Rifinitura
al San Vito e partenza.
07/01 In una rigida mattinata si è svolta la rifinitura
di fine settimana dei Lupi condotta da Mister Zunico. Ultimi ritocchi
alle tattiche per domenica prossima e prove per fugare i dubbi sul
tipo di tattica e schieramento da adottare per domenica. Ha ripreso
Domicoli che ha superato brillantemente il test di questa mattina.
Nonostante questo i dubbi per l’attacco rimangono. In ballottaggio
per la prima linea Prete e Gallicchio che potrebbero, uno dei due,
affiancare il posto fisso che Sarli si sta ritagliando in squadra
a suon di gol. Per il discorso degli under è favorito Domicoli,
ma potrebbe darsi che il problema under venga spostato sulla riga
mediana. Insomma alla fine della rifinitura l’unica cosa certa
era la lista dei convocati. Sono diciotto. A casa rimangono Cardillo,
Dierna, Maglione, Mazzei e Morrone. Sul bus che è partito
nel pomeriggio per Somma Campana sono saliti, invece, i portieri
Barone e Panico; i difensori Ambrosecchia, Di Donato, Marcosano,
Scarlato e Scorrano: i centrocampisti Crescibene, Di Girolamo, Lio,
Sanso, Tocci e Vanzetto; e gli attaccanti Domicoli, Gallicchio,
Prete, Srali e Tiscione. Al termine della rifinitura Mister Zunico
ha rilasciato la consueta dichiarazione di fine settimana in cui
ha parlato della gara di domenica: “Una partita importante
in cui mi aspetto una risposta di carattere da parte dei miei giocatori.
Fino ad oggi non mi hanno mai deluso ma domani ci aspetta una vera
e propria battaglia. Ma i miei uomini dovranno giocare come sanno,
come hanno sempre fatto, giocare per vincere. Loro sono una buona
squadra e visto che ce la giocheremo sul campo daremo il massimo
per continuare anche nel nuovo anno come abbiamo chiuso con il vecchio.
Nessun conto aperto da sistemare – ha poi aggiunto mister
Zunico riferendosi alla querelle per i tre punti per la vicenda
Sanso– ma con le capacità che abbiamo sono sicuro che
riusciremo nel nostro intento, poi per i tre punti ci penserà
la giustizia sportiva”.
Colpaccio del
Rende che batte la capolista Gallipoli
06/01 Ed è proprio del Rende, vera rivelazione del campionato
di C2 girone C di quest'anno, la seconda impresa che con un bel
gol di Occhiuzzi riesce a battere, per la seconda volta in questa
stagione, la capolista schiacciasassi Gallipoli. In una serata fredda
con il Marco Lorenzon colorato a festa i biancorossi hanno avuto
dunque ragione della capolista da cui si distanziano, ora, di soli
di nove punti. Una gara combattuta pallone su pallone che ha avuto
il suo culmine proprio dopo il ventesimo allorché il Rende
è passato in vantaggio con uno stupendo gol di Occhiuzzi
pescato molto bene da Riolo. Uno a zero e palla al centro e forcing
degli ospiti che non sfruttano l’unica vera occasione da gol
capitata a Castillo che di testa spizzica bene il pallone ma trova
sulla sua strada le mani di Ambrosi che si supera e custodisce bene
la sua porta. Appena pochi minuti e la formazione pugliese si ritrova
in dieci. Minadeo non tova di meglio che sferarre un pugno contro
Altomare e l'arbitrro, ottima la sua prestazione, che nota tutto
lo spedice anzitempo a far la doccia. Poi tantissimo freddo, sugli
spalti e in campo, e niente di particolare da segnalare. Con questa
vittoria la squadra di Mister Silipo di piazza ora, dopo l’anticipo
di questa sera, al secondo posto in classifica a quota 31.
Anticipo della 18a giornata di serie C2 girone
C
Rende-Gallipoli 1-0
Marcatore: 23’ Occhiuzzi (R)
Rende: Ambrosi, Morelli, Riolo, Moschella. Altomare,
Braca, Benincasa, Alfieri (33’st Novello), Galantucci, Occhiuzzi
(40’ st David), Scarnato. A disp.: Vitale, Fabio, D'Agostino,
Criniti, Trocini. All. Silipo
Gallipoli: Lafuenti, Musca (18’ st Mele),
Di Salvatore, Iennaco (30’ st Ciccarese), Raimondi, Minadeo,
Clemente, Di Pietro, Castillo, Innocenti, Esposito. A disp. Negro,
Polo , Carrozza, Di Miceli, Casisa. All. Auteri
Arbitro: Bo di Genova
Ammoniti: Raimondi, Clemente, Ciccarese, Mele (G); Afieri, Riolo,
Braca (R)
Espulso Minadeo (G) 26’
Angoli 3-2 per il Rende
Recupero: 3’ pt - 4’ st
Spettatori: 2.000 circa.
As Cosenza:
Andrea Lanni allenatore dei portieri
06/01 Una seduta nel pomeriggio per i Lupi di Mister Zunico basata
sul pallone. Prova di qualche movimento e niente di eccezionale
da segnalare. Torna, invece, nei ranghi, cioè provenienza
Cosenza FC, Andrea Lanni, preparatore dei portieri. Caldeggiato
tantissimo da Mister Zunico, il preparatore dei numeri uno, ha ripreso
il lavoro anche se ancora, formalmente, c’è solo una
accordo sulla parola. Qualche problema, invece per Domicoli, appena
rientrato dalla convocazione della rappresentativa, che ha preso
una brutta botta e che potrebbe addirittura saltare la gara di domenica.
Dalle sue condizioni, quindi, dipende la formazione che Mister Zunico
dovrà mettere in campo. Il dubbio rimane sull’utilizzo
dell’under in avanti e quindi sulle scelte che di conseguenza
potranno determinare un assetto piuttosto che un altro della squadra.
Quattro reti
del Cosenza al Terranova. Trovato l’accordo per il titolo.
05/01 Si è svolta questo pomeriggio, a Terranova da Sibari,
l’infrasettimanale dei Lupi. L’incontro teso a rinsaldare
i rapporti con la tifoseria della Provincia e programmato dal DG
Perrone nell’ambito di un vero proprio piano di rilancio “simpatia”,
si è svolto senza problemi di sorta. Forse l’unica
pecca è stata “la stanchezza dei giocatori”,
ci ha detto Mister Zunico, “in settimana ed in particolare
mercoledì hanno sostenuto un allenamento molto duro e tra
oggi e domani scaricheranno la mole di lavoro. Tutto secondo i piani.
Sono contento per come la squadra ha reagito, malgrado il campo
pesante, e domani dovrebbe andare ancora meglio”. Nonostante
i carichi, quattro le reti realizzate dalla compagnie rossoblu.
Due per tempo. Nei primi quarantacinque minuti sono andati in campo
Panico, Di Donato, Dierna, Vanzetto, Marcosano, Scorrano, Di Girolamo,
Lio, Sarli, Tocci, Gallicchio. A segno sono andati Sarli e Lio.
Nel secondo tempo turn over quasi per tutti ed in campo sono scesi
Barone; Mazzei, Dierna, Sanso, Scarlato, Maglione, Crescibene, Tiscione,
Prete, Morrone, Guillaume (Cardillo). Le altre due reti sono state
realizzate da Tiscione e Sanso. Rientro di Marcosano in prima squadra
quindi, visto l’allarme rosso per l’assenza degli squalificati
Maglione e Ambrosecchia. Quest’ultimo invece, assieme a Domicoli
hanno ben figurato, oggi, in quel di Coverciano dove il selezionatore
Berrettini ha fatto disputare una partitella di 90 minuti, divisi
in tre squadre, a tutti i convocati. Colpito delle buone individualità
di tutto il gruppo il tecnico, che sta curando la preparazione della
rappresentativa di serie D che giocherà il Torneo di Viareggio,
dovrà ora esprimersi per convocare i giocatori che disputeranno
il 18 gennaio una prima amichevole contro il Cervia ed il 25 una
seconda amichevole ad Albano Laziale contro l'Albalonga. L’appuntamento
definitivo, allorché saranno scelti i 22, è previsto
per il prossimo 8 febbraio per la presentazione della rosa. Intanto
il Presidente Intrieri ha fatto sapere di aver informato il Tribunale
che l’operazione fideiussione per quanto riguarda il problema
titolo aperto con la vertenza dei Di Dieco è definitivamente
chiusa, visto che c’è l’accordo tra le parti.
Entro martedì prossimo, dunque, si chiude l’ennesimo
capitolo negativo (speriamo davvero sia l’ultimo) di questo
tormentatissimo campionato che sembra un vero e proprio Camel Trophy
delle ingiustizie e incomprensioni.Infine sono state selezionate
dalla Lega le terne arbitrali. DOmenci alla 14.30 dirigerà
la gara del Cosenza Giacomo Ortolano di Pescara assistenti Francesco
Di Censo di Pescara e Filippo Pelliciotta di Lanciano. .
Ambrosecchia
e Domicoli a Coverciano con la rappresentativa di D
04/01 Un sola seduta di allenamento per i lupi quest’oggi.
Lavoro sul pallone e nessuna novità d sottolineare tranne
l’assenza, per la convocazione nella nazionale di serie D
di Ambrosecchia e Domicoli. I due validi under del Cosenza, da oggi
a Coverciano, fanno parte del gruppo di trentasei giocatori, scelti
tra 200 visonati, dai quali verrà fuori la rosa di 22 che
disputerà la 58a edizione del Torneo di Viareggio- Coppa
Carnevale. La Rappresentativa Serie D, come avversarie nel girone
eliminatorio, affrontera' la Triestina, i messicani del Pumas Unam
e gli svizzeri del Grassopher. La Rappresentativa Serie D, nella
sua marcia di avvicinamento al Torneo, disputera' il prossimo 18
gennaio un'amichevole con il Cervia, e successivamente altri due
test amichevoli con avversari da definire.
Il Presidente
Parente lascia il Catanzaro
04/01 (G.P.) Dopo tre anni di onorato servizio Claudio Parente
lascia la presidenza del Catanzaro. La notizia, pervenuta con 24
d'anticipo, è stata resa nota dallo stesso Parente attraverso
il sito internet della società. Domani e' prevista un' assemblea
dei soci che dovrebbe definire questo nuovo scenario in seno alla
dirigenza del club calabrese: la Medical sport center (la società
di servizi sanitari di proprietà di Claudio Parente e Massimo
Poggi), azionista di maggioranza con il 96,67%, dovrebbe cedere
una quota di poco superiore al 48% alla società Aquila (formata
da numerosi imprenditori locali) che con il 3,37% in mano a Mirante
acquisirebbe così la maggioranza della società. Il
nuovo gruppo dovrà subito scegliere il nuovo presidente,
compito al quale sta febbrilmente lavorando proprio in queste ore.
Allenamento
al San Vito. In prova il camerunese Guillaume.
03 gen 05 Seconda seduta di allenamento per i Lupi in questo inizio
2006 segnato ancora una volta dalle solite sterili polemiche che
non hanno minimamente sfiorato la squadra. Tutti in campo con un
freddo glaciale ma ambiente sereno ed abbastanza euforico per le
quattro vittorie di fila (tre di campionato e amichevole col Rende)
realizzate. Tutti presenti e tutti in forma. I ragazzi hanno lavorato
agli ordini del preparatore Roberto Bruni che sta rimettendo in
marcia la macchina rossoblu dopo le vacanze natalizie. Per domenica
è prevista una gara particolare. L’incontro contro
la Viribus Unitis della discordia. Quella che cerca di soffiare
tre punti al Cosenza, per intenderci, lucrando sul caso Sanso. Ma
tantè, la Giustizia Sportiva farà il suo corso. Intanto
al San Vito c’è stato anche un nuovo arrivo. Se di
passaggio o in rpova lo sapremo nei prossimi giorni. Si tratta dell’attaccante
Kendo Guillaume classe 86 del Camerun. Ottimo il suo score che vede
una finale giocata in Coppa Camerun nel 2004 e otto gol realizzati
in quella stagione. Prima dell’allenamento il neo bomber rossoblu,
Cosimo Sarli si è intrattenuto con la stampa discutendo sul
prossimo incontro. “Una gara impegnativa -ha detto il bomber-che
per noi equivale ad una battaglia. Andremo li per fare nostra la
partita, motivati ancor di più per la vicenda dei tre punti.
Noi stiamo reagendo bene e domenica dopo domenica stiamo riprendendo
il cammino verso gli obiettivi prefissi ad inizio campionato. Io
ce la sto mettendo tutta. La società mi ha preso in serie
C per far bene e grazie al cielo, grazie all’aiuto di tutti,
sto dando il mio contributo”. Dalle dichiarazioni del bomber,
chiamato per far dimenticare i gol di Cosa, traspare tutta la grinta
che questa squadra sta mettendo in campo. Domani per i giocatori
ci sarà una doppia seduta e giovedì amichevole in
quel di Terranova di Sibari con la squadra locale. Una scelta voluta
dal DG Perrone per ricucire i contatti con la tifoseria della provincia
e per promuovere il nuovo corso del Cosenza.
Ripresa la
preparazione dei Lupi. Agli sgoccioli la vicenda fallimento.
02/01 Una ripresa giusto per scaldare i motori quella che oggi
pomeriggio ha avuto luogo al San Vito. Giocatori tutti presenti
e clima abbastanza sereno nonostante la vicenda Di Dieco che incalza.
L’allenamento è servito solo a riprendere confidenza
con il campo dopo i bagordi natalizi. Sulla vicenda dell’ingiunzione
di fallimento chiesta dall’ex proprietario del titolo sportivo,
Di Dieco, nessuna novità di rilievo è accaduta sino
ad oggi. Nel corso della trasmissione di TeleItalia a Lupo a Lupo
il dott. Di Dieco ha ribadito che lui vanta ancora un credito di
200.000 euro (sui 300.000 totali pattuiti) nei confronti del Cosenza
FC e che l’attuale As Cosenza che gioca in campionato utilizzando
detto titolo sarebbe interessata alla sua azione giudiziaria. Ricordiamo
che il Dott. Di Dieco ha citato ai danni il Cosenza FC e il Sindaco
di Cosenza, per rivalersi della cifra non incassata. Al decreto
ingiuntivo si è opposto il Sindaco ma non gli ex soci del
Cosenza FC. Conseguenza che il decreto ingiuntivo è divenuto
esecutivo e quindi è stata prodotta un istanza di fallimento
che coinvolge il Cosenza FC ma anche, secondo i legali di Di Dieco
anche l’AS Cosenza. Il Presidente Intrieri ha fatto sapere
che lui, quando acquistò il Cosenza FC lo prese senza debiti
e senza crediti attestato in una dichiarazione giurata davanti al
tribunale. Il Presidente Intrieri ha affermato nei giorni scorsi
che i suoi legali si sono incontrati con quelli del Di Dieco per
trovare una mediazione che risulterebbe essere una rateizzazione
del debito. A tutt’oggi, però, Di Dieco ha dichiarato
di non aver avuto alcun cenno di conferma tramite alcun atto. Intrieri
da parte sua ha fatto sapere che farà di tutto perché
la società non fallisca. Ai fatti ora c’è una
nuova scadenza, quella della richiesta di fallimento, che il giudice
del tribunale dovrà valutare, a meno che non intervenga una
retromarcia che solo Di Dieco può fare a fronte di un impegno
scritto. Insomma una nuova triste puntata è andata in onda
quest’oggi sul teatrino del calcio. Noi siamo convinti che
sia davvero l’ultima e che finalmente questo 2006 possa portare
quella serenità al Presidente Intrieri ed a tutta la tifoseria
che ora aspetta la fine di tutte queste tristi vicissitudini.
Per il Cosenza
non c’ è pace. Istanza di fallimento per il titolo.
Chiesta una rateizzazione.
30/12-(Giampaolo Cataldo)- Sembrava che tutto fosse finito, i vecchi
fantasmi e le paure fossero solo un brutto ricordo del passato ma
purtroppo in queste ore, sembra che tutto sia tornato di attualità.
Il calcio giocato si fa da parte e torna a galla la grana “Di
Dieco”. L’ ex presidente del Castrovillari, formazione
che ha ceduto il titolo sportivo nella maledetta estate 2003 alle
istituzioni Bruzie per far tornare il calcio in riva al Crati, pare
che abbia fatto istanza di fallimento del sodalizio silano. Alla
base del possibile fallimento ci dovrebbero essere 200.000 euro
non corrisposti (ormai da tre anni) dal Cosenza FC per la cessione
del titolo. Ma da fonti certe sembra che il debito dovuto ai Di
Dieco non sia di duecentomila euro ma bensì di soli centomila.
Negli accordi per la cessione del titolo sportivo dell’US
Castrovillari, fatta allora, c’era una clausola che dichiarava
che l’importo sarebbe stato di altri centomila euro (per un
totale di duecento mila e non trecento mila come si vorrebbe far
credere) soltanto se si fosse riusciti ad avere una sponsorizzazione
che è rimasta in ballo ma non si è mai conclusa. Intanto
gli orrori del passato continuano a destabilizzare il sogno di migliaia
tifosi rossoblu’. Per dovere di cronaca diciamo che la notizia
si era sparsa in città già da alcuni giorni ma oggi
attraverso due quotidiani locali la voce si è tramutata in
un incubo. Il presidente Intrieri, interpellato da noi, ci ha dichiarato:”
E’ una questione annosa. I vecchi associati del Cosenza hanno
disatteso gli accordi presi al momento della cessione della società”.
“Gli avvocati-continua il presidente- stanno lavorando per
trovare una soluzione. Al momento potrebbe succedere di tutto.”
Alla fine un monito “Se dovrebbe succedere qualcosa al Cosenza
calcio aderirò alle vie legali.”. In serata poi il
Presidente, interpellato dopo la gara amichevole con il Rende rivela
che è stata proposta una rateizzazione del debito richiesto
causa del busillis. “Siamo pronti a fare il nostro dovere,
ma è ora di finirla nell’agitare spettri. Se sarà
il caso rivelerò anche io le mie verità. Non voglio
aggiungere altro”. Un Intrieri, tutto sommato, abbastanza
tranquillo, che non abbassa un attimo la guardia e replica colpo
su colpo alle stilettate che gli arrivano vigliaccamente alle spalle.
Dal campo inagibile (una evidente perdita di incasso tanto salubre
per la società) ai fatti di Eboli è tutto un susseguirsi
di vicende poco chiare che sembrano (e secondo noi lo sono) manovrate
ad arte per bloccare il progetto di rilancio del calcio cosentino.
Le considerazioni le lasciamo ai lettori, ma come si sta sviluppando
la vicenda chi doveva tutelare gli interessi dei tifosi e del nome
Cosenza ha fatto e continua a fare solo danni. La passione, l’
amore e il calore che in questi anni hanno dimostrato i sostenitori
silani non merita lo scempio che si è vissuto e si sta andando
a vivere. Nel frattempo dalla regione arrivano buone notizie. Una
tranche di centomila euro è stata stanziata per l’As
Cosenza, così come (ma con importi decisamente diversi) per
le altre società calabresi. Una boccata d’ossigeno
che servirà a riorganizzare i piani di battaglia del Presidente
Intrieri. “Io sono pronto, e lo farò al momento opportuno,
a raccontare tutto per dover di chiarezza nei confronti di tutta
una città e di tutti i tifosi e sportivi cosentini. Ma lorsignori
– conclude Intrieri nella sua dichiarazione- sappiano che
io andrò sino in fondo al mio progetto. E a me, le cose che
inizio, mi piace finirle, vincendo.”.
Al Cosenza
il derby con il Rende
30/12
Occasione migliore non si poteva trovare per battezzare le nuove
maglie rossoblu, appena giunte in società. Il Cosenza di
Zunico batte nel derby amichevole di capodanno la forte squadra
di Mister Silipo per uno a zero. In un San Vito, bomboniera del
calcio calabrese che meriterebbe ben altre serie, desolatamente
vuoto, la squadra di Zunico ha avuto ragione degli uomini di Mister
Silipo presentatisi al San Vito con la voglia di far bene. Clima
quasi glaciale, vento freddo e giocatori con i carichi della ripresa
della preparazione sulle gambe (e qualche dolce di Natale in più)
hanno dato buone indicazioni ai rispettivi allenatori. In una gara
che si doveva disputare per gli scambi di auguri con la tifoseria
ancora una volta, l’unico ad essere penalizzato è il
pubblico di Cosenza. Fanno brutta cornice al festoso evento le dichiarazioni
dei dirigenti comunali che fanno da rimpiattino l’un l’altro
scaricando responsabilità a destra e a manca. Sta di fatto
che il San Vito, il campo di calcio per eccellenza della Calabria,
un impianto che è davvero un peccato non poter utilizzare,
rimane per colpa di qualche passacarte, desolatamente vuoto. Ma
il tempo delle polemiche è concluso, anzi, messo da parte
per una festa di sport. Cosenza e Rende si affrontano a viso aperto
in una gara abbastanza tranquilla. E’ il Cosenza però
che mette in mostra la voglia di fare bene da subito. Almeno tre
palle limpide nei primi trenta minuti di gioco fanno mangiare le
mani a Zunico che grida come un ossesso dalla panca. Prima Gallichio
spreca malamente, poi Lio viene parato in angolo, e poi Dierna si
mangia un gol a porta vuota ed infine una buona occasione sui piedi
di Di Girolamo fanno da contraltare ad un Rende che studia la situazione
cercando di fare meno danni possibili. Per Zunico c’è
da gestire una nuova situazione offensiva con la coppia Prete Gallicchio
tutta da rielaborare. I due si studiano e si fanno sentire li davanti.
Più di un pensiero per la difesa del Rende, hanno creata.
A centrocampo Vanzetto e Crescibene sembrano trovarsi a loro agio
con le spalle coperte dal nuovo duo centrale Scorrano-Scarlato.
Le fasce sono affidate a Dierna e Ambrosecchia dietro ed i soliti
imprendibili, funambolici, Lio e Di Girolamo in offensiva. Il Rende,
orfano di Ambrosi, David e Altomare, schiera Vitale tra i pali,
Orlando, Riolo, Morelli, Moschella, Scarnato, Benincasa, Novello,
Galantucci, Occhiuzzi e Criniti. Collezione di angoli per i Lupi
ma mire tutte da correggere. Cosenza che tiene il pallino del gioco
per ben 39 minuti e Rende che non riesce ad infastidire più
di tanto la porta affidata alle mani pregiate di Panico. Ma quando
li fa, ogni tiro è un quasi gol. Accade al 39’ con
un botta di Galantucci da fuori che centra il sette della porta
rossoblu, ma non riesce ad evitare il volo di Andrea Panico che
chiude quel pezzettino in cui le ragnatele trovano sempre buon albergo.
Una parata delle sue dice no ad un impennata dell’avanti biancorosso
che quando si fa sentire lo fa sempre a suon di gol (8 in quest’anno
in serie C2). E il Rende, prese le misure, cerca a tutti i costi
di far pesare la serie superiore. Neanche altri tre minuti e questa
volta è Benincasa che da fuori fa volare Panico da palo a
palo, ma la sfera esce fuori. Secondo tempo con un accenno timido
di pioggia, subito rientrato, e squadre completamente rivoltate
come un calzino. Zunico cambia modulo e schiera un 4-3-3 con Di
Donato al posto di Dierna e Maglione al posto di Scorrano. Al centro
tre “ragionieri”, o quasi, che rispondono al nome di
Tocci, Sanso e Crescibene e davanti una linea offensiva di tutto
rispetto formata da Sarli, Prete e Domicoli. Un atteggiamento davvero
spregiudicato che però viene rettificato dopo appena venti
minuti. Infatti, la squadra di Silipo, scesa ancor più aggressiva
in campo propone una linea difensiva a tre con Morelli, Braca e
Moschella al centro Alfieri, D’Agostino e Benincasa, con cursori
laterali Bernardi e Riolo e di punta con Galantucci e Trocini. In
pratica Silipo cambia atteggiamento alla sua squadra che schiaccia
i Lupi nella propria meta campo per quasi mezzora, tenendo i suoi
corti e molto alti. Il Cosenza non riesce ad uscire dalla propia
trequarti. La tela di centrocampo imbastita da Silipo funziona meglio.
Ma venendo alla cronaca, nei primi minuti Alfieri prova con un pallonetto
a risolvere una mischia, poi in azione di angolo, dall’altra
sponda, Maglione ci prova ma il Rende copre bene. Al 18’ ancora
Alfieri prova da lontano e Panico fa il suo dovere con una uscita
da numero uno. Al 21 il Cosenza ha una buona punizione di alleggerimento
calciata da Sarli e Vitale si salva in angolo. A questo punto cambia
l’assetto dei lupi che tornano con il classico 4-4-2 ed entrano:
in porta il bravo Barone, Marcosano e Domicoli. Dall’altra
parte entrano Bacillieri, Galeano, Bernardi e Petrucci. Al 33’
è ancora Alfieri che da fuori sfiora l’l’incrocio
dei pali e Cosenza che, cambiato atteggiamento tattico, si porta
pericolosamente in area biancorossa prima con Morrone al 34’
che sciupa una buona azione senza concluderla (ottimo il suo rientro,
il ragazzo sta bene e bisognerebbe insistere su di lui) ed al 36’
va in gol. Domicoli solo solo davanti al giovane Galeano mette dentro
un pallone portato sulla sinistra da Sarli che invece di tirare
pensa benissimo a servire un assist d’oro al neo convocato
in nazionale che da 20 cm della linea bianca non può sbagliare.
Uno a zero e palla al centro e replay per l’incontenibile
Sarli dopo appena sei minuti. Sfuriata sulla fascia sinistra del
campo e palla che fa gridare al gol, prende prima la traversa, poi
carambola sul palo interno ed infine rientra di nuovo in campo.
Rimane in chiusura, a minuto 45, una punizione di Tocini che esce
fuori. Derby concluso e gara ai Lupi che soddisfatti vengono abbracciati
da Intrieri. Poi tutti negli spogliatoi, a festeggiare con pasticcini,
spumante e panettone, il derby dell’amicizia di fine anno.
Un vero peccato la mancanza del pubblico che avrebbe meritato una
parentesi di calcio giocato in amicizia e solidarietà alla
fine di questo anno che ha lasciato ancora una volta alcuni episodi
da dimenticare. Ma tutto e bene ciò che finisce bene. Il
Presidente Intrieri, in merito alle dichiarazioni apparse sulla
stampa a proposito del titolo sportivo cerca di contenersi. “Non
voglio aggiungere altro e quando sarà il momento parlerò
di tutti i retroscena, per adesso posso solo dire che abbiamo proposto
ai Di Dieco una rateizzazione del debito riguardante il titolo.
Una incombenza che ho ereditato dalla vecchia società e di
cui ho promesso di venirne a capo. Ma se qualcuno insiste a non
volere intavolare trattative io racconterò tutto quello che
c’è da raccontare”. Riferimenti per tutti, politici
e non. Un anno davvero travagliato per chi ha creduto ed investe
in una scommessa importante, contrastata anche da chi ha dato il
là per la sua nascita. Dall’inagibilità del
campo a tutti i giochetti di palazzo, sono troppi i movimenti “senza
senso” che continuano a bloccare un progetto di rinascita
calcistica. Cosenza sportiva, caro Presidente, in questo momento
è con Lei. Continui per la sua strada.
Cosenza-Rende 1-0 (0-0)
Marcatori: 81’ Domicoli
Cosenza (pt): Panico, Dierna, Ambrosecchia, Vanzetto,
Scorrano, Scarlato, Di Girolamo, Crescibene A, Prete, Lio, Gallicchio.
Cosenza (st): Panico (Barone), Di Donato, Ambrosecchia,
Scarlato (Marcosano), Maglione, Tocci, Sanso, Crescibene, Sarli,
Prete (Domicoli), Gallicchio (Morrone).
Rende (pt): Vitale, Orlando, Riolo, Morelli, Moschella,
Scarnato, Benincasa, Novello, Galantucci, Occhiuzzi, Criniti.
Rende (st): Vitale (Galeano), Morelli, Braca, Moschella
(Bacillieri), Bernardi, Alfieri, D’Agostino, Benincasa, Riolo,
Galantucci (Petrucci), Trocini.
Arbitro: Caroleo di Crotone
Assistenti: Scala e Gigliotti di Amantea
Angoli: 5-4 (3-3) per il Cosenza
Ammoiniti: nessuno
Note: partita giocata a porte chiuse.
Amichevole
con il Rende a porte chiuse alle 14.30
29/12 Una sola seduta di allenamento anche per quest’oggi
da parte dei Lupi di Mister Zunico che hanno lavorato soprattutto
sul fondo e su esercizi orientati a togliere le tossine accumulate
in questi giorni di festa. Nel pomeriggio saltata la preparazioni
per problemi logistici i Lupi si sono dati appuntamento a venerdì
mattina per preparare l’amichevole con il Rende, che, come
anticipato, verrà giocata a porte chiuse stante l’inagibilità
del San Vito.
Ripresa la
preparazione. San Vito inagibile per l’amichevole col Rende.
Domicoli e Ambrosecchia convocati nella rappresentativa di D
28/12 Riprende la preparazione dei Lupi dopo la lunga sota natalizia
che ha loro concesso quattro giorni di riposo. Pomeriggio trascorso
con lavoro in palestra e poi sul campo. Tutti presenti, tranne Panico
e Tiscione assenti giustificati. Per Zunico la ripresa del lavoro
coincide anche con una nuova tegola in testa dettata dall’emergenza
difesa. Infatti anche se Marcosano sta riprendendo, il tecnico,
alla ripresa del campionato, il prossimo 8 gennaio, dovrà
fare a meno degli squalificati Dierna e Maglione e probabilmente
anche dell’altro terzino Ambrosecchia convocato, assieme a
Domicoli, nella Rappresentativa di serie D che prenderà parte
al Torneo di Coppa Carnevale di Viareggio. Gli ultimi due si dovranno
trovare a Coverciano il 4 gennaio alle 18.30 assieme ad altri 34
giocatori (selezionati tra oltre 200 giocatori visionati). Tra questi
verranno selezionati quelli che parteciperanno al torneo. Si tratta
quindi di una vera e propria convocazione in nazionale che premia
i due atleti rossoblu. Ma l’emergenza difesa, dicevamo, rimane
al centro dell’attenzione del tecnico silano. Davvero inusitata
la punizione comminata al centrale difensivo Maglione. Tre giornate
che i dirigenti di via Rossini non hanno affatto accettato di buon
grado. “Faremo sicuramente ricorso, ha affermato il DG Perrone,
contro una punizione che ci pare davvero eccessiva”. Secco
il commento. Ma tra le altre grane scoppia un nuovo giallo San Vito.
Infatti per riprendere il ritmo campionato, come ogni anno, la società
ha convenuto con il Rende un’amichevole da disputare al San
Vito per venerdì prossimo, in un primo momento fissata per
le 20.30. Ma, come tutti sanno, al San Vito è scaduta la
proroga concessa per gli adeguamenti richiesti dalla commissione
sicurezza, e detti lavori ancora non sono stati portati a termine.
Così l’agibilità al San Vito rimane sospesa.
In pratica gli spalti del san Vito sono inagibili ed in tal senso
la Questura non vuole sentire ragioni su altre proroghe e concessioni.
Nel pomeriggio ed in serata una serie di telefonate tra dirigenti,
Comune e Questura stanno cercando di portare a termine una mediazione.
Attualmente la situazione si è evoluta in questo senso: pare
che la gara, comunque, si disputerà alle ore 15 ma però
sarà giocata a porte chiuse, a meno che in questi due giorni
il comune non apporti le necessarie modifiche per chiudere il capitolo
agibilità. Ci pare ipotesi assai remota. La mediazione di
queste ore è dunque orientata ad ottenere una nuova proroga,
solo per questa partita. Le previsioni non sono affatto rosee, per
il resto vedremo nelle prossime ore. Da segnalare infine, che Gigi
Marulla e Ciccio Marino, saranno domani pomeriggio tra i tedofori
che porteranno la fiamma olimpica delle Olimpiadi invernali di Torino
2006 al suo passaggio da Cosenza.
I Lupi di Zunico
continuano la marcia. Terza vittoria consecutiva.
23/12-(GiampaoloCataldo)- Tre gare giocate e altrettante vittorie,
con due gare giocate lontano dal San Vito, senza subire gol. Questo
è il ruolino di marcia del Cosenza targato Zunico. Il sodalizio
del presidente Intrieri conclude, nel miglior modo possibile, il
girone d'andata della stagione 2005/2006. La vittoria maturata in
terra Sicula infonde, ancora una volta, consapevolezza nei propri
mezzi. Una squadra animata da un “fuoco di riscatto”
lancia la caccia alle posizioni di vertice e si lascia alle spalle
tutte le tossine negative accumulate nel girone d’ andata.
La formazione di mister Zunico ha interpretato i novanta minuti
da veri Lupi silani. Le qualità fatte vedere sono: cuore,
grinta e consapevolezza. Non è un caso, ma è lo stile
inculcato dall’ uomo Zunico. Le basi ci sono ora ci si augura
che ogni fattore negativo si diradi e si possa vivere nell’
amore verso la maglia rossoblu, che per molti anni è stata
bistrattata e tradita.
La Cronaca.
Nei primi quindi minuti le due squadre si limitano a studiarsi senza
creare azioni degne di nota. Dopo aver trovato le misure il Cosenza
iniziano a giocare sfiorando la rete in diverse occasioni. A rompere
il ghiaccio è Di Girolamo con un tiro che viene deviato in
angolo dal portiere campobellese. Dalla bandierina si presenta capitan
Lio che pennella un cross in area, Sarli colpisce e la palla va
ad impattare la traversa. Passano pochi minuti e Domicoli scocca
un tiro che chiama ad una difficile risposta il portiere Niosi.
Al forcing silano partecipa ancora una volta Tony Lio. Il capitano
batte una magistrale punizione e la palla va vicinissima al sette.
La reazione della formazione guidata da mister Galfano arriva, al
minuto 20, con un tiro dalla distanza di Riccobono, il pipillet
silano controlla senza patemi. Da qui alla mezz’ ora la luce
si spegne. A quindici minuti dalla fine si riaccende il sodalizio
siciliano che sfiora il vantaggio a più riprese. Ceraulo
con un tiro dalla lunga distanza impegna Panico con un superlativo
intervento. Il portierone rossoblu si ripete, quando Foti si incunea
nella difesa ospite e calcia da posizione favorevole. Il forcing
gialloblù continua con un tiro a botta sicura da parte di
Auricchio, sulla strada del vantaggio siciliano c’ è
però una saracinesca insuperabile, Andrea Panico. Nei minuti
finali del primo tempo la formazione di casa guadagna una punizione
dal limite. Sulla sfera si presenta Riccobono che tira e colpisce
un compagno di squadra e l’ occasione sfuma. Passati tre minuti
di recupero il risultato parziale resta a reti bianche.
Nell’ intervallo arriva il cambio vincente, deciso da Zunico,
fuori Domicoli dentro il furetto Gallicchio. Quest’ ultimo,
pronti via, impegna il portiere siciliano con un tiro velenoso.
Al 50’ arriva il meritato vantaggio del Cosenza. Su una punizione
battuta da Lio, Sarli incorna e la sfera finisce alle spalle del
portiere Niosi. Il vantaggio galvanizza i Lupi che continuano a
premere sull’ acceleratore. Al minuto 56’, il Cosenza
resta in dieci uomini per l’ espulsione del difensore Maglione
per gioco scorretto. La squadra non risente dell’ handicap
e continua ad imbastire il proprio gioco. Gallicchio, intorno al
70’, fa le prove del raddoppio ma si deve aspettare pochi
minuti per vedere il secondo gol. Infatti sul solito stupendo assist
di Lio, Di Girolamo segna il gol della tranquillità. Il Campobello
prova a reagire ma, gli attacchi risultano sterili e confusionari,
la difesa guidata dal gigante Scorrano, risponde sempre presente
chiudendo ogni spazio. I tre punti odierni sono la miglior risposta
a chi in settimana ha minato con una sentenza, a dir poco strabiliante,
la rincorsa verso le posizioni di vertice.
Raggiunti telefonicamente sia mister Zunico che il presidente Intrieri
si dichiarano soddisfatti per la vittoria maturata in Sicilia. Il
primo dichiara: “ Abbiamo giocato una buona partita. Siamo
partiti bene. Verso la fine del primo tempo ci siamo rilassati e
abbiamo subito il ritorno del Campobello, anche se le loro uniche
occasioni sono nati da due falli laterali.” Mister Zunico
si sofferma sull’ attuale posizione in classifica: “Noi
giochiamo partita per partita, puntando sempre la squadra che si
trova immediatamente davanti a noi. Ora siamo alla caccia della
Viribus. Alla riapertura del campionato andremo a giocare, lo scontro
diretto, a Somma Vesuviana- continua Zunico- cercando di imporre
la nostra forza creando sempre più occasioni da gol possibili.
” Infine, il trainer rossoblu conclude parlando della reazione
avuta dai Lupi, dopo l’ espulsione di Maglione: “La
squadra ha reagito bene, segnando il due a zero e legittimando ,
attraverso il gioco, il risultato finale.”
Il presidente Intrieri commenta così la vittoria:”
E’ stata una bella vittoria. Finalmente il Cosenza gioca bene.
Zunico ha dato: serenità, convinzione nei propri mezzi ma
soprattutto una fisionomia alla squadra. Sono tre domeniche che
giochiamo con la stessa formazione e i risultati si vedono. Abbiamo,
finalmente, una personalità e vedere giocare la squadra è
un piacere.” ” A noi non ci manca l’ amore dei
tifosi -continua il patron del sodalizio silano- che anche oggi
ci hanno sostenuto con il loro calore. Il Cosenza ha bisogno del
sostegno di tutti.” A concludere l’ intervista è
il capitolo ‘Viribus’. “Purtroppo ci mancano sei
punti in classifica, speriamo che diventino tre. Sono fiducioso
nel ricorso alla Caf. Noi ci crediamo perché siamo il Cosenza,
questo non lo dobbiamo mai dimenticare.”
CAMPOBELLO-COSENZA 0-2 (0-0)
Marcatori: 49’ Sarli (Co), 70’ Di Girolamo (Co)
CAMPOBELLO: Niosi, Mossa, Costanzo, Schicchi, Perricone,
Sanseverino (71’ Valentini), Foti (50’ Italia), Ceraulo,
Auricchio (37’ Ligotti), Riccobono, Parisi.
All. Galfano
COSENZA: Panico, Di Donato, Dierna, Vanzetto, Scorrano,
Maglione, Di Girolamo, Tocci, Domicoli (46’ Gallicchio, 91’
Prete), Lio, Sarli (60’ Scarlato).
All. Zunico
Arbitro: Daniele Doveri di Aprilia
Assistenti: Conoscenti e Cinquemani
Ammoniti: 56' Di Donato (Co).
Espulsi: 56’ Maglione (Co)
Spettatori: 350 con una cinquantina di tifosi provenienti da Cosenza.
Note: Terreno in terra battuta.
Risultati della 17° giornata
Campobello – Cosenza 0-2; Ebolitana - Adrano 2-1;Francavilla
– Vibonese 1-4; Giarre – Siracusa 0-0; Ragusa –
Alcamo 0-0; Rossanese – Comiso 2-1; Scillese – Sorrento
0-1; Turris – Trapani 1-1; Viribus – Sapri 0-0.
Classifica
Sorrento 40; Vibonese 37; Siracusa 36; Ebolitana 34; Viribus 30;COSENZA
29; Giarre 28; Comiso 25; Sapri 25**; Turris 23; Ragusa 22*; Francavilla
18**; Rossanese 17; Trapani 17; Adrano 13; Alcamo 10; Campobello
9; Scillese 5.
*penaliz. 2 punti; ** una gara in meno
Prossimo turno, Domenica 08/01/2006.
Alcamo – Sorrento; Campobello – Vibonese; Ebolitana
– Sapri; Francavilla – Siracusa; Giarre – Comiso;
Ragusa – Trapani; Rossanese – Scillese; Turris –
Adrano;Viribus Unitis – Cosenza.
Tutto tranquillo
in casa rossoblu.
22/12 Tutto tranquillo in casa rossoblu con i giocatori che oggi
hanno effettuato la rifinitura nelal sede del ritiro in Sicilia.
Ambiente sereno e più che motivato. Il tecnico ha affermato
dopo la sentenza che ha tolto momentaneamente i tre punti al Cosenza
sul caso Viribus Unitis: “A prescindere di come potrà
andare il ricorso noi siamo tranquilli. Ora siamo obbligati a vincere
una partita in più. Giocheremo sempre per vincere e faremo
del nostro meglio già da domani”. Il Presidente Intrieri,
inoltre, ha smentito categoricamente qualunque interessamento alla
società ed ha precisato che nessun operatore e nessuna cordata
si è finora fatta avanti. “In giro sto sentendo dire
soltanto un sacco di sciocchezze” ha dichiarato alla stampa
il numero uno di via Rossini. “I miei giocatori mi vogliono
bene e in società, così come in squadra c’è
un clima tranquillo e molto motivato. Io sono sicuro che diremo
la nostra e ci giochiamo il campionato perché ancora, con
il girone di ritorno dove avremo tutte le contendenti in casa, ci
sono tutti i margini per fare benissimo. Poi, per quanto riguarda
il ricorso alla CAF, ci siamo affidati all’avv. Petricca,
che è lo stesso legale che sta curando gli interessi del
Genoa e li ci aspettiamo la giusta decisone che è quella
della restituzione del risultato acquisito sul campo”. Pimpante
come non mai il Presidente Intrieri sprizza ottimismo da tutti i
pori, nonostante tutte le disavventure che questo Cosenza 2005/06
sta subendo dalla malasorte. “Ci mancano sei punti dichiara,
concludendo, il Presidente Intrieri, ma sono sicuro che i miei ragazzi
ce la metteranno tutta e faranno divertire i tifosi del Cosenza
a suon di risultati”. Infine la Lega ha designato l’arbitro
della gara che è Daniele Doveri di Aprilia il quale sarà
assistito da Conoscenti e Cinquemani.
Il Rende non
riesce a vincere contro l’ultima in classifica
21/12 Non riesce al Rende l’impresa nel portare via i tre
punti dalla squadra ultima in classifica, il Vittoria di Gentilizi.
Andata in svantaggio con al solita distrazione difensiva, i biancorossi
riescono a pareggiare con un eurogol di Novello sul finire del primo
Tempo. Nel secondo tempo i biancorossi riescono ad andare in vantaggio
con un rigore trasformato da Galantucci ma l’espulsione di
Orlando e quella di un giocatore avversario fa si che a rimetterci
sia proprio il Rende che subisce il gol del pareggio, anche questo
su rigore, al 70’. Occasione sfumata, dunque per agganciare
il Melfi al secondo posto. Ma questa è la legge del calcio,
ogni partita fa storia a se.
Vittoria-Rende 2-2
Marcatori: pt 14' Martelli (V), 41' Novello (R); st 12' Galantucci
rig. (R), 25' Marzullo rig. (V).
Vittoria (4-3-3): Farelli; Russo, Misiti, Eramo,
Marcuz; Arcuri (20' st Rizzo), Fortunato, Caterino; Lucido, Marzullo
, Martelli. A disp.: Polessi, Savasta, Passacqua, Di Gregorio, Patti,
Aleo. All.: Gentilini .
Rende (4-5-1): Ambrosi; Orlando, Moschella, Braca,
Riolo; Occhiuzzi, Scarnato, D'Agostino (28' st Criniti), Alfieri
, Novello (38' st Trocini); Galantucci. A disp.: Vitale, Bacilieri,
Petrucci, Bernardi, Fabio. All.: Silipo.
Arbitro: Tozzi di Ostia Lido.
Spettatori 300 circa.
Ammoniti: Fortunato, Eramo, Marzullo e Orlando.
Espulsi al 15' st Orlando e Marcuz per reciproche scorrettezze.
Angoli 3-2 per il Vittoria.
Recuperi: pt 2'; st 3'.
Serie C2 Girone C
Risultati:Cisco Roma - Andria 1-0; Gallipoli -
Rieti 2-0; Igea Virtus B. - Nocerina 1-1; Latina - Potenza 0-0;
Melfi - Modica 0-0; R. Marcianise - Pro Vasto 1-1; Taranto - Viterbo
0-1; Vigor Lamezia - Giugliano 0-1; Vittoria - Rende 2-2
Classifica : Gallipoli 40 punti; Melfi 30; Rende,
Taranto 28; Marcianise 26; Cisco Roma, Giugliano 25; Viterbo 24;
Potenza, Pro Vasto 20; Andria, Modica 19; Igea Virtus, Latina, Nocerina
18; Lamezia, Rieti 17; Vittoria 9.
