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Notizie di Politica
dal 14/02 al 31/03

 

Ranieri (DS) “Misterioso il nuovo Ateneo Ranieri”

31/03 ''Con una scelta agghiacciante, comprensibile solo in una logica spregiudicatamente elettoralistica, il ministro Moratti ha reso possibile la costituzione di una nuova universita' privata a Villa San Giovanni''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile Scuola e Universita' della segreteria nazionale dei Ds, Andrea Ranieri. ''Una Universita' misteriosa - ha aggiunto - a cui manca, a detta del comitato nazionale di valutazione del sistema universitario, della Conferenza dei Rettori e del Coordinamento regionale universitario della Calabria, qualsiasi requisito minimo per potersi costituire come universita'. Come Ds ci impegneremo in tutte le sedi perche' questo atto, tra l'altro di dubbia legittimita', venga ritirato''. ''Ci associamo alla protesta - ha concluso Ranieri - che si sta manifestando negli ambienti universitari piu' seri e responsabili che vedono in questo un vero e proprio oltraggio alla serieta' e alla dignita' dell'universita'''.

Tassone: “Il tentato deragliamento del treno FCL, un gesto folle e criminale”

31/03 ''Si tratta di un gesto folle e criminale, di un atto di preoccupante gravita' che ci impone una seria riflessione sulle motivazioni di chi l' ha perpetrato''. Cosi' Mario Tassione, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, ha commentato l' incidente che ha coinvolto ieri, lungo la tratta Catanzaro-Soveria Mannelli, una motrice delle Ferrovie della Calabria, finita contro alcuni traversine e massi lasciati da sconosciuti sui binari. Tassone, che ha visitato a Catanzaro le officine delle Ferrovie della Calabria dove e' portata la motrice coinvolta nell' incidente, ha aggiunto che ''si tratta della seconda volta che in una settimana, nello stesso punto, si creano ostacoli ai treni in transito. La prima, il 28 marzo scorso, era stata scongiurata dall' intervento di un ferroviere che aveva consentito la rimozione degli ostacoli senza danni per la circolazione dei treni. Oggi sono qui per esprimere la mia solidarieta' ai lavoratori ed al managment delle Ferrovie della Calabria, garantendo a loro ed ai cittadini-utenti che lo Stato e' vicino all' azienda anche grazie all' alacre lavoro delle forze dell' ordine, impegnate fortemente per scoprire gli autori di questo gesto''. Ad accogliere il viceministro Tassone c' erano il presidente delle Ferrovie della Calabria, Giuseppe Mario Scali; il direttore generale, Giuseppe Lo Feudo, le maestranze ed i rappresentanti sindacali dei lavoratori. ''Ringrazio il ministro Lunardi - ha detto il presidente Scali - che, fra la serata di ieri e stamattina, mi ha telefonato piu' volte per essere tenuto al corrente dell' evolversi della situazione. Sono inoltre vivamente grato al viceministro Tassone per aver voluto essere qui fra noi, testimone del suo personale e profondo interesse per una vicenda che colpisce la nostra azienda in maniera significativa. La mia gratitudine va altresi' al Prefetto ed al Questore di Catanzaro, Alberto Di Pace e Romolo Panico, che in queste ore hanno avviato le indagini in sinergia avviato, seguendo con particolare cura la vicenda''.

Donnici (IDV) rinvia lo sciopero della fame per l’Ospedale Militare

31/03 ''Non vogliamo turbare il clima elettorale e dare alibi a quanti, invece di produrre atti concreti, potrebbero accusarci di strumentalizzazione. I colleghi militari e i dipendenti civili stanno ricevendo pressioni di ogni tipo, non vogliamo aggiungere loro ulteriori difficolta' e, pertanto, sospendiamo lo sciopero della fame e differiamo ulteriori iniziative di lotta a dopo le elezioni''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale e Responsabile nazionale Enti locali dell' Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa le proteste per la chiusura dell'ospedale militare di Catanzaro. Donnici ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi confermando che la battaglia contro la chiusura dell' ospedale militare e' solo all'inizio e ''riservera' - e' scritto nella nota - non poche sorprese ai manovratori e a quanti lavorano per non disturbarli''. ''Quella di questi giorni - ha concluso Donnici - e' gia' diventata, simbolicamente, la battaglia per il riscatto della dignita' e dell'orgoglio di una citta' e di una regione che non accetteranno mai piu', senza reagire, ingiustizie e spoliazioni. In questo senso, e' piu' miope che grave la latitanza delle istituzioni. Gli assenti hanno sempre torto e i calabresi memoria lunga''.

Il senatore Trematerra colpito da infarto. Gli auguri di Casini, Giovanardi e Volontè

30/03 Il senatore Gino Trematerra, segretario regionale dell'Udc della Calabria e commissario regionale del partito in Puglia, e' stato colpito stamani da infarto e si trova ricoverato nella divisione di Cardiologia dell'Ospedale di Castrovillari. Domani il parlamentare, secondo quanto riferito dall'ufficio stampa del Comune di Castrovillari, ricevera' la visita, in forma privata, del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Casini, in Calabria per visitare il Campus dell'universita' Magna Grecia di Catanzaro, raggiungera' Castrovillari nel primo pomeriggio. ''Per l' occasione - si legge nella nota del Comune di Castrovillari - il sindaco Franco Blaiotta ha predisposto i servizi di accoglienza e che accompagneranno Casini nella sua breve visita in citta'''. In seguito il presidente della Camera si rechera' nel capoluogo calabrese.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, ha inviato i suoi piu' ''affettuosi auguri'' di una rapida guarigione all'amico Gino Trematerra
''A nome del gruppo parlamentare dell'Udc della Camera, rivolgo un augurio di pronta guarigione al senatore Gino Trematerra''. Lo afferma in una nota Luca Volonte', capogruppo Udc a Montecitorio.

Devolution: è scontro tra CDL e Unione

30/03 In una campagna elettorale dai toni sempre piu' infuocati i poli tornano a scontrarsi sul terreno delle riforme costituzionali appena approvate dal Senato. Il primo a dare fuoco alle polveri e' il costituzionalista Giovanni Sartori che dalla prima pagina del ''Corriere della Sera'' spara a zero contro la devolution tanto cara alla Lega. Ma e' con l'intervento di Romano Prodi a 'Radio anch'io' che la maggioranza insorge. Berlusconi in prima fila. ''Vogliamo modificare la Costituzione - spiega il presidente del Consiglio da Reggio Calabria dove e' andato per inaugurare l'auditorium dedicato a Nicola Lipari - per far si' che l'80% delle leggi sia approvato da una sola Camera''. ''Se le bugie fossero reato - gli fa eco il ministro delle Riforme Roberto Calderoli - Prodi questa mattina si sarebbe garantito qualche decina di ergastoli, o meglio, la pena di morte politica si intende...''. In difesa del leader dell'Unione interviene il segretario dei Ds Piero Fassino che, nella registrazione di 'Porta a Porta' che andra' in onda questa sera, lancia anche una sua proposta: nella prossima legislatura il centrosinistra, vincente o perdente che sia, si impegnera' per cambiare la maggioranza necessaria per approvare le riforme costituzionali. Non piu' quella 'assoluta' (cioe' la maggioranza dei componenti piu' 1), ma quella di due terzi. ''In questo modo - aggiunge l'esponente della Quercia - nessuna futura maggioranza potra' pensare di piegare la Carta Costituzionale a suo uso e consumo''. Sul testo licenziato da Palazzo Madama anche lui usa toni duri: ''Si sono alterati i poteri con un'enfasi enorme del primo ministro a detrimento di quelli del presidente della Repubblica, del Parlamento e delle Corti''. Preferisce non parlare di ''dittatura'' (Prodi invece aveva parlato di 'dittatura dell'esecutivo'), ma boccia comunque la riforma della Cdl che cambia ''50 articoli della Costituzione su 150''. La maggioranza pero' difende la devolution e passa al contrattacco. Il capogruppo di FI alla Camera Elio Vito accusa Prodi di ''grossolane falsificazioni'' sulle riforme. Mentre il presidente dei senatori di An Domenico Nania nega che si siano ridotti i poteri del capo dello Stato e delle Camere. Il coordinatore di FI Sandro Bondi se la prende invece con Sartori per aver scritto un editoriale ''sconclusionato e zeppo di volgari offese...''. Per il capogruppo di FI al Senato Renato Schifani, infine, Prodi ''quando parla di riforma della Costituzione parla per slogan e si contraddice''. Il centrosinistra non ci sta e risponde. Massimo D'Alema critica la riforma e attacca ''la destra meridionale'' che votando questo testo ''ha dimostrato la sua pochezza''. E quasi tutti nell'opposizione parlano di ''ricatto della Lega'' fatto agli alleati per ''propri fini elettorali''. A cominciare dal leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che definisce la devolution un ''disastro per l'Italia e una truffa per il Nord''. Anche Clemente Mastella se la prende con la CDl del Sud dicendo che aver votato questo provvedimento e' ''una grave responsabilita' sul piano morale''. Francesco Rutelli infine avverte: ''Se vincera' il centrosinistra il governo sara' costretto a fare macchina indietro'' su un testo bollato come ''disastroso''. Le prossime elezioni regionali insomma, per il leader della Margherita, saranno anche una sorta di ''test'' per capire cosa pensano gli italiani di questa riforma. E' accolta per ora con un ''ni'', invece, la proposta di Fassino di prevedere una maggioranza piu' ampia per cambiare la Costituzione. Il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera Donato Bruno dice che se ne puo' parlare anche se si corre, a suo avviso, il rischio di trasformare una minoranza politica in una maggioranza. Mentre il capogruppo di An, sempre nella prima commissione di Montecitorio, Nuccio Carrara osserva che proprio con la nuova riforma si e' previsto che si possa sempre ricorrere al referendum, ''a prescindere dal quorum'' con il quale e' stata approvata la modifica. Anche Calderoli in pratica e' d'accordo con Fassino, ma solo per quanto riguarda la prima parte della Costituzione. ''Credo che per modificare la seconda parte - osserva - non serva un quorum tanto alto, ma basti la maggioranza semplice. Chiedere i due terzi del Parlamento per una piccola modifica vorrebbe dire ingessare troppo la Costituzione''. Voce decisamente fuori dal coro nel centrodestra e' quella di Gianni De Michelis che accusa i poli di aver parlato di devolution ''troppo poco nelle sedi politiche'' e troppo in Tv. ''La Costituzione - dichiara il segretario del Nuovo Psi - e' cosa piu' importante di un vessillo da sventolare. Credo che inevitabilmente bisognera' tornarci sopra. Mi spiace per Berlusconi, ma credo che la seconda lettura prevista dalla Costituzione non possa essere considerata una mera formalita'...''.

“Riforme della Costituzione, un problema delicato”. Ne ha discusso la “Degasperi-Moro”

30/03 ''La riforma della nostra Carta costituzionale e' un problema delicato. Sarebbe indispensabile prendere atto che esistono valori e principi fondamentali che non possono essere modificati, anche perche' legati alla temperie resistenziale, a quel clima eccezionale di liberta' e di democrazia vissuto in Italia dopo la guerra''. E' quanto emerso nel corso del convegno sul tema ''Quale Costituzione per quale Italia - I rischi per il Mezzogiorno e la Calabria'', organizzato dal Centro Dinamico ''DegasperiMoro'', fondato e presieduto da Nuccio Fava, che si e' tenuto stamani presso l' aula magna dell' Universita' della Calabria. ''In ogni caso - e' stato evidenziato nel corso del convegno - la riforma delle parti modificabili dovrebbe avvenire secondo un metodo e una procedura che coinvolga il maggior numero possibile di forze politiche e che, in ogni caso, non riguardi soltanto le maggioranze di turno''. Dopo la relazione introduttiva del preside della Facolta' di Scienze Politiche di Cosenza, prof. Silvio Gambino, i presidenti emeriti della Consulta, Leopoldo Elia e Valerio Onida, nei loro interventi hanno espresso forti timori circa i rischi per gli equilibri democratici tra i vari poteri propri di uno stato di diritto, a cominciare dalla figura del premier, che potrebbe addirittura sciogliere a suo piacimento il Parlamento, ma anche per l' indebolimento dei poteri di garanzia per il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale. Il prof. Guzzetta ha sottolineato la necessita' di esprimere un approccio piu' laico e critico, non avendo timore di immaginare un rafforzamento dei poteri dell' esecutivo a fronte di un contemporaneo e parallelo rafforzamento dei poteri del Parlamento e dello statuto dell' opposizione.

Fioroni (DL) “In Calabria le famiglie si sono impoverite”

29/03 Giuseppe Fioroni, responsabile nazionale degli Enti Locali della Margherita, in un giro elettorale in provincia di Cosenza, ha denunciato l'impoverimento delle famiglie calabresi ''a seguito della manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi''. ''Nel giorno dello scontro al governo sugli aumenti da dare agli statali - ha detto - rischia di passare sotto silenzio un'altra delle trovate propagandistiche del premier: quando dice che non c'e' impoverimento delle famiglie italiane e del Paese Berlusconi mente sapendo di mentire. I tagli effettuati ai Comuni italiani sono stati fatti con la mannaia e hanno riguardato sia gli investimenti che la spesa corrente. E allora, se il premier desse un'occhiata alle tabelle diffuse non dall'opposizione ma dal ministero degli Interni, si accorgerebbe che, per esempio, a ogni cittadino del Comune di Palermo e di Avellino sono stati tagliati 70 euro, a ogni napoletano 62 euro e anche al Nord non e' andata meglio perche' a ogni abitante di Ferrara sono stati tolti 42 euro e a Siena 45''. In Calabria, secondo Fioroni, ''dove tutti i leader del centrodestra stanno sfilando facendo ancora promesse di palco in palco e di comizio in comizio, in un solo anno a ogni cittadino di Reggio Calabria sono stati tagliati 31, 5 euro, a ogni abitante di Crotone 30 euro, a Cosenza 29,3 euro, 17 a Catanzaro e a Vibo Valentia e' accaduto addirittura che nel 2003 fossero stati stanziati 256 euro per abitante, nel 2004 c'era stato addirittura un aumento a 288 ma nel 2005 scendiamo a 270 con un bel taglio di 18 euro in un anno''. ''Cosa vogliono dire -aggiunge- queste cifre? Significano che le famiglie che prima ricevevano dei servizi dai Comuni non solo per i disabili, gli anziani, i bambini, i non autosufficienti, ma anche per mense, scuolabus e quant'altro, oggi devono pagarseli da soli. I Comuni, infatti, nonostante siano gia' stati costretti ad aumentare le tasse locali per pareggiare i bilanci, sono sull'orlo della bancarotta. Questo solo per i grandi Comuni mentre - ha aggiunto - peri Comuni con meno di cinquemila abitanti i tagli sono stati ancora piu' dolorosi e significativi''.

Liberal democratici: “La vista di Berlusconi un atto vergognoso ed un oltraggio”

29/03 ''L'atto propagandistico della venuta di Berlusconi a Reggio Calabria, ufficialmente per inaugurare un auditorium alla memoria di Nicola Calipari e' un atto vergognoso ed oltraggioso dopo l'approvazione della legge sulla devolution''. E' quanto sostiene in una nota il Patto dei Liberaldemocratici circa la visita del Premier Silvio Berlusconi domani a Reggio per l'inaugurazione dell'auditorium della Regione intitolato a Nicola Calipari. ''Con questa legge - prosegue la nota - il senso dello Stato e la dignita' delle istituzioni sono state calpestate ed il Sud e' stato umiliato e miseramente abbandonato al suo destino e cio' in aperta contraddizione con lo spirito di servizio e sacrificio umano che il nostro eroe calabrese ha voluto insegnare, con il suo gesto di estrema generosita'.Il Patto dei Liberaldemocratici ritiene offensiva la visita di Berlusconi che, con la maschera dell'impudicizia si prepara a venire in Calabria a sostegno di quegli uomini che tradendo i valori della calabresita' e del meridionalismo fanno da portatori d'acqua ai leghisti e si prodigano ad onorare chi vuole lo sfascio dell'Italia e la morte del Sud''. ''Anche l'arrivo di De Michelis - aggiungono i Liberaldemocratici - e' strumentale dopo che i suoi luogotenenti hanno voluto con ostinazione una legge elettorale con lo sbarramento a seguito dei consensi ottenuti grazie alla gestione del potere concesso loro da Chiaravalloti ed aver distribuito consulenze ed incarichi con metodo clientelare''. ''Pertanto - conclude la nota - allo stesso chiediamo con quale spirito viene in Calabria a chiedere il consenso se egli stesso e' armato del medesimo spirito antimeridionalista e nordista di Berlusconi''.

La Malfa (PRI) propone un Ministero per il Mezzogiorno”

29/04 Il presidente della commissione Finanze della Camera, Giorgio La Malfa, oggi a Reggio Calabria per un appuntamento elettorale, ha presentato la sua proposta di legge per ripristinare il ministero per il Mezzogiorno. "Noi riteniamo - ha spiegato- che questa sia la sola strada con la quale il governo possa affrontare veramente il problema della povertà meridionale, che è ancora un problema molto, molto serio e che si aggraverà con il fatto che nell'Ue sono entrati i paesi poveri dell'Est europeo". Secondo La Malfa "L'università e l'istruzione sono una chiave dello sviluppo de meridione. Per quanto riguarda la Calabria- ha affermato- il porto di Gioia Tauro è decisivo e il Pri porterà avanti la proposta di zona franca".

Italia dei Valori chiede a Berlusconi “per la Calabria fatti concreti”

29/03 “Il modo migliore per onorare la memoria di un eroe calabrese come Nicola Calidari, oltre che intitolare a lui un’aula della sede del Consiglio Regionale potrebbe essere la revoca del decreto di chiusura dell’ospedale militare di Catanzaro”, è quanto affermano il presidente nazionale di IdV, On. Antonio Di Pietro, e il responsabile nazionale Enti Locali e responsabile regionale Calabria del partito, dott. Beniamino Donnici. “La Calabria – continuano i due leader - è una terra di frontiera che ha bisogno di una maggiore presenza dello Stato e chiudere l’ospedale militare di Catanzaro, tra i più efficienti e qualificati d’Italia, significa come al solito predicare bene e razzolare male. Speriamo che il presidente del consiglio smentisca noi e i calabresi e domani annunci un gesto di resipiscenza operosa da parte del suo ministro della difesa “.

Buttiglione “Grazie all’azione del Governo si spendono meglio i fondi Ue. (+7.7% obiettivo 2, + 1,9% ob.1)

28/03 ''Grazie all'azione di questo governo le Regioni italiane, tutte, si presentano agli elettori meglio di cinque anni fa per quanto riguarda la capacita' di spesa dei fondi strutturali europei''. Lo afferma in una nota il ministro per le Politiche europee Rocco Buttiglione. ''Dal 2001 a oggi - spiega - sono stati colmati fortissimi ritardi e per il terzo anno consecutivo siamo riusciti ad evitare la restituzione automatica all'Ue di somme importanti, necessarie per creare posti di lavoro soprattutto nelle regioni piu' disagiate''. ''Come ministro per le Politiche Comunitarie - aggiunge Buttiglione - sono particolarmente soddisfatto. A dicembre 2004 avevamo impegnato piu' risorse di quanto prefissato all'inizio della programmazione in corso: infatti, a fronte della soglia di 11,6 miliardi di euro da raggiungere per non dover restituire all'Unione i fondi stanziati, siamo riusciti a raggiungere addirittura i 12,7 miliardi di euro. Di questi, la maggior parte, e precisamente 9,2 miliardi di euro, e' andata a favore del Mezzogiorno, con un grado di utilizzazione del 105,7%''. ''Per evitare speculazioni - afferma il ministro centrista - cito per tutte una regione che non va al voto, la Sicilia, che ha toccato quota 106,7%, ma un bravo e un grazie va anche a tutte le alte. In generale, le maggiori risorse sono andate a programmi per l'occupazione e la formazione, ma anche per infrastrutture ed agricoltura. Adesso anche i nuovi dati della Ragioneria Generale dello Stato, relativi all'ultimo trimestre 2004, confermano questa tendenza positiva generalizzata''. ''Nelle aree dell'Obiettivo 1 - osserva Buttiglione - quelle cioe' piu' in difficolta', l'incremento medio e' stato dell'1,9% con punte significative in Puglia e Calabria dove la crescita della capacita' di spesa viaggia sull'ordine del 4,8 e del 4,3%; ma anche nel resto d'Italia le Regioni hanno risposto positivamente agli stimoli del governo centrale. Ad esempio - conclude Buttiglione - per le zone ricomprese nel cosiddetto Obiettivo 2, l'incremento medio e' stato del 7,7%, con risultati particolarmente brillanti nel Lazio, dove siamo a piu' 12,4%, in Liguria, a piu' 11,6%, nelle Marche a piu' 13,5%''.

Mancini invitato in Toscana a sostenere Martini

28/03 Giacomo Mancini, deputato dell'Unione, è stato invitato a partecipare da Claudio Martini, Governatore della Toscana, e da Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale, alla manifestazione di chiusura della loro campagna elettorale che si svolgerà martedì 29 marzo al centro congressi di Montecatini. La presenza del deputato socialista calabrese è stata sollecitata da Martini, esponente di punta dei DS e candidato alla carica di Governatore, e da Nencini, dirigente dello SDI e capolista di Uniti nell'Ulivo, su richiesta di tanti cittadini dei origine calabrese che vivono in Toscana e che rappresentano importanti settori produttivi della società.

Burani Procaccini. “Anche in Calabria centri di mendicità per bambini mendicanti

28/03 Anche in Calabria e Piemonte, cosi' come accadra' a Terracina (Latina), nasceranno centri per la mendicita' che forniranno assistenza concreta ai bambini mendicanti. Lo ha annunciato in una nota il presidente della commissione bicamerale per l'Infanzia, Maria Burani Procaccini. ''Coinvolgeremo Calabria e Piemonte - ha detto Burani - che sono due regioni ad alto rischio e che di recente sono state interessate da operazioni giudiziarie che hanno portato all' arresto di esponenti delle organizzazioni dedite allo sfruttamento. Contattero' personalmente i nuovi Presidenti delle due Regioni per programmare le sinergie adatte. Bisogna combattere l' indifferenza su fenomeni che invadono il nostro agire quotidiano atteso che esistono i riferimenti normativi per intervenire''. ''A Terracina il centro provinciale per la mendicita' - ha proseguito - sorgera' grazie all' impegno congiunto di Claudio Fazzone, presidente del Consiglio regionale del Lazio, e di Armando Cusani, presidente della Provincia di Latina. L' apertura del centro e' prevista per i prossimi mesi. Il modello di riferimento e' il Comune di Roma che da due anni ha istituito questo importante ufficio, fornendo risposte ad oltre mille bambini: un' iniziativa assolutamente meritoria che deve essere ripetuta in altre realta'. Attraverso l' articolo 403 del codice civile che obbliga le istituzioni ad intervenire per i bambini in stato di bisogno, accoglieremo le famiglie di questi ragazzini cercando le soluzioni atte a includerle socialmente ed a sottrarle al racket organizzato. I bambini potranno avere sostegni che consentano loro di tornare a scuola e di non staccarsi dalle loro famiglie: per quelli che sono orfani e' previsto l' intervento sostitutivo del tribunale dei minori''. ''Abbiamo in mente - ha concluso Burani Procaccini - di sollecitare tutte le Regioni italiane, affinche' si passi ad iniziative legislative ordinarie in sostegno di migliaia di bambini che mendicano sotto i nostri occhi''.

Donnici (IDV) “Il Governo ostaggio di Bossi”

26/03 ''L'attacco al Porto di Gioia Tauro da parte di un carneade deputato della Lega Nord e' l'ultimo tassello della studiata strategia di delegittimazione della Calabria, iniziata con la vicenda dei lavoratori idraulico-forestali. Si tratta della ciliegina sulla torta, gettata in faccia ai calabresi da un Governo nazionale sempre piu' ricattato da Bossi e dai suoi centurioni padani''. Lo afferma il Coordinatore regionale e Responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, commentando polemicamente l'interrogazione del deputato Giacomo Stucchi, il quale getta sospetti su presunti traffici illeciti che si svolgerebbe nel porto di Gioia Tauro. ''Cos'altro dimostra questa offensiva contro la struttura portuale piu' grande del mediterraneo, tra le prime cinque d'Europa - aggiunge Donnici - se non il tentativo di minarne la credibilita' e fiaccarne la competitivita' nel momento in cui si avvia la grande sfida per i trasporti delle merci provenienti dai mercati asiatici in forte espansione? Parallelamente, e paradossalmente, cresce la demagogia propagandistica sui benefici del Ponte sullo stretto che, nell'attuale condizione delle reti viarie e ferroviarie, sarebbe solo un monumento di regime, realizzato per regalare appalti alle cosche. Basti guardare al deprimente deserto di queste ore intorno agli imbarcaderi per la Sicilia, per rendersi conto della gravita' della situazione. Berlusconi - conclude Donnici - si sganci dal ricatto leghista e guardi con piu' compenetrazione ai bisogni di questa regione che continua ad essere ingiustamente mortificata, altrimenti saranno i calabresi a sganciarsi da lui''.

Progetto Calabrie: “Berlusconi strumentalizza la morte dell’eroe reggino, Calipari”

''Excusatio non petita, accusatio manifesta. Puzza davvero di bruciato tutto questo agitarsi da parte del centro-destra calabrese e di certa opinione pubblica per giustificare, anticipando l'accusa, la discesa di Berlusconi in Calabria e non far passare come volgare strumentalizzazione della morte di un eroe reggino, Nicola Calipari, l'inaugurazione, a fini elettorali, del nuovo Auditorium del Consiglio regionale''. Lo si legge in un comunicato di 'Progetto Calabria'. ''Ancora di piu' indigna il tentativo di valersi della capacita' di unificare il paese che la morte di Calipari ha avuto -si legge e nella nota - per coprire le drammatiche conseguenze che la riforma della Carta costituzionale, appena votata da tutto il centro-destra, avra' sulle aree piu' deboli del paese, soprattutto sulle regioni meridionali. L'unita' nazionale sancita e garantita dalla Costituzione antifascista e' stata spazzata via dalla costituzione leghista. Alleanza Nazionale e UdC hanno subito passivamente il ricatto al governo di Bossi e Calderoli. ''Io c'entro'' e' il motto del partito di Casini e Follini. Mai come in questa occasione lo slogan puo' ritenersi appropriato. In questo brutto pasticciaccio c'entra l'Udc, c'entra An, c'entra Forza Italia. Un rigurgito di dignita' e rispetto avrebbe dovuto persuadere il centro-destra calabrese a programmare in modo diverso l'inaugurazione dell'Auditorium dedicato a Calipari e il presidente del Consiglio a rimandare la visita al Consiglio regionale a dopo le elezioni. Ma i calabresi e i reggini in particolare, da cinque anni bistrattati e insultati dal governo regionale di centro-destra, sapranno valutare con distacco e serenita' anche quest'ultima offesa alla dignita' di una comunita'''.

Caruso (An) “Progetto Calabrie abbia il pudore di stare in silenzio”

26/03 ''Un esercito di rettori, di docenti universitari che utilizzano un' istituzione pubblica come una sezione di partito: questo e' Progetto Calabrie, a cui manca il pudore di stare in silenzio''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di An Roberto Caruso riferendosi alla nota di Progetto Calabrie sulla prossima visita di Berlusconi in Calabria. ''Che loro sostengano - ha aggiunto - che la visita di Berlusconi all' auditorium intitolato a Calipari sia strumentale e' roba da avanspettacolo: nessuno di loro ha avuto il senso etico di dimettersi dalle cariche istituzionali, come ha giustamente chiesto Rifondazione Comunista''.

Palmieri (PLI) “Il Presidente dell’ANAS, Pozzi, fa un pesce d’aprile anticipato”

26/03 “Il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi evidentemente ha voluto anticipare il I° aprile con un singolare “pesce d’Aprile” e cioè, quello dell’introduzione del pedaggio sull’ A3”. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Ciro Palmieri, segretario regionale del Partito liberale che aggiunge: “ancora più ridicolo quanto afferma che “ il progetto è gia in uno stato molto avanzato”. Davvero grottesco e paradossale. Oltre al danno anche la beffa. Il PLI Calabria è favorevole all’introduzione del pedaggio sulla Salerno- Reggio Calabria solo quando sarà una vera autostrada e certamente non potrà essere l’Anas ad essere il gestore, considerato tutti i danni che in questi anni ha arrecato agli automobilisti, all’economia della regione e a tutti noi. Ci opporremo con ogni mezzo a questo delirio pasquale.”

La solidarietà di Forza Italia al giornalista Campanella

26/03 La segreteria provinciale di Forza Italia di Cosenza in una nota ha espresso solidarieta' e stima al giornalista Mario Campanella vittima di ''attacchi incivili - e' scritto nella nota- ed ingiustificati, che richiamano alla memoria il clima di intimidazione in voga negli anni bui della nostra Repubblica''. ''Al giornalista Campanella - conclude la nota - esempio di correttezza, di dedizione intellettuale, di professionalita' e generosita', la piu' sincera stima di Forza Italia''.

Pichierri (UDC) “Piena adesione al comitato del no alla Riforma”

25/03 ''Piena e convinta adesione al costituendo 'comitato del no' a sostegno delle ragioni di coloro i quali non condividono la 'rivisitazione' della carta costituzionale, cosi' come approvata, a colpi di maggioranza dal centrodestra al Senato'' e' stata espressa da Franco Pichierri, componente del Consiglio nazionale dell' Udc. ''La proposta avanzata dal presidente della commissione Attivita' produttive della Camera, Bruno Tabacci - ha sostenuto Pichierri - si coniuga perfettamente con le considerazioni espresse dal segretario nazionale dei giovani Udc, Domenico Barbuto, in riferimento ai rilievi mossi dal ministro Carlo Giovanardi, su quanto affermato dal senatore a vita Giulio Andreotti. La lucida intervista di Tabacci a 'La Repubblica' ci trova in perfetta sintonia. Le parole utilizzate dal parlamentare ben sintetizzano problematiche e rischi a cui il Paese risulterebbe esposto se dovesse affermarsi il 'pasticcio istituzionale' imposto dalla Lega ai partner della coalizione. Riteniamo, cosi' come esposto dal presidente della Commissione, che alcuni aspetti della riforma, votata a maggioranza, svuoterebbero il Parlamento dalle irrinunciabili funzioni e competenze che, attraverso l' attuale Costituzione, hanno consentito all' Italia un lungo periodo di confronto democratico e di sintesi tra le diverse istanze della societa'''. ''In qualita' di componente del parlamentino dell' Udc - ha concluso Pichierri - chiedero' al presidente del consiglio nazionale e al segretario del partito, all' indomani della competizione elettorale regionale, di promuovere una riunione del nostro consiglio nazionale, al fine di valutare la posizione e le iniziative da intraprendere nel prossimo futuro, per meglio caratterizzare l' atteggiamento del partito sui delicati temi che interessano le riforme istituzionale''.

Interrogazione di Caruso (AN) ai Ministri Pisanu e La Loggia a tutela del giornalista Campanella

25/03 Il parlamentare di Alleanza Nazionale, Roberto Caruso, ha rivolto un'interrogazione urgente ai Ministri degli Interni e delle Regioni, Pisanu e La Loggia, per chiedere '' quali provvedimenti intendano intraprendere a tutela del giornalista professionista Mario Campanella, oggetto di una grave campagna di intimidazione da parte del giornale Diritti Civili, di proprieta' di Mario Corbelli, candidato al consiglio regionale della Calabria per la Margherita''. ''Sull'ultimo numero del periodico - sostiene Caruso nell'interrogazione - Campanella, notoriamente conosciuto per essere un giornalista schierato con il centrodestra, viene definito 'bastardo' e ci si auspica che dopo la 'sicura vittoria del centrosinistra' egli possa 'fare l'elemosina e vivere da barbone'''. ''Si tratta - ha concluso Caruso - di un linguaggio violento e grave che lede la liberta' personale e la democrazia, introducendo elementi di regime nell'idea comune che la coalizione vincente epuri tutti coloro i quali manifestino legittime idee diverse''.

Prodi: “Non dico no al Ponte ma prima ci sono cose più urgenti da fare”

25/03 ''Io non ho detto no al ponte, ma ho detto che adesso abbiamo tante altre cose piu' necessarie e urgenti e che premono di piu' alla gente. Poi possiamo prendere in considerazione il ponte, ma adesso io corro verso altre opere pubbliche''. Cosi' Romano Prodi intervistato a 'Super Partes' risponde ad una domanda sul Ponte sullo stretto di Messina. ''Io - spiega Prodi - non mi sono dichiarato contrario o favorevole. Io sono andato in Calabria, ho percorso l'autostrada e non avrei mai pensato che fosse una tragedia di questo tipo. Una specie di ira di Dio, avevo creduto che i giornalisti raccontassero delle storie. E allora, la mia reazione quando mi hanno fatto la domanda sul ponte sullo stretto e' stata: 'Ma un ponte e' qualcosa che deve congiungere una realta' con l'altra realta'. Facciamo prima le autostrade e le ferrovie per arrivare li', e poi prendiamo in considerazione il ponte'. In secondo luogo - conclude Prodi - per un'analisi sulla decisione definitiva, dobbiamo vedere questi nuovi modi di portare le merci che sono le vie del mare, che stanno avendo, se dio vuole, molto successo. Per cui parte da Catania o da Palermo una nave veloce con i camion e arriva a Genova o Civitavecchia''.

Fava: “E’ tempo di riflessioni”

25/03 Il consigliere regionale uscente della Calabria Nuccio Fava, gia' direttore del TG1 ed oggi del "Campanile" organo dell'Udeur, considera che il periodo pasquale dovrebbe indurre i cittadini anche alla riflessione politica: "ormai tocca agli elettori scegliere per un cambiamento positivo, che e' sempre piu' urgente, con la scelta migliore possibile dei candidati e degli schieramenti. Solo con una scelta meditata il futuro della Calabria potra' divenire meno angoscioso". "Non bastano i disastri evidenti del centrodestra di Chiaravalloti - aggiunge Fava - c'e' quello ancor piu' grave operato al Senato contro la Costituzione. Un centrodestra irresponsabile e vincolato solo al potere ha ceduto al ricatto della Lega, che mette a repentaglio con gli equilibri democratici e le garanzie costituzionali la stessa unita' dell'Italia, a danno soprattutto del mezzogiorno".

Gasparri: “Nessuna riduzione della presenza Militare in Calabria”

25/03 ''Ho incontrato il Ministro della Difesa, Antonio Martino, per discutere dei problemi della difesa in Calabria e in particolare della situazione dell' Ospedale Militare di Catanzaro. Ho preso atto del fatto che in Calabria il Ministero della Difesa non ha intenzione di ridurre in alcun modo la presenza complessiva delle strutture militari che sono presenti nella Regione''. E' quanto sostiene in una nota il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, circa la chiusura dell'ospedale militare di Catanzaro. ''Questo rappresenta un fatto positivo - ha aggiunto Gasparri - soprattutto alla luce della trasformazione del sistema militare dovuta alla definitiva abolizione della leva obbligatoria e a un recupero di efficienza e di qualita', traguardi resi possibili solo grazie alla tempestiva e sagace azione del governo di centrodestra. Per quanto riguarda l' Ospedale Militare di Catanzaro ho rappresentato al Ministro Martino l' opportunita' di approfondire la questione e di mantenere un presidio di grande importanza per il territorio calabrese. Ho riscontrato l' attenzione del Ministro Martino e la disponibilita' a esaminare tale questione molto avvertita sul territorio''. ''Per quanto mi riguarda - ha concluso Gasparri - dopo questo incontro confermo e ribadisco l' impegno, che insieme a tutte le autorita' del territorio ho gia' concordato, di assumere posizioni chiari e precise per far si' che l' Ospedale Militare di Catanzaro possa continuare a operare in piena efficienza''.

Donnici (IDV) “Ennesimo sopruso per l’Ospedale militare di Catanzaro”

25/03 ''La conferma e', infine, arrivata: l' Ospedale militare di Catanzaro, per volonta' di un ministro messinese che tira faziosamente l' acqua al mulino della sua citta' sara' chiuso entro il 31 dicembre. A meno che il popolo calabrese non si ribelli all' ennesimo, umiliante, sopruso''. Lo afferma Beniamino Donnici, coordinatore regionale di Italia dei Valori che, in una nota, parla di ''un Governo nazionale incredibilmente distante dai bisogni della Calabria e di una classe politica regionale incapace della benche' minima reazione''. Nella nota il coordinatore del movimento dipietrista informa che domani incontrera', a Catanzaro, le Rsu dei lavoratori, movimenti, associazioni, rappresentanti degli studenti di tutte le scuole per concordare una grande manifestazione che si svolgera' immediatamente dopo Pasqua. ''Ci era stato riferito da fonti ministeriali ed e' stato confermato dallo stesso ministro - aggiunge Donnici - che nell' elenco di beni e strutture militari da dismettere entro il 31 dicembre 2005 figura l' Ospedale militare di Catanzaro, tra i piu' efficienti e qualificati d' Italia. Il Ministro ha approvato e lo Stato Maggiore della Difesa, tramite gli Stati Maggiori di Esercito, Marina e Aeronautica, per pertinenza, ha gia' avviato le procedure per la dismissione''. Per Donnici ''in qualsiasi altra regione o citta' si sarebbe verificato un terremoto istituzionale, invece in Calabria non succede nulla. Tace il Presidente della Regione, il sindaco di Catanzaro, i ministri e i sottosegretari in carica. Al contrario, Italia dei Valori sara' a fianco dei sindacati per la grande mobilitazione del 30 marzo e il giorno successivo iniziero' il mio sciopero della fame. Invito ancora una volta il Ministro a sospendere l' esecutivita' della assurda decisione, per avviare un confronto di merito. Diversamente, e' bene che lo sappia fin d' ora - conclude Donnici - ci sara' un' escalation di iniziative di protesta pacifiche e non violente, imbarazzanti per lui e per il Governo Berlusconi''.

Magarò (PSE) “Per la crescita e lo sviluppo della Calabria è necessario spendere i fondi POR”

24/03 ''La crescita e lo sviluppo della Calabria passano attraverso una migliore gestione dei finanziamenti comunitari e nazionali a disposizione dell'Ente Regione. Entro il prossimo anno sara' necessario impegnare e spendere i fondi del Por relativi al periodo 2000 2006, pena la perdita delle risorse''. Lo afferma in una nota Salvatore Magaro', coordinatore del Pse Lista Mancini in provincia di Cosenza e candidato al consiglio regionale della Calabria nel listino che sostiene Agazio Loiero. Per Magaro' e' necessario spendere i fondo, poieche', spiega ''nei primi cinque anni di attuazione del prezioso strumento comunitario il risultato raggiunto dal governo di centrodestra e' stato piuttosto modesto, sarebbe auspicabile accelerare le procedure relative ai bandi da pubblicare nei due anni residui ancora a disposizione, fissando termini certi per quanto concerne le procedure, dalla pubblicazione dei bandi stessi fino alla divulgazione delle graduatorie e alla erogazione effettiva delle rate di contributo. Una spinta ulteriore potrebbe essere fornita da bandi speciali per settori prioritari per lo sviluppo dell'economia calabrese, quali turismo e agroali'mentare, e per progetti immediatamente cantierabili. In merito ai criteri di selezione dei progetti, accanto ai tradizionali indicatori usati dalla Regione Calabria, per Magari, ''bisognerebbe individuare criteri di selezione oggettivi e non soggettivi, definendo una scala di priorita' per le varie attivita' ammissibili, puntando su quei settori in cui le imprese calabresi hanno dimostrato di poter essere competitive e premiando quelle imprese che richiedono un contributo percentuale inferiore e che dunque sono disposte ad investire piu' fondi propri sull'iniziativa di impresa''. Per il coordinatore provinciale del Pse Lista Mancini, ''e' noto che all'interno dell'organico della Regione Calabria non esistono sufficienti risorse umane in grado di' effettuare le valutazioni tecnico economico finanziare in tempi accettabili''. Ed e' per questo,, a giudizio di Magari, che ''la fase di istruttoria dovrebbe essere affidata a istituti di credito ed a societa' di consulenza di provata esperienza. Una cauzione dovrebbe essere richiesta ad ogni soggetto partecipante''. Per l'esponete del Pse - Lista Mancini, poi, ''la somma dovra' essere trattenuta nel caso in cui l'impresa, una volta ammessa alle agevolazioni, dovesse rinunciare o non dovesse avviare il programma entro una data prestabilita. Queste innovazioni confermerebbero il ruolo fondamentale di programmazione che deve rivestire la Regione Calabria , mentre l'attuazione tecnica delle misure verrebbe affidata a soggetti esperti esterni''. Inoltre per Magaro', ''bisogna purtroppo constatare che quanto indicato in termini ''tecnici'' contrasta con la visione della miope politica attuata fino ad oggi; si e' fatto ricorso a metodi soggettivi di determinazione dei punteggi per favorire le clientele, non valutando i progetti in funzione della effettiva realiazabilita', ma della conoscenza personale dell'imprenditore e della sua capacita' di portare voti. Cosi' - conclude - si sono potuti accontentare pochi amici, deludendo fortemente le aspettative di tanti imprenditori, con uno scarso utilizzo delle risorse ed un basso impatto sullo sviluppo dell'economia regionale''.

