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Comunicazione e Mass Media
FNSI Calabria “Applicare la 150 anche nel comparto sanità” 28 dic 08 Nel momento in cui il Consiglio regionale
della Calabria si appresta, domani, a stabilire i canoni per la stabilizzazione
del personale dirigente sanitario, il Sindacato dei Giornalisti della
Calabria rivolge un appello affinché si affronti anche la questione
dell’applicazione della legge 150/2000. L’auspicio è
quello di veder riconosciuta ai giornalisti che hanno operato all’interno
delle quindici aziende sanitarie locali l’opportunità
di un posto di lavoro stabile. Il Sindacato dei Giornalisti della
Calabria sottolinea che quello sanitario è, naturalmente, soltanto
uno dei numerosi ambiti che rientrano nella pubblica amministrazione,
cui và applicata la legge 150/2000. Situazione di estrema difficoltà tra gli ex dipendenti di Telespazio Calabria 18 dic 08 "Abbiamo acquistato mezza pagina su
alcuni quotidiani regionali per ricordare a tutti lo stallo più
assoluto della nostra situazione ed augurare un malinconico Buon Natale
ai telespettatori". E' quanto afferma, in un comunicato, un gruppo
di ex dipendenti di Radio Telespazio Calabria spa "licenziati
a varie riprese dall'emittente - affermano - di cui risulta attuale
proprietario e direttore responsabile Toni Boemi junior". "Nella
comunicazione, titolata 'La favola di Telespazio: e vissero tutti
infelici e scontenti!' - si aggiunge nel comunicato - facciamo riferimento
alla situazione di estrema difficoltà per le nostre famiglie,
non essendoci stata corrisposta alcuna liquidazione (qualcuno l'ha
ottenuta solo dopo ulteriore e dispendiosa procedura giudiziaria);
alla mancata applicazione delle sentenze di reintegra disposte dal
Tribunale di Catanzaro a favore di alcuni di noi ed all'utilizzo di
nuovo personale tecnico e giornalistico a dispetto di ogni principio
etico e sindacale". Il comunicato è sottoscritto dai giornalisti
Gabriele Bianco, Davide Lamanna, Nicola De Luca, Alfonso Scalzo e
Maria Pia Tallarico; dagli operatori di ripresa Riccardo Di Nardo,
Maurizio Corrado e Cesare Scorza Rotundo; dai registi Mimmo Macario
e Tonino Minicelli e da Antonio Pascuzzi, Franco Corrado, Gaetano
Caliò, Aldo Scozzafava e Gabriella Gualtieri. Eletto il direttivo UCSI 25 nov 08 Nove i membri che costituiranno il Direttivo
della sezione calabrese dell'Ucsi, scelti da 118 dei 169 iscritti.
Questi i nomi dei giornalisti cattolici eletti nel Consiglio Direttivo:
Carlo Parisi (118 voti su 118), don Pippo Curatola (89), Fortunato
Pizzi (63), padre Michele Cordiano (61), Natalino Bianco (56), Santa
Giannazzo (55), don Pino Strangio (48), Giampiero Brunetti (41) e
Gaetana Covelli (35). Nei prossimi giorni sarà, quindi, il
Consiglio ad eleggere al suo interno il presidente, il vice presidente,
il segretario e il tesoriere, come impone lo Statuto nazionale dell'Ucsi.
A rappresentare la Calabria al Congresso Nazionale dell'Unione Stampa
Cattolica sono stati, invece, delegati: Carlo Parisi (118 voti su
118), don Pippo Curatola (94), Andrea Musmeci (84), Domenico Nunnari
(63), padre Michele Cordiano (61), Natalino Bianco (54), Santa Giannazzo
(49), Gaetana Covelli (33), Antonio Scoppettuolo (29). L'Ucsi Calabria,
ricostituita nel 2005 proprio da Carlo Parisi insieme a monsignor
Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, tra i suoi iscritti
annovera sei vescovi. Oltre a Nunnari, figurano, infatti: Giuseppe
Fiorini Morosini (Locri-Gerace) ed il suo predecessore Giancarlo Bregantini,
Santo Marcianò (Rossano), Vittorio Mondello (Reggio Calabria
- Bova) e Luigi Renzo (Mileto). Inoltre, socia onoraria è la
mistica di Paravati, Natuzza Evolo, alla quale è stata consegnata
la tessera n. 1. Corso di seduzione come elemento della comunicazione organizzato dalla Sessa 18 nov 08 Un corso sulla seduzione, come elemento
fondamentale della comunicazione interpersonale. E' quello che propone,
domani a Cosenza, l'associazione giornalisti "Maria Rosaria Sessa".
"Un incontro - spiegano gli organizzatori - che servirà
ad apprendere le tecniche della comunicazione analogico - enfatica,
con l'obiettivo di far sviluppare nei partecipanti una migliore e
maggiore capacità di rapportarsi con gli altri e con se stessi,
e metterli nella condizione di osservare meglio e capire profondamente
l'eventuale interlocutore, di individuarne le particolari attitudini,
gli schemi di comportamento. Tutto questo grazie alla programmazione
neuro linguistica (Pnl)". "Sentir parlare di un corso di
seduzione può anche far sorridere - afferma il presidente dell'associazione,
Gregorio Corigliano - eppure sedurre è quello che cerchiamo
di fare tutti noi, in ogni momento della nostra vita di relazione,
che non è certo solo quella amorosa. In effetti, ciò
che abbiamo voluto offrire ai nostri associati è un vero e
proprio corso di comunicazione" FNSI: Non regolare il bando della Regione che cerca 5 giornalisti 28 ott 08 I segretari della Federazione Nazionale
della Stampa Italiana e del Sindacato dei Giornalisti della Calabria,
Franco Siddi e Carlo Parisi, hanno chiesto un incontro urgente al
presidente della Giunta regionale della Calabria, on. Agazio Loiero,
in relazione alla procedura di selezione per l’individuazione
di cinque giornalisti da assegnare all’ufficio stampa. Selezione
che, nei giorni scorsi, la Giunta regionale della Calabria ha reso
pubblica anche sul sito internet della Regione. La Federazione Nazionale
della Stampa Italiana ed il Sindacato dei Giornalisti della Calabria,
in una lettera all’on. Loiero fanno, infatti, alcune considerazioni
ed osservazioni relative al bando in questione. “Per prima cosa
– osservano Parisi e Siddi - ci dispiace notare che nell’intero
testo dell’avviso pubblico non si faccia mai menzione della
legge 150/2000 che ormai da tempo regola l’accesso e l’attività
degli uffici stampa nella Pubblica Amministrazione. A causa di questa
mancata menzione, all’articolo 2 (requisiti per l’ammissione),
punto b, si fa riferimento alla necessità che i candidati siano
iscritti all’Ordine dei giornalisti, elenco professionisti.
Ebbene proprio la legge 150/2000 definisce che negli uffici stampa
pubblici debba svolgere l’attività di addetto e capo-ufficio
stampa solo chi è iscritto all’Albo dei giornalisti che,
notoriamente, contempla due elenchi, professionisti, appunto, ma anche
pubblicisti”. Il Circolo della Stampa del Pollino conferma Bruno alla presidenza 24 ott 08 Cosimo Bruno, consigliere nazionale dell'Ordine
dei giornalisti, è stato confermato alla presidenza del Circolo
della stampa Pollino-Sibaritide. Conferma anche per Giampiero Brunetti
alla vicepresidenza, Mario Alvaro (presidente del Collegio dei revisori
dei conti), Ernesto Paura (tesoriere) e Pino La Rocca (segretario).
"Desidero ringraziare - ha detto Bruno - l'assemblea tutta del
Circolo che ha voluto eleggermi nel consiglio direttivo, con voto
quasi plebiscitario, ed il consiglio direttivo che, all'unanimità,
con dichiarazione di voto, ha voluto riconfermarmi alla guida del
Circolo, costituito nel lontano 1987. Ho accettato la riconferma con
lo spirito di servizio che da sempre ha caratterizzato il mio impegno
per i colleghi tutti del vasto comprensorio Pollino-Sibaritide. Rilanceremo
l'attività del Circolo, così come deciso nel corso della
stessa riunione del direttivo, con iniziative esterne e con assemblee
dei soci per discutere dei problemi della professione e per confronti
finalizzati alla crescita del Circolo" Presidente Soluri “Il Viminale si scusi con il giornalista strattonato dal servizio d’ordine di Maroni” 21 ott 08 "L'episodio di cui ieri, al convegno
su Sviluppo e sicurezza organizzato a Catanzaro da Confindustria Calabria,
è stato vittima il collega Gregorio Corigliano ad opera del
servizio d'ordine che ruotava attorno al Ministro dell'Interno Roberto
Maroni, lascia sconcertati". Lo sostiene, in una dichiarazione,
il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe
Soluri. "Il collega Corigliano - aggiunge Soluri - aveva solo
chiesto e tentato, come era suo dovere di giornalista della sede calabrese
della Rai, di avvicinarsi al Ministro per intervistarlo. Per tutta
risposta è stato allontanato di forza ed in malo modo, tanto
da finire rovinosamente a terra ai piedi del palco del Teatro Politeama
che ospitava il convegno. Non è la prima volta che accade,
in Italia, che uomini di scorta confondano il diritto-dovere di salvaguardare
il personaggio che seguono con il 'diritto' di tenere comportamenti
sprezzanti, offensivi o addirittura violenti". "L'Ordine
dei Giornalisti della Calabria, nell'esprimere a Gregorio Corigliano
la solidarietà più piena - prosegue Soluri - sente il
dovere di richiamare chiunque rappresenti le istituzioni ad un atteggiamento
rispettoso del ruolo, dei compiti e della funzione dei giornalisti
che, è bene precisarlo, non possono essere utilizzati solo
a fini di amplificazione dei propri messaggi, ma devono essere messi
nella condizione di esprimere compiutamente la propria professionalità.
Se qualcuno pensa che i giornalisti possano o debbano trasformarsi
in semplici 'reggimicrofono' per raccogliere le frettolose e spesso
svogliate dichiarazioni del politico di turno, ha certo una visione
distorta di questa nostra professione". "Siamo sicuri che
il ministro Maroni, che ovviamente non ha colpe per quanto accaduto
- conclude Soluri - saprà farsi interprete di queste esigenze
invitando gli uomini della sua scorta ad un comportamento meno 'bellicoso'
nei confronti dei vari professionisti dell'informazione. Le scuse
del Viminale al collega Gregorio Corigliano sarebbero un gran bel
gesto, capace di ricondurre l'episodio nell'alveo del criticabile
comportamento del singolo e di affrancare l'entourage di Maroni da
ombre certamente immeritate". Associazione Sessa “Indignazione per quanto accaduto” 21 ott 08 "L'associazione dei giornalisti cosentini
'Maria Rosaria Sessa', di cui Gregorio Corigliano è presidente,
esprime tutta la propria profonda indignazione per uno spiacevolissimo
incidente che non può non coinvolgere l'intera categoria".
A sostenerlo è una nota dell'associazione "in merito allo
strattonamento con conseguente caduta, da parte del servizio d'ordine
del Ministero dell'Interno, di cui è stato oggetto il giornalista
della Rai della Calabria, Gregorio Corigliano, ieri mattina al teatro
'Politeama' di Catanzaro, mentre avrebbe voluto intervistare il ministro
Roberto Maroni in tempo per i telegiornali antimeridiani, e quindi
nell'esercizio del suo lavoro". "Sono state tante le manifestazioni
di solidarietà che, in privato - prosegue la nota - il nostro
presidente ha ricevuto. Espressioni di stima che auspichiamo si manifestino
anche pubblicamente, soprattutto da parte dei tanti che hanno potuto
vedere coi loro occhi il gesto deplorevole di cui è stato oggetto
il collega Corigliano" Solidarietà della FNSI ai giornalisti del Quotidiano in stato di agitazione 09 ott 08 La Giunta esecutiva della Federazione nazionale
della stampa italiana ha espresso vicinanza ai giornalisti del 'Quotidiano
della Calabria'. In un documento la Giunta esprime "piena e convinta
solidarietà all'assemblea dei giornalisti de Il Quotidiano
della Calabria, che ha proclamato lo stato di agitazione, dopo aver
respinto il piano industriale di risanamento economico dell'azienda
con ricorso agli ammortizzatori sociali proposto dall'editore e dal
direttore editoriale". "La Giunta esecutiva dell'Fnsi, nel
condividere la correttezza dell'azione sindacale a sostegno dei colleghi
messa in atto dal segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria,
Carlo Parisi, e dal consigliere regionale Gianfranco De Franco - conclude
la nota - ha deciso di chiedere alla Federazione degli Editori che
il contenzioso in atto sia esaminato in sede nazionale, alla luce
delle procedure previste dal contratto collettivo". Giornalista minacciata da istituzioni: solidarietà del sindacato FNSI 09 ott 08 "Il Segretario Generale della Fnsi, Franco Siddi ed il Segretario Regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, esprimono la loro solidarietà alla collega Francesca Caiazzo, costretta da uno scorretto e arrogante comportamento da parte di esponenti dell'Istituzione comunale di Isola Capo Rizzuto, ad adire alle vie legali". Lo spiega una nota del sindacato dei giornalisti. "E' opportuno ricordare, alla luce di un episodio che non fa onore al mondo politico ed istituzionale, che il lavoro dei giornalisti - continua il comunicato - è meritevole di rispetto e tutela, da minacce e aggressioni, come ha avuto modo di ribadire ieri l'altro con autorevolezza il Consiglio d'Europa, con una risoluzione chiara e netta a difesa dei giornalisti". Vertenza Telespazio, il Tribunale reintegra 4 giornalisti 24 set 08 Il Tribunale civile di Catanzaro ha acolto
il ricorso di quattro giornalisti licenziati dall'emittente televisiva
Radio Telespazio e ne ha ordinato il reintegro. "Il giudice della
prima Sezione del Lavoro, Domenico Commodaro - è detto in una
nota - oltre a ordinare il reinserimento in organico di Gabriele Bianco,
Nicola De Luca, Davide Lamanna e Alfonso Scalzo, ha condannando l'emittente
presieduta e diretta da Toni Boemi junior al pagamento delle spettanze
arretrate". "Per una quinta giornalista, Maria Pia Tallarico
- prosegue la nota - anch'essa licenziata nel maggio dello scorso
anno, sarà necessario attendere l'udienza fissata a gennaio
del 2009". Nel ricorso presentato dall'avvocato Santuori, che
ha difeso i quattro giornalisti, si evidenziava come l'emittente "avesse
manifestato una chiara volontà epurativa, commettendo una serie
di gravi omissioni procedurali, come la mancata comunicazione al sindacato
dei giornalisti dei licenziamenti collettivi, della situazione economica
dell'azienda e della specificazione dei motivi tecnici-organizzativi-produttivi
alla base dei licenziamenti" Due secoli di giornalismo in un libro di Pantaleone Sergi 14 set 08 Due secoli di giornalismo in Calabria, con
i mutamenti nella professione e la pubblicazione di testate di qualità,
sono raccontati da Pantaleone Sergi, docente di "Storia del Giornalismo"
all'Università della Calabria, in un volume dal titolo "Stampa
e società in Calabria", appena arrivato nelle librerie
(Edizioni Memoria, Cosenza, 2008, pp. 228, euro 25,00). Sappiamo così
che il primo periodico calabrese apparve a Monteleone, l'odierna Vibo
Valentia, il 18 gennaio 1808; che il primo quotidiano fu pubblicato
a Reggio nel 1876 (l'anno del "Corriere della Sera") e si
chiamò "L'Eco di Aspromonte"; che il primo quotidiano
esclusivamente economico vide la luce nella città dello Stretto
a fine Ottocento e si chiamò "Il Commercio". Sappiamo
ancora che ci furono fulgidi esempi di resistenza al fascismo da parte
di alcune testate calabresi e che nell'immediato secondo dopoguerra,
dopo gli anni bui del fascismo, in Calabria sorsero dieci quotidiani
e si ebbe il primo esperimento di "stampa gialla", stampa
padronale, cioé, al servizio di poteri clerico-conservatori.
A 200 anni esatti dall'apparizione del primo periodico, scrive Sergi,
il giornalismo calabrese appare ancora alla ricerca di una sua precisa
identità, sebbene abbia fatto passi in avanti da gigante. Uomini
e donne, queste ultime sempre più numerose specialmente dall'ultimo
decennio del Novecento quando fu avviata una nuova stagione dell'editoria
quotidiana, si avvicinano con entusiasmo a questa professione la cui
funzione sociale è ormai da tempo consolidata, anche se l'Ordine
dei Giornalisti regionale, di cui Sergi ricostruisce gli anni della
fondazione, ha avuto vita tribolata. Per sottolineare l'anniversario
1808-2008, l'autore ha ritenuto, così, di raccogliere in volume
undici saggi storici sull'argomento, senza la pretesa di offrire una
storia del giornalismo in Calabria, che in parte ha già ricostruito
con il volume "Quotidiani desiderati, Giornalismo, editoria e
stampa in Calabria", pubblicato otto anni fa. In ogni caso i
saggi che Sergi ripropone in questo volume dall'estetica severa ma
accattivante, mettono a disposizione del lettore un percorso storico
dalle origini a oggi per tappe rilevanti. Si tratta di un percorso
idoneo a far comprendere, quanto meno nei suoi aspetti essenziali,
l'evoluzione della stampa (giornali ma anche radio e tv, settore nel
quale la regione ha dei primati: il monopolio Rai è stato in
pratica demolito in Calabria) e della professione giornalistica, ovvero
la loro involuzione se si pensa a quanto accadde anche in Calabria
durante gli anni del fascismo quando fu imposto un giornalismo servile,
allineato, "in livrea", in una regione periferica e priva
di grandi mezzi di comunicazione di massa com'é stata la Calabria
nell'Ottocento e nel Novecento, e anche in quest'alba di terzo millennio.
Addirittura, secondo Sergi, un eccesso di tecnologia e di media quotidiani
rischia di generare un "paradosso informativo", un corto-circuito,
una overdose di informazione che produce disinformazione e, se non
ben governata, porterebbe a una degenerazione e alla babele, metafora
biblica di confusione e di incapacità di informare. Fnsi Calabria a Maroni “Preoccupati per le intimidazioni” 12 set 08 Il Segretario generale della Fnsi, Franco
Siddi, ed il Segretario del Sindacato dei giornalisti calabresi, Carlo
Parisi, hanno inviato al ministro degli Interni, Roberto Maroni, una
lettera "per metterlo a conoscenza della preoccupazione dei giornalisti
italiani sui continui atti di intimidazione e di violenza che si stanno
manifestando con troppa frequenza nelle regione del Sud ed in particolare
in Calabria". Ne dà notizia una nota del sindacato dei
giornalisti. "Ultimo in ordine di tempo quello che ha visto vittima
di percosse ieri il collega Antonio Sisca - aggiungono Fnsi e giornalisti
calabresi -, corrispondente dal Vibonese della Gazzetta del Sud, dopo
essere stato, nei giorni scorsi, minacciato di morte e dopo essersi
visto incendiata la propria auto. Il Sindacato dei giornalisti ha
chiesto un incontro urgente al ministro Maroni" Ancora minacce ad un giornalista calabrese 09 set 08 "Ancora una volta minacce ad un giornalista in Calabria. Non si ferma l'escalation dei tentativi di forze criminali e mafiose di bloccare la libera informazione". A denunciarlo la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ed il Sindacato dei giornalisti calabresi. "Questa volta - continua il sindacato - è toccato ad Antonio Sisca corrispondente della Gazzetta del Sud da Filadelfia, un comune del Vibonese. Questa mattina, infatti, gli é stata recapitata una lettera piena di minacce di morte e di insulti per la sua coraggiosa attività giornalistica su misteriosi omicidi e 'lupare bianche' avvenuti negli ultimi tempi in quella provincia. Non è la prima volta che il collega Sisca riceve minacce e intimidazioni. Recentemente gli è stata data alle fiamme anche la sua auto. Al collega Antonio Sisca la piena solidarietà del Sindacato dei giornalisti italiani e di quello della Calabria" Il Sindacato Giornalisti Calabria vara dipartimento a tutela Uffici Stampa 01 ago 08 Si è insediato oggi il dipartimento
a tutela dei giornalisti che operano negli uffici stampa della regione,
voluto dal sindacato dei giornalisti della Calabria. "L'insediamento
del dipartimento - è detto in una nota - rappresenta l'avvio
di un'attività di supporto per tutti i giornalisti che operano
nel settore dell'informazione delle pubbliche amministrazioni, l'importante
tappa di un percorso intrapreso nel campo della tutela dei lavoratori
che operano in un settore specifico e delicato". "In particolare
- prosegue il comunicato - il dipartimento si occuperà, in
una prima fase, del censimento del territorio calabrese, al fine di
sensibilizzare le amministrazioni pubbliche che non si sono ancora
dotate delle figure professionali previste dalla Legge 150 del 2000
in materia di comunicazione pubblica. Questo consentirà al
sindacato di proporre soluzioni che potranno portare, oltre che alla
tutela della situazione lavorativa di chi già opera in questo
settore, anche alla creazione di nuovi posti di lavoro per colleghi
giornalisti". Il dipartimento è presieduto dal segretario
regionale del sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi,
e coordinato dalla vicesegretaria regionale Tiziana Murgia. Tra i
componenti ci sono alcuni consiglieri regionali e nazionali degli
istituti di categoria e giornalisti che operano negli uffici stampa.
Parisi ha sottolineato che "tutti i giornalisti, con l'istituzione
del dipartimento uffici stampa, avranno uno strumento in più
per raccogliere informazioni ed eventualmente combattere le ancora
frequenti ingiustizie che si continuano a registrare all'interno delle
Pubbliche amministrazioni verso i colleghi". "Allo stesso
tempo - ha concluso Parisi - le Pubbliche amministrazioni devono sapere
che il sindacato non solo tutela i giornalisti, ma si pone in maniera
propositiva per risolvere dubbi e incertezze dei manager degli enti
che, magari, nutrono dubbi sull'applicazione delle norme o non hanno
informazioni chiare in proposito" La solidarietà del Sindacato Giornalisti Calabria al collega Agostino Pantano 30 lug 08 “Sempre più spesso, in Calabria,
gli operatori dell’informazione vengono presi di mira col chiaro
intento di voler mettere loro il bavaglio”. Nell’esprimere
la piena solidarietà dei giornalisti calabresi ad Agostino
Pantano, responsabile della redazione di Gioia Tauro del quotidiano
“Calabria Ora”, il segretario del Sindacato dei Giornalisti
della Calabria, Carlo Parisi, condanna, così, “l’ennesima
intimidazione di chiaro stampo mafioso nei confronti della stampa”.
L’intimidazione ad Agostino Pantano, cui ignoti hanno squarciato
le gomme dell’autovettura parcheggiata nei pressi della redazione
del giornale, aggrava infatti il pesante clima nel quale sono costretti
a lavorare gli operatori dell’informazione calabrese. Il Sindacato
dei Giornalisti della Calabria rivolge un pressante appello alle forze
di polizia affinché, al più presto, “si faccia
piena luce su questo nuovo atto intimidatorio, perpetrato ai danni
di un giornalista, individuando i responsabili, per restituire fiducia
e serenità ai cittadini ed a quanti si sforzano quotidianamente,
con enormi sacrifici, a tenerli informati”. L’FNSI dice no ai licenziamenti a Telespazio 30 lug 08 "Una televisione senza giornalisti
non può pensare di continuare a fare informazione o beneficiare
di contributi o concessioni pubbliche". E' quanto afferma, in
una nota, il segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria,
Carlo Parisi che richiama l'attenzione del presidente del Corecom
Calabria, Francesco Crifò Gasparro e del presidente del Consiglio
regionale Giuseppe Bova sulla situazione venutasi a creare per l'emittente
televisiva "Telespazio", che ha licenziato collettivamente
16 degli ultimi 24 lavoratori rimasti in servizio. "Tra i destinatari
dei licenziamenti - prosegue Parisi - figurano, infatti, gli ultimi
due giornalisti che vanno ad aggiungersi ai sei licenziati lo scorso
anno. Tra i redattori, l'unico non licenziato rimane, in pratica,
lo stesso presidente del Consiglio d'Amministrazione, il pubblicista
Tony Boemi, che ha firmato i licenziamenti e risulta assunto a tempo
pieno come direttore responsabile". "La procedura attivata
dall'azienda - sostiene Parisi - che prevede il recesso dei rapporti
di lavoro nel periodo compreso tra il 29 agosto ed il 28 settembre
prossimi, è stata già duramente contestata dal Sindacato
dei Giornalisti della Calabria che, in occasione della riunione per
un esame congiunto tenutasi il 6 giugno scorso nell'Assessorato regionale
al Lavoro, ha denunciato che 'applicandosi nell'azienda il contratto
nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi, è necessario rispettare
le procedure fissate nel protocollo di consultazione sindacalé.
Ribadendo la netta opposizione allo smantellamento della redazione
giornalistica, già ridotta al lumicino, il Sindacato dei Giornalisti
della Calabria afferma che se l'azienda dovesse procedere al licenziamento
degli ultimi due giornalisti attualmente in forza non potrebbe più
fare informazione giornalistica". "A tal proposito - sostiene
ancora Parisi - il sindacato diffida l'azienda ad utilizzare personale
esterno alla redazione per la produzione di programmi di informazione
giornalistica, telegiornali e trasmissioni di informazione. Considerato
che tra le motivazioni utilizzate dall'azienda per giustificare i
licenziamenti, figura la mancata attribuzione del contributo Corecom
per gli anni 2005, 2006, 2007, il Sindacato dei Giornalisti della
Calabria invita il presidente Crifò Gasparro a tenere presente
che l'azienda ha smantellato la redazione giornalistica ed aveva assicurato
che, in caso di corresponsione del contributo, avrebbe riassunto i
licenziati. Al presidente del Consiglio regionale chiediamo, invece,
se intende mantenere la concessione dei locali destinati ad uso redazione,
all'interno del Palazzo del Consiglio regionale ad un'emittente televisiva
che ha licenziato tutti i giornalisti". "Il Sindacato dei
Giornalisti della Calabria - conclude Parisi - è, comunque,
impegnato al fianco dei lavoratori di Telespazio, per l'impugnazione
dei licenziamenti in difesa degli ultimi posti di lavoro rimasti e
per scongiurare la definitiva dequalificazione del servizio offerto
ai cittadini" Il Garante bacchetta la stampa: Troppi dati sui minori abusati 29 lug 08 Giornalisti attenzione. Quando si parla
di minori e soprattutto di abusi consumati ai loro danni, bisogna
stare attenti a non pubblicare dati anche 'piccoli' e apparentemente
innocui, che potrebbero rendere riconoscibili i bambini. Lo ricorda
il Garante per la Privacy, intervenuto in un caso che riguarda due
quotidiani locali calabresi. Riportando la notizia di una violenza
in famiglia, i due giornali avevano esagerato nei dettagli rendendo
di fatto riconoscibili le vittime anche senza averne pubblicato il
nome. Intervenuto su segnalazione, il Garante ha stabilito che i due
quotidiani non potranno più pubblicare, anche attraverso i
loro siti web quei dettagli e quelle informazioni. Due in particolare
gli aspetti sui quali si è appuntato il provvedimento. Il primo
riguarda il principio dell' "essenzialità dell'informazione",
perché larga parte delle informazioni pubblicate non erano
indispensabili per dare una compiuta rappresentazione della vicenda,
che pure rivestiva un interesse pubblico e sulla quale stato legittimamente
esercitato il diritto di cronaca. Il secondo aspetto è connesso
invece con la tutela rafforzata da assicurare ai più piccoli,
tanto più se vittime di atti di molestie o violenza sessuale.
Questa tutela, ricorda il Garante, è sancita dalle norme che
vietano la divulgazione di notizie o immagini relative a minori coinvolti
in procedimenti penali, dal Codice privacy e dal Codice di deontologia
dei giornalisti. Associazione Sessa: Preoccupa la situazione de “la Provincia” 05 lug 08 L'associazione dei giornalisti cosentini
''Maria Rosaria Sessa'' esprime la solidarieta' ai colleghi della
''Provincia cosentina'' ''che ormai da due mesi - e' scritto in un
comunicato - non percepiscono lo stipendio''. ''Manifestiamo grande
preoccupazione - e' scritto nel comunicato a firma del presidente
Gregorio Corigliano e del segretario Mario Tursi Prato - per la grave
situazione che sta interessando i giornalisti del quotidiano cosentino.
Auspichiamo una rapida soluzione che scongiuri la deprecabile ipotesi
che una 'voce' importante del panorama editoriale calabrese sia costretta
a chiudere. Si tratta di una situazione di notevole disagio per dei
giovani e valenti professionisti che in pochi anni hanno saputo guadagnarsi
la stima e la fiducia di migliaia di lettori''. Iniziativa della FNSI per ricordare il terremoto dello Stretto 05 lug 08 Un'assemblea pubblica è stata indetta
per lunedì 7 luglio dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria
per ricordare il terremoto che all'alba del 28 dicembre 1908 ha ridotto
in cenere Reggio, Messina e, con le due città, un gran numero
di comuni. "Quella di cento anni fa - afferma il segretario del
sindacato, Carlo Parisi - fu davvero una strage immane, della quale
non si è perduta la memoria e che oggi sembra giusto riproporre
alla coscienza di tutto il Paese, come momento di ritrovati valori
di amor patrio. Largo peraltro fu, è giusto ricordarlo, nei
giorni dello sgomento e della disperazione il concorso di organizzazioni
pubbliche e private di Paesi stranieri cui si deve un contributo decisivo
nell'opera di prima assistenza e di ricostruzione". "La
riunione che oggi proponiamo - sostiene ancora Parisi - va intesa
quale premessa di un più vasto e partecipato concorso di iniziative
da parte di uomini e donne di Reggio e dell'intera Calabria, quale
omaggio alla memoria dei morti ed alla tenacia dei vivi; e di fare
tutto questo attraverso interventi destinati a durare nel tempo, a
testimonianza del forte tributo di fatiche offerto dalle generazioni
che si sono succedute nel tempo ed anche dalle giovani leve che ora
si vanno affacciando all'impegno pubblico". "Perché
il sindacato e perché i giornalisti? - conclude Parisi - Senza
le cronache del migliore giornalismo dell'epoca solo scarse memorie
del tragico evento sarebbero giunte sino a noi. E senza l'iniziativa
dei giornalisti reggini, nel 1958, sarebbe passato forse inosservato
il cinquantesimo della catastrofe. Perciò non è per
nulla inappropriato collocare l'incontro del prossimo 7 luglio su
una linea di continuità ideale, a fronte di una città
che non vuol dimenticare". Ai funerali di Ocera, il preidente Del Boca e il segretario FNSI Siddi 04 lug 08 Si sono svolti a Catanzaro i funerali di
Saro Ocera, consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti, morto
ieri a causa di un male incurabile. Alle esequie, svoltesi nella Basilica
dell'Immacolata, hanno partecipato il presidente dell'Ordine dei giornalisti,
Lorenzo Del Boca, ed il segretario della Federazione nazionale della
stampa italiana, Franco Siddi. Il Consiglio nazionale dell'Ordine
era rappresentato anche dal segretario, Enzo Iacopino e dal consigliere
Attilio Raimondi Erano presenti anche il presidente dell'Ordine regionale
dei giornalisti, Giuseppe Soluri, ed il segretario della Fnsi della
Calabria, Carlo Parisi. L'arcivescovo emerito di Catanzaro, mons.
Antonio Catisani, che ha celebrato il rito, ha ricordato "le
qualità umane e professionali" di Ocera, "che concepiva
il suo lavoro - ha detto - come una missione al servizo dei lettori".
Giuseppe Soluri, intervenendo a conclusione della funzione religiosa,
ha parlato di Saro Ocera "come di un maestro ed una guida per
tutti i giornalisti calabresi, un collega saggio ed estremamente preparato
non solo sul piano professionale ma anche sotto l'aspetto giuridico.
Capacità che applicava magistralmente nell'incarico di presidente
della Commissione ricorsi del Consiglio nazionale dell'Ordine dei
giornalisti. Il suo apporto per la crescita del giornalismo calabrese
- ha aggiunto Soluri - era stato determinante anche quando era stato
per molti anni segretario dell'Ordine regionale dei giornalisti".
Lorenzo De Boca ha sottolineato "il contributo determinante di
Saro Ocera all'attività dell'Ordine nazionale dei giornalisti,
gestendo con grande capacità l'importante incarico di presidente
della Commissione ricorsi. Ha risolto con grande capacità questioni
estremamente delicate, dimostrando, oltre a capacità giuridiche,
grandi doti umane. Un merito che ne aveva fatto un punto di riferimento
fondamentale per l'Ordine dei giornalisti e per tutti i colleghi".
La salma sarà tumulata domani nel cimitero di Patti, il centro
del Messinese di cui Ocera era originario. Giornalismo calabrese in lutto: è morto Saro Ocera 03 giu 08 (Catanzaro) Giornalismo calabrese in lutto
per la scomparsa di Saro Ocera. E’ deceduto stasera, verso le
ore 19,15, all’Ospedale “Ciaccio” di Catanzaro,
dove si trovava ricoverato per l’aggravarsi della malattia che,
negli ultimi mesi, lo aveva costretto a rallentare notevolmente le
sue attività di presidente della Commissione Ricorsi dell’Ordine
Nazionale dei Giornalisti e di consigliere regionale del Sindacato
dei Giornalisti della Calabria. Pubblicista dal 1962 e giornalista
professionista dal 1965 era stimato ed apprezzato per la sua straordinaria
preparazione giuridica in materia professionale, che ne aveva fatto
un prezioso punto di riferimento nella Commissione Ricorsi che ha
presieduto per quasi quindici anni. Nato a Patti, in provincia di
Messina, il 3 Febbraio 1939, laureato in economia e commercio, sposato
con Beatrice Sozzi, è stato capo ufficio stampa del Comune
di Catanzaro e direttore di “Catanzaro Notizie”. Consigliere
segretario dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria dal 1979
al 1989, anno in cui è stato eletto consigliere nazionale,
era entrato a far parte della Commissione Ricorsi nel 1990. “Con
la scomparsa di Saro Ocera - afferma il segretario del Sindacato dei
Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi - il giornalismo italiano
perde uno dei maggiori esperti dell’evoluzione della professione
giornalistica. Non a caso è lui l’autore del primo Massimario
dell’Ordine dei Giornalisti che raccoglie decisioni, documenti
e giurisprudenza prodotta dal Consiglio Nazionale dell’Ordine
dei Giornalisti. Saro Ocera - sottolinea Carlo Parisi - comunque,
rimarrà sempre nei nostri cuori per le sue straordinarie doti
umane, la sua dirittura morale e la sua onestà intellettuale.
