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Notizie di Cronaca
dal 24 al 30 marzo 2004

 

Cosenza Calcio: Giovedì uscirà la sentenza del TAR del Lazio

30/03 E' stato data, durante una trasmissione televisiva di una tv regionale, la notizia che quasi sicuramente giovedì prossimo il Tar del Lazio depositerà la sentenza del ricorso presentato dai legali Lubrano e Carratelli per conto del Cosenza Calcio. Nella stessa trasmissione sono stati ripercorsi tutti i fatti, avvenuti da luglio 2003 fino a giovedì scorso. La notizia, data dal giovane avvocato Lubrano, appena 31 anni, rampollo di una famiglia di legali molto quotata nella capitale, si è subito sparsa in città rimbalzando di bocca in bocca, e come per la famosa storiella che da uno stecchino si è arrivati a parlare di un tronco di quercia, anche la voce della gente ha trasformato come quasi fatta una notizia che ancora deve arrivare. Abbiamo dovuto faticare non poco per rasserenare gli animi entusiasti della gente. "E' ancora presto per dire qualunque cosa. Di sicuro, ha affermato l'avv. Lubrano, giovedì la sentenza verrà depositata ed avrà carattere esecutivo. Il Cosenza in caso di successo dovrà essere riammesso immediatamente in un campionato, B o C1 non saprei. Però è giusto non alimentare alcuna speranza perchè non è possibile fare alcuna anticipazione sulla decisione del Tar."

Il Comune approva il Bilancio 2004

30/03 "Nè ottimismo ne allarmismo", questo lo slogan lanciato dall'assessore Cersosimo dopo l'approvazione del bilancio di previsione 2004 avvenuto in tarda notte al Comune di Cosenza. "Obiettivi puntati sul sociale con grande importanza per cultura e urbanistica" è l'asse portante su cui è stato costruito, secondo l'assessore Cersosimo, il bilancio 2004. "Bilancio che sfiora l'impopolarità, afferma il Professore Assessore, per gli aumenti dell'Ici che comunque hanno sgravi per le famiglie meno abbienti. Stesso discorso per spazzatura e suolo pubblico." ; Non è stato d'accordo il centro destra che ha votato no quasi compatto (unico astenuto, oramai da più sedute, il consigliere Savastano) e che accusa l'amministrazione di colpire, con gli aumenti dell'Ici, le fasce medio basse della popolazione e che aspetta la sentenza del Tar, il prossimo 5 aprile, sulla vicenda spazzatura. In sala erano presenti i soci della cooperativa Polemos che hanno visto passare il loro contributo dai 30 ai 90 mila euro da dividersi in un anno tra 34 famiglie. Vedi lo speciale sul Bilancio

A Pedace tre famiglie perdono casa per un incendio

30/03 Un brutto incendio scoppiato nella tarda serata di martedì ha praticamente distrurro tre casa site in Contrada Perito di Pedace. L'incendio, scoppiato in una delle tre case, per cause ancora da accertare, ha coinvolto le due case vicine bruciando tutto. L'opera dei Vigili del Fuoco subito accorsi dal capoluogo, è stata immediata ma non semplice. Difatti ci sono volute le due di notte per aver ragione delle fiamme. Seri danni alle abitazioni. Agli occupanti, rimasti fortunatamente incolumi, non è rimasto altro che andare a trascorrere la notte dai parenti.

Pietro Mancini ringrazia il Sindaco per l'adesione alla Fondazione

30/03 In una lettera inviata al Sindaco, Pietro Mancini, figlio del grande leader socialista, recentemente scomparso, Giacomo Mancini, ringrazia il Sindaco per l'adesione del Comune alla Fondazione dedicata al padre. Nella lettera si parla anche di "grette polemiche" che hanno accompagnato in questi giorni l'iniziativa che, secondo Pietro Mancini, hanno tentato "di strumentalizzare piccole e modeste beghe familiari". Di seguito pubblichiamo il testo originale della missiva. "Caro Sindaco, ti ringrazio molto per l' impegno e la sensibilità, che hai dimostrato, nel seguire la pratica di adesione del Comune di Cosenza alla fondazione Giacomo Mancini. Un sentito grazie per aver rapidamente aderito all'invito, rivolto all'amministrazione comunale, da te diretta, da me, da mio figlio Giacomo e da donna Vittoria Vocaturo ad aderire all'importante e qualificante iniziativa, culturale e politica. Ti prego di ringraziare, da parte mia, i tuoi collaboratori, gli assessori e i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, che si sono espressi favorevolmente al progetto, nel civico consesso. Non riesco , invece, sinceramente, a comprendere le motivazioni di quanti, pure in un' occasione cosi' importante, nel doveroso ricordo da parte del Comune e della città di un Sindaco e di un leader politico, che ha dato solo il suo impegno e tanto lustro a Cosenza, non hanno rinunciato a grette polemiche, forse nel tentativo di strumentalizzare piccole e modeste beghe familiari Ti invio un caro saluto, sperando di rivederti presto. Pietro Mancini"

Disoccupati di San Giovanni in Fiore fanno lo sciopero della Fame

30/03 Cinque disoccupati di San Giovanni in Fiore, hanno occupato il Comune ed iniziato lo sciopero della fame. I disoccupati hanno deciso di avviare l'iniziativa di protesta dopo la sospensione da parte del Comune, per mancanza di fondi, del reddito minimo d'inserimento. L'iniziativa rientra nelle manifestazioni di protesta promosse da oltre un mese per chiedere l'attuazione di investimenti nel centro del Cosentino che consentano di avviare a soluzione il problema della mancanza di occasioni di lavoro. Nei giorni scorsi, tra l'altro, era stato occupato più volte il Municipio, con conseguente blocco dell'attività dell'ente.

Scomparso un uomo a Frascineto.

30/03 Un uomo di 34 anni, Domenico Ferrari, di Frascineto, risulta scomparso da ieri mattina. Sono stati i genitori, nella tarda serata di ieri, a denunciare la scomparsa alle forze dell' ordine. Le ricerche sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari, dagli uomini del Corpo forestale dello Stato e dai volontari della Protezione civile e dell'Ente nazionale salvaguardia ambientale che sono provvisti anche di cani. Al momento le ricerche non hanno dato esito e sono state sospese per il buio. Riprenderanno domani mattina e, se le condizioni climatiche lo permetteranno, saranno svolte con l' ausilio di un elicottero. Secondo alcune testimonianze, l'uomo sarebbe stato visto ieri pomeriggio nei pressi del santuario della Madonna della Catena di Cassano Ionio. Altre volte Domenico Ferrari si era allontanato da casa, ma era sempre tornato a casa, al massimo il giorno seguente.

Dopo cinque anni ancora non iniziano i lavori sull'A3 nel tratto del Pollino

30/03 Non si vede ancora alcun inizio dei lavori nel tratto della A3 compreso tra gli svincoli, che interessano la comunità arbreshe,di Firmo e Laino Borgo, dopo cinque anni dal loro inizio. Questo è quanto ha affermato il Presidente della Comunità montana Italo-Arbreshe del Pollino, Antonio Morelli in una missiva inviata al direttore del Compartimento ANAS della Calabira. ''Spero - ha scritto Morelli - che il tutto sia frutto, esclusivamente, di ritardi tecnici e burocratici e non della volontà di lasciare il tratto autostradale così com' è, forse perchè qualcuno pensa alla costruzione di un nuovo pezzo di autostrada sulla costa tirrenica che salti l'area del Pollino che si vedrebbe così esclusa completamente dall'importante arteria autostradale''. ''Da tempo - ha aggiunto il presidente della Comunita' Italo-Arbreshe - i progettisti hanno illustrato agli Enti locali della zona le caratteristiche del progetto di ammodernamento inserendovi anche significativi interventi di riqualificazione di spazi verdi-aree sosta e delle aree di rifornimento. Questo andamento dei lavori penalizza il nostro territorio e l' intera regione che nel Pollino ha l' ingresso''.

Parco del Pollino, approvato bilancio dell'Ente

30/03 Approvato il bilancio di previsione per il 2004 della Comunità del Parco Nazionale del Pollino già approvato dal Presidente del Parco, Francesco Fino, lo scorso 29 gennaio. Il documento è adesso in fase di approvazione al Ministero dell'Ambiente e a quello dell'Economia. A favore del documento hanno votato 17 amministratori contro due, il Sindaco di Cersosimo (PZ) e quello di Valsinni (MT). All'assemblea, presieduta da Gaetano Palermo, ha partecipato il presidente dell'Ente Parco, Fino il quale ha spiegato che il bilancio e' stato redatto in ossequio al DPR 97 del 2003, che ne ha cambiato i connotati dal punto di vista formale e sostanziale. Fino ha annunciato che non vi sono stati tagli dei fondi derivati dal ministero che sono 3 milioni 900 mila euro e che si continua a registrare la diminuzione dell'avanzo di amministrazione e della giacenza di cassa. Le linee d'indirizzo, ha poi spiegato Fino, restano quelle di completare di procedimenti in corso, alcuni dei quali erano completamente fermi. Affrontati vari argomenti, tra cui quello relativo alla riorganizzazione del Personale.

Minorenne accusato di apologia del fascismo: procedimento archiviato

30/03 Archiviato il procedimento penale avviato contro F.S, attualmente responsabile regionale della Calabria del movimento "Fascismo e Libertà", accusato di apologia del fascismo. A disporre l'archiviazione è stato il Gip del Tribunale dei minorenni di Catanzaro che ha accolto la richiesta fatta dal procuratore della Repubblica, Beniamino Calabrese. All'epoca dei fatti il dirigente di "Fascismo e Libertà" aveva 17 anni e fu sorpreso mentre affiggeva a Cosenza alcuni manifesti che recavano l'effige di Benito Mussolini. Secondo il Gip "la condotta di F.S. non integra gli estremi del reato di apologia del fascismo. La Costituzione, infatti, mentre vieta in modo assoluto la riorganizzazione del partito fascista, non pone alcun limite alla liberta' di manifestare il proprio pensiero nemmeno quando ha per oggetto fatti e persone del fascismo". Sempre secondo il Gip l'apologia del fascismo, punita come reato dal codice penale, ''consiste in un' esaltazione suggestiva tale da potere condurre alla riorganizzazione concreta del partito fascista che non si limiti ad un' innocua difesa elogiativa del regime. Nel caso di specie, invece, i manifesti propagandistici affissi sui muri non possono integrare il reato in quanto, pur esaltando il capo del fascismo con la pubblicazione dell' effige di Mussolini, mirano alla realizzazione pratica di un' azione politica perfettamente corrispondente ai canoni di liberta' e democrazia del nostro ordinamento giuridico''

L'autopsia non chiarisce i dubbi dell'omicidio del cosentino di Roseto morto vicino Bologna.

30/03 C'è bisogno di altri esami, almeno quellii istologici e tossicologici per capire con quali modalità è stato ucciso Rocco Antonio Bellino, l'imprenditore di 41 anni originario di Roseto Capo Spulico, ma da anni residente in provincia di Bologna, propietario di un impero e rinvenuto carbonizzato all'interno della sua auto, una Lancia Lybra. Le analisi hanno solo individuato un colpo di pistola calibro nove esploso vicino all'altezza della nuca. Le analisi finora accertate non sono riuscite a fare luce sulle modalità dell'uccisione. Non si riesce aq capire se il Bellino fosse stato a meno tramortito prima di essere stato dato alle fiamme e se, svegliato dal fuoco, avesse ricevuto il colpo di grazia. L'uomo però non avava alcuna latra ferita alla testa, nè altri segni di violenza addosso. Si pensa che l'uomo possa essere stato tramortito con qualche droga prima oppure che sia stato bruciato dopola morte. Solo altri esami istologici e tossicologici potranno fare altra chiarezza sulla sulla sua morte.

Carta dei Suoli della Calabria, Strumento di Pianificazione Territoriale

30/03 E' stato un incontro foriero di nuove iniziative di collaborazione da proiettare sul territorio quello promosso dall'Ordine degli Agronomi e Forestali di Cosenza, in collaborazione con l' ARSSA e che si è tenuto recentemente presso la sala riunioni dell' Assindustria della città Bruzia. Oggetto dell'iniziativa: " la Carta dei suoli della Calabria - uno strumento di pianificazione territoriale". Nel corso dell'incontro - coordinato dal Presidente dell'Ordine professionale, Giovanni Perri - sono state affrontate le problematiche riguardanti, appunto, l'uso della "Carta dei suoli". Perri, inoltre, ha posto l'accento sull'importanza di questo strumento, elaborato dai tecnici dell'ARSSA, che dovrebbe costituire un punto di partenza per trovare concreta applicazione nella definizione delle relative " linea guida" che, una volta emanate, costituiranno i punti fermi entro i quali modellare i PTCP ( Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali) ed i PSC ( Piani Strutturali Comunali), secondo le vocazioni delle aree, nel rispetto ed a salvaguardia degli equilibri territoriali. I dati contenuti nella "Carta dei suoli della Calabria" - ha riferito ancora Giovanni Perri - consentiranno di valutare più facilmente l'individuazione delle zone agricole a diversa vocazione e suscettività produttiva. La Carta - ha concluso il Presidente dell'Ordine degli Agronomi e Forestali - è strumento atto a promuovere lo sviluppo integrato del territorio agro-forestale che dovrà scaturire attraverso la sistematica definizione degli interventi edilizi ed urbanistici ammessi. Il Presidente dell'ARSSA, Antonio Pizzini, nel formulare il più sentito apprezzamento per la validità dell'iniziativa, ha sostenuto che l'impegno dell'Agenzia per i Servizi in Agricoltura della Regione Calabria, per l'elaborazione di quest'importante strumento tecnico- scientifico, qual è la Carta dei suoli, poggia sulla necessità di fornire ai responsabili del governo del territorio uno strumento insostituibile per meglio armonizzare ogni intervento di tipo produttivo. Dopo il Presidente Pizzini sono seguite le relazioni tecniche di Franco Longo - Dirigente del Settore Servizi Tecnici di supporto dell'ARSSA e di Giovanni Aramini, esperto dello stesso Settore dell'Agenzia, i quali hanno evidenziato la portata, l'evoluzione graduale dello studio nonché la valenza operativa dello stesso. Nel dibattito sono intervenuti, con spunti e riflessioni in tema: Mario Reda, presidente della Fidaf, Federico Dorsa, Domenico Cofone, Carlo Gallicchio e Giorgio Masi. Tutti gli intervenuti hanno sostenuto che l'uso della " Carta dei suoli" può facilitare il lavoro dei tecnici e dei professionisti che operano sul territorio. La riflessione conclusiva dell'incontro è stata affidata al Vice Presidente, nonché assessore all’Assetto del Territorio e delegato al P.T.C.P. dell’Amministrazione provinciale di Cosenza, prof.Mario Maiolo. L’amministratore provinciale, dopo aver effettuato un’attenta riflessione riguardo al ruolo dell'Istituto Regionale, in merito alla Conferenza di Pianificazione Territoriale, alle Linee guida della stessa e al documento di base della Carta dei Suoli, ha parlato del ruolo dell’ARSSA, su quest’ultima specifica materia e sulla peculiare funzione della categoria degli Agronomi e Forestali in Calabria. L' ARSSA, in particolare - ha rilevato Maiolo - sul tema importante della Cartografia ha svolto un ottimo lavoro, che andrebbe pienamente valorizzato dalla Regione Calabria. Il lavoro ARSSA - ha sostenuto ancora il V. Presidente dell' Amministrazione provinciale di Cosenza - può essere considerato " quale documento base, rispetto al quale formulare osservazioni nella Conferenza di Pianificazione Regionale. Il Presidente e l'Assessore all'Urbanistica della Regione Calabria - ha concluso Mario Maiolo - dovrebbero prontamente recepire lo studio ARSSA, sulla Carta dei Suoli, nella logica del confronto e, soprattutto, nell'obiettivo di valorizzare il lavoro di molti operosi tecnici e professionisti calabresi".

Acri: "Pesanti ritardi nei PIT. Giunta regionale rissosa e inconcludente"

30/03 (Uspc) "Che sia Sergio Abramo, sindaco di centrodestra e presidente dell’Anci Calabria, a denunciare forti preoccupazioni per i pesanti ritardi che si registrano sullo stato di attuazione dei PIT (Piani Integrati Territoriali), è la conferma più evidente del fallimento di una Giunta Regionale, rissosa ed inconcludente che, anziché favorire lo sviluppo della Calabria e il benessere dei calabresi, continua a bloccare ogni cosa, preferendo dedicare tempo ed energie a beghe di bottega di basso profilo e a lotte intestine senza fine, con il solo obiettivo di garantire i soliti gruppi di potere, perpetuando una gestione clientelare e privatistica della 'cosa pubblica'" E’ quanto dichiara il Presidente della Provincia di Cosenza, Antonio Acri, seriamente preoccupato dagli orientamenti espressi di recente dalla Giunta regionale calabrese nel corso di una riunione svoltasi a Catanzaro, presso la Presidenza della Regione, alla presenza dell’Assessore Mirigliani, della responsabile dell’autorità di gestione del Por, Guarna e del direttore del Nucleo di Valutazione, Di Stefano. "I PIT come il Decentramento Amministrativo, la Tutela del Paesaggio e dell’Ambiente, la Pianificazione Territoriale, i Trasporti, l’Assistenza Sanitaria, i collegamenti viari, l’innovazione e le nuove opportunità occupazionali, il futuro e le speranze delle giovani generazioni –aggiunge Acri- sono argomenti che poco interessano ad un Esecutivo Regionale preoccupato soltanto di utilizzare, attraverso forti ritardi e pesanti rinvii, il bisogno ed il sottosviluppo dei calabresi, costretti ogni giorno a sbarcare il lunario per garantirsi una sopravvivenza fatta di stenti e sacrifici inauditi. Per Chiaravalloti e soci, infatti, ciò che più conta sono le nomine dei Direttori delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, delle Aterp, dell’Arssa e di tutti quegli enti che, in un modo o nell’altro, mantengono inalterato uno “status quo” stagnante e bloccato e favoriscono le rendite di posizione dei soliti capi-corrente senza idee e senza scrupoli che, nella gestione clientelare e spietata del sottogoverno, trovano l’unica ragione della propria sopravvivenza politica". "Di fronte a questo nuovo tentativo di svuotare di significato ed efficacia gli unici strumenti a disposizione di tanti piccoli e medi comuni calabresi di accedere ai fondi comunitari –prosegue il Presidente della Provincia di Cosenza- è necessaria una mobilitazione unitaria e massiccia di tutte le istituzioni calabresi, sindaci in testa, per impedire l’ennesimo “scippo” a discapito di una Calabria che vuole crescere e progredire. Per quanto ci riguarda, come Provincia, nei prossimi giorni ci faremo promotori di una serie di iniziative atte a contrastare il tentativo messo in piedi dalla Giunta calabrese di vanificare strumenti così importanti e decisivi per il riscatto economico e sociale della nostra regione". "Sin da ora, però –conclude Acri- rivolgiamo un appello accorato e sincero ai parlamentari europei e nazionali, ai consiglieri regionali, ai partiti, ai sindacati e alle associazioni culturali, economiche e sociali calabresi affinché, attraverso una mobilitazione attiva ed intelligente, utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione, affianchino e sostengano la nostra azione, per impedire definitivamente che si infligga a questa nostra terra, al suo sviluppo e al suo progresso, un nuovo (l’ennesimo) colpo mortale".