D’Alema: “Il Mezzogiorno rischia di perdere 4 miliardi di euro di fondi strutturali”

24/03 Il Mezzogiorno d'Italia rischia di perdere, secondo il presidente dei Ds Massimo D'Alema, oltre 4 mld di euro all'anno di fondi strutturali europei. D'Alema lo ha sottolineato a margine di una visita al Comitato elettorale di Antonio Bassolino a Napoli. ''I fondi europei sono stati l'unica vera risorsa per il Mezzogiorno in questi anni -ha detto D'Alema- ma il ciclo sta per finire e siamo in un momento delicatissimo in cui il negoziato e' in corso. Le 4 regioni meridionali in Obiettivo 1, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia -ha detto D'Alema- corrono qualche rischio''. Secondo D'Alema sara' dunque necessaria una battaglia forte ''per evitare quello che alcuni Paesi piu' ricchi chiedano, cioe' la riduzione del bilancio comunitario all'1% del Pil. Il Mezzogiorno rischia di perdere qualcosa come minimo 4 mld di euro l'anno e non vedo un impegno adeguato del governo rispetto al rischio che il Sud corre''.

Meduri (DL) “I dati di Maroni confermano che il sud ha smesso di crescere”

24/03 ''I dati forniti dal ministro Maroni sull' occupazione confermano che il sud ha smesso di crescere''. Lo afferma Luigi Meduri, deputato della Margherita commentando le cifre fornite oggi dal responsabile del Ministero del Welfare. ''Infatti nel Mezzogiorno - prosegue Meduri - calano gli occupati. Si tratta di un segnale grave che dimostra quanto questo sia un governo 'nordista' sotto lo schiaffo della Lega nord''. Per il deputato della Margherita ''il combinato disposto della precarieta' e della diminuzione degli occupati sta bloccando il Mezzogiorno e lo sviluppo del Paese, altro che
successi e brindisi inopportuni''.

Feola: L’Unità socialista non è più un sogno

24/03 Antonietta Feola, ex sindaco socialista di Rende, ha rilasciato la seguente dichiarazione., L'Unità Socialista non è più un sogno, un desiderio, ma è realtà. E' stata tenacemente voluta dai tantissimi socialisti giovani e non più giovani che si sentono ancora portatori di un bagaglio di valori e di principi che sono necessari per riprendere in Calabria un'azione politica forte sul terreno del Riformismo. L'Unità è una necessità e una priorità che non può essere segnata né con il cronometro di qualcuno che secondo le proprie convenienze decide modi e tempi, né si può decretare la sua inutilità, strumentalmente. Nel simbolo di Unità Socialista che con orgoglio presentiamo in questa importante competizione elettorale, c'è la nostra Memoria, c'è la nostra Identità, c'è il senso della nostra appartenenza, c'è il nostro glorioso passato sul quale non facciamo mettere la pietra da nessuno, c'è il nostro futuro senza camuffamenti, senza fughe in avanti, senza scorciatoie. Oggi siamo uniti per continuare con più forza e orgoglio una lunga e bella storia di sinistra e di libertà. Per questo dare consensi e sostegno all'Unità Socialista significa dare sostegno e forza ai deboli, ai giovani, alle donne, a tutto il mondo del bisogno e della emarginazione della nostra Regione. L'attuale momento elettorale è per noi socialisti anche un momento di sfida; in questi giorni c'è chi lavora per il nostro isolamento e la nostra emarginazione ma non riuscirà nel proprio intento perché le radici, la tradizione e la cultura socialista nella nostra terra sono profonde e vive.Le socialiste e i socialisti calabresi chiederanno voti e consensi per i loro candidati, il lavoro e il contributo di tante generazioni di socialisti non finiranno in una massa indistinta. Come in tutta la Calabria anche a Rende le socialiste e i socialisti sapranno dimostrare che la tradizione socialista è vitale in termini ideali, politici ed elettorali. Anche per i socialisti di Rende c'è la voglia di Resistere ed Esistere.

Acri (Legautonomie) “La Riforma Costituzionale pone la regione in difficoltà”

24/03 ''L'approvazione al Senato del disegno di legge di riforma della Costituzione e' avvenuta sulla base di un testo rispetto al quale Legautonomie ha gia' motivatamente espresso un giudizio fortemente negativo. Al di la' dei contenuti che pongono regioni quali la Calabria in gravi difficolta', lo spirito costituente non si costruisce sulla base dei ricatti di una marginale forza politica presente solo in alcune aree del paese e con evidenti atteggiamenti antimeridionali''. Cosi' commenta la riforma costituzionale approvata in prima lettura a Palazzo Madama i presidente di Legautonomie Calabria, Antonio Acri, a giudizio del quale ''una materia cosi' delicata, che incide fortemente sulla possibilita' di mettere in condizione il paese di fronteggiare adeguatamente le grandi sfide economiche e sociali che gli stanno davanti, occorre che la si affronti con il concorso di tutti''. Secondo Acri ''va comunque messo in evidenza che complessivamente il comportamento del Governo nei confronti dei Comuni, fondamento del sistema istituzionale del Paese, e' inaccettabile. Non solo si e' dato corso ad una legge finanziaria recessiva, sottovalutata e insidiosa che risulta fortemente punitiva nei confronti degli enti locali, ma - continua - a tutt'oggi nessuna risposta e' arrivata sul tema delle modifiche alla finanziaria per quanto riguarda i piccoli comuni, le Unioni di Comuni, le assunzione di personale negli enti locali. Intanto si sono create aspettative negli Amministratori locali, a partire dal differimento dei termini di presentazione dei bilanci al 30 aprile di cui ancora nulla si conosce''. In conseguenza di cio', secondo il presidente di Legautonomie, si rischia che centinaia di Comuni non siano in condizioni di approvare i bilanci, ''e sono gia' numerosi - aggiunge Acri- gli amministratori che hanno dichiarato di non voler rispettare i contenuti di questa finanziaria perche' impossibilitati a farlo e in quanto fortemente lesiva dell'autonomia comunale. Per quanto riguarda i piccoli Comuni abbiamo gia' messo in luce la drammatica difficolta' in cui versano nella nostra Regione e nonostante ci siano stati impegni di 'attenzione' ad oggi non ha fatto seguito alcun fatto concreto''. ''Intanto una recente circolare interpretativa che riguarda in particolar modo il blocco delle addizionali Irpef prevede che non possano aumentare l'addizionale non solo quei Comuni che lo hanno fatto in passato, ma anche quelli che lo hanno solo deliberato, anche se non hanno mai incassato un centesimo a causa dell'intervenuto blocco delle addizionali. La circolare, datata 18 marzo 2005, ma di cui si e' avuta conoscenza solo oggi, e' paradossale - conclude - in quanto crea agli enti locali ulteriori problemi di carattere finanziario, impedendo ai Comuni che avevano previsto un aumento di non poterlo realizzare''.

Meduri: "L’idea del pedaggio sulla A/3 è indecente"

24/03 ''L' idea di imporre un pedaggio sulla Salerno-Reggio Calabria e' indecente ed inaccettabile, si tratta dell'ennesimo balzello studiato dal governo Berlusconi per spillare soldi agli italiani e che come al solito colpisce il sud''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare della Margherita, Luigi Meduri, circa l'ipotesi di introdurre un pedaggio per la Salerno-Reggio Calabria. ''Pochi mesi fa il ministro Lunardi - ha aggiunto - dopo un clamoroso dietrofront aveva assicurato che mai e poi mai si sarebbe pagato un pedaggio finche' la Salerno-Reggio Calabria non fosse diventata una vera autostrada. Questo inverno abbiamo avuto la prova di cosa sia in realta' la A3 e di che fine abbiano fatto le promesse del governo. Dopo che la Corte dei conti ha bocciato la politica infrastrutturale di Berlusconi e la legge obiettivo come sistema di reperimento delle risorse, il governo ora cerca di rifarsi mettendo direttamente le mani nelle tasche dei cittadini''. ''Il presidente del Consiglio - ha concluso Meduri - deve avere il coraggio di ammettere il fallimento e andarsene via: le prossime regionali saranno un' ottima occasione per mandare a casa l' inutile e dannosa compagine di centrodestra''.

Ponzo (FI) “Inopportuni i proclami del presidente dell’ANAS sul pedaggio dell’A/3”

24/03 ''Questi proclami del presidente dell' Anas Vincenzo Pozzi sul pagamento del pedaggio sulla A3 Salerno - Reggio Calabria sono inopportuni''. Lo ha detto il senatore lucano di Forza Italia Egidio Ponzo, dopo che ieri il presidente dell' azienda aveva annunciato che in futuro si paghera' il pedaggio sull' autostrada meridionale. ''Pozzi pensi a realizzare lavori di ammodernamento della A3 - ha aggiunto Ponzo - rispettando i tempi previsti e cercando di arrecare i minori disagi possibili agli utenti, attraverso una organizzazione efficace dei cantieri''. ''La questione dell' eventuale pedaggio - ha detto il senatore -, se si porra', sara' affrontata a tempo debito dal decisore politico, tenendo conto del contesto socio-economico del Mezzogiorno e del recupero di competitivita' del Sud''. Questo recupero secondo Ponzo ''e' legato anche ad alcuni tipi di agevolazioni, quale potrebbe essere la mancanza di pedaggio per gli utenti, soprattutto considerando la carenza di infrastrutture alternative per il trasporto delle merci''.

Gentile (FI) “Affido condiviso: verso la riforma del diritto di famiglia”

23/03 Il ministro Castelli intende avviare da subito la revisione del diritto di famiglia, fermo al 1975, ''giungendo ad una riforma che saldi la legislazione con il Paese reale''. Antonio Gentile, senatore di Fi, annuncia il via libera alla riforma che il ministro della Giustizia ha comunicato alla presidente della commissione bicamerale per l'Infanzia Maria Burani Procaccini. In vista della riforma complessiva, aggiunge il parlamentare azzurro, potrebbe essere sospesa la discussione parlamentare sul ddl sull'affido condiviso presentato dallo stesso Gentile. Una riforma complessiva del diritto di famiglia e' considerata anche dalla Procaccini come la soluzione migliore, riferisce Gentile, per evitare provvedimenti a singhiozzo ed affrontare il cambiamento del concetto stesso di famiglia. L'obiettivo e' quello di lavorare insieme, maggioranza e opposizione, per convergenze ampie e di concludere la riforma entro il 2005, prima della fine della legislatura.

Oliverio: “Il problema dello Stombi va risolto”

23/03 La Provincia di Cosenza interviene nella vasta problematica dei Laghi di Sibari ed alla mobilitazione dei lavoratori dei Cantieri Nautici. “Esprimiamo il nostro disappunto- scrivono in una nota il Presidente, Mario Oliverio e l’Assessore al Turismo, Rosetta Console- nel constatare come a distanza di un anno la problematica legata al Canale degli Stombi non solo non sia stata risolta ma, più gravemente, presenti ancora gli aspetti originari.”. ”Continuiamo a seguire con estrema attenzione- proseguono gli amministratori provinciali- da più tempo la vicenda, alla cui soluzione sono interessati non solo la comunità cassanese, gli operatori turistici, gli utenti, ma soprattutto quei lavoratori dipendenti sia dell’Associazione Laghi di Sibari che dei Cantieri Nautici, ai quali va la nostra operante solidarietà. Ancora oggi, a distanza di sette mesi, da quando cioè, formalmente il Presidente della Provincia chiese con forza l’intervento urgente, immediato e concertato di tutti gli enti interessati, nessun passo è stato compiuto a favore dei laghi di Sibari. Nel ribadire che la Provincia continuerà a non far mancare il suo attivo impegno istituzionale verso la soluzione dei problemi attuali, chiediamo alla Giunta Regionale di mostrare interesse per la realtà dei Laghi di Sibari che rappresenta una delle più significative della Calabria a livello turistico. Senza voler mancare di considerare che la situazione economica dell’intera area appare già di per sé gravemente compromessa”. In relazione poi alla vertenza aperta dai lavoratori dell’Associazione e dei cantieri Nautici Laghi di Sibari, il Presidente Oliverio ha inviato un telegramma il cui testo è il seguente: “Vi esprimo piena solidarietà e condivisione per questa mobilitazione che solleva l’importante problematica dei laghi di Sibari, con particolare riferimento all’agibilità del canale Stombi. La Regione Calabria sarà da noi sollecitata ancora una volta al fine di evitare che la prossima stagione turistica veda riproporsi l’incredibile ed incresciosa situazione dell’anno scorso. La Provincia di Cosenza si farà promotrice della convocazione di una apposita Conferenza dei servizi con tutti i soggetti interessati”.

Pirillo “La chiusura dello Stombi mette a rischio il rilancio della zona”

23/04 “Il procrastinarsi della chiusura del canale Stombi dei Laghi di Sibari rischia di compromettere ormai irrimediabilmente le prospettive di rilancio dell’importante struttura portuale”.E’ quanto afferma il consigliere regionale della Margherita mario Pirillo. “Occorre una risoluta e definitiva presa di coscienza degli enti preposti a garantirne il funzionamento al fine di scongiurare il rischio del licenziamento per i lavoratori dei Cantieri nautici, peraltro da più tempo in cassa integrazione. L’isolamento del porto turistico sibarita mal si concilia con la forte vocazione turistica di un area che vede nell’infrastruttura portuale un volano di crescita e sviluppo. È urgente ed indifferibile, intervenire per ripristinare le condizioni di navigabilità del porto e garantire, in tal modo, l’ottimale avvio dell’imminente stagione turistica. Ai lavoratori a rischio licenziamento, che vedono minata la loro stessa capacità di sostentamento, giunga la più sincera solidarietà e l’incondizionata disponibilità a condurre, al loro fianco, la battaglia in difesa del diritto al lavoro.”

Ospedale militare di Catanzaro: Donnici (IDV) inizierà uno sciopero della fame

23/03 “Le organizzazioni sindacali stanno predisponendo una grande manifestazione che si terrà probabilmente il 30 marzo, la mia protesta per tanto inizierà il giorno seguente. È la prima volta che faccio uno sciopero della fame e sono sinceramente preoccupato, tuttavia credo sia un atto dovuto per il mio ospedale militare e per la mia regione”, ha dichiarato Beniamino Donnici, coordinatore regionale di Italia dei Lavori in Calabria, nonché colonnello medico, il quale ha chiesto da giorni la revoca di chiusura dell’ospedale militare di Catanzaro. Stamane Donnici ha partecipato al presidio indetto dall’rsu dei lavoratori a Catanzaro, ha preso contatti informali con gli uffici della questura e della prefettura e sabato incontrerà il prefetto e il questore per definitre le opportune garanzie in ordine alla protesta cge si svolgerà in piazza Stocco. Intanto Donnici ha incontrato il dott. Enzo Capilupi, specialista in scienze dell’alimentazione che lo assisterà durante lo sciopero della fame. “Mi auguro – ha concluso Donnici – che tutto questo si possa evitare e che il Miniastro Martino revochi quel decreto ingiusto e offensivo per i Calabresi”.

I DL si coccolano la Bianchi. Rutelli annuncia “In arrivo altre personalità”

22/03 ''E' significativo che tra i nuovi parlamentari eletti con l'Ulivo alle suppletive la maggior parte abbiano scelto il gruppo della Margherita e nelle prossime settimane proseguira' lo scontento della Cdl con l'arrivo di altre personalita' importanti che dimostreranno come i dielle siano un partito che cresce''. Cosi' Francesco Rutelli, in una conferenza stampa, commenta l'iscrizione al gruppo della Margherita alla Camera di Dorina Bianchi, in arrivo dall'Udc. Il leader dei Dl davanti a telecamere e fotografi, da' un bacio sulla guancia alla nuova collega e la saluta con un 'Benvenuta'. ''Siamo onorati e felici che abbia scelto di aderire alla Margherita - dice Rutelli - e sottolineo lo stile con cui ha compiuto questa scelta e la qualita' dell'apporto che dara' alla Margherita. Dorina e' calabrese, e' un medico, si e' occupata in Parlamento di politiche sociali, di infanzia e adolescenza ed e' una delle piu' brillanti parlamentari''. ''Uno dei motivi di dissenso dall'Udc - spiega la Bianchi - e' proprio la Calabria che deve avere un futuro e una governabilita' che in 5 anni con la Cdl non ha avuto. Il mio e' stato un passaggio non facile e sofferto perche' credevo molto nella centralita' dell'Udc nella Cdl. Abbiamo creduto molto in questi anni alle parole di Follini di un partito autonomo, orgoglioso e combattivo, che piano piano sono pero' sparite. L'Udc e' divenuto marginale rispetto alla politica della Cdl, dando l'idea di non tradurre in azione le sue idee''. ''Esprimo il mio compiacimento - aggiunge il capogruppo Pierluigi Castagnetti - perche' Dorina e' una delle colleghe piu' apprezzate, quindi e' un onore per il gruppo della Margherita. Sono poi felice che sia l'ottantesima deputata, essendo noi cresciuti grazie all'adesione della gran parte degli eletti nelle ultime suppletive. Scegliere la Margherita vuol dire investire in un partito che ha una capacita' di attrazione perche' ha prospettive di futuro''. ''Dorina - conclude Beppe Fioroni - e' stata relatrice della legge 40 sulla fecondazione, dando un contributo importante sui temi della bioetica sulla linea di quei valori che si testimoniano con la schiena dritta piu' nella Margherita che nella Cdl''.

Violante (DS) a Lamezia: “Sulla devolution proporremo un referendum”

22/03 ''Se la devolution dovesse essere approvata, com'e' probabile, saranno gli italiani a bocciarla con il referendum che noi proporremo immediatamente''. Lo ha detto Luciano Violante, presidente dei deputati dei Ds, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme. ''Si tratta di una riforma - ha aggiunto Violante - micidiale per il Mezzogiorno perche' innesca un meccanismo in base al quale risorse e poteri sono spostati alle regioni forti, mentre quelle deboli restano senza tutela in materia di salute e di scuola''.

Vattimo replica ai parroci di San Giovanni in Fiore

22/03 Gianni Vattimo, il filosofo candidato sindaco a San Giovanni in Fiore (Cosenza), nel presentare la sua lista, oggi, ha risposto indirettamente alle accuse sollevate verso di lui da due parroci locali (uno di questi, nell'omelia, giovedì scorso lo aveva chiamato, senza citarlo, "il diavolo che viene da Torino"). E Lo ha fatto mostrando al pubblico la prima pagina che "Tuttolibri", l'inserto settimanale de La Stampa, ha dedicato alla sua recensione dell'ultimo libro del Papa, "Memoria e identità". Il filosofo, candidato con la lista "Vattimo per la città", a margine dell'incontro ha detto di non avere "una risposta netta" che esprima le ragioni della sua scelta. "Io ero stato qui per un convegno su Gioacchino da Fiore che si è svolto a settembre- ha ricordato- e poi ho conosciuto questo gruppo di ragazzi che non erano politicamente impegnati, anzi, non avevano partito. All'inizio, quella che mi hanno rivolto è stata una semplice proposta. Piano piano mi sono affezionato all'idea. Mi sono reso conto che sono persone veramente in gamba, al di là delle mie aspettative; e così mi sono appassionato. Ho trovato un gruppo stimolante e mi sembra una bella impresa". Vattimo, durante l'intervento, ha anche ricordato le sue origini calabresi. Suo padre, infatti, era un contadino di Cetraro emigrato a Torino per fare il poliziotto. Una curiosità: ha scelto come portavoce una non vedente, Franca, perché, ha spiegato, "fra noi è quella che ci vede di più".

Di Pietro (IDV) “Il ponte sullo stretto non è prioritario”

22/03 ''Noi non siamo prevenuti contro le infrastrutture ma queste vanno realizzate dove servono e non creino danni superiori ai presunti benefici. Il ponte, comunque, non e' prioritario rispetto ad altre emergenze del territorio, come l' ammodernamento della tratta ferroviaria jonica e quello Messina-Palermo''. E' quanto ha detto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel corso di una conferenza stampa. ''C' e' quindi la necessita' - ha aggiunto - di riaprire le prospettive per un serio piano dei trasporti nazionali che tenga conto di tutte le variabili intermodali. L' attuale sistema dello sviluppo infrastrutturale e' condizionato dalla criminalita' economica e organizzata''. ''Dobbiamo rivoltare questa situazione - ha concluso Di Pietro - con politiche che restituiscano certezza al sud e speranze agli imprenditori onesti''.

Soriero (DS) “Per Lunardi esiste solo il ponte?”

22/03 ''Evidentemente a corto non solo di nuove idee e di nuovi programmi ma anche di effettive realizzazioni, la Casa delle liberta' rasenta ormai il paradosso: davvero ieri a Soverato l' attenzione prioritaria di Lunardi e di Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione, andava concentrata sul ponte nello Stretto?''. Lo afferma, in una dichiarazione, Giuseppe Soriero, componente la Direzione nazionale dei Ds e sottosegretario ai Trasporti nel Governo presieduto da Romano Prodi. ''A tanto - afferma ancora Soriero - arriva la superficialita' verso i problemi irrisolti della Calabria e del Mezzogiorno? I lavoratori, i sindacati e gli amministratori locali sanno che gli unici finanziamenti effettivamente utilizzati fino ad oggi sono quelli decisi dai Governi Prodi e D'Alema. Ancora in questi giorni i lavoratori dei cantieri della trasversale delle Serre lottano per ottenere il pagamento dei fondi stanziati dal centrosinistra. Ed anche i finanziamenti relativi ai nuovi appalti della statale 106 ionica sono sempre quelli della 'Intesa istituzionale di programma' che porta la firma del presidente D'Alema''. ''In realta' - sostiene ancora Soriero - Lunardi non ha potuto parlare di nuovi finanziamenti perche' negli ultimi quattro anni il Governo Berlusconi, in ogni Legge finanziaria, ha tagliato le risorse per il sud, per l' Anas e per le Ferrovie. E a proposito delle Ferrovie, ci ha colpito la vera e propria 'rimozione psicanalitica' di Lunardi. C' e' ancora tanto da fare specie sulla linea jonica, ma qualche lavoro e' stato avviato. Perche' Lunardi non ha fatto alcun riferimento ai lavori in corso nelle stazioni di Soverato e di Catanzaro Lido ed al nuovo cantiere della linea ferroviaria veloce tra Catanzaro Lido e Lamezia per quasi 400 miliardi di lire? Lunardi non ne ha fatto cenno perche', se ne avesse parlato, tutti si sarebbero accorti che sono investimenti relativi al Contratto di programma delle Ferrovie dello Stato fortemente voluto dal Governo Prodi''.

Fava (Udeur) “Prosegue il saccheggio della Calabria”

22/03 ''Col contributo speciale dell' assessore Basile, prosegue il saccheggio della Calabria. In chiave elettoralistica, ovviamente. Anche il ministro Lunardi straparla, specie a proposito del ponte, nuova cattedrale nel deserto''. Lo afferma, in una dichiarazione, Nuccio Fava, consigliere regionale dell' Udeur. ''Intanto - aggiunge Fava - continuano gli affari della mafia, anzi un unico grande affare per tutti i circa 450 chilometri della Salerno-Reggio Calabria: un pizzo del 13% preteso da ogni impresa. In compenso mancano piu' di 200 chilometri per completare la terza corsia che, a questi ritmi, sara' ultimata, forse, dopo il 2030''.

E’ ufficiale, Dorina Bianchi passa alla Margherita

21/03 Dall'Udc alla Margherita passando per il gruppo misto. L'ufficializzazione dell'ingresso di Dorina Bianchi nei Dl avverra' domani in una conferenza stampa alla Camera presente lo stato maggiore della Margherita. Alle ore 13 presso la Sala Stampa della Camera - informa una nota- Francesco Rutelli incontrera' i giornalisti per presentare l'ingresso di Dorina Bianchi nella Margherita. All'incontro parteciperanno oltre a Dorina Bianchi, il capogruppo della Margherita alla Camera, Pierluigi Castagnetti, il responsabile Enti Locali, Giuseppe Fioroni, la responsabile delle politiche delle solidarieta', Cristina De Luca e i parlamentari calabresi della Margherita.

Lion (Verdi) “Ponte sullo stretto opera inutile”

21/03 ''Il Ponte sullo Stretto e' un'opera inutile e la retorica di Lunardi e' fuori luogo''. Marco Lion, deputato Verde, commenta cosi' ''l'entusiasmo del ministro delle Infrastrutture'' che, in occasione della posa della prima pietra dell'autostrada Catania-Siracusa, ha definito la struttura prioritaria. ''Il governo - afferma il parlamentare - si preoccupi piuttosto della salute dei cittadini invece di lasciare soli i comuni ad affrontare l' emergenza smog, dando briciole al finanziamento della mobilita' pubblica''. ''Noi Verdi - aggiunge Lion - ribadiamo la necessita' di una legge straordinaria sulla mobilita' urbana che destini 3 miliardi di euro all'acquisto di bus ecologici, tram e alla realizzazione di nuove tranvie nelle citta' italiane''. ''I soldi ci sono - osserva Lion - e chiediamo di dirottare i fondi previsti per le grandi opere, come il ponte sullo Stretto di Messina, che non sono priorita' per il Paese, per finanziare il trasporto pubblico urbano e tutelare cosi' la salute dei cittadini. Con i 7 miliardi di euro previsti per realizzare il Ponte sullo Stretto - conclude il parlamentare dei Verdi - si potrebbero realizzare 78 chilometri di metropolitana, oppure acquistare 26mila autobus a metano, o ancora realizzare 533 chilometri di rete tranviaria e acquistare 532 tram''.

Incontro con Mons. Agostino su “Cattolici e politica” nella sede del Consiglio regionale

21/03 L'attuale condizione del nostro sistema politico, il disordine istituzionale, la crisi del Paese e quella ancora piu' acuta della regione Calabria, rendono fondamentale il libero contributo dei cattolici per costruire un futuro migliore: sono questi alcuni dei temi che saranno affrontati martedì dall'arcivescovo emerito di Cosenza, Giuseppe Agostino, nel corso di un incontro che si terra' nella sede del consiglio regionale, a Reggio Calabria. L'iniziativa e' promossa dall' associazione politico-culturale centro dinamico 'DegasperiMoro' fondata due anni fa dal consigliere regionale Nuccio Fava. ''Monsignor Agostino - e' scritto in una nota - affrontera', ben oltre la contingenza e la confusione inevitabile di queste giornate di campagna elettorale, il grande tema 'Cattolici, dottrina sociale della Chiesa, impegno politico'''.

Fava (Udeur) sul Caso Mussolini: “Riaprire la raccolta delle firme”

20/03 ''Oso proporre al ministro Pisanu, che conosco e stimo personalmente da molti anni, di prendere la piu' sollecita iniziativa per la presentazione di un decreto per la riapertura dei termini di raccolta delle firme''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, Nuccio Fava, ex direttore del TG1 e del TG3 ed attuale consigliere regionale dell' Udeur in Calabria. ''Il ministro Pisanu - aggiunge Fava - ha l' esperienza e le capacita' per sentire discretamente centro-destra e centro-sinistra e motivare in modo trasparente l' utilita' e l' importanza della sua eccezionale iniziativa. Credo non convenga a nessuno assecondare comunque nell' opinione pubblica, gia' confusa e smarrita, l' idea di complotti o di manovre, piu' o meno fondati, diretti ad alterare il libero svolgimento del voto. Se si vuole, insomma, sia pure con una procedura d' emergenza, Camera e Senato potrebbero addirittura approvare in una giornata il provvedimento proposto dal Ministro dell' Interno''.

Liberal democratici: “No alla chiusura dell’Ospedale Militare di Catanzaro”

20/03 ''E' in atto una politica discriminatoria del Governo Berlusconi verso la Calabria''. E' quanto sostiene, in una nota, il Comitato regionale dei liberaldemocratici facendo riferimento alla chiusura dell' ospedale militare di Catanzaro. ''La Calabria, con la chiusura dell' ospedale militare di Catanzaro - aggiungono i Liberaldemocratici - sara' privata dell' unico presidio sanitario di rilevanza strategica e logistica che ha sempre fornito con efficienza e puntualita' un delicato servizio alla collettivita'''. ''Su questo argomento - conclude la nota - annunciamo battaglia ed informiamo che e' gia' pronta un' interrogazione dell' onorevole Cossa''.

Fava (Udeur) “Sgradevoli i tempi e modi della designazione di Calabrò”

19/03 ''Conosco Corrado Calabro' da una vita, anche attraverso la straordinaria figura del fratello sacerdote, don Italo, fondatore della Caritas, prematuramente scomparso. Corrado Calabro' e' umanista e giurista finissimo, ha tutte le caratteristiche per bene operare in un settore cruciale come le telecomunicazioni''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava, dell' Udeur, circa la nomina di Corrado Calabro' a presidente dell'Authority delle Comunicazioni. ''Spiace soltanto - ha aggiunto - che tempi e modi dell' indicazione fatta da Palazzo Chigi si siano sgradevolmente sovrapposti al pasticcio orribile dell'esclusione della Mussolini. Ovviamente con lo ''scandalo Mussolini'' non c' e', ne' potrebbe esserci alcun rapporto. Il rispetto pero' almeno di una sorta di 'lutto vedovile' sarebbe stato necessario e opportuno, anche al fine di svelenire un clima generale sempre piu' preoccupante''. ''Per non rendere - ha concluso Fava - insomma ancora piu' arduo il compito delicatissimo a cui il dr. Calabro' e' stato designato e che dovra' essere vagliato dal Parlamento''.

Mancini “No al ridimensionamento della Getronics”

18/03 Giacomo Mancini, deputato dell’Unione, ha presentato un’interrogazione al Ministro per le attività produttive, Antonio Marzano e al Ministro per l’innovazione e le tecnologie Lucio Stanca sulla difficile situazione della Geotronics di Cosenza. La Getronics ha raccolto l’eredità informatica del gruppo Olivetti, continuando anno dopo anno in un’opera di ridimensionamento occupazionale avviata alla fine degli anni ’90, e vanificando gli effetti dei cospicui interventi pubblici effettuati a supporto del gruppo Olivetti negli anni ‘80 e ’90; si veda ad esempio il caso della Olivetti Ricerca di cui, a fronte di diverse centinaia di miliardi di lire investite dallo Stato a fondo perduto per incrementare l’occupazione nel settore IT in diverse aree del Sud (Napoli, Bari e Cosenza) ed anche nel Canavese, ben poco resta oggi in termini occupazionali e di ricaduta industriale. Il fatturato globale del Gruppo Getronics del 2004 è di circa 270 milioni di euro e l’organico attuale è di circa 1950 lavoratori contro i 2850 circa di fine 2003. Nel novembre 2004, durante un primo e non conclusivo incontro relativo al piano industriale 2005, la Getronics aveva comunicato al Ministero delle attività produttive ed ai rappresentanti dei lavoratori la fine dello stato di crisi, confermando per il 2005 il mantenimento delle attività e perimetro occupazionale di 1950 lavoratori. E’ tuttora in corso presso il Ministero delle attività produttive l’approfondimento di un piano industriale che finora non ha convinto organizzazioni sindacali e lavoratori per la sua genericità e per l’assenza di riferimenti oggettivi all’innovazione e allo sviluppo, e ha lasciato perplessi anche i tecnici del Ministero, tant’è che è previsto un aggiornamento di discussione su basi diverse da quelle in un primo momento prospettate. L’azienda ha fatto ricorso nel 2003 e nel 2004 alla cassa integrazione senza predisporre contestualmente un’adeguata politica di rilancio industriale a fronte, invece, di una progressiva perdita di fatturato, che negli ultimi tre anni è quasi dimezzato. Come reiteratamente denunciato dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, da oltre un anno in tutte le sedi della Getronics e in modo particolare nelle sedi della ex-Olivetti Ricerca sono in atto processi di de-mansionamento, con considerevole depauperamento di conoscenze informatiche, come conseguenza di una totale assenza di piani di formazione e di riqualificazione professionale. Un’altra cessione di ramo d’azienda, decisa unilateralmente da Getronics, ha portato di recente alla cessione di un gruppo di lavoratori che si occupava di networking alla società Padovani che, avendo successivamente dichiarato fallimento, li privava del posto di lavoro, dando l’avvio ad una serie di contenziosi legali ancora non risolti. Per questi motivi Giacomo Mancini ha chiesto ai Ministri se non sia intenzione del Governo richiamare il gruppo dirigente della Getronics alle responsabilità che ad esso derivano dal ruolo sociale dell’impresa, fin troppe volte rivendicato, accettando il confronto su scelte da cui derivano pesanti conseguenze economiche, sociali e produttive per l’intero paese; intervenire affinché si apra, in tempi strettissimi, un tavolo di confronto – Governo, imprese e sindacati – in cui discutere di innovazione e sviluppo all’interno di un quadro definito di linee di indirizzo industriali, purtroppo oggi assenti, in modo da pervenire al ritiro delle cessioni in corso che provocherebbero, oltre a una prevedibile crisi occupazionale, un definitivo declino industriale di Getronics Italia; promuovere un'inchiesta interministeriale per accertare eventuali violazioni da parte della Getronics in merito alla normativa che regola il trasferimento di rami d’azienda, che si configurerebbero come un utilizzo strumentale e illegittimo della norma, con evidenti conflitti di interessi; predisporre un’azione al fine di evitare che la cessione si trasformi in un’azione speculativa finalizzata soltanto allo smantellamento della Getronics; evitare, conformemente all'interesse nazionale, che centinaia di risorse e competenze altamente professionali siano destinate, in questo contesto, a depauperarsi rapidamente; adottare le misure necessarie per impedire che siano i lavoratori, in particolare delle aree maggiormente depresse del Paese, a subire le conseguenze del piano di disimpegno industriale oggi proposto dal gruppo dirigente Getronics, a fronte degli impegni e degli investimenti che nel passato furono assunti ed elargiti in misura cospicua.

Salvo (Pdci) “Da Calderoli aspettiamo una relazione sul comparto forestale”

18/03 "Prima di capire se le dimissioni del ministro delle Riforme siano una sceneggiata oppure no e se nelle dimissioni rientri anche il suo ruolo di Commissario di governo per il comparto forestale della Calabria, sarebbe davvero importante che Roberto Calderoli o chi per lui ci relazionasse sul lavoro finora svolto proprio in questo importante e delicato ruolo. E' quanto afferma Luigi Salvo, capogruppo dei Comunisti Italiani alla Provincia di Cosenza."La domanda e' piu' che legittima tenuto conto del fatto che il comparto della forestazione in Calabria, come dimostrano anche i recenti fatti di Cerzeto - sottolinea Luisi Salvo - ha un ruolo essenziale e decisivo per la tenuta del territorio e anche tenuto conto del fatto che la sua nomina e' stata fortemente voluta proprio dalla Lega Nord nell'intento di 'controllare' meglio la situazione nel Sud Italia"."In parole povere û conclude Salvo - e' importante che le dimissioni del ministro, sceneggiata o meno, non abbiano nessun tipo di ripercussione sulla forestazione calabrese e sui lavoratori del settore, che vogliono certezze e non sceneggiate".

Meduri (DL) “Calderoli lascia anche i forestali’”

18/03 ''I forestali calabresi vorrebbero sapere dal ministro Calderoli se nelle sue dimissioni devono essere contemplate anche le dimissioni da commissario, presunto, di governo per il settore della forestazione in Calabria''.Lo chiede con un' interrogazione al presidente del Consiglio il deputato della margherita Luigi Meduri.

Bianchi (Misto) “Premiare i partiti che fanno eleggere le donne”

18/03 ''E' ora di abbandonare la vecchia impostazione delle Pari Opportunita' e di trovare modi nuovi per far partecipare la donna alla vita politica''. E' quanto sostiene in una nota il deputato del gruppo misto, Dorina Bianchi. ''Le donne - ha aggiunto - sono sempre piu' presenti nella societa' civile ma sono ancora lontane dalla presenza nella vita istituzionale che registrano invece i paesi del Nord Europa. Propongo di abbandonare le cosiddette 'quote rosa', che impongono per legge la presenza femminile in politica, e mi impegno a proporre un Disegno di legge che premi economicamente i partiti che fanno eleggere le donne. Trovo che un modo efficace di indurre il cambiamento sia quello di non dare i contributi pubblici ai partiti che non fanno eleggere le donne''. ''Il modello da seguire - ha proseguito Bianchi - e' quello svedese, che registra una presenza femminile in Parlamento del 40% contro il 10% circa dell'Italia e incentiva orari lavorativi che permettono di conciliare vita professionale e vita privata''. ''Propongo - ha concluso - un nuovo modo di fare politica al femminile in Italia: le donne al potere devono impegnarsi sempre piu' nel 'fare rete' e fare attivita' di Lobbying per inserire altre donne, valide e professionalmente preparate, nella vita politica italiana''.

La solidarietà delle donne del Lisistrata a Tedesco

18/03 La portavoce del circolo “Lisistrata - donne della Margherita” di Lamezia Terme, dott.ssa Elvira Falvo esprime la solidarietà delle donne del circolo al candidato dell’UDC, dott. Giovanni Tedesco, per il vile attentato che lo ha colpito nella tarda serata di ieri sera. “Ancora una volta ci tocca assistere attoniti ed impotenti ad atti di intimidazione che offendono non solo le vittime ma una città intera tesa a liberarsi da questo pesante fardello di violenza e soprusi. Ma non possiamo dimenticare - aggiunge la dott.ssa Falvo, - che proprio all’inizio di questa campagna elettorale l’on. Nucci, nel corso di un incontro della Margherita, aveva già sollevato la necessità che le forze dell’ordine locali fossero sollecitate a tenere alta la guardia e a vigilare affinché questa campagne elettorale potesse svolgersi in un clima sereno e di tranquillità per tutti i candidati; clima, che per i noti presupposti che hanno portato a queste elezioni, non poteva che prevedersi agitato. È, altresì, più che mai necessaria la libera espressione del voto dei cittadini i quali non devono lasciarsi ricattare da pratiche di potere clientelare che mettono a serio rischio la democrazia a Lamezia”.

