Nevica su Cavallerizzo di Cerzeto
e scoppia la polemica per le emergenze
08/03 La gente piange disperata a Cerzeto vedendo le proprie case
crollare. La frana che sta divorando la frazione Cavalerizzo, una
delle tre che compongono il paese, avanza inesorabile e cancella le
speranze di queste persone che vedono svanire in un attimo gli sforzi
di una vita. Le case crollate o pericolanti, ormai, sono un centinaio
e le persone evacuate sono piu' di trecento. La scorsa notte hanno
trovato ospitalita' in casa di parenti o amici. Una sistemazione dignitosa
che nasce dalla generosita' e dall' altruismo di quanti si stanno
prodigando per alleviare al massimo i disagi di chi, improvvisamente,
si ritrova senza un tetto. Ma sin da subito, come ha detto gia' stamattina
il sindaco facente funzioni, Amedeo Stamile, si pone con urgenza il
problema della sistemazione definitiva di queste persone. ''Problema
- ha ammesso Stamile - di non facile soluzione, ma da affrontare immediatamente
col massimo dell' impegno da parte di tutti''. I disagi ed i problemi
si accompagnano alle polemiche. Qualcuno, nelle proteste cui si sono
abbandonati molti abitanti, vede anche un tentativo di strumentalizzazione
politica. A Cerzeto il 3 ed il 4 aprile si vota per eleggere il nuovo
sindaco, dopo la morte lo scorso anno di Francesco Lata. Tre candidati,
a capo di altrettante liste, sono in corsa per la poltrona di primo
cittadino e c' e' chi teme che qualcuno speculi sull' inevitabile
malcontento della gente per trarne un vantaggio politico. A Cavallerizzo,
ormai, c' e' soltanto disperazione e tristezza. Di giorno la gente
si aggira per le vie del paese tra calcinacci, pietre e tegole. Ed
a rendere tutto piu' complicato e' arrivata la neve, che ha ammantato
di bianco un paesaggio spettrale. Con il passare delle ore la temperatura
si abbassa notevolmente ed il freddo si fa pungente. La sera, a causa
della mancanza di energia elettrica, la frazione piomba in un buio
assoluto. Qualcuno chiede l' aiuto dei carabinieri per raggiungere
la propria abitazione e raccogliere un po' di quella roba che ha dovuto
abbandonare precipitosamente: viveri, indumenti, qualche coperta,
stufe, oggetti personali. Cio' che serve per vivere, insomma, anche
se il futuro per tutti appare come un' incognita tutta da decifrare.
Molti piangono e gridano. Non si rassegnano a vedere sparire cio'
che hanno costruito nel corso di una vita. Giovanni, 30 anni, e' un
omone alto e grosso, ma piange come un bambino supplicando un carabiniere
ad autorizzarlo ad avvicinarsi alla sua casa. ''Devo recuperare assolutamente
- dice - un giubbotto per mio figlio. Tutti i miei sacrifici sono
in quelle quattro mura che presto saranno inghiottite dalla frana.
Vi prego, fatemi recuperare quello che posso''. Il personale della
Protezione civile regionale, che e' arrivato in paese ieri, ha piazzato
i tendoni nel campo sportivo. La cucina da campo allestita dall' associazione
di volontariato Malgrado tutto funziona a pieno ritmo. Alcuni sfollati
si sono radunati nei locali della scuola media. La gente guarda con
le lacrime agli occhi le immagini delle case che crollano che scorrono
nei telegiornali. Tutti si danno da fare in qualche modo. Alcuni assistono
gli anziani, i piu' provati dalla situazione di emergenza che si e'
determinata. Altri s' incaricano di distribuire i pasti caldi agli
sfollati andandoli a trovare nei loro alloggi di fortuna. I vigili
del fuoco sono impegnati da ieri ad effettuare le loro verifiche per
individuare le zone a maggior rischio di crollo. Poi provvedono ad
installare le transenne per impedire l' accesso ai nuclei di case
piu' pericolanti e la gente li guarda in silenzio con la morte nel
cuore. In Comune si susseguono gli incontri e le riunioni per fare
il punto della situazione. Il sindaco Stamile, che nei giorni scorsi
era stato costretto ad annunciare le proprie dimissioni per ottenere
di essere ascoltato dalle autorita', non ha un attimo di tregua. Stamattina
e' arrivato in paese il prefetto di Cosenza, Diego D' Amico, che,
dopo un sopralluogo, si e' subito reso conto della gravita' della
situazione. Tornato a Cosenza, D' Amico si e' messo in contatto con
il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, al quale ha riferito
della situazione drammatica che si e' creata. E Bertolaso ha disposto
l' invio sul posto del responsabile emergenze del Dipartimento, Marcello
Fiori, che sara' a Cerzeto mercoledì. La Giunta regionale della
Calabria, intanto, su proposta del presidente, Giuseppe Chiaravalloti,
ha chiesto il riconoscimento per Cerzeto dello stato di emergenza.
