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Speciale Bilancio 2004
Il resoconto del
Comune - La dichiarazione del Sindaco
Bilancio 2004
approvato: il resoconto del Comune
31/03 (Uscc) Il Consiglio comunale ha approvato questa
notte il bilancio di previsione per il 2004 e il bilancio triennale
delle opere pubbliche.
Alla seduta hanno assistito anche gli studenti dell’Istituto Tecnico
“Pezzullo” che hanno seguito il percorso del documento contabile
sin dalle prime riunioni in commissione bilancio.
Nel dare inizio ai lavori il Presidente Saverio Greco ha registrato
l’approvazione all’unanimità del primo punto all’ordine
del giorno, introducendo il dibattito sull’adesione del Comune
alla istituenda fondazione “Giacomo Mancini”.
“Aprile non è un mese come tutti gli altri – ha detto
nella sua relazione il Sindaco Eva Catizone – aprile è
per la città di Cosenza un mese assai singolare e bene hanno
fatto Giacomo Mancini jr., Pietro Mancini e la sig.ra Vittoria Vocaturo
Mancini a chiedere all’Amministrazione Comunale di Cosenza di
aderire in qualità di socio fondatore a questa nobile, nobilissima
iniziativa.
Non intendo entrare nel merito di una polemica, che non fa onore a chi
la alimenta, e che è tutta personale, privata, che attiene alla
sfera degli affetti e a quella delle controversie ereditarie. Siamo
in presenza di una delibera che trovo nobile e giusta e per la quale
sarebbe auspicabile registrare la condivisione di tutte le forze politiche
consiliari perché l’obiettivo della costituenda fondazione
è solo quello di far rivivere la memoria di Giacomo Mancini.
Il Comune di Cosenza, che partecipa insieme all’Amministrazione
Provinciale e all’Università della Calabria, metterà
a disposizione uno stabile che noi riteniamo di dover localizzare nel
centro storico della città, che è il luogo dove lo sguardo
del Sindaco Mancini si è sempre poggiato con maggiore intensità
e affetto”.
La discussione si apre con l’intervento del Consigliere Francesco
Perri (Forza Italia). “Avremmo voluto affrontare questa nobile
proposta con uno stato d'animo diverso. Potremmo chiederci come mai
l’iniziativa nasce a ridosso di una campagna elettorale. Avremmo
voluto suggerire l’inserimenti di enti come la Regione Calabria
o il Parlamento Italiano, perché pensiamo che il ricordo di Giacomo
Mancini debba andare al di là dei confini della nostra città.
Ma una polemica nella quale non vogliamo entrare imporrebbe maggiore
riflessione. Per questo preferiamo astenerci. E, pur condividendo le
affermazioni del primogenito del compianto Mancini, osserveremo un dignitoso
silenzio auspicando che si faccia chiarezza”.
Fabrizio Falvo (An): “Non intendo entrare nel merito di una questione
privata della famiglia, resa pubblica attraverso la stampa. Ma bisogna
distinguere tra il diritto che ogni erede ha nel mettere a disposizione
la quota del proprio patrimonio e il diritto di fondare un ente morale,
una fondazione senza scopo di lucro. Credo che il Consiglio Comunale
possa senz'altro procedere alla fondazione e credo di poter contribuire
in rappresentanza di un partito di destra a cui non piacciono le strumentalizzazioni.
Auspico, naturalmente, che possa essere davvero una fondazione culturale
e che non venga usata come clava nei confronti dell'avversario in momenti
di scadenza elettorale. Per questo credo che dovrebbe astenersi dal
prendere parte alla prossima consultazione elettorale e cercare di coinvolgere
al proprio interno anche personalità che vengono da settori politici
contrapposti a quelli di mancini. Sarebbe un gesto di grande democrazia.
Francesco Savastano (Nuovo Psi) dice che l’iniziativa della fondazione
intitolata al compianto sindaco Mancini “non può che trovarci
consenzienti. Egli non ha rappresentato solo Cosenza nel parlamento
italiano, ma è stato uno di quegli uomini che sapeva prevenire
e non inseguiva i fatti politici. Seppe usufruire del consenso della
società civile quando i partiti erano stati messi in liquidazione
e diede alla città di Cosenza una guida e un riferimento politico
e amministrativo”.
