Presidente
Callipo: “Per il Mezzogiorno serve un impegno straordinario
del Governo”
27/04 ''Ai viceministri e sottosegretari calabresi un augurio di
buon lavoro. Il sud e' diventato, nel bene e nel male, il punto critico
dell'attivita' del Governo e una delle emergenze sociali cui il Paese
guarda con attenzione''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione,
il presidente di Confindustria Calabria, Pippo Callipo. ''D' altronde
- aggiunge Callipo - se non risolviamo i gravi problemi che affliggono
il Mezzogiorno, ma in maniera seria e puntuale, perche' sono convinto
che non c' e' piu' tempo per la retorica e le proposte fantasiose,
il Paese nella sua interezza subira' altri gravi ritardi. Adesso ci
aspettiamo dal nuovo Governo, e soprattutto dalla squadra di esponenti
calabresi che ne fanno parte, un impegno straordinario per dare significative
risposte ai meridionali ed ai calabresi. L' urgenza di investimenti
nella nostra regione credo sia la priorita' su cui porre l'accento,
assieme ad un' attenzione rinnovata verso le emergenze sociali piu'
drammatiche della nostra terra e ad un rilancio delle politiche per
potenziare le infrastrutture. L' autostrada Salerno-Reggio Calabria,
diventata una vergogna europea, e la statale 106 ionica , disseminata
di morti e rischi gravissimi, costituiscono due imprescindibili punti
d' impegno su cui il Governo non puo' piu' scherzare. Gli imprenditori
si sentono sempre piu' soli nel difficile impegno che dispiegano in
una regione in cui si avverte, specie in alcuni momenti delicati ed
in alcune zone, un profondo abbandono ed un' assenza della politica.
Rilanciando lo spirito che anima ogni buona concertazione, istituto
senza il quale non si fanno passi in avanti, l' auspicio della Confindustria
Calabria che mi onoro di presiedere e' che prevalga il senso di responsabilita'
collettivo e un nuovo modo di guardare ai nostri problemi''.
La
famiglia del giovane scomparso in mare nel 2003 chiede nuove indagini
27/04 L' apertura di un supplemento di indagine sulla scomparsa in
mare di uno studente sedicenne sara' chiesta alla Procura di Paola
dai legali della famiglia del giovane. L.S., il 23 febbraio 2003,
era uscito su una piccola barca a remi con un amico, pure minorenne,
per andare a pescare nella zona dell' Isola di Dino. All' improvviso,
racconto' l' amico del sedicenne scomparso, si levo' un forte vento
che spinse la barca verso il largo. Pur avendo il telefono cellulare
con se', l' amico si getto' in mare, imitato da L.S. Dopo avere nuotato
per circa due ore, il giovane raggiunse la riva e si accorse che l'
amico era scomparso. ''Da allora - hanno sostenuto gli avvocati Francesco
Liserre e Giancarlo Mariano - nessuna notizia ed un silenzio logorante
per i genitori che non si danno pace ed insistono per conoscere la
verita'. Basti pensare che il corpo non e' stato mai ritrovato, ne'
il mare lo ha restituito. Le ricerche sono state tempestive come le
indagini della Procura, pero' sono molti i lati oscuri. Possibile
che nessuno abbia visto niente o notato qualcosa di anomalo su una
piccola barca in un mare calmo?''.
Convocato
il comitato provinciale per la sicurezza per i comuni della costa
jonica
27/04 La situazione relativa alla sicurezza in alcuni comuni della
fascia Ionica della Provincia di Cosenza, in vista della stagione
estiva, e' stata al centro di una riunione del comitato provinciale
per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltasi questa mattina nella
sede dell'ufficio circondariale marittimo di Corigliano Calabro. Il
vertice e' stato presieduto dal prefetto di Cosenza, Diego D'Amico,
e vi hanno partecipato, oltre ai vertici delle Forze di Polizia territoriali,
anche i sindaci dei Comuni costieri dello Jonio casentino. Il prefetto,
al fine di favorire ed alimentare il piu' possibile la reciproca fiducia
tra le Forze dell'ordine ed i cittadini, ha sottolineato, come riferisce
una nota della prefettura cosentina, ''l'importanza della collaborazione
interistituzionale, con particolare riferimento al ruolo esercitato
dalla Polizia Municipale, cui e' stato richiesto, per il tramite dei
sindaci, un rinnovato impegno nell'espletamento dei compiti istituzionali,
con particolare riguardo ai servizi di viabilita' nell'ambito dei
centri urbani, nell'ottica di' favorire al massimo la diffusione della
cultura della legalita'''. Nel corso della riunione, inoltre, ''preso
atto dei preziosi apporti conoscitivi provenienti dalle componenti
istituzionali locali, nonche' delle istanze di maggiore sicurezza
avanzate dai sindaci, e' stata disposta, proprio in prospettiva della
stagione estiva, e in previsione del massiccio afflusso turistico
che annualmente si registra sulla costa ionica, la massima intensificazione
dei servizi di prevenzione generale e di controllo coordinato del
territorio, al fine di assicurare mirati controlli in prossimita'
degli snodi stradali e sulle arterie interessate da un maggiore traffico
veicolare, come, ad esempio, la SS. 106, che e' spesso teatro di incidenti,
anche mortali''. ''In particolare - specifica il comunicato - saranno
potenziati, seppure temporaneamente, le dotazioni organiche dei presidi
delle Forze di Polizia operanti sulla fascia costiera, ricorrendo
anche all'impiego straordinario di reparti speciali dei Corpi di Polizia
per l'effettuazione di servizi di controllo a largo raggio. Apposite
unita' cinofile appartenenti alla Guardia di Finanza saranno pure
impiegate nell'attivita' di contrasto del fenomeno dello spaccio di
sostanze stupefacenti''. Le valutazioni espresse nell'incontro ''verranno
subito tradotte in proposte concrete - conclude la nota - che la Prefettura
avanzera' al Ministero dell'Interno, in termini di rafforzamento dei
presidi e reparti delle Forze di Polizia dislocati su entrambi i litorali
della provincia''.
Convocato
per il 2 maggio il Consiglio provinciale. L’ordine del giorno
27/04 E’ stato convocato il Consiglio provinciale in sessione
straordinaria, nella sala delle adunanze consiliari del Comune di
Cosenza, sotto la presidenza dell’On. Francesco Principe, per
lunedì 2 maggio 2005 alle ore 18:00, in prima convocazione,
e per lunedì 9 maggio c.a. alle ore 18:00, in seconda convocazion.
Questo l’ordine del giorno:
01) Formale impegno - richiesta alla Cassa DD.PP. S.p.a. - Finanziamento
opere relative al Piano di Investimento 2005, per un importo complessivo
di € 43.625.000,00;
02) Istituzione Consiglio Provinciale dei rappresentanti dei migranti
e approvazione Regolamento;
03) Modifica artt. 18 e 19 del regolamento per le concessioni, autorizzazioni
e nulla-osta stradali;
04) Modifica ai Regolamenti Provinciali in materia di: 1) idoneità
degli insegnanti e degli istruttori di autoscuole; 2) idoneità
all’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi
di trasporti; 3) tenuta albo autotrasportatori di cose per conto di
terzi;
05) Sostituzione del Consigliere Provinciale Flaviano Federico con
il Consigliere Leonardo Trento dalla Quinta alla Sesta Commissione
Consiliare Permanente;
06) Interpellanza, presentata dai Consiglieri Provinciali Marino Reda
e Diana Biagio, su “Lavori di ripristino viabilità della
Strada Provinciale 177-Celadi di Rossano”;
07) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina
Straface, sul Corpo di Polizia Provinciale;
08) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Luigi
Salvo e Giuseppe Gallo, sulla soppressione di postazioni di Guardie
Mediche nell’ASL N° 2 di
09) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco
Corbelli, per il recupero e la valorizzazione dell’ex campo
di concentramento di Ferramonti di Tarsia;
10) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Ernesto
Magorno, sulla mancata corresponsione dei fondi relativi all’anno
2004, da parte dell’A.S.L. N. 1 di Paola, alle Case di Cura
convenzionate;
11) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali: Leonardo
Trento, Giuseppe Aieta, Flaviano Federico, Vincenzo Adamo e Antonio
Ruffolo, sul collocamento in pensione del prof. Ernesto Guerresi,
primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale
Civile di Cosenza;
12) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco
Corbelli, sulla grave crisi dell’Azienda “Ultimo Jeans”
di Mongrassano;
13) Ordine del giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Leonardo
Trento, sulla “contrarietà alla riconversione a carbone
della Centrale termoelettrica di Rossano”;
14) Ordine del Giorno presentato dai Consiglieri Provinciali Elio
Filice, Mario Giordano ed altri sul P.T.C.P.;
15) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Marino
Reda e Biagio Diana, sulla nuova legge elettorale regionale;
16) Designazione di altro componente effettivo nella C. E. C. di Cosenza
e nella 3^ Sottocommissione Circondariale di Cosenza (Rogliano);
17) Ordine del giorno, presentato da trentacinque Consiglieri, sull’indennità
ai segretari dell’Ufficio di presidenza, degli assessori e dei
Gruppi consiliari;
18) Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Mario
Giordano ed Elio Filice, sul collegamento viario Cosenza Sud-Tirreno
Meridionale.
Avviato
dall’Enel l’iter di riconversione della centrale di Rossano
27/04 E' stato avviato dall' Enel l' iter autorizzativo per la riconversione
a carbone della centrale termoelettrica di Rossano. Ad annunciarlo,
incontrando i giornalisti nell' impianto di Rossano, e' stato il responsabile
del settore ambiente ed autorizzazioni dell' Enel, Maurizio Urbani.
Secondo quanto ha riferito Urbani, gli interessati possono consultare
gli atti nella sede dell' assessorato all' Ambiente della Regione
Calabria anche al fine di produrre eventuali osservazioni. Urbani,
che era accompagnato dal responsabile rapporti istituzionali dell'
Enel, Savino Gentile, ha sottolineato i vantaggi generali della riconversione
a carbone della centrale, facendo riferimento anche ai sistemi tecnologici
in grado di abbattere le polveri prodotte in caldaia del 99,9%. ''Una
tecnologia - ha detto Urbani - che garantirebbe un inquinamento minore
rispetto a quello attuale provocato dall' utilizzo del metano e dell'
olio combustibile''. Gia' oggi, e' stato riferito nel corso della
conferenza stampa, la centrale ha emissioni largamente inferiori ai
limiti fissati dalla normativa nazionale ed europea ed a quelli stabiliti
dalle linee guida dell' Organizzazione mondiale della sanita'. ''La
riconversione, comunque, - secondo Urbani - produrrebbe un ulteriore
miglioramento dello stato della qualita' dell' aria''.