Fervente cattolico, Saro Ocera lo ricorderemo come un giornalista
galantuomo”. Ai familiari di Saro Ocera vanno le più
fervide condoglianze della redazione di NuovaCosenza.com e del suo
direttore Pippo Gatto. Solidarietà dal segretario di FNSI Calabria ai giornalisti de “La Provincia” 27 giu 08 Il segretario regionale della Fnsi, Carlo
Parisi, si e' recato stasera nella redazione della Provincia Cosentina
per esprimere ''solidarieta' ai colleghi giornalisti che lottano per
difendere il posto di lavoro''. ''E' necessario evitare - ha detto
Parisi - che un giornale radicatosi in una realta' difficile qual
e' quella calabrese debba chiudere''. Parisi ha concordato con i giornalisti
fiduciari una strategia di ''valutazione e di approfondimento obiettivo
atto a fare chiarezza sul piano editoriale e su tutti i meccanismi
che potranno evitare la chiusura del quotidiano. La valutazione sara'
improntata su criteri di oggettivita' al fine di difendere i livelli
occupazionali e i diritti dei giornalisti, ma anche dei grafici e
degli amministrativi che meritano la conservazione del posto''. I giornalisti de “La Provincia Cosentina in stato di agitazione” 26 giu 08 I giornalisti de La Provincia Cosentina
hanno proclamato lo stato di agitazione permanente. "La situazione
dell'azienda - ha sostenuto il fiduciario di redazione, Mario Campanella
- è di profonda crisi e avanziamo lo stipendio di maggio, oltre
a quello di giugno e le indennità accessorie. L'Inpgi reclama
il pagamento di oneri previdenziali e la situazione si complica".
"L'attuale proprietà - prosegue Campanella - non ha intenzione
di ricapitalizzare né di cedere il giornale a un acquirente
che ha già palesato un'offerta concreta in sede ufficiale e
questo mette a rischio i livelli occupazionali che consistono non
solo nel personale giornalistico, ma in quello amministrativo e nel
personale grafico". "Ho già informato Carlo Parisi
- afferma Campanella - segretario regionale della Fnsi, ricevendo
la totale adesione dei colleghi professionisti e pubblicisti inquadrati
diversamente per lo stato di agitazione permanente. La Provincia Cosentina
ha nove anni e non è giusto che muoia". Iniziativa FNSI il 7 luglio per il centenario del terremoto dello Stretto 26 giu 08 Lunedì 7 luglio a Reggio Calabria,
promossa dal Sindacato giornalisti calabresi (Fnsi), la prima assemblea
pubblica per il centenario del terremoto 2008, anno della memoria.
"Non sono pochi tra i nostri concittadini - è scritto
in un comunicato - quelli che, a cento anni dall'evento, conservano
vivo il ricordo del terremoto che, nel giro di pochi secondi, ridusse
in cenere Reggio, Messina ed un gran numero di centri anche importanti
di vita civile della Calabria meridionale. Per questa e per altre
ragioni tutte riconducibili ad un diffuso sentimento popolare, il
Sindacato dei giornalisti della Calabria intende rendersi promotore
di una serie di manifestazioni intese a dare un senso alla rievocazione
di oggi". "Così, del resto, era avvenuto cinquant'anni
fa, - prosegue la nota - anche allora per iniziativa di un sodalizio
che riuniva il meglio del giornalismo reggino. All'epoca molti erano,
in mezzo a noi, i reggini che avevano patito la tragedia e ne conservavano,
viva, la memoria. Non a caso la più struggente testimonianza
veniva resa proprio da uno di loro, Gaetano Sardiello, avvocato di
gran nome e, nell'immediato dopoguerra, deputato all'Assemblea Costituente,
nel corso di una grande manifestazione pubblica tenutasi al Teatro
Cilea". "Nell'occasione - prosegue la nota - non ci fu in
città ente o categoria produttiva o professionale, o sindacato
o espressione importante della cultura locale che non abbia rivendicato
per se un qualche ruolo nella organizzazione delle giornate del cinquantenario.
Così avverrà, c'é da augurarselo, anche quest'anno,
ancora una volta per l'iniziativa dei giornalisti, quindi del loro
sindacato, alla cui guida è chiamato un cittadino di Reggio,
Carlo Parisi, che è attento agli interessi della categoria,
ma capace di cogliere, per qualità personali sue proprie, il
senso della storia, quindi del tempo e dei luoghi". "Difficile
immaginare - afferma il giornalista Antonio La Tella, coordinatore
delle iniziative a ricordo del terremoto del 1908 - che quella a cui
si pensa di por mano possa essere la manifestazione di un giorno.
Più giusto, dedicarvi gli ultimi mesi di questo 2008 sino alla
data fatale del 28 dicembre: doveroso tributo al prodigarsi di intere
generazioni di reggini impegnati, braccia, menti, cuori, nell'opera
immane della ricostruzione. Un contributo importante potrà
essere offerto dalla Biblioteca Civica, dall'Archivio di Stato, dalle
emeroteche di Napoli, di Roma e di Firenze, dal Ministero della Difesa
e, in primo luogo, dalla locale Facoltà di Architettura. Negli
archivi della Facoltà dovrebbe trovarsi ancora oggi gran parte
del materiale raccolto e poi esposto in una memorabile mostra sull'opera
di Gino Zani testimoniata da ciò che resta dello splendido
liberty post terremoto: sul Lungomare, in Via Miraglia, sulla Via
Aschenez. Del tutto impossibile, peraltro, ignorare il complesso delle
iniziative promosse dal Comitato costituito a Milano all'indomani
della catastrofe per volontà della parte più sensibile
della aristocrazia lombarda, con in testa, Umberto Zanotti Bianco
tra i primi senatori a vita nel Parlamento repubblicano. E' appena
il caso di ricordare che, spinto dallo stesso sentimento, giungeva
a Reggio, per spendervi le migliori energie e le risorse del suo talento,
Alfonso Frangipane, catanzarese di nascita, reggino di elezione". Corigliano riconfermato presidente dell’associazione “MR Sessa” 21 giu 08 Gregorio Corigliano è stato riconfermato
presidente dell'associazione dei giornalisti cosentini "Maria
Rosaria Sessa". A decidere la rielezione di Corigliano sono stati
gli eletti nel Consiglio Direttivo dell'associazione che si sono riuniti
ieri sera a Cosenza. Confermati, anche, i vicepresidenti, Franco Rosito
e Rosellina Arturi, il tesoriere, Francesco Montemurro, ed il segretario
Mario Tursi Prato. Del Direttivo fanno parte anche Federico Bria e
Anita Frugiuele. Conferme anche per il Collegio dei Probiviri con
Eugenio Gallo presidente, eletto dai colleghi Pino Nano e Franco Segreto.
Nel Collegio dei Revisori dei Conti, presidente è stato nominato
Franco Lorenzo, gli altri due componenti sono Alberto Volpe e Dino
Granata. Il premio “affabulatore d’oro” consegnato a Natuzza ed al Presidente Del Boca 07 giu 08 Il Premio 'Affabulatore d'oro 2008' è
stato consegnato stamani a Mileto alla mistica Natuzza Evolo. Il riconoscimento
doveva essere ritirato anche al presidente nazionale dell'Ordine dei
Giornalisti, Lorenzo del Boca, che però non ha partecipato
alla cerimonia perché trattenuto a Milano per motivi personali.
Il premio a Natuzza Evolo è stato consegnato per il "messaggio
universale - è scritto nella motivazione - di cui é
umile interprete. Per la forza semplice delle sue parole, capaci di
raggiungere il cuore di ognuno, senza distinguere origini, lingua
o stato sociale". Benché malata e molto stanca è
stata la stessa Natuzza a ritirare il premio e durante la cerimonia
ha detto che "vi ringrazio e vi invito a fare qualcosa per noi.
Io per voi prego e vi amo come miei figli spirituali. Vi do l'animo
e il cuore". La cerimonia si è svolta nella sala della
Fondazione "Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime"
nella frazione Paravati. Il segretario della Fnsi della Calabria,
Carlo Parisi, che ha ideato il premio, ha annunciato che Del Boca
verrà a ritirare personalmente il premio. La cerimonia è
stata inserita nell'ambito della presentazione della Sezione Calabria
dell'Unione Cattolica Stampa Italiana di cui è stato approvato
lo statuto. Successivamente verranno eletti gli organi direttivi.
Sono intervenuti i vescovi delle diocesi di Vibo e di Cosenza, Luigi
Renzo e Salvatore Nunnari, e mons. Pippo Curatola, direttore del Seminario
arcivescovile di Reggio Calabria. Pantaleone Sergio coordina la 36a cattedra Guarasci 05 giu 08 "Il dovere di informare, il diritto
di essere informati" è il tema della XXXVI Cattedra Antonio
Guarasci promossa dall'omonima fondazione e dall'Università
della Calabria. La cattedra, che prenderà il via il 9 giugno
(termine ultimo per presentare la domanda di partecipazione), sarà
coordinata dal giornalista Pantaleone Sergi. "Possono presentare
domanda di iscrizione - è scritto in un comunicato - tutti
coloro che sono in possesso della laurea in discipline economiche,
lettere, scienze politiche e insegnamenti scientifici. E' consentita
l'iscrizione ai diplomati che hanno interesse al tema in numero massimo
di cinque unità e ai cultori della materia. Inoltre potranno
aderire gli studenti e laureandi iscritti alle discipline sopra citate
con la previsione di possibili crediti accademici che verranno comunicati
successivamente" A Natuzza Evolo ed al Presidente Del Boca il premio dell’Acsi calabrese 03 giu 08 Lorenzo del Boca e Natuzza Evolo saranno
i primi comunicatori a ricevere il premio "Affabulatore d'oro",
conferito dall'Ucsi Calabria. La manifestazione si svolgerà
il 7 giugno a Paravati di Mileto, presso la sede della Fondazione
Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. In quell'occasione
la sezione calabrese dell'Unione cattolica stampa italiana presenterà
ufficialmente il suo statuto. Il premio "Affabulatore d'oro",
alla sua prima edizione, è stato ideato e promosso dal Sindacato
dei Giornalisti della Calabria. Sarà il segretario regionale
dell'Ucsi, Carlo Parisi, ad aprire i lavori alle 10.30 con la presentazione
degli ospiti e del programma della manifestazione. La Sezione Calabria
dell'Ucsi, ricostituita nel dicembre 2005 su iniziativa dello stesso
Parisi e dell'arcivescovo Salvatore Nunnari, vanta 90 iscritti, tra
cui sei vescovi giornalisti. Nel corso della manifestazione Natuzza
Evolo riceverà la tessera di socio onorario dell'Ucsi Calabria.
La mistica di Paravati sarà premiata anche come "affabulatrice
d'oro" per la sezione comunicatori, in virtù delle sue
straordinarie doti di "comunicatrice di Verità".
Lo stesso riconoscimento andrà a Lorenzo Del Boca, presidente
dell'Ordine nazionale dei giornalisti, per la sezione dedicata alla
stampa. Carlo Parisi nominato presidente commissione INPGI 30 mag 08 Il giornalista calabrese Carlo Parisi è
stato nominato presidente della Commissione "Provveditorato"
dell'Inpgi, l'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani.
Formata da sei componenti e due sindaci, la Commissione propone l'acquisto
di beni e servizi ed esprime il parere sulle gare di appalto aventi
ad oggetto lavori di manutenzione delle sedi dell'Istituto Nazionale
di Previdenza dei Giornalisti Italiani. Il Consiglio d'Amministrazione
dell'Inpgi ha, inoltre, nominato Carlo Parisi componente della Commissione
"Prestazioni Integrative" che propone la concessione di
sussidi a disoccupati, giornalisti in attività, pensionati
e vedove che risultino in condizioni particolarmente disagiate ed
esprime pareri sui ricoveri degli iscritti in case di riposo. Giornalista
professionista, componente la Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale
Stampa Italiana e segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria,
Carlo Parisi è al suo secondo mandato di consigliere generale.
Nel febbraio scorso i giornalisti calabresi lo hanno, infatti, confermato
nella carica con 129 voti su 129 votanti, 31 in più rispetto
alle precedenti elezioni del 2003. Il consiglio d'amministrazione
dell'Inpgi ha, inoltre, confermato Parisi nella carica di fiduciario
dell'Ufficio di Corrispondenza della 15/ma Circoscrizione (Calabria)
a coronamento di una stagione che sul fronte del lavoro ha fatto registrare
in Calabria un notevole incremento. Prorogati i termini del Premio Sitigliano Messuti 16 mag 08 E' stata prorogata al 25 maggio la scadenza
dei termini di presentazione degli elaborati per la partecipazione
alle due sezioni del Premio giornalistico Gianpaolo Stigliano Messuti.
A decidere la proroga e' stata la giuria del premio giornalistico
presieduta da Giuseppe Soluri, presidente dell'Ordine dei giornalisti
della Calabria. Due le sezioni del premio: articoli a stampa e servizi
radiotelevisivi. ''La proroga dei termini di partecipazione si e'
resa necessaria - e' scritto in un comunicato - per agevolare quei
giornalisti che, a causa del forte impegno delle redazioni per la
fase elettorale, non hanno potuto rispettare il termine indicato nel
bando. La cerimonia di consegna dei premi (2.500 euro per ognuna delle
sezioni) e' confermata per il 25 giugno'' La Provincia di Cosenza lancia la “ArberiaTVoccitana” 05 mag 08 E' stato presentato a Cosenza, nel corso
di una conferenza stampa, il progetto "ArberiaTVoccitana",
"fortemente voluto - è detto in un comunicato - dalla
Provincia ed al quale hanno concorso l'Università della Calabria,
Dipartimento di Linguistica, Sezione Albanese e il Coordinamento Provinciale
dei Comuni delle minoranze albanese ed occitana". "Si tratta
di un progetto pilota, il primo assoluto in Italia - prosegue la nota
- ad essere approvato dalla competente Commissione ministeriale, che
riveste grande rilevanza socio-culturale sostanziandosi nella programmazione
televisiva in lingua arbereshe/albanese e occitana, di informazione,
di cultura e di approfondimento, finanziato con la legge 482/99. Erano
presenti molti Sindaci delle comunità albanesi, quello di Guardia
Piemontese e rappresentanti del Coordinamento provinciale degli stessi
Comuni albanofoni. Il format, che comprende 44 numeri di 35 minuti
ciascuno, è realizzato dai responsabili del progetto, i giornalisti
Alfredo Frega e Nicola Bavasso, rispettivamente, direttore esecutivo
del progetto responsabile del format e coordinatore di programmazione
del format. Viene prodotto presso l'emittente Teleuropa Network, che
ha previsto la messa in onda ogni settimana, a partire da domani martedì
6 maggio, alle ore 20, con replica il mercoledì alle 9 ed il
giovedì alle 16.30". Nel corso della conferenza stampa
è stato l'assessore provinciale alle Minoranze linguistiche,
Donatella Laudadio, ad illustrare i contenuti del progetto "che
mira a valorizzare - ha detto - il grande patrimonio culturale rappresentato
dalle minoranze linguistiche di cui la provincia di Cosenza si arricchisce,
attraverso la presenza di 22 Comuni arbereshe ed un Comune di lingua
occitana, Guardia Piemontese. E' un progetto - ha aggiunto l'assessore
Laudadio - che vuole dare voce alle popolazioni calabresi di altra
lingua e di altra cultura, che da noi sono in ogni caso assolutamente
integrati, e non solo per una mera applicazione della legge quadro
sulle minoranze linguistiche storiche, bensì per un alto rispetto
delle entità culturali differenti che vanno difese e tutelate
per ciò che attiene le tradizioni, la lingua e le radici culturali".
Il Presidente della Provincia, Mario Oliverio, aveva anticipato in
uno dei dieci punti del programma elettorale "l'attenzione massima
verso le comunità alloglotte". "Si tratta di valorizzare
ogni aspetto di una cultura - ha detto il presidente della Provincia
- così vicina a noi, così radicata nei nostri territori,
di interagire con essa in maniera più concreta, per averne,
tutti insieme, un forte arricchimento ed una maggiore aderenza alle
prerogative di pluralità dell'informazione nei nostri territori.
Siamo fortemente convinti che la sinergia con l'ateneo calabrese possa
portare sempre più in alto questo progetto, che rappresenta
uno sforzo ma anche una conquista di unità, proprio in un momento
in cui altrove soffiano venti diversi. E' un progetto che ha tutto
il nostro incondizionato supporto perché in esso intravediamo
la possibilità per le comunità di lingua albanese e
occitana di riappropriarsi della loro piena identità, rappresentata
dall'uso della lingua di origine, dalla cultura e dalle tradizioni
che, per ognuno, costituiscono le radici solide su cui meglio costruire
il futuro". Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il
prof. Francesco Altimari, ordinario di Lingua e Letteratura albanese
all'Università della Calabria; il direttore di TEN, Attilio
Sabato, e Mario Brunetti, Console Onorario d'Albania in Italia. Ha
moderato i lavori la giornalista Mariuccia De Vincenti. Intimidazione a giornalista di Cassano; Ordine Giornalisti “Fosco quadro” 07 apr 08 Una intimidazione, dopo quella avvenuta
nei giorni scorsi nei confronti da un redattore de 'La Provincia cosentina',
è stata subita dal giornalista Pasquale Golia, corrispondente
da Cassano allo Jonio (Cosenza) dello stesso quotidiano cosentino.
Alcuni sconosciuti hanno versato della benzina sulla parte anteriore
dell'automobile di Golia. Il giornalista ha notato una vistosa macchia
sull'automobile e si è poi accorto che si trattava di benzina.
Il direttore de 'La Provincia Cosentina', Antonello Troya, ha detto
che "velati o spudoratamente plateali, sono tanti i messaggi
intimidatori che arrivano all'indirizzo della Provincia Cosentina.
Ora è toccato al nostro corrispondente da Cassano, qualche
giorno fa la lettera minatoria a Campanella. Questi atti deplorevoli
confermano, se mai ce ne fosse stato bisogno, che a volte dire e scrivere
le cose come stanno nella nostra terra ancora non si può. Nulla
di più schifosamente becero, in una società che si definisce
come culla della cultura e che invece deve fare i conti con una criminalità
che ogni giorno che passa alza sempre più il tiro". "Mi
auguro - ha concluso - che le forze dell'ordine prendano immediati
provvedimenti in difesa di questa testata. Ci sentiamo come paladini
ma con le frecce spuntate dalla logica del malaffare" Gli editori di Calabria Ora acquistano la testata di Paese Sera 04/02 Lo storico quotidiano "Paese Sera"
tornera' presto in edicola, probabilemnte entro l'anno in corso. Lo
annuncia una nota dell'amministratore unico della testata Nunzio Aquino,
che informa che il quotidiano, il cui primo numero usci' nel 1949,
sarebbe stato ceduto al gruppo Aquino-Citrigno, gia' proprietario
ed editore del quotidiano calabrese 'Calabria Ora'. La vendita di
Paese Sera srl e' avvenuta lo scorso 19 gennaio. La stessa nota precisa
che il quotidiano riprendera' la sua diffusione nazionale. Parisi rieletto nella giunta esecutiva della FNSI 28/12 E' di 1.046, 307 professionali e 739 collaboratori,
la quota degli iscritti raggiunta nel 2007 dal Sindacato dei giornalisti
calabresi che vede anche confermare la sua rappresentanza al Consiglio
nazionale in cui, insieme a Carlo Parisi, rieletto nella Giunta esecutiva,
sono stati eletti Catia Acquesta, Maria Vittoria Morano, Andrea Musmeci
ed Amelia Romeo. "A coronamento di un altro anno record per il
sindacato dei giornalisti della Calabria - è detto in un comunicato
- dal Consiglio nazionale della Federazione nazionale stampa italiana
giunge la rielezione di Carlo Parisi nella Giunta Esecutiva, ovvero
nell'organo di governo dell'organizzazione sindacale unitaria dei
giornalisti italiani. Ad eleggerlo è stato, infatti, il Consiglio
nazionale della Fnsi riunitosi a Roma per dare seguito alle conclusioni
del XXV congresso di Castellaneta Marina, che ha visto la Calabria
confermare lo storico risultato ottenuto tre anni fa a Saint Vincent
(5 consiglieri nazionali) ed addirittura andare oltre grazie all'elezione
di un proboviro in più". "Giornalista professionista,
- prosegue la nota - dal 9 novembre 2002 segretario del sindacato
dei giornalisti della Calabria e consigliere generale dell'Inpgi,
Carlo Parisi è il leader di Stampa Libera e Indipendente, il
cartello sindacale nazionale nato dall'esperienza della componente
'Giornalisti per il Giornalismo', che lo stesso ha ricostituito nel
2004 sul solco tracciato nel 1995 dall'allora presidente della Federazione
nazionale stampa italiana, Lorenzo Del Boca, attuale presidente del
Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti. 'Stampa Libera e
Indipendente' può contare su due componenti la Giunta esecutiva
(c'é anche il collaboratore torinese Ezio Ercole) e 20 consiglieri
nazionali tra cui appunto i cinque calabresi: Carlo Parisi, Andrea
Musmeci e Maria Vittoria Morano tra i 'professionali' e Catia Acquesta
ed Amelia Romeo tra i 'collaboratori'". "Maggioranza femminile,
quindi, - aggiunge il comunicato - così come era già
avvenuto in occasione dell'elezione del Consiglio direttivo regionale
(10 donne su 19) e della segreteria (3 su 5). Nel Collegio nazionale
dei probiviri sono stati, invece, eletti i giornalisti professionali
Maurizio Putrone e Saverio Carino ed il collaboratore Genoveffa Romeo.
A completare il successo delle delegazione calabrese è giunta
la rielezione di Enzo De Virgilio nel collegio dei sindaci dell'Unione
nazionale giornalisti pensionati". "Al XXV Congresso - conclude
la nota - la delegazione della Calabria era formata da Carlo Parisi,
Andrea Musmeci, Maria Vittoria Morano, Federica Morabito, Pino Toscano
(questore), Tiziana Murgia (in commissione verifica poteri), Catia
Acquesta, Eleonora Delfino, Valeria Bella, Michela Surace, Gianfranco
De Franco ed Anna Patrizia Pugliese, che è stata addirittura
eletta vicepresidente del congresso. Record di presenze femminili,
dunque, con 8 donne su 12 delegati" Due giornalisti denunciano Telespazio 23/10 Due dei cinque giornalisti professionisti in
servizio nella redazione di Telespazio Calabria e coinvolti nel licenziamento
collettivo del maggio scorso hanno presentato una denuncia-querela
per appropriazione indebita nei confronti dell'emittente. A darne
notizia è un comunicato. "Con due distinti atti giudiziari
- è scritto nel comunicato - i giornalisti Nico De Luca e Davide
Lamanna, tramite il proprio legale, hanno informato il Procuratore
della Repubblica del Tribunale catanzarese che l'azienda televisiva
di Toni Boemi jr, attuale editore e direttore della Testata giornalistica
nonché erede del compianto omonimo fondatore, non ha versato
al loro Istituto di Previdenza (Inpgi) le somme a saldo di prestiti
personali in corso e per questo motivo trattenute - secondo regolamento
- dal Tfr (Trattamento di fine rapporto). I due giornalisti, dopo
aver assieme agli altri colleghi inoltrato ricorso individuale verso
un licenziamento ritenuto illegittimo, hanno più volte provato
il componimento bonario di questa ulteriore biasimevole situazione.
Ma sia i loro tentativi personali, sia quelli del proprio legale si
sono scontrati con il più completo disinteresse dell'Azienda,
sorda e indolente anche davanti al passo successivo della diffida
legale". "Intanto la mancata soddisfazione del credito -
prosegue la nota - ha indotto l'Inpgi a richiedere il saldo, diverse
migliaia di euro, agli stessi De Luca e Lamanna i quali, adesso, come
se non bastasse il danno dell'immotivato licenziamento, subirebbero
la beffa di dover pagare somme che, in realtà, Telespazio non
gli ha mai corrisposto. Già durante la scorsa estate, nel corso
di una conferenza stampa nella quale avevano ricevuto l'appoggio dell'Ordine
e del Sindacato regionali di categoria, tutti i giornalisti licenziati
avevano annunciato un atto di pignoramento non avendo Telespazio corrisposto
la prevista indennità contrattuale di licenziamento senza preavviso,
atto poi rientrato per la tempestiva erogazione delle somme dovute".
"Nel frattempo il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti calabresi
- riporta ancora il comunicato - ha avviato una istruttoria nei confronti
del direttore responsabile di Telespazio Calabria Toni Boemi mentre
l'Azienda ha continuato a licenziare e/o proporre dimissioni incentivate
ad alcuni dipendenti del settore tecnico. Con somma amarezza gli ex
giornalisti di Telespazio devono registrare anche l'acquiescenza delle
istituzioni locali. Chi aveva sbandierato, con tanto di assemblee
consiliari monotematiche, di avere a cuore le sorti della più
importante azienda radiotelevisiva cittadina e della sua storica redazione
giornalistica, dopo l'estate non ha più dato alcun seguito
alle promesse di mediazione e di interessamento" 16/10 Sono 12 i delegati eletti a rappresentare la
Calabria al XXV Congresso della Stampa Italiana che si terrà
a Castellaneta Marina (Taranto) dal 26 al 30 novembre prossimi. Il
risultato arriva dalle consultazioni elettorali che si sono tenute
dall’11 al 15 ottobre scorsi nelle cinque province calabresi:
Marina di Sibari, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio
Calabria. RISULTATI DEFINITIVI GIORNALISTI PROFESSIONALI GIORNALISTI COLLABORATORI UNIONE NAZIONALE GIORNALISTI PENSIONATI: Lutto per la scomparsa di Pina Parisi Scambia 16/10 I Vice Segretari del Sindacato dei Giornalisti
della Calabria, i componenti il Consiglio Direttivo, i consiglieri
nazionali, assieme a tutti i giornalisti calabresi, profondamente
commossi piangono l’improvvisa scomparsa di Pina Parisi nata
Scambia ed in questo momento di grande dolore si sentono particolarmente
vicini al figlio Carlo Parisi, Segretario regionale del Sindacato
dei Giornalisti della Calabria ed alla famiglia tutta. I funerali
si svolgeranno Giovedì 18 Ottobre, alle ore 15, a Reggio Calabria
nella Chiesa di Santa Maria d’Itria. 08/10 Dall’11 al 15 Ottobre prossimi, si svolgeranno le Elezioni di 6 Delegati Professionali e di 6 Delegati Collaboratori della Calabria al XXV Congresso della Stampa Italiana e di 1 Delegato Pensionato della Calabria al IV Congresso dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, in programma a Castellaneta Marina (Taranto) dal 26 al 30 Novembre 2007. Per consentire a tutti i giornalisti calabresi di partecipare alla consultazione elettorale, il Consiglio Direttivo del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, presieduto dal segretario regionale Carlo Parisi, componente la Giunta Esecutiva Fnsi, anche in questa occasione ha istituito seggi elettorali nelle cinque province calabresi. Pertanto, si voterà secondo il seguente calendario: - 11 Ottobre 2007 a Marina di Sibari (Cs): dalle ore
15 alle ore 20 presso il Ristorante “Il Cavallino” (Contrada
Salicetta); La Commissione Elettorale, presieduta dal sacerdote
giornalista Filippo Curatola, ha espletato le proprie funzioni ammettendo
alla consultazione elettorale le liste depositate nei modi e nei termini
previsti dallo Statuto e dal Regolamento Fnsi. Sia per i Professionali
che per i Collaboratori, sono due le liste in campo: “Stampa
Libera - Giornalisti per il Giornalismo” e “Giornalisti
Indipendenti”. Hanno diritto al voto tutti gli iscritti al Sindacato
dei Giornalisti della Calabria alla data del 181° giorno antecedente
la data fissata per le votazioni ed in regola con il pagamento delle
quote associative. Nell’occasione sarà, inoltre, possibile
regolarizzare i pagamenti delle quote associative 2007 all’Ordine
dei Giornalisti, alla Fnsi-Sindacato dei Giornalisti della Calabria,
all’Ucsi ed all’Ussi. Sciopero dei giornalisti dell’agenzia ANSA 30/09 L’agenzia ANSa ha sospeso i suoi notiziari
dalle ore 07:00 di domenica 30 settembre fino alle 07:00 di martedi'
2 ottobre per uno sciopero dei giornalisti, proclamato dal Cdr nell'ambito
di una vertenza aziendale. Scompare la madre del presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Calabria 25/09 E' morta in una clinica di Catanzaro la madre
di Giuseppe Soluri, presidente regionale dell' Ordine dei Giornalisti.
La signora Maria Donato era ammalata e fino all'ultimo è stata
assistita dal figlio Giuseppe, che è anche il fondatore ed
il direttore del "Giornale di Calabria". Al presidente Soluri
tutta la vicinanza di NuovaCosenza.com A Reggio si inaugura lo sportello delle pari opportunità del sindacato dei giornalisti 20/09 La consigliera di parità, Stella Ciarletta,
inaugurerà domani mattina lo sportello Cpo della commissione
pari opportunità del sindacato dei giornalisti a Reggio Calabria.
All'iniziativa parteciperanno, tra gli altri, il segretario del sindacato
dei giornalisti, Carlo Parisi, e la coordinatrice regionale della
Cpo, Catia Acquesta. "L'inaugurazione dello sportello - sostiene
Ciarletta - rappresenta l'avvio di un'attività di supporto
per le professioniste calabresi ma anche tappa di un percorso intrapreso
con il sindacato dei giornalisti nel giugno scorso. Infatti dopo il
primo incontro avvenuto presso la sede del sindacato, il mio ufficio
ha immediatamente collaborato per la stesura di un protocollo d'intesa
e la costruzione di un servizio di assistenza legale tarato sulle
esigenze particolari di quelle donne che decidono di intraprendere
l'affascinante carriera di giornalista". "La perdurante
- prosegue - carenza di donne nei ruoli decisionali e di vertice è
assolutamente trasversale e interessa tutti i settori e gli ambiti
della nostra società, dalla politica all'economia; anche in
quelle professioni in cui le donne costituiscono la maggioranza delle
lavoratrici. In particolare, tra i giornalisti, nonostante sia fortemente
in crescita il numero delle donne che esercitano con competenza e
professionalità la professione, ancora trascurabile è
il dato relativo alla presenza nei posti di responsabilità
(nelle redazioni dei quotidiani, nei Cda delle emittenti pubbliche
e private, ecc..)". "Pur in costante aumento - aggiunge
Ciarletta - in termini numerici e con competenze solide e riconosciute,
le donne risultano praticamente assenti dalle posizioni di vertice
e anzi paradossalmente in alcuni casi all'aumentare del dato numerico
relativo all'occupazione al femminile risulta diminuita la percentuale
di donne che accedono alle posizioni apicali. il caso dei quotidiani,
dove le donne direttore dal 3,30% nel 2002, passano all'1,85% a fine
2006 contro il 98,15% dei colleghi direttori, mentre nel complesso
la composizione di genere passa dal 24,23% al 26,79% per le donne,
mentre gli uomini diminuiscono dal 75,77% al 73,21%". "Lo
stesso trend - è detto ancora nella nota - anomalo caratterizza
i periodici. E le emittenti tv private nazionali e la Rai, a fronte
di un saldo positivo (3,44%) sulla variazione percentuale nel periodo
2002-2006 della presenza femminile sul totale, registrano che con
riferimento alla posizione di direttore e vice capo servizio le donne
diminuiscono: le prime dello 0,86%, le seconde del 7,22%. Crescono
invece le presenze delle vice direttore anche se solo del 2,68%, quelle
delle capo redattrici del 3% e delle vice capo redattrici del 4,33%,
del redattore ordinario e del redattore di prima nomina di oltre il
3%, aumentano a dismisura le collaborazioni regolate da articolo 2,
articolo 12, e articolo 36: 4,38%, 13,10%, 10%, e anche le praticanti
sono per il 5,25% in più dei colleghi giornalisti". "Sono
dati che fanno riflettere. - conclude Ciarletta - Poche donne nei
luoghi in cui si definiscono le linee editoriali, si adottano le strategie
di marketing, si elaborano i contenuti da trasmettere, produce delle
conseguenze dirette sulla qualità dell'informazione prodotta,
spesso caratterizzata da vecchi stereotipi di genere o da forme subdole
di mercificazione, svilimento o di semplice superficialità
nell'approccio alla figura femminile". 14/09 E’ stato indetto dalle ore 7:00 di oggi, 14 settembre,
uno sciopero dei giornalisti dell'ANSA indetto dal Comitato di Redazione
dell'Agenzia. Lo sciopero terminera' alle ore 7:00 di martedi' 18
settembre. Convegno FNSI: Libertà di stampa è allarme 31/08 La liberta' di stampa e' in pericolo perche' minacciata dai
poteri forti, in primo luogo da quello politico, disturbato dalla
pubblicazione di notizie su inchieste giudiziarie in cui sono coinvolti
suoi esponenti. Di fronte a questa situazione i giornalisti devono
reagire, avendone la capacita' e la forza, continuando a svolgere
il loro lavoro nel rispetto della verita' e della dignita' delle persone.
