Ranieri (DS)
“Misterioso il nuovo Ateneo Ranieri”
31/03 ''Con una scelta agghiacciante, comprensibile solo in una logica
spregiudicatamente elettoralistica, il ministro Moratti ha reso possibile
la costituzione di una nuova universita' privata a Villa San Giovanni''.
E' quanto sostiene in una nota il responsabile Scuola e Universita'
della segreteria nazionale dei Ds, Andrea Ranieri. ''Una Universita'
misteriosa - ha aggiunto - a cui manca, a detta del comitato nazionale
di valutazione del sistema universitario, della Conferenza dei Rettori
e del Coordinamento regionale universitario della Calabria, qualsiasi
requisito minimo per potersi costituire come universita'. Come Ds
ci impegneremo in tutte le sedi perche' questo atto, tra l'altro di
dubbia legittimita', venga ritirato''. ''Ci associamo alla protesta
- ha concluso Ranieri - che si sta manifestando negli ambienti universitari
piu' seri e responsabili che vedono in questo un vero e proprio oltraggio
alla serieta' e alla dignita' dell'universita'''.
Tassone: “Il
tentato deragliamento del treno FCL, un gesto folle e criminale”
31/03 ''Si tratta di un gesto folle e criminale, di un atto di preoccupante
gravita' che ci impone una seria riflessione sulle motivazioni di
chi l' ha perpetrato''. Cosi' Mario Tassione, viceministro alle Infrastrutture
e Trasporti, ha commentato l' incidente che ha coinvolto ieri, lungo
la tratta Catanzaro-Soveria Mannelli, una motrice delle Ferrovie della
Calabria, finita contro alcuni traversine e massi lasciati da sconosciuti
sui binari. Tassone, che ha visitato a Catanzaro le officine delle
Ferrovie della Calabria dove e' portata la motrice coinvolta nell'
incidente, ha aggiunto che ''si tratta della seconda volta che in
una settimana, nello stesso punto, si creano ostacoli ai treni in
transito. La prima, il 28 marzo scorso, era stata scongiurata dall'
intervento di un ferroviere che aveva consentito la rimozione degli
ostacoli senza danni per la circolazione dei treni. Oggi sono qui
per esprimere la mia solidarieta' ai lavoratori ed al managment delle
Ferrovie della Calabria, garantendo a loro ed ai cittadini-utenti
che lo Stato e' vicino all' azienda anche grazie all' alacre lavoro
delle forze dell' ordine, impegnate fortemente per scoprire gli autori
di questo gesto''. Ad accogliere il viceministro Tassone c' erano
il presidente delle Ferrovie della Calabria, Giuseppe Mario Scali;
il direttore generale, Giuseppe Lo Feudo, le maestranze ed i rappresentanti
sindacali dei lavoratori. ''Ringrazio il ministro Lunardi - ha detto
il presidente Scali - che, fra la serata di ieri e stamattina, mi
ha telefonato piu' volte per essere tenuto al corrente dell' evolversi
della situazione. Sono inoltre vivamente grato al viceministro Tassone
per aver voluto essere qui fra noi, testimone del suo personale e
profondo interesse per una vicenda che colpisce la nostra azienda
in maniera significativa. La mia gratitudine va altresi' al Prefetto
ed al Questore di Catanzaro, Alberto Di Pace e Romolo Panico, che
in queste ore hanno avviato le indagini in sinergia avviato, seguendo
con particolare cura la vicenda''.
Donnici (IDV)
rinvia lo sciopero della fame per l’Ospedale Militare
31/03 ''Non vogliamo turbare il clima elettorale e dare alibi a quanti,
invece di produrre atti concreti, potrebbero accusarci di strumentalizzazione.
I colleghi militari e i dipendenti civili stanno ricevendo pressioni
di ogni tipo, non vogliamo aggiungere loro ulteriori difficolta' e,
pertanto, sospendiamo lo sciopero della fame e differiamo ulteriori
iniziative di lotta a dopo le elezioni''. E' quanto sostiene in una
nota il coordinatore regionale e Responsabile nazionale Enti locali
dell' Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa le proteste per
la chiusura dell'ospedale militare di Catanzaro. Donnici ha inviato
una lettera al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi confermando
che la battaglia contro la chiusura dell' ospedale militare e' solo
all'inizio e ''riservera' - e' scritto nella nota - non poche sorprese
ai manovratori e a quanti lavorano per non disturbarli''. ''Quella
di questi giorni - ha concluso Donnici - e' gia' diventata, simbolicamente,
la battaglia per il riscatto della dignita' e dell'orgoglio di una
citta' e di una regione che non accetteranno mai piu', senza reagire,
ingiustizie e spoliazioni. In questo senso, e' piu' miope che grave
la latitanza delle istituzioni. Gli assenti hanno sempre torto e i
calabresi memoria lunga''.
Il senatore Trematerra
colpito da infarto. Gli auguri di Casini, Giovanardi e Volontè
30/03 Il senatore Gino Trematerra, segretario regionale dell'Udc
della Calabria e commissario regionale del partito in Puglia, e' stato
colpito stamani da infarto e si trova ricoverato nella divisione di
Cardiologia dell'Ospedale di Castrovillari. Domani il parlamentare,
secondo quanto riferito dall'ufficio stampa del Comune di Castrovillari,
ricevera' la visita, in forma privata, del presidente della Camera
Pier Ferdinando Casini. Casini, in Calabria per visitare il Campus
dell'universita' Magna Grecia di Catanzaro, raggiungera' Castrovillari
nel primo pomeriggio. ''Per l' occasione - si legge nella nota del
Comune di Castrovillari - il sindaco Franco Blaiotta ha predisposto
i servizi di accoglienza e che accompagneranno Casini nella sua breve
visita in citta'''. In seguito il presidente della Camera si rechera'
nel capoluogo calabrese.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, ha
inviato i suoi piu' ''affettuosi auguri'' di una rapida guarigione
all'amico Gino Trematerra
''A nome del gruppo parlamentare dell'Udc della Camera, rivolgo un
augurio di pronta guarigione al senatore Gino Trematerra''. Lo afferma
in una nota Luca Volonte', capogruppo Udc a Montecitorio.
Devolution: è
scontro tra CDL e Unione
30/03 In una campagna elettorale dai toni sempre piu' infuocati i
poli tornano a scontrarsi sul terreno delle riforme costituzionali
appena approvate dal Senato. Il primo a dare fuoco alle polveri e'
il costituzionalista Giovanni Sartori che dalla prima pagina del ''Corriere
della Sera'' spara a zero contro la devolution tanto cara alla Lega.
Ma e' con l'intervento di Romano Prodi a 'Radio anch'io' che la maggioranza
insorge. Berlusconi in prima fila. ''Vogliamo modificare la Costituzione
- spiega il presidente del Consiglio da Reggio Calabria dove e' andato
per inaugurare l'auditorium dedicato a Nicola Lipari - per far si'
che l'80% delle leggi sia approvato da una sola Camera''. ''Se le
bugie fossero reato - gli fa eco il ministro delle Riforme Roberto
Calderoli - Prodi questa mattina si sarebbe garantito qualche decina
di ergastoli, o meglio, la pena di morte politica si intende...''.
In difesa del leader dell'Unione interviene il segretario dei Ds Piero
Fassino che, nella registrazione di 'Porta a Porta' che andra' in
onda questa sera, lancia anche una sua proposta: nella prossima legislatura
il centrosinistra, vincente o perdente che sia, si impegnera' per
cambiare la maggioranza necessaria per approvare le riforme costituzionali.
Non piu' quella 'assoluta' (cioe' la maggioranza dei componenti piu'
1), ma quella di due terzi. ''In questo modo - aggiunge l'esponente
della Quercia - nessuna futura maggioranza potra' pensare di piegare
la Carta Costituzionale a suo uso e consumo''. Sul testo licenziato
da Palazzo Madama anche lui usa toni duri: ''Si sono alterati i poteri
con un'enfasi enorme del primo ministro a detrimento di quelli del
presidente della Repubblica, del Parlamento e delle Corti''. Preferisce
non parlare di ''dittatura'' (Prodi invece aveva parlato di 'dittatura
dell'esecutivo'), ma boccia comunque la riforma della Cdl che cambia
''50 articoli della Costituzione su 150''. La maggioranza pero' difende
la devolution e passa al contrattacco. Il capogruppo di FI alla Camera
Elio Vito accusa Prodi di ''grossolane falsificazioni'' sulle riforme.
Mentre il presidente dei senatori di An Domenico Nania nega che si
siano ridotti i poteri del capo dello Stato e delle Camere. Il coordinatore
di FI Sandro Bondi se la prende invece con Sartori per aver scritto
un editoriale ''sconclusionato e zeppo di volgari offese...''. Per
il capogruppo di FI al Senato Renato Schifani, infine, Prodi ''quando
parla di riforma della Costituzione parla per slogan e si contraddice''.
Il centrosinistra non ci sta e risponde. Massimo D'Alema critica la
riforma e attacca ''la destra meridionale'' che votando questo testo
''ha dimostrato la sua pochezza''. E quasi tutti nell'opposizione
parlano di ''ricatto della Lega'' fatto agli alleati per ''propri
fini elettorali''. A cominciare dal leader dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio che definisce la devolution un ''disastro per l'Italia e una
truffa per il Nord''. Anche Clemente Mastella se la prende con la
CDl del Sud dicendo che aver votato questo provvedimento e' ''una
grave responsabilita' sul piano morale''. Francesco Rutelli infine
avverte: ''Se vincera' il centrosinistra il governo sara' costretto
a fare macchina indietro'' su un testo bollato come ''disastroso''.
Le prossime elezioni regionali insomma, per il leader della Margherita,
saranno anche una sorta di ''test'' per capire cosa pensano gli italiani
di questa riforma. E' accolta per ora con un ''ni'', invece, la proposta
di Fassino di prevedere una maggioranza piu' ampia per cambiare la
Costituzione. Il presidente della commissione Affari Costituzionali
della Camera Donato Bruno dice che se ne puo' parlare anche se si
corre, a suo avviso, il rischio di trasformare una minoranza politica
in una maggioranza. Mentre il capogruppo di An, sempre nella prima
commissione di Montecitorio, Nuccio Carrara osserva che proprio con
la nuova riforma si e' previsto che si possa sempre ricorrere al referendum,
''a prescindere dal quorum'' con il quale e' stata approvata la modifica.
Anche Calderoli in pratica e' d'accordo con Fassino, ma solo per quanto
riguarda la prima parte della Costituzione. ''Credo che per modificare
la seconda parte - osserva - non serva un quorum tanto alto, ma basti
la maggioranza semplice. Chiedere i due terzi del Parlamento per una
piccola modifica vorrebbe dire ingessare troppo la Costituzione''.
Voce decisamente fuori dal coro nel centrodestra e' quella di Gianni
De Michelis che accusa i poli di aver parlato di devolution ''troppo
poco nelle sedi politiche'' e troppo in Tv. ''La Costituzione - dichiara
il segretario del Nuovo Psi - e' cosa piu' importante di un vessillo
da sventolare. Credo che inevitabilmente bisognera' tornarci sopra.
Mi spiace per Berlusconi, ma credo che la seconda lettura prevista
dalla Costituzione non possa essere considerata una mera formalita'...''.
“Riforme
della Costituzione, un problema delicato”. Ne ha discusso la
“Degasperi-Moro”
30/03 ''La riforma della nostra Carta costituzionale e' un problema
delicato. Sarebbe indispensabile prendere atto che esistono valori
e principi fondamentali che non possono essere modificati, anche perche'
legati alla temperie resistenziale, a quel clima eccezionale di liberta'
e di democrazia vissuto in Italia dopo la guerra''. E' quanto emerso
nel corso del convegno sul tema ''Quale Costituzione per quale Italia
- I rischi per il Mezzogiorno e la Calabria'', organizzato dal Centro
Dinamico ''DegasperiMoro'', fondato e presieduto da Nuccio Fava, che
si e' tenuto stamani presso l' aula magna dell' Universita' della
Calabria. ''In ogni caso - e' stato evidenziato nel corso del convegno
- la riforma delle parti modificabili dovrebbe avvenire secondo un
metodo e una procedura che coinvolga il maggior numero possibile di
forze politiche e che, in ogni caso, non riguardi soltanto le maggioranze
di turno''. Dopo la relazione introduttiva del preside della Facolta'
di Scienze Politiche di Cosenza, prof. Silvio Gambino, i presidenti
emeriti della Consulta, Leopoldo Elia e Valerio Onida, nei loro interventi
hanno espresso forti timori circa i rischi per gli equilibri democratici
tra i vari poteri propri di uno stato di diritto, a cominciare dalla
figura del premier, che potrebbe addirittura sciogliere a suo piacimento
il Parlamento, ma anche per l' indebolimento dei poteri di garanzia
per il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale. Il prof.
Guzzetta ha sottolineato la necessita' di esprimere un approccio piu'
laico e critico, non avendo timore di immaginare un rafforzamento
dei poteri dell' esecutivo a fronte di un contemporaneo e parallelo
rafforzamento dei poteri del Parlamento e dello statuto dell' opposizione.
Fioroni (DL)
“In Calabria le famiglie si sono impoverite”
29/03 Giuseppe Fioroni, responsabile nazionale degli Enti Locali
della Margherita, in un giro elettorale in provincia di Cosenza, ha
denunciato l'impoverimento delle famiglie calabresi ''a seguito della
manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi''. ''Nel giorno
dello scontro al governo sugli aumenti da dare agli statali - ha detto
- rischia di passare sotto silenzio un'altra delle trovate propagandistiche
del premier: quando dice che non c'e' impoverimento delle famiglie
italiane e del Paese Berlusconi mente sapendo di mentire. I tagli
effettuati ai Comuni italiani sono stati fatti con la mannaia e hanno
riguardato sia gli investimenti che la spesa corrente. E allora, se
il premier desse un'occhiata alle tabelle diffuse non dall'opposizione
ma dal ministero degli Interni, si accorgerebbe che, per esempio,
a ogni cittadino del Comune di Palermo e di Avellino sono stati tagliati
70 euro, a ogni napoletano 62 euro e anche al Nord non e' andata meglio
perche' a ogni abitante di Ferrara sono stati tolti 42 euro e a Siena
45''. In Calabria, secondo Fioroni, ''dove tutti i leader del centrodestra
stanno sfilando facendo ancora promesse di palco in palco e di comizio
in comizio, in un solo anno a ogni cittadino di Reggio Calabria sono
stati tagliati 31, 5 euro, a ogni abitante di Crotone 30 euro, a Cosenza
29,3 euro, 17 a Catanzaro e a Vibo Valentia e' accaduto addirittura
che nel 2003 fossero stati stanziati 256 euro per abitante, nel 2004
c'era stato addirittura un aumento a 288 ma nel 2005 scendiamo a 270
con un bel taglio di 18 euro in un anno''. ''Cosa vogliono dire -aggiunge-
queste cifre? Significano che le famiglie che prima ricevevano dei
servizi dai Comuni non solo per i disabili, gli anziani, i bambini,
i non autosufficienti, ma anche per mense, scuolabus e quant'altro,
oggi devono pagarseli da soli. I Comuni, infatti, nonostante siano
gia' stati costretti ad aumentare le tasse locali per pareggiare i
bilanci, sono sull'orlo della bancarotta. Questo solo per i grandi
Comuni mentre - ha aggiunto - peri Comuni con meno di cinquemila abitanti
i tagli sono stati ancora piu' dolorosi e significativi''.
Liberal democratici:
“La vista di Berlusconi un atto vergognoso ed un oltraggio”
29/03 ''L'atto propagandistico della venuta di Berlusconi a Reggio
Calabria, ufficialmente per inaugurare un auditorium alla memoria
di Nicola Calipari e' un atto vergognoso ed oltraggioso dopo l'approvazione
della legge sulla devolution''. E' quanto sostiene in una nota il
Patto dei Liberaldemocratici circa la visita del Premier Silvio Berlusconi
domani a Reggio per l'inaugurazione dell'auditorium della Regione
intitolato a Nicola Calipari. ''Con questa legge - prosegue la nota
- il senso dello Stato e la dignita' delle istituzioni sono state
calpestate ed il Sud e' stato umiliato e miseramente abbandonato al
suo destino e cio' in aperta contraddizione con lo spirito di servizio
e sacrificio umano che il nostro eroe calabrese ha voluto insegnare,
con il suo gesto di estrema generosita'.Il Patto dei Liberaldemocratici
ritiene offensiva la visita di Berlusconi che, con la maschera dell'impudicizia
si prepara a venire in Calabria a sostegno di quegli uomini che tradendo
i valori della calabresita' e del meridionalismo fanno da portatori
d'acqua ai leghisti e si prodigano ad onorare chi vuole lo sfascio
dell'Italia e la morte del Sud''. ''Anche l'arrivo di De Michelis
- aggiungono i Liberaldemocratici - e' strumentale dopo che i suoi
luogotenenti hanno voluto con ostinazione una legge elettorale con
lo sbarramento a seguito dei consensi ottenuti grazie alla gestione
del potere concesso loro da Chiaravalloti ed aver distribuito consulenze
ed incarichi con metodo clientelare''. ''Pertanto - conclude la nota
- allo stesso chiediamo con quale spirito viene in Calabria a chiedere
il consenso se egli stesso e' armato del medesimo spirito antimeridionalista
e nordista di Berlusconi''.
La Malfa (PRI)
propone un Ministero per il Mezzogiorno”
29/04 Il presidente della commissione Finanze della Camera, Giorgio
La Malfa, oggi a Reggio Calabria per un appuntamento elettorale, ha
presentato la sua proposta di legge per ripristinare il ministero
per il Mezzogiorno. "Noi riteniamo - ha spiegato- che questa
sia la sola strada con la quale il governo possa affrontare veramente
il problema della povertà meridionale, che è ancora
un problema molto, molto serio e che si aggraverà con il fatto
che nell'Ue sono entrati i paesi poveri dell'Est europeo". Secondo
La Malfa "L'università e l'istruzione sono una chiave
dello sviluppo de meridione. Per quanto riguarda la Calabria- ha affermato-
il porto di Gioia Tauro è decisivo e il Pri porterà
avanti la proposta di zona franca".
Italia dei Valori
chiede a Berlusconi “per la Calabria fatti concreti”
29/03 “Il modo migliore per onorare la memoria di un eroe calabrese
come Nicola Calidari, oltre che intitolare a lui un’aula della
sede del Consiglio Regionale potrebbe essere la revoca del decreto
di chiusura dell’ospedale militare di Catanzaro”, è
quanto affermano il presidente nazionale di IdV, On. Antonio Di Pietro,
e il responsabile nazionale Enti Locali e responsabile regionale Calabria
del partito, dott. Beniamino Donnici. “La Calabria – continuano
i due leader - è una terra di frontiera che ha bisogno di una
maggiore presenza dello Stato e chiudere l’ospedale militare
di Catanzaro, tra i più efficienti e qualificati d’Italia,
significa come al solito predicare bene e razzolare male. Speriamo
che il presidente del consiglio smentisca noi e i calabresi e domani
annunci un gesto di resipiscenza operosa da parte del suo ministro
della difesa “.
Buttiglione “Grazie
all’azione del Governo si spendono meglio i fondi Ue. (+7.7%
obiettivo 2, + 1,9% ob.1)
28/03 ''Grazie all'azione di questo governo le Regioni italiane,
tutte, si presentano agli elettori meglio di cinque anni fa per quanto
riguarda la capacita' di spesa dei fondi strutturali europei''. Lo
afferma in una nota il ministro per le Politiche europee Rocco Buttiglione.
''Dal 2001 a oggi - spiega - sono stati colmati fortissimi ritardi
e per il terzo anno consecutivo siamo riusciti ad evitare la restituzione
automatica all'Ue di somme importanti, necessarie per creare posti
di lavoro soprattutto nelle regioni piu' disagiate''. ''Come ministro
per le Politiche Comunitarie - aggiunge Buttiglione - sono particolarmente
soddisfatto. A dicembre 2004 avevamo impegnato piu' risorse di quanto
prefissato all'inizio della programmazione in corso: infatti, a fronte
della soglia di 11,6 miliardi di euro da raggiungere per non dover
restituire all'Unione i fondi stanziati, siamo riusciti a raggiungere
addirittura i 12,7 miliardi di euro. Di questi, la maggior parte,
e precisamente 9,2 miliardi di euro, e' andata a favore del Mezzogiorno,
con un grado di utilizzazione del 105,7%''. ''Per evitare speculazioni
- afferma il ministro centrista - cito per tutte una regione che non
va al voto, la Sicilia, che ha toccato quota 106,7%, ma un bravo e
un grazie va anche a tutte le alte. In generale, le maggiori risorse
sono andate a programmi per l'occupazione e la formazione, ma anche
per infrastrutture ed agricoltura. Adesso anche i nuovi dati della
Ragioneria Generale dello Stato, relativi all'ultimo trimestre 2004,
confermano questa tendenza positiva generalizzata''. ''Nelle aree
dell'Obiettivo 1 - osserva Buttiglione - quelle cioe' piu' in difficolta',
l'incremento medio e' stato dell'1,9% con punte significative in Puglia
e Calabria dove la crescita della capacita' di spesa viaggia sull'ordine
del 4,8 e del 4,3%; ma anche nel resto d'Italia le Regioni hanno risposto
positivamente agli stimoli del governo centrale. Ad esempio - conclude
Buttiglione - per le zone ricomprese nel cosiddetto Obiettivo 2, l'incremento
medio e' stato del 7,7%, con risultati particolarmente brillanti nel
Lazio, dove siamo a piu' 12,4%, in Liguria, a piu' 11,6%, nelle Marche
a piu' 13,5%''.
Mancini invitato
in Toscana a sostenere Martini
28/03 Giacomo Mancini, deputato dell'Unione, è stato invitato
a partecipare da Claudio Martini, Governatore della Toscana, e da
Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale, alla manifestazione
di chiusura della loro campagna elettorale che si svolgerà
martedì 29 marzo al centro congressi di Montecatini. La presenza
del deputato socialista calabrese è stata sollecitata da Martini,
esponente di punta dei DS e candidato alla carica di Governatore,
e da Nencini, dirigente dello SDI e capolista di Uniti nell'Ulivo,
su richiesta di tanti cittadini dei origine calabrese che vivono in
Toscana e che rappresentano importanti settori produttivi della società.
Burani Procaccini.
“Anche in Calabria centri di mendicità per bambini mendicanti
28/03 Anche in Calabria e Piemonte, cosi' come accadra' a Terracina
(Latina), nasceranno centri per la mendicita' che forniranno assistenza
concreta ai bambini mendicanti. Lo ha annunciato in una nota il presidente
della commissione bicamerale per l'Infanzia, Maria Burani Procaccini.
''Coinvolgeremo Calabria e Piemonte - ha detto Burani - che sono due
regioni ad alto rischio e che di recente sono state interessate da
operazioni giudiziarie che hanno portato all' arresto di esponenti
delle organizzazioni dedite allo sfruttamento. Contattero' personalmente
i nuovi Presidenti delle due Regioni per programmare le sinergie adatte.
Bisogna combattere l' indifferenza su fenomeni che invadono il nostro
agire quotidiano atteso che esistono i riferimenti normativi per intervenire''.
''A Terracina il centro provinciale per la mendicita' - ha proseguito
- sorgera' grazie all' impegno congiunto di Claudio Fazzone, presidente
del Consiglio regionale del Lazio, e di Armando Cusani, presidente
della Provincia di Latina. L' apertura del centro e' prevista per
i prossimi mesi. Il modello di riferimento e' il Comune di Roma che
da due anni ha istituito questo importante ufficio, fornendo risposte
ad oltre mille bambini: un' iniziativa assolutamente meritoria che
deve essere ripetuta in altre realta'. Attraverso l' articolo 403
del codice civile che obbliga le istituzioni ad intervenire per i
bambini in stato di bisogno, accoglieremo le famiglie di questi ragazzini
cercando le soluzioni atte a includerle socialmente ed a sottrarle
al racket organizzato. I bambini potranno avere sostegni che consentano
loro di tornare a scuola e di non staccarsi dalle loro famiglie: per
quelli che sono orfani e' previsto l' intervento sostitutivo del tribunale
dei minori''. ''Abbiamo in mente - ha concluso Burani Procaccini -
di sollecitare tutte le Regioni italiane, affinche' si passi ad iniziative
legislative ordinarie in sostegno di migliaia di bambini che mendicano
sotto i nostri occhi''.
Donnici (IDV)
“Il Governo ostaggio di Bossi”
26/03 ''L'attacco al Porto di Gioia Tauro da parte di un carneade
deputato della Lega Nord e' l'ultimo tassello della studiata strategia
di delegittimazione della Calabria, iniziata con la vicenda dei lavoratori
idraulico-forestali. Si tratta della ciliegina sulla torta, gettata
in faccia ai calabresi da un Governo nazionale sempre piu' ricattato
da Bossi e dai suoi centurioni padani''. Lo afferma il Coordinatore
regionale e Responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori,
Beniamino Donnici, commentando polemicamente l'interrogazione del
deputato Giacomo Stucchi, il quale getta sospetti su presunti traffici
illeciti che si svolgerebbe nel porto di Gioia Tauro. ''Cos'altro
dimostra questa offensiva contro la struttura portuale piu' grande
del mediterraneo, tra le prime cinque d'Europa - aggiunge Donnici
- se non il tentativo di minarne la credibilita' e fiaccarne la competitivita'
nel momento in cui si avvia la grande sfida per i trasporti delle
merci provenienti dai mercati asiatici in forte espansione? Parallelamente,
e paradossalmente, cresce la demagogia propagandistica sui benefici
del Ponte sullo stretto che, nell'attuale condizione delle reti viarie
e ferroviarie, sarebbe solo un monumento di regime, realizzato per
regalare appalti alle cosche. Basti guardare al deprimente deserto
di queste ore intorno agli imbarcaderi per la Sicilia, per rendersi
conto della gravita' della situazione. Berlusconi - conclude Donnici
- si sganci dal ricatto leghista e guardi con piu' compenetrazione
ai bisogni di questa regione che continua ad essere ingiustamente
mortificata, altrimenti saranno i calabresi a sganciarsi da lui''.
Progetto Calabrie:
“Berlusconi strumentalizza la morte dell’eroe reggino,
Calipari”
''Excusatio non petita, accusatio manifesta. Puzza davvero di bruciato
tutto questo agitarsi da parte del centro-destra calabrese e di certa
opinione pubblica per giustificare, anticipando l'accusa, la discesa
di Berlusconi in Calabria e non far passare come volgare strumentalizzazione
della morte di un eroe reggino, Nicola Calipari, l'inaugurazione,
a fini elettorali, del nuovo Auditorium del Consiglio regionale''.
Lo si legge in un comunicato di 'Progetto Calabria'. ''Ancora di piu'
indigna il tentativo di valersi della capacita' di unificare il paese
che la morte di Calipari ha avuto -si legge e nella nota - per coprire
le drammatiche conseguenze che la riforma della Carta costituzionale,
appena votata da tutto il centro-destra, avra' sulle aree piu' deboli
del paese, soprattutto sulle regioni meridionali. L'unita' nazionale
sancita e garantita dalla Costituzione antifascista e' stata spazzata
via dalla costituzione leghista. Alleanza Nazionale e UdC hanno subito
passivamente il ricatto al governo di Bossi e Calderoli. ''Io c'entro''
e' il motto del partito di Casini e Follini. Mai come in questa occasione
lo slogan puo' ritenersi appropriato. In questo brutto pasticciaccio
c'entra l'Udc, c'entra An, c'entra Forza Italia. Un rigurgito di dignita'
e rispetto avrebbe dovuto persuadere il centro-destra calabrese a
programmare in modo diverso l'inaugurazione dell'Auditorium dedicato
a Calipari e il presidente del Consiglio a rimandare la visita al
Consiglio regionale a dopo le elezioni. Ma i calabresi e i reggini
in particolare, da cinque anni bistrattati e insultati dal governo
regionale di centro-destra, sapranno valutare con distacco e serenita'
anche quest'ultima offesa alla dignita' di una comunita'''.
Caruso (An) “Progetto
Calabrie abbia il pudore di stare in silenzio”
26/03 ''Un esercito di rettori, di docenti universitari che utilizzano
un' istituzione pubblica come una sezione di partito: questo e' Progetto
Calabrie, a cui manca il pudore di stare in silenzio''. E' quanto
sostiene in una nota il parlamentare di An Roberto Caruso riferendosi
alla nota di Progetto Calabrie sulla prossima visita di Berlusconi
in Calabria. ''Che loro sostengano - ha aggiunto - che la visita di
Berlusconi all' auditorium intitolato a Calipari sia strumentale e'
roba da avanspettacolo: nessuno di loro ha avuto il senso etico di
dimettersi dalle cariche istituzionali, come ha giustamente chiesto
Rifondazione Comunista''.
Palmieri (PLI)
“Il Presidente dell’ANAS, Pozzi, fa un pesce d’aprile
anticipato”
26/03 “Il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi evidentemente
ha voluto anticipare il I° aprile con un singolare “pesce
d’Aprile” e cioè, quello dell’introduzione
del pedaggio sull’ A3”. A sostenerlo, in una dichiarazione,
e' Ciro Palmieri, segretario regionale del Partito liberale che aggiunge:
“ancora più ridicolo quanto afferma che “ il progetto
è gia in uno stato molto avanzato”. Davvero grottesco
e paradossale. Oltre al danno anche la beffa. Il PLI Calabria è
favorevole all’introduzione del pedaggio sulla Salerno- Reggio
Calabria solo quando sarà una vera autostrada e certamente
non potrà essere l’Anas ad essere il gestore, considerato
tutti i danni che in questi anni ha arrecato agli automobilisti, all’economia
della regione e a tutti noi. Ci opporremo con ogni mezzo a questo
delirio pasquale.”
La solidarietà
di Forza Italia al giornalista Campanella
26/03 La segreteria provinciale di Forza Italia di Cosenza in una
nota ha espresso solidarieta' e stima al giornalista Mario Campanella
vittima di ''attacchi incivili - e' scritto nella nota- ed ingiustificati,
che richiamano alla memoria il clima di intimidazione in voga negli
anni bui della nostra Repubblica''. ''Al giornalista Campanella -
conclude la nota - esempio di correttezza, di dedizione intellettuale,
di professionalita' e generosita', la piu' sincera stima di Forza
Italia''.
Pichierri (UDC)
“Piena adesione al comitato del no alla Riforma”
25/03 ''Piena e convinta adesione al costituendo 'comitato del no'
a sostegno delle ragioni di coloro i quali non condividono la 'rivisitazione'
della carta costituzionale, cosi' come approvata, a colpi di maggioranza
dal centrodestra al Senato'' e' stata espressa da Franco Pichierri,
componente del Consiglio nazionale dell' Udc. ''La proposta avanzata
dal presidente della commissione Attivita' produttive della Camera,
Bruno Tabacci - ha sostenuto Pichierri - si coniuga perfettamente
con le considerazioni espresse dal segretario nazionale dei giovani
Udc, Domenico Barbuto, in riferimento ai rilievi mossi dal ministro
Carlo Giovanardi, su quanto affermato dal senatore a vita Giulio Andreotti.
La lucida intervista di Tabacci a 'La Repubblica' ci trova in perfetta
sintonia. Le parole utilizzate dal parlamentare ben sintetizzano problematiche
e rischi a cui il Paese risulterebbe esposto se dovesse affermarsi
il 'pasticcio istituzionale' imposto dalla Lega ai partner della coalizione.
Riteniamo, cosi' come esposto dal presidente della Commissione, che
alcuni aspetti della riforma, votata a maggioranza, svuoterebbero
il Parlamento dalle irrinunciabili funzioni e competenze che, attraverso
l' attuale Costituzione, hanno consentito all' Italia un lungo periodo
di confronto democratico e di sintesi tra le diverse istanze della
societa'''. ''In qualita' di componente del parlamentino dell' Udc
- ha concluso Pichierri - chiedero' al presidente del consiglio nazionale
e al segretario del partito, all' indomani della competizione elettorale
regionale, di promuovere una riunione del nostro consiglio nazionale,
al fine di valutare la posizione e le iniziative da intraprendere
nel prossimo futuro, per meglio caratterizzare l' atteggiamento del
partito sui delicati temi che interessano le riforme istituzionale''.
Interrogazione
di Caruso (AN) ai Ministri Pisanu e La Loggia a tutela del giornalista
Campanella
25/03 Il parlamentare di Alleanza Nazionale, Roberto Caruso, ha rivolto
un'interrogazione urgente ai Ministri degli Interni e delle Regioni,
Pisanu e La Loggia, per chiedere '' quali provvedimenti intendano
intraprendere a tutela del giornalista professionista Mario Campanella,
oggetto di una grave campagna di intimidazione da parte del giornale
Diritti Civili, di proprieta' di Mario Corbelli, candidato al consiglio
regionale della Calabria per la Margherita''. ''Sull'ultimo numero
del periodico - sostiene Caruso nell'interrogazione - Campanella,
notoriamente conosciuto per essere un giornalista schierato con il
centrodestra, viene definito 'bastardo' e ci si auspica che dopo la
'sicura vittoria del centrosinistra' egli possa 'fare l'elemosina
e vivere da barbone'''. ''Si tratta - ha concluso Caruso - di un linguaggio
violento e grave che lede la liberta' personale e la democrazia, introducendo
elementi di regime nell'idea comune che la coalizione vincente epuri
tutti coloro i quali manifestino legittime idee diverse''.
Prodi: “Non
dico no al Ponte ma prima ci sono cose più urgenti da fare”
25/03 ''Io non ho detto no al ponte, ma ho detto che adesso abbiamo
tante altre cose piu' necessarie e urgenti e che premono di piu' alla
gente. Poi possiamo prendere in considerazione il ponte, ma adesso
io corro verso altre opere pubbliche''. Cosi' Romano Prodi intervistato
a 'Super Partes' risponde ad una domanda sul Ponte sullo stretto di
Messina. ''Io - spiega Prodi - non mi sono dichiarato contrario o
favorevole. Io sono andato in Calabria, ho percorso l'autostrada e
non avrei mai pensato che fosse una tragedia di questo tipo. Una specie
di ira di Dio, avevo creduto che i giornalisti raccontassero delle
storie. E allora, la mia reazione quando mi hanno fatto la domanda
sul ponte sullo stretto e' stata: 'Ma un ponte e' qualcosa che deve
congiungere una realta' con l'altra realta'. Facciamo prima le autostrade
e le ferrovie per arrivare li', e poi prendiamo in considerazione
il ponte'. In secondo luogo - conclude Prodi - per un'analisi sulla
decisione definitiva, dobbiamo vedere questi nuovi modi di portare
le merci che sono le vie del mare, che stanno avendo, se dio vuole,
molto successo. Per cui parte da Catania o da Palermo una nave veloce
con i camion e arriva a Genova o Civitavecchia''.
Fava: “E’
tempo di riflessioni”
25/03 Il consigliere regionale uscente della Calabria Nuccio Fava,
gia' direttore del TG1 ed oggi del "Campanile" organo dell'Udeur,
considera che il periodo pasquale dovrebbe indurre i cittadini anche
alla riflessione politica: "ormai tocca agli elettori scegliere
per un cambiamento positivo, che e' sempre piu' urgente, con la scelta
migliore possibile dei candidati e degli schieramenti. Solo con una
scelta meditata il futuro della Calabria potra' divenire meno angoscioso".
"Non bastano i disastri evidenti del centrodestra di Chiaravalloti
- aggiunge Fava - c'e' quello ancor piu' grave operato al Senato contro
la Costituzione. Un centrodestra irresponsabile e vincolato solo al
potere ha ceduto al ricatto della Lega, che mette a repentaglio con
gli equilibri democratici e le garanzie costituzionali la stessa unita'
dell'Italia, a danno soprattutto del mezzogiorno".
Gasparri: “Nessuna
riduzione della presenza Militare in Calabria”
25/03 ''Ho incontrato il Ministro della Difesa, Antonio Martino,
per discutere dei problemi della difesa in Calabria e in particolare
della situazione dell' Ospedale Militare di Catanzaro. Ho preso atto
del fatto che in Calabria il Ministero della Difesa non ha intenzione
di ridurre in alcun modo la presenza complessiva delle strutture militari
che sono presenti nella Regione''. E' quanto sostiene in una nota
il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, circa la chiusura
dell'ospedale militare di Catanzaro. ''Questo rappresenta un fatto
positivo - ha aggiunto Gasparri - soprattutto alla luce della trasformazione
del sistema militare dovuta alla definitiva abolizione della leva
obbligatoria e a un recupero di efficienza e di qualita', traguardi
resi possibili solo grazie alla tempestiva e sagace azione del governo
di centrodestra. Per quanto riguarda l' Ospedale Militare di Catanzaro
ho rappresentato al Ministro Martino l' opportunita' di approfondire
la questione e di mantenere un presidio di grande importanza per il
territorio calabrese. Ho riscontrato l' attenzione del Ministro Martino
e la disponibilita' a esaminare tale questione molto avvertita sul
territorio''. ''Per quanto mi riguarda - ha concluso Gasparri - dopo
questo incontro confermo e ribadisco l' impegno, che insieme a tutte
le autorita' del territorio ho gia' concordato, di assumere posizioni
chiari e precise per far si' che l' Ospedale Militare di Catanzaro
possa continuare a operare in piena efficienza''.
Donnici (IDV)
“Ennesimo sopruso per l’Ospedale militare di Catanzaro”
25/03 ''La conferma e', infine, arrivata: l' Ospedale militare di
Catanzaro, per volonta' di un ministro messinese che tira faziosamente
l' acqua al mulino della sua citta' sara' chiuso entro il 31 dicembre.
A meno che il popolo calabrese non si ribelli all' ennesimo, umiliante,
sopruso''. Lo afferma Beniamino Donnici, coordinatore regionale di
Italia dei Valori che, in una nota, parla di ''un Governo nazionale
incredibilmente distante dai bisogni della Calabria e di una classe
politica regionale incapace della benche' minima reazione''. Nella
nota il coordinatore del movimento dipietrista informa che domani
incontrera', a Catanzaro, le Rsu dei lavoratori, movimenti, associazioni,
rappresentanti degli studenti di tutte le scuole per concordare una
grande manifestazione che si svolgera' immediatamente dopo Pasqua.
''Ci era stato riferito da fonti ministeriali ed e' stato confermato
dallo stesso ministro - aggiunge Donnici - che nell' elenco di beni
e strutture militari da dismettere entro il 31 dicembre 2005 figura
l' Ospedale militare di Catanzaro, tra i piu' efficienti e qualificati
d' Italia. Il Ministro ha approvato e lo Stato Maggiore della Difesa,
tramite gli Stati Maggiori di Esercito, Marina e Aeronautica, per
pertinenza, ha gia' avviato le procedure per la dismissione''. Per
Donnici ''in qualsiasi altra regione o citta' si sarebbe verificato
un terremoto istituzionale, invece in Calabria non succede nulla.
Tace il Presidente della Regione, il sindaco di Catanzaro, i ministri
e i sottosegretari in carica. Al contrario, Italia dei Valori sara'
a fianco dei sindacati per la grande mobilitazione del 30 marzo e
il giorno successivo iniziero' il mio sciopero della fame. Invito
ancora una volta il Ministro a sospendere l' esecutivita' della assurda
decisione, per avviare un confronto di merito. Diversamente, e' bene
che lo sappia fin d' ora - conclude Donnici - ci sara' un' escalation
di iniziative di protesta pacifiche e non violente, imbarazzanti per
lui e per il Governo Berlusconi''.
Magarò
(PSE) “Per la crescita e lo sviluppo della Calabria è
necessario spendere i fondi POR”
24/03 ''La crescita e lo sviluppo della Calabria passano attraverso
una migliore gestione dei finanziamenti comunitari e nazionali a disposizione
dell'Ente Regione. Entro il prossimo anno sara' necessario impegnare
e spendere i fondi del Por relativi al periodo 2000 2006, pena la
perdita delle risorse''. Lo afferma in una nota Salvatore Magaro',
coordinatore del Pse Lista Mancini in provincia di Cosenza e candidato
al consiglio regionale della Calabria nel listino che sostiene Agazio
Loiero. Per Magaro' e' necessario spendere i fondo, poieche', spiega
''nei primi cinque anni di attuazione del prezioso strumento comunitario
il risultato raggiunto dal governo di centrodestra e' stato piuttosto
modesto, sarebbe auspicabile accelerare le procedure relative ai bandi
da pubblicare nei due anni residui ancora a disposizione, fissando
termini certi per quanto concerne le procedure, dalla pubblicazione
dei bandi stessi fino alla divulgazione delle graduatorie e alla erogazione
effettiva delle rate di contributo. Una spinta ulteriore potrebbe
essere fornita da bandi speciali per settori prioritari per lo sviluppo
dell'economia calabrese, quali turismo e agroali'mentare, e per progetti
immediatamente cantierabili. In merito ai criteri di selezione dei
progetti, accanto ai tradizionali indicatori usati dalla Regione Calabria,
per Magari, ''bisognerebbe individuare criteri di selezione oggettivi
e non soggettivi, definendo una scala di priorita' per le varie attivita'
ammissibili, puntando su quei settori in cui le imprese calabresi
hanno dimostrato di poter essere competitive e premiando quelle imprese
che richiedono un contributo percentuale inferiore e che dunque sono
disposte ad investire piu' fondi propri sull'iniziativa di impresa''.