Sabato Prodi in Calabria. Il programma

17/03 L'arrivo in Calabria di Romano Prodi, leader nazionale dell'Unione, a sostegno della candidatura a presidente della Regione di Agazio Loiero, sara' - dice in una nota il Comitato per Loiero presidente - l'occasione di approfondire una delle priorita' del programma per il quale l'Unione chiede il voto in Calabria: il Porto di Gioia Tauro. Come Prodi ha piu' volte affermato la Calabria deve essere pronta a ricevere con una nuova logistica, con collegamenti infrastrutturali efficienti e con la capacita' di trasformare e adattare i beni e le merci che, dal piu' grande centro di produzione, l'Asia, vanno nel piu' grande mercato del mondo, che e' l'Europa. E' questa una parte molto rilevante della sfida che riguarda il futuro non solo della Calabria ma anche dell'Italia. La nostra regione puo' essere una risorsa sia per l'Italia che per l'Europa. E' necessario pero' che si realizzino le sinergie necessarie per offrire porti efficienti, scali aerei, capacita' logistiche, ma soprattutto l'eliminazione di ogni condizionamento mafioso. Prodi dopo la visita al Porto di Gioia Tauro e' atteso a Catanzaro per l'evento clou della campagna elettorale di Agazio Loiero: la manifestazione in Piazza Prefettura. Questo il programma completo della visita di Romano Prodi a Gioia Tauro: sabato 19 marzo ore 14:30 Prodi e Loiero arrivano al Porto Saluto informale delle autorita' davanti alla sede della MedCenter:- dott. Giuseppe Guacci - Presidente dell'Autorita' Portuale di Gioia Tauro - dott. Vincenzo Jacono - Amministratore Delegato della MedCenter Terminal Container, Societa' concessionaria delle attivita' del porto;- dott. Francesco De Bonis - Direttore Generale della BLG, societa' della MedCenter, che gestisce il Terminal Auto; - Saranno presenti i sindaci del comprensorio. Il porto e' nel territorio dei Comuni di:- San Ferdinando: Sindaco dott. Franco Barbieri, - Rosarno: Sindaco avv. Gianfranco Saccomanno, - Gioia Tauro: Sindaco dott. Giorgio Dal Torrione. ore 14:45 Visita del Porto sui pullman aziendali Il percorso prevede il giro delle banchine assieme alle autorita' ed ai giornalisti, con illustrazione delle attivita' del porto. ore 15:15 Incontro presso la mensa dei lavoratori - Presentazione, da parte della MedCenter, dei flussi commerciali e delle attivita' del porto e sue potenzialita';- Conferenza Stampa del Presidente Prodi con Loiero alla presenza di:Pippo Callipo - Presidente della Confindustria Calabrese Luigi Sbarra Segretario Confederale Regionale CISL Fernando Pignataro Segretario Confederale Regionale CGIL Roberto Castagna Segretario Confederale Regionale UIL. Saranno presenti alcuni rappresentanti dei lavoratori.

D’Alema agli scavi di Sibari

17/03 ''Sono un meridionale che ama il Mezzogiorno e quindi approfitto anche delle campagne elettorali per conoscerlo meglio''. Lo ha detto il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, a margine di una manifestazione svoltasi nel sito degli scavi archeologici di Sibari. ''Colpevolmente - ha aggiunto - non ero mai stato in questa zona e credo che le campagne elettorali, oltre ai comizi, possono anche essere l' occasione per conoscere un territorio, per vedere e rendersi conto del patrimonio culturale che non sempre si ha occasione di incrociare. Io ho navigato tantissime volte in questo golfo pero' sempre lungo la rotta che da Gallipoli va a Capocolonna e a Crotone, la parte piu' interna del golfo, anche come navigatore, mi era sfuggita''. ''Da Crotone - ha concluso D'Alema - poi giu' fino a Reggio Calabria l' ho costeggiato tante volte, una zona che conosco bene ma questa parte piu' interna mi mancava. Non potevo perdere questa occasione''.

Bianchi (Misto) “Non possiamo chiudere gli occhi davanti all’emergenza infanzia”

17/03 ''Dopo i tragici episodi di oggi che hanno visto troncata la vita di tre bambini ad opera dei genitori in diverse parti d' Italia, non possiamo chiudere gli occhi di fronte all' emergenza-Infanzia''. A sostenerlo e' stata la deputata del gruppo misto, Dorina Bianchi, commentando i casi dei tre bambini uccisi oggi, in varie citta', dai genitori. ''La societa' - ha aggiunto Dorina Bianchi - deve aiutare e sostenere le madri e le loro famiglie. Non si puo' abbandonare a se' stessa un' intera categoria del mondo civile ne' continuare a ignorare gli episodi sempre piu' frequenti di violenza sull' infanzia. Occorre far opera di sensibilizzazione sui problemi psichici che possono intervenire durante la gravidanza e far si' che i servizi sociali siano sempre piu' presenti al fianco delle famiglie''.

Mons. Nunnari richiama i due parroci che hanno criticato la candidatura Vattimo

16/01 In riferimento all’omelia di due parroci di S. Giovanni in Fiore messa in relazione con la candidatura del prof. Gianni vattimo a Sindaco del centro silano, Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, rilascia la seguente dichiarazione della quale si chiede la pubblicazione integrale. «La Chiesa non è chiamata a dare giudizi sulla vita e sul pensiero di chicchessia usando del pulpito. In un sereno confronto fatto di dialogo si possono, invece, rintracciare quei semi di verità presenti in ogni ricerca umana. La verità, infatti, è sinfonica.
Devo dire, comunque, che nelle omelie dei due parroci di S. Giovanni in Fiore, di cui in questi giorni i mass-media si sono occupati, non mi risulta sia stato fatto alcun nome. Non mi nascondo, però, dietro un dito, comprendendo che qualche riferimento personale c’era. Devo anche aggiungere, per completezza, che la sala del convento in cui uno dei due parroci vive con la sua comunità religiosa è stata messa per due volte a disposizione del prof. Vattimo e del gruppo che lo sostiene.
Certo, non apprezzo il modo di agire del prof. Morrone il quale, volendo dialogare con il suo Vescovo, non sceglie la strada - che è la più ovvia per un cattolico - di un sereno confronto per ricercare il modo migliore di sanare eventuali incomprensioni ed atteggiamenti sbagliati. Non si invia un messaggio di posta elettronica al Vescovo che ne ha già letto sui giornali il contenuto».

Grillini (DS) “No all’ostracismo dei parroci verso Vattimo”

16/03 Un' interpellanza al Ministro dell' Interno e' stata presentata da alcuni deputati di centrosinistra, primo firmatario Franco Grillini (Ds), in merito al presunto ostracismo che alcuni parroci di San Giovanni in Fiore, nel cosentino, avrebbero manifestato nei confronti della candidatura a sindaco del filosofo Gianni Vattimo. Nell' interpellanza i parlamentari sostengono che da notizie di stampa ''e' emerso che don Emilio Salatino ha pronunciato durante l' omelia la frase 'Giovani, non seguite il diavolo che viene da Torino' in riferimento alla candidatura di Vattimo e che 'padre Marcellino Vilella: ha definito il filosofo torinese pericoloso per i giovani'. E' in corso sia la campagna elettorale per le elezioni regionali che la campagna referendaria sulla procreazione assistita e c' e' il rischio che altri sacerdoti dal pulpito facciano propaganda politica''. Dopo avere ricordato ''l' articolo 24 del Concordato del 1929, che recita 'La Santa Sede, in relazione alla sovranita' che le compete anche nel campo internazionale, dichiara che essa vuole rimanere e rimarra' estranea alle competizioni temporali''', i parlamentari hanno chiesto al ministro se ''non ritenga di segnalare alle gerarchie ecclesiastiche l' inopportunita' di una propaganda di questo tipo''.

Interrogazione del sen. Gentile ai ministri: “Un lavoro per gli operai della Legnochimica”

16/03 Reinserire i circa cento lavoratori dello stabilimento Legnochimica spa di Rende, ottanta dei quali in mobilita' da ottobre 2004, in progetti occupazionali, realizzati di concerto con la Regione e finanziati con fondi europei. E' quanto chiede il senatore di Forza Italia Antonio Gentile in una interrogazione rivolta ai Ministri del Lavoro e delle politiche sociali e delle Attivita' Produttive. ''In ultima analisi - ha aggiunto Gentile - si potrebbe di prolungare di ulteriori ventiquattro mesi la mobilita' fino alla risoluzione definitiva del problema. Da circa 2 anni la Legnochimica di Rende ha cessato la sua attivita' creando inevitabilmente una perdita del lavoro da parte dei dipendenti. A seguito della cessazione della societa' i lavoratori versano in stato di bisogno, tanto piu' drammatico se si pensa che gli stessi non hanno altre fonti di reddito e una difficoltosa ricollocazione sul mercato del lavoro a causa della loro avanzata eta' che va' in media dai 45 anni in su''. I lavoratori interessati sono circa 100 di cui 15 sono stati gia' licenziati, 8 lavoratori hanno percepito il sostegno economico fino ad ottobre 2004 ed infine per altri 80 la mobilita' scadra' in ottobre 2005 e conseguentemente anche il loro sostegno economico. ''Servono - ha concluso Gentile - seri provvedimenti affinche' si possa evitare che in ottobre 2005, data di scadenza del sostegno economico dei lavoratori della Legnochimica, si abbiano altri 80 disoccupati''.

I parroci di San Giovanni contrari alla candidatura di Vattimo a Sindaco

15/03 I parroci di San Giovanni in Fiore sono contrari alla candidatura del filosofo Gianni Vattimo a sindaco del centro silano. Emiliano Morrone, portavoce della lista ''Vattimo per la citta''', secondo quanto scrive il Quotidiano della Calabria, si e' rivolto con una lettera all' arcivescovo di Cosenza, Salvatore Nunnari, per informarlo del ''continuato ostracismo'' dei due parroci del paese, Marcellino Vilella ed Emilio Salatino, nei confronti della candidatura di Vattimo. ''Da tempo - scrive Morrone a mons. Nunnari - in alcune chiese di San Giovanni in Fiore si parla negativamente della candidatura a sindaco di Gianni Vattimo. Padre Marcellino Vilella lo ha definito 'pericoloso per i giovani', mentre dal pulpito don Emiliano Salatino avrebbe definito il filosofo come 'il diavolo che viene da Torino'. La Chiesa si apre al mondo delle diversita' culturali ed ideologiche, mentre il mondo rischia rischia di scomparire per la fame e la guerra. L' esempio di padre Villella e don Salatino mi pare di segno esattamente contrario e testimonia un dogmatismo autoritario che esclude categoricamente quella verita' nel dialogo postulata dalla Chiesa. E' gravissimo che si faccia campagna elettorale in parrocchia e, peggio ancora, in chiesa''.

A Castrovillari la Astorino lascia l’Udc

15/03 La segretaria organizzativa dell'Udc di Castrovillari, Sara Astorino, ha deciso di lasciare il partito. ''La mia decisione - ha dichiarato l'interessata - scaturisce da una profonda impraticabilita' democratica all'interno di un partito, volutamente creata da chi, abusando di un ipotetico potere politico, ha creduto, per fini puramente personalistici, di poter usare la politica solo come contenitore di voti. E' giunto, necessariamente, il momento di modificare i perversi meccanismi che presiedono oggi all'attivita' politica pena la credibilita' della stessa''. ''La politica cosi' com'e' venuta costruendosi appare sempre piu' una variabile indipendente della morale, con le sue leggi meschine e con uno scenario che si presenta devastante e non invitante. Occorre, oggi piu' che mai - ha detto ancora la Astorino - un salto di qualita' culturale che deve spazzare via ogni forma di privilegio e di nepotismo e che affermi regole precise nelle quali ci si possano riconoscere tutti e nelle quali gli interessi di singoli e di gruppi di potere possano essere sostituiti da un servizio reale verso la gente''. ''E' necessario - continua - che le meschine furberie vengano sostituite con lo studio e l'approfondimento delle reali necessita' . Le consorterie degli affari hanno imbarbarito negli ultimi tempi la politica mortificando l'impegno ideale ed il valore etico e morale cheoccorre riaffermare per ridare il gusto all'impegno politico e la speranza di essere veramente soggetti di cambiamento''.

Fava “Attuale la strategia della terza fase di Moro”

15/03 ''Nonostante il tempo trascorso, la strategia morotea della terza fase ha ancora molto da dirci''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale dell' Udeur Nuccio Fava ricordando il ventisettesimo anniversario della strage di Via Fani e dell'uccisio di Aldo Moro. ''Il disegno dello statista democristiano - ha aggiunto - circa la solidarieta' nazionale differiva dal compromesso storico del segretario comunista Enrico Berlinguer, che lo concepi' dopo il golpe militare in Cile. Le principali forze democratiche, pur cosi' distanti, riuscirono ad assumere una comune responsabilita' nazionale. La prospettiva politica restava pero' interamente aperta e, una volta chiusa la fase emergenziale, solo gli elettori avrebbero deciso del futuro governo del paese. Questo era chiarissimo nel disegno di Moro che utilizzo' proprio questa argomentazione per ottenere il via libera all' assemblea congiunta dei gruppi democristiani. La strage brigatista, al di la' di ogni altra considerazione, interruppe drammaticamente questo processo. Per responsabilita' primaria della stessa Democrazia Cristiana, che non seppe confrontarsi e contrapporre una propria visione al protagonismo corsaro di Bettino Craxi: la Dc divenne di fatto subalterna alla strategia del leader socialista e i comunisti tornarono all' opposizione. Basti ricordare lo scontro sulla scala mobile''. ''L' attuale smarrimento del quadro politico - ha proseguito Fava - lo sconquasso di un bipolarismo velleitario e impotente, la modestia di una classe politica che, sebbene in certa misura nuova, risulta inadeguata e incapace ad affrontare i gravi nodi del sistema Italia, ecco, tutto questo, dice Fava avviandosi alla conclusione, conferma la distanza siderale rispetto a Moro e Berlinguer. Ovviamente nessuno puo' immaginare, dopo la caduta del muro di Berlino, l' irrompere del berlusconismo e tutto il resto, di dover tornare alla fine degli anni settanta. C' e' pero' aperto piu' che mai il problema dell' assetto prossimo-futuro del nostro sistema politico, che non potra' continuare a ruotare intorno a Berlusconi e a questo bipolarismo inconcludente ed estremizzato''. ''La terza fase morotea - ha concluso - resta dunque piu' che mai aperta e sarebbe sempre piu' utile che insieme all' emergenza assoluta di battere il centrodestra tutti i leader dell' Unione si ponessero il grande tema del futuro politico dell' Italia, sulla scia dell' ispirazione morotea della politica nella difesa dei fondamentali interessi italiani ed euromediterranei del nostro paese''.

Callipo: “Dopo 5 tragici anni di gestione della cosa pubblica serve un ceto politico dirigente affidabile”

14/03 ''Ho sempre sostenuto che non e' soltanto nei programmi che si avverte la possibilita' della svolta, che un programma si elabora in poco tempo e che in Calabria, dopo cinque tragici anni di gestione della cosa pubblica, serve soprattutto, vista la gravissima crisi economica e sociale e l' aumento sproporzionato della poverta', un ceto politico dirigente affidabile, coerente e deciso a invertire la tendenza al declino, segnando una discontinuita' marcata col passato, recente e remoto''. A sostenerlo e' stato il presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo. ''Un ceto politico - ha aggiunto Callipo - che sia in grado di mettere al centro del proprio impegno lo sviluppo generale e la lotta alla mafia, non prima l' uno e poi l' altro, ma contestualmente. Ogni volta che ho criticato la Giunta regionale da Presidente della Confindustria calabrese, l' ho sempre fatto avendo ben presente soltanto le grandi occasioni che sono state perdute a causa di dabbenaggine e superficialita' nel governo della cosa pubblica. Si sono perse possibilita' di sviluppo preziose e i guasti provocati ce li porteremo dietro per molto tempo. Adesso, pero', il consenso i calabresi, spero che lo diano a chi garantisce loro percorsi dettagliati e affidabili per la crescita economica della Calabria. In questo senso i calabresi, oggi come mai, si assumono una responsabilita' straordinaria perche' hanno in mano il loro futuro e quello dei loro figli. Se si va avanti nella vecchia maniera, guardando solo al proprio orticello personale, si perde altro tempo e si manda al governo della Regione una classe politica che sicuramente ci deludera'''. ''Per quanto ci riguarda - ha concluso Callipo - come imprenditori sosteniamo da tempo che occorre ricominciare a occuparsi delle sorti della Calabria sviluppando il Patto siglato tra noi ed il Sindacato che la Giunta regionale ha snobbato e che costituisce un ineliminabile punto di partenza per tutti; subito dopo, naturalmente, quel Patto andra' riempito di contenuti concreti e ipotesi di sviluppo operative, non di retorica e di parole al vento''.

Munno lascia il Nuovo PSI

14/03 Non viene candidato alle regionale e decide di abbandonare il partito in cui militava. Protagonista della scelta politica e' ll consigliere comunale di Castrovillari Domenico Munno, che in una dichiarazione spiega le ragioni che lo hanno indotto ad abbandonare il Nuovo Psi. ''Il mio - dice - e' stato un impegno costante in questi due anni e mezzo di consiliatura all'interno del Nuovo Psi, battendomi affinche' potessi creare insieme ad altri una nuova classe dirigente per la crescita di questo piccolo partito che, con tantissimi sforzi, e' arrivato in citta' ad ottenere alle scorse amministrative millecentocinquante preferenze ed altre mille alle provinciali''. 'Credo, quindi, che i sacrifici abbiano portato sicuramente un grandissimo valore aggiunto - aggiunge Munno- poiche' lo stesso partito all'inizio della sua avventura castrovillarese aveva un consenso di soli trecento voti. Oggi - precisa ancora- non ci sono piu' le condizioni per continuare un impegno all'interno del Nuovo Psi. Non tollero la politica intesa come strumento per diventare leader senza consensi e fare del partito una 'cosa propria' - afferma il consigliere- dove le decisioni spettano soltanto a chi crede di essere uno stratega della politica''. Ogni riferimento e' puramente casuale. Il candidato cittadino del Nuovo Psi alle regionali - sostiene il consigliere Munno - ha ottenuto questa candidatura senza essere mai legittimato da un direttivo di sezione, ma soltanto da una manifestazione di pochi alla presenza del leader regionale e baipassando anche la decisione del direttivo cittadino che indicava un altro candidato''.

Pecoraro Scanio (Verdi): “Il rischio di regime c’è”

13/03 ''Prodi fa un' analisi purtroppo realistica. Il rischio di regime c' e'. Vogliono approvare una riforma costituzionale con un metodo incostituzionale visto che il 138 non puo' essere usato per modificare un terzo della Costituzione. E poi da quel testo costituzionale uscirebbe un' Italia spaccata, in caos continuo tra Stato e Regioni perche' ricentralizza molti poteri e crea un presidente del consiglio super forte e un Parlamento paralizzato con Camera e Senato eletti con metodi diversi''. A sostenerlo e' stato il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio. ''Prodi - ha aggiunto Pecoraro Scanio - lancia un allarme serio e giuridicamente fondato. Le risposte scomposte e insultati del centrodestra dimostrano che non hanno argomenti giuridici per rispondere. L' unica versa risposta e' che dovrebbero rinunciare a questa controriforma costituzione, ma hanno fatto un patto scellerato e demagogico con la Lega. Lega che accetta una finta devolution in cambio di una ipercentralizzazione dei principali poteri. Riportano a livello nazionale sei competenze, ma nello stesso tempo dividono il Paese su cose importanti come la scuola, la salute, la sanita' e la polizia. E' una riforma ipercentralista e secessionista. E' un mostro giuridico il cui unico contenuto vero e' quello di costruire la dittatura del premier perche' il resto delle istituzioni risultano paralizzate''.

Ass. Baffi: “Notizie false sulla Giunta del comune di Acri da parte del centrosinistra”

13/03 ''Le notizie false e tendenziose fatte circolare dal centrosinistra sull' operato della Giunta del sindaco Nicola Tenuta, sono dettate solo da fini elettorali''. E' quanto sostiene, in un comunicato, l' assessore ai Lavori pubblici del Comune di Acri, Gennaro Baffi, che traccia anche il programma sulla viabilita', uno degli obiettivi del programma della coalizione che sostiene Tenuta alle lezioni per il rinnovo del consiglio comunale del 3 e 4 aprile. ''La coalizione di sinistra - ha aggiunto Baffi - ha dimostrato, ancora una volta, che non avendo nulla da proporre, ricorre solo agli insulti, a considerazioni del tutto prive di pregio e a praticare la ormai ben nota politica del sospetto. Le priorita' da portare a compimento sono l' adeguamento della statale 660 Acri-Cosenza e l' inizio dei lavori della superstrada Sibari- Sila. Per quanto riguarda la ss 660, essa e' finanziata per 34 milioni di euro. Per il tracciato proposto dall' Anas e' in corso di elaborazione la progettazione definitiva e poi si passera' all' appalto che noi contiamo avvenga entro la prossima estate. Per la Sibari-Sila vi sono stati dei ritardi da imputare all' Amministrazione provinciale che non ha mai presentato la progettazione preliminare, tant' e' che su nostra sollecitazione, la Provincia, come Ente attuatore, e' stata sostituita dall' Anas. Esistono gia' - ha concluso Baffi - i finanziamenti per circa 50 milioni di euro, la strada e' nel piano decennale delle opere pubbliche e presto verra' inserita nel piano triennale accorciando di molto i tempi della sua realizzazione. Questa e' la realta' dei fatti''.

Fiamma Calabria: “Un colpo di mano contro la Mussolini”

13/03 Un ''colpo di mano'' messo in atto da esponenti della Cdl ''contro l'unico e vero pericolo che vedono pararsi sulla strada del perpetuarsi del loro potere''. A sostenerlo e' la segreteria regionale della Calabria della Fiamma Tricolore in relazione all'esclusione della lista di Alternativa sociale dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio. ''Con protervia e mostrando i muscoli - e' scritto in un comunicato - costoro non hanno atteso che l'ente istituzionalmente preposto accertasse l'esistenza o meno di irregolarita' nella presentazione delle sottoscrizioni a sostegno delle candidature di Alternativa Sociale, hanno ordinato che la candidatura di Alessandra Mussolini, fosse fatta fuori da quelle che potevano gareggiare nel Lazio, mostrando cosi' tutta la loro arroganza e la scarsissima propensione ad osservare le regole, preferendo modificarle per renderle funzionali ai tanti conflitti di interesse che esistono oggi tra gli esponenti della Cdl. Lo sapevamo gia' prima di intraprendere questa avventura che la nascita di uno schieramento realmente alternativo e nazionalpopolare avrebbe fatto scattare i meccanismi di autodifesa dei potenti e dei potentati oggi imperanti in Italia''.

Gasparri sull’esclusione della Mussolini: “Prodi capo della banda”

13/03 ''Denuncio pubblicamente, perche' la magistratura indaghi, Livia Turco che ha rivendicato questa azione, tutti quelli che hanno avallato firme false e che sono iscritti ai Ds, Romano Prodi che e' il capo della banda''. A dirlo e' stato il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, oggi a Catanzaro, in merito alla vicenda dell' esclusione della lista di Alternativa sociale dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio. ''E' un reato associativo - ha aggiunto Gasparri - c' e' un concorso. Ci sono tante inchieste giudiziarie create sul nulla e qui stiamo di fronte ad un complotto contro la democrazia, guidato dai Ds, dall'Unione, da Prodi e rivendicato da Livia Turco. Spero che ci sia qualche magistrato diverso da Casson che invece di fare il candidato, chissa' se con firme vere o false, possa aprire un fascicolo perche' credo che ci sia proprio un' attentato alla democrazia. Il Capo dello Stato ha nulla da dire al riguardo?''. ''Lo schieramento di Prodi - ha concluso Gasparri - raccogliendo firme false in molte regioni, si e' accertato nel Lazio e mi auguro che i riscontri si facciano anche in altre regioni, e' antidemocratico nel senso piu' letterale del termine perche' corrompe il processo democratico''.

Coordinamento di centrosinistra ad Acri: “La maggioranza di centrodestra vende fumo”

12/03 ''L' amministrazione di centrodestra continua a vendere fumo e a prendere in giro i cittadini di Acri dopo cinque anni di gestione del Comune''. E' quanto sostiene in un comunicato il coordinamento cittadino del centrosinistra secondo cui ''in particolare, in materia di viabilita', l' amministrazione del sindaco Tenuta non ha mantenuto le promesse''. ''Nulla e' stato fatto - e' scritto nella nota - per la statale 660 che collega Acri a Cosenza e lo stesso e' avvenuto per la super strada Sibari-Sila. Manca uno studio di fattibilita', non e' stata mai fatta una relazione geologica e, cosa ancora piu' grave, non vi e' una previsione di spesa. Manca inoltre la valutazione di impatto ambientale e non esiste la garanzia di copertura finanziaria. Per quanto riguarda le modifiche da apportare sulla statale 660 Acri-Cosenza, l' Anas, che dovrebbe portare a compimento il nuovo tracciato, dispone di soli 17 milioni di euro che certamente non bastano per portare a compimento l' opera''. Per il coordinamento cittadino del centrosinistra ''l' amministrazione comunale di Acri ha sempre detto che queste due infrastrutture sono in fase di realizzazione, ma e' evidente che si tratta solo di propaganda elettorale che si e' fatta piu' massiccia con l' avvicinarsi delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale il 3 e 4 aprile''.

Pittelli (FI) “Il piano del Governo sulla competitivià, mostra equilibrio”

12/03 ''Il piano di azione del governo sulla competitivita' dimostra chiaramente un equilibrio tra gli interventi destinati alle imprese e quelli rivolti ai cittadini'': e' quanto afferma Giancarlo Pittelli, parlamentare e coordinatore di Forza Italia per la Calabria. ''Crescera' certamente la competitivita' del mezzogiorno - prosegue Pittelli in una nota - che in particolare cosi' trova ancora attenzione da parte del governo Berlusconi attraverso interventi specifici destinati al sud e incentivi per le aree sotto utilizzate. Cosi' come il rilancio del turismo, con la trasformazione dell'Enit in agenzia e del settore agroalimentare finiranno per favorire la stessa competitivita' delle regioni del sud''.

Gentile (FI) “Consensi sulla proposta di revocare la potestà genitoriale ai pedofili”

12/03 ''Abbiamo iniziato una 'guerra' ai pedofili sul piano legislativo: la mia proposta di revocare la potesta' genitoriale ai pedofili sta incontrando molti consensi''. Lo afferma, in una nota, Antonio Gentile senatore di Forza Italia. ''La proposta - afferma Gentile - ha gia' avuto adesioni di parlamentari del centrosinistra e sara' rivolta a quanti sono stati gia' condannati con sentenza definitiva per molestie sessuali o violenza sessuale in danno di minore infraquattordicenne e per cessione o possesso di materiale pedopornografico''. ''Confido molto nell' azione dell' on. Maria Burani Procaccini, presidente della Commissione parlamentare per l' infanzia e l' adolescenza, che sta gia' svolgendo un ruolo di grande mediazione sul testo che riguarda l' affidamento condiviso. La sua saggezza sapra' aiutarci per realizzare una buona legge''.

Mancini “Emergenza nei comuni del Savuto che attendono i fondi per far fronte alla situazione drammatica”

10/03 Giacomo Mancini, deputato dell'Unione, ha presentato una interrogazione al Ministro dell'Interno, on. Beppe Pisanu e al Ministro delle infrastrutture, prof. Piero Lunardi, per denunciare la situazione di grave pericolo che ancora patiscono molti dei comuni della Valle del Savuto a causa delle continue e ripetute perturbazioni che hanno provocato frane e smottamenti che hanno danneggiato gravemente le infrastrutture viarie e un numero consistente di edifici pubblici e di private abitazioni.Tra la popolazione del Savuto si è diffuso un sentimento di preoccupazione aumentato dopo la terribile tragedia che nei giorni scorsi ha quasi del tutto cancellato la frazione di Cavallerizzo del comune di Cerzeto, devastata da un movimento franoso. E' indispensabile intervenire rapidamente perché altre tragedie del genere non si ripetano. All'indomani dei violenti nubifragi abbattutisi sul Savuto in data 11, 12 e 13 novembre, Giacomo Mancini aveva prontamente presentato una interrogazione con la quale veniva richiesta la dichiarazione dello Stato di calamità che poi il governo ha concesso con decreto pubblicato sulla gazzetta Ufficiale del 12 dicembre. I comuni però, denuncia Giacomo Mancini, ancora nonostante le ripetute sollecitazioni, attendono i finanziamenti richiesti indispensabili per far fronte alle tante emergenze che rischiano di diventare drammatiche. I sindaci, singolarmente e con iniziative collettive, lamentano quotidianamente la precarietà della situazione infrastrutturale: la ex SS 19 al Km 296,800 è stata più volte chiusa al traffico con conseguenti gravi disagi per la popolazione del comune di Carpanzano che rischia di rimanere isolato; il tratto che collega Carpanzano a Scigliano, Colosimi e Bianchi è in situazione critica; la strada Medio Savuto, ancora incompleta, lungo la trasversale Carpanzano-Piano Lago è stata investita dalla frana di interi costoni rocciosi; la SS. 535 Rogliano-Parenti-Bocca di Piazza è in precarie condizione di sicurezza; la provinciale Malito-Altilia è stata chiusa dal Km 0,300 al Km 1,100 a causa di smottamenti che hanno devastato la carreggiata. Tale drammatica situazione infrastrutturale si va purtroppo a sommare ai gravi disagi che ancora subiscono i cittadini di molte frazioni dei comuni di Rogliano, Parenti, Colosimi, Grimaldi e Malito. Per questi motivi, Giacomo Mancini ha chiesto ai Ministri Pisanu e Lunardi un pronto e fattivo intervento che consenta di mettere in sicurezza le strutture e le infrastrutture della Valle del Savuto e di sollecitare una pronta azione della protezione civile affinché si attivi immediatamente per scongiurare altre gravi catastrofi nel territorio cosentino.

Meduri (DL) “Lo studio sulla povertà dell CGIL è un grido d’allarme”

10/03 ''I dati emersi oggi alla manifestazione nazionale promossa dalla Cgil a Catanzaro sulla lotta alla poverta' e all'esclusione rappresentano un grido di allarme che questo Governo non puo' piu' ignorare''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Luigi Meduri, deputato della Margherita. ''In Calabria - aggiunge Meduri - incombe una condizione di poverta', fatta di vera e propria fame, con famiglie che non arrivando alla fine del mese sono costrette ad imporsi nuove privazioni per far quadrare il bilancio familiare. Nonostante le risorse avute come regione obiettivo 1 siano state ingenti, il Governo regionale ha compiuto un vero scempio politico a spese di quel 41,1% di famiglie calabresi che oggi sono a rischio indigenza. Alla luce di questi drammatici dati le colpe di questo centrodestra appaiono enormi''.

Fava (Udeur) “Centrodestra calabrese responsabile del malgoverno. Abramo complice di Chiaravalloti”

10/03 ''Tutte le forze del centrodestra sono responsabili, in eguale misura, del malgoverno; hanno praticato e condiviso errori e scelte prevalentemente clientelari, di potere, di spartizione, sino all' ultimo minuto''. Lo ha detto il consigliere regionale Nuccio Fava, dell' Udeur, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane a Lamezia Terme. ''Si pensi - ha aggiunto - solo alla sanita' e alla Fincalabria. Nomine e manovre di vario genere proseguono anche in questi giorni, a campagna elettorale ormai in pieno svolgimento. Chiaravalloti non e' stato ripresentato - unico caso in Italia - perche' lo stesso centrodestra ha dovuto riconoscere implicitamente il carattere fallimentare e non riproponibile della sua esperienza di governo. Sarebbe pero' vile oltre che ingiusto scaricare ogni colpa su Chiaravalloti. La migliore presentabilita' del nuovo candidato, Sergio Abramo, appare solo operazione di immagine, che non modifica in alcun modo la sostanza delle cose. Il sindaco di Catanzaro, che non ha avuto neppure la sensibilita' di dimettersi dalla carica, e' espressione di poteri e interessi forti, anche all' interno della pubblica amministrazione. Ha mal governato la sua citta', e' stato complice politico della giunta Chiaravalloti, che pero' non osa neppure citare nei suoi tanti discorsi, costretto a spargere nuvole di fumo su un generico futuro migliore e su ritardi storici da superare''. ''Ma dov' era Abramo - ha proseguito Fava - in questi anni, tra l' altro presidente dell' Anci? Non si lascino dunque fuorviare i calabresi, gia' sbalorditi da spropositati manifesti in stile berlusconiano, che suonano offesa alla dignita' della politica e alla parsimonia e sobrieta' della nostra gente. L'Unione di centrosinistra, che pure non e' priva di pecche e di responsabilita' - specie per il carattere compromissorio con cui ha condotto spesso l' opposizione e per il modo verticistico, non trasparente e oligarchico espresso nella composizione di liste e listini - resta pero' la sola speranza di cambiamento positivo, il solo possibile nelle attuali condizioni. Sarebbe tragico se i calabresi sciupassero questa opportunita', questa speranza. Spetta ormai infatti ai cittadini-elettori decidere del loro futuro. Eleggere, come gia' insegnava Cicerone, significa letteralmente scegliere, decidere liberamente e con spirito critico le persone ritenute le piu' idonee a rappresentare i cittadini e a governare nell' interesse di tutti''. ''Si guardi - ha detto ancora il consigliere regionale - soprattutto alle donne e ai giovani, purtroppo cosi' scarsamente presenti. Si punti con fiducia su di loro: porteranno comunque aria fresca, migliore in ogni caso dei tanti burocrati, uomini di potere e politici navigati, presenti ovunque. Soltanto cosi' ciascuno potra' sentirsi meno inquieto: avra' cercato di contribuire al meglio concretamente possibile per il bene della propria comunita'. Come ha testimoniato eroicamente un grande calabrese, Nicola Calipari, che ha pagato il prezzo piu' alto ma che, nel dolore e nella tristezza di questi giorni, puo' aiutarci ad avere coraggio, a non rinunciare a fare ognuno la propria parte, per migliorare, per costruire, per non uccidere la speranza''. ''Quanto al mio impegno personale - ha concluso - resto a disposizione della coalizione di centrosinistra per tutta la campagna elettorale e proseguiro', intensificandola, l' attivita' del movimento politico culturale ''Centro Dinamico De Gasperi - Moro'', fondato due anni fa. Entro il mese di marzo le iniziative in programma saranno dirette soprattutto ad approfondire i temi dell' Informazione, della Costituzione, della dottrina sociale della Chiesa, della Legalita' e antimafia. Le iniziative saranno realizzate in collaborazione con l' Universita' della Calabria e l' Universita' Mediterranea di Reggio Calabria''.

Sgobio (PdCI): “Il Governo tuteli il comparto agricolo calabrese”

09/03 ''Il Ministro delle Politiche agricole si adoperi immediatamente a tutela di tutto il comparto agricolo della Calabria, al fine di attivare tutte le necessarie procedure per la proclamazione dello stato di emergenza, considerata la calamita' naturale provocata da uno degli inverni piu' rigidi degli ultimi anni''. E' quanto chiede Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera, in un' interrogazione al Ministro delle Politiche agricole dopo l' intensa ondata di maltempo che sta flagellando il Sud e la Calabria in particolare. ''Le nevicate, le piogge e l' ondata di freddo - aggiunge Sgobio - stanno colpendo sia le colture che le strutture agricole, in modo particolare la zootecnia che, come denunciato dalla Coldiretti e dalla Confederazione Italiana Agricoltori, nelle zone interne e montane, dove rappresenta l'unica fonte di reddito, e' a rischio di sopravvivenza''. ''L' intervento del Governo - conclude Sgobio - si rende urgente perche' la gia' delicata struttura economica e produttiva della Regione non puo' subire altri e decisivi colpi. Per l' agricoltura calabrese, ora piu' che mai, c' e' necessita' di una sana e robusta boccata di ossigeno, che il governo deve necessariamente concedere''.

Jannone (FI) “I dazi? Cominciamo a metterli ai porti di Napoli e Gioia Tauro”

09/03 ''I dazi vanno bene ma iniziamo con controlli piu' severi alle dogane'': e' quanto afferma Giorgio Jannone, del Direttivo di Forza Italia e componente della Commissione Finanze della Camera, sulla questione dei dazi. ''I dazi - ha osservato l'esponente azzurro - sono una soluzione importante che pero' richiede necessariamente tempo e comporta una laboriosa concertazione internazionale. L'urgenza degli interventi a tutela del 'made in Italy' mal si concilia con i tempi della normativa 'anti-dumping' prevista dal 'WTO'. Iniziamo quindi con il rafforzare i controlli alle dogane, soprattutto quelle dei porti di Napoli e Gioia Tauro. E' proprio da questi due scali infatti che viene immessa la maggior parte della merce illecitamente importata in Italia''. ''Serve una sorveglianza piu' severa - ha sottolineato Jannone - con controlli rigorosi e un numero di addetti in linea con le esigenze operative; troppo spesso infatti ci si limita a controlli a campione con una sorta di tassazione 'a forfait', senza controllare il carico dei singoli container. E' chiaro che il punto piu' vulnerabile del nostro sistema di controlli e' proprio la superficialita' dei controlli in dogana, controlli che risultano del tutto insufficienti, per numero di operatori e per tecnologie utilizzate, rispetto alle reali esigenze di tutela del territorio. I paesi asiatici sfruttano inoltre i costi produttivi vantaggiosi anche grazie al mancato rispetto delle normative ambientali e di tutela dei lavoratori vigenti in Occidente''. ''L'assenza di controlli efficaci - ha detto ancora Jannone - lede profondamente le nostre aziende, che al contrario operano nel rispetto della legge europea in materia di produzione e commercio. Il Gruppo di Forza Italia ha intenzione attraverso atti parlamentari e normativi di intervenire per rafforzare al piu' presto i controlli alle dogane e i controlli sulla filiera produttiva e commerciale della merce importata, prodotta e commercializzata senza rispetto della normativa vigente''.

Salvo (Pdci) “Il ponte sullo stretto è un opera inutile che fa gola solo alla mafia”

09/03 "Ben altre sono le urgenze di cui la Calabria e la Sicilia hanno bisogno e non certo la costruzione del ponte sullo Stretto, vale a dire di un'opera faraonica inutile e dannosa e che, come ha dimostrato la recente operazione della Dia, fa gola alle organizzazioni mafiose che sono pronte ad inserirsi negli appalti previsti per la sua costruzione". E' quanto afferma Luigi Salvo, capogruppo dei Comunisti italiani alla provincia di Cosenza e candidato alle prossime elezioni regionali che, commentando l'appello lanciato da Legambiente ai futuri candidati alla presidenza della regione, si dichiara "pronto ad adoperarsi", qualora vincesse Agazio Lojero, "affinche' la costruzione del ponte sullo Stretto non vada in porto". La costruzione del ponte e' un "non senso da tutti i punti di vista e anche da quello turistico non rappresenterebbe di certo un volano. Anzi, il ponte sullo Stretto costituirebbe un vero e proprio pugno nello stomaco all'ambiente della regione, perche' andrebbe a cementificare uno spazio che fa parte del patrimonio paesaggistico mondiale". Per questo- conclude Luigi Salvo- "aderisco all'iniziativa del 12 marzo prossimo promossa da Legambiente, Italia Nostra e Wwf, contro la costruzione del Ponte".

Salvo (Pdci) “In provincia di Cosenza è allarme rosso, intervenga il Ministro degli Interni”

08/03 ''Nella provincia di Cosenza, c'e' una situazione di vera e propria emergenza e bene farebbe il Ministro dell' Interno ad intervenire, tenuto conto del fatto che oltre alla gravissima frana di Cerzeto, che sta mettendo a rischio, un intero paese, ci sono altre situazioni allarmanti nei Comuni di Mottafollone e di Acri e della presila''. E' quanto afferma Luigi Salvo, Capogruppo dei Comunisti Italiani al Consiglio Provinciale di Cosenza. ''La situazione e' da allarme rosso a causa delle abbondanti nevicate - sottolinea Luigi Salvo - e mette a repentaglio la vita quotidiana di numerosi paesi. Per questo motivo e' necessario un intervento urgente del Ministro dell' Interno, affinche' si possano mettere in atto tutti i provvedimenti necessari nell' intento di andare in contro alle esigenze dei cittadini, che stanno vivendo un vero e proprio dramma''.