E' quanto e' emerso dal convegno sul tema ''Liberta' di stampa, tra
normative ed opinione pubblica'' svoltosi a Soverato su iniziativa
della Fnsi Calabria. A lanciare l'allarme sono stati, in primo luogo,
il segretario della Fnsi Calabria, Carlo Parisi, il presidente dell'Ordine
regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri, e Massimo Tigani Sava,
direttore de il Domani e componente del Direttivo regionale della
Fnsi, ma anche il sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris,
il gip di Milano Clementina Forleo ed i deputati Giacomo Mancini ed
Angela Napoli. Forte preoccupazione e' stata espressa anche da Carlo
Vulpio, giornalista del Corriere della Sera, e dall'avvocato Caterina
Malavenda, difensore di molti giornalisti. Ma cos'e' che minaccia
la liberta' di stampa? L'allarme e' emerso gia' dall'indirizzo di
saluto rivolto da Carlo Parisi, secondo il quale ''i poteri forti
tentano continuamente di condizionare i giornalisti, che diventano
cosi' vittime spesso inconsapevoli di un sistema perverso. In ogni
caso - ha aggiunto Parisi - i giornalisti che si occupano di cronaca
giudiziaria non rubano le notizie, a volte scomode, che pubblicano
perche' c'e' sempre qualcuno che gliele da'''. I toni allarmati di
Parisi hanno trovato conferma nell'intervento di Tigani Sava, che
ha sottolineato ''le varie forme di pressione che vengono esercitate
sui giornalisti anche sul piano occupazionale, con uno sfruttamento
del bisogno che si trasforma spesso in un ricatto''. Tigani Sava ha
rivolto un appello ai giornalisti ''a non prestare il fianco agli
interessi deviati di poteri che usano anche armi raffinate ed a restare
uniti di fronte alle pressioni ed alle minacce. Per quanto ci riguarda
- ha concluso Tigani Sava - andremo avanti fino in fondo perche' i
poteri, tutti i poteri, non ci fanno paura''. ''L'importanza della
liberta' di stampa per la stessa tenuta del sistema democratico''
e' stata sottolineata, nel suo saluto, dal sindaco di Soverato, Raffaele
Mancini, che ha ospitato il convegno nel nuovo Teatro Comunale. Il
sostituto procuratore De Magistris ed il gip Forleo hanno sottolineato
i pericoli che per il diritto di cronaca derivano dal ddl Mastella
che vieta la pubblicazione degli atti processuali fino alla conclusione
delle indagini preliminari, sostenendo che ''il potere politico reagisce
in maniera decisa quando ci sono inchieste che coinvolgono suoi esponenti
con iniziative che vedono come obiettivo sia i magistrati titolari
delle indagini che i giornalisti che pubblicano gli atti''. Carlo
Vulpio, a proposito delle inchieste giudiziarie che vengono aperte
a carico dei giornalisti che pubblicano atti di inchieste giudiziarie,
ha detto che ''stanno ormai saltando le regole del diritto. Si pone,
ormai, in modo sempre piu' grave ed urgente un problema di salvaguardia
della democrazia''. Vulpio ha fatto riferimento, in particolare, all'inchiesta
avviata nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di Matera
in cui viene ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata
alla diffamazione, definendola ''un'assurdita'''. La situazione di
pericolo che attraversa la liberta' di stampa e' stata sottolineata,
con toni allarmati e preoccupati, anche da Giacomo Mancini e Angela
Napoli. L'avvocato Malavenda ha fatto riferimento, in particolare,
agli ''innumerevoli atti di citazione che vengono emessi nei confronti
di giornalisti. Atti di citazione che insieme alle querele - ha aggiunto
- incidono moltissimo sulla liberta' di stampa e rappresentano una
forma di pressione indiretta sui giornalisti. La liberta' di stampa,
comunque, non puo' essere oggetto di discussione soltanto in occasione
di dibattiti e conferenze, ma deve essere al centro anche dell'attenzione
della politica e del Parlamento. Una riforma cui si puo' pensare,
per esempio, sarebbe quella di consentire al giornalista di chiedere
copia degli atti processuali una volta che vengono depositati, per
potere svolgere il suo lavoro, cosi' come accade con gli avvocati.
In tal modo si sgombrerebbe il campo da qualsiasi equivoco''. Il dibattito
si e' concluso con l'intervento di Giuseppe Soluri, che ha insistito
sulla ''situazione di debolezza che riguarda la categoria dei giornalisti,
sottoposti ad un fuoco concentrico di pressioni. Siamo un vaso di
coccio, con i gravi rischi che ne conseguono per la nostra autonomia,
in mezzo a tanti vasi di ferro. I condizionamenti sono tanti e provengono
da piu' fronti. Non e' facile uscire da questa situazione. Cio' che
e' certo, comunque, e' che il giornalista deve continuare a svolgere
sempre e comunque il suo ruolo, rispondendo soltanto alla sua coscienza.
Al diritto di informazione e di critica non si puo' rinunciare, altrimenti
si smarrisce la strada. E' anche vero, comunque, che la liberta' del
giornalista si deve bilanciare con i diritti degli altri ed il rispetto
dellA dignita' di tutti'' Lutto nel sindacato dei giornalisti 22/07 Il segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della
Calabria, Carlo Parisi, ha reso noto che ''la tragica scomparsa di
Ottavio Acquesta, di 65 anni, padre del vice segretario regionale,
Catia Acquesta, impone la sospensione di tutte le attivita' e le manifestazioni
previste nelle giornate di lunedi' 23 e martedi' 24 luglio''. ''Pertanto
- prosegue Parisi - in segno di lutto e di viva partecipazione al
profondo dolore che ha colpito la famiglia Acquesta, le programmate
riunioni della Commissione Pari Opportunita' e l' apertura del relativo
Sportello, della Segreteria e del Consiglio Direttivo sono state annullate''.
Soddisfazione di Soluri per le nomine di Ocera e Bianco nel Consiglio nazionale dei giornalisti 14/07 Nuovo importante riconoscimento per la classe giornalistica
calabrese nell' ambito del completamento delle cariche relative al
funzionamento del nuovo Consiglio nazionale dell' Ordine dei giornalisti
dopo la rielezione di Lorenzo Del Boca come presidente. Due dei quattro
consiglieri nazionali espressi dall'Ordine della Calabria, infatti,
sono entrati negli organismi consultivi del Consiglio nazionale. Il
giornalista professionista Saro Ocera è stato il primo degli
eletti tra i componenti della Commissione Ricorsi ed è stato
successivamente eletto presidente della Commissione stessa. Per Ocera
è un ritorno, dopo una breve parentesi, alla carica che aveva
ricoperto per lunghi anni con apprezzamento unanime. Ocera, negli
ultimi due anni, ha tra l'altro curato la redazione e la pubblicazione
del Massimario dell'Ordine Nazionale. Il giornalista pubblicista Natalino
Bianco, pur fresco di elezione quale consigliere nazionale è
entrato come secondo degli eletti in un' altra importante commissione
dell'Ordine, quella Amministrativa. "Sapevamo - ha affermato
in una nota il presidente dell' Ordine dei giornalisti della Calabria,
Giuseppe Soluri - di avere, come giornalisti calabresi, mandato a
Roma quattro consiglieri nazionali di grande qualità professionale
ed umana. I riconoscimenti ottenuti dai nostri rappresentanti in Consiglio
nazionale dimostrano che questa valutazione è stata fatta propria
anche in sede nazionale. Ed il quadro complessivo - ha aggiunto Soluri
- è ancora più lusinghiero se si considera che un terzo
consigliere nazionale calabrese, Cosimo Bruno, verrà confermato
come responsabile del gruppo di lavoro del Consiglio Nazionale che
segue le problematiche del rapporto tra informazione e minori, mentre
il quarto consigliere nazionale calabrese, Pino Nano, ha rinunciato
ad impegnarsi negli organismi operativi dell' Ordine in quanto pressato
dal pesante impegno di lavoro alla guida della redazione regionale
della Rai". Negative le fiction sulla mafia 07/07 ''Il ruolo pedagogico della televisione e' troppo importante
per continuare a riproporre modelli negativi''. Lo afferma Mario Caligiuri,
docente di pedagogia della comunicazione all'Universita' della Calabria
ed all'Universita' La Sapienza di Roma, in relazione alle previste
fiction sulla mafia ed al grido di allarme in merito lanciato dall'Osservatorio
sui diritti dei Minori. ''Se all'inizio -prosegue Caligiuri- con sceneggiati
tipo 'La piovra', le fiction sulla mafia rappresentavano un chiaro
e doveroso segnale di impegno civile, adesso si rischia da un lato
di banalizzare e dall'altro, pur non volendolo, di alimentare miti
negativi''. ''Appunto per questo -conclude Caligiuri- va ripensato
soprattutto il ruolo dell'emittenza pubblica, il cui ruolo educativo
venne svolto con grande efficacia negli anni Cinquanta e Sessanta,
sia dal punto di vista dell'unita' linguistica che della veicolazione
di messaggi di alto valore culturale, anche se non tutti condivisibili.
Non a caso, allora erano impegnati nella Rai, sia in radio che in
video, tra i migliori intellettuali italiani, dei quali oggi non si
vede neanche l'ombra''. Vicenda Visco, l’Ansa ribatte “Basta fango sull’agenzia” 07/06 Il Comitato di Redazione dell'ANSA comunica: "Il Cdr dell'Ansa
ricorda che l Agenzia non è al servizio di nessun padrone.
E' sempre stata e resta indipendente, imparziale e al servizio dell'informazione
e della libertà di espressione del nostro Paese. Nessuna notizia
viene censurata, nessuna notizia viene taciuta. Le opinioni e i commenti
di chiunque vengono regolarmente trasmessi. L Ansa è l unica
agenzia di informazioni che in Italia dà voce a tutti, senza
alcuna discriminazione, avendo come missione solo quella di svolgere
un servizio pubblico informativo. Tali caratteristiche non sono venute
meno in nessuna occasione, e men che meno in quella che da giorni
il signor Pierluigi Magnaschi racconta a giornali e in programmi tv.
La sua ricostruzione degli avvenimenti che hanno preceduto la messa
in rete della notizia sull'azzeramento dei vertici della Guardia di
Finanza in Lombardia è del tutto priva di fondamento e niente
ha a che vedere con la sua uscita dall'Ansa: la responsabilità
di cambiare il vertice giornalistico dell'Agenzia è stata assunta
all'unanimità dal Consiglio di amministrazione composto dagli
editori di tutti i giornali italiani, di ogni colore politico. Ricordiamo
che l'Ansa è stata fondata su un patto tra tutti gli editori,
di destra, di sinistra e di centro, ed è sempre stata un baluardo
di democrazia per tutta la stampa italiana. Mettere in crisi e sporcare
questa tradizione e questo stile giornalistico significa mettere a
repentaglio una voce di libertà. Tentativo di cui Magnaschi
si sta assumendo la grave responsabilità e che le centinaia
di giornalisti che quotidianamente lavorano all'Ansa non sono disposti
a veder consumare senza reagire". Vibo: Minacce al giornalista Mobilio e a dirigente PS 06/06 Una lettera anonima contenente minacce è stata inviata
alla redazione di Vibo Valentia del Quotidiano della Calabria. Nella
missiva, trovata nella buca delle lettere della redazione, era stata
composta, con lettere di giornale, la frase, in dialetto calabrese,
"ci diti a supersbirro e professuri preparano fiori gialli, morte".
"U prufessuri" è l' appellativo col quale è
conosciuto il giornalista Domenico Mobilio, caposervizio della redazione
di Vibo Valentia del Quotidiano della Calabria e corrispondente dell'
agenzia ANSA. "Supersbirro", secondo l' interpretazione
degli investigatori, sarebbe il dirigente della Squadra mobile di
Vibo Valentia, Rodolfo Ruperti, che ha condotto molte indagini sulla
criminalità organizzata. L' intimidazione è stata denunciata
alla Polizia di Stato. Al collega Mobilio e al dirigente di PS va
tutta la solidarietà di Nuovacosenza.com 06/06 Ponte di conoscenza tra le due sponde del 'Mare nostrum', ANSAmed
compie oggi tre anni. Era infatti il 6 giugno 2004 quando dalla redazione
centrale di Via San Tommaso d'Aquino a Napoli cominciarono le trasmissioni
in rete della prima e unica agenzia di notizie del Mediterraneo, creata
dall'ANSA per rilanciare il dialogo con i media e le istituzioni dei
paesi della riva sud, in collaborazione con le agenzie di stampa locali.
Oggi la redazione centrale di Napoli- multietnica e composta da una
decina di giornalisti- avvalendosi del contributo quotidiano dei 22
corrispondenti dell'area, produce oltre 250 notizie al giorno in tre
lingue, italiano, inglese e arabo, rubriche tematiche, approfondimenti
nei settori dei beni culturali, economia, trasporti, servizi, ecc.
Un flusso di informazioni che alimenta il sito www.ansamed.it. E da
luglio partirà la prima edizione di un TG mediterraneo destinato
ai principali portali ed emittenti dell'area. Ma ANSAmed non è
soltanto notizie: è un network che fa della creazione di eventi
e della formazione professionale due elementi basilari del progetto
di dialogo e conoscenza lanciato dall'ANSA. La redazione centrale
di Napoli ospita giornalisti provenienti da Marocco, Tunisia, Egitto
e Turchia nell'ambito di protocolli d'intesa che legano l'agenzia
ai partners del Mediterraneo. Tra i principali eventi organizzati
da ANSAmed in questi tre anni, due convegni (a Roma e Beirut) sulle
donne e l'informazione nei Paesi arabi e nel Mediterraneo, la mostra
'Il Mediterraneo dei fotografi. Passato, presente' con il Museo Alinari
che da Roma è partita in tournee per diversi paesi della regione,
da Algeri a Istanbul (in occasione della visita del presidente Ciampi),
da Lubiana ad Alicante dove fu inaugurata dal ministro degli esteri
D'Alema in occasione della riunione del Forum dei capi della diplomazia
di 11 Paesi Euromediterranei. Al Palazzo Reale di Napoli, ANSAmed
ha organizzato un Convegno sui Beni culturali del Mediterraneo, a
Cagliari un Forum intitolato 'Mediterraneo, una grande opportunita',
a Paestum una giornata nell'ambito della nona edizione della Borsa
Mediterranea, dedicata al tema 'Turismo e beni culturali, un valore
per il Mediterraneo'. E poi ci sono numerose partecipazioni ad eventi
euromediterranei, a Galassia Gutenberg, gli speciali come quello attualmente
in lavorazione sul Festival delle musiche sacre di Fes, l'istituzione
di un premio giornalistico ANSAmed a margine dei premi attribuiti
da Euromed-Heritage. E tanti altri progetti in corso di realizzazione.
Nuovi soci per la “Provincia cosentina” 30/05 Novità in seno alla società Il Mezzogiorno Srl,
editore de La Provincia Cosentina. Da ieri, infatti, è cambiata
la compagine sociale. "Lascia - è scritto in un comunicato
- l' ing. Rolando Manna, imprenditore impegnato in diversi campi tra
cui l' edilizia e la grande distribuzione". "Manna - prosegue
la nota - da tempo oramai orientato verso mercati nazionali ed internazionali,
ha deciso di cedere la società a collaboratori e dipendenti
del giornale. Una decisione senza precedenti che, per certi aspetti,
testimonia una 'unicita'' imprenditoriale". Tra i nuovi soci
de Il Mezzogiorno srl ci sono i giornalisti Alessandro Amodio, Piero
Bria, Daniele Mari, Antonello Troya e il responsabile della distribuzione
Gianni Muraca. "Nel ringraziare l' ing. Manna per l' opportunità
e senza nascondersi le difficoltà dell' impresa - conclude
la nota - i nuovi soci hanno immediatamente incontrato la redazione,
con il direttore responsabile e i collaboratori tecnico-amministrativi,
con i quali, nelle prossime settimane, si procederà a definire
un nuovo progetto editoriale per La Provincia Cosentina". Quattro giorni di sciopero dell’agenzia ANSA 28/05 Il CdR dell'ANSA ha proclamato uno sciopero dei redattori dell'Agenzia
dalle 15.00 di lunedì 28 maggio alle 07.00 di venerdi' 1 giugno.
L'organismo sindacale ha diffuso il seguente comunicato: ''Il CdR
dell'ANSA esprime sconcerto, disappunto e preoccupazione per le dichiarazioni
del Presidente Boris Biancheri sui giornalisti dell'ANSA, sullo stato
occupazionale dell'Agenzia e sul Contratto di lavoro dell'intera categoria.
Dichiarazioni che appaiono tanto piu' allarmanti perche', alla vigilia
della presentazione di un piano di riorientamento dell'ANSA, lasciano
presagire in presenza di risposte gia' insoddisfacenti e dilatorie
sul tema del turn over, un consistente taglio dell'occupazione del
15 percento del personale giornalistico''. ''Il CdR - prosegue il
comunicato - ritiene che una trasmissione televisiva sia una sede
impropria, che le dichiarazioni del Presidente dell'ANSA, che e' anche
presidente della FIEG, siano inaccettabili nella loro estemporaneita',
criticabili nel merito e incompatibili con un clima di relazioni sindacali
corrette. Il comitato di redazione proclama uno sciopero immediato
dei giornalisti dell'ANSA dalle ore 15.00 di lunedi' 28 maggio alle
ore 07.00 di venerdi' primo giugno''. Corso di redattore di casa editrice ad opera della “Bottega editoriale” 24/05 L' agenzia letteraria Bottega editoriale, nell' ambito della
fornitura di servizi editoriali, di comunicazione e giornalismo, organizza
per un corso di "Redattore di casa editrice" articolato
in dieci incontri per un totale di 66 ore. Al termine di tale corso,
oltre al rilascio dell' attestato di partecipazione ai fini curriculari,
è scritto in un comunicato, ai migliori corsisti verrà
offerta la possibilità di lavorare in gruppi redazionali a
carattere giornalistico e/o editoriale. "Tra le qualità
del corso - prosegue la nota - vi sono la sua struttura, basata sulle
continue esercitazioni dei partecipanti, e il numero chiuso, che permetterà
la verifica del lavoro svolto da ogni singolo corsista ma, soprattutto,
dai docenti che vi prenderanno parte. Il corso si articolerà
in tre moduli. Il primo Consentirà di apprendere il funzionamento
interno di una casa editrice, l' importanza della figura del redattore,
le fonti a disposizione per le verifiche, gli aspetti tecnici per
la stesura di un articolo, la possibilità dell' utilizzo dei
supporti telematici e non, i criteri di 'correttibilita'' di un testo
e le problematiche connesse alla traduzione da e in lingua straniera.
Il secondo modulo permetterà di apprendere gli aspetti prettamente
legislativi e amministrativi, relativi al diritto d' autore, ai limiti
sulle fotocopie. Verrà spiegato anche il ruolo delle agenzie
letterarie e delle varie tipologie di comunicazione. Infine si soffermerà
sull' attività paraeditoriale: la stesura dei comunicati stampa,
delle recensioni, l' inserimento dei testi nel mercato, la loro promozione
e distribuzione. Il terzo modulo fornirà gli elementi più
pratici del corso. Si lavorerà con riviste on line e cartacee
al fine di scoprirne i meccanismi interni e le regole da applicare
per un corretto funzionamento delle stesse". Il corso terminerà
con l' analisi delle concrete prospettive occupazionali nel comparto
dell'editoria regionale, meridionale e nazionale. Pino Nano e Saro Ocera eletti nel consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti 21/05 Si sono svolte a Catanzaro le elezioni per il rinnovo del Consiglio
nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. Quattro i seggi spettanti alla
Calabria, due per i giornalisti professionisti e due per i giornalisti
pubblicisti. Sono risultati eletti, per i professionisti, Saro Ocera
(con 82 voti) e Pino Nano (72); primo dei non eletti Rosario Stanizzi
con 13 voti. Per i pubblicisti faranno parte del nuovo Consiglio nazionale
Natalino Bianco e Cosimo Bruno. Primo dei non eletti, per i pubblicisti,
Mario Mirabello con 13 voti. Soddisfazione per l'esito del voto è
stata espressa dal Presidente dell'Ordine regionale della Calabria,
Giuseppe Soluri. "I giornalisti calabresi - ha detto Soluri -
hanno eletto ancora una volta una delegazione qualificata, premiando
la competenza, la rappresentatività e l'esperienza dei tre
consiglieri nazionali uscenti, Ocera, Nano e Bruno, ed aggiungendo
un quarto rappresentante, Bianco, che già in altri organismi
della categoria ha dato prova di grande impegno e competenza".
I quattro consiglieri nazionali eletti, subito dopo la proclamazione,
hanno all'unanimità individuato in Saro Ocera il "capodelegazione"
che, in sede di Consiglio nazionale, si incaricherà di coordinare
il gruppo degli eletti calabresi. Cesare Lanza “Stiamo già lavorando alla prossima edizione di Buona Domenica” 18/05 “Mi informano che su Internet, in questi giorni, circolano
presunte notizie, in realtà indiscrezioni moleste (non so se
derivanti da malizie aggressive o da semplice ma dannosa disinformazione):
“Buona domenica” sarebbe stata, chissà perché,
cancellata dai palinsesti di Mediaset”. A riferirlo è
il giornalista cosentino Cesare Lanza che in una nota informa come
la fortunata trasmissione di Mediaset sia in buona salute e prossima
alla partenza. “Mi dispiace per chi ci vuol male - prosegue
Lanza- ma sono felice di poter rassicurare gli amici e i milioni di
telespettatori che ci hanno seguito nella stagione appena conclusa:
il contenitore domenicale, dopo i colloqui del nostro agente Lucio
Presta con i vertici di Mediaset , è riconfermato pienamente,
anzi (lo definirei un segno trasparente di gradimento) esteso, nella
durata, stabilmente fino alle 19. E Paola Perego, dopo il successo
ottenuto nella la sua eccellente stagione, resterà al timone:
più in forma che mai. Stiamo già lavorando al nuovo
progetto.” 8 licenziamenti a Telespazio. I sindacati “Strane modalità”. Loiero auspica il ritiro del provvedimento 16/05 "Trent' anni circa di storia della televisione, in Calabria
e nell' intero Mezzogiorno, che rischiano di essere cancellati definitivamente:
RadioTelespazio spa ha avviato otto licenziamenti. Ne aveva annunciati
18, su un totale di 37 dipendenti complessivamente impiegati".
E' quanto affermano, in una nota, i segretari generali di Cgil, Cisl
e Uil, Vera Lamonica, Luigi Sbarra e Roberto Castagna manifestando
"piena solidarietà" ai dipendenti dell' emittente
garantendo l' avvio di ogni iniziativa mirata alla salvaguardia dei
posti di lavoro. "Sono legittime - proseguono Lamonica, Sbarra
e Castagna - le preoccupazioni anche per il destino degli altri dipendenti,
considerato che la 'riduzione' numerica delle unità lavorative
licenziate, non è avvenuta dopo una trattativa con le organizzazioni
sindacali o con gli organi preposti. Legittimi, ancora, i dubbi sul
futuro stesso della storica emittente televisiva. Aspetto molto strano
della vicenda, la brusca interruzione del rapporto di lavoro riguarda,
al momento, l' intera redazione, 6 giornalisti sui sette licenziamenti
annunciati: è stato mantenuto un rapporto di collaborazione
con un giornalista che non opera però nella redazione centrale
di Catanzaro, oltre che due operatori attualmente impegnati in emissione,
uno dei quali operatore di ripresa trasferito 'tout court' in quel
reparto da alcuni mesi". Per i segretari di Cgil, Cisl e Uil
"logico domandarsi come un' emittente televisiva, che peraltro
copre un bacino d' utenza molto vasto, Calabria, parte della Sicilia
e di altre regioni del Sud, possa poter pensare di continuare la propria
normale programmazione, della quale l' informazione è aspetto
essenziale, licenziando tutti i giornalisti e, se gli annunci iniziali
venissero confermati, l' intero reparto 'Emissione', oltre a diversi
tecnici. Aspetto ancora più inquietante, a tutt' oggi, la stessa
RadioTelespazio spa, nonostante le ripetute sollecitazioni avanzate
dai sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil non ha ancora fornito
le motivazioni, corredate dalla necessaria documentazione di supporto,
che starebbero alla base della riduzione del personale dipendente".
"Da sottolineare, inoltre, - proseguono Lamonica, Sbarra e Castagna
- come i licenziamenti avvenuti siano stati effettuati a far data
dall' 11 maggio 2007, proprio in coincidenza con la prima delle tre
giornate di sciopero proclamate dai giornalisti appunto per l' 11,
12 e 13 maggio. La comunicazione aziendale degli avvenuti licenziamenti,
è stata poi,con singolare tempestività, affissa in bacheca
ed in altri punti visibili della sede di Telespazio spa - in aperta
violazione di ogni norma legata alla tutela della privacy - domenica
13 maggio, proprio a poche ore dalla conclusione delle tre giornate
di sciopero cui si faceva in precedenza riferimento". "A
sottolineare una vicenda che ha del paradossale - conclude la nota
di Cgil Cisl e Uil - un ultimo assurdo episodio: ieri ai lavoratori
di Telespazio spa è stato anche impedito di poter svolgere
un' assemblea sindacale regolarmente convocata circa una settimana
prima. I rappresentanti della direzione aziendale hanno infatti sostenuto
che in qualità di ex dipendenti, le persone licenziate non
potevano partecipare all' assemblea. Un fatto davvero preoccupante,
tenuto conto che la gran parte dei lavoratori licenziati non aveva
nemmeno ricevuto la lettera di notifica del provvedimento". Insediata in FNSI Calabria la commissione pari opportunità 14/05 Si è insediata, presso la sede del Sindacato dei Giornalisti
della Calabria, la Commissione Pari Opportunità alla presenza
del segretario regionale Carlo Parisi, del vice segretario Tiziana
Murgia e dei componenti Luisa Lombardo (consigliere nazionale Casagit)
e Valeria Bella (ispettore del lavoro). La Commissione, coordinata
dal vice segretario Catia Acquesta e composta anche dai consiglieri
regionali Michela Surace, Manuela Iatì e Karen Sarlo e dal
consigliere nazionale Amelia Romeo, è stata costituita a seguito
dell'approvazione di un documento presentato al Consiglio Direttivo
regionale nella seduta del 10 aprile scorso. L'insediamento è
stato occasione d'incontro con il consigliere di Pari Opportunità
della Regione Calabria, Maria Stella Ciarletta, la quale ha colto
l'occasione per sottolineare tutte le azioni e iniziative intraprese
per assicurare a tutte le giornaliste il reale rispetto delle opportunità
nel contesto lavorativo di appartenenza. Proprio il sindacato dei
giornalisti calabresi - è scritto in una nota - si è
distinto per l'alto numero di donne elette nel consiglio direttivo
(10 su 19). Infatti, è stato dato pieno riconoscimento del
valore aggiunto costituito dalle donne, che rappresentano una fondamentale
risorsa, in particolar modo nell'ambito del giornalismo. L'incontro
con la consigliere Ciarletta si è protratto per gran parte
della mattinata e sono stati trattati diversi argomenti d'interesse
tra cui la necessità di conoscere, attraverso un censimento
regionale, le reali condizioni di lavoro di tutte le colleghe che
affrontano questo affascinante quanto difficile mestiere ogni giorno.
Naturalmente, tale problematica - prosegue la nota - deve essere affrontata
con particolare riferimento alle opportunità offerte alle donne
sia nel mondo del lavoro mentre gestiscono le proprie famiglie, sia
per assicurare gli stessi diritti di progressione verticale di carriera.
Su proposta del segretario regionale Carlo Parisi è stato concordato
un convegno nazionale che si terrà a Reggio Calabria nell'autunno
prossimo. Il convegno sarà momento d'incontro tra tutti i soggetti
che si occupano di Pari Opportunità nella Regione, oltre che
di confronto con le varie microspecializzazioni della professione
giornalistica quali, ad esempio, il lavoro nella redazioni dei quotidiani,
nelle emittenti radiotelevisive e negli uffici stampa. Sono previsti
interventi da parte della Commissione Nazionale delle Pari Opportunità
Fnsi e degli altri istituti di categoria, oltre ai consiglieri di
Pari Opportunità degli Enti Locali e Territoriali della Calabria. I giornalisti di Telespazio “C’è un tentativo di oscurare lo sciopero” 12/05 ''I giornalisti di Telespazio Tv denunciano all' opinione pubblica l' ennesimo tentativo, da parte dell' Editore, di far passare nel piu' totale silenzio lo sciopero di tre giorni, cominciato ieri e proclamato in accordo con la Federazione nazionale della Stampa per protestare contro l' assurda decisione dell' azienda di licenziare sette giornalisti su sette in organico alla data del 26 marzo 2007''. E' quanto si afferma in un comunicato dei giornalisti dell' emittente televisiva. ''L' attuale editore/direttore della storica emittente - prosegue la nota - ha infatti censurato, nel corso dei notiziari e delle trasmissioni di taglio giornalistico, il comunicato sindacale redatto dall' assemblea dei giornalisti. La mancata lettura del documento, garantito dall' art. 34 del Contratto Nazionale dei Giornalisti, sta provocando nei telespettatori un naturale disorientamento, portandoli a dubitare della coerenza e della professionalita' della redazione. Infatti, nelle varie edizioni dei Tg la forma sembra quella consueta, con solite sigle, speaker e servizi redatti dai services, questi ultimi non sottoposti a vincolo contrattuale giornalistico con l' Azienda; troppi pero' i 'buchi' tra cui le piu' importanti notizie del giorno (solo alle 13.40 di sabato la protesta di Lamezia Terme per l' accorpamento delle Aziende sanitarie, l' incontro in Giunta tra Regione e Sindacati, la Festa della Polizia)''. ''Se, oltre ad imbavagliare la legittima e democratica protesta di quanti difendono il pane della propria famiglia - prosegue il comunicato dei redattori di Telespazio Tv - il tentativo dell' editore era quello di dimostrare quanto sia facile realizzare un notiziario senza giornalisti, e' sotto gli occhi di tutti come tale intento sia miseramente fallito. Confidando nell' intelligenza dei telespettatori e biasimando l' opportunismo di qualche sciacallo, i giornalisti di Telespazio Tv ribadiscono di voler effettuare ogni azione di lotta per salvaguardare il loro posto di lavoro''. Tre giorni di sciopero dei giornalisti di Telespazio che respingono i licenziamenti 11/05 Tre giorni di sciopero dei giornalisti di Telespazio per dire
no allo smantellamento della redazione. "Il Sindacato dei Giornalisti
della Calabria e l'Assemblea dei giornalisti della storica emittente
televisiva calabrese, che aveva già effettuato una giornata
di sciopero il 23 aprile scorso - è detto in un comunicato
- rispondono così alla procedura di riduzione del personale
che prevede il licenziamento di 18 dei 37 lavoratori, tra cui tutti
i giornalisti risultanti in organico alla data del 26 Marzo scorso".
Da stamani alle 9 alla stessa ora di lunedì prossimo, pertanto,
i giornalisti di Telespazio si astengono da tutte le prestazioni redazionali
diffidando l'azienda dal mandare in onda telegiornali e trasmissioni
giornalistiche. Una "vicenda drammatica" sulla quale il
Sindacato dei giornalisti della Calabria esprime "incredulità
e sconcerto per l'epilogo dell'esame congiunto che ha avuto luogo
presso l' assessorato regionale al Lavoro. Nell'occasione, infatti,
con un' inversione di rotta rispetto all'ipotesi di accordo raggiunta
nella riunione del 4 maggio, l'azienda ha confermato la decisione
di azzeramento dell'organico risultante in servizio alla data del
26 marzo ovvero di procedere al licenziamento dei sette giornalisti
su sette dichiarati in esubero. Nel motivare la decisione - afferma
ancora la Fnsi della Calabria - l' azienda sostiene, infatti, che
'persiste, anzi risulta ulteriormente aggravata, la situazione di
criticita' aziendale che ha portato alla determinazione di dare corso
al procedimento di riduzione del personale, che sarà attuata
nelle forme e nei modi previsti dalla normativa vigenté. Telespazio
ha anche espresso 'l'intendimento di procedere secondo una tempistica
che salvaguardi l'efficienza dell'azienda e di essere disponibile
a prendere in considerazione ipotesi di dimissioni incentivate o altre
ipotesi conformi alla legislazione vigente". Il segretario del
Sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, assistito
dall'avv. Mariagrazia Mammì dell'Ufficio legale, ritiene "ingiustificato
ed inammissibile l'azzeramento della redazione anche alla luce del
fatto che, per stessa ammissione dell'azienda, gli introiti pubblicitari,
che nel documento di avvio della procedura vengono indicati tra le
motivazioni di criticità, risulterebbero addirittura raddoppiati
rispetto allo scorso anno e triplicati rispetto a due anni fa".
Parisi rileva, inoltre, che "l'elemento nuovo rappresentato dall'
azienda rispetto alla conferma del diniego del contributo Corecom
non era stato indicato nella precedente riunione come eventuale motivazione
rispetto alla modifica della condivisa ventilata ipotesi di accordo
che prevedeva una riduzione del personale da 7 a 4 unità".
"Del resto, come più volte denunciato dal Sindacato dei
Giornalisti della Calabria - prosegue la nota - non è ammissibile
per un'azienda far poggiare il proprio bilancio sull' attribuzione
di un contributo straordinario, come è appunto quello del Corecom.
Con questo atto, è stato dunque dichiarato il mancato accordo
anche rispetto alla trattativa separata promossa dal Sindacato dei
giornalisti della Calabria per un esame della vertenza relativa alla
parte giornalistica regolata dal contratto di lavoro Fieg-Fnsi. Dunque,
l'azienda, nonostante la disponibilità del sindacato e dei
lavoratori, ha confermato la decisione iniziale che prevede la decapitazione
della redazione che dovrebbe ridursi alla presenza del direttore-presidente
del consiglio d'amministrazione e di un collaboratore fisso reintegrato
su provvedimento del giudice". Il Sindacato dei Giornalisti della
Calabria annuncia, pertanto, "l'attivazione di tutte le iniziative
di lotta e di tutela dei giornalisti per la salvaguardia dei posti
di lavoro e per evitare la dequalificazione del servizio offerto da
una prestigiosa azienda come Telespazio". Vertenza Telespazio: Lunedì sciopero dei giornalisti. Le socie di minoranza escluse dalle attività 20/04 I giornalisti di Telespazio hanno proclamato 24 ore di sciopero
dalle 9 di lunedì 23 alle 9 di martedì 24 prossimo per
dire no allo smantellamento della redazione dell' emittente dopo che
l' azienda ha comunicato l' avvio della procedura di riduzione del
personale. La decisione, che fa seguito alla dichiarazione dello stato
di agitazione dei giornalisti, è stata comunicata dal segretario
del Sindacato giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, d' intesa
con il fiduciario di redazione Maria Pia Talarico. "Manifestando
piena solidarietà anche a tutto il personale non giornalistico
dell' azienda, che vorrebbe giungere al licenziamento di 18 lavoratori
dei 37 in organico - è scritto in una nota della Fnsi calabrese
- il Sindacato dei giornalisti della Calabria esprime, infatti, la
netta opposizione alla decapitazione della Redazione giornalistica.