Da
maggio Alitalia non assicura più i voli da Crotone a Roma e
Milano. Le Istituzioni interessano il Ministero
27/04 ''Un intervento statale autorevole e decisivo, anche di natura
economica, per scongiurare definitivamente l' interruzione del servizio'':
e' quanto auspicano i presidenti della Provincia e della Camera di
commercio di Crotone, il presidente e il Consiglio di amministrazione
della Societa' aeroporto S. Anna di Isola Capo Rizzuto e il Dipartimento
dei trasporti della Regione Calabria. La richiesta e' stata fatta
al termine di una riunione in cui e' stata esaminata l' offerta della
compagnia AirOne per garantire la prosecuzione dei collegamenti dallo
scalo di Sant' Anna di Isola Capo Rizzuto per Roma e Milano e viceversa
che dall' inizio del prossimo mese non saranno piu' assicurati, come
gia' preannunciato, da Alitalia. Nel corso della riunione, e' scritto
in un comunicato diffuso dal presidente della Provincia, Sergio Iritale,
''e' stato auspicato, per la delicatezza della questione e per l'
importanza strategica che l' aeroporto assume nel contesto del territorio
crotonese, un intervento statale autorevole'', in attesa ''che venga
espletato il bando di evidenza pubblica che dovra' individuare il
nuovo soggetto per la gestione dei voli Crotone-Roma e Crotone-Milano
e viceversa''. ''Constatato che al momento non esistono oggettivamente
alternative alla proposta della societa' Airone - e' scritto nella
nota - le parti, pur apprezzando la proposta della compagnia di navigazione,
hanno deciso unanimemente di approfondire la vicenda e di interessare
della questione il Ministero delle Infrastrutture per migliorare e
perfezionare la proposta''.
G8,
Il difensore di Placanica: “Il congedo ferisce in modo disumano”
27/04 Mario Placanica, il carabiniere coinvolto nei fatti del G8
a Genova, ''e' stato ingenerosamente ferito nell'animo in maniera
disumana dal recente provvedimento di congedo assoluto emesso nei
suoi confronti dall' Arma''. E' quanto sostiene il difensore di Placanica,
Vittorio Colosimo, in una dichiarazione in cui ringrazia i parlamentari
calabresi intervenuti nei giorni scorsi in difesa dell' ormai ex carabiniere.
Colosimo, in particolare, a nome di Placanica e di tutti i suoi familiari,
rivolge un ''grazie di cuore'' ad Angela Napoli e Nuccio Iovene, rispettivamente
deputato di An e senatore dei Ds, ed all' ex parlamentare del Psdi
ed ex sindaco di Altomonte Costantino Belluscio. Secondo Colosimo,
''l' on. Napoli merita profonda gratitudine per il suo tempestivo,
concreto e solidale intervento. E' il primo parlamentare calabrese
che, dai fatti del G8 ad oggi, interviene pubblicamente nella sua
veste istituzionale in difesa dell' ex carabiniere Mario Placanica.
Ringraziamo, altresi', pubblicamente ed ora per allora - afferma ancora
Colosimo - Nuccio Iovene, altro parlamentare calabrese, e sempre da
calabresi a calabresi, il quale aveva personalmente e istituzionalmente
portato la sua solidarieta' a Mario Placanica quando fu ricoverato
in ospedale a seguito dell' inquietante incidente stradale di cui
era rimasto vittima nell' agosto del 2003. Un grazie di cuore, inoltre,
a Costantino Belluscio, che per primo offri' un posto di lavoro a
Placanica. Dalle attestazioni espressegli, Placanica trarra' sicuro
viatico per il superamento della difficilissima situazione in cui
e' stato ingiustamente posto anche per l' impossibilita' di continuare
a sostenere e mantenere con il solo suo magro salario la sua numerosa
famiglia, composta da padre, invalido del lavoro a circa 200 euro
mensili di pensione; madre, casalinga, e tre sorelle, nessuna delle
quali lavora''. L' avv. Colosimo ha spiegato di avere voluto rivolgere
il ringraziamento ad Angela Napoli, Iovene e Belluscio anche per ''sottolineare
di avere colto in pieno l' invito espresso, all' atto del suo insediamento,
dal nuovo governatore della Calabria, Agazio Loiero, a realizzare
un vero 'federalisdmo solidale' sul presupposto di quella solidarieta'
che da sempre distingue la popolazione calabrese rispetto a quella
di altre regioni, soprattutto del nord Italia''.
Due
milioni di euro finanziati dalla regione per il recupero di Palazzo
Nicotera a Lamezia
27/04 Due milioni di euro sono stati destinati dalla Regione Calabria
al Comune di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro per il restauro
di ''Palazzo Nicotera Severisio'', un tempo sede del Tribunale. Questa
mattina il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, nella sede dell'assessorato
regionale ai beni culturali della regione Calabria, ha firmato la
convenzione che prevede appunto il finanziamento.
Tentativo
d’incendio in una scuola materna di Lamezia. Solidarietà
della Lisistrata
27/04 Alcuni sconosciuti hanno tentato durante la notte d'incendiare
degli armadi all'interno di un edificio che ospita la scuola materna
dipendente dal IX circolo didattico a Lamezia Terme. All'interno degli
armadi c'era del materiale didattico che non ha subito danni. Il tentativo
d'incendio, infatti, ha solamente annerito alcune pareti. L'episodio
e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Dopo quanto accaduto questa notte nella Scuola Materna del IX circolo
di Via S. Miceli, la consigliera comunale della Margherita, dott.ssa
Elvira Falvo, si è recata sul posto ed ha potuto constare di
persona i gravi danni arrecati dall’incursione vandalica. Oltre
ad esprimere solidarietà al Dirigente Scolastico, agli insegnanti
e alle famiglie dei bambini, che sono, poi, le prime vittime di quanto
accaduto, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Spesso giovani
sbandati e privi di riferimenti morali, solo per emulazione, per noia,
nel tentativo di dare un senso al proprio tempo, pensano di attirare
l’attenzione su di loro, operando in assoluto disprezzo delle
istituzioni. Questa situazioni ci fanno riflettere su come a Lamezia
manchino momenti di aggregazione e di formazione per i giovani. Non
basta, a questo punto, una nuova amministrazione per dare un nuovo
volto alla città, ma occorre che ognuno faccia la propria parte,
riscopra il senso dell’appartenenza e della condivisione dei
luoghi e delle cose, affinché la città riacquisti quella
vivibilità che parte anche da un maggior rispetto delle istituzioni,
della cosa pubblica, intesa come bene di tutti e di ognuno. È
in questa direzione che sarà necessario sviluppare le politiche
giovanili della nuova amministrazione”.
Cantina
vinicola abusiva sequestrata dai carabinieri a Cirò Marina
27/04 Un immobile del valore di circa due milioni e mezzo di euro
della cantina vinicola Francesco Malena e' stato sequestrato a Ciro'
Marina dai carabinieri in esecuzione di un decreto emesso dal tribunale
di Crotone su richiesta dei pubblici ministeri Federico Somma e Michele
Toriello. I militari, nell' ambito della stessa indagine, hanno notificato
avvisi di conclusione indagini a tre persone, il committente, il progettista
ed il direttore dei lavori per la realizzazione della cantina vinicola.
Uno dei tre indagati, tra l' altro, e' consigliere comunale di Ciro'
Marina. Ai tre viene contestata, in concorso, la realizzazione in
area ritenuta a rischio di inondazione dal piano regionale di assetto
idrogeologico di una cantina vinicola da considerare abusiva perche'
autorizzata da una concessione edilizia illegittima perche' priva
del nulla osta paesaggistico ambientale. Un altro avviso di conclusioni
indagini preliminari e' stato notificato dai militari al dirigente
dell' Ufficio tecnico comunale per i reati di abuso di ufficio e falso
ideologico aggravati.
A
Rocca Imperiale, non paga al bar e viene arrestato per tentata estorsione
27/04 I carabinieri hanno arrestato a Rocca Imperiale Giuseppe Tavascia,
di 51 anni, con l' accusa di tentata estorsione e resistenza a pubblico
ufficiale. Tavascia, secondo la ricostruzione dei fatti fornita dai
militari, avrebbe consumato in un bar rifiutandosi poi di pagare e
minacciando il titolare del locale. Dopo l' arrivo dei carabinieri,
Tavascia avrebbe anche opposto resistenza ai militari. L' uomo e'
stato portato nel carcere di Castrovillari.
Processo
G8: Agli atti il sasso usato dopo la morte di Giuliani
26/04 Sara' portato in aula il 10 maggio, per essere riconosciuto
da un teste, il vicequestore romano Adriano Lauro, il sasso bianco,
probabilmente di marmo, trovato a terra vicino alla testa di Carlo
Giuliani, morto il 20 luglio del 2001 in piazza Alimonda durante il
G8. Lauro quel giorno si trovava in piazza Alimonda a capo di un drappello
di carabinieri, poi presi dal panico e fuggiti alla vista dei manifestanti
che lanciavano pietre. A chiedere che il sasso venga portato in aula,
nel processo a carico di 25 no global accusati di devastazione e saccheggio,
e' stato l' avv. Ezio Menzione, difensore di Paolo Dammicco, allo
scopo di appurare l' attendibilita' del teste, interrogato stamane
dalle 9,30 alle 14. Il funzionario di polizia infatti, dopo aver ricostruito
la dinamica degli scontri avvenuti in piazza Alimonda, in una foto
ha riconosciuto il sasso con cui in un primo tempo aveva pensato che
fosse stato ucciso Giuliani. Il teste ha poi riferito che quando vide
il cadavere del giovane per terra, rivolto ad un manifestante aveva
esclamato: ''L' hai ucciso tu con quel sasso''. Secondo la famiglia
Giuliani, invece, quella pietra venne usata per colpire alla fronte
il figlio a terra, gia' morto. Il sasso era stato repertato e acquisito
agli atti del procedimento a carico del carabiniere Mario Placanica,
prima indagato per l' omicidio di Giuliani e in seguito prosciolto
dal gup in quanto aveva agito per legittima difesa. ''La pietra -
ha ribadito Giuliano Giuliani, padre di Carlo - e' stata usata per
spaccare la fronte a Carlo dopo che gli era stato sparato. Il teste
oggi ha confermato di averla vista vicino alla testa di Carlo e le
foto mostrate stamane hanno confermato che il sasso, al momento della
morte di Carlo non c' era, per poi apparire subito dopo''. Per Giuliani
comunque ''ora la cosa piu' importante e' che quella pietra venga
acquisita finalmente agli atti di un processo''. Nel corso della sua
deposizione, il teste, incalzato dalle domande dei difensori, ha anche
raccontato che ''quel giorno vennero cambiati tutti gli ordini di
servizio''. Alle forze dell' ordine fu ordinato di cambiare la strategia:
da difensiva, con particolare riguardo alla zona rossa, a offensiva,
cioe' di attaccare gruppetti e cortei. ''Per questo - ha raccontato
Lauro - nonostante fossi stremato come i militari dalle lunghe ore
di servizio, mi ero consultato con il capitano dei carabinieri Capello
per decidere se avanzare in piazza Alimonda contro i manifestanti
oppure tirare diritto. Decidemmo di affrontare i manifestanti, con
il risultato che alcuni carabinieri vennero presi dal panico, per
cui fuggirono e io dietro di loro''. A quel punto il Defender rimase
solo e venne accerchiato dai no global. A bordo c' erano Placanica,
Filippo Cavataio e un altro carabiniere. Il risultato fu l' uccisione
di Carlo Giuliani. ''Non sono situazioni - ha ammesso Lauro - in cui
si e' sicuri di aver preso la decisione giusta. In questo caso, se
servisse a far tornare in vita Giuliani, non farei piu' quell' intervento''.
