Magarò:
“Evitare indebolimento degli investimenti Enel in Calabria”.
L’azienda replica:“Nessuno smantellamento ma potenziamento”
31/07 Il consigliere regionale di Unita' Socialista e coordinatore
del Pse-Lista Mancini, Salvatore Magaro', ha incontrato Pino Spataro
ed Eugenio Saullo, in rappresentanza di una delegazione sindacale
dei lavoratori del comparto elettrico aderenti alla Uil Cem di Cosenza,
che hanno esposto i motivi che hanno spinto il sindacato a denunciare
pubblicamente la politica di smantellamento avviata dalla direzione
di Enel Distribuzione Calabria. Spataro e Saullo, e' scritto in un
comunicato, hanno precisato come la questione della dismissione da
parte dell' Enel, della sede di Corigliano ''sia il segnale piu' evidente
della disattenzione manifestata dall' attuale Direzione Calabria verso
le aspettative del territorio, gia' fortemente penalizzato nello scorso
inverno, dal black-out elettrico che investi' la Sila nella notte
di Capodanno e causato da una nevicata che, per l' Altopiano silano,
rappresenta un evento assolutamente prevedibile e tutt' altro che
eccezionale. Nonostante l' Autority abbia stabilito alcuni termini
delle condizioni della erogabilita' del servizio energia elettrica
- hanno sottolineato Spataro e Saullo - in Calabria siamo molto lontani
da queste minime condizioni. Abbiamo disalimentazioni di energia per
oltre il doppio di quella nazionale e tempi biblici per eseguire un
allacciamento. In Calabria, ad oggi, abbiamo oltre 1600 allacciamenti
arretrati, dei quali ben 600 sono nella nostra provincia. Insieme
alla chiusura del nucleo di Corigliano, alla poca attenzione della
programmazione delle risorse umane c' e' da registrare la volonta'
di chiudere anche il Coe, l' ufficio che gestisce gli impianti elettrici,
concentrando il tutto nel capoluogo di regione. Questa operazione
contestata sia dal sindacato nazionale che regionale andra' sicuramente
a peggiorare il gia' scadente servizio elettrico, scaricando sui lavoratori
enormi carichi di lavoro''. Ed e' per questo che gli esponenti della
Uil Cem hanno chiesto a Magaro' di sostenere la battaglia intrapresa
per il mantenimento e miglioramento del servizio elettrico ed anche
per l' estensione del territorio, considerando che la provincia di
Cosenza e' piu' grande delle Regioni Umbria e Liguria. Salvatore Magaro'
ha espresso solidarieta' ai lavoratori dell' Enel esprimendo preoccupazione
per le politiche aziendali adottate dalla Direzione Calabria, che
''penalizzano un servizio strategico come quello elettrico, che al
contrario deve sostenere le politiche industriali e di sviluppo del
territorio e che mette in pericolo la stabilita' di decine di posti
di lavoro''. ''Perseguire la politica del profitto - ha sostenuto
Magaro - puo' tradursi nell' indebolimento indiscriminato dei presidi
del territorio e nella riduzione dei servizi da garantire alla cittadinanza.
Ed e' per questo che mi dichiaro disponibile a promuovere in Consiglio
regionale tutte quelle iniziative utili e necessarie a tutelare l'
interesse collettivo e ad evitare un progressivo indebolimento degli
investimenti dell' Enel in provincia di Cosenza ed in Calabria''.
E l’Enel replica
subito con una nota alle preoccupazioni espresse da
Magarò con una nota di Sergio Volpato, responsabile dell' area
di business Rete Elettrica Enel in Calabria. ''Non e' vero che Enel
smantella le proprie strutture sul territorio, al contrario le sta
potenziando nel contesto di un riassetto organizzativo che interessa
l' Area di Business Rete Elettrica a livello nazionale''. ''Il riassetto
- e' scritto in una nota - prevede l' aggregazione dei Coe (Centro
operativo Elettrico) nei nuovi centri operativi ai quali e' affidata
la gestione della rete elettrica di alta e media tensione, con l'
ausilio di sistemi di telecontrollo e di conduzione automatizzati.
Proprio tali sistemi consentiranno di alleggerire il carico di lavoro
dei singoli operatori tecnici''. ''Quanto alla qualita' del servizio
elettrico in regione - ha sostenuto Volpato - ricordo che nel 2000,
anno nel quale e' stato introdotto il nuovo sistema di monitoraggio
della qualita' del servizio, la Calabria registrava 255 minuti di
interruzione media annua per cliente. Nel 2004 siamo passati ad una
media di 85 minuti a fronte dei 72 della media nazionale del 2003.
Ci tengo a sottolineare che nel 2003 l' Autorita' ci ha riconosciuto
un piu' che significativo premio a livello nazionale di cui circa
un miliardo e mezzo delle vecchie lire per la sola Calabria''. Volpato
ha anche ricordato che al fine di sostenere la politica industriale
del territorio, sono stati effettuati ''cospicui investimenti che
solo negli ultimi 5 anni sono ammontati a 294 milioni di Euro. Lo
stesso livello e' previsto anche per il prossimo quinquennio. In questa
ottica - ha concluso - solo nel 2004 sono stati assunte oltre 40 persone
tra operai e tecnici, che si sono andati a sommare alle 1.500 risorse
dell' area di Business della Rete Elettrica Enel in Calabria''.
Tassone: “L’A/3
prende forma, non capisco il pessimismo”
31/07 ''L' autostrada Salerno-Reggio Calabria sta prendendo una sua
fisionomia. Un anno fa era impraticabile, adesso si lavora su sette
cantieri aperti con i maxilotti''. A sostenerlo e' stato il vice ministro
alle Infrastrutture ed ai trasporti, Mario Tassone. ''Abbiamo trovato
77 cantieri - ha aggiunto Tassone - con tutto cio' che questo comportava.
Adesso sono solo sette. E' chiaro, poi, che il tracciato e' quello:
e' un' autostrada che per lunghi tratti si inerpica sulle montagne.
In questi tre anni, dopo decenni di rallentamenti, ci siamo mossi.
Cosi' come per la statale ionica 106, con l' appalto dei primi tre
lotti per l' ammodernamento. Stiamo rispettando i tempi che avevamo
fissato. Non capisco, quindi, il pessimismo che c' e' sulla A3. E
voglio ringraziare il ministro Lunardi - ha concluso Tassone - per
il sopralluogo compiuto in Calabria nei giorni scorsi''.
Napoli (AN) “Arresto
Iamonte altro duro colpo alla cupola della ndrangheta”
31/07 ''Apprendo con vivo entusiasmo della cattura di Vincenzo Iamonte,
boss dell' omonima cosca ricercato dal 1993; e' un altro duro ed importante
colpo alla cupola della 'ndrangheta ed alla criminalita' tutta, considerato
che Iamonte era inserito tra i trenta latitanti ritenuti piu' pericolosi
dal Ministero dell' Interno''. A sostenerlo e' stata la vice presidente
della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, in merito
all' arresto del boss fatto ieri dai carabinieri del Comando provinciale
di Reggio Calabria. ''L' arresto del boss - ha aggiunto la parlamentare
- evidenzia, ancora una volta, la capacita' d' indagine dei nostri
inquirenti e la capacita' d' azione delle nostre forze armate che
dimostrano di non abbassare mai la guardia sulla lotta alla criminalita',
anche nei suoi aspetti piu' aspri, quali la ricerca e la cattura di
un latitante. Pertanto, esprimo un sincero elogio al Comandante del
Gruppo Provinciale dell' Arma dei Carabinieri, col. Fiano, ed una
sincera riconoscenza per l' eccellente operato a tutti gli uomini
che hanno preso parte alle varie fasi dell' azione''.
Tassone propone
il Ministero del mare
31/07 Istituire un Ministero del Mare che coordini tutte le attivita'
dei dicasteri che, a vario titolo, hanno attualmente la competenza,
quali quello della pesca, delle infrastrutture e dei trasporti, dell'
ambiente e dei beni culturali: a proporlo e' stato il vice ministro
alle Infrastrutture e ai trasporti, Mario Tassone. ''Al momento -
ha sostenuto Tassone - non si sa a chi spetti il coordinamento delle
varie competenze che riguardano il mare. A mio avviso e' finito il
tempo dell' accorpamento ed occorre, invece, andare verso l' istituzione
di un nuovo dicastero che dia ancora maggiore importanza al settore''.
Tassone, che ha incontrato i giornalisti in occasione delle celebrazioni
della festa della Madonna di Porto Salvo che ogni anno, nel quartiere
Lido di Catanzaro, vede la processione a mare, ha evidenziato come
il settore della nautica da diporto, ''grazie anche alla legge approvata
recentemente, si stia rafforzando continuamente. C' e' una forte mobilita'
via mare che costituisce una voce positiva nel bilancio del Paese.
Dobbiamo quindi attrezzarci con una portualita' adeguata. E per far
cio' occorre l' impegno e la collaborazione delle autorita' locali.
Serve una politica convergente. Regioni, Province e Comuni devono
adeguarsi ad una politica nuova''. Collaborazione che Tassone ha invocato
anche per quanto riguarda le politiche ambientali. ''Con un mare pattumiera
- ha detto il vice ministro - non c' e' nautica da diporto''. Tassone,
infine, ha rivendicato i meriti del Governo ''per avere concretizzato
le autostrade del mare, una realta' che si sta consolidando''. All'
incontro ha partecipato anche il capitano di vascello Gaetano Martinez,
capo del Reparto ambientale marino del Corpo delle capitanerie di
porto che ha spiegato i compiti e le attivita' svolte nel settore
dei controlli ambientali e di tutela delle riserve marine.
Perrelli (Patto)
“Nota di plauso per Petruccioli alla Rai”
31/07 I pattisti calabresi plaudono alla nomina di Claudio Petruccioli
a presidente della Rai. ''Si tratta - ha sostenuto Tonino Perrelli
- di un grande amico, protagonista della fase referendaria insieme
ad Occhetto e Barbera, un uomo coerente e di grandi principi''. ''Siamo
certi - ha aggiunto Perrelli - che il servizio pubblico sara' rafforzato
da questa Presidenza autonoma e imparziale, capace di esprimere cultura
politica di parte, ma di essere assolutamente al servizio delle istituzioni
e refrattaria a qualsiasi compromesso oscuro''.
M. Trematerra
(Udc): “Limiti di programmazione sulla depurazione”
31/07 ''Non penso che alla gente interessi se le colpe siano di destra
o di sinistra, cio' che emerge e' un mare sporco, impraticabile, che
rischia di produrre un danno devastante all' economia turistica calabrese,
soprattutto in proiezione del 2006''. Ad affermarlo e' il consigliere
regionale dell' Udc, Michele Trematerra. ''L' amministrazione provinciale
- ha aggiunto Trematerra - dalla quale dipende l' Ato, dovrebbe fornire
un rendiconto delle attivita' di questa azienda istituzionale, sulle
riunioni svolte, sui fondi utilizzati per la depurazione. Mi pare
che emergano evidenti limiti di programmazione, la' dove sarebbe necessario
impostare un lavoro a tappe che parta necessariamente in inverno''.
''Non e' mia intenzione - ha concluso Trematerra - accusare chicchessia.
E' invece opportuno assumersi le responsabilita' perche' i proclami
restituiscono solo la legittima rabbia degli utenti. Le Ato sono contenitori
vuoti oppure hanno budget e strutture in grado di intervenire? E'
questa la domanda principale che rivolgiamo al presidente Oliverio,
in chiave costruttiva e non polemica''.
Napoli (AN) “Alto
l’interesse della ndrangheta per il mercato della droga”
30/07 ''L' ultima ed importante operazione antidroga denominata dagli
inquirenti 'Zeus', condotta dalla Polizia di Stato di Taurianova e
coordinata dalla Procura di Palmi, ha inflitto un altro duro colpo
ad uno settori cardini della malavita organizzata''. A sostenerlo
e' la vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela
Napoli, in relazione all' operazione condotta ieri e che ha portato
all' arresto di 18 persone. ''La scoperta dell' imponente rete di
spacciatori e di fornitori di droga che operava nella Piana di Gioia
Tauro, con collegamenti anche extraregionali, e la conseguente imputazione
di 120 persone indagate - ha aggiunto la Napoli - conferma come sul
mercato della droga sia ancora alto l' interesse della 'ndrangheta
che, purtroppo, riesce a coinvolgere nella maggior parte dei casi
gli elementi piu' deboli della societa' calabrese: i giovani''. ''Nell'
esprimere un vivo elogio per l' attivita' investigativa coordinata
dalla Procura della Repubblica di Palmi - ha sostenuto la parlamentare
- non posso che manifestare una sincera riconoscenza per l' eccellente
operato degli uomini della Polizia di Stato che hanno partecipato
all' azione. In particolare, sento di dovere ringraziare il questore
di Reggio Calabria, Vincenzo Speranza che con alta professionalita'
e' riuscito, ancora una volta, a far registrare un' importante vittoria
dello Stato sulla criminalita' e a tutti i dirigenti della Polizia,
dal capo della squadra mobile di Reggio, Arena, al dirigente del Commissariato
di Taurianova, Ludovico, che riescono sempre a coordinare e a far
esprimere al meglio le indubbie capacita' dei loro uomini''.
Il “Patto”
approva l’organigramma con 26 commissioni
30/07 Il Patto dei Liberaldemocratici, riunitosi a Lamezia Terme,
ha discusso e approvato un organigramma politico composto da 26 commissioni
provinciali di lavoro composte da oltre cento professionisti di settore,
che affiancheranno l' esecutivo politico nella gestione del partito
modellato su una struttura partitica orizzontale. Lo ha reso noto
la segreteria organizzativa del partito. ''Gli assetti organizzativi
e logistici del Patto dei Liberaldemocratici - e' scritto in una nota
- si vanno strutturando in forma di rete, in assetti federativi costituiti
da nodi periferici cui e' devoluta parte del pensare e del potere
decisionale. La struttura a rete nasce, sul modello neuronico, dal
fatto di esprimere una serie di utilita': quella di sfruttare al meglio
le risorse umane localmente disponibili, quella di permettere la raccolta
di maggiori informazioni evitando il rischio che il centro si trovi
a ragionare senza dati sufficienti, quella di aumentare la legittimita'
dei nodi periferici che rendendosi piu' autonomi si devono responsabilizzare''.
''Un partito o movimento che abbia la volonta' di organizzarsi, come
il Patto - prosegue la nota - per crescere deve evitare l' errore
di strutturarsi in forme obsolete che lo rendano incapace di utilizzare
le proprie risorse umane. Un' organizzazione reticolare, a nodi, come
quella del Patto, permette tra l' altro di evitare l' errore di diventare
un corpo privo di corrispondenza tra la testa, il resto del corpo,
i suoi militanti e la societa' civile. Quello che stiamo costruendo
e' un nuovo partito in grado di avere una grande capacita' federativa
che gli permetta di animare positivamente il discorso politico locale
in vista delle prossime consultazioni amministrative alle quali parteciperemo
con i nostri candidati in tutti i comuni''.
Trematerra: “L’Udc
ha grandi spazi di crescita in un progetto di moderati”
30/07 “L'Udc avra' grandi spazi di crescita: penso che in una
proiezione di qualche anno diventeremo un partito a doppia cifra,
in grado di dare corpo al progetto politico dei moderati”. E'
quanto afferma Gino Trematerra senatore e responsabile nazionale del
Dipartimento elettorale del partito. ''Dobbiamo tutti lavorare con
pazienza e volonta' - prosegue Trematerra - e dare corpo alla tradizione
interclassista del centro moderato, che e' alternativo alla sinistra.
il tutto confidando in una forte ripresa dei valori comuni che fanno
riferimento alla Casa delle liberta': in questo senso siamo un cantiere
aperto, ma bisogna avere la giusta fiducia per andare avanti con determinazione''.
A giudizio di Trematerra, pero', ''sara' importante coinvolgere i
giovani nel meccanismo della partecipazione autentica: bisogna essere
consequenziali all' idea ed al progetto e costruire situazioni di
praticabilita' politica per tanti ceti oggi assenti dalla vita dei
partiti''.
Craxi (NPSI)
“Unità socialista nella sinistra un passo irreversibile”
29/07 ''Torniamo a sinistra per unire i socialisti, rinnovare la
sinistra, cambiare il paese''. Cosi' Bobo Craxi, leader del nuovo
Psi illustra le tesi congressuali sostenute da 333 membri dell'assemblea
nazionale, ''la chiara maggioranza del partito''. All'incontro nella
sala stampa di Montecitorio ci sono anche il cofirmatario Saverio
Zavettieri, il senatore Franco Crino' e poi dirigenti storici del
socialismo italiano come Franco Piro e Claudio Lenoci. Manca invece
il segretario del Nuovo Psi Gianni De Michelis. ''Ci aspettiamo -
ha detto Craxi - che De Michelis presenti un documento-appello con
una tesi alternativa alla nostra. Perche' al momento non vediamo punti
di incontro tra il permanere nel centrodestra e la nostra posizione''.
De Michelis secondo l'ordine del giorno del consiglio nazionale del
18 luglio ha tempo fino alla mezzanotte di domani per presentare un
proprio documento politico da sottoporre al V congresso nazionale
convocato per il 21, 22 e 23 ottobre. Cardine delle tesi di Craxi
e Zavettieri e' invece l'opzione politica che unisce i socialisti
e li riporta nell'alveo della sinistra. ''La crisi del partito riformista,
della Fed e la fine dell'alleanza del Nuovo Psi con la Cdl - si legge
nelle tesi intitolate 'Unita' e rinnovamento dei socialisti italiani'
- unanimemente sancita dall'Assemblea Nazionale del 18 luglio scorso,
sono eventi che rendono l'Unita' socialista,nell'ambito del centro-sinistra,
irreversibile e senza alternative''. In riferimento al patto di consultazione
tra lo Sdi di Boselli e i Radicali di Pannella, Bobo Craxi spiega
che ''il fine del Nuovo Psi e' di unire anche il garofano socialista
con la rosa radicale. Per questo parteciperemo al seminario di settembre
per lavorare ad una base programmatica comune. Il nuovo partito socialista
sara' liberale e di avanguardia, un partito che ha maturato la propria
autonomia anche nelle sofferenze e non coltiva complessi di subalternita'
rispetto al altre forze''. Alla domanda se ci potranno essere ''altri
socialisti'' in altri schieramenti, Craxi e' stato perentorio: ''Non
ci sara' nessun simbolo socialista a destra nella scheda elettorale.
Si possono sempre costruire patacche - ha aggiunto - ma tali devono
essere considerate''.
Rizzo (Pdci)
“Rilanciare un nuovo protagonismo dei lavoratori. le primarie
non ci piacciono”
29/07 ''Il nostro partito punta a creare un nuovo protagonismo dei
lavoratori, le cui difficolta' crescenti, nel quadro del predomino
sulla politica dei poteri forti e degli interessi finanziari della
globalizzazione, sono oggi pressoche' assenti dall' agenda politica''.
Lo ha detto Marco Rizzo, parlamentare europeo del Pdci parlando a
Cittanova in occasione di un convegno per l' inaugurazione della nuova
sede cittadina del partito. ''I Comunisti Italiani, nel solco di una
tradizione gloriosa a cui guardiamo con occhi moderni e senza inutili
nostalgie, - ha aggiunto Rizzo - sono per marcare sempre di piu' le
differenze tra i due schieramenti rispetto alle questioni sociali
che piu' da vicino riguardano il mondo dei precari, i salariati, i
pensionati. Anche per costruire un argine al trasformismo politico
che rischia di annacquare la politica dell' Unione noi ribadiamo con
forza il nostro impegno a batterci per l' abrogazione della legge
Biagi e della riforma Moratti, che presuppongono uno Stato che non
da' ai giovani alcuna certezza per un futuro dignitoso e danno vita
ad un modello di societa' che amplifica le disuguaglianze e la precarieta'''.
Al convegno hanno partecipato il segretario regionale del Pdci, Michelangelo
Tripodi; quello provinciale di Reggio, Enzo Infantino, e il coordinatore
della Piana, Giuseppe Longo. ''Oggi piu' di ieri - ha affermato Tripodi
- l' adesione al nostro partito significa innanzitutto condivisione
dei valori e degli ideali di un forza politica che vuole portare avanti
le proprie idee in un ragionamento unitario con gli altri partiti
della coalizione. Per il Pdci, la ricerca di unita' nello schieramento
e la permanenza di una vitale competizione per affermare la diversita'
dei comunisti, sono punti di riferimento strategici nell' azione odierna,
perche' non vogliamo essere un partito subalterno che si limita alla
gestione del potere fine a se stesso, bensi' una forza politica che
si batte per il vero cambiamento dell' Italia e della Calabria''.
''Questa modalita' delle primarie non ci appassiona piu' di tanto''.
Ha detto infine Marco Rizzo. ''L' Unione - ha aggiunto Rizzo - ha
gia' un leader che e' Romano Prodi e la nostra idea di coinvolgimento
dei cittadini punta invece a fare in modo che gli elettori si esprimano
sulle opzioni programmatiche che dovranno guidare il futuro governo
della nostra coalizione''
Dima (AN) “Le
minacce a Loiero non sono da collegare allo spoil system”
29/07 ''La brutta pagina delle minacce pervenute al Presidente della
Regione ci offende come cittadini calabresi e come rappresentanti
delle Istituzioni. E' stato quanto mai opportuno ribadire a Loiero
ed alla sua famiglia la solidarieta' convinta di tutta l' Assemblea
che ha al suo interno esponenti politici di destra e di sinistra gia'
vittime di analoghe intimidazioni. La premessa e' indispensabile per
poter contestare la motivazione fornita dallo stesso Presidente e
dal suo portavoce circa la dinamica dei fatti che viene imputata addirittura
all' approvazione della legge sullo spoil system, alle accuse rivolte
all' Anas, alle visite ai Cpt''. A sostenerlo e' il coordinatore regionale
di An, Giovanni Dima. ''Se passa questa equazione - ha aggiunto -
si scolorisce definitivamente il senso della battaglia democratica
e si fa il gioco di chi vuole, dall' esterno, agire per destabilizzare
le scelte e le indicazioni del popolo sovrano. E' assurdo pensare
che una legge regionale agiti la mano sconsiderata di chi attua un
crimine del genere, peraltro il giorno dopo l' approvazione del ricorso
del Consiglio dei Ministri avverso la costituzionalita' dello stesso
provvedimento legislativo. Tenere separata la politica e le sue legittime
funzioni dalla sconsideratezza e dai criminali e' un atto necessario:
Fini (vittima di un attentato a Bologna nel 2004), Berlusconi (aggredito
a dicembre), Pisanu (la sua segreteria sassarese oggetto di attentati)
non hanno mai, giustamente, messo in relazione la gravita' di questi
fatti con provvedimenti e dualismi destra-sinistra. E siccome l' opposizione
regionale sta aspettando prima di poter compiutamente sanzionare l'
operato della Giunta di centrosinistra, gioverebbe ricordare che la
questione morale e le critiche piu' forti sono giunte a Loiero da
partiti suoi alleati''. ''Ribadire la supremazia della democrazia
- ha concluso Dima - e' un esercizio liberale che richiede volonta'
e responsabilita' istituzionale: il nostro senso di vicinanza personale
a Loiero ed alla sua famiglia per i gravi fatti verificatisi non ci
devono impedire di contestare la sua versione dei fatti che non ha
il sapore ed il senso terzo che l' amore per la democrazia impone''.
Tassone (Udc)
“Non credo ad un partito unico”
29/07 ''Ritorno a fare il vicario, il vicesegretario del partito.
E' una gestione della seconda segreteria politica di Follini, una
gestione nuova con tutti gli impegni che abbiamo guardando al 2006
soprattutto alla tenuta della Cdl e al ruolo del centro ad un grande
movimento di partito moderato''. E' quanto ha detto il viceministro
alle Infrastrutture, Mario Tassone, stamane a Cosenza. ''Io non credo
assolutamente - ha aggiunto - al partito unico, credo ad un partito
moderato di centro che si collega ovviamente con tutte le realta',
esperienze che vengono dalla Democrazia Cristiana che oggi sono dislocate
sia a destra che a sinistra''. Ai cronisti che chiedevano a Tassone
se e' per il grande centro, il viceministro ha risposto: ''Io sono
per una ricomposizione di una storia democratica e civile del nostro
Paese con sistema democratico che viene dal basso. E' finita l' emergenza,
dobbiamo riformare anche il sistema elettorale e rompere col circuito
delle figure del deliberato restituendo la democrazia alle realta'
dei cittadini, la capacita' di riproporre dare un contenuto diverso
al nostro quotidiano vivere sociale''.
Dibattito su
Unità Socialista: Frasca “Non è fatto di potere”.
S&L “Scelte di fondo che riguardano Sdi e NPsi”. Pietro
Mancini “Lo Sdi rifugga dal tatticismo elettorale”
28/07 ''Il problema dell' unita' dei socialisti non e' ne' puo' essere
una semplice questione di potere, mano che mai un accordo elettorale''.
Lo sostiene Salvatore Frasca ex parlamentare e componente dell' Esecutivo
nazionale di Socialismo e' liberta' secondo cui tale problema ''deve
riguardare un passaggio politico ineludibile finalizzato al superamento
della diaspora socialista e al rafforzamento della sinistra riformista
e progettuale, in un momento in cui il sistema politico che ha governato
il Paese in questi ultimi dieci anni fa acqua da tutte le parti''.
''Cio' - prosegue Frasca, che interviene a pochi giorni dal convegno
svoltosi a Cosenza - comporta delle scelte di fondo che devono fare
soprattutto Sdi e Nuovo Psi e di cui nel convegno del Rendano si e'
ben poco parlato. Lo Sdi dovra' di fatto aprire la sua 'mente politica'
ai nuovi compiti che il processo di unificazione gli impone. Il che
vuole significare: 'meno prodismo e piu' socialismo', quindi abbandono
della Fed e dei propositi per ogni sorta di Ulivetto. Il nuovo Psi,
per conto suo, deve prendere atto che non e' pensabile che esso continui
a essere nel governo del centrodestra, mentre dichiara di voler partecipare
al progetto politico unitario dei socialisti. Attendere Natale per
mangiare, come e' stato detto, il panettone del centrodestra significa
poterlo trovare avvelenato''. A parere di Frasca ''intanto, soprattutto
per quanto riguarda la Calabria, va elaborato un programma, un progetto
politico. Opporre il silenzio per quanto di negativo e di mostruoso
sta avvenendo, in questi primi cento giorni alla Regione, non puo'
e non deve essere dei socialisti. Per altro, non disturbare il manovratore
significa accantonare quel codice etico di cui tanto si e' discusso
in campagna elettorale''. Per l' esponente dell' associazione ''sul
tipo di partito da creare, siamo d' accordo che si puo' formare, come
qualcuno ha detto al Rendano, un partito della terza eta', ma chiaro
deve essere che non essere consentito a qualcheduno di considerarsi
un giovane sempreterno e ad altri di dare luogo al piu' spietato familismo
o a forme vergognose di transumanza. Sulla base di questa premessa
Socialismo e' liberta' - conclude l' ex parlamentare - e' disposto
a dare il massimo contributo, diversamente andremo per la strada di
sempre''.
Infine, l’ex Sindaco di Cosenza scrive su “Il Giornale”
:“Oggi che si ritorna a parlare dell' alleanza tra i socialisti
e i radicali, non è, forse, inutile ricordare, a beneficio
dei lettori e dei compagni più giovani, le comuni, storiche
battaglie dei dirigenti e dei militanti del PSI e del PR per la difesa
e lo sviluppo dei diritti civili”. “Lo scorso anno -prosegue
Mancini- molto opportunamente, Marco Pannella ed Emma Bonino hanno
celebrato, a Roma, il trentennale della vittoria laica e democratica,
nel referendum del 1974. Che era stato promosso dai cattolici tradizionalisti
e dalla DC di Amintore Fanfani, allo scopo di abrogare la legge, che
introduceva il divorzio in Italia, che portava il nome di un battagliero
deputato socialista friulano, Loris Fortuna. Nel 1970, l' allora segretario
del PSI, Giacomo Mancini, intervenne alla Camera dei deputati in difesa
della legge Fortuna, chiarendo a Forlani e agli altri capi della DC
che i socialisti, seppure alleati di governo, non avrebbero mai rinunciato
al loro impegno per fare dell' Italia un Paese meno oscurantista,
più civile e più moderno. Tra i dirigenti del vecchio
e un po' sonnolento PSI dell' era pre - Craxi, non furono, purtroppo,
molti gli esponenti che compresero, stimolando l' iniziativa del partito,
l' importanza dell' impegno della sinistra non comunista per lo sviluppo
delle libertà e dei diritti civili.30 anni dopo, il centro
- sinistra, guidato dall' ex democristianone Romano Prodi, gioca sulla
difensiva, attuando il catenaccio alla Trapattoni, persino sulla difesa
delle leggi sul divozio e sull' aborto, e sulla laicità dello
Stato, punti sui quali si è preferito, furbescamente, glissare,
nel documento programmatico dell' Unione. La " melina "
pre - elettorale e le ambigue manovre trasversali hanno il sopravvento
sulle grandi battaglie ideali e politiche degli anni 70. Di recente,
i dirigenti dello SDI hanno cercato di vincere le diffidenze dei diessini
e della Margherita, peraltro guidata dall' ex radicale Rutelli, tentando
di convincerli ad aprire le porte del rissoso condominio ulivista
a Pannella, Bonino e al bravo Capezzone. Ma le reazioni sono state
gelide, quando non fermamente contrarie, con Mastella, che ha invitato
il Professore a scegliere tra l' UDEUR e i radicali. Imbarcando il
vecchio e carismatico Marco, generoso ma imprevedibile, Prodi e Rutelli
temono di perdere i consensi dell' elettorato cattolico.
In realtà, Boselli e i capi dello SDI, anche sull' intricato
nodo dell' alleanza con i radicali, appaiono timidi e impacciati,
soprattutto perchè non hanno il coraggio e l' autorevolezza
politica, che non mancavano ai loro predecessori del vecchio Garofano,
per lavorare, con convinzione, all' obiettivo di unire, nel Paese,
le culture radicale, liberale e socialista. Per non scalfire l' egemonia
dei DS, essi strizzano l' occhio a Pannella, ma solo per portare a
casa un accordo tecnico, allo scopo di superare la soglia elettorale
di sbarramento del 4 per cento. Insomma, dall' ambizioso progetto
dell' unità socialista, si rischia di passare al modesto cabotaggio
di un' operazione di sopravvivenza in Parlamento.
E, quando l' amico Boselli lancia ai compagni separati del nuovo PSI
di De Michelis e Bobo Craxi l' ennesimo penultimatum ( " Al congresso
di ottobre, dovete abbandonare il Cavaliere ! " ), rischia di
eludere la questione di fondo. Quella, cioè, che dovrebbe spingere
il bravo Enrico a sfidare, con decisione, nell' Unione, le tendenze,
tuttora egemoniche, massimaliste, giustizialiste e cattocomuniste,
che restano incompatibili con il dna di una rinnovata, credibile e
autonoma forza socialista. Che, sui problemi più importanti,
in primis la lotta al fondamentalismo islamico, si ispiri alla fermezza
di Tony Blair e non già all' indeciso e tentennante buonismo
del professor Romano Prodi”.
Caruso (An) “Loiero
non vuole il dialogo”
28/07 ''Il presidente dice che qualcuno non e' contento che la sinistra
governera' per dieci anni la Calabria. Ma, a meno che un eventuale
governo Prodi non intenda abrogare le elezioni, non sarei troppo sicuro
che la sinistra governera' per dieci anni''. E' quanto sostiene in
una nota il parlamentare di Alleanza Nazionali, Roberto Caruso. ''Devo
dire che il Loiero moderato - ha aggiunto - sta lasciando il passo
ad il Loiero con l'elmetto: sara' forse per le necessita' di far pace
con i Ds che lo attaccano ogni giorno? I gravi fatti di cui e' stato
oggetto il presidente debbano essere accertati al piu' presto, ma
e' anche giunta l'ora di evitare polveroni e confusioni, perche' altrimenti
da domani non potremo piu' dire che la legge sullo spoil system e'
incostituzionale''. ''Sembra che Loiero non voglia il dialogo - ha
concluso Caruso - ma preferisca serrare le fila: il problema, pero',
e' che bisogna dare risposte certe e di governo, costituzionalmente
valide, ed abbandonare i proclami''.