Donne socialiste del Nuovo Psi: “L’8 marzo è un giorno simbolo”

07/03 ''La data dell' 8 marzo non e' solo un modo consolatorio di approcciarsi all' universo femminile, ma una grande giornata simbolo per le donne. In Calabria si gioca una partita importante con le prossime regionali e le scelte, autorevoli e in controtendenza, sono un modo, anche al femminile, di chiedere nuove strade''. E' quanto hanno dichiarato in una nota le Donne socialiste del Nuovo Psi. ''Plaudiamo e condividiamo la scelta del partito - continuano le Donne socialiste - di non usufruire del listino alle prossime elezioni. Un distinguo di fondo dopo aver condiviso le scelte del programma, quello del tentativo di abrograre lo stesso listino e quello di aver varato, pur con risultati non completi,la nuova legge elettorale. Con queste nuove condizioni affrontiamo questa giornata di simbolo e di progresso, sognandolo anche per la nostra regione''.

Bianchi (Gr.Misto) “L’8 marzo un occasione per profonda riflessione”

07/03 ''La festa delle donne mai come quest'anno puo' essere l' occasione per una riflessione profonda circa il significato che assume l' essere donna nella societa' di oggi. Il riequilibrio della rappresentanza femminile e' una questione di maturita' del sistema democratico dove e' necessario evitare l' omologazione al modello maschile''. E' quanto sostiene in una nota la parlamentare del gruppo misto Dorina Bianchi. ''Quest' anno - ha aggiunto - la produzione di mimose destinate tradizionalmente ad essere donate in occasione della festa della donna e' prevista in calo del 30% a causa del maltempo e del freddo intenso che hanno causato un ritardo della fioritura, mi dispiace per i produttori che spero non speculino sul prezzo della mimosa, ma sono felice perche' e' arrivato il momento di ridimensionare un simbolo che non rappresenta piu' pienamente il sentire delle donne. E a questo proposito il mio pensiero va alle donne turche e mi associo alla nota della comunita' europea scioccata dalle immagini della polizia che colpivano donne e giovani manifestanti a Instanbul durante la giornata internazionale delle donne''. ''Questo testimonia - conclude Bianchi - quanto dicevo sul riequilibrio della rappresentanza femminile che e' una questione di maturita' del sistema democratico e invito a fare una riflessione sul numero delle donne che saranno elette nelle prossime elezioni regionali e che andranno a governare''.

Giovedì Fava incontrerà la stampa per un bilancio del suo mandato

07/03 Nuccio Fava, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra nelle elezioni del 2000, giovedi' prossimo a Lamezia Terme incontrera' i giornalisti per tracciare un bilancio della sua esperienza come consigliere regionale. ''Ultimata finalmente la composizione di liste e listini, certo non entusiasmante sotto alcun profilo - e' detto in un comunicato - Fava, nel corso della conferenza stampa, parlera' anche del suo impegno futuro per un rinnovato ruolo della politica e delle istituzioni contro illegalita' e mafia e per avviare un autentico cammino di speranza e di progresso, attraverso l' associazione politico-culturale Centro dinamico De Gasperi Moro''.

A.Gentile (FI): “la legge sull’affido condiviso deve essere migliorata”

07/03 ''La legge che arriva in Aula alla Camera sull' affidamento condiviso ha il grande merito di porre l' attenzione sulla conflittualita' fra genitori separati, ma deve essere migliorata e deve contenere elementi di sanzione per i genitori inadempienti''. Lo afferma il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile. ''Non sono d' accordo - ha aggiunto Gentile - sul mantenimento a grappoli perche' molti uomini, peraltro ricchi, non lesinano di farsi i certificati nullatenenza pur di non mantenere i propri figli. Credo, inoltre che ci vogliano elementi certi di sanzione per quei genitori (e spesso, purtroppo, sono le madri) che inventano mille scuse pur di non fare incontrare i figli con l' altro genitore: in questo caso la perdita dell' affidamento sarebbe un giusto deterrente. Bisognerebbe inserire nel testo la perdita della patria potesta' ed il sequestro dei beni in favore dei figli per quei genitori condannati con sentenza definitiva per molestie sessuali, abusi e violenza in danno dei minori''. ''Ho fiducia in Maria Burani Procaccini - ha concluso Gentile - che da straordinario presidente della commissione Infanzia sta svolgendo un ruolo di mediazione con la societa' civile: sono certo che sapra' guidarci alla definizione di un testo ancora migliore''.

Per l’Eurispes in Calabria la politica è ancora maschilista

07/03 Oltre 1 milione 261 mila calabresi lamentano l'assoluta inadeguatezza della presenza femminile nelle istituzioni politiche e di rappresentanza regionali. Due le principali garanzie delle donne in politica: capacita' di mediazione e concretezza. Poche le candidate anche alle elezioni regionali del prossimo aprile: solo il 18 per cento sul totale dei partecipanti. Percentuale che scende all'11,1 per cento nei quattro listini. Centrodestra in lieve vantaggio tra le due coalizioni principali. E, intanto, in Calabria, al 2003, le donne aventi diritto al voto sono quasi 54mila in piu' rispetto agli uomini. Saranno 599 i candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria, dei quali la stragrande maggioranza, ben 491, sara' costituita da uomini, mentre appena 108 le rappresentanti del ''gentil'' sesso. Si conferma, dunque, una politica poco ''rosa'' - dice Eurispes Calabria - considerato che le donne rappresentano appena il 18 per cento del totale delle candidature, presentate nella parte maggioritaria. Risultato ancora piu' deludente per la parte riguardante il proporzionale: solo 4 le donne presenti nei listini con un incidenza di appena l'11,1 per cento. Analizzando, nel dettaglio, la geografia dei candidati emerge che la coalizione che riserva un peso maggiore alle donne risulta essere la coalizione capeggiata da Giuseppe Bilello (33,3%), seguita da quella con Sergio Abramo candidato alla presidenza (18,4%). Immediatamente dopo la coalizione di Agazio Loiero con il 17,8% di candidature femminili. In coda la coalizione di Natino Aloi (15%). Tra i partiti tradizionali, i piu' ''rosa'' risultano essere Alleanza Nazionale e UDC nella coalizione di Centrodestra, Rifondazione comunista e Alleanza Popolare Udeur nel Centrosinistra. A livello territoriale, la palma della provincia che presenta il maggior numero di candidature femminili risulta essere Vibo Valentia con il 34%, seguita da Crotone (26,2%), Catanzaro (25,6%) e Cosenza (15,4%). La maglia nera spetta, al contrario, al territorio provinciale di Reggio Calabria: solo 24 le donne presenti alla competizione elettorale su un totale di 170 candidati con un peso pari a 14,1 punti percentuali. Risulta interessante, infine, l'analisi demografica territoriale che certifica, al 1 gennaio 2003, una rilevante prevalenza di donne maggiorenni rispetto agli uomini: 828.120 donne contro 774.220 uomini, con una differenza di ben 53.900 unita'. Al di sopra della media regionale, che presenta una incidenza percentuale delle donne over 18 anni sul totale dei maggiorenni pari al 51,7%, si collocano i territori provinciali di Reggio Calabria (52%) e Catanzaro (51,9%). A seguire Cosenza e Crotone con una percentuale di donne aventi diritto al voto entrambe pari al 51,5% e Vibo Valentia (51,2%). Piu' donne in politica per il 57,5% dei calabresi: e' questo l'appello di un campione rappresentativo di 1.000 calabresi, chiamati ad esprimere la loro opinione sul tema relativo alla presenza delle donne in politica. Sarebbe auspicabile una maggiore presenza femminile nelle posizioni di vertice soprattutto nel sistema politico e di rappresentanza; questo il pensiero della stragrande maggioranza dei calabresi intervistati. Nello specifico, il 25,6% del campione ha indicato quale sede istituzionale in cui aumentare il peso delle donne il massimo organo esecutivo, ossia il Governo; nel 16,8% dei casi la richiesta ha riguardato il Parlamento, nel 10,5% i partiti politici e nel 4,6% i sindacati. Complessivamente, dunque, quasi sei calabresi su dieci (57,5), con una netta prevalenza dell'universo femminile su quello maschile (63,6% vs 50,9%), ravvisano la necessita' di dare maggiore spazio e voce alle donne in materia di politica. L'esigenza manifestata dai cittadini circa una maggiore presenza delle donne in politica diventa ancora piu' evidente allorquando si chiede agli intervistati di prendere in considerazione le sole istituzioni politiche e di rappresentanza locali: sono ben sette su dieci in questo caso i calabresi che denunciano la scarsa rappresentanza femminile in seno agli organi politici e di rappresentanza che operano a livello regionale (71,3%). Colpisce, inoltre, il fatto che a giudicare ''per nulla o poco'' adeguata la presenza femminile nelle istituzioni politiche calabresi siano soprattutto i maschi (75,6% vs 67,3%), mentre non sorprende il trend crescente che si registra rispetto alle stesse modalita' in funzione del livello di istruzione del campione: piu' e' alto il grado di istruzione degli intervistati maggiore e', infatti, il numero di soggetti che ritengono sottorappresentato l'universo femminile nella politica locale, probabilmente perche' seguono con piu' assiduita' le vicende politiche regionali e locali. Piu' donne in politica in quanto piu' capaci di mediare con gli attori sociali ed istituzionali, piu' concrete nel rispondere alle istanze dei cittadini, piu' solidali e oneste. Queste le principali argomentazioni addotte dai calabresi a supporto della richiesta di una maggiore presenza femminile nel mondo della politica. I maschi piu' delle donne ritengono che l'impegno al femminile in politica sia sinonimo di solidarieta' e trasparenza, mentre le opinioni tra i due sessi convergono relativamente al fatto che la donna garantirebbe maggiore onesta' dell'uomo in politica. L'appello dei calabresi a che' venga garantita una maggiore partecipazione delle donne in politica trova, infine, un'ulteriore fondamento nel fatto che la stragrande maggioranza di essi (66,4%) giudica questa ''mancanza'' addirittura come un limite alla piena applicazione dei principi di pari opportunita', quei principi tanto proclamati e incalzati, oggi piu' che mai, dal sistema politico e di rappresentanza, sia esso locale o nazionale. Il richiamo al rispetto delle regole, in tal senso, oltre che dai laureati proviene soprattutto dalle dirette interessate, ossia dalle donne (72,4% vs 60,2% dei maschi).

Bertinotti, confermato segretario con il 62%, punta ad una sfida con il Governo

06/03 - Fausto Bertinotti è stato riconfermato segretario del Prc dal comitato politico nazionale riunitosi al termine del sesto congresso nazionale al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia. Bertinotti ha ottenuto 143 voti a favore, 85 contrari, due gli astenuti, il 62 per cento dei consensi, espressi con scrutinio segreto. Hanno votato 230 componenti del cpn, costituito in totale da 260 membri. Avevano annunciato voto contrario alla riconferma del segretario Bertinotti tutte le minoranze interne al partito: l'area dell'Ernesto di Claudio Grassi, i trotzkisti guidati da Marco Ferrando, Sinistra Critica di Gigi Malabarba e Salvatore Cannavò, la componente trotzkista 'Falce e Martello' guidata da Claudio Bellotti. Il cpn procede ora - sempre a scrutinio segreto - alla elezione della segreteria che sarà composta da otto membri tutti di maggioranza. Il comitato politico del Prc, a chiusura del congresso di Rifondazione, ha poi eletto la segreteria, proposta da Fausto Bertinotti con 142 si' e 71 no. I componenti della segreteria sono, oltre a Fausto Bertinotti, Patrizia Sentinelli, Loredana Fraleone, Imma Barbarossa e Daniela Santroni, Paolo Ferrero, Gennaro Migliore e Francesco Ferrara. Ferrero, Sentinelli e Fraleone facevano gia' parte della precedente segreteria. Sono quattro uomini e quattro donne tutti di stretta osservanza bertinottiana. Alle riunioni della segreteria saranno invitati i capigruppi di Camera, Senato e Parlamento europeo. Il tesoriere Franco Bonato e' stato riconfermato nell'incarico. Bertinotti è segretario del partito ininterrottamente dal 1994. Il Palazzo del Cinema di Venezia, sede del sesto Congresso del Prc, lo vede dunque nuovamente 'riconosciuto' leader, pur a capo di un partito con le 'spaccature' manifestate alla vigilia dalle opposizioni di minoranza. Che, ancora oggi, anche se con diverse 'declinazioni', e dopo ben quattro giorni di dibattito, hanno confermato tutta la loro contrarieta' principalmente nei confronti della 'svolta' bertinottiana, considerata dalle minoranze 'governista'. Il Partito della Rifondazione Comunista, a 14 anni dalla sua nascita (da una costola del Pci n.d.r.) esce da questa assise con questa 'geometria' che fotografa una maggioranza interna del 60 per cento ed una minoranza che, seppur divisa, raggiunge il 40 per cento. Quindi se non si puo' parlare della nascita di un 'correntone', il leader della sinistra radicale, qualora decidera' di entrare nella 'stanza dei bottoni', dovra' comunque farci i conti. Ma su questo fronte Bertinotti ha invitato i circa 700 delegati congressuali, a non temere l'abbraccio degli alleati dell'Unione perche', dice "abbiamo l'ambizione di influenzare il programma di un futuro governo di centrosinistra per una reale alternativa ma - avverte - confermo che non faro' mai il ministro di nessuna compagine governativa". Anche se poi assicura che il Prc "ci sara' sempre, con la sua piena capacita' di progetto, e assumendosi fino in fondo le proprie responsabilita'".

Sabato 12 a palazzo dei Bruzi dibattito di Rifondazione sulla città

06/01 Sabato 12 marzo alle ore 16 nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, si terrà un convegno organizzato dal Circolo di Rifondazione Comunista “F.Gullo” sulla città. Il dibattito che sarè coordinato da Giorgio Liguori vede la partecipazione del commissario provinciale di Rifondazione Stefano Zuccherini. Temi della discussione sono: Diritti uguali per tutti:un piano regolatore sociale; Ampliamento degli spazi di democrazia partecipativa; Per le esigenze collettive: un piano urbanistico diverso; Buona occupazione: stabilizzazione e lotta al lavoro nero.

Si vota anche a Lamezia e Vibo. Presentate liste e candidati Sindaci

05/01 A Lamezia Terme, quarta città della Calabria, dove il 3 e 4 aprile si voterà anche per l'elezione del nuovo sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale, dopo piu' di due anni di commissariamento (il comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose il cinque novembre del 2002), i candidati alla carica di sindaco sono 4 Gianfranco Luzzo per la Casa delle Libertà sostenuto da Fi, Udc, An, Nuovo Psi, Pli e Pri; Gianni Speranza per il centrosinistra che è sostenuto da otto liste: Ds, Lista Città, Margherita, Rifondazione Comunista, Centro Studi Lazzati, Socialisti, Verdi, Pse-Lista Mancini Amo Lamezia, Udeur; Francesco Grandinetti, sostenuto da “Lameziaprovinciaenonsolo” ed infine Ugo De Sarro, sostenuto dalla lista Rinascita per Lamezia. Le candidature e le liste sono al vaglio dalla commissione elettorale del Comune, che poi dovrà trasmetterle alla Commissione elettorale del Tribunale di Lamezia. Resta da sciogliere il nodo della lista di An che non sarebbe stata ammessa perché presentata fuori orario. Si voterà anche a Vibo Valentia il 3 e 4 aprile prossimo. Il comune ritorna alle urne dopo circa due anni e mezzo per lo scioglimento del consiglio comunale determinato dalle dimissioni di 21 consiglieri 8 di maggioranza e 13 di minoranza. Tre i candidati a sindaco: Franco Sammarco (Ds) per il centrosinistra che sarà sostenuto da nove liste: Ds, Margherita, Sdi, Udeur, Psdi, Socialismo è Libertà, Verdi, Prc e Progetto per le Calabrie (Idv e Pdci); Valerio Grillo per la Casa delle Libertà sostenuto da Fi, An Udc e Dc; Francesco Carchedi, sostenuto dal Nuovo Psi e Liberali.

Russo Spena al Congresso di Rifondazione “Siamo tutti come Caruso, cospiratori politici”

05/03 "A Cosenza Francesco Caruso e altri 12 attivisti sono accusati di cospirazione politica. E' comunismo anche dire che noi siamo con loro, siamo tutti cospiratori politici". Fragorosi gli applausi per Giovanni Russo Spena dalla platea del congresso del Prc, dove poco prima un nugolo di sostenitori della mozione dell'Ernesto aveva fatto un bel baccano per salutare l'intervento del loro 'compagno di area' Gianluigi Pegolo, responsabile enti locali del partito. Russo Spena si è conquistato il battimani dei militanti più movimentisti del partito, non solo quando ha citato il leader noglobal campano Caruso (assente al congresso, nonostante che sia meno distante di altri Disobbedienti dal partito di Bertinotti). "I movimenti possono correre il rischio dell'isolamento e della sconfitta", ha detto Russo Spena, avviando il discorso sulla scelta governista del Prc. Bisogna evitare "la tragedia che abbiamo già vissuto: da una parte l'autonomia del sociale, dall'altra l'autonomia del politico. Il governo - ha continuato - non è un valore in sè, nè una distorsione opportunistica, ma può essere un passaggio necessario". Compito del partito allora, ha concluso, è mantenere "sia l'internità al movimento che la possibilità del passaggio al governo".

Il Presidente della Commissione Riforme, Paolo Naccarato si mette da parte.

05/03 ''La mia esperienza di Consigliere regionale in Calabria termina per una scelta personale che ho assunto con grande serenita' al di la' di tante comprensibili fantasticherie di queste settimane''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della commissione riforme del consiglio regionale, Paolo Naccarato. ''Il mio impegno - ha aggiunto - prosegue per servire la causa di un piu' deciso riscatto civile e morale della nostra Regione nelle forme e nei modi possibili, in particolare per spingere sempre piu' la Calabria sulla strada delle Riforme e del cambiamento. Ringrazio di cuore i cittadini della Calabria che so avermi seguito con curiosita' per essere io in certa misura un politico un po' anomalo. Credo di aver fatto fino in fondo il mio dovere non demeritando, se ricordo che mi sono fortemente impegnato per far si' che in assoluta controtendenza la Calabria - affermandosi per un protagonismo positivo - fosse la prima regione d' Italia ad approvare il suo nuovo Statuto, evento qualificante e caratterizzante dell' intera legislatura''. ''E' stata per me - ha proseguito Naccarato - un' esperienza esaltante e positiva e ringrazio tutti i colleghi con i quali mi sono confrontato ed anche scontrato ma sempre in uno spirito di collaborazione e di amicizia, rivolgendo un particolare pensiero di vicinanza al Presidente Chiaravalloti - al quale mi accomuna una marcata caratterizzazione di indipendenza - oggetto pur in questa fase di ingiusti attacchi per di piu' inaspettati soprattutto per la loro provenienza''. ''Vorra' dire - ha concluso - che avendo piu' tempo a disposizione mi dedichero' di piu' alla mia famiglia a Roma ed al mio piccolo ma splendido paese che e' Fiumefreddo Bruzio. E come suol dirsi chi vivra' vedra' ...''.

A San Giovanni in Fiore presentata la lista del filosofo Gianni Vattimo

05/01 Si chiama "Vattimo per la Città", la lista del filosofo e docente universitario Gianni Vattimo, candidato a sindaco a San Giovanni in Fiore (Cosenza). La lista, una civica orientata a sinistra composta per lo più da giovani, è stata presentata oggi insieme a un articolato programma di governo consistente in 100 punti.

Il consigliere Gagliardi lascia l’UDC. Accuse di nepotismo a Trematerra.

04/03 Il consigliere regionale dell’Udc Mario Albino Gagliardi lascia il partito. La decisione è maturata nella serata di ieri. Gagliardi, secondo quanto si è appreso, rimane comunque con la coalizione di centrodestra e si candiderà alla prossime consultazioni del 3 e 4 aprile. Il vicecapogruppo consiliare regionale dell’Udc, Mario Albino Gagliardi, spiega in una nota le ragioni che lo hanno spinto a lasciare l’Udc. “A spingermi fuori dal partito, la candidatura di Michele Trematerra, figlio del segretario regionale. Nulla da eccepire rispetto alle capacità politiche ed alle qualità personali del dottor Michele Trematerra, - dice - ma è evidente la situazione di incompatibilità di un segretario regionale che s’è trovato a sponsorizzare la candidatura del figlio senza rinunciare alla guida del partito. Che per questo s’è ribellato rifiutando si di scendere in lizza ed in lista: dei 15 candidati che dovrebbero concorrere ad un seggio per l’Udc in provincia di Cosenza, soltanto in cinque, finora, avevamo dato la disponibilità. Adesso, col mio ritiro, le candidature scendono a quattro”. Gagliardi denuncia “atteggiamenti pilateschi” della segreteria nazionale e”il venir meno dell’agibilità democratica in seno al partito calabrese, per mano del segretario regionale Gino Trematerra”. La decisione, definita “irrevocabile”, spiega, è maturata venerdì sera, al termine di una riunione svoltasi a Roma, negli uffici della segreteria nazionale. “Lo stato d’insofferenza cui l’Udc è stata condannata in Calabria - ha detto Gagliardi - è ormai divenuto irreversibile. Ho sempre cercato di coadiuvare responsabilmente chi guida il partito, ma ora la misura è colma. Mi dispiace che i dirigenti nazionali, alla maniera di Pilato, abbiano preferito lavarsi le mani anziché sciogliere i nodi esistenti. Così facendo, purtroppo, hanno sacrificato la democrazia e la politica. La segreteria regionale - ha spiegato Gagliardi - ha fatto venir meno l’agibilità democratica, erigendo un muro di gomma di fronte alle richieste di confronto e dibattito che hanno preceduto e seguito, ad esempio, l’uscita dal partito della parlamentare Dorina Bianchi e dell’ex europarlamentare Nino Gemelli: due abbandoni spie d’un disagio volutamente ignorato”. Queste dunque le ragioni dell’addio allo scudocrociato. “Restano invece intatti - continua la nota - l’impegno politico e la fedeltà alla coalizione di centrodestra. “Non rinuncio a lavorare per l’affermazione in Calabria della Casa delle libertà - ha assicurato Gagliardi - Per questo, nelle prossime ore, renderò note le mie valutazioni in ordine ad un’eventuale adesione ad altra formazione politica. Valuterò serenamente e non farò venir meno il mio contributo alla coalizione, candidandomi al Consiglio regionale”.

Interrogazione di Pilieci (UDC) a Chiaravalloti “Perché nominati i consiglieri di Fincalabria?”

02/03 Il consigliere regionale dell'Udc, Francesco Pilieci in un'interrogazione al presidente della Giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti ed al presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele chiede di conoscere perche' sono stati nominati sei consiglieri di cui due sono stati riconfermati all'interno di Fincalabria spa. ''Sarebbe opportuno sapere anche - ha detto Pilieci - le motivazioni delle nomine dei nuovi consiglieri nel consiglio d'amministrazione della Fincalabria spa e cosa si intenda fare per impedire che fondi pubblici vengano distratti per andare a costituire il capitale di nuove compagini societarie che, per il loro oggetto, svolgono peraltro la stessa attivita' per la quale e' stata costituita la Fincalabria spa, attivita' sottratta d ogni controllo della regione''. Pilieci ha rivolto l'interrogazione perche' e' stato presentato ricorso contro la delibera dell'assemblea dei soci della Fincalabria lo scorso 28 settembre 2004 con la quale e' stato ''di fatto - e' scritto in una nota di Pilieci - modificato lo statuto della societa' stessa stravolgendone la fisionomia societaria violando la legge istitutiva di Fincalabria; visto pure che la legge istitutiva prevedeva che la predetta societa', partecipata dalla regione Calabria per una quota pari all'80% potesse partecipare ad altre societa' solo per una quota minoritaria, visto pure che la modifica introdotta con la delibera impugnata consente alla Fincalabria di promuovere la costituzione di altre societa' con partecipazione a capitale non inferiore al 55%''. ''La modifica dello statuto - conclude la nota di Pilieci - consente alla Fincalabria spa di costituire, senza alcun controllo preventivo da parte della regione, societa' che svolgono la stessa attivita' destinando propri fondi ad attivita' sottratte a qualsiasi controllo e direttive della Regione tenuto conto della costituzione di Fincalabria Garanzie spa e Fincalabria Investimenti spa con la partecipazione

Imbrattata di nero la sede ed il simbolo di Rifondazione a Villa. Solidarietà dei politici

02/03 Ignoti hanno imbrattato, la notte scorsa, il simbolo e la serranda della sede di Rifondazione comunista a Villa San Giovanni. E' stato il segretario cittadino del partito ad accorgersi del fatto ed a denunciare l' episodio alla polizia di Stato. Per imbrattare l' entrata della sede di Rifondazione, secondo quanto si e' appreso, e' stato usato un liquido nero e denso composto, presumibilmente da vernice e pece. (ANSA).
Grassi: Colpito tutto il partito
''L' attentato intimidatorio contro il circolo di Rifondazione Comunista di Villa San Giovanni, compiuto a poche ore di distanza da una seduta del civico consesso sul tema della legalita', non colpisce soltanto le compagne e i compagni del luogo, ma l' intero partito nazionale''. E' quanto sostiene in una nota il membro della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, Claudio Grassi, circa l'intimidazione subita da circolo di Villa San Giovanni. ''Non e' la prima volta che il Prc villese - ha aggiunto - finisce nel mirino delle forze criminali: mesi addietro un dirigente dei Giovani comunisti, nonche' esponente di spicco del circolo, si era visto incendiare la propria autovettura. Allora ci trovavamo al culmine della 'stagione dei fuochi', abbattutasi sulla cittadina dello Stretto con una furia lucida indirizzata contro l' Amministrazione del sindaco Rocco Cassone e i partiti democratici. Una violenza inaudita che indusse lo stesso primo cittadino, piu' volte colpito da intimidazioni, a minacciare con un atto eclatante le proprie dimissioni e denunciare lo scarso interesse delle istituzioni nazionali preposte alla difesa dell' ordine pubblico''. ''Non e' un mistero - ha proseguito Grassi - che Rifondazione comunista e il Comune di Villa San Giovanni sono impegnati in prima linea nella lotta contro il ponte sullo Stretto, contro questa 'gallina dalle uova d' oro' i cui appalti miliardari suscitano gli appetiti delle organizzazioni criminali nostrane e d' oltreoceano, come dimostra un recente caso giudiziario che ha visto protagonista la mafia italo-americana. Una battaglia non soltanto ideale: il Prc, insieme ad altre forze politiche e movimenti, e' stato protagonista di innumerevoli manifestazioni pubbliche di controinformazione che hanno visto convogliare a Villa San Giovanni migliaia di persone da ogni parte d' Italia e d' Europa''. ''Un' iniziativa di massa - ha concluso Grassi - e' in programma proprio nei prossimi giorni, ed e' giusto che si trasformi nell' appunto prioritario per tutti coloro che, in Calabria e a livello nazionale, hanno a cuore i temi della legalita', della lotta contro la mafia, della salvaguardia dell' ambiente e di uno sviluppo incentrato sulla promozione delle risorse locali''.
Loiero: “Un atto vile”
''L' attentato intimidatorio che ha colpito la sede di Rifondazione Comunista di Villa San Giovanni oltre ad essere un atto vile e' anche la testimonianza dell' emergenza sicurezza che si fa sempre piu' grave in Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il candidato dell'Unione alla presidenza della regione e parlamentare della Margherita, Agazio Loiero, che esprime solidarieta' a Rifondazione Comunista. ''Questa ennesima violenza - ha aggiunto - e' solo l' ultima di una serie che ha colpito negli ultimi tempi anche alcuni amministratori pubblici e sindacalisti, e pone la nostra societa' in nuova condizione di allarme confermando che i fenomeni criminali hanno raggiunto livelli insostenibili anche a causa dell' inerzia dimostrata dall' attuale gestione di centrodestra''. ''Alla luce di questa escalation di atti incresciosi - ha concluso Loiero - possiamo facilmente affermare che il centrodestra ha clamorosamente fallito anche in uno dei punti fondamentali, e cioe' nella tutela dei cittadini e nell' affermazione della legalita', requisiti fondamentali per lo sviluppo di questa regione''.

Iovene (DS) “Il Senato ha approvato l’emendamento sul reddito minimo”

02/03 ''Primo risultato positivo della battaglia per il completamento della sperimentazione del Reddito Minimo di Inserimento. Oggi il Senato ha approvato, con voto pressoche' unanime, un emendamento che consente ai Comuni destinatari della sperimentazione del Rmi, non ancora conclusa entro il 31 dicembre dello scorso anno, di proseguire utilizzando tutti i fondi loro disponibili entro e non oltre il prossimo 30 aprile 2006''. E' quanto sostiene in una nota il senatore dei Ds-L'Ulivo, Nuccio Iovene. ''E' un successo - ha aggiunto - della mobilitazione dei cittadini interessati e della battaglia delle opposizioni che hanno costretto il governo a cambiare posizione sull'argomento. Purtroppo il centrodestra ha cancellato il Reddito Minimo di Inserimento ed ogni altra misura di lotta alla poverta', ma almeno non si e' ripreso indietro i fondi gia' destinati e non ancora utilizzati da circa 127 comuni e ammontanti a 11 milioni di euro''. ''Le famiglie - ha concluso Iovene - che hanno protestato, anche con l'occupazione dei comuni, hanno avuto una prima positiva risposta. Ora il decreto passa all'esame della Camera dei Deputati e occorre vigilare affinche' l'emendamento approvato oggi non venga cancellato o modificato''.

Pantaleone Sergi: "Reddito minimo, la giusta protesta paga"


02/03 ''La giusta protesta dei lavoratori paga. Sono molto soddisfatto della decisione del Senato che ci consentira' a breve di richiamare in servizio quei lavoratori per i quali i progetti non erano ultimati''. A sostenerlo e' stato Pantaleone Sergi, sindaco di Limbadi, in relazione all' approvazione, da parte del Senato, dell' emendamento che proroga i termini di scadenza dei progetti di reddito minimo di inserimento. Nei giorni scorsi, proteste e occupazioni di comuni si erano svolte in varie localita' del vibonese. Proprio a Limbadi, alcuni giorni fa circa 60 lavoratori del reddito minimo di inserimento avevano occupato il Municipio per protestare perche' il Governo non aveva ancora deciso la proroga dei termini nonostante le promesse fatte dal ministro Maroni. ''Adesso - ha aggiunto Sergi che aveva solidarizzato con i lavoratori di tutta la provincia - il provvedimento deve passare alla Camera per la ratifica, poi i Comuni che avevano un residuo, come il nostro, potranno richiamare in servizio i lavoratori. Gli altri enti che avevano sospeso l' attivita' potranno fare nuovi bandi''.

Caruso (AN) ringrazia il Direttore Generale dell’AS 4 per la vicenda farmacie

02/03 ''Desidero ringraziare, come parlamentare e come utente, il direttore generale dell'azienda sanitaria 4, Franco Buoncristiano, per il comportamento esemplare tenuto nella vicenda della serrata dei farmacisti: grazie alla sua solerzia i cosentini potranno evitare l'assistenza indiretta''. E' quanto afferma in una nota il parlamentare di An, Roberto Caruso. ''Penso che - ha aggiunto - la necessita' di controllo rigido delle spese farmaceutiche e sanitarie debba unirsi ad una celerita' di pagamento delle prestazioni: non e' possibile che farmacie e case di cura debbano aspettare sempre mesi per avere cio' che a loro spetta''. ''Buoncristiano ha agito con intelligenza - ha concluso Caruso - e con grande senso istituzionale e come cosentini non possiamo non dargliene atto''

Salta l’accordo parziale per le regionali tra Unione e Radicali

01/03 Alla fine il ''pur non disdicevole compromesso strappato dai Ds'' all'Unione, ai Radicali non e' bastato. In una conferenza stampa al quartier generale di via di Torre Argentina Marco Pannella, Emma Bonino, Daniele Capezzone e Marco Cappato (insieme a Rita Bernardini, Sergio D'Elia e Sergio Stanzani) annunciano che l'accordo con il centrosinistra non si fara'. E che quindi i Radicali non correranno alle regionali. ''Avevamo detto da subito - sottolinea Cappato - che non avremmo presentato liste autonome dalle due coalizioni''. Emma Bonino spiega nel dettaglio la proposta avanzata ''prima in via ufficiosa'' e poi ''ufficialmente stamattina alle 11.30'' dall'Unione al partito di Pannella. ''Ci era stata proposta - dice l'ex commissaria europea - prima una possibilita' su sei regioni in via ufficiosa e poi, in via ufficiale stamattina ci e' stato detto che l'accordo si poteva fare in Abruzzo, Calabria, Piemonte, Puglia e Lazio essendo venuta meno la possibilita' dell'Emilia per i 'niet' provenienti da ambienti emiliani''. Bonino racconta di un dialogo tenuto aperto fino all'ultimo dai Ds (''Siamo stati a parlare - conferma Pannella - stanotte fino a mezzonotte con Piero Fassino e Vannino Chiti'') con Prodi che pero', alla fine, dalla Slovenia ha fatto sapere che l'ipotesi di accordo a livello nazionale era ''definitivamente tramontata''. ''Un 'no' quindi alla nostra proposta di ospitalita'''. Interpellata dai cronisti, la Bonino riferisce tra l'altro che, in caso di accordo nelle regioni, i Radicali avrebbero potuto presentarsi con le liste intitolate a 'Luca Coscioni'. ''Abbiamo molto valutato il da farsi - spiega - anche perche' non siamo usi buttare via il bambino e l'acqua sporca e abbiamo diversi problemi, ma abbiamo deciso che non era possibile accettare quello che ob torto collo ci veniva offerto''. L'europarlamentare radicale auspica, quindi di poter ''riconvertire'' per la campagna referendaria, ''una scadenza miliare nella vita politica e non solo del nostro Paese'', le adesioni che sono arrivate alle liste-manifesto 'Luca Coscioni'. ''Spero che i nomi raccolti - dice - possano entrare a far parte come membri onorari dei comitati referendari''. L'impegno dei Radicali, quindi, da oggi sara' rivolto alla campagna referendaria. ''In queste settimane - sottolinea in proposito Daniele Capezzone - ci e' stata opposta una valutazione politicamente errata: attenzione a non confondere la campagna referendaria e quella per le regionali. Beh, credo che se questo e' avvenuto non sia stato certo per colpa nostra''. Di qui l'attacco al leader dell'Unione. ''Se Prodi e' pronto a lavorare per l'affondamento della campagna referendaria - dice Capezzone - alle politiche che succede?''. Ancora piu' duro Pannella. ''Prodi - sottolinea - rischia di esprimere una posizione atta, se non volta, a secondare la rivincita antireferendaria, antilaica e antiliberale che in Italia si sta tentando di costruire e imporre''. Pannella conferma pero' la propria convinzione che ''il popolo del centrosinistra'' e' invece sulle posizioni dei Radicali. ''Forse - dice - ce lo auguriamo fortemente, per la prima volta in questi decenni, oggi possiamo perseguire una comune mobilitazione politica, sociale e civile anche con la classe dirigente dei Ds''. Il leader dei Radicali, infine, sottolinea che l'accettazione di un'intesa avrebbe potuto comportare ''la riscossione di 2 milioni di euro, quattro miliardi di vecchie lire'' di rimborsi elettorale ma che il problema era ''in quali condizioni'' andare alla campagna elettorale. Infine, glissa sulle possibili indicazioni di voto del partito alle regionali. ''Le nostre indicazioni - valgono non per il popolo dei Radicali...''. Mentre la Bonino sulla questione si limita a un ''vedremo''.
Chiti “Non abbiamo lavorato invano”
''Mi dispiace, ma tutto questo sforzo non e' stato inutile''. Cosi' il coordinatore della segreteria Ds Vannino Chiti commenta l'esito negativo della trattativa con i Radicali. ''Abbiamo costruito un buon rapporto - spiega Chiti - sia a livello nazionale che locale. Abbiamo gettato un seme e se son rose fioriranno. Rispetto la loro valutazione, ma non si e' lavorato invano. Non c'e' e non ci sara' nessun elemento di polemica. Se la risposta di Pannella fosse stata affermativa, i nostri candidati governatori di Piemonte, Lazio, Abruzzo, Calabria e Puglia erano pronti a sottoscrivere oggi stesso l'accordo. I Radicali hanno valutato diversamente, ma voglio ribadire che tutta la trattativa e' stata condotta alla luce del sole e i Radicali hanno sempre posto temi politici e non hanno mai avanzato richieste di posti o cose del genere. In tutta questa vicenda si e' inoltre dimostrato che l'Unione ha ovviamente alcuni punti fermi, ma non ci sono veti o pregiudiziali di alcun genere''. Chiti racconta dunque le ultime ore della trattativa con Marco Pannella: ''Nell'incontro di venerdi', a margine del Consiglio nazionale dei Ds, ho ribadito a Pannella che non c'erano le condizioni per un'intesa nazionale e ho proposto di valutare la possibilita' di verificare nelle singole regioni. Sul momento i Radicali hanno risposto no. Sabato Pannella mi richiama e mi dice che forse e' giusto procedere alla verifica. Precisando che per loro un accordo elettorale ha senso se riguarda almeno il 30% del corpo elettorale interessato''. ''Su questa base - prosegue - ho tenuto i rapporti con i leader dell'Unione e con Romano Prodi, informandoli della nuova disponibilita' dei Radicali. Ho lavorato assieme a Franco Marini e ho iniziato ad avviare i contatti con i candidati governatori del centrosinistra e con le realta' regionali della coalizione.Ho invitato i segretari regionali e i candidati a intensificare i rapporti con i Radicali nei territori. Il lavoro e' andato avanti e questo e' stato il risultato: l'intesa e' fattibile in Piemonte, Lazio, Abruzzo, Calabria e Puglia, ben piu' del 30% del corpo elettorale interessato dal voto di aprile''. ''A questo punto - spiega ancora Chiti - ho di nuovo contattato Prodi, che e' stato informato durante tutta la trattativa, cosi' come i dirigenti dell'Unione. Tutti hanno detto che erano favorevoli e d'accordo. Alle 10 di questa mattina ho sentito Pannella e gli ho riferito che in queste cinque regioni potevamo fare l'accordo. Il leader radicale mi ha risposto che mi avrebbe fatto sapere in poche ore, aggiungendo di voler verificare se il loro impegno in cinque regioni e quello da dedicare al referendum, prioritario, fossero compatibili. Alle 14 - conclude - Pannella mi richiama e mi comunica che la loro valutazione e' quella di non procedere''.
Marini “Spero in un confronto per il futuro”
''A me dispiace e spero che resti la possibilita' di un confronto positivo con un movimento che, sia pure spesso in disaccordo con noi, ha pero' portato avanti battaglie civili importanti per il nostro paese''. Con queste parole Franco Marini della Margherita risponde a chi gli chiede un commento sull'esito dell'ultimo tentativo fatto per un'intesa con i radicali almeno in alcune regioni. ''In queste ultime ore - spiega Marini - insieme a Vannino Chiti, abbiamo riaperto un confronto stringente con Pannella e i Radicali, per vedere se, saltata la possibilita' di un'intesa piu' larga, ci fossero le condizioni per alcune intese regionali, con l'ovvio coinvolgimento dei candidati presidenti da noi indicati. In particolare abbiamo parlato di Piemonte, Abruzzo, Lazio, Calabria e Puglia. In tutte queste regioni - prosegue Marini - abbiamo trovato una disponibilita' dei nostri partiti ad accordi di significato regionale. Lo stesso Prodi ha manifestato pubblicamente il suo consenso ad un'iniziativa che avesse questo connotato. Poi Pannella ci ha comunicato che non vedeva la possibilita' di chiudere un accordo di questo genere. A me dispiace - conclude Marini - e spero che resti la possibilita' di un confronto positivo''.