Nel corso dell' udienza sono intervenuti tra gli altri gli avvocati
Fabio Taddei, difensore di Stefano Caffagnini, l'avv. Alessandro Famularo,
che assiste Massimiliano Monai, l'avv. Roberto Lamma difensore di
Antonino Valguarnera.
Spese
processuali: la Cassazione va in contrasto con la Corte Costituzionale
26/04 La Cassazione entra in aperto contrasto con la Corte Costituzionale
in tema di spese processuali e rifiuta l'idea, sostenuta dalla Consulta,
che i giudici - di ogni grado e competenza - siano tenuti a motivare
ai cittadini che hanno a che fare con la giustizia, le ragioni per
cui decidono di ripartire a meta' i costi della causa (tra chi vince
e chi perde) nonostante ci sia la regola generale che prevede l'addebito
allo sconfitto. Non di rado, infatti, i giudici decidono di ''compensare''
le spese tra le due parti. Destando, ovviamente, il disappunto di
chi la causa l'ha vinta e non trova giusto sobbarcarsi il 50% del
suo costo - specie se in causa ci e' stato trascinato - senza che
nessuno gli spieghi il perche'. Cosi' la Corte Costituzionale - con
l'ordinanza 395 del 2004 - aveva sollecitato la magistratura a dare
nelle sentenze una spiegazione, seppur succinta, sulla ''compensazione''.
Ma la Suprema Corte non intende assolutamente raccogliere l'invito
e - con la sentenza 8540 - risponde di essere gia' tanto oberata dai
ricorsi, e che se dovesse anche mettersi a spiegare le ragioni della
''compensazione'' delle spese non finirebbe piu' di smaltire i fascicoli.
La durata dei processi poi - prosegue la Cassazione - continuerebbe
a protrarsi per effetto dell'annullamento di tutte le sentenze che
non hanno motivato sulle spese, con conseguente nuovo processo di
rinvio. Il ''prezzo'' dell'onere della motivazione sulle spese - scrivono
gli 'ermellini' - sarebbe quello ''dell'accrescimento delle impugnazioni
delle decisioni, con i conseguenti e immaginabili effetti inflattivi
in ordine al numero dei processi (gia' particolarmente elevato fino
ai limiti di guardia) e ai costi collettivi sempre piu' elevati''.
Con questa spiegazione la Cassazione ha dichiarato ''inammissibile''
il ricorso di una automobilista calabrese, la signora Adele B., che
chiedeva l'annullamento della sentenza con la quale il giudice di
pace di Cosenza le aveva stracciato una multa - dandole ragione contro
la polizia municipale - ma decidendo di farle pagare, lo stesso, la
meta' delle spese processuali. Insomma il giudice di pace aveva ''compensato'',
meta' paga Adele e meta' paga il Comune di Cosenza. Forte del parere
della Consulta, la signora Adele si era rivolta alla Cassazione contro
la compensazione 'immotivata'. Ma Piazza Cavour ha detto di non voler
tenere in alcun conto l'opinione dei giudici costituzionali sull'argomento,
altrimenti finirebbe subissata dai ricorsi e moltiplicherebbe i processi
lumaca. In conclusione chi vince una causa si deve rassegnare a pagare,
se viene 'condannato' senza motivo a pagare la meta' dei costi di
lite.
Dai
detenuti di Palmi la donazione di midollo osseo alla ragazza malata
di leucemia
26/04 Alcuni detenuti del carcere di Palmi hanno riferito di essere
disponibili a donare il midollo osseo per Silvia, la giovane originaria
di Rosarno affetta da una grave forma di leucemia. La ragazza e' ricoverata
attualmente nell' ospedale Niguarda di Milano. I detenuti del carcere
di Palmi hanno espresso la loro disponibilita' a donare il midollo
per Silvia in una lettera inviata al vicesindaco di Rosarno, Giuseppe
Lacquaniti, in cui dicono di ''volersi rendere utili per salvare una
vita umana''.. Nei giorni scorsi da Rosarno era stato lanciato un
appello in favore della giovane rilanciato dalla sorella Marcella
nel corso della trasmissione televisiva Piazza grande di Raidue. L'
appello ha registrato numerose adesioni. Il sindaco di Rosarno, Giacomo
Saccomanno, in una dichiarazione, ha espresso ''un grato sentimento
di riconoscenza per tutti coloro che si stanno prodigando per salvare
la vita di una giovane donna'' ed ha lanciato un nuovo appello ''alle
istituzioni, ai vari livelli di responsabilita', perche' ci si attivi
al meglio per giungere a risultati positivi nel piu' breve tempo possibile
perche' ogni giorno che passa si restringono i margini di intervento''.
Commento
positivo del Presidente Gatto (ANCE) sulla proposta di Loiero sull’osservatorio
antimafia
26/04 Il presidente dell' Ance, Giuseppe Gatto, ha scritto una lettera
aperta al presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, sulla
situazione dell' ordine pubblico. ''Egregio Presidente, quello lanciato
dal Presidente di Confindustria, Filippo Callipo, dopo i recenti avvenimenti
malavitosi di Vibo Valentia, non e' soltanto un grido d'allarme lanciato
dagli imprenditori calabresi sullo stato di sicurezza e legalita'
in cui le imprese sono costrette ad operare , ma deve rappresentare
il punto di partenza per una azione di contrasto e prevenzione alla
criminalita' da costruire su basi nuove e sensibilita' diverse rispetto
al passato.Giudico, percio', positivamente la Sua proposta di istituire,
in Calabria, l'Osservatorio regionale antimafia; e' certamente un
passo significativo ed apprezzabile anche se non esaustivo delle iniziative
da mettere in campo contro la criminalita' organizzata, le cui problematiche
vanno rilevate e rimosse a monte, in termini di prevenzione del fenomeno,
di quadri normativi chiari e certi soprattutto in materia di lavori
pubblici, di consapevolezza nell'assunto che non puo' esistere sviluppo
senza legalita', coesione e fiducia reciproca. Cio' che andrebbe messo
in campo non puo' piu' solo essere la continua o periodica analisi
del fenomeno ''criminalita''', ma qualcosa di piu' e di piu' efficace,
un vero e proprio patto di sviluppo che faccia della legalita' e della
sicurezza il pre-requisito su cui sviluppare le attivita'.Lo stesso
Osservatorio antimafia da Lei proposto potrebbe essere un nuovo ed
importante strumento attraverso cui indirizzare e monitorare piu'
efficacemente le misure e le ingenti risorse stanziate dal PON sicurezza
Sud, che fino ad oggi non hanno prodotto risultati visibili. In attesa
di programmare le iniziative e mettere in campo le misure piu' efficaci,
e' necessario pero' dare tutti insieme, Governo, Regione, Istituzioni,
Autorita' locali ed imprenditori, una risposta immediata, visibile
e non rituale ai gravi accadimenti di questi ultimi giorni''. ''E'
necessario, inoltre, rilanciare la sfida, gia' intrapresa dal Presidente
Callipo, di far valere - scrive ancora Gatto - nelle sedi piu' autorevoli,
le ragioni dei calabresi, di quelli onesti, di quelli che lavorano,
di quelli che credono che per questa nostra regione esista ancora
una speranza ed una prospettiva di sviluppo e di rinascita seria,
duratura e proiettata nel futuro''.
Il
Presidente Restuccia intenzionato a continuare dopo l’ennesimo
attentato
26/04 ''Non ho intenzione di lasciare. Anche perche' abbandonare
il campo significherebbe togliere il pane ad oltre 200 persone ed
alle loro famiglie''. Lo ha detto Vincenzo Restuccia, presidente degli
industriali di Vibo Valentia, vittima venerdi' scorso di un'intimidazione,
l'ennesima compiuta negli ultimi mesi ai suoi danni. ''Ritengo che
se si vuole veramente contrastare la criminalita' - ha aggiunto Restuccia
- bisogna passare ai fatti. L'epoca delle parole e della solidarieta'
puramente verbale e' terminata. Per combattere questa piaga serve
l'apporto di tutti. Politici, industriali, sindacaci e forze dell'ordine,
che comunque non hanno fatto mai mancare la loro presenza. Quelli
che stiamo vivendo non sono momenti facili da affrontare, ma non si
puo' stare immobili a subire. Bisogna reagire e anche con tempestivita''.
Restuccia ha anche commentato ''con grande soddisfazione'' la decisione
presa dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica
di Vibo Valentia d'istituire una sorveglianza fissa nel suo cantiere.
''Devo dire - ha detto il presidente degli industriali di Vibo Valentia
- che le istituzioni si sono dimostrate vicine, a me ed a tutti i
lavoratori della mia azienda, anche in questa occasione. Sono ormai
nel mondo dell'imprenditoria da oltre 40 anni e ogni giorno per me
e' una sfida''.