Dima: “Anche
Assindustria Cosenza conferma il trend positivo del PIL”
28/07 ''Anche l'Assindustria di Cosenza, dopo la Banca d'Italia,
ha confermato la crescita nel 2004 del prodotto interno lordo. Infatti,
il Rapporto sull'andamento dell'economia regionale ha evidenziato
con forza come la Calabria sia stata la seconda tra le regioni meridionali,
dopo la Sardegna, ad avere registrato nell' ultimo anno le migliori
performance economiche e produttive''. E' quanto sostiene, in una
dichiarazione, Giovanni Dima coordinatore calabrese di An e consigliere
regionale. ''Gli industriali cosentini - afferma Dima - hanno poi
motivato questi chiari ed evidenti segnali di ripresa con l' andamento
altamente positivo di alcuni settori 'storici' della nostra economia
come l' agricoltura e l' edilizia che, nel 2004, hanno attraversato
una fase di massima espansione contribuendo in maniera determinante
e nonostante la sfavorevole congiuntura economica nazionale ed internazionale,
allo sviluppo dell'economia calabrese e del suo prodotto interno lordo''.
''Se l'agricoltura - sostiene Dima - ha beneficiato della positiva
congiuntura registratasi negli ultimi due anni nel settore agrumicolo
ed olivicolo e l' edilizia della ripresa dei lavori pubblici e dell'
aumento della richiesta di immobili da parte dei privati, occorre,
comunque, ribadire ed evidenziare che in questi settori, insieme a
quello del turismo, il precedente governo regionale ha investito e
quindi speso i fondi comunitari, nazionali e regionali a sua disposizione
ed ha attivato innovativi progetti di sviluppo che hanno coinvolto
l'Istituzione regionale ed i produttori ed imprenditori calabresi
nella realizzazione di un nuovo modello sociale ed economico sul quale
bisogna confrontarsi in maniera ragionata e non pregiudiziale e cioe'
senza affermare che quanto fatto nel passato non e' servito a niente''.
Per Dima ''sostenere che anche la precedente giunta regionale, nonostante
le difficolta' incontrate ed i problemi riscontrati, ha prodotto risultati
positivi, confermati anche e soprattutto dal fatto che non sono state
restituite alla Comunita' europea risorse economico - finanziarie
ma che anzi al contrario ne sono state ottenute di aggiuntive, significa
prendere atto di un lavoro gia' svolto precedentemente che impegna
gli attuali amministratori a continuare nell' opera di definizione
delle priorita' economiche regionali''. ''Certo - sottolinea il coordinatore
regionale di An - e' opportuno che questi settori siano inseriti in
un piu' generale progetto di modernizzazione della nostra economia
che, nel pieno rispetto del territorio e delle sue vocazioni, sappia
garantire valorizzazione della sua storia e del suo ambiente, promozione
delle sue risorse anche umane e stabilizzazione dei processi di sviluppo
economico che, pertanto, non dovranno essere piu' legati a fattori
contingenti. Proprio per questi motivi An il prossimo autunno avviera'
una serie di incontri con il mondo dell' associazionismo regionale
per la creazione di politiche di sviluppo agricolo, e non solo, realmente
condivise e partecipate e quindi non piu' calate dall' alto ma pensate
e realizzate nei singoli territori nel rispetto quindi di quella sussidiarieta'
sociale ed economica che avvicina sempre di piu' al contesto in cui
si opera''.
GENS: “Ad
ottobre, vere primarie per una vera rappresentanza di tutta la società
civile calabrese”
28/07 “Il recente intervento di Progetto Calabria sull’opportunità
di accorpare alle elezioni primarie dell’Unione del 15 e 16
ottobre, anche elezioni primarie per designare i candidati nei collegi
calabresi per le prossime elezioni politiche alla Camera ed al Senato,
nonché per i presidenti di provincia, ed i candidati a sindaco
nei comuni con popolazione superiore a 5000 abitanti, ha posto il
giusto accento sulle prossime azioni e scelte politiche che attendono
i cittadini calabresi subito dopo l’estate”. Lo afferma
l’associazione Generazione Europea Nuovo Sud in una nota. “In
tal senso –prosegue la nota - l’associazione G.E.N.S -
, intende rilanciare attivamente l’invito e le idee di Progetto
Calabria arricchendole con altre proposte e doverose osservazioni.
Infatti, sia prima che dopo l’esperimento “Lamezia”
che portò alla designazione di Agazio Loiero quale candidato
Presidente della regione Calabria, ed al quale in questo momento va,
peraltro, tutta la nostra solidarietà per i vili atti intimidatori
subiti nel giro di pochissimi giorni da parte della criminalità
organizzata; l’Associazione G.E.N.S, unitamente ad altri esponenti
della società civile calabrese, apprezzò la volontà
ed il tentativo della classe politica regionale di stabilire un rapporto
nuovo tra i cittadini-elettori ed i suoi rappresentanti politici,
denunciando però, contemporaneamente, sia prima che dopo l’assemblea
di Lamezia, anche i tanti limiti di quell’esperimento, cosi
lontano da elezioni Primarie vere e proprie, rivendicate e rilanciate
da G.E.N.S in diverse occasioni, come unico strumento idoneo a selezionare
in maniera trasparente e democratica l’accesso alle candidature
per gran parte delle cariche politiche istituzionali. Ebbene , anche
agli amici di Progetto Calabria che parteciparono in prima persona
a quell’Assemblea con un proprio candidato, il Prof. Latorre,
rettore dell’UNICAL, rivolgemmo incoraggiamenti ma anche severi
ammonimenti a non cadere sotto le forche caudine e machiavelliche
dei partiti . I risultati di quell’assemblea, anche alla luce
delle successive Primarie Pugliesi e Toscane, anche per gli amici
di Progetto Calabrie, non furono proprio esaltanti sotto il profilo
della partecipazione effettiva e vera della società civile
calabrese, rimasta in larga parte mortificata da quell’esperienza.
Quello che è in realtà necessario, per una vera e trasparente
partecipazione di tante altre associazioni, gruppi, comitati, movimenti,
di tante altre componenti del mondo universitario, di tanti singoli
cittadini e di larga parte del mondo imprenditoriale sano e vincente
di questa regione, è uno strumento vero come può essere
soltanto quello di elezioni primarie aperte. E gli stessi amici di
Progetto Calabrie , dopo quell’esperienza ne sono ben consapevoli
tanto da rilanciare questo stesso strumento per ristabilire quel rapporto
vero, ormai del tutto assente, tra i cittadini ed i propri rappresentanti
politici. Tuttavia, ciò che occorre di nuovo e di diverso rispetto
all’assemblea dei grandi elettori di Lamezia, è una presenza
vera della stessa società civile calabrese, che deve presentarsi
unita , con un’aggregazione più estesa possibile e con
un progetto che le conferisca quella forza necessaria ad affrontare
la competizione delle primarie. In tal senso, non occorre ripartire
dal modello Lamezia ma superare quello stesso esperimento, attraverso
un processo costituente della società civile che preceda ed
arricchisca l’appuntamento stesso delle Primarie. In tal senso,
la proposta di G.E.NS è quella di far precedere l’appuntamento
con le Primarie, da una vera a propria assemblea costituente di tutta
la società civile calabrese, che, arricchita delle tanti componenti
presenti nella nostra regione, già da Settembre elabori un
progetto comune, regole condivise, un codice etico-politico di rottura
con gli attuali “professionismi politici”, un approccio
culturale coraggioso ed innovativo che possa gettare le fondamenta
di una nuova e più trasparente rappresentanza politica, dove
il senso di orgoglio e di appartenenza vera a questo territorio, possono
diventare il seme di una nuova e rinnovata classe politica. Pertanto,
noi riteniamo che sarebbe un duplice errore arrivare all’appuntamento
del 15 e 16 senza questo preventivo processo costituente. In primo
luogo, la presenza della stessa società civile, nel consesso
di ottobre sarebbe del tutto debole e poco incisiva; secondariamente
il tempo troppo breve che ci separa dall’appuntamento di ottobre,
non consentirebbe anche da un punto di vista logistico ed organizzativo,
lo svolgimento di primarie vere e trasparenti. Infatti, non occorre
avere troppa fretta, ma neppure indugiare inutilmente; occorre secondo
noi, scindere i due momenti, ossia quello nazionale del 15 e 16 ottobre,
da un secondo e successivo appuntamento che, come hanno dimostrato
efficacemente e concretamente le Primarie in Puglia, può benissimo
raggiungere l’obiettivo di una vasta partecipazione di cittadini
anche qualche mese prima delle elezioni politiche. Il vero obiettivo
secondo noi deve essere proprio questo, e quanto più forte
e visibile sarà la presenza di una società civile organizzata,
tanto più difficile sarà per i professionisti della
politica dire che non c’è più tempo per le primarie
anche nei collegi, per i Presidenti di provincia , per i candidati
a sindaco nei paesi oltre 5000 abitanti, offendendo per l’ennesima
volta i calabresi con i soliti trucchi, con candidati scelti a tavolino
nel chiuso di poche stanze, lontanissime da questa regione. Noi crediamo,
al pari degli amici di progetto Calabria, che anche dopo i grossi
limiti di Lamezia non si può più tornare indietro dalla
strada di forme nuove e diverse di partecipazione dei cittadini calabresi
alle scelte politiche della propria regione. Bisogna pretendere con
forza e con proposte politicamente credibili, che il processo di selezione
e di rinnovamento della classe politica, parta solo dalla nostra Calabria
e non da altre sedi . La vera sfida è questa, e l’invito
quindi agli amici di Progetto Calabrie, cosi come quello che rivolgiamo
alle tante altre forze e risorse presenti nella nostra regione è
quello di marciare insieme, sin da subito, dandoci appuntamento già
per Settembre, convergendo verso quell’unico progetto che ha
la Calabria e la sua rinascita civile come l’obiettivo comune
di tutti i calabresi.
Caruso (An):
“Nomina di Trematerra importante e prestigiosa”
28/07 ''L'importante e prestigiosa nomina di Gino Trematerra, responsabile
nazionale del dipartimento elettorale dell'Udc, mi riempie di felicita'
e di orgoglio, anche e soprattutto perche' premia un amico che e'
fra i fondatori del Polo in Calabria''. E' quanto sostiene in una
nota il parlamentare di An, Roberto Caruso. ''Sono certo che il senatore
Trematerra - ha aggiunto - sapra' lavorare con il solito impegno e
la solita capacita' di ascolto e sapra' guardare , con responsabilita',
come ha sempre fatto, agli interessi della coalizione''. ''Penso -
ha concluso Caruso - che sia importante per la Calabria registrare
un successo del genere che garantisce spessore nei ruoli delegati,
quale appunto quello che ha investito Trematerra''.
Morrone (Fiamma):
“Santelli e Caligiuri danno sempre ragione agli avversari”
28/07 ''Il bipolarismo di strada non riesce a comprendere alcune
cose. La prima e' l'incredibile atteggiamento dei sottosegretari di
stato cosentini, Santelli e Caligiuri, che non perdono occasione per
dare ragione a Loiero, anche quando questo dice che riceve intimidazioni
per avere smantellato il sistema di potere del centrodestra''. E'
quanto sostiene in una nota il dirigente di Fiamma Tricolore, Marcello
Morrone. ''Ci chiediamo - ha aggiunto - quale speranza possa avere
Berlusconi in Calabria se i suoi esponenti di Governo si fanno vivi
solo per dare ragione all'avversario: non parlano certo di giustizia
e di turismo, ne' di gravi problemi come la disoccupazione, ma dicono
signor si, per motivi che non conosciamo. Che si stia inaugurando
davvero il partito unico in Calabria?''.
Interrogazione
della Napoli sugli enti beneficiari di contributi dello Stato nel
vibonese
27/07 La vice presidente della Commissione parlamentare antimafia,
Angela Napoli, ha presentato un' interrogazione al Ministro dell'
Economia e delle finanze per chiedere ''quali siano stati i criteri
di individuazione degli enti beneficiari dei contributi statali''
previsti dal decreto legge n. 7 del 2005 convertito, con modificazioni,
nella legge 43 del 2005. In particolare, la parlamentare chiede di
sapere ''quali siano i motivi che hanno portato alla individuazione
di ben 23 enti beneficiari nella sola provincia di Vibo Valentia''.
''L' elenco - ha sostenuto il deputato di An - evidenzia ben 346 enti
beneficiari. Tra questi ve ne sono 23 appartenenti alla provincia
di Vibo e altri 3 o 4 a quella di Catanzaro. Le province sono cinque,
ciascuna delle quali ha certamente enti che necessiterebbero di benefici
statali. L' individuazione di un cosi' elevato numero di enti del
vibonese evidenzia la strumentalizzazione che e' stata attuata da
qualche intervento che non ha inteso considerare la Calabria nella
sua omogeneita'''.
Biagio e Diana
(Rif. Com.): “Polizia Provinciale solo come salvaguardia ambientale”
27/07 Il Consiglieri del gruppo di Rifondazione Comunista alla Provincia,
Biagio Diana e Marino Reda, nel salutare con favore e piena soddisfazione
l’approvazione del regolamento che, di fatto, avvia l’istituzione
del Corpo di Polizia Provinciale, ribadiscono l’importanza del
traguardo raggiunto con questo atto che va in direzione della coerente
attuazione e realizzazione del programma di governo del Presidente
Mario Oliverio.
“Si tratta di un importante strumento normativo -hanno detto
i consiglieri di Rifondazione Comunista- che, in aderenza al nostro
preciso intento nel segno dell’unità per la nostra provincia,
vuole creare non un nuovo corpo di polizia ma solo ed esclusivamente
potenziare le competenze di azione amministrativa delle guardie ittico-venatorie”
“In attuazione dei compiti istituzionali dell’Ente, quindi,
si vuole, con la presenza del corpo di polizia sul territorio, operare
una più attenta e accurata vigilanza, specialmente, sul versante
della salvaguardia ambientale, che rappresenta -concludono i consiglieri
provinciali di Rc. Diana e Reda- la nostra grande risorsa.”
Il sen. Trematerra
nominato responsabile del dipartimento elettorale dell’Udc.
Soddisfazione di Tassone e Galati
27/07 Il segretario nazionale dell'Udc, Marco Follini, ha nominato
il senatore Gino Trematerra responsabile del Dipartimento elettorale
nazionale del partito. Trematerra, 65 anni, e' stato eletto consigliere
regionale nel '95, e' stato assessore regionale al lavoro sino al
'98. Rieletto nel 2000, e' stato capogruppo del Ccd in Consiglio regionale
sino al 2001, anno della sua elezione a senatore. Trematerra e' attualmente
segretario regionale del partito in Calabria e commissario in Puglia.
''La nomina - ha detto Trematerra - mi inorgoglisce e mi onora, specie
in considerazione dell' importanza del Dipartimento elettorale, alla
vigilia delle elezioni politiche. Lavorero' avendo sempre in mente
due valori calabresi: l' umilta' di san Francesco da Paola e la tenacia
di Gioacchino da Fiore, due riferimenti straordinari che concretizzano
il senso della cristianita' con quella della volonta'''.
Il vice segretario vicario dell'Udc Mario Tassone esprime soddisfazione
e compiacimento per la nomina del senatore Gino Trematerra a capo
dell'ufficio elettorale dell'Udc e della professoressa Marisa Faga'
nel nuovo organigramma, varato questa mattina dalla direzione del
partito. ''Si tratta - afferma - di un riconoscimento prestigioso
a due esponenti del partito in Calabria che, sono sicuro, metteranno
a servizio di tutti la loro esperienza e la loro professionalita'''.
''Sono estremamente soddisfatto per gli incarichi nazionali del senatore
Gino Trematerra e della dottoressa Marisa Faga'. Sono entrambi rappresentanti
di spicco del nostro partito, sono persone di consolidata esperienza
e prestigio, sono entrambi nella condizione di conferire all'organizzazione
del nostro partito un ancora maggiore efficacia e concretezza d'azione''.
E' questo il commento di Giuseppe Galati, Sottosegretario alle Attivita'
Produttive e membro della direzione del Consiglio nazionale dell'Udc,
dopo gli incarichi conferito oggi a Gino Trematerra e Marisa Faga'.
Il senatore Gino Trematerra, in particolare, e' stato nominato responsabile
del Dipartimento elettorale nazionale del partito mentre la dottoressa
Marisa Faga' andra' a ricoprire il ruolo dell'Ufficio Organizzativo
del Movimento Femminile del partito. ''Sono compiaciuto - ha ribadito
Galati riferendosi a quest'ultima nomina - perche' sono convinto che
Marisa Faga' sara' in grado di portare nuova linfa al movimento. Le
donne oggi possono e devono ricoprire una parte fondamentale della
gestione della politica e il nostro partito, da sempre e oggi piu'
che mai - ha concluso il Sottosegretario - riconosce la centralita'
del ruolo femminile e le loro capacita'''.
Unione Socialista:
Zavettieri attacca tutti, ma l’Unione Socialista si farà.
Principe, grande assente
26/07 ''Avanti compagni, perche' il risultato e' a portata di mano'':
quando Saverio Zavettieri conclude cosi', alla vecchia maniera come
si faceva una volta, il suo lungo, appassionato ed applauditissimo
intervento al convegno del ridotto del teatro Rendano le 9 di sera
sono passate da un pezzo ma dalle sedie e dai divani di velluto, roventi
per il gran caldo, non si e' alzato nessuno. E nessuno si alzera'
prima delle conclusioni di Cesare Marini, quando ormai si sono fatte
quasi le 10. Ieri sera e' stata una nuova puntata dell' orgoglio socialista
calabrese, come quella del cinema Italia l' anno scorso ma forse piu'
pronta a raggiungere, stavolta, l' obiettivo che e' quello dell' unita'
tra tutte le forze socialiste per dare vita al partito e riunificare
le anime della diaspora del dopo Craxi. Un obiettivo che in Calabria
sembra piu' vicino ma che non nasconde ostacoli ed anche divisioni
su alcuni punti della vicenda politica, come il giudizio sulla giunta
Loiero, che vede il Nuovo Psi di Zavettieri e Chieffallo piu' critico
e lo Sdi di Marini, Pappaterra e Incarnato su una posizione piu' soft.
E ieri sera si e' anche sfiorato l' incidente diplomatico durante
l' intervento di Zavettieri che ha spiegato come a suo parere nel
giudizio sulla Giunta Loiero prevale il colore grigio della rassegnazione
ed Incarnato - il quale poco prima, tra l' altro, si era definito
l' unico socialista in giunta (molti si sono chiesti che fine avesse
fatto Sandro Principe) - non c' e' stato piu' e si e' polemicamente
alzato dal tavolo della presidenza masticando amaro e minacciando
di ritirarsi dal partito. Per il resto e' stata la gran serata del
garofano dei bei tempi che furono e che sono. Al Rendano c' erano
tutti (o quasi): Crino', Pappaterra, Marini, Nucera, Chieffallo, Leone,
Incarnato, Giacomo Mancini, Magaro' e poi Frasca, Gaetano Mancini,
Giovanni Palamara, Giovanni Geresia e tanti altri ancora e anche new
entry, da Paola e da Rende soprattutto. Zavettieri e' stato il mattatore
della serata e del resto e' proprio lui il punto di snodo di tutta
la vicenda politica nazionale. Ieri sera ne ha avuto per tutti: per
centrosinistra, centrodestra e socialisti. Ha attaccato sulla nomina
di Lamberti a Sviluppo Italia, sulla defenestrazione di Larizza dal
Cnel, sulla Calabria senza bussola da 15 anni, su Gioia Tauro e il
Ponte - ''attenti a non ritrovarsi insieme alla Lega Nord nel dire
no alle infrastrutture'' - ed ha concluso tra gli applausi scroscianti
di tutti i militanti socialisti. Marini poco dopo ha invitato ad essere
piu' cauti nel giudizio sulla giunta Loiero ma ha egualmente rivendicato
l' autonomia di giudizio del partito. Piu' netto Tonino Leone, per
il quale il processo unitario va governato e le modificazioni nell'
azione della Giunta ''non possono mettere in discussione l' impianto
che rappresenta un' alternativa al governo di centrodestra che ha
fallito in Calabria''. Piu' marcato ancora Pappaterra nel giudizio
sulla Giunta. Alla fine sulle scale del Rendano, i commenti sono andati
avanti fino a notte fonda.
Deputati di Rifondazione
a Lunardi: “Bloccare il Ponte, infrastrutturare la Calabria”
26/07 I deputati Franco Giordano, Pietro Folena e Giovanni Russo
Spena di Rifondazione comunista hanno presentato un' interrogazione
al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti per ribadire la richiesta
di blocco delle procedure per la realizzazione del Ponte sullo Stretto
di Messina. Nell' interrogazione, i tre parlamentari mettono in evidenza
la ''forte contrarieta' di forze politiche, sociali, culturali ed
ambientali nonche' di tanta parte della societa' calabrese e siciliana
al Ponte sullo Stretto di Messina'', rilevando che ''sarebbe auspicabile
per il Mezzogiorno un modello sociale e produttivo diverso, che garantisca
lavoro sicuro e servizi pubblici di qualita' che rendano certi ed
esigibili il diritto all'acqua, alla salute, alla scuola''. In particolare,
nel testo dell'interrogazione si fa anche riferimento al documento
programmatico dell'Unione calabrese dove si sostiene ''la necessita'
di infrastrutturazione territoriale ai fini della comunicazione e
del superamento del limite della perifericita''. In relazione alla
partecipazione alla gara di affidamento della progettazione definitiva,
esecutiva e della realizzazione del ponte, Giordano, Folena e Russo
Spena sottolineano che sono pervenute due offerte (Astaldi ed Impregilo).
''Una gara - sostengono - tutta italiana alla quale non ha partecipato
nessuna delle grandi imprese straniere, perche' evidentemente poco
garantite sulla fattibilita' e sulla certezza dei costi''. I parlamentari
del Prc chiedono al ministro Lunardi ''se non ritenga necessario liberare
risorse finanziarie al fine di potenziare e razionalizzare l'attraversamento
marittimo dello Stretto, rilanciando l'infrastrutturazione della Calabria
e della Sicilia e incanalando la domanda di mobilita' verso trasporti
collettivi e l'intermodalita'''.
Pittelli: “Scelti
i presidenti dei comitati elettorali calabresi di Forza Italia”
26/07 ''La ricognizione e' finita, i 17 presidenti dei comitati elettorali
calabresi e delegati di collegio sono stati scelti e gli stessi parteciperanno,
il prossimo giovedi', al Consiglio nazionale''. E' quanto sostiene
in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia Giancarlo Pittelli.
Il coordinatore regionale di Forza Italia evidenzia inoltre che sono
stati rispettati i tempi dettati nelle scorse settimane dal ''Motore
azzurro'', del quale fanno parte, tra gli altri, il coordinatore nazionale
Sandro Bondi, il suo vice, Fabrizio Cicchitto e gli onorevoli Dell'Utri
e Valducci. ''A questo punto - ha proseguito Pittelli - tutte le vecchie
cariche nell'ambito regionale di Forza Italia sono state azzerate''.
Intanto per il primo agosto, a Lamezia Terme, e' stata fissata un'assemblea
alla quale parteciperanno i parlamentari, i consiglieri regionali
e i neo delegati di collegio.
Giovedì
a Lamezia assemblea regionale di IDV
26/07 L' ufficio di presidenza nazionale di Italia dei Valori ha
convocato per giovedi' pomeriggio a Lamezia Terme l' assemblea regionale
dei quadri dirigenti della Calabria che sara' presieduta da Felice
Belisario, Edoardo Rina e Salvo Raiti, rispettivamente coordinatore
organizzativo nazionale, responsabile nazionale Enti locali e responsabile
nazionale eletti del partito. I dirigenti calabresi di Italia dei
Valori discuteranno dei temi di attualita' politica, che vedono protagonista
Italia dei Valori, in particolare si discutera' dell' attivita' preparatoria
di ''Primaria 2005'', le primarie indette dall' Unione, alle quali
e' candidato anche il presidente nazionale del partito Antonio Di
Pietro. La convocazione dell'assemblea regionale del partito e' stata
resa nota da Maurizio Feraudo, consigliere regionale e responsabile
provinciale di Cosenza di Italia dei Valori, il quale ha espresso
soddisfazione per l'iniziativa che ''dopo un periodo, successivo alle
elezioni di aprile scorso, di immobilismo dell' attivita' politica,
finalmente un appuntamento importante che riaccende la discussione
e riporta la Calabria nel contesto del dibattito politico nazionale''.
Parte da Cosenza
l’Unità Socialista. Al ridotto del Rendano tantissima
gente al convegno di Mancini, Marini e Zavettieri
25/07 Ancora una volta un appuntamento importante che i socialisti
cosentini non vogliono perdere e, come lo scorso anno, riempiono il
ridotto del Teatro Rendano con centinaia e centinaia di persone nonostante
il caldo asfissiante. Da questa stasera da Cosenza parte un forte
impulso all'unita' di tutte le anime del vecchio Psi, sia quelle che
stanno nel centrosinistra che quelle attualmente nel centrodestra.
A certificare tutto cio' la presenza di Giacomo Mancini, deputato
del Pse; Cesare Marini, dello Sdi e capogruppo al Senato del Gruppo
misto; e di Saverio Zavettieri, uno dei leader del Nuovo Psi che si
e' contrapposto a Gianni De Michelis nell'ultimo consiglio nazionale
del partito. E' proprio Zavettieri a sottolineare la forte valenza
del confronto di stasera. ''Dalla Calabria - dice - e' partita un'iniziativa
forte per l'unita' socialista. Il 10 settembre ci sara' un'assemblea
nazionale indetta dal Nuovo Psi per mandare avanti le questioni programmatiche,
costruire il nuovo partito socialista e lanciare la sfida per le primarie
dell'Unione. Non e' possibile - spiega Zavettieri - che non ci sia
una candidatura riformista all'appuntamento di meta' ottobre''. Giacomo
Mancini rilancia il tema dell'unita' socialista e sottolinea come
questo percorso in Calabria sia iniziato dieci mesi fa con la lista
di tutti i socialisti del centrosinistra alla Regione. Questo e' stato
seguito da un fatto politico importante: la rottura del Nuovo Psi
con la Casa delle liberta'. ''Ora guardiamo con attenzione a quello
che succedera' durante il congresso del Nuovo Psi auspicando che tutto
il partito segua la scelta fatta dai dirigenti calabresi per un'alleanza
stabile nel centrosinistra. All'interno dell'Unione - aggiunge Mancini
- c'e' uno spazio politico che i socialisti possono occupare, orgogliosi
di una storia passata ma insieme convinti che sia indispensabile esprimere
una posizione a favore dei diritti''. Forse il piu' netto e' Cesare
Marini, uno dei leader dello Sdi di Enrico Boselli, il quale alla
domanda sulla riunione delle varie anime socialiste risponde cosi':
''Siamo oltre le possibilita', siamo al confronto per stabilire le
modalita'. Il grosso corpo del vecchio Psi, a livello di gruppi dirigenti,
e' pronto per percorrere la strada dell'unita' del Partito socialista
che si colloca a sinistra. Nel confronto per la costruzione del nuovo
Psi, non si sono affacciate ne' l'ipotesi del terzo polo, ne' l'alternativa
tra il centrodestra e il centrosinistra''. Ma Marini da' anche un'indicazione
di marcia ulteriore: ''Oggi - dice il dirigente dello Sdi - si discute
solo di come costruire nel centrosinistra una forza socialista che
ha come prospettiva quella di un grande partito riformista''. Marini
non evita la domanda sulle primarie: ''Se la candidatura socialista
- dice - serve solo per una visibilita', cio' non ci interessa. Se
invece una candidatura riformista non si pone in questi termini, ma
serve a tutta l'area, mi pare allora un passaggio obbligato''.
Pappaterra (sdi)
“verso il partito del Socialismo Europeo”
25/07 Oggi l'unita' socialista, domani il partito del socialismo
europeo insieme ai Democratici di sinistra. E' questo, infine, l'auspicio
di Domenico Pappaterra, dello Sdi, che ha partecipato stasera all'assemblea
di Cosenza. Pappaterra ha inoltre raccomandato ai vertici socialisti
di calibrare le posizioni verso la Giunta regionale ''perche' sarebbe
inaccettabile per noi criticare ad ogni pie' sospinto Loiero e la
sua squadra dopo che abbiamo sconfitto il centrodestra ed abbiamo
il dovere di dare alla Calabria una speranza di cambiamento''.
Zavettieri (NPSI)
“Con il congresso si sancirà l’unione con Unità
Socialista”
25/07 Saverio Zavettieri, del Nuovo Psi, ribadisce di considerare
conclusa l'alleanza fra il partito e la Cdl, e si dice certo che il
congresso di ottobre mettera' il sigillo sulla scelta dell'unita'
socialista con lo Sdi. In un'intervista a 'diario21', Zavattieri sostiene
che ''la scelta di uscire dalla Cdl e di costruire l'unita' socialista
e' stata gia' assunta nell'assemblea del 18 luglio scorso, durante
i lavori del consiglio nazionale''. ''Per me - precisa Zavattieri
- il congresso apporra' il sigillo a queste scelte''. Secondo Zavattieri,
''l'unita' socialista e' a sinistra'' e ''potrebbe essere autonoma
solo se cambia lo schema bipolare''. Per Zavattieri, ''il primo interlocutore
e' lo Sdi, e non potrebbe essere altrimenti''; quanto ai radicali,
''c'e' la possibilita' di un'alleanza con loro'', ma, avverte Zavattieri,
''se si fa, si fara' un accordo elettorale e non si dara' vita ad
un soggetto politico unico, anche perche' le divergenze con i radicali
ci sono, a cominciare, ad esempio, dall'idea diversa che si ha sul
sistema elettorale''.
Vertice dell’Unione
: a novembre stati generali della coalizione
25/07 Le minacce rivolte al presidente della Regione, Agazio Loiero,
ma anche l' analisi della situazione politica, con la decisione di
convocare, per novembre, gli stati generali del centrosinistra: questi
i temi trattati nel corso della riunione dell' Unione calabrese, svoltasi
stamani a Catanzaro alla presenza dei segretari regionali e dei capigruppo
dei partiti della coalizione, del portavoce dell' Unione, Marco Minniti,
e dello stesso Loiero. ''E' stata una riunione molto positiva - ha
sostenuto Minniti al termine dell' incontro - nel corso della quale
abbiamo affrontato due grandi questioni. La prima e' come l' Unione
reagisce alle minacce a Loiero. Da parte di tutti e' stato sottolineato
come si tratti di fatti molto gravi che non hanno precedenti in nessuna
parte d' Italia e che ci deve essere una reazione molto forte delle
istituzioni preposte a garantire la sicurezza dei cittadini. Di particolare
importanza sara' la riunione del Consiglio regionale di domani. In
quella sede i capigruppo di maggioranza si presenteranno con una risoluzione
sulla minacce a Loiero, con la volonta' e l' auspicio che possa diventare
una risoluzione dell' intero Consiglio''. ''La seconda questione che
abbiamo affrontato - ha proseguito Minniti - e' quella di fare un
primo bilancio di questa fase di governo della Calabria e costruire
le condizioni affinche' ci possa essere il pieno dispiegamento delle
energie politiche e progettuali dell' intera coalizione. Abbiamo deciso
di istituzionalizzare questo appuntamento, cioe' di dare vita ad una
conferenza dei segretari regionali e dei capigruppo di maggioranza
che si riunira' almeno una volta al mese insieme con il Presidente
della Regione per fare di questa sede, una sede che sia insieme di
proposta, di verifica e di lavoro comune tra la Giunta regionale ed
il complesso delle forze della coalizione di centrosinistra''. ''Abbiamo
deciso altresi' - ha sostenuto Minniti - di convocare per settembre
un seminario regionale dell' Unione con l' intento di fare di questo
un elemento importante di passaggio tra l' esaurimento dei primi cento
giorni del governo regionale e gli appuntamenti di medio periodo che
intendiamo sottolineare nella fase che si apre. Infine si e' assunto
l' orientamento di convocare per novembre gli stati generali del centrosinistra.
