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Notizie di Politica
dal 1 al 31 luglio

 

Magarò: “Evitare indebolimento degli investimenti Enel in Calabria”. L’azienda replica:“Nessuno smantellamento ma potenziamento”

31/07 Il consigliere regionale di Unita' Socialista e coordinatore del Pse-Lista Mancini, Salvatore Magaro', ha incontrato Pino Spataro ed Eugenio Saullo, in rappresentanza di una delegazione sindacale dei lavoratori del comparto elettrico aderenti alla Uil Cem di Cosenza, che hanno esposto i motivi che hanno spinto il sindacato a denunciare pubblicamente la politica di smantellamento avviata dalla direzione di Enel Distribuzione Calabria. Spataro e Saullo, e' scritto in un comunicato, hanno precisato come la questione della dismissione da parte dell' Enel, della sede di Corigliano ''sia il segnale piu' evidente della disattenzione manifestata dall' attuale Direzione Calabria verso le aspettative del territorio, gia' fortemente penalizzato nello scorso inverno, dal black-out elettrico che investi' la Sila nella notte di Capodanno e causato da una nevicata che, per l' Altopiano silano, rappresenta un evento assolutamente prevedibile e tutt' altro che eccezionale. Nonostante l' Autority abbia stabilito alcuni termini delle condizioni della erogabilita' del servizio energia elettrica - hanno sottolineato Spataro e Saullo - in Calabria siamo molto lontani da queste minime condizioni. Abbiamo disalimentazioni di energia per oltre il doppio di quella nazionale e tempi biblici per eseguire un allacciamento. In Calabria, ad oggi, abbiamo oltre 1600 allacciamenti arretrati, dei quali ben 600 sono nella nostra provincia. Insieme alla chiusura del nucleo di Corigliano, alla poca attenzione della programmazione delle risorse umane c' e' da registrare la volonta' di chiudere anche il Coe, l' ufficio che gestisce gli impianti elettrici, concentrando il tutto nel capoluogo di regione. Questa operazione contestata sia dal sindacato nazionale che regionale andra' sicuramente a peggiorare il gia' scadente servizio elettrico, scaricando sui lavoratori enormi carichi di lavoro''. Ed e' per questo che gli esponenti della Uil Cem hanno chiesto a Magaro' di sostenere la battaglia intrapresa per il mantenimento e miglioramento del servizio elettrico ed anche per l' estensione del territorio, considerando che la provincia di Cosenza e' piu' grande delle Regioni Umbria e Liguria. Salvatore Magaro' ha espresso solidarieta' ai lavoratori dell' Enel esprimendo preoccupazione per le politiche aziendali adottate dalla Direzione Calabria, che ''penalizzano un servizio strategico come quello elettrico, che al contrario deve sostenere le politiche industriali e di sviluppo del territorio e che mette in pericolo la stabilita' di decine di posti di lavoro''. ''Perseguire la politica del profitto - ha sostenuto Magaro - puo' tradursi nell' indebolimento indiscriminato dei presidi del territorio e nella riduzione dei servizi da garantire alla cittadinanza. Ed e' per questo che mi dichiaro disponibile a promuovere in Consiglio regionale tutte quelle iniziative utili e necessarie a tutelare l' interesse collettivo e ad evitare un progressivo indebolimento degli investimenti dell' Enel in provincia di Cosenza ed in Calabria''.
E l’Enel replica subito con una nota alle preoccupazioni espresse da Magarò con una nota di Sergio Volpato, responsabile dell' area di business Rete Elettrica Enel in Calabria. ''Non e' vero che Enel smantella le proprie strutture sul territorio, al contrario le sta potenziando nel contesto di un riassetto organizzativo che interessa l' Area di Business Rete Elettrica a livello nazionale''. ''Il riassetto - e' scritto in una nota - prevede l' aggregazione dei Coe (Centro operativo Elettrico) nei nuovi centri operativi ai quali e' affidata la gestione della rete elettrica di alta e media tensione, con l' ausilio di sistemi di telecontrollo e di conduzione automatizzati. Proprio tali sistemi consentiranno di alleggerire il carico di lavoro dei singoli operatori tecnici''. ''Quanto alla qualita' del servizio elettrico in regione - ha sostenuto Volpato - ricordo che nel 2000, anno nel quale e' stato introdotto il nuovo sistema di monitoraggio della qualita' del servizio, la Calabria registrava 255 minuti di interruzione media annua per cliente. Nel 2004 siamo passati ad una media di 85 minuti a fronte dei 72 della media nazionale del 2003. Ci tengo a sottolineare che nel 2003 l' Autorita' ci ha riconosciuto un piu' che significativo premio a livello nazionale di cui circa un miliardo e mezzo delle vecchie lire per la sola Calabria''. Volpato ha anche ricordato che al fine di sostenere la politica industriale del territorio, sono stati effettuati ''cospicui investimenti che solo negli ultimi 5 anni sono ammontati a 294 milioni di Euro. Lo stesso livello e' previsto anche per il prossimo quinquennio. In questa ottica - ha concluso - solo nel 2004 sono stati assunte oltre 40 persone tra operai e tecnici, che si sono andati a sommare alle 1.500 risorse dell' area di Business della Rete Elettrica Enel in Calabria''.

Tassone: “L’A/3 prende forma, non capisco il pessimismo”

31/07 ''L' autostrada Salerno-Reggio Calabria sta prendendo una sua fisionomia. Un anno fa era impraticabile, adesso si lavora su sette cantieri aperti con i maxilotti''. A sostenerlo e' stato il vice ministro alle Infrastrutture ed ai trasporti, Mario Tassone. ''Abbiamo trovato 77 cantieri - ha aggiunto Tassone - con tutto cio' che questo comportava. Adesso sono solo sette. E' chiaro, poi, che il tracciato e' quello: e' un' autostrada che per lunghi tratti si inerpica sulle montagne. In questi tre anni, dopo decenni di rallentamenti, ci siamo mossi. Cosi' come per la statale ionica 106, con l' appalto dei primi tre lotti per l' ammodernamento. Stiamo rispettando i tempi che avevamo fissato. Non capisco, quindi, il pessimismo che c' e' sulla A3. E voglio ringraziare il ministro Lunardi - ha concluso Tassone - per il sopralluogo compiuto in Calabria nei giorni scorsi''.

Napoli (AN) “Arresto Iamonte altro duro colpo alla cupola della ndrangheta”

31/07 ''Apprendo con vivo entusiasmo della cattura di Vincenzo Iamonte, boss dell' omonima cosca ricercato dal 1993; e' un altro duro ed importante colpo alla cupola della 'ndrangheta ed alla criminalita' tutta, considerato che Iamonte era inserito tra i trenta latitanti ritenuti piu' pericolosi dal Ministero dell' Interno''. A sostenerlo e' stata la vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, in merito all' arresto del boss fatto ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. ''L' arresto del boss - ha aggiunto la parlamentare - evidenzia, ancora una volta, la capacita' d' indagine dei nostri inquirenti e la capacita' d' azione delle nostre forze armate che dimostrano di non abbassare mai la guardia sulla lotta alla criminalita', anche nei suoi aspetti piu' aspri, quali la ricerca e la cattura di un latitante. Pertanto, esprimo un sincero elogio al Comandante del Gruppo Provinciale dell' Arma dei Carabinieri, col. Fiano, ed una sincera riconoscenza per l' eccellente operato a tutti gli uomini che hanno preso parte alle varie fasi dell' azione''.

Tassone propone il Ministero del mare

31/07 Istituire un Ministero del Mare che coordini tutte le attivita' dei dicasteri che, a vario titolo, hanno attualmente la competenza, quali quello della pesca, delle infrastrutture e dei trasporti, dell' ambiente e dei beni culturali: a proporlo e' stato il vice ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Mario Tassone. ''Al momento - ha sostenuto Tassone - non si sa a chi spetti il coordinamento delle varie competenze che riguardano il mare. A mio avviso e' finito il tempo dell' accorpamento ed occorre, invece, andare verso l' istituzione di un nuovo dicastero che dia ancora maggiore importanza al settore''. Tassone, che ha incontrato i giornalisti in occasione delle celebrazioni della festa della Madonna di Porto Salvo che ogni anno, nel quartiere Lido di Catanzaro, vede la processione a mare, ha evidenziato come il settore della nautica da diporto, ''grazie anche alla legge approvata recentemente, si stia rafforzando continuamente. C' e' una forte mobilita' via mare che costituisce una voce positiva nel bilancio del Paese. Dobbiamo quindi attrezzarci con una portualita' adeguata. E per far cio' occorre l' impegno e la collaborazione delle autorita' locali. Serve una politica convergente. Regioni, Province e Comuni devono adeguarsi ad una politica nuova''. Collaborazione che Tassone ha invocato anche per quanto riguarda le politiche ambientali. ''Con un mare pattumiera - ha detto il vice ministro - non c' e' nautica da diporto''. Tassone, infine, ha rivendicato i meriti del Governo ''per avere concretizzato le autostrade del mare, una realta' che si sta consolidando''. All' incontro ha partecipato anche il capitano di vascello Gaetano Martinez, capo del Reparto ambientale marino del Corpo delle capitanerie di porto che ha spiegato i compiti e le attivita' svolte nel settore dei controlli ambientali e di tutela delle riserve marine.

Perrelli (Patto) “Nota di plauso per Petruccioli alla Rai”

31/07 I pattisti calabresi plaudono alla nomina di Claudio Petruccioli a presidente della Rai. ''Si tratta - ha sostenuto Tonino Perrelli - di un grande amico, protagonista della fase referendaria insieme ad Occhetto e Barbera, un uomo coerente e di grandi principi''. ''Siamo certi - ha aggiunto Perrelli - che il servizio pubblico sara' rafforzato da questa Presidenza autonoma e imparziale, capace di esprimere cultura politica di parte, ma di essere assolutamente al servizio delle istituzioni e refrattaria a qualsiasi compromesso oscuro''.

M. Trematerra (Udc): “Limiti di programmazione sulla depurazione”

31/07 ''Non penso che alla gente interessi se le colpe siano di destra o di sinistra, cio' che emerge e' un mare sporco, impraticabile, che rischia di produrre un danno devastante all' economia turistica calabrese, soprattutto in proiezione del 2006''. Ad affermarlo e' il consigliere regionale dell' Udc, Michele Trematerra. ''L' amministrazione provinciale - ha aggiunto Trematerra - dalla quale dipende l' Ato, dovrebbe fornire un rendiconto delle attivita' di questa azienda istituzionale, sulle riunioni svolte, sui fondi utilizzati per la depurazione. Mi pare che emergano evidenti limiti di programmazione, la' dove sarebbe necessario impostare un lavoro a tappe che parta necessariamente in inverno''. ''Non e' mia intenzione - ha concluso Trematerra - accusare chicchessia. E' invece opportuno assumersi le responsabilita' perche' i proclami restituiscono solo la legittima rabbia degli utenti. Le Ato sono contenitori vuoti oppure hanno budget e strutture in grado di intervenire? E' questa la domanda principale che rivolgiamo al presidente Oliverio, in chiave costruttiva e non polemica''.

Napoli (AN) “Alto l’interesse della ndrangheta per il mercato della droga”

30/07 ''L' ultima ed importante operazione antidroga denominata dagli inquirenti 'Zeus', condotta dalla Polizia di Stato di Taurianova e coordinata dalla Procura di Palmi, ha inflitto un altro duro colpo ad uno settori cardini della malavita organizzata''. A sostenerlo e' la vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, in relazione all' operazione condotta ieri e che ha portato all' arresto di 18 persone. ''La scoperta dell' imponente rete di spacciatori e di fornitori di droga che operava nella Piana di Gioia Tauro, con collegamenti anche extraregionali, e la conseguente imputazione di 120 persone indagate - ha aggiunto la Napoli - conferma come sul mercato della droga sia ancora alto l' interesse della 'ndrangheta che, purtroppo, riesce a coinvolgere nella maggior parte dei casi gli elementi piu' deboli della societa' calabrese: i giovani''. ''Nell' esprimere un vivo elogio per l' attivita' investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi - ha sostenuto la parlamentare - non posso che manifestare una sincera riconoscenza per l' eccellente operato degli uomini della Polizia di Stato che hanno partecipato all' azione. In particolare, sento di dovere ringraziare il questore di Reggio Calabria, Vincenzo Speranza che con alta professionalita' e' riuscito, ancora una volta, a far registrare un' importante vittoria dello Stato sulla criminalita' e a tutti i dirigenti della Polizia, dal capo della squadra mobile di Reggio, Arena, al dirigente del Commissariato di Taurianova, Ludovico, che riescono sempre a coordinare e a far esprimere al meglio le indubbie capacita' dei loro uomini''.

Il “Patto” approva l’organigramma con 26 commissioni

30/07 Il Patto dei Liberaldemocratici, riunitosi a Lamezia Terme, ha discusso e approvato un organigramma politico composto da 26 commissioni provinciali di lavoro composte da oltre cento professionisti di settore, che affiancheranno l' esecutivo politico nella gestione del partito modellato su una struttura partitica orizzontale. Lo ha reso noto la segreteria organizzativa del partito. ''Gli assetti organizzativi e logistici del Patto dei Liberaldemocratici - e' scritto in una nota - si vanno strutturando in forma di rete, in assetti federativi costituiti da nodi periferici cui e' devoluta parte del pensare e del potere decisionale. La struttura a rete nasce, sul modello neuronico, dal fatto di esprimere una serie di utilita': quella di sfruttare al meglio le risorse umane localmente disponibili, quella di permettere la raccolta di maggiori informazioni evitando il rischio che il centro si trovi a ragionare senza dati sufficienti, quella di aumentare la legittimita' dei nodi periferici che rendendosi piu' autonomi si devono responsabilizzare''. ''Un partito o movimento che abbia la volonta' di organizzarsi, come il Patto - prosegue la nota - per crescere deve evitare l' errore di strutturarsi in forme obsolete che lo rendano incapace di utilizzare le proprie risorse umane. Un' organizzazione reticolare, a nodi, come quella del Patto, permette tra l' altro di evitare l' errore di diventare un corpo privo di corrispondenza tra la testa, il resto del corpo, i suoi militanti e la societa' civile. Quello che stiamo costruendo e' un nuovo partito in grado di avere una grande capacita' federativa che gli permetta di animare positivamente il discorso politico locale in vista delle prossime consultazioni amministrative alle quali parteciperemo con i nostri candidati in tutti i comuni''.

Trematerra: “L’Udc ha grandi spazi di crescita in un progetto di moderati”

30/07 “L'Udc avra' grandi spazi di crescita: penso che in una proiezione di qualche anno diventeremo un partito a doppia cifra, in grado di dare corpo al progetto politico dei moderati”. E' quanto afferma Gino Trematerra senatore e responsabile nazionale del Dipartimento elettorale del partito. ''Dobbiamo tutti lavorare con pazienza e volonta' - prosegue Trematerra - e dare corpo alla tradizione interclassista del centro moderato, che e' alternativo alla sinistra. il tutto confidando in una forte ripresa dei valori comuni che fanno riferimento alla Casa delle liberta': in questo senso siamo un cantiere aperto, ma bisogna avere la giusta fiducia per andare avanti con determinazione''. A giudizio di Trematerra, pero', ''sara' importante coinvolgere i giovani nel meccanismo della partecipazione autentica: bisogna essere consequenziali all' idea ed al progetto e costruire situazioni di praticabilita' politica per tanti ceti oggi assenti dalla vita dei partiti''.

Craxi (NPSI) “Unità socialista nella sinistra un passo irreversibile”

29/07 ''Torniamo a sinistra per unire i socialisti, rinnovare la sinistra, cambiare il paese''. Cosi' Bobo Craxi, leader del nuovo Psi illustra le tesi congressuali sostenute da 333 membri dell'assemblea nazionale, ''la chiara maggioranza del partito''. All'incontro nella sala stampa di Montecitorio ci sono anche il cofirmatario Saverio Zavettieri, il senatore Franco Crino' e poi dirigenti storici del socialismo italiano come Franco Piro e Claudio Lenoci. Manca invece il segretario del Nuovo Psi Gianni De Michelis. ''Ci aspettiamo - ha detto Craxi - che De Michelis presenti un documento-appello con una tesi alternativa alla nostra. Perche' al momento non vediamo punti di incontro tra il permanere nel centrodestra e la nostra posizione''. De Michelis secondo l'ordine del giorno del consiglio nazionale del 18 luglio ha tempo fino alla mezzanotte di domani per presentare un proprio documento politico da sottoporre al V congresso nazionale convocato per il 21, 22 e 23 ottobre. Cardine delle tesi di Craxi e Zavettieri e' invece l'opzione politica che unisce i socialisti e li riporta nell'alveo della sinistra. ''La crisi del partito riformista, della Fed e la fine dell'alleanza del Nuovo Psi con la Cdl - si legge nelle tesi intitolate 'Unita' e rinnovamento dei socialisti italiani' - unanimemente sancita dall'Assemblea Nazionale del 18 luglio scorso, sono eventi che rendono l'Unita' socialista,nell'ambito del centro-sinistra, irreversibile e senza alternative''. In riferimento al patto di consultazione tra lo Sdi di Boselli e i Radicali di Pannella, Bobo Craxi spiega che ''il fine del Nuovo Psi e' di unire anche il garofano socialista con la rosa radicale. Per questo parteciperemo al seminario di settembre per lavorare ad una base programmatica comune. Il nuovo partito socialista sara' liberale e di avanguardia, un partito che ha maturato la propria autonomia anche nelle sofferenze e non coltiva complessi di subalternita' rispetto al altre forze''. Alla domanda se ci potranno essere ''altri socialisti'' in altri schieramenti, Craxi e' stato perentorio: ''Non ci sara' nessun simbolo socialista a destra nella scheda elettorale. Si possono sempre costruire patacche - ha aggiunto - ma tali devono essere considerate''.

Rizzo (Pdci) “Rilanciare un nuovo protagonismo dei lavoratori. le primarie non ci piacciono”

29/07 ''Il nostro partito punta a creare un nuovo protagonismo dei lavoratori, le cui difficolta' crescenti, nel quadro del predomino sulla politica dei poteri forti e degli interessi finanziari della globalizzazione, sono oggi pressoche' assenti dall' agenda politica''. Lo ha detto Marco Rizzo, parlamentare europeo del Pdci parlando a Cittanova in occasione di un convegno per l' inaugurazione della nuova sede cittadina del partito. ''I Comunisti Italiani, nel solco di una tradizione gloriosa a cui guardiamo con occhi moderni e senza inutili nostalgie, - ha aggiunto Rizzo - sono per marcare sempre di piu' le differenze tra i due schieramenti rispetto alle questioni sociali che piu' da vicino riguardano il mondo dei precari, i salariati, i pensionati. Anche per costruire un argine al trasformismo politico che rischia di annacquare la politica dell' Unione noi ribadiamo con forza il nostro impegno a batterci per l' abrogazione della legge Biagi e della riforma Moratti, che presuppongono uno Stato che non da' ai giovani alcuna certezza per un futuro dignitoso e danno vita ad un modello di societa' che amplifica le disuguaglianze e la precarieta'''. Al convegno hanno partecipato il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi; quello provinciale di Reggio, Enzo Infantino, e il coordinatore della Piana, Giuseppe Longo. ''Oggi piu' di ieri - ha affermato Tripodi - l' adesione al nostro partito significa innanzitutto condivisione dei valori e degli ideali di un forza politica che vuole portare avanti le proprie idee in un ragionamento unitario con gli altri partiti della coalizione. Per il Pdci, la ricerca di unita' nello schieramento e la permanenza di una vitale competizione per affermare la diversita' dei comunisti, sono punti di riferimento strategici nell' azione odierna, perche' non vogliamo essere un partito subalterno che si limita alla gestione del potere fine a se stesso, bensi' una forza politica che si batte per il vero cambiamento dell' Italia e della Calabria''.
''Questa modalita' delle primarie non ci appassiona piu' di tanto''. Ha detto infine Marco Rizzo. ''L' Unione - ha aggiunto Rizzo - ha gia' un leader che e' Romano Prodi e la nostra idea di coinvolgimento dei cittadini punta invece a fare in modo che gli elettori si esprimano sulle opzioni programmatiche che dovranno guidare il futuro governo della nostra coalizione''

Dima (AN) “Le minacce a Loiero non sono da collegare allo spoil system”

29/07 ''La brutta pagina delle minacce pervenute al Presidente della Regione ci offende come cittadini calabresi e come rappresentanti delle Istituzioni. E' stato quanto mai opportuno ribadire a Loiero ed alla sua famiglia la solidarieta' convinta di tutta l' Assemblea che ha al suo interno esponenti politici di destra e di sinistra gia' vittime di analoghe intimidazioni. La premessa e' indispensabile per poter contestare la motivazione fornita dallo stesso Presidente e dal suo portavoce circa la dinamica dei fatti che viene imputata addirittura all' approvazione della legge sullo spoil system, alle accuse rivolte all' Anas, alle visite ai Cpt''. A sostenerlo e' il coordinatore regionale di An, Giovanni Dima. ''Se passa questa equazione - ha aggiunto - si scolorisce definitivamente il senso della battaglia democratica e si fa il gioco di chi vuole, dall' esterno, agire per destabilizzare le scelte e le indicazioni del popolo sovrano. E' assurdo pensare che una legge regionale agiti la mano sconsiderata di chi attua un crimine del genere, peraltro il giorno dopo l' approvazione del ricorso del Consiglio dei Ministri avverso la costituzionalita' dello stesso provvedimento legislativo. Tenere separata la politica e le sue legittime funzioni dalla sconsideratezza e dai criminali e' un atto necessario: Fini (vittima di un attentato a Bologna nel 2004), Berlusconi (aggredito a dicembre), Pisanu (la sua segreteria sassarese oggetto di attentati) non hanno mai, giustamente, messo in relazione la gravita' di questi fatti con provvedimenti e dualismi destra-sinistra. E siccome l' opposizione regionale sta aspettando prima di poter compiutamente sanzionare l' operato della Giunta di centrosinistra, gioverebbe ricordare che la questione morale e le critiche piu' forti sono giunte a Loiero da partiti suoi alleati''. ''Ribadire la supremazia della democrazia - ha concluso Dima - e' un esercizio liberale che richiede volonta' e responsabilita' istituzionale: il nostro senso di vicinanza personale a Loiero ed alla sua famiglia per i gravi fatti verificatisi non ci devono impedire di contestare la sua versione dei fatti che non ha il sapore ed il senso terzo che l' amore per la democrazia impone''.

Tassone (Udc) “Non credo ad un partito unico”

29/07 ''Ritorno a fare il vicario, il vicesegretario del partito. E' una gestione della seconda segreteria politica di Follini, una gestione nuova con tutti gli impegni che abbiamo guardando al 2006 soprattutto alla tenuta della Cdl e al ruolo del centro ad un grande movimento di partito moderato''. E' quanto ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Mario Tassone, stamane a Cosenza. ''Io non credo assolutamente - ha aggiunto - al partito unico, credo ad un partito moderato di centro che si collega ovviamente con tutte le realta', esperienze che vengono dalla Democrazia Cristiana che oggi sono dislocate sia a destra che a sinistra''. Ai cronisti che chiedevano a Tassone se e' per il grande centro, il viceministro ha risposto: ''Io sono per una ricomposizione di una storia democratica e civile del nostro Paese con sistema democratico che viene dal basso. E' finita l' emergenza, dobbiamo riformare anche il sistema elettorale e rompere col circuito delle figure del deliberato restituendo la democrazia alle realta' dei cittadini, la capacita' di riproporre dare un contenuto diverso al nostro quotidiano vivere sociale''.

Dibattito su Unità Socialista: Frasca “Non è fatto di potere”. S&L “Scelte di fondo che riguardano Sdi e NPsi”. Pietro Mancini “Lo Sdi rifugga dal tatticismo elettorale”

28/07 ''Il problema dell' unita' dei socialisti non e' ne' puo' essere una semplice questione di potere, mano che mai un accordo elettorale''. Lo sostiene Salvatore Frasca ex parlamentare e componente dell' Esecutivo nazionale di Socialismo e' liberta' secondo cui tale problema ''deve riguardare un passaggio politico ineludibile finalizzato al superamento della diaspora socialista e al rafforzamento della sinistra riformista e progettuale, in un momento in cui il sistema politico che ha governato il Paese in questi ultimi dieci anni fa acqua da tutte le parti''. ''Cio' - prosegue Frasca, che interviene a pochi giorni dal convegno svoltosi a Cosenza - comporta delle scelte di fondo che devono fare soprattutto Sdi e Nuovo Psi e di cui nel convegno del Rendano si e' ben poco parlato. Lo Sdi dovra' di fatto aprire la sua 'mente politica' ai nuovi compiti che il processo di unificazione gli impone. Il che vuole significare: 'meno prodismo e piu' socialismo', quindi abbandono della Fed e dei propositi per ogni sorta di Ulivetto. Il nuovo Psi, per conto suo, deve prendere atto che non e' pensabile che esso continui a essere nel governo del centrodestra, mentre dichiara di voler partecipare al progetto politico unitario dei socialisti. Attendere Natale per mangiare, come e' stato detto, il panettone del centrodestra significa poterlo trovare avvelenato''. A parere di Frasca ''intanto, soprattutto per quanto riguarda la Calabria, va elaborato un programma, un progetto politico. Opporre il silenzio per quanto di negativo e di mostruoso sta avvenendo, in questi primi cento giorni alla Regione, non puo' e non deve essere dei socialisti. Per altro, non disturbare il manovratore significa accantonare quel codice etico di cui tanto si e' discusso in campagna elettorale''. Per l' esponente dell' associazione ''sul tipo di partito da creare, siamo d' accordo che si puo' formare, come qualcuno ha detto al Rendano, un partito della terza eta', ma chiaro deve essere che non essere consentito a qualcheduno di considerarsi un giovane sempreterno e ad altri di dare luogo al piu' spietato familismo o a forme vergognose di transumanza. Sulla base di questa premessa Socialismo e' liberta' - conclude l' ex parlamentare - e' disposto a dare il massimo contributo, diversamente andremo per la strada di sempre''.
Infine, l’ex Sindaco di Cosenza scrive su “Il Giornale” :“Oggi che si ritorna a parlare dell' alleanza tra i socialisti e i radicali, non è, forse, inutile ricordare, a beneficio dei lettori e dei compagni più giovani, le comuni, storiche battaglie dei dirigenti e dei militanti del PSI e del PR per la difesa e lo sviluppo dei diritti civili”. “Lo scorso anno -prosegue Mancini- molto opportunamente, Marco Pannella ed Emma Bonino hanno celebrato, a Roma, il trentennale della vittoria laica e democratica, nel referendum del 1974. Che era stato promosso dai cattolici tradizionalisti e dalla DC di Amintore Fanfani, allo scopo di abrogare la legge, che introduceva il divorzio in Italia, che portava il nome di un battagliero deputato socialista friulano, Loris Fortuna. Nel 1970, l' allora segretario del PSI, Giacomo Mancini, intervenne alla Camera dei deputati in difesa della legge Fortuna, chiarendo a Forlani e agli altri capi della DC che i socialisti, seppure alleati di governo, non avrebbero mai rinunciato al loro impegno per fare dell' Italia un Paese meno oscurantista, più civile e più moderno. Tra i dirigenti del vecchio e un po' sonnolento PSI dell' era pre - Craxi, non furono, purtroppo, molti gli esponenti che compresero, stimolando l' iniziativa del partito, l' importanza dell' impegno della sinistra non comunista per lo sviluppo delle libertà e dei diritti civili.30 anni dopo, il centro - sinistra, guidato dall' ex democristianone Romano Prodi, gioca sulla difensiva, attuando il catenaccio alla Trapattoni, persino sulla difesa delle leggi sul divozio e sull' aborto, e sulla laicità dello Stato, punti sui quali si è preferito, furbescamente, glissare, nel documento programmatico dell' Unione. La " melina " pre - elettorale e le ambigue manovre trasversali hanno il sopravvento sulle grandi battaglie ideali e politiche degli anni 70. Di recente, i dirigenti dello SDI hanno cercato di vincere le diffidenze dei diessini e della Margherita, peraltro guidata dall' ex radicale Rutelli, tentando di convincerli ad aprire le porte del rissoso condominio ulivista a Pannella, Bonino e al bravo Capezzone. Ma le reazioni sono state gelide, quando non fermamente contrarie, con Mastella, che ha invitato il Professore a scegliere tra l' UDEUR e i radicali. Imbarcando il vecchio e carismatico Marco, generoso ma imprevedibile, Prodi e Rutelli temono di perdere i consensi dell' elettorato cattolico.
In realtà, Boselli e i capi dello SDI, anche sull' intricato nodo dell' alleanza con i radicali, appaiono timidi e impacciati, soprattutto perchè non hanno il coraggio e l' autorevolezza politica, che non mancavano ai loro predecessori del vecchio Garofano, per lavorare, con convinzione, all' obiettivo di unire, nel Paese, le culture radicale, liberale e socialista. Per non scalfire l' egemonia dei DS, essi strizzano l' occhio a Pannella, ma solo per portare a casa un accordo tecnico, allo scopo di superare la soglia elettorale di sbarramento del 4 per cento. Insomma, dall' ambizioso progetto dell' unità socialista, si rischia di passare al modesto cabotaggio di un' operazione di sopravvivenza in Parlamento.
E, quando l' amico Boselli lancia ai compagni separati del nuovo PSI di De Michelis e Bobo Craxi l' ennesimo penultimatum ( " Al congresso di ottobre, dovete abbandonare il Cavaliere ! " ), rischia di eludere la questione di fondo. Quella, cioè, che dovrebbe spingere il bravo Enrico a sfidare, con decisione, nell' Unione, le tendenze, tuttora egemoniche, massimaliste, giustizialiste e cattocomuniste, che restano incompatibili con il dna di una rinnovata, credibile e autonoma forza socialista. Che, sui problemi più importanti, in primis la lotta al fondamentalismo islamico, si ispiri alla fermezza di Tony Blair e non già all' indeciso e tentennante buonismo del professor Romano Prodi”.

Caruso (An) “Loiero non vuole il dialogo”

28/07 ''Il presidente dice che qualcuno non e' contento che la sinistra governera' per dieci anni la Calabria. Ma, a meno che un eventuale governo Prodi non intenda abrogare le elezioni, non sarei troppo sicuro che la sinistra governera' per dieci anni''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di Alleanza Nazionali, Roberto Caruso. ''Devo dire che il Loiero moderato - ha aggiunto - sta lasciando il passo ad il Loiero con l'elmetto: sara' forse per le necessita' di far pace con i Ds che lo attaccano ogni giorno? I gravi fatti di cui e' stato oggetto il presidente debbano essere accertati al piu' presto, ma e' anche giunta l'ora di evitare polveroni e confusioni, perche' altrimenti da domani non potremo piu' dire che la legge sullo spoil system e' incostituzionale''. ''Sembra che Loiero non voglia il dialogo - ha concluso Caruso - ma preferisca serrare le fila: il problema, pero', e' che bisogna dare risposte certe e di governo, costituzionalmente valide, ed abbandonare i proclami''.

