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Cultura
Augias
a Cosenza l'11 marzo. Intervista in esclusiva
Corrado Augias sarà l'11 marzo a Cosenza a presentare il suo
ultimo libro "I segreti di Londra". Prima di intrattenere
una chiacchierata con l'autore abbiamo ripercorso le tappe della presentazione
sul suo libro che Augias descrive così: “Di Londra questo
libro racconta alcune storie capaci di restituire a certe sue parti
uno spessore e uno sfondo. Vi figurano luoghi ed eventi rivisti nella
successione dei fatti e dei personaggi che li hanno animati. Tutti
insieme vorrebbero non solo essere il ritratto di una straordinaria
città, ma servire anche come antidoto nei confronti della dannazione
del viaggiatore moderno: lo scetticismo". Poi, sfogliando sulla
rete delle reti, per preparare la nostra intervista abbiamo scoperto
un sito tutto suo, www.corradoaugias.net . Un sito interessante ricco
di notizie e informazioni. Da lì abbiamo tratto le prime impressioni
dell'autore :
Trafalgar Square, con la statua di Horatio Nelson in cima alla
poderosa colonna di granito; la Torre di Londra, dalle atmosfere ancor
oggi inquietanti; l'East Side, cupa e delittuosa, in cui si aggiravano
Mr Hyde e Jack lo Squartatore; Greenwich e il Tamigi dei corsari e
dei pirati, che ebbero un ruolo importante nella costruzione dell'Impero.
Sono solo alcuni dei luoghi della capitale britannica attraverso cui
Corrado Augias ci accompagna, svelando le storie significative, misteriose
e spesso sconosciute che si nascondono dietro le vie, i monumenti,
i parchi, traccia dei numerosi passati succedutisi nel ciclo vitale
di questa straordinaria città.
Ogni strada percorsa diventa allora lo spunto per un appassionante
racconto, animato da personaggi eccezionali, protagonisti del loro
tempo: Anna Bolena, giustiziata per ordine del marito Enrico VIII;
Francis Drake, con le sue avventurose imprese; Karl Marx, che nella
Londra da poco industrializzata visse anni di feroce miseria; Emmeline
Goulden Pankhurst, che si batté perché anche alle donne
fosse riconosciuto il diritto di voto; e, ancora, Virginia Woolf e
il gruppo di Bloomsbury, William Hogarth, Florence Nightingale, i
Beatles e Lady Diana.
Infine il contatto, ovviamente elettronico con Augias. Una prima
mail e immediata la sua cortese riposta, poi l'intervista diventa
un discorso sul libro, su quello che si legge e sui lettori italiani.
La prima domanda non poteva non prendere spunto dal suo libro e
dai segreti di Londra, libro che Lei definisce come storie, luoghi
e personaggi di una capitale. Dr. Augias, ci dica un segreto londinese
tra quelli che Lei ritiene più interessanti.
A: Segreti a Londra ce ne sono parecchi. Strade, angoli nascosti,
storie e leggende spaventose. Ma anche luoghi notissimi, addirittura
logorati dalla loro notorietà che proprio per questo hanno
perso quasi ogni significato. Per esempio: la colonna di Nelson in
Trafalgar Square, il posto più visibile della città.
Perché quel monumento vertiginoso a un ammiraglio? Tra le centinaia
di ammiragli che la flotta inglese ha avuto nel corso dei secoli?
Un monumento tale che nessun re o regina ne ha mai avuto uno simile?
Ecco, rispondere correttamente a questa domanda significa già
aver capito Londra un po' di più.
Dopo i segreti di due grandi metropoli, Parigi e New York, ora ha
parlato di Londra e dei suoi personaggi. I suoi libri, oltre che invogliare
la lettura, possono essere anche un ottimo invito a visitare luoghi
nascosti che possono arricchire la nostra conoscenza della città
in cui al momento ci troviamo oppure un viaggio virtuale nel tempo
in luoghi che attendono ancora di essere visitati. Venendo alla nostra
Italia invece, quale città la colpisce di più per i
suoi segreti e perché?
A: Roma naturalmente. Basta pensare che Roma è la sola
grande città dell'antichità (Atene, Alessandria, Ninive,
Cartagine eccetera) arrivata fino al terzo millennio in condizioni
di (relativa) grandezza. Tutte le altre o sono scomparse o sono molto
ridimensionate. A Roma resta una nota di fondo data dall'evidente
convivenza di antico e moderno, dalla sorprendente, toccante, contiguità
e dal sommarsi, strato su strato, di molti e differenti periodi della
storia che a Roma hanno avuto origine o che Roma ha comunque attraversato.
Era questo a farne una città unica nel mondo e tale, nonostante
ogni trasformazione, rimane.