Savastano ricorda, inoltre, come in passato il Consiglio comunale non
si sia mai diviso nella formazione di fondazioni” che –
ha detto – hanno obiettivi comuni a tutte le forze politiche.
In queste cose non ci si divide – ha concluso – soprattutto
di fronte ad un nome così importante per la storia della nostra
città e del Paese”.
Vincenzo Adamo (Pse-Lista Mancini) ringrazia l’Amministrazione
comunale e il Sindaco per aver accolto positivamente l’iniziativa.
“Nelle parole del sindaco e di alcuni consiglieri di minoranza
si coglie l'importanza e la statura di un uomo politico che, anche attraverso
gli scritti e i documenti lasciati ai suoi eredi, saprà dare
ai cosentini un segnale nuovo di sviluppo. A Nessuno sfugge che il diritto
di un erede è un diritto incomprimibile e personale. Se qualcuno
non è d’accordo su come destinare un lascito ereditario
può esserlo soltanto per la sua parte. Ma queste argomentazioni
che non fanno onore all'argomento che stiamo trattando.
A chi paventava un uso strumentale della fondazione, ricordiamo che
ad essa ha aderito Massimo Teodori, che non è certo di sinistra.
Aprile, inoltre, non è stato indicato a caso perché vicino
alle competizioni elettorali, ma perché è un mese legato
alla memoria di Mancini. Concordo, infine, sulla collocazione nel centro
storico della città, perché a quel centro storico Giacomo
Mancini era molto legato”.
“Accolgo favorevolmente l’appello venuto dalle forze di
opposizione. – ha replicato il Sindaco Eva Catizone – Forse
è la prima che ci sentiamo uniti. E’ un sintomo di come
si può fare opposizione intelligente, diventando minoranza attiva.
Mi piace sottolineare che questo avviene nel segno e sotto il nome di
mancini.
Al Consigliere Perri dico che siamo in presenza di uno statuto assai
aperto perché nulla osta alla partecipazione di altri enti in
futuro. Le affermazioni di Perri sono sembrate confusionarie, visto
che il primogenito Pietro è tra i promotori dell'iniziativa.
Il dissenso viene da altra parte della famiglia”.
Fausto Orsomarso (An), intervenendo per dichiarazione di voto, anticipa
l’intenzione del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale di votare
a favore “come contributo ad un atto storico nella città
di Cosenza che, sui temi alti della politica, si trova d’accordo
pur nella diversità delle singole posizioni”.
Per Giuseppe Nardi (Udc) “la memoria di Giacomo Mancini avrebbe
meritato un clima diverso all’interno del quale far nascere il
progetto. Consideriamo la Fondazione una iniziativa di rilievo e necessaria,
ma per la quale avremmo preferito un iter formativo e di partecipazione
diverso da quello che si è determinato. E' solo per questo che
il gruppo Udc esprimerà voto astensione”.
Francesco Perri (Forza Italia): “Siamo fortemente compiaciuti
dell'idea, perché giudichiamo la figura del compianto Giacomo
Mancini degna di ricevere questo alto riconoscimento con la creazione
di una fondazione che ne ricordi il pensiero e l'azione. Ma l'argomento
andava accostato in modo meno impetuoso”. Preannuncia voto di
astensione. Il Consiglio comunale approva con 24 voti a favore e 4 astenuti.
Su proposta del Consigliere Vincenzo Adamo (Pse-Lista Mancini) si anticipa
la trattazione del punto nr.9 all’ordine del giorno che prevede
l’acquisizione da parte del Comune di Cosenza di immobili di proprietà
dell’Azienda Ospedaliera siti in Donnici.
Il Vice Sindaco Giuseppe Leporace illustra l’iter della pratica
e le finalità di carattere sociale legate all’uso degli
immobili come sede del centro anziani di Donnici.