Per il coordinatore provinciale del Pse Lista Mancini, ''e' noto che
all'interno dell'organico della Regione Calabria non esistono sufficienti
risorse umane in grado di' effettuare le valutazioni tecnico economico
finanziare in tempi accettabili''. Ed e' per questo,, a giudizio di
Magari, che ''la fase di istruttoria dovrebbe essere affidata a istituti
di credito ed a societa' di consulenza di provata esperienza. Una
cauzione dovrebbe essere richiesta ad ogni soggetto partecipante''.
Per l'esponete del Pse - Lista Mancini, poi, ''la somma dovra' essere
trattenuta nel caso in cui l'impresa, una volta ammessa alle agevolazioni,
dovesse rinunciare o non dovesse avviare il programma entro una data
prestabilita. Queste innovazioni confermerebbero il ruolo fondamentale
di programmazione che deve rivestire la Regione Calabria , mentre
l'attuazione tecnica delle misure verrebbe affidata a soggetti esperti
esterni''. Inoltre per Magaro', ''bisogna purtroppo constatare che
quanto indicato in termini ''tecnici'' contrasta con la visione della
miope politica attuata fino ad oggi; si e' fatto ricorso a metodi
soggettivi di determinazione dei punteggi per favorire le clientele,
non valutando i progetti in funzione della effettiva realiazabilita',
ma della conoscenza personale dell'imprenditore e della sua capacita'
di portare voti. Cosi' - conclude - si sono potuti accontentare pochi
amici, deludendo fortemente le aspettative di tanti imprenditori,
con uno scarso utilizzo delle risorse ed un basso impatto sullo sviluppo
dell'economia regionale''.
D’Alema:
“Il Mezzogiorno rischia di perdere 4 miliardi di euro di fondi
strutturali”
24/03 Il Mezzogiorno d'Italia rischia di perdere, secondo il presidente
dei Ds Massimo D'Alema, oltre 4 mld di euro all'anno di fondi strutturali
europei. D'Alema lo ha sottolineato a margine di una visita al Comitato
elettorale di Antonio Bassolino a Napoli. ''I fondi europei sono stati
l'unica vera risorsa per il Mezzogiorno in questi anni -ha detto D'Alema-
ma il ciclo sta per finire e siamo in un momento delicatissimo in
cui il negoziato e' in corso. Le 4 regioni meridionali in Obiettivo
1, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia -ha detto D'Alema- corrono
qualche rischio''. Secondo D'Alema sara' dunque necessaria una battaglia
forte ''per evitare quello che alcuni Paesi piu' ricchi chiedano,
cioe' la riduzione del bilancio comunitario all'1% del Pil. Il Mezzogiorno
rischia di perdere qualcosa come minimo 4 mld di euro l'anno e non
vedo un impegno adeguato del governo rispetto al rischio che il Sud
corre''.
Meduri (DL) “I
dati di Maroni confermano che il sud ha smesso di crescere”
24/03 ''I dati forniti dal ministro Maroni sull' occupazione confermano
che il sud ha smesso di crescere''. Lo afferma Luigi Meduri, deputato
della Margherita commentando le cifre fornite oggi dal responsabile
del Ministero del Welfare. ''Infatti nel Mezzogiorno - prosegue Meduri
- calano gli occupati. Si tratta di un segnale grave che dimostra
quanto questo sia un governo 'nordista' sotto lo schiaffo della Lega
nord''. Per il deputato della Margherita ''il combinato disposto della
precarieta' e della diminuzione degli occupati sta bloccando il Mezzogiorno
e lo sviluppo del Paese, altro che
successi e brindisi inopportuni''.
Feola: L’Unità
socialista non è più un sogno
24/03 Antonietta Feola, ex sindaco socialista di Rende, ha rilasciato
la seguente dichiarazione., L'Unità Socialista non è
più un sogno, un desiderio, ma è realtà. E' stata
tenacemente voluta dai tantissimi socialisti giovani e non più
giovani che si sentono ancora portatori di un bagaglio di valori e
di principi che sono necessari per riprendere in Calabria un'azione
politica forte sul terreno del Riformismo. L'Unità è
una necessità e una priorità che non può essere
segnata né con il cronometro di qualcuno che secondo le proprie
convenienze decide modi e tempi, né si può decretare
la sua inutilità, strumentalmente. Nel simbolo di Unità
Socialista che con orgoglio presentiamo in questa importante competizione
elettorale, c'è la nostra Memoria, c'è la nostra Identità,
c'è il senso della nostra appartenenza, c'è il nostro
glorioso passato sul quale non facciamo mettere la pietra da nessuno,
c'è il nostro futuro senza camuffamenti, senza fughe in avanti,
senza scorciatoie. Oggi siamo uniti per continuare con più
forza e orgoglio una lunga e bella storia di sinistra e di libertà.
Per questo dare consensi e sostegno all'Unità Socialista significa
dare sostegno e forza ai deboli, ai giovani, alle donne, a tutto il
mondo del bisogno e della emarginazione della nostra Regione. L'attuale
momento elettorale è per noi socialisti anche un momento di
sfida; in questi giorni c'è chi lavora per il nostro isolamento
e la nostra emarginazione ma non riuscirà nel proprio intento
perché le radici, la tradizione e la cultura socialista nella
nostra terra sono profonde e vive.Le socialiste e i socialisti calabresi
chiederanno voti e consensi per i loro candidati, il lavoro e il contributo
di tante generazioni di socialisti non finiranno in una massa indistinta.
Come in tutta la Calabria anche a Rende le socialiste e i socialisti
sapranno dimostrare che la tradizione socialista è vitale in
termini ideali, politici ed elettorali. Anche per i socialisti di
Rende c'è la voglia di Resistere ed Esistere.
Acri (Legautonomie)
“La Riforma Costituzionale pone la regione in difficoltà”
24/03 ''L'approvazione al Senato del disegno di legge di riforma
della Costituzione e' avvenuta sulla base di un testo rispetto al
quale Legautonomie ha gia' motivatamente espresso un giudizio fortemente
negativo. Al di la' dei contenuti che pongono regioni quali la Calabria
in gravi difficolta', lo spirito costituente non si costruisce sulla
base dei ricatti di una marginale forza politica presente solo in
alcune aree del paese e con evidenti atteggiamenti antimeridionali''.
Cosi' commenta la riforma costituzionale approvata in prima lettura
a Palazzo Madama i presidente di Legautonomie Calabria, Antonio Acri,
a giudizio del quale ''una materia cosi' delicata, che incide fortemente
sulla possibilita' di mettere in condizione il paese di fronteggiare
adeguatamente le grandi sfide economiche e sociali che gli stanno
davanti, occorre che la si affronti con il concorso di tutti''. Secondo
Acri ''va comunque messo in evidenza che complessivamente il comportamento
del Governo nei confronti dei Comuni, fondamento del sistema istituzionale
del Paese, e' inaccettabile. Non solo si e' dato corso ad una legge
finanziaria recessiva, sottovalutata e insidiosa che risulta fortemente
punitiva nei confronti degli enti locali, ma - continua - a tutt'oggi
nessuna risposta e' arrivata sul tema delle modifiche alla finanziaria
per quanto riguarda i piccoli comuni, le Unioni di Comuni, le assunzione
di personale negli enti locali. Intanto si sono create aspettative
negli Amministratori locali, a partire dal differimento dei termini
di presentazione dei bilanci al 30 aprile di cui ancora nulla si conosce''.
In conseguenza di cio', secondo il presidente di Legautonomie, si
rischia che centinaia di Comuni non siano in condizioni di approvare
i bilanci, ''e sono gia' numerosi - aggiunge Acri- gli amministratori
che hanno dichiarato di non voler rispettare i contenuti di questa
finanziaria perche' impossibilitati a farlo e in quanto fortemente
lesiva dell'autonomia comunale. Per quanto riguarda i piccoli Comuni
abbiamo gia' messo in luce la drammatica difficolta' in cui versano
nella nostra Regione e nonostante ci siano stati impegni di 'attenzione'
ad oggi non ha fatto seguito alcun fatto concreto''. ''Intanto una
recente circolare interpretativa che riguarda in particolar modo il
blocco delle addizionali Irpef prevede che non possano aumentare l'addizionale
non solo quei Comuni che lo hanno fatto in passato, ma anche quelli
che lo hanno solo deliberato, anche se non hanno mai incassato un
centesimo a causa dell'intervenuto blocco delle addizionali. La circolare,
datata 18 marzo 2005, ma di cui si e' avuta conoscenza solo oggi,
e' paradossale - conclude - in quanto crea agli enti locali ulteriori
problemi di carattere finanziario, impedendo ai Comuni che avevano
previsto un aumento di non poterlo realizzare''.
Meduri: "L’idea
del pedaggio sulla A/3 è indecente"
24/03 ''L' idea di imporre un pedaggio sulla Salerno-Reggio Calabria
e' indecente ed inaccettabile, si tratta dell'ennesimo balzello studiato
dal governo Berlusconi per spillare soldi agli italiani e che come
al solito colpisce il sud''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare
della Margherita, Luigi Meduri, circa l'ipotesi di introdurre un pedaggio
per la Salerno-Reggio Calabria. ''Pochi mesi fa il ministro Lunardi
- ha aggiunto - dopo un clamoroso dietrofront aveva assicurato che
mai e poi mai si sarebbe pagato un pedaggio finche' la Salerno-Reggio
Calabria non fosse diventata una vera autostrada. Questo inverno abbiamo
avuto la prova di cosa sia in realta' la A3 e di che fine abbiano
fatto le promesse del governo. Dopo che la Corte dei conti ha bocciato
la politica infrastrutturale di Berlusconi e la legge obiettivo come
sistema di reperimento delle risorse, il governo ora cerca di rifarsi
mettendo direttamente le mani nelle tasche dei cittadini''. ''Il presidente
del Consiglio - ha concluso Meduri - deve avere il coraggio di ammettere
il fallimento e andarsene via: le prossime regionali saranno un' ottima
occasione per mandare a casa l' inutile e dannosa compagine di centrodestra''.
Ponzo (FI) “Inopportuni
i proclami del presidente dell’ANAS sul pedaggio dell’A/3”
24/03 ''Questi proclami del presidente dell' Anas Vincenzo Pozzi
sul pagamento del pedaggio sulla A3 Salerno - Reggio Calabria sono
inopportuni''. Lo ha detto il senatore lucano di Forza Italia Egidio
Ponzo, dopo che ieri il presidente dell' azienda aveva annunciato
che in futuro si paghera' il pedaggio sull' autostrada meridionale.
''Pozzi pensi a realizzare lavori di ammodernamento della A3 - ha
aggiunto Ponzo - rispettando i tempi previsti e cercando di arrecare
i minori disagi possibili agli utenti, attraverso una organizzazione
efficace dei cantieri''. ''La questione dell' eventuale pedaggio -
ha detto il senatore -, se si porra', sara' affrontata a tempo debito
dal decisore politico, tenendo conto del contesto socio-economico
del Mezzogiorno e del recupero di competitivita' del Sud''. Questo
recupero secondo Ponzo ''e' legato anche ad alcuni tipi di agevolazioni,
quale potrebbe essere la mancanza di pedaggio per gli utenti, soprattutto
considerando la carenza di infrastrutture alternative per il trasporto
delle merci''.
Gentile (FI)
“Affido condiviso: verso la riforma del diritto di famiglia”
23/03 Il ministro Castelli intende avviare da subito la revisione
del diritto di famiglia, fermo al 1975, ''giungendo ad una riforma
che saldi la legislazione con il Paese reale''. Antonio Gentile, senatore
di Fi, annuncia il via libera alla riforma che il ministro della Giustizia
ha comunicato alla presidente della commissione bicamerale per l'Infanzia
Maria Burani Procaccini. In vista della riforma complessiva, aggiunge
il parlamentare azzurro, potrebbe essere sospesa la discussione parlamentare
sul ddl sull'affido condiviso presentato dallo stesso Gentile. Una
riforma complessiva del diritto di famiglia e' considerata anche dalla
Procaccini come la soluzione migliore, riferisce Gentile, per evitare
provvedimenti a singhiozzo ed affrontare il cambiamento del concetto
stesso di famiglia. L'obiettivo e' quello di lavorare insieme, maggioranza
e opposizione, per convergenze ampie e di concludere la riforma entro
il 2005, prima della fine della legislatura.
Oliverio: “Il
problema dello Stombi va risolto”
23/03 La Provincia di Cosenza interviene nella vasta problematica
dei Laghi di Sibari ed alla mobilitazione dei lavoratori dei Cantieri
Nautici. “Esprimiamo il nostro disappunto- scrivono in una nota
il Presidente, Mario Oliverio e l’Assessore al Turismo, Rosetta
Console- nel constatare come a distanza di un anno la problematica
legata al Canale degli Stombi non solo non sia stata risolta ma, più
gravemente, presenti ancora gli aspetti originari.”. ”Continuiamo
a seguire con estrema attenzione- proseguono gli amministratori provinciali-
da più tempo la vicenda, alla cui soluzione sono interessati
non solo la comunità cassanese, gli operatori turistici, gli
utenti, ma soprattutto quei lavoratori dipendenti sia dell’Associazione
Laghi di Sibari che dei Cantieri Nautici, ai quali va la nostra operante
solidarietà. Ancora oggi, a distanza di sette mesi, da quando
cioè, formalmente il Presidente della Provincia chiese con
forza l’intervento urgente, immediato e concertato di tutti
gli enti interessati, nessun passo è stato compiuto a favore
dei laghi di Sibari. Nel ribadire che la Provincia continuerà
a non far mancare il suo attivo impegno istituzionale verso la soluzione
dei problemi attuali, chiediamo alla Giunta Regionale di mostrare
interesse per la realtà dei Laghi di Sibari che rappresenta
una delle più significative della Calabria a livello turistico.
Senza voler mancare di considerare che la situazione economica dell’intera
area appare già di per sé gravemente compromessa”.
In relazione poi alla vertenza aperta dai lavoratori dell’Associazione
e dei cantieri Nautici Laghi di Sibari, il Presidente Oliverio ha
inviato un telegramma il cui testo è il seguente: “Vi
esprimo piena solidarietà e condivisione per questa mobilitazione
che solleva l’importante problematica dei laghi di Sibari, con
particolare riferimento all’agibilità del canale Stombi.
La Regione Calabria sarà da noi sollecitata ancora una volta
al fine di evitare che la prossima stagione turistica veda riproporsi
l’incredibile ed incresciosa situazione dell’anno scorso.
La Provincia di Cosenza si farà promotrice della convocazione
di una apposita Conferenza dei servizi con tutti i soggetti interessati”.
Pirillo “La
chiusura dello Stombi mette a rischio il rilancio della zona”
23/04 “Il procrastinarsi della chiusura del canale Stombi dei
Laghi di Sibari rischia di compromettere ormai irrimediabilmente le
prospettive di rilancio dell’importante struttura portuale”.E’
quanto afferma il consigliere regionale della Margherita mario Pirillo.
“Occorre una risoluta e definitiva presa di coscienza degli
enti preposti a garantirne il funzionamento al fine di scongiurare
il rischio del licenziamento per i lavoratori dei Cantieri nautici,
peraltro da più tempo in cassa integrazione. L’isolamento
del porto turistico sibarita mal si concilia con la forte vocazione
turistica di un area che vede nell’infrastruttura portuale un
volano di crescita e sviluppo. È urgente ed indifferibile,
intervenire per ripristinare le condizioni di navigabilità
del porto e garantire, in tal modo, l’ottimale avvio dell’imminente
stagione turistica. Ai lavoratori a rischio licenziamento, che vedono
minata la loro stessa capacità di sostentamento, giunga la
più sincera solidarietà e l’incondizionata disponibilità
a condurre, al loro fianco, la battaglia in difesa del diritto al
lavoro.”
Ospedale militare
di Catanzaro: Donnici (IDV) inizierà uno sciopero della fame
23/03 “Le organizzazioni sindacali stanno predisponendo una
grande manifestazione che si terrà probabilmente il 30 marzo,
la mia protesta per tanto inizierà il giorno seguente. È
la prima volta che faccio uno sciopero della fame e sono sinceramente
preoccupato, tuttavia credo sia un atto dovuto per il mio ospedale
militare e per la mia regione”, ha dichiarato Beniamino Donnici,
coordinatore regionale di Italia dei Lavori in Calabria, nonché
colonnello medico, il quale ha chiesto da giorni la revoca di chiusura
dell’ospedale militare di Catanzaro. Stamane Donnici ha partecipato
al presidio indetto dall’rsu dei lavoratori a Catanzaro, ha
preso contatti informali con gli uffici della questura e della prefettura
e sabato incontrerà il prefetto e il questore per definitre
le opportune garanzie in ordine alla protesta cge si svolgerà
in piazza Stocco. Intanto Donnici ha incontrato il dott. Enzo Capilupi,
specialista in scienze dell’alimentazione che lo assisterà
durante lo sciopero della fame. “Mi auguro – ha concluso
Donnici – che tutto questo si possa evitare e che il Miniastro
Martino revochi quel decreto ingiusto e offensivo per i Calabresi”.
I DL si coccolano
la Bianchi. Rutelli annuncia “In arrivo altre personalità”
22/03 ''E' significativo che tra i nuovi parlamentari eletti con
l'Ulivo alle suppletive la maggior parte abbiano scelto il gruppo
della Margherita e nelle prossime settimane proseguira' lo scontento
della Cdl con l'arrivo di altre personalita' importanti che dimostreranno
come i dielle siano un partito che cresce''. Cosi' Francesco Rutelli,
in una conferenza stampa, commenta l'iscrizione al gruppo della Margherita
alla Camera di Dorina Bianchi, in arrivo dall'Udc. Il leader dei Dl
davanti a telecamere e fotografi, da' un bacio sulla guancia alla
nuova collega e la saluta con un 'Benvenuta'. ''Siamo onorati e felici
che abbia scelto di aderire alla Margherita - dice Rutelli - e sottolineo
lo stile con cui ha compiuto questa scelta e la qualita' dell'apporto
che dara' alla Margherita. Dorina e' calabrese, e' un medico, si e'
occupata in Parlamento di politiche sociali, di infanzia e adolescenza
ed e' una delle piu' brillanti parlamentari''. ''Uno dei motivi di
dissenso dall'Udc - spiega la Bianchi - e' proprio la Calabria che
deve avere un futuro e una governabilita' che in 5 anni con la Cdl
non ha avuto. Il mio e' stato un passaggio non facile e sofferto perche'
credevo molto nella centralita' dell'Udc nella Cdl. Abbiamo creduto
molto in questi anni alle parole di Follini di un partito autonomo,
orgoglioso e combattivo, che piano piano sono pero' sparite. L'Udc
e' divenuto marginale rispetto alla politica della Cdl, dando l'idea
di non tradurre in azione le sue idee''. ''Esprimo il mio compiacimento
- aggiunge il capogruppo Pierluigi Castagnetti - perche' Dorina e'
una delle colleghe piu' apprezzate, quindi e' un onore per il gruppo
della Margherita. Sono poi felice che sia l'ottantesima deputata,
essendo noi cresciuti grazie all'adesione della gran parte degli eletti
nelle ultime suppletive. Scegliere la Margherita vuol dire investire
in un partito che ha una capacita' di attrazione perche' ha prospettive
di futuro''. ''Dorina - conclude Beppe Fioroni - e' stata relatrice
della legge 40 sulla fecondazione, dando un contributo importante
sui temi della bioetica sulla linea di quei valori che si testimoniano
con la schiena dritta piu' nella Margherita che nella Cdl''.
Violante (DS)
a Lamezia: “Sulla devolution proporremo un referendum”
22/03 ''Se la devolution dovesse essere approvata, com'e' probabile,
saranno gli italiani a bocciarla con il referendum che noi proporremo
immediatamente''. Lo ha detto Luciano Violante, presidente dei deputati
dei Ds, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme. ''Si tratta di
una riforma - ha aggiunto Violante - micidiale per il Mezzogiorno
perche' innesca un meccanismo in base al quale risorse e poteri sono
spostati alle regioni forti, mentre quelle deboli restano senza tutela
in materia di salute e di scuola''.
Vattimo replica
ai parroci di San Giovanni in Fiore
22/03 Gianni Vattimo, il filosofo candidato sindaco a San Giovanni
in Fiore (Cosenza), nel presentare la sua lista, oggi, ha risposto
indirettamente alle accuse sollevate verso di lui da due parroci locali
(uno di questi, nell'omelia, giovedì scorso lo aveva chiamato,
senza citarlo, "il diavolo che viene da Torino"). E Lo ha
fatto mostrando al pubblico la prima pagina che "Tuttolibri",
l'inserto settimanale de La Stampa, ha dedicato alla sua recensione
dell'ultimo libro del Papa, "Memoria e identità".
Il filosofo, candidato con la lista "Vattimo per la città",
a margine dell'incontro ha detto di non avere "una risposta netta"
che esprima le ragioni della sua scelta. "Io ero stato qui per
un convegno su Gioacchino da Fiore che si è svolto a settembre-
ha ricordato- e poi ho conosciuto questo gruppo di ragazzi che non
erano politicamente impegnati, anzi, non avevano partito. All'inizio,
quella che mi hanno rivolto è stata una semplice proposta.
Piano piano mi sono affezionato all'idea. Mi sono reso conto che sono
persone veramente in gamba, al di là delle mie aspettative;
e così mi sono appassionato. Ho trovato un gruppo stimolante
e mi sembra una bella impresa". Vattimo, durante l'intervento,
ha anche ricordato le sue origini calabresi. Suo padre, infatti, era
un contadino di Cetraro emigrato a Torino per fare il poliziotto.
Una curiosità: ha scelto come portavoce una non vedente, Franca,
perché, ha spiegato, "fra noi è quella che ci vede
di più".
Di Pietro (IDV)
“Il ponte sullo stretto non è prioritario”
22/03 ''Noi non siamo prevenuti contro le infrastrutture ma queste
vanno realizzate dove servono e non creino danni superiori ai presunti
benefici. Il ponte, comunque, non e' prioritario rispetto ad altre
emergenze del territorio, come l' ammodernamento della tratta ferroviaria
jonica e quello Messina-Palermo''. E' quanto ha detto il leader di
Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel corso di una conferenza
stampa. ''C' e' quindi la necessita' - ha aggiunto - di riaprire le
prospettive per un serio piano dei trasporti nazionali che tenga conto
di tutte le variabili intermodali. L' attuale sistema dello sviluppo
infrastrutturale e' condizionato dalla criminalita' economica e organizzata''.
''Dobbiamo rivoltare questa situazione - ha concluso Di Pietro - con
politiche che restituiscano certezza al sud e speranze agli imprenditori
onesti''.
Soriero (DS)
“Per Lunardi esiste solo il ponte?”
22/03 ''Evidentemente a corto non solo di nuove idee e di nuovi programmi
ma anche di effettive realizzazioni, la Casa delle liberta' rasenta
ormai il paradosso: davvero ieri a Soverato l' attenzione prioritaria
di Lunardi e di Sergio Abramo, candidato alla presidenza della Regione,
andava concentrata sul ponte nello Stretto?''. Lo afferma, in una
dichiarazione, Giuseppe Soriero, componente la Direzione nazionale
dei Ds e sottosegretario ai Trasporti nel Governo presieduto da Romano
Prodi. ''A tanto - afferma ancora Soriero - arriva la superficialita'
verso i problemi irrisolti della Calabria e del Mezzogiorno? I lavoratori,
i sindacati e gli amministratori locali sanno che gli unici finanziamenti
effettivamente utilizzati fino ad oggi sono quelli decisi dai Governi
Prodi e D'Alema. Ancora in questi giorni i lavoratori dei cantieri
della trasversale delle Serre lottano per ottenere il pagamento dei
fondi stanziati dal centrosinistra. Ed anche i finanziamenti relativi
ai nuovi appalti della statale 106 ionica sono sempre quelli della
'Intesa istituzionale di programma' che porta la firma del presidente
D'Alema''. ''In realta' - sostiene ancora Soriero - Lunardi non ha
potuto parlare di nuovi finanziamenti perche' negli ultimi quattro
anni il Governo Berlusconi, in ogni Legge finanziaria, ha tagliato
le risorse per il sud, per l' Anas e per le Ferrovie. E a proposito
delle Ferrovie, ci ha colpito la vera e propria 'rimozione psicanalitica'
di Lunardi. C' e' ancora tanto da fare specie sulla linea jonica,
ma qualche lavoro e' stato avviato. Perche' Lunardi non ha fatto alcun
riferimento ai lavori in corso nelle stazioni di Soverato e di Catanzaro
Lido ed al nuovo cantiere della linea ferroviaria veloce tra Catanzaro
Lido e Lamezia per quasi 400 miliardi di lire? Lunardi non ne ha fatto
cenno perche', se ne avesse parlato, tutti si sarebbero accorti che
sono investimenti relativi al Contratto di programma delle Ferrovie
dello Stato fortemente voluto dal Governo Prodi''.
Fava (Udeur)
“Prosegue il saccheggio della Calabria”
22/03 ''Col contributo speciale dell' assessore Basile, prosegue
il saccheggio della Calabria. In chiave elettoralistica, ovviamente.
Anche il ministro Lunardi straparla, specie a proposito del ponte,
nuova cattedrale nel deserto''. Lo afferma, in una dichiarazione,
Nuccio Fava, consigliere regionale dell' Udeur. ''Intanto - aggiunge
Fava - continuano gli affari della mafia, anzi un unico grande affare
per tutti i circa 450 chilometri della Salerno-Reggio Calabria: un
pizzo del 13% preteso da ogni impresa. In compenso mancano piu' di
200 chilometri per completare la terza corsia che, a questi ritmi,
sara' ultimata, forse, dopo il 2030''.
E’ ufficiale,
Dorina Bianchi passa alla Margherita
21/03 Dall'Udc alla Margherita passando per il gruppo misto. L'ufficializzazione
dell'ingresso di Dorina Bianchi nei Dl avverra' domani in una conferenza
stampa alla Camera presente lo stato maggiore della Margherita. Alle
ore 13 presso la Sala Stampa della Camera - informa una nota- Francesco
Rutelli incontrera' i giornalisti per presentare l'ingresso di Dorina
Bianchi nella Margherita. All'incontro parteciperanno oltre a Dorina
Bianchi, il capogruppo della Margherita alla Camera, Pierluigi Castagnetti,
il responsabile Enti Locali, Giuseppe Fioroni, la responsabile delle
politiche delle solidarieta', Cristina De Luca e i parlamentari calabresi
della Margherita.
Lion (Verdi)
“Ponte sullo stretto opera inutile”
21/03 ''Il Ponte sullo Stretto e' un'opera inutile e la retorica
di Lunardi e' fuori luogo''. Marco Lion, deputato Verde, commenta
cosi' ''l'entusiasmo del ministro delle Infrastrutture'' che, in occasione
della posa della prima pietra dell'autostrada Catania-Siracusa, ha
definito la struttura prioritaria. ''Il governo - afferma il parlamentare
- si preoccupi piuttosto della salute dei cittadini invece di lasciare
soli i comuni ad affrontare l' emergenza smog, dando briciole al finanziamento
della mobilita' pubblica''. ''Noi Verdi - aggiunge Lion - ribadiamo
la necessita' di una legge straordinaria sulla mobilita' urbana che
destini 3 miliardi di euro all'acquisto di bus ecologici, tram e alla
realizzazione di nuove tranvie nelle citta' italiane''. ''I soldi
ci sono - osserva Lion - e chiediamo di dirottare i fondi previsti
per le grandi opere, come il ponte sullo Stretto di Messina, che non
sono priorita' per il Paese, per finanziare il trasporto pubblico
urbano e tutelare cosi' la salute dei cittadini. Con i 7 miliardi
di euro previsti per realizzare il Ponte sullo Stretto - conclude
il parlamentare dei Verdi - si potrebbero realizzare 78 chilometri
di metropolitana, oppure acquistare 26mila autobus a metano, o ancora
realizzare 533 chilometri di rete tranviaria e acquistare 532 tram''.
Incontro con
Mons. Agostino su “Cattolici e politica” nella sede del
Consiglio regionale
21/03 L'attuale condizione del nostro sistema politico, il disordine
istituzionale, la crisi del Paese e quella ancora piu' acuta della
regione Calabria, rendono fondamentale il libero contributo dei cattolici
per costruire un futuro migliore: sono questi alcuni dei temi che
saranno affrontati martedì dall'arcivescovo emerito di Cosenza,
Giuseppe Agostino, nel corso di un incontro che si terra' nella sede
del consiglio regionale, a Reggio Calabria. L'iniziativa e' promossa
dall' associazione politico-culturale centro dinamico 'DegasperiMoro'
fondata due anni fa dal consigliere regionale Nuccio Fava. ''Monsignor
Agostino - e' scritto in una nota - affrontera', ben oltre la contingenza
e la confusione inevitabile di queste giornate di campagna elettorale,
il grande tema 'Cattolici, dottrina sociale della Chiesa, impegno
politico'''.
Fava (Udeur)
sul Caso Mussolini: “Riaprire la raccolta delle firme”
20/03 ''Oso proporre al ministro Pisanu, che conosco e stimo personalmente
da molti anni, di prendere la piu' sollecita iniziativa per la presentazione
di un decreto per la riapertura dei termini di raccolta delle firme''.
E' quanto afferma, in una dichiarazione, Nuccio Fava, ex direttore
del TG1 e del TG3 ed attuale consigliere regionale dell' Udeur in
Calabria. ''Il ministro Pisanu - aggiunge Fava - ha l' esperienza
e le capacita' per sentire discretamente centro-destra e centro-sinistra
e motivare in modo trasparente l' utilita' e l' importanza della sua
eccezionale iniziativa. Credo non convenga a nessuno assecondare comunque
nell' opinione pubblica, gia' confusa e smarrita, l' idea di complotti
o di manovre, piu' o meno fondati, diretti ad alterare il libero svolgimento
del voto. Se si vuole, insomma, sia pure con una procedura d' emergenza,
Camera e Senato potrebbero addirittura approvare in una giornata il
provvedimento proposto dal Ministro dell' Interno''.
Liberal democratici:
“No alla chiusura dell’Ospedale Militare di Catanzaro”
20/03 ''E' in atto una politica discriminatoria del Governo Berlusconi
verso la Calabria''. E' quanto sostiene, in una nota, il Comitato
regionale dei liberaldemocratici facendo riferimento alla chiusura
dell' ospedale militare di Catanzaro. ''La Calabria, con la chiusura
dell' ospedale militare di Catanzaro - aggiungono i Liberaldemocratici
- sara' privata dell' unico presidio sanitario di rilevanza strategica
e logistica che ha sempre fornito con efficienza e puntualita' un
delicato servizio alla collettivita'''. ''Su questo argomento - conclude
la nota - annunciamo battaglia ed informiamo che e' gia' pronta un'
interrogazione dell' onorevole Cossa''.
Fava (Udeur)
“Sgradevoli i tempi e modi della designazione di Calabrò”
19/03 ''Conosco Corrado Calabro' da una vita, anche attraverso la
straordinaria figura del fratello sacerdote, don Italo, fondatore
della Caritas, prematuramente scomparso. Corrado Calabro' e' umanista
e giurista finissimo, ha tutte le caratteristiche per bene operare
in un settore cruciale come le telecomunicazioni''. E' quanto sostiene
in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava, dell' Udeur, circa
la nomina di Corrado Calabro' a presidente dell'Authority delle Comunicazioni.
''Spiace soltanto - ha aggiunto - che tempi e modi dell' indicazione
fatta da Palazzo Chigi si siano sgradevolmente sovrapposti al pasticcio
orribile dell'esclusione della Mussolini. Ovviamente con lo ''scandalo
Mussolini'' non c' e', ne' potrebbe esserci alcun rapporto. Il rispetto
pero' almeno di una sorta di 'lutto vedovile' sarebbe stato necessario
e opportuno, anche al fine di svelenire un clima generale sempre piu'
preoccupante''. ''Per non rendere - ha concluso Fava - insomma ancora
piu' arduo il compito delicatissimo a cui il dr. Calabro' e' stato
designato e che dovra' essere vagliato dal Parlamento''.
Mancini “No
al ridimensionamento della Getronics”
18/03 Giacomo Mancini, deputato dell’Unione, ha presentato
un’interrogazione al Ministro per le attività produttive,
Antonio Marzano e al Ministro per l’innovazione e le tecnologie
Lucio Stanca sulla difficile situazione della Geotronics di Cosenza.
La Getronics ha raccolto l’eredità informatica del gruppo
Olivetti, continuando anno dopo anno in un’opera di ridimensionamento
occupazionale avviata alla fine degli anni ’90, e vanificando
gli effetti dei cospicui interventi pubblici effettuati a supporto
del gruppo Olivetti negli anni ‘80 e ’90; si veda ad esempio
il caso della Olivetti Ricerca di cui, a fronte di diverse centinaia
di miliardi di lire investite dallo Stato a fondo perduto per incrementare
l’occupazione nel settore IT in diverse aree del Sud (Napoli,
Bari e Cosenza) ed anche nel Canavese, ben poco resta oggi in termini
occupazionali e di ricaduta industriale. Il fatturato globale del
Gruppo Getronics del 2004 è di circa 270 milioni di euro e
l’organico attuale è di circa 1950 lavoratori contro
i 2850 circa di fine 2003. Nel novembre 2004, durante un primo e non
conclusivo incontro relativo al piano industriale 2005, la Getronics
aveva comunicato al Ministero delle attività produttive ed
ai rappresentanti dei lavoratori la fine dello stato di crisi, confermando
per il 2005 il mantenimento delle attività e perimetro occupazionale
di 1950 lavoratori. E’ tuttora in corso presso il Ministero
delle attività produttive l’approfondimento di un piano
industriale che finora non ha convinto organizzazioni sindacali e
lavoratori per la sua genericità e per l’assenza di riferimenti
oggettivi all’innovazione e allo sviluppo, e ha lasciato perplessi
anche i tecnici del Ministero, tant’è che è previsto
un aggiornamento di discussione su basi diverse da quelle in un primo
momento prospettate. L’azienda ha fatto ricorso nel 2003 e nel
2004 alla cassa integrazione senza predisporre contestualmente un’adeguata
politica di rilancio industriale a fronte, invece, di una progressiva
perdita di fatturato, che negli ultimi tre anni è quasi dimezzato.
Come reiteratamente denunciato dalle organizzazioni sindacali dei
lavoratori, da oltre un anno in tutte le sedi della Getronics e in
modo particolare nelle sedi della ex-Olivetti Ricerca sono in atto
processi di de-mansionamento, con considerevole depauperamento di
conoscenze informatiche, come conseguenza di una totale assenza di
piani di formazione e di riqualificazione professionale. Un’altra
cessione di ramo d’azienda, decisa unilateralmente da Getronics,
ha portato di recente alla cessione di un gruppo di lavoratori che
si occupava di networking alla società Padovani che, avendo
successivamente dichiarato fallimento, li privava del posto di lavoro,
dando l’avvio ad una serie di contenziosi legali ancora non
risolti. Per questi motivi Giacomo Mancini ha chiesto ai Ministri
se non sia intenzione del Governo richiamare il gruppo dirigente della
Getronics alle responsabilità che ad esso derivano dal ruolo
sociale dell’impresa, fin troppe volte rivendicato, accettando
il confronto su scelte da cui derivano pesanti conseguenze economiche,
sociali e produttive per l’intero paese; intervenire affinché
si apra, in tempi strettissimi, un tavolo di confronto – Governo,
imprese e sindacati – in cui discutere di innovazione e sviluppo
all’interno di un quadro definito di linee di indirizzo industriali,
purtroppo oggi assenti, in modo da pervenire al ritiro delle cessioni
in corso che provocherebbero, oltre a una prevedibile crisi occupazionale,
un definitivo declino industriale di Getronics Italia; promuovere
un'inchiesta interministeriale per accertare eventuali violazioni
da parte della Getronics in merito alla normativa che regola il trasferimento
di rami d’azienda, che si configurerebbero come un utilizzo
strumentale e illegittimo della norma, con evidenti conflitti di interessi;
predisporre un’azione al fine di evitare che la cessione si
trasformi in un’azione speculativa finalizzata soltanto allo
smantellamento della Getronics; evitare, conformemente all'interesse
nazionale, che centinaia di risorse e competenze altamente professionali
siano destinate, in questo contesto, a depauperarsi rapidamente; adottare
le misure necessarie per impedire che siano i lavoratori, in particolare
delle aree maggiormente depresse del Paese, a subire le conseguenze
del piano di disimpegno industriale oggi proposto dal gruppo dirigente
Getronics, a fronte degli impegni e degli investimenti che nel passato
furono assunti ed elargiti in misura cospicua.
Salvo (Pdci)
“Da Calderoli aspettiamo una relazione sul comparto forestale”
18/03 "Prima di capire se le dimissioni del ministro delle Riforme
siano una sceneggiata oppure no e se nelle dimissioni rientri anche
il suo ruolo di Commissario di governo per il comparto forestale della
Calabria, sarebbe davvero importante che Roberto Calderoli o chi per
lui ci relazionasse sul lavoro finora svolto proprio in questo importante
e delicato ruolo. E' quanto afferma Luigi Salvo, capogruppo dei Comunisti
Italiani alla Provincia di Cosenza."La domanda e' piu' che legittima
tenuto conto del fatto che il comparto della forestazione in Calabria,
come dimostrano anche i recenti fatti di Cerzeto - sottolinea Luisi
Salvo - ha un ruolo essenziale e decisivo per la tenuta del territorio
e anche tenuto conto del fatto che la sua nomina e' stata fortemente
voluta proprio dalla Lega Nord nell'intento di 'controllare' meglio
la situazione nel Sud Italia"."In parole povere û
conclude Salvo - e' importante che le dimissioni del ministro, sceneggiata
o meno, non abbiano nessun tipo di ripercussione sulla forestazione
calabrese e sui lavoratori del settore, che vogliono certezze e non
sceneggiate".
Meduri (DL) “Calderoli
lascia anche i forestali’”
18/03 ''I forestali calabresi vorrebbero sapere dal ministro Calderoli
se nelle sue dimissioni devono essere contemplate anche le dimissioni
da commissario, presunto, di governo per il settore della forestazione
in Calabria''.Lo chiede con un' interrogazione al presidente del Consiglio
il deputato della margherita Luigi Meduri.
Bianchi (Misto)
“Premiare i partiti che fanno eleggere le donne”
18/03 ''E' ora di abbandonare la vecchia impostazione delle Pari
Opportunita' e di trovare modi nuovi per far partecipare la donna
alla vita politica''. E' quanto sostiene in una nota il deputato del
gruppo misto, Dorina Bianchi. ''Le donne - ha aggiunto - sono sempre
piu' presenti nella societa' civile ma sono ancora lontane dalla presenza
nella vita istituzionale che registrano invece i paesi del Nord Europa.
Propongo di abbandonare le cosiddette 'quote rosa', che impongono
per legge la presenza femminile in politica, e mi impegno a proporre
un Disegno di legge che premi economicamente i partiti che fanno eleggere
le donne. Trovo che un modo efficace di indurre il cambiamento sia
quello di non dare i contributi pubblici ai partiti che non fanno
eleggere le donne''. ''Il modello da seguire - ha proseguito Bianchi
- e' quello svedese, che registra una presenza femminile in Parlamento
del 40% contro il 10% circa dell'Italia e incentiva orari lavorativi
che permettono di conciliare vita professionale e vita privata''.
''Propongo - ha concluso - un nuovo modo di fare politica al femminile
in Italia: le donne al potere devono impegnarsi sempre piu' nel 'fare
rete' e fare attivita' di Lobbying per inserire altre donne, valide
e professionalmente preparate, nella vita politica italiana''.
La solidarietà
delle donne del Lisistrata a Tedesco
18/03 La portavoce del circolo “Lisistrata - donne della Margherita”
di Lamezia Terme, dott.ssa Elvira Falvo esprime la solidarietà
delle donne del circolo al candidato dell’UDC, dott. Giovanni
Tedesco, per il vile attentato che lo ha colpito nella tarda serata
di ieri sera. “Ancora una volta ci tocca assistere attoniti
ed impotenti ad atti di intimidazione che offendono non solo le vittime
ma una città intera tesa a liberarsi da questo pesante fardello
di violenza e soprusi. Ma non possiamo dimenticare - aggiunge la dott.ssa
Falvo, - che proprio all’inizio di questa campagna elettorale
l’on. Nucci, nel corso di un incontro della Margherita, aveva
già sollevato la necessità che le forze dell’ordine
locali fossero sollecitate a tenere alta la guardia e a vigilare affinché
questa campagne elettorale potesse svolgersi in un clima sereno e
di tranquillità per tutti i candidati; clima, che per i noti
presupposti che hanno portato a queste elezioni, non poteva che prevedersi
agitato. È, altresì, più che mai necessaria la
libera espressione del voto dei cittadini i quali non devono lasciarsi
ricattare da pratiche di potere clientelare che mettono a serio rischio
la democrazia a Lamezia”.
Sabato Prodi
in Calabria. Il programma
17/03 L'arrivo in Calabria di Romano Prodi, leader nazionale dell'Unione,
a sostegno della candidatura a presidente della Regione di Agazio
Loiero, sara' - dice in una nota il Comitato per Loiero presidente
- l'occasione di approfondire una delle priorita' del programma per
il quale l'Unione chiede il voto in Calabria: il Porto di Gioia Tauro.