Rifondazione: Vince Bertinotti. Grassi “Dopo il congresso gestione unitaria”

01/03 Fausto Bertinotti vince a livello nazionale ma non ha la maggioranza in molte regioni, e dopo il congresso non potra' gestire localmente il partito forte solo dei sostenitori della sua mozione. Questo, in sintesi, il messaggio che lancia al segretario del Prc il leader della principale opposizione interna al partito, Claudio Grassi, primo firmatario della mozione "Essere comunisti" dell'area Ernesto. Grassi, in una conferenza stampa, spiega che la richiesta di gestione unitaria riguarda anche il massimo organismo dirigente del partito, la segreteria, mentre non condivide la proposta del trotskista Marco Ferrando sul candidato unico delle opposizioni: "il nostro documento e' diverso da quello di Bertinotti ma anche da quelli delle altre minoranze". Grassi non esclude la possibilita' di convergenze con altre mozioni in sede di congresso ("non ho pregiudiziali"), ma ricorda che la sua mozione non esclude a priori la possibilita' che ci siano ministri del Prc in un eventuale governo dell'Unione. "In questi giorni- dice Grassi- alcuni organi di informazione, a proposito del nostro congresso, parlano di un successo della mozione di Bertinotti. In realta' Bertinotti ottiene, attorno alla sua proposta, il consenso piu' basso ad un congresso nazionale da quando e' segretario di questo partito e cioe' dal 1994. La mozione n. 1 raccoglie il 59% dei consensi a livello nazionale. Ma non raggiunge il 50% in Valle D'Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia Romagna, Molise, Calabria, Sardegna e Federazioni estere; in Friuli Venezia Giulia e nelle Marche non arriva al 51%". Questo congresso, secondo Grassi, "dimostra quindi che in Rifondazione Comunista la mozione 'Essere comunisti' e' una forza significativa, determinante per governare il partito in numerose realta' provinciali e regionali e che, piu' complessivamente, vi e' una parte importante del partito, oltre il 40%, che esprime contrarieta' e preoccupazione rispetto la scelta di partecipare al futuro governo dell'Unione, ancor prima di aver effettuato una discussione sui programmi". Grassi elenca una serie di "fatti che confermano le nostre preoccupazioni sul fatto che non sia fondata la tesi di uno spostamento a sinistra del centrosinistra". Nell'ordine: "l'accoglienza di Prodi a Bush, che e' stato e rimane la persona che ha fatto la guerra in Iraq e occupa militarmente il paese; le conclusioni del congresso dei Ds, che ha visto un indebolimento della sinistra interna e la rivalutazione di Bettino Craxi, che e' stato colui che ha condotto una politica antioperaia negli anni '80; le esternazioni di Francesco Rutelli alla conferenza di Torino, nella quale e' emersa la sua presa di distanza dalla socialdemocrazia e dall'egualitarismo". Tutto cio' dimostra, ad avviso del dirigente comunista, quanto sia "problematica un'intesa di governo tra l'Unione e il Prc". E non sono solo i fatti esterni al partito a non convincere Grassi: di Bertinotti non condivide l'apertura all'accordo con i Radicali, e considera "inopportuna l'apertura di credito a Sharon, autore di fatti talmente atroci (i massacri nei campi palestinesi di Sabra e Chatila, ndr) che dovrebbe rendere conto a un tribunale internazionale di crimini contro l'umanita'". Nemmeno la valutazione positiva delle elezioni irachene convince Grassi: "non hanno nessuna legittimita' democratica, si dovrebbero rifare con un paese senza piu' forze di occupazione". Con il segretario, invece, la componente "leninista" di Rifondazione da' uu giudizio positivo sulla Camera di consultazione promossa dal "Manifesto". Secondo Grassi si tratta di "una cosa utile, un luogo che ha il pregio di mettere assieme forze politiche e movimenti per dargli il massimo di unita' possibile. auspico che questo gruppo faccia iniziative politiche e dia uno scrollone alle forze dell'Unione perche0 discutano di programmi e non di formule".Nei congressi di circolo di Rifondazione Comunista la mozione "Essere comunisti" ha raccolto il 26,4% dei consensi, essendo stata votata da circa 13.500 iscritti. Un risultato che Grassi considera "politicamente rilevante ed espressione di un consenso pieno. Siamo- aggiunge- la componente piu' importante e rappresentativa di Rifondazione Comunista con posizioni critiche rispetto all'attuale maggioranza. Oltre un quarto del partito si e' espresso sulle nostre posizioni. Rispetto allo scorso congresso avanziamo non solo in termini di voti assoluti (che raddoppiano), ma anche in termini percentuali (circa il 2 per cento). Viene cosi' smentita la tesi di chi, nella maggioranza di Rifondazione, in questi anni, ha sostenuto che la nostra forza, raccolta allo scorso congresso attorno a 4 emendamenti alla Tesi congressuale unitaria, non era reale e che, con una mozione alternativa, avremmo perso per strada parecchi consensi". Grassi dice invece che "i consensi sono aumentati e, a differenza dello scorso congresso, oggi siamo presenti in tutte le regioni e le federazioni d'Italia".

Marco Minniti e Marilina Intrieri eletti nella direzione nazionale dei DS

01/03 Marco Minniti e Marilina Intrieri sono stati eletti nella Direzione nazionale dei Ds. ''Il fatto che il segretario Piero Fassino - ha detto Marilina Intrieri - abbia fortemente innovato il gruppo dirigente, puntando sul ricambio generazionale e sulla differenza di genere, e' la naturale continuazione dei tre anni di lavoro partiti da Pesaro durante i quali si e' puntato a costruire il nuovo, moderno partito della sinistra italiana. Prova ne sono - ha concluso Intrieri - anche le diverse forme e modalita' di gestione unitaria del partito proposte nel Consiglio nazionale''.

I socialisti uniti presentano il simbolo ed aprono con una festa alla “Corte” la campagna elettorale

28/02 Unita' socialista presentera' il proprio simbolo per le elezioni regionali del 2005 nel corso di una conferenza stampa alla quale parteciperanno Cesare Marini, Giacomo Mancini, Rosario Olivo, Mimmo Pappaterra e Sisino Zito. L' appuntamento e' fissato per il 1 marzo, alle 11 all' Hotel Lamezia di Lamezia Terme. La conferenza stampa sara' coordinata da Ercole Nucera. Nello stemma, che riprende quello nazionale dello SDI figurano i simboli del PSE-Lista Mancini e quello di “Socialismo è Libertà”. Per lunedì prossimo, 7 marzo alle ore 21, inoltre, i socialisti uniti hanno pensato bene di iniziare la campagna elettorale con una mega festa alla Corte dei Miracoli . “e mo ni scialami” è lo slogan che campeggia sull’invito e poi “una serata con balli dolci e ….. Unità Socialista” dà il tono della festa.

Gentile (FI) “Il testo della legge sull’affido condiviso va modificato”

28/02 ''Mi auguro che al Senato si possa ancora di piu' integrare la legge che va bene quando recepisce il diritto dei padri ad esserci nell' educazione familiare, ma non e' positiva allorquando prevede una residenzialita' altalenante per i minori ed un mantenimento economico ridotto''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile, commentando il provvedimento sull'affidamento condiviso dei figli che sara' dalla prossima settimana all'esame dell'Aula della Camera ''So che il prossimo 8 marzo - ha aggiunto - arrivera' in Aula alla Camera il testo redatto da Tarditi di Forza Italia. Si tratta di un' iniziativa intelligente, ma ritengo che il testo debba essere modificato perche' cosi' com'e' non va bene ed ho grande fiducia nella presidente della Commissione Parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, Maria Burani Procaccini, e nel ruolo di mediazione che sapra' assumere''. ''Bisogna agire - ha proseguito Gentile - in maniera tale che i minori abbiano una residenza fissa per almeno i 5 giorni la settimana trascorrendo il week end con l'altro genitore e, soprattutto, 'obbligando' entrambi i coniugi ad evitare assurdi e stupidi dispetti. Sarei favorevole a prevedere sanzioni forti, come il decadimento dell' affidamento, per il genitore che si rifiuta di far vedere i figli al non affidatario, ma tutto va fatto nell' esclusivo interesse della prole''. ''Sono sicuro - ha concluso - che Burani Procaccini sapra' essere ancora una volta una preziosa mediatrice''.

Rifondazione: La mozione di Grassi va al congresso con il 26.4%

28/02 La mozione 'Essere comunisti' si presenterà all'assise nazionale di Rifondazione (dal 3 al 6 marzo, a Venezia), con il 26,4% dei consensi ottenuti nei congressi di circolo e di federazione. La mozione rappresentativa dell'area che ruota attorno alla rivista L'Ernesto, che ha come primo firmatario Claudio Grassi, ha ottenuto circa 13.500 voti, pari al 26,4% dei votanti: "Un risultato notevole - è il commento affidato ad una nota – che conferma questa componente come la principale anima dell'opposizione interna al Prc". 'Essere comunisti' ha ottenuto la maggioranza assoluta dei consensi nelle regioni Valle d'Aosta, Molise e Calabria ed è risultata la mozione più votata nella federazione di Torino, "storica roccaforte operaia italiana". Domani Grassi terrà una conferenza stampa a Roma, in vista del congresso di Venezia.

La CDL accusa la Provincia di ritardi nella programmazione turistica ed agricola

28/02 ''Mentre gli assessori Dima e Gentile, peraltro cosentini, si sono qualificati per un grande impegno settoriale, l' amministrazione provinciale e' in forte ritardo nelle sue competenze, certo ridotte, ma non insignificanti, in materia di programmazione turistica ed agricola''. E' quanto sostengono in una nota i consiglieri provinciali della Cdl di Cosenza, Gianfranco Ponzio (Fi), Pasqualina Straface (An), Gilberto Raffo (Psi) e Natale Zanfini (Udc). ''Oliverio e' in ritardo - proseguono i consiglieri provinciali - e dispiace che l' amministrazione abbia poco recepito l' impegno dei due assessori cosentini. Il turismo e' in crescita nell' arco del triennio ed e' un fatto europeo mentre l' agricoltura, grazie alla politica di Dima, ha integrato ceti precedentemente espulsi, investendo molto in tecnologia''. ''L' auspicio - concludono gli esponenti della Cdl - e' che si recuperi questo rapporto nell' immediato atteso che questa Giunta governera' sino al 30 aprile ed avra', quindi, ancora grandi competenze nella programmazione annuale''.

Sapia: “Indecente il gioco al massacro dentro AN a Cosenza”

28/02 ''Il gioco al massacro che qualcuno sta portando avanti in Alleanza nazionale, contro esponenti istituzionali del partito in provincia di Cosenza e' indecente: mi auguro che gli elettori puniscano questi signori''. Ad affermarlo, in una nota, e' Michele Sapia, primo presidente provinciale di An a Cosenza, dal 1995 al 1998. ''E' veramente grave - aggiunge Sapia - che qualcuno attacchi esponenti di An dallo stesso partito e con ruoli che dovrebbero consentirgli di rappresentare tutti. Si tratta di personaggi che nulla hanno da spartire con la storia della destra in provincia di Cosenza e che vorrebbero chiedere consensi in Calabria dopo essere state delle belle statuine in altri consigli regionali. Invece che attaccare la sinistra questi signori si impegnano in un gioco al massacro che qualcuno, a Roma, dovrebbe censurare''.

Rizza (AN) “il Ministro Matteoli si è impegnato a finanziare due importanti progetti per l’ambiente”

27/02 "Rispondendo alle nostre richieste, il ministro Matteoli ha mostrato grande sensibilità e grande attenzione nei confronti delle territorio di Crotone. Dopo aver annunciato l'inizio dei lavori di bonifica della Pertusola, si è impegnato ad attivare tutti i canali ministeriali per finanziare due importanti progetti per la tutela ambientale e sulla biodiversità. Si è detto inoltre disponibile a verificare la fattibilità di realizzazione di un Aquarium che se dovesse essere costruito, il comprensorio crotonese avrà ricadute straordinarie sul piano dell'occupazione e dell'indotto economico". E' quanto ha sostenuto il vicepresidente del Consiglio regionale on. Domenico Rizza, in occasione della visita a Crotone del ministro dell'Ambiente Altero Matteoli nella sua visita politico-istituzionale di giovedì scorso. I progetti, che impegnano svariati milioni di euro, hanno da subito interessato il ministro dell'Ambiente, che li ha definiti "progetti di estrema qualità" che Crotone "merita per la sua alta vocazione turistica e per il suo stretto rapporto con la storia. Questo dimostra - ha aggiunto Matteoli - che in Calabria esiste una società che vuole fare e sa fare, che ha una elevata capacità progettuale". "Come uomo di governo sono pronto a sostenere questo tipo di iniziative. Accenderemo da subito i motori per avviare l'iter dei finanziamenti."
Rizza ha espresso apprezzamento per l'approvazione dei progetti affermando che "il solo progetto di Le Castella, sul riuso delle acque esauste, è un progetto che tende a salvaguardare le acque della riserva marina, che diventa così un punto di riferimento ineguagliabile in tutto il Mezzogiorno, tutela i siti di balneazione e consente, inoltre, di irrigare nuove aree attualmente abbandonate, creando nuove opportunità occupazionali. Ma anche il progetto per la riprodurre i coralli rossi, coordinato dall'Università di Reggio Calabria, merita attenzione perché mira a salvaguardare la biodiversità". Il ministro Matteoli ha dimostrato interessamento per l'imponenza del terzo progetto sul quale si è reso disponibile a vericarne la fattibilità e riguarda la costruzione di un Aquarium nei pressi di Le Castella. La struttura proposta ha una dimensione di 1600 mq in pianta e si sviluppa su tre livelli. All'interno verrebbero riprodotti gli ambienti caratteristici del mar Mediterraneo e le vasche potrebbero ospitarne le più significative e rappresentative specie vegetali ed animali.
Oltre ad avere una funzione divulgativa, l'Aquarium, con l'annesso "Osservatorio Oceanografico", consentirebbe la realizzazione di attività di ricerca scientifica e di monitotaggio ambientale della Riserva Marina. Si è valutato un potenziale flusso di utenza pari a circa 300 - 400.000 visitatori l'anno, con un importantissimo indotto sull'intera economia del territorio (ristoranti, alberghi, commercio, artigianato, etc.). Il costo di realizzazione è stimato in circa 8,5 milioni di euro.
La gestione porterebbe ad incassi tariffari dell'ordine di 3.000.000 di euro/anno con costi stimabili in circa 2.750.000 euro/anno, considerando circa 25 occupati diretti. Al termine della presentazione dei progetti, Altero Matteoli ha incontrato i militanti e i dirigenti di Alleanza nazionale. Il ministro ha pronunciato parole di elogio nei confronti di Domenico Rizza definendolo un uomo dalla lunga esperienza politica capace di aggregare e di esprimere una politica moderna e qualitativa.

Noglobal/G8: Petruccioli, “la trasmissione di Masotti tv militante”. Contrari Giulietti e Bonatesta

27/02 'Punto e capo', nella puntata di giovedi' in cui ha trasmesso intercettazioni telefoniche ra Luca Casarini e Francesco Caruso, ha fatto ''tv militante'' esattamente come era successo a Sciuscia' di Santoro quando fu ospite Marco Travaglio che ''espose le tesi di un suo libro sulle indagini relative a Silvio Berlusconi''. Lo dice Claudio Petruccioli, presidente della Commisione di Vigilanza Rai in una intervista pubblicata sul Corriere della sera. ''Non vi e' dubbio, a mio parere - dice Petruccioli - che il conduttore Giovanni Masotti abbia fatto un comizio piu' che una trasmissione giornalistica''. Secondo Petruccioli al programma, cui erano presenti Marco Rizzo dei Comunisti italiani e il ministro Maurizio Gasparri ''il quadro complessivo e' stato accuratamente ignorato e anzi disprezzato per costruire una trasmissione ad effetto quattro anni dopo i fatti'' del G8 di Genova.''Sono mancati completezza ed equilibrio''. Secondo Petruccioli il programma e' stato un ''volantino'' e i bassi dati di ascolto dimostrano ''gli spettatori considerano unilaterale ed inutile, dal punto di vista dell' informazione, al trasmissione di Masotti''. Petruccioli annuncia che martedi' in Commissione di Vigilanza esprimera' il suo parere e cioe' che il programma e' stato ''una cosa a meta' tra un'arringa d'accusa e un volantino di propaganda''.
Giulietti (DS) “Improprio il parallelismo tra Sciuscià e Punto e a capo”
"Ho la sensazione che Claudio Petruccioli, presidente della vigilanza, non abbia voluto stabilire nell'intervista concessa al Corriere della Sera connessione alcuna tra la trasmissione 'Punto e a Capo' e la trasmissione 'Sciuscià' di Michele Santoro". Lo afferma il capogruppo Ds in commissione di Vigilanza sulla Rai Giuseppe Giulietti, spiegando che "infatti il riferimento è contenuto in una specifica nota redazionale, come per altro è correttamente segnalato nell'articolo, ma non nel titolo che sembra invece attribuire al medesimo Petruccioli tale connessione. Del resto lo stesso tribunale di Roma, con l'ennesima sentenza, ha voluto sottolineare di recente le ragioni politiche e di parte che hanno portato alla cancellazione di una delle trasmissioni più seguite dal pubblico italiano". "Lo stesso Luttazzi - aggiunge - nella trasmissione Satirycon nella quale fu ospite anche Marco Travaglio, non trasmise alcuna intercettazione telefonica, ne rivelò atti ancora coperti dal segreto istruttorio, ma fu una intervista sul libro regolarmente nelle edicole, con una larghissima diffusione, e che riportava vicende ampiamente note, anche se semiclandestine sui grandi media". Insomma, "qualsiasi parallelismo con l'ultima trasmissione di Punto e a Capo è assolutamente improprio". "In ogni caso - prosegue Giulietti - Cattaneo, Masotti e soci sono regolarmente in onda, quanti furono colpiti dalla scomunica berlusconiana non sono stati invece più riammessi al video. Luttazzi fatica persino a trovare un regolare circuito teatrale e all'ex direttore di Rai2 Carlo Freccero non è stato offerto alcun incarico degno di questo nome. Non mi sembra un particolare secondario". Conclude l'esponente Ds: "Per queste ragioni anche nella prossima seduta della commissione parlamentare di Vigilanza chiederemo di sapere, per l'ennesima volta, come dove e quando la Rai di Berlusconi e di Cattaneo intenda rispettare la sentenza dei tribunali e riammettere Santoro e gli altri espulsi all'interno dell' ex azienda di servizio pubblico".
Bonatesta (An) “D’accordo con Giulietti. Paragone impossibile”
"Per una volta siamo d'accordo con Giulietti: nessun paragone tra Santoro e Masotti". Lo afferma il senatore Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai. Secondo Bonatesta, "Petruccioli sbaglia quando fa il parallelismo tra 'Sciuscià' e 'Punto e a capo', perché se è vero che il programma di Santoro era un classico esempio di tv militante e faziosa, fondata sulla malainformazione a tesi e sull'assenza di un autentico contraddittorio, la trasmissione di Masotti non lo è affatto". "'Punto e a capo', anche nell'ultima puntata, - sottolinea Bonatesta - ha garantito il pluralismo e ha assicurato il contraddittorio, dando voce alle diverse posizioni in campo. Di più: ha offerto un fulgido esempio di giornalismo che, correttamente, cerca la completezza e fornisce al telespettatore quanti più elementi possibili affinché esso possa formarsi una sua opinione. Quindi, per favore, come dice Giulietti, -conclude Bonatesta- nessun paragone tra Santoro e Masotti".

Musella (Riferimenti) “La politica sottovaluta il problema della sicurezza”

26/02 Il coordinamento nazionale antimafia esprimere solidarieta' agli operatori della Polizia di Stato e denuncia il disinteresse e la sottovalutazione del problema sicurezza da parte delle forze politiche. ''I buoni propositi - sostiene la Presidente del coordinamento nazionale antimafia 'Riferimenti, Adriana Musella - restano tali e non incantano piu' nessuno in un Paese in cui il problema sembra riguardi soltanto ed esclusivamente gli addetti ai lavori che sono costretti ad operare in situazioni di estrema precarieta', mettendo a rischio giornalmente la propria vita a costi ribassati''. ''Nel sostenere - ha concluso - le istanze avanzate dal Sap, sindacato autonomo di Polizia, il coordinamento nazionale antimafia si schiera al fianco delle forze di Polizia e ai loro sindacati in tutte le battaglie che si riterra' necessario affrontare per uscire dall' emergenza e richiamare la classe politica alle proprie responsabilita' in merito al problema sicurezza che riguarda non una categoria ma l' intera collettivita' e che resta vergognosamente disatteso''.

In Calabria Bertinotti sconfitto in tre province su cinque

26/02 Fausto Bertinotti esce sconfitto in tre province calabresi su cinque: "Essere Comunisti", la mozione con primi firmatari Claudio Grassi e Giovanni Pesce, ha vinto a Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. Lo hanno reso noto, in un comunicato, i firmatari della mozione congressuale secondo i quali "la vittoria della componente Essere Comunisti è risultata chiara e inequivocabile. Raggiunge in totale 2.226 consensi, pari al 55,6% dei votanti calabresi. In tutto, 583 iscritti al Prc reggino hanno sostenuto la battaglia di "Essere Comunisti". La mozione Pesce-Grassi, in Calabria, si è schierata "contro la gestione accentratrice del partito, che spesso si è concretizzata nel tentativo di impedire l'autonomo sviluppo delle articolazioni locali del Prc. Un tentativo che ha avuto luogo pure il Calabria, attraverso un intervento burocratico della Direzione nazionale, che ha soppresso i legittimi organismi dirigenti calabresi per imporre un commissariamento rivelatosi fallimentare". Secondo "Essere Comunisti", a questo punto non esiste "più alcuna minima giustificazione per tenere in piedi una gestione commissariale non condivisa dalla maggioranza pressoché assoluta del partito".

De Rose (Cdl) “Turismo ed economia in crescita in Calabria”

26/02 ''I dati indicatori del turismo e dell' agricoltura dimostrano una grande crescita nell' ultimo triennio, in controtendenza rispetto al Meridione ed all' Europa, per la quale va dato atto agli assessori regionali Gentile e Dima''. Lo afferma, in una nota, Umberto de Rose, componente della Consulta Mezzogiorno di Confindustria e leader della CDL in Consiglio comunale a Cosenza.. ''C' e' da registrare - aggiunge De Rose - un aumento degli investimenti strutturali che ha prodotto un aumento del Pil per le due categorie, degli investimenti tecnologici e logistici ed anche dell' occupazione. L' operato delle due strutture, seppure migliorabile, abbia conosciuto un grande impulso economico e di immagine. Permangono problemi nel turismo che non sono imputabili all' azione dell' assessorato, ma ad una necessita' di ridefinire i compiti delle Apt. Cosi' come sono servono a poco e forse sarebbe giusto pensare ad un' agenzia regionale unica della promozione''.

Chiarella (An) “Soddisfatto del lavoro del Comitato regionale per il volontariato”

26/02 ''Sono soddisfatto per l' autorevole lavoro svolto dal Comitato di gestione calabrese per il volontariato, perche' e' riuscito finalmente e concretamente a sbloccare i fondi delle fondazioni bancarie che da anni erano stati destinati ai centri di servizio della nostra regione. E' una bella risposta alle attese di un volontariato sino ad oggi sempre dimenticato''. E' quanto sostiene in una nota il presidente del comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato della Regione, Egidio Chiarella. ''Le risorse per il volontariato - ha aggiunto - costituiscono un aspetto importante che si aggiunge al suo originale 'capitale' costituito dall' impegno volontario delle persone che costituiscono le varie organizzazioni. Il Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato presso la Regione Calabria lo scorso 23 febbraio ha deliberato l' assegnazione di sei milioni e 200 mila euro da dividere fra i cinque Centri di Servizi del Volontariato calabresi in relazione alla programmazione biennale presentata dagli stessi Csv, impegnati nel difficile compito di sostenere e qualificare l' attivita' di volontariato erogando le proprie prestazioni sotto forma di servizi alle organizzazioni di volontariato, iscritte e non iscritte nei registri regionali del volontariato, favorendone lo sviluppo, la crescita, la professionalita', le capacita' di iniziativa e promuovendo la diffusione della cultura della solidarieta'''. ''Il sistema del Volontariato calabrese - ha proseguito Chiarella - ha sicuramente bisogno di maggiori risorse, di maggiore efficacia ed efficienza nei servizi rivolti al suo sviluppo ma, anche se partito con lentezza e con una dimensione contenuta, sta assumendo connotazioni sempre piu' ampie e significative, alla luce dell' assegnazione delle somme accantonate dalle Fondazioni di matrice bancaria e soprattutto grazie della proficua collaborazione concretizzata tra il Comitato di Gestione e i Centri di Servizio''. ''Partendo da queste considerazioni - ha concluso - e' utile per il mondo del volontariato calabrese fornire innanzitutto strumenti di supporto alle attivita' intraprese e programmate dai Centri di Servizio della Calabria: strumenti che permettano loro di approfondire anche la conoscenza dei bisogni soprattutto formativi delle associazioni favorendone la messa ''in rete'' delle stesse attivita' formative a disposizione delle organizzazioni di volontariato con la funzione di sostenerle qualificandone le attivita' di volontariato da queste intraprese''.

Democrazia calabrese contro lo sbarramento

26/02 ''I calabresi andranno alle urne, fra poco piu' di un mese, con una legge elettorale che preclude la possibilita' alle espressioni organizzate della societa' civile di essere presenti nel prossimo Consiglio regionale''. E' quanto sostiene in una nota Filippo Pratico', componente del coordinamento regionale di Democrazia calabrese. ''A partita gia' iniziata - aggiunge Pratico' - quando le liste erano in fase di definizione il centrodestra, con la complice inerzia di una parte dell' opposizione, ha cambiato le regole del gioco imponendo uno sbarramento del 4% ai partiti per poter eleggere propri rappresentanti. Se si pensa che lo Statuto regionale richiede il 5% di firme, non di voti, per indire un referendum, cioe' chiamare alle urne i calabresi su una singola legge regionale, si puo' capire quanto forzato e antidemocratico sia uno sbarramento del 4%. Ma non e' tutto. La nuova legge ha mantenuto il blocco del 20% dei posti sul ''listino'', 10 su 50 consiglieri saranno eletti su una lista bloccata i cui candidati vengono indicati dai partiti maggiori, gia' premiati dalla soglia del 4%. Cosi' congegnata, la legge, che non ha eguali in tutta Italia, condiziona il diritto di scelta degli elettori e limita la partecipazione politica''. ''Per queste considerazioni Democrazia calabrese - prosegue Pratico' - decidendo di aderire all' iniziativa del Patto dei Liberaldemocratici di promuovere un referendum per l' abolizione del listino e dello sbarramento, invita associazioni, movimenti e partiti a mobilitarsi per ripristinare il diritto ad un voto autenticamente libero anche in Calabria. La passata legislatura e' stata caratterizzata dal proliferare di monogruppi, la cui istituzione e' ora drasticamente limitata dal nuovo Statuto, destinatari di fondi e personale esagerati rispetto ai compiti che devono assolvere''. ''Ma la politica - ha concluso - si moralizza non escludendo la partecipazione o bandendo il pluralismo delle idee. E' sufficiente modificare il regolamento del Consiglio e assegnare ai gruppi le risorse necessarie a svolgere la loro attivita'''.

CDL Provincia Cosenza: “Covello invece dell’agricoltura pensi ai 95 mld di deficit lasciati alla Fdc”

25/02 ''L' ex senatore ed ex commissario straordinario delle Ferrovie della Calabria, Franco Covello, continua a dare giudizi superficiali, preso com' e' da una campagna elettorale difficile che vedra' impegnata la figlia: capiamo le ansie paterne, ma se e' vero, come si legge sui manifesti, che la figlia 'parla con tutti da quando e' nata' allora problemi non ne avra': intanto, lui cominci a parlare dei 95 miliardi di vecchie lire di deficit lasciati alle ferrovie, invece che accostarsi allo sviluppo dell' agricoltura regionale che ha conosciuto, grazie all' impegno dell' assessore Dima, una grande crescita''. Ad affermarlo, in una nota, sono i consiglieri provinciali di Cosenza Gianfranco Ponzio (Fi), Natale Zanfini (Udc) e Gilberto Raffo (Psi). ''L' agricoltura calabrese - proseguono i tre esponenti del centrodestra - ha visto nell' ultimo triennio un grande utilizzo dei fondi comunitari che non ha tralasciato nessun settore produttivo: dall' agricoltura biologica, alle filiere produttive, alla pesca, agli insediamenti industriali, all' esportazione. Una vitalita' che non si vedeva da tanti anni e di cui va dato atto a Dima ed all' intero esecutivo. Le Ferrovie della Calabria, invece lasciano un buco di 95 miliardi delle vecchie lire, un immobilismo assoluto ed un ritardo programmatico che non sara' facile recuperare. Speriamo che l' ex senatore ed ex commissario - conclude la nota - guardi con piu' attenzione a queste cifre, evitando di fare ancora pessime figure, dopo essere stato commissariato: pensi a rimanere nella Margherita per almeno un altro anno in attesa di tornare nella casa dei nuovi padri''.

Pirillo (Margherita) “Nessun intervento della Regione a salvaguardare la SS278”

25/02 “Sto raccogliendo in questi giorni i forti disagi che sono costretti a vivere i paesi pedemontani tirrenici. Già fortemente penalizzati dalla distanza dai grandi centri costieri da percorsi non certo agevoli, i cittadini di Lago si ritrovano ora a dover affrontare percorsi tortuosi, considerati i tanti pericoli che tali tratti stradali comportano a causa di episodi legati alla sistemazione della strada principale”. E’ quanto afferma Mario Pirillo Presidente della Margherita in seno al Consiglio regionale. “In merito, da tempo, mi sono interessato alla questione relativa alla SS. 278 , la Amantea – Lago – Cosenza. Ho raccolto le preoccupazioni dei cittadini del comprensorio in merito alla precarietà in cui versa la strada, confrontandomi con alcune delegazioni su quali iniziative si possono attuare in brevissimo tempo, affinché la strada possa essere interessata da un serio progetto di riammodernamento.
Alcuni anni fa la statale 278 era stata interessata da una serie di interventi da parte della Giunta Regionale di cui facevo parte, con un contributo di 500 milioni di vecchie lire, per la stesura di un progetto di massima della strada in questione che considero di primaria importanza nel contesto di uno sviluppo sociale ed economico del basso tirreno cosentino. La Regione Calabria, in questi ultimi anni, non è stata in grado di garantire nessun intervento sostanziale affinché fosse garantita la sicurezza dell’importante arteria. L’Amministrazione Provinciale di Cosenza, fortemente impegnata con progetti e perizie, su mia sollecitazione, avvierà tutte le necessarie procedure e le opportune iniziative tese alla soluzione della questione in tempi brevi.”

Luzzo (CDL) “Don Giussani, un ricordi che vive nelel opere”

25/02 ''Un ricordo che vive nelle opere''. Lo afferma Gianfranco Luzzo, candidato a sindaco di Lamezia Terme per la Casa delle liberta' ed assessore regionale alla Sanita'. ''La morte di don Giussani, leader storico di Comunione e Liberazione scomparso all' alba di lunedi' all' eta' di 82 anni - aggiunge Luzzo - apre una riflessione sentita sulla grandezza di un uomo che al mondo lascia, accanto al dolore, un' eredita' spirituale e umana che continuera' a vivere. Perche' attraverso le sue opere Giussani ha indicato la strada per costruire un mondo migliore, dove accanto alle idee e ai sogni sia viva la consapevolezza cristiana di lasciare i segni di una volonta' che attraverso l' uomo si puo' realizzare. Con la morte di Giussani vive il ricordo di una vita di fede dedicata alla formazione dei giovani per i quali don Luigi rimane una guida spirituale che, e' mio sincero auspicio, deve poter continuare a ispirare l' impegno a costruire un mondo migliore, di unione e di pace''. ''In questa circostanza di lutto - conclude Luzzo - giunga la mia partecipazione piu' profonda agli amici che in Calabria guidati da Antonio Saladino hanno dato vita a forme di intrapresa sull' esempio di Giussani''.

Pirillo (Margherita) “Ad Amantea, da un anno, situazione di pericolo per numerose famiglie”

24/02 Il presidente del Gruppo della Margherita in Consiglio Regionale, On. Mario Pirillo ha inviato una missiva al presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Chiaravalloti, all’assessore regionale alla protezione civile, Dionisio Gallo e al dirigente generale alla protezione civile, Rosario Calvano, nella quale viene posta all’attenzione la situazione di precarietà che numerosi nuclei familiari del Centro storico di Amantea vivono, ormai da tempo, a causa del cedimento strutturale di “Palazzo Di Lauro”. “A causa dei crolli di una parete laterale e di due solai di detto immobile, verificatisi nei mesi di gennaio e febbraio dello scorso anno – scrive l’On. Pirillo nella lettera - un’area servente un consistente agglomerato urbano è inagibile, con grave nocumento per le famiglie ivi residenti, costrette ad abbandonare, per ragioni di sicurezza, le proprie abitazioni. Alla comprensibile preoccupazione dei cittadini interessati fa riscontro però, a distanza di più di un anno dai cedimenti, l’assoluta mancanza di interventi di ripristino dell’agibilità dell’area”. Pertanto secondo l’On. Pirillo si rende necessaria l’erogazione di un contributo straordinario che consenta la messa in sicurezza dell’immobile in questione, “onde evitare ulteriori danni ed eliminare il pericolo incombente e restituire, con successivo intervento, alla comunità ed alle famiglie interessate il godimento di un luogo tra i più suggestivi della città”.

Mancini: “Il Ministro Marzano spieghi i mancati lavori per la metanizzazione in sei comuni della provincia”

23/02 Giacomo Mancini, deputato al Parlamento, ha presentato un'interrogazione al Ministro per le attività economiche e produttive, on. Antonio Marzano, per avere chiarimenti sui ritardi dei lavori di metanizzazione nei comuni di Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano, Rose, Colosimi, Bianchi e Belmonte Calabro.Tali comuni sono inseriti nel programma di metanizzazione del bacino Calabria 08, quali metanizzabili nel biennio della seconda fase di cui alla legge 784/80. Le amministrazioni comunali hanno sottoscritto la convenzione per la gestione del servizio con la società Italgas Sud. Il Ministero per le attività produttive ha concesso con propri decreti, le agevolazioni previste dall'art. 9 della legge 7-08-1977 n. 266 e successive modificazioni per il completamento del programma generale di metanizzazione del mezzogiorno di cui all'art. 11 della legge 28-11-1980 n. 784 e successive modificazioni. L'art. 5 delle concessioni ha stabilito in mesi ventiquattro l'esecuzione dei progetti e i termini per dare compiuti i lavori scadono nel prossimo mese di aprile 2005 ma gli stessi ad oggi non hanno ancora avuto inizio.Per questi motivi Giacomo Mancini ha interrogato il Ministro Marzano "per sapere quali sono le ragioni che hanno causato il mancato avvio dei lavori di metanizzazione finanziati, se e quali provvedimenti il Ministro competente intende adottare affinché i Comuni non perdano le agevolazioni e i contributi ad essi concessi e quali provvedimenti saranno adottati per dar corso ai lavori di metanizzazione nel più breve tempo possibile".

Sabato sesto congresso provinciale di Rifondazione Comunista

23/02 Si stanno concludendo i Congressi dei Circoli di Rifondazione Comunista nella provincia di Cosenza. Ne da notizia una nota del partito che sottolinea la ''diffusa partecipazione dei militanti, pari al 70% degli iscritti 2004 (2.391), dato destinato ad aumentare, dopo lo svolgimento dell'ultimo Congresso in programma: quello del Circolo di Acri (Cs)''. Circa 65 sono i Circoli territoriali, aziendali e di studio, che hannocelebrato il VI Congresso, designando i delegati al Congresso provinciale, convocato per sabato, 26 e domenica 27 febbraio prossimo. ''Una forza comunista per la pace, il lavoro e lo sviluppo in Calabria'' e' il tema del VI Congresso provinciale del Prc, che sara' si svolgera' nel nuovo Cinema Teatro Italia di Cosenza, e sara' aperto dalla relazione introduttiva del Segretario Angelo Broccolo, prevista per le ore 15.30 di sabato 26 febbraio. La prima giornata e' dedicata alla societa'. Sono, infatti previsti, nel pomeriggio di sabato, numerosi interventi esterni, di forze politiche e sociali, rappresentanti istituzionali, di associazioni e movimenti. L'assise riprendera' poi i lavori nella mattinata di domenica, 27 febbraio, neilocali del Centro Sociale ''R. Lanzino'' di Saporito di Rende (Cs). Il Congresso sara' concluso dall'intervento di Claudio Grassi, della Segreteria nazionale del Prc.

Galati (UDC) “Don Giussani ha illuminato la coscienza dei giovani”

23/02 ''La scomparsa di Don Giussani priva tutti noi di una luce che in un mondo inquieto ha rischiarato provvidenzialmente la coscienza di centinaia di migliaia di giovani in ogni parte del pianeta conciliandoli con i valori eterni del cattolicesimo''. Lo afferma il sottosegretario alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati, in un telegramma inviato al responsabile della Calabria di Comunione e liberazione, Antonio Saladino. ''La sua figura carismatica, che fa di lui un eletto del secolo XX ponendosi a fianco di grandi spiriti della chiesa operante - ha aggiunto Galati - rimarra' in avvenire a sorreggere il cammino di chiunque abbia bisogno di trovare in se stesso i motivi veri di una vita ispirata a grandi idealita' di pace, di tolleranza, di operosita' solidale, di comprensione dei dolori e delle speranze del mondo. Con questi sentimenti e con grande commozione sono vicino a te e per tuo cortese tramite a tutti i militanti calabresi di Comunione e Liberazione nel ricordo e nel rimpianto di una grande figura del nostro tempo''.

Fortugno (DL) “Disoccupazione problema principale della Calabria”

23/02 ''Se si dovesse stilare una graduatoria dei problemi che affliggono la Calabria, ritengo che al primo posto ci sia la disoccupazione, ed in particolare quella giovanile''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Francesco Fortugno. ''Dico la disoccupazione - ha aggiunto - non solo per il fatto che la nostra Regione ha sempre avuto una delle percentuali piu' alte, ma anche perche' e' uno dei fattori che contribuiscono ad alimentare le file della criminalita'. E' vero che non esiste alcuna giustificazione alla violazione della legge, ma e' altrettanto vero che, chi versa in uno stato di bisogno e con nessuna prospettiva di uscirne con il lavoro onesto, e' inevitabilmente attratto dal 'pane facile' che offre la criminalita'. Ricordo a tal proposito le parole del Ministro Pisanu, a commento dei recenti fatti accaduti a Napoli, e non vi e' dubbio che, in regioni dove la criminalita' organizzata e' piu' presente, sia piu' forte la ulteriore ricaduta negativa della disoccupazione''. ''Per queste ragioni - ha proseguito Fortugno - ho sempre guardato con favore ad ogni iniziativa intrapresa dalle istituzioni, a qualunque livello, per promuovere la formazione professionale, l' avvio di nuove attivita' imprenditoriali e l' occupazione dei giovani. Se pero', in concreto, l' obiettivo delle varie iniziative e' lo stesso, creare sviluppo ed occupazione, diversi sono gli strumenti che si possono attivare: incentivi alle imprese, finanziamento dei progetti, corsi di formazione con possibilita' di sbocco occupazionale, prestiti agevolati o a fondo perduto. Data la diversita' degli strumenti e la possibilita' che per il caso concreto, ad esempio l' occupazione giovanile, se ne possa utilizzare, piu' o meno indifferentemente, piu' di uno, sarebbe utile monitorare i risultati effettivi delle singole iniziative, in modo da capitalizzare le singole esperienze avviate nel territorio della regione. In concreto manca una banca dati che raccolga i risultati raggiunti da comuni, province e regione, con i vari strumenti adottati, sapere cioe' in quanti hanno ottenuto una occupazione stabile o quante nuove imprese siano rimaste operanti una volta cessati i benefici dati dalla finanza pubblica''. ''Ritengo - ha concluso - che la creazione di una agenzia regionale che gestisca una banca dati cosi' impostata, creerebbe un doppio beneficio: consentirebbe la individuazione dello strumento di intervento con il migliore rapporto costi-benefici per il caso concreto; consentirebbe di sapere come sono stati gestiti i fondi pubblici in ogni singolo intervento. Infatti, se viene pubblicizzato con grande enfasi l' avvio degli interventi a sostegno dell' occupazione e dello sviluppo, e' buio assoluto sui risultati di medio e lungo termine''.