Prossimo Turno - 18^ Giornata - 8/1 - Ore 14.30.
Modica - Nocerina; Potenza - Andria; Pro Vasto - Igea Virtus B.;
R. Marcianise - Latina; Rende - Gallipoli; Rieti - Melfi; Taranto
- Cisco Roma; Viterbo - Vigor Lamezia; Vittoria - Giugliano
Allenamento
al San Vito e partenza
21/12 Una sola seduta per i Lupi questa mattina basata principalmente
sul lavoro atletico. Il tecnico dopo aver fatto allenare i giocatori
ha diramato la lista dei convocati, visto che nel pomeriggio la
comitiva è partita alla volta della Sicilia, dove sono arrivati
in serata. A casa rimane l’infortunato Marcosano e lo squalificato
Ambrosecchia. Questo l’elenco dei 19 a disposizione di Mister
Zunico: portieri Barone e Panico; difensori Di Donato, Dierna, Maglione,
Scarlato, Scorrano; centrocampisti A. Crescibene, Di Girolamo, Lio,
Sanso, Tocci, Vanzetto; attaccanti Cardillo, Domicoli, Gallicchio,
Prete, Sarli, Tiscione.
As Cosenza,
Piove sul bagnato: tolti i tre punti con la Viribus
20/12 Ancora una notizia negativa per il Cosenza targato Intrieri.
La Commissione Disciplinare ha esaminato il ricorso della Viribus
Unitis, che riguardava la partita giocata lo scorso 11 settembre
al San Vito, e vinta dai Lupi per 2 a 1 , ed ha accolto il reclamo
della società campana annullando il risultato sul campo e
infliggendo al Cosenza la perdita della gara a tavolino per 3 -0.
Una sentenza che capovolge la precedente che aveva respinto il reclamo
che riguarda al posizione del giocatore Sanso schierato in quella
gara. La società ha preannunciato che farà ricorso.
Un lunga battaglia, dunque, iniziata dalla prima giornata di un
campionato che sta portando un altro anno di illusioni ed amarezze
per i tifosi rossoblù. Non c’è dunque pace a
Cosenza per il calcio? Così sembra essere. Una sentenza che
allontana i sogni di riscossa ma che non piega la voglia di riscatto
di tutto l’ambiente. Società, giocatori e tifosi, comunque
hanno voglia di dire la loro sino in fondo.E sotto questa luce i
ragazzi ce la stanno mettendo tutta. Oggi , alla guida del Prof.
Bruni prima e di Mister Zunico dopo, i Lupi hanno svolto una doppia
seduta. Mattina passata a lavorare in parte in palestra (il campo
del sanvitino era completamente ghiacciato) e in parte sul vicino
campo del Pietro Mancini. Pomeriggio allenamento completo con il
pallone sul Pietro Mancini. Fermo l’attaccante Domicoli, per
una botta al ginocchio, il lavoro si è quindi svolto regolarmente.
All’allenamento era presente un nuovo arrivo, l’attaccante
Cristian Cardillo classe 85. Mercoledì allenamento la mattina
e poi partenza alla volta della Sicilia.
Intrieri dichiara
di voler cedere, “Sono stanco”. Bagarre con Cosa.
19/12 Nuova presa di posizione del Presidente Intrieri che nella
serata di lunedì ha rilasciato una dichiarazione al conduttore
della trasmissione “A lupo A lupo” dicendo di essere
stanco dei continui avvenimenti e che è pronto a cedere la
società. In pratica uno sfogo amaro dopo l’ennesimo
vespaio sollevato dalla vicenda Cosa. Infatti nella giornata di
oggi sul “Quotidiano della Calabria”, Vincenzo Cosa
replica duramente alle parole di Intrieri che domenica sera su radio
Saound parlava della partenza dell’attaccante come un fatto
relativo soltanto alla migliore offerta ricevuta dal giocatore.
Alla dichiarazione di Cosa la società replica duramente con
questa nota diffusa alla stampa: “L’AS Cosenza
Calcio comunica ai suoi numerosi sostenitori ed alla stampa tutta
che la vicenda “Cosa” appartiene ormai al passato.
Purtroppo le recenti dichiarazioni rilasciate dall’ex tesserato
del Cosenza Calcio sig. Vincenzo Cosa ci inducono, nostro malgrado,
ad adire per vie legali trasmettendo il tutto al nostro ufficio
legale onde salvaguardare l’immagine, nonché il buon
nome del Cosenza Calcio.
Pensando, inoltre, di interpretare il pensiero della maggior parte
dei nostri tifosi, soprattutto di quelli che costituiscono da sempre
lo zoccolo duro degli “affezionati” rossoblu, la società
Cosenza Calcio e tutti i suoi tesserati penseranno soprattutto a
dirottare le energie affinché si possano raggiungere quegli
obiettivi prefissati alla vigilia e che malgrado tutto potrebbero
essere ancora centrati. Siamo, inoltre, fermamente convinti che
è giunto il momento “tutti insieme” di dire basta
a polemiche e quanto altro, lottando e remando tutti per uscire
con il nostro amato Cosenza dall’inferno della serie D che
certamente non si addice alla Cosenza sportiva, alla tradizione
ed alla cultura della città, che noi tutti in questo momento
rappresentiamo”. Per completezza d’informazione
pubblichiamo anche la dichiarazione integrale di Vincenzo Cosa pubblicata
sul “Quotidiano”:
"Sono costretto a replicare dopo quello che ho sentito.
Intrieri non può fare il Presidente. Lo dicono i fatti e
il modo in cui si comporta. Io, a differenza di quello che dice
lui, mi sono fatto male per il Cosenza. Lui, invece, sta facendo
di tutto per rovinare il campionato del Cosenza e non vincerlo.
Domandatevi perchè sono andate via persone come D'Amblè,
Criniti, Cordua e il sottoscritto. E' sempre lo stesso motivo....magari
risparmierà dei soldi, ma la squadra si indebolisce. Con
lui è impossibile fare calcio. Per andare via ho dovuto dare
dei soldi ad Intrieri. Altro che motivi economici da parte mia!
Poi, per essere sinceri, va detto che il comunicato stampa dopo
la mia partenza non riporta mie parole. Sono state scritte da Intrieri
per calmare la piazza. Io amo Cosenza e la maglia rossoblù,
mi sento cosentino e voglio tornarci per vivere. Tornerò
anche da calciatore, ma quando andrà via questo Presidente.
Zunico, poi, sarà stato anche un grande giocatore ma come
allenatore non va. E' stato lui a fare di tutto per fare fuori Marulla
e il suo staff. Le sue parole non le accetto". In
serata l’epilogo del Presidente Intrieri che non si presenta
alla trasmissione televisiva e che dichiara di voler cedere la società.
Uno sfogo amaro che sembra più che altro un sondaggio per
valutare il suo operato. Ma potrebbe anche essere inteso come una
vera e propria richiesta d’aiuto all’imprenditoria locale.
Vedremo. Sicuramente quanto accaduto sino ad oggi avrebbe abbattuto
anche un toro infuriato. Di questo passo no si può andare
avanti e capiamo l’amaro sfogo. In questo senso leggiamo la
sua presa di posizione. Oggi è importante però che
tutto l’ambiente, dai giocatori ai tifosi, si rassereni. E’
soltanto folle continuare ad alimentare polemiche inutili.
Il Cosenza
batte il Francavilla e si porta in zona play off
18/12
Pronti. Via. E Cosenza subito in gol. Spinto da un superlativo Sarli,
oggi il migliore in campo, la compagine di Mister Zunico colleziona
la seconda vittoria nella seconda gara sotto la sua guida. Primo
tempo giocato in surplace, grazie al gol realizzato da Sarli (nella
foto con Lio sullo sfondo), uno stupendo tapin messo dentro sul
secondo palo, che dopo essersi involato sulla sinistra è
entrato in area e solo davanti a Romagnini ha scelto il modo ed
il tempo per un gol capolavoro. Dopo altri dieci minuti è
ancora Sarli che prova il raddoppio con un delizioso pallonetto
che supera il portiere e passa di un soffio sopra la traversa. Al
17’ Il Cosenza si complica la vita con Vanzetto che pasticcia
un pallone a fondo campo finendolo per regalarlo agli avversari.
Ne esce un cross che anche l’inoperoso Panico non riesce ad
afferrare. L’azione viene però conclusa in angolo i
cui sviluppi non fruttano nulla agli ospiti. Al 32 il Francavilla
prova con una punizione a farsi vedere ma la palla fa solo paura
sfiorando la traversa. Il Cosenza suona musica classica e orchestra
un paio di azioni veramente notevoli. Il pacchetto offensivo funziona
bene, ma qualche ombra comincia a spuntare a centrocampo. Al 35’
è Lio che culmina una di queste belle azioni con un tiro
a botat sicura, deviato da un difensore del Francavilla in angolo.
La sfera avrebbe meritato miglior sorte. Sul finire dei primi quarantacinque
minuti, solita punizione dal limite per il Lucani con una bella
rovescita di Gioia in area ma è solo scena, la palla prende
tutt’altra direzione. Nel secondo tempo l’ex cosentino
Logarzo cambia due pedine e vivacizza l’azione della sua squadra.
Si rivedono i dieci minuti di amnesia da parte dei Lupi ad inizio
del secondo tempo. Quasi una prassi. Ma Sarli, sempre lui, ispiratore
di gioco e di azioni offensive, lancia Domicoli a tu per tu con
il portiere avversario che non riesce a trasformare una ghiottissima
occasione. Altri sette minuti e Domicoli ha un nuovo pallone d’oro
per raddoppiare,. Solo davanti al portiere con un colpo di testa,
super ail numero uno lucano ma non trova l’angolinogiusto.
Chi dice che ha sbagliato, chi dice che ha fatto quello che poteva.
Sta di fatto che dopo queste due occasioni Zunico lo sostituisce
con Prete, che fa il suo debutto, nella sua città, nel suo
stadio, sognato da bimbo, nella sua squadra del cuore. E dai suoi
piedi nasce un’altar bellissima azione combinata per Lio che
serve il solito pallone d’oro in area ad Ambrosecchia. Quest’ultimo,
che centravanti non è, si butta di testa e da buona posizione
non concretizza. A questo punto il Cosenza tira i remi in barca
ed il centrocampo va in tilt. Il Francavilla ne approfitta ma raccoglie
solo due tiri in porta. L’ultimo dei quali, abbastanza spettacolare
(un colpo di testa di Varriale) viene deviato in volo plastico da
Panico in angolo. Una parata che vale il biglietto della sua presenza
in campo. Del tutto inoperoso Panico si è visto in sole tre
occasioni. Poi ha soltanto patito il freddo insieme a tutti gli
spettatori presenti al San Vito in una giornata iniziata sotto la
neve e conclusa con il sole e la vittoria dei Lupi. Per Zunico c’è
ancora molto da lavorare. Con queste punte mobili e con la loro
capacità realizzative c’è da creare nuovi automatismi,
ma soprattutto c’è da chiedere, immediatamente, al
Presidente, un uomo che illumini il gioco a centrocampo in modo
da sfruttare al meglio le giocate impressionanti e repentine che
uomini come Sarli e Gallicchio offrono alla squadra. Se poi, in
questo incastro, si riesce ad inserire il mobilissimo e pericoloso
Prete, bè, si tornerà a parlare di un Cosenza a trazione
anteriore. Guai a chi ci capita sotto. Intanto venerdì 23,
giorno dell’antivigilia di Natale, la squadra giocherà
nell’altro estremo della Sicilia. Domani i giocatori effettueranno
un allenamento, solo chi non ha giocato, e martedì una doppia
seduta. Mercoledì è subito trasferta con un viaggio
che impegnerà l’intera giornata. In classifica il Cosenza
riaggancia di nuovo la zona play off e scavalca il Giarre. Interviste
e foto servizi sulla partita, sul sito http://www.ascosenza.com
Cosenza – Francavilla 1-0 (1-0)
Marcatori: 3’ Sarli
Cosenza: Panico, Dierna, Ambrosecchia, Vanzetto,
Scorrano, Maglione, Di Girolamo, Tocci, Domicoli, Lio, Sarli. In
panchina: Barone, Di Donato, Scarlato, Sanso, Crescibene A., Gallicchio,
Prete. All. Zunico.
Francavilla: Romagnini, Stroffolini, Deceglie,
Digno, Zavarone, Gioia, Luchetta, Filocomo, Variale, Mels, Cirigliano.
In panchina: Annunziata, Marziale, Lancone, Lupacchio, Manzillo,
Loprete, Azzarelli. All. Logarzo.
Arbitro: De Gaspei di Aprilia
Assistenti: Vico e Finocchiaro di Acireale
Angoli: 6-7 (2-3)
Ammoniti: 7’ Zavarone, 44’ Ambrosecchia, 77’ Scorrano
Recupero: 2’ pt, 5’ st
Spettatori: 1.500 circa di cui 1232 paganti.
Note: Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Vincenzo
Fedele tifoso storico del Cosenza. Il Cosenza ha giocato la gara
con il lutto al braccio
Serie D Giorne I
Risultati 16° giornata
Adrano – Viribus U. 0-1 [85’ Pagliuca (V)]
Alcamo – Turris 0-1 [27’ Sekkoum (T)]
Comiso – Scillese 3-2 [3’ Favata (C) rig., 54’
Contino (C), 70’ Dardanelli (S) rig., 90’ Catalano (S)
aut., 93’ Marcatti (S)]
Cosenza – Francavilla 1-0 [3’ Sarli (C)]
Sapri – Campobello 3-2 [14’ Nasello (S), 38’ Di
Maio (S) rig., 46’ Riccobono (C), 53’ Auricchio (C),
67’ Golia (S) ]
Siracusa – Rossanese 1-0 [56’ Di Sabato (S) ]
Trapani – Ebolitana 3-1 [16’ Federici (T), 25’
Melillo (T) rig., 65’ Piccirillo (E), 83’ Maiella (T)]
Vibonese – Giarre 1-0 [29’ Rosa (V) ]
Giocata sabato:
Sorrento-Ragusa 2-1 [4’ Ingenito (S) rig. , 10’ Bonarrigo
(R), 83’ Ripa (S)]
Classifica: Sorrento 37, Siracusa 35, Vibonese
34, Ebolitana 31, Cosenza 29, Giarre 27, Viribus U. 26, Comiso 25,
Sapri 24, Turris 22, Ragusa 21, Francavilla 18, Trapani 16, Rossanese
14, Adrano 13, Campobello 9, Alcamo 9, Scillese 5
Prossimo Turno (venerdì 23 dicembre): Campobello-Cosenza;
Ebolitana-Adrano; Francavilla-Vibonese; Giarre-Siracusa; Ragusa-Alcamo;
Rossanese-Comiso; Scillese-Sorrento; Turris-Trapani; Viribus U.-Sapri
Il Rende batte
anche il Melfi, secondo in classifica.
18/12 Con una gara tutta grinta orgoglio e determinazione il rende
di Silipo riesce nell’imprese di battere la seconda in classifica
e di consolidare la sua pozione nella zona play off. Gara iniziata
ad handicap con gli ospiti andati subito in vantaggio e Rende sciupone
che appena due minuti dal vantaggio degli ospiti ha l’occasione
per portare la gara in parità con un rigore, però,
precato malamente alle stelle da Moschella. Ma il Rende di oggi
è in vena e continua a macinare gioco e il pareggio arriva
nel finale del primo tempo grazie ad una topica della difesa del
Melfi che fa tutto da sola, autorete compresa. Pareggio raggiunto
e Rende trasformato nei secondi quarantacinque minuti che con un
siluro dai 40 metri, sempre del solito Moschella, passa in vantaggio.
A nulla vale la rincorsa degli ospiti che creano più di un
pericolo alla porta di Ambrosi, ma niente da fare, il Rende incassa
i ter punti, tiene saldo il quarto posto e addirittura si porta
a soli due punti del secondo posto in classifica occupato proprio
dallo stesso Melfi. A fine gara gran soddisfazione di Mister Silipo
che reputa il Meli la migliore formazione del campionato.
Rende-Melfi 2-1 (1-1)
Reti: pt 21' Lauria (M), 43' Cuomo (M) aut.; 55’
Moschella (R).
Rende (4-5-1): Ambrosi 7; Morelli 6.5, Moschella
6, Altomare 6, David 6 (36' st Bacilieri sv); Occhiuzzi 6 (30' st
Criniti sv), Scarnato 6, Benincasa 6.5, Alfieri 6, Riolo 6.5; Trocini
6 (21' st
Novello 6).In panchina: Vitale, Orlando, Bernardi, D'Agostino. Allenatore:
Silipo 6.5.
Melfi (4-3-3): Fumagalli 5; Tursi 5.5, Cuomo 5,
Patarini 5.5, Franco 5.5 (38' st Schettino sv); La Marca 6 (36'
st Russo sv), Schiavon 6.5, Cammarota 6; Lauria 6 (23' st La Porta
5.5), Rana 6, Paris 6.In panchina: Coscia, Gaeta, D'Angelo, Liberti.Allenatore:
Novelli 6.
Arbitro: Celi di Campobasso 6.
Spettatori 800 circa.
Ammoniti: Altomare, Moschella, Benincasa, Morelli, Novello (R),
La Marca (M).
Angoli: 7-4 per il Rende.
Recupero: 9’ (pt 3'; st 6')
Risultati 16a giornata. Andria - Latina 2-0; Giugliano
- Gallipoli 0-0; Modica - Vittoria 2-1; Nocerina - Cisco Roma 0-2;
Potenza - Real Marcianise 0-1; Pro Vasto - Vigor Lamezia 1-1; Rende
- Melfi 2-1; Rieti - Taranto 0-1; Viterbo - Igea Virtus B. 1-1
Classifica: Gallipoli 37 punti; Melfi 29; Taranto
28; Rende 27; Marcianise 25; Cisco Roma, Giugliano 22; Viterbo 21;
Andria, Potenza, Pro Vasto 19; Modica 18; Igea Virtus, Lamezia,
Latina, Nocerina, Rieti 17; Vittoria 8.
Prossimo turno - 17^ giornata - 21/12: Cisco
Roma - Andria, Gallipoli - Rieti, Igea Virtus B. – Nocerina,
Latina - Potenza, Melfi - Modica, R. Marcianise - Pro Vasto, Taranto
- Viterbo, Vigor Lamezia - Giugliano, Vittoria - Rende
Classifica cannonieri
10 RETI: Castillo (1 rig) (Gallipoli).
8 RETI: Morello (1 rig) (Potenza); Deflorio (1 rig) (Taranto).
7 RETI: Amodeo (1 rig) (Igea Virtus); Mazzeo (Nocerina); Galantucci
(Rende).
5 RETI: Plasmati (1 rig) (Andria); Clementi (Gallipoli); Cejas (2
rig) (Giugliano); Paris (Melfi); Vidalle' (Viterbo).
4 RETI: Moscelli (Cisco Roma); Innocenti (Gallipoli); Garba (Latina);
Lauria e Rana (Melfi); Lisi (Potenza); Manco (2 rig) (R.Marcianise);
Scarnato (1 rig) (Rende); Di Domenico (Taranto); Pasca (V.Lamezia);
Tiberi (Viterbo).
3 RETI: D'Aniello (Andria); Chigou, Ciotola, Coquin e Piemontese
(Giugliano); Ancione (Igea Virtus); Perrone(1 rig) (Latina); Cuomo
e Schiavon (2 rig) (Melfi); Gulino e Scichilone (Modica); Poziello
(1 rig) (R.Marcianise); Moschella (1 rig) (Rende); Capucilli e Zarineh
(Rieti); Zaminga (V.Lamezia); Bordacconi, Scarchilli (1 rig) (Viterbo);
Marzullo (Vittoria).
2 RETI: Banchelli, Russo D. (1 rig), Miano, Pollini e Toledo (Cisco
Roma); Pagana (Gallipoli); Castaldo (Giugliano); Frisenda (Igea
Virtus); Carfora (1 rig) (Latina); Cammarota (Melfi); Bonadei, Catania
(1 rig), Iannelli e Siclari (Modica); Greco e Ramora (Nocerina);
Zirafa (Potenza); Esposito, Maccagnan, Morante e Somma (Pro Vasto);
Galizia (1 rig) (R.Marcianise); Alfieri e Occhiuzzi (1 rig) (Rende);
Montella (Rieti); Mortari (1 rig) (Taranto); Alessandri', Miani
e Porpora (V.Lamezia).
1 RETE: Cunzi (rig), Musacco e Terrevoli (Andria); Ciotti (Cisco
Roma); Esposito, Minadeo, Nigro e Raimondi (Gallipoli); Vives (Giugliano);
Panarello (Igea Virtus); Costanzo, Femiano e Raso (Latina); D'Angelo,
Doumbia, La Marca, La Porta, Patarini, Russo e Tursi (Melfi); Amenta,
Bonari, Manganaro, Parlagreco (Modica); Bagnara, Di Martino e Niedda
(Nocerina); Berretti (Potenza); Schettino (Pro Vasto); Corsale,
Ciano, D'Apice, Di Napoli e Pagano (R.Marcianise); Rais (Potenza);
Manni (Pro Vasto); Braca, Criniti e Novello (Rende); Malloni, Radi,
Sentinelli, Taribello (rig) e Zarifa (Rieti); Catania, De Liguori,
De Leonardis e Pastore (Taranto); Pippa (V.Lamezia); Rossi e Suarez
(Viterbo); Amenta, Lucido, Martelli e Sergi (Vittoria).
AUTORETI: Sassarini (1, Andria); Cuomo (1, Melfi); Cirina (1, Rieti);
Lizzori (1, Vittoria).
Resa agibile
anche la tribuna est del Lorenzon
17/12 Il Sindaco Reggente del Comune di Rende, Emilio Chiappetta,
ha espresso viva soddisfazione per il parere favorevole pronunciato
dalla Commissione di vigilanza comunale per i Pubblici Spettacoli,
in merito all’utilizzo della nuova tribuna est del campo sportivo“Marco
Lorenzon”. “Sono lieto di annunciare - ha affermato
Chiappetta - a tutti i tifosi rendesi che domani potranno essere
ospitati nella nuova tribuna del Lorenzon, interamente realizzata
con fondi comunali. La commissione vigilanza ha espresso, infatti,
parere favorevole all’utilizzo della nuova costruzione, a
seguito delle verifiche effettuate in ottemperanza alle disposizioni
delle leggi vigenti”. “La tribuna est - ha proseguito
Chiappetta - i cui lavori sono stati ultimati nella scorsa estate,
va a potenziare il campo sportivo “Marco Lorenzon”,
lo rende ancora più adeguato al campionato di serie C2, in
cui milita la squadra cittadina del Rende calcio, e completa, di
fatto, l’iter di agibilità dell’intero impianto
sportivo”. “Auspico per domani - ha concluso Chiappetta
- una straordinaria vittoria del Rende, così da festeggiare
degnamente la nuova tribuna. Con l’occasione, infine, in vista
delle festività natalizie, auguro ala squadra e alla società
sportiva, al Presidente Franco Ippolito Chiappetta, al Direttore
sportivo Massimiliano Mirabelli, al mister Fausto Silipo, a tutti
i giocatori ed ai tifosi i migliori auguri di Buon Natale e Felice
Anno Nuovo”.
Cosenza: Ufficializzati
Barone Crescibene e Prete
17/12 Si è svolta questa mattina, sotto una pioggerellina
fastidiosa, la rifinitura settimanale in vitsa della gara di domenica.
A disposizione di Mister Zunico si sono aggiunti i nuovi acquisti
del Cosenza, ufficializzati dalla società nel primo pomeriggio.
Si tratta di Prete, attaccante, classe 86 che dovrà sostituire
Vincenzo Cosa, Alessandro Crescibene, centrocampista, classe 83
e Francesco Barone, portiere classe 85. I tre giocatori, tutti cosentini
doc, sono stati tesserati e sono disponibili per la gara di domani
e quindi tutti e tre convocati. Questo l’elenco dei 19 a disposizione
di Mister Zunico: portieri Barone e Panico; difensori Ambrosecchia,
Di Donato, Dierna, Maglione, Scarlato, Scorrano; centrocampisti
A. Crescibene, Di Girolamo, Lio, Sanso, Tocci, Vanzetto; attaccanti
Domicoli, Gallicchio, Prete, Sarli, Tiscione. A casa resta l’infortunato
Marcosano, Fabio Crescibene, Morrone e lo juniores Scigliano, aggregato
alla prima squadra. I giocatori Bruni, Cosa, Cucinella, Delisi,
Jovanic hanno lasciato il Cosenza, anche se qualcuno di loro ancora
si sta allenando con i Lupi. A fine preparazione il tecnico ha fatto
il punto della situazione con la stampa. “Sono contento per
l’arrivo di Prete, ha esordito il tecnico, perché per
le sue capacità e il suo fisico riesce a sostituire Vincenzo,
un giocatore che nessuno avrebbe voluto perdere. Ma io a Prete l’ho
fortemente voluto perché mi offre tante garanzie in attacco,
forte di testa, mobile e versatile verso la squadra, al contrario
di Vincenzo, dove la squadra giocava per lui, lui si adatta al gioco
della squadra. In attacco, adesso, ho delle validissime scelte.
Con Gallicchio, Sarli, Domicoli e Tiscione si possono comporre moltissime
combinazioni tutte valide e pericolose per gli avversari. Domani
andremo incontro ad una squadra che ha un ottimo portiere ed una
buonissima difesa. Ha preso solo 14 gol e questa la dice lunga su
come sia difficile fare reti contro di loro. Ma ora bisogna pensare
a tornare tutti uniti per arrivare all’obiettivo di vittoria
che ci siamo proposti. Io sarà chiaro con tutti. Non voglio
polemiche inutili. Accetto le critiche costruttive ma le polemiche,
a se stanti, proprio no. Per la classifica io non guardo al primo
posto. Mi interessa la squadra che ho sopra. Adesso è il
Giarre e quindi mi interessa superare loro, poi si vedrà”.
As Cosenza:
via Bruni, Cosa e Cordua. Arrivano Barone e Crescibene.
16/12 Una sola seduta di allenamento oggi svolta agli ordini del
neo arrivato preparatore atletico Roberto Bruni che ha visto, tra
l’altro, il ritorno in rossoblu dell’attaccante Claudio
Gallicchio. La giornata però è stata caratterizzata
dai movimenti di mercato. In pratica quanto temuto nei giorni scorsi
si è avverato. Purtroppo l’attaccante Vincenzo Cosa
lascia il Cosenza e lo lascia per le insistenti pressioni richieste
da altre categorie. Nessun astio e nessun rancore. Questo è
quanto si temeva nei giorni scorsi. In una dichiarazione rilasciata
tramite l’ufficio stampa dell’As Cosenza l’attaccante
ha detto che non esistono altri problemi riguardo la sua partenza.
“La decisione di voler lasciare l’AS Cosenza spa è
esclusivamente per una mia scelta personale nonostante gli innumerevoli
tentativi di tutta la società di volermi trattenere fino
alla fine della stagione – ha dichiarato Cosa nella nota -
Dichiaro altresì che la scelta di voler lasciare il Cosenza
non è assolutamente da imputare a problemi di natura economica,
poiché il Presidente Intrieri ha soddisfatto tutte le mie
spettanze. Auguro alla Società ed ai tifosi tutti le migliori
fortune”. Chiuso il capitolo Cosa, grazie soprattutto a incomprensioni
caratteriali, si registrano altri movimenti in uscita. Primo fra
tutti il portiere in seconda Bruni, chiuso oramai da Panico e quasi
impossibilitato a fare esperienza, motivo per cui è venuto
a Cosenza. Il portiere romano viene sostituito dal giovane Barone,
classe 87, avuto questa estate in prova nella rosa. Va via anche
Ermanno Cordua per far posto al cosentinissimo Alessandro Crescibene.
Nella giornata di sabato, potrebbe registrarsi ancora qualche altro
movimento. Intanto la Lega ha chiamato a dirigere la gara di domenica,
De Gasperi di Aprilia. Sabato mattina la rifinitura.
Quattro reti
al Montalto. Arriva Gallicchio.
15/12 SI è giocata questo pomeriggio a Montalto la partita
infrasettimanale del Cosenza di Mister Zunico. Quattro le reti realizzate,
di cui ben tre da Tiscione. Primo tempo con i lupi in campo con
la stessa formazione di domenica (Panico, Dierna Ambrosecchia, Vanzetto,
Maglione, Scorrano, Di Girolamo, Tocci, Domicoli, Lio, Sarli) e
una sola rete realizzata da Sarli. Nel secondo tempo spazio agli
altri giocatori schierati con uno sperimentale 4-3-3 (Bruni, Dierna,
Di Donato, Maglione, Scarlato; Crescibene, Sanso, Morrone; Tiscione,
Domicoli, Cucinella) e tripletta di Gallicchio. Dopo un ora Domicoli
ha lasciato il campo sostituito dal giovane Scigliano. Tra il primo
e il secondo tempo gli ultrà della curva nord hanno inscenato
una protesta entrando in campo. Giuste le loro motivazioni che chiedono
la riapertura del settore curva nord come promesso già da
un mese dal Comune. Ma ancora nessuna nuova. Fermi ai box Cosa,
Cordua, Delisi e Marcosano. In serata la società ha comunicato
l’ingaggio del nuovo preparatore atletico, Roberto Bruni,
che da domani prenderà il porta del dimissionario Pincente.
Roberto Bruni, fratello del più conosciuto Michele, ha già
lavorato con Rende, Rossanese, Vittoria (campionato vinto da C2
a C1) e Gela. Sempre in serata è arrivato il lieto annuncio
del ritorno di Caludio Gallicchio al Cosenza. L’attaccante
che lo scorso hanno diede un contributo importante al campionato
dell’FC, da domani sarà agli ordini di Mister Zunico.
Gallicchio è il primo importante movimento in entrata di
questa fase di calciomercato che sabato chiuderà i battenti.
Nulla di nuovo sulle altre trattative che, comunque, bollono in
pentola. Assodato che Vincenzo Cosa non dovrebbe spostarsi dalla
città dei Bruzi, qualcosa potrebbe muoversi a centrocampo.
Richieste sono state avanzate per Ermanno Cordua ed il Cosenza non
se ne priverà tanto facilmente se non prima arriva un suo
degno sostituto. Ancora in ballo i nomi di Casisa e Di Maio. Tra
quarantott’ore ne sapremo di più.
As. Cosenza:
Perrone all’opera. Doppia seduta dei Lupi
14/12 Ha preso “possesso della sua scrivania” quest’oggi
il DG Perrone che si è detto soddisfatto dell’incarico
datogli dal Presidente Intrieri. “Sono qui per riorganizzare
tutta la struttura, ha dichiarato il DG Perrone alla stampa, dando
fondo alla mia esperienza. Un incarico che il Presidente mi ha affidato
e che intendo svolgere nel migliore dei modi”. Così
venne anche il giorno di Perrone in questa travagliatissima annata
societaria in cui, come in un thriller da urlo, è accaduto
di tutto e di più. Dal caso Sanso, alle dimissioni di Altomonte,
per passare dai fatti di Eboli e finire alle dimissioni di Marulla
e lo staff tecnico, oggi assistiamo al nuovo capitolo “ricostruzione”.
Un momento difficile per il Presidente Intrieri che sulla sua strada
ha trovato di tutto e di più. Non solo ostacoli ma anche
incomprensioni come quella che lo vede contrapposto all’attaccante
Cosa che vorrebbe andar via da questa situazione Kakfiana ma che
dall’altro lato nutre un grande affetto per Cosenza e i colori
rossoblu. La querelle continua e se da un lato la ratio lo spinge
ad andare via dall’altro la passione lo tiene legato alla
città che continua a regalargli opportunità e soddisfazioni.
Due “teste dure” si definiscono Cosa e Intrieri, e questo
non vuol dire che una mediazione sia possibile. Bisogna capire quanto
rimangono validi i progetti di vittoria senza Vincenzo, anche in
ottica play off. Non è poi tanto difficile capirlo. Intanto
il giocatore rimane fermo ai box per lo stiramento alla coscia che
lo vede protagonista di cure, esercizi e massaggi specifici. Anche
oggi per lui nessuno “strappo” alla linea di condotta
che il medico riabilitatore gli ha assegnato. Mentre invece il resto
della truppa ha svolto una doppia seduta. Atletica e fondo la mattina
e calcio il pomeriggio. Ancora fermi, inoltre, Delisi e Marcosano,
quest’ultimo vittima dell’incidente di gara quando il
portiere Panico gli è rovinato addosso in un’azione
di gara, costringendolo ad uscire anzitempo. Per lui ancora cure
fisioterapiche. Ha preso appieno, invece, a lavorare il centrocampista
Cordua da oggi di nuovo agli ordini di Mister Zunico. Per giovedì
partitella infrasettimanale fuori casa sul terreno del Montalto,
contro gli undici di mister Pietrucci.
Lorenzo Perrone
nuovo DG del Cosenza. Cosa, ci pensa.
13 dic 05 Come annunciato dai giornali da più giorni, Lorenzo
Perrone è stato di nuovo chiamato dal Cosenza a ricoprire
il ruolo di Direttore Generale. Dopo l’esperienza, finita
male, con il Cosenza FC, allorché fu costretto a lasciare
in malo modo la società, il DG Perrone, che in questa stagione
stava lavorando e collaborando con la Scillese, fa il suo ritorno
in riva al Crati richiamato dal Presidente Intrieri. La comunicazione
ufficiale nel tardo pomeriggio con uno scarno comunicato che recitava:
“L’A.S. Cosenza Calcio comunica di aver ufficializzato
l’accordo con Lorenzo Perrone . Il nuovo Direttore Generale
già da domani sarà a disposizione della società
silana”. Così si chiude il tourbillon di dimissioni
e nuovi assetti interni della società. Nulla è dato
a sapere sulle sorti di Ennio Russo, le cui dimissioni sono state
respinte dal Presidente Intrieri. Sembra che comunque la decisione
presa dall’ex vice presidente, sia irrevocabile. Sul campo,
oggi pomeriggio, alla presenza di un centinaio di tifosi, ha ripreso
a lavorare la comitiva rossoblu. Senza il preparatore Pincente,
dimissionario anche lui, ha condotto il lavoro Mister Zunico. Prima
palestra e poi pallone per la truppa degli uomini del Presidente
Intrieri. Assenti, sul campo, Cosa e Marcosano che hanno lavorato
a parte in palestra. Tra i ranghi è rientrato Cucinella.
Prima dell’allenamento Mister Zunico si è intrattenuto
con la stampa spigando i motivi della sua decisone. “Quando
il Presidente ha chiesto le dimissioni di tutti- ha affermato il
tecnico- io non ne sapevo nulla perché come ero solito fare
ogni fine gara quando le cose non andavano bene in campo, ero andato
negli spogliatoi a farmi la doccia. A fine partita sono andato via,
cercando di rincuorare i ragazzi. Ma delle decisioni del Presidente
non sapevo nulla. A casa il Presidente Intrieri mi ha chiamato in
serata per chiedermi se avevo intenzione di guidare in panchina
la squadra a Giarre, e così è stato. Abbiamo vinto,
e ora siamo rimasti tutti contenti, Nessun romanzo e nessun gruppo
o staff. Io ho sempre rispettato il lavoro di Gigi e non ho mai
messo il naso nel suo lavoro e nelle sue decisioni. Con lui e Ciccio
Marino siamo stai degli ottimi compagni di squadra e grandissimi
amici ma non formavamo un team, come accade nei campionati professionistici
di alto livello. A Giare abbiamo avuto un pizzico di fortuna ma
siamo stati bravi anche in campo. Sull’organico ho già
detto al presidente che se dovessimo arrivare ai play off con l’attuale
organico, siamo veramente contati, saremmo sfibrati al massimo.
Sul gioco praticato dalla squadra, è ovvio e non poteva esser
diversamente, continuo con quello che si è fatto sino ad
oggi, con una piccola modifica e cioè quella di tenere gli
esterni di centrocampo più alti in modo da avere una formazione
più aggressiva. In campo, la mia filosofia è che ci
vanno chi suda la maglia e merita il posto in squadra, senza guardare
ad anzianità o all’età. Sulla questione Cosa
non chiedetemi niente a me perchè non è mio compito
trattenere i giocatori. A questo ci pensa la società”:
E sulla questione Cosa, una piccola appendice c’è stata
a fine giornata. All’uscita dal campo, il capocannoniere della
D Cosa rimanendo a parlare con i tifosi ha affermato che sta valutando
la possibilità di lasciare Cosenza. Ma tutto è dipeso
soltanto da dissidi con il Presidente e non da motivi economici.
L’attaccante ha affermato di essere profondamente legato alla
città e che visto che ci si trova tra persone intelligenti,
mettendo da parte il carattere di entrambi, una via per la soluzione
del problema, nato da incomprensioni tra i due, esiste. Vedremo.
Un Cosenza
corsaro si impone sul Giarre.
11/12-(Giampaolo Cataldo)-Dopo la tempesta, scatenata dalla sconfitta
subita nel derby contro la Rossanese, in casa Cosenza si intravede
la quiete. La vigilia ha visto protagonista il bomber con la valigia,
Giuseppe Domicoli. L’ attaccante richiamato, dopo venti giorni
di latitanza, tra le fila rossoblu risponde con un gol, nella trasferta
di Giarre(giocata a Zafferana Etnea), pesantissimo che vale tre
punti e riaccende la fiammella della speranza promozione. In terra
sicula i giocatori silani sono stati seguiti da molti tifosi bruzi
che hanno dimostrato, ancora una volta, il loro attaccamento alla
squadra, ai colori.
La formazione guidata dal neo trainer Zunico ha interpretato una
gara tutta grinta e cuore controllando, senza soffrire in modo eccessivo,
gli attacchi del Giarre. Vittoria meritata e grande prova sotto
il profilo caratteriale. Le premesse migliori da cui ripartire per
raggiungere l’ obbiettivo stagionale, il salto di categoria.
La Cronaca. Nel primo quarto d'ora il gioco ristagna a centro campo
senza offrire nessuna azione degna di nota. Le due formazioni sono
ostaggio delle condizioni di un terreno di gioco ai limiti della
praticabilità sul quale è impossibile giocare a calcio.
Al minuto 22’ il Cosenza inizia a fare le prove del gol. Cross
di De Girolamo e capitan Lio tira a botta sicura ma sulla strada
del vantaggio si trova Domicoli che respinge, sulla respinta si
avventa Vanzetto che colpisce la traversa. A mettere fine al forcing
rossoblù è il portiere di casa Saia che controlla
senza patemi un tiro di Di Girolamo. Poco prima della mezzora si
infortuna Marcosano che al minuto 31’ lascia il posto a Maglione.
IL Giarre, al 32’ si affaccia dalle parti della difesa rossoblù
con un calcio d’ angolo, che non da’ i frutti sperati.
La giacchetta nera vede un fallo in attacco e il gioco riprende
con una punizione per il Cosenza. Due minuti dopo i siciliani battono
una punizione dalla distanza con Pugliesi, il tiro lambisce il palo
con il pipillet ospite sulla traiettoria. Il Giarre costruisce la
prima vera occasione da rete al 43’ con Vassallo. Quest’
ultimo, abile a sfruttare un rimpallo, tira da posizione favorevole
ma la difesa bruzia concede solo l’ angolo. Nei minuti di
recupero, due per la precisione, nulla da segnalare.
Il secondo tempo si apre con il Giarre in attacco ed un Cosenza
in difesa pronto a ripartire con delle azioni di rimessa. Al 4’st
Domicoli approfitta di un errore di Vassallo che si “dimentica”
la sfera in una pozzanghera. Il bomberino silano fa tutto bene tranne
l’ ultimo controllo e l’ azione si perde con un nulla
di fatto. Al quarto d’ ora della ripresa Lio batte un angolo,
il portiere Saia respinge la minaccia. Sulla respinta Tocci non
né approfitta e il risultato resta inchiodato sullo zero
a zero. Il break silano continua con due occasioni create da Tony
Lio. La prima arriva su punizione. L’ altra arriva, dopo nemmeno
un minuto, con un missile che impegna il portiere siciliano. Sarli,
al 24’st, tira debolmente dalla distanza senza creare patemi
al portiere di casa che blocca. Alla mezzora arriva il gol per il
vantaggio Bruzio. Lio batte una punizione, vicino al corner, palla
al contagiri per la testa di Domicoli che insacca. Il Cosenza dopo
il vantaggio non si chiude in difesa continuando ad amministrare
il gioco. Nei minuti finali Sarli va vicino al gol su suggerimento
di Lio che batte un calcio d’ angolo perfetto. Al 43’
il Giarre rimane in dieci. Espulso Pugliesi per doppia ammonizione.
Al novantesimo il Cosenza congela il gioco nell’ area avversaria
con un corner battuto senza esito. Cinque minuti di recupero che
non mettono alle corde i Lupi . Alla fine dalla Sicilia arriva una
vittoria che rilancia le ambizioni silane.
Dagli spogliatoi.
A fine gara un presidente Intrieri soddisfatto dichiara: "Finalmente
ho visto la squadra giocare come piace a me, alta, propositiva,
con Domicoli finalmente determinante. Se si continuerà così,
non vedo perchè non si possa dare fiducia a Giacomo Zunico".
Il patron silano continua parlando della grana “Cosa-Cordua”:
"Qualcuno ha creduto che fossimo fuori dai giochi e adesso
ne pagherà le conseguenze. Se un calciatore vuole restare
bene, se no liberissimo di andarsene". ”Io non sono più
disponibile a confrontarmi con questi parolai che poi pretendono
pure di entrare gratis allo stadio, al contrario dei ragazzi della
curva. Questi cercano di mettere zizzania." "Oggi ho avuto
la dimostrazione che quello che dicevo io era giusto. Ho visto la
migliore partita dell'anno con i giocatori che hanno reso alla grande.
Intrieri ci vuole andare in serie C e lo voglio fare a modo mio.
Se sbaglio voglio farlo con la mia testa. Sono solo e non ho avuto
alcuna offerta di cedere la squadra. Mai nessuno è venuto
da me a chiedere la società. Purtroppo alcune voci escono
dal di dentro della società e da dopodomani ci sarà
un direttore generale che "spezzerà le gambine"
a chi farà cose del genere. Queste cose fanno male a chi
sta facendo tanti sforzi per riportare Cosenza tra i professionisti.
I problemi ci sono stati, ci sono ed io, che non li ho creati, li
devo risolvere"- conclude il presidente Intrieri.
Molto positivo l’ esordio di mister Zunico che si sofferma
sulla situazione che si è venuta a creare tra Cosa e il Cosenza:
"Il valore di Vincenzo lo conosciamo tutti. Però, io
in squadra voglio solo gente motivata che sudi ed onori la maglia.
Fra poco si riapre il calciomercato e chi vorrà andare via
potrà farlo. Eventualmente provvederemo a sostituirli".
La sciamo per ultimo la ribalta al promettente Tocci autore di una
prestazione super: "Sono contento della mia prestazione e di
quella della squadra. Io sono a disposizione del mister, cercando
di farmi trovare pronto quando riterrà opportuno impiegarmi".
Il Cosenza
vince ma le polemiche continuano.
11/12 E’ inutile, a ben guardare la situazione che si è
creata a Cosenza, anche il più magnanimo e ben disposto presidente
o imprenditore che voglia far calcio dalla città non riuscirebbe
a stare calmo neanche dopo una vittoria importante come quella di
oggi a Zafferana Etnea contro il Giarre, rivelazione del campionato.