Come Prodi ha piu' volte affermato la Calabria deve essere pronta
a ricevere con una nuova logistica, con collegamenti infrastrutturali
efficienti e con la capacita' di trasformare e adattare i beni e le
merci che, dal piu' grande centro di produzione, l'Asia, vanno nel
piu' grande mercato del mondo, che e' l'Europa. E' questa una parte
molto rilevante della sfida che riguarda il futuro non solo della
Calabria ma anche dell'Italia. La nostra regione puo' essere una risorsa
sia per l'Italia che per l'Europa. E' necessario pero' che si realizzino
le sinergie necessarie per offrire porti efficienti, scali aerei,
capacita' logistiche, ma soprattutto l'eliminazione di ogni condizionamento
mafioso. Prodi dopo la visita al Porto di Gioia Tauro e' atteso a
Catanzaro per l'evento clou della campagna elettorale di Agazio Loiero:
la manifestazione in Piazza Prefettura. Questo il programma completo
della visita di Romano Prodi a Gioia Tauro: sabato 19 marzo ore 14:30
Prodi e Loiero arrivano al Porto Saluto informale delle autorita'
davanti alla sede della MedCenter:- dott. Giuseppe Guacci - Presidente
dell'Autorita' Portuale di Gioia Tauro - dott. Vincenzo Jacono - Amministratore
Delegato della MedCenter Terminal Container, Societa' concessionaria
delle attivita' del porto;- dott. Francesco De Bonis - Direttore Generale
della BLG, societa' della MedCenter, che gestisce il Terminal Auto;
- Saranno presenti i sindaci del comprensorio. Il porto e' nel territorio
dei Comuni di:- San Ferdinando: Sindaco dott. Franco Barbieri, - Rosarno:
Sindaco avv. Gianfranco Saccomanno, - Gioia Tauro: Sindaco dott. Giorgio
Dal Torrione. ore 14:45 Visita del Porto sui pullman aziendali Il
percorso prevede il giro delle banchine assieme alle autorita' ed
ai giornalisti, con illustrazione delle attivita' del porto. ore 15:15
Incontro presso la mensa dei lavoratori - Presentazione, da parte
della MedCenter, dei flussi commerciali e delle attivita' del porto
e sue potenzialita';- Conferenza Stampa del Presidente Prodi con Loiero
alla presenza di:Pippo Callipo - Presidente della Confindustria Calabrese
Luigi Sbarra Segretario Confederale Regionale CISL Fernando Pignataro
Segretario Confederale Regionale CGIL Roberto Castagna Segretario
Confederale Regionale UIL. Saranno presenti alcuni rappresentanti
dei lavoratori.
D’Alema
agli scavi di Sibari
17/03 ''Sono un meridionale che ama il Mezzogiorno e quindi approfitto
anche delle campagne elettorali per conoscerlo meglio''. Lo ha detto
il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, a margine di una manifestazione
svoltasi nel sito degli scavi archeologici di Sibari. ''Colpevolmente
- ha aggiunto - non ero mai stato in questa zona e credo che le campagne
elettorali, oltre ai comizi, possono anche essere l' occasione per
conoscere un territorio, per vedere e rendersi conto del patrimonio
culturale che non sempre si ha occasione di incrociare. Io ho navigato
tantissime volte in questo golfo pero' sempre lungo la rotta che da
Gallipoli va a Capocolonna e a Crotone, la parte piu' interna del
golfo, anche come navigatore, mi era sfuggita''. ''Da Crotone - ha
concluso D'Alema - poi giu' fino a Reggio Calabria l' ho costeggiato
tante volte, una zona che conosco bene ma questa parte piu' interna
mi mancava. Non potevo perdere questa occasione''.
Bianchi (Misto)
“Non possiamo chiudere gli occhi davanti all’emergenza
infanzia”
17/03 ''Dopo i tragici episodi di oggi che hanno visto troncata la
vita di tre bambini ad opera dei genitori in diverse parti d' Italia,
non possiamo chiudere gli occhi di fronte all' emergenza-Infanzia''.
A sostenerlo e' stata la deputata del gruppo misto, Dorina Bianchi,
commentando i casi dei tre bambini uccisi oggi, in varie citta', dai
genitori. ''La societa' - ha aggiunto Dorina Bianchi - deve aiutare
e sostenere le madri e le loro famiglie. Non si puo' abbandonare a
se' stessa un' intera categoria del mondo civile ne' continuare a
ignorare gli episodi sempre piu' frequenti di violenza sull' infanzia.
Occorre far opera di sensibilizzazione sui problemi psichici che possono
intervenire durante la gravidanza e far si' che i servizi sociali
siano sempre piu' presenti al fianco delle famiglie''.
Mons. Nunnari
richiama i due parroci che hanno criticato la candidatura Vattimo
16/01 In riferimento all’omelia di due parroci di S. Giovanni
in Fiore messa in relazione con la candidatura del prof. Gianni vattimo
a Sindaco del centro silano, Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo
di Cosenza-Bisignano, rilascia la seguente dichiarazione della quale
si chiede la pubblicazione integrale. «La Chiesa non è
chiamata a dare giudizi sulla vita e sul pensiero di chicchessia usando
del pulpito. In un sereno confronto fatto di dialogo si possono, invece,
rintracciare quei semi di verità presenti in ogni ricerca umana.
La verità, infatti, è sinfonica.
Devo dire, comunque, che nelle omelie dei due parroci di S. Giovanni
in Fiore, di cui in questi giorni i mass-media si sono occupati, non
mi risulta sia stato fatto alcun nome. Non mi nascondo, però,
dietro un dito, comprendendo che qualche riferimento personale c’era.
Devo anche aggiungere, per completezza, che la sala del convento in
cui uno dei due parroci vive con la sua comunità religiosa
è stata messa per due volte a disposizione del prof. Vattimo
e del gruppo che lo sostiene.
Certo, non apprezzo il modo di agire del prof. Morrone il quale, volendo
dialogare con il suo Vescovo, non sceglie la strada - che è
la più ovvia per un cattolico - di un sereno confronto per
ricercare il modo migliore di sanare eventuali incomprensioni ed atteggiamenti
sbagliati. Non si invia un messaggio di posta elettronica al Vescovo
che ne ha già letto sui giornali il contenuto».
Grillini (DS)
“No all’ostracismo dei parroci verso Vattimo”
16/03 Un' interpellanza al Ministro dell' Interno e' stata presentata
da alcuni deputati di centrosinistra, primo firmatario Franco Grillini
(Ds), in merito al presunto ostracismo che alcuni parroci di San Giovanni
in Fiore, nel cosentino, avrebbero manifestato nei confronti della
candidatura a sindaco del filosofo Gianni Vattimo. Nell' interpellanza
i parlamentari sostengono che da notizie di stampa ''e' emerso che
don Emilio Salatino ha pronunciato durante l' omelia la frase 'Giovani,
non seguite il diavolo che viene da Torino' in riferimento alla candidatura
di Vattimo e che 'padre Marcellino Vilella: ha definito il filosofo
torinese pericoloso per i giovani'. E' in corso sia la campagna elettorale
per le elezioni regionali che la campagna referendaria sulla procreazione
assistita e c' e' il rischio che altri sacerdoti dal pulpito facciano
propaganda politica''. Dopo avere ricordato ''l' articolo 24 del Concordato
del 1929, che recita 'La Santa Sede, in relazione alla sovranita'
che le compete anche nel campo internazionale, dichiara che essa vuole
rimanere e rimarra' estranea alle competizioni temporali''', i parlamentari
hanno chiesto al ministro se ''non ritenga di segnalare alle gerarchie
ecclesiastiche l' inopportunita' di una propaganda di questo tipo''.
Interrogazione
del sen. Gentile ai ministri: “Un lavoro per gli operai della
Legnochimica”
16/03 Reinserire i circa cento lavoratori dello stabilimento Legnochimica
spa di Rende, ottanta dei quali in mobilita' da ottobre 2004, in progetti
occupazionali, realizzati di concerto con la Regione e finanziati
con fondi europei. E' quanto chiede il senatore di Forza Italia Antonio
Gentile in una interrogazione rivolta ai Ministri del Lavoro e delle
politiche sociali e delle Attivita' Produttive. ''In ultima analisi
- ha aggiunto Gentile - si potrebbe di prolungare di ulteriori ventiquattro
mesi la mobilita' fino alla risoluzione definitiva del problema. Da
circa 2 anni la Legnochimica di Rende ha cessato la sua attivita'
creando inevitabilmente una perdita del lavoro da parte dei dipendenti.
A seguito della cessazione della societa' i lavoratori versano in
stato di bisogno, tanto piu' drammatico se si pensa che gli stessi
non hanno altre fonti di reddito e una difficoltosa ricollocazione
sul mercato del lavoro a causa della loro avanzata eta' che va' in
media dai 45 anni in su''. I lavoratori interessati sono circa 100
di cui 15 sono stati gia' licenziati, 8 lavoratori hanno percepito
il sostegno economico fino ad ottobre 2004 ed infine per altri 80
la mobilita' scadra' in ottobre 2005 e conseguentemente anche il loro
sostegno economico. ''Servono - ha concluso Gentile - seri provvedimenti
affinche' si possa evitare che in ottobre 2005, data di scadenza del
sostegno economico dei lavoratori della Legnochimica, si abbiano altri
80 disoccupati''.
I parroci di
San Giovanni contrari alla candidatura di Vattimo a Sindaco
15/03 I parroci di San Giovanni in Fiore sono contrari alla candidatura
del filosofo Gianni Vattimo a sindaco del centro silano. Emiliano
Morrone, portavoce della lista ''Vattimo per la citta''', secondo
quanto scrive il Quotidiano della Calabria, si e' rivolto con una
lettera all' arcivescovo di Cosenza, Salvatore Nunnari, per informarlo
del ''continuato ostracismo'' dei due parroci del paese, Marcellino
Vilella ed Emilio Salatino, nei confronti della candidatura di Vattimo.
''Da tempo - scrive Morrone a mons. Nunnari - in alcune chiese di
San Giovanni in Fiore si parla negativamente della candidatura a sindaco
di Gianni Vattimo. Padre Marcellino Vilella lo ha definito 'pericoloso
per i giovani', mentre dal pulpito don Emiliano Salatino avrebbe definito
il filosofo come 'il diavolo che viene da Torino'. La Chiesa si apre
al mondo delle diversita' culturali ed ideologiche, mentre il mondo
rischia rischia di scomparire per la fame e la guerra. L' esempio
di padre Villella e don Salatino mi pare di segno esattamente contrario
e testimonia un dogmatismo autoritario che esclude categoricamente
quella verita' nel dialogo postulata dalla Chiesa. E' gravissimo che
si faccia campagna elettorale in parrocchia e, peggio ancora, in chiesa''.
A Castrovillari
la Astorino lascia l’Udc
15/03 La segretaria organizzativa dell'Udc di Castrovillari, Sara
Astorino, ha deciso di lasciare il partito. ''La mia decisione - ha
dichiarato l'interessata - scaturisce da una profonda impraticabilita'
democratica all'interno di un partito, volutamente creata da chi,
abusando di un ipotetico potere politico, ha creduto, per fini puramente
personalistici, di poter usare la politica solo come contenitore di
voti. E' giunto, necessariamente, il momento di modificare i perversi
meccanismi che presiedono oggi all'attivita' politica pena la credibilita'
della stessa''. ''La politica cosi' com'e' venuta costruendosi appare
sempre piu' una variabile indipendente della morale, con le sue leggi
meschine e con uno scenario che si presenta devastante e non invitante.
Occorre, oggi piu' che mai - ha detto ancora la Astorino - un salto
di qualita' culturale che deve spazzare via ogni forma di privilegio
e di nepotismo e che affermi regole precise nelle quali ci si possano
riconoscere tutti e nelle quali gli interessi di singoli e di gruppi
di potere possano essere sostituiti da un servizio reale verso la
gente''. ''E' necessario - continua - che le meschine furberie vengano
sostituite con lo studio e l'approfondimento delle reali necessita'
. Le consorterie degli affari hanno imbarbarito negli ultimi tempi
la politica mortificando l'impegno ideale ed il valore etico e morale
cheoccorre riaffermare per ridare il gusto all'impegno politico e
la speranza di essere veramente soggetti di cambiamento''.
Fava “Attuale
la strategia della terza fase di Moro”
15/03 ''Nonostante il tempo trascorso, la strategia morotea della
terza fase ha ancora molto da dirci''. E' quanto sostiene in una nota
il consigliere regionale dell' Udeur Nuccio Fava ricordando il ventisettesimo
anniversario della strage di Via Fani e dell'uccisio di Aldo Moro.
''Il disegno dello statista democristiano - ha aggiunto - circa la
solidarieta' nazionale differiva dal compromesso storico del segretario
comunista Enrico Berlinguer, che lo concepi' dopo il golpe militare
in Cile. Le principali forze democratiche, pur cosi' distanti, riuscirono
ad assumere una comune responsabilita' nazionale. La prospettiva politica
restava pero' interamente aperta e, una volta chiusa la fase emergenziale,
solo gli elettori avrebbero deciso del futuro governo del paese. Questo
era chiarissimo nel disegno di Moro che utilizzo' proprio questa argomentazione
per ottenere il via libera all' assemblea congiunta dei gruppi democristiani.
La strage brigatista, al di la' di ogni altra considerazione, interruppe
drammaticamente questo processo. Per responsabilita' primaria della
stessa Democrazia Cristiana, che non seppe confrontarsi e contrapporre
una propria visione al protagonismo corsaro di Bettino Craxi: la Dc
divenne di fatto subalterna alla strategia del leader socialista e
i comunisti tornarono all' opposizione. Basti ricordare lo scontro
sulla scala mobile''. ''L' attuale smarrimento del quadro politico
- ha proseguito Fava - lo sconquasso di un bipolarismo velleitario
e impotente, la modestia di una classe politica che, sebbene in certa
misura nuova, risulta inadeguata e incapace ad affrontare i gravi
nodi del sistema Italia, ecco, tutto questo, dice Fava avviandosi
alla conclusione, conferma la distanza siderale rispetto a Moro e
Berlinguer. Ovviamente nessuno puo' immaginare, dopo la caduta del
muro di Berlino, l' irrompere del berlusconismo e tutto il resto,
di dover tornare alla fine degli anni settanta. C' e' pero' aperto
piu' che mai il problema dell' assetto prossimo-futuro del nostro
sistema politico, che non potra' continuare a ruotare intorno a Berlusconi
e a questo bipolarismo inconcludente ed estremizzato''. ''La terza
fase morotea - ha concluso - resta dunque piu' che mai aperta e sarebbe
sempre piu' utile che insieme all' emergenza assoluta di battere il
centrodestra tutti i leader dell' Unione si ponessero il grande tema
del futuro politico dell' Italia, sulla scia dell' ispirazione morotea
della politica nella difesa dei fondamentali interessi italiani ed
euromediterranei del nostro paese''.
Callipo: “Dopo
5 tragici anni di gestione della cosa pubblica serve un ceto politico
dirigente affidabile”
14/03 ''Ho sempre sostenuto che non e' soltanto nei programmi che
si avverte la possibilita' della svolta, che un programma si elabora
in poco tempo e che in Calabria, dopo cinque tragici anni di gestione
della cosa pubblica, serve soprattutto, vista la gravissima crisi
economica e sociale e l' aumento sproporzionato della poverta', un
ceto politico dirigente affidabile, coerente e deciso a invertire
la tendenza al declino, segnando una discontinuita' marcata col passato,
recente e remoto''. A sostenerlo e' stato il presidente di Confindustria
Calabria, Filippo Callipo. ''Un ceto politico - ha aggiunto Callipo
- che sia in grado di mettere al centro del proprio impegno lo sviluppo
generale e la lotta alla mafia, non prima l' uno e poi l' altro, ma
contestualmente. Ogni volta che ho criticato la Giunta regionale da
Presidente della Confindustria calabrese, l' ho sempre fatto avendo
ben presente soltanto le grandi occasioni che sono state perdute a
causa di dabbenaggine e superficialita' nel governo della cosa pubblica.
Si sono perse possibilita' di sviluppo preziose e i guasti provocati
ce li porteremo dietro per molto tempo. Adesso, pero', il consenso
i calabresi, spero che lo diano a chi garantisce loro percorsi dettagliati
e affidabili per la crescita economica della Calabria. In questo senso
i calabresi, oggi come mai, si assumono una responsabilita' straordinaria
perche' hanno in mano il loro futuro e quello dei loro figli. Se si
va avanti nella vecchia maniera, guardando solo al proprio orticello
personale, si perde altro tempo e si manda al governo della Regione
una classe politica che sicuramente ci deludera'''. ''Per quanto ci
riguarda - ha concluso Callipo - come imprenditori sosteniamo da tempo
che occorre ricominciare a occuparsi delle sorti della Calabria sviluppando
il Patto siglato tra noi ed il Sindacato che la Giunta regionale ha
snobbato e che costituisce un ineliminabile punto di partenza per
tutti; subito dopo, naturalmente, quel Patto andra' riempito di contenuti
concreti e ipotesi di sviluppo operative, non di retorica e di parole
al vento''.
Munno lascia
il Nuovo PSI
14/03 Non viene candidato alle regionale e decide di abbandonare
il partito in cui militava. Protagonista della scelta politica e'
ll consigliere comunale di Castrovillari Domenico Munno, che in una
dichiarazione spiega le ragioni che lo hanno indotto ad abbandonare
il Nuovo Psi. ''Il mio - dice - e' stato un impegno costante in questi
due anni e mezzo di consiliatura all'interno del Nuovo Psi, battendomi
affinche' potessi creare insieme ad altri una nuova classe dirigente
per la crescita di questo piccolo partito che, con tantissimi sforzi,
e' arrivato in citta' ad ottenere alle scorse amministrative millecentocinquante
preferenze ed altre mille alle provinciali''. 'Credo, quindi, che
i sacrifici abbiano portato sicuramente un grandissimo valore aggiunto
- aggiunge Munno- poiche' lo stesso partito all'inizio della sua avventura
castrovillarese aveva un consenso di soli trecento voti. Oggi - precisa
ancora- non ci sono piu' le condizioni per continuare un impegno all'interno
del Nuovo Psi. Non tollero la politica intesa come strumento per diventare
leader senza consensi e fare del partito una 'cosa propria' - afferma
il consigliere- dove le decisioni spettano soltanto a chi crede di
essere uno stratega della politica''. Ogni riferimento e' puramente
casuale. Il candidato cittadino del Nuovo Psi alle regionali - sostiene
il consigliere Munno - ha ottenuto questa candidatura senza essere
mai legittimato da un direttivo di sezione, ma soltanto da una manifestazione
di pochi alla presenza del leader regionale e baipassando anche la
decisione del direttivo cittadino che indicava un altro candidato''.
Pecoraro Scanio
(Verdi): “Il rischio di regime c’è”
13/03 ''Prodi fa un' analisi purtroppo realistica. Il rischio di
regime c' e'. Vogliono approvare una riforma costituzionale con un
metodo incostituzionale visto che il 138 non puo' essere usato per
modificare un terzo della Costituzione. E poi da quel testo costituzionale
uscirebbe un' Italia spaccata, in caos continuo tra Stato e Regioni
perche' ricentralizza molti poteri e crea un presidente del consiglio
super forte e un Parlamento paralizzato con Camera e Senato eletti
con metodi diversi''. A sostenerlo e' stato il presidente dei Verdi,
Alfonso Pecoraro Scanio. ''Prodi - ha aggiunto Pecoraro Scanio - lancia
un allarme serio e giuridicamente fondato. Le risposte scomposte e
insultati del centrodestra dimostrano che non hanno argomenti giuridici
per rispondere. L' unica versa risposta e' che dovrebbero rinunciare
a questa controriforma costituzione, ma hanno fatto un patto scellerato
e demagogico con la Lega. Lega che accetta una finta devolution in
cambio di una ipercentralizzazione dei principali poteri. Riportano
a livello nazionale sei competenze, ma nello stesso tempo dividono
il Paese su cose importanti come la scuola, la salute, la sanita'
e la polizia. E' una riforma ipercentralista e secessionista. E' un
mostro giuridico il cui unico contenuto vero e' quello di costruire
la dittatura del premier perche' il resto delle istituzioni risultano
paralizzate''.
Ass. Baffi: “Notizie
false sulla Giunta del comune di Acri da parte del centrosinistra”
13/03 ''Le notizie false e tendenziose fatte circolare dal centrosinistra
sull' operato della Giunta del sindaco Nicola Tenuta, sono dettate
solo da fini elettorali''. E' quanto sostiene, in un comunicato, l'
assessore ai Lavori pubblici del Comune di Acri, Gennaro Baffi, che
traccia anche il programma sulla viabilita', uno degli obiettivi del
programma della coalizione che sostiene Tenuta alle lezioni per il
rinnovo del consiglio comunale del 3 e 4 aprile. ''La coalizione di
sinistra - ha aggiunto Baffi - ha dimostrato, ancora una volta, che
non avendo nulla da proporre, ricorre solo agli insulti, a considerazioni
del tutto prive di pregio e a praticare la ormai ben nota politica
del sospetto. Le priorita' da portare a compimento sono l' adeguamento
della statale 660 Acri-Cosenza e l' inizio dei lavori della superstrada
Sibari- Sila. Per quanto riguarda la ss 660, essa e' finanziata per
34 milioni di euro. Per il tracciato proposto dall' Anas e' in corso
di elaborazione la progettazione definitiva e poi si passera' all'
appalto che noi contiamo avvenga entro la prossima estate. Per la
Sibari-Sila vi sono stati dei ritardi da imputare all' Amministrazione
provinciale che non ha mai presentato la progettazione preliminare,
tant' e' che su nostra sollecitazione, la Provincia, come Ente attuatore,
e' stata sostituita dall' Anas. Esistono gia' - ha concluso Baffi
- i finanziamenti per circa 50 milioni di euro, la strada e' nel piano
decennale delle opere pubbliche e presto verra' inserita nel piano
triennale accorciando di molto i tempi della sua realizzazione. Questa
e' la realta' dei fatti''.
Fiamma Calabria:
“Un colpo di mano contro la Mussolini”
13/03 Un ''colpo di mano'' messo in atto da esponenti della Cdl ''contro
l'unico e vero pericolo che vedono pararsi sulla strada del perpetuarsi
del loro potere''. A sostenerlo e' la segreteria regionale della Calabria
della Fiamma Tricolore in relazione all'esclusione della lista di
Alternativa sociale dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale
del Lazio. ''Con protervia e mostrando i muscoli - e' scritto in un
comunicato - costoro non hanno atteso che l'ente istituzionalmente
preposto accertasse l'esistenza o meno di irregolarita' nella presentazione
delle sottoscrizioni a sostegno delle candidature di Alternativa Sociale,
hanno ordinato che la candidatura di Alessandra Mussolini, fosse fatta
fuori da quelle che potevano gareggiare nel Lazio, mostrando cosi'
tutta la loro arroganza e la scarsissima propensione ad osservare
le regole, preferendo modificarle per renderle funzionali ai tanti
conflitti di interesse che esistono oggi tra gli esponenti della Cdl.
Lo sapevamo gia' prima di intraprendere questa avventura che la nascita
di uno schieramento realmente alternativo e nazionalpopolare avrebbe
fatto scattare i meccanismi di autodifesa dei potenti e dei potentati
oggi imperanti in Italia''.
Gasparri sull’esclusione
della Mussolini: “Prodi capo della banda”
13/03 ''Denuncio pubblicamente, perche' la magistratura indaghi,
Livia Turco che ha rivendicato questa azione, tutti quelli che hanno
avallato firme false e che sono iscritti ai Ds, Romano Prodi che e'
il capo della banda''. A dirlo e' stato il ministro delle Comunicazioni,
Maurizio Gasparri, oggi a Catanzaro, in merito alla vicenda dell'
esclusione della lista di Alternativa sociale dalle elezioni per il
rinnovo del Consiglio regionale del Lazio. ''E' un reato associativo
- ha aggiunto Gasparri - c' e' un concorso. Ci sono tante inchieste
giudiziarie create sul nulla e qui stiamo di fronte ad un complotto
contro la democrazia, guidato dai Ds, dall'Unione, da Prodi e rivendicato
da Livia Turco. Spero che ci sia qualche magistrato diverso da Casson
che invece di fare il candidato, chissa' se con firme vere o false,
possa aprire un fascicolo perche' credo che ci sia proprio un' attentato
alla democrazia. Il Capo dello Stato ha nulla da dire al riguardo?''.
''Lo schieramento di Prodi - ha concluso Gasparri - raccogliendo firme
false in molte regioni, si e' accertato nel Lazio e mi auguro che
i riscontri si facciano anche in altre regioni, e' antidemocratico
nel senso piu' letterale del termine perche' corrompe il processo
democratico''.
Coordinamento
di centrosinistra ad Acri: “La maggioranza di centrodestra vende
fumo”
12/03 ''L' amministrazione di centrodestra continua a vendere fumo
e a prendere in giro i cittadini di Acri dopo cinque anni di gestione
del Comune''. E' quanto sostiene in un comunicato il coordinamento
cittadino del centrosinistra secondo cui ''in particolare, in materia
di viabilita', l' amministrazione del sindaco Tenuta non ha mantenuto
le promesse''. ''Nulla e' stato fatto - e' scritto nella nota - per
la statale 660 che collega Acri a Cosenza e lo stesso e' avvenuto
per la super strada Sibari-Sila. Manca uno studio di fattibilita',
non e' stata mai fatta una relazione geologica e, cosa ancora piu'
grave, non vi e' una previsione di spesa. Manca inoltre la valutazione
di impatto ambientale e non esiste la garanzia di copertura finanziaria.
Per quanto riguarda le modifiche da apportare sulla statale 660 Acri-Cosenza,
l' Anas, che dovrebbe portare a compimento il nuovo tracciato, dispone
di soli 17 milioni di euro che certamente non bastano per portare
a compimento l' opera''. Per il coordinamento cittadino del centrosinistra
''l' amministrazione comunale di Acri ha sempre detto che queste due
infrastrutture sono in fase di realizzazione, ma e' evidente che si
tratta solo di propaganda elettorale che si e' fatta piu' massiccia
con l' avvicinarsi delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale
il 3 e 4 aprile''.
Pittelli (FI)
“Il piano del Governo sulla competitivià, mostra equilibrio”
12/03 ''Il piano di azione del governo sulla competitivita' dimostra
chiaramente un equilibrio tra gli interventi destinati alle imprese
e quelli rivolti ai cittadini'': e' quanto afferma Giancarlo Pittelli,
parlamentare e coordinatore di Forza Italia per la Calabria. ''Crescera'
certamente la competitivita' del mezzogiorno - prosegue Pittelli in
una nota - che in particolare cosi' trova ancora attenzione da parte
del governo Berlusconi attraverso interventi specifici destinati al
sud e incentivi per le aree sotto utilizzate. Cosi' come il rilancio
del turismo, con la trasformazione dell'Enit in agenzia e del settore
agroalimentare finiranno per favorire la stessa competitivita' delle
regioni del sud''.
Gentile (FI)
“Consensi sulla proposta di revocare la potestà genitoriale
ai pedofili”
12/03 ''Abbiamo iniziato una 'guerra' ai pedofili sul piano legislativo:
la mia proposta di revocare la potesta' genitoriale ai pedofili sta
incontrando molti consensi''. Lo afferma, in una nota, Antonio Gentile
senatore di Forza Italia. ''La proposta - afferma Gentile - ha gia'
avuto adesioni di parlamentari del centrosinistra e sara' rivolta
a quanti sono stati gia' condannati con sentenza definitiva per molestie
sessuali o violenza sessuale in danno di minore infraquattordicenne
e per cessione o possesso di materiale pedopornografico''. ''Confido
molto nell' azione dell' on. Maria Burani Procaccini, presidente della
Commissione parlamentare per l' infanzia e l' adolescenza, che sta
gia' svolgendo un ruolo di grande mediazione sul testo che riguarda
l' affidamento condiviso. La sua saggezza sapra' aiutarci per realizzare
una buona legge''.
Mancini “Emergenza
nei comuni del Savuto che attendono i fondi per far fronte alla situazione
drammatica”
10/03 Giacomo Mancini, deputato dell'Unione, ha presentato una interrogazione
al Ministro dell'Interno, on. Beppe Pisanu e al Ministro delle infrastrutture,
prof. Piero Lunardi, per denunciare la situazione di grave pericolo
che ancora patiscono molti dei comuni della Valle del Savuto a causa
delle continue e ripetute perturbazioni che hanno provocato frane
e smottamenti che hanno danneggiato gravemente le infrastrutture viarie
e un numero consistente di edifici pubblici e di private abitazioni.Tra
la popolazione del Savuto si è diffuso un sentimento di preoccupazione
aumentato dopo la terribile tragedia che nei giorni scorsi ha quasi
del tutto cancellato la frazione di Cavallerizzo del comune di Cerzeto,
devastata da un movimento franoso. E' indispensabile intervenire rapidamente
perché altre tragedie del genere non si ripetano. All'indomani
dei violenti nubifragi abbattutisi sul Savuto in data 11, 12 e 13
novembre, Giacomo Mancini aveva prontamente presentato una interrogazione
con la quale veniva richiesta la dichiarazione dello Stato di calamità
che poi il governo ha concesso con decreto pubblicato sulla gazzetta
Ufficiale del 12 dicembre. I comuni però, denuncia Giacomo
Mancini, ancora nonostante le ripetute sollecitazioni, attendono i
finanziamenti richiesti indispensabili per far fronte alle tante emergenze
che rischiano di diventare drammatiche. I sindaci, singolarmente e
con iniziative collettive, lamentano quotidianamente la precarietà
della situazione infrastrutturale: la ex SS 19 al Km 296,800 è
stata più volte chiusa al traffico con conseguenti gravi disagi
per la popolazione del comune di Carpanzano che rischia di rimanere
isolato; il tratto che collega Carpanzano a Scigliano, Colosimi e
Bianchi è in situazione critica; la strada Medio Savuto, ancora
incompleta, lungo la trasversale Carpanzano-Piano Lago è stata
investita dalla frana di interi costoni rocciosi; la SS. 535 Rogliano-Parenti-Bocca
di Piazza è in precarie condizione di sicurezza; la provinciale
Malito-Altilia è stata chiusa dal Km 0,300 al Km 1,100 a causa
di smottamenti che hanno devastato la carreggiata. Tale drammatica
situazione infrastrutturale si va purtroppo a sommare ai gravi disagi
che ancora subiscono i cittadini di molte frazioni dei comuni di Rogliano,
Parenti, Colosimi, Grimaldi e Malito. Per questi motivi, Giacomo Mancini
ha chiesto ai Ministri Pisanu e Lunardi un pronto e fattivo intervento
che consenta di mettere in sicurezza le strutture e le infrastrutture
della Valle del Savuto e di sollecitare una pronta azione della protezione
civile affinché si attivi immediatamente per scongiurare altre
gravi catastrofi nel territorio cosentino.
Meduri (DL) “Lo
studio sulla povertà dell CGIL è un grido d’allarme”
10/03 ''I dati emersi oggi alla manifestazione nazionale promossa
dalla Cgil a Catanzaro sulla lotta alla poverta' e all'esclusione
rappresentano un grido di allarme che questo Governo non puo' piu'
ignorare''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Luigi Meduri, deputato
della Margherita. ''In Calabria - aggiunge Meduri - incombe una condizione
di poverta', fatta di vera e propria fame, con famiglie che non arrivando
alla fine del mese sono costrette ad imporsi nuove privazioni per
far quadrare il bilancio familiare. Nonostante le risorse avute come
regione obiettivo 1 siano state ingenti, il Governo regionale ha compiuto
un vero scempio politico a spese di quel 41,1% di famiglie calabresi
che oggi sono a rischio indigenza. Alla luce di questi drammatici
dati le colpe di questo centrodestra appaiono enormi''.
Fava (Udeur)
“Centrodestra calabrese responsabile del malgoverno. Abramo
complice di Chiaravalloti”
10/03 ''Tutte le forze del centrodestra sono responsabili, in eguale
misura, del malgoverno; hanno praticato e condiviso errori e scelte
prevalentemente clientelari, di potere, di spartizione, sino all'
ultimo minuto''. Lo ha detto il consigliere regionale Nuccio Fava,
dell' Udeur, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane a Lamezia
Terme. ''Si pensi - ha aggiunto - solo alla sanita' e alla Fincalabria.
Nomine e manovre di vario genere proseguono anche in questi giorni,
a campagna elettorale ormai in pieno svolgimento. Chiaravalloti non
e' stato ripresentato - unico caso in Italia - perche' lo stesso centrodestra
ha dovuto riconoscere implicitamente il carattere fallimentare e non
riproponibile della sua esperienza di governo. Sarebbe pero' vile
oltre che ingiusto scaricare ogni colpa su Chiaravalloti. La migliore
presentabilita' del nuovo candidato, Sergio Abramo, appare solo operazione
di immagine, che non modifica in alcun modo la sostanza delle cose.
Il sindaco di Catanzaro, che non ha avuto neppure la sensibilita'
di dimettersi dalla carica, e' espressione di poteri e interessi forti,
anche all' interno della pubblica amministrazione. Ha mal governato
la sua citta', e' stato complice politico della giunta Chiaravalloti,
che pero' non osa neppure citare nei suoi tanti discorsi, costretto
a spargere nuvole di fumo su un generico futuro migliore e su ritardi
storici da superare''. ''Ma dov' era Abramo - ha proseguito Fava -
in questi anni, tra l' altro presidente dell' Anci? Non si lascino
dunque fuorviare i calabresi, gia' sbalorditi da spropositati manifesti
in stile berlusconiano, che suonano offesa alla dignita' della politica
e alla parsimonia e sobrieta' della nostra gente. L'Unione di centrosinistra,
che pure non e' priva di pecche e di responsabilita' - specie per
il carattere compromissorio con cui ha condotto spesso l' opposizione
e per il modo verticistico, non trasparente e oligarchico espresso
nella composizione di liste e listini - resta pero' la sola speranza
di cambiamento positivo, il solo possibile nelle attuali condizioni.
Sarebbe tragico se i calabresi sciupassero questa opportunita', questa
speranza. Spetta ormai infatti ai cittadini-elettori decidere del
loro futuro. Eleggere, come gia' insegnava Cicerone, significa letteralmente
scegliere, decidere liberamente e con spirito critico le persone ritenute
le piu' idonee a rappresentare i cittadini e a governare nell' interesse
di tutti''. ''Si guardi - ha detto ancora il consigliere regionale
- soprattutto alle donne e ai giovani, purtroppo cosi' scarsamente
presenti. Si punti con fiducia su di loro: porteranno comunque aria
fresca, migliore in ogni caso dei tanti burocrati, uomini di potere
e politici navigati, presenti ovunque. Soltanto cosi' ciascuno potra'
sentirsi meno inquieto: avra' cercato di contribuire al meglio concretamente
possibile per il bene della propria comunita'. Come ha testimoniato
eroicamente un grande calabrese, Nicola Calipari, che ha pagato il
prezzo piu' alto ma che, nel dolore e nella tristezza di questi giorni,
puo' aiutarci ad avere coraggio, a non rinunciare a fare ognuno la
propria parte, per migliorare, per costruire, per non uccidere la
speranza''. ''Quanto al mio impegno personale - ha concluso - resto
a disposizione della coalizione di centrosinistra per tutta la campagna
elettorale e proseguiro', intensificandola, l' attivita' del movimento
politico culturale ''Centro Dinamico De Gasperi - Moro'', fondato
due anni fa. Entro il mese di marzo le iniziative in programma saranno
dirette soprattutto ad approfondire i temi dell' Informazione, della
Costituzione, della dottrina sociale della Chiesa, della Legalita'
e antimafia. Le iniziative saranno realizzate in collaborazione con
l' Universita' della Calabria e l' Universita' Mediterranea di Reggio
Calabria''.
Sgobio (PdCI):
“Il Governo tuteli il comparto agricolo calabrese”
09/03 ''Il Ministro delle Politiche agricole si adoperi immediatamente
a tutela di tutto il comparto agricolo della Calabria, al fine di
attivare tutte le necessarie procedure per la proclamazione dello
stato di emergenza, considerata la calamita' naturale provocata da
uno degli inverni piu' rigidi degli ultimi anni''. E' quanto chiede
Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera, in un'
interrogazione al Ministro delle Politiche agricole dopo l' intensa
ondata di maltempo che sta flagellando il Sud e la Calabria in particolare.
''Le nevicate, le piogge e l' ondata di freddo - aggiunge Sgobio -
stanno colpendo sia le colture che le strutture agricole, in modo
particolare la zootecnia che, come denunciato dalla Coldiretti e dalla
Confederazione Italiana Agricoltori, nelle zone interne e montane,
dove rappresenta l'unica fonte di reddito, e' a rischio di sopravvivenza''.
''L' intervento del Governo - conclude Sgobio - si rende urgente perche'
la gia' delicata struttura economica e produttiva della Regione non
puo' subire altri e decisivi colpi. Per l' agricoltura calabrese,
ora piu' che mai, c' e' necessita' di una sana e robusta boccata di
ossigeno, che il governo deve necessariamente concedere''.
Jannone (FI)
“I dazi? Cominciamo a metterli ai porti di Napoli e Gioia Tauro”
09/03 ''I dazi vanno bene ma iniziamo con controlli piu' severi alle
dogane'': e' quanto afferma Giorgio Jannone, del Direttivo di Forza
Italia e componente della Commissione Finanze della Camera, sulla
questione dei dazi. ''I dazi - ha osservato l'esponente azzurro -
sono una soluzione importante che pero' richiede necessariamente tempo
e comporta una laboriosa concertazione internazionale. L'urgenza degli
interventi a tutela del 'made in Italy' mal si concilia con i tempi
della normativa 'anti-dumping' prevista dal 'WTO'. Iniziamo quindi
con il rafforzare i controlli alle dogane, soprattutto quelle dei
porti di Napoli e Gioia Tauro. E' proprio da questi due scali infatti
che viene immessa la maggior parte della merce illecitamente importata
in Italia''. ''Serve una sorveglianza piu' severa - ha sottolineato
Jannone - con controlli rigorosi e un numero di addetti in linea con
le esigenze operative; troppo spesso infatti ci si limita a controlli
a campione con una sorta di tassazione 'a forfait', senza controllare
il carico dei singoli container. E' chiaro che il punto piu' vulnerabile
del nostro sistema di controlli e' proprio la superficialita' dei
controlli in dogana, controlli che risultano del tutto insufficienti,
per numero di operatori e per tecnologie utilizzate, rispetto alle
reali esigenze di tutela del territorio. I paesi asiatici sfruttano
inoltre i costi produttivi vantaggiosi anche grazie al mancato rispetto
delle normative ambientali e di tutela dei lavoratori vigenti in Occidente''.
''L'assenza di controlli efficaci - ha detto ancora Jannone - lede
profondamente le nostre aziende, che al contrario operano nel rispetto
della legge europea in materia di produzione e commercio. Il Gruppo
di Forza Italia ha intenzione attraverso atti parlamentari e normativi
di intervenire per rafforzare al piu' presto i controlli alle dogane
e i controlli sulla filiera produttiva e commerciale della merce importata,
prodotta e commercializzata senza rispetto della normativa vigente''.
Salvo (Pdci)
“Il ponte sullo stretto è un opera inutile che fa gola
solo alla mafia”
09/03 "Ben altre sono le urgenze di cui la Calabria e la Sicilia
hanno bisogno e non certo la costruzione del ponte sullo Stretto,
vale a dire di un'opera faraonica inutile e dannosa e che, come ha
dimostrato la recente operazione della Dia, fa gola alle organizzazioni
mafiose che sono pronte ad inserirsi negli appalti previsti per la
sua costruzione". E' quanto afferma Luigi Salvo, capogruppo dei
Comunisti italiani alla provincia di Cosenza e candidato alle prossime
elezioni regionali che, commentando l'appello lanciato da Legambiente
ai futuri candidati alla presidenza della regione, si dichiara "pronto
ad adoperarsi", qualora vincesse Agazio Lojero, "affinche'
la costruzione del ponte sullo Stretto non vada in porto". La
costruzione del ponte e' un "non senso da tutti i punti di vista
e anche da quello turistico non rappresenterebbe di certo un volano.
Anzi, il ponte sullo Stretto costituirebbe un vero e proprio pugno
nello stomaco all'ambiente della regione, perche' andrebbe a cementificare
uno spazio che fa parte del patrimonio paesaggistico mondiale".
Per questo- conclude Luigi Salvo- "aderisco all'iniziativa del
12 marzo prossimo promossa da Legambiente, Italia Nostra e Wwf, contro
la costruzione del Ponte".
Salvo (Pdci)
“In provincia di Cosenza è allarme rosso, intervenga
il Ministro degli Interni”
08/03 ''Nella provincia di Cosenza, c'e' una situazione di vera e
propria emergenza e bene farebbe il Ministro dell' Interno ad intervenire,
tenuto conto del fatto che oltre alla gravissima frana di Cerzeto,
che sta mettendo a rischio, un intero paese, ci sono altre situazioni
allarmanti nei Comuni di Mottafollone e di Acri e della presila''.
E' quanto afferma Luigi Salvo, Capogruppo dei Comunisti Italiani al
Consiglio Provinciale di Cosenza. ''La situazione e' da allarme rosso
a causa delle abbondanti nevicate - sottolinea Luigi Salvo - e mette
a repentaglio la vita quotidiana di numerosi paesi. Per questo motivo
e' necessario un intervento urgente del Ministro dell' Interno, affinche'
si possano mettere in atto tutti i provvedimenti necessari nell' intento
di andare in contro alle esigenze dei cittadini, che stanno vivendo
un vero e proprio dramma''.