Fausto Orsomarso (An), vice presidente della Commissione, esprime parere
favorevole.
“I cittadini di Donnici potranno essere contenti – afferma
Damiano Covelli (Ds) nel suo intervento - ma questo non è il
solo intervento che l’Amministrazione ha in programma nelle frazioni,
per le quali, invece, mai come in questo momento c'è una grande
attenzione”.
Francesco Perri (Forza Italia) sottolinea la capacità dei consiglieri
di opposizione, “pronti a dire si quando ci troviamo di fronte
ad interventi come questi. Ma non condividiamo affatto il tono trionfalistico
usato dal Consigliere Covelli”.
Vincenzo Adamo (Pse-Lista Mancini) invita a “fare un giro nelle
frazioni cittadini, che non sono affatto abbandonate come dice il Consigliere
Perri, ma ci sono cantieri aperti e cantieri che apriranno. Uno aprirà
sulla variante del Timparello”.
Antonio Ciacco (Comunisti Italiani) giudica la delibera una “manifestazione
di militanza attiva, diretta ad una fascia del disagio che è
quella anziana. Esprimo in maniera asettica e senza lucro elettorale
piena condivisione all'acquisto”.
Fausto Orsomarso (An), intervenendo per dichiarazione di voto, si dichiara
d'accordo con Ciacco nel sottolineare la necessità di evitare
strumentalizzazioni elettoralistiche.
L’acquisizione degli immobili di Donnici è approvata all’unanimità.
Il Consiglio si è quindi occupato delle pratiche relative al
bilancio di previsione 2004 e al bilancio pluriennale per il triennio
2004/6.
La relazione introduttiva è stata svolta dall’Assessore
Domenico Cersosimo.
“Costruire e implementare politiche pubbliche oggi è più
difficile di qualche anno fa, - ha detto Cersosimo - perché Cosenza
non è un mondo chiuso. Con tristezza dico che la discussione
cade in una congiuntura italiana molto critica. L’economia italiana
ha il fiato cortissimo. Il Made in italy è in caduta vertiginosa,
il disagio sociale si allarga ma nella finanziaria non c'è alcuna
traccia di ammortizzatori sociali.
In quest’ambito si registrano tagli statali considerevoli, mozzafiato
per tutti i comuni. Quello che ci riguarda è pari a oltre 2 milioni
di euro. Un vero e proprio salasso finanziario. A questo si aggiunge
anche il calo dei trasferimenti regionali.
La logica che ci ha guidato nella formulazione del bilancio è
stata quella di scartare la via della riduzione dell'offerta dei servizi.
Il livello di welfare di questa città è storicamente alto.
I servizi, tra l’altro, sono un modo per redistribuire reddito.
Non toccando i servizi, quindi, ci siamo chiesti come far fronte al
taglio di trasferimenti.
La strada della finanza innovativa, che il Comune di Cosenza è
stato tra i primi a percorrere, in questo caso non era praticabile.
Una seconda strada, quella della riduzione delle uscite, non poteva
dare grandi risultati visto che gran parte dei fondi è già
allocata. Abbiamo comunque provato a razionalizzare la spesa riducendo
ancor di più gli investimenti per il capodanno.
Terza strada: aumento della efficienza e della produttività.
Ma questo è un obiettivo assai difficile da raggiungere nei servizi.
La quarta strada riguardava le entrate locali. Abbiamo provato a fare
una manovra partendo dalla certezza delle entrate. Puntiamo ad aumentare
la base impositiva, facendo pagare più soggetti rispetto al passato.
La manovra 2004 fa una scelta di campo, cerca di salvaguardare le famiglie
incrementando il prelievo sul patrimonio e sui profitti d'impresa.
l'incremento maggiore è quello relativo all'uso privato di spazi
pubblici. Da questo deriverà un milione e mezzo di euro.
L’Ici è il secondo incremento significativo. Si passa dal
5 al 6 per mille, con un gettito di un milione e 100 euro. Inasprire
l’imposizione sulla prima casa è spiacevolissimo, soprattutto
per quelle famiglie che sopportano sacrifici per onorare mutui contratti,
ma chi possiede una casa ha assetti patrimoniali migliori di chi la
casa non ha. Famiglie svantaggiate, invece, sono salvaguardate.