La strad di accesso alla frazione Cavallerizzo chiusa
e coperta dalla neve
La Caritas avvia la raccolta dei
fondi. I numeri
La Caritas diocesiana di San Marco Argentano ha aperto due conti
corrente, uno postale ed uno bancario, per raccogliere fondi in favore
delle circa novanta famiglia di Cerzeto evacuate dalle loro abitazioni
a causa della frana verificatasi nella frazione Cavallerizzo. Il direttore
della Caritas, don Ennio Stanile, ha effettuato un sopralluogo nella
zona interessata dalla frana, parlando con le persone sfollate. ''E'
inconcepibile - ha detto Stanile - che ci sia tanta disattenzione,
soprattutto a livello nazionale, nei confronti della situazione di
Cerzeto. La rete di solidarieta' che e' scattata a livello locale
non basta''.
Per posta
ccp n. 11404878
Causale: Sfollati Frana Comune Cerzeto
Caritas Diocesana S. Marco / Scalea
Versamento bancario:
Unicredit Banca, via XX Settembre,
87018 - San Marco Argentano (CS)
ABI 3226 CAB 16200 c/c 4041350
Causale: Sfollati Frana Comune
Cerzeto
Le case sembra che si sgonfino
Il Ministro Pisanu si impegna a
portare il caso nel Consiglio dei Ministri
08/03 Il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, si e' impegnato
a portare all' attenzione del prossimo Consiglio dei Ministri la situazione
creatasi a Cerzeto dove, a causa di una frana, 300 persone sono state
evacuate e numerose case sono gia' andate distrutte. A renderlo noto
e' stato il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
deputato dei Ds, che oggi, a Roma ha incontrato il Ministro. Oliverio
ha anche riferito che Pisanu si e' impegnato a sottoporre al Cdm l'
esame delle misure richieste. Il Presidente della Provincia, che era
accompagnato dal deputato dello Sdi, Domenico Pappaterra, ha incontrato
anche il responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, al
quale, secondo quanto e' stato riferito, ha fatto presente ''la necessita'
di un intervento della Protezione civile nazionale, anche ai fini
della dichiarazione dello stato di calamita' per la zona''. ''Oliverio
- e' scritto in un comunicato della Provincia - ha prospettato a Pisanu
la gravissima situazione che grava sulla comunita' del piccolo centro
cosentino ed ha fatto richiesta di un decreto legislativo urgente
che possa garantire alla popolazione gli aiuti indispensabili nelle
circostanze attuali. In particolare Oliverio ha sottolineato la necessita'
di misure governative tese ad aiutare le famiglie colpite a ricostruire
le case che hanno perduto dopo anni di sacrifici e di lavoro anche
all' estero; sostenere la ripresa delle attivita' economiche e produttive;
realizzare un programma di interventi di sistemazione idrogeologica,
di consolidamento e di difesa del territorio interessato dal movimento
franoso e a gravissimo rischio; ricostruire le infrastrutture viarie
e gli edifici pubblici colpiti; garantire al comune di Cerzeto le
risorse finanziarie necessarie al funzionamento e al ripristino dei
servizi e delle attivita' pubbliche''. In precedenza Oliverio aveva
sottoscritto un' interrogazione di Pappaterra in cui si chiedevano
a Pisanu gli interventi che oggi gli sono stati illustrati a voce.