Il segretario regionale del Sindacato Carlo Parisi ritiene, infatti,
assurdo ed irresponsabile, quindi inaccettabile, anche ventilare l'
ipotesi della richiesta di licenziamento di tutti i giornalisti, come
evidenziato nel prospetto diffuso dalla Confindustria di Catanzaro
che indica 'in esubero' sette giornalisti sui sette presenti in organico
alla data del 26 Marzo 2007". "Non è certo attraverso
l' azzeramento della redazione - prosegue Parisi - che si risolvono
i problemi di un' azienda che, dopo aver rappresentato per decenni
un fiore all' occhiello nel panorama dell' emittenza radio-televisiva
locale, da qualche anno si è caratterizzata solo per le lotte
intestine all' interno del Consiglio d' Amministrazione che hanno,
conseguentemente, portato ad uno stato di crisi che, invece di essere
fronteggiato con serie strategie aziendali, è stato aggravato
da uno stato di confusione generale che, spesso, ha lasciato la redazione
in stato di abbandono". Dal 21 maggio “il quotidiano della sera” a Roma 20/04 Uscirà il 21 maggio nelle edicole romane 'Il Quotidiano
della sera', testata del pomeriggio di 40 pagine (80% cronaca locale),
diretta da Ennio Simeone, diffusa a pagamento solo da strilloni, ed
edita da Francesco Dodaro che già pubblica 'Il Quotidiano della
Calabria' e 'Il Quotidiano della Basilicata'. Lo si apprende oggi
da Prima on line, il sito del mensile 'Prima Comunicazione'. Il 'Quotidiano
della Basilicata', da febbraio scorporata dal giornale cosentino,
verrà diretta da domenica da Paride Leporace, ex direttore
di 'Calabria Ora', che dopo un anno torna al gruppo Dodaro dove era
caporedattore del 'Quotidiano della Calabria'. 18 dipendenti di Telespazio dichiarati in esubero, stato d’agitazione dei lavoratori e sciopero il 23 19/04 Diciotto dipendenti dell' emittente televisiva Telespazio Calabria,
tra giornalisti, registi, operatori e addetti all' emissione, sono
stati dichiarati in esubero dall' Azienda che ha avviato la procedura
per la riduzione del personale, che attualmente e' composto da 37
persone, con la risoluzione del rapporto di lavoro. A denunciarlo
sono le segreterie provinciali di Catanzaro di Slc-Cgil, Fistel-Cisl
e Uilcom-Uil. I sindacati, a conclusione di un' assemblea del personale,
hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione proclamando uno
sciopero per l' intero turno di lavoro di lunedi' prossimo con contestuale
sit-in davanti alla sede dell' Associazione degli industriali dove
e' in programma un incontro. Secondo il prospetto trasmesso ai sindacati
dall' Assindustria, tra i dipendenti in esubero figurano sette giornalisti
sui sette totali che lavorano in redazione e cinque addetti all' emissione
su cinque. ''Il sindacato - e' scritto in un comunicato - ha subito
dichiarato la propria ferma contrarieta' a qualunque licenziamento
in quanto l' attuale crisi aziendale e' solo conseguente alla pessima
gestione dell' attuale management. Infatti anziche' realizzare un
piano industriale serio per il rilancio della televisione, si e' soltanto
badato a colpire i lavoratori con vessazioni giornaliere mortificando
le professionalita' piu' pregiate e dilapidando risorse finanziarie
in maniera irresponsabile''. ''Gia' nel primo incontro avuto il 6
luglio 2006 - prosegue la nota - si era espressa forte preoccupazione
per il futuro dell' occupazione. Infatti, si era rilevato come la
deprecabile scelta aziendale di vendere gran parte delle frequenze
televisive della seconda rete per ripianare i debiti avrebbe solo
risolto i problemi economici immediati senza dare pero' soluzione
alla strutturale mancanza di introiti. Lo stesso progetto di riduzione
del personale non ha nessuna giustificazione logica, con la dismissione
completa dei settori piu' strategici per una televisione commerciale''.
''I lavoratori, nei loro interventi - conclude la nota - hanno evidenziato
come ormai da tempo in azienda regni la confusione piu' totale ed
appare inverosimile che nessuno si interessi di una realta' come Telespazio
che sta lentamente scomparendo nell' indifferenza generale'' Il Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide” compie 20 anni 16/04 Il circolo della stampa "Pollino-Sibaritide" compie
venti anni. La ricorrenza sarà festeggiata, con un nutrito
programma di eventi, sabato prossimo, 21 aprile, con la presenza del
presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca,
nella sala convegni del Museo Archeologico della Sibaritide. Si inizierà
alle 17,30 con l'assemblea dei soci del circolo per l'approvazione
del bilancio consuntivo 2006 e di quello preventivo. Seguirà
un convegno dibattito sul tema "Diritto all'informazione e privacy.
Si può ancora fare il giornalista oggi". Relazioneranno
Lorenzo Del Boca; il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti,
Giuseppe Soluri, e il segretario regionale della Federazione nazionale
della stampa, Carlo Parisi. Sono previsti gli interventi di monsignor
Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, giornalista pubblicista
e già componente del Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti,
e di monsignor Santo Marcianò, Arcivescovo di Rossano-Cariati.
A conclusione del convegno-dibattito è prevista la cerimonia
della consegna della tessera di socio onorario del Circolo della stampa
Pollino-Sibaritide a monsignor Santo Marcianò e, per la ricorrenza
del ventennale, alla consegna di targhe ai soci del Circolo con oltre
30 anni di iscrizione all'Ordine professionale. Saranno premiati Salvatore
Arena, Antonio Francese, Ernesto Paura, Ettore Cardamone, Mario Guido,
Cosimo Bruno, Antonio Benvenuto, Alfredo Frega, Cosimo Vigna e Demetrio
Emmanuele. "La ricorrenza del ventennale della costituzione del
circolo della stampa Pollino-Sibaritide - ha detto il presidente,
Cosimo Bruno - non poteva passare sotto silenzio. Siamo orgogliosi
di tagliare il traguardo di ben quattro lustri di presenza attiva
e operativa in questo vasto comprensorio nel corso dei quali il circolo,
ufficialmente riconosciuto dal sindacato e dall'Ordine regionale dei
giornalisti, è cresciuto anche in termini di adesioni passando
dai venti soci fondatori agli attuali cento iscritti. Senza dire dell'importante
presenza, quale socio onorario dal 1999 di monsignor Salvatore Nunnari,
Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, giornalista". Paride Leporace lascia Calabria Ora, lo sostituisce Pollichieni 10/04 Cambio della guardia alla direzione del quotidiano calabrese
Calabria Ora. Paride Leporace lascia l' incarico che da domani sarà
assunto da Paolo Pollichieni, attuale responsabile della redazione
romana. L' annuncio è stato dato oggi con un doppio editoriale,
uno di Leporace, in cui spiega di lasciare l' incarico per motivi
personali, e l' altro degli editori Fausto Aquino e Piero Citrigno,
in cui ringraziano Leporace per il lavoro svolto e annunciano l' incarico
a Pollichieni. Paride Leporace nei prossimi giorni assumerà
l' incarico di direttore responsabile del Quotidiano della Basilicata.
Marco Travaglio “Firmare l’appello a difesa dei magistrati” 03/04 Schierarsi in difesa dei pm di Potenza Woodcock e Montemurro e del gip Iannuzzi: è quanto chiede Marcio Travaglio in un intervento sul blog di Beppe Grillo. "Ancora una volta i magistrati che fanno esclusivamente il loro dovere e, facendolo, si imbattono in personaggi potenti e interessi forti - scrive il giornalista e scrittore - sono perseguitati dai soliti noti della politica e dell'informazione sottostante. In Basilicata, un gruppo di cittadini ha acquistato due pagine di un quotidiano locale per esprimere la propria solidarietà ai pm di Potenza Woodcock e Montemurro (quest'ultimo proposto dal Csm per il trasferimento senz'aver fatto null'altro che il proprio dovere) e al gip Iannuzzi. Invito tutti gli amici del blog a stringersi con le loro firme intorno a questi onesti e coraggiosi servitori dello Stato, firmando l'appello". Travaglio si augura che presto si muovano anche i cittadini della Calabria "in difesa dell'onesto e coraggioso pm Luigi De Magistris, attaccato dai soliti noti, in difficoltà presso una parte del Csm e addirittura esautorato della sua inchiesta più delicata da parte del suo procuratore capo". "Non sono battaglie - osserva Travaglio - in difesa di questo o quel magistrato. Sono battaglie per la giustizia o per quel che ne resta". Travaglio riporta anche le parole di solidarietà dei cittadini: "In questo particolare frangente della storia della Basilicata, noi cittadini rivendichiamo il diritto alla giustizia e alla verità e pretendiamo che si faccia chiarezza. Esprimiamo pertanto stima e solidarietà senza riserve nei confronti di quanti si stanno impegnando nella lotta al crimine in tutte le sue forme ed estensioni ed in particolare approviamo e sosteniamo il lavoro dei Magistrati: dott. Alberto Iannuzzi, dott. Vincenzo Montemurro e dott. Henry John Woodcock, opponendoci con sdegno e con forza ad ogni gratuito attacco teso a delegittimare, con parole o con fatti, la loro azione. Noi Cittadini, volendo continuare ad alimentare le speranze di progresso, libertà e democrazia per questa nostra terra, riponiamo piena fiducia nell'operato della magistratura e nell'impegno di questi Magistrati che incondizionatamente e con equilibrio seguono l'ideale del proprio dovere istituzionale e morale". Coldiretti scrive a Gentiloni “La Rai valorizzi le positività della Calabria” 22/03 "Parliamo tutti di cambiamento, di responsabilità
ma ci comportiamo come se dovessero essere sempre gli altri a cambiare
le cose o a trovare soluzioni concrete di cambiamento". E' quanto
afferma il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, in
una lettera inviata al ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni
nella quale il leader dell' organizzazione agricola chiede che i mezzi
d' informazione nazionale "aprano squarci significativi sulle
realtà positive della regione". Nella lettera, Molinaro,
invita i calabresi "a svegliarsi dal torpore e dalla rassegnazione"
e propone "una forte iniziative per la la Calabria, i suoi cittadini,
le istituzioni, il sistema delle imprese, e per le tante innumerevoli
positività che questa regione non riesce compiutamente ad esprimere".
"La stampa nazionale - sostiene Molinaro - fa una lettura solo
scandalistica della società calabrese. Non si sforza più
di tanto di andare ad individuare i tanti segnali positivi che si
riscontrano, quali ad esempio una nuova consapevolezza di un modo
nuovo di fare impresa anche se in un territorio sicuramente difficile,
logisticamente lontano dai mercati e con deficit strutturali. In questi
mesi di incontri sul territorio ho avuto un' ulteriore conferma che
esistono tante energie forse inespresse o peggio costrette a confrontarsi
con un tappo clientelare che scoraggia". "La Coldiretti,
insieme agli altri tanti che potranno unirsi per portare il loro contributo
di idee e partecipazione - vuole contribuire proprio in virtù
di una presenza radicata sul territorio, a far vibrare l' anima che
è nelle cose di tutti i giorni per sfidare una lettura superficiale
che alberga negli strumenti culturali usati e negli atteggiamenti
relazionali che quotidianamente subiamo, con uno spirito coinvolto
e impegnato, critico, ma propositivo - progettuale. Il problema morale
inteso come sprechi, malaffare,assistenzialismo, non fare il proprio
dovere, ricerca del consenso con l' assegnazione di risorse clientelari,
più o meno soggette all' arbitrio, all' illegalità ed
al controllo violento che sicuramente ci sono in Calabria non possono
più essere l' unico modo di vedere e guardare alla Calabria". Usigrai: Di troppe regole l’informazione può morire 21/03 "Di troppe regole l'informazione puo' anche morire. Devono
essere poche, chiare e applicate con responsabilita' e con certezza
di sanzioni e non possono provenire da troppe fonti spesso condizionate
da corto circuiti emozional-mediatici". E' quanto si legge in
una nota dell'Usigrai: "Questa overdose di indicazioni con contenuti
piu' o meno precettivi, mette in particolare la Rai al centro di attenzioni
e di polemiche dalle quali scaturiscono ulteriori disposizioni che
rendono estremamente difficile l'esercizio dell'attivita' giornalistica.
Quando si esagera anche queste presunte regole diventano elementi
per condizionare la liberta' e l'autonomia dei giornalisti".
"In particolare - prosegue la nota - in questi giorni nelle stanze
di molte istituzioni soffia un vento che porta con se' una pericolosa
voglia di censura. Alle scelte dell'Autority della privacy di colpire
giornali e giornalisti per tutelare la sfera privata di personaggi
piu' o meno pubblici, fa seguito la proposta nella Commissione parlamentare
di vigilanza di instaurare nelle trasmissioni Rai un permanente regime
di informazione fatta con il bilancino a vantaggio delle forze politiche,
ma non dell'informazione e degli ascoltatori. Infine dai dati dell'osservatorio
di Pavia sulla presenza sui nostri Tg regionali di politici e amministratori,
si e' arrivati a imporre ad alcune redazioni limitazioni e bavagli
nell'intervistare ogni amministratore locale. Notiamo, viceversa,
un disinvolto via libera per gli uomini simbolo degli scandali come
'calciopoli' e 'vallettopoli', per i quali senza cautele sono aperti
i salotti televisivi" UNCI: Inchiesta VIP, un bavaglio all’informazione le decisioni del garante 16/03 L'Unione Nazionale Cronisti Italiani protesta per le decisioni
del prof Francesco Pizzetti sulla vicenda di Silvio Sircana. "Il
garante per la privacy - afferma una nota dell'Unci - ha preso a pretesto
un episodio circoscritto, sul quale peraltro indaga la magistratura,
per fare di ogni erba uno sfascio e per imporre un ulteriore giro
di vite all'informazione, ricorrendo a sanzioni da galera (art. 170
codice privacy) finora mai applicate". L'Unci rileva che "chi
sbaglia tra i cronisti paga, chi ingiuria e diffama commette reato,
ma è liberticida mettere alla gogna un'intera categoria, imbavagliare
e intimidire chi compie il proprio dovere a suo rischio e pericolo.
Non può essere il garante della privacy a stabilire confini
sulla correttezza dell informazione e sul diritto di cronaca e a piantare
paletti sulla libertà di stampa tutelata dalla Costituzione,
ma la coscienza e la responsabilità del giornalista che risponde
sulla propria pelle dei reati a mezzo stampa". Semmai, conclude
la nota dell'Unione Cronisti "andrebbero riservati maggiore vigilanza
e un occhio più attento agli eccessi delle intercettazioni
e alle responsabilità delle gole profonde nella fuga delle
notizie". Marco Civoli a Cosenza: dai mondiali alla violenza nel calcio ricordando Tosatti 02/03 "Tosatti è stato un collega eccezionale che ha
lasciato una grandissima impronta nel modo del giornalismo. C'é
stata una scuola Tosatti che oggi fatico a ritrovare". E' quanto
ha detto il giornalista di Rai Sport, Marco Civoli, oggi a Rende,
nel corso di un incontro sul tema "Il cielo è azzurro
sopra Berlino", organizzato dall' associazione dei giornalisti
cosentini "Maria Rosaria Sessa". All'incontro hanno partecipato
il giornalista Rai e presidente dell'associazione Sessa, Gregorio
Corigliano, il giornalista Federico Bria, alcuni esponenti del mondo
del calcio e dell'informazione di Cosenza e gli studenti dell'istituto
tecnico-commerciale "G.Pezzullo" di Cosenza. "Ho lavorato
con Giorgio alla 'Domenica sportiva' - ha aggiunto Civoli - ed ho
conosciuto un Tosatti rigoroso, inflessibile, quasi imperscrutabile
sul lavoro, ma che sapeva diventare poi anche una persona molto piacevole
e un grande amico nella vita privata. Il giornalismo sportivo piange
uno degli ultimi baluardi di un particolare modo di fare giornalismo.
E' stato un maestro". Parlando della professione giornalistica,
Civoli ha sottolineato che le qualità principali sono "passione,
volontà e grande voglia di soffrire, perché questo mestiere
o lo fai bene o non lo fai. Ho iniziato a fare il giornalista - ha
aggiunto - quando avevo 17-18 anni e da allora è cambiato tutto.
Ma quello che mi ha colpito, nelle visite alle redazioni delle televisioni
e dei quotidiani di Cosenza, è stato l'entusiasmo di tanti
giovani dietro le scrivanie attaccati ai loro computer". Civoli,
che ha definito una "vergogna" il mancato rinnovo del contratto
nazionale dei giornalisti, ha poi parlato della sua esperienza di
telecronista ai mondiali di calcio in Germania vinti dall'Italia.
"Ancora oggi - ha detto - quando ripenso alla finale mi vengono
i brividi. Mi sono emozionato tantissimo soprattutto quando ho visto
Sandro Mazzola piangere. Non mi sono mai posto la domanda che cosa
dirò la sera della finale. Il mio unico pensiero era quello
di rendermi conto di aver raggiunto un importantissimo traguardo professionale
e soprattutto speravo di 'non fare tanti danni'". "Il nostro
preciso dovere é quello di non far dimenticare". Ha poi
Marco Civoli rispondendo ad una domanda sulla violenza negli stadi
e sulla morte dell' ispettore di polizia Filippo Raciti. "La
levata di scudi dopo quello che è accaduto a Catania - ha aggiunto
- è stata fortissima. Si è passati da un'onda emozionale
a quella razionale con i provvedimenti sulla sicurezza negli stadi
che sono scaturiti dopo la tragedia. Credo che nel caso Raciti la
televisione e anche la carta stampata in qualche modo sono riuscite
a dare un'accelerazione all'inchiesta". "Come giornalisti
- ha concluso Civoli - abbiamo il dovere di raccontare i fatti, di
approfondire e soprattutto di avere rispetto per chi ci ascolta in
particolare per episodi come questi". Nuova fiction della RAI sarà girata dal 5 marzo nel cosentino 09/02 Ha un titolo ancora provvisorio, ''Fuga con Marlene'', la nuova
produzione di Rai Fiction e Progetto Immagine che sara' interamente
girata nel territorio della provincia di Cosenza. La produzione televisiva,
interpretata da Monica Guerritore, sara' presentata il prossimo 3
marzo a Cosenza dal direttore di Rai Fiction Agostino Sacca', dal
presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio e dall'interprete
principale Monica Guerritore. La fiction, che verra' realizzata con
la collaborazione dell' Amministrazione provinciale di Cosenza, raccontera'
la storia, ambientata ai giorni nostri, di una donna in fuga dal Nord
al Sud del Paese dopo avere commesso una rapina. Nei giorni scorsi
sono stati gia' effettuati i sopralluoghi per l' individuazione delle
location nelle quali girare la produzione televisiva. ''Entusiasti
dopo questa prima importante presa di contatto - e' scritto in un
comunicato della Provincia di Cosenza - si sono detti il produttore
esecutivo, Maurizio Manni, lo scenografo Vincenzo Forletta e l'organizzatore
Giuseppe Giglietti, accompagnati da Pasquale Arnone di Progetto Immagine.
''Abbiamo visto - hanno affermato dopo la ricognizione - posti bellissimi,
le due coste, l'interno, alcuni luoghi nuturalisticamente rilevanti
della Sila, che si prestano a fare da set ideale ad un intreccio appassionante,
firmato dagli sceneggiatori Nicola e Giuseppe Badalucco, gia' autori
di fiction di successo per la Rai''. Quattro sono le settimane di
ripresa previste, con primo ciak fissato per il 5 marzo. Massimario dell’Ordine dei Giornalisti curato da Saro Ocera 11/01 La salvaguardia dei valori e delle libertà dell' informazione
e l' evoluzione della professione giornalistica sono i temi conduttori
del Massimario del Consiglio nazionale dell' Ordine dei Giornalisti,
curato dal giornalista calabrese Saro Ocera. Accanto alla raccolta
delle pronunce del 2005 viene pubblicato - sotto forma di cd-rom -
un repertorio delle decisioni più significative degli ultimi
dieci anni. "Oltre a soddisfare - dice il presidente nazionale
dell' Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca - una previsione di
legge, di orientamento della giurisprudenza ordinistica e di quanti
vi operano, il manuale rappresenta un utile strumento pratico rivolto
alla categoria della quale tratta i vari aspetti costitutivi ed evolutivi,
dall' iscrizione nei vari elenchi dell' Albo, al registro dei praticanti,
al regime disciplinare, ai diritti ed ai doveri elettorali, con un
compendio di documenti varati dal Consiglio nazionale". Nell'
attuale contesto normativo, che risale alla legge istitutiva del 1963,
lo sforzo del Consiglio nazionale è quello di stare al passo
con i tempi, avendo come guida l' art. 2 nella cui formulazione sono
raccolti i valori fondamentali della professione giornalistica: la
libertà di informazione ed il rispetto della verità. Carlo Parisi riconfermato alla guida della FNSI Calabria, con lui un consiglio “rosa” 28/12 Carlo Parisi è stato confermato segretario regionale
del Sindacato dei Giornalisti della Calabria per il quadriennio 2006-2010.
Nella riunione di insediamento, tenutasi a Reggio Calabria nella sede
di via Biagio Camagna 28, il nuovo Consiglio Direttivo lo ha eletto
all’unanimità con votazione a scrutinio segreto. Giornalista
professionista, è componente la Giunta Esecutiva della Federazione
Nazionale Stampa Italiana, coordinatore nazionale della componente
sindacale “Giornalisti per il Giornalismo” e consigliere
generale dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani.
Ricopre la carica di segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti
della Calabria e di consigliere nazionale della Fnsi dal 9 Novembre
2002. Il Consiglio Direttivo ha, inoltre, eletto Federica Morabito,
Tiziana Murgia e Giuseppe Toscano vicesegretari professionali e Catia
Acquesta vicesegretario collaboratore. Eletti, inoltre, Michela Surace
tesoriere ed Andrea Musmeci presidente della Consulta Sindacale. Completano
il Direttivo i consiglieri professionali Tonio Licordari, Maria Luigia
Cozzupoli, Pier Paolo Cambareri, Saro Ocera, Karen Sarlo, Massimo
Tigani Sava, Manuela Iatì ed Erminia Zuccaro ed i consiglieri
collaboratori Eleonora Delfino, Franco Arcidiaco, Gianfranco De Franco
e Cristina Jannuzzi. La storica “svolta rosa” che, il
18 Dicembre scorso, aveva ha portato all’elezione di ben 10
donne su 19 componenti il Consiglio Direttivo, ha dunque caratterizzato
anche la Segreteria dando la maggioranza assoluta alle donne. Nella
riunione d’insediamento, convocata dal consigliere primo eletto
Carlo Parisi e presieduta dal consigliere Tonio Licordari, che ha
avanzato la proposta di conferma del segretario regionale uscente,
è stato ricordato che tutti i 19 consiglieri fanno parte del
nuovo cartello sindacale “Giornalisti per il Giornalismo, Giornalisti
Indipendenti, Nuova Professione Stampa Romana e Movimento Unitario
Giornalisti della Campania” costituitosi all’interno della
Federazione Nazionale della Stampa. La proposta per l’elezione
delle altre cariche è stata avanzata dal segretario regionale
Carlo Parisi, il quale, ha chiesto semplicemente di rispettare la
volontà degli elettori premiando, nell’ordine, i consiglieri
di entrambe le liste che hanno riportato il maggior numero di preferenze.
Carlo Parisi, inoltre, dopo aver sottolineato il delicato momento
che sta attraversando la categoria per il durissimo scontro in atto
con la Fieg, ha ringraziato i giornalisti calabresi per la pressoché
unanime partecipazione allo sciopero per il rinnovo del contratto
di lavoro e le numerose giornaliste che, con grande entusiasmo, hanno
raccolto l’invito del Sindacato dei Giornalisti della Calabria
a rendersi parte attiva negli istituti di categoria. Uno dei capisaldi
del Sindacato dei Giornalisti della Calabria è, infatti, il
pieno riconoscimento del valore aggiunto costituito dalle donne, che
rappresentano una fondamentale risorsa. In una società che
si interroga e dibatte sulle “quote rosa”, il giornalismo
calabrese può, infatti, vantare con orgoglio di aver abbattuto,
ormai da tempo e senza sollecitazione alcuna, tabù e luoghi
comuni che non hanno mai avuto ragione di esistere. Sciopero di tre giorni dei giornalisti. NuovaCosenza riprende le pubblicazioni il 24 mattina. I giornali in edicola il 27 20/12 La Federazione della Stampa proclama tre giornate consecutive
di sciopero per giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 dicembre
dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di informazione, del
web e degli uffici stampa pubblici e privati, in modo da impedire
la pubblicazione dei quotidiani venerdì 22, sabato 23 e domenica
24 dicembre. Il direttivo dell’FNSI si tinge di rosa 20/12 Dieci dei 19 componenti del Consiglio direttivo della Calabria
della Fnsi sono donne. E' risultato delle elezioni per il rinnovo
dell'organismo sindacale svoltesi nei sei seggi allestiti nei capoluoghi
di provincia della Calabria. Le elezioni per il Consiglio direttivo,
che rimarrà in carica fino al 2010, "assumono un significato
ancora più importante - è detto in una nota dell'Fnsi
Calabria - considerata l'alta affluenza alle urne che, per la prima
volta nella storia degli istituti di categoria calabresi, per cinque
giorni sono rimaste aperte nelle cinque province calabresi: Catanzaro,
Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia e presso il Circolo
della Stampa "Pollino Sibaritide" di Sibari. Hanno, infatti,
votato 170 giornalisti 'professionali' dei 238 aventi diritto al voto
(pari al 71,43%) e 216 giornalisti collaboratori dei 587 aventi diritto
al voto (36,80%). Tra i 'professionali', la lista n. 1 "Giornalisti
per il Giornalismo" ha ottenuto 142 voti (85,54%) conquistando
11 seggi (Carlo Parisi, Andrea Musmeci, Federica Morabito, Pino Toscano,
Tonio Licordari, Maria Luigia Cozzupoli, Pier Paolo Cambareri, Saro
Ocera, Karen Sarlo, Massimo Tigani Sava e Manuela Iatì); la
lista n. 2 "Giornalisti Indipendenti" 24 voti (14,46%) conquistando
due seggi (Tiziana Murgia ed Erminia Zuccaro). Tra i 'collaboratori',
invece, la lista n. 1 'Giornalisti per il Giornalismo' ha ottenuto
168 voti (80,38%) conquistando cinque seggi (Catia Acquesta, Eleonora
Delfino, Franco Arcidiaco, Gianfranco De Franco e Cristina Jannuzzi);
la lista n. 2 "Giornalisti Indipendenti" 41 voti (19,62%)
conquistando un seggio (Michela Surace). Va, comunque, rilevato che
entrambe le liste fanno parte del nuovo cartello sindacale 'Giornalisti
per il Giornalismo, Giornalisti Indipendenti, Nuova Professione Stampa
Romana e Movimento Unitario Giornalisti della Campania' costituitosi
all'interno della Federazione nazionale della stampa. Da registrare,
inoltre, il pressoché totale rinnovamento del Consiglio direttivo,
con la conferma di soli 6 consiglieri su 19 (Carlo Parisi, Andrea
Musmeci, Pino Toscano, Tonio Licordari, Saro Ocera e Massimo Tigani
Sava) ed il netto abbassamento dell'età media dei consiglieri,
scesa a 40,89 anni. Quasi completamente rinnovati anche i Collegi
dei probiviri e dei Sindaci revisori. Probiviri sono stati eletti
i professionali Arnaldo Cambareri, Rino Tebala, Totò Ricottilli,
Maurizio Bonanno, Alberto Calabrò, Antonio Condò (effettivi)
ed Elio Diogene (supplente) ed i collaboratori don Pippo Curatola,
Mario Mirabello, Eugenio Marino, Nino Polistena, Mimmo Sancineto (effettivi)
e Salvatore Bianco (supplente). Sindaci revisori sono stati eletti
i professionali Santa Giannazzo, Maurizio Putrone, Saro Lombardo,
Nino Sorgonà (effettivi), Lillo Scopelliti (supplente) ed i
collaboratori Gaetana Covelli, Renzo Curatola, Giorgio Belmonte (effettivi)
e Titti Vinci (supplente). Tra i professionali i più votati
sono stati Carlo Parisi (138 voti) ed Andrea Musmeci (101) nel Direttivo,
Arnaldo Cambareri (104) nei probiviri e Santa Giannazzo (95) e Maurizio
Putrone (90) nei Sindaci revisori. Tra i collaboratori Catia Acquesta
(142 voti), Eleonora Delfino (114) e Franco Arcidiaco (102) nel Direttivo;
don Pippo Curatola (160) e Mario Mirabello (95) nei Probiviri e Gaetana
Covelli (143) nei Sindaci Revisori". "Nei prossimi giorni
- prosegue la nota - quando ormai il numero degli iscritti al Sindacato
dei giornalisti della Calabria si appresta a raggiungere quota mille,
il nuovo Consiglio direttivo procederà all'insediamento ed
all'elezione del segretario, dei vicesegretari e del tesoriere" Soluri rieletto presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria 15/12 Il giornalista professionista Giuseppe Soluri è stato
rieletto oggi nella carica di presidente dell' Ordine dei Giornalisti
della Calabria. L' elezione di Soluri è avvenuta alla unanimità
subito dopo l' insediamento del nuovo Consiglio direttivo scaturito
dalle elezioni di domenica 26 novembre. Sempre alla unanimità,
sono stati eletti vicepresidente il giornalista pubblicista Antonio
Denisi, segretario Virgilio Squillace e tesoriere Giuseppe Greco.
Il Consiglio, oltre a Soluri, Denisi, Squillace e Greco, risulta composto
dai professionisti Terry Boemi, Giampiero Brunetti e Filippo Diano
e dai pubblicisti Sebastiano Musmeci e Giuseppe Gigliotti. I revisori
dei conti Giuseppe Natrella e Vincenzo De Virgilio (professionisti)
e Vittorio Ranieri (pubblicista) hanno eletto Natrella, anche in questo
caso alla unanimità, come loro presidente. Dal 14 si vota per il rinnovo del FNSI della Calabria 12/12 Si svolgeranno dal 14 al 18 Dicembre prossimi, in tutte le
province calabresi, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo,
del Collegio dei Probiviri e del Collegio dei Revisori dei Conti del
Sindacato dei Giornalisti della Calabria. Alla scadenza del quadriennio,
il segretario regionale uscente, Carlo Parisi, nel ringraziare tutti
i componenti il Consiglio Direttivo eletto il 9 Novembre 2002, ricorda
i risultati raggiunti dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria
che, con l’apertura della nuova sede di via Biagio Camagna 28
e l’istituzione dell’Ufficio Legale, ha effettuato centinaia
di interventi nelle aziende pubbliche e private, condotto vertenze
per l’applicazione dei contratti di lavoro ed il riconoscimento
dei diritti negati e prestato assistenza e consulenza a quanti svolgono
una professione che impone una qualità dell’informazione
che può essere garantita soltanto con la professionalità
ed un giusto trattamento economico e previdenziale. Il quadriennio
appena concluso ha, inoltre, portato al risanamento del bilancio ed
al record di iscritti nella trentennale storia del giornalismo calabrese.
Al 30 Settembre scorso, infatti, gli iscritti al Sindacato dei Giornalisti
della Calabria risultavano essere 927 (dei quali 255 professionali
e 667 collaboratori) con un incremento di ben 408 iscritti rispetto
al quadriennio precedente. Un dato, questo, che ha proiettato la Calabria
all’8° posto della graduatoria nazionale con una rappresentanza
senza precedenti, costituita da cinque consiglieri nazionali ed un
componente la Giunta Esecutiva Fnsi. Inoltre, per la prima volta nella
storia del giornalismo calabrese sono stati istituiti seggi elettorali
nelle cinque province calabresi e nelle sedi dei Circoli della Stampa
ufficialmente riconosciuti. Pertanto, si voterà il 14 Dicembre
a Sibari, presso il Circolo della Stampa “Pollino – Sibaritide”
(Cantieri Nautici dei Laghi di Sibari) dalle ore 15 alle ore 20; il
15 Dicembre a Cosenza, presso l’Hotel Holiday Inn (Via Panebianco)
dalle ore 9 alle ore 13; sempre il 15 Dicembre a Crotone, nel Salone
della Curia Arcivescovile (Piazza Duomo) dalle ore 16 alle ore 20;
il 16 Dicembre a Catanzaro, nella sede dell’Ordine dei Giornalisti
della Calabria (Via Damiano Assanti n° 8) dalle ore 9 alle ore
13; sempre il 16 Dicembre a Vibo Valentia, presso l’Hotel 501
(Via per il Mare località Madonnella) dalle ore 16 alle ore
20; il 17 Dicembre a Reggio Calabria, nella sede del Sindacato dei
Giornalisti della Calabria (Via Biagio Camagna n° 28) dalle ore
10 alle ore 20; ed il 18 Dicembre, sempre a Reggio Calabria nella
sede del Sindacato dei Giornalisti della Calabria (Via Biagio Camagna
n° 28) dalle ore 10 alle ore 14. La Commissione Elettorale, presieduta
dal giornalista Francesco Catanzariti e formata dai giornalisti Daniela
Pellicanò e Genoveffa Grazia Amelia Romeo, ha espletato le
proprie funzioni ammettendo alla consultazione elettorale le liste
depositate nei modi e nei termini previsti dallo Statuto e dal Regolamento
Fnsi. Hanno diritto al voto tutti gli iscritti al Sindacato dei Giornalisti
della Calabria alla data del 181° giorno antecedente la data fissata
per le votazioni ed in regola con il pagamento delle quote associative.
Dovranno essere eletti 13 Consiglieri Professionali e 6 Consiglieri
Collaboratori del Consiglio Direttivo; 6 Probiviri Professionali effettivi,
1 Probiviro Professionale supplente, 5 Probiviri Collaboratori effettivi,
1 probiviro collaboratore supplente; 4 Sindaci Revisori Professionali
effettivi, 1 Sindaco Revisore Professionale supplente, 3 Sindaci Revisori
Collaboratori effettivi, 1 Sindaco Revisore Collaboratore supplente.