Quando abbiamo scelto Loiero abbiamo detto che l' assemblea dei grandi
elettori avrebbe continuato a vivere come strumento di verifica, di
confronto e di proposta positiva in maniera ampia della coalizione.
In questo quadro abbiamo deciso di convocare l' assemblea de grandi
elettori che diventano cosi' gli stati generali dell' Unione calabrese,
e di convocarli esattamente ad un anno esatto dall' assemblea di Lamezia''.
''Nel corso della riunione - ha concluso Minniti - c' e' stato un
confronto abbastanza approfondito, ampio, forte, anche di, merito.
E' stata veramente un' eccellente riunione''.
Zavettieri: “La
candidatura di Lamberti Castronuovo è incompatibile”
24/07 In una dichiarazione congiunta Saverio Zavettieri e Demetrio
Costantino rilevano come Edoardo Lamberti Castronuovo, ''nel tentativo
maldestro di coprire una evidente incompatibilita' esistente tra l'
incarico di presidente di Sviluppo Italia Calabria e di editore, ha
candidamente annunciato la propria candidatura a tutte le cariche
amministrative e politiche''. Per i due ''e' la conferma plateale
dell' assenza di una vera cultura istituzionale giacche' c' e' il
gravissimo rischio di strumentalizzare la prestigiosa carica di presidente
di Sviluppo Italia Calabria. E, quindi, l' incompatibilita' da noi
paventata si aggrava e si rafforza con le cariche attuali di presidente
di Sviluppo Italia e di editore e per quella annunciata istituzionale-elettiva
qualsiasi, purche' venga (esattamente come Berlusconi). Occorre un
uso corretto e rigoroso delle istituzioni per affermare i principi
fondanti della democrazia e della liberta'. Qual e' il mandato ricevuto
da parte di chi lo ha sollecitato e di chi lo ha nominato? E' possibile
conoscere le reali motivazioni? Verificheremo anche, e con attenzione,
la sua volonta' di voler consegnare alla citta' di Reggio uno 'strumento
di liberta'' (che sarebbe la sua emittente)''.
Pietro Mancini:
“Dai politici del Sud si attendono segnali concreti di rinnovamento
sugli sprechi”
23/07 “In Calabria, il buon Agazio Loiero è proprio
sicuro che le migliaia di giovani disoccupati si attendessero che
il primo pensiero del governatore ex dc fosse quello di dotarsi di
un ufficio- stampa, più pletorico di quello di George W. Bush
?” E’ quanto afferma in un articolo de “Il Giornale”
l’ex Sindaco di Cosenza, Pietro Mancini a proposito della “sprecopoli”
dei politici del Sud. “E il vice- presidente della giunta e
assessore al bilancio, il diessino Adamo, -prosegue Pietro Mancini
-invece di coinvolgere, con scarso stile, nella sua polemica risposta
a Fassino, la moglie del segretario, non potrebbe almeno rinunciare
al doppio e faticoso incarico di leader della Quercia ? A volte, piccoli
e significativi segnali sono di gran lunga preferibili a lunghissime
e improduttive articolesse sulle magnifiche sorti, e progressive,
che i governanti del centro- sinistra si appresterebbero a regalare
al popolo meridionale, che troppo paziente ( ma sino a quando ? )
attende.”
Lunedì
al Rendano prove di Unità Socialista con Giacomo Mancini, Cersare
Marini e Saverio Zavettieri
23/07 Il cammino verso l'unita' di tutte le forze socialiste segna
una tappa importante. Lunedi' prossimo, al teatro Rendano di Cosenza
alle 17,30, e' in programma una manifestazione alla quale parteciperanno
i leader calabresi Cesare Marini, Giacomo Mancini e Saverio Zavettieri.
L'obiettivo dei dirigenti dello Sdi, del Nuovo Psi e del Pse-Lista
Mancini e' quello di dare forza alla costituzione di un soggetto unitario
di tutti i socialisti collocato stabilmente nel centrosinistra e che
rappresenti il vero motore riformista dell'Unione. L'appuntamento
di Cosenza, al quale guardano con attenzione i dirigenti nazionali
dei poli, arriva dopo l'esperimento di unificazione delle forze socialiste
presenti nel centrosinistra alle ultime regionali e dopo la 'rottura'
del Nuovo Psi calabrese con il centrodestra decretata dalla candidatura
di Zavettieri alle suppletive fuori dalla Cdl. E' presumibile che
Marini, Mancini e Zavettieri imprimeranno una netta accelerazione
al progetto unitario che consentira' la presentazione di un nuovo
soggetto socialista alle elezioni politiche.
Boselli: “Il
Nuovo PSI scegla la sinistra e l’unità socialista è
fatta”
23/07 ''Mi rivolgo con spirito di amicizia verso le compagne e i
compagni del Nuovo Psi, a cominciare da Gianni De Michelis e da Bobo
Craxi, impegnati nella fase precongressuale che si sta svolgendo nel
Nuovo Psi: e' sufficiente che facciate una scelta a sinistra perche'
l'unita' socialista si trasformi in una cosa bella e fatta''. Nella
sua relazione al Direttivo dello Sdi, Enrico Boselli ha affrontato
la questione dell'unita' socialita. ''Mi rivolgo anche ai compagni
e alle compagne che sembrano orientati a restare nel centro destra
ed anche a quelli che sono oggi al governo con Berlusconi perche'
riflettano e ritrovino la strada che porta alla vecchia casa socialista
-ha aggiunto il presidente dello Sdi-. Mi rivolgo con amicizia a Chiara
Moroni, che appare la piu' determinata a restare dove sta, per dirle
che noi abbiamo compreso il suo dramma personale e che qui tra di
noi trovera', se volesse venire, quell'affetto vero ed autentico che
si puo' ricevere solo dalla propria famiglia che per lei, come lo
era per suo padre, e' solo quella dei socialisti italiani''. Boselli
ha sottolineato la vicinanza con Unita' socialista di Claudio Signorile
e con il Pse di Giacomo Mancini e ha aggiunto: ''Con spirito fraterno
mi rivolgo a tutti i socialisti perche' ritrovino finalmente una forte
unita'''. Il presidente dello Sdi ha tratteggiato i prossimi passi:
''Noi coltiviamo l'idea di realizzare con il Nuovo Psi, ove faccia
una chiara scelta di centro sinistra, e con i Radicali un nuovo progetto
che faccia partecipare all'Unione una vera e propria nuova forza politica,
caratterizzata suitemi della laicita', dell'innovazione e della solidarieta'''.
Boselli ha chiarito: ''Non vi propongo solo un impegno per fare una
pura e semplice lista elettorale che possa superare lo sbarramento
del 4%. Noi dobbiamo avere l'ambizione di creare una cosa piu' grande
ed importante che possa dare un contributo ad un rinnovamento della
sinistra italiana. Non puntiamo affatto a creare una terza forza che
resusciti un vecchio contenzioso con i Ds, che consideriamo oggi ampiamente
superato. Anzi, in questo nostro lavoro che aspira a creare una forza
socialista e radicale noi vogliamo sviluppare un rapporto speciale
con i Ds nella consapevolezza che i nostri comuni legami nel partito
del socialismo europeo e nell'Internazionale socialista ci condurranno
a realizzare in futuro gradi sempre maggiori di unita' politica ed
elettorale''.
Soriero (DS):
“In sei mesi calo di oltre il 6% di passegeri all’aereoporto
di Lamezia”
23/07 ''Finalmente un po' di chiarezza sui dati di traffico dell'
aeroporto di Lamezia Terme: nel primo semestre dell' anno in corso
si e' registrato un crollo verticale dei passeggeri pari al -6,26%;
lo si desume dal rapporto sullo stato degli aeroporti meridionali,
pubblicato nell' inserto ''Sud'' del ''Sole 24 ore'' di mercoledi'
scorso''. A sostenerlo e' stato Giuseppe Soriero, responsabile dei
Ds alle infrastrutture ed ai trasporti nel Mezzogiorno. ''Viene da
chiedersi - ha aggiunto Soriero - su che cosa poggino le dichiarazioni
trionfalistiche sulla gestione aeroportuale di Lamezia continuamente
ripetute dall' attuale presidente, peraltro in prorogatio, in attesa
del rinnovo delle cariche sociali. Dopo i ripetuti comunicati stampa
delle settimane scorse, tesi ad esaltare una personalistica conduzione
di Sacal, destano ancora di piu' sorpresa le dichiarazioni riportate
nel rapporto del ''Sole'' con il quale l' attuale presidente tenta
di giustificare il calo di passeggeri con l' apertura dello scalo
di Reggio Calabria. Egli afferma, anzi, con sufficienza di non temere
la concorrenza degli altri scali calabresi; come commentare queste
affermazioni poco pregnanti tecnicamente e gravi per alcuni aspetti
di correttezza di rapporto con le societa' corregionali? Poniamo il
problema della qualita', non solo del presidente, ma dell' intero
vertice della Sacal. E' appena il caso di sottolineare che un management
tecnicamente attrezzato e con una visione completa dello scenario
del trasporto aereo, dovrebbe essere obbligatoriamente portato a fare
i confronti sui dati di traffico degli altri aeroporti meridionali,
cioe' i veri competitor di Lamezia, quali Catania, Palermo, Bari,
Brindisi e Napoli. Qui il panorama diventa buio, difatti Palermo e
Brindisi crescono, Catania e Napoli tengono, Bari si attesta a -4%
e Lamezia si posiziona a -6,26%. Ecco allora dove si misura la capacita'
di un management attrezzato tecnicamente: nel reggere il passo con
il vero mercato dell' area meridionale, sapendosi confrontare alla
pari con i concorrenti, e riuscendo a far emergere definitivamente
le enormi potenzialita' dello scalo lamentino. Io credo che quest'
ultimo, invece, sia rimasto escluso da tutti i circuiti virtuosi del
trasporto aereo internazionale, a partire da quello del low cost che
tanto impulso ha dato ai territori dove, grazie alla lungimiranza
ed alla competenza del management di quelle societa' aeroportuali,
sono state avviate attivita' di volo stabili e non stagionali, peraltro
incrementate progressivamente anno per anno''. ''Nei confronti degli
scali di Reggio e Crotone, meritevoli intanto di corretta considerazione
- ha proseguito Soriero - la maggiore dimensione aziendale di Lamezia
deve esprimersi anzi con spirito di servizio in una logica di sistema
e di complementarieta', viste le differenti vocazioni naturali dei
tre scali. Tutto cio' e' sintomatico di una riduttiva visione strategica
dell' attuale management di Sacal, che pare interpretare il suo ruolo
in chiave prettamente privatistica, come del resto si evince dalla
bassa qualita' delle relazioni tra la societa' aeroportuale ed i soci,
ma ancor di piu' dall' assenza di confronto istituzionale con gli
enti territoriali, Comune di Lamezia e Regione Calabria innanzitutto.
Essendo stato svelato anche questo aspetto negativo dei dati di traffico,
ostinatamente celato dai vertici di Sacal, e dopo averne portato alla
luce le tensioni sindacali, oltre che i casi conclamati di mobbing
- ha concluso Soriero - credo utile a questo punto che si acceleri
il confronto per procedere al rinnovo di tutti i livelli di responsabilita'
relativi alla gestione della Sacal''.
Il Nuovo PSI
verso il progetto unitario, invita i socialisti alla manifestazione
del Rendano
23/07 ''Esaurimento dell' alleanza, comunque sia, del Nuovo Psi con
la Casa delle Liberta' e assunzione fin da ora del progetto dell'
Unita' Socialista''. Sono alcune delle conclusioni a cui e' giunto
il comitato provinciale di coordinamento del Nuovo Psi. Alla riunione,
e' detto in un comunicato, hanno partecipato Saverio Zavettieri,,
Margherita Carignola, Adolfo Collice, Pasquale Esposito, Battista
Gentile, Elisio Gallo, Egidio Iorio, Salvatore Siviglia, Giuditta
De Santis, Franco Lo Petrone., Il coordinamento, e' detto nella nota,
''ha preso atto, con soddisfazione, delle decisioni unanimi del Consiglio
nazionale del 18 luglio che ha stabilito il 'no' al partito unico
sia della Casa delle Liberta' che dell'Ulivo, che rappresenterebbero
la prima tappa della trasformazione del bipolarismo in bipartitismo''.
Sul progetto di Unita' socialista e' stata programmata, per lunedi'
25 luglio, una manifestazione che si terra' al Teatro Rendano di Cosenza
su iniziativa dello Sdi, del Nuovo Psi e di Socialismo e' Liberta'.
''Il Comitato provinciale del Nuovo Psi di Cosenza - riporta la nota
- invita tutti i compagni del Nuovo Psi, i socialisti e i simpatizzanti
ad intervenire a questo importante appuntamento e a prendere sul territorio
iniziative comuni a sostegno di questo grande obiettivo politico che
porti alla ricostituzione del Psi''.
Lunedì
a Lamezia riunione del Comitato regionale del PdCI
23/07 L' esame dell' attuale fase politica e l' impegno dei Comunisti
Italiani nel governo della Regione saranno al centro, martedi' 26
giugno, a Lamezia Terme, della riunione del Comitato regionale del
Pdci. ''L' incontro - e' detto in un comunicato - assume un importante
significato perche' avviene nella fase in cui l' Unione sta avviando
le sue iniziative politiche per il cambiamento della Regione e per
il Pdci continua ad essere preminente la messa a punto del proprio
ruolo peculiare nella compagine di governo''. I lavori saranno aperti
da una relazione del segretario regionale Michelangelo Tripodi. ''L'
assise dei Comunisti Italiani - riporta il comunicato - indichera'
le linee attraverso cui il partito intende proseguire nell' azione
di rilancio delle questioni sociali e politiche che sono patrimonio
storico della Sinistra, in primis la lotta alla disoccupazione e al
lavoro precario, la tutela dell' ambiente e la salvaguardia del territorio,
la trasparenza amministrativa e la lotta alla criminalita' organizzata.
L'incontro di Lamezia Terme, inoltre, consentira' ai Comunisti Italiani
un ulteriore approfondimento sui contenuti programmatici a partire
dai quali il partito intende caratterizzare la sua azione nella giunta
guidata dal presidente Agazio Loiero''.
Galati: “O
l’Italgas metanizza la Calabria o si fa da parte”
22/07 ''Occorre che l' Italgas esprima chiaramente la sua volonta'
di intervenire oppure si faccia da parte, lasciando che subentrino
altri soggetti''. A sostenerlo e' stato il sottosegretario alle attivita'
produttive, Giuseppe Galati, dopo l' incontro svoltosi nella sede
del Ministero, tra l' Italgas e i rappresentanti dei 92 Comuni delle
province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, interessati alle
opere del programma di metanizzazione alle quali l' Italgas, ente
concessionario, non ha ancora dato luogo. Una presa di posizione quella
di Galati, condivisa, secondo quanto riferito in un comunicato del
Ministero, dal vice presidente della Regione Calabria, Nicola Adamo,
che ha affermato di ''condividere la scelta del Map; Italgas dia luogo
agli impegni o si faccia da parte''. Secondo quanto riferito, gia'
da due anni sono stati destinati dal Map 150 milioni di euro per la
realizzazione dell' opera. Galati ha indicato il termine perentorio
del 3 agosto per esprimere il suo interesse a dare seguito ai lavori.
''E' un problema che va risolto e subito - ha sostenuto il sottosegretario
- perche' arreca un danno all' economia delle famiglie e rappresenta
un grave ostacolo alla crescita delle imprese calabresi. Non possiamo
lasciare in attesa di un pronunciamento su un' opera cosi' rilevante
i cittadini di 92 Comuni. Occorre che l' Italgas esprima chiaramente
la sua volonta' di intervenire oppure si faccia da parte, lasciando
che subentrino altri soggetti. La societa' deve infatti adempiere
ai suoi impegni oppure fare un passo indietro per metter in condizione
il Ministero di assegnare con un nuovo bando le opere da realizzare''.
''La Regione Calabria - ha commentato Adamo alla fine dell' incontro
- condivide la scelta imposta dal Ministero delle attivita' produttive
e apprezza il richiamo formale avanzato nei confronti dell' Italgas
per la realizzazione dei lavori previsti dall' investimento. Non e'
possibile insistere con un atteggiamento dilatorio per la realizzazione
di un' infrastruttura cosi' importante per la Calabria. Per l' Italgas
e' tempo di decidere: o dentro o fuori''.
Interrogazione
dei parlamentari DL sulla ss106: “Quali risorse sono disponibili
per completare la strada?”
22/07 ''Quali risorse sono effettivamente disponibili per realizzare
il completamento e l' ammodernamento della Strada Statale 106? E quando
finiranno i lavori dell' intero progetto?''. E' quanto si chiede in
un' interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti
presentata dai deputati Nicodemo Oliverio e Tino Iannuzzi e dal senatore
Donato Veraldi, tutti della Margherita. ''L' ammodernamento della
statale Jonica, che ha il triste primato di strada fra le piu' pericolose
d' Italia - e' scritto nel testo - e' stato inizialmente inserito
dal Governo Berlusconi nel primo programma delle infrastrutture strategiche
di preminente interesse nazionale. Successivamente e' stato escluso
dall' elenco delle 21 priorita' indicate nel Dpef 2003 - 2006. Un'
esclusione che rappresenta un vero vulnus per la Calabria e per l'
intero Mezzogiorno e che avra' forti e negative ripercussioni sulla
vita dei tanti cittadini che anche quotidianamente percorrono tratti
della strada. Ulteriore aggravante messa in atto dal Governo Berlusconi
e' la riduzione progressiva degli investimenti destinati alle opere
pubbliche''. ''Dal 2001 ad oggi - sostengono i parlamentari della
Margherita - il trend e' stato costantemente negativo e, in particolare,
nel 2004 del -16,1% e nel 2005 del -14%. Il tutto e' in netto contrasto
con quanto attuato dai governi di centrosinistra: dal 1996 al 2001
si era avuto un incremento medio annuo del 10,6%. Oggi, la situazione
e' disastrosa e la scarsa attenzione del governo alle questioni infrastrutturali
risulta particolarmente grave laddove riguarda un tratto come la Statale
ex 106 ionica che si sviluppa su un percorso di 490 Km e che, dalla
citta' di Taranto, attraversando la Puglia, la Basilicata e la Calabria
raggiunge Reggio Calabria''. ''Al governo - concludono i tre parlamentari
- chiediamo sincerita' e fattivita' per il bene dei cittadini del
Meridione. Pertanto ci aspettiamo che il Ministro Lunardi venga al
piu' presto in Parlamento e spieghi chiaramente qual e' l' effettiva
disponibilita' di risorse finanziarie per l' ammodernamento e il completamento
della Strada Statale 106 e quando l' intero progetto verra' completato''.
La solidarietà
di Pittelli (FI) a Ranieli “Una campagna di delegittimazione
politica”
22/07 ''Il subdolo riferimento alla politica e alla campagna elettorale
dell' on. Michele Ranieli, nel contesto del processo Dynasty, attualmente
in corso di svolgimento presso il Tribunale di Vibo, aggiunge un ulteriore
tassello all' inquietante campagna di delegittimazione della politica
in atto in alcuni territori della Calabria''. A sostenerlo e' stato
il coordinatore regionale di Fi, Giancarlo Pittelli. ''La devastante
amplificazione mediatica e l' uso improprio di alcune garanzie processuali
- ha aggiunto Pittelli - ripropongono, ancora una volta e in termini
impellenti, l' effettiva attuazione del giusto processo, all' indomani
dell' approvazione della riforma dell' ordinamento giudiziario. In
Calabria, poi, questi temi attengono non solo alla sfera della civilta'
giuridica, ma costituiscono una vera precondizione del progresso sociale
e civile della regione e della tutela delle garanzie del cittadino,
proprio per contrastare il dilagare dell' espansione criminale nei
gangli vitali della vita pubblica''. ''Con queste premesse - ha concluso
Pittelli - sento il dovere di esprimere piena solidarieta' all' on.
Ranieli, sicuro della sua assoluta estraneita' a qualsiasi forma di
coinvolgimento, sia pure indiretto, in ambienti malavitosi''.
Perrelli (Patto)
“Nessun nuovo partito, solo un movimento che unisca le forze
di centro”
22/07 Cinquanta appartenenti al Patto dei Liberaldemocratici calabresi,
guidati dal coordinatore regionale, Tonino Perrelli, ''hanno portato
a Roma le istanze e gli intendimenti sul futuro politico del Patto
dopo l' annuncio di Mario Segni di voler costituire un nuovo movimento
che sia il collante di tutte le forze moderate di centro e volgendo
un invito a Casini e Tabacci ad abbandonare la Cdl''. Lo rende noto
lo stesso Perrelli. ''La Calabria - e' scritto in un comunicato -
ha risposto compatta all' invito di partecipare attivamente per contribuire
con efficacia a decretare la fine dell' era Berlusconi, ma nel contempo
di non abbandonarsi a disegni suicidi che non potrebbero essere compresi
dall'elettorato. Carlo Scognamiglio ha sostenuto la posizione di Tonino
Perrelli dando atto alla Calabria di essere il vero punto di forza
del Patto dei Liberaldemocratici''. ''Niente nuovo partito, quindi
- conclude la nota - ma un giusto passaggio verso i principi della
Liberademocrazia e secondo l' insegnamento dei Padri fondatori, invitando
ad essere seri e proiettati al rispetto dei ruoli, degli uomini e
della democrazia''.
La Napoli (AN)
alla DDA:“Fare chiarezza sulla Provincia di Vibo”
22/07 ''Sull' amministrazione provinciale di Vibo Valentia e' assolutamente
necessario fare chiarezza''. E' quanto ha affermato la vice presidente
della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, dopo essersi
incontrata, nella Procura di Catanzaro, con il procuratore capo Mariano
Lombardi, il coordinatore della Dda, Mario Spagnuolo, e il sostituto
distrettuale Marisa Manzini. Nel corso dell' incontro, secondo quanto
riferito da Angela Napoli, e' stato affrontato il ''caso Vibo'', innescato
dalla stessa parlamentare dopo un incontro avvenuto col prefetto di
Vibo, Mario Tafaro, e i componenti del comitato provinciale per l'
ordine e la sicurezza. Un ''caso'' rilanciato a seguito di una sua
conferenza stampa tenutasi a distanza di pochi giorni presso la Federazione
di An. ''Conosco - ha detto la parlamentare riferendosi al contenuto
del colloquio avuto in Procura - i rischi che corro. Le cosche della
Piana di Gioia, quelle di Vibo Valentia e di Lamezia vogliono farmela
pagare. Il prezzo e' altissimo. Ma io sono qui perche' credo in questa
battaglia, una battaglia che non ha colore politico e che porto avanti
solo per il bene della Calabria. Ho detto tutto cio' che so''. Angela
Napoli, secondo quanto ha riferito, ha parlato dei concorsi pubblici
indetti dalla Provincia; degli appalti e dei subappalti che, secondo
il quadro riferito dalla vicepresidente dell' Antimafia alla Dda,
vedrebbero particolari imprese sempre presenti nell' ambito dell'
affidamento di alcuni lavori; dell' organizzazione dei concerti finanziati
dalla Provincia; delle spese sostenute dall' Ente per contratti di
collaborazione. Angela Napoli ha poi parlato di presunte illegittimita'
commesse dalla Vibo Sviluppo, la societa' che gestisce i Patti territoriali
nel Vibonese e di rapporti di parentela o affinita' tra alcuni assessori
e consiglieri provinciali e presunti esponenti della 'ndrangheta vibonese.
Durante l' audizione, la vice presidente della Commissione antimafia,
sempre secondo quanto ha riferito, si e' soffermata anche sull' affidamento
della gestione del ciclo delle acque, sulla vicenda dei lavoratori
di una cooperativa assorbiti nell' organico dell' ente, su alcuni
nullaosta ambientali, e su diversi episodi di cronaca. Angela Napoli
si e' detta anche '''positivamente impressionata''' dell' attenzione
manifestata dai magistrati catanzaresi.
Il Presidente
della provincia di Vibo ritira le dimissioni
22/07 ''Mi ritengo pienamente soddisfatto del chiarimento che c'
e' stato nella coalizione di centrosinistra e per questo motivo oggi
ho ufficialmente ritirato le dimissioni''. Lo ha annunciato oggi il
presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, che lunedi'
prossimo fara' una relazione ufficiale al Consiglio provinciale. Bruni
aveva annunciato le sue dimissioni il 5 luglio scorso. ''Le dimissioni
- ha spiegato Bruni - volevano essere una provocazione seria per sollecitare
una verifica all' interno della coalizione. Negli ultimi tempi avevo
avuto la netta sensazione che tra i partiti del centrosinistra ci
fosse una sorta di rilassamento che impediva di andare avanti con
la necessaria determinazione. La mia e' una Giunta politica e quindi
ho ritenuto giusto sollecitare un dibattito franco sulla questione,
affinche' si verificassero le reali condizioni per un rilancio dell'
attivita' amministrativa, che ritengo indispensabile. In questi giorni,
insieme ai partiti della coalizione, abbiamo fatto il punto della
situazione attraverso una serie di riunioni politiche, l' ultima delle
quali stamani''. ''Incontri - ha aggiunto Bruni - da cui e' scaturito
un documento unitario nel quale si ribadisce la piena fiducia nei
miei confronti e si auspica un rilancio deciso dell' attivita' dell'
Ente. Il documento e' stato sottoscritto da tutti i partiti, tranne
Socialismo e' Liberta', che pero' sostiene di voler rimanere nella
coalizione di centrosinistra. Una volonta', questa, che andra' comunque
verificata nelle prossime settimane, perche' se ci dovessero essere
defezioni, mi adoperero' affinche' anche negli altri Enti a guida
del centrosinistra se ne prenda atto. Non credo, infatti, che si possa
sostenere un progetto politico e, al contempo, esprimere riserve in
altri contesti amministrativi. Ma sia ben chiaro: non c'e' nessuna
pregiudiziale nei confronti di Socialismo e' Liberta', c' e' soltanto
l' esigenza di essere coerenti e rispettare quei criteri e quelle
regole che la stessa coalizione si e' data''. Tornando sui motivi
che lo hanno spinto alle dimissioni, Bruni ha sottolineato che questi
non hanno nulla a che fare con le polemiche scaturite dalle denunce
della vice presidente della Commissione antimafia, Angela Napoli,
''ma riguardavano esclusivamente quello sfilacciamento politico che
si avvertiva all' interno della coalizione. Da domani - ha concluso
Bruni - riprenderemo a lavorare con piu' impegno e determinazione
di prima, forti della coesione ritrovata. Tanto, che conto di nominare
la nuova giunta entro la fine della prossima settimana''.
L’ex segretario
regionale della SG dei DS, Cirillo, nominato responsabile nazionale
delle politiche economiche SG
22/07 Armando Cirillo e' stato nominato responsabile nazionale delle
politiche economiche della Sinistra giovanile dei Ds. La nomina e'
giunta nel corso della direzione nazionale dei giovani Ds che si e'
svolta a Roma. Cirillo, dal 2000 al 2003, e' stato segretario regionale
della Sinistra giovanile, e dallo scorso anno ricopre l' incarico
di responsabile nazionale per il Mezzogiorno.
Le scuse di Adamo
chiudono la polemica tra il segretario regionale DS e la moglie di
Fassino.
21/07 E' durata due giorni la polemica tra il segretario dei Ds della
Calabria nonche' vicepresidente della Regione, Nicola Adamo, e Anna
Serafini, responsabile infanzia e adolescenza della direzione nazionale
Ds, moglie del segretario Piero Fassino. Oggi pomeriggio, con un rimbalzo
di dichiarazioni tra la Calabria e Roma il caso si e' chiuso. Tutto
si era sviluppato con due lettere inviate ad un giornale locale, il
''Quotidiano della Calabria''. All' origine dei fatti un resoconto
comparso sullo stesso giornale sui lavori del Comitato Politico dei
Ds calabresi, tenuto lunedi' scorso, dedicato alle polemiche innescate
dai lavori del Consiglio Nazionale del partito del 15 luglio a proposito
dell' attivita' di alcune giunte regionali, tra cui quella calabrese.
Il ''Quotidiano'' ha riportato una frase di Adamo, a margine dei lavori
del Comitato politico, in cui il segretario Ds avrebbe detto ''ora
facciamo chiarezza su tutto anche sulla moglie di Fassino''. Adamo
ha inviato una lettera al giornale per precisare il senso delle sue
affermazioni ma una risposta e' stata inviata al ''Quotidiano'' dalla
stessa Serafini alla quale la lettera di Adamo era stata inviata in
copia. E la Serafini ha parlato di una smentita ''confusa, reticente,
imbarazzata'' chiedendo al segretario calabrese pubbliche scuse. Dopo
questi passaggi, nel pomeriggio di oggi e' arrivata la dichiarazione
di Adamo che ha dato il la' alla conclusione del caso. ''Sono profondamente
rammaricato - le parole del segretario dei Ds calabresi - per aver
causato involontariamente un increscioso malinteso, di cui mi scuso,
con Anna Serafini. Ho avuto modo di conoscere e stimare personalmente
per la responsabilita' con cui assolve il suo ruolo di dirigente nazionale
dei Ds, e per l' azione, assidua, anche in Calabria, per la promozione
dei diritti dei bambini e degli adolescenti''. Passa poco piu' di
un' ora e arriva la chiusura definitiva per bocca di Anna Serafini:
''Vorrei dire a Nicola Adamo che per me l'incidente e' chiuso. E invece
aperta la strada che dobbiamo percorrere, tutti insieme, perche' il
nostro Paese conosca una nuova stagione in cui le cittadine e i cittadini
possano credere in un futuro migliore. E' la responsabilita' di ognuno
di noi | conclude Anna Serafini - e i Ds calabresi, ne sono certa,
non sono secondi a nessuno nell'azione per la rinascita della Calabria
e del Paese''.
Conferenza
delle Regioni: “Trovato l’accordo
sul federalismo fiscale”. Loiero: “Una
pietra miliare”
Rutelli scrive
a Pietro Mancini; “Le battaglie di tuo padre nel DNA del centro
sinistra”
21/07 Questo testo della lettera, inviato a Pietro Mancini, figlio
dell' ex segretario nazionale del PSI ed ex ministro, Giacomo Mancini,
dal presidente della Margherita, onorevole Francesco Rutelli : "
Caro Pietro, la vicenda, umana e politica, di tuo padre, Giacomo Mancini,
ha percorso le pagine più importanti della storia repubblicana,
coniugando, efficacemente, riformismo e cultura di governo. La memoria
della sua azione politica, l' antifascismo, la netta condanna del
regime sovietico, le battaglie garantiste e per i diritti civili,
sono e resteranno parte vitale del DNA del centro- sinistra, che si
candida a governare il Paese. Ti saluto con viva cordialità.
A presto, tuo Francesco Rutelli ".
Governo Civico:
“Apprezzamento sul documento dei DS per la richiesta di rigore
morale”
21/07 Il coordinamento regionale di ''Governo Civico'' ha espresso
in una nota ''apprezzamento per l'iniziativa intrapresa dai Democratici
di Sinistra che, con l'approvazione di un proprio ordine del giorno
al Consiglio nazionale, hanno inteso chiedere un maggiore rigore morale,
misura e sobrieta' nei comportamenti degli amministratori del centrosinistra
nei consigli e nelle giunte regionali amministrate dall'Unione''.