Convegno
regionale sullla riforma delal Legge quadro sul volontariato giovedì
a Lamezia
26/04 Giovedì 28 aprile 2005, con inizio alle ore 15,30, a
Lamezia Terme (presso il Grand Hotel Lamezia – di fronte alla
stazione ferroviaria di Sant’Eufemia) si terrà un importante
incontro sul tema “La Riforma della legge quadro sul volontariato
e il ruolo del volontariato nelle politiche di riforma del Welfare
Regionale”, al quale è chiamato a partecipare tutto il
mondo del Volontariato calabrese, piccole e grandi associazioni. Ad
introdurre i lavori Francesco Cosentini, Coordinatore Regionale dei
CSV della Calabria. Luciano Squillaci del MoVI illustrerà la
legge quadro 266/91. A moderare i lavori Walter Amato, Presidente
CSV Catanzaro. Interverranno numerosi rappresentanti delle più
importanti Organizzazioni di Volontariato della Calabria. L’incontro,
promosso da numerose associazioni, si inserisce nell’ambito
della mobilitazione nazionale in corso per la difesa dell’autonomia
del Volontariato, messa in discussione dal Decreto Legge sulla Competitività
presentato dal Governo e ora in discussione al Parlamento, ma presenta
alcune peculiarità in quanto vuole essere occasione per un
rilancio del ruolo attivo e da protagonista del Volontariato calabrese
per la crescita della cultura della solidarietà e dell’impegno
civico nella nostra regione.
La
Provincia incontra il CONI
26/04
Una riunione interlocutoria per avviare un’adeguata programmazione
dello sport sul territorio provinciale, affinché possa compiere
un vero e proprio salto di qualità per assolvere alla sua precipua
funzione sociale di aggregazione e di deterrente alle varie forme
di disagio esistenti e non solo. Questo uno degli scopi dell’incontro
di questa mattina voluto dal Presidente della Provincia Mario Oliverio
e dall’Assessore Provinciale allo Sport, Turismo e Spettacolo
Rosetta Console, che hanno invitato i Presidenti dei Comitati Provinciali
delle Federazioni Sportive e degli Enti di Promozione Sportiva, ed
il Presidente Provinciale del CONI, Pino Abate, a ritrovarsi presso
la sala della Presidenza, in Corso Telesio, per avviare assieme un
dialogo ed un confronto costruttivo di un progetto onnicomprensivo
e collegialmente condiviso su quanto caratterizza il mondo dello sport
nel nostro territorio provinciale.
Le finalità che hanno ispirato l’iniziativa di questa
mattina tendono a rivoluzionare il settore dello sport in provincia
di Cosenza, riaffermandone le prerogative socio-territoriali in direzione
del perseguimento di obiettivi determinati: sport per tutti, sport
e solidarietà sociale, sport come stimolo per il turismo coniugato
con l’ambiente.
“Con le decurtazioni drastiche della Finanziaria 2005 incorriamo
in serie difficoltà per realizzare quanto vorremmo, soprattutto,
per la fondamentale importanza che annettiamo, come Provincia di Cosenza,
allo sport ed alle sue varie discipline -ha detto nel corso della
riunione l’Assessore Rosetta Console- pur tuttavia ci stiamo
adoperando con interventi significativi con priorità per l’impiantistica
sportiva, che il Presidente Mario Oliverio ha voluto fosse una voce
importante della spesa nel piano triennale d’investimenti”.
“Investire nello sport significa investire sulla salute dei
cittadini -ha aggiunto l’Assessore allo Sport Rosetta Console-
e privilegiare la qualità della vita, anche sotto l’
delle zone periferiche in particolare, dove spesso esistono strutture
sportive inadeguate. Perciò è’ stato previsto
uno specifico capitolo per gli interventi di piccola entità
che non possono essere finanziati dal credito sportivo e si procederà
attraverso accordi di programma con i Comuni a provvedere agli adeguamenti
dei campi sportivi non utilizzati”.
“Tutta l’impostazione programmatica del settore tende
a promuovere lo sport in generale, con idee progettuali valide che
possano sopperire alla carenza a monte di fondi disponibili, siamo
fortemente impegnati, pertanto -ha detto ancora Rosetta Console- a
modulare la spesa con quei progetti mirati a riqualificare l’attività
sportiva e renderla produttiva e ampiamente fruibile per l’alto
valore che lo sport riveste sia a livello di aggregazione e di socializzazione,
di rispetto per le regole e sia per il messaggio che lo sport fornisce
contribuendo a creare quei presupposti di equilibrio, di pace e di
benessere per tutti”.
“La Provincia di Cosenza, pur carente della delega regionale
per ciò che attiene la competenza in materia, si è attivata
per far sì che questo anno di transizione possa
comunque non penalizzare il mondo dello sport e ci si augura -ha concluso
Rosetta Console- che, con la nuova fase politica avviata a livello
di governo regionale, lo sport nel suo insieme possa decollare e vivere
una nuova e decisiva stagione di rilancio, diventare lo sport per
tutti e fare, quindi, un salto di qualità perché crescere
insieme nello sport corrisponde a far crescere la società nella
sua interezza”.
Sulla necessità di ragionare in termini di risultati con l’abbinamento
sport-salute e privilegiare, quindi, i percorsi che possano realizzare
questo felice connubio, si è espresso il Vice Presidente, il
quale ha ribadito anche l’esigenza di intervenire in ordine
alla messa in sicurezza degli impianti sportivi, per i quali la Provincia
ha già investito un milione di euro; puntare, quindi, anche
su strutture moderne e organizzate per la programmazione di ogni pratica
sportiva che possano realizzare, attraverso una consona sinergia interistituzionale,
questi sani obiettivi e finalità per tutte le fasce di popolazione.
E’ necessario promuovere idee progettuali, è stato evidenziato
nel corso degli interventi cui hanno dato un valido contributo i circa
trenta Presidenti delle Federazioni Sportive intervenuti, da mettere
in campo per stimolare il rilancio dello sport per tutti, soprattutto
per le fasce deboli e meno fortunate, e potenziandone la pratica negli
ambiti scolastici perché possa fornire fermenti educativi ispirati
alla solidarietà ed alla crescita contestuale fisica e interiore.
Un altro elemento emerso dai vari interventi ha posto l’accento
sulla necessità di sostenere lo sport di massa, privilegiandone
la qualità in modo da evitare che tante promesse e talenti
della nostra regione vadano altrove a formarsi sportivamente.
Sigilli
alla Centrale del Mercure per l’amianto. I verdi chiedono al
revoca delle licenze. L'ENEL smentisce.
26/04
In mattinata, i Carabinieri di Laino, su disposizione della Procura
di Castrovillari, hanno apposto nuovamente i sigilli ad un' area situata
all' interno della Centrale del Mercure, nel Parco Nazionale del Pollino.
Dopo il rinvenimento da parte delle autorita' di polizia di ingenti
quantitativi di amianto, l' ARPAC ha rinvenuto, in campioni di terreno
prelevati nell' area della centrale, valori di nichel al di sopra
dei limiti consentiti dalla legge. Il nichel in polvere finissima,
e' un buon catalizzatore in molte reazioni di riduzione della chimica
organica, per esempio nella idrogenazione degli idrocarburi e degli
oli combustibili. La Centrale del Mercure in passato ha utilizzato
olio combustibile che potrebbe essere alla base dell' inquinamento
da nichel. Tale grave fatto sarebbe alla base del nuovo sequestro,
il terzo in poche settimane, di aree situate a diretto contatto con
il fiume Mercure, le cui acque potrebbero quindi essere contaminate.
Il fiume Mercure e' il maggior tributario del fiume Lao, Sito di Interesse
Comunitario e Zona di Protezione Speciale, ricompreso nell' omonima
Riserva Naturale Statale Valle del Fiume Lao, ricadente in Zona 1
nella perimetrazione del parco del Pollino. Il COMITATO SALUTE AMBIENTE
POLLINO, continua la raccolta di firme contro la Centrale del Mercure,
che hanno gia' superato il numero di 1000. Sabato 14 maggio si terra'
una manifestazione nei pressi della centrale.
''La Federazione regionale dei Verdi della Basilicata, dopo l' ultimo
sequestro operato ieri all' interno della Centrale del Mercure dai
Carabinieri di Laino su disposizione della Procura di Castrovillari,
chiede che gli Enti che hanno rilasciato le autorizzazioni favorevoli
all' Enel (Provincia di Cosenza, Comune di Laino ed Ente Parco del
Pollino) ritornino sulle loro decisioni annullando i loro pareri favorevoli''.
E' questo quanto e' scritto in una nota dei Verdi lucani. ''Nonostante
sia stato disposto un nuovo sequestro di aree all' interno della centrale
a distanza di poche settimane - prosegue il comunicato - si assiste
purtroppo alla latitanza degli Enti che hanno rilasciato parere favorevole
al progetto di riconversione della centrale dell' Enel. Con la stessa
solerzia con cui essi hanno dato le autorizzazioni, hanno il dovere
oggi di annullarle, per garantire la messa in sicurezza e la bonifica
del sito inquinato della centrale del Mercure e scongiurare gravi
pericoli per la salute dei cittadini e dei lavoratori''.
Secondo quanto rende noto l' Enel invece, oggi non ci sarebbe stato
alcun nuovo sequestro della Centrale del Mercure.
Dieci
ragazzi superstiti da Chernobyl ospiti a Limbadi
26/04 Un gruppo di dieci ragazzi provenienti da Minsk, in Bielorussia,
e' stato ospite dell' Amministrazione comunale di Limbadi, nel diciannovesimo
anniversario della tragedia di Chernobyl che ha sconvolto la vita
di milioni di persone. Ricevuti dal vicesindaco Giuseppe Destito,
dall' assessore alla Salute e ai Servizi Sociali Aurora Corso e da
altri amministratori, i ragazzi, dopo una terapeutica sosta sulla
spiaggia di Nicotera Marina, hanno visitato Limbadi e il centro storico
di Motta Filocastro. Significativo l' incontro in Municipio con i
rappresentanti dell' Amministrazione comunale che hanno il benvenuto
agli ospiti anche a nome del sindaco Pantaleone Sergi, assente per
impegni istituzionali. I ragazzi hanno ringraziato per l' accoglienza
ricevuta e hanno consegnato il messaggio che l' ambasciatore bielorusso
a Roma, Aleksei Scripko, ha rivolto come ringraziamento a tutti gli
italiani per quello che hanno fatto e per quello che ancora faranno
per il suo Paese dove piu' di un milione e mezzo di persone, di cui
400 mila bambini, debbono costantemente essere sottoposte a delicati
controlli medici. Tra questi ultimi il piccolo gruppo che e' stato
a Limbadi accompagnato dagli oncologi Imar Dunayev e Calentina Melnik
e dall' interprete Julia Kokhaleva, e che soggiornera' fino al 16
maggio prossimo presso il convento dei Padri Redentoristi di Tropea.