A distruggere gli entusiasmi, sempre i soliti noti che spargono
veleno a piene mani con insinuazioni e “scoop” di “prima
mano” messe in bocca a volontari senza scrupoli. Sarà
questo il motivo per cui il naufragar in questa categoria continua
ad essere sempre più periglioso ed incerto? In un campo da
tregenda, con alle spalle un cambio di panchina e una velenosissima
coda di polemiche create ad arte da alcune persone, gli uomini di
Zunico oggi mostrano gli attributi portando via tre punti dalla
Sicilia. Un risultato rimasto incerto fino alla metà del
secondo tempo per le solite carenze sotto porta, ma suggellato da
quell’uomo oggetto di tante polemiche. E si proprio lui, Giuseppe
Domicoli, l’incompreso, il fuggitivo. E’ lui che ha
tolto le castagne dal fuoco correggendo in porta, di testa, una
punizione di Lio. Dopo è andato sotto la curva rossoblu baciando
la maglia. Una lezione di attaccamento su cui in molti non avrebbero
giurato. Eppure con tanta gioia e tanta passione per una vittoria
ottenuta con la grinta di chi vuole arrivare molto in alto (da dividere
tra Presidente e Allenatore) a Cosenza si è trovato il modo
per criticare l’operato di tecnico e presidente. Ma la vogliamo
smettere di farci del male da soli? Li vogliamo isolare per una
buona volta queste cinque sei persone che stanno facendo di tutto,
tra amici e parenti, per seminare zizzania ad ogni piè sospinto?
Eppure il messaggio dato da Intrieri in settimana è stato
chiaro e lampante. Via chi ha sbagliato e si riparte da zero. Sarà,
ma pare che il karakiri continua ancora dopo una giornata esaltante
come questa. Squadra compatta disegnata da Zunico con le certezze
dei giovani espresse sino ad oggi, parliamo di Dierna e Tocci, e
grintosa con la voglia di attaccare e tenere impegnato l’avversario
con gli esterni alti. Avversario pericoloso sulle ripartente (ci
dicono i ben informati che hanno seguito i giallo blu) che non si
è praticamente visto dalle parti di Panico che ha quasi fatto
da spettatore all’incontro. In un primo tempo in cui il Cosenza
prende una traversa con Vanzetto e con lo stesso regala un’occasione
ai locali, non si vivono molti sussulti. Almeno il Cosenza non prende
gol per primi, come spesso accadeva fino ad oggi. Nel secondo tempo,
con un campo ridotto davvero al limite, il Cosenza mena le danze
e con Lio e Domicoli si rende pericoloso in almeno tre occasioni.
Poi al 72’ arriva la punizione di Lio per la testa di Domicoli.
Primo gol con il Cosenza e immediata dichiarazione d’amore.
Un nervosissimo Puglisi cerca lo scontro ed ottiene un rosso frutto
di un doppio giallo. Giarre in dieci dall 87’ in poi, ma la
partita oramai è già finita. A nulla valgono i cinque
minti di recupero nei quali il Cosenza controlla e potrebbe ancora
andare a segno. Una vittoria cercata, sudata e meritata. A fine
gara il Presidente Intrieri lascia trasparire la sua incondizionata
fiducia nel tecnico. “Oggi abbiamo giocato la migliore partita
disputata dal Cosenza, afferma Intrieri, squadra alta e ben messa
in campo con un gioco che ha dominato l’avversario”.
Soddisfazione massima per il numero uno di via Rossini che si lascia
scappare anche un “Se giochiamo così non vedo perché
non dovrei confermare Zunico sulla panchina”. Insomma, come
era facile prevedere la soluzione Zunico sembra essere soddisfacente,
“in settimana vedremo, ha poi aggiunto Intrieri, e troveremo
l’accordo. Sui giocatori troppe voci stanno girando che creano
solo malumore. Ancora non ho parlato con nessuno e già si
sta dipingendo un quadro astratto”. Dal “gaudium magnum”
alle velenose critiche subite in serata. Un alto-basso che nessuno
dei tifosi, i più incalliti, quelli veri, attaccati al Cosenza,
gradisce. Ed il presidente intervenendo presso Radio Sound afferma
a chiare lettere che “so che queste accuse ignobili arrivano
dall’ambiente vicino alla società. Sappiano questi
signori che da martedì molte cose cambieranno a cominciare
dal presenza di un nuovo direttore che dipenderà direttamente
da me e che metterà parecchi cose a posto”. Come dargli
torto? In tutto questo bailamme, chi continua a perderci siamo tutti
noi. Tutti quanti, nessuno escluso. Chi crede che con le mezze verità
o le bugie inventate ad arte, le mezze notizie o gli scoop accredita
pinco o scredita pallino, si sbaglia di grosso. Chi sta dando in
testa al Cosenza adesso non ha come obiettivo quello di sminuire
Intrieri, ma ha l’unico obiettivo di distruggere il calcio
a Cosenza. Ma gli sarà difficile, perché la gente
che con la passione continua a fare e costruire le cose, con la
stessa passione, distruggerà quanto questi pochi “smidollati”
cercano di attuare in silenzio e dietro le quinte come hanno sempre
fatto. Forza Lupi!
Giarre-Cosenza 0-1 (0-0)
Marcatori: 72’ Domicoli
Cosenza: Panico; Dierna , Ambrosecchia, Vanzetto
, Scorrano, Marcosano (29’ Maglione), Di Girolamo , Tocci
; Domicoli (75’ Tiscione), Lio, Sarli. A disp.: Bruni, Di
Donato, Scarlato, Sanso, Delisi. All.: Zunico.
Giarre: Saia, Curcuruto, Marcellino (72’
Carbonaro), Giuffrida, Puglisi, Vassallo, Litteri, Raffa , Madonia,
Camarda, Vadalà. A disp: Saraniti, Foti, Castronuovo, Caminiti,
Elamraoui Sami, Amico. All.: De Maria.
Arbitro: Chendi di Legnano
Marcatori: 74' Domicoli,
Ammoniti: 39' Dierna, 52' Sarli, 52' Puglisi (G), 74' Marcellino
(G).
Espulsi: 88' Puglisi (G) per doppia ammonizione.
Angoli: 5 - 3 per il Cosenza
Recupero: 7’ (2' p.t. - 5' s.t.)
Spettatori: 300 circa di cui 150 da Cosenza
Risultati:
Campobello – Adrano 2-1 [5’, 71’ Riccobono (C),
57’ Impellitteri (A)]
Ebolitana – Alcamo 3-0 [58’ Trotta (E), 85’ Perna
(E), 93’ Coppola (E)]
Giarre – Cosenza 0-1 [72’ Domicoli (C)]
Rossanese – Vibonese 2-2 [30’ Morano (R), 47’,
63’ Rosa (V), 75’ El Aoudi (R)]
Scillese – Siracusa 1-1 [82’ Marcazzi (Sc), 83’
Di Mauro (Si)]
Sorrento – Comiso 2-1 [16’ Ingenito (S), 22’ Zito
(S), 46’ Contino (C)]
Turris – Ragusa 2-3 [29’, 52’ Leone (R), 31’
Vitaglione (T), 76’ Marcucci (T), 80’ Ferullo (R)]
Viribus U. – Trapani 2-0 [31’ Sgambati (V), 66’
Pagliuca (V)]
Classifica: Sorrento 33 **; Siracusa 32; Ebolitana
31; Vibonese 31; Giarre 27; Cosenza 26; Viribus U. 23 ; Comiso 22;
Ragusa 21 *; Sapri 21** ; Turris 18 **; Francavilla 18 **; Rossanese
14; Trapani 13; Adrano 13; Campobello 9; Alcamo 9; Scillese 5.
* Due punti di penalizzazione
** Una gara in meno
Prossimo Turno: Adrano - Viribus U.; Alcamo -
Turris; Comiso - Scillese; Cosenza - Francavilla; Sapri - Campobello;
Siracusa - Rossanese; Sorrento - Ragusa; Trapani - Ebolitana; Vibonese
- Giarre.
Rende sconfitto
di rigore a Taranto
11/12 Non ce la fa il Rnede, penalizzato da un severissimo Lupo
di Matera che ne condiziona la prestazione, a portare via un punto
da Taranto. A fine gara sembra di snocciolare un bollettino di guerra.
Cinque ammoniti del Rende, due esplusi (i tecnici) e due ammoniti
nel Taranto. Davvero sentita questa sfida play off che si è
decisa sull’unico episodio dubbio della gara, il rigore assegnato
ai padroni di casa, mentre si è sorvolato su molti altri
episodi. Ma si sa chi gioca in casa, sostenuto dal pubblico ha sempre
ragione. Silipo le ha provate tutte per raggiungere almeno il pari,
ma le troppe “distrazioni” della giacchetta nera gli
hanno impedito di fare punti in questa gara. Nulla di perso per
la classifica, anche se il Taranto scavalca i rendesi, e appuntamento
con i tre punti rinviato a domenica prossima.
Taranto-Rende 1-0 (1-0)
Marcatori: 17' Mortari rig.
Taranto (4-3-1-2): Gentili; Micallo, Caccavale,
Pastore, Manni; Mortari, Larosa, De Liguori; Mancini ; Catania (22°
st Bevo ), Di Domenico (44° st Malagnino ). A disp.: Gori, Martinelli,
Campanile, Gambino, Bruno. All.: Marino
Rende (4-4-1-1): Ambrosi; Morelli, Braca, David,
Orlando (8' st Tirocini); Occhiuzzi (38' st D'Agostino), Scarnato,
Benincasa, Novello (17' st Criniti); Alfieri; Galantucci. A disp.:
Vitale, Bacilieri, Fabio, Bernardi. All.: Silipo.
Arbitro: Lupo di Matera.
Espulsi l'allenatore in seconda del Taranto Montesardi (8' st) per
proteste e l'allenatore del Taranto Marino (26' st) per aver superato
l'area delimitante la panchina.
Ammoniti: Alfieri , Braca, David, Orlando, Galantucci (R), Caccavale,
Bevo (T).
Angoli 3-2 per il Taranto.
Recupero: pt 1'; st 5'.
Spettatori 2500 circa, tra cui una sparuta rappresentanza di sostenitori
biancorossi.
Risultati 15a giornata:
Cisco Roma – Modica 1-1 (1-1) giocata sabato 10/12/2005 31’
Pollini (C), 45’ Bonadei (M)
Gallipoli – Nocerina 2-0 (1-0) 33’ Clemente, 58’
Pagana
Igea Virtus – Andria Bat 3-2 (2-0) 2’ Amodeo (I), 22’
Ancione (I), 47’ Amodeo (I), 59’ Plasmati (A), 65’
Plasmati (A)
Latina – Giugliano 3-2 (3-2) 17’ Vives (G), 21’
Ciotola (G), 23’ Femiano (L), 37’ Costanzo (L), 47’
pt rig. Carfora (L)
Marcianise – Rieti 1-1 (0-1) 3’ Radi (R), 66’
D’Apice (M)
Melfi – Pro Vasto 0-0
Taranto – Rende 1-0 (1-0) 17’ rig. Mortari
Vigor Lamezia – Potenza 2-4 (1-2) 5’ Zirafa (P), 42’
Berretti (P), 46’ pt rig. Alessandri` (V), 61’ Pasca
(V), 82’ Morello (P), 91’ Morello (P)
Vittoria – Viterbo 0-1 (0-0) 72’ Bordacconi
Classifica: Gallipoli 36; Melfi 29, Taranto 25,
Rende 24, Marcianise 22, Giugliano 21, Viterbo 20, Cisco Roma 19,
Potenza 19, Pro Vasto 18, Nocerina 17, Rieti 17, Latina 17, Vigor
Lamezia 16, Andria BAT 16, Igea Virtus 16, Modica 15, Vittoria 8
Prossimo turno: Andria BAT – Latina, Giugliano
– Gallipoli, Modica - Vittoria , Nocerina - Cisco Roma , Potenza
– Marcianise, Pro Vasto - Vigor Lamezia, Rende – Melfi,
Rieti - Taranto , Viterbo - Igea Virtus
Il calcio dilettantistico
cosentino si ritrova in Seminario con il Vescovo per gli auguri
di Natale
11/12 Si terrà lunedì alle 16.30 presso l’Auditorium
Giovanni Paolo II del Seminario Cosentino a Rende, un incontro di
festa tra l’Arcivescovo della Diocesi Cosenza-Bisgnano, Salvatore
Nunnari e tutto il mondo del calcio dilettantistico e giovanile
cosentino. All’incontro denominato “Calcio in Festa”,
organizzato dall’associazione Amici dello sport, dal Comitato
Provinciale della FIGC e dall’Ufficio Pastorale Sport della
Diocesi di Cosenza-Bisignano, parteciperanno i giovani calciatori,
tecnici, dirigenti e i genitori delle varie società sportive
e gli arbitri della sezione di Cosenza e di Paola. “E’
la prima volta che tutto il mondo del calcio si ritrova insieme
per gli auguri di Natale”, ha precisato Vincenzo Perri, consigliere
regionale della FIGC ed animatore dell’incontro, “e
lo fa incontrando l’arcivescovo Nunnari per ribadire ancora
una volta i valori dello sport, l’etica, il fair play, l’amicizia,
la pace e la solidarietà”. Alla festa interverranno
I vertici Regionali e Provinciali del Calcio, Antonio Cosentino,
Presidente Regionale della Lega Dilettanti, Piero Loguzzo, Presidente
Regionale del Settore Giovanile, Pippo Capellupo, Presidente Regionale
dell’Associazione Italiana Arbitri, Franco Funari, Presidente
del Comitato Provinciale FIGC,Franco Scancello e Franco Longo, Presidenti
rispettivamente delle sezioni AIA di Cosenza e Paola. Saranno presenti
gli esponenti regionali e provinciali del CONI, Demetrio Praticò,
Presidente Regionale CONI Calabria e Giuseppe Abate, Presidente
Provinciale del CONI. Interverrà inoltre Rosetta Console
Assessore allo Sport della Provincia di Cosenza. L’incontro
sarà anche una serata all’insegna della solidarietà,
infatti ogni partecipante porterà dei doni che verranno successivamente
distribuiti ai ragazzi che non hanno la possibilità di praticare
lo sport.
As Cosenza,
richimato l'attaccante Domicoli
10/12 Truppa tranquilla in quel di Acireale dove
Mister Zunico ha piantato le tende per la preparazione per la gara
di domenica che si svolgerà sul campo di Zafferana Etnea-
la squadra, giunta ieri sera, ha sostenuto questa mattina la rifinitura
con il tempo che fa le bizze. Un po’ piove ed un po’
c’è il sole. Nella seduta di allenamento oltre alla
rifinitura, Mister Zunico ha provato alcuni movimenti in più
rispetto ai soliti conosciuti dal gruppo. Tutto tranquillo per il
resto. Compagnia conscia dei propri mezzi e Mister Zunico motivato
a far più che bene. “Ho accettato di fare l’allenatore
e venire qui sulla panchina – ci ha dichiarato al telefono
il tecnico- perché una squadra con il blasone come il Cosenza
non può andare a giocare una partita senza nessuno in panchina.
Ho accettato volentieri la proposta del Presidente Intrieri e ho
le motivazioni per fare bene. Vedremo dopo la gara se è il
caso che io resti come allenatore, che faccia il secondo, l’allenatore
dei portieri, o che vada via. Con Intrieri abbiamo un appuntamento
per l’inizio della prossima settimana. Ne parleremo. Ora voglio
solo pensare alla partita. I ragazzi stanno bene hanno lavorato
con concentrazione e l’ambiente è tranquillo, anche
se qualche polemica inutile è stata fatta in queste ore.
A noi non c’interessano le polemiche. Ho parlato con i ragazzi
che seguono con i computer anche quanto succede su internet e ho
detto loro di lasciar perdere le chiacchiere che si stanno facendo.
Sono solo parole tese a destabilizzare l’ambiente. Noi continuiamo
per la nostra strada . Ora alle 17.30 abbiamo una riunione con i
giocatori e metteremo a punto la gara”. Questo il suo dire.
Nel gruppo è presente anche l’attaccante Domicoli,
richiamato ieri dal Presidente Intrieri. Venti i giocatori convocati
che sono ad Acireale. Portieri Bruni e Panico; difensori: Ambrosecchia
, Dierna, Di Donato, Longobardi, Maglione, Marcosano, Scarlato e
Scorrano; Centrocampisti: Delisi, Di Girolamo, Lio, Sanso, Tocci,
Vanzetto; Attaccanti: Domicoli, Jovanic, Sarli e Tiscione. “Ho
parlato con Domicoli - ha poi aggiunto Zunico- e ha dimostrato tutta
la sua voglia nel fare bene. Io gli ho detto chiaramente che questa
è la sua occasione per far bene, tutto dipenderà da
lui. Se seguirà le mie direttive in campo bene, se no so
io cosa devo fare”. Senza mezzi termini Mister Zuncio fa valere
subito la sua grinta e determinazione. “Siamo qui per far
risultato ed ancora ho qualche dubbio da sciogliere proprio ne settore
offensivo. Vedremo. Domani deciderò”. Intanto dopo
l’uscita di Marulla, Marino e Russo e dopo la richiesta di
Senè di andar via, nessuna altro movimento, ne in entrata,
ne in uscita, in seno alla squadra. A Cosenza sono rimasti gli infortunati
Cosa (che ieri ha effettuato gli accertamenti medici per verificare
la riduzione dello strappo) e Cordua per la brutta botta alla spalla
rimediata giovedì nella partita. Jovanic è con il
gruppo ma probabilmente rimarrà in tribuna per via di un
problema che lo affligge e dovrebbe far compagnia a Longobardi.
La terna che dirigerà l'incontro di domani, tutta settentrionale,
è diretta da Marco Chendi di Legnano. Assistenti Ivan Carelli
di Milano e Diego Carrara di Busto Arsizio. A questo punto la parola
passa al campo e alla prima di Mister Zunico allenatore sulla panchina
del Cosenza.
Costa amara
al tecnico Marulla la sconfitta casalinga con la Rossanese. Intrieri
chiede ed ottiene le sue dimissioni e quelle di Ennio Russo
08/12
Una nuova giornata amara quella passata oggi per tutto il calcio
cosentino. Nella gara che doveva vedere il rilancio del Cosenza
nel campionato di serie D, contro una modesta Rossanese, si è
assistito ad una sorta di karakiri dei Lupi al San Vito. A far da
compagnia alla giornata i fantasmi e le ombre di un Cosenza Rossanese
di anni fa. Oggi come allora il tifo tornava allo stadio numeroso
per assistere al rilancio di una nuova era del calcio cosentino.
Oggi come allora la squadra avversaria è allenata da Mister
Pugliese. Oggi come allora ad una specie di non gioco, quasi rinunziatario
e d’attesa, dopo un primo tempo in cui il Cosenza sembrava
far sua facilmente la gara, i secondi 45’ minuti vedevano
le poche ripartente degli avversari squagliare come neve al sole
la barca di Mister Marulla. Fantasmi che svolazzano e ombre di ricordi
che riportano ad una illusione mi digerita da parte degli allora
12.000 presenti e ribadita dai 3500 di oggi. Con un gol di differenza
in meno (allora fu di 1-3 oggi il risultato è stato di 1-2
ma il terzo non è entrato per un soffio). A fine gara l’impetuoso
Presidente Intrieri ‘vo paglia pi cientu cavaddri’.
“Basta, ora si fa come dico io” ribadisce impetuosamente
nella sala stampa a fine gara un Intrieri più che “incavolato”.
“Voglio subito le dimissioni di tutto lo staff tecnico perché
hanno sbagliato ed ora si fa come dico io”. Dopo le tante
polemiche delle scorse settimane sulla tanta voglia di cambiar registro
per i risultati, oggi deludenti, della squadra, il Presidente chiede
ed ottiene le dimissioni di Marulla e di Ennio Russo. Il tutto avviene
in una riunione svolta in società tra le 17 e le 19.30. Il
frutto di tale riunione è il seguente comunicato: “L’A.S.
Cosenza Calcio comunica che, il tecnico Gigi Marulla ed il vicepresidente
Ennio Russo hanno fatto pervenire nella serata di oggi le loro dimissioni.
Da domani la squadra partirà in ritiro agli ordini dell’allenatore
in seconda Giacomo Zunico, a cui è stata affidata temporaneamente
la squadra”. Insomma una scelta irrevocabile che oggi trova
anche il conforto dei fatti. E si perchè oggi il campo ha
dimostrato un’imbarazzante prestazione negativa dei Lupi.
Scelte davvero opinabili, come quella di schierare di nuovo tra
i pali un Bruni non in condizione che su cinque parate importanti
tre le sbaglia e sulle tre che sbaglia due sono gol presi. Una scelta
condizionata dalla risoluzione del teorema degli under. Un teorema
declinato davvero male in questa stagione. Troppi alti e bassi e
troppi errori condizionano tutte le fatiche di una squadra che,
bene o male, è ben attrezzata per stare in campo. Come gli
errori decisivi dell’Under 18 nazionale Di Donato che in tre
gare colleziona tre gol presi su sue “distrazioni”.
Ma oltre a far le pulci alla partita di oggi c’è da
aggiungere che a mandare in tilt il tecnico di Stilo è stata
soprattutto l’assenza di un bomber che riuscisse a concretizzare
i palloni d’oro arrivati alle punte, se così vogliamo
chiamarle, che oggi si sono mangiate di tutto. A cominciare da Sarli
allorquando dopo una irresistibile discesa di Senè sulla
destra si trovava, al minuto due del secondo tempo, tra le gambe
un pallone a cui bastava dare solo una piccola spinta per essere
trasformato in gol in una porta pressoché deserta. A finire
allo stesso Senè, equivoco tattico di questo scorcio di stagione,
che al minuto 94 si vede neutralizzato da una miracolosa parata
di Piazza il pallone del due pari. Lui, che attaccante puro non
è, laterale di belle prestazioni e progressive infiltrazioni
in aree avversarie con il vizio della finalizzazione in gol. Da
contorno un rigore negato per un plateale mani in area al minuto
16, un gol realizzato in due tempi da Scorrano, di forza, al minuto
26, un missile di Di Donato al minuto 39’ buono nelle intenzioni
ma di poco fuori, ad una spettacolare rovesciata di Sarli al minuto
45 con Lio che dormicchia su di una possibile conclusione a rete.
Fino ad arrivare al minuto 50 quando a gol fumato da Sarli si assiste
ad un gol subito dall’ezx El Aoudi che servito da Ribecco
beffa un colpevole Bruni che “guarda ri ciavule”. Uscita
a vuoto e palla in rete. Lui che alto non è viene infilato
ancora una volta di testa. Neanche cinque minuti per cercare di
riparare il danno e la Rossanese, che fino a quel momento ha solo
risposto specularmene al Cosenza adottando le stesse misure tattiche,
con una azione da manuale discende sulla destra con El Auodi e bello
pulito senza alcun contrasto serve in area l’accorrente Guastella
che solo soletto sul palo sinistro mette con un piattone la palla
dentro al cospetto di un Bruni che invece di intervenire si gusta
la scena come se fosse seduto al cinema a guadare un film. Diagonali,
uscita del portiere sulla sfera, recupero della posizione, tutte
cose dimenticate. Ma chi paga sulla catastrofe è sempre il
tecnico. Se Sarli la metteva dentro sul 2-0 era un altar partita.
Due anni fa se Lentini la metteva dentro era un'altra partita. I
fantasmi volano e si rincorrono.
Il San Vito che umiliazione dopo umiliazione, era tornato ad animarsi
con oltre 3000 persone torna in depressione. La colpa è di
Marulla. La colpa è di Intrieri. La colpa è di Bruni.
La colpa è di Sarli. Manca una seconda punta. La colpa è
di chi ha costruito la squadra a giugno. Tutte verità che
passano di bocca in bocca e rimbalzano sul comunicato stampa di
dimissioni di Marulla e Russo giunto alle 20. Intrieri vorrebbe
mangiarsi il mondo con le mani, da solo. Ma il calcio ha regole
tutte sue. Uno staff lo si costruisce con competenza e molte volte,
quando di vuole forzare la mano pensando di ragionare come un tecnico,
e tecnico non lo si è, i frutti sono quelli che si vedono.
Confusione, casino e scontento da parte di tutti. Il Presidente
Intreieri ha detto che procederà a rifondare lo staff. Giusto.
Probabilmente la strada per i play off è ancora aperta. Ma
è questa la strada giusta? Marulla si è autoescluso
da solo, ma ora che gli errori (di gioventù aggiungiamo noi)
sono stato fatti non consigliano di sedersi a tavolino e rivedere
seriamente tutto il progetto? Sempre il presidente ha annunciato
movimenti in uscita. Con la valigia in mano, Bruni, Cucinella, Senè
e qualcun altro importante che vede svanire un premio promozione
a portata di mano. Ci risiamo. I fantasmi continuano a svolazzare.
Uno stop di riflessione è d’obbligo, se la piazza preme
non è necessario fare i salti mortali per continuare a fare
scelte dettate dal nervosismo che hanno portato a fare sbagli da
parte di tutti. Ora si aspetta un nuovo tecnico. Nuove promesse,
altri giocatori e per quest’anno è andata ancora una
volta così. Vorremmo sbagliarci...
Cosenza-Rossanese 1-2 (1-0)
Marcatori: 26’ Scorrano, 50’ El Auodi, 56’ Guastella
Cosenza: Bruni 4, Di Donato 4.5, Ambrosecchia 5
(70’ Jovanic s.v.), Vanzetto 5.5, Scorrano 6.5, Marcosano
5.5, Senè 6, Cordua 5, Sarli 4.5 (57’ Delisi 5), Lio
5.5, Di Girolamo 5 (57’ Tiscione 6). A disp. Panico, Dierna,
Tocci, Maglione. All. Marulla 4
Rossanese: Piazza 7, Morano 6, Spanò 6,
Coluccio 6 , De Luca 6, Sciannimanico 6, Aita 6, Castiglione 6,
El Aoudi 6.5, Ribecco 6 (51’ Guastella 6) , Corona 5 (74’
Fumarola sv) A disp. Ramunno, Santoro, Russo, Cosenza, Greco. All.
Pugliese 6.5.
Arbitro Donzelli di Terni.
Angoli: 8-1 (1-0)
Ammoniti: 26’ Marcosano, 56’ Guastella, 63’ Delisi
Recupero: 2’ pt , 4’ st
Spettatori 3500 circa di cui 2500 paganti più 300 abbonati
Risultati 14a giornata:
Adrano-Francavilla 2-1 [8’ Celani (A); 40’
Varriale (F) 32’ Di Renzo]
Alcamo-Viribus Un. 0-2 – [28’ Guarini
(V); 43’ Condo` (V)]
Cosenza-Rossanese 1-2 – [26’ Scorrano
(C); 51’ Elaoudi (R) 56’ Guastella (R)]
Ragusa-Ebolitana 0-1 – [18’ Pinto (E)
Sapri-Giarre 2-0 - 23’ D’Amble` (S); 86’ Corati
(S)]
Siracusa-Comiso 5-3 - [16’ e 22’ Chietti
(S); 18’ e 92’ Cirillo (S) 34’ Parisi (C); 54’
Ferreri (C) 83’ Contino (C); 95’ Di Sabato (S)]
Trapani-Campobello 2-1- [30’ Bifara (T);
40’ Ceravolo (C) 68’ Federici (C)]
Turris-Sorrento si giocherà mercoledi` 14
dicembre alle 14.30
Vibonese-Scillese 1-0 - [48’ Basilico (V)]
Classifica: Siracusa 31; Sorrento 30; Vibonese
30; Ebolitana 28; Giarre 27; Cosenza 23; Comiso 22; Sapri 21; Viribus
Un. 20; Ragusa 18 *; Turris 18; Francavilla 18; Rossanese 13; Trapani
13; Adrano 13; Alcamo 9; Campobello 6; Scillese 4
2 punti di penalizzazione
Prossimo Turno: Campobello- Adrano; Ebolitana
- Alcamo; Francavilla - Sapri; Giarre – Cosenza; Rossanese
–Vibonese; Scillese - Siracusa; Sorrento - Comiso; Turris
- Ragusa; Viribus U. - Trapani
In un solo
colpo persi partita, allenatore e vice presidente
08/12-(GiampaoloCataldo)-"E' arrivato il momento di tirare
le somme e che Cosenza ed il Cosenza cambino definitivamente pagina.
Mi aspetto le dimissioni dell'intero staff. Io ho dato fiducia a
chi oggi ha perso con un gruppo di 10 ragazzi che tutti insieme
guadagnano meno di un solo nostro calciatore. Qui l'unico che può
andare a testa alta sono io, che ho tolto i soldi. Gli altri si
assumano le loro responsabilità. La colpa della sconfitta
non è di Bruni, non è lui il problema del Cosenza.
Non abbiamo un gioco, qui mi stanno prendendo in giro. Marulla non
è l'unico colpevole, ma penso sia arrivato il momento di
presentare il conto a tutti." Con queste parole, piene di delusione
e amarezza, il Presidente Intrieri commenta la sconfitta dei Lupi,
nel derby dell’ Immacolata, contro la Rossanese. Nella tarda
serata arriva il comunicato ufficiale della società che sancisce
la fine di una vera e propria telenovela iniziata dal dopo Sapri:
“L’A.S. Cosenza Calcio comunica che, il tecnico Gigi
Marulla ed il vicepresidente Ennio Russo hanno fatto pervenire nella
serata di oggi le loro dimissioni. Da domani la squadra partirà
in ritiro agli ordini dell’allenatore in seconda Giacomo Zunico,
a cui è stata affidata temporaneamente la squadra.”
Un Cosenza così brutto non lo si era mai visto. Il Lupo si
trasforma in pecora e si lascia schiacciare dall’ “elefante”
jonico. Una squadra senza gioco, grinta e soprattutto cuore lascia,
davanti al pubblico amico, tre punti e i sogni promozione. La Rossanese
di mister Pugliese porta via dal “San Vito” tre punti
che la lanciano fuori dalla zona calda della classifica. Il sodalizio
del presidente Ferrante limita i danni nella prima frazione e nel
secondo tempo approfitta dei regali della difesa bruzia. Infine,
la differenza in campo viene fatta dai rispettivi portieri con un
giovane Bruni insicuro, impacciato e non all’ altezza e un
portiere di categoria superiore come Piazza che infonde sicurezza
ad una squadra, prevalentemente, composta da giovani.
La cronaca. La prima e unica occasione, dei primi 45 di gioco, degna
di nota arriva al minuto ‘26. Capitan Lio dalla bandierina,
mischia in area bizantina con Scorrano abile a trafiggere l’
incolpevole Piazza per il vantaggio rossoblu. A far da cornice ad
un primo tempo ricco di confusione e noia sono solo delle sterili
conclusioni a rete da parte degli evanescenti Senè, Vanzetto,
Cordua e Di Donato. Ad inizio ripresa si passa dal possibile doppio
vantaggio dei silani con Sarli che si divora un gol già fatto,
sparando sul corpo del pipillet ospite, al pareggio di El Aoudi,
lasciato libero di incornare a rete dopo uno svarione difensivo
tra il portiere Bruni e la difesa rossoblu’. Da questo momento
in poi la formazione guidata da mister Marulla va in confusione.
La Rossanese dopo il gol del pareggio ci crede e trova il vantaggio,
al minuto 56’, con Guastella che di piatto corregge a porta
sguarnita un tiro-cross di El Aoudi. Marulla corre ai ripari con
una doppia sostituzione: dentro Delisi e Tiscione per Sarli e Di
Girolamo. La musica non cambia. L’ orchestra diretta da Marulla
stecca ogni assolo di gioco non impensierendo la difesa ospite.
La Rossanese si chiude a riccio e il Cosenza prova con la forza
della disperazione a riequilibrare la gara. Lio al 33’, si
accentra e tira alto. Il capitano del Cosenza, uno dei pochi oggi
a giocare, a cinque dalla fine, calcia a botta sicura ma il portierone
Piazza(ex Crotone,serie B) si supera e devia in angolo. Durante
l’ assedio finale c’ è spazio per il rientrante
Delisi, tira alto sopra la traversa e per un colpo di testa di Scorrano,
che la difesa libera in angolo. In pieno recupero la palla gol più
nitida è sui piedi di Senè, ma ancora una volta Piazza
salva il risultato.
L’ augurio è che con questa sconfitta si possa ripartire,
finalmente, in un clima di chiarezza e soprattutto di tranquillità.
“Ringhio”
Gattuso porterà la Fiamma Olimpica di Torino 2006 a Cosenza
08/12 Il calcio italiano partecipera' con i 'suoi' tedofori alla
lunga corsa della Fiaccola Olimpica, 'particolari', da domani. Spettera'
infatti a Francesco Totti e a Paolo Di Canio, domani sera, accendere
la fiaccola olimpica allo Stadio dei Marmi al Foro Italico dove
la consegneranno al presidente del Coni Gianni Petrucci durante
una cerimonia 'tutta sportiva'. Il 16 dicembre prossimo il ct della
Nazionale Marcello Lippi portera' la fiaccola olimpica nella 'sua'
Viareggio. Poi tocchera' all'ex arbitro internazionale Rosario Lo
Bello a Siracusa il 21 dicembre, a Cristiano Lucarelli, capitano
del Livorno Calcio ,il 13 dicembre, a Gigi Riva, oggi accompagnatore
della Nazionale italiana di calcio, a Cagliari il 20 dicembre. E
ancora a Luigi De Canio, allenatore del Siena, a Matera il 3 gennaio,
mentre Rino Gattuso, centrocampista del Milan e della Nazionale,
fara' la sua performance con la fiaccola olimpica nella 'sua' Cosenza
il 29 dicembre prossimo e Gianfranco Zola, ex attaccante del Chelsea,
portera' la fiaccola olimpica a Nuoro, il 19 dicembre.
Pasticcio per
la curva nord. La burocrazia blocca la pratica. Cosa non gioca.
Tutti convocati.
07 dic 05 Allenamento sotto la pioggia battente questa mattina
per la comitiva rossoblu. Un seduta che era una via di mezzo tra
l’allenamento e la rifinitura. E si perché domani si
gioca e comunque il tono muscolare degli atleti andava tenuto sotto
pressione. Quindi truppa in mano a pincente per una buona mezzora
a ritmo di corse e scatti e poi tutti insieme a giocare la palla.
Prima una partitella per saggiare le condizioni di tutti e poi a
campo intero Marulla ha provato le varie soluzioni tipo seduta di
rifinitura. Cosa purtroppo non ce l’ha fatta. Ha trovato a
spingere durante la parte atletica ma niente da fare. Il capocannoniere
ha continuato la preparazione con l’attrezzo specifico per
il suo problemino. Alla fine della seduta Mister Marulla ha diramato
l’elenco dei convocati. Sono venti. A casa rimangono oltre
a Cosa l’influenzato Sanso ed i disaparecidos Cucinella e
Domicoli. Questo l’elenco: Portieri Bruni e Panico; difensori:
Ambrosecchia , Dierna, Di Donato, Longobardi, Maglione, Marcosano,
Scarlato e Scorrano; Centrocampisti: Cordua, Delisi, Di Girolamo,
Lio, Tocci, Vanzetto; Attaccanti: Jovanic, Sarli, Senè e
Tiscione. Per Marulla quindi rimane da sciogliere il dubbio della
coppia d’attacco. Visto il campo pesante è probabile
che al troppo leggero Tiscione verrà preferito Sarli da affiancare
a Senè come attaccante centrale. Questo significa che il
centrocampo dovrà avere un under in più per sopperire
la mancanza di Tiscione. Probabile , quindi, l’impiego di
Tocci dal primo minuto. Una scelta che ha già dato buoni
frutti e che nel secondo tempo di Scilla ha visto un Cosenza molto
più intrigante e pericoloso sottoporta. Ma ogni partita fa
storia a sé. Sta di fatto che la tenacia dimostrata questa
mattina dai Lupi sotto la pioggia fa ben sperare. “Siamo obbligati
a vincere”, continua a ripetere Marulla, come un refrain.
“E sarà una partita difficile ma i ragazzi sono carichi
e motivati al punto giusto”. Intanto altre buone notizie arrivano
dalla Commissione sicurezza che ha approvato in mattinata l’apertura
della Curva Nord per 155 posti. Chiusa quindi la querelle con i
ragazzi della nord, che avevano promesso battaglia “A costo
di far rinviare la gara di giovedì” avevano annunciato
lunedì sera. Però in serata si scopre che l’iter
burocratico non è così semplice e la pratica, di fatto,
rimane bloccata negli uffici del Comune e la curva nord, di conseguenza,
domani rimarrà chiusa. . Intanto la federazione ha comunicato
alla società la sede della prossima gara. Stante l’indisponibilità
del campo del Giarre la gara di domenica prossima si disputerà
sul campo di Zafferana Etnea. Infine la Lega ha designato la terna
arbitrale per domani. A dirigere la gara ci sarà Stefano
Donzelli di Terni assistito da Alessandro Cua di Catanzaro e Ivan
Gigliotti di Lamezia. Ricordiamo a tutti i tifosi che la gara di
domani al San Vito si giocherà regolarmente alle ore 14.30
come la domenica.
Infine la Lega ha designato la terna arbitrale per domani. A dirigere
la gara ci sarà Stefano Donzelli di Terni assistito da Alessandro
Cua di Catanzaro e Ivan Gigliotti di Lamezia.
Il Sindaco
di Rossano scende a sostegno della squadra del suo paese
07/12 ''Credo che la situazione odierna della Rossanese calcio,
il suo passato glorioso, meritino la giusta attenzione ed il necessario
sostegno della nostra comunita' locale''. E' quanto scrive il sindaco
di Rossano, Orazio Longo, in una lettera aperta ai rossanesi. ''Mi
pare quanto mai opportuno - ha aggiunto - indirizzare questo messaggio
alla citta', alle sue forze imprenditoriali, ai tifosi ed ai cittadini,
oltre che all'attuale dirigenza, per sottolineare come questo bene
comune non possa essere ritenuto appannaggio di questo o quel soggetto,
ma dell'intera citta'. Ho voluto intervenire in questo momento per
evitare di farlo in momenti di crisi, o, peggio, a ridosso di eventi
catastrofici cui tentare di porre rimedio. La squadra della Rossanese,
per gli addetti ai lavori, rappresenta un patrimonio affettivo,
un bagaglio di ricordi ed emozioni che non tutti possono comprendere.
E' per questo e per altre innumerevoli ragioni che rivolgo una appello
alla continuita' affettiva che sembrerebbe una provocazione verbale
ma non lo e'''. ''Se leggiamo - ha proseguito Longo - a ritroso
le ultime vicissitudini societarie possiamo cogliere la discontinuita'
gestionale e con essa i pericoli che il sodalizio ha corso. Occorre,
per questo, fare uno sforzo comune che dia ai vertici societari
continuita' e forza economica per un cammino che si prefigga risultati
di medio ma anche di lungo periodo. Per fare questo occorre che
l'attuale dirigenza, ma anche le forze imprenditoriali di questa
citta' facciano la propria parte fino in fondo, delineando un futuro
stabile per la Rossanese calcio. E' auspicabile che altrettanto
facciano i tifosi ed i sostenitori della squadra attraverso un sostegno
convinto e partecipato che rifugga dalle polemiche''. ''Troppe volte
- ha concluso Longo - ci siamo trovati ad un passo dalla cancellazione
della societa' ed alla perdita di quel patrimonio cui ho fatto riferimento.
Per quanto mi riguarda faro' di tutto per evitare eventi negativi
sotto la mia gestione sindacale, anzi intendo lavorare per una solidita'
societaria che eviti pericoli per la Rossanese calcio e per quello
che essa rappresenta''
Ancora in dubbio
il rientro di Cosa. Società multata di 500 euro.
06/12 Una sola seduta di allenamento si è svolta questa
mattina al San Vito. Tempo inclemente e terreno del sanvitino a
dir poco pesante hanno indotto i tecnici ad optare per una seduta
di allenamento in palestra. Niente pallone e solo esercizi e corse
nel chiuso degli spogliatoi. Questo per evitare di dover ricorrere
alla cure dei sanitari per eventuali danni provocato dal terreno
pesante. Tutto pronto, o quasi, per la gara dell’Immacolata
e soddisfazione del tecnico contento del suo gruppo. “I ragazzi
stanno lavorando bene come sempre e siamo consci dell’importanza
del prossimo incontro. Domenica ho visto giocare i nostri prossimi
avversari e mi hanno ben impressionato, ci ha ancora una volta ribadito
il tecnico al telefono, una squadra molto ben messa in campo che
ha delle buone individualità. Non meritava assolutamente
di perdere contro il Sapri. Giovedì sarà un’altra
battaglia, ma noi siamo condannati a vincere. Ai ragazzi chiedo
impegno e concentrazione. E’ un buon gruppo e quando è
chiamato all’impegno massimo ha sempre dato una gran prova,
come sempre, d'altronde, hanno fatto”. Un dubbio rimane ancora
da sciogliere per il tecnico rossobòù. L’impiego
di Vincenzino Cosa. Per lui ancora lavoro a parte con esercizi specifici
per il suo caso. Il dubbio sul suo impegno verrà sciolto
domani dopo gli accertamenti clinici. Assente ancora Cucinella,
la cui presenza, ormai, dovrebbe passare negli archivi. Probabile
il suo accasamento in altra squadra. Per domani è prevista
una sola seduta di allenamento. Dal Giudice sportivo, infine arrivano
500 euro di multa alla società perché “propri
sostenitori in campo avverso, alla fine del primo tempo, entravano
indebitamente nel recinto di gioco per sedersi sulla panchina della
propria squadra posta sotto la tribuna loro riservata. Si allontanavano
subito dopo l'intervento dei propri dirigenti. Sanzione così
determinata in considerazione, altresì, di tale fattivo comportamento”.
Per Tony Lio confermata la diffida (3° sanzione), per Di Donato
2° sanzione e prima sanzione per Senè. Tutto fermo invece
sul fronte mercato. Le trattative subiscono un brusco stop. Il mercato,
che chiuderà il 16 dicembre, potrebbe registrare movimenti,
a questo punto, solo negli ultimi giorni.
Ripresa la
preparazione. In arrivo Di Maio o Casisa
05/12-(Giampaolo Cataldo)-Inizia con un giorno d’ anticipo
la fase d’ avvicinamento alla doppia sfida che vedrà
il Cosenza impegnato, giovedì 8, nel derby casalingo, contro
la Rossanese e la domenica seguente nell’ insidiosa trasferta
di Giarre. La gara infrasettimanale si gioca, nel giorno dell’
Immacolata, per recuperare la giornata “persa” ad inizio
campionato, quando la lega fece slittare di una settimana l’
inizio della competizione per attendere le sentenze dei vari ricorsi.
La troupe del presidente Intrieri si è trovata, nel primo
pomeriggio, sul campo del “San Vitino” per svolgere,
in un primo momento, il lavoro atletico sotto gli ordini del preparatore
Pingenti. Successivamente, il sodalizio rossoblu’ ha giocato
la “classica” partitella in famiglia su campo ridotto.
Alla fine dell’ allenamento la difesa si è trattenuta
con mister Marulla per cercare di oliare i meccanismi difensivi
e porre fine alle distrazioni che puntualmente vengono puniti da
gol incassati ingenuamente. All’ allenamento non hanno preso
parte De Lisi (infortunato) Cucinella e Jovanic.
La tabella di marcia prevede per domani e dopodomani, mattina, una
sola seduta d’ allenamento.
Buone notizie da Vincenzo Cosa che ha smaltito l’ infortunio
muscolare e sembra recuperabile per giovedì. Il bomber oggi
ha ripreso a lavorare a parte. Il dubbio sulla sua presenza verrà
sciolto soltanto mercoledì mattina quando verrà effettuata
una nuova ecografia per controllare il muscolo. Marulla è
stato chiaro: "Non voglio che succeda come l'anno scorso quando
per accelerare i tempi lo abbiamo perso per due mesi e mezzo. Vincenzo
è importantissimo per noi e non voglio rischiare nulla."
Alla fine scenderà in campo solo se le sue condizioni saranno
al massimo.
Alla fine dell’ allenamento Marulla si sofferma con i giornalisti
presenti in Via degli stadi. Il commento, dopo la vittoria contro
la Scillese, è: "Sono contento per come ha giocato la
mia squadra ed a chi storce la bocca dicendo che non facciamo un
bel gioco, ricordo che abbiamo creato un'infinità di occasioni
da gol." "In questo campionato non bisogna sottovalutare
nessun avversario, ed il discorso valeva per la Scillese così
come adesso vale per la Rossanese che ho avuto modo di vedere domenica
all'opera contro il Sapri. I Bizantini non hanno affatto demeritato
al cospetto di un avversario ben più quotato ed hanno perso
per un episodio senza andare quasi mai in affanno. Le cose, poi,
si fanno ancora più difficili per noi, che siamo sempre condannati
a vincere!”- continua il mister.