Terzo elemento apprezzabile è la Tarsu. Un aumento che pagano
solo le utenze non domestiche arrivando quasi a coprire i costi che
il Comune deve sostenere per assicurare servizio. Crescono anche i costi
per i servizi a domanda individuale.
Aumentano molto le spese. La più importante riguarda l’aumento
previsto nel rinnovo del contratto per gli oltre mille dipendenti comunali.
Le spese per le cooperative sociali, invece, sono più basse dello
scorso anno, perché abbiamo spostato sul piano degli investimenti
una parte delle spese in modo da alleggerire la pressione sul bilancio
corrente.
Non abbiamo accettato il diktat: meno trasferimenti uguale meno servizi.
Quindi, restano saldi due pilastri del modello Cosenza: il sostegno
del welfare e l’enfasi sulle politiche culturali.
E' una manovra controcorrente. – dice Cersosimo - Un benefico
bilancio keynesiano di sostegno alla domanda. Sul piano macroeconomico
è una manovra realistica, che non si lascia ingabbiare dall'immobilismo.
In ultimo merita un accenno la politica delle opere pubbliche. finalmente
abbiamo un piano triennale leggibile, moderno, flessibile. Tra le priorità
strategiche nel 2004 la costruzione di una nuova città a est,
valorizzando finalmente quello straordinario gioiello che è il
fiume. Una nuova ondata di investimenti nel centro storico, non più
sul corso ma nelle viscere. La terza priorità strategica è
la pedonalizzazione.
Il piano fa molto affidamento su finanziamenti privati e con malinconia
assistiamo quotidianamente alla straordinaria incapacità programmatica
della nostra Regione.
E’ scandaloso che il Comune di Cosenza non abbia ancora ricevuto
un euro dal POR Calabria. Quei fondi sono finalizzati allo sviluppo,
ma sono bloccati da una evidente incapacità politica e burocratica.
I PIT sono diventati tela di Penelope, mentre in Basilicata hanno già
speso più della metà. I PIS sono argomento solo per i
convegni dell'assessore Zavattieri.
Questa è la manovra che siamo riusciti a costruire in una situazione
nazionale capestro. L'Anci ha lanciato grido d'allarme: le condizioni
esterne impongono il dissesto”.
Ma Cersosimo ha concluso avvertendo che il “l’allarmismo
senza fondamento e il pessimismo di maniera finiscono per alimentare
sfiducia nella realtà locale e generare una sindrome del fallimento.
Le democrazie non possono vivere in questo caso”. Per questo l’Assessore
invita a guardare al buon senso, alle tensioni ideali, allo sforzo di
lungimiranza impiegata nel “leggere” la città.
Damiano Covelli (Ds), Presidente della Commissione Bilancio ha detto:
“nelle tre riunioni di circoscrizioni a cui ho partecipato, prima,
seconda e terza, l’approvazione del bilancio è avvenuta
senza alcun voto negativo. E’ un dato politico significativo.
Se anche l’opposizione a questa maggioranza in Consiglio decide
di votare a favore, o di non votare contro, significa che il lavoro
prodotto nell’indirizzare la spesa del Comune del 2004 è
sicuramente condiviso e apprezzato.
Coloro che, in questi mesi, hanno prodotto allarme sui conti comunali,
dicendo che questa amministrazione avrebbe portato il Comune in dissesto,
viene sonoramente bocciato e smentito non solo dalla maggioranza consiliare
di centrosinistra, ma soprattutto dalla loro stessa parte politica”.
Fabrizio Falvo (An) “L’intervento di Cersosimo mi ha sorpreso.
Tutti sappiamo che è un assessore tecnico che, però, stasera
ha ceduto il passo all'assessore politico. Il suo intervento si è
incentrato su tematiche generali, su politica macroeconomica, su quello
che succede nel mondo, in Europa, in Italia. Solo per meno della metà
del suo intervento si è dedicato a ciò che accade a Cosenza.