La Regione Calabria chiede lo stato d’emergenza
La Giunta regionale della Calabria ha chiesto al Governo il riconoscimento
dello stato di emergenza nell' intero territorio del Comune di Cerzeto,
dove trecento persone sono state evacuate dalle loro abitazioni a
causa di una frana. La proposta e' stata fatta dal presidente dell'
esecutivo, Giuseppe Chiaravalloti, e dagli assessori ai lavori Pubblici,
Giovanni Grimaldi, ed alla Protezione Civile, Dionisio Gallo. E' stato
chiesto anche l'intervento della Commissione ''grande rischi'' della
Protezione civile in considerazione, e' detto in un comunicato, ''del
catastrofico movimento franoso che ha interessato il comune cosentino
e che sta creando seri e gravi disagi alla popolazione''. Sono gia'
sul posto, con un' apposita Unita' di crisi, il Direttore Generale
del Dipartimento della Protezione civile regionale, Calvano, ed il
responsabile dell'Autorita' di bacino dell' assessorato ai Lavori
pubblici, Ricca, che stanno coordinando ''i continui e tempestivi
interventi urgenti che la situazione richiede al momento''.
La frana, evidenziata dalla neve, quasi come una colata
lavica
Salvi grazie ad un paesano che ha
dato l’allarme
La frana di Cerzeto non ha causato vittime grazie a un anziano abitante
della frazione di Cavallerizzo, Domenico Golemme, che ieri mattina,
svegliatosi intorno alle 4 e 30, è andato a controllare le
giunture di una ringhiera che si affacciava sulla rupe. Avendo notato
che una giuntura si era abbassata di circa 30 centimetri rispetto
all'altra, Golemme ha dato l'allarme avvisando prima gli abitanti
delle case sul bordo del dirupio e poi tutti gli altri. Così,
tutti i 329 abitanti di Cavallerizzo hanno abbandonato la frazione
prima che la frana iniziasse a inghiottire le prime case.
Case nuove e altre ancora in costruzione che si sbriciolano
Sindaco Stamile “Adesso le
istituzioni si stanno interessando di noi”
''Adesso le istituzioni si stanno interessando al nostro problema
e, dopo un iniziale momento di sottovalutazione, ci sono vicine''.
Lo ha detto Amedeo Stamile, sindaco di Cerzeto, il centro del Cosentino
in cui si sta vivendo una situazione di emergenza a causa di un movimento
franoso per il quale si e' reso necessario evacuare 329 persone dalle
loro abitazioni. ''La situazione si e' aggravata nelle ultime ore
- ha aggiunto il sindaco - ma la frana e' in corso gia' da alcuni
giorni. In un primo tempo i nostri appelli perche' le autorita' s'
interessassero del problema di Cerzeto sono rimasti inascoltati, tanto
che per protesta sono stato anche costretto a presentare le dimissioni.
Adesso, invece, la situazione e' cambiata e le istituzioni si sono
attivate, con in prima linea la Prefettura di Cosenza, la Regione
e la Protezione civile regionale ed il Genio civile. Il fatto stesso
che il prefetto di Cosenza, Diego D' Amico, sia venuto stamattina
a Cerzeto, malgrado l' avversita' delle condizioni atmosferiche, e'
estremamente significativo. Devo dire che siamo assistiti adeguatamente
anche grazie all' intervento delle associazioni di volontariato, una
delle quali, la Malgrado tutto, sta preparando pasti caldi. L' asistenza
in questo momento, in sostanza, e' all' altezza della situazione di
emergenza che stiamo vivendo''. Secondo Stamile, ''il vero problema
che si pone adesso e' quello della sistemazione definitiva delle 129
famiglie che sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni.
Non sara' facile - ha aggiunto il sindaco - trovare per loro un tetto,
ma ci stiamo gia' attivando per risolvere il problema''.
Loiero: “Nulla la presenza
del Governo”
''Ci sono 320 calabresi, soprattutto anziani, che esattamente da
24 ore stanno assistendo in diretta alla frana del loro piccolo paese.
Le case progressivamente si sgretolano minuto dopo minuto sotto i
loro occhi e nessun segnale forte e' ancora arrivato dalle istituzioni''.
E' quanto sostiene in una nota il vice presidente del gruppo della
Margherita alla Camera e candidato alla presidenza della regione Calabria
per l'Unione, Agazio Loiero. ''Nessun piano d'evacuazione - ha aggiunto
Loiero - nessun mezzo operativo. Assolutamente nulla la presenza del
Governo fino a questo momento a distanza di 24 ore e dopo una segnalazione
di frana di 15 giorni fa a cui nessuno ha creduto. A Cavallerizzo
c'e' solo un senso di vuoto e di sconforto che dilaga pericolosamente,
denunciato a chiare note dai cittadini intervistati dalla redazione
regionale della Rai''. ''Il cuore dei calabresi: la rete di sostegno
offerta dai familiari dei senza tetto, dei loro amici, della chiesa
del paese, di tanti volontari che in queste ore si stanno prodigano
per altri calabresi piu' sfortunati, sta tenendo in vita - ha affermato
ancora Loiero - la speranza e il senso di solidarieta' per queste
famiglie. Ancora una volta, davanti a un dramma della Calabria, il
Governo nazionale e quello Regionale - che oggi invece si preoccupa,
a mandato scaduto, di nominare il nuovo consiglio d'amministrazione
dell'Ardis di Reggio Calabria, l' agenzia per il diritto allo studio
universitario - sono assolutamente silenti oltre che poco vigili sulle
calamita' che si abbattono sui nostri territori. Dopo lo sconfortante
episodio della bufera annunciata, ma non affatto tenuta in considerazione,
della A3 di pochi mesi fa, si aggiunge ora la non recepita segnalazione
di una frana che assume ora dopo ora dimensioni drammatiche. Un paese
inghiottito, e un altro Altomonte, che proprio in queste ore e' colpito
da smottamenti''. ''Ribadiamo - ha concluso - che il Governo deve
intervenire subito perche' non si possono trattare sempre i calabresi
come se non fossero italiani. Aspettiamo un segnale, ma si sbrighino:
un paese sta morendo''.
Tassone: “Il governo interverrà,
sarà messa in sicurezza la zona interessata”
''Desidero sottolineare che il Governo, sensibilizzato dalla richiesta
di dichiarazione di stato di calamita' naturale avanzata dalla giunta
regionale, intende intervenire non solo per dare sollievo alle oltre
300 persone costrette ad evacuare la zona e che hanno visto distruggere
una parte delle loro abitazioni dagli smottamenti, ma anche per mettere
in sicurezza l'area interessata''. E' quanto sostiene in una nota
il viceministro alle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Tassone.
''A tal proposito - ha concluso Tassone - sono in contatto diretto
con l'assessore regionale della Protezione Civile, Dionisio Gallo
e con le strutture nazionale e locale della Protezione Civile, per
essere aggiornato costantemente sulla situazione e per concertare
interventi atti a prestare soccorso agli abitanti di Cavallerizzo
in maniera efficiente nonche' a risolvere sollecitamente l'attuale
situazione di pericolo''.
Oggi il sopralluogo del responsabile delle emergenze
della Protezione Civile
I trecento abitanti di Cerzeto costretti ad abbandonare le loro case
a causa della frana che ha investito il paese in provincia di Cosenza
avranno entro breve tempo dei nuovi alloggi, ma non potranno tornare
nelle loro abitazioni. Ed e' molto probabile che, una volta terminata
l'emergenza, il paese non possa essere ricostruito laddove era: ci
sara' quindi la necessita' di trovare un nuovo sito. Proprio per ridurre
al massimo i disagi degli sfollati e trovare una soluzione nel piu'
breve tempo possibile, mercoledì sara' a Cerzeto, su incarico
del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il responsabile
emergenze del Dipartimento Marcello Fiori. ''Valuteremo come provvedre
alla sistemazione permanente di questo nuclei familiari, circa 300
persone - ha spiegato - e dovremo studiare soluzioni abitative differenti,
perche' e' evidente che le case dove vivevano non potranno piu' essere
ripristinate''. Fiori ha poi sottolineato che il prefetto di Cosenza
ha gia' fatto un sopralluogo in zona e che il Dipartimento ''ha seguito
fin dall'inizio l'evolversi del fenomeno, chiedendo immediatamente
alla protezione civile della Calabria di andare a Cerzeto per verificare
la situazione e assistere la popolazione. Cosa che - ha aggiunto -
e' stata fatta''.
Adamo: “Ci vuole un piano
di sicurezza”
''Il nuovo Governo regionale dovra' assumere tra le sue certe priorita'
un efficace piano regionale di messa in sicurezza, ammodernamento
e tutela del territorio calabrese. Dopo dieci anni di malgoverno del
centrodestra il territorio e' andato sempre piu' depauperandosi. La
frana di Cerzeto e' il monumento di un rischio elevatissimo di dissesto
idrogeologico che incombe su vaste aree del territorio calabrese''.
Lo afferma il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''Quella
frana - dice Adamo - era stata prevista ed annunciata ma nulla si
e' fatto per prevenirla. Tante altre Cerzeto, a cominciare da quella
zona, possono verificarsi. Adesso bisogna garantire uno straordinario
riassetto e ripristino dei luoghi in assoluta emergenza per Cavallerizzo.
Intanto, bisogna assolutamente certificare e pagare i danni alle famiglie.
La cura del territorio, anche per questo, e' la precondizione di un
qualsiasi tipo di nuovo sviluppo. Del resto per quanto ingente puo'
essere la quota degli investimenti rimane assai meno costoso prevenire
e non intervenire in emergenza per riparare i danni''.
Naccarato: Avviare la solidarietà
per la gente di Cavallerizzo
Paolo Naccarato, presidente della commissione riforme del Consiglio
Regionale, difronte al ''dramma straordinario che stanno vivendo centinaia
di famiglie nel Comune di Cerzeto che stanno per perdere tutto cio'
che avevano'', lancia l' avvio di una campagna di solidarieta'. ''Voglio
sperare - dice Naccarato - che organi di informazione almeno regionali
prendano oggi stesso l'iniziativa di promuovere una campagna di solidarieta'
tipo 'Un aiuto subito' cosi' come e' stato fatto giustamente in tante
altre occasioni. Sono certo che i cittadini calabresi e non solo loro
non si sottrarranno alla gara di solidarieta' che ne scaturirebbe
per dare una speranza alle circa 500/600 persone che all'improvviso
si sono viste cadere il 'mondo' addosso''.
In
moto la macchina della solidarietà per il popolo di Cavallerizzo:
Gli ultrà Cosenza portano coperte e stufe
Urge reperire alloggi
Il problema che occorre risolvere al piu' presto a Cerzeto, dove
e' in corso un vasto movimento franoso, e' quello di garantire una
sistemazione alloggiativa alle 329 persone che e' stato necessario
evacuare dalle loro abitazioni. E questo il punto sul quale hanno
convenuto il prefetto di Cosenza, Diego D' Amico, ed il sindaco del
centro del cosentino, Amedeo Stamile, a conclusione del sopralluogo
fatto stamattina nella zona interessata dalla frana. Il prefetto D'
Amico si e' attivato per la soluzione del problema ''riferendo, in
tal senso - riferisce un comunicato della Prefettura - nelle sedi
competenti''. Nel corso del sopralluogo, e' detto nello stesso comunicato,
il prefetto ''ha personalmente constatato come il movimento franoso
sia in continua e rapida evoluzione''. D' Amico, nel corso del sopralluogo,
si e' anche sincerato dell' assistenza alle persone sfollate in termini
di vitto ed altri generi di conforto, assistenza garantita dall' associazione
di volontariato Malgrado tutto, attivata dalla Protezione civile regionale.
Loiero: “Calabria terra a
rischio. Bisogna rifondare la Protezione civile arrivata in ritardo”
''In una terra come la nostra, ad alto rischio sismico ed idrogeologico,
la Protezione civile va ripensata e rifondata''. A sostenerlo e' stato
Agazio Loiero, vicepresidente dei deputati della Margherita e candidato
del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria in merito
alla frana verificatasi in localita' Cavallerizzo di Cerzeto che ha
portato all' evacuazione di 129 famiglie. ''Le precedenti Giunte di
centrodestra - ha sostenuto Loiero - hanno sottovalutato questo importante
servizio al quale vanno destinate adeguate risorse umane e finanziarie.
Oggi il Servizio e' accorpato all' assessorato alla Forestazione e
non alla Presidenza della Regione, come prevede la legge regionale
4/97, che affidava a quest' ultima i compiti di coordinamento delle
attivita'. Infatti, l' attuale Giunta, in spregio alla predetta legge,
con una deliberazione ha trasferito le competenze alla Forestazione,
secondo la bieca logica della spartizione del potere, senza tener
conto della funzionalita' e delle professionalita'''. ''In una situazione
drammatica come quella che si e' verificata a Cerzeto - ha proseguito
il parlamentare della Margherita - solo oggi i mezzi e gli uomini
della Protezione civile hanno potuto raggiungere il piccolo paesino
in provincia di Cosenza. Eppure da almeno dieci giorni la popolazione
si era allarmata ed aveva previsto la frana. Grazie al buonsenso dei
cittadini, che hanno abbandonato la zona in pericolo, e' stato scongiurato
un dramma ancora piu' grande''. ''Ora - ha sostenuto Loiero - e' necessario
sviluppare una politica delle acque e dei bacini fluviali per far
fronte al rischio idraulico e al dissesto idrogeologico. Tale strategia
si puo' attuare capovolgendo l' approccio al problema: passare rapidamente
ad una visione in cui la gestione dell' emergenza e' integrata in
una grande strategia di prevenzione del rischio e mitigazione degli
impatti, articolata e diffusa su tutta la regione, ma con priorita'
nelle aree ad alto rischio. Solo cosi' potremo garantire la sicurezza
delle popolazioni e scongiurare i gravi episodi che, anche di recente,
hanno funestato la nostra regione''. ''Al sindaco - ha concluso Loiero
- non e' rimasto che rassegnare le sue dimissioni, visto che le sue
accorate segnalazioni di pericolo sono state inascoltate. A lui ed
a tutta la popolazione, va la nostra solidarieta' e ribadiamo il nostro
impegno a rivedere tutta la riorganizzazione del Servizio''.
Il consigliere regionale Gagliardi
chiede la nomina di un commissario
Il consigliere regionale dell' Udc Mario Albino Gagliardi ha chiesto,
in una dichiarazione, che venga nominato un commissario per coordinare
gli interventi a Cavallerizzo di Cerzeto, il centro del cosentino
in cui e' in corso una frana per la quale sono state evacuate piu'
di trecento persone. Gagliardi, che ha anche effettuato un sopralluogo
nella zona in cui e' in corso il movimento franoso, ha inviato un
telegramma al presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti,
chiedendogli di procedere alla nomina di un commissario straordinario
che gestisca l' emergenza. ''La situazione - ha commentato Gagliardi
- e' davvero grave. Uomini e mezzi della Protezione civile e della
Prefettura sono al lavoro, ed insieme agli amministratori locali stanno
facendo il possibile per lenire le sofferenze della popolazione, ma
all' evidenza cio' non basta. In particolare, sembra rendersi necessaria
una maggiore e piu' incisiva azione di coordinamento delle operazioni
di soccorso. Per questo ho chiesto al presidente Chiaravalloti di
procedere con urgenza alla nomina di un commissario dotato dei poteri
indispensabili a fronteggiare l' emergenza''. Gagliardi ha anche reso
noto di aver chiesto al presidente della Giunta regionale di sollecitare
la visita a Cerzeto del responsabile del Dipartimento della Protezione
Civile, Guido Bertolaso. ''La presenza dello Stato e della Regione
- ha concluso il consigliere regionale - deve essere forte e ben visibile.
Cerzeto e i suoi abitanti vivono un dramma atroce che non puo' essere
in alcun modo sottovalutato''.