La Chiesa si prepara alla Settimana Santa che inizia dopo la Domenica delle Palme

30/03 Giovedì 1 aprile, Mons. Giuseppe Agostino, Padre Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, terrà alle ore 19.30, nella chiesa parrocchiale di S. Antonio in Commenda di Rende, la quinta ed ultima catechesi di quaresima, sul tema: «La Pasqua nella vita cristiana - Il Risorto è il Vivente ed il Veniente». Intanto la comunità ecclesiale si prepara alla Domenica delle palme, che si celebra quest’anno il 4 aprile. Con essa inizia la Settimana Santa, durante la quale i credenti sono invitati a rivivere gli ultimi giorni della vita di Gesù e l’evento della Sua risurrezione. Nelle liturgie, infatti, verrà ripercorso l’itinerario che Gesù compie dal momento dell’ingresso a Gerusalemme: l’ultima cena, l’arresto, il processo, la tortura, la crocifissione, la morte, la risurrezione. In particolare, domenica prossima, nella celebrazione delle Palme, viene ricordato e rivissuto l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove la folla lo accoglie festosamente, senza comprendere fino in fondo, in realtà, la sua missione. La Domenica delle Palme è detta anche Domenica di passione perché con essa ha inizio l’itinerario che, nei giorni successivi, porterà Gesù sulla croce. Durante la celebrazione delle Palme verrà letto il brano evangelico dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme; durante la Messa, invece, si leggerà il Vangelo della passione per sottolineare l’inizio della Settimana Santa. Il testo utilizzato quest’anno sarà il Vangelo secondo Luca. Il Padre Arcivescovo, Mons. Giuseppe Agostino, sarà a Bisignano nel pomeriggio alle 17.00 per la benedizione delle Palme e presiederà la Celebrazione eucaristica nella Concattedrale di Santa Maria Assunta. Per la Via Crucis del Venerdì Santo a Cosenza nuovo percorso che muoverà quest’anno dalla chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù e avrà come mèta la chiesa di S. Francesco di Paola, in occasione del 75° del ritorno dei Minimi a Cosenza: pertanto, visitandola quest’anno è concessa ai fedeli la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria.

Consegnate le dieci borse di studio, sulle pari opportunità, dalla Provincia

30/03 (Uspc) Sono state assegnate, nell’ambito di un’apposita cerimonia tenuta presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco” a Cosenza, le dieci borse di studio vincitrici del concorso avente per tema: “Le pari opportunità: la differenza come valore”. Il concorso per l’assegnazione delle dieci borse di studio, bandito dall’Assessorato Provinciale alle Pari Opportunità e dall’Ufficio della Consigliera Provinciale di Parità, era riservato agli studenti delle scuole superiori della provincia di Cosenza, e suddiviso in tre sezioni: una letteraria, una di grafica multimediale ed una sezione fotografica. Per la sezione letteraria sono risultai vincitori: Damiana Spadafora, (Liceo Classico di San Giovanni in Fiore) con “Un viaggio per il rispetto”, Greco Giuseppina (Istituto d’Arte di Cetraro) con “Un mondo nel mondo”, Cersosimo Lorenzo (Istituto Tecnico “Filangieri” di Trebisacce) con “In viaggio”. Per la sezione di grafica multimediale: Chimento Debora (IPSIA di Acri) con “Le Pari Opportunità”, Allevato Francesca (Istituto Professionale Commerciale di Paola) con “Nessuno di meno con-tatto), Ferrante Simona (Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza) con “La metà dell’altra metà”, Gatto Oriana (Istituto Professionale di Paola) con “Tingiamo il futuro di rosa”. Per la sezione fotografica: Maria Grazia Carnevale (Istituto Commerciale “Fermi” di San Marco A.) per “Le donne afgane e la loro forza”, Di Leva Ilaria (Liceo Classico “Maione” di Paola) per “I mille volti della donna…”. Non è stata assegnata una delle borse di studio della sezione fotografica per mancanza di altri elaborati degni di premio, mentre, avendo mostrato elementi di pregio gli elaborati della sezione letteraria di Felice Luisa, del Liceo Pedagogico di Belvedere Marittimo, e di Tridico Maria Antonietta, dell’IPSIA di Cariati, sono stati premiati con una menzione speciale. “Con questa iniziativa -ha spiegato l’Assessore Provinciale alle Pari Opportunità Donatella Laudadio- abbiamo voluto, come Provincia, perseguire la finalità di stimolare l’educazione alla differenza non solo di genere ma anche di sviluppare la coscienza di sé e dell’altro/a, di offrire momenti di riflessioni e di ricerca, e come obiettivo specifico di decostruire gli stereotipi legati al sesso, avviando, nel contesto adatto, un propositivo confronto di opinioni”. La cerimonia, iniziata con i saluti del Presidente della Provincia di Cosenza Antonio Acri e del Dirigente Scolastico Nicola De Nardi dell’ITIS, è stata introdotta dall’Assessore Provinciale alle Pari Opportunità Donatella Laudadio, e successivamente sono intervenuti la Consigliera Provinciale di Parità Teresa Brunetti, la Presidente della Commissione giudicatrice degli elaborati Giuliana Mocchi. Hanno partecipato, inoltre, la Presidente del CIDI Assunta Morrone, la Psicologa Carmela Scornaienchi ed Elena Hoo della Commissione Provinciale alle Pari Opportunità. I lavori sono stati coordinati dalla giornalista Geneviève Makaping, caporedattore di Metrosat Tv.

La Regione stanzia 350 mila euro per la frana di Sinopoli

30/03 (Uscr) “Siamo qui per rassicurare la gente di Sinopoli e dei comuni vicini non solo del fatto che la Regione è sempre stata loro vicina, ma soprattutto che l’impegno assunto all’indomani della frana che ha isolato Sinopoli Inferiore, è stato mantenuto. Non è mio costume fare speculazione, ma certamente questo momento che mi vede insieme ai cittadini di Sinopoli assistere ai lavori di stabilizzazione del versante, è la dimostrazione di una attenzione concreta del Consiglio regionale e della Regione. Solo ora gli Assessorati ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile hanno potuto stanziare i 350 mila euro, in seguito alla approvazione del Bilancio regionale. Registriamo, pertanto, con soddisfazione l’inizio dei lavori, che allevia il grave disagio che ha colpito la popolazione di Sinopoli e condizionato la vita normale”. Così il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele si è espresso, presenziando questa mattina ai lavori affidati al Genio civile di Reggio Calabria e finalizzati a stabilizzare il versante a seguito del dissesto idrogeologico che lo scorso dicembre ha colpito la frazione di Sinopoli Inferiore. Le opere di consolidamento, che potrebbero essere specialistiche - come hanno spiegato i responsabili dell’intervento dell’ex Genio Civile di Reggio presenti ieri sul luogo colpito dalla frana e guidati dall’ing. Giuseppe Albanese, vengono precedute da un studio sulla situazione geologica per meglio definire l’intervento da effettuare: “Finalmente oggi si sblocca una situazione pesante che i cittadini di Sinopoli hanno vissuto con coraggio e anche con fiducia nei nostri confronti che oggi viene ripagata - ha continuato il presidente Fedele -. Questo fatto è di grande conforto ed è anche la migliore risposta a quei pochi che, invece, non hanno avuto la stessa fiducia. Ora che il periodo caldo è passato, è opportuno ristabilire la verità. Voglio ricordare che, all’indomani della calamità che si è abbattuta su Sinopoli, nella qualità di presidente del Consiglio regionale, mi sono attivato affinché la Giunta dichiarasse subito lo stato di calamità naturale. Cosa che è avvenuta ed è stata questa la prima risposta che l’Istituzione Regione ha dato e l’unica, d’altra parte, che poteva dare in quel momento. L’approvazione del Bilancio, avvenuta nei primi di marzo, ha, invece, consentito un passaggio ulteriore e decisivo sulla strada che porta alla risoluzione del problema: lo stanziamento di fondi ad hoc, 350 mila euro, da parte degli assessori regionali ai Lavori Pubblici, Giovanni Grimaldi e alla Protezione Civile, Dionisio Gallo. A loro va il mio ringraziamento per avere dato una risposta tempestiva nei confronti di una popolazione duramente provata. E fin da ora dico che, se altre somme dovessero rendersi necessarie, certamente non ci tireremo indietro”. Il vice sindaco di Sinopoli Giuseppe Caruso e l’assessore ai Lavori Pubblici, Rocco Iacino hanno ringraziato i cittadini del comune aspromontano “per aver sofferto in silenzio” ed il presidente Fedele “per l’attenzione con cui ha seguito la vicenda, portando a compimento l’impegno di risolvere la situazione”.

Calcio: Intrieri esce sbattendo la porta. Cannella probabile quarto Presidente.

29/03 Non finisce di stupire la vicenda Cosenza Football Club che nelle ultime ore si tinge, ancora, di variopinti colori che la fantasia non riesce neanche a descrivere. Tanti e colorati sono stati gli accadimenti che in questo primo ed unico anno di vita anno hanno caratterizzato la sua esistenza. E' notizia di oggi la grave dichiarazione rilasciata dal Presidente Intrieri, al Quotidiano, "Gli avvocati fanno il loro lavoro e difendono una società, non una città. Altra gente invece, forse in vista delle amministrative, si sta facendo pubblicità 'vendendo' questo ripescaggio ai tifosi. Invece di arrestare i tifosi dovrebbero arrestare chi dice certe fesserie esasperando l’animo dei tifosi che poi vanno a spaccare i treni" che punta il dito sul vuoto e dipinge i tifosi rossoblù come una mandria di vacche da spostare a piacimento di avvocati e dirigenti del Cosenza Calcio 1914 e dipingendo i tifosi come "esasperati che spaccano i treni" e annuncia poi le sue dimissioni. E' grave che oggi , la persona che è stata eletta a Presidente della società che rappresenta una intera città nel mondo dello sport che vanta 90 anni di storia calcistica, si lasci andare a tali gravi affermazioni. Troppe parole sono state dette a vanvera e mai come oggi le sue dimissioni sono più che gradite. Non è corretto scaricare sui tifosi i propri fallimenti e il fallimento di un intero progetto nato malissimo, gestito peggio, e lasciato morire in mano ad incapaci. Prima di fare certe dichiarazione sarebbe bene accendere tutti i sensori in modo da evitare queste magre figure. Per la cronaca domani pomeriggio la querelle continua con il probabile annuncio del quarto nuovo Presidente che dovrebbe essere uno dei soci del Cosenza FC, Francesco Cannella.

Discarica di Bucita confermata la protesta prevista per il 3 aprile

29/03 Incontro tra i responsabili dell'Ufficio regionale per l'emergenza ambientale e il Sindaco di Rossano sulla discarica di Bucita a Rossano. Solo i rifiuti dei 35 comuni del sottoambito della sibaritide saranno smaltiti a Bucita. A proposito dell'incontro il Sindaco di Rossano, Orazio Longo, ha dichiarato che "agli accordi verbali faranno seguito risposte scritte con le quali l' Ufficio del Commissario si impegna di continuare a vigilare ed a garantire il rispetto degli obblighi e dei divieti inerenti l'attività delle due discariche, nel rispetto delle normative vigenti". I responsabili del comitato contro le discariche di Bucita, al quale hanno aderito il Wwf, Cobas e Unione Agricoltori, ritengono che l'ufficio del commissario delegato sarebbe dovuto intervenire per evitare che la situazione della discarica di Bucita degenerasse. Il comitato ha inoltre confermato la manifestazione di protesta prevista per il 3 aprile prossimo.

Macaluso festeggia i suoi 80 anni a Cosenza

29/03 (Uscc) Ottantenne da pochi giorni, Emanuele Macaluso, prima di andare al Rendano per presentare il suo ultimo libro, “50 anni nel Pci”, è stato festeggiato a Palazzo dei Bruzi dal sindaco Eva Catizone, dalla Giunta, da numerosi esponenti politici di centrosinistra. Commosso nell’entrare nuovamente in quella stanza dove, più di due anni fa, aveva lasciato l’amico Giacomo già molto sofferente, Macaluso ha ricordato i forti legami con la città. “A Cosenza –ha detto- sono venuto in anni lontanissimi come testimone in Tribunale contro un capo mafia siciliano, per il tentativo di strage del 1944 a Villalba, quando Li Causi fu ferito. Alla difesa c’erano Pietro Mancini e Fausto Gullo. E conobbi in quella occasione Giacomo, già dirigente del Partito socialista. A questa città, da allora, mi legano rapporti molto forti.” Emanuele Macaluso si è soffermato sull’attuale situazione che vive la sinistra italiana. “Dobbiamo fare tutti uno sforzo perché la sinistra possa ritrovare se stessa. Sono caduti tanti motivi di divisione, dal ’21 ad oggi. Ci sono le condizioni per un ripensamento. Fu un errore, nel ’92, non capire che era arrivato il momento di una riflessione comune, di un ripensamento critico per vedere quali sono le basi nuove su cui costruire una sinistra unitaria. Non si è fatto e continuiamo a pagare un prezzo alto alla frantumazione della sinistra. La sinistra ovunque è plurale, per tensioni, culture, modi di vedere il mondo diversi. Questa diversità potrà ben convivere in una grande formazione, se ci sarà la coscienza che senza stare insieme non si costruirà nulla di nuovo. Qualcuno penserà che sono le parole di un ottantenne, ma anche nelle nuove generazioni avverto che qualcosa sta maturando in questo senso”. Macaluso ha infine ringraziato per la bella accoglienza. “Questo è il Comune ed è la città dove è stato un uomo che ha pensato le cose che io oggi penso. Mi spiace di non poterle più pensare insieme a lui per farle andare più avanti con più forza.” Il saluto ufficiale della città al senatore Macaluso era stato affidato dal sindaco Catizone all’esponente diessino Franco Ambrogio e all’assessore Franco Piperno. “Emanuele –ha detto Franco Ambrogio- fa parte della nostra consuetudine politica e personale da decenni. E’ stato partecipe della vicenda politica, civile e democratica del Paese e delle vicende calabresi. La sua voce l’abbiamo sentita sempre vicina anche nei momenti in cui vi sono state divergenze di vedute, poiché il tratto caratterizzante della vicenda umana e politica di Macaluso è la tolleranza. Dobbiamo essere orgogliosi di essere parte di questa storia e di questa vita democratica di cui Emnanuele è un grande esponente.” Franco Piperno ha detto di aver sempre apprezzato, fin dai tempi della militanza nella FGCI a Catanzaro, l’esempio di creatività politica, pur in un ambiente irrigidito come quello siciliano, di cui davano prova i Macaluso ed i Li Causi. Quella originalità si dispiegò poi in altri frangenti “Quando da diverse parti si ammiccava al Movimento studentesco, Emanuele ebbe un atteggiamento molto critico. Poi ci fui il periodo del cordone sanitario attorno allo stesso Movimento e solo Macaluso e Ingrao tentarono, pur criticando, di capire, di non fare di ogni erba un fascio. Solo da loro vennero forme di sostegno quando la calunnia più atroce si abbattè su di noi. Sono orgoglioso della sua vita. Ed abbiamo pensato che il migliore omaggio per il suo compleanno fosse un vino di gran pregio perché mai innestato, un vino che viene dall’antica Falerna. Con il suo colore rosso contiene la storia e speranza del sud.” Per la cronaca, il vino in questione è il “Succo di Pietra”, prodotto in località Timpe di Rogliano dal dottor Francesco Piro, in numero annuale limitato.

Anche la II Circoscrizione approva il Bilancio preventivo

29/03 (Uscc) Anche la II Circoscrizione ha approvato bilancio di previsione 2004, che sarà oggetto domani dei lavori del Consiglio comunale. Così come nel caso della I e della III circoscrizione, anche questa volta non si registrano voti contrari. I gruppi di opposizione si sono astenuti. “E’ un fatto assolutamente positivo – commenta il Presidente della Commissione Bilancio Covelli – così come già rimarcato nei giorni passati. Questa è l’espressione più significativa della bontà del lavoro svolto”. Covelli, nel presentare il documento contabile al consiglio circoscrizionale, ha sottolineato che in tema di aiuto alle famiglie più bisognose, quest’anno non pagheranno Ici, acqua e spazzatura. Per quanto riguarda i lavori pubblici, inoltre, nel PIT è stato inserito il recupero delle chiese di Sant’Ippolito e di Borgo Partenope. “Nei prossimi mesi – ha ricordato Covelli – saranno cantierabili 300.000 euro per il recupero e la valorizzazione dei centri storici di Sant’Ippolito e Donnici. Chi valuta serenamente il bilancio non può giudicarlo negativamente. – ha concluso Damiano Covelli – Se un voto positivo è scontato da parte della maggioranza, non era preventivabile da parte del centro destra. In questo modo gli allarmi strumentali di alcuni consiglieri comunali di centro destra vengono puntualmente smentiti dai fatti, provenienti dalla loro stessa parte politica”.

Approvata in Commissione l’adesione del Comune di Cosenza alla Fondazione Giacomo Mancini

29/03 (Uscc) La Commissione consiliare alla Cultura, presieduta dal Consigliere Amedeo Pingitore, si è riunita questo pomeriggio per valutare la richiesta di adesione del Comune di Cosenza alla Fondazione intitolata a Giacomo Mancini. “E’ una delibera nobile e giusta – ha detto in apertura il Sindaco Catizone - e ritengo doveroso ringraziare le tre persone che hanno chiesto all’Amministrazione Comunale di partecipare in qualità di socio fondatore, Giacomo Mancini, consigliere comunale e deputato della Repubblica, Pietro Mancini e Vittoria Vocaturo Mancini. Sono loro che hanno presentato la richiesta all’Amministrazione comunale, che non può non dirsi onorata e mettersi al lavoro affinché, bruciando le tappe, tutto possa essere realizzato nel mese di aprile. L’8 aprile Mancini moriva e il 21 aprile nasceva. Non è un mese come gli altri. Il Comune di Cosenza, inoltre, è stato individuato come riferimento sul territorio insieme ad altri enti come l’Amministrazione Provinciale e l’Università della Calabria. La nostra risposta non può che essere positiva. Non intendo entrare nel merito di una polemica che ho letto sulla stampa – ha proseguito il Sindaco Catizone – ma dico che sbaglia chi tenta di utilizzarla, perché si tratta di una vicenda che è tutta personale. Dietro la fondazione c’è un intento nobile, quello di far rivivere una persona attraverso le sue carte, i suoi scritti. Del resto – ha sottolineato Eva Catizone - io credo che il modo migliore per ricordare chi non c’è più sia quello di tenerne viva la memoria. Se c’è un archivio, piuttosto che lasciarlo alla polvere, è bene che venga aperto alle giovani generazioni, in modo da costituire terreno di coltura per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla politica. All’Amministrazione comunale, in questo caso, non sono richiesti finanziamenti. Si tratta di un approccio nuovo: il Comune reperirà un immobile che sarà adibito a sede della Fondazione. Noi riteniamo che questo immobile debba essere individuato all’interno del Centro Storico, come avrebbe voluto anche il Sindaco Mancini, in modo che possa da un lato custodire l’archivio di Giacomo Mancini e dall’altro diventare patrimonio collettivo fruibile dalla intera regione e non solo”. “Ritengo che i familiari abbiano fatto bene a chiedere la partecipazione delle istituzioni e del Comune in particolare – ha aggiunto Pietro Mari (Pse-Lista Mancini) – ente al quale Giacomo Mancini era particolarmente legato, considerandolo essenziale nella vita della città”. L’ adesione del Comune di Cosenza alla Fondazione intitolata a Giacomo Mancini è stata approvata all’unanimità.

A Belvedere, da tre mesi, una frana blocca la via principale della marina

29/03 Da tre mesi una frana tiene bloccato il corso principale della via marina di Belvedere Marittimo, ridente paese della costa tirrenica. Lo denunciano i commercianti della zona, preoccupati dall'arrivo delle bella stagione, che vedono gravi ombre addensarsi sul futuro delle loro attività economiche. Per sollecitare gli organi preposti, i commercianti, si sono costituiti in un comitato e come prima azione di protesta hanno tappezzato l'intera cittadina di manifesti in cui denunciano la situazione e chiedono il ripristino delle condizioni di normalità. La frana cadde il giorno della vigilia di capodanno quando un immobile di tre piani, con all'interno un intero nucleo familiare, in seguito al cedimento del terreno scivolò sulla strada, inclinandosi. Gli abitanti del fabbricato rimasero illesi ma da allora una vasta zona del quartiere marino è in pratica isolata. A tutt'oggi nessuna notizia è giunta dalle autorità competenti, nè si ha notizia di eventuali iniziative della procura delle Repubblica del Tribuna di Paola volta a risalire e perseguire i responsabili di questa vicenda che avrebbe potuto assumere dimensioni più gravi.