La visita a Limbadi si inserisce nel progetto ''Un ponte per un sogno''
realizzato dalla Associazione ''Kuore'' e dal Club Inner Well di Tropea.
Aleksei Scripko Ambasciatore di Bielorussia in Italia Chernobyl ha
cosi' scritto: Grazie, Italia! La triste e tragica data del 26 aprile
e' gia' da 19 anni entrata stabilmente a far parte della storia quale
giorno della catastrofe di Chernobyl, la quale rovino' irreversibilmente
i destini di milioni di persone in diversi paesi del mondo. ''Nonostante
- scrive Scripko - il disastro accadesse in un paese confinante alla
Bielorussia, il popolo bielorusso subi' il colpo piu' drammatico:
il 70 per cento delle precipitazioni atmosferiche radioattive, la
contaminazione del 23 per cento del territorio nazionale, ma soprattutto
il gravissimo danno alla salute di 2 milioni e mezzo di persone, di
cui piu' di un mezzo milione di bambini. Gli sforzi per superare le
conseguenze della catastrofe continuano a impegnare annualmente sino
al 10 per cento della spesa pubblica. Il Governo bielorusso riserva
l' attenzione particolare alla tutela della salute di tutti quanti
siano colpiti dall'orrore di Chernobyl. Piu' di 1 milione e mezzo
di persone vengono costantemente sottoposte a particolari controlli
medici, di cui quasi 400 mila bambini. Nell' ambito della 58ma sessione
dell' Assemblea generale dell' Onu, la Bielorussia avanzo' l' iniziativa
di tenere a Minsk nell' anno 2006 una Conferenza internazionale dedicata
al XX Anniversario della catastrofe di Chernobyl, il cui scopo principale
sarebbe quello di riepilogare l' esperienza di superamento delle conseguenze
della catastrofe e di elaborare raccomandazioni in grado di definire
l' intera strategia degli interventi nel settore per il decennio successivo.
Ai lavori della Conferenza parteciperanno governi e organizzazioni
scientifiche di vari paesi, organizzazioni internazionali e non governative.
Vorrei avvalermi dell' occasione per invitare i rappresentanti dell'
Italia, la quale sta apportando un inestimabile contributo pratico
al superamento del dolore di Chernobyl a prendere parte a questa iniziativa.
Per me e' un particolare onore ribadire che il popolo italiano era
tra i primi a reagire al disastro di Chernobyl e sino a oggi continua
a compiere la sua eroica impresa umanitaria nei confronti dei bielorussi
colpiti dalla tragedia. Non si esaurisce il flusso degli aiuti umanitari
da centinaia di fondazioni e associazioni di volontariato create in
tutta Italia. L' Italia e' un leader indiscutibile tra tutti i paesi
del mondo per l' accoglienza dei bambini bielorussi ai fini di risanamento.
Negli ultimi tredici anni l' Italia ha ospitato piu' di 300 mila bambino
bielorussi provenienti dalle zone colpite da Chernobyl. Questo processo
ha coinvolto piu' di due milioni di italiani. A nome del popolo e
del governo bielorussi vorrei esprimere una sincera gratitudine ai
volontari delle organizzazioni umanitarie e a tutti gli italiani che
hanno partecipato e stanno partecipando alle iniziative di Chernobyl,
per la loro immensa generosita' d'animo e nobilta' di intenti''.
Respinta
l’istanza di scarcerazione per il Presidente del Crotone, Vrenna
26/04 Resta agli arresti domiciliari il presidente de Crotone Calcio,
Raffaele Vrenna, accusato di frode in pubbliche forniture e truffa
ai danni dell'Asl di Messina. Il gip del tribunale di Messina, Maria
Pino, ha rigetto l'istanza di scarcerazione avanzata dai difensori
dell'imprenditore che e' stato arrestato il 18 aprile scorso. Il giudice
ha deciso di non rimettere in liberta' anche un altro indagato, Alessandro
Albano. Entrambi sono stati interrogati dal gip nei giorni scorsi.
L'inchiesta riguarda lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri.( I difensori
di Raffaele Vrenna e di Alessando Albano hanno preannunciato un ricorso
al Tribunale del riesame contro la decisione del Gip di rigettare
l'istanza di scarcerazione per i loro assistiti. L' interrogatorio
dei due si era svolto a Messina venerdi' scorso e il provvedimento
di rigetto dell'istanza di scarcerazione e' stato depositato stamane.
Incendio
fabbrica nel vibonese: il Prefetto chiede la collaborazione della
società civile
26/04 ''L' opera di controllo e di messa in sicurezza del territorio,
che e' gia' in corso grazie al lavoro svolto dalle forze dell'ordine,
richiede anche una piu' forte collaborazione della societa' civile''.
Lo ha detto il prefetto di Vibo Valentia, Mario Tafaro, nel corso
della riunione del Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza
pubblica convocata dopo l' attentato compiuto ieri a Nardodipace contro
lo stabilimento dell' azienda dolciaria La Cassarese. L' attentato
ha suscitato una vasta eco di reazioni anche perche' lo stabilimento
della Cassarese era stato inaugurato appena due mesi fa creando occupazione
in un territorio fortemente depresso sotto l' aspetto l' economico.
Nardodipace, tra l' altro, e' il comune col piu' basso reddito pro
capite. Il prefetto Tafaro ha anche ribadito la ''necessita' di azioni
sempre piu' incisive a tutela del territorio e delle liberta' personali
ed economiche contro ogni forma di criminalita', ed in particolare
quella organizzata, che tende ad insidiare la tranquilla crescita
sociale, economica e produttiva''. Alla riunione del Comitato ha partecipato
anche il sindaco di Nardodipace, Antonio Demasi, che ha espresso ''soddisfazione
per la grande attenzione e tensione dimostrata dalle forze dell' ordine
e dal prefetto Tafaro in questa e altre circostanze spiacevoli che
turbano la vita civile e democratica della comunita' del vibonese.
Ho chiesto - ha aggiunto Demasi - che si faccia un' indagine a tutto
campo sull' attentato compiuto a Nardodipace e che i responsabili
vengano assicurati alla giustizia, anche perche' vogliamo che la Cassarese
venga rapidamente riaperta come opportuna e unica risposta alle intimidazioni
e alla violenza, che devono essere isolati. Una risposta in questo
senso e' gia' venuta dalla grande solidarieta' che in queste ore e'
stata espressa alla nostra comunita' da ogni parte d'Italia, con messaggi
giunti, tra l' altro, dalle province di Reggio Emilia e di Bergamo.
Come primo cittadino di Nardodipace mi adoperero' perche' vengano
rafforzate le strutture economiche e produttive nella nostra area
come unico strumento contro la criminalita' e il vile attacco mafioso''.
Una
arresto a Trebisacce
26/94 Un uomo, Carlo Morra, di 30 anni, di Trebisacce, e' stato arrestato
stamane dai carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari. Nel
corso di controlli i carabinieri hanno sorpreso l'uomo all'esterno
della sua abitazione da dove si era allontanato da tre giorni.
Approvato
dalla Provincia l’aumento per gli istruttori di scuola guida
26/04 - La Commissione Trasporti della Provincia di Cosenza ha espresso
parere favorevole sulle proposte di modifica degli importi relativi
ai compensi spettanti ai componenti le commissioni d' esame per il
riconoscimento dell' idoneita' all' attivita' di consulenza per la
circolazione dei mezzi di trasporto e per il riconoscimento dell'
idoneita' degli insegnanti ed istruttori di scuola guida. Questa la
nota della Provincia: “La Sesta Commissione Consiliare Trasporti
della Provincia di Cosenza si è riunita oggi, martedì
26 aprile 2005, sotto la Presidenza del Cons. Marino Reda, per discutere
delle modifiche ai regolamenti in materia – già all’Ordine
del Giorno del Consiglio Provinciale del 2 maggio prossimo. Ha partecipato
ai lavori l’Assessore Provinciale ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi;
presenti i Consiglieri Antonio Ruffolo, Leonardo Trento, Maria Clelia
Badolato, Luigi Garofalo, Mario Russo, Francesco Bruno, Gilberto Raffo,
Filippo Fiorillo e Domenico Barile.
La Commissione, dopo ampia discussione, ha espresso parere favorevole
sulle proposte di modifica degli importi relativi ai compensi spettanti
ai componenti le commissioni d’esame per il riconoscimento dell’idoneità
all’attività di Consulenza per la Circolazione dei mezzi
di Trasporto e per il riconoscimento dell’idoneità degli
Insegnanti ed Istruttori di Scuola Guida; e, altresì, ai componenti
la commissione consultiva per la tenuta dell’albo degli autotrasportatori
di cose per conto terzi.
In particolare, è stato stabilito che:
? Ai componenti la Commissione d’esame per il riconoscimento
dell’idoneità all’attività di Consulenza
per la circolazione dei mezzi di trasporto sarà corrisposto,
con esclusione del segretario, un compenso di € 103 per ogni
seduta d’esame o giornata; ai componenti la commissione per
il riconoscimento dell’idoneità degli Insegnanti ed Istruttori
di Scuola Guida sarà corrisposto identico compenso (€
103), segretario incluso
Detti importi sono stati adeguati a quelli previsti per i componenti
la Commissione Caccia, fissati da Legge Regionale.
? Il compenso di € 50, già previsto nel Regolamento in
materia di tenuta dell’albo degli autotrasportatori di cose
per conto terzi per i componenti la relativa commissione, sarà
corrisposto anche al Presidente e al Segretario soltanto se la Commissione
si tiene fuori dall’orario di servizio.
In chiusura dei lavori, Il Presidente Marino Reda ed il Cons. Francesco
Bruno hanno chiesto congiuntamente all’Assessore Provinciale
ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi, un ulteriore incontro per discutere
l’eventuale rimodulazione delle agenzie di consulenza.”
Migliorano
le condizioni della studentessa accoltellata a Reggio
25/04 Migliorano le condizioni di M.D.V., la studentessa di 17 anni
accoltellata venerdi' scorso nella centralissima piazza Duomo a Reggio
Calabria da un corteggiatore respinto che e' stato arrestato. I medici
del reparto di Rianimazione degli ospedali riuniti di Reggio Calabria
sono fiduciosi che la ragazza riuscira' a recuperare le condizioni
di salute, tenuto conto anche che la studentessa ha reagito positivamente
nonostante la gravita' delle ferite riportate al fegato ed al rene
e l' imponente emorragia conseguente. All'esterno del reparto, intanto,
continua la prova di solidarieta' delle compagne e dei compagni di
classe della ragazza che hanno scelto di restare accanto ai genitori
ed ai familiari, almeno fino a quando i medici non scioglieranno la
prognosi. Non e' infatti escluso che, proprio per i segnali di ripresa
M. possa essere trasferita quanto prima dalla rianimazione in corsia
per proseguire le cure postoperatorie fuori dall' emergenza.