Capitolo mercato. In entrata è imminente l’ acquisto
di Claudio Gallicchio(ex Fc). L’ attaccante è in rotta
con la società che detiene il cartellino, la Paganese. Nei
giorni scorsi è stato in città, incontrando il patron
Intrieri, il ds Ciccio Marino e mister Marulla. I presupposti che
la trattativa vada a buon fine ci sono tutti, ora manca solo l’
ufficialità.
La campagna acquisti del Cosenza non si ferma qui. Sono state intavolate
le trattative per portare in riva al Crati uno tra Casisa e Di Maio.
Il primo è una giovane promessa del calcio siciliano, è
nato nel 1983, e gioca nel Siracusa. Inverosimilmente gli Aretusei
si priveranno a metà campionato di un valido calciatore per
rinforzare una diretta concorrente alla vittoria finale. Inoltre,
il calciatore siciliano ha ricevuto richieste da formazioni professionistiche
e il suo destino sembra ormai segnato, via da Siracusa solo a campionato
finito per approdare nel calcio che conta.
Da fonti vicino alla società del Sapri arrivano voci di smobilitazione
per la formazione campana. Si deciderà tutto dopo il doppio
turno di campionato. L’ impressione è che il regista
Di Maio non sia più incedibile. L’ ipotesi, dunque,
non è fantacalcio ma una trattativa ben avviata. Infatti
domenica lo staff del Cosenza, al completo (Intrieri, Russo, Marino,
Marulla), era a Rossano, dove giocava il Sapri, per proseguire la
trattativa e “spiare” ill prossimo avversario. Dopo
la cessione di Domicoli, i possibili “tagli” nell’
organico potrebbero essere: Cucinella e il colored Senè,
anche se Marulla al termine della conferenza stampa ha ribadito:
"Il ragazzo è valido. Deve solo sbloccarsi e poi dimostrerà
il suo vero valore."
Domenica positiva
per il Cosenza che recupera tre punti sulla prima
04/12-(GiampaoloCataldo)-Una domenica speciale quella passata dai
tifosi cosentini. Tutti gli appassionati dopo aver gioito per la
vittoria del sodalizio Bruzio, nell’ anticipo giocato ieri,
contro la Scillese hanno lasciato sciarpe e bandiere per sintonizzarsi
sulle frequenze dagli altri campi. Obbiettivo della giornata: avere
risultati favorevoli per alimentare un sogno.
Alla fine della tredicesima giornata, del campionato di serie D,
girone I, l’ unica certezza è l’ equilibrio in
testa alla classifica. Nessuna formazione è tagliata fuori
per il salto di categoria. Nel giro di sette punti troviamo ben
sei squadre tra cui le blasonate e favorite Sorrento, Siracusa,
Vibonese e Cosenza. Il sodalizio silano sembra aver trovato la tranquillità
e soprattutto il gioco perduto nel mese “nero” di Novembre.
Anche nei “quartieri bassi” nulla è perduto.
In difficoltà la Scillese che pur giocando bene non riesce
a vincere. Meno preoccupata la Rossanese a quota dieci, uscita sconfitta
nel confronto col Sapri, che con la cura Pugliese si è messa
dietro Trapani, Adrano, Alcamo e Campobello. A centro classifica
Ragusa, Turris, Sapri, Francavilla e Viribus continuano il campionato
all’ insegna della tranquillità cercando di centrare
il prima possibile la salvezza. La prossima settimana può
essere quella decisiva, in tre giorni si giocano due turni, senza
contare le gare odierne, e molti sodalizi potrebbero risentirne
sul piano fisico. Davanti non si corre, la classifica ristagna,
agevolando chi insegue.Intanto radio mercato, dopo l’annuncio
di Gallicchio, parla dell’arrivo di altri due giocatori. La
truppa ora è composta da ventiquattro elementi e Mister Marulla
avrebbe chiesto espressamente che sia ridotta a 22. Quindi oltre
la partenza di Domicoli potrebbe andare via qualche altro giocatore.
Si parla di Cucinella e di Senè. Ma in casa rossoblu le bocche
rimangono cucite. Sia sui nomi in ingresso che su quelli in uscita.
Domani si riprende la preparazione al San Vito, visto che tra quattro
giorni si torna giocare la partita di recupero persa ad inizio stagione,
allorquando il campionato slittò di una giornata per le note
vicende. Ancora fermo Delisi, in forte dubbio il suo recupero, e
probabilmente anche il capocannoniere Cosa che godrebbe di un’ulteriore
giornata di riposo per recuperare dal leggero infortunio di cui
è stato vittima. Ma non è ancora detta l’ultima
parola.
SERIE D - GIRONE I
Risultati 13/a giornata: Campobello - Alcamo 1-2;
Comiso - Vibonese 0-0; Ebolitana - Turris 1-0;Francavilla - Trapani
1-1; Giarre - Adrano 3-3;Rossanese - Sapri 0-1;Scillese - COSENZA
1-2 (giocata Sabato 3/12); Sorrento - Siracusa 3-1
Classifica: Sorrento 30; Siracusa 28; Giarre 27;
Vibonese 27; Ebolitana 25; COSENZA 23; Comiso 22; Ragusa 18(Pen.
-2); Turris 18; Sapri 18; Francavilla 18; Viribus Un. 17; Rossanese
10; Trapani 10; Adrano 10; Alcamo 9; Campobello 6; Scillese 4
Prossimo turno 14/a giornata (Giovedì 8
dicembre): Adrano – Francavilla; Alcamo - Viribus U.; Cosenza
- Rossanese; Ragusa - Ebolitana; Sapri - Giarre; Siracusa - Comiso;
Trapani - Campobello; Turris - Sorrento; Vibonese - Scillese
Il Rende non
sfrutta il turno casalingo e pareggia con l’Igea Virus
04/12 Non riesce al Rende di sfruttare al meglio il turno interno
che l’avrebbe avvicinata ancor di più alle vetta della
classifica, dominata da un Gallipoli quasi irraggiungibile. E deve
addirittura inseguire il risultato, la squadra di Silipo, sotto
di un gol dopo appena un quarto d’ora di gioco. Difesa in
piena emergenza che tra squalifiche e infortuni cerca di evitare
il peggio che, purtroppo, arriva al 15’ del primo tempo ad
opera di Ancione. Gara in salita e Rende che insegue per tutto il
primo tempo e per i primi venti minuti del secondo tempo allorquando
Occhiuzzi ci mette una pezza realizzano la rete del pari. Poi Riolo,
espulso al 32’ per doppia ammonizione, mette in crisi la squadra
biancorossa che deve contentarsi del pareggio, nonostante l'inserimento
di Trocini che va a sostituire uno spento Alfieri.
Rende-Igea Virtus 1-1
Marcatori: 15' pt Ancione (I); 17' st Occhiuzzi (R).
Rende (4-5-1): Ambrosi 6.5; Morelli 6.5, Moschella
5.5, David 6.5, Riolo 6.5; Occhiuzzi 6.5 (47' st Bacilieri ng),
Scarnato 6.5, Benincasa 5, Alfieri 5 (29' st Trocini sv), Criniti
5 (1' st Novello 6.5); Galantucci 6.5. In panchina: Vitale, Maniero,
D'Agostino, Bernardi. All.: Silipo 6.
Igea Virtus (4-3-2-1): Siringo 6.5; Palma 6.5,
Matinella 6.5, Alizzi 6.5, Tondo 6; Ancione 6, Obbedio 6.5, Tricarico
6.5; Dell'Orzo 6 (18' st Mento 6), Bonaffini 6; Amodeo 6 (23' st
Frisenda sv). In panchina: Leacche, Panarello, La Spada, Alosi,
Enna. All.: Ammirata 6.
Arbitro: Gambini di Roma 6.
Spettatori 800 circa, incasso di 1.195,00 euro.
Espulso Riolo al 32' st.
Ammoniti: Riolo, Moschella, Novello, Siringo, Alizzi, Mento. Angoli
9-1. Recupero: pt 1'; st 4'.
Serie C2 - Girone C:
Risultati: Andria BAT-Vigor Lamezia 1-1; Giugliano-Melfi
(si gioca il 5/12) ; Modica-Real Marcianise 0-0 ; Nocerina-Latina
1-0; Potenza-Gallipoli 0-0; Pro Vasto-Taranto 2-2; Rende-Igea Virtus
1-1; Rieti-Vittoria 1-0; Viterbo-Cisco Roma 2-1
Classifica: Gallipoli punti 33; Melfi 25; Rende
24; Taranto 22; Giugliano e Real Marcianise 21: Cisco Roma 18; Viterbo,
Nocerina e Pro Vasto 17; Rieti, Vigor Lamezia, Andria BAT e Potenza
16; Latina e Modica 14; Igea Virtus 13; Vittoria 8.
Giugliano e Melfi una gara in meno.
Prossimo turno 15/a giornata (domenica 11 dicembre
ore 14:30): Cisco Roma-Modica; Gallipoli-Nocerina; Igea Virtus-Andria
BAT; Latina-Giugliano; Melfi-Pro Vasto; Real Marcianise-Rieti; Taranto-Rende
(venerdi 9 dicembre ore 20:45); Vigor Lamezia-Potenza; Vittoria-Viterbo.
Classifica cannonieri
10 Gol: Castillo (1 rig) (Gallipoli).
8 Gol: Deflorio (1 rig) (Taranto).
7 Gol: Mazzeo (Nocerina); Galantucci (Rende).
6 Gol: Morello (1 rig) (Potenza).
5 RETI: Cejas (2 rig) (Giugliano); Paris (Melfi);
Vidalle' (Viterbo).
4 Gol: Moscelli (Cisco Roma); Clemente e Innocenti
(Gallipoli); Garba (Latina); Lisi (Potenza); Manco (2 rig) (R.Marcianise);
Scarnato (1 rig) (Rende).
3 Gol: D'Aniello e Plasmati (1 rig)(Andria); Chigou,
Coquin e Piemontese (Giugliano); Amodeo (Igea Virtus); Perrone(1
rig) (Latina); Lauria, Rana e Schiavon (2 rig) (Melfi); Gulino (Modica);
Poziello (1 rig) (R.Marcianise); Capucilli e Zarineh (Rieti); Di
Domenico (Taranto); Pasca e Zaminga (V.Lamezia); Scarchilli (1 rig)
e Tiberi (Viterbo); Marzullo (Vittoria).
2 Gol: Russo D. (1 rig), Miano (Cisco Roma); Ciotola
e Castaldo (Giugliano); Ancione e Frisenda (Igea Virtus); Cammarota
e Cuomo (Melfi); Iannelli, Scichilone e Siclari (Modica); Greco
e Ramora (Nocerina); Maccagnan, Morante e Somma (Pro Vasto); Alfieri,
Moschella e Occhiuzzi (1 rig) (Rende); Montella (Rieti);
Miani e Porpora (V.Lamezia); Bordacconi (Viterbo).
1 Gol: Cunzi (rig), e Terrevoli (Andria); Banchelli,
Ciotti Pollini e Toledo (Cisco Roma); Esposito, Minadeo, Nigro,
Pagana e Raimondi (Gallipoli); Panarello (Igea Virtus); Carfora
e Raso (Latina); D'Angelo, Doumbia, La Porta, Patarini, Russo e
Tursi (Melfi); Amenta, Bonadei, Bonari, Catania (rig), Manganaro,
Parlagreco (Modica); Bagnara, Di Martino e Niedda (Nocerina); Esposito
e Schettino (Pro Vasto); Corsale, Ciano, Di Napoli, Galizia (rig)
e Pagano (R.Marcianise); Rais e Zirafa (Potenza); Manni (Pro Vasto);
Braca, Criniti e Novello (Rende); Malloni, Sentinelli,
Taribello (rig) e Zarifa (Rieti); Catania, De Liguori, De Leonardis,
Mortari e Pastore (Taranto); Pippa (V.Lamezia); Rossi e Suarez (Viterbo);
Amenta, Martelli e Sergi (Vittoria). AUTORETI: Sassarini (1, Andria);
Cirina (1, Rieti); Lizzori (1, Vittoria).
Lupi indomabili
battono la Scillese sul neutro di Lamezia
03/12-(GiampaoloCataldo)-
Continua, attraverso la seconda vittoria consecutiva, la ricorsa
del Cosenza calcio alle posizioni di vertice. Nell’ anticipo
andato in scena al “Guido D’ Ippolito” di Lamezia
Terme, il sodalizio silano vince, pur soffrendo, contro il fanalino
di coda Scillese. La formazione reggina scende in campo animata
da una sete di riscatto che fa disputare agli uomini del trainer
Nuccio un primo tempo da manuale del calcio. Il Cosenza da parte
sua gioca a sprazzi senza trovare la via del gol, subendo e soffrendo
le ripartente impostate da Galeano. Nel momento di maggior pressione
della squadra guidata da Mister Marulla arriva la doccia fredda.
Sugli sviluppi di un calcio d’ angolo al 20’ Maragon
di testa sigla il vantaggio per la formazione del presidente Macri’.
La squadra Bruzia non perde la testa e attraverso il gioco ispirato
dal capitano, Tony Lio, cerca la rete del pareggio. La difesa bianco-azzurra
guidata dal portiere Spingola cala la saracinesca e riparte in contropiede
sfruttando le praterie lasciate libere dai rossoblu’. Al 24'
in una delle tante ripartenze, per poco, la Scillese non riesce
nell'intento di raddoppiare. Marcatti si invola sulla fascia ma
sbaglia l’ ultimo passaggio per l’accorrente Nuccio
che viene anticipato da Vanzetto. La deviazione di quest’
ultimo chiama ad un intervento miracoloso Panico che riesce a sventare
un possibile autogol deviando in angolo. Alla mezz’ora arriva
il primo cambio in casa Cosenza. Fuori uno spento Vanzetto e dentro
il nuovo arrivo Cosimo Sarli (ex Pro Sesto). Oltre le pedine, mister
Marulla cambia il modulo di gioco con Lio spostato in mezzo al campo,
Tiscione va sulla fascia con la coppia Senè-Sarli a comporre
la ”nuova” bocca di fuoco. Al 35’ il giovane Tiscione
sfiora il gol pareggio, ma il tiro finisce alto. Sul finire della
prima frazione la Scillese sfiora la seconda rete. Marcatti in una
azione personale salta Marcosano ma al momento di concludere a rete
lascia partire un tiro che non impensierisce il pipillet Panico.
Dopo due minuti di recupero il sig. Valletta manda le formazioni
negli spogliatoi sul punteggio di uno a zero per la Scillese.
All’
inizio del secondo tempo mister Gigi Marulla torna al 4-4-2 chiamando
fuori Tiscione ed inserendo Tocci. Il Cosenza al rientro dagli spogliatoi
è una squadra molto più determinata di quella vista
all’ opera nei primi 45’.Il cambio con Tocci si fa sentire
e i Lupi sembrano quelli visti domenica scorsa al San Vito. Tocci
fa la differenza. In pochi minuti il Cosenza sfiora per due volte
il pareggio. La prima occasione è con il difensore Maglione
che sugli sviluppi di un calcio d’ angolo non riesce a centrare
la porta reggina poi con l’ attaccante Sarli che corregge
di testa un cross di Ambrosecchia, ma Spingola si supera togliendo
la palla dall'angolino. I Lupi del presidente Intrieri non demordono
e animati dal calore dei supportes cosentini, il dodicesimo uomo
in campo, macinano gioco creando occasioni su occasioni. Al decimo
del secondo tempo la svolta della partita. Fallo di mano in area
di Brogno e rigore sacrosanto assegnato in collaborazione tra assistente
e arbitro. Sul dischetto si presenta Tony Lio che realizza la quarta
rete in maglia rossoblù. Intorno al ventesimo della ripresa
girandola di sostituzioni per la formazione reggina. Marulla ne
approfitta, dentro Jovanic fuori Di Girolamo con Senè spostato
sulla fascia destra. Col passare dei minuti la Scillese si rintana
nella sua metà campo con la speranza di portare via un punto
pesantissimo in vista dell’ obiettivo stagionale, la salvezza.
Al Cosenza un pareggio non serve a nulla e la formazione silana
continua ad attaccare. Alla mezz’ ora sugli sviluppi di un
calcio d’ angolo battuto da Lio, Senè di testa fa le
prove per il gol ma ancora una volta Spingola dice no. Sette minuti
dopo arriva il meritato vantaggio ospite. Ambrosecchia si invola
sulla fascia e serve un assist strepitoso a Maglione che insacca
alle spalle dell’ incolpevole portiere scillese.
La Scillese non demorde e al novantesimo guadagna un calcio di punizione
dal lato corto dell'area rossoblu’, batte Galeano e Panico
vola compiendo un miracolo, sulla ribattuta Marcosano rilancia sventando
la minaccia. La formazione reggina protesta vibratamente contro
la terna arbitrale perchè, secondo quanto sostengono, la
palla aveva superato la linea bianca di porta, ma l'arbitro, che
aveva alzato la mano, fa cenno che era una punizione in due e fa
riprendere il gioco da un calcio piazzato a favore del Cosenza.
Dopo un recupero di 6 minuti, fatto di sofferenza, l’a giacchetta
nera sancisce la fine della gara. Una vittoria che fa morale e rilancia
il sodalizio bruzio nei quartieri alti della classifica. La Scillese
vista oggi all’ opera non merita l’ ultimo posto in
classifica e con un po’ di fortuna si può tirare fuori,
ben presto, dalle secche. In questa settimana è atteso in
riva al Crati l’ attaccante Gallicchio. Un ottimo viatico
per la gara interna di giovedì che vedrà il Cosenza
impegnato, davanti al proprio pubblico, nel derby contro la Rossanese.
Scillese-Cosenza 1-2 (1-0)
Marcatori: 20' Marangon , 55' Lio (rig.), 82' Maglione
COSENZA: 1 Panico, Di Donato, Marcosano, Maglione,
Ambrosecchia, Di Girolamo(64 Jovanic), Vanzetto (30’ Sarli),
Cordua, Lio, Senè, Tiscione (46’ Tocci) A disposizione:
Bruni, Dierna , Scarlato, Sanso, Allenatore: Marulla.
SCILLESE: Spingola, Tafuro, Catalano(60 Colasuonno),
Merenda, Granata, Nuccio (77’ Scevola), Marangon, Dardanelli,
Brogno (62 Nocera), Galeano, Marcatti. Allenatore: Nuccio.
ARBITRO: Valletta. di Caserta
Ammoniti: Brogno,Galeano,Spingola, Granata (S), Senè, Lio
(C),
Angoli: 8 a 3 per il Cosenza
Recupero: 2' p.t.; 5' s.t.
Spettatori: 600 circa di cui oltre 500 da Cosenza.
Iniziativa
degli arbitri calabresi contro il razzismo. In ogni gara 5 minuti
di ritardo
02/12-(cohiba)- Dopo l’ increscioso episodio, che ha visto
“protagonista” il difensore del Messina, Marc Zorò,
nell’ incontro di campionato tra la squadra del presidente
Franza e l’ Inter, arrivano le prime iniziative, concrete,
contro la discriminazione verso giocatori di colore. ''Sabato e
domenica su tutti i campi calabresi verranno osservati cinque minuti
di ritardo sull'inizio delle partite per dare un segnale forte contro
le aberranti manifestazioni di razzismo di cui si sono resi protagonisti
pochissimi frequentatori degli stadi italiani''. E' quanto dichiara
in una nota il presidente regionale degli arbitri della Calabria,
Filippo Capellupo. ''La maggior parte della tifoseria - ha aggiunto
- quando si reca allo stadio lo fa per seguire la propria squadra
e con le migliori intenzioni, di solito rovinate da una sparuta
minoranza di gente che sfoga le proprie frustrazioni nel peggior
modo possibile. Forse cinque minuti di ritardo non serviranno ad
arginare il problema ma e' quanto oggi lo sport italiano puo' fare
per tentare di dare un segnale forte e stimolare una riflessione
a tutti i livelli dai giocatori, ai dirigenti al mondo arbitrale.
Il calcio, non fosse altro che per i numeri, e' lo sport piu' popolare
del mondo; bisogna fare di tutto per preservarlo dalle cose peggiori
che possano accadere, come gli episodi di razzismo''.
Deja vù
all’AS Cosenza. L’avv. Ernesto Corigliano nominato Presidente
onorario, Cosa non parte.
1/12 L’avv. Ernesto Corigliano, decano del Cosenza Calcio
e bandiera storica dei Lupi è stato nominato ieri dal Presidente
Intrieri, Presidente onorario dell’AS Cosenza. “La nomina
– dice una nota della società di via Rossini- è
avvenuta durante l’inaugurazione di un club, ha inteso premiare
un uomo che da sempre si è distinto per la passione per i
colori rossoblu. La scelta della società silana ha destato
immensa commozione nell’Avv. Ernesto Corigliano, che si è
dichiarato onorato di accettare questo incarico”. Il club
in oggetto, dedicato a “don” Peppino Carci, si chiama
“Amici du Cusenza”. Alla cerimonia di inaugurazione,
presenti numerosi tifosi, oltre al Presidente Intrieri e all’Avv.
Corigliano, sono intervenuti Ermanna Carci Greco, l’allenatore
del Cosenza Gigi Marulla, il DS Marino e il Vice Presidente del
sodalizio silano Ennio Russo. Presidente del club è stato
eletto il super tifoso Marcello Spadafora, già dirigente
dell’As Cosenza. A Tonino Tocci invece è andato l’incarico
di segretario dello stesso club. Dall’allenamento al San Vito
arriva invece la notizia che Vincenzino Cosa sabato non sarà
della partita. Il capocannoniere del girone I, infatti, ha risente
ancora del malanno che lo ha fatto uscire anzitempo dalla gara domenica
scorsa. Assieme a lui rimarrà a Cosenza anche il giovane
Delisi ancora fermo per una distorsione procuratasi in allenamento
la scorsa settimana. In dubbio Sarli, per il quale si attendono
le pratiche burocratiche, più lunghe del normale, perché
il giocatore, provenendo dal Campionato professionistico, ha un
iter burocratico più lungo del normale. Venerdì mattina
la rifinitura prima della diramazione dell’elenco dei convocati.
Sarli è
del Cosenza. Otto reti nella partitella. Sabato si gioca a Lamezia.
30/11 E’ stato ufficializzato in serata l’acquisto
dell’attaccante Cosimo Sarli, classe 1979, proveniente dal
Pro Sesto. Sono, dunque, felicemente andate in porto le trattative
del giocatore calabrese, da un paio di settimane nel mirino di Marino
e co. Sul giocatore rimane solo il dubbio se arriva in tempo il
suo tesseramento per sabato prossimo, allorchè i Lupi giocheranno
sul campo neutro di Lamezia l’anticipo di serie D. La gara,
che si disputerà alle 14.30, è stata ufficialmente
spostata, su richiesta della società di casa, sul campo lametino
e ieri ufficialmente comunicata ai dirigenti sclillesi che hanno
provveduto ad avvisare la società dell’As Cosenza.
Per sabato, quindi, rimane aperto il dubbio attaccante. Fermo Cosa
per una sospetta contrazione alla coscia, non si sa se il neo arrivato
potrà scendere in campo per via della prassi burocratica
inesernte il suo tesseramento. La documentazione per la Lega è
partita mercoledì pomeriggio e si spera che per venerdì
pomeriggio sia tutto a posto. Ieri, intanto, i Lupi hanno anticipato
l’infrasettimanale ed hanno giocato due tempi contro la juniores.
8 a 1 il risultato finale. Due le reti realizzate nel primo tempo
da Cordua e Senè e sei nel secondo tempo: a bagno il nuovo
attaccante Sarli, che ha realizzato una doppietta, così come
il giovane Cucinella, e poi a segno Tocci e Jovanic. Marulla ha
schierato in campo Bruni, Di Donato, Maglione, Marcosano, Ambrosecchia,
Di Girolamo, Cordua, Vanzetto, Lio, Senè e Tiscione. Panico
in porta nella squadra allenatrice. Nel secondo tempo rimescolamento
di carte e spazio a Malfi, ; Dierna, Scorrano, Scarlato, Longobardi,
Cucinella, Sanso, Tocci, Ambrosecchia, Jovanic, Sarli. Scorrano
sabato non sarà disponibile per via della squalifica, però
Marulla potrà contare sul rientro di Cordua e Dierna. Buona
l’impressione sul neo acquisto rossoblu che, nonostante il
campo reso pesante dalla pioggia, si è mosso bene dimostrando
di essere in forma partita. “Sono a posto fisicamente, ha
detto Sarli ai cronisti, mi sono sempre allenato e sono pronto per
giocare, se lo vorrà il Mister. Sono felicissimo di giocare
a Cosenza, soprattutto per i piani ambiziosi del Presidente e poi
tornare a casa dopo 13 anni è un motivo in più per
far bene (Sarli è di Corigliano ndr). Mi avevano richiesto
anche Siracusa e Viterbo ed ho scelto Cosenza”. Contento il
tecnico Marulla che ha esternato la sua soddisfazione a fine partitella.
Altri movimenti sono in arrivo. Bocche ancora cucite in società
che non confermano o smentiscono il rafforzamento della squadra.
E’ a nostra conoscenza l’arrivo di almeno altri due
giocatori, un centrocampista ed un laterale. Fermo Cosa per accertamenti
(oggi andava a fare l’ecografia al muscolo) hanno effettuato
giri di campo Morrone e Delisi.
La solidarietà
dell’Anolf CISL al calciatore Zoro
29/11 “L’ANOLF regionale è solidale al giocatore
del Messina Marc Zoro e di tutti i lavoratori che quotidianamente
pagano per il colore della pelle.E’ quanto dichiara il Presidente
regionale dell’ANOLF Shama Bokkory. I fatti di domenica a
Messina, dove il calciatore di colore della locale squadra Marc
Zoro (Costa D’Avorio) è stato oggetto di gravi e incivili
insulti razziali, rappresenta la punta dell’iceberg delle
tante offese e della discriminazione razziale che molti immigrati
subiscono nel nostro Paese e nella nostra Regione. Già tempo
fa – continua Bokkory - un nostro operatore dell’ANOLF
regionale di Reggio Calabria aveva raccolto il dolore e lo stupore
di MARC ZORO che presentatosi alla nostra sede aveva raccontato
le azioni di discriminazione e le continue offese di cui era vittima.
Già in quell’occasione l’ANOLF-CISL (l’Associazione
oltre le frontiere) nel prendere seriamente in esame la delicata
situazione consigliava al “lavoratore straniero” Marc
Zoro di sospendere la propria attività lavorativa (in quel
caso di calciatore) nel momento in cui avesse subito nuove offese.
I fatti di domenica – sostiene la Presidente regionale dell’ANOLF
– al di là degli slogans offensivi contro un immigrato,
in questo caso conosciuto da tanti per la sua attività, sono
la prova evidente di quanta sofferenza esiste in molti anonimi lavoratori
che hanno solo la colpa di aver abbandonato il proprio Paese per
una vita migliore e più degna. Ci chiediamo se tutto questo
corrisponde a verità; se è ancora possibile l’affermazione
di una autentica cultura dell’accoglienza e dell’integrazione
e la realizzazione di una civiltà del rispetto. Per queste
ragioni l’ANOLF-CISL – conclude Shama Bokkory - esprime
la piena e convinta solidarietà al calciatore del Messina
Marc Zoro e a quanti quotidianamente ricevono offese da parte di
una minoranza non degna di abitare in un Paese civile come l’Italia.
In arrivo Sarli.
Sabato si gioca a Lamezia. Chiesta l’apertura della curva
nord.
29/11 E’ ripresa nel pomeriggio la preparazione del Cosenza
sul terreno del SanVitino. Solito breafing del tecnico Marulla con
la stampa, mentre sul campo il vice Zunico e il preparatore Pincente
facevano eseguire giri di riscaldamento e i classici esercizi atletici
alla truppa. “La prossima gara sembra facile ma non lo è”.
Ha affermato il tecnico. “Giocheremo contro una squadra che
annovera tra le sue fila almeno otto ex giocatori cosentini. Ma
noi andremo li per vincere”. Senza mezzi termini il tecnico
esprime il suo pensiero. Diretto, immediato e non fa misteri dell’obiettivo
del Cosenza. Bisogna vincere per sfruttare al meglio l’occasione
che la giornata propone con gli scontri incrociati delle altre squadre.
Dalle parole si passa al campo e Marulla passa condurre l’allenamento,
oggi basato sulla palla. Una serie di partitelle seguita dal tiro
al bersaglio con i portieri impegnati sui rigori, per concludere
con l’applicazione di schemi con i giocatori schierati in
campo. Prove e riprove di meccanismi e soluzioni che poi verranno
applicati in partita. Alla seduta non ha partecipato Vincenzo Cosa
che dopo il risentimento avuto la domenica in partita. È
stato tenuto fermo a riposo precauzionale. Nell’occasione
il capocannoniere è andato presso lo studio del medico per
verificare l’eventuale problema. Fermi anche Jovanic (che
comunque si è allenato ieri assieme ai compagni che non hanno
giocato) e Marcosano che ha svolto un lavoro leggero per una botta
al polpaccio rimediata in partita. Assente giustificato Domicoli.
Il DS Marino ci ha detto che avrà un incontro con il calciatore
per mercoledì mattina. E sempre nella mattinata di mercoledì
mattina dovrebbe risolversi al meglio l’acquisto dell’attaccante
Sarli, ex Crotone, seconda punta di valore che chiuderebbe così
il problema aperto dalla partenza di D’Amblè e Criniti.
Sarli ha rescisso il contratto con la su aex squadra e nel pomeriggio
sarà al San Vito. Per la partita di domenica prossima che
si dovrebbe giocare sabato, per come ha chiesto il patron della
squadra della stupenda spiaggia di Chianalea, in anticipo, le due
società si sono anche messe d’accordo per il campo,
vista l’indisponibilità del terreno della squadra reggina.
Si dovrebbe giocare sul terreno di Lamezia. Una conferma però
su tutta l’operazione la dovrebbe dare nella giornata di mercoledì
la Lega. Da indiscrezioni inoltre, sembra che il Cosenza sia sulle
piste dell’ex attaccante dell’FC, Gallicchio. Un incontro
informale è avvenuto ieri e le trattative stanno proseguendo.
Infine una nota del Comune di Cosenza fa sapere che sono state espletate
le pratiche per poter aprire la curva nord. Infatti, l’Amministrazione
Comunale di Cosenza, avendo ottemperato a quanto richiesto dalla
Commissione Provinciale di Vigilanza (C.P.V.L.P.S), al fine di sottoporre
lo Stadio S,Vito all’esame degli organi competenti, ha trasmesso
in data odierna la documentazione necessaria per la concessione
dell’agibilità definitiva dello Stadio Comunale. Nel
richiedere la convocazione della succitata Commissione, che si auspica
venga convocata al più presto, tenendo conto che la prossima
partita interna dell’A,S.Cosenza è fissata per il giorno
8.12.2005, l’Amministrazione ha altresì richiesto che
la Commissione esprima il proprio parere per autorizzare altri 155
posti nella Curva Nord per i tifosi locali, in. un apposito settore
che rispetti la normativa vigente.
Il Cosenza
torna al San Vito con una splendida vittoria
27/11
Si torna finalmente a giocare sul campo del San Vito dopo due mesi
di assenza forzata. Pioggia a catinelle e solito spettacolare drenaggio
del campo che non lascia alcuna chiazza d’acqua. La sorpresa
però viene alle porte. Un nutrito drappello di carabinieri
blocca tutti coloro che, ahinoi, portavano un ombrello per ripararsi
dalla pioggia chiedendo gentilmente di lasciarlo nell’androne
dello stadio. Ne chiediamo i motivi di questa singolare iniziativa
e ci viene risposto che è un ordinanza prefettizia. Incredibile,
gli ombrelli come arma impropria. Ma stiamo scherzando? I carabinieri
di solito non scherzano quando devono applicare una norma. Siamo
arrivati all’inverosimile e non riusciamo a ridere nonostante
la situazione sia piuttosto buffa. Eppure è così.
L’ombrello nello stadio non può entrare! (sic!). Neanche
si dovesse andare a chissà quale improbabile guerra, scontro
o chissà cosa. Rimaniamo ancora una volta allibiti da decisioni
che sembrano, non solo essere assurde, ma anche offensive nei confronti
di chi, come tutti, usa l’ombrello per non bagnarsi. Una boutade
domenicale che in molti contestano. Infatti dopo l’ennesima
protesta degli spettatori, i militari desistono in questa che sembra
più una provocazione che altro. Ma il siparietto di contorno
alla gara del San Vito, non smorza la voglia di raccontare quella
che sembra una delle più belle gare del Cosenza viste al
San Vito. Lupi schierati con il classico 4-4-2 e Comiso a tre punte.
Chiare le intenzioni degli ospiti. Si parte con il Cosenza che per
due volte spreca due chiare occasioni, prima con Scorrano di testa
e poi con Senè che, egoisticamente, invece di lasciare al
liberissimo e solo DI Girolamo cerca la conclusione personale dai
limiti dell’area. Nulla di fatto. Gol mangiato e appena un
minuto dopo, gol subito. Ci risiamo. Il Cosenza se non parte con
l’handicap non sa trovare gli stimoli giusti. E’ Corvino
che sfrutta un indecisione del giovane Di Donato che non spazza
e lascia sola la sfera davanti ad un incolpevole Panico. L’azione
nata dal lato destro del campo con Savanarola, che anticipa tutti
e crossa in area un pallone basso che Corvino non ha alcuna difficoltà
a metter dentro. Primo errore e Lupi sotto di un gol dopo appena
sette minuti. Un gol occasionale nato da una distrazione che non
offusca la prestazione dei Lupi. Infatti la squadra di Marulla continua
a macinare gioco e azioni da rete. Al 12’ Monastra si salva
con i pugni su di un cross di Di Girolamo, al 15’ è
Lio che manda la sfera alta sulla traversa, sugli sviluppi di una
punizione. Al 18’ il Cosenza si fa ancora più pericoloso
ed una precisa palla di Lio per Di Girolamo non viene sfruttata
a dovere dal laterale che manca il bersaglio grosso sparecchiando
alto. Il Cosenza è in cattedra e domina con azioni e giocate
la gara. Come ha sempre fatto. Il Comiso non riesce ad abbozzare
alcuna reazione. E siamo al 20’ quando Cosa di testa trova
l’attimo giusto per beffare il portiere avversario. Il gol
è vicino. La sfera supera il numero uno siciliano che con
un colpo di reni riesce in extremis a sventare il pericolo. Siamo
al 26’, il Cosenza preme e il Comiso si salva in angolo. Dalla
lunetta il solito Lio piazza un invitante pallone in area ma i Lupi
non ne sanno approfittare. E siamo al 27’, ancora una gioca
dei Lupi che con De Girolamo fanno arrivare un pallone d’oro
al capocannoniere della D. Palla in area e Vincenzo compie una sorta
di torsione incredibile e stretto tra due avversari che lo schiacciano,
quasi, a terra, la mette dentro di piede. Un boato dei mille presenti,
accompagna la sua corsa esultante nel San Vito. Tutti verso la panchina
del Mister ad abbracciarsi. E si questo Cosenza di Marulla, pratica
un calcio da categoria superiore. Palle di prima, cross e giocate
manovrate che portano spesso i lupi al tiro non sono invenzioni.
Basta analizzare anchele partite perse, il Cosenza non è
mai stato messo sotto da nessuno sul piano del gioco. Solo le occasioni
lo hanno sinora penalizzato. Ma oggi non è così. Cosa
li davanti fa la differenza e trasforma in gol i pregevoli cross
di Lio e le incredibili sgroppate di Di Girolamo. Ma onore va anche
a Tocci, oggi al suo debutto in campo con i rossoblu. Per
lui una prestazione lodevole, segno che il ragazzo merita tutta
la stima che ha ricevuto. E sarà anche un problema toglierlo
dopo la prova di oggi, visto che li partiva dalla panchina per gli
acciacchi che lo hanno afflitto sino ad oggi. Il Cosenza gioca al
calcio e l’avversario non capisce e gioca a calci. E’
la serie D. Quando non ci arrivano, gli avversari, la mettono sul
piano della provocazione e del nervosismo. Alla mezzora giusta Favata
tira un pugno ad Ambrosecchia che rimane steso a terra. Il guardialinee
e l’arbitro non vedono, ma il terzino rossoblu resta steso
a terra dolorante per il colpo ricevuto. Calcio da dilettanti. Scorrano
si innervosisce e continua un battibecco fatto di spintoni con l’attaccante
Dama. Lui che non se le tiene si becca l’ammonizione. Sembra
salire la tensione in campo. Ma l’arbitro contiene l’accenno
di rissa. E’ così. Ma il Cosenza non bada a questo
e continua a macinare gioco. Al minuto 32 è ancora Cosa che
di testa indirizza bene la palla che fa la barba al palo. poi una
assist di Di Girolamo per Lio al 32, che con un pallonetto sfiora
il gol. E’ un assedio continuo dei Lupi che sotto la pioggia
sembrano degli squali affamati. Continuano con metodica ad affondare
colpi contro un avversario sembrato inconsistente questa domenica.
Sarà stato il gioco del Cosenza, sarà l’organizzazione
in campo dei Lupi, fatto sta dai siciliani non è arrivata
alcuna conclusione in porta. Siamo al 35’ e ancora un’azione
manovrata del Cosenza porta Senè al tiro, ma la sua sfera,
calciata in diagonale, è leggermente fuori misura, viaggia
davanti la porta senza che nessuno riesce a correggerla in rete.
Siamo al minuto 37. Ancora Di Girolamo imperversa sulla fascia un
ottimo pallone viene servito in area. E lì, il cecchino è
in agguato e ne fa una delle sue. Un capolavoro. Di testa arriva
una sfera e lui come suo solito si avvita in area e schiaccia il
pallone li dove il portiere non può arrivare. Un gol fantastico
che fa esplodere di gioia il San Vito e lo stesso Cosa che contento
della sua magnifica rete corre come un dannato a braccia aperte
facendo il giro di tutto il campo. Grande Vincenzo. Un gol da riporre
in cineteca. Tutti in piedi a salutarlo quasi in ossequio alla sua
prodezza. Il Cosenza è pago del risultato e fino alla fine
del primo tempo gestiste la gara con il Comiso stordito che non
accenna alla reazione. Una reazione a dire il vero continua ad averla.
Quella del nervosismo che Savonarola ha su di una bruttissima entrata
a piedi uniti su Di Girolamo buttato a terra con un calcione bruttissimo.
Secondo cartellino giallo per il giocatore siciliano e doccia anzitempo
con il Comiso che rimane in dieci. Ma nell’intervallo Mister
Romano ha scosso i suoi che si ripresentano in campo più
nervosi. Il Cosenza non reagisce e subisce l’iniziativa degli
ospiti che senza un uomo hanno una prova d’orgoglio, o almeno
ci provano. Per un quarto d’ora i Lupi sembrano voler conservare
il vantaggio senza fare alcun chè. Una pausa che mostra l’avversario
intenzionato a fare qualcosa. Ma sono solo calci piazzati quello
che raccolgono. Il Cosenza non gioca e gli avversari si fanno vede
con due punizioni al 49’ con Scanzano e al 55’ con Alderuccio.
In entrambi i casi un ottimo Panico si guadagna la pagnotta e neutralizza
i due tiri con i pugni. Piove a dirotto e bloccare la sfera con
le mani potrebbe costare caro. Dalla curva, sempre presente anche
sotto la pioggia con un tifo infernale, si leva il mitico “sceni
i panico, scen i panico”. Il Cosenza ricorda di essere il
Cosenza e riprende a macinare gioco. Al 65’ Cosa viene sostituito
da Tiscione, per un indolenzimento, veniva da un infortunio che
lo ha tenuto fermo la scorsa domenica. Per lui una standing ovation
del pubblico che lo saluta a suon di cori e applausi. Dopo appena
un minuto è Lio che fa sentire di nuovo il profumo del gol.
Su calcio piazzato sembra passare la barriera del numero uno avversario
che con i pugni si salva in angolo. Al 71’ prima Tocci e poi
Senè non riescono a concretizzare un pallone che balla in
area senza che nessuno riuscisse a metterlo dentro. Alla mezzora
di gioco i Lupi regalano un altro capolavoro ai presenti. Di Girolamo
si insinua sulla fascia destra e sta per essere chiuso dagli avversari.
Lio è libero sulla fascia sinistra. Il laterale lo vede e
con un cross che taglia il campo in due, lo serve. Il capitano ha
solo un birillo davanti, lo salta con delicatezza e con tutta la
potenza libera un fendente simile ad un razzo terra aria. Un siluro
che gonfia la rete carico di rabbi a di voglia di vincere. E’
l’apoteosi per la squadra che corre tutta unita introno a
Lio scappato nel frattempo sotto la curva a raccogliere le ovazioni
dei tifosi. Un gran bel gol che lascia soddisfatti i palati dei
tanti tifosi da tempo in attesa di calcio…. Quello vero. Ancora
due azioni rimangono sul taccuino di una partita giocata fino all’ultimo
minuto. All’82’ una nuova punizione in favore degli
ospiti impegna Panico che allontana la sfera con i pugni e al 92’
dopo che il falloso Dama viene espulso per doppia ammonizione Lio
trova un pallonetto che viene respinto sulla linea dagli avversari.
E’ davvero tutto. Al San Vito si è giocata un'altra
gara di calcio. I lupi visti oggi hanno davvero fatto paura agli
avversari. Squadra unita e trame di gioco da categoria superiore
hanno fatto la differenza. Un telaio che si dimostra ancora una
volta valido ed insuperabile se corretto con una seconda punta e
qualche buon giocatore per la panca, oggi composta da soli under
(tranne Maglione). In campo si finisce con sei under sul
terreno di giuoco. Ma alla fine è festa grande. Tutti sotto
la curva per il più classico degli scivoloni. Ripetuto anche
sotto i ragazzi della nord, oggi ospitati in tribuna numerata. Infine
un annuncio. La prossima gara, che si gioca fuori casa con la Scillese,
dovrebbe giocarsi di sabato, perché gli stessi hanno chiesto
l’anticipo per non sovrapporsi con la gara della Reggina.
La cosa arreca danno alle loro casse sociali perché anche
a Scilla è un onore giocare con il Cosenza. Un onore che
porta risorse alle casse sociali. In settimana la Lega dovrebbe
far sapere se la gara verrà anticipata al sabato. In ultimo
e non ultimo, un storia da libro cuore per un giovane tifoso di
Melicucco che ha avuto la fortuna di assistere alla gara a bordo
campo. Il ragazzo, conosciuto durante la gara disputata a campo
neutro a Melicucco dichiarò il suo eterno amore per il Cosenza.
Infatti indossava sia oggi che allora, una maglia del Cosenza 1914
come una reliquia. Una maglia che acquistò lui e che teine
gelosamente custodita. Oggi l’ha indossata. A fine gara la
foto con mister Marulla e una dichiarazione d’amore. Il ragazzo
ha anche confessato di aver sofferto le pene dell’infermo
quando il Cosenza fu radiato. Un atto d’amore ripagato prontamente
dalla società che ha coronato il suo sogno facendolo assistere
alla gara a bordo campo tra i raccattapalle. Ultima nota di merito
va alla presenza in tribuna dell'attaccante Sarli. Con il giocatore
ex Crotone la soceità ha da tempo intavolato una trattativa.
Seconda punta di ruolo, al fianco di Cosa dovrebbe essere l'ideale
per quanto riguarda il ptenziamento della qaudra. Insettimana ne
sapremo di più.
Cosenza – Comiso 3-1 (2-1)
Reti: 7’ Corvino (CM), 27’ e 36’ Cosa (CS), 75’
Lio(CS)
Cosenza: Panico 7, Di Donato 6.5, Ambrosecchia
6.5, Vanzetto 6.5, Scorrano 6.5, Marcosano 6.5, Senè 6 (79’
Sanso sv), Tocci 7, Cosa 7.5 (65’ Tiscione6,5 ), Lio7.5 ,
Di Girolamo 7.5. A disp. Bruni, Maglione, Scarlato, Cucinella, Jovanic.
All. Marulla
Comiso: Monastra 6, Alderuccio 5.5, Santonocito
5 (67’ Nicolosi 5.5), Boncore 6 (79’ Carrozza sv), Parisi
5 (53’ Cambiano 6), Favata 5, Savanarola 4, Cangiano 5, Dama
4, Montesano 5, Corbino 6. A disp. Fagone, Ferreri, Morabito R.,
Morabito S. All. Romano
Recupero: 2’ pt – 4’ st
Arbitro: Pallabazzer di Torino 6.5
Angoli: 6-8 (5-2)
Ammonito: 22’ Savonarola (CM), 31’ Scorrano (CS), 41’
Vanzetto(CS), 64’ Alderuccio(CM), 72’ Tiscione (CS),
84’ Tocci (CS), 87’ Nicolosi (CM)
Espulsi: 42’ Savonarola e 90’ Dama (CM)
Spettatori: 900 paganti più quota abbonati.