L'opposizione ha votato a favore delle agevolazioni. Ma diciamo no all'inasprimento
dell'Ici sulla prima casa, perché chi ha una casa, in questa
città, non può essere considerato un ricco. L'Assessore
ha dichiarato che il rischio dissesto è alto. Quindi questa minoranza
non ha fatto allarmismi”.
Carlo Salatino (Sdi): “L’Assessore Cersosimo ha saputo parlare
alla città come mai nessuno prima ha saputo fare. In questi ultimi
anni si è aperto un confronto politico schietto, anche duro a
volte, tra la maggioranza di Palazzo dei Bruzi. Lo scorso anno noi dichiarammo
un voto favorevole sulla fiducia, perché pensavamo di non essere
stati sufficientemente coinvolti nella stesura di un documento. Quella
è stata una tappa fondamentale nella crescita di una coalizione
che ha dimostrato di poter fare ancora molta strada; un nuovo corso
in cui sindaco, oltre che essere primo cittadino, è capo di una
coalizione solidale e solida”.
Amedeo Pingitore (Verdi): “Il Governo nazionale continua a pensare
allo sviluppo del Nord. Calabria e Basilicata sono posti buoni solo
per scaricare le scorie nucleari. Non dimenticate quello che è
accaduto a Scanzano, vedrete che ci riproveranno.
Da un lato c’è lo Stato centrale che ci penalizza, dall'altro
ente regione che non smette di perseguitarci. L'Anci ha lanciato da
tempo un grido d'allarme per i conti degli enti locali. Ci stanno tracciando
una strada senza uscita.
Esorto l’opposizione in Consiglio comunale ad un ruolo propositivo
e non disfattista”.
Agostino Conforti (Sdi): “Lo Sdi ringrazia l’assessore Cersosimo
e il vice sindaco Leporace che hanno svolto un’attività
non solo tecnica, ma diretta a sviluppare capacità di indirizzo
e controllo politico-amministrativo di tutte le forze presenti in consiglio,
nel rispetto dei ruoli previsti dalla legge. Questo è un bilancio
comunicativo, che consente di perseguire anche quest'anno il programma
del sindaco”. In chiusura Conforti auspica che l'assessore Cersosimo
possa dedicarsi alla revisione “di quella parte del bilancio che
rimane ancora ingessata”.
Fausto Orsomarso (An): “L’opposizione vive le statistiche
per le strade cosentine e non si limita a leggerle sui giornali. In
quest'aula, invece, si parla da deputati, da consiglieri regionali,
e ci si dimentica che rappresentiamo la città e i cittadini di
Cosenza.
Keynes favorisce investimenti per rilanciare l'ecnomia, ma qui si va
verso la deriva. Siamo quasi al dissesto e l'ingegneria finanziaria
va a coprire i debiti”.
Giuseppe Nardi (Udc): “Leggendo tra i numeri di questo bilancio
non ho riscontrato alcun tentativo riformista, né una precisa
e chiara idea di città, tanto meno all'insegna della continuità
che viene utilizzata presuntamente per mascherare una assenza di logica
nel bilancio.
E’ un bilancio che rappresenta vera e propria aggressione al ceto
medio di questa città, alle famiglie, alle categorie produttive.
Alle prime attraverso aumento dell’Ici dal 5 al 6 per mille sulla
prima casa inserita nel concetto di ricchezza in maniera forzata.
Alle categorie produttive con l’aumento delle aliquote tarsu,
cosap, con l’imposta sulla pubblicità”.
Francesco Perri (Forza Italia): “L’intervento di Cersosimo
è di natura politica. E’ evidente a tutti che tasse sono
state aumentate, l'unica cosa non ancora tassata è l'aria che
respiriamo. E’ vero, le tasse vanno pagate. Ma per ogni pagamento
bisognerebbe ottenere un servizio, invece ciò non avviene. Non
c'è contropartita.