Lei tiene una seguita rubrica su “Il Venerdì di Repubblica”
“La mia Babele” e inoltre ha condotto alcuni anni fa un
programma televisivo sui libri e sul piacere della lettura. Come giudica
il lettore italiano?
A: Buono quando c'è, anzi ottimo, sempre quando c'è.
Più spesso però semplicemente non c'è. E le ragioni
per cui manca sono quelle annose, complesse e cento volte discusse
che conosciamo: la scuola, le famiglie, il clima, il mediterraneo
eccetera
Lucarelli, Pinketts, Dazieri e mi perdonino gli altri per non averli
citati. A volte molti autori e qualche difficoltà ad orientarsi
in una vasta gamma di libri offerti dalle case editrici. Cosa ne pensa
della letteratura gialla in Italia e cosa consiglia ai lettori di
NuovaCosenza.com?
A: Il giallo italiano sta crescendo in modo vertiginoso. Del resto
si dice che i periodi di crisi facilitino la letteratura poliziesca.
Solo negli ultimi tempi ho letto tre gialli magnifici, di due di questi
gli autori sono dei magistrati: De Cataldo e Carofiglio. Il terzo
autore ancora più nuovo, si chiama Biondillo ,lo ha pubblicato
Guanda, titolo 'Per cosa si uccide', un noir milanese dove non si
sa se apprezzare di più i personaggi, lo sfondo o lo humour
della scrittura.
Conserviamo altre domande e curiosità per l’incontro
che avrà con i lettori cosentini nella cornice di uno dei più
belli teatri meridionali d’Italia. E consigliamo ai nostri “navigatori”
la lettura di questo libro. La scrittura brillante di Augias rende
più ancora più interessante questa capitale europea.
Soprattutto per chi l’ha visitata che potrà ripercorrere
il suo viaggio scoprendo misteri e sensazioni che non conosceva. Oppure
per chi non ha avuto la possibilità di vederla. Scoprirà
e vedrà come un vivo e lucido affresco piazze, monumenti e
personaggi che rendono unica questa città al mondo. Appuntamento
quindi per giovedì 11 marzo alle ore 18.00 presso il Ridotto
del teatro Rendano per la presentazione del suo ultimo libro “I
segreti di Londra” edito da Mondadori,
(Gianfranco Litrenta)
Focus:
A proposito di Ed Bunker
Uno
strano signore. Nume dell’America noir, dell’America dei
bassifondi e delle canaglie.
Di lui scrive spesso James Ellroy che proviene anche lui dai bassifondi
di una grande metropoli americana e come lui, ma meno di lui, ha assaggiato
la prigione.
18 anni in totale tra diverse patrie galere degli States. Una biografia
da sbandato.
Ha venduto il suo sangue per guadagnare i dollari necessari per inviare
i primi scritti agli editori.
Piccole rapine, spaccio, accoltellamenti. Il corollario che lo porta
in galera. E che in galera lo tiene appunto per 18 lunghi anni. In quegli
anni lui legge e studia. Rinforza spirito e corpo. Mentre deve vedersela
da un mondo, da un sottobosco carcerario che vuole la sua eliminazione.
Quel mondo che così bene descrive in “Animal Factory”,
recentemente uscito e pubblicato da Einaudi (Stile libero noir pp. 238
€ 10,50). Un mondo dove però nascono anche le sue amicizie;
forse più reali e leali del mondo libero dove noi viviamo. Perché
nella giungla del carcere l’ipocrisia non esiste. Amico o nemico.
Le uniche sfumature sono quelle della pelle. Chicanos, neri, bianchi.
Un mondo dal quale Bunker riesce ad emergere. E ad entrare anche nel
jet-set del cinema hollywoodiano. È Mister Blue nel bellissimo
“Le Iene” di Quentin Tarantino (suo grande ammiratore).
Ma dobbiamo anche ricordare che è coautore della sceneggiatura
del film “A 30 secondi dalla fine (Runaway Train)” di Konchalovsky
(nomination all’Oscar ma non premiato dalla Academy), ha avuto
una parte nel film “Tango e Cash” con i divi Sylvester Stallone
e Kurt Russel; “Come una bestia feroce” (Einaudi €
9,50) ha invece liberamente ispirato il film “Sorvegliato Speciale”
con Dustin Hoffman così come da “Animal Factory”
Steve Buscemi ha tratto un omonimo film.
Un personaggio quindi dei bassifondi che sfonda. Che non rimane nel
limbo dei relitti umani. Che vince un sistema carcerario (quello americano
appunto) che è tra i più duri al mondo. Lotte tra bande
e clan che si dividono e contendono il territorio che già per
sua definizione è piccolo.
Prosegue quindi con Bunker la tradizione americana dei romanzi hard-boiled,
dei Chandler e Hammet. Certo il tutto calato nella realtà di
oggi, che è una realtà più violenta e cattiva di
quella chandleriana.
È
sbagliato avvicinarsi ai romanzi di Bunker con l’idea di leggere
un sano poliziesco. I suoi criminali non sono romantici; sono criminali
e basta. La polizia non è quella bianca, buona e gentile dei
telefilm. E’ quella del pestaggio di Rodney King. E’ quella
incattivita dalla vita nella giungla metropolitana di una qualsiasi
grande città americana. Non per niente uno degli estimatori di
Bunker è James Ellroy anche lui frequentatore (meno assiduo di
Bunker, però…) delle patrie galere americane. Due infanzie
maledette che li ha fatti crescere in fretta, troppo. E quando si cresce
in fretta, l’individuo non si forma. Si abbozza intorno a quello
che vede e a quello che sente. E quello che hanno visto e sentito questi
due scrittori è la periferia di Los Angeles. Sporca, brutta e
cattiva.
Dei due, Ellroy ha sviluppato una letteratura più prolifica e
magari più di denuncia. “Sei pezzi da mille” (Mondadori
€ 9,00) sull’omicidio di JFK oppure i suoi articoli su Bush
e sul delitto OJ Simpson lo hanno reso più famoso anche se il
suo libro più letto e’ “L.A. Confidential”
(Mondadori € 7,40) da cui è stato tratto un famoso film.
Così come Bunker, Los Angeles con Hollywood dà ai suoi
figli quello che le ha tolto. La loro fanciullezza e la loro gioventù.
Bunker
invece è rimasto sui suoi personaggi. Ha scritto di meno di Ellroy
e ha avuto più problemi nel pubblicare i suoi libri.
In Italia poi sono stati pubblicati in maniera confusa e non seguendo
la loro normale produzione cronologica. Basti pensare al fatto che “Animal
Factory” viene tradotto e pubblicato soltanto adesso nel 2004,
quando invece è il suo secondo libro scritto nel 1977.
Ma leggerli ora non ha in sé nulla di datato. Come scrive di
lui lo scrittore William Styron (autore de “La scelta di Sophie”
– Mondadori € 8,40 ), “Bunker appartiene a quel manipolo
di scrittori detenuti americani il cui lavoro possiede integrità,
maestria e passione morale”; valori che non scadono mai.
(Gianfranco Litrenta)
Bunker sul web:
Edizioni
No exit (In inglese)
Little
boy blue (Recensione in italiano)
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Libri
Poesie
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Cultura |
Focus:
A proposito di Ed Bunker. Uno strano signore. Nume
dell’America noir, dell’America dei bassifondi e delle
canaglie.
Di lui scrive spesso James Ellroy che proviene anche lui dai bassifondi
di
Teatro: martedì
9 al Tetaro Rosso Simona: "SQUID
EXPERIENCE".
Si replica, Giovedì 11 all'Acquario.
Teatro mercoledì 10 marzo Spazi C.A.M.S.
- Area Polifunzionale (ex Biblioteca Tarantelli) - ore 20.45
COMPAGNIA TEATRALE
SCENA VERTICALE
AMLETO OVVERO
CARA MAMMINA
CON: SAVERIO LA RUINA E LUCIA BOSSIO
Cinema:
Tutti film della settimana dal 5
marzo al 12 marzo
Spettacoli:
Concerti: 16/3
Gigi
D'Alessio
Teatro Rendano ore 21
Prevendite:
Bar Tosti: 0984 24989
Inprimafila: 0984 795699
Mostre: PRESENTAZIONE
DEL PASCE OVES MEAS DI BACICCIO
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Cosenza cantieri |
I Cantieri aperti:
Una raccolta di fatti. I luoghi e le trasformazioni che questa
Amministrazione ha fatto e sta facendo con il dettaglio e le
immagini dei cambiamenti della città. Un segno evidente,
per tutti coloro che ancora non sono venuti a trovarci, di come
la nostra città sta cambiando.
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Cucina |
Un
piatto tipico al giorno La cucina calabrese, povera
di ingredienti e ricca di fantasia sposa la tradizione alimentare
mediterarrnea e ne incarna gusti e sapori.
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Storia |
Storia
di Cosenza Vengono offerte in queste pagine saggi della
storia della Città libera di Cosenza e dei suoi casali.
Queste pagine sono state realizzate grazie al contributo degli
storici Luca Addante, Tobia Cornacchioli e Francesco Mannarino.
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Sport |
Lo
Sport
Calcio, Pallavolo, Pallanuoto, Rugby, Basket
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