L'ARSSA, assieme ad 80 aziende calabresi, presente al Salone Internazionale dell'olio d'oliva di Verona

29/03 La Regione Calabria - Assessorato Agricoltura e l’ARSSA saranno impegnati nell’ambito dell’imminente rassegna Internazionale Scaligera di settore ( la vetrina mondiale dell’olio d’oliva di qualità ), che si svolge a Veronafiere, dall’ 1 al 5 aprile p.v., in concomitanza con la 38^ edizione del Vinitaly.
Nell’ambito della rassegna internazionale del vino e dei distillati, dove sarà presente la Calabria enologica, l’ARSSA ha assicurato una collaborazione specialistica, con propri esperti che assisteranno i produttori per tutta la durata della Fiera. Le due manifestazioni fieristiche, con una partecipazione sempre più numerosa e che alto livello, confermano il loro ruolo fondamentale in due settori trainanti del comparto agricolo nazionale, come quelli del vino e dell’olio.
Comparti produttivi che, in Calabria, costituiscono i due pilastri portanti dell’economia regionale. In vista dell’importante evento promozionale nella Città Scaligera, il Presidente dell’ ARSSA, Antonio Pizzini, coadiuvato dal dirigente del Settore A.G. dell’Agenzia, Giovanni Marzullo, dai funzionari del Servizio URP– Marketing e dal Capo Panel-test regionale, Pino Giordano, ha incontrato, nella sede dell’ARSSA, una rappresentativa delegazione di produttori di olio provenienti dalle cinque province calabresi. L’incontro – afferma Pizzini – è servito a meglio focalizzare alcuni aspetti organizzativi e di reciproca collaborazione con i titolari delle aziende produttrici, con l’unico obiettivo di realizzare un momento d’alto impegno e allo stesso tempo un lavoro di squadra per far emergere una Calabria ben motivata, efficiente e preparata alle sfide di mercato che interessa l’intero comparto dell’agroalimentare di qualità. Il Presidente dell’ARSSA, infine, ha auspicato a tutti i produttori di conseguire un meritato e pieno successo nell’ambito della prossima rassegna internazionale dell’olio. Lo “spazio Calabria” del SOL a Veronafiere è stato organizzato all'interno del padiglione G-Stand 21 di Veronafiere, dove l’ Assessorato all’ Agricoltura e l'ARSSA, sinergicamente impegnati, opereranno in una isola regionale di circa 540 mq., a sua volta costituita da un’area istituzionale e da un’area personalizzata, all’interno della quale saranno esposti gli oli di circa 80 imprese olivicole regionali. Nell’aria istituzionale sarà presente, invece, uno spazio collettivo dove saranno esposti e fatti degustare, tramite gli assaggiatori dell’ARSSA, gli oli di circa 50 Aziende calabresi.
Al SOL–2004 sarà presente, con un proprio spazio istituzionale,il Co.R.Ass.Ol.(Consorzio Regionale delle Associazioni Olivicole ).
Nell’area personalizzata, costituita da 33 box singoli, con una superficie di circa 8,5 mq, saranno presenti anche i titolari delle Aziende olivicole calabresi impegnate a Veronafiere.
Il Salone internazionale dell’olio extra vergine di oliva che aprirà i battenti il prossimo 1° aprile, rappresenta, in particolare, per il mondo produttivo della Calabria un’opportunità per esaltare la diversità, la tipicità e la molteplicità dei sapori dell’olio extra vergine di oliva di qualità, vanto del made in Italy, che si sta affermando in tutto il mondo.
Complessivamente, all’interno dell’ “ isola regionale”, saranno presenti gli oli di circa 80 Aziende calabresi, preventivamente sottoposti ad analisi organolettiche dall'apposita Commissione degustazione degli Oli vergini d'oliva dell'ARSSA. L'ARSSA, con il patrocinio della Regione Calabria – Assessorato Agricoltura, per l'occasione, ha curato due distinte pubblicazioni: le “Aziende olivicole biologiche calabresi”, contenente i dati dei produttori calabresi che imbottigliano e commercializzano l’olio con proprio marchio, corredati da una scheda tecnica con le caratteristiche del prodotto e dell’azienda; un depliant contenente le informazioni delle 80 aziende presenti in fiera, in particolare: l’olivaggio, le caratteristiche dell’olio, l’ Ente certificatore.Tra le iniziative collaterali, a supporto dell’attività commerciale delle aziende espositrici, sono in calendario una serie di iniziative.
A partire dalle degustazioni, che si svolgeranno con il criterio dell’assistenza guidata da assaggiatori professionisti per approfondire la conoscenza delle qualità organolettiche delle varie tipologie di olio d’oliva extravergine, realizzate in collaborazione con l’Enoteca Italiana di Siena. Per la Calabria parteciperanno 5 aziende olivicole tra quelli presenti all’interno dello stand Arssa-Regione, appartenenti alle 5 province calabresi. La degustazione degli oli calabresi si terrà Venerdì 2 aprile alle ore 10, ed avrà come titolo “Oli di Calabria dalla tradizione più antica: le cinque province calabresi DOP Lamezia e Bruzio”. Nell'ambito della Fiera anche il Concorso “SOL D’ORO". Il Concorso Internazionale “SOL D’ORO” ha lo scopo di mettere a confronto le migliori produzioni italiane con quelle del bacino Mediterraneo.
La giuria, composta da una Commissione di assaggio internazionale, valuterà con grande professionalità gli oli partecipanti al Concorso che riveste sempre di più un momento di conoscenza, d' informazione e confronto della migliore produzione mondiale. Per la Calabria partecipano, tramite l’ARSSA circa 10 Aziende calabresi.
Rassegna del SOL On line
Anche per l’edizione 2004, SOL ha organizzato per i propri Espositori la partecipazione a SOL ON LINE, offrendo un nuovo mezzo per promuovere i propri prodotti e servizi. Nella stessa sezione SOL ON LINE, all’indirizzo www.veronafiere.it, sono presenti le pagine istituzionali dell’ARSSA e le informazioni sui produttori che esporranno presso lo stand regionale.

Assessore Gallo: "Racket dell'usura, le vittime molte di più di quanto non si pensi"

29/03 “C’è necessità di discutere sui problemi delle imprese, che sono una risorsa per il Paese, cercando maggiori sinergie tra istituzioni, organizzazioni di categoria e società civile, per garantire il diritto alla sicurezza a tutti i cittadini.". Questo quanto affermato dall'Ass. Gallo nel corso della conferenza Imprenditoria e commercio colpiti dall’usura e dal racket. A che punto siamo? cosa fare?” tenutasi sabato scorso a Cosenza. L'ass. Gallo ha poi continuato mettendo in luce, dati alla mano, quanto sia preoccupante e diffuso il ricorso all'usura. "Nonostante la scarsità di denunce e di dati ufficiali - ha proseguito l'Arch. Gallo-, è evidente che i soggetti vittime del racket e dell’usura sono molti di più di quanto si possa immaginare. Secondo i dati diffusi di recente del Centro studi del sindacato antiusura SNARP negli ultimi 5 anni, a fronte di 10.000 denunce, si stimano oltre 680.000 vittime di usura. Dal 1995 al 2003 si sarebbero tolti la vita a causa dell’usura o per insolvenza ben 1.419 persone: 312 al nord, 446 al centro e 661 al sud e nelle isole. Le persone vittime dell'usura sarebbero passate, inoltre, dalle circa 93.000 unità del 2002 alle 116.000 del 2003. Nello stesso periodo i soggetti protestati hanno subito un aumento del 22%, raggiungendo le 531.000 unità. Le regioni più colpite sono il Lazio, con 129.870 soggetti vittima di usura censiti negli ultimi cinque anni, la Campania con 89.659, la Lombardia con 77.937, la Sicilia, con 74.608, la Puglia, con 57.152. In Calabria sono stati registrati dallo SNARP, negli ultimi 5 anni, 27.290 casi di usura, mentre nel 2003 sono stati 120.000 i soggetti protestati. Da varie ricerche risulta che sono vittime dell’usura non sono solo le aziende che hanno difficoltà di accesso al credito, ma anche singoli individui. Tra questi le persone i cui familiari sono stati colpiti da gravi malattie o addirittura pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese con i fondi di cui possono disporre. In questo contesto appare grave la denuncia dello Snarp, secondo la quale già nel 2003 sono diminuiti i fondi di prevenzione dell'usura istituiti con la legge 108/96, mentre per il 2004 non sono stati previsti stanziamenti nella Finanziaria. L’assenza di crescita che caratterizza l’economia italiana e ancor di più quella calabrese, dove il tasso di povertà è dell’ordine del 30% e dove gli investimenti pubblici hanno subito una forte contrazione, fa crescere il rischio di usura e crea un ambiente più favorevole allo sviluppo delle organizzazioni criminali. Tagliando o bloccando, pertanto, ingenti finanziamenti destinati alla Calabria, il Governo e la Regione hanno dimostrato finora di sottovalutare lo stato di crisi delle imprese e il grado di tensione sociale esistente. C’è necessità, pertanto, di aumentare e coordinare a tutti i livelli le azioni di prevenzione e di contrasto, al fine garantire il rispetto della legge, di far crescere la cultura della legalità, di assicurare un adeguato sostegno alle vittime del racket e dell’usura, di promuovere sviluppo e occupazione. E’ da sottolineare, al riguardo, che l’Amministrazione comunale, nonostante i tagli previsti dalla Finanziaria, presenterà in Consiglio un bilancio che prevede nel 2004 una spesa corrente di 80 milioni di euro e una spesa per investimenti di almeno 17 milioni di euro, in grado di concorrere al sostegno dell’economia locale e del sistema delle imprese. L’assessorato ai diritti del cittadino ha elaborato, inoltre, progetti specifici per concorrere alla crescita della sicurezza nella nostra città, inseriti nel PSU, il piano di sviluppo urbano di Cosenza e Rende, presentato alla Regione sin dal settembre del 2002, che ci auguriamo possa essere finanziato a breve." Infine Gallo ha annunciato le novità imminenti nel campo della sicurezza dle cittadino affaermando che "Si prevede tra l’altro, in collaborazione con le forze dell’ordine, l’introduzione del vigile elettronico e di sistemi per la videosorveglianza, mediante l’installazione di telecamere nelle zone più a rischio della città, all’esterno e all’interno di edifici sensibili, l’ istituzione del vigile sociale e un osservatorio sulla criminalità. Potranno essere previsti, inoltre, altri interventi specifici per la lotta al fenomeno del racket e dell’usura, anche sulla base delle indicazioni che ci perverranno dalle organizzazioni imprenditoriali e dalle associazioni di volontariato”.

Giornata internazionale della donna, e convegno, il 30 marzo a Rende

29/03 “Le donne di fronte alle attese del mondo” è il tema della Giornata Internazionale della Donna organizzata dal Consiglio Nazionale del Cif (Centro Italiano Femminile). La sezione del Cif comunale di Rende ha inteso porsi su un piano più specifico promuovendo un convegno sull’attuale tematica de “Le donne di fronte le attese della Pace”. L’appuntamento è per il 30 marzo, alle 19.30, presso la Parrocchia universitaria dei dehoniani di San Paolo Apostolo ad Arcavacata. Dopo il saluto introduttivo della presidente del Cif di Rende, Paola Ceraudo, ad aprire i lavori saranno la presidente provinciale, Ada Sesti Lorenzon e la vicepresidente regionale del Cif Calabria, Carmelina Smeriglio. Seguiranno gli interventi di Padre Emanuele Sgarra, dehoniano di San Paolo Apostolo e della giornalista Maria Francesca Rotondaro. Le dirigenti, i relatori e le donne presenti si misureranno sulla più profonda e urgente attesa di tutti: la pace. “A cominciare da quella interiore, tra le persone, nel quotidiano, in famiglia, sul posto di lavoro e nel contesto educativo per giungere alla pace dei popoli e delle nazioni, in un contesto sociale plurale” ha sottolineato la presidente Ceraudo. L’associazione ha scelto di organizzare l’incontro presso la Parrocchia universitaria con il preciso intento di favorire la partecipazione delle studentesse dell’Unical da coinvolgere nell’eventuale costituzione di una sezione giovanile del CIF. Il Centro Italiano Femminile per propria natura è, infatti, un’associazione promossa e diretta da donne che intendono mettersi al servizio del bene comune, in modo volontario e gratuito, contribuendo alla costruzione di una società più solidale e più giusta.

Il 21 aprile verrà presentata, dal figlio Pietro e dal nipote Giacomo, la "FONDAZIONE GIACOMO MANCINI"

29/03 Il prossimo ventuno aprile ricorrerà l´anniversario della nascita dell´On. Giacomo Mancini, leader socialista ed indementicato Sindaco della città di Cosenza, scomparso due anni fa. In tale occasione, nel corso di una manifestazione alla quale parteciperanno numerose personalità del mondo politico e culturale nazionale ed europeo, verrà presentata alla stampa ed all´opinione pubblica locale e nazionale la Fondazione "Giacomo Mancini" che avrà come suoi Soci Fondatori i membri della famiglia dello stesso statista scomparso nelle persone del figlio Pietro e del nipote Giacomo, nonché la Provincia ed il Comune di Cosenza e l´Università della Calabria.
Con tale iniziativa si vuole, coinvolgendo il maggior numero di soggetti della politica e della cultura nazionale ed internazionale, dare il giusto tributo ad un Calabrese che è stato un vero socialista ed un alfiere coraggioso del pensiero meridionalista, aperto sempre e senza pregiudizi alle influenze provenienti da ogni parte di quel mondo, di cui si sentiva a pieno titolo fiero cittadino.
La sua figura, i suoi scritti, la sua azione politica, già consegnati alla Storia, non possono andare dispersi ed è per questo che la Fondazione, grazie alla preziosa collaborazione prestata dai suddetti enti e dal coinvolgimento di numerosissimi intellettuali e personalità politiche, legate alla storia politica di Giacomo Mancini e che hanno accolto in maniera entusiasta l´iniziativa dei familiari, avrà il difficile, ma stimolante compito di agevolarne la conoscenza e renderne nota a tutti l´opera, anche mediante la pubblicazione on line dell´archivio storico sul sito in costruzione www.fondazionegiacomomancini.it.
Perseguire scopi di utilità sociale attraverso attività di elevazione culturale e civile, promuovere lo sviluppo del territorio, l´attività di ricerca e di studio del pensiero di uno dei politici più insigni del panorama politico del secolo scorso, anche attraverso la documentazione e il patrimonio librario che gli eredi vorranno donare, rappresentano non solo tutti scopi propri della Fondazione, ma anche fini da perseguire da parte di enti e personalità che in Giacomo Mancini hanno sempre trovato un amico ed un punto di riferimento. È per questo che a presiedere la suddetta Fondazione sarà chiamato uno dei più stretti amici e compagno di mille battaglie per il perseguimento degli ideali che ne hanno contraddistinto l´azione culturale e politica, il Prof. Antonio Landolfi docente di Storia Economica all´Universita LUISS di Roma , grande figura e studioso del socialismo italiano ed europeo. Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione, di cui entreranno a far parte numerose personalità, la cui storia personale, culturale e politica, non ha certo bisogno di presentazione ed i leader nazionali dei partiti riformisti, sarà la Prof.ssa Simona Colarizi docente di storia contemporanea all´Università "La Sapienza", anch´ella sempre distintasi per gli encomiabili studi condotti nel settore. Componenti di spicco del Comitato Scientifico saranno tra i tanti Il Prof. Massimo Teodori docente di Storia all´Università di Perugia, il Prof. Addams storico francese del socialismo italiano, il Prof. Nikos Klitsikas importante storico greco. Inoltre, Presidente onorario della Fondazione, naturalmente, sarà l´amata compagna di una vita del leader socialista, la moglie Vittoria Vocaturo.
Di fronte a queste ed ad altre figure di altissimo profilo, non vi è dubbio che verrà garantita, nella maniera più proficua e seria, la conservazione e la promozione di quel patrimonio culturale e politico che Giacomo Mancini, con la sua azione quotidiana, ha certamente consegnato alla Storia ed agli uomini dotati di volontà e capacità tali da portare avanti le sue idee e i suoi ideali che, in quanto universali, non potrebbero giammai essere patrimonio di pochi.

Giosi Mancini non da il consenso alla annunciata "Fondazione Giacomo Mancini"

28/03 "La nascita di una Fondazione dedicata a Giacomo Mancini, e l'utilizzo del suo archivio e dei suoi documenti, è nella sola disponibilità degli eredi legittimi. Pertanto non ci sarà il mio consenso al tentativo in corso di appropriazione della storia di mio padre e della sua vicenda politica e umana che ha attraversato tutta la storia della Repubblica e della sinistra italiana e del socialismo in cinquantanni di vita politica". Questo quanto sostiene Giosi Mancini, figlia di Giacomo Mancini, in relazione all'ipotesi di costituzione di una fondazione intitolata all'esponente politico socialista morto due anni fa. "Leggo che un comitato avrebbe deciso di dare vita a una Fondazione in ricordo di mio padre Giacomo Mancini e che il Consiglio comunale di Cosenza sarà chiamato, nella seduta del 30 marzo, a deliberare l'assegnazione di un immobile di proprietà comunale destinato ad ospitarla. Sono costretta a ripetere quanto ho più volte chiarito, nella qualità di erede di Giacomo Mancini". Dopo avere manifestato la sua contrarietà "al tentativo in corso di appropriazione della storia di mio padre", Giosi Mancini ha sostenuto che la memoria del padre "deve essere tutelata e consegnata a storici e intellettuali, capaci di mantenere la missione della Fondazione, quando gli eredi decideranno di farla nascere, lontana da finalità legate a contingenze politiche o all'imminenza di campagne elettorali. Quanto agli attuali amministratori del Comune di Cosenza - ha sostenuto Giosi Mancini - devo constatare con rammarico che hanno evidentemente bisogno di usare la figura di mio padre. Gli amministratori, e i politici di Cosenza, svolgano il loro mandato e accettino di essere giudicati dai cittadini per quanto saranno riusciti a realizzare. E consentano a Giacomo Mancini di essere riconsegnato alla storia d'Italia e al ricordo che ne serbano i cittadini di Cosenza e di tutta la Calabria".

Dalla curva di San Siro messaggio a tutta Cosenza sportiva

28/04 "Onore ai cosentini, con il decreto non salvate neanche la faccia" questo è quanto recitava uno striscione esposto questo pomeriggio nella curva sud di San Siro, sede del tifo rossonero, durante l'intervallo della partita Milan-Chievo. Ricordiamo che il Cosenza era stata l'unica squadra esclusa dai campionati professionistici nel luglio scorso nonostante avesse una situazione finanziaria molto, ma molto meno disperata di molti club di A e di B di allora e di oggi. I tifosi rossoneri con lo striscione hanno plaudito all'iniziativa di giovedì scorso dove i tifosi del Cosenza hanno manifestato a Roma mentre il Tar stava discutendo il ricorso presentato per rivendicare il ritorno in serie B.

NuovaCosenza.com solidale con TEN

28/03 Ricordando che l'informazione non ha colore politico e non sta schierata faziosamente da nessuna parte, ad Attilio Sabato, ed a tutta la Redazione di Ten, va la piena solidarietà del Direttore e di tutta la Redazione della testata Nuovacosenza.com per le ultime pericolose ingerenze subite da chi lavora con onestà e schiettezza professionale.

 

Sepulveda a Corigliano: "Capitalismo causa del terrorismo"

28/03 Il terrorismo "e' un male grave, ma occorre capire perche' e' sorto ed i motivi che lo hanno causato". Questo quanto sostenuto dallo scrittore cileno Luis Sepulveda, incontrando gli studenti di Corigliano Calabro, secondo cui "e' il capitalismo la causa del terrorismo". Lo scrittore ha anche criticato fortemente il presidente degli Stati Uniti George Bush, perchè, secondo Sepulveda, è "pagato dalle imprese belliche americane per portare la guerra in ogni angolo del globo", ed ha criticato allo stesso tempo il premier uscente della Spagna, Jose' Maria Aznar e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Quindi ha elogiato la vittoria in Spagna del socialista Zapatero, augurandosi che anche in Italia si possa registrare un cambio alla guida del governo. Sepulveda, parlando agli studenti, ha sottolineato l'importanza dei valori della giustizia, della libertà, della solidarietà e ha esaltato la lotta contro le ingiustizie sui minori non tutelati e sui perseguitati politici. Dopo avere ricordato la sua amicizia con Isabel Allende, lo scrittore ha sottolineato le lotte combattute dagli abitanti delle Asturie, nel nord della Spagna e sua attuale dimora, contro la dittatura Franco.

Arresti a Paola: Il Giudice mette tutti in libertà.