''Per quanto riguarda la Calabria - prosegue la nota di Governo Civico
- non sorprende che, come al solito, alle legittime critiche di natura
politico-amministrativa non si risponda entrando nel merito delle
questioni e dei fatti denunciati, ma piu' semplicemente gridando al
complotto e, soprattutto, attribuendo a 'certa stampa' ed a certi
politici attacchi premeditati e strumentali. Giova ricordare che solo
pochi giorni dopo l'avvio della legislatura ''Governo Civico'' ha
denunciato gli aspetti paradossali ed illegittimi di un Decreto del
Presidente Loiero che ha previsto la nomina, ad personam, di 15 giornalisti
nell'Ufficio stampa e la costituzione di un Osservatorio sulla Legalita'
ai cui componenti viene riconosciuto un gettone di presenza di 300
euro a seduta, con la possibilita' di nomina di ulteriori dieci consulenti
assunti dall'esterno: tutto cio' in una regione come la Calabria,
dove c'e' gente che vive con meno di 300 euro al mese e migliaia di
giovani senza lavoro''. ''Preoccupati - prosegue la nota - della piega
che stavano prendendo gli avvenimenti, con un centrosinistra impegnato
nei suoi primi cento giorni piuttosto che a cambiare la Calabria ad
occupare poltrone e continuare il malcostume gia' praticato dal centrodestra,
poche settimane dopo abbiamo presentato due proposte di legge: ''Disciplina
degli incarichi di collaborazione e consulenza'' e ''Congelamento
al 31/12/04 delle indennita''' per chiedere un primo e reale segnale
di svolta e di moralizzazione della politica calabrese, inviando copia
di tali proposte a tutti i consiglieri regionali e chiedendo loro
di fare proprie le proposte di ''Governo Civico''. Si tratta di due
proposte molto semplici: la prima blocca le indennita' di carica dei
consiglieri e dei manager di nomina regionale per l'intera legislatura;
la seconda , in attesa che si approvi una normativa che garantisca
rigore e trasparenza negli incarichi e nelle consulenze, prevede la
gratuita' degli stessi, nonche' l'obbligo di utilizzare per le strutture
degli assessori e dei gruppi personale gia' dipendente della Regione,
invece che chiamare persone esterne creando le premesse per un altro
''concorsone'' di infausta memoria''. Il coordinamento regionale di
'Governo Civico' evidenzia inoltre che ''se il centrosinistra avesse
fatto proprie tali proposte, i calabresi avrebbero ricevuto un forte
segnale di svolta rispetto al passato e l'Unione calabrese sarebbe
oggi additata sulle prime pagine dei giornali come esempio per le
altre Regioni. Non solo tali proposte non sono state prese in considerazione,
ma, anzi, il Consiglio regionale, paradossalmente, ha risposto deliberando
la costituzione di un gruppo di 5 consulenti giuridici ricompensati
ciascuno con 4000 euro al mese, ai quali viene richiesto l'impegno
di mezza giornata la settimana: in altre parole 1000 euro per quattro
ore di lavoro!. Tale delibera e' passata all'unanimita', nella miglior
tradizione del consociativismo calabrese. Il centro destra, infatti,
continua ad essere molto interessato alle pratiche spartitorie''.
''I cittadini calabresi tutti - conclude la nota - e i sostenitori
del centrosinistra in particolare, si aspettavano forti segnali di
discontinuita' con il passato e non delle semplici enunciazioni, ed
i primi segnali, in verita', non sono assolutamente incoraggianti.
Percio' a Loiero, che ha accusato chi ha sollevato questi temi di
fare il gioco politico della destra, noi rispondiamo che, per quanto
ci riguarda, lo spirito di coalizione non puo' farci mettere sotto
i piedi i principi ed i valori su cui il centrosinistra deve basare
la sua azione di rinnovamento della societa' calabrese''.
Soddisfazione
del PLI di Cosenza per la nomina di Dima a coordinatore regionale
di AN
21/07 “Il Partito Liberale di Cosenza esprime viva soddisfazione
per la nomina dell’on. Giovanni Dima a coordinatore regionale
di Alleanza Nazionale”. E’ quanto afferma in una nota
il segretario cittadino del PLI, Giovanni Magliocchi. “La figura
e la professionalità dell’on. Dima – prosegue Magliocchi
- rappresentano la svolta necessaria per la fuoriuscita di an dall’empasse
in cui versava negli ultimi tempi in Calabria. esprimiamo il nostro
compiacimento perchè siamo fiduciosi che la nomina dell’on.
Dima costituisce il primo passo per un rinnovamento dell’azione
politica della Casa delle libertà. I rapporti personali e politici
che ci legano all’on. Dima non possono che far ben sperare i
liberali ed i moderati tutti affinchè si dia inizio ad una
nuova e attiva collaborazione che risollevi l’attività
politica del centrodestra calabrese”.
Ex dirigenti
del PdCI di Crotone aderiscono all’Associazione Rinascita
21/07 Un gruppo di ex dirigenti del Pdci di Crotone che gia' si erano
autosospesi dal partito hanno aderito all' associazione culturale
''Rinascita di Calabria'', fondata da ex componenti della federazione
di Catanzaro del Pdci. Lo si apprende da un comunicato a firma di
Francesco Amodeo. Gli ex dirigenti del Pdci, di cui fanno parte ex
componenti della federazione, del Comitato centrale e del comitato
regionale calabrese - e' detto nella nota - ''dopo una attenta analisi
dell' attuale situazione politica nazionale, regionale e locale, ritengono
definitivamente chiusa l' esperienza politica con il Pdci, alla luce
del mutato panorama politico. Con il rientro di Rifondazione comunista
nelle file del centrosinistra - prosegue la nota - si conviene che
non ci siano piu' le condizioni che avevano portato alla nascita del
Pdci e, determinandosi, unanimemente, decide di aderire a Rinascita
di Calabria, manifestando la propria volonta' e convinzione nel contribuire
al rafforzamento di tutte quelle forze impegnate nella battaglia politica
per rafforzare la sinistra del centrosinistra e per battere il centrodestra''.
Bassolino “Con
Fassino ho chiarito. Ma sono cose da pazzi gli attacchi ai governatori”
20/07 Il presidente della Campania Antonio Bassolino, ritorna - in
una conversazione con ''Il Riformista'', che ne ha anticipato una
sintesi - sulla recente polemica innescata da un ordine del giorno
del Consiglio nazionale dei Ds, sottolineando che con Fassino c'e'
stato un chiarimento ''franco e leale'' e definendo ''cose da pazzi''
gli attacchi ai governatori del centrosinistra. A chi ha parlato di
un rischio di degenerazione che si correrebbe quando si sta al governo,
il governatore della Campania replica: ''E perche' solo quando si
sta al governo? Io nel '93 sono tornato a Napoli a fare il commissario,
mandato dal partito per contrastare certe forme di degenerazione.
E stavamo all'opposizione, e all'8 per cento''. Il governatore ha
spiegato di aver scelto il silenzio come prima reazione. Ma dopo la
replica di ieri ora dice: ''Con Piero Fassino c'e' stato un chiarimento
franco e leale. E all'opinione pubblica rispondiamo cifre alla mano''.
Ma al di la' delle polemiche personali, quello che trova inaudito
e' ''che un grande partito si comporti cosi' verso un suo amministratore
come Marrazzo, che ha appena vinto una battaglia difficilissima e
ha appena cominciato a lavorare; che il Consiglio nazionale del partito
attacchi cosi' un presidente di Regione appartenente a un partito
alleato, come il presidente della Calabria Loiero; che poi Peppino
Caldarola aggiunga alla lista anche Vendola. Si tratta davvero di
cose da pazzi, uno non crede ai propri occhi''. Ora pero' Bassolino
vuole guardare avanti, rivolgendosi a Prodi: ''Mi piacerebbe che tutti
i presidenti del centrosinistra avessero l'occasione, la sede, per
dare una mano a Prodi. Mi chiedo: quale posto deve avere nel progetto
politico dell'Unione la realta' delle nostre regioni, la nostra sfida
regionalista? Se e' vero che gli elettori hanno gia' scelto il centrosinistra
nel Lazio come in Campania, in Piemonte come in Puglia per governarli
per i prossimi anni, che valore, che peso puo' avere tutto questo
per rendere piu' forte e vincente la strategia dell'Unione? Prodi
scelga pure, in piena autonomia, il programma e la squadra di governo.
Come si conviene a un vero leader. Ma sappia - conclude - che, sul
territorio, la squadra dei governatori e' gia' al lavoro''.
Rocca (Sdi) “Possibile
una prospettiva socialista per la sinistra italiana”
20/07 ''Oggi e' finalmente possibile una prospettiva socialista per
la sinistra italiana. L'attuale situazione politica, la quale investe
l'area della sinistra d'ispirazione laico riformista, apre significativi
spazi per l'elaborazione di un vero e genuino progetto politico finalizzato
alla costruzione di un grande partito del socialismo italiano, che
ponga fine all'anomalia italiana rispetto al resto dell'Europa''.
E' quanto sostiene in una nota il componente del direttivo regionale
dello Sdi della Calabria, Luigi Rocca. ''Per quanto concerne - ha
aggiunto - l'attuale prospettiva di una lista, alle prossime politiche,
con i radicali in nome di un ''famigerato '' partito d'azione vedo
con preoccupazione il riproporsi dell'ennesimo ''girasole'' finalizzato
alla ''sopravvivenza'', incapace di essere e di voler essere l'embrione
di un vero e proprio progetto politico. Per quanto riguarda i radicali,
se manifesteranno l'intenzione di divenire parte di un processo progettuale
per la costruzione di un grande Partito del Socialismo, ben venga
il loro contributo; in caso contrario il tutto si ridurrebbe ad una
prospettiva senza finalita' politico culturali ed un' ostacolo all'unita'
dei socialisti''. ''Per aprire - ha concluso Rocca - un serio spazio
di elaborazione e' necessaria una candidatura di area socialista alle
prossime primarie''.
Pietro Mancini:
“I partiti come comitati d’affari peggio di Tangentopoli”
20/07 “Oltre a bacchettare i governatori dell' Unione troppo
spendaccioni, i leaders del Botteghino spieghino perchè i segretari,
che dopo Enrico Berlinguer si sono avvicendati alla guida del PCI,
poi PDS, infine DS, non hanno mosso un dito affinchè i partiti,
a cominciare dal loro, tornassero a perseguire il bene comune e a
corrispondere alle esigenze della gente”. E’ quanto afferma
Pietro Mancini, ex Sindaco di Cosenza, in un articolo de “il
Giornale” di Belpietro a proposito degli sprechi pubblici. “Senza
una forte e coerente assunzione bipartisan di responsabilità
– prosegue Pietro Mancini nella sua disamina - politica prima
che amministrativa, appare troppo facile, e comodo, alzarsi, come
fa, solo oggi, Occhetto e attaccare gli ex compagni, sostenendo che
ormai a sinistra il bubbone della questione morale è scoppiato
e notare che i partiti - compreso quello che il prode Achille ha diretto
per anni, dopo la " svolta " della Bolognina - sono diventati
dei comitati di affari, peggio dei tempi di Tangentopoli.”
Filippelli (Udeur)
“Pieno appoggio a Loiero”
20/07 Nicodemo Filippelli, presidente dei senatori dell'Udeur, interviene
sulla mozione presentata da Salvi, Mussi e Napolitano al copnsiglio
nazionale dei Ds della settimana scorsa che chiedeva un atteggiamento
piu' sobrio ai governatori del centrosinistra. In particolare, Filippelli
si riferisce alla situazione della Calabria: "Agazio Loiero-
afferma Filippelli- e' il presidente di una Giunta regionale che piu'
che un impegno amministrativo ha dovuto assumersi l'onere di una missione
in una Regione, la Calabria, devastata da cinque anni di malgoverno
di centrodestra. La squadra messa su da Loiero e' appena sufficiente
ad affrontare l'emergenza. Non credo che nello sforzo concretizzato
finora si possano ravvisare sprechi o comportamenti indolenti o improvvisati".
"Abbiamo il dovere di fare lavorare in tranquillita' i nostri
Governatori e le nostre Giunte. Dobbiamo sostenerli in questa difficile
prova, che ha un solo immediato obiettivo: il risanamento finanziario
e la bonifica morale. Fra qualche anno possiamo, anzi dobbiamo, monitorare
il lavoro svolto. Sono convinto che allora saremo chiamati a prendere
atto della loro correttezza, della loro azione trasparente, incisiva
e risolutiva di molti dei numerosi problemi ereditati. A Loiero, come
a Bassolino- conclude Filippelli- la solidarieta' e il sostegno dell'Udeur".
Marilina Intrieri
(DS) “No ai conflitti con gli organi nazionali dei DS”
19/07 “Le dichiarazioni rilasciate ieri, a conclusione del
comitato politico calabrese in conferenza stampa, evidentemente non
hanno tenuto conto delle risultanze della riunione nella quale e'
emerso con chiarezza che non si sarebbero dovute sollevare questioni
di conflitto con gli organi nazionali''. E' quanto ha scritto in una
nota Marilina Intrieri dei Ds circa la riunione del comitato politico
svoltasi ieri a Lamezia Terme. ''Numerosi interventi - ha aggiunto
- hanno evidenziato la necessita' di lavorare uniti affinche' la grande
scommessa che si e' aperta in Calabria rispetto alla capacita' di
discontinuita' e innovazione da parte del governo dell' unione divenga
un fatto reale e concreto. Quanto al consiglio nazionale dei Ds del
15 luglio scorso, si e' approvata a larga maggioranza l' importante
e articolata relazione del segretario Fassino sui temi del terrorismo,
dell' Iraq, l' Europa, la sicurezza, l' economia, l' Ulivo, le primarie,
il dopo referendum sulla fecondazione assistita. Con un breve inciso,
nella relazione, il segretario Fassino ha invitato i gruppi dirigenti
a proseguire l' impegno con sobrieta' di comportamenti e rigore. Su
tutto cio' i componenti del Consiglio nazionale dei Ds sono stati
chiamati a discutere e votare''. ''Non si comprende - ha proseguito
Intrieri - quindi come il segretario regionale Adamo, personaggio
autorevole dei Ds tanto che con grande successo di consensi ricopre
anche il ruolo di vicepresidente della Giunta regionale, abbia potuto
pensare che un siffatto documento potesse essere votato contro dai
dirigenti calabresi presenti. Semmai se il segretario regionale della
Calabria fosse stato presente al Consiglio nazionale, unitamente al
folto gruppo calabrese, avrebbe potuto ben intervenire sulle questioni
poste dagli onorevoli Mussi e Salvi e forse evitare che ci fosse il
riferimento alla Calabria nel dibattito. Credo pertanto che la responsabilita'
che attiene ai nostri livelli di lavoro politico ci imponga chiarezza
nei comportamenti che debbono essere sempre garbati, opportuni ed
avere senso delle giuste dimensioni. Confondere la risonanza mediatica
su alcune affermazioni, anche importanti, rispetto al complessivo
dibattito che ha impegnato il piu' grande partito italiano sui temi
del governo del paese e' un errore politico''. ''Sarebbe stato opportuno
- ha concluso Marilina Intrieri - valutare nel giusto modo la sollecitazione
del segretario ai propri dirigenti ad essere capofila, nell' Unione,
di comportamenti improntati a sobrieta' e rigore quale tratto identitario
proprio di una forza riformista''.
Morabito (Sinistra
socialismo): “Incompatibile la figura di Nicola Adamo come segretario
regionale e vicepresidente”
19/07 ''Non tutti i componenti del comitato politico hanno sposato
le tesi barricadere contro l' ordine del giorno del Consiglio nazionale
Ds sulla nota questione morale''. E' quanto sostiene in una nota il
responsabile regionale dell'area politica 'Sinistra per il Socialismo',
Giuseppe Morabito, circa gli esiti della riunione del comitato politico
dei Ds della Calabria. ''Ad esempio - ha aggiunto Morabito - non ho
condiviso i temi apocalittici usati dal segretario regionale Adamo
e da altri nei confronti del contenuto dell' ordine del giorno, ne'
la difesa ad oltranza di tutta l' attivita' della Giunta regionale
presieduta da Loiero. Pur esprimendo apprezzamenti per l' attivita'
politico-amministrativa tesa al cambiamento ed al miglioramento della
gestione della Regione Calabria del vicepresidente della Giunta regionale
Nicola Adamo, dell' assessore alla Sanita', Doris Lo Moro, i quali
stanno profondendo in tale attivita' uno straordinario impegno, non
ho nascosto alcune perplessita' determinate, ad esempio, dall' invenzione
della figura dei Sottosegretari, o dall' eccessivo costo della politica,
che deve necessariamente essere ridotto''. ''Pertanto - ha proseguito
- ho chiesto a tutti i compagni interessati, nei confronti dei quali
non deve e non puo' essere istruito alcun processo, di raccogliere
positivamente l' esortazione del Consiglio nazionale Ds ad improntare
la loro attivita' ai canoni del rigore amministrativo e della sobrieta'
dei costi della politica''. ''Chiaramente - ha concluso Morabito -
ho affermato l' incompatibilita' delle funzioni di governo del compagno
Nicola Adamo con quella di segretario regionale dei Ds, che, da una
parte, fanno coincidere, nella stessa persona i doveri di controllo
di un' attivita' e la posizione di controllato e, dall' altra, non
gli consentono di dispiegare al meglio ne' l' attivita' di governo
ne' quella di dirigente del partito''.
Bassolino: “Una
frittata fatta, ora rimettere insieme le uova”, poi telefona
a Fassino.
19/07 I rilievi fatti nell'ultimo consiglio nazionale dei Ds sono
"una frittata fatta", dalla quale "ora bisogna rimettere
insieme le uova". Il presidente della Campania Antonio Bassolino,
a margine di un appuntamento con la stampa, dopo giorni di silenzio
decide di commentare l'ordine del giorno firmato da Cesare Salvi e
Fabio Mussi sui presunti sprechi nella gestione della spesa pubblica
da parte dei 'governatori' del centro-sinistra di Lazio, Campania
e Calabria. Bassolino sottolinea che puo' dimostrare che anzi nei
cinque anni della sua presenza alla guida della giunta campana si
e' andati in controtendenza rispetto al passato; a rammaricarlo, il
fatto che il tema sia stato trattato sollevando un polverone. "Quando
si affrontano questioni delicate sulle quali la sensibilita' dell'opinione
pubblica e' forte - dice - e' doveroso essere molto rigorosi, altrimenti
si crea confusione, si mettono insieme cose diverse tra loro e c'e'
il rischio del polverone. E il polverone sulla questione morale e'
inaccettabile". A giudizio di Bassolino, poi, "e' stato
ingiusto verso tutti i presidenti di Regione" il modo di affrontare
la questione nel consiglio diessino, e "bisogna stare attenti
che non ci sia anche un riflesso centralistico", con l'aggravante
di aver agito in maniera "paradossale", facendo diventare
centrale l'argomento "nel momento in cui il centrodestra e' squassato
da tanti problemi". "Il segretario del partito - sottolinea
il presidente della Campania - come tanti altri ha cercato di fare
in modo di riportare su un terreno giusto la cosa, ma la frittata
era stata fatta e ora bisogna mettere insieme le uova". Bassolino
spiega che mai si e' sottratto a "osservazioni, critiche, spiegazioni
sul funzionamento di macchine complicate come lo sono le istituzioni",
ma che consapevole del lavoro svolto in questi anni per riformare
la pubblica amministrazione, rivendica "con orgoglio cio' che
ho fatto e i risultati che ho raggiunto". Ed elenca una serie
di dati. Rispetto ai 925 dirigenti in servizio nel 2000, la Regione
Campania ne ha ora circa la meta' in pianta organica "con un
risparmio di 35 miliardi di lire sul bilancio"; le consulenze
sono l'1,5% di quelle attivate in Italia, tanto che nella classifica
di settore la Campania occupa solo il 16esimo posto; quanto alle nomine,
nella maggior parte dei casi "sono ratifiche di nomine fatte
da altri, "e in cinque anni sono 3976 contro le 9824 firmate
dall'ex presidente Antonio Rastrelli in tre anni".
''Piena intesa nel battersi per un funzionamento delle istituzioni
ispirato a sobrieta', rigore, trasparenza e correttezza''. E' questo
il senso di una lunga telefonata tra Piero Fassino e il presidente
della regione Campania Bassolino di cui da' notizia l'ufficio stampa
dei Ds. - Nella telefonata Bassolino ''ha dato atto al segretario
dei Ds di aver posto in termini equilibrati e corretti il tema del
funzionamento delle istituzioni sottolineando invece l'enfasi fuori
misura di alcuni interventi nel consiglio nazionale che hanno offerto
il destro per talune campagne scandalistiche''. Fassino ha sottolineato
''di aver voluto porre la questione, anche a tutela dei tanti amministratori
come Antonio Bassolino che si battono ogni giorno con impegno, dedizione,
generosita' per far funzionare bene le istituzioni''. Entrambi hanno
convenuto, infine, ''sulla necessita' di sollecitare sia il partito,
sia le altre forze dell'Unione, a una riflessione politica e culturale
su temi sociali quali la professionalizzazione della politica; il
rapporto tra pubbliche amministrazioni e cittadini, il rapporto tra
Stato Regioni ed Enti locali; il rapporto tra Esecutivi e Consigli;
la reciproca autonomia dei partiti e delle istituzioni''.
Naccarato: “Polemica
sulla questione morale è irreale, la Giunta regionale va giudicata
sui fatti”
19/07 ''Dopo circa 60 giorni effettivi di governo delle Regioni,
alcuni presidenti si trovano al centro di una polemica addirittura
con rilievi ''etici'' da paventare una nuova ''questione morale'',
che ha dell'irreale, dell'inimmaginabile''. Paolo Naccarato, sottosegretario
alla Presidenza della Giunta regionale della Calabria, incaricato
di portare avanti il progetto di riforme, interviene cosi', con una
nota, nel dibattito aperto sulla cosiddetta ''questione morale'' dei
governi regionali di centrosinistra. ''Che cosa sta accadendo -scrive
Naccarato- e' difficile spiegarlo con precisione: decisioni non meditate?
Scelte non opportune? Propensione all'autoflagellazione o interessi
elettorali in vista delle elezioni politiche? Un attacco all'autonomia
delle Regioni fino a (provocatoriamente) immaginarne l'abolizione,
oppure al ruolo dei presidenti, nel tentativo di addomesticare il
protagonismo dei poteri locali e regionali?''. ''Ritorsioni -prosegue
Naccarato- per nomine non gradite che ha deluso legittime diverse
aspirazioni? Rodaggi ancora lenti anche per la gravita' delle situazioni
ereditate? Proliferazione di posti per soddisfare appetiti esagerati?
Non so!! Tuttavia mi sembra che qualunque sia la domanda piu' pertinente
e la risposta piu' giusta, siamo in presenza di un pericoloso tentativo
di karakiri al quale va corrisposta la piu' ferma e netta risposta''.
''Non conosco bene le situazioni delle altre Regioni - afferma Naccarato
- ma Agazio Loiero e l'intera Giunta da un lato, Giuseppe Bova e l'Ufficio
di Presidenza del Consiglio regionale dall'altro, pur nel rispetto
dei rispettivi compiti, si sono trovati tutti di fronte ad un processo
degenerativo oggettivo, testimoniato del resto dalle puntuali e sistematiche
relazioni della Corte dei Conti''. ''A cio' si vuole porre rimedio
-prosegue- per avviare la Regione su una nuova prospettiva di sviluppo
e di riscatto.'Abbiamo ereditato una situazione catastrofica' ha detto
Loiero di recente, e' vero. E chi non frequenta Catanzaro non riesce
a percepirne le dimensioni reali. Loiero ha dunque due strade davanti:
tirare avanti per i prossimi cinque anni interpretando 'alla grande'
il ruolo di governatore, oppure rimboccarsi le maniche e proseguire
risoluto sulla strada del cambiamento che i calabresi con il loro
voto hanno dimostrato di volere ad ogni costo''. ''La partita che
Loiero ha dunque scelto di giocare -dice ancora- e' nobile e lo intriga
fortemente e pur di perseguire la modernizzazione profonda della nostra
regione non si fara' certo fermare da ingiuste e premature critiche.
E cio' malgrado l'amarezza profonda ed il disagio che queste giornate
gli stanno consegnando e che gli peseranno davvero molto, conoscendo
la sua sensibilita'''. ''E diciamola tutta - continua Naccarato -
ci sonole forze della conservazione che non agevoleranno davvero questo
cammino. Ci sono incrostazioni ed interessi che si scateneranno per
impedire il cambiamento, ed utilizzeranno forse ogni mezzo. Ed anche
in cio' si tocca con mano il profondo ritardo culturale della nostra
Regione. Ma Loiero che poteva comodamente continuare a sedere in uno
scranno parlamentare non e' certo tornato a Catanzaro fra rinunce
di abitudini personali e vezzi culturali, per sistemare amici, parenti
e compari''. ''Il governo Loiero -sottolinea- va dunque giudicato
sui fatti ed i fatti potranno evidenziarsi, per esempio nella prima
relazione generale alla Calabria delle cose fatte ad un anno dal suo
insediamento dove potra' dar conto dell'attuazione del programma.
In Calabria a tanti piace piu' raccontare e raccontarsi che agire,
fare, decidere''. ''Chi decide - sottolinea ancora il sottosegretario
- puo' certo sbagliare ma restare fermi o fare finta, sarebbe anche
peggio. E il 60% dei cittadini calabresi, con oltre 200.000 elettori
che in Calabria hanno cambiato idea a favore del centrosinistra rispetto
alle ultime elezioni regionali, chiedono che si agisca e si decida''.
Naccarato invita ''l'intera coalizione'' a stringersi ''dunque fortemente
intorno a Loiero e lo aiuti davvero ad affrontare questa impresa per
molti versi davvero titanica. ''Ognuno svolga il controllo democratico
che ritiene -dice- ma si evitino i pregiudizi e si dia il tempo che
le politiche possano dispiegare i propri effetti. Consiglio regionale,
forze politiche, imprenditori e sindacati, mondo della cultura e delle
professioni espressione della societa' civile sono chiamati tutti
a dare una mano seria senza indugiare in vecchie e stantie abitudini
lamentose, autoflagellanti''. ''Ed in questo senso - rileva Naccarato
- non posso non apprezzare e sottolineare il senso di estrema responsabilita'
emerso l'altra sera in un incontro fra tutti i deputati e senatori
calabresi, consapevoli della grave situazione generale. L'emergenza
nella quale ci troviamo va contrastata fortemente da una corale assunzione
di responsabilita'. Il facile scandalismo o peggio il moralismo in
saldo non giova a nessuno''. ''Ci vuole allora uno sforzo straordinario
ed eccezionale -aggiunge- anche in termini di risorse umane. I costi
che la democrazia porta con se' e' sempre meglio che siano trasparenti
e che non siano caratterizzati da ombre o ambiguita'''. ''Del resto
- conclude Paolo Naccarato - la qualita' ha un suo costo e Dio solo
sa di quale bisogno la Calabria ha di apporti qualitativamente elevati
per qualificare la propria presenza in Italia e all'estero''.
Fiamma “Caruso
in soccorso del Presidente Loiero”
19/07 “Roberto Caruso , deputato di Alleanza Nazionale vola
in soccorso del Presidente della Regione Calabria , Agazio Loiero
"vittima " degli attacchi del deputato DS , Cesare Salvi”.
E’ quanto afferma in una nota la segreteria della Fiamma Tricolore
cosentina. “Lo scontro –prosegue la nota- è nato
dalla presentazione, da parte di Salvi, di un ordine del giorno al
Consiglio Nazionale dei DS in cui si invitavano i Presidenti di Regione
ad un maggior rigore nei comportamenti. E Loiero, colpito nell'onore
, ha risposto a Salvi dalle pagine dell'Unità svelando finanche
come è stato capace di dribblare lo statuto calabrese che non
prevede più di due assessori esterni . Una grande intuizione,
parole sue, l'ha portato quindi a creare i sottosegretari ! E si dimostra
,l'on. Loiero ,ancora una volta un genio ! Tempo fa aveva avuto l'intuito
di creare , presso i suoi uffici ,una sorta di ufficio di collocamento
a cui si rivolgevano tanti calabresi per ottenere un posticino di
lavoro ...magari come inservienti all'ospedale di Catanzaro! Anche
nella vicenda odierna in barba allo Statuto Regionale ha dovuto sudare
le sette camicie per trovare il metodo per aggirarlo .In tutta questa
querelle tra i due esponenti di centrosinistra resta un dato di fatto
: l'elisoccorso dell'on. Roberto Caruso di Alleanza Nazionale nei
confronti del Presidente Loiero . -Come si è permesso Salvi
a presentare ordini del giorno in cui si invitano i governatori ad
intensificare l'impegno per una rigorosa pratica politica ed amministrativa
? Avrà pensato oberto aruso ! Eh si , da ieri sono in parecchi
a chiamarlo così ! Si dice in giro che probabilmente ha perso
la testa !”
Fini fa la rivoluzione
nel partito. In Calabria Dima scalza Rositani
19/07 Pochi cambi, ma ''pesanti'' e' la rivoluzione di Gianfranco
Fini che, dopo aver azzerato ieri tutti i vertici, e' passato oggi
a costruire il nuovo assetto che guidera' An fino al voto politico.
I cambi di maggior rilievo riguardano i suoi piu' stretti collaboratori,
quelli che hanno l'ufficio vicino al suo, in via della Scrofa. Alcuni
sono suoi antichi compagni del viaggio dal Msi fino ad An, altri amici
e collaboratori piu' recenti ma comunque fidatissimi. E' il caso di
Marco Martinelli, nuovo responsabile organizzazione al posto di Altero
Matteoli, compagno di immersioni del leader di An. E' il caso di Roberto
Menia, ras del Friuli ed ex leader del Fuan quando Fini era segretario
del Msi-Dn, promosso oggi alla guida del dipartimento propaganda oltre
ad essere confermato coordinatore regionale. Memorabile rimase, al
congresso di Rimini (quando Fini dovette lasciare la segreteria a
Pino Rauti), una furibonda scazzottata notturna tra i giovani guidati
da Menia (con Fini) e quelli guidati dall'allora segretario del FdG
Gianni Alemanno (allora con Rauti). Entrambi ne uscirono sanguinanti.
Di antica data anche il legame strettissimo tra Fini e Donato Lamorte,
da sempre alla guida della sua segreteria particolare. Oggi viene
promosso, in assoluta continuita' ideale, a capo della segreteria
politica. Prende il posto di Carmelo Briguglio, plenipotenziario della
destra sociale di Gianni Alemanno, protagonista della raccolta di
firme al documento pre-Assemblea nazionale, nonche' oppositore del
partito unitario della CdL. Il 15, proprio nel giorno della 'gaffe'
dei tre colonnelli, era infatti tornato alla carica chiedendo un referendum
tra gli iscritti sul si' o no al partito unico. Oggi torna ''deputato
semplice'', come del resto aveva gia' chiesto Fini nella ''cena dei
colonnelli'' del 14 sera. Fedelissimo del presidente di An e' anche
Andrea Ronchi, ex giornalista oggi deputato, legato a Fini anche da
rapporti di grande amicizia personale. In questi anni di governo e'
spesso stato indicato come uno dei pochi davvero ascoltati dal leader.
Quasi scontata, quindi, la sua collocazione a portavoce del partito.
Se agli enti locali resta saldamente al suo posto il senatore Giovanni
Collino, approda al nuovo ruolo di responsabile per il programma elettorale
Silvano Moffa. Non e', peraltro, la sua prima volta a via della Scrofa:
fu capo ufficio stampa di Pino Rauti durante la breve stagione alla
segreteria. Sindaco di Colleferro ed ex presidente della provincia
di Roma, oggi e' sottosegretario alle Infrastrutture. La 'rivoluzione'
di Fini si fa sentire anche nelle regioni: i coordinatori sono in
maggioranza confermati (12 su 19) ma alcuni delle new entry rompono
decisamente con il passato. Avviene cosi' in Lombardia dove a Massimo
Corsaro subentra Cristiana Muscardini, gia' capogruppo di An all'Europarlamento
ma soprattutto molto critica nei confronti del lombardo-siculo Ignazio
La Russa. Stesso discorso in Puglia, dove Alfredo Mantovano (altro
protagonista del fronte anti-referendario e grande firmatario del
documento di contestazione a Fini) lascia il posto alla sua 'competitor'
Adriana Poli Bortone. In Campania coordinatore diviene un altro fidato
finiano, il ministro della Comunicazione Mario Landolfi, gia' portavoce
del partito. Prende il posto di Marcello Tagliatatela. Nel Lazio va
via Roberta Angelilli, capogruppo degli eurodeputati, agguerritissima
portabandiera di Alemanno. Al suo posto Francesco Aracri, oggi piu'
vicino a Fini (attraverso Ronchi) e tornato in buoni rapporti con
Francesco Storace (che gli aveva levato l'assessorato ai Lavori pubblici)
grazie al ''fedelissimo'' dell'ex Governatore del Lazio Fabio Sabbatani
Schiuma. Infine gli altri cambi riguardano: Eugenio Minasso che va
al posto di Giorgio Bornacin in Liguria, di Mario Delogu che peende
il posto di Carmelo Porcu in Sardegna e di Giovanni Dima che sostituisce
Guglielmo Rositani in Calabria.
Giovanni Dima e' nato a Corigliano Calabro il 1959, sposato, ha tre
figli. E' stato nominato da Gianfranco Fini coordinatore regionale
della Calabria.Consigliere regionale per la prima volta nel 1995,
e' iscritto sin dal 1976 al Msi. Dirigente nazionale del Fronte della
Gioventu' e poi consigliere comunale di Corigliano dal 1985 al '90,
e' capogruppo di maggioranza al Consiglio comunale di Rossano Calabro
e vice sindaco e assessore aiLavori pubblici di Corigliano Calabro.
E' stato presidente della primacommissione permanente di 'Politica
Istituzionale' del Consiglio. Nella prima e nella terza Giunta Chiaravalloti
e' stato assessore all'Agricoltura. Eletto nell'aprile 2005 nella
circoscrizione di Cosenza nelle file di An con 15.318 voti torna a
Palazzo Campanella. Dopo la nomina Dima ha dichiarato: ''Ringrazio
il presidente Gianfranco Fini di avermi onorato con questa scelta
in un momento particolare per il partito a livello sia nazionale che
regionale. Si tratta, mi rendo conto, di un incarico che comporta
forte senso di responsabilita' ed impegno''. ''Dobbiamo vivere questa
stagione - ha aggiunto Dima - con grande senso di responsabilita'
e agendo per richiamare al senso di appartenenza tutte le figure istituzionali,
i dirigenti a tutti i livelli e i militanti. E' nostra intenzione,
pertanto, agire per fare sentire la nostra voce nel dibattito nazionale
sui problemi insoluti che si agitano: dal federalismo al decentramento
e, soprattutto, rispetto alla discussione in atto all' interno della
Casa delle Liberta' sul nuovo soggetto unico''. Per Dima ''la situazione
calabrese merita adeguata attenzione. La nostra e' una regione importante
nella storia della destra italiana e, per questo, non possiamo essere
secondi a nessuno''.
Napoli: “Mi auguro che la nomina di Dima contribuisca all’unità”
''Voglio esprimere sincere congratulazioni a Giovanni Dima per la
sua nomina a coordinatore regionale di Alleanza Nazionale. Conosco
ed ho sempre apprezzato il grande spirito di equilibrio con cui Giovanni
Dima ha saputo rappresentare il Partito durante i suoi incarichi elettivi
e sono convinta che sapra' porre questo suo equilibrio anche nella
conduzione del Partito in Calabria''. A sostenerlo e' stata la vice
presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli,
di An. ''Mi auguro - ha aggiunto la Napoli - che la sua nomina, avvenuta,
peraltro, in un momento di giusto rinnovamento voluto dal presidente
Fini, possa contribuire a far ritrovare l'unita' del Partito, senza
la quale scade di tono qualsiasi tipo di politica, sia esso di maggioranza
che di opposizione''.
Santelli: Nomina che premi al professionalità.
''Apprendo con grande piacere della nomina di Giovanni Dima a Coordinatore
regionale di Alleanza Nazionale in Calabria e a lui vanno le mie piu'
vive congratulazioni''. E' quanto sostiene in una nota il sottosegretario
alla Giustizia, Jole Santelli, circa la nomina di Giovanni Dima a
coordinatore regionale di An. ''Questa nomina - ha concluso Santelli
- conferma e premia la professionalita' e la serieta' con cui ha sempre
svolto la sua attivita' politica. Auguro, quindi, un buon lavoro a
Giovanni Dima certa che svolgera' il nuovo incarico con l' impegno
di sempre''.
Fedele (FI) “Riconoscimento all’impegno”
“Esprimo le mie più sentire congratulazioni al collega
ed amico Giovanni Dima per il prestigioso incarico di coordinatore
regionale di An in Calabria, un riconoscimento al suo impegno generoso
e rigoroso testimoniato sempre nelle varie cariche politiche e istituzionali
ricoperte negli anni”.
Luigi Fedele, consigliere regionale di Forza Italia e segretario-questore
dell’Ufficio di Presidenza augura così “i migliori
auguri di buon lavoro” al nuovo leader del partito di Fini in
Calabria. “Anche col suo contributo -aggiunge Fedele - sono
sicuro che la coalizione ritroverà quella linfa nuova e quell’entusiasmo
che ci consentirà di tornare a vincere pure in Calabria”.
Gentile: “Nomina restituisce a Cosenza un ruolo preminente nel
partito”
''Mi congratulo con l' amico Giovanni Dima per la prestigiosa nomina
di coordinatore regionale di An che restituisce alla provincia di
Cosenza un ruolo preminente nel partito e segna una discontinuita'
con la gestione commissariale che si e' protratta per tanto tempo''.
A sostenerlo e' stato il sen. Antonio Gentile, di Fi. ''Sono certo
- ha aggiunto Gentile - che Giovanni Dima, che e' giovane e vanta
una lunga esperienza di militanza, sapra' lavorare per rivitalizzare
una coalizione che ha bisogno di entusiasmo di rappresentanze scelte
dal basso e di un rapporto di partecipazione autentica della base''.
Talarico (Udc) “Prestigioso incarico”
“Apprendendo con soddisfazione del prestigioso incarico che
in Alleanza Nazionale è stato affidato all’amico e collega
Giovanni Dima, gli invio le mie più vive congratulazioni e
gli auguri più sinceri di buon lavoro”. Francesco Talarico,
consigliere regionale dell’Udc, indirizza un messaggio di felicitazioni
al nuovo coordinatore regionale di Alleanza Nazionale. “Questo
incarico -aggiunge Talarico - sono certo che verrà assolto
da Dima con professionalità, passione, rigore ed entusiasmo,
con benefiche ricadute non solo per il partito di Fini ma anche per
tutta la coalizione”.
Caruso (AN) “Stima
incondizionata al Sindaco Blaiotta
19/07 ''Ringrazio il commissario cittadino dell'Udc di Castrovillari,
Raffaele Cesario, per le belle e giuste parole avute nei confronti
del Sindaco Blaiotta a cui va tutta la nostra incondizionata stima,
contro attacchi ingiusti e squalificanti''. E' quanto sostiene in
una nota il parlamentare di Alleanza Nazionale, Roberto Caruso. ''Blaiotta
sta operando bene - ha aggiunto - in un territorio dominato da antiche
guerre di partiti e di movimenti. Chi e' stato con lui in Giunta ed
oggi ha cambiato casacca dovrebbe avvertire almeno la delicatezza
di stare in silenzio''. ''Sono d' accordo con il commissario dell'
Udc e rinnovo - ha concluso Caruso - la mia piu' sincera solidarieta'
al sindaco
Blaiotta''.
Garofalo (Udeur)
“Pagare gli stipendi arretrati ai lavoratori del Sibari-Crati”
18/07 ''Chiedo al presidente dell'amministrazione provinciale, Mario
Oliverio, e all'intera Giunta di attivarsi presso il presidente della
Giunta regionale calabrese, Agazio Loiero al fine di sollecitare la
corresponsione delle mensilita' arretrate ai lavoratori del consorzio
di bonifica 'Sibari - Crati'''. E' quanto ha chiesto il capogruppo
di Alleanza Popolare-Udeur in consiglio provinciale, Luigi Garofalo,
in un ordine del giorno presentato al presidente dell'assise, Francesco
Principe, e della giunta Mario Oliverio. ''Serve anche reperire -
ha aggiunto Garofalo - attraverso l'assestamento del bilancio delle
risorse necessarie ad assicurare la gestione finanziaria fino al prossimo
31 dicembre''. Garofalo ha chiesto anche che dell'ordine del giorno
si discuta nel corso del prossimo consiglio provinciale.
Il Coordinatore
di An della Calabria d’accordo con la linea di Fini
18/07 ''Sono d'accordo con la linea intrapresa da Fini''. E' questo
l'unico commento del coordinatore di An in Calabria, Guglielmo Rositani,
alla decisione del presidente del partito Gianfranco Fini,di revocare
tutti gli incarichi fiduciari. Fini, in particolare, ha revocato gli
incarichi fiduciari ai vicepresidenti, ai componenti dell'ufficio
di presidenza e ai coordinatori regionali del partito.
Presidente Bruni:
“potrei ritirare le dimissioni”
18/07 ''Se le cose procederanno nella direzione attuale potrei ritirare
le dimissioni, ma allo stato non ho ancora deciso''. A sostenerlo
e' stato il presidente dell' Amministrazione provinciale di Vibo Valentia.
''Ci sono dei segnali positivi - ha aggiunto Bruni - che mi fanno
ritenere che le cose stanno andando in un certo modo all' interno
della coalizione, nella quale sono in corso degli incontri tra i partiti
che stanno dando degli esiti positivi. Le cose vanno bene. Se la situazione
andra' avanti per il meglio a fine settimana potrei ritirare le dimissioni''.
Bruni aveva annunciato le sue dimissioni durante il consiglio provinciale
del 5 luglio scorso al termine di un lungo intervento. Per decidere
se ritirare le dimissioni ha venti giorni di tempo che scadono lunedi'
prossimo.
Apa (Sinistra
Giovanile): “Primarie per tutti i tipi di candidature”
18/07 ''Una prima risposta e attenzione al mondo giovanile e' stata
data dai Ds che insieme alla Sinistra giovanile stanno portando avanti
la proposta di legge 'Accesso al futuro' per la quale stiamo raccogliendo
le firme da inviare a Roma''. A sostenerlo e' stato il segretario
provinciale della Sinistra giovanile di Cosenza, Giovanni Apa. ''Il
primo punto della proposta di legge di iniziativa sia Parlamentare
che popolare - ha aggiunto Apa - parla della partecipazione e della
rappresentanza dei giovani. Una partecipazione e una rappresentanza
che dovrebbe avvenire attraverso la costruzione di una struttura di
rappresentanza e organismi di governo per i giovani, e a tale proposito
ricordo che l' Italia e' l' unico Paese europeo che ancora non prevede
cio'. Tale rappresentanza e gli organismi hanno il fine e lo scopo
di coinvolgere i giovani nelle decisioni che contano. Si prevede inoltre
il diritto al voto a 16 anni, per le amministrative, e la possibilita'
di essere eletti alla Camera a 18 anni e al Senato a 25 anni. Questo
e' solo uno dei punti previsti da una proposta di legge che finalmente
guarda ai giovani. Cosi' si dovrebbe fare anche in Calabria, si dovrebbe
guardare di piu' verso i giovani, verso il futuro, verso una valorizzazione
delle risorse e delle capacita' loro per iniziare finalmente a costruire
una Calabria nuova''. ''Bisogna finirla - ha sostenuto Apa - con la
mentalita' di usufruire dei giovani solo quando necessitano e poi
abbandonarli a se stessi perche' ormai il periodo che erano utili
e' passato, come bisogna finirla con le vecchie logiche citate precedentemente.
Oggi, in Calabria i cittadini voglio un rinnovamento e una valorizzazione
dei giovani e i dati elettorali, amministrativi e non, lo dimostrano.
Pertanto chiedo a tutta la coalizione di centrosinistra di cui faccio
parte, di effettuare le primarie sia per le candidature a sindaco,
a Consigliere provinciale, a Consigliere regionale e sia per il parlamento
con il coinvolgimento giovanile e magari contribuendo a farli eleggere
per dare un segnale nuovo e per dire che stiamo costruendo finalmente
una Calabria nuova''.
Fiamma: “Come
si fa a parlare di legalità se i primi a non rispettarla sono
le istituzioni”
17/07 “E vanno al Rendano per parlare di legalità!”
è quanto afferma la sezione cittadina della Fiamma Tricolore
in una pungente nota a proposito del convegno sulla legalità
organizzato per lunedì 18 al Teatro Rendano. “Più
che parlarne – prosegue la nota- non sarebbe meglio dare buoni
esempi ai giovani? Non sarebbe giusto che si iniziasse ad issare la
bandiera della legalità in primis proprio in campo amministrativo?
Dimostra di ben amministrare chi ,strafregandosene della volontà
popolare , ha assegnato il posto di Presidente di circoscrizione ad
un non eletto dal Popolo? Quale regola è stata seguita per
fare ciò ? Perchè non si va a nuove elezioni alla VI
Circoscrizione ripristinando la legalità ? E' legale e serve
da buon esempio che una poltrona così importante , in un quartiere
così importante , venga assegnato solo per volontà del
Sindaco ? E da' un buon esempio il Presidente della Giunta provinciale
, on. Mario Oliverio, che continua a restare attaccato alla poltrona
di deputato occupando così due cariche istituzionali? E da
buon esempio ai cittadini un Sindaco eletto con consenso quasi plebiscitario
a Rende che lascia la carica di Primo cittadino per andare ad occupare
la carica di Assessore Regionale? In termini economici quanto costerà
una nuova elezione per rinnovare il consiglio comunale a Rende ? E
può essere portabandiera di legalità chi sfila in testa
ai Disobbedienti approvando tutto quello che essi fanno ? Perchè
non si da la solidarietà a chi ha subìto furti ,rapine
,estorsioni e scippi ? Abbiamo un'ammministrazione comunale che rappresenta
tutti i cittadini o solo quegli esponenti di partito ad essa vicini?
Troviamo azzeccata la scelta del Rendano : in effetti dove potevano
esibirsi meglio e insieme tanti importanti attori se non in un Teatro
bello e famoso?
Fava (Udeur)
“Il Ponte un progetto antieconomico. Prodi esprima la sua contrarietà”
17/07 ''Solo potenti interessi tengono ancora in piedi un progetto
antieconomico e di sprechi senza fine''. E' quanto sostiene in una
nota l'ex consigliere regionale, Nuccio Fava, circa il Ponte sullo
Stretto. ''Ancora una volta - ha aggiunto - Sicilia e Calabria sono
vittime di ingordigia e di giochi di potere, confermati dai vistosi
conflitti d'interesse tra committente ed appaltante''. ''La politica
- ha concluso - deve reagire. Prodi deve esprimere netta contrarieta'.
Ben altre sono le urgenze e le priorita' per porre il sud al centro
dello sviluppo''.
Caruso (AN) “I
DS vogliono egemonizzare la Calabria”
17/07 ''I diesse vogliono egemonizzare la Calabria e realizzare il
progetto Prodi: gli altri vengono eletti e loro comandano. Mi auguro
che il presidente Loiero non gli consenta cio', anche perche' i cittadini
hanno scelto lui''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare
di An, Roberto Caruso. ''C'e' una strategia diessina precisa - ha
aggiunto - che punta ad imporre logiche e scelte centralistiche, ad
intimorire, a governare tutto. Non si spiegano altrimenti le parole
di fuoco usate contro Loiero, che si ammantano di atteggiamenti moralistici
che non trovano,pero', corrispondenza nell'azione di tanti amministratori
dei ds''. ''Una Giunta che dopo 100 giorni e' gia' in difficolta'
- ha concluso Caruso - ne e' la dimostrazione''.
Progetto Calabrie:
“La salvezza della regione richiede una svolta radicale”
16/07 ''La salvezza della Calabria richiede una svolta radicale.
Senza un radicale cambiamento le speranze suscitate andrebbero deluse
e, sulle esigenze di discontinuita', prevarrebbe l' andazzo solito:
spreco delle risorse, clientelismo, mortificazione delle energie migliori''.
E' quanto scrive, in una nota, Progetto Calabrie. ''Lasciarsi prendere
dalla quotidianita' - e' aggiunto nella nota - magari schiacciati
dalle emergenze ereditate dal centro destra, aggraverebbe i guasti
e porterebbe al nostro stesso fallimento. Deve percio' preoccupare
l' incipiente malessere che attraversa la maggioranza. Malgrado le
sue ragioni non siano sempre trasparenti e vengano talvolta assunte
a giustificazione di comportamenti opinabili, tipici del passato,
esso denuncia, una pratica politica stantia, un deficit dei partiti
ed un rapporto non corretto con la giunta. Se si vuole evitare che
le beghe fastidiose di oggi diventino lacerazioni domani, bisogna
apportare le necessarie correzioni, abbandonando i particolarismi
e ponendo in cima ai pensieri di tutti la Calabria e i suoi problemi.
Davvero non giova prendersela con la stampa. La denigrazione della
Calabria e' cominciata con Lope De Vega e Cervantes e mai un' informazione
indulgente l' ha contrastata. Dare alla Calabria una prospettiva di
rinascita presuppone un indirizzo di coalizione largamente condiviso,
una forte direzione politica, metodi nuovi. I partiti non possono
piu' derogare alle proprie responsabilita' e, nel rispetto delle prerogative
di Consiglio e Giunta Regionale, devono concorrere a determinare le
condizioni culturali, sociali e politiche per una coerente, incisiva
azione di governo; a consolidare la fiducia; a estendere la partecipazione
dei cittadini''. ''Talune posizioni - e' scritto ancora nella nota
di progetto Calabrie - espresse - Minniti, Adamo, Bruno - nelle ultime
settimane sembrano sempre piu' consapevoli che occorre aprire una
fase nuova e che la politica debba misurarsi con le difficolta' connesse
a tale compito. Per queste ragioni Progetto Calabrie ha accolto l'
invito a partecipare alla prossima assemblea della federazione e sosterra'
ogni proposta volta ad allargare la base unitaria dell' intera coalizione,
destinata ad assicurare un' iniziativa comune ed una forte direzione
politica. Progetto Calabrie giudica che per varie ragioni non esistano
le condizioni per un'adesione del movimento alla Federazione, tuttavia
ha molto apprezzato l'apertura dell'on. Minniti e non sottovaluta
il ruolo della Fed, da cui ci si attende un contributo decisivo al
cambiamento. Con la Fed, Progetto Calabrie desidera percio' stabilire
un rapporto dialogo e di proficua collaborazione. Se la Fed non dovesse
essere piu' uno strumento politico attuale, sara' comunque necessario
colmare ''l' esigenza di politica'' attraverso la convocazione permanente
del coordinamento dei soggetti politici che compongono l' Unione''.
''Circa le primarie - prosegue la nota - che, come e' noto, Progetto
Calabrie chiede siano estese ai collegi, alle province ed ai comuni
oltre i 5.000 abitanti, ribadendo cosi' quanto stabilito dall'assemblea
dei grandi elettori e utilizzando le date individuate nell'8 e 9 di
ottobre prossimo. Sotto altro profilo, si rileva l' anomalia di una
candidatura, quella del prof. Romano Prodi, da tutti accettata e che
dal voto avrebbe potuto trarre legittimazione e forza, costretta invece
a subire un uso improprio delle elezioni primarie. Ferma restando
la liberta' di voto, Progetto Calabrie si impegnera' pertanto ad evitare
i rischi connessi a tale distorsione, perche' la candidatura di Prodi
non ne risulti indebolita, perche' non risulti espressione esclusiva
di questo o quel partito, dalla cui stretta le primarie avrebbero
dovuto invece svincolarla. Diversamente da cio' si potrebbe aprire
una crisi irrisolvibile di leadership''. ''Infine - conclude - nel
quadro del rilancio deciso nell' assemblea programmatica di Camigliatello,
Progetto Calabrie: elaborera' una proposta di modifica dello statuto
tendente a un riequilibrio dei poteri tra Consiglio e Presidente della
Giunta; avanzera' una proposta per la costituzione di una autorita'
indipendente cui delegare l'attuazione del codice etico; organizzera'
per l'autunno a Reggio Calabria una conferenza sull'ambiente (area
dello stretto, ponte, rischio sismico, acqua, energie alternative);
si impegnera' in un'indagine sui costi della politica e sulle misure
atte a contenerli; organizzera' un seminario sul ruolo dei movimenti
nella politica''.
Traversa (AN)
“Preoccupante il silenzio dell’opposizione contro la Giunta
Loiero”
16/07 ''E' gravissimo e preoccupante che non una voce si sia levata
dai partiti dell' opposizione di centrodestra contro la Giunta regionale
presieduta da Agazio Loiero''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione,
Michele Traversa, presidente della Provincia di Catanzaro ed ex coordinatore
regionale di An. ''Non una volta il centrodestra - aggiunge Traversa
- ha dichiarato a chiare lettere e con i toni che la circostanza impone,
il proprio totale dissenso dalla politica delle nomine, dei sottosegretari,
degli assessori targati Cosenza e da un presidente che non si stacca
dai proclami elettorali e mentre denuncia i presunti misfatti di chi
lo ha preceduto, non esita a distribuire nomine, incarichi e consulenze.
Se n' e' accorta la stampa, anche quella nazionale, e Repubblica e
Corriere non hanno mancato di riferire del preoccupante rigurgito
di una disinvoltura amministrativa che pareva sepolta sotto le ceneri
della prima repubblica. Perfino i sindacati non hanno potuto fare
a meno di rappresentare a muso duro il loro dissenso e la loro delusione.
Il centrodestra, invece, continua inspiegabilmente a tacere. Non hanno
nulla da dire i partiti e meno ancora sembra abbiano da obiettare
gli uomini. Chiaravalloti, lo stesso Dima, ingiustamente e continuamente
oltraggiati, sembrano impermeabili alle accuse terribili che vengono
loro rivolte. Fin dalla campagna elettorale e ancora oggi in ogni
comizio, in ogni riunione, in ogni intervista, si accusano gli amministratori
di ieri di aver pensato soltanto al loro interesse, di aver mandato
perduti i fondi comunitari, di aver anteposto per cinque lunghi anni
il loro tornaconto personale agli interessi della collettivita'. E
i nostri tacciono, assenti, abulici o forse sazi. Replichino invece.
Esibiscano dati, dimostrino, con i numeri reali della loro gestione,
l' inconsistenza delle accuse e pretendano rispetto se non per loro
stessi, perlomeno per chi li ha prima votati e poi sostenuti fino
in fondo. L' assordante silenzio dei partiti e l' assurda afonia dei
protagonisti della passata stagione, scrivono oggi una pagina triste.
Occorre una scossa perche' la destra possa riprendere il suo cammino
e torni ad essere il riferimento di tutti quei calabresi onesti che
gia' non ne possono piu' delle tavole rotonde senza costrutto, delle
consulenze inutili, delle dichiarazioni senza sostanza del presidente
Loiero e della sostanziale incapacita' di una Giunta regionale che
naviga in relativa tranquillita' piu' per demerito dell'opposizione
che per meriti propri. Riparta la Destra, ritrovi il suo orgoglio
e batta un colpo per dimostrare di essere ancora viva''. ''Piu' volte
si e' detto in questi ultimi anni - afferma ancora Traversa - che
alcune difficolta' del della giunta regionale di centrodestra fossero
da imputare ad una generale desuetudine dei suoi rappresentanti a
ricoprire incarichi di governo. Ci saremmo dunque aspettati che nel
ruolo loro piu' congeniale di oppositori i reduci dalla Giunta Chiaravalloti
avrebbero fatto valere le loro ragioni, contrapponendo azioni concrete
ed assumendo prese di posizione che rivelassero l' inconsistenza e
l' ambiguita' di una giunta regionale che gia' mostra la corda. E
invece no. Il quinquennio di governo sembra aver tolto smalto e voglia
di confrontarsi alla totalita' degli assessori regionali uscenti ed
ai loro partiti di appartenenza''. Secondo Traversa, ''dopo soli 100
giorni, Loiero e i suoi danno segni di insofferenza, rivelando un'
incapacita' di fondo di operare concretamente al di fuori delle denunce
di circostanza che ne hanno fin qui connotato l' azione politica.
Tanti se ne sono accorti e, sebbene vicini alle posizioni politiche
del governatore, hanno inteso levare una voce di dissenso. Ds, Rifondazione
comunista, Comunisti italiani, Bruno e una parte della Margherita,
l' Udeur, perfino i sindacati, hanno preso le distanze da un' azione
di governo inesistente e da un' avvio scoraggiante di questo nuovo
ciclo amministrativo''.
Rinviata la riunione
della FED regionale
15/07 E' stata rinviata la riunione della federazione dell' Ulivo
che doveva svolgersi lunedi' prossimo. La riunione era stata programmata
in un primo tempo per domani, poi spostata a lunedi' in un albergo
di Vibo Valentia, ma stasera si e' appreso del suo definitivo rinvio.
Lunedi' mattina, in un albergo di Lamezia Terme, si riunira' invece
il comitato politico dei Democratici di Sinistra, convocato dal segretario
regionale Nicola Adamo. Il comitato politico e' l' organismo dirigente
composto da una ventina di persone eletto al termine del congresso
della Quercia.
Salvi (DS) afferma:
“Ridurre i costi della politica” rivolgendosi a Lazio,
Campania e Calabria
15/07 Cesare Salvi ha annunciato, nel corso del suo intervento al
Consiglio nazionale dei Ds, di aver presentato un ordine del giorno,
insieme a Fabio Mussi e Giorgio Napolitano, su ''la riflessione e
l'iniziativa culturale e progettuale dei Ds''. Il documento impegna
il partito a ''riprendere la riflessione su temi istituzionali e sulla
riforma della politica, ponendola fra gli assi centrali dell'identita'
ideale e progettuale dei Ds e del contributo al programma dell'Unione,
per giungere a una proposta nuova sulle istituzioni e sulla pratica
della politica''. Salvi concentra l'attenzione sull'impegno, ''anche
attraverso la modifica della legislazione esistente, ad una riduzione
dei costi della politica''. L'ordine del giorno fa riferimento in
particolare ''all'attivita' di regioni governate dal centrosinistra
che dopo le ultime consultazioni politiche hanno moltiplicato gli
incarichi amministrativi suscitando sconcerto e giustificate critiche
nell'opinione pubblica''. Salvi fa un particolare richiamo ''all'amministrazione
della regione Lazio e al moltiplicarsi di incarichi politici nella
Campania e in Calabria''.
Mussi (DS) “Sono
pronto a dare scandalo sui casi di doppio incarico nel partito”
15/07 'Sono determinato a dare scandalo per alcuni casi di doppio
incarico'': lo ha affermato Fabio Mussi, leader del 'correntone' Ds,
durante il suo intervento al consiglio nazionale della Quercia. Mussi
ha fatto esplicito riferimento al caso di Napoli. ''E' un' enormita'
- ha detto Mussi - a cinque mesi dal congresso non c'e' ancora ne'
un direttivo provinciale ne' il segretario di federazione. Lunedi'
si riunira' la platea congressuale ma sento dire che la nomina del
segretario verra' ancora rinviata: e' perche' non c'e' accordo tra
capibastone''. Ma, al di la' del caso di Napoli, Mussi fa riferimento
a una situazione piu' ampia. ''So di diversi casi di membri di governo
regionale e provinciale che hanno contemporaneamente ancora responsabilita'
di partito. O si tratta di stacanovismo e sconfinato amore per il
lavoro, o di qualcos'altro. Ritengo si tratti di qualcos'altro - ha
proseguito Mussi - il fatto e' che sono figure di garanzia di equilibri
di potere. Si parla infatti di incarichi di partito pro tempore: vuol
dire fino alle elezioni per gestire le candidature''.
Barile (CDL)
“Imbarazzante l’attesa delle famiglie per il buono prima
casa”
15/07 ''E' imbarazzante dire che in Calabria, dal 9 aprile, centinaia
di famiglie aspettano una lettera per completare l' iter necessario
al fine di avere cio' che a loro spetta: il buono per l' acquisto
della prima casa''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore
della Cdl in Consiglio provinciale di Cosenza, Mimmo Barile. ''Piu'
volte - ha aggiunto - e' intervenuto il senatore Gentile per segnalare
il problema ma nulla ancora e' stato fatto. I cittadini che hanno
presentato la domanda nell' autunno del 2003 e che sono risultati
vincitori in graduatoria, hanno anticipato spese ingenti. Si tratta
di prima casa e di famiglie spesso a basso reddito che facevano affidamento
su questo contributo. Concordo con Gentile quando indica anche precise
responsabilita' di qualche ex assessore di centrodestra, ma dal 9
aprile (quando il Tar ha respinto i ricorsi degli esclusi) la giunta
di centrosinistra non ha fatto nulla. Due sono le cose : o c' e' qualche
burocrate che dorme oppure bisogna dire a chiare lettere ai cittadini
che i soldi arriveranno nella prossima primavera, quando ci sara'
campagna elettorale''. Barile chiede ''celerita' e risposte all' assessore
Incarnato e al direttore Mirante'' ed invita il Comune di Cosenza
''ad erogare subito i fondi per il fitto casa: c' e' stata un' inchiesta,
ma non bisogna penalizzare gli aventi diritto''.
Caruso (An) “Serve
collaborazione istituzionale”
15/07 ''Penso che sia necessario avviare una fase di collaborazione
istituzionale fra i deputati di tutti gli schieramenti e la Regione,
per rilanciare questa terra martoriata che ha bisogno del contributo
di tutti, a condizione chiaramente che il presidente Loiero lo voglia''.
E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di An, Roberto Caruso.
''La Calabria - ha aggiunto - vive un momento di grande e continua
emergenza ed e' superficiale addebitare a destra o a sinistra problemi
e congiunture che riguardano tutti. Noto che in questo esecutivo ci
sono forze centrifughe che mirano, evidentemente, ad assicurarsi visibilita'
e preminenza e che contrastano una visione moderata delle cose che
e' propria del Presidente. L'opposizione, di cui io faccio parte,
si sta comportando con grande equilibrio, perche' sarebbe riduttivo
dare fuoco alle polveri dopo soli tre mesi di gestione''. ''Eppure
- ha proseguito Caruso - assistiamo a mal di pancia ed a malcontenti
di partiti del centrosinistra che, incredibilmente, convocano interpartitiche
di critica dopo soli pochi giorni di insediamento. Bisogna agire con
determinazione e spirito di autonomia: noi abbiamo perso le elezioni,
ma la gente ha indicato lui come Presidente e non i segretari regionali
che reclamano ed invocano posti in continuazione. Dobbiamo liberare
la Calabria dalle scorie di atteggiamenti contrapposti fra guelfi
e ghibellini che inveleniscono il clima politico e sociale''. ''Ci
sono caporali di maggioranza - ha concluso - che vorrebbero procedere
a colpi di machete, ma non e' cosi' che si amministra una terra come
la Calabria. Serve moderazione e pacificazione e su queste cose attendiamo
un segnale dal Presidente''.
Angius (DS):
“Il Mezzogiorno non deve pagare gli errori del Governo”
14/07 ''Il Mezzogiorno non puo' pagare gli errori che continua a
commettere il governo Berlusconi perche' e' gia' stato penalizzato
in questi anni''. Lo ha detto Gavino Angius, presidente dei senatori
Ds, parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione svoltasi
a Lamezia Terme nell' ambito della campagna di ascolto avviata dal
partito. ''Il Mezzogiorno - ha aggiunto Angius - deve combattere e
lottare perche' c' e' una crisi economica molto grave che, naturalmente,
colpisce questa parte del Paese e qui in Calabria ne abbiamo, purtroppo,
molti esempi. Dico naturalmente perche' e' sempre cosi'. C' e' da
considerare poi il dissesto dei conti pubblici per cui le leggi finanziarie
che si faranno, a cominciare da quella di quest' anno, dopo quattro
anni di governo Berlusconi, imporranno un prezzo che gli italiani
dovranno pagare''. ''Come Ds - ha detto ancora Angius - siamo qui
per testimoniare la nostra vicinanza al Mezzogiorno ed il nostro rinnovato
impegno per favorire il suo sviluppo. Vogliamo anche sollecitare una
straordinaria stagione di battaglia meridionalista visto che abbiamo
anche responsabilita' di Governo in tante regioni del sud. L' assistenza,
se ci deve essere, deve essere garantita in casi straordinari ed eccezionali.
Le politiche pubbliche che attueremo nel Mezzogiorno, quando andremo
al governo, dovranno essere mirate all' innovazione ed alla competitivita'
delle imprese, che hanno bisogno di aiuti e sostegni, ma in modo estremamente
mirato. Anche perche' la ristrettezza delle risorse impone una selezione
molto mirata degli interventi''.
Interrogazione
parlamentare, sul comportamento vessatorio dell’ETR di Cosenza,
dei senatori Gentile e Trematerra
14/07 La denuncia del segretario provinciale organizzativo dell'
Udc di Cosenza, Raffaele Cesario, sul comportamento dell' ETR per
la riscossione dei crediti, arriva in Parlamento. I senatori Antonio
Gentile e Gino Trematerra hanno reso noto di avere inviato un' interrogazione
al Ministro Siniscalco, per chiedere ''quali provvedimenti intenda
adottare il Governo, per censurare il comportamento vessatorio attuato
dall' ETR di Cosenza, concessionaria per molti tributi, nei confronti
della popolazione amministrata '' Per cifre che vanno dai 500 (!)
ai diecimila euro di crediti da riscuotere - scrivono Gentile e Trematerra
- la stessa ETR applica l' ipoteca sugli immobili. Spesso si tratta
della prima casa - proseguono i due senatori - e si creano condizioni
di grande disagio per l' utenza. Gentile e Trematerra rilanciano istituzionalmente
la proposta lanciata dal segretario provinciale organizzativo dell'
Udc, Cesario, chiedendo a Siniscalco se ''l' Etr, che e' partecipata
da banche, non possa e non debba ampliare la somma di mutuo nei casi
di immobili ipotecati o aprire procedure di credito per facilitare
i pagamenti, che oggi hanno una perentorieta' di sei mesi che facilita,
indirettamente, il ricorso all' usura''.
Psdi e Socialismo
e Libertà: “Obiettivo dei socialisti la creazione di
un grande partito”
14/07 Le delegazioni del Psdi e del movimento Socialismo e' liberta'
si sono incontrate a Lamezia Terme per un esame congiunto della situazione
politica regionale e nazionale. Per i socialdemocratici erano presenti
il segretario regionale, Carlo Colella, e i componenti della segreteria
regionale Gaspare Conforti e Guido Arcuri, mentre per Socialismo e'
liberta' hanno partecipato il coordinatore regionale, Sisinio Zito;
gli ex parlamentari Rosario Olivo e Salvatore Frasca e Pino Napoli.
''Le due delegazioni - e' detto in un comunicato - hanno convenuto
sul fatto che l' obiettivo di socialisti e socialdemocratici italiani
deve essere la creazione di un grande partito socialista e democratico,
allineando cosi' l' Italia a tutti gli altri Paesi europei. Da questo
punto di vista particolari responsabilita' ricadono sullo Sdi, che
non puo' limitarsi a dare soltanto opera di testimonianza, e sui Ds,
che non possono piu' rinviare una chiara scelta socialista o pensare
di affrontare la questione socialista attraverso il semplice assorbimento
dei socialisti e socialdemocratici nel loro partito. Nonostante le
difficolta' che questa prospettiva comporta anche in Calabria, le
due delegazioni hanno espresso il proposito di lavorare insieme per
mandarla avanti, sia attraverso una costante consultazione tra loro
sia attraverso iniziative pubbliche in modo da coinvolgere nel progetto
non soltanto i dirigenti dei partiti interessati, ma tutti coloro
che credono che occorre porre fine a questa vera anomalia italiana
che tanto negativamente pesa sulla vita politica e civile del nostro
paese''.
I parlamentari
DL al Question Time con il Ministro: “Drammatico lo stato della
A/3”
14/07 I parlamentari calabresi della Margherita Oliverio, Bianchi,
Meduri e Camo hanno denunciato durante il question time svoltosi oggi
ala Camera il ''drammatico stato della A3, nel pieno della stagione
estiva e del maxi flusso dettato dal traffico turistico''. ''Il ministro
Giovanardi - e' detto in una nota - che ha sostituito l'assente Lunardi,
che regge il dicastero competente, ha potuto garantire la riduzione
dei cantieri per soli 20 km del tratto calabrese durante il periodo
estivo. I cantieri dei nuovi lotti - ha detto Giovanardi - inizieranno
dopo l'estate. E' evidente - ha concluso il ministro per i rapporti
col parlamento - che il particolare stato di degrado ha comportato
e continua a comportare l'esigenza di una forte accelerazione del
suo ammodernamento anche ne periodo estivo, il che reca disagi e difficolta'
che non sono sempre possibili eliminare''. Dal canto loro, i parlamentari
diellini hanno sottolineato ritardi e disfunzioni pesanti ed evidenti
nell'ultimo quinquennio, denunciando la mancanza d almeno 3 miliardi
di euro per il finanziamento integrale del progetto di ammodernamento
della Salerno-Reggio Calabria. I parlamentari hanno anche giudicato
insufficienti le misure per l'esodo estivo perche' mancano le indicazioni
per il traffico dei mezzi pesanti, con merci pericolose e per i sistemi
di Isoradio che consentono di avere informazioni radio 24 ore su 24
sulla medesima frequenza FM 103.3. ''E' ora di voltare pagina - hanno
rilevato gli esponenti della Margherita -. Affinche' la scadenza del
2009 non sia una mera enunciazione di principi priva di fatti concreti,
e' necessario - hanno concluso - ce nella prossima legge finanziaria
i fondi disponibili sano concentrati su questa strada. Lo chiede il
Sud e lo chiede l'intero paese''.
Camo (DL) “Sulle
condizioni della A/3 ha ragione il Presidente Loiero”
14/07 L' on.Geppino Camo, della Margherita, intervenendo al question
time alla Camera sulla A3 ha, tra l' altro, detto che ''la condizione
della Salerno-Reggio Calabria, specificamente per il tratto calabrese,
e' in gravi condizioni perche' ci sono sette lotti di lavori fissi
nei quali gia' in condizioni normali, cioe' non durante le ferie estive,
si creano lunghe code in alcuni tratti. Durante questa fase non solo
le code aumentano, ma addirittura rischiano di diventare pericolose
per l' incolumita' delle persone''. ''L' Anas fino ad oggi - ha aggiunto
Camo - ha fatto semplicemente degli annunci e nulla ha risolto in
riferimento alla condizione di disagio in cui si trovano gli automobilisti
che devono attraversare questo tratto di autostrada. Ha fatto bene
il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, ad allarmare
sia l' Anas sia il ministro Lunardi che sembrerebbe debba venire qui
entro la fine di luglio a verificare lo stato dei lavori. Noi naturalmente
non siamo soddisfatti della risposta che ci ha fornito il ministro
Giovanardi perche' avremmo voluto ci fosse il ministro al ramo, Lunardi.
Ma tant' e', purtroppo. Noi staremo vigili e attenti per far si' che
il disagio dei cittadini venga alleviato nella misura migliore''.
Zavettieri (NPsi)
“Il Premier si ricorda solo adesso del Nuovo Psi”
14/07 ''Ci dispiace che il presidente del Consiglio si accorga che
esiste il Nuovo Psi proprio ora che rischia di perderlo non avendo,
in passato, riservato attenzione sufficiente alle proposte dei socialisti,
tenuti in posizioni marginali per molto tempo''. Cosi' Saverio Zavettieri,
leader del Nuovo Psi in Calabria, commenta l'intervento di Silvio
Berlusconi al convegno del Gruppo di Todi. ''Risulta altresi' curioso
che questo invito - osserva ironico Zavettieri - il presidente del
Consiglio lo rivolga dal seminario organizzato dalla 'Fondazione Liberal'
per avviare la costruzione di una casa comune dei moderati senza chiedersi
cosa ci starebbero a fare i socialisti, i quali, da sempre, si battono
per la costruzione di una casa socialista''. ''Un richiamo a sentimenti
e 'risentimenti' puo' essere fatto rivolgendosi a singoli individui
e persone, non certo ad una forza politica che ragiona e decide sulla
base di progetti politici, guardando, cioe', al futuro'', afferma
ancora il dirigente del partito del Garofano, che rimprovera anche
altro al premier: ''Sarebbe inoltre il caso che il presidente del
Consiglio fosse piu' rispettoso della autonomia e della liberta' di
scelta di ogni singolo movimento politico, senza avere la pretesa
di dettare i tempi delle loro scelte''. Dopo aver ricordato che lunedi'
prossimo si riunira' il Consiglio nazionale del Nuovo Psi, che dovra'
decidere quando fare il congresso del partito, Zavettieri sottolinea:
''Sara' dunque l'assise congressuale di settembre che avra' il compito
di assumere le relative determinazioni politiche''.
Napoli (AN) “Garantire
la sicurezza al PM Facciolla”
14/07 ''Garantire la massima sicurezza al pm della Dda di Catanzaro
Eugenio Facciolla''. E' quanto chiede, in un' interrogazione ai ministri
dell' Interno e della Giustizia, il vicepresidente della Commissione
parlamentare antimafia, Angela Napoli. ''Avevo gia' provveduto in
passato - aggiunge il deputato di An - a denunziare il grave stato
di pericolosita' al quale e' sottoposto da tempo Eugenio Facciolla,
sostituto procuratore della Dda di Catanzaro dal luglio 1997 e delegato
ad inchieste che hanno coinvolto potenti clan della 'ndrangheta cosentina.
Tra l' altro, Facciolla, con le sue inchieste, ha portato alla luce
per la prima volta in Calabria le collusioni tra la 'ndrangheta e
l' imprenditoria. Il giudice Facciolla ha subito numerose e pesanti
intimidazioni e nello scorso mese di giugno ha ricevuto una busta
contenente un proiettile calibro 9, avvolto in un biglietto con scritte
inneggianti ad una sua futura 'esplosione'. Due mesi fa, infine, un
detenuto ha rivelato che l'ex patron del Cosenza calcio, Paolo Fabiano
Pagliuso, avrebbe offerto centomila euro d' acconto ad esponenti di
una cosca mafiosa per ottenere l' eliminazione fisica dello stesso
Facciolla''. Da qui la richiesta di Angela Napoli ai ministri Pisanu
e Castelli ''se non ritengano necessario ed urgente adottare adeguate
iniziative al fine di garantire la massima sicurezza al giudice Facciolla''.
Zuccherini (Prc)
“Fondi depurazione , la Regione si costituisca parte civile”
14/07 Nell'inchiesta ''Poseidone'', avviata dalla magistratura dopo
la seconda relazione della Corte dei conti sull'inquinamento delle
coste e la gestione degli impianti di depurazione in alcuni comuni
della fascia tirrenica, la Regione deve costituirsi parte civile.
Lo ha chiesto il commissario di Rifondazione comunista in Calabria
Stefani Zuccherini che ha sottolineato come ''le politiche fallimentari
dell'ufficio del commissario per l'emergenza ambientale hanno portato
all'inchiesta ''Poseidone'' che, come ha dichiarato la Corte dei conti,
fa emergere responsabilita' politiche dei soggetti istituzionali che
in questi anni hanno gestito in Calabria il settore della depurazione
delle acque, nonche' dell'intero schieramento delle forze politiche
del centrodestra''. Negli ultimi anni, ha detto Zuccherini, ''abbiamo
piu' volte denunciato attraverso esposti alla magistratura, interrogazioni
parlamentari, iniziative pubbliche le politiche fallimentari dell'ufficio
del commissario, una regione dove nonostante il commissariamento i
cittadini sono costretti ogni anno ad assistere alle cattive condizioni
del mare''. Una regione, ha aggiunto l'esponente di Rifondazione,
''dove nonostante le numerose denunce e proteste chi deve controllare
non controlla, chi deve intervenire non interviene e dove, i numerosi
episodi riguardanti la cattiva gestione degli impianti di depurazione
e le cattive condizioni di lavoro con le quali sono costretti a lavorare
gli addetti agli impianti dimostrano che l'ufficio del Commissario
per l'emergenza ambientale non controlla l'applicazione dei contratti
con le aziende che si sono aggiudicate lagestione dei depuratori''.
Zuccherini ha inoltre annunciato che Rifondazione si battera' affinche'
la gestione del ciclo dei rifiuti e delle acque in Calabria ritorni
di competenza degli enti locali, anche al fine di coinvolgere i cittadini,
le associazioni ed i sindacati.
Morrone (Fiamma)
“Sulla morte dei cantonieri a Bonifati i politici facciano autocritica”
14/07 “Tutto il mondo politico calabrese ‘insorge’
contro la situazione di pericolosità delle strade nella nostra
Regione ! Tutti i politici più in vista cercano le responsabilità
come se di tutti fossero le colpe tranne che loro! E parlano i Sindacati
definendo inaccettabili le condizioni di sicurezza del lavoro .E parlano
ministri e vice ministri , sottosegretari ,senatori e parla pure il
Presidente della Regione ecc. ecc.” e' quanto afferma, in una
dichiarazione, Marcello Morrone, dirigente del Movimento sociale-Fiamma
tricolore di Cosenza, facendo riferimento all' incidente di Bonifati
in cui sono morti due operai dell' Anas. “Parlano in tanti -
prosegue Morrone - ma tutti quelli che lo fanno non sono altro che
personaggi i quali hanno occupato ,e continuano ad occupare, posti
di rilievo nella politica nazionale , regionale e provinciale. Tutti
questi signori parlano e si dicono addolorati per la notizia della
morte dei due operai . E danno una certezza :si daranno tutti da fare
per individuare le cause di questo terribile incidente ! Ma vanno
anche oltre e dicono che vorrebbero appurare di chi sia la responsabilità
della situazione di pericolosità delle strade calabresi! Ma
se le strade sono insicure ,ed è risaputo , perchè guardare
lontano? Signori politici locali ,non avete uno specchio ? Guardatevici
dentro ,vedrete subito i responsabili del degrado calabrese e li avrete
a portata di ......“
Guerriero: “Solidarietà
allo sciopero dei magistrati”
14/07 ''Desidero esprimere all' Associazione nazionale magistrati
la mia piena solidarieta' per lo sciopero indetto per oggi contro
la riforma dell' ordinamento giudiziario, che e' gia' passata la vaglio
del Senato e che lunedi' prossimo sara' esaminata dalla Camera''.
Lo afferma, in una dichiarazione, Pino Guerriero, presidente della
Commissione regionale antimafia. ''Questo sciopero dei magistrati
- aggiunge Guerriero - non e' uno strumento corporativo per difendere
la casta, ma una leva prudente ed estrema, usata solo quattro volte,
per preservare lo stato di diritto contro la pretesa del Governo Berlusconi
di mettere la mordacchia a chi non si piega al volere del potere politico.
In questi anni il governo di centrodestra si e' distinto per aver
emanato leggi ad personam a difesa del Cavaliere e dei suoi interessi.
La legge cosiddetta 'salva Previti', oggetto di discussione proprio
in questi giorni, rientra in questo filone protezionistico. Da qui
la sacrosanta azione di protesta dei magistrati, che spero possa essere
colta ed appoggiata dall' opinione pubblica. Certo, la giustizia in
Italia non ha mai goduto di buona salute e non sono pochi i rilievi
che si possono fare a settori della magistratura che hanno o esagerato
o dormito. Ed e' persino ragionevole la discussione sulla separazione
delle funzioni. Ma da qui a stravolgere i principi costituzionali
ce ne corre. D' altra parte e' lo stesso Presidente Ciampi a muovere
profili di incostituzionalita' della riforma: il ridimensionamento
dei poteri del Csm; la possibilita' d' impugnare, da parte del Ministro
della Giustizia, le delibere del Csm; l' istituzione di un ufficio
che possa controllare l' esito dei procedimenti e, infine, l' ipotesi
di una relazione annuale del Guardasigilli al Parlamento sull' amministrazione
della Giustizia. Queste riserve, traslate in una regione come la Calabria
afflitta dal fenomeno mafioso, assumerebbero un rilievo consistente.
Abbiamo bisogno di una magistratura forte, indipendente, libera che
risponda alla Costituzione e ai cittadini per una giustizia veloce
e, quindi giusta. Ecco perche' oggi sono accanto ai magistrati che
lottano per non rendere piu' ingestibile di quanto non lo sia adesso
il sistema giudiziario italiano''.
Angius (DS) “Non
siamo solo sinistra ma coalizione di centrosinistra”
14/07 ''L' Unione e' la coalizione del centrosinistra. Non siamo,
dunque, soltanto la sinistra''. Lo ha detto Gavino Angius, presidente
dei senatore dei Ds, rispondendo a Lamezia Terme, a margine di una
manifestazione nell' ambito della campagna di ascolto avviata dal
partito, alla domanda secondo cui sono in molti ad accusare la sinistra
di non sapere fare la sinistra. ''Non so - ha aggiunto Angius - chi
siano questi molti. Noi, intanto, siamo il centrosinistra, siamo l'
Unione e non siamo, dunque, soltanto la sinistra. A vincere le elezioni
regionali, qui in Calabria e altrove, e' stata l' Unione, il centrosinistra,
e non la sinistra, che da sola avrebbe perso. Ci sono delle alleanze
tra le forze riformiste ed all' interno delle alleanze ci sono anche
le forze di sinistra. I grandi temi della sinistra, del centrosinistra
e dell' Unione sono quelli classici dello sviluppo del Mezzogiorno:
il lavoro, la competitivita' delle imprese, la sollecitazione di nuovi
investimenti al fine di rendere il sistema meridionale, di fronte
alle grandi opportunita' che abbiamo, finalmente competitivo. Servono
politiche pubbliche, ma mirate, selezionate e profondamente diverse
rispetto al passato''.
P.Mancini: “Sdi
e Nuovo Psi non pensino soltanto alla prenotazione dei collegi”
13/06 “Dopo il via libera di Romano Prodi all' imbarco di Bobo
Craxi e dei suoi seguaci nell' Unione, i capi dello SDI e del nuovo
PSI non immiseriscano la questione della rinascita di una credibile
forza socialista esclusivamente alla ‘prenotazione’, tutt'
altro che commendevole, di collegi blindati, in Emilia, in Toscana
e in Calabria”. Questo è quanto afferma in una nota Pietro
Mancini, ex sindaco socialista di Cosenza. “Aprano le porte
dei loro ristretti summit alle tradizioni più nobili –prosegue
Mancini- alle istanze e ai sentimenti autentici del popolo socialista.
Comprendendo che molti ex militanti ed ex elettori del centenario
partito del socialismo italiano non si lasceranno mai imporre indicazioni
di voto e orientamenti, non condivisi, dai vertici dei partiti. Ai
congressi dei partiti di Boselli e De Michelis spetta il compito di
spianare, in autunno, la strada al rilancio, politico ed elettorale,
di una forza socialista, rispettabile, unita e autonoma. Ma, cosi'
come vanno rispettate le ragioni della politica, che guideranno le
scelte dei capi dello SDI e del nuovo PSI, uguale rispetto meritano
quelle del cuore, che spingono Stefania Craxi e tanti socialisti a
impegnarsi per non morire democristianoni, come Romano Prodi, e neppure
giustizialisti, come i big dell' Unione Tonino Di Pietro, Achille
Occhetto e Luciano Violante”.
Napoli (AN) “La
ndrangheta è padrona del territorio regionale e condiziona
la cosa pubblica”
13/07 ''Le notizie apparse oggi sulla stampa relative a chiare collusioni
di esponenti politici calabresi con gli uomini della cosca Fiare'
di San Gregorio d' Ippona sono la chiara dimostrazione di quanto da
tempo vado denunziando sul fatto che la 'ndrangheta sia diventata
ormai padrona dell' intero territorio regionale e condizioni la gestione
della cosa pubblica''. E' quanto sostiene in una nota la vice presidente
della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, circa l'operazione
compiuta dalla polizia di Catanzaro chiamata Rima. ''Spesso le mie
denunzie - ha aggiunto - sono state considerate politiche e, come
tali, strumentali e demagogiche, giacche', quasi sempre i partiti
politici calabresi hanno preferito puntare sulla 'conta dei voti',
piuttosto che sulla qualita' morale dei candidati. Buona parte del
mondo politico calabrese ha ritenuto fino ad oggi che l' Antimafia
vada fatta fuori dal proprio orticello, senza comprendere che la 'ndrangheta
mira solo al potere e alla gestione dello stesso e che, pertanto,
non guarda in faccia colore politico alcuno.La politica calabrese
non ha quindi ancora colto in pieno la pericolosita' di chi viene
chiamato a gestire la cosa pubblica con il solo scopo di fare carriera
politica personale, per la quale e' pronto anche a piegarsi alle volonta'
mafiose e ad assumere impegni che poi consentono alla criminalita'
l' infiltrazione nella vita economica del territorio''. ''Fortunatamente
- ha concluso Napoli - oggi che i fatti iniziano a darmi quella ragione
che, in tal caso, avrei preferito non avere, mi auguro che si possa
far luce a tutto campo, senza guardare in faccia nessuno e che proprio
la politica calabrese sappia riappropriarsi di quel ruolo che possa
restituirle credito di fronte ai numerosissimi cittadini bisognosi
di giustizia''.
Il Prof. Massimo
Veltri nominato nel coordinamento nazionale Ambiente dei DS
13/07 Si e' insediato nei giorni scorsi a Roma il Coordinamento Nazionale
Ambiente dei Democratici di Sinistra. E' composto da dodici membri
e ne fanno parte i responsabili delle diverse aree: fra questi e'
stato chiamato il prof. Massimo Veltri, ordinario di Idraulica nell'Universita'
della Calabria, senatore nella precedente legislatura e capogruppo
Ds nella Commissione Territorio e Ambiente di Palazzo Madama. Massimo
Veltri sara' responsabile di Acque e Dissesto Idrogeologico e dovra'
curare le politiche di questi settori,coordinando le azioni in ambiti
regionali e nazionali. ''Le leggi di riferimento - e' scritto in una
nota - sono la legge Galli e quella sulla difesa del suolo, mentre
i soggetti di raccordo sono le amministrazioni locali, le regioni,
il Parlamento, il mondo imprenditoriale e del lavoro. Gia' in settembre,
dopo la formazione di un apposito gruppo di lavoro, ci saranno le
prime iniziative, a partire dalla Festa Nazionale dell'Unita' a Milano,
da una serie di incontri in ambito regionale, da un convegno nazionale,
lungo un percorso che portera' a definire una posizione unitaria e
condivisa dei Ds in materia di acqua e difesa del suolo. Fra gli obiettivi
prefissati c'e' principalmente quello di contribuire a fornire all'Unione
una o piu' schede progettuali di governo in vista delle elezioni politiche,
mentre specificamente per la Calabria e il Mezzogiorno si trattera'
d'affrontare con piglio operativo e partecipato due fra i problemi
che da sempre angustiano le nostre terre, facendo le va anche sul
ruolo di coordinamento delle politiche ambientali di recente assegnato
alla Calabria al tavolo delle regioni''. ''Ma la scommessa piu' rilevante
- conclude la nota - e' quella di far risultare l'ambiente non come
un motivo di freno allo sviluppo o una materia incidentale o accessoria,
ma come momento centrale e decisivo della crescita, tanto al nord
quanto al sud, il primo ormai vicino al collasso della congestione
e della sostenibilita', pur essendo fra le aree piu' ricche del pianeta;
il secondo che puo' vedere accorte politiche ambientali come vero
e proprio motore per la crescita''.
Cesario (UDC)
“L’ETR applica ipoteche anche su immobili prima casa per
somme modeste.”
13/07 ''C'e' in atto un processo di accelerazione nella riscossione
dei crediti da parte dell'Etr che rischia di provocare disagi economici
notevoli al ceto medio e che va integrato da provvedimenti concertativi
che favoriscano il recupero del credito senza intaccare la prima casa''.
Lo afferma il segretario provinciale organizzativo dell'Udc di Cosenza
, Raffaele Cesario. ''Si tratta - di una questione che richiama alla
necessita' di interventi integrati fra sistema di imprese bancarie
ed istituzioni- afferma Cesario- e che deve trovare un deterrente
nell'impostazione della stessa iscrizione a ruolo dei crediti accertati''.
In sostanza prosegue Cesario, ''ai cittadini debitori di imposte e
tasse non pagate , l'Etr applica l'ipoteca su immobili che, per la
stragrande maggioranza dei casi , rappresentano la prima abitazione
: un percorso che spesso si realizza anche in presenza di somme oggettivamente
modeste. I tempi perentori di pagamento- dice ancora il segretario
provinciale organizzativo - sono relativi ad un solo semestre: in
pratica chi non paga la somma richiesta si vede privato del possesso
dell'immobile''. Una situazione che secondo il segretario provinciale
organizzati dell'Udc, ''rischia di produrre effetti devastanti- prosegue
Cesario- e che si unisce ad una deflessione del sistema produttivo
. L'Etr - continua Cesario- e' un'emanazione di istituti bancari compartecipanti,
che potrebbero concedere un mutuo aggiuntivo a quello preesistente
per l'acquisto dell'immobile, applicando gli interessi legali, oppure
procedere ad apertura di credito nei casi in cui l'immobile stesso
sia 'libero' da ipoteche'' . In questo caso, continua l'esponete provinciale
dell'Udc, ''si darebbe la possibilita' ai cittadini contribuenti di
poter saldare le somme richieste, senza dover far fronte a tempi veloci
che , indirettamente, favoriscono il ricorso a forme illegali di prestito
di denaro, peraltro abbastanza diffusi sul territorio. C'e' da cogliere
l'opportunita' di una riflessione pacata e di una soluzione intelligente
ad una domanda sempre piu' forte- continua Raffaele Cesario - a cui
l'Etr deve dare una risposta seria . La complessita' della crisi economica-
conclude Cesario- e l'assenza di prospettive di crescita immediata
impongono una definizione razionale di una questione che sta diventando
sempre piu' presente nella quotidianita' e che merita l'attenzione
delle forze politiche e sociali''.
Incontro tra
Bobo Craxi e Prodi. Lunedì il Nuovo PSI decide sul futuro.
12/07 Un'ora di colloquio questa mattina tra il leader dell'Unione
Romano Prodi e il vice segretario del Nuovo Psi Bobo Craxi. L'esponente
del Garofano si schermisce, e assicura che e' da un mese che si dovevano
incontrare, ma il faccia a faccia nello studio di Prodi di Piazza
Santi Apostoli si e' avuto nel bel mezzo di una fase particolarmente
delicata della vita interna del Nuovo Psi. Ieri, un luogo simbolo
per i socialisti italiani, l'Hotel Midas, l'albergo romano dove 29
anni fa Bettino Craxi fu eletto segretario del Psi, e' stato teatro
di una riunione informale dei maggiori dirigenti del Nuovo Psi, e
la divisione interna si e' manifestata con estrema chiarezza. Da una
parte c'e' stato chi, come Bobo Craxi e Saverio Zavettieri (leader
del partito in Calabria), chiedono che il congresso del partito si
faccia quanto prima, in modo da poter partecipare alle primarie del
centrosinistra, o per sostenere un candidato socialista, o per partecipare
comunque alla scelta del candidato premier dell'Unione. Ipotesi respinta
da coloro che nel Nuovo Psi osteggiano il passaggio del Garofano dal
centrodestra al centrosinistra, a partire dal ministro Stefano Caldoro
e dalla piu' giovane deputata italiana, Chiara Moroni. In mezzo si
e' collocato il segretario Gianni De Michelis, che prima di decidere
sulla collocazione del partito vorrebbe vedere come si concludono
le primarie del centrosinistra, e che vede come premessa per la riunificazione
socialista una profonda riforma in senso proporzionale dell'attuale
legge elettorale. Questo posizioni si riproporranno lunedi', quando
a Roma si riunira' il consiglio nazionale del Nuovo Psi. Non piu'
una riunione informale, ma la sede ufficiale per prendere decisioni
definitive. E il rischio di una scissione, a quel punto, non sarebbe
piu' solo teorico. Bobo Craxi appare determinato a spingere il partito
verso l'alleanza con lo Sdi di Boselli e Villetti e i radicali di
Pannella e Bonino per presentare insieme una lista liberal-socialista
inserita nella coalizione dell'Unione. Sembra che Romano Prodi non
sia del tutto persuaso che una lista cosi' riesca a superare lo sbarramento
del 4%, ma Bobo Craxi si mostra molto piu' ottimista sulla possibilita'
di successo. Il vice segretario del nuovo Psi respinge invece vigorosamente
il sospetto che nel centrosinistra ci sia una sorta di veto nei confronti
di Gianni De Michelis. ''Non e' assolutamente vero'', assicura. ''Su
Gianni non ci sono problemi - afferma Craxi - e io gliel'ho detto:
guida tu questo processo''.
Il 14 “Campagna
d’ascolto” dei DS in Calabria
12/07 ''Il Mezzogiorno e' la risorsa strategica - ha affermato Carlo
Guccione, viceresponsabile nazionale dei Ds per il Mezzogiorno - per
la crescita economica e sociale dell' Italia. Solo se cresce il Mezzogiorno
l' Italia potra' riavviare il motore dello sviluppo economico. Con
questa iniziativa - ha proseguito Guccione - che abbiamo chiamato
'campagna d' ascolto', vogliamo avviare un percorso che tenga conto
degli interessi e delle opinioni delle rappresentanze presenti sul
territorio per arrivare ad una proposta compiuta e condivisa sul Mezzogiorno
da presentare in un grande incontro nazionale di discussione e proposte
per uno sviluppo del Sud. All' incontro che si terra' il 14 luglio
per i Ds parteciperanno Gavino Angius, Roberto Barbieri, Marco Minniti,
Carlo Guccione, Nicola Adamo, Giuseppe Bova, Doris Lo Moro, Domenico
Bova, Nuccio Iovene, Franco Pacenza. Sono stati invitati a partecipare
i presidenti regionali di Assindustria, Abi, Api, Confartigianato,
Cna, Cia, Confagricoltura, Coldiretti; gli Ordini professionali dei
commercialisti, ingegneri, architetti; i responsabili regionali della
Confcommercio, Confesercenti, Confservizi, Legacoop, Confcooperative,
Confetra, Associazione generale Cooperative Italiane, Forum del Terzo
settore, Compagnia delle Opere; i segretari regionali di Cgil, Cisl
e Uil.
Laratta (DL)
“Una banca del sud sarebbe una novità positiva”
12/07 ''Una banca per lo sviluppo del sud potrebbe rappresentare
una novita' positiva per la crescita economica e sociale del Mezzogiorno''.
E' quanto ha detto il vicesegretario regionale della Margherita e
componente del dipartimento Mezzogiorno del partito, Franco Laratta,
nel corso di un incontro con alcuni imprenditore calabresi svoltosi
a Lamezia Terme. ''Lo sforzo che stanno facendo il presidente Loiero
- ha aggiunto - e la nuova giunta regionale e' ammirevole perche'
punta ad invertire una situazione molto difficile e complessa. Pero'
occorre qualcosa di 'forte', uno scossone che fermi la crisi, rianimi
l'economia, dia ossigeno alle imprese. Non sono sicuro che questa
sia la risposta migliore, penso che pero' possa essere una delle risposte
necessarie: una Banca di interesse pubblico-privato, moderna, efficiente
e rapida nelle scelte, che intervenga a sostegno delle piccole e medie
imprese, dei privati e delle piccole realta' locali, favorendo l'accesso
al credito, abbattendo il costo del denaro, sostenendo le migliori
idee progettuali, favorendo i consumi delle famiglie. Una banca disposta
ad investire nell'innovazione tecnologica delle imprese meridionali,
oggi in difficolta' in questo settore''. ''Bisogna evitare - ha concluso
Laratta - di mettere in piedi un carrozzone lento, clientelare e in
mano a lobby di potere. C'e' bisogno invece di una struttura che realizzi
un immediato intervento nell'economia meridionale, che sia controllato
dallo Stato ma che si muova con la rapidita' e l'efficienza della
migliore impresa privata''.
Palmieri: (PLI)
“Intensificare i rapporti tra i partiti della CDL”
12/07
“Il Consiglio Nazionale del Partito Liberale Italiano riunitosi
a Roma è stato chiamato a decidere sulla proposta del Presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi, di aderire a pieno titolo e non solo
da alleato leale, senza esitazione e da subito alla Casa delle Libertà,
in vista delle prossime elezioni”. E’ quanto ha dichiarato
in una nota il segretario regionale del PLI Calabria, Ciro Palmieri
(nella foto). “Ma anche – prosegue Palmieri - perchè
Berlusconi ha convenuto che “l’Italia ha bisogno della
rivoluzione liberale, che deve riguardare l’assetto ed il funzionamento
delle istituzioni, dell’amministrazione e dell’economia
e di un progetto per la modernizzazione, che recida i legami con la
cultura egualitarista per dare al cittadino il ruolo di protagonista”.
Concetti rafforzati dall’esplicito riferimento all’auspicabile
ruolo dei liberali nella costruzione del partito unitario. Che, secondo
Berlusconi, “ha nella cultura e nella politica liberale uno
dei suoi pilastri. Da qui l’invito del PLI a dare il suo contributo
di idee e di uomini al processo di creazione di questa nuova forma
politica”. La proposta è stata accolta dall’intera
assemblea disposta a fare la propria parte per la costruzione del
partito unitario, per il rilancio della coalizione, e per contribuire
al suo successo nelle elezioni politiche del 2006. Il Segretario Regionale
Ciro Palmieri, ha sottolineato quindi che anche in Calabria è
necessario innanzitutto intensificare i rapporti tra i partiti della
CdL e auspica subito dopo la pausa estiva un incontro per avviare
un confronto sui temi dell’agenda politica regionale.
Tripodi (Pdci)
“Si a percorso comune con Progetto Calabrie”
11/07 ''In occasione delle ultime elezioni regionali, i Comunisti
Italiani hanno costruito con il movimento Progetto Calabrie un'alleanza
che perseguiva l'obiettivo della difesa della democrazia: il nostro
partito intende portare avanti questo progetto comune, che punta a
dare una nuova prospettiva di sviluppo della Calabria e alla difesa
del sistema dei diritti''. E' quanto ha detto il segretario regionale
del Pdci, Michelangelo Tripodi, intervenendo a Camigliatello Silano
all'assemblea programmatica del movimento Progetto Calabrie. ''Avvertiamo
- ha aggiunto - l'esigenza di fare in modo che il movimento venga
adeguatamente coinvolto nel nuovo governo calabrese, cio' significa
che la questione deve essere assunta da tutto lo schieramento, che
deve impegnarsi senza tentennamenti sulle questioni sociali ed economiche
che intendiamo portare avanti. La Giunta regionale sta dando il segno
che rispetto al passato c'e' un rapporto nuovo col sistema universitario.
Sappiano che il sapere diventa un settore nevralgico per quel processo
di modernizzazione che vogliamo avviare, e non e' un caso se abbiamo
scelto il rettore Alessandro Bianchi quale coordinatore della commissione
istituita dall'assessorato all'Urbanistica per la formulazione delle
nuove linee guida della legge urbanistica. Non bisogna pensare, pero',
ad un'utilizzazione solamente strumentale delle universita' calabresi,
ma e' necessario che la Giunta assicuri un' osmosi continua che faccia
valorizzare le idee e i progetti innovativi che nascono nei tre atenei''.
''Bisogna portare avanti - ha proseguito Tripodi - percorsi democraticamente
orientati recuperando inoltre lo spirito della grande assemblea di
Lamezia e rilanciando un metodo di condivisione delle scelte che deve
diventare la misura della novita' che l'Unione vuole rappresentare.
Proprio perche' siamo alla guida di una Regione che e' molto indietro
sul terreno della democrazia, e in considerazione del fatto che e'
grande la responsabilita' che gli elettori con un consenso cosi' ampio
ci hanno affidato, abbiamo bisogno di piu' soggetti politici, partiti,
movimenti, associazioni, cui dobbiamo assicurare ruolo e partecipazione:
la responsabilita' di governo richiede piu' politica e piu' partiti''.
''Una prima sperimentazione - ha concluso - delle politiche di distretto
puo' essere fatta a Gioia Tauro, che con il suo porto strategico e'
una scommessa per l'intera regione. Il No al Ponte sullo Stretto deciso
a Lamezia e' la premessa per il modello di sviluppo alternativo che
bisogna avviare per assicurare la valorizzazione delle risorse naturali
e paesaggistiche di una delle aree piu' belle del mondo''.
Zuccherini (PRC)
“Unione a due velocità “
11/07 ''C' e' un' Unione a due velocita' con i partiti della Fed
da una parte e gli altri dall' altra. Sarebbe grave, pero', se la
Fed considerasse questi ultimi alla stregua di semplice ruota di scorta''.
Lo ha detto Stefano Zuccherini, commissario regionale di Rifondazione
comunista, incontrando i giornalisti a Catanzaro per illustrare le
proposte del partito sulla sanita'. Alla conferenza stampa hanno partecipato
l' assessore regionale al Lavoro, Egidio Masella; l' ex consigliere
regionale Rosa Tavella e il consigliere provinciale di Catanzaro,
Giuseppe Commodari. ''Abbiamo qualche riserva - ha detto Zuccherini
- ci saremmo aspettati piu' coraggio e iniziativa da parte della Giunta,
anche per la consistenza del voto ottenuto. Attualmente, invece, e'
grave lo stato nei rapporti politici tra i partiti dell' Unione. Anzi
possiamo dire che non c'e' nessun rapporto, fatto salvo il momento
elettorale come e' accaduto per le recenti suppletive''. ''Il presidente
Loiero - ha sostenuto Zuccherini - nella recente conferenza stampa
tenuta con la Giunta ha detto di non volere critiche ma noi invece
gliene avanziamo proprio sulle responsabilita' di tenuta della maggioranza.
Siamo preoccupati e a due mesi dalle elezioni si pone la necessita'
per i partiti di governo di misurare la loro azione''.
Perrelli (Patto)
“Liberal democratici il nuovo centro del centrosinistra”
11/07 Il 21 luglio prossimo sara' ratificato l' accordo tra Segni,
Scognamiglio e Scotti che portera' il Patto dei Liberaldemocratici
ad essere il nuovo centro del centrosinistra. ''Il progetto nazionale
- sostiene il coordinatore regionale dei Liberaldemocratici, Tonino
Perrelli - e' partito dalla Calabria, infatti noi fummo i primi, gia'
nell'agosto 2004 a formalizzare l' accordo con il Presidente regionale
della Margherita, Mario Lagana', suscitando l' ira ed il disappunto
di alcuni personaggi della nostra provincia che, contrariati, non
volevano una nostra presenza da protagonisti, attraverso quell' accordo,
designammo quale candidato presidente, alle Regionali, Loiero, formalizzando
il nostro sostegno. Quel passaggio fu il vero e proprio apripista
per tanti altri partiti, movimenti e singoli che successivamente oltrepassarono
la barricata per sostenere la candidatura di Loiero''. ''Noi - ha
aggiunto - non vogliamo certo i diritti d'autore, ma vogliamo che
venga riconosciuto il nostro ruolo da protagonisti, soprattutto alla
luce degli accadimenti verificatesi prima ed all' indomani delle elezioni.
Noi, abbiamo sempre detto che avremmo presentato liste autonome a
sostegno di Loiero nonostante lo sbarramento imposto dalla legge elettorale,
ed eravamo pronti con le nostre liste in tutte e cinque le province
calabresi, ma alla vigilia delle elezioni, su pressante ed insistente
richiesta dello stesso Loiero, abbiamo rinunciato a correre da soli
per consumare un cartello elettorale con partiti lontani da noi per
cultura, per tradizione e soprattutto per educazione e che diversamente
mai avremmo avvicinato. Quell' accordo ci porto' a dover rinunciare
a ben 30 dei nostri candidati e quel che e' peggio che sono stati
riconosciuti ad altri meriti sproporzionati al loro reale peso politico''.
''Noi - ha proseguito Perrelli - abbiamo creduto in Loiero e nella
sua volonta' di svolta e di cambiamento reale, oggi auspichiamo che
tale cambiamento sia ancora possibile, che si porti avanti la bandiera
della meritocrazia e non delle patinate amicizie. Noi oggi attendiamo
di partecipare attivamente e da protagonisti allo sviluppo della Regione
che abbiamo contribuito a costituire, vogliamo e pretendiamo subito
di conoscere il nostro ruolo perche' le elezioni non si vincono per
concorso ma per consenso e faticoso lavoro e contributo di tutti quelli
che vi hanno partecipato''. ''Oggi noi chiediamo - ha concluso - chiarezza
e lealta', domani, con il nostro Consigliere Regionale Egidio Chiarella
faremo sentire alta la nostra voce''.
I Verdi della
Calabria propongono i comitati pro Pecoraro per le primarie
08/07 I Verdi della Calabria costituiranno dei comitati per sostenere
la candidatura del leader nazionale Alfonso Pecoraro Scanio alle primarie.
Lo ha annunciato oggi, nel corso dei lavori dell'assemblea regionale
del partito, ai quali ha partecipato anche Pecoraro Scanio, il segretario
dei Verdi della Calabria, Diego Tommasi. ''L'intenzione della Calabria
- ha detto Tommasi - e' quello di costituire una serie di comitati
pro Pecoraro Scanio per elaborare un programma da consegnare agli
italiani e fare in modo che le nostre tematiche che sono ambiente,
energia, lavoro, siano i punti principali della nostra campagna elettorale.
Ci sono tanti cittadini che vogliono cambiare il nostro Paese come
tanti cittadini hanno voluto cambiare la Calabria. Noi ci rivolgiamo
a questi, non ai semplici iscritti dei partiti, alla societa' civile
che vuole dare davvero una spallata a questo centrodestra''. ''Ritengo
- ha concluso Tommasi - che, nel momento in cui si fanno le primarie,
per essere vere ci vogliono piu' candidati, altrimenti non sono piu'
primarie. Allora noi lavoriamo principalmente sul programma da presentare
agli italiani''.
Donnici (IDV)
“Di Pietro riconsideri la candidatura alle primarie”
08/07 ''In politica rivedere una scelta puo' essere a volte dimostrazione
di forza e lungimiranza. Ecco perche' invitiamo ancora una volta il
presidente Antonio Di Pietro a riconsiderare l' opportunita' della
sua candidatura alle primarie. Non serve ne' a lui, ne' a l' Italia
dei Valori, ne' al Paese''. E' quanto afferma Beniamino Donnici, assessore
al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Calabria dimessosi recentemente
dagli incarichi nazionali del partito e animatore, insieme ad altri
dirigenti di altre regioni, dell' area culturale interna denominata
''PartecipAzione-Identita' e progetto dell' Italia dei Valori''. ''Abbiamo
contestato - sottolinea Donnici in una dichiarazione - durante i giorni
del durissimo scontro interno alla Margherita l' appiattimento eccessivo
sulle posizioni del leader dell' Unione e fortemente osteggiato la
ventilata ipotesi di fusione dell' Idv nella Lista Prodi, poi abortita.
Con la stessa chiarezza affermiamo di non comprendere, oggi, la decisione
di una candidatura concorrente alle primarie. Che senso ha? Come la
spiegheremo dal momento che non ci sono differenze programmatiche
tra la nostra visione e quella di Prodi?''. ''Riflettiamo - sostiene
ancora Donnici - e riapriamo il confronto interno. I cittadini non
amano le scelte strumentali, i nostri dirigenti e militanti sono perplessi
e confusi e un risultato negativo, potrebbe darci il colpo da ko.
Viceversa, un' eventuale rinuncia rafforzerebbe il legame con Prodi,
riaprirebbe il dialogo con la Fed e ci farebbe definitivamente uscire
dall' isolamento''.
Sabato a Camigliatello
l’assemblea programmatica di Progetto Calabrie
07/07 Si svolgera' sabato prossimo, a Camigliatello Silano, la prossima
Assemblea regionale programmatica di Progetto Calabrie. Una giornata
di approfondimento e confronto che si concludera', alle 18, con l'
intervento del presidente della Regione, Agazio Loiero. ''Progetto
Calabrie - e' scritto in una nota - nei prossimi mesi caratterizzera'
la propria attivita' sostenendo con rinnovato vigore alcune battaglie
di opinione su argomenti che hanno sempre diversificato l' azione
del movimento: le primarie di collegio, per la Camera e il Senato,
e per la scelta dei candidati alle amministrative; l' ambiente e le
fonti energetiche; l' Universita' e la formazione; le politiche sociali;
la centralita' mediterranea della regione. Su questi argomenti, come
sulla coerenza dell' azione di governo al programma dell' Unione e
al rispetto del codice etico, Progetto Calabrie sara' protagonista
di una costante azione di stimolo e proposta nei confronti della Giunta
e dell' intera coalizione di centrosinistra calabrese''. I lavori
dell' assemblea saranno introdotti dal presidente di Progetto Calabrie,
Giuseppe Pierino, e coordinati dal portavoce regionale, Sergio Lagana'.
Interverranno nel corso della giornata Alessandro Bianchi, rettore
dell' Universita' Mediterranea di Reggio Calabria, e Giovanni Latorre,
rettore dell' Universita' della Calabria.
Chiarella: “Maroni
sbocchi i fondi della Legge Biagi per il lavoro femminile”
07/07 “Un interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche
sociali, Roberto Maroni, perché firmi immediatamente il decreto
che sblocca i fondi della legge Biagi a favore del lavoro femminile
in Calabria e in tutte le aree interessate”. L’ha presentata,
su sollecitazione del consigliere regionale Egidio Chiarella (gruppo
misto), il parlamentare Michele Cossa in rappresentanza dei Liberaldemocratici
alla Camera dei Deputati. “La legge Biagi – spiega Chiarella
- contiene infatti importanti norme, dotate di copertura finanziaria,
che prevedono incentivi per il lavoro femminile indipendentemente
dall’età delle lavoratrici. Tali incentivi – dice
Chiarella - sono maggiori a favore delle regioni italiane dove gli
indicatori economici (compresi quelli relativi all’occupazione
femminile) sono bassi. Per questo motivo – sottolinea Chiarella
- già nel settembre 2004, il parlamentare Cossa aveva presentato
un’interrogazione analoga segnalando la necessità che
il ministro del Lavoro, Maroni, firmasse il decreto che autorizza
la spesa nel capitolo della legge Biagi a favore dell’occupazione
femminile nelle regioni più disagiate. Nonostante la risposta
affermativa fornita in Parlamento nell’ottobre 2004 dal viceministro
Tassone, le donne calabresi e di tutte le aree disagiate meridionali,
senza occupazione devono ancora attendere poichè a distanza
di oltre otto mesi – evidenzia Egidio Chiarella - il ministro
Maroni non ha ancora emanato l’apposito decreto e dunque tutti
i progetti occupazionali calabresi rivolti alle donne non possono
partire”. Secondo Chiarella, “il contratto di inserimento
rappresenta, una delle novità più interessanti contenute
nella cosiddetta legge Biagi. Esso è definito dell’articolo
54 come un contratto di lavoro diretto a realizzare - mediante un
progetto individuale di adattamento delle competenze professionali
del lavoratore a un determinato contesto lavorativo - l’inserimento
ovvero il reinserimento nel mercato del lavoro di alcune categorie
ritenute particolarmente deboli. In quest’elenco – spiega
Chiarella - rientrano anche le donne di qualsiasi età residenti
in un’area geografica in cui il tasso di occupazione femminile
sia inferiore almeno del 20 per cento di quello maschile o in cui
il tasso di disoccupazione femminile superi del 10 per cento quello
maschile. Mentre per altre categorie elencate nella norma il contratto
di inserimento è immediatamente applicabile, trattandosi di
soggetti precisamente individuati – precisa Chiarella - per
quanto riguarda la disoccupazione femminile nelle aree disagiate,
è richiesto un ulteriore adempimento, ossia l’adozione
di un apposito decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
da adottarsi di concerto con il ministro dell’Economia e delle
Finanze. Inoltre – dice ancora Chiarella - la precisazione della
norma circa l’età consentirebbe finalmente di dare una
risposta concreta al desiderio di moltissime donne di entrare nel
mondo del lavoro. Accade, infatti – ricorda Chiarella - che
le aziende, pur avendo la volontà di stipulare contratti di
inserimento con donne di qualsiasi età, sono impossibilitate
a farlo e si orientano diversamente. Poiché i posti sono limitati,
il rischio – aggiunge Chiarella - è che quando verrà
adottato il decreto non ve ne siano più disponibili o ve ne
siano in misura così ridotta da vanificare sostanzialmente
lo spirito della norma, estremamente positivo. Con l’interrogazione
dell’on. Cossa – conclude Chiarella - si auspica che possano
essere messi in moto gli incentivi che permettano alle imprese di
avviare in Calabria, contratti di lavoro per il mondo femminile calabrese,
purtroppo colpito da quasi il 38% di disoccupazione”.
Socialismo e
Libertà: “L’ENEL non smantelli la squadra di pronto
intervento di Corigliano”
07/07 ''L' Amministrazione Comunale di Corigliano deve prontamente
intervenire sugli organi decisionali dell' Enel, per evitare che l'
Enel Calabria, di fatto, smantelli la squadra di pronto intervento
a Corigliano Calabro''. E' quanto scritto in una nota del Coordinamento
del Circolo di ''Socialismo e' Liberta''' di Corigliano Scalo, a sostegno
delle denunce dei sindacati ed in particolare della Uilcem. ''La squadra
di Corigliano - prosegue la nota - e' stata sempre considerata una
risorsa aziendale insostituibile dell' intero territorio, e se pur
insufficiente, ha svolto un ruolo serio a favore dei cittadini cogliendo
tutte le opportunita' che hanno rafforzato il ruolo dell' Enel in
termini di reddito, agendo cosi' a favore dello sviluppo urbano, agricolo,
turistico, industriale. Perche' quindi si smantella? Perche' nessuno
se ne accorge, interviene, denuncia? Cosa fa la politica? Sanno gli
Amministratori che tra la zona industriale, aziende agroalimentari,
irrigazioni, ed altro ci sono circa 2.000 forniture stagionali irrigue,
quattro grandi aree urbane, attrezzature turistiche e manifatturiere
interessate? Che tutto cio' rischia di andare in crisi? Il disservizio
e' sotto gli occhi di tutti. Le attivita' elettriche della squadra
registrano arretrati paurosi per i nuovi allacci, manutenzioni ed
ispezioni alla rete, mettendo in serio pericolo la sicurezza su tutto
il territorio''. ''La nostra - e' scritto nella nota - non vuole essere,
come si vede solo una denuncia generica, ma una presa di coscienza
rivolta alla politica, all' Amministrazione, alla collettivita', sapendo
che la complessita' della rete potrebbe creare serie difficolta' a
tutto il territorio che potrebbe mandare in fumo opportunita' rivolte
allo sviluppo urbano, alla crescita delle aziende agroalimentari,
allo sviluppo turistico, artigianale ed industriale, nonche' alle
attivita' del Porto. Queste tematiche, per le afferenze che hanno
sulla vita quotidiana dei cittadini, vanno, infatti, oltre le battaglie
sindacali, convinti come siamo che queste situazioni debbano essere
affrontate, per la loro rilevanza sociale, anche e soprattutto dalla
Politica. Politica che deve uscire dall' angusto angolo dell'ordinaria
amministrazione e traguardare il futuro del territorio''. ''Un territorio
- conclude socialismo e' liberta' - tra i piu' importanti e ricchi
della nostra regione ma impoverito per l' assenza di idonee ed efficaci
azioni e progetti in grado di trasformare le opportunita' in realizzazioni''.
Il Vicepresidente
Fortugno sulle dimissioni di Bruni:
07/07 “Chi ha alimentato il sospetto e la maldicenza può
ritenersi soddisfatto; chi, pur facendo parte dello schieramento di
centrosinistra guidato dal Presidente Bruni, con un colpevole silenzio
lo ha lasciato solo a fronteggiare ogni tipo di accusa, dovrebbe iniziare
a riflettere su cosa significhi avere delle responsabilità
politiche”.E’ quanto afferma il vicepresidente del Consiglio
regionale, Francesco Fortugno, in merito alla decisione del presidente
della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, di dimettersi dalla
carica. “Che un esponente del centrodestra porti un attacco
ad una amministrazione di centrosinistra, sia pure con modi e toni
che rispecchiano più la speculazione politica urlata che un
fine moralizzatore, seriamente supportato da fatti e documenti, ci
può anche stare. Ed infatti – dice Fortugno - la penna
maldicente è riuscita dove ha fallito la spada nella competizione
elettorale. Se quindi è nella logica delle cose che in politica
non manchino i colpi bassi, non è altrettanto logico che chi
ha condiviso la responsabilità amministrativa, anche stando
all’opposizione, assista passivamente ad un processo a mezzo
stampa fatto al Presidente di un ente pubblico, come se fosse un onnipotente
dittatore che tutto fa e tutto decide. Ed infatti – prosegue
il vicepresidente del Consiglio regionale - posto che le accuse rivolte
al Presidente Bruni provengono da persona estranea all’Amministrazione
provinciale di Vibo Valentia e che si riferiscono a diversi presunti
illeciti, mi chiedo dove fossero non solo gli assessori ed i consiglieri
della maggioranza, ma anche e soprattutto i consiglieri della opposizione.
La politica e l’attività amministrativa, in Calabria
più che altrove, necessitano di trasparenza e trovo perciò
giusta l’indignazione del Presidente Bruni a fronte di un silenzio
insopportabile da parte di chi, così facendo, ritiene di potere
stare alla finestra a guardare, senza neppure avere il coraggio di
attivare i meccanismi previsti per il corretto funzionamento delle
Istituzioni. Ma questo atteggiamento passivo, anzi omissivo, è
la migliore prova che stiamo assistendo ad una bassa speculazione
politica, cui ha prestato il fianco una coalizione di centrosinistra
evidentemente poco attenta alle inevitabili ripercussioni. Personalmente
– conclude Fortugno - ho sempre sentito come un privilegio il
rapporto di amicizia che mi lega ad Ottavio Bruni, uomo ed esponente
della Margherita di prim’ordine, e lo esorto a ritirare le sue
dimissioni perché è di uomini come lui che ha bisogno
la Calabria”.
Pilieci nominato
consigliere nazionale dell’UDC
07/07 L' ex consigliere regionale dell' Udc, Francesco Pilieci e'
stato nominato consigliere nazionale del partito. La nomina e' avvenuta
all'indomani del secondo congresso dell' Udc svoltosi a Roma. La nomina
di Pilieci e' il riconoscimento ''tangibile - e' scritto in una nota
- di chi, per tanti anni, ha militato e milita con grande tenacia
ed abnegazione sotto l' insegna dello Scudocrociato''.
Il vice ministro
Nucara lunedì a Cosenza
07/07 Il vice Ministro all'Ambiente, Francesco Nucara, sara' lunedi'
a Cosenza. Il leader repubblicano partecipera' al convegno sul tema:
''I Repubblicani: programmi e proposte alla luce dei nuovi scenari''.
L'incontro si svolgera', con inizio alle ore 17,30, nel Salone di
Rappresentanza del Comune. Interverranno Pino Vita, segretario regionale
del Pri, e Delly Fabiano, consigliere nazionale del partito del Pri.
E' prevista la presenza di Consiglieri nazionali, dirigenti regionali
e provinciali.
Iniziativa Margherita-PSDI
sul progetto Fed dell’Unione
06/07 Una disamina della situazione politica nazionale e regionale
e' stata al centro di un incontro tra i dirigenti della Margherita
e quelli del Psdi. In particolare, e' detto in una nota - viene condiviso
''il giudizio negativo sull' operato del governo nazionale, in particolare
verso il Mezzogiorno'' mentre entrambe le forze politiche hanno espresso
''soddisfazione convinta e apprezzamento per l' operato di Agazio
Loiero e della sua Giunta. Il presidente della Regione - e' scritto
nella nota - mostra particolare autorevolezza nel gestire con autonomia
e sensibilita' un ruolo delicato, reso ancora piu' difficile dalla
situazione ereditata''. Nella nota si precisa, inoltre, ''che in previsione
dell' Assemblea regionale della Federazione dell' Ulivo calabrese,
prevista per il 16 luglio prossimo a Lamezia Terme, il coordinatore
regionale della Margherita Franco Bruno ha invitato gli amici socialdemocratici,
con i quali sono gia' state condivise significative esperienze politico
elettorali - dalle Europee alle provinciali di Cosenza e alle ultime
consultazioni regionali - a valutare con attenzione quanto sta accadendo
nel cantiere ulivista della Calabria''. ''In un processo riformista
- ha detto Bruno - il gruppo dirigente dei socialdemocratici puo'
svolgere ed interpretare un ruolo di primo piano anche nel definire
il nocciolo centrale dell' alleanza di governo''. ''I dirigenti del
Psdi, nell' accogliere positivamente l' idea di compartecipare attivamente
al progetto riformista calabrese - conclude la nota - si sono dichiarati
interessati e disponibili ad assumere le necessarie iniziative per
concretizzare in maniera efficace il percorso proposto''.
Napoli (AN) “Le
dimissioni del Presidente Bruni sono una farsa”
06/07 ''Le dimissioni di Bruni? E' tutta una farsa. Lo sappiamo tutti,
anche se qualcuno finge di non capire''. E' quanto ha detto il vicepresidente
della Commissione parlamentare antimafia Angela Napoli, circa le dimissioni
del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni. Nelle
settimane scorse la vicepresidente della commissione parlamentare
antimafia aveva denunciato presunte collusioni della politica con
la criminalita' organizzata, facendo riferimento anche alla Provincia
di Vibo. ''Il dato serio, preoccupante, che non puo' sfuggire - ha
aggiunto Napoli - riguarda la sua relazione. E' con amaro compiacimento
che prendo atto di come su tutti i fatti che sono stati oggetto della
mia denuncia non sia stato in grado di offrire, anche stavolta, alcuna
risposta che non si riducesse alla cronologia o al numero delle pratiche.
Sono altri gli aspetti sui quali dovrebbe rispondere''.
Bianchi (DL)
scrive a Pisanu: “Fughe a pagamento dal CPT di Crotone?”
06/07 ''Il ministro dell' Interno, Pisanu, intervenga immediatamente
per chiarire se corrisponde al vero quanto riportato oggi da un quotidiano
sulle fughe dal Cpt di Crotone, avvenute con il pagamento di qualche
centinaio di euro''. E' quanto chiede, annunciando un'interrogazione
parlamentare al ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, la parlamentare
e responsabile Terzo Settore della Margherita, Dorina Bianchi, a proposito
della notizia riportata da un quotidiano secondo la quale gli immigrati
presenti nel Centro di permanenza temporanea di Crotone possono fuggire
pagando una cifra stabilita in un apposito ''tariffario''. ''Se corrispondesse
al vero - ha aggiunto Bianchi - quanto riportato dagli organi di stampa
a proposito del Centro di permanenza temporanea di Crotone, la notizia
sarebbe di una gravita' inaudita. Il fatto che ci possa essere chi
specula sulla disperazione degli immigrati e alimenta l' illegalita'
sfruttando una situazione socialmente difficilissima e' inaccettabile.
Chiediamo a Pisanu di intervenire urgentemente per chiarire i fatti
ed accertare eventuali responsabilita'''. ''Se verificati questi episodi
- ha concluso - renderebbero ancora piu' complicata e grave la situazione
sociale ed umanitaria esistente all' interno dei centri. Per questo
motivo aspettiamo dal ministro risposte certe in tempi brevi''.
I Verdi in assemblea
regionale l’8 a Lamezia con Pecoraro Scanio
06/07 Gli aspetti politici e programmatici della politica ambientalista,
in vista anche del ruolo svolto dal partito in seno all’esecutivo
regionale saranno i temi centrali dell’assemblea regionale della
Federazione regionale dei Verdi, che si svolgerà venerdì
8 luglio, alle ore 14,30 presso l’hotel Lametia Terme. “La
presenza dei Verdi nel governo della Regione – ha dichiarato
il segretario reginale Leo Autelitano – comincia a farsi sentire:
dimostrazione ne è il provvedimento “spiagge e mare pulito”
, il provvedimento sulla depurazione che vede un investimento di 10
milioni di euro per la messa in funzione di 23 depuratori in aree
nevralgiche della Regione e la volontà di affrontare situazioni
di inquinamento storiche come ad esempio, la fabbrica chimica di Siderno
per la quale è stata attivata la Conferenza dei servizi con
all’ordine del giorno proposte operative per il disinquinamento
del sito”. All’assemblea sarà presente il presidente
della Federazione nazionale, Alfonso Pecoraro Scanio.
Nuovo PSI e Socialismo
e Libertà s’incontrano
05/07 ''La scomparsa dall' orizzonte politico immediato della ipotesi
del partito riformista apre uno scenario interamente nuovo che consente
ai socialisti una larga possibilita' di iniziativa. La prospettiva
e' quella dell' unificazione delle forze socialiste e della creazione
di un grande partito socialista di stampo europeo''. E' quanto emerso
da un incontro al quale hanno partecipato esponenti del Nuovo Psi
e del Movimento 'Socialismo e' Liberta''. Alla riunione hanno partecipato
Sisinio Zito, Rosario Olivo e il segretario regionale dell'Uil, Roberto
Castagna, per ''Socialismo e' Liberta'''; Saverio Zavettieri, il segretario
regionale Leopoldo Chieffallo, Franco Tucci e Sergio Dragone per il
Nuovo Psi. ''La candidatura di Zavettieri - e' scritto in una nota
congiunta del Nuovo Psi e e Movimento Socialismo e Liberta' - nelle
recenti elezioni suppletive al collegio 9 ha rappresentato un fatto
di grande rilevanza politica perche' ha segnato il distacco del Garofano
dalla Casa della Liberta' e dimostrato nel contempo che esiste in
Calabria una vasta area di consenso per i socialisti. Sul piano nazionale
il fallimento dell' Ulivo non lascia altra alternativa allo Sdi che
fare una scelta definitiva in favore dell' unita' socialista, attraverso
atti politici conseguenti. I Ds, dal canto loro, non possono rinviare
ancora il momento nel quale definire compiutamente la loro identita'
come partito del socialismo europeo''. ''Le due delegazioni - conclude
la nota - hanno convenuto che questi processi politici non devono
essere questione che riguarda solo i partiti e le formazioni politiche,
ma devono coinvolgere il maggiore numero possibile di associazioni,
forze sindacali, intellettuali e cittadini. A questo scopo si dara'
vita a iniziative di confronto e dibattito pubblico sul territorio''.
Donnici (IDV):
“Le maggioranze le stabiliscono i congressi”. Madeo portavoce
IDV Calabria.
04/07 “Sarà l’Arch. Eugenio Madeo il Portavoce
dell’ IDV Calabria. A Madeo va anche la delega regionale degli
enti locali. Nei prossimi giorni sarà convocato il coordinamento
regionale per insediare anche un ristretto ufficio politico”.
Lo ha reso noto il Coordinatore regionale Assessore al Turismo Regione
Calabria Beniamino Donnici il quale ha brevemente replicato alle dichiarazioni
del Consigliere Maurizio Feraudo secondo il quale la maggioranza del
partito calabrese sarebbe attestato su posizioni diverse da quelle
dell’attuale Coordinatore - “ le maggioranze ha dichiarato
Donnici si stabiliscono nei congressi non con i comunicati stampa.
E i congressi, guarda caso, in Calabria ed in Italia c’è
chi come noi li chiede con forza e chi invece non li vuole fare”;
- “da questo momento ha aggiunto Donnici non interverrò
nelle vicende ordinarie del partito, intendo esercitare il mio ruolo
istituzionale dedicandomi ai problemi della Calabria e dei calabresi
che giudico più importanti ed impegnativi. Darò ovviamente
il mio contributo alla discussione culturale e programmatica che si
è ormai aperta a livello nazionale per definire l’identità
ed il progetto dell’Italia dei Valori. In Calabria, infine,
a differenza di altre regioni, IDV non è una ruota di scorta
ma una importante forza istituzionale e di governo. Tanti segnali
ci indicano una ulteriore crescita di adesioni e di consensi per un
partito che vuole essere protagonista del cambiamento della politica
e del rinnovamento dei gruppi dirigenti”. A questo obiettivo
abbiamo lavorato per anni, siamo soddisfatti del risultato raggiunto
e auspichiamo che Antonio Di Pietro guardi al modello Calabria per
arrestare il declino del partito a livello nazionale.
Nicodemo Oliverio
(DL) “Con l’Udeur faremo liste assieme”
04/07 ''Mastella ha proposto al suo consiglio nazionale di andare
da soli perche' vuole intanto creare piu' pathos nei suoi quadri dirigenti.
Alla fine faremo la lista insieme. Dove andra' l'Udeur altrimenti?
Mastella non ha la possibilita' di superare lo sbarramento del quattro
per cento da solo''. E' quanto ha affermato Nicodemo Oliverio, parlamentare
dell' Unione eletto sotto le insegne dell'Unione nelle suppletive
in Calabria - secondo quanto riporta un comunicato - in un' intervista
alla trasmissione televisiva quotidiana ''Contro Adinolfi''. ''Abbiamo
fatto una campagna elettorale strada per strada, casa per casa, nelle
campagne calabresi - ha affermato Oliverio - devo dire che ho verificato
che il nome di Romano Prodi tira ancora. E il simbolo dell' Unione
tira, il simbolo dell' arcobaleno e' azzeccato. Sembra rappresentare
il bel tempo dopo il temporale berlusconiano. Ne ho verificato l'
effetto sul campo. Ho vinto con cinquantaquattro punti di vantaggio
sul candidato della Casa delle Liberta'. In tempi di bipolarismo,
e' un risultato clamoroso''. Rispondendo ad una domanda circa un possibile
riavvicinamento tra ex democristiani, Oliverio ha detto che ''l' attuale
bipolarismo lo vedo stabilizzato. Certo, c' e' una volonta' di riscoprire
identita' antiche, sentimenti comuni. E, appena mi sono seduto in
aula alla Camera, i primi a venirmi a salutare sono stati Angelo Sanza
e Bruno Tabacci, per dirmi: finalmente ci ritroviamo tutti insieme.
Non nello stesso schieramento politico, comunque''.
Zavettieri: “Unità
socialista a portata di mano”. Pappaterra, “Occasione
per riunificazione”
03/07 ''Bisogna creare una lista comune. I socialisti dello Sdi,
del Nuovo Psi e di Socialismo e Liberta' si presenteranno, si spera,
alle prossime elezioni politiche, uniti e collocati con il centrosinistra''.
A sostenerlo e' stato il leader del Nuovo Psi calabrese Saverio Zavettieri,
parlando a San Demetrio Corone ad un incontro a cui erano presenti
i vertici dello Sdi della regione: il senatore Cesare Marini, il deputato
Domenico Pappaterra, l' assessore regionale ai Lavori pubblici Luigi
Incarnato, e il segretario provinciale del partito Mimmo Genise. ''E'
necessario - ha aggiunto Zavettieri - creare un partito con obiettivi
politici comuni, con un progetto che preveda riforme istituzionali
e contenuti riformisti, perche' noi siamo per costruire una sinistra
riformista. Questo significa avere una matrice comune, assumersi maggiori
responsabilita' nel Governo e nella societa'. Ora o mai piu' quindi:
da oggi al 2006 ci dobbiamo impegnare perche' il momento e' buono''.
''I socialisti - ha proseguito l'esponente del Nuovo Psi - erano destinati
a sparire, ma adesso si sono verificate due circostanze favorevoli:
la sconfitta alle regionali della Cdl e la scelta della Margherita
di correre in autonomia. Di questa nuova situazione dobbiamo approfittare
noi, diventando una forza in grado di aggregare altre forze che non
vogliono stare ne' con Berlusconi ne' con Prodi. E' necessario poi
superare il sistema maggioritario che e' diventato una camicia di
forza e optare per il proporzionale. Il nostro compito sara' quello
di svolgere una funzione trainate. I Ds, fino a qualche tempo fa,
non vedevano bene l'unita' socialista, anzi era per loro fumo negli
occhi. Oggi, che hanno di fronte la Margherita, tutto sommato il ruolo
ai socialisti lo riconoscono''. Dello stesso avviso Pappaterra. ''L'
unita' socialista - ha sostenuto - non si fa per tornare al passato,
ma per avere una nuova societa' e per portare un messaggio riformista
di novita' e di innovazione. E' importante che dopo lunghi anni di
diaspora socialista si vada verso la riunificazione. Questo e' un
risultato da valutare positivamente perche' e' l' occasione di riunificare
tutta l'anima socialista riformista. Da posizioni diverse ci si puo'
ritrovare oggi nell'unita'. Noi lavoreremo affinche' nel 2006 ci sia
una lista socialista unita, aperta anche alle esperienze dell'area
laica. Non c'e' dubbio - ha concluso Pappaterra - che per noi questa
e' la prima grande prova dopo dieci anni, una prova di impatto con
l' elettorato socialista nuovo e del passato ma con un grande spirito
di rinnovamento''.
Feraudo (IDV)
“La maggioranza del partito calabrese da piena fiducia a Di
Pietro”
03/07 ''La maggioranza di Italia dei Valori della Calabria non condivide
le posizioni emerse nella riunione non statutaria tenutasi a Falerna,
convocata da chi ha costituito una improbabile corrente organizzata
non riconosciuta dagli organismi nazionali del partito''. A sostenerlo
e' il consigliere regionale Maurizio Feraudo, componente dell' Esecutivo
nazionale nonche' responsabile provinciale di Cosenza di Idv. Feraudo,
che non ha preso parte alla riunione di Falerna, ha anche reso noto
un elenco di dirigenti del partito che hanno affermato ''la loro totale
adesione alla linea politica nazionale del Partito e la piena fiducia
al presidente nazionale Antonio Di Pietro''.
M.Trematerra
(Udc) “Utilizzare i fondi Pon per la sicurezza”
03/07 ''Il problema della sicurezza per la citta' di Cosenza e per
i comuni piu' importanti della provincia, passa solo attraverso un
utilizzo dei fondi Pon che garantisca videosorveglianza, bonifica
dei quartieri a rischio, uso della vigilanza privata d' ausilio alla
forza pubblica''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale dell'
udc, Michele Trematerra. ''I fondi Pon - ha aggiunto Trematerra -
non sempre vengono utilizzati dai nostri Comuni, eppure la microcriminalita'
aumenta a dismisura, creando disagi visibili alla popolazione. E'
fondamentale l' uso della prevenzione intelligente, ma non buonista
nel campo dell' integrazione comunitaria: progetti specifici di integrazione
sociale finanziati dai fondi intermediterranei potrebbero limitare
fortemente il problema dell' immigrazione clandestina''. ''Bisogna
agire subito - ha concluso Trematerra - senza tergiversare, ma sapendo
che la microcriminalita' e' un fenomeno destinato a crescere nell'
immobilismo collettivo''.
Il leghista Calderoli
si erge, addirittura, a paladino del Sud
03/07 ''Mi separano dalla Finanziaria solo tre mesi, ma se mi avessero
nominato quando era il momento ce l'avrei fatta''. Lo ha dichiarato
in un'intervista a ''Libero'' il Ministro delle Riforme istituzionali
e della devolution, Roberto Calderoli, in merito al fatto che si era
parlato di lui come Commissario per risolvere il problema dei forestali
in Calabria. ''Come a casa nostra c'e' qualcuno che ha rivendicato
i diritti del Nord, e' ora che qualcuno faccia altrettanto nei confronti
del Sud'', ha aggiunto Calderoli, che poi ha parlato anche del progetto
della doppia circolazione lira-euro che proporra' sabato prossimo
a Reggio Calabria e Messina. ''Io non dico di abbandonare l'euro,
da mantenere per gli scambi con l'estero, per il calcolo dei tassi
di interesse e per il turismo - ha spiegato Calderoli- Parametriamo
il potere d'acquisto della nuova moneta, battezzata 'calderolo', ad
un paniere di beni''. Sulla sua proposta di castrazione chimica degli
stupratori '' e' l'oscar dell'ipocrisia e il segno di un tabu' nei
confronti di qualunque cosa riguardi il sesso - ha osservato il ministro
delle Riforme istituzionali - I medici la chiamano sospensione androgina,
e' una terapia come tante altre. Consiste nella sospensione, per bocca
o per iniezione, della secrezione dell'ormone del testosterone''.
Bruno (Margherita)
alla Direzione regionale: “Rafforzare il percorso della Fed”
02/07 Si è svolta questa mattina a Lamezia la riunione della
Direzione regionale e dell’Esecutivo della margherita calabrese.
I lavori sono stati aperti dalla relazione del Coordinatore Franco
Bruno che si è soffermato inizialmente sull’importante
risultato conseguito nelle elezioni suppletive per il collegio camerale
di Isola Capo Rizzuto con la vittoria del candidato dell’Unione
e della Margherita Nicodemo Oliverio: «I dati - ha detto Bruno
- parlano da sé: oltre il 54 % di distacco dal secondo degli
eletti. Una cavalcata travolgente che si colloca in continuità
con un ciclo di vittorie iniziato fin dalle Europee e che ci ha visto
crescere come coalizione alle Provinciali, alle Regionali, ed oggi
alle suppletive. Il viatico è di quelli di qualità per
le politiche del prossimo anno che sono abbinate anche ad un turno
amministrativo di particolare rilievo».
«Oggi - ha proseguito il Coordinatore regionale - ci ripresentiamo
con un gruppo parlamentare composto da cinque deputati, con otto Consiglieri
regionali di cui uno Presidente della Giunta, un Assessore di grande
operatività e incisività, un Vice Segretario di prestigio
del Consiglio, Giamborrino Presidente della Prima commissione, Naccari
Presidente della Commissione economica, Amato Presidente della Commissione
Sanità e Welfare; Maiolo presto sarà Presidente della
Commissione del Piano a prescindere dagli atteggiamenti di rivalsa
di qualche Consigliere, e uno dei sottosegretari, Vincenzo Falcone,
gestisce la delega ai Fondi strutturali. Credo di poter dire che Sculco
e il gruppo, con il sostegno importante del partito, hanno svolto
un lavoro di assoluto rilievo. Ci sono stati riconosciuti dal resto
della coalizione ruoli e funzioni di grandissima responsabilità
e prestigio. Questa premessa mi consente di legare la riflessione
successiva: La Margherita in Calabria deve strutturarsi, nel nuovo
contesto, come forza di Governo senza rinunciare alle proprie potenzialità
di crescita».
«Strutturarci come forza di Governo - ha sostenuto Bruno in
relazione alla fase della costituzione della Giunta e delle nomine
- significa anche riuscire a fornire il nostro contributo di “calmieramento”
delle tensioni che si registrano nella coalizione. Fermi nelle nostre
convinzioni, ma duttili nella discussione e nella ricerca della sintesi.
Una forza di Governo, che cresce in adesioni e simpatie ogni giorno,
non può né deve alimentare una competizione sfrenata
con i partners più significativi. In questo si rafforza e cresce
il percorso della Federazione dell’Ulivo calabrese».
«C’erano, tra le tante aspettative, anche alcune preoccupazioni
su alcune dinamiche che si sarebbero aperte all’indomani delle
elezioni regionali», ha detto ancora Franco Bruno, soffermandosi,
tra l’altro, sul fatto per lui naturale «che i primi atti
e i primi segnali che qualsiasi Presidente avrebbe messo in atto sarebbero
serviti a stabilire, anche in maniera simbolica, una questione sostanziale:
è il Presidente il primo soggetto che Governa la Regione. Questa
impostazione, a mio avviso scontata, comporta necessariamente alcune
tensioni. Le comporta nel partito, nella Giunta, tra i Consiglieri,
nei diversi partiti, che sono soggetti plurali e in qualche modo portati
ad essere più complessi, più faticosi, rispetto alla
consapevolezza del mutato scenario dei pesi politici specifici. Ci
vorrà del tempo per sincronizzarsi e agire armonicamente.
Quello che voglio ora sottolineare - ha detto realisticamente Bruno
- è che presumibilmente aumenteranno le fibrillazioni che si
registrano nella coalizione e aumenteranno, tatticamente, attraverso
segnali che potrebbero scaricarsi sulla Margherita».
Nell’opinione pubblica, ha proseguito il Coordinatore calabrese
di Democrazia è Libertà, «registriamo segnali
contraddittori. Da un lato la Calabria riguadagna autorevolezza soprattutto
nei rapporti con la politica nazionale ed europea: entriamo nell’ufficio
di Presidenza della Conferenza Stato-Regioni, assumiamo il coordinamento
delle Regioni nell’Ambiente e nella Protezione Civile, interloquiamo
con le autorità europee con incisività e credibilità
rinnovate, ecc.
Dall’altro non si coglie quella sorta di anelito al rinnovamento
e alla novità che aveva creato determinate attese. Le nomine
non ci hanno aiutato. La grande stampa continua a mostrare una sorta
di riserva mentale verso la Calabria a prescindere dal merito dei
problemi, gli stessi attori sociali non esprimono sentimenti di soddisfazione
complessiva e accadono anche fenomeni molto preoccupanti. Mi riferisco,
ad esempio, al fatto che un gruppo di Senatori, nessuno calabrese,
chiede l’intervento della Commissione Antimafia in Calabria
- composta in prevalenza dal centrodestra - e al rischio che la discussione
sulla mafia e l’antimafia finisca per assorbire e affogare ogni
discussione ed iniziativa.
Dobbiamo stare attenti. Una partenza troppo sbilanciata rischia di
mettere in forse risultati ottenuti con grande sforzo. Loiero è
una parte essenziale della Margherita. Dobbiamo costruire un rapporto
sinergico con tutte le articolazione della Regione, a iniziare dal
Presidente, che va sostenuto e messo nella condizione di colmare un
gap di comunicazione nella nuova funzione, una comunicazione che rischia
di interrompersi almeno con le corde più sensibili della società
calabrese. E ognuno dovrà svolgere il suo ruolo».
Bruno si è poi soffermato in maniera più analitica sul
percorso verso la FED calabrese. «Certo - ha detto - a nessuno
sfuggirà il ruolo e la funzione che ha la Federazione dell’Ulivo
calabrese. Già nella fase di composizione delle Presidenze
solo grazie ad un lavoro fatto attraverso l’Ulivo si è
riusciti a superare l’impasse che pure si registrava. Solo la
capacità di ricondurre tutto nella FED ci ha consentito di
non registrare spiacevoli ritardi. Ho citato solo questo esempio per
esemplificare il vero ruolo della FED. Il 16 luglio riuniremo la prima
Assemblea regionale d’Italia ed eleggeremo il primo Consiglio
regionale d’Italia dell’Ulivo. Siamo all’attenzione
ancora una volta della politica nazionale, diventiamo esempio, sperimentiamo,
indichiamo una strada al Paese. Dipenderà da noi valorizzare
e tesaurizzare quanto stiamo costruendo. Per intanto, come potete
ben intuire, questo percorso è utile qui ed ora. Serve alla
Calabria, al Governo regionale, ad Agazio Loiero. Ci costringe, insieme
ai DS e ai Socialisti, dentro un percorso comune e definito. Dobbiamo
continuare. Costruire l’Ulivo nelle Province, dopo l’elezione
del portavoce regionale unico, nei Comuni capoluogo e almeno nei grandi
centri, dove voteremo il prossimo anno, è l’obiettivo
che i Coordinatori provinciali e i partiti provinciali dovrebbero
avere davanti a loro con forte determinazione. Il livello regionale
della FED è a disposizione in questo percorso».
«Poi - ha proseguito Bruno - ci sono le questioni dei contenuti
come altra faccia di un partito di Governo. La Margherita, in linea
con la relazione approvata nel Congresso regionale, ha rilanciato
con forza, come uno degli obiettivi prioritari dell’azione regionale,
il sogno di un settore dell’ICT calabrese, che riscopra le tradizioni
politiche della nostra regione nel settore dell’innovazione
tecnologica e sia in grado di creare un contesto vero per lo sviluppo.
Abbiamo portato manager di livello internazionale a discutere con
imprenditori locali, con operatori del settore, con le maestranze,
con le professionalità e il know how esistente insieme alla
Giunta Regionale e a Loiero, con il contributo dei nostri dirigenti
nazionali, Rutelli in testa. L’eco dell’iniziativa non
è ancora spento. Anzi intorno a questa stanno nascendo idee
concrete di intervento. Non possiamo non strutturarci anche noi per
avere un rapporto coerente e sistematico con il settore.
E vi sono altre questioni - ha detto ancora il Coordinatore della
Margherita calabrese - sulle quali abbiamo la necessità di
in coinvolgimento puntuale e strutturato: quelle ambientali, quelle
del lavoro e della formazione professionale, quelle dei fondi europei
- a breve avremo un seminario con Falcone per capire realmente che
cosa si intende fare per la fine dell’anno sui fondi a rischio
-, quelle di Bilancio. E sulle questioni socio sanitarie, si andrà
verso la cartolarizzazione dei debiti della Sanità? Sullo stesso
ticket, è giusto parlare di eliminazione totale della tassa
in maniera indiscriminata per tutti oppure non è utile aprire
un confronto sulla possibilità che il ticket sui medicinali
sia eliminato anche per quelli che una volta erano redditi medi -
dei quali in campagna elettorale abbiamo parlato in lungo e in largo,
non dimenticando la questione delle famiglie monoreddito -, magari
abbassando per queste fasce di reddito anche il ticket cosiddetto
diagnostico? E sui fondi per il diritto allo studio? È giusto
distribuirli pro-capite oppure sarebbe più utile garantire
un maggiore accesso a queste risorse per i piccoli Comuni e per i
Comuni montani?
Insomma - ha detto Bruno concludendo problematicamente questa parte
del suo intervento - possiamo discutere su come fare anche simbolicamente
qualcosa di centrosinistra che ci contraddistingua, oltre le pur legittime
nomine?
La mia ovviamente è un’esemplificazione, che il dibattito
della Direzione e le prossime riunioni devono integrare e che il partito
deve approfondire anche attraverso una nuova strutturazione che lo
ponga al passo con il nuovo ruolo da gestire. Dobbiamo necessariamente
cambiare la nostra organizzazione. Dovremo pensare a rendere il partito
più aderente alle nuove esigenze, costruire i Dipartimenti
e gli Uffici specifici per consentirci di entrare dentro le questioni
di merito e di contenuto. La discussione è aperta, anche la
forma organizzativa ha il suo valore.
Il partito è ancora utile a questa Regione anche se qualcuno
sembra a volte volerlo dimenticare e preferisce muoversi da solo.
Ci deve animare una convinzione di fondo e cioè che alcune
di queste riflessioni dovrebbero spingerci a rafforzare le ragioni
della Margherita. Noi non siamo una forza “centrista autonoma”,
ma siamo parte fondamentale dell’Ulivo capace di interagire
con ceti sociali innovativi ed anche con mondi moderati estranei alla
sinistra.
Oggi il Partito ha rischiato di apparire troppo caratterizzato al
centro. Non dobbiamo invece rinunciare a giocare una partita aperta
su tutto il fronte, perché la natura stessa della Margherita
ci permette di attrarre con la stessa efficacia sia i delusi del centrodestra
che l’area laico socialista della coalizione. Insomma il lavoro
da fare per la Margherita è tutto qua davanti a noi. Senza
fretta impropria – ha concluso Franco Bruno - ma con coerente
determinazione possiamo farcela e possiamo contribuire a migliorare
i destini di questa nostra straordinaria Regione».
All’intervento del Coordinatore regionale è seguito un
dibattito molto qualificato, alla fine del quale la relazione introduttiva
è stata approvata all’unanimità. I prossimi appuntamenti
sono fissati per il 16 luglio con la prima assemblea regionale (in
tutta Italia) della FED e, per quanto riguarda la Margherita, per
il 18 luglio, con l’Assemblea regionale del partito.
Beniamino Donnici
si sgancia da Italia dei Valori
02/07 ''Mani pulite e' un grande valore, e' un fenomeno che passa
alla storia, ma adesso bisogna capire se l'Italia dei Valori deve
avere un futuro come soggetto politico autonomo e per farlo deve darsi
un'identita', un progetto, un programma ed una prospettiva e questo
non si puo' fare piu' sulla scorta di mani pulite e non lo puo' fare
piu' soltanto Di Pietro''. Lo ha detto il coordinatore in Calabria
di Italia dei valori e attuale assessore regionale al turismo Beniamino
Donnici, intervenendo questa mattina a Falerna nel corso dell' assemblea
straordinaria convocata per discutere della nuova struttura politico-programmatica
del partito. Di Pietro, ha detto Donnici, ''e' il fondatore di questo
partito e continuera' a fare il leader di questo partito nella misura
in cui consentira', attraverso un processo democratico, la costruzione
di un partito vero: ci sono tante energie in tutta Italia e dobbiamo
aprirci alla societa' italiana'' Una presa di distanza dal movimento
nazionale che si cela dietro l'area costituita in Calabria dai simpatizzanti
a Idv che si chiama ''PartecipAzione, identita' e progetto di Italia
dei valori'' che, cosi' come ha spiegato l'assessore regionale al
Turismo, ''vuole costruire discussioni dove il partito non la fa e
partecipazione dove il partito non la realizza: se Di Pietro vuole
puo' accettare in positivo questa sfida, se invece si chiude e si
arrocca nel bunker non ci sara' futuro per lui ne' per il partito''.
Dalla Calabria parte quindi una sfida del partito di Italia dei valori
che, cosi' come ha sottolineato Donnici, ''deve essere un laboratorio
culturale, una fucina di talenti, di energie: la Calabria ha davanti
a se, in questi 5 anni che traghetta dalla vecchia Calabriaalla nuova,
il problema del ricambio dei gruppi dirigenti''. E per il leader di
Idv in questi anni i calabresi ''sapranno guardare con fiducia non
solo a quello che fara' la giunta regionale, ma anche a quello che
piu' modestamente fare Beniamino Donnici nel suo ruolo istituzionale
e nel suo ruolo di traghettare verso un altro partito''. Donnici ha
anche annunciato che il congresso regionale si terra' nel giugno 2006,
ed in quella occasione verranno nominati i nuovi dirigenti del partito.
M.Trematerra
(Udc) “Dal 95 triplicati i reati di pedofilia”
02/07 ''Dal 1995 al 2005 i reati e le molestie sessuali in danno
dei minori si sono piu' che triplicati: si e' passati dai 124 casi
accertati nel '95, ai 435 registrati nel 2005 e relativi al biennio
2003-2004 e parliamo soltanto dei casi che hanno passato l' esame
del Gup: mi pare che il tutto sia sintomatico di una forte necessita'
di prevenzione ed in questo senso il mio ddl puo' essere certamente
d' aiuto''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale dell' Udc,
Michele Trematerra, che nei giorni scorsi ha presentato al Consiglio
un ddl sulla pedofilia. ''I reati e le molestie sessuali - ha aggiunto
Trematerra - hanno una origine eterogenea: oltre alla famiglia ed
all' ambiente scolastico, si verificano, leggendo i dati, anche in
posti neutri. Spesso sono associati ad un forte degrado familiare
ed in questo senso il ddl presenta un' opportunita' di intervento
preventivo con l' assistenza sociale necessaria''. ''E' importante
anche - ha concluso Trematerra - cogliere e valorizzare al massimo
la consapevolezza dei diritti che esprimono molte persone che oggi
denunciano in prima persona questi misfatti e questi crimini. L' intervento
legislativo non puo' che essere di forte aiuto''.
De Michelis:
“Valore e' identita' socialista, al congresso di ottobre decideremo
su unione “
01/07 Il Nuovo Psi si dichiara disponibile a partecipare ad un progetto
di unita' socialista. "Se queste condizioni, che oggi si intravedono,
si confermeranno nelle vicende delle prossime settimane, all'interno
del cosiddetto centrosinistra, noi al congresso di ottobre discuteremo
questa possibilita' . E, ovviamente se la maggioranza dei nostri iscritti
lo vorra', questa sara' la scelta che faremo". Gianni De Michelis
parla oggi, intervistato da Pietro Mancini al Gr3 - Rai, della possibile
unita' delle forze socialiste nel centrosinistra. Gli elogi di ieri
a Craxi da parte di Berlusconi - chiede Mancini - creeranno difficolta'
maggiori nell'eventuale "traghettamento"? "molti socialisti
- risponde il leader del Nuovo Psi - hanno scelto di andare in Forza
Italia e molti dirigenti socialisti sono dirigenti di Forza Italia
e questa e' una scelta legittima. ma quelli che fino adesso hanno
votato Nuovo Psi questa scelta non l'hanno fatta e hanno preferito,
sia pure in alleanza con il cavaliere, scegliere il simbolo del garofano.
io credo che per questi il valore importante sia l'identita' socialista.
Per molti di noi Craxi resta il punto di riferimento, ma in quanto
leader dei socialisti. Se sganci Craxi dal Psi, io credo che non resti
nulla e credo che Craxi medesimo non si sarebbe lasciato sganciare
al Psi".
Giuliano Ferrara sostiene che Stefania Craxi ha le ragioni del cuore,
ma Bobo, a cui chiede piu' stile, quelle della politica. Condivide?
"Credo di si'. e' quello che ho cercato di dire fino adesso".
Folena: “proseguire
sulla strada tracciata da Progetto Calabrie”
01/07 ''Io sono indipendente. Rimango legato al popolo dei Ds. Oggi
pero' bisogna andare al di la' delle sigle dei partiti che sono diventati
troppo autoreferenziali''. A sostenerlo e' stato Pietro Folena, indipendente
del gruppo Prc, parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione
che si e' svolta a Camigliatello, commentando la nascita del movimento
Uniti a sinistra che debuttera' ufficialmente il 9 luglio a Roma.
''In Calabria - ha aggiunto Folena - guardo con attenzione all' esperienza
del movimento Progetto Calabrie e a personalita' quali quelle di Tonino
Perna e Giuseppe Pierino nonche' a quei giovani e alle associazioni
che non vogliono consegnare il proprio destino ne' al mercato, ne'
alle oligarchie, ma vogliono appropriarsi del loro futuro''.
A Lamezia oggi
la Direzione regionale ed esecutivo della Margherita
01/07 Sabato 2 luglio, alle ore 10.00, a Lamezia Terme (presso il
Grand Hotel), è stata convocata dal Coordinatore della Margherita
in Calabria Franco Bruno una riunione dell’esecutivo del partito
e della direzione regionale. All’ ordine del giorno l’esame
della situazione politica regionale e nazionale e l’analisi
del voto alle elezioni suppletive per il collegio camerale di Isola
Capo Rizzuto, dove è stata registrata la netta vittoria del
candidato dell’Unione e della Margherita Nicodemo Oliverio.
Belisario (IDV)
“Nessuna confluenza o fusione in vista all’interno del
partito”. Replica di Donnici
01/07 “Non vi è all’orizzonte alcuna confluenza
e fusione dell’IdV con forze politiche vecchie o nuove. Chi
afferma il contrario lo fa in modo strumentale e provocatorio”.
Il responsabile nazionale organizzativo dell’IDV, Felice Belisario
commenta così le esternazioni che il coordinatore regionale
della Calabria Donnici sta scaricando da qualche giorno sugli organi
di stampa.“Se Donnici – prosegue Belisario – fosse
stato presente all’ultimo Esecutivo Nazionale, si sarebbe reso
conto della assoluta infondatezza delle sue preoccupazioni e della
opportunità della presenza di Antonio Di Pietro alle primarie
del centrosinistra come momento per rimarcare la nostra peculiare
presenza nella politica italiana. Non è questo il momento di
ricercare inutili scorciatoie per una effimera notorietà, specie
da parte di chi, fino a ieri, traendone indubbio vantaggio, ha fatto
parte per nomina presidenziale della dirigenza nazionale oggi definita,
in modo sospetto, tardivo e ingeneroso, oligarchia di partito solo
al fine di costruirsi una improbabile corrente da ancient regime”.
''Il neo responsabile dell'organizzazione, Felice Belisario, non smentisce
noi, ma il senatore Donadi, il quale, senza essere da nessuno zittito,
ha chiesto che l'Esecutivo nazionale si pronunciasse su ipotesi di
fusioni. Vista l'aria che tirava, l'argomento e' stato lasciato cadere.
In ogni caso, prendiamo atto delle dichiarazioni di oggi, anche se
ci sentiremmo molto piu' rassicurati da una parola chiara di Antonio
Di Pietro''. Lo ha dichiarato Beniamino Donnici, assessore regionale
al turismo della regione Calabria, replicando alla precisazione del
responsabile nazionale dell'organizzazione del partito di Italia dei
Valori. Donnici, com'e' noto, ha convocato, per domani, un'assemblea
regionale straordinaria a Falerna (Cz), Hotel Eurolido, con inizio
alle ore 10. Alle ore 11 e' previsto l'intervento politico programmatico
del coordinatore regionale. ''Domani - ha aggiunto Donnici - renderemo
un'informativa dettagliata sulla situazione attuale dell'IDV e su
quello che, a nostro avviso, il partito potrebbe e dovrebbe fare,
a livello nazionale, per arginare l'attuale declino e superare una
crisi inarrestabile. Suggeriamo all'Avv. Belisario di leggere,con
la dovuta attenzione,il sondaggio pubblicato oggi da uno dei maggiori
quotidiani per capire che il dissenso che cresce in ogni regione d'Italia
non e' figlio di posizioni strumentali, ma fotografa un malessere
ed un disagio che non puo' essere esorcizzato dai predicozzi interessati
dell'attuale gruppo dirigente''.
Zicaro (PLI)
“Attivarsi per scegliere i candidati alle prossime politiche”
01/07 “Atteso che il Progetto di partito unico del centrodestra
è congelato sino alle elezioni politiche del 2006, i partiti
della Casa delle Libertà debbono attivarsi pienamente per la
scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche”. E’
quanto afferma in una nota la Vice Presidente regionale del partito
Liberale Italiano, Aurelia Zicaro. “Sempre seguendo quanto recentemente
affermato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi -prosegue
la Zicaro- e cioè che i partiti della coalizione di governo
stanno costituendosi in comitati elettorali in tutta Italia per la
scelta dei candidati, rileviamo con sconcerto che ciò non sta
avvenendo a Cosenza e nei collegi della Provincia. Leggiamo, anzi,
ed in questo siamo certi di interpretare la volontà popolare,
che alcuni candidati uscenti si autoricandidano alla prossime elezioni
politiche o per richiesta dei loro partiti di appartenenza –
e non quindi della coalizione – o per decisione sempre di un
solo partito e non dei cittadini o, quanto meno, della coalizione
che li sostiene.E’ necessario, pertanto, aprire un dibattito
pubblico sulla scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche,
che coinvolga i partiti della Casa delle Libertà, i cittadini
e la società civile, non potendosi più accettare l’odioso
metodo della scelta dei candidati nelle stanze del palazzo del potere
o, peggio ancora, dalle sedi romane distanti dalla realtà e
dai bisogni della gente. I Liberali sono disponibili, sin d’ora,
a promuovere, insieme agli altri esponenti dei partiti della Casa
delle Libertà, una serie di incontri pubblici per la definizione
del programma elettorale e la scelta dei candidati alle politiche
del 2006.”