Donne socialiste
del Nuovo Psi: “L’8 marzo è un giorno simbolo”
07/03 ''La data dell' 8 marzo non e' solo un modo consolatorio di
approcciarsi all' universo femminile, ma una grande giornata simbolo
per le donne. In Calabria si gioca una partita importante con le prossime
regionali e le scelte, autorevoli e in controtendenza, sono un modo,
anche al femminile, di chiedere nuove strade''. E' quanto hanno dichiarato
in una nota le Donne socialiste del Nuovo Psi. ''Plaudiamo e condividiamo
la scelta del partito - continuano le Donne socialiste - di non usufruire
del listino alle prossime elezioni. Un distinguo di fondo dopo aver
condiviso le scelte del programma, quello del tentativo di abrograre
lo stesso listino e quello di aver varato, pur con risultati non completi,la
nuova legge elettorale. Con queste nuove condizioni affrontiamo questa
giornata di simbolo e di progresso, sognandolo anche per la nostra
regione''.
Bianchi (Gr.Misto)
“L’8 marzo un occasione per profonda riflessione”
07/03 ''La festa delle donne mai come quest'anno puo' essere l' occasione
per una riflessione profonda circa il significato che assume l' essere
donna nella societa' di oggi. Il riequilibrio della rappresentanza
femminile e' una questione di maturita' del sistema democratico dove
e' necessario evitare l' omologazione al modello maschile''. E' quanto
sostiene in una nota la parlamentare del gruppo misto Dorina Bianchi.
''Quest' anno - ha aggiunto - la produzione di mimose destinate tradizionalmente
ad essere donate in occasione della festa della donna e' prevista
in calo del 30% a causa del maltempo e del freddo intenso che hanno
causato un ritardo della fioritura, mi dispiace per i produttori che
spero non speculino sul prezzo della mimosa, ma sono felice perche'
e' arrivato il momento di ridimensionare un simbolo che non rappresenta
piu' pienamente il sentire delle donne. E a questo proposito il mio
pensiero va alle donne turche e mi associo alla nota della comunita'
europea scioccata dalle immagini della polizia che colpivano donne
e giovani manifestanti a Instanbul durante la giornata internazionale
delle donne''. ''Questo testimonia - conclude Bianchi - quanto dicevo
sul riequilibrio della rappresentanza femminile che e' una questione
di maturita' del sistema democratico e invito a fare una riflessione
sul numero delle donne che saranno elette nelle prossime elezioni
regionali e che andranno a governare''.
Giovedì
Fava incontrerà la stampa per un bilancio del suo mandato
07/03 Nuccio Fava, candidato alla presidenza della Regione per il
centrosinistra nelle elezioni del 2000, giovedi' prossimo a Lamezia
Terme incontrera' i giornalisti per tracciare un bilancio della sua
esperienza come consigliere regionale. ''Ultimata finalmente la composizione
di liste e listini, certo non entusiasmante sotto alcun profilo -
e' detto in un comunicato - Fava, nel corso della conferenza stampa,
parlera' anche del suo impegno futuro per un rinnovato ruolo della
politica e delle istituzioni contro illegalita' e mafia e per avviare
un autentico cammino di speranza e di progresso, attraverso l' associazione
politico-culturale Centro dinamico De Gasperi Moro''.
A.Gentile (FI):
“la legge sull’affido condiviso deve essere migliorata”
07/03 ''La legge che arriva in Aula alla Camera sull' affidamento
condiviso ha il grande merito di porre l' attenzione sulla conflittualita'
fra genitori separati, ma deve essere migliorata e deve contenere
elementi di sanzione per i genitori inadempienti''. Lo afferma il
senatore di Forza Italia, Antonio Gentile. ''Non sono d' accordo -
ha aggiunto Gentile - sul mantenimento a grappoli perche' molti uomini,
peraltro ricchi, non lesinano di farsi i certificati nullatenenza
pur di non mantenere i propri figli. Credo, inoltre che ci vogliano
elementi certi di sanzione per quei genitori (e spesso, purtroppo,
sono le madri) che inventano mille scuse pur di non fare incontrare
i figli con l' altro genitore: in questo caso la perdita dell' affidamento
sarebbe un giusto deterrente. Bisognerebbe inserire nel testo la perdita
della patria potesta' ed il sequestro dei beni in favore dei figli
per quei genitori condannati con sentenza definitiva per molestie
sessuali, abusi e violenza in danno dei minori''. ''Ho fiducia in
Maria Burani Procaccini - ha concluso Gentile - che da straordinario
presidente della commissione Infanzia sta svolgendo un ruolo di mediazione
con la societa' civile: sono certo che sapra' guidarci alla definizione
di un testo ancora migliore''.
Per l’Eurispes
in Calabria la politica è ancora maschilista
07/03 Oltre 1 milione 261 mila calabresi lamentano l'assoluta inadeguatezza
della presenza femminile nelle istituzioni politiche e di rappresentanza
regionali. Due le principali garanzie delle donne in politica: capacita'
di mediazione e concretezza. Poche le candidate anche alle elezioni
regionali del prossimo aprile: solo il 18 per cento sul totale dei
partecipanti. Percentuale che scende all'11,1 per cento nei quattro
listini. Centrodestra in lieve vantaggio tra le due coalizioni principali.
E, intanto, in Calabria, al 2003, le donne aventi diritto al voto
sono quasi 54mila in piu' rispetto agli uomini. Saranno 599 i candidati
alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della
Calabria, dei quali la stragrande maggioranza, ben 491, sara' costituita
da uomini, mentre appena 108 le rappresentanti del ''gentil'' sesso.
Si conferma, dunque, una politica poco ''rosa'' - dice Eurispes Calabria
- considerato che le donne rappresentano appena il 18 per cento del
totale delle candidature, presentate nella parte maggioritaria. Risultato
ancora piu' deludente per la parte riguardante il proporzionale: solo
4 le donne presenti nei listini con un incidenza di appena l'11,1
per cento. Analizzando, nel dettaglio, la geografia dei candidati
emerge che la coalizione che riserva un peso maggiore alle donne risulta
essere la coalizione capeggiata da Giuseppe Bilello (33,3%), seguita
da quella con Sergio Abramo candidato alla presidenza (18,4%). Immediatamente
dopo la coalizione di Agazio Loiero con il 17,8% di candidature femminili.
In coda la coalizione di Natino Aloi (15%). Tra i partiti tradizionali,
i piu' ''rosa'' risultano essere Alleanza Nazionale e UDC nella coalizione
di Centrodestra, Rifondazione comunista e Alleanza Popolare Udeur
nel Centrosinistra. A livello territoriale, la palma della provincia
che presenta il maggior numero di candidature femminili risulta essere
Vibo Valentia con il 34%, seguita da Crotone (26,2%), Catanzaro (25,6%)
e Cosenza (15,4%). La maglia nera spetta, al contrario, al territorio
provinciale di Reggio Calabria: solo 24 le donne presenti alla competizione
elettorale su un totale di 170 candidati con un peso pari a 14,1 punti
percentuali. Risulta interessante, infine, l'analisi demografica territoriale
che certifica, al 1 gennaio 2003, una rilevante prevalenza di donne
maggiorenni rispetto agli uomini: 828.120 donne contro 774.220 uomini,
con una differenza di ben 53.900 unita'. Al di sopra della media regionale,
che presenta una incidenza percentuale delle donne over 18 anni sul
totale dei maggiorenni pari al 51,7%, si collocano i territori provinciali
di Reggio Calabria (52%) e Catanzaro (51,9%). A seguire Cosenza e
Crotone con una percentuale di donne aventi diritto al voto entrambe
pari al 51,5% e Vibo Valentia (51,2%). Piu' donne in politica per
il 57,5% dei calabresi: e' questo l'appello di un campione rappresentativo
di 1.000 calabresi, chiamati ad esprimere la loro opinione sul tema
relativo alla presenza delle donne in politica. Sarebbe auspicabile
una maggiore presenza femminile nelle posizioni di vertice soprattutto
nel sistema politico e di rappresentanza; questo il pensiero della
stragrande maggioranza dei calabresi intervistati. Nello specifico,
il 25,6% del campione ha indicato quale sede istituzionale in cui
aumentare il peso delle donne il massimo organo esecutivo, ossia il
Governo; nel 16,8% dei casi la richiesta ha riguardato il Parlamento,
nel 10,5% i partiti politici e nel 4,6% i sindacati. Complessivamente,
dunque, quasi sei calabresi su dieci (57,5), con una netta prevalenza
dell'universo femminile su quello maschile (63,6% vs 50,9%), ravvisano
la necessita' di dare maggiore spazio e voce alle donne in materia
di politica. L'esigenza manifestata dai cittadini circa una maggiore
presenza delle donne in politica diventa ancora piu' evidente allorquando
si chiede agli intervistati di prendere in considerazione le sole
istituzioni politiche e di rappresentanza locali: sono ben sette su
dieci in questo caso i calabresi che denunciano la scarsa rappresentanza
femminile in seno agli organi politici e di rappresentanza che operano
a livello regionale (71,3%). Colpisce, inoltre, il fatto che a giudicare
''per nulla o poco'' adeguata la presenza femminile nelle istituzioni
politiche calabresi siano soprattutto i maschi (75,6% vs 67,3%), mentre
non sorprende il trend crescente che si registra rispetto alle stesse
modalita' in funzione del livello di istruzione del campione: piu'
e' alto il grado di istruzione degli intervistati maggiore e', infatti,
il numero di soggetti che ritengono sottorappresentato l'universo
femminile nella politica locale, probabilmente perche' seguono con
piu' assiduita' le vicende politiche regionali e locali. Piu' donne
in politica in quanto piu' capaci di mediare con gli attori sociali
ed istituzionali, piu' concrete nel rispondere alle istanze dei cittadini,
piu' solidali e oneste. Queste le principali argomentazioni addotte
dai calabresi a supporto della richiesta di una maggiore presenza
femminile nel mondo della politica. I maschi piu' delle donne ritengono
che l'impegno al femminile in politica sia sinonimo di solidarieta'
e trasparenza, mentre le opinioni tra i due sessi convergono relativamente
al fatto che la donna garantirebbe maggiore onesta' dell'uomo in politica.
L'appello dei calabresi a che' venga garantita una maggiore partecipazione
delle donne in politica trova, infine, un'ulteriore fondamento nel
fatto che la stragrande maggioranza di essi (66,4%) giudica questa
''mancanza'' addirittura come un limite alla piena applicazione dei
principi di pari opportunita', quei principi tanto proclamati e incalzati,
oggi piu' che mai, dal sistema politico e di rappresentanza, sia esso
locale o nazionale. Il richiamo al rispetto delle regole, in tal senso,
oltre che dai laureati proviene soprattutto dalle dirette interessate,
ossia dalle donne (72,4% vs 60,2% dei maschi).
Bertinotti, confermato
segretario con il 62%, punta ad una sfida con il Governo
06/03 - Fausto Bertinotti è stato riconfermato segretario
del Prc dal comitato politico nazionale riunitosi al termine del sesto
congresso nazionale al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia. Bertinotti
ha ottenuto 143 voti a favore, 85 contrari, due gli astenuti, il 62
per cento dei consensi, espressi con scrutinio segreto. Hanno votato
230 componenti del cpn, costituito in totale da 260 membri. Avevano
annunciato voto contrario alla riconferma del segretario Bertinotti
tutte le minoranze interne al partito: l'area dell'Ernesto di Claudio
Grassi, i trotzkisti guidati da Marco Ferrando, Sinistra Critica di
Gigi Malabarba e Salvatore Cannavò, la componente trotzkista
'Falce e Martello' guidata da Claudio Bellotti. Il cpn procede ora
- sempre a scrutinio segreto - alla elezione della segreteria che
sarà composta da otto membri tutti di maggioranza. Il comitato
politico del Prc, a chiusura del congresso di Rifondazione, ha poi
eletto la segreteria, proposta da Fausto Bertinotti con 142 si' e
71 no. I componenti della segreteria sono, oltre a Fausto Bertinotti,
Patrizia Sentinelli, Loredana Fraleone, Imma Barbarossa e Daniela
Santroni, Paolo Ferrero, Gennaro Migliore e Francesco Ferrara. Ferrero,
Sentinelli e Fraleone facevano gia' parte della precedente segreteria.
Sono quattro uomini e quattro donne tutti di stretta osservanza bertinottiana.
Alle riunioni della segreteria saranno invitati i capigruppi di Camera,
Senato e Parlamento europeo. Il tesoriere Franco Bonato e' stato riconfermato
nell'incarico. Bertinotti è segretario del partito ininterrottamente
dal 1994. Il Palazzo del Cinema di Venezia, sede del sesto Congresso
del Prc, lo vede dunque nuovamente 'riconosciuto' leader, pur a capo
di un partito con le 'spaccature' manifestate alla vigilia dalle opposizioni
di minoranza. Che, ancora oggi, anche se con diverse 'declinazioni',
e dopo ben quattro giorni di dibattito, hanno confermato tutta la
loro contrarieta' principalmente nei confronti della 'svolta' bertinottiana,
considerata dalle minoranze 'governista'. Il Partito della Rifondazione
Comunista, a 14 anni dalla sua nascita (da una costola del Pci n.d.r.)
esce da questa assise con questa 'geometria' che fotografa una maggioranza
interna del 60 per cento ed una minoranza che, seppur divisa, raggiunge
il 40 per cento. Quindi se non si puo' parlare della nascita di un
'correntone', il leader della sinistra radicale, qualora decidera'
di entrare nella 'stanza dei bottoni', dovra' comunque farci i conti.
Ma su questo fronte Bertinotti ha invitato i circa 700 delegati congressuali,
a non temere l'abbraccio degli alleati dell'Unione perche', dice "abbiamo
l'ambizione di influenzare il programma di un futuro governo di centrosinistra
per una reale alternativa ma - avverte - confermo che non faro' mai
il ministro di nessuna compagine governativa". Anche se poi assicura
che il Prc "ci sara' sempre, con la sua piena capacita' di progetto,
e assumendosi fino in fondo le proprie responsabilita'".
Sabato 12 a palazzo
dei Bruzi dibattito di Rifondazione sulla città
06/01 Sabato 12 marzo alle ore 16 nel salone di rappresentanza di
Palazzo dei Bruzi, si terrà un convegno organizzato dal Circolo
di Rifondazione Comunista “F.Gullo” sulla città.
Il dibattito che sarè coordinato da Giorgio Liguori vede la
partecipazione del commissario provinciale di Rifondazione Stefano
Zuccherini. Temi della discussione sono: Diritti uguali per tutti:un
piano regolatore sociale; Ampliamento degli spazi di democrazia partecipativa;
Per le esigenze collettive: un piano urbanistico diverso; Buona occupazione:
stabilizzazione e lotta al lavoro nero.
Si vota anche
a Lamezia e Vibo. Presentate liste e candidati Sindaci
05/01 A Lamezia Terme, quarta città della Calabria, dove il
3 e 4 aprile si voterà anche per l'elezione del nuovo sindaco
e il rinnovo del Consiglio comunale, dopo piu' di due anni di commissariamento
(il comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose il cinque
novembre del 2002), i candidati alla carica di sindaco sono 4 Gianfranco
Luzzo per la Casa delle Libertà sostenuto da Fi, Udc, An, Nuovo
Psi, Pli e Pri; Gianni Speranza per il centrosinistra che è
sostenuto da otto liste: Ds, Lista Città, Margherita, Rifondazione
Comunista, Centro Studi Lazzati, Socialisti, Verdi, Pse-Lista Mancini
Amo Lamezia, Udeur; Francesco Grandinetti, sostenuto da “Lameziaprovinciaenonsolo”
ed infine Ugo De Sarro, sostenuto dalla lista Rinascita per Lamezia.
Le candidature e le liste sono al vaglio dalla commissione elettorale
del Comune, che poi dovrà trasmetterle alla Commissione elettorale
del Tribunale di Lamezia. Resta da sciogliere il nodo della lista
di An che non sarebbe stata ammessa perché presentata fuori
orario. Si voterà anche a Vibo Valentia il 3 e 4 aprile prossimo.
Il comune ritorna alle urne dopo circa due anni e mezzo per lo scioglimento
del consiglio comunale determinato dalle dimissioni di 21 consiglieri
8 di maggioranza e 13 di minoranza. Tre i candidati a sindaco: Franco
Sammarco (Ds) per il centrosinistra che sarà sostenuto da nove
liste: Ds, Margherita, Sdi, Udeur, Psdi, Socialismo è Libertà,
Verdi, Prc e Progetto per le Calabrie (Idv e Pdci); Valerio Grillo
per la Casa delle Libertà sostenuto da Fi, An Udc e Dc; Francesco
Carchedi, sostenuto dal Nuovo Psi e Liberali.
Russo Spena al
Congresso di Rifondazione “Siamo tutti come Caruso, cospiratori
politici”
05/03 "A Cosenza Francesco Caruso e altri 12 attivisti sono
accusati di cospirazione politica. E' comunismo anche dire che noi
siamo con loro, siamo tutti cospiratori politici". Fragorosi
gli applausi per Giovanni Russo Spena dalla platea del congresso del
Prc, dove poco prima un nugolo di sostenitori della mozione dell'Ernesto
aveva fatto un bel baccano per salutare l'intervento del loro 'compagno
di area' Gianluigi Pegolo, responsabile enti locali del partito. Russo
Spena si è conquistato il battimani dei militanti più
movimentisti del partito, non solo quando ha citato il leader noglobal
campano Caruso (assente al congresso, nonostante che sia meno distante
di altri Disobbedienti dal partito di Bertinotti). "I movimenti
possono correre il rischio dell'isolamento e della sconfitta",
ha detto Russo Spena, avviando il discorso sulla scelta governista
del Prc. Bisogna evitare "la tragedia che abbiamo già
vissuto: da una parte l'autonomia del sociale, dall'altra l'autonomia
del politico. Il governo - ha continuato - non è un valore
in sè, nè una distorsione opportunistica, ma può
essere un passaggio necessario". Compito del partito allora,
ha concluso, è mantenere "sia l'internità al movimento
che la possibilità del passaggio al governo".
Il Presidente
della Commissione Riforme, Paolo Naccarato si mette da parte.
05/03 ''La mia esperienza di Consigliere regionale in Calabria termina
per una scelta personale che ho assunto con grande serenita' al di
la' di tante comprensibili fantasticherie di queste settimane''. E'
quanto sostiene in una nota il presidente della commissione riforme
del consiglio regionale, Paolo Naccarato. ''Il mio impegno - ha aggiunto
- prosegue per servire la causa di un piu' deciso riscatto civile
e morale della nostra Regione nelle forme e nei modi possibili, in
particolare per spingere sempre piu' la Calabria sulla strada delle
Riforme e del cambiamento. Ringrazio di cuore i cittadini della Calabria
che so avermi seguito con curiosita' per essere io in certa misura
un politico un po' anomalo. Credo di aver fatto fino in fondo il mio
dovere non demeritando, se ricordo che mi sono fortemente impegnato
per far si' che in assoluta controtendenza la Calabria - affermandosi
per un protagonismo positivo - fosse la prima regione d' Italia ad
approvare il suo nuovo Statuto, evento qualificante e caratterizzante
dell' intera legislatura''. ''E' stata per me - ha proseguito Naccarato
- un' esperienza esaltante e positiva e ringrazio tutti i colleghi
con i quali mi sono confrontato ed anche scontrato ma sempre in uno
spirito di collaborazione e di amicizia, rivolgendo un particolare
pensiero di vicinanza al Presidente Chiaravalloti - al quale mi accomuna
una marcata caratterizzazione di indipendenza - oggetto pur in questa
fase di ingiusti attacchi per di piu' inaspettati soprattutto per
la loro provenienza''. ''Vorra' dire - ha concluso - che avendo piu'
tempo a disposizione mi dedichero' di piu' alla mia famiglia a Roma
ed al mio piccolo ma splendido paese che e' Fiumefreddo Bruzio. E
come suol dirsi chi vivra' vedra' ...''.
A San Giovanni
in Fiore presentata la lista del filosofo Gianni Vattimo
05/01 Si chiama "Vattimo per la Città", la lista
del filosofo e docente universitario Gianni Vattimo, candidato a sindaco
a San Giovanni in Fiore (Cosenza). La lista, una civica orientata
a sinistra composta per lo più da giovani, è stata presentata
oggi insieme a un articolato programma di governo consistente in 100
punti.
Il consigliere
Gagliardi lascia l’UDC. Accuse di nepotismo a Trematerra.
04/03 Il consigliere regionale dell’Udc Mario Albino Gagliardi
lascia il partito. La decisione è maturata nella serata di
ieri. Gagliardi, secondo quanto si è appreso, rimane comunque
con la coalizione di centrodestra e si candiderà alla prossime
consultazioni del 3 e 4 aprile. Il vicecapogruppo consiliare regionale
dell’Udc, Mario Albino Gagliardi, spiega in una nota le ragioni
che lo hanno spinto a lasciare l’Udc. “A spingermi fuori
dal partito, la candidatura di Michele Trematerra, figlio del segretario
regionale. Nulla da eccepire rispetto alle capacità politiche
ed alle qualità personali del dottor Michele Trematerra, -
dice - ma è evidente la situazione di incompatibilità
di un segretario regionale che s’è trovato a sponsorizzare
la candidatura del figlio senza rinunciare alla guida del partito.
Che per questo s’è ribellato rifiutando si di scendere
in lizza ed in lista: dei 15 candidati che dovrebbero concorrere ad
un seggio per l’Udc in provincia di Cosenza, soltanto in cinque,
finora, avevamo dato la disponibilità. Adesso, col mio ritiro,
le candidature scendono a quattro”. Gagliardi denuncia “atteggiamenti
pilateschi” della segreteria nazionale e”il venir meno
dell’agibilità democratica in seno al partito calabrese,
per mano del segretario regionale Gino Trematerra”. La decisione,
definita “irrevocabile”, spiega, è maturata venerdì
sera, al termine di una riunione svoltasi a Roma, negli uffici della
segreteria nazionale. “Lo stato d’insofferenza cui l’Udc
è stata condannata in Calabria - ha detto Gagliardi - è
ormai divenuto irreversibile. Ho sempre cercato di coadiuvare responsabilmente
chi guida il partito, ma ora la misura è colma. Mi dispiace
che i dirigenti nazionali, alla maniera di Pilato, abbiano preferito
lavarsi le mani anziché sciogliere i nodi esistenti. Così
facendo, purtroppo, hanno sacrificato la democrazia e la politica.
La segreteria regionale - ha spiegato Gagliardi - ha fatto venir meno
l’agibilità democratica, erigendo un muro di gomma di
fronte alle richieste di confronto e dibattito che hanno preceduto
e seguito, ad esempio, l’uscita dal partito della parlamentare
Dorina Bianchi e dell’ex europarlamentare Nino Gemelli: due
abbandoni spie d’un disagio volutamente ignorato”. Queste
dunque le ragioni dell’addio allo scudocrociato. “Restano
invece intatti - continua la nota - l’impegno politico e la
fedeltà alla coalizione di centrodestra. “Non rinuncio
a lavorare per l’affermazione in Calabria della Casa delle libertà
- ha assicurato Gagliardi - Per questo, nelle prossime ore, renderò
note le mie valutazioni in ordine ad un’eventuale adesione ad
altra formazione politica. Valuterò serenamente e non farò
venir meno il mio contributo alla coalizione, candidandomi al Consiglio
regionale”.
Interrogazione
di Pilieci (UDC) a Chiaravalloti “Perché nominati i consiglieri
di Fincalabria?”
02/03 Il consigliere regionale dell'Udc, Francesco Pilieci in un'interrogazione
al presidente della Giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti ed al
presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele chiede di conoscere
perche' sono stati nominati sei consiglieri di cui due sono stati
riconfermati all'interno di Fincalabria spa. ''Sarebbe opportuno sapere
anche - ha detto Pilieci - le motivazioni delle nomine dei nuovi consiglieri
nel consiglio d'amministrazione della Fincalabria spa e cosa si intenda
fare per impedire che fondi pubblici vengano distratti per andare
a costituire il capitale di nuove compagini societarie che, per il
loro oggetto, svolgono peraltro la stessa attivita' per la quale e'
stata costituita la Fincalabria spa, attivita' sottratta d ogni controllo
della regione''. Pilieci ha rivolto l'interrogazione perche' e' stato
presentato ricorso contro la delibera dell'assemblea dei soci della
Fincalabria lo scorso 28 settembre 2004 con la quale e' stato ''di
fatto - e' scritto in una nota di Pilieci - modificato lo statuto
della societa' stessa stravolgendone la fisionomia societaria violando
la legge istitutiva di Fincalabria; visto pure che la legge istitutiva
prevedeva che la predetta societa', partecipata dalla regione Calabria
per una quota pari all'80% potesse partecipare ad altre societa' solo
per una quota minoritaria, visto pure che la modifica introdotta con
la delibera impugnata consente alla Fincalabria di promuovere la costituzione
di altre societa' con partecipazione a capitale non inferiore al 55%''.
''La modifica dello statuto - conclude la nota di Pilieci - consente
alla Fincalabria spa di costituire, senza alcun controllo preventivo
da parte della regione, societa' che svolgono la stessa attivita'
destinando propri fondi ad attivita' sottratte a qualsiasi controllo
e direttive della Regione tenuto conto della costituzione di Fincalabria
Garanzie spa e Fincalabria Investimenti spa con la partecipazione
Imbrattata di
nero la sede ed il simbolo di Rifondazione a Villa. Solidarietà
dei politici
02/03 Ignoti hanno imbrattato, la notte scorsa, il simbolo e la serranda
della sede di Rifondazione comunista a Villa San Giovanni. E' stato
il segretario cittadino del partito ad accorgersi del fatto ed a denunciare
l' episodio alla polizia di Stato. Per imbrattare l' entrata della
sede di Rifondazione, secondo quanto si e' appreso, e' stato usato
un liquido nero e denso composto, presumibilmente da vernice e pece.
(ANSA).
Grassi: Colpito tutto il partito
''L' attentato intimidatorio contro il circolo di Rifondazione Comunista
di Villa San Giovanni, compiuto a poche ore di distanza da una seduta
del civico consesso sul tema della legalita', non colpisce soltanto
le compagne e i compagni del luogo, ma l' intero partito nazionale''.
E' quanto sostiene in una nota il membro della segreteria nazionale
di Rifondazione Comunista, Claudio Grassi, circa l'intimidazione subita
da circolo di Villa San Giovanni. ''Non e' la prima volta che il Prc
villese - ha aggiunto - finisce nel mirino delle forze criminali:
mesi addietro un dirigente dei Giovani comunisti, nonche' esponente
di spicco del circolo, si era visto incendiare la propria autovettura.
Allora ci trovavamo al culmine della 'stagione dei fuochi', abbattutasi
sulla cittadina dello Stretto con una furia lucida indirizzata contro
l' Amministrazione del sindaco Rocco Cassone e i partiti democratici.
Una violenza inaudita che indusse lo stesso primo cittadino, piu'
volte colpito da intimidazioni, a minacciare con un atto eclatante
le proprie dimissioni e denunciare lo scarso interesse delle istituzioni
nazionali preposte alla difesa dell' ordine pubblico''. ''Non e' un
mistero - ha proseguito Grassi - che Rifondazione comunista e il Comune
di Villa San Giovanni sono impegnati in prima linea nella lotta contro
il ponte sullo Stretto, contro questa 'gallina dalle uova d' oro'
i cui appalti miliardari suscitano gli appetiti delle organizzazioni
criminali nostrane e d' oltreoceano, come dimostra un recente caso
giudiziario che ha visto protagonista la mafia italo-americana. Una
battaglia non soltanto ideale: il Prc, insieme ad altre forze politiche
e movimenti, e' stato protagonista di innumerevoli manifestazioni
pubbliche di controinformazione che hanno visto convogliare a Villa
San Giovanni migliaia di persone da ogni parte d' Italia e d' Europa''.
''Un' iniziativa di massa - ha concluso Grassi - e' in programma proprio
nei prossimi giorni, ed e' giusto che si trasformi nell' appunto prioritario
per tutti coloro che, in Calabria e a livello nazionale, hanno a cuore
i temi della legalita', della lotta contro la mafia, della salvaguardia
dell' ambiente e di uno sviluppo incentrato sulla promozione delle
risorse locali''.
Loiero: “Un atto vile”
''L' attentato intimidatorio che ha colpito la sede di Rifondazione
Comunista di Villa San Giovanni oltre ad essere un atto vile e' anche
la testimonianza dell' emergenza sicurezza che si fa sempre piu' grave
in Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il candidato dell'Unione
alla presidenza della regione e parlamentare della Margherita, Agazio
Loiero, che esprime solidarieta' a Rifondazione Comunista. ''Questa
ennesima violenza - ha aggiunto - e' solo l' ultima di una serie che
ha colpito negli ultimi tempi anche alcuni amministratori pubblici
e sindacalisti, e pone la nostra societa' in nuova condizione di allarme
confermando che i fenomeni criminali hanno raggiunto livelli insostenibili
anche a causa dell' inerzia dimostrata dall' attuale gestione di centrodestra''.
''Alla luce di questa escalation di atti incresciosi - ha concluso
Loiero - possiamo facilmente affermare che il centrodestra ha clamorosamente
fallito anche in uno dei punti fondamentali, e cioe' nella tutela
dei cittadini e nell' affermazione della legalita', requisiti fondamentali
per lo sviluppo di questa regione''.
Iovene (DS) “Il
Senato ha approvato l’emendamento sul reddito minimo”
02/03 ''Primo risultato positivo della battaglia per il completamento
della sperimentazione del Reddito Minimo di Inserimento. Oggi il Senato
ha approvato, con voto pressoche' unanime, un emendamento che consente
ai Comuni destinatari della sperimentazione del Rmi, non ancora conclusa
entro il 31 dicembre dello scorso anno, di proseguire utilizzando
tutti i fondi loro disponibili entro e non oltre il prossimo 30 aprile
2006''. E' quanto sostiene in una nota il senatore dei Ds-L'Ulivo,
Nuccio Iovene. ''E' un successo - ha aggiunto - della mobilitazione
dei cittadini interessati e della battaglia delle opposizioni che
hanno costretto il governo a cambiare posizione sull'argomento. Purtroppo
il centrodestra ha cancellato il Reddito Minimo di Inserimento ed
ogni altra misura di lotta alla poverta', ma almeno non si e' ripreso
indietro i fondi gia' destinati e non ancora utilizzati da circa 127
comuni e ammontanti a 11 milioni di euro''. ''Le famiglie - ha concluso
Iovene - che hanno protestato, anche con l'occupazione dei comuni,
hanno avuto una prima positiva risposta. Ora il decreto passa all'esame
della Camera dei Deputati e occorre vigilare affinche' l'emendamento
approvato oggi non venga cancellato o modificato''.
Pantaleone Sergi:
"Reddito minimo, la giusta protesta paga"
02/03 ''La giusta protesta dei lavoratori paga. Sono molto soddisfatto
della decisione del Senato che ci consentira' a breve di richiamare
in servizio quei lavoratori per i quali i progetti non erano ultimati''.
A sostenerlo e' stato Pantaleone Sergi, sindaco di Limbadi, in relazione
all' approvazione, da parte del Senato, dell' emendamento che proroga
i termini di scadenza dei progetti di reddito minimo di inserimento.
Nei giorni scorsi, proteste e occupazioni di comuni si erano svolte
in varie localita' del vibonese. Proprio a Limbadi, alcuni giorni
fa circa 60 lavoratori del reddito minimo di inserimento avevano occupato
il Municipio per protestare perche' il Governo non aveva ancora deciso
la proroga dei termini nonostante le promesse fatte dal ministro Maroni.
''Adesso - ha aggiunto Sergi che aveva solidarizzato con i lavoratori
di tutta la provincia - il provvedimento deve passare alla Camera
per la ratifica, poi i Comuni che avevano un residuo, come il nostro,
potranno richiamare in servizio i lavoratori. Gli altri enti che avevano
sospeso l' attivita' potranno fare nuovi bandi''.
Caruso (AN) ringrazia
il Direttore Generale dell’AS 4 per la vicenda farmacie
02/03 ''Desidero ringraziare, come parlamentare e come utente, il
direttore generale dell'azienda sanitaria 4, Franco Buoncristiano,
per il comportamento esemplare tenuto nella vicenda della serrata
dei farmacisti: grazie alla sua solerzia i cosentini potranno evitare
l'assistenza indiretta''. E' quanto afferma in una nota il parlamentare
di An, Roberto Caruso. ''Penso che - ha aggiunto - la necessita' di
controllo rigido delle spese farmaceutiche e sanitarie debba unirsi
ad una celerita' di pagamento delle prestazioni: non e' possibile
che farmacie e case di cura debbano aspettare sempre mesi per avere
cio' che a loro spetta''. ''Buoncristiano ha agito con intelligenza
- ha concluso Caruso - e con grande senso istituzionale e come cosentini
non possiamo non dargliene atto''
Salta l’accordo
parziale per le regionali tra Unione e Radicali
01/03 Alla fine il ''pur non disdicevole compromesso strappato dai
Ds'' all'Unione, ai Radicali non e' bastato. In una conferenza stampa
al quartier generale di via di Torre Argentina Marco Pannella, Emma
Bonino, Daniele Capezzone e Marco Cappato (insieme a Rita Bernardini,
Sergio D'Elia e Sergio Stanzani) annunciano che l'accordo con il centrosinistra
non si fara'. E che quindi i Radicali non correranno alle regionali.
''Avevamo detto da subito - sottolinea Cappato - che non avremmo presentato
liste autonome dalle due coalizioni''. Emma Bonino spiega nel dettaglio
la proposta avanzata ''prima in via ufficiosa'' e poi ''ufficialmente
stamattina alle 11.30'' dall'Unione al partito di Pannella. ''Ci era
stata proposta - dice l'ex commissaria europea - prima una possibilita'
su sei regioni in via ufficiosa e poi, in via ufficiale stamattina
ci e' stato detto che l'accordo si poteva fare in Abruzzo, Calabria,
Piemonte, Puglia e Lazio essendo venuta meno la possibilita' dell'Emilia
per i 'niet' provenienti da ambienti emiliani''. Bonino racconta di
un dialogo tenuto aperto fino all'ultimo dai Ds (''Siamo stati a parlare
- conferma Pannella - stanotte fino a mezzonotte con Piero Fassino
e Vannino Chiti'') con Prodi che pero', alla fine, dalla Slovenia
ha fatto sapere che l'ipotesi di accordo a livello nazionale era ''definitivamente
tramontata''. ''Un 'no' quindi alla nostra proposta di ospitalita'''.
Interpellata dai cronisti, la Bonino riferisce tra l'altro che, in
caso di accordo nelle regioni, i Radicali avrebbero potuto presentarsi
con le liste intitolate a 'Luca Coscioni'. ''Abbiamo molto valutato
il da farsi - spiega - anche perche' non siamo usi buttare via il
bambino e l'acqua sporca e abbiamo diversi problemi, ma abbiamo deciso
che non era possibile accettare quello che ob torto collo ci veniva
offerto''. L'europarlamentare radicale auspica, quindi di poter ''riconvertire''
per la campagna referendaria, ''una scadenza miliare nella vita politica
e non solo del nostro Paese'', le adesioni che sono arrivate alle
liste-manifesto 'Luca Coscioni'. ''Spero che i nomi raccolti - dice
- possano entrare a far parte come membri onorari dei comitati referendari''.
L'impegno dei Radicali, quindi, da oggi sara' rivolto alla campagna
referendaria. ''In queste settimane - sottolinea in proposito Daniele
Capezzone - ci e' stata opposta una valutazione politicamente errata:
attenzione a non confondere la campagna referendaria e quella per
le regionali. Beh, credo che se questo e' avvenuto non sia stato certo
per colpa nostra''. Di qui l'attacco al leader dell'Unione. ''Se Prodi
e' pronto a lavorare per l'affondamento della campagna referendaria
- dice Capezzone - alle politiche che succede?''. Ancora piu' duro
Pannella. ''Prodi - sottolinea - rischia di esprimere una posizione
atta, se non volta, a secondare la rivincita antireferendaria, antilaica
e antiliberale che in Italia si sta tentando di costruire e imporre''.
Pannella conferma pero' la propria convinzione che ''il popolo del
centrosinistra'' e' invece sulle posizioni dei Radicali. ''Forse -
dice - ce lo auguriamo fortemente, per la prima volta in questi decenni,
oggi possiamo perseguire una comune mobilitazione politica, sociale
e civile anche con la classe dirigente dei Ds''. Il leader dei Radicali,
infine, sottolinea che l'accettazione di un'intesa avrebbe potuto
comportare ''la riscossione di 2 milioni di euro, quattro miliardi
di vecchie lire'' di rimborsi elettorale ma che il problema era ''in
quali condizioni'' andare alla campagna elettorale. Infine, glissa
sulle possibili indicazioni di voto del partito alle regionali. ''Le
nostre indicazioni - valgono non per il popolo dei Radicali...''.
Mentre la Bonino sulla questione si limita a un ''vedremo''.
Chiti “Non abbiamo lavorato invano”
''Mi dispiace, ma tutto questo sforzo non e' stato inutile''. Cosi'
il coordinatore della segreteria Ds Vannino Chiti commenta l'esito
negativo della trattativa con i Radicali. ''Abbiamo costruito un buon
rapporto - spiega Chiti - sia a livello nazionale che locale. Abbiamo
gettato un seme e se son rose fioriranno. Rispetto la loro valutazione,
ma non si e' lavorato invano. Non c'e' e non ci sara' nessun elemento
di polemica. Se la risposta di Pannella fosse stata affermativa, i
nostri candidati governatori di Piemonte, Lazio, Abruzzo, Calabria
e Puglia erano pronti a sottoscrivere oggi stesso l'accordo. I Radicali
hanno valutato diversamente, ma voglio ribadire che tutta la trattativa
e' stata condotta alla luce del sole e i Radicali hanno sempre posto
temi politici e non hanno mai avanzato richieste di posti o cose del
genere. In tutta questa vicenda si e' inoltre dimostrato che l'Unione
ha ovviamente alcuni punti fermi, ma non ci sono veti o pregiudiziali
di alcun genere''. Chiti racconta dunque le ultime ore della trattativa
con Marco Pannella: ''Nell'incontro di venerdi', a margine del Consiglio
nazionale dei Ds, ho ribadito a Pannella che non c'erano le condizioni
per un'intesa nazionale e ho proposto di valutare la possibilita'
di verificare nelle singole regioni. Sul momento i Radicali hanno
risposto no. Sabato Pannella mi richiama e mi dice che forse e' giusto
procedere alla verifica. Precisando che per loro un accordo elettorale
ha senso se riguarda almeno il 30% del corpo elettorale interessato''.
''Su questa base - prosegue - ho tenuto i rapporti con i leader dell'Unione
e con Romano Prodi, informandoli della nuova disponibilita' dei Radicali.
Ho lavorato assieme a Franco Marini e ho iniziato ad avviare i contatti
con i candidati governatori del centrosinistra e con le realta' regionali
della coalizione.Ho invitato i segretari regionali e i candidati a
intensificare i rapporti con i Radicali nei territori. Il lavoro e'
andato avanti e questo e' stato il risultato: l'intesa e' fattibile
in Piemonte, Lazio, Abruzzo, Calabria e Puglia, ben piu' del 30% del
corpo elettorale interessato dal voto di aprile''. ''A questo punto
- spiega ancora Chiti - ho di nuovo contattato Prodi, che e' stato
informato durante tutta la trattativa, cosi' come i dirigenti dell'Unione.
Tutti hanno detto che erano favorevoli e d'accordo. Alle 10 di questa
mattina ho sentito Pannella e gli ho riferito che in queste cinque
regioni potevamo fare l'accordo. Il leader radicale mi ha risposto
che mi avrebbe fatto sapere in poche ore, aggiungendo di voler verificare
se il loro impegno in cinque regioni e quello da dedicare al referendum,
prioritario, fossero compatibili. Alle 14 - conclude - Pannella mi
richiama e mi comunica che la loro valutazione e' quella di non procedere''.
Marini “Spero in un confronto
per il futuro”
''A me dispiace e spero che resti la possibilita' di un confronto
positivo con un movimento che, sia pure spesso in disaccordo con noi,
ha pero' portato avanti battaglie civili importanti per il nostro
paese''. Con queste parole Franco Marini della Margherita risponde
a chi gli chiede un commento sull'esito dell'ultimo tentativo fatto
per un'intesa con i radicali almeno in alcune regioni. ''In queste
ultime ore - spiega Marini - insieme a Vannino Chiti, abbiamo riaperto
un confronto stringente con Pannella e i Radicali, per vedere se,
saltata la possibilita' di un'intesa piu' larga, ci fossero le condizioni
per alcune intese regionali, con l'ovvio coinvolgimento dei candidati
presidenti da noi indicati. In particolare abbiamo parlato di Piemonte,
Abruzzo, Lazio, Calabria e Puglia. In tutte queste regioni - prosegue
Marini - abbiamo trovato una disponibilita' dei nostri partiti ad
accordi di significato regionale. Lo stesso Prodi ha manifestato pubblicamente
il suo consenso ad un'iniziativa che avesse questo connotato. Poi
Pannella ci ha comunicato che non vedeva la possibilita' di chiudere
un accordo di questo genere. A me dispiace - conclude Marini - e spero
che resti la possibilita' di un confronto positivo''.