Lo scorso anno avete aumentato l'acqua del 5% senza chiedervi come mai
in molte case ancora non arriva. Avete la faccia tosta di partecipare
a manifestazioni contro il condono edilizio, mentre avete fatto costruire
in tutti gli angoli della città. Ma per chi costruiamo questi
palazzi, visto che voi stessi prevedete un ulteriore diminuzione dei
residenti?
Elena Hoo (Ds): “ho sentito insinuazioni gratuite, che non fanno
onore all’assise comunale. Il Centrodestra dice che per mantenere
il patto con i cittadini ha diminuito i trasferimenti, perché
deve diminuire le tasse. Allo stesso modo, anche a Cosenza dovremmo
dire che diminuiamo i servizi per non aumentare le tasse.
Ma Noi non lo facciamo, perché riteniamo che i servizi siano
un diritto acquisito con tanti anni di lotta. Non siamo contenti di
aver dovuto ritoccare le aliquote, ma è stata strada obbligata.
E' importane che si tassi la ricchezza, che si salvaguardino i redditi
più bassi tutelando le famiglie con maggior disagio.
Cersosimo ci ha dato una brillante dimostrazione di come tecnico e politico
si possano coniugare nell'interesse della cittadinanza. Ma dobbiamo
andare verso progetti di partecipazione ancora maggiore, per questo
ho presentato una risoluzione sul bilancio sociale con la quale invito
a ragionare insieme sul modello di sviluppo che vogliamo dare alla città,
e al welfare che vogliano garantire ai cittadini.
Francesco Savastano (Nuovo Sdi): “l’Assessore ha saputo
coniugare la solidarietà socialista con il solidarismo cattolico,
in un momento particolare della vita politica di questa paese. Ha esposto
le sue considerazioni con animo partecipativo, accettando il confronto
senza un comportamento pregiudiziale rispetto ad una maggioranza che
affronta problemi come quello del bilancio e dello sviluppo.
Se è vero che taglio da parte del governo centrale vi è
stato, se vero che governo regionale non ha a tutt'oggi affinato quei
meccanismi per supportare economicamente gli enti locali e il comune
di Cosenza, allora va detto che il bilancio, ben relazionato dall'assessore,
è meno penalizzante rispetto a quanto era prevedibile.
Roberto D'alessandro (Margherita): “Il gruppo consiliare esprime
voto favorevole al bilancio di previsione e al bilancio pluriennale.
Un voto del tutto incondizionato.
L’elaborazione di un bilancio è operazione ardua, ancora
di più se ci si deve muovere in un contesto difficile come quello
che si disegna nel paese. L'Anci ha da tempo gridato all'allarme perché
il taglio delle risorse stringe il cappio intorno al collo dei comuni.
bilancio comunque si snoda attraverso una idea politica sulla quale
la Margerita non può non riconoscersi appieno”.
Saverio Greco (Sdi) esprime una forte sensazione di soddisfazione. “Dopo
aver discusso diversi bilanci in quest'aula, voglio sottolineare la
differenza profonda che questa volta siamo chiamati a valutare ed apprezzare.
C’è una nuova capacità del Consiglio e dei consiglieri
di confrontarsi con l'Amministrazione e con il Sindaco sulla materia
di bilancio. Questo è un segno forte dell'autorevolezza che il
Consiglio comunale sta conquistando in un clima di forte collaborazione.
Le modalità con le quali siamo arrivati a questa delibera inducono
a guardare con ottimismo al futuro della consiliatura”.
Antonio Ciacco (Comunisti italiani): “gli italiani sono consapevoli
delle meschine condotte di un governo centrale che fa il gioco delle
tre carte. Una indegna mistificazione, secondo la quale mentre il Governo
diminuisce le tasse, i comuni sono cattivi e spendaccioni perché
aumentano le tasse. Ma è una menzogna che non funziona più.
La verità è che il Governo Berlusconi ha indecentemente
umiliato le municipalità italiane. Nonostante questo, il Municipio
di Cosenza presenta un bilancio che quasi fa gridare al miracolo. Garantiremo
alla cittadinanza l’erogazione di tutti i servizi, tutti, nessuno
escluso, nonostante il taglio di oltre 2 milioni di euro”.
Umberto De Rose (Gruppo misto): “so e sento che questo non è
il bilancio di Cersosimo. Se fosse stato libero, avrebbe seguito ben
altre coordinate nel redigere il suo documento. L’Assessore si
è trovato a dover gestire politiche economiche di una amministrazione
spendacciona, che non ha saputo disegnare un traggito chiaro nella crescita
della città.
Sovrapponendo il bilancio 2003 al bilancio 2004 si evince che il Comune
di Cosenza ha ricevuto oltre 2mila euro di più di risorse statali.
Lo dico senza tema di smentita
Quest'anno taglierete le spese per il capodanno, quindi avevamo ragione
quando dicevamo che 600.000 euro per il capodanno erano una vergogna
per questa città.
Quando dite che le tasse aumentano per garantire servizi ai cittadini
è una boutade. Quei soldi vi servono per le consulenze. Invece
diminuite le spese per la polizia locale, per le attività culturali
e crollano le spese per pubblica istruzione, viabilità e trasporti,
gestione territorio e ambiente, e settore sociale. Altro che attenzione
al welfare, avete tagliato brualmente tutto nonostante l'aumento della
tassazione.
Fate una finanziaria lacrime e sangue, senza servizi per i cittadini.
Per questo abbiamo presentato una serie di emendamenti che vogliono
essere il segnale di un nuovo modo di amministrare, un progetto che
saprà fare di Cosenza una città piccola ma equa, solidale
e ricca”.
Al termine del dibattito si è registrata la replica dell’Amministrazione
comunale, affidata all’Assessore Domenico Cersosimo.
“Rivendico con orgoglio – ha detto Cersosimo – la
possibilità di fare discussioni ampie, riferimento a contesti
sociali che vanno al di là del Campagnano e oltre confini regionali.
Non rinuncio a volare alto, a prescindere se ci riesco.
Perché condannarsi al localismo? diffidiamo dei praticoni, da
chi è ossessionato da una buca sotto casa. Non faccio di una
buca la ragione della mia vita.
Le classi dirigenti hanno il dovere di essere animate da positività,
da atteggiamenti costruttivi. La fiducia è una componente essenziale
dello sviluppo e del progresso umano. Alimentare credenze oppositive
è un dovere di ogni istituzione.
Riguardo al bilancio preciso che non stiamo aumentando le tariffe della
cosap o delle insegne pubblicitarie. Vogliamo allargare la base dei
soggetti tassati. Anche questo è un metodo di recuperare l'evasione,
il sommerso.
Sul rischio dissesto: è l’Anci che ha detto che tutti i
comuni italiani, quindi anche il nostro, rischiano il dissesto.
Eppure questa amministrazione non riduce i salari alle cooperative.
Abbiamo 34 cooperative sociali che occupano 485 operatori ormai stabilmente.
Leggendo i numero di un “bilancio caldo” possiamo notare
che sono 2.312 gli iscritti alla biblioteca dei ragazzi. Che 1000 giovani
frequentano le ludoteche. Che sono 280 i convegni organizzati alla Casa
delle culture con oltre 19.000 partecipanti. Che la refezione scolastica
coinvolge 658 bambini. Che lo scuolabus viene usato da 310 bambini tutti
i giorni.
Riguardo alla prima casa non aggrediamo alcuna famiglia. Se proprio
aggrediamo qualcuno, aggrediamo i proprietari di case.
Tutte le cifre incerte, dove non c'è assunzione di responsabilità
da parte dei dirigenti, non sono state iscritte in bilancio. Ho scritto
zero in recupero dell'eversione perché gli uffici ritengono di
non recuperare nulla, ma ciò non significa che non faremo nulla.
Agli inizi degli anni ’90, come dice Perri, Cosenza era una città
con cassa piena, ma era triste, buia. Per fortuna quei soldi sono stati
spesi. Diffidate dei comuni che hanno soldi in cassa. Le città
si impoveriscono se le casse sono piene.
Ha ragione Umberto De Rose, avrei fatto un altro bilancio se non ci
fossero stati vincoli esterni. Ma un buon assessore è chi sa
aggirarsi tra i vincoli”.