Pioggia
e vento forte in Calabria, disagi per la circolazione
Pioggia e vento forte stanno interessando gran parte della Calabria
creando anche lievi disagi alla circolazione stradale. Lo si e' appreso
dalla polizia stradale. A causa del vento forte, secondo quanto si
e' appreso, e' sconsigliato il traffico dei mezzi telonati e furgonati
nel tratto dell'autostrada A3 tra Reggio Calabria e Scilla. La pioggia
sta provocando lievi rallentamenti alla circolazione anche sulle strade
statali calabresi.
Flop
del ponte del 25 aprile: poco traffico
25/04 Ponte del 25 aprile sottotono per le strutture ricettive calabresi.
Poche, infatti, le presenze nella regione, probabilmente frenate anche
dalle incerte condizioni del tempo. Il traffico in questi giorni e'
stato regolare su tutta la rete, con un sensibile aumento sull'autostrada
A3, Salerno-Reggio Calabria in direzione sud. Attese anche superiori
ad un'ora, ieri, agli imbarchi per e dalla Sicilia, situazione che
si e' comunque normalizzata gia' a partire dal pomeriggio di domenica.
Nel
Vibonese incendiata un azienda dolciaria nata appena due mesi fa
25/04 Era nata appena due mesi fa e rappresentava una sfida: fare
impresa nel paese più povero d'Italia, in quel Nardodipace
(Vibo Valentia) sempre in fondo alle classifiche nazionali del benessere.
Ma la scorsa notte la neonata azienda dolciaria "Cassarese specialità
artigianali" in località Cassari è stata gravemente
danneggiata da un incendio doloso. I malviventi hanno rotto un vetro
del reparto imballaggi e, utilizzando liquido infiammabile, hanno
dato fuoco a dei cartoni sui quali avevano posto pneumatici. I danni,
secondo una prima stima, ammontano a 40mila euro. Sono state danneggiate
le macchine del laboratorio, la merce e sono da accertare eventuali
danni alla struttura. L'azienda era stata aperta da alcuni giovani
del posto con i finanziamenti della legge sull'imprenditoria giovanile.
Aveva avviato una linea di produzione, quella della merenda "Gofrita",
un dolce tipico del luogo. Il presidente della società, Cosimo
Mamone, ha dichiarato di non aver mai ricevuto richieste estorsive.
I carabinieri,però, ritengono che l'atto sia riconducibile
al racket delle estorsioni gestito dalla 'ndrangheta locale. La ''Cassarese'',
tra l' altro, produce una nuova merendina, lanciata di recente sul
mercato, per la quale vengono impiegati ingredienti selezionati senza
aggiunta di coloranti e/o conservati. ''Con questi gesti - ha sostenuto
il vicepresidente Sergio Franze' - si tenta di impedire la crescita
di un tessuto produttivo e di sviluppo di un territorio gia' molto
emarginato''. Il sindaco di Nardodipace, Antonio Demasi, ha definito
il gesto ''un' azione vigliacca sotto tutti i punti di vista. Non
bisogna abbassare la guardia e non bisogna lasciare spazio a tutti
coloro che pur non avendo titoli morali tentano di speculare su tali
fenomeni''. Il neoconsigliere regionale dei Ds e sindaco di Serra
San Bruno, Bruno Censore, ha manifestato il suo sdegno per l' accaduto
ed ha sostenuto che ''ci troviamo di fronte ad un episodio molto inquietante
che ci deve spronare ulteriormente nella lotta contro la mafia che
va incentivata e rafforzata''. I danni, secondo una prima stima, ammontano
a circa 40 mila euro. Sono state danneggiate le macchine del laboratorio,
merce e sono da accertare eventuali danni alla struttura.
Loiero: “Un atto vigliacco”
''Immensamente vigliacco e dal significato chiarissimo nella sua gravita'''.
Cosi' il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha definito
l'incendio appiccato la scorsa notte nello stabilimento dolciario
aperto da appena due mesi a Nardodipace, nel Vibonese. ''Vigliacco
- ha dichiarato Loiero - perche' non e' stata presa di mira la grande
impresa che pur tra mille difficolta' forse avrebbe avuto la forza
economica di reagire. E' stata presa di mira una piccola azienda come
'Cassarese' che produceva merendine con prodotti tipici locali''.
Un atto che secondo il Presidente della Regione ha una ''valenza ancora
piu' grave'' se si pensa che l'azienda era stata avviata grazie agli
incentivi della legge sull'imprenditoria giovanile. ''Quell'incendio
- ha detto Loiero - rappresenta un atto violento non solo contro il
gruppo di giovani che ha avuto il coraggio di raccogliere la sfida
e scommettere su un territorio povero come l'entroterra del Vibonese
per avviare la propria attivita', ma rappresenta anche e soprattutto
un avvertimento a tutti i giovani che scelgono faticosamente di restare
in Calabria. Quelle fiamme erano rivolte a loro, un modo per dire
da qui ve ne dovete andare, non c'e' sviluppo se non quello imposto
dalla legge della giungla. E' contro questa legge - ha concluso Loiero
- che dobbiamo batterci ad ogni costo''.
Sottoposto
a tutela il cantiere del Presidente di Assindustria di Vibo preso
di mira dagli attentati
25/04 Sara' sottoposto a vigilanza da parte delle forze dell'ordine,
per evitare il ripetersi di gesti intimidatori, il cantiere aperto
nella frazione Piscopio di Vibo Valentia dall'imprenditore e presidente
provinciale dell'Assindustria, Vincenzo Restuccia. La decisione e'
stata presa dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica,
presieduta dal prefetto di Vibo, Mario Tafaro, che si e' riunita nei
giorni scorsi alla presenza dello stesso imprenditore. Venerdi' scorso,
ignoti avevano sparato alcuni colpi di pistola contro mezzi dell'impresa,
mentre tre giorni prima, nello stesso cantiere, erano stati incendiati
due escavatori. La misura adottata dal Comitato, prevede che la vigilanza
sia attuata durante l'orario di lavoro. Per quanto riguarda, invece,
la notte, Restuccia e' stato invitato a spostare i propri mezzi in
zone piu' sicure. Alla stessa riunione ha partecipato anche l'imprenditore.
Nel cantiere di Piscopio, Restuccia sta realizzando lavori a un metanodotto
per conto dell'Italgas.
Dopo
la frana sequestrata l’area della centrale del Mercure
25/04 Un' area della centrale del Mercure, a Laino Borgo, e' stata
posta sotto sequestro probatorio dai carabinieri su disposizione del
sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Baldo Pisani.
La decisione, secondo quanto si e' appreso, e' stata adottata in seguito
ad un movimento franoso che da alcuni giorni sta interessando l' area,
a ridosso del torrente Mercure, dove sono in corso i lavori di costruzione
del deposito del ''cippato'' di legno che dovra' alimentare la centrale
una volta riconvertita a biomasse, cosi' come previsto dal progetto
dell' Enel.
Sono
stazionarie, secondo i medici, le condizioni della studentessa accoltellata
a Reggio
24/04 Sono stazionarie le condizioni di salute della studentessa
di 17 anni accoltellata nei giorni scorsi a Reggio Calabria da un
corteggiatore respinto che poi e' stato arrestato. La ragazza, che
si trova ancora ricoverata nel reparto di rianimazione degli ospedali
riuniti, e' cosciente, respira autonomamente, ed ha incontrato, seppur
per poco tempo, i genitori. Prima di sciogliere la prognosi i medici
intendono aspettare ancora qualche giorno. Nei pressi del reparto
di rianimazione, intanto, continuano a sostare gli amici ed i professori
della ragazza che attendono notizie circa le sue condizioni di salute.
Sul fronte delle indagini, invece, la vicenda e' ormai chiarA e definita.
Il corteggiatore respinto dalla ragazza, Saverio Surace, e' stato
trasferito nel carcere cittadino di San Pietro a disposizione dei
magistrati che dovranno interrogarlo. Secondo quanto si e' appreso,
la direzione del carcere lo ha posto in regime di temporaneo isolamento
anche per le sue condizioni di salute.
Muore
d’infarto il Sindaco di Ricadi
24/04 Il sindaco di Ricadi, Francesco Laversa, di 63 anni, e' morto
oggi pomeriggio nella sua abitazione a causa di un malore. L'uomo,
probabilmente colpito da un infarto, e' stato soccorso dai suoi familiari
che hanno cercato di accompagnarlo nell'ospedale di Tropea ma e' morto
durante il trasporto. La carriera politica di Laversa, che da otto
anni era a capo dell'amministrazione comunale di Ricadi, era iniziata
nel 1979 quando, tra le fila della democrazia cristiana, venne nominato
assessore comunale ai Lavori pubblici nella giunta Loiacono. Incarico
che ricopri' fino al 1982. L'anno successivo si candido' alla carica
di sindaco e vinse le elezioni. Porto' a termine la legislatura e
nel 1988 venne rieletto, ma tre anni piu' tardi fu' costretto a dimettersi.
Sei anni dopo torno' a candidarsi in una lista civica e venne rieletto
sindaco. Nel giugno del 2004, in occasione delle elezioni provinciali,
fu candidato per l'Udc alla carica di consigliere, ma non venne eletto
pur ottenendo 415 preferenze.
Sciame
sismico in Calabria
23/04 Uno sciame sismico e' stato registrato questa sera nelle province
di Cosenza, Crotone e Reggio Calabria, con un totale di sei tra scosse
e repliche, secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica
e vulcanologia. Il dipartimento della Protezione civile ha reso noto
che la prima scossa, di magnitudo 3.7, si e' verificata 21.01 nelle
province di Cosenza e Crotone, con epicentro nella zona di Corigliano,
ed e' stata avvertita dalla popolazione nei comuni di Scala Coeli,
Campana e Umbriatico. Nelle stesse province sono poi seguite quattro
repliche: alle 21.12 con magnitudo 4.1; alle 21.15 con magnitudo 3.0;
alle 21.26 con magnitudo 2.3; e alle 21.41 con magnitudo 2.1. Un'altra
scossa, di magnitudo 4.1, si e' verificata alle 21.10 nella provincia
di Reggio Calabria ed e' stata avvertita nella Piana di Gioia Tauro
nei comuni di Palmi, San Ferdinando e Gioia Tauro. Qeuesto sciame
sismico segue di tre giorni un'altro sciame sismico avvertito il 20
nello stretto di Messina.Alle sale operative dei vigili del fuoco
sono giunte numerose telefonate ma nessuno ha segnalato danni
Auto
contro autobus sulla 107 nei pressi di Camigliatello: un morto e un
ferito grave
23/04 Un uomo, A.M., di 61 anni e' morto, e la moglie, una donna
di 56 anni, e' rimasta gravemente ferita, in un incidente stradale
avvenuto questa sera nei pressi di Camigliatello. I due viaggiavano
a bordo di una Opel Astra che, per cause in corso di accertamento
da parte della polizia strdale, e' finita contro un autobus diretto
a Mesoraca, nel Crotonese. Sull'autobus viaggiavano 25 persone, tutte
illese. La moglie della vittima e' stata soccorsa e trasportata con
l’elisoccorso all'ospedale dell'Annunziata di Cosenza. Sul luogo
dell'incidente stradale sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri.