Dima: “Anche Assindustria Cosenza conferma il trend positivo del PIL”

28/07 ''Anche l'Assindustria di Cosenza, dopo la Banca d'Italia, ha confermato la crescita nel 2004 del prodotto interno lordo. Infatti, il Rapporto sull'andamento dell'economia regionale ha evidenziato con forza come la Calabria sia stata la seconda tra le regioni meridionali, dopo la Sardegna, ad avere registrato nell' ultimo anno le migliori performance economiche e produttive''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Giovanni Dima coordinatore calabrese di An e consigliere regionale. ''Gli industriali cosentini - afferma Dima - hanno poi motivato questi chiari ed evidenti segnali di ripresa con l' andamento altamente positivo di alcuni settori 'storici' della nostra economia come l' agricoltura e l' edilizia che, nel 2004, hanno attraversato una fase di massima espansione contribuendo in maniera determinante e nonostante la sfavorevole congiuntura economica nazionale ed internazionale, allo sviluppo dell'economia calabrese e del suo prodotto interno lordo''. ''Se l'agricoltura - sostiene Dima - ha beneficiato della positiva congiuntura registratasi negli ultimi due anni nel settore agrumicolo ed olivicolo e l' edilizia della ripresa dei lavori pubblici e dell' aumento della richiesta di immobili da parte dei privati, occorre, comunque, ribadire ed evidenziare che in questi settori, insieme a quello del turismo, il precedente governo regionale ha investito e quindi speso i fondi comunitari, nazionali e regionali a sua disposizione ed ha attivato innovativi progetti di sviluppo che hanno coinvolto l'Istituzione regionale ed i produttori ed imprenditori calabresi nella realizzazione di un nuovo modello sociale ed economico sul quale bisogna confrontarsi in maniera ragionata e non pregiudiziale e cioe' senza affermare che quanto fatto nel passato non e' servito a niente''. Per Dima ''sostenere che anche la precedente giunta regionale, nonostante le difficolta' incontrate ed i problemi riscontrati, ha prodotto risultati positivi, confermati anche e soprattutto dal fatto che non sono state restituite alla Comunita' europea risorse economico - finanziarie ma che anzi al contrario ne sono state ottenute di aggiuntive, significa prendere atto di un lavoro gia' svolto precedentemente che impegna gli attuali amministratori a continuare nell' opera di definizione delle priorita' economiche regionali''. ''Certo - sottolinea il coordinatore regionale di An - e' opportuno che questi settori siano inseriti in un piu' generale progetto di modernizzazione della nostra economia che, nel pieno rispetto del territorio e delle sue vocazioni, sappia garantire valorizzazione della sua storia e del suo ambiente, promozione delle sue risorse anche umane e stabilizzazione dei processi di sviluppo economico che, pertanto, non dovranno essere piu' legati a fattori contingenti. Proprio per questi motivi An il prossimo autunno avviera' una serie di incontri con il mondo dell' associazionismo regionale per la creazione di politiche di sviluppo agricolo, e non solo, realmente condivise e partecipate e quindi non piu' calate dall' alto ma pensate e realizzate nei singoli territori nel rispetto quindi di quella sussidiarieta' sociale ed economica che avvicina sempre di piu' al contesto in cui si opera''.

GENS: “Ad ottobre, vere primarie per una vera rappresentanza di tutta la società civile calabrese”

28/07 “Il recente intervento di Progetto Calabria sull’opportunità di accorpare alle elezioni primarie dell’Unione del 15 e 16 ottobre, anche elezioni primarie per designare i candidati nei collegi calabresi per le prossime elezioni politiche alla Camera ed al Senato, nonché per i presidenti di provincia, ed i candidati a sindaco nei comuni con popolazione superiore a 5000 abitanti, ha posto il giusto accento sulle prossime azioni e scelte politiche che attendono i cittadini calabresi subito dopo l’estate”. Lo afferma l’associazione Generazione Europea Nuovo Sud in una nota. “In tal senso –prosegue la nota - l’associazione G.E.N.S - , intende rilanciare attivamente l’invito e le idee di Progetto Calabria arricchendole con altre proposte e doverose osservazioni. Infatti, sia prima che dopo l’esperimento “Lamezia” che portò alla designazione di Agazio Loiero quale candidato Presidente della regione Calabria, ed al quale in questo momento va, peraltro, tutta la nostra solidarietà per i vili atti intimidatori subiti nel giro di pochissimi giorni da parte della criminalità organizzata; l’Associazione G.E.N.S, unitamente ad altri esponenti della società civile calabrese, apprezzò la volontà ed il tentativo della classe politica regionale di stabilire un rapporto nuovo tra i cittadini-elettori ed i suoi rappresentanti politici, denunciando però, contemporaneamente, sia prima che dopo l’assemblea di Lamezia, anche i tanti limiti di quell’esperimento, cosi lontano da elezioni Primarie vere e proprie, rivendicate e rilanciate da G.E.N.S in diverse occasioni, come unico strumento idoneo a selezionare in maniera trasparente e democratica l’accesso alle candidature per gran parte delle cariche politiche istituzionali. Ebbene , anche agli amici di Progetto Calabria che parteciparono in prima persona a quell’Assemblea con un proprio candidato, il Prof. Latorre, rettore dell’UNICAL, rivolgemmo incoraggiamenti ma anche severi ammonimenti a non cadere sotto le forche caudine e machiavelliche dei partiti . I risultati di quell’assemblea, anche alla luce delle successive Primarie Pugliesi e Toscane, anche per gli amici di Progetto Calabrie, non furono proprio esaltanti sotto il profilo della partecipazione effettiva e vera della società civile calabrese, rimasta in larga parte mortificata da quell’esperienza. Quello che è in realtà necessario, per una vera e trasparente partecipazione di tante altre associazioni, gruppi, comitati, movimenti, di tante altre componenti del mondo universitario, di tanti singoli cittadini e di larga parte del mondo imprenditoriale sano e vincente di questa regione, è uno strumento vero come può essere soltanto quello di elezioni primarie aperte. E gli stessi amici di Progetto Calabrie , dopo quell’esperienza ne sono ben consapevoli tanto da rilanciare questo stesso strumento per ristabilire quel rapporto vero, ormai del tutto assente, tra i cittadini ed i propri rappresentanti politici. Tuttavia, ciò che occorre di nuovo e di diverso rispetto all’assemblea dei grandi elettori di Lamezia, è una presenza vera della stessa società civile calabrese, che deve presentarsi unita , con un’aggregazione più estesa possibile e con un progetto che le conferisca quella forza necessaria ad affrontare la competizione delle primarie. In tal senso, non occorre ripartire dal modello Lamezia ma superare quello stesso esperimento, attraverso un processo costituente della società civile che preceda ed arricchisca l’appuntamento stesso delle Primarie. In tal senso, la proposta di G.E.NS è quella di far precedere l’appuntamento con le Primarie, da una vera a propria assemblea costituente di tutta la società civile calabrese, che, arricchita delle tanti componenti presenti nella nostra regione, già da Settembre elabori un progetto comune, regole condivise, un codice etico-politico di rottura con gli attuali “professionismi politici”, un approccio culturale coraggioso ed innovativo che possa gettare le fondamenta di una nuova e più trasparente rappresentanza politica, dove il senso di orgoglio e di appartenenza vera a questo territorio, possono diventare il seme di una nuova e rinnovata classe politica. Pertanto, noi riteniamo che sarebbe un duplice errore arrivare all’appuntamento del 15 e 16 senza questo preventivo processo costituente. In primo luogo, la presenza della stessa società civile, nel consesso di ottobre sarebbe del tutto debole e poco incisiva; secondariamente il tempo troppo breve che ci separa dall’appuntamento di ottobre, non consentirebbe anche da un punto di vista logistico ed organizzativo, lo svolgimento di primarie vere e trasparenti. Infatti, non occorre avere troppa fretta, ma neppure indugiare inutilmente; occorre secondo noi, scindere i due momenti, ossia quello nazionale del 15 e 16 ottobre, da un secondo e successivo appuntamento che, come hanno dimostrato efficacemente e concretamente le Primarie in Puglia, può benissimo raggiungere l’obiettivo di una vasta partecipazione di cittadini anche qualche mese prima delle elezioni politiche. Il vero obiettivo secondo noi deve essere proprio questo, e quanto più forte e visibile sarà la presenza di una società civile organizzata, tanto più difficile sarà per i professionisti della politica dire che non c’è più tempo per le primarie anche nei collegi, per i Presidenti di provincia , per i candidati a sindaco nei paesi oltre 5000 abitanti, offendendo per l’ennesima volta i calabresi con i soliti trucchi, con candidati scelti a tavolino nel chiuso di poche stanze, lontanissime da questa regione. Noi crediamo, al pari degli amici di progetto Calabria, che anche dopo i grossi limiti di Lamezia non si può più tornare indietro dalla strada di forme nuove e diverse di partecipazione dei cittadini calabresi alle scelte politiche della propria regione. Bisogna pretendere con forza e con proposte politicamente credibili, che il processo di selezione e di rinnovamento della classe politica, parta solo dalla nostra Calabria e non da altre sedi . La vera sfida è questa, e l’invito quindi agli amici di Progetto Calabrie, cosi come quello che rivolgiamo alle tante altre forze e risorse presenti nella nostra regione è quello di marciare insieme, sin da subito, dandoci appuntamento già per Settembre, convergendo verso quell’unico progetto che ha la Calabria e la sua rinascita civile come l’obiettivo comune di tutti i calabresi.

Caruso (An): “Nomina di Trematerra importante e prestigiosa”

28/07 ''L'importante e prestigiosa nomina di Gino Trematerra, responsabile nazionale del dipartimento elettorale dell'Udc, mi riempie di felicita' e di orgoglio, anche e soprattutto perche' premia un amico che e' fra i fondatori del Polo in Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di An, Roberto Caruso. ''Sono certo che il senatore Trematerra - ha aggiunto - sapra' lavorare con il solito impegno e la solita capacita' di ascolto e sapra' guardare , con responsabilita', come ha sempre fatto, agli interessi della coalizione''. ''Penso - ha concluso Caruso - che sia importante per la Calabria registrare un successo del genere che garantisce spessore nei ruoli delegati, quale appunto quello che ha investito Trematerra''.

Morrone (Fiamma): “Santelli e Caligiuri danno sempre ragione agli avversari”

28/07 ''Il bipolarismo di strada non riesce a comprendere alcune cose. La prima e' l'incredibile atteggiamento dei sottosegretari di stato cosentini, Santelli e Caligiuri, che non perdono occasione per dare ragione a Loiero, anche quando questo dice che riceve intimidazioni per avere smantellato il sistema di potere del centrodestra''. E' quanto sostiene in una nota il dirigente di Fiamma Tricolore, Marcello Morrone. ''Ci chiediamo - ha aggiunto - quale speranza possa avere Berlusconi in Calabria se i suoi esponenti di Governo si fanno vivi solo per dare ragione all'avversario: non parlano certo di giustizia e di turismo, ne' di gravi problemi come la disoccupazione, ma dicono signor si, per motivi che non conosciamo. Che si stia inaugurando davvero il partito unico in Calabria?''.

Interrogazione della Napoli sugli enti beneficiari di contributi dello Stato nel vibonese

27/07 La vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, ha presentato un' interrogazione al Ministro dell' Economia e delle finanze per chiedere ''quali siano stati i criteri di individuazione degli enti beneficiari dei contributi statali'' previsti dal decreto legge n. 7 del 2005 convertito, con modificazioni, nella legge 43 del 2005. In particolare, la parlamentare chiede di sapere ''quali siano i motivi che hanno portato alla individuazione di ben 23 enti beneficiari nella sola provincia di Vibo Valentia''. ''L' elenco - ha sostenuto il deputato di An - evidenzia ben 346 enti beneficiari. Tra questi ve ne sono 23 appartenenti alla provincia di Vibo e altri 3 o 4 a quella di Catanzaro. Le province sono cinque, ciascuna delle quali ha certamente enti che necessiterebbero di benefici statali. L' individuazione di un cosi' elevato numero di enti del vibonese evidenzia la strumentalizzazione che e' stata attuata da qualche intervento che non ha inteso considerare la Calabria nella sua omogeneita'''.

Biagio e Diana (Rif. Com.): “Polizia Provinciale solo come salvaguardia ambientale”

27/07 Il Consiglieri del gruppo di Rifondazione Comunista alla Provincia, Biagio Diana e Marino Reda, nel salutare con favore e piena soddisfazione l’approvazione del regolamento che, di fatto, avvia l’istituzione del Corpo di Polizia Provinciale, ribadiscono l’importanza del traguardo raggiunto con questo atto che va in direzione della coerente attuazione e realizzazione del programma di governo del Presidente Mario Oliverio.
“Si tratta di un importante strumento normativo -hanno detto i consiglieri di Rifondazione Comunista- che, in aderenza al nostro preciso intento nel segno dell’unità per la nostra provincia, vuole creare non un nuovo corpo di polizia ma solo ed esclusivamente potenziare le competenze di azione amministrativa delle guardie ittico-venatorie”
“In attuazione dei compiti istituzionali dell’Ente, quindi, si vuole, con la presenza del corpo di polizia sul territorio, operare una più attenta e accurata vigilanza, specialmente, sul versante della salvaguardia ambientale, che rappresenta -concludono i consiglieri provinciali di Rc. Diana e Reda- la nostra grande risorsa.”

Il sen. Trematerra nominato responsabile del dipartimento elettorale dell’Udc. Soddisfazione di Tassone e Galati

27/07 Il segretario nazionale dell'Udc, Marco Follini, ha nominato il senatore Gino Trematerra responsabile del Dipartimento elettorale nazionale del partito. Trematerra, 65 anni, e' stato eletto consigliere regionale nel '95, e' stato assessore regionale al lavoro sino al '98. Rieletto nel 2000, e' stato capogruppo del Ccd in Consiglio regionale sino al 2001, anno della sua elezione a senatore. Trematerra e' attualmente segretario regionale del partito in Calabria e commissario in Puglia. ''La nomina - ha detto Trematerra - mi inorgoglisce e mi onora, specie in considerazione dell' importanza del Dipartimento elettorale, alla vigilia delle elezioni politiche. Lavorero' avendo sempre in mente due valori calabresi: l' umilta' di san Francesco da Paola e la tenacia di Gioacchino da Fiore, due riferimenti straordinari che concretizzano il senso della cristianita' con quella della volonta'''.
Il vice segretario vicario dell'Udc Mario Tassone esprime soddisfazione e compiacimento per la nomina del senatore Gino Trematerra a capo dell'ufficio elettorale dell'Udc e della professoressa Marisa Faga' nel nuovo organigramma, varato questa mattina dalla direzione del partito. ''Si tratta - afferma - di un riconoscimento prestigioso a due esponenti del partito in Calabria che, sono sicuro, metteranno a servizio di tutti la loro esperienza e la loro professionalita'''.
''Sono estremamente soddisfatto per gli incarichi nazionali del senatore Gino Trematerra e della dottoressa Marisa Faga'. Sono entrambi rappresentanti di spicco del nostro partito, sono persone di consolidata esperienza e prestigio, sono entrambi nella condizione di conferire all'organizzazione del nostro partito un ancora maggiore efficacia e concretezza d'azione''. E' questo il commento di Giuseppe Galati, Sottosegretario alle Attivita' Produttive e membro della direzione del Consiglio nazionale dell'Udc, dopo gli incarichi conferito oggi a Gino Trematerra e Marisa Faga'. Il senatore Gino Trematerra, in particolare, e' stato nominato responsabile del Dipartimento elettorale nazionale del partito mentre la dottoressa Marisa Faga' andra' a ricoprire il ruolo dell'Ufficio Organizzativo del Movimento Femminile del partito. ''Sono compiaciuto - ha ribadito Galati riferendosi a quest'ultima nomina - perche' sono convinto che Marisa Faga' sara' in grado di portare nuova linfa al movimento. Le donne oggi possono e devono ricoprire una parte fondamentale della gestione della politica e il nostro partito, da sempre e oggi piu' che mai - ha concluso il Sottosegretario - riconosce la centralita' del ruolo femminile e le loro capacita'''.

Unione Socialista: Zavettieri attacca tutti, ma l’Unione Socialista si farà. Principe, grande assente

26/07 ''Avanti compagni, perche' il risultato e' a portata di mano'': quando Saverio Zavettieri conclude cosi', alla vecchia maniera come si faceva una volta, il suo lungo, appassionato ed applauditissimo intervento al convegno del ridotto del teatro Rendano le 9 di sera sono passate da un pezzo ma dalle sedie e dai divani di velluto, roventi per il gran caldo, non si e' alzato nessuno. E nessuno si alzera' prima delle conclusioni di Cesare Marini, quando ormai si sono fatte quasi le 10. Ieri sera e' stata una nuova puntata dell' orgoglio socialista calabrese, come quella del cinema Italia l' anno scorso ma forse piu' pronta a raggiungere, stavolta, l' obiettivo che e' quello dell' unita' tra tutte le forze socialiste per dare vita al partito e riunificare le anime della diaspora del dopo Craxi. Un obiettivo che in Calabria sembra piu' vicino ma che non nasconde ostacoli ed anche divisioni su alcuni punti della vicenda politica, come il giudizio sulla giunta Loiero, che vede il Nuovo Psi di Zavettieri e Chieffallo piu' critico e lo Sdi di Marini, Pappaterra e Incarnato su una posizione piu' soft. E ieri sera si e' anche sfiorato l' incidente diplomatico durante l' intervento di Zavettieri che ha spiegato come a suo parere nel giudizio sulla Giunta Loiero prevale il colore grigio della rassegnazione ed Incarnato - il quale poco prima, tra l' altro, si era definito l' unico socialista in giunta (molti si sono chiesti che fine avesse fatto Sandro Principe) - non c' e' stato piu' e si e' polemicamente alzato dal tavolo della presidenza masticando amaro e minacciando di ritirarsi dal partito. Per il resto e' stata la gran serata del garofano dei bei tempi che furono e che sono. Al Rendano c' erano tutti (o quasi): Crino', Pappaterra, Marini, Nucera, Chieffallo, Leone, Incarnato, Giacomo Mancini, Magaro' e poi Frasca, Gaetano Mancini, Giovanni Palamara, Giovanni Geresia e tanti altri ancora e anche new entry, da Paola e da Rende soprattutto. Zavettieri e' stato il mattatore della serata e del resto e' proprio lui il punto di snodo di tutta la vicenda politica nazionale. Ieri sera ne ha avuto per tutti: per centrosinistra, centrodestra e socialisti. Ha attaccato sulla nomina di Lamberti a Sviluppo Italia, sulla defenestrazione di Larizza dal Cnel, sulla Calabria senza bussola da 15 anni, su Gioia Tauro e il Ponte - ''attenti a non ritrovarsi insieme alla Lega Nord nel dire no alle infrastrutture'' - ed ha concluso tra gli applausi scroscianti di tutti i militanti socialisti. Marini poco dopo ha invitato ad essere piu' cauti nel giudizio sulla giunta Loiero ma ha egualmente rivendicato l' autonomia di giudizio del partito. Piu' netto Tonino Leone, per il quale il processo unitario va governato e le modificazioni nell' azione della Giunta ''non possono mettere in discussione l' impianto che rappresenta un' alternativa al governo di centrodestra che ha fallito in Calabria''. Piu' marcato ancora Pappaterra nel giudizio sulla Giunta. Alla fine sulle scale del Rendano, i commenti sono andati avanti fino a notte fonda.

Deputati di Rifondazione a Lunardi: “Bloccare il Ponte, infrastrutturare la Calabria”

26/07 I deputati Franco Giordano, Pietro Folena e Giovanni Russo Spena di Rifondazione comunista hanno presentato un' interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti per ribadire la richiesta di blocco delle procedure per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Nell' interrogazione, i tre parlamentari mettono in evidenza la ''forte contrarieta' di forze politiche, sociali, culturali ed ambientali nonche' di tanta parte della societa' calabrese e siciliana al Ponte sullo Stretto di Messina'', rilevando che ''sarebbe auspicabile per il Mezzogiorno un modello sociale e produttivo diverso, che garantisca lavoro sicuro e servizi pubblici di qualita' che rendano certi ed esigibili il diritto all'acqua, alla salute, alla scuola''. In particolare, nel testo dell'interrogazione si fa anche riferimento al documento programmatico dell'Unione calabrese dove si sostiene ''la necessita' di infrastrutturazione territoriale ai fini della comunicazione e del superamento del limite della perifericita''. In relazione alla partecipazione alla gara di affidamento della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione del ponte, Giordano, Folena e Russo Spena sottolineano che sono pervenute due offerte (Astaldi ed Impregilo). ''Una gara - sostengono - tutta italiana alla quale non ha partecipato nessuna delle grandi imprese straniere, perche' evidentemente poco garantite sulla fattibilita' e sulla certezza dei costi''. I parlamentari del Prc chiedono al ministro Lunardi ''se non ritenga necessario liberare risorse finanziarie al fine di potenziare e razionalizzare l'attraversamento marittimo dello Stretto, rilanciando l'infrastrutturazione della Calabria e della Sicilia e incanalando la domanda di mobilita' verso trasporti collettivi e l'intermodalita'''.

Pittelli: “Scelti i presidenti dei comitati elettorali calabresi di Forza Italia”

26/07 ''La ricognizione e' finita, i 17 presidenti dei comitati elettorali calabresi e delegati di collegio sono stati scelti e gli stessi parteciperanno, il prossimo giovedi', al Consiglio nazionale''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Il coordinatore regionale di Forza Italia evidenzia inoltre che sono stati rispettati i tempi dettati nelle scorse settimane dal ''Motore azzurro'', del quale fanno parte, tra gli altri, il coordinatore nazionale Sandro Bondi, il suo vice, Fabrizio Cicchitto e gli onorevoli Dell'Utri e Valducci. ''A questo punto - ha proseguito Pittelli - tutte le vecchie cariche nell'ambito regionale di Forza Italia sono state azzerate''. Intanto per il primo agosto, a Lamezia Terme, e' stata fissata un'assemblea alla quale parteciperanno i parlamentari, i consiglieri regionali e i neo delegati di collegio.

Giovedì a Lamezia assemblea regionale di IDV

26/07 L' ufficio di presidenza nazionale di Italia dei Valori ha convocato per giovedi' pomeriggio a Lamezia Terme l' assemblea regionale dei quadri dirigenti della Calabria che sara' presieduta da Felice Belisario, Edoardo Rina e Salvo Raiti, rispettivamente coordinatore organizzativo nazionale, responsabile nazionale Enti locali e responsabile nazionale eletti del partito. I dirigenti calabresi di Italia dei Valori discuteranno dei temi di attualita' politica, che vedono protagonista Italia dei Valori, in particolare si discutera' dell' attivita' preparatoria di ''Primaria 2005'', le primarie indette dall' Unione, alle quali e' candidato anche il presidente nazionale del partito Antonio Di Pietro. La convocazione dell'assemblea regionale del partito e' stata resa nota da Maurizio Feraudo, consigliere regionale e responsabile provinciale di Cosenza di Italia dei Valori, il quale ha espresso soddisfazione per l'iniziativa che ''dopo un periodo, successivo alle elezioni di aprile scorso, di immobilismo dell' attivita' politica, finalmente un appuntamento importante che riaccende la discussione e riporta la Calabria nel contesto del dibattito politico nazionale''.

Parte da Cosenza l’Unità Socialista. Al ridotto del Rendano tantissima gente al convegno di Mancini, Marini e Zavettieri

25/07 Ancora una volta un appuntamento importante che i socialisti cosentini non vogliono perdere e, come lo scorso anno, riempiono il ridotto del Teatro Rendano con centinaia e centinaia di persone nonostante il caldo asfissiante. Da questa stasera da Cosenza parte un forte impulso all'unita' di tutte le anime del vecchio Psi, sia quelle che stanno nel centrosinistra che quelle attualmente nel centrodestra. A certificare tutto cio' la presenza di Giacomo Mancini, deputato del Pse; Cesare Marini, dello Sdi e capogruppo al Senato del Gruppo misto; e di Saverio Zavettieri, uno dei leader del Nuovo Psi che si e' contrapposto a Gianni De Michelis nell'ultimo consiglio nazionale del partito. E' proprio Zavettieri a sottolineare la forte valenza del confronto di stasera. ''Dalla Calabria - dice - e' partita un'iniziativa forte per l'unita' socialista. Il 10 settembre ci sara' un'assemblea nazionale indetta dal Nuovo Psi per mandare avanti le questioni programmatiche, costruire il nuovo partito socialista e lanciare la sfida per le primarie dell'Unione. Non e' possibile - spiega Zavettieri - che non ci sia una candidatura riformista all'appuntamento di meta' ottobre''. Giacomo Mancini rilancia il tema dell'unita' socialista e sottolinea come questo percorso in Calabria sia iniziato dieci mesi fa con la lista di tutti i socialisti del centrosinistra alla Regione. Questo e' stato seguito da un fatto politico importante: la rottura del Nuovo Psi con la Casa delle liberta'. ''Ora guardiamo con attenzione a quello che succedera' durante il congresso del Nuovo Psi auspicando che tutto il partito segua la scelta fatta dai dirigenti calabresi per un'alleanza stabile nel centrosinistra. All'interno dell'Unione - aggiunge Mancini - c'e' uno spazio politico che i socialisti possono occupare, orgogliosi di una storia passata ma insieme convinti che sia indispensabile esprimere una posizione a favore dei diritti''. Forse il piu' netto e' Cesare Marini, uno dei leader dello Sdi di Enrico Boselli, il quale alla domanda sulla riunione delle varie anime socialiste risponde cosi': ''Siamo oltre le possibilita', siamo al confronto per stabilire le modalita'. Il grosso corpo del vecchio Psi, a livello di gruppi dirigenti, e' pronto per percorrere la strada dell'unita' del Partito socialista che si colloca a sinistra. Nel confronto per la costruzione del nuovo Psi, non si sono affacciate ne' l'ipotesi del terzo polo, ne' l'alternativa tra il centrodestra e il centrosinistra''. Ma Marini da' anche un'indicazione di marcia ulteriore: ''Oggi - dice il dirigente dello Sdi - si discute solo di come costruire nel centrosinistra una forza socialista che ha come prospettiva quella di un grande partito riformista''. Marini non evita la domanda sulle primarie: ''Se la candidatura socialista - dice - serve solo per una visibilita', cio' non ci interessa. Se invece una candidatura riformista non si pone in questi termini, ma serve a tutta l'area, mi pare allora un passaggio obbligato''.

Pappaterra (sdi) “verso il partito del Socialismo Europeo”

25/07 Oggi l'unita' socialista, domani il partito del socialismo europeo insieme ai Democratici di sinistra. E' questo, infine, l'auspicio di Domenico Pappaterra, dello Sdi, che ha partecipato stasera all'assemblea di Cosenza. Pappaterra ha inoltre raccomandato ai vertici socialisti di calibrare le posizioni verso la Giunta regionale ''perche' sarebbe inaccettabile per noi criticare ad ogni pie' sospinto Loiero e la sua squadra dopo che abbiamo sconfitto il centrodestra ed abbiamo il dovere di dare alla Calabria una speranza di cambiamento''.

Zavettieri (NPSI) “Con il congresso si sancirà l’unione con Unità Socialista”

25/07 Saverio Zavettieri, del Nuovo Psi, ribadisce di considerare conclusa l'alleanza fra il partito e la Cdl, e si dice certo che il congresso di ottobre mettera' il sigillo sulla scelta dell'unita' socialista con lo Sdi. In un'intervista a 'diario21', Zavattieri sostiene che ''la scelta di uscire dalla Cdl e di costruire l'unita' socialista e' stata gia' assunta nell'assemblea del 18 luglio scorso, durante i lavori del consiglio nazionale''. ''Per me - precisa Zavattieri - il congresso apporra' il sigillo a queste scelte''. Secondo Zavattieri, ''l'unita' socialista e' a sinistra'' e ''potrebbe essere autonoma solo se cambia lo schema bipolare''. Per Zavattieri, ''il primo interlocutore e' lo Sdi, e non potrebbe essere altrimenti''; quanto ai radicali, ''c'e' la possibilita' di un'alleanza con loro'', ma, avverte Zavattieri, ''se si fa, si fara' un accordo elettorale e non si dara' vita ad un soggetto politico unico, anche perche' le divergenze con i radicali ci sono, a cominciare, ad esempio, dall'idea diversa che si ha sul sistema elettorale''.

Vertice dell’Unione : a novembre stati generali della coalizione

25/07 Le minacce rivolte al presidente della Regione, Agazio Loiero, ma anche l' analisi della situazione politica, con la decisione di convocare, per novembre, gli stati generali del centrosinistra: questi i temi trattati nel corso della riunione dell' Unione calabrese, svoltasi stamani a Catanzaro alla presenza dei segretari regionali e dei capigruppo dei partiti della coalizione, del portavoce dell' Unione, Marco Minniti, e dello stesso Loiero. ''E' stata una riunione molto positiva - ha sostenuto Minniti al termine dell' incontro - nel corso della quale abbiamo affrontato due grandi questioni. La prima e' come l' Unione reagisce alle minacce a Loiero. Da parte di tutti e' stato sottolineato come si tratti di fatti molto gravi che non hanno precedenti in nessuna parte d' Italia e che ci deve essere una reazione molto forte delle istituzioni preposte a garantire la sicurezza dei cittadini. Di particolare importanza sara' la riunione del Consiglio regionale di domani. In quella sede i capigruppo di maggioranza si presenteranno con una risoluzione sulla minacce a Loiero, con la volonta' e l' auspicio che possa diventare una risoluzione dell' intero Consiglio''. ''La seconda questione che abbiamo affrontato - ha proseguito Minniti - e' quella di fare un primo bilancio di questa fase di governo della Calabria e costruire le condizioni affinche' ci possa essere il pieno dispiegamento delle energie politiche e progettuali dell' intera coalizione. Abbiamo deciso di istituzionalizzare questo appuntamento, cioe' di dare vita ad una conferenza dei segretari regionali e dei capigruppo di maggioranza che si riunira' almeno una volta al mese insieme con il Presidente della Regione per fare di questa sede, una sede che sia insieme di proposta, di verifica e di lavoro comune tra la Giunta regionale ed il complesso delle forze della coalizione di centrosinistra''. ''Abbiamo deciso altresi' - ha sostenuto Minniti - di convocare per settembre un seminario regionale dell' Unione con l' intento di fare di questo un elemento importante di passaggio tra l' esaurimento dei primi cento giorni del governo regionale e gli appuntamenti di medio periodo che intendiamo sottolineare nella fase che si apre. Infine si e' assunto l' orientamento di convocare per novembre gli stati generali del centrosinistra. Quando abbiamo scelto Loiero abbiamo detto che l' assemblea dei grandi elettori avrebbe continuato a vivere come strumento di verifica, di confronto e di proposta positiva in maniera ampia della coalizione. In questo quadro abbiamo deciso di convocare l' assemblea de grandi elettori che diventano cosi' gli stati generali dell' Unione calabrese, e di convocarli esattamente ad un anno esatto dall' assemblea di Lamezia''. ''Nel corso della riunione - ha concluso Minniti - c' e' stato un confronto abbastanza approfondito, ampio, forte, anche di, merito. E' stata veramente un' eccellente riunione''.

Zavettieri: “La candidatura di Lamberti Castronuovo è incompatibile”

24/07 In una dichiarazione congiunta Saverio Zavettieri e Demetrio Costantino rilevano come Edoardo Lamberti Castronuovo, ''nel tentativo maldestro di coprire una evidente incompatibilita' esistente tra l' incarico di presidente di Sviluppo Italia Calabria e di editore, ha candidamente annunciato la propria candidatura a tutte le cariche amministrative e politiche''. Per i due ''e' la conferma plateale dell' assenza di una vera cultura istituzionale giacche' c' e' il gravissimo rischio di strumentalizzare la prestigiosa carica di presidente di Sviluppo Italia Calabria. E, quindi, l' incompatibilita' da noi paventata si aggrava e si rafforza con le cariche attuali di presidente di Sviluppo Italia e di editore e per quella annunciata istituzionale-elettiva qualsiasi, purche' venga (esattamente come Berlusconi). Occorre un uso corretto e rigoroso delle istituzioni per affermare i principi fondanti della democrazia e della liberta'. Qual e' il mandato ricevuto da parte di chi lo ha sollecitato e di chi lo ha nominato? E' possibile conoscere le reali motivazioni? Verificheremo anche, e con attenzione, la sua volonta' di voler consegnare alla citta' di Reggio uno 'strumento di liberta'' (che sarebbe la sua emittente)''.

Pietro Mancini: “Dai politici del Sud si attendono segnali concreti di rinnovamento sugli sprechi”

23/07 “In Calabria, il buon Agazio Loiero è proprio sicuro che le migliaia di giovani disoccupati si attendessero che il primo pensiero del governatore ex dc fosse quello di dotarsi di un ufficio- stampa, più pletorico di quello di George W. Bush ?” E’ quanto afferma in un articolo de “Il Giornale” l’ex Sindaco di Cosenza, Pietro Mancini a proposito della “sprecopoli” dei politici del Sud. “E il vice- presidente della giunta e assessore al bilancio, il diessino Adamo, -prosegue Pietro Mancini -invece di coinvolgere, con scarso stile, nella sua polemica risposta a Fassino, la moglie del segretario, non potrebbe almeno rinunciare al doppio e faticoso incarico di leader della Quercia ? A volte, piccoli e significativi segnali sono di gran lunga preferibili a lunghissime e improduttive articolesse sulle magnifiche sorti, e progressive, che i governanti del centro- sinistra si appresterebbero a regalare al popolo meridionale, che troppo paziente ( ma sino a quando ? ) attende.”

Lunedì al Rendano prove di Unità Socialista con Giacomo Mancini, Cersare Marini e Saverio Zavettieri

23/07 Il cammino verso l'unita' di tutte le forze socialiste segna una tappa importante. Lunedi' prossimo, al teatro Rendano di Cosenza alle 17,30, e' in programma una manifestazione alla quale parteciperanno i leader calabresi Cesare Marini, Giacomo Mancini e Saverio Zavettieri. L'obiettivo dei dirigenti dello Sdi, del Nuovo Psi e del Pse-Lista Mancini e' quello di dare forza alla costituzione di un soggetto unitario di tutti i socialisti collocato stabilmente nel centrosinistra e che rappresenti il vero motore riformista dell'Unione. L'appuntamento di Cosenza, al quale guardano con attenzione i dirigenti nazionali dei poli, arriva dopo l'esperimento di unificazione delle forze socialiste presenti nel centrosinistra alle ultime regionali e dopo la 'rottura' del Nuovo Psi calabrese con il centrodestra decretata dalla candidatura di Zavettieri alle suppletive fuori dalla Cdl. E' presumibile che Marini, Mancini e Zavettieri imprimeranno una netta accelerazione al progetto unitario che consentira' la presentazione di un nuovo soggetto socialista alle elezioni politiche.

Boselli: “Il Nuovo PSI scegla la sinistra e l’unità socialista è fatta”

23/07 ''Mi rivolgo con spirito di amicizia verso le compagne e i compagni del Nuovo Psi, a cominciare da Gianni De Michelis e da Bobo Craxi, impegnati nella fase precongressuale che si sta svolgendo nel Nuovo Psi: e' sufficiente che facciate una scelta a sinistra perche' l'unita' socialista si trasformi in una cosa bella e fatta''. Nella sua relazione al Direttivo dello Sdi, Enrico Boselli ha affrontato la questione dell'unita' socialita. ''Mi rivolgo anche ai compagni e alle compagne che sembrano orientati a restare nel centro destra ed anche a quelli che sono oggi al governo con Berlusconi perche' riflettano e ritrovino la strada che porta alla vecchia casa socialista -ha aggiunto il presidente dello Sdi-. Mi rivolgo con amicizia a Chiara Moroni, che appare la piu' determinata a restare dove sta, per dirle che noi abbiamo compreso il suo dramma personale e che qui tra di noi trovera', se volesse venire, quell'affetto vero ed autentico che si puo' ricevere solo dalla propria famiglia che per lei, come lo era per suo padre, e' solo quella dei socialisti italiani''. Boselli ha sottolineato la vicinanza con Unita' socialista di Claudio Signorile e con il Pse di Giacomo Mancini e ha aggiunto: ''Con spirito fraterno mi rivolgo a tutti i socialisti perche' ritrovino finalmente una forte unita'''. Il presidente dello Sdi ha tratteggiato i prossimi passi: ''Noi coltiviamo l'idea di realizzare con il Nuovo Psi, ove faccia una chiara scelta di centro sinistra, e con i Radicali un nuovo progetto che faccia partecipare all'Unione una vera e propria nuova forza politica, caratterizzata suitemi della laicita', dell'innovazione e della solidarieta'''. Boselli ha chiarito: ''Non vi propongo solo un impegno per fare una pura e semplice lista elettorale che possa superare lo sbarramento del 4%. Noi dobbiamo avere l'ambizione di creare una cosa piu' grande ed importante che possa dare un contributo ad un rinnovamento della sinistra italiana. Non puntiamo affatto a creare una terza forza che resusciti un vecchio contenzioso con i Ds, che consideriamo oggi ampiamente superato. Anzi, in questo nostro lavoro che aspira a creare una forza socialista e radicale noi vogliamo sviluppare un rapporto speciale con i Ds nella consapevolezza che i nostri comuni legami nel partito del socialismo europeo e nell'Internazionale socialista ci condurranno a realizzare in futuro gradi sempre maggiori di unita' politica ed elettorale''.

Soriero (DS): “In sei mesi calo di oltre il 6% di passegeri all’aereoporto di Lamezia”

23/07 ''Finalmente un po' di chiarezza sui dati di traffico dell' aeroporto di Lamezia Terme: nel primo semestre dell' anno in corso si e' registrato un crollo verticale dei passeggeri pari al -6,26%; lo si desume dal rapporto sullo stato degli aeroporti meridionali, pubblicato nell' inserto ''Sud'' del ''Sole 24 ore'' di mercoledi' scorso''. A sostenerlo e' stato Giuseppe Soriero, responsabile dei Ds alle infrastrutture ed ai trasporti nel Mezzogiorno. ''Viene da chiedersi - ha aggiunto Soriero - su che cosa poggino le dichiarazioni trionfalistiche sulla gestione aeroportuale di Lamezia continuamente ripetute dall' attuale presidente, peraltro in prorogatio, in attesa del rinnovo delle cariche sociali. Dopo i ripetuti comunicati stampa delle settimane scorse, tesi ad esaltare una personalistica conduzione di Sacal, destano ancora di piu' sorpresa le dichiarazioni riportate nel rapporto del ''Sole'' con il quale l' attuale presidente tenta di giustificare il calo di passeggeri con l' apertura dello scalo di Reggio Calabria. Egli afferma, anzi, con sufficienza di non temere la concorrenza degli altri scali calabresi; come commentare queste affermazioni poco pregnanti tecnicamente e gravi per alcuni aspetti di correttezza di rapporto con le societa' corregionali? Poniamo il problema della qualita', non solo del presidente, ma dell' intero vertice della Sacal. E' appena il caso di sottolineare che un management tecnicamente attrezzato e con una visione completa dello scenario del trasporto aereo, dovrebbe essere obbligatoriamente portato a fare i confronti sui dati di traffico degli altri aeroporti meridionali, cioe' i veri competitor di Lamezia, quali Catania, Palermo, Bari, Brindisi e Napoli. Qui il panorama diventa buio, difatti Palermo e Brindisi crescono, Catania e Napoli tengono, Bari si attesta a -4% e Lamezia si posiziona a -6,26%. Ecco allora dove si misura la capacita' di un management attrezzato tecnicamente: nel reggere il passo con il vero mercato dell' area meridionale, sapendosi confrontare alla pari con i concorrenti, e riuscendo a far emergere definitivamente le enormi potenzialita' dello scalo lamentino. Io credo che quest' ultimo, invece, sia rimasto escluso da tutti i circuiti virtuosi del trasporto aereo internazionale, a partire da quello del low cost che tanto impulso ha dato ai territori dove, grazie alla lungimiranza ed alla competenza del management di quelle societa' aeroportuali, sono state avviate attivita' di volo stabili e non stagionali, peraltro incrementate progressivamente anno per anno''. ''Nei confronti degli scali di Reggio e Crotone, meritevoli intanto di corretta considerazione - ha proseguito Soriero - la maggiore dimensione aziendale di Lamezia deve esprimersi anzi con spirito di servizio in una logica di sistema e di complementarieta', viste le differenti vocazioni naturali dei tre scali. Tutto cio' e' sintomatico di una riduttiva visione strategica dell' attuale management di Sacal, che pare interpretare il suo ruolo in chiave prettamente privatistica, come del resto si evince dalla bassa qualita' delle relazioni tra la societa' aeroportuale ed i soci, ma ancor di piu' dall' assenza di confronto istituzionale con gli enti territoriali, Comune di Lamezia e Regione Calabria innanzitutto. Essendo stato svelato anche questo aspetto negativo dei dati di traffico, ostinatamente celato dai vertici di Sacal, e dopo averne portato alla luce le tensioni sindacali, oltre che i casi conclamati di mobbing - ha concluso Soriero - credo utile a questo punto che si acceleri il confronto per procedere al rinnovo di tutti i livelli di responsabilita' relativi alla gestione della Sacal''.

Il Nuovo PSI verso il progetto unitario, invita i socialisti alla manifestazione del Rendano

23/07 ''Esaurimento dell' alleanza, comunque sia, del Nuovo Psi con la Casa delle Liberta' e assunzione fin da ora del progetto dell' Unita' Socialista''. Sono alcune delle conclusioni a cui e' giunto il comitato provinciale di coordinamento del Nuovo Psi. Alla riunione, e' detto in un comunicato, hanno partecipato Saverio Zavettieri,, Margherita Carignola, Adolfo Collice, Pasquale Esposito, Battista Gentile, Elisio Gallo, Egidio Iorio, Salvatore Siviglia, Giuditta De Santis, Franco Lo Petrone., Il coordinamento, e' detto nella nota, ''ha preso atto, con soddisfazione, delle decisioni unanimi del Consiglio nazionale del 18 luglio che ha stabilito il 'no' al partito unico sia della Casa delle Liberta' che dell'Ulivo, che rappresenterebbero la prima tappa della trasformazione del bipolarismo in bipartitismo''. Sul progetto di Unita' socialista e' stata programmata, per lunedi' 25 luglio, una manifestazione che si terra' al Teatro Rendano di Cosenza su iniziativa dello Sdi, del Nuovo Psi e di Socialismo e' Liberta'. ''Il Comitato provinciale del Nuovo Psi di Cosenza - riporta la nota - invita tutti i compagni del Nuovo Psi, i socialisti e i simpatizzanti ad intervenire a questo importante appuntamento e a prendere sul territorio iniziative comuni a sostegno di questo grande obiettivo politico che porti alla ricostituzione del Psi''.

Lunedì a Lamezia riunione del Comitato regionale del PdCI

23/07 L' esame dell' attuale fase politica e l' impegno dei Comunisti Italiani nel governo della Regione saranno al centro, martedi' 26 giugno, a Lamezia Terme, della riunione del Comitato regionale del Pdci. ''L' incontro - e' detto in un comunicato - assume un importante significato perche' avviene nella fase in cui l' Unione sta avviando le sue iniziative politiche per il cambiamento della Regione e per il Pdci continua ad essere preminente la messa a punto del proprio ruolo peculiare nella compagine di governo''. I lavori saranno aperti da una relazione del segretario regionale Michelangelo Tripodi. ''L' assise dei Comunisti Italiani - riporta il comunicato - indichera' le linee attraverso cui il partito intende proseguire nell' azione di rilancio delle questioni sociali e politiche che sono patrimonio storico della Sinistra, in primis la lotta alla disoccupazione e al lavoro precario, la tutela dell' ambiente e la salvaguardia del territorio, la trasparenza amministrativa e la lotta alla criminalita' organizzata. L'incontro di Lamezia Terme, inoltre, consentira' ai Comunisti Italiani un ulteriore approfondimento sui contenuti programmatici a partire dai quali il partito intende caratterizzare la sua azione nella giunta guidata dal presidente Agazio Loiero''.

Galati: “O l’Italgas metanizza la Calabria o si fa da parte”

22/07 ''Occorre che l' Italgas esprima chiaramente la sua volonta' di intervenire oppure si faccia da parte, lasciando che subentrino altri soggetti''. A sostenerlo e' stato il sottosegretario alle attivita' produttive, Giuseppe Galati, dopo l' incontro svoltosi nella sede del Ministero, tra l' Italgas e i rappresentanti dei 92 Comuni delle province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, interessati alle opere del programma di metanizzazione alle quali l' Italgas, ente concessionario, non ha ancora dato luogo. Una presa di posizione quella di Galati, condivisa, secondo quanto riferito in un comunicato del Ministero, dal vice presidente della Regione Calabria, Nicola Adamo, che ha affermato di ''condividere la scelta del Map; Italgas dia luogo agli impegni o si faccia da parte''. Secondo quanto riferito, gia' da due anni sono stati destinati dal Map 150 milioni di euro per la realizzazione dell' opera. Galati ha indicato il termine perentorio del 3 agosto per esprimere il suo interesse a dare seguito ai lavori. ''E' un problema che va risolto e subito - ha sostenuto il sottosegretario - perche' arreca un danno all' economia delle famiglie e rappresenta un grave ostacolo alla crescita delle imprese calabresi. Non possiamo lasciare in attesa di un pronunciamento su un' opera cosi' rilevante i cittadini di 92 Comuni. Occorre che l' Italgas esprima chiaramente la sua volonta' di intervenire oppure si faccia da parte, lasciando che subentrino altri soggetti. La societa' deve infatti adempiere ai suoi impegni oppure fare un passo indietro per metter in condizione il Ministero di assegnare con un nuovo bando le opere da realizzare''. ''La Regione Calabria - ha commentato Adamo alla fine dell' incontro - condivide la scelta imposta dal Ministero delle attivita' produttive e apprezza il richiamo formale avanzato nei confronti dell' Italgas per la realizzazione dei lavori previsti dall' investimento. Non e' possibile insistere con un atteggiamento dilatorio per la realizzazione di un' infrastruttura cosi' importante per la Calabria. Per l' Italgas e' tempo di decidere: o dentro o fuori''.

Interrogazione dei parlamentari DL sulla ss106: “Quali risorse sono disponibili per completare la strada?”

22/07 ''Quali risorse sono effettivamente disponibili per realizzare il completamento e l' ammodernamento della Strada Statale 106? E quando finiranno i lavori dell' intero progetto?''. E' quanto si chiede in un' interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti presentata dai deputati Nicodemo Oliverio e Tino Iannuzzi e dal senatore Donato Veraldi, tutti della Margherita. ''L' ammodernamento della statale Jonica, che ha il triste primato di strada fra le piu' pericolose d' Italia - e' scritto nel testo - e' stato inizialmente inserito dal Governo Berlusconi nel primo programma delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale. Successivamente e' stato escluso dall' elenco delle 21 priorita' indicate nel Dpef 2003 - 2006. Un' esclusione che rappresenta un vero vulnus per la Calabria e per l' intero Mezzogiorno e che avra' forti e negative ripercussioni sulla vita dei tanti cittadini che anche quotidianamente percorrono tratti della strada. Ulteriore aggravante messa in atto dal Governo Berlusconi e' la riduzione progressiva degli investimenti destinati alle opere pubbliche''. ''Dal 2001 ad oggi - sostengono i parlamentari della Margherita - il trend e' stato costantemente negativo e, in particolare, nel 2004 del -16,1% e nel 2005 del -14%. Il tutto e' in netto contrasto con quanto attuato dai governi di centrosinistra: dal 1996 al 2001 si era avuto un incremento medio annuo del 10,6%. Oggi, la situazione e' disastrosa e la scarsa attenzione del governo alle questioni infrastrutturali risulta particolarmente grave laddove riguarda un tratto come la Statale ex 106 ionica che si sviluppa su un percorso di 490 Km e che, dalla citta' di Taranto, attraversando la Puglia, la Basilicata e la Calabria raggiunge Reggio Calabria''. ''Al governo - concludono i tre parlamentari - chiediamo sincerita' e fattivita' per il bene dei cittadini del Meridione. Pertanto ci aspettiamo che il Ministro Lunardi venga al piu' presto in Parlamento e spieghi chiaramente qual e' l' effettiva disponibilita' di risorse finanziarie per l' ammodernamento e il completamento della Strada Statale 106 e quando l' intero progetto verra' completato''.

La solidarietà di Pittelli (FI) a Ranieli “Una campagna di delegittimazione politica”

22/07 ''Il subdolo riferimento alla politica e alla campagna elettorale dell' on. Michele Ranieli, nel contesto del processo Dynasty, attualmente in corso di svolgimento presso il Tribunale di Vibo, aggiunge un ulteriore tassello all' inquietante campagna di delegittimazione della politica in atto in alcuni territori della Calabria''. A sostenerlo e' stato il coordinatore regionale di Fi, Giancarlo Pittelli. ''La devastante amplificazione mediatica e l' uso improprio di alcune garanzie processuali - ha aggiunto Pittelli - ripropongono, ancora una volta e in termini impellenti, l' effettiva attuazione del giusto processo, all' indomani dell' approvazione della riforma dell' ordinamento giudiziario. In Calabria, poi, questi temi attengono non solo alla sfera della civilta' giuridica, ma costituiscono una vera precondizione del progresso sociale e civile della regione e della tutela delle garanzie del cittadino, proprio per contrastare il dilagare dell' espansione criminale nei gangli vitali della vita pubblica''. ''Con queste premesse - ha concluso Pittelli - sento il dovere di esprimere piena solidarieta' all' on. Ranieli, sicuro della sua assoluta estraneita' a qualsiasi forma di coinvolgimento, sia pure indiretto, in ambienti malavitosi''.

Perrelli (Patto) “Nessun nuovo partito, solo un movimento che unisca le forze di centro”

22/07 Cinquanta appartenenti al Patto dei Liberaldemocratici calabresi, guidati dal coordinatore regionale, Tonino Perrelli, ''hanno portato a Roma le istanze e gli intendimenti sul futuro politico del Patto dopo l' annuncio di Mario Segni di voler costituire un nuovo movimento che sia il collante di tutte le forze moderate di centro e volgendo un invito a Casini e Tabacci ad abbandonare la Cdl''. Lo rende noto lo stesso Perrelli. ''La Calabria - e' scritto in un comunicato - ha risposto compatta all' invito di partecipare attivamente per contribuire con efficacia a decretare la fine dell' era Berlusconi, ma nel contempo di non abbandonarsi a disegni suicidi che non potrebbero essere compresi dall'elettorato. Carlo Scognamiglio ha sostenuto la posizione di Tonino Perrelli dando atto alla Calabria di essere il vero punto di forza del Patto dei Liberaldemocratici''. ''Niente nuovo partito, quindi - conclude la nota - ma un giusto passaggio verso i principi della Liberademocrazia e secondo l' insegnamento dei Padri fondatori, invitando ad essere seri e proiettati al rispetto dei ruoli, degli uomini e della democrazia''.

La Napoli (AN) alla DDA:“Fare chiarezza sulla Provincia di Vibo”

22/07 ''Sull' amministrazione provinciale di Vibo Valentia e' assolutamente necessario fare chiarezza''. E' quanto ha affermato la vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, dopo essersi incontrata, nella Procura di Catanzaro, con il procuratore capo Mariano Lombardi, il coordinatore della Dda, Mario Spagnuolo, e il sostituto distrettuale Marisa Manzini. Nel corso dell' incontro, secondo quanto riferito da Angela Napoli, e' stato affrontato il ''caso Vibo'', innescato dalla stessa parlamentare dopo un incontro avvenuto col prefetto di Vibo, Mario Tafaro, e i componenti del comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza. Un ''caso'' rilanciato a seguito di una sua conferenza stampa tenutasi a distanza di pochi giorni presso la Federazione di An. ''Conosco - ha detto la parlamentare riferendosi al contenuto del colloquio avuto in Procura - i rischi che corro. Le cosche della Piana di Gioia, quelle di Vibo Valentia e di Lamezia vogliono farmela pagare. Il prezzo e' altissimo. Ma io sono qui perche' credo in questa battaglia, una battaglia che non ha colore politico e che porto avanti solo per il bene della Calabria. Ho detto tutto cio' che so''. Angela Napoli, secondo quanto ha riferito, ha parlato dei concorsi pubblici indetti dalla Provincia; degli appalti e dei subappalti che, secondo il quadro riferito dalla vicepresidente dell' Antimafia alla Dda, vedrebbero particolari imprese sempre presenti nell' ambito dell' affidamento di alcuni lavori; dell' organizzazione dei concerti finanziati dalla Provincia; delle spese sostenute dall' Ente per contratti di collaborazione. Angela Napoli ha poi parlato di presunte illegittimita' commesse dalla Vibo Sviluppo, la societa' che gestisce i Patti territoriali nel Vibonese e di rapporti di parentela o affinita' tra alcuni assessori e consiglieri provinciali e presunti esponenti della 'ndrangheta vibonese. Durante l' audizione, la vice presidente della Commissione antimafia, sempre secondo quanto ha riferito, si e' soffermata anche sull' affidamento della gestione del ciclo delle acque, sulla vicenda dei lavoratori di una cooperativa assorbiti nell' organico dell' ente, su alcuni nullaosta ambientali, e su diversi episodi di cronaca. Angela Napoli si e' detta anche '''positivamente impressionata''' dell' attenzione manifestata dai magistrati catanzaresi.

Il Presidente della provincia di Vibo ritira le dimissioni

22/07 ''Mi ritengo pienamente soddisfatto del chiarimento che c' e' stato nella coalizione di centrosinistra e per questo motivo oggi ho ufficialmente ritirato le dimissioni''. Lo ha annunciato oggi il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, che lunedi' prossimo fara' una relazione ufficiale al Consiglio provinciale. Bruni aveva annunciato le sue dimissioni il 5 luglio scorso. ''Le dimissioni - ha spiegato Bruni - volevano essere una provocazione seria per sollecitare una verifica all' interno della coalizione. Negli ultimi tempi avevo avuto la netta sensazione che tra i partiti del centrosinistra ci fosse una sorta di rilassamento che impediva di andare avanti con la necessaria determinazione. La mia e' una Giunta politica e quindi ho ritenuto giusto sollecitare un dibattito franco sulla questione, affinche' si verificassero le reali condizioni per un rilancio dell' attivita' amministrativa, che ritengo indispensabile. In questi giorni, insieme ai partiti della coalizione, abbiamo fatto il punto della situazione attraverso una serie di riunioni politiche, l' ultima delle quali stamani''. ''Incontri - ha aggiunto Bruni - da cui e' scaturito un documento unitario nel quale si ribadisce la piena fiducia nei miei confronti e si auspica un rilancio deciso dell' attivita' dell' Ente. Il documento e' stato sottoscritto da tutti i partiti, tranne Socialismo e' Liberta', che pero' sostiene di voler rimanere nella coalizione di centrosinistra. Una volonta', questa, che andra' comunque verificata nelle prossime settimane, perche' se ci dovessero essere defezioni, mi adoperero' affinche' anche negli altri Enti a guida del centrosinistra se ne prenda atto. Non credo, infatti, che si possa sostenere un progetto politico e, al contempo, esprimere riserve in altri contesti amministrativi. Ma sia ben chiaro: non c'e' nessuna pregiudiziale nei confronti di Socialismo e' Liberta', c' e' soltanto l' esigenza di essere coerenti e rispettare quei criteri e quelle regole che la stessa coalizione si e' data''. Tornando sui motivi che lo hanno spinto alle dimissioni, Bruni ha sottolineato che questi non hanno nulla a che fare con le polemiche scaturite dalle denunce della vice presidente della Commissione antimafia, Angela Napoli, ''ma riguardavano esclusivamente quello sfilacciamento politico che si avvertiva all' interno della coalizione. Da domani - ha concluso Bruni - riprenderemo a lavorare con piu' impegno e determinazione di prima, forti della coesione ritrovata. Tanto, che conto di nominare la nuova giunta entro la fine della prossima settimana''.

L’ex segretario regionale della SG dei DS, Cirillo, nominato responsabile nazionale delle politiche economiche SG

22/07 Armando Cirillo e' stato nominato responsabile nazionale delle politiche economiche della Sinistra giovanile dei Ds. La nomina e' giunta nel corso della direzione nazionale dei giovani Ds che si e' svolta a Roma. Cirillo, dal 2000 al 2003, e' stato segretario regionale della Sinistra giovanile, e dallo scorso anno ricopre l' incarico di responsabile nazionale per il Mezzogiorno.

Le scuse di Adamo chiudono la polemica tra il segretario regionale DS e la moglie di Fassino.

21/07 E' durata due giorni la polemica tra il segretario dei Ds della Calabria nonche' vicepresidente della Regione, Nicola Adamo, e Anna Serafini, responsabile infanzia e adolescenza della direzione nazionale Ds, moglie del segretario Piero Fassino. Oggi pomeriggio, con un rimbalzo di dichiarazioni tra la Calabria e Roma il caso si e' chiuso. Tutto si era sviluppato con due lettere inviate ad un giornale locale, il ''Quotidiano della Calabria''. All' origine dei fatti un resoconto comparso sullo stesso giornale sui lavori del Comitato Politico dei Ds calabresi, tenuto lunedi' scorso, dedicato alle polemiche innescate dai lavori del Consiglio Nazionale del partito del 15 luglio a proposito dell' attivita' di alcune giunte regionali, tra cui quella calabrese. Il ''Quotidiano'' ha riportato una frase di Adamo, a margine dei lavori del Comitato politico, in cui il segretario Ds avrebbe detto ''ora facciamo chiarezza su tutto anche sulla moglie di Fassino''. Adamo ha inviato una lettera al giornale per precisare il senso delle sue affermazioni ma una risposta e' stata inviata al ''Quotidiano'' dalla stessa Serafini alla quale la lettera di Adamo era stata inviata in copia. E la Serafini ha parlato di una smentita ''confusa, reticente, imbarazzata'' chiedendo al segretario calabrese pubbliche scuse. Dopo questi passaggi, nel pomeriggio di oggi e' arrivata la dichiarazione di Adamo che ha dato il la' alla conclusione del caso. ''Sono profondamente rammaricato - le parole del segretario dei Ds calabresi - per aver causato involontariamente un increscioso malinteso, di cui mi scuso, con Anna Serafini. Ho avuto modo di conoscere e stimare personalmente per la responsabilita' con cui assolve il suo ruolo di dirigente nazionale dei Ds, e per l' azione, assidua, anche in Calabria, per la promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti''. Passa poco piu' di un' ora e arriva la chiusura definitiva per bocca di Anna Serafini: ''Vorrei dire a Nicola Adamo che per me l'incidente e' chiuso. E invece aperta la strada che dobbiamo percorrere, tutti insieme, perche' il nostro Paese conosca una nuova stagione in cui le cittadine e i cittadini possano credere in un futuro migliore. E' la responsabilita' di ognuno di noi | conclude Anna Serafini - e i Ds calabresi, ne sono certa, non sono secondi a nessuno nell'azione per la rinascita della Calabria e del Paese''.

Conferenza delle Regioni: “Trovato l’accordo sul federalismo fiscale”. Loiero: “Una pietra miliare

Rutelli scrive a Pietro Mancini; “Le battaglie di tuo padre nel DNA del centro sinistra”

21/07 Questo testo della lettera, inviato a Pietro Mancini, figlio dell' ex segretario nazionale del PSI ed ex ministro, Giacomo Mancini, dal presidente della Margherita, onorevole Francesco Rutelli : " Caro Pietro, la vicenda, umana e politica, di tuo padre, Giacomo Mancini, ha percorso le pagine più importanti della storia repubblicana, coniugando, efficacemente, riformismo e cultura di governo. La memoria della sua azione politica, l' antifascismo, la netta condanna del regime sovietico, le battaglie garantiste e per i diritti civili, sono e resteranno parte vitale del DNA del centro- sinistra, che si candida a governare il Paese. Ti saluto con viva cordialità. A presto, tuo Francesco Rutelli ".

Governo Civico: “Apprezzamento sul documento dei DS per la richiesta di rigore morale”

21/07 Il coordinamento regionale di ''Governo Civico'' ha espresso in una nota ''apprezzamento per l'iniziativa intrapresa dai Democratici di Sinistra che, con l'approvazione di un proprio ordine del giorno al Consiglio nazionale, hanno inteso chiedere un maggiore rigore morale, misura e sobrieta' nei comportamenti degli amministratori del centrosinistra nei consigli e nelle giunte regionali amministrate dall'Unione''. ''Per quanto riguarda la Calabria - prosegue la nota di Governo Civico - non sorprende che, come al solito, alle legittime critiche di natura politico-amministrativa non si risponda entrando nel merito delle questioni e dei fatti denunciati, ma piu' semplicemente gridando al complotto e, soprattutto, attribuendo a 'certa stampa' ed a certi politici attacchi premeditati e strumentali. Giova ricordare che solo pochi giorni dopo l'avvio della legislatura ''Governo Civico'' ha denunciato gli aspetti paradossali ed illegittimi di un Decreto del Presidente Loiero che ha previsto la nomina, ad personam, di 15 giornalisti nell'Ufficio stampa e la costituzione di un Osservatorio sulla Legalita' ai cui componenti viene riconosciuto un gettone di presenza di 300 euro a seduta, con la possibilita' di nomina di ulteriori dieci consulenti assunti dall'esterno: tutto cio' in una regione come la Calabria, dove c'e' gente che vive con meno di 300 euro al mese e migliaia di giovani senza lavoro''. ''Preoccupati - prosegue la nota - della piega che stavano prendendo gli avvenimenti, con un centrosinistra impegnato nei suoi primi cento giorni piuttosto che a cambiare la Calabria ad occupare poltrone e continuare il malcostume gia' praticato dal centrodestra, poche settimane dopo abbiamo presentato due proposte di legge: ''Disciplina degli incarichi di collaborazione e consulenza'' e ''Congelamento al 31/12/04 delle indennita''' per chiedere un primo e reale segnale di svolta e di moralizzazione della politica calabrese, inviando copia di tali proposte a tutti i consiglieri regionali e chiedendo loro di fare proprie le proposte di ''Governo Civico''. Si tratta di due proposte molto semplici: la prima blocca le indennita' di carica dei consiglieri e dei manager di nomina regionale per l'intera legislatura; la seconda , in attesa che si approvi una normativa che garantisca rigore e trasparenza negli incarichi e nelle consulenze, prevede la gratuita' degli stessi, nonche' l'obbligo di utilizzare per le strutture degli assessori e dei gruppi personale gia' dipendente della Regione, invece che chiamare persone esterne creando le premesse per un altro ''concorsone'' di infausta memoria''. Il coordinamento regionale di 'Governo Civico' evidenzia inoltre che ''se il centrosinistra avesse fatto proprie tali proposte, i calabresi avrebbero ricevuto un forte segnale di svolta rispetto al passato e l'Unione calabrese sarebbe oggi additata sulle prime pagine dei giornali come esempio per le altre Regioni. Non solo tali proposte non sono state prese in considerazione, ma, anzi, il Consiglio regionale, paradossalmente, ha risposto deliberando la costituzione di un gruppo di 5 consulenti giuridici ricompensati ciascuno con 4000 euro al mese, ai quali viene richiesto l'impegno di mezza giornata la settimana: in altre parole 1000 euro per quattro ore di lavoro!. Tale delibera e' passata all'unanimita', nella miglior tradizione del consociativismo calabrese. Il centro destra, infatti, continua ad essere molto interessato alle pratiche spartitorie''. ''I cittadini calabresi tutti - conclude la nota - e i sostenitori del centrosinistra in particolare, si aspettavano forti segnali di discontinuita' con il passato e non delle semplici enunciazioni, ed i primi segnali, in verita', non sono assolutamente incoraggianti. Percio' a Loiero, che ha accusato chi ha sollevato questi temi di fare il gioco politico della destra, noi rispondiamo che, per quanto ci riguarda, lo spirito di coalizione non puo' farci mettere sotto i piedi i principi ed i valori su cui il centrosinistra deve basare la sua azione di rinnovamento della societa' calabrese''.

Soddisfazione del PLI di Cosenza per la nomina di Dima a coordinatore regionale di AN

21/07 “Il Partito Liberale di Cosenza esprime viva soddisfazione per la nomina dell’on. Giovanni Dima a coordinatore regionale di Alleanza Nazionale”. E’ quanto afferma in una nota il segretario cittadino del PLI, Giovanni Magliocchi. “La figura e la professionalità dell’on. Dima – prosegue Magliocchi - rappresentano la svolta necessaria per la fuoriuscita di an dall’empasse in cui versava negli ultimi tempi in Calabria. esprimiamo il nostro compiacimento perchè siamo fiduciosi che la nomina dell’on. Dima costituisce il primo passo per un rinnovamento dell’azione politica della Casa delle libertà. I rapporti personali e politici che ci legano all’on. Dima non possono che far ben sperare i liberali ed i moderati tutti affinchè si dia inizio ad una nuova e attiva collaborazione che risollevi l’attività politica del centrodestra calabrese”.

Ex dirigenti del PdCI di Crotone aderiscono all’Associazione Rinascita

21/07 Un gruppo di ex dirigenti del Pdci di Crotone che gia' si erano autosospesi dal partito hanno aderito all' associazione culturale ''Rinascita di Calabria'', fondata da ex componenti della federazione di Catanzaro del Pdci. Lo si apprende da un comunicato a firma di Francesco Amodeo. Gli ex dirigenti del Pdci, di cui fanno parte ex componenti della federazione, del Comitato centrale e del comitato regionale calabrese - e' detto nella nota - ''dopo una attenta analisi dell' attuale situazione politica nazionale, regionale e locale, ritengono definitivamente chiusa l' esperienza politica con il Pdci, alla luce del mutato panorama politico. Con il rientro di Rifondazione comunista nelle file del centrosinistra - prosegue la nota - si conviene che non ci siano piu' le condizioni che avevano portato alla nascita del Pdci e, determinandosi, unanimemente, decide di aderire a Rinascita di Calabria, manifestando la propria volonta' e convinzione nel contribuire al rafforzamento di tutte quelle forze impegnate nella battaglia politica per rafforzare la sinistra del centrosinistra e per battere il centrodestra''.

Bassolino “Con Fassino ho chiarito. Ma sono cose da pazzi gli attacchi ai governatori”

20/07 Il presidente della Campania Antonio Bassolino, ritorna - in una conversazione con ''Il Riformista'', che ne ha anticipato una sintesi - sulla recente polemica innescata da un ordine del giorno del Consiglio nazionale dei Ds, sottolineando che con Fassino c'e' stato un chiarimento ''franco e leale'' e definendo ''cose da pazzi'' gli attacchi ai governatori del centrosinistra. A chi ha parlato di un rischio di degenerazione che si correrebbe quando si sta al governo, il governatore della Campania replica: ''E perche' solo quando si sta al governo? Io nel '93 sono tornato a Napoli a fare il commissario, mandato dal partito per contrastare certe forme di degenerazione. E stavamo all'opposizione, e all'8 per cento''. Il governatore ha spiegato di aver scelto il silenzio come prima reazione. Ma dopo la replica di ieri ora dice: ''Con Piero Fassino c'e' stato un chiarimento franco e leale. E all'opinione pubblica rispondiamo cifre alla mano''. Ma al di la' delle polemiche personali, quello che trova inaudito e' ''che un grande partito si comporti cosi' verso un suo amministratore come Marrazzo, che ha appena vinto una battaglia difficilissima e ha appena cominciato a lavorare; che il Consiglio nazionale del partito attacchi cosi' un presidente di Regione appartenente a un partito alleato, come il presidente della Calabria Loiero; che poi Peppino Caldarola aggiunga alla lista anche Vendola. Si tratta davvero di cose da pazzi, uno non crede ai propri occhi''. Ora pero' Bassolino vuole guardare avanti, rivolgendosi a Prodi: ''Mi piacerebbe che tutti i presidenti del centrosinistra avessero l'occasione, la sede, per dare una mano a Prodi. Mi chiedo: quale posto deve avere nel progetto politico dell'Unione la realta' delle nostre regioni, la nostra sfida regionalista? Se e' vero che gli elettori hanno gia' scelto il centrosinistra nel Lazio come in Campania, in Piemonte come in Puglia per governarli per i prossimi anni, che valore, che peso puo' avere tutto questo per rendere piu' forte e vincente la strategia dell'Unione? Prodi scelga pure, in piena autonomia, il programma e la squadra di governo. Come si conviene a un vero leader. Ma sappia - conclude - che, sul territorio, la squadra dei governatori e' gia' al lavoro''.

Rocca (Sdi) “Possibile una prospettiva socialista per la sinistra italiana”

20/07 ''Oggi e' finalmente possibile una prospettiva socialista per la sinistra italiana. L'attuale situazione politica, la quale investe l'area della sinistra d'ispirazione laico riformista, apre significativi spazi per l'elaborazione di un vero e genuino progetto politico finalizzato alla costruzione di un grande partito del socialismo italiano, che ponga fine all'anomalia italiana rispetto al resto dell'Europa''. E' quanto sostiene in una nota il componente del direttivo regionale dello Sdi della Calabria, Luigi Rocca. ''Per quanto concerne - ha aggiunto - l'attuale prospettiva di una lista, alle prossime politiche, con i radicali in nome di un ''famigerato '' partito d'azione vedo con preoccupazione il riproporsi dell'ennesimo ''girasole'' finalizzato alla ''sopravvivenza'', incapace di essere e di voler essere l'embrione di un vero e proprio progetto politico. Per quanto riguarda i radicali, se manifesteranno l'intenzione di divenire parte di un processo progettuale per la costruzione di un grande Partito del Socialismo, ben venga il loro contributo; in caso contrario il tutto si ridurrebbe ad una prospettiva senza finalita' politico culturali ed un' ostacolo all'unita' dei socialisti''. ''Per aprire - ha concluso Rocca - un serio spazio di elaborazione e' necessaria una candidatura di area socialista alle prossime primarie''.

Pietro Mancini: “I partiti come comitati d’affari peggio di Tangentopoli”

20/07 “Oltre a bacchettare i governatori dell' Unione troppo spendaccioni, i leaders del Botteghino spieghino perchè i segretari, che dopo Enrico Berlinguer si sono avvicendati alla guida del PCI, poi PDS, infine DS, non hanno mosso un dito affinchè i partiti, a cominciare dal loro, tornassero a perseguire il bene comune e a corrispondere alle esigenze della gente”. E’ quanto afferma Pietro Mancini, ex Sindaco di Cosenza, in un articolo de “il Giornale” di Belpietro a proposito degli sprechi pubblici. “Senza una forte e coerente assunzione bipartisan di responsabilità – prosegue Pietro Mancini nella sua disamina - politica prima che amministrativa, appare troppo facile, e comodo, alzarsi, come fa, solo oggi, Occhetto e attaccare gli ex compagni, sostenendo che ormai a sinistra il bubbone della questione morale è scoppiato e notare che i partiti - compreso quello che il prode Achille ha diretto per anni, dopo la " svolta " della Bolognina - sono diventati dei comitati di affari, peggio dei tempi di Tangentopoli.”

Filippelli (Udeur) “Pieno appoggio a Loiero”

20/07 Nicodemo Filippelli, presidente dei senatori dell'Udeur, interviene sulla mozione presentata da Salvi, Mussi e Napolitano al copnsiglio nazionale dei Ds della settimana scorsa che chiedeva un atteggiamento piu' sobrio ai governatori del centrosinistra. In particolare, Filippelli si riferisce alla situazione della Calabria: "Agazio Loiero- afferma Filippelli- e' il presidente di una Giunta regionale che piu' che un impegno amministrativo ha dovuto assumersi l'onere di una missione in una Regione, la Calabria, devastata da cinque anni di malgoverno di centrodestra. La squadra messa su da Loiero e' appena sufficiente ad affrontare l'emergenza. Non credo che nello sforzo concretizzato finora si possano ravvisare sprechi o comportamenti indolenti o improvvisati". "Abbiamo il dovere di fare lavorare in tranquillita' i nostri Governatori e le nostre Giunte. Dobbiamo sostenerli in questa difficile prova, che ha un solo immediato obiettivo: il risanamento finanziario e la bonifica morale. Fra qualche anno possiamo, anzi dobbiamo, monitorare il lavoro svolto. Sono convinto che allora saremo chiamati a prendere atto della loro correttezza, della loro azione trasparente, incisiva e risolutiva di molti dei numerosi problemi ereditati. A Loiero, come a Bassolino- conclude Filippelli- la solidarieta' e il sostegno dell'Udeur".

Marilina Intrieri (DS) “No ai conflitti con gli organi nazionali dei DS”

19/07 “Le dichiarazioni rilasciate ieri, a conclusione del comitato politico calabrese in conferenza stampa, evidentemente non hanno tenuto conto delle risultanze della riunione nella quale e' emerso con chiarezza che non si sarebbero dovute sollevare questioni di conflitto con gli organi nazionali''. E' quanto ha scritto in una nota Marilina Intrieri dei Ds circa la riunione del comitato politico svoltasi ieri a Lamezia Terme. ''Numerosi interventi - ha aggiunto - hanno evidenziato la necessita' di lavorare uniti affinche' la grande scommessa che si e' aperta in Calabria rispetto alla capacita' di discontinuita' e innovazione da parte del governo dell' unione divenga un fatto reale e concreto. Quanto al consiglio nazionale dei Ds del 15 luglio scorso, si e' approvata a larga maggioranza l' importante e articolata relazione del segretario Fassino sui temi del terrorismo, dell' Iraq, l' Europa, la sicurezza, l' economia, l' Ulivo, le primarie, il dopo referendum sulla fecondazione assistita. Con un breve inciso, nella relazione, il segretario Fassino ha invitato i gruppi dirigenti a proseguire l' impegno con sobrieta' di comportamenti e rigore. Su tutto cio' i componenti del Consiglio nazionale dei Ds sono stati chiamati a discutere e votare''. ''Non si comprende - ha proseguito Intrieri - quindi come il segretario regionale Adamo, personaggio autorevole dei Ds tanto che con grande successo di consensi ricopre anche il ruolo di vicepresidente della Giunta regionale, abbia potuto pensare che un siffatto documento potesse essere votato contro dai dirigenti calabresi presenti. Semmai se il segretario regionale della Calabria fosse stato presente al Consiglio nazionale, unitamente al folto gruppo calabrese, avrebbe potuto ben intervenire sulle questioni poste dagli onorevoli Mussi e Salvi e forse evitare che ci fosse il riferimento alla Calabria nel dibattito. Credo pertanto che la responsabilita' che attiene ai nostri livelli di lavoro politico ci imponga chiarezza nei comportamenti che debbono essere sempre garbati, opportuni ed avere senso delle giuste dimensioni. Confondere la risonanza mediatica su alcune affermazioni, anche importanti, rispetto al complessivo dibattito che ha impegnato il piu' grande partito italiano sui temi del governo del paese e' un errore politico''. ''Sarebbe stato opportuno - ha concluso Marilina Intrieri - valutare nel giusto modo la sollecitazione del segretario ai propri dirigenti ad essere capofila, nell' Unione, di comportamenti improntati a sobrieta' e rigore quale tratto identitario proprio di una forza riformista''.

Morabito (Sinistra socialismo): “Incompatibile la figura di Nicola Adamo come segretario regionale e vicepresidente”

19/07 ''Non tutti i componenti del comitato politico hanno sposato le tesi barricadere contro l' ordine del giorno del Consiglio nazionale Ds sulla nota questione morale''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile regionale dell'area politica 'Sinistra per il Socialismo', Giuseppe Morabito, circa gli esiti della riunione del comitato politico dei Ds della Calabria. ''Ad esempio - ha aggiunto Morabito - non ho condiviso i temi apocalittici usati dal segretario regionale Adamo e da altri nei confronti del contenuto dell' ordine del giorno, ne' la difesa ad oltranza di tutta l' attivita' della Giunta regionale presieduta da Loiero. Pur esprimendo apprezzamenti per l' attivita' politico-amministrativa tesa al cambiamento ed al miglioramento della gestione della Regione Calabria del vicepresidente della Giunta regionale Nicola Adamo, dell' assessore alla Sanita', Doris Lo Moro, i quali stanno profondendo in tale attivita' uno straordinario impegno, non ho nascosto alcune perplessita' determinate, ad esempio, dall' invenzione della figura dei Sottosegretari, o dall' eccessivo costo della politica, che deve necessariamente essere ridotto''. ''Pertanto - ha proseguito - ho chiesto a tutti i compagni interessati, nei confronti dei quali non deve e non puo' essere istruito alcun processo, di raccogliere positivamente l' esortazione del Consiglio nazionale Ds ad improntare la loro attivita' ai canoni del rigore amministrativo e della sobrieta' dei costi della politica''. ''Chiaramente - ha concluso Morabito - ho affermato l' incompatibilita' delle funzioni di governo del compagno Nicola Adamo con quella di segretario regionale dei Ds, che, da una parte, fanno coincidere, nella stessa persona i doveri di controllo di un' attivita' e la posizione di controllato e, dall' altra, non gli consentono di dispiegare al meglio ne' l' attivita' di governo ne' quella di dirigente del partito''.

Bassolino: “Una frittata fatta, ora rimettere insieme le uova”, poi telefona a Fassino.

19/07 I rilievi fatti nell'ultimo consiglio nazionale dei Ds sono "una frittata fatta", dalla quale "ora bisogna rimettere insieme le uova". Il presidente della Campania Antonio Bassolino, a margine di un appuntamento con la stampa, dopo giorni di silenzio decide di commentare l'ordine del giorno firmato da Cesare Salvi e Fabio Mussi sui presunti sprechi nella gestione della spesa pubblica da parte dei 'governatori' del centro-sinistra di Lazio, Campania e Calabria. Bassolino sottolinea che puo' dimostrare che anzi nei cinque anni della sua presenza alla guida della giunta campana si e' andati in controtendenza rispetto al passato; a rammaricarlo, il fatto che il tema sia stato trattato sollevando un polverone. "Quando si affrontano questioni delicate sulle quali la sensibilita' dell'opinione pubblica e' forte - dice - e' doveroso essere molto rigorosi, altrimenti si crea confusione, si mettono insieme cose diverse tra loro e c'e' il rischio del polverone. E il polverone sulla questione morale e' inaccettabile". A giudizio di Bassolino, poi, "e' stato ingiusto verso tutti i presidenti di Regione" il modo di affrontare la questione nel consiglio diessino, e "bisogna stare attenti che non ci sia anche un riflesso centralistico", con l'aggravante di aver agito in maniera "paradossale", facendo diventare centrale l'argomento "nel momento in cui il centrodestra e' squassato da tanti problemi". "Il segretario del partito - sottolinea il presidente della Campania - come tanti altri ha cercato di fare in modo di riportare su un terreno giusto la cosa, ma la frittata era stata fatta e ora bisogna mettere insieme le uova". Bassolino spiega che mai si e' sottratto a "osservazioni, critiche, spiegazioni sul funzionamento di macchine complicate come lo sono le istituzioni", ma che consapevole del lavoro svolto in questi anni per riformare la pubblica amministrazione, rivendica "con orgoglio cio' che ho fatto e i risultati che ho raggiunto". Ed elenca una serie di dati. Rispetto ai 925 dirigenti in servizio nel 2000, la Regione Campania ne ha ora circa la meta' in pianta organica "con un risparmio di 35 miliardi di lire sul bilancio"; le consulenze sono l'1,5% di quelle attivate in Italia, tanto che nella classifica di settore la Campania occupa solo il 16esimo posto; quanto alle nomine, nella maggior parte dei casi "sono ratifiche di nomine fatte da altri, "e in cinque anni sono 3976 contro le 9824 firmate dall'ex presidente Antonio Rastrelli in tre anni".
''Piena intesa nel battersi per un funzionamento delle istituzioni ispirato a sobrieta', rigore, trasparenza e correttezza''. E' questo il senso di una lunga telefonata tra Piero Fassino e il presidente della regione Campania Bassolino di cui da' notizia l'ufficio stampa dei Ds. - Nella telefonata Bassolino ''ha dato atto al segretario dei Ds di aver posto in termini equilibrati e corretti il tema del funzionamento delle istituzioni sottolineando invece l'enfasi fuori misura di alcuni interventi nel consiglio nazionale che hanno offerto il destro per talune campagne scandalistiche''. Fassino ha sottolineato ''di aver voluto porre la questione, anche a tutela dei tanti amministratori come Antonio Bassolino che si battono ogni giorno con impegno, dedizione, generosita' per far funzionare bene le istituzioni''. Entrambi hanno convenuto, infine, ''sulla necessita' di sollecitare sia il partito, sia le altre forze dell'Unione, a una riflessione politica e culturale su temi sociali quali la professionalizzazione della politica; il rapporto tra pubbliche amministrazioni e cittadini, il rapporto tra Stato Regioni ed Enti locali; il rapporto tra Esecutivi e Consigli; la reciproca autonomia dei partiti e delle istituzioni''.

Naccarato: “Polemica sulla questione morale è irreale, la Giunta regionale va giudicata sui fatti”

19/07 ''Dopo circa 60 giorni effettivi di governo delle Regioni, alcuni presidenti si trovano al centro di una polemica addirittura con rilievi ''etici'' da paventare una nuova ''questione morale'', che ha dell'irreale, dell'inimmaginabile''. Paolo Naccarato, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale della Calabria, incaricato di portare avanti il progetto di riforme, interviene cosi', con una nota, nel dibattito aperto sulla cosiddetta ''questione morale'' dei governi regionali di centrosinistra. ''Che cosa sta accadendo -scrive Naccarato- e' difficile spiegarlo con precisione: decisioni non meditate? Scelte non opportune? Propensione all'autoflagellazione o interessi elettorali in vista delle elezioni politiche? Un attacco all'autonomia delle Regioni fino a (provocatoriamente) immaginarne l'abolizione, oppure al ruolo dei presidenti, nel tentativo di addomesticare il protagonismo dei poteri locali e regionali?''. ''Ritorsioni -prosegue Naccarato- per nomine non gradite che ha deluso legittime diverse aspirazioni? Rodaggi ancora lenti anche per la gravita' delle situazioni ereditate? Proliferazione di posti per soddisfare appetiti esagerati? Non so!! Tuttavia mi sembra che qualunque sia la domanda piu' pertinente e la risposta piu' giusta, siamo in presenza di un pericoloso tentativo di karakiri al quale va corrisposta la piu' ferma e netta risposta''. ''Non conosco bene le situazioni delle altre Regioni - afferma Naccarato - ma Agazio Loiero e l'intera Giunta da un lato, Giuseppe Bova e l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dall'altro, pur nel rispetto dei rispettivi compiti, si sono trovati tutti di fronte ad un processo degenerativo oggettivo, testimoniato del resto dalle puntuali e sistematiche relazioni della Corte dei Conti''. ''A cio' si vuole porre rimedio -prosegue- per avviare la Regione su una nuova prospettiva di sviluppo e di riscatto.'Abbiamo ereditato una situazione catastrofica' ha detto Loiero di recente, e' vero. E chi non frequenta Catanzaro non riesce a percepirne le dimensioni reali. Loiero ha dunque due strade davanti: tirare avanti per i prossimi cinque anni interpretando 'alla grande' il ruolo di governatore, oppure rimboccarsi le maniche e proseguire risoluto sulla strada del cambiamento che i calabresi con il loro voto hanno dimostrato di volere ad ogni costo''. ''La partita che Loiero ha dunque scelto di giocare -dice ancora- e' nobile e lo intriga fortemente e pur di perseguire la modernizzazione profonda della nostra regione non si fara' certo fermare da ingiuste e premature critiche. E cio' malgrado l'amarezza profonda ed il disagio che queste giornate gli stanno consegnando e che gli peseranno davvero molto, conoscendo la sua sensibilita'''. ''E diciamola tutta - continua Naccarato - ci sonole forze della conservazione che non agevoleranno davvero questo cammino. Ci sono incrostazioni ed interessi che si scateneranno per impedire il cambiamento, ed utilizzeranno forse ogni mezzo. Ed anche in cio' si tocca con mano il profondo ritardo culturale della nostra Regione. Ma Loiero che poteva comodamente continuare a sedere in uno scranno parlamentare non e' certo tornato a Catanzaro fra rinunce di abitudini personali e vezzi culturali, per sistemare amici, parenti e compari''. ''Il governo Loiero -sottolinea- va dunque giudicato sui fatti ed i fatti potranno evidenziarsi, per esempio nella prima relazione generale alla Calabria delle cose fatte ad un anno dal suo insediamento dove potra' dar conto dell'attuazione del programma. In Calabria a tanti piace piu' raccontare e raccontarsi che agire, fare, decidere''. ''Chi decide - sottolinea ancora il sottosegretario - puo' certo sbagliare ma restare fermi o fare finta, sarebbe anche peggio. E il 60% dei cittadini calabresi, con oltre 200.000 elettori che in Calabria hanno cambiato idea a favore del centrosinistra rispetto alle ultime elezioni regionali, chiedono che si agisca e si decida''. Naccarato invita ''l'intera coalizione'' a stringersi ''dunque fortemente intorno a Loiero e lo aiuti davvero ad affrontare questa impresa per molti versi davvero titanica. ''Ognuno svolga il controllo democratico che ritiene -dice- ma si evitino i pregiudizi e si dia il tempo che le politiche possano dispiegare i propri effetti. Consiglio regionale, forze politiche, imprenditori e sindacati, mondo della cultura e delle professioni espressione della societa' civile sono chiamati tutti a dare una mano seria senza indugiare in vecchie e stantie abitudini lamentose, autoflagellanti''. ''Ed in questo senso - rileva Naccarato - non posso non apprezzare e sottolineare il senso di estrema responsabilita' emerso l'altra sera in un incontro fra tutti i deputati e senatori calabresi, consapevoli della grave situazione generale. L'emergenza nella quale ci troviamo va contrastata fortemente da una corale assunzione di responsabilita'. Il facile scandalismo o peggio il moralismo in saldo non giova a nessuno''. ''Ci vuole allora uno sforzo straordinario ed eccezionale -aggiunge- anche in termini di risorse umane. I costi che la democrazia porta con se' e' sempre meglio che siano trasparenti e che non siano caratterizzati da ombre o ambiguita'''. ''Del resto - conclude Paolo Naccarato - la qualita' ha un suo costo e Dio solo sa di quale bisogno la Calabria ha di apporti qualitativamente elevati per qualificare la propria presenza in Italia e all'estero''.

Fiamma “Caruso in soccorso del Presidente Loiero”

19/07 “Roberto Caruso , deputato di Alleanza Nazionale vola in soccorso del Presidente della Regione Calabria , Agazio Loiero "vittima " degli attacchi del deputato DS , Cesare Salvi”. E’ quanto afferma in una nota la segreteria della Fiamma Tricolore cosentina. “Lo scontro –prosegue la nota- è nato dalla presentazione, da parte di Salvi, di un ordine del giorno al Consiglio Nazionale dei DS in cui si invitavano i Presidenti di Regione ad un maggior rigore nei comportamenti. E Loiero, colpito nell'onore , ha risposto a Salvi dalle pagine dell'Unità svelando finanche come è stato capace di dribblare lo statuto calabrese che non prevede più di due assessori esterni . Una grande intuizione, parole sue, l'ha portato quindi a creare i sottosegretari ! E si dimostra ,l'on. Loiero ,ancora una volta un genio ! Tempo fa aveva avuto l'intuito di creare , presso i suoi uffici ,una sorta di ufficio di collocamento a cui si rivolgevano tanti calabresi per ottenere un posticino di lavoro ...magari come inservienti all'ospedale di Catanzaro! Anche nella vicenda odierna in barba allo Statuto Regionale ha dovuto sudare le sette camicie per trovare il metodo per aggirarlo .In tutta questa querelle tra i due esponenti di centrosinistra resta un dato di fatto : l'elisoccorso dell'on. Roberto Caruso di Alleanza Nazionale nei confronti del Presidente Loiero . -Come si è permesso Salvi a presentare ordini del giorno in cui si invitano i governatori ad intensificare l'impegno per una rigorosa pratica politica ed amministrativa ? Avrà pensato oberto aruso ! Eh si , da ieri sono in parecchi a chiamarlo così ! Si dice in giro che probabilmente ha perso la testa !”

Fini fa la rivoluzione nel partito. In Calabria Dima scalza Rositani

19/07 Pochi cambi, ma ''pesanti'' e' la rivoluzione di Gianfranco Fini che, dopo aver azzerato ieri tutti i vertici, e' passato oggi a costruire il nuovo assetto che guidera' An fino al voto politico. I cambi di maggior rilievo riguardano i suoi piu' stretti collaboratori, quelli che hanno l'ufficio vicino al suo, in via della Scrofa. Alcuni sono suoi antichi compagni del viaggio dal Msi fino ad An, altri amici e collaboratori piu' recenti ma comunque fidatissimi. E' il caso di Marco Martinelli, nuovo responsabile organizzazione al posto di Altero Matteoli, compagno di immersioni del leader di An. E' il caso di Roberto Menia, ras del Friuli ed ex leader del Fuan quando Fini era segretario del Msi-Dn, promosso oggi alla guida del dipartimento propaganda oltre ad essere confermato coordinatore regionale. Memorabile rimase, al congresso di Rimini (quando Fini dovette lasciare la segreteria a Pino Rauti), una furibonda scazzottata notturna tra i giovani guidati da Menia (con Fini) e quelli guidati dall'allora segretario del FdG Gianni Alemanno (allora con Rauti). Entrambi ne uscirono sanguinanti. Di antica data anche il legame strettissimo tra Fini e Donato Lamorte, da sempre alla guida della sua segreteria particolare. Oggi viene promosso, in assoluta continuita' ideale, a capo della segreteria politica. Prende il posto di Carmelo Briguglio, plenipotenziario della destra sociale di Gianni Alemanno, protagonista della raccolta di firme al documento pre-Assemblea nazionale, nonche' oppositore del partito unitario della CdL. Il 15, proprio nel giorno della 'gaffe' dei tre colonnelli, era infatti tornato alla carica chiedendo un referendum tra gli iscritti sul si' o no al partito unico. Oggi torna ''deputato semplice'', come del resto aveva gia' chiesto Fini nella ''cena dei colonnelli'' del 14 sera. Fedelissimo del presidente di An e' anche Andrea Ronchi, ex giornalista oggi deputato, legato a Fini anche da rapporti di grande amicizia personale. In questi anni di governo e' spesso stato indicato come uno dei pochi davvero ascoltati dal leader. Quasi scontata, quindi, la sua collocazione a portavoce del partito. Se agli enti locali resta saldamente al suo posto il senatore Giovanni Collino, approda al nuovo ruolo di responsabile per il programma elettorale Silvano Moffa. Non e', peraltro, la sua prima volta a via della Scrofa: fu capo ufficio stampa di Pino Rauti durante la breve stagione alla segreteria. Sindaco di Colleferro ed ex presidente della provincia di Roma, oggi e' sottosegretario alle Infrastrutture. La 'rivoluzione' di Fini si fa sentire anche nelle regioni: i coordinatori sono in maggioranza confermati (12 su 19) ma alcuni delle new entry rompono decisamente con il passato. Avviene cosi' in Lombardia dove a Massimo Corsaro subentra Cristiana Muscardini, gia' capogruppo di An all'Europarlamento ma soprattutto molto critica nei confronti del lombardo-siculo Ignazio La Russa. Stesso discorso in Puglia, dove Alfredo Mantovano (altro protagonista del fronte anti-referendario e grande firmatario del documento di contestazione a Fini) lascia il posto alla sua 'competitor' Adriana Poli Bortone. In Campania coordinatore diviene un altro fidato finiano, il ministro della Comunicazione Mario Landolfi, gia' portavoce del partito. Prende il posto di Marcello Tagliatatela. Nel Lazio va via Roberta Angelilli, capogruppo degli eurodeputati, agguerritissima portabandiera di Alemanno. Al suo posto Francesco Aracri, oggi piu' vicino a Fini (attraverso Ronchi) e tornato in buoni rapporti con Francesco Storace (che gli aveva levato l'assessorato ai Lavori pubblici) grazie al ''fedelissimo'' dell'ex Governatore del Lazio Fabio Sabbatani Schiuma. Infine gli altri cambi riguardano: Eugenio Minasso che va al posto di Giorgio Bornacin in Liguria, di Mario Delogu che peende il posto di Carmelo Porcu in Sardegna e di Giovanni Dima che sostituisce Guglielmo Rositani in Calabria.
Giovanni Dima e' nato a Corigliano Calabro il 1959, sposato, ha tre figli. E' stato nominato da Gianfranco Fini coordinatore regionale della Calabria.Consigliere regionale per la prima volta nel 1995, e' iscritto sin dal 1976 al Msi. Dirigente nazionale del Fronte della Gioventu' e poi consigliere comunale di Corigliano dal 1985 al '90, e' capogruppo di maggioranza al Consiglio comunale di Rossano Calabro e vice sindaco e assessore aiLavori pubblici di Corigliano Calabro. E' stato presidente della primacommissione permanente di 'Politica Istituzionale' del Consiglio. Nella prima e nella terza Giunta Chiaravalloti e' stato assessore all'Agricoltura. Eletto nell'aprile 2005 nella circoscrizione di Cosenza nelle file di An con 15.318 voti torna a Palazzo Campanella. Dopo la nomina Dima ha dichiarato: ''Ringrazio il presidente Gianfranco Fini di avermi onorato con questa scelta in un momento particolare per il partito a livello sia nazionale che regionale. Si tratta, mi rendo conto, di un incarico che comporta forte senso di responsabilita' ed impegno''. ''Dobbiamo vivere questa stagione - ha aggiunto Dima - con grande senso di responsabilita' e agendo per richiamare al senso di appartenenza tutte le figure istituzionali, i dirigenti a tutti i livelli e i militanti. E' nostra intenzione, pertanto, agire per fare sentire la nostra voce nel dibattito nazionale sui problemi insoluti che si agitano: dal federalismo al decentramento e, soprattutto, rispetto alla discussione in atto all' interno della Casa delle Liberta' sul nuovo soggetto unico''. Per Dima ''la situazione calabrese merita adeguata attenzione. La nostra e' una regione importante nella storia della destra italiana e, per questo, non possiamo essere secondi a nessuno''.
Napoli: “Mi auguro che la nomina di Dima contribuisca all’unità”
''Voglio esprimere sincere congratulazioni a Giovanni Dima per la sua nomina a coordinatore regionale di Alleanza Nazionale. Conosco ed ho sempre apprezzato il grande spirito di equilibrio con cui Giovanni Dima ha saputo rappresentare il Partito durante i suoi incarichi elettivi e sono convinta che sapra' porre questo suo equilibrio anche nella conduzione del Partito in Calabria''. A sostenerlo e' stata la vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, di An. ''Mi auguro - ha aggiunto la Napoli - che la sua nomina, avvenuta, peraltro, in un momento di giusto rinnovamento voluto dal presidente Fini, possa contribuire a far ritrovare l'unita' del Partito, senza la quale scade di tono qualsiasi tipo di politica, sia esso di maggioranza che di opposizione''.
Santelli: Nomina che premi al professionalità.
''Apprendo con grande piacere della nomina di Giovanni Dima a Coordinatore regionale di Alleanza Nazionale in Calabria e a lui vanno le mie piu' vive congratulazioni''. E' quanto sostiene in una nota il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli, circa la nomina di Giovanni Dima a coordinatore regionale di An. ''Questa nomina - ha concluso Santelli - conferma e premia la professionalita' e la serieta' con cui ha sempre svolto la sua attivita' politica. Auguro, quindi, un buon lavoro a Giovanni Dima certa che svolgera' il nuovo incarico con l' impegno di sempre''.
Fedele (FI) “Riconoscimento all’impegno”
“Esprimo le mie più sentire congratulazioni al collega ed amico Giovanni Dima per il prestigioso incarico di coordinatore regionale di An in Calabria, un riconoscimento al suo impegno generoso e rigoroso testimoniato sempre nelle varie cariche politiche e istituzionali ricoperte negli anni”.
Luigi Fedele, consigliere regionale di Forza Italia e segretario-questore dell’Ufficio di Presidenza augura così “i migliori auguri di buon lavoro” al nuovo leader del partito di Fini in Calabria. “Anche col suo contributo -aggiunge Fedele - sono sicuro che la coalizione ritroverà quella linfa nuova e quell’entusiasmo che ci consentirà di tornare a vincere pure in Calabria”.
Gentile: “Nomina restituisce a Cosenza un ruolo preminente nel partito”
''Mi congratulo con l' amico Giovanni Dima per la prestigiosa nomina di coordinatore regionale di An che restituisce alla provincia di Cosenza un ruolo preminente nel partito e segna una discontinuita' con la gestione commissariale che si e' protratta per tanto tempo''. A sostenerlo e' stato il sen. Antonio Gentile, di Fi. ''Sono certo - ha aggiunto Gentile - che Giovanni Dima, che e' giovane e vanta una lunga esperienza di militanza, sapra' lavorare per rivitalizzare una coalizione che ha bisogno di entusiasmo di rappresentanze scelte dal basso e di un rapporto di partecipazione autentica della base''.
Talarico (Udc) “Prestigioso incarico”
“Apprendendo con soddisfazione del prestigioso incarico che in Alleanza Nazionale è stato affidato all’amico e collega Giovanni Dima, gli invio le mie più vive congratulazioni e gli auguri più sinceri di buon lavoro”. Francesco Talarico, consigliere regionale dell’Udc, indirizza un messaggio di felicitazioni al nuovo coordinatore regionale di Alleanza Nazionale. “Questo incarico -aggiunge Talarico - sono certo che verrà assolto da Dima con professionalità, passione, rigore ed entusiasmo, con benefiche ricadute non solo per il partito di Fini ma anche per tutta la coalizione”.

Caruso (AN) “Stima incondizionata al Sindaco Blaiotta

19/07 ''Ringrazio il commissario cittadino dell'Udc di Castrovillari, Raffaele Cesario, per le belle e giuste parole avute nei confronti del Sindaco Blaiotta a cui va tutta la nostra incondizionata stima, contro attacchi ingiusti e squalificanti''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di Alleanza Nazionale, Roberto Caruso. ''Blaiotta sta operando bene - ha aggiunto - in un territorio dominato da antiche guerre di partiti e di movimenti. Chi e' stato con lui in Giunta ed oggi ha cambiato casacca dovrebbe avvertire almeno la delicatezza di stare in silenzio''. ''Sono d' accordo con il commissario dell' Udc e rinnovo - ha concluso Caruso - la mia piu' sincera solidarieta' al sindaco
Blaiotta''.

Garofalo (Udeur) “Pagare gli stipendi arretrati ai lavoratori del Sibari-Crati”

18/07 ''Chiedo al presidente dell'amministrazione provinciale, Mario Oliverio, e all'intera Giunta di attivarsi presso il presidente della Giunta regionale calabrese, Agazio Loiero al fine di sollecitare la corresponsione delle mensilita' arretrate ai lavoratori del consorzio di bonifica 'Sibari - Crati'''. E' quanto ha chiesto il capogruppo di Alleanza Popolare-Udeur in consiglio provinciale, Luigi Garofalo, in un ordine del giorno presentato al presidente dell'assise, Francesco Principe, e della giunta Mario Oliverio. ''Serve anche reperire - ha aggiunto Garofalo - attraverso l'assestamento del bilancio delle risorse necessarie ad assicurare la gestione finanziaria fino al prossimo 31 dicembre''. Garofalo ha chiesto anche che dell'ordine del giorno si discuta nel corso del prossimo consiglio provinciale.

Il Coordinatore di An della Calabria d’accordo con la linea di Fini

18/07 ''Sono d'accordo con la linea intrapresa da Fini''. E' questo l'unico commento del coordinatore di An in Calabria, Guglielmo Rositani, alla decisione del presidente del partito Gianfranco Fini,di revocare tutti gli incarichi fiduciari. Fini, in particolare, ha revocato gli incarichi fiduciari ai vicepresidenti, ai componenti dell'ufficio di presidenza e ai coordinatori regionali del partito.

Presidente Bruni: “potrei ritirare le dimissioni”

18/07 ''Se le cose procederanno nella direzione attuale potrei ritirare le dimissioni, ma allo stato non ho ancora deciso''. A sostenerlo e' stato il presidente dell' Amministrazione provinciale di Vibo Valentia. ''Ci sono dei segnali positivi - ha aggiunto Bruni - che mi fanno ritenere che le cose stanno andando in un certo modo all' interno della coalizione, nella quale sono in corso degli incontri tra i partiti che stanno dando degli esiti positivi. Le cose vanno bene. Se la situazione andra' avanti per il meglio a fine settimana potrei ritirare le dimissioni''. Bruni aveva annunciato le sue dimissioni durante il consiglio provinciale del 5 luglio scorso al termine di un lungo intervento. Per decidere se ritirare le dimissioni ha venti giorni di tempo che scadono lunedi' prossimo.

Apa (Sinistra Giovanile): “Primarie per tutti i tipi di candidature”

18/07 ''Una prima risposta e attenzione al mondo giovanile e' stata data dai Ds che insieme alla Sinistra giovanile stanno portando avanti la proposta di legge 'Accesso al futuro' per la quale stiamo raccogliendo le firme da inviare a Roma''. A sostenerlo e' stato il segretario provinciale della Sinistra giovanile di Cosenza, Giovanni Apa. ''Il primo punto della proposta di legge di iniziativa sia Parlamentare che popolare - ha aggiunto Apa - parla della partecipazione e della rappresentanza dei giovani. Una partecipazione e una rappresentanza che dovrebbe avvenire attraverso la costruzione di una struttura di rappresentanza e organismi di governo per i giovani, e a tale proposito ricordo che l' Italia e' l' unico Paese europeo che ancora non prevede cio'. Tale rappresentanza e gli organismi hanno il fine e lo scopo di coinvolgere i giovani nelle decisioni che contano. Si prevede inoltre il diritto al voto a 16 anni, per le amministrative, e la possibilita' di essere eletti alla Camera a 18 anni e al Senato a 25 anni. Questo e' solo uno dei punti previsti da una proposta di legge che finalmente guarda ai giovani. Cosi' si dovrebbe fare anche in Calabria, si dovrebbe guardare di piu' verso i giovani, verso il futuro, verso una valorizzazione delle risorse e delle capacita' loro per iniziare finalmente a costruire una Calabria nuova''. ''Bisogna finirla - ha sostenuto Apa - con la mentalita' di usufruire dei giovani solo quando necessitano e poi abbandonarli a se stessi perche' ormai il periodo che erano utili e' passato, come bisogna finirla con le vecchie logiche citate precedentemente. Oggi, in Calabria i cittadini voglio un rinnovamento e una valorizzazione dei giovani e i dati elettorali, amministrativi e non, lo dimostrano. Pertanto chiedo a tutta la coalizione di centrosinistra di cui faccio parte, di effettuare le primarie sia per le candidature a sindaco, a Consigliere provinciale, a Consigliere regionale e sia per il parlamento con il coinvolgimento giovanile e magari contribuendo a farli eleggere per dare un segnale nuovo e per dire che stiamo costruendo finalmente una Calabria nuova''.

Fiamma: “Come si fa a parlare di legalità se i primi a non rispettarla sono le istituzioni”

17/07 “E vanno al Rendano per parlare di legalità!” è quanto afferma la sezione cittadina della Fiamma Tricolore in una pungente nota a proposito del convegno sulla legalità organizzato per lunedì 18 al Teatro Rendano. “Più che parlarne – prosegue la nota- non sarebbe meglio dare buoni esempi ai giovani? Non sarebbe giusto che si iniziasse ad issare la bandiera della legalità in primis proprio in campo amministrativo? Dimostra di ben amministrare chi ,strafregandosene della volontà popolare , ha assegnato il posto di Presidente di circoscrizione ad un non eletto dal Popolo? Quale regola è stata seguita per fare ciò ? Perchè non si va a nuove elezioni alla VI Circoscrizione ripristinando la legalità ? E' legale e serve da buon esempio che una poltrona così importante , in un quartiere così importante , venga assegnato solo per volontà del Sindaco ? E da' un buon esempio il Presidente della Giunta provinciale , on. Mario Oliverio, che continua a restare attaccato alla poltrona di deputato occupando così due cariche istituzionali? E da buon esempio ai cittadini un Sindaco eletto con consenso quasi plebiscitario a Rende che lascia la carica di Primo cittadino per andare ad occupare la carica di Assessore Regionale? In termini economici quanto costerà una nuova elezione per rinnovare il consiglio comunale a Rende ? E può essere portabandiera di legalità chi sfila in testa ai Disobbedienti approvando tutto quello che essi fanno ? Perchè non si da la solidarietà a chi ha subìto furti ,rapine ,estorsioni e scippi ? Abbiamo un'ammministrazione comunale che rappresenta tutti i cittadini o solo quegli esponenti di partito ad essa vicini? Troviamo azzeccata la scelta del Rendano : in effetti dove potevano esibirsi meglio e insieme tanti importanti attori se non in un Teatro bello e famoso?

Fava (Udeur) “Il Ponte un progetto antieconomico. Prodi esprima la sua contrarietà”

17/07 ''Solo potenti interessi tengono ancora in piedi un progetto antieconomico e di sprechi senza fine''. E' quanto sostiene in una nota l'ex consigliere regionale, Nuccio Fava, circa il Ponte sullo Stretto. ''Ancora una volta - ha aggiunto - Sicilia e Calabria sono vittime di ingordigia e di giochi di potere, confermati dai vistosi conflitti d'interesse tra committente ed appaltante''. ''La politica - ha concluso - deve reagire. Prodi deve esprimere netta contrarieta'. Ben altre sono le urgenze e le priorita' per porre il sud al centro dello sviluppo''.

Caruso (AN) “I DS vogliono egemonizzare la Calabria”

17/07 ''I diesse vogliono egemonizzare la Calabria e realizzare il progetto Prodi: gli altri vengono eletti e loro comandano. Mi auguro che il presidente Loiero non gli consenta cio', anche perche' i cittadini hanno scelto lui''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di An, Roberto Caruso. ''C'e' una strategia diessina precisa - ha aggiunto - che punta ad imporre logiche e scelte centralistiche, ad intimorire, a governare tutto. Non si spiegano altrimenti le parole di fuoco usate contro Loiero, che si ammantano di atteggiamenti moralistici che non trovano,pero', corrispondenza nell'azione di tanti amministratori dei ds''. ''Una Giunta che dopo 100 giorni e' gia' in difficolta' - ha concluso Caruso - ne e' la dimostrazione''.

Progetto Calabrie: “La salvezza della regione richiede una svolta radicale”

16/07 ''La salvezza della Calabria richiede una svolta radicale. Senza un radicale cambiamento le speranze suscitate andrebbero deluse e, sulle esigenze di discontinuita', prevarrebbe l' andazzo solito: spreco delle risorse, clientelismo, mortificazione delle energie migliori''. E' quanto scrive, in una nota, Progetto Calabrie. ''Lasciarsi prendere dalla quotidianita' - e' aggiunto nella nota - magari schiacciati dalle emergenze ereditate dal centro destra, aggraverebbe i guasti e porterebbe al nostro stesso fallimento. Deve percio' preoccupare l' incipiente malessere che attraversa la maggioranza. Malgrado le sue ragioni non siano sempre trasparenti e vengano talvolta assunte a giustificazione di comportamenti opinabili, tipici del passato, esso denuncia, una pratica politica stantia, un deficit dei partiti ed un rapporto non corretto con la giunta. Se si vuole evitare che le beghe fastidiose di oggi diventino lacerazioni domani, bisogna apportare le necessarie correzioni, abbandonando i particolarismi e ponendo in cima ai pensieri di tutti la Calabria e i suoi problemi. Davvero non giova prendersela con la stampa. La denigrazione della Calabria e' cominciata con Lope De Vega e Cervantes e mai un' informazione indulgente l' ha contrastata. Dare alla Calabria una prospettiva di rinascita presuppone un indirizzo di coalizione largamente condiviso, una forte direzione politica, metodi nuovi. I partiti non possono piu' derogare alle proprie responsabilita' e, nel rispetto delle prerogative di Consiglio e Giunta Regionale, devono concorrere a determinare le condizioni culturali, sociali e politiche per una coerente, incisiva azione di governo; a consolidare la fiducia; a estendere la partecipazione dei cittadini''. ''Talune posizioni - e' scritto ancora nella nota di progetto Calabrie - espresse - Minniti, Adamo, Bruno - nelle ultime settimane sembrano sempre piu' consapevoli che occorre aprire una fase nuova e che la politica debba misurarsi con le difficolta' connesse a tale compito. Per queste ragioni Progetto Calabrie ha accolto l' invito a partecipare alla prossima assemblea della federazione e sosterra' ogni proposta volta ad allargare la base unitaria dell' intera coalizione, destinata ad assicurare un' iniziativa comune ed una forte direzione politica. Progetto Calabrie giudica che per varie ragioni non esistano le condizioni per un'adesione del movimento alla Federazione, tuttavia ha molto apprezzato l'apertura dell'on. Minniti e non sottovaluta il ruolo della Fed, da cui ci si attende un contributo decisivo al cambiamento. Con la Fed, Progetto Calabrie desidera percio' stabilire un rapporto dialogo e di proficua collaborazione. Se la Fed non dovesse essere piu' uno strumento politico attuale, sara' comunque necessario colmare ''l' esigenza di politica'' attraverso la convocazione permanente del coordinamento dei soggetti politici che compongono l' Unione''. ''Circa le primarie - prosegue la nota - che, come e' noto, Progetto Calabrie chiede siano estese ai collegi, alle province ed ai comuni oltre i 5.000 abitanti, ribadendo cosi' quanto stabilito dall'assemblea dei grandi elettori e utilizzando le date individuate nell'8 e 9 di ottobre prossimo. Sotto altro profilo, si rileva l' anomalia di una candidatura, quella del prof. Romano Prodi, da tutti accettata e che dal voto avrebbe potuto trarre legittimazione e forza, costretta invece a subire un uso improprio delle elezioni primarie. Ferma restando la liberta' di voto, Progetto Calabrie si impegnera' pertanto ad evitare i rischi connessi a tale distorsione, perche' la candidatura di Prodi non ne risulti indebolita, perche' non risulti espressione esclusiva di questo o quel partito, dalla cui stretta le primarie avrebbero dovuto invece svincolarla. Diversamente da cio' si potrebbe aprire una crisi irrisolvibile di leadership''. ''Infine - conclude - nel quadro del rilancio deciso nell' assemblea programmatica di Camigliatello, Progetto Calabrie: elaborera' una proposta di modifica dello statuto tendente a un riequilibrio dei poteri tra Consiglio e Presidente della Giunta; avanzera' una proposta per la costituzione di una autorita' indipendente cui delegare l'attuazione del codice etico; organizzera' per l'autunno a Reggio Calabria una conferenza sull'ambiente (area dello stretto, ponte, rischio sismico, acqua, energie alternative); si impegnera' in un'indagine sui costi della politica e sulle misure atte a contenerli; organizzera' un seminario sul ruolo dei movimenti nella politica''.

Traversa (AN) “Preoccupante il silenzio dell’opposizione contro la Giunta Loiero”

16/07 ''E' gravissimo e preoccupante che non una voce si sia levata dai partiti dell' opposizione di centrodestra contro la Giunta regionale presieduta da Agazio Loiero''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Michele Traversa, presidente della Provincia di Catanzaro ed ex coordinatore regionale di An. ''Non una volta il centrodestra - aggiunge Traversa - ha dichiarato a chiare lettere e con i toni che la circostanza impone, il proprio totale dissenso dalla politica delle nomine, dei sottosegretari, degli assessori targati Cosenza e da un presidente che non si stacca dai proclami elettorali e mentre denuncia i presunti misfatti di chi lo ha preceduto, non esita a distribuire nomine, incarichi e consulenze. Se n' e' accorta la stampa, anche quella nazionale, e Repubblica e Corriere non hanno mancato di riferire del preoccupante rigurgito di una disinvoltura amministrativa che pareva sepolta sotto le ceneri della prima repubblica. Perfino i sindacati non hanno potuto fare a meno di rappresentare a muso duro il loro dissenso e la loro delusione. Il centrodestra, invece, continua inspiegabilmente a tacere. Non hanno nulla da dire i partiti e meno ancora sembra abbiano da obiettare gli uomini. Chiaravalloti, lo stesso Dima, ingiustamente e continuamente oltraggiati, sembrano impermeabili alle accuse terribili che vengono loro rivolte. Fin dalla campagna elettorale e ancora oggi in ogni comizio, in ogni riunione, in ogni intervista, si accusano gli amministratori di ieri di aver pensato soltanto al loro interesse, di aver mandato perduti i fondi comunitari, di aver anteposto per cinque lunghi anni il loro tornaconto personale agli interessi della collettivita'. E i nostri tacciono, assenti, abulici o forse sazi. Replichino invece. Esibiscano dati, dimostrino, con i numeri reali della loro gestione, l' inconsistenza delle accuse e pretendano rispetto se non per loro stessi, perlomeno per chi li ha prima votati e poi sostenuti fino in fondo. L' assordante silenzio dei partiti e l' assurda afonia dei protagonisti della passata stagione, scrivono oggi una pagina triste. Occorre una scossa perche' la destra possa riprendere il suo cammino e torni ad essere il riferimento di tutti quei calabresi onesti che gia' non ne possono piu' delle tavole rotonde senza costrutto, delle consulenze inutili, delle dichiarazioni senza sostanza del presidente Loiero e della sostanziale incapacita' di una Giunta regionale che naviga in relativa tranquillita' piu' per demerito dell'opposizione che per meriti propri. Riparta la Destra, ritrovi il suo orgoglio e batta un colpo per dimostrare di essere ancora viva''. ''Piu' volte si e' detto in questi ultimi anni - afferma ancora Traversa - che alcune difficolta' del della giunta regionale di centrodestra fossero da imputare ad una generale desuetudine dei suoi rappresentanti a ricoprire incarichi di governo. Ci saremmo dunque aspettati che nel ruolo loro piu' congeniale di oppositori i reduci dalla Giunta Chiaravalloti avrebbero fatto valere le loro ragioni, contrapponendo azioni concrete ed assumendo prese di posizione che rivelassero l' inconsistenza e l' ambiguita' di una giunta regionale che gia' mostra la corda. E invece no. Il quinquennio di governo sembra aver tolto smalto e voglia di confrontarsi alla totalita' degli assessori regionali uscenti ed ai loro partiti di appartenenza''. Secondo Traversa, ''dopo soli 100 giorni, Loiero e i suoi danno segni di insofferenza, rivelando un' incapacita' di fondo di operare concretamente al di fuori delle denunce di circostanza che ne hanno fin qui connotato l' azione politica. Tanti se ne sono accorti e, sebbene vicini alle posizioni politiche del governatore, hanno inteso levare una voce di dissenso. Ds, Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Bruno e una parte della Margherita, l' Udeur, perfino i sindacati, hanno preso le distanze da un' azione di governo inesistente e da un' avvio scoraggiante di questo nuovo ciclo amministrativo''.

Rinviata la riunione della FED regionale

15/07 E' stata rinviata la riunione della federazione dell' Ulivo che doveva svolgersi lunedi' prossimo. La riunione era stata programmata in un primo tempo per domani, poi spostata a lunedi' in un albergo di Vibo Valentia, ma stasera si e' appreso del suo definitivo rinvio. Lunedi' mattina, in un albergo di Lamezia Terme, si riunira' invece il comitato politico dei Democratici di Sinistra, convocato dal segretario regionale Nicola Adamo. Il comitato politico e' l' organismo dirigente composto da una ventina di persone eletto al termine del congresso della Quercia.

Salvi (DS) afferma: “Ridurre i costi della politica” rivolgendosi a Lazio, Campania e Calabria

15/07 Cesare Salvi ha annunciato, nel corso del suo intervento al Consiglio nazionale dei Ds, di aver presentato un ordine del giorno, insieme a Fabio Mussi e Giorgio Napolitano, su ''la riflessione e l'iniziativa culturale e progettuale dei Ds''. Il documento impegna il partito a ''riprendere la riflessione su temi istituzionali e sulla riforma della politica, ponendola fra gli assi centrali dell'identita' ideale e progettuale dei Ds e del contributo al programma dell'Unione, per giungere a una proposta nuova sulle istituzioni e sulla pratica della politica''. Salvi concentra l'attenzione sull'impegno, ''anche attraverso la modifica della legislazione esistente, ad una riduzione dei costi della politica''. L'ordine del giorno fa riferimento in particolare ''all'attivita' di regioni governate dal centrosinistra che dopo le ultime consultazioni politiche hanno moltiplicato gli incarichi amministrativi suscitando sconcerto e giustificate critiche nell'opinione pubblica''. Salvi fa un particolare richiamo ''all'amministrazione della regione Lazio e al moltiplicarsi di incarichi politici nella Campania e in Calabria''.

Mussi (DS) “Sono pronto a dare scandalo sui casi di doppio incarico nel partito”

15/07 'Sono determinato a dare scandalo per alcuni casi di doppio incarico'': lo ha affermato Fabio Mussi, leader del 'correntone' Ds, durante il suo intervento al consiglio nazionale della Quercia. Mussi ha fatto esplicito riferimento al caso di Napoli. ''E' un' enormita' - ha detto Mussi - a cinque mesi dal congresso non c'e' ancora ne' un direttivo provinciale ne' il segretario di federazione. Lunedi' si riunira' la platea congressuale ma sento dire che la nomina del segretario verra' ancora rinviata: e' perche' non c'e' accordo tra capibastone''. Ma, al di la' del caso di Napoli, Mussi fa riferimento a una situazione piu' ampia. ''So di diversi casi di membri di governo regionale e provinciale che hanno contemporaneamente ancora responsabilita' di partito. O si tratta di stacanovismo e sconfinato amore per il lavoro, o di qualcos'altro. Ritengo si tratti di qualcos'altro - ha proseguito Mussi - il fatto e' che sono figure di garanzia di equilibri di potere. Si parla infatti di incarichi di partito pro tempore: vuol dire fino alle elezioni per gestire le candidature''.

Barile (CDL) “Imbarazzante l’attesa delle famiglie per il buono prima casa”

15/07 ''E' imbarazzante dire che in Calabria, dal 9 aprile, centinaia di famiglie aspettano una lettera per completare l' iter necessario al fine di avere cio' che a loro spetta: il buono per l' acquisto della prima casa''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore della Cdl in Consiglio provinciale di Cosenza, Mimmo Barile. ''Piu' volte - ha aggiunto - e' intervenuto il senatore Gentile per segnalare il problema ma nulla ancora e' stato fatto. I cittadini che hanno presentato la domanda nell' autunno del 2003 e che sono risultati vincitori in graduatoria, hanno anticipato spese ingenti. Si tratta di prima casa e di famiglie spesso a basso reddito che facevano affidamento su questo contributo. Concordo con Gentile quando indica anche precise responsabilita' di qualche ex assessore di centrodestra, ma dal 9 aprile (quando il Tar ha respinto i ricorsi degli esclusi) la giunta di centrosinistra non ha fatto nulla. Due sono le cose : o c' e' qualche burocrate che dorme oppure bisogna dire a chiare lettere ai cittadini che i soldi arriveranno nella prossima primavera, quando ci sara' campagna elettorale''. Barile chiede ''celerita' e risposte all' assessore Incarnato e al direttore Mirante'' ed invita il Comune di Cosenza ''ad erogare subito i fondi per il fitto casa: c' e' stata un' inchiesta, ma non bisogna penalizzare gli aventi diritto''.

Caruso (An) “Serve collaborazione istituzionale”

15/07 ''Penso che sia necessario avviare una fase di collaborazione istituzionale fra i deputati di tutti gli schieramenti e la Regione, per rilanciare questa terra martoriata che ha bisogno del contributo di tutti, a condizione chiaramente che il presidente Loiero lo voglia''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di An, Roberto Caruso. ''La Calabria - ha aggiunto - vive un momento di grande e continua emergenza ed e' superficiale addebitare a destra o a sinistra problemi e congiunture che riguardano tutti. Noto che in questo esecutivo ci sono forze centrifughe che mirano, evidentemente, ad assicurarsi visibilita' e preminenza e che contrastano una visione moderata delle cose che e' propria del Presidente. L'opposizione, di cui io faccio parte, si sta comportando con grande equilibrio, perche' sarebbe riduttivo dare fuoco alle polveri dopo soli tre mesi di gestione''. ''Eppure - ha proseguito Caruso - assistiamo a mal di pancia ed a malcontenti di partiti del centrosinistra che, incredibilmente, convocano interpartitiche di critica dopo soli pochi giorni di insediamento. Bisogna agire con determinazione e spirito di autonomia: noi abbiamo perso le elezioni, ma la gente ha indicato lui come Presidente e non i segretari regionali che reclamano ed invocano posti in continuazione. Dobbiamo liberare la Calabria dalle scorie di atteggiamenti contrapposti fra guelfi e ghibellini che inveleniscono il clima politico e sociale''. ''Ci sono caporali di maggioranza - ha concluso - che vorrebbero procedere a colpi di machete, ma non e' cosi' che si amministra una terra come la Calabria. Serve moderazione e pacificazione e su queste cose attendiamo un segnale dal Presidente''.

Angius (DS): “Il Mezzogiorno non deve pagare gli errori del Governo”

14/07 ''Il Mezzogiorno non puo' pagare gli errori che continua a commettere il governo Berlusconi perche' e' gia' stato penalizzato in questi anni''. Lo ha detto Gavino Angius, presidente dei senatori Ds, parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione svoltasi a Lamezia Terme nell' ambito della campagna di ascolto avviata dal partito. ''Il Mezzogiorno - ha aggiunto Angius - deve combattere e lottare perche' c' e' una crisi economica molto grave che, naturalmente, colpisce questa parte del Paese e qui in Calabria ne abbiamo, purtroppo, molti esempi. Dico naturalmente perche' e' sempre cosi'. C' e' da considerare poi il dissesto dei conti pubblici per cui le leggi finanziarie che si faranno, a cominciare da quella di quest' anno, dopo quattro anni di governo Berlusconi, imporranno un prezzo che gli italiani dovranno pagare''. ''Come Ds - ha detto ancora Angius - siamo qui per testimoniare la nostra vicinanza al Mezzogiorno ed il nostro rinnovato impegno per favorire il suo sviluppo. Vogliamo anche sollecitare una straordinaria stagione di battaglia meridionalista visto che abbiamo anche responsabilita' di Governo in tante regioni del sud. L' assistenza, se ci deve essere, deve essere garantita in casi straordinari ed eccezionali. Le politiche pubbliche che attueremo nel Mezzogiorno, quando andremo al governo, dovranno essere mirate all' innovazione ed alla competitivita' delle imprese, che hanno bisogno di aiuti e sostegni, ma in modo estremamente mirato. Anche perche' la ristrettezza delle risorse impone una selezione molto mirata degli interventi''.

Interrogazione parlamentare, sul comportamento vessatorio dell’ETR di Cosenza, dei senatori Gentile e Trematerra

14/07 La denuncia del segretario provinciale organizzativo dell' Udc di Cosenza, Raffaele Cesario, sul comportamento dell' ETR per la riscossione dei crediti, arriva in Parlamento. I senatori Antonio Gentile e Gino Trematerra hanno reso noto di avere inviato un' interrogazione al Ministro Siniscalco, per chiedere ''quali provvedimenti intenda adottare il Governo, per censurare il comportamento vessatorio attuato dall' ETR di Cosenza, concessionaria per molti tributi, nei confronti della popolazione amministrata '' Per cifre che vanno dai 500 (!) ai diecimila euro di crediti da riscuotere - scrivono Gentile e Trematerra - la stessa ETR applica l' ipoteca sugli immobili. Spesso si tratta della prima casa - proseguono i due senatori - e si creano condizioni di grande disagio per l' utenza. Gentile e Trematerra rilanciano istituzionalmente la proposta lanciata dal segretario provinciale organizzativo dell' Udc, Cesario, chiedendo a Siniscalco se ''l' Etr, che e' partecipata da banche, non possa e non debba ampliare la somma di mutuo nei casi di immobili ipotecati o aprire procedure di credito per facilitare i pagamenti, che oggi hanno una perentorieta' di sei mesi che facilita, indirettamente, il ricorso all' usura''.

Psdi e Socialismo e Libertà: “Obiettivo dei socialisti la creazione di un grande partito”

14/07 Le delegazioni del Psdi e del movimento Socialismo e' liberta' si sono incontrate a Lamezia Terme per un esame congiunto della situazione politica regionale e nazionale. Per i socialdemocratici erano presenti il segretario regionale, Carlo Colella, e i componenti della segreteria regionale Gaspare Conforti e Guido Arcuri, mentre per Socialismo e' liberta' hanno partecipato il coordinatore regionale, Sisinio Zito; gli ex parlamentari Rosario Olivo e Salvatore Frasca e Pino Napoli. ''Le due delegazioni - e' detto in un comunicato - hanno convenuto sul fatto che l' obiettivo di socialisti e socialdemocratici italiani deve essere la creazione di un grande partito socialista e democratico, allineando cosi' l' Italia a tutti gli altri Paesi europei. Da questo punto di vista particolari responsabilita' ricadono sullo Sdi, che non puo' limitarsi a dare soltanto opera di testimonianza, e sui Ds, che non possono piu' rinviare una chiara scelta socialista o pensare di affrontare la questione socialista attraverso il semplice assorbimento dei socialisti e socialdemocratici nel loro partito. Nonostante le difficolta' che questa prospettiva comporta anche in Calabria, le due delegazioni hanno espresso il proposito di lavorare insieme per mandarla avanti, sia attraverso una costante consultazione tra loro sia attraverso iniziative pubbliche in modo da coinvolgere nel progetto non soltanto i dirigenti dei partiti interessati, ma tutti coloro che credono che occorre porre fine a questa vera anomalia italiana che tanto negativamente pesa sulla vita politica e civile del nostro paese''.

I parlamentari DL al Question Time con il Ministro: “Drammatico lo stato della A/3”

14/07 I parlamentari calabresi della Margherita Oliverio, Bianchi, Meduri e Camo hanno denunciato durante il question time svoltosi oggi ala Camera il ''drammatico stato della A3, nel pieno della stagione estiva e del maxi flusso dettato dal traffico turistico''. ''Il ministro Giovanardi - e' detto in una nota - che ha sostituito l'assente Lunardi, che regge il dicastero competente, ha potuto garantire la riduzione dei cantieri per soli 20 km del tratto calabrese durante il periodo estivo. I cantieri dei nuovi lotti - ha detto Giovanardi - inizieranno dopo l'estate. E' evidente - ha concluso il ministro per i rapporti col parlamento - che il particolare stato di degrado ha comportato e continua a comportare l'esigenza di una forte accelerazione del suo ammodernamento anche ne periodo estivo, il che reca disagi e difficolta' che non sono sempre possibili eliminare''. Dal canto loro, i parlamentari diellini hanno sottolineato ritardi e disfunzioni pesanti ed evidenti nell'ultimo quinquennio, denunciando la mancanza d almeno 3 miliardi di euro per il finanziamento integrale del progetto di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria. I parlamentari hanno anche giudicato insufficienti le misure per l'esodo estivo perche' mancano le indicazioni per il traffico dei mezzi pesanti, con merci pericolose e per i sistemi di Isoradio che consentono di avere informazioni radio 24 ore su 24 sulla medesima frequenza FM 103.3. ''E' ora di voltare pagina - hanno rilevato gli esponenti della Margherita -. Affinche' la scadenza del 2009 non sia una mera enunciazione di principi priva di fatti concreti, e' necessario - hanno concluso - ce nella prossima legge finanziaria i fondi disponibili sano concentrati su questa strada. Lo chiede il Sud e lo chiede l'intero paese''.

Camo (DL) “Sulle condizioni della A/3 ha ragione il Presidente Loiero”

14/07 L' on.Geppino Camo, della Margherita, intervenendo al question time alla Camera sulla A3 ha, tra l' altro, detto che ''la condizione della Salerno-Reggio Calabria, specificamente per il tratto calabrese, e' in gravi condizioni perche' ci sono sette lotti di lavori fissi nei quali gia' in condizioni normali, cioe' non durante le ferie estive, si creano lunghe code in alcuni tratti. Durante questa fase non solo le code aumentano, ma addirittura rischiano di diventare pericolose per l' incolumita' delle persone''. ''L' Anas fino ad oggi - ha aggiunto Camo - ha fatto semplicemente degli annunci e nulla ha risolto in riferimento alla condizione di disagio in cui si trovano gli automobilisti che devono attraversare questo tratto di autostrada. Ha fatto bene il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, ad allarmare sia l' Anas sia il ministro Lunardi che sembrerebbe debba venire qui entro la fine di luglio a verificare lo stato dei lavori. Noi naturalmente non siamo soddisfatti della risposta che ci ha fornito il ministro Giovanardi perche' avremmo voluto ci fosse il ministro al ramo, Lunardi. Ma tant' e', purtroppo. Noi staremo vigili e attenti per far si' che il disagio dei cittadini venga alleviato nella misura migliore''.

Zavettieri (NPsi) “Il Premier si ricorda solo adesso del Nuovo Psi”

14/07 ''Ci dispiace che il presidente del Consiglio si accorga che esiste il Nuovo Psi proprio ora che rischia di perderlo non avendo, in passato, riservato attenzione sufficiente alle proposte dei socialisti, tenuti in posizioni marginali per molto tempo''. Cosi' Saverio Zavettieri, leader del Nuovo Psi in Calabria, commenta l'intervento di Silvio Berlusconi al convegno del Gruppo di Todi. ''Risulta altresi' curioso che questo invito - osserva ironico Zavettieri - il presidente del Consiglio lo rivolga dal seminario organizzato dalla 'Fondazione Liberal' per avviare la costruzione di una casa comune dei moderati senza chiedersi cosa ci starebbero a fare i socialisti, i quali, da sempre, si battono per la costruzione di una casa socialista''. ''Un richiamo a sentimenti e 'risentimenti' puo' essere fatto rivolgendosi a singoli individui e persone, non certo ad una forza politica che ragiona e decide sulla base di progetti politici, guardando, cioe', al futuro'', afferma ancora il dirigente del partito del Garofano, che rimprovera anche altro al premier: ''Sarebbe inoltre il caso che il presidente del Consiglio fosse piu' rispettoso della autonomia e della liberta' di scelta di ogni singolo movimento politico, senza avere la pretesa di dettare i tempi delle loro scelte''. Dopo aver ricordato che lunedi' prossimo si riunira' il Consiglio nazionale del Nuovo Psi, che dovra' decidere quando fare il congresso del partito, Zavettieri sottolinea: ''Sara' dunque l'assise congressuale di settembre che avra' il compito di assumere le relative determinazioni politiche''.

Napoli (AN) “Garantire la sicurezza al PM Facciolla”

14/07 ''Garantire la massima sicurezza al pm della Dda di Catanzaro Eugenio Facciolla''. E' quanto chiede, in un' interrogazione ai ministri dell' Interno e della Giustizia, il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. ''Avevo gia' provveduto in passato - aggiunge il deputato di An - a denunziare il grave stato di pericolosita' al quale e' sottoposto da tempo Eugenio Facciolla, sostituto procuratore della Dda di Catanzaro dal luglio 1997 e delegato ad inchieste che hanno coinvolto potenti clan della 'ndrangheta cosentina. Tra l' altro, Facciolla, con le sue inchieste, ha portato alla luce per la prima volta in Calabria le collusioni tra la 'ndrangheta e l' imprenditoria. Il giudice Facciolla ha subito numerose e pesanti intimidazioni e nello scorso mese di giugno ha ricevuto una busta contenente un proiettile calibro 9, avvolto in un biglietto con scritte inneggianti ad una sua futura 'esplosione'. Due mesi fa, infine, un detenuto ha rivelato che l'ex patron del Cosenza calcio, Paolo Fabiano Pagliuso, avrebbe offerto centomila euro d' acconto ad esponenti di una cosca mafiosa per ottenere l' eliminazione fisica dello stesso Facciolla''. Da qui la richiesta di Angela Napoli ai ministri Pisanu e Castelli ''se non ritengano necessario ed urgente adottare adeguate iniziative al fine di garantire la massima sicurezza al giudice Facciolla''.

Zuccherini (Prc) “Fondi depurazione , la Regione si costituisca parte civile”

14/07 Nell'inchiesta ''Poseidone'', avviata dalla magistratura dopo la seconda relazione della Corte dei conti sull'inquinamento delle coste e la gestione degli impianti di depurazione in alcuni comuni della fascia tirrenica, la Regione deve costituirsi parte civile. Lo ha chiesto il commissario di Rifondazione comunista in Calabria Stefani Zuccherini che ha sottolineato come ''le politiche fallimentari dell'ufficio del commissario per l'emergenza ambientale hanno portato all'inchiesta ''Poseidone'' che, come ha dichiarato la Corte dei conti, fa emergere responsabilita' politiche dei soggetti istituzionali che in questi anni hanno gestito in Calabria il settore della depurazione delle acque, nonche' dell'intero schieramento delle forze politiche del centrodestra''. Negli ultimi anni, ha detto Zuccherini, ''abbiamo piu' volte denunciato attraverso esposti alla magistratura, interrogazioni parlamentari, iniziative pubbliche le politiche fallimentari dell'ufficio del commissario, una regione dove nonostante il commissariamento i cittadini sono costretti ogni anno ad assistere alle cattive condizioni del mare''. Una regione, ha aggiunto l'esponente di Rifondazione, ''dove nonostante le numerose denunce e proteste chi deve controllare non controlla, chi deve intervenire non interviene e dove, i numerosi episodi riguardanti la cattiva gestione degli impianti di depurazione e le cattive condizioni di lavoro con le quali sono costretti a lavorare gli addetti agli impianti dimostrano che l'ufficio del Commissario per l'emergenza ambientale non controlla l'applicazione dei contratti con le aziende che si sono aggiudicate lagestione dei depuratori''. Zuccherini ha inoltre annunciato che Rifondazione si battera' affinche' la gestione del ciclo dei rifiuti e delle acque in Calabria ritorni di competenza degli enti locali, anche al fine di coinvolgere i cittadini, le associazioni ed i sindacati.

Morrone (Fiamma) “Sulla morte dei cantonieri a Bonifati i politici facciano autocritica”

14/07 “Tutto il mondo politico calabrese ‘insorge’ contro la situazione di pericolosità delle strade nella nostra Regione ! Tutti i politici più in vista cercano le responsabilità come se di tutti fossero le colpe tranne che loro! E parlano i Sindacati definendo inaccettabili le condizioni di sicurezza del lavoro .E parlano ministri e vice ministri , sottosegretari ,senatori e parla pure il Presidente della Regione ecc. ecc.” e' quanto afferma, in una dichiarazione, Marcello Morrone, dirigente del Movimento sociale-Fiamma tricolore di Cosenza, facendo riferimento all' incidente di Bonifati in cui sono morti due operai dell' Anas. “Parlano in tanti - prosegue Morrone - ma tutti quelli che lo fanno non sono altro che personaggi i quali hanno occupato ,e continuano ad occupare, posti di rilievo nella politica nazionale , regionale e provinciale. Tutti questi signori parlano e si dicono addolorati per la notizia della morte dei due operai . E danno una certezza :si daranno tutti da fare per individuare le cause di questo terribile incidente ! Ma vanno anche oltre e dicono che vorrebbero appurare di chi sia la responsabilità della situazione di pericolosità delle strade calabresi! Ma se le strade sono insicure ,ed è risaputo , perchè guardare lontano? Signori politici locali ,non avete uno specchio ? Guardatevici dentro ,vedrete subito i responsabili del degrado calabrese e li avrete a portata di ......“

Guerriero: “Solidarietà allo sciopero dei magistrati”

14/07 ''Desidero esprimere all' Associazione nazionale magistrati la mia piena solidarieta' per lo sciopero indetto per oggi contro la riforma dell' ordinamento giudiziario, che e' gia' passata la vaglio del Senato e che lunedi' prossimo sara' esaminata dalla Camera''. Lo afferma, in una dichiarazione, Pino Guerriero, presidente della Commissione regionale antimafia. ''Questo sciopero dei magistrati - aggiunge Guerriero - non e' uno strumento corporativo per difendere la casta, ma una leva prudente ed estrema, usata solo quattro volte, per preservare lo stato di diritto contro la pretesa del Governo Berlusconi di mettere la mordacchia a chi non si piega al volere del potere politico. In questi anni il governo di centrodestra si e' distinto per aver emanato leggi ad personam a difesa del Cavaliere e dei suoi interessi. La legge cosiddetta 'salva Previti', oggetto di discussione proprio in questi giorni, rientra in questo filone protezionistico. Da qui la sacrosanta azione di protesta dei magistrati, che spero possa essere colta ed appoggiata dall' opinione pubblica. Certo, la giustizia in Italia non ha mai goduto di buona salute e non sono pochi i rilievi che si possono fare a settori della magistratura che hanno o esagerato o dormito. Ed e' persino ragionevole la discussione sulla separazione delle funzioni. Ma da qui a stravolgere i principi costituzionali ce ne corre. D' altra parte e' lo stesso Presidente Ciampi a muovere profili di incostituzionalita' della riforma: il ridimensionamento dei poteri del Csm; la possibilita' d' impugnare, da parte del Ministro della Giustizia, le delibere del Csm; l' istituzione di un ufficio che possa controllare l' esito dei procedimenti e, infine, l' ipotesi di una relazione annuale del Guardasigilli al Parlamento sull' amministrazione della Giustizia. Queste riserve, traslate in una regione come la Calabria afflitta dal fenomeno mafioso, assumerebbero un rilievo consistente. Abbiamo bisogno di una magistratura forte, indipendente, libera che risponda alla Costituzione e ai cittadini per una giustizia veloce e, quindi giusta. Ecco perche' oggi sono accanto ai magistrati che lottano per non rendere piu' ingestibile di quanto non lo sia adesso il sistema giudiziario italiano''.

Angius (DS) “Non siamo solo sinistra ma coalizione di centrosinistra”

14/07 ''L' Unione e' la coalizione del centrosinistra. Non siamo, dunque, soltanto la sinistra''. Lo ha detto Gavino Angius, presidente dei senatore dei Ds, rispondendo a Lamezia Terme, a margine di una manifestazione nell' ambito della campagna di ascolto avviata dal partito, alla domanda secondo cui sono in molti ad accusare la sinistra di non sapere fare la sinistra. ''Non so - ha aggiunto Angius - chi siano questi molti. Noi, intanto, siamo il centrosinistra, siamo l' Unione e non siamo, dunque, soltanto la sinistra. A vincere le elezioni regionali, qui in Calabria e altrove, e' stata l' Unione, il centrosinistra, e non la sinistra, che da sola avrebbe perso. Ci sono delle alleanze tra le forze riformiste ed all' interno delle alleanze ci sono anche le forze di sinistra. I grandi temi della sinistra, del centrosinistra e dell' Unione sono quelli classici dello sviluppo del Mezzogiorno: il lavoro, la competitivita' delle imprese, la sollecitazione di nuovi investimenti al fine di rendere il sistema meridionale, di fronte alle grandi opportunita' che abbiamo, finalmente competitivo. Servono politiche pubbliche, ma mirate, selezionate e profondamente diverse rispetto al passato''.

P.Mancini: “Sdi e Nuovo Psi non pensino soltanto alla prenotazione dei collegi”

13/06 “Dopo il via libera di Romano Prodi all' imbarco di Bobo Craxi e dei suoi seguaci nell' Unione, i capi dello SDI e del nuovo PSI non immiseriscano la questione della rinascita di una credibile forza socialista esclusivamente alla ‘prenotazione’, tutt' altro che commendevole, di collegi blindati, in Emilia, in Toscana e in Calabria”. Questo è quanto afferma in una nota Pietro Mancini, ex sindaco socialista di Cosenza. “Aprano le porte dei loro ristretti summit alle tradizioni più nobili –prosegue Mancini- alle istanze e ai sentimenti autentici del popolo socialista. Comprendendo che molti ex militanti ed ex elettori del centenario partito del socialismo italiano non si lasceranno mai imporre indicazioni di voto e orientamenti, non condivisi, dai vertici dei partiti. Ai congressi dei partiti di Boselli e De Michelis spetta il compito di spianare, in autunno, la strada al rilancio, politico ed elettorale, di una forza socialista, rispettabile, unita e autonoma. Ma, cosi' come vanno rispettate le ragioni della politica, che guideranno le scelte dei capi dello SDI e del nuovo PSI, uguale rispetto meritano quelle del cuore, che spingono Stefania Craxi e tanti socialisti a impegnarsi per non morire democristianoni, come Romano Prodi, e neppure giustizialisti, come i big dell' Unione Tonino Di Pietro, Achille Occhetto e Luciano Violante”.

Napoli (AN) “La ndrangheta è padrona del territorio regionale e condiziona la cosa pubblica”

13/07 ''Le notizie apparse oggi sulla stampa relative a chiare collusioni di esponenti politici calabresi con gli uomini della cosca Fiare' di San Gregorio d' Ippona sono la chiara dimostrazione di quanto da tempo vado denunziando sul fatto che la 'ndrangheta sia diventata ormai padrona dell' intero territorio regionale e condizioni la gestione della cosa pubblica''. E' quanto sostiene in una nota la vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, circa l'operazione compiuta dalla polizia di Catanzaro chiamata Rima. ''Spesso le mie denunzie - ha aggiunto - sono state considerate politiche e, come tali, strumentali e demagogiche, giacche', quasi sempre i partiti politici calabresi hanno preferito puntare sulla 'conta dei voti', piuttosto che sulla qualita' morale dei candidati. Buona parte del mondo politico calabrese ha ritenuto fino ad oggi che l' Antimafia vada fatta fuori dal proprio orticello, senza comprendere che la 'ndrangheta mira solo al potere e alla gestione dello stesso e che, pertanto, non guarda in faccia colore politico alcuno.La politica calabrese non ha quindi ancora colto in pieno la pericolosita' di chi viene chiamato a gestire la cosa pubblica con il solo scopo di fare carriera politica personale, per la quale e' pronto anche a piegarsi alle volonta' mafiose e ad assumere impegni che poi consentono alla criminalita' l' infiltrazione nella vita economica del territorio''. ''Fortunatamente - ha concluso Napoli - oggi che i fatti iniziano a darmi quella ragione che, in tal caso, avrei preferito non avere, mi auguro che si possa far luce a tutto campo, senza guardare in faccia nessuno e che proprio la politica calabrese sappia riappropriarsi di quel ruolo che possa restituirle credito di fronte ai numerosissimi cittadini bisognosi di giustizia''.

Il Prof. Massimo Veltri nominato nel coordinamento nazionale Ambiente dei DS

13/07 Si e' insediato nei giorni scorsi a Roma il Coordinamento Nazionale Ambiente dei Democratici di Sinistra. E' composto da dodici membri e ne fanno parte i responsabili delle diverse aree: fra questi e' stato chiamato il prof. Massimo Veltri, ordinario di Idraulica nell'Universita' della Calabria, senatore nella precedente legislatura e capogruppo Ds nella Commissione Territorio e Ambiente di Palazzo Madama. Massimo Veltri sara' responsabile di Acque e Dissesto Idrogeologico e dovra' curare le politiche di questi settori,coordinando le azioni in ambiti regionali e nazionali. ''Le leggi di riferimento - e' scritto in una nota - sono la legge Galli e quella sulla difesa del suolo, mentre i soggetti di raccordo sono le amministrazioni locali, le regioni, il Parlamento, il mondo imprenditoriale e del lavoro. Gia' in settembre, dopo la formazione di un apposito gruppo di lavoro, ci saranno le prime iniziative, a partire dalla Festa Nazionale dell'Unita' a Milano, da una serie di incontri in ambito regionale, da un convegno nazionale, lungo un percorso che portera' a definire una posizione unitaria e condivisa dei Ds in materia di acqua e difesa del suolo. Fra gli obiettivi prefissati c'e' principalmente quello di contribuire a fornire all'Unione una o piu' schede progettuali di governo in vista delle elezioni politiche, mentre specificamente per la Calabria e il Mezzogiorno si trattera' d'affrontare con piglio operativo e partecipato due fra i problemi che da sempre angustiano le nostre terre, facendo le va anche sul ruolo di coordinamento delle politiche ambientali di recente assegnato alla Calabria al tavolo delle regioni''. ''Ma la scommessa piu' rilevante - conclude la nota - e' quella di far risultare l'ambiente non come un motivo di freno allo sviluppo o una materia incidentale o accessoria, ma come momento centrale e decisivo della crescita, tanto al nord quanto al sud, il primo ormai vicino al collasso della congestione e della sostenibilita', pur essendo fra le aree piu' ricche del pianeta; il secondo che puo' vedere accorte politiche ambientali come vero e proprio motore per la crescita''.

Cesario (UDC) “L’ETR applica ipoteche anche su immobili prima casa per somme modeste.”

13/07 ''C'e' in atto un processo di accelerazione nella riscossione dei crediti da parte dell'Etr che rischia di provocare disagi economici notevoli al ceto medio e che va integrato da provvedimenti concertativi che favoriscano il recupero del credito senza intaccare la prima casa''. Lo afferma il segretario provinciale organizzativo dell'Udc di Cosenza , Raffaele Cesario. ''Si tratta - di una questione che richiama alla necessita' di interventi integrati fra sistema di imprese bancarie ed istituzioni- afferma Cesario- e che deve trovare un deterrente nell'impostazione della stessa iscrizione a ruolo dei crediti accertati''. In sostanza prosegue Cesario, ''ai cittadini debitori di imposte e tasse non pagate , l'Etr applica l'ipoteca su immobili che, per la stragrande maggioranza dei casi , rappresentano la prima abitazione : un percorso che spesso si realizza anche in presenza di somme oggettivamente modeste. I tempi perentori di pagamento- dice ancora il segretario provinciale organizzativo - sono relativi ad un solo semestre: in pratica chi non paga la somma richiesta si vede privato del possesso dell'immobile''. Una situazione che secondo il segretario provinciale organizzati dell'Udc, ''rischia di produrre effetti devastanti- prosegue Cesario- e che si unisce ad una deflessione del sistema produttivo . L'Etr - continua Cesario- e' un'emanazione di istituti bancari compartecipanti, che potrebbero concedere un mutuo aggiuntivo a quello preesistente per l'acquisto dell'immobile, applicando gli interessi legali, oppure procedere ad apertura di credito nei casi in cui l'immobile stesso sia 'libero' da ipoteche'' . In questo caso, continua l'esponete provinciale dell'Udc, ''si darebbe la possibilita' ai cittadini contribuenti di poter saldare le somme richieste, senza dover far fronte a tempi veloci che , indirettamente, favoriscono il ricorso a forme illegali di prestito di denaro, peraltro abbastanza diffusi sul territorio. C'e' da cogliere l'opportunita' di una riflessione pacata e di una soluzione intelligente ad una domanda sempre piu' forte- continua Raffaele Cesario - a cui l'Etr deve dare una risposta seria . La complessita' della crisi economica- conclude Cesario- e l'assenza di prospettive di crescita immediata impongono una definizione razionale di una questione che sta diventando sempre piu' presente nella quotidianita' e che merita l'attenzione delle forze politiche e sociali''.

Incontro tra Bobo Craxi e Prodi. Lunedì il Nuovo PSI decide sul futuro.

12/07 Un'ora di colloquio questa mattina tra il leader dell'Unione Romano Prodi e il vice segretario del Nuovo Psi Bobo Craxi. L'esponente del Garofano si schermisce, e assicura che e' da un mese che si dovevano incontrare, ma il faccia a faccia nello studio di Prodi di Piazza Santi Apostoli si e' avuto nel bel mezzo di una fase particolarmente delicata della vita interna del Nuovo Psi. Ieri, un luogo simbolo per i socialisti italiani, l'Hotel Midas, l'albergo romano dove 29 anni fa Bettino Craxi fu eletto segretario del Psi, e' stato teatro di una riunione informale dei maggiori dirigenti del Nuovo Psi, e la divisione interna si e' manifestata con estrema chiarezza. Da una parte c'e' stato chi, come Bobo Craxi e Saverio Zavettieri (leader del partito in Calabria), chiedono che il congresso del partito si faccia quanto prima, in modo da poter partecipare alle primarie del centrosinistra, o per sostenere un candidato socialista, o per partecipare comunque alla scelta del candidato premier dell'Unione. Ipotesi respinta da coloro che nel Nuovo Psi osteggiano il passaggio del Garofano dal centrodestra al centrosinistra, a partire dal ministro Stefano Caldoro e dalla piu' giovane deputata italiana, Chiara Moroni. In mezzo si e' collocato il segretario Gianni De Michelis, che prima di decidere sulla collocazione del partito vorrebbe vedere come si concludono le primarie del centrosinistra, e che vede come premessa per la riunificazione socialista una profonda riforma in senso proporzionale dell'attuale legge elettorale. Questo posizioni si riproporranno lunedi', quando a Roma si riunira' il consiglio nazionale del Nuovo Psi. Non piu' una riunione informale, ma la sede ufficiale per prendere decisioni definitive. E il rischio di una scissione, a quel punto, non sarebbe piu' solo teorico. Bobo Craxi appare determinato a spingere il partito verso l'alleanza con lo Sdi di Boselli e Villetti e i radicali di Pannella e Bonino per presentare insieme una lista liberal-socialista inserita nella coalizione dell'Unione. Sembra che Romano Prodi non sia del tutto persuaso che una lista cosi' riesca a superare lo sbarramento del 4%, ma Bobo Craxi si mostra molto piu' ottimista sulla possibilita' di successo. Il vice segretario del nuovo Psi respinge invece vigorosamente il sospetto che nel centrosinistra ci sia una sorta di veto nei confronti di Gianni De Michelis. ''Non e' assolutamente vero'', assicura. ''Su Gianni non ci sono problemi - afferma Craxi - e io gliel'ho detto: guida tu questo processo''.

Il 14 “Campagna d’ascolto” dei DS in Calabria

12/07 ''Il Mezzogiorno e' la risorsa strategica - ha affermato Carlo Guccione, viceresponsabile nazionale dei Ds per il Mezzogiorno - per la crescita economica e sociale dell' Italia. Solo se cresce il Mezzogiorno l' Italia potra' riavviare il motore dello sviluppo economico. Con questa iniziativa - ha proseguito Guccione - che abbiamo chiamato 'campagna d' ascolto', vogliamo avviare un percorso che tenga conto degli interessi e delle opinioni delle rappresentanze presenti sul territorio per arrivare ad una proposta compiuta e condivisa sul Mezzogiorno da presentare in un grande incontro nazionale di discussione e proposte per uno sviluppo del Sud. All' incontro che si terra' il 14 luglio per i Ds parteciperanno Gavino Angius, Roberto Barbieri, Marco Minniti, Carlo Guccione, Nicola Adamo, Giuseppe Bova, Doris Lo Moro, Domenico Bova, Nuccio Iovene, Franco Pacenza. Sono stati invitati a partecipare i presidenti regionali di Assindustria, Abi, Api, Confartigianato, Cna, Cia, Confagricoltura, Coldiretti; gli Ordini professionali dei commercialisti, ingegneri, architetti; i responsabili regionali della Confcommercio, Confesercenti, Confservizi, Legacoop, Confcooperative, Confetra, Associazione generale Cooperative Italiane, Forum del Terzo settore, Compagnia delle Opere; i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil.

Laratta (DL) “Una banca del sud sarebbe una novità positiva”

12/07 ''Una banca per lo sviluppo del sud potrebbe rappresentare una novita' positiva per la crescita economica e sociale del Mezzogiorno''. E' quanto ha detto il vicesegretario regionale della Margherita e componente del dipartimento Mezzogiorno del partito, Franco Laratta, nel corso di un incontro con alcuni imprenditore calabresi svoltosi a Lamezia Terme. ''Lo sforzo che stanno facendo il presidente Loiero - ha aggiunto - e la nuova giunta regionale e' ammirevole perche' punta ad invertire una situazione molto difficile e complessa. Pero' occorre qualcosa di 'forte', uno scossone che fermi la crisi, rianimi l'economia, dia ossigeno alle imprese. Non sono sicuro che questa sia la risposta migliore, penso che pero' possa essere una delle risposte necessarie: una Banca di interesse pubblico-privato, moderna, efficiente e rapida nelle scelte, che intervenga a sostegno delle piccole e medie imprese, dei privati e delle piccole realta' locali, favorendo l'accesso al credito, abbattendo il costo del denaro, sostenendo le migliori idee progettuali, favorendo i consumi delle famiglie. Una banca disposta ad investire nell'innovazione tecnologica delle imprese meridionali, oggi in difficolta' in questo settore''. ''Bisogna evitare - ha concluso Laratta - di mettere in piedi un carrozzone lento, clientelare e in mano a lobby di potere. C'e' bisogno invece di una struttura che realizzi un immediato intervento nell'economia meridionale, che sia controllato dallo Stato ma che si muova con la rapidita' e l'efficienza della migliore impresa privata''.

Palmieri: (PLI) “Intensificare i rapporti tra i partiti della CDL”

12/07 “Il Consiglio Nazionale del Partito Liberale Italiano riunitosi a Roma è stato chiamato a decidere sulla proposta del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, di aderire a pieno titolo e non solo da alleato leale, senza esitazione e da subito alla Casa delle Libertà, in vista delle prossime elezioni”. E’ quanto ha dichiarato in una nota il segretario regionale del PLI Calabria, Ciro Palmieri (nella foto). “Ma anche – prosegue Palmieri - perchè Berlusconi ha convenuto che “l’Italia ha bisogno della rivoluzione liberale, che deve riguardare l’assetto ed il funzionamento delle istituzioni, dell’amministrazione e dell’economia e di un progetto per la modernizzazione, che recida i legami con la cultura egualitarista per dare al cittadino il ruolo di protagonista”. Concetti rafforzati dall’esplicito riferimento all’auspicabile ruolo dei liberali nella costruzione del partito unitario. Che, secondo Berlusconi, “ha nella cultura e nella politica liberale uno dei suoi pilastri. Da qui l’invito del PLI a dare il suo contributo di idee e di uomini al processo di creazione di questa nuova forma politica”. La proposta è stata accolta dall’intera assemblea disposta a fare la propria parte per la costruzione del partito unitario, per il rilancio della coalizione, e per contribuire al suo successo nelle elezioni politiche del 2006. Il Segretario Regionale Ciro Palmieri, ha sottolineato quindi che anche in Calabria è necessario innanzitutto intensificare i rapporti tra i partiti della CdL e auspica subito dopo la pausa estiva un incontro per avviare un confronto sui temi dell’agenda politica regionale.

Tripodi (Pdci) “Si a percorso comune con Progetto Calabrie”

11/07 ''In occasione delle ultime elezioni regionali, i Comunisti Italiani hanno costruito con il movimento Progetto Calabrie un'alleanza che perseguiva l'obiettivo della difesa della democrazia: il nostro partito intende portare avanti questo progetto comune, che punta a dare una nuova prospettiva di sviluppo della Calabria e alla difesa del sistema dei diritti''. E' quanto ha detto il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, intervenendo a Camigliatello Silano all'assemblea programmatica del movimento Progetto Calabrie. ''Avvertiamo - ha aggiunto - l'esigenza di fare in modo che il movimento venga adeguatamente coinvolto nel nuovo governo calabrese, cio' significa che la questione deve essere assunta da tutto lo schieramento, che deve impegnarsi senza tentennamenti sulle questioni sociali ed economiche che intendiamo portare avanti. La Giunta regionale sta dando il segno che rispetto al passato c'e' un rapporto nuovo col sistema universitario. Sappiano che il sapere diventa un settore nevralgico per quel processo di modernizzazione che vogliamo avviare, e non e' un caso se abbiamo scelto il rettore Alessandro Bianchi quale coordinatore della commissione istituita dall'assessorato all'Urbanistica per la formulazione delle nuove linee guida della legge urbanistica. Non bisogna pensare, pero', ad un'utilizzazione solamente strumentale delle universita' calabresi, ma e' necessario che la Giunta assicuri un' osmosi continua che faccia valorizzare le idee e i progetti innovativi che nascono nei tre atenei''. ''Bisogna portare avanti - ha proseguito Tripodi - percorsi democraticamente orientati recuperando inoltre lo spirito della grande assemblea di Lamezia e rilanciando un metodo di condivisione delle scelte che deve diventare la misura della novita' che l'Unione vuole rappresentare. Proprio perche' siamo alla guida di una Regione che e' molto indietro sul terreno della democrazia, e in considerazione del fatto che e' grande la responsabilita' che gli elettori con un consenso cosi' ampio ci hanno affidato, abbiamo bisogno di piu' soggetti politici, partiti, movimenti, associazioni, cui dobbiamo assicurare ruolo e partecipazione: la responsabilita' di governo richiede piu' politica e piu' partiti''. ''Una prima sperimentazione - ha concluso - delle politiche di distretto puo' essere fatta a Gioia Tauro, che con il suo porto strategico e' una scommessa per l'intera regione. Il No al Ponte sullo Stretto deciso a Lamezia e' la premessa per il modello di sviluppo alternativo che bisogna avviare per assicurare la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche di una delle aree piu' belle del mondo''.

Zuccherini (PRC) “Unione a due velocità “

11/07 ''C' e' un' Unione a due velocita' con i partiti della Fed da una parte e gli altri dall' altra. Sarebbe grave, pero', se la Fed considerasse questi ultimi alla stregua di semplice ruota di scorta''. Lo ha detto Stefano Zuccherini, commissario regionale di Rifondazione comunista, incontrando i giornalisti a Catanzaro per illustrare le proposte del partito sulla sanita'. Alla conferenza stampa hanno partecipato l' assessore regionale al Lavoro, Egidio Masella; l' ex consigliere regionale Rosa Tavella e il consigliere provinciale di Catanzaro, Giuseppe Commodari. ''Abbiamo qualche riserva - ha detto Zuccherini - ci saremmo aspettati piu' coraggio e iniziativa da parte della Giunta, anche per la consistenza del voto ottenuto. Attualmente, invece, e' grave lo stato nei rapporti politici tra i partiti dell' Unione. Anzi possiamo dire che non c'e' nessun rapporto, fatto salvo il momento elettorale come e' accaduto per le recenti suppletive''. ''Il presidente Loiero - ha sostenuto Zuccherini - nella recente conferenza stampa tenuta con la Giunta ha detto di non volere critiche ma noi invece gliene avanziamo proprio sulle responsabilita' di tenuta della maggioranza. Siamo preoccupati e a due mesi dalle elezioni si pone la necessita' per i partiti di governo di misurare la loro azione''.

Perrelli (Patto) “Liberal democratici il nuovo centro del centrosinistra”

11/07 Il 21 luglio prossimo sara' ratificato l' accordo tra Segni, Scognamiglio e Scotti che portera' il Patto dei Liberaldemocratici ad essere il nuovo centro del centrosinistra. ''Il progetto nazionale - sostiene il coordinatore regionale dei Liberaldemocratici, Tonino Perrelli - e' partito dalla Calabria, infatti noi fummo i primi, gia' nell'agosto 2004 a formalizzare l' accordo con il Presidente regionale della Margherita, Mario Lagana', suscitando l' ira ed il disappunto di alcuni personaggi della nostra provincia che, contrariati, non volevano una nostra presenza da protagonisti, attraverso quell' accordo, designammo quale candidato presidente, alle Regionali, Loiero, formalizzando il nostro sostegno. Quel passaggio fu il vero e proprio apripista per tanti altri partiti, movimenti e singoli che successivamente oltrepassarono la barricata per sostenere la candidatura di Loiero''. ''Noi - ha aggiunto - non vogliamo certo i diritti d'autore, ma vogliamo che venga riconosciuto il nostro ruolo da protagonisti, soprattutto alla luce degli accadimenti verificatesi prima ed all' indomani delle elezioni. Noi, abbiamo sempre detto che avremmo presentato liste autonome a sostegno di Loiero nonostante lo sbarramento imposto dalla legge elettorale, ed eravamo pronti con le nostre liste in tutte e cinque le province calabresi, ma alla vigilia delle elezioni, su pressante ed insistente richiesta dello stesso Loiero, abbiamo rinunciato a correre da soli per consumare un cartello elettorale con partiti lontani da noi per cultura, per tradizione e soprattutto per educazione e che diversamente mai avremmo avvicinato. Quell' accordo ci porto' a dover rinunciare a ben 30 dei nostri candidati e quel che e' peggio che sono stati riconosciuti ad altri meriti sproporzionati al loro reale peso politico''. ''Noi - ha proseguito Perrelli - abbiamo creduto in Loiero e nella sua volonta' di svolta e di cambiamento reale, oggi auspichiamo che tale cambiamento sia ancora possibile, che si porti avanti la bandiera della meritocrazia e non delle patinate amicizie. Noi oggi attendiamo di partecipare attivamente e da protagonisti allo sviluppo della Regione che abbiamo contribuito a costituire, vogliamo e pretendiamo subito di conoscere il nostro ruolo perche' le elezioni non si vincono per concorso ma per consenso e faticoso lavoro e contributo di tutti quelli che vi hanno partecipato''. ''Oggi noi chiediamo - ha concluso - chiarezza e lealta', domani, con il nostro Consigliere Regionale Egidio Chiarella faremo sentire alta la nostra voce''.

I Verdi della Calabria propongono i comitati pro Pecoraro per le primarie

08/07 I Verdi della Calabria costituiranno dei comitati per sostenere la candidatura del leader nazionale Alfonso Pecoraro Scanio alle primarie. Lo ha annunciato oggi, nel corso dei lavori dell'assemblea regionale del partito, ai quali ha partecipato anche Pecoraro Scanio, il segretario dei Verdi della Calabria, Diego Tommasi. ''L'intenzione della Calabria - ha detto Tommasi - e' quello di costituire una serie di comitati pro Pecoraro Scanio per elaborare un programma da consegnare agli italiani e fare in modo che le nostre tematiche che sono ambiente, energia, lavoro, siano i punti principali della nostra campagna elettorale. Ci sono tanti cittadini che vogliono cambiare il nostro Paese come tanti cittadini hanno voluto cambiare la Calabria. Noi ci rivolgiamo a questi, non ai semplici iscritti dei partiti, alla societa' civile che vuole dare davvero una spallata a questo centrodestra''. ''Ritengo - ha concluso Tommasi - che, nel momento in cui si fanno le primarie, per essere vere ci vogliono piu' candidati, altrimenti non sono piu' primarie. Allora noi lavoriamo principalmente sul programma da presentare agli italiani''.

Donnici (IDV) “Di Pietro riconsideri la candidatura alle primarie”

08/07 ''In politica rivedere una scelta puo' essere a volte dimostrazione di forza e lungimiranza. Ecco perche' invitiamo ancora una volta il presidente Antonio Di Pietro a riconsiderare l' opportunita' della sua candidatura alle primarie. Non serve ne' a lui, ne' a l' Italia dei Valori, ne' al Paese''. E' quanto afferma Beniamino Donnici, assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Calabria dimessosi recentemente dagli incarichi nazionali del partito e animatore, insieme ad altri dirigenti di altre regioni, dell' area culturale interna denominata ''PartecipAzione-Identita' e progetto dell' Italia dei Valori''. ''Abbiamo contestato - sottolinea Donnici in una dichiarazione - durante i giorni del durissimo scontro interno alla Margherita l' appiattimento eccessivo sulle posizioni del leader dell' Unione e fortemente osteggiato la ventilata ipotesi di fusione dell' Idv nella Lista Prodi, poi abortita. Con la stessa chiarezza affermiamo di non comprendere, oggi, la decisione di una candidatura concorrente alle primarie. Che senso ha? Come la spiegheremo dal momento che non ci sono differenze programmatiche tra la nostra visione e quella di Prodi?''. ''Riflettiamo - sostiene ancora Donnici - e riapriamo il confronto interno. I cittadini non amano le scelte strumentali, i nostri dirigenti e militanti sono perplessi e confusi e un risultato negativo, potrebbe darci il colpo da ko. Viceversa, un' eventuale rinuncia rafforzerebbe il legame con Prodi, riaprirebbe il dialogo con la Fed e ci farebbe definitivamente uscire dall' isolamento''.

Sabato a Camigliatello l’assemblea programmatica di Progetto Calabrie

07/07 Si svolgera' sabato prossimo, a Camigliatello Silano, la prossima Assemblea regionale programmatica di Progetto Calabrie. Una giornata di approfondimento e confronto che si concludera', alle 18, con l' intervento del presidente della Regione, Agazio Loiero. ''Progetto Calabrie - e' scritto in una nota - nei prossimi mesi caratterizzera' la propria attivita' sostenendo con rinnovato vigore alcune battaglie di opinione su argomenti che hanno sempre diversificato l' azione del movimento: le primarie di collegio, per la Camera e il Senato, e per la scelta dei candidati alle amministrative; l' ambiente e le fonti energetiche; l' Universita' e la formazione; le politiche sociali; la centralita' mediterranea della regione. Su questi argomenti, come sulla coerenza dell' azione di governo al programma dell' Unione e al rispetto del codice etico, Progetto Calabrie sara' protagonista di una costante azione di stimolo e proposta nei confronti della Giunta e dell' intera coalizione di centrosinistra calabrese''. I lavori dell' assemblea saranno introdotti dal presidente di Progetto Calabrie, Giuseppe Pierino, e coordinati dal portavoce regionale, Sergio Lagana'. Interverranno nel corso della giornata Alessandro Bianchi, rettore dell' Universita' Mediterranea di Reggio Calabria, e Giovanni Latorre, rettore dell' Universita' della Calabria.

Chiarella: “Maroni sbocchi i fondi della Legge Biagi per il lavoro femminile”

07/07 “Un interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Roberto Maroni, perché firmi immediatamente il decreto che sblocca i fondi della legge Biagi a favore del lavoro femminile in Calabria e in tutte le aree interessate”. L’ha presentata, su sollecitazione del consigliere regionale Egidio Chiarella (gruppo misto), il parlamentare Michele Cossa in rappresentanza dei Liberaldemocratici alla Camera dei Deputati. “La legge Biagi – spiega Chiarella - contiene infatti importanti norme, dotate di copertura finanziaria, che prevedono incentivi per il lavoro femminile indipendentemente dall’età delle lavoratrici. Tali incentivi – dice Chiarella - sono maggiori a favore delle regioni italiane dove gli indicatori economici (compresi quelli relativi all’occupazione femminile) sono bassi. Per questo motivo – sottolinea Chiarella - già nel settembre 2004, il parlamentare Cossa aveva presentato un’interrogazione analoga segnalando la necessità che il ministro del Lavoro, Maroni, firmasse il decreto che autorizza la spesa nel capitolo della legge Biagi a favore dell’occupazione femminile nelle regioni più disagiate. Nonostante la risposta affermativa fornita in Parlamento nell’ottobre 2004 dal viceministro Tassone, le donne calabresi e di tutte le aree disagiate meridionali, senza occupazione devono ancora attendere poichè a distanza di oltre otto mesi – evidenzia Egidio Chiarella - il ministro Maroni non ha ancora emanato l’apposito decreto e dunque tutti i progetti occupazionali calabresi rivolti alle donne non possono partire”. Secondo Chiarella, “il contratto di inserimento rappresenta, una delle novità più interessanti contenute nella cosiddetta legge Biagi. Esso è definito dell’articolo 54 come un contratto di lavoro diretto a realizzare - mediante un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del lavoratore a un determinato contesto lavorativo - l’inserimento ovvero il reinserimento nel mercato del lavoro di alcune categorie ritenute particolarmente deboli. In quest’elenco – spiega Chiarella - rientrano anche le donne di qualsiasi età residenti in un’area geografica in cui il tasso di occupazione femminile sia inferiore almeno del 20 per cento di quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile superi del 10 per cento quello maschile. Mentre per altre categorie elencate nella norma il contratto di inserimento è immediatamente applicabile, trattandosi di soggetti precisamente individuati – precisa Chiarella - per quanto riguarda la disoccupazione femminile nelle aree disagiate, è richiesto un ulteriore adempimento, ossia l’adozione di un apposito decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali da adottarsi di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze. Inoltre – dice ancora Chiarella - la precisazione della norma circa l’età consentirebbe finalmente di dare una risposta concreta al desiderio di moltissime donne di entrare nel mondo del lavoro. Accade, infatti – ricorda Chiarella - che le aziende, pur avendo la volontà di stipulare contratti di inserimento con donne di qualsiasi età, sono impossibilitate a farlo e si orientano diversamente. Poiché i posti sono limitati, il rischio – aggiunge Chiarella - è che quando verrà adottato il decreto non ve ne siano più disponibili o ve ne siano in misura così ridotta da vanificare sostanzialmente lo spirito della norma, estremamente positivo. Con l’interrogazione dell’on. Cossa – conclude Chiarella - si auspica che possano essere messi in moto gli incentivi che permettano alle imprese di avviare in Calabria, contratti di lavoro per il mondo femminile calabrese, purtroppo colpito da quasi il 38% di disoccupazione”.

Socialismo e Libertà: “L’ENEL non smantelli la squadra di pronto intervento di Corigliano”

07/07 ''L' Amministrazione Comunale di Corigliano deve prontamente intervenire sugli organi decisionali dell' Enel, per evitare che l' Enel Calabria, di fatto, smantelli la squadra di pronto intervento a Corigliano Calabro''. E' quanto scritto in una nota del Coordinamento del Circolo di ''Socialismo e' Liberta''' di Corigliano Scalo, a sostegno delle denunce dei sindacati ed in particolare della Uilcem. ''La squadra di Corigliano - prosegue la nota - e' stata sempre considerata una risorsa aziendale insostituibile dell' intero territorio, e se pur insufficiente, ha svolto un ruolo serio a favore dei cittadini cogliendo tutte le opportunita' che hanno rafforzato il ruolo dell' Enel in termini di reddito, agendo cosi' a favore dello sviluppo urbano, agricolo, turistico, industriale. Perche' quindi si smantella? Perche' nessuno se ne accorge, interviene, denuncia? Cosa fa la politica? Sanno gli Amministratori che tra la zona industriale, aziende agroalimentari, irrigazioni, ed altro ci sono circa 2.000 forniture stagionali irrigue, quattro grandi aree urbane, attrezzature turistiche e manifatturiere interessate? Che tutto cio' rischia di andare in crisi? Il disservizio e' sotto gli occhi di tutti. Le attivita' elettriche della squadra registrano arretrati paurosi per i nuovi allacci, manutenzioni ed ispezioni alla rete, mettendo in serio pericolo la sicurezza su tutto il territorio''. ''La nostra - e' scritto nella nota - non vuole essere, come si vede solo una denuncia generica, ma una presa di coscienza rivolta alla politica, all' Amministrazione, alla collettivita', sapendo che la complessita' della rete potrebbe creare serie difficolta' a tutto il territorio che potrebbe mandare in fumo opportunita' rivolte allo sviluppo urbano, alla crescita delle aziende agroalimentari, allo sviluppo turistico, artigianale ed industriale, nonche' alle attivita' del Porto. Queste tematiche, per le afferenze che hanno sulla vita quotidiana dei cittadini, vanno, infatti, oltre le battaglie sindacali, convinti come siamo che queste situazioni debbano essere affrontate, per la loro rilevanza sociale, anche e soprattutto dalla Politica. Politica che deve uscire dall' angusto angolo dell'ordinaria amministrazione e traguardare il futuro del territorio''. ''Un territorio - conclude socialismo e' liberta' - tra i piu' importanti e ricchi della nostra regione ma impoverito per l' assenza di idonee ed efficaci azioni e progetti in grado di trasformare le opportunita' in realizzazioni''.

Il Vicepresidente Fortugno sulle dimissioni di Bruni:

07/07 “Chi ha alimentato il sospetto e la maldicenza può ritenersi soddisfatto; chi, pur facendo parte dello schieramento di centrosinistra guidato dal Presidente Bruni, con un colpevole silenzio lo ha lasciato solo a fronteggiare ogni tipo di accusa, dovrebbe iniziare a riflettere su cosa significhi avere delle responsabilità politiche”.E’ quanto afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, in merito alla decisione del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, di dimettersi dalla carica. “Che un esponente del centrodestra porti un attacco ad una amministrazione di centrosinistra, sia pure con modi e toni che rispecchiano più la speculazione politica urlata che un fine moralizzatore, seriamente supportato da fatti e documenti, ci può anche stare. Ed infatti – dice Fortugno - la penna maldicente è riuscita dove ha fallito la spada nella competizione elettorale. Se quindi è nella logica delle cose che in politica non manchino i colpi bassi, non è altrettanto logico che chi ha condiviso la responsabilità amministrativa, anche stando all’opposizione, assista passivamente ad un processo a mezzo stampa fatto al Presidente di un ente pubblico, come se fosse un onnipotente dittatore che tutto fa e tutto decide. Ed infatti – prosegue il vicepresidente del Consiglio regionale - posto che le accuse rivolte al Presidente Bruni provengono da persona estranea all’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia e che si riferiscono a diversi presunti illeciti, mi chiedo dove fossero non solo gli assessori ed i consiglieri della maggioranza, ma anche e soprattutto i consiglieri della opposizione. La politica e l’attività amministrativa, in Calabria più che altrove, necessitano di trasparenza e trovo perciò giusta l’indignazione del Presidente Bruni a fronte di un silenzio insopportabile da parte di chi, così facendo, ritiene di potere stare alla finestra a guardare, senza neppure avere il coraggio di attivare i meccanismi previsti per il corretto funzionamento delle Istituzioni. Ma questo atteggiamento passivo, anzi omissivo, è la migliore prova che stiamo assistendo ad una bassa speculazione politica, cui ha prestato il fianco una coalizione di centrosinistra evidentemente poco attenta alle inevitabili ripercussioni. Personalmente – conclude Fortugno - ho sempre sentito come un privilegio il rapporto di amicizia che mi lega ad Ottavio Bruni, uomo ed esponente della Margherita di prim’ordine, e lo esorto a ritirare le sue dimissioni perché è di uomini come lui che ha bisogno la Calabria”.

Pilieci nominato consigliere nazionale dell’UDC

07/07 L' ex consigliere regionale dell' Udc, Francesco Pilieci e' stato nominato consigliere nazionale del partito. La nomina e' avvenuta all'indomani del secondo congresso dell' Udc svoltosi a Roma. La nomina di Pilieci e' il riconoscimento ''tangibile - e' scritto in una nota - di chi, per tanti anni, ha militato e milita con grande tenacia ed abnegazione sotto l' insegna dello Scudocrociato''.

Il vice ministro Nucara lunedì a Cosenza

07/07 Il vice Ministro all'Ambiente, Francesco Nucara, sara' lunedi' a Cosenza. Il leader repubblicano partecipera' al convegno sul tema: ''I Repubblicani: programmi e proposte alla luce dei nuovi scenari''. L'incontro si svolgera', con inizio alle ore 17,30, nel Salone di Rappresentanza del Comune. Interverranno Pino Vita, segretario regionale del Pri, e Delly Fabiano, consigliere nazionale del partito del Pri. E' prevista la presenza di Consiglieri nazionali, dirigenti regionali e provinciali.

Iniziativa Margherita-PSDI sul progetto Fed dell’Unione

06/07 Una disamina della situazione politica nazionale e regionale e' stata al centro di un incontro tra i dirigenti della Margherita e quelli del Psdi. In particolare, e' detto in una nota - viene condiviso ''il giudizio negativo sull' operato del governo nazionale, in particolare verso il Mezzogiorno'' mentre entrambe le forze politiche hanno espresso ''soddisfazione convinta e apprezzamento per l' operato di Agazio Loiero e della sua Giunta. Il presidente della Regione - e' scritto nella nota - mostra particolare autorevolezza nel gestire con autonomia e sensibilita' un ruolo delicato, reso ancora piu' difficile dalla situazione ereditata''. Nella nota si precisa, inoltre, ''che in previsione dell' Assemblea regionale della Federazione dell' Ulivo calabrese, prevista per il 16 luglio prossimo a Lamezia Terme, il coordinatore regionale della Margherita Franco Bruno ha invitato gli amici socialdemocratici, con i quali sono gia' state condivise significative esperienze politico elettorali - dalle Europee alle provinciali di Cosenza e alle ultime consultazioni regionali - a valutare con attenzione quanto sta accadendo nel cantiere ulivista della Calabria''. ''In un processo riformista - ha detto Bruno - il gruppo dirigente dei socialdemocratici puo' svolgere ed interpretare un ruolo di primo piano anche nel definire il nocciolo centrale dell' alleanza di governo''. ''I dirigenti del Psdi, nell' accogliere positivamente l' idea di compartecipare attivamente al progetto riformista calabrese - conclude la nota - si sono dichiarati interessati e disponibili ad assumere le necessarie iniziative per concretizzare in maniera efficace il percorso proposto''.

Napoli (AN) “Le dimissioni del Presidente Bruni sono una farsa”

06/07 ''Le dimissioni di Bruni? E' tutta una farsa. Lo sappiamo tutti, anche se qualcuno finge di non capire''. E' quanto ha detto il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia Angela Napoli, circa le dimissioni del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni. Nelle settimane scorse la vicepresidente della commissione parlamentare antimafia aveva denunciato presunte collusioni della politica con la criminalita' organizzata, facendo riferimento anche alla Provincia di Vibo. ''Il dato serio, preoccupante, che non puo' sfuggire - ha aggiunto Napoli - riguarda la sua relazione. E' con amaro compiacimento che prendo atto di come su tutti i fatti che sono stati oggetto della mia denuncia non sia stato in grado di offrire, anche stavolta, alcuna risposta che non si riducesse alla cronologia o al numero delle pratiche. Sono altri gli aspetti sui quali dovrebbe rispondere''.

Bianchi (DL) scrive a Pisanu: “Fughe a pagamento dal CPT di Crotone?”

06/07 ''Il ministro dell' Interno, Pisanu, intervenga immediatamente per chiarire se corrisponde al vero quanto riportato oggi da un quotidiano sulle fughe dal Cpt di Crotone, avvenute con il pagamento di qualche centinaio di euro''. E' quanto chiede, annunciando un'interrogazione parlamentare al ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, la parlamentare e responsabile Terzo Settore della Margherita, Dorina Bianchi, a proposito della notizia riportata da un quotidiano secondo la quale gli immigrati presenti nel Centro di permanenza temporanea di Crotone possono fuggire pagando una cifra stabilita in un apposito ''tariffario''. ''Se corrispondesse al vero - ha aggiunto Bianchi - quanto riportato dagli organi di stampa a proposito del Centro di permanenza temporanea di Crotone, la notizia sarebbe di una gravita' inaudita. Il fatto che ci possa essere chi specula sulla disperazione degli immigrati e alimenta l' illegalita' sfruttando una situazione socialmente difficilissima e' inaccettabile. Chiediamo a Pisanu di intervenire urgentemente per chiarire i fatti ed accertare eventuali responsabilita'''. ''Se verificati questi episodi - ha concluso - renderebbero ancora piu' complicata e grave la situazione sociale ed umanitaria esistente all' interno dei centri. Per questo motivo aspettiamo dal ministro risposte certe in tempi brevi''.

I Verdi in assemblea regionale l’8 a Lamezia con Pecoraro Scanio

06/07 Gli aspetti politici e programmatici della politica ambientalista, in vista anche del ruolo svolto dal partito in seno all’esecutivo regionale saranno i temi centrali dell’assemblea regionale della Federazione regionale dei Verdi, che si svolgerà venerdì 8 luglio, alle ore 14,30 presso l’hotel Lametia Terme. “La presenza dei Verdi nel governo della Regione – ha dichiarato il segretario reginale Leo Autelitano – comincia a farsi sentire: dimostrazione ne è il provvedimento “spiagge e mare pulito” , il provvedimento sulla depurazione che vede un investimento di 10 milioni di euro per la messa in funzione di 23 depuratori in aree nevralgiche della Regione e la volontà di affrontare situazioni di inquinamento storiche come ad esempio, la fabbrica chimica di Siderno per la quale è stata attivata la Conferenza dei servizi con all’ordine del giorno proposte operative per il disinquinamento del sito”. All’assemblea sarà presente il presidente della Federazione nazionale, Alfonso Pecoraro Scanio.

Nuovo PSI e Socialismo e Libertà s’incontrano

05/07 ''La scomparsa dall' orizzonte politico immediato della ipotesi del partito riformista apre uno scenario interamente nuovo che consente ai socialisti una larga possibilita' di iniziativa. La prospettiva e' quella dell' unificazione delle forze socialiste e della creazione di un grande partito socialista di stampo europeo''. E' quanto emerso da un incontro al quale hanno partecipato esponenti del Nuovo Psi e del Movimento 'Socialismo e' Liberta''. Alla riunione hanno partecipato Sisinio Zito, Rosario Olivo e il segretario regionale dell'Uil, Roberto Castagna, per ''Socialismo e' Liberta'''; Saverio Zavettieri, il segretario regionale Leopoldo Chieffallo, Franco Tucci e Sergio Dragone per il Nuovo Psi. ''La candidatura di Zavettieri - e' scritto in una nota congiunta del Nuovo Psi e e Movimento Socialismo e Liberta' - nelle recenti elezioni suppletive al collegio 9 ha rappresentato un fatto di grande rilevanza politica perche' ha segnato il distacco del Garofano dalla Casa della Liberta' e dimostrato nel contempo che esiste in Calabria una vasta area di consenso per i socialisti. Sul piano nazionale il fallimento dell' Ulivo non lascia altra alternativa allo Sdi che fare una scelta definitiva in favore dell' unita' socialista, attraverso atti politici conseguenti. I Ds, dal canto loro, non possono rinviare ancora il momento nel quale definire compiutamente la loro identita' come partito del socialismo europeo''. ''Le due delegazioni - conclude la nota - hanno convenuto che questi processi politici non devono essere questione che riguarda solo i partiti e le formazioni politiche, ma devono coinvolgere il maggiore numero possibile di associazioni, forze sindacali, intellettuali e cittadini. A questo scopo si dara' vita a iniziative di confronto e dibattito pubblico sul territorio''.

Donnici (IDV): “Le maggioranze le stabiliscono i congressi”. Madeo portavoce IDV Calabria.

04/07 “Sarà l’Arch. Eugenio Madeo il Portavoce dell’ IDV Calabria. A Madeo va anche la delega regionale degli enti locali. Nei prossimi giorni sarà convocato il coordinamento regionale per insediare anche un ristretto ufficio politico”. Lo ha reso noto il Coordinatore regionale Assessore al Turismo Regione Calabria Beniamino Donnici il quale ha brevemente replicato alle dichiarazioni del Consigliere Maurizio Feraudo secondo il quale la maggioranza del partito calabrese sarebbe attestato su posizioni diverse da quelle dell’attuale Coordinatore - “ le maggioranze ha dichiarato Donnici si stabiliscono nei congressi non con i comunicati stampa. E i congressi, guarda caso, in Calabria ed in Italia c’è chi come noi li chiede con forza e chi invece non li vuole fare”; - “da questo momento ha aggiunto Donnici non interverrò nelle vicende ordinarie del partito, intendo esercitare il mio ruolo istituzionale dedicandomi ai problemi della Calabria e dei calabresi che giudico più importanti ed impegnativi. Darò ovviamente il mio contributo alla discussione culturale e programmatica che si è ormai aperta a livello nazionale per definire l’identità ed il progetto dell’Italia dei Valori. In Calabria, infine, a differenza di altre regioni, IDV non è una ruota di scorta ma una importante forza istituzionale e di governo. Tanti segnali ci indicano una ulteriore crescita di adesioni e di consensi per un partito che vuole essere protagonista del cambiamento della politica e del rinnovamento dei gruppi dirigenti”. A questo obiettivo abbiamo lavorato per anni, siamo soddisfatti del risultato raggiunto e auspichiamo che Antonio Di Pietro guardi al modello Calabria per arrestare il declino del partito a livello nazionale.

Nicodemo Oliverio (DL) “Con l’Udeur faremo liste assieme”

04/07 ''Mastella ha proposto al suo consiglio nazionale di andare da soli perche' vuole intanto creare piu' pathos nei suoi quadri dirigenti. Alla fine faremo la lista insieme. Dove andra' l'Udeur altrimenti? Mastella non ha la possibilita' di superare lo sbarramento del quattro per cento da solo''. E' quanto ha affermato Nicodemo Oliverio, parlamentare dell' Unione eletto sotto le insegne dell'Unione nelle suppletive in Calabria - secondo quanto riporta un comunicato - in un' intervista alla trasmissione televisiva quotidiana ''Contro Adinolfi''. ''Abbiamo fatto una campagna elettorale strada per strada, casa per casa, nelle campagne calabresi - ha affermato Oliverio - devo dire che ho verificato che il nome di Romano Prodi tira ancora. E il simbolo dell' Unione tira, il simbolo dell' arcobaleno e' azzeccato. Sembra rappresentare il bel tempo dopo il temporale berlusconiano. Ne ho verificato l' effetto sul campo. Ho vinto con cinquantaquattro punti di vantaggio sul candidato della Casa delle Liberta'. In tempi di bipolarismo, e' un risultato clamoroso''. Rispondendo ad una domanda circa un possibile riavvicinamento tra ex democristiani, Oliverio ha detto che ''l' attuale bipolarismo lo vedo stabilizzato. Certo, c' e' una volonta' di riscoprire identita' antiche, sentimenti comuni. E, appena mi sono seduto in aula alla Camera, i primi a venirmi a salutare sono stati Angelo Sanza e Bruno Tabacci, per dirmi: finalmente ci ritroviamo tutti insieme. Non nello stesso schieramento politico, comunque''.

Zavettieri: “Unità socialista a portata di mano”. Pappaterra, “Occasione per riunificazione”

03/07 ''Bisogna creare una lista comune. I socialisti dello Sdi, del Nuovo Psi e di Socialismo e Liberta' si presenteranno, si spera, alle prossime elezioni politiche, uniti e collocati con il centrosinistra''. A sostenerlo e' stato il leader del Nuovo Psi calabrese Saverio Zavettieri, parlando a San Demetrio Corone ad un incontro a cui erano presenti i vertici dello Sdi della regione: il senatore Cesare Marini, il deputato Domenico Pappaterra, l' assessore regionale ai Lavori pubblici Luigi Incarnato, e il segretario provinciale del partito Mimmo Genise. ''E' necessario - ha aggiunto Zavettieri - creare un partito con obiettivi politici comuni, con un progetto che preveda riforme istituzionali e contenuti riformisti, perche' noi siamo per costruire una sinistra riformista. Questo significa avere una matrice comune, assumersi maggiori responsabilita' nel Governo e nella societa'. Ora o mai piu' quindi: da oggi al 2006 ci dobbiamo impegnare perche' il momento e' buono''. ''I socialisti - ha proseguito l'esponente del Nuovo Psi - erano destinati a sparire, ma adesso si sono verificate due circostanze favorevoli: la sconfitta alle regionali della Cdl e la scelta della Margherita di correre in autonomia. Di questa nuova situazione dobbiamo approfittare noi, diventando una forza in grado di aggregare altre forze che non vogliono stare ne' con Berlusconi ne' con Prodi. E' necessario poi superare il sistema maggioritario che e' diventato una camicia di forza e optare per il proporzionale. Il nostro compito sara' quello di svolgere una funzione trainate. I Ds, fino a qualche tempo fa, non vedevano bene l'unita' socialista, anzi era per loro fumo negli occhi. Oggi, che hanno di fronte la Margherita, tutto sommato il ruolo ai socialisti lo riconoscono''. Dello stesso avviso Pappaterra. ''L' unita' socialista - ha sostenuto - non si fa per tornare al passato, ma per avere una nuova societa' e per portare un messaggio riformista di novita' e di innovazione. E' importante che dopo lunghi anni di diaspora socialista si vada verso la riunificazione. Questo e' un risultato da valutare positivamente perche' e' l' occasione di riunificare tutta l'anima socialista riformista. Da posizioni diverse ci si puo' ritrovare oggi nell'unita'. Noi lavoreremo affinche' nel 2006 ci sia una lista socialista unita, aperta anche alle esperienze dell'area laica. Non c'e' dubbio - ha concluso Pappaterra - che per noi questa e' la prima grande prova dopo dieci anni, una prova di impatto con l' elettorato socialista nuovo e del passato ma con un grande spirito di rinnovamento''.

Feraudo (IDV) “La maggioranza del partito calabrese da piena fiducia a Di Pietro”

03/07 ''La maggioranza di Italia dei Valori della Calabria non condivide le posizioni emerse nella riunione non statutaria tenutasi a Falerna, convocata da chi ha costituito una improbabile corrente organizzata non riconosciuta dagli organismi nazionali del partito''. A sostenerlo e' il consigliere regionale Maurizio Feraudo, componente dell' Esecutivo nazionale nonche' responsabile provinciale di Cosenza di Idv. Feraudo, che non ha preso parte alla riunione di Falerna, ha anche reso noto un elenco di dirigenti del partito che hanno affermato ''la loro totale adesione alla linea politica nazionale del Partito e la piena fiducia al presidente nazionale Antonio Di Pietro''.

M.Trematerra (Udc) “Utilizzare i fondi Pon per la sicurezza”

03/07 ''Il problema della sicurezza per la citta' di Cosenza e per i comuni piu' importanti della provincia, passa solo attraverso un utilizzo dei fondi Pon che garantisca videosorveglianza, bonifica dei quartieri a rischio, uso della vigilanza privata d' ausilio alla forza pubblica''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale dell' udc, Michele Trematerra. ''I fondi Pon - ha aggiunto Trematerra - non sempre vengono utilizzati dai nostri Comuni, eppure la microcriminalita' aumenta a dismisura, creando disagi visibili alla popolazione. E' fondamentale l' uso della prevenzione intelligente, ma non buonista nel campo dell' integrazione comunitaria: progetti specifici di integrazione sociale finanziati dai fondi intermediterranei potrebbero limitare fortemente il problema dell' immigrazione clandestina''. ''Bisogna agire subito - ha concluso Trematerra - senza tergiversare, ma sapendo che la microcriminalita' e' un fenomeno destinato a crescere nell' immobilismo collettivo''.

Il leghista Calderoli si erge, addirittura, a paladino del Sud

03/07 ''Mi separano dalla Finanziaria solo tre mesi, ma se mi avessero nominato quando era il momento ce l'avrei fatta''. Lo ha dichiarato in un'intervista a ''Libero'' il Ministro delle Riforme istituzionali e della devolution, Roberto Calderoli, in merito al fatto che si era parlato di lui come Commissario per risolvere il problema dei forestali in Calabria. ''Come a casa nostra c'e' qualcuno che ha rivendicato i diritti del Nord, e' ora che qualcuno faccia altrettanto nei confronti del Sud'', ha aggiunto Calderoli, che poi ha parlato anche del progetto della doppia circolazione lira-euro che proporra' sabato prossimo a Reggio Calabria e Messina. ''Io non dico di abbandonare l'euro, da mantenere per gli scambi con l'estero, per il calcolo dei tassi di interesse e per il turismo - ha spiegato Calderoli- Parametriamo il potere d'acquisto della nuova moneta, battezzata 'calderolo', ad un paniere di beni''. Sulla sua proposta di castrazione chimica degli stupratori '' e' l'oscar dell'ipocrisia e il segno di un tabu' nei confronti di qualunque cosa riguardi il sesso - ha osservato il ministro delle Riforme istituzionali - I medici la chiamano sospensione androgina, e' una terapia come tante altre. Consiste nella sospensione, per bocca o per iniezione, della secrezione dell'ormone del testosterone''.

Bruno (Margherita) alla Direzione regionale: “Rafforzare il percorso della Fed”

02/07 Si è svolta questa mattina a Lamezia la riunione della Direzione regionale e dell’Esecutivo della margherita calabrese. I lavori sono stati aperti dalla relazione del Coordinatore Franco Bruno che si è soffermato inizialmente sull’importante risultato conseguito nelle elezioni suppletive per il collegio camerale di Isola Capo Rizzuto con la vittoria del candidato dell’Unione e della Margherita Nicodemo Oliverio: «I dati - ha detto Bruno - parlano da sé: oltre il 54 % di distacco dal secondo degli eletti. Una cavalcata travolgente che si colloca in continuità con un ciclo di vittorie iniziato fin dalle Europee e che ci ha visto crescere come coalizione alle Provinciali, alle Regionali, ed oggi alle suppletive. Il viatico è di quelli di qualità per le politiche del prossimo anno che sono abbinate anche ad un turno amministrativo di particolare rilievo».
«Oggi - ha proseguito il Coordinatore regionale - ci ripresentiamo con un gruppo parlamentare composto da cinque deputati, con otto Consiglieri regionali di cui uno Presidente della Giunta, un Assessore di grande operatività e incisività, un Vice Segretario di prestigio del Consiglio, Giamborrino Presidente della Prima commissione, Naccari Presidente della Commissione economica, Amato Presidente della Commissione Sanità e Welfare; Maiolo presto sarà Presidente della Commissione del Piano a prescindere dagli atteggiamenti di rivalsa di qualche Consigliere, e uno dei sottosegretari, Vincenzo Falcone, gestisce la delega ai Fondi strutturali. Credo di poter dire che Sculco e il gruppo, con il sostegno importante del partito, hanno svolto un lavoro di assoluto rilievo. Ci sono stati riconosciuti dal resto della coalizione ruoli e funzioni di grandissima responsabilità e prestigio. Questa premessa mi consente di legare la riflessione successiva: La Margherita in Calabria deve strutturarsi, nel nuovo contesto, come forza di Governo senza rinunciare alle proprie potenzialità di crescita».
«Strutturarci come forza di Governo - ha sostenuto Bruno in relazione alla fase della costituzione della Giunta e delle nomine - significa anche riuscire a fornire il nostro contributo di “calmieramento” delle tensioni che si registrano nella coalizione. Fermi nelle nostre convinzioni, ma duttili nella discussione e nella ricerca della sintesi. Una forza di Governo, che cresce in adesioni e simpatie ogni giorno, non può né deve alimentare una competizione sfrenata con i partners più significativi. In questo si rafforza e cresce il percorso della Federazione dell’Ulivo calabrese».
«C’erano, tra le tante aspettative, anche alcune preoccupazioni su alcune dinamiche che si sarebbero aperte all’indomani delle elezioni regionali», ha detto ancora Franco Bruno, soffermandosi, tra l’altro, sul fatto per lui naturale «che i primi atti e i primi segnali che qualsiasi Presidente avrebbe messo in atto sarebbero serviti a stabilire, anche in maniera simbolica, una questione sostanziale: è il Presidente il primo soggetto che Governa la Regione. Questa impostazione, a mio avviso scontata, comporta necessariamente alcune tensioni. Le comporta nel partito, nella Giunta, tra i Consiglieri, nei diversi partiti, che sono soggetti plurali e in qualche modo portati ad essere più complessi, più faticosi, rispetto alla consapevolezza del mutato scenario dei pesi politici specifici. Ci vorrà del tempo per sincronizzarsi e agire armonicamente.
Quello che voglio ora sottolineare - ha detto realisticamente Bruno - è che presumibilmente aumenteranno le fibrillazioni che si registrano nella coalizione e aumenteranno, tatticamente, attraverso segnali che potrebbero scaricarsi sulla Margherita».
Nell’opinione pubblica, ha proseguito il Coordinatore calabrese di Democrazia è Libertà, «registriamo segnali contraddittori. Da un lato la Calabria riguadagna autorevolezza soprattutto nei rapporti con la politica nazionale ed europea: entriamo nell’ufficio di Presidenza della Conferenza Stato-Regioni, assumiamo il coordinamento delle Regioni nell’Ambiente e nella Protezione Civile, interloquiamo con le autorità europee con incisività e credibilità rinnovate, ecc.
Dall’altro non si coglie quella sorta di anelito al rinnovamento e alla novità che aveva creato determinate attese. Le nomine non ci hanno aiutato. La grande stampa continua a mostrare una sorta di riserva mentale verso la Calabria a prescindere dal merito dei problemi, gli stessi attori sociali non esprimono sentimenti di soddisfazione complessiva e accadono anche fenomeni molto preoccupanti. Mi riferisco, ad esempio, al fatto che un gruppo di Senatori, nessuno calabrese, chiede l’intervento della Commissione Antimafia in Calabria - composta in prevalenza dal centrodestra - e al rischio che la discussione sulla mafia e l’antimafia finisca per assorbire e affogare ogni discussione ed iniziativa.
Dobbiamo stare attenti. Una partenza troppo sbilanciata rischia di mettere in forse risultati ottenuti con grande sforzo. Loiero è una parte essenziale della Margherita. Dobbiamo costruire un rapporto sinergico con tutte le articolazione della Regione, a iniziare dal Presidente, che va sostenuto e messo nella condizione di colmare un gap di comunicazione nella nuova funzione, una comunicazione che rischia di interrompersi almeno con le corde più sensibili della società calabrese. E ognuno dovrà svolgere il suo ruolo».
Bruno si è poi soffermato in maniera più analitica sul percorso verso la FED calabrese. «Certo - ha detto - a nessuno sfuggirà il ruolo e la funzione che ha la Federazione dell’Ulivo calabrese. Già nella fase di composizione delle Presidenze solo grazie ad un lavoro fatto attraverso l’Ulivo si è riusciti a superare l’impasse che pure si registrava. Solo la capacità di ricondurre tutto nella FED ci ha consentito di non registrare spiacevoli ritardi. Ho citato solo questo esempio per esemplificare il vero ruolo della FED. Il 16 luglio riuniremo la prima Assemblea regionale d’Italia ed eleggeremo il primo Consiglio regionale d’Italia dell’Ulivo. Siamo all’attenzione ancora una volta della politica nazionale, diventiamo esempio, sperimentiamo, indichiamo una strada al Paese. Dipenderà da noi valorizzare e tesaurizzare quanto stiamo costruendo. Per intanto, come potete ben intuire, questo percorso è utile qui ed ora. Serve alla Calabria, al Governo regionale, ad Agazio Loiero. Ci costringe, insieme ai DS e ai Socialisti, dentro un percorso comune e definito. Dobbiamo continuare. Costruire l’Ulivo nelle Province, dopo l’elezione del portavoce regionale unico, nei Comuni capoluogo e almeno nei grandi centri, dove voteremo il prossimo anno, è l’obiettivo che i Coordinatori provinciali e i partiti provinciali dovrebbero avere davanti a loro con forte determinazione. Il livello regionale della FED è a disposizione in questo percorso».
«Poi - ha proseguito Bruno - ci sono le questioni dei contenuti come altra faccia di un partito di Governo. La Margherita, in linea con la relazione approvata nel Congresso regionale, ha rilanciato con forza, come uno degli obiettivi prioritari dell’azione regionale, il sogno di un settore dell’ICT calabrese, che riscopra le tradizioni politiche della nostra regione nel settore dell’innovazione tecnologica e sia in grado di creare un contesto vero per lo sviluppo. Abbiamo portato manager di livello internazionale a discutere con imprenditori locali, con operatori del settore, con le maestranze, con le professionalità e il know how esistente insieme alla Giunta Regionale e a Loiero, con il contributo dei nostri dirigenti nazionali, Rutelli in testa. L’eco dell’iniziativa non è ancora spento. Anzi intorno a questa stanno nascendo idee concrete di intervento. Non possiamo non strutturarci anche noi per avere un rapporto coerente e sistematico con il settore.
E vi sono altre questioni - ha detto ancora il Coordinatore della Margherita calabrese - sulle quali abbiamo la necessità di in coinvolgimento puntuale e strutturato: quelle ambientali, quelle del lavoro e della formazione professionale, quelle dei fondi europei - a breve avremo un seminario con Falcone per capire realmente che cosa si intende fare per la fine dell’anno sui fondi a rischio -, quelle di Bilancio. E sulle questioni socio sanitarie, si andrà verso la cartolarizzazione dei debiti della Sanità? Sullo stesso ticket, è giusto parlare di eliminazione totale della tassa in maniera indiscriminata per tutti oppure non è utile aprire un confronto sulla possibilità che il ticket sui medicinali sia eliminato anche per quelli che una volta erano redditi medi - dei quali in campagna elettorale abbiamo parlato in lungo e in largo, non dimenticando la questione delle famiglie monoreddito -, magari abbassando per queste fasce di reddito anche il ticket cosiddetto diagnostico? E sui fondi per il diritto allo studio? È giusto distribuirli pro-capite oppure sarebbe più utile garantire un maggiore accesso a queste risorse per i piccoli Comuni e per i Comuni montani?
Insomma - ha detto Bruno concludendo problematicamente questa parte del suo intervento - possiamo discutere su come fare anche simbolicamente qualcosa di centrosinistra che ci contraddistingua, oltre le pur legittime nomine?
La mia ovviamente è un’esemplificazione, che il dibattito della Direzione e le prossime riunioni devono integrare e che il partito deve approfondire anche attraverso una nuova strutturazione che lo ponga al passo con il nuovo ruolo da gestire. Dobbiamo necessariamente cambiare la nostra organizzazione. Dovremo pensare a rendere il partito più aderente alle nuove esigenze, costruire i Dipartimenti e gli Uffici specifici per consentirci di entrare dentro le questioni di merito e di contenuto. La discussione è aperta, anche la forma organizzativa ha il suo valore.
Il partito è ancora utile a questa Regione anche se qualcuno sembra a volte volerlo dimenticare e preferisce muoversi da solo. Ci deve animare una convinzione di fondo e cioè che alcune di queste riflessioni dovrebbero spingerci a rafforzare le ragioni della Margherita. Noi non siamo una forza “centrista autonoma”, ma siamo parte fondamentale dell’Ulivo capace di interagire con ceti sociali innovativi ed anche con mondi moderati estranei alla sinistra.
Oggi il Partito ha rischiato di apparire troppo caratterizzato al centro. Non dobbiamo invece rinunciare a giocare una partita aperta su tutto il fronte, perché la natura stessa della Margherita ci permette di attrarre con la stessa efficacia sia i delusi del centrodestra che l’area laico socialista della coalizione. Insomma il lavoro da fare per la Margherita è tutto qua davanti a noi. Senza fretta impropria – ha concluso Franco Bruno - ma con coerente determinazione possiamo farcela e possiamo contribuire a migliorare i destini di questa nostra straordinaria Regione».
All’intervento del Coordinatore regionale è seguito un dibattito molto qualificato, alla fine del quale la relazione introduttiva è stata approvata all’unanimità. I prossimi appuntamenti sono fissati per il 16 luglio con la prima assemblea regionale (in tutta Italia) della FED e, per quanto riguarda la Margherita, per il 18 luglio, con l’Assemblea regionale del partito.

Beniamino Donnici si sgancia da Italia dei Valori

02/07 ''Mani pulite e' un grande valore, e' un fenomeno che passa alla storia, ma adesso bisogna capire se l'Italia dei Valori deve avere un futuro come soggetto politico autonomo e per farlo deve darsi un'identita', un progetto, un programma ed una prospettiva e questo non si puo' fare piu' sulla scorta di mani pulite e non lo puo' fare piu' soltanto Di Pietro''. Lo ha detto il coordinatore in Calabria di Italia dei valori e attuale assessore regionale al turismo Beniamino Donnici, intervenendo questa mattina a Falerna nel corso dell' assemblea straordinaria convocata per discutere della nuova struttura politico-programmatica del partito. Di Pietro, ha detto Donnici, ''e' il fondatore di questo partito e continuera' a fare il leader di questo partito nella misura in cui consentira', attraverso un processo democratico, la costruzione di un partito vero: ci sono tante energie in tutta Italia e dobbiamo aprirci alla societa' italiana'' Una presa di distanza dal movimento nazionale che si cela dietro l'area costituita in Calabria dai simpatizzanti a Idv che si chiama ''PartecipAzione, identita' e progetto di Italia dei valori'' che, cosi' come ha spiegato l'assessore regionale al Turismo, ''vuole costruire discussioni dove il partito non la fa e partecipazione dove il partito non la realizza: se Di Pietro vuole puo' accettare in positivo questa sfida, se invece si chiude e si arrocca nel bunker non ci sara' futuro per lui ne' per il partito''. Dalla Calabria parte quindi una sfida del partito di Italia dei valori che, cosi' come ha sottolineato Donnici, ''deve essere un laboratorio culturale, una fucina di talenti, di energie: la Calabria ha davanti a se, in questi 5 anni che traghetta dalla vecchia Calabriaalla nuova, il problema del ricambio dei gruppi dirigenti''. E per il leader di Idv in questi anni i calabresi ''sapranno guardare con fiducia non solo a quello che fara' la giunta regionale, ma anche a quello che piu' modestamente fare Beniamino Donnici nel suo ruolo istituzionale e nel suo ruolo di traghettare verso un altro partito''. Donnici ha anche annunciato che il congresso regionale si terra' nel giugno 2006, ed in quella occasione verranno nominati i nuovi dirigenti del partito.

M.Trematerra (Udc) “Dal 95 triplicati i reati di pedofilia”

02/07 ''Dal 1995 al 2005 i reati e le molestie sessuali in danno dei minori si sono piu' che triplicati: si e' passati dai 124 casi accertati nel '95, ai 435 registrati nel 2005 e relativi al biennio 2003-2004 e parliamo soltanto dei casi che hanno passato l' esame del Gup: mi pare che il tutto sia sintomatico di una forte necessita' di prevenzione ed in questo senso il mio ddl puo' essere certamente d' aiuto''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale dell' Udc, Michele Trematerra, che nei giorni scorsi ha presentato al Consiglio un ddl sulla pedofilia. ''I reati e le molestie sessuali - ha aggiunto Trematerra - hanno una origine eterogenea: oltre alla famiglia ed all' ambiente scolastico, si verificano, leggendo i dati, anche in posti neutri. Spesso sono associati ad un forte degrado familiare ed in questo senso il ddl presenta un' opportunita' di intervento preventivo con l' assistenza sociale necessaria''. ''E' importante anche - ha concluso Trematerra - cogliere e valorizzare al massimo la consapevolezza dei diritti che esprimono molte persone che oggi denunciano in prima persona questi misfatti e questi crimini. L' intervento legislativo non puo' che essere di forte aiuto''.

De Michelis: “Valore e' identita' socialista, al congresso di ottobre decideremo su unione “

01/07 Il Nuovo Psi si dichiara disponibile a partecipare ad un progetto di unita' socialista. "Se queste condizioni, che oggi si intravedono, si confermeranno nelle vicende delle prossime settimane, all'interno del cosiddetto centrosinistra, noi al congresso di ottobre discuteremo questa possibilita' . E, ovviamente se la maggioranza dei nostri iscritti lo vorra', questa sara' la scelta che faremo". Gianni De Michelis parla oggi, intervistato da Pietro Mancini al Gr3 - Rai, della possibile unita' delle forze socialiste nel centrosinistra. Gli elogi di ieri a Craxi da parte di Berlusconi - chiede Mancini - creeranno difficolta' maggiori nell'eventuale "traghettamento"? "molti socialisti - risponde il leader del Nuovo Psi - hanno scelto di andare in Forza Italia e molti dirigenti socialisti sono dirigenti di Forza Italia e questa e' una scelta legittima. ma quelli che fino adesso hanno votato Nuovo Psi questa scelta non l'hanno fatta e hanno preferito, sia pure in alleanza con il cavaliere, scegliere il simbolo del garofano. io credo che per questi il valore importante sia l'identita' socialista. Per molti di noi Craxi resta il punto di riferimento, ma in quanto leader dei socialisti. Se sganci Craxi dal Psi, io credo che non resti nulla e credo che Craxi medesimo non si sarebbe lasciato sganciare al Psi".
Giuliano Ferrara sostiene che Stefania Craxi ha le ragioni del cuore, ma Bobo, a cui chiede piu' stile, quelle della politica. Condivide? "Credo di si'. e' quello che ho cercato di dire fino adesso".

Folena: “proseguire sulla strada tracciata da Progetto Calabrie”

01/07 ''Io sono indipendente. Rimango legato al popolo dei Ds. Oggi pero' bisogna andare al di la' delle sigle dei partiti che sono diventati troppo autoreferenziali''. A sostenerlo e' stato Pietro Folena, indipendente del gruppo Prc, parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione che si e' svolta a Camigliatello, commentando la nascita del movimento Uniti a sinistra che debuttera' ufficialmente il 9 luglio a Roma. ''In Calabria - ha aggiunto Folena - guardo con attenzione all' esperienza del movimento Progetto Calabrie e a personalita' quali quelle di Tonino Perna e Giuseppe Pierino nonche' a quei giovani e alle associazioni che non vogliono consegnare il proprio destino ne' al mercato, ne' alle oligarchie, ma vogliono appropriarsi del loro futuro''.

A Lamezia oggi la Direzione regionale ed esecutivo della Margherita

01/07 Sabato 2 luglio, alle ore 10.00, a Lamezia Terme (presso il Grand Hotel), è stata convocata dal Coordinatore della Margherita in Calabria Franco Bruno una riunione dell’esecutivo del partito e della direzione regionale. All’ ordine del giorno l’esame della situazione politica regionale e nazionale e l’analisi del voto alle elezioni suppletive per il collegio camerale di Isola Capo Rizzuto, dove è stata registrata la netta vittoria del candidato dell’Unione e della Margherita Nicodemo Oliverio.

Belisario (IDV) “Nessuna confluenza o fusione in vista all’interno del partito”. Replica di Donnici

01/07 “Non vi è all’orizzonte alcuna confluenza e fusione dell’IdV con forze politiche vecchie o nuove. Chi afferma il contrario lo fa in modo strumentale e provocatorio”. Il responsabile nazionale organizzativo dell’IDV, Felice Belisario commenta così le esternazioni che il coordinatore regionale della Calabria Donnici sta scaricando da qualche giorno sugli organi di stampa.“Se Donnici – prosegue Belisario – fosse stato presente all’ultimo Esecutivo Nazionale, si sarebbe reso conto della assoluta infondatezza delle sue preoccupazioni e della opportunità della presenza di Antonio Di Pietro alle primarie del centrosinistra come momento per rimarcare la nostra peculiare presenza nella politica italiana. Non è questo il momento di ricercare inutili scorciatoie per una effimera notorietà, specie da parte di chi, fino a ieri, traendone indubbio vantaggio, ha fatto parte per nomina presidenziale della dirigenza nazionale oggi definita, in modo sospetto, tardivo e ingeneroso, oligarchia di partito solo al fine di costruirsi una improbabile corrente da ancient regime”.
''Il neo responsabile dell'organizzazione, Felice Belisario, non smentisce noi, ma il senatore Donadi, il quale, senza essere da nessuno zittito, ha chiesto che l'Esecutivo nazionale si pronunciasse su ipotesi di fusioni. Vista l'aria che tirava, l'argomento e' stato lasciato cadere. In ogni caso, prendiamo atto delle dichiarazioni di oggi, anche se ci sentiremmo molto piu' rassicurati da una parola chiara di Antonio Di Pietro''. Lo ha dichiarato Beniamino Donnici, assessore regionale al turismo della regione Calabria, replicando alla precisazione del responsabile nazionale dell'organizzazione del partito di Italia dei Valori. Donnici, com'e' noto, ha convocato, per domani, un'assemblea regionale straordinaria a Falerna (Cz), Hotel Eurolido, con inizio alle ore 10. Alle ore 11 e' previsto l'intervento politico programmatico del coordinatore regionale. ''Domani - ha aggiunto Donnici - renderemo un'informativa dettagliata sulla situazione attuale dell'IDV e su quello che, a nostro avviso, il partito potrebbe e dovrebbe fare, a livello nazionale, per arginare l'attuale declino e superare una crisi inarrestabile. Suggeriamo all'Avv. Belisario di leggere,con la dovuta attenzione,il sondaggio pubblicato oggi da uno dei maggiori quotidiani per capire che il dissenso che cresce in ogni regione d'Italia non e' figlio di posizioni strumentali, ma fotografa un malessere ed un disagio che non puo' essere esorcizzato dai predicozzi interessati dell'attuale gruppo dirigente''.

Zicaro (PLI) “Attivarsi per scegliere i candidati alle prossime politiche”

01/07 “Atteso che il Progetto di partito unico del centrodestra è congelato sino alle elezioni politiche del 2006, i partiti della Casa delle Libertà debbono attivarsi pienamente per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche”. E’ quanto afferma in una nota la Vice Presidente regionale del partito Liberale Italiano, Aurelia Zicaro. “Sempre seguendo quanto recentemente affermato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi -prosegue la Zicaro- e cioè che i partiti della coalizione di governo stanno costituendosi in comitati elettorali in tutta Italia per la scelta dei candidati, rileviamo con sconcerto che ciò non sta avvenendo a Cosenza e nei collegi della Provincia. Leggiamo, anzi, ed in questo siamo certi di interpretare la volontà popolare, che alcuni candidati uscenti si autoricandidano alla prossime elezioni politiche o per richiesta dei loro partiti di appartenenza – e non quindi della coalizione – o per decisione sempre di un solo partito e non dei cittadini o, quanto meno, della coalizione che li sostiene.E’ necessario, pertanto, aprire un dibattito pubblico sulla scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche, che coinvolga i partiti della Casa delle Libertà, i cittadini e la società civile, non potendosi più accettare l’odioso metodo della scelta dei candidati nelle stanze del palazzo del potere o, peggio ancora, dalle sedi romane distanti dalla realtà e dai bisogni della gente. I Liberali sono disponibili, sin d’ora, a promuovere, insieme agli altri esponenti dei partiti della Casa delle Libertà, una serie di incontri pubblici per la definizione del programma elettorale e la scelta dei candidati alle politiche del 2006.”


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