico del Nuovo PSI, esprime il più
profondo rammarico che un giovane parli e scriva, evidentemente disinformato,
unicamente per conto terzi”. E’ quanto afferma in una
nota il sefreatrio provinciale del Nuovo Psi di Cosenza Giovambattista
Gentile. “Dispiace –aggiunge Gentile- che i giovani che
avrebbero bisogno di buoni maestri nella fase delicata del loro ingresso
nella società, nella vita politica e nel lavoro si imbattano
in personaggi folkloristici e avventurieri politici che fanno dire
loro ciò che non hanno il coraggio di dire direttamente. Nascondersi
dietro un giovane è un atto di mera viltà ad opera di
persone poco serie che approfittano dei problemi della gente e di
una società emarginata che tenta di riscattarsi. L’unico
mezzo possibile a tal fine, è rappresentato dalla buona politica
e da un Partito come il Nuovo PSI che si batte per giuste, coerenti
problematiche che affliggono il popolo calabrese, succube, tra l’altro,
di quei noti personaggi lontani dal vero credo politico”.
Traversa
(AN) “Deluso da Abramo. La classe politica calabrese piena di
trasformismi”
18/01 ''Pensavo che il suo volto nuovo potesse aiutarci a recuperare
il gap a causa delle influenze negative dei governi nazionale e regionale.
Oggi sono deluso. Vedere il capo dell'opposizione che non partecipa
neanche alle conferenze stampa contro il centrosinistra mi pare curioso''.
E' quanto ha detto il presidente della Provincia di Catanzaro, Michele
Traversa, in una intervista a Calabria News, circa il ruolo di Sergio
Abramo all'interno della coalizione del centrodestra. ''Abramo continua
a dichiarare - ha aggiunto - di stare con il centrodestra ma i suoi
atteggiamenti reali creano perplessita'. Non gli ho visto, a lui che
dovrebbe essere il capo dell'opposizione, farla in modo trasparente.
Anzi, ho visto segnali di avvicinamento al centrosinistra''. Facendo
riferimento alla coalizione della Cdl in Calabria, Traversa evidenzia
inoltre che ''la classe politica calabrese e' piena di trasformisti
e voltagabbana. Ancor prima si facesse la giunta due o tre consiglieri
del centrodestra erano gia' passati dall'altra parte. Ogni giorno
apprendiamo di cambi di casacca. E' questo il ceto politico calabrese.
Ha la tendenza irresistibile a salire sul carro del vincitore. Tutto
questo si riflette sull'attivita' del consiglio regionale e sull'opposizione.
Io ho visto che il centrodestra ora si sta iniziando a muovere, anche
se non in modo incisivo''. Traversa affronta anche i temi relativi
alla giunta regionale guidata da Agazio Loiero. ''Fino ad oggi - sostiene
Traversa - c'e' stato un grande battage pubblicitario ma effetti concreti
non ce ne sono stati''. Traversa poi invita il presidente della Regione
a ''mettere le mani in alcuni carrozzoni che sono potentissimi centri
di potere e di clientela. Vedremo se Loiero lo fara. e Poi si dovrebbe
mettere mani nella burocrazia regionale. Non e' possibile, non e'
consentito a nessuno creare in continuazione disagi a cittadini e
imprenditori. Le province, compresa quella di Catanzaro, liquidano
le spettanze alle imprese in dieci giorni. La regione, in sei o sette
mesi''. E questo accade perche' la ''burocrazia e' anchilosata e perche'
ci sono potenti centri di potere dentro la burocrazia''.
Il
Pdci calabrese aderisce alla manifestazione contro il Ponte del 22
a Messina
15/01 “Ora che intorno all’improbabile costruzione del
Ponte la grancassa della propaganda del governo sembra aver perso
il vigore di un tempo; adesso che è diventato per tutti più
chiaro che questa infrastruttura inutile e dannosa non trova alcuna
legittimazione nelle regole della fisica e dell’economia, non
vanno assolutamente derubricati il senso e gli obiettivi della battaglia
politica tenuta viva in questi anni dallo straordinario movimento
democratico che sulle due sponde dello Stretto ha saputo elaborare
proposte alternative e tenere alta l’attenzione dell’opinione
pubblica sulla richiesta di un modello di sviluppo alternativo alla
realizzazione di quest’opera esageratamente costosa e invasiva”.
E’ quanto afferma il segretario regionale dei Comunisti Italiani,
Michelangelo Tripodi, a commento dell’adesione del suo partito
alla manifestazione contro il Ponte che si terrà a Messina
il 22 gennaio. “Questa nuova iniziativa di lotta – sostiene
Tripodi – riveste un’importanza ancora maggiore rispetto
alle straordinarie manifestazioni del recente passato, perché
avviene all’indomani del gemellaggio tra il Coordinamento “No
Ponte” e i Comitati che nella Val di Susa si battono contro
la costruzione della linea ad alta velocità, e quindi rappresenta
anche l’ulteriore consacrazione di un movimento ormai maturo
che in Calabria e Sicilia ha saputo proporre chiavi di lettura concrete
e moderne dei bisogni del territorio, rivendicando il diritto dei
cittadini a determinare con le proprie scelte nuove condizioni di
sviluppo”. Il corteo che si muoverà per le vie di Messina
riveste per Tripodi un duplice significato, sul piano politico complessivo
e in riferimento alle nuove forme di partecipazione che sui temi della
difesa dell’ambiente stanno emergendo nella società italiana.
“E’ del tutto evidente come la fantomatica costruzione
del Ponte sia oramai diventata la sommatoria di troppe non sopportabili
incertezze politiche, istituzionali ed economiche – prosegue
il segretario del PdCI - che, riferendosi ad un programma che Berlusconi
aveva sbandierato alla sua maniera, diventano adesso non solo il simbolo
dell’ennesimo fallimento del suo governo, ma anche l’esempio
di una cattiva politica che il futuro governo non dovrà seguire.
Non va cioè dimenticato che la propaganda favorevole alla costruzione
del Ponte in questi anni ha prodotto effetti deleteri che hanno oscurato
le reali necessità della Calabria, agendo in un quadro politico
in cui il centrodestra, senza che i suoi rappresentanti calabresi
battessero ciglio, ha tagliato le risorse per gli incentivi allo sviluppo
nel Sud ed ha indirizzato verso le casse della Società Ponte
sullo Stretto le risorse recuperate con la privatizzazione dell’Iri
che invece potevano essere utilizzate per l’attuazione di grandi
programmi per le infrastrutture necessarie e le reti di servizio di
cui ancora nel Mezzogiorno c’è gran bisogno. L’opposizione
del centrosinistra al Ponte, rimarcata in maniera positiva già
nella prima stesura del programma della coalizione, rappresenta quindi
un punto di partenza di notevole significato da cui i Comunisti Italiani
intendono muoversi, battendosi per l’elaborazione di un programma
straordinario per il Mezzogiorno che il nostro partito considera una
risorsa irrinunciabile per l’intero Paese. Il PdCI parteciperà
dunque alla manifestazione di Messina – conclude Tripodi –
anche per sancire ulteriormente il suo legame con i movimenti che
al Sud come al Nord chiedono l’abrogazione della legge Obiettivo
e lottano, assieme ai cittadini, ai sindaci e alle forze autenticamente
progressiste, per l’affermazione di un modello di sviluppo fondato
sulla sostenibilità ambientale e sulla partecipazione democratica”.
Iovene
(DS) “Il Governo consideri la Calabria una priorità assoluta
sull’emergenza criminalità”
Il Governo deve considerare la Calabria ''come priorita' assoluta
ed emergenza nazionale moltiplicando gli sforzi e assicurando continuita'
nell' azione''. Lo sostiene il senatore Nuccio Iovene, dei Ds, in
una interrogazione presentata al ministro dell' Interno, Giuseppe
Pisanu. Iovene, inoltre, chiede di sapere ''quali iniziative si intendano
assumere per garantire il sereno svolgimento del Consiglio comunale
di Cosenza di domani ed il successivo confronto politico nella citta'
e quali iniziative si intendano assumere per garantire la sicurezza
del presidente della Provincia di Crotone Sergio Iritale''. ''Continuano
a verificarsi in Calabria - aggiunge Iovene - atti intimidatori nei
confronti di amministratori pubblici e personalita' politiche. Ieri
persone non identificate hanno rivolto minacce telefoniche a Carlo
Guccione, coordinatore regionale Ds, e Salvatore Perugini, dirigente
della Margherita. Nei giorni scorsi e' stato intimidito il presidente
della Provincia di Crotone, Sergio Iritale. Secondo quanto denunciato
da Legautonomie Calabria nel Rapporto 2005 ci sono stati 82 attentati
contro amministratori pubblici nel 2005 e 88 nel 2004''. Iovene ricorda
poi l' omicidio del vice presidente del Consiglio regionale calabrese,
Francesco Fortugno, aggiungendo che ''non c' e' oggi in Italia una
regione che abbia il numero di attentati ed intimidazioni che si registrano
in Calabria. La recrudescenza delle organizzazioni mafiose e criminali
preoccupa anche dal punto di vista della tenuta delle Amministrazioni
locali calabresi e della politica della regione, costantemente sotto
attacco, e anche per gli effetti negativi che si potrebbero avere
sull' intera comunita' calabrese''. Tornando alla vicenda cosentina,
Iovene sottolinea che le minacce a Guccione e Perugini ''arrivano
alla vigilia di una importante riunione del Consiglio comunale convocata
allo scopo di discutere la mozione di sfiducia al Sindaco. E' necessaria
ed urgente la massima vigilanza di tutti gli organi dello Stato, ed
in particolare delle forze dell' ordine, nei confronti delle attivita'
svolte dai rappresentanti politici locali e della politica della regione
al fine di evitare che questi diventino bersaglio di minacce che minano
la vita democratica e la civile convivenza di tutta la comunita'.
Tutto cio' continua ad avvenire nonostante gli importanti risultati
investigativi ottenuti negli ultimi mesi e la significativa nomina
del Prefetto De Sena con compiti di coordinamento nell'azione di contrasto
alla criminalita' organizzata''
Si
è riunita a Lamezia l'assemblea regionale dei DL. Tra
Margherita e partito democratico. Veraldi "Loiero deve
stare con noi". Tra i candidati alel politiche
anche un giovane.
Palmieri
(PLI) “Rilevante il ritorno del partito dei liberali alle elezioni”
16/01 “Il Consiglio Nazionale del PLI tenutosi a Roma nei giorni
non solo ha ribadito con convinzione e lealtà la sua permanenza
all’interno della CdL a pieno titolo in vista delle prossime
elezioni ma, ha anche dato pieno mandato al Segretario Nazionale,
On. Stefano de Luca, che domani incontrerà il Presidente del
Consiglio On. Silvio Berlusconi, di cercare di costruire un raggruppamento
elettorale solo con i movimenti che si richiamino ai principi liberali
(PRI, Riformatori Liberali) all’autonomismo ed all’ambientalismo”.
Lo comunica in una nota il segretario provinciale del PLI di Cosenza
Ciro Palmieri. “Dopo tanti tentativi,- ha detto Ciro Palmieri–
forse questa potrebbe essere la volta buona. Dopo i lunghi anni della
“diaspora” che ha visto i liberali spargersi un po’
dappertutto lungo l’arco della politica, assistiamo dunque a
questo tentativo – che sembra realmente serio – di ricreare
una casa comune, organizzata e politicamente significativa dei liberali
italiani. Il PLI – ha continuato Palmieri – dopo dieci
anni è presente ai nastri di partenza di una competizione elettorale
nazionale. E’ un risultato di rilievo da rimarcare, ma che non
giustifica trionfalismi, in quanto l’effettiva rinascita dei
liberali è condizionata dai risultati e da un contesto favorevole,
che al momento e tutt’altro che delineato. Di cruciale importanza
è di stabilire da subito un rapporto diretto con i partiti
della CdL e l’esigenza di maggiore coordinamento sui problemi
più importanti della politica locale, come punto di partenza
per un proficuo percorso politico da seguire in futuro. A tal proposito,
- ha concluso il Segretario Provinciale del PLI di Cosenza Ciro Palmieri
-, invito, entro breve tempo, i Partiti della CdL ad una serie di
incontri bilaterali e di coalizione per tracciare le linee guida per
assicurare unità e compattezza a una Casa delle Libertà
che non vuole lasciare nulla di intentato in vista delle prossime
scadenze elettorali”.
La
Cdl chiede un Consiglio provinciale sull’occupazione
16/01 Mimmo Barile e Gianfranco Ponzio, della Cdl, hanno chiesto
la convocazione di un Consiglio provinciale straordinario aperto,
alla presenza degli assessori regionali competenti, sulla ''grave
crisi occupazionale in atto''. Giovedi' 19 gennaio il Consiglio provinciale
di Cosenza discutera' un ordine del giorno, presentato da Barile e
Ponzio, sulla situazione della Bocoge, dove 180 lavoratori rischiano
il lavoro. Barile e Ponzio, in una nota, elogiano ''il sen. Gentile
per avere intrapreso l' iniziativa di convocare a Roma parlamentari,
assessori regionali ed amministratori sulla crisi in atto, che vede
unite Polti, Bocoge, Legnochimica in una situazione di stallo. La
presenza industriale in Calabria rischia di scomparire e gli amministratori
di sinistra sembrano pensare ad altro''
Loiero
primo firmatario della richiesta di referendum contro la devolution
14/01
Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, e' stato il primo
ad apporre stamattina la propria firma, nei banchetti in piazza organizzati
a Catanzaro dal Comitato unitario ''Salviamo la Costituzione'', per
il referendum conto la devolution. ''Questa - ha detto Loiero - e'
una battaglia che mi ha visto, insieme ad altri, tra gli anticipatori.
Ho infatti sempre creduto che una riforma cosi' come quella approvata
dalle Camere non puo' che frantumare l' impianto unitario del paese
e ci farebbe vivere in un' Italia altra rispetto a quella in cui siamo
abituati a trascorrere la nostra vita. Un' Italia - ha aggiunto il
Presidente della Regione - che, pur fra tante contraddizioni, e' un
paese che e' cresciuto, tanto da potersi allineare ai territori piu'
progrediti dell' intero occidente. All' interno di questa riforma
approvata c' e' poi il capitolo della devolution che frantuma ancor
di piu' ed elimina ogni elemento di solidarieta' che resta scolpito
dall' art.2 della nostra Costituzione. Tale elemento e' quello che
abbiamo piu' conosciuto indipendententemente dai governi che si sono
succeduti: non poteva che essere cosi', visto che coesistono due Italie,
una che ha pochi problemi ed un' altra che ne conosce invece tanti''.
A Catanzaro il Comitato - che ha per animatore Pino Soriero - continuera'
nelle iniziative di raccolta firme che avra' il momento culminante
nell'incontro con Oscar Luigi Scalfaro, Presidente Emerito della Repubblica,
che sara' in Calabria il 28 Gennaio.
Lunedì
a Lamezia incontro dei socialisti, sullo sviluppo
14/01 Le principali espressioni del socialismo calabrese, Sdi, Nuovo
Psi, Socialismo e' liberta', riuniranno lunedi' prossimo a Vibo Valentia
i propri esperti e tecnici per mettere a punto una riflessione tematica
su come sciogliere i maggiori nodi che frenano lo sviluppo della Calabria.
''I socialisti - ha sostenuto Leopoldo Chieffallo - hanno avuto modo
piu' volte di proporre ed offrire all' attenzione dell' opinione pubblica
un programma di rilancio a tutto tondo, innovativo, incardinato nella
migliore tradizione riformista. Ora vogliamo concentrare ancora di
piu' la nostra attenzione sui problemi che affliggono la Calabria,
per dare ad essi soluzioni concrete. Non si puo' assistere indifferenti
allo scorrere del tempo senza vedere risposte. I Socialisti Uniti
lamentano da un po' un' assenza di concertazione nell' ambito delle
attuali politiche regionali. Da qui l' intenzione di illustrare idee
progettuali e programmi di sviluppo in questo primo seminario vibonese.
E di dare risposte,tra gli altri,a interrogativi di stringente attualita'''.
''Ad esempio - prosegue la nota - e' possibile che la prossima estate
la nostra regione possa avere finalmente un mare pulito? La gestione
commissariale ha dato risultati o e' stata un' occasione di facile
sperpero? E ancora, il sistema dei trasporti e' migliorato, ai costi
che si sostengono corrispondono servizi efficienti per la collettivita'?
Per gli enti sub-regionali, vedi Arssa e Afor che punto e' la loro
riforma finalizzata ad evitare ulteriori sprechi e inefficienza? Inoltre,
la cancellazione degli enti inutili e' presente nell' agenda di lavoro
regionale? Quanto al nodo della disoccupazione, e' pronto un progetto
del lavoro per la Calabria per poter dare una risposta definitiva
ai tanti precari, Lpu-Lsu, senza prospettiva? E' possibile svuotare
i bacini aprendo nel contempo nuovi orizzonti alle innumerevoli risorse
che continuano ad emigrare? Cosa fare perche' il turismo, al di la',
delle demagogiche e rituali dichiarazioni d' intenti che ascoltiamo
da anni decolli portando introiti freschi agli operatori del settore?
Cercheremo di rispondere a questi quesiti, dunque, sui quali l' assise
dei Socialisti Uniti vuole propiziare una riflessione aperta e approfondita,
non certamente per alimentare il pessimismo politico o peggio ancora
per ergersi a censore del governo regionale, ma per stimolare approcci
costruttivi. E per far partire da Vibo un contributo riformista volto
ad individuare strade che possano farci recuperare quel tempo perduto,
non per colpa della Giunta Loiero, ma per i ritardi accumulati e le
politiche sbagliate degli ultimi lustri''.
Lunedì
16 assemblea regionale della Margherita calabrese
14/01 L’Assemblea regionale della Margherita calabrese si riunirà
lunedì 16 gennaio alle ore 15.30 a Falerna, presso l’Hotel
Eurolido. Fra i temi in discussione: il quadro politico generale,
il rapporto con i DS in preparazione alla campagna elettorale, l’approvazione
del bilancio regionale del partito, la situazione della Regione Calabria,
una riflessione sulle prossime elezioni amministrative. Ai lavori
- che saranno presieduti dall’on. Mario Laganà, Presidente
regionale del partito - parteciperanno i Parlamentari calabresi di
Dl, i Consiglieri regionali, i Sindaci e gli Amministratori, i Segretari
provinciali e altri dirigenti del partito. Introdurrà Franco
Bruno, Coordinatore regionale della Margherita.
A
Lamezia convegno sul DDL Lazzati
14/01 ''Sviluppo nella legalita'-approfondimento sul disegno di legge
Lazzati'': questo il tema dell' incontro previsto per sabato 28 gennaio
a Lamezia Terme. L' incontro e' stato organizzato dal Centro studi
Lazzati in collaborazione con il ''Movimento popolare Calabria'' e
''Lameziaprovinciaenonsolo'' e sara' presieduto da Mariano Battisti,
presidente di Corte di Cassazione. I lavori, moderati da Marco Travaglio,
giornalista di Repubblica, saranno introdotti da Romano De Grazia,
giudice di Cassazione e fondatore del Centro studi Lazzati promotore
della proposta di legge sul divieto di propaganda elettorale ai sorvegliati
speciali. Alla manifestazione sono stati invitati i consiglieri regionali
ed i consigli comunali di Confluenti, Curinga, Falerna, Feroleto,
GIzzeria, Jacurso, Lamezia Terme, Maida, Martirano, Martirano Lombardo,
Motta Santa Lucia, Nocera Torinese, Pianopoli, Platania, Tiriolo,
oltre ai ragazzi di Locri ed ai ragazzi di Lamezia Terme.
Goebbels,
Fassino, paragoni con Belpietro , Biagi e "doppiopesismo"
13/01 (Pietro Mancini) Piero Fassino, furibondo, sentenzia : "
Il Giornale " di Maurizio Belpietro utilizza contro di noi la
stessa strategia dello spietato Goebbels, il capo della propaganda
del nazista Hitler ". Questa è la replica ( ci azzeca
? giudicate voi !... ) alla deposizione del Cavaliere alla Procura
di Roma contro i capi della Quercia di Roberto Cuillo, portavoce del
segretario ds : " Fassino non parteciperà ai confronti
in TV con Berlusconi, che è un noto provocatore ! ".
Ma i tanti politici e giornalisti che, a sinistra, si stracciarono
le vesti, indignati per l' " editto bulgaro " del Cavaliere
contro nonno Biagi e contro quel noto campione di obiettività
( vedi alla voce : fluviali programmi tv sullo " stalliere presunto
mafioso di Arcore " ), chiamato Michele Santoro, sull' equazione
fassiniana, ben più inquietante e grave di quella veltroniana
( intercettazioni delle telefonate tra Piero e Consorte come il Watergate
), non hanno proprio nulla da eccepire ? E tu, caro Paolo Mieli, non
dovresti parlare di un caso di scuola di " doppiopesismo "
?
Alla
Camera il Pdci con il proprio simbolo. La riunione di Lamezia sulle
liste.
13/01 Una forte determinazione, ma anche la volontà di valorizzare
il dialogo costante tenuto in questi anni con la società e
la consapevolezza di dover proseguire con spirito unitario e democratico
l’azione di irrobustimento del partito, continuano ad ispirare
l’impegno dei Comunisti Italiani della Calabria in vista della
definizione delle liste che concorreranno nelle elezioni per il rinnovo
del Parlamento. In attesa che a Roma venga deciso il quadro delle
alleanze per il varo dello schieramento che vedrà impegnato
il PdCI nella consultazione per il Senato, si procede a tappe spedite
verso il completamento della lista per le elezioni della Camera dei
Deputati, in cui i Comunisti Italiani correranno da soli e con il
proprio simbolo. Dopo il pronunciamento delle 5 Federazioni provinciali,
le cui massime assemblee nei giorni scorsi hanno predisposto le prime
rose ampie dei possibili candidati alla Camera ed al Senato, il Comitato
Regionale riunito a Lamezia ha recepito queste prime proposte provenienti
dalle organizzazioni territoriali e, votando all’unanimità,
ha dato mandato alla Segreteria Regionale di eseguire i prossimi adempimenti,
anche verificando l’opportunità di ulteriori approfondimenti
ed ulteriori proposte per completare la lista composta da 22 candidati.
A meno di 90 giorni dal voto, può dirsi quindi pienamente dispiegato
il processo ampio e democratico voluto dal partito per realizzare
un completo coinvolgimento di tutte le sue espressioni, in una fase
in cui, considerando un obiettivo raggiungibile il superamento dello
sbarramento del 2% alla Camera e del 3% al Senato, il PdCI calabrese
punta a promuovere una straordinaria mobilitazione, anche per ottenere
una rappresentanza nel prossimo Parlamento.
Il PdCI della Calabria, anche grazie al suo ruolo nella giunta regionale
– è stato detto durante il dibattito – si è
ormai caratterizzato come una forza di sinistra fautrice di un progetto
di cambiamento della regione; un partito che si mostra in grado di
proporre un’alternativa politica e, contemporaneamente, assolvere
ai compiti di governo conservando il suo legame naturale con la società
civile e il mondo del lavoro, ribadendo la propria autonomia e la
necessita di un rafforzamento del Partito e del centrosinistra.
Con questa consapevolezza, i Comunisti Italiani si pongono in vista
delle elezioni come una forza politica aperta che punta a raccogliere
un largo consenso; come un partito che è in grado di comporre
liste autorevoli, valorizzando i migliori dirigenti del partito, nel
rispetto dell’equilibrio fra il numero dei candidati e delle
candidate, gli eletti ma anche il mondo del lavoro dipendente e autonomo,
gli intellettuali, gli esponenti più in vista delle professioni,
delle associazioni democratiche, dei movimenti, nonché le figure
più note e anche simbolicamente più significative della
sinistra.
L’obiettivo della crescita del partito e l’approfondimento
dei punti programmatici del PdCI sono stati al centro dei diversi
interventi che hanno preceduto le conclusioni del segretario Michelangelo
Tripodi. Il centrodestra – è stato rimarcato –
vuol far passare l’idea che non esista una diversità
tra i due schieramenti, e quindi bisogna spingere per caratterizzare
sempre di più il programma di Romano Prodi con le proposte
qualificanti del PdCI, per l’abrogazione della legge 30 e della
riforma Moratti, un programma che ponga al centro l’impegno
per una nuova moralizzazione della politica e la pianificazione di
una serie di investimenti e incentivi allo sviluppo che finalmente
facciano diventare il Mezzogiorno una risorsa per l’intero Paese.
Zavettieri
“Da Zinnato attuato un tentativo maldestro”
13/01 ''Se c' e' una delibera illegittima e clientelare e' quella
della Giunta regionale richiamata dal signor Francesco Zinnato''.
Lo afferma Saverio Zavettieri, ex assessore regionale alla Cultura,
replicando al presidente dell' Accademia d' arte drammatica secondo
cui con una delibera approvata lo scorso novembre si era ''posto fine
ad uno sperpero irresponsabile di risorse''. Per Zavettieri ''si tratta
del tentativo maldestro di distrarre l' attenzione ed alimentare,
con una operazione politica di basso profilo e sterile, ulteriore
confusione, messo in atto da un personaggio in cerca di benevolenza
da parte del neoassessore per la sua Accademia d' arte drammatica
che vive di contributi regionali.Bando dunque alle chiacchiere interessate
e atteniamoci ai fatti, che sono poi quelli che contano. La precedente
delibera, piu' precisamente la numero 8 del 2003, prevedeva un programma,
preliminarmente discusso tra Regione, Comune e Provincia di Reggio
Calabria, per rimettere al centro dell' attenzione e rilanciare in
Italia e nel mondo l' immagine dei due Bronzi di Riace conservati
nel Museo nazionale. Con la stessa delibera si insediava anche un
Comitato di sei persone di alto profilo scientifico, che hanno elaborato
in piena autonomia un programma di grande impatto, in via di esecuzione
e, sia detto per inciso, a titolo gratuito, mentre il 50% della dotazione
finanziaria assegnata veniva assorbito da manifestazioni e appuntamenti
di rilievo; e mi piace qui ricordare anche con il plauso e l' approvazione
dello stesso assessore Principe, come piu' volte riportato dalla stampa''.
''Quel programma - prosegue Zavettieri - andava completato con la
somma disponibile e con ulteriori fondi, allo stato non previsti,
mentre la nuova Giunta non ha saputo fare di meglio che prendere i
fondi non ancora spesi e deliberare, unilateralmente e discrezionalmente,
una destinazione diversa, in difformita' rispetto alla legge ed al
programma approvato per spese di pubblicita' su giornali e televisioni
per il finanziamento 'di uno studio di prefattibilita' per il nuovo
Museo di Reggio Calabria', dove magari collocare - tra alcuni decenni
- i Bronzi di Riace. Se questa e' la nuova programmazione, allora
e' preferibile restare alla vecchia''.
B.
Gentile (NPSI) “Rattristano gli attacchi a Zavettieri”
13/01 ''Rattristano e disorientano gli attacchi efferati rivolti
da alcuni personaggi politici, anche di centrosinistra, al Nuovo Psi
ed in particolare a Saverio Zavettieri, leader indiscusso del socialismo
calabrese''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale
della Federazione del Nuovo Psi di Cosenza, Battista Gentile. ''Stupisce
anche il silenzio - ha aggiunto - della consorella Sdi che non reagisce
nemmeno quando alcuni personaggi di forze facenti parte dell'Unione
parlano di reliquati del socialismo. Se questo e' un modo etico di
fare politica, buon per loro. Peccato che cosi' facendo gli unici
a rimetterci saranno i cittadini calabresi che con una classe dirigente
di questo livello, non hanno da aspettarsi niente di buono. Nessuno
pensi di poter bloccare il nuovo corso avviato con l'ultimo importante,
seppure travagliato, congresso nazionale poiche' le decisioni adottate,
a partire da quella della nostra collocazione nell'alveo del centrosinistra
sono irreversibili, poiche' state fatte con grande coraggio sia da
parte del compagno Craxi che da Saverio Zavettieri. Sapevamo che avremmo
subito forti attacchi ma non ci aspettavamo anche il fuoco incrociato
di alcuni personaggi delle forze dell'Unione, che, evidentemente sapendo
quanto siamo scomodi, non intendono essere disturbati nel loro orticello.
Gli attacchi personali a Saverio Zavettieri, poi, ci toccano nel profondo
del cuore e sono ingenerosi verso una persona, un leader indiscusso
del Nuovo Psi e del socialismo calabrese ha alle spalle una storia
importante scritta con tante lotte e tanti sacrifici personali e che
solo attraverso queste ha conquistato la leadership nazionale del
partito''. ''Ricordo che Zavettieri - ha proseguito Gentile - viene
dal mondo del lavoro, avendo diretto uno dei piu' grandi ed importanti
sindacati calabresi al massimo livello. Per questo fanno pena i novelli
riformisti quando pensano a guardarsi da Zavettieri, anziche' vedere
insidie piu' forti. E comunque, giova ricordare, ancora una volta
che al tempo l'attivita' di governo del compagno assessore Saverio
Zavettieri e' stata un caposcuola di ''buon governo'' ed etica comportamentale,
riconosciuta da tutti, poiche' mai ha praticato becero clientelismo,
ma ha lavorato per la crescita delle attivita' culturali in Calabria.
La storia della Calabria dimostra come il buon governo delle comunita'
locali ad opera di Sindaci socialisti, e' stato sempre il leit-motiv
del riformismo socialista. Socialismo che, nel Paese come in Calabria,
presupponeva la fine della diaspora socialista con la consapevolezza
che il passaggio successivo non poteva che essere la costruzione di
un grande soggetto della sinistra socialista riformista in Calabria
e nel Paese. Questo doveva essere il vero sforzo''. ''Noi, anche,
con l'accordo sottoscritto - ha concluso - con il Movimento Politico
''Socialismo e' Liberta', questo sforzo stiamo continuando a produrlo.
Purtroppo, prendiamo atto che cosi', ancora non e' per altre formazioni
socialiste che hanno preferito seguire altre strade, con la costruzione
di nuove formazioni, ma sono, in effetti, solo una scorciatoia non
utile al riconoscimento dell'unica vera storia che nei secoli ha vinto
su tutte le altre: il socialismo''
I
giovani della Margherita incontrano i dirigenti del partito sabato
14 a Lamezia
13/01 Si terra' domani mattina, presso l'Hotel Lametia, un incontro
tra il Coordinamento regionale dei Giovani della Margherita calabrese
e i massimi esponenti regionali e nazionali organizzativi del Partito.
Alla riunione parteciperanno Giovanni Russo, coordinatore regionale
Giovani Dl, Nicodemo Oliverio, vice segretario nazionale organizzativo
della Margherita , Franco Bruno, coordinatore regionale ed Enzo Sculco,
capo gruppo consiliare della Regione Calabria. ''L'appuntamento di
domani - ha detto Giovanni Russo - sara' una sorta di consuntivo dell'attivita'
svolta dal nostro giovanile a quindici mesi di distanza dalla sua
nascita, vale a dire dallo scorso 23 ottobre 2004, quando fu costituito
il movimento a Vibo Valentia, ma servira' anche per tracciare le strategie
future in vista dei prossimi fondamentali impegni elettorali, le politiche
e le amministrative in moti comuni della nostra regione.Per quanto
concerne i risultati acquisiti siamo soddisfatti per aver raggiunto
in poco tempo la quota di 3 mila tessere d'iscrizione, ora vogliamo
dare il nostro apporto al meglio, nella nuova fase politica che ci
attende e lo vogliamo fare insieme ai massimi livelli del nostro partito''.
A tal proposito il coordinatore provinciale dei giovani della Margherita,
Giovanni La Fosse, in una nota sostiene: “Pio Cerocchi recentemente,
in una nota pubblicata dal quotidiano Europa, nel rilevare che l’afonia
politica,il disimpegno politico degli studenti forse sono provocati
dalle esigenze di dover affrontare condizioni di studio sempre più
competitivi e da crescenti difficoltà economiche e logistiche
si chiedeva: Cosa fanno i giovani?” “Noi giovani della
Margherita –prosegue La Fosse- della provincia di Cosenza abbiamo
sempre pensato che tutto ciò che accade intorno a noi non è
comandato da congiunzioni di stelle bensì dai nostri errori
e dai nostri meriti. E. Morin sosteneva che” noi siamo in grande
misura il frutto principale delle nostre opere”. La constatazione,pur
limitata,della realtà in cui viviamo ci ha insegnato che il
tessuto della vita di ogni giorno è formato, certamente, dal
sistema economico ma anche e soprattutto dal sistema politico e da
quello etico-culturale. Quella cultura che favorisce lo sviluppo delle
nostre capacità di scegliere e inventare. Come dice il Poeta”ciò
di cui sei formato dipende dalla Genetica,ciò che diventerai
dalla Politica” L’impegno politico per noi giovani della
Margherita ha sempre rappresentato una nota dominante . Esso ci ha
abituati ad essere sensibili in direzione dello sviluppo del nostro
territorio provinciale, responsabili verso il futuro della nostra
Regione e del nostro Paese,attenti al pensiero critico e soprattutto
a considerare che un’idea politica è un modo di fare
non un modo di essere.
Con semplicità ed umiltà ci siamo sforzati di individuare
e anche di valutare i malesseri che affliggono la nostra società
cercando di riflettere e capire l’origine di questi malesseri.
Non si può pensare di essere presenti nella politica reale
delle Città, a livello di massa, senza raccogliere le domande
più diffuse che provengono dalla società .Abbiamo tentato
con analisi attente di indicare idonei percorsi finalizzati ad elaborare,con
tutti i limiti e le difficoltà di contesto, proposte risolutive.
Siamo consapevoli,infatti, che i problemi senza soluzioni hanno soltanto
cattive soluzioni. Questo lavoro, queste proposte, oltre ad essere
state poste all’attenzione di tutti i livelli istituzionali
del nostro partito, sono state offerte in disponibilità dell’intera
classe dirigente con l’auspicio che potessero determinare positive
interazioni. Consegnata alla storia l’entusiasmante stagione
elettorale della favolosa primavera 2005 che ci ha consentito di raggiungere,
con rilevanti consensi, l’ambito traguardo di riconquista della
guida del Governo Regionale dobbiamo farci carico della precaria realtà,
delle disastrose condizioni in cui il Governo Berlusconi e la maggioranza
di centrodestra hanno fatto precipitare la nostra Nazione e quindi
la maggior parte della popolazione italiana, e che rischia di rendere
senza speranze le prospettive di noi giovani. Si impone,pertanto,
un nuovo e più significativo momento di riflessione che certamente
non sarà privo di ulteriori significativi sacrifici per ognuno
di noi. La nostra volontà e il nostro impegno sono indirizzati
verso l’affermazione di una società più solidale
e più giusta. Non si può continuare a vivere creando
isole di prosperità in un oceano pieno di esclusioni,abbandoni
e povertà che rischia di rendere attuale la preoccupazione
di La Pira “l’attesa della povera gente” . La funzione
principale della Politica di centrosinistra è quella di assicurare
insieme alla crescita e allo sviluppo anche l’equità
nella distribuzione della ricchezza. C’è l’impresa
da incentivare e promuovere ma c’è anche la persona da
difendere e tutelare. Non vogliamo però sottrarci alla sollecitazione
del nostro Presidente On.le Rutelli quando nel suo alfabeto 2006 ci
invita a diventare una nuova classe dirigente competente nella conoscenza
del territorio. Miriamo,perciò, ad iniziative programmatiche
che possano valorizzare in termini di sviluppo le immense risorse
di cui dispone la nostra Regione come quelle del patrimonio ambientale
e soprattutto quelle umane ed intellettuali in modo da rilanciare
con prospettive ambiziose la stessa Regione sia verso l’Europa
che verso il Mediterraneo. Siamo consapevoli,infatti, che se verranno
realizzate le giuste e opportune azioni politiche possiamo guardare
con fiducia, piu’ che con preoccupazione, l’avvio del
mercato di libero scambio, con i Paesi del Mediterraneo, previsto
per il prossimo 2010. Per tutte queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno
programmare una serie di iniziative politiche da organizzare in diverse
realtà territoriali della nostra immensa provincia tenendo
anche in debita considerazione le scadenze di elezioni amministrative
che interessano diversi importanti Comuni. Cominceremmo dall’alto
Jonio, esattamente da Oriolo nella terza decade di Gennaio, per continuare
successivamente nell’area urbana Cosenza-Rende, proseguire sul
Tirreno con una iniziativa ad Amantea e concludere a Rossano. Gli
incontri saranno articolati in tavole rotonde alle quali saranno invitati
eponenti del mondo politico,di quello imprenditoriale,dell’associazionismo
laico e cattolico ecc. Le discussioni saranno aperte al pubblico presente
in modo da di creare momenti di confronto,capire le incertezze e i
disagi della gente,quanto è stato fatto dal nostro Governo
Regionale,cosa si aspetta la gente dalla nuova Giunta, come affrontare
una diversa e più esaltante fase politica di cruciale importanza
per il nostro futuro. Forse queste nostre iniziative possono apparire
un poco ambiziose ma siamo certi di appartenere ad un Partito che
considera le rappresentanze giovanili una risorsa e non un problema.
Come organizzazione giovanile provinciale del nostro Partito non abbiamo
alcuna disponibilità finanziaria, né risorse proprie;
chiediamo, pertanto ,ai nostri Dirigenti Senior locali e Nazionali
in modo particolare ai nostri rappresentanti istituzionali di poter
garantire oltre che la loro qualificata partecipazione agli incontri.
Il coordinatore Provinciale Domenico Bevacqua: “dimostro apprezzamento
per l’impegno dei giovani ……. Un’iniziativa
sicuramente importante che evidenzia l’impegno e le potenzialità
dei giovani impegnati in politica e sicuramente l’ottimo lavoro
dei giovani della margherita della provincia di Cosenza …. Un’occasione
importante anche per il partito che avrà un ulteriore momento
di confronto non solo con la gente ma soprattutto con le nuove leve
che saranno sicuramente i dirigenti del domani, di fondamentale importanza
e supporto per fissare i punti cardini di un programma politico efficace
a livello nazionale, che con il contributo e le direttive della regione
e delle province, rilanceranno la Calabria”
Parte
la Campagna d'Ascolto 2006 della Sinistra giovanile
13/01 E' partita la Campagna D'Ascolto 2006 della Sinistra giovanile,
organizzata dalla Federazione Provinciale giovanile di Cosenza e dall'Unione
Regionale calabrese. Questa campagna consiste in incontri aperti tra
i Circoli della Sinistra giovanile presenti sul territorio della provincia
di Cosenza e i quadri dirigenti provinciali e regionali della stessa
organizzazione. Luigi Guglielmelli e Giovanni Apa, segretario provinciale
e regionale della Sinistra giovanile, insieme ai loro gruppi dirigenti,
hanno riscontrato la necessità di un maggiore coinvolgimento
della base nelle discussioni importanti che ci portano verso le prossime
elezioni politiche, amministrative e studentesche. Ripartire dal confronto
con gli iscritti, per cogliere spunti di discussione e proposte per
costruire un manifesto politico per le giovani generazioni calabresi,
coinvolgendo successivamente anche le altre associazioni giovanili
e il mondo dei lavoratori. Motore di questi incontri è quindi
la volontà di promuovere sempre di più la partecipazione
democratica e la voglia di spostare l'attenzione delle istituzioni
verso i giovani, naturalmente facendo delle proposte concrete e attuabili.
Il primo incontro si è svolto a Rovito e ha visto tra l'altro
la trattazione di temi quali "Il caso Unipol-BNL" e il dibattito
sull'opportunità o meno di costruire un partito unico DS-Margherita,
il cosiddetto Partito Democratico, quindi è stata messa in
risalto la capacità critica e autocritica di tanti giovani.
Il successivo incontro si terrà a Spezzano della Sila presso
l'Unità di Base "Fausto Gullo" il 22 Gennaio. La
Campagna D'Ascolto non si fermerà solo al confronto con gli
iscritti ma vuole coinvolgere tutto il mondo giovanile, ed è
per questo che anche le altre associazioni giovanili del territorio
di cosenza e provincia sono invitate a programmare un incontro, contattando
il comitato organizzatore composto da: Luigi Guglielmelli ,Giovanni
Apa , Enzo Giacco, Vincenzo Curcio.
Nuovo
circolo di AN a Rogliano
13/01 “Il Commissario provinciale Giuseppe Caputo, su richiesta
di una trentina di iscritti, ha provveduto a nominare venerdì
13 c.m. Ferdinando Falbo Commissario del nuovo circolo territoriale
"Raffaele Valensise" con sede in Rogliano”. E’
quanto si legge in una nota. “Il Commissario Caputo –prosegue
la nota- si è detto sicuro che "Falbo saprà rilanciare
l'attività del Partito per poter affrontare le prossime scadenze
elettorali con l'entusiasmo di sempre". Il ventiquattrenne Ferdinando
Falbo, laureando in Scienze Politiche, nonostante la giovane età,
può già vantare un'importante esperienza politica nella
destra locale avendo fondato nel giugno del 2001 il circolo di Azione
Giovani, movimento giovanile di An, che ha guidato fino allo scorso
giugno contribuendo a fare del circolo roglianese di Ag una delle
realtà giovanili più valide della provincia.
Il nuovo circolo, intitolato alla memoria di una figura molto rimpianta
nella destra come Raffaele Valensise, politico di spessore e uomo
di grande dirittura morale che amava sinceramente la sua terra di
Calabria, raccoglie, oltre ai numerosi iscritti di Rogliano, anche
diversi militanti dei paesi limitrofi. Falbo ha rilasciato una breve
dichiarazione riportata di seguito: "Voglio esprimere la più
sentita gratitudine al Commissario Geppino Caputo per l'incarico affidatomi
e per la fiducia che ha dimostrato di avere nei miei confronti, facendogli
anche i migliori auguri di buon lavoro alla guida di An in provincia.
Il compito da svolgere è gravoso e importante, ma sono orgoglioso
di poterlo svolgere con l'entusiasmo e la collaborazione dei numerosi
iscritti che hanno aderito al circolo. Il circolo Valensise nasce
per contribuire, di concerto con l'altro circolo, al rilancio e alla
crescita di Alleanza Nazionale a Rogliano e sul territorio, e al radicamento
dei valori e dei progetti della Destra. Rogliano deve recuperare la
centralità che ha perso in questi anni puntando sulla valorizzazione
delle risorse e delle intelligenze presenti nella nostra cittadina.
Lo sviluppo di un territorio passa inevitabilmente dalla capacità
che ha la propria classe dirigente di accettare le molteplici sfide
della modernità, una modernità che qui, purtroppo, spesso
ha coinciso con l'emulazione di modelli di crescita completamente
avulsi alle caratteristiche della nostra zona. Contiamo sull'appoggio
della cittadinanza e sul contributo delle nuove energie che vorranno
aderire al circolo per condurre insieme la battaglia in favore del
territorio. Nella nostra città a breve si voterà per
il rinnovo del Consiglio comunale e An sarà chiamata a dare
il proprio contributo in termini di idee e progetti. Cercheremo di
coinvolgere tutte quelle energie che finora, per un motivo o per l'altro,
sono rimaste ai margini della vita politica locale facendo mancare
alla comunità il proprio contributo propositivo. Nei prossimi
mesi lavoreremo febbrilmente per la crescita di An e della Casa delle
Libertà, per ottenere una nuova importante vittoria del centrodestra".
Galati
(Udc) “La vicenda Unipol rischia di minare la fiducia dei cittadini.
Le cooperative un valore”
12/01 ''Commistioni, come quella che si e' verificata nella vicenda
Unipol, rischiano di minare alla base la fiducia dei cittadini nella
politica e nel corretto funzionamento del mercato e del sistema cooperativo.
Le cooperative rappresentano un valore per il sistema produttivo italiano,
non un elemento di distorsione''. A sostenerlo e' stato il sottosegretario
alle attivita' produttive con delega agli Enti cooperativi, Giuseppe
Galati, commentando gli sviluppi della scalata di Unipol a Bnl e la
recente bocciatura di Bankitalia. ''Per questo motivo - ha aggiunto
- deve essere assicurato il perseguimento dello scopo mutualistico
e quindi il sostegno alle fasce piu' deboli della societa', che costituiscono
l' essenza del sistema della cooperazione''. Galati, e' scritto in
una nota, ha respinto le affermazioni di coloro che hanno puntato
l' indice contro il mondo cooperativo e ritiene di grande importanza
il recente provvedimento predisposto dal Ministero sull' esercizio
delle attivita' di ispezione e di vigilanza per le banche di credito
cooperativo. ''E' paradossale - ha sostenuto Galati - che ci si continui
a difendere dai rapporti con i vertici Unipol senza interrogarsi fino
in fondo su come si intenda realmente confrontarsi con i problemi
dello sviluppo economico del Paese, considerando che il valore reale
della cooperazione e' quello del lavoro e dei frutti della mutualita'
tra soci, non quello di costruire scalate finanziarie. Il provvedimento
da me fortemente voluto che sancisce i criteri per l' esercizio delle
attivita' di ispezione e di vigilanza per le banche di credito cooperativo
e' un importante risultato, raggiunto dopo tre anni di attivita',
e portera' significativi benefici dal punto di vista fiscale e previdenziale
al mondo delle cooperative''.
Interrogazione
di Filippelli (Udeur) a Lunardi “La linea ferroviaria ionica
in completo abbandono”
12/01 Nicodemo Filippelli, capogruppo dei Popolari-Udeur al Senato
ha denunciato, in una interrogazione al ministro dei Trasporti, Pietro
Lunardi, denuncia la soppressione di alcuni treni sulla tratta ionica
e lo stato di totale abbandono in cui versa la linea. ''La linea Ionica
- ha sostenuto Filippelli - e' a binario unico, si sviluppa lungo
400 km e di questi solo 79, quelli tra Metaponto e Sibari, sono elettrificati.
Inoltre la linea ferroviaria si sviluppa prevalentemente in un contesto
ad elevata urbanizzazione, ma c' e' una scarsa accessibilita' offerta
in termini di collegamento intermodale con gli agglomerati urbani
vicini. Inoltre le stazioni Fs, come denunciammo tempo fa riguardo
a quella di Crotone, sono in stato di abbandono ed e' scarsa e bassa
la qualita' dei servizi all' utenza. Sono scarsi o spesso inesistenti
i parcheggi di interscambio e stazionamento. Gli standard igienici
e di confort dei treni sono a livello di terzo mondo, con vagoni spesso
fatiscenti e sporchi, e gli orari attuati da Trenitalia non vanno
assolutamente incontro alle esigenza degli utenti, mentre basterebbero
pochi accorgimenti a livello di orari e di composizione delle carrozze
per avere un servizio utile e confortevole''. ''Ma la cosa piu' grave
- ha proseguito il parlamentare dell' Udeur - e' che i pochi treni
veramente utili per garantire un collegamento tra la costa ionica
ed il resto d' Italia sono stati o stanno per essere soppressi. Lo
sviluppo del territorio ionico calabrese ed in particolare della costa
Crotonese, ad alta vocazione turistica e produttiva, e' cosi' ostacolato
dalla debolezza della rete di infrastrutture di trasporto. Senza interventi
significativi il servizio ferroviario continuera' a soffrire pesantemente
la competitivita' dei sistemi su gomma che attualmente risultano piu'
versatili, flessibili e veloci. E i treni sono in questo momento cosi'
penalizzati che ci chiediamo se non sia il caso di fugare ogni dubbio
o sospetto circa un eventuale baratto operato da Trenitalia su questo
servizio con altre societa' concorrenti, come ad esempio le autolinee
su gomma''. ''Chiediamo anche a Lunardi - ha concluso Filippelli -
di rivedere il Piano nazionale dei trasporti, prevedendo per la rete
ferroviaria ionica interventi dignitosi che la valorizzino e la rendano
capace di fornire servizi di qualita', cosi' come e' giusto che quelle
popolazioni abbiano. Questa interrogazione l' ho inoltre inviata all'
assessore regionale ai trasporti, Pasquale Tripodi, con la richiesta
di farla propria e di muoversi in direzione delle cose da me chieste''.
L’Udc
Cosenza chiede al candidatura di Pichierri alla Camera
12/01 La candidatura alla Camera dei deputati di Franco Pichierri,
consigliere nazionale dell' Udc e commissario cittadino del partito
a Cosenza, e' stata proposta all' unanimita' dal coordinamento cittadino
del partito. ''Pichierri - si afferma in un documento reso noto dal
capogruppo nel Consiglio comunale, Giuseppe Nardi - si e' sempre distinto
per il costante ed apprezzato impegno politico ed istituzionale nella
citta' capoluogo, dove e' stato tra l' altro piu' volte eletto con
esaltanti risultati. Restiamo convinti che, diversamente, si soffocherebbe
il giusto entusiasmo di quanti accarezzano l' idea di poter dirottare
vaste quote di consensi verso l' Udc cosentino che, deluso, troverebbe
'rifugio' nel contenitore dei moderati del centrosinistra. I cattolici
democratici e liberali della citta' di Cosenza hanno da sempre espresso
una classe dirigente politica capace di rappresentare un riferimento
certo ed autorevole per l' area urbana e per l' intera Regione. Tale
personale politico, nei diversi appuntamento elettorali, regionali,
provinciali e comunali, ha catalizzato l' attenzione e la fiducia
di quote notevoli di elettorato al punto da essere capace di 'iscrivere'
l' Udc tra i primi partiti della citta' bruzia e dell' interno comprensorio
(circa 250.000 abitanti)''. Nel documento, si afferma inoltre che
''a Cosenza molti saranno i candidati nelle diverse liste dell' Unione
alla Camera e tra loro alcuni sono autorevoli parlamentari in carica,
ragione per la quale appare necessario che sia collocato tra i primissimi
posti della nostra lista un candidato dell' area urbana caratterizzato
da un forte e coerente impegno politico. Tale opportunita' certamente,
unitamente alla presenza del sen. Gino Trematerra, rafforzerebbe l'
Udc calabrese. Cio' anche perche' si riconoscerebbe il giusto merito
alla provincia piu' grande della nostra regione, con piu' di un terzo
dell' elettorato attivo che tra l' altro ha espresso ben due eletti
nella passata competizione per il rinnovo del Consiglio regionale''.
Iniziative
di “PartecipAzione” per le primarie di Rossano
12/01 ''Se qualcuno si aspettava che il rinvio delle elezioni primarie
passasse sotto silenzio o venisse subito dai cittadini ha sbagliato
decisamente i suoi conti''. A sostenerlo e' stata Patrizia Sabatini,
candidata di Partecipazione alle Primarie dell' Unione che avrebbero
dovuto tenersi a Rossano l' 8 gennaio scorso e che invece sono state
rinviate a data da destinarsi. Partecipazione, sull' argomento, ha
promosso per domani un appuntamento al quale partecipera' il coordinatore
regionale del movimento, Beniamino Donnici, aperto al pubblico ed
alla stampa. ''Partecipazione - ha sostenuto la Sabatini - comunichera'
le sue determinazioni, con quella trasparenza e chiarezza che dovrebbero
essere qualita' oggettive della politica e non optional come sta accadendo
nei partiti del centrosinistra rossanese. Domani comincia Partecipazione,
ma sosterremo con forza anche l' iniziativa pubblica spontanea fissata
per domenica da quel gruppo di 165 cittadini che hanno sottoscritto
un legittimo appello alla chiarezza. Chissa' che a Rossano non trovi
attuazione la dottrina filosofica che dal caos fa nascere un nuovo
ordine''.
Filippelli
(Udeur) chiede un codice di comportamento per diplomatici all’estero
durante le elezioni
12/01 Il varo di un codice di comportamento da tenere durante i periodi
di campagna elettorale e durante i giorni delle operazioni di voto
e fino al momento della proclamazione degli eletti, per i rappresentanti
diplomatici e per i pubblici dipendenti in servizio all' estero e'
stato chiesto da Nicodemo Filippelli, capogruppo al Senato dei Popolari-Udeur
e responsabile del Dipartimento per gli Italiani nel mondo del partito,
in una interrogazione al Presidente del Consiglio e ai Ministri degli
Esteri e dell' Interno. ''Gli Ambasciatori ed i Consoli - ha sostenuto
Filippelli - ricoprono posizioni di grande rilievo e prestigio che
danno loro grande visibilita' presso le nostre collettivita' all'
estero ed un' indiscussa autorita' morale, ma non esiste allo stato
attuale alcuna norma che regolamenti i comportamenti delle rappresentanze
diplomatico-consolari e dei pubblici dipendenti in servizio all' estero
durante i periodi di campagna elettorale ed i giorni delle operazioni
di voto per corrispondenza fino al momento della proclamazione degli
eletti. In Italia invece, il Capo dello Stato ed i Prefetti debbono
attenersi alla piu' scrupolosa e rigorosa neutralita' durante lo svolgimento
delle campagne elettorali e delle votazioni''. ''Essendo la prima
volta - ha proseguito il senatore dell' Udeur - che i nostri concittadini
residenti all' estero potranno esprimere il loro voto per eleggere
rappresentanti al Parlamento, noi Popolari Udeur abbiamo pensato ad
una serie di norme di condotta da inserire in un apposito codice da
applicare in ogni occasione elettorale. Proponiamo ad esempio di non
partecipare a eventi conviviali o a manifestazioni, pubbliche o private,
incluse le cerimonie e le funzioni religiose, in cui potrebbero essere
presenti candidati alle elezioni politiche od i loro sostenitori.
Non rilasciare dichiarazioni alla stampa a commento della campagna
elettorale. Evitare incontri, conversazioni telefoniche o scambi di
corrispondenza con i candidati o i loro sostenitori. Ove richiesto
e ove strettamente necessario ricevere i candidati esclusivamente
all' interno della Rappresentanza, in formato ristretto, assicurandosi
che non siano presenti giornalisti, fotografi o cineoperatori. Diffidare
i giornali, le emittenti televisive, i candidati stessi ed i loro
sostenitori dal pubblicare scambi di corrispondenza pregressi con
i candidati o dal diffondere foto o servizi televisivi di repertorio
che li ritraggano assieme a loro. Invitare le autorita' dei paesi
di accreditamento ad attenersi ad un atteggiamento di assoluta neutralita'
nel corso della campagna elettorale e delle operazioni di voto ed
a non coinvolgere in eventuali incontri o manifestazioni i candidati
alle elezioni politiche italiane o i loro sostenitori''. ''Potrebbero,
altrimenti, a rigor di logica - ha proseguito Filippelli - verificarsi
casi di ingerenza negli affari interni italiani da parte di governi
stranieri''. Tra le proposte dell' Udeur figurano poi, ''invitare
i responsabili dei mezzi di informazione in lingua straniera ad attenersi
a criteri di imparzialita' nell'assegnazione di eventuali spazi pubblicitari
ai candidati. Invitare i responsabili dei servizi di affissione nei
luoghi pubblici o aperti al pubblico ad assicurare, a loro volta,
parita' di trattamento ai candidati nell'assegnazione dei cartelloni
pubblicitari. Invitare le autorita' locali a concedere spazi per le
manifestazioni elettorali (comizi, convegni, feste popolari, banchi
di informazione) in misura eguale e con le stesse modalita' a tutti
i candidati che ne facciano richiesta''. ''Con questa interrogazione
- ha proseguito Filippelli - chiedo inoltre al Governo di attivarsi
affinche' durante la campagna elettorale e le operazioni di voto i
Capi delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari ed
i pubblici dipendenti in servizio all' estero siano comunque tenuti
ad osservare le seguenti disposizioni di legge: fornire agli elettori
informazioni sulle modalita' di voto ed assistenza qualora non abbiano
ricevuto il materiale elettorale. Fornire a chi ne faccia richiesta
e a chi vi abbia interesse per le finalita' politico-elettorali l'elenco
degli aventi diritto al voto. Comunicare ai principali mezzi di informazione
rivolti alle comunita' italiane all' estero le liste dei candidati
e le modalita' di voto per corrispondenza. Invitare gli editori di
quotidiani e periodici che ricevono contributi da parte dello stato
a consentire ai candidati e alle forze politiche l' accesso agli spazi
per la diffusione di messaggi politici elettorali in condizioni di
parita' tra loro. Adottare iniziative atte a promuovere la piu' ampia
comunicazione da parte delle forze politiche sui giornali quotidiani
e periodici italiani editi e diffusi all' estero e sugli altri mezzi
di informazione in lingua italiana o comunque rivolti alle comunita'
italiane all'estero, in conformita' alle norme vigenti in Italia,
al fine di garantire la parita' di trattamento per tutti i soggetti
politici, l' obiettivita', la completezza e l' imparzialita' dell'
informazione''.
Piace
a Loiero il programma dell’Unione
11/01 Piace al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero,
la bozza del programma elettorale dell'Unione. ''Per quello che leggo
sui giornali - afferma Loiero - ritengo condivisibile il programma
di Romano Prodi e sono convinto che lo approveranno la maggioranza
degli italiani quando si recheranno alle urne''. ''Personalmente,
poi - aggiunge Loiero - sono molto soddisfatto per il capitolo relativo
alla politica dell'accoglienza che prevede il superamento dei Cpt,
dove spesso gli immigrati vengono rinchiusi in condizioni poco umane,
e l'abolizione della legge Bossi-Fini che ha creato problemi piu'
che risolverli''. La scorsa estate il presidente Loiero aveva guidato
una battaglia, condivisa da diversi presidenti di Regione, contro
i centri di prima accoglienza, ''luoghi con coni d'ombra o misteri
su tante cose, dove - afferma - abbiamo visto persone disperate''.
Loiero sostiene di apprezzare la linea di Prodi, convinto che ''si
possa coniugare sicurezza e diritti mediante un modello alternativo
di accoglienza rispetto a quello attuale''. Ad ogni modo, secondo
il presidente della Regione Calabria, ''saranno importanti, e in alcuni
casi anche necessari, i contributi che al programma arriveranno dai
partiti dell'Unione e dalla societa', ma gia' appare in tutta la sua
chiarezza che si tratta di un programma avanzato, in grado di affrontare
le difficolta' del Paese che sono state aggravate dal governo di centrodestra
e hanno creato un profondo malessere''.
Zavettieri
(NPSI) “De Michelis difende una piccola rendita parassitaria”
10/01 ''A furia di esplorare territori sconosciuti, l' ex segretario
nazionale del Nuovo Psi, Gianni De Michelis, ha finito non solo con
lo smarrire la strada, ma anche con il perdere definitivamente la
bussola, cadendo in un vicolo cieco dal quale, invece di preoccuparsi
di uscirne, ritrovandosi in una posizione assai poco invidiabile,
si occupa e si preoccupa degli esiti altrui sostenendo senza pudore:
'Che senso ha una presenza dei socialisti nel centrosinistra distinta
dalla Rosa nel pugno?'''. A sostenerlo e' stato il componente la Direzione
nazionale del Nuovo Psi e leader calabrese del partito, Saverio Zavettieri.
''Con tale affermazione - ha aggiunto Zavettieri - diventa sin troppo
scoperto il tentativo, portato avanti da De Michelis con singolare
e sospetta simmetria con la posizione di Enrico Boselli, di difendere
una piccola 'rendita parassitaria' sotto il segno della Cdl, e messa
in forse dalle scelte coerenti del V Congresso Nazionale del Nuovo
Psi, nel momento in cui si bolla come 'ridicola' l' intenzione di
Bobo Craxi di presentare, alle prossime elezioni politiche nazionali,
addirittura una 'terza posizione socialista', riservando per se' medesimo
e per lo Sdi della Rosa nel pugno la rappresentanza esclusiva dei
socialisti nei due poli''. ''Nella mia ultradecennale militanza socialista,
che risale esattamente al 1959, persino precedente a quella, pur lunga,
di De Michelis - ha sostenuto Zavettieri - ho conosciuto socialisti
di ogni genere e specie: socialisti autonomisti e di sinistra, massimalisti
e riformisti, socialisti-democratici e socialdemocratici, socialisti
liberali e liberal-socialisti, social-comunisti e radical-socialisti,
ma non mi era mai capitato, prima d' ora, la specie dei 'social-rotondiani'
e dei 'social-pannelliani', che sono probabilmente le nuove species
del terzo millennio prodotte dall' ondata 'blairista' di cui i nostri
'magnifici' De Michelis e Boselli tendono a presentarsi come i campioni''.
''Se la legittimazione di De Michelis e dei pochi intimi che lo hanno
seguito in questa sua triste avventura - ha concluso Zavettieri -
dipende, come credo, dall' assenza di una lista socialista alle prossime
consultazioni politiche, e' bene che si metta l' anima in pace, perche'
una lista col simbolo del garofano sara' comunque sottoposta al voto
degli italiani, gli unici abilitati, in questo Paese, a giudicare
e a decidere del futuro dei socialisti''
Di
Pietro in Calabria per ufficializzare l’ingresso di Misiti in
IDV. Pieno appoggio alla Giunta Loiero.
Nessun ingresso della Catizone in IDV
Broccolo
(Prc) “Polti, cronaca di una morte annunciata nell’indifferenza
di tanti”
10/01 “Manifesto a nome del partito provinciale tutta la nostra
solidarietà alle/i lavoratrici/ori della Polti. In verità
si tratta della cronaca di una morte annunciata, nella quasi indifferenza
colpevole di tanti che per dovere istituzionale o di organizzazione
avrebbero molto da dire”. Ad affermarlo è stato il segretario
provinciale della Rifondazione comunista di cosenza, Angelo Broccolo.
“Nei mesi passati –aggiunge- sono state tante le manifestazioni
dei lavoratori per richiamare l'attenzione sulle loro condizioni di
lavoro e sulle possibilità di chiusura della fabbrica.Ma la
politica impegnata in queste giornate a scegliere candidati per la
camera e senato di quale Sud intende parlare?Se le condizioni materiali
di chi lavora,vengono ignorate platealmente allora è la politica
stessa che diviene esercizio autoreferenziale e quasi mondano,di autoproduzione
di una classe dirigente capace di tutelare solamente i propri privilegi.Si
prova rabbia ed amarezza nel pensare che le ipotesi di sviluppo della
nostra provincia subiscono ,forse un definitivo tracollo.Per scongiurare
questo le istituzioni ed i partiti ,chiunque abbia a cuore il futuro
della nostra regione dovrà mmetterso di traverso verso l'ipotesi
di chiusura delle esperienze lavorative di fabbrica di Piano Lago;Come
federazione abbiamo immediatamente coinvolto le nostre rappresentanze
istituzionali,ad iniziare dall'Assessore al Lavoro,ma fin da ora la
nostra federazione dichiare che saremo al fianco dei lavoratori senza
mediazione con qualsiasi tentativo di chiusura”.
Comitato
regionale del PdCI sulle candidature alla Camera
10/01 Il Comitato Regionale del partito dei Comunisti Italiani si
riunirà giovedì prossimo a Lamezia Terme per un esame
della fase politica regionale e per gli adempimenti necessari in vista
della competizione elettorale del 9 aprile. La riunione convocata
dal segretario regionale Michelangelo Tripodi si terrà alle
ore 17.00 presso l’hotel Lamezia. L’organismo regionale
del PdCI, fra l’altro, è chiamato ad esprimersi sulle
rose di potenziali candidati che, discusse e approvate dai Comitati
Federali di Reggio Calabria, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e dall’Attivo
Provinciale di Catanzaro, riunitisi nei giorni scorsi, costituiscono
la base a partire dalla quale si svilupperanno le prossime iniziative
per giungere alla composizione della lista dei Comunisti Italiani
che parteciperà, nella Circoscrizione calabrese, alle elezioni
per la Camera dei Deputati. La riunione di Lamezia precede di 2 giorni
la convocazione del Comitato Centrale del PdCI, che si terrà
a Roma sabato e domenica prossimi. Nella riunione del Comitato Regionale,
inoltre, verrà messa a punto l’organizzazione per la
raccolta delle firme necessarie per la presentazione della lista che
vedrà coinvolte tutte le Federazioni calabresi.
Rocca
e Calvo chiedono chiarezza all’interno dei socialisti
10/01 ''E' necessaria una chiara presenza d' ispirazione socialista
alle prossime elezioni. Questo e' il momento per rilanciare 'l' unita'
socialista', non la semplice unita' dei socialisti, intesi come ex
dirigenti del Psi, bensi' l' unita' delle esperienze politiche che
oggi si riconoscono nei valori e negli ideali del Socialismo democratico
Europeo ed Internazionale. A sostenerlo sono stati Luigi Rocca, del
direttivo regionale dello Sdi, e Michele Calvo, del comitato regionale
del Nuovo Psi. ''Serve - hanno aggiunto - un nuovo modello politico
al nostro Paese, non piu' fondato, come avvenuto in questa 'seconda
repubblica', su forzature elettorali e personalismi individuali, ma
sulla condivisione degli interessi collettivi e sulla convergenza
delle espressioni culturali piu' affini. C' e' bisogno del contributo
di una nuova classe dirigente, motivata dalla passione e dal desiderio
di spendersi per il benessere altrui e non solamente dall' egoismo
dei propri singoli interessi. C' e' bisogno di individuare nuovi percorsi
di formazione e selezione per le future classi dirigenti, evitando
che esse possano provenire da semplici apparati burocratici distanti
dalle istanze della popolazione. C' e' bisogno di rendere credibili
le future classi dirigenti attraverso percorsi diversi, ma obbligati,
contrariamente a quanto avvenuto in questi ultimi anni, nei quali
un buon nome e qualche soldo, da investire, aprivano immediatamente
al mondo della politica consentendo, spesso, di assumere ruoli di
primo piano a persone motivate da interessi diversi rispetto a quello
di rappresentanza delle collettivita'''. ''Nella maggioranza dei paesi
Europei - hanno sostenuto Rocca e Calvo - esiste un grande partito
socialista riformista che converge sul piano culturale e programmatico
con altri partiti affini. Un sistema retto da grandi formazioni politiche
organizzate, ben definite e con radici salde, espressione delle diverse
realta' presenti nel tessuto sociale del paese di appartenenza. Sono
prevalentemente due le formazioni politiche attorno alle quali bisognerebbe
costruire le coalizioni di governo: un grande Partito di tradizione
popolare, cristiana, e conservatrice riconducibile al Ppe, ed uno
d' ispirazione riformista individuabile nel Pse. In questa prospettiva
i socialisti italiani possono avere un grande ruolo politico. A questo
fine sono di estrema importanza: il contributo di una nuova classe
dirigente, d' ispirazione socialista, che inizi da subito a mobilitarsi;
il prezioso ed indispensabile contributo di esperienza e saggezza
politica, necessario per individuare la corretta via da percorrere,
rappresentato dalle classi dirigenti precedenti''. ''Uno dei passi
necessario - hanno concluso Rocca e Calvo - e' quello di garantire,
alle prossime elezioni politiche, una chiara presenza elettorale d'
ispirazione socialista e liberale che possa dare continuita' alla
tradizione politica e culturale del movimento socialista italiano''.
Il
movimento “Italia Europa” trova l’accordo con il
gruppo di Donnici, PartecipAzione
10/01 Il movimento culturale ''Calabria Europa'', guidato dall' ex
assessore regionale Guido Lagana', ed il movimento ''Partecipazione'',
che fa riferimento all' assessore regionale Beniamino Donnici, hanno
raggiunto un' intesa ''per un percorso politico comune''. L' intesa
sara' formalizzata in occasione di un convegno sul tema ''Costruiamo
la democrazia della partecipazione'' che si svolgera' giovedi' prossimo,
12 gennaio, a Reggio Calabria nel corso di un convegno che avra' luogo
nell' Universita' per stranieri ''Dante Alighieri''. ''Si trattera'
della prima occasione - e' detto in un comunicato - per tracciare
le linee guida di un percorso politico che intende raccogliere i tanti
fermenti che vengono dalla provincia reggina''. Il dibattito sara'
moderato dallo stesso Guido Lagana', mentre le conclusioni saranno
tratte dall' assessore Donnici, che si e' detto ''estremamente soddisfatto
dell' intesa con il movimento culturale guidato da Guido Lagana'.
Sono certo - ha aggiunto Donnici - che l' intesa, grazie anche alla
grande esperienza di Guido Lagana', sapra' raccogliere le istanze
di partecipazione alla vita politica che vengono da una provincia
intellettualmente molto vivace come quella di Reggio Calabria''.
Le
mancate risposte di Fassino e D'Alema sulla questione morale
09/01 Commento di Pietro Mancini pubblicato su “Il Giornale”
dell’8 gennaio. Al bravo Gad Lerner - che da suo consulente
politico Prodi ha derubricato a " giornalista, che esprime libere
e personali opinioni "- vorremmo chiedere : ma se il tesoriere
dei DS, Sposetti, non poteva non sapere delle " fantasmagoriche
plusvalenze extra- stipendione dell' intimo amico Consorte ",
è credibile che il Professore, per 9 lunghi anni presidente
dell' IRI, ignorasse completamente i finanziamenti illeciti, erogati
da quel carrozzone clientelare al suo partito di riferimento, la vecchia
DC di De Mita e Prandini ? A Lerner, che oggi spara, coraggiosamente,
sul funzionario diessino - al quale auguriamo di non far la fine del
povero Citaristi, il cassiere della vecchia " balena bianca "-
crediamo sia utile ricordare le parole, che Tonino Di Pietro disse
a Prodi, dopo avergli, inutilmente, nel luglio del 1993, chiesto tutti
i retroscena, politici e finanziari, del pasticciaccio brutto della
mancata cessione della SME a Carlo De Benedetti : " Caro Professore,
non ho ancora capito se i capataz dei partiti l' hanno fatta fesso,
o se lei ha fatto fesso me..... ". E subito dopo il numero uno
dell' IRI, stravolto, corse al Quirinale, a lamentarsi con Scalfaro:
e Tonino non lo " molestò " mai più e oggi
aspira a diventare ministro di Grazia e Giustizia del Prodi- bis...
Da Gad Lerner ad un altro commentatore, in guerra con la Quercia in
fiamme : Giuliano Ferrara che, querelato da Massimo D' Alema per un
articolo del " Foglio " sul tesorone di Consorte ( 50 milioni
di euro ! ), ritiene quella dell' europarlamentare pugliese un "
atto di intimidazione ". Ed appare, in effetti, piuttosto disdicevole
che la prima reazione al coinvolgimento del vertice della Quercia
nell' affaire Unipol del presidente ds, attaccato da Ferrara, ma non
solo da lui, in termini politici, per la contiguità con un
influente gruppo finanziario, sia stata quella di trascinare in tribunale
un giornalista. Ma, allora, perchè D' Alema e Fassino non hanno
deciso di ricorrere alla carta bollata pure contro Claudio Rinaldi
che, sul settimanale " L' Espresso ", vicino all' Unione,
ha definito il presidente e il segretario della Quercia " i furbetti
del Botteghino ", accusandoli, esplicitamente, di aver definitivamente
sepolto la questione morale, cara ad Enrico Berlinguer, e di aver
mescolato, con eccessiva disinvoltura, politica e affari ?
" Non ci faremo triturare dai giornali e dagli alleati ",
ha assicurato un furibondo D' Alema, minaccioso soprattutto con Prodi
e Rutelli. Ma dal clima di assedio la Quercia non riuscirà
a sfuggire, solo facendo appello alla propria tifoseria e aizzandola
contro quelle delle squadre avversarie, come nei derby più
infuocati. Le risposte, che il vertice del Botteghino deve dare all'
opinione pubblica, ai propri militanti e anche alla sinistra interna
-fortemente insoddisfatta per le interviste, puramente difensive e
violente contro "quei " pennivendoli " dei quotidiani,
con in prima linea "Il Giornale ", rilasciate sabato da
D' Alema all' " Unità " e domenica a " Repubblica
" da Fassino - dovrebbero essere, in primis, politiche.
Se Piero e Massimo non ci pensano proprio ad accogliere l' invito,
tutt' altro che peregrino, alle dimissioni, rivolto a loro da Giampaolo
Pansa, ammettano almeno i gravi errori commessi, misurandosi con l'
inquietante, fosco passato e con i pesanti guai giudiziari dell' ex
presidente di Unipol, Giovanni Consorte. Ma, soprattutto, spieghino,
in termini profondamente autocritici, perchè hanno fatto un
lungo tratto di strada insieme alle " consorterie " e ai
" furbetti del quartierino ". E, a chiare lettere, Fassino
e D' Alema proclamino che l' affarismo e la sfrenata lottizzazione
delle poltrone e degli incarichi pubblici saranno banditi, per sempre,
dai DS e dall' Unione, al centro e nelle regioni. E si rendano conto,
finalmente, che non è vero, anzi è profondamente sbagliato
che, per un partito, è lecito sponsorizzare un gruppo finanziario,
a scapito di un altro, che si sospetta sostenuto dai propri infidi
" fratelli coltelli ". Invece di dar credito agli scenari
su improbabili complotti neo-centristi, forse ispirati dal centenario
Licio Gelli, prospettati da Scalfari, in polemica con il " Corriere
della sera ", i capi del Botteghino dovrebbero provare a ragionare
più serenamente, facendo chiarezza su se stessi : altrimenti
- come ha osservato Barbara Spinelli sulla " Stampa " -
" non potranno nè migliorare l' economia, nè dare
inizio, in Italia, a un' alternanza, che somigli a un' alternativa
".
Riunite
le direzioni di DS e DL congiunte. Un punto di partenza, non di arrivo.
Lista unica a Camera e Senato.
Minniti
(DS) “Caso Unipol, contro i DS un attacco senza precedenti”
09/01 ''I Ds attraversano il momento piu' difficile degli ultimi
dieci anni e occorre respingere un attacco contro di noi senza precedenti'':
lo ha detto l' on. Marco Minniti, della direzione nazionale dei Ds,
introducendo questa mattina la riunione congiunta delle direzioni
regionali calabresi dei Democratici di sinistra e della Margherita.
Minniti ritiene che oltre a respingere l' attacco - ''i Ds ed i singoli
esponenti non hanno conti all' estero'' - occorre anche ''aprire una
riflessione su temi importanti: la separazione - ha proseguito l'
esponente politico diessino - tra politica, economia e finanza. E'
un tema originale non solo in Italia ma in tutta Europa''. Per quanto
riguarda la discussione interna al centrosinistra su questi temi Minniti
ha detto che ''la preoccupazione di fondo e' che ci deve essere, come
ha ben sostenuto Franco Marini nei giorni scorsi, tra di noi un forte
spirito di solidarieta'. Non si puo', in sostanza, rimettere in pista
Berlusconi''.
Tripodi
(PdCI) “Alle elezioni con liste aperte”. Nominati i componenti
del Comitato Federale reggino
09/01 ''Il Pdci e' determinato a schierare anche in Calabria liste
forti e aperte, nelle quali saranno coinvolti i dirigenti e gli eletti
del partito e che vedranno la presenza di esponenti espressione dei
movimenti, della societa' civile, del mondo del lavoro e della cultura,
in uno spirito di grande apertura e disponibilita' per raccogliere
e dare visibilita' a quanto di meglio si muove nella sinistra calabrese''.
E' quanto ha detto il segretario regionale del Pdci, Michelangelo
Tripodi, nel corso della riunione del comitato federale di Reggio
Calabria. ''Nei prossimi mesi - ha aggiunto - ci aspetta un grande
impegno per ottenere una straordinaria mobilitazione di tutto il partito,
con l'obiettivo di liberare l'Italia da Berlusconi, Fini, Casini e
Bossi, per porre al centro dell'iniziativa del centrosinistra i temi
politici e le questioni sociali vere che interessano agli italiani
e assicurare al partito calabrese una rappresentanza parlamentare''.
Nel corso della riunione il Comitato Federale di Reggio Calabria ha
approvato le 3 proposte formulate dalla Segreteria provinciale ed
ha provveduto ad un complessivo adeguamento degli organismi dirigenti
ed ai necessari adempimenti in vista delle elezioni politiche del
9 aprile.''Dopo l'introduzione del segretario Enzo Infantino - e'
scritto in una nota - e un ampio dibattito allargato alla partecipazione
degli iscritti, il Comitato Federale ha quindi posto il partito nelle
condizioni di rafforzare i suoi gruppi dirigenti, assegnando incarichi
di lavoro anche a figure che recentemente hanno aderito al Pdci e
strutturando in maniera piu' capillare l'azione politica sul territorio
provinciale''. Su proposta della Segreteria provinciale, sono stati
quindi chiamati a far parte del Comitato Federale i compagni avv.
Maria Antonietta Lamberti, assessore comunale di Locri, dott. Tito
Iaria, assessore comunale di Melito Porto Salvo, dott. Anselmo Ladelfa
e ing. Santo Monorchio, rispettivamente assessore della ''Comunita'
Montana versante tirrenico'' e assessore della ''Comunita' Montana
Capo Sud'', dott. Mario Sprizzi di Palmi, Gianluca Albanese di Siderno,
arch. Luigi Cannata' di Taurianova e Lino Cirillo di Melicucco. Contestualmente
il Comitato Federale ha proceduto a ridisegnare l'organizzazione del
partito nelle diverse ''zone'' della provincia, assegnando nuovi incarichi
di lavoro. Sono stati in tal modo istituiti i nuovi Coordinamenti
della zona ''Jonica alta'' e della ''Jonica bassa'', che in questa
fase verranno guidati da Giuseppe Mazzaferro, assessore di Roccella
Jonica, e da Tito Iaria. Inoltre, Mario Sprizzi e' stato chiamato
a sostenere e coordinare l'iniziativa del partito in quei comuni della
provincia impegnati in primavera nella consultazione elettorale amministrativa
e Santo Monorchio e' stato invece nominato coordinatore del Pdci di
Reggio Calabria e prende il posto del prof. Mimmo Mauro, chiamato
dal partito a ricoprire l'incarico di Presidente della Commissione
regionale di Garanzia, nomina che secondo lo Statuto e' incompatibile
con qualsiasi impegno politico negli organismi dirigenti
Il
Sindaco di Lamezia incontra una delegazione del Nuovo PSI
09/01 Su invito del sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si
e' svolto un incontro tra lo stesso primo cittadino, l' assessore
ai Lavori pubblici, Fernando Miletta, ed una delegazione del Nuovo
Psi composta da Vittorio Mazzei e dal consigliere comunale Pasqualino
Mastroianni. Al centro dell' incontro ''i problemi di carattere politico
generale legati al corso del Nuovo Psi e alla nuova chiara collocazione
politica''. Secondo quanto reso noto dal Comune, Mazzei ha evidenziato
che la scelta del partito a livello nazionale sara' ''la stessa anche
a livello regionale e locale''. Da qui si e' passati ad esaminare
''questioni di carattere programmatico legati allo sviluppo del territorio
e alle scelte conseguenti da assumere da parte dell' amministrazione
comunale, in particolare del piano della costa, dell' area polifunzionale
integrata, come obiettivi da affrontare e risolvere nei prossimi mesi
e che rappresentano per il Nuovo Psi punti importanti su cui arrivare
al piu' presto a decisioni condivise nell'interesse sovrano della
citta'''. L' incontro e' stato ''valutato molto positivamente e sara'
oggetto di ulteriore riflessione sia in ambito amministrativo che
per i riflessi politici che l'intera vicenda potrebbe assumere. L'auspicio
del sindaco e' che si possa arrivare partendo dalle questioni di merito
e di programma ad una collaborazione sempre piu' attiva con il Nuovo
Psi a tutti i livelli''.
Lucirino
nominato responsabile dell’area politico sociale della Democrazia
Cristiana-Libertas
09/01 Il segretario nazionale generale della Confederazione Sindacati
Italiani Lavoratori (Cosnil) Francesco Lucirino e' il nuovo responsabile
nazionale dell'area politico sociale della Democrazia Cristiana-Libertas.
La nomina, decisa dal Segretario Nazionale della Dc Angelo Sandri,
e' stata resa nota da un comunicato della Cosnil. ''La Cosnil, che
da oggi - e' scritto in una nota - inizia un nuovo percorso di crescita
e sinergia con la nuova Dc, annuncia fin d'ora che ha gia' scelto
i suoi candidati nelle liste della Democrazia Cristiana, scelti tra
i dirigenti nazionali, regionali e provinciali dei sindacati Cosnil
alle prossime elezioni politiche. Tra i candidati certi: lo stesso
segretario Francesco Lucirino e il coordinatore nazionale Pietro Zannoni''.
Critelli
(Rinascita Calabria) “I comuni calabresi si esprimano contro
la devolution”
08/01 ''Tutti i consigli comunali della Calabria adottino una delibera
contro la Devolution''. E' quanto propone il presidente dell'associazione
politico-culturale 'Rinascita di Calabria', Franco Critelli. ''Le
modifiche della seconda parte della Costituzione - ha aggiunto - non
sono altro che strumenti per dividere il Paese dopo oltre 60 anni
di unita' nazionale che hanno avuto nella Costituzione repubblicana
un baluardo e un faro per tutti gli italiani. Una Italia basata su
principi chiari e inequivocabili: quelli dei nostri padri fondatori
partigiani, capaci di ricostruire un Paese dalle macerie, dopo la
liberazione Italiana dal nazi-fascismo, la sconfitta delle tirannie
nella seconda guerra mondiale e la nascita delle moderne istituzioni
democratiche. Chi combatte' per la liberta' ci ha trasmesso quei valori;
valori per cui ha lottato, lavorando per costruire istituzioni locali,
provinciali e regionali che avessero al centro i bisogni della comunita'
ma anche gli interessi del Paese. E cosi' si e' fatta dell'Italia
un Paese europeo, solidale, ricco di identita' locali e coeso. Oggi
l'avvenire delle nostre giovani generazioni e' messo in serio pericolo''.
''I piu' deboli ed emarginati - ha proseguito Critelli - lo saranno
ancora di piu'. La sanita', i servizi ai cittadini, l'universita',
la scuola saranno mortificati dall'irrompere di logiche separatiste
e di mercato. La solidarieta' sociale diventera' un concetto astratto,
un reperto di archeologia politica, in una Italia divisa orizzontalmente
e verticalmente: Sud e Nord, poveri e ricchi. Il potere legislativo
operato dal parlamento dovrebbe rispondere a due requisiti: legiferare
nella logica di un interesse nazionale e valutare se quel provvedimento
e' cosi' sentito dal popolo per fare in modo che oltre ad una legittimazione
parlamentare ve ne sia una popolare. E' inutile dire che questa legge
non risponde a nessuno dei due criteri. Ma se e' vero che le leggi
sono fatte dal parlamento e pur vero che il potere spetta al popolo
che lo esercita nei modi stabiliti dalla legge, uno di questi modi
e' il referendum abrogativo che il consiglio regionale della Calabria
si e' adoperato fra i primi a proporre''. ''Ma - ha concluso - se
le istituzioni regionali stanno facendo la loro parte, il popolo,
la politica, le associazioni, stanno facendo anch'esse la loro parte?
Noi crediamo occorra sensibilizzare il popolo meridionale e calabrese
a manifestare contro questi provvedimenti che cadono dall'alto secondo
logiche di spartizione politica all'interno della coalizione di centrodestra''
Colella
(PSDI) “La rosa nel pugno non esprime l’unità dei
socialisti”
07/01 ''Riteniamo che la lista della 'Rosa nel pugno' non esprima
il percorso di Unita' socialista. La presenza dei radicali e' in antitesi
con i principi laici socialdemocratici''. E' quanto sostiene in una
nota il segretario regionale del Psdi della Calabria, Carlo Colella,
il quale ha annunciato che nel partito saranno avviate le consultazioni
per organizzare le prossime elezioni politiche e amministrative. ''Ci
distinguiamo dai Radicali - ha aggiunto - non solo per la 'prassi'
di vita, ma siamo in conflitto con le scelte liberiste operate da
Pannella in settori come quello della sanita', del mondo del lavoro
e della giustizia sociale. L'operazione 'Rosa nel pugno' intrapresa
dallo Sdi, e' solo elettorale, e non riusciamo a valutare l'apporto
dei radicali al di la' di una folcloristica presenza mediatica''.
In Calabria le consultazioni delle segreterie provinciali inizieranno
a Reggio a partire dal 9 Gennaio, e seguiranno con le altre segreterie.
La segreteria regionale, inoltre, si riunira' il 21 Gennaio a Lamezia
Terme. Nel corso della riunione saranno anche valutati i criteri di
formazione delle liste nei comuni di Catanzaro e Crotone e quelle
per il rinnovo della Provincia di Reggio Calabria. ''In merito all'Unione
- ha concluso Colella- riteniamo che nessuno si sogni di mettere il
cappello sulla sedia dei comuni, ma i percorsi vanno fatti tutti assieme,
senza preclusioni. La coalizione puo' esprimere grandi potenzialita',
finora mai utilizzate , purche' ci sia un generale coinvolgimento''.
Si
è dimesso, per candidarsi alle elezioni, il Presidente della
Provincia di Vibo, Bruni
07/01 Il presidente dell'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia,
Gaetano Ottavio Bruni, della Margherita, si e' dimesso. La notizia
e' stata ufficializzata stamane dallo stesso Bruni al termine di una
riunione con i gruppi di maggioranza. La decisione e' dovuta all'eventualita'
di candidarsi alle prossime elezioni politiche. Bruni avra' a disposizione
20 giorni per decidere se ritirare le dimissioni. Qualora non dovesse
farlo l'Ente sara' commissariato e saranno fissate nuove elezioni
per il rinnovo del Consiglio provinciale. 'Ho presentato le dimissioni
perche' oggi era l'ultimo giorno utile dato dalla legge ai sindaci
e ai presidenti di Provincia per una eventuale candidatura. Da oggi
ho 20 giorni di tempo per ritirarle''. Ha affermato il dimissionario
presidente della Provincia di Vibo Valentia. Bruni e' stato eletto
nel giugno del 2004 con il 61,4% dei voti contro il candidato del
centrodestra Saverio Mancini che ottenne il 34,7%. Dopo le dimissioni
del presidente Bruni la Provincia sara' retta dal vice presidente
Paolo Barbieri. Nel corso della mattinata, prima di ufficializzare
le dimissioni, Bruni ha incontrato gli assessori, i consiglieri di
maggioranza ed i capigruppo consiliari per illustrare le proprie motivazioni.
La riunione era stata preceduta ieri da una seduta di Giunta nel corso
della quale il presidente uscente aveva gia' avuto modo di confrontarsi
con i membri del suo esecutivo. ''Lascio - ha aggiunto Bruni - in
attesa di una candidatura al Parlamento italiano, perche' ritengo
cruciale per il futuro di questo territorio che la provincia vibonese
sia maggiormente rappresentata a livello nazionale, dove si operano
le scelte strategiche di principale rilevanza per lo sviluppo e la
crescita socio-economica del Paese. Per ora, quindi, le mie dimissioni
vanno interpretate come un passaggio tecnico, resosi necessario in
seguito al varo della nuova legge elettorale. Soltanto al termine
del periodo che la normativa in vigore mi concede per riflettere e
valutare l'effettiva possibilita' di una candidatura, si potra' parlare
di decisione definitiva''. Bruni, esponente di primo piano della Margherita
vibonese era stato eletto per il secondo mandato consecutivo e guidava
una coalizione di centrosinistra allargata a Rifondazione comunista.
In
Calabria prosegue il processo unitario tra DS e Margherita
07/01 Mentre a livello nazionale e' tempo di polemiche tra Ds e Margherita,
in Calabria va avanti il processo unitario tra i due partiti che gia'
aveva portato nelle scorse settimane all' indicazione unitaria di
Ds e Margherita di Marco Minniti come capolista alla Camera alle Politiche
del 9 aprile. Stamani i segretari regionali dei Democratici di sinistra
e della Margherita, Nicola Adamo e Franco Bruno, hanno convocato per
lunedi' mattina una riunione congiunta dei direttivi regionali di
Ds e Dl che dovra' discutere della lista unitaria alle prossime elezioni
politiche e del progetto di governo di svolta alla Regione Calabria,
che vede tra l' altro impegnato Adamo come vicepresidente della Giunta
guidata da Agazio Loiero. La relazione dell' importante incontro di
lunedi' sara' svolta da Marco Minniti. La Margherita della Calabria
attribuisce un forte significato all' incontro con la dirigenza dei
Ds calabresi in programma lunedi' prossimo. Incontro ''servira' anche
a mettere a punto le strategie d' approccio nella prossima campagna
elettorale politica in Calabria dove sara' sicuramente presente, almeno
per la Camera dei Deputati, il simbolo dell' Ulivo e la lista unitaria''.
Questo e' quanto e' emerso da una riunione congiunta dell' Esecutivo
regionale e del Gruppo consiliare della Margherita in vista dell'
incontro di lunedi'. ''Una forza che punta a raccogliere il consenso
di un elettore su tre in Calabria - ha sostenuto il coordinatore regionale,
Franco Bruno - deve necessariamente farsi trovare preparata anche
sul piano regionale nel recepire la sfida della modernita'. Il nostro
partito deve affrontare anche questo appuntamento con una capacita'
di mobilitazione straordinaria, forte dei risultati gia' ottenuti
in Regione, e con la consapevolezza che aumentando le ragioni della
collaborazione e diminuendo quelle della competizione, si riesce meglio
ad affrontare la straordinarieta' di una situazione come quella calabrese.
Partire in tempo per spiegare ancor meglio al nostro elettorato di
riferimento che l' esperienza che ci apprestiamo ad affrontare con
i diessini non deve destare preoccupazioni, ma ancorare speranze di
una nuova, feconda, stagione di avanzamento della Calabria''. Nella
corso della riunione e' stata anche convocata, per il 16 gennaio,
l' assemblea regionale della Margherita per affrontare i temi della
Lista Unitaria, della situazione regionale e gli adempimenti inerenti
l' approvazione del bilancio. Inoltre e' stato preannunciato un seminario
del partito, che si terra' per fine gennaio, sulle prospettive del
Partito Democratico in Calabria.
Il
regista Scaglione precisa: “Amedo Nazzari non fu un fascista”
07/01 ''Amedeo Nazzari non e' stato mai fascista. Anzi, per quanto
ha testimoniato anche la figlia e attrice Evelina Nazzari, lo stesso
rifiuto' la tessera fascista personalmente offertagli da Mussolini''.
E' quanto ha detto il regista Massimo Scaglione, direttore artistico
del I Premio Cinematografico e Teatrale dedicato ad Amedeo Nazzari
tenutosi al Ridotto del Rendano di Cosenza e patrocinato dalla Provincia.
''Mi preme esprimere - ha aggiunto - la mia soddisfazione per il successo
ottenuto al Rendano di Cosenza. In relazione a quanto dichiarato dal
consigliere provinciale di Forza Italia, Mimmo Barile, che Amedeo
Nazzari era un attore del cinema fascista, non corrisponde al vero
e Barile prima di parlare farebbe bene a rivedersi meglio la storia
del Ventennio. Si sarebbe accorto che il fascismo ha prodotto solo
brutti film come ''Scipione L'africano'' film servito al ''Minculpop''
(Ministero della Cultura Popolare), per giustificare la campagna africana
del fascismo. L'unica cosa seria che il fascismo fece, fu la creazione
di Cineccitta', istituzione di cui bisogna andare fieri. Barile ha
dimostrato pressappochismo e insufficiente conoscenza del cinema nell'era
fascista''. Il Premio Amedeo Nazzari al Rendano e' stato conferito
oltre che alla figlia dell'attore scomparso, Evelina, alla scrittrice,
Patrizia Carrano, al Presidente dell'Eti (Ente Teatro Italiano), Giuseppe
Ferrara e a Gianni Galoppi, consigliere di amministrazione di Cinecitta'
Holding.
Pietro
Mancini: “Non convince la diversità di Prodi ex minsitroe
d ex presidente dell’Iri”
06/01 “Prodi è del tutto estraneo ai santuari economici
e ai salotti del capitalismo, come il Professore ha, in modo pilatesco,
proclamato, nella sua recente omelia su " La Stampa ", prendendo
le distanze da quella parte dei DS più vicina al mondo degli
affari ?” . Se lo domanda, e lo chiede, l' ex sindaco di Cosenza,
Pietro Mancini, figlio del leader socialista Giacomo, in merito alle
dichiarazioni di Prodi. “L' ex ministro demitiano dell' Industria
–prosegue Pietro Mancini- , nel governo Andreotti del periodo
1976 - ' 79, è riuscito, stavolta, a convincere il suo alleato
nell' Unione, Tonino Di Pietro ? L' allora pubblico ministero milanese
lo bombardò di domande, il 4 luglio del 1993, in un rovente
interrogatorio centrato proprio sui perversi intrecci tra i partiti
e i boiardi delle partecipazioni statali, in particolare l' IRI, che
Prodi, designato dal " salotto " irpino di De Mita, ha presieduto
per 9 anni. Liberissimo, Romano, di rivendicare la sua " bolognesità
" - dimenticando, peraltro, che il quartier generale dell'Unipol
di Consorte è proprio nel capoluogo emiliano, in via Stalingrado
- e di bocciare Roma, forse anche per rifilare una stoccata al sindaco
Veltroni, che non fa mistero di aspirare a soffiargli la leadership.
Ma, certo, un capo che, mentre monta la bufera, nella sua coalizione,
sulla questione morale, prende la parola, solo per defilarsi, impacciato,
e per smarcarsi dal primo partito della alleanza, sotto tiro per i
rapporti e per le discusse telefonate dei suoi leader con Consorte
e per il leasing, aperto da D' Alema presso la BPL, per pagare la
sua costosa barca, non dimostra quel coraggio politico che, come sosteneva
il Manzoni, chi non possiede non si può dare. E', pertanto,
forse, comprensibile l' irritazione di D' Alema e Fassino nel sentire
Prodi, che nega a loro la solidarietà bofonchia la sua presunta
" diversità " rispetto a un " certo giro ",
ma lo fa solo oggi, mentre accettò, nel 1996, la sponsorizzazione,
da parte del patron della Parmalat, Calisto Tanzi, della dispendiosa
campagna elettorale dell' Ulivo”.
Nei
sondaggi di Piepoli l’Unione perde un punto dopo il caso Unipol
ma resta in vantaggio di 5 punti
06/01 "Il centrosinistra resta avanti di 4-5 punti, ma rispetto
ai dati di fine dicembre la lista ulivista Ds-Margherita (oltre il
30%) ha perso un punto percentuale. La flessione deriva dalla vicenda
Consorte-Unipol, quindi riguarda esclusivamente i Ds". Sono gli
ultimi trend elettorali elaborati dal sondaggista Nicola Piepoli e
diffusi dal quotidiano online Affaritaliani. Secondo il sondaggio,
Forza Italia "raggiunge il 20%", An "oscilla tra il
12 e il 13%". In base all'ultima rilevazione, di lunedì
2 gennaio, il rapporto di forza tra le due coalizioni "rimane
stabile", spiega Piepoli ad Affaritaliani. "Il distacco
oscilla tra il 4 e il 5% a favore del Centrosinistra". Piepoli
considera "attendibile" che, in base alla nuova legge elettorale,
la Casa delle Libertà possa ottenere la maggioranza dei seggi
al Senato. "Perché - spiega il sondaggista - le grandi
regioni pesano in termini di maggioritario, ad esempio la situazione
della Lombardia è diversa rispetto a quella della Basilicata.
La numerica senatori che sforna la Lombardia è differente da
quella della Calabria o della Basilicata. E' quindi possibile che
si vada a un pareggio". "Ci sono in particolare tre regioni
cardine", continua Piepoli. "Lombardia, Lazio e Puglia".
In quest'ultima regione, "il distacco tra destra e sinistra è
praticamente zero, perché non c'è il problema di Fitto
contro Vendola. Un pareggio non è molto probabile ma è
attendibile". La Puglia dunque è una regione "in
bilico", come "Lazio e Piemonte". Quanto prenderebbe
se si votasse domenica la lista ulivista Ds-Margherita? "E' oltre
il 30% - è la risposta - ma rispetto ai dati di fine dicembre
ha perso un punto percentuale". Per quale motivo? "Il punto
perso, che si è disperso tra gli altri partiti e non è
andato a vantaggio di nessuno in particolare, deriva fondamentalmente
dalla crisi legata alla vicenda Consorte-Unipol, quindi riguarda esclusivamente
i Ds". Quanto a Rifondazione Comunista, il partito di Bertinotti
"è stabile al 6%". La Lega "che sfiora il 6%"
batte l'Udc, "un filo sotto". I Verdi? "Sono oltre
il 2%, ma non di molto". E Mastella "rischia di non superare
il tetto del 2%, ma se si unisce a Lombardo rischia molto meno",
mentre i Comunisti Italiani "non corrono il pericolo di non superare
il 2%". L'Idv di Di Pietro "rischia di non passare il 2%,
ma secondo me - dice Piepoli - andrà con l'Unione". Infine,
la Dc di Rotondi e Alternativa Sociale della Mussolini "si dovranno
aggregare con qualcuno, ora sono sotto il 2%".
A
San Pietro in Guarano presentazione della Pdl sull’Osservatorio
Linguistico
06/01 Sarà presentata sabato, 7 gennaio, a San Pietro in Guarano
(CS) la prima proposta di legge presentata in consiglio regionale
nel nuovo anno che ha per oggetto l'istituzione di un Osservatorio
Linguistico Calabrese. Il primo firmatario è Salvatore Magarò,
consigliere regionale della Rosa nel Pugno e presidente della Quinta
Commissione Riforme e Decentramento. La manifestazione sarà
coordinata da Ester Sollazzo, operaia della Macadam - Officina delle
Idee, la struttura che affianca Salvatore Magarò nella sua
attività istituzionale e, oltre a quella degli altri operai
della stessa Macadam che hanno curato la stesura del testo della proposta
di legge, farà registrare la partecipazione di Mario Bozzo,
presidente della Fondazione Carical, e di John Trumper, docente dell'Università
della Calabria. Interverrà inoltre Peppe Voltarelli del Parto
delle Nuvole Pesanti. All'iniziativa presenzieranno anche alcuni dei
consiglieri regionali che hanno sottoscritto la proposta di legge.
L'obiettivo dell'Osservatorio Linguistico Calabrese è quello
di promuovere lo studio del patrimonio linguistico regionale, inteso
come "bene culturale", attraverso la tutela, la valorizzazione
e la promozione dei dialetti locali che sono componenti essenziali
dell'identità storica della comunità regionale, presenti
e riconoscibili in tutto il territorio, sia nella loro espressione
orale che nelle forme letterarie. La manifestazione si terrà
sabato, 7 gennaio alle ore 17 presso la Sala Consiliare di San Pietro
in Guarano (CS).
Manifestazione
dei consiglieri Barile, Ponzio e Fiorillo contro la chiusura del mercatino
di Paola
06/01 "Voleremo come una farfalla e pungeremo come un'ape".
Riprendendo questa frase del mitico Cassius Clay, i consiglieri provinciali
Mimmo Barile, Gianfranco Ponzio e Filippo Fiorillo domani, appunto
a bordo di un'ape, saranno in prima fila per sostenere la protesta
degli ambulanti cosentini, partecipando alla manifestazione indetta
dall'associazione dei commercianti ambulanti della Calabria, presieduta
da Eugenio Bruni. La manifestazione si è resa necessaria per
contrastare la decisione - inopportuna secondo i promotori - di abolire
lo storico mercato domenicale di Paola, in quanto metterebbe a rischio
quasi 200 posti di lavoro. I consiglieri provinciali, che muoveranno
a bordo un ape, tipico mezzo di locomozione del commercio ambulante,
hanno dichiarato che: "ignorando la tradizione secolare del commercio
cosentino e della città di San Francesco, si intende volutamente
portare un ulteriore colpo alla pratica tradizionale del commercio,
fatta anche di relazioni personali e rapporti umani, sostituendola
con la fredda ed arida distribuzione commerciale, senz'anima e con
il colore dei soldi". Forti anche di un recentissimo sondaggio
che vede ovviamente la stragrande maggioranza degli abitanti di Paola
favorevoli al mantenimento del mercato domenicale, Barile, Ponzio
e Fiorillo si augurano di raggiungere lo stesso risultato ottenuto
nei mesi scorsi a Rende in un'analoga circostanza. "In quel caso
- hanno dichiarato - opportunamente hanno prevalso il buon senso e
la tradizione e siamo sicuri che anche questa volta si imporranno".
Aurelio
Misiti aderisce ad Italia dei Valori
06/01 Aurelio Misiti, ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori
pubblici ed ex assessore della Regione Calabria, ha aderito ad Italia
dei valori. E' quanto si e' appreso in ambienti calabresi del partito
fondato da Antonio Di Pietro. Misiti ha fatto parte, come assessore
ai Lavori pubblici, della prima Giunta regionale della Calabria presieduta,
nella scorsa legislatura, da Giuseppe Chiaravalloti, della Casa della
liberta'. Misiti, all' epoca, era anche presidente del Consiglio superiore
dei lavori pubblici e, per un periodo, mantenne entrambe le cariche.
L' adesione di Misiti ad 'Italia dei valori', secondo quanto si e'
appreso, sara' presentata ufficialmente martedi' prossimo nel corso
di una conferenza stampa in programma a Lamezia Terme alla quale,
oltre ai vertici regionali del partito ed allo stesso Misiti, partecipera'
Antonio Di Pietro.
Barile
(Cdl) “Festival Amedeo Nazzari, buona opera di sdoganamento
culturale”
06/01 ''Dobbiamo dare atto al presidente Oliverio, verso il quale
manteniamo la piu' ferma opposizione amministrativa, di avere compiuto
un' operazione di sdoganamento culturale seria con il festival dedicato
ad Amedeo Nazzari, grande attore, protagonista del filone del cinema
fascista con Valenti e Ferida''. A sostenerlo e' Domenico Barile,
coordinatore della Cdl alla Provincia di Cosenza. ''Oliverio - prosegue
Barile - compie una buona azione di superamento dello stupido antifascismo
di facciata e proietta l' attenzione verso una discussione seria e
franca sui valori culturali che non possono avere padri e patrigni''.
Per il coordinatore della Cdl alla Provincia di Cosenza ''attraverso
Amedeo Nazzari si valorizza un segmento straordinario della cultura
italiana che decreto' la nascita del Festival di Venezia e proietto'
l' immagine dell' Italia nel mondo''.
Il
PdCI calabrese prepara le prossime elezioni politiche in una riunione
a Lamezia. “Sostegno della Giunta con autonomia e dignità”
05/01 La Segreteria Regionale del partito dei Comunisti Italiani
ha varato il calendario delle prossime riunioni degli organismi dirigenti
calabresi, che segneranno l’avvio della fase d’impegno
e di mobilitazione che culminerà con le elezioni politiche
del 9 aprile e le diverse competizioni elettorali programmate in primavera.
Il PdCI, che correrà alla Camera con una propria lista e al
Senato quasi certamente in un’alleanza con i Verdi ed altre
forze della sinistra, è determinato a schierare anche in Calabria
liste forti e aperte, nelle quali saranno coinvolti i dirigenti e
gli eletti del partito e che vedranno la presenza di esponenti espressione
dei movimenti, della società civile, del mondo del lavoro e
della cultura, in uno spirito di grande apertura e disponibilità
per raccogliere e dare visibilità a quanto di meglio si muove
nella sinistra calabrese.
Inoltre, nelle liste sarà garantita un’adeguata e qualificata
presenza femminile, a conferma di un’impostazione e di una pratica
politica che caratterizza il PdCI come unica forza politica nella
quale i due generi sono presenti al 50 % negli organismi dirigenti
nazionali.
Nella riunione di Lamezia Terme presieduta dal segretario regionale
Michelangelo Tripodi, è stato fissato il calendario di convocazione
dei Comitati Federali che prepareranno ampie rose di potenziali candidati,
che saranno successivamente valutate dal Comitato regionale e dal
Comitato centrale del partito. I Comitati Federali di Reggio Calabria
e Crotone saranno i primi a riunirsi, sabato 7 gennaio. A seguire,
è stata convocata la riunione dell’attivo provinciale
di Catanzaro, il 9 gennaio, ed i Comitati Federali di Cosenza, il
10 gennaio, e di Vibo Valentia l’11 gennaio.
Sarà il Comitato regionale convocato per il 12 gennaio a votare
la proposta finale, su cui il Comitato centrale del partito inizierà
a discutere nella riunione fissata a Roma per il 14 e 15 gennaio.
Un ampio coinvolgimento di tutte le articolazioni territoriali del
partito, dunque, ispira l’iniziativa del PdCI. Il partito pone
la partecipazione democratica alla base di ogni scelta finale, in
vista di una competizione elettorale che – è stato detto
durante l’incontro di Lamezia – sebbene regolata da una
legge elettorale verso cui il partito conferma la propria contrarietà,
determinerà oggettivamente una maggiore politicizzazione della
campagna elettorale e la crescita della competizione elettorale anche
tra i partiti appartenenti alla stessa coalizione.
La Segreteria Regionale ha inoltre stabilito le modalità per
la raccolta delle firme che precederà la presentazione delle
liste nella circoscrizione calabrese.
Rispetto alla fase politica regionale, la Segretaria ha ribadito la
necessità del PdCI di continuare a mantenere, oltre che un
sostegno leale e forte all’Esecutivo regionale, anche un atteggiamento
di autonomia politica e di difesa della dignità e del ruolo
del partito, impegnato a promuovere il metodo di governo allargato
della regione.
“Siamo convinti che si possono aprire ottime prospettive per
l’ulteriore crescita del partito – ha detto il segretario
regionale Michelangelo Tripodi – e vogliamo fare in modo che
tutti i militanti si sentano impegnati in una straordinaria mobilitazione,
protagonisti di una straordinaria pagina di riscatto della nostra
terra e di rafforzamento della sinistra, con la consapevolezza che
dalle prossime elezioni politiche i Comunisti Italiani della Calabria
potranno uscire con la conquista di una rappresenta parlamentare nazionale.
Un partito come il nostro che non dispone di grandi risorse economiche,
vuole poter riuscire a far sentire il proprio peso grazie all’impegno
e alla partecipazione di quanti, anche alla militanza politica di
questi anni, sentono che è arrivato il momento di far terminare
la più brutta pagina della storia politica recente e un governo
guidato dagli interessi personali del proprio capo”.
La
Napoli (An) a Belvedere “La ndrangheta infiltrata dappertutto.
Basta con la strumentalizzazione dei ragazzi di Locri”
05/01 ''Il connubio tra mafia e politica e' caratterizzato dalla
capacita' della criminalita' organizzata di infiltrarsi nelle istituzioni,
laddove si gestisce e si decide''. E' quanto ha detto la vice presidente
della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, nel corso
di un convegno sul tema 'Lotta all'illegalita' nel Tirreno Cosentino'
in corso a Belvedere Marittimo, nel cosentino. ''Le istituzioni -
ha aggiunto - non hanno capito che la criminalita' organizzata ormai
e' rappresentata da persone fornite di titoli di studio: da avvocati,
commercialisti, medici, e' infiltrata dappertutto. Questa nuova immagine
mostra le difficolta' al contrasto della stessa. La criminalita' va
combattuta innanzitutto con la repressione garantendo la certezza
della pena, non a parole ma con i fatti, non prestandoci a richieste
di indulti o di amnistie varie. Una volta che la persona viene individuata
come responsabile di un reato e' giusto che espii sino all'ultimo
giorno la condanna che gli viene inflitta''. ''La sconfitta reale
della criminalita' organizzata - ha concluso Napoli - passa attraverso
la prevenzione, allontanando tutte le collusioni e evitando che la
criminalita' si infiltri nelle istituzioni, nella gestione della vita
economica''.
''Non bisogna piu' strumentalizzare i ragazzi di Locri''. E' quanto
ha detto la vice presidente della commissione parlamentare antimafia,
Angela Napoli, nel corso di un convegno sul tema 'Lotta all'illegalita'
nel Tirreno Cosentino' in corso a Belvedere Marittimo, nel cosentino.
''Sono partiti con buoni intendimenti - ha aggiunto - hanno dato una
scrollata a tutta la societa' civile, al mondo politico e ai rappresentanti
delle istituzioni calabresi. Credo che adesso il mondo politico e
le istituzioni, anziche' strumentalizzare questa bonta' dei ragazzi
di Locri, debba cominciare a dare loro delle risposte''. ''Innanzitutto
- ha concluso Napoli - risposte che garantiscano il loro futuro e
risposte che vedano garantiti alla giustizia i responsabili dei grossi
reati che in questa nostra regione vengono espletati giorno dopo giorno''.
Pietro
Mancini: “Improponibile l’accostamento D’Alema-Craxi
fatto da Bobo”.
04/01 ''L' accostamento tra Craxi e D' Alema, fatto dal figlio dell'
ex segretario del Psi, Bobo, non e' proponibile per diverse ragioni.
Innanzitutto, i confronti, di solito, si fanno tra dirigenti politici
della stessa levatura. Ma, mentre Bettino ha meritato, come riconoscono
anche i suoi avversari, di essere considerato uno statista, la stessa
definizione non puo' essere usata, almeno sinora, per l' ex deputato
di Gallipoli''. Lo afferma l' ex sindaco di Cosenza, Pietro Mancini,
figlio del leader socialista Giacomo. ''Accostando, poi il nome del
presidente della Quercia post-comunista a quello dell' ex premier
socialista - osserva Mancini - si intende dare per compiuto l' approdo
dei diessini sulla sponda della socialdemocrazia. Non e' affatto cosi'.
Oggi, infatti, Ds e Margherita navigano verso i lidi inesplorati del
partitone democratico, ripudiando, secondo l' esplicita condizione
posta da Rutelli, sinora mai chiaramente respinta da D' Alema e Fassino,
ogni riferimento al socialismo, italiano ed europeo. Anziche', dunque,
blandire i capi del piu' forte partito dell' Unione, nel tentativo
di aiutarli a superare gli attuali, tempestosi momenti, seguiti all'
affaire Unipol e alle tanto bollenti quanto inopportune telefonate
tra Consorte e Fassino, non solo il buon Bobo Craxi, ma tutti i socialisti
e gli ex socialisti dovrebbero pretendere che D' Alema e compagni
facciano chiarezza non solo sull' affaire Unipol-Bnl, ma anche sul
rapporto, privilegiato, tra ampi settori della magistratura e l' allora
Pds di Occhetto e Violante negli anni '90''. ''Bettino Craxi, e altri
leader del Psi, in primis Giacomo Mancini - conclude Pietro Mancini
- furono colpiti dai 'poteri forti', e dai loro giornali, e perseguiti
dalle 'toghe post-comuniste', ma non certo per questioni di barche,
piu' o meno costose, ma quando decisero di fare, con coraggio, le
loro scelte politiche, in orgogliosa autonomia, non facendosele suggerire
dai 'fratelli-coltelli' di Botteghe Oscure''.
Mimmo
Genise nominato responsabile della Federazione di Catanzaro dello
SDI/US
04/01 Domenico Genise, gia' segretario provinciale della Federazione
di Cosenza, e' stato nominato ''responsabile'' della Federazione di
Catanzaro dello Sdi-Unita' socialista sino al congresso che si terra'
il 21 di gennaio. La decisione, secondo quanto riferito in un comunicato,
e' stata adottata dalla Direzione nazionale dello Sdi-Unita' Socialista.
Veraldi
(DL): “Uno scandalo i tagli all’Anas”
03/01 ''Condivido pienamente l'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture
Lunardi dei deputati Mancini e Pappaterra ed il giusto allarme del
Presidente della provincia di Cosenza Oliverio in ordine ai tagli,
scandalosi e vergognosi, che sono stati operati a carico dell' ANAS,
che non potra' neppure garantire gli interventi di manutenzione ordinaria
sulle arterie stradali di competenza''. Lo ha dichiarato il sen. Donato
Veraldi (DL), Questore del Senato. ''E lo scandalo e' ancora piu'
grande perche' a denunciare tale penosa ed intollerabile condizione
dice Veraldi - e' proprio il responsabile del compartimento ANAS della
Calabria che, incolpevole, non ha potuto fare altro che segnalare
la palese impossibilita' di fare fronte alle incombenze anche ordinarie
in capo all' Ufficio che dirige. Questo e' il penoso spettacolo che
offre il Governo del centrodestra - sostiene il sen. Veraldi - all'indomani
dell'approvazione della Finanziaria, che lungi dal garantire sviluppo
e crescita, regala - al contrario - ulteriori precarieta' e debolezze;
le promesse si sono ancora una volta rivelate beffe clamorose e tradimenti
volgari a danno di una Regione che non intende piu' tollerare omissioni,
rinvii, ritardi e che si trova - come sempre da sola - a fronteggiare
le ''falle'' di un Governo imbelle che aveva promesso il 45% degli
investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno e di un Ministro delle
Infrastrutture che ha regalato - negli anni - soltanto spot propagandistici
- a cominciare dagli annunci penosi e sempre variabili della chiusura
dei cantieri sulla A3 Salerno-Reggio Calabria - nel mentre sono state
perse occasioni storiche di rilancio della crescita e dello sviluppo
soprattutto nel Mezzogiorno ed in Calabria''.
Tripodi
(PdCI) “Alle Elezioni, procedure trasparenti per le nomine degli
scrutatori”
03/01 “Nei giorni scorsi siamo venuti conoscenza che il Commissario
Provinciale di Forza Italia di Reggio Calabria dott. Nino Foti ha
inviato ai rappresentanti di lista del proprio partito alle ultime
consultazioni elettorali una lettera i cui contenuti destano stupore
e sconcerto”. A sostenerlo e' il segretario regionale del Pdci,
Michelangelo Tripodi. “Infatti –aggiunge- il dott. Nino
Foti, in modo molto premuroso allega alla lettera il facsimile della
domanda che chiede a ciascun rappresentante di lista di presentare
per essere inserito nell’albo degli scrutatori dei vari comuni
della provincia di Reggio Calabria. Fin qui nulla di strano ovviamente
fatto salvo, che continuando nella lettera, il dott. Foti invita,
nel più breve tempo possibile, a contattare la sede di Forza
Italia, sita in Via Valentino, 10 a Reggio Calabria ed alla quale,
recita testualmente Foti, “Ti prego di fornire i tuoi recapiti
telefonici assieme alla copia della domanda che avrai presentato presso
il tuo comune di residenza, ciò al fine di poterti tempestivamente
avvisare…”.
Forse il dott. Nino Foti, disconosce il fatto che la legge stabilisce
che gli scrutatori vengono selezionati, tra tutti quelli che hanno
fatto domanda, attraverso sorteggi dei nominativi fatti dai singoli
comuni e che non esistono, dunque, corsie preferenziali di alcun genere
nè, a maggior ragione, esiste la possibilità che i partiti
possano segnalare eventuali nominativi.
Ma, forse la cosa più plausibile, è che il dott. Nino
Foti, pur conoscendo la legge, tenta in maniera fuorviante e ingannevole
di approfittare della buona fede di tanti giovani che in una condizione
di drammatico bisogno si aggrappano anche ad un’indennità
di poche centinaia di euro quale è quella che viene erogata
a chi svolge la funzione di scrutatore.
Certo, potrebbe anche accadere, che qualcuno possano immaginare di
truccare i sorteggi e che il dott. Nino Foti sia venuto a conoscenza
di un particolare metodo per potersi fare sorteggiare.
Se è così saremmo molto lieti di conoscere i dettagli
di una tale singolare circostanza, altrimenti il dott. Foti avrebbe
fatto molto meglio a evitare di affrontare l’argomento.
In ogni caso, anche per evitare che possano prodursi fenomeni di malcostume
e di favoritismo nel sorteggio degli scrutatori, riteniamo opportuno
segnalare all’attenzione delle autorità competenti la
particolare situazione che si sta determinando attorno alla questione
della nomina degli scrutatori e chiediamo fin d’ora che in tutti
i comuni, gli amministratori e i responsabili degli uffici garantiscano
l’espletamento di procedure assolutamente trasparenti per fugare
ogni dubbio circa una manomissione dei sorteggi e quindi uno stravolgimento
della legge.
Slitta
il congresso regionale del PRI
03/01 Slitta di qualche settimana il congresso regionale del Pri,
gia' convocato per sabato 7 gennaio a Lamezia Terme. Il rinvio, richiesto
dalla Consociazione di Reggio Calabria, e' stato deciso dal segretario
regionale, Pino Vita, per consentire alle sezioni un dibattito piu'
approfondito, dopo l'approvazione delle nuova legge elettorale proporzionale.
''Restano immutati - ha detto Vita - le procedure contenute nel Regolamento
congressuale e l'ordine del giorno dei lavori che, aperti da una relazione
dello stesso segretario, saranno conclusi, dopo il dibattito, dal
segretario nazionale e vice ministro Nucara''.
Tagli
all’ANAS, Mancini e Pappaterra scrivono al Ministro Lunardi
02/01 Giacomo Mancini e Domenico Pappaterra, deputati della Rosa
nel Pugno hanno presentato una interrogazione urgente al prof. Piero
Lunardi, Ministro per le Infrastrutture ed i trasporti, per sapere
se il governo intenda intervenire per affrontare la grave crisi di
liquidità finanziaria che affligge l’Anas spa.
Infatti, la recente legge finanziaria ha decretato drastiche riduzioni
alle risorse destinate all’Anas spa nonostante il contratto
di programma stipulato tra la società ed il Ministero.
Tali ingenti tagli sono causa di una riduzione anche dei servizi più
elementari di manutenzione e di messa in sicurezza di centinaia di
chilometri di strade e, insieme, dell’esposizione dell’azienda,
che oggi ammonta a circa 1.200 milioni di euro, nei confronti delle
ditte appaltatrici che vedono compromessi gli impegni contrattuali
a suo tempo assunti.
Paradossalmente per tentare di tamponare lo stato di crisi provocato
dalle scelte del governo centrale, il capo compartimento Anas di Catanzaro
è stato costretto a richiedere agli enti locali della Regione
il sostegno economico per far fronte alla già problematica
situazione delle infrastrutture calabresi.
Per questi motivi i deputati della Rosa del Pugno Giacomo Mancini
e Domenico Pappaterra hanno chiesto al ministro Lunardi di sapere
se intenda attivarsi o se, al contrario, la crisi dell’Anas
debba essere considerata come l’ennesimo fallimento della destra
che non solo non realizza le grandi opere, ma non è nemmeno
in grado di garantire gli investimenti per una normale manutenzione
delle strade già esistenti.
Il
Tribunale da ragione a Craxi sul Nuovo PSI. De Michelis “Giudizio
non definitivo, continueremo la battaglia politica e legale”.
Craxi ribadisce l’alleanza con Prodi.
02/01 E' legittima l'elezione di Bobo Craxi a Segretario Nazionale
del Nuovo PSI. Lo ha stabilito il tribunale civile di Roma, secondo
quanto rivela una nota della Segreteria Nazionale del Partito Socialista
- Nuovo PSI. "Il Tribunale Civile di Roma - si legge nella nota
- ha accolto il ricorso presentato dall'On. Vittorio Craxi detto 'Bobo'
nei confronti dell'ex Segretario Nazionale, On. Gianni De Michelis,
riconoscendo al nuovo Segretario Nazionale, eletto dal V Congresso
Nazionale presso la Fiera di Roma in data 23 ottobre 2005, la piena
titolarita' legale del nome e del simbolo del partito".
Ma De Michelis prontamente in una nota replica che "La decisione
assunta dal giudice monocratico di Roma sul ricorso cautelare proposto
da Vittorio Craxi e', per sua natura, provvisoria e basata su una
valutazione sommaria dei fatti". "Il Nuovo Psi – aggiunge
poi De Michelis - si affida al definitivo pronunciamento che il Tribunale
di Roma emanera' nei prossimi giorni e che non potra' che tener conto
della verita' di quanto accaduto: come De Michelis dimostrera' non
si e' mai svolto il V congresso del Nuovo PSI, per mancanza dei requisiti
democratici necessari a costituire l'assemblea dei delegati. Quanto
avvenuto dal 21 al 23 ottobre 2005 e' soltanto frutto di prevaricazione
e di azioni arbitrarie di soggetti del tutto privi di legittimazione.
Le iniziative di Bobo Craxi non avranno ne' effetti politici ne' conseguenze
sostanziali sulla vita e l'organizzazione del partito". E oggi,
l’ex segretario del Nuovo PSI rincara la dose ''Il 2005 si e'
chiuso con una cattiva notizia. Ma una decisione di un magistrato,
per quanto da rispettare, non puo' alterare la realta'. Un partito
politico e' una libera associazione di cittadini che intendono riconoscersi
in una comune identita' politica che si esprime con un nome ed un
simbolo. Certo, tale associazione, nel suo funzionamento, deve rispettare
le regole che si da'; ma la regola sovrana e' quella della prevalenza
della volonta' della maggioranza degli associati. Ad essa e solo ad
essa appartengono nome e simbolo''. ''Ora, le vicende delle ultime
settimane possono essere giudicate in modo diverso, ma un punto e'
fuori discussione: che la grande maggioranza dei militanti e degli
iscritti del Nuovo Psi non ha condiviso e non condivide le scelte
di Bobo Craxi e degli altri compagni che hanno lasciato il partito
-dice De Michelis-. Questo e' un dato di fatto inopinabile ed e' noto
a tutti i compagni, regione per regione e federazione per federazione:
conosciamo esattamente le poche situazioni in cui la realta' e' differente.
Se non fossimo stati convinti di cio', avremmo lealmente accettato
le decisioni di una diversa maggioranza, a differenza di coloro che
hanno preferito spaccare il partito ed ora vorrebbero pure privarci
del nome e del cognome''. De Michelis prosegue: ''Per fortuna che
la durezza delle prove che abbiamo attraversato dal 1992 ad oggi ci
ha temprato e quindi non ci lasceremo abbattere: reagiremo sul terreno
giudiziario per far valere le nostre buone ragioni, ma soprattutto
reagiremo sul piano politico perche' non bastera' un giudice a rendere
piu' convincenti tesi che non ci hanno convinto poiche' ledevano e
ledono i due valori che rappresentano l'essenza della nostra scelta
e cioe' l'identita' riformista del nostro socialismo democratico e
liberale e l'autonomia nell'iniziativa politica basata sul rifiuto
di ogni altrui egemonia''. L'esponente socialista conclude: ''Continueremo
a lavorare nella direzione che ci siamo dati nell'ultimo Consiglio
Nazionale e, quanto prima, la direzione nazionale sara' chiamata a
prendere le indicazioni di lavoro per affrontare la prossima campagna
elettorale. Ancora una volta, alla fine, quello che contera' sara'
la capacita' di parlare al popolo socialista il linguaggio autentico
del riformismo e dell'autonomia. Possa il 2006 offrire ai socialisti
del garofano quelle soddisfazioni che il 2005 ci ha negato''.
Infine, Bobo Craxi, a nome del Nuovo PSI, ha ribadito a Romano Prodi,
nel tradizionale scambio di auguri, "tutto l'interesse dei socialisti
liberali, riformisti e autonomisti del Nuovo Psi a contribuire con
efficacia alla vittoria del centro-sinistra in Italia alle prossime
elezioni politiche nazionali". Lo afferma lo stesso Bobo Craxi
in una dichiarazione nella quale precisa anche la posizione rispetto
alla componente di De Michelis, rimasta nella CDL. "In questo
momento, conclusasi con chiarezza inequivocabile la nostra vicenda
congressuale, ci sentiamo infatti piu' liberi di sviluppare un'iniziativa
coerente con gli impegni assunti durante il V Congresso Nazionale
del partito. E questo e' cio' che faremo, confortati da una crescente
attenzione sviluppatasi, in queste ore, nei confronti di una nuova
e piu' convincente iniziativa socialista all'interno della sinistra
italiana. La strada maestra, per i veri 'craxiani', e' la politica:
privilegiare il successo di prospettive effimere e di breve durata,
come sembrano voler fare alcuni che, molto maldestramente, dicono
di ispirarsi al nostro medesimo filone politico, certamente non rappresenta
ne' il nostro tradizionale spirito di servizio nei confronti degli
interessi generali del Paese, ne' il nostro personale stile comportamentale".
"La nostra collaborazione con Silvio Berlusconi, gia' da diversi
mesi e' stata dichiarata definitivamente esaurita: chi continua a
permanere al governo lo fa solamente a titolo personale, e il partito
non ne assume alcuna responsabilita'".
Maulicino
(DS) “Decisivo l’incontro con Adamo per le sorti dei lavoratori
della Foderauto”
02/01 ''L' incontro di domani sulla vertenza della Foderauto Bruzia
convocato dal vicepresidente della Regione, ed assessore all' Economia,
Nicola Adamo, e' decisivo per il futuro dei lavoratori dell' azienda''.
Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, Battista Maulicino, responsabile
del tirreno cosentino dei Democratici di Sinistra. ''Esistono, infatti
- ha aggiunto Maulicino - tutti i presupposti per un rilancio dell'
attivita' dell' azienda dal momento che la Regione ha dimostrato di
fare sul serio e di non continuare nella presa in giro dei lavoratori.
Il che vuol dire che se c'e' volonta' politica la Calabria non e'
destinata a soccombere. D'altra parte la determinazione dei lavoratori,
dei sindacati, delle forze politiche piu' sensibili e delle istituzioni
ha contribuito in maniera determinante a tenere viva una vertenza
che sembrava essere senza sbocco. Esistono quindi le condizioni concrete
di un rilancio produttivo dell' azienda attraverso prodotti competitivi
ed innovativi che possono ribaltare l' immagine di una Calabria assistita
e parassitaria, e quindi senza futuro. L' obiettivo e' a portata di
mano, ma e' indispensabile che ognuno faccia la sua parte e che tutti
i protagonisti dimostrino di credere nel progetto. All' inizio dell'
anno proprio il tirreno cosentino puo' quindi essere portatore di
un messaggio di positivita' e di svolta per il riscatto del comprensorio
e dell'intera regione''.
Ponzo
(FI) “Cronici i ritardi della provincia di cosenza sulla viabilità”
02/01 ''Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
perde il pelo, ma non il vizio di prendersela ingiustamente con il
Governo centrale per mascherare i cronici ritardi della sua amministrazione
in materia di viabilita'''. A sostenerlo e' stato il consigliere provinciale
di Forza Italia, Gianfranco Ponzio. ''E' falso - ha aggiunto Ponzio
- quello che dice Oliverio circa fantomatici tagli alla finanziaria
sulla manutenzione autostradale: il fondo perequativo rimane inalterato
ed anzi, gli aumenti dei pedaggi lo implementeranno. Oliverio dovrebbe
spiegare invece l' assoluto immobilismo della Provincia in materia
di viabilita': le strade di pertinenza dell' ente, infatti, rimangono
disastrate e quelle cedute ai comuni diventano strade di collegamento
locale. L' Amministrazione provinciale avrebbe dovuto chiedere agli
stessi comuni a cui ha ceduto molte strade, garanzie sul potenziamento
dei collegamenti. Nulla di questo e' stato fatto''. ''Si spendono
soldi pubblici per fiere, fondazioni e capodanni - ha concluso Ponzio
- e si rimane immobili davanti a situazioni strutturalmente fondamentali,
come la viabilita', che sono lo specchio dell' immobilismo di questa
amministrazione provinciale''.
Oliverio
(DS) “Il Governo ha messo in ginocchio l’Anas”
30/12 “Dalla missiva dell’ingegner Celia, Capo Compartimento
ANAS Calabria, emerge la situazione gravissima nella quale il Governo
Berlusconi ha spinto un ente importante quale l’ANAS. Dopo i
drastici tagli ai bilanci degli enti locali, il Governo con la legge
finanziaria approvata in questi giorni, ha messo in ginocchio il più
importante ente che ha la competenza in materia di infrastrutture
e viabilità qual è l’ANAS”. Lo afferma il
Presidente della Provincia di Cosenza, e deputato dei DS, onorevole
Mario Oliverio, in ordine alla lettera del Capo Compartimento ANAS
Calabria, Ing. Raffaele Celia (a Regione, Province, Prefetti, Polizia
Stradale, Carabinieri ecc.) sul notevole ridimensionamento del programma
di manutenzione 2006, causato dalla drastica riduzione delle risorse
destinate dalla legge finanziaria all’ANAS S.p.A. “Infatti,
-prosegue Oliverio- il taglio di circa il 70% di risorse a questo
ente ha determinato una situazione di impossibilità a far fronte
ai più elementari compiti di istituto, come si può evincere
dalle denunce di autorevoli tecnici dell’ente e dalla stessa
missiva del dottor Celia.
Bene ha fatto il capo compartimento dell’ANAS della Calabria
ad informare governo regionale, Prefetture, Province, ecc. sulla pesante
situazione che si è determinata, in particolare sull’impossibilità
a garantire le attività manutentorie e per la sicurezza.
Di fronte a questo stato di cose, che mette in discussione le condizioni
più elementari di sicurezza del sistema viario e che mortifica,
assieme ai territori, professionalità e competenze consolidate
e largamente sperimentate in una struttura come l’ANAS, è
necessario reagire.
Le istituzioni locali devono assumere iniziative adeguate ad ogni
livello affinché questa situazione possa essere corretta, prima
che si producano facilmente prevedibili implicazioni negative, disagi
e conseguenze gravi. Per quanto ci riguarda, la Provincia di Cosenza
si farà promotrice delle necessarie iniziative, in raccordo
con i Comuni, le altre Province, con la Regione, con le forze sociali.
Questa situazione drammatica sarà nostra cura riproporla anche
in sede parlamentare dove, purtroppo, bisogna dire, non abbiamo avuto
ascolto, in occasione dell’esame della legge finanziaria”.
Nasce
in Calabria un comitato per Casini presidente
30/12 Nasce in Calabria un comitato per favorire la candidatura a
premier di Pier Ferdinando Casini. A promuoverlo e' stato un avvocato
di Lamezia Terme, Vincenzo Massara, presidente regionale del Movimento
cristiano lavoratori. ''Il comitato, cui hanno gia' aderito numerose
personalita', rappresentanti di associazioni, professionisti e semplici
cittadini - e' detto in un comunicato - nasce con l' intento di raccogliere
le istanze da piu' parti avanzate, di un ritorno alla Politica con
la P maiuscola, che sia strumento effettivo di servizio per il perseguimento
e raggiungimento del bene comune. L' organismo, inoltre, nasce al
di fuori dei partiti della Casa delle liberta' ed intende assumere
una posizione di autonomia, senza sostituirsi al ruolo dei partiti,
come valore aggiunto nell' ambito della prossima campagna elettorale
e facendosi portavoce di quanti, e sono tantissimi, vedono nel Presidente
della Camera un loro punto di riferimento politico. Pier Ferdinando
Casini, per la sua autorevolezza, per il suo equilibrio, per l' impegno
dimostrato in tutti questi anni in difesa della famiglia, delle categorie
piu' deboli, dei corpi intermedi, per il ruolo di Presidente della
Camera svolto in maniera egregia e con l' apprezzamento anche da parte
dell' opposizione, rappresenta oggi un punto di riferimento per quanti
sperano in un effettivo cambiamento del Paese''.
Solidarietà
del Presidente Oliverio al Sindaco di Praia
30/12 ''Solidarieta' e ferma condanna per le pesanti minacce subite
dal sindaco di Praia a Mare, Biagio Pratico', dalla sua famiglia e
dal consigliere provinciale Antonio Pratico''', sono state espresse
dal Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. ''Ancora
una volta, in Calabria - ha aggiunto Oliverio - le istituzioni, attraverso
i suoi rappresentanti, vengono attaccate. Il gravissimo atto intimidatorio
indirizzato alla famiglia Pratico' prosegue la linea scellerata che,
tracciata da tempo, ultimamente e' macabramente ed in maniera preoccupante,
rimarcata. Il filo nero che unisce Locri, Lamezia, oggi Praia a Mare,
mostra chiaramente come la guardia contro la criminalita' che vuole
impedire che un nuovo corso abbia pieno svolgimento non deve essere
abbassata, ed anzi rafforzata quanto piu' e' possibile. Siamo certi,
pero', che la fortissima mobilitazione di coscienze avviata da qualche
mese, unita all' impegno mostrato dal sindaco Biagio Pratico' e dal
consigliere provinciale Antonio Pratico', sapranno gia' essere una
prima ferma risposta a chi vuole condannare questa regione ad un destino
che ormai essa stessa non vuole piu' che le appartenga''.
Broccolo
(Rif.Com) “Tante, tantissime firme per salvare la Costituzione”
29/12 “-Chi ha ancora a cuore la democrazia, la partecipazione,
il pluralismo, l'eguaglianza dei cittadini, l'unità nazionale,
la solidarietà, non può che respingere risolutamente
questa mostruosa proposta, che non ha equivalenti in nessun Paese
civile-. E’ questa la parte finale di un articolo – al
tempo stesso un accorato appello alla mobilitazione ed un lapidario
e pesante giudizio di merito - che uno dei più eminenti docenti
di Diritto Costituzionale del nostro Paese, il prof. Giuseppe Ugo
Rescigno, ha scritto sul quotidiano Liberazione in merito alla definitiva
approvazione della riforma costituzionale voluta dalle destre”.
A darne informazione è il segretario provinciale di Rifondazione
Comunista di Cosenza, Angelo Broccolo. “Nessun cittadino libero
deve rimanere inerme rispetto a questo appello, sicuramente non siamo
rimasti fermi noi della Federazione provinciale di Rifondazione comunista
di Cosenza: già abbiamo avviato la raccolta firme per chiedere
il referendum popolare ed è chiaro che ci batteremo in ogni
modo prima per informare i cittadini sulla portate devastante di questa
controriforma e poi per favorire una massiccia e larga partecipazione
popolare al referendum che dovrà cancellarla definitivamente.
Vero è che cambiando tutta la seconda parte della Costituzione,
venendo meno alle disposizioni di revisione previste dall’art.138
della nostra Carta, trasformando il ruolo del parlamento e stravolgendo
la forma attuale di governo, introducendo forme di “democrazia
del capo” con la concessione di ampi poteri al Primo ministro
e modificando le Istituzioni di garanzia (Presidente della Repubblica,
Corte costituzionale e Csm), la controriforma nasconde dietro un falso
federalismo quella che noi consideriamo come una vera e propria azione
di progressiva disuguaglianza sociale volta a favorire, soprattutto
con la devolution delle competenze in alcuni campi (educazione e sanità),
un vero e proprio distacco tra ricchi e poveri ed un complessivo attacco
all’art. 3 della Costituzione che sancisce il diritto di uguaglianza
e la pari dignità sociale delle persone.
Con questo spirito abbiamo accolto positivamente la nascita a Cosenza,
presso la Camera del Lavoro, di un comitato contro la riforma costituzionale
e ne sposiamo in pieno finalità e scopi, con questo stesso
spirito abbiamo apprezzato l’appello lanciato sui mezzi di informazione
dal prof. Silvio Gambino dell’Unical.
Il nostro partito, in tutte le sue articolazioni - federazione, circoli,
rappresentanti istituzionali, dirigenti e singoli militanti –
è pronto a compartecipare alle azioni del comitato ed a farsi
promotore di tutte le iniziative utili e necessarie per raggiungere,
attraverso una vasta partecipazione popolare, l’obiettivo fondamentale
di salvare la nostra Carta costituzionale”.
Bevacqua
(DL) “Delusi dai DS per la Comunità Montana di paola
e per il Comune di Cosenza”
29/12 Il coordinatore provinciale della Margherita di Cosenza, Mimmo
Bevacqua, in una nota, ha espresso la sua ''profonda amarezza e delusione
nei confronti del gruppo dirigente dei Ds ai vari livelli per il mancato
rispetto degli impegni sottoscritti e discussi in piu' occasioni sulle
situazioni di criticita' presenti nella nostra provincia a partire
dalla citta' capoluogo e dalla comunita' montana paolana''. ''In occasione
di incontro - prosegue la nota - si era concordato nel ritenere l'attuale
giunta della comunita' montana di Paola non corrispondente al quadro
politico unitario che entrambi i partiti intendono perseguire per
tutto il centro sinistra e, soprattutto, tra i loro due partiti che
affronteranno insieme le prossime elezioni politiche quale inizio
di un processo per la costruzione di un unico soggetto politico. In
particolare si era deciso, con la sottoscrizione di un documento congiunto,
l'azzeramento della giunta come momento di chiarezza e di avvio di
una discussione politica seria e a largo raggio, al fine di creare
condizioni unitarie ed omogenee sull'intero territorio''. Il coordinatore
provinciale della Margherita ritiene inoltre ''grave e privo di coerenza
politica - aggiunge il comunicato stampa - l'atteggiamento dei dirigenti
diessini ai vari livelli ,semplici spettatori e non protagonisti,
di una vicenda come quella della comunita' montana paolana, che potrebbe
creare vari e seri contraccolpi nei rapporti tra i 2 partiti. Si sottolinea
il ruolo da protagonista svolto dal partito ai vari livelli (regionale,
provinciale, e cittadino) in tante situazioni locali, finendo per
privilegiare sempre lo spirito di coalizione a discapito dei meri
interessi di parte, come con amarezza registriamo nel comportamento
e nell' azione quotidiana di forze politiche importanti della coalizione.
Il senso di responsabilita' politica della margherita e del suo gruppo
dirigente non puo' essere considerato come segnale di sudditanza verso
partner della coalizione''. Bevacqua ha invitato i dirigenti locali
della Margherita ad ''astenersi - conclude la nota - da qualsiasi
iniziativa, senza prima un chiarimento con il gruppo dirigente dei
Ds e dell'intera coalizione''.
Donnici
“Le primarie dell’Unione a Rossano, una scelta irrevocabile”
29/12 ''Ci auguriamo che quelle di ipotetici annullamenti della Primarie
dell' Unione per la scelta del candidato sindaco di Rossano siano
soltanto voci''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Beniamino
Donnici, fondatore del movimento politico PartecipAzione ed assessore
regionale al Turismo. ''Patrizia Sabatini, affermata professionista
della cittadina jonica, rappresentante di PartecipAzione - afferma
ancora Donnici - e' l' unica donna candidata a queste elezioni primarie
Il nostro auspicio e' che i cittadini di Rossano non si lascino distogliere
dall' importante compito al quale sono chiamati. Fare dietrofront
in questo momento significherebbe una grave mancanza di rispetto nei
confronti di una citta' che ha il diritto di vedere realizzato questo
grande atto di democrazia. PartecipAzione non intende assolutamente
tirarsi indietro, auspicando semmai un ricorso generalizzato alle
Primarie''.
Circoli
IDV Alto Ionio a Loiero: "Non venga calpestata la nostra dignità".
28/12 ''Non consentiremo mai a nessuno di calpestare la dignita'
politica che i cittadini calabresi hanno riconosciuto a Italia dei
valori, neanche se tale intenzione dovesse pervenire, come nella realta'
sta avvenendo, da parte del presidente della Giunta regionale Loiero''.
E' quanto sostengono, in un comunicato congiunto, i circoli di Idv
dell' Alto Jonio cosentino. ''L' atteggiamento e i comportamenti -
e' scritto nel comunicato - assunti dal presidente Loiero nei confronti
di Idv e tendenti a relegarla a forza politica marginale, non riconoscendole
il legittimo ruolo attribuitole dai cittadini calabresi, appartengono
ad altri momenti storici. Il presidente dovrebbe, una volta per sempre,
capire che tutti i partiti, compresa Idv, gli hanno dato l' onere
e l' onore di diventare il numero uno in Calabria''. Nel comunicato
i circoli di Idv dell' Alto Jonio cosentino, sostengono, infine, ''che
e' moralmente scorretto che il posto assegnato in Giunta ad Idv venga,
con il beneplacito di Loiero, occupato da chi politicamente oggi non
rappresenta neanche se stesso. L' attuale Governo regionale e' una
Giunta politica e come tale deve essere composta dai rappresentanti
ufficiali dell' Unione''.
Inaugurata
la sede regionale di PartecipAzione
28/12 ''Non un luogo chiuso ma un laboratorio di idee, uno spazio
aperto di confronto''. Lo ha detto Beniamino Donnici, assessore regionale
al Turismo, inaugurando stamane a Cosenza la sede regionale di PartecipAzione,
il movimento tenuto a battesimo il 5 novembre scorso e che oggi, a
distanza di soli due mesi, ha una macchina organizzativa avviata e
con, secondo i suoi animatori, continue adesioni, anche da parte di
molti amministratori calabresi. La sede di PartecipAzione, riporta
una nota, ospitera' anche il giornale del movimento la cui prima uscita
e' prevista per il mese di gennaio. ''Approfitto di questa occasione
- ha aggiunto Donnici - per ribadire che PartecipAzione chiede le
primarie in tutti i Comuni che saranno chiamati alle urne nel prossimo
turno elettorale, convinti come siamo che sia il modo migliore, e
di certo il piu' democratico, per scegliere chi deve amministrarci''.
A Rossano dove PartecipAzione e' presente alle primarie dell' Unione
con un suo candidato, Patrizia Sabatini, - riferisce la nota - si
annuncia una grande manifestazione di piazza per il pomeriggio del
30 dicembre prossimo. ''Continuiamo nel nostro impegno - sottolinea
ancora Donnici - mirato a dare vita ad una classe dirigente giovane
e grintosa che con competenza ed ottimismo vuole contribuire ad aprire
una nuova fase politica in questa regione, fatta di azioni concrete
in favore dei calabresi che chiedono e meritano nuove prospettive
di sviluppo''.
L'ex
consigliere di Montalto, Sciammarella, aderisce al PSE
28/12 Gianfranco Sciammarella, ex consigliere comunale di Montalto
Uffugo, ha aderito al Pse-Lista Mancini. Ne ha dato notizia Salvatore
Magaro', coordinatore del movimento e consigliere regionale di Unita'
Socialista, che ha sottolineato ''l' importanza della scelta assunta
dal preparato e capace amministratore che, con la sua esperienza,
potra' arricchire il Pse-Lista Mancini nell' ambito del progetto di
allargamento e rafforzamento del nuovo soggetto politico socialista,
radicale, laico e liberale della Rosa nel Pugno sul territorio a livello
provinciale e regionale''. Gianfranco Sciammarella, impegnato nell'area
sociale, e' risultato nel 1999 il primo degli eletti nella lista civica
''Cambiamento'', a sostegno della coalizione di centrosinistra, ed
ha ricoperto fino al 2004 il ruolo di capogruppo consiliare e di presidente
della Commissione consiliare Urbanistica di Montalto Uffugo che ha
condotto all' approvazione del Piano regolatore generale.
Mancini
replica a La Malfa sull’amnistia: “Le battaglie non sempre
hanno il sostegno di tutti i parlamentari”
27/12 "Le battaglie giuste non sempre hanno fin dall'inizio
il sostegno della maggioranza delle forze politiche. E’ stato
così per il divorzio e l'aborto, lo è oggi per l'amnistia".
Lo ha detto Giacomo Mancini, responsabile nazionale per le organizzazioni
sociali dello Sdi, commentando le dichiarazioni del Ministro per le
Politiche Comunitarie Giorgio La Malfa. "Questo dato - ha aggiunto
Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno, presente questa mattina
alla Camera per prendere parte al dibattito sull’amnistia -
non dovrebbe essere ignorato dall'on. La Malfa che si dice erede di
una tradizione politica importante, che pur da posizioni minoritarie
ha contribuito a scrivere pagine significative della storia del nostro
Paese. L'impegno convinto della Rosa nel Pugno per l'amnistia - ha
concluso Mancini - non e' un'iniziativa cinica, ma al contrario rappresenta
una chiara battaglia di civiltà in favore di una giustizia
tempestiva e rapida e quindi più efficace e più giusta".
Erano tutti presenti questa mattina i deputati socialisti della ''Rosa
nel Pugno'' alla seduta straordinaria della Camera per il dibattito
sull'amnistia. In termini percentuali, i deputati dello Sdi hanno
quindi il record delle presenze. Oltre al presidente del partito Enrico
Boselli, al suo vice Roberto Villetti, e al capogruppo a Montecitorio
Ugo Intini, erano infatti presenti anche tutti gli altri parlamentari:
Giuseppe Albertini, Enrico Buemi, Enzo Ceremigna, Lello Di Gioia,
Franco Grotto, Giacomo Mancini, Nerio Nesi e Domenico Pappaterra.
Rinviato
a gennaio il dibattito alla Camera sull’amnistia
27/12 Per capire come sono andate le cose alla Camera stamattina,
basta la fotografia di quanto si e' visto dalle tribune che sovrastano
gli scranni dei deputati. Un'aula pressoche' deserta. Alla fine i
presenti sono stati circa 120. ''Un passo avanti'', secondo radicali
e socialisti della Rosa nel pugno. ''Un flop'' per chi e' critico
sul provvedimento di clemenza come Enzo Fragala' di An. Un muro contro
muro tra favorevoli e contrari che si e' reso evidente pur nell'aula
semi-vuota di Montecitorio. In oltre quattro ore di dibattito, si
sono viste esplicitamente le divergenze sul tema amnistia. Di qui
la presa d'atto del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini,
della impossibilita' di ''definire un percorso procedurale condiviso
da seguire in materia''. Il presidente della Camera ha fatto notare
che ''alcuni sono per l'amnistia, altri per amnistia e indulto, altri
per l'indulto, altri contrari all'amnistia e all'indulto''. A individuare
un percorso sara' la commissione Giustizia, investita dallo stesso
Casini di trovare la quadra e licenziare, gia' all'inizio di gennaio,
un testo condiviso da portare in aula. La sollecitazione del presidente
della Camera e' stata quindi recepita dall'ufficio di presidenza della
commissione Giustizia che ha stabilito di affrontare la questione
nel pomeriggio del 10 gennaio, ripartendo dal testo su cui la commissione
aveva lavorato due anni fa, e cioe' un indulto con uno 'sconto' di
due anni della pena.
La seduta di questa mattina e' partita subito in un clima di tensione
per le critiche dei promotori della seduta straordinaria a Casini,
'reo' di aver convocato l'aula alle 9 e 30 del mattina dopo un giorno
festivo. Un fatto inusuale che fa dire al diessino Salvatore Adduce
che si e' trattato di ''una scostumatezza, la ciliegina sulla torta
di un comportamento non super partes. E' una vergogna!''. Pronta la
risposta di Casini. ''Trovo molto piu' vergognoso polemizzare con
questa convocazione alle 9 e 30, dato che la gente va a lavorare la
mattina, mi sembra che lei non sia in sintonia''. Critico anche il
dielle Roberto Giachetti secondo cui ''aver convocato la Camera il
martedi' mattina alle 9 e 30, cosa che non avviene da tre anni, e'
un grave errore che poteva risparmiarsi''. ''Mi aspettavo dei ringraziamenti
-ribatte Casini- visto che avrei potuto convocare la seduta dopo le
vacanze, e invece... ''. ''Comunque -aggiunge- gli onorevoli Finocchiaro
e Fanfani mi hanno dato atto di sensibilita' istituzionale. Il resto,
come le polemiche sull'orario della seduta, sono cose ridicole''.
Il presidente Casini al termine della seduta straordinaria sull'aministia
ha rispedito quindi la palla in Commissione Giustizia. ''Alla domanda
se ci sono le condizioni per una decisione, la risposta e' negativa'',
perche' alla luce del dibattito alla Camera ''non e' possibile definire
un percorso procedurale condiviso''. Casini ha evidenziato il fatto
che ''il dibattito ha consentito di registrare una completa panoramica
delle posizioni presenti nell'ambito della Camera e sotto questo profilo
non posso che sottolineare co soddisfazione l'importanza e l'utilita'''.
Il presidente della Camera ha difeso le sue scelte: ''E' evidente
che la presidenza, a fronte di una richiesta avanzata dal prescritto
quorum di deputati, e' tenuta, in ossequio ad una precisa disposizione
costituzionale, a convocare la Camera, essendo a lui rimessa soltanto
la determinazione delle concrete modalita' della seduta''. Comunque,
''e' necessario tutelare tutte le posizioni dei singoli parlamentari'',
anche di ''quelli che hanno ritenuto, in piena coscienza e con un
comportamento il cui significato politico e' evidente a tutti, di
non partecipare ai lavori odierni''.
Il presidente della Camera ha poi riassunto le varie posizioni espresse
dai gruppi parlamentari per concludere che ''appare del tutto evidente
come non sia possibile definire in modo chiaro e univoco un percorso
procedurale condiviso da seguire in materia. Si chiede di portare
subito al voto dell'aula un provvedimento di clemenza: ma quale provvedimento?
Un'amnistia? Un indulto? Oppure entrambi? E con queli contenuti e
modalita' applicative? Il dibattito non consente di sciogliere tali
nodi''. ''Affinche' il dibattito non si svolga sulla pelle dei detenuti
e delle loro famiglie, e' necessario che dopo la discussione seguano
le decisioni''. Quindi, ha aggiunto Casini, ''occorre fare ulteriore
chiarezza sul punto e l'unica sede che appare adatta al rioguardo
e' la commissione Giustizia''. ''Mi impegno non appena la commissione
avra' votato un testo, qualunque esso sia, a riunire la conferenza
dei capigruppo per portare immediatamente al voto dell'Assemblea il
provvedimento. Ogni altra strada -ha concluso Casini- rischierebbe
di suscitare aspettative nella popolazione carceraria, senza ragionevoli
possibilita' di soddisfarle''.
L'impegno del presidente Casini a portare immediatamente in aula un
testo condiviso, si lega con il tempo limitato a diposizione per i
lavori di Montecitorio. Le Camere infatti verranno sciolte il 29 gennaio.
Il tempo stringe dunque e le posizione in campo sono variegate. An
e Lega sono contrarie a qualsiasi provvedimento di clemenza. Poi ci
sono Fi, Prc, Rosa nel Pugno, Pdci e Verdi che sono favorevoli sia
all'amnistia che all'indulto, mentre Ds e Margherita spingono per
un provvedimento di solo indulto. Intanto, a fronte delle diverse
posizioni, resta la scarsa partecipazione al dibattito di oggi. Assenze
su cui punta l'indice il ministro della Giustizia, Roberto Castelli.''Invito
chi ha firmato per il dibattito sull'amnistia e oggi non si e' presentato
in aula a vergognarsi profondamente. Non si gioca cosi' sulla pelle
e con le speranze dei detenuti che non hanno bisogno di politici cinici,
demagoghi, pifferai magici e di falsi profeti. Meglio una parola certa,
anche se negativa, che false speranze suscitate dalla propaganda''.
In aula oggi non c'era nessuno dei leader politici favorevole ad un
provvedimento di clemenza, da Silvio Berlusconi a Fausto Bertinotti.
C'erano i capogruppi quello di Forza Italia Elio Vito, dei Ds Luciano
Violante, della Margherita Pierluigi Castagnetti. Il gruppo piu' numerosi
e' quello della Quercia con 34 deputati, poi Forza Italia con 26 e
infine quello dei Dl. Presenti al 100% i parlamentari della Rosa nel
pugno. A rappresentare il governo sui banchi di Montecitorio non c'era
neppure il ministro dei rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi,
ma solo i ministri Rocco Buttiglione e Mario Baccini.
''Macche' pochi deputati. In condizioni analoghe e per date molto
piu' favorevoli sono presenti spesso poche decine di parlamentari
e nemmeno...''. Marco Pannella ha replicato cosi' a quanti parlano
di 'flop' della seduta straordinaria sull'amnistia e critica i leader
di partito che non hanno partecipato ai lavori. ''Constato che alcune
agenzie di stampa e, prontamente, un telegiornale d'obbedienza 'nazional-clericale'
hanno subito affermato che alla Camera stamani sono stati e sono 'pochi
i deputati'''. ''Se si e' capaci di dare informazione corretta e onesta
andrebbe anche precisato che -ha proseguito Pannella- in realta' la
presenza di deputati e' stata straordinaria nel numero e spesso nella
qualita' dei loro interventi se ci rapportiamo ad analoghi, comparabili
lavori parlamentari. Circa cento parlamentari, infatti, per un dibattito
su temi anche istituzionalmente e politicamente rilevanti, in assenza
di previsione di voto e anche di importanti dichiarazioni dell'Esecutivo,
raggiungono raramente pochissime decine di presenti. E da anni dibattiti
di una qualche importanza non si svolgevano di mattina il martedi'''.
Pannella critica i leader di partito ''ad eccezione di Enrico Boselli
a nome della Rosa nel Pugno e di Armando Cossutta per i Comunisti
Italiani, nessun altro si e' manifestato, ha ritenuto degno della
propria attenzione il tema della giustizia e dell'amnistia che si
tratti. E' giusto inoltre segnalare l'intervento per la Margherita
di Castagnetti, non in contraddizione con il merito di Roberto Giachetti,
ideatore e promotore dell'autoconvocazione della Camera''.
''Da qualsiasi punto di vista si parta per chiederla, l'amnistia corrisponde
oggi all'interesse generale. Chiediamo l'amnistia per amore di giustizia,
non certo per spirito di tolleranza nei confronti della criminalita',
piccola o grande che sia''. Il leader dello Sdi, Enrico Boselli, e'
intervenuto cosi' questa mattina in aula parlando a nome dei deputati
della Rosa nel pugno. Boselli ha criticato il Guardasigilli Roberto
Castelli per la sua assenza odierna che ''preferisce la Padania al
Parlamento della Repubblica''. Boselli ha denunciato l'esistenza di
un'''amnistia di classe'', gia' operativa grazie ''ai cavilli da parte
di valenti avvocati le cui parcelle elevate possono essere pagate
solo dai ricchi'' e non e' un caso che le ''nostre carceri sono sovraffollate
quasi esclusivamente da poveri, immigrati e tossicodipendenti''. Le
prescrizioni, ha sottolineato il presidente dello Sdi, ''come amnistia
di classe corrispondono ad una giustizia di classe''. L'amnistia da
sola non basta, ha aggiunto Boselli, che ha invocato una ''una vera
riforma che consenta di fare processi rapidi con le garanzie spettanti
a tutti i cittadini''.
''Non possiamo con colpi di spugna andare a crare piu' problemi alla
gente onesta''. Con queste parole Maurizio Gasparri ha ribadito il
no di Alleanza nazionale all'amnistia, intervenendo in aula a Montecitorio.
''Questo dibattito non portera' a nessuna conclusione'', ha detto
Gasparri secondo cui la convocazione straordinaria della Camera e'
stata una ''scelta che ha premiato ragioni di propaganda individuale.
Non e' stata una scelta saggia, per chi ha raccolto le firme, convocare
questo dibattito''. L'esponente di An ha criticato, tra l'altro, i
deputati che hanno firmato il documento che ha chiesto la convocazione
della Camera. ''Molti di quelli che hanno chiesto la convocazione
hanno preferito sciare invece che parlare ai detenuti. Bisognerebbe
interrogarsi sulla serieta' di chi promuove un dibattito e poi lo
diserta''. Per il capogruppo di An, Ignazio La Russa, ''la questione
dell'amnistia potra' essere riesaminata solo tra qualche mese dopo
che si saranno manifestati e testati gli effetti dell'inasprimento
delle pene per i recidivi previsti nella seconda parte della legge
Cirielli. Se la sua applicazione portera', come immaginiamo, ad un
giro di vite nei confronti dei professionisti del crimine qualunque
sia il tipo di reato da loro commesso -conclude La Russa- potrebbe
allora essere dibattuta l'ipotesi di un provvedimento di clemenza
per chi non e' nella condizione di recidiva''.
Rocco Buttiglione, ministro Udc per i Beni culturali, presente oggi
in Aula alla Camera, lega la questione dell'amnistia all'indagine
sulla 194. Il Papa, ha detto Buttiglione, ''chiese un segnale di speranza
e fiducia e noi pensiamo che vada dato. Esso si lega all'iniziativa
dell'indagine sulla legge 194. Il Papa ci chiese un segnale di fiducia
e speranza nelle donne per aiutarle a non abortire''. Secondo Buttiglione,
''le possibilita' sono scarse'' per un provvedimento di amnistia,
ma proprio per questo ''bisogna procedere in modo accelerato, poiche'
il tema viene posto alla fine della legislatura, quando i canali normali
sono intasati'' per altri provvedimenti. Per la responsabile Giustizia
dell'Udc, Erminia Mazzoni, ''non esiste la volonta' politica che consenta
di parlare con serieta' di provvedimenti di amnistia o indulto. La
nostra posizione e' di disponibilita', serieta', senso di responsabilita'
verso le istituzioni, ma non esiste quella platea necessaria per raggiungere
quel risultato per il quale in questi anni abbiamo anche lavorato''.
''Un atto di clemenza e' giusto e necessario''. Lo ha detto Gaetano
Pecorella, Fi, in Aula alla Camera durante il dibattito sull'amnistia.
Pecorella, presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio,
ha ricordato che i provvedimenti di clemenza, in passato, sono stati
adottati come ''strumenti di correzione del sistema''. Ora, ha aggiunto,
''sono 15 anni che non ne viene concesso uno. Possiamo dire che la
giustizia e' piu' veloce e le carceri piu' clementi? Non mi pare''
''Il presidente Gaetano Pecorella, ha pronunciato oggi un discorso
che onora il Parlamento e Forza Italia -ha commentato Sandro Bondi,
coordinatore di Forza Italia, presente oggi in aula - Un discorso
di un grande giurista, ispirato a verita' e umanita', in cui le ragioni
della giustizia, della sicurezza e della certezza della pena, sono
state illuminate dai principi costituzionali di rispetto della dignita'
umana''. ''Siamo favorevoli ad un provvedimento di amnistia per alcune
ragioni di fondo''. dice il vicecoordinatore di Fi, Fabrizio Cicchetti,che
rileva pero' come ''allo stato attuale delle cose dobbiamo registrare
il fatto che il Parlamento e' bloccato perche' da un lato la Lega
e An non condividono alcun provvedimento di clemenza e dall'altro
i Ds propongono l'indulto e non l'amnistia''. - ''Se Giachetti, i
radicali e gli altri sottoscrittori avessero chiesto oggi l'inizio
della discussione dei provvedimenti, credo che avremmo fatto un passo
in avanti, perche' oggi si sarebbe cominciato a votare e a decidere
su un eventuale provvedimento di amnistia e indulto''. Questa l'opinione
del presidente dei deputati Ds, Luciano Violante. ''Non e' stata una
giornata persa -ha aggiunto Violante- ma credo che in questa legislatura
non ci siano le condizioni temporali e politiche per un provvedimento
di indulgenza. Ce ne sarebbe bisogno, perche' le carceri sono in situazioni
inaccettabili''. ''Devo dire -ha lamentato il capogruppo della Quercia-
che questa maggioranza l'indulgenza a se' stessa l'ha applicata. Si
tenga conto che oggi il presidente del Consiglio e' stato assolto
da un'accusa di falso in bilancio grazie alle modifiche che alla legge
sul falso in bilancio ha fatto questa maggioranza, comprese An e la
Lega, che sono contrarie quando si tratta di inulgenza nei confronti
di poveri cristi ma che al proprio presidente del Consiglio hanno
fatto piu' di un regalo in questo senso''. Servono segnali politici
chiari, ha detto in aula, Armando Cossutta del Pdci. ''Le carceri
-dice Cossutta- patiscono un sovraffollamento ormai non piu' sopportabile
e la detenzione riguarda i piu' marginali, una massa di senza diritti
sui quali la pena risulta come pietra tombale per il loro reinserimento.
Se si vuole ipotizzare una societa' che non preveda solo la pena,
ma anche la giustizia - conclude - occorre dare dei segnali politici
chiari''.
Assenze gravi e inspiegabili quelle del ministro per i Rapporti con
il Parlamento, Carlo Giovanardi, e del Guardasigilli, Roberto castelli,
secondo il capogruppo della Margherita a Montecitorio, Pierluigi Castagnetti.
''Trovo veramente inspiegabile -ha attaccato l'esponente della Margherita-
il fatto che, nel giorno in cui la Camera si riunisce in seduta straordinaria,
il ministro per i Rapporti con il Parlamento non sia presente e soprattutto
non lo sia il ministro di Grazia e Giustizia''. Il capogruppo Dl mette
in evidenza che il ministro Castelli ''puo' anche non essere d'accordo
con il merito della discussione di questa mattina'', ma che ''sarebbe
stato suo dovere essere presente, perche' stiamo discutendo di provvedimenti
che riguardano il suo dicastero''. Per Castagnetti il testo su un
eventuale provvedimento di clemenza deve andare in Aula alla Camera
comunque, anche se l'iter in commissione non dovesse essere terminato
visto che i tempi sono ristrettissimi. ''In questa legislatura non
si fa che incardinare per l'Aula provvedimenti -conclude l'esponente
della Margherita- che non hanno completato il loro iter in commissione''
'Bisognerebbe avere la decenza di essere in aula, dopo aver chiesto
la seduta straordinaria della Camera dei deputati, ma voi fate solo
propaganda contro il ministro della Giustizia, Roberto Castelli''.
Cosi' l'esponente della Lega Nord e responsabile giustizia, Carolina
Lussana, ribatte a in aula alla Camera, ai deputati dell'opposizione.
''Per la Lega Nord -ha aggiunto Lussana - e' demagogica e propagandistica
la convocazione straordinaria della Camera di oggi. E' irrispettoso
e irresponsabile nei confronti delle Istituzioni ma anche dei detenuti
e delle loro famiglie, l'atteggiamento di quei 207 parlamentari che
hanno sottoscritto la convocazione straordinaria e che poi non sono
stati presenti oggi in Aula''. ''L'emergenza carceraria per molti
di questi 207 non e' piu' tale quando si tratta di rinunciare al viaggio
alle Maldive o alla continuazione dei pranzi di Natale e S. Stefano.
La posizione della Lega Nord -ha proseguito Lussana- e' contraria
da sempre e lo ribadisce oggi a qualunque provvedimento di amnistia
ed indulto perche' contrastanti con i principi della certezza della
pena e mette in pericolo la sicurezza dei cittadini''.
Don
Mazzi: “E noi torneremo a marciare tutti i giorni”
27/12 "Noi, movimento di sognatori incalliti, torneremo a marciare
il giorno di Natale, il giorno di Pasqua, il 2 giugno, il 25 aprile,
il 15 di agosto e tutti i santi giorni, fino a quando gli ultimi diventeranno
primi e i primi diventeranno ultimi!". Lo scrive Don Antonio
Mazzi, presidente del comitato promotore della della Marcia di Natale,
in una lettera che sara' pubblicata domani dal giornale telematico
di 'Radicali italiani'. "Non ce ne frega niente - spiega Don
Mazzi - se a marciare saremo in pochi e con un quoziente di intelligenza
ai limiti delle debolezza mentale. Mi fa un po' ridere che le chiose
sul piccolo numero dei manifestanti di Natale siano state abbondantemente
sottolineate dai signori dell'Udc! Sulle piccole quantita' - conclude
Don Mazzi - se ne dovrebbero intendere piu' di noi".
Mancini:
“La marcia, una prima battaglia per l’amnistia”
26/12
Il giorno di Natale si è svolta a Roma la marcia per l'amnistia,
la giustizia e la libertà. Fortemente voluto da Marco Pannella,
sostenuto da la Rosa nel Pugno, la nuova forza politica nata dall'alleanza
tra Sdi e Radicali, l'evento ha portato nelle vie della capitale migliaia
di persone che, nonostante la pioggia battente, hanno marciato con
bandiere e striscioni, toccando i luoghi simbolo delle istituzioni
e della politica. Ad aprire il corteo, insieme a Marco Pannella, c'erano
Don Mazzi, Enrico Boselli, Roberto Villetti ed Emma Bonino. Presenti
molti leader politici tra cui Massimo D'Alema, Fausto Bertinotti e
Gianni De Michelis. Tra i dirigenti socialisti c'era Giacomo Mancini,
responsabile per le organizzazioni sociali dello Sdi, che è
stato tra gli organizzatori per la Rosa nel Pugno dell'evento e, insieme,
dei presidi e delle visite alle carceri che si sono svolte in tutta
Italia il giorno di Natale in contemporanea con la marcia. "La
marcia rappresenta - ha dichiarato Giacomo Mancini - la prima parte
della battaglia per l'amnistia. La seconda ci sarà in parlamento
con la seduta straordinaria convocata per la giornata di domani. Il
nostro obiettivo è quello di affrontare e risolvere l'emergenza
e la drammaticità della vita all'interno delle carceri. L'opinione
pubblica del nostro paese è attenta e mobilitata. Adesso tocca
alle altre forze politiche fare il loro dovere e approvare rapidamente
un provvedimento di clemenza".
Cossiga
e Naccarato in visita a casa D’Alema. “Una visita di stima
e di auguri”
26/12 L'ex-capo dello Stato Francesco Cossiga, insieme al suo 'consigliere
politico' Paolo Naccarato, ha fatto visita alla vigilia di Natale
a casa D'Alema per fare gli auguri. Lo ha fatto sapere lo stesso Cossiga,
che ha risposto con un secco ''no'' quando gli e' stato chiesto se
la sua fosse stata una manifestazione di solidarieta' dopo le recenti
polemiche che hanno interessato il presidente dei Ds. ''E' stata -
ha poi puntualizzato l'ex presidente della Repubblica - una visita
di auguri, di stima, di affetto e di amicizia. Egli non ha bisogno
della solidarieta' di nessuno, neanche di fronte alla vergognosa e
oscura, ma non tanto..., campagna politico - giudiziario - mediatica
contro i Ds e contro di lui personalmente''. Cossiga si e' presentato
con un grande mazzo i rose per Linda Giuva, la moglie di D'Alema,
e un regalo ''significativo, tutto sardo, per il leader della Quercia:
una ''leppa'' sarda, un lungo coltello a serramanico, che gli ha consegnato
aperta dalla parte del manico, ricevendo in cambio una monetina, ''secondo
la tradizione''.
Atti
vandalici alla sede della neocostituita “Federazione Socialista”
di Crotone
26/12 Atti vandalici sono stati compiuti da sconosciuti nella sede
della Federazione dei Socialisti a Crotone. Gli autori del gesto sono
entrati nella sede del partito da una finestra ed hanno rovistato
nei cassetti delle scrivanie e degli armadi. Alcuni fogli di carta
ed altri documenti sono stati strappati e lasciati sul pavimento.
L'episodio e' stato denunciato agli agenti della polizia di Stato
che hanno avviato le indagini. ''Gli atti vandalici perpetrati ai
danni della neocostituita Federazione Socialista della Calabria di
Crotone, dopo l'escalation criminale ai danni di uomini politici,
imprese, sindacati, hanno suscitato sdegno e condanna da parte della
Confederazione''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale
della Confartigianato di Crotone, Salvatore Luca'. ''A pochissimi
giorni - ha aggiunto - dalla costituzione del nuovo soggetto politico
e dall'apertura della nuova sede provinciale, registrare da subito
queste altre intimidazioni sono la testimonianza del degrado socio
economico a cui si e' giunti nel nostro territorio. Un vero attacco
frontale alle Istituzioni, alle Associazioni a tutti coloro i quali
si spendono giornalmente per il ripristino della legalita' e per non
riportare indietro le lancette della democrazia e della liberta' in
Calabria. Non e' piu' tollerabile che la nascita di una formazione
politica dia fastidio a qualcuno e sia oggetto di intimidazioni prima
ancora di operare''. ''Confartigianato - ha proseguito Luca' - nell'esprimere
grande solidarieta' e vicinanza a tutti i Dirigenti socialisti auspica
un impegno piu' incisivo di tutte le Istituzioni preposte al controllo
del territorio e un'attenzione piu' importante del Governo centrale
nei confronti della nostra Regione. E' improrogabile riportare quella
serenita' giusta che possa consentire a tutti i soggetti impegnati
nel sociale a parlare delle cose da fare e non a spendersi continuamente
nel condannare di volta in volta i tantissimi atti intimidatori che
stanno avvelenando e condizionando le nostre popolazioni che inesorabilmente
stanno precipitando in un vero e proprio baratro sociale e disastro
economico''.
Borrello
(Udeur) “Il Parlamento approvi il Pdl Lazzati contro i mafiosi
nella politica”
26/12 ''La proposta di legge del Centro Studi Lazzati che introduce
il divieto di attivita' di propaganda elettorale ai sorvegliati speciali
costituisce certamente uno strumento da azionare con urgenza per una
politica che diventa responsabile interlocutore di una societa' disorientata
e sconvolta. Il Consiglio regionale ha fatto la sua parte, spetta
ora al Parlamento farsene carico traducendola in legge dello Stato''.
E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale e segretario
dell'Udeur della Calabria, Antonio Borrello. ''Solo cosi' - ha aggiunto
- si puo' cominciare a passare dalle parole ai fatti per come ci viene
richiesto a gran voce dalla popolazione calabrese e dai ragazzi della
Locride che in un impeto di straordinaria determinazione hanno suonato
la sveglia. Una fase di particolare attenzione quella vissuta dalla
Calabria che, al di la' delle forti,ragionevoli emozioni, e' chiamata
ad un surplus di impegno per l'affermazione della legalita' e della
trasparenza''. ''Su questo terreno - ha concluso Borrello - non sono
ammesse ne' distrazioni ne' sufficienze, la lotta alla criminalita'
deve trovare risposte convincenti in una Regione dentro la quale molti
consigli comunali vengono sciolti per condizionamento mafioso e tantissimi
amministratori sono oggetto di azioni intimidatorie''.
Tanti
leader politici e pochi cittadini (meno di un migliaio) alla marcia
di Natale per l’Amnistia. Pannella: “La
detenzione non può diventare tortura”. Don
Mazzi: “Una messa laica. Intesa con Pannella funziona”.
Casini “La piazza va rispettata, il 27
ciascuno si assuma le sue responsabilità alla Camera”
Mancini
(Sdi/RnP) “Nelle carceri una situazione drammatica. A Natale
in marcia per l’amnistia”
23/12 Giacomo Mancini, responsabile per le organizzazioni sociali
dello Sdi, parteciperà alla marcia di Natale per l'amnistia,
la giustizia, la libertà organizzata dalla Rosa nel Pugno e
che si svolgerà a Roma il prossimo 25 dicembre. Allo stesso
tempo i segretari regionali ed i rappresentanti locali della Rosa
nel Pugno hanno organizzato, per la stessa mattina del giorno di Natale,
un presidio davanti alle carceri più importanti del nostro
paese ed una visita al loro interno da parte dei Parlamentari e dei
Consiglieri Regionali. L'obiettivo è quello di denunciare all'opinione
pubblica la drammaticità delle condizioni di vita all'interno
degli istituti di pena italiani che rischia di diventare esplosiva
dopo l'entrata in vigore degli ultimi provvedimenti voluti dalla destra.
A Cosenza, la delegazione che presidierà il carcere di Via
Popilia sarà guidata dall'assessore regionale Luigi Incarnato
e dal consigliere regionale Salvatore Magarò. Saranno inoltre
presenti il presidente del consiglio comunale Saverio Greco e i consiglieri
provinciali e comunali socialisti di Cosenza. Il deputato della Rosa
nel Pugno Mimmo Pappaterra presidierà assieme ad una delegazione
di amministratori socialisti del comprensorio del Pollino, il carcere
di Castrovillari.
Pappaterra
(Sdi) “L’amnistia consentirà una nuova fase per
le carceri a rischio collasso”
23/12 ''La drammatica lentezza dei processi e le condizioni igienico-sanitarie
al limite del collasso di alcune carceri italiane denunciate dall'
on. Enrico Buemi, presidente del Comitato Carceri della Commissione
Giustizia, impongono un provvedimento straordinario come l'amnistia
che non deve essere visto come un contentino, ma rappresenta lo strumento
per chiudere una fase e gestire in modo diverso il problema della
giustizia nel nostro Paese''. Lo ha detto, in una dichiarazione, il
deputato Mimmo Pappaterra. Pappaterra domani guidera' una delegazione
della Rosa nel Pugno che si rechera' nel carcere di Castrovillari
''per testimoniare - e' detto in un comunicato - la sua vicinanza
alla popolazione carceraria e dare un forte risalto alle manifestazioni
che si stanno svolgendo nel nostro Paese. Manifestazioni che culmineranno
con la 'Marcia di Natale di Roma' per chiedere con forza al Parlamento
di approvare un provvedimento di amnistia che si rende necessario
per la grave situazione di sovraffollamento delle carceri, con troppi
detenuti abbandonati in attesa di processo o che devono espiare una
pena anche per reati per i quali si potrebbero ipotizzare misure alternative.
Ad invocare un' amnistia era stato per primo, con un' autorevolezza
ed una fermezza straordinari, Giovanni Paolo II il 14 novembre del
2002 in occasione della sua visita alla Camera dei Deputati. Noi della
Rosa nel Pugno siamo sinceramente favorevoli all' amnistia. La Marcia
di Natale deve essere l'occasione per tutta la classe politica di
avere piu' coraggio, di non tergiversare piu' con proposte riduttive
come l' indulto o l' indultino ed impegnarsi a risolvere un problema
che richiede una decisione immediata che non puo' piu' essere rinviata.
Sono uno dei 200 parlamentari che hanno chiesto la convocazione straordinaria
della Camera dei Deputati per il 28 dicembre. Mi auguro che da li'
inizi un percorso che risolva in termini positivi una questione che
si trascina ormai da anni''.
Designato
il comitato elettorale calabrese di Forza Italia
23/12 Il Coordinatore Nazionale di Forza Italia, d'intesa con il
Presidente Silvio Berlusconi - informa una nota del partito - ha designato
il comitato elettorale che assume tutte le funzioni atte a guidare
il partito rispettivamente in Abruzzo e in Calabria durante la campagna
elettorale. Il comitato elettorale dell'Abruzzo e' presieduto dal
Sen. Andrea Pastore ed e' composto dalla signora Paola Pelino e dal
sindaco dell'Aquila Biagio Tempesta. Il comitato elettorale della
Calabria e' presieduto dall'On. Giancarlo Pittelli ed e' composto
dal sen. Antonio Gentile, dall'on. Luigi Fedele e dalla senatrice
Ida D'Ippolito
Madeo
(DL) attacca Caputo (AN) “L’alternanza valga anche per
il Comune di Rossano”
23/12 ''Non si puo' invocare il principio dell'alternanza a Cosenza
e poi negarlo a Rossano. I cittadini non potrebbero capire una politica
dei due pesi e delle due misure diverse, cosi' sfacciatamente palesata''.
E' quanto afferma Luigi Madeo, segretario nazionale organizzativo
dei Giovani Della Margherita che replica cosi' ad una dichiarazione
di Giuseppe Caputo, commissario provinciale di An ed ex sindaco di
Rossano, nella quale si auspicava il cambio di coalizione alla guida
dell' Amministrazione comunale di Cosenza. ''Le democrazie si rigenerano
con le alternanze - ha aggiunto Madeo - e proprio di questa alternanza
a Rossano si avverte il bisogno, con le stesse motivazioni che l'
ex sindaco di Rossano, sostiene debbano valere per la citta' di Cosenza.
Auspico che il centrosinistra rossanese invece di dividersi sulle
primarie, contravvenendo in pratica allo spirito stesso delle primarie,
che e' quello di coagulare e stringere il rapporto tra i partiti e
tra i partiti e la societa' civile, faccia affiggere per la citta'
i manifesti con le dichiarazioni di Caputo che invitano all' alternanza''.
Per il segretario nazionale organizzativo della Margherita, infine,
''negli anni del maggioritario che proprio in questi giorni il centrodestra
ha cancellato votando una legge scandalosa, abbiamo apprezzato i vantaggi
dell' alternanza delle coalizioni che hanno governato il nostro Paese.
Credo che se alle prossime elezioni amministrative i cittadini rossanesi
sceglieranno la coalizione di centrosinistra, anche il nostro ex sindaco
potra' dirsi soddisfatto, perche' si sara' realizzato un suo auspicio''.