Nell’occasione sarà, inoltre, possibile regolarizzare
i pagamenti delle quote associative 2007 all’Ordine dei Giornalisti,
alla Fnsi-Sindacato dei Giornalisti della Calabria, all’Ucsi
ed all’Ussi. Giovedì Civoli, Vaccari e Longhi parlano di televisione e sport all’auditorium della Gazzetta del Sud a Rende 11/12 Rende (Mario Tursi Prato) - Se da un lato la televisione ha
il grande merito di offrire la grande notorietà allo sport,
dall’altro c’è chi accusa il vecchio “tubo
catodico” di fagocitare, con i suoi meccanismi interni fatti
di mercato e di pubblicità, ogni sport. La televisione considerata
bene prezioso, perché nella società dell’immagine
ciò che non viene filmato è come se non accadesse, oppure
spietata “mannaia” sotto la quale le attività sportive
che ad essa decidono di sottostare, si ritrovano divorate. Una dissertazione
su “Televisione e sport: dai campi di periferia all’apoteosi
del Mondiale” l’ha organizzata l’Associazione dei
giornalisti cosentini “Maria Rosaria Sessa”, in collaborazione
con Banca Carime. Giovedì 14 dicembre, alle ore 11,00, all’auditorium
della “Gazzetta del Sud” in contrada Lecco di Rende, saranno
tre illustri giornalisti sportivi nazionali a discutere sui meriti,
ma anche i demeriti, della televisione in relazione allo sport. Marco
Civoli, di Rai Sport, telecronista della finale mondiale di calcio
di Germania 2006, Ivana Vaccari, responsabile sport vari sempre di
“mamma” Rai, e Bruno Longhi, telecronista di punta delle
reti Mediaset. A coordinare l’incontro, introddo dal presidente
della “Sessa”, Gregorio Corigliano, e dal presidente del
Corso di Laurea in Scenze della Comunicazione dell’Unical, Felice
Cimatti, sarà il giornalista Federico Bria, dicente di giornalismo
sportivo all’Università della Calabria. “C’è
forse – dice Gregorio Corigliano – un uso eccessivo della
televisione che è alla continua ricerca di nuovi prodotti da
mandare in onda. Perfino le partitelle dei ragazzi, che ogni sabato
o domenica si giocano nei nostri campi di provincia, diventano il
palcoscenico per i nuovi "figli della telecamera". Figli
che si rivolgono ai genitori non più chiedendo loro di "guardarli",
ma di "inquadrarli". Però – continua il presidente
della “Sessa” – cose sempre accade, non è
lo strumento ad essere “pericoloso”, ma è chi lo
usa che tende ad utilizzarlo in maniera distorta”. Questo con
Civoli, Vaccari e Longhi è il primo di una serie di “Incontri
professionali” che la “Sessa” ha in programma. “In
tal modo – dice ancora Corigliano – cerchiamo di adempiere
ad uno dei primari obiettivi che si prefigge la nostra associazione
e che va nella direzione di contribuire ad integrare ed ampliare la
professionalità dei giornalisti cosentini. Quello del giornalista,
alla stregua di tante altre professione, necessità di una parte
pratica che è fondamentale e che vada ad integrare la conoscenza
teorica. Ecco, in tal senso noi della “Sessa” cerchiamo
di apportare il nostro piccolo contributo”. Pellegrini editore pubblica la rivista “Diritto e Religioni” 07/12 Nasce una nuova rivista per i tipi della Pellegrini Editore.
Si tratta del semestrale Diritto e Religioni, ottocento pagine, è
detto in una nota, "per dialogare, a livello internazionale,
sui temi delicati, e assai spinosi, del diritto e della religione
e dei loro rapporti ed interconnessioni". Diretto da Mario Tedeschi,
docente di Diritto ecclesiastico e canonico nell'Università
Federico II di Napoli, nonché avvocato civilista e penalista,
Diritto e religioni "si pone come un omaggio a coloro che, primi
tra i primi, hanno concretizzato l'idea di una rivista 'laica', capace
di affrontare temi a carattere religioso. L'idea cardine è
quella di guardare, in maniera caleidoscopica, al molteplice cosmo
religioso con l'ottica della giurisprudenza, superando la tradizionalità
di un approccio meramente ecclesiastico dei rapporti religione-diritto
e, in particolare, tenendo ben presente quanto oggi si sia modificato
l'oggetto del diritto ecclesiastico a seguito della strapotenza della
globalizzazione che ha mutato tute le categorie giuridiche e gli istituti
tipici del diritto ecclesiastico". L'intenzione di Mario Tedeschi
è di "contribuire , attraverso un dibattito a più
voci, all' integrazione tra le culture religiose in un mondo sempre
più piccolo ma più popoloso, e la condanna dell' idea
della guerra santa e delle crociate. Non è un caso, dunque,
che il semestrale, nella sua tripartitura, nasca con un numero doppio
che intreccia, con grande maestria, contesti passati e presenti, storie
di ieri e di oggi". Nasce il nuovo bollettino regionale di Geologia 29/11 Circa cinquanta pagine e duemila copie interamente a colori.
Sono questi i numeri più rilevanti del nuovo bollettino dei
geologi della Calabria che ritorna ad essere pubblicato dopo otto
anni di assenza. Non si tratta di un semplice bollettino informativo,
è scritto in una nota, ma di una rivista specializzata dai
contenuti importanti grazie anche al sostegno di studiosi di fama
nazionale e ad una grafica accattivante. "Questa rivista - sostiene
il presidente dell'Ordine dei geologi, Paolo Cappadona - rappresenta
un altro passo importante ed ambizioso. La rivista ha lo scopo di
raccontare il mondo della geologia in tutte le sue sfaccettature privilegiando
l' informazione sulle nuove tecnologie ed i nuovi ambiti e spazi lavorativi
in una regione così complessa come la Calabria, che possiede
una posizione d'avanguardia nelle classifiche delle pericolosità
connesse ai fenomeni naturali. L' iniziativa editoriale si pone anche
l'obiettivo di far conoscere una professione che ancora oggi non è
compresa nelle sue reali potenzialità. E', inoltre, uno spazio
aperto e di confronto dove tutti possono contribuire". Saranno
inviate duemila copie agli iscritti, agli Enti principali, a quelli
sovracomunali, agli ordini professionali degli ingegneri, degli architetti,
dei geometri e degli agronomi. La rivista sarà inviata anche
alle associazioni ambientaliste, come Legambiente e Greenpeace. Nel
primo numero trovano spazio alcune recensioni dedicate alla frana
di Cavallerrizzo di Cerzeto e quelle relative alle ultime normative
in materia di costruzioni. Inoltre, per rispettare un principio di
trasparenza, è stata pubblicata tutta l' attività del
Consiglio, del presidente e delle undici commissioni. La rivista avrà
cadenza quadrimestrale. Rinnovato il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria. Soluri il più votato 27/11 Si sono tenute ieri, a Catanzaro, le elezioni per il rinnovo
del Consiglio regionale dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria.
Al termine dello scrutinio sono stati proclamati i nuovi componenti
del Consiglio dell'Ordine. Tra i professionisti hanno votato 129 iscritti.
I sei professionisti eletti sono Giuseppe Soluri, che ha ottenuto
126 voti; Virgilio Squillace (108), Filippo Diano (101), Giuseppe
Greco (98), Gianpiero Brunetti (96) e Terry Boemi (90). Primo dei
non eletti Maurizio Putrone (6 voti). Tra i pubblicisti hanno invece
votato 291 iscritti che hanno eletto Sebastiano Musmeci (233 voti),
Pino Gigliotti (232) e Antonio Denisi (230). Primo dei non eletti,
tra i pubblicisti, Franco Arcidiaco (33 voti). Revisori dei conti
sono stati eletti i professionisti Giuseppe Natrella e Vincenzo De
Virgilio ed il pubblicista Vittorio Ranieri. Grande soddisfazione
per l'esito del voto è stata espressa dal presidente dell'Ordine
regionale, Giuseppe Soluri. "Ringrazio, a titolo personale ed
a nome dei componenti la nuova squadra - ha detto Soluri - tutti i
colleghi che, col loro voto, ci hanno manifestato apprezzamento e
sostegno. Negli ultimi tre anni abbiamo guidato l'Ordine calabrese
con spirito unitario e sereno cercando di rappresentare nel modo migliore
le istanze della categoria dei giornalisti. Proveremo a farlo anche
nel prossimo triennio" Soluri e Parisi: “Valuteremo l’invito al corso di giornalismo a Reggio” 20/10 In riferimento al comunicato diffuso dalla società "Comunicare
Italia", relativo all'organizzazione del "I Corso di Giornalismo
e Giornalismo Radio Televisivo" che dovrebbe tenersi a Reggio
Calabria, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria,
Giuseppe Soluri, ed il segretario del Sindacato dei giornalisti della
Calabria, Carlo Parisi, precisano che l'invito "per una conversazione
con i ragazzi", rivolto loro dagli organizzatori, "sarà
dagli stessi valutato ed eventualmente accolto, compatibilmente con
i rispettivi impegni istituzionali, così come avviene per qualunque
altra iniziativa attinente il mondo del giornalismo e dell'informazione".
"In ogni caso - precisano Soluri e Parisi sia a titolo personale
che nella qualità di rappresentanti degli istituti di categoria
- l'iniziativa non è da intendersi organizzata o patrocinata
dall'Ordine dei giornalisti o dalla Federazione nazionale stampa italiana-Sindacato
dei Giornalisti della Calabria" Su Teleuropa Network il “Palio dei Comuni” 13/10 Riparte, dopo tre anni, il programma televisivo ''il Palio
dei Comuni'', la trasmissione della WDI World Diffusion Idea che nelle
precedenti edizioni ha fatto registrare ascolti record. Il format
e' una finestra aperta sulle tradizioni popolari piu' belle della
provincia di Cosenza e sulla storia piu' autentica dei comuni partecipanti,
una storia dalla quale partire per costruire lo sviluppo futuro. Ogni
settimana saranno in lizza due comuni che si racconteranno e si confronteranno
in una gara molto speciale. I comuni che hanno aderito all'iniziativa
sono Altomonte, Belsito, Cerisano, Corigliano Calabro, Dipignano,
Falconara Albanese, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Lappano, Marano
Marchesato, Montalto Uffugo, Paterno Calabro, Pedace, Rende, Rogliano,
Roseto Capo Spulico, Rossano, San Lucido, San Marco Argentano, San
Pietro in Guarano, Santa Maria del Cedro, San Vincenzo La Costa. La
prima puntata, dedicata al sorteggio degli abbinamenti di gara, e'
prevista per sabato 28 ottobre. Saranno presenti tutti i 22 comuni
partecipanti. Ospite d'onore sara' il Presidente dell'Amministrazione
Provinciale di Cosenza, On.le Gerardo Mario Oliverio. Il nuovo dirigente della Polfer Calabria incontra il sindacato della stampa
Giornalisti oltre la palude, convegno a Roma con Del Boca 09/10 La sfida della categoria dei giornalisti, che sente ancora
di poter essere punto di riferimento per la crescita democratica,
sociale e culturale del Paese, è stata al centro del convegno
“Oltre la palude”, organizzato a Roma dalle componenti
della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana): “Giornalisti
per il giornalismo” con Carlo Parisi, “Giornalisti Indipendenti”
con Ezio Ercole, “Nuova Professione Stampa Romana” con
Massimo Signoretti e “Movimento Unitario Giornalisti della Campania”
con Gianni Ambrosino. Nutritissima e qualificata la presenza di colleghe
e colleghi, consiglieri nazionali e regionali dell’Ordine dei
Giornalisti, della Fnsi, dell’Inpgi, della Casagit e delle Associazioni
Regionali di Stampa, oltre ai coordinatori regionali del cartello
che si richiama alle quattro componenti sindacali. Nell’introduzione,
i leader delle quattro componenti sindacali hanno puntato la loro
attenzione sul particolare momento che sta attraversando il giornalismo
italiano, spronando tutta la classe dirigente a tenere presenti le
vere necessità della categoria. La querelle sull’Ordine
dei Giornalisti, la debolezza della rappresentanza sindacale in uno
scontro senza precedenti con la Fieg per il rinnovo del contratto
di lavoro, la diffusa sfiducia delle giovani generazioni circa le
reali capacità del giornalismo di soddisfare le proprie aspirazioni
culturali e professionali, sono stati il terreno di un ampio dibattito
che ha registrato gli interventi del presidente nazionale dell’Ordine
dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, dell’ex presidente Mario
Petrina, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania,
Ermanno Corsi, dei consiglieri nazionali Enrico Paissan, Sabrina Talarico,
Cosimo Bruno. Presenti, tra gli altri, i vice presidenti nazionali
dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Inpgi, Domenico Falco
e Maurizio Andriolo, ed i componenti l’Esecutivo nazionale dell’Ordine
dei Giornalisti, Alberto Fumi e Stefano Gallizzi. Particolare attenzione
è stata posta alle prossime scadenze elettorali, che vedranno
i giornalisti chiamati alle urne per il rinnovo di ordini ed associazioni
regionali di stampa e Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Netta la consapevolezza di evitare preconcetti ed apriorismi nei confronti
di tutti coloro che vorranno lavorare seriamente per il bene dell’intera
categoria, anche nelle sue diverse esigenze ed aspettative (professionisti,
pubblicisti, accesso alla professione, università, ecc.). Le
conclusioni di Carlo Parisi, Ezio Ercole, Massimo Signoretti e Gianni
Ambrosino, hanno riassunto le istanze dello stimolante dibattito,
che ha sottolineato e ribadito il ruolo centrale dei giornalisti nel
nostro Paese. Laratta (DL) “Gli editori facciano un passo indietro” 08/10 ''Se qualcuno pensa che anche alla categoria dei giornalisti
debba essere esteso l'aberrante principio del precariato e dello sfruttamento,
sbaglia. Mi auguro che da un eventuale tavolo tra le parti col governo,
ai giornalisti venga garantito, oltre il sacrosanto diritto ad un
nuovo contratto, anche la possibilita' di lavorare senza subire i
diktat degli editori''. Lo ha detto, in una dichiarazione, il deputato
dell'Ulivo Franco Laratta. Secondo Laratta, componente della Commissione
Lavoro di Montecitorio, ''in Italia da un po' di anni e' andato via
via normalizzandosi un metodo che da subito andava contrastato. Lo
svecchiamento del mercato del lavoro, che pure si e' reso necessario,
e' stato inteso furbescamente da molti come snellimento degli organici.
In Italia come altrove, e la mia Calabria non e' immune, questo rinnovamento
e' stato infatti interpretato e utilizzato, in maniera distorta, da
chi intraprende e opera secondo il principio della massimizzazione
dei profitti a tutti i costi. E il fatto che questo avvenga in quasi
tutto il sistema lavoro per effetto di un automatismo subdolo sarebbe
da estendere anche alla categoria dei giornalisti, che nel malaugurato
caso di affermazione della linea degli editori, ne uscirebbe indebolita
e con un doppio bavaglio: il primo applicato con alcune norme che
limitano la liberta' di espressione garantita dalla Costituzione;
il secondo sara' posto in modo che si possa tranquillamente ricattare
il bisogno. Sarebbe utile per tutti che gli editori, a gran parte
dei quali e' anche garantito un contributo dello Stato, facessero
marcia indietro rispetto alle loro assurde pretese, ristabilendo un
rapporto di serenita' con una categoria chiamata ad assolvere un compito
vitale per il sistema democratico del nostro Paese. Ripetere errori
del passato, quando la rivoluzione delle macchine 'impose' la graduale
e inesorabile sostituzione della manodopera umana, non giova a nessuno.
L'evoluzione tecnologica, senz'altro positiva, come internet, deve
rappresentare pertanto un valore aggiunto e non uno strumento per
alleggerire gli organici, ne' per introdurre elementi di sfruttamento
e precariato permanente. Se cosi' fosse faro' sentire la mia voce
nelle sedi competenti per rivendicare i diritti dei colleghi giornalisti''. Libertà di stampa: Convegno organizzato dalla FNSI il 3 a Roma 01/01 Organizzato dalle componenti sindacali della Fnsi (Federazione
Nazionale Stampa Italiana) Giornalisti per il giornalismo, Giornalisti
indipendenti, Nuova professione stampa romana, Movimento unitario
giornalisti della Campania Martedì 3 ottobre 2006 all’Antico
Tiro a Volo in Via Vajna 21 (Parioli, vicinanze piazzale delle Muse)
a Roma, alle ore 19, si terrà il convegno: “Oltre la
palude” Sarà l’occasione per discutere sugli scottanti
temi che l’intera categoria sta dibattendo ed in parte “subisce”:
libertà di stampa, divieto di pubblicazione delle intercettazioni
(siamo solo all’inizio?), contratto di lavoro, precariato a
vita, Ordine ed istituti della categoria. Un momento di riflessione,
per ripartire con idee chiare e progetti da realizzare. Giornalisti
per il giornalismo (Carlo Parisi) Giornalisti indipendenti (Ezio Ercole)
Nuova professione stampa romana (Massimo Signoretti) Movimento unitario
giornalisti della Campania (Gianni Ambrosino) Confermato lo sciopero dei giornalisti, Parisi “Calpestata la disponibilità della FNSI” 25/09 "Il rifiuto del dialogo da parte della Federazione italiana
editori giornali costringe la Federazione nazionale della stampa a
confermare lo sciopero per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro
giornalistico scaduto nel marzo del 2005". Lo afferma il segretario
del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente
la Giunta esecutiva della Fnsi, che, in un comunicato, definisce "incomprensibile
la presa di posizione della Federazione italiana editori giornali
che, respingendo l' invito del Governo a riprendere le trattative,
ha in pratica scelto una linea dura che non lascia alternative allo
sciopero dei giornalisti". "Il Sindacato dei giornalisti
della Calabria - prosegue Parisi - non ammette deroghe allo sciopero.
L' aver calpestato la disponibilità della Fnsi a riaprire il
dialogo non favorisce certo le aziende editoriali che, dallo scontro,
ne usciranno danneggiate, così come a risentirne sarà
l'informazione tutta". "La Fieg - è detto nel comunicato
- rimane, così, arroccata alla propria piattaforma costituita
da 45 proposte peggiorative del contratto, che punta a ridurre di
quasi il 30 per cento lo stipendio dei giornalisti, a sostituire il
lavoro dipendente con tutte le forme possibili di precariato e di
informazione prodotte all' esterno delle redazioni, a bloccare la
riforma dell' istituto di previdenza e la delibera di abbattimento
contributivo per la riassunzione dei colleghi disoccupati ed impedisce
un confronto sereno sul diritto d'autore proposto dal Governo. Pur
mantenendo aperta la porta al dialogo, che ha visto il ministro del
Lavoro, Cesare Damiano, disponibile ad aprire un tavolo di trattative
con Fieg ed Fnsi, il Sindacato dei Giornalisti a questo punto non
può non riprendere le iniziative di lotta. Lo sciopero invita
alla mobilitazione anche i giornalisti degli Uffici Stampa pubblici
e privati, nei confronti dei quali la Fnsi punta al pieno riconoscimento
del loro ruolo giornalistico e l' applicazione del contratto di categoria.
Se la Fieg si oppone all'apertura della trattativa per il rinnovo
del contratto di lavoro stipulato con la Fnsi, nella pubblica amministrazione
la parte pubblica oppone il silenzio alle richieste della stessa Fnsi
di avviare il confronto per la definizione del profilo professionale
degli addetti stampa pubblici". Il Presidente Loiero su RaiUno a “Italia che vai” 23/09 Ultimo appuntamento con gli speciali estivi di Italia che Vai
, in onda domenica 24 settembre su Raiuno alle 12.20. Questa settimana
la trasmissione condotta da Veronica Maya si occupera' della Calabria.
Un lungo itinerario attraverso il versante tirrenico, alla scoperta
della costa degli dei, il magnifico tratto di litorale compreso tra
Capo Vaticano e Tropea. Uno sguardo sull entroterra, nel paesaggio
montuoso della zona delle Serre, tra boschi di abeti, e testimonianze
di archeologia industriale di eta' borbonica. Si conoscera' da vicino
Cosenza e Gioia Tauro. Come ogni settimana la rubrica gastronomica
di Davide Paolini, che in questa puntata si occupera' della famosa
Nduja e della lavorazione del tonno a Pizzo Calabro. P. Mancini “Da Riotta attesi rigore e obiettività nel TG1” 19/09 "Nel giornalismo italiano, da anni, si avverte la mancanza dei cronisti rigorosi e con la schiena dritta, degli 'hombre vertical' alla Montanelli, alla Fallaci e alla Pansa, autonomi dai 'poteri forti' e attenti alle esigenze dei lettori più che a quelle dei loro sponsor politici". E' quanto afferma l' ex sindaco di Cosenza Pietro Mancini. "A Gianni Riotta - prosegue Mancini - siciliano acuto e scrittore sensibile, con il suo curriculum 'politically correct', con la sua passione per l'Inter, sempre perdente ma onesta, di Moratti, con il suo inglese 'fluently', impeccabile come il taglio delle giacche e delle camicie, rigorosamente 'botton down', come quelle del suo caro amico, Walter Veltroni, dopo Alberto Sordi, il secondo 'americano de Roma', auguriamo, sinceramente, di far bene al Tg1. Anche se non siamo certi che, per un giornalista, sia un merito essere elogiati, praticamente, da tutti e non essersi mai procurato un avversario, o perlomeno un severo critico, in tanti anni di professione". "Agli auguri - aggiunge Mancini - aggiungiamo una notazione critica sulla comparsata alla festa nazionale dell'Unità, poche ore dopo la sua nomina: era proprio necessario, caro Gianni, piombare a Pesaro, in casa del primo partito della coalizione di Prodi, che ha proposto e sostenuto la tua ascesa sulla poltrona più ambita di Saxa Rubra, a incassare i complimenti, bipartisan of course, di Gianfranco Fini e di Massimo D'Alema? Riotta, profondo conoscitore dell'America, sa bene che il direttore del 'Washington Post' e del 'New York Times' non andrebbero mai a officiare un dibattito, organizzato dai democratici o dai repubblicani. E non darebbero mai del 'tu' a Bush o a Clinton, come, invece, a Pesaro, abbiamo sentito rivolgersi un altro autorevole giornalista, Enrico Mentana, verso lo statista di Gallipoli". Per l' ex sindaco di Cosenza "esigenze di stile e opportune sottolineature del necessario distacco del giornalista dai partiti, alle quali siamo certi che Riotta sarà sensibile. Sfumature? Forse, ma certo non ininfluenti, crediamo, per il grande pubblico dei lettori e, da domani, dei telespettatori del più seguito giornale italiano. I quali si aspettano da Riotta obiettività, rigore e sensibilità nei confronti dei telespettatori e delle vittime di attentati terribili, come quello dell' 11 settembre del 2001 a New York, che non devono mai cedere il passo all' ansia degli ascolti, da far lievitare, anche dando credito immeritato ed eccessivo spazio, come è successo qualche giorno fa a 'Matrix', a tesi strampalate e assurde". Giacoia nuovo direttore responsabile del Quotidiano, Matteo Cosenza vice direttore. Le congratulazioni di Perugini 11/09 Da oggi Matteo Cosenza è il nuovo vicedirettore del
'Quotidiano', diretto da Ennio Simeone. In considerazione degli importanti
risultati raggiunti dal "Quotidiano della Calabria", sia
in termini di diffusione, sia in termini di autorevolezza –
è scritto in una nota-, e in vista della realizzazione dei
progetti di sviluppo editoriale per l' immediato futuro, l' editore
ha deciso di nominare, su proposta del direttore, Matteo Cosenza,
che lascia così dopo 16 anni "il Mattino" dove aveva
l' incarico di vice redattorecapo e responsabile degli Interni dopo
aver diretto la redazione di Salerno e la cronaca di Napoli. Nato
57 anni fa a Castellammare di Stabia, Matteo Cosenza è stato
dal '73 al '77 redattore della "Voce della Campania", fondato
e diretto da Ennio Simeone, assumendone dopo di lui la direzione.
Aveva poi diretto la redazione napoletana di "Paese sera".
E' autore di vari libri, tra i quali "Giacomo Mancini, un socialista
anomalo". Emanuele Giacoia, dopo la morte di Francesco Gallina,
è intanto stato nominato direttore responsabile del Quotidiano.
"Egli - è detto in una nota dell' editore - ci ha onorato
della sua collaborazione sin dai primi numeri a testimonianza dell'
affetto, della stima e del sostegno che ha sempre manifestato per
un' iniziativa editoriale non facile e che sin dalla nascita ha rappresentato
una sfida per la Calabria e la Basilicata, uniche regioni per lungo
tempo dominate da un' informazione locale monopolizzata da una sola
testata. Due regioni, però, che hanno saputo restituire importanti
e forti gratificazioni per un impegno che tutti i nostri giornalisti
e corrispondenti quotidianamente hanno ispirato ai valori di un' informazione
libera ed equilibrata di cui la direzione del giornale è stata
sempre garante. L' entusiasmo e la immediata disponibilità
con cui Emanuele Giacoia ha accettato la responsabilità della
direzione ci riempie di orgoglio e ci dà fiducia per il contributo
che certamente saprà dare alla nostra testata in continuità
con l' opera svolta dal prof. Francesco Gallina" Giornalisti in sciopero il 29 e 30 settembre e il 5 e 6 ottobre 08/09 “La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa
Italiana riunita con le Associazioni Regionali di Stampa, ha proclamato
quattro giornate di sciopero nazionale dei giornalisti italiani per
rivendicare la riapertura della trattativa contrattuale con la Federazione
Italiana editori giornali (Fieg) . I giornalisti dei quotidiani, delle
agenzie di stampa, dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e
privata si asterranno dal lavoro venerdì 29 e sabato 30 settembre;
i giornalisti dei quotidiani e delle agenzie di stampa attueranno
altre due giornate di sciopero nazionale giovedì 5 e venerdì
6 ottobre alle quali parteciperanno anche i colleghi dei quotidiani
free press; i giornalisti della Rai e di tutta l’emittenza radiotelevisiva
nazionale attueranno le altre due giornate di sciopero lunedì
16 e martedì 17 ottobre. Le modalità dello sciopero
dei giornalisti dei periodici saranno decise dal Coordinamento nazionale
dei cdr del settore convocato nei prossimo giorni in videoconferenza
a Milano e a Roma”. Dopo le gaffe di Colombo, delusione per la mancata solidarietà di Petruccioli 07/09 (Pietro Mancini) Per commentare la minacciosa lettera- flop,
inviata da Furio Colombo ( DS ) al presidente della RAI, Claudio Petruccioli
( DS ), e pubblicata come editoriale dal quotidiano fondato da Gramsci,
ci sarebbero due strade. Quella dell’ ironia e del sarcasmo
sulle capacità divinatorie dell’ attempato senatore,
che si è inventato una mia intervista a Franco Frattini, al
“ GR 3 “ del 4 settembre, in realtà realizzata
e trasmessa il giorno dopo, quando il quotidiano di Padellaro era
già in edicola…. In tal caso, chi è la “
talpa “ unionista di Saxa Rubra, che informa, a volte “
toppando “ di brutto, Colombo, in passato zelante esecutore
degli ordini dell’ avvocato Gianni Agnelli, poi molto vicino
ai capi del PSI, oggi pronto a scattare, appena Massimo D’ Alema
ha invitato Fassino a far la faccia feroce con i giornalisti del servizio
pubblico non “embedded “ ? Avevo auspicato che Petruccioli
respingesse al mittente lo scomposto invito a cacciare il sottoscritto
e tanti colleghi, noti e meno noti, della RAI. Ma la risposta dell'
ex senatore della Quercia, apparsa ieri sul quotidiano dei DS, mi
ha deluso : fredda, burocratica, neppure una riga di solidarietà
nei confronti dei dipendenti minacciati di epurazione. E, forse, lo
stesso direttore dell' " Unità ", che è uno
stimato giornalista, avrebbe potuto distinguersi, con stile, dal clamoroso
autogoal del suo astioso collaboratore. Pietro Mancini denuncia “Epurazioni in vista al GR3?” 05/09 “Bruno Socillo, direttore del " GR ", ha, fermamente
e con civiltà, replicato all' aggressione dell' ex dipendente
FIAT e attuale senatore dei DS, Colombo”. E’ quanto rende
noto in una nota Pietro Mancini attaccato dal senatore dei DS dell’Unità
dopo le reazioni generate dopo l’intervista al GR3. “Adesso,
con serenità, attendo – dice Pietro Mancini- che il presidente,
Petruccioli respinga, subito, al mittente lo scomposto e brusco invito
ad epurare il sottoscritto e altri colleghi, noti e meno noti, della
RAI”. Ringrazio, -conclude Mancini- sentitamente, i tanti colleghi,
ascoltatori del " GR3 e autorevoli esponenti politici, che mi
hanno espresso solidarietà”. Dragone “Con la proposta Capezzone a rischio l’autonomia professionale dei giornalisti” 04/09 "L'unico merito che si può riconoscere alla proposta
estiva del deputato radicale Capezzone di abolire l'Ordine dei giornalisti
è quello di avere, comunque, riaperto un dibattito sulla necessità
di modernizzare una professione che incide profondamente sulla vita
politica, sociale e culturale del Paese". A sostenerlo, in un
comunicato, é il giornalista professionista e componente della
commissione nazionale esaminatrice per l'idoneità professionale,
Sergio Dragone. "Da alcuni anni - prosegue Sergio Dragone - la
professione giornalistica viene individuata come 'strumento' per realizzare
non un generico 'diritto ad informare', bensì il più
generale diritto dei cittadini 'ad essere informati'. E', dunque,
il cittadino al centro dell'azione dei giornalisti e non il contrario.
Non una professione qualunque. Perciò, senza autocelebrazioni,
ma con grande senso di responsabilità, possiamo dire di svolgere
nella società italiana una funzione alta. Si tratta, infatti,
di una funzione di controllo democratico e di orientamento dell'opinione
pubblica, che non può essere paragonata a quella di altre categorie
tirate in ballo per le liberalizzazioni: un tassista svolge certamente
un ruolo importante per i trasporti in una città, ma dal sistema
dell'informazione dipende il grado di civiltà e di democrazia
di un Paese. Ecco perché ritengo che la proposta di Capezzone
sia sostanzialmente superficiale e demagogica, priva di respiro democratico
e contraddittoria in molti suoi aspetti. Mi chiedo cosa proponga,
in sintesi, l'esponente radicale : abolire l'Ordine e rilasciare una
'carta d'identità professionalé, una sorta di patentino
di giornalista, di validità triennale, solo a coloro che dimostrano
di avere un contratto con un'azienda editoriale? Nei fatti, la proposta
di Capezzone assegna in via esclusiva agli editori il potere di decidere
'chi' deve fare il giornalista, istituendo un canale unico di accesso
alla professione che sarà inevitabilmente appannaggio di poteri
economici e poteri politici. Il canale unico, per la verità,
già esiste ed è contenuto nella legge istitutiva del
1963, ovvero il cosiddetto 'praticantato' che è legato ad un'assunzione
formale in un'azienda, ma è vero anche che l'Ordine ha riequilibrato
il potere degli editori attraverso l'apertura di 'canali alternativi'.
Da una parte, le scuole di giornalismo che contano circa 400 praticanti
nel biennio; dall'altra, i riconoscimenti d'ufficio da parte degli
Ordini regionali, accanto ai praticantati per i free lance che dimostrino
un'attività giornalistica retribuita". Secondo il giornalista,
"se dovesse passare la proposta Capezzone, l'autonomia professionale
del giornalista, già fortemente minacciata dall'aggressività
degli editori e dall'inconsistenza della Federazione nazionale della
stampa italiana, sarebbe cancellata, poiché i colleghi per
mantenere il proprio status di giornalista dovrebbero 'tenersi buono'
l'editore, dalla cui volontà dipenderebbe il rinnovo triennale
del 'patentino'. L'editore avrebbe, in poche parole, il diritto non
solo di licenziare, ma anche di cancellare lo status professionale
del giornalista non gradito. La precarietà diventerebbe la
regola, sull'altare di una non meglio precisata 'esigenza di mercato'.