Un bambino del paese scrive a Ciampi:
“Aiutaci”
''Caro presidente Ciampi, aiutaci tu. Vieni a vedere il nostro paesino
scomparso''. Cosi' un bambino di otto anni di Cerzeto, Marco, si rivolge
in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica pregandolo
di interessarsi della situazione nel centro del cosentino, dove, a
causa di una frana, oltre trecento persone sono state evacuate dalle
loro case. Il messaggio e' stato consegnato dalla mamma del bambino
al leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, affinche'
lo faccia pervenire al Capo dello Stato. ''Caro Presidente - scrive
Marco al Capo dello Stato - aiuta noi bambini, i nostri genitori,
i nostri maestri. Noi vogliamo ritornare nel nostro paesino, nelle
nostre case e nella nostra scuola, dove ci sono i nostri giochini,
i nostri libri, i nostri maestri. Papa' e mamma mi hanno detto che
nessuno ci vuole aiutare, ma io non voglio crederci e prego Gesu'
perche' un giorno possiamo ritornare nel nostro paesino''.
Sopralluogo del Prefetto D’Amico
E' ancora emergenza a Cerzeto, dove continuano i crolli di abitazioni,
a causa di una frana, nella frazione Cavallerizzo. Le 329 persone
evacuate ieri dalle loro case, crollate o rese pericolanti dal movimento
franoso che e' in corso, hanno trascorso la notte nelle abitazioni
di parenti. Alcune hanno trovato ospitalita' nella scuola elementare
del paese. Stamattina il prefetto di Cosenza, Diego D' Amico, ha effettuato
un sopralluogo nella zona interessata dalla frana insieme al sindaco
facente funzioni Amedeo Stamile, subentrato al primo cittadino Francesco
Lata, morto lo scorso anno. Il prefetto, dopo il sopralluogo, ha tenuto
un vertice in Comune insieme al sindaco Stamile ed ai tecnici comunali
e della Protezione civile regionale. La situazione si mantiene grave
anche perche' il movimento franoso non accenna ad attenuarsi. I crolli
hanno anche danneggiato la condotta idrica, con conseguente interruzione
dell' acqua corrente. Alla situazione di emergenza provocata dalla
frana si e' aggiunta stamattina quella del maltempo. Nella zona, infatti,
sta nevicando ed i disagi per la popolazione sono notevoli. Sul posto
sono presenti anche gli operatori della Protezione civile regionale.
Il coordinamento degli interventi e' seguito dal responsabile del
dipartimento regionale della Protezione civile, Rosario Calvano. In
relazione alla situazione di Cerzeto, la Giunta regionale della Calabria,
secondo quanto riporta una nota del portavoce della Presidenza, ''chiedera'
che anche la Commissione grandi rischi del Ministero dei Lavori pubblici
possa fornire ogni possibile contributo, utile per una sollecita soluzione
dei pericoli per le popolazioni interessate''.
Corbelli: “venga Bertolaso”
Un invito al responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso,
a recarsi a Cerzeto, per coordinare personalmente l' emergenza e programmare
il futuro del piccolo centro, e' stato rivolto dal leader del movimento
Diritti Civili, Franco Corbelli. La frana che sta minacciando il paese,
intanto, ha sostenuto Corbelli, avanza inesorabile, spazzando via
tutte le case. Il leader di Diritti Civili, presente sul posto, ha
chiesto l' intervento di Bertolaso ''anche per l' immediato riconoscimento
da parte del Governo dello stato di calamita' naturale''. A complicare
ulteriormente la situazione ci si e' messa anche l' abbondante nevicata
che ha interessato tutta la zona. ''E' grave e scandaloso - ha sostenuto
Corbelli - che un paese sia stato abbandonato al suo destino con una
frana che lo minacciava e senza che mai alcuna istituzione, in tutti
questi anni, abbia fatto nulla per affrontare il problema. Tutti gli
appelli degli amministratori locali, della popolazione, le tante denunce
sono tutte cadute nel vuoto. Ci sono precise responsabilita', anche
penali. Ci sara' tempo e modo piu' avanti di affrontare anche questi
aspetti. Oggi occorre fronteggiare l' emergenza. E' necessario percio'
che tutte le istituzioni preposte si facciano carico di questo problema.
Sorprende che il responsabile della Protezione civile non sia ancora
giunto a Cerzeto. Chiediamo la sua immediata presenza''. ''La protezione
civile - ha concluso Corbelli - non puo' limitarsi a distribuire qualche
pasto caldo. Vogliamo che Bertolaso venga a rendersi conto di persona
del dramma di questa gente, delle precise responsabilita' e del futuro
immediato di Cerzeto e della sua popolazione''.
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