28/03 (Savaglio) - Giornata di passione nelle sale del Tribunale della cittadina del Tirreno, dopo gli eventi e gli incidenti che avevano caratterizzato la notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando circa 400 tifosi del Cosenza si erano recati a Paola per prendere il treno che avrebbe dovuto portarli a Roma al fine di far sentire la loro passione sotto la sede del Tar del Lazio.
I 23 arresti operati dalle forze dell’ordine avevano da un lato gettato nello sconforto familiari e conoscenti dei ragazzi arrestati, insieme ai sentimenti di solidarietà da parte degli altri tifosi, dall’altro avevano fatto esultare per qualche minuto quei pochi che si appellano ad un giustizialismo fine a sé stesso.
Il Tribunale di Paola ieri doveva assumere le sue decisioni in merito alla “convalida” degli arresti. Dopo il rinvio dell’udienza prevista per le 9,30 di mattina, a causa dell’assenza degli indagati, in quanto non si era potuto disporre il loro trasferimento, l’udienza si è regolarmente tenuta nel pomeriggio.
Poco prima delle 16,00 erano già presenti tutti gli indagati, tranne uno per il quale si era registrato un ritardo nella notifica e che è giunto nella sala dell’udienza con circa un’ora di ritardo.
L’udienza di convalida si svolge, per legge, senza la presenza di pubblico, pertanto tutti i genitori, parenti ed amici degli indagati, oltre ad una rappresentanza di ragazzi della curva ed agli operatori dell’informazione, sono rimasti nell’androne del Palazzo di Giustizia nella estenuante attesa di notizie, raccolte dagli avvocati che entravano ed uscivano dall’aula.
Gli avvocati presenti erano circa una cinquantina ed inoltre erano presenti, tra aula e corridoio, almeno un centinaio di esponenti delle forze dell’ordine.
L’udienza era finalizzata a convalidare o annullare gli arresti delle 23 persone per i capi di imputazione:
a) resistenza e violenza a pubblico ufficiale
b) danneggiamento
c) lesioni nei confronti di due operatori di Polizia
Gli arrestati sono inoltre indagati per altri due capi d’imputazione, per il quale non è previsto l’arresto e che quindi non rientravano nelle decisioni del giudice monocratico, per le quali gli atti sono stati rimessi alla Procura per il proseguimento delle indagini:
d) interruzione di pubblico servizio
e) inosservanza di disposizioni di pubblica sicurezza.
Per questi due capi d’accusa (un reato ed una contravvenzione) la Procura dovrà decidere nei prossimi mesi se archiviare o se richiedere altri atti (rinvio a giudizio o decreto penale)
L’udienza di convalida, durata circa quattro ore e mezza, ha visto la relazione introduttiva del PM, che ha elencato i motivi che avevano portato all’arresto di “sole” 23 persone, rispetto agli “eventi delittuosi” che sarebbero stati perpetrati da oltre 250 persone. E’ poi seguito un intervento di un dirigente della Polizia di Stato di Paola che ha illustrato le modalità operative degli interventi di pubblica sicurezza compiuti. Gli imputati hanno poi personalmente illustrato, molto sinteticamente, la loro versione dei fatti con dichiarazioni spontanee. Dopo un ulteriore intervento del Pm, che formalizzava la richiesta del mantenimento degli arresti domiciliari per due degli indagati e l’applicazione dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e dell’obbligo di firma (due volte al giorno) per tutti gli altri indagati (tranne uno), sono iniziati gli interventi dei difensori.
Dopo circa un’ora di camera di consiglio, il giudice monocratico Paolo Scognamiglio, è rientrato in aula per leggere le sue decisioni in merito agli arresti.
Ben 14 degli arresti effettuati sono stati ritenuti illegittimi e quindi annullati dal giudice. In particolare per Lucio Cariati, Daniele Francesco Cino, Andrea Martino, Antonio Clausi, Silvio Gioia, Gianluca Leonetti, Francesco Spina, Paolo Ferrol, Sergio Celebre e Gabriele Sproviere, il giudice ha rilevato che “nei verbali è genericamente riportato che essi sono stati arrestati a seguito dei violenti scontri, ma senza indicare una loro specifica partecipazione al lancio di sassi o comunque ai reati contestati. Manca tecnicamente anche un atto che possa dirsi verbale di arresto, oltre l’assoluta assenza del requisito della flagranza. Analoghe considerazioni valgono per le posizioni di Omero Giuliani, Francesco Paciola e Achille Musacchio per i quali si indica genericamente che sono stati arrestati nei pressi della stazione, ma senza che gli stessi partecipassero ad atti di violenza”.
Un caso diverso è quello di Serafino Sprovieri, “per il quale agli atti non è indicato come si è pervenuti al suo arresto”, a causa di un caso di quasi omonimia tra due degli arrestati che ha reso probabilmente “poco chiari” alcuni passaggi dei verbali.
Per gli altri indagati l’arresto è stato ritenuto valido in quanto è riportato dai verbali di polizia “che hanno lanciato sassi, e” uno di loro avrebbe compiuto “una specifica aggressione alle Forze dell’ordine”.
Per uno di questi indagati il PM non aveva richiesto nessun provvedimento in quanto era stato provato che stava partendo per partecipare ad un concorso.
Il giudice ha quindi rigettato la richiesta dell’obbligo di dimora e di presentazione per tutti i 23. Ha inoltre rigettato la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal PM per due persone, ed ha ordinato l’immediata liberazione di tutti gli indagati.
Successivamente si è svolto il processo per 7 degli indagati che avevano richiesto il rito abbreviato per i capi d’imputazione a), b) e c).
I sette imputati, Ettore Covello, Achille Musacchio, Andrea Martino, Gianluca Leonetti, Paolo Ferrol, Lucio Cariati e Silvio Gioia, sono stati assolti perché il fatto non sussiste.

Scontri a Paola: Tutti liberi. Per 9 di loro obbligo di firma e processo per direttissima.

27/03 Cade completamente l’impianto accusatorio che aveva dipinto un quadro drammatico di molti ragazzi messi insieme in un calderone unico. Nessun concreto elemento a carico e nessun fatto circostanziato. L’oggettiva di difficoltà della polizia che ha operato in una situazione ingestibile ha fatto si che chi realmente ha commesso i reati è risuscito a fuggire e la maggiore parte delle persone coinvolte sono state scagionate dai reati più gravi. Per 14 di loro cadono tutte le accuse e non vengono convalidati gli arresti. Sei dei 14 poi, hanno chiesto il rito abbreviato e hanno avuto ragione essendo stati completamente scagionati per la mancanza di prove. Addirittura la polizia non aveva neanche fatto i verbali d’arresto. Per tutti sono stati cancellati i reati di danneggiamento e di violenza. Per i nove rimanenti sono stati convalidati gli arresti con obbligo di firma ma non sussistono più i cautelari. Per loro processo in direttissima il 3 aprile. Per tutti gli altri il PM esaminerà i casi attraverso la giustizia ordinaria e valuterà se affrontare l’eventuale processo. Insomma chi ha voluto colpire nel mucchio ha sbagliato. Tutti i ragazzi, tranne uno, sono incensurati. Altri aggiornamenti in seguito.

Giudice monocratico in camera di consiglio

27/03 E’ terminato il dibattimento degli oltre 50 avvocati che dopo la lunga maratona di interventi difensivi aspettano la decisione del giudice monocratico attualmente in camera di consiglio. Il giudice dovrà decidere se convalidare gli arresti e le forme cautelari chieste dal PM. Fase che chiude la prima parte del dibattimento antecedente al processo per direttissima cui saranno sottoposti tutti gli indagati. Tra gli interventi, che hanno chiesto sostanzialmente la non perseguibilità per reati che è oggettivamente impossibile che siano potuti essere stati commessi da tutti contemporaneamente, come il danneggiamento della statua. Non esistono prove documentali. E’ altresì difficile che si possa procedere questa sera con il processo per direttissima.

Incidenti di Paola: Il Sindaco Catizone replica al Sindaco Perrotta

27/03 (Uscc) Il Sindaco Eva Catizone replica alle dichiarazioni del Sindaco di Paola Roberto Perrotta pubblicate questa mattina dalla stampa locale a proposito degli incidenti verificatisi nei giorni scorsi alla stazione ferroviaria della cittadina tirrenica tra i tifosi del Cosenza e le forze dell’ordine. “Stupisce e non poco – ha dichiarato la Catizone – che un Sindaco accorto ed intelligente come Roberto Perrotta cada nel solito pregiudizio secondo il quale noi Sindaci, qualsiasi cosa accada, dobbiamo diventare ad ogni costo dei capri espiatori. Quel che è accaduto l’altra notte alla stazione di Paola – ha aggiunto il primo cittadino di Cosenza - è senz’altro spiacevole e per questo stigmatizzo gli episodi, tutti da accertare, che si sono verificati. Comprendo l’amarezza di Perrotta. Fossi stata al suo posto, però, anziché cercare altrove le responsabilità di quanto accaduto, mi preoccuperei di approfondire insieme le questioni lasciate aperte dagli accadimenti che molto chiari non sembrano essere. Perché mai nella sua città transitavano dei reparti speciali delle forze dell’ordine provenienti da altre città e poi dirottati alla stazione ferroviaria? E non sarebbe il caso di verificare i fatti attraverso i filmati delle telecamere a circuito chiuso della stessa stazione? In ogni caso sarei dovuta essere l’ultima persona da tirare in ballo in questa vicenda. Al Sindaco di Paola, che è persona molto attenta, non sarà di certo sfuggito il fatto che non ho partecipato all’organizzazione della trasferta di Roma. Ho avuto una precisa posizione, quindi perché prendersela con me? Se responsabilità ed errori ci sono stati – ha detto ancora la Catizone - sono da ricercare semmai dalla parte di chi ha messo in giro la voce, pare attraverso trasmissioni televisive, secondo la quale i biglietti per raggiungere Roma sarebbero stati gratuiti o sarebbero costati solo 5 euro, o dalla parte di chi ha contribuito a creare un clima di tensione che è poi degenerato negli incidenti. Nessuno può negare – ha concluso il Sindaco di Cosenza - che c’è stato un deficit di organizzazione che ha finito con l'incidere fortemente sugli eventi.”

Tre giovani arrestati a Rende mentre rubavano le ruote di un auto

27/03 Tre giovani, in flagranza di reato, sono stati arresati dal nucleo radiomobile dei Carabinieri di Rende mentre stavano smontando le ruote di una Ford Ka. I giovani, Roverto Bevilacqua di anni 20 residente a Pietrafitta, Antonio Bevilacqua di anni 21 di Cosenza e Marco Lucchetta di anni 20 di Cosenza, all’arrivo dei militi dell’arma hanno tentato l afuga, ma un'altra pattuglia dei Carabinieri che transitava dal luogo li ha bloccati ed arrestati. Dopo le formalità di rito i tre giovani sono stati trasferiti direttamente nel carcere di via Popilia a disposizione del pm Donatella Donato.

Dichiarazione spontanea" Mi hanno fatto distendere sull'acqua e mi hanno picchiato

27/03 Mentre continua il dibattimento un legale ha chiesto che il suo assistito potesse fare una dichiarazione spontanea. "Ero a Paola perchè insieme ad un mio amico dovevo prendere il treno per andare a L'aquila dove dovevo sostenere un concorso della Finanza. La Polizia ci ha detto di abbandonare la stazione ed io l'ho fatto. Siamo scappati tutti sulla spiaggia dove ho visto due agenti che picchiavano due ragazzi con le mani alzate. Poi sono venuti da me, gli altri mi dicevano di scappare ma io sono rimasto, perchè non avevo fatto bniente e non avevo nulla da temere. I poliziotti mi hanno fatto distendere prima sulla spiaggia e poi mi hanno fatto distendere sull'acqua del bagnasciuga. Dopo mi hanno picchiato con i manganelli". I Difensori a questo punto hanno chiesto di far vedere una protuberanza creata dalle botte sulla testa e non è stato concesso. Allora la difesa ha chiesto di far vedere le gambe del ragazzo. Cosa che è stata concessa e dopo aver calato i pantaloni il ragazzo ha mostrato numerose echimosi sulle gambe. Continuano le deposizioni.

Continua l'udienza di convalida. Terminata l'arringa del PM

27/03 E' appena terminata l'arringa del Pubblico Ministero Ingangi nell'udienza di convalida degli arresti. I reati contestati sono di resistenza, danneggiamenti e violenza di tutti i 23 fermati, in concorso e la non ottemperanza degli obblighi dettati dalla PS. Nell'arringa il PM ha illustrato i fatti che secondo la pubblica accusa consistono anche nella resistenza alle cariche di polizia che ha di fatto bloccato la stazione di Paola non consentendone l'utilizzo ai treni che dovevano transitare. Poi il PM ha spiegato che secondo il nuovo ordinamento il concorso scatta quando la Polizia carica e la gente non se ne va, per questo motivo tutti i presenti ai fatti sono in concorso. Il PM si è anche lanciato in una considerazione sugli arresti dicendo che 23 sono stati pochi e che secondo lui chi ha partecipato sono un centinaio. Sono persone che ogni domenica si trovano in situazioni di questo tipo e dimostrano pericolosità perchè ogni domenica sono abituati a fare queste cose. Le richieste sono quindi: per due i domiciliari per gli altri 21 obbligo di firma e di dimora. In questo momento alle 17 stanno deponendo i funzionari di PS.

 

Il Comune di Paola chiede 200 mila euro di danni. Iniziato il dibattimento a porte chiuse.

27/03 E' venuta dal legale Gino Perrotta, nominato dal Comune di Paola a difendere i propri interessi, la richiesta di costituire l'ente locale parte civile. Se sarà accolta la richiesta il Comune chiederà una risarcimento danni di 200 mila euro per i danni provocati dagli ultras che nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi hanno compiuto danni alle cose dentro e fuori la stazione. Sembra comunque che il reato di devastazione sia decaduto, o stia per decadere vista l'entità degli atti vandalici. Inoltre hanno chiesto di costituirsi parte civile anche i proprietari dei beni danneggiati. Caso emblematico, che potrebbe far spostare la sede del processo, quello del giudice onorario, avv. Elvira Garvina rappresentata dall'avv. Eugenio Garritano, che ha avuto danneggiata la propria auto. La legge dice che l'eventuale ammissione di un giudice onorario in servizio a Paola determinerebbe il trasferimento del processo, per incompatibilità, al tribunale di Salerno. Resi noti ufficialmente dal giudice monocratico del Tribunale della cittadina calabrese, Paolo Scognamiglio, anche i motivi dello slittamento del dibattimento. Gli indagati avrebbero dovuto essere tarsportati a Paola a bordi di mezzi della Polizia, ma vista l'indisponibilità delle auto il Gip ha autorizzato i 23 indagati, in stato di arresto domiciliare, a lasciare le proprie abitazioni per raggiungere il Tribunale utilizzando mezzi propri. Alle 16 in punto, alla presenza del Procuratore della Repubblica Emanuele è iniziato a porte chiuse il dibattimento. Sono state chieste tutte le generalità agli indagati ed è in corso il dibattimento. Dall'aula sono stati fatti uscire parenti e giornalisti.

Convegno RuralMED: Una Rete per lo Sviluppo Rurale del Mediterraneo

27/03 L’attenzione scaturita nell’ambito dell’iniziativa congiunta Regione Calabria – ARSSA è stata certamente determinata sia dalla qualità delle presenze, registrate nel corso del Convegno, sia dall’ efficacia e dall’attualità degli argomenti contenuti nelle relazioni tecnico-scientifiche e degli interventi assicurati da un prestigioso gruppo di specialisti. Infatti, dopo il riuscito Workshop vertente sulla "Valorizzazione dei prodotti tipici e dieta Mediterranea", analogo interesse ha suscitato il Convegno sul Progetto Rural – Med “ Una rete per lo sviluppo rurale nel Mediterraneo”, che ha visto particolarmente impegna le principali istituzioni regionali, l’ ARSSA, il Distafa di Reggio Calabria, che cura la responsabilità scientifica del Progetto Rural - Med, ed altri Soggetti pubblici nazionali ed esteri, autonomie locali ( Comuni di Acri e Zumpano) e di Comunità Montane (Cinquefrondi), presenti con una delegazione di amministratori; il Gal “ Valle Crati”, con la responsabile, Valeria Fagiani. L’iniziativa nasce nell’ambito del Programma Comunitario Interreg III, per il periodo 2000-2006, diretto a sviluppare la cooperazione transfrontaliera dell'Unione Europea ed a sostenere la cooperazione interregionale e transnazionale, ispirandosi al principio secondo cui i confini nazionali non devono ostacolare lo sviluppo equilibrato e armonico dell' Europa. L'evento, che si è svolto presso la Sala Conferenze dell’Hotel Europa – Rende (CS), per le problematiche e le questioni che ha affrontato, è stato di sicuro spessore internazionale. L’ ARSSA, d'intesa con il responsabile del Progetto Interreg per la Regione Calabria, Rocco Marcurio, ha curato, tramite il Settore Divulgazione del quale è responsabile il dirigente Mario Toteda, ogni aspetto organizzativo-logistico della manifestazione. Nell'indirizzo di saluto ai convegnisti, il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini, ha porto anche la testimonianza e la vicinanza all’iniziativa del Governatore della Calabria, On.Giuseppe Chiaravalloti. Pizzini, in seguito, ha tenuto una relazione vertente sul ruolo e funzione dell’ARSSA nello scenario della nuova agricoltura del bacino del Mediterraneo e, nel caso specifico, sull’assiduo e qualificato apporto al Progetto Rural–Med dei tecnici ed esperti dell’Agenzia.
Azione, questa, condotta in perfetto sinergismo con la Regione Calabria, che è stata presente al Convegno con alcuni dirigenti sia dell’Assessorato all’Agricoltura, sia del Dipartimento della Presidenza della Giunta. Altri coinvolgimenti sono stati: la Facoltà di Agraria di Reggio Calabria, la Direzione Generale per lo Sviluppo Rurale (Assessorato Agricoltura e Pesca - Giunta Regionale Andalusia), presente con Marta Ereza che ha svolto una relazione su: “ L’integrazione della prospettiva di Genere nello Sviluppo Rurale in Andalusia; Juan Diego Iranzo Alfayate (consulente Tecnico del Servizio Promozione Rurale del medesimo Organismo istituzionale spagnolo), ha, invece, affrontato il tema:” La scommessa sull’agricoltura biologica in Andalusia ed il commercio elettronico in ambito Rural-Med”. Molto attese anche i contributi dal versante ARSSA, con i contributi di Benito Scazziota e Marcello Bruno che hanno parlato su: “ Agricoltura Biologica e Marchi di Qualità”.La ripresa dei lavori pomeridiani è coincisa con l’intervento dell’Assessore regionale all’Agricoltura, On.Giovanni Dima, il quale, nel manifestare soddisfazione per la valenza dell’incontro, ha sostenuto che l’ attività agricola calabrese, nell'ambito del Progetto Rural- Med, costituisce sicuramente un elemento propulsivo di straordinaria importanza strategica, oltre che sociale e culturale. Dima ha auspicato che, a breve, sarà necessario armonizzare gli interventi UE con le politiche nazionali e regionali, in materia di agricoltura e che la stessa attività venga sempre più considerata come elemento imprescindibile della risorsa territorio visto nella sua interezza e complessità. Altri interventi sono stati assicurati puntualmente della imprenditrice Adriana Toman, che si è soffermata sull’Impresa al femminile in Calabria; Annamaria Campanaro, responsabile commissione regionale Pari Opportunità, con l’argomento “ il valore della differenza e le risorse del territorio”; Salvatore Di Fazio – Distafa di Reggio Calabria ha affrontato il tema: “ Il Patrimonio rurale, una risorsa da valorizzare”; Claudio Marcianò (Distafa) su: “ La problematica di genere nello sviluppo del bacino del Mediterraneo”. Per l’Inea è intervenuta la ricercatrice Catia Zumpano. Nello “spazio esperienze” altri contributi al convegno sono stati assicurati da: Maria Pia Bonifati, presidente associazione prov. “ Donne in Campo”; Serenella Catanzaro e Maria Russo, imprenditrici agricole. Queste presenze sono state espressione di tutte le OO.PP. AA. Al Convegno e nello “ spazio–dibattito”, sono intervenuti esponenti delle Organizzazioni professionali agricole ( Coldiretti e Copagri) ed i rappresentanti dell'Ordine regionale dei dott. Agronomi e Forestali (Giovanni Perri) e dell'Associazione dei dott. in Scienze Agrarie e Forestali ( Mario Reda). Le note conclusive del Convegno sono state tratte dal Dr. Nicola Cumino, dirigente dell’ Assessorato regionale all’Agricoltura. Cumino, nel porre l’accento sull’attualità dell’iniziativa Rural-Med e sulle strategie di sviluppo solidale e duraturo che questo strumento intende realizzare nell’ambito delle comunità partner del Progetto, ha evidenziato l’articolazione degli strumenti di programmazione economico-finanziaria di cui dispone la Regione Calabria ( POR e PSR ), la positività dell’azione sinergica dell’intera filiera istituzionale, coinvolta per realizzare il massimo del risultato, riguardo a sviluppo dei comparti e dei territori rurali interessati. Nella giornata di oggi sono previste visite guidate, riservate ai partner del progetto, che seguiranno l'itinerario " Paesaggi Rurali Calabresi": Centro Sperimentale Dimostrativo ARSSA di Molarotta e Giganti di Fallistro (Sila Grande); Abazia Florence, Scuola Tappeti e Centro Florens ARSSA ( S. Giovanni in Fiore).

Arresti a Paola: Rinviato alle 16 il processo. Momenti di tensione davanti al Tribunale

27/03 Una scena che si ripete puntualmente davanti ai Tribunali. Viene convocato un processo alle 10, tutti presenti, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Paola, Aldo Ingangi, avvocati della difesa, ma particolare non di poco conto, mancano gli indagati. Pare che non sia stato loro notificato il foglio per comparire questa mattina davanti al Tribunale. Parte qualche trattativa e pare che a qualcuno dei genitori sia stato chiesto di andare a prendere i figli a casa. Incredibile. Non si capisce per quale motivo sia stato indetto un processo per direttissima e ci si sia scordato di convocare la parte più importante del processo e cioè gli indagati. Il nervosismo è a mille tra amici e parenti dei giovani. Nell'aspettare, poi, le decisioni sul da farsi altri particolari, che definire grotteschi è dire poco. Presenti davanti al Tribunale per registrare la cronaca siamo testimoni di un fatto che ci ha lasciato allibiti. Stavamo intervistando, davanti l'ingresso del Tribunale assieme al collega Carchidi,


Principe attorniato dalle forze dell'ordine

uno dei genitori degli arrestati, Gaetano Principe, fratello del più famoso Sandro, Sindaco di Rende, e veniamo a sapere che il figlio è stato arrestato mentre si trovava sul lungomare di Paola senza che facesse nulla. C'è tanta tensione nelle sue parole. Sono le parole di un padre che non riesce a darsi pace. Suo figlio, dice Principe, non è mai stato un ultrà, non è mai andato al campo a vedere il Cosenza ed è stato arrestato insieme ad altra gente che era li solo per prendere il treno per andare a Roma. Rimaniamo allibiti. Ma più allibiti rimaniamo quando, nel descrivere la stazione di Paola, Principe la definisce come "stazione da quinto mondo". Apriti cielo. Una persona, che poi scopriamo essere un funzionario del tribunale di Paola, che ascoltava l'intervista comincia a inveire contro Principe dicendogli "non offendere i paolani". Nasce subito un battibecco tra i due. Principe segue la persona che entra in tribunale e chiede lumi. Di tutta risposta le forze dell'ordine presenti lo circondano e lo mettono fuori dal Tribunale. Principe è ancora più indignato. Gli vengono chiesti i documenti e lui senza batetre ciglio li dà e chiede spiegazioni di questo comportamento. Per tutta risposta viene di nuovo invitato ad allontanarsi dal tribunale. Passano i minuti e si fanno le 11. Principe si tranquillizza, per modo di dire, per quanto possa tranquillizzarsi un padre con un figlio agli arresti domiciliari. Altre notizie poco piacevoli stanno per arrivare. Riusciamo a sentire alcuni avvocati della difesa, Palazzo e Cinannte, che ci dichiarano che pare che si voglia trasferire il processo a Salerno perchè ad un giudice d'onore è stata danneggiata l'auto durante i fatti della stazione. Lo stesso, pare che abbia manifestato la voglia di costituirsi parte civile. Se ciò accade è molto probabile che il dibattimento possa essere trasferito a Salerno per competenza. Siamo davvero all'inverosimile. Gli avvocati ci raccontano anche che ai ragazzi è stato riservato un trattamento restrittivo inaudito. Sono stati segregati tutta la notte nella Questura di Paola. Noi registriamo gli eventi. Nel frattempo si aspetta davanti al tribunale l'inizio del dibattimento. Qualcuno chiama a casa di qualche ragazzo e i genitori rispondono che ancora nessun avviso era stato recapitato e che i ragazzi erano ancor a casa per i domiciliari. Solo alle 11.15 ci viene comunicato lo spostamento dell'udienza alle 16 perchè la Procura non ha fatto in tempo a provvedere alla notifica di apparizione e a spedire la carta che permette ai ragazzi di lasciare gli arresti domiciliari e recarsi in Tribunale. Tutto rinviato di cinque ore. Sicuramente la cosa andrà per le lunghe.

Partenza operativa del contratto di quartiere: aprono Scuola edile e CNA

27/03 (Uscc) Entra nella fase operativa il contratto di quartiere per Santa Lucia. La Giunta municipale, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Eva Catizone, ha dato il via libera a due convenzioni, la prima con la Scuola edile, l’altra con la Confederazione nazionale artigianato. Le due istituzioni avranno in locazione dal Comune alcun locali nell’immobile ristrutturato di via S. Tommaso, dove svolgeranno attività volte alla qualificazione professionale e, quindi, a favorire lo sviluppo dell’occupazione. Come si ricorderà, la formula del contratto di quartiere, risalente al 1998, prevede interventi non soltanto di risanamento strutturale in zone particolarmente degradate, ma anche di riqualificazione del tessuto sociale attraverso l’insediamento di poli di formazione e supporto alle attività del quartiere. Il Contratto di Santa Lucia, presentato dal Comune di Cosenza e approvato nel 1999 con un finanziamento di oltre 8 miliardi di lire, comprende una serie di accordi con diversi altri soggetti chiamati alla rivitalizzazione e alla riorganizzazione del tessuto economico e sociale. Sono previsti, tra l’altro, l’attivazione di un cantiere-scuola per la sistemazione degli spazi aperti e la realizzazione di interventi di recupero; la creazione di un borgo dell’artigianato; la creazione di scuole di formazione per artigiani, maestranze e operatori nei settori dei beni culturali, spettacolo, turismo; scuole di apprendistato nel restauro; corsi di formazione per tecnici e operai impiantisti, falegnami e servizi manutentivi; un laboratorio museale territoriale. L’accordo con la Scuola edile prevede l’attivazione di un corso di formazione professionale che abbia come finalità la creazione di figure professionali ad eseguire lavori di recupero nel rispetto delle peculiarità costruttive locali.L’accordo con la CNA è finalizzato a promuovere la cultura dell’aggiornamento e della qualificazione professionale, in particolare per favorire l’apertura di botteghe artigiane di qualità. Le due convenzioni verranno ufficialmente firmate nei prossimi giorni.

Il Comune istituisce una Fondazione Giacomo Mancini

27/03 (Uscc) L’8 aprile del 2002 moriva Giacomo Mancini. A due anni di distanza, sta per essere costituita una Fondazione che dovrà diffondere la conoscenza dell’opera del grande uomo politico calabrese, ma anche operare per lo sviluppo economico e culturale del territorio cosentino. L’Amministrazione comunale porterà quanto prima in Consiglio comunale la proposta di istituzione della Fondazione, prospettata il 18 marzo scorso da un apposito comitato. Ieri la Giunta municipale si è impegnata a partecipare all’iniziativa- quale socio promotore- conferendo il diritto d’uso di un immobile da adibire a sede della stessa Fondazione.Scopi dell’istituzione saranno:
- consentire, agevolare e promuovere lo studio e la consultazione dei documenti e dei libri che saranno donati dagli eredi di Giacomo Mancini e da altri soggetti;
- tutelare la conservazione, incrementare e valorizzare il patrimonio archivistico e bibliotecario e promuovere l’attività di ricerca ad esso legata;
- perseguire scopi di utilità sociale salvaguardando e valorizzando i beni e le attività culturali e i beni ambientali e promuovendo lo sviluppo economico del territorio;
- mantenere e rafforzare i legami con la città e la provincia di Cosenza, il suo territorio e le sue istituzioni per promuovere favorire ed incoraggiare la progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi che migliorino l’assetto del territorio cosentino, la qualità della vita della sua comunità e l’insediamento di attività produttive;
- indirizzare la propria attività nei settori della ricerca, istruzione, arte, sanità, assistenza, beneficenza e tutela delle categorie sociali più deboli.

Si riempie di mistero la notte brava di Paola

26/03 Dopo appena 24 ore dagli scontri avvenuti a Paola cominciano ad emergere inquietanti interrogativi sulle cinque ore passate, una sola delle quali di incidenti avvenuti dentro e fuori la Stazione, nella città del Santo. Premesso che è da condannare il comportamento avuto dalla maggior parte dei giovani, anche se in parte giustificato per le precedenti esperienze di treni speciali concessi gratuitamente per eventi speciali come quello di ieri, almeno nell'immaginario collettivo, e cioè l'esser partiti senza biglietto e senza essersi preoccupati di farne almeno una serie di quelli di tipo comitiva; premesso che gli atti di intolleranza e di vandalismo sono ingiustificati ed ingiustificabili anche se accaduti in situazione di legittima rabbia per quanto subito; solo in queste ore riusciamo ad avere compitamente un quadro più chiaro della situazione. Riepilogando i fatti con il senno di poi e con molte più informazioni di ieri, sembra quasi di assistere ad una volontà strategica di voler a tutti i costi bloccare comunque i tifosi che volevano partire per Roma. Ricostruiamo i fatti con Peppe che era a Paola ieri sera. Alle 22.30 parte normalmente da Cosenza il treno locale che collega il capoluogo con la stazione di Paola carico di oltre 400 tifosi. In stazione e sul terno c'è baldoria. L'obiettivo, una protesta a Roma per portare l'orgoglio di una città offesa è troppo grande per non essere vissuto con entusiasmo. Come per una trasferta i tifosi si sono organizzati con striscioni bandiere e colazioni al sacco sicuri di passare una nottata in allegria. Slogan e tifo a gogò è il menu dei passeggeri del treno che arriva con orario svizzero alla stazione di Paola. Sono le 23. A Paola nessuno nota un particolare che avrebbe dovuto allarmare e insospettire i presenti. La stazione è pressoché vuota. Nessun treno in transito e nessun treno fermo sotto le pensiline. Solo un nutrito gruppo di poliziotti che sta aspettando i tifosi per il normale servizio di scorta. Cominciano i primi contatti. La polizia chiede se sono stati fatti i biglietti e i tifosi dicono di non averne fatti. Sotto le pensiline qualche famiglia sta aspettando il treno per partire. I ferrovieri gli si avvicinano e gli dicono che quel treno non parte. Un pò di timore alla vista di tanta gente è normale. Quello che non è normale e che nessun treno passi nella stazione. Paola la notte è un via vai di treni, ma ieri sera nessun treno passa da lì. Oggi veniamo a sapere che qualche stratega ha creato un cordone sanitario introno alla Stazione di Paola ed ha ordinato alle FS di non far entrare nessun treno in stazione. L'obiettivo è quello di dissuadere i tifosi e di non farli partire. Sta di fatto che il treno delle 0.40, quello che avrebbe dovuto trasportare i tifosi, viene bloccato a San Lucido. Fermo sui binari. In stazione proseguono le trattative. Della Celere nessuna traccia. Poi veniamo a sapere che erano in viaggio dalle sedi di Reggio e di Vibo una piccola colonna di gipponi attrezzati antisommossa. Al di fuori della stazione di Paola non c'era alcun mezzo militare. Le trattative con al polizia, che ha la propria sede proprio davanti alla stazione, vanno avanti. Si parla di un prezzo simbolico gli ultras propongono 5 euro la Polizia dice 15. Si trova l'accordo. Allora si invitano i tifosi ad uscire a piccoli gruppi dalla stazione per fare i biglietti, qualcuno esce, molti rimangono dentro. Sono le 4 di mattina. I treni sono sempre parcheggiati fuori la stazione di Paola. Arrivano i gipponi della Celere che tendono le reti. Ad un certo punto decidono di intervenire per disperdere tutti i presenti. E' un fuggi fuggi generale. Molti prendono il sottopassaggio che porta sul lungomare, altri corrono dentro il paese. Senza che accadesse nulla, le cariche a colpi di lacrimogeno si succedono. Uno scenario inverosimile. Qualcuno che soffre d'ansia chiede alla polizia di essere portato in ospedale e viene arrestato con le manette ai polsi. Altri che si dirigono alla Questura e che chiedono di poter tornare a Cosenza vengono arrestati, anche loro, manette ai polsi. Insomma la maggior porte delle persone fermate viene presa nel clima del caos più totale. Il nostro testimone parla di una azione premeditata. Ci dice di essere stato in tante trasferte e di avere "visto tanti scontri ma come quello di ieri sera mai successo". Poliziotti che inseguono i tifosi con i manganelli alle mani fino al lungomare. Macchine colpite per la fuga. Addirittura Peppe ci assicura che la mano rotta alla statua di San Francesco fosse colpa di una manganellata perchè troppo in alto per essere presa. I ragazzi non avevano altre che le aste delle bandiere che erano di plastica. Il fuggi fuggi generale ha creato una reale situazione di panico e come in tutti i momenti di caos qualcuno vuole fare il furbo. Quel qualcuno che si diverte a rompere mette in cattiva luce tutto il gruppo. Ma a questo punto, non ce la sentiamo di addossare tutte le colpe ai tifosi di quanto accaduto. La verità sta sicuramente nel mezzo. Si poteva sicuramente evitare quella guerriglia inutile. Sicuramente chi ha organizzato il treno non ah preso le precauzioni necessarie. Bastava fare un biglietto collettivo ed evitare l'attrito. Poi l'adrenalina dello scontro ha fatto il resto. Doveva essere una trasferta dell'orgoglio e di è trasformato in una caccia all'uomo. 23 arresti e domani mattina tutti davanti ad un giudice. Ma è mai possibile che una marcia di protesta possa essere stata trasformata in una guerriglia? Ricordiamo a noi stessi che l'educazione passa attraverso la prevenzione piuttosto che con la repressione. 23 arresti creano soltanto 23 potenziali piccoli delinquenti. Sentire poi che qualcuno è stato arrestato addirittura mentre andava a fare il biglietto è davvero esagerato. Qualcuno avrà sicuramente sbagliato ma fare azioni del genere solo per fare "bottino" di arresti, questo no. Nessun garantista lo permetterebbe.

Salgono a 23 gli arresti di Paola. Domani processo per direttissima

26/03 Altri due arresti sono stati compiuti quest'oggi dalla Polizia che ha così fatto aumentare il numero degli arresti da 21 a 23. Intanto il GIP di Paola ha deciso di stabile il processo per direttissima domani mattina presso il Tribunale di Paola per convalidare o meno gli arresti dei giovani. Ricordiamo che i giovanissimi ultras la cui età varia dai 18 ai 20 anni, si sono resi protagonisti di alcuni atti di vandalismo, ieri notte nella stazione di Paola, allorchè, inseguiti dalla Polizia, hanno risposto con pietre, durante la fuga verso il lungomare ed hanno danneggiato alcune auto, una statua di San Francesco e alcuni vasi da fiori. Sfogo dettato dal momento di rabbia ma che non sarebbe dovuto esistere. Il Comune di Paola ha annunciato che si costituirà parte civile contro di loro, un atto dovuto. Il leader dei diritti civili, invece, invocando il suo ghandianismo pacifista manda un messaggio ai giudici perchè abbiano un atto di umana giustizia e di comprensione per i giovani che hanno sbagliato nel provocare gli incidenti.

Corbelli chiede clemenza ai giudici del Tribunale di Paola

26/03 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, rivolge un accorato appello “in nome di San Francesco” al Procuratore e ai giudici della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola, chiedendo “un atto di giustizia giusta e
umana comprensione per quei ragazzi ultrà(molti giovanissimi) rimasti coinvolti negli incidenti alla stazione di Paola” . “Nella mia vita e nelle mie mille battaglie gandhiane , pacifiche, assolutamente non violente ho sempre predicato la solidarietà, il rispetto dei diritti, della persona e della sua dignità. E’ stato così anche a Roma grazie alla grande civiltà, correttezza di un migliaio di tifosi e ultrà cosentini insieme ai quali io e Padre Fedele abbiamo manifestato civilmente senza arrecare nessun problema neppure alla circolazione stradale! Tanto che alla fine i bravi dirigenti romani delle forze dell’ordine ci ha hanno ringraziato. Purtroppo a Paola non è accaduto la stessa cosa. Il mio rammarico è che questi tifosi non siano venuti con noi con i pullman che erano stati offerti gratuitamente. Sono sicuro che non sarebbe successo alcun incidente come ha dimostrato poi la civilissima manifestazione di Roma. Dal momento che ho appreso (alle 5 di mattina di giovedì, al nostro arrivo a Roma)degli incidenti e del fermo di questi ragazzi(molti giovanissimi) il mio pensiero è corso a loro, alle loro famiglie. Per questo oggi rivolgo un appello accorato al Procuratore di Paola, Luciano D’Emamnuele, un bravo magistrato che conosco e stimo, ai suoi colleghi, altri bravi pm e gip, che saranno chiamati domani a pronunciarsi su questa vicenda. Chiedo un atto di giustizia giusta e umana comprensione per tutti. Quello che è accaduto ha molto colpito e profondamente amareggiato tutti noi. Poteva purtroppo anche finire in modo più grave. Ma San Francesco, il nostro Santo(la cui statua è stata danneggiata) ha evitato che questo accadesse. Il nostro grande Santo(a cui tutti noi calabresi, e non solo, siamo devoti), con il suo grande amore, ha perdonato tutti. Chiedo ai magistrati e al gip di Paola di perdonare anche loro questi ragazzi. Fatelo per loro, per le loro oneste famiglie, per quei padri e quelle madri , alcuni dei quali oggi mi hanno telefonato chiedendomi di aiutarli. Per i danni subiti dalla statua di San Francesco d’accordo con Padre Fedele, che mi ha telefonato questa mattina, prima di partire per il Canada, ci occuperemo anche noi due, io e lui”.

Il Sindaco di Acri contesta il bando dell'Asl di Cosenza

26/03 Con una lettera inviata a Provincia, al Centro per l'Impiego, e al Direttore dell'AS4, dal primo cittadino del popoloso centro dell'entroterra cosentino, Nicola Tenuta, ha contestato il bando di selezione per 10 unità lavorative dell'AS 4 di Cosenza, si legge nella nota: "In relazione all'avviso a firma del dott. Pasquale Perfetti e dell'avv. Lucio Sconza, protesto energicamente in quanto la selezione in oggetto è stata limitata ai soli disoccupati iscritti presso il centro per l'impiego di Cosenza. I nostri concittadini, ancorchè iscritti presso il centro per l'impiego di Rossano, risiedono in un comune ove sono allocate strutture sanitarie, distretto sanitario e presidio ospedaliero, facenti parte l'As. n.4. Pertanto ritengo che anche ai disoccupati residenti in Acri debba essere data la possibilità di partecipare alla suddetta selezione. Invito, quindi, gli organicompetenti a sospendere la selezione ed a riesaminare il provvedimento di indirizzo della stessa".

La Provincia consegna dieci borse di studio sulle pari opportunità il 30 al "Monaco"

26/03 (Uspc) Saranno assegnate nell’ambito di un’apposita cerimonia che si terrà martedì 30 marzo prossimo, presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale “A. Monaco”, alle ore 11.00, a Cosenza, le dieci borse di studio vincitrici del concorso avente per tema: “Le pari opportunità: la differenza come valore”. Il concorso per l’assegnazione delle dieci borse di studio, bandito a novembre scorso dall’Assessorato Provinciale alle Pari Opportunità e dall’Ufficio della Consigliera Provinciale di Parità, riservato agli studenti delle scuole superiori della provincia di Cosenza, è suddiviso in tre sezioni: una letteraria, una di grafica multimediale i cui lavori premiati saranno proiettati nel corso della cerimonia, ed una sezione fotografica. “Con questa iniziativa -ha detto l’Assessore Provinciale alle Pari Opportunità Donatella Laudadio- abbiamo voluto, come Provincia, perseguire la finalità di stimolare l’educazione alla differenza di genere, di sviluppare la coscienza di sé e dell’altro/a, di offrire momenti di riflessioni e di ricerca, e come obiettivo specifico di decostruire gli stereotipi legati al sesso, avviando, nel contesto adatto, un propositivo confronto di opinioni”. La cerimonia, che prevede inizialmente i saluti del Presidente della Provincia di Cosenza Antonio Acri e del Dirigente Scolastico Nicola De Nardi dell’ITIS, vedrà l’introduzione dell’Assessore Provinciale alle Pari Opportunità Donatella Laudadio, e successivamente gli interventi della Consigliera Provinciale di Parità Teresa Brunetti, della Presidente della Commissione giudicatrice degli elaborati Giuliana Mocchi. Parteciperanno, inoltre, la Presidente del CIDI Assunta Morrone, la Psicologa Carmela Scornaienchi ed Elena Hoo della Commissione Provinciale alle Pari Opportunità. I lavori saranno coordinati dalla giornalista Geneviève Makaping, caporedattore di Metrosat Tv.

Domani l'incontro tra la Provincia di Cosenza e amministratori della Valle d'Aosta

26/03 (Uspc) La Provincia di Cosenza incontrerà, domani sabato 27 marzo, una delegazione di amministratori della Valle d’Aosta nell’ambito del programma di attività di interscambio, instauratosi fra le due realtà con la sottoscrizione della “Carta dell’Amicizia”.
La delegazione della Regione Valle d’Aosta, composta dall’Assessore alle Attività Economiche e Produttive della Valle d’Aosta Dr. Piero Ferraris, dal Presidente della Camera di Commercio di Aosta Dr. Piero Roullet e dal Presidente del Consiglio Comunale di Aosta Dr. Antonio Zaffettieri, che si tratterrà a Diamante dal 26 al 28 marzo, avrà con gli amministratori della Provincia di Cosenza un incontro di lavoro nella mattinata di sabato 27 , alle ore 10.30, presso la sede dell’Ente in Corso Telesio, a cui sono stati invitati a partecipare tutti i Consiglieri e gli Assessori della Provincia di Cosenza, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio del Comune di Cosenza, il Presidente della Camera di Commercio, il Presidente dell’Assindustria, i Presidenti delle Associazioni degli Artigiani e le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, presso l’Hotel Belvedere, a Belvedere Marittimo, si terrà un convegno sul tema “Interscambi culturali e sociali tra la Provincia di Cosenza e la Valle d’Aosta - Un’occasione di sviluppo economico”. Alle ore 19.00, a termine del convegno, è prevista una cerimonia nel corso della quale la Provincia conferirà un’onorificenza ai cittadini belvederesi residenti in Valle d’Aosta, che si sono distinti per capacità imprenditoriali e impegno intellettuale e politico. Questo incontro, il primo che si tiene in Calabria dopo quello tenutosi a Courmayeur il 13 dicembre 2003, in cui è stata sottoscritta la “Carta dell’Amicizia” tra Provincia di Cosenza e Valle d’Aosta, sarà un’occasione per far conoscere agli ospiti valdostani le bellezze della nostra provincia e per riconfermare il legame già avviato nell’ottica di interscambi culturali ed economici sempre più proficui tra le due comunità.

Presentato dal comune di Cosenza il bilancio di previsione per il 2004

26/03 (Uscc) Alla vigilia del voto in Consiglio comunale martedì prossimo, ben prima del termine ora prorogato dal Governo al 30 maggio, l’Amministrazione comunale ha presentato stamane alla stampa il bilancio di previsione 2004 e il bilancio triennale 2004-2007.
“E’ innanzitutto un bilancio inclusivo -ha detto l’assessore al ramo Domenico Cersosimo, riferendosi al fatto che quest’anno si è cercato il consenso sul documento contabile ben prima di vararlo, promuovendo riunioni a vari livelli e quindi “partecipando” ad ampi settori della città numeri e significati delle scelte amministrative. L’assessore Cersosimo ha sintetizzato in cinque slogan le principali caratteristiche del documento. “Si tratta di una manovra keynesiana, che sostiene la domanda aggregata di famiglie, commercianti, artigiani. Il sostegno è indiretto e deriva dal fatto che ben il 53% delle spese è impegnato per stipendi, salari, indennità. Questo significa mettere in circolo, sul nostro territorio, 100 milioni di euro all’anno. La manovra, poi, implementa il modello Cosenza privilegiando due direttrici: welfare municipale, che viene addirittura esteso nel 2004, in controtendenza a quanto avviene in quasi tutti i Comuni colpiti dai tagli governativi; politica culturale, che si mantiene sui livelli cui la città è abituata e cui non vuole rinunciare. Ancora, si tratta di una manovra che tiene conto della storia passata, quella fatta da Giacomo Mancini con il risanamento fisico e sociale di Cosenza, che dovrà proseguire. Il bilancio è, poi, realista poiché non può prescindere dai tagli governativi, ma reagisce ad essi aggirando l’ostacolo creativamente. E’ infine una manovra socialmente equa, che prova a sottrarre qualcosa in più a chi più può e di meno a chi meno possiede.” Dunque, sono salvaguardati cultura e soprattutto welfare “che significa salario reale e migliore qualità della vita per tutti”. Per sostenere queste intenzioni – ha poi spiegato l’assessore al Bilancio- era inevitabile prevedere maggiori entrate, aumentando alcuni tributi come l’Ici o la Tarsu.
“Ma la prima sale dal 5 al 6 per mille solo quest’anno, mentre in Comuni vicini e lontani l’aumento è stato introdotto già da tempo. E la tassa sulla spazzatura aumenta non per le famiglie, ma solo per negozi e uffici. Dovrà anche essere più accorto – e andrà pagato- l’uso dello spazio pubblico che è un valore spesso trascurato.” “In definitiva –ha insistito Cersosimo- nonostante i tagli, tutte le voci sociali crescono, così come Cosenza sarà uno dei pochi Comuni a rispettare il patto di stabilità e ad applicare il nuovo contratto per i dipendenti comunali che riceveranno, nel 2004, 530.000 euro in più”. Il sindaco Eva Catizone ha ringraziato quanti hanno contribuito alla redazione del bilancio e alla sua discussione pubblica ed ha ribattuto alle accuse dei partiti di opposizione. “Consiglieri che non fanno il loro dovere poiché quasi mai partecipano alle riunioni di Commissione dove sarebbe opportuno che lavorassero ed eventualmente esponessero le loro osservazioni, escono oggi fuori sulla stampa con proclami del tutto falsi, che dimostrano quanto poco conoscano i documenti contabili.” Il sindaco ha quindi fatto riferimento alla situazione di grave disagio determinata dal Governo centrale per molti Comuni, soprattutto i più piccoli, “che forse si vorrebbe vedere sparire”. “Nonostante tutto, presentiamo con largo anticipo sul termine il nostro bilancio, che è stato redatto secondo una strategia precisa : mantenere quanto fin qui il Comune è riuscito a dare, aumentando anzi alcune voci sociali, e chiedere ai cittadini più abbienti un obolo in più per sostenere le categorie deboli.” E’ intervenuto anche il Presidente Damiano Covelli che ha illustrato la proficua attività della Commissione consiliare Bilancio, che si è aperta ad incontri con sindacati, categorie sociali, studenti ed ha lavorato bene “anche nella cronica assenza degli esponenti di minoranza”. Alla conferenza stampa hanno presenziato il vicesindaco Leporace e numerosi rappresentanti della Giunta municipale, consiglieri, Presidenti di Circoscrizione, il Presidente del Consiglio comunale Saverio Greco.

Finanziato il recupero di alcune scuole cittadine

26/3 (Uscc) Sono state ammesse al finanziamento le richieste presentate dall’Amministrazione comunale alla Regione Calabria per interventi di rimozione dell’amianto da strutture scolastiche previsti nel POR Calabria. Si tratta, in particolare, di lavori che saranno effettuati nelle scuole elementari “Vittorio Emanuele II” e “Scipione Valentini” e delle scuole medie “Bonaventura Zumbini”, “De Marco-Ciardullo” e “Tommaso Campanella” per un importo totale di € 365.608,17 . Particolarmente significativo l’intervento che sarà compiuto nell’edificio della scuola “Campanella” che prevede un importo di € 140.545,74 con rimozione della copertura. Sostituzione della copertura con tegole anche nella scuola “Vittorio Emanuele II”, dove saranno eseguiti lavori per un importo di € 98.808,89 . Nelle rimanenti scuole saranno compiuti interventi per un importo di € 67.704,28 alla “De Marco-Ciardullo”, di 36.669,59 alla “Scipione Valentini” e di € 21.879,67 alla scuola media “Zumbini”.

Comune: Il TAR rigetta il ricorso della Fondazione Movimento Bambino

26/03 (Uscc) Rigettato dal Tar della Calabria il ricorso che la Fondazione Movimento Bambino aveva presentato contro la decisione del Comune di Cosenza di affidare l’iniziativa “Estate Ragazzi 2002” alla Cooperativa delle Donne ed alla Società Interzona. Il Tribunale, composto dal Presidente Luigi Antonio Esposito e dai giudici Giovanni Iannini ed Ezio Fedullo ha accolto le tesi del Comune di Cosenza, rappresentato dagli avvocati dell’Ufficio legale Agostino Rosselli e Nicola Carolillo. La Fondazione Movimento bambino rivendicava la continuazione del servizio relativo al progetto “Strade di Casa”, prestato come da contratto per due anni, e il risarcimento danni. Eccepiva, poi, il vizio di eccesso di potere, la violazione della legge 241/90, la violazione dei principi di concorrenza e massima partecipazione, nella decisione del Comune di affidare l’Estate Ragazzi alle due società cooperative. Nessuno di questi motivi è stato ritenuto fondato, mentre il Tribunale ha riconosciuto la piena legittimità del comportamento dell’Amministrazione nell’affidare un delicato servizio sociale a Cooperative che già avevano dato ottima prova negli anni precedenti sia nell’ Estate Ragazzi che nella gestione delle ludoteche e della Biblioteca dei Ragazzi. Nessun diritto, di contro, poteva – secondo il TAR- rivendicare la Fondazione ricorrente per la prosecuzione, in proroga, di un servizio che non aveva, peraltro, prodotto i risultati assegnati dall’Amministrazione comunale a favore dei ragazzi in condizioni familiari difficili.

Originario di Roseto rinvenuto cadavere in provincia di Bologna

25/03 Si chiamava Rocco Antonio Bellino ed era originario di Roseto Capo Spulico, l'uomo rinvenuto, questo pomeriggio, cadavere in quel di Livergano di Pianoro (BO). Il cadavere, sinora senza nome era statos coperto tra le fiamme da un automobilista di passaggio. L'uomo, che non risulta pregiudicato, era un imprenditore ed aveva una impresa edile, la Cogear di Sala Bolognese. Purtroppo l'uomo lascia moglie e i figli.

Minacce per un componente del comitato contro le discariche di Bucita

25/03 Uno dei componenti del comitato che si batte per la rimozione delle due discariche di rifiuti solidi urbani realizzate in contrada Bucita di Rossano ha denunciato di avere ricevuto minacce. Nella denuncia presentata alla polizia il componente il comitato (di cui non sono state rese le generalità) ha riferito di avere ricevuto una telefonata in cui gli sono state rivolte "pesanti minacce", con l'invito a desistere dall'impegno contro le due discariche.

Gasparri ad Acri il 3 aprile

25/03 Il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, sarà ad Acri il 3 aprile. La notizia della visita del ministro e' stata ufficializzata dall'Amministrazione comunale. "L'incontro - ha detto l'assessore comunale Gennaro Baffi - sara' anche l' occasione per commentare la nuova legge sulla riforma del sistema radiotelevisivo appena approvata dalla Camera dei deputati e adesso all'esame del Senato per il si' definitivo"

Processo Twister: scarcerato Fabrizio Guccione

25/03 E' stato scarcerato Fabrizio Guccione, l' operatore immobiliare arrestato l' 8 marzo scorso a Cosenza nell' ambito di un' operazione coordinata dalla Procura distrettuale di Catanzaro contro una presunta organizzazione che avrebbe gestito un giro di estorsioni ed usura. La scarcerazione di Guccione (fratello dell'ex segretario dei Ds di Cosenza), e' stata disposta dal gip distrettuale di Catanzaro, Massimo Forciniti, che ha accolto un' istanza presentata dall'avvocato Franco Sammarco. Guccione, secondo quanto ha riferito Sammarco, era accusato di tentata estorsione in relazione alla vendita di un suo terreno ad un operatore economico per la quale avrebbe chiesto all' acquirente un prezzo maggiorato rispetto al valore effettivo. Nell' istanza presentata al gip, Sammarco aveva sottolineato la "carenza del quadro indiziario a carico di Guccione", sottolineando la "fumosita' delle accuse contestate e l'insussistenza delle esigenze cautelari". L' operazione Twister, condotta dai carabinieri e dalla Guardia di finanza, aveva portato, complessivamente, all' arresto di 39 persone.

Scontri a Paola: Danneggiata una statua di S.Francesco di Paola

25/03 Dopo le decisione del sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Paola, Aldo Ingangi, di dare a tutti i 21 arrestati il beneficio della detenzione domiciliare per i reati di danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e devastazione, sono state resi noti, dalla Polizia, alcuni particolari che riguardano i fatti di questa notte avvenuti alla Stazione di Paola. Infatti qualcuno dei tifosi presenti per sfogare la propria amarezza si è abbandonato a riprovevoli atti vandalici come il danneggiamento della statua di San Francesco di Paola situata lungo la strada che porta dal lungomare alla stazione, il danneggiamento di alcune automobili, un pullman ed alcuni automezzi della polizia. Sono stati danneggiati inoltre un distributore automatico di sigarette ed alcuni vasi ornamentali. Sempre secondo la polizia, i tifosi che sono tornati a Cosenza in treno hanno tentato di dare fuoco ad una vettura del treno su cui stavano viaggiando.

Tar del Lazio: I giudici si riservano la decisione

25/03 I giudici della terza sezione del Tar del Lazio si sono riservati la decisione sul Cosenza Calcio. Questa è la comunicazione ufficiale dei magistrati amministrativi con cui si è conclusa l'udienza stamattina dedicata alla questione dell'esclusione del Cosenza Calcio dalla serie B. L'illustrazione dei ricorsi da parte della società è stata affidata, presente l'avv. Giuseppe Carratelli, all'avvocato Enrico Lubrano. In merito all'esclusione dal campionato di serie B Lubrano ha detto che "ci siamo sentiti offesi da un provvedimento che ripescava, fra le altre, una società che non aveva ragione di essere", riferendosi alla Fiorentina. Lubrano ha anche aggiunto che l'illegittimità di questo provvedimento travolge anche quello successivo della decadenza dell'affiliazione del Cosenza calcio alla Federazione italiana gioco calcio. Per la fattispecie relativa alla serie B il collegio di difesa ha chiesto un risarcimento danni pari a 17 milioni di euro di cui dieci legati alla risoluzione dei contratti dei calciatori professionisti e sette per la mancata partecipazione al torneo di serie B. Riguardo la mancata iscrizione al campionato di C1, l'avvocato Lubrano ha ricordato che la società calabrese e' stata esclusa per sei diversi tipi di profili di cui due legati ad inadempienze verso la Covisoc (mancata presentazione di una fidejussione ed irregolarità verso l'Enpals) e quattro verso la Lega di serie C. "Il presidente della Lega di C ha detto che il Cosenza non aveva presentato nessun documento - ha detto Lubrano - una dichiarazione falsa perché noi abbiamo atti timbrati dalla Lega che dimostrano in contrario. Si e' preferito escludere una società che aveva un debito di 300 mila euro a fronte di crediti esigibili verso la Lega di oltre due milioni di euro". Per questo profilo il collegio di difesa ha chiesto dieci milioni di risarcimento danni per la perdita del patrimonio calciatori e quattro milioni per la mancata partecipazione al torneo. "Hanno tentato di farci sparire non solo dalla scena calcistica ma anche dalla carta geografica - ha detto l'avvocato Carratelli -. Infatti nel provvedimento di esclusione Cosenza e' indicata come una citta' del Lazio. Contrari alle richieste del collegio difensivo gli avvocati Luigi Medugno della Federazione italiana gioco calcio e Alberto Angeletti del Coni. Medugno ha sostenuto l'improcedibilità per superiore difetto di interesse del ricorso contro la retrocessione al campionato di calcio di serie C, il rigetto del provvedimento di decadenza dell'affiliazione alla Figc e l'inammissibilità per sopravvenuto difetto di interesse degli altri due ricorsi. L'avvocato del Coni, Angeletti, ha invece sostenuto l'irricevibilità dei quattro ricorsi. Chiusa la seduta il collegio si e' riservato la decisione. Secondo l'avvocato Lubrano, che ha sostenuto la difesa, quello relativo al Cosenza calcio e' uno dei casi in cui la sentenza potrebbe avere un iter accelerato. "Potremo sapere qualcosa - ha detto - già nel giro di due o tre giorni".

Ottimismo dopo l’udienza. Gli arresti tramutati in domiciliari.

25/03 E’ terminata con un cauto ottimismo la giornata di passione degli oltre mille tifosi giunti da Cosenza per supportare con la loro presenza e la loro protesta la causa discussa dal Tar del Lazio. “E’ stato un grande riscorso, ha affermato l’avv. Lubrano componente il collegio difensivo del Cosenza Calcio, ma anche i grandi ricorsi non sempre vincono. Non bisogna illudersi ma decisamente sono più che ottimista”. Questo il primo commento a caldo dopo il termine dell’udienza che ha mostrato più di una faccia soddisfatta tra i presenti. Per descrivere in termine tecnico il dibattimento si potrebbe definire l’ipotesi difensiva come un incontro di pugilato dove il nostro Tyson ha disintegrato le tesi portate da Coni e Figc che ancora oggi non avevano alcuna spiegazione per l’esclusione del Cosenza dai campionati. I tifosi, spinti da un Padre Fedele più che entusiasta, si sono rimessi in marcia per il viaggio di ritorno. In tutti la voglia di protestare ancora per quanto accaduto a Paola questa notte. E’ stata confermata l’intenzione di fare una manifestazione a Cosenza per sabato prossimo. Padre Fedele ha comunque dichiarato che finché non uscirà la sentenza, potrebbe accadere tra sette o dieci giorni, lui sarà sempre all’erta con altre iniziative. Per Padre Fedele, che è stato indicato dalla vecchia proprietà del Cosenza Calcio come il nuovo presidente, un ottimismo che fa intravedere addirittura la riammissione in serie B del Cosenza Calcio. Insomma tutti contenti o quasi. Gli unici a pagare in questa giornata di pace sono stati i ventuno arrestati ai quali il Giudice ha concesso soltanto gli arresti domiciliari perché pare che il carcere di Paola fosse pieno. Un prezzo troppo alto per una giornata di protesta tranquilla. Un martirio non cercato e pare quasi premeditato. Una nuova testimonianza sugli accadimenti di stanotte ha raccontato che “Eravamo in un clima cordiale, ci dice Mimmo (nome inventato), con gli agenti della Digos venuti assieme a noi da Cosenza” e confermando quanto detto dal suo compagno di viaggio ha aggiunto “non so perché ce l’avevano con noi, avevamo raggiunto l’accordo per il prezzo a 15 euro e poi sono arrivati i gipponi che hanno teso la rete antisommossa e come in una scena di un film sono entrati dentro la stazione con un cellulare. Ad un altro ragazzo fermo sui binari gli hanno detto di spostarsi da li se no l’arrestavano, poi ci hanno spinti verso la spiaggia disperdendoci”. Insomma, la versione coincide con quella del suo compagno che ci ha raccontato le stesse cose un ora prima. Ora si aspettano le novità della sentenza, ma già c’è più del cauto ottimismo.

Inizia il dibattimento a Roma: Un tifoso “Stavamo parlando per i biglietti e ci hanno caricato”

25/03 E’ appena iniziata l’udienza del Tribunale amministrativo del TAR del Lazio a Roma. Dei quattrocento ragazzi partiti ieri sera da Cosenza, solo centocinquanta sono giunti a destinazione. Ventuno di loro sono stati arrestati (e non 23 come detto in un primo tempo perchè due di loro sono risultati minorenni) e sono adesso a disposizione della magistratura che deve decidere la convalida del loro arresto. Altri sei minori sono stati fermati e mandati a casa, presi in custodia dai genitori, in stato di fermo. Comincia anche a dipanarsi il mistero sui fatti accaduti a Paola una prima testimonianza da noi raccolta a Roma ci racconta la sua esperienza. Gianni (nome inventato per cautelare la sua privacy) con una vistosa benda in testa ci racconta la sua incedibile odissea. “Sono partito per Roma a difendere la mia dignità di cosentino defraudato di un diritto sacrosanto ed ora mi trovo con una ferita di dieci punti in testa. Noi non abbiamo fatto alcun danno. Siamo arrivati tranquillamente a Paola con il treno da Cosenza ed eravamo seduti ad aspettare il treno che doveva portarci a Roma. Siccome molti di noi erano senza biglietto abbiamo iniziato una trattativa con un Ispettore di PS con cui avevamo concordato un prezzo a forfait di 15 euro ciascuno. Ad un certo punto sono arrivati i blindati della Celere, penso siano quelli di Vibo che ci odiano da sempre, e senza alcun motivo mentre parlavamo ci hanno caricato con i manganelli e ci hanno buttato letteralmente fuori della stazione rincorrendoci per tutta Paola. Qualcuno è riuscito a nascondersi nella stazione, molti sono fuggiti sul lungomare con la celere dietro. Ma nonostante questo siamo riusciti girando per i vicoli a tornare nella stazione. E’ stato incredibile vedere ragazzini di 15 anni con le manette ai polsi. Nessuno di noi ha fatto alcuna violenza “. Sotto la sede del Tar sale qualche momento di tensione. I ragazzi non hanno mandato giù il trattamento loro riservato ieri sera a Paola. L’udienza è iniziata ed ha parlato il rappresentante del Coni. Il Catanzaro non si è presentato. Ora, sono le 13.20, stanno parlando gli avvocati del Cosenza Calcio.

A Roma c'è un clima sereno tra i tifosi davanti al TAR

25/03 Il clima è decisamente sereno davanti la sede del TAR sulla via Flaminia. I circa 1200 tifosi sono tranquilli ed aspettano per mezzogiorno l'inizio della seduta del Tribunale Amministrativo del Lazio. Dopo gli arresti, che hanno turbato tutti i presenti, il clima è rimasto sereno e se da un lato c'è preoccupazione sugli arresti dall'altro cominciano a giungere le prime indiscrezioni sui fatti di Paola. Pare che molte persone, tra gli arrestati, siano state fermate indiscriminatamente. Addirittura un tifoso è stato arrestato mentre stava facendo il biglietto del treno. Qualcuno pensa che la cosa sia stata addirittura se non premeditata quanto meno messa sul piano dello scontro e non della trattativa. Per quattro ore fermi in stazione con gli scontri c'è sicuramente qualcosa che non ha funzionato a dovere. Intanto pare che i sei fermi dei minori non siano stati confermati ed i ragazzi sono stati presi in consegna dai genitori Ma se questo è stato il viatico a Roma la situazione è decisamente diversa. Clima disteso e qualche fumogeno acceso. Ora non si sta gridando perché si stanno aspettando gli altri ragazzi che stanno arrivando in treno. Il loro numero dovrebbe essere intorno ai 150. La delegazione che, invece, è salita al TAR ha comunicato che alle 12 probabilmente ci sarà dibattimento e che quasi sicuramente la decisone verrà presta tra venti giorni. . Gli ultrà hanno nel frattempo comunicato che sabato 27 ci sarà una manifestazione a Cosenza con concentramento alle 16.30 in piazza Fera.

Arrestati 23 ultras per il blocco della stazione di Paola. I pullman sono giunti a Roma

25/03 Sono 23 i tifosi del Cosenza arrestati questa notte a Paola per aver, dicono gli agenti della Celere di Vibo presenti in forze nella stazione e altri giunti con lo stesso treno che doveva portare i tifosi, bloccato la stazione. I fatti sarebbero successi perchè molti tifosi non avevano il biglietto. L'equivoco è nato perchè in molti credevano che, come per altre manifestazioni passate, il treno fosse gratuito. I fatti dicono che oltre 400 tifosi partiti da Cosenza hanno raggiunto Paola snza biglietto e una volta nella stazione tirrenica hanno intavolato una trattativa per un prezzo politico. La trattativa pare che non fosse stata accettata e da li i tifosi hanno deciso il blocco della stazione per partire comunque. Da lì la scintilla, gli animi si sono surriscaldati e sono iniziati i tafferugli con lanci di pietre contro gli agenti della Celere presenti. Una carica della polizia ha poi cercato di disperdere i tifosi fuori della stazione. Il bilancio è stato di quattro feriti, due per parte, 23 arrestati e 6 minorenni in stato di fermo con la motivazione di aver bloccato la stazione. Il treno che doveva partire alle 0.50 è partito alle 5 di mattina. Dei 400 arrivati da Cosenza, solo in 200 hanno proseguito nel viaggio. Nel frattempo a Roma sono arrivati davanti alla sede del TAR i sette pullman partiti da Cosenza. Anche lì situazione di quasi emergenza e scorta della polizia che ha dirottato i Pullman direttamente in piazzale Flaminio. La fermata era prevista vicino la stazione Termini. Nessuna marcia e nessun corteo quindi è stato fatto fare. I circa 1.500 tifosi sotto la sede del TAR, protetta da un plotone di Carabinieri anti sommossa, hanno iniziato con inni e cori a farsi sentire. Verso le 9.45 una delegazione di tifosi assieme a Mancini, Corbelli e P.Fedele è salita per avere notizie. Le notizie attuali sono che il TAR si riunirà alle 12.

A Cosenza l'Associazione "Figli in cielo" per accompagnare spiritualmente le famiglie colpite della morte di un figlio

25/03 SSabato 27 marzo alle ore 17.00, nella Cattedrale di Cosenza, il Padre Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons. Giuseppe Agostino, presiederà una Celebrazione eucaristica per l’Associazione “Figli in cielo” , Scuola di fede e di preghiera, aggregazione ecclesiale laicale sorta per offrire alle famiglie visitate dal lutto il ministero della consolazione. La S. Messa sarà preceduta da un incontro che si terrà alle ore 15.30 in Cattedrale nella cappella dell’Assunta, aperto a tutti i genitori che hanno perduto un figlio. Fondata nel 1991 da Andreana Bassanetti come servizio pastorale spontaneo, l’Associazione “Figli in cielo” si propone di accompagnare a livello psicologico-spirituale le famiglie visitate dal lutto verso una propria identità cristiana e di assicurare loro, all’interno della Chiesa, l’autentico conforto della fede che - mentre evangelizza il dolore - consente di ritrovare i propri cari nel mistero di Dio. Ulteriori informazioni possono essere attinte dal sito www.figlincielo.it o rivolgendosi a Francesca e Francesco Aceti (tel. 0984/465327) - Antonella Bruno Bartolomei (0984/31840).

Calcio: Tra poche ore si riunisce il Tar. I tifosi sono partiti con tutti i mezzi possibili.

24/03 L'appuntamento è oramai a meno di nove ore. Si perchè domani mattina alle 9 la terza sezione ter del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio discuterà in pubblica udienza i ricorsi del Cosenza Calcio 1914 S.p.a. La società rossoblu ancora attiva e sotto regime di amministrazione controllata, ricordiamo, non è stata iscritta alla C1 nè ripescato in B per le stesse inadempienze economiche di Roma, Napoli e tutte le altre società attualmente indagate dalla magistratura. E sono partiti in massa da Cosenza a sostenere i propri colori, a difendere la propria dignità e il proprio orgoglio così pesantemente calpestato negli ultimi tempi. Non è bastato il finto progetto, che oggi possiamo definire beffa e calmapopolo, messo in piedi per calmare le acque questa estate. Qualcuna addirittura insinua che dietro quell'operazione si celasse una macchinazione politica atta a favorire soltanto il ripescaggio della Fiorentina. Esì proprio quella Fiorentina che subì una sorte analoga al Cosenza, con la differenza che la vecchia Fiorentina la fecero fallire ed il Cosenza, per le note vicende giudiziarie dell'ex presidente Pagliuso, invece no. Ma il popolo rossoblù e partito a difendere l'onore di una intera città, senza il Sindaco ma con le forze politiche più importanti del capoluogo e dell'intera provincia bruzia. Infatti dalla stazione di Vaglio Lise alle 10.30 è partito il primo gruppo composto di oltre 400 tifosi a cui si aggiungeranno gli altri nelle stazioni di Castiglione, Paola, Belvedere, Praia a Mare, Salerno e Napoli. Verso mezzanotte e mezza invece sette pullman sono partiti dall'ingresso dell'autostrada seguiti da numerose autovetture. Questa è la città. Ma è un intera provincia che si muove, Difatti dalla costa ionica altri sei pullman si sono mossi alla volta di Roma. Due pullman sono invece partiti dall'entroterra silano. Una vera e propria mobilitazione generale. A Roma troveranno gli studenti fuori sede e i cosentini che vivono nella capitale, senza contare le tifoserie amiche che hanno assicurato la loro presenza. Insomma una trasferta come non si era vista da tanto tempo. Ma tornando alla deduta del Tar vediamo di fare una prima analisi sui fati. Domani mattina, l'avv. Carratelli discuterà per nome e per conto del Cosenza Calcio il ricorso contro la decadenza dell'affiliazione alla Figc, contro la retrocessione in C1 e contro l'esclusione dai campionati, contro la formazione dei calendari del campionato e della Coppa Italia con il ripescaggio del Catanzaro, contro il lodo della camera di conciliazione e arbitrato del Coni che il 27 agosto aveva confermato l'esclusione deliberata dal Consiglio federale il 31 luglio e chiede anche il risarcimento dei danni; inoltre sarà discusso anche un vecchio ricorso contro il ripescaggio in B del Catania. Le "Parti resistenti" sono il Coni, la Figc, le Leghe, il Catanzaro e la Fiorentina, ma il Tar aveva disposto la pubblicazione della notizia sui siti Internet della Figc e delle Leghe "ai fini di consentire a tutti i soggetti eventualmente controinteressati la conoscenza della pendenza delle impugnazioni in funzione dell'eventuale partecipazione ai giudizi", cioè per far si' che altre società potessero costituirsi, cosa che pero' non è avvenuta. La discussione del caso era stata messa in calendario il 22 gennaio, ma era stata rinviata per consentire l'unificazione dei vari ricorsi. Domani la stessa riunione del Tar esaminerà anche, in camera di consiglio anche il ricorso della Regal Srl, la società di Vittorio Cecchi Gori, contro "il silenzio-rifiuto sulla diffida tesa ad ottenere l'adozione di provvedimenti al fine di sollecitare la Ac Fiorentina SpA a produrre la documentazione per l'iscrizione al campionato di serie B 2003/04". Il 22 novembre scorso la Regal Srl aveva diffidato la Figc, la Lega e il Coni, affermando che sarebbe stata indebitamente favorita la nuova società di Della Valle.

 

Rapina alla Carime di Cosenza

La banda del taglierino colpisce di nuovo in banca. Due uomini col volto coperto da passamontagna hanno compiuto una rapina nell'agenzia della Banca Carime di Cosenza. La tecnica è sempre la stessa, dopo aver minacciato un cliente con un taglierino, i due malviventi si sono fatti consegnare dagli impiegati il denaro contante che in quel momento era custodito nelle casse. Magro il bottino che ammonterebbe a circa duemila euro in contanti. Le indagini sono in corso ad opera della Polizia di Stato.

Continuano le intimidazione ai Sindaci dei piccoli paesi della Calabria

Questa volta è toccato al sindaco Menniti ed al vicesindaco Motta di Falerna, ricevere la "classica" bustina contenente un proiettile. Una vera e propria recrudescenza contro i primi cittadini. Finora in Calabria il numero delle intimidazioni nei confronti di amministratori, nell'arco di pochi gironi, è notevolmente aumentato. Nelle ultime settimane hanno subito intimidazioni i Sindaci di Ciro' Marina (Crotone), Santa Caterina Albanese (Cosenza), Casignana (Reggio Calabria), San Lorenzo del Vallo (Cosenza) e l' assessore Regionale all' Istruzione, Saverio Zavettieri. Il Sindaco di San Lorenzo del Vallo, invece, dopo tre attentati in sei giorni, ha deciso di dimettersi.

Trenta centimetri di neve in Sila

Chiusi gli impianti sciistici di Camigliatello e Lorica per il vento forte. Strade percorribili solo con le catene. Per la Sila è di nuovo pieno inverno. Trenta i centimetri di neve caduti nella giornata di oggi. I mezzi dell'Anas stanno lavorando per ripristinare al meglio la viabilità, compromessa, anche, dalla formazione di ghiaccio. Rallentamenti al traffico nel Vibonese a Catanzaro e a Crotone per la pioggia che cade incessantemente da ieri sera. Non si segnalano problemi sull'autostrada Salerno-Reggio.

Pari opportunità: Venerdì 26 dibattito sul lavoro femminile

Emily Cosenza apre la sua sede al mondo universitario e a quello del lavoro. Emily è un'associazione al femminile che si propone come obiettivo prioritario quello di avvicinare le donne alla politica ed aiutarle a conquistare nuove consapevolezze e maggiori capacità di autodeterminazione. Dopo il corso di orientamento al lavoro per giovani in cerca di prima occupazione, l' associazione cosentina apre il dibattito e una finestra di comunicazione reale sul mondo dell'occupazione in provincia. Venerdì prossimo, nella sede di Emily Cosenza, in piazza Spirito Santo, si svolgerà un incontro con la scrittrice Rosanna Nisticò, autrice del libro "La disoccupazione estrema". Si tratta di un focus e un momento di riflessione approfondita sulle trasformazioni che hanno riguardato la domanda e l' offerta di lavoro soprattutto nella nostra realtà e sulle possibilità concrete di incrementare il tasso di occupazione femminile. Nel corso dell'incontro, inoltre, sarà presentato il programma di seminari e corsi formativi destinati alle donne, al fine di costruire consapevolezze, saperi e strumenti: una strada per esistere ed essere piu' forti nella vita pubblica e politica.

Corbelli e Padre Fedele da Berlusconi: "Se non avremo giustizia continueremo con altre clamorose proteste"

24/03 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli , e il frate missionario , Padre Fedele Bisceglia , guideranno la pacifica “marcia su Roma”, che domani , giovedì 25 , porterà nella Capitale alcune migliaia di tifosi cosentini con treni , pullman e auto private per chiedere un atto di giustizia sportiva : il ripescaggio in serie B del Cosenza Calcio, ingiustamente escluso(per addebiti irrilevanti , rispetto ai grandi scandali che stanno travolgendo alcuni grandi club)lo scorso anno da tutti i campionati dopo oltre 90 anni di storia. Corbelli rivolge oggi un nuovo appello a Berlusconi : con il decreto salvacalcio salvi pure il Cosenza o la pacifica e civilissima protesta dei cosentini non si fermerà e dopo la manifestazione di Roma continuerà con altre clamorose iniziative gandhiane di protesta. Corbelli e Padre Fedele domani chiederanno di essere ricevuti dal Presidente Berlusconi e di avere da lui assicurazione che insieme al grandi club (sommersi dai debiti!) salverà anche il Cosenza Calcio (con una situazione debitoria assolutamente irrilevante rispetto alle grandi squadre a rischio esclusione!). “Cosenza non potrà mai accettare una così grande ingiustizia. Non si possono salvare tutti i grandi club, sommersi dai debiti, ed eliminare, dalla B e da tutti i campionati, solo il Cosenza con delle motivazioni grottesche e quasi provocatorie alla luce dei veri, grandi scandali che stanno letteralmente travolgendo il mondo del calcio. Domani andremo pacificamente a farci sentire prima davanti alla sede del Tar e poi a Palazzo Chigi. Chiederemo di essere io e Padre Fedele ricevuti dal Presidente Berlusconi, impegnato domani, nel Consiglio dei Ministri a discutere proprio l’approvazione del decreto salvacalcio”, ha detto Corbelli.

Consiglieri AMACO Comune Cosenza: "Ristrutturazione azienda attraverso criteri meritocratici e non di appartenenza"

24/03 Gli articoli apparsi sulla stampa hanno purtroppo offerto, per l'ennesima volta, una immagine deleteria e distorta dell'AMACO. Non vogliamo in nessun modo alimentare polemiche, ma riteniamo doveroso tutelare la nostra onorabilità e la nostra condotta che è stata sempre indirizzata al miglioramento dell'azienda. Per il giorno 19 aprile p.v. è stata convocata l'assemblea della società con all'ordine del giorno la nostra revoca. Siamo stati onorati della nomina effettuata dal sindaco poco più di un anno fa. Abbiamo operato, in questo lasso di tempo, nell'esclusivo interesse dell'azienda con spirito di dedizione ed attaccamento alle ragioni aziendali. L'AMACO, così come in generale il settore del trasporto pubblico, versa in una fase di crisi e una seria politica di rilancio deve necessariamente passare attraverso il pieno e fattivo coinvolgimento dell'organo amministrativo, della struttura aziendale e delle organizzazioni sindacali. Il momento è difficile e delicato e per essere superato richiede responsabilità collegiale e chiarezza di azioni rivolte all'interesse del servizio e non della politica. La gestione aziendale, di recente, non si è ispirata a tali principi ed ha assunto, piuttosto, le caratteristiche di una gestione commissariale. Il processo di ristrutturazione dell'AMACO dovrà necessariamente essere realizzato passando attraverso la valorizzazione - secondo criteri meritocratici e non di appartenenza - delle risorse umane, professionali e tecniche ed il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali esistenti in azienda. A questi criteri abbiamo, nel corso negli anni, ispirato la nostra attività gestionale seguendo le giuste indicazioni provenienti dal sindaco; a questi criteri dovrà ispirarsi il management aziendale per attuare una seria e proficua azione di rilancio del servizio di trasporto pubblico. Avv. Carmelo Salerno Sig. Lucio Miglietti Ing. Luigi Turano

Venerdì 26 convegno Rural-Med "Una Rete per lo Sviluppo del Mediterraneo "

24/03 Un altro qualificato appuntamento, dopo il riuscito Workshop vertente sulla "Valorizzazione dei prodotti tipici e dieta Mediterranea", vedrà impegnata la Regione Calabria, l'ARSSA, il Distafa di Reggio Calabria, che cura la responsabilità scientifica del Progetto Rural - Med, ed altri Soggetti pubblici locali, nazionali ed esteri. Si svolgerà, infatti, il prossimo 26 marzo (venerdì), con inizio alle ore 9.00, presso la Sala conferenze dell'Hotel Europa di Rende (CS), il Convegno dal titolo: Rural Med – " Una rete per lo sviluppo del Mediterraneo". L'organizzazione dell'evento, di sicura valenza internazionale, d'intesa con il responsabile del Progetto Interreg per la Regione Calabria, Rocco Marcurio, è stata curata dall'ARSSA - Settore Divulgazione del quale è responsabile il dirigente Mario Toteda. Il programma, nell'indirizzo di saluto ai convegnisti, ha previsto la partecipazione del Governatore della Calabria, On.Giuseppe Chiaravalloti; del Presidente dell'ARSSA, Antonio Pizzini; del Preside della Facoltà di Agraria di Reggio Calabria, Carmelo Riccardo Fichera; del Direttore Generale per lo Sviluppo Rurale (Assessorato Agricoltura e Pesca - Giunta Regionale Andalusia), Flora Pedraza. Numerose le relazioni e gli interventi, assicurati da esperti delle istituzioni della Regione dell'Andalusia (Spagna), della Regione Calabria, dell'Arssa, del Distafa di Reggio Calabria, Commissione regionale Pari Opportunità, Inea, Gal-Valle Crati, Società Consortili e di imprenditrici agricole.Nel dibattito, interverranno le Organizzazioni professionali agricole ed i rappresentanti dell'Ordine regionale dei dott. Agronomi e Forestali e dell'Associazione dei dott. in Scienze Agrarie e Forestali. Le note conclusive del Convegno saranno tratte dall'On.le Giovanni Dima - Assessore regionale all'Agricoltura, Caccia e Pesca.Nella seconda giornata di Sabato 27 Marzo, invece, sono previste visite guidate, riservate ai partner del progetto, che seguiranno l'itinerario " Paesaggi Rurali Calabresi": Centro Sperimentale Dimostrativo ARSSA di Molarotta e Giganti di Fallistro (Sila Grande); Abazia Florence, Scuola Tappeti e Centro Florens ARSSA ( S. Giovanni in Fiore). L’iniziativa nasce nell’ambito del Programma Comunitario Interreg III, per il periodo 2000-2006, diretto a sviluppare la cooperazione transfrontaliera dell'Unione Europea ed a sostenere la cooperazione interregionale e transnazionale, ispirandosi al principio secondo cui i confini nazionali non devono ostacolare lo sviluppo equilibrato e armonico dell' Europa.
In quest’ottica s'inserisce il Progetto RURAL-MED, che nel Programma suddetto rappresenta un' iniziativa di Cooperazione Trasnazionale, destinato a migliorare l'efficacia degli strumenti di sviluppo regionale, mediante la creazione di una rete fra alcune regioni del Mediterraneo Occidentale, in particolare in quelle che registrano ritardo di sviluppo o sono in fase di riconversione. L’obiettivo della Rete è lo scambio di esperienze ed il coordinamento d'iniziative in materia di sviluppo rurale tra i paesi partner, con particolare riferimento all'integrazione di Genere . L'iniziativa rappresenta un valido contributo a favore delle politiche sulle Pari Opportunità, perché s'estrinseca nell’ applicazione di modelli di valutazione sul coinvolgimento delle donne nelle attività economiche delle zone rurali interessate.
Rural -Med significa, anche, valorizzare pienamente l’agricoltura biologica, le denominazioni di origine ed i prodotti di qualità. Il Convegno, pertanto, costituisce utile confronto tra i Paesi aderenti al progetto sull’ applicazione delle normative di riferimento, sui prodotti tutelati e sui programmi futuri di valorizzazione e sviluppo delle produzioni tradizionali e di qualità. Altri interventi riguardano: il Patrimonio Rurale – inteso come recupero e difesa di particolari centri rurali ai quali assegnare la giusta visibilità; - il GIS (Geografhical Information System) , con il quale attuare un confronto di casi reali di applicazione di questo moderno strumento di gestione e pianificazione del territorio.In ultima analisi il Progetto intende creare una comunità virtuale, RURAL- MED WEB che interagisce per affrontare e risolvere i problemi prima indicati, favorendo anche la commercializzazione dei prodotti tipici e di qualità attraverso il commercio elettronico. Aderiscono all’iniziativa regioni del nord e del sud del Bacino del mediterraneo, quali il Piemonte, la Provincia francese della Costa Azzurra, la Sardegna, il Portogallo, la Spagna, con le regioni Andalusia e Valencia, la Calabria, il Marocco e l’Algeria. La Regione Calabria ha partecipato attivamente al progetto coinvolgendo due partner locali, l’ARSSA e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. L’Agenzia per i Servizi in Agricoltura - dichiara il Presidente Antonio Pizzini - in questa prima fase ha contribuito attivamente alla realizzazione del progetto fornendo gli elementi per la conoscenza del sistema rurale calabrese e, strada facendo, si è proposta nell’individuazione di un modello sul rapporto città-campagna (educazione alimentare e conoscenza dell’ambiente rurale) da realizzare, appunto, con RURAL-MED II. L’Agenzia - informa infine il Presidente Pizzini - è impegnata, inoltre, nella diffusione dei risultati delle diverse linee tematiche su cui si articola il Progetto.

E' in partenza la marcia di protesta dei tremila fan rossoblù

24/03 Si sta per muovere la carovana rossoblù che domani invaderà pacificamente Roma per protestare contro l'esclusione di Cosenza e del Cosenza ingiustamente dal calcio. Saranno oltre tremila i tifosi che da ogni dove, e con ogni mezzo giungeranno nella capitale per partecipare aòòa preannunciata manifestazione organizzata a sostegno della vertenza del Cosenza Calcio, esclusa la scorsa estate dal campionato dove era retrocessa, la C1, e non più ripescata, assieme alle altre tre retrocesse, in serie B per inadempienze amministrative simili a quelle per cui sono lo stesso state ammesse Roma, Napoli e Spal. I tifosi partiranno questa sera da Cosenza in treno, auto e pullman. Anche dalal altre città d'Italia si stanno muovendo gruppi di cosentini residenti fuori il capoluogo bruzio. ''Invaderemo pacificamente le vie di Roma con i nostri colori - e' scritto in un comunicato degli ultras - per chiedere che ci venga restituito ciò che ci e' stato tolto''. I sostenitori rossoblu si ritroveranno domattina alle 8.00 in piazzale Flaminio per poi muoversi in corteo davanti alla sede del Tar Lazio (chiamato ad esprimersi sul ricorso presentato dall' avvocato Giuseppe Carratelli per conto del Cosenza Calcio 1914). Qui, secondo quanto riferito dai gruppi organizzati, si dara' vita ad una manifestazione coreografica per attirare l' attenzione sulla situazione che si sta vivendo a Cosenza dopo l' esclusione della squadra dai campionati professionistici. Sempre secondo quanto riferito dai gruppi ultras, il corteo muovera', poi, alla volta della sede della Figc, in via Po per ''urlare il dissenso verso questo calcio dei padroni - si legge ancora nel comunicato - e degli imbrogli politici''. In fibrillazione da giorni, gli sportivi e i tifosi cosentini non voglio mancare a quello che viene definito come ''l' appuntamento piu' importante del calcio cosentino''. Alla manifestazione e' prevista la partecipazione di numerosi esponenti politici locali che, nei giorni scorsi, si sono schierati a favore del ripescaggio del Cosenza. E' previsto, inoltre, il sostegno di gruppi di ultras ''gemellati'' tra i quali: Atalanta, Venezia, Ancona, Ternana e Campobasso. I giorni che hanno preceduto l' organizzazione della manifestazione, in città', sono stati caratterizzati da forti polemiche che hanno interessato gli ambienti politici cittadini. Si e' trattato per lo piu' di vecchie questioni che hanno accompagnato la nascita del Cosenza F.C. nello scorso mese di luglio. La scelta di dar vita ad una nuova squadra per ricominciare, se in una prima fase aveva trovato consensi, con il passare dei mesi e la comparsa di problemi societari e di gestione, ha finito con essere una sorta di ''oggetto ingombrante'', che ha determinato un progressivo allontanamento dei tifosi ed ha visto un oggettivo crollo della società che si era aggregata introno al progetto promosso dal Sindaco di Csoenza. Si e' passati dalle 10.000 unita' della prima gara interna con la Rossanese, alle poche centinaia delle ultime esibizioni. Sfumato il progetto di rinnovamento radicale del calcio cosentino per palesi incapacità nel gestire un nuovo progetto solido, l'attenzione si è riportata sul Cosenza Calcio 1914, amore mai sopito nell'animo di tutti i cosentini. L'ingiustizia fu perpetrata e la speranza di riuscire a rifare un nuovo cammino con il calcio attraverso il nuovo progetto è sfumata. Ora la rabbia repressa in agosto per l'ingiustizia subita è tronata prepotentemente a galla. Spinti dalla voglia popolare di riprendersi i diritti acquisti sulla passione più forte dei cosentini l'attenzione è tornata, da parte di tutti politici compresi, desta sui procedimenti in corso. Molti, infatti, sono stati gli appelli lanciati, in queste ultime ore, in favore del Cosenza Calcio 1914. Tra questi figurano: l' interrogazione parlamentare del deputato dell'Ulivo, Giacomo Mancini, le prese di posizione del sen. Antonio Gentile che ha chiesto l' intervento di Franco Carraro, dei consiglieri comunali e regionali della Cdl e di Franco Corbelli, leader dei Diritti Civili e di padre Fedele Bisceglia, che non hanno mai smessi di mantenere ''viva'' la vicenda Cosenza. Ora macchina organizzativa spinta dall'entusiasmo popolare si è messa in moto. Per chi va in treno l'appuntamento è per le 22.20 a Vaglio Lise. Per chi va in pullmann invece il ritrovo è l'ingresso dell'autostrada alle 23.30. Per tutti domani, a aprtire dalle 8 a Piazzale Flaminio un solo obiettivo, ricordare al Palazzo che Cosenza ha ancora un credito non restituito.

Congratulazioni del Sindaco al neo direttore ASL e al commissario Aterp

Un messaggio di congratulazioni è stato indirizzato dal Sindaco Eva Catizone al neo direttore generale dell’ASL n.4, dott.Franco Buoncristiano. “Le esprimo il mio personale compiacimento e quello della giunta municipale per la sua nomina. La sua consolidata esperienza, che l’ha vista in passato guidare apprezzabilmente le istituzioni sanitarie della nostra città, lascia ben sperare per il futuro e rappresenta una garanzia di impegno e di serietà di cui si avverte in questo momento forte il bisogno per ridare credibilità ad un settore attraversato negli ultimi tempi da congiunture troppo sfavorevoli. Il nostro auspicio è che dalla sua nomina la sanità cosentina riceva una nuova spinta verso il raggiungimento di quei traguardi che tutti auspichiamo e che dovranno restituire centralità ai diritti del cittadino.” In un altro messaggio, il Sindaco di Cosenza Eva Catizone ha espresso il suo compiacimento per la nomina dell’Ing.Gianfranco Volpe a commissario straordinario dell’Aterp. “Ho motivo di manifestarle la mia personale soddisfazione – ha scritto la Catizone a Volpe – perché ho ragione di ritenere che la scelta effettuata dai vertici regionali sia caduta sulla persona giusta. Sono convinta che, sotto la sua guida, saranno create le premesse perché l’Aterp riceva un nuovo impulso anche in vista del processo di aziendalizzazione da cui dovrebbe, auspicabilmente, essere attraversato. Spero di poterla presto incontrare – così conclude il Sindaco- per poter riprendere un dialogo proficuo e costruttivo sulle tante questioni ancora aperte ed irrisolte che riguardano il Comune e l’Ente che è stato chiamato a traghettare verso una nuova fase alla quale guardiamo con rinnovata fiducia.”

Approvato anche alla I e alla III Circoscrizione il Bilancio di previsione 2004

Il bilancio di previsione 2004, di cui si occuperà il Consiglio comunale nella seduta del prossimo 30 marzo, nei giorni scorsi è stato discusso anche dalla I e dalla III Circoscrizione. Il Presidente della Commissione Consiliare al Bilancio, Damiano Covelli, ha illustrato il bilancio di previsione 2004. “Anche quest’anno – ha detto Covelli dopo aver ringraziato il Presidente Trauri e i consiglieri per l’invito – sono state confermate le agevolazioni per le famiglie bisognose e quelle per il recupero di abitazioni nel centro storico. Nel bilancio triennale, inoltre, è stata inserita la realizzazione di nuove opere pubbliche, tra le quali il recupero del Duomo per 700.000 euro, quello della chiesa di S. Agostino, San Giovanni Gerosolimitano, Santa Lucia, della chiesa dello Spirito Santo, San Giovanni Battista in Porta Piana, il Crocefisso, oltre alla la riqualificazione di San Gaetano e il recupero del fiume Crati. Tutte opere previste nell’ambito del PIT che sarà finanziato da parte della Regione Calabria. Nel piano triennale è prevista, inoltre, la realizzazione di interventi di mobilità alternativa nel centro storico. Il recupero del Castello Svevo e tanti altre interventi che – ha spiegato Covelli – serviranno ancora di più a valorizzare e recuperare un centro storico, quello di Cosenza tra i più belli ed invidiati del nostro paese”. Dopo una ampia discussione il bilancio è stato votato all’unanimità, compresi rappresentanti del centrodestra. Il giorno successivo, il bilancio è stato al centro della seduta del Consiglio della I Circoscrizione di Donnici, convocata dal Presidente Dario Summaria. Il Presidente della Commissione Bilancio Covelli, nel rappresentare la bontà del documento contabile “che, – ha detto - pur in presenza di tagli considerevoli nei trasferimenti dello Stato, con 2.017.000 euro in meno, si mantiene intatta una scelta politica che ha visto protagonista questo Comune anche negli anni passati. Cioè quello di aiutare le famiglie più povere della città a non pagare acqua, Ici e spazzatura”. Sul piano delle opere pubbliche, Covelli ha ricordato che “è imminente l’apertura dei cantieri per la somma di 300.000 euro per il recupero e la valorizzazione dei centri storici di Donnici e di S. Ippolito, così come è stata inserita in bilancio la somma di 500.000 euro per la realizzazione di una nuova strada in Via Timparello di Donnici”. Nel PIT è previsto, inoltre, il recupero e valorizzazione della chiesa di S. Maria e la realizzazione di tratti di rete fognaria. Anche alla I Circoscrizione il bilancio è stato votato senza alcun voto contrario e con la sola astensione delle forze di centrodestra. “Il voto dei due Consigli Circoscrizionali – ha dichiarato Damiano Covelli – dimostra che, quando non vengono usate ad arte strumentalizzazioni politiche, davanti ad un bilancio serio ed importante che punta ad aiutare le famiglie più bisognose e fa compiere salti in avanti dal punto di vista urbanistico, si può lavorare per la collettività senza divisioni artificiose. Tutto questo ci fa piacere. E’, evidentemente, il segnale che abbiamo lavorato bene”.

Disagi in tutta la Calabria per pioggia e grandine

24/03 Grandi disagi nella circolazione in tutta la Calabria per il maltempo di queste ore. La pioggia sta cadendo ininterrottamente da ieri e in Sila sta nevicando abbondantemente; necessarie le catene per attraversarla. Sulla 107, la strada che collega Cosenza con Paola, una improvvisa grandinata ha rallentato il traffico. I mezzi dell'Anas e la Polizia Stradale sono dovuti intervenire per ripristinare il traffico e soccorrere alcuni automobilisti in difficoltà. Continua, ininterrotta, l'opera dei Vigili del Fuoco che per tutta la notte e per la giornata di oggi sono dovuti intervenire per rimuovere cornicioni pericolanti e scantinati allagati. Le grandinate di queste ultime ore stanno provocando notevoli danni all'agricoltura specialmente nelle provincie di Catanzaro, Cosenza e Crotone.

Per la CARIME un utile netto di 24 milioni di euro nel 2003

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carime ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2003. Ventiquattro milioni di euro sono l'utile netto di esercizio 2003. Rispetto all'esercizio precedente, la redditività' aziendale ha fatto segnare un incremento del margine da servizi del +23,1%; una flessione contenuta del margine di interesse al -2,2%; una
positiva evoluzione del margine di intermediazione al +6,3% e una complessiva riduzione dei costi operativi. La raccolta globale della clientela si attesta a 13.851 milioni contro i 13.712 del 2002 (+1%). Al 31 dicembre 2003, il patrimonio netto di Banca Carime e' stato quantificato in 1.414 milioni di euro. La Banca Carime, che ha la sede centrale a Cosenza, conta 325 sportelli e 3.246 dipendenti. Dal primo luglio e' stata fusa per incorporazione in BPCI Finanziaria Spa.

Venerdì 26 sciopero generale nazionale di quattro ore

24/03 In occasione dello sciopero di venerdì prossimo, i sindacati CGIL, CISL e UIL hanno organizzato una una manifestazione pubblica presso il salone della Camera di Commercio di Cosenza. I lavori della manifestazione, che inizierà alle 9 e terminerà alle13, vedrà la partecipazione di verranno introdotti da Massimo Covello segretario generale della CGIL di Cosenza e conclusi da Giuseppe Belcastro segretario generale della CISL Cosentina. Nel corso del dibattito sono previsti gli interventi di Antonio Granata e Benedetto Di Iacovo segretario generali della CGIL del Pollino e della UIL Provinciale.

Delegazione della Val d'Aosta, in visita sabato alla Provincia

24/03 (Uspc) La Provincia di Cosenza incontrerà, sabato 27 marzo prossimo, una delegazione di amministratori della Valle d’Aosta nell’ambito del programma di attività di interscambio, instauratosi fra le due realtà con la sottoscrizione della “Carta dell’Amicizia”. La delegazione della Regione Valle d’Aosta, composta dall’Assessore alle Attività Economiche e Produttive della Valle d’Aosta Dr. Piero Ferraris, dal Presidente della Camera di Commercio di Aosta Dr. Piero Roullet e dal Presidente del Consiglio Comunale di Aosta Dr. Antonio Zaffettieri, che si tratterrà a Diamante dal 26 al 28 marzo, avrà con gli amministratori della Provincia di Cosenza un incontro di lavoro nella mattinata di sabato 27 , alle ore 10.30, presso la sede dell’Ente in Corso Telesio, a cui sono stati invitati a partecipare tutti i Consiglieri e gli Assessori della Provincia di Cosenza, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio del Comune di Cosenza, il Presidente della Camera di Commercio, il Presidente dell’Assindustria, i Presidenti delle Associazioni degli Artigiani e le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, presso l’Hotel Belvedere, a Belvedere Marittimo, si terrà un convegno sul tema “Interscambi culturali e sociali tra la Provincia di Cosenza e la Valle d’Aosta - Un’occasione di sviluppo economico”. Alle ore 19.00, a termine del convegno, è prevista una cerimonia nel corso della quale la Provincia conferirà un’onorificenza ai cittadini belvederesi residenti in Valle d’Aosta, che si sono distinti per capacità imprenditoriali e impegno intellettuale e politico. Questo incontro, il primo che si tiene in Calabria dopo quello tenutosi a Courmayeur il 13 dicembre 2003, in cui è stata sottoscritta la “Carta dell’Amicizia” tra Provincia di Cosenza e Valle d’Aosta, sarà un’occasione per far conoscere agli ospiti valdostani le bellezze della nostra provincia e per riconfermare il legame già avviato nell’ottica di interscambi culturali ed economici sempre più proficui tra le due comunità.

Replica del Sindaco a De Rose sul Gay Pride

24/03 “Più si avvicina la data di discussione in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2004 e più, rispettando una consuetudine ormai consolidata ed alla quale ormai abbiamo fatto l’abitudine, la Casa delle libertà entra in fibrillazione cominciando a dare i numeri.” L’affermazione è del Sindaco Eva Catizone a proposito della interrogazione rivoltale dalla opposizione di Palazzo dei Bruzi. “Nell’interrogazione – afferma il Sindaco –, peraltro non ufficialmente pervenuta alla nostra segreteria generale, ma già, com’è buona abitudine del centrodestra, anticipata sulla stampa, si fa riferimento ad un presunto contributo economico a favore degli organizzatori del Gay pride che il Comune di Cosenza non ha mai concesso, né erogato, né previsto in bilancio. E’ bene che si sappia – ha aggiunto la Catizone – che l’Amministrazione comunale ha azzerato ogni tipo di contributo economico a favore delle associazioni che operano nel territorio, costrettavi dai consistenti tagli ai trasferimenti statali decisi dal governo Berlusconi, con conseguente penalizzazione a tutto danno del sistema delle autonomie locali.
Altra cosa è, invece, il patrocinio, senza finanziamento alcuno, accordato dall’Amministrazione alle manifestazioni del Gay Pride. Ma è questo – precisa il Sindaco – un impegno assunto, già dal dicembre 2002, con gli organizzatori dello stesso raduno. A suo tempo venne chiesto l’interessamento dell’Amministrazione comunale affinchè nella nostra città fossero limitate le condizioni di disagio e di disparità subite dai cittadini con “diverso orientamento sessuale” e fummo subito d’accordo nel creare le premesse perché il Comune di Cosenza si impegnasse per ridurre il peso di quell’emarginazione prodotta, a discapito degli omosessuali, dai condizionamenti socio-culturali che creano gravi situazioni di disagio nell’ambito della vita personale, sociale e lavorativa.
Ci fu chiesto di farci parte attiva per far nascere un Osservatorio con la finalità di individuare i bisogni della popolazione omosessuale e transessuale e di proporre una serie di iniziative volte a migliorarne la qualità della vita, creando un clima sociale di rispetto e di scambio culturale. In quella circostanza – prosegue il Sindaco – ci impegnammo a reperire per l’Eos Arcigay Calabria, che sostenne la mia elezione a Sindaco con un suo candidato, una sede; cosa che abbiamo reso operativa assegnando dei locali all’interno della Casa delle culture. Sempre in quell’incontro – chiarisce ancora la Catizone – aderimmo formalmente all’idea di ospitare il Gay pride al quale assicureremmo, laddove l’evento dovesse essere confermato, invece di un contributo economico, un adeguato supporto logistico ed organizzativo in termini di servizi e strutture. Allora perché il centrodestra si agita tanto con atteggiamenti di intolleranza dal sapore reazionario? Forse una risposta esiste ed è da ricercare – ha concluso la Catizone – nel desiderio del centrodestra e dei capigruppo che firmano l’interrogazione, di imbastire polemiche strumentali ad ogni costo, perdendo di vista che è tra gli obiettivi primari di un’Amministrazione progredita quello di sostenere con fatti concreti le diversità.”


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