Dopo la replica dell’Amministrazione comunale si è passati
alla trattazione dei quindici emendamenti al Bilancio presentati dai
consiglieri comunali. Il Consiglio ha votato negativamente in tutti
i casi.
Il presidente Greco mette ai voti anche la risoluzione presentata dal
Consigliere Elena Hoo, che è approvata a maggioranza.
Per dichiarazione di voto prendono la parola Umberto De Rose (Gruppo
Misto); Francesco Savastano (Nuovo Psi); Domenico Ambrosiano (Udeur);
Fausto Orsomarso An); Carmensita Furlano (Ds); Francesco Perri (Forza
Italia).
Il Consiglio approva all’unanimità il punto 6, riguardante
le agevolazioni in materia di imposte e tasse comunali a soggetti in
particolari condizioni di disagio economico e fisico.
Il punto 7 all’odg, verifica delle quantità e qualità
delle aree e dei fabbricati da destinare alla residenza e alle attività
produttive e terziarie per il 2004, è stato approvato a maggioranza.
Sempre a maggioranza, con l’astensione del Consigliere Savastano,
è stato approvato il punto 8, bilancio annuale di previsione
2004 e bilancio pluriennale per il triennio 2004/6.
Conclusa la trattazione dei punti riguardanti l’argomento bilancio,
il Consiglio ha proseguito i lavori occupandosi del punto 10 all’ordine
del giorno: regolamento per l’acquisizione di beni e servizi in
economia.
Umberto De Rose (Gruppo Misto) giudica non necessario il regolamento,
“basterebbe dichiarare l’adesione al decreto 384/2001”.
Francesco Perri (Forza Italia) propone di scendere a 25.000 euro; Francesco
Savastano (Nuovo Psi) si dichiara favorevole.
Il Consiglio, dopo aver bocciato un emendamento al regolamento presentato
dal Consigliere Perri, registra le dichiarazioni di voto di Perri (Forza
Italia) e De Rose (Gruppo Misto). Quest’ultimo presenta “formale
preavviso di illegittimità se il regolamento dovesse prevedere
la cifra di 100.000 euro per ogni voce di spesa”.
De Rose chiede, quindi, alla presidenza la verifica del numero legale
che il presidente esegue accertando la sussistenza di un numero sufficiente
di consiglieri per poter continuare i lavori del Consiglio.
Prima della votazione il Consigliere Nicola Adamo chiede di mettere
a verbale la “illegittimità della richiesta di verifica,
giacché il richiedente non è rimasto in aula. Siamo stati
in presenza di un atto di scorrettezza istituzionale della opposizione”.
Il punto 10, infine, viene approvato all'unanimità.
Il
Sindaco Catizone felice per l'approvazione del bilancio
31/03 (Uscc) E’ colmo di soddisfazione, per l’Amministrazione
comunale, il giorno che segue l’approvazione consiliare del bilancio
2004.“Siamo felici –dichiara il sindaco Eva Catizone- per
il risultato che l’Amministrazione incassa grazie all’ottimo
lavoro dell’assessore alle Finanze, della Commissione competente,
di quanti hanno lavorato ai documenti contabili ieri sera approvati.
Riprendiamo l’impegno quotidiano con la consapevolezza che la
città ha compreso numeri e motivazioni, scelte e decisioni, peraltro
ottimamente esposte dall’assessore Cersosimo. La maggiore soddisfazione
consiste nell’essere riusciti, pur nelle note ristrettezze determinate
dal governo nazionale, a salvaguardare i diritti dei più deboli
ed i servizi essenziali, tra i quali includo quelli culturali, che caratterizzano
positivamente il Comune di Cosenza. E altrettanto lieta sono nel poter
dimostrare con i fatti, ancora una volta, che le préfiche della
vigilia sono state smentite, come del resto facilmente prevedibile.
La coalizione di centrosinistra che governa la città gode ottima
salute, è viva e vitale e va avanti per la sua strada, che è
quella scelta dai cosentini.”
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