Risultati 12a giornata: Adrano - Rossanese 0-0;
Alcamo - Francavilla 0-0; Cosenza - Comiso 3-1; Ebolitana - Sorrento
3-1; Ragusa - Campobello 2-0; Sapri - Scillese 1-0; Trapani - Giarre
1-1; Turris - Viribus Unitis 2-1; Vibonese - Siracusa 1-2
Classifica: Siracusa 28 punti; Sorrento 27; Giarrem
Vibonese 26; Ebolitana 22; Comiso 21; Cosenza 20; Ragusa, Turris
18; Francavilla 17; Sapri 15; Viribus Unitis 14; Rossanese 10; Adrano,
Trapani 9; Alcamo, Campobello 6; Scillese 4.
Prossimo Turno 13a giornata (3/12): Scillese-Cosenza;
(4/12) Campobello - Alcamo; Comiso - Vibonese; Ebolitana - Turris;
Francavilla - Trapani; Giarre - Adrano; Rossanese - Sapri; Sorrento
- Siracusa; Viribus Unitis – Ragusa
Il Rende pareggia
a Rieti
27/11 Rende che torna dal Lazio con un punto prezioso nonostante
le avesse provate davvero tutte per portare a casa l’intera
posta. Niente da fare per gli uomini di Silipo che hanno provato
a stare dietro al passo della capolista Gallipoli, anche oggi vittoriosa,
un pareggio che tiene al terzo posto i biancorossi e che fa ben
sperare per il cammino verso i play off, pardon, verso la salvezza.
Rieti-Rende 0-0
Rieti (4-3-3): Groppioni 6; Radi 5.5, Gabrieli
6, Sentinelli 6, Dionisi 6; Gentile 5.5, Bettoni 6.5, Fuoco 5.5;
Montella 6, Taribello 5.5 (11' st Strauss 6), Zarineh 6 (35' st
Malloni sv).In panchina: Mangiapelo, Di Francia, Siroti, Farci,
Petrongari.Allenatore: Pirozzi 6.
Rende (5-4-1): Ambrosi 6; Scarnato 6, Riolo 6,
David 5.5, Moschella 6.5, Morelli 6; Criniti 6 (16' st Novello 6),
Alfieri 6.5 (49' st Baccellieri sv), Benincasa 6, Occhiuzzi 6 (41'
D'Agostino sv); Galantucci 6.5.In panchina: Vitale, Trocini, Maniero,
Bernardi. Allenatore: Silipo 6.
Arbitro: Manna di Isernia 5.5.
Note: giornata nuvolosa e fredda, con pioggia nel finale;
Spettatori 300 per un incasso di 1500 euro.
Ammoniti: Radi, Gabrieli, Zarineh, Scarnato, Benincasa.
Angoli 4-4. Recupero: pt 1'; st 4'.
Serie C2 Girone C
Risultati 13a giornata: Gallipoli - Igea Virtus
B. 3-1; Latina - Cisco Roma 2-0; Melfi - Andria 1-0; Modica - Viterbo
0-1; R. Marcianise - Giugliano 0-0; Rieti - Rende 0-0; Taranto -
Potenza 2-0; Vigor Lamezia - Nocerina 0-0; Vittoria - Pro Vasto
1-1
Classifica: Gallipoli 32 punti; Melfi 25; Rende
23; Giugliano, Taranto 21; Marcianise 20; Cisco Roma 18; Pro Vasto
18; Andria, Lamezia, Potenza 15; Nocerina, Viterbo 14; Modica, Rieti
13; Igea Virtus 12; Vittoria 8.
Prossimo turno 14a giornata (4/12): Andria - Vigor
Lamezia; Giugliano - Melfi; Modica - Real Marcianise; Nocerina -
Latina; Potenza - Gallipoli; Pro Vasto - Taranto; Rende - Igea Virtus
B.; Rieti - Vittoria; Viterbo - Cisco Roma
As Cosenza:
Rifinitura al Sanvitino. 18 i convocati
26/11 Rifinitura sul campo e in palestra oggi per i Lupi di Mister
Marulla. Come ieri anche oggi il Mister non ha fatto premere sull’acceleratore
i giocatori per prevenire ulteriori danni ad una gruppo già
ridotto ai minimi termini. Si torna al San Vito e il Mister vuol
fare bella figura con il pubblico di casa che riabbraccia il suo
stadio dopo due mesi di assenza. “I ragazzi hanno lavorato
bene in settimana, ha detto Marulla, e sono fiducioso di quello
che potranno darmi in campo. Il Comiso non ha mai perso, ma ci sarà
una prima volta. Squadra forte e di tutto rispetto, ma i tre punti
ci servono a noi. Assisteremo di sicuro ad una bella gara”.
Tempo clemente e temperatura che si è alzata di qualche grado
fanno si che il manto del San Vito si presenti bene al ritorno del
calcio in città. 18 i convocati con Sanso a mezzo servizio,
che andrà in panchina con poca autonomia nelle gambe. Oggi
ha provato senza forzare e sembra che possa mantenere almeno una
ventina di minuti di gioco. Ma pare confermata l’indicazione
di giovedì scorso che vedrebbe Tocci in cabina di regia di
fianco a Vanzetto. Qualche novità potrebbe venire dal duo
d’attacco. Non è stato sciolto il dubbio su chi affiancherà
Vincenzino Cosa. Tiscione o Senè? Si rimarrà col dubbio
fino alle 14.30 allorquando verranno presentate le formazioni. Questo
l’elenco dei convocati: Portieri: Bruni e Panico; Difensori:
Ambrosecchia , Di Donato, Maglione, Marcosano, Scarlato e Scorrano;
Centrocampisti: Di Girolamo, Lio, Sanso, Tocci e Vanzetto; Attaccanti:
Cucinella, Cosa, Jovanic, Senè e Tiscione.
Si torna al
San Vito con altre polemiche. I ragazzi della Nord occupano la curva
26/11 Circa cinquantina ultras del Cosenza appartenenti al gruppo
“Curva Nord” hanno occupato simbolicamente, oggi pomeriggio,
la curva nord dello Stadio San Vito per protestare contro i ritardi
nella concessione dell' agibilita' del settore dell' impianto. Gli
ultras, che hanno anche esposto uno striscione con la scritta ''Per
la curva nord solo indifferenza, grazie Comune di Cosenza'', hanno
annunciato di essere intenzionati a portare avanti la protesta fino
a domani quando la compagine cosentina, che milita nel campionato
di serie D dovra' incontrare il Comiso. I manifestanti rivendicano
il diritto di poter utilizzare il settore storicamente utilizzato
dalla tifoseria ultras. Era stato il prefetto di Cosenza lo scorso
27 agosto a disporre un provvedimento con il quale vietava la disputa
di un incontro di calcio valido per la Coppa Italia in applicazione
della direttiva emanata dal Ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu.
Successivamente era stata ridotta la capienza dell' impianto. L’occupazione
è continua ad oltranza.
As Cosenza:
Seduta di allenamento al sanvitino. Designata la terna arbitrale
25/11 Una sola seduta per i giocatori di Mister Marulla svolta
prima nello spogliatoio e poi sotto la pioggia sul terreno del sanvitino
per provare qualche schema tattico. Fermo Delisi, hanno lavorato
senza forzare Sanso e Domicoli. I due probabilmente non saranno
della partita. Intanto la Lega ha diramato le terne arbitrali e
per il Cosenza dirigerà l’incontro Massimo Pallabazzer
di Torino. Suoi assistenti saranno Francesco Arcuri e Luca Bisceglia
entrambi di Crotone. E’ quasi tutto pronto per il rientro
al San Vito con qualche piccolo strascico di polemica per quanto
riguarda il settore curva nord. Infatti la Commissione Ordine e
Sicurezza aveva da il suo benestare per trecento posti da assegnare
ai ragazzi della curva nord che ne avevano, tempo fa, fatto richiesta.
Poi, e non si capisce quale sia l’inghippo, il Comune sembra
aver detto no per non si sa quali arcani misteri. I lavori di ammodernamento
(bagni e verniciatura posti) sono stati già effettuati, alla
società sono stati fatti stampare i biglietti nominativi
per la curva nord ed entro oggi dovrebbe comunque risolversi, nel
bene o nel male, l’arcano mistero. Sul fronte del mercato,
bocche sempre più cucite, evidente che si è vicini
a qualche obiettivo importante. Dovremmo saperne di più entro
lunedì.
AS Cosenza:
Sei reti nella partitella contro la Juniores. Delisi out.
24/11 Sembra quasi una sorta di maledizione, una specie di sortilegio
indirizzato verso il Cosenza. Anche oggi, purtroppo, la truppa rossoblu
ha dovuto mettere in conto la defezione di un giocatore. Si tratta
di Delisi che ha subito una distorsione al ginocchio. A detta dei
medici un danno per il quale potrebbero essere necessari anche 20
giorni di riposo. Una nuova tegola su Marulla e soci che domenica
va di nuovo in campo con gli uomini contati. Dopo le squalifiche
di Cordua e Dierna, dopo la febbre che anche oggi a tenuto in disparte
Domicoli, l’infortunio di Delisi si aggiunge al fermo precauzionale
di Sanso, Marulla deve inventarsi di nuovo una formazione. In campo
oggi Con Bruni (Panico faceva da portiere per la Juniores in maniera
da subire gli attacchi degli avanti rossoblù e allenarsi
al meglio) , Di Donato, Marcosano, Scorrano, Ambrosecchia, Di Girolamo,
Tocci, Vanzetto, Lio, Cosa e Senè il Cosenza ha fatto bene,
nonostante Panico ad opporsi tra i pali, realizzano in tutto sei
reti. Due nel primo tempo ad opera di Cosa, oggi tornato in grande
spolvero, e le altre quattro nel secondo tempo con: Maglione, che
si conferma difensore goleador, Cucinella e una doppietta di Tiscione.
Da contorno nei primi 45 minuti, Almeno quattro splendide parate
di Panico e due pali presi da Senè e Di Girolamo. Il tutto
giocato su di un sanvitino ai limiti della praticabilità.
Scelta fatta per non rovinare il terreno del San Vito dopo le piogge
incessanti di questi giorni. Dall’altra parte i giovani della
juniores di Titti Branda con Panico tra i pali, Pecori, Mazzei,
Chiappetta, Saurino, De Angelis, Mignolo, Formica, Marulla junior,
Pescatore e Molinaro. Nei secondi quarantacinque minuti in campo
tutto il resto della truppa con il giovane Carofiglio in porta,
Dierna, Maglione, Scarlato, Longobardi, Chiappetta, Crescibene,
Cordua, Tiscione, Jovanic, Cucinella. Partita senza storia che,
come abbiamo già detto, ha messo in evidenza il giovane Tiscione
a rete con una doppietta. Ora Marulla deve fare i conti con gli
infortuni e schierare una formazione valida da opporre all’ottimo
Comiso. “Una buonissima squadra che non ha mai perso”
–dice il tecnico a fine partitella. Una partita importante,
dunque, quella di domenica che il Cosenza dovrà fare sua
a tutti i costi per risalire subito la china e ritornare in una
posizione di classifica più consona agli obiettivi che la
società si è posta per questo campionato. Voci di
corridoio, intanto, danno in arrivo l’attaccante Sarli, ed
un altro paio di soluzioni. Ma gli addetti ai lavori, Marino e Russo
tengono le bocche cucite e non si sbilanciano sui nomi. Le trattative
sono a buon punto e probabilmente nei prossimi giorni ci saranno
le tanto agognate novità.
Sport:
La
Fisiotonik di Luigi Novello su Sky Sport.
As Cosenza:
La quiete dopo la tempesta, Calaiò nominato Direttore organizzativo
23/11 Era ora. La società prende coscienza dei suoi mezzi
e rimette a posto qualcosa nell’organizzazione. Ci voleva
una sfuriata come quella di ieri per far capire che con il caos
non si va da nessuna parte. Infatti quest’oggi è stato
nominato un direttore organizzativo. Si tratta di Umberto Calaiò,
nella vita procurato di giocatori, tra i quali Domicoli ed altri
rossoblu. Fratello del più famoso calciatore, Calaiò
si occuperà dell’organizzazione della struttura che
fino ad oggi, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, era allo sbando
completo. Un capo che avrà la responsabilità, ci dicono,
di quanto avviene intorno allo spogliatoio ed alla squadra. Una
persona d’ordine insomma. Di questo ne siamo contenti. Speriamo
che anche lui con il suo contributo dia la sferzata giusta all’ambiente.
E che qualcosa sia cambiato se ne sono accorti anche i giocatori
perché oggi c’è stata nello spogliatoio la visita
del vice presidente Ennio Russo. Non una semplice visita di prassi,
ma una visita che, tra l’altro, è servita a mettere
un po’ d’ordine dopo gli ultimi avvenimenti. Troppi
cartellini gialli e troppe chiacchiere in campo con l’arbitro
non sono state gradite dall’esperto dirigente rossoblu. E
su questo si è discusso con la squadra. Non una sfuriata
a ma quasi. Russo ha detto a chiare lettere che la società
non gradisce l’anarchia in campo e che prenderà provvedimenti
duri per chi sgarrerà in futuro. Con la terna non si parla,
se non il capitano, in campo e se lo si deve fare lo si fa con il
giusto approcci. E’ da folli prendere cartellini gialli ed
espulsioni per parole fuori luogo, dette anche innocentemente. In
pratica un sermone sulla disciplina che, probabilmente, andava fatto
già da tempo. E giusto Ennio Russo doveva interferire, visto
che, in un certo senso, rappresenta i rapporti con la Lega. Chiuso
anche questo capitolo e digerita l’ulteriore squalifica (una
sola giornata a Cordua che sconterà il turno assieme a Dierna
che sconta l’’ultima delle tre giornate) la concentrazione
ed il lavoro l’hanno fatta da padrona. Con Marulla alla guida
il gruppo oggi ha sostenuto una doppia seduta di allenamento. Tutti
presenti e nessun problema particolare da registrare. Per domani
è prevista una due porte in famiglia. Probabilmente con la
squadra juniores.Sul fronte mercato ci registrano movimenti. Il
DS Marino è alla ricerca di un centrocampista ed i una seconda
punta e sembra anche di un valido laterale. Massimo riserbo sui
nomi ma sembra che qualcosa di positivo si stia muovendo, fermo
restando che i tempi sono quelli che sono. Per la riapertura del
mercato ci vorrà almeno un mese.
AS Cosenza
Calcio: Di tutto e di più, ma Marulla resta.
22/11
Un pomeriggio da ricordare quello di oggi per i giocatori del Cosenza
che si sono ritrovati al San Vito senza Mister Marulla e con un
nutrito pubblico di tifosi a protestare per quanto sta avvenendo
in questi giorni. Ma a protestare siamo stati anche noi, addetti
ai lavori, che continuiamo a subire le angherie del primo arrivato
che controlla gli accessi che con modi a dir poco ineducati ci impedisce
di fare il nostro lavoro. Si che siamo arrivati in serie D non per
colpa nostra, ma subire le angherie e le offese gratuite, no, questo
è troppo. Che la misura è colma lo dimostrano i fatti
di questi giorni che, purtroppo, si commentano da soli. Annunciare
più volte l’esonero di una allenatore, capro espiatorio
di molti altri errori, certamente, non imputabili allo stesso, sono
un sintomo di caso e confusione che non devono regnare in un ambiente
che punta a progetti e traguardi ambiziosi. Ma poi arrivare ad impedire
ai giornalisti di svolgere il proprio lavoro è dir poco offensivo.
Ma questi sono gli sviluppi di tutta una struttura che non può
basarsi su umori e sentimenti del momento. Le promozioni si costruiscono
a tavolino e le si portano a termine con serietà e con professionalità
adeguate, ognuna nel proprio ruolo. Nulla a che dire su quanti stanno
operando, con sincera dedizione e impegno, fino ad oggi, ma il pressappochismo
e la confusione vista oggi è stata davvero il massimo. Non
bisogna meravigliarsi se poi alla fine i risultati sono quelli di
assistere anche all’anarchia in campo, con giocatori che prendono
cartellini rossi come noccioline. E’ poco serio e mal rappresenta
le ambizioni di una società, nessuno si senta escluso. Dal
Presidente ai magazzinieri tutti stanno facendo casino su casino.
Così non va bene. Serve immediatamente arrestare le macchine
e fare una seria riflessione sui ruoli che fino ad oggi non si capiscono.
Non è possibile che i guardiani delle porte facciano i Presidenti
ed i presidenti si comportino da tifosi. Ognuno h un ruolo da rispettare
e questo ruolo lo devono portare avanti con la dovuta professionalità
e dignità. Le troppe parole, molte volte, portano a considerazioni
e fannoi intendere, soprattutto ai tifosi, cose che non vanno per
niente mischiate. Il segretao dello spogliatoio e dei suoi guai,
nel calcio, è cosa sacra. Le considerazioni personali altrettanto.
Vanno custodite gelosamente e non esternate ogni domenica ai quattro
venti. Il calcio, e tutto il suo mondo, ha regole precise, che non
sono quelle dell’omertà, ma quelle della saggezza.
Un gruppo composto da tanti uomini, è normale che produce
invidie, contrasti e dissapori. Ma fino ad oggi il gruppo di questi
giocatori aveva tenuto e non l’aveva messo in evidenza. Però
ascoltare considerazioni dal massimo esponente della società
è come andare a spegnere un fuoco con la benzina. Ognuno
stia al suo posto. Ma soprattutto ognuno parli a domanda ed eviti
di dare giudizi pubblici quando gli stessi possono creare problemi
all’interno di un gruppo. Sarà un problema di crescita
, sicuramente, ma se crescita deve essere è giusto che sia
con le dovute misure e i giusti atteggiamenti. Contare fino 1.000.000
priam di parlare e nel frattempo, pensare ai danni che le parole
prodotte possono generare. Non al singolo, ma a tutto il gruppo.
Chi vuole intendere intenda. Di approssimazioni ne sono pieni i
mercati della frutta, con tutto il rispetto per chi esercita questo
mestiere, ma in una struttura che tende a riportare il calcio ai
massimi livelli non è tollerabile alcuna improvvisazione.
Dal magazziniere al presidente. Nessuno si senta escluso. Chiusa
questa deprecabile vicenda passiamo alla cronaca di oggi. Giocatori
a disposizione di Mister Pincente e del vice Zunico, si sono allenati
regolarmente sul terreno del sanvitino. Riscaldamento atletico,
corsa e scatti e poi piccola serie di partitelle, hanno visto impegnati
tutti i presenti. Cosa rientra sul campo dopo gli acciacchi ed è
di nuovo disponibile per la causa. All’appello mancano solo
Delisi, Cucinella e Di Donato arrivati in serata per un ritardo
del treno che li portava dalla Sicilia a Paola. Alla fine dell’allenamento
solita gara dei rigori e solito Panico che ne para uno ogni due.
Per domani, con Mister Marulla è prevista una doppia seduta.
Assente Marulla, chiuso in riunione dalle 13 con il DS Marino, il
Presidente Intrieri ed il vicepresidente Russo in società,
hanno tenuto banco tra le discussioni dei tifosi che si aspettavano
l’improbabile avvicendamento alla guida tecnica della società.
Il solito vocio di nomi impossibili, Mazzacua su tutti, Apuzzo ed
altri in arrivo, hanno accompagnato anche il viaggio di alcuni tifosi
che si sono anche recati sotto la sede della società. Ma
come era prevedibile, la ragione ha prevalso sulla reazione del
momento. In fatti in serata la società ha diramato le seguenti
poche righe: “L’AS Cosenza Calcio comunica di aver confermato
la piena fiducia al tecnico Gigi Marulla. Il Presidente Gaetano
Intrieri si augura che, alla luce dei colloqui e chiarimenti intercorsi
con il tecnico e il Direttore Sportivo, si possano ottenere i risultati
da tutti sperati.”. Chiare ed esplicite, si spera le ultime,
che hanno definitivamente chiuso una serie di “teatrini”
che troppo spesso vengono messi in scena da qualche settimana a
questa parte. E’ inutile nasconderlo Marulla non è
il colpevole di quanto accade. Se si va a giocare una gara importante
senza un valido sostituto della punta titolare, e il diamante di
fascia non ce la fa perché, fino ad oggi, è stato
spremuto come un limone, la società deve prendersi le sue
responsabilità potenziando anche la panchina e non solo tenendo
11 validi giocatori. Prima o poi ci sarà bisogno di tenere
a riposo qualcuno e il riposo non va fatto dopo che il limone è
spremuto, ma va effettuato con i turn over in campionato in modo
da far riposare adeguatamente chi tira la carretta. Assodato questo
si spera che per il futuro si lavori all’unisono tutti assieme.
Cosenza sconfitto
a Siracusa, a 10 punti dalla prima
20/11-(Giampaolo
Cataldo)-Un Cosenza bello e cinico, quello andato in scena sul campo
di Siracusa. L’ ultima trasferta del mese di ferro conferma
le ambizioni della troupe di Marulla. Dopo aver imposto il proprio
gioco contro le corazzate Sapri, Sorrento e Vibonese, il sodalizio
del presidente Intrieri vince e convice in terra sicula. Grande
prova di cuore e di carattere degli undici “lupi” scesi
in campo al. Da tempo non si vedevano uomini che onoravano la maglia
rosso-blù in questo modo, in vero stile Cosenza. Gli ultimi
arrivi, Di Maio, Di Livio, Gallicchio, Innocenti su tutti, si sono
inseriti alla perfezione in una intelaiatura ben rodata. L’
ambiente rosso-blù sembra tornato ai fasti di un tempo con
un entusiasmo e un calore da far arrossire anche le piazze più
blasonate della massima serie. Le premesse ci sono tutte per un’
annata che fa fede alle promesse di inizio stagione: “Per
l’ ultimo anno di serie D. Noi siamo pronti e voi?”,
così la neo nata società si presentava, in estate,
ai tifosi.
Così avremmo voluto commentare l’ ultima trasferta
che conclude un mese “impossibile”, per via del calendario,
di gare giocate dal Cosenza Calcio. La realtà è molto
diversa e definirla drammatica sarebbe un eufemismo.
Da Siracusa arrivano due sentenze. La prima è che dopo undici
giornate la vetta dista ben 10 punti e tra il Cosenza e la prima
della “classe” si inseriscono un manipolo di squadre
che rispondono al nome di Vibonese, Giarre, Siracusa, Comiso e Ebolitana.
L’ altra molto più grave è che il Cosenza non
ha né gioco, né una rosa competitiva e soprattutto
un’ anima. Sul banco degli imputati salgono tutti, nessuno
escluso. Dal presidente che non ha fatto fede alle promesse di inizio
stagione e degli ultimi giorni durante la fase di calcio mercato
ai giocatori che sembrano pecorelle smarrite in un campionato dove
i leoni vengono sbranati da uomini che giocano con il cuore, passando
agli addetti ai lavori che avallano arrivi che non fanno al caso
per un progetto vincente. La squadra Bruzia è stata smantellata
dal mercato novembrino e urge di rinforzi, quelli veri, in tutti
i reparti.
Il Siracusa non ha rubato nulla. Gli Aretusei durante i novanta
minuti si sono dimostrati una vera squadra che ha cercato il gol
vittoria fino all’ ultimo secondo. Nei bianco-azzurri siculi
hanno spiccato le individualità di Cirillo(ex Ragusa) e Rufini
(ex bandiera e colonna portante della Vibonese). Veniamo alla cronaca.
Il primo tempo è caratterizzato per ben mezz’ ora da
una fase di studio che ha bloccato le due squadre nella fase nevralgica
del campo. Le occasioni per i Lupi non tardano ad arrivare. Ad andare
vicino al gol è capitan Lio che su punizione lambisce il
palo. L’ occasione più ghiotta viene creata dallo stesso
Lio che lancia il neo acquisto Tiscione abile ad evitare la trappola
del fuorigioco e superare il pipillet Tarantino, ma incredibilmente
calcia al lato.
Dal pericolo scampato il Siracusa trova la forza di reagire. Al
30’ la formazione del tecnico Bellinvia sfiora il vantaggio.
Su cross di Rufini, Cirillo colpisce di testa e un super Panico
sventa un gol già fatto. Passano tre minuti e arriva il gol
del Siracusa. Rufini batte una punizione sull’ altezza del
calcio d’ angolo, Scrorrano colpisce e involontariamente insacca
il povero Panico. Al 35’ l’ attaccante Bruzio, Senè,
scocca un missile che sfiora la traversa a portiere battuto. Mister
Marulla al minuto 38’ mischia le carte. Entra Domicoli per
uno spento De Lisi e successivamente sposta a destra Senè.
Con queste variazioni tattiche le “bocche di fuoco”
dei Lupi sono il tandem Domicoli-Tiscione. Il primo tempo si conclude
con il Cosenza riversato in attacco alla ricerca del gol pareggio.
Le occasioni create non impensieriscono la difesa sicula e dopo
tre minuti di recupero l’ arbitro chiude la prima frazione
di gioco.
Nella ripresa, al 3’ il Siracusa colpisce la traversa con
un tiro di Cirillo. Al 10’ Marulla chiama fuori Tiscione e
fa entrare l’ altro neo arrivo Cucinela con la sperazza di
dare più incisività all’ attacco rosso-blù.
Al 15’ il Siracusa si rende pericoloso su un calcio di punizione
dal limite. Sulla sfera si presenta Oliva che calcia e la sfera
dopo una deviazione finisce in angolo. La difesa cosentina si rifugia
in un nuovo corner, battuto senza esito. Al 23’ Cirillo “rischia”
di chiudere la gara. L’ attaccante bianco-azzurro, lanciato
da Di Mauro, costringe Ambrosecchia al fallo in area. Rigore netto
e ammonizione per il giovane rosso-blù. Dagli undici metri
si presenta Di Sabato, ma Panico para sulla sua sinistra. Il Cosenza,
al 25’, opera la sua ultima sostituzione: entra Di Girolamo
al posto di Senè.
Quando mancano un quarto d’ ora dalla fine il risultato viene
aggiornato. I Lupi conquistano una punizione vicino all’ area
di rigore, alla battuta va Cordua e sigla il gol del pari. Lo stesso
Cordua al 33’ finisce anzi tempo sotto la doccia per espulsione.
Da qui alla fine del secondo tempo non vengono create occasioni
degne di note. Quando il pareggio sembrava cosa fatta arriva la
doccia fredda. Al 92’ Di Sabato realizza la rete del vantaggio
e fissa il risultato finale sul 2 a 1. Con la sconfitta di oggi
a rischiare più di tutti è mister Marulla. La panchina
già da molto bollente sembra essere saltata. Nelle prossime
ore è possibile un cambio di allenatore. Come sempre nel
calcio a pagare non è chi ha più responsabilità
ma viene scelto sempre l’ allenatore per dare una scossa all’
ambiente. La situazione che il Cosenza Calcio vive in questo ultimo
periodo è figlio della confusione che regna da inizio stagione.
Il Cosenza è uno stile di vita, passione e soprattutto amore.
Dagli spogliatoi. In casa Cosenza la delusione è tanta. Il
capitano Tony Lio dichiara: “Fa rabbia perdere in questo modo,
con un arbitro che ci ha fischiato tutto contro. Eravamo partiti
bene, avevamo raggiunto il pari, poi, da un fallo laterale nostro
battuto male è nato il gol del Siracusa". Il fantasista
cosentino continua invocando rinforzi: "che siano da Cosenza.
Acquistare qualcuno così per far numero non serve a nulla".
Dobbiamo restare tutti uniti. Noi ci crediamo e non molleremo"-
conclude Lio. Alle dichiarazioni Lio fa eco anche quella di Scorrano:
“Noi ci crediamo ancora, e non dobbiamo dimenticare che anche
attraverso i playoff potremo raggiungere il nostro obiettivo".
A fine gara non potevano mancare l’ “Intrieri pensiero”:
Siamo a 10 punti dalla prima, la situazione è pesante ma
nulla è compromesso perchè il campionato è
lungo. Io, da presidente, mi assumo le mie responsabilità
e vedrò cosa fare. Non penso si possa parlare ancora di fallimento,
le somme si dovranno tirare solo alla fine. L'organico che abbiamo
è ottimo, formato da elementi "anziani" quasi tutti
vincitori di campionato, la maggior parte dei nostri under è
nella Rappresentativa del Girone. Oggi in panchina avevamo Marcosano
e col rientro di Cosa, un altro "vecchio" andrà
in panchina. Domenica ritorneremo al San Vito e dovremo riscattarci
immediatamente. Ognuno si deve assumere le sue responsabilità,
io mi assumerò le mie. Credo fermamente nel gruppo che abbiamo
creato, ma,come ho già avuto modo di dire, ci sono cose che
non vanno. Vedrò di risolverle. Non possiamo assolutamente
fallire perchè quest'anno, con la riforma dei campionati,
dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo. Non lascerò nulla
di intentato per riuscirci e se non ci riuscirò, allora avrò
fallito." Durante l’ intervista il presidente Intrieri
commenta alcune dichiarazioni di mister Marulla apparse in settimana
su un quotidiano locale: "Ho parlato di Marulla in tempi non
sospetti, oggi non ho nulla da dire. Le sue parole mi hanno fatto
male, inutile nasconderlo, ma ciò non avrà influenza
sul suo futuro. Da domani dovrò agire per mettere a posto
ciò che non va e penso che su molte cose volteremo pagina.
Ci riferiamo a tecnici e giocatori. Non è possibile prendere
11 gol su calci piazzati e i ragazzi mi dovranno spiegare anche
il perchè di questo nervosismo in campo". Le ultime
dichiarazioni del patron Bruzio sono riservate al mercato appena
concluso: "I giocatori che sono arrivati sono stati voluti
e portati dai miei tecnici. Non c'è alcun problema di soldi,
prova ne è che fino ad un'ora prima della chiusura del calciomercato
avevo preso il centrocampista più forte e costoso del girone,
ma poi il presidente dell'altra squadra si è messo in mezzo
ed ha bloccato tutto. Comunque, la squadra è stata rinforzata
con l'arrivo di Panico ed il parco under rimpinguato con Cucinella,
Di Donato e Tiscione. A dicembre farò nuovi acquisti e qualcuno
che non avrà reso secondo le apettative andrà via.
Certamente dovranno essere acquisti mirati.Sarebbe illogico da parte
mia dopo tutti gli investimenti fatti rischiare di far saltare tutto
per uno o due acquisti. Purtroppo, in serie D ci sono alcuni procuratori
che governano tutto e noi, evidentemente, non siamo ben addentro
a queste cose”.
SIRACUSA-COSENZA 2–1(1-0)
Reti: 33’ Cirillo (S), 75’ Cordua (C), 92’ Di
Sabato (S)
SIRACUSA: Tarantino, Ferdico, Pisano, Rufini, Mancini,
Oliva (81’ Salomone), Ferraro, Di Mauro (85’ Casisa),
Cirillo, Riccardo (74’ Intagliata), Di Sabato. All. Aprile
COSENZA: Panico, Di Donato, Ambrosecchia, Vanzetto,
Scorrano, Maglione, De Lisi (38’ Domicoli), Cordua, Sene`
(70’ Di Girolamo), Lio, Tiscione (53’ Cucinella). All.
Marulla
Arbitro: Grassi
Ammoniti: Mancini, Di Sabato, Di Donato, Vanzetto, Scorrano
Espulsi: 79’ Cordua (C)
Spettatori: 2500 circa
Risultati: Campobello - Turris 2 – 2, Comiso
- Sapri 3 – 3, Francavilla - Ragusa 0 – 1, Giarre -
Alcamo 4 – 1, Rossanese - Trapani 1 – 1, Scillese -
Adrano 0 – 0, Siracusa - Cosenza 2 – 1, Sorrento - Vibonese
2 – 0, Viribus U. - Ebolitana 0 - 1
Classifica: Sorrento 27, Vibonese 26, Giarre 25,
Siracusa 25, Comiso 21, Ebolitana 19, Cosenza 17, Francavilla 16,
Ragusa 15, Turris 15, Viribus Un. 14, Sapri 12, Rossanese 9, Trapani
8, Adrano 8, Campobello 6, Alcamo 5, Scillese 4
Prossimo Turno: Adrano - Rossanese, Alcamo - Francavilla,
Cosenza - Comiso, Ebolitana - Sorrento, Ragusa - Campobello, Sapri
- Scillese, Trapani - Giarre, Turris - Viribus U., Vibonese - Siracusa
Un calciatore
del Siderno colpito da una pietra al volto a Praia a Mare
20/11 Un calciatore del Siderno e' stato colpito da un sasso lanciato
da una persona al momento non ancora identificata, al termine della
partita Praia a Mare-Siderno, disputata ieri e valida per il campionato
di eccellenza. Sull' episodio stanno indagando i carabinieri che
stanno cercando di risalire all' autore del gesto.
Cosa non parte
per Sircusa. Designata la terna arbitrale.
18/11 Sono arrivati in serata a Siracusa i giocatori del cosenza
Calcio che in mattinata avevano svolto una seduta di allenamento.
Solito lavoro con la palla del venerdì e prove per il dolorante
Cosa. Purtroppo Vincennzo non è partito per via del persistente
dolore alla caviglia. Assieme a lui sono rimasti a Cosenza lo squalificato
Dierna e Longobardi per scelte tattiche. Sabato mattina rifinitura
nella sede del ritiro pre partita. Intnato è stata selezionata
la terna che dirigerà l’incontro. Fischietto in bocca
a Filippo Grassi di San Giovanni Valdarno (FI), a sventolare l ebandierine
a bordo campo gli assistenti Gaetano Messina di Catania e Alessandro
Greco di Acireale.
Quattro reti
nella partitella. Buona la prova dei nuovi arrivi
17/11 Più che una partitella infrasettimanale, oggi pomeriggio,
il mister ha fatto svolgere due mini partite di trenta minuti l’una.
In campo tutti i disponibili , sopratutto, i nuovi arrivati, Tiscione,
Di Donato e Cucinella. E proprio loro si sono messi in evidenza
segnando addirittura tre dei quattro gol realizzati. Due per partitella.
Doppietta per Tiscione e una rete per uno a De Lisi e Cucinella.
Carte completamente mischiate in formazioni mischiate, da un lato
con Bruni, Dierna, Scarlato, Marcosano, Longobardi, De Lisi, Vanzetto,
Cordua, Di Girolamo, Jovanic e Cucinella dall’altro lato Panico,
Di Donato, Maglione, Scorrano, Ambrosecchia, Senè Sanso,
Tocci, Lio, Domicoli, Tiscione. Nella sconda mini partita De Lisi
ha preso il posto di Senè uscito fuori anzitempo per un problema
muscolare, Vanzetto quello di Sanso, Cordua quello di Tocci, Cucinella
quello di Domicoli. Nell’altra squadra Di Girolamo ha preso
il posto di De Lisi, Sano quello di Cordua e Domicoli quello di
Cucinella. Prove che fanno intravedere l’inserimento sin dai
primi minuti dei neo arrivati Tiscione e Di Donato, come ci ha confermato
il Mister dopo l’allenamento. A riposo Cosa, che sta recuperando
dall’ematoma subito a Latronico e Dierna, che ha lavorato
a parte. Infatti il difensore deve scontare ancora due giornate
di squalifica. A fine gare moderata soddisfazione del Mister che
ha ricordato di conoscere bene Tiscione per averlo già avuto
in passato, per lui non rappresenta una novità. Soddisfazione
maggiore per Di Donato che si candida ad una maglia da titolare.
Il giovane, classe 88, risolverebbe così il problema della
casella under 87 che con Dierna squalificato e dopo la partenza
di Levato si era evidenziato. Così un difensore per un difensore
è anche una soluzione più fluida per l’economia
del gioco. Del Siracusa il Mister ha tessuto le lodi dicendo che
ha un organico importante costruito per vincere, come il Cosenza.
“Domenica non dobbiamo perdere punti rispetto alle prime.
Sarà una partita importantissima per noi. So di contare su
di un gruppo di persone serie, che non si sono mai tirati indietro
nel momento del bisogno. Andiamo avanti. La D è un campionato
strano dove le somme si tirano a fine stagione”. Allenamento
del venerdì anticipato alla mattina e pomeriggio partenza
per la Sicilia.
Doppia seduta,
Tiscione con i compagni
16/11 Si è svolta oggi una doppia seduta di allenamento.
Niente di particolare da rilevare se non l’arrivo di Tiscione,
ufficializzato dal comunicato della società, e la partenza
del giovane 87 Levato. Cosa ancora soggetto a problemi lavora a
parte. Giovedì partitella in famiglia. Questo il comunicato:
“L’A.S. Cosenza Calcio comunica di aver concluso l’accordo
con il giocatore Filippo Tiscione, classe 85, attaccante e proveniente
dal Trapani. Da oggi il giocatore fa parte della rosa del Cosenza
a pieno titolo. Non fa parte piu’ parte, invece, della compagine
silana Andrea Levato”.
Cosenza: In
arrivo anche Tiscione.
15/05 E’ ripresa nel pomeriggio la preparazione della squadra
in vista della difficile gara di domenica prossima. Aria non proprio
allegra e una nutrita presenza di tifosi a chiedere chiarimenti
sulla confitta di domenica. Sulla rete di recinzione, rivolto verso
il campo di allenamento, uno striscione con su scritto “Noi
ancora ci crediamo e voi? Avanti Cosenza”. E come dopo ogni
sconfitta i tifosi vogliono che si renda loro conto di quanto accaduto.
Il capitano Tony Lio, tiene a precisare “Potete levarlo pure
quello striscione perché quel voi non eiste propri, noi ci
crediamo più di voi”. Amare parole che lasciano trasparire
un po’ di rabbia. E’ giusto che sia così. Le
motivazioni per far bene ci sono tutte e continuano ad esserci.
Nessuno ha mai detto che il Cosenza è una squadra rinunciataria,
ma nelle ultime tre gare, quelle importanti, ha raccolto solo un
punto. Domenica qualcosa non ha funzionato a dovere. I Lupi hanno
fatto il loro dovere sino in fondo ma alcuni punti cardine hanno
mostrato qualche limite. “Cordua sta tirando la carretta da
inizio campionato, dice Marulla nel breafing con la stampa, e Senè
non ha fatto tutta la preprazione, quindi ci può stare che
in una gara possono non essere al topo”. Il guaio è
che sono venuti a mancare punti di forza su cui la squadra si basava
per le loro capacità. “Stiamo giocando un campionato
fuori casa, ha tenuto a precisare Marulla, e non credetevi che partire
ogni sabato sballottolati in un pullman da un posta all’altro
sia una cosa piacevole e psicologicamente valida. Finalmente questa
tortura del campo neutro è finita, ma state sicuri che questo
stress i giocatori lo hanno pagato a caro prezzo”. Su DI Girolamo
che non è quello visto ad inizio campionato e durante la
preparazione il Mister dice che è un momento che non va.
Lui è giovane è un calo ci può stare. Campagna
acquisti che ha espresso tre acquisti, sta per arrivare Tiscione
che dovrebbe essere in serata a Cosenza, e che comunque (la campagna
acquisti) non soddisfa tifosi e addetti ai lavori. Marulla non lo
dice che avrebbe voluto qualcosa in più. “Mi sta bene
così, ma non è detto che a dicembre ci sia qualche
ritocco”. I due under si presentano con buone credenziali.
Cucinella è una seconda punta che lo scorso anno ha fatto
cinque gol e il giovanissimo (classe 88) Di Donato è un titolare
della selezione del girone I. “Il campo dirà la sua,
ribadisce il tecnico, giovedì li proverò in partita
e vedremo. Può darsi che Cucinella possa già debuttare
a Siracusa. Devo vedere”. Sul campo intanto la truppa oggi
rimane nelle grinfie del preparatore Pincente. Marulla e Marino
rimangono con i tifosi a chiarirsi. Nulla di che, ma è giusto
ribadire che, specialmente in questi momenti, bisogna remare tutti
uniti. Un gioco di squadra che deve andare oltre le inutili polemiche
che non hanno senso. “Domenica a loro con due tiri in porta
è andata bene, a noi con 75 minuti di predominio territoriale
è andato tutto male. La palla che per quasi un minuto, prima
che prendessimo il gol ha saltellata per tre volte davanti la porta
avversaria sguarnita e nessuno che è riuscito a metterla
dentro”. Questo è il calcio, aggiungiamo noi, gli episodi
fanno la partita. “Abbiamo una squadra costruita per vincere,
ribadisce Marulla, ed ora ci pesa tanto non aver giocato la partita
di Eboli. Ma siamo abituati ad affrontare le emergenze. In squadra
c’è gente che sa il fatto suo e a Siracusa andremo
con la giusta determinazione. Sappiamo bene che questo campionato
ce lo giochiamo fino alla fine”. Per la cronaca Cosa ha lavorato
a parte per un indolenzimento della caviglia. Per lui solo giri
di campo. Domani doppia seduta.
Solo due under
per la campagna di potenziamento del Cosenza
14/11(Giampaolo Cataldo)-I colpi di mercato tanto invocati non
sono arrivati. Dopo tante indiscrezioni trapelate con i nomi di
possibili nuovi acquisti (Di Maio, Crescibene, Gallicchio, per non
parlare della bufala Di Livio) sono arrivati due under. Il primo
è l’attaccante Calogero Cucinella, classe 85, proveniente
dall’Adrano. Il secondo è Giacomo Di Donato, esterno
destro basso, classe 88 e proveniente dal Campobello. I due giocatori,
già da domani, si aggregheranno al gruppo e sosterranno il
loro primo allenamento con la casacca rossoblu. Con il mercato teoricamente
chiuso il Cosenza calcio esce di molto ridimensionato. Le partenze
di giocatori molto importanti, per il gioco di mister Marulla non
sono mai stati rimpiazzati. L’ unico arrivo di spessore è
stato quello del pipelet Panico. L’ augurio è che arrivi
qualche svincolato di spessore o giocatori che hanno rescisso il
contratto con la società di appartenenza.
Al contrario sono arrivate, puntualmente, come macigni polemiche
e una crisi scaturita da dichiarazioni che lasciano il tempo che
trovano. Il clima che regna in casa Cosenza è davvero pesante.
Non si può continuare su questa strada tracciata dal “veleno”.
Fino ad ora si sono viste solo dichiarazioni non seguite dai fatti.
I panni sporchi si devono lavare in famiglia. Un presidente non
può puntualmente sbandierare ai quattro venti problemi che
i Lupi avrebbero. Se qualcosa non va, il presidente deve prendersi
la responsabilità e decidere il da farsi senza giri di parole.
I proclami della società a inizio stagione recitavano “
Per l’ ultimo anno in serie D. Noi siamo pronti e voi?”.
Ora siamo a novembre e in questi mesi gli unici ad essere pronti
sono stati solo i tifosi. Ora ci si chiede sarà l’
inizio della fine?. Se la risposta è si, è arrivata
l’ ora della chiarezza, tralasciando la retorica di bassa
lega,si deve parlare da uomini ad una piazza che si è stancata
di essere presa in giro.
Cosenza sconfitto
dalla Vibonese per 2 a 0.