I Liberal democratici raccolgo le firme contro il listino

23/02 Il Patto dei Liberaldemocratici, ha deciso di iniziare la raccolta delle firme per la richiesta di un referendum abrogativo per l' eliminazione del listino previsto nella legge elettorale. ''Quanto sta accadendo in questi giorni - e' scritto in un comunicato dei Liberaldemocratici - conferma la totale disaffezione dei politici e dei partiti ai problemi della Calabria, ma, al contrario un forte attaccamento al potere ed agli interessi personali. I Liberaldemocratici hanno sempre chiesto ai partiti di maggioranza relativa del centrosinistra la definizione di un metodo e di regole chiare, univoche e democratiche, nell' ottica della salvaguardia dei partiti cosiddetti minori per poter assicurare democraticamente quanto e' di fatto negato con lo sbarramento del 4% previsto nella legge elettorale''. ''L' appello dei Liberaldemocratici non e' stato pero' ascoltato, anzi - prosegue la nota - ancora peggio si sta facendo, anche attraverso la proposizione di nomi scomodi o discussi e discutibili, rischiando di compromettere il risultato finale delle elezioni. I Liberaldemocratici, pertanto, rinnovando la stima ed il sostegno ad Agazio Loiero, si augurano che presto si possa ritrovare la bussola e si riporti la coalizione agli intendimenti che il 28 novembre ha sancito, affinche' si possa realmente parlare di una svolta democratica per la nostra regione''.

D’Ippolito: “Il centro Operativo della Stradale rimarrà a Lamezia”

23/02 “Non ci sara' alcuna soppressione ne' lo spostamento a Cosenza del Centro Operativo Autostradale della Polizia Stradale. Il Coa rimarra' a Lamezia Terme e sara' rinforzato''. Lo rende noto la senatrice Ida d'Ippolito che, in una nota, ha reso noto di aver ricevuto assicurazioni in tal senso dal responsabile dell' Ufficio Speciale dell' Anas della Salerno-Reggio Calabria, Roberto Mastrangelo, e dal Ministero degli Interni. ''L'Anas - ha aggiunto - ha dato pronta risposta anche all' appello per il miglioramento di questa struttura cosi' importante per la tutela della citta' di Lamezia, di tutto il comprensorio e dell' intera Salerno-Reggio Calabria. Infatti sono in corso di esecuzione i lavori per la realizzazione di una nuova sede del Centro, adiacente alla struttura esistente, che migliori il livello di funzionalita' e di efficienza dei servizi erogati dal Centro stesso''. ''Anche il Ministero degli Interni - ha proseguito D'Ippolito - assicura che non c'e' alcuna intenzione di spostare il centro, anzi riafferma con forza la scelta della citta' di Lamezia per la sua importanza strategica e per la centralita' territoriale rispetto all' autostrada''. ''Va ribadita - ha concluso - l' assoluta attenzione dell' Anas e del Governo per lo sviluppo delle regioni meridionali e della Calabria in particolare, a partire proprio dal superamento delle carenze infrastrutturali''.

Pilieci (UDC) “La nomina di Scali darà un impulso alle ferrovie della Calabria”

22/02 ''La nomina di Giuseppe Mario Scali ad amministratore delegato delle Ferrovie della Calabria contribuira' certamente a dare un impulso al miglioramento della societa'''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale dell'Udc, Francesco Pilieci, circa la nomina di Giuseppe Mario Scali ad amministratore delegato delle Ferrovie della Calabria. ''Un miglioramento - ha aggiunto - che si tradurra' nella soddisfazione delle esigenze dei lavoratori e parimenti degli stessi utenti che potranno godere cosi' di un servizio di trasporto degno di rilievo, che sia di qualita' ed al passo con i tempi''. ''La capacita' e l'intelligenza di Scali - ha concluso Pilieci - oltre alle sue personali doti, insieme, manageriali ed umane, costituiscono un' ottima base sulla quale l'azienda puo' fare affidamento affinche' quest'ultima possa anche migliorare in termini di efficacia e di efficienza nel pieno rispetto dei criteri di economicita'''.

Secondo Grassi, Bertinotti non ha la maggioranza del partito

22/02 Bertinotti al 60? Ne parlava oggi anche l'articolo di apertura della nuova edizione di Liberazione, ma l'Ernesto con ci sta e, in vista del VI congresso nazionale di Rifondazione comunista al Lido di Venezia, fornisce altre cifre sulla conclusione dei congressi di sezione. La maggioranza raccolta dal segretario, sempre, secondo i dati della componente neoleninista guidata da Claudio Grassi, sarebbero al di sotto del 60% e addirittura a un livello inferiore al 50% in sette Regioni (Valle d'Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Molise, Calabria e Sardegna) e nelle federazioni estere. Inoltre, Bertinotti e' sul filo del 50% in altre due Regioni, il Friuli Venezia Giulia e le Marche. Le percentuali sul 97% dei congressi di sezione secondo l'Ernesto sono le seguenti: 58,7% per Bertinotti; 26,8% per l'Ernesto; 6,2% per i trotzkisti di Ferrando; il 6,6% per Area Erre del capogruppo al Senato Gigi Malabarba e infine 1,7% per la mozione di Falce e Martello. La guerra delle cifre sulle percentuali fa seguito a quella sui dati del tesseramento che aveva caratterizzato l'apertura della fase congressuale. Secondo l'Ernesto se non ci fossero state quelle 7-8 mila tessere sottoscritte alla fine di dicembre, ovvero negli ultimi utili per poter votare al Congresso, i risultati per Bertinotti sarebbero stati ancora piu' negativi e il segretario avrebbe superato di poco il 53%. Quelle tessere ricordano all'Ernesto, sono concentrate in tre Regioni (Campania, Puglia e Umbria) e nella citta' di Roma. Insomma, sottolinea all'Ernesto mentre in vista del congresso giungono anche le 'aperture' di Bertinotti agli Usa e a Israele, a Venezia si andra' con un partito "spaccato" e cio' rendera' assai meno facile la svolta a fianco dell'Unione voluta da Bertinotti, che in caso di successo elettorale contro Berlusconi dovrebbe portare dei ministri comunisti al governo.

Vita (PRI) “Infondate e intempestive le riserve di Mazzei”

22/02 ''Ha fatto bene il segretario nazionale ad alzare il tiro sulla posizione dei repubblicani, ribadendo che se non saranno sciolti i punti preliminari da me posti nella riunione di Vibo Valentia con i segretari regionali della Cdl e con il presidente incaricato Sergio Abramo, il Pri scegliera' altre soluzioni politiche ed elettorali''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pri, Pino Vita, circa le dichiarazioni diffuse nei giorni scorsi dall'assessore provinciale di Catanzaro, Vincenzo Mazzeri. ''Appaiono pertanto - continua Vita - intempestive e infondate le riserve dell' ex segretario regionale Mazzei che con la sua dichiarazione dimostra di non cogliere lo sforzo di autonomia prodotto dagli organi regionali e nazionali del Pri. La ripresa del partito in Calabria e' partita dall' impegno personale di Nucara prima ancora che lo stesso fosse eletto segretario nazionale e vice ministro del governo Berlusconi. Non c' e' quindi un problema di questa natura e al recente congresso nazionale di Fiuggi tutti i delegati calabresi si sono ritrovati compatti, compreso lo stesso Mazzei, sulle posizioni politiche della mozione facente capo al segretario nazionale Nucara e al presidente La Malfa''. ''Evidentemente - ha proseguito - qualcosa deve aver turbato Mazzei che invitato a candidarsi nella sua qualita' di assessore alla provincia di Catanzaro nella lista per la regione alza artificiosamente il tiro e sposta un problema che riguarda esclusivamente criteri di militanza politica su altri aspetti; colpisce pertanto l' incoerenza di tale atteggiamento che, specie dopo l' accoglienza leale e senza riserve che il segretario nazionale Nucara gli ha riservato quando ha deciso di lasciare il suo partito d' origine, appare chiaramente forzata e strumentale. Il Pri continua ad essere il punto di riferimento e di aggregazione di quanti, anche se provenienti da altre esperienze politiche, intendono impegnarsi a pieno titolo nelle battaglie civili e democratiche dei repubblicani per cui il Pri non attraversa alcuna crisi e si presenta alle elezioni forte dell' apporto di quanti hanno scelto e sceglieranno il simbolo dell' Edera''. ''Non c' e' piu' spazio - ha concluso - per polemiche inutili in quanto e' venuto il tempo di un impegno pieno e senza riserve da parte di tutti per contribuire alle imminenti elezioni al rafforzamento del ruolo del Pri nel panorama regionale calabrese''.

Pirillo (Margherita) “L’on. Santelli si scelga meglio i suoi collaboratori”

21/01 Consiglio l’On. Santelli di avere più cura nella scelta dei suoi fidi collaboratori. Sergio Stancato e Antonio Pizzini, per anni caduti nell’oblio della politica, ora si ergono ad attori protagonisti della politica locale, riscoprendosi invece solo musicanti del “de profundis” della Casa delle Libertà.
È fortemente scandaloso che il “dimenticato” Stancato scriva che “il dottor Scuteri aveva già consegnato le sue dimissioni alla Santelli per sopraggiunti e inderogabili impegni in Roma”. Da quando, mi domando, la Santelli svolge le funzioni di presidente della Giunta Regionale o di assessore alla sanità? Da quando i cittadini sul tirreno cosentino hanno mai dato mandato alla Santelli di decidere sul bene assoluto, che è quello della propria salute?
Affermare senza mezzi termini che la “gestione Asl è targata Casa delle Libertà” è la prova che il centrodestra considera l’azienda sanitaria di sua proprietà, senza considerare i tanti disagi e le difficoltà di cittadini che ancora adesso sono costretti ai viaggi della speranza perché non trovano sul territorio centri di eccellenza che rispondono alle loro esigenze.
Mostrano di aver perso i lumi della ragione e di non aver alcun senso di pudore Pizzini e Stancato, quando nelle loro spocchiose dichiarazioni confermano di decidere sul futuro di chicchessia all’interno dell’azienda sanitaria, anche attraverso quei messaggi velati di risultati raggiunti in questo o in quel reparto, usando la leva del potere come spauracchio. Ho sempre apprezzato il lavoro svolto dai medici all’interno dell’Asl paolana: pur se costretti a lavorare in condizioni difficili e di dispotica autorità dettata dai vertici, hanno mostrato di possedere alta professionalità che di certo queste ultime gestioni non hanno saputo considerare e sostenere appieno. Quanto poi affermato dalla Santelli, se non è un ossimoro, poco ci manca. Mentre dall’alto delle passerelle romane pontifica sulla politica al servizio della gente, dall’altro in modo molto arrogante mostra di orientare il proprio fare politico in tutt’altro senso, dando prova del totalitario agire degli esponenti del centrodestra nei posti di comando. La verità è che l’ultimo balletto in termini di nomine fa riferimento a protagonisti scomodi nel contesto dell’accomodamento politico della Cdl: la corsa all’accaparramento delle poltrone e dei consensi, ha contribuito in modo decisivo alla diffusione della politica del clientelismo, di cui Stancato e Pizzini sono protagonisti indiscussi. Ma mentre di Stancato se ne sono perse le tracce, il presidente dell’Arssa, Pizzini, dovrebbe spiegare ai calabresi perché non ha ancora assunto i 53 divulgatori agricoli. L’Arssa con deprecabile superficialità, da una parte accumula ingenti perdite per l’allegra e dissennata gestione dei punti vendita e degustazione, con perdite quantizzate in diversi milioni di euro, e dall’altra, continua a mortificare una categoria di lavoratori altamente specializzati che aspirano legittimamente alla meritata assunzione, per aver superato un pubblico concorso con relativa copertura finanziaria assicurata dal Regolamento Cee. Per cui ho ritenuto di presentare una interrogazione chiedendo di sapere quali iniziative urgenti ed indifferibili si intendono intraprendere per consentire l’immediata assunzione dei divulgatori agricoli che l’ostruzionistico ed incomprensibile comportamento dell’Arssa continua a relegare in una estenuante e mortificante attesa. Capisco l’astio di Pizzini nei miei confronti: a differenza della mia carriera politica giunta alla terza elezione ed alla quarta candidatura, il presidente dell’Arssa ancora una volta tenta di avviarsi (e sicuramente con scarsi risultati) in tal senso.

Il filosofo Vattimo candidato a Sindaco nella città di Gioacchino da Fiore

20/02 Il filosofo Gianni Vattimo sara' uno dei candidati sindaci a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Vattimo ha deciso di accettare la candidatura a sindaco che gli era stata proposta da un gruppo di giovani che hanno dato vita ad un Movimento e ad un periodico chiamato 'La Voce di Gioacchino'. Questa sera ha partecipato ad un incontro, al quale erano presenti alcune centinaia di giovani, svoltosi a San Giovanni in Fiore nel corso del quale ha detto che ''accetto la candidatura a sindaco perche' Gioacchino Da Fiore e' una guida. E devo dire che accetto con molto entusiasmo. La mia e' una candidatura fuori dai partiti e dalle appartenenze''. Nel corso dell'incontro Vattimo ha rivolto anche un messaggio al centrosinistra affinche' si riesca a realizzare un eventuale ''percorso condiviso''.

Mazzei (PRI) “Posizione di Nucara strana e imbarazzante per l’intreo partito”

20/02 ''Quella di Nucara e' davvero una posizione alquanto strana e sicuramente imbarazzante per l'intero partito, la cui linea ed i cui destini sono decisi dagli umori del suo segretario nazionale, che invece di occuparsi dei tanti problemi esistenti a livello centrale ed in ogni angolo del Paese, si ingerisce con forza e prepotenza nelle vicende calabresi, mortificando il ruolo e l'autonomia degli organi locali del Pri''. E' quanto sostiene in una nota il componente della direzione regionale e del consiglio nazionale del Pri, Vincenzo Mazzei. ''Il segretario nazionale del Pri Francesco Nucara - ha aggiunto - che ha deciso in un vertice con Berlusconi e gli altri segretari dei partiti della Casa delle Liberta' di candidare alla presidenza della Giunta Regionale Sergio Abramo ed ha avviato trattative con la Dc ed il Pli, per comporre una lista, da quanto si apprende da alcune dichiarazioni fornite alla stampa, sembra non abbia ancora deciso con quale schieramento partecipare alle elezioni regionali del 3 e 4 aprile. In tal modo non si costruisce alcun rapporto con gli alleati di centrodestra, nei cui confronti ha giurato fedelta' nel recente congresso di Fiuggi e si perde qualsiasi credibilita', nei confronti del centrosinistra e dell'intero corpo elettorale. Il danno maggiore, pero', lo subisce il partito, che come dimostrano i risultati delle scorse elezioni amministrative ed europee, poteva tornare a svolgere un ruolo di primo piano sulla scena politica regionale''. ''Tutto cio', evidentemente, non rientrava - ha proseguito Mazzei - nei programmi del segretario nazionale, che invece di lavorare, per consolidare il risultato ottenuto, non ha fatto nulla per impedire l'allontanamento dal partito di Vincenzo Cesareo, reo, forse, di averlo battuto nelle elezioni europee, e le dimissioni del segretario regionale, reo di avere portato il Pri, nella Provincia di Catanzaro, a conquistare l'unico consigliere eletto in Italia nelle liste dell'Edera. All'uscita dal partito di Cesareo, che in Provincia di Cosenza aveva ottenuto oltre 10.000 voti sui circa 14.000 ottenuti dalla lista, ha fatto seguito l'allontanamento dall'attivita' di partito del Coordinatore provinciale di Crotone Silvano Cavarretta ed il disimpegno e l'abbandono di pezzi importanti del partito in Provincia di Reggio Calabria. Oggi, il PRI calabrese, versa in uno stato di crisi profonda. Questi sono i risultati di una politica sbagliata e senza alcun respiro strategico, che impedisce ancora lo svolgimento del congresso nella Provincia di Catanzaro, dove il Pri e' stato affidato dal segretario nazionale ad un responsabile, che gode della sfiducia della quasi totalita' delle sezioni''. ''Non si puo' piu' andare avanti in tal modo - ha concluso Mazzei - e' arrivato il momento di dire basta e di avviare un serrato confronto, che veda protagonisti quanti sono convinti della necessita' di dare forza ed autonomia ad un gruppo dirigente regionale, in grado di sviluppare una linea politica forte ed incisiva, idonea ad aggregare quanti si riconoscono, al di la degli attuali schieramenti, nei valori e negli ideali, che hanno fatto la storia del Pri. In tale direzione, la composizione delle liste elettorali, che richiede il massimo impegno da parte di tutti, non puo' in alcun modo prescindere dalla necessita' di fare svolgere ai competenti organismi regionali del partito la loro funzione''.

Fini invita Protekos in visita in Ucraina

20/02 Il Ministro degli Esteri e vice-Presidente del Consiglio,Gianfranco Fini, ha invitato il consorzio Protekos-export Calabria a partecipare alla visita ufficiale in Ucraina che si terra' il prossimo 10 marzo ed alla quale interverra' anche il vice-Ministro per il Commercio con l' estero, Adolfo Urso. Lo si e' appreso da una nota del Presidente del Consrozio Protekos Export, Umberto De Rose. Il programma della missione economico-diplomatica prevede l'organizzazione, da parte dell' Istituto per il Commercio con l'estero (ice) di un seminario sulle opportunita' di collaborazione economica fra i due paesi. L'incontro che si svolgera' a Kiev prevede un interscambio fra i partecipanti italiani e le autorita' politiche ed eocnomiche locali. ''Questo invito - ha detto De Rose - ci onora e dimostra il grande lavoro realizzato dalal struttura tecnico-amministrativa di Protekos Export che, pur con forze quantitativamente ridotte sta svolgendo una grande azione di diffusione e di veicolazione dell'export calabrese. Ringraziamo il Governo per l'attenzione prestata , che e' certamente rivolta al mondo economico calabrese''.

Tripodi (PdCI) parlando della Regione “Questa la peggiore legislatura”

19/02 ''Solo il Presidente Fedele, arrampicandosi sugli specchi e presentando una realta' che esiste solo nella sua fantasia, poteva immaginare di vendere quello che non c'e', vantando un bilancio ricco di successi di cui i calabresi purtroppo non si sono accorti, visto che questa legislatura e' stata la peggiore in assoluto della storia del regionalismo calabrese''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Pdci in consiglio regionale, Michelangelo Tripodi, circa i contenuti della conferenza stampa di fine legislatura del Presidente del Consiglio, Luigi Fedele. ''Ma quello che ci ha colpito in modo particolare - ha aggiunto - sono state le affermazioni del Presidente Fedele riguardanti la nuova legge elettorale che il presidente del consiglio regionale, che l'ha votata, definisce 'una legge elettorale nel rispetto delle regole'''. ''Ci piace ricordare a Fedele - ha concluso Tripodi - ma soprattutto ai cittadini calabresi che l'approvazione della nuova legge elettorale e' avvenuta con un colpo di mano ed attraverso un'operazione truffaldina di cui Fedele e' stato tra gli attori principali con una gestione di quella seduta consiliare che ha superato i limiti del regolamento interno del consiglio regionale''.

Il Sindaco di Cosenza a Napoli al dibattito sul Mezzogiorno parla del Porto di Sibari

19/02 “E’ estremamente positivo che si ricominci a parlare di Mezzogiorno in una fase politica come questa, contrassegnata dalle imminenti elezioni regionali, ma anche dal varo nel Sud dell’Unione, il nuovo soggetto politico che raggruppa le anime del centrosinistra. Ed è ancora più significativo che tutto questo avvenga in un momento in cui il Mezzogiorno è praticamente fuori dall’agenda politica del Governo” Lo ha affermato il Sindaco Eva Catizone intervenendo nel pomeriggio di oggi a Napoli, alla Città della Scienza, alla tavola rotonda organizzata da “L’Unione” nell’ambito della due giorni dedicata alle “Idee del Mezzogiorno”. “Si è fatto un gran parlare e giustamente – ha detto ancora la Catizone – di logiche di rete. Per le nostre città è necessario, infatti, uscire dall’isolamento e dall’autoreferenzialità guardando agli altri territori, attraverso l’implementazione di politiche di sviluppo comune e la possibilità di lavorare insieme. Solo così si potranno sviluppare nuove capacità attrattive e di crescita.” Il Sindaco di Cosenza ha messo poi in evidenza una duplice criticità per il Mezzogiorno: le carenze infrastrutturali materiali e quelle immateriali. “Il problema oggi – ha puntualizzato Eva Catizone – non è solo l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, ma quello più delicato e complessivo che investe le autostrade del cielo e del mare. Si pensi al porto di Gioia Tauro ed a quello di Sibari. Gioia Tauro – ha aggiunto la Catizone – rappresenta un magnifico esempio di come la Calabria sia riuscita a rompere l’isolamento, senza che, però, tutto questo si sia anche tradotto in un autentico sviluppo per il territorio. Ciò che si è verificato per Gioia Tauro – ha affermato ancora il Sindaco – deve essere evitato per altri esempi, uno su tutti Sibari che non è solo un porto incompiuto o uno scavo che deve ancora affiorare, ma che è soprattutto un luogo della memoria ed un logo capace di suscitare attrazione e di attivare quei meccanismi di marketing territoriale in grado di aumentare l’appeal turistico non solo della stessa Piana di Sibari, già fortemente vocata per l’esistenza di significativi esempi di agricoltura innovativa, ma anche delle città vicine. Il porto di Sibari sarebbe capace non solo di convogliare verso la Calabria nuovi flussi turistici, ma anche di abbattere il costo dei trasporti.” La parte conclusiva del suo intervento la Catizone l’ha riservata al tema della sicurezza nelle città, suscitando l’apprezzamento e la condivisione anche del Sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino che è intervenuta subito dopo il primo cittadino di Cosenza. “Un Sindaco – ha sottolineato la Catizone - non ha molti mezzi per fronteggiare la criminalità, ma è importante che quegli strumenti che ha a sua disposizione siano utilizzati al meglio. Intanto, smuovendo le coscienze dei propri concittadini e poi mettendo in pratica azioni come quelle poste in essere da due anni a questa parte dal Comune di Cosenza, come la confisca di beni ad esponenti della criminalità organizzata ed il loro riutilizzo a fini sociali, ma anche le costituzioni di parte civile nei processi per mafia. Il problema è che queste azioni coraggiose sono state da noi intraprese, spesso nel silenzio assordante della politica e dei partiti. Penso che il problema della sicurezza non si risolva militarizzando i territori, ma facendo crescere una coscienza civile. Sono questi i temi sui quali occorre confrontarci – ha concluso Eva Catizone – per uscire dall’idea di un Mezzogiorno dolente cui dobbiamo sostituire quella di un Mezzogiorno positivo, propositivo e finalmente felice.” Alla tavola rotonda di Napoli, coordinata dal direttore del quotidiano “Il Riformista” Antonio Polito e conclusa dall’intervento dell’On.Massimo D’Alema, hanno preso parte, oltre ai Sindaci Catizone e Russo Jervolino, anche Michele Emiliano, Filippo Bubbico, Luciano D’Alfonso, Enzo Divella, Stefania Pezzopane e Bruno Marziano.

A Castrovillari la maggioranza rinnova la fiducia al Sindaco Blaiotta

19/02 ''Prosecuzione dell' azione politica per dare maggiore dignita' al patto sottoscritto con la citta', che ha gia' prodotto in oltre due anni e mezzo oltre quanto era stato previsto dal programma amministrativo, ed un piu' forte e deciso ruolo di tutti i consiglieri della maggioranza in Consiglio e dei rispettivi partiti, An, Udc e Nuovo Psi''. E' quanto si afferma in un documento diffuso a conclusione di una riunione dei consiglieri della maggioranza che sostiene la Giunta comunale di Castrovillari cui hanno partecipato il sindaco, Franco Blaiotta, ed il presidente del Consiglio, Nunzio Masotina. I 13 consiglieri, nel corso della riunione, riferisce ancora la nota, ''hanno ribadito la piena fiducia all' Amministrazione, affermando la validita' dell' operato svolto. E' importante rafforzare l' azione politica della coalizione, puntando a ritrovare le ragioni di un' unita' sostanziale che rimetta al centro il primato della stessa politica e possa portare avanti quel programma di cambiamento gia' iniziato e che ha tanti obiettivi in cantiere pronti a partire. L' impegno prioritario e' di adoperarsi affinche' i partiti ritrovino una serenita' che consenta di mettere da parte le diatribe di carattere personale o di gruppo, superando contrasti e ogni possibile malinteso, per poter lavorare con tranquillita' sulle progettualita' che interessano l' avvenire di Castrovillari e che siano di supporto reale al governo cittadino. Al bando, dunque, contrasti e polemiche. Oggi quello di cui ha bisogno la citta' e' un piu' forte coinvolgimento sulle sue esigenze e sui suoi bisogni''.. ''L'esperienza maturata nei due anni e mezzo di governo, grazie al lavoro dei consiglieri comunali - ha detto da parte sua il sindaco Blaiotta - deve costituire il punto di riferimento per meglio definire i nuovi obiettivi che s' intendono perseguire, rimuovendo incomprensioni e condizionamenti che possono in qualche modo avere appannato l' immagine della maggioranza di centrodestra''.

Il Governo non impugna la legge elettorale regionale. Si vota il 3 e 4 aprile

18/02 ''I calabresi voteranno il 3 e 4 aprile con la nuova legge elettorale approvata dal Consiglio regionale. Il governo ha deciso di non impugnare il provvedimento legislativo e dunque non ci saranno ostacoli alla piena attuazione della legge''. Ad annunciarlo e' l'assessore regionale all'ambiente, Domenico Antonio Basile, che, in una nota, ha riferito di aver appreso della decisione del governo nel corso di una telefonata avuta con il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. ''Il ministro Gasparri - ha aggiunto - mi ha appena comunicato la decisione del governo che, non avendo individuato alcun elemento di illegittimita' costituzionale, non impugnera' la legge elettorale approvata per il rinnovo del Consiglio regionale calabrese''. ''E' un'ulteriore conferma - ha concluso Basile - dell'ottimo lavoro che questa legislatura regionale ha dispiegato sull'intera Regione, in piena sintonia con quanto prodotto dal governo Chiaravalloti in favore di una oggettiva crescita della Calabria''.

Barile plaude all’iniziativa di istituire la società “Calabria Neve”

18/2 “La proposta di Domenico Rizza di istituire la società “Calabria-Neve”, al fine di razionalizzare l’offerta turistica invernale, va finalmente nella direzione di una reale qualificazione e valorizzazione del patrimonio montano calabrese”. E’ quanto sostiene il coordinatore della Cdl alla Provincia di Cosenza, Mimmo Barile, commentando l’emendamento presentato dal vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Rizza, e approvato a maggioranza dall’assemblea calabrese. “Il proposito di una società mista partecipata dalla Regione, che ottimizzi le risorse turistiche della nostra montagna, - ha aggiunto Barile, che è in passato è stato anche presidente della Federalberghi Calabria - costituisce una straordinaria opportunità di crescita del turismo calabrese, che necessita di un progetto strategico che punti sulla valorizzazione in termini di qualità e di efficienza. La nostra regione – ha sottolineato - ha risorse ambientali che vanno valorizzate in modo intelligente ed organico senza fariseismi né pregiudizi pseudoambientalisti”.
“Sono convinto che il coinvolgimento degli enti locali e dei privati nella gestione delle strutture turistiche, possa contribuire al rilancio dell’offerta invernale. Spero si chiuda al più presto la pagina ignobile del sottoutilizzo degli impianti di risalita in Sila. Mi auguro che la Provincia di Cosenza si attivi per aderire al progetto di razionalizzazione degli impianti sciistici di Lorica e Camigliatello, che vanno opportunamente raccordati e coordinati. Sulla questione – ha concluso Barile – presenterò un Ordine del giorno da discutere al più presto al Consiglio provinciale di Cosenza.”

Presentazione dell’iniziativa il “Telegiornale Gestuale” all’Hotel San Carlo

18/02 Si terrà SABATO 19 FEBBRAIO 2005, con inizio alle ore 12.00, presso L’Hotel San Carlo di Rende, la conferenza stampa organizzata dal Presidente del Gruppo in Consiglio Regionale della Margherita, On. Mario Pirillo, nel corso della quale saranno delineate le direttrici per l’attivazione presso la sede Rai regionale di un “Telegiornale Gestuale” per non udenti.
Saranno presenti le delegazioni di associazioni di non udenti e una interprete.
I non udenti potranno avvalersi inoltre di iniziative che saranno adottate da parte della Provincia di Cosenza. Infatti, grazie all’emendamento alla Finanziaria regionale presentato dall’On. Pirillo, approvato dall’assemblea regionale nel corso dell’ultima seduta, è stato assegnato un contributo di 100 mila Euro alla Provincia di Cosenza – Assessorato al Bilancio, al fine di istituire un servizio sperimentale di interpretariato della Lingua dei Segni (L.I.S.), volto a mitigare gli effetti della esclusione dei non udenti dalla sfera di vita pubblica ed istituzionale.
Il servizio si rivolge a favore dei Comuni, Aziende sanitarie ed ospedaliere, Tribunali, Prefettura ed ogni altra istituzione che ne può richiedere l’ausilio nei casi in cui occorra interagire con persone non udenti. Il servizio è altresì attivabile su richiesta delle persone affette da deficienza uditiva.

Tripodi (Pdci) contro Fedele “legge 25 e concorsone sono gravi errori”

18/02 ''La legge 25 ed il 'concorsone' sono stati gravi errori''. E' quanto ha detto stamane il capogruppo del Pdci in consiglio regionale, Michelangelo Tripodi. L'esponente dei Comunisti Italiani ha inoltre accusato il presidente del consiglio regionale Luigi Fedele di ''avere il 19 settembre 2001, con una sua proposta, promosso una modifica del regolamento consiliare che ha permesso la costituzione dei monogruppi anche fuori dalle rappresentanze partitiche e politiche nazionali''.

Pirillo (DL) “La Margherita interagisce con la società civile”

18/02 “La Margherita – ha spiegato l’On. Pirillo – ha dimostrato in questi anni una grande capacità di interagire con la società civile, raccogliendo le istanze che arrivano dal territorio, interpretandone le peculiarità e valutando a fondo ogni valore presente sul territorio calabrese”. “In questi cinque anni – ha spiegato ancora l’On. Pirillo – abbiamo più volte denunciato le inefficienze dell’esecutivo di centrodestra, le mancanze del sistema sanitario, i ritardi nell’impiego delle risorse comunitarie, le iniziative in tema di occupazione fortemente inadeguate che hanno al contrario alimentato ulteriori forme di precariato. Le nostre iniziative, concretizzatesi attraverso progetti mirati indirizzati allo sviluppo del territorio, sono state puntualmente disattese da vecchie logiche legate al potere. Ora la Calabria tutta – ha concluso il presidente del gruppo della Margherita – ha avviato una decisa inversione di rotta sostenendo a gran voce la coalizione di centrosinistra e il nostro candidato presidente, Agazio Loiero”.

Nucera (Sdi) “Una vittoria l’assegnazione all’Afor dei 1600 lavoratori ex fondo sollievo”

17/02 ''Una importante e significativa vittoria e' stata conquistata dallo Sdi calabrese nel corso dell' ultima seduta del consiglio regionale, in fase di approvazione di bilancio''. Lo ha detto il segretario regionale dello Sdi, Ercole Nucera, circa l'approvazione dell'emendamento presentato dal consigliere Luigi Incarnato relativo ai circa 1600 lavoratori ex fondo sollievo. ''Con l' approvazione - ha aggiunto Nucera - dell' emendamento al bilancio presentato da Incarnato i lavoratori dell'ex fondo sollievo sono stati posti a carico della gestione dell' Afor conquistando una posizione lavorativa stabile e sicura, ponendo fine cosi' a continue tensioni con scadenze e rinnovi che creavano ansia e preoccupazione fra i lavoratori. Lo Sdi calabrese con questo risultato dimostra il modo concreto e corretto di affrontare e risolvere gli annosi problemi dei lavoratori calabresi evitando i proclami e slogan ad effetto. Il lavoro dei nostri rappresentanti nelle istituzioni, sorretto dall' azione politica del partito ha dato i suoi giusti risultati. Questo rappresenta un ulteriore esempio della correttezza delle impostazioni e dei risultati attesi. Il compagno Incarnato, che da sempre ha avuto a cuore i problemi dei lavoratori forestali vede coronato un suo impegno ventennale per la stabilizzazione e la sicurezza del posto di lavoro''. ''Dare la possibilita' - ha proseguito - alle famiglie calabresi di programmare la propria esistenza: questo l' impegno solenne dei socialisti democratici italiani. E' infine un importante risultato anche per l' Afor che finalmente puo' mettere in atto una seria e concreta programmazione delle risorse per la difesa dell' ambiente, la sicurezza del patrimonio boschivo, la valorizzazione dei Parchi Nazionali e lo sviluppo del territorio. Ci adopereremo perche' nel programma del candidato Loiero ci sia una seria definizione dei compiti e dei ruoli che gli enti sub-regionali devono svolgere per evitare un nuovo e drammatico precariato''. ''Un invito, inoltre, all' intero centrosinistra - ha concluso - affinche' i risultati raggiunti da battaglie comuni possano rappresentare il patrimonio di tutta la coalizione. L' impegno dei socialisti resta quello di non creare piu' in questa regione sacche di precariato, ma dare certezze all future generazioni''.

Pirillo: (Margherita) “A Paola la Santelli commissaria se stessa”

17/01 Dichiarazione del capogruppo alla Regione della Margherita, Mario Pirillo: “L’operatività politica dell’On. Jole Santelli non finisce mai di stupire: è riuscita addirittura a commissariare se stessa. Se è vero, come è vero, che il neo commissario dell’Asl nr. 1 di Paola si ritrova vicino alle posizioni del giovane sottosegretario, allora la Santelli conferma la cattiva volontà di politicizzare il mondo sanitario territoriale, e la rimozione del dr. Scuteri, costretto ad operare in situazioni di estrema precarietà, ne è una prova. Il deputato spieghi ora ai cittadini residenti nel territorio di competenza dell’Azienda Sanitaria quali risultati sono stati raggiunti e quali benefici tali sistemi hanno portato alla comunità. Basta fare un passo indietro, verificare alcune cifre, misurare alcune nomine e si avrà la conferma del grave stato in cui versa la sanità tirrenica. Un debito che ha raggiunto livelli astronomici, grazie soprattutto alla sciagurata gestione di Logatto; il mancato avvio di una seria politica sanitaria si è poi ripercossa sui tre ospedali civili e sui poliambulatori, che versano in situazioni che sfiorano il disagio sociale. Le gestioni politicizzate hanno ulteriormente abbassato il livello quali-quantitativo e di efficienza del servizio, compromettendo anche il rapporto con la sanità privata che spesso ha sopperito alle mancanze delle strutture pubbliche.
Invece che contribuire ad un cambio di rotta nel sistema sanitario, abbiamo assistito in questi anni alla stagnazione più assoluta. I nuovi e moderni reparti, le strutture che avrebbero dovuto rivoluzionare la qualità sanitaria si sono invece rivelati un bluff che non è passato inosservato agli occhi dei cittadini calabresi, che più volte hanno manifestato il proprio disappunto sulla malasanità presente sul tirreno cosentino.
I sacrosanti diritti alla salute dei cittadini sono stati calpestati: la stessa Regione ha poi contribuito a sostenere tale condotta deleteria.
Sin dall’insediamento del dr. Logatto ho paventato il rischio dell’allegra e dissennata gestione dell’azienda sanitaria di Paola. Nell’indifferenza più assoluta, e certamente in tempi non sospetti sono stato il promotore di interrogazioni e progetti di legge volti a fare chiarezza su una gestione che continua a denotare sprechi ed inefficienze. Paradossalmente i continui ricambi della dirigenza e le sonore bocciature dei bilanci da parte della giunta regionale di centrodestra confermano quanto io vado argomentando ormai da tempo. “

Pacenza (DS) “Sospensione direttori all’ultimo giorno utile. La Cdl non si smentisce”

17/02 ''Anche nell' ultimo giorno utile, perche' con lo scioglimento del Consiglio regionale l' attivita' della Giunta si riduce soltanto all' ordinaria amministrazione, il governo regionale di centrodestra non ha smentito per un attimo il suo fare di questa legislatura soprattutto per quanto riguarda la gestione della sanita' calabrese. E cosi' si e' assunta una decisione singolare, la sospensione di tre direttori generali''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza. ''Non si dice - ha aggiunto Pacenza - a quale norma si fa riferimento perche' sia nella normativa nazionale che in quella regionale non esiste l' istituto della sospensione. I direttori generali vanno nominati, verificati, eventualmente rimossi per come prevede la norma. Gia' qualche mese addietro l' assessore Luzzo si e' reso protagonista di un' altra iniziativa, quella di commissariare sette aziende sanitarie per quanto riguarda i piani aziendali e i bilanci di previsione. Anche quella e' una circostanza avventata su cui poi nessuna notizia e' stata data''. ''Speriamo veramente - ha concluso Pacenza - che sia l' ultima volte, considerato che ormai la Giunta non ha piu' poteri di governo straordinario. Si e' dato, comunque, l' ultimo colpo ad una gestione, quella della sanita' calabrese, che per tutta la legislatura e' stata piegata solo ed unicamente ad accordi e scorribande di potere. Anche l' ultima decisione di ieri ha lo stesso sapore e gli stessi contenuti''.