Ancora
grave la studentessa accoltellata a Reggio. Le compagne le stanno
vicino.
23/04 Hanno fatto i turni, si sono dati il cambio, ma non hanno voluto
lasciare da sola neanche per un momento la loro amica. Gli insegnanti,
i compagni e le compagne di scuola di M.D.V., la diciassettenne accoltellata
ieri mattina a Reggio Calabria da un corteggiatore respinto, Saverio
Surace, di 23 anni, arrestato dalla polizia, non si sono allontanati
un minuto dalla sala di attesa del reparto di rianimazione degli Ospedali
Riuniti di Reggio Calabria dove M. e' ricoverata in prognosi riservata.
E se oggi pomeriggio i medici hanno potuto definire la giovane ''vigile
e collaborante'', pur riservandosi la prognosi, forse e' anche merito
loro. Oltre, naturalmente, che dei genitori che durante la notte,
piu' volte hanno potuto vederla seppure per brevissimo tempo, raccontandole
della presenza instancabile al loro fianco dei professori della seconda
A del liceo classico Campanella, delle sue compagne e compagni di
classe. M.D.V., stesa sul suo lettino d'ospedale, sta lottando contro
le conseguenze dello choc emorragico provocato dalle profonde ferite
subite al rene e al fegato e suturate con un delicato intervento dall'equipe
chirurgica guidata da Riccardo Mazzitelli. E i suoi amici le vogliono
stare accanto per aiutarla e darle forze. Giusto il tempo di mandare
giu' un boccone e di fare una doccia, ma la presenza e' stata continua
per testimoniare tutto l'affetto e la stima per la sfortunata ragazza.
Marta e Giovanna, forse piu' instancabili delle altre, accennano a
quella storia impossibile tra Saverio Surace e lei, la loro carissima
M. ''Un rapporto - dicono - che non poteva durare e noi lo avevamo
capito. Con il passare del tempo, M. aveva compreso che non poteva
avere futuro e cosi' ha tentato di interrompere quella conoscenza.
Nessuno pero' poteva prevedere che potesse scoppiare una tragedia
di queste dimensioni''. Con il passare delle ore e il crescere della
speranza, i compagni e gli amici di Manuela parlano di ''solitudine
e fragilita''', anche se il dolore e la rabbia sembrano prendere il
sopravvento su ogni altro sentimento. Sul fronte delle indagini, invece,
tutto ormai sembra chiaro. Saverio Surace e' stato trasferito nel
carcere cittadino di San Pietro a disposizione dell'autorita' giudiziaria.
Secondo quanto si e' appreso, la direzione del carcere lo ha posto
in regime di temporaneo isolamento anche per le sue condizioni. Surace,
infatti, era stato a suo tempo esentato dal servizio militare per
motivi di salute, pare causati da una difficile condizione psicologica
provocata dalla morte della madre, dovuta a una grave malattia, a
cui era particolarmente legato.
A
breve la provincia di Cosenza avrà il suo corpo di Polizia
provinciale
23/04
A breve la Provincia di Cosenza avra' il suo corpo di Polizia. La
Giunta provinciale, infatti,presieduta da Mario Oliverio, ha approvato
lo schema di regolamento per l'istituzione dell'unita' che trasformera',
con nuove funzioni e nuovi poteri inquadrati per legge, gli attuali
agenti di vigilanza-ecologica-ittico-venatoria in appartenenti al
corpo di polizia provinciale. Un passaggio principale, quello stabilito
dall'esecutivo provinciale, per un iter che, coinvolta la rappresentanza
sindacale per un ulteriore esame, avra' il suo approdo in Consiglio
per l'approvazione definitiva. Lo schema di regolamento stabilisce
innanzitutto i compiti, le attivita' e le finalita' nell'istituendo
corpo che sara' posto alle dipendenze del presidente della Provincia,
con funzioni, oltre che di vigilanza, controllo e rappresentanza,
anche di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza. Tra le indicazioni,
quelle riguardanti la struttura e l'organizzazione gerarchica che
delineano le funzioni del comandante e degli appartenenti ai ruoli
di agenti, assistenti, ispettori e commissari. Un titolo importante
dello schema approvato in Giunta e' dedicato alla formazione, all'aggiornamento
ed all'addestramento, per parte gia' iniziato attraverso appositi
corsi che hanno riguardato la quantificazione dei danni arrecati alla
fauna selvatica, le sanzioni amministrative, le funzioni di pubblica
sicurezza e polizia giudiziaria cui seguiranno seminari sul cerimoniale
paramilitare, addestramento all'uso delle armi ed infine sulla sicurezza
stradale. ''Con l'approvazione del regolamento che sara' sottoposto
all'esame definitivo del Consiglio - ha affermato il presidente Oliverio
- abbiamo assunto l'importante decisione di istituire la Polizia Provinciale.
Intendiamo infatti operare un salto di qualita' nell'esercizio delle
funzioni di controllo, vigilanza e tutela relativamente alle competenze
esercitate dalla Provincia ed anche concorrere in modo fattivo ed
operativo all'esercizio delle funzioni di sicurezza, in un territorio
vasto come quello della provincia di Cosenza''. Oliverio pensa ''di
dare celerita' all'iter che consentira' di approdare alla realizzazione
di questa realta' - ha aggiunto Oliverio - che costituisce una ulteriore
concretizzazione di un obiettivo posto nel nostro programma di governo.
Saranno, in seguito, assunte iniziative mirate alla formazione ed
alla riqualificazione professionale di importanti risorse umane che
daranno sicuramente autorevolezze e lustro alle funzioni della nostra
provincia''.
Traffico
in aumento, per il ponte della Liberazione, sulla 106
23/04 Traffico intenso si registra da stamani sulla statale 106 ionica
nel tratto che va da Trebisacce a Rossano. Al momento non sono segnalati
particolari problemi o incidenti. Molti i vacanzieri provenienti dalla
Puglia e dalla Basilicata che hanno approfittato delle condizioni
del tempo, allo stato favorevoli, per raggiungere la costa Ionica
e la piana della Sibaritide. In aumento e' il traffico veicolare anche
sulle strade provinciali che dalla statale jonica portano verso la
Sila. La polizia stradale di Trebisacce, per il ponte del 25 aprile,
ha raddoppiato le pattuglie impegnate ad evitare intasamenti. Posti
di blocco sono in atto da parte dei carabinieri. Fino a questo momento
non si segnalano incidenti.
Burani
Procaccini: “50 mila bambini extracomunitari ridotti in schiavitù.
Reinserirli nelle famiglie”
23/04 ''Ci sono almeno 50 mila bambini extracomunitari in Italia
ridotti in schiavitu', presenti longitudinalmente in tutte le Regioni:
la gran parte arriva da Calabria e Puglia e raggiunge tutto il Paese,
secondo i dettami di un'organizzazione logistica spietata che ne fa
merce di mendicita' e di sfruttamento''. E' quanto sostiene in una
nota la parlamentare e presidente della commissione bicamerale per
l'infanzia, Maria Burani Procaccini. ''Di etnia slava - ha aggiunto
- questi gruppi non vanno assolutamente confusi con la nobile tradizione
rom, che ha fatto del nomadismo il suo punto di forza, ma che sapeva
proteggere i bambini. Si presume che ogni bambino raccolga in media
10 euro al giorno, per cui queste organizzazioni hanno un volume di
oltre 150 milioni di euro l'anno di raccolta: una cifra enorme che
serve, presumibilmente, a rifinanziare attivita' criminali, anche
nelle terre di origine. Bisogna reagire a questo stato di cose non
piu' sopportabile e difendere i bambini, pensando ad azioni che servano
a sottrarli da questa perversa logica, a farli ritornare negli aspetti
ludici dell'infanzia, a consentire le adozioni''. ''La conferenza
Stato-Regioni - ha concluso Burani Procaccini - si occupi dell'istituzionalizzazione
dei centri di accoglienza per la mendicita', che non possono essere
affidati a persone di assoluta buonafede ma incompetenti: serve una
strategia precisa e comune per sradicare un male che si consuma quotidianamente
sotto i nostri occhi, in tutte le citta' italiane''.
''E' necessario procedere con un' identificazione dei minori e consentire,
dove e' possibile, il loro reinserimento nelle famiglie. Ma si deve
procedere anche ad accordi bilaterali con i paesi di origine''. E'
quanto propone la parlamentare e presidente della commissione bicamerale
per l'infanzia, Maria Burani Procaccini, circa la presenza in Italia
di 50 mila bambini stranieri ridotti in schiavitu'. ''La conferenza
Stato-Regioni - ha aggiunto - dovrebbe, nell' istituzionalizzare i
centri di mendicita', coinvolgere e impegnare comuni ed Asl in modo
da ottimizzare le risorse disponibili. Si tratta di dare risposte
concrete ad un fenomeno in crescita che produce spaventosa ricchezza
per organizzazioni criminali. La Regione Lazio, ad esempio, aveva
individuato nel potentino la zona per impiantare un centro di mendicita'''.
I 50 mila bambini ridotti in schiavitu', secondo Burani Procaccini,
hanno una eta' compresa fra i 2 e 12 anni e sono ''in costante aumento:
si consideri che le statistiche di rilievo parlando del doppio, considerando
la mole incredibile di irregolari che proviene ogni giorno dall' entia
slava. La porta d'accesso fra Calabria e Puglia - dice Burani - non
accenna a chiudersi''.