Giornalisti sottopagati, sfruttati, tenuti sotto il ricatto costante
del ritiro del 'patentino' triennale, reclutati direttamente ed esclusivamente
dagli editori: questo sarebbe il risultato devastante della proposta
Capezzone". "La proposta radicale - sostiene ancora Dragone
- trascinerebbe nel caos più assoluto non solo la categoria
ed i suoi istituti assistenziali e previdenziali, ma rimetterebbe
in discussione anche recentissime leggi dello Stato che, al contrario,
legittimano ulteriormente la professione giornalistica, come per esempio,
la legge 250 sugli uffici stampa nella pubblica amministrazione che
prevede espressamente e rigorosamente l'iscrizione all'albo dei giornalisti
per coloro che si occupano della comunicazione negli enti pubblici:
un Comune, se passasse l'opzione Capezzone, potrebbe rivolgersi tranquillamente
ad uno dei suoi giardinieri o geometri per la redazione del comunicati
ufficiali. Inoltre, il controllo deontologico sull'attività
professionale sparirebbe o sarebbe affidato ad un'autorità
centrale che avrebbe tutte le caratteristiche di una commissione di
censura, con gli evidenti rischi di un 'controllo militare' della
categoria, tenuta sotto scacco dai poteri dello Stato. Tutto ciò
porterebbe alla fine del concetto dell'autogoverno della categoria,
unica e vera garanzia di imparzialità ed autonomia dagli altri
poteri". "Le forti perplessità che ha suscitato la
proposta Capezzone - continua il giornalista - non fanno comunque
passare in secondo piano l'esigenza di giungere ad una profonda riforma
dell'Ordine e, soprattutto, del sistema di accesso alla professione
che, oggi, pretende una solida preparazione ed una collaudata padronanza
dei linguaggi e delle tecnologie. Resta ancora, per molti versi, un
mestiere che si apprende sul campo, nelle redazioni, facendo, come
si suol dire, la gavetta". Nessuna museruola ai giornalisti: Blanda la risposta della segreteria FNSI al disegno di legge Mastella 25/08 “E’ troppo blanda la risposta che la Segreteria
della Federazione Nazionale della Stampa ha dato al disegno di legge
Mastella, che punisce inopinatamente i giornalisti”. Lo affermano
le componenti sindacali “Giornalisti per il Giornalismo”,
“Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario
Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa
Romana”, in un documento sottoscritto dai rispettivi coordinatori,
Carlo Parisi, Ezio Ercole, Gianni Ambrosino e Massimo Signoretti,
consiglieri nazionali Fnsi. Le quattro componenti sindacali che, al
Congresso Nazionale di Saint Vincent, hanno dato vita al cartello
nazionale che ha portato all’elezione di Carlo Parisi ed Ezio
Ercole nella Giunta Esecutiva Fnsi, in una lettera al segretario generale
Paolo Serventi Longhi, denunciano che “colpire con pesantissime
pene pecuniarie chi divulga ciò che è nostro diritto
divulgare ed escludere l’organismo di categoria preposto all’autodisciplina,
cioè l’Ordine dei Giornalisti, è un atto che lede
le basi del diritto d’informare ed essere informati. Vulnus
che deve essere subito stigmatizzato con una riunione straordinaria
della Giunta Esecutiva Fnsi, in tempi brevi ed anche in un periodo
di cosiddette vacanze”. “Giornalisti per il Giornalismo”,
“Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario
Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa
Romana” ritengono, infatti, che “non si può rimanere
inerti di fronte ad un attacco frontale ai diritti sanciti dall’articolo
21 della Costituzione, ed a nulla valgono le assicurazioni del Guardasigilli,
secondo il quale <<non c’è alcuna forma di eliminazione
del diritto di cronaca>> quando, nei fatti, se il decreto dovesse
essere convertito in legge si creerebbe una vera e propria compressione
della libertà di stampa”. Carlo Parisi, Ezio Ercole,
Gianni Ambrosino e Massimo Signoretti ricordano che “per molto
meno, nel recente passato, si è giustamente stigmatizzato e
condannato, con azioni a tutto campo, ogni tentativo di mettere la
museruola ai giornalisti”. “Giornalisti per il Giornalismo”,
“Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario
Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa
Romana” chiedono, inoltre, a Serventi Longhi di attivare sulla
vicenda il segretario della “Fédération Internationale
des Journalistes”, Adan White, “sempre attento ai fatti
italiani e paladino dei diritti dei giornalisti”. I vertici dell’Ordine dei Giornalisti attaccano Serventi Longhi e la proposta Capezzone 12/08 Dura presa di posizione dei vertici dell'Ordine dei giornalisti
contro il segretario della Federazione nazionale della Stampa, Paolo
Serventi Longhi, e la sua cauta apertura alla proposta di abolizione
dell'ordine lanciata da Daniele Capezzone della Rosa nel pugno. Contro
le parole di Serventi Longhi si schierano infatti sia Lorenzo del
Boca, presidente dell'Ordine, sia Franco Abruzzo e Bruno Tucci, presidenti
rispettivamente degli Ordini di Lombardia e Lazio. "L'Ordine
dei Giornalisti e' un giudice amministrativo, non il giustiziere della
categoria". Lo sostiene Franco Abruzzo, presidente dell'ordine
dei giornalisti della Lombardia, criticando la presa di posizione
di Paolo Serventi Longhi sul tema dell'abolizione dell'Ordine. Una
posizione criticata anche da Lorenzo del Boca e Bruno Tucci che criticano
le parole di Serventi Longhi definendole "un capovolgimento di
fronte e una pugnalata alla schiena di quanti operano nei Consigli
dell'Ordine nonche' una caduta personale che denota approssimazione
e scarsissima preparazione giuridica". Serventi Longhi - riferisce
Abruzzo - sostiene che un Ordine che non riesce a svolgere tempestivamente
e con efficacia il ruolo di garante etico dei giornalisti, ma soprattutto
dei cittadini, non ha proprio piu' alcun senso ed anche le regole
dell'accesso alla professione appaiono inadeguate di fronte al dilagare
del precariato e del lavoro nero". Quanto all'accesso, anche
qui per Abruzzo Serventi Longhi ha torto: "l'Ordine - afferma
- si e' battuto e si batte in solitudine per togliere agli editori
il potere di 'fare' i giornalisti, un potere che risale al 1928. L'Ordine
ha creato 19 scuole o master di giornalismo. Con il praticantato d'ufficio
- avviato proprio da Milano nel 1967 - l'Ordine ha stroncato l'abusivismo
nelle redazioni". Sull'abolizione dell'Ordine, afferma ancora,
"Capezzone ha lanciato una proposta estiva, che e' isolatissima
all'interno della maggioranza di governo. Paolo Serventi Longhi si
preoccupi di portare a casa il contratto atteso da due anni, senza
capitolazioni di fronte alle pretese degli editori". L'apertura
di Serventi Longhi ad una possibile abolizione dell'Ordine dei giornalisti
non piace neppure a Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale
dei Giornalisti: "che cosa rispondere a Capezzone lo faccia dire
a noi - afferma infatti - lui si preoccupi piuttosto di rinnovare
il contratto al momento che e' suo dovere. Il segretario della Fnsi
forse ha perso un po' di lucidita', perche' da due anni si aspetta
il rinnovo del contratto, una situazione del genere e' intollerabile".
Il consiglio ad "occuparsi del contratto" e non dell'abolizione
dell'Ordine dei giornalisti arriva a Serventi Longhi anche da Bruno
Tucci, presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio . "Le
parole di Serventi Longhi - afferma Tucci - mi meravigliano molto,
spero che siano soltanto frutto di una cattiva interpretazione, soprattutto
quando dice che l'Ordine dei Giornalisti, del Lazio e della Lombardia,
non hanno fatto nulla per gli scandali del calcio e dei servizi segreti.
Il segretario generale della Fnsi - aggiunge - dovrebbe sapere che
entrambi gli Ordini hanno aperto provvedimenti disciplinari nei confronti
dei colleghi che sono stati coinvolti in questi fatti". L’Ordine dei Giornalisti della Calabria approva il consuntivo del 2005 e il bilancio preventivo del 2006 05/08 L'assemblea degli iscritti all'Ordine dei Giornalisti della
Calabria ha approvato stamattina, alla unanimità, il conto
consuntivo dell'anno 2005 ed il bilancio preventivo del 2006. "Particolarmente
positivi - è scritto in un comunicato - i dati di bilancio
illustrati all'assemblea dal presidente dell'Ordine regionale, Giuseppe
Soluri. Nell'anno 2005, infatti, l'Ordine regionale dei Giornalisti
chiude i conti con un avanzo positivo di 140.463 euro avendo nel contempo
azzerato la pesante debitoria (circa 160 mila euro) ereditata dalla
gestione commissariale". "Dal settembre 2003 ad oggi - ha
detto in assemblea Soluri - il Consiglio che ho l'onore di presiedere
ha realizzato un piccolo grande miracolo: azzerare tutti i debiti
ereditati e determinare una solidità economica che consentirà
d'ora in avanti all'Ordine di dotarsi di un minimo di struttura burocratica
e di avviare iniziative finalizzate all'aggiornamento professionale
degli iscritti nonché ad una sempre più qualificata
presenza della categoria nel concerto della vita sociale della regione.
A circa due mesi dalla scadenza del mandato triennale che i colleghi
ci hanno affidato nel settembre del 2003 possiamo dire con soddisfazione
e con un pizzico di orgoglio di avere conseguito due risultati fondamentali:
restituire solidità economica all'Ordine calabrese ed assicurargli
serenità e credibilità sia nell'ambito del territorio
che nei rapporti con gli organismi nazionali di categoria". Trematerra (Udc) “Non finanziare i giornali fantasma” 24/07 "E' giusto sostenere la piccola editoria ed i giornali
che, comunque, assicurano occupazione e che sono presenti sul mercato,
ma è altrettanto giusto tagliare i rami secchi, non finanziando
più giornali fantasma ed inesistenti: in questo siamo d'accordo
con Peluffo e Levi". Lo sostiene, in una dichiarazione, Gino
Trematerra, senatore dell'Udc e capo della segreteria politica dell'Udc.
"Bisogna certamente ascoltare - aggiunge Trematerra - i suggerimenti
ed i consigli delle associazioni che si occupano di editoria, ma bisogna
spezzare una volta per tutte quel circolo vizioso per cui se due cittadini
costituiscono il partito della marmellata e fanno una pubblicazione
qualsiasi, ricevono centinaia di migliaia di euro dallo Stato".
Trematerra si dice "convinto che la bravura di Levi e Peluffo
saprà comprendere le esigenze reali dell'editoria" e aggiunge
che "anche in questo caso è opportuno lavorare insieme,
bandendo divisioni artificiose, nell'interesse della stampa e della
democrazia". Dibattito sull’emigrazione con GianAntonio Stella e Loiero a Limbadi 23/07 Si parlera' di emigrazione domani sera a Limbadi, con storie
di uomini, donne e bambini costretti a lasciare la propria terra nella
speranza di vivere meglio altrove. Lo fara' l'inviato del Corriere
della sera, Gian Antonio Stella, che da anni si occupa del fenomeno
ed ha realizzato il museo dell' emigrazione 'La nave della Sila' a
Camigliatello, in provincia di Cosenza. L' iniziativa culturale, promossa
dall'Amministrazione comunale per le ore 19 nella sala convegni del
Municipio, sara' conclusa da un intervento del presidente della Regione,
Agazio Loiero, che al tema dell'emigrazione - in gioventu' anche lui
e' stato emigrante in Germania - ha dedicato e dedica una particolare
attenzione politica e culturale. ''Gian Antonio Stella - afferma il
sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi - e' ormai considerato, a ragion
veduta, uno dei piu' sensibili intellettuali che dedica la propria
attenzione al fenomeno dell'emigrazione che, in Calabria particolarmente,
ha significato traumatiche lacerazioni. La sua presenza a Limbadi,
dove terra' anche una lezione alla summer school di comunicazione
e giornalismo, costituisce anche un'occasione per una riflessione
su uno dei temi che piu' hanno segnato nel '900 la storia della comunita'
locale. La presenza di Loiero, poi, rappresenta un elemento di grande
attenzione da parte del presidente della Regione verso il problema
dell'emigrazione e verso la comunita' di Limbadi, cosa di cui gli
siamo enormemente grati''. FNSI: Dodici giorni di sciopero dei giornalisti quattro consecutivi tra settembre e ottobre 22/07 “Dodici giorni di sciopero dei giornalisti entro la fine
del 2006, quattro dei quali attuati consecutivamente nei quotidiani,
nelle agenzie di stampa e nei periodici in una settimana tra la fine
del prossimo mese di settembre e l’inizio di ottobre; due giornate
di sciopero nella stessa settimana nelle aziende dell’emittenza
radiotelevisiva nazionale pubblica e privata e le altre due giornate
nei tempi consentiti dalla Legge di regolamentazione dello sciopero
nei servizi pubblici; A Limbadi la rassegna delle prime pagine della STORIA 22/07 Dalla tavola di Beltrame sulla "Domenica del Corriere"
che raffigurava Vittorio Emanuele III tra i terremotati di Reggio
Calabria, al "Messaggero" che enfatizzava la vittoria degli
azzurri di calcio al campionato del mondo del 1934; dal cattolicissimo
"Italia" che titolava a tutta pagina sull' attentato a Palmiro
Togliatti nel 1948, al "Paese Sera" che annunciava l' ingresso
di Fidel Castro all' Avana, al "Corriere della Sera" sul
ritiro statunitense dal Vietnam. Fanno parte della mostra "Prime
pagine di storia" aperta nella Sala convegni del Municipio di
Limbadi dove è in corso in questi giorni la Summer School su
"Teorie e Tecniche della comunicazione e del giornalismo"
che vede impegnati una cinquantina di studenti provenienti da tutta
la Calabria e da altre regioni meridionali. Selezionate dal giornalista
Franco Ferrara, sono esposte numerose "copertine" della
"Domenica del Corriere" che documentano i maggiori avvenimenti
dal 1909 agli anni Cinquanta, nonché diverse prime pagine del
"Corriere della Sera", della "Stampa", del "Messaggero"
e di altre importanti testate nazionali (alcune scomparse) che hanno
raccontato al paese i fatti più importanti della storia del
Novecento. La mostra, che potrà essere visitata fino a tutto
agosto negli orari di apertura al pubblico della Casa comunale, è
nata grazie a una idea di Franco Ferrara che ha recuperato il materiale
da esporre. "Abbiamo accolto subito la proposta - afferma il
sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi - sia per l' attenzione che il
nostro comune dedica da anni alle problematiche dell' informazione
e della storia del Novecento (dalla Summer School giunta alla quarta
edizione, al convegno sul confino politico in Calabria dal quale è
nato un libro essenziale nella bibliografia storica per gli anni del
fascismo), sia perché queste prime pagine costituiscono un
itinerario storico importante che mettiamo a disposizione dei giovani".
Iniziata l’attività dell’Università estiva di giornalismo a Limbadi 17/07 Con una prolusione del prof. Domenico Carzo, dell' Universita'
di Messina e direttore scientifico del corso, e' cominciata oggi,
a Limbadi, l' Universita' Estiva in ''Tecniche della Comunicazione
e del Giornalismo'' che si concludera' il 27 luglio prossimo. Dopo
l' intervento del direttore del corso, Lullo Sergi, ha portato il
suo saluto il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio
Bruni, e Michele Cucuzza, uno dei docenti della Summer School. La
prima giornata del corso e' stata caratterizzata anche dall' accoglienza
degli studenti, alcuni dei quali provenienti dalla locride. Quest'
anno, infatti, la Giunta comunale di Limbadi, presieduta da Sergi,
ha messo alcuni posti gratuiti a disposizione dei ragazzi della locride.
La Summer School, giunta al quarto anno di attivita', e' frequentata
da studenti universitari e laureati provenienti da ogni parte d' Italia.
Le lezioni riprenderanno domattina. Per quest' anno gli argomenti
ed i temi principali che saranno affrontati spaziano dalla fabbrica
delle notizie all' inchiesta; dall' intervista all' universo dei consumi
culturali; dal digital divide al mainstream; dal giornalismo televisivo
all' interazione e la comunicazione on-line alla comunicazione sociale.
E poi il giornalismo dei quotidiani regionali e delle agenzie di stampa,
quello degli uffici stampa, l' industria culturale e l' etica nell'
informazione. Sono cinquanta gli studenti, tra giovani aspiranti e
professionisti, provenienti da tutta la Calabria ed anche da fuori
regione, che hanno partecipato all' inaugurazione del corso. ''La
scuola di Limbadi - ha detto Sergi - vuole rappresentare un mix tra
accademia e giornalismo e ogni anno cerchiamo di allargare gli orizzonti
con innesti ed innovazioni un modo da accrescere le conoscenze e le
opportunita' dei partecipanti''. Sergi ha ringraziato, tra l' altro,
la Provincia di Vibo e il presidente Bruni ''senza il quale la scuola
non sarebbe mai esistita'', evidenziando allo stesso tempo la crescente
attenzione dimostrata dalle istituzioni regionali. Cucuzza ha manifestato
la sua disponibilita', offrendo ai ''giovani colleghi'' l' esperienza
maturata negli anni. Nel salutare i presenti Bruni non ha mancato
di sottolineare la valentia culturale del corso, auspicando che ''la
scuola di giornalismo diventi un appuntamento fisso, fondamentale
riferimento per la nostra terra''. Domenico Carzo, infine, ha tracciato
le linee guida del corso, ponendo l' accento sulla differenza tra
informazione e comunicazione, tra fatto e commento, prendendo anche
spunto dai recenti scandali sulle intercettazioni. ''La comunicazione
- ha detto - e' condivisione di valori. Nell' epoca post-moderna contrassegnata
dall' individualismo assoluto, i giovani 'comunicatori' dovrebbero
sviluppare un alto spirito critico per meglio leggere ed interpretare
la realta'''. Al via l’università estiva di giornalismo di Limbadi 15/07 La fabbrica delle notizie, l' inchiesta, l' intervista, l'
universo dei consumi culturali, il digital divide, il mainstream,
il giornalismo televisivo, l' interazione e la comunicazione on-line,
la comunicazione sociale. E poi il giornalismo dei quotidiani regionali
e delle agenzie di stampa, quello degli uffici stampa, l' industria
culturale e, di stringente attualità, l' etica nell' informazione.
Sono questi gli argomenti e i temi principali che saranno affrontati
all' Università Estiva in "Tecniche della Comunicazione
e del Giornalismo", che inizierà lunedì prossimo
a Limbadi per concludersi dopo dieci giorni. Il calendario delle lezioni,
è scritto in una nota, è ormai definito nei dettagli,
con un mix di docenti universitari e professionisti dell' informazione
e della comunicazione di riconosciuta qualità. Quest' anno
la Summer School di Limbadi, che ha affidato a Filippo Veltri (Ansa)
il ruolo di coordinatore delle lezioni su giornalismo d' agenzia e
dei giornali regionali, si apre anche all' Europa, sfruttando l' esperienza
professionale e didattica di Michel Theys, l' anchorman belga titolare
di una rubrica di approfondimento giornalistico sulla tv di Bruxelles,
docente al Dipartimento Comunicazione dell'Università Cattolica
di Lovanio. Assieme a Franco Papitto, corrispondente storico di "Repubblica"
dalla capitale belga, anche lui docente a Lovanio, Theys affronterà
il tema del "giornalismo europeo". "Abbiamo cercato,
e grazie al direttore scientifico professor Domenico Carzo dell' Università
di Messina ci siamo riusciti, di mettere a disposizione dei tanti
giovani che si accingono a frequentare la scuola, un' offerta didattica
di qualità", ha affermato Pantaleone Sergi, direttore
del corso. "La formula vacanza-studio piace. Per questo - ha
aggiunto - l' appuntamento di Limbadi è diventato ormai tra
i più attesi dai giovani studenti aspiranti giornalisti e comunicatori.
Uno dei più attesi e qualificati, se è vero che numerosi
studenti che oggi frequentano le scuole di giornalismo in molte città
italiane o svolgono già attività professionale sono
passati da Limbadi". Per lunedì pomeriggio è fissata
la cerimonia di inizio delle lezioni. Saranno presenti, tra gli altri,
il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, e il
presidente dell' Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri.
Poi la "full immersion" con cinquanta ore di lezioni frontali,
seminari ed esercitazioni. All’università estiva di giornalismo di Limbadi anche Stella e Cucuzza 17/04 Ci saranno anche Gian Antonio Stella, inviato speciale del
"Corriere della Sera", Franco Papitto, corrispondente storico
di "Repubblica" da Bruxelles, Michele Cucuzza, giornalista
e conduttore televisivo, e Valentina Loiero del Tg5, tra i numerosi
docenti, giornalisti e docenti universitari, della Università
Estiva in "Tecniche della Comunicazione e del Giornalismo"
che prenderà il via lunedì prossimo a Limbadi. Ne da
notizia il direttore del corso, Pantaleone Sergi. Chiuderà
il corso, invece, il presidente dalla Regione Calabria Agazio Loiero
che consegnerà gli attestati di partecipazione ai giovani partecipanti.
"Quest'anno - ha detto Sergi - con il professor Domenico Carzo
dell'Università di Messina abbiamo lavorato per allargare la
rosa dei docenti, coinvolgendo personalità del mondo accademico
e giornalistico". Torneranno, tra i tanti, Franco Abruzzo, presidente
dell'Ordine dei Giornalisti di Milano, i sociologi Graziella Priulla
dell'Università di Catania e Mario Longo dell'Università
di Lecce, e arriveranno per la prima volta docenti come Silvio Gambino,
preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università
della Calabria e Mihaela Gravila della Sapienza di Roma. Si attende
conferma per altre personalità, tra giornalisti anche stranieri
ed esperti del settore. La Summer School di Limbadi, al suo quarto
anno di vita, si terrà dal 17 al 27 luglio ed è organizzata
dal Comune di Limbadi, grazie a un contributo della Provincia di Vibo
Valentia, il cui presidente, Ottavio Bruni, sarà presente alla
cerimonia inaugurale. Per l'apertura del corso che propone la formula
della vacanza-studio, ha assicurato la propria presenza anche il presidente
dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri. La scuola
estiva di Limbadi, come ogni anno, sarà frequentata da studenti
universitari e laureati provenienti da ogni parte del Paese. La novità
di quest'anno è rappresentata dai cinque posti totalmente gratuiti
che la Giunta comunale di Limbadi ha messo a disposizione di ragazzi
della Locride (il termine per presentare la domanda scadrà,
sabato, alle 12 e bisogna possedere requisiti previsti dal bando a
suo tempo emanato e pubblicato sui siti www.limbadiedintorni.it e
www.scriptamanent.net), posti che potrebbero aumentare per interessamento
del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova Cinque posti per i ragazzi della Locride all’università estiva di giornalismo a Limbadi 13/07 Cinque posti gratuiti per i ragazzi della Locride, che potrebbero
diventare dieci se ci sarà il sostegno del Consiglio regionale
della Calabria, alla Università estiva in Tecniche della Comunicazione
e del Giornalismo che si terrà dal 17 al 27 luglio a Limbadi.
Sono stati messi a disposizione dalla Giunta comunale di Limbadi,
presieduta da Pantaleone Sergi, che si è riunita ieri. I giovani
interessati potranno farne richiesta entro le ore dodici di sabato
prossimo, tenendo conto dei requisiti previsti dal bando a suo tempo
emanato. La Summer School, ormai al quarto anno, è frequentata
da studenti universitari e laureati provenienti da ogni parte d'Italia.
Su sollecitazione del presidente della Giunta regionale Agazio Loiero,
l'amministrazione comunale di Limbadi ha ritenuto di riservare posti
gratuiti ai "ragazzi di Locri". "E' un piccolo contributo
di amicizia e di gratitudine - ha detto il vicesindaco di Limbadi
Giuseppe Destito - per questi giovani che hanno dato al Paese intero
un segnale importante di civiltà". Il bando per l'ammissione
è pubblicato sul sito www.limbadientorni.it e www.scriptamanent.net. I giornalisti arbereshe chiedono di attuare la legge di tutela sulle minoranze linguistiche 10/07 Il direttivo del Club dei giornalisti arbereshe, riunitosi
nella sala consiliare del Comune, si è impegnato a preparare
per l' autunno un seminario regionale con il coinvolgimento della
sede Rai Calabria, unitamente al Corecom (Comitato regionale per le
comunicazioni), alla Regione e all' assessore provinciale alle minoranze
linguistiche, di concerto con l' Unical, il Coremil, gli istituti
regionali delle culture minoritarie, con la stampa e le emittenti
private per predisporre un tavolo di lavoro ai fini della piena attuazione
degli art. 17 e 18 della legge regionale n. 15/2003. Ma a tenere banco
nell' incontro è stata la mancata messa in onda delle trasmissioni
radiotelevisive nelle lingue sottoposte a tutela. Nel ribadire il
diritto a tale servizio, il direttivo dei giornalisti arbereshe ha
"deplorato la loro mancata programmazione da parte dell' Ente
televisivo pubblico, prevista dall' art. 12 della legge 482/99 e 11
della Carta europea, e sollecitato la piena e puntuale applicazione
da parte del Ministero delle Comunicazioni e della Rai nel nuovo Contratto
di servizio, lo strumento che disciplina i contenuti della missione
di servizio pubblico Rai e fissa i suoi diritti e doveri, scaduto
a gennaio dell'anno in corso". Il gruppo di giornalisti presenti
ha anche espresso soddisfazione per l' azione svolta dal presidente
del Confemili (Comitato nazionale federativo minoranze linguistiche
d' Italia), Domenico Morelli, che in un recente incontro con il ministro
delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha illustrato il quadro normativo
in materia di tutela e di valorizzazione delle parlate minoritarie
e ricordato il dovere da parte della Rai di mandare in onda a livello
nazionale trasmissioni nella lingua delle minoranze etniche, in collaborazione
con regioni, province e comuni. Il direttivo del Club ha, inoltre,
auspicato che il Confemili coinvolga nella sua azione anche l' Associazione
di giornalisti italo-albanesi, unico sodalizio che raccoglie operatori
della informazione impegnati in Arberia. Il presidente Francesco Baffa
e il suo vice Alfredo Frega si attiveranno quanto prima per incontrare
di nuovo il presidente del Corecom Umberto Giordano, al fine di sollecitare
un suo intervento in favore della attuazione della legge regionale
sulle trasmissioni radiotelevisive riguardanti le minoranze linguistiche
presenti in Calabria. Approvata la graduatoria dei contributi per le tv private calabresi 08/07 Il Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni), riunitosi
sotto la presidenza di Umberto Giordano (presenti i commissari Flavio
Cedolia, Mario Campanella, Raffaele Naccarato e Giuseppe Sulla), ha
approvato definitivamente la graduatoria per l'anno 2004 relativa
ai contributi erogati alle televisioni private in base alla legge
448. "Un lavoro lungo e delicato - è detto in un comunicato
- svolto nella massima trasparenza e che ha comportato l'esclusione
di testate non in regola con i dettami previsti dalla norma. Le televisioni
ammesse che godranno dei contributi sono 16. Il 37% (le prime 6) si
divideranno i 4/5 del finanziamento complessivo, che ammonta a circa
2,5 milioni di euro". Nel corso dell'ultima seduta, il vice-presidente
Cedolia ha sottolineato "lo spirito di terzietà che ha
contraddistinto il Comitato, chiamato a svolgere una funzione di imparzialità
al servizio della collettività". Un concetto ribadito
dal commissario Campanella, che ha sottolineato "la disponibilità
al confronto amministrativo ed alla facilitazione procedurale da noi
espressa. C'é un mondo editoriale che deve procedere ad una
trasformazione sostanziale e non solo semantica". Il Commissario
Naccarato ha auspicato, da parte sua, "una partecipazione sempre
più ampia delle emittenti", mentre Sulla ha evidenziato
come "sia fondamentale rispettare i canoni di una norma che prevede
precise prescrizioni societarie". Il presidente Giordano, a conclusione
della riunione, ha ringraziato i componenti, sottolineando "l'alto
ruolo di garanzia che svolge l'organismo". La graduatoria approvata
sarà pubblicata lunedì sul sito del Corecom. Lo scorso
18 giugno, intanto, è scaduto il termine per la presentazione
delle domande relative ai contributi per il 2005. Pittelli (FI) “Quali i criteri adottati per i tagli all’editoria?” 06/07 Giancarlo Pittelli, senatore di Forza Italia, ha presentato
un' interrogazione parlamentare al sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri con delega all' informazione e all' editoria,
Ricardo Franco Levi, riguardo "i tagli che il decreto legge sulle
privatizzazioni porterebbero - a giudizio del parlamentare - ai danni
delle piccole case editrici e dei giornali non profit". Nell'
interrogazione Pittelli chiede di conoscere "se corrisponde al
vero che i tagli abbiano riguardato soltanto le cooperative non profit,
mentre sarebbero stati risparmiati i grandi gruppi editoriali quotati
in borsa che ricevono almeno il 60% dei 200 milioni per le agevolazioni
postali, contributi che vanno a integrare gli utili da distribuire
di detti gruppi". Pittelli chiede, inoltre, al sottosegretario
Levi "i criteri adottati per stabilire come e quali fondi tagliare,
se e quali organizzazioni di categoria siano state consultate prima
del varo del decreto legge e se sono state fatte valutazioni concrete
circa l' impatto economico ed occupazionale che tali tagli produrrebbero
sulle società editrici non profit". Convegno sulle intercettazioni del Garante a Copanello: “Tutelare l’informazione” 24/06 ''L' intercettazione telefonica e' uno strumento processuale
che e' utilizzato da un ufficiale di polizia giudiziaria per essere
ausilio investigativo a disposizione del magistrato requirente, di
quello giudicante e dell' avvocato che sanno come utilizzarlo, che
ne sanno interpretare il significato e che ne conoscono i limiti''.
Lo ha detto Francesco Pizzetti, presidente dell' Autorita' Garante
per la protezione dei dati personali intervenendo a Copanello al convegno
internazionale sul tema ''Ma cos' e' questa privacy? Attivita' forense
e riservatezza dei cittadini'' promosso in collaborazione con il consiglio
dell' Ordine distrettuale degli avvocati. E' l' attualita' di questi
giorni a dominare i lavori del convegno che si sta svolgendo nella
localita' della costa ionica catanzarese alla presenza di giuristi,
docenti universitari e autorita' istituzionali. Oltre a Pizzetti e
al vice presidente dell' Authority, Giuseppe Chiaravalloti, sono presenti
il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa; il segretario
dell' Autorita' Garante per la protezione dei dati personali, Giovanni
Buttarelli; il vice presidente del Consiglio nazionale del Notariato,
Giuseppe Vicari; l' ordinario di diritto civile dell' Universita'
di Catanzaro, Valerio Donato; Giuseppe Iannello, presidente del Consiglio
dell' Ordine distrettuale degli avvocati di Catanzaro; il senatore
Nicola Emilio Buccico; Alessandro Cassiani, presidente del Consiglio
dell' Ordine distrettuale degli avvocati di Roma. Ospiti d' onore,
per un confronto tra le esperienze di Italia e Spagna, sono Jose'
Luis Pinar Manas, direttore dell' Agenzia spagnola di protezione dei
dati e Antonio Troncoso Reigada, direttore dell' Agenzia di protezione
dei dati di Madrid. ''Dobbiamo sempre ricordare - ha sottolineato
Pizzetti - la delicatezza del processo penale che e' veramente il
momento in cui una persona si trova in contrasto con la sua comunita'
e la societa'. L' impegno e' a lavorare per riuscire ad armonizzare
il diritto del processo e il ruolo dell' autorita' giudiziaria, che
opera in nome e per conto della comunita' con il diritto dell' imputato
a potersi difendere pienamente e a vedersi rispettato nella sua dignita'
di persona tanto piu' fino a quando egli non venga dichiarato colpevole
con sentenza passata in giudicato. Assieme a questo c' e' l' altro
valore costituzionale fondamentale: il diritto all' informazione.
L' opinione pubblica, infatti, deve essere informata per potersi formare
un' idea precisa di una vicenda che la riguarda o che riguarda complessivamente
la societa' in cui vive''. ''Si' all' informazione che fa crescere
la democrazia - ha sostenuto ancora Pizzetti - no all' informazione
che serve a fare crescere solo le vendite dei quotidiani. Per questo
chiediamo un potere sanzionatorio pecuniario e non penale, piu' significativo,
rivolto non ai giornalisti, ma alle testate, al fine di mettere un
freno a queste tentazioni ad aumentare le vendite anche a costo di
colpire inutilmente la dignita' della persona. L' informazione ha
il dovere di dire cio' che l' opinione pubblica ha il diritto di conoscere
per farsi un' idea piu' precisa dei fatti. Pero' c' e' da garantire
la riservatezza della persona''. Il Garante della privacy ha invitato
la stampa a ''non dare informazioni che non siano necessarie, ma a
darle in modo che esse non ledano inutilmente la dignita' personale.
C' e' da capire inoltre che nelle intercettazioni alcune volte si
parla di persone terze che non c' entrano nulla. Invece se si pubblica
il testo come esso e', chi legge puo' pensare che queste persone siano
coinvolte''. Per il vicepresidente dell' Autorita', Giuseppe Chiaravalloti,
tutela della privacy e diritto all' informazione ''devono necessariamente
andare d' accordo. In questa stagione - ha aggiunto - siamo relativamente
agli inizi di un processo dal momento che non e' ancora perfettamente
penetrata nella nostra cultura la tutela della riservatezza dei cittadini.
Eppure bisogna sapere - ha concluso - che questa e' la tutela avanzata
dei diritti fondamentali di identita' e liberta' dei cittadini''. Parte la quarta edizione della Summer School di giornalismo a Limbadi 21/06 Giornalisti delle maggiori testate italiane, docenti dell'Università
"La Sapienza" di Roma, di Lecce, della Calabria, di Messina
e Palermo, presidenti dell'Ordine dei giornalisti (Calabria, Sicilia
e Lombardia), ricercatori ed esperti di comunicazione hanno dato già
la loro disponibilità e saranno presenti, in qualità
di docenti, alla "Università estiva in tecnica della comunicazione
e del giornalismo" che, per il quarto anno consecutivo, si svolge
a Limbadi. Alla Summer School di Limbadi, voluta dal presidente della
Provincia di Vibo Valentia Ottavio Bruni, e promossa dall'amministrazione
comunale di Limbadi, potranno partecipare soltanto cinquanta studenti
universitari iscritti nel Corsi di Laurea di Scienze Politiche, Scienze
della Comunicazione, Lettere e Giurisprudenza e affini (in base alle
disponibilità di posti anche iscritti all'ordine dei giornalisti)
venticinque dei quali residenti nel Vibonese. "Si tratta - spiega
il sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi, che è anche direttore
del corso - di una esperienza ormai collaudata e, dunque, attesa,
che consente a tanti giovani per dieci giorni di tuffarsi in argomenti
professionali, tecnici e culturali che riguardano l'affascinante mondo
del giornalismo e della comunicazione. Limbadi, lo dico con orgoglio,
si conferma così il luogo di formazione per eccellenza per
avviare alla professione tanti talenti. Molte scuole di giornalismo
italiane, ormai, dalla Cattolica di Milano, all'Ifg di Bologna, alla
Luiss di Roma per citarne alcune, sono frequentate da praticanti giornalisti
che hanno fatto tappa a Limbadi". "L'idea della vacanza-studio,
molto in voga all'estero - spiega il professor Domenico Carzo dell'Università
di Messina, direttore scientifico del corso - nella Summer School
di Limbadi trova una pratica applicazione di successo perché
c' è un giusto dosaggio di argomenti tecnico-scientifici e
pratici. Per questo questa università estiva piace". Ai
giovani corsisti, impegnati in cinque ore di lezioni frontali ed esercitazioni,
vengono infatti offerti anche mare, buona cucina e spettacoli. Il
bando di ammissione è stato già pubblicato e scadrà
a giorni. I corsi si terranno dal 17 al 27 luglio prossimi. Intercettazioni, che fare? Serventi Longhi (FNSI) “Nuove norme equivalgono ad un attentato alla libertà di informazione” 19/06 Al Senato e alla Camera sono state presentati progetti di legge
in materia di intercettazioni, e non manca perfino la proposta di
una commissione d'inchiesta in materia. Il caso Antonveneta, Calciopoli,
non ultimo lo scandalo che ha travolto Vittorio Emanuele di Savoia
hanno attirato l'attenzione del Parlamento per mettere un freno alla
pubblicazione di stralci di intercettazioni. Alla Camera, a proporre
la commissione d'inchiesta, e' Osvaldo Napoli di Forza Italia, mentre
a Palazzo Madama, che la scorsa settimana aveva visto avanzare da
parte dell'ufficio di presidenza la proposta di una indagine conoscitiva,
e' stata successivamente proposta una commissione d'inchiesta dal
senatore dell'Ulivo Antonio Polito, che ha raccolto firme bipartisan
da entrambi gli schieramenti. Al Senato hanno presentato ddl per modificare
le norme sulle intercettazioni i senatori Guido Calvi (Ulivo), Giuseppe
Valentino (An), il presidente emerito Francesco Cossiga e per ultimo
l'ex Guardasigilli Roberto Castelli. Altri ddl riguardano, ma solo
di sfuggita, le intercettazioni, come nel caso di alcuni progetti
di legge sui servizi segreti. Il ddl Calvi era stato gia' presentato
nella scorsa legislatura, e aveva iniziato a raccogliere consensi
anche da parte della Cdl. Estende le norme sulle intercettazioni anche
alle comunicazioni informatiche e telematiche, fissa un limite per
la proroga delle intercettazioni e prevede che siano custodite in
un archivio riservato. Le norme prevedono anche che il pm provveda
ad un primo vaglio scegliendo motivatamente i verbali e le registrazioni
che ritiene rilevanti; il giudice effettua poi un secondo vaglio,
disponendo il deposito dei verbali delle registrazioni che ritiene
rilevanti, e dei quali non viene vietata l'utilizzazione, restituendo
gli altri atti al pm affinche' li custodisca nell'archivio riservato.