13/11 Si chiude con una sconfitta l’esagerato esilio forzato
dei Lupi che per due mesi hanno giocato su campo neutro e a porte
chiuse. Nell’ultima gara, che per uno scherzo del designatore
questa volta ha portato il Cosenza a giocare su di un bellissimo
campo, a mille metri di quota (ci mancava la trasferta alpina) dopo
aver visitato il campo di patate di Melicucco, ci arrendiamo ald
una Vibonese pratica e copertissima che ha interpretato la partita
come la si doveva interpretare e cioè chiudendosi a riccio
per giocare di rimessa. Una sorta di catenaccio che nell’economia
del gioco è equivalso, per gli ospiti, a quattro tiri in
porta e due gol. Questo è il calcio. Altro che gioco spumeggiante
e leziosità da primedonne. Se poi ci mettiamo la giornata
di emergenza per quanto riguarda i giocatori (la panchina oggi era
formata da soli under) e condiamo il tutto con le “sviste”,
oramai divenute settimanali, del direttore di gara che sorvola su
di un mani in area, un atterramento in area ed annulla un gol regolare
di Ambrosecchia, su segnalazione dell’assistente che indica
un fuorigioco ininfluente di Cosa rimasto passivo nell’azione,
bè allora onore ai vinti ma mannaggia alla miseria per il
Cosenza a cui non ne sta girando alcuna bene. Gioco o non gioco,
le lamentele di fine gara sono del Presidente Intrieri, la squadra
di Marulla oggi non ha mostrato l’efficacia e la cattiveria
vista domenica scorsa a Sorrento. Partiti con una formazione obbligata
che vedeva Vanzetto in panchina per lasciar posto in campo ad una
punta in più (Senè), il gioco degli under penalizza
un attimo il Cosenza. Di Girolamo non spinge come ad inizio campionato
e il gioco di fasci a è deficitario. Questo è anche
il periodo di crisi per quelli che corrono e la panchina non offre
alternative. In avanti senè fa quello che può. Ma
non è la punta che apre spazi a cosa per intervenire. Un
rompicapo, quello degli under, che ha assillato Marulla per tutta
la settimana. Sanso al centro e Scarlato sulla fascia difensiva
si dimostrano buoni giocatori ma il risultato non è positivo.
Dopo un calcio d’angolo ad appena dieci di gioco gli ospiti
sono in vantaggio con un tiro in diagonale dell’under Serri
in area. Continuano le amnesie sugli sviluppi delle palle ferme.
Quest’anno il 90% dei gol sono arrivati proprio su palle inattive.
Il Cosenza prova a cambiare gioco attuando diverse soluzioni tattiche
spostando Lio anche al centro dietro le punte ma l’arrocco
della Vibonese è valido. Non si riescono ad aprire varchi
ed il Cosenza suda tantissimo per andare in gol. Marulla prova addirittura
a schierare tre punte con Lio che affianca Senè e Cosa. Il
risultato è che Di Girolamo, Scorrano e Cosa sfiorano la
marcatura, ma non la realizzano. Tanti anche i palloni sprecati
per mancanza di tempismo. Il Cosenza nel secondo tempo cambi assetto
schierando tre punte pure con l’ingresso di Domicoli al posto
di uno spento Di Girolamo. Ma non va. Marulla cambia ancora e inserisce
Vanzetto al posto di Senè. Squadra più protetta dietro
e Lio passa di nuovo sulla linea offensiva riproponendo le tre punte.
E’ un assedio alla porta della Vibonese che non va mai in
affanno e dimostra con Zangla e il portiere Bastiera due validissimo
baluardi che dicono continuamente no agli avanti rossoblu di Cosenza.
Dopo la mezzora del secndo tempo il Cosenza diventa ancora più
pericoloso e con Levato sfiora ancora la marcatura. Prima Scarlato
viene atterrato in area e l’arbitro non ravvede gli estremi
per la massima punzione. Come nel primo tempo quando un mani della
difesa ospite viene “trasformato” semplicemente in un
angolo. I rossoblu si innervosiscono e fanno collezione di cartellini
gialli. A fine gara ben cinque giocatori rossoblu finiranno sul
taccuino del mediocre Del Giovane di Albano laziale. Ma non lo show
non finisce qui. Al minuto 87’ Ambrosechia con un bel tiro
dai 25 metri trova il gol del pareggio. Niente d afare. Il guardialinee
annulla per un “fuorigioco di posizione” di Cosa. Evident
che il regolamento sul fuorigioco non è conosciuto dalle
due giacchette gialle. E così finisce con il Cosenza chiuso
nella metà area a avversaria che prova a liberare gli ultimi
fendenti per raddrizzare la gara. Gli ultimi quattro minuti di recupero
sono un batti e ribatti che non riescono a concretizzare le conclusioni
di Cosa e Domicoli. All’ultimo minuto di recupero, il 95’,
arriva la beffa. Ripartenza della Vibonese con l’under Ferraro
che approfitta del pressing del Cosenza e rubando palla a centrocampo
se ne scappa palla al piede solo soletto verso la porta del povero
Panico che solo soletto altro non può fare che assistere
alla seconda realizzazione della Vibonese. Un risultato esagerato
che punisce oltremodo un Cosenza che ha mostrato limiti di organico
ed oggi anche un calo di tensione non previsto. Lode alla Vibonese
che ha dimostrato di meritare l’attuale posto in classifica,
non per il gioco espresso ma per la tenacia con cui ha cercato e
conservato il risultato. Per i lupi a fine gara le impulsive dichiarazioni
del Presidente Intrieri che si dichiara insoddisfatto del gioco
dei lupi e che assicura per domani l’arrivo di due validi
elementi. Infatti lunedì 14 si chiude il mercato di riparazione
dei dilettanti e lo staff rossoblu ha appena 24 ore per esaudire
le richieste del tecnico. Un attaccante di movimento che riesca
a liberare spazio per Cosa, ed un under di fascia difensivo e offensivo
da poter utilizzare alla bisogna. A dire il vero anche un 85-86
a centrocampo con i piedi buoni sarebbe necessario come il pane.
L’aver coperto la difesa con Panico comporta la rimodulazione
del gioco del Cosenza. Il cammino è lungo e i nove punti
di distacco dalla prima non sembrano insormontabili visto che la
Vibonese e le altre squadre di testa si devono ancora incontrare
tra di loro. Per adesso registriamo la seconda sconfitta (sul campo)
come una pausa di crescita e di riflessione per tutti. Probabilmente
qualcuno si è cullato sugli allori delle prime gare vinte
e pensava di fare un sol boccone di tutti gli avversari. Così
non è, e c’è tutto il tempo per rimediare. Cercando
di rimanere tutti uniti e senza lasciarsi andare a dannose d inutili
critiche ora c’è bisogno di stare tranquilli. Probabilmente
in settimana la squadra andrà in ritiro, anche se detto in
un momento di rabbia, Intrieri vuole tutelare al meglio il suo patrimonio.
Ha ragione. Siamo solo alla decima giornata ed il campionato è
ancora lungo. Ma è necessario mettere mani all’organico
per potenziarlo, così come il tecnico ha richiesto e continua
a richiedere da tempo. Finalino per i supporters rossoblu che in
50 si sono presentati nelle montagne di Latronico e piazzatisi sulla
collina prospiciente lo stadio hanno voluto far sentire la loro
presenza e il loro affetto alla squadra. Gli stessi hanno, a fine
gara, bloccato il pullman dei giocatori chiedendo le motivazioni
della debacle. Lio e compagni hanno assicurato il loro massimo impegno
per uscire da questa minicrisi.
Cosenza – Vibonese 0 – 2 (0-1)
Marcatori: 11° Serri - 94° Ferraro.
COSENZA Panico, Scarlato , Maglione, Scorrano, Ambrosecchia, Di
Girolamo (46’ Domicoli), Sanso (69’ Levato), Cordua,
Lio, Cosa , Senè (53’ Vanzetto). A disp: Bruni, Longobardi,
De Lisi, Jovanic. Al.: Marulla.
VIBONESE: Bastiera, Pettinato, Gambi, Privitera, Zangla, Bernardini,
Serri (89’ Ferraro), Cordiano, Rosa (92’ Catalano),
Campo, Basilico (67’ Fanelli) . A disp: Marino, Zampaglia,
Rizzo, Frazzica. All.: Zampollini.
ARBITRO: Del Giovane di Albano Laziale
Ammoniti: Maglione, Cosa, Lio, Ambrosecchia, Vanzetto (C); Rosa,
Pettinato (V)
Recupero: 6 (2pt – 4 st)
Serie D - Girone I
Risultati: Adrano-Comiso 2-4; Alcamo-Rossanese
0-1; Cosenza-Vibonese 0-2; Ebolitana-Campobello 1-0; Ragusa-Giarre
0-1; Sapri-Siracusa 1-2; Trapani-Scillese 3-2; Turris-Francavilla
0-1; Viribus Unitis-Sorrento 0-1.
Classifica:Vibonese 26, Sorrento 24, Giarre 22,
Siracusa 22, Comiso 20, Cosenza 17, Ebolitana 16, Francavilla 16,
Turris 14, Viribus Un. 14, Ragusa 12, Sapri 11, Rossanese 8, Trapani
7, Adrano 7, Campobello 5, Alcamo 5, Scillese 3
Prossimo turno (domenica 27 novembre, ore 14,30):
Campobello – Turris, Comiso - Sapri ,Francavilla - Ragusa
0 – 0,Giarre – Alcamo, Rossanese – Trapani, Scillese
– Adrano, Siracusa – Cosenza, Sorrento – Vibonese,
Viribus U. - Ebolitana
Quarta vittoria
consecutiva per il Rende e secondo posto in classifica
13/11 Continua la scalata del Rende ai vertici della classifica.
Oggi gli uomini di Mister Silipo piazzano la quarta vittoria consecutiva
ed in classifica agguantano niente po po di meno che il Melfi, al
secondo posto a quota, ventidue. Gli uomini del presidente Chiappetta
ora cominciano a crederci ed in quel di Viterbo amministrano la
gara con un gol per tempo. Va in vantaggio al 31’ il Rende
con Criniti che sfrutta alla perfezione un cross del sempre più
importante Alfieri, in assoluto il migliore in campo, prima che
un doppio giallo per Altomare, quando mai lui, gli fa guadagnare
anzitempo lo spogliatoio e prima che un altro ex rossoblu, Statuto,
tra le fila del Viterbo, colpisce a freddo con una gomitata Riolo
rimasto a terra dolorante e va a far compagnia ad Altomare. Un finalino
di tempo che non promette nulla di buono. Ma la pausa mette gli
animi in pace ed il Rende, questa volta proprio con Alfieri, piazza
il secondo botto che mette il sigillo alla partita. Due a zero e
palla a centro. Per i biancorossi è solo accademia fino all’ultimo
minuto di recupero in cui i padroni di casa riescono a realizzare
un inutile gol della bandiera. Classifica mirabolante per il Rende
che ora vede dall’alto, senza alcun giramento di testa, tutte
le altre compagini del girone. E il DS Mirabelli assicura che è
solo l’inizio…. Altro che salvezza risicata, questo
Rende vince e sorprende. Domenica un altro impegno fuori casa, sempre
nel Lazio, a Rieti. Ancora fieno in cascina e poi si vedrà.
VITERBO – RENDE 1-2 (0-1)
Marcatori: 31’ Criniti (R), 84’ Alfieri (R), 95’
M.Rossi (V)
VITERBO: Fimiani; Locatelli, Ginobili (80’ Suarez); Statuto,
Gimelli, Farris; Pagliarini (51’ Rivolta), Bussi, Vidalle`,
Scarchilli (73’ M.Rossi), Tiberi - All.: Andrea Chiappini
RENDE: Ambrosi; David, Riolo; Altomare, Moschella, Scarnato; Occhiuzzi
(85’ Bernardi), Benincasa, Galantucci (93’ Fabio), Alfieri,
Criniti (76’ Novello) – All.: Fausto Silipo
Arbitro: Giancola di Vasto
Ammoniti: Altomare, Moschella, Criniti, Occhiuzzi e Galantucci (R),
Scarchilli e Tiberi (V)
Espulsi: 46’ pt Altomare (R), 48’ pt Statuto (V)
Recupero: 8 minuti (3’pt - 5’st)
Spettatori: 1000 circa
Serie C2 - Girone C
Risultati: Andria BAT-Vittoria 2-0; Cisco Roma-Real
Marcianise 1-0 (sabato); Gallipoli-Modica 2-1; Giugliano-Pro Vasto
0-0; Igea Virtus-Rieti 3-1; Nocerina-Taranto 3-3; Potenza-Melfi
2-1; Vigor Lamezia-Latina 3-1; Viterbo-Rende 1-2
Classifica: Gallipoli punti 29; Rende e Melfi
22; Giugliano 20, Real Marcianise 19: Taranto e Cisco Roma 18; Andria
BAT, Potenza e Pro Vasto 15; Vigor Lamezia 14; Nocerina e Modica
13; Igea irtus e Rieti 12; Latina e Viterbo 11; Vittoria 7.
Prossimo turno 13/a giornata (domenica 27 novembre, ore
14,30): Gallipoli-Igea virus; Latina-Cisco Roma; Melfi-Andria
BAT; Modica-Viterbo; Real Marcianise-Giugliano; Rieti-Rende; Taranto-Potenza
(venerdi 25 novembre); Vigor Lamezia-Nocerina; Vittoria-Pro Vasto.
Ancora dubbi
per Marulla
11/11 Una seduta di allenamento ancora piena di dubbi per Mister
Marulla che ancora non ha sciolto le riserve su quale 87 schierare
per il delicato incontro di domenica prossima. Partiti i quattro
under che ieri avevano provato con la squadra, Marulla rimane con
i soliti problemi di organico e con i posti di under vacanti da
colmare. Nessun arrivo dal mercato e il tempo, oramai, è
quasi scaduto. Difatti, lunedì chiudono i termini per il
mercato di riparazione e le richieste del tecnico, sui rinforzi
necessari, rilanciate ancora una volta ieri pomeriggio dopo la partitella,
non sono state ancora esaudite. Servono un paio di under di qualità
e i tempi stringono. Infine la Lega ha designato gli arbitri per
la gara di domenica. L’incontro sarà diretto da Stefano
del Giovane di Albano Laziale. Assistenti Francesco Pitagora e Silvio
Guglielmo entrambi di Bari. Sabato mattina la rifinitura in cui
il mister scioglierà i dubbi.
Respinto il
ricorso della CAF, si gioca a Latronico. Partitella con il San Fili
10/11 Il preavviso c’è stato nella mattinata allorquando
il fatidico fax di comunicazione della Lega informava che la gara
con la Vibonese si sarebbe giocata su campo neutro a porte chiuse
in quel di Latronico, ridente paesino della Lucania, sulle pendici
del Pollino dal lato della provincia di Potenza. Una conferma della
sentenza di rigetto del CAF a cui la società aveva fatto
ricorso per ottenere un misero sconto di una giornata sull’incredibile
pena inflitta a Cosenza dopo i fatti di Eboli. Amen. Così
è stato. Domenica si torna giocare a porte chiuse, per l’ultima
volta, su di un campo neutro. Infatti giorno 21 scade la squalifica
e il 27 si torna in casa con la gara del Comiso. Un calvario lungo
due mesi va verso la conclusione. Oggi nel pomeriggio, in attesa
della fatidica sentenza, i lupi hanno giocato la partitella settimanale
contro il San Fili. Notevoli grattacapi per Msiter Marulla che ha
giocato senza l’87. Il problema, dopo la squalifica di Dierna
è abbastanza importante. A disposizione di Marulla rimangono,
oltre agli juniores, rimangono Sanso, Levato e Longobardi. Tra questi
tre deve uscire fuori il titolare che domenica dovrà scendere
in campo. “Non ho ancora deciso nulla” ha detto il Mister
davanti ai giornalisti “aspetterò fino a sabato per
poter scegliere chi è nella condizione migliore. La formazione
è ancora in alto mare e solo dopo la rifinitura potrò
sciogliere le riserve”. “Domenica giochiamo per vincere
– ha proseguito Marulla- ed abbiamo di fronte una formazione
che non ha mai perso e che ha preso pochissimo gol. Gli avversari
sono una squadra di tutto rispetto che abbiamo già incontrato
“dentro” e fuori. Una partita difficilissima contro
una squadra fatta ci giocatori di categoria e importanti. Ce la
metteremo tutta. A noi per esser al pari degli altri manca qualcosa,
ma giocheremo per vincere”. Questo il Marulla pensiero. Chiaro
e lindo come suo solito. Senza peli sulla lingua. Oggi, poi, il
mister ha avuto in prova quattro giovani, Di Benedetto (86, attaccante),
Amariti (86 esterno), Cardillo (87 attaccante) e Brunicelli (87
attaccante). I quatto sono stati provati nella partitella ed ovviamente
un tempo di gioco non è sufficiente per valutarli. La partitella,
disputata sul manto erboso del San Vito, giocata contro il San Fili,
è terminata 2 a 1 per il Cosenza. Come al solito Marulla
ha fatto diversi esperimenti nel primo tempo provando diverse soluzioni
tattiche e posizionamenti in campo. Molto gioco e tanta grinta,
soprattutto da parte di un Cosa, oggi pomeriggio, incontenibile.
In gol però, nel primo tempo con la formazione quasi tipo,
è andato il solo Di Girolamo con um ottimo pallonetto a conclusione
di una sua incursione sulla fascia. Il Cosenza aveva schierato per
i primi 45 minuti: Panico, Scarlato, Scorrano, Maglione, Ambrosecchia,
Di Girolamo, Vanzetto, Cordua, Lio, Cosa e Senè. Il San Fili
è sceso in campo con Carino, Ferro, Scarlato, Paciola, Miceli,
Intrieri F., Rizzo, Cavatorti, Fata, Carbone e Pisani. E proprio
quest’ultimo attaccante nel secondo tempo ha realizzato la
momentanea rete del pareggio su punizione con Bruni tra i pali.
Ma poi ci ha pensato un incontenibile Delisi (oggi davvero in vena
di cose grandi), il neo rossoblu, che ha strappato applausi ai circa
cento tifosi assiepati nella tribuna A siglando la seconda rete
per il Cosenza e mostrando un paio di progressioni niente male.
Nel secondo tempo Marulla ha schierato Bruni tra i pali, Levato,
Dierna, Chiappetta (juniores), Delisi, Tocci, Sanso, Amariti, Di
Benedetto e Cardillo. Giri di campo per Domicoli e Marcosano (squalificato).
Assente Jovanic che è andato a Salerno a farsi un controllo.
Per venedì una sola seduta.
Doppia seduta
al SanVito. Oggi si aspettano gli esisti della CAF
10/11 Si è svolta ieri la solita doppia seduta del mercoledì
dei Lupi al San Vito. Mattina atletica e pomeriggio tattica. Due
nuovi under, in prova, si sono allenati con i Lupi. Fermi sono rimasti
Domicoli e Marcosano. Oggi nel pomeriggio partitella infrasettimanale.
Sempre per il primo pomeriggio è prevista la sentenza della
CAF che dovrebbe, inoltre, far chiarezza sulla gara di domenica
contro la Vibonese. Infatti lo scorso martedì non è
stata comunicata la sede del campo neutro. Una decisone che ha alimentato
più d una speranza sul possibile sconto di pena che la CAF
potrebbe decidere nella seduta di oggi. Ne sapremo di più
nel primo pomeriggio.
Intanto il giudice sportivo ha inflitto tre giornate di squalifica
a Dierna, la qual cosa complica ulteriormente i piani di Mister
Marulla, ed una giornata è stata inflitta a Marcosano.
Un eroico Cosenza,
ridotto in nove, pareggia a Sorrento
06/11 Un pomeriggio da leoni. Questo è come i Lupi hanno
affrontato il Sorrento nella sua tana. Per la prima volta la squadra
campana non è andata in gol e lo ha fatto contro un Cosenza
ridotto in 9 dal partigiano Sig. Merchiori di Ferrara. DI sicuro
una vendetta trasversale dopo i fatti che hanno visto coinvolta
la sua città nella ex gestione dell’ex patron rossoblu.
Altre spiegazioni non riusciamo a trovarne per l’impeccabile
applicazione del regolamento contro il Cosenza (Dierna reagisce
ad un fallo solo platealmente, sul finire del primo tempo, e viene
buttato fuori e Marcosano viene espulso per doppia ammonizione dopo
appena 24 minuti di gioco) da parte della giacchetta nera estense
che lo ha fatto a senso unico sorvolando su fallacci e su di un
atterramento dubbio di Cosa. Eppure l’inizio è stato
rose e fiori. Cori di saluto tra le tifoserie, bei ricordi, gemellaggi
di un tempo. Un’ospitalità tutta particolare che sul
campo non è stata recepita. Due squadre che si affrontano
a viso aperto e sicure del fatto loro (comunque considerate come
le pretendenti al titolo della D) si sono affrontate in una gara,
chissà perché, guastata dall’arbitro. Eppure
sino ad oggi ci eravamo meravigliati della capacità e competenza
degli arbitri incontrati sino ad oggi. Ma una giornata sbagliata
può capitare a tutti. Peccato che abbia penalizzato soltanto
e soprattutto solo il Cosenza. Ma per i Lupi oggi è stata,
invece, una giornata radiosa. Supportati da oltre trecento tifosi
giunti da Cosenza, ridotti in nove per le due espulsioni appena
raccontati Marulla e soci hanno portato via un punto dal terreno
della diretta concorrente. Un apreggio importantissimo giunto dopo
una settimana di veleni e cattiverie che nessuno immaginava così
profonde ma che in tanti avevano presagito dopo la prima sconfitta.
Così dopo la gara di Sapri le cassandre di turno avevano
indicato la fine dell’era Marulla ed addirittura un improponibile
cambio di panca dopo appena 8 giornate e dopo 5 vittorie un pareggio
e una sconfitta a tavolino. E come al solito la riposta è
venuta dal terreno di gioco. Undici leoni si sono presentati sul
campo dove i padroni di casa avevano fatto quattro vittorie su quattro
tutte a suon di gol. Onore alla truppa di Marulla che invece, ridotta
in nove, ha annichilito l’avversario dimostrando che ha stoffa,
coraggio, carattere, forza e determinazione da vendere. Al cospetto
dei Lupi s’inchina dunque un Sorrento apparso non quello squadrone
da tutti decantato. In nove i lupi si trasformano in leoni e grazie
anche al generosissimo Panico, che tutti conosciamo per la sua grinta,
la gara riserva un bel punto pesante nel carniere. E’ da incorniciare
il gruppo, ancora una volta, vero protagonista dell’incontro.
A fine gara tutti i giocatori sono andati ad abbracciare il tecnico.
Un messaggio chiaro a chi continua a seminare zizzania: fate pure
come volete là fuori che qui, nel rettangolo di gioco, c’è
un gruppo compatto e forte come non se ne erano visti da tempo a
Cosenza. Una storia davvero unica. Il Cosenza continua sulla sua
strada senza essere disturbato alle tante sirene che provano a distruggere
questa rincorsa verso l’uscita dal pantano del dilettantismo.
Gioco, schemi, diagonali. Ma per favore. Un campionato dilettanti
ha regole chiare. Vince chi fa un gol in più dell’avversario.
E questa regola è valida per tutto il calcio. In D è
più evidente. Qualcuno diceva che a Sorrento avremmo trovato
gioco spumeggiante, avversari che ballano il valzer con la palla,
mostri imprescindibili venuti da un campionato marziano: ma per
favore, smettiamo di farci del male da soli. Ognuno faccia il proprio
dovere con le proprie competenze senza invasioni a 360 gradi. La
confusione e le chiacchiere generano altra confusione. E lo ha capito
bene Marulla e la squadra, che come la nave di Ulisse al passaggio
dalle sirene ha messo i tappi di cera nelle orecchie per non sentire
le straordinarie cazzate dispensate a profusione da chi gode nel
vedere il caos attorno al calcio e a Cosenza. A Sorrento il Cosenza
aveva cominciato bene, e aveva cominciato a dire la sua già
dopo appena due minuti di gioco con capitan Lio che pennellava una
punizione sventata in extremis dal portiere avversario. Poi gli
eventi hanno ridisegnato i temi tattici della gara e Marulla ha
dovuto far di necessità virtù, avendo addirittura
Cosa febbricitante che ha resistito per 75 minuti. Ma alla sua maniera.
Coprendo quando la squadra ridotta in nove ha moltiplicato le forze
e attaccando senza alcun timore reverenziale. Di Girolamo nel primo
tempo e Ambrosecchia nel secondo, con il Cosenza in nove, addirittura
sfiorano la marcatura. Poi è un assedio dei padroni di casa
che seppur in vantaggio di due uomini non riescono a concretizzare
tanta grazia inaspettata. Panico si esalta e i Lupi tengono duro
sino alla fine, un punto e tutti soddisfatti a casa. Domenica prossima
c’è la terza sfida di un trittico impossibile. Secondo
il giudice sportivo si giocherà ancora l’ultima gara
su campo neutro. Ma su tutto pende il riocorso alla CAF che potrebbe
far tornare i tifosi rossoblù al San Vito prima del previsto.
Hai visto mai? Noi non ci crediamo. Nessuno sconto, purtroppo, sino
ad oggi al Cosenza. Ma di sicuro la prossima garà sarà
la stessa musica. Corsa e sudore, grinta e stridor di denti. Questi
sono i Lupi, quelli veri, quelli, che non mollano mai.
Sorrento – Cosenza 0-0
Sorrento (4-3-1-2): Terminiello; Ferrara, Iorio,
Ferraro, Pezzella (70' Solimene); Marciano, Ottobre, Gargiulo (46'
st Teta); Zito ; Ripa , Ingenito. A disp.: Ambra, Aruta, Porzio,
De Stefano, Renna. All.: Cioffi
Cosenza (4-4-2): Panico; Maglione, Scorrano, Marcosano,
Ambrosecchia; Di Girolamo, Sanso, Cordua, Lio; Domicoli (26' Dierna),
Cosa (74' st Jovanic). A disp.: Bruni, Scarlato, Longobardi, Levato,
De Lisi. All. Marulla.
Arbitro: Merchiori di Ferrara
Ammoniti: Maglione (C), Ottobre e Ripa (S).
Espulsi: al 24' pt Marconsano (C) e al 42' pt Dierna (C).
Spettatori: 2500 di cui oltre 300 venuti da Cosenza
Recupero: 5’ (2’ pt – 3’ st)
Serie D Girone I
Risultati: Campobello Viribus U. 1 – 1;
Comiso Trapani 1 - 0 ; Francavilla Ebolitana 2 - 1 ; Giarre Turris
1 - 0 ; Rossanese Ragusa 0 - 1 ; Scillese Alcamo 1 - 2 ; Siracusa
Adrano 2 – 1; Sorrento Cosenza 0 - 0 ; Vibonese Sapri 2 -
0
Classifica: Vibonese 23, Sorrento 21, Giarre 19,
Siracusa 19, Comiso 17, Cosenza 17, Turris 14, Viribus U. 14, Ebolitana
13, Francavilla 13, Ragusa 12, Sapri 11, Adrano 7, Rossanese 5,
Campobello 5, Alcamo 5, Trapani 4, Scillese 3
Prossimo Turno: Adrano - Comiso, Alcamo - Rossanese
, Cosenza - Vibonese , Ebolitana - Campobello , Ragusa - Giarre
, Sapri - Siracusa , Trapani - Scillese , Turris - Francavilla ,
Viribus U. - Sorrento
Il Rende non
scherza, batte il Cisco Roma ed è terzo in classifica
06/11 E meno male che si parlava di crisi, di cambio di panchina
e amenità varie. Ancora una volta il DS Mirabelli ed il Presidente
Chiappetta hanno avuto ragione. Ma il tecnico biancorosso aveva
avvertito tutti già da un paio di settimane orsono: “I
ragazzi ora stanno cominciando a conoscersi e quando i meccanismi
saranno a posto la squadra la vedrete in campo”. E come se
la vediamo Miste Silipo. Cinque vittorie in sei gare si traducono
in un bel terzo posto in classifica con una sedia fissa nei play
off. Ma il tecnico getta acqua sul fuoco e continua a ripetere “Solo
fieno in cascina, noi dobbiamo salvarci”. Intanto anche oggi
il Rende ha dominato l’avversario, sudando solo per un suo
errore. Andato in vantaggio con l’imprendibile Galantucci
dopo appena sei minuti, il Rende si è visto raggiungere dal
Cisco Roma sul finire del primo tempo, grazie alla solita distrazione
difensiva, con un gol di Moscelli. Nessun problema per i biancorossi
che sempre con Galantucci alla mezzora del secondo tempo ritornavano
in vantaggio per poi stabilire le distanze con Scarnato dopo sei
minuti. 3 a 1 e partita chiusa.
Rende-Cisco Roma 3-1 (1-1)
Marcatori: 6’ e 73’ Galantucci (R), 42’ Moscelli
(C), 79’ st Scarnato(R)
Rende (4-5-1) : Ambrosi; Morelli, Altomare, Moschella
, David; Criniti (2’ st Occhiuzzi ), Scarnato, Alfieri , Benincasa
, Riolo (27’ st Novello ); Galantucci (41’ st D’Agostino).
In panchina: Vitale, Montano, Maniero, Bernardi. Allenatore: Silipo
7
Cisco Roma (4-4-2): Aprea ; De Toma , Miano , Corazzino
, Lo Piccolo ; Toledo , Pisciotta , Russo, Ciotti (10’ st
Gioacchini ); Moscelli , Pignalosa (12’ st Banchelli). In
panchina: Criscuolo, Morleo, Antonacci, Pollini, Cangini. Allenatore:
Ferazzoli .
Arbitro: Iannone di Napoli
Ammoniti: Benincasa (R), Moscelli, De Toma, Corazzini (C)
Recupero: 7 minuti ( 2’ pt - 5’ st )
Spettatori: 1000
Serie C2 - Girone C:
Risultati: Melfi-Nocerina 1-1, Modica-Vigor Lamezia
0-1, Pro Vasto-Andria BAT 0-1, Real Marcianise-Gallipoli 0-2, Rende-Cisco
Roma 3-1, Rieti-Potenza 5-1, Taranto-Latina 0-0, Viterbo-Giugliano
3-2, Vittoria-Igea Virtus 0-0
Classifica: Gallipoli 26; Melfi 22; Rende, Real
Marcianise e Giugliano 19: Taranto 17; Cisco Roma 15; Pro Vasto
14; Modica 13; Andria BAT, Rieti, Potenza e Nocerina 12; Latina,
Viterbo e Vigor Lamezia 11; Igea Virtus 9; Vittoria 7.
Prossimo turno 11/a giornata (domenica 13 novembre ore
14:30): Andria BAT-Vittoria, Cisco Roma-Real Marcianise,
Gallipoli-Modica, Giugliano-Pro Vasto, Igea Virtus-Rieti, Nocerina-Taranto,
Potenza-Melfi, Vigor Lamezia-Latina, Viterbo-Rende.
Respinto il
ricorso per rientrare prima al San Vito. A 7 euro i biglietti per
Sorrento.
04/11-(Giampaolo Cataldo)-La formazione rosso-blù ha lasciato
la città Bruzia stamane per raggiungere la Campania. Gli
uomini di Mister Marulla staranno due giorni nel ritiro di Tramonti
dove svolgeranno gli allenamenti prettamente sul campo di era sintetica
per poi raggiungere Sorrento nella giornata di sabato. La decisione
di portare la squadra in ritiro è riconducibile solo all’
obbiettivo di far prendere confidenza a Cosa e compagni con la superfice
“nuova”che troveranno allo stadio “Italia”
di Sorrento. Oggi pomeriggio l’ebrezza del primo allenamento
sul campo in erba sintetica. Nessun accorgimento particolare per
i ragazzi che hanno provato e riprovato i soliti meccanismi cercando
di adeguarsi alle nuove condizioni del terreno. Il mercato in entrata
vive una fase di stagnazione. Circolano i soliti nomi e prende sempre
più consistenza l’ ipotesi che vuole il ds Ciccio Marino
orientato sui giovani che hanno già dimostrato il loro valore.
Capitolo cessioni. La possibilità che l’ attaccante
Gianfranco Criniti lasci la truppa non è più solo
un’ ipotesi remota. Oggi la trattativa con la Sorianese, possibile
meta, ha segnato un’ accelerata. Quasi certo che nella settimana
entrante sia data ufficialità alla cessione. Stesso discorso
vale per D’ Auria. Il portiere bruzio ha trovato l’
accordo con il Bitonto. Comunque la settimana del dopo Sorrento
potrebbe essere quella decisiva per sistemare definitivamente la
rosa sia sotto il profilo cessioni sia su quello acquisti. Nel tardo
pomeriggio di oggi si è pronunciato il giudice sportivo sul
ricorso presentato dalla società per la sentenza del dopo
Eboli che prolungava l’ esilio dal San Vito. Nulla da fare
reclamo respinto. Sfuma così la possibilità di giocare
il derby contro la Vibonese a porte aperte e soprattutto al San
Vito. Per vedere i Lupi tornare nel loro habitat naturale bisogna
attendere la gara del 27 novembre prossimo contro il Comiso. Sono
state diramate, inoltre, le designazioni arbitrali per la gara contro
il Sorrento, valevole per la nona giornata della Serie D girone
I. A fischiare il calcio d’ inizio sarà il sig. Filippo
Merchiori di Ferrara, coadiuvato dai sig.ri Filippo Pellicciotta
di LAncinao e Francesco Di Censo di Pescara. Infine, ricordiamo
che chi vuole seguire il Cosenza in terra campana può rivolgersi
in sede, via Fratelli Bandiera, per acquistare i tagliandi della
gara. Costo 7euro. Ricordiamo che chi li acquisterà allo
stadio di Sorrento il costo lieviterà a 10 euro.
Quattro reti
nella partitella. Marulla duro:“Se sbaglio lo faccio con la
mia testa”
03/11
(Giampaolo Cataldo)-Nella partitella infrasettimanale, che oggi,
ha caratterizzato il lavoro della formazione rossoblù si
sono oleati gli ultimi meccanismi sia tattici che tecnici da contrapporre
alla capolista Sorrento. Sul campo del San Vito si sono viste due
formazioni cariche e motivate. Tra le riserve è stato schierato,
nel primo tempo, il neo pipelet Andrea Panico, giusto per misurare
il suo stato di forma. Nella formazione “titolare”,
invece, a difendere i pali è stato mandato Bruni. Tutti e
due hanno sfoderato delle parate strepitose, facendo notare il primo
un ottimo stato di forma anche se è stato fermo da tempo.
Prodigiosa una parata su di un tiro di Cosa a colpo sicuro. E’
inutile, sottolineato dai cori dei tifosi presenti in tribuna “scene
di panico”, Panico è sempre lui. Stoffa da portiere
preparato che non ammette repliche alle scelte dei tecnici rossoblu.
Una scelta oculata per questo momento particolare in cui si sono
registrate distrazioni “innocenti” in difesa. Il secondo,
invece, dopo l’arrivo di Panico, ha fatto vedere notevoli
progressi sotto il profilo psicologico. Infatti, oggi pomeriggio
ogni intervento di Bruni era caratterizzato dalla tranquillità,
che, dopo l’inizio del campionato, gli è venuta a mancare,
e da una tecnica di fondamentali che prima veniva soffocata dalla
paura di sbagliare dovuta dalla pressione dei tifosi che a Cosenza,
è notorio, è notevole. La gara è stata vinta
dai “titolari” con il punteggio di quattro a zero. Un
solo gol nel primo tempo segnato a Panico dai titolari ad opera
di Lio. Nel secondo tempo le altre tre reti degnate a Bruni, due
di Lio e dagli undici metri, una da Cordua. In campo nel primo tempo
Bruni, Maglione, Scorrano, Marcosano, Ambrosecchia, Di Girolamo,
Sanso, Cordua, Lio, Cosa, Domicoli. Nel secondo tempo Panico ha
preso il posto di Bruni, il giovane Di Lisi quello di Di Girolamo
e Jovanic quello di Domicoli. Scelte su cui il tecnico lavorerà
in questi due giorni.
A fine partitella il mister Marulla, liberato dal silenzio stampa
imposto nei giorni scorsi, si è intrattenuto con i giornalisti
analizzando la gara di domenica scorsa a Sapri. “Dispiace
aver perso -dice Marulla- soprattutto per il modo in cui è
maturata quella sconfitta. Io ho rivisto in televisione l'incontro
e non è che alla fine il Sapri abbia avuto così tante
occasioni da gol. Comunque, voglio che si sappia che se sbaglio,
lo faccio con la mia testa e non certo con quella degli altri. Se
un giorno dovessi andar via da Cosenza, lo farò con la coscienza
a posto, consapevole di aver fatto sempre il mio dovere e di aver
preso le decisioni in maniera autonoma. Adesso -continua l’
allenatore- andiamo ad affrontare la capolista, una squadra che
va a mille, ma noi faremo e imporremo il nostro gioco come abbiamo
sempre fatto contro chiunque, al di là dell'avversario. Questa
è la nostra filosofia. Poi, le partite si possono vincere
o perdere, dipende da tanti fattori”. L’ ultima considerazione
rilasciata ai giornalisti presenti allo stadio è sulle dichiarazioni
rilasciate del patron Intrieri: “ Il Presidente può
dire quello che vuole, ci mancherebbe. Con le sue parole ha inteso
stimolarci a far meglio, nulla da obiettare. Magari, però,
certe cose si potrebbero discutere privatamente”.
Intanto, si profila per la gara contro la capolista Sorrento l’
esordio tra i pali di Panico. Al posto dello squalificato Vanzetto
probabilmente sarà schierato il giovane Sanso. Il Mister
però sulle scelte glissa e afferma “Da qui a domenica
potrebbe cambiare molto, vedremo. Come al solito sceglierò
sempre e soltanto chi mi darà più garanzie, chi avrà
lavorato meglio e merita la maglia. I miei giocatori lo sanno molto
bene, la maglia da titolare non ce l’ha nessuno”. In
attacco, probabilmente, sarà confermato il tandem Cosa-Domicoli
anche se sembra che Jovanic sia avvantaggiato per quanto fatto vedere
oggi in campo. . Ed a proposito dei due attaccanti Marulla ha voluto
precisare che “Cosa è il capocannoniere della D e non
si tocca, ci mancherebbe altro che non tuteli il nostro realizzatore
di punta. Domicoli ha avuto precise indicazioni in merito. Se segue
le mie indicazioni bene, altrimenti prenderò le decisioni
che mi competono. Il ragazzo è molto baravo ma deve seguire
i dettami e lavorare per la squadra, così come lui sa e come
abbiamo preparato in allenamento. Un allenatore vede quello che
i giocatori non notano in campo. Ci mancherebbe altro. Ma sono sicuro
che il ragazzo farà bene, è giovane e sta capisco
la sua grinta.”. Questo il pensiero del Mister a proposito
delle domande sulla sovrapposizione delle due punte. Indicata da
qualcuno. Questione calciomercato. A meno di clamorose sorprese
i movimenti di mercato saranno rinviati a lunedì. Come avevamo
preannunciato Fabio Crescibene da oggi si allena con il Cosenza,
dopo aver rescisso il contratto della Scillese il giovane è
da oggi nei ranghi rossoblu. In entrata circolano i soliti nomi:
da Alessandro Crescibene per il centrocampo e per l’ attacco,
secondo alcune indiscrezioni, si sta “marcando a uomo”
Gallicchio. Inoltre si sta seguendo un under di esperienza, classe
85’, centrocampista, il cui nome non è trapelato. Come
al solito il ds Ciccio Marino smentisce ogni trattativa e scappa
viaa appena pressato dalle domande. In uscita, dopo le nostre anticipazioni
di ieri, oltre a Scarlato e Jovanic possibili partenti, oggi avrebbe(il
condizionale è d’ obbligo) potrebbe aver lasciato la
formazione Bruzia l’ attaccante Gianfranco Criniti. Destinazione
probabile; una formazione della serie D (girone laziale) dove milita
il fratello. La scelta è arrivata dopo che l’ attaccante
non aveva il posto da titolare assicurato. Capitolo secondo portiere.
E’ ormai certa la partenza di D’ Auria. Dalle parole
rilasciate dal mister Gigi Marulla si intuisce chi sarà il
vice Panico: “L'arrivo di Panico è importante ai fini
di migliorare il gruppo e non deve suonare come una bocciatura per
chi ha giocato fino adesso. Questo l'ho detto anche a Bruni. Il
campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti. Io
opero le mie scelte sempre in funzione dell'interesse del Cosenza
e dei miei ragazzi, non vado a simpatie e ad antipatie. Gioca chi
merita e chi sta meglio.”
Per la giornata di domani è prevista alle 9 la partenza dei
Lupi per un miniritiro in vista della gara di domenica. La formazione
rosso-blù andrà a Tramonti, località campana,
dove svolgerà gli allenamenti su un campo di gioco d’
erba sintetica. L’obiettivo è quello di adattarsi al
campo molto simile al manto erboso dello stadio di Sorrento. Da
li, poi, i Lupi partiranno sabato pomeriggio dopo la rifinitura
per trasferirsi a Sorrento,
Caso Sculli:
Secondo l’Espresso le intercettazioni lo accusano
03/11 'Il cugino Rocco va al sodo: ''Ma i 'capicolli' li hanno
portati?''. Sculli risponde: ''Minchia se li hanno portati. Ne hanno
portati quattro qua e sei glieli hanno dati a Bari e hanno affondato
la Ternana''. E' uno stralcio delle intercettazioni telefoniche
dell'inchiesta del Pm Antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri
che verra' pubblicato da L'Espresso in edicola domani. L'episodio
citato dal settimanale si riferisce alla partita Crotone-Messina
del giugno del 2002: Giuseppe Sculli, oggi in forza al Messina,
allora giocava con il Crotone. La sua squadra era gia' retrocessa
e lui stava per essere ceduto: il Messina vinse la partita 2-1 con
doppietta di Grabbi nel pt, e rete del momentaneo pareggio proprio
di Sculli. Secondo il settimanale, che pubblica ampi stralci delle
intercettazioni, nell'intervallo di quella partita ne successero
di tutti i colori. Durante la gara Sculli batte' volutamente una
punizione fuori, lui che non era uno specialista, e i Carabinieri
intercettarono una telefonata tra il calciatore e la fidanzata che
gli aveva chiesto perche' aveva battuto lui: ''... perche' c'era
un ventello e io perdevo... i venti, il ventello amore. Ti compro
un bel telefonino'', e' quanto direbbe Sculli alla fidanzata. Sculli
e' il nipote di un boss della 'ndrangheta calabrese Giuseppe Morabito,
detto Tiradritto, padre della madre. Il Pm Gratteri ha contestato
a Sculli l'associazione mafiosa per i metodi che avrebbe usato nel
convincere i suoi paesani di Bruzzano Zeffirio, centro dell'Aspromonte,
a votare per chi diceva lui alle elezioni. In un'altra telefonata
alla fidanzata Sculli dice infatti che: ''Tu lo sai che ho una famiglia
particolare... perche' nella mia famiglia non si dice di no, nella
tua forse si'. Nella mia famiglia non si dice mai di no. A nessuno''.
Il portiere
Panico con il Cosenza. In arrivo Crescibene.
02/11(Giampaolo
Cataldo)- Il Cosenza continua la fase d’ avvicinamento al
big-mach contro il Sorrento in un clima pesante fatto di polemica
e processi alle pseudo-streghe. Nella giornata di oggi la squadra
si è allenata al Sanvitino. Il programma stilato dal preparatore
atletico Pincenti era diviso in due parti. Si è iniziato
a lavorare in gruppo con una fase di riscaldamento caratterizzata
da giri di campo, scatti e infine stretching. Finita la fase atletica
i giocatori sono stati divisi in due gruppi. I portieri, con il
neo acquisto Panico classe ’79 (ex Cosenza1914), sono stati
presi in consegna da mister Zunico per un lavoro specifico. Il resto
della squadra ha lavorato sulla tattica con mister Marulla. Cambio
di programma per domani. In un primo momento si era paventata la
partenza per Adrano Irpino dove la squadra doveva saggiare un campo
d’ erba sintetica molto simile a quella impiantata allo Stadio
“Italia” di Sorrento. La truppa, invece, si troverà
nel pomeriggio al “San Vito” dove giocherà la
classica partitella del giovedì, a due porte, in famiglia.
Fermo per precauzione il difensore Maglione che ha accusato problemi
agli adduttori, domenica molto probabilmente sarà della gara.
L’ infermeria e le squalifiche sono i punti dolenti dei Lupi.
Tocci ha ripreso ad allenarsi con il gruppo ma non sarà disponibile
per Sorrento. Criniti è ancora out per l’ infortunio
subìto nella gara di Coppa Italia contro la Vibonese. Senè
e Vanzetto dovranno scontare le rispettive squalifiche.
Capitolo mercato. Dopo gli arrivi in ordine di tempo di De Lisi
e del portiere Panico potrebbe arrivare il centrocampista Alessandro
Crescibene. Il ds Ciccio Marino è alla ricerca anche di under
validi e di prospettiva, in questo senso nelle prossime ore potrebbe
arrivare un’ attaccante disposto ad alternarsi con Domicoli
o Cosa. Nessuna novità in merito al fanta-mercato che vorrebbe
il centrocampista Di Livio (ex Juventus- ex Fiorentina) in trattativa
con il sodalizio rosso-blù. In uscita i movimenti di mercato
dovrebbero essere uno tra i portieri Bruni – D’ Auria,
quest’ ultimo sembra essere il “predestinato”
alla cessione. Inoltre, con le valige in mano sono Scarlato e Jovanic.