Studentessa
di Reggio accoltellata dallo spasimante in piazza: è grave
22/04 Quel giovane la corteggiava da tempo, ma lei non ne voleva
sapere. Non era convinta del suo carattere, ma mai avrebbe pensato
che stamani, colui che diceva di volerle bene l'avrebbe accoltellata
in piazza, davanti alla gente, all'ennesima richiesta respinta di
allacciare una relazione sentimentale. E adesso M.D.V., diciassettenne
studentessa del liceo classico Campanella di Reggio Calabria, lotta
contro la morte nel reparto di rianimazione degli Ospedali Riuniti
per tre coltellate che gli sono state inferte da Saverio Surace, ventitreenne
operaio, incensurato, reggino come lei. L'aggressione e' scattata
stamattina. La giovane, come e' solita fare, si ferma a fare colazione
insieme ad alcune compagne in un noto bar di Reggio, quindi esce per
recarsi a scuola, distante poche centinaia di metri. In piazza Duomo,
nel pieno centro della citta', la raggiunge Saverio, l'avvicina, le
dice qualcosa, poi, improvvisa, l'aggressione. Il giovane la colpisce
con tre coltellate che raggiungono la diciassettenne al rene, al surrene
e al fegato. La giovane cade sul selciato in un lago di sangue, mentre
il suo aggressore si allontana a bordo di uno scooter. Due agenti
della Digos liberi dal servizio si accorgono di quanto accaduto e
prestano i primi soccorsi alla ragazza che fornisce loro il nome del
suo feritore. Iniziano cosi' le ricerche di Saverio Surace, arrestato
poche ore dopo dalla squadra mobile nello studio del legale dove si
era recato su suggerimento dei suoi familiari e che subito avverte
la polizia. Per lui l'accusa e' di tentato omicidio. La giovane, intanto,
viene portata negli Ospedali Riuniti e operata d'urgenza. Al termine
viene ricoverata nel reparto rianimazione in prognosi riservata. A
preoccupare i medici e' l' ''imponente'' shock emorragico subito in
seguito alle ferite. In ospedale arrivano subito i genitori e le compagne
di scuola della ragazza. ''E' colpa mia del mio continuo perdonare
se le cose sono giunte a questo punto''. Dice senza riuscire a darsi
pace la madre. ''Dovevo fare di piu' per proteggere mia figlia''.
La donna, confortata da alcune amiche, piange e ricorda qualche frangente
della breve frequentazione della figlia con il suo aggressore. Accanto
a lei, il marito, provato dal dolore e da una grave malattia che sta
combattendo. Dall'uomo nessuna parola, ne' un gesto; lo sguardo perso
dietro i vetri schermati della Rianimazione. ''Conoscevamo Saverio
- dicono in coro le compagne - un ragazzo che dopo le prime conoscenze
evitavamo di frequentare per la durezza del carattere. M. non sapeva
piu' come fare per allontanarlo, ma mai abbiamo pensato che potesse
giungere a tanto''. ''Ho agito in un impeto d'ira'', dice invece Saverio
Surace agli agenti che lo hanno arrestato nello studio del suo avvocato
dove si è recato sotto consiglio dei familiari, prima di chiudersi
in se stesso. Ai poliziotti appare in stato di choc. Ultimo di quattro
figli di un operaio delle Omeca, fabbrica dove si costruiscono carrozze
ferroviarie nella quale lui stesso lavora, Saverio Surace in giovanissima
eta' rimane orfano della madre alla quale era legatissimo. Una ferita,
dicono adesso suoi conoscenti, che non era riuscito a rimarginare.
Per la giovane condizioni stazionarie, anche se gravi. Nel pomeriggio
i medici hanno valutato l' opportunita' di sottoporre la giovane ad
un nuovo intervento chirurgico, ma tale scelta non si e' resa necessaria.
Secondo quanto si e' appreso, attualmente la ragazza viene sottoposta
ad una terapia cui sembra rispondere. Davanti al reparto rianimazione
degli Ospedali Riuniti, intanto, stazionano ancore le compagne di
scuola della ragazza ed i genitori, che fanno parte di una comunita'
catecumenale, in attesa di ricevere le notizie sperate sulle condizioni
della figlia. Secondo quanto si e' appreso, la conoscenza dei due
giovani risale a diverso tempo fa, ma non era ben vista dai genitori
della giovane in particolare dopo un episodio accaduto a casa della
ragazza. In quella occasione, ha riferito il padre, Saverio Surace,
in uno scatto d' ira, aveva preso per i capelli la giovane.
Attentato
a Speranza: altre reazioni
22/04 ''Il gravissimo gesto intimidatorio che ha turbato l'atteso
ritorno alla democrazia piena a Lamezia Terme offende la coscienza
civile della citta'''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere
regionale dell'Udc, Francesco Talarico,
circa l'intimidazione compiuto da sconosciuti contro la porta dell'ufficio
anagrafe del Comune di Lamezia Terme, posto al'interno del Municipio
che ospita la sala consiliare. ''E' necessario - ha aggiunto - a tutela
dell'immagine positiva della citta' un impegno comune che deve coinvolgere
tutti i settori della societa' lametina per emarginare quei pochissimi
che con i loro atti rendono difficile e tortuoso il processo di rinascita
di Lamezia Terme in cui tutti ci sentiamo sinceramente impegnati con
l'obiettivo di restituire all'intero territorio la tranquillita' necessaria
ed indispensabile per avviare una nuova stagione di crescita economica
e sociale che, sono certo, il ritorno alla normalita' istituzionale,
con l'insediamento degli organi democraticamente eletti, sapra' garantire
e favorire''. Il segretario cittadino dell'Udc, Massimo Sdanganelli,
ha evidenziato che ''continuera' a contribuire in maniera attenta
ed approfondita al dialogo le varie parti della societa' lametina
dalle quali, tutte, si attende un impegno responsabile ed attento
per Lamezia Terme e per tutto il territorio affinche' simili atti
non abbiano piu' a verificarsi''. Per Nicola Garagozzo, invece, presidente
del circolo lametino di An ''Raffaele Valensise'', giunge l'augurio
''che, stavolta, l'interesse comune prevalga su quello di poche frange
criminali e che questa citta' inizi, con il nuovo sindaco ed il nuovo
consiglio comunale, ai quali va' tutta la nostra solidarieta' ed il
nostro incoraggiamento, un percorso di progresso civile e democratico
che porti ad un vero sviluppo''.
- Per la CGIL un fatto grave
:- ''Noi riteniamo il fatto di Lamezia sia un fatto grave''. Lo ha
detto il segretario generale della Cgil Calabria, Fernando Pignataro,
a margine della riunione del direttivo regionale del sindacato circa
l'incendio della porta dell' Ufficio anagrafe del Comune, ubicato
nell' edificio che ospita la sala consiliare dove, a giorni, si riunira'
il nuovo consiglio comunale che si insediera' dopo 30 mesi di commissariamento.
Il consiglio comunale di Lamezia era stato sciolto per presunte infiltrazioni
mafiose. ''Il gesto - ha aggiunto - e' un segnale che la mafia non
ci sta. Non ci sta alla vittoria della democrazia, non ci sta al ruolo
istituzionale delle Autonomie locali. Credo che bisogna riprendere,
con questa Giunta regionale e le amministrazioni, una grande tensione
istituzionale contro la mafia per la legalita', ma credo che anche
noi dobbiamo fare il nostro compito. C' e' bisogno, che, insieme ad
una ripresa istituzionale di tensione, ce ne sia una sociale di tensione''.
''Per questo - ha concluso Pignataro - abbiamo pensato, abbiamo proposto
ed abbiamo valutato come direttivo regionale di fare a breve una iniziative
per la legalita' e lo sviluppo a Lamezia Terme''.
-Per Traversa un gesto che offende la
città - ''Ancora una volta la citta' di Lamezia
Terme e la provincia tutta sono colpite da un gesto criminale che
squalifica ed offende l'intera comunita' catanzarese''. E' quanto
sostiene in una nota il presidente della Provincia di Catanzaro, Michele
Traversa, che ha espresso al sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza,
la ''sua solidarieta' personale, della giunta e dell'intera amministrazione
provinciale di Catanzaro''. ''La rabbia, lo sdegno, la condanna -
ha aggiunto Traversa - di quanto accaduto sono infatti sentimenti
condivisi dalle rappresentanze politiche e da tutta la collettivita'
della nostra provincia. Appena superata la mortificazione conseguente
allo scioglimento del consiglio comunale con la restituzione della
citta' ai suoi legittimi rappresentanti, i cittadini di Lamezia devono
oggi subire questo ennesimo affronto. Sono tuttavia sicuro che il
neo sindaco della citta' della Piana trarra' da quest'episodio ancora
piu' determinazione per eseguire al meglio il suo mandato''. ''Cosi'
come avvenuto - ha concluso Traversa - in occasione dell'attentato
al sindaco di Reggio Calabria Scopelliti nei mesi scorsi, anche questa
volta la citta' e la giunta sapranno reagire per affermare con forza
il primato della legalita' sulla barbarie ed evitare che l'immagine
di Lamezia continui ad essere compromessa dalla spregiudicata arroganza
di un pugno di criminali''.
- Rinviata la riunione alla Sacal:
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, questa mattina ha avuto
un colloquio telefonico con l'Ing. Vincenzo Speziali presidente SACAL
spa. Nel colloquio l' Ing. Speziali ha convenuto sull' opportunita'
di rinviare i punti dell' odg previsti per l'assemblea di giorno 29
e 30 aprile 2005 relativi al rinnovo delle cariche istituzionali.
Ponte
della Liberazione, l’ANAS limita i disagi dei cantieri sulla
A/3
22/04 L' Anas ha predisposto un piano per la limitazione dei possibili
disagi agli automobilisti che utilizzeranno l' autostrada Salerno
Reggio Calabria per il prevedibile aumento del traffico veicolare
in occasione delle festivita' del 25 Aprile. Lo riferisce un comunicato.
Il piano predisposto sulla scorta di quello attuato in occasione delle
festivita' pasquale, in collaborazione con la polizia stradale, si
propone di ridurre al massimo i disagi legati alla prosecuzione dei
lavori di ammodernamento e messa in sicurezza dell' arteria. ''In
particolare - e' detto nella nota - sono state predisposte le squadre
di pronto intervento e di emergenza (circa 350 addetti), il call center
Anas attivo 24 ore su 24 (Numero Verde 800 290 092), e pannelli a
messaggio variabile che in tempo reale forniscono informazioni sui
tempi di percorrenza lungo il tratto Sicignano-Atena Lucana. Su questo
tratto, lungo circa 30 chilometri e interessato dai lavori, il transito
dei veicoli avviene su un' unica carreggiata a senso di marcia. L'
Anas consiglