Appello di un detenuto
di Castrovillari: “Liberate Giuliana, colomba della pace”
21/02 ''Mi rivolgo a voi fratelli iracheni, Liberate
Giuliana. Liberate la colomba della Pace''. Questo l' appello lanciato
che un detenuto della casa circondariale di Castrovillari, Giuseppe,
ha lanciato stamani nel corso della rappresentazione teatrale ''Vite'',
lavoro conclusivo del laboratorio teatrale che ''Scena Verticale'',
compagnia teatrale castrovillarese, ha svolto nel carcere di Castrovillari
con nove detenuti del terzo raggio. ''Il mio appello - ha aggiunto Giuseppe
- viene da un luogo di sofferenza, un carcere, lo stesso luogo di sofferenza
dove nostra sorella Giuliana e' costretta a vivere, perche' rapita.
Non trovo ne' giusto ne' giustificato il vostro gesto in quanto Giuliana
ha lottato per voi e per la vostra causa in prima linea. Ha fatto conoscere,
al mondo intero, le atrocita' e le barbarie che i vostri parenti hanno
subito. Solo grazie al coraggio della testimonianza di Giuliana questo
e' stato possibile saperlo e vederlo. Senza di lei mai il mondo e l'
umanita' intera avrebbe avuto cognizione di queste disumane atrocita'''.
''Per questo suo amore verso il prossimo e per il suo costante impegno
e aiuto fornito al popolo iracheno - ha proseguito Giuseppe - Giuliana
merita, dal mondo intero e da voi, fratelli iracheni, il premio Oscar
per la solidarieta' e non la prigione. Bisogna ringraziare Giuliana
Sgrena ed esserle riconoscenti per il suo impegno, il suo coraggio,
le sue lotte che ha condotto in difesa dei diritti del popolo iracheno.
Tutti dovremmo pregare e ringraziare Dio affinche' in Iraq vi fossero
altre mille Giuliana Sgrena, poiche' solo lei, grazie alla sua grande
umanita', con i suoi scritti e le sue testimonianze, e' riuscita a scuotere
le coscienze dell' umanita' intera portando alla luce verita' nascoste
e mostruose che nessuno conosceva''. ''Alta - ha concluso Giuseppe -
e' la mia stima per lei. Grande e' il desiderio mio e di tutti coloro
che amano la pace che Giuliana ritorni a informarci difendendo la liberta',
la giustizia ma soprattutto i popoli martoriati''. Il lavoro conclusivo
del laboratorio teatrale che la compagnia teatrale castrovillarese,
''Scena Verticale'', ha portato avanti con alcuni detenuti del terzo
raggio del carcere della citta' del Pollino. L' iniziativa e' stata
sostenuta dal Ministero di Grazia e Giustizia. '''Vite' - dice Dario
De Luca, regista della rappresentazione - non e' che, banalmente, la
vita delle persone che sono in scena. Naturalmente, abbiamo cercato
di raccontare piccoli frammenti che potessero, pero', essere universali,
cioe' dare l' idea di tutte le contraddizioni che nella vita ognuno
puo' avere. Questo lo abbiamo fatto sia avvalendoci di scritti dei detenuti
e sia partendo da 'Aspettando Godot' di Samuel Beckett che e' stato,
un po', il filo rosso che ha messo insieme le vie raccontate''. Il regista,
alla fine, nel sostenere che l' esperienza, portata avanti e' stata
di ''una notevole valenza dal punto di vista culturale-formativo'',
si e' detto pienamente soddisfatto ''sia per l' impegno e la bravura
dimostrata dai nove attori che per il rapporto di collaborazione che
si e' instaurato con il direttore della casa circondariale, Fedele Rizzo,
e con il Comandante e tutti gli agenti della Polizia Penitenziaria''.
Accolto con sputi
e monetine il nuovo prete di Santa Sofia d’Epiro
21/02 Sputi, fischi e lancio di monetine: cosi' un
gruppo di abitanti di Santa Sofia d' Epiro, centro arbereshe della provincia
di Cosenza, ha accolto il nuovo parroco, padre Mario Aluise, nominato
nei giorni scorsi dal vescovo di Lungro, mons. Lupinacci, dopo la morte
di Giovanni Capparelli, parroco del paese per 60 anni. La contestazione
dei fedeli deriva dal fatto che sarebbe stata maggiormente gradita la
nomina come parroco di Demetrio Braile, che per otto anni era stato
vicario di Capparelli. I promotori della protesta hanno anche invitato
la popolazione a non elargire offerte alla chiesa, destinando le somme
relative ai poveri ed ai bisognosi del paese. Presidi silenziosi di
protesta sono stati organizzati davanti la sede della Curia vescovile,
a Lungro.
Pubblicato dal
BURC il bando di selezione per 3 programmi formativi per lo sviluppo
locale
21/02 E' stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale
della Regionale Calabria (Burc), Supplemento Straordinario n. 9 dell'11
febbraio 2005, il Bando di selezione per tre programmi formativi ''Laboratorio
di formazione per lo sviluppo locale''. Lo rende noto la Fondazione
Field. Il laboratorio si propone di supportare progetti imprenditoriali,
già finanziati nell'ambito di programmi negoziati (Patti territoriali,
Contratti d'area, Contratti di Quartiere, Pit, Patti per il sociale,
Patti per l'occupazione), attraverso un'azione formativa mirata. L'azione
formativa sarà rivolta ai seguenti destinatari: titolari e/o
dirigenti e quadri di imprese finanziate nell'ambito della programmazione
negoziata. Possono rispondere al bando, in qualità di Soggetto
proponente, partenariati formalmente costituiti per la gestione degli
strumenti di programmazione suddetti che abbiano rilevato specifiche
esigenze formative da parte delle imprese coinvolte nei rispettivi programmi
di sviluppo. Ciascun Soggetto Proponente è chiamato ad avanzare
una proposta di percorso formativo secondo uno schema allegato al Bando.
Le proposte di percorsi formativi saranno selezionate sulla base della
congruità delle stesse rispetto al progetto di sviluppo (Patto,
Contratto, Pit) di riferimento. Saranno valutate, a titolo preferenziale,
le proposte formative a sostegno di idee imprenditoriali incentrate
sull'utilizzo e la valorizzazione di risorse locali e le proposte formative
destinate ad imprese che si caratterizzano in termini di tipicità
delle produzioni e di forte caratterizzazione rispetto al territorio
di produzione (prodotti tipici, Igt, Doc, Dop, etc.). Il bando e lo
schema di domanda sono reperibili presso la segreteria Field - Assessorato
alla formazione professionale, piazza Matteotti, Catanzaro e via internate
collegandosi ai seguenti indirizzi: www.regionecalabria.it; www.emersionelavorononregolare.it;
www.emersionecalabria.it
Scali neo presidente
delle Ferrovie della Calabria. Covello rimane nel Cda
21/02 Giuseppe Mario Scali, consigliere presso la Presidenza
del Consiglio dei ministri, e' il nuovo presidente delle Ferrovie della
Calabria, azienda di trasporto a capitale pubblico. La nomina e' stata
decisa dall' assemblea dei soci, riunitasi nella sede del ministero
delle Infrastrutture, che ha anche nominato il nuovo consiglio d' amministrazione.
Del nuovo consiglio sono stati chiamati a fare parte Virginio Di Giovambattista
(segretario), Orlando Bifaretti, Franco Covello (presidente uscente)
e Sergio D' Elia, designato dalla Regione Calabria.
Trenitalia avvia
il servizio degli assistenti di linea
21/02 Entrano in servizio su due linee ferroviarie
regionali gli assistenti di linea. Sono quattro e operano su 2 tratte
molto frequentate dai pendolari: la Napoli-Formia e la Napoli-Salerno-Paola-Cosenza.
Indosseranno un cappello giallo che li rendera' riconoscibili ai viaggiatori
e avranno il compito di ascoltare i clienti, raccogliere osservazioni,
reclami, fornire informazioni e di attivarsi per rendere piu' comodo
ed efficiente il servizio mantenendo i contatti con il personale a bordo
del treno, le stazioni, le sale operative e gli impianti di manutenzione.
L'iniziativa e' stata presentata oggi nella stazione di Napoli-Mergellina
dall'assessore regionale ai trasporti, Ennio Cascetta e da Carlo Pino,
direttore trasporto regionale Campania di Trenitalia. ''Qualcuno li
ha gia' definiti angeli custodi dei pendolari - ha spiegato il direttore
Pino - si tratta infatti di operatori specializzati che daranno informazioni
e ascolteranno i consigli e i suggerimenti dei viaggiatori, i quali
come utenti quotidiani di queste linee, sapranno segnalare criticita'
e disservizi. Ogni operatore sara' collegato alla centrale operativa
grazie ad un palmare, con il quale inoltrera' segnalazioni e reclami
in tempo reale''. ''In questo modo - ha concluso Pino - saremo in grado
di anticipare i problemi e programmare le soluzioni''. Per Ennio Cascetta
''questo nuovo servizio rientra in un'ampia strategia di attenzione
che mette al centro il viaggiatore e le sue esigenze. Figure nuove che
alzano il livello della qualita' sui nostri treni e che speriamo di
estendere presto anche ad altre linee molto utilizzate dai pendolari
come la Napoli-Caserta''. ''Come Regione Campania - ha concluso l'assessore
Cascetta - consideriamo tutto il sistema della Metropolitana Regionale
l'asse portante del trasporto pubblico nella nostra regione. Per questo
abbiamo finanziato il varo di 67 nuovi convogli che circoleranno sulla
rete entro il 2007, per una spesa complessiva di 290 milioni di euro''.
I quattro 'cappelli gialli' risponderanno alle telefonate dei clienti
dal lunedi' al venerdi' preferibilmente dalle ore 11.00 alle ore 13.00
ai seguenti recapiti: Giovanni Esposito 335 1510328, Giuseppe La Montagna
335 1510360 linea Napoli - Formia; Antonio Iorio 335 1510353, Lucio
Barberio 335 1510368 linea Napoli - Salerno - Paola - Cosenza. Attivati
anche due indirizzi di posta elettronica: napoliformia@trenitalia.it
, napolicosenza@trenitalia.it.
Protesta degli
operai della Dolmen, a Rossano, senza stipendio da tre mesi
21/02 Minacciano di occupare la statale 106 ionica
i circa 50 operai della Dolmen s.r.l., azienda di prefabbricati, che
opera nell' area industriale di Rossano, se entro domani non otterranno
notizie positive sul pagamento degli stipendi, che non ricevono da novembre
dello scorso anno. La decisione e' stata presa di concerto con le Organizzazioni
Sindacali Cgil e Uil, nel corso dell' assemblea dei lavoratori, che
si e' tenuta nella mattinata di oggi, nel corso della quale e' stato
proclamato lo stato d' agitazione. Chiesto un incontro urgente con il
Prefetto di Cosenza. Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti italiani
alla Camera che sull' argomento ha presentato un' interrogazione parlamentare
al Ministro del Lavoro, Roberto Maroni. ''Il Ministro del Lavoro intervenga
a tutela dei diritti e della dignita' dei lavoratori della Dolmen di
Rossano, che da oltre quattro mesi non ricevono lo stipendio'' ''La
tutela dei lavoratori - afferma Sgobio - deve essere al primo punto
dell' agenda di ogni Ministro del Lavoro e quando questi non vengono
rispettati e' opportuno che intervenga per porre rimedio''.
A Fuscaldo paura
per un giovane che aggredisce i cittadini
21/02 La mancata adozione di provvedimenti giudiziari
nei confronti di un giovane reo di avere compiuto alcune aggressioni
e' stata lamentata da un abitante di Fuscaldo, che in una lettera parla
di un clima di ''terrore'' in cui vive ''una intera comunita' di onesti
e pacifici cittadini''. Secondo quanto riferito nella lettera, il giovane,
nei giorni scorsi, nella frazione Cariglio, avrebbe aggredito tre persone,
una delle quali e' dovuta ricorrere alle cure dei sanitari per contusioni
giudicate guaribili in 3 giorni, senza che nei suoi confronti venisse
adottato alcune provvedimento restrittivo. ''Le famiglie di Cariglio
- e' scritto nella lettera, in cui si sottolinea come il giovane sia
gia' noto a polizia e carabinieri - sono esasperate e temono che quando
finalmente le forze dell' ordine e la magistratura si decideranno a
prendere provvedimenti sara' forse troppo tardi: bisogna attendere l'
irreparabile? Quanto e' successo, non e' sufficiente a dichiarare lo
stato di pericolosita' dell' incriminato, al punto tale di prevedere
misure di custodia cautelare?''.
Continua a nevicare
in provincia di Cosenza
21/02 Nevica ancora su gran parte della provincia di
Cosenza ed in particolare sulla Sila dove su molte strade c' e' l' obbligo
delle catene montate. Nessun disagio viene segnalato, al momento, sull'
Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Nel tratto calabrese della A3 sta
nevicando tra Mormanno e Campotenese, ma la circolazione, secondo quanto
riferito dalla Polizia stradale, e' regolare, grazie anche al lavoro
degli spazzaneve. Sull' autostrada, comunque, e' previsto l' obbligo
di catene a bordo a partire dallo svincolo di Falerna, nel lametino,
in direzione nord. Maggiori disagi si registrato sulla statale 107 e
su molte strade interne della Sila. Qui, infatti, la circolazione e'
possibile solo con le catene montate. Sulla zona, infatti, sta continuando
a nevicare e spira un forte vento che oltre a creare problemi alla visibilita',
porta la neve sull' asfalto. Durante la notte sulla zona sono caduti
20 centimetri di neve, dopo i 60 di ieri. Gli spazzaneve della Provincia
di Cosenza, ieri sono dovuti intervenire in piu' occasioni nei pressi
della statale 107 per soccorrere alcuni automobilisti e due pullman
che erano rimasti bloccati.
Abitazione in fiamme
a Belmonte. Salvi un pensionato e sua moglie.
21/02 Un incendio, probabilmente causato da un corto
circuito, si e' sviluppato stamani nell' abitazione di un pensionato
di 70 anni, a Belmonte Calabro. L' uomo, che si trovava in casa insieme
alla moglie, e' riuscito a mettersi in salvo. Le fiamme sono state spente
dai vigili del fuoco il cui intervento ha permesso di circoscrivere
l' incendio ad una sola stanza.
Nevica su tutti
i rilievi della provincia di Cosenza, Traffico rallentato sulla A/3
20/02 Continua a nevicare in Calabria, in particolare
nella zona del Cosentino. Sulla strada statale 107, nei pressi di Paola
il traffico è rallentato a causa delle abbondanti nevicate, sulla
tratto della Sila cosentina, è obbligatorio il transito con catene;
sull'autostrada A3, si registrano rallentamenti del traffico sul tratto
lucano dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, in particolare nel tratto
compreso tra gli svincoli di Buonabitacolo (Salerno) e Mormanno (Cosenza
) ma non vengono segnalati disagi Le abbondanti nevicate di questi ultimi
giorni hanno creato un clima di grande festa nelle zone della Sila che,
in queste ultime ore, sono state prese d'assalto da numerosi turisti
provenienti da diverse regioni. Le comitive dei turisti hanno raggiunto
le localita' della Sila sia con viaggi organizzati che autonomamente.
La gran parte dei turisti ripartiranno domani mattina. Gli impianti
per sciare sono attualmente funzionanti. Ancora disagi sulle percorrenze
di montagna calabresi, dove la neve sta cadendo copiosamente.
Seicento persone
ai funerali di Piromalli
20/02 E' un dolore vissuto nel silenzio quello dei
familiari e degli amici di Giuseppe Piromalli, il boss della 'ndrangheta
morto ieri mattina nella sua abitazione a Gioia Tauro, che oggi pomeriggio
hanno partecipato ai funerali. Il feretro e' stato trasportato a spalla,
dall'abitazione del boss fino alla chiesa di San Francesco di Paola,
dove si e' svolto il rito funebre, da un gruppo di amici dell'anziano
e potente esponente della 'ndrangheta. Ad aprire il corteo funebre c'erano
una trentina di corone di fiori poste su camioncini ed alcune trasportate
a spalla. Al funerali, oltre ai familiari, hanno partecipato circa seicento
persone giunte da tutta la Piana di Gioia Tauro ma anche da altre zone
della Calabria. Nel corso del rito funebre ci sono state poche lacrime
e pochi momenti di commozione anche se, tra coloro che erano all'esterno
della chiesa, in molti ricordavano la vita e vicissitudini dell'anziano
boss. Giuseppe Piromalli, morto all'eta' di 84 anni, fu protagonista
di numerose vicende di mafia. Era a capo di una cosca che appartiene
alla storia stessa della 'ndrangheta, con potenti collegamenti con Cosa
nostra e la mafia italo-americana. Nel 2003, a causa delle sue gravi
condizioni di salute che erano incompatibile col regime carcerario,
gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. Piromalli dopo 20
anni di detenzione, stanco e malato, era tornato nella sua vecchia casa
di Gioia Tauro, circondato dall' affetto dei suoi familiari e dei suoi
amici. In molti sostengono che negli ultimi tempi si era isolato e che
non volesse vedere piu' nessuno, quasi come se avesse il desiderio di
riflettere sulla sua vita. La storia criminale di Giuseppe Piromalli
inizia nel 1978 quando don Peppino subentra nel comando dell' omonima
cosca al fratello Girolamo, detto 'Mommo', stroncato anch' egli da un
male incurabile a poco meno di 60 anni. Coloro che ricordano il funerali
di 'Mommo' non hanno esitato, seppure in forma anonima e con toni di
voce molto bassi, a sostenere che quella celebrata oggi e' stata minore
rilevanza e con una partecipazione ridotta. La prima, clamorosa, condanna
nei confronti di Piromaggli gli fu inflitta dalla Corte d' assise di
Palmi, nel luglio del 1985, ad undici ergastoli per altrettanti omicidi,
poi ridotti ad uno in seguito all' annullamento della sentenza da parte
della Corte di Cassazione, e la seconda nel 1986 nel cosiddetto processo
alla mafia delle tre province. A determinare la condanna di Piromalli
furono soprattutto le dichiarazioni di Pino Scriva, primo grande pentito
della 'ndrangheta ed un tempo fedelissimo del boss.
Temperature siberiane
in Sila (-20). Alcune zone isolate sul Pollino raggiunte da un elicottero
19/02 Temperature siberiane sono state raggiunte la
notte scorsa sulla Sila. Nel centro operativo della Provincia di Cosenza
di Cavaliere, in SIla, la temperatura e' arrivata a -16 gradi, ed a
Botte Donato, ad una quota maggiore, e' giunta intorno ai -20. Stamani,
grazie anche alla splendida giornata di sole, la colonnina di mercurio
e' tornata su livelli ''accettabili'', raggiungendo i +5. Gli impianti
sciistici della zona sono tutti aperti, grazie anche ai 180 centimetri
di neve presenti. Un elicottero del Corpo forestale dello Stato, decollato
dalla base di Lamezia Terme, sta facendo la spola da stamani tra S.
Donato di Ninea e San Sosti, nella zona del Parco nazionale del Pollino,
per trasportare agli abitanti delle contrade montane rimaste isolate
dalla neve alimenti e fieno per gli animali. L' opera di soccorso avviata
dal Comando provinciale del Cfs di Cosenza a causa delle difficolta'
provocate dalle abbondanti precipitazioni nevose di queste ultime ore
sta interessando tutta la provincia. Interventi di soccorso sono stati
effettuati a favore di cittadini, appassionati della montagna e agricoltori.
Il velivolo del Cfs, un Nh 500, che sta portando cibo, nel pomeriggio
si spostera' nelle zone tirreniche della provincia di Cosenza. Gran
parte della viabilita' in Sila e' consentita con le catene, mentre sulla
statale 107, nella zona di Camigliatello e Spezzano Sila, e sull' autostrada
Salerno-Reggio Calabria, da Sibari in direzione nord, permane l' obbligo
di catene a bordo nonostante in Calabria abbia smesso di nevicare. La
polizia stradale sta attuando alcuni ''filtri'' per verificare che gli
automobilisti siano in possesso delle catene sulla ss 107 mentre il
provvedimento non si e' reso necessario per l' autostrada.
E’
morto il boss Giuseppe Piromalli. Fu condannato ad undici ergastoli
19/02 Giuseppe Piromalli, di 84 anni, capo dell' omonima
cosca della 'ndrangheta, e' morto stamattina, a causa di una malattia
incurabile, nella sua abitazione di Gioia Tauro . A Piromalli due anni
fa erano stati concessi gli arresti domiciliari, poiche' le sue condizioni
di salute erano diventate incompatibili col regime carcerario. Il boss
stava scontando una condanna a 27 anni di reclusione per omicidio ed
associazione per delinquere di tipo mafioso. Con il fratello Mommo,
morto anche lui per cause naturali alla fine degli anni '70, Giuseppe
Piromalli era stato uno dei fondatori di una cosca che e' stata protagonista
della storia e delle vicende degli ultimi decenni della 'ndrangheta,
inserita in molti affari illeciti non soltanto nella Piana di Gioia
Tauro e nell' intera Calabria, con alleanze e contatti con altri gruppi
criminali, ma anche a livello nazionale ed internazionale. Piromalli
era detenuto dal 1984, quando fu arrestato dai militari della Compagnia
di Gioia Tauro al comando dell' allora capitano Gilberto Murgia. Nella
vicenda di Piromalli c' e' anche un episodio che rappresenta un record
nella storia criminale e giudiziaria del nostro Paese. Nel 1985 la Corte
d' assise di Palmi, presieduta da Calogero Mannino, commino' a Piromalli
11 ergastoli in relazione ad altrettanti omicidi attribuiti al boss
di Gioia Tauro. La sentenza fu pero' successivamente annullata dalla
Corte di cassazione, che rinvio' gli atti alla Corte d' assise di Reggio
Calabria i cui giudici, a conclusione del processo, condannarono Piromalli
ad un solo ergastolo. Un' altra condanna al carcere a vita fu comminata
sempre negli anni '80 a Piromalli a conclusione del cosiddetto processo
alla ''mafia delle tre province'' che vedeva imputati affiliati a cosche
di tutta la Calabria, che all' epoca aveva appunto tre province (Catanzaro,
Cosenza e Reggio Calabria) e non cinque come adesso. Piromalli, comunque,
anche dal carcere ha continuato a gestire gli affari della cosca insieme
agli affiliati del gruppo alleato dei Mole'. Col passare degli anni
il gruppo Mole', anzi, ha acquisito sempre piu' importanza nella gestione
della cosca, mantenendo comunque uno stretto collegamento con Giuseppe
Piromalli. ''Con la morte di Piromalli - ha detto il procuratore aggiunto
di Reggio Calabria, Salvatore Boemi, ex coordinatore della Procura distrettuale
- e' morto un vero capo, un uomo che aveva non soltanto le funzioni
ma anche lo stile del boss mafioso''. Il boss Piromalli fu protagonista
di tantissime vicende di mafia, capo di una cosca che appartiene alla
storia stessa della 'ndrangheta, con potenti collegamenti con Cosa nostra
e la mafia italo-americana, ha dovuto arrendersi al cancro che lo aveva
aggredito da alcuni anni. Nel 2003, poiche' le sue condizioni di salute
erano diventate incompatibili col regime carcerario, gli erano stati
concessi gli arresti domiciliari. Piromalli, cosi', dopo 20 anni di
detenzione, stanco e malato, era tornato nella sua vecchia casa di Gioia
Tauro, circondato dall' affetto dei suoi familiari e dei suoi amici
piu' intimi, protetto come un' icona, simbolo vivente di una 'ndrangheta
che ha sempre basato il suo potere sui vincoli familiari e sul carisma
dei capi. Qualcuno dice che negli ultimi tempi si era isolato e che
non volesse vedere piu' nessuno. ''Ormai - dice qualcuno - era stanco
e rassegnato alla morte''. La storia criminale di Giuseppe Piromalli
inizia nel 1978 quando don Peppino subentra nel comando dell' omonima
cosca al fratello Girolamo, detto ''Mommo'', stroncato anch' egli da
un male incurabile a poco meno di 60 anni. Non fu facile per don Peppino
Piromalli prendere il posto del fratello, potentissimo e considerato
persona di grande saggezza. ''Il cambio della guardia al vertice della
cosca - spiega Salvatore Boemi, procuratore aggiunto di Reggio Calabria
e grande esperto di 'ndrangheta - coincise con un brusco cambio di rotta.
Da espressione della mafia agricola, la cosca Piromalli assunse il controllo
dei lavori edili legati alla realizzazione delle grandi opere pubbliche
nella Piana di Gioia Tauro''. La cosca Piromalli entro' subito in guerra
col gruppo dei Tripodi. Peppino Piromalli fu accusato di avere ordinato
una serie di omicidi contro elementi della cosca rivale e si rese irrperibile.
La sua latitanza, pero', si concluse il 24 febbraio del 1984 quando
fu arrestato, a conclusione di una storica operazione, dai carabinieri
della Compagnia di Gioia Tauro al comando dell' allora capitano Gilberto
Murgia. Da allora Piromalli e' sempre stato in carcere ed ha visto la
sua cosca sfaldarsi in due gruppi: il primo gestito dal nipote Giuseppe
jr., con diramazioni soprattutto nel nord Italia, ed il secondo gestito
dalla famiglia dei cugini Mole', veri dominatori negli ultimi anni degli
affari illeciti nella Piana di Gioia Tauro, ed in primo luogo degli
appalti per la realizzazione del grande porto container. Dopo l' arresto,
per Piromalli arrivarono le condanne: la prima, clamorosa, comminatagli
dalla Corte d' assise di Palmi, nel luglio del 1985, ad undici ergastoli
per altrettanti omicidi, poi ridotti ad uno in seguito all' annullamento
della sentenza da parte della Corte di Cassazione, e la seconda nel
1986 nel cosiddetto processo alla mafia delle tre province. A determinare
la condanna di Piromalli furono soprattutto le dichiarazioni di Pino
Scriva, primo grande pentito della 'ndrangheta ed un tempo fedelissimo
del boss. ''Fu proprio nel corso del processo conclusosi con la condanna
ad 11 ergastoli - dice ancora Salvatore Boemi - che la potenza di Giuseppe
Piromalli raggiunse il suo livello massimo: il boss, imputato con altre
59 affiliati della sua cosca, ordino' ad un certo punto a tutti i difensori
di ritirarsi del processo in segno di protesta contro il pentito Scriva,
accusato di avere offeso alcuni avvocati. La Corte d' assise nomino'
alcuni difensori d' ufficio che pero' rifiutarono l' incarico. Il processo
registro' una lunga pausa e si concluse praticamente senza discussione
con l' intervento dell' allora presidente dell' ordine forense di Palmi,
avv. Filippo Napoli, che tra l' altro era un civilista. Piromalli, facendo
ritirare gli avvocati, sperava di fare saltare il processo, ma il suo
proposito non si realizzo' per l' ostinazione del presidente Saverio
Mannino. Fu una grande prova di forza dello Stato''. I funerali si svolgeranno
domani pomeriggio, alle 15, a Gioia Tauro. Per le esequie il questore
di Reggio Calabria, Vincenzo Speranza, non ha imposto alcuna prescrizione
particolare. La salma di Piromalli sara' portata in corteo dall' abitazione
del boss fino alla chiesa di San Francesco, dove si svolgera' il rito
funebre. Quindi sara' trasferita nel cimitero di Gioia Tauro, dove sara'
inumata nella cappella di famiglia.
Pubblicato il regolamento
applicativo della legge regionale sulla diffusione della cultura tetatrale
19/02 Promozione ed equilibrata diffusione della cultura
teatrale sul territorio calabrese; creazione di un sistema organico
di rapporti in cui realta' publiche e private, enti locali e istituzioni
culturali, scolastiche e universitarie interagiscano nell' opera di
programmazione; sviluppo artistico, professionale e produttivo del settore:
sono queste alcune delle finalita' del regolamento che disciplina gli
interventi per la programmazione e lo sviluppo dell' attivita' teatrale
in base alla legge regionale 9 febbraio n.3. Il testo del provvedimento,
licenziato lo scorso 26 gennaio dalla Giunta regionale a distanza di
un anno dall' approvazione della legge quadro sul teatro, e' stato pubblicato
lo scorso 3 febbraio sul Bollettino ufficiale della Regione. In dieci
articoli, l' esecutivo fornisce lo strumento esplicativo in materia
di assegnazione dei contributi a soggetti che svolgono attivita' teatrali
in via continuativa e con carattere di professionalita'. Il regolamento,
inoltre, si propone di favorire ''la fruizione dello spettacolo teatrale
da parte di fasce sempre piu' ampie di pubblico, riservando un' attenzione
particolare alla maturazione culturale e artistica delle giovani generazioni;
di incentivare la valorizzazione, attraverso le modalita' proprie del
teatro, del patrimonio di storia e cultura della regione con uno specifico
interesse per i processi di integrazione culturale e sociale in atto
sul territorio calabrese e di promuovere la realizzazione di progetti
finalizzati alla formazione professionale per il personale tecnico e
artistico e l' incentivazione delle attivita' teatrali di recente formazione,
la sperimentazione e la ricerca''. Per quanto concerne l' assegnazione
dei contributi previsti dalla legge del febbraio dello scorso anno ''sono
ammessi - e' scritto nel testo - i soggetti teatrali legalmente costituiti
da almeno due anni, con sede in Calabria''. Riferimento principale e'
''la comprovata attivita' continuativa'' in base alla quale, tra l'
altro, ogni soggetto dovra' avere realizzato almeno 40 recite di propri
spettacoli nell' ambito regionale non in forma gratuita. L' entita'
dei contributi, definiti complessivamente su base triennale, verra'
determinata attraverso una valutazione di carattere quali-quantitativo.
Il regolamento mette l' accento su tre ambiti specifici: l' attivita'
teatrale stabile (''d' interesse pubblico e contraddistinta da una progettualita'
integrata di produzione, ricerca, attivita' formativa, promozione e
ospitalita' e da specifiche finalita' artistiche, culturali e sociali'');
le compagnie teatrali ''la cui attivita' e' improntata a criteri di
professionalita' artistica e gestionale e di continuita' del nucleo
artistico'') e i circuiti teatrali regionali (''intesi come elemento
rilevante per una politica di riequilibrio e di omogenea diffusione
delle attivita' teatrali''). Prevista, nell' articolato, anche la diffusione
e il radicamento di ''residenze multidisciplinari'', strutture atte
a garantire la permanenza di un soggetto teatrale professionale facente
capo a uno o piu' Comuni per lo svolgimento di attivita' di spettacolo
aperti al pubblico e contempla, infine, la concessione di incentivi
finanziari per spese relative al restauro, all' adeguamento e alla riqualificazione
di sedi ed attrezzature destinate alle attivita' teatrali.
A San Pietro in
Guarano giovane aggredisce i Carabinieri: arrestato
19/02 Un giovane, Francesco Motta, di 23 anni, e' stato
arrestato dai carabinieri a San Pietro in Guarano per il reato di resistenza
a pubblico ufficiale. I carabinieri sono intervenuti perche' il giovane
stava minacciando il padre e la madre con un coltello. Quando i carabinieri
sono intervenuti il giovane Motta li ha aggrediti. Il giovane e' stato
bloccato ed arrestato.
Tre arresti a Lungro
per furto di legna
19/02 I carabinieri di Lungro hanno arrestato tre persone
con l' accusa di furto aggravato di legname. I tre, Markus Messina,
di 34 anni, Sonia Di Monte (22) e Lucia Accursi (40), tutti di Firmo,
sono stati sorpresi all' interno di un' azienda agricola al confine
tra i comuni di Lungo e Firmo, mentre erano intenti a tagliare delle
querce. La legna recuperata e' stata restituita al legittimo proprietario.
Il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Castrovillari,
Livio Cristofano, ha disposto per le due donne gli arresti domiciliari,
mentre Messina e' stato portato in carcere.
Ancora neve in
arrivo in Calabria. Allerta anche in pianura. Venti forti in tutto il
Sud
18/02 Torna la neve su tutta l'Italia: una perturbazione
in arrivo dalla penisola scandinava portera' a partire da domani pomeriggio
nevicate diffuse, prima a quote collinari e successivamente anche in
pianura, dalla Lombardia alla Calabria. Il Dipartimento di Protezione
Civile ha quindi emesso un allerta meteo per le prossime 24-36 ore invitando
tutti i soggetti coinvolti a predisporre gli interventi necessari a
far fronte ad eventuali situazioni di disagio. In particolare, gli esperti
prevedono a partire da domani pomeriggio e per le successive 24-36 ore
nevicate inizialmente a quote collinari su Toscana ed Emilia-Romagna.
Ma i fenomeni si estenderanno anche su Lombardia, Veneto e Friuli Venezia
Giulia, dove i fiocchi potrebbero cadere anche in pianura. Dalla nottata
di domani e per le successive 24-36 ore, inoltre, si attendono precipitazioni
nevose al di sopra dei 400-600 metri su Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Basilicata e Calabria. Su Marche e Umbria non sono
escluse nevicate a quote collinari. Ma non sara' solo la neve a rendere
difficile il fine settimana: sempre dalla serata di domani gli esperti
del Dipartimento prevedono venti da forti a molto forti su Sardegna,
Sicilia, Calabria e Basilicata, con mareggiate lungo le coste esposte.
Anche in questo caso il fenomeno dovrebbe proseguire per 24-36 ore.
La sala operativa della Protezione Civile seguira' l'evolversi della
situazione in stretto contatto con le prefetture e le strutture regionali.
La Provincia di
Cosenza richiede lo stato di calamità naturale
18/02 Le condizioni metereologiche particolari delle
scorse settimane e degli scorsi giorni che hanno creato gravissime difficoltà
ed ingenti danni nella provincia di Cosenza, pongono tutte le condizioni
per un riconoscimento dello stato di calamità naturale. Convinti
di questi circostanza sono il Presidente della Provincia, onorevole
Mario Oliverio e l’Assessore all’Agricoltura, Luciano Manfrinato,
che hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri,
al Ministro delle Politiche Agricole e forestali, Alemanno, al Presidente
Giunta Regionale, Chiaravalloti, all’Assessore Regionale Agricoltura,
Dima, alla Direzione del Dipartimento Nazionale ed a quello Regionale
della Protezione Civile mettendo in evidenza la specifica richiesta.
“Le recenti avverse condizioni meteorologiche che si sono abbattute
sulla provincia di Cosenza- scrivono Oliverio e Manfrinato- hanno determinato,
oltre che gravissimi disagi per la popolazione, anche ingenti e sostanziali
danni alle colture in atto ed agli allevamenti che in innumerevoli casi
sono rimasti abbandonati e quindi senza mangimi sia per l’impossibilità
dei rifornimenti che per le difficoltà degli allevatori a raggiungere
le stalle.” “ Tali eventi calamitosi- rilevano il Presidente
e l’Assessore all’Agricoltura della Provincia- vanno ad
inserirsi e ad acuire le condizioni congiunturali in cui versa l’economia
della provincia di Cosenza ed in particolare il settore dell’agricoltura.
Si chiede, pertanto, a ciascuno per le sue competenze e responsabilità
istituzionali, di attivarsi affinché per i territori della provincia
di Cosenza colpiti dalle recenti avversità meteorologiche sia
dichiarato lo stato di calamità naturale.” In aggiunta,
come reso noto dal Presidente Oliverio, gli stessi destinatari istituzionali
sono stati investiti della richiesta di un concreto sostegno, da garantire
e destinare oltre che all’Ente Provincia anche ai Comuni che hanno
messo e continuano a mettere in atto sforzi senza precedenti e senza
risparmio di mezzi, uomini e risorse per riportare a normalità
situazioni di disagio e difficoltà verificatesi un po’
ovunque sul territorio.
Speciale: Rogo
di Primavalle: Cdl chiede cosa pensa Loiero di Piperno assessore. Scalzone
chiede di essere indagato
Mons. Bregantini
a proposito dell’omicidio Cataldo“Bisogna fermare l’odio
con il bene”
18/02 ''Bisogna pregare affinche' il male non prevalga.
Esorto tutti a combattere il male con il bene''. E' quanto ha detto
il vescovo di Locri, Giancarlo Bregantini, in riferimento all'omicidio
di Giuseppe Cataldo, di 36 anni, ucciso martedi' scorso in un agguato.
La vittima e' nipote di Giuseppe Cataldo, di 67 anni, ritenuto il capo
dell'omonima cosca. Rispetto al pericolo che a Locri, dopo una tregua
di circa cinque anni, possa riprendere la faida tra le cosche dei Cataldo
e Cordi', monsignor Bregantini ha aggiunto che ''non bisogna permettere
che l'odio prenda il sopravvento; occorre alimentare, invece, ideali
di pace e di fraterna convivenza: la societa' civile di Locri e della
Locride sapra' certamente respingere il pericolo di una nuova spirale
di violenza''. Il timore, comunque, che a Locri possa riprendere la
faida tra le due cosche e' stato anche espresso in modo chiaro dal magistrato
dell'antimafia Nicola Gratteri che ha giudicato l'agguato nel quale
e' rimasto vittima Giuseppe Cataldo un ''omicidio eccellente che potrebbe
nuovamente rompere gli equilibri''.
Monsignor Agostino
si congeda salutando gli Organi della Provincia
18/02
Una semplice ma toccante e commossa cerimonia, il commiato ufficiale
del Vescovo di Cosenza, Monsignor Agostino, dal Presidente della Provincia,
dalla sua Giunta e dai consiglieri, avvenuto stamane nel corso di una
visita che l’onorevole Mario Oliverio aveva vivamente sollecitato
prima della fine del mandato apostolico del Presule. Un incontro che
non ha avuto nulla di rituale tra due uomini la cui conoscenza, stima
profonda, affetto è da far risalire molto indietro nel tempo
e che ha permesso ai molti amministratori presenti, tra i quali il Presidente
del Consiglio, Francesco Principe ed il Vicepresidente Salvatore Perugini,
di esprimere il proprio sentito saluto e ringraziamento al Vescovo.
“Per noi è sempre stato un punto di riferimento- ha dichiarato
a Monsignor Agostino il Presidente Oliverio-; la sua azione forte, lascia
un segno indelebile, che spesso abbiamo anche accolto e fatto nostro.
A partire da uno dei capisaldi del Suo insegnamento che è stato
il sottolineare che si deve attenzione all’uomo nella sua interezza,
proponendo una fede che spinge a “guardare oltre”. Quello
stesso “oltre”, quella stessa lungimiranza, che stiamo cercando
di definire, per quanto più possibile nettamente, anche noi in
questa nuova esperienza politica che consideriamo prima di tutto un
avventura umana.” “Abbiamo ascoltato la Sua autorevole voce
levarsi verso piaghe orrende- usura, mafia- contro le quali non ha lesinato
il suo fattivo contributo. Le sue indicazioni non cadono nel vuoto,
per quel che ci riguarda, poiché abbiamo anche noi un cammino
da compiere intorno alla nuova “questione sociale” che si
pone e che impegna sui terreni delle piaghe di sofferenza sociale, sulla
lotta alla criminalità e sul lavoro” ha proseguito quindi
l’onorevole Oliverio, che ha brevemente illustrato al Padre Arcivescovo
le più rilevanti iniziative ed i progetti più significativi
avviati dalla sua esperienza amministrativa, tra i quali la partenza
degli Osservatori sociali, la rappresentanza consiliare per i migranti,
l’azione della Fondazione Europa-Mezzogiorno-Mediterraneo, il
riavvio della concertazione con le parti sociali.
“L’unico vero futuro sta nella capacità di mettersi
in relazione al di là della appartenenze, far fronte comune,
unità e compattezza per la nostra terra” ha tenuto a testimoniare
il Presidente della Provincia, il quale ha anche ricordato il rapporto
con sempre avuto da Monsignor Agostino con il mondo della politica:
fecondo, sempre pronto a cogliere il nodo etico delle questioni in gioco.
Ed
è proprio a questo riguardo che, nel suo saluto nella sede della
“nobile Provincia di Cosenza”, Il Vescovo si è a
lungo soffermato, pronunciando una serie di vere e proprie esortazione
che restano quale testimonianza sulla politica intesa come intervento
nella comunità.
“Portiamo fuori dal suo solipsismo la politica- ha detto Monsignor
Agostino-; avviamola verso una redenzione che le permetta di ritrovarsi
dinanzi al suo interlocutore che è l’uomo. Non lasciamo
che coltivi l’esistente; dia riposte celeri e abbandoni la lenta
burocrazia. La politica ha bisogno di valori, idee, progettualità,
eticità.”
“Vigiliamo- ha esortato l’Arcivescovo rivolto al Presidente
ma anche a tutti presenti- affinché questo possa essere realizzato.”
Ed ancora, forte del piglio di ironia feconda della quale l’Arcivescovo
ha sempre dato apprezzatissima manifestazione: “Dico ai politici:
litigate di meno e studiate di più!”.
Al termine della cerimonia il Presidente Oliverio ha inteso far dono
a Monsignor Agostino di una corona del Rosario, chiedendo di pregare
in particolare per la pace della nostra comunità.
Una domanda accolta appieno dal Padre Arcivescovo, che ha riferito:
“Su questi grani, meditando i misteri dolorosi, ma soprattutto
quelli gaudiosi, mi ricorderò di voi.”
Il 22 inaugurazione
della sede del Centro di Servizio per il Volontariato di Cosenza
18/02 L’Associazione Volontà Solidale
- Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Cosenza
inaugura martedì 22 febbraio dalle ore 16.00 alle ore 17,30,
in via Rivocati n. 87 la nuova sede di Cosenza. Un appuntamento molto
importante perché rappresenta un primo passo verso la presenza
territoriale del centro. L’obiettivo è infatti quello di
dar vita a 5 delegazioni/sportelli presenti su tutta la provincia di
Cosenza, così da rendere ancora più diretto il contatto
delle associazioni con il centro, la cui sede operativa, lo ricordiamo,
si trova a Rende, in Via Todaro n. 85. La nuova sede sarà una
sede di rappresentanza, ma anche uno spazio messo a disposizione delle
associazioni di volontariato che vorranno usufruirne. Alla manifestazione
interverranno: Anna Maria Odoardi, Presidente del CSV Cosenza Eva Catizone,
Sindaco di Cosenza Lorenzo Maria Di Napoli, Vice Presidente del Co.Ge
Minoranze Linguistiche:
Proposto un coordinamento delel Province meridionali
18/01
Si è riunito presso la sede di rappresentanza, in Piazza Valdesi,
a Cosenza, il Coordinamento Provinciale delle Minoranze linguistiche
storiche, cioè l’organismo operativo e attivo, composto
dai rappresentanti dei Comuni di minoranza linguistica presenti sul
territorio, dalla Provincia , dall’Eparchìa e dall’Università
della Calabria.
Alla riunione, presieduta dall’Assessore Provinciale alle Minoranze
Linguistiche Storiche, Donatella Laudadio, sono intervenuti il prof.
Francesco Altimari, direttore del Dipartimento di Linguistica presso
l’Università della Calabria, il funzionario responsabile
del settore cultura dell’ANCI, dr. Santoro, molti Sindaci delle
comunità arbreshe e del Comune occitano di Guardia Piemontese,
i delegati per le associazioni e per le scuole, oltre agli operatori
degli sportelli linguistici comunali.
“Il Presidente della Provincia On. Mario Oliverio ha inteso sottolineare
il valore democratico e sociale delle numerosissime minoranze linguistiche
e storiche di questa Provincia, che costituiscono quasi un decimo della
popolazione totale, con l’istituzione di una delega specifica
alle Minoranze Linguistiche, che è assolutamente unica in Italia
-ha detto l’Assessore Donatella Laudadio, introducendo la discussione-;
occorre pertanto dar vita, in questa sede storica del Coordinamento
Provinciale, ad un Osservatorio della realtà minoritaria, come
è previsto nel programma del Presidente, che effettui in primo
luogo una mappatura degli insediamenti, delle risorse e dei bisogni
delle popolazioni e, successivamente, individui e proponga interventi,
progetti, iniziative ed attività volte alla tutela delle specificità
come prerequisito di una democrazia compiuta, ma anche alla promozione
ed alla diffusione di esse come risorsa di sviluppo civile e socioeconomico”.
“Come Provincia, siamo stati i primi in Italia a procedere alla
delimitazione degli ambiti territoriali di minoranza, ed abbiamo promosso
decine di progetti, legati alle vocazioni ed alle risorse dei territori,
come quello dell’istituzione degli sportelli linguistici comunali
e provinciali, promosso dalla Provincia ed elaborato dall’Unical,
che hanno utilizzato 750.000 € per l’anno trascorso, ed altri
350.000 € di finanziamenti nazionali, costituendo una rete comunale
e provinciale di18 postazioni informatiche, con altrettanti posti di
lavoro per giovani del territorio, -ha proseguito l’Assessore
Donatella Laudadio- e continueremo a creare opportunità di sviluppo
costituendo da subito delle precise aree tematiche, volte alla creazione
di progetti mirati, atti ad attrarre fondi nazionali ed europei”.
“Le aree tematiche fondamentali sono quella della scuola e della
formazione, tesa alla tutela dello studio della madrelingua nelle scuole,
ed al mantenimento delle istituzioni scolastiche minacciate dei territori
di minoranza, quella della cultura e della ricerca, in cui un ruolo
fondamentale avrà l’Università della Calabria, quella
della promozione e della diffusione culturale, attraverso i rapporti
con la stampa, con le emittenti locali e soprattutto con la RAI, quella
dei rapporti con i Paesi d’origine, e quella della battaglia per
la rappresentatività istituzionale delle minoranze cosentine
, assolutamente mortificate -ha detto l’Assessore- da un Assessorato
Regionale alla Cultura accentratore ed insensibile alle rivendicazioni
dei territori, ed
ancor più mortificate, in quanto minoranze meridionali, da un
governo nazionale nel quale prevalgono a mani basse gli interessi e
le necessità delle regioni settentrionali”.
A questo riguardo, è stato evidenziata da parte di tutti la protesta
contro la composizione del Comitato nazionale per la valutazione dei
progetti ammessi ai benefici della L.482/99, che fino al 2004 prevedeva
solo rappresentanti delle minoranze friulane, privando le minoranze
meridionali di ogni possibilità di finanziamento ai loro progetti;
la Provincia di Cosenza ed i sindaci delle minoranze del cosentino hanno
protestato ufficialmente presso l’ANCI ed il governo nazionale,
ottenendo da quest’anno un ampliamento delle rappresentanze.
“A questo proposito -ha detto il rappresentante dell’ANCI
dr. Santoro- occorre che la Provincia di Cosenza chieda anche all’UPI
nazionale di costituire un’area delle Minoranze, con la partecipazione
dell’Assessore alle Minoranze di questa Provincia, l’unica
sul territorio nazionale ad essere titolare di delega specifica, e che
il suo Presidente Oliverio, al quale si deve questo atto democratico
di grande risalto, chieda una rappresentanza di questa Provincia anche
in seno al Comitato nazionale per la valutazione dei progetti”.
L’Assessore Laudadio ha poi illustrato i due progetti di sviluppo
integrati,”La settimana arbereshe “ e “ La settimana
Occitana “, tesi alla rivalutazione anche socioeconomica del territorio,
con l’attrazione di un turismo culturale mirato, al quale offrire,
oltre a percorsi guidati nel pacchetto delle offerte culturali, anche
iniziative seminariali, sportive, ludiche, d’intrattenimento,
concertate con tutti i soggetti economici locali, che possano trarre,
da queste opportunità, la rivitalizzazione di tutte le attività
terziarie connesse ai servizi individuali e collettivi.
Infine, si è ricordato che la Provincia di Cosenza è la
sola in Italia ad avere istituito una cattedra di occitano presso l’Università
della Calabria, che continuerà a sostenere anche per il futuro,
creando anche opportunità per giovani di altre regioni italiane
ed estere che vogliano iscriversi presso l’Unical attratti dallo
studio dell’occitano e dell’arbereshe.
A conclusione dell’incontro è stato distribuito un vademecum
della legislazione e delle procedure atte a favorire lo sviluppo delle
lingue e delle culture minoritarie, elaborato dal prof Altimari, al
quale si deve l’eleborazione di tutti i progetti di rilievo nazionale
ed europeo che finora il Coordinamento ha prodotto.
L’Assessore Laudadio ha, quindi, annunciato l’intenzione,
da parte del Coordinamento Provinciale, di istituire un Coordinamento
interprovinciale calabrese, che si relazionerà con tutte le Regioni
del Mezzogiorno, costituendo un grande coordinamento delle Province
meridionali, nel corso di un’iniziativa che si terrà in
provincia di Cosenza entro il 2005 ed avrà carattere nazionale,
con presenze istituzionali italiane e dei Paesi d’origine delle
minoranze linguistiche del territorio nazionale.
Giornata sulla
sicurezza stradale il 19 ad Amantea
18/02 La Provincia di Cosenza, l’Autoscuola Mannarino
e la Confedertaai, in collaborazione con il Consorzio Autoscuole Calabria1
hanno promosso la “Prima giornata provinciale della sicurezza
stradale”. La presentazione si terrà domani mattina, sabato
19 febbraio 2005, con inizio alle ore 9.00, presso il cinema Teatro
Sicoli di Amantea, via Noto. L’obiettivo è presentare agli
esponenti del mondo politico, istituzionale, imprenditoriale e delle
forze dell’ordine questa iniziativa per combattere la mortalità
in ambito stradale.
Dossier del WWF
sulle violazioni del Ponte sullo Stretto alla Procura di Roma
18/02 Il Wwf trasmettera' un dossier di 80 pagine al
PM della Procura di Roma Maria Cristina Palaia relativo al Ponte dello
Stretto di Messina. E' quanto rende noto la stessa organizzazione ambientalista,
in occasione dell'apertura dell'inchiesta (come anticipato oggi dall'Espresso)
da parte del PM e che ipotizza i reati di falso ideologico e abuso d'ufficio
per come e' stata condotta la valutazione di impatto ambientale. Nel
rapporto, gia' inviato il 15 luglio scorso alla Direzione Generale Ambiente
della Commissione Europea a Bruxelles, sottolinea il Wwf, si segnala
''l'omissione della Valutazione d' incidenza sulla zona di protezione
speciale (ZPS) comunitaria Capo Peloro Laghi di Ganzirri dove dovrebbe
sorgere il pilone sul lato Sicilia, dell'altezza di oltre 380 metri
e con scavi previsti di 50-60 metri di profondita', e la violazione
delle direttive 79/409/CEE (Uccelli) e 92/43/CEE (Habitat)''. Alla Procura
di Roma sara' inoltre consegnato il carteggio fra il Wwf, Italia Nostra
e Legambiente ed il Presidente della Commissione Speciale 'VIA per le
Infrastrutture strategiche' del Ministero dell'Ambiente, nel quale le
organizzazioni ambientaliste chiedevano di poter avere accesso alla
documentazione integrativa trasmessa da Stretto di Messina Spa alla
Commissione VIA, relativa proprio agli impatti del Ponte su aree ZPS
e SIC. Accesso che ''non e' stato consentito dal Ministero agli ambientalisti
- afferma il Wwf - che non hanno potuto presentare ulteriori osservazioni''.
''La Commissione, non solo ha negato le pesanti ed evidenti interferenze
del progetto sui sistemi naturali di Sicilia e Calabria (tutelati anche
dall'Unione Europea) - ha affermato Stefano Lenzi, responsabile dell'Ufficio
istituzionale dell'associazione - ma ha anche negato il diritto alla
partecipazione ed all'accesso alle informazioni ai cittadini ed alle
associazioni ambientaliste. Ancora una volta la tutela dell'ambiente
e dei diritti dei cittadini viene affidata alla Magistratura, anziche'
essere garantita dalle Istituzioni come il Ministero dell'ambiente''.
La Provincia in
attesa della delega per i Trasporti
18/02 La Sesta Commissione Consiliare “Trasporti
e Attività Produttive” della Provincia di Cosenza, presieduta
dal Consigliere Marino Reda, ha incontrato l’Avv. Letizia Renda,
esperta in Diritto dei Trasporti, presenti i componenti della Commissione:
Franco Corbelli, Luigi Garofalo, Antonio Ruffolo, Filippo Fiorillo,
Francesco Bruno e Maria Clelia Badolato.
L’esperta in Diritto dei Trasporti, Letizia Renda, ha illustrato
la situazione generale del sistema della gestione delle autolinee locali
regionali ed ha trattato, poi, del processo di razionalizzazione teso
a rendere più efficienti i servizi di trasporto pubblico locale,
con minor aggravio di spesa per la Regione, nel rispetto degli attuali
bacini di traffico e degli standard qualitativi per l’utenza,
non tralasciando il ruolo strategico che le Province sono chiamate a
rivestire attraverso il trasferimento delle funzioni delegate in materia.
“Nell’intero processo di riordino, il ruolo della Provincia
diventa di fondamentale importanza, solo che si dia atto alla delega
delle funzioni per come legislativamente previsto. Le Province saranno
chiamate -ha detto ancora Letizia Renda- ad individuare i “servizi
minimi”, vale a dire le tratte di trasporto pubblico indispensabili
per assicurare la libera circolazione dell’utenza, provvederanno
a bandire le gare per l’affidamento dei servizi di trasporto mediante
la stipula dei “contratti di servizio”, individueranno i
bacini di utenza, verificheranno la conformità del servizio agli
standard qualitativi e quantitativi prefissati nei capitolati d’appalto,
assicureranno il rispetto e l’applicazione della normativa di
settore ai dipendenti delle ditte assegnatarie, dovendo rimanere riservata
alla Regione solo una funzione residuale di indirizzo e coordinamento”.
“Sotto questo aspetto, poi, -ha specificato- preme evidenziare
che forse è giunto il momento che le Province si attivino per
ottenere il predetto passaggio di funzioni in tempi brevi, atteso che
le condizioni del trasporto pubblico, specie per i territori più
periferici, possono essere veramente comprese e risolte solo dall’Ente
più vicino alla realtà territoriale in cui sono. D’altra
parte è stato proprio questo criterio ad ispirare la legge di
riforma del Trasporto pubblico locale, dunque è tempo che si
passi all’azione con i fatti concreti”.
“Nell’ambito del processo di razionalizzazione del settore
trasporti sono previsti espressamente, nell’apposito atto di indirizzo
del 2003, criteri “per assegnare, previa razionalizzazione, ad
altre imprese presenti nel territorio di competenza -ha detto ancora
Letizia Reda- gli autoservizi attualmente gestiti dalle aziende che
sviluppano una percorrenza annua complessiva inferiore a 600.000 Km.”,
prevedendo, inoltre, “l’eliminazione dei servizi a bassissimo
contenuto di traffico, che non siano funzionali all’efficacia
ed all’efficienza della rete” e, soprattutto, “la
riduzione del numero delle aziende concessionarie” che sviluppano
un chilometraggio inferiore.”
“Per queste ultime aziende si prospettano, pertanto, possibilità
di esercitare la facoltà di abbandonare il servizio; di continuare
a svolgerlo soltanto associandosi con altre imprese, realizzando una
unicità di gestione di servizi di entità superiore alla
predetta percorrenza annua nell’ambito dei servizi limitrofi e
finitimi; di essere cedute ad altre imprese che realizzano percorrenza
annua superiore a 600.000 Km, che operano nello stesso bacino d’utenza
e nel rispetto degli obiettivi della razionalizzazione.”
“Tutto ciò punta, essenzialmente, -ha spiegato l’Avv.
Renda nella relazione- ad attuare pienamente la razionalizzazione dei
trasporti calabresi, creando la unicità di gestione di servizi
nell’ambito di imprese limitrofe e finitime ed eliminando dal
sistema di trasporto regionale le imprese di piccole dimensioni che
sviluppano una percorrenza annua inferiore a 600.000 Km., riducendo,
così, l’eccessiva frammentazione dell’offerta di
trasporto.
In altre parole l’Ente regionale, nel perseguire criteri di economicità,
l’oblazione di servizi non utili, soppressione di trasporto concorrente
nello stesso comprensorio, sovrapposizioni e così via, deve interpellare
le aziende in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge e
non approvare la costituzione di una ATI (Associazione temporanea di
imprese) con una impresa che nulla di quanto specificato, e normativamente
previsto, possiede.
Sulle questioni esposte dall’esperto Letizia Reda si è
avviato un dibattito nel quale sono intervenuti i componenti della Commissione
Trasporti che hanno prospettato la possibilità di approfondire
in un eventuale ulteriore incontro tematiche specifiche relative ad
un settore di rilevante importanza per il nostro territorio.
Regolare il traffico
sulla A/3. Tolti i filtri della Stradale a Sibari
18/02 E' regolare la circolazione sul tratto calabrese
dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Secondo quanto comunicato
dal compartimento della Polstrada, e' stato sospeso il "filtraggio"
effettuato dagli uomini della Stradale e dall'Anas all'altezza dello
svincolo di Sibari, dove fino a ieri gli automezzi privi di catene a
bordo venivano deviati sulla viabilita' alternativa. Sull'arteria, infatti,
fra Sibari e Sicignano, non nevica piu'. Permangono invece i disagi
dovuti ai lavori in corso che hanno ridotto la circolazione su una sola
corsia per ogni senso di marcia su molti tratti, soprattutto del vibonese
e del reggino.
Solidarietà
della Procura di Castrovillari al consulente vittima dell’attentato
alla sua auto
18/02 Solidarieta' all' ingegnere Alfonso Vulcano,
cui ignoti a scopo intimidatorio, nella notte tra mercoledi' e ieri,
hanno incendiato un fuoristrada parcheggiato poco distante dalla sua
abitazione a Rossano, e' stata espressa dalla Procura della Repubblica
di Castrovillari e dall' Ufficio circondariale marittimo di Corigliano
Calabro. In un comunicato il procuratore della Repubblica Agostino Rizzo,
il sostituto Baldo Pisani e il comandante dell' Ufficio circondariale
di Corigliano Calabro, tenente di vascello Francesco Chirico, definiscono
''grave e vergognoso'' il gesto di intimidazione subito dal professionista
rossanese. ''L' ingegnere Vulcano - e' scritto nel comunicato - e' impegnato
nell' ambito dell' inchiesta Jonio Pulito in delicati lavori di accertamento
specialistico per conto della Procura della citta' del Pollino che apprezza
il suo lavoro del quale continuera' a servirsi per il prosieguo''. Inoltre,
nella nota si annuncia che ''sara' adottata ogni iniziativa a tutela
del consulente perche' possa continuare a svolgere serenamente il proprio
lavoro''.
Diciannove denunce
per pedofilia su internet. Indagini partite da una chat
17/02 Gli agenti della polizia postale hanno denunciato
19 persone, residenti in varie citta' italiane, perche' accusate di
aver prodotto materiale pornografico sfruttando dei minorenni. L' operazione,
coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale
di Reggio Calabria, Francesco Mollace, e' stata preceduta da numerose
perquisizioni in sette regioni italiane. Secondo quanto accertato dagli
investigatori, le persone denunciate si scambiavano materiale di tipo
pedofilo utilizzando un provider nazionale. L'inchiesta e' stata avviata
a seguito della denuncia di un anonimo cittadino. L'indagine degli agenti
della polizia postale di Reggio Calabria ha avuto inizio nel 2002 dopo
la segnalazione di un anonimo ricevuta attraverso un messaggio di posta
elettronica nel quale veniva indicata una chat nella quale avveniva
lo scambio di materiale pornografico relativo a minorenni. Gli investigatori
hanno avviato le indagini utilizzato la chat e fingendosi interessati
allo scambio del materiale. Nel corso dell'attivita' gli agenti sono
riusciti ad individuare le 19 persone che sono state denunciate. Gli
agenti della polizia postale hanno anche perquisito le abitazioni delle
19 persone denunciate dove sono stati trovati e sequestrati 13 computer,
397 cd rom, 505 dvd ed altro materiale contenente immagini nelle quali
erano ritratti minorenni che compivano atti sessuali.
Speciale: Rogo
di Primavalle: Pietro Mancini propone amnistia. De Rose scrive al Sindaco:
"Silenziopesa come un macigno"
Forzata la porta
dell’ufficio di un magistrato della DDA di Catanzaro
17/02 La porta dell' ufficio del sostituto procuratore
distrettuale di Catanzaro Gerardo Dominijanni e' stata forzata da persone
non identificate, che si sarebbero anche introdotte nella stanza del
magistrato. A scoprirlo sono stati gli agenti della polizia di Stato
in servizio presso la sezione di polizia giudiziaria della Procura della
Repubblica del capoluogo. Sono in corso adesso gli accertamenti per
verificare se dall' ufficio di Dominijanni sia stato sottratto qualche
fascicolo o qualche documento. Da un primo esame, comunque, sembra che
dalla stanza non manchi nulla. Una segnalazione su quanto e' accaduto
e' stata inviata al procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano
Lombardi, che decidera' adesso se trasmettere il relativo fascicolo
alla Procura della Repubblica di Salerno, competente nelle indagini
riguardanti magistrati del Distretto di Corte d' appello di Catanzaro.
Dominijanni ha detto di non sapersi spiegare i motivi di quanto e' accaduto.
Secondo gli investigatori, l'episodio potrebbe rappresentare una sorta
di ''avvertimento'' nei confronti del magistrato.
I viaggiatori della
Fdc bloccano il treno Cosenza-Catanzaro per protesta
17/02 E’ durato diverse ore il blocco che un
gruppo di viaggiatori delle Ferrovie della Calabria ha attuato nella
stazione di Serrastretta per protestare contro i ritardi dei convogli.
La decisione di togliere il blocco e' stata presa dopo che una delegazione
dei viaggiatori ha avuto un incontro con alcuni funzionari delle Ferrovie
della Calabria nel corso del quale hanno avuto assicurazione che le
problematiche sollevate saranno presto risolte. Il traffico lungo la
tratta Cosenza-Catanzaro, dopo la rimozione del blocco, e' ripreso,
ma la normalità è stata raggiunta dopo alcune ore. Tre
i treni bloccati durante la protesta che sono utilizzati principalmente
da pendolari, lavoratori e studenti. I viaggiatori, oltre che per i
ritardi, hanno protestato anche per la scarsa assistenza sotto l' aspetto
informativo poiche' da qualche tempo le stazioni non sono piu' presidiate.
Muraca scrive
a Tassone “Solo due carrozze per il treno della FDC che trasporta
i pendolari
17/01 ''La catena di disagi cui da qualche tempo vanno
incontro i viaggiatori delle Ferrovie della Calabria, in particolare
sul tratto di Soveria Mannelli che porta a Catanzaro, spinge ancora
le popolazioni dell'entroterra calabrese a manifestare duramente contro
di chi dovrebbe assolvere una politica piu' attenta a favore dei viaggiatori
che quotidianamente percorrono questa tratta. Tanto che oggi non ci
meravigliamo affatto nell'apprendere che un nutrito gruppo di studenti
ancora una volta ha bloccato il trenino all'altezza della stazione ferroviaria
di Serrastretta''. Lo afferma il presidente della Comunita' montana
dei Monti Reventino-Tiriolo- Manucuso della Provincia di Catanzaro,
Giacomo Muraca, che, nel commentare la protesta messa in atto questa
mattina contro le Ferrovie della Calabria da parte di numerosi pendolari
che per circa due ore hanno occupato la stazione di Serrastretta, lungo
la tratta ferroviaria Catanzaro-Soveria Mannelli, annuncia una lettera
sulla questione al viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti
Mario Tassone. ''Il motivo della protesta -aggiunge Muraca- e' dovuto
al fatto che solo due carrozze non erano sufficienti ad accogliere la
nutrita presenza di studenti e lavoratori che si apprestavano a raggiungere
le proprie mete di studio e di lavoro. Non solo, e' da qualche tempo
che su questa tratta si esige la presenza costante di piu' carrozze,
confortevoli e moderne, ma e' come chiedere cose fantascientifiche o
dell'altro mondo''. ''Solo poche settimane addietro -prosegue Muraca-
avevo chiesto piu' attenzione circa quanto accadeva di sconcertante
e pericoloso sul versante delle Ferrovie della Calabria che solca la
provincia di Catanzaro. Percorrenza che sicuramente non ha gli stessi
standard d'efficienza e confort di quelli che solcano la provincia di
Cosenza''. ''Lo scenario -sottolinea- qui da noi e' di tutt'altro tipo.
Sembra ancora di percorrere le strade ferrate del vecchio Far West.
Con locomotori che spesso vanno in avaria lungo il tragitto ferrato,
carrozze insufficienti come numero e che fanno ricordare la seconda
grande guerra; discutibili lungo il tragitto anche dal punto della sicurezza.
A tal proposito -aggiunge Muraca- sentiamo come doveroso investire di
questa delicata questione anche il vice ministro alle Infrastrutture
e trasporti, Mario Tassone, con l'obiettivo che anche lui si adoperi,
nelle forme e nelle sedi giuste, a dare una mano per cancellare definitivamente
questa triste storia d'inefficienza delle Ferrovie della Calabria che
interessa il tratto Soveria Mannelli-Catanzaro''.
Immediata la replica di Loiero a Muraca:
"mai stato su carrozze con Covello"
''L' on. Agazio Loiero non e' mai stato con Franco Covello a bordo di
carrozze ferroviarie''. Ad affermarlo, in una nota, e' l' ufficio stampa
del Comitato elettorale del candidato del centrosinistra alla presidenza
della Giunta regionale facendo riferimento ad una dichiarazione fatta
oggi da Giacomo Muraca, vicepresidente della Provincia di Catanzaro
e presidente della Comunta' montana dei Monti Reventino-Tiriolo-Mancuso.
''Conosco e stimo Franco Covello - ha detto da parte sua Agazio Loiero
- ma in questa occasione non ero con lui''.
Arrestato a Crotone
il presunto boss Novello, latitante da settembre
17/02 I carabinieri hanno arrestato a Verzino, nel
crotonese, un presunto boss della 'ndrangheta, Carmelo Novella, di 55
anni, capo dell' omonima cosca di Guardavalle (Catanzaro) e latitante
dallo scorso mese di settembre. Novello era ricercato nell' ambito dell'
operazione ''Mithos'', condotta dalla Procura distrettuale di Catanzaro,
con l' accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata
al traffico internazionale di armi da guerra e di droga, estorsioni,
rapine e reati in materia di aggiudicazione di appalti pubblici. La
cosca Novella, inoltre, ha ramificazioni in Lazio e in Lombardia. L'
arresto di Novella e' stato fatto a conclusione di un' operazione condotta
congiuntamente dai militari delle Compagnie di Soverato e Ciro' Marina.
Il boss latitante, sorpreso dai carabinieri mentre dormiva, si nascondeva
in un appartamento disabitato. L' operazione Mithos, condotta dal sostituto
procuratore della Dda di Catanzaro Gerardo Dominijanni, aveva portato,
complessivamente, all' arresto di 46 persone.
Le felicitazioni di Minniti per l’operazione
''La notizia dell'arresto di Carmelo Novello, pericoloso latitante e
capo della cosca di Guardavalle, e' un nuovo importante colpo alla 'ndrangheta
calabrese e rappresenta un dato molto incoraggiante perquanti lottano
per la legalita'''. Lo afferma, in una dichiarazione, Marco Minniti,
deputato dei Ds e responsabile del settore problemi dello Stato del
partito. ''Per questo - aggiunge Minniti - esprimiamo le nostre piu'
sincere felicitazioni all' Arma dei carabinieri''.
L’arresto di Novello un segnale
importante
''Grande riconoscenza e forte sostegno all' Arma dei carabinieri, che
con l' operazione portata a buon fine che ha portato all' arresto di
Carmelo Novello, ha assicurato alla giustizia uno dei piu' pericolosi
latitanti'' vengono espressi, in una dichiarazione, da Marco Zacchera,
responsabile esteri di An e vicepresidente dell' Unione dell' Europa
occidentale e dell' Assemblea interparlamentare di sicurezza e difesa.
''Si tratta anche - aggiunge Zacchera - di un grande segnale all' Europa
di come le nostre forze dell' ordine contrastano ed operano in silenzio
fino a raggiungere questi risultati che rassicurano i cittadini e che
estirpano il male. In Europa e' chiaro il messaggio: da noi si combatte
la criminalita' ed a questo oggi ci ha pensato l' Arma dei carabinieri,
che ha tolto uno dei tasselli pericolosi di quel mosaico che cambia
nome, si chiami mafia, 'ndrangheta, sacra corona unita o camorra o quant'
altro, ma che e' solo delinquenza. Non si accettano personaggi che vogliono
sostituirsi allo Stato e per questo grande riconoscenza va ai nostri
carabinieri per il loro successo''.
Ponte sullo Stretto;
Zappia respinge le accuse
17/02 ''Non avevo ne' bisogno dei metodi mafiosi per
recuperare i crediti che avevo nei confronti dei paesi arabi, ne' del
finanziamento della mafia italo-canadese per costruire il ponte sullo
Stretto di Messina. Avevo altri canali di finanziamento perfettamente
leciti che nulla hanno a che fare con la presunta organizzazione. E
si tratta di finanziamenti che vengono da canali bancari italiani di
istituti di primaria grandezza, ma anche da finanziamenti di aristocratici
arabi''. Si e' difeso cosi' l' imprenditore Giuseppe Zappia, finito
agli arresti domiciliari nell' ambito dell' inchiesta romana su un presunto
gruppo mafioso che voleva inserirsi nel giro di appalti legati al ponte
sullo Stretto, durante l' interrogatorio di garanzia tenutosi oggi davanti
al gip di Roma Pierfrancesco De Angelis. Nell' ambito dell' inchiesta
sono state emesse la settimana scorsa cinque ordinanze di custodia dal
gip De Angelis su richiesta del procuratore aggiunto Italo Ormanni e
del sostituto Adriano Iasillo per l' accusa di associazione mafiosa.
Una di queste fu eseguita nei confronti dell' imprenditore nato in Francia
ma di origini calabresi. ''Abbiamo cercato - hanno detto, a conclusione
dell' interrogatorio, i difensori di Zappia, avvocati Adelmo Manna e
Francesco Albertelli - di dimostrare punto per punto quello che a nostro
giudizio e' il ruolo svolto dall' ingegnere Zappia con riferimento all'
imputazione che gli viene contestata. La questione e' abbastanza complessa
e riteniamo che ci sara' bisogno di parecchio tempo per riuscire a chiarire
definitivamente tutto. Siamo solo alle prime battute di una lunga vicenda
processuale e dobbiamo ancora analizzare l' enorme mole di documenti
esistente''. Manna ha annunciato che impugnera' la misura cautelare
davanti al tribunale del riesame.
Discussi in Consiglio
provinciale i problemi di viabilità e ambiente
17/01 Molte le questioni affrontate questa mattina
nel corso della seduta del Consiglio Provinciale di Cosenza, riunitosi
nel salone consiliare di Palazzo dei Bruzi, sotto la presidenza dell’On.
Francesco Principe: per la maggior parte interrogazioni e ordini del
giorno. Una prima questione, posta dal capogruppo dei Diritti Civili
Franco Corbelli, si riferisce allo sportello antiusura, a cui ha dato
risposta il Vice Presidente Salvatore Perugini, illustrando quanto ha
già operato la Provincia in questa direzione col preciso intento
di debellare una piaga che si va incancrenendo nella nostra società
attuale e che, oltre all’Osservatorio che ha la funzione di monitorare
il triste e allarmante fenomeno, si propone di cercare altre iniziative.
La Provincia di Cosenza si è posto il problema e si è
attivata con una serie di proposte operative che, seppure non possano
completamente risolvere il problema, può rappresentare un efficace
deterrente per contrastarlo.
All’interrogazione successiva, formulata dal Vice Presidente del
Consiglio Mario Caligiuri, relativa alla tutela dell’ambiente
e della salute dai rischi derivanti dall’inquinamento acustico,
atmosferico ed elettromagnetico, ha dato risposta l’Assessore
Provinciale all’Ambiente Luigi Marrello, valutando estremamente
pertinente l’interrogazione proposta, con la recente entrata in
vigore del protocollo di Kioto, strumento formidabile col quale bisognerà
fare i conti e con l’approvazione del Piano energetico regionale
che disegna una Calabria produttrice di più energia di quanta
ne occorra e non fa intravedere inversioni di tendenza rispetto ad una
serie di situazioni sospese di stretta attualità ambientale.
Il quadro normativo che assegna alla Provincia compiti e funzioni ben
precise ha dato modo di avviare, ed è anche di pochi giorni addietro,
l’attività di concertazione con Comuni, Regione e parti
sociali per l’adozione dei criteri ERA con cui si caratterizza
il territorio in base alla capacità di attrarre o respingere,
individuandone appunto le psecificità, attraversamenti di elettrodotti,
come, per esempio, quello di Laino-Rizziconi. In base a questo discorso
sui criteri ed al relativo protocollo tutti i Sindaci sono chiamati
ad esprimersi per arrivare ad un documento comune che salvaguardi il
nostro territorio. La Provincia, poi, sta provvedendo all’istituzione
di un osservatorio provinciale per il rilevamento dell’inquinamento
atmosferico, strumento da inserire nel quadro di agenda 21, che sarà
in grado di operare rilievi propri, attraverso una stazione mobile di
rilevamento. Apprezzato dall’interrogante l’impegno dell’Assessorato
all’Ambiente per come sta svolgendo sul territorio un’attività
che va a salvaguardare direttamente i cittadini ed i propri spazi vitali.
Sullo stato in cui versa la linea ferroviaria Jonica, il proponente
dell’ordine del giorno, Luigi Garofalo ha richiamato l’attenzione
dell’intero consesso, ricordando, quale uno dei punti cardine
del programma del Presidente Mario Oliverio, lo sviluppo del’area
della Sibaritide, e ribadendo la necessità improcrastinabile
di una seria politica di ammodernamento delle vie di comunicazione che
devono diventare il nevralgico presupposto di uno sviluppo coerente
e sincronico della zona, a partire dalla SS.106 Jonica, famigerata strada
della Morte, alla linea ferroviaria che andrebbe fortemente potenziata
invece di tentare di smantellarla, così come sta facendo Trenitalia
che considera la fascia ionica improduttiva, non prevedendo velocizzazione
né elettrificazione né potenziamento per rendere la tratta
Jonica, dal punto di vista dei Trasporti, una linea parimenti dignitosa
come nel resto del Paese.
Sull’argomento sono intervenuti: Mario Melfi, Capogruppo di Democrazia
è Libertà e Sindaco di Amendolara, lamentando la carenza
infrastrutturale della zona che penalizza i residenti da oltre trent’anni,
con un alinea ferroviaria ridotta in condizioni da Far-West, con lo
spostamento dell’asse di comunicazione sul tirreno sia dal punto
di vista commerciale che del movimento passeggeri. Governo e Regione
hanno dimenticato questa zona che incorre nella sfiducia, nell’amarezza
e nella delusione perché questo territorio che è stato
completamente abbandonato.
“La linea ferroviaria Jonica è un problema da affrontare
con urgenza -ha detto intervenendo il Presidente della Provincia Mario
Oliverio- per contrastare il processo di smantellamento che il Governo
sta mettendo in atto: nei programmi di intervento non ne sono previsti
fino al 2015 e, quindi, la zona Jonica rischia, per quanto concerne
il trasporto su rotaie già carente e obsoleto, di rimanere sempre
più isolata. Vanno attivate iniziative concrete per ottenere
che, nella programmazione generale dell’ammodernamento del Paese,
venga inserita a pieno titolo anche questa zona, imponendosi perché
sia modificato il Piano delle Ferrovie: ciò può accadere
solo se muta la volontà politica nei confronti del mezzogiorno,
invertendo la tendenza di marginalizzare, indebolire e depotenziare
oltre il sud”. Da qui la proposta del Presidente Oliverio di formulare
un documento, in sede di Commissione competente, di sintesi delle istanze
collettive per avviare un’interlocuzione determinata, pressante
e concreta, che smuova dalla disattenzione grave e dalla letargia colpevole
la Regione, deputata ad aprire un confronto con lo Stato per il problema
irrisolto della ferrovia Jonica, che non riguarda solo quella fascia
ma l’intera Calabria”.
Per dichiarazione di voto, sull’argomento, sono intervenuti Antonio
Pucci, di An., per il quale esistono grossi investimenti e progetti
già finanziati che daranno un diverso apporto a tutto il sistema
dei Trasporti della zona; Gianbattista Genova, Ds., Sindaco di Corigliano,
che ha auspicato la realizzazione dei progetti previsti purchè
i finanziamenti non spariscano come per l’aeroporto di Sibari;
per Leonardo Trento, Sdi, rimane grave il problema per i pendolari e
non può essere un alibi il mancato utilizzo se rimane in queste
condizioni così obsolete;
Biagio Diana, capogruppo Rc:, considera con attenzione lo sviluppo di
quest’area che prelude allo sviluppo delle zone interne; per Francesco
Bruno, di An., il potenziamento sulla Jonica strategico per l’economia,
ma non tutte le colpe si possono addebitare alla Regione; per il capogruppo
dei Verdi, Mario Bria la zona della Sibaritide va sostenuta perché
da essa può derivare lo sviluppo di parte della Calabria; Natale
Zanfini, capogruppo Udc., i disagi interessano tutti i calabresi, interventi
per reti viarie da inserire nel programma quadro opere pubbliche. Alla
fine della discussione si è deciso di non votare il documento
che dovrà meglio essere circostanziato in Commissione.
La discussione si è spostata, quindi sull’ordine del giorno
relativo alla realizzazione di uno svincolo autostradale a Cosenza Sud,
presentato da Mario Giordano, capogruppo di Fi., il quale ha rappresentato
la difficoltà di molti cittadini utenti per raggiungere l’autostrada
nel dover attraversare Cosenza, sobbarcandosi perdite di tempo e sottoponendosi
allo stress degli ingorghi in città: necessario uno svincolo
che decongestioni il traffico diretto verso l’autostrada. Mario
Giordano ha citato i numerosi progetti sostenibili e compatibili dal
punto di vista ambientale, che potrebbero essere considerati con l’adeguato
sostegno di Regione e ANAS.
Sull’odg. è intervenuto Vincenzo Adamo, Pse., poi il Presidente
della Provincia Mario Oliverio che ha riferito delle iniziative intraprese
dalla Provincia per affrontare un discorso onnicomprensivo delle plurime
esigenze del territorio ed avviare un serio processo di ammodernamento
dell’autostrada SA-RC., che non può essere rinviato al
2036, ed intanto lasciare l’autostrada, unica arteria che ci collega
col resto dell’Italia, in condizioni di grave disagio per i cantieri
perenni, con fasi di lavoro interminabili e, conseguente, rallentamento
del traffico .
“Gli incontri fino adesso avuti al dipartimento ANAS Viabilità’
e Autostrade, aRoma, con gli Ing.ri Nobili e Bartoli, ed un terzo incontro
a Cosenza -ha riferito il Presidente della Provincia- con i Sindaci
ed i Dirigenti ANAS hanno evidenziato un problema di fondo: nell’ammodernamento
sono necessari correttivi e accorgimenti perché, in alcune zone,
come da Montalto a Rogliano, l’autostrada diventi uno snodo con
una serie di svincoli, così come per Settimo di Rende, in modo
da veicolare e decongestionare il traffico fra area urbana ed Università,
evitando che in alcune fasce orarie rimanga bloccata. Ad un nuovo svincolo
a Sud si deve pensare con precisi criteri progettuali, anelli di collegamento,
bretelle che, integrandosi, a secondo del volume di traffico, possano
decongestionare realmente le strozzature e snellire la viabilità.
La Provincia si sta attivando in modo concreto per proporre soluzioni
efficaci, fattibili e risolutive dei problemi delle reti viarie del
territorio in un contesto di armonica realizzazione, senza duplicazioni
e con progetti condivisi: per il tratto che da Cosenza va verso Altilia
e la zona del Savuto, si dovrà valutare l’ipotesi progettuale
da assumere, in relazione all’ accordo di programma, per riconvertirla
nella progettazione definitiva. Ma, in ogni caso, è assolutamente
necessaria una visione complessiva che colleghi gli svincoli e l’autostrada
con le grandi arterie, anch eattraverso svincoli che possano fungere
da bay-pass in più punti. Si pensa ad un collegamento alternativo
con l’ateneo: già nel programma di investimenti 2005 abbiamo
previsto un primo lotto, in alternativa all’autostrada, sul lungo
Crati”. Anche per questo odg., al fine di pervenire ad una convergenza
di intenti che possano rendere più efficaci e praticabili le
proposte, si è deciso di riformularlo con la piena condivisione
del Consiglio.
Gianfranco Ponzio, di Fi., ha illustrato, quindi, un ulteriore ordine
del giorno, presentato assieme a Domenico Barile, gruppo misto, sul
collegamento tra Università e Comuni limitrofi, che, considerata
la crescita dell’Università, va ridefinito per ottenere
una gestione del traffico ottimale, creando tratte alternative da realizzare
con progetti collettivi in una visione complessiva e non con solo tangenziali:
la valenza culturale dell’università merita questa attenzione.
Sull’argomento si sono espressi anche Mario Bria e Giuseppe Gallo,
Ds., ed il Presidente del Consiglio Francesco Principe per il quale
il problema dell’allacciamento all’università va
affrontato nella sua integrazione e globalità senza piccoli cabotaggi,
superando l’inerzia di altre istituzioni, per facilitare l’accesso
vero l’ateneo
Per l’Assessore Provinciale ai Trasporti Gagliardi Giuseppe non
è ipotizzabile razionalizzare un sistema di collegamento se non
si interviene sulle infrastrutture: un problema così complesso
non si può risolvere con piccoli aggiustamenti. L’innesto
a sud dell’Università non basta per assorbire tutta l’utenza.
Un unico contributo, al di là del Comune di Rende, per cercare
un più razionale accesso all’università proponendo
soluzioni alternative, è la Provincia, ma occorrono fondi da
parte delle istituzioni forti per attivare studi nell’ambito dei
Piani di bacino atti a valutare le alternative più soddisfacenti
di accesso all’ateneo.
Su proposta dello stesso Ponzio anche questo odg. verrà riproposto.
Sulla vertenza dei 240 lavoratori della TelecomItalia-Finsiel a rischio
dei perdita di lavoro -ordine del giorno proposto da Gianfranco Ponzio,
Mario Giordano, Mario Russo ed Elio Filice, di Fi.- già all’attenzione
del Governo, si è espresso Franco Corbelli, sollecitando l’attenzione
di tutti per scongiurare che simili situazioni possano incidere negativamente
e pesantemente sulle famiglie e sul fragile tessuto economico calabrese.
Per Corbelli occorre attivare una forte mobilitazione, cambiare registro
per le emergenze e dare un segnale forte per stimolare il Governo a
trovare soluzioni per i problemi di lavoro di questa provincia..
L’Assessore all’Industria, Artigianato e Formazione Domenico
Bevacqua, nel manifestare la solidarietà ai lavoratori, ha prospettato
le azioni svolte dalla Provincia fin qui poiché simili questioni
non possono lasciare indifferenti. La Provincia ha preso una posizione
chiara fin dall’inizio per porre al centro del dibattito politico
il comparto informatico perché “è un settore strategico
che vive momenti di forte crisi. Abbiamo cercato di porre all’attenzione
di sindacati e istituzioni il problema senza avere risultati, ma ogni
tentativo è andato a vuoto, in assenza dei principali interlocutori,
Telecom ed il Governo nazionale”.
La questione rischia di diventare sempre più grave ma rimane
ancora aperto il tavolo di confronto ed il Consiglio. Provinciale si
adopererà per esplorare una maggiore disponibilità di
TelecomItalia, perchè definisca la questione a garanzia del futuro
lavorativo degli addetti, affinché la vertenza trovi soluzione,
attraverso l’interessamento di tutte le forze politiche.
Sulla vicenda dei lavoratori Intersiel e Carisiel, si è espresso
anche il Presidente Oliverio, manifestando seria preoccupazione: allo
stato la vertenza è senza esito. “Come Provincia esistono
limiti di competenze per poter intervenire, tuttavia,esprimiamo la massima
solidarietà in un ambito lavorativo di estrema difficoltà.
Siamo stati al fianco dei lavoratori in Prefettura, a Roma e alla Regione:
riteniamo ingiusta la vertenza in comparto come quello dell’informatica
che rappresenta un settore innovativo e che, però, è in
profonda crisi. Ci sta a cuore salvaguardare patrimoni di saperi e di
conoscenza, perciò va proposta un’iniziativa perché
i soggetti attivi si adoperino, da parte nostra stiamo andando oltre
le nostre competenze, sostenendo i lavoratori, ma sembra che chi deve
intendere e partecipare ai tavoli di discussione rimanga sordo ad ogni
appello”.
Il documento è stato approvato all’unanimità
Sull’inquinamento con ferrite di zinco nel Comune di Cerchiara
Calabra, presentato da Antonio Pucci, Pasqualina Straface e Francesco
Bruno, e sull’allarme che ha suscitato nella zona, si è
discusso sollecitando la Provincia ad attrezzarsi per ovviare al reale
pericolo per le popolazioni di Cerchiara e paesi viciniori e per bollare
uno dei più gravi scempi ambientali e grave caso di inquinamento
ad alto rischio ambientale e per la salute.
Nel rispondere, Luigi Marrello, Assessore Provinciale all’Ambiente,
ha fatto riferimento agli argomenti che rimandano alla tematica generale
dei rifiuti, che è materia sotto commissariamento. “Si
tratta di un’emergenza che da tempo minaccia quel territorio e
di cui già mi ero interessato da Presidente della Commissione
Ambiente, provvedendo alla messa in sicurezza, e ponendo il problema
del ferrite di zinco come priorità per intervenire con risoluzioni
di immediatezza”.
A questo punto, su richiesta di Gianfranco Ponzio, all’unanimità,
si è deciso aggiornare i lavori a data da destinarsi.
Resti umani sulla
spiaggia di Squillace, forse di una vittima dell’alluvione di
Soverato
17/02 Sono riaffiorati sulla spiaggia di Squillace
i resti di una persona che potrebbe essere morta almeno 4 o 5 anni fa.
I carabinieri hanno affermato di non avere avuto segnalazioni negli
ultimi anni di persone scomparse nella zona. Per cui, non hanno escluso
possa trattarsi del cadavere di una delle tredici persone morte in seguito
all'alluvione del settembre del 2000 che spazzò via il camping
Le Giare di Soverato, sito una ventina di chilometri più a Sud
di Squillace. Ai giorni verrà effettuato il test del Dna. A far
affiorare i resti dalla sabbia, probabilmente, sono state le mareggiate
che si sono abbattute negli giorni scorsi sul litorale jonico.
A Corigliano, bloccate
tre imbarcazioni che effettuavano la pesca a strascico
17/02 Tre imbarcazioni che stavano effettuando pesca
a strascico sono state bloccate da una motovedetta della Guardia costiera
di Corigliano Calabro nella zona di mare compresa tra Amendolara e Rocca
Imperiale. Scortate le tre unita' in porto, la Guardia costiera ha proceduto
al sequestro delle reti e del pescato, che e' stato devoluto ad un istituto
di beneficenza di Corigliano.
Dodicimila scarpe
sportive contraffatte, per un valore di 1,5 mln di euro, sequestrate
al Porto di Gioia
17/02 Oltre dodicimila scarpe sportive con marchi contraffatti
sono state sequestrate nel porto di Gioia Tauro dal personale del servizio
di vigilanza antifrode (Svad). Le scarpe erano custodite in un container
proveniente da Jebel Ali (Emirati Arabi). Il quantitativo di calzature
e' stato sequestrato non appena i legittimi titolari dei diritti di
proprieta' intellettuale sul marchio hanno confermato che si trattava
di falsi. Il valore della merce ammonta a oltre un milione e mezzo di
euro.
Attentato incendiario
contro l’auto di un consulente della Procura di Rossano
17/02 Un attentato incendiario e' stato compiuto la
scorsa notte a Rossano, ad opera di persone non identificate, contro
un' automobile di proprieta' di un ingegnere, Alfonso Vulcano, di 38
anni, che lavora come consulente per la Procura della Repubblica. La
vettura (un fuoristrada Rover) nell' incendio e' rimasta distrutta.
Sul luogo dell' attentato e' stato trovato un accendino. Le fiamme si
sono estese ad un' altra automobile (una Ford Fiesta) di proprieta'
di un' insegnante che ha subito anch' essa gravi danni. L' incendio
ha anche danneggiato la saracinesca di un negozio. Sul luogo dell' attentato
sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Rossano. Sull'
episodio hanno avviato indagini i carabinieri, che riguardo il movente,
al momento, non escludono alcuna ipotesi.
A Rossano arrestato
un uomo trovato con oltre un etto di eroina
17/02 Un uomo, Antonio Calarota, 32 anni, di Rossano,
e' stato arrestato dai militari della squadra antidroga della guardia
di Finanza per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di controlli Calarota, che e' stato fermato nei pressi della
sua abitazione, e' stato trovato in possesso di una dose di eroina.
Una successiva perquisizione domiciliare ha consentito ai finanzieri
di trovare 100 grammi di eroina grezza, di cui una parte gia' tagliata
e confezionata, un bilancino elettronico di precisione, materiale utilizzato
per il taglio della sostanza e la preparazione delle dosi, e la somma
di 900 euro, presumibilmente provento dell'attivita' di spaccio.
Nevicate abbondanti
sulla A/3. Obbligo delle catene tra Sicignano e Sibari
16/02 “Nevica ininterrottamente da 24 ore sulla
A3 Salerno Reggio–Calabria, nel tratto compreso tra Buonabitacolo
e Frascineto, ma la circolazione è stata sempre regolare, anche
perché questa volta gli utenti hanno osservato l’obbligo
di catene”. E’ quanto viene segnalato dall’Ufficio
Speciale Salerno-Reggio Calabria dell’Anas, che da lunedì
sera ha messo in atto il piano antineve, cosi come aveva già
fatto tra il 24 e il 30 gennaio scorso. Squadre e mezzi spargisale e
spazzaneve dell’Anas sono impiegati continuativamente dalla sera
del 14 febbraio per spargere il “sale” sul piano viabile
e per rimuovere il manto di neve nel tratto interessato. Nove svincoli
(Sicignano, Polla, Lagonegro, Sirino, Lauria, Laino Borgo, Campotenese
e Frascineto) sono presidiati da autogru, per eventuali interventi in
caso di intraversamento di automezzi. Sul tratto compreso fra Sicignano
e Sibari vige sempre l'obbligo del transito con catene a bordo, mentre
è in atto il “filtraggio” degli autoveicoli da parte
della Polizia Stradale, al fine di verificare il rispetto della prescrizione,
che per il momento viene osservata dagli automobilisti. L’Anas
raccomanda massima prudenza nella guida e ricorda agli automobilisti
di seguire le informazioni sulla viabilità e sul traffico, diffuse
dal Cciss, Onda Verde e dalle emittenti radio-televisive.
Speciale: Rogo
di Primavalle: Secondo Mattei, Morucci, Pace e Piperno i mandanti. AN
chiede audizione in consiglio comunale
Speciale: Bellocco
si nascondeva in un bunker. Tutti i particolari. Le congratulazioni
di Ciampi
Nevicate: Prima
riunione del coordinamento nazionale della viabilità. Predisposti
i controlli sulla A/3
16/02 Dopo le precipitazioni nevose nelle regioni centro-meridionali,
che, a partire dalla scorsa notte, hanno interessato l'autostrada A/3
Salerno-Reggio Calabria ed il tratto appenninico della A/16 Napoli-Canosa,
oggi si è riunito presso Dipartimento della Pubblica Sicurezza
del Ministero dell'Interno il Centro di coordinamento nazionale per
fronteggiare le situazioni di crisi in materia di viabilità.
Il Centro nazionale, presieduto dal direttore del Servizio Polizia Stradale
e composto da rappresentanti del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del
Soccorso pubblico e della Difesa Civile, del Dipartimento degli Affari
Interni e Territoriali, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti,
del Dipartimento della Protezione Civile, dell'Arma dei Carabinieri,
dell'Anas, dell'Aiscat e delle Ferrovie dello Stato, si è riunito
oggi per la prima volta dalla sua istituzione, stabilita con il decreto
interministeriale del 27 gennaio scorso. Nel corso dell'incontro sono
stati disposti gli interventi di carattere preventivo per gestire le
eventuali situazioni critiche della viabilità, considerate le
precipitazioni nevose in atto e le previsioni di condizioni meteorologiche
avverse per i prossimi giorni, diffuse dal Dipartimento della Protezione
Civile. Sono state poi stabilite le misure di carattere operativo da
adottare in caso di ulteriore peggioramento delle condizioni atmosferiche
e di eventuale blocco della circolazione. Nella mattinata le nevicate
sulla A/3 nel territorio di Rogliano (Cosenza) avevano determinato rallentamenti
alla circolazione stradale. La Polizia Stradale ha provveduto ad attivare
le operazioni di filtraggio all'altezza dello svincolo per Sibari, tuttora
in corso, per imporre l'uscita dall'autostrada ai mezzi sprovvisti di
catene o pneumatici invernali.
Il sistema dei
Trasporti in Provincia di Cosenza
16/02 La Sesta Commissione Consiliare Permanente “Trasporti
e Attività Produttive” della Provincia di Cosenza, presieduta
dal Consigliere Marino Reda, ha incontrato nel corso di una recente
riunione, l’Avv. Letizia Renda, titolare della ditta “Genco”
ed esperta in Diritto dei Trasporti. Presenti all’incontro i componenti
della Commissione: Gilberto Raffo, Franco Corbelli, Luigi Garofalo,
Antonio Ruffolo, Filippo Fiorillo, Francesco Bruno e Maria Clelia Badolato.
L’esperta in Diritto dei Trasporti, Letizia Renda, ha illustrato,
con una dettagliata relazione tecnica, la situazione generale del sistema
della gestione delle autolinee locali regionali ed, in particolare,
il processo di razionalizzazione in atto al fine di rendere più
efficienti i servizi di trasporto pubblico locale con il minor aggravio
di spesa per la Regione, nel rispetto degli attuali bacini di traffico
e degli standards qualitativi per l’utenza.
“Tale riforma ha investito in primo luogo -ha riferito l’esperto
Letizia Renda- le funzioni delle Provincie, considerato che la L.R.
n. 23 del 1999, dettagliatamente indica di quali nuove attribuzioni
l’Ente locale diverrà portatore. Già la L. 15/86
prevedeva che “al fine di dare all’utenza una migliore offerta
dei servizi di trasporto sotto il profilo quantitativo e qualitativo
dei medesimi e di ottenere una più razionale utilizzazione delle
risorse, la Giunta Regionale può procedere all’adozione
di provvedimenti di indirizzo con i quali si manifestano le più
opportune iniziative che i vari concessionari saranno tenuti ad adottare
nello stesso comprensorio, per conseguire la massima economicità
ed efficienza dei servizi”.
“Nell’ambito di questo processo di razionalizzazione del
settore trasporti è previsto espressamente dalla legge che”…le
imprese che sviluppano una percorrenza annua inferiore a 600.000 Km,
devono far pervenire alla Regione l’intenzione di abbandonare
l’esercizio del servizio di trasporto previo contributo…”.
Se non viene esercitata tale facoltà -ha spiegato- le stesse
“…possono continuare nell’esercizio in associazione
con altre imprese..”
“Per conseguire la massima economicità ed efficienza e
per fornire all’utenza una migliore offerta dei servizi sotto
il profilo qualitativo e quantitativo, ottenendo una più razionale
utilizzazione delle risorse, la Giunta Regionale -ha proseguito l’esperto-
adottava nell’apposito atto di indirizzo del 2003 criteri “
per assegnare, previa razionalizzazione, ad altre imprese presenti nel
territorio di competenza gli autoservizi attualmente gestiti dalle aziende
che sviluppano una percorrenza annua complessiva inferiore a 600.000
Km..” , prevedendo, inoltre, “l’eliminazione dei servizi
a bassissimo contenuto di traffico, che non siano funzionali all’efficacia
ed all’efficienza della rete” e, soprattutto, “la
riduzione del numero delle aziende concessionarie” che sviluppano
un chilometraggio inferiore a 600.000 Km.”
“Per queste ultime aziende l’Atto di indirizzo regionale,
detta compiutamente le regole che devono guidare il processo di razionalizzazione
del settore, prevedendo espressamente tre possibilità:
- possono esercitare la facoltà di abbandonare il servizio (punto
1 atto di indirizzo);
- possono continuare a svolgerlo soltanto associandosi con altre imprese,
realizzando una unicità di gestione di servizi di entità
superiore alla predetta percorrenza annua nell’ambito dei servizi
limitrofi e finitimi (punto 2 atto di indirizzo);
- possono essere cedute ad altre imprese con percorrenza annua superiore
a 600.000 Km che operano nello stesso bacino d’utenza e nel rispetto
degli obbiettivi della razionalizzazione (punto 6 atto di indirizzo).”
“Tutto ciò punta, essenzialmente, -ha spiegato l’Avv.
Renda nella relazione- a realizzare pienamente la razionalizzazione
dei trasporti calabresi, creando la unicità di gestione di servizi
nell’ambito di imprese limitrofe e finitime; eliminando dal sistema
di trasporto regionale le imprese di piccole dimensioni che sviluppano
una percorrenza annua inferiore a 600.000 Km; riducendo l’eccessiva
frammentazione dell’offerta di trasporto.
E’ previsto anche che ogni provvedimento di affidamento dei servizi
deve essere preceduto dalla razionalizzazione del soggetto aggregato
sia sotto il profilo economico sia gestionale e, comunque, prima di
procedere a qualunque aggregazione, la Regione deve razionalizzare i
servizi dell’azienda da aggregare”.
In altre parole l’Ente, applicando i criteri di economicità,
di eliminazione dei servizi non utili, di soppressione della concorrenzialità
nello stesso comprensorio, di eliminazione delle sovrapposizioni e così
via, deve interpellare le aziende in possesso di tutti i requisiti richiesti
dalla legge e non approvare la costituzione di una ATI (Associazione
temporanea di imprese) con una impresa che nulla di quanto specificato
e normativamente previsto possiede.
Il Dipartimento Trasporti deve poi attenersi alle disposizioni che vietano,
nelle more del processo di razionalizzazione del Trasporto pubblico
locale, di dare seguito a modificazioni per aggiunta nell’assetto
dei servizi, secondo la circolare n.2/2001.
“Naturalmente nell’intero processo di riordino così
come delineato, il ruolo della Provincia è di fondamentale importanza,
solo che si dia atto alla delega delle funzioni per come legislativamente
previsto. Le Province saranno chiamate -ha detto ancora Letizia Renda-
ad individuare i “servizi minimi”, vale a dire le tratte
di trasporto pubblico indispensabili per assicurare la libera circolazione
dell’utenza, provvederanno a bandire le gare per l’affidamento
dei servizi di trasporto mediante la stipula dei “ contratti di
servizio”, individueranno i bacini di utenza, verificheranno la
conformità del servizio agli standards qualitativi e quantitativi
prefissati nei capitolati d’appalto, assicureranno il rispetto
e l’applicazione della normativa di settore ai dipendenti delle
ditte assegnatarie, dovendo rimanere riservata alla Regione solo una
funzione residuale di indirizzo e coordinamento”.
“Sotto questo aspetto, poi, -ha concluso- preme evidenziare che
forse sarebbe ora che le Province si attivino per ottenere il predetto
passaggio di funzioni e potestà in tempi brevi, atteso che le
condizioni del trasporto pubblico, specie per i territori più
periferici, possono essere veramente compresi e risolti solo dall’Ente
Pubblico più vicino alla realtà territoriale nella quale
si trova ad operare. D’altra parte è stato proprio questo
criterio ad ispirare la legge di riforma del Trasporto pubblico locale,
dunque è arrivato il momento che si realizzi”.
Il Presidente Oliverio
riceverà Mons. Agostino venerdì 18 in Provincia
16/02 Venerdì prossimo, 18 Febbraio, alle ore
12,00 nel salone di Presidenza di corso Telesio, il Presidente Mario
Oliverio riceverà la visita di Monsignor Agostino, Vescovo della
diocesi di Cosenza-Bisignano vicino alla conclusione del suo mandato
pastorale, resa su invito dello stesso Presidente. L’occasione
dell’incontro che vedrà anche la partecipazione della Giunta,
del Presidente del Consiglio, dei consiglieri tutti è costituita
dalla volontà del Presidente Oliverio di congedarsi ufficialmente
dal Presule, ringraziandolo nel contempo per l’instancabile opera
svolta nel corso degli anni di missione apostolica. “Prima del
congedo formale anche dalla nostra Amministrazione- ha detto al proposito
il Presidente Oliverio-, abbiamo ritenuto di invitare Monsignor Agostino
a ricevere il nostro saluto, esprimerGli il nostro affetto e la nostra
stima ma anche testimoniare la riconoscenza per un cammino svolto per
parte insieme e che ha avuto a sicura guida un uomo di fede le cui qualità
umane ed intellettuali resteranno per sempre nel cuore dei cosentini.”
Arrestato il boss Bellocco. Era latitante
da 10 anni
16/02 E’ stato fermato nelle campagne di Rosarno il boss latitante
della 'ndrangheta Gregorio Bellocco di 49 anni e capo dell'omonima cosca.
Bellocco, che al momento dell'arresto non era armato, gestiva gli affari
illeciti nella piana di Gioia Tauro. A fargli scattare le manette ai
polsi sono stati i carabinieri del comando Provinciale di Reggio Calabria
in collaborazione con i Ros. Bellocco era inserito nell'elenco dei 30
latitanti più pericolosi diffuso dal ministero dell'Interno.
Dal 1996 Bellocco era ricercato per associazione di stampo mafioso e
omicidio e, nell'estate del 1998, il Ministero aveva allargato le ricerche.
Gregorio Bellocco, e' stato catturato dai carabinieri del Ros e del
comando provinciale di Reggio Calabria in un bunker nelle campagne di
Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Bellocco e' indicato come
il capo assoluto dell'omonima cosca di Rosarno. Negli ultimi tempi le
forze di Polizia avevano fatto terra bruciata attorno al latitante.
Nel mese di gennaio, durante un'operazione anticrimine, era stato catturato
il cognato, considerato il suo autista personale.
Agguato mortale
a Locri. Riprende la faida.
15/02 Un uomo, Giuseppe Cataldo, di 36 anni, e' stato
ucciso in un agguato compiuto da sconosciuti a Locri. L'uomo stava rientrando
a casa quando e' stato avvicinato da una persona che ha sparato numerosi
colpi di arma da fuoco che lo hanno raggiunto in diverse parti del corpo.
Sul luogo dell'agguato sono intervenuti i carabinieri della compagnia
di Locri-Ad accorgersi dell'omicidio e' stata la sorella di Giuseppe
Cataldo, che ha sentito gli spari dalla sua abitazione, a pochi metri
da dove e' avvenuto l'agguato. La vittima e' nipote di Giuseppe Cataldo,
attualmente detenuto, ritenuto dagli investigatori il capo dell'omonima
cosca della 'ndrangheta di Locri. La sorella di Cataldo, dopo aver sentito
gli spari, e' uscita dalla sua abitazione e ha visto il cadavere del
fratello. Le urla della donna hanno fatto accorrere i carabinieri e
una folla di curiosi. Dai primi accertamenti compiuti dai militari,
l'omicidio sarebbe stato compiuto con una mitraglietta. Gli autori dell'agguato,
secondo una prima ricostruzione compiuta dagli investigatori, si sarebbero
nascosti dietro a una siepe aspettando che Cataldo arrivasse. La vittima,
che e' stata uccisa con numerosi colpi di arma da fuoco sparati a distanza
ravvicinata, abitualmente percorreva sempre la stessa strada per tornare
a casa, dove viveva con la sorella. L'omicidio di Giuseppe Cataldo potrebbe
sancire, secondo gli investigatori, la ripresa di una sanguinosa faida
tra cosche rivali della zona. A Locri, infatti, per il dominio del territorio
e il controllo di tutte le attivita' illecite negli anni Novanta le
cosche dei Cataldo e dei Cordi' diedero vita a una cruenta faida protrattasi,
in particolare, tra il 1990 e il 1998. Una trentina i morti ammazzati
nel corso della sanguinosa faida di Locri, sfociata poi nel maxi blitz
dei carabinieri chiamato 'Operazione Primavera'. Sul luogo dell'agguato
compiuto questa sera a Locri sono intervenuti numerosi carabinieri della
locale compagnia e del comando provinciale di Reggio Calabria. Gli investigatori
stanno eseguendo perquisizioni e controlli nelle abitazioni di persone
con precedenti penali di Locri e dei paesi limitrofi. I carabinieri
stanno sentendo anche gli amici e i familiari di Cataldo per ricostruire
i suoi spostamenti prima dell'agguato. La vittima, che era stata scarcerata
sei mesi fa e ora era sottoposta ancora alla misura della sorveglianza
speciale, e' nipote di Giuseppe Cataldo, ritenuto capo dell'omonima
cosca e detenuto perche' sta scontando una condanna per associazione
per delinquere di tipo mafioso e altri reati. Al momento dell'agguato,
Giuseppe Cataldo stava rientrando nella sua abitazione, in un quartiere
centrale di Locri, quando e' stato avvicinato da sconosciuti che hanno
iniziato a sparare numerosi colpi d'arma da fuoco. Dalla ricostruzione
compiuta dagli investigatori, non e' escluso che gli autori dell'agguato
fossero nascosti dietro a una siepe, in attesa che Cataldo rientrasse
a casa. Dai bossoli trovati sul luogo dell'omicidio, i carabinieri ipotizzano
che l'arma utilizzata possa essere una mitraglietta. Cataldo e' stato
colpito in diverse parti del corpo ed e' morto all'istante.
Truffa
con ricette false scoperta dai NAS. Arrestati medici, informatori scientifici
e farmacisti.
15/02 Qualcuno l' ha gia' definita la ''holding della
fustella'': e' l' organizzazione che avrebbe perpetrato una truffa per
oltre 500 mila euro ai danni del Servizio sanitario nazionale, attraverso
il rimborso di migliaia di ricette false, sgominata dai carabinieri
del Nas con l' operazione fatta a Reggio Calabria ed in alcuni centri
dell' hinterland reggino. L' operazione ha portato all' arresto di nove
persone tra cui cinque medici, un farmacista, un informatore medico
scientifico, un rappresentante di medicinali ed un suo collaboratore.
Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla
truffa. Gli arrestati sono i medici Lawrence Musolino, di 47 anni; Filippo
Foti (61); Principio Altomonte (52) e Maria Luana Aguglia (56), tutti
di Reggio Calabria, e di Alfonso Tripodi (59), di Montebello Ionico.
Sono tutti medici di base ad eccezione di Alfonso Tripodi, specialista
in neurologia. Nell' elenco degli arrestati figurano poi Domenico Pellicano'
(72), titolare di una farmacia a Bocale di Reggio Calabria che e' stata
posta sotto sequestro; Pasquale Tripodi (40), proprietario di un deposito
farmaceutico a Reggio Calabria anche questo sequestrato; un suo collaboratore,
Salvatore Donato (32), e Nicola Catalano (51), informatore medico scientifico,
di Reggio Calabria. Sono stati tutti posti agli arresti domiciliari
ad eccezione di Pasquale Tripodi, che e' stato condotto in carcere.
Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia
cautelare emesse dal gip del Tribunale di Reggio Calabria Kate Tassone
su richiesta della Procura della Repubblica. Nell' ambito dell' operazione
sono state sequestrate oltre 164 mila ricette. Nell' inchiesta, inoltre,
ci sono anche 23 indagati, anche questi medici e farmacisti. Secondo
gli investigatori, proprio l' approfondimento della posizione degli
indagati potrebbe portare ad ulteriori sviluppi dell' inchiesta. I militari
del Nas hanno accertato che il sistema ideato dai componenti l' organizzazione
per frodare il Servizio sanitario nazionale si basava sul rimborso di
ricette false su cui erano state apposte fustelle di provenienza illecita.
Le ricette erano intestate a persone che, ovviamente, non sapevano nulla
delle prescrizioni disposte in loro favore dai medici coinvolti nella
truffa. I carabinieri del Nas li hanno sentiti uno per uno accertando
la loro totale estraneita' alla truffa ideata dall' organizzazione.
Gli stessi beneficiari delle prescrizioni ignoravano persino l' esistenza
della farmacia Pellicano', fulcro della truffa perche' e' li' che, secondo
l' accusa, sarebbero state preparate le false ricette. Dagli accertamenti
effettuati dai carabinieri e' emerso che su un totale di 3.580 farmaci
venduti nella farmacia Pellicano', ben 2.400 erano stati prescritti
(1.200 ciascuno) da due dei medici coinvolti nella truffa, Filippo Foti
e Lawrence Musolino. I rimanenti 1.180 medicinali erano stati prescritti,
invece, da altri 57 medici dell' Asl di Reggio Calabria. Una sproporzione
che ha subito attirato la curiosita' dei carabinieri, che sono riusciti
cosi' a ricostruire, a conclusione di quasi due anni di indagini, il
complesso meccanismo posto a base della truffa. Per l' attuazione di
quest' ultima essenziale sarebbe stato il contributo di Pasquale Tripodi,
che proprio per la gravita' della sua posizione e' stata l' unica delle
persone coinvolte nell' operazione a finire in carcere.
Movimento framacisti: “Fatti gravi”
''Dopo gli innumerevoli episodi di ''malaffare'' che sempre piu' spesso
vedono protagonisti farmacisti, nessuno puo' tentare di minimizzare
il problema''. E' quanto sostiene in una nota la delegazione della Calabria
del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti circa l'operazione compiuta
dai Nas a Reggio Calabria. Il Movimento rinnova per l' ennesima volta
l' allarme rinvolto all'intera categoria e pone sul tavolo della discussione,
ormai non piu' rinviabile, la ''questione morale'' per il farmacista
italiano. ''Non si puo' - prosegue la nota - come da tempo fa la Federfarma
(Associazione sindacale dei titolari di farmacia), liquidare tali episodi
come frutto dell'azione di alcune ''mele marce'' isolate. E' necessario
fare una riflessione approfondita della situazione ed individuare gli
strumenti piu' adatti per prevenire e colpire senza indugi i colpevoli
dell' incommensurabile discredito portato alla professionalita' di chi
opera quotidianamente con onesta' e correttezza. Paradossale e' la situazione
della categoria: a fronte di migliaia di farmacisti che non possono
per leggi corporative esercitare liberamente la propria professione,
alcuni 'fortunati' colleghi, non paghi di godere di leggi ''feudali''
che assegnano loro un monopolio incontrastato, si permettono d' incrementare
il proprio elevato reddito dedicandosi a traffici illegali che ''infangano''
tutto il corpo professionale''. ''Questa organizzazione - e' aggiunto
nella nota - in attesa del naturale verdetto del giudice, chiede al
Ministero dell' Interno e a quello della Salute di sospendere la concessione
per l' esercizio di farmacia ai colleghi coinvolti e d'impedire durante
tale periodo qualsiasi cessione a terzi sia in linea ereditaria che
attraverso vendita. Propone altresi', che qualora fosse provata in tutti
i gradi di giudizio la colpevolezza degli accusati, venga definitivamente
revocata la convenzione con il S.s.n e la stessa riposta a concorso
tra gli aventi diritto. Si rivolge alla Federazione Nazionale degli
Ordini dei Farmacisti perche' si adoperino assieme a questa organizzazione
e a tutte le componenti della categoria per identificare gli strumenti
legislativi piu' adatti a prevenire e colpire i responsabili di questi
atti''. Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, considerando gravissimi
i fatti in oggetto e lesivi della dignita' di 9000 farmacisti che rappresenta,
plaude all' iniziativa dei Nas ed offre tutta la propria collaborazione
agli organi investigativi.
Speciale: Rogo
di Primavalle: Lollo ritratta “Si sono incendiati da soli”,
De Rose chiede al Sindaco di ritirare la delga a Piperno
Il Consiglio regionale
ha approvato il piano di interventi sui beni confiscati alla criminalità
15/02 “Il piano degli interventi sui beni immobili
confiscati alla criminalità mafiosa è stato approvato,
all’unanimità, nell’ultimo Consiglio della VII°
legislatura regionale”. Ha dichiarato il presidente della Commissione
regionale per la conoscenza e la lotta al fenomeno mafioso, Vincenzo
Pisano. “ Si tratta di un gruppo di interventi mirati per lo più
alla ristrutturazione e messa a norma di edifici sottratti alla disponibilità
delle varie cosche mafiose operanti in Calabria, beni questi fino ad
ora inutilizzati proprio perché bisognosi di interventi di tipo
edilizio. La Legge con l’allegato piano, prevede la contrazione
da parte dei Comuni di mutui le cui rate sono a totale carico della
Regione che a tale scopo prevede annualmente una voce di bilancio di
circa un milione di Euro. Nel suo complesso il piano, per un valore
di 12.160.773,51, interessa 21 Comuni della Calabria per un totale di
33 interventi sugli immobili. Gli immobili avranno le seguenti finalità:
cinque fabbricati saranno destinati ad uffici pubblici, uno per l’edilizia
scolastica, quindici ad uso sociale per varie attività quali
l’accoglienza agli anziani, ai tossicodipendenti, ai diversamente
abili, a sede di varie associazioni onlus che operano in campo socio-assistenziale,
sette invece saranno destinati ad ospitare famiglie indigenti ed infine
cinque sono quelli assegnati per la sicurezza del territorio alle Forze
dell’Ordine. Durante le fasi di stesura del programma degli interventi,
sono emerse alcune problematiche circa le concrete possibilità
di utilizzo: taluni beni risultano gravati da ipoteche bancarie contratte
prima della confisca; altri pur essendo destinati, di fatto sono occupati
dagli stessi familiari dei mafiosi con regolare dispositivo dell’autorità
giudiziaria, per altri ancora è stata disposta la confisca del
manufatto ma non del terreno circostante (situazione che determina l’impossibilità
di accesso). Molti sono poi i Comuni che pur avendo il bene assegnato,
di fatto non ne hanno la piena disponibilità per mancanza del
decreto di destinazione. Queste situazioni sono state comunque oggetto
di attenta analisi e la Commissione sta provvedendo a segnalarli alla
Commissione Nazionale Antimafia al fine di trovare una soluzione istituzionale
nell’ambito del riordino delle leggi sulla confisca. Importante,
per la riuscita di questo lavoro, è stata la sinergia con i Sindaci
ed i funzionari dei Comuni interessati, con gli UTG e in particolare
con i Prefetti che hanno dimostrato oltre alla sensibilità istituzionale,
una profonda conoscenza del problema della confisca e dell’assegnazione
dei beni; al personale della Commissione che ha dimostrato doti di alta
professionalità e costante impegno. Rilevante è stata
anche la disponibilità dei funzionari del Demanio che si sono
prodigati per accelerare l’iter burocratico dei Decreti di Destinazione,
ed ancora, l’Assessorato Regionale ai LLPP che ha coadiuvato la
parte tecnica di valutazione. Infine, ma non meno importante, la coralità
del sostegno nell’azione politica di tutto il Consiglio Regionale
che pur tra mille difficoltà non è mai venuto meno al
suo compito Istituzionale, senza prevaricazione alcuna in ordine a problemi
di schieramento, dimostrando in questo maturità politica, senso
del dovere ed amore per la propria terra. L’approvazione di questo
piano e’ motivo di grande soddisfazione poiché completa
un cammino di impegno costante in favore della legalità e del
bene comune, rilevando che rendere utilizzabili i beni confiscati alla
mafia, vuol dire spezzare un legame, annientare un teorema dove il crimine
crea benessere e ricchezza. Per questo motivo utilizzare i beni confiscati
alla mafia in favore dei cittadini calabresi o delle Forze dell’Ordine,
vuol dire restituire quanto è stato loro sottratto attraverso
la violenza e la paura.
Oggi che il piano ha avuto il beneplacito del Consiglio Regionale si
può affermare a voce alta che è stata tracciata una strada,
una pista attraverso la quale è necessario proseguire il cammino.
La lotta vera alla mafia va condotta privando la criminalità
organizzata delle tante ricchezze accumulate e attraverso tale azione
dare un messaggio ai giovani, ai quali va rivolta sempre più
una maggiore attenzione. Anche in questo campo, tanto è stato
fatto attraverso la sottoscrizione di alcuni protocolli d’intesa
realizzati con la Dirigenza Scolastica Regionale, la Questura, la Prefettura
, la Provincia di Reggio Calabria. Un ringraziamento, inoltre, va dato
ai Sindaci che con coraggio si sono fatti carico di progettare la ristrutturazione
di questi beni e ciò non è stato facile. L’auspicio
per il futuro è che il prossimo Governo regionale dia attuazione
al piano affinché questo diventi un segnale forte ed inequivocabile
della presenza delle istituzioni a sostegno dei cittadini onesti e contro
ogni forma di violenza e prevaricazione”.
Allerta della Protezione
civile per nevicate persistenti a sud
15/02 Le nevicate che in queste ore stanno colpendo
il centro-sud dell'Italia andranno avanti almeno per altre 36 ore: il
Dipartimento di Protezione Civile ha quindi inviato un avviso meteo
a tutte le regioni coinvolte, le prefetture e gli enti gestori della
rete stradale ed autostradale affinche' ''si affronti la situazione
con la dovuta attenzione''. Fin dall'altro ieri, spiega il responsabile
del servizio previsione e prevenzione del Dipartimento Bernardo De Bernardinis,
abbiamo segnalato la possibilita' di nevicate deboli e moderate su tutto
il versante del medio-basso Adriatico, la Basilicata, la Calabria e
la Campania meridionale a partire da ieri sera. Queste nevicate, sempre
a carattere moderato, stanno pero' diventando persistenti e proseguiranno
almeno fino a giovedi' sera. Ecco dunque l'avviso che invita le strutture
sul territorio a disporre gli adeguati interventi. ''Se non si affronta
il fenomeno con la dovuta attenzione - conclude De Bernardinis - la
situazione puo' diventare problematica''.
Neve sulla A3 tra
Lagonegro e Frascineto, nessun disagio per gli automobilisti
15/02 E’ scattato ieri sera il piano antineve
predisposto dall’Anas sulla A3 Salerno-Reggio Calabria, a seguito
delle precipitazioni nevose che stanno interessando il tratto dell’autostrada
compreso tra Lagonegro e Frascineto. Sono in azione i mezzi e gli uomini
dell’Ufficio speciale della Salerno-Reggio Calabria dell’Anas,
che hanno provveduto a spargere il sale sulla carreggiata e a rimuovere
la coltre di neve nel tratto interessato. Al momento non si segnalano
disagi per gli automobilisti. L’Anas continua a presidiare la
A3 con autogru, poste agli svincoli di Sicignano, Polla, Lagonegro,
Sirino, Lauria, Laino Borgo, Campotenese e Frascineto, al fine di intervenire
tempestivamente per rimuovere gli eventuali automezzi che dovessero
porsi di traverso sulla carreggiata. Nel tratto Sicignano-Sibari vige
l’obbligo di catene a bordo e la Polizia Stradale, nel corso della
giornata, continua ad effettuare controlli sui mezzi in transito per
verificare il rispetto del dispositivo, che per ora è stato osservato
dagli utenti. L’Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda
agli automobilisti di seguire le informazioni sulla viabilità
e sul traffico, diramate dal CCISS, Onda Verde e dalle emittenti radio-televisive
nazionali e locali. E’ sempre attivo il numero verde Anas 800
290 092.
Nella riunione
con le parti sociali Oliverio decide impegno di spesa per il supporto
del sistema Confidi
15/02
Non un semplice, seppure importante, tavolo tecnico ma l’inizio
della ripresa della grande stagione della concertazione, la riunione
di stamani attraverso la quale il Presidente della Provincia, onorevole
Mario Oliverio e l’assessore al Bilancio, Rachele Grosso Ciponte
hanno coinvolto le forze sociali in merito alla redazione del Bilancio
annuale di Previsione per l’esercizio 2005.
Apertura di un necessario confronto, raccolta di istanze ed esigenze,
volontà di interrelazione hanno guidato la conduzione dei lavori
che hanno messo insieme più voci nel dichiarato intento di procedere
ad una loro unificazione, per quanto possibile, all’interno di
uno strumento di programmazione, quale il bilancio è, allo scopo
di renderlo effettivamente partecipato.
Una linea politica, prima ancora che amministrativa che, alla fine di
un interessantissimo dialogo, è sembrata creare tutte le condizioni
preliminari alla costituzione di un patto sociale volto allo sviluppo
che potrà unire forze, energie, progetti espressi dai partecipanti
all’incontro.
Tra essi, oltre il Vicepresidente dell’Amministrazione Provinciale,
Salvatore Perugini ed il Dirigente dell’Ufficio Ragioneria, dottor
Antonio Molinari, Mimmo Bilotta, presidente regionale e provinciale
Confesercenti, Raffaele De Rango e Sarino Branda, rispettivamente Presidente
e Direttore dell’Assindustria cosentina, Luigi Filicetti, vicepresidente
provinciale Confederazione Italiana Agricoltori, Pietro Tarasi, presidente
provinciale Coldiretti, Umberto Vivona, responsabile provinciale Lega
Cooperative, Guido Valente, direttore regionale Artigianfidi Calabria,
Mauro Zumpano, vicepresidente CNA di Cosenza, Roberto Vernioli, responsabile
Ufficio Credito Confartigianato di Cosenza, Esterina Barbuscio, segretaria
provinciale CISL, Franco Spingola, segretario confederale CGIL Pollino
Sibaritide, Antonio Caruso responsabile della funzione pubblica CGIL.
“In vista di un appuntamento essenziale nella vita di un ente
locale quale la redazione e l’adozione del Bilancio- ha affermato
il Presidente Oliverio- riteniamo quanto mai utile il confronto con
le istanze reali delle forze sociali. Ancor più dinanzi alla
difficilissima situazione attuale che vede da un lato una preoccupante
evidenza sociale caratterizzata, nel Mezzogiorno e segnatamente in Calabria,
dalla caduta degli investimenti, dalla profonda crisi di settori produttivi
anche non tradizionali, quali quello informatico, dalla contrazione
della domande e dei consumi e dall’altro dalle scelte di una Finanziaria
non orientata verso lo sviluppo e la ripresa.”
“ Secondo quanto stabilito dal Governo- ha informato Oliverio-
per una realtà territoriale vasta e composita, all’interno
di un quasi irrisorio totale manovrabile complessivo pari a 20 milioni
di Euro, per il prossimo triennio la Provincia avrà un potenziale
di investimenti pari a 50 milioni di Euro rispetto ai 400 passati. E’
facile prevedere un forte riverbero sulle nostre decisioni e sulla nostra
capacità di intervento economico complessivo.”
“Per questo stiamo valutando e studiando una serie di possibili
alternative di azione che vanno dalla programmazione per il migliore
utilizzo degli spazi europei, non esclusa da questa la creazione di
un nucleo di pianificatori; alla costruzione di strumenti di coordinamento
tra diversi soggetti del territorio, prime fra tutte le piccole realtà,
anche comunali; alla precisa messa a fuoco di piani di impegno prioritari,
quali la questione dei rifiuti, gravata da un ritardo che incide sui
cittadini e per cui stiamo elaborando un piano che abbatta i costi,
la gestione dell’acqua, che pensiamo in misura integrata, con
attenzione particolare al ciclo della depurazione, la dimensione sicurezza,
trasparenza, legalità. Anche se resta a monte il trasferimento
delle funzioni dalla Regione, che nell’inattuazione attuale mantiene
alto il livello di confusione ed incertezza in settori cruciali come
l’agricoltura, l’artigianato, la formazione legata a filo
doppio con il mercato del lavoro” .
“Ed ancora, valutiamo con estrema attenzione il problema infrastrutturale,
per il quale pensiamo ad un lavoro comune per costruire una leva di
ripresa dell’economia” l’ulteriore indicazione del
Presidente della Provincia che ha infine annunciato l’avanzata
fase di redazione delle bozze che daranno vita al regolamento del Comitato
Provinciale per l’Economia ed il Lavoro, in cui confluiranno le
osservazioni delle varie forze sociali, che costituirà luogo
e strumento permanenti della concertazione che oggi ha preso il via.
Concertazione grandemente apprezzata da tutti i rappresentanti delle
organizzazioni presenti che hanno messo in particolare rilievo l’importanza
di una relazione con l’amministrazione, stante la necessità
di individuare in questa una sponda supplente degli altri livelli istituzionali
che hanno ridotto drasticamente il proprio livello di interesse e di
intervento.
Proprio in questa delicata prospettiva è stato sollevato, ad
esempio, il problema del sostegno anche attraverso fondi dedicati o
di garanzia per l’accesso al credito per le attività artigianali,
agricole, commerciali. Realtà diverse, ma, secondo quanto emerso
dalle relazioni dei rappresentanti presenti in Provincia, tutte egualmente
afflitte da una grave crisi che, in assenza di un reale e programmato
progetto di sviluppo, determina una caduta verticale di reddito, occupazione,
capacità di resistenza sul mercato. Condizioni che debbono essere
frenate nel più breve tempo possibile, anche nel settore trainante
dell’industria, per la quale si fà forte l’esigenza
di una nuova configurazione, magari mediante una riscrittura concertata
dei POR 2006-2011. Uso razionale delle risorse, necessità di
snellimento burocratico, emergenza lavoro, politica del territorio,
attenzione alle aree interne, avvio dei distretti, non ultimo quello
agro-alimentare, tra i molti argomenti degni dell’inserimento
dell’agenda comune.
Vere e proprie grida di allarme sociale, in molti casi, che troveranno
ulteriore sede di esame negli incontri, bilaterali e settoriali, che
nelle prossime settimane si susseguiranno con le singole sigle sindacali
e di categoria, secondo le intenzioni del Presidente Mario Oliverio.
Oliverio che, quale primissimo provvedimento scaturito dalle indicazioni
dell’incontro odierno, ha stabilito di concerto all’Assessore
Ciponte l’iscrizione in un capitolo apposito di Bilancio di un
impegno di spesa a supporto del sistema dei diversi Confidi.
Nuovo Rotary Club
a San Marco Argentano
15/01 Un nuovo club, il 65°, è nato nel
Distretto 2100 del Rotary International. Il 7 dicembre 2004 è
stato ammesso a far parte della grande famiglia del Rotary International
il club San Marco Argentano Valle dell’Esaro, che si fregia dell’attributo
“Centenario” per essere il primo club fondato nel Distretto
nell’anno del centenario del Rotary. Sponsorizzato dal Rotary
Club Cosenza, del quale costituisce l’ottava stella, il nuovo
club conta un effettivo di 28 soci fondatori, rappresentanti delle attività
sociali ed economiche del territorio: professionisti, dirigenti delle
istituzioni locali, agricoltori, industriali alimentari, rappresentanti
del mondo economico e religioso. Solo uno di loro ha esperienza rotariana,
perché già socio del club Cosenza Nord, il dr. Italo Antonucci,
che ne è il primo presidente. Gli altri soci sono prevalentemente
giovani e molte sono le donne. La nascita del club è stata fortemente
voluta dal Governatore del 2100 Distretto del Rotary International,
dr. Sandro Marotta, il quale ha affidato l’incarico di suo Rappresentante
Speciale all’avv. Mario Mari, past presidente del Rotary Club
Cosenza. Questi ha proceduto all’individuazione dei candidati
soci, verificando secondo le regole e la prassi rotariana le qualità
personali e la disponibilità al servizio. I 28 soci fondatori
hanno subito iniziato ad operare con impegno ed entusiasmo, manifestando
la voglia di essere utili alla comunità locale, di diffondere
la cultura e la filosofia rotariana del servire, dell’amicizia
e della pace e di impegnarsi con il Rotary internazionale per le popolazioni
bisognose e deboli di tutto il Mondo. La sede del Club è nell’accogliente
e confortevole Hotel Don Carlo, situato nel centro storico di San Marco
Argentano, ai piedi della torre normanna, in un settecentesco palazzo
signorilmente restaurato, dove si svolgerà il 17 febbraio la
cerimonia di consegna della Charta Costitutiva a cura del Governatore
distrettuale, dr. Marotta.
Studente calabrese
a Perugia non paga la spesa al supermercato e viene denunciato per rapina
15/02 Studente fuori sede a Perugia ed in evidenti
difficolta' economiche ha cercato di rubare diversa merce in un supermercato,
ma e' stato scoperto e denunciato dalla polizia per rapina impropria
per avere aggredito l' addetto alla vigilanza che lo aveva sorpreso.
Il fatto era avvenuto una ventina di giorni fa in supermercato di via
Trasimeno Ovest. Lo studente, un calabrese di 32 anni, aveva riempito
una grossa busta di generi alimentari e l' aveva nascosta tra i vasi
di fiori esposti all' ingresso del supermercato. Poi era uscito passando
davanti alle casse ed era tornato per riprendere la busta, ma e' stato
bloccato da uno degli addetti alla vigilanza. Lo studente aveva reagito
ed era scappato con una Fiat Bravo. I testimoni sono riusciti a prendere
due numeri della targa ed in base a questi ieri gli agenti della volante
hanno notato una vettura dello stesso tipo e colore di quella segnalata
parcheggiata ad Ellera. Sono cosi' risaliti al proprietario, lo studente
calabrese, che e' stato anche riconosciuto dal personale del supermercato
e che per questo e' stato denunciato per rapina impropria.
Per il maltempo
frane a Grimaldi ed Altilia. Evacuate abitazioni
15/02 Stato d'emergenza in due centri della provincia
di Cosenza in seguito all'ondata di maltempo che da alcuni giorni sta
interessando buona parte della regione. I comuni di Grimaldi e Altilia
la scorsa notte sono stati interessati da una frana che ha avuto origine
dalla localita' Fontana di Malito, e ha determinato la chiusura della
strada provinciale per circa un chilometro e lo sgombero di alcune abitazioni.
Il movimento del terreno ha provocato pure la caduta di alcuni tralicci
della condotta elettrica. Lo smottamento e' stato monitorato per tutta
la notte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Cosenza e
le forze dell'ordine, che continuano a tenere sotto controllo la situazione.
Diritti Civili:
“Del Piero e la Juve accolgono l’appello a favore della
studentessa di Fagnano”
15/02 La Juventus ed Alessandro Del Piero hanno accolto
l'appello, lanciato ieri sera, dal ''Processo di Biscardi'', dal leader
del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, a favore di Marta Parise,
una studentessa universitaria calabrese, da 10 anni costretta alla sedia
a rotelle da una rarissima malattia. Nel corso della trasmissione Corbelli,
che ha promosso una gara di solidarietà per aiutare la giovane
(tifosissima della Juventus e di Del Piero, in particolare), aveva chiesto
che fosse esaudito il sogno di Marta. Incontrare il suo idolo. Dopo
l'intervento telefonico del leader di Diritti Civili alla popolare trasmissione,
il direttore generale della Juventus, Luciano Moggi - comunica Corbelli
- ha assicurato alla redazione del ''Processo di Biscardi'' che la Juve
e Del Piero si impegneranno per questa ragazza esaudendo il suo sogno.
Corbelli ha chiesto alla società bianconera un aiuto per la ricerca
per questa rarissima malattia che ha colpito Marta: la sindrome Heller
Donlos (quattro solicasi in Italia, compreso quella di Marta). La giovane
di Fagnano Castello che ha 21 anni ed è studentessa universitaria
all'Unical, da 10 anni vive su una sedia a rotelle, riuscendo a camminare
solo con l'aiuto delle stampelle. La ragazza per uscire di casa deve
fare una scala esterna con 14 gradini. Per farlo il padre, un impiegato,
deve caricarsela sulle spalle un quanto non c'è un servoscala.
Per costruirlo occorrono diverse migliaia di euro ma la famiglia non
ha la possibilità di far fronte alla spesa. Per questo il leader
di Diritti Civili e Marta hanno lanciato un accorato appello. ''Cittadini
e istituzioni - dice corbelli -hanno chiamato Diritti Civili, da diverse
parti della Calabria, per offrire un loro contributo''. Per Marta, intanto,
un'altra bella notizia: proprio oggi la ragazza ha sostenuto brillantemente
(30 il voto ottenuto) un esame all'Università della Calabria.
Operazione dei
Carabinieri in tre regioni per spaccio di cocaina. Perquisizioni a Belvedere
15/02 Otto ordinanze di custodia cautelare per detenzione
ai fini di spaccio di cocaina (destinatari cinque albanesi, due italiani
e un senegalese) e 13 perquisizioni: e' il bilancio di un'operazione
condotta dall' alba a Rimini, Gualdo Tadino (Perugia) e Belvedere Marittimo
(Cosenza ) da circa 200 carabinieri del Comando provinciale di Rimini,
con il supporto dei Nuclei cinofili di Bologna, Pesaro e Padova e del
personale del 5/o Battaglione carabinieri di Bologna. L'attivita' investigativa
e' stata avviata piu' di un anno fa, con l'arresto di due senegalesi
per detenzione di quasi 300 grammi di cocaina. I provvedimenti restrittivi
sono stati emessi dal Gip di Rimini Lucio Ardigo', su richiesta del
Pm Marco Mescolini. Nella citta' romagnola sono stati controllati diversi
palazzi abitati da senegalesi e il campo nomadi. Nel corso dell'indagine
sono stati documentati passaggi di oltre tre chili di cocaina.
Il sorvegliato
speciale rinvenuto cadavere fu ucciso con sei colpi di pistola
15/02 E' stato raggiunto da sei colpi di pistola Salvatore
Papasso, il sorvegliato speciale di 30 anni scomparso il 4 febbraio
scorso a Castrovillari ed il cui cadavere e' stato trovato ieri. L'
uomo e' stato colpito alle spalle e al collo. Nelle prossime ore il
sostituto procuratore Livio Cristofaro affidera' l'incarico al medico
legale che dovra' eseguire l'autopsia. Secondo l'ipotesi che viene fatta
dagli investigatori, l'omicidio di Papasso potrebbe essere collegato
a un regolamento di conti negli ambienti dello spaccio di droga.
Torna il maltempo.
Neve sui 300 metri in Calabria e temperature in diminuzione
14/02 Mentre in Italia tornano freddo, pioggia e neve, dopo una settimana
di relativa tregua in cui il sole e le temperature miti avevano allontanato
i rigori dell'inverno, per colpa di una perturbazione proveniente dall'Europa
settentrionale che sta raggiungendo in queste ore la penisola e vi rimarra'
secondo gli esperti almeno fino a venerdi', in Calabria ritorna il maltempo.
Il dipartimento della Protezione Civile ha diffuso, nel pomeriggio,
tramite le Prefetture, un bollettino con il quale annuncia per domani
nuove precipitazioni di tipo debole o moderate, ed anche precipitazioni
nevose al di sopra dei 300 metri e localmente anche a quote minori.
La Protezione civile, inoltre, informa che si potranno verificare livelli
di ordinaria criticita' per rischio idrogeologico localizzato. Le conseguenze
della perturbazione, spiegano dalla Veglia meteo della Protezione Civile,
si sono gia' fatte sentire, soprattutto sull'Italia centro meridionale,
con venti forti, piogge e le prime nevicate anche a quote basse. Nelle
prossime ore e' previsto un generale abbassamento delle temperature,
nell'ordine di 4/5 gradi sia nei valori minimi che in quelli massimi
e un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche. Le zone
maggiormente interessate sono quelle del medio-basso Adriatico, dalle
Marche alla Puglia, ma anche Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e
Sicilia.
Maltempo: L’ANAS
ricorda l’obbligo di catene sulla A/3 tra Sicignano e Sibari
14/02 A causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche
– comunica l’ufficio stampa dell’ANAS - previsto a
partire dal pomeriggio di oggi e per le prossime 24 ore, il Capo Compartimento
dell’Ufficio Speciale della Salerno-Reggio Calabria dell’Anas,
Ingegner Roberto Mastrangelo, ha allertato la Sala Operativa, i 14 posti
di manutenzione e tutti gli addetti. L’Anas ricorda che sulla
tratta Sicignano-Sibari permane l’obbligo di catene a bordo e
invita gli utenti alla massima prudenza nella guida e ad informarsi
sulle condizioni meteorologiche e sulla situazione del traffico prima
di mettersi in viaggio. Per ogni informazione sulla viabilità
della A3 è a disposizione il numero verde dell’Anas 800-290-092.
Speciale: Rogo
Primavalle, Secondo il PM si può procedere per strage. Chieste
le dimissioni di Piperno
Smantellata dai
Carabinieri una grossa rete di spacciatori nel reggino
14/02 Un' organizzazione che gestiva un' imponente
attivita' di compravendita di sostanze stupefacenti operando su tutto
il territorio di Reggio Calabria e con ramificazioni anche in provincia
e in alcune citta' del Nord Italia, e' stata scoperta dai carabinieri
del Comando provinciale di Reggio che stamani hanno compiuto un' operazione
per l' esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare e sette
di obbligo di dimora nel comune di residenza. L' inchiesta, coordinata
dal sostituto procuratore della Dda, Santi Cutroneo, e' durata un anno
e, secondo gli investigatori, ha permesso di raccogliere inconfutabili
elementi di colpevolezza a carico dei soggetti coinvolti che oltre allo
spaccio di sostanza stupefacente avrebbero favorito la latitanza di
un pregiudicato reggino, Carmelo Caia, di 32 anni, arrestato il 21 giugno
2003. Caia, ricercato dal 1997, doveva scontare una condanna definitiva
a 14 anni di reclusione per associazione mafiosa. Nell' operazione di
stamani, denominata ''Stradone'' dal nome del luogo dove avveniva lo
spaccio, i carabinieri hanno arrestato Paolo Antonio Monorchio, di 35
anni, Giuseppe Agostino (35), entrambi residenti a Reggio Calabria e
tre fratelli di Sinopoli, Antonio, Cosimo e Rocco Cannizzaro, rispettivamente,
di 28, 28 e 26 anni. Antonio era gia' detenuto, mentre Rocco e' residente
a Ventimiglia (Imperia). Per tutti l' accusa e' associazione a delinquere
finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento
della latitanza di Caia. Il provvedimento di obbligo di dimora nel comune
di residenza e' stato notificato a Teresa Chirico (39), Demetrio Fanti
(27), Angelo Mangano (51), Giovanni Roda' (28), Filippo Martino (26),
tutti residente a Reggio, Orazio Ficara (35), gia' detenuto. Numerose
anche le denunce in stato di liberta'. Secondo l' accusa, al centro
dell' organizzazione c' era Monorchio che si sarebbe costruito una rete
di spacciatori che curavano la distribuzione dello stupefacente in diverse
zone della citta'. Monorchio, per gli investigatori, riforniva il mercato
acquistando ingenti quantitativi di sostanza stupefacente da Agostino,
ed avrebbe anche allargato il proprio raggio di azione ricoprendo anche
la fascia tirrenica e acquistando anche dai fratelli Cannizzaro.
Svolto
il convegno provinciale sulle risorse finanziarie e i fondi strutturali
2005
14/02
“Questa Finanziaria che ha portato -ha detto Mario Oliverio- restrizioni
in tutti i settori dell’economia, si pone in maniera contraddittoria
con le enunciazioni di principio che vogliono determinare il federalismo,
il rafforzamento delle istituzioni locali e l’autonomia, ponendoci
di fronte ad una legislazione improntata al centralismo: opera unicamente
una serie di compressioni che strangolano la capacità di investimento
e, quindi, di lungimiranti azioni di governo degli enti”.
Così ha iniziato il suo intervento il Presidente della Provincia
di Cosenza, On. Gerardo Mario Oliverio, a conclusione del convegno dibattito,
tenutosi questa mattina presso il Ridotto del Teatro Rendano a Cosenza,
sul tema “Enti Locali e Risorse Finanziarie: Finanziaria 2005
– Fondi strutturali”.
“E’ questa una Finanziaria che tende a mettere in gabbia
gli enti locali, per le funzioni espletate dalla Provincia, questa Finanziaria
significa comprimere la viabilità, l’edilizia scolastica
e impiantistica sportiva, con grandi difficoltà per riuscire
a gestire l’ordinaria manutenzione, con gli ovvii riflessi negativi
-ha ribadito Mario Oliverio- nei vari comparti economici e produttivi,
determinando ritardi per quanto riguarda la modernizzazione delle infrastrutture
e creando deterrenti nel sistema delle imprese e, di conseguenza, meno
prospettive di lavoro e di occupazione”.
“In questo quadro poco edificante ma molto realistico bisogna
stimolare il sistema delle autonomie, dunque, a ricercare nuovi canali,
indebitamenti possibili con fondi europei ed operare scelte di qualità
ed, in questo contesto, pretendere che la Regione programmi in maniera
idonea per stimolare e accendere una domanda dei fondi strutturali,
senza risparmiarsi di attingere ad alcuno di esso, partendo da una fase
ricognitiva e di riprogrammazione per operare un attivo recupero delle
risorse da portare verso obiettivi mirati. Ed un primo importante passo-
ha concluso il Presidente della Provincia- deve essere mosso verso la
formazione per creare un team di esperti, che possano sondare tutte
le possibili strade per ottenere finanziamenti, per rastrellare fondi
destinati ad opere ed attività sul territorio e veicolare gli
stessi verso la necessaria ripresa economica ed occupazionale della
nostra provincia”
“Per le autonomie locali deve potersi immaginare, ed impegnarsi
a disegnarla con precisi confini, una nuova stagione ed inaugurarla
col contributo fattivo di tutti, nessuno escluso, -ha detto espressamente
il Presidente della Provincia Mario Oliverio- per dare, tutti insieme,
un’impostazione rispondente ed adeguata ai problemi”.
“Molti dei nostri Comuni sono sotto la soglia dei 3 mila abitanti
-ha continuato il Presidente Oliverio- e per questi la Provincia vuole
costituire una sponda istituzionale importante, un punto certo di riferimento.
La Provincia può e vuole fermamente svolgere un ruolo trainante
per costituire una solida rete di servizi associati su scala comprensoriale
per dare risposte concrete ed efficaci, risolutive dei problemi che
assillano le nostre popolazioni”.
“In
mancanza di funzioni, spesso la Provincia si è adoperata per
sopperire a discrasie e ad inadempienze della regione Calabria, come
per le Politiche Sociali, scendendo in trincea laddove c’erano
i problemi reali per risolverli, pur con gli scarsi mezzi disponibili,
-ha proseguito il Presidente della Provincia- ma con la consapevolezza,
come istituzione,che poteva essere l’unica strada da percorrere,
senza reticenze, per stare a fianco a chi andava sostenuto”.
“Si impone in misura pressante di razionalizzare le risorse disponibili,
sempre più esigue, di qualificare i servizi in base a mutate
esigenze, ma al minimo costo per evitare sprechi e duplicazioni. Tutto
ciò deve intendersi -ha detto ancora Mario Oliverio- come tensione
ottimale verso una diversa intesa, una rete di relazioni nuove da reimpostare
per scongiurare un impoverimento che finirebbe col diventare un indebolimento
complessivo che come popolazioni del meridione non possiamo permettere,
stante al tessuto economico generale già così precario
ed alla dilagante disoccupazione”.
“Bisogna, a questo punto, davvero rimboccarsi le maniche, mettere
insieme tutte le energie per operare quel salutare salto di qualità
che dovrà tirar fuori dalle secche i nostri territori per esaltarne
le potenzialità e le intelligenze e proiettarle verso orizzonti
di stabilità economica e di progresso. Non più una Calabria
indolente deve essere, quindi, quella che vogliamo ridisegnare ma una
terra che si attrezzi, e ci sono tutti i presupposti perché ci
riesca, e dia un contributo attivo e concreto alla sua crescita nel
contesto europeo e mondiale”.
Comuni e Province sono costantemente pressate fra due esigenze non sempre
conciliabili: da un parte l’esigenza di efficienza, dall’altra
la necessità di “operare” per rispondere ai bisogni
delle collettività in tempi più celeri rispetto al passato.
Per contro, le risorse sempre più limitate rispetto ai bisogni
ed alla crescente domanda di servizi, in un mutato sistema di valori
sociali, pone l’ente locale nella necessità di doversi
adeguare governando e, spesso, anticipando il cambiamento. Occorre,
quindi, un impulso forte che, oltre la “cultura di servizio”
degli amministratori, responsabilizzi il cittadino stesso ponendolo
come motore e baricentro del cambiamento in atto.
Il divario, poi, tra le regioni del nord e quelle del mezzogiorno e
la competitività a livello europeo e mondiale pongono, come imperativo
quasi assoluto, l’esigenza di innescare una marcia in più
per rimanere economicamente a galla.
La legge finanziaria, che sempre più di frequente si abbatte
come una scure sugli enti locali, sembra quest’anno essere diventata
addirittura una mannaia, per cui diventa quasi improponibile ricercare
quelle necessarie condizioni di equilibrio generalizzate, attese le
scarse risorse disponibili, per garantire persino i vincoli da rispettare
come il patto di stabilità e quant’altro, o assicurare
sevizi primari ai cittadini.
Da qui l’improrogabilità che l’ente locale si qualifichi
come soggetto attivo, propositivo, produttore di idee e progetti innovativi,
assumendosi le proprie responsabilità nel rivestire un ruolo
strategico atto a pianificare e programmare in un ambito e con prerogative
di autonomia finanziaria.
Se da una parte il “decreto taglia spese”, legge 191/2004,
colpisce il comparto delle autonomie locali, dall’altro impone
un quadro di responsabilità che mira al contenimento dei conti
pubblici dando un giro di vite a sprechi immotivati: con questi limiti
l’ente territoriale è costretto ad implementare i bilanci
attraverso una finanza innovativa che guardi con interesse alle politiche
comunitarie e utilizzi al meglio i fondi strutturali. Ciò per
perseguire lo scopo duplice di non gravare sui cittadini ed evitare
gli sperperi che porterebbero alla riduzione dell’erogazione di
servizi necessari alle comunità. In sintesi diventa d’obbligo
conciliare la prospettiva delle scarse risorse con la necessità
di dare operatività alla programmazione strategica.
La Provincia di Cosenza, del resto, vedendosi ridotta la capacità
di spesa triennale da 400 milioni di euro a 50, quindi di un ottavo,
va incontro, così come tutto il sistema delle autonomie, a tempi
grami contro i quali bisogna trovare i giusti deterrenti ed attrezzarsi
per contrastare, con tutti gli strumenti possibili, il depauperamento
del patrimonio o anche la sua consistenza operativa di ente di area
vasta che fornisce supporto, consulenza e coordinamento agli enti sub-provinciali.
Tutte queste problematiche, spinose e non rinviabili, sono emerse, stamani,
nel corso del convegno dibattito, tenutosi al Ridotto del Teatro Rendano,
a Cosenza, al quale sono intervenuti, oltre a relatori ci chiara fama,
molti sindaci dei 155 Comuni cosentini, direttori di ragioneria, segretari
comunali, dottori commercialisti e ragionieri ed un folto pubblico interessato
all’argomento.
Il
convegno dal tema “Enti Locali e risorse finanziarie – Finanziaria
2005 – Fondi strutturali”, è stato introdotto da
un’ampia relazione dell’Assessore provinciale al Bilancio
e Finanze, Rachele Grosso Ciponte, la quale ha sottolineato i dati preoccupanti
dell’andamento dell’economia in generale e la ridotta possibilità
per gli enti di accelerare processi risolutivi in direzione dello sviluppo,
stante ai tagli così esosi che diventano esponenziali se non
ci si attiva con una sempre più oculata e selettiva scala di
priorità che, tuttavia, consente solo piccoli passi. “Siamo
impegnati in maniera rigorosa e combattiva -ha spiegato l’Assessore
Grosso Ciponte- a percorrere tutte le strade per reperire risorse ordinarie
della Regione e dello Stato da utilizzare al meglio, attraverso una
pianificazione ed una programmazione aderente il più possibile
alle reali esigenze dei nostri territori, per ottimizzare gli obiettivi
e creare circoli virtuosi forieri di ricchezza”.
Sono entrati nel merito più squisitamente tecnico, ponendo l’accento
su passaggi giuridico-burocratici, gli interventi a seguire del Direttore
Generale della Provincia, Cesare Pelaia, del Direttore di Ragioneria,
Antonio Molinari, del titolare della cattedra di Economia Aziendale
, Salvatore Sarcone, del docente dell’Università di Bologna,
Giovanni Rubini, del consigliere nazionale di dottori commercialisti
e presidente del collegio dei revisori della Provincia di Cosenza, Giorgio
Sganga, del presidente nazionale del’ANCREL-Club dei revisori,
Gennaro Bianco.
Trovato cadavere
il sorvegliato speciale scomparso il 4 febbraio a Castrovillari
14/02 E' stato ucciso Salvatore Papasso, di 30 anni,
un sorvegliato speciale scomparso il 4 febbraio scorso a Castrovillari.
Il cadavere di Papasso e' stato trovato stasera da due scout, che stavano
effettuando un'escursione, nelle campagne del centro del cosentino,
in localita' Conca del Re. Secondo quanto e' emerso dai primi accertamenti
della Polizia di Stato, Papasso, che risiedeva a Saracena, centro poco
distante da Castrovillari, sarebbe stato assassinato con alcuni colpi
di arma da fuoco. Gli accertamenti per stabilire la causa e la dinamica
della morte di Papasso, comunque, sono resi difficili dall'avanzato
stato di decomposizione del cadavere. Secondo l'ipotesi che viene fatta
dagli investigatori, l'omicidio di Papasso potrebbe essere collegato
a un regolamento di conti negli ambienti degli spacciatori di droga.
Il giovane, infatti, sarebbe venuto a Castrovillari da Saracena per
acquistare alcune dosi di hashish venendo in contrasto, per motivi che
sono in corso d'accertamento, con alcuni spacciatori del posto. Domani
il cadavere di Papasso, su disposizione della Procura della Repubblica
di Castrovillari, sara' sottoposto ad autopsia.
Tre milioni di
euro di merce contraffatta sequestrata al porto di Gioia
14/02 Tre operazioni sono state portate a termine,
nel porto di Gioia Tauro, dal Servizio di vigilanza antifrode doganale
(Svad) che ha sequestrato 4.000 paia di scarpe sportive per un valore
di 350 mila euro, 45 mila borse per un valore di 400 mila euro e 685
mila occhiali da vista per due milioni e mezzo di euro compresi i diritti
gravanti. Nel primo caso, le scarpe con il marchio Nike sono state trovate
in un un container in transito, proveniente dagli Emirati arabi. La
conferma della contraffazione del marchio, secondo quanto e' stato riferito,
e' venuta dai periti della societa' interessata, che non hanno trovato
una completa corrispondenza - nonostante la buona fattura delle copie
- con i modelli originali. Con la seconda operazione sono state sequestrate,
in quattro container provenienti dalla Cina, circa 45.000 borse con
i marchi e gli elementi figurativi abilmente contraffatti di Louis Vuitton,
Fendi, Burbery, Alviero Martini. I titolari delle societa' importatrici,
tutti cittadini cinesi residenti in Italia, sono stati denunciati per
introduzione nello Stato di prodotti falsi e ricettazione. Gli occhiali
da vista, infine, provenivano dalla Cina ed avevano stampigliata la
scritta Italy design.
La Giunta regionale
presenta la scheda per il monitoraggio dei Beni Culturali
14/02 Il Direttore Generale dell'Assessorato regionale
ai beni culturali della Regione Calabria, Gaetano Princi, ha convocato,
al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme gli enti attuatori dell'Accordo
di Programma Quadro sui Beni Culturali per presentare una scheda, concordata
con la Soprintendenza regionale, per il monitoraggio degli interventi,
sia riguardo ai compiti e alle responsabilita' dei soggetti attuatori
(art. 7 dell'APQ), sia per l'attivazione dello stato d'attuazione e
della rilevazione di criticita' per evitare il rischio di incorrere
nel definanziamento. ''La partecipazione e' stata totale - si legge
in una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - Hanno preso
parte all'incontro sindaci e responsabili dell'intervento dei Comuni
di: Borgia, Bova, Bova Marina, Bovalino, Casignana, Cassano, Catanzaro,
Cleto, Condofuri, Cosenza, Crotone, Crucoli, Guardia Piemontese, IsolaCapo
Rizzato, Lamezia Terme, Locri, Melito Porto Salvo, Motta S. Giovanni,
Oppido Mamertina, Palazzi, Paludi, Reggio Calabria, Rocca Imperiale,
Roccaforte del Greco, Roghudi, S. Giorgio Albanese, Samo, San Cosmo
Albanese, San Demetrio Corone, San Lorenzo, Santa Sofia d'Epiro, Soriano
Calabro, Vaccarizzo Albanese, Vibo Valentia''. In rappresentanza della
Regione Calabria, oltre al direttore Princi, hanno relazionato i dirigenti
Domenico Schiava e Italo Paparazzo, e Nicola Ratta'. Per il Ministero
per i Beni e le attivita' Culturali sono intervenuti il direttore regionale
Francesco Prosperetti coadiuvato dai suoi collaboratori Giasi, Maiolino,
Promenzio, Iiritano i quali hanno redatto la scheda di monitoraggio.
Presente anche Renato D'Arca coordinatore del gruppo di monitoraggio
di Sviluppo Italia.
Martedì
15 Oliverio incontra le parti sociali
14/02 Avrà luogo martedì 15 Febbraio,
alle ore 12,00, nel salone di presidenza dell’Amministrazione
Provinciale, l’incontro promosso dal Presidente, onorevole Mario
Oliverio, con le parti sociali. La riunione, che conterà la presenza
del Vicepresidente, Salvatore Perugini e dell’Assessore al Bilancio,
Rachele Grosso Ciponte, vedrà l’apertura di un confronto
con i rappresentanti delle sigle sindacali, delle confederazioni e delle
associazioni di categoria, la Lega delle Cooperative, l’Assindustria
in vista della prossima seduta consiliare dedicata all’esame del
Bilancio annuale di Previsione per l’Esercizio Finanziario 2005.
Una utilissima messa in relazione, quella di domani, che permetterà
all’Amministrazione di raccogliere istanze, esigenze, evidenze
di difficoltà in ordine all’applicazione della Legge Finanziaria
2005 che, come noto, ha drasticamente ridotto la capacità di
manovra finanziaria per gli Enti locali, incidendo pesantemente sulla
composizione dei Bilanci e sulle scelte politico-amministrative in essi
tracciate
Arrestato un uomo
a Corigliano per resistenza a pubblico ufficiale
14/02 I carabinieri hanno arrestato a Corigliano Calabro
Michele Agrippino, di 46 anni, con l'accusa di minacce e resistenza
a pubblico ufficiale e rifiuto di indicare le proprie generalita'. Agrippino
avrebbe commesso i reati contestatigli dopo che era stato fermato dai
carabinieri per un controllo. Dopo l' arresto e la traduzione nel carcere
di Rossano, l' uomo e' stato rimesso in liberta', su disposizione della
Procura della Repubblica di Rossano, per mancanza di esigenze cautelari.
Difficoltà,
per il maltempo, sulla costa ionica
13/02 Quest’oggi vento forte e pioggia stanno
imperversando lungo tutta la costa Ionica, in particolare da Rossano
a Rocca Imperiale. Secondo i dati forniti dalla Capitaneria di porto
di Corigliano, sono previsti nuvolosita' in aumento con locali precipitazioni
e vento forza 7 da sud ovest in aumento. La visibilita' in mare per
ora viene data per discreta; e' previsto mare ondoso in aumento. Anche
nei paesi presilani, da S. Giorgio Albanese a S. Demetrio Corone, fino
ad Acri, si registrano da stamane piogge e forte vento e abbassamento
della temperatura. La partita di calcio A. C. Rossano S. S. Sandemetrese
di 3 categoria e' stata rinviata per il maltempo.
La Famiglia del
Boss Muto querela il Corriere della Sera
13/01 Sulle pagine odierne di Paola e Cetraro della
'Provincia cosentina' viene riportata la notizia di un annuncio di querela
al 'Corsera' dei legali del cetrarese Franco Muto. Il tutto in riferimento
a quanto apparso su uno degli ultimi numeri del Magazine del 'Corriere'.
Annunciato anche un risarcimento danni in sede civile. Nell' articolo
del supplemento del giovedi' del quotidiano di via Solferino si riportavano
le tappe di quella che veniva chiamata la saga di quello che e' stato
definito il re del pesce. I legali di Muto fanno anche riferimento all'
assoluzione di Muto in relazione all' assassinio di Giannino Losardo,
l' esponente del Pci di Cetraro ucciso dalla mafia nel 1980.
Scarcerato l’imprenditore
del caffè, Antonio Mauro
10/02 Segna un punto importante a vantaggio della difesa
l' inchiesta che il 5 gennaio scorso aveva portato all' arresto a Reggio
Calabria, con l' accusa di associazione per delinquere finalizzata all'
usura ed all' esercizio abusivo dell' attivita' finanziaria, di cinque
persone tra cui Antonio Mauro, di 69 anni, titolare di uno dei marchi
storici della torrefazione italiana, ed il figlio Maurizio, di 38 anni,
oltre a tre dipendenti della stessa azienda. L' ipotesi di un ridimensionamento
dell' inchiesta, dopo il clamore suscitato dagli arresti, trae origine
del fatto che quattro delle cinque persone coinvolte nell' inchiesta
in poco piu' di un mese hanno riacquistato la liberta', vuoi per decisione
dello stesso gip che aveva emesso i provvedimenti restrittivi, Concettina
Garreffa, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Antonio
De Bernardo, vuoi su disposizione del Tribunale del riesame reggino.
Oggi e' arrivata la scarcerazione piu' eclatante, quella di Antonio
Mauro, figlio di Demetrio Mauro, fondatore nel 1949 di una societa'
che col trascorrere degli anni ha acquistato grande notorieta' in campo
nazionale ed internazionale, molto attiva anche nel campo delle sponsorizzazioni.
La Mauro Caffe', tra l' altro, ha legato il suo marchio alla Reggina
calcio ed e' tuttora uno dei partner commerciali della Juventus. Un
prestigio imprenditoriale e commerciale che l' inchiesta della Procura
della Repubblica di Reggio Calabria e gli arresti che ne sono conseguiti
ha rischiato di offuscare anche per i reati contestati ai cinque arrestati,
l' associazione per delinquere finalizzata all' usura e l' esercizio
abusivo dell' attivita' finanziaria. Nel mirino dei magistrati reggini
e della Guardia di finanza che a suo tempo aveva svolto le indagini
ed eseguito gli arresti i prestiti concessi dalla Caffe' Mauro ai titolari
dei bar per il miglioramento strutturale dei loro esercizi commerciali.
Prestiti, secondo l' accusa, concessi con un tasso d' interesse superiore
a quello d' usura. Migliaia di finanziamenti che, secondo l' accusa,
avrebbero consentito alla Caffe' Mauro di introitare, oltre ai proventi
derivanti dall' utilizzo in esclusiva da parte dei titolari dei bar
dei suoi prodotti, enormi volumi di denaro. La sopresa ed il clamore
suscitati dagli arresti, non soltanto a Reggio ed in Calabria, erano
stati enormi. Anche perche' Pasquale Mauro, fratello di Antonio, e'
il presidente dell' Assindustria reggina, mentre Maurizio Mauro e' al
vertice dei giovani industriali calabresi. Praticamente un colpo al
cuore per la credibilita' dell' intera classe imprenditoriale reggina
e calabrese. A distanza di qualche giorno dagli arresti sono pero' cominciate
a fioccare le scarcerazioni. Si e' cominciato con due dei tre dipendenti
della Mauro Caffe' arrestati, Francesco Lia e Giuseppe Scopelliti, di
41 e 43 anni, per passare poi allo stesso Maurizio Mauro. Oggi stessa
sorte e' toccata ad Antonio Mauro, tornato in liberta' dopo che il Tribunale
del riesame di Reggio Calabria ha accolto l' istanza di annullamento
del provvedimento restrittivo presentata dai difensori dell' industriale,
gli avvocati Emidio Tommasini, Nico D' Ascola, Paolo Tommasini e Francesco
Albanese. L' unica delle cinque persone coinvolte nell' inchiesta a
restare tuttora agli arresti domiciliari e' un altro dipendente della
Mauro Caffe', Salvatore Nicito, di 53 anni, per il quale comunque il
gip Garreffa ha gia' fissato la scadenza del termine di carcerazione
preventiva al 15 febbraio prossimo, giorno in cui dunque anche lui riacquistera'
la liberta'.
Per il legale “Il reato di usura
è risultato inesistente”
''Il reato di usura contestato ad Antonio Mauro e alle altre quattro
persone arrestate nell' ambito dell' inchiesta condotta dalla Procura
della Repubblica di Reggio Calabria e' risultato, in realta', assolutamente
inesistente''. Lo ha detto l' avv. Emidio Tommasini, uno dei difensori
dell' industriale del caffe' scarcerato stamattina. ''Abbiamo depositato
una consulenza di parte - ha aggiunto Tommasini - precisa ed esaustiva
in ogni sua parte da cui e' emerso, con riferimenti e documenti contabili
precisi, che gli interessi praticati da Mauro nei finanziamenti concessi
dalla societa' ai titolari dei bar erano molto al di sotto dei tassi
bancari. Anzi, in molte occasioni non veniva calcolato alcun interesse.
Si trattava di finanziamenti concessi ai titolari delle strutture commerciali
nell' ambito di un normale rapporto di natura economica: i commercianti
utilizzavano soltanto Caffe' Mauro e quest' ultima finanziava i loro
investimenti, rapporto che e' normale tra le societa' di torrefazione
e i titolari dei bar. Siamo riusciti a dimostrare pienamente, in sostanza,
che nella concessione dei finanziamenti non c' era, ne' poteva esserci,
da parte della societa' Caffe' Mauro alcun interesse speculativo''.
Soddisfazione della Demetrio Mauro spa
La societa' Mauro Caffe', da parte sua, ha espresso in un comunicato
''Totale soddisfazione'' per la decisione del Tribunale del riesame
di Reggio Calabria di scarcerare ''con effetto immediato'' Antonio Mauro.
''Oggi alle ore 12.40 - e' detto nel comunicato - Antonio Mauro, arrestato
il 5 gennaio scorso, e' stato scarcerato per ordine del Tribunale del
riesame, che ha annullato il provvedimento restrittivo disposto dal
Gip su richiesta della Procura di Reggio Calabria. La decisione del
Tribunale, le cui motivazioni non sono ancora note, e' giunta a tre
giorni dall' interrogatorio di Antonio Mauro ed e' stata presa anche
sulla base della copiosa documentazione difensiva fornita dal collegio
legale''. ''La Mauro Demetrio spa, pur non essendo mai stata coinvolta
nell' ambito del procedimento - si afferma ancora nel comunicato - esprime
la piu' totale soddisfazione per gli sviluppi della vicenda, che gia'
nelle scorse settimane avevano registrato la revoca, in quel caso ad
opera dello stesso gip, degli arresti domiciliari a carico di Maurizio
Mauro per non avere ritenuto sussistenti gli estremi configuranti il
reato d' usura, e la scarcerazione di altri due dipendenti pure indagati
nell' ambito del medesimo procedimento. Alla luce di quanto accaduto,
la Mauro Demetrio spa riafferma la propria totale fiducia nell' operato
della magistratura, con la quale ha sempre collaborato fin dall' inizio
delle indagini disposte dalla Procura''.
Rogo di Primavalle:
La procura di Roma studia ipotesi di reato per Piperno, Morucci e Pace.
12/02 La nuova indagine sul rogo di Primavalle dove
nell'aprile del 1973 morirono i fratelli Stefano e Virgilio Mattei,
non ha fatto registrare ancora l'iscrizione di un indagato nell'apposito
"modello 21". Ancora oggi le rivelazioni-intervista fatte
da Achille Lollo, uno dei reposnsabili della strage condannato con sentenza
definitiva per omicidio colposo e incendio doloso a 18 anni di reclusione
(pena che e' stata dichiarate prescritta la settimana scorsa) e' stata
al centro di una fitta riunione del pool antiterrorismo della procura
di Roma diretta dal sostituto Franco Ionta. La nuova indagine e' stata
assegnata al pm Salvatore Vitello il quale, pero', deve prima sciogliere
una sorta di "enigma" giuridico: partendo dalla notitia criminis,
l'intervista di Lollo, nel corso della quale l'ex militante di Potere
Operaio accusa altri tre suoi ex compagni di aver organizzato l'attentato
(Paolo Gaeta, Elisabetta Lecco e Diana Perrone), a piazzale Clodio ci
si interroga per quale ipotesi di reato si debba procedere. I tre imputati
precedenti, oltre a Lollo anche Marino Clavo e Manlio Grillo, furono
infatti condannati con sentenza definitiva per un reato ormai prescritto
(l'omicidio colposo e l'incendio doloso). E' possibile oggi procedere
nei confronti di tre nuovi indagati per un reato piu' grave, come chiede
la famiglia Mattei attraverso il suo legale Luciano Randazzo, per strage
(reato che non si prescrive)? E' la prima volta che in Italia si presenta
un caso del genere e non e di facile soluzione. E' questo il primo nodo
da sciogliere, prima ancora di procedere all'eventuale interrogatorio
dei tre ex militanti di "potop" chiamati in causa da Lollo
nell'intervista al "Corsera". Poi la procura decidera' anche
se chiedere una rogatoria in Brasile per interrogare lo stesso Lollo
ed infine valutare l'esposto denuncia presentato dall'avv. Randazzo,
che ha indicato gli ex capi di Potere Operaio il prof. Franco Piperno,
Valerio Morucci e Lanfranco Pace come mandanti del rogo in cui persero
la vita i fratelli Mattei.
Gasparri “Dico
a gente come Piperno che è il momento di parlare”
12/02 ''E' tempo che chi sa parli e chi invoca amnistie
a destra come a sinistra la smetta. E' un atteggiamento irresponsabile,
lo dico nei confronti di tutti i settori politici perche' provvedimenti
di clemenza non sono immaginabili quando ancora non si sono accertate
le verita' e le responsabilita'''. Lo ha affermato, oggi a Venezia,
il Ministro alle Comunicazioni Maurizio Gasparri, intervenendo sul dibattito
in corso sul terrorismo, in particolare in merito al rogo di Primavalle.
''Dico a gente come Piperno, che e' il momento di parlare - ha detto
Gasparri -, sul caso Mattei sapevamo la verita' gia' a meta' degli anni
'60. Lollo, Clavo, Grillo, la signora Perrone, la sua famiglia, allora
editrice del 'Messaggero' che utilizzo' quel giornale in una fase diversa
da quella attuale a Roma per coprire le responsabilita', per depistare,
e molti altri dicano la verita'''. ''L'appello vale per tutti - ha aggiunto
- ma e' impensabile invocare soluzioni politiche ed amnistie quando
ancora non si e' scritta la verita' su troppe morti non solo di destra
ma anche di sinistra''. ''Siccome i protagonisti di quelle stagioni
sono in circolazione, parlano sui giornali e in tv - ha concluso Gasparri
- dicano esattamente dov'erano, cosa hanno fatto, quali responsabilita'
hanno avuto in quelle stragi, in quei massacri degli anni '70 e '80''.
Un fratello delle
vittime dichiara sconcertanti le dichiarazioni di Piperno
12/02 'Le varie dichiarazioni di Piperno sono sconcertanti''.
Lo afferma alla stampa Giampaolo Mattei, uno dei 4 fratelli scampati
al rogo di Primavalle che nel 1973 costò la vita a due figli
di Mario Mattei, allora segretario della locale sezione del Msi, riferendosi
alle affermazioni rilasciate ieri da Franco Piperno. ''Potrei mai fomentare
una guerra civile io -sottolinea Mattei- che sono stato privato di due
fratelli proprio da un clima del genere?''. ''Piperno ci accusa di essere
strumentalizzati dalla destra, che invece io attacco da anni -puntualizza-
Che poi non è destra, è Alleanza nazionale''. Mattei spiega
i suoi attacchi al governo, che, dice, non ha fatto abbastanza per ottenere
giustizia: ''Se è al potere ora, lo deve anche al sangue dei
miei fratelli'', sottolinea. Giampaolo Mattei in ogni caso ha la coscienza
tranquilla: ''Il fatto che avevamo ragione lo stanno sempre più
confermando le dichiarazioni di Achille Lollo. Piperno non ha motivo
di indignarsi, noi stiamo solo cercando giustizia, e per questo sfrutteremo
al 100% le dichiarazioni del suo ex compagno di Potere operaio''.
De Rose chiede
l’autosospensione di Piperno
12/02 ''Riteniamo che sia indispensabile che il prof.
Franco Piperno si autosospenda e non si occupi piu' di questioni comunali
sino a quando non sara' chiarita la sua posizione rispetto alle gravi
accuse formulate dalla famiglia Mattei''. Ad affermarlo, in una nota,
e' il leader della Cdl al Comune di Cosenza, Umberto De Rose. ''Noi
- ha aggiunto - non esprimiamo giudizi e veramente speriamo che Piperno
non c' entri perche' la strage di Primavalle e' un crimine contro l'
umanita' che nessuno puo' prescrivere. Certo e' che Cosenza e' una citta'
sovraesposta, dove la normale dialettica politica ha ceduto il passo
ad un estremismo di fondo: lo confermano le dichiarazioni di un Sindaco
irresponsabile che afferma che le foibe non interessano nessuno, il
continuo ricorso ai consigli di Toni Negri''. ''La famiglia Mattei -
ha concluso De Rose - accusa Piperno di un crimine orrendo e fino a
quando la sua posizione non sara' chiarita, sara' impossibile far finta
di niente''.
La solidarietà
di Rifondazione Comunista a Piperno
12/02 Solidarieta' a Franco Piperno dopo la denuncia
presentata dal legale della famiglia Mattei quale mandante del rogo
di Primavalle, e' stata espressa dal commissario regionale di Rifondazione
comunista della Calabria, Stefano Zuccherini, e dal segretario del circolo
''Gullo'' di Cosenza del partito, Francesco Gaudio. ''Un clima di annullamento
della democrazia - ha sostenuto Zuccherini - serpeggia nel Paese. Il
centrodestra disegna foschi scenari e fomenta tensioni pur di rimanere
alla guida del Governo. In questo contesto giunge la denuncia a Franco
Piperno per l' esecrabile vicenda di Primavalle del '73. a Franco Piperno
va la mia totale solidarieta'''. Guido, dal canto suo, ha sostenuto
che ''e' evidente a tutti l' intento volgarmente speculativo e strumentale
che c' e nel tirare in ballo Franco Piperno per le drammatiche vicende
di Primavalle di oltre 30 anni fa''.
Le
Provincie di Cosenza, Salerno e Potenza contestano l’ass. regionale
della Basilicata Fierro
12/02 Le Province di Potenza, Cosenza e Salerno, co-firmatarie
dell' Accordo di Programma Quadro del progetto ''Golfinsieme'', in un
documento, hanno espresso ''preoccupazione per le modalita' del tutto
individualistiche, poste in essere dall'Assessore alle Attivita' Produttive
della Regione Basilicata Gaetano Fierro, che ha convocato in data odierna
a Maratea alcuni sindaci delle tre regioni interessate per una pseudo-concertazione
istituzionale tesa a fare il punto della situazione del progetto''.
Si tratta - e' scritto - di ''un' iniziativa non concertata e non preannunciata
alle Province, alle quali spetta la primogenitura del progetto 'Golfinsieme'
''. Le Province di Potenza, Cosenza e Salerno sottolineano ''di aver
gia' preparato un documento tecnico-programmatico, la cui prima fase
prevede l'individuazione dei macro-obiettivi, delle strategie e degli
obiettivi specifici da sottoporre al Tavolo istituzionale Province-Regioni,
al fine di definire gli indirizzi generali e passare alla fase successiva,
quella della concertazione con il territorio in attuazione dei principi
di sussidiarieta' e copianificazione sanciti dalle vigenti normative
e dal nuovo assetto ordinamentale previsto dalla nuova Costituzione.
Una corretta azione amministrativa, basata sui principi di efficacia
ed efficienza, per l'attuazione di un programma di sviluppo territoriale
- e' scritto nel documento - deve infatti necessariamente vedere il
coinvolgimento del territorio in una fase successiva all'analisi dettagliata
delle sue peculiarita' e potenzialita', azione sulla quale le tre Province
sono state impegnate fin dall'inizio della progettualita' comune. Le
Province di Potenza, Cosenza e Salerno - conclude la nota - confidano
nell' intervento dei Governatori delle tre regioni interessate, al fine
di riportare le iniziative di sviluppo dell'Accordo di Programma Quadro
'Golfinsieme' nell' ambito di una corretta ed equilibrata concertazione''.
Cala il numero
di ricorsi pendenti al TAR della Calabria
12/02 E' positivo il trend relativo alla diminuzione
dei ricorsi pendenti dinanzi al Tribunale amministrativo regionale della
Calabria: dai 31.327 presenti nel 2000 si e' passati, nell' arco di
due anni, a 28.958 mila per giungere, nell' ultimo anno, a 25.721. Il
dato e' emerso dalla relazione che il presidente Cesare Mastrocola ha
letto in apertura dell' anno giudiziario del Tar della Calabria. Alla
cerimonia, presieduta per la prima volta da Mastrocola nominato dopo
l' improvvisa scomparsa di Aldo Finati nell' autunno scorso, hanno partecipato
le autorita' civili, militari, religiose, rappresentanti del Ministero,
del Governo, della Giunta regionale e dell' Avvocatura. ''Nel 2004 la
sede di Catanzaro,- ha sottolineato il relatore - ha introitato 1.617
ricorsi, ne ha definiti 2.662 mentre i ricorsi pendenti sono scesi dai
26.766 registrati al 31 dicembre del 2003 agl attuali 25.721 e sono
state adottate 975 pronunzie cautelari per un totale di 3.572 provvedimenti
decisori''. Il presidente Mastrocola, rivolgendo un commosso ricordo
al presidente Finati, ha parlato di ''risultati molto importanti che
vanno ascritti a chi, in questi anni, ha presieduto questo tribunale,
ai magistrati che con senso di responsabilita' e spirito di sacrificio,
in presenza di un organico sempre identico, hanno saputo aumentare la
produttivita' individuale sino al limite del tollerabile senza incidere
sulla qualita' delle pronunzie rese, nonche' al personale di segreteria
il cui numero in questi anni si e' addirittura ridotto''. Tutto questo
a fronte di un quadro nazionale che presenta un arretrato in materia
di ricorsi pari a 852.918. ''Malgrado l' arretrato, malgrado l' inadeguatezza
dei mezzi, malgrado tutto - ha sostenuto ancora Mastrocola - il Tar
di Catanzaro regge il passo, cosi' come tutta la giustizia amministrativa
tiene fede al proprio convalidato impegno costrituzionale. Abbiamo avuto
il merito di sapere fare squadra integrando le varie forme di vocazione,
di preparazione, di esperienza, di spirito d' iniziativa e tutto cio'
ha contribuito ad ottenere convincenti risultati che in primo luogo,
ed e' la cosa piu' importante, sono stati apprezzati dai cittadini che
continuano a rivolgersi al giudice amministrativo con grande fiducia''.
''Abbiamo avuto il coraggio e la capacita' - ha sostenuto il presidente
del Tar della Calabria - di proseguire l' affannosa ricerca della regola
da applicare al caso concreto da enucleare in un 'mare magnum' di norme
che sono piovute a cascata. Accanto all' imponente e continua produzione
di leggi statali, proliferano le leggi regionali, i regolamenti degli
enti locali e degli altri en ti pubblici, le circolari, le direttive.
In questa situazione di incertezza - ha proseguito - il disorientamento
ed il senso di disagio sono il frutto della mancanza di regole chiare
e della mancanza di sicuri punti di riferimento nel sistema; si fa sempre
piu' forte nella societa' l' esigenza di rivolgersi al giudice per risolvere
i problemi o, se si preferisce, si fa sempre piu' pressante l' istanza
di giustizia''. ''Il Tar - ha sostenuto la senatrice Ida D' Ippolito
(Fi) intervenendo ai lavori della seduta inaugurale - oltre ad avere
avvicinato la gestione amministrativa ai cittadini, rappresenta ormai
un punto di riferimento per ottenere la tutela dei propri interessi.
La scelta di istituire i Tar e' stata lungimirante e induce a guardare
con ottimismo al futuro''. Hanno preso la parola anche Massimo Calveri,
rappresentante del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa;
il presidente del Consiglio dell' Ordine degli avvocati di Catanzaro
Giuseppe Iannello; l' avvocato distrettuale dello Stato Aldo Stigliano
Messuti; l' avvocato Raffaele Mirigliani nella veste di componente del
Consiglio nazionale forense e di assessore regionale ala Presidenza;
il presidente della sezione staccata del Tar di Reggio e rappresentante
Anma, Luigi Passanisi (la seduta di inaugurazione della sede reggina
si terra' sabato 19 febbraio); Oreste Morcavallo vice presidente vicario
dell' Unione Ordini forensi della Calabria e Luigi Morrone delegato
del presidente del Consiglio dell' Ordine degli avvocati di Crotone.
Tassone
sul ponte dello Stretto: “Finalmente la prevenzione ha funzionato”
12/02 ''Finalmente la prevenzione ha funzionato e questo
e' un passaggio importante''. Lo ha affermato il vice ministro alle
Infrastrutture e ai trasporti Mario Tassone, rispondendo a Catania alle
domande dei giornalisti sugli arresti di ieri nell'ambito dell'inchiesta
che riguarda le infiltrazioni mafiose negli appalti per la costruzione
del ponte sullo Stretto di Messina. ''Se ci sono stati degli arresti
- ha sottolineato Tassone - le misure preventive messe in atto dal governo
e dal mio ministero, per quanto riguarda il general contractor, sono
state efficaci e quindi la sorveglianza e la vigilanza del governo non
verra' mai meno''.
Centaro : “A
rischio infiltrazioni i lavori sulla A3”
12/02 "Sono in corso indagini e attivita' di prevenzione.
Certamente i lavori sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria sono ad
alto rischio infiltrazione". Lo afferma il Presidente della Commissione
antimafia Roberto Centaro in una intervista all'Avvenire. Per Centaro
"e' evidente che l'attenzione della mafia sugli appalti, e specialmente
su quelli di grande entita', e' sempre costante. E di certo il Ponte
sullo Stretto sta in cima alla lista dei cantieri dai quali la mafia
non vuole essere assente. Ma questo non vuol dire rinunciare a infrastrutture
necessarie per lo sviluppo. Non bisogna arrendersi, ma tenere alta la
guardia. Prevenire, come si e' fatto con questa brillante operazione
della Dia, l'infilitrazione criminale"
Istituita a Rossano
una sede del coordinamento antimafia “Riferimenti”
12/02 E' stata istituita a Rossano una sede del coordinamento
nazionale antimafia Riferimenti. La struttura avra' competenza per l'
intera Sibaritide. La sede e' stata inaugurata dalla presidente nazionale,
Adriana Musella, che ha affidato l' incarico di responsabile al sacerdote
Antonio Molinaro, direttore dei Padri Giuseppini del Murialdo. Segretario
e' stato nominato Luigi Marino, assistente della Polizia di Stato. Del
Consiglio direttivo sono stati chiamati a far parte Matteo Lauria, giornalista;
Antonio Campilongo, avvocato; Rosa Pirillo, dirigente scolastico, e
Giovanni Fortino, ispettore capo della Polizia.
Ass. Mirigliani
“Individuata la nuova sede per il Tar regionale”
12/02 La nuova sede del Tribunale amministrativo regionale
della Calabria potrebbe sorgere presto su un terreno adiacente allo
stabile che ospita il Centro per la Giustizia minorile di Catanzaro:
ad annunciarlo e' stato l' assessore regionale alla Presidenza, Raffaele
Mirigliani, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di
inaugurazione dell' anno giudiziario del Tar Calabria. ''Ho ricevuto
- ha detto Mirigliani mostrando copia di un fax - una comunicazione
del Capo dipartimento della giustizia minorile, Rosario Priore, che
ha espresso parere favorevole sulla richiesta avanzata in tal senso.
L' auspicio e' che la cosa si risolva al piu' presto''. La questione
relativa all' individuazione della nuova sede del Tar calabrese era
stata al centro, nei giorni scorsi, di una riunione convocata dallo
stesso Mirigliani.
Tremila persone
a pregare con Fratel Cosimo per la ricorrenza della Madonna di Lourdes
12/02 Tra le mani le foto di chi non c' e', sorrisi
rubati dalla macchina fotografica che appartengono a bambini, uomini
e donne. Non si conoscono, ma hanno qualcosa in comune: la malattia.
Hanno tutti bisogno d' aiuto. Si sono ritrovati virtualmente a Santa
Domenica, minuscola frazione del Comune di Placanica nel reggino, piu'
precisamente allo Scoglio, dove, la Madonna apparve a fratel Cosimo
Fragomeni nel maggio del 1968 e dove, si narra avvengono fatti inspiegabili.
L' 11 febbraio e' giorno particolare perche' la chiesa celebra la giornata
del malato e ricorda la prima apparizione di Lourdes, la cittadina dei
Pirenei dove la Vergine apparve nel 1858 a Bernadette, che ha molte
similitudini con lo Scoglio: in entrambi i luoghi la Vergine ha scelto
la roccia, in entrambi i luoghi vi e' una sorgente, si dice, miracolosa.
Ma ieri nella vallata circondata dai monti della Locride a stringere
quei ritratti c' erano piu' di tremila persone provenienti dalla Calabria,
dalla Sicilia, ma anche dalla Svizzera e dalla Germania. Sul sagrato
della piccola chiesa della Madonna dello Scoglio, la troupe della televisione
nazionale tedesca Arte' a preparare un reportage sul mistico di Calabria.
Fratel Cosimo e' infatti molto famoso in Germania grazie ad un film
che su di lui ha girato un regista italo-tedesco presente al raduno.
Nel pomeriggio il tempo della preghiera e del silenzio, tutti immobili
nonostante il vento sferzante. Dopo la messa la processione eucaristica
seguita dalla preghiera di Fratel Cosimo, il momento piu' atteso, perche'
e' in quegli istanti che si verificano quelli che vengono definiti fatti
inspiegabili. E' accaduto anche ieri. C' e' chi ha pianto a dirotto
e chi e' svenuto, chi ha trovato la pace del cuore. Tutto senza clamori.
Si tornera' poi a ringraziare come fanno tutti quelli che hanno sperimentato
sulla propria pelle l' impossibile che diventa possibile. Accanto a
Fratel Cosimo ieri anche mons. Massimo Rastrelli, il religioso noto
in Italia per aver fatto nascere nel napoletano la Fondazione antiusura.
Padre Rastrelli parla della semplicita' di Fratel Cosimo, del terziario
francescano capace di parlare ai cuori meglio - dice - di molti teologi.
Fratel Cosimo, ha in mano il rosario, la sua arma e il suo sostegno,
cosi' la definisce. La sua e' una preghiera pacata, quasi discreta.
Un atteggiamento che non cambia, quando accoglie i fedeli che affidano
a lui tante preoccupazioni. Non ha risposte mirate, ma solo un consiglio:
la preghiera vera, che - sostiene il veggente - cambia la vita. Un carisma
che attrae non solo i semplici. Quattro ore di raduno cominciato con
il sole e terminato con le luci della sera. Poi l' appuntamento a maggio,
l' 11 e il 12 per ricordare a prima apparizione della Madonna dello
Scoglio. Sara' un altro bagno di folla. Una fatica non da poco l' accoglienza
per i sessanta volontari della comunita'.
Appello di Diritti
Civili per una ragazza di Fagnano costretta su di una sedia a rotelle
12/02 Da 10 anni vive su una sedia a rotelle, riuscendo
a camminare solo con l' aiuto delle stampelle e, per uscire di casa,
deve fare una scala esterna con 14 gradini sulle spalle del proprio
padre: a denunciare il caso di Marta Parise, di 21 anni, di Fagnano
Castello e' il movimento Diritti Civili che promuove una gara di solidarieta'
a favore della giovane, studentessa dell' Unical. Nell' abitazione di
Marta non c' e' un servoscala e, per costruirlo, occorrono alcune migliaia
di euro, una spesa alla quale la famiglia della giovane non ha la possibilita'
di far fronte. ''La ragazza sino all' eta' di 10 anni - afferma il leader
di Diritti civili Franco Corbelli - ha camminato regolarmente e praticato
alcuni sport, calcio e pallavolo. Una terribile e rarissima malattia
(4 soli casi in Italia, compreso il suo) l' ha costretta oggi alle stampelle
e alla sedia a rotelle. Marta sta affrontando questa drammatica esperienza
con grande dignita', serenita' e con il sorriso. Abbiamo raccolto subito
l' appello di questa ragazza - ha detto ancora Corbelli - promuovendo
una straordinaria gara di mobilitazione con il coinvolgimento delle
istituzioni ad iniziare dalla Provincia di Cosenza, alla Regione''.
''Il nostro appello - sottolinea il leader di Diritti civili - e' rivolto
anche alla societa' della Juventus, ai calciatori bianconeri e in particolare
ad Alex Del Piero. Marta e' una grande tifosa juventina e di Del Piero,
in particolare. Nonostante la grave malattia - precisa Corbelli - ha
seguito con il suo papa' alcune partite della Juventus e della Nazionale,
anche in Belgio e in Olanda. Sarebbe molto bello se la Juventus e Del
Piero potessero esaudire il piccolo, grande sogno di Marta e facessero
un bel regalo a questa ragazza e loro tifosa. Lei - conclude Corbelli
- aspetta di poter guarire, di poter tornare a correre e giocare al
calcio''.
Appena appaltato
il Ponte sullo stretto vede già i primi arresti della malavita
che voleva inserirsi nelle gare.
11/02 Cinque ordinanze di custodia cautelare sono state
eseguite dalla Dia di Roma su disposizione della Direzione distrettuale
antimafia della capitale nei confronti di una presunta organizzazione
mafiosa a carattere internazionale, che aveva progettato di inserirsi
negli appalti previsti per la costruzione del ponte sullo Stretto di
Messina. Tra le persone arrestate, si e' appreso, c'e' anche il boss
canadese, ritenuto il capo indiscusso dell'organizzazione, Vito Rizzuto,
legato alla famiglia Cuntrera. Il boss e' stato raggiunto dall'ordinanza
di custodia cautelare nel carcere di Montreal, dove e' stato rinchiuso
dopo essere stato accusato di un triplice omicidio avvenuto a New York.
Le indagini del centro operativo della Dia di Roma hanno consentito
di individuare la struttura criminale, che storicamente era rivolta
al traffico internazionale di droga e riciclaggio, in collegamento con
la famiglia Cuntrera-Caruana, che questa volta, invece, aveva orientato
i propri interessi all' acquisizione dell'importante appalto pubblico.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip De Angelis
su richiesta dei sostituti procuratori della capitale Ormanni e Iasillo.
Diverse le perquisizioni ancora in corso a Roma, Londra, Parigi e Montreal.
I particolari dell'indagine saranno illustrati nel corso di una conferenza
stampa, alle ore 11, nella sede del centro operativo della Dia di Roma.
I provvedimenti cautelari riguardano, oltre Rizzuto (originario della
provincia di Agrigento), l'ingegnere Giuseppe Zappia, ottantenne, nato
in Francia, vissuto fra il Canada e gli Emirati Arabi, domiciliato a
Roma, imprenditore con esperienze nel campo delle grandi opere pubbliche
che, avvalendosi della collaborazione del broker Filippo Ranieri (domiciliato
a Montreal), l'imprenditore Sivalingam Sivabavanandan (domiciliato a
Londra) e Hakim Hammoudi (domiciliato a Parigi), secondo gli inquirenti
e' stato ''inviato'' da Rizzuto in Italia con il compito di reinvestire
gli ingenti capitali di cui dispone l'organizzazione mafiosa (piu' di
quattro milioni di euro) per cercare di aggiudicarsi appalti relativi
alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. I
commenti
Due
aziende sequestrate dalla Finanza a Rossano e Corigliano per indebiti
contributi pubblici
11/02 In due operazioni distinte della Guardia di Finanza
fatte a Rossano e Corigliano, sono state sequestrate due societa' che
avrebbero messo in atto una truffa ai danni dello Stato per incassare
indebitamente contributi pubblici. Tre persone, tra le quali due imprenditori,
sono state denunciate in stato di liberta'. Secondo quanto si e' appreso,
le due aziende, grazie ad una serie di documenti falsi, avrebbero ottenuto,
complessivamente, circa un milione e 600 mila euro di contributi da
parte dello Stato senza averne titolo. Il valore dei complessi sequestrati
ammonta a circa sei milioni di euro. Le operazioni, alle quali stanno
partecipando decine di finanzieri e un elicottero della sezione aerea
di Lamezia Terme, sono giunte a conclusione di inchieste coordinate
dalla Procura della Repubblica di Rossano e finalizzate a contrastare
il fenomeno delle truffe ai danni dello Stato. Con quelli di oggi salgono
ad otto i sequestri di complessi aziendali effettuati in meno di 24
mesi dalla Guardia di Finanza nella zona industriale di Rossano e Corigliano
per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro. I finanzieri
hanno sequestrato, a Rossano, un' azienda, la Anisa di Natale De Simone,
operante nel settore della produzione e commercializzazione di confezioni
per l' abbigliamento. In realta', secondo quanto sarebbe emerso dall'
inchiesta, la societa' era, di fatto, inattiva, al contrario di quanto
faceva credere al ministero delle Attivita' produttive. I finanzieri
hanno anche accertato fatture passive per centinaia di migliaia di euro
emesse a fronte di prestazioni inesistenti, al solo scopo di documentare
spese alla pubblica amministrazione ed ottenere i finanziamenti. Secondo
l' accusa la societa' avrebbe anche utilizzato fittiziamente decine
di operai impiegandoli solo sulla carta. In sostanza, secondo gli investigatori,
l' Azienda ha attestato al Ministero ed alla banca concessionaria incaricata
della valutazione economico-finanziaria del progetto industriale, l'
impiego di personale fittizio, sino a circa 40 unita', di fatto mai
utilizzato, ma assunto solo sulla carta per rispettare le prescrizioni
della legge 488/92. A Corigliano, invece, i finanzieri hanno sequestrato
una seconda azienda, la Artigel di Francesco Mollo, operante nel settore
alimentare. Anche in questo caso sono state accertate fatture passive
fittizie per diverse centinaia di migliaia di euro al solo scopo, secondo
l' accusa, di fare risultare costi in realta' mai sostenuti e poter
accedere ai finanziamenti pubblici. Inoltre sarebbero state riscontrate
dichiarazioni liberatorie falsamente rilasciate allo scopo di avallare
spese in realta' mai sostenute. Nel caso dell' azienda di Corigliano,
pero', la guardia di finanza ha accertato che occupa, anche se in misura
ridotta rispetto alle originarie previsioni, alcuni operai. Per tale
motivo la Procura, pur disponendo il sequestro, ha contestualmente autorizzato
la continuazione aziendale sotto la vigilanza di un proprio consulente
con l' intento di mantenere il posto di lavoro ai dipendenti. Tra i
beni sequestrati figurano i complessi aziendali costituiti da immobili,
terreni, impianti e macchinari, veicoli, quote sociali, disponibilita'
finanziarie. Le indagini della procura proseguono per accertare eventuali
altre responsabilita'.
Il Comandante della GDF Piccinni “La
nostra attenzione è massima”
''La situazione in Calabria e' particolare. Non esistono isole felici.
La nostra attenzione e' massima''. A sostenerlo e' stato il comandante
regionale della Guardia di finanza, gen. Riccardo Piccinni, partecipando
alla conferenza stampa nel corso della quale sono stati illustrati i
particolari delle operazioni che stamani hanno portato al sequestro
di due complessi aziendali per una presunta truffa ai danni dello Stato.
''Occorre lavorare - ha aggiunto Piccinni - per diffondere sempre piu'
su tutto il territorio calabrese la cultura della legalita'. Questa
terra necessita che i finanziamenti di cui dispone, vengano utilizzati
pienamente per attivare i processi di sviluppo''. Parlando, poi, del
lavoro repressivo posto in essere dalla guardia di finanza, Piccinni
ha detto: ''siamo impegnati alla tutela degli interessi del cittadino.
La nostra azione e' rivolta al recupero della legalita'. Operazioni,
come quella portata a termine oggi nel cosentino, sono emblematiche
dell' impegno e del lavoro di intelligence che stiamo facendo''.
Giovedì
17 conferenza di inizio anno del Presidente del Consiglio regionale
Fedele
11/02 Si terrà giovedì 17 febbraio, alle
ore 11.00, presso l’Aula Commissioni di Palazzo Tommaso Campanella,
la Conferenza stampa di inizio anno del presidente del Consiglio regionale
Luigi Fedele con i giornalisti. L’occasione servirà anche
a presentare un bilancio dell’attività consiliare nella
settima legislatura. Nel corso dell'incontro il Presidente illustrerà
agli operatori dell'informazione un articolato e corposo dossier, un
vero e proprio “libro bianco” analitico: un volume contenente,
anno per anno, schede sulle leggi e sui più importanti e significativi
eventi istituzionali relativi ai lavori dell’Aula, delle Commissioni
e di tutte le articolazioni consiliari.
Il
14 e 15 ultime due sedute del Consiglio regionale
11/02 Legislatura agli sgoccioli. Con le due ultime
sedute di lunedì 14 e martedì 15, il Consiglio regionale
chiuderà i lavori della VII legislatura. L’inizio dei lavori
della 110^ seduta è stato fissato alle ore 12.00 con prosecuzione
a martedì. In cima all’elenco del nutrito odg (45 i punti
che dovrebbero essere esaminati), il "Piano Energetico ambientale
regionale" e a seguire, il collegato alla manovra di finanza regionale
per l'anno 2005; Disposizioni per la formazione del bilancio annuale
2005 e pluriennale 2005/2007 della Regione Calabria (legge finanziaria);
"Bilancio annuale di previsione per l'anno finanziario 2005 e bilancio
pluriennale per il triennio 2005/2007”; Dpef (Documento di Programmazione
Economico Finanziaria) per l'anno 2005; "Approvazione conto consuntivo
degli esercizi finanziari 2002 e 2003 del Consiglio regionale";
Il Consiglio regionale si occuperà anche dei progetti in materia
di zootecnia, sistema vitivinicolo e per la tutela degli alberi monumentali.
Al 19° punto il “Nuovo regolamento interno del Consiglio regionale”;
al 20° il progetto di legge che detta norme in materia di ineleggibilità
e di incompatibilità del Presidente della Giunta, dei consiglieri
e degli assessori regionali”.
Un altro importante provvedimento riguarda il sistema fieristico regionale
che aveva già superato positivamente il vaglio della Commissione
competente.
Successivamente, l’Assemblea procederà con l’esame
dei progetti di legge riguardanti il nuovo Ordinamento della Polizia
Locale, il Piano degli interventi sugli immobili confiscati alla criminalità
mafiosa, il demanio marittimo, l’abbattimento delle barriere architettoniche,
la legge regionale quadro in materia di lavori pubblici e quella che
disciplina gli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture.
Il
Consiglio Provinciale ha approvato il nuovo Statuto della Biblioteca
Civica
11/02
Il Consiglio Provinciale, nella seduta del 10 febbraio 2005, ha approvato
all’unanimità il nuovo Statuto della Biblioteca Civica
di Cosenza; respinti, a maggioranza, i due emendamenti presentati dai
Consiglieri della Casa delle Libertà. Sul punto ha relazionato
il Vice Presidente ed Assessore alla Cultura, Avv. Salvatore Perugini,
il quale ha sottolineato “l’importanza di un atto fortemente
propedeutico al rilancio di questa antica istituzione culturale cosentina”.
Nello statuto è prevista la possibilità che diventino
soci enti pubblici e privati che partecipino con somme di denaro atte
a sostenere finanziariamente la biblioteca stessa; è stato, inoltre,
previsto che i due enti, di concerto con la Biblioteca Civica, possano
distaccare proprio personale, al fine di una maggiore economicità
ed oculatezza dell’utilizzo delle risorse pubbliche. “A
monte – ha dichiarato il Vice Presidente – è stata
forte la volontà di risolvere il problema, assolvendo al mandato
istituzionale nella forte consapevolezza che questa Provincia ha lavorato
bene per raggiungere un risultato positivo per la Città, il territorio
provinciale e l’istituzione culturale stessa”.
Nella sua relazione, l’Avv. Perugini ha ricordato le costanti
difficoltà economiche in cui si è dibattuta, nel tempo,
la Biblioteca Civica, che nel mese di ottobre di ogni anno si è
sempre trovata nell’impossibilità di pagare gli stipendi
al personale dipendente. Nella seduta del Consiglio Provinciale del
15 novembre 2004 – ha aggiunto ancora Salvatore Perugini –
a seguito di un’ampia discussione sulla situazione economica e
sull’assetto istituzionale della Biblioteca Civica, è stato
approvato, all’unanimità, un Ordine del Giorno con il quale
è stata sollecitata la Giunta Provinciale ad incrementare il
contributo economico della Provincia in favore della stessa biblioteca
e di avviare un confronto con gli altri Enti fondatori, Accademia Cosentina
e Comune di Cosenza, “per addivenire alla proposta di un nuovo
statuto, adeguato alle esigenze di una moderna biblioteca pubblica,
ed idoneo a definire un nuovo assetto istituzionale ed organizzativo
in grado di rilanciare il ruolo della stessa nel panorama degli enti
culturali non solo della provincia di Cosenza ma dell’intera Calabria”.
Questa deliberazione ha costituito una traccia per l’elaborazione
dello statuto stesso, il cui testo è stato regolarmente approvato
anche dall’Accademia Cosentina; si è, quindi, tenuto un
incontro tra Provincia, Comune ed Accademia, presenti i rappresentanti
sindacali, ed è stato sottoscritto dai soci fondatori un protocollo
d’intesa nel quale si esprimeva consenso sulla bozza dello statuto.
In data 29 dicembre 2004, la Biblioteca Civica ha riunito il proprio
Consiglio d’Istituto e, con propria deliberazione, ne ha anch’essa
comunicato la visione e l’approvazione; sullo statuto si è
anche registrata la totale adesione del personale dipendente.
“L’Amministrazione Provinciale – ha detto in conclusione
Perugini – ha, quindi, disposto il pagamento dei 150 mila euro
necessari per il pagamento degli stipendi ed ha anche autorizzato i
propri uffici a procedere in dodicesimi, per questi primi mesi del 2005”.
Nella relazione è stato, quindi, evidenziato che – a seguito
di vari incontri tra la Provincia di Cosenza, rappresentata dal Vice
Presidente Avv. Salvatore Perugini, appositamente delegato dal Presidente,
il Comune di Cosenza, rappresentato dal Vice Sindaco, Prof.ssa Maria
Corigliano, e l’Accademia Cosentina, rappresentata dal Presidente,
Avv. Piero Carbone – si è quindi concordata la Bozza del
Nuovo Statuto della Biblioteca Civica di Cosenza; e che le Commissioni
Provinciali Consiliari Prima e Terza, dopo aver esaminato la suddetta
bozza, hanno espresso il loro parere favorevole, rinviandone l’approvazione
al Consiglio Provinciale.
Per il Consigliere Domenico Barile, del Gruppo Misto, la relazione di
Perugini “è importante, perché accompagna un atto
che ha trovato la volontà unanime del Consiglio Provinciale,
nell’intento di salvaguardare i dipendenti e l’istituzione
culturale. Mi congratulo per il successo dell’iniziativa, che
ha trovato schierati a favore anche i consiglieri della Casa delle Libertà
– ha continuato Barile – ma ci resta una preoccupazione
di fondo per quanto appreso dalla stampa sui presunti ricatti istituzionali
denunciati dal Presidente dell’Accademia Cosentina”. Per
il Consigliere della Casa delle Libertà, inoltre, “ per
parlare di innovazione e modernizzazione della Biblioteca, le figure
professionali idonee sono da rinvenire tra i giovani laureati in cerca
di occupazione, evitando che Segretari di Partito possano trovarsi a
governare la cultura e la biblioteca stessa”. Sono intervenuti,
altresì, il Presidente del Gruppo di Rifondazione Comunista,
Biagio Diana, per il quale “è doveroso sostenere l’iniziativa
per l’approvazione dello Statuto della Biblioteca Civica di Cosenza”;
ed il Capo Gruppo dell’UDC, Piercarlo Chiappetta, che ha sottolineato
“la volontà unanime del Consiglio per il rilancio dell’istituzione
culturale cosentina, che ha visto maggioranza ed opposizione lavorare
di concerto per una soluzione adeguata e definitiva”.
Prima del voto, ha replicato il Vice Presidente Salvatore Perugini,
per il quale “questi argomenti non meritano la polemica, ma solo
precisazioni: l’ingresso ipotetico di nuovi soci non significa
che la Provincia o il Comune lo abbiano fatto per risparmiare denaro
o per consentire ad altri di impegnarne. Lo Statuto è chiaro:
tutte le spese saranno sostenute dal Comune e dalla Provincia. Qualora
l’ingresso di nuovi soci dovesse concretizzarsi e portare risorse,
ovviamente di ciò gioverebbero anche i due Enti, ma questo rientra
nell’oculatezza dell’amministrazione del denaro pubblico.
Abbiamo fiducia nel personale della Biblioteca Civica – ha aggiunto
Perugini – e vogliamo valorizzarlo; ma abbiamo anche fiducia che
all’interno del personale dei due enti ci siano professionalità
in possesso dei prescritti requisiti. Le scelte saranno finalizzate
al raggiungimento degli obiettivi della Fondazione: non è nelle
intenzioni del Presidente della Provincia pensare a Consiglieri della
Biblioteca Civica che non abbiano forti legami con il mondo della cultura
e che non abbiano capacità per dare nuovi impulsi alla Biblioteca
Civica. Voglio assicurare il Consiglio Provinciale che è ferma
volontà politica del Presidente Oliverio di far ricadere la scelta
nell’ambito di collaudate capacità professionali e manageriali”.
Designati
i rappresentanti nelle Commissioni Elettorali Circondariali Provinciali
11/02 Il Consiglio Provinciale di Cosenza, nella seduta di ieri sera,
ha provveduto alla designazione – ai sensi di legge – di
tre membri effettivi e tre supplenti in ciascuna Commissione e Sottocommissione
Elettorale Circondariale di Cosenza, Paola, Castrovillari e Rossano.
Al fine di procedere al rinnovo dei suddetti rappresentanti, il Presidente
della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, in data 17 novembre 2004
aveva diramato apposito Avviso Pubblico, assegnando un congruo termine
per la presentazione delle domande e dei relativi “curricula”.
Sulla base delle domande pervenute – dopo l’esame preliminare
della Commissione e dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, per come previsto
nel punto quattro dell’Avviso Pubblico – si è proceduto
a stilare un elenco dei richiedenti in possesso dei requisiti previsti
dalla legge, da sottoporre al Consiglio in sede di votazione.
Prima dell’inizio delle operazioni di voto, il Consigliere Franco
Corbelli dei Diritti Civili ha abbandonato l’aula, dichiarando
di non partecipare alla votazione “non condividendo il metodo
clientelare delle nomine, che sarebbe stato più corretto effettuare
tramite sorteggio fra tutti i richiedenti”. Il Presidente del
Consiglio Provinciale, On. Francesco Principe, ha ribadito in merito
“l’obbligatorietà del rispetto delle disposizioni
di legge, che prevedono il voto a scrutinio segreto da parte di ogni
singolo consigliere”.
Il Consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Pucci ha quindi chiesto
al Consiglio, prima di procedere al voto, “un omaggio alle vittime
delle Foibe, di cui oggi ricorre il triste anniversario”. Il Consiglio
Provinciale ha accolto l’invito, osservando un minuto di silenzio.
Ultimate le operazioni di scrutinio, sono risultati designati dal Consiglio
Provinciale in ciascuna Commissione e Sottocommissione Elettorale Circondariale,
i seguenti nominativi:
• Commissione Circondariale di COSENZA
Componenti effettivi: Guercio Mario, Capalbo Raffaele, Quarta Vittoria
Rosaria;
Componenti supplenti: Minutolo Roberto, Girodano Domenico, Secreti Francesco.
Prima Sottocommissione – RENDE
Componenti effettivi: La Rosa Alberto, Mannarino Teresa, Sposato Vincenzo;
Componenti supplenti: Vaccaro Giovanni, Carnevale Rosanna, Spadafora
Gianpiero.
Seconda Sottocommissione – S. MARCO ARGENTANO
Componenti effettivi: Leonetti Alessandro, Grossi Ermanna, Giordano
Olga;
Componenti supplenti: Campagna Fabio, Ciconte Maria Clara, Borrelli
Sergio.
Terza Sottocommissione – ROGLIANO
Componenti effettivi: Salvino Adolfo, Pagnotta Gaetano, Spadafora Liliana;
Componenti supplenti: Fuoco Vincenzo, Greco Raffaella, Falbo Ferdinando.
• Commissione Circondariale di CASTROVILLARI
Componenti effettivi: Croce Oreste, Tricanico Maria, Pignataro Peppino;
Componenti supplenti: Ricucci Elena, Rotondaro Iolanda, Passarelli Silvestro.
Prima Sottocommissione – Cassano allo Ionio
Componenti effettivi: Calderano Renato, Schifini Geschelinda, Matessich
Fulvio;
Componenti supplenti: Croce Oreste, Massimilla Teresa, Tarantino Antonio.
• Commissione Circondariale di ROSSANO
Componenti effettivi: Zolli Santo Luciano, Ascione Adriano, Massimilla
Teresa;
Componenti supplenti: Belcastro Maria, Branca Angela Elena, Bartolomeo
Gennaro.
Prima Sottocommissione – Corigliano Calabro
Componenti effettivi: Benvenuto Serafina, Scorza Gennaro, Felecetti
Lara;
Componenti supplenti: Loria Alfonso, Sposato Rita, Zonzo Michele.
• Commissione Circondariale di PAOLA
Componenti effettivi: Pennestrì Filippo, Forestiero Anna, Gaetano
Enrico;
Componenti supplenti: Mariano Michele, Cardaciotto Maria Giuseppina,
Di Puglia Ottaviano.
Prima Sottocommissione – Scalea
Componenti effettivi: Vetere Ugo, Chiappetta Antonio, Facetola Pietro
Paolo;
Componenti supplenti: Guaglianone Benedetto, Montillotta Valerio, Tenuta
Achille.
Un
arresto a Castrovillari per tentato furto
11/02 Personale del servizio di polizia giudiziaria
della polizia municipale di Castrovillari, su disposizione del sostituto
procuratore Sandro Cutrignelli, ha arrestato oggi Francesco Guerrieri,
di 25 anni. Il giovane e' ritenuto uno dei responsabili del tentativo
di furto perpetrato nella notte tra il 10 e l' 11 ottobre dello scorso
anno nell' ufficio economato del Comune.
Crac
da 100 milioni di euro. Arrestati top manager della Conad
10/02 In pochi mesi avrebbero svuotato il ''gioiello'
Cedi Puglia, consorzio barese che fatturava 1.000 miliardi di lire l'anno,
e lo avrebbero spinto da una situazione di difficolta' finanziaria verso
un crac da oltre 100 milioni di euro, mettendo sul lastrico circa 1.600
dipendenti del gruppo e dell'indotto. Prima pero' - dato che ai vertici
di Cedi Puglia c'erano i principali creditori della stessa societa'
- avrebbero incassato tutti i crediti che vantavano nei confronti del
consorzio barese, senza tener conto delle pretese dei lavoratori e degli
altri creditori di quello che era il maggior centro di distribuzione
merci del sud Italia, titolare di tutti i supermercati a marchio Conad
di Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia e della linee di vendita Gum,
Tarantini ed ex Standa commerciale. Per questo, dopo due anni di indagini,
militari del Gico di Bari della guardia di finanza hanno arrestato oggi
sette persone per bancarotta fraudolenta per distrazione e preferenziale.
Tra queste l'amministratore delegato e vicepresidente di Conad, Camillo
De Berardinis, e il direttore amministrativo e finanziario del consorzio,
Mauro Bosio. De Berardinis e Bosio sono accusati di concorso in bancarotta
preferenziale anche nella loro qualita' di presidente e vicepresidente
della Leasinvest spa di Bologna (Gruppo Conad), societa' che - secondo
l'accusa - ha avuto un preciso ruolo nel crac. I fatti risalgono al
2001 quando emergono le prime difficolta' finanziarie di Cedi Puglia.
Il Cda del consorzio - composto dall'ex presidente Michele Di Bitetto,
imprenditore, e, di fatto, da Gabriele Cozzoli (commercialista, responsabile
del personale), Pasquale Giangaspero (direttore amministrativo) e dall'avvocato
Pasquale Ronco (poi liquidatore), arrestati oggi - si rende conto delle
difficolta' finanziarie in cui versa l'azienda. Decide quindi di compiere
forniture di beni straordinarie ai propri clienti senza chiederne ne'
il corrispettivo ne' le garanzie previste dal regolamento interno di
Cedi Puglia. In questo modo - rileva la Procura di Bari - Cedi Puglia
vanta un credito ''irrecuperabile'' di oltre 72 milioni di euro e crea
un attivo apparente che camuffa in realta' un'attivita' distrattiva.
Poco tempo dopo viene avviata l'operazione di acquisizione dei punti
vendita dei supermercati 'Tarantini' da gestire tramite societa' controllate
o collegate a Cedi Puglia. Questa operazione, assieme a quella relativa
all'acquisizione della rete di vendita 'Perimetro Sud', si trasforma
- secondo i pm Roberto Rossi, Renato Nitti e Lorenzo Nicastro - in un'occasione
per incrementare il patrimonio dei singoli amministratori e indagati
che, grazie alla prestazione da parte della sola Cedi Puglia di una
fidejussione bancaria, che e' lo strumento che consente di effettuare
l'acquisto per 42 miliardi di lire, ottengono tramite societa' controllate
la proprieta' della rete di vendita. Nel 2002 la gravita' della situazione
di Cedi Puglia diventa allarmante anche per la stessa Conad (principale
fornitore di Cedi Puglia) i cui vertici si rendono conto quali gravissimi
danni subirebbe il consorzio emiliano e la sua rete di affiliati (le
circa 200 societa' fornitrici 'Centromarca') dal dissesto Cedi, che
ha un'importanza primaria in Conad. Il 19 marzo 2002 Conad acquista
per un miliardo di lire una quota di capitale di Cedi Puglia dal socio
'Unico' e, il 24 maggio 2002, entra nel Cda della societa' barese e
ottiene deleghe per De Berardinis (presidente Cda Cedis, gruppo Cedi
Puglia), Bosio (procuratore speciale) e per l'imprenditore Onofrio Petruzzi
(consigliere delegato Cedi Puglia), tutti e tre posti agli arresti domiciliari
stamattina. A quel punto - secondo l'accusa - tramite De Berardinis
e Bosio viene attuato un piano che porta di fatto allo svuotamento del
patrimonio di Cedi Puglia per pagare (per 15,5 milioni di euro) proprio
i creditori di Conad e di area Conad a svantaggio di altri, tra cui
i dipendenti della societa', che fallisce il 3 maggio 2004. Ai due top
manager di Conad si contesta anche l'operazione di 'sale and lease back'
(vendita e affitto) che fa parte integrante del piano di risanamento
proposto dai vertici aziendali di Conad per far fronte alla grave crisi
finanziaria in cui versava Cedi Puglia. In sostanza - ricostruisce l'accusa
- con l'operazione di finanziamento la societa' Cedis, indirettamente
controllata da Cedi Puglia, vende alla Leasinvest spa tre importanti
punti vendita del Salento ad un prezzo di 15,5 milioni di euro, riottenendone
la gestione sottoforma di leasing dalla stessa Leasinvest. La somma
ricavata dall'operazione, tramite una serie di giroconti, approda alle
casse di Cedi Puglia che le utilizza per fare pagamenti - secondo l'accusa
- preferenziali nei confronti della stessa Conad e di soggetti economici
di rilevanza nazionale ''specificatamente - scrive il gip nel provvedimento
restrittivo - indicati e selezionati dalla medesima Conad''.
Secondo
Eurispes è di 4 miliardi di euro il giro di affari di usura ed
estorsioni della ndrangheta
10/02 Ammonta a circa 4.116 milioni di euro il giro
d'affari della 'ndrangheta sul versante dell'usura e delle estorsioni
stimato dall'Eurispes per il 2004. Un fatturato fuorilegge che rappresenta
oltre il 30 per cento dell'intero provento di settore delle quattro
principali cupole mafiose, stimato in 13.520 milioni di euro. Sono dati
emersi dal rapporto sull'usura realizzato da Eurispes Calabria per conto
della Provincia di Cosenza, attraverso la somministrazione di un questionario.
Per introiti provenienti dall'usura e dalle estorsioni, la 'ndrangheta
è seconda solo alla camorra per la quale l'Eurispes ha stimato
proventi pari a 4.703 milioni di euro. A seguire Cosa Nostra con 3.526
milioni di euro e la Sacra Corona Unita con 1.175 milioni di euro. ''Il
mercato dell'estorsione e dell'usura - sottolinea l'Eurispes - ha rappresentato
per i clan della 'ndrangheta il principale viatico per infiltrarsi nell'economia
legale sia direttamente, attraverso il rilevamento dell'azienda in crisi,
e sia indirettamente, cooptando nell'organizzazione criminale lo stesso
proprietario''. La graduatoria generale del rischio usura delle province
calabresi vede al primo posto la provincia di Vibo Valentia ''che -
sottolinea l'Eurispes - presenta il più elevato indice di rischio
usura, con un valore medio pari a 85,2, seguono a poca distanza Catanzaro
e Reggio Calabria, rispettivamente con un indice pari a 83,6 e 81,2;
un grado potenziale di usura inferiore, rispetto alle altre province,
si riscontra a Cosenza con il 79,5 e a Crotone che presenta il valore
più basso, il 78,4''. Nell'arco di un anno, dal 2001 al 2002,
sottolinea poi l'Eurispes, il numero dei delitti legati alle estorsioni
e agli attentati dinamitardi denunciati all'Autorità giudiziaria
ha registrato un incremento complessivo dell'11 per cento, passando
da 574 a 637 reati. Il maggior incremento si è registrato nella
Provincia di Vibo Valentia (+71,6%). A seguire le province di Crotone
e di Reggio Calabria con un aumento dei delitti denunciati pari al 39,3%
e al 25%. Flessione rilevante, al contrario, in provincia di Catanzaro
(-28,5%) e di Cosenza (-7,2%). ''Se da un lato, i dati presentano un
aumento delle denunce per i reati principalmente connessi alle estorsioni,
dall'altro - evidenzia la ricerca Eurispes - emerge un andamento meno
confortante: quasi una estorsione su due in Calabria resta impunita.
Se si esamina, nel dettaglio, il dato regionale complessivo, risulta
che ben il 42,7 per cento dei delitti commessi nel corso del 2002 ha
un autore ignoto.Anche disaggregando il dato a livello provinciale,
le preoccupazioni non diminuiscono: nel solo territorio provinciale
di Vibo Valentia, lasoglia di estorsioni rimaste impunite per essere,
fino ad oggi, rimasti ignoti gli autori raggiunge quota 84,4 punti percentuali.
Segue la provincia di Catanzaro (48,1%), Cosenza (32,3%) e Reggio Calabria
(31%)''. Le vittime dell'usura sono da rintracciare, in maniera particolare,
tra i commercianti (62%), in seconda battuta tra gli imprenditori (46%),
tra gli artigiani (14%) e poi tra i liberi professionisti (12%). Sono
proprio i commercianti ad individuare nella propria categoria quella
prescelta dagli usurai: la quasi totalità di questi intervistati
(ben l'88,9%) è infatti di questa opinione. Anche i lavoratori
autonomi sono convinti che è nelle categorie delle attività
di lavoro autonomo, che si riscontra il maggior numero di usurati: per
il 40% tra gli artigiani, per il 50% tra gli imprenditori e per il 20%
nella categoria dei liberi professionisti. La ricerca evidenzia ancora
che i lavoratori dipendenti non indicano la propria categoria come quella
più esposta a rischio usura,solo il 4,3% è di questa opinione.
I tempi giudiziari rappresentano il maggiore deterrente che più
di ogni altro scoraggia le vittime a denunciare il reato. Secondo una
ricerca di Sos Imprese, nel 44% dei casi il rinvio a giudizio per l'usuraio
arriva dopo 2-4 anni dalla denuncia, mentre per avere la sentenza di
primo grado la parte offesa, nel 70% dei casi, deve attendere più
di quattro anni. In alcune situazioni si registra una attesa anche di
7-9 anni. La lentezza dell'intero iter giudiziario ha, come prima conseguenza,
la caduta in prescrizione del reato per decorrenza dei termini, dato
che rappresenta la conclusione di oltre il 20% dei casi.Solo nel 58%
dei casi, infine, il processo per usura si conclude con la condanna
anche se quasi tutti gli imputati condannati per reati di usura rimangono
a piede libero perché patteggiano, ovvero si avvalgono delle
attenuanti e in nessun caso vengono applicate le misure di restrizione
patrimoniale.
Dodici
persone arrestate nel vibonese per un traffico di droga. Trovate anche
armi e bazooka
10/02 I carabinieri di Vibo Valentia sono stati impegnati
dalle prime ore di questa mattina ad eseguire 16 ordinanze di custodia
cautelare contro persone appartenenti a un'organizzazione criminale
dedita allo spaccio di stupefacenti, all'usura e all'estorsione. L'operazione,
denominata "Minosse", è coordinata dalla Procura di
Vibo Valentia e si avvale anche dei carabinieri di Palermo. I destinatari
dei provvedimenti sono tutti della provincia di Vibo Valentia e sono
ritenuti affiliati alla cosca predominante sul territorio, quella dei
Mancuso di Limbadi. Alcune delle persone già arrestate sono state
trovate in possesso di bazooka. Gli arrestati smerciavano in Italia,
e soprattutto in Toscana, cocaina proveniente dalla Colombia, le persone
arrestate oggi dai carabinieri nella provincia di Vibo Valentia. Inoltre,
trafficavano altre droghe e armi da guerra, praticavano l'usura con
tassi del 500 percento in alcuni casi e estorcevano imprenditori della
zona. In carcere sono finiti in 12, mentre altri quattro sono ancora
ricercati. Fra gli arrestati, c'è anche militare attualmente
in servizio in Kossovo, Giuseppe Lo Bianco, 25 anni,di Vibo Valentia,
un gioielliere di Limbadi (VV), Francesco Limardi, 44, e due imprenditori
di Parghelia (VV), Carmine ed Egidio Il Grande. Questi ultimi detenevano
un bazooka, quattro mitragliette Uzi e altre armi. Gli altri nomi sono
quelli di Domenico Belvedere, 27 anni; Domenico Di Renzo, 32; Tommaso
Lo Schiavo, 44; Nicolino Mata Olivera, 32, e Rosario Raffa, 32, tutti
di Vibo Valentia; Giuseppe Corsaro, 26 anni, di Limbadi; Gregorio Malvaso,
32, di Rosarno (Reggio Calabria) e Gianluca Tassone, 25 di Soriano (VV).
I ricercati sono Michele Farina, 26 anni; Mariano Fiammingo, 32, e Vincenzo
Tassone, 24, tutti di Vibo Valentia, e Michele Torre, 26, di Limbadi.
Nel corso delle indagini, diversi episodi di spaccio sono stati filmati
dai carabinieri. Gli spacciatori sono stati arrestati successivamente
per non compromettere il prosieguo delle indagini.
Il
Comune di Cassano aderisce al Comitato per la Corte d’Appello
a Cosenza
10/02 L' amministrazione comunale di Cassano Ionio
ha formalmente aderito al Comitato per l' istituzione di una sezione
staccata della Corte d' Appello a Cosenza. La decisione e' stata assunta
nel corso di una riunione di giunta municipale, presieduta dal sindaco
Gianluca Gallo. Una copia della delibera e' stato trasmesso all' assessore
provinciale Oreste Morcavallo, delegato ai rapporti con gli Ordini professionali
e Forensi. L' iniziativa di dare vita a un comitato per l' istituzione
di una sezione staccata della Corte d' Appello a Cosenza era stata promossa
dall' amministrazione provinciale di Cosenza durante una riunione a
cui avevano partecipato i rappresentanti degli ordini degli avvocati
e i sindaci dei Comuni sede di Tribunali.
Avviati
dalle Fiamme Gialle controlli sull’utilizzo dei fondi della Regione
10/02 Una serie di controlli sono stati avviati in
tutta la Calabria dai militari della Guardia di Finanza che stanno verificando
l'utilizzo dei finanziamenti erogati dalla Regione attraverso le leggi
'Sabatini' e 598, destinate alle medie e piccole imprese. I controlli
sono previsti nell'ambito di un protocollo d'intesa, sottoscritto nel
2002 tra la Regione e la Guardia di Finanza, e riguardano complessivamente
50 delle circa 1.800 aziende che hanno usufruito dei finanziamenti.
L'attivita', che e' in corso ed i cui esiti si conosceranno nei prossimi
giorni, e' stata illustrata stamane durante una conferenza stampa alla
quale ha partecipato il comandante regionale della Guardia di Finanza,
Riccardo Piccinni, il comandante del nucleo regionale di Polizia Tributaria,
Cesare Nota Cerasi, il direttore generale del dipartimento delle attivita'
produttive della Regione, Stefano Torda, ed il dirigente del settore
industria, Antonietta Trotta. ''I controlli - e' stato detto nel corso
della conferenza stampa - hanno come obiettivo non tanto la scoperta
di possibili irregolarita', e quindi il recupero di contributi non spettanti,
bensi' affermare e consolidare un principio di legalita', anche attraverso
la dissuasione a continuare eventuali comportamenti illeciti''. Per
effettuare i controlli vengono impiegati complessivamente 150 finanzieri.
Le attivita' riguardano 36 aziende delle province di Catanzaro, Reggio
Calabria e Cosenza e 14 per i territori del vibonese e crotonese.
Convegno
della Cdo sullo sviluppo in Calabria il 26 a Lamezia con Abramo e Loiero
10/02 Sabato 26 febbraio 2005 - Ore 10,00 presso l’
Auditorium del Centro Ricerche Agroalimentare Lamezia Terme si terrà
un convegno su “Il Cammino della Speranza, vie allo sviluppo della
Calabria”. Al convegno, organizzato dalla Compagnie delle Opere
e da CdO impresa prevede l’introduzione del Presidente della CDO
Magna Grecia, Giovanni Lacaria, e le relazioni del dott. Antonio Schiavelli,
Coordinatore di CDO Impresa, su “Un corpo intermedio vero in Calabria”
e del Dott. Giancarlo Franzè, Componente Esecutivo nazionale
CdO, su “Il lavoro condizione necessaria per la libertà”.
Sono previsti gli interventi di: Franco Falcone del gruppo Orovacanze
sul Turismo; Giuseppe Nola della Campoverde Spa sull’Agricoltura;
Giovanni Romeo Direttore Banco Alimentare della Calabria Onlus sul Non
profit; Sabatino Savaglio in Esperto in Economia delle Aziende Sanitarie
sulla Sanità, Enza Bruno Bossio, Amministratore delegato CM Sistemi
Sud sull’Innovazione; Prof. Francesco Macchione, Professore Ordinario
di Protezione Idraulica del Territorio – Università della
Calabria su Università ed Educazione; Antonio Saladino , Presidente
Piazza del Lavoro su Lavoro e Formazione. Al convegno interverranno
i candidati a Presidente della Regione Calabria, Sergio Abramo e Agazio
Loiero.
Omicidio
di Cariati: trovate tracce dell’autore del delitto
10/02 Elementi attraverso i quali sara' possibile risalire
al presunto autore dell'omicidio di Mario Cannas, il giovane di 32 anni
il cui cadavere fu trovato il 25 gennaio scorso nelle campagne di Cariati,
sono emersi da accertamenti compiuti dai carabinieri della compagnia
di Rossano sul corpo e sugli indumenti della vittima. Gli investigatori,
secondo quanto si e' appreso, nel corso di accertamenti tecnici hanno
individuato un elemento, che non e' stato comunque reso noto, che consentira'
di individuare le ultime persone che hanno avuto contatto con la vittima.
Continuano intanto gli interrogatori di persone vicine alla vittima.
I carabinieri stanno cercando di restringere il campo dei sospetti e
di ricostruire le ultime ore di vita della vittima.
La
Fagà soddisfatta per la sentenza della Consulta sulle pari opportunità.
10/02 La Consigliera regionale di parita', Marisa Faga',
ha espresso, in una nota, ''viva soddisfazione per l' importante sentenza
della Corte costituzionale in materia di pari opportunita'''. La Consulta,
con la sentenza, riferisce Marisa Faga', ha affermato il principio che
fa riserva alle donne, al fine di garantire pari opportunita', di almeno
di un terzo dei posti di componente delle commissioni giudicatrici nei
concorsi per l'accesso alle pubbliche amministrazioni. A tale riguardo
la Consigliera di parita' richiama ''l' attenzione delle pubbliche amministrazioni
all' osservanza della norma'', rilevando come molto spesso il suo ufficio
''sia dovuto intervenire presso singole amministrazioni che, nel nominare
le commissioni di concorso, avevano violato il dettato legislativo''.
Lunedì
14 convegno provinciale su Enti Locali e risorse finanziarie
10/02 Le ripercussioni della manovra finanziaria sugli
Enti Locali, la ridotta capacità di spesa che preclude la possibilità
di avviare attività e mantenere servizi necessari ai cittadini
e l’eventuale ricorso a risorse alternative, quali i fondi strutturali,
per dare, comunque, impulsi innovativi all’azione di governo:
sono solo alcuni degli argomenti che verranno affrontati nel convegno
dibattito, organizzato dall’Assessorato Provinciale al Bilancio
e Finanze, per lunedì 14 febbraio prossimo, alle ore 9.30. Il
convegno, patrocinato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e
dal Collegio dei Ragionieri di Cosenza, si terrà presso il Ridotto
del Teatro “A. Rendano”, ed avrà come tema: “Enti
Locali e Risorse Finanziarie: Finanziaria 2005 - Fondi Strutturali”.
I lavori saranno presieduti dall’Assessore Provinciale al Bilancio
e Finanze, Rachele Grosso Ciponte, mentre le relazioni tecniche saranno
tenute dal Direttore Generale della Provincia, Cesare Pelaia, dal Dirigente
del Settore Bilancio e Programmazione, Antonio Molinari, dal titolare
della Cattedra di Economia Aziendale dell’Università di
Torvergata a Roma, dal docente dell’Università di Bologna
Giovanni Rubini, dal Consigliere Nazionale dei Dottori Commercialisti
e Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia di
Cosenza, Giorgio Sganga, dal Presidente Nazionale dell’ANCREL/Club
dei Revisori. Il convegno, che sarà valido per l’ottenimento
di ben tre crediti formativi, si svilupperà nel dibattito in
cui gli esperti della materia finanziaria risponderanno ai quesiti posti
dai Sindaci, dai Segretari Comunali e dai Responsabili degli Uffici
di Ragioneria, invitati a partecipare. I lavori saranno conclusi dal
Presidente della Provincia di Cosenza, On. Gerardo Mario Oliverio.
La
Prima Commissione regionale fa il punto sul lavoro svolto nella legislatura
10/02 La Prima Commissione “Politica Istituzionale”
presieduta da Egidio Chiarella si è riunita stamani per l’ultima
seduta di legislatura per fare il punto del lavoro svolto in questi
cinque anni. In apertura, alla presenza del dirigente Dipartimento Trasporti,
si è sviluppato un intenso dibattito sulla deliberazione della
Giunta regionale recante: “Piano pluriennale per la sostituzione
degli autobus adibiti al trasporto pubblico locale in esercizio da oltre
cinque anni”. Nel corso della seduta sono intervenuti i consiglieri
Pacenza (Ds), Bova (Ds), Morrone (Ap) e Naccarato (Upr). Fra bilanci
e consuntivi, il presidente Chiarella ha ringraziato tutti i componenti
della Commissione per l’ottimo contributo politico-istituzionale
ai lavori della stessa e l’intero staff tecnico della struttura
amministrativa della prima Commissione (in particolare il dirigente
Pietro Modafferi e i funzionari Dominella Colla e Filippo Lacava). Egidio
Chiarella ha poi menzionato alcuni provvedimenti che hanno qualificato
l’azione politica dell’intero Consiglio regionale e che
la Prima Commissione ha licenziato all’unanimità, superando
steccati e divisioni fine a se stessi. A tale proposito, Chiarella ha
ricordato, tra le altre leggi licenziate dall’organismo, l’approvazione
della legge urbanistica dopo 31 anni di vuoto legislativo in materia;
l’istituzione del Corecom; il Piano del Trasporto Pubblico Locale;
il riordino del sistema pensionistico relativo alle invalidità
civili; l’istituzione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza;
l’istituzione della settimana della sana e corretta alimentazione;
la legge che riordina il sistema delle consulenze; la legge sul trasporto
ciclistico e quella che autorizza gli ultrasettantenni alla libera circolazione
sulle autolinee di interesse regionale e infine il Piano di edilizia
scolastica e i contributi per l’edilizia di culto. Il presidente
Chiarella ha voluto anche ricordare che tra i provvedimenti assegnati
alla Prima Commissione, sono stati definiti e approvati il 60% degli
stessi.
La
Regione dona 50.000 euro alla Viola Basket
10/02 Un gesto di attenzione del Consiglio regionale
alla Viola Basket di Reggio Calabria. Se ne fa promotore l’Ufficio
di Presidenza della massima assemblea legislativa calabrese, deliberando
la somma di 50.000 euro alla società reggina che sta vivendo
una fase delicata della sua vita, con il passaggio ad un nuovo gruppo
di imprenditori. Il presidente Fedele, che ha sottoposto l’iniziativa
all’Ufficio di presidenza, commenta: “Era giusto, in un
momento così cruciale, dare un contributo che vuole essere un
segnale di affetto, di riconoscenza e di stima verso una società
ed una squadra che hanno regalato stagioni magiche in riva allo Stretto,
esaltando in tutti i prestigiosi palazzetti d’Italia, la competizione
sportiva, i valori e l’orgoglio del popolo calabrese, e non solo
quello sportivo. La Viola ha avuto momenti molto difficili, ma, proprio
per questa forte identità e segno di appartenenza con i calabresi,
continua ad essere una delle realtà del panorama nel panorama
cestistico nazionale e massima espressione della nostra terra. Questo
patrimonio che non è solo della città, ma dell’intera
Regione, ed in tanti corregionali sparsi in Europa e nel mondo, certamente
non può disperdersi. E’ per questo che ringrazio i colleghi
dell’Ufficio di Presidenza, i quali hanno accolto la mia richiesta
all’unanimità, così come è stato per altre
iniziative che hanno assunto valore sociale e di solidarietà”.
Il
Coordinamento provinciale per le minoranza linguistiche denuncia il
proliferare di comuni di minoranza linguistica
10/02 Il Coordinamento Provinciale di Cosenza per le
minoranze linguistiche storiche – composto dai rappresentanti
dei Comuni di minoranza linguistica presenti sul territorio, dalla Provincia
di Cosenza e dall’Università della Calabria – ha
approvato un documento di denuncia dell’inquietante fenomeno di
allargamento del numero dei Comuni di minoranza, che si sta registrando
sia a livello nazionale che regionale e che rischia di vanificare gli
obiettivi della stessa legge nazionale di tutela delle minoranze linguistiche
storiche.
Un fenomeno, questo, che il Coordinamento Provinciale ritiene abusivo
ed assolutamente privo di motivazione sia linguistica che giuridica;
e, per questi motivi, ha ritenuto necessario portarlo all’attenzione
degli Organi Ministeriali preposti all’applicazione della Legge
n. 482/99.
Nel documento approvato, si chiede alla Direzione degli Affari Regionali
della Presidenza del Consiglio dei Ministri di voler procedere ad una
verifica, accurata e scientificamente fondata, della reale situazione
linguistica esistente nell’ambito delle minoranze storiche riconosciute
dalla legge 482 del 15.12.1999; e si sollecitano, altresì, le
Amministrazioni Provinciali interessate a ridefinire eventualmente gli
ambiti di applicazione della stessa legge, nel rigoroso rispetto di
quanto previsto dallo stesso regolamento di attuazione che, al comma
terzo dell’art. 1, prevede il riconoscimento solo ai Comuni nel
cui territorio “la minoranza è storicamente radicata e
in cui la lingua ammessa a tutela è il modo di esprimersi dei
componenti della minoranza linguistica stessa”.
Le richieste del Coordinamento Provinciale di Cosenza per le minoranze
linguistiche storiche nascono da un’esigenza di tutela delle risorse,
sempre più esigue, ormai assegnate ai Comuni realmente minoritari;
oltre che dalla consapevolezza che operazioni così chiaramente
clientelari, quali quelle denunciate, finiscono per danneggiare una
seria politica di salvaguardia proprio delle comunità autenticamente
storiche.
Diminuiscono,
in controtendenza in Calabria, i ricorsi a ruolo al TAR
10/02 Aumentano, seppur di poco, i ricorsi iscritti
a ruolo dai Tribunali regionali amministrativi. Nel 2004 risultano iscritti
80.319 procedimenti, 43 in piu' rispetto all' anno precedente. Il numero
maggiore di ricorsi riguarda il Tar della Campania, con 17.483 e pari
al 21,7% del totale nazionale, in calo pero' rispetto al 2003 quando
le iscrizioni a ruolo furono 18.007 (22,48%). E' quanto emerge da una
tabella allegata alla relazione del presidente del Tar Sicilia, Giorgio
Giallombardo, che il prossimo 12 febbraio inaugurera' a Palermo l' anno
giudiziario. In lieve calo i ricorsi al Tar del Lazio, con 14.311 procedimenti
iscritti a ruolo (17,82%) contro i 14.976 (18,70%) del 2003. Segue il
Tar della Sicilia con 11.743 ricorsi (14,62%) rispetto ai 12.999 (16,23%)
dell' anno precedente. Tra i tredici Tribunali dove il numero dei procedimenti
iscritti a ruolo e' aumentato, al primo posto risulta quello della Lombardia,
dove si e' passati dai 5.645 del 2003 (7,05%) ai 7.572 del 2004 (9,43%).
Oltre che in Campania, Lazio e Sicilia, il calo delle iscrizioni a ruolo
riguarda anche i Tar del Piemonte (da 1.969 a 1.856), di Bolzano (da
395 a 341), della Calabria (da 4.325 a 3.611) e della Sardegna (da 1.714
a 1.356).
Cinquanta
imprese del Pollino al Bit di Milano
10/02 Cinquanta imprese appartenenti ai settori alberghiero-ricettivo,
servizi ed agroalimentare costituiranno l' offerta turistica del territorio
del Parco del Pollino che sara' presentata alla Bit - Borsa internazionale
del turismo - che si terra', da sabato 12 febbraio sino a martedi' 15
febbraio, nella Fiera di Milano. In particolare, lunedi' prossimo, nel
Padiglione 15/1 stand C91, saranno presentati ufficialmente al pubblico
ed alla stampa due cataloghi, di cui uno ''Pollino da vivere'' dedicato
al turismo ambientale, l' altro ''A scuola nel parco'' al turismo scolastico,
entrambi curati da Cts Viaggi, Tour operator nazionale, nell' ambito
del progetto Nipp - Nuove imprese parco Pollino - promosso dall' Ente
parco nazionale del Pollino, con l' assistenza tecnica di Sviluppo Italia.
Un
arresto per spaccio di eroina a Rossano
10/02 Un uomo, Luigi Vaccari, di 31 anni, di Rossano,
e' stato arrestato dai militari della Guardia di Finanza con l'accusa
di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo, che
e' sottoposto alla misura di pubblica sicurezza che gli vieta di uscire
dalla sua abitazione dalle 22 alle 6, e' stato sorpreso mentre stava
spacciando una dose di eroina. Alla vista dei finanzieri Vaccari ha
ingoiato il contenitore con all'interno la droga. Successivamente e'
stata perquisita l'abitazione dove i militari hanno trovato e sequestrato
altre otto dosi di eroina.
Le
decisioni della Giunta regionale
09/02 La Giunta regionale, riunita sotto la presidenza
di Chiaravalloti, ha approvato il rinnovo delle convenzioni con le agenzie
di stampa. Il provvedimento, e' detto in una nota dell' ufficio stampa
dell' esecutivo, ''consentira' alle testate giornalistiche collegate
di continuare ad avere i notiziari regionali d' informazione''. Nel
corso della riunione la Giunta, riferisce ancora la nota, ''ha anche
preso atto della stipula dell' accordo di programma tra le Regioni Calabria,
Campania, Basilicata e Sicilia con il gestore della rete di trasmissione
nazionale finalizzato all' applicazione della valutazione ambientale
strategica per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale.
E' stata approvata anche la presa d' atto dell' accordo di programma
per lo sviluppo locale sostenibile del Golfo di Policastro tra la nostra
regione e quelle della Campania e Basilicata e delle province di Cosenza,
Salerno e Potenza''. Su proposta poi dell' assessore all' Urbanistica,
Raffaele Mirigliani, sono stati approvati dei provvedimenti inerenti
gli strumenti urbanistici di diversi Comuni. Su proposta dell' assessore
ai Lavori pubblici, Giovanni Grimaldi, la Giunta ha avanzato richiesta
al Governo di riconoscimento dello stato di calamita' naturale per i
Comuni della Piana di Gioia Tauro colpiti dagli eventi calamitosi del
dicembre scorso. Infine e' stato approvato il Piano operativo regionale
per la concessione dei contributi per la realizzazione ed il recupero
di alloggi da concedere in locazione temporanea o permanente a canone
convenzionato.
Enel
replica a sindacati e a Loiero“Sono in corso lavori di potenziamento
della rete”
09/02 In riferimento alle dichiarazioni e alle preoccupazioni
dei sindacati generali Cisl di Calabria e alle preoccupazioni rappresentate
dal neo candidato alla Regione on. Agazio Loiero, Enel precisa che ''sono
in corso lavori di potenziamento, miglioramento e rendimento della rete
elettrica. Per questo e' previsto l' entrata in funzione di 13 nuovi
centri satellite che permettono di individuare il guasto e alimentare
da un' altra linea le interruzioni di corrente limitando al massimo
i disservizi che sono comunque migliorati nell' anno 2003 del 21%. Sempre
nel corso dell' anno verranno messe in funzione due cabine primarie
e verranno fatti ulteriori interventi sulle reti di media e bassa tensione''.
Bertolaso
sul bloco della A3: “Non evento eccezionale, ma è mancato
il reale allertamento”
09/02 Non c'e' stato un evento straordinario e le strutture locali
erano state tutte avvertite per tempo: quello che e' mancato e' stato
un ''reale allertamento sul territorio'', con alcune regioni che hanno
risposto in maniera ''desolante''. Il capo della Protezione Civile Guido
Bertolaso e' tornato a ribadire anche stamattina nell'audizione davanti
alla commissione lavori pubblici del Senato, che il blocco dell'A3 Salerno-Reggio
Calabria tra il 25 e il 29 gennaio a causa della neve, e' stato causato
piu' da una serie di 'errori' umani che dalla nevicata, abbondante ma
non straordinaria. ''E' stata una nevicata molto forte - ha detto -
ma piu' per la persistenza che per il quantitativo giornaliero di neve
caduta''. Bertolaso si e' pero' detto fiducioso per il futuro. ''Sicuramente
- ha spiegato - ci sara' maggiore organizzazione. La dimostrazione l'abbiamo
avuta sulla A14 dove, forse anche alla luce dell'esperienza dello scorso
anno, gli interventi sono stati tempestivi e hanno evitato i blocchi.
Analogamente, ne sono certo, la stessa cosa succedera' sulla A3''. Quanto
ai piani antineve, il capo della Protezione Civile ha ricordato che
sono i diversi livelli locali (comuni, province e regioni) ad elaborarli
e definirli, senza l'obbligo di comunicarli al Dipartimento. ''Avevamo
chiesto agli assessori regionali di inviarci questi piani per fare una
mappatura a livello nazionale - ha concluso Bertolaso - e la risposta
di alcuni di loro e' stata desolante''.
Per
il Presidente di Autostrade spa “è difficile garantire
la percorribilità con eventi meteo eccezionali”
09/02 Oltre un certo limite di condizioni ambientali,
e' difficile comunque garantire la percorribilita' delle strade. Il
presidente di Autostrade Spa, Gian Maria Gros-Pietro in merito al blocco
della Salerno-Reggio Calabria a causa della neve e del ghiaccio si limita
a ricordare che sono in corso analisi anche da parte della commissione
parlamentare, ''lasciamo che facciano il loro lavoro. C'e' stato in
quei giorni - ha comunque osservato Gross-Pietro a margine di un convegno
alla Luiss - un evento eccezionale che si e' verificato non solo in
Italia. Naturalmente su quello che e' specificatamente successo sono
in corso analisi, se ne sta occupando persino una commissione parlamentare''.
No comment del presidente di Autostrade anche per quanto riguarda il
rischio di multe agli automobilisti che si sono avventurati sulla A3
in quei giorni senza catene: ''E' un argomento che non ci compete''.
L’associazione
degli autotrasportatori denuncerà l’ANAS che replica: “Ci
vedremo in tribunale”
09/02 Mentre l'Anas minaccia di denunciare gli autotrasportatori
per i danni provocati sulla A3, l'Anita, l' associazione delle imprese
di autotrasporto merci aderente a Confindustria, preannuncia a sua volta
una denuncia nei confronti proprio dell'Anas per i danni subiti a causa
del blocco di tre giorni sulla Salerno-Reggio Calabria. ''L'Anita non
si limitera' a difendere le imprese che dovessero ricevere le denunce
preannunciate dal Presidente dell' Anas - si legge in una nota dell'associazione
- ma denuncera' a sua volta l'Anas chiedendo il risarcimento dei danni
subiti dalle imprese che hanno avuto i propri autisti ed i propri veicoli
bloccati per oltre tre giorni sull'autostrada, spesso con il conseguente
deperimento del carico o comunque con gravi danni per la perdita di
commesse e per l'immobilizzo di uomini e mezzi''. ''Sono sicuramente
da perseguire coloro che hanno violato le ordinanze di tenere a bordo
e montare le catene - afferma il segretario generale dell'Associazione,
Luigi Sestieri, aggiungendo pero' che - non e' ammissibile che il presidente
Pozzi risolva tutto scaricando le responsabilita' sugli utenti e in
particolare sugli autotrasportatori''. Intanto, il Codacons ha annunciato
che si costituira' parte civile in un eventuale processo, in rappresentanza
degli automobilisti, contro ''i tir che hanno bloccato la A3'' appoggiando,
quindi, la denuncia dell'Anas. ''Anche l' associazione - fa sapere il
presidente Carlo Rienzi - ha presentato presso le procure competenti,
denunce contro i tir responsabili dei disagi''. Il Codacons aggiunge
inoltre di ritenere indispensabile rendere obbligatoria la presenza
dell' obbligo di catene a bordo dei tir in tutte le stagioni in modo
da evitare episodi come quello della A3.
Immediata la replica dell’ufficio comunicazioni dell’ANAS:
''In uno Stato di diritto ciascuno risponde delle proprie azioni e delle
proprie parole: esistono peraltro anche i reati di calunnia e di diffamazione.
Ci rivedremo in Tribunale''.
Provincia
: “Vertenza Foderauto, un primo risultato”
09/02 ''Si tratta di un primo risultato che premia
la grande concentrazione su questa vertenza dei sindacati e delle istituzioni
a partire dall' Amministrazione provinciale'': lo afferma in una dichiarazione
l' assessore Donatella Laudadio. ''Fin dall' inizio della vertenza -
afferma Laudadio - abbiamo seguito al fianco dei lavoratori e delle
organizzazioni sindacali questa vertenza e lo sforzo e' ora coronato
da questo primo passo per il rilancio di un' azienda che resta leader
nel suo segmento di mercato. Ovviamente siamo soddisfatti di tutto cio'
ma non ci limiteremo a questo primo passo in avanti, restando rigidi
sulla vertenza nel suo complesso''.
Visita
guidata a Saracena alla scoperta del patrimonio artistico religioso
09/02 Un vero e proprio tuffo nella storia per scoprire
le preziosità di un ingente patrimonio di beni artistici e culturali,
di una zona della provincia di Cosenza, di cui solo pochi conoscono
l’esistenza e l’immenso valore. A partire dal Piazzale antistante
la Chiesa di Santa Maria del Gamio, si è snodata, sabato scorso,
a Saracena, una visita guidata ai luoghi religiosi, storici, artistici,
architettonici ed archeologici del paese per esplorarne, attraverso
il filo conduttore storico, la grandiosa maestosità.
All'iniziativa, organizzata dalla Provincia di Cosenza, in collaborazione
con il Parroco della Chiesa di S. Maria del Gamio, Don Leone Boniface,
che ne è stato il proponente, hanno partecipato il Vice Presidente
ed Assessore Provinciale alla Cultura Salvatore Perugini ed il Consigliere
Provinciale Biagio Diana, cittadino di Saracena.
Hanno partecipato, inoltre, il Sindaco Domenico Metaponte, il Vicesindaco
Luigi Pandolfi, i rappresentanti della Pro-Loco e dell’Associazione
Archeologica “SEXTIO”, Elisa Montisarchio e Vincenzo Di
Sanzo, l’Arch. Giuseppe Celia, che ha curato la descrizione dei
luoghi visitati e Leone Di Caprio che ha fotografato i momenti più
salienti.
La visita è iniziata dalla Chiesa di S. Maria del Gamio, una
delle più antiche Chiese dell'area del Parco del Pollino. Nel
suo cuore, tra un intrico di viuzze e piazzette, si apre un piccolo
recinto terrazzato dal quale si accede alla chiesa, che dall'esterno
mostra evidenti le tracce dei rimaneggiamenti, operati nella seconda
metà del secolo scorso. L'interno è dominato da un bellissimo
soffitto ligneo a cassettoni dorati, elaborato tra il 1619 e il 1629
da diversi artigiani e completato nel 1787 dalla decorazione pittorica
di Genesio Galtieri da Mormanno. Notevoli sono le opere d'arte custodite
nella chiesa, fra le quali si possono ricordare l'altare in legno intagliato
di S. Leonardo, datato 1662, l'altare di S. Stefano con pala del '700
e la Cappella di S. Innocenzo, decorata da un notevole altare in marmi
colorati dal XVIII secolo che racchiude la statua del santo martire,
le cui ossa sono venerate in una teca racchiusa dall'altare maggiore.
Nella stessa Chiesa, è ubicato il MUSEO DI ARTE SACRA, dove si
può ammirare, su un pancone del XVII secolo, un cinquecentesco
Polittico. Purtroppo manca la formella centrale, e nelle formelle laterali
sono raffigurate: l’Angelo che annuncia a Maria, S. Biagio e S.
Francesco da Paola, l’Adorazione dei Magi e la Decapitazione di
S. Giovanni Battista. Alla base delle colonnine lo stemma dei Sanseverino,
signori di Saracena, e lo stemma di Saracena. La porta dirimpetto immette
nella Sala del Museo, il tesoro vero e proprio della Chiesa, costituito
da preziosi argenti tra i quali fa spicco un maestoso Tronetto per l’esposizione
del Santissimo, con relativo Ostensorio, eseguito dall’argentiere,
forse di Cassano Jonio, Salvatore Vecchio nel 1746 su commissione del
procuratore D. Domenico Mastromarchi.
Notevole è la Croce processionale in lamine d’argento,
attribuibile alla metà del ‘600 e forse alla bottega castrovillarese
dei Conte, che mostra sul rovescio una graziosa figura di S. Innocenzo.
La raccolta è completa da un Turibolo per l’incenso donato
dal cappellano D. Daniele Celio nel 1692 e da diversi altri arredi in
argento e in rame dorato, dovuti ad argentieri napoletani e locali dei
secoli XVII, XVIII e XIX.
Un cenno a parte merita il dipinto raffigurante la Madonna della Purità
realizzato su una lastra di metallo tra il XVII e il XVIII secolo. Interessanti
sono anche i Busti reliquiari del XVII e XVIII secolo, in legno in oro
damaschinato, le tele (sec. XVI-XIX), i paramenti liturgici (XVII-XVIII
secolo).
Nella stanza a fianco sono in mostra importanti documenti d’archivio
(riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica),
fra cui il manoscritto della Monografia storica di Saracena del Forestieri.
Attraversando, esclusivamente a piedi, il cuore del centro storico sino
alla Portanova (luogo dove era ubicata una delle porte del feudo), per
una strada pavimentata con ciottoli, si è giunti al Convento
dei Cappuccini, ubicato, contrariamente ad altri conventi, in un luogo
non prospiciente al paese.
Ad oggi il convento è in stato di abbandono ed avrebbe bisogno
di un notevole ed urgente finanziamento per conservarlo e riportarlo
al suo splendore. L’Arch. Celia, autore della tesi di laurea,
ha descritto in modo dettagliato questo stupendo luogo: “La fondazione
del convento dei cappuccini si fa risalire ai 23 giugno del 1588; questa
data corrisponde presumibilmente, al giorno di presa di possesso del
luogo sul quale fu edificato il complesso dei fabbricati. In quel tempo,
il Vescovo di Cassano, Monsignore Carafa, prepose alla reale costruzione
del convento il parere di una commissione di religiosi, i cui membri
(il reverendo Luciano Scrugli, cappellano della chiesa di Santa Maria
delle Armi, il padre provinciale Girolamo d’Acquaro d’Arena
e altri padri Fabbricieri) stabilirono le basi per la sua edificazione.
Il convento, col passar degli anni, acquisì particolare importanza
per la sua ubicazione tale da farlo diventare luogo di Noviziato e di
studi (in esso trascorse un anno, nel 1693, anche il Beato Angelo d’Acri).
In seguito alla soppressione murattiana, la struttura venne abbandonata
dai frati nel 1811 e ritornò ad essi dopo parecchi anni. Fu definitivamente
chiusa per mancanza di frati, nel 1915.
Durante la prima guerra mondiale venne utilizzato come luogo di prigionia
per i soldati austriaci e tedeschi. Annessa al convento, delimitato
da mura, venne edificata una chiesa ad aula che dal suo interno consentiva
ai religiosi di accedere alle loro residenze, i cui numerosi ambienti
semplici e di limitati dimensioni accoglievano pochissimi oggetti di
arredamento nonché il suppellettile indispensabile. Al piano
terra, il cortile interno è delimitato da un solo lato da un
porticato ed è costruito su uno scavo artificiale di media grandezza
praticato verticalmente il quale raccoglieva le acque piovane. Attualmente,
il pozzo, che consentiva ai frati di approvvigionarsi d’acqua,
e il chiostro si trovano in stato di abbandono come del resto l’intero
complesso. Nella parte posteriore della struttura si può riconoscere
un giardino che aveva lo scopo di garantire un’autonomia alimentare
al convento, il quale successivamente venne utilizzato, fino agli inizi
del secolo scorso (ma solo per pochi anni), come cimitero cittadino
di cui ancora oggi vi è traccia.
Verso il 1988 la Soprintendenza di Cosenza è intervenuta con
un finanziamento per il consolidamento e la copertura della sola Chiesa
e successivamente su interessamento di alcuni giovani, dopo una raccolta
di offerte eseguita a Saracena, si è intervenuti sul tetto di
una parte del Convento”. Infine è stata visitata la Chiesa
di S. Maria delle Armi, di origine medioevale, nella quale è
conservato un affresco raffigurante una Madonna con il Bambino risalente
al XIII sec. Per motivi di tempo, non è stato possibile visitare
le altre Chiese cittadine, tra cui la Chiesa di S. Leone Taumaturgo,
di origine bizantina, all'incirca coeva a S. Maria del Gamio. Pur avendo
subito dei rimaneggiamenti ed ampliamenti, essa conserva tracce della
struttura originaria nel campanile, che risulta di impostazione romano-gotica
ed è arricchito da trifore romaniche nella celletta campanaria.
Nella chiesa sono conservati un fonte battesimale in marmo con piedistallo
lavorato (1529), coperto da una cappella in legno scolpito ed intarsiato
e una scultura lignea del XVII sec. rappresentante S. Michele Arcangelo
nonché S. Leone, l’area Archeologica di Cittavetere, di
epoca protostorica (1800 a.C.), frequentata fino all'età arcaica,
la Grotta di San Michele, abitata dal Neolitico antico (5000 a. C.)
fino all'età del Bronzo medio (1500 a. C.), venuta alla luce
nel 1996 durante gli scavi condotti dalla "Sextio" e la Grotta
Campanella, un tempo luogo di culto ove venivano compiute offerte votive
alle divinità delle acque, le cui frequentazioni umane risalgono
all'epoca Arcaica (650 A. C.).
“Si cercheranno di creare altre occasioni per far conoscere ad
una più ampia platea luoghi così pregnanti e ricchi di
storia, testimonianze vive di un fulgido passato che lascia tracce dell’
incommensurabile vitalità artistica che ha caratterizzato il
nostro territorio -hanno sostenuto i rappresentanti della Provincia
Salvatore Perugini e Biagio Diana”.
Perentorio l’impegno, quindi, per la Provincia di Cosenza, di
riscoprire e riqualificare questi luoghi straordinari dove ogni pietra
è intrisa di storia e di avviare, al più presto, ogni
utile iniziativa per promuovere un accordo di programma quadro che possa
coinvolgere altri Enti ed Istituzioni. L’intento è quello
finalizzato a presentare progetti di finanziamento per il recupero e
la valorizzazione di questo immenso patrimonio artistico, religioso
ed architettonico, che può diventare un fiore all’occhiello
per questa area della nostra provincia e fonte di attrazione di flussi
turistici e, quindi, di ricchezza per l’intero territorio.
Incontro
della Sesta Commissione provinciale sui trasporti nell’area urbana
09/02 Il Presidente della Sesta Commissione Trasporti
della Provincia di Cosenza, Marino Reda, ha incontrato il Responsabile
dei Democratici di Sinistra, Nello Perri, competente in materia, per
un confronto sulle tematiche dell’area urbana cosentina e della
metropolitana leggera. Erano presenti alla discussione i Consiglieri
Provinciali Francesco Bruno, Filippo Fiorillo, Gilberto Raffo, Leonardo
Trento, Antonio Ruffolo e Clelia Badolato. Rispetto all’area urbana
cosentina, Marino Reda e Nello Perri hanno convenuto che sarebbe utile
, o perlomeno più appropriato, definire l’area che va dal
Savuto (Rogliano) alla Presila (Spezzano S.) e da Montalto a Paola,
area metropolitana di Cosenza. Sul piano tecnico, per Perri “bisogna
mettere in campo un’idea omnicomprensiva delle priorità
attraverso un “Piano Processo” basato su un sistema principale
di trasporto (collettore) e dei sistemi secondari di adduzione, attestando
le linee sui principali poli di “attrazione” o centri di
interscambio. Ciascuno di essi risulta così il terminale di un
insieme di linee di trasporto”.
Il Presidente della Commissione Trasporti, Marino Reda, ha sottolineato
che – da quanto fatto presente – “risulta evidente
che l’unico sistema che può supportare l’idea di
collegamento metropolitano è il trasporto su ferrovia, che –
se ben disegnato – rappresenta un potenziale enorme per congiungere
i territori metropolitani con il resto della Calabria, dell’Italia
e dell’Europa”; ed inoltre, “analizzando il principale
attrattore, ovvero l’UNICAL, con il suo carico di 36.000 studenti
– ha aggiunto Reda – si definisce maggiormente quale possibilità
di sviluppo del territorio si può realizzare e come la stessa
Università della Calabria possa irradiare benefici in una più
vasta area, che non sia quella della sola Rende”.
Sulla “metropolitana leggera di superficie”, secondo il
Presidente Reda “gli studi di prefattibilità e di fattibilità
commissionati dalla Regione Calabria – che indicano un tracciato
su cui far snodare il sistema proponendo un modello di nuovo filobus
che da Piazza Matteotti arrivi a Rende ed all’Università
– rappresentano un’idea che mal si concilia con la realtà
e la tecnologia al servizio dell’ambiente e dei cittadini”.
Sulla stessa linea d’onda il Responsabile Trasporti dei DS, Nello
Perri, per il quale “la proposta, per un trasporto in chiave moderna,
confortevole e soprattutto veloce, non è mancata da parte dell’Amministratore
Unico delle Ferrovie della Calabria, che in maniera intelligente e lungimirante
ha posto le Ferrovie al centro di un dialogo fecondo capace di interagire
con i partenrs dell’accordo BINBUS ed in special modo con l’AMACO,
per creare aziende competitive nelle sfide che il livello europeo delle
prossime gare porrà con forza in essere”.
E’ intevenuta nella discussione il Consigliere Clelia Badolato,
affermando che la metropolitana leggera “deve essere uno strumento
al servizio di un’area più ampia, e non limitato a pochi
territori”.
In conclusione, per Marino Reda e Nello Perri la metropolitana leggera
va inserita in un “progetto di sistema” che guardi con attenzione
anche al sistema viario e in questo quadro la Super Strada “Medio
Savuto” rappresenta un pezzo importante per agevolare i tempi
di percorrenza per il sistema “a pettine”. L’accordo
BINBUS, comunque, va sicuramente allargato ad altri territori, considerati
gli effetti positivi avuti sugli utenti e quelli che ne potrebbe dare,
se ne seguirà un accordo di integrazione vettoriale, addivenendo
ad un orario unico dell’area metropolitana.
Mediterraneo
a rischio mareggiate, altro che tsunami
09/02 Sulle coste italiane si potrebbero abbattere
improvvisi tsunami generati da maremoti, ma un rischio reale e piu'
frequente- di cui, peraltro, si parla pochissimo- e' rappresentato anche
dalle violente mareggiate. fenomeno che per la conformazione del bacino
mediterraneo riesce ad alzare tranquillamente onde di otto metri d'altezza.
ma sotto la forza costante del vento, nel mare nostrum, le onde possono
arrivare a raggiungere anche i 20 metri di altezza. A parlare della
loro genesi e della loro forza e' il geologo Paolo Boccotti dell'Universita'
di Reggio Calabria, che oggi ha partecipato alla giornata di studio
"rischio idraulico-geologico in ambiente costiero", organizzata
dal Cnr. La meccanica e la dinamica di evoluzione di queste onde, spiega
il ricercatore, "e' molto piu' complicata. basti pensare, ad esempio,
che nel caso dello tsunami l'onda che si forma e' generalemente una,
mentre nel caso delle mareggiate a prendere vita e' una famiglia di
onde che ha in testa l'onda piu' anziana e in coda quella piu' giovane".
E con questo andamento di gruppo "la famiglia di onde si rovescia
lungo la costa". sempre a differenza dello tsumani, ricorda nella
sua relazione il geologo, "queste onde aumentano il loro fronte
di azione, anche di molto". Ad esempio, con l'avanzare del corpo
d'acqua un fronte d'impatto largo inizialmente 600 metri puo' arrivare
a raggiungere i 1.800 metri. "con un andamento molto piu' complesso
rispetto allo tsunami che invece si propaga in maniera cilindrica e
regolare". La velocita' media delle onde di mareggiata e' di circa
35 chilometri all'ora e puo' scaricare una forza che arriva anche alle
40 tonnellate per metro cubo. Esiste un metodo per contrastarle? "Esiste
ed e' anche 'redditizio'". L'idea lanciata oggi e' quella di realizzare
dighe foranee in grado di trasformare la forza delle onde- quelle stesse
40 tonnellate per metro cubo- in energia elettrica. la tecnologia, assicura
Boccotti- c'e' ed e' pronta all'uso.
Via
libera della Giunta regionale agli arretrati dei dipendenti con progressione
di carriera
09/02 A fine febbraio la pubblicazione delle graduatoria
delle progressioni verticali di carriera. La giunta regionale ha autorizzato
il pagamento degli arretrati per le progressioni orizzontali in esecuzione
del contratto integrativo di lavoro 2004. Lo si e' appreso da una nota
del comitato esecutivo della Rsu dei dipendenti della giunta regionale
che ha incontrato il dirigente del settore giuridico dell'assessorato
al personale. A fine febbraio, inoltre, ci sara' la pubblicazione delle
graduatore delle progressioni verticali di carriera. ''E' di oltre dieci
milioni di euro - e' scritto in una nota - il fondo di produttivita'
stanziato dalla giunta regionale calabrese che sara' presto ripartito
tra i dipendenti regionali in applicazione del contratto integrativo
di lavoro per il 2004, con un nuova progressione orizzontale per tutte
le categorie dalla A alla D ed e' in dirittura d'arrivo anche il piano
di ripartizione per l'integrativo 2005. Inoltre, entro la fine del mese
corrente di febbraio sara' resa pubblica la graduatoria per le progressioni
verticali, cioe' l'iter concorsuale che ha interessato circa quattromila
dipendenti i quali, attraverso la presentazione di titoli professionali
e sostenendo una prova scritta ed una orale, avranno adesso la possibilita'
di passare da un livello professionale a quello immediatamente superiore''.
La riunione dell'esecutivo Rsu, cui fanno parte i rappresentanti dei
sindacati Cisl, Rdb- Cub, Dicap, Ugl, Cisal e Csa, per la prima volta
e' stata tenuta lontano dalla sede ordinaria di Catanzaro ''all'insegna
del nuovo corso - ha detto il coordinatore, Crispino - che si intende
dare alla rappresentanza sindacale dei dipendenti regionali, allo scopo
di renderla piu' vicina ai lavoratori della Giunta distribuiti su tutto
il territorio regionale, piu' attenta alla qualita' del lavoro''. Nell'incontro
i delegati sindacali hanno sottoposto al dirigente di settore dell'assessorato
al personale una serie di questioni, la prima della quale e' stata la
sollecitazione ''a chiudere - ha aggiunto Crispino - al piu' presto''
la partita delle selezioni interne ''al fine di portare tranquillita'
tra i dipendenti preoccupati sullo stato di avanzamento di carriera''.
Il comitato esecutivo, ha fissato poi, per il prossimo 23 febbraio la
riunione dell'assemblea Rsu per definire la composizione della ''delegazione
trattante'' dei contratti, dibattere sullo stato di attuazione del decentramento,
e procedere alla revisione del regolamento dei lavori della stessa Rsu.
Rinviati
al Consiglio regionale gli emendamenti relativi al personale regionale
09/02 Sono stati rinviati direttamente ai lavori consiliari
tutti gli emendamenti relativi all'articolo 5 del collegato al bilancio
di previsione che riguarda l'esodo del personale regionale composto
da circa 1600 unita. E' quanto deciso al termine dei lavori della seconda
Commissione consiliare Sviluppo economico, presieduta da Francesco Talarico.
''Questa scelta - ha detto Talarico - e' dovuta alla volonta' di dare
al piu' presto possibile il Bilancio approvato ai calabresi. I tempi
a disposizione sono molto stretti e impongono una velocizzazione per
dotare, prima della tornata elettorale, la Regione di questo strumentale
fondamentale. In particolare la norma di cui abbiamo discusso oggi e'
estremamente qualificante ed e' la piu' importante dell' intera manovra.
Risponde, infatti, alla necessita' di realizzare il necessario contenimento
della spesa corrente e accelerare il processo di riorganizzazione dell'
amministrazione regionale, anche a seguito di trasferimento di funzioni
e compiti''. ''Si prevede infatti - ha aggiunto - una indennita' supplementare
pari a otto mensilita' della retribuzione lorda, spettante alla data
della risoluzione. Si tratta, quindi, di un' ottima norma che ha come
compito di ridurre le spese del personale e nel contempo di diminuirne
il numero''. Essendo stata l' ultima seduta della Commissione, il presidente
ha ringraziato per il proficuo lavoro tutti i componenti della stessa,
la struttura dei dirigenti, e i dirigenti del Dipartimento bilancio
per la fattiva collaborazione e per l' impegno profuso, complimentandosi
con tutti per i tanti risultati concreti raggiunti che vanno nella direzione
di ridurre i tempi di approvazione del Bilancio e l' approvazione del
Dpef.
Pubblicato,
sul Bollettino regionale, il bando sull’internazionalizzazione
delle imprese
09/02 E' stato pubblicato sul Bollettino ufficiale
della Regione, il bando per la selezione dei partecipanti al Corso su
''Internazionalizzazione delle imprese: nuovi mercati, nuove opportunita'''.
E' quanto rende noto la Fondazione Field. Il corso teorico-pratico,
riservato a 35 persone, - e' detto in un comunicato - analizzera' forme
avanzate di internazionalizzazione per le Pmi e accompagnera' iniziative
assunte o da assumere da parte dei destinatari dell'azione formativa.
I destinatari dell' azione formativa sono titolari, dirigenti d' impresa;
aspiranti imprenditori con idea imprenditoriale da realizzare nell'
ambito di normative comunitarie, nazionali o regionali e laureati che
intendano avviare attivita' di supporto per aziende interessate a percorsi
di internazionalizzazione L'ammissione al Corso sara' effettuata per
valutazione, curriculum e colloquio.
A
Castrovillari i dipendenti comunali ricordano le vittime delle foibe
09/02 I dipendenti del Comune di Castrovillari, in
provincia di Cosenza, domani, in occasione della giornata del ricordo,
alle ore 12, osserveranno un minuto di silenzio e di raccoglimento per
commemorare le vittime delle foibe. ''Una occasione - ha dichiarato
il sindaco, Franco Blaiotta- per riconsegnare alla nazione ed in special
modo ai più giovani un momento importante del nostro passato,
per far conoscere, dopo oltre mezzo secolo, nel segno delle istituzioni
e della Costituzione uno dei pezzi più drammatici della storia
italiana ed europea ( frutto dell'odio e dell'intolleranza) e, soprattutto,
per ricordare quegli esuli del confine nord - orientale, vittime del
totalitarismo rosso, una ferita che ancora sanguina e chiede visibilità
da quelle fosse comuni del Carso''. Un momento, aggiunge ancora il Sindaco,
''per capire anche che questa celebrazione non vuole essere contro alcuno
, ma solo una semplice e dovuta riflessione sui valori della democrazia,
della libertà e giustizia, che con quelli della pace, della convivenza
civile e della tolleranza sono alcuni dei capisaldi per aiutare a crescere
ed a rendere protagonisti i popoli e le loro culture nel nuovo millennio.
Una scommessa che è già iniziata con l'impegno contro
i terrorismi e tutti i totalitarismi''.
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