L'acquisizione dei verbali e delle registrazioni depositate, secondo
quanto previsto dal ddl Calvi, avviene in una apposita udienza, prima
della quale i difensori possono, con particolari cautele, esaminare
anche gli atti custoditi nell'archivio riservato, chiedendone eventualmente
l'acquisizione. Fino a quando non e' stata disposta l'acquisizione,
verbali e registrazioni restano coperti da segreto, cosi' come restano
segreti tutti i verbali e le registrazioni non acquisite. Una novita'
rilevante, perche' la violazione del segreto e' punita severamente.
E' da notare che non la semplice divulgazione di un atto coperto dal
segreto viene addebitata al giornalista, ma solo la rivelazione di
atti coperti dal segreto che leda la dignita' della persona. Il disegno
di legge presentato dal senatore Giuseppe Valentino (An), gia' sottosegretario
alla Giustizia , contiene norme che regolano le procedure delle intercettazioni
e sul divieto della loro pubblicazione. Il ddl si propone di ''garantire
la riservatezza dei soggetti solo occasionalmente in contatto con
l'indagato e dello stesso indagato, cui non deve esser negato il diritto
alla privacy in quei casi in cui vengano divulgate notizie estranee
ai temi dell'investigazione''. Le norme prevedono un ''procedimento
camerale nel contradditorio delle parti'' per l'acquisizione delle
comunicazioni acquisite nel corso delle intercettazioni, nuovi meccanismi
di avviso ai soggetti diversi dagli indagati dell'avvenuta intercettazione
nel caso di archiviazione della notizia di reato, il rafforzamento
del divieto di pubblicazione degli atti di indagine preliminare, per
garantire che non ne venga fatto uso in ambiti estranei al procedimento
nel quale sono stati disposti. Il ddl Cossiga stabilisce , invece,
che nessun giornalista puo' essere processato per violazione del segreto
istruttorio, salvo che non sia imputato anche di furto e se prima
non siano stati condannati i magistrati e gli ufficiali di polizia
giudiziaria che hanno passato le informazioni. Le norme ripresentate
da Roberto Castelli, prevedono multe salate per giornalisti ed editori,
ma non il carcere, e l'obbligo di rettifica, vietano la pubblicazione
di tutti gli atti fino alla fine delle indagini preliminari, e prevedono
che il magistrato avvisi chi e' stato intercettato per caso nel corso
dell'indagine, con esclusione di particolari reati. E' da ricordare,
infine, che anche il precedente esecutivo, sull'onda delle intercettazioni
Bankitalia e Unipol, aveva pensato ad un decreto legge, idea in seguito
abbandonata in favore di un ddl. Alla Camera, in commissione Giustizia,
oltre alla proposta di legge presentata da Osvaldo Napoli (Fi) che
istituisce una commissione parlamentare di inchiesta sulle intercettazioni
telefoniche, e' stata assegnata anche la proposta di Giorgio Jannone
(Fi) che detta disposizioni sull'informazione al parlamento in materia
di intercettazioni, alla stregua di quanto avviene anche in altri
paesi europei. Le norme prevedono che i procuratori della Repubblica
informino ogni sei mesi, per iscritto, il ministro della Giustizia
del numero delle intercettazioni di conversazioni o di altre forme
di comunicazioni telefoniche autorizzate; a loro volta il ministro
della Giustizia e il ministro dell'Interno hanno l'obbligo di informare,
con una apposita relazione semestrale. il parlamento sulle intercettazioni.
Da domenica i Procuratori della Repubblica unica fonte per i giornalisti. Allarme dall’Ordine dei Giornalisti e dalle associazioni. 15/06 Ancora tre giorni e poi calera' il sipario. Niente notizie,
voci, indiscrezioni, anticipazioni su 'Calciopoli' e su ogni altra
inchiesta, minima o eclatante che sia. Da domenica prossima, infatti,
i procuratori della Repubblica saranno l'unica fonte autorizzata per
i giornalisti e in particolare per i cronisti giudiziari, per quanto
riguarda la diffusione di notizie sull'attivita' di ogni Procura.
Gli stessi pm non potranno piu' intrattenere rapporti diretti con
la stampa. Sono gli effetti della norma riguardante le ''disposizioni
in materia di riorganizzazione dell'ufficio del pubblico ministero''
contenute nell'articolo 5 del decreto legislativo numero 106 del 20
febbraio 2006, pubblicato in 'Gazzetta Ufficiale' il 20 marzo scorso.
Norma che, appunto, entrera' in vigore a partire dal prossimo 18 giugno.
Il decreto -inserito all'interno della piu' vasta riforma dell'ordinamento
giudiziario varata dal governo Berlusconi su proposta dell'ex ministro
della Giustizia Roberto Castelli- stabilisce che i rapporti con la
stampa debbano essere tenuti personalmente dal procuratore della Repubblica
o tramite un magistrato dell'ufficio appositamente delegato. Sono
vietati i comportamenti che determinano la divulgazione di atti del
procedimento coperti dal segreto o di cui sia previsto il divieto
di pubblicazione. Inoltre, ogni informazione sulle attivita' della
Procura dovra' essere fornita attribuendola in modo impersonale all'ufficio,
escudendo quindi ogni riferimento diretto ai magistrati assegnatari
del procedimento giudiziario, che non potranno rilasciare dichiarazioni
o fornire notizie agli organi d'informazione, fino a quando la singola
sentenza non sara' passata in giudicato. I magistrati accusati di
aver 'aggirato' il divieto saranno obbligatoriamente segnalati al
consiglio giudiziario dal loro procuratore e sottoposti a un procedimento
disciplinare davanti al Csm. ''Qui non si parla di un privilegio della
'casta' dei giornalisti, ma del diritto di ogni cittadino, riconosciuto
esplicitamente dalla Costituzione, ad essere informato, compiutamente
e correttamente, anche sui fatti che investono la cronaca giudiziaria'',
sottolinea Pierluigi Franz, consigliere nazionale della Fnsi, il sindacato
unitario dei giornalisti. ''Ma ci si rende conto che, tanto per fare
l'ultimo esempio del caso 'Calciopoli', gli italiani, in particolar
modo i tifosi e gli sportivi in genere, sarebbero ad oggi completamente
all'oscuro di tutta la vicenda?'', si chiede. ''Stiamo per tornare
indietro di oltre cinquant'anni nel rapporto fra giustizia e informazione''.
Un rapporto, ricorda, ''minato anche da altri provvedimenti: dal tema
della diffamazione a quello della violazione del segreto istruttorio,
dal riconoscimento del segreto professionale ai rapporti con le procure,
dal rispetto della privacy ai risarcimenti per querela e alla problematica
relativa a Internet. Tutta la materia che riguarda il diritto d'informazione
e la liberta' di stampa -propone il consigliere nazionale della Fnsi-
dovrebbe essere inserita in un disegno di legge organico, che affronti
il tema complessivamente''. Per il presidente dell'Ordine dei Giornalisti
del Lazio, Bruno Tucci ''questa normativa e' un ennesimo ostacolo
alla liberta' di stampa e al lavoro del cronista che ha il diritto
e il dovere di informare l'opinione pubblica''. Detto questo, aggiunge,
''e' anche vero che oramai i pm erano diventati 'prime donne' che
appena aprivano un'inchiestina lo rivelavano ai quattro venti, spesso
compromettendo la stessa indagine, che cosi' andava a farsi benedire''.
In ogni caso, ''le 'mordacchie', di qualunque tipo, non aiutano e
soprattutto non sono degne di un Paese libero e in linea con le regole
base della democrazia. Purtroppo -lamenta Tucci- in Italia mancano
sempre le mezze misure. Ora, se i procuratori decideranno di chiudersi
a riccio e di non parlare, i giornalisti non avranno notizie e non
riusciranno a raccontare i fatti secondo verita'''. Giornalisti che,
tra l'altro, ''sono sempre gli unici a fare le spese della violazione
del segreto istruttorio -protesta il presidente dell'Ordine dei Giornalisti
del Lazio- Ma nessun cronista inventa na notizia: c'e' sempre qualcuno
che gliela da'... Noi non violiamo alcun segreto istruttorio. Semmai
-conclude Tucci- riveliamo i segreti violati da altri''. ''Pienamente
e fortemente contrari a questa normativa'' sono ovviamente all'Unci,
l'Unione nazionale dei cronisti italiani, che con il suo presidente
Guido Columba sottolinea che ''si tratta di una norma che tende a
impedire l'uscita di notizie di cronaca giudiziaria. Dando solo in
mano ai procuratori la decisione di divulgare o meno una notizia,
di fatto si espropriano i giornalisti del loro ruolo''. Di piu': ''Giornalista,
in questo caso -fa osservare Columba- diventa il procuratore capo,
che decide cosa e' notizia e cosa non lo e', con una distorsione evidente
dell'informazione e dello stesso diritto dei cittadini a essere informati.
Piu' che un filtro, e' direttamente il rubinetto dal quale puo' sgorgare
una notizia oppure puo' rimanere chiuso, lasciando tutti all'asciutto.
E' chiaro che, comunque, i cronisti continueranno a fare il loro lavoro,
ma lavorando sott'acqua, con molte piu' difficolta' e affrontando
gravi rischi, sia deontologici che giudiziari''. Dopo aver ricordato
che l'Unci si e' gia' rivolta al ministro della Giustizia Clemente
Mastella ''affinche' acceleri la sospensione della normativa, perche'
temiamo che, una volta instaurata la nuova prassi, sara' poi molto
piu' difficile tornare indietro'', Columba confida ''nell'intelligenza
dei magistrati nel capire quali danni puo' provocare questa normativa.
Csm e Anm si rendano anche conto della incongruita' ad applicare una
norma che comunque il nuovo governo si e' gia' impegnato a bloccare
e cancellare, con un disegno di legge''. Bandito il premio “Cronista 2006-Piero Passetti” 14/06 L'Unione Nazionale Cronisti Italiani ha bandito l'edizione
2006 del "Premio Cronista - Piero Passetti" allo scopo di
premiare l'impegno professionale, sociale e umano dei cronisti nel
lavoro quotidiano a contatto con i cittadini svolto nel corso del
2005. Il premio, riservato ai giornalisti professionisti e praticanti
che lavorano nelle redazioni di cronaca, è articolato nelle
sezioni informazione stampata e radio-teletrasmessa. Ai vincitori
andrà la somma di 2.500 euro e una targa ricordo. Per ciascuna
sezione è inoltre prevista l'assegnazione di riconoscimenti
speciali messi a disposizione dalle istituzioni che, assieme a FNSI
e Ordine dei Giornalisti, patrocinano il premio. Al premio i cronisti
possono partecipare, singolarmente o in gruppi di lavoro, per ricerca
e divulgazione di notizie, servizi, inchieste, attività di
rilevante valore sociale. Le candidature devono essere inviate entro
il 26 settembre 2006 alla segreteria del premio, presso l'UNCI, Corso
Vittorio Emanuele 349 - 00186 Roma (tel. 06-6833879, fax 06-6871444). Dal 17 al 27 luglio la summer school di giornalismo a Limbadi 10/06 Si terra' dal 17 al 27 luglio prossimi la Summer school di
Limbadi, l' Universita' estiva in tecnica della comunicazione e del
giornalismo. Si tratta della quarta edizione dell' iniziativa, organizzata
dal Comune di Limbadi e dall' Amministrazione provinciale di Vibo
Valentia, con l' impegno in prima persona del presidente, Ottavio
Bruni, con la collaborazione delle Universita' di Messina, di Palermo,
della Calabria, di Lecce e de La Sapienza. Il bando, riservato a 50
corsisti, 25 dei quali residenti in provincia di Vibo Valentia, e'
stato pubblicato oggi e i termini per presentare le domande di partecipazione
scadranno alla fine di giugno. Come gli altri anni direttore scientifico
del corso sara' il prof. Domenico Carzo, della facolta' di scienze
politiche dell' Universita' di Messina, mentre direttore del corso
sara' il sindaco di Limbadi, il giornalista Pantaleone Sergi. ''Si
tratta - ha detto Sergi - di un appuntamento ormai canonico per tanti
che intendono affrontare la professione di giornalista e di comunicatore
in quanto nel Summer di Limbadi, 50 ore di insegnamento anche pratico,
c' e' una miscela, un giusto dosaggio di argomenti tecnico-scientifici
e pratici''. Tra i docenti, come nelle altre tre precedenti esperienze,
ci saranno docenti universitari che si occupano di problemi dell'
informazione e della comunicazione (sociologia, diritto, economia)
e giornalisti di chiara fama provenienti dalle maggiori testate italiane. Convegno su etica e comunicazione con Del Boca il 19 a Reggio 09/06 "Per un' etica della Comunicazione - Ruoli e funzioni
dei mestieri della comunicazione nella società contemporanea":
è questo il tema del convegno nazionale in programma a Reggio
Calabria lunedì prossimo. Il convegno, organizzato dal Comune
di Reggio Calabria in collaborazione con il Sindacato dei Giornalisti
della Calabria e l' Unione cristiana imprenditori dirigenti, si svolge
nell' ambito del progetto pilota "La rivista in classe",
realizzato in alcune scuole della città di Reggio Calabria,
che ha già visto nel 3 Maggio scorso (proclamato dall'Onu giornata
mondiale della libertà di stampa) un primo momento di sintesi.
Dopo il saluto del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti,
dell' assessore ai rapporti con l' Unione Europea, Giuseppe Raffa,
e del presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio
Dattola, introdurrà i lavori Serena Angioli, dirigente dell'
Ufficio Europa del Comune di Reggio Calabria e responsabile del progetto
"La rivista in classe". Seguirà una tavola rotonda,
coordinata da Carlo Parisi, componente la Giunta esecutiva della Federazione
nazionale stampa italiana e segretario del sindacato dei giornalisti
della Calabria, con la partecipazione di Lorenzo Del Boca, presidente
nazionale dell' Ordine dei giornalisti, Enrico Finzi, presidente nazionale
dell' Associazione italiana pubblicitari professionisti, Antonella
Freno, direttore della rivista "Operare Sud" e partner promotore
del progetto "La rivista in classe", Rino Labate, giornalista
e docente della facoltà di Scienze politiche per il Giornalismo
dell' Università di Messina, Filippo Petruccelli, docente di
Psicologia della Pubblicità della facoltà di Scienze
della Comunicazione dell' Università di Cassino, e Marcello
Spagnolo, coordinatore regionale per la Calabria dell' Associazione
Italiana Pubblicitari Professionisti. "In discussione - è
scritto in una nota - la crescita culturale della pubblica opinione,
in termini di effettiva informazione e di consapevole distinzione
tra gli aspetti emozionali e quelli razionali della fruizione dei
mezzi di comunicazione di massa, interesse comune dei giornalisti
e dei pubblicitari. Esiste, infatti, una forte questione etica nel
campo della comunicazione: basti citare i 'vulnera' all' autonomia
dei giornalisti ed al loro prezioso ruolo informativo e critico, che
derivano dallo strapotere dell'uso perverso della pubblicità.
Si parlerà anche delle forme di asservimento da parte di taluni
giornalisti e, più in generale, dei pregiudizi che colpiscono
negativamente gli interessi dei lettori e degli investitori pubblicitari.
I professionisti della comunicazione devono, insomma, necessariamente
trovare un' intesa volta ad elevare gli standard etici dei vari settori
del mondo della comunicazione, al fine di superare gli stereotipi
prevalentemente negativi che non aiutano la mutua legittimazione,
la condivisione di talune opzioni etiche, la collaborazione nella
distinzione dei ruoli" Il Sindaco di Taverna chiede a Saccà una fiction su Mattia Preti 07/06 Una fiction televisiva su Mattia Preti, pittore calabrese tra
i protagonisti del Seicento. E' la proposta che Sebastiano Angotti,
sindaco di Taverna, il paese del Catanzarese che diede i natali all'
artista, ha avanzato in una lettera al direttore di Rai Fiction, Agostino
Sacca'. ''Avendo apprezzato le ultime produzioni di Rai Fiction dedicate
alla Calabria - scrive Angotti - propongo alla vostra cortese attenzione
la presente richiesta di voler considerare nelle prossime programmazioni
la produzione di una fiction su Mattia Preti (Taverna 1613-Malta 1699),
il piu' grande artista calabrese di tutti i tempi, la cui vita ed
eccezionale parabola creativa ben si prestano all' approfondimento
di molteplici temi e valenze''. Angotti, nella lettera inviata per
conoscenza al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero e agli
assessori regionali alla Cultura Sandro Principe e al Turismo, Beniamino
Donnici, sottolinea l' importanza di evidenziare anche gli aspetti
'' riguardanti la storia sociale della nostra regione, compreso anche
l' inesplorato collegamento con il potere politico ed ecclesiastico
della realta' maltese nel secolo XVII''. Agostino Saccà ringrazia Altomonte per il premio a “Gente di mare” 04/06 ''Voglio, anzitutto, ringraziare lei e, per suo tramite, tutti
gli studenti calabresi che hanno deciso di attribuire il Premio Mos@ico
Calabria ad uno dei frutti che piu' ci inorgogliscono del nostro lavoro.
'Gente di mare' non e' solo un prodotto di successo, ma e' anche e
soprattutto un tributo simbolico allo sforzo quotidiano delle forze
dell'ordine e alla voglia di riscatto di una gente e di una terra''.
Questo il messaggio di saluto e di ringraziamento che il direttore
di Rai Fiction, Agostino Sacca', ha inviato al sindaco di Altomonte
per ringraziarlo del premio che il comune calabrese ha voluto assegnare
quest'anno alla fiction 'Gente di Mare' e che sara' consegnato stasera.
''Sono commosso - ha sostenuto Sacca' - nel constatare che viene dai
giovani questo riconoscimento. Mi sembra uno straordinario segno di
sensibilita' e consapevolezza l'attenzione che essi rivolgono al valore
profondo di comunicazione che una fiction puo' avere. Nelle storie
di 'Gente di mare' hanno sentito la tensione rivolta al futuro, una
disposizione coraggiosa a non farsi risucchiare dalle ombre del passato
e una volonta' protesa verso la costruzione di una comunita' sempre
piu' cosciente di se'. Questi ragazzi ci offrono un esempio e una
testimonianza che invitano ad avere fiducia. Dimostrano, infatti,
di essere capaci di guardare alle contraddizioni, a volte laceranti,
della nostra regione e, proprio per questo, di essere pronti ad impegnarsi
per una societa' forte delle sue radici e aperta al nuovo. Questo,
ci dicono, e' il passaggio decisivo per la Calabria: continuare ad
essere se stessa e fare di questa identita' il patrimonio per muoversi
nella globalita' del mondo''. ''Il titolo di 'Gente di mare' - ha
concluso Sacca' - e' un viatico e una promessa: quella di una Calabria
decisa a confrontare la sua durezza e il suo orgoglio con la liquidita'
che non e' solo del mare, ma della civilta' nella quale ci stiamo
inoltrando. Mobile, flessibile, creativa e dinamica. Quel mare e quella
liquidita' non sono altro che la liberta' e il suo insopprimibile
bisogno. Avrei voluto essere con voi per guardarvi negli occhi, come
si fa con chi nello sguardo porta la luce del domani. Impegni gia'
presi non me lo permettono, ma spero che queste parole di ringraziamento
vi trasmettano un po' della emozione mia e dei tanti che hanno collaborato
a ''Gente di mare''. Radio Libera Bisgnano (RLB) festeggia trent’anni 30/05 Sono stati festeggiati oggi i 30 anni di Radio Libera Bisignano
all' insegna dello slogan "RLlb - Radio Libera Bisignano, 30
anni suonati!" "Rlb - Radio Libera Bisignano - è
detto in un comunicato diffuso dall' emittente - nasce il 30 maggio
1976. Nelle case degli italiani comincia ad entrare un ospite ancora
poco abituale: la radio. Non sono ancora radio private ma libere che,
come canta Eugenio Finardi, 'piacciono perche' liberano la menté.
Radio Libera Bisignano nasce nutrendosi di quell' entusiasmo contagioso
e di quella passione per la libertà di pensiero e di parola.
Si comincia con un trasmettitore autocostruito e un' enorme voglia
di comunicare. L' inaugurazione della sede, due stanze in aperta campagna,
è una vera e propria cerimonia, un avvenimento al quale partecipa
l' intera comunità. Ma dalla prima antenna rudimentale ai moderni
impianti di trasmissione digitale c'é una enorme differenza.
Due mondi diversi separano le dediche, che nel '76 arrivano su cartoline
postali, dalle dirette sempre e ovunque realizzate oggi grazie ai
telefonini. E in 30 anni sono stati tantissimi coloro che, in un modo
o nell'altro, hanno collaborato con Radio Libera Bisignano. Dai soci
fondatori ai primi ragazzi, entusiasti di stare dietro ad un microfono;
dagli speaker ai giornalisti, dai tecnici agli intrattenitori, in
una scansione che non riguarda solo la vita dell' emittente, ma fa
parte del contesto culturale, sociale, professionale ed economico
dell' intera Valle del Crati e, poi, della provincia di Cosenza. In
30 anni si alternano negli uffici e negli studi di Rlb 36 giornalisti,
14 tecnici, 10 agenti pubblicitari, 40 speaker. I soci passano dai
25 iniziali ai 59 di oggi. Sono quasi tutti giovani che in questa
palestra colgono l'occasione per allenare insieme le proprie capacità.
Perché quella di Radio Libera Bisignano è una grande
storia collettiva, costruita granello per granello, che riguarda direttamente
i suoi protagonisti ma anche tutti coloro che l' hanno ascoltata,
cioé i cosentini. In trent'anni sono tanti i momenti importanti:
rischiosi come gli impegni economici oppure esaltanti come il coinvolgimento
degli ascoltatori; influenti come "RLB Notizie" o entusiasmanti
come le radiocronache sportive. Rlb si caratterizza, infatti, per
la musica e l' intrattenimento coinvolgente, ma anche per le numerose
e dettagliate edizioni quotidiane del radiogiornale; per la costante
presenza al fianco del Cosenza calcio nelle vittorie e nelle disgrazie;
per le trasmissioni sempre rigorosamente in diretta, a Natale o a
Ferragosto; per l'entusiasmo che deborda dalle sue frequenze ora irradiate
anche attraverso internet (www.rlb.it). Un impegno premiato da anni
di successi. Già nel 1984, con le prime indagini Isar sull'ascolto
radiofonico, RLB si laurea campione d'ascolto in provincia di Cosenza.
Negli anni successivi il primato, sancito da Audiradio, si estende
alla intera Calabria. Oggi, nonostante l'età, o forse proprio
per questo, RLB è ancora sul tetto degli ascolti radiofonici
come attestano i dati di Audiradio 2006. I protagonisti di questa
storia sono decine di migliaia, quanti gli ascoltatori fedeli che
seguono quotidianamente le trasmissioni di RLB. Riunirli tutti non
sarà facile, ma con i festeggiamenti si fonderà la passione
chi di parla con quella di chi ascolta. Il risultato, come al solito,
sarà un prodotto di successo su cui fondare i prossimi 30 anni
di RLB". In coincidenza con il trentesimo anniversario della
fondazione è stato annunciato il cambio della Direzione della
testata. Mario Guido, socio fondatore di RLB e direttore della testata
giornalistica dal 1976, ha passato il testimone della direzione a
Rino Giovinco, giornalista, già caporedattore e direttore generale
della radio 30 maggio 2006 ore 8.00-24.00 I fantastici 30 trasmissione
in diretta che ripercorre la storia di RLB 10 giugno 2006 dalle 9.00 alle 24.00 I Fantastici
30. RLB in diretta da Bisignano. 30 giugno 2006 ore 21.00 Gran galà di RLB . Terrazza dell’ Holiday Inn di Cosenza con spettacolo musicale del Whiskey Time (Giovanni De Sossi, contrabbasso, Ciccio Portaro batteria, Carmelo Travia voce e pianoforte). 30 settembre 2006 ore 11.00 Holiday Inn Cosenza.
Convegno sul tema RLB: 30 anni di radio locale. Tra i partecipanti:
Nicola Paldino ( presidente RLB), Roberto Giovannini (presidente FRT),
Franco Abruzzo (presidente Odg Lombardia), Umberto Giordano (presidente
Corecom Calabria), Giuseppe Soluri (presidente Odg Calabria). Gente di mare torna a settembre in Calabria per la nuova serie 28/05 Da ottobre riprenderanno in Calabria le riprese per la nuova
serie televisiva, su Raduno, di “Gente di mare”. Lo ha
annunciato l’attore Domenico Fortunato partecipando all’iniziativa
“Occhio alle coste” di Legambiente e Regione Calabria.
L’assessore all’Ambiente della Regione Diego Tommasi,
al convegno “Calabria, l’ambiente che verrà”,
ha ringraziato i tre “testimonial” nazionali, oltre a
Fortunato, i giornalisti Tessa Gelisio (conduttrice di “Pianeta
mare”) e Puccio Corona (Tg1), che con la loro presenza hanno
dimostrato l’interesse al rilancio della tutela ambientale in
Calabria. (Tutti ritratti nella foto ricordo davanti la torta di occhio
alle coste) Cosimo Bruno confermato presidente del circolo dei giornalisti “Pollino-Sibaritide” 16/05 Il consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Cosimo
Bruno, é stato riconfermato, all'unanimità, presidente
del Circolo della Stampa "Pollino - Sibaritide" per il biennio
2006-2008. Alla vice presidenza è stato eletto Giampiero Brunetti,
capo ufficio stampa del Comune di Castrovillari. Tesoriere è
stato riconfermato Ernesto Paura e segretario, riconfermato, Pino
La Rocca. Completano il consiglio direttivo del "Pollino - Sibaritide"
Giuseppe Savoia, Matteo Lauria ed Emilio Panio. Tutti gli incarichi
sono stati votati all'unanimità dai componenti del consiglio
direttivo, eletto lo scorso primo maggio, ha tenuto la prima riunione
nella sede del Circolo, ai Cantieri nautici dei Laghi di Sibari. Alla
riunione hanno partecipato anche Mario Alvaro, Gino Campana e Benigno
Le Pera, eletti dall'assemblea dei soci componenti il collegio dei
revisori dei conti che, a loro volta, hanno riconfermato alla presidenza
Mario Alvaro. A Franco Abruzzo il premio del Rotary “Telesio 2006” 11/05 E' stato assegnato a Franco Abruzzo, presidente dell' Ordine
dei giornalisti della Lombardia, il Premio Telesio istituito dal Rotary
Club di Cosenza. La cerimonia di consegna del premio si svolgerà
sabato prossimo, 13 maggio, alle ore 18.00, presso la sala congressi
dell' Hotel Executive. Dopo i saluti del presidente del Rotary Club
di Cosenza, Antonio Jorio, Coriolano Martirano terrà una relazione
sul tema "Chiesa e Rotary: dallo scontro l'incontro". Seguirà
la consegna del premio ad Abruzzo, il quale chiuderà la manifestazione
con una relazione sul tema:"I giornalisti del terzo millennio
tra Costituzione, università e deontologia". "Il
Premio Telesio - è detto in una nota - è assegnato dal
Rotary Club Cosenza con cadenza biennale ed intende premiare quei
cosentini che hanno saputo dare, nel corso della loro vita, lustro
alla città dei bruzi, affermandosi nei campi della cultura
e delle professioni e risultando fulgidi esempi di rigore e moralità".
Parisi (FNSI) “La nomina di Mons. Marcianò, giornalista, a Vescovo di Rossano una meritato riconoscimento” 07/05 Giornalisti calabresi in festa per la nomina di mons. Santo
Marcianò ad arcivescovo di Rossano-Cariati. Rettore del Seminario
Arcivescovile “Pio XI” di Reggio Calabria, mons. Santo
Marcianò è, infatti, giornalista pubblicista dal 5 Settembre
1992 e direttore responsabile della rivista “Euntes Ergo”
e del mensile “Con Gesù nella notte”. “La
nomina di mons. Santo Marcianò – ha dichiarato il segretario
del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi - è
un meritato riconoscimento alle virtù pastorali di un grande
servitore del Vangelo di Gesù Cristo che ama profondamente
la vocazione sacerdotale e ne contempla il mistero. Ma è anche
un premio alla preziosa opera di un grande comunicatore di amore e
di speranza”. Con la nomina di mons. Marcianò salgono
a quattro i vescovi iscritti all’Ordine, al Sindacato dei Giornalisti
della Calabria ed alla Sezione Calabria dell’Unione Cattolica
Stampa Italiana che ha in un altro sacerdote, don Pippo Curatola,
il proprio consigliere nazionale. Con mons. Salvatore Nunnari (arcivescovo
di Cosenza), mons. Vittorio Mondello (arcivescovo di Reggio Calabria-Bova)
e mons. Giancarlo Bregantini (vescovo di Locri-Gerace), i giornalisti
calabresi si onorano, infatti, di annoverare tra le proprie fila anche
mons. Santo Marcianò. Il segretario del Sindacato dei Giornalisti
della Calabria, Carlo Parisi, ha, inoltre, evidenziato che “la
presenza tra i nostri iscritti di quattro arcivescovi e di numerosi
sacerdoti, oltre a testimoniare il ruolo fondamentale dei giornalisti
cattolici in Calabria, rappresenta un preziosissimo esempio per la
stampa della regione che, come ha ricordato Papa Benedetto XVI, deve
ricordare sempre che “solo tenendo presente il rispetto della
persona umana i media possono rispondere al disegno di Dio”. Eletto il nuovo direttivo del Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide” 02/05 E' stato rinnovato il consiglio direttivo e il collegio dei
revisori dei conti del Circolo della Stampa "Pollino-Sibaritide".
Per il comitato direttivo sono stati nominati, oltre agli uscenti
Cosimo Bruno, Pino La Rocca ed Ernesto Paura, Giampiero Brunetti,
Matteo Lauria, Emilio Panio e Giuseppe Savoia. Per il collegio dei
revisori dei conti sono stati eletti Mario Alvaro, Dino Campana e
Benigno Le Pere. Il rinnovo degli organismi statutari, che resteranno
in carica per il prossimo biennio, è scritto in una nota, è
avvenuto con voto segreto. L' assemblea, ai cui lavori ha partecipato
anche il presidente dell' Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe
Soluri, ha approvato, all' unanimità, il bilancio consuntivo
2005 ed il bilancio preventivo 2006 del Circolo. Il comitato direttivo
e il collegio dei revisori, nei prossimi giorni, dovranno eleggere
il presidente del Circolo e il presidente dei Revisori. Mons. Nunnari celebra messa nella sede RAI della Calabria 26/04 Per la prima volta uno studio televisivo diventa una Chiesa
dove poter celebrare anche una solenne omelia. E' accaduto questa
mattina negli studi della Sede Rai della Calabria, dove l'Arcivescovo
di Cosenza mons. Salvatore Nunnari ha celebrato il tradizionale "Precetto
Pasquale". Per mons. Nunnari è stata l'occasione dei ricordi:
"io giornalista pubblicista - ha detto - di vecchia data, io
comunicatore ormai vecchio, io compagno di lavoro di chi come voi
ogni giorno produce informazione". A conclusione dell'omelia,
il caporedattore della Rai calabrese Pino Nano e il direttore della
Sede, Basilio Bianchini, hanno consegnato a monsignor Nunnari una
targa ricordo. Nel corso dell'omelia il vescovo ha richiamato i giornalisti
presenti alla severità delle analisi e alla "serenità
dei giudizi", un monito che in queste ore - ha detto il vescovo
- diventa ancora più pregnante del solito. Lo studio televisivo
che ha accolto il presule è lo stesso da dove ogni giorno viene
trasmesso il Tg regionale della Rai. Insieme agli attuali vertici
della Rai c'erano anche vecchi giornalisti, tecnici, amministrativi,
la dirigenza di Rai-Senior (i pensionati dell'Azienda) e insieme a
loro cronisti militanti e operatori dell'informazione regionale giunti
da ogni parte della regione. Messaggi di saluto sono giunti alla cerimonia
dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti calabresi, Giuseppe Soluri,
e dal Presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, impegnato
a Locri in un dibattito con il leader della UIL Angeletti. "In
questa regione - ha detto infine mons. Nunnari - siate pionieri, sperimentate
nuove forme per raccontare la vostra realtà, la Calabria deve
trovare il modo di sperare e voi avete il dovere di aiutare la crescita
di questa realtà. Fatelo con serenità, con modestia
estrema, con rigore, non dimenticando mai i più deboli e quelli
che non hanno voce. Siate insomma i megafoni del dolore e dei soprusi,
perché questa regione ha il diritto di ritrovare l'onore perduto.
Con la politica siate rispettosi ma quando la politica sbaglia sappiate
essere impietosi, e non dimenticate mai il vostro ruolo di comunicatori
sociali" L’associazione dei giornalisti cosentini “M.R. Sessa” elegge Gregorio Corigliano suo presidente 19/04 Gregorio Corigliano, già Caporedattore della sede Rai
per la Calabria ed attuale Caporedattore della Testata Giornalistica
regionale, è il nuovo presidente dell'Associazione dei Giornalisti
cosentini "Maria Rosaria Sessa". Lo ha nominato, all'unanimità,
il Consiglio Direttivo dell'associazione che si è riunito ieri.