Ancora irrisolto il giallo Morrone. Il giocatore, ancora infortunato,
continua a rifiutare la destinazione Trapani.
Questa sera si sono incontrati il ds Ciccio Marino, mister Marulla,
il presidente Intrieri e il vice-presidende, Enio Russo. Obiettivo
del summit mettere la parola fine alle polemiche del dopo Sapri.
Polemiche che sanno tanto di premeditazione visto che l’ allenatore
Gigi Marulla era stato messo in discussione già prima delle
gare di Coppa Italia contro la Rossanese. I soliti buontemponi auspicavano
un passo falso per continuare a caldeggiare il possibile sostituto,
che era stato individuato nella persona di Franco Giugno. Se a Sorrento
la squadra fallisce e non risponderà alle sollecitazioni
arrivate dalle dichiarazioni del presidente Intrieri il primo a
prendersi le responsabilità sarà Gigi Marulla pronto
a dimettersi. Si spera che questo momento sia di buon auspicio per
capire che ognuno deve attenersi ai ruoli che ricopre. Il presidente
deve fare il presidente e non lasciarsi influenzare dal momento
né tanto meno dalle sensazioni altrui, l’ allenatore
deve portare al massimo la forma della squadra e soprattutto avere
le idee chiare sul gioco da esprimere, infine, i tifosi devono fare
i tifosi. Se tutte le componenti capiranno questo saremo già
a metà dell’ opera.
Intrieri striglia
tutti. Oggi Panico si allena con la squadra.
01/11 Ne ha per tutti quanti, il Presidente
Intrieri, che non sa darsi pace dopo la sconfitta di Sapri. Arriva
la San Vito vero le 14.40 e fila dritto nello spogliatoio dove giocatori
e tecnici stavano preparandosi per l’allenamento. Fuori un
centinaio di tifosi in stato di allerta. Cosa sta succedendo? Ma
è vero che Marulla va via? Le domande più ricorrenti.
Ma nulla trapela dall’interno dello spogliatoio. Porte sbarrate
fino alle 15.40. Un ora in cui il Presidente ha strigliato tutti
i giocatori. Nessuno può avvicinarsi. Anche la stampa viene
tenuta a debita distanza per evitare che qualcosa possa essere captato.
Un normale martedì di sgridate. Qualcuno dice: ci voleva.
Altri se la prendono con il portiere, altri con l’allenatore.
Certo per la prima sconfitta la reazione è davvero forte.
Ad un certo punto il Presidente , sono le 16, esce per un attimo
dallo spogliatoio, guarda la situazione all’esterno e poi
rientra Dopo dieci minuti escono tutti i giocatori. Si riprende
a lavorare dopo un ora e mezza di “confronto aperto”
ci dice dopo il Presidente, con la squadra. Il clima non è
allegro. Ci pensano i tifosi a stemperarlo. Al primo giro di riscaldamento
si alza un lungo applauso verso la squadra. Una sconfitta ci può
stare, ma ora si attende la reazione. I tifosi chiedono ed ottengono
di parlare con il Presidente. Vogliono sapere le prossime mosse.
Intrieri dice “Che nessuno è inamovibile e che i provvedimenti
arriveranno subito”. Infatti nella successiva conferenza stampa,
che state ascoltando, il Presidente annuncia l’arrivo di Panico
in porta e spiega i motivi della sua arrabbiatura. “Per motivi
di lavoro sto lontano da Cosenza e non sempre posso essere qui a
far sentire la mia presenza, ma ho detto ai ragazzi quello che penso.,
Ho detto loro che pretendo molto di più di quello che hanno
fatto”. Il discorso si sposta sul tecnico e viene chiesto
se Marulla fosse in discussione. Intrieri risponde categorico: “Qua
di sicuri ci sono solo io e il marchio Cosenza”. Facendo capire
che il gioco visto ieri non gli è piaciuto e che pretende
molto di più di tutti, tecnico e giocatori. Sull’arrivo
di Panico “Domani mattina si allena con la squadra”
dice che “Bruni mi è stato direttamente consigliato
da Bruno Conti, ma qui a Cosenza la pressione è eccessiva
ed il giocatore ha subito troppo il peso delle aspettative dei tifosi.
Sono stati i tifosi con la loro pressione a far perdere carattere
ad un ragazzo che comunque ha 18 anni. Lui è bravo ma io
ora ascolto i miei tecnici ed opero secondo quello che mi chiedono.
Nessuno è sicuro. Certo con l’arrivo di Panico, per
il gioco degli under (sempre quattro ne devono essere presenti e
Bruni è un under. ndr), qualcuno in attacco dovrà
andar via”. Insomma un Intrieri a tutto campo che dichiara
apertamente di essersi messo a studiare gioco e schemi del calcio.
“Ora voglio capire qualcosa in più. Voglio rendermi
conto di cosa succede in campo”. Un sfogo lungo che passa
al crogiolo pregi e difetto della squadra. "Io voglio che la
squadra deve vincere e domenica a Sorrento dobbiamo andare per vincere,
non ci sono alternative”. Poù chiaro di così.
Poi sul mercato gli chiediamo se conferma le trattative per Crescibene
e Lo Gatto. Il Presidente qui glissa e fa sapere che tra i papabili
c’è un grosso giocatore che attualmente è senza
squadra. Presidente, ma chi è? “Di Livio” replica
il presidente tra l’incredulità generale. Sarà.
Intanto il DS Marino, interpellato, come suo solito, nega tutto.
Anche l’evidenza. Di sicuro c’è l’arrivo
di Panico che da mercoledì mattina è a disposizione
della squadra. Per il resto dovremmo aspettare gli eventi. Nel frattempo
si è fatto buio e i giocatori hanno svolto quasi un ora di
allenamento. Per domani è prevista una doppia seduta. Poi
si vedrà.
Cosenza: In
arrivo Panico
31/10 Sembra arrivata alla conclusione la trattativa che sta per
portare il portierone Panico tra le fila dei rossoblu. Infatti per
martedì pomeriggio è previsto l’arrivo del giocatore
all’allenamento con i compagni. Bocche cucite in società
che non smentiscono ne confermano l’operazione. Il Presidente
Intrieri, ancora amareggiato per la sconfitta di ieri, non sa darsi
pace. “Siamo stati oltre trenta minuti in superiorità
numerica e non siamo riiusciti neanche a pareggiarla” il suo
commento. Una battuta d’arresto che non ci voleva per gli
uomini di Marulla che, come prevedibile, dopo la prima sconfitta
sul campo sono stati criticati da tutta quasi la tifoseria.
Prima sconfitta
per i Lupi a Sapri
30/10 E venne il giorno della prima aconfitta del Cosenza. Nessuno
se la augurava. Nessuno la voleva. Nessuno sperava o credeva che
a Sapri il Cosenza lasciasse tutta la posta in palio in casa della
spigolatrice. Eppure le condizione per recuperare ci stavano tutte.
Ma un Radunanza fuori dall’ordinario ha neutralizzato tutte
le occasioni capitate ai Lupi, in vantaggio numerico dal 64’
e con il Sapri ridotto addirittura in nove dal 83’- I sette
minuti di recupero non sono bastati. Ma riavvolgiamo il nastro e
torniamo all’inizio. Marulla decide di scendere in Campo con
la variante “coperta” dei lupi che prevedono un esperto
in più in difesa (Maglione) e l’87, Levato, a centrocampo.
Un’assetto che si era rivelato efficace tre domeniche fa ma
che oggi non è appraso tonico al pari delle capacità
della squadra. Con Domicoli dal primo minuto in campo i Lupi subiscono
subito la pressione dei padroni di casa, quasi ad aspettare gli
eventi. E gli eventi, se non fosse per i soliti errori difensivi,
non stavano portando alcun danno. Sterile offensiva dei campani
nella prima mezzora che non centrano il bersaglio grosso e Cosenza
che cerca di gestire la partita. Giocando furoi casa sembra tattica
accorta. Ma alla mezzora Levato, con la squadra già in avanti
per una ripartenza, si fa rubare palla e al povero Bruni, rimasto
solo soletto, non rimane altro che tentare il tutto per tutto, oramai
solo davanti all’attaccante campano sceglie la strada dell’atterramento
in area. Rigore sacrosanto ai padroni di casa. Di Maio dal dischetto
lo spiazza ed è l’1-0. Il Cosenza apparentemente accusa
il colpo. Reazione confusa. Squadra distratta. Inizia il secondo
tempo e il Sapri dopo appena sei minuti raddoppia, sugli sviluppi
di una palla inattiva (un corner) con l’attaccante Ercolano.
Il gioco sulle fasce non va e il Cosenza soffre. Allora Marulla
provava a ravvivare il gioco con Di Girolamo che al posto di Domicoli
da il suo contributo e la spinta si fa sentire. Il Cosenza passa
in cattedra. Ma forse lo fa in ritardo. Con un uomo in meno il Sapri
non reagisce e dopo che Marulla inserisce l’altra unica punta
disponibile, il serbo Jovanic. La mossa porta dopo 10 minuti del
secondo tempo al gol. E’ il capocannoniere Vincenzo Cosa ad
accorciare le distanze. Il Cosenza però non riesce più
a trovare la via della rete. Nonostante la seconda espulsione per
i campani, e l’attacco a testa bassa dei Lupi, in porta Radunanza
abbassa la saracinesca e per ben tre volte dice no alla gioia della
rete. A nulla valgono gli oltre sette minuti di recupero donati
dall’arbitro. All'ultimo secondo viene anche annullato un
gol di MAglione realizzato in evidente fuorigioco. L'arbitro annulla
giustamente. Il Cosenza non è quindi riuscito a trovare la
via della rete per pareggiare, almeno, l'incontro. Facce scure ed
arrabbiate in casa rossoblu. Il Presidente e il DS Ciccio Marino
si presentano ai cronisti annunciando il silenzio stampa e promettendo
grosse e clamorose novità in settimana. I due se ne vanno
subito in fretta e furia in macchina parlando sulle decisoni da
prendere. Il mercato è aperto e non è improbabile
qualche cambiamento grosso. DI sicuro la sconfitta non va giù
a nessuno. Avvenuta poi in questo modo con il big match alle porte,
contro la capolista Sorrento, la sconfitta diventa ancora più
preoccupante perché vede allontanarsi il dueo di testa di
ben quattro lunghezze. Ma il campionato è ancora lungo e
tutto può accadere. Nel frattempo trapela una voce, ne smentita
ne affermata, che la squadra in settimana andrà in ritiro
in una località dove c’è a disposizione un campo
in erba sintetica come è quello Sorrento, prossimo avversario
dei Lupi. Fatto sta che questo mezzo passo falso ha dato una scossa
a tutto l’ambiente. Meglio ora che più avanti, il giudizio
unanime. Un grazie, infine, ai cittadini di Sapri per l’accoglienza
agli oltre trecento supporters rossoblu arrivati nella città
della spigolatrice. Purtroppo per loro il ritorno è stato
amaro. Ma nulla è successo, giusto a sottolineare lo spirito
sportivo che ha sempre contraddistinto i tifosi cosentini in trasferta.
Qualcuno continua a dipingerli come mostri, ma la trasferta di oggi
sta a significare che , quanto accaduto ad Eboli è stato
un episodio che nula a che a vedere con il tifo rossoblu.
Sapri-Cosenza 2-1 (1-0)
Narcatori: 28’ Di Maio (S) rig., 51’ Ercolano (S), 75’
Cosa (C)
SAPRI: Radunanza, Mazzarella (72’Tedesco) , Nasello, Tankoua,
Sparti, Bontempo, Spinelli, Di Maio, D’Amble` (85’ Abate),
Riccardo (68’ Corapi), Ercolano All. Sorbello
COSENZA: Bruni, Maglione, Ambrosecchia, Vanzetto (60’ Jovanic),
Scorrano, Marcosano, Levato (78’ Sanso), Cordua, Cosa, Lio,
Domicoli (55’ Di Girolamo). All. Marulla
Arbitro: Cuscito
Ammoniti: D’Amble` (S), Bruni, Vanzetto (C)
Espulsi: 64’ Di Maio (S), 83’ Bontempo (S)
Recupero 9’ (2’ pt – 7’ st)
Spettatori: 1500 circa di cui 300 da Cosenza
Risultati: Adrano -Vibonese 0 – 2; Alcamo
-Comiso 1 - 1 ; Campobello -Sorrento 1 - 4 ; Ebolitana -Giarre 1
- 2 ; Ragusa -Scillese 4 - 0 ; Sapri -Cosenza 2 - 1 ; Trapani -Siracusa
1 - 1 ; Turris -Rossanese 3 - 1 ; Viribus U.- Francavilla 1 - 0
Classifica: Sorrento 20, Vibonese 20, Giarre 16,
Siracusa 16, Cosenza 16, Comiso 14; Turris 14, Ebolitana 13, Viribus
Un. 13, Sapri 11, Francavilla 10, Ragusa 9, Adrano 7, Rossanese
5, Trapani 4, Campobello 4, Scillese 3, Alcamo 2
Prossimo Turno: Campobello -Viribus U., Comiso
-Trapani , Francavilla -Ebolitana, Giarre -Turris , Rossanese -Ragusa
, Scillese -Alcamo , Siracusa -Adrano , Sorrento -Cosenza , Vibonese
-Sapri
Il Rende corsaro
a Lamezia è in zona play off
30/10 Ennesimo passo falso del Lamezia in casa che lascia l’intera
posta al Rende nel derby tutto calabrese e rischia l’esonero
del suo tecnico. Invece grande soddisfazione in casa biancorossa
per il “piacere” restituito ai cugini dopo appena quattro
mesi. Ed il Rende lo fa alla grande. In vantaggio alla mezzora con
il furetto Galantucci, subisce il pareggio negli ultimi secondi
del primo tempo ad opera di Porpora e negli ultimi secondi degli
ultimi cinque minuti di recupero Occhiuzzi dai trentacinque metri
libera un proietto incredibile che si infila nell’angolo basso
alla sinistra di De Felice fucilato in colpevole posizione fuori
dai pali. Neanche il tempo della palla al centro che l’arbitro
fischia la fine. Un gol proprio sull’urlo della sirena, come
nel basket e grandi abbracci in casa rendese. Ma Silipo non vuole
guardare in faccia la realtà, quando qualcuno gli fa notare
la classifica con il Rende in zona play off, il tecnico biancorosso,
quasi quasi si arrabbia e replica duro “io guardo le altre
squadre, la classifica ora non m i interessa. Noi dobbiamo salvarci”.
Sarà, ma continuando di questo passo le soddisfazioni per
la squadra di Chiappetta, che ricordiamo essere in crescita domenica
dopo domenica con la difesa che comincia a prendere le misure ed
i giovani che si inseriscono sempre meglio, non mancheranno. Intanto,
sognare non è vietato.
Vigor Lamezia–Rende 1-2 (1-1)
Marcatori: 30’ Galantucci (R); 45’ Porpora (V); 95’
st Occhiuzzi (R).
VIGOR LAMEZIA (4-3-3): De Felice 4; Ricca 6, Porpora 6,5, Di Muro
6, Petrassi 6; Zaminga 6, Alessandri’ 6, Rocca 6 (40’
st Rogazzo ng); Migliorelli 6 (24’ st Miani 6), Pasca 6,5,
Foderaro 6 (35’ st Sekkoum ng). All.: Provenza 5.
RENDE (4-5-1): Ambrosi 6; David 6, Braca ng (20’ pt Moschella
6), Altomare 6, Morelli 6; Riolo 7, Alfieri 6,5 (31’ st Novello
ng), Criniti 6 (23’ st Occhiuzzi 7), Benincasa 6, Scarnato
6; Galantucci 7. All.: Silipo 7.
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 7.
Ammoniti: Ricca, Petrassi, Rocca, Riolo, David tutti per gioco falloso.
Recupero: pt 4’, st 5’.
Spettatori: 2.000 circa
Risultati: Cisco Roma -Pro Vasto 1 – 1,
Andria BAT -Viterbo 1 – 0, Gallipoli -Taranto 0 – 0,
Giugliano -Rieti 1 – 0, Igea Virtus -Melfi 0 - 3 , Latina
-Modica 1 - 2 , Potenza -Vittoria 1 - 0 , Vigor Lamezia -Rende 1
- 2 , Nocerina -Marcianise 0 - 0
Classifica: Gallipoli 23, Melfi 21, Giugliano
19, Marcianise 19, Taranto 16, Rende 16, Cisco Roma 15, Pro Vasto
14, Modica 13, Potenza 12, Latina 10, Rieti 9, Andria BAT 9, Nocerina
8, Vigor Lamezia 8, Viterbo 8, Igea Virtus 8, Vittoria 6
Prossimo Turno: Marcianise -Gallipoli, Melfi -Nocerina,
Modica -Vigor Lamezia, Pro Vasto -Andria BAT ,Rende -Cisco Roma,
Rieti -Potenza, Taranto -Latina, Viterbo -Giugliano, Vittoria -Igea
Virus
Lupi pronti
per la sfida di domenica. De Lisi già disponibile assieme
a Domicoli.
29/10 Di buona lena, questa mattina, i giocatori del Cosenza, sotto
l’attenta guida di Mister Marulla hanno svolto una meticolosa
rifinitura pre partita. All’ordine del giorno tattiche e schemi
per affrontare il temibile avversario di domenica prossima. A disposizione
del tecnico anche il neo acquisto De Lisi giunto a Cosenza già
in condizione di forma ottimale. E visto il suo stato di forma il
tecnico lo ha subito provato in squadra nella serie di partitelle
che ha effettuato per verificare lo schieramento da schierare domenica.
diverse le soluzioni studiate ma nessuna di quella vista sarà
quella messa in campo. Molta pretattica, lo dice lo stesso Marulla,
perché gli avversari sono da temere. Diversi gli elementi
che il tecnico rossoblu conosce e che teme. Tra di loro il fuggitivo
D’Amblè e gli ex FC Fischetti e Tankoua. “Non
ho ancora deciso nulla, ha detto alla stampa l’allenatore
rossoblu, ho delle riserve e sicuramente cambierò per forza
di cose qualcosa. Intanto mi mancheranno Senè e Criniti.
E questo non ci voleva perché ora giocheremo contro squadre
che ci daranno la nostra giusta dimensione. Ma io sono ottimista
perché i ragazzi hanno lavorato bene e con attenzione in
settimana. Come sempre. Ma a loro chiedo sempre la concentrazione.
La massima possibile. Perché anche loro sanno che con la
concentrazione si riesce a portare sempre buoni risultati a casa”.
Fin qui il tecnico che, inoltre, questa domenica dalla sua avrà
questa volta anche il calore del pubblico. Oltre 200 biglietti venduti
in prevendita. Quindi una carovana rossoblu che domani mattina si
muoverà alla volta di Sapri con ogni mezzo. Alla fine della
seduta di rifinitura il Mister ha diramato la lista dei convocati.che
con il nuovo arrivato De Lisi è di 19 giocatori. Portieri:
Bruni, D'Auria; difensori: Ambrosecchia, Dierna, Longobardi;Maglione,
Marcosano, Scarlato, Scorrano; centrocampisti: Cordua, De Lisi,
Di Girolamo, Lio, Sanso; Vanzetto: attaccanti: Cosa, Domicoli.,
Jovanic, Levato A casa oltre a Senè e Criniti anche il giovane
Tocci. La squadra ha poi raggiunto Sapri in serata.
Cosenza: Arriva
De Lisi, partono Cozzolino e Morrone. Trattative per Panico e Lo
Gatto
28/10
E’ entrato nel pieno delle trattative il DS Marino che quest’oggi
ha piazzato le prime operazioni di mercato del Cosenza. Dopo le
voci di ieri, la società ha confermato i movimenti in uscita
anticipati da noi ieri. Via Impiccichè (in trattative con
più società) e ceduti al Trapani, con la formula del
prestito, gli under Cozzolino e Morrone, il Cosenza ufficializza
un altro under, Massimiliano De Lisi (nella foto), classe 86, proveniente
dall’Alcamo, centrocampista esterno che va a colmare la partenza
di Cozzolino. Ma mentre Marino non conferma altri movimenti, è
in piena bagarre l’asta per il centrocampista Lo Gatto che
dovrebbe arrivare lunedì prossimo in casa rossoblu. Sfumata
la pista Crescibene, che avrebbe dovuto portare il talentuoso centrocampista
cosentino a casa, si assiste ad una sorta di gioco al rialzo per
il trasferimento di Lo Gatto in riva al Crati. Inoltre altre trattative,
di cui una clamorosa, potrebbero chiudersi nelle prossime ore. Si
tratta del forte portiere Panico, già ex portiere del Cosenza
1914 nella scorsa stagione. Le voci si rincorrono da tre giorni
ma il DS Marino smentisce tutto. Come dargli torto? Però,
se così fosse, ed entriamo nel campo delle ipotesi, anche
la squadra muterebbe il suo assetto tattico. Rinunciando all’85
in porta potrebbe spalancarsi, di colpo, la maglia di titolare per
Domicoli così da garantire quattro under in campo. Questo
potrebbe accadere se, ovviamente, altri under di qualità,
validi sostituti degli attuali, dovessero arrivare a Cosenza. Le
molte trattative in ballo potrebbero definirsi già lunedì
prossimo. Vedremo. Intanto Una seduta di allenamento tattica che
ha visto Marulla impegnato a trovare l’affiatamento giusto
per la nuova coppia d’attacco, Cosa – Domicoli, che
debutterà domenica a Sapri. Infatti, questa mattina è
arrivato il transfert del giovane attaccante, classe 86, che così,
dopo un estate di promesse e un ripensamento dopo i fatti di Eboli,
torna in rossoblu. Chiarito anche l’infortunio di Criniti,
a riposo con un ginocchio gonfio per una distorsione al collaterale.
Il medico Pino Canonaco, dal suo studio, fa sapere che la prognosi
potrebbe risolversi in dieci giorni. Tempo che comunque gli farà
saltare le due prossime gare. Nessun problema, invece, per Admbrosecchia
e De Girolamo che si sono allenati a pieno regime. Ai box rimane
fermo Tocci che in pratica porta al lumicino i disponibili per domenica
che così diventano 18 contati. Domani mattina rifinitura
al San Vito e nel pomeriggio partenza per al città della
spigolatrice. Intanto la Lega ha diffuso le terne arbitrali che
dirigeranno le gare di domenica. Alla gara del Cosenza è
stato assegnato Samuel Cuscito di Firenze. Al suo fianco Mario Volpe
e Vincenzo Eliantonio entrambi di Venosa. Si rammenta che domenica
le gare, in virtù dell’entrata in vigore dell’ora
solare, le gare inizieranno alle 14.30.
Incidenti di
Eboli, 15 tifosi del Cosenza privati dello stadio da 18 mesi a tre
anni
27/10-(cohiba)-La giustizia ordinaria prende sotto braccio quella
sportiva ed emettono le prime sentenze quasi in contemporanea. Solo
ieri arrivava la sentenza sportiva che in città si spargeva
la voce delle prime diffide ai danni dei tifosi rosso-blù.
Quindici provvedimenti di divieto di partecipazione a competizioni
sportive sono stati emessi dal Questore di Salerno su segnalazione
della Questura di Cosenza, nei confronti di altrettanti tifosi cosentini
a seguito degli incidenti verificatisi in settembre ad Eboli tra
le opposte tifoserie. I provvedimenti sono stati emessi in seguito
alle indagini svolte dalla Digos della Questura di Cosenza e sulla
scorta di una documentazione fotografica e video inviata dalla Questura
di Salerno attraverso la quale si e' giunti all' identificazione
delle persone che hanno partecipato agli scontri. Un segnale forte
e deciso , quello della Polizia di Stato di Cosenza, che ha determinato
a carico dei tifosi raggiunti dal provvedimento il divieto di assistere
alle manifestazioni sportive per un periodo che varia dai 18 mesi
ai tre anni con l' obbligo, da parte di tutti i destinatari, di
presentarsi presso un organo di polizia quindici minuti dopo l'
inizio e quindici minuti prima della fine della competizione sportiva.
Fermo per 20
giorni Criniti. Si apre il mercato.
27/10-(G.Cataldo)- I Lupi sono trornati, oggi,ad allenarsi sul
campo del San Vitino agli ordini della “triade”; Marulla,
Pincenti, Zunico. La squadra sembra aver già “metabolizzato”
la sconfitta in Coppa Italia contro la Vibonese. Due le novità
da segnalare alla ripresa dei lavori. La prima riguarda il taglio
di Impiccichè. Il giocatore ha lasciato Cosenza per far rientro
nella sua “città”(Marsala), nell’ attesa
di trovare collocazione in una squadra che gli assicuri il posto
da titolare. In pole ci sono vari sodalizi: Trapani, Adrano, Sapri,
Noicattero e Campobasso. L’ altra, è prettamente tecnica.
Alla solita “partitella” infrasettimanale si è
preferito dividere in due gruppi la squadra rosso-blù. Chi
è sceso in campo, ieri, al “Luigi Razza” ha svolto
una seduta atletica defaticante. Il resto del gruppo ha lavorato
normalmente con il lavoro predisposto dal preparatore atletico Pincenti.
Di Girolamo è tornato ad allenarsi con la squadra . Domani
è prevista una sola seduta d’ allenamento con inizio
alle 14.30. Per la gara di domenica mister Marulla dovrà
fare i conti con la squalifica di Senè, salterà le
trasferte di Sapri e Sorrento, e l’ infermeria stracolma.Ai
box sono fermi e non recuperabili: Tocci (pubalgia), Ambrosecchia
(distorsione alla caviglia destra). Discorso a parte per Morrone
e Criniti. Quest’ ultimo vive momenti di paura in quanto si
prevede un lungo stop di almeno 20 giorni. L’ attaccante dopo
aver superato brillantemente l’ infortunio che lo ha costretto
ad un riposo forzato per diversi mesi è alle prese con una
ricaduta, causa: forte contusione al ginocchio già operato.
Per l’ under cosentino allarme rientrato. Nella giornata di
oggi si è sottoposto a risonanza magnetica che ha dato esito
negativo. Dal probabile allarme che riguardava i legamenti della
caviglia si passa ad semplici “botte” mai curate. Si
prevede una settimana di riposo e terapia per un completo recupero.Domani
ci sarà la riapertura del mercato. Il primo a riabbracciare
la casacca rosso-blù sarà l’ attaccante Domicoli.
Il giocatore è da diversi giorni rientrato alla base dopo
il breve “prestito” al Trapani. Se il transfert arriverà
in tempo(si parla di domani mattina addirittura) sarà lui
a completare il tandem offensivo con Vincenzo Cosa. Da giorni il
ds Ciccio Marino ha il telefono bollente per cercare di completare
una formazione già di per se competitiva. Radio mercato inizia
a dare i numeri o meglio i nomi in procinto di trasferirsi in riva
al Crati. I nomi più gettonati sono: Mimmo Galeano (ex Rossanese),
Piero Lo Gatto (ex Cosenza fc) e Pippa (ex primavera Cosenza1914)
ora in forza alla Vigor Lamezia. Tutti e tre giocatori di categoria
superiore che Marulla conosce molto bene. I primi due sono centrocampisti
fantasiosi il terzo è un esterno sinistro. Ma per lui sembrano
esserci problemi per il fatto che la campagna acquisti e cessioni
della categoria semipro parte a gennaio.In uscita, inoltre, sono
previsti Cozzolino e Morrone con la valigia pronta per Trapani.
Infine, non si placa l’ eco della sentenza del dopo Eboli.
A commentarla è il presidente Intrieri: “Sono molto
deluso della sentenza di ieri.” “La società-continua
Intrieri- non ci stà e ha già predisposto il reclamo.
Non è possibile che per un tentato omicidio, il campo dell’
Ascoli è stato squalificato solo per due giornate o che per
gli incidenti di Gallipoli-Andria si sia optato solo per una sanzione
pecuniaria.””Sono fiducioso,-conclude il presidente-ci
sono altissime probabilità che la squalifica venga ridotta
e il San Vito sia riaperto in occasione della gara interna contro
la Vibonese.”
Squalifica
di due mesi al Cosenza e gara persa con l’Ebolitana. La società
fa ricorso. Arrivati i biglietti per Sapri
26/10 Esce la sentenza e la mano pesante del giudice sportivo sul
Cosenza si realizza per come preventivato nelle indiscrezioni dei
giorni scorsi. Squalifica di due mesi e gara persa a tavolino contro
l’Ebolitana per 3-0. Nessuna attenuante nonostante non tutte
le cose fossero andate come descritto nel dispositivo. Infatti nel
punto 6 delle osservazioni si fa riferimento ad una invasione di
campo per cui la gara non sarebbe mai potuta riprendere. Questo
non è vero, essendo testimoni di persona dei fatti, ricordiamo
bene, e le immagini girate dalle TV locali presenti ci sono di supporto,
il solo invasore solitario entrò ed uscì dal campo
a tirare il calcio al portiere. Fatto deprecabile ma non così
pesante come descritto nel referto. Dopo nient’altro. I tifosi
del Cosenza rimasero chiusi nella curva e poi, a seguito degli scontri
con i locali uscirono all’esterno con tutte le porte del campo
spalancate. La verità è che la gara, per le tensioni
accumulate in precedenza, non si sarebbe dovuta giocare. L’arbitro
ha avuto paura ed ha trovato una situazione accomodante solo per
lui. Sul resto è meglio chiarire che arrivati al campo verso
le 13.30 abbiamo trovato tutte le porte spalancate e i cancelli
del campo aperti. Nessun servizio d’ordine e i lamenti del
guardiano degli spogliatoi che si lamentava del fatto che i tifosi
fossero entrati senza biglietto. Cosa non vera perché i biglietti
furono fatti tutti a Cosenza ed a Eboli non furono neanche controllati.
Una lunga serie di circostanze che, ancora oggi, fa pensare ad una
premeditazione di quanto accaduto. Dalla pianta lanciata sui tavolini
del Bar Sociale, dove erano seduti i tifosi del Cosenza, alla reazione
del tifoso contro la titolare del bar, alla successiva aggressione
dell’auto che investi il tifoso del Cosenza, guarda caso quello
che schiaffeggiò la titolare del bar (vista nell’auto
ad indicare la persona poi investita). Fatti che hanno un senso
adesso che tutto è stato compiuto. Anche il reclamo fatto
dall’Ebolitana. I lati oscuri rimangano così come le
descrizioni troppo vaghe delle autorità locali. Insomma Cosenza
paga una nomea di “tifo terribile e violento” che non
ha mai avuto. E’ vero, le pecore nere ci stanno e sono stati
individuate ed assicurate alla giustizia. Ma guarda caso, queste
persone sono le stesse che in Coppa Italia contro la Rossanese,
nella gara giocata sul neutro di Rende, hanno lanciato i fumogeni
in campo facendo rischiare emendamenti del giudice sportivo contro
il Cosenza. Le stesse persone sono al centro degli accadimenti di
Eboli. Una regia occulta? Tutte queste ipotesi farebbero pensare
di si. A questo punto le denunce del Presidente Intrieri non sono
“visioni” ma hanno una radice, tanto più che
gli stessi autori dei fatti di Eboli prima della gara sembra che
avessero rivelato ad alcuni tifosi che “la partita non si
giocherà”. Altro che le minacce dei bravi a Don Abbondio.
Intanto da via Rossini ci fanno sapere che la società ha
già presentato istanza di ricorso e se non lo ha fatto entro
oggi, lo presenterà nelle prossime ore. Al presidente, comunque,
va una tirata d’orecchie per la squalifica presa domenica
scorsa sul neutro di Melicucco. “Inibizione a svolgere ogni
attività ai sensi dell'art. 14 del C.G.S. fino al 02/11/2005
al Sig. INTRIERI GAETANO per proteste nei confronti di un Assistente
Arbitrale, allontanato.” perché un Presidente in campo
è sempre un pericolo pubblico, soprattutto se reattivo come
Intrieri. La Lega, in pratica, fa sapere che non gradisce molto
questi atteggiamenti e per il futuro bisogna tenerne conto. La figura
del Presidente è, per il palazzo, una istituzione che quasi
quasi dovrebbe essere soltanto rappresentativa. Nient’altro.
E’ una vecchia storia che però è bene che venga
subito assimilata come regola d’oro. Ed una chiosa finale
va anche a Senè che si è beccato due giornate di squalifica
“per aver colpito con una manata al volto un calciatore avversario”.
Tutti abbiamo visto che la manata Senè l’ha ricevuta
e non data, ma poi ha reagito. Ed anche qui bisogna rendersi conto
che in questo campionato, non bisogna dimenticare che è quello
Dilettanti, il nervosismo viene utilizzato dalle squadre minori
per controbattere la tecnica e la superiorità delle squadra
meglio attrezzate. Una rissa è più feconda di frutti
che non la partita vera giocata, pensano. Quindi è bene per
il futuro, non cadere nelle provocazioni perché ora, andare
a giocare due partite di fila fuori casa, tra le più dure,a
Sapri e a Sorrento senza un giocatore come Senè è
davvero un bel guaio. Infine, a propositoito della prossima trasferta
a Sapri, la società ha fatto sapere che sono arrivati in
sede i tagliandi per la gara di domenica contro "la spigolatrice"
al prezzo di 7 euro. La vendit avviene nella sede sociale di via
Rossini a rende, vicino la chiesa di San Carlo Borromeo.
Il dispositivo:
Decisioni del Giudice Sportivo
Il Giudice Sportivo, Dott. Settembrino Nebbioso, coadiuvato dall’Assistente
di Segreteria Sig. Marco Ferrari, nella seduta del 24 ottobre 2005,
ha adottato le seguenti decisioni che di seguito integralmente si
riportano:
GARA DEL 18/09/2005 EBOLITANA 1925 - COSENZA CALCIO S.P.A.
Il Giudice Sportivo,
- sciogliendo la riserva di cui al C.U. n° 20 del 21\09\05;
- esaminato il reclamo fatto pervenire, a seguito di tempestivo
preannuncio, dalla ASCD Ebolitana 1925 e con il quale si deduce
l'esclusiva responsabilità dei sostenitori ospiti nel determinarne
per i loro episodi di violenza la definitiva sospensione della gara,
per i loro episodi di violenza, al 2° del primo tempo, invocandosi
a carico della AS Cosenza Calcio la punizione sportiva della perdita
della gara con il punteggio di 0-3;
- esaminate, altresì, le controdeduzioni fatte pervenire
dalla AS Cosenza Calcio e la successiva replica della società
Ebolitana;
- visto il proprio provvedimento di cui al C.U. n° 20del 21\09\2005
che sospendeva in via cautelare il campo di gioco della AS Cosenza,
con obbligo di disputare le gare in campo neutro ed a porte chiuse;
OSSERVA
I documenti ufficiali relativi alla gara di cui in oggetto ed in
particolare la relazione fatta pervenire, a richiesta di questo
Giudice Sportivo, dall'Ufficio Indagini della FIGC, consentono di
ricostruire, con buona analiticità, gli episodi di violenza
che hanno determinato la definitiva sospensione della gara. Occorre
peraltro precisare, quanto all'iter logico giuridico di formazione
della motivazione, che, per ovvie considerazioni, non saranno prese
in esame le ricostruzioni di parte non correlate a precisi ed obiettivi
elementi di riscontro, privilegiando, ai fini della decisione le
indagini espletate direttamente dai collaboratori dell'Ufficio Indagini
e quelle svolte dagli Organi di Polizia Giudiziaria le cui informative,
previa autorizzazione del competente P.M., sono state acquisite
agli atti. Ciò premesso, i fatti possono essere così
ricostruiti:
1) Nella mattinata del 18\09\2005 giungevano da Eboli circa 350
sostenitori della AS Cosenza: 200 con pullman e mezzi propri, e
150 con il treno fino a Battipaglia luogo dal quale venivano condotti
ad Eboli con autobus organizzati, su richiesta del presidente del
Cosenza, dal presidente dell'Ebolitana.
2) Alle ore 13.30 circa il presidente dell'Ebolitana veniva avvertito
che alcuni tifosi cosentini avevano invaso pacificamente il terreno
di gioco sostandovi a consumare merende e colazioni, dopo aver danneggiato
la bouvette della tribuna. Il meritorio intervento dei dirigenti
delle due società consentiva comunque di liberare il terreno
di gioco.
3) Tra le ore 14.00 e 14.30, alcuni sostenitori del Cosenza si portavano
presso il Bar sociale ubicato lungo la statale di Eboli e davano
fastidio ad alcuni avventori danneggiando la fioriera ed alcuni
tavolini e sedie, gettandone qualcuno sulla strada. Nell'occasione
la proprietaria del locale era costretta a chiedere l'intervento
della Forza Pubblica.
4) A questo punto, nella ricostruzione dei fatti, viene riferito
di un incidente automobilistico secondo cui un giovane sostenitore
cosentino sarebbe stato investito da un sostenitore dell'Ebolitana
che viaggiava a bordo di una Fiat 500. Tale episodio determinava
la violenta reazione dei sostenitori del Cosenza anche perchè
notizie incontrollate avevano fatto loro credere che l'investimento
avesse avuto tragiche e gravissime conseguenze. Tuttavia, sulle
cause, sulla dinamica e sulle motivazioni di tale incidente non
risultano acquisiti precisi ed univoci elementi di riscontro. L'informativa
di reato della Stazione Carabinieri di Eboli ( allegato n° 32
alla relazione dell'Ufficio Indagini) si limita a riferire testualmente:"
Successivamente, nel piazzale antistante alla curva ove erano sistemati
i sostenitori del Cosenza..............rimaneva vittima di un investimento
da parte di un'autovettura allo stato rimasta sconosciuta”
5) In virtù di tali circostanze la gara iniziava in un clima
di tensione perchè prima dell’inizio della gara i sostenitori
di entrambe le squadre continuavano a lanciarsi reciprocamente oggetti
vari. Alcuni, peraltro, venivano lanciati da parte dei supporters
dell’Ebolitana all’indirizzo della panchina ospite che,
per l’intervento dell’Arbitro, veniva spostata, unitamente
all’altra, alla parte opposta del terreno di gioco.
6) Al 2° del primo tempo, un sostenitore del Cosenza scavalcava
la rete di recinzione e, entrato sul terreno di gioco, aggrediva
con inaudita violenza il portiere dell’Ebolitana Sig. Agostino
Spicuzza colpendolo con pugni alla testa e calci all’addome.
Subito dopo l’aggressore, benchè fermato da alcuni
calciatori dell’Ebolitana riusciva a divincolarsi ed a scavalcare
la rete di recinzione dileguandosi. Il calciatore dell’Ebolitana
veniva immediatamente trasferito al Pronto Soccorso del locale Ospedale
dove veniva riscontrato affetto da “ trauma cranico ed addominale”
e giudicato guaribile in 7 gg s.c.. L’Arbitro, decideva di
sospendere temporaneamente la gara anche in considerazione del fatto
che i sostenitori delle opposte tifoserie avevano invaso il terreno
di gioco. Dopo circa 15 minuti la terna arbitrale faceva ritorno
sul terreno di gioco per valutare se vi fossero le condizioni per
proseguire la gara. Ma l’Arbitro constatato che “ tra
le due tifoserie ancora vi era un fitto lancio di oggetti”
si determinava per la sospensione definitiva dell’incontro.
7) Gli scontri tra le opposte tifoserie , intanto, proseguivano
sia all’interno che all’esterno dell’impianto
sportivo. Nel corso dei tafferugli, rimanevano danneggiate alcune
autovetture tra le quali una in dotazione alle Forze dell’Ordine
e due pullman dei sostenitori del Cosenza, nonchè riportavano
lesioni giudicate guaribili da 7 a 20 gg. 7 militari dell’arma
dei Carabinieri. Solo il necessario intervento dei rinforzi delle
Forze dell’Ordine riusciva successivamente a dividere i contendenti.
Nell’immediatezza e successivamente ai fatti, venivano svolte
le necessarie indagini di Polizia Giudiziaria le cui informative,
per quanto autorizzate, risultano acquisite agli atti . Così
analiticamente ricostruito l’iter dei fatti va per primo affrontato
il problema relativo alla regolarità della gara e alla conseguente
responsabilità per la sua mancata effettuazione.
Non vi è dubbio che ai sensi dell’art.12 comma
1 del CGS tale responsabilità, a titolo oggettivo, va posta
a carico della A.S. Cosenza. Ed infatti a tal fine, deve essere
enucleato l’unico episodio in conseguenza del quale è
maturata la definitiva sospensione della gara al 2° minuto del
primo tempo. Ci si riferisce alla vile, proditoria e violenta aggressione
posta in essere in danno del portiere dell’Ebolitana da parte
di un sostenitore del Cosenza ( condotta meglio descritta al punto
6 della motivazione). Nè, nel caso in esame è invocabile
il disposto dell’art.12 secondo c.p.v. del CGS secondo cui
“ non si applica la punizione sportiva della perdita della
gara qualora si verifichino fatti o situazioni ad accompagnatori
o sostenitori della società che abbiano comportato unicamente
alterazioni al potenziale atletico di una o di entrambe le società”.
Tale episodio assume infatti la natura di vera e propria provocazione
che ha successivamente determinato gli scontri tra le opposte tifoserie.
E’ facile infatti ritenere, con deduzione logica, che in assenza
di quell’episodio la partita avrebbe avuto regolare svolgimento.
Ciò non significa escludere ogni responsabilità della
Ebolitana in ordine ai fatti violenti che si sono verificati successivamente,
bensì distinguere i diversi piani della regolarità
della gara e delle responsabilità per le violenze poste in
essere dalle opposte tifoserie. Quanto a quest’ultimo profilo
infatti, va affermata la responsabilità di ambedue le società
in relazione ai fatti sopradescritti che per alcuni aspetti, relativamente
alla condotta dei sostenitori del Cosenza, ha assunto i caratteri
della premeditazione ( ed in particolare all’episodio di cui
al punto 3).
Nella determinazione delle relative sanzioni è doveroso dare
atto del fattivo comportamento dei Presidenti delle due società.
L’Ufficio Indagini riferisce che gli stessi hanno collaborato
sia prima che dopo la sospensione della gara al fine di evitare
che gli incidenti fossero portati ad estreme conseguenze. In particolare,
come riferisce l’Ufficio Indagini, il Presidente del Cosenza,
consapevole della responsabilità dei propri sostenitori e
con profonda onestà intellettuale, attraverso un microfono,
chiedeva scusa di quanto accaduto ai sostenitori dell’Ebolitana.
P.Q.M.
Delibera:
1) di accogliere il reclamo proposto dalla A.S.Ebolitana e per l’effetto,
di comminare alla A:S: Cosenza la punizione sportiva della perdita
della gara con il punteggio di 0-3;
2) di squalificare il campo di gioco della A.S.Cosenza fino a tutto
il 21\11\2005 con obbligo di giocare in campo neutro ed a porte
chiuse le restanti partite casalinghe, contestualmente revocando
la sospensione cautelare di cui al C.U. n° 20 del 21\09\2005;
3) di squalificare il campo da gioco dell’A.S. Ebolitana per
una giornata di gara e di comminare alla medesima la sanzione di
E. 5.000 di ammenda;
4) di non addebitare sul conto dell’A.S. Ebolitana la tassa
di reclamo.
Pesante sconfitta
dei Lupi a Vibo che escono dalla Coppa Italia
26/10 (G.Cataldo) Il Cosenza va in scena, per il return-mach di
Coppa Italia, al “Luigi Razza” di Vibo Valentia. L’
andata giocata sul neutro di Siderno era finita con un gol(a tempo
scaduto) di Rosa per la Vibonese. In virtù del risultato
finale, maturato al “Comunale”, gli ipponiani partivano
favoriti per il passaggio al turno successivo. I due sodalizi che
veleggiano nei quartieri alti della classifica di serie d, girone
I, affrontano la gara come se fosse il big-mach che sarà
disputato tra venti giorni. Prima dell’ incontro i tifosi
della Vibonese hanno preteso e ottenuto che i dirigenti della società
Bruzia abbandonassero la tribuna coperta. Cambiano i protagonisti.
In campo sono scesi i rincalzi per far rifiatare i titolari. Mister
Marulla, però, non attua un tournover “selvaggio”
e schiera Vanzetto, Scorrano, Maglione e Criniti. Il quartetto dei
senior si amalgama molto bene agli under di belle speranze.Però
al triplice fischio finale il risultato condanna oltre misura la
squadra del presidente Intrieri. Nei primi 45’ minuti il pallino
del gioco non viene mai conquistato dall’ una o dall’
altra parte. Le formazioni si equivalgono e rispondono colpo su
colpo annullandosi a vicenda. La prima occasione arriva con l’
ex Frazziza, siamo al 1’pt, con un tiro che si stampa sul
palo. Da qui al 35’ niente da segnalare se non il gioco che
ristagna a centrocampo. A dieci minuti dalla fine del primo tempo
arriva un’ azione corale che porta Senè a siglare l’
uno a zero per i Lupi. La gioia dura pochissimo, perché il
guardalinee ravvisa un fuorigioco e l’ arbitro annulla il
gol. La ripresa inizia con l’ inserimento di Cordiano che
riesce a far cambiare marcia alla formazione di Zampollini. Al secondo
minuto della ripresa, la Vibonese riesce a passare in vantaggio
grazie ad un penalty procurato da Di Dio e realizzato da Frazzica.
Non passano dieci minuti che il Cosenza subisce la seconda rete.
Campo è bravo a sfruttare una punizione ed aggiorna il risultato
parziale sul due a zero. A chiudere la partita è stato il
gol di Basilico, arrivato all’ultimo dei quattro minuti di
recupero assegnati dall’arbitro. Il giocatore, che aveva da
poco sostituito Frazzica) supera in velocità tutta la difesa
cosentina, dribbla anche il portiere D’ Auria e deposita in
rete il definitivo 3-0. Risultato bugiardo e “troppo pesante
per i Lupi che vengono sconfitti, ancor prima dei padroni di casa,
dalla “condotta” della terna arbitrale..Capitolo archiviato
quello della Coppa Italia. Ora si apre definitivamente quello più
importante,il campionato.
Vibonese-Cosenza 3-0 (0-0)
Marcatori: 2’ st Frazzica (rig.)(V), 10’ st Campo(V),
49’ st Basilico(V)
Vibonese: Marino, Pettinato, Gambi, Privitera (1’
st Cordiano), Catalano, Bernardini, Silvano, Fanelli, Di Dio (20’
st Zampaglione), Campo, Frazzica (38’ st Basilico). Allenatore:
Zampollini
Cosenza: D’Auria, Scarlato, Maglione, Vanzetto,
Scorrano (1’ st Dierna), Marcosano, Levato (6’ st Jovanic),
Cordua, Senè, Cozzolino, Criniti (11’ st Sanso). Allenatore:
Marulla
Recupero: 2’ pt, 4’ st.
Arbitro: Bisicchia di Siracusa ; assistenti Scuderi di Catania e
De Vita di Siracusa
Ammoniti: Privitera(V), Bernardini(V), Fanelli(V), Di Dio(V), Scorrano(C),
Espulsi :al 38’ st Zampaglione (V), per fallo di reazione,
e Marcosano (C) per doppia ammonizione.
Note: Spettatori circa 600 (presenti,anche, sostenitori rosso-blù).
Prima dell'inizio della gara la tifoseria locale ha chiesto e ottenuto,
con metodi bruschi ma pur sempre civili, l'allontanamento della
dirigenza ospite dalla tribuna coperta. Al 11’ pt allontanato
dal rettangolo di gioco Zunico, vice di Marulla, per proteste. Manto
erboso in discrete condizioni.
Rinviata l’udienza
sulle false fideiussioni in cui fu coinvolto il Cosenza Calcio 1914
25/10-(cohiba)- A causa di un difetto di notifica e' stata rinviata
al prossimo 29 novembre l' udienza del gup di Roma Guicla Mulliri
per l' esame della richiesta di rinvio a giudizio di sette persone,
tra le quali i broker ed un dipendente della Covisoc, coinvolte
nel giro di false fideiussioni presentate da Roma, Napoli, Cosenza1914
e Spal per l' iscrizione ai campionati di calcio nella stagione
2003-2004. L' inchiesta giudiziaria, durata circa due anni, prese
spunto dalla scoperta di false fideiussioni recanti l' intestazione
della societa' 'Sbc' di Franco Jommi. Fu la Lega Calcio a comunicare
la non iscrizione delle quattro societa' di calcio per irregolarita'
riguardanti la documentazione presentata a supporto della richiesta
di iscrizione dei campionati di calcio. I pm Ettore Torri, Maria
Cristina Palaia e Luca Palamara hanno accertato che dietro l' istruzione
delle pratiche di iscrizione ci sarebbero state delle regalie. Gli
accertamenti coinvolsero anche Gabriele Turchetti, all' epoca dei
fatti segretario della Covisoc, deceduto oltre un anno fa. Prima
del rinvio si sono costituite parti civili le societa' vittime della
truffa, Federcalcio e Coni. Gli imputati, per reati che, a seconda
delle posizioni, vanno dalla truffa al falso, alla corruzione, sono
Amedeo Santoro, Paolo Landi, Giovanni De Vita e Luca Rigone, il
dipendente Covisoc Renato Spiridigliozzi, Roberta Contini e Giuseppe
Campo. A Spiridigliozzi si contesta anche la corruzione.
Seduta di allenamento
al sanvitino
25/10 Niente da segnalare per i Lupi impegnati nella seduta di
quest’oggi al sanvitino. Come da programma riscaldamento in
palestra e poi allenamento sul campo. Assente il solo Vanzetto.
Fermi per problemi Di Girolamo, Tocci e Morrone. Marulla ha in pratica
provato gli undici che giocheranno domani pomeriggio a Vibo. Nel
breafing con la stampa, il tecnico si è lamentato del terreno
dove si è giocato domenica. “A Melicucco siamo stati
proprio bene. Brava gente ed una ospitalità eccellente. Il
campo pero era ridotto malissimo. Una delle cause è stata
la pioggia ininterrotta caduta il sabato e due partite giocateci
sopra con quel tempo. Risultato: un campo impresentabile la domenica.
Spero proprio che questo calvario finisca presto, ha aggiunto il
tecnico, non vedo l’ora di tornare a giocare al San Vito”.
Sulla gara il tecnico si è detto soddisfatto annotando che
gli avversari hanno fatto un solo tiro in porta, grazie anche ad
una difesa che sa il fatto suo. Per la gara di coppa il tecnico
ha aggiunto “farò giocare tutti quelli che non ho utilizzato
finoa d oggi. E’ giusto che anche loro possano mettersi in
mostra. Qualcuno sicuramente, di quelli che non giocano saranno
lasciati liberi di decidere se rimanere o cambiare squadra. Decideranno
loro. Intanto domani hanno un occasione per mettersi in mostra”.
Chiusura sul caso Criniti. “Non ho nulla da aggiungere. Non
ho simpatie o antipatie per nessuno. Chi è in forma gioca.
Chi no, viene sostituito se non mi soddisfa. Bisogna mettersi in
etsta e ragionare che la squadra è dormata da tutti non solo
dai singoli. Ma a Gianfranco lo capisco. Anche io soffrivo quando
mi sostituivano”.
Lupi già
al lavoro. Mercoledì incontro di Coppa
24/10 E’ ripresa questa mattina, senza un attimo di sosta,
nonostante si fosse giocato ieri pomeriggio, la preparazione dei
Lupi che in questa settimana hanno in agenda il ritorno della gara
di Coppa Italia a Vibo contro la Vibonese per mercoledì prossimo.
Neanche il tempo di godersi la meritata vittoria contro i siciliani
in campionato e già Mister Marulla è immerso tra i
suoi appunti a preparare la gara di ritorno di Coppa Italia. Il
Presidente vuole il massimo. Marulla è conscio delle richieste
della società e, con la gara di Sapri alle porte, sta centellinando
le energie dei giocatori. Difatti questa mattina ha fatto svolgere
una normale seduta di allenamento a tutti quelli che non hanno giocato
domenica, mentre per i titolari soltanto una giornata di scarico
e allenamento defatigante. Non si possono chiedere straordinari
al gruppo visto le buone prestazioni che stanno portando a casa.
Programma atletico quindi modificato secondo i dettami di Mister
Pincente in modo da avere energie per tutte e due le prossime gare.
Unico assente Domicoli a cui è stata concessa una giornata
di riposo. Lui a Vibo, purtroppo, non potrà giocare. Sarà
invece disponibile per domenica prossima, visto che il 28 si apre
il mercato e si può ufficializzare il suo cartellino di ritorno.
Intanto, è molto probabile che a Vibo, Marulla faccia giocare
tutti coloro che fino ad oggi non sono stati impegnati. Per domani
pomeriggio prevista una sola seduta normale.
Caso Sculli:
L’Ufficio indagini apre un’inchiesta su Crotone Messina
del 2001
24/10-(cohiba)- L'Ufficio indagini della Figc ha avviato un'inchiesta
su un caso di presunto illecito sportivo relativo alla stagione
2001-2002. Lo rende noto la federcalcio con un comunicato in cui
si precisa che all'attenzione degli inquirenti, ''anche sulla base
delle notizie giornalistiche apparse nei giorni scorsi'', e' la
partita del campionato di serie B Crotone-Messina. Il “caso”
ruota intorno all’ attaccante messinese Giuseppe Sculli (ex
Crotone, Modena, Brescia). Il giovane attaccante torna dunque alla
ribalta della cronoca “nera” per il legame di parentela(nipote)
del boss Morabito detto “U TIRADRITTU”. ''Il capo dell'ufficio
indagini - e' scritto nel comunicato - ha gia' preso contatti con
la magistratura competente di Reggio Calabria, nella persona del
dottor Gratteri, assicurando la piena collaborazione della Figc
per gli aspetti di propria competenza, in attesa di poter esaminare
gli elementi gia' nelle mani dell'autorita' giudiziaria''.
Cosenza pratico
batte l’Adrano per 2 a 1
23/10
Un Cosenza pratico e cinico si libera dell’Adrano venuto con
le intenzioni non certo velate di far punti con i rossoblù.
E gli ospiti lo fanno nel peggiore dei modi. Preannunciando la gara
con un 4-3-3 tutto attacco. La squadra di Golesano gioca invece
un abbottonatissimo primo tempo chiudendosi con ben otto uomini
in area a difendere la propria porta e tentando di ripartire a sinistra,
con un uomo libero nel centro del campo. Golesano pensa che “prima
non prenderle” è la filosofia giusta. Ma queste cose
Zeman non le ha mai insegnate. Invece il Cosenza fa partita controllando
il gioco senza sprecare energie inutili. Gli uomini di Marulla si
affittano la metà campo avversaria e non si muovo da li fino
a che non esce fuori il gol. Ma con una difesa così imbottita
(ad un certo punto l’Adarno si è schierato con un 4-5-1)
è difficile trovare varchi. Ci prova subito Cosa che al pronti
via, fa sibilare la sfera al lato sinistro di Tasinato e per un
soffio non riesce nel grande slam. Posizione troppo laterale e portiere
che chiude bene la luce della porta fanno si che la sfera esca di
pochissimo a lato. Poi è Criniti che per due volte prova
la conclusione ma la difesa arcigna dei siciliani ha la meglio.
Si gioca su di un terreno da fare pena (quante bisogna vederne quest’anno)
nel solito silenzio del campo neutro a porte chiuse, nel ridente
paesino di Melicucco in provincia di Reggio. I rimbalzi del pallone
sono da terno al lotto. Appoggi centrali diventano alleggerimenti
delle fasce. Il campo, che sembra invaso dalle talpe, ha delle vere
e proprie dune che spuntano senza erba in tutto il campo. Un’altra
partita ad handicap per i tecnicissimi giocatori che formano al
rosa del Cosenza. Si prova a fare calcio ma la disperazione del
momento (Lorsignori, senza San Vito ancora per quanto? Visto che
dopo la guerriglia di Gallipoli e il tentato omicidio di Ascoli
non c’è stata l’impiccagione di alcuno, vogliate
cortesemente restituirci il maltolto) che impone il Cosenza a disputare
gare in giro sui più reconditi, sconosciuti e impraticabili
campi di patate, non offre certo la possibilità di fare gran
calcio. Ed i Lupi si adeguano. Aspettano il momento propizio e grazie
ad uno dei tanti rimpalli dovuti dal terreno di gioco, Leo Vanzetto
si trasforma in goleador. Inaspettatamente, per una duna nascosta,
una palla viene bucata dalla difesa ospite e Vanzetto si regala
un gol da cineteca. Siluro in semidiagonale e Tasinato battuto.
1 a 0 e palla al centro. Corre il minuto 41. L’Adrano a quel
punto capisce che chiudendosi non ci sono alternative e al 44’
cominci a giocare un discreto calcio. Tiri in porta nessuno. Angoli
due di seguito. Ma il secondo non viene fatto battere. Sono già
passati 5 dei 3 minuti di recupero concessi dall’ottimo Cafari
Panico di Cassino che oggi, sfatando un altro tabù, da lustro
alla sua categoria. Non abbocca alla simulazione di un difensore
bianco-azzurro, che si butta a terra come se fosse stato colpito
da un bazooka appena Cosa gli si avvicina per domandare spiegazioni
per un pestone ricevuto, ed assegna una palla in due, visto che
tutti si erano disinteressati della sfera, per un primo tentativo
di rissa. E si. Quando non si gioca al calcio, diceva il povero
Scoglio, si gioca a pallone. Come nei cortili di periferia. Vuoi
vedere che mettendola sul nervosismo ci scappano un paio di espulsioni?
Il Cosenza non abbocca e si ripresenta in campo nel secondo tempo
lasciando per una ventina di minuti la sfera all’avversario.
Si gode il vantaggio e prova a misurare gli avversari. Come quando
uno si mette alla finestra e dice, ora vediamo che sai fare. Probabilmente
la riserva di energia la si vuole tenere intatta per la gara di
coppa di mercoledì. O molto più semplicemente si aspetta
l’avversario, sicuri delle proprie forze. Ma un paio di errori
sommati fanno il pareggio degli ospiti. Corre il minuto 68’
Lio mette un ottimo pallone per la torre Cosa che di testa serve
l’accorrente Dierna. Vuoi vedere che il giovane difensore
classe 87 con il fiuto del gol, questa domenica concede il bis?
Niente da fare. Da comoda posizione manda la sfera alle stelle.
Gol mangiato, gol subito. Siamo al minuto 75 circa. Golesano ha
rischiarato il suo 4-3-3 mettendo in campo Di Maggio. Marulla in
precedenza, per dare freschezza all’azione, fa entrare Senè
al posto di un affaticato Criniti, per colpa del caldo. Il Cosenza
ha appena tolto la palla all’avversario con Vanzetto che esce
fuori dall’area palla al piede. Cincischia un po’ troppo.
Invece di buttare via la sfera non si ricorda che ancora si trova
in zona rossa e che la “bomba” deve buttarla via prima
che esploda. Invece di rilanciare la palla prova a fare un paio
di tunnel. Gli va male e Bifara gli soffia la sfera per spedirla
con un bruttissimo cross a campanile nel centro dell’area.
Di Maggio si coordina e tira un diagonale non troppo potente. Bruni,
che ha pagato il biglietto di platea, si trova invece tra i distinti
e non vuole sporcarsi la maglietta nuova buttandosi per terra. La
palla balzella lentamente in porta. E’ l’1 a 1. Si incavola
come un matto il presidente Intrieri, che dopo dieci minuti viene
bollato come “portoghese” e viene mandato in tribuna
dalla giacchetta “gialla”. Bisogna però dire
che il Presidente ha fatto il diavolo a quattro, giustamente, perché
in precedenza un colpo di testa di Cosa è stato respinto
oltre la linea bianca e il guardialinee non ha segnalato la cosa
all’arbitro. Ma s’incavola ancora di più Marulla
che, molto probabilmente, dice ai suoi “stasera tutti in ginocchio
sui ceci per un ora” e chiede maggiore concentrazione. A questo
punto, il Cosenza chiude la finestra e si mette a giocare a calcio.
E’ sconvolgente come questa squadra decida di far gol e lo
fa in quattro e quattro otto. Dopo appena tre minuti ci sono le
prove di gol. Angolo di Lio e di testa sfiorano la palla Cosa e
Senè. Ma dopo altri quattro minuti con un secondo angolo,
Lio ripete la battuta e riesce a spedire una raccomandata di sola
andata,di quelle modello “basta spingere”, alla tesa
del mitico Vincenzino Cosa. Il colpo di testa e preda di una mano
del numero uno avversario che riesce a deviarla. Ma sulla ricaduta
la sfera incontra la testa di Marcosano che si era appena avvitata
di 45° con il corpo tutto disteso in plastico volo semirasente
il terreno, per uno scontro inevitabile che provocava l’effetto
uguale e contrario per cui la sfera, rispedita al mittente, gonfiava
la rete dell’Adrano. E’ il 2 a 1. Esplosione di gioia,
in campo, nelle case, nei bar, ed in tutti posti dove la gara viene
seguita. Tutti coloro che abitavano in campo corrono ad abbracciarsi.
Marulla, panchina, raccattapalle di Melicucco, sconosciuti, amici
degli amici, e chi più ne ha più ne metta. Un gol
liberatorio tanto più che siamo a sette minuti dal termine.
L’Adrano non ci sta e reagisce brutto. Passa neanche un minuto,
su di un fallo, Senè viene schiaffeggiato da Delfino. Scoppia
una mini rissa. Lo stesso Delfino, parte poi a testa bassa cercando
di colpire anche Jovanic. Lo slavo s’incazza e bruscamente
chiede ragioni. Corre Scorrano e corre Zunico, corre Marulla a placare
gli animi a calmare le acque. L’obiettivo nervosismo è
stato raggiunto dagli ospiti che pagano con l’espulsione di
Delfino e dell’incolpevole Senè, il clima nervoso stabilito.
Che volete farci. Questa è la serie D. Prima ne usciamo,
e meglio è. Dieci contro dieci si giocano altri 5+5 minuti.
Ma nulla da fare. Il Cosenza chiude ancora in attacco. Porta a casa
i tre punti e riconferma la legge del 2-1, uscito per la terza volta
sulla ruota di Marulla. Per il tecnico quinta vittoria in sei partite
e un pareggio. E’ a Cosenza c’è gente che critica.
Piccola coda polemica a fine gara, girata sulle radio locali. Il
buon Gianfranco Criniti dichiara di non essere stato contento della
sostituzione e vuole più rispetto. Uno sfogo più che
legittimo per il bravo attaccante rossoblu che non ha ancora trovato
la via del gol, ma che sente la pressione anche di Domicoli che
sta per atterrare sul pianeta As Cosenza Calcio. Un nervosismo comprensibile
che magari non merita l’alone della polemica. Ma è
lui stesso, poi, che smorza i toni, a bocce ferme e con l’adrenalina
definitivamente svanita, afferma che si era trattato di uno sfogo.
Giusto per la cronaca.
COSENZA-ADRANO 2-1 (1-0)
Marcatori: 41’ Vanzetto (C),76’ Di Maggio (A), 83’
Marcosano (C)
COSENZA: Bruni 5,5, Dierna 6, Ambrosecchia 6,5,
Vanzetto 7,5, Scorrano 6, Marcosano 7,5, Di Girolamo 6 (78’
Jovanic 6), Cordua 6, Cosa 6,5, Lio 7, Criniti 6 (60’ Sene
5). All. Marulla
ADRANO: Tasinato 6, Vezzosi 6, Delfino 4, Lamia
6, Montalto 6, Spagnolo 5.5, Bifara 6, Calabresi 6, Genova 5.5,
Maieli sv (15’ Ceravolo sv, 64’ Di Maggio 6), Nicolosi
6 (78’ De Roma sv) All. Golesano
Arbitro: Cafari Panico di Cassino 7.5
Ammoniti: Vanzetto, Dierna, Cosa (C), Lamia, Bifara, Nicolosi (A)
Espulsi: 85’ Delfino (A) e Senè (C)
Spettatori: Gara disputata a porte chiuse sul campo neutro di Melicucco
Risultati: Comiso Ragusa 3 – 2, Cosenza
Adrano 2 – 1, Francavilla Campobello 1 – 0, Giarre Viribus
Un. 1 – 1, Rossanese Ebolitana 0 – 0, Scillese Turris
1 – 2, Siracusa Alcamo 1 – 0, Sorrento Sapri 2 –
0, Vibonese Trapani 2 - 1
Classifica: Sorrento 17, Vibonese 17, Cosenza
16, Siracusa 15, Comiso 13, Giarre 13, Turris 11, Ebolitana 10,
Francavilla 10, Viribus Un. 10, Sapri 8, Adrano 7, Ragusa 6, Rossanese
5, Campobello 4, Trapani 3, Scillese 3, Alcamo 1
Prossimo turno: Adrano - Vibonese, Alcamo - Comiso,
Campobello - Sorrento, Ebolitana – Giarre, Ragusa - Scillese
, Sapri - Cosenza, Trapani - Siracusa, Turris - Rossanese 0 –
0, Viribus U. - Francavilla
Il Rende incassa
tre punti importanti battendo il Potenza
21/10 Mister Silipo lo aveva preannunciato in settimana. I ragazzi
si conoscono meglio e cominceranno a darmi qualche soddisfazione
in più. Così è stato oggi al Lorenzon. Pochissimi
errori e Rende che dopo appena 13 minuti si trova subito in vantaggio
con un gol di Scarnato (tocco morbido in porta vuota su di un cross
di Galantuci) su di un Potenza in piena crisi e contestato, venuto
a Rende per raccogliere qualche punto. Ma i biancorossi oggi, seppur
concedendo il solito errore, costato il pareggio momentaneo di Rais,
hanno mostrato le unghie dopo un primo tempo discreto hanno cambiato
marcia e fisionomia nei secondi quarantacinque minuti. Silipo cambia
le fasce inserendo Occhiuzzi e Novello e trasforma la squadra che
preme e fa gol. Con il solito Mario Alfieri sugli scudi (sul tre
a uno Silipo lo fa uscire perché ancora non al top e si prende
una meritata standing ovation) ed un Novello strepitoso, il Rende
va di nuovo in vantaggio con la solita “perla” di Galantucci
e poi l’ex rossoblu Novello apre l’abulm dei capolavori
e sfodera uno improvviso, ma stupendo, missile terra aria che fissa
il risultato sul 3 a 1. Il Potenza non ci sta, ma Ambrosi non si
fa sorprendere. Terzo risultato utile, centro classifica saltato
e play off che si avvicinano. Domenica prossima il derby di caalbria
con la Vigor
RENDE – POTENZA 3-1 (1-1)
MARCATORI: 13’ Scarnato (R), 27’ Rais (P), 54’
Galantucci (R), 71’ Novello (R)
RENDE: Ambrosi; Morelli, David; Altomare, Braca,
Scarnato; Riolo (50’ Novello), Benincasa, Galantucci, Alfieri
(75’ Moschella), Criniti (50’ Occhiuzzi) – All.
Silipo
POTENZA: Iuliano; F.M. Russo (66’ Berretti),
Colletto; Bianconi, Vittorio (76’ Gamboni), Maisto; Platone
(46’ Platone), Rais, Dettori, Morello, Lisi – All. Porta
ARBITRO: Russo (Nola)
RECUPERO: 8 minuti ( 3’ pt; 5’st )
AMMONITI: Braca, Alfieri, Morelli (R), Platone (P)
SPETTATORI: Circa 1000
Serie C2 - Girone C:
Risultati Andria BAT-Giugliano 0-2; Melfi-Cisco
Roma 0-0; Modica-Igea Virtus 0-1; Pro Vasto-Latina 1-0; Real Marcianise-Taranto
2-0; Rende-Potenza 3-1; Rieti-Vigor Lamezia 1-1; Viterbo-Nocerina
2-2; Vittoria-Gallipoli 0-2
Classifica: Gallipoli punti 22; Real Marcianise
19; Melfi 18; Giugliano 16: Taranto 15; Cisco Roma 14; Pro Vasto
e Rende 13; Latina e Modica 10; Potenza e Rieti 9; Igea Virtus,
Viterbo, Vigor Lamezia e Nocerina 8; Andria BAT e Vittoria 6.
Prossimo turno 10/a giornata (domenica 30 ottobre
ore 14:30): Andria BAT-Viterbo, Cisco Roma-Pro Vasto, Gallipoli-Taranto,
Giugliano-Rieti, Igea Virtus-Melfi, Latina-Modica, Nocerina-Real
Marcianise (lunedi 31/10), Potenza-Vittoria, Vigor Lamezia-Rende
.
Convocati in
19 per Melicucco. La Vibonese vince nell’anticipo. La partita
in TV e su internet
22/10 Piove a dirotto in quel di Melicucco, ridente paesino del
reggino vicino Siderno, dove i Lupi giocheranno la partita in casa
a porte chiuse. Arrivati in serata i lupi avevano svolto la rifinitura
come da programma questa mattina tra le mura del San Vito. Soddisfatto
Mister Marulla del lavoro svolto in settimana e preoccupato per
l’avversario. “Sono tre anni che disputo questo campionato
e partite facili non ne esistono. Conosco bene il Mister avversario
e so il valore dell’Adrano che gioca con un aggressivo 4-3-3.
I miei ragazzi, e glielo ho detto in allenamento, dovranno stare
concentrati dal primo all’ultimo minuto senza alcun calo di
concentrazione”. Chiaro il suo concetto e squadra caricata
con il giusto piglio. In aggiunta, da sottolineare, il completo
recupero di tutti i giocatori disponibili. Diciannove i convocati;
portieri: Bruni, D'Auria; difensori: Ambrosecchia, Dierna, Maglione,
Marcosano, Scarlato, Scorrano; centrocampisti: Cordua, Cozzolino,
Di Girolamo, Lio , Sanso e Vanzetto; attaccanti: Cosa, Criniti,
Jovanic, Levato, Senè. . A casa rimarranno a far da compagnia
a Domicoli, tesserato fino al 28 con il Trapani, l’infortunato
Morrone, i giovani Longobardi e Tocci ed il difensore Impiccicchè.
Quest’ultimo sembra in procinto di cambiare casacca. Pare
che, per accontentare le richieste di alcuni, nel mercato che sta
per riaprirsi, ci saranno alcune partenze effettuate anche per le
richieste che alcuni giocatori hanno fatto. Anche per bilanciare
la rosa (sono in arrivo i rinforzi uno o due difensori e uno o due
centrocampisti) qualcuno verrà mandato a giocare in altra
squadra. Si gioca dunque per la quarta volta in campo neutro a porte
chiuse ed al riguardo il Mister ha affermato: “Abbiamo già
pagato abbastanza. Spero proprio che questa sia l’ultima gara
da giocare lontani dal San Vito”. Intanto il girone I della
serie D oggi ha visto disputata una gara in anticipo tra Vibonese
e Trapani. 2 a 1 il risultato finale con la partita decisa nei secondi
quarantacinque minuti. Uno due realizzato in dieci minuti, dopo
7 minuti di gioco della ripresa, da Rosa che segnava una doppietta
e siciliani che accorciavano le distanze su calcio di rigore con
Pinto al 70’. Poi nulla da segnalare se non un tiro di Maiella
per il Trapani che in finale di gara stava per pareggiare le sorti
dell’incontro. Con questa vittoria la Vibonese si porta da
sola al comando in classifica con 17 punti. Ricordiamo inoltre che,
in accordo con la TV ufficiale del Cosenza Calcio, TEN Tele Europa
Network che trasmetterà la partita in diretta a partire dalle
ore 14.30, il quotidiano NuovaCosenza.com offre a sua volta la diretta
televisiva in streaming video sul web a tutti
i tifosi via internet.
Cosenza-Adrano
in diretta TV su TEN e in diretta Web su NuovaCosenza
21/10 Tutto tranquillo in casa rossoblu. Seduta tipica del venerdì
a base di calcio e scatti e nessun particolare rilevante degno di
nota. Tutti i giocatori hanno lavorato fatta eccezione per Morrone
a riposo precauzionale per smaltire la botta e curare al meglio
i fastidi alla caviglia. Nel gruppo, da ieri, anche lo scalpitante
Domicoli che però domenica non potrà scendere in campo.
Il suo fermo durerà fino al 28. allorché si riaprono
le liste e il suo cartellino potrà ufficialmente tornare
a Cosenza. Il Mister , inoltre, ha provato altri accorgimenti tattici
per la gara “interna” di domenica prossima che si gioca
quindi sul neutro di Melicucco. E come di consueto, in accordo con
la TV ufficiale del Cosenza Calcio, TEN Tele Europa Network che
trasmetterà la partita in diretta, il quotidiano NuovaCosenza.com
offre a sua volta la diretta
televisiva in streaming
video sul web a tutti i tifosi via internet. Annunciate, come di
solito al venerdì, le terne arbitrali. La gara sarà
diretta dal signor Aurelio Cafari Panico di Cassino coadiuvato dagli
sssistenti Altomonte e Macrì di Taurianova.
Lupi a mitraglia
nella partitella: 14 gol. Criniti 4, Senè e Domicoli 3.
20/10 Fochi d’artificio? Macchnè, un vero e proprio
spettacolo pirotecnico è andato in onda questo pomeriggio
a San Vito di Cosenza. I Lupi di Marulla hanno dato vita ad una
partitella sopra le righe. Di fronte, è vero, c’erano
i giovani della Juniores, ma vedere segnare Gianfranco Criniti a
raffica (4 gol realizzati uno dopo l’altro), e non c’era
il capocannoniere Cosa, lasciato a riposo per problemi agli adduttori,
e seguire le galoppate di Senè che,nosotante tutto, ne segna
quattro, bè è uno spettacolo davvero esaltante. Peccato
però che in tribuna ci siano stati solo una cinquantina di
tifosi.E il Cosenza è secondo in classifica ad un punto dalla
prima con una gara in meno. Potenza del campo neutro e delle porte
chiuse? Sarà. Ma sta di fatto che da altre parti per un quasi
tentato omicidio di un razzo che sfregi alla faccia di una tifosa
vengono date due gare a porte chiuse. Invece qui a Cosenza, in serie
D, siamo già ad un ems edi punizone, alla quarta giornata
giocata a porte chiuse. Una vera e propria presa in giro. Ma per
adesso torniamo al calcio giocato di oggi. La partitella, che ha
visto ben 14 segnature, è terminata 11 a 3. Marulla ha infatti
schierato, per il primo tempo Bruni, Levato, Marcosano, Scorrano
, Ambrosecchia, Di Girolamo, Vanzetto, Cordua, Lio, Senè
e Criniti. Dall’altra parte la formazione juniores rinforzata
da Impiccichè e dal rientrato Domicoli. Infatti il forte
attaccante, come da noi anticipato, a più riprese, ieri e
domenica, oggi ha fatto rientro nel covo rossoblu. E lo ha fatto
alla sua maniera, a suon di gol. Per lui una tripletta. Un gol realizzato
nel primo tempo con i giovanotti della juniores e gli altri due
nel secondo tempo, schierato con la formazione, diciamo, titolare.
Ma un'altra bella notizia viene dal “puma” rossoblu,
il ristabilito Senè, oggi ha incantato pure lui. Mobilissimo
in attacco, come un rapido felino, l’ha buttata dentro anche
lui tre volte. Un gol nel primo tempo e deu nel secondo. Rapido
e felice Mister Marulla a fine incontro. “Di Domicoli non
c’è niente da aggiungere, dice più che soddisfatto
il tecnico, lo conosco bene e so di poter contare su di un giocatore
più che valido. E’ un giocatore importante, ma lui
sa, come sanno tutti i compagni che nessuno parte mai titolare”.
Alla domanda se il Mister fosse soddisfatto della raffica di gol
Marulla ha voluto aggiungere, “se si fanno i gol vuol dire
che evidentemente dietro l’attacco c’è una squadra.
Una squadra che lavora bene e fa si che l’attacco segni”.
Lapidario ma incisivo il suo commento. Primo tempo, dunque terminato
sul 5 a 1 e secondo tempo con altro rimescolamento di carte. Infatti
Marulla per i secondi quarantacinque minuti ha schierato: Bruni,
Scarlato Impiccichè, Maglione, Longobardi, Levato, Sanso,
Tocci, Cozzolino, Senè e Domicoli. Altri sei fatti gol e
due subiti. Per la juniores a segno Giordano e Perri. A rete, oltre
a Domicoli e Senè, anche Cozzolino e il giovane Calvano subentrato
a Senè. Con ti titolari è stato provato anche Iermanò
subentrato a Levato. Fermi ai box Dierna per un problema agli adduttori,
Jovanic per un problema ai flessori e D’Auria fermo per una
contrattura. Per domani è prevista una sola seduta.
Tafferugli
nel derby Catanzaro-Crotone: nessun esito delle indagini
19/10-(Giampaolo Cataldo)-Sono passate 24 ore dagli incidenti verificati
nel dopo gara di Catanzaro-Crotone.Da alcune indiscrezioni trapelate
sarebbero senza alcun esito le indagini della polizia di Stato della
Questura di Catanzaro per identificare gli autori dell'aggressione
di alcuni tifosi del Crotone e per il lancio di bottiglie incendiare
contro gli autobus che riportare i supporter nella loro citta'.
Da ieri gli agenti della polizia di Stato di Catanzaro stanno visionando
i filmati per accertarsi quali tifosi si trovavano allo stadio nel
corso della partita. Gli investigatori hanno sentito anche numerosi
supporter del Catanzaro alcuni dei quali, secondo quanto si e' appreso,
hanno dimostrato che al momento dei tafferugli prima della partita
si trovavano in zone diverse della citta'. I tafferugli contro i
tifosi dei Crotone sono avvenuti lunedi' sera a Catanzaro prima
e dopo la partita di posticipo del campionato di serie B. Negli
scontri otto tifosi del Crotone hanno riportato ferite che i sanitari
dell'ospedale di Catanzaro hanno giudicato guaribili con prognosi
dai 5 ai 15 giorni. Tutti i tifosi, proprio in virtu' delle loro
condizioni fisiche non preoccupanti, sono stati dimessi dopo aver
ricevuto le cure mediche. Dopo la partita, invece, alcuni tifosi
del Catanzaro hanno lanciato delle bottiglie incendiare contro il
corteo dei mezzi con a bordo i supporter del Crotone che stavano
rientrando nella loro citta'. Una delle bottiglie ha colpito un
pullman che ha cominciato a prendere fuoco, ma le fiamme sono state
spente prima che potessero provare ingenti danni. Alla luce di quanto
accaduto nel dopo gara Catanzaro-Crotone i tifosi della squadra
del capoluogo calabrese, in una nota, hanno evidenziato la loro
''assoluta estraneita' nei confronti del gesto chiaramente vile
ed infame riferito all'utilizzo di due bottiglie molotov, attuato
da singoli non facenti assolutamente parte del gruppo''. ''Il nostro
- conclude la nota - non e' falso moralismo bensi' gesto di coerenza
con i dettami delle regole non scritte ed i codici di ingaggio che
da piu' di 30 anni hanno contraddistinto la storia leale e la mentalita'
del gruppo''. Una considerazione che resta fine a se stessa.
Cosenza: Rientra
Domicoli
19/10 Doppia seduta di allenamento con atletica al mattino e pallone
nel pomeriggio svolto con la consueta razione di partitelle. Tutti
i giocatori sono disponibili ad eccezione di Morrone, fermato dal
medico. Per domani è previsto il rientro di Domicoli. La
partitella infrasettimanale verrà giocata in famiglia con
la Juniores.
Guerriglia
a Catanzaro: 2 molotov colpiscono un bus dei tifosi del Crotone
che rientrava a casa. Strage evitata per miracolo
18/10-(Cohiba)- Al triplice fischio finale del derby di serie B
tra Catanzaro e Crotone di ieri sera sono proseguiti anche a fine
partita, gli incidenti tra le opposte tifoserie. Non bastano due
ripescaggi consecutivi nella cadetteria per poter assimilare la
cultura dello sport, quando si nasce in un determinato modo nessun
palcoscenico calcistico ti può “civilizzare”.
Secondo quanto si apprende in autorevoli ambienti investigativi
di Crotone, i tifosi del Catanzaro hanno lanciato due bottiglie
incendiarie contro il corteo di mezzi che stava trasportando i tifosi
del Crotone fuori citta'. Secondo una prima ricostruzione, il corteo
- composto da undici pullman e 30 automobili - nei pressi della
pineta di Siano e' stato fatto oggetto da un lancio di bottiglie
incendiarie, una delle quali ha colpito un pullman che ha iniziato
a prendere fuoco. Da qui una reazione dei tifosi del Crotone che
a stento e solo grazie all' intervento del personale della Questura
della citta' jonica che li scortava, sono stati fatti risalire e
riportati in citta'. A Crotone, inoltre, in nottata altri tre tifosi
si sono recati in ospedale e sono stati medicati per ferite guaribili
dai cinque ai dieci giorni Una strage sfiorata che solo il sangue
freddo dell'autista Attilio Gallo, 24 anni di Isola Capo Rizzuto,
e' riuscita a scongiurare evitando che un intero autobus, che trasportava
i tifosi del Crotone, si incendiasse in seguito al lancio di due
molotov di sostenitori del Catanzaro durante il tragitto di rientro
dalla trasferta per il derby giocato ieri sera. ''Stavamo procedendo
alla velocita' di 30-40 chilometri orari - racconta l'autista un'andatura
alquanto lenta considerata la pericolosita' della situazione e nonostante
avessimo davanti la scorta della polizia. Ad un tratto ho sentito
un botto sulla parte sinistra dell'autobus ed ho pensato che fossero
delle pietre che ci stavano tirando da fuori come era gia' accaduto
precedentemente. Invece quando ho guardato nello specchietto retrovisore
ho visto le fiamme sul lato del pullman. Sono sceso immediatamente
ed ho estratto l'estintore e, anche con l'aiuto di un tifoso del
Crotone, siamo riusciti subito a spegnere il fuoco. Nell'oscurita'
ho visto quattro persone che scappavano da dietro un cespuglio.
E' stata una fortuna che non si sia rotto il vetro perche' altrimenti
sarebbe andato tutto a fuoco, anche l'interno del pullman dove c'erano
i tifosi'. Gallo denuncia anche che 'il pullman, che era il secondo
della fila composta da 10 autobus, era in quel momento senza scorta
perche' le auto della polizia erano tutte davanti. Solo dopo che
avevamo spento le fiamme e' arrivata un furgone delle forze dell'ordine''.
In ogni modo il giovane autista ha gia' deciso: ''Mai piu' trasferte
con tifosi di qualunque squadra essi siano''. Infine, gli agenti
della polizia di Stato della Questura di Catanzaro hanno avviato
le indagini per identificare gli autori dell'aggressione di alcuni
tifosi del Crotone avvenuta ieri sera nel capoluogo calabrese prima
dell'inizio del prima del derby, posticipo del campionato di serie
B. Nei tafferugli sono rimasti feriti otto tifosi del Crotone che
hanno riportato ferite giudicate guaribili con prognosi dai 5 ai
15 giorni. Tutti i tifosi, proprio in virtu' delle loro condizioni
fisiche non preoccupanti, sono stati dimessi ieri sera dopo aver
ricevuto le cure mediche. I supporter rimasti vittima dell'aggressione
sono giunti a Catanzaro con mezzi propri e senza non con il gruppo
della tifoseria organizzata. Giunti nel capoluogo calabrese, probabilmente
perche' non conoscevano le vie cittadine per raggiungere lo stadio,
si sono ritrovati nei pressi della curva ovest del 'Ceravolo' destinata
ai tifosi del Catanzaro. I mezzi dei supporter crotonesi sono stati
presi di mira con lanci di oggetti e quando le persone sono scese
dalle auto e da un furgone sono state aggredite con calci e pugni.
Soccorsi dagli agenti della polizia di stato sono stati accompagnati
nell'ospedale di Catanzaro dove hanno ricevuto assistenza medica.
I tifosi sono stati successivamente sentiti dagli agenti della polizia
di stato che indagano per individuare gli autori dell'aggressione.
Domenica si
gioca sul campo neutro di Melicucco. Ripresa la preparazione
18/10 Ed anche per questa domenica il Cosenza sconterà la
punizione del campo neutro a porte chiuse. Infatti, è stato
diramato in serata il comunicato della Federazione Interregionale
che assegna lo stadio di Melicucco come campo neutro per la disputa
della partita di domenica prossima, in casa, contro l’Adrano.
Una punizione che continua anche per questa settimana, visto che
molto verosimilmente neanche per domani sarà pubblicata la
sentenza dell’indagine avviata dalla Federazione a proposito
dei fatti di Eboli. Una punizione, che oramai dura da più
di un mese e che comincia a lasciare qualche segno di nervosismo,
tra i rossoblu e che, visto gli accadimenti sugli altri campi di
categorie superiori ed il metro usato per il loro giudizio, sembra
diventare pesante giorno dopo giorno. Cosenza, ancora una volta,
sta pagando più di quanto avesse già subito ad Eboli
ed in passato in generale. E la pressione di questa sentenza che
non arriva, la nascondono male, la sentono anche, e soprattutto,
i giocatori. Lo ha affermato anche Mister Marulla nel breafing di
oggi in cui ha confessato che la stress è comunque sentito
all’intero dello spogliatoio. Lo dice non per giustificare
la partenza “moscia” di Trapani ma per sottolineare
lo sforzo, anche psicologico, che questo bel gruppo di giovanotti
sta sopportando da più di un mese a questa parte. Marulla
ha poi aggiunto che i soliti errori difensivi, “due gol incredibili
presi su palle piazzate”, non possono e non devono ripetersi.
“Stiamo lavorando per correggere anche questo” ha aggiunto
il tecnico. Poi tutti sul campo a riprendere la preparazione. Le
redini a Mister Pincente e dopo un breve riscaldamento in palestra
tutti sul campo a sudare per la seduta di lavoro di inizio settimana
con esercizi atletici. Infine solita partitella a metà campo
tra tutti i presenti. Alla seduta di oggi ha preso ufficialmente
possesso della postazione anche il dott. Carpino. Assenti Impiccichè
per influenza e Morrone che tra oggi e domani verrà sottoposto
a risonanza magnetica. Mercoledì doppia seduta di preparazione.
Otto feriti
a Catanzaro, in tafferugli pre partita, per il derby di serie B
17/10 Tafferugli si sono scatenati tra i tifosi del Catanzaro e
quelli del Crotone prima del derby, posticipo del campionato di
serie B, che si è disputato lunedì sera e terminato
cpn l avittoria del Catanzaro per 1 a 0.. Per riportare la calma
tra i tifosi sono intervenuti gli agenti della polizia di stato.
In occasione della partita di calcio polizia e carabinieri hanno
predisposto una intensa attivita' di controllo. Nei tafferugli alcune
persone sono rimaste ferite e sono state accompagnate nel pronto
soccorso dell'ospedale per essere sottoposti alle cure mediche.
Alcuni tifosi del Catanzaro, secondo quanto si e' appreso, avrebbero
lanciato oggetti contro un furgone ed alcune automobili di supporter
del Crotone che si stavano recando allo stadio del capoluogo. -
I tifosi rimasti feriti nei tafferugli, secondo quanto hanno riferito
fonti della Questura di Catanzaro, sono cinque, ma nessuno e' grave.
I feriti sono tutti sostenitori del Crotone che erano giunti a Catanzaro
con mezzi propri. Nel tentativo di raggiungere lo stadio Ceravolo
hanno sbagliato strada, incontrando un gruppo di tifosi del Catanzaro
con i quali sono venuti subito a diverbio. Le due tifoserie sono
tradizionalmente rivali ed in occasione degli incontri tra Catanzaro
e Crotone c' e' sempre stato qualche problema di ordine pubblico.
Nel capoluogo sono giunti, con 12 pullman e mezzi propri, secondo
quanto si e' appreso, un migliaio di tifosi del Crotone, che sono
stati accompagnati allo stadio Ceravolo con un massiccio spiegamento
di forze dell' ordine. Attualmente, con le due tifoserie all' interno
dello stadio rigidamente controllate, la situazione e' abbastanza
tranquilla. I servizi di controllo sono stati ulteriormente rafforzati
a conclusione della partita durante il deflusso dei tifosi dallo
stadio. (A fine serata il bilancio complessivo è di otto
persone rimaste ferite. Inizialmente presso il pronto soccorso dell'ospedale
di Catanzaro erano giunte cinque persone e successivamente sono
state accompagnate altre tre. Nessuno dei feriti e' in gravi condizioni
e sono stati giudicati guaribili con prognosi dai cinque ai quindici
giorni. Tutti i tifosi, dopo le cure mediche, sono stati dimessi
dall'ospedale.
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