Rifondazione:
Vince Bertinotti. Grassi “Dopo il congresso gestione unitaria”
01/03 Fausto Bertinotti vince a livello nazionale ma non ha la maggioranza
in molte regioni, e dopo il congresso non potra' gestire localmente
il partito forte solo dei sostenitori della sua mozione. Questo, in
sintesi, il messaggio che lancia al segretario del Prc il leader della
principale opposizione interna al partito, Claudio Grassi, primo firmatario
della mozione "Essere comunisti" dell'area Ernesto. Grassi,
in una conferenza stampa, spiega che la richiesta di gestione unitaria
riguarda anche il massimo organismo dirigente del partito, la segreteria,
mentre non condivide la proposta del trotskista Marco Ferrando sul
candidato unico delle opposizioni: "il nostro documento e' diverso
da quello di Bertinotti ma anche da quelli delle altre minoranze".
Grassi non esclude la possibilita' di convergenze con altre mozioni
in sede di congresso ("non ho pregiudiziali"), ma ricorda
che la sua mozione non esclude a priori la possibilita' che ci siano
ministri del Prc in un eventuale governo dell'Unione. "In questi
giorni- dice Grassi- alcuni organi di informazione, a proposito del
nostro congresso, parlano di un successo della mozione di Bertinotti.
In realta' Bertinotti ottiene, attorno alla sua proposta, il consenso
piu' basso ad un congresso nazionale da quando e' segretario di questo
partito e cioe' dal 1994. La mozione n. 1 raccoglie il 59% dei consensi
a livello nazionale. Ma non raggiunge il 50% in Valle D'Aosta, Piemonte,
Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia Romagna, Molise, Calabria, Sardegna
e Federazioni estere; in Friuli Venezia Giulia e nelle Marche non
arriva al 51%". Questo congresso, secondo Grassi, "dimostra
quindi che in Rifondazione Comunista la mozione 'Essere comunisti'
e' una forza significativa, determinante per governare il partito
in numerose realta' provinciali e regionali e che, piu' complessivamente,
vi e' una parte importante del partito, oltre il 40%, che esprime
contrarieta' e preoccupazione rispetto la scelta di partecipare al
futuro governo dell'Unione, ancor prima di aver effettuato una discussione
sui programmi". Grassi elenca una serie di "fatti che confermano
le nostre preoccupazioni sul fatto che non sia fondata la tesi di
uno spostamento a sinistra del centrosinistra". Nell'ordine:
"l'accoglienza di Prodi a Bush, che e' stato e rimane la persona
che ha fatto la guerra in Iraq e occupa militarmente il paese; le
conclusioni del congresso dei Ds, che ha visto un indebolimento della
sinistra interna e la rivalutazione di Bettino Craxi, che e' stato
colui che ha condotto una politica antioperaia negli anni '80; le
esternazioni di Francesco Rutelli alla conferenza di Torino, nella
quale e' emersa la sua presa di distanza dalla socialdemocrazia e
dall'egualitarismo". Tutto cio' dimostra, ad avviso del dirigente
comunista, quanto sia "problematica un'intesa di governo tra
l'Unione e il Prc". E non sono solo i fatti esterni al partito
a non convincere Grassi: di Bertinotti non condivide l'apertura all'accordo
con i Radicali, e considera "inopportuna l'apertura di credito
a Sharon, autore di fatti talmente atroci (i massacri nei campi palestinesi
di Sabra e Chatila, ndr) che dovrebbe rendere conto a un tribunale
internazionale di crimini contro l'umanita'". Nemmeno la valutazione
positiva delle elezioni irachene convince Grassi: "non hanno
nessuna legittimita' democratica, si dovrebbero rifare con un paese
senza piu' forze di occupazione". Con il segretario, invece,
la componente "leninista" di Rifondazione da' uu giudizio
positivo sulla Camera di consultazione promossa dal "Manifesto".
Secondo Grassi si tratta di "una cosa utile, un luogo che ha
il pregio di mettere assieme forze politiche e movimenti per dargli
il massimo di unita' possibile. auspico che questo gruppo faccia iniziative
politiche e dia uno scrollone alle forze dell'Unione perche0 discutano
di programmi e non di formule".Nei congressi di circolo di Rifondazione
Comunista la mozione "Essere comunisti" ha raccolto il 26,4%
dei consensi, essendo stata votata da circa 13.500 iscritti. Un risultato
che Grassi considera "politicamente rilevante ed espressione
di un consenso pieno. Siamo- aggiunge- la componente piu' importante
e rappresentativa di Rifondazione Comunista con posizioni critiche
rispetto all'attuale maggioranza. Oltre un quarto del partito si e'
espresso sulle nostre posizioni. Rispetto allo scorso congresso avanziamo
non solo in termini di voti assoluti (che raddoppiano), ma anche in
termini percentuali (circa il 2 per cento). Viene cosi' smentita la
tesi di chi, nella maggioranza di Rifondazione, in questi anni, ha
sostenuto che la nostra forza, raccolta allo scorso congresso attorno
a 4 emendamenti alla Tesi congressuale unitaria, non era reale e che,
con una mozione alternativa, avremmo perso per strada parecchi consensi".
Grassi dice invece che "i consensi sono aumentati e, a differenza
dello scorso congresso, oggi siamo presenti in tutte le regioni e
le federazioni d'Italia".
Marco Minniti
e Marilina Intrieri eletti nella direzione nazionale dei DS
01/03 Marco Minniti e Marilina Intrieri sono stati eletti nella Direzione
nazionale dei Ds. ''Il fatto che il segretario Piero Fassino - ha
detto Marilina Intrieri - abbia fortemente innovato il gruppo dirigente,
puntando sul ricambio generazionale e sulla differenza di genere,
e' la naturale continuazione dei tre anni di lavoro partiti da Pesaro
durante i quali si e' puntato a costruire il nuovo, moderno partito
della sinistra italiana. Prova ne sono - ha concluso Intrieri - anche
le diverse forme e modalita' di gestione unitaria del partito proposte
nel Consiglio nazionale''.
I socialisti
uniti presentano il simbolo ed aprono con una festa alla “Corte”
la campagna elettorale
28/02
Unita' socialista presentera' il proprio simbolo per le elezioni regionali
del 2005 nel corso di una conferenza stampa alla quale parteciperanno
Cesare Marini, Giacomo Mancini, Rosario Olivo, Mimmo Pappaterra e
Sisino Zito. L' appuntamento e' fissato per il 1 marzo, alle 11 all'
Hotel Lamezia di Lamezia Terme. La conferenza stampa sara' coordinata
da Ercole Nucera. Nello stemma, che riprende quello nazionale dello
SDI figurano i simboli del PSE-Lista Mancini e quello di “Socialismo
è Libertà”. Per lunedì prossimo, 7 marzo
alle ore 21, inoltre, i socialisti uniti hanno pensato bene di iniziare
la campagna elettorale con una mega festa alla Corte dei Miracoli
. “e mo ni scialami” è lo slogan che campeggia
sull’invito e poi “una serata con balli dolci e …..
Unità Socialista” dà il tono della festa.
Gentile (FI)
“Il testo della legge sull’affido condiviso va modificato”
28/02 ''Mi auguro che al Senato si possa ancora di piu' integrare
la legge che va bene quando recepisce il diritto dei padri ad esserci
nell' educazione familiare, ma non e' positiva allorquando prevede
una residenzialita' altalenante per i minori ed un mantenimento economico
ridotto''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia,
Antonio Gentile, commentando il provvedimento sull'affidamento condiviso
dei figli che sara' dalla prossima settimana all'esame dell'Aula della
Camera ''So che il prossimo 8 marzo - ha aggiunto - arrivera' in Aula
alla Camera il testo redatto da Tarditi di Forza Italia. Si tratta
di un' iniziativa intelligente, ma ritengo che il testo debba essere
modificato perche' cosi' com'e' non va bene ed ho grande fiducia nella
presidente della Commissione Parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza,
Maria Burani Procaccini, e nel ruolo di mediazione che sapra' assumere''.
''Bisogna agire - ha proseguito Gentile - in maniera tale che i minori
abbiano una residenza fissa per almeno i 5 giorni la settimana trascorrendo
il week end con l'altro genitore e, soprattutto, 'obbligando' entrambi
i coniugi ad evitare assurdi e stupidi dispetti. Sarei favorevole
a prevedere sanzioni forti, come il decadimento dell' affidamento,
per il genitore che si rifiuta di far vedere i figli al non affidatario,
ma tutto va fatto nell' esclusivo interesse della prole''. ''Sono
sicuro - ha concluso - che Burani Procaccini sapra' essere ancora
una volta una preziosa mediatrice''.
Rifondazione:
La mozione di Grassi va al congresso con il 26.4%
28/02 La mozione 'Essere comunisti' si presenterà all'assise
nazionale di Rifondazione (dal 3 al 6 marzo, a Venezia), con il 26,4%
dei consensi ottenuti nei congressi di circolo e di federazione. La
mozione rappresentativa dell'area che ruota attorno alla rivista L'Ernesto,
che ha come primo firmatario Claudio Grassi, ha ottenuto circa 13.500
voti, pari al 26,4% dei votanti: "Un risultato notevole - è
il commento affidato ad una nota – che conferma questa componente
come la principale anima dell'opposizione interna al Prc". 'Essere
comunisti' ha ottenuto la maggioranza assoluta dei consensi nelle
regioni Valle d'Aosta, Molise e Calabria ed è risultata la
mozione più votata nella federazione di Torino, "storica
roccaforte operaia italiana". Domani Grassi terrà una
conferenza stampa a Roma, in vista del congresso di Venezia.
La CDL accusa
la Provincia di ritardi nella programmazione turistica ed agricola
28/02 ''Mentre gli assessori Dima e Gentile, peraltro cosentini,
si sono qualificati per un grande impegno settoriale, l' amministrazione
provinciale e' in forte ritardo nelle sue competenze, certo ridotte,
ma non insignificanti, in materia di programmazione turistica ed agricola''.
E' quanto sostengono in una nota i consiglieri provinciali della Cdl
di Cosenza, Gianfranco Ponzio (Fi), Pasqualina Straface (An), Gilberto
Raffo (Psi) e Natale Zanfini (Udc). ''Oliverio e' in ritardo - proseguono
i consiglieri provinciali - e dispiace che l' amministrazione abbia
poco recepito l' impegno dei due assessori cosentini. Il turismo e'
in crescita nell' arco del triennio ed e' un fatto europeo mentre
l' agricoltura, grazie alla politica di Dima, ha integrato ceti precedentemente
espulsi, investendo molto in tecnologia''. ''L' auspicio - concludono
gli esponenti della Cdl - e' che si recuperi questo rapporto nell'
immediato atteso che questa Giunta governera' sino al 30 aprile ed
avra', quindi, ancora grandi competenze nella programmazione annuale''.
Sapia: “Indecente
il gioco al massacro dentro AN a Cosenza”
28/02 ''Il gioco al massacro che qualcuno sta portando avanti in
Alleanza nazionale, contro esponenti istituzionali del partito in
provincia di Cosenza e' indecente: mi auguro che gli elettori puniscano
questi signori''. Ad affermarlo, in una nota, e' Michele Sapia, primo
presidente provinciale di An a Cosenza, dal 1995 al 1998. ''E' veramente
grave - aggiunge Sapia - che qualcuno attacchi esponenti di An dallo
stesso partito e con ruoli che dovrebbero consentirgli di rappresentare
tutti. Si tratta di personaggi che nulla hanno da spartire con la
storia della destra in provincia di Cosenza e che vorrebbero chiedere
consensi in Calabria dopo essere state delle belle statuine in altri
consigli regionali. Invece che attaccare la sinistra questi signori
si impegnano in un gioco al massacro che qualcuno, a Roma, dovrebbe
censurare''.
Rizza (AN) “il
Ministro Matteoli si è impegnato a finanziare due importanti
progetti per l’ambiente”
27/02 "Rispondendo alle nostre richieste, il ministro Matteoli
ha mostrato grande sensibilità e grande attenzione nei confronti
delle territorio di Crotone. Dopo aver annunciato l'inizio dei lavori
di bonifica della Pertusola, si è impegnato ad attivare tutti
i canali ministeriali per finanziare due importanti progetti per la
tutela ambientale e sulla biodiversità. Si è detto inoltre
disponibile a verificare la fattibilità di realizzazione di
un Aquarium che se dovesse essere costruito, il comprensorio crotonese
avrà ricadute straordinarie sul piano dell'occupazione e dell'indotto
economico". E' quanto ha sostenuto il vicepresidente del Consiglio
regionale on. Domenico Rizza, in occasione della visita a Crotone
del ministro dell'Ambiente Altero Matteoli nella sua visita politico-istituzionale
di giovedì scorso. I progetti, che impegnano svariati milioni
di euro, hanno da subito interessato il ministro dell'Ambiente, che
li ha definiti "progetti di estrema qualità" che
Crotone "merita per la sua alta vocazione turistica e per il
suo stretto rapporto con la storia. Questo dimostra - ha aggiunto
Matteoli - che in Calabria esiste una società che vuole fare
e sa fare, che ha una elevata capacità progettuale". "Come
uomo di governo sono pronto a sostenere questo tipo di iniziative.
Accenderemo da subito i motori per avviare l'iter dei finanziamenti."
Rizza ha espresso apprezzamento per l'approvazione dei progetti affermando
che "il solo progetto di Le Castella, sul riuso delle acque esauste,
è un progetto che tende a salvaguardare le acque della riserva
marina, che diventa così un punto di riferimento ineguagliabile
in tutto il Mezzogiorno, tutela i siti di balneazione e consente,
inoltre, di irrigare nuove aree attualmente abbandonate, creando nuove
opportunità occupazionali. Ma anche il progetto per la riprodurre
i coralli rossi, coordinato dall'Università di Reggio Calabria,
merita attenzione perché mira a salvaguardare la biodiversità".
Il ministro Matteoli ha dimostrato interessamento per l'imponenza
del terzo progetto sul quale si è reso disponibile a vericarne
la fattibilità e riguarda la costruzione di un Aquarium nei
pressi di Le Castella. La struttura proposta ha una dimensione di
1600 mq in pianta e si sviluppa su tre livelli. All'interno verrebbero
riprodotti gli ambienti caratteristici del mar Mediterraneo e le vasche
potrebbero ospitarne le più significative e rappresentative
specie vegetali ed animali.
Oltre ad avere una funzione divulgativa, l'Aquarium, con l'annesso
"Osservatorio Oceanografico", consentirebbe la realizzazione
di attività di ricerca scientifica e di monitotaggio ambientale
della Riserva Marina. Si è valutato un potenziale flusso di
utenza pari a circa 300 - 400.000 visitatori l'anno, con un importantissimo
indotto sull'intera economia del territorio (ristoranti, alberghi,
commercio, artigianato, etc.). Il costo di realizzazione è
stimato in circa 8,5 milioni di euro.
La gestione porterebbe ad incassi tariffari dell'ordine di 3.000.000
di euro/anno con costi stimabili in circa 2.750.000 euro/anno, considerando
circa 25 occupati diretti. Al termine della presentazione dei progetti,
Altero Matteoli ha incontrato i militanti e i dirigenti di Alleanza
nazionale. Il ministro ha pronunciato parole di elogio nei confronti
di Domenico Rizza definendolo un uomo dalla lunga esperienza politica
capace di aggregare e di esprimere una politica moderna e qualitativa.
Noglobal/G8:
Petruccioli, “la trasmissione di Masotti tv militante”.
Contrari Giulietti e Bonatesta
27/02 'Punto e capo', nella puntata di giovedi' in cui ha trasmesso
intercettazioni telefoniche ra Luca Casarini e Francesco Caruso, ha
fatto ''tv militante'' esattamente come era successo a Sciuscia' di
Santoro quando fu ospite Marco Travaglio che ''espose le tesi di un
suo libro sulle indagini relative a Silvio Berlusconi''. Lo dice Claudio
Petruccioli, presidente della Commisione di Vigilanza Rai in una intervista
pubblicata sul Corriere della sera. ''Non vi e' dubbio, a mio parere
- dice Petruccioli - che il conduttore Giovanni Masotti abbia fatto
un comizio piu' che una trasmissione giornalistica''. Secondo Petruccioli
al programma, cui erano presenti Marco Rizzo dei Comunisti italiani
e il ministro Maurizio Gasparri ''il quadro complessivo e' stato accuratamente
ignorato e anzi disprezzato per costruire una trasmissione ad effetto
quattro anni dopo i fatti'' del G8 di Genova.''Sono mancati completezza
ed equilibrio''. Secondo Petruccioli il programma e' stato un ''volantino''
e i bassi dati di ascolto dimostrano ''gli spettatori considerano
unilaterale ed inutile, dal punto di vista dell' informazione, al
trasmissione di Masotti''. Petruccioli annuncia che martedi' in Commissione
di Vigilanza esprimera' il suo parere e cioe' che il programma e'
stato ''una cosa a meta' tra un'arringa d'accusa e un volantino di
propaganda''.
Giulietti (DS) “Improprio il parallelismo
tra Sciuscià e Punto e a capo”
"Ho la sensazione che Claudio Petruccioli, presidente della vigilanza,
non abbia voluto stabilire nell'intervista concessa al Corriere della
Sera connessione alcuna tra la trasmissione 'Punto e a Capo' e la
trasmissione 'Sciuscià' di Michele Santoro". Lo afferma
il capogruppo Ds in commissione di Vigilanza sulla Rai Giuseppe Giulietti,
spiegando che "infatti il riferimento è contenuto in una
specifica nota redazionale, come per altro è correttamente
segnalato nell'articolo, ma non nel titolo che sembra invece attribuire
al medesimo Petruccioli tale connessione. Del resto lo stesso tribunale
di Roma, con l'ennesima sentenza, ha voluto sottolineare di recente
le ragioni politiche e di parte che hanno portato alla cancellazione
di una delle trasmissioni più seguite dal pubblico italiano".
"Lo stesso Luttazzi - aggiunge - nella trasmissione Satirycon
nella quale fu ospite anche Marco Travaglio, non trasmise alcuna intercettazione
telefonica, ne rivelò atti ancora coperti dal segreto istruttorio,
ma fu una intervista sul libro regolarmente nelle edicole, con una
larghissima diffusione, e che riportava vicende ampiamente note, anche
se semiclandestine sui grandi media". Insomma, "qualsiasi
parallelismo con l'ultima trasmissione di Punto e a Capo è
assolutamente improprio". "In ogni caso - prosegue Giulietti
- Cattaneo, Masotti e soci sono regolarmente in onda, quanti furono
colpiti dalla scomunica berlusconiana non sono stati invece più
riammessi al video. Luttazzi fatica persino a trovare un regolare
circuito teatrale e all'ex direttore di Rai2 Carlo Freccero non è
stato offerto alcun incarico degno di questo nome. Non mi sembra un
particolare secondario". Conclude l'esponente Ds: "Per queste
ragioni anche nella prossima seduta della commissione parlamentare
di Vigilanza chiederemo di sapere, per l'ennesima volta, come dove
e quando la Rai di Berlusconi e di Cattaneo intenda rispettare la
sentenza dei tribunali e riammettere Santoro e gli altri espulsi all'interno
dell' ex azienda di servizio pubblico".
Bonatesta (An) “D’accordo
con Giulietti. Paragone impossibile”
"Per una volta siamo d'accordo con Giulietti: nessun paragone
tra Santoro e Masotti". Lo afferma il senatore Michele Bonatesta,
componente della direzione nazionale di An e membro della commissione
di Vigilanza sulla Rai. Secondo Bonatesta, "Petruccioli sbaglia
quando fa il parallelismo tra 'Sciuscià' e 'Punto e a capo',
perché se è vero che il programma di Santoro era un
classico esempio di tv militante e faziosa, fondata sulla malainformazione
a tesi e sull'assenza di un autentico contraddittorio, la trasmissione
di Masotti non lo è affatto". "'Punto e a capo',
anche nell'ultima puntata, - sottolinea Bonatesta - ha garantito il
pluralismo e ha assicurato il contraddittorio, dando voce alle diverse
posizioni in campo. Di più: ha offerto un fulgido esempio di
giornalismo che, correttamente, cerca la completezza e fornisce al
telespettatore quanti più elementi possibili affinché
esso possa formarsi una sua opinione. Quindi, per favore, come dice
Giulietti, -conclude Bonatesta- nessun paragone tra Santoro e Masotti".
Musella (Riferimenti)
“La politica sottovaluta il problema della sicurezza”
26/02 Il coordinamento nazionale antimafia esprimere solidarieta'
agli operatori della Polizia di Stato e denuncia il disinteresse e
la sottovalutazione del problema sicurezza da parte delle forze politiche.
''I buoni propositi - sostiene la Presidente del coordinamento nazionale
antimafia 'Riferimenti, Adriana Musella - restano tali e non incantano
piu' nessuno in un Paese in cui il problema sembra riguardi soltanto
ed esclusivamente gli addetti ai lavori che sono costretti ad operare
in situazioni di estrema precarieta', mettendo a rischio giornalmente
la propria vita a costi ribassati''. ''Nel sostenere - ha concluso
- le istanze avanzate dal Sap, sindacato autonomo di Polizia, il coordinamento
nazionale antimafia si schiera al fianco delle forze di Polizia e
ai loro sindacati in tutte le battaglie che si riterra' necessario
affrontare per uscire dall' emergenza e richiamare la classe politica
alle proprie responsabilita' in merito al problema sicurezza che riguarda
non una categoria ma l' intera collettivita' e che resta vergognosamente
disatteso''.
In Calabria Bertinotti
sconfitto in tre province su cinque
26/02 Fausto Bertinotti esce sconfitto in tre province calabresi
su cinque: "Essere Comunisti", la mozione con primi firmatari
Claudio Grassi e Giovanni Pesce, ha vinto a Cosenza, Crotone e Vibo
Valentia. Lo hanno reso noto, in un comunicato, i firmatari della
mozione congressuale secondo i quali "la vittoria della componente
Essere Comunisti è risultata chiara e inequivocabile. Raggiunge
in totale 2.226 consensi, pari al 55,6% dei votanti calabresi. In
tutto, 583 iscritti al Prc reggino hanno sostenuto la battaglia di
"Essere Comunisti". La mozione Pesce-Grassi, in Calabria,
si è schierata "contro la gestione accentratrice del partito,
che spesso si è concretizzata nel tentativo di impedire l'autonomo
sviluppo delle articolazioni locali del Prc. Un tentativo che ha avuto
luogo pure il Calabria, attraverso un intervento burocratico della
Direzione nazionale, che ha soppresso i legittimi organismi dirigenti
calabresi per imporre un commissariamento rivelatosi fallimentare".
Secondo "Essere Comunisti", a questo punto non esiste "più
alcuna minima giustificazione per tenere in piedi una gestione commissariale
non condivisa dalla maggioranza pressoché assoluta del partito".
De Rose (Cdl)
“Turismo ed economia in crescita in Calabria”
26/02 ''I dati indicatori del turismo e dell' agricoltura dimostrano
una grande crescita nell' ultimo triennio, in controtendenza rispetto
al Meridione ed all' Europa, per la quale va dato atto agli assessori
regionali Gentile e Dima''. Lo afferma, in una nota, Umberto de Rose,
componente della Consulta Mezzogiorno di Confindustria e leader della
CDL in Consiglio comunale a Cosenza.. ''C' e' da registrare - aggiunge
De Rose - un aumento degli investimenti strutturali che ha prodotto
un aumento del Pil per le due categorie, degli investimenti tecnologici
e logistici ed anche dell' occupazione. L' operato delle due strutture,
seppure migliorabile, abbia conosciuto un grande impulso economico
e di immagine. Permangono problemi nel turismo che non sono imputabili
all' azione dell' assessorato, ma ad una necessita' di ridefinire
i compiti delle Apt. Cosi' come sono servono a poco e forse sarebbe
giusto pensare ad un' agenzia regionale unica della promozione''.
Chiarella (An)
“Soddisfatto del lavoro del Comitato regionale per il volontariato”
26/02 ''Sono soddisfatto per l' autorevole lavoro svolto dal Comitato
di gestione calabrese per il volontariato, perche' e' riuscito finalmente
e concretamente a sbloccare i fondi delle fondazioni bancarie che
da anni erano stati destinati ai centri di servizio della nostra regione.
E' una bella risposta alle attese di un volontariato sino ad oggi
sempre dimenticato''. E' quanto sostiene in una nota il presidente
del comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato della
Regione, Egidio Chiarella. ''Le risorse per il volontariato - ha aggiunto
- costituiscono un aspetto importante che si aggiunge al suo originale
'capitale' costituito dall' impegno volontario delle persone che costituiscono
le varie organizzazioni. Il Comitato di Gestione del Fondo Speciale
per il Volontariato presso la Regione Calabria lo scorso 23 febbraio
ha deliberato l' assegnazione di sei milioni e 200 mila euro da dividere
fra i cinque Centri di Servizi del Volontariato calabresi in relazione
alla programmazione biennale presentata dagli stessi Csv, impegnati
nel difficile compito di sostenere e qualificare l' attivita' di volontariato
erogando le proprie prestazioni sotto forma di servizi alle organizzazioni
di volontariato, iscritte e non iscritte nei registri regionali del
volontariato, favorendone lo sviluppo, la crescita, la professionalita',
le capacita' di iniziativa e promuovendo la diffusione della cultura
della solidarieta'''. ''Il sistema del Volontariato calabrese - ha
proseguito Chiarella - ha sicuramente bisogno di maggiori risorse,
di maggiore efficacia ed efficienza nei servizi rivolti al suo sviluppo
ma, anche se partito con lentezza e con una dimensione contenuta,
sta assumendo connotazioni sempre piu' ampie e significative, alla
luce dell' assegnazione delle somme accantonate dalle Fondazioni di
matrice bancaria e soprattutto grazie della proficua collaborazione
concretizzata tra il Comitato di Gestione e i Centri di Servizio''.
''Partendo da queste considerazioni - ha concluso - e' utile per il
mondo del volontariato calabrese fornire innanzitutto strumenti di
supporto alle attivita' intraprese e programmate dai Centri di Servizio
della Calabria: strumenti che permettano loro di approfondire anche
la conoscenza dei bisogni soprattutto formativi delle associazioni
favorendone la messa ''in rete'' delle stesse attivita' formative
a disposizione delle organizzazioni di volontariato con la funzione
di sostenerle qualificandone le attivita' di volontariato da queste
intraprese''.
Democrazia calabrese
contro lo sbarramento
26/02 ''I calabresi andranno alle urne, fra poco piu' di un mese,
con una legge elettorale che preclude la possibilita' alle espressioni
organizzate della societa' civile di essere presenti nel prossimo
Consiglio regionale''. E' quanto sostiene in una nota Filippo Pratico',
componente del coordinamento regionale di Democrazia calabrese. ''A
partita gia' iniziata - aggiunge Pratico' - quando le liste erano
in fase di definizione il centrodestra, con la complice inerzia di
una parte dell' opposizione, ha cambiato le regole del gioco imponendo
uno sbarramento del 4% ai partiti per poter eleggere propri rappresentanti.
Se si pensa che lo Statuto regionale richiede il 5% di firme, non
di voti, per indire un referendum, cioe' chiamare alle urne i calabresi
su una singola legge regionale, si puo' capire quanto forzato e antidemocratico
sia uno sbarramento del 4%. Ma non e' tutto. La nuova legge ha mantenuto
il blocco del 20% dei posti sul ''listino'', 10 su 50 consiglieri
saranno eletti su una lista bloccata i cui candidati vengono indicati
dai partiti maggiori, gia' premiati dalla soglia del 4%. Cosi' congegnata,
la legge, che non ha eguali in tutta Italia, condiziona il diritto
di scelta degli elettori e limita la partecipazione politica''. ''Per
queste considerazioni Democrazia calabrese - prosegue Pratico' - decidendo
di aderire all' iniziativa del Patto dei Liberaldemocratici di promuovere
un referendum per l' abolizione del listino e dello sbarramento, invita
associazioni, movimenti e partiti a mobilitarsi per ripristinare il
diritto ad un voto autenticamente libero anche in Calabria. La passata
legislatura e' stata caratterizzata dal proliferare di monogruppi,
la cui istituzione e' ora drasticamente limitata dal nuovo Statuto,
destinatari di fondi e personale esagerati rispetto ai compiti che
devono assolvere''. ''Ma la politica - ha concluso - si moralizza
non escludendo la partecipazione o bandendo il pluralismo delle idee.
E' sufficiente modificare il regolamento del Consiglio e assegnare
ai gruppi le risorse necessarie a svolgere la loro attivita'''.
CDL Provincia
Cosenza: “Covello invece dell’agricoltura pensi ai 95
mld di deficit lasciati alla Fdc”
25/02 ''L' ex senatore ed ex commissario straordinario delle Ferrovie
della Calabria, Franco Covello, continua a dare giudizi superficiali,
preso com' e' da una campagna elettorale difficile che vedra' impegnata
la figlia: capiamo le ansie paterne, ma se e' vero, come si legge
sui manifesti, che la figlia 'parla con tutti da quando e' nata' allora
problemi non ne avra': intanto, lui cominci a parlare dei 95 miliardi
di vecchie lire di deficit lasciati alle ferrovie, invece che accostarsi
allo sviluppo dell' agricoltura regionale che ha conosciuto, grazie
all' impegno dell' assessore Dima, una grande crescita''. Ad affermarlo,
in una nota, sono i consiglieri provinciali di Cosenza Gianfranco
Ponzio (Fi), Natale Zanfini (Udc) e Gilberto Raffo (Psi). ''L' agricoltura
calabrese - proseguono i tre esponenti del centrodestra - ha visto
nell' ultimo triennio un grande utilizzo dei fondi comunitari che
non ha tralasciato nessun settore produttivo: dall' agricoltura biologica,
alle filiere produttive, alla pesca, agli insediamenti industriali,
all' esportazione. Una vitalita' che non si vedeva da tanti anni e
di cui va dato atto a Dima ed all' intero esecutivo. Le Ferrovie della
Calabria, invece lasciano un buco di 95 miliardi delle vecchie lire,
un immobilismo assoluto ed un ritardo programmatico che non sara'
facile recuperare. Speriamo che l' ex senatore ed ex commissario -
conclude la nota - guardi con piu' attenzione a queste cifre, evitando
di fare ancora pessime figure, dopo essere stato commissariato: pensi
a rimanere nella Margherita per almeno un altro anno in attesa di
tornare nella casa dei nuovi padri''.
Pirillo (Margherita)
“Nessun intervento della Regione a salvaguardare la SS278”
25/02 “Sto raccogliendo in questi giorni i forti disagi che
sono costretti a vivere i paesi pedemontani tirrenici. Già
fortemente penalizzati dalla distanza dai grandi centri costieri da
percorsi non certo agevoli, i cittadini di Lago si ritrovano ora a
dover affrontare percorsi tortuosi, considerati i tanti pericoli che
tali tratti stradali comportano a causa di episodi legati alla sistemazione
della strada principale”. E’ quanto afferma Mario Pirillo
Presidente della Margherita in seno al Consiglio regionale. “In
merito, da tempo, mi sono interessato alla questione relativa alla
SS. 278 , la Amantea – Lago – Cosenza. Ho raccolto le
preoccupazioni dei cittadini del comprensorio in merito alla precarietà
in cui versa la strada, confrontandomi con alcune delegazioni su quali
iniziative si possono attuare in brevissimo tempo, affinché
la strada possa essere interessata da un serio progetto di riammodernamento.
Alcuni anni fa la statale 278 era stata interessata da una serie di
interventi da parte della Giunta Regionale di cui facevo parte, con
un contributo di 500 milioni di vecchie lire, per la stesura di un
progetto di massima della strada in questione che considero di primaria
importanza nel contesto di uno sviluppo sociale ed economico del basso
tirreno cosentino. La Regione Calabria, in questi ultimi anni, non
è stata in grado di garantire nessun intervento sostanziale
affinché fosse garantita la sicurezza dell’importante
arteria. L’Amministrazione Provinciale di Cosenza, fortemente
impegnata con progetti e perizie, su mia sollecitazione, avvierà
tutte le necessarie procedure e le opportune iniziative tese alla
soluzione della questione in tempi brevi.”
Luzzo (CDL) “Don
Giussani, un ricordi che vive nelel opere”
25/02 ''Un ricordo che vive nelle opere''. Lo afferma Gianfranco
Luzzo, candidato a sindaco di Lamezia Terme per la Casa delle liberta'
ed assessore regionale alla Sanita'. ''La morte di don Giussani, leader
storico di Comunione e Liberazione scomparso all' alba di lunedi'
all' eta' di 82 anni - aggiunge Luzzo - apre una riflessione sentita
sulla grandezza di un uomo che al mondo lascia, accanto al dolore,
un' eredita' spirituale e umana che continuera' a vivere. Perche'
attraverso le sue opere Giussani ha indicato la strada per costruire
un mondo migliore, dove accanto alle idee e ai sogni sia viva la consapevolezza
cristiana di lasciare i segni di una volonta' che attraverso l' uomo
si puo' realizzare. Con la morte di Giussani vive il ricordo di una
vita di fede dedicata alla formazione dei giovani per i quali don
Luigi rimane una guida spirituale che, e' mio sincero auspicio, deve
poter continuare a ispirare l' impegno a costruire un mondo migliore,
di unione e di pace''. ''In questa circostanza di lutto - conclude
Luzzo - giunga la mia partecipazione piu' profonda agli amici che
in Calabria guidati da Antonio Saladino hanno dato vita a forme di
intrapresa sull' esempio di Giussani''.
Pirillo (Margherita)
“Ad Amantea, da un anno, situazione di pericolo per numerose
famiglie”
24/02 Il presidente del Gruppo della Margherita in Consiglio Regionale,
On. Mario Pirillo ha inviato una missiva al presidente della Giunta
Regionale, Giuseppe Chiaravalloti, all’assessore regionale alla
protezione civile, Dionisio Gallo e al dirigente generale alla protezione
civile, Rosario Calvano, nella quale viene posta all’attenzione
la situazione di precarietà che numerosi nuclei familiari del
Centro storico di Amantea vivono, ormai da tempo, a causa del cedimento
strutturale di “Palazzo Di Lauro”. “A causa dei
crolli di una parete laterale e di due solai di detto immobile, verificatisi
nei mesi di gennaio e febbraio dello scorso anno – scrive l’On.
Pirillo nella lettera - un’area servente un consistente agglomerato
urbano è inagibile, con grave nocumento per le famiglie ivi
residenti, costrette ad abbandonare, per ragioni di sicurezza, le
proprie abitazioni. Alla comprensibile preoccupazione dei cittadini
interessati fa riscontro però, a distanza di più di
un anno dai cedimenti, l’assoluta mancanza di interventi di
ripristino dell’agibilità dell’area”. Pertanto
secondo l’On. Pirillo si rende necessaria l’erogazione
di un contributo straordinario che consenta la messa in sicurezza
dell’immobile in questione, “onde evitare ulteriori danni
ed eliminare il pericolo incombente e restituire, con successivo intervento,
alla comunità ed alle famiglie interessate il godimento di
un luogo tra i più suggestivi della città”.
Mancini: “Il
Ministro Marzano spieghi i mancati lavori per la metanizzazione in
sei comuni della provincia”
23/02 Giacomo Mancini, deputato al Parlamento, ha presentato un'interrogazione
al Ministro per le attività economiche e produttive, on. Antonio
Marzano, per avere chiarimenti sui ritardi dei lavori di metanizzazione
nei comuni di Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano, Rose,
Colosimi, Bianchi e Belmonte Calabro.Tali comuni sono inseriti nel
programma di metanizzazione del bacino Calabria 08, quali metanizzabili
nel biennio della seconda fase di cui alla legge 784/80. Le amministrazioni
comunali hanno sottoscritto la convenzione per la gestione del servizio
con la società Italgas Sud. Il Ministero per le attività
produttive ha concesso con propri decreti, le agevolazioni previste
dall'art. 9 della legge 7-08-1977 n. 266 e successive modificazioni
per il completamento del programma generale di metanizzazione del
mezzogiorno di cui all'art. 11 della legge 28-11-1980 n. 784 e successive
modificazioni. L'art. 5 delle concessioni ha stabilito in mesi ventiquattro
l'esecuzione dei progetti e i termini per dare compiuti i lavori scadono
nel prossimo mese di aprile 2005 ma gli stessi ad oggi non hanno ancora
avuto inizio.Per questi motivi Giacomo Mancini ha interrogato il Ministro
Marzano "per sapere quali sono le ragioni che hanno causato il
mancato avvio dei lavori di metanizzazione finanziati, se e quali
provvedimenti il Ministro competente intende adottare affinché
i Comuni non perdano le agevolazioni e i contributi ad essi concessi
e quali provvedimenti saranno adottati per dar corso ai lavori di
metanizzazione nel più breve tempo possibile".
Sabato sesto
congresso provinciale di Rifondazione Comunista
23/02 Si stanno concludendo i Congressi dei Circoli di Rifondazione
Comunista nella provincia di Cosenza. Ne da notizia una nota del partito
che sottolinea la ''diffusa partecipazione dei militanti, pari al
70% degli iscritti 2004 (2.391), dato destinato ad aumentare, dopo
lo svolgimento dell'ultimo Congresso in programma: quello del Circolo
di Acri (Cs)''. Circa 65 sono i Circoli territoriali, aziendali e
di studio, che hannocelebrato il VI Congresso, designando i delegati
al Congresso provinciale, convocato per sabato, 26 e domenica 27 febbraio
prossimo. ''Una forza comunista per la pace, il lavoro e lo sviluppo
in Calabria'' e' il tema del VI Congresso provinciale del Prc, che
sara' si svolgera' nel nuovo Cinema Teatro Italia di Cosenza, e sara'
aperto dalla relazione introduttiva del Segretario Angelo Broccolo,
prevista per le ore 15.30 di sabato 26 febbraio. La prima giornata
e' dedicata alla societa'. Sono, infatti previsti, nel pomeriggio
di sabato, numerosi interventi esterni, di forze politiche e sociali,
rappresentanti istituzionali, di associazioni e movimenti. L'assise
riprendera' poi i lavori nella mattinata di domenica, 27 febbraio,
neilocali del Centro Sociale ''R. Lanzino'' di Saporito di Rende (Cs).
Il Congresso sara' concluso dall'intervento di Claudio Grassi, della
Segreteria nazionale del Prc.
Galati (UDC)
“Don Giussani ha illuminato la coscienza dei giovani”
23/02 ''La scomparsa di Don Giussani priva tutti noi di una luce
che in un mondo inquieto ha rischiarato provvidenzialmente la coscienza
di centinaia di migliaia di giovani in ogni parte del pianeta conciliandoli
con i valori eterni del cattolicesimo''. Lo afferma il sottosegretario
alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati, in un telegramma inviato
al responsabile della Calabria di Comunione e liberazione, Antonio
Saladino. ''La sua figura carismatica, che fa di lui un eletto del
secolo XX ponendosi a fianco di grandi spiriti della chiesa operante
- ha aggiunto Galati - rimarra' in avvenire a sorreggere il cammino
di chiunque abbia bisogno di trovare in se stesso i motivi veri di
una vita ispirata a grandi idealita' di pace, di tolleranza, di operosita'
solidale, di comprensione dei dolori e delle speranze del mondo. Con
questi sentimenti e con grande commozione sono vicino a te e per tuo
cortese tramite a tutti i militanti calabresi di Comunione e Liberazione
nel ricordo e nel rimpianto di una grande figura del nostro tempo''.
Fortugno (DL)
“Disoccupazione problema principale della Calabria”
23/02 ''Se si dovesse stilare una graduatoria dei problemi che affliggono
la Calabria, ritengo che al primo posto ci sia la disoccupazione,
ed in particolare quella giovanile''. E' quanto sostiene in una nota
il consigliere regionale Francesco Fortugno. ''Dico la disoccupazione
- ha aggiunto - non solo per il fatto che la nostra Regione ha sempre
avuto una delle percentuali piu' alte, ma anche perche' e' uno dei
fattori che contribuiscono ad alimentare le file della criminalita'.
E' vero che non esiste alcuna giustificazione alla violazione della
legge, ma e' altrettanto vero che, chi versa in uno stato di bisogno
e con nessuna prospettiva di uscirne con il lavoro onesto, e' inevitabilmente
attratto dal 'pane facile' che offre la criminalita'. Ricordo a tal
proposito le parole del Ministro Pisanu, a commento dei recenti fatti
accaduti a Napoli, e non vi e' dubbio che, in regioni dove la criminalita'
organizzata e' piu' presente, sia piu' forte la ulteriore ricaduta
negativa della disoccupazione''. ''Per queste ragioni - ha proseguito
Fortugno - ho sempre guardato con favore ad ogni iniziativa intrapresa
dalle istituzioni, a qualunque livello, per promuovere la formazione
professionale, l' avvio di nuove attivita' imprenditoriali e l' occupazione
dei giovani. Se pero', in concreto, l' obiettivo delle varie iniziative
e' lo stesso, creare sviluppo ed occupazione, diversi sono gli strumenti
che si possono attivare: incentivi alle imprese, finanziamento dei
progetti, corsi di formazione con possibilita' di sbocco occupazionale,
prestiti agevolati o a fondo perduto. Data la diversita' degli strumenti
e la possibilita' che per il caso concreto, ad esempio l' occupazione
giovanile, se ne possa utilizzare, piu' o meno indifferentemente,
piu' di uno, sarebbe utile monitorare i risultati effettivi delle
singole iniziative, in modo da capitalizzare le singole esperienze
avviate nel territorio della regione. In concreto manca una banca
dati che raccolga i risultati raggiunti da comuni, province e regione,
con i vari strumenti adottati, sapere cioe' in quanti hanno ottenuto
una occupazione stabile o quante nuove imprese siano rimaste operanti
una volta cessati i benefici dati dalla finanza pubblica''. ''Ritengo
- ha concluso - che la creazione di una agenzia regionale che gestisca
una banca dati cosi' impostata, creerebbe un doppio beneficio: consentirebbe
la individuazione dello strumento di intervento con il migliore rapporto
costi-benefici per il caso concreto; consentirebbe di sapere come
sono stati gestiti i fondi pubblici in ogni singolo intervento. Infatti,
se viene pubblicizzato con grande enfasi l' avvio degli interventi
a sostegno dell' occupazione e dello sviluppo, e' buio assoluto sui
risultati di medio e lungo termine''.
I Liberal democratici
raccolgo le firme contro il listino
23/02 Il Patto dei Liberaldemocratici, ha deciso di iniziare la raccolta
delle firme per la richiesta di un referendum abrogativo per l' eliminazione
del listino previsto nella legge elettorale. ''Quanto sta accadendo
in questi giorni - e' scritto in un comunicato dei Liberaldemocratici
- conferma la totale disaffezione dei politici e dei partiti ai problemi
della Calabria, ma, al contrario un forte attaccamento al potere ed
agli interessi personali. I Liberaldemocratici hanno sempre chiesto
ai partiti di maggioranza relativa del centrosinistra la definizione
di un metodo e di regole chiare, univoche e democratiche, nell' ottica
della salvaguardia dei partiti cosiddetti minori per poter assicurare
democraticamente quanto e' di fatto negato con lo sbarramento del
4% previsto nella legge elettorale''. ''L' appello dei Liberaldemocratici
non e' stato pero' ascoltato, anzi - prosegue la nota - ancora peggio
si sta facendo, anche attraverso la proposizione di nomi scomodi o
discussi e discutibili, rischiando di compromettere il risultato finale
delle elezioni. I Liberaldemocratici, pertanto, rinnovando la stima
ed il sostegno ad Agazio Loiero, si augurano che presto si possa ritrovare
la bussola e si riporti la coalizione agli intendimenti che il 28
novembre ha sancito, affinche' si possa realmente parlare di una svolta
democratica per la nostra regione''.
D’Ippolito:
“Il centro Operativo della Stradale rimarrà a Lamezia”
23/02 “Non ci sara' alcuna soppressione ne' lo spostamento
a Cosenza del Centro Operativo Autostradale della Polizia Stradale.
Il Coa rimarra' a Lamezia Terme e sara' rinforzato''. Lo rende noto
la senatrice Ida d'Ippolito che, in una nota, ha reso noto di aver
ricevuto assicurazioni in tal senso dal responsabile dell' Ufficio
Speciale dell' Anas della Salerno-Reggio Calabria, Roberto Mastrangelo,
e dal Ministero degli Interni. ''L'Anas - ha aggiunto - ha dato pronta
risposta anche all' appello per il miglioramento di questa struttura
cosi' importante per la tutela della citta' di Lamezia, di tutto il
comprensorio e dell' intera Salerno-Reggio Calabria. Infatti sono
in corso di esecuzione i lavori per la realizzazione di una nuova
sede del Centro, adiacente alla struttura esistente, che migliori
il livello di funzionalita' e di efficienza dei servizi erogati dal
Centro stesso''. ''Anche il Ministero degli Interni - ha proseguito
D'Ippolito - assicura che non c'e' alcuna intenzione di spostare il
centro, anzi riafferma con forza la scelta della citta' di Lamezia
per la sua importanza strategica e per la centralita' territoriale
rispetto all' autostrada''. ''Va ribadita - ha concluso - l' assoluta
attenzione dell' Anas e del Governo per lo sviluppo delle regioni
meridionali e della Calabria in particolare, a partire proprio dal
superamento delle carenze infrastrutturali''.
Pilieci (UDC)
“La nomina di Scali darà un impulso alle ferrovie della
Calabria”
22/02 ''La nomina di Giuseppe Mario Scali ad amministratore delegato
delle Ferrovie della Calabria contribuira' certamente a dare un impulso
al miglioramento della societa'''. E' quanto sostiene in una nota
il consigliere regionale dell'Udc, Francesco Pilieci, circa la nomina
di Giuseppe Mario Scali ad amministratore delegato delle Ferrovie
della Calabria. ''Un miglioramento - ha aggiunto - che si tradurra'
nella soddisfazione delle esigenze dei lavoratori e parimenti degli
stessi utenti che potranno godere cosi' di un servizio di trasporto
degno di rilievo, che sia di qualita' ed al passo con i tempi''. ''La
capacita' e l'intelligenza di Scali - ha concluso Pilieci - oltre
alle sue personali doti, insieme, manageriali ed umane, costituiscono
un' ottima base sulla quale l'azienda puo' fare affidamento affinche'
quest'ultima possa anche migliorare in termini di efficacia e di efficienza
nel pieno rispetto dei criteri di economicita'''.
Secondo Grassi,
Bertinotti non ha la maggioranza del partito
22/02 Bertinotti al 60? Ne parlava oggi anche l'articolo di apertura
della nuova edizione di Liberazione, ma l'Ernesto con ci sta e, in
vista del VI congresso nazionale di Rifondazione comunista al Lido
di Venezia, fornisce altre cifre sulla conclusione dei congressi di
sezione. La maggioranza raccolta dal segretario, sempre, secondo i
dati della componente neoleninista guidata da Claudio Grassi, sarebbero
al di sotto del 60% e addirittura a un livello inferiore al 50% in
sette Regioni (Valle d'Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia
Romagna, Molise, Calabria e Sardegna) e nelle federazioni estere.
Inoltre, Bertinotti e' sul filo del 50% in altre due Regioni, il Friuli
Venezia Giulia e le Marche. Le percentuali sul 97% dei congressi di
sezione secondo l'Ernesto sono le seguenti: 58,7% per Bertinotti;
26,8% per l'Ernesto; 6,2% per i trotzkisti di Ferrando; il 6,6% per
Area Erre del capogruppo al Senato Gigi Malabarba e infine 1,7% per
la mozione di Falce e Martello. La guerra delle cifre sulle percentuali
fa seguito a quella sui dati del tesseramento che aveva caratterizzato
l'apertura della fase congressuale. Secondo l'Ernesto se non ci fossero
state quelle 7-8 mila tessere sottoscritte alla fine di dicembre,
ovvero negli ultimi utili per poter votare al Congresso, i risultati
per Bertinotti sarebbero stati ancora piu' negativi e il segretario
avrebbe superato di poco il 53%. Quelle tessere ricordano all'Ernesto,
sono concentrate in tre Regioni (Campania, Puglia e Umbria) e nella
citta' di Roma. Insomma, sottolinea all'Ernesto mentre in vista del
congresso giungono anche le 'aperture' di Bertinotti agli Usa e a
Israele, a Venezia si andra' con un partito "spaccato" e
cio' rendera' assai meno facile la svolta a fianco dell'Unione voluta
da Bertinotti, che in caso di successo elettorale contro Berlusconi
dovrebbe portare dei ministri comunisti al governo.
Vita (PRI) “Infondate
e intempestive le riserve di Mazzei”
22/02 ''Ha fatto bene il segretario nazionale ad alzare il tiro sulla
posizione dei repubblicani, ribadendo che se non saranno sciolti i
punti preliminari da me posti nella riunione di Vibo Valentia con
i segretari regionali della Cdl e con il presidente incaricato Sergio
Abramo, il Pri scegliera' altre soluzioni politiche ed elettorali''.
E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pri, Pino
Vita, circa le dichiarazioni diffuse nei giorni scorsi dall'assessore
provinciale di Catanzaro, Vincenzo Mazzeri. ''Appaiono pertanto -
continua Vita - intempestive e infondate le riserve dell' ex segretario
regionale Mazzei che con la sua dichiarazione dimostra di non cogliere
lo sforzo di autonomia prodotto dagli organi regionali e nazionali
del Pri. La ripresa del partito in Calabria e' partita dall' impegno
personale di Nucara prima ancora che lo stesso fosse eletto segretario
nazionale e vice ministro del governo Berlusconi. Non c' e' quindi
un problema di questa natura e al recente congresso nazionale di Fiuggi
tutti i delegati calabresi si sono ritrovati compatti, compreso lo
stesso Mazzei, sulle posizioni politiche della mozione facente capo
al segretario nazionale Nucara e al presidente La Malfa''. ''Evidentemente
- ha proseguito - qualcosa deve aver turbato Mazzei che invitato a
candidarsi nella sua qualita' di assessore alla provincia di Catanzaro
nella lista per la regione alza artificiosamente il tiro e sposta
un problema che riguarda esclusivamente criteri di militanza politica
su altri aspetti; colpisce pertanto l' incoerenza di tale atteggiamento
che, specie dopo l' accoglienza leale e senza riserve che il segretario
nazionale Nucara gli ha riservato quando ha deciso di lasciare il
suo partito d' origine, appare chiaramente forzata e strumentale.
Il Pri continua ad essere il punto di riferimento e di aggregazione
di quanti, anche se provenienti da altre esperienze politiche, intendono
impegnarsi a pieno titolo nelle battaglie civili e democratiche dei
repubblicani per cui il Pri non attraversa alcuna crisi e si presenta
alle elezioni forte dell' apporto di quanti hanno scelto e sceglieranno
il simbolo dell' Edera''. ''Non c' e' piu' spazio - ha concluso -
per polemiche inutili in quanto e' venuto il tempo di un impegno pieno
e senza riserve da parte di tutti per contribuire alle imminenti elezioni
al rafforzamento del ruolo del Pri nel panorama regionale calabrese''.
Pirillo (Margherita)
“L’on. Santelli si scelga meglio i suoi collaboratori”
21/01 Consiglio l’On. Santelli di avere più cura nella
scelta dei suoi fidi collaboratori. Sergio Stancato e Antonio Pizzini,
per anni caduti nell’oblio della politica, ora si ergono ad
attori protagonisti della politica locale, riscoprendosi invece solo
musicanti del “de profundis” della Casa delle Libertà.
È fortemente scandaloso che il “dimenticato” Stancato
scriva che “il dottor Scuteri aveva già consegnato le
sue dimissioni alla Santelli per sopraggiunti e inderogabili impegni
in Roma”. Da quando, mi domando, la Santelli svolge le funzioni
di presidente della Giunta Regionale o di assessore alla sanità?
Da quando i cittadini sul tirreno cosentino hanno mai dato mandato
alla Santelli di decidere sul bene assoluto, che è quello della
propria salute?
Affermare senza mezzi termini che la “gestione Asl è
targata Casa delle Libertà” è la prova che il
centrodestra considera l’azienda sanitaria di sua proprietà,
senza considerare i tanti disagi e le difficoltà di cittadini
che ancora adesso sono costretti ai viaggi della speranza perché
non trovano sul territorio centri di eccellenza che rispondono alle
loro esigenze.
Mostrano di aver perso i lumi della ragione e di non aver alcun senso
di pudore Pizzini e Stancato, quando nelle loro spocchiose dichiarazioni
confermano di decidere sul futuro di chicchessia all’interno
dell’azienda sanitaria, anche attraverso quei messaggi velati
di risultati raggiunti in questo o in quel reparto, usando la leva
del potere come spauracchio. Ho sempre apprezzato il lavoro svolto
dai medici all’interno dell’Asl paolana: pur se costretti
a lavorare in condizioni difficili e di dispotica autorità
dettata dai vertici, hanno mostrato di possedere alta professionalità
che di certo queste ultime gestioni non hanno saputo considerare e
sostenere appieno. Quanto poi affermato dalla Santelli, se non è
un ossimoro, poco ci manca. Mentre dall’alto delle passerelle
romane pontifica sulla politica al servizio della gente, dall’altro
in modo molto arrogante mostra di orientare il proprio fare politico
in tutt’altro senso, dando prova del totalitario agire degli
esponenti del centrodestra nei posti di comando. La verità
è che l’ultimo balletto in termini di nomine fa riferimento
a protagonisti scomodi nel contesto dell’accomodamento politico
della Cdl: la corsa all’accaparramento delle poltrone e dei
consensi, ha contribuito in modo decisivo alla diffusione della politica
del clientelismo, di cui Stancato e Pizzini sono protagonisti indiscussi.
Ma mentre di Stancato se ne sono perse le tracce, il presidente dell’Arssa,
Pizzini, dovrebbe spiegare ai calabresi perché non ha ancora
assunto i 53 divulgatori agricoli. L’Arssa con deprecabile superficialità,
da una parte accumula ingenti perdite per l’allegra e dissennata
gestione dei punti vendita e degustazione, con perdite quantizzate
in diversi milioni di euro, e dall’altra, continua a mortificare
una categoria di lavoratori altamente specializzati che aspirano legittimamente
alla meritata assunzione, per aver superato un pubblico concorso con
relativa copertura finanziaria assicurata dal Regolamento Cee. Per
cui ho ritenuto di presentare una interrogazione chiedendo di sapere
quali iniziative urgenti ed indifferibili si intendono intraprendere
per consentire l’immediata assunzione dei divulgatori agricoli
che l’ostruzionistico ed incomprensibile comportamento dell’Arssa
continua a relegare in una estenuante e mortificante attesa. Capisco
l’astio di Pizzini nei miei confronti: a differenza della mia
carriera politica giunta alla terza elezione ed alla quarta candidatura,
il presidente dell’Arssa ancora una volta tenta di avviarsi
(e sicuramente con scarsi risultati) in tal senso.
Il filosofo Vattimo
candidato a Sindaco nella città di Gioacchino da Fiore
20/02 Il filosofo Gianni Vattimo sara' uno dei candidati sindaci
a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Vattimo ha deciso
di accettare la candidatura a sindaco che gli era stata proposta da
un gruppo di giovani che hanno dato vita ad un Movimento e ad un periodico
chiamato 'La Voce di Gioacchino'. Questa sera ha partecipato ad un
incontro, al quale erano presenti alcune centinaia di giovani, svoltosi
a San Giovanni in Fiore nel corso del quale ha detto che ''accetto
la candidatura a sindaco perche' Gioacchino Da Fiore e' una guida.
E devo dire che accetto con molto entusiasmo. La mia e' una candidatura
fuori dai partiti e dalle appartenenze''. Nel corso dell'incontro
Vattimo ha rivolto anche un messaggio al centrosinistra affinche'
si riesca a realizzare un eventuale ''percorso condiviso''.
Mazzei (PRI)
“Posizione di Nucara strana e imbarazzante per l’intreo
partito”
20/02 ''Quella di Nucara e' davvero una posizione alquanto strana
e sicuramente imbarazzante per l'intero partito, la cui linea ed i
cui destini sono decisi dagli umori del suo segretario nazionale,
che invece di occuparsi dei tanti problemi esistenti a livello centrale
ed in ogni angolo del Paese, si ingerisce con forza e prepotenza nelle
vicende calabresi, mortificando il ruolo e l'autonomia degli organi
locali del Pri''. E' quanto sostiene in una nota il componente della
direzione regionale e del consiglio nazionale del Pri, Vincenzo Mazzei.
''Il segretario nazionale del Pri Francesco Nucara - ha aggiunto -
che ha deciso in un vertice con Berlusconi e gli altri segretari dei
partiti della Casa delle Liberta' di candidare alla presidenza della
Giunta Regionale Sergio Abramo ed ha avviato trattative con la Dc
ed il Pli, per comporre una lista, da quanto si apprende da alcune
dichiarazioni fornite alla stampa, sembra non abbia ancora deciso
con quale schieramento partecipare alle elezioni regionali del 3 e
4 aprile. In tal modo non si costruisce alcun rapporto con gli alleati
di centrodestra, nei cui confronti ha giurato fedelta' nel recente
congresso di Fiuggi e si perde qualsiasi credibilita', nei confronti
del centrosinistra e dell'intero corpo elettorale. Il danno maggiore,
pero', lo subisce il partito, che come dimostrano i risultati delle
scorse elezioni amministrative ed europee, poteva tornare a svolgere
un ruolo di primo piano sulla scena politica regionale''. ''Tutto
cio', evidentemente, non rientrava - ha proseguito Mazzei - nei programmi
del segretario nazionale, che invece di lavorare, per consolidare
il risultato ottenuto, non ha fatto nulla per impedire l'allontanamento
dal partito di Vincenzo Cesareo, reo, forse, di averlo battuto nelle
elezioni europee, e le dimissioni del segretario regionale, reo di
avere portato il Pri, nella Provincia di Catanzaro, a conquistare
l'unico consigliere eletto in Italia nelle liste dell'Edera. All'uscita
dal partito di Cesareo, che in Provincia di Cosenza aveva ottenuto
oltre 10.000 voti sui circa 14.000 ottenuti dalla lista, ha fatto
seguito l'allontanamento dall'attivita' di partito del Coordinatore
provinciale di Crotone Silvano Cavarretta ed il disimpegno e l'abbandono
di pezzi importanti del partito in Provincia di Reggio Calabria. Oggi,
il PRI calabrese, versa in uno stato di crisi profonda. Questi sono
i risultati di una politica sbagliata e senza alcun respiro strategico,
che impedisce ancora lo svolgimento del congresso nella Provincia
di Catanzaro, dove il Pri e' stato affidato dal segretario nazionale
ad un responsabile, che gode della sfiducia della quasi totalita'
delle sezioni''. ''Non si puo' piu' andare avanti in tal modo - ha
concluso Mazzei - e' arrivato il momento di dire basta e di avviare
un serrato confronto, che veda protagonisti quanti sono convinti della
necessita' di dare forza ed autonomia ad un gruppo dirigente regionale,
in grado di sviluppare una linea politica forte ed incisiva, idonea
ad aggregare quanti si riconoscono, al di la degli attuali schieramenti,
nei valori e negli ideali, che hanno fatto la storia del Pri. In tale
direzione, la composizione delle liste elettorali, che richiede il
massimo impegno da parte di tutti, non puo' in alcun modo prescindere
dalla necessita' di fare svolgere ai competenti organismi regionali
del partito la loro funzione''.
Fini invita Protekos
in visita in Ucraina
20/02 Il Ministro degli Esteri e vice-Presidente del Consiglio,Gianfranco
Fini, ha invitato il consorzio Protekos-export Calabria a partecipare
alla visita ufficiale in Ucraina che si terra' il prossimo 10 marzo
ed alla quale interverra' anche il vice-Ministro per il Commercio
con l' estero, Adolfo Urso. Lo si e' appreso da una nota del Presidente
del Consrozio Protekos Export, Umberto De Rose. Il programma della
missione economico-diplomatica prevede l'organizzazione, da parte
dell' Istituto per il Commercio con l'estero (ice) di un seminario
sulle opportunita' di collaborazione economica fra i due paesi. L'incontro
che si svolgera' a Kiev prevede un interscambio fra i partecipanti
italiani e le autorita' politiche ed eocnomiche locali. ''Questo invito
- ha detto De Rose - ci onora e dimostra il grande lavoro realizzato
dalal struttura tecnico-amministrativa di Protekos Export che, pur
con forze quantitativamente ridotte sta svolgendo una grande azione
di diffusione e di veicolazione dell'export calabrese. Ringraziamo
il Governo per l'attenzione prestata , che e' certamente rivolta al
mondo economico calabrese''.
Tripodi (PdCI)
parlando della Regione “Questa la peggiore legislatura”
19/02 ''Solo il Presidente Fedele, arrampicandosi sugli specchi e
presentando una realta' che esiste solo nella sua fantasia, poteva
immaginare di vendere quello che non c'e', vantando un bilancio ricco
di successi di cui i calabresi purtroppo non si sono accorti, visto
che questa legislatura e' stata la peggiore in assoluto della storia
del regionalismo calabrese''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo
del Pdci in consiglio regionale, Michelangelo Tripodi, circa i contenuti
della conferenza stampa di fine legislatura del Presidente del Consiglio,
Luigi Fedele. ''Ma quello che ci ha colpito in modo particolare -
ha aggiunto - sono state le affermazioni del Presidente Fedele riguardanti
la nuova legge elettorale che il presidente del consiglio regionale,
che l'ha votata, definisce 'una legge elettorale nel rispetto delle
regole'''. ''Ci piace ricordare a Fedele - ha concluso Tripodi - ma
soprattutto ai cittadini calabresi che l'approvazione della nuova
legge elettorale e' avvenuta con un colpo di mano ed attraverso un'operazione
truffaldina di cui Fedele e' stato tra gli attori principali con una
gestione di quella seduta consiliare che ha superato i limiti del
regolamento interno del consiglio regionale''.
Il Sindaco di
Cosenza a Napoli al dibattito sul Mezzogiorno parla del Porto di Sibari
19/02 “E’ estremamente positivo che si ricominci a parlare
di Mezzogiorno in una fase politica come questa, contrassegnata dalle
imminenti elezioni regionali, ma anche dal varo nel Sud dell’Unione,
il nuovo soggetto politico che raggruppa le anime del centrosinistra.
Ed è ancora più significativo che tutto questo avvenga
in un momento in cui il Mezzogiorno è praticamente fuori dall’agenda
politica del Governo” Lo ha affermato il Sindaco Eva Catizone
intervenendo nel pomeriggio di oggi a Napoli, alla Città della
Scienza, alla tavola rotonda organizzata da “L’Unione”
nell’ambito della due giorni dedicata alle “Idee del Mezzogiorno”.
“Si è fatto un gran parlare e giustamente – ha
detto ancora la Catizone – di logiche di rete. Per le nostre
città è necessario, infatti, uscire dall’isolamento
e dall’autoreferenzialità guardando agli altri territori,
attraverso l’implementazione di politiche di sviluppo comune
e la possibilità di lavorare insieme. Solo così si potranno
sviluppare nuove capacità attrattive e di crescita.”
Il Sindaco di Cosenza ha messo poi in evidenza una duplice criticità
per il Mezzogiorno: le carenze infrastrutturali materiali e quelle
immateriali. “Il problema oggi – ha puntualizzato Eva
Catizone – non è solo l’ammodernamento dell’autostrada
Salerno-Reggio Calabria, ma quello più delicato e complessivo
che investe le autostrade del cielo e del mare. Si pensi al porto
di Gioia Tauro ed a quello di Sibari. Gioia Tauro – ha aggiunto
la Catizone – rappresenta un magnifico esempio di come la Calabria
sia riuscita a rompere l’isolamento, senza che, però,
tutto questo si sia anche tradotto in un autentico sviluppo per il
territorio. Ciò che si è verificato per Gioia Tauro
– ha affermato ancora il Sindaco – deve essere evitato
per altri esempi, uno su tutti Sibari che non è solo un porto
incompiuto o uno scavo che deve ancora affiorare, ma che è
soprattutto un luogo della memoria ed un logo capace di suscitare
attrazione e di attivare quei meccanismi di marketing territoriale
in grado di aumentare l’appeal turistico non solo della stessa
Piana di Sibari, già fortemente vocata per l’esistenza
di significativi esempi di agricoltura innovativa, ma anche delle
città vicine. Il porto di Sibari sarebbe capace non solo di
convogliare verso la Calabria nuovi flussi turistici, ma anche di
abbattere il costo dei trasporti.” La parte conclusiva del suo
intervento la Catizone l’ha riservata al tema della sicurezza
nelle città, suscitando l’apprezzamento e la condivisione
anche del Sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino che è intervenuta
subito dopo il primo cittadino di Cosenza. “Un Sindaco –
ha sottolineato la Catizone - non ha molti mezzi per fronteggiare
la criminalità, ma è importante che quegli strumenti
che ha a sua disposizione siano utilizzati al meglio. Intanto, smuovendo
le coscienze dei propri concittadini e poi mettendo in pratica azioni
come quelle poste in essere da due anni a questa parte dal Comune
di Cosenza, come la confisca di beni ad esponenti della criminalità
organizzata ed il loro riutilizzo a fini sociali, ma anche le costituzioni
di parte civile nei processi per mafia. Il problema è che queste
azioni coraggiose sono state da noi intraprese, spesso nel silenzio
assordante della politica e dei partiti. Penso che il problema della
sicurezza non si risolva militarizzando i territori, ma facendo crescere
una coscienza civile. Sono questi i temi sui quali occorre confrontarci
– ha concluso Eva Catizone – per uscire dall’idea
di un Mezzogiorno dolente cui dobbiamo sostituire quella di un Mezzogiorno
positivo, propositivo e finalmente felice.” Alla tavola rotonda
di Napoli, coordinata dal direttore del quotidiano “Il Riformista”
Antonio Polito e conclusa dall’intervento dell’On.Massimo
D’Alema, hanno preso parte, oltre ai Sindaci Catizone e Russo
Jervolino, anche Michele Emiliano, Filippo Bubbico, Luciano D’Alfonso,
Enzo Divella, Stefania Pezzopane e Bruno Marziano.
A Castrovillari
la maggioranza rinnova la fiducia al Sindaco Blaiotta
19/02 ''Prosecuzione dell' azione politica per dare maggiore dignita'
al patto sottoscritto con la citta', che ha gia' prodotto in oltre
due anni e mezzo oltre quanto era stato previsto dal programma amministrativo,
ed un piu' forte e deciso ruolo di tutti i consiglieri della maggioranza
in Consiglio e dei rispettivi partiti, An, Udc e Nuovo Psi''. E' quanto
si afferma in un documento diffuso a conclusione di una riunione dei
consiglieri della maggioranza che sostiene la Giunta comunale di Castrovillari
cui hanno partecipato il sindaco, Franco Blaiotta, ed il presidente
del Consiglio, Nunzio Masotina. I 13 consiglieri, nel corso della
riunione, riferisce ancora la nota, ''hanno ribadito la piena fiducia
all' Amministrazione, affermando la validita' dell' operato svolto.
E' importante rafforzare l' azione politica della coalizione, puntando
a ritrovare le ragioni di un' unita' sostanziale che rimetta al centro
il primato della stessa politica e possa portare avanti quel programma
di cambiamento gia' iniziato e che ha tanti obiettivi in cantiere
pronti a partire. L' impegno prioritario e' di adoperarsi affinche'
i partiti ritrovino una serenita' che consenta di mettere da parte
le diatribe di carattere personale o di gruppo, superando contrasti
e ogni possibile malinteso, per poter lavorare con tranquillita' sulle
progettualita' che interessano l' avvenire di Castrovillari e che
siano di supporto reale al governo cittadino. Al bando, dunque, contrasti
e polemiche. Oggi quello di cui ha bisogno la citta' e' un piu' forte
coinvolgimento sulle sue esigenze e sui suoi bisogni''.. ''L'esperienza
maturata nei due anni e mezzo di governo, grazie al lavoro dei consiglieri
comunali - ha detto da parte sua il sindaco Blaiotta - deve costituire
il punto di riferimento per meglio definire i nuovi obiettivi che
s' intendono perseguire, rimuovendo incomprensioni e condizionamenti
che possono in qualche modo avere appannato l' immagine della maggioranza
di centrodestra''.
Il Governo non
impugna la legge elettorale regionale. Si vota il 3 e 4 aprile
18/02 ''I calabresi voteranno il 3 e 4 aprile con la nuova legge
elettorale approvata dal Consiglio regionale. Il governo ha deciso
di non impugnare il provvedimento legislativo e dunque non ci saranno
ostacoli alla piena attuazione della legge''. Ad annunciarlo e' l'assessore
regionale all'ambiente, Domenico Antonio Basile, che, in una nota,
ha riferito di aver appreso della decisione del governo nel corso
di una telefonata avuta con il ministro delle Comunicazioni, Maurizio
Gasparri. ''Il ministro Gasparri - ha aggiunto - mi ha appena comunicato
la decisione del governo che, non avendo individuato alcun elemento
di illegittimita' costituzionale, non impugnera' la legge elettorale
approvata per il rinnovo del Consiglio regionale calabrese''. ''E'
un'ulteriore conferma - ha concluso Basile - dell'ottimo lavoro che
questa legislatura regionale ha dispiegato sull'intera Regione, in
piena sintonia con quanto prodotto dal governo Chiaravalloti in favore
di una oggettiva crescita della Calabria''.
Barile plaude
all’iniziativa di istituire la società “Calabria
Neve”
18/2 “La proposta di Domenico Rizza di istituire la società
“Calabria-Neve”, al fine di razionalizzare l’offerta
turistica invernale, va finalmente nella direzione di una reale qualificazione
e valorizzazione del patrimonio montano calabrese”. E’
quanto sostiene il coordinatore della Cdl alla Provincia di Cosenza,
Mimmo Barile, commentando l’emendamento presentato dal vicepresidente
del Consiglio regionale, Domenico Rizza, e approvato a maggioranza
dall’assemblea calabrese. “Il proposito di una società
mista partecipata dalla Regione, che ottimizzi le risorse turistiche
della nostra montagna, - ha aggiunto Barile, che è in passato
è stato anche presidente della Federalberghi Calabria - costituisce
una straordinaria opportunità di crescita del turismo calabrese,
che necessita di un progetto strategico che punti sulla valorizzazione
in termini di qualità e di efficienza. La nostra regione –
ha sottolineato - ha risorse ambientali che vanno valorizzate in modo
intelligente ed organico senza fariseismi né pregiudizi pseudoambientalisti”.
“Sono convinto che il coinvolgimento degli enti locali e dei
privati nella gestione delle strutture turistiche, possa contribuire
al rilancio dell’offerta invernale. Spero si chiuda al più
presto la pagina ignobile del sottoutilizzo degli impianti di risalita
in Sila. Mi auguro che la Provincia di Cosenza si attivi per aderire
al progetto di razionalizzazione degli impianti sciistici di Lorica
e Camigliatello, che vanno opportunamente raccordati e coordinati.
Sulla questione – ha concluso Barile – presenterò
un Ordine del giorno da discutere al più presto al Consiglio
provinciale di Cosenza.”
Presentazione
dell’iniziativa il “Telegiornale Gestuale” all’Hotel
San Carlo
18/02 Si terrà SABATO 19 FEBBRAIO 2005, con inizio alle ore
12.00, presso L’Hotel San Carlo di Rende, la conferenza stampa
organizzata dal Presidente del Gruppo in Consiglio Regionale della
Margherita, On. Mario Pirillo, nel corso della quale saranno delineate
le direttrici per l’attivazione presso la sede Rai regionale
di un “Telegiornale Gestuale” per non udenti.
Saranno presenti le delegazioni di associazioni di non udenti e una
interprete.
I non udenti potranno avvalersi inoltre di iniziative che saranno
adottate da parte della Provincia di Cosenza. Infatti, grazie all’emendamento
alla Finanziaria regionale presentato dall’On. Pirillo, approvato
dall’assemblea regionale nel corso dell’ultima seduta,
è stato assegnato un contributo di 100 mila Euro alla Provincia
di Cosenza – Assessorato al Bilancio, al fine di istituire un
servizio sperimentale di interpretariato della Lingua dei Segni (L.I.S.),
volto a mitigare gli effetti della esclusione dei non udenti dalla
sfera di vita pubblica ed istituzionale.
Il servizio si rivolge a favore dei Comuni, Aziende sanitarie ed ospedaliere,
Tribunali, Prefettura ed ogni altra istituzione che ne può
richiedere l’ausilio nei casi in cui occorra interagire con
persone non udenti. Il servizio è altresì attivabile
su richiesta delle persone affette da deficienza uditiva.
Tripodi (Pdci)
contro Fedele “legge 25 e concorsone sono gravi errori”
18/02 ''La legge 25 ed il 'concorsone' sono stati gravi errori''.
E' quanto ha detto stamane il capogruppo del Pdci in consiglio regionale,
Michelangelo Tripodi. L'esponente dei Comunisti Italiani ha inoltre
accusato il presidente del consiglio regionale Luigi Fedele di ''avere
il 19 settembre 2001, con una sua proposta, promosso una modifica
del regolamento consiliare che ha permesso la costituzione dei monogruppi
anche fuori dalle rappresentanze partitiche e politiche nazionali''.
Pirillo (DL)
“La Margherita interagisce con la società civile”
18/02 “La Margherita – ha spiegato l’On. Pirillo
– ha dimostrato in questi anni una grande capacità di
interagire con la società civile, raccogliendo le istanze che
arrivano dal territorio, interpretandone le peculiarità e valutando
a fondo ogni valore presente sul territorio calabrese”. “In
questi cinque anni – ha spiegato ancora l’On. Pirillo
– abbiamo più volte denunciato le inefficienze dell’esecutivo
di centrodestra, le mancanze del sistema sanitario, i ritardi nell’impiego
delle risorse comunitarie, le iniziative in tema di occupazione fortemente
inadeguate che hanno al contrario alimentato ulteriori forme di precariato.
Le nostre iniziative, concretizzatesi attraverso progetti mirati indirizzati
allo sviluppo del territorio, sono state puntualmente disattese da
vecchie logiche legate al potere. Ora la Calabria tutta – ha
concluso il presidente del gruppo della Margherita – ha avviato
una decisa inversione di rotta sostenendo a gran voce la coalizione
di centrosinistra e il nostro candidato presidente, Agazio Loiero”.
Nucera (Sdi)
“Una vittoria l’assegnazione all’Afor dei 1600 lavoratori
ex fondo sollievo”
17/02 ''Una importante e significativa vittoria e' stata conquistata
dallo Sdi calabrese nel corso dell' ultima seduta del consiglio regionale,
in fase di approvazione di bilancio''. Lo ha detto il segretario regionale
dello Sdi, Ercole Nucera, circa l'approvazione dell'emendamento presentato
dal consigliere Luigi Incarnato relativo ai circa 1600 lavoratori
ex fondo sollievo. ''Con l' approvazione - ha aggiunto Nucera - dell'
emendamento al bilancio presentato da Incarnato i lavoratori dell'ex
fondo sollievo sono stati posti a carico della gestione dell' Afor
conquistando una posizione lavorativa stabile e sicura, ponendo fine
cosi' a continue tensioni con scadenze e rinnovi che creavano ansia
e preoccupazione fra i lavoratori. Lo Sdi calabrese con questo risultato
dimostra il modo concreto e corretto di affrontare e risolvere gli
annosi problemi dei lavoratori calabresi evitando i proclami e slogan
ad effetto. Il lavoro dei nostri rappresentanti nelle istituzioni,
sorretto dall' azione politica del partito ha dato i suoi giusti risultati.
Questo rappresenta un ulteriore esempio della correttezza delle impostazioni
e dei risultati attesi. Il compagno Incarnato, che da sempre ha avuto
a cuore i problemi dei lavoratori forestali vede coronato un suo impegno
ventennale per la stabilizzazione e la sicurezza del posto di lavoro''.
''Dare la possibilita' - ha proseguito - alle famiglie calabresi di
programmare la propria esistenza: questo l' impegno solenne dei socialisti
democratici italiani. E' infine un importante risultato anche per
l' Afor che finalmente puo' mettere in atto una seria e concreta programmazione
delle risorse per la difesa dell' ambiente, la sicurezza del patrimonio
boschivo, la valorizzazione dei Parchi Nazionali e lo sviluppo del
territorio. Ci adopereremo perche' nel programma del candidato Loiero
ci sia una seria definizione dei compiti e dei ruoli che gli enti
sub-regionali devono svolgere per evitare un nuovo e drammatico precariato''.
''Un invito, inoltre, all' intero centrosinistra - ha concluso - affinche'
i risultati raggiunti da battaglie comuni possano rappresentare il
patrimonio di tutta la coalizione. L' impegno dei socialisti resta
quello di non creare piu' in questa regione sacche di precariato,
ma dare certezze all future generazioni''.
Pirillo:
(Margherita) “A Paola la Santelli commissaria se stessa”
17/01 Dichiarazione del capogruppo alla Regione della
Margherita, Mario Pirillo: “L’operatività politica
dell’On. Jole Santelli non finisce mai di stupire: è
riuscita addirittura a commissariare se stessa. Se è vero,
come è vero, che il neo commissario dell’Asl nr. 1 di
Paola si ritrova vicino alle posizioni del giovane sottosegretario,
allora la Santelli conferma la cattiva volontà di politicizzare
il mondo sanitario territoriale, e la rimozione del dr. Scuteri, costretto
ad operare in situazioni di estrema precarietà, ne è
una prova. Il deputato spieghi ora ai cittadini residenti nel territorio
di competenza dell’Azienda Sanitaria quali risultati sono stati
raggiunti e quali benefici tali sistemi hanno portato alla comunità.
Basta fare un passo indietro, verificare alcune cifre, misurare alcune
nomine e si avrà la conferma del grave stato in cui versa la
sanità tirrenica. Un debito che ha raggiunto livelli astronomici,
grazie soprattutto alla sciagurata gestione di Logatto; il mancato
avvio di una seria politica sanitaria si è poi ripercossa sui
tre ospedali civili e sui poliambulatori, che versano in situazioni
che sfiorano il disagio sociale. Le gestioni politicizzate hanno ulteriormente
abbassato il livello quali-quantitativo e di efficienza del servizio,
compromettendo anche il rapporto con la sanità privata che
spesso ha sopperito alle mancanze delle strutture pubbliche.
Invece che contribuire ad un cambio di rotta nel sistema sanitario,
abbiamo assistito in questi anni alla stagnazione più assoluta.
I nuovi e moderni reparti, le strutture che avrebbero dovuto rivoluzionare
la qualità sanitaria si sono invece rivelati un bluff che non
è passato inosservato agli occhi dei cittadini calabresi, che
più volte hanno manifestato il proprio disappunto sulla malasanità
presente sul tirreno cosentino.
I sacrosanti diritti alla salute dei cittadini sono stati calpestati:
la stessa Regione ha poi contribuito a sostenere tale condotta deleteria.
Sin dall’insediamento del dr. Logatto ho paventato il rischio
dell’allegra e dissennata gestione dell’azienda sanitaria
di Paola. Nell’indifferenza più assoluta, e certamente
in tempi non sospetti sono stato il promotore di interrogazioni e
progetti di legge volti a fare chiarezza su una gestione che continua
a denotare sprechi ed inefficienze. Paradossalmente i continui ricambi
della dirigenza e le sonore bocciature dei bilanci da parte della
giunta regionale di centrodestra confermano quanto io vado argomentando
ormai da tempo. “
Pacenza
(DS) “Sospensione direttori all’ultimo giorno utile. La
Cdl non si smentisce”
17/02 ''Anche nell' ultimo giorno utile, perche' con lo scioglimento
del Consiglio regionale l' attivita' della Giunta si riduce soltanto
all' ordinaria amministrazione, il governo regionale di centrodestra
non ha smentito per un attimo il suo fare di questa legislatura soprattutto
per quanto riguarda la gestione della sanita' calabrese. E cosi' si
e' assunta una decisione singolare, la sospensione di tre direttori
generali''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale dei Ds,
Franco Pacenza. ''Non si dice - ha aggiunto Pacenza - a quale norma
si fa riferimento perche' sia nella normativa nazionale che in quella
regionale non esiste l' istituto della sospensione. I direttori generali
vanno nominati, verificati, eventualmente rimossi per come prevede
la norma. Gia' qualche mese addietro l' assessore Luzzo si e' reso
protagonista di un' altra iniziativa, quella di commissariare sette
aziende sanitarie per quanto riguarda i piani aziendali e i bilanci
di previsione. Anche quella e' una circostanza avventata su cui poi
nessuna notizia e' stata data''. ''Speriamo veramente - ha concluso
Pacenza - che sia l' ultima volte, considerato che ormai la Giunta
non ha piu' poteri di governo straordinario. Si e' dato, comunque,
l' ultimo colpo ad una gestione, quella della sanita' calabrese, che
per tutta la legislatura e' stata piegata solo ed unicamente ad accordi
e scorribande di potere. Anche l' ultima decisione di ieri ha lo stesso
sapore e gli stessi contenuti''.
Il Presidente
del Consiglio regionale, Fedele, traccia il bilancio delle attività
17/02 ''Anni positivi e concreti'': e' il libro bianco,
riguardante l'attivita' del Consiglio regionale della Calabria nella
settima legislatura, presentato questa mattina, a palazzo Campanella,
dal presidente dell'Assemblea calabrese, Luigi Fedele, nel corso del
tradizionale incontro con i giornalisti. Il libro presentato e' stato
realizzato dall'Ufficio resoconti e dall'Ufficio stampa del Consiglio,
in cui sono sintetizzati cinque anni di intensa attivita' di produzione
legislativa. Durante la conferenza, cui erano presenti i rappresentanti
di tutte le testate accreditate, nonche' il presidente del consiglio
regionale dell'Ordine del giornalisti, Giuseppe Soluri, il massimo
rappresentante dell'Assise calabrese si e' soffermato sui principali
atti prodotti dal 2000 ad oggi. ''Quella che sta per chiudersi e'
stata la cosiddetta 'legislatura costituente', nel corso della quale
abbiamo approvato le leggi con cui sono state profondamente rinnovate
le istituzioni regionali'', ha detto Fedele, riferendosi in particolare
''allo Statuto, che questa Assemblea, possiamo dirlo con orgoglio,
ha varato prima di tante altre Regioni. In particolare, nel corso
dell'incontro con la stampa, e' emersa la soddisfazione ''per la definitiva
soluzione del problema dei monogruppi, grazie alla legge che prevede
lo sbarramento al 4%''. Fedele e' stato sollecitato a parlare anche
della vicenda del 'concorsone': ''Lo considero giusto e, se potessi,
sicuramente lo rifarei, perche' sono abituato ad assumermi le responsabilita'
delle mie azioni personali e politiche''. Sulla polemica dei mesi
scorsi, relativa all'aumento delle indennita', e' stata fornita una
risposta diplomatica: ''E' vero, i consiglieri guadagnano bene, ma
la loro remunerazione e' adeguata all'impegno che svolgono''. Secondo
il presidente del Consiglio regionale, questa istituzione ha avuto
il merito, nel corso degli ultimi anni, di trasformarsi in ''un vero
e proprio 'centro d'ascolto' aperto ai cittadini'', ma anche in ''un
luogo di scambio di esperienze a livello internazionale, com'e' accaduto
lo scorso anno in occasione dell'Assemblea generale della Calre''.
Fedele ha inoltre ricordato le principali leggi regionali approvate
negli ultimi anni, soffermandosi sulla legge urbanistica, sui provvedimenti
in materia di lavoro e di agricoltura, sulle manovre di bilancio (l'ultima
delle quali ha avuto il via libera due giorni fa), nonche' sul recentissimo
Piano energetico. E' stata altresi' annunciata, prima delle elezioni
del prossimo mese di aprile, l'inaugurazione della sede romana del
Consiglio regionale.
Il Consiglio ha lavorato bene
Il Consiglio regionale ha lavorato ed ha lavorato anche bene: questo,
in estrema sintesi, quanto e' emerso dalla conferenza stampa di fine
mandato tenuta quest' oggi a Palazzo Campanella dal presidente del
Consiglio regionale, Luigi Fedele. La conferenza stampa e' stata introdotta
da Gianfranco Manfredi, assente Arnaldo Cambareri, collega tra l'
altro alle soglie della pensione. E' stato presentato un volume di
oltre 200 pagine sull' attivita' dell' Assemblea degli ultimi cinque
anni e Manfredi ha rilevato come ''questa vituperata legislatura non
sia stata un' assemblea di condominio. La missione delle nuove regole
e' stata portata a compimento e non e' cosa da poco''. Ponderoso il
lavoro illustrato da Manfredi sull' attivita' dell' ufficio stampa,
tra l' altro 638 comunicati dall' inizio della legislatura ad oggi.
Fedele, nel corso della conferenza stampa, ha anch' egli sottolineato
l' importanza dell' approvazione dello Statuto, come emblema delle
nuove leggi approvate. ''La Lombardia - ha tra l' altro fatto notare
il presidente del Consiglio - non l' ha neanche approvato in Commissione''.
Fedele ha messo in luce l' importanza dei contenuti dello Statuto
ma anche come in generale il Consiglio regionale sia stato un centro
di ascolto e di proposta, ricordando a tal proposito gli incontri
con Pisanu e mons. Cantisani e la proiezione internazionale avuta
dal Consiglio. ''Insomma - ha detto il Presidente - non mi pare si
possa dire una regione cenerentola. Il nostro compito l' abbiamo fatto,
va guardato il lavoro dell' aula ma anche quello delle Commissioni
e per quanto mi riguarda sono stati quattro anni di crescita politica
e culturale che lasceranno in me un segno positivo''. Ad inizio di
conferenza stampa, il presidente dell' Ordine regionale dei giornalisti,
Giuseppe Soluri, ha espresso apprezzamento per Cambareri rilevando
come le sue doti di professionalita' e di signorilita' ''non verranno
disperse ma saranno rappresentate allo stesso livello da Gianfranco
Manfredi, che certamente lo sostituira'''.
Il concorsone: lo rifarei
''Non sono pentito di averlo fatto e lo rifarei'': cosi' ha risposto
il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ai giornalisti
che gli hanno chiesto un suo parere a fine mandato sul famigerato
concorsone. Fedele ha ribadito, in sostanza, quanto detto nei mesi
e negli anni scorsi facendo notare come a suo avviso ''nulla di cosi'
eclatante e clamoroso e' avvenuto rispetto a quanto e' stato detto.
E' stato giusto farlo e lo rifarei''. Il presidente dell' assemblea
ha parlato anche dei monogruppi e della legge di sbarramento elettorale
in riferimento a questo aspetto. ''Con l' approvazione dello Statuto
- ha detto - e con questa legge elettorale il problema mi pare risolto.
Mi aspetto un Consiglio regionale nuovo senza questa parcellizzazione
e posso dire che quello dei monogruppi e' stato il problema che avrei
voluto risolvere ma che non sono stato in grado di fare''.
Sulle spese del Consiglio regionale
Abramo non è bene infomato
''Credo che Sergio Abramo non sia bene informato sui meccanismi del
Consiglio regionale'': in questa maniera ha risposto il presidente
del Consiglio regionale, Luigi Fedele, ad una domanda dei giornalisti
sulle spese del Consiglio regionale e su quanto riportato oggi dal
''Giornale di Calabria'' riferito a quanto detto dal candidato del
centrodestra alla Regione Sergio Abramo. ''Non mi riconosco - ha detto
Fedele - in questa fotografia. Non abbiamo aumentato lo stipendio
ai consiglieri piu' di altre Regioni e ritengo di poter dire di non
aver rubato niente. Quando Abramo verra' in Consiglio regionale credo
si ricredera' delle sue valutazioni e del resto sono convinto che
come Sergio Abramo ha fatto bene il sindaco, fara' bene il presidente
della Regione''.
Sondaggi in netto recupero per la CDL
I sondaggi segnalano un nettissimo recupero, se non un vantaggio come
coalizione, per la Casa delle Liberta' in vista delle elezioni regionali
del prossimo aprile. Lo ha detto stamani, in conferenza stampa, il
presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, esponente di rilievo
di Forza Italia. ''Abramo - ha detto Fedele - e' un ottimo candidato
e lo dico non per spirito di parte o di partito. E' il candidato che
ci fara' vincere. Problemi a Reggio Calabria? Ruolo di Fuda? Si impegnera'
- ha detto Fedele - anche lui. L' umore della gente due mesi fa era
negativo ed un mese fa anche, ma da quando c' e' stata la scelta del
candidato Abramo la svolta e' stata netta''. Su Chiaravalloti, Fedele
ha detto che non si tratta di una bocciatura. ''Se devo fargli - ha
detto - un amichevole rimprovero c' e' stato forse un difetto nella
comunicazione delle cose fatte in Giunta e anche nella vicenda di
Reggio Calabria sui Bronzi di Riace forse si e' verificato lo stesso
fenomeno''.
Legge elettorale, nessuna incoistituzionalità
Non c' e' alcuna incostituzionalita' della nuova legge elettorale
approvata dal Consiglio regionale nei giorni scorsi. Lo ha detto il
presidente dell' Assemblea, Luigi Fedele, nel corso della conferenza
stampa di fine mandato. ''Domani - ha detto Fedele - il nodo sara'
sciolto ma posso anticipare che non ci sono motivi di incostituzionalita'
e che chi grida allo scandalo lo fa solo per ottenere un po' di pubblicita'
sui giornali. Domani la legge andra' in Consiglio dei Ministri ma
posso gia' dirvi - ha detto Fedele ai numerosi giornalisti che hanno
partecipato all' incontro - che non ci saranno problemi''.
Loiero non è un candidato adatto
''Non lo reputo un candidato adatto a guidare la Regione'': cosi'
ha risposto ad una domanda dei giornalisti Luigi Fedele, in riferimento
ad Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della
Regione. ''La Calabria - ha detto Fedele - ha bisogno di fatti e non
di parole. Loiero e' anche un amico, politicamente molto preparato,
ma e' meglio Abramo''.
Sulle spese nessun rilievo della Corte
dei Conti
La lunga conferenza stampa di Luigi Fedele ha piu' volte toccato il
problema delle spese dell' Assemblea, ma il presidente del Consiglio
ha fatto notare ai giornalisti come la Corte dei Conti abbia sin qui
mosso un solo rilievo. ''Si tratta - ha detto Fedele - dell' omaggio
fatto ai consiglieri regionali lo scorso Natale. Riguardava una borsa
di lavoro che noi avevamo deciso di regalare ai consiglieri''.
Veraldi
(Margherita) “Maroni garantisca i lavoratori dell’Enel”
17/02 ''Il ministro Maroni dovrebbe intraprendere iniziative a garanzia
dei lavoratori che, a seguito della privatizzazione dell' Enel, sono
stati posti in mobilita' e ora sono prossimi alla pensione, prima
che le nuove disposizioni in materia previdenziale entrino in vigore''.
Lo chiede, in un' interrogazione rivolta al Ministro del Lavoro, il
senatore della Margherita Donato Veraldi. ''A seguito della privatizzazione
dell' Enel - spiega Veraldi - alcuni lavoratori hanno aderito al piano
di esodo volontario e sono stati posti in mobilita' fino a dicembre
del 2006. Dopo quella data resteranno pero' scoperti di un periodo
utile ai fini della pensione e al compimento dell' eta' pensionabile.
Molti lavoratori, in particolare del sud, fino al 2008, data dell'
entrata in vigore delle nuove disposizioni previdenziali, rischiano
di trovarsi, per un anno, scoperti di contribuzione pensionistica''.
''E' quindi dovere del governo e in particolare del Ministro Maroni
- conclude Veraldi - dare al piu' presto risposte concrete alle istanze
e alle aspettative dei tanti lavoratori che rischiano di vedersi sfumare
la pensione per pochi mesi di mancata copertura contributiva''.
Tripodi
(Pdci) “la legge elettorale irachena è più democratica”
17/02 ''La Calabria viene superata in democrazia anche dall' Iraq:
infatti, per entrare nel parlamento iracheno alle recenti elezioni,
i partiti dovevano ottenere almeno 30.750 voti, mentre in Calabria
un partito non ha il diritto di avere un proprio rappresentante se
non supera lo sbarramento del 4% e quindi non ottiene almeno 44.000
voti''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Pdci nel
Consiglio regionale della Calabria, Michelangelo Tripodi, che e' anche
segretario regionale del partito. ''La differenza sta nel fatto -
ha aggiunto - che l' Iraq ha circa 24 milioni di abitanti, mentre
la Calabria di abitanti ne ha meno di due milioni. In Calabria e'
stato compiuto un furto di democrazia''. ''Sono 99 infatti le liste
di candidati alle elezioni in Iraq - ha concluso Tripodi - che non
sono riuscite a superare la soglia di sbarramento per il numero dei
seggi in parlamento, e quindi sono state eliminate, in base al sistema
elettorale iracheno. Il quorum era stato fissato a 30.750 voti, ma
solo 12 grandi liste lo hanno superato''.
Iovene
(DS) “Il Governo mantenga gli impegni sul reddito di inserimento”
17/02 ''A distanza di 38 giorni dalla scadenza del 31 dicembre 2004
e ad alcune settimane dalla dichiarata disponibilita' del Ministro
Maroni, il Governo non ha ancora emanato alcun atto per permettere
ai 127 Comuni destinatari della sperimentazione del Reddito Minimo
di Inserimento di continuare ad utilizzare i fondi a disposizione
fino al loro esaurimento anche dopo la data di scadenza''. E' quanto
sostiene in una nota il senatore dei Ds-L'Ulivo, Nuccio Iovene, circa
i termini per il reddito minimo di inserimento. ''In occasione - ha
aggiunto - della discussione della conversione in legge del decreto-legge
relativo alla proroga termini ho presentato uno specifico emendamento,
sottoscritto da numerosi colleghi del gruppo Ds del Senato, per estendere
al 31 dicembre 2005 la possibilita' dell' utilizzo dei fondi gia'
stanziati ai Comuni, consentendo cosi' alle famiglie destinatarie
quanto loro promesso. Mi auguro che nella discussione prevista oggi
pomeriggio in Commissione Affari Costituzionali e successivamente
nella prossima settimana in Aula, il Governo mantenga fede agli impegni
assunti consentendo l'approvazione dell'emendamento o presentando
proposta analoga in grado di risolvere comunque la grave situazione''.
''Sono migliaia le persone e le famiglie - ha concluso Iovene - coinvolte
e per loro si tratterebbe di un piccolo ma importante riconoscimento.
Questo Governo ha cancellato definitivamente il Reddito Minimo di
Inserimento. Consenta almeno, mantenendo fede agli impegni assunti
in Aula dal Sottosegretario al Welfare Sestini, che le somme a suo
tempo stanziate e ancora disposizione dei Comuni arrivino ai loro
destinatari e non vengano sottratte loro con l' unico scopo di fare
cassa per lo Stato''.
Speciale:
Dopo
due giorni di dibattito, approvata nella notte la finanziaria regionale
Speciale:
La
Camera respinge la mozione di sfiducia contro Lunardi chiesta per
il blocco della A/3
Fortunato Aloi a Cosenza da la
solidarietà ai forestali e si pone come terzo polo
16/02 Fortunato Aloi, candidato alla presidenza della Giunta regionale
per Alternativa sociale, presente oggi a Cosenza ha espresso ''piena
solidarieta' agli operai idraulico-forestali che nei giorni scorsi
hanno attuato una legittima protesta per la mancata corresponsione
della retribuzione loro spettante''. Secondo Aloi, ''da anni si assiste
a forme di penalizzazione e di mancata valorizzazione di una categoria
che tanto e' utile, se non indispensabile, ad un territorio oltremodo
dissestato come quello calabrese. A cio' si aggiunge la recente e
assurda decisione del Governo, che nel momento in cui provvede all'
erogazione dovuta di somme a favore del settore per evitare la crisi
finale dello stesso, stranamente nomina un commissario creando una
forma di tutela e di controllo a mortificazione dell' autonomia e
della dignita' del settore medesimo''. Aloi ha anche riferito che
nei prossimi giorni incontrera' una delegazione degli operai forestali.
Inoltre Aloi nella giornata di presentazione all’elettorato
cosentino si è detto certo che per Alternativa Sociale lo sbarramento
del 4% non è un problema. “Non siamo in alternativa a
destra o sinistra, ma costituiamo il terzo polo – ha aggiunto
Aloi – e vogliamo rappresentare quell’elettorato di centro
destra che storicamente ha sempre detto la sua in Calabria e che oggi
non trova rappresentanza ed interlocutori”
Gentile (FI)“Rilanciare
l’ufficio speciale dell’Anas di Cosenza, svuotato di competenze”
16 Il rilancio dell' Ufficio speciale dell' Anas che gestisce l'
A3, con sede a Cosenza, ''da qualche anno svuotato di competenze e
responsabilita', va rilanciato, con l' assegnazione del giusto ruolo
di centralita' previsto dalla legge e richiesto da legittime esigenze
territoriali e di utenza''. A sostenerlo, in un' interrogazione rivolta
al Ministro delle Infrastrutture, e' Antonio Gentile, senatore di
Forza Italia. ''L' Ufficio speciale per l' autostrada Salerno-Reggio
Calabria, con specifiche deleghe in materie tecnico-amministrative
e con gestione autonoma e non vincolata alle strutture Anas regionale
con compiti di pianificazione, gestione e coordinamento di tutte le
attivita' dell' autostrada, compreso le risorse umane - afferma Gentile
nell' interrogazione - ha sede compartimentale a Cosenza e due sezioni
staccate a Salerno e a Reggio Calabria. Sulla Salerno-Reggio Calabria,
tra uffici di direzione e sezioni distaccate, personale in turnazione
e di Direzione lavori, operano oltre seicento unita', la maggior parte
dei quali residenti in Calabria ed in particolare nella provincia
di Cosenza. Nonostante il ruolo fondamentale svolto dalla Sezione
speciale di Cosenza, da qualche anno la medesima e' stata lentamente
svuotata di competenze e responsabilita' e questo proprio nel momento
di riavvio delle grandi opere pubbliche e dei grandi interventi per
il mezzogiorno. Tra l' altro, l' Ufficio speciale, tra il 2002 e 2003,
e' stato ridotto a solo Ufficio compartimentale. Le competenze dei
lavori di adeguamento e di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria
sono state scorporate ed affidate ad una apposita struttura con sede
a Roma e di fatto affidata ad un nuovo gruppo dirigente di provenienza
varia, senza alcuna conoscenza, senza alcuna radice e senza alcun
collegamento con la realta' di Cosenza e della Calabria. L' apposita
Sezione Progetti, con sede a Cosenza, fautrice di tutta la progettazione
preliminare e definitiva, nonche' della progettazione dei lotti gia'
appaltati, e' stata soppressa e le sue competenze sono state accentrate
anch'esse a Roma. Tutto cio' e' avvenuto mentre l' Ufficio di Cosenza
si apprestava a collaborare anche per la realizzazione della nuova
statale 106 ionica, con un livello di qualificazione del personale
elevato, affiatato e preparato, composto da tecnici (ingegneri, architetti
e geometri) calabresi e cosentini in prevalenza. A tutto cio' va aggiunto
il graduale impoverimento della struttura di manutenzione e di emergenza,
con organico sempre piu' ridotto nonostante l' aggravio e la notevole
richiesta di nuovi lavori manutentivi. Si e' infatti avviato un procedimento
di assunzione di 50 cantonieri, inviati guarda caso dappertutto ma
non nella provincia di Cosenza''. Gentile, nell' interrogazione, chiede
al Ministro delle Infrastrutture ''se non sia il caso, di dare una
netta inversione di rotta all' attuale politica di accentramento non
funzionale. Si potrebbe cosi evitare di assistere ad un inverecondo
gioco di responsabilita' amministrative, tecniche e gestionali tra
l' Ufficio Anas di Cosenza, quello di Salerno e quello di Roma, i
cui effetti negativi ricadono solo sugli utenti''.
Pirillo propone
alla RAI un telegiornale gestuale per i non udenti
16/02 Realizzare un “telegiornale gestuale” per non udenti.
È il tema della mozione presentata in Consiglio Regionale dal
Presidente del gruppo della Margherita, On. Mario Pirillo. Il “telegiornale
gestuale” dovrebbe essere realizzato nella redazione regionale
della Rai. I non udenti potranno avvalersi anche di iniziative che
saranno adottate da parte della Provincia di Cosenza. Infatti grazie
all’emendamento alla Finanziaria regionale presentato dall’On.
Pirillo, approvato dal assemblea regionale nel corso dell’ultima
seduta, è stato assegnato un contributo di Euro 100 mila Euro
alla Provincia di Cosenza – Assessorato al Bilancio, al fine
della istituzione di un servizio sperimentale di interpretariato della
Lingua dei Segni (L.I.S.), volto a mitigare gli effetti della esclusione
dei non udenti dalla sfera di vita pubblica ed istituzionale. Il servizio
si rivolge a favore dei Comuni, Aziende sanitarie ed ospedaliere,
Tribunali, Prefettura ed ogni altra istituzione che ne può
richiedere l’ausilio nei casi in cui occorra interagire con
persone non udenti. Il servizio è altresì attivabile
su richiesta delle persone affette da deficienza uditiva. “Numerosi
sono i cittadini calabresi affetti da grave difficoltà di linguaggio
connessa a deficienza uditiva”, ha evidenziato l’On. Pirillo.
“Il sistema televisivo regionale risulta assolutamente inadeguato
a rispondere alle esigenze dei numerosi cittadini affetti da tale
particolare handicap, che si trovano, di fatto, nella impossibilità
di usufruire dell’informazione regionale. Pertanto appare assolutamente
indifferibile che la redazione regionale della Rai si attivi affinché
venga ad essere garantita, con cadenza quotidiana, la traduzione in
Lingua dei Segni italiana (L.I.S.) del Telegiornale regionale. Il
potenziamento dell’offerta dell’informazione regionale
rappresenta una concreta opportunità di “dialogo”
costante tra le istituzioni e i cittadini non udenti, potendo efficacemente
contribuire all’integrazione sociale ed alla rimozione degli
ostacoli, anche di ordine culturale, che limitano la piena manifestazione
dell’autonomia personale di tali soggetti”.
Attraverso la mozione l’esponente regionale della Margherita
impegna la Giunta Regionale ad attivare con urgenza ogni possibile
iniziativa al fine di veder garantito per le persone non udenti il
diritto all’informazione regionale ad attivarsi presso la Redazione
regionale della Rai affinché si predispongano tutte le procedure
per la traduzione in Lingua dei Segni Italiana del Telegiornale regionale
e a stipulare apposite convenzioni con la Redazione regionale della
Rai affinché gli oneri economici del servizio di interpretariato
L.I.S., che traduce i contenuti del Telegiornale, siano posti a carico
di idonea previsione di spesa annuale nel Bilancio della Regione”.
Impegno di Iovene
(DS) per le Dogane calabresi
16/02 Il senatore dei Democratici di Sinistra-L'Ulivo, Nuccio Iovene,
ha assicurato il suo impegno personale affinche' le dogane possano
essere messe nella condizione di svolgere il loro ruolo nel migliore
dei modi. E' quanto emerso al termine di un incontro, svoltosi a Lamezia
Terme, tra il senatore Iovene ed il coordinamento regionale delle
Rdb Agenzie Fiscali. Nel corso dell'incontro il coordinatore regionale
delle Rdb, Luciano Vasta, ha illustrato al Senatore Iovene il ''difficile
momento delle dogane - e' scritto in una nota - in particolare, e'
stato posto l' accento sulla 'sospensione' delle attivita' della Dogana
di Catanzaro Lido, decisa unilateralmente dall' Amministrazione malgrado
l' opposizione di alcuni sindacati, Rdb in testa; sulle grandi difficolta'
operative e strutturali della Dogana di Gioia Tauro; sul paventato
trasferimento delle attivita' della Dogana di Paola a Corigliano;
sulla mancata attivazione degli Uffici Unici delle Dogane in Calabria''.
''Il senatore Iovene - prosegue la nota - concordando sull' insostenibilita'
di questo stato di estremo disagio delle dogane calabresi evidenziato
dal Coordinamento delle Rdb ha preso atto che questi disagi sono acuiti
dal fatto che la Direzione Regionale delle Dogane e' situata a Napoli,
essendo allo stato le due regioni, Campania e Calabria, accorpate.
Pertanto, il Senatore Iovene si e' detto d'accordo sul fatto che l'
istituzione di una Direzione Regionale dell' Agenzia delle Dogane
nella nostra regione, puo' far si' che i problemi siano percepiti
con uno spirito diverso ed affrontati con interventi appropriati.
Il senatore Iovene ha manifestato, altresi', la propria contrarieta'
alla chiusura di qualsiasi struttura lavorativa presente sul territorio
della regione; pertanto, ha continuato il Senatore, ben venga l' apertura
di una nuova Dogana presso il porto di Corigliano, ma sicuramente
questa apertura non deve passare ne' attraverso la chiusura della
Dogana di Paola, ne' tanto meno attraverso lo spostamento del suo
personale presso la nuova struttura''. ''Il coordinatore delle Rdb,
Luciano Vasta, ha auspicato - conclude la nota - un intervento politico,
affinche' questo problema della creazione della Direzione Regionale
delle Dogane in Calabria, venga posto ai piu' alti livelli istituzionali
ed ha invitato il Senatore Iovene, a farsi portavoce di questa esigenza''.
Dibattito, dell’Unione,
sul Mezzogiorno a Napoli
16/02 Alle “Idee del Mezzogiorno” è dedicata una
delle prime manifestazioni organizzate nel Sud da L’ Unione,
nuovissima sigla della coalizione di centrosinistra. Saranno due giorni
di dibattiti e tavole rotonde, alla Città della Scienza di
Napoli sabato e domenica prossimi, con la conclusione del leader Romano
Prodi. Si parlerà di Mezzogiorno e di città del sud
in relazione alla competitività del Paese, alle prospettive,
al lavoro che non c’è e a quello che potrebbe venire.
E, in questo ambito, ancora una volta non mancherà il punto
di vista della città di Cosenza, sempre più spesso chiamata
a rappresentare il Sud che cambia e dal quale vengono idee fresche.
Il sindaco Eva Catizone è stata invitata a dire la sua nell’ambito
della tavola rotonda che si terrà sabato pomeriggio, con inizio
alle 15 ed alla quale partecipano anche Rosa Russo Jervolino, Michele
Emiliano, Filippo Bubbico, Luciano D’Alfonso, Enzo Divella,
Stefania Pezzopane e Bruno Marziano. A condurre il dibattito sarà
il direttore del quotidiano Il Riformista Antonio Polito. Le conclusioni
sono affidate a Massimo D’Alema.
Unità
Socialista: “La nascita della Fed, primo passo per l’unione
riformista di centrosinistra”
15/02 La segreteria di Unità Socialista con il contributo
dei rappresentanti dello Sdi, del Pse-Lista Mancini e di Socialismo
e Libertà ha approvato il seguente documento: La nascita della
Fed calabrese rappresenta un primo importante passo politico nella
direzione della costituzione di un forte nucleo riformista per l´unione
di centrosinistra. La Fed dovrà fornire sia per l´imminente
campagna elettorale che per il futuro, una guida riconosciuta ed anche
un momento di sintesi e di rispetto reciproco tra le differenti componenti
della coalizione. Allo stesso tempo alla Fed è demandata la
risoluzione delle situazioni di differenziazione e di contrasto esistenti
all´interno dell´Unione che, permanendo, rischiano di
pregiudicare il successo elettorale del centrosinistra. A tal fine
riteniamo che fin da subito la Fed, attraverso apposite iniziative
del suo presidente Marco Minniti, dovrà riunirsi per esecrare
le ripetute azioni di ostilità perpetrate ai danni dei socialisti
in provincia di Cosenza da parte di settori non secondari dell´Unione.
Il ribaltone antisocialista al Comune di Cosenza, l´esclusione
dal governo della provincia dei socialisti vicini alle posizioni di
Giacomo Mancini e da ultimo gli atti di inimicizia contro il presidente
del consiglio comunale di Cosenza rappresentano ostacoli seri all´affermazione
del centrosinistra e pertanto devono essere rimossi prontamente così
da consentire ai socialisti di affrontare in maniera convinta la prossima
campagna elettorale. Riteniamo che la Fed calabrese debba senza indugio
pronunziarsi sulle situazioni di criticità esistenti e, al
contempo, debba garantire rispetto e considerazione nei confronti
dei socialisti calabresi.
Proseguono i
lavori del Consiglio regionale per l’approvazione del Bilancio
15/02 Il Consiglio regionale sta proseguendo i lavori di esame degli
emendamenti al Bilancio 2005. Si tratta di correttivi richiesti sia
da consiglieri di maggioranza che di opposizione. Secondo alcune previsioni,
l'Assemblea legislativa calabrese, ormai alla sua ultima seduta della
settima legislatura prima dello scioglimento, potrebbe votare il Bilancio
nel suo complesso a tarda notte. All'ordine del giorno dei lavori,
sono anche iscritti, tra gli altri punti, il Documento di programmazione
economico-finanziaria ed il Bilancio pluriennale.
Nel bilancio
regionale 2.511 milioni di euro per la sanità
15/02 Il Consiglio regionale, dopo l’approvazione del èiano
energetico ambientale, ha avviato l’esame del Bilancio 2005
della Regione, dopo la relazione del presidente della seconda Commissione,
“Sviluppo economico”, Francesco Talarico. La proposta
di Bilancio 2005, nelle sue linee generali e secondo le indicazioni
espresse dal relatore, prevede il finanziamento di “quasi tutte
le leggi regionali di spesa attualmente in vigore”; l’eliminazione
o la riduzione di tutte le spese non sorrette da specifiche leggi
regionali; la previsione della copertura finanziaria delle rate di
ammortamento inerenti ai mutui contratti, per un totale complessivo
di 162,6 milioni di euro; la previsione a carico del bilancio regionale
di 77,5 milioni di euro per il comparto di spesa inerente ai disavanzi
d’esercizio delle aziende che esercitano pubblici servizi di
trasporto locale; la previsione di 77 milioni di euro per le attività
di forestazione, di competenza regionale; il finanziamento del servizio
sanitario regionale per 2511 milioni di euro; i fondi di dotazione
dell’Arrsa (34 milioni di euro) e dell’Ardis(8 milioni
di euro); il fondo di dotazione dell’Arpacal (12 milioni di
euro), per fare fronte al fabbisogno derivante dal trasferimento di
142 unità di personale dipendente degli ex presidi multizonali
di prevenzione e dei servizi delle Asl; il finanziamento dei servizi
sociopsicopedagogici(12 milioni di euro); il finanziamento di 35 milioni
di euro complessivi per fare fronte alle emergenze occupazionali che
affliggono la Regione(15 milioni di euro, per gli Lpu; 10 milioni,
per il fondo di sollievo e 10 milioni per i lavoratori interinali).
Le entrate individuate ammontano a 7505 milioni di euro, costituite
sostanzialmente dall’avanzo di amministrazione, determinato
in 3069 milioni di euro; dalla quota destinata al servizio sanitario
regionale(2511 milioni di euro); dall’ex fondo perequativo,
per 446 milioni di euro; dai contributi provenienti dallo Stato e
dalla Ue per l’attuazione del Por Calabria 2005, pari a 438
milioni di euro; da ulteriori assegnazioni statali, pari a 721 milioni
di euro; da entrate autonome per circa 140 milioni di euro.
L’avanzo presunto per l’anno 2005 è costituito,
per 2606,46 milioni di euro, e cioè l’84,9% da economie
meramente contabili derivanti da spese non impegnate nel corso dell’esercizio
2004, ma finanziate con assegnazioni statali a destinazione vincolata.
Per 351, 31 milioni di euro, corrispondenti al 11,5%, da residui passivi
perenti agli effetti amministrativi; per 111,61 milioni di euro, corrispondenti
al 3,6%, della quota libera per nuove destinazioni di spesa da cui
vanno depurati 21,55 milioni di euro poiché relativi a residui
passivi eliminati da capitoli vincolati o a limiti di impegno non
ancora utilizzati da riprodurre nella competenza 2005.
Adamo (DS) “Un bilancio che favorisce
le clientele”
''E' un bilancio che favorisce solo operazioni clientelari in campagna
elettorale e che sovrappone debiti a debiti, carico di sprechi e che
fa temere un vero e proprio dissesto finanziario per la Regione''.
Lo ha detto il capogruppo dei Ds, Nicola Adamo, nel corso del dibattito
in Consiglio regionale sul bilancio di previsione 2005. ''Non vi e'
alcuno sforzo da parte del centrodestra - ha aggiunto Adamo - in direzione
dell'ottimizzazione della spesa. Anzi si continua nell' elargizione
dell' assistenza di consulenze assurte a sistema per garantire reddito''.
Adamo, inoltre, ha posto l' accento ''sulle innumerevoli emergenze
causate dalla politica dissennata del centrodestra, come la questione
forestali, i lavoratori interinali e la sanita', consegnata nel 2000
dal breve periodo della Giunta di centrosinistra in pareggio ed oggi
in una condizione tale da determinare la fuga dei calabresi verso
altre regioni''. Il capogruppo dei Ds, infine, ha definito ''non certamente
eclatante il modello di gestione Catanzaro che il candidato proposto
dal centrodestra per la presidenza della Regione, Sergio Abramo, vorrebbe
trasferire all' intero territorio regionale''.
Bova (DS) “DPEF scollegato e dissociato
dal bilancio”
Nel suo intervento sul Bilancio 2005, il vicepresidente del Consiglio
regionale, Giuseppe Bova (Ds), ha detto, tra l' altro, che ''il documento
di programmazione economica e finanziaria presentato dalla maggioranza
e' scollegato e dissociato con i contenuti del Bilancio stesso''.
''Le cifre rappresentate dalla Giunta regionale - ha aggiunto Bova
- testimoniano una palese regressione ed un conclamato fallimento
della maggioranza di centrodestra, una sorta di trucco elettorale
a cui la minoranza si opporra' formalmente e sostanzialmente''. Bova,
inoltre, ha posto in evidenza la capacita' dell' opposizione di arginare
''errori ed inadempienze'' della Giunta regionale, che avrebbero causato
danni peggiori per ''i ritardi nell' utilizzo delle risorse, come
nel caso del Por, evidenziando l' incapacita' di investimento e di
spesa generale''. Il vicepresidente del Consiglio regionale, ha sollevato
''problemi di trasparenza relativi ad alcune coperture finanziarie'',
e sottolineato negativamente ''la crescita della spesa per il personale,
che incide sul rispetto del patto di stabilita'''. Giuseppe Bova,
infine, ha chiesto formalmente che la Giunta regionale ''avvii le
procedure concorsuali esperite dopo le elezioni e non durante la campagna
elettorale''.
Incarnato (SDI) “Bilancio, solo
una manovra di spesa”
''La maggioranza di centrodestra mortifica i processi di sviluppo
e di trasformazione della Calabria, come e' emerso dalle audizioni
in Commissione con le rappresentanze produttive e delle categorie
sociali. Il Bilancio 2005 non si configura come strumento programmatorio,
ma come semplice manovra di spesa''. E' quanto sostiene in una nota
il capogruppo dello Sdi in consiglio regionale, Luigi Incarnato. ''Con
tali strumenti - ha aggiunto - non si risolvono i problemi del lavoro
e delle imprese e si acuisce il dramma della disoccupazione. La Giunta
regionale non ha utilizzato in questa legislatura l' apporto di conoscenze
che il sistema universitario poteva fornire in appoggio di modelli
di sviluppo in grado di affrontare al meglio la crisi economica e
sociale che attanaglia la societa' calabrese''.
Amendola e Mistorni “Un occasione
sprecata”
Di ''occasione sprecata'' ha parlato il consigliere Franco Amendola
(Ds), nel suo intervento in consiglio regionale circa il Bilancio
2005. ''Lo strumento principe dell' attivita' della Regione - ha detto
- meritava discussione e metodi di valutazione completamenti diversi
da quelli cui la maggioranza ha costretto il Consiglio. Il Bilancio
2005 altro non e' che la fotocopia di quelli degli anni precedenti
e quindi lascia insoluti i problemi, aggrava gli sperperi, come per
le costose consulenze o ai contributi a tante associazioni fantasma''.
Amendola ha infine detto che ''nulla viene previsto per verificare
lo stato di attuazione del Piano sanitario''. Il consigliere del Ppi,
Giuseppe Mistorni, ha criticato l' assenza dall' aula della Giunta
regionale ''nonostante si stia trattando del documento piu' importante
in assoluto, indice di un diverso modo di guardare alla programmazione
ma anche del clima radicalmente diverso che caratterizza questo fine
legislatura, da tanti altri che nell'accordo generale vedeva il Consiglio
lavorare operosamente ed armoniosamente''. ''L' approvazione del bilancio
proposto oggi - ha concluso Mistorni - costituirebbe invece danno
gravissimo per la Regione a causa dello scorretto utilizzo delle risorse
gia' esigue trasferite dal Governo''.
Tommasi (Verdi) “Bilancio, cappio
al collo dei calabresi”
Il capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi, nel suo intervento nell' ambito
del dibattito sul bilancio, ha sottolineato che ''i calabresi guardano
al domani, aspettano risposte chiare, quali quelle che dovrebbero
provenire da un bilancio pluriennale, e sono nelle condizioni di comprendere
che l' assistenzialismo non basta piu' a garantire il consenso''.
Tommasi ha aggiunto affermato che il centrodestra ''perpetua la logica
del ''cappio al collo''nei confronti dell' elettorato, bandendo concorsi
in Giunta e Consiglio proprio in campagna elettorale, ma anche indicendo
gare d'appalto per nuove infrastrutture con spirito clientelare e
tentando di cancellare cinque anni di inettitudine governativa''.
Il capogruppo dei Verdi ha criticato inoltre la scelta della maggioranza
di non destinare fondi per le calamita'.
Morrone (Udeur) “Bilancio, solo
un mero elenco di cifre”
''E' stato portato all' esame del Consiglio non un vero bilancio,
cosi' come si configura nella legislazione vigente, ma solo un mero
elenco tecnico di cifre che non si occupa, intanto, del maggiore e
piu' drammatico problema della Calabria, l'occupazione ed il lavoro,
e di conseguenza del sistema produttivo, dell'innovazione tecnologica,
del tessuto delle piccole e medie imprese''. Lo ha detto, nel suo
intervento durante il dibattito sul Bilancio di previsione 2005, il
consigliere Ennio Morrone, dell' Udeur. ''Questo Bilancio - ha detto,
tra l'altro, Morrone - non si pone l'obiettivo,ancora, di affrontare
i problemi derivanti dai maggiori oneri attribuiti alla Regione per
la gestione e le conseguenti spese del sistema sanitario. Non pone
neanche le basi per frenare l' emigrazione sanitaria che incide notevolmente
sul complesso della spesa sanitaria. Il bilancio, dunque, e' deludente,
asfittico ed impone un giudizio negativo perche' senz'altro produrra'
una involuzione di tutti gli aspetti della vita economica e produttiva
della regione''.
Pirillo (Margherita) “Se vince
centrosinistra il Bilancio sarà abrogato”
Il capogruppo della Margherita, Mario Pirillo, nel suo intervento
in Consiglio regionale, ha criticato '' l' assenza dall' aula di tutto
il centro-destra'', preannunciando, ''che se il centro-sinistra vincera'
le prossime elezioni regionali, il suo primo atto sara' quello di
abrogare la legge finanziaria e di bilancio che la maggioranza oggi
intende approvare''. Pirillo, inoltre, ha chiesto alla maggioranza
di centrodestra di ''non utilizzare le risorse del bilancio proposto,
che non e' coerente tecnicamente - ha detto - con la legge di contabilita'
approvata in questa legislatura. La Casa delle Liberta' lascia una
pesante eredita' di disamministrazione e malgoverno e non sara' facile
per chiunque governera' superare la mancata attuazione della legge
urbanistica e colmare l' enorme ritardo sulle attribuzioni di funzioni
e compiti agli enti locali''. Per il capogruppo della Margherita,
inoltre, ''di fronte a questo quadro preoccupante non si cercano ripari
ma si preferisce incrementare le spese per il personale bandendo concorsi
ed indicendo selezioni per il reclutamento di nuovo personale, peraltro
stabilendo requisiti per l' accesso di dubbia legittimita', mentre
a distanza di tanto tempo dall' approvazione della graduatoria definitiva,
non si sono completate le procedure, con l' approvazione della pianta
organica, per l' immissione nel ruolo dell' Arssa dei divulgatori
agricoli''. Il Consiglio, dopo l' intervento di Pirillo, ha avviato
l' esame degli emendamenti al Bilancio.
Tripodi (Pdci)
chiede di rescindere i contratti del comitato di consulenza nella
sanità
15/02 ''Rescindere i contratti con i componenti del comitato di consulenza
settore sanita' e sicurezza sociale considerato anche che l'indennita'
prevista per l'adempimento dei compiti assegnati e' sproporzionata
e rappresenta un'offesa alla stessa categoria dei medici e a tutti
i lavoratori''. E' quanto chiede il capogruppo in consiglio regionale
del Partito dei Comunisti Italiani, Michelangelo Tripodi, in una interrogazione
rivolta al presidente del consiglio, Luigi Fedele. ''Sembra assai
singolare - ha aggiunto Tripodi - la costituzione di un Comitato con
le finalita' di cui al Decreto n. 43 del 2004 del Presidente del Consiglio
Regionale, poiche' sembra interferire illegittimamente con l'autonomia
e la sfera di competenza che deve essere assolutamente libera per
quanto riguarda l'attivita' legislativa del Consiglio. Per l'espletamento
di questi compiti ai componenti del Comitato di Consulenza, composto
da un coordinatore e da tre componenti, i quali si impegnano a garantire
la presenza per 4 mezze giornate al mese o su richiesta del Presidente,
e' previsto un rimborso spese onnicomprensivo di 1.500 Euro al mese
ai componenti e di 1.800 Euro al mese al Coordinatore. Tale ''rimborso
spese'' per prestazioni assolutamente inesistenti rappresenta una
somma tanto elevata da superare di gran lunga lo stipendio mensile
di un impiegato pubblico di media qualifica. Il trattamento previsto
per i componenti del cosiddetto comitato rappresenta una vera e propria
offesa nei confronti dei lavoratori dipendenti e costituisce un ulteriore
spreco di risorse che si aggiunge ai tanti di cui si e' reso protagonista
in questi anni il Presidente del Consiglio Regionale unitamente all'Ufficio
di Presidenza''. Il capogruppo del Pdci in consiglio regionale chiede
inoltre di sapere se ''e' stata utilizzata una procedura di evidenza
pubblica per individuare le professionalita' richieste;perche', trattandosi
di dipendenti pubblici, non e' stata realizzata una convenzione tra
il Consiglio Regionale e gli enti di provenienza per acquisire le
professionalita' richieste e se, a sua volta, gli stessi sono stati
autorizzati dai propri enti di appartenenza; quale e' stata l'attivita'
e quali sono stati gli atti prodotti dall'insediamento del comitato
fino ad oggi, considerato che il piano sanitario e la legge di recepimento
della 328 sui Servizi Socio Assistenziali sono stati approvati antecedentemente
alla data di costituzione del Comitato di Consulenza''.
L’assessore
regionale Luzzo si candida per la CDL a Sindaco a Lamezia Terme
15/02 Sara' l'attuale assessore regionale alla sanita', Gianfranco
Luzzo, il candidato sindaco per la Casa delle Liberta' al Comune di
Lamezia Terme. La notizia e' stata confermata in serata dal coordinatore
provinciale di Forza Italia, Marcello Furriolo, che ha partecipato
a Roma ad un incontro tra esponenti della Cdl. ''C'era un orientamento
- ha detto Furriolo - da parte delle segreterie provinciali dei partiti
che e' stato riportato a livello romano. Follini ha dato l'imprimatur
a questa indicazione. Luzzo ha dato la sua disponibilita'''. Il comune
di Lamezia Terme e' stato commissariato nel 2001 per presunte infiltrazioni
mafiose nel consiglio comunale. Gli altri candidati sindaci sono Gianni
Speranza per il centrosinistra; Ugo De Sarro per 'Rinascita di Lamezia';
Francesco Palmieri per il Partito Liberale Italiano; Francesco Grandinetti
per 'Lameziaprovinciaenonsolo'
Il Consiglio
regionale ha approvato il Piano energetico ambientale
15/02 Il Consiglio regionale ha approvato nel corso della notte il
“Piano energetico ambientale regionale”, su cui ha relazionato
il presidente della IV Commissione, “Tutela dell’Ambiente”,
Raffaele Senatore. Il provvedimento, nelle sue linee generali, si
pone sostanzialmente tre obiettivi: le fonti rinnovabili, il risparmio
energetico e la riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti.
L’Assemblea legislativa, dopo la relazione del presidente della
Commissione per la lotta al fenomeno mafioso, Vincenzo Pisano, ha
licenziato anche la legge per l’utilizzo e la gestione degli
immobili confiscati alla mafia da parte dei comuni. I comuni interessati
dal provvedimento di legge sono circa venti e dislocati territorialmente
in tutte le province calabresi.
Il Consiglio regionale, esaurita questa prima parte dei lavori, ha
avviato l’esame del Bilancio 2005 della Regione, dopo la relazione
del presidente della seconda Commissione, “Sviluppo economico”,
Francesco Talarico. La proposta di Bilancio 2005, nelle sue linee
generali e secondo le indicazioni espresse dal relatore, prevede il
finanziamento di “quasi tutte le leggi regionali di spesa attualmente
in vigore”; l’eliminazione o la riduzione di tutte le
spese non sorrette da specifiche leggi regionali; la previsione della
copertura finanziaria delle rate di ammortamento inerenti ai mutui
contratti, per un totale complessivo di 162,6 milioni di euro; la
previsione a carico del bilancio regionale di 77,5 milioni di euro
per il comparto di spesa inerente ai disavanzi d’esercizio delle
aziende che esercitano pubblici servizi di trasporto locale; la previsione
di 77 milioni di euro per le attività di forestazione, di competenza
regionale; il finanziamento del servizio sanitario regionale per 2511
milioni di euro; i fondi di dotazione dell’Arrsa (34 milioni
di euro) e dell’Ardis(8 milioni di euro); il fondo di dotazione
dell’Arpacal (12 milioni di euro), per fare fronte al fabbisogno
derivante dal trasferimento di 142 unità di personale dipendente
degli ex presidi multizonali di prevenzione e dei servizi delle Asl;
il finanziamento dei servizi sociopsicopedagogici(12 milioni di euro);
il finanziamento di 35 milioni di euro complessivi per fare fronte
alle emergenze occupazionali che affliggono la Regione(15 milioni
di euro, per gli Lpu; 10 milioni, per il fondo di sollievo e 10 milioni
per i lavoratori interinali).
Le entrate individuate ammontano a 7505 milioni di euro, costituite
sostanzialmente dall’avanzo di amministrazione, determinato
in 3069 milioni di euro; dalla quota destinata al servizio sanitario
regionale(2511 milioni di euro); dall’ex fondo perequativo,
per 446 milioni di euro; dai contributi provenienti dallo Stato e
dalla Ue per l’attuazione del Por Calabria 2005, pari a 438
milioni di euro; da ulteriori assegnazioni statali, pari a 721 milioni
di euro; da entrate autonome per circa 140 milioni di euro.
L’avanzo presunto per l’anno 2005 è costituito,
per 2606,46 milioni di euro, e cioè l’84,9% da economie
meramente contabili derivanti da spese non impegnate nel corso dell’esercizio
2004, ma finanziate con assegnazioni statali a destinazione vincolata.
Per 351, 31 milioni di euro, corrispondenti al 11,5%, da residui passivi
perenti agli effetti amministrativi; per 111,61 milioni di euro, corrispondenti
al 3,6%, della quota libera per nuove destinazioni di spesa da cui
vanno depurati 21,55 milioni di euro poiché relativi a residui
passivi eliminati da capitoli vincolati o a limiti di impegno non
ancora utilizzati da riprodurre nella competenza 2005.
Subito dopo l’approvazione del Piano Energetico Ambientale Regionale
(PEAR), il presidente della quarta Commissione consiliare “Tutela
dell’Ambiente”, Raffaele Senatore ( relatore, tra l’altro,
del provvedimento), ne ha ripercorso l’iter :
“Sono trascorsi circa 22 mesi da quando la Quarta Commissione
Consiliare “Tutela dell’Ambiente” ha avviato i lavori
inerenti il PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale); la prima
seduta dedicata al Piano risale infatti al 23 Aprile 2003.”
Ha sichiarato il consigliere Senatore
che ha poi continuato :”A quella prima seduta ne seguirono tante
altre e,via via che la materia diveniva familiare ai Componenti la
Commissione, la struttura di questo corposo provvedimento di circa
800 pagine si arricchiva di contenuti e di scelte mirate. Un lavoro
corale e generoso da parte dei Componenti la Commissione che ha coinvolto
ampiamente le classi sociali e professionali interessate alla tematica
. La seduta del 09.12.2004 ha registrato l’approvazione del
Piano da parte della Quarta Commissione; un Piano che, oltre a consentire
agli imprenditori locali di investire nel settore della produzione
dell’energia elettrica, stante la liberalizzazione della produzione
medesima, è fortemente incentrato sul rispetto dell’ambiente
e dei dettami del protocollo di Kyoto. Nella nottata di ieri finalmente
si è pervenuti alla definitiva approvazione da parte dell’Aula
Consiliare; viene così concretamente perseguito uno degli obiettivi
più importanti di fine legislatura. Quest’ultimo passaggio
ha comunque registrato momenti di pura incoerenza da parte dell’opposizione
che, pur avendo favorevolmente accolto alcuni emendamenti, all’atto
della votazione del Piano nella sua interezza strumentalmente ha votato
contro. Questo, in breve sintesi, l’iter Consiliare del Piano
Energetico Ambientale Regionale. Passare da una realtà incompleta
ad una più omogenea e consona ai bisogni delle popolazioni
Calabresi è il fine del Piano Energetico; esso, se correttamente
attuato, potrà divenire volano di sviluppo in quanto rappresenta
una vera e propria opportunità di progresso socio-economico
incentrato su tre obiettivi :
1) le fonti rinnovabili;
2) il risparmio energetico;
3) la riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera.
Le prescrizioni dettate da questo importante strumento sono chiare
ed inequivocabili:
- il divieto assoluto su tutto il territorio Regionale dell’utilizzo
del carbone per alimentare centrali per la produzione di energia elettrica;
- l’obbligo dell’interramento dei cavi elettrici per le
tratte sovrastanti le aree antropizzate;
- l’obbligo, a carico delle società produttrici, di fatturare
in Calabria l’energia elettrica destinata al resto del paese;
- la limitazione del numero di centrali.
Le potenzialità di questo piano appaiono dunque estremamente
interessanti specie se si pensa alla possibilità di coniugare
il rispetto della natura con lo sviluppo economico attraverso lo sfruttamento
massiccio delle fonti energetiche alternative e rinnovabili, a partire
dall’impiego di energia solare all’uso delle biomasse,
alla promozione dell’eolico. Una struttura, quella del Piano,
altamente innovativa e perfettamente aderente alla morfologia del
territorio Calabrese.”
Chiaravalloti “La Calabria la
prima ad approvare il piano energetico”
''La Calabria e' da oggi cosi' tra le prime regioni a dotarsi di un
piano energetico regionale''. E' quanto sostiene il presidente della
regione, Giuseppe Chiaravalloti, in una nota del portavoce, circa
l'approvazione del piano energetico regionale. ''Singolare - ha aggiunto
- e' l' equilibrio che attraverso il piano consente di armonizzare
le ragioni della produttivita' e dell' economia con quelle della tutela
dell' ambiente''.
Tommasi: “Il
piano energetico regionale è monco e scollegato”
15/02 “Il Piano energetico regionale a seguito degli emendamenti
presentati dai Verdi è diventato un po’ più ambientale,
ma non basta. Resta comunque nonostante il lavoro e le proposte avanzate
dal gruppo e in parte accettate, un Piano monco e privo delle necessarie
correlazioni con altri settori di programmazione politica” Lo
ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Diego Tommasi all’indomani
del voto contrario in aula. Alla base del dissenso “la mancanza
di sinergie - ha detto Tommasi – tra Piano Energetico e Piano
dei Trasporti e la mancanza di programmazione generale.”.“La
prospettiva per i prossimi anni – ha dichiarato il capogruppo
dei Verdi – è di una regione a forte produzione di energia
elettrica mediante centrali. Quindi non solo l’elettrodotto
Laino-Rizziconi ma altre linee serviranno per la funzionalità
delle nuove centrali: la Calabria sarà attraversata da una
serie di linee elettriche altamente inquinanti che trasformeranno
il nostro territorio in una fitta ragnatela”.“Un voto
sofferto”, quello del rappresentante Verde “ma necessario
e obbligato” ha detto Tommasi che non nasconde il suo rammarico
per un progetto che sembrava far intravedere un orientamento ambientalista
con importanti elementi di novità e che in aula finisce col
soccombe alle logiche del liberismo e della produzione selvaggia tipiche
delle politiche di centrodestra. Il lavoro del Gruppo Verdi si è
concretizzato in una serie di proposte che puntano sul raddoppio delle
fonti rinnovabili, sul divieto di utilizzo del carbone per alimentare
le centrali, sulla elaborazione della Carta dei Venti e alla stesura
di una sorta di Piano regolatore regionale per l’istallazione
di centrali eoliche che preveda anche il conseguente ripristino dello
stato dei luoghi una volta dimessi gli impianti.I Verdi hanno proposto
e ottenuto il raddoppio degli impianti fotovoltaici (da 10 mila a
20mila metri quadrati) per l’utilizzo del solare termico, soprattutto
per gli impieghi energetici di uso pubblico, mentre agevolazioni sono
previste per l’uso solare nel settore privato. Ma l’attenzione
del partito è rivolta anche al settore dei trasporti e alla
conseguente necessità di ridurre la dipendenza da petrolio.
Per questo i Verdi hanno proposto il biodisel per la trazione dei
mezzi pubblici, incentivi per la produzione agricola di biomasse e
l’ elettrificazione della rete ferroviaria jonica. La Calabria,
quindi, grazie al lavoro del partito del sole che ride, in parte ha
scelto l’energia pulita. “E’ stato approvato un
Piano – ha aggiunto Tommasi – che tradisce l’iniziale
volontà di costruire una programmazione energetica che potesse
andare incontro alle reali esigenze del nostro territorio nel rispetto
delle specificità e delle potenzialità di questa terra.
L’assoluta mancanza di sinergie e correlazioni tra Piano energetico
e dei trasporti ridimensiona molto la stessa portata di decisioni
innovative quali la proibizione dell’utilizzo del carbone e
l’impiego dell’energia eolica che in assenza di programmazione
generale diventano misure estemporanee e prive di effetti benefici
a lungo termine.”
Trento (Sdi)
“No alla riconversione a carbone della centrale di Rossano”
15/02 Il Capogruppo provinciale dello Sdi alla Provincia, Leonardo
Trento ha presentato un ordine del giorno con il quale si chiede al
Consiglio di esprimere ''contrarieta' alla riconversione a carbone
della Centrale Enel di Rossano''. Questo il testo della richiesta:
“Contrarietà alla riconversione a Carbone della Centrale
termoelettrica di Rossano”. Premesso: che il nuovo Piano industriale
2004-2008 dell’ENEL prevede la riconversione a carbone entro
il 2010 di alcuni impianti per la produzione di energia elettrica,
tra i quali quello di Rossano, alimentato a attualmente con olio combustibile
e con gas; che nel momento in cui gli altri Paesi Europei ricorrono
in modo sempre più consistente alle fonti energetiche rinnovabili,
in Italia l’ENEL attua un raddoppio secco della produzione di
energia da carbone; che tale volontà del Gestore dell’energia
comporterebbe un impensabile ritorno all’utilizzo di fonti energetiche
inquinanti a discapito di quelle rinnovabili con una sorta di riconversione
tecnologica “involutiva”. Considerato :che la riconversione
della centrale di Rossano comporterebbe conseguenze gravi per tutto
il territorio della Sibaritide che ha nell’agricoltura e nel
turismo le fonti principali della propria ricchezza;che studi della
comunità scientifica internazionale hanno ampiamente provato
la tossicità del carbone;che tale riconversione precluderebbe
ogni sviluppo futuro dei suddetti settori che sono trainanti e fondamentali
per tutta l’economia del comprensorio;che decisioni che interessano
il futuro di un intero comprensorio e la salute dei cittadini e che
contrastano fortemente con il modello di sviluppo scelto negli anni
passati non possono essere assunte da un singolo Comune;che sono già
nati diversi comitati spontanei di cittadini che ritengono inaccettabile
tale riconversione.Tanto premesso e considerato, il sottoscritto,
Chiede al Consiglio provinciale di Cosenza di esprimere, con un voto
di interesse locale, contrarietà alla riconversione a carbone
della Centrale ENEL di Rossano, e Chiede al Presidente della Provincia
di Cosenza di manifestare con forza tale contrarietà al Comune
di Rossano, all’ENEL, alla Regione Calabria, al Governo nazionale.
Dionesalvi (Margherita)
replica a Bartoletti (FI) “Forza Italia fagocita le forze politiche
minri”
15/02 «È sconcertante che il Segretario provinciale
di Forza Italia ammicchi alle forze politiche minori del centrosinistra
accusando Margherita e DS di volere “ridurre allo zero i partiti
più piccoli”. Se non se ne fosse accorto, gli ricordo
che è Forza Italia, con il centrodestra, a voler fagocitare
ogni formazione politica, al punto da avere varato una legge elettorale
regionale che, con lo sbarramento al quattro per cento, preclude l’ingresso
in Consiglio regionale alle forze politiche minori. Il centrosinistra,
al contrario, si è battuto per bloccare questa manovra antidemocratica.
Ancora più sconcertante è l’affermazione che “nel
centrosinistra non c’è democrazia”: anche le pietre
sanno che Loiero, candidato dalle forze di centrosinistra alla Presidenza
della Regione, è stato democraticamente scelto da un’assemblea
di oltre duemila delegati, mentre il candidato della Casa delle Libertà
è frutto di scelte avvenute fuori dalla Calabria».
Maiolo (Margherita)
“Sospendere i concorsi regionali”
15/02 ''Ci si augurava che, nell'imminenza delle elezioni regionali,
il centrodestra risparmiasse ai calabresi l'umiliazione di concorsi
per assunzioni alla Regione le cui prove si svolgono in parte prima
e in parte dopo la scadenza elettorale. Invece, i concorrenti vengono,
in questi giorni, convocati per sostenere i colloqui; le altre prove
si svolgeranno dopo le elezioni. A ognuno è facile immaginare
a quali pressioni potrebbero essere sottoposti, in queste circostanze,
i giovani calabresi''. Lo afferma Mario Maiolo (Margherita-Dl), secondo
il quale ''e' necessario, perciò, che i concorsi siano subito
sospesi, in modo da evitare il sospetto di un utilizzo a fini elettorali
del legittimo desiderio di un posto di lavoro''.
Convocato in
sessione straordinaria il Consiglio provinciale per il 17 febbraio
15/02 E’ convocato il Consiglio provinciale in sessione straordinaria,
nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, sotto
la presidenza dell’On. Francesco Principe, per giovedì
17 febbraio 2005 alle ore 10.00, in prima convocazione, e per venerdì
18 febbraio c.a. alle ore 17.00, in seconda convocazione, per trattare
i punti dell’Ordine del Giorno:
01) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Francesco
Corbelli, sullo sportello antiusura;
02) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Luigi
Garofalo, sullo stato della linea ferroviaria Jonica;
03) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Mario
Giordano, per la realizzazione di uno svincolo autostradale a Cosenza
Sud;
04) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Gianfranco
Ponzio e Domenico Barile, sul collegamento viario tra l’Università
della Calabria e i Comuni limitrofi;
05) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali: Gianfranco
Ponzio, Mario Giordano, Mario Russo ed Elio Filice, sui 240 lavoratori
della TelecomItalia-Finsiel a rischio di perdita di lavoro;
06) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina
Straface, sul Corpo di Polizia Provinciale;
07) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Antonio
Pucci, Pasqualina Straface e Francesco Bruno, sull’inquinamento
con ferrite di zinco del Comune di Cerchiara di Calabria;
08) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Luigi
Salvo e Giuseppe Gallo, sulla soppressione di postazioni di Guardie
Mediche nell’ASL N° 2 di Castrovillari.
09) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco
Corbelli, per il recupero e la valorizzazione dell’ex campo
di concentramento di Ferramonti di Tarsia;
10) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Ernesto
Magorno, sulla mancata corresponsione dei fondi relativi all’anno
2004, da parte dell’A.S.L. N. 1 di Paola, alle Case di Cura
convenzionate;
11) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Mario
Caligiuri, per la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità
per le zone dell’Altopiano Silano colpite dall’eccezionale
ondata di maltempo;
12) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali: Leonardo
Trento, Giuseppe Aieta, Flaviano Federico, Vincenzo Adamo e Antonio
Ruffolo, sul collocamento in pensione del prof. Ernesto Guerresi,
primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale
Civile di Cosenza;
13) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco
Corbelli, sulla grave crisi dell’Azienda “Ultimo Jeans”
di Mongrassano.
L’O. d. G. del Consiglio provinciale convocato, in sessione
straordinaria nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza,
per giovedì 17 febbraio 2005, alle ore 10.00, viene integrato
come segue:
01) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Mario Caligiuri,
sulla tutela dell’ambiente e della salute dai rischi derivanti
dall’inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico
(Secondo punto dell’O.d.G. dei lavori del Consiglio);
02) Ordine del giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Leonardo
Trento, sulla “contrarietà alla riconversione a carbone
della Centrale termoelettrica di Rossano (Quattordicesimo punto dell’O.d.G.
dei lavori del Consiglio);
03) Approvazione Regolamento Consiglio Provinciale dei rappresentanti
dei migranti (Quindicesimo punto dell’O.d.G. dei lavori del
Consiglio).
In corso l’ultimo
Consiglio regionale
14/12 E’ iniziato verso le 17.40 il Consiglio regionale presieduto
da Luigi Fedele. In apertura di seduta il consigliere Nuccio Fava,
dell' Udeur, ha posto in via preliminare la questione della legge
elettorale regionale, con particolare riferimento alla soglia di sbarramento
al 4%. L' argomento, comunque, non e' all' ordine del giorno per cui
non e' previsto che il Consiglio debba occuparsene. L’inizio
della seduta era fissato per le ore 12. Si tratta dell' ultima riunione,
che proseguira' anche domani, per questa legislatura. Tra i punti
all' ordine del giorno (ne sono previsti una cinquantina) figurano
il ''Piano energetico ambientale regionale''; il collegato alla manovra
di finanza regionale per il 2005; le disposizioni per la formazione
del bilancio annuale 2005 e pluriennale 2005/2007; il bilancio annuale
di previsione per l' anno finanziario 2005 e il bilancio pluriennale
per il triennio 2005/2007; il Dpef (Documento di programmazione economico-finanziaria)
per il 2005; l' approvazione del conto consuntivo degli esercizi finanziari
2002 e 2003 del Consiglio regionale. Il Consiglio regionale ha poi
sospeso i lavori, verso le 18.15, dopo che il capogruppo di Forza
Italia, Gianfranco Leone, aveva fatto rilevare l' assenza del numero
legale. La verifica e' stata fatta prima dell' esame, gia' avviato
tra l' altro nel corso della precedente seduta, del Piano energetico
regionale. Il presidente, Luigi Fedele, ha convocato la riunione dei
capigruppo per concordare le modalita' di prosecuzione della seduta.
Il capogruppo del Pri, Vincenzo Pisano, che e' anche presidente della
Commissione regionale antimafia, ha subordinato la propria partecipazione
ai lavori all' impegno formale dell' aula di discutere ed approvare
il Piano regionale di gestione da parte dei Comuni dei beni immobili
confiscati alla mafia. La seduta è ripresa alle ore 21.30 e
continua nella notte dibattendo sul Piano energetico ambientale regionale.
Speciale:
Giornata di tensione per i forestali senza stipendio. L’accordo
con l’Afor placa la protesta
In Calabria nasce
la Fed regionale composta da DS, Margherita, Sdi e Repubblicani Europei
14/02 E' nata in Calabria la Federazione regionale di Uniti nell'Ulivo
che sara' presieduta da Marco Minniti, deputato dei Ds. A deciderlo
e' stata l'assemblea regionale della Federazione, composta dalle direzioni
regionali dei quattro partiti che la compongono: Ds, Margherita, Sdi
e Repubblicani Europei. Si tratta, secondo quanto riferito dai dirigenti
della federazione, della prima iniziativa del genere a livello regionale
in Italia. L'assemblea ha deliberato i cinque punti programmatici
che saranno proposti alla coalizione e al candidato presidente come
le opzioni fondamentali per un programma di svolta alla Regione Calabria.
Minniti ha proposto all'assemblea un organismo di presidenza di cui
fanno parte i quattro segretari regionali dei partiti, Nicola Adamo
(Ds), Franco Bruno (Margherita), Ercole Nucera (Sdi), Roberto Cangiamila
(Repubblicani europei), oltre ai candidati presidenti presentati all'assemblea
dei grandi elettori del 28 novembre, Agazio Loiero, che poi e' stato
indicato dalla coalizione quale candidato, e Cesare Marini, di cui,
pure, fu proposta la candidatura.
Minniti: Con la Fed regionale centrosinistra
più forte
''Con la nascita della Federazione dell'Ulivo il centrosinistra calabrese
e' piu' forte. Siamo impegnati in una competizione elettorale decisiva
per il futuro della Calabria e lo facciamo con un impegno forte e
convinto per la candidatura di Agazio Loiero, un impegno teso a tenere
unita l'intera Unione di centrosinistra di Calabria''. A sostenerlo
e' stato Marco Minniti al termine della riunione, svoltasi a Lamezia
Terme, che ha sancito la nascita della Fed regionale e la sua nomina
a presidente della stessa. ''Pensiamo - ha aggiunto Minniti - che
in questo momento la cosa piu' importante sia quella di sottolineare
quali sono le risposte da dare alla Calabria dopo cinque anni di malgoverno
della destra e per far questo mettiamo in prima fila il tema del programma.
Abbiamo consegnato al candidato presidente, cosi' come faremo all'
intera coalizione di centrosinistra, cinque punti programmatici che
sono: il lavoro e l'occupazione, la salute, i temi delle infrastrutture,
il tema relativo alla sicurezza ed infine quello dell'assetto del
territorio e dell'ambiente. Sapendo che per poter affrontare questi
temi noi abbiamo posto due grandi prerequisiti. Il primo e' il trasferimento
dei poteri e quindi delle deleghe agli enti locali dalle Regioni agli
enti locali; il secondo, un rinnovamento e una riqualificazione della
pubblica amministrazione calabrese''. ''Su questa base saremo impegnati
in campagna elettorale - ha concluso Minniti - e lo saremo anche a
costruire l' Ulivo nei comuni e nelle province calabresi partendo
dal basso e con la massima apertura alle associazioni e ai movimenti
che vorranno partecipare alla Casa dei riformisti calabresi quale
l' Ulivo intende considerarsi e quale l' Ulivo intende proporsi''.
Vannino Chiti (DS) “Dalla Calabria
una bella notizia”
''Dalla Calabria giunge una bella notizia, la Federazione dell'Ulivo
si e' organizzata su base regionale e ha eletto i suoi organismi''.
Lo afferma Vannino Chiti, commentando la nascita della Federazione
in Calabria sancita oggi dalla riunione congiunta degli organismi
dirigenti dei quattro partiti. ''E' significativo - continua - che
questo primo risultato venga da una regione del Sud impegnata in una
campagna elettorale che cerca di dare un nuovo governo dopo gli anni
bui della destra. Questo conferma che stiamo facendo sul serio. La
Federazione 'Uniti nell'Ulivo' non e' un cartello elettorale ma un
soggetto politico autonomo nato su base federativa. Il 27 febbraio
questo soggetto si dara' una leadership nazionale con degli organismi
dirigenti condivisi''. ''Ora - conclude - e' importante che le altre
regioni seguano l'esempio della Calabria quanto prima''.
Bruno (Margherita) “Con la Fed
regionale, all’avanguardia nel panorama nazionale”
''Anche in questa esperienza la nostra coalizione ha dimostrato di
esser all' avanguardia del panorama nazionale. Consideriamo inoltre
questo momento un grande traguardo di maturazione politica regionale,
sostenuto soprattutto dalla guida autorevole di Marco Minniti''. Lo
ha detto Franco Bruno, coordinatore regionale della Margherita, commentando
la nascita della Fed in Calabria. ''Il carattere di autonomia che
si e' voluto dare alla Federazione dell' Ulivo - ha aggiunto Bruno
- ci pone in una condizione di grande apertura nei confronti di tutti
quei movimenti e associazioni che hanno a cuore il progresso della
Calabria e lo sviluppo del riformismo calabrese. L'Ulivo di Calabria
rappresentera' un rafforzamento fondamentale per tutta l' Unione calabrese,
che in questo modo presenta un profilo di Governo fortemente piu'
coeso e moderno''.
Camo (DL) “Berlusconi
farà la campagna elettorale sulle cose fatte…male”
14/02 ''Condivido le cose dette da Berlusconi: sara' dunque una campagna
elettorale concreta, basata sulle cose fatte... e fatte male''. Lo
afferma Giuseppe Camo (Margherita) commentando ironicamente le affermazioni
del premier. ''Sara' avvincente vedere sui manifesti - prosegue Camo
- i risultati delle leggi vergogna, dei delinquenti in liberta' usciti
grazie ai provvedimenti ad personam, delle bellezze naturalistiche
cementificate con condoni dissennati, di un Paese in cui i ferrovieri
scioperano non per avere piu' soldi ma piu' sicurezza per i passeggeri,
delle centinaia di automobilisti tenuti in ostaggio quattro giorni
da una nevicata sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria''. ''Sara'
davvero esaltante - conclude - vedere tappezzati i muri con questo
bel bilancio delle cose fatte da Berlusconi''.
Pacenza (DS)
accusa Senatore (FI) di una circolare elettorale inviata dalla Regione.
“Sono infamie” replica il forzista
14/02 Campagna elettorale utilizzando gli strumenti e le strutture
del Consiglio regionale. E' l' accusa che il consigliere regionale
Francesco Pacenza, dei Ds, ha rivolto a Raffaele Senatore, di Forza
Italia, presidente della Commissione ambiente. Pacenza ha espresso
l'accusa contro Senatore nell' intervento fatto dopo la ripresa dei
lavori del Consiglio, rimasti sospesi per circa due ore per mancanza
del numero legale. Il consigliere dei Ds ha sostenuto, in particolare,
che Senatore avrebbe indirizzato una lettera ai medici della provincia
di Cosenza per illustrare alcune sue iniziative in materia di sanita'
utilizzando, come supporto, le strutture del Consiglio regionale ed
a spese, dunque, dello stesso Consiglio. Il presidente Luigi Fedele
e' intervenuto dopo Pacenza per chiarire che ''si e' trattato di un
errore e che lo stesso Raffaele Senatore ha gia' espresso alla segreteria
del Consiglio regionale la volonta' di farsi carico delle spese postali
e di cancelleria relative all' invio delle lettere''. Di tutt' altro
tenore, invece, l' intervento del capogruppo di Forza Italia, Gianfranco
Leone, che ha chiesto al Presidente del Consiglio il testo dell' intervento
di Pacenza, ricavato dalla registrazione della seduta, ''per valutare
eventuali iniziative giudiziarie nei confronti dello stesso consigliere
dei Ds''. Raffaele Senatore, da parte sua, replicando a Pacenza, ha
detto che ''il consigliere dei Ds risponde con infamie personali anziche'
con argomentazioni politiche. Con i miei soldi - ha aggiunto Senatore
- posso avviare qualsiasi iniziativa''. Il capogruppo dei Ds, Nicola
Adamo, ha sottolineato che ''Pacenza non ha posto alcuna questione
personale, ma ha soltanto sollevato questioni riguardanti profili
di correttezza istituzionale. Mi chiedo - ha aggiunto Adamo - se non
sia il caso a questo punto di verificare anche il corretto funzionamento
degli uffici del Consiglio regionale poiche' il contenuto della lettera
di Senatore ai medici cosentini non riguarda le sue competenze di
presidente della commissione Tutela dell' Ambiente''.
Fava (Udeur)
“Legge elettorale incostituzionale, serve una riunione dei capigruppo”
14/02 ''Oso appellarmi in estremo al comune senso di responsabilita'.
Gia' una volta ho richiamato l' attenzione del Consiglio sull' incostituzionalita'
della prima stesura del nuovo Statuto e abbiamo dovuto porvi mano
di nuovo. La legge elettorale non e' materia meno importante e delicata''.
Lo afferma, in una nota, Nuccio Fava consigliere regionale di Ap-Udeur
che invoca una riunione della conferenza dei capigruppo in occasione
delle ultime sedute della legislatura del Consiglio regionale in programma
oggi e domani. ''I profili di incostituzionalita' - sostiene Fava
- sono tutt' altro che campati in aria. Se non si provvede, dobbiamo
sapere che, ben oltre la grave spaccatura politica, si rischia l'
invalidazione del voto. Non sarebbe un bel servizio alla Calabria
e alla sua immagine. Insisto pertanto, rispettosamente ma con ogni
energia, perche' una rapida riunione della Conferenza dei capigruppo
possa nuovamente riflettere sulla materia''. Per il consigliere di
Ap-Udeur ''se lo si vuole si puo' provvedere in non piu' di trenta
minuti. Ciascuno sara' libero di decidere in trasparenza assoluta
cosa ritiene piu' opportuno. Si potrebbe pertanto giungere, anche
rapidamente, ad una larga intesa che non si seppe realizzare in quella
sciagurata e convulsa notte che porto' all'approvazione dell' attuale
testo. Si renderebbe cosi' - conclude Fava - anche un servizio utile
al piu' sereno svolgimento della campagna elettorale, misurandosi
e confrontandosi gli schieramenti non su contrapposizioni manichee
e baggianate propagandistiche ma sulle tante, fondamentali questioni
che riguardano la nostra regione''.
Donnici (IDV)
“Fava ha ragione, legge elettorale ha profili di incostituzionalità”
14/02 ''Prendiamo atto che qualche voce preoccupata si leva nel Consiglio
regionale e c'e' chi sa fare autocritica. Ha ragione Nuccio Fava,
nella legge elettorale ci sono significativi profili di incostituzionalita'
e, ove essi comportassero il rischio di invalidita' delle elezioni,
Italia dei Valori chiamera' a risponderne in sede civile tutti i consiglieri
regionali che l' hanno votata.'' Inizia cosi' una dichiarazione congiunta
di Beniamino Donnici, coordinatore regionale e Responsabile nazionale
Enti locali dell' Italia dei Valori, che condivide l' allarme lanciato
dal consigliere Nuccio Fava circa i profili di incostituzionalita'
della legge elettorale regionale e il rischio di invalidazione delle
elezioni. ''La cosa inaccettabile e costituzionalmente grave ¿
prosegue Donnici - non e' tanto l' introduzione dello sbarramento,
ma l' approvazione di questa legge fuori tempo massimo, con conseguente,
oggettiva lesione dei diritti di tutti i partiti minori, costretti
ad adeguare alla mutata cornice normativa la propria proposta politico-programmatica,
quanto l' organizzazione elettorale, in condizioni di emergenza e
di penalizzazione. A cio' si aggiunga la lesione dei diritti individuali
di decine di candidati che, inevitabilmente, rimarranno fuori da una
competizione elettorale che avevano gia' avviato, investendovi in
immagine e in danaro. D'altra parte, questa legge e' una vera anomalia
nei sistemi democratici, introducendo contemporaneamente sbarramento
e premio di maggioranza e limitando le prerogative del Presidente
eletto che dovra' scegliere gli assessori per la quasi totalita' all'
interno del Consiglio.'' ''Dubitiamo ¿ conclude Donnici - che
gli attuali consiglieri regionali possano produrre in zona Cesarini,
come chiede Nuccio Fava, un atto di resipiscenza operosa. Tuttavia,
se questa legge fosse infine giudicata incostituzionale, qualcuno
sara' chiamato a risarcire ai calabresi i danni materiali e morali
che si saranno a quel punto prodotti''.
Naccarato influenzato
non partecipa al Consiglio regionale
14/02 Il presidente della Commissione riforme del Consiglio regionale,
Paolo Naccarato, non potra' partecipare alle sedute del Consiglio
regionale in programma oggi e domani. Naccarato, infatti, secondo
quanto riferito in un comunicato, e' stato costretto ad annullare
ogni impegno per una fastidiosa forma influenzale.
Sofri scrive
al “Il Crotonese” a proposito delle polemiche sul premio
ricevuto
14/02 Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, attualmente detenuto
nel carcere di Pisa, interviene, con una lettera inviata al bisettimanale
''il Crotonese'' che la pubblica nell' edizione domani in edicola,
sulle polemiche scaturite dall' attribuzione alla sua persona del
Premio Provincia di Crotone. Il riconoscimento gli e' stato consegnato
qualche settimana dal presidente della Provincia di Crotone, Sergio
Iritale, e dai componenti della Giuria che si sono recati a Pisa.
Adriano Sofri, nel dirsi dispiaciuto di essere stato preso a pretesto
per ''contese politiche'' e ''una vivace voglia di inimicizia'', apprezza
l' intento dei componenti della Giuria del Premio Provincia di Crotone
che e' quella di fare del Mediterraneo, ''un luogo di incontro e di
cooperazione e non di arrembaggio e naufragio di civilta'''. Nella
lettera, Sofri, afferma di non comprendere ''il collegamento tra il
delitto per il quale sono in carcere (non importa se innocente o colpevole:
cioe' importa moltissimo, ma non in questa sede) e l' obiezione al
premio. Nessuno mi ha premiato scrive Adriano Sofri a ''il Crotonese''
- come mandante di un omicidio (bizzarra idea), e nemmeno come innocente
di un omicidio''. Adriano Sofri, infine, afferma che volentieri verrebbe
a Crotone ''ad ascoltare, domandare, rispondere'' e per la nostalgia
del mar Jonio, ''il mare scrive - della mia infanzia''.
Delly Fabiano
lascia il Nuovo PSI
14/02 Delly Fabiano, la docente dell' Unical che nelle ultime consultazioni
europee ha ottenuto 10.500 consensi, ha lasciato il Nuovo Psi ed e'
pronta a candidarsi alle prossime regionali. Lo ha reso noto la stessa
docente in un comunicato. La lettera di dimissioni dal partito e'
gia' arrivata al leader del partito, Saverio Zavettieri. All' interno
del Nuovo Psi Delly Fabiano ricopriva gli incarichi di dirigente nazionale,
regionale e provinciale. ''Non e' stato facile - ha sostenuto la Fabiano
- prendere la decisione di lasciare il Nuovo Psi e, quindi, una collocazione
sicura nello scacchiere regionale. Ma restando consapevole di non
poter continuare secondo gli indirizzi che ho tracciato in questi
anni e che ritengo indispensabili per una vera crescita della regione,
avrei disatteso le aspettative di quanti incontro quotidianamente
nell' ambito universitario e nel sociale e che credono nel mio lavoro''.
Delly Fabiano e' arrivata alla politica attiva tre anni fa. ''Non
sono una politica di professione - ha sostenuto - e la mia decisione
di entrare in politica e' stata dettata dalla necessita' di superare
i limiti che ha l' associazionismo e che non mi consentivano di sviluppare
ulteriormente le mie idee. In attesa di ottenere gli strumenti necessari
dalla politica, abbiamo anche dato vita all' associazione 'Nuove dimensioni'
che si prefigge di individuare nuove figure lavorative percorrendo
le vie offerte anche dall' Europa e che non debbono andare perdute,
come invece sta accadendo in Calabria. Ma anche in questo caso non
si puo' fare e meno degli strumenti politici per dare concretezza
alle nostre idee''. ''Non mi sento di approvare in alcun modo la scelta
dello sbarramento al 4% - ha concluso Delly Fabiano in merito alla
legge elettorale - che considero una grave limitazione per tutte quelle
forze democratiche che intendono contribuire con il loro bagaglio
di idee allo sviluppo della Calabria''.
Straface
(AN) e Ponzio (FI) chiedono le dimissioni di Covello
14/02 ''I 48 milioni di euro di deficit denunciati dalla consulta
dei trasporti di Forza Italia dimostrano che la gestione Covello e'
stata disastrosa: si dimetta da consigliere e faccia la stessa cosa
da direttore, il dott. Lo Feudo''. Lo chiedono in una nota i consiglieri
provinciali Pasqualina Straface ( An) e Gianfranco Ponzio ( Fi) in
relazione alla situazione delle Ferrovie della Calabria. ''Covello
dice di avere una certificazione di qualita'- scrivono Straface e
Ponzio- ma non certo relativa al bilancio: la situazione delle ferrovie
e' catastrofica dopo la gestione elettoralistica del signor Covello.
Pubblichi il bilancio delle ferrovie e non cerchi di cambiare discorso-
proseguono Ponzio e Straface- anche perche' il silenzio dei sindacati
su queta vicenda noi lo capiamo bene''.
Il
PdCI aderisce alla petizione di Legambiente contro gli oneri delle
FS per il Ponte sullo Stretto
14/02 Il Pdci della Calabria aderisce alla petizione popolare promossa
da Legambiente che chiede al Governo, al Parlamento, ai Consigli regionali
di Sicilia e Calabria ''di cancellare gli oneri a carico delle Ferrovie
dello Stato per il finanziamento del progetto del Ponte sullo Stretto
di Messina previsti dalla Convenzione e di riaprire un confronto sugli
investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno, che parta dalla rinuncia
al Ponte e metta al centro le priorita' che riguardano le ferrovie,
i porti, la sicurezza stradale, per avviare uno sviluppo virtuoso
che valorizzi le risorse territoriali e crei occupazione duratura''.
A renderlo noto e' stato il segretario regionale dei Comunisti italiani,
Michelangelo Tripodi. ''Nel sostenere la petizione - ha aggiunto Tripodi
- i Comunisti italiani ricordano che saranno le Ferrovie dello Stato
a finanziare il progetto del ponte e questo sottrarra' risorse ingenti
all' opera di ammodernamento e potenziamento del sistema ferroviario,
quanto mai urgente soprattutto nel Mezzogiorno. Infatti, in base alla
Convenzione stipulata con la Societa' Stretto di Messina, le Fs pagheranno
un canone annuo per far passare i treni sul Ponte: la tariffa sara'
di 100 milioni di euro il primo anno e poi andra' ulteriormente crescendo''.
''Complessivamente, in 30 anni - ha sostenuto Tripodi - le Fs dovrebbero
pagare circa 4 miliardi di euro. Ma non basta: nella Convenzione e'
previsto che le Fs finanzino tutte le opere di collegamento, e che
le risorse che attualmente le Ferrovie ricevono dal Ministero delle
Infrastrutture per il servizio di traghettamento dei treni (38 milioni
di euro l' anno) vengano trasferite alla Societa' Stretto di Messina''.
''Il Pdci calabrese - ha proseguito il segretario regionale del partito
- nel sostenere e nell' invitare i cittadini a firmare la petizione,
ribadisce, quindi, la proposta di trasformare la Stretto di Messina
Spa costituita per realizzare il ponte, in una societa' per la promozione
delle infrastrutture realmente utili al Sud quali l' ammodernamento
della statale 106 e dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria, la velocizzazione
della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria, il rilancio dell'
hub portuale e interportuale di Gioia Tauro, la creazione del distretto
portuale-industriale di Gioia Tauro, il raddoppio e l' elettrificazione
della linea ionica Reggio-Taranto, il potenziamento e la riqualificazione
del sistema portuale nell' area dello Stretto''.
Convocata
la Consulta regionale dei Liberal democratici
14/02 La Consulta Regionale del Patto dei Liberaldemocratici e' stata
convocata per martedì alle ore 16, nella sede regionale di
Cosenza, per l'esame approfondito della situazione politica attuale
con la decisione dell'orientamento definitivo ed il lancio del manifesto
agli amici democristiani. In merito alla possibilità di accordo
elettorale con Verdi, Psdi, ed alcuni movimenti, il Coordinatore Regionale
Tonino Perrelli, sottoporrà ai componenti la Consulta l'ipotesi
di accordo, ed il definitivo orientamento risultante sarà sottoposto
mercoledì prossimo all'onorevole Mario Segni nel Direttivo
Nazionale. Nel frattempo, i Liberaldemocratici, alla luce del clima
di icertezza, chiedono ai partiti maggiori, coerentemente con quanto
dichiarato da Agazio Loiero e Marco Minniti, la dimostrazione dell'effettiva
volontà a fare un passo indietro