Eletti vicepresidenti Franco Rosito e Rosellina Arturi; confermato
nella carica di Segretario Mario Tursi Prato, mentre Francesco Montemurro
è stato eletto Tesoriere. A completare il Direttivo, Federico
Bria e Anita Frugiuele. "Sono onorato di presiedere questa associazione
- ha detto Corigliano - per il ruolo che intende svolgere nella crescita
della nostra categoria. E poi perché porta il nome di una giovane
collega che si è saputa fare apprezzare, oltre che per la sua
professionalità, per il carattere estroverso e per la grande
affabilità. Un saluto - ha continuato Corigliano - lo voglio
rivolgere a colui che mi ha preceduto in questa carica, il collega
Filippo Veltri, che col suo impegno ha dato il via a questa esperienza
assolutamente nuova per la città di Cosenza, facendole muove
i primi passi". Il Direttivo, sempre nel corso della sua prima
riunione, ha deliberato un primo programma sociale che prenderà
il via il 3 maggio con la celebrazione della Giornata Mondiale della
Libertà di Stampa, in occasione della quale l'associazione
ha organizzato un incontro con gli studenti del Liceo Classico "Telesio"
di Cosenza. "Parteciperanno tutti i direttori delle testate giornalistiche
consentine - continua Corigliano - e si discuterà sul significato
che la libertà di stampa assume oggi in Italia e in Europa".
Tante le altre iniziative che la "Sessa" ha in cantiere
per i prossimi mesi. "Stiamo preparando - dice ancora il neo
presidente - una serie di incontri con giornalisti di provata esperienza
che possano raccontare ai giovani cronisti la loro vita professionale
e la loro esperienza nel mondo dell'informazione regionale e nazionale.
E' in via di definizione, inoltre, un calendario di appuntamenti di
varia natura che possano arricchire il bagaglio culturale e professionale
dei giovani giornalisti. Tutto questo si svolgerà nella nostra
sede sociale, che dal, prossimo mese di maggio sarà aperta
nei giorni di mercoledì (10,00/11,00), giovedì (11,00
/ 12,00), venerdì (17,00 / 18,00) e sabato (11,00 / 12,00)". Corso di comunicazione per rom ed extracomunitari a Diamante 19/04 Sara' presentato giovedì sera a Diamante (Cosenza),
il primo corso multimediale di comunicazione e linguaggio per minoranze
Rom ed extracomunitari. Il corso, pensato per favorire e attuare situazioni
di integrazione sociale e lavorativa e la cultura delle pari opportunita',
e' stato finanziato dalla Provincia di Cosenza e sara' realizzato
nel Comune di Diamante a cura dell'associazione "Il grillo parlante"
in collaborazione con l'amministrazione comunale. Alla presentazione
sara' presente l'assessore provinciale al Lavoro e politiche giovanili,
Donatella Laudadio, il consigliere provinciale Ernesto Magorno e il
direttore del corso, il giornalista Antonello Troya. Il progetto prevede
un percorso multimediale di comunicazione e linguaggio che utilizzi
l'integrazione tra mass-media verbali e non verbali, come base per
produrre competenze espressive funzionali ai bisogni comunicativi.
Il piano e' articolato in due parti: un corso integrato di comunicazione
e linguaggio per adulti e un corso di formazione per operatori con
competenze di mediazione e tutoring nei confronti di minoranze etniche
o soggetti in difficolta' di inserimento e integrazione sociale e
lavorativa. I due percorsi verranno seguiti da un docente di comunicazione
e linguaggio esperto in tecniche di animazione (anche teatrale), un
docente di antropologia, un docente di informatica con patente Ecdl,
un docente di madrelingua inglese e quattro tutor. Le materie di studio
saranno comunicazione e linguaggio (con particolare attenzione all'alfabetizzazione
primaria per il primo corso), Comunicazione e multimedialita', Nozioni
di base della lingua inglese, Animazione di gruppo e dinamiche relazionali,
Tecniche di tutoring. Il club Arbereshe chiede al Corecom la valorizzazione delle minoranze culturali 31/03 Nel corso di un incontro i rappresentanti dei giornalisti italo albanesi hanno chiesto che il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) promuova, sia con la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo che con le emittenti private, iniziative per la tutela e la valorizzazione della lingua e del patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche della Calabria, secondo quanto previsto dalla normativa regionale. E' quanto riferisce una nota. "L' incontro - prosegue la nota - è avvenuto tra il presidente e il vice presidente del Club dei giornalisti arbereshe, Francesco Baffa e Alfredo Frega con il presidente del Corecom, Umberto Giordano. Il Presidente del Corecom ha assicurato tutta la sua disponibilità per far sì che sia data attuazione alle norme della legge regionale e che siano valorizzate, attraverso programmi televisivi, le specificità delle minoranze che rappresentano un patrimonio culturale e storico della regione Calabria". Tre milioni di euro dal Ministero alle tv locali calabresi 30/03 ''Alle tv locali della Calabria verranno assegnati quasi tre
milioni di euro come previsto dalla Legge finanziaria del 2005''.
E' quanto riferisce una nota del Ministero delle Comunicazioni. ''Il
Ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi - prosegue la nota -
ha firmato il decreto ministeriale che dispone la ripartizione dei
fondi a favore delle tv private, assegnati su scala regionale. Per
la Calabria sono stati stanziati precisamente 2.828.446,41 di euro''.
''Come negli anni scorsi - sostiene il ministro Landolfi - anche questa
volta il Governo, approvando il decreto che stanzia contributi a favore
delle emittenti locali, ha rinnovato il suo impegno a favore di queste
importanti realta' del nostro sistema televisivo; si tratta di un
segnale importante che indica la grande attenzione del Governo verso
le tv locali e verso le loro problematiche. Garantire piu' risorse
significa mettere le emittenti nella condizione di portare avanti
il processo di innovazione tecnologica ed industriale con maggiore
determinazione; solo, in questo modo, possiamo permettere al nostro
sistema televisivo di rafforzare il pluralismo e di arrivare ben preparati
alla sfida della televisione digitale terrestre''. La Calabria che con ti aspetti boicotta lo sciopero dei giornalisti e tutti i quotidiani escono in edicola 19/03 Questa volta non ci hanno accompagnato nella protesta i quotidiani
calabresi. La campagna elettorale, affare troppo ghiotto per l’editoria
ha avuto la meglio sulla protesta dei giornalisti contro il rinnovo
del contratto non ancora approvato e che continua a vedere tanti colleghi
pagati male o non pagati affatto per il loro lavoro svolto. E così
Sono tutti in edicola i quattro giornali diffusi bella nostra regione:
Gazzetta del Sud, il Quotidiano, il Domani e Calabria Ora. Le quattro
testate regionali, infatti, hanno deciso di non aderire allo sciopero
proclamato per la giornata di ieri dalla Fnsi nell' ambito della vertenza
per il rinnovo del contratto di lavoro della categoria. ''Ho deciso
di lavorare, insieme con pochi colleghi che non hanno condiviso lo
sciopero - scrive oggi il direttore della Gazzetta del Sud, Nino Calarco
in una dura presa di posizione per giustificare la sua uscita- perche'
l' astensione di ieri e' stata sbagliatissima. E' l' ennesima prova
che questa Fnsi, nelle trattative che durano da un anno, sta portando
allo sbaraglio la professione di giornalista e gli aspiranti giornalisti.
Imporre come pregiudiziale di escludere per contratto la legge Biagi
e' un errore macroscopico ed un esempio di conservatorismo della peggiore
specie''. Per quanto riguarda Calabria Ora ed il Quotidiano, l' uscita
in edicola viene motivata con la mancata adesione allo sciopero degli
altri quotidiani calabresi. ''Non ci sembrava giusto, per ragioni
di mercato - sostiene in una nota il cdr del Quotidiano - privare
i nostri lettori del loro appuntamento quotidiano col nostro giornale
in ore febbrili per la Calabria. Oggi, comunque, non e' un bel giorno
per la stampa calabrese''. Stessa motivazione viene data da ''Calabria
Ora'', da pochi giorni in edicola. ''Abbiamo deciso di lavorare -
e' detto in una breve nota - per difendere il nostro giovane contatto
con i lettori''. Sta di fatto che lo squallido risultato è
che, mentre in tutta Italia si sciopera in Calabria, di riffa o di
raffa, tutti sono usciti in edicola. Linea Verde nei Parchi del Pollino 17/03 Una troupe della trasmissione televisiva Linea Verde ha visitato,
nei giorni scorsi, alcuni luoghi del territorio calabrese. ''Attraverso
il suo conduttore, il giornalista Paolo Brosio - e' scritto in un
comunicato - la nota trasmissione televisiva della Rai, ha puntato
le sue telecamere sui luoghi piu' suggestivi delle zone montane della
Calabria superiore, descrivendola attraverso le sue caratteristiche
ambientali e tradizionali. La troupe televisiva ha attraversato il
territorio calabrese dallo Ionio al Tirreno, guidata dagli uomini
del Corpo Forestale dello Stato, che hanno illustrato attivita' e
compiti istituzionali del Corpo e accompagnato la troupe attraverso
i monti della catena del Pollino. Particolare attenzione e' stata
rivolta all' attivita' svolta all' interno dell' area protetta piu'
grande d' Italia, sorvolando e visitando i comuni di Morano Calabro,
Orsomarso, Civita e le loro bellezze naturali, come le splendide vette
innevate del massiccio del Pollino, la valle del fiume Lao, il canyon
del Raganello e la valle del fiume Argentino''. ''Proprio ad Orsomarso
- conclude il comunicato - il personale del Corpo Forestale dello
Stato, ufficio Tutela biodiversita' di Cosenza, ha guidato Paolo Brosio
all' interno dell' arboreto didattico presente nella riserva naturale
gestita dallo stesso Corpo dove, come si suole fare per le nascite,
e' stato piantato per l' occasione un giovane esemplare di Pino Loricato,
specie unica all' interno del Parco del Pollino, in occasione proprio
della visita di Linea Verde nella riserva orientata del Corpo Forestale.
La puntata sulle bellezze naturali della Calabria andra' in onda nel
mese di Aprile''. Paola Bottero nuova delegata regionale della comunicazione pubblica 13/03 Il nuovo delegato regionale della Calabria dell' Associazione
italiana della comunicazione pubblica e' Paola Bottero, che subentra
a Mario Caligiuri, delegato regionale dal 1996. La nomina e' avvenuta
nel corso della riunione dei componenti la Delegazione, eletti il
21 dicembre scorso alla presenza del Presidente di Comunicazione Pubblica,
Gerardo Mombelli. All' incontro, e' scritto in un comunicato, il Consiglio
nazionale e' stato rappresentato da Alessandro Rovinetti, segretario
generale di Comunicazione Pubblica, che ha illustrato gli obiettivi
raggiunti dall' Associazione negli ultimi anni. ''Partendo dalla Legge
150 del 2000, primo step indispensabile per iniziare a mettere ordine
tra le varie figure istituzionali che, con differenti ruoli e professionalita',
lavorano all' interno delle Pubbliche amministrazioni nel complesso
mondo della comunicazione pubblica e istituzionale - e' scritto nella
nota - l' Associazione nazionale lavora da dieci anni con ottimi risultati:
ha partecipato attivamente alle attivita' della 'Struttura di missione'
istituita presso il Dipartimento della funzione pubblica per l' applicazione
della Legge 150, ha presentato una proposta di profili professionali
ed ha realizzato il Codice deontologico dei comunicatori pubblici,
ha promosso e partecipato ad iniziative di approfondimento culturale
e professionale, ponendosi al centro di un dibattito capace di coinvolgere
il mondo della comunicazione e quello della Pubblica Amministrazione,
ha dato vita al ComPA, salone internazionale della comunicazione pubblica,
ha firmato, insieme alla Fnsi, un protocollo d' intesa per la professione
con la Conferenza dei Presidenti dell' Assemblea dei Consigli regionali
e delle Province autonome''. ''Sulla strada del cambiamento e della
professionalita' - ha sostenuto Rovinetti - l' Associazione intende
proseguire il suo cammino per ultimare il processo di riconoscimento
giuridico - contrattuale dei comunicatori pubblici e fare della comunicazione
pubblica un confronto essenziale per una Pubblica Amministrazione
moderna ed europea''. Nel corso dell'incontro i nove delegati (Salvatore
Berlingieri, addetto alla comunicazione del Comune di Stefanaconi;
Paola Bottero, responsabile della Comunicazione e delle Relazioni
esterne di Sogas, societa' di gestione dell' Aeroporto dello Stretto;
Mario Caligiuri, docente di comunicazione all' Unical; Francesco Caridi,
portavoce e coordinatore dell' ufficio stampa del Comune di Siderno;
Giuseppe Lefosse, responsabile delle Risorse umane dell' Inps nella
sede di Rossano; Giuseppe Quartuccio, responsabile dell' Urp del Comune
di Reggio Calabria; Fabio Scavo, addetto stampa dell' Arpacal; Caterina
Sinicropi, addetto Urp del Comune di Reggio Calabria; Carlo Taranto,
responsabile della Comunicazione presso la Facolta' di Agraria dell'Universita'
Mediterranea), conclude la nota, ''dopo un lungo confronto, sollecitato
esplicitamente da Rovinetti, sugli obiettivi raggiunti e sul futuro
ruolo della delegazione regionale rispetto sia alle strategie nazionali
che alle tante realta' della Calabria, hanno conferito a Paola Bottero
la nomina di delegato regionale''. Da martedì in edicola un nuovo quotidiano in Calabria. Si chiama “Calabria Ora” 09/03 Si chiama ''Calabria Ora'' ed e' il primo giornale calabrese
del ventunesimo secolo. Il nuovo quotidiano di informazione regionale,
che sara' in edicola il 14 marzo, e' stato presentato oggi a Catanzaro.
L' iniziativa editoriale, che si aggiunge alle altre cinque testate
presenti sul territorio regionale, e' stata illustrata, tra gli altri,
dal direttore Paride Leporace, con esperienze al ''Quotidiano della
Calabria'', e dal presidente del Consiglio di amministrazione della
societa' editrice Fausto Aquino, vicepresidente nazionale della Piccola
Industria. Sede centrale di ''Calabria Ora'' - 48 pagine in formato
tabloid - sara' a Cosenza con redazioni distaccate in tutte le province
calabresi e in realta' come Lamezia Terme, Gioia Tauro e Siderno.
Quattordici i giornalisti professionisti, sette i praticanti e dieci
pubblicisti oltre a un esercito di corrispondenti sparsi in tutta
la regione. ''Quello di Calabria Ora - ha detto Leporace - e' un progetto
costruito giorno dopo giorno per un giornale pensato per stare nel
Palazzo senza chinare la testa ma anche nelle piazze. Perche' Calabria
Ora? - ha aggiunto il direttore - Soprattutto per dire no alla fuga
dalla regione. E' l' ora di fare molte cose e di raccontarle in una
maniera nuova in primo luogo riprendendo lo spirito della vecchia
bottega giornalistica coniugata con l' esperienza di chi conosce il
mestiere. Solo il caso ha voluto che questo giornale nato in maniera
diversa con chiari diritti e altrettanto precisi doveri uscisse in
campagna elettorale. La nostra speranza - ha concluso Leporace - e'
quella di unificare la Calabria senza modificare i territori''. ''Comincia
cosi' - ha detto Aquino - una sfida nuova nell' informazione. Non
una novita' in quanto tale ma un modo diverso di fare informazione
libera e scevra da condizionamenti e che punta dritta al cuore della
notizia''. Gli auguri del presidente della Giunta regionale Agazio
Loiero alla nuova iniziativa editoriale sono stati portati dal portavoce
Pantaleone Sergi. Parte la rete radiofonica regionale “Unika News” 08/03 Partira' dal 9 marzo la prima grande rete radiofonica regionale
calabrese chiamata 'Unika'. L'iniziativa - e' scritto in una nota
- nasce per riunire la Calabria sotto il segno dell'informazione e
della comunicazione. Un progetto che coinvolge 5 emittenti, 1 per
ogni provincia calabrese. Si tratta di Rlb per Cosenza; Rtc-Catanzaro
Centro per Catanzaro, Radio Onda Verde per Vibo Valentia, Radio Studio
97 per Crotone e Radio Touring 104 per Reggio Calabria. Insieme si
sono raccolte 5 realta' diverse, ma tutte profondamente radicate nel
territorio da oltre 20 anni e riunite dall'obbiettivo comune di realizzare
un progetto mediatico legato alla dimensione locale. La nuova rete
radiofonica raggiunge gia' almeno 150 mila ascoltatori giornalieri
potendo contare su redazioni giornalistiche gia' attive, oltre 30
speaker e deejay gia' noti e seguiti dal pubblico locale. Il primo
grande progetto - prosegue la nota - e' ''Unika News'' con 2 edizioni
in programma alle 7,15 ed alle 13,30, tutte le notizie locali dai
capoluoghi e dalle province in tempo reale ed un panorama completo
delle notizie regionali. Il radiogiornale regionale sara' diretto
da Giuseppe Soluri, presidente dell'Ordine dei Giornalisti. La Conferenza
Stampa di presentazione del progetto e' prevista a Catanzaro il 9
marzo alle ore 11.00 presso la Casa delle Culture al Palazzo della
Provincia Rinnovate le cariche sociali dell’Associazione dei giornalisti cosentini "Maria Rosaria Sessa" 04/03 L' associazione dei Giornalisti di Cosenza ''Maria Rosaria
Sessa'' ha rinnovato, questa mattina nell’auditorium della Gazzetta
del Sud, i propri organi sociali. Dalle elezioni sono scaturiti i
giornalisti che formano il nuovo Direttivo che governera' l' associazione
per i prossimi due anni. A reggere l’associazione sono stati
eletti Franco Rosito, Rosellina Arturi, Federico Bria, Gregorio Corigliano,
Mario Tursi Prato, Anita Frugiuele e Francesco Montemurro. Nel Collegio
dei probiviri, invece, sono stati eletti Pino Nano, Franco Segreto
ed Eugenio Gallo, mentre nel collegio dei revisori dei conti sono
stati eletti Dino Gardi, Franco Lorenzo e Dino Granata. Nei prossimi
giorni il Direttivo si riunira' per eleggere il nuovo presidente e
attribuire le nuove cariche sociali. Secondo indiscrezioni il posto
del Presidente uscente, il direttore di Ansa Calabria Filippo Veltri,
sarà appannaggio del collega Gregorio Corigliano di Rai Tre
Calabria. Francesco Baffa presidente del Club dei giornalisti arbreshe 22/02 Francesco Baffa, giornalista professionista, e' il nuovo presidente
del Club dei giornalisti arbereshe. Succede ad Alfredo Frega, primo
responsabile del sodalizio istituito nell' ottobre del 2004. Nato
da una idea di Frega, il Club annovera una trentina di giornalisti,
tra pubblicisti e professionisti, regolarmente iscritti all' Ordine
nazionale e tutti rigorosamente di origine arberesh, i quali, sensibili
alla problematica della salvaguardia e della promozione culturale
del gruppo linguistico minoritario italo-albanese, hanno dato vita
a una nuova struttura nel settore della comunicazione per trovare
intese comuni nel contesto di applicazione delle norme stabilite dalla
Legge nazionale di tutela delle minoranze linguistiche e storiche
nella parte che riguarda l' informazione nella lingua madre attraverso
i media. Tra le attivita' del Club, che dal cambio di guardia ha sede
a S. Demetrio Corone in quanto comune di residenza del neopresidente,
oltre ai periodici incontri di aggregazione tra i giornalisti aderenti
e le rispettive famiglie, sono compresi l' organizzazione di corsi
di lingua e cultura albanese; seminari specifici sull' informazione
e sulla stampa delle diversita' linguistiche; premi giornalistici
per la diffusione delle ''altre culture'' e gemellaggi con sodalizi
simili dell' Albania e delle altre minoranze alloglotte in Italia.
Oltre 120 adulti al primo Master sulla Comunicazione degli Scout del M.A.S.C.I. 09/02 (M.J.D.A.) Erano oltre 120 gli Adulti-Scout del Movimento Adulti
Scout cattolici Italiani (MASCI) convenuti da tutta Italia all’Hotel
Nettuno di Belvedere M.mo, sabato 4 e domenica 5 febbraio, per confrontarsi
su di un tema fortemente sentito, quale la Comunicazione in un mondo
in rapida evoluzione tecnologica. Un “primo Master-Scout sulla
Comunicazione Anna Iovane”, organizzato dal mensile nazionale
del Masci “Strade Aperte” presente con il suo direttore
Francesco Marchetti e dal MASCI Calabria, nelle persone del segretario
regionale Elisabetta Mercuri e dell’incaricata regionale “Stampa
e Comunicazione” Marie-José D’alessandro. Uno scopo
ambizioso quello di riflettere su come poter collaborare, in spirito
di servizio, a fare di questa epoca caratterizzata dalla comunicazione
virtuale e globale non un tempo di alienazione e relativismo, ma un
tempo significativo per lo sviluppo della comunicazione, intesa come
incontro tra le persone e tra i popoli che è poi, da sempre,
il modo scout di costruire la pace. Inaugurata la sede dell’Associazione dei giornalisti Cosenza “M.R. Sessa” 05/01 E’ stata inaugurata la sede dell’Associazione dei
Giornalisti cosentini “Maria Rosaria Sessa”. Tre gli ambienti
messi a disposizione dalla Rete Ferroviaria Italiana all’interno
della struttura di Vaglio Lise. Alla presenza di autorità civili,
politiche e militari della città, è stato Giuseppe Grande,
dirigente della Rfi, a tagliare il canonico taglio del nastro. Monsignor
Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, ha benedetto
i locali dopo aver celebrato Messa nella cappella della stazione ferroviaria.
“Desidero sottolineare – ha detto l’alto presule
– il ruolo importante e delicato che voi come giornalisti siete
chiamati a svolgere. La vostra è una professione al servizio
dell’uomo, che esige coraggio e risolutezza”. Monsignor
Nunnari ha,poi, stigmatizzato il comportamento dei media nazionali
in relazione alla vicenda di Padre Fedele Bisceglia, mentre ha espresso
un plauso per l’atteggiamento più corretto dimostrato
dai giornalisti e dalle testate regionali. Franco Rosito, vicepresidente
della “Sessa”, ha evidenziato l’importanza di avere
“un luogo dove poter incontrarsi che, spero, diventi presto
un importante punto d’incontro per tutti i colleghi cosentini
che intendono confrontarsi, praticamente un luogo per l’informazione
e la formazione della nostra categoria”. Rosito ha, poi, sottolineato
come l’Associazione abbia già raggiunto il considerevole
numero di 75 iscritti e “contiamo di rilasciare la tessera numero
100 entro la data del 4 marzo prossimo, giorno fissato per l’assemblea
ordinaria dedicata al rinnovo delle cariche direttive. Non dovrebbe
essere una meta irraggiungibile, atteso che – ha continuato
Rosito – sul territorio cosentino è ubicato il maggior
numero di emittenti tv e radio e di giornali della Calabria e, quindi,
il maggior numero di giornalisti della regione”. Il vicepresidente
Paride Leporace ha, poi, aggiunto che “stiamo lavorando per
la crescita della categoria e lo facciamo congiuntamente alle istituzioni
che ci rappresentano a livello regionale. La nostra attività
– ha detto ancora Leporace – vuole essere un ulteriore
servizio destinato ai colleghi cosentini”. I video della giornata
sono disponibili sul sito dell'Associazione su http://www.giornalisticosentini.com
Inaugurazione della sede dell’Associazione dei giornalisti Cosenza “M.R. Sessa” 04/02 Sarà inaugurata questa mattina, sabato 4 Febbraio, alle
10,30, la sede dell’Associazione dei Giornalisti cosentini “Maria
Rosaria Sessa”. La sede dell'associazione è ubicata nella
struttura della Ferrovia dello Stato in Vaglio Lise a Cosenza. L'arcivescovo
di Csoenza, e socio onorario della Sessa, Monsignor Salvatore Nunnari,
celebrerà per l'occasione una Santa Messa. Per le 11,15. invece
è previsto il canonico taglio del nastro. Alla manifestazione
presenzierà il presidente dell’Ordine dei Giornalisti
della Calabria, Giuseppe Soluri. Parteciperanno, inoltre, autorità
politiche, sociali e militari della città di Cosenza Il 7 Messa del trigesimo della morte di Nicolò officiata da Mons. Nunnari 02/02 Martedi' prossimo, 7 febbraio, sara' celebrata a Reggio Calabria,
nella chiesa del Soccorso, una messa in occasione del trigesimo della
morte di Raffaele Nicolo', fondatore e presidente per 27 anni dell'
Ordine dei giornalisti della Calabria, morto all' eta' di 73 anni
per un male incurabile. A celebrare il rito sara' l' arcivescovo di
Cosenza, mons. Salvatore Nunnari, giornalista pubblicista e per molti
anni componente del Consiglio dell' Ordine regionale dei giornalisti,
legato a Nicolo' da un lungo rapporto di amicizia. Secondo anno di attività per l’associazione dei giornalisti cosentini “MR Sessa” 01/02 L'associazione dei giornalisti cosentini 'Maria Rosaria Sessa'
inizia il suo secondo anno di attivita'. Bilancio positivo per l'
associazione che - come riporta in una nota - ha ''cercato di raggiungere
alcuni obiettivi, primo fra tutti la realizzazione di incontri capaci
di arricchire il nostro bagaglio culturale e professionale''. E' in
questo modo che l' Associazione si appresta a vivere il suo secondo
anno, ''cercando di ottenere sempre - si afferma ancora nella nota
- una maggiore partecipazione, che si traduca in un piu' consistente
numero di iscritti''. Per sabato, inoltre è prevista l’inaugurazione
della nuova sede nei locali di Vaglio Lise. Sette anni di vita per la rivista “Calabresi nel mondo” della Regione Calabria 01/02 Con il numero di gennaio, gia' in diffusione, la rivista della Regione ''I Calabresi nel mondo'', diretta da Oldani Mesoraca, giunge al suo settimo anno di vita. Il mensile, che con le sue venticinquemila copie raggiunge i corregionali sparsi in tutto il mondo, e' anche presente e disponibile sul sito istituzionale dell'Ente. Negli anni scorsi, lo stesso Presidente della Repubblica Ciampi ha scritto al Direttore Mesoraca compiacendosi ''per le finalita' perseguite che consentono - ha scritto Ciampi - ai nostri connazionali all'estero, di mantenere vivi i contatti culturali con la propria terra madre''. Anche Papa Giovanni Paolo II volle compiacersi con Mesoraca per l'editoriale che gli dedico' in occasione dei suoi venticinque anni di pontificato. ''Il Sommo Pontefice - e' scritto nel Messaggio - desidera manifestarle viva gratitudine per il dono e per i sentimenti di spirituale vicinanza che l'hanno suggerito''. La copertina del primo numero di quest'anno de ''I Calabresi nel mondo'' e' stata dedicata all' udienza durante la quale Benedetto XVI ha incontrato il Presidente Loiero. All'interno, un ampio servizio di Franco Ferrara sulla conferenza stampa di fine anno tenuta dal Presidente della Regione e nel ''Notiziario della Giunta'', curato da Giovanni Merlo, la sintesi dei principali provvedimenti adottati dai singoli assessori. Inoltre, lo scrittore Sharo Gambino parla del viaggio fatto da Pierpaolo Pasolini in Calabria; un curioso articolo sulla ''Calabria, citta' del miele'', che porta la firma di Alberto Scrima. Ed, infine, una serie di articoli sui calabresi in Belgio, in Argentina, negli Stati Uniti ed in provincia di Torino. Il 4 febbraio l’associazione giornalisti di Cosenza “Sessa” inaugura la sede 21/01 Verrà inaugurata il prossimo 4 febbraio, sabato, alle
10,30, la sede dell’associazione dei giornalisti cosentini “Maria
Rosaria Sessa”. Lo ha deciso il Direttivo dell’associazione
riunitosi ieri. La sede, ubicata nella struttura delle Ferrovie dello
Stato di Vaglio Lise a Cosenza, sarà aperta ufficialmente da
Monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano e socio
onorario della “Sessa”, alla presenza di tutte le autorità
politiche, civili e militari della città. “Desideriamo
esprimere un sincero ringraziamento alle Ferrovie dello Stato –
ha detto il vicepresidente della “Sessa”, Franco Rosito
– che, accogliendo la nostra richiesta, ci hanno messo a disposizione
degli ambienti indipendenti in cui potremo incontrare tutti i nostri
soci e vivere in maniera ancora più pregnante questa nostra
esperienza associativa”. Il Direttivo ha, inoltre, stabilito
che la quota associativa per l’anno 2006 è fissata in
20,00 euro, mentre la quota una tantum per i nuovi iscritti è
stata ridotta a 30,00 euro. “Così facendo – ha
detto ancora Rosito - abbiamo pensato di andare incontro alle richieste
dei nostri associati, ma, soprattutto, di tutti quei colleghi che
ci hanno manifestato in tante occasioni la volontà di entrare
a far parte dell’associazione”. Nell’invitare tutti
i soci a mettersi al più presto in regola con i versamenti,
si comunica anche che l’Assemblea ordinaria è fissata,
in prima convocazione, per venerdì 3 marzo alle 6,00, e, in
seconda convocazione, per sabato 4 marzo alle 10,00, nell’auditorium
della “Gazzetta del Sud”, a Rende. Rosito, infine, ha
espresso apprezzamento per il successo ottenuto dal corso di “Power
Speaking”, sponsorizzato dalla Carime che ha annunciato, vista
l’alta partecipazioni registrata, di essere pronta a farlo ripetere.
Martedì il pallanuotista cubano Nieves all’Unical racconta la sua esperienza 15/01 ''Lo sport come scelta di vita'': e' il tema di una conferenza
che il pallanuotista cubano Jose' Nieves Urreli terra' dopodomani,
martedi', alle 17, all' Universita' della Calabria. La conferenza
di Urreli e' stata organizzata nell' ambito del seminario in giornalismo
sportivo promossa dal corso di laurea in Filosofie e Scienze della
comunicazione e della conoscenza, presieduto dal prof. Felice Cimatti.
Jose' Nieves Urreli, gia' titolare della nazionale di pallanuoto di
Cuba, e' in Italia dal 1999. Attualmente e' un punto di forza della
formazione Metropolis Cosenza Nuoto, che ha appena iniziato il campionato
nella categoria A2. Morto Nicolò: Soluri, “Era un lottatore”. Sergi, “Lutto colpisce categoria”. Loiero, “Si è speso per i giornalisti”. 09/01-(Mar.Gat.)- Dopo l’ annuncio della scomparsa di Raffaele
Nicolò, per quasi tre decenni presidente dell' Ordine dei giornalisti
della Calabria, arrivano puntuali i ricordi di chi lo conosceva come
giornalista e soprattutto come uomo. Il primo ad esprimere il proprio
cordoglio è stato il presidente dell' Ordine dei giornalisti
della Calabria, Giuseppe Soluri che dichiara: ''Raffaele Nicolo' non
c'e' piu'. Che il suo percorso terreno fosse ormai alla fine lo sapevamo
tutti perche' da tempo le sue condizioni di salute si erano aggravate.
Tutti, conoscendolo, speravamo pero' che la sua tempra resistesse
il piu' a lungo possibile''. E’ morto Raffaele Nicolò. Fu presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria. 08/01 E' morto a Reggio Calabria Raffaele Nicolo', fondatore, nel
1975, dell' Ordine dei giornalisti della Calabria e per 27 anni, fino
al 2002, presidente dello stesso. Nicolo' aveva 73 anni e da un paio
di anni era malato.Fu lui, dopo una lunga battaglia, ad ottenere l'
autonomia dell' ordine calabrese dal Consiglio interregionale della
Campania. Nicolo' ha iniziato la sua carriera di giornalista al Giorno
di Milano. Nel 1960 ha fondato e diretto il settimanale di satira
politica ''A Forbici''. E' stato anche commentatore ed editorialista
di Telespazio. Per 15 anni, Nicolo' e' stato consigliere nazionale
della Federazione nazionale della stampa e per sei segretario del
sindacato giornalisti calabresi. Membro dell' esecutivo dell' Inpgi
e componente del Consiglio di amministrazione dell' Istituto, e' stato
per diversi anni anche segretario della commissione di esame per l'
abilitazione dei giornalisti alla professione. I funerali si sono
svolti stamani nel cimitero Condera di Reggio Calabria. Ai familiari
di Nicolò vanno le condoglianze della redazione di NuovaCosenza.com Intercettazioni: Il Presidente di Odg Lombardia, Abruzzo, al Presidente Casini,“Non si può tornare al 1930, la sospensione cautelare ai giornalisti è una minaccia al diritto d’informazione” 06/01 I giornali attribuiscono oggi al presidente
della Camera, Pierferdinando Casini, questa affermazione: "Faccio
una valutazione molto serena: in questi ultimi venti giorni di legislatura
o c'è un'intesa, oppure è molto difficile pensare che
si possa convertire in legge dei provvedimenti''. Così la terza
carica dello Stato ha risposto ieri ai cronisti che gli chiedevano
se ci fossero i tempi per approvare entro la legislatura il disegno
di legge (ddl) del governo sulle intercettazioni telefoniche. Gran successo della fiction “L’uomo che sognava le aquile” girato in Calabria. Ass. Tommasi “Uno spaccato della regione, autentico” 04/01(GiuPal) Enorme successo per la fiction "L'uomo che sognava
le aquile" andata in onda domenica e lunedì sera su RaiUno.
Il perno centrale del successo, così come viene commentato
dai protagonisti e non solo, è stata la grande semplicità
della storia e la profonda descrizione della Calabria, luogo di ambientazione
della fiction. Il protagonista della storia, Terence Hill nei panni
di Rocco Ventura, è un pastore calabrese che vive con le sue
capre e ha un unico sogno: conservare la tradizione di un formaggio
prodotto da 400 anni sui monti della sua terra seguendo un antico
metodo tramandato dalla sua famiglia. Mentre Rocco Ventura tenta disperatamente
di salvare l'azienda di famiglia incontra sulla sua strada un bambino
che sta tentando disperatamente di lottare contro la malattia. Lo
stesso Terence Hill spiega il perché della riuscita della fiction:
"L'ambientazione - spiega - doveva essere nelle Alpi. Poi lo
scenario e'stato trasferito al sud, sulle montagne dell'Aspromonte:
una scelta giusta. Sono andato a Catanzaro, ho avuto modo di parlare
con chi vive e lavora nelle campagne. La Calabria e' bellissima e
il sud e' forse più credibile in questa storia, anche perchè
i formaggi prodotti al nord sono più accettati, più
conformi agli standard richiesti dall' Unione europea". Archivio: Da gennaio 2006 a dicembre 2008 Da luglio a dicembre 2005
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del 28/01/2004
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