Il Presidente del Consiglio regionale, Fedele, traccia il bilancio delle attività

17/02 ''Anni positivi e concreti'': e' il libro bianco, riguardante l'attivita' del Consiglio regionale della Calabria nella settima legislatura, presentato questa mattina, a palazzo Campanella, dal presidente dell'Assemblea calabrese, Luigi Fedele, nel corso del tradizionale incontro con i giornalisti. Il libro presentato e' stato realizzato dall'Ufficio resoconti e dall'Ufficio stampa del Consiglio, in cui sono sintetizzati cinque anni di intensa attivita' di produzione legislativa. Durante la conferenza, cui erano presenti i rappresentanti di tutte le testate accreditate, nonche' il presidente del consiglio regionale dell'Ordine del giornalisti, Giuseppe Soluri, il massimo rappresentante dell'Assise calabrese si e' soffermato sui principali atti prodotti dal 2000 ad oggi. ''Quella che sta per chiudersi e' stata la cosiddetta 'legislatura costituente', nel corso della quale abbiamo approvato le leggi con cui sono state profondamente rinnovate le istituzioni regionali'', ha detto Fedele, riferendosi in particolare ''allo Statuto, che questa Assemblea, possiamo dirlo con orgoglio, ha varato prima di tante altre Regioni. In particolare, nel corso dell'incontro con la stampa, e' emersa la soddisfazione ''per la definitiva soluzione del problema dei monogruppi, grazie alla legge che prevede lo sbarramento al 4%''. Fedele e' stato sollecitato a parlare anche della vicenda del 'concorsone': ''Lo considero giusto e, se potessi, sicuramente lo rifarei, perche' sono abituato ad assumermi le responsabilita' delle mie azioni personali e politiche''. Sulla polemica dei mesi scorsi, relativa all'aumento delle indennita', e' stata fornita una risposta diplomatica: ''E' vero, i consiglieri guadagnano bene, ma la loro remunerazione e' adeguata all'impegno che svolgono''. Secondo il presidente del Consiglio regionale, questa istituzione ha avuto il merito, nel corso degli ultimi anni, di trasformarsi in ''un vero e proprio 'centro d'ascolto' aperto ai cittadini'', ma anche in ''un luogo di scambio di esperienze a livello internazionale, com'e' accaduto lo scorso anno in occasione dell'Assemblea generale della Calre''. Fedele ha inoltre ricordato le principali leggi regionali approvate negli ultimi anni, soffermandosi sulla legge urbanistica, sui provvedimenti in materia di lavoro e di agricoltura, sulle manovre di bilancio (l'ultima delle quali ha avuto il via libera due giorni fa), nonche' sul recentissimo Piano energetico. E' stata altresi' annunciata, prima delle elezioni del prossimo mese di aprile, l'inaugurazione della sede romana del Consiglio regionale.
Il Consiglio ha lavorato bene
Il Consiglio regionale ha lavorato ed ha lavorato anche bene: questo, in estrema sintesi, quanto e' emerso dalla conferenza stampa di fine mandato tenuta quest' oggi a Palazzo Campanella dal presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele. La conferenza stampa e' stata introdotta da Gianfranco Manfredi, assente Arnaldo Cambareri, collega tra l' altro alle soglie della pensione. E' stato presentato un volume di oltre 200 pagine sull' attivita' dell' Assemblea degli ultimi cinque anni e Manfredi ha rilevato come ''questa vituperata legislatura non sia stata un' assemblea di condominio. La missione delle nuove regole e' stata portata a compimento e non e' cosa da poco''. Ponderoso il lavoro illustrato da Manfredi sull' attivita' dell' ufficio stampa, tra l' altro 638 comunicati dall' inizio della legislatura ad oggi. Fedele, nel corso della conferenza stampa, ha anch' egli sottolineato l' importanza dell' approvazione dello Statuto, come emblema delle nuove leggi approvate. ''La Lombardia - ha tra l' altro fatto notare il presidente del Consiglio - non l' ha neanche approvato in Commissione''. Fedele ha messo in luce l' importanza dei contenuti dello Statuto ma anche come in generale il Consiglio regionale sia stato un centro di ascolto e di proposta, ricordando a tal proposito gli incontri con Pisanu e mons. Cantisani e la proiezione internazionale avuta dal Consiglio. ''Insomma - ha detto il Presidente - non mi pare si possa dire una regione cenerentola. Il nostro compito l' abbiamo fatto, va guardato il lavoro dell' aula ma anche quello delle Commissioni e per quanto mi riguarda sono stati quattro anni di crescita politica e culturale che lasceranno in me un segno positivo''. Ad inizio di conferenza stampa, il presidente dell' Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri, ha espresso apprezzamento per Cambareri rilevando come le sue doti di professionalita' e di signorilita' ''non verranno disperse ma saranno rappresentate allo stesso livello da Gianfranco Manfredi, che certamente lo sostituira'''.
Il concorsone: lo rifarei
''Non sono pentito di averlo fatto e lo rifarei'': cosi' ha risposto il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ai giornalisti che gli hanno chiesto un suo parere a fine mandato sul famigerato concorsone. Fedele ha ribadito, in sostanza, quanto detto nei mesi e negli anni scorsi facendo notare come a suo avviso ''nulla di cosi' eclatante e clamoroso e' avvenuto rispetto a quanto e' stato detto. E' stato giusto farlo e lo rifarei''. Il presidente dell' assemblea ha parlato anche dei monogruppi e della legge di sbarramento elettorale in riferimento a questo aspetto. ''Con l' approvazione dello Statuto - ha detto - e con questa legge elettorale il problema mi pare risolto. Mi aspetto un Consiglio regionale nuovo senza questa parcellizzazione e posso dire che quello dei monogruppi e' stato il problema che avrei voluto risolvere ma che non sono stato in grado di fare''.
Sulle spese del Consiglio regionale Abramo non è bene infomato
''Credo che Sergio Abramo non sia bene informato sui meccanismi del Consiglio regionale'': in questa maniera ha risposto il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ad una domanda dei giornalisti sulle spese del Consiglio regionale e su quanto riportato oggi dal ''Giornale di Calabria'' riferito a quanto detto dal candidato del centrodestra alla Regione Sergio Abramo. ''Non mi riconosco - ha detto Fedele - in questa fotografia. Non abbiamo aumentato lo stipendio ai consiglieri piu' di altre Regioni e ritengo di poter dire di non aver rubato niente. Quando Abramo verra' in Consiglio regionale credo si ricredera' delle sue valutazioni e del resto sono convinto che come Sergio Abramo ha fatto bene il sindaco, fara' bene il presidente della Regione''.
Sondaggi in netto recupero per la CDL
I sondaggi segnalano un nettissimo recupero, se non un vantaggio come coalizione, per la Casa delle Liberta' in vista delle elezioni regionali del prossimo aprile. Lo ha detto stamani, in conferenza stampa, il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, esponente di rilievo di Forza Italia. ''Abramo - ha detto Fedele - e' un ottimo candidato e lo dico non per spirito di parte o di partito. E' il candidato che ci fara' vincere. Problemi a Reggio Calabria? Ruolo di Fuda? Si impegnera' - ha detto Fedele - anche lui. L' umore della gente due mesi fa era negativo ed un mese fa anche, ma da quando c' e' stata la scelta del candidato Abramo la svolta e' stata netta''. Su Chiaravalloti, Fedele ha detto che non si tratta di una bocciatura. ''Se devo fargli - ha detto - un amichevole rimprovero c' e' stato forse un difetto nella comunicazione delle cose fatte in Giunta e anche nella vicenda di Reggio Calabria sui Bronzi di Riace forse si e' verificato lo stesso fenomeno''.
Legge elettorale, nessuna incoistituzionalità
Non c' e' alcuna incostituzionalita' della nuova legge elettorale approvata dal Consiglio regionale nei giorni scorsi. Lo ha detto il presidente dell' Assemblea, Luigi Fedele, nel corso della conferenza stampa di fine mandato. ''Domani - ha detto Fedele - il nodo sara' sciolto ma posso anticipare che non ci sono motivi di incostituzionalita' e che chi grida allo scandalo lo fa solo per ottenere un po' di pubblicita' sui giornali. Domani la legge andra' in Consiglio dei Ministri ma posso gia' dirvi - ha detto Fedele ai numerosi giornalisti che hanno partecipato all' incontro - che non ci saranno problemi''.
Loiero non è un candidato adatto
''Non lo reputo un candidato adatto a guidare la Regione'': cosi' ha risposto ad una domanda dei giornalisti Luigi Fedele, in riferimento ad Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. ''La Calabria - ha detto Fedele - ha bisogno di fatti e non di parole. Loiero e' anche un amico, politicamente molto preparato, ma e' meglio Abramo''.
Sulle spese nessun rilievo della Corte dei Conti
La lunga conferenza stampa di Luigi Fedele ha piu' volte toccato il problema delle spese dell' Assemblea, ma il presidente del Consiglio ha fatto notare ai giornalisti come la Corte dei Conti abbia sin qui mosso un solo rilievo. ''Si tratta - ha detto Fedele - dell' omaggio fatto ai consiglieri regionali lo scorso Natale. Riguardava una borsa di lavoro che noi avevamo deciso di regalare ai consiglieri''.

Veraldi (Margherita) “Maroni garantisca i lavoratori dell’Enel”

17/02 ''Il ministro Maroni dovrebbe intraprendere iniziative a garanzia dei lavoratori che, a seguito della privatizzazione dell' Enel, sono stati posti in mobilita' e ora sono prossimi alla pensione, prima che le nuove disposizioni in materia previdenziale entrino in vigore''. Lo chiede, in un' interrogazione rivolta al Ministro del Lavoro, il senatore della Margherita Donato Veraldi. ''A seguito della privatizzazione dell' Enel - spiega Veraldi - alcuni lavoratori hanno aderito al piano di esodo volontario e sono stati posti in mobilita' fino a dicembre del 2006. Dopo quella data resteranno pero' scoperti di un periodo utile ai fini della pensione e al compimento dell' eta' pensionabile. Molti lavoratori, in particolare del sud, fino al 2008, data dell' entrata in vigore delle nuove disposizioni previdenziali, rischiano di trovarsi, per un anno, scoperti di contribuzione pensionistica''. ''E' quindi dovere del governo e in particolare del Ministro Maroni - conclude Veraldi - dare al piu' presto risposte concrete alle istanze e alle aspettative dei tanti lavoratori che rischiano di vedersi sfumare la pensione per pochi mesi di mancata copertura contributiva''.

Tripodi (Pdci) “la legge elettorale irachena è più democratica”

17/02 ''La Calabria viene superata in democrazia anche dall' Iraq: infatti, per entrare nel parlamento iracheno alle recenti elezioni, i partiti dovevano ottenere almeno 30.750 voti, mentre in Calabria un partito non ha il diritto di avere un proprio rappresentante se non supera lo sbarramento del 4% e quindi non ottiene almeno 44.000 voti''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Pdci nel Consiglio regionale della Calabria, Michelangelo Tripodi, che e' anche segretario regionale del partito. ''La differenza sta nel fatto - ha aggiunto - che l' Iraq ha circa 24 milioni di abitanti, mentre la Calabria di abitanti ne ha meno di due milioni. In Calabria e' stato compiuto un furto di democrazia''. ''Sono 99 infatti le liste di candidati alle elezioni in Iraq - ha concluso Tripodi - che non sono riuscite a superare la soglia di sbarramento per il numero dei seggi in parlamento, e quindi sono state eliminate, in base al sistema elettorale iracheno. Il quorum era stato fissato a 30.750 voti, ma solo 12 grandi liste lo hanno superato''.

Iovene (DS) “Il Governo mantenga gli impegni sul reddito di inserimento”

17/02 ''A distanza di 38 giorni dalla scadenza del 31 dicembre 2004 e ad alcune settimane dalla dichiarata disponibilita' del Ministro Maroni, il Governo non ha ancora emanato alcun atto per permettere ai 127 Comuni destinatari della sperimentazione del Reddito Minimo di Inserimento di continuare ad utilizzare i fondi a disposizione fino al loro esaurimento anche dopo la data di scadenza''. E' quanto sostiene in una nota il senatore dei Ds-L'Ulivo, Nuccio Iovene, circa i termini per il reddito minimo di inserimento. ''In occasione - ha aggiunto - della discussione della conversione in legge del decreto-legge relativo alla proroga termini ho presentato uno specifico emendamento, sottoscritto da numerosi colleghi del gruppo Ds del Senato, per estendere al 31 dicembre 2005 la possibilita' dell' utilizzo dei fondi gia' stanziati ai Comuni, consentendo cosi' alle famiglie destinatarie quanto loro promesso. Mi auguro che nella discussione prevista oggi pomeriggio in Commissione Affari Costituzionali e successivamente nella prossima settimana in Aula, il Governo mantenga fede agli impegni assunti consentendo l'approvazione dell'emendamento o presentando proposta analoga in grado di risolvere comunque la grave situazione''. ''Sono migliaia le persone e le famiglie - ha concluso Iovene - coinvolte e per loro si tratterebbe di un piccolo ma importante riconoscimento. Questo Governo ha cancellato definitivamente il Reddito Minimo di Inserimento. Consenta almeno, mantenendo fede agli impegni assunti in Aula dal Sottosegretario al Welfare Sestini, che le somme a suo tempo stanziate e ancora disposizione dei Comuni arrivino ai loro destinatari e non vengano sottratte loro con l' unico scopo di fare cassa per lo Stato''.

 

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Fortunato Aloi a Cosenza da la solidarietà ai forestali e si pone come terzo polo

16/02 Fortunato Aloi, candidato alla presidenza della Giunta regionale per Alternativa sociale, presente oggi a Cosenza ha espresso ''piena solidarieta' agli operai idraulico-forestali che nei giorni scorsi hanno attuato una legittima protesta per la mancata corresponsione della retribuzione loro spettante''. Secondo Aloi, ''da anni si assiste a forme di penalizzazione e di mancata valorizzazione di una categoria che tanto e' utile, se non indispensabile, ad un territorio oltremodo dissestato come quello calabrese. A cio' si aggiunge la recente e assurda decisione del Governo, che nel momento in cui provvede all' erogazione dovuta di somme a favore del settore per evitare la crisi finale dello stesso, stranamente nomina un commissario creando una forma di tutela e di controllo a mortificazione dell' autonomia e della dignita' del settore medesimo''. Aloi ha anche riferito che nei prossimi giorni incontrera' una delegazione degli operai forestali. Inoltre Aloi nella giornata di presentazione all’elettorato cosentino si è detto certo che per Alternativa Sociale lo sbarramento del 4% non è un problema. “Non siamo in alternativa a destra o sinistra, ma costituiamo il terzo polo – ha aggiunto Aloi – e vogliamo rappresentare quell’elettorato di centro destra che storicamente ha sempre detto la sua in Calabria e che oggi non trova rappresentanza ed interlocutori”

Gentile (FI)“Rilanciare l’ufficio speciale dell’Anas di Cosenza, svuotato di competenze”

16 Il rilancio dell' Ufficio speciale dell' Anas che gestisce l' A3, con sede a Cosenza, ''da qualche anno svuotato di competenze e responsabilita', va rilanciato, con l' assegnazione del giusto ruolo di centralita' previsto dalla legge e richiesto da legittime esigenze territoriali e di utenza''. A sostenerlo, in un' interrogazione rivolta al Ministro delle Infrastrutture, e' Antonio Gentile, senatore di Forza Italia. ''L' Ufficio speciale per l' autostrada Salerno-Reggio Calabria, con specifiche deleghe in materie tecnico-amministrative e con gestione autonoma e non vincolata alle strutture Anas regionale con compiti di pianificazione, gestione e coordinamento di tutte le attivita' dell' autostrada, compreso le risorse umane - afferma Gentile nell' interrogazione - ha sede compartimentale a Cosenza e due sezioni staccate a Salerno e a Reggio Calabria. Sulla Salerno-Reggio Calabria, tra uffici di direzione e sezioni distaccate, personale in turnazione e di Direzione lavori, operano oltre seicento unita', la maggior parte dei quali residenti in Calabria ed in particolare nella provincia di Cosenza. Nonostante il ruolo fondamentale svolto dalla Sezione speciale di Cosenza, da qualche anno la medesima e' stata lentamente svuotata di competenze e responsabilita' e questo proprio nel momento di riavvio delle grandi opere pubbliche e dei grandi interventi per il mezzogiorno. Tra l' altro, l' Ufficio speciale, tra il 2002 e 2003, e' stato ridotto a solo Ufficio compartimentale. Le competenze dei lavori di adeguamento e di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria sono state scorporate ed affidate ad una apposita struttura con sede a Roma e di fatto affidata ad un nuovo gruppo dirigente di provenienza varia, senza alcuna conoscenza, senza alcuna radice e senza alcun collegamento con la realta' di Cosenza e della Calabria. L' apposita Sezione Progetti, con sede a Cosenza, fautrice di tutta la progettazione preliminare e definitiva, nonche' della progettazione dei lotti gia' appaltati, e' stata soppressa e le sue competenze sono state accentrate anch'esse a Roma. Tutto cio' e' avvenuto mentre l' Ufficio di Cosenza si apprestava a collaborare anche per la realizzazione della nuova statale 106 ionica, con un livello di qualificazione del personale elevato, affiatato e preparato, composto da tecnici (ingegneri, architetti e geometri) calabresi e cosentini in prevalenza. A tutto cio' va aggiunto il graduale impoverimento della struttura di manutenzione e di emergenza, con organico sempre piu' ridotto nonostante l' aggravio e la notevole richiesta di nuovi lavori manutentivi. Si e' infatti avviato un procedimento di assunzione di 50 cantonieri, inviati guarda caso dappertutto ma non nella provincia di Cosenza''. Gentile, nell' interrogazione, chiede al Ministro delle Infrastrutture ''se non sia il caso, di dare una netta inversione di rotta all' attuale politica di accentramento non funzionale. Si potrebbe cosi evitare di assistere ad un inverecondo gioco di responsabilita' amministrative, tecniche e gestionali tra l' Ufficio Anas di Cosenza, quello di Salerno e quello di Roma, i cui effetti negativi ricadono solo sugli utenti''.

Pirillo propone alla RAI un telegiornale gestuale per i non udenti

16/02 Realizzare un “telegiornale gestuale” per non udenti. È il tema della mozione presentata in Consiglio Regionale dal Presidente del gruppo della Margherita, On. Mario Pirillo. Il “telegiornale gestuale” dovrebbe essere realizzato nella redazione regionale della Rai. I non udenti potranno avvalersi anche di iniziative che saranno adottate da parte della Provincia di Cosenza. Infatti grazie all’emendamento alla Finanziaria regionale presentato dall’On. Pirillo, approvato dal assemblea regionale nel corso dell’ultima seduta, è stato assegnato un contributo di Euro 100 mila Euro alla Provincia di Cosenza – Assessorato al Bilancio, al fine della istituzione di un servizio sperimentale di interpretariato della Lingua dei Segni (L.I.S.), volto a mitigare gli effetti della esclusione dei non udenti dalla sfera di vita pubblica ed istituzionale. Il servizio si rivolge a favore dei Comuni, Aziende sanitarie ed ospedaliere, Tribunali, Prefettura ed ogni altra istituzione che ne può richiedere l’ausilio nei casi in cui occorra interagire con persone non udenti. Il servizio è altresì attivabile su richiesta delle persone affette da deficienza uditiva. “Numerosi sono i cittadini calabresi affetti da grave difficoltà di linguaggio connessa a deficienza uditiva”, ha evidenziato l’On. Pirillo. “Il sistema televisivo regionale risulta assolutamente inadeguato a rispondere alle esigenze dei numerosi cittadini affetti da tale particolare handicap, che si trovano, di fatto, nella impossibilità di usufruire dell’informazione regionale. Pertanto appare assolutamente indifferibile che la redazione regionale della Rai si attivi affinché venga ad essere garantita, con cadenza quotidiana, la traduzione in Lingua dei Segni italiana (L.I.S.) del Telegiornale regionale. Il potenziamento dell’offerta dell’informazione regionale rappresenta una concreta opportunità di “dialogo” costante tra le istituzioni e i cittadini non udenti, potendo efficacemente contribuire all’integrazione sociale ed alla rimozione degli ostacoli, anche di ordine culturale, che limitano la piena manifestazione dell’autonomia personale di tali soggetti”.
Attraverso la mozione l’esponente regionale della Margherita impegna la Giunta Regionale ad attivare con urgenza ogni possibile iniziativa al fine di veder garantito per le persone non udenti il diritto all’informazione regionale ad attivarsi presso la Redazione regionale della Rai affinché si predispongano tutte le procedure per la traduzione in Lingua dei Segni Italiana del Telegiornale regionale e a stipulare apposite convenzioni con la Redazione regionale della Rai affinché gli oneri economici del servizio di interpretariato L.I.S., che traduce i contenuti del Telegiornale, siano posti a carico di idonea previsione di spesa annuale nel Bilancio della Regione”.

Impegno di Iovene (DS) per le Dogane calabresi

16/02 Il senatore dei Democratici di Sinistra-L'Ulivo, Nuccio Iovene, ha assicurato il suo impegno personale affinche' le dogane possano essere messe nella condizione di svolgere il loro ruolo nel migliore dei modi. E' quanto emerso al termine di un incontro, svoltosi a Lamezia Terme, tra il senatore Iovene ed il coordinamento regionale delle Rdb Agenzie Fiscali. Nel corso dell'incontro il coordinatore regionale delle Rdb, Luciano Vasta, ha illustrato al Senatore Iovene il ''difficile momento delle dogane - e' scritto in una nota - in particolare, e' stato posto l' accento sulla 'sospensione' delle attivita' della Dogana di Catanzaro Lido, decisa unilateralmente dall' Amministrazione malgrado l' opposizione di alcuni sindacati, Rdb in testa; sulle grandi difficolta' operative e strutturali della Dogana di Gioia Tauro; sul paventato trasferimento delle attivita' della Dogana di Paola a Corigliano; sulla mancata attivazione degli Uffici Unici delle Dogane in Calabria''. ''Il senatore Iovene - prosegue la nota - concordando sull' insostenibilita' di questo stato di estremo disagio delle dogane calabresi evidenziato dal Coordinamento delle Rdb ha preso atto che questi disagi sono acuiti dal fatto che la Direzione Regionale delle Dogane e' situata a Napoli, essendo allo stato le due regioni, Campania e Calabria, accorpate. Pertanto, il Senatore Iovene si e' detto d'accordo sul fatto che l' istituzione di una Direzione Regionale dell' Agenzia delle Dogane nella nostra regione, puo' far si' che i problemi siano percepiti con uno spirito diverso ed affrontati con interventi appropriati. Il senatore Iovene ha manifestato, altresi', la propria contrarieta' alla chiusura di qualsiasi struttura lavorativa presente sul territorio della regione; pertanto, ha continuato il Senatore, ben venga l' apertura di una nuova Dogana presso il porto di Corigliano, ma sicuramente questa apertura non deve passare ne' attraverso la chiusura della Dogana di Paola, ne' tanto meno attraverso lo spostamento del suo personale presso la nuova struttura''. ''Il coordinatore delle Rdb, Luciano Vasta, ha auspicato - conclude la nota - un intervento politico, affinche' questo problema della creazione della Direzione Regionale delle Dogane in Calabria, venga posto ai piu' alti livelli istituzionali ed ha invitato il Senatore Iovene, a farsi portavoce di questa esigenza''.

Dibattito, dell’Unione, sul Mezzogiorno a Napoli

16/02 Alle “Idee del Mezzogiorno” è dedicata una delle prime manifestazioni organizzate nel Sud da L’ Unione, nuovissima sigla della coalizione di centrosinistra. Saranno due giorni di dibattiti e tavole rotonde, alla Città della Scienza di Napoli sabato e domenica prossimi, con la conclusione del leader Romano Prodi. Si parlerà di Mezzogiorno e di città del sud in relazione alla competitività del Paese, alle prospettive, al lavoro che non c’è e a quello che potrebbe venire. E, in questo ambito, ancora una volta non mancherà il punto di vista della città di Cosenza, sempre più spesso chiamata a rappresentare il Sud che cambia e dal quale vengono idee fresche. Il sindaco Eva Catizone è stata invitata a dire la sua nell’ambito della tavola rotonda che si terrà sabato pomeriggio, con inizio alle 15 ed alla quale partecipano anche Rosa Russo Jervolino, Michele Emiliano, Filippo Bubbico, Luciano D’Alfonso, Enzo Divella, Stefania Pezzopane e Bruno Marziano. A condurre il dibattito sarà il direttore del quotidiano Il Riformista Antonio Polito. Le conclusioni sono affidate a Massimo D’Alema.

Unità Socialista: “La nascita della Fed, primo passo per l’unione riformista di centrosinistra”

15/02 La segreteria di Unità Socialista con il contributo dei rappresentanti dello Sdi, del Pse-Lista Mancini e di Socialismo e Libertà ha approvato il seguente documento: La nascita della Fed calabrese rappresenta un primo importante passo politico nella direzione della costituzione di un forte nucleo riformista per l´unione di centrosinistra. La Fed dovrà fornire sia per l´imminente campagna elettorale che per il futuro, una guida riconosciuta ed anche un momento di sintesi e di rispetto reciproco tra le differenti componenti della coalizione. Allo stesso tempo alla Fed è demandata la risoluzione delle situazioni di differenziazione e di contrasto esistenti all´interno dell´Unione che, permanendo, rischiano di pregiudicare il successo elettorale del centrosinistra. A tal fine riteniamo che fin da subito la Fed, attraverso apposite iniziative del suo presidente Marco Minniti, dovrà riunirsi per esecrare le ripetute azioni di ostilità perpetrate ai danni dei socialisti in provincia di Cosenza da parte di settori non secondari dell´Unione. Il ribaltone antisocialista al Comune di Cosenza, l´esclusione dal governo della provincia dei socialisti vicini alle posizioni di Giacomo Mancini e da ultimo gli atti di inimicizia contro il presidente del consiglio comunale di Cosenza rappresentano ostacoli seri all´affermazione del centrosinistra e pertanto devono essere rimossi prontamente così da consentire ai socialisti di affrontare in maniera convinta la prossima campagna elettorale. Riteniamo che la Fed calabrese debba senza indugio pronunziarsi sulle situazioni di criticità esistenti e, al contempo, debba garantire rispetto e considerazione nei confronti dei socialisti calabresi.

Proseguono i lavori del Consiglio regionale per l’approvazione del Bilancio

15/02 Il Consiglio regionale sta proseguendo i lavori di esame degli emendamenti al Bilancio 2005. Si tratta di correttivi richiesti sia da consiglieri di maggioranza che di opposizione. Secondo alcune previsioni, l'Assemblea legislativa calabrese, ormai alla sua ultima seduta della settima legislatura prima dello scioglimento, potrebbe votare il Bilancio nel suo complesso a tarda notte. All'ordine del giorno dei lavori, sono anche iscritti, tra gli altri punti, il Documento di programmazione economico-finanziaria ed il Bilancio pluriennale.

Nel bilancio regionale 2.511 milioni di euro per la sanità

15/02 Il Consiglio regionale, dopo l’approvazione del èiano energetico ambientale, ha avviato l’esame del Bilancio 2005 della Regione, dopo la relazione del presidente della seconda Commissione, “Sviluppo economico”, Francesco Talarico. La proposta di Bilancio 2005, nelle sue linee generali e secondo le indicazioni espresse dal relatore, prevede il finanziamento di “quasi tutte le leggi regionali di spesa attualmente in vigore”; l’eliminazione o la riduzione di tutte le spese non sorrette da specifiche leggi regionali; la previsione della copertura finanziaria delle rate di ammortamento inerenti ai mutui contratti, per un totale complessivo di 162,6 milioni di euro; la previsione a carico del bilancio regionale di 77,5 milioni di euro per il comparto di spesa inerente ai disavanzi d’esercizio delle aziende che esercitano pubblici servizi di trasporto locale; la previsione di 77 milioni di euro per le attività di forestazione, di competenza regionale; il finanziamento del servizio sanitario regionale per 2511 milioni di euro; i fondi di dotazione dell’Arrsa (34 milioni di euro) e dell’Ardis(8 milioni di euro); il fondo di dotazione dell’Arpacal (12 milioni di euro), per fare fronte al fabbisogno derivante dal trasferimento di 142 unità di personale dipendente degli ex presidi multizonali di prevenzione e dei servizi delle Asl; il finanziamento dei servizi sociopsicopedagogici(12 milioni di euro); il finanziamento di 35 milioni di euro complessivi per fare fronte alle emergenze occupazionali che affliggono la Regione(15 milioni di euro, per gli Lpu; 10 milioni, per il fondo di sollievo e 10 milioni per i lavoratori interinali).
Le entrate individuate ammontano a 7505 milioni di euro, costituite sostanzialmente dall’avanzo di amministrazione, determinato in 3069 milioni di euro; dalla quota destinata al servizio sanitario regionale(2511 milioni di euro); dall’ex fondo perequativo, per 446 milioni di euro; dai contributi provenienti dallo Stato e dalla Ue per l’attuazione del Por Calabria 2005, pari a 438 milioni di euro; da ulteriori assegnazioni statali, pari a 721 milioni di euro; da entrate autonome per circa 140 milioni di euro.
L’avanzo presunto per l’anno 2005 è costituito, per 2606,46 milioni di euro, e cioè l’84,9% da economie meramente contabili derivanti da spese non impegnate nel corso dell’esercizio 2004, ma finanziate con assegnazioni statali a destinazione vincolata. Per 351, 31 milioni di euro, corrispondenti al 11,5%, da residui passivi perenti agli effetti amministrativi; per 111,61 milioni di euro, corrispondenti al 3,6%, della quota libera per nuove destinazioni di spesa da cui vanno depurati 21,55 milioni di euro poiché relativi a residui passivi eliminati da capitoli vincolati o a limiti di impegno non ancora utilizzati da riprodurre nella competenza 2005.
Adamo (DS) “Un bilancio che favorisce le clientele”
''E' un bilancio che favorisce solo operazioni clientelari in campagna elettorale e che sovrappone debiti a debiti, carico di sprechi e che fa temere un vero e proprio dissesto finanziario per la Regione''. Lo ha detto il capogruppo dei Ds, Nicola Adamo, nel corso del dibattito in Consiglio regionale sul bilancio di previsione 2005. ''Non vi e' alcuno sforzo da parte del centrodestra - ha aggiunto Adamo - in direzione dell'ottimizzazione della spesa. Anzi si continua nell' elargizione dell' assistenza di consulenze assurte a sistema per garantire reddito''. Adamo, inoltre, ha posto l' accento ''sulle innumerevoli emergenze causate dalla politica dissennata del centrodestra, come la questione forestali, i lavoratori interinali e la sanita', consegnata nel 2000 dal breve periodo della Giunta di centrosinistra in pareggio ed oggi in una condizione tale da determinare la fuga dei calabresi verso altre regioni''. Il capogruppo dei Ds, infine, ha definito ''non certamente eclatante il modello di gestione Catanzaro che il candidato proposto dal centrodestra per la presidenza della Regione, Sergio Abramo, vorrebbe trasferire all' intero territorio regionale''.
Bova (DS) “DPEF scollegato e dissociato dal bilancio”
Nel suo intervento sul Bilancio 2005, il vicepresidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova (Ds), ha detto, tra l' altro, che ''il documento di programmazione economica e finanziaria presentato dalla maggioranza e' scollegato e dissociato con i contenuti del Bilancio stesso''. ''Le cifre rappresentate dalla Giunta regionale - ha aggiunto Bova - testimoniano una palese regressione ed un conclamato fallimento della maggioranza di centrodestra, una sorta di trucco elettorale a cui la minoranza si opporra' formalmente e sostanzialmente''. Bova, inoltre, ha posto in evidenza la capacita' dell' opposizione di arginare ''errori ed inadempienze'' della Giunta regionale, che avrebbero causato danni peggiori per ''i ritardi nell' utilizzo delle risorse, come nel caso del Por, evidenziando l' incapacita' di investimento e di spesa generale''. Il vicepresidente del Consiglio regionale, ha sollevato ''problemi di trasparenza relativi ad alcune coperture finanziarie'', e sottolineato negativamente ''la crescita della spesa per il personale, che incide sul rispetto del patto di stabilita'''. Giuseppe Bova, infine, ha chiesto formalmente che la Giunta regionale ''avvii le procedure concorsuali esperite dopo le elezioni e non durante la campagna elettorale''.
Incarnato (SDI) “Bilancio, solo una manovra di spesa”
''La maggioranza di centrodestra mortifica i processi di sviluppo e di trasformazione della Calabria, come e' emerso dalle audizioni in Commissione con le rappresentanze produttive e delle categorie sociali. Il Bilancio 2005 non si configura come strumento programmatorio, ma come semplice manovra di spesa''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo dello Sdi in consiglio regionale, Luigi Incarnato. ''Con tali strumenti - ha aggiunto - non si risolvono i problemi del lavoro e delle imprese e si acuisce il dramma della disoccupazione. La Giunta regionale non ha utilizzato in questa legislatura l' apporto di conoscenze che il sistema universitario poteva fornire in appoggio di modelli di sviluppo in grado di affrontare al meglio la crisi economica e sociale che attanaglia la societa' calabrese''.
Amendola e Mistorni “Un occasione sprecata”
Di ''occasione sprecata'' ha parlato il consigliere Franco Amendola (Ds), nel suo intervento in consiglio regionale circa il Bilancio 2005. ''Lo strumento principe dell' attivita' della Regione - ha detto - meritava discussione e metodi di valutazione completamenti diversi da quelli cui la maggioranza ha costretto il Consiglio. Il Bilancio 2005 altro non e' che la fotocopia di quelli degli anni precedenti e quindi lascia insoluti i problemi, aggrava gli sperperi, come per le costose consulenze o ai contributi a tante associazioni fantasma''. Amendola ha infine detto che ''nulla viene previsto per verificare lo stato di attuazione del Piano sanitario''. Il consigliere del Ppi, Giuseppe Mistorni, ha criticato l' assenza dall' aula della Giunta regionale ''nonostante si stia trattando del documento piu' importante in assoluto, indice di un diverso modo di guardare alla programmazione ma anche del clima radicalmente diverso che caratterizza questo fine legislatura, da tanti altri che nell'accordo generale vedeva il Consiglio lavorare operosamente ed armoniosamente''. ''L' approvazione del bilancio proposto oggi - ha concluso Mistorni - costituirebbe invece danno gravissimo per la Regione a causa dello scorretto utilizzo delle risorse gia' esigue trasferite dal Governo''.
Tommasi (Verdi) “Bilancio, cappio al collo dei calabresi”
Il capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi, nel suo intervento nell' ambito del dibattito sul bilancio, ha sottolineato che ''i calabresi guardano al domani, aspettano risposte chiare, quali quelle che dovrebbero provenire da un bilancio pluriennale, e sono nelle condizioni di comprendere che l' assistenzialismo non basta piu' a garantire il consenso''. Tommasi ha aggiunto affermato che il centrodestra ''perpetua la logica del ''cappio al collo''nei confronti dell' elettorato, bandendo concorsi in Giunta e Consiglio proprio in campagna elettorale, ma anche indicendo gare d'appalto per nuove infrastrutture con spirito clientelare e tentando di cancellare cinque anni di inettitudine governativa''. Il capogruppo dei Verdi ha criticato inoltre la scelta della maggioranza di non destinare fondi per le calamita'.
Morrone (Udeur) “Bilancio, solo un mero elenco di cifre”
''E' stato portato all' esame del Consiglio non un vero bilancio, cosi' come si configura nella legislazione vigente, ma solo un mero elenco tecnico di cifre che non si occupa, intanto, del maggiore e piu' drammatico problema della Calabria, l'occupazione ed il lavoro, e di conseguenza del sistema produttivo, dell'innovazione tecnologica, del tessuto delle piccole e medie imprese''. Lo ha detto, nel suo intervento durante il dibattito sul Bilancio di previsione 2005, il consigliere Ennio Morrone, dell' Udeur. ''Questo Bilancio - ha detto, tra l'altro, Morrone - non si pone l'obiettivo,ancora, di affrontare i problemi derivanti dai maggiori oneri attribuiti alla Regione per la gestione e le conseguenti spese del sistema sanitario. Non pone neanche le basi per frenare l' emigrazione sanitaria che incide notevolmente sul complesso della spesa sanitaria. Il bilancio, dunque, e' deludente, asfittico ed impone un giudizio negativo perche' senz'altro produrra' una involuzione di tutti gli aspetti della vita economica e produttiva della regione''.
Pirillo (Margherita) “Se vince centrosinistra il Bilancio sarà abrogato”
Il capogruppo della Margherita, Mario Pirillo, nel suo intervento in Consiglio regionale, ha criticato '' l' assenza dall' aula di tutto il centro-destra'', preannunciando, ''che se il centro-sinistra vincera' le prossime elezioni regionali, il suo primo atto sara' quello di abrogare la legge finanziaria e di bilancio che la maggioranza oggi intende approvare''. Pirillo, inoltre, ha chiesto alla maggioranza di centrodestra di ''non utilizzare le risorse del bilancio proposto, che non e' coerente tecnicamente - ha detto - con la legge di contabilita' approvata in questa legislatura. La Casa delle Liberta' lascia una pesante eredita' di disamministrazione e malgoverno e non sara' facile per chiunque governera' superare la mancata attuazione della legge urbanistica e colmare l' enorme ritardo sulle attribuzioni di funzioni e compiti agli enti locali''. Per il capogruppo della Margherita, inoltre, ''di fronte a questo quadro preoccupante non si cercano ripari ma si preferisce incrementare le spese per il personale bandendo concorsi ed indicendo selezioni per il reclutamento di nuovo personale, peraltro stabilendo requisiti per l' accesso di dubbia legittimita', mentre a distanza di tanto tempo dall' approvazione della graduatoria definitiva, non si sono completate le procedure, con l' approvazione della pianta organica, per l' immissione nel ruolo dell' Arssa dei divulgatori agricoli''. Il Consiglio, dopo l' intervento di Pirillo, ha avviato l' esame degli emendamenti al Bilancio.

Tripodi (Pdci) chiede di rescindere i contratti del comitato di consulenza nella sanità

15/02 ''Rescindere i contratti con i componenti del comitato di consulenza settore sanita' e sicurezza sociale considerato anche che l'indennita' prevista per l'adempimento dei compiti assegnati e' sproporzionata e rappresenta un'offesa alla stessa categoria dei medici e a tutti i lavoratori''. E' quanto chiede il capogruppo in consiglio regionale del Partito dei Comunisti Italiani, Michelangelo Tripodi, in una interrogazione rivolta al presidente del consiglio, Luigi Fedele. ''Sembra assai singolare - ha aggiunto Tripodi - la costituzione di un Comitato con le finalita' di cui al Decreto n. 43 del 2004 del Presidente del Consiglio Regionale, poiche' sembra interferire illegittimamente con l'autonomia e la sfera di competenza che deve essere assolutamente libera per quanto riguarda l'attivita' legislativa del Consiglio. Per l'espletamento di questi compiti ai componenti del Comitato di Consulenza, composto da un coordinatore e da tre componenti, i quali si impegnano a garantire la presenza per 4 mezze giornate al mese o su richiesta del Presidente, e' previsto un rimborso spese onnicomprensivo di 1.500 Euro al mese ai componenti e di 1.800 Euro al mese al Coordinatore. Tale ''rimborso spese'' per prestazioni assolutamente inesistenti rappresenta una somma tanto elevata da superare di gran lunga lo stipendio mensile di un impiegato pubblico di media qualifica. Il trattamento previsto per i componenti del cosiddetto comitato rappresenta una vera e propria offesa nei confronti dei lavoratori dipendenti e costituisce un ulteriore spreco di risorse che si aggiunge ai tanti di cui si e' reso protagonista in questi anni il Presidente del Consiglio Regionale unitamente all'Ufficio di Presidenza''. Il capogruppo del Pdci in consiglio regionale chiede inoltre di sapere se ''e' stata utilizzata una procedura di evidenza pubblica per individuare le professionalita' richieste;perche', trattandosi di dipendenti pubblici, non e' stata realizzata una convenzione tra il Consiglio Regionale e gli enti di provenienza per acquisire le professionalita' richieste e se, a sua volta, gli stessi sono stati autorizzati dai propri enti di appartenenza; quale e' stata l'attivita' e quali sono stati gli atti prodotti dall'insediamento del comitato fino ad oggi, considerato che il piano sanitario e la legge di recepimento della 328 sui Servizi Socio Assistenziali sono stati approvati antecedentemente alla data di costituzione del Comitato di Consulenza''.

L’assessore regionale Luzzo si candida per la CDL a Sindaco a Lamezia Terme

15/02 Sara' l'attuale assessore regionale alla sanita', Gianfranco Luzzo, il candidato sindaco per la Casa delle Liberta' al Comune di Lamezia Terme. La notizia e' stata confermata in serata dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Marcello Furriolo, che ha partecipato a Roma ad un incontro tra esponenti della Cdl. ''C'era un orientamento - ha detto Furriolo - da parte delle segreterie provinciali dei partiti che e' stato riportato a livello romano. Follini ha dato l'imprimatur a questa indicazione. Luzzo ha dato la sua disponibilita'''. Il comune di Lamezia Terme e' stato commissariato nel 2001 per presunte infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale. Gli altri candidati sindaci sono Gianni Speranza per il centrosinistra; Ugo De Sarro per 'Rinascita di Lamezia'; Francesco Palmieri per il Partito Liberale Italiano; Francesco Grandinetti per 'Lameziaprovinciaenonsolo'

Il Consiglio regionale ha approvato il Piano energetico ambientale

15/02 Il Consiglio regionale ha approvato nel corso della notte il “Piano energetico ambientale regionale”, su cui ha relazionato il presidente della IV Commissione, “Tutela dell’Ambiente”, Raffaele Senatore. Il provvedimento, nelle sue linee generali, si pone sostanzialmente tre obiettivi: le fonti rinnovabili, il risparmio energetico e la riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti. L’Assemblea legislativa, dopo la relazione del presidente della Commissione per la lotta al fenomeno mafioso, Vincenzo Pisano, ha licenziato anche la legge per l’utilizzo e la gestione degli immobili confiscati alla mafia da parte dei comuni. I comuni interessati dal provvedimento di legge sono circa venti e dislocati territorialmente in tutte le province calabresi.
Il Consiglio regionale, esaurita questa prima parte dei lavori, ha avviato l’esame del Bilancio 2005 della Regione, dopo la relazione del presidente della seconda Commissione, “Sviluppo economico”, Francesco Talarico. La proposta di Bilancio 2005, nelle sue linee generali e secondo le indicazioni espresse dal relatore, prevede il finanziamento di “quasi tutte le leggi regionali di spesa attualmente in vigore”; l’eliminazione o la riduzione di tutte le spese non sorrette da specifiche leggi regionali; la previsione della copertura finanziaria delle rate di ammortamento inerenti ai mutui contratti, per un totale complessivo di 162,6 milioni di euro; la previsione a carico del bilancio regionale di 77,5 milioni di euro per il comparto di spesa inerente ai disavanzi d’esercizio delle aziende che esercitano pubblici servizi di trasporto locale; la previsione di 77 milioni di euro per le attività di forestazione, di competenza regionale; il finanziamento del servizio sanitario regionale per 2511 milioni di euro; i fondi di dotazione dell’Arrsa (34 milioni di euro) e dell’Ardis(8 milioni di euro); il fondo di dotazione dell’Arpacal (12 milioni di euro), per fare fronte al fabbisogno derivante dal trasferimento di 142 unità di personale dipendente degli ex presidi multizonali di prevenzione e dei servizi delle Asl; il finanziamento dei servizi sociopsicopedagogici(12 milioni di euro); il finanziamento di 35 milioni di euro complessivi per fare fronte alle emergenze occupazionali che affliggono la Regione(15 milioni di euro, per gli Lpu; 10 milioni, per il fondo di sollievo e 10 milioni per i lavoratori interinali).
Le entrate individuate ammontano a 7505 milioni di euro, costituite sostanzialmente dall’avanzo di amministrazione, determinato in 3069 milioni di euro; dalla quota destinata al servizio sanitario regionale(2511 milioni di euro); dall’ex fondo perequativo, per 446 milioni di euro; dai contributi provenienti dallo Stato e dalla Ue per l’attuazione del Por Calabria 2005, pari a 438 milioni di euro; da ulteriori assegnazioni statali, pari a 721 milioni di euro; da entrate autonome per circa 140 milioni di euro.
L’avanzo presunto per l’anno 2005 è costituito, per 2606,46 milioni di euro, e cioè l’84,9% da economie meramente contabili derivanti da spese non impegnate nel corso dell’esercizio 2004, ma finanziate con assegnazioni statali a destinazione vincolata. Per 351, 31 milioni di euro, corrispondenti al 11,5%, da residui passivi perenti agli effetti amministrativi; per 111,61 milioni di euro, corrispondenti al 3,6%, della quota libera per nuove destinazioni di spesa da cui vanno depurati 21,55 milioni di euro poiché relativi a residui passivi eliminati da capitoli vincolati o a limiti di impegno non ancora utilizzati da riprodurre nella competenza 2005.
Subito dopo l’approvazione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), il presidente della quarta Commissione consiliare “Tutela dell’Ambiente”, Raffaele Senatore ( relatore, tra l’altro, del provvedimento), ne ha ripercorso l’iter :
“Sono trascorsi circa 22 mesi da quando la Quarta Commissione Consiliare “Tutela dell’Ambiente” ha avviato i lavori inerenti il PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale); la prima seduta dedicata al Piano risale infatti al 23 Aprile 2003.” Ha sichiarato il consigliere Senatore che ha poi continuato :”A quella prima seduta ne seguirono tante altre e,via via che la materia diveniva familiare ai Componenti la Commissione, la struttura di questo corposo provvedimento di circa 800 pagine si arricchiva di contenuti e di scelte mirate. Un lavoro corale e generoso da parte dei Componenti la Commissione che ha coinvolto ampiamente le classi sociali e professionali interessate alla tematica . La seduta del 09.12.2004 ha registrato l’approvazione del Piano da parte della Quarta Commissione; un Piano che, oltre a consentire agli imprenditori locali di investire nel settore della produzione dell’energia elettrica, stante la liberalizzazione della produzione medesima, è fortemente incentrato sul rispetto dell’ambiente e dei dettami del protocollo di Kyoto. Nella nottata di ieri finalmente si è pervenuti alla definitiva approvazione da parte dell’Aula Consiliare; viene così concretamente perseguito uno degli obiettivi più importanti di fine legislatura. Quest’ultimo passaggio ha comunque registrato momenti di pura incoerenza da parte dell’opposizione che, pur avendo favorevolmente accolto alcuni emendamenti, all’atto della votazione del Piano nella sua interezza strumentalmente ha votato contro. Questo, in breve sintesi, l’iter Consiliare del Piano Energetico Ambientale Regionale. Passare da una realtà incompleta ad una più omogenea e consona ai bisogni delle popolazioni Calabresi è il fine del Piano Energetico; esso, se correttamente attuato, potrà divenire volano di sviluppo in quanto rappresenta una vera e propria opportunità di progresso socio-economico incentrato su tre obiettivi :
1) le fonti rinnovabili;
2) il risparmio energetico;
3) la riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera.
Le prescrizioni dettate da questo importante strumento sono chiare ed inequivocabili:
- il divieto assoluto su tutto il territorio Regionale dell’utilizzo del carbone per alimentare centrali per la produzione di energia elettrica;
- l’obbligo dell’interramento dei cavi elettrici per le tratte sovrastanti le aree antropizzate;
- l’obbligo, a carico delle società produttrici, di fatturare in Calabria l’energia elettrica destinata al resto del paese;
- la limitazione del numero di centrali.
Le potenzialità di questo piano appaiono dunque estremamente interessanti specie se si pensa alla possibilità di coniugare il rispetto della natura con lo sviluppo economico attraverso lo sfruttamento massiccio delle fonti energetiche alternative e rinnovabili, a partire dall’impiego di energia solare all’uso delle biomasse, alla promozione dell’eolico. Una struttura, quella del Piano, altamente innovativa e perfettamente aderente alla morfologia del territorio Calabrese.”
Chiaravalloti “La Calabria la prima ad approvare il piano energetico”
''La Calabria e' da oggi cosi' tra le prime regioni a dotarsi di un piano energetico regionale''. E' quanto sostiene il presidente della regione, Giuseppe Chiaravalloti, in una nota del portavoce, circa l'approvazione del piano energetico regionale. ''Singolare - ha aggiunto - e' l' equilibrio che attraverso il piano consente di armonizzare le ragioni della produttivita' e dell' economia con quelle della tutela dell' ambiente''.

Tommasi: “Il piano energetico regionale è monco e scollegato”

15/02 “Il Piano energetico regionale a seguito degli emendamenti presentati dai Verdi è diventato un po’ più ambientale, ma non basta. Resta comunque nonostante il lavoro e le proposte avanzate dal gruppo e in parte accettate, un Piano monco e privo delle necessarie correlazioni con altri settori di programmazione politica” Lo ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Diego Tommasi all’indomani del voto contrario in aula. Alla base del dissenso “la mancanza di sinergie - ha detto Tommasi – tra Piano Energetico e Piano dei Trasporti e la mancanza di programmazione generale.”.“La prospettiva per i prossimi anni – ha dichiarato il capogruppo dei Verdi – è di una regione a forte produzione di energia elettrica mediante centrali. Quindi non solo l’elettrodotto Laino-Rizziconi ma altre linee serviranno per la funzionalità delle nuove centrali: la Calabria sarà attraversata da una serie di linee elettriche altamente inquinanti che trasformeranno il nostro territorio in una fitta ragnatela”.“Un voto sofferto”, quello del rappresentante Verde “ma necessario e obbligato” ha detto Tommasi che non nasconde il suo rammarico per un progetto che sembrava far intravedere un orientamento ambientalista con importanti elementi di novità e che in aula finisce col soccombe alle logiche del liberismo e della produzione selvaggia tipiche delle politiche di centrodestra. Il lavoro del Gruppo Verdi si è concretizzato in una serie di proposte che puntano sul raddoppio delle fonti rinnovabili, sul divieto di utilizzo del carbone per alimentare le centrali, sulla elaborazione della Carta dei Venti e alla stesura di una sorta di Piano regolatore regionale per l’istallazione di centrali eoliche che preveda anche il conseguente ripristino dello stato dei luoghi una volta dimessi gli impianti.I Verdi hanno proposto e ottenuto il raddoppio degli impianti fotovoltaici (da 10 mila a 20mila metri quadrati) per l’utilizzo del solare termico, soprattutto per gli impieghi energetici di uso pubblico, mentre agevolazioni sono previste per l’uso solare nel settore privato. Ma l’attenzione del partito è rivolta anche al settore dei trasporti e alla conseguente necessità di ridurre la dipendenza da petrolio. Per questo i Verdi hanno proposto il biodisel per la trazione dei mezzi pubblici, incentivi per la produzione agricola di biomasse e l’ elettrificazione della rete ferroviaria jonica. La Calabria, quindi, grazie al lavoro del partito del sole che ride, in parte ha scelto l’energia pulita. “E’ stato approvato un Piano – ha aggiunto Tommasi – che tradisce l’iniziale volontà di costruire una programmazione energetica che potesse andare incontro alle reali esigenze del nostro territorio nel rispetto delle specificità e delle potenzialità di questa terra. L’assoluta mancanza di sinergie e correlazioni tra Piano energetico e dei trasporti ridimensiona molto la stessa portata di decisioni innovative quali la proibizione dell’utilizzo del carbone e l’impiego dell’energia eolica che in assenza di programmazione generale diventano misure estemporanee e prive di effetti benefici a lungo termine.”

Trento (Sdi) “No alla riconversione a carbone della centrale di Rossano”

15/02 Il Capogruppo provinciale dello Sdi alla Provincia, Leonardo Trento ha presentato un ordine del giorno con il quale si chiede al Consiglio di esprimere ''contrarieta' alla riconversione a carbone della Centrale Enel di Rossano''. Questo il testo della richiesta: “Contrarietà alla riconversione a Carbone della Centrale termoelettrica di Rossano”. Premesso: che il nuovo Piano industriale 2004-2008 dell’ENEL prevede la riconversione a carbone entro il 2010 di alcuni impianti per la produzione di energia elettrica, tra i quali quello di Rossano, alimentato a attualmente con olio combustibile e con gas; che nel momento in cui gli altri Paesi Europei ricorrono in modo sempre più consistente alle fonti energetiche rinnovabili, in Italia l’ENEL attua un raddoppio secco della produzione di energia da carbone; che tale volontà del Gestore dell’energia comporterebbe un impensabile ritorno all’utilizzo di fonti energetiche inquinanti a discapito di quelle rinnovabili con una sorta di riconversione tecnologica “involutiva”. Considerato :che la riconversione della centrale di Rossano comporterebbe conseguenze gravi per tutto il territorio della Sibaritide che ha nell’agricoltura e nel turismo le fonti principali della propria ricchezza;che studi della comunità scientifica internazionale hanno ampiamente provato la tossicità del carbone;che tale riconversione precluderebbe ogni sviluppo futuro dei suddetti settori che sono trainanti e fondamentali per tutta l’economia del comprensorio;che decisioni che interessano il futuro di un intero comprensorio e la salute dei cittadini e che contrastano fortemente con il modello di sviluppo scelto negli anni passati non possono essere assunte da un singolo Comune;che sono già nati diversi comitati spontanei di cittadini che ritengono inaccettabile tale riconversione.Tanto premesso e considerato, il sottoscritto, Chiede al Consiglio provinciale di Cosenza di esprimere, con un voto di interesse locale, contrarietà alla riconversione a carbone della Centrale ENEL di Rossano, e Chiede al Presidente della Provincia di Cosenza di manifestare con forza tale contrarietà al Comune di Rossano, all’ENEL, alla Regione Calabria, al Governo nazionale.

Dionesalvi (Margherita) replica a Bartoletti (FI) “Forza Italia fagocita le forze politiche minri”

15/02 «È sconcertante che il Segretario provinciale di Forza Italia ammicchi alle forze politiche minori del centrosinistra accusando Margherita e DS di volere “ridurre allo zero i partiti più piccoli”. Se non se ne fosse accorto, gli ricordo che è Forza Italia, con il centrodestra, a voler fagocitare ogni formazione politica, al punto da avere varato una legge elettorale regionale che, con lo sbarramento al quattro per cento, preclude l’ingresso in Consiglio regionale alle forze politiche minori. Il centrosinistra, al contrario, si è battuto per bloccare questa manovra antidemocratica. Ancora più sconcertante è l’affermazione che “nel centrosinistra non c’è democrazia”: anche le pietre sanno che Loiero, candidato dalle forze di centrosinistra alla Presidenza della Regione, è stato democraticamente scelto da un’assemblea di oltre duemila delegati, mentre il candidato della Casa delle Libertà è frutto di scelte avvenute fuori dalla Calabria».

Maiolo (Margherita) “Sospendere i concorsi regionali”

15/02 ''Ci si augurava che, nell'imminenza delle elezioni regionali, il centrodestra risparmiasse ai calabresi l'umiliazione di concorsi per assunzioni alla Regione le cui prove si svolgono in parte prima e in parte dopo la scadenza elettorale. Invece, i concorrenti vengono, in questi giorni, convocati per sostenere i colloqui; le altre prove si svolgeranno dopo le elezioni. A ognuno è facile immaginare a quali pressioni potrebbero essere sottoposti, in queste circostanze, i giovani calabresi''. Lo afferma Mario Maiolo (Margherita-Dl), secondo il quale ''e' necessario, perciò, che i concorsi siano subito sospesi, in modo da evitare il sospetto di un utilizzo a fini elettorali del legittimo desiderio di un posto di lavoro''.

Convocato in sessione straordinaria il Consiglio provinciale per il 17 febbraio

15/02 E’ convocato il Consiglio provinciale in sessione straordinaria, nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, sotto la presidenza dell’On. Francesco Principe, per giovedì 17 febbraio 2005 alle ore 10.00, in prima convocazione, e per venerdì 18 febbraio c.a. alle ore 17.00, in seconda convocazione, per trattare i punti dell’Ordine del Giorno:
01) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Francesco Corbelli, sullo sportello antiusura;
02) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Luigi Garofalo, sullo stato della linea ferroviaria Jonica;
03) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Mario Giordano, per la realizzazione di uno svincolo autostradale a Cosenza Sud;
04) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Gianfranco Ponzio e Domenico Barile, sul collegamento viario tra l’Università della Calabria e i Comuni limitrofi;
05) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali: Gianfranco Ponzio, Mario Giordano, Mario Russo ed Elio Filice, sui 240 lavoratori della TelecomItalia-Finsiel a rischio di perdita di lavoro;
06) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina Straface, sul Corpo di Polizia Provinciale;
07) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Antonio Pucci, Pasqualina Straface e Francesco Bruno, sull’inquinamento con ferrite di zinco del Comune di Cerchiara di Calabria;
08) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Luigi Salvo e Giuseppe Gallo, sulla soppressione di postazioni di Guardie Mediche nell’ASL N° 2 di Castrovillari.
09) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco Corbelli, per il recupero e la valorizzazione dell’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia;
10) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Ernesto Magorno, sulla mancata corresponsione dei fondi relativi all’anno 2004, da parte dell’A.S.L. N. 1 di Paola, alle Case di Cura convenzionate;
11) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Mario Caligiuri, per la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità per le zone dell’Altopiano Silano colpite dall’eccezionale ondata di maltempo;
12) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali: Leonardo Trento, Giuseppe Aieta, Flaviano Federico, Vincenzo Adamo e Antonio Ruffolo, sul collocamento in pensione del prof. Ernesto Guerresi, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Civile di Cosenza;
13) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco Corbelli, sulla grave crisi dell’Azienda “Ultimo Jeans” di Mongrassano.
L’O. d. G. del Consiglio provinciale convocato, in sessione straordinaria nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, per giovedì 17 febbraio 2005, alle ore 10.00, viene integrato come segue:
01) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Mario Caligiuri, sulla tutela dell’ambiente e della salute dai rischi derivanti dall’inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico (Secondo punto dell’O.d.G. dei lavori del Consiglio);
02) Ordine del giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Leonardo Trento, sulla “contrarietà alla riconversione a carbone della Centrale termoelettrica di Rossano (Quattordicesimo punto dell’O.d.G. dei lavori del Consiglio);
03) Approvazione Regolamento Consiglio Provinciale dei rappresentanti dei migranti (Quindicesimo punto dell’O.d.G. dei lavori del Consiglio).

In corso l’ultimo Consiglio regionale

14/12 E’ iniziato verso le 17.40 il Consiglio regionale presieduto da Luigi Fedele. In apertura di seduta il consigliere Nuccio Fava, dell' Udeur, ha posto in via preliminare la questione della legge elettorale regionale, con particolare riferimento alla soglia di sbarramento al 4%. L' argomento, comunque, non e' all' ordine del giorno per cui non e' previsto che il Consiglio debba occuparsene. L’inizio della seduta era fissato per le ore 12. Si tratta dell' ultima riunione, che proseguira' anche domani, per questa legislatura. Tra i punti all' ordine del giorno (ne sono previsti una cinquantina) figurano il ''Piano energetico ambientale regionale''; il collegato alla manovra di finanza regionale per il 2005; le disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2005 e pluriennale 2005/2007; il bilancio annuale di previsione per l' anno finanziario 2005 e il bilancio pluriennale per il triennio 2005/2007; il Dpef (Documento di programmazione economico-finanziaria) per il 2005; l' approvazione del conto consuntivo degli esercizi finanziari 2002 e 2003 del Consiglio regionale. Il Consiglio regionale ha poi sospeso i lavori, verso le 18.15, dopo che il capogruppo di Forza Italia, Gianfranco Leone, aveva fatto rilevare l' assenza del numero legale. La verifica e' stata fatta prima dell' esame, gia' avviato tra l' altro nel corso della precedente seduta, del Piano energetico regionale. Il presidente, Luigi Fedele, ha convocato la riunione dei capigruppo per concordare le modalita' di prosecuzione della seduta. Il capogruppo del Pri, Vincenzo Pisano, che e' anche presidente della Commissione regionale antimafia, ha subordinato la propria partecipazione ai lavori all' impegno formale dell' aula di discutere ed approvare il Piano regionale di gestione da parte dei Comuni dei beni immobili confiscati alla mafia. La seduta è ripresa alle ore 21.30 e continua nella notte dibattendo sul Piano energetico ambientale regionale.

Speciale: Giornata di tensione per i forestali senza stipendio. L’accordo con l’Afor placa la protesta

In Calabria nasce la Fed regionale composta da DS, Margherita, Sdi e Repubblicani Europei

14/02 E' nata in Calabria la Federazione regionale di Uniti nell'Ulivo che sara' presieduta da Marco Minniti, deputato dei Ds. A deciderlo e' stata l'assemblea regionale della Federazione, composta dalle direzioni regionali dei quattro partiti che la compongono: Ds, Margherita, Sdi e Repubblicani Europei. Si tratta, secondo quanto riferito dai dirigenti della federazione, della prima iniziativa del genere a livello regionale in Italia. L'assemblea ha deliberato i cinque punti programmatici che saranno proposti alla coalizione e al candidato presidente come le opzioni fondamentali per un programma di svolta alla Regione Calabria. Minniti ha proposto all'assemblea un organismo di presidenza di cui fanno parte i quattro segretari regionali dei partiti, Nicola Adamo (Ds), Franco Bruno (Margherita), Ercole Nucera (Sdi), Roberto Cangiamila (Repubblicani europei), oltre ai candidati presidenti presentati all'assemblea dei grandi elettori del 28 novembre, Agazio Loiero, che poi e' stato indicato dalla coalizione quale candidato, e Cesare Marini, di cui, pure, fu proposta la candidatura.
Minniti: Con la Fed regionale centrosinistra più forte
''Con la nascita della Federazione dell'Ulivo il centrosinistra calabrese e' piu' forte. Siamo impegnati in una competizione elettorale decisiva per il futuro della Calabria e lo facciamo con un impegno forte e convinto per la candidatura di Agazio Loiero, un impegno teso a tenere unita l'intera Unione di centrosinistra di Calabria''. A sostenerlo e' stato Marco Minniti al termine della riunione, svoltasi a Lamezia Terme, che ha sancito la nascita della Fed regionale e la sua nomina a presidente della stessa. ''Pensiamo - ha aggiunto Minniti - che in questo momento la cosa piu' importante sia quella di sottolineare quali sono le risposte da dare alla Calabria dopo cinque anni di malgoverno della destra e per far questo mettiamo in prima fila il tema del programma. Abbiamo consegnato al candidato presidente, cosi' come faremo all' intera coalizione di centrosinistra, cinque punti programmatici che sono: il lavoro e l'occupazione, la salute, i temi delle infrastrutture, il tema relativo alla sicurezza ed infine quello dell'assetto del territorio e dell'ambiente. Sapendo che per poter affrontare questi temi noi abbiamo posto due grandi prerequisiti. Il primo e' il trasferimento dei poteri e quindi delle deleghe agli enti locali dalle Regioni agli enti locali; il secondo, un rinnovamento e una riqualificazione della pubblica amministrazione calabrese''. ''Su questa base saremo impegnati in campagna elettorale - ha concluso Minniti - e lo saremo anche a costruire l' Ulivo nei comuni e nelle province calabresi partendo dal basso e con la massima apertura alle associazioni e ai movimenti che vorranno partecipare alla Casa dei riformisti calabresi quale l' Ulivo intende considerarsi e quale l' Ulivo intende proporsi''.
Vannino Chiti (DS) “Dalla Calabria una bella notizia”
''Dalla Calabria giunge una bella notizia, la Federazione dell'Ulivo si e' organizzata su base regionale e ha eletto i suoi organismi''. Lo afferma Vannino Chiti, commentando la nascita della Federazione in Calabria sancita oggi dalla riunione congiunta degli organismi dirigenti dei quattro partiti. ''E' significativo - continua - che questo primo risultato venga da una regione del Sud impegnata in una campagna elettorale che cerca di dare un nuovo governo dopo gli anni bui della destra. Questo conferma che stiamo facendo sul serio. La Federazione 'Uniti nell'Ulivo' non e' un cartello elettorale ma un soggetto politico autonomo nato su base federativa. Il 27 febbraio questo soggetto si dara' una leadership nazionale con degli organismi dirigenti condivisi''. ''Ora - conclude - e' importante che le altre regioni seguano l'esempio della Calabria quanto prima''.
Bruno (Margherita) “Con la Fed regionale, all’avanguardia nel panorama nazionale”
''Anche in questa esperienza la nostra coalizione ha dimostrato di esser all' avanguardia del panorama nazionale. Consideriamo inoltre questo momento un grande traguardo di maturazione politica regionale, sostenuto soprattutto dalla guida autorevole di Marco Minniti''. Lo ha detto Franco Bruno, coordinatore regionale della Margherita, commentando la nascita della Fed in Calabria. ''Il carattere di autonomia che si e' voluto dare alla Federazione dell' Ulivo - ha aggiunto Bruno - ci pone in una condizione di grande apertura nei confronti di tutti quei movimenti e associazioni che hanno a cuore il progresso della Calabria e lo sviluppo del riformismo calabrese. L'Ulivo di Calabria rappresentera' un rafforzamento fondamentale per tutta l' Unione calabrese, che in questo modo presenta un profilo di Governo fortemente piu' coeso e moderno''.

Camo (DL) “Berlusconi farà la campagna elettorale sulle cose fatte…male”

14/02 ''Condivido le cose dette da Berlusconi: sara' dunque una campagna elettorale concreta, basata sulle cose fatte... e fatte male''. Lo afferma Giuseppe Camo (Margherita) commentando ironicamente le affermazioni del premier. ''Sara' avvincente vedere sui manifesti - prosegue Camo - i risultati delle leggi vergogna, dei delinquenti in liberta' usciti grazie ai provvedimenti ad personam, delle bellezze naturalistiche cementificate con condoni dissennati, di un Paese in cui i ferrovieri scioperano non per avere piu' soldi ma piu' sicurezza per i passeggeri, delle centinaia di automobilisti tenuti in ostaggio quattro giorni da una nevicata sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria''. ''Sara' davvero esaltante - conclude - vedere tappezzati i muri con questo bel bilancio delle cose fatte da Berlusconi''.

Pacenza (DS) accusa Senatore (FI) di una circolare elettorale inviata dalla Regione. “Sono infamie” replica il forzista

14/02 Campagna elettorale utilizzando gli strumenti e le strutture del Consiglio regionale. E' l' accusa che il consigliere regionale Francesco Pacenza, dei Ds, ha rivolto a Raffaele Senatore, di Forza Italia, presidente della Commissione ambiente. Pacenza ha espresso l'accusa contro Senatore nell' intervento fatto dopo la ripresa dei lavori del Consiglio, rimasti sospesi per circa due ore per mancanza del numero legale. Il consigliere dei Ds ha sostenuto, in particolare, che Senatore avrebbe indirizzato una lettera ai medici della provincia di Cosenza per illustrare alcune sue iniziative in materia di sanita' utilizzando, come supporto, le strutture del Consiglio regionale ed a spese, dunque, dello stesso Consiglio. Il presidente Luigi Fedele e' intervenuto dopo Pacenza per chiarire che ''si e' trattato di un errore e che lo stesso Raffaele Senatore ha gia' espresso alla segreteria del Consiglio regionale la volonta' di farsi carico delle spese postali e di cancelleria relative all' invio delle lettere''. Di tutt' altro tenore, invece, l' intervento del capogruppo di Forza Italia, Gianfranco Leone, che ha chiesto al Presidente del Consiglio il testo dell' intervento di Pacenza, ricavato dalla registrazione della seduta, ''per valutare eventuali iniziative giudiziarie nei confronti dello stesso consigliere dei Ds''. Raffaele Senatore, da parte sua, replicando a Pacenza, ha detto che ''il consigliere dei Ds risponde con infamie personali anziche' con argomentazioni politiche. Con i miei soldi - ha aggiunto Senatore - posso avviare qualsiasi iniziativa''. Il capogruppo dei Ds, Nicola Adamo, ha sottolineato che ''Pacenza non ha posto alcuna questione personale, ma ha soltanto sollevato questioni riguardanti profili di correttezza istituzionale. Mi chiedo - ha aggiunto Adamo - se non sia il caso a questo punto di verificare anche il corretto funzionamento degli uffici del Consiglio regionale poiche' il contenuto della lettera di Senatore ai medici cosentini non riguarda le sue competenze di presidente della commissione Tutela dell' Ambiente''.

Fava (Udeur) “Legge elettorale incostituzionale, serve una riunione dei capigruppo”

14/02 ''Oso appellarmi in estremo al comune senso di responsabilita'. Gia' una volta ho richiamato l' attenzione del Consiglio sull' incostituzionalita' della prima stesura del nuovo Statuto e abbiamo dovuto porvi mano di nuovo. La legge elettorale non e' materia meno importante e delicata''. Lo afferma, in una nota, Nuccio Fava consigliere regionale di Ap-Udeur che invoca una riunione della conferenza dei capigruppo in occasione delle ultime sedute della legislatura del Consiglio regionale in programma oggi e domani. ''I profili di incostituzionalita' - sostiene Fava - sono tutt' altro che campati in aria. Se non si provvede, dobbiamo sapere che, ben oltre la grave spaccatura politica, si rischia l' invalidazione del voto. Non sarebbe un bel servizio alla Calabria e alla sua immagine. Insisto pertanto, rispettosamente ma con ogni energia, perche' una rapida riunione della Conferenza dei capigruppo possa nuovamente riflettere sulla materia''. Per il consigliere di Ap-Udeur ''se lo si vuole si puo' provvedere in non piu' di trenta minuti. Ciascuno sara' libero di decidere in trasparenza assoluta cosa ritiene piu' opportuno. Si potrebbe pertanto giungere, anche rapidamente, ad una larga intesa che non si seppe realizzare in quella sciagurata e convulsa notte che porto' all'approvazione dell' attuale testo. Si renderebbe cosi' - conclude Fava - anche un servizio utile al piu' sereno svolgimento della campagna elettorale, misurandosi e confrontandosi gli schieramenti non su contrapposizioni manichee e baggianate propagandistiche ma sulle tante, fondamentali questioni che riguardano la nostra regione''.

Donnici (IDV) “Fava ha ragione, legge elettorale ha profili di incostituzionalità”

14/02 ''Prendiamo atto che qualche voce preoccupata si leva nel Consiglio regionale e c'e' chi sa fare autocritica. Ha ragione Nuccio Fava, nella legge elettorale ci sono significativi profili di incostituzionalita' e, ove essi comportassero il rischio di invalidita' delle elezioni, Italia dei Valori chiamera' a risponderne in sede civile tutti i consiglieri regionali che l' hanno votata.'' Inizia cosi' una dichiarazione congiunta di Beniamino Donnici, coordinatore regionale e Responsabile nazionale Enti locali dell' Italia dei Valori, che condivide l' allarme lanciato dal consigliere Nuccio Fava circa i profili di incostituzionalita' della legge elettorale regionale e il rischio di invalidazione delle elezioni. ''La cosa inaccettabile e costituzionalmente grave ¿ prosegue Donnici - non e' tanto l' introduzione dello sbarramento, ma l' approvazione di questa legge fuori tempo massimo, con conseguente, oggettiva lesione dei diritti di tutti i partiti minori, costretti ad adeguare alla mutata cornice normativa la propria proposta politico-programmatica, quanto l' organizzazione elettorale, in condizioni di emergenza e di penalizzazione. A cio' si aggiunga la lesione dei diritti individuali di decine di candidati che, inevitabilmente, rimarranno fuori da una competizione elettorale che avevano gia' avviato, investendovi in immagine e in danaro. D'altra parte, questa legge e' una vera anomalia nei sistemi democratici, introducendo contemporaneamente sbarramento e premio di maggioranza e limitando le prerogative del Presidente eletto che dovra' scegliere gli assessori per la quasi totalita' all' interno del Consiglio.'' ''Dubitiamo ¿ conclude Donnici - che gli attuali consiglieri regionali possano produrre in zona Cesarini, come chiede Nuccio Fava, un atto di resipiscenza operosa. Tuttavia, se questa legge fosse infine giudicata incostituzionale, qualcuno sara' chiamato a risarcire ai calabresi i danni materiali e morali che si saranno a quel punto prodotti''.

Naccarato influenzato non partecipa al Consiglio regionale

14/02 Il presidente della Commissione riforme del Consiglio regionale, Paolo Naccarato, non potra' partecipare alle sedute del Consiglio regionale in programma oggi e domani. Naccarato, infatti, secondo quanto riferito in un comunicato, e' stato costretto ad annullare ogni impegno per una fastidiosa forma influenzale.

Sofri scrive al “Il Crotonese” a proposito delle polemiche sul premio ricevuto

14/02 Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, attualmente detenuto nel carcere di Pisa, interviene, con una lettera inviata al bisettimanale ''il Crotonese'' che la pubblica nell' edizione domani in edicola, sulle polemiche scaturite dall' attribuzione alla sua persona del Premio Provincia di Crotone. Il riconoscimento gli e' stato consegnato qualche settimana dal presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, e dai componenti della Giuria che si sono recati a Pisa. Adriano Sofri, nel dirsi dispiaciuto di essere stato preso a pretesto per ''contese politiche'' e ''una vivace voglia di inimicizia'', apprezza l' intento dei componenti della Giuria del Premio Provincia di Crotone che e' quella di fare del Mediterraneo, ''un luogo di incontro e di cooperazione e non di arrembaggio e naufragio di civilta'''. Nella lettera, Sofri, afferma di non comprendere ''il collegamento tra il delitto per il quale sono in carcere (non importa se innocente o colpevole: cioe' importa moltissimo, ma non in questa sede) e l' obiezione al premio. Nessuno mi ha premiato scrive Adriano Sofri a ''il Crotonese'' - come mandante di un omicidio (bizzarra idea), e nemmeno come innocente di un omicidio''. Adriano Sofri, infine, afferma che volentieri verrebbe a Crotone ''ad ascoltare, domandare, rispondere'' e per la nostalgia del mar Jonio, ''il mare scrive - della mia infanzia''.

Delly Fabiano lascia il Nuovo PSI

14/02 Delly Fabiano, la docente dell' Unical che nelle ultime consultazioni europee ha ottenuto 10.500 consensi, ha lasciato il Nuovo Psi ed e' pronta a candidarsi alle prossime regionali. Lo ha reso noto la stessa docente in un comunicato. La lettera di dimissioni dal partito e' gia' arrivata al leader del partito, Saverio Zavettieri. All' interno del Nuovo Psi Delly Fabiano ricopriva gli incarichi di dirigente nazionale, regionale e provinciale. ''Non e' stato facile - ha sostenuto la Fabiano - prendere la decisione di lasciare il Nuovo Psi e, quindi, una collocazione sicura nello scacchiere regionale. Ma restando consapevole di non poter continuare secondo gli indirizzi che ho tracciato in questi anni e che ritengo indispensabili per una vera crescita della regione, avrei disatteso le aspettative di quanti incontro quotidianamente nell' ambito universitario e nel sociale e che credono nel mio lavoro''. Delly Fabiano e' arrivata alla politica attiva tre anni fa. ''Non sono una politica di professione - ha sostenuto - e la mia decisione di entrare in politica e' stata dettata dalla necessita' di superare i limiti che ha l' associazionismo e che non mi consentivano di sviluppare ulteriormente le mie idee. In attesa di ottenere gli strumenti necessari dalla politica, abbiamo anche dato vita all' associazione 'Nuove dimensioni' che si prefigge di individuare nuove figure lavorative percorrendo le vie offerte anche dall' Europa e che non debbono andare perdute, come invece sta accadendo in Calabria. Ma anche in questo caso non si puo' fare e meno degli strumenti politici per dare concretezza alle nostre idee''. ''Non mi sento di approvare in alcun modo la scelta dello sbarramento al 4% - ha concluso Delly Fabiano in merito alla legge elettorale - che considero una grave limitazione per tutte quelle forze democratiche che intendono contribuire con il loro bagaglio di idee allo sviluppo della Calabria''.

Straface (AN) e Ponzio (FI) chiedono le dimissioni di Covello

14/02 ''I 48 milioni di euro di deficit denunciati dalla consulta dei trasporti di Forza Italia dimostrano che la gestione Covello e' stata disastrosa: si dimetta da consigliere e faccia la stessa cosa da direttore, il dott. Lo Feudo''. Lo chiedono in una nota i consiglieri provinciali Pasqualina Straface ( An) e Gianfranco Ponzio ( Fi) in relazione alla situazione delle Ferrovie della Calabria. ''Covello dice di avere una certificazione di qualita'- scrivono Straface e Ponzio- ma non certo relativa al bilancio: la situazione delle ferrovie e' catastrofica dopo la gestione elettoralistica del signor Covello. Pubblichi il bilancio delle ferrovie e non cerchi di cambiare discorso- proseguono Ponzio e Straface- anche perche' il silenzio dei sindacati su queta vicenda noi lo capiamo bene''.

Il PdCI aderisce alla petizione di Legambiente contro gli oneri delle FS per il Ponte sullo Stretto

14/02 Il Pdci della Calabria aderisce alla petizione popolare promossa da Legambiente che chiede al Governo, al Parlamento, ai Consigli regionali di Sicilia e Calabria ''di cancellare gli oneri a carico delle Ferrovie dello Stato per il finanziamento del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina previsti dalla Convenzione e di riaprire un confronto sugli investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno, che parta dalla rinuncia al Ponte e metta al centro le priorita' che riguardano le ferrovie, i porti, la sicurezza stradale, per avviare uno sviluppo virtuoso che valorizzi le risorse territoriali e crei occupazione duratura''. A renderlo noto e' stato il segretario regionale dei Comunisti italiani, Michelangelo Tripodi. ''Nel sostenere la petizione - ha aggiunto Tripodi - i Comunisti italiani ricordano che saranno le Ferrovie dello Stato a finanziare il progetto del ponte e questo sottrarra' risorse ingenti all' opera di ammodernamento e potenziamento del sistema ferroviario, quanto mai urgente soprattutto nel Mezzogiorno. Infatti, in base alla Convenzione stipulata con la Societa' Stretto di Messina, le Fs pagheranno un canone annuo per far passare i treni sul Ponte: la tariffa sara' di 100 milioni di euro il primo anno e poi andra' ulteriormente crescendo''. ''Complessivamente, in 30 anni - ha sostenuto Tripodi - le Fs dovrebbero pagare circa 4 miliardi di euro. Ma non basta: nella Convenzione e' previsto che le Fs finanzino tutte le opere di collegamento, e che le risorse che attualmente le Ferrovie ricevono dal Ministero delle Infrastrutture per il servizio di traghettamento dei treni (38 milioni di euro l' anno) vengano trasferite alla Societa' Stretto di Messina''. ''Il Pdci calabrese - ha proseguito il segretario regionale del partito - nel sostenere e nell' invitare i cittadini a firmare la petizione, ribadisce, quindi, la proposta di trasformare la Stretto di Messina Spa costituita per realizzare il ponte, in una societa' per la promozione delle infrastrutture realmente utili al Sud quali l' ammodernamento della statale 106 e dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria, la velocizzazione della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria, il rilancio dell' hub portuale e interportuale di Gioia Tauro, la creazione del distretto portuale-industriale di Gioia Tauro, il raddoppio e l' elettrificazione della linea ionica Reggio-Taranto, il potenziamento e la riqualificazione del sistema portuale nell' area dello Stretto''.

Convocata la Consulta regionale dei Liberal democratici

14/02 La Consulta Regionale del Patto dei Liberaldemocratici e' stata convocata per martedì alle ore 16, nella sede regionale di Cosenza, per l'esame approfondito della situazione politica attuale con la decisione dell'orientamento definitivo ed il lancio del manifesto agli amici democristiani. In merito alla possibilità di accordo elettorale con Verdi, Psdi, ed alcuni movimenti, il Coordinatore Regionale Tonino Perrelli, sottoporrà ai componenti la Consulta l'ipotesi di accordo, ed il definitivo orientamento risultante sarà sottoposto mercoledì prossimo all'onorevole Mario Segni nel Direttivo Nazionale. Nel frattempo, i Liberaldemocratici, alla luce del clima di icertezza, chiedono ai partiti maggiori, coerentemente con quanto dichiarato da Agazio Loiero e Marco Minniti, la dimostrazione dell'effettiva volontà a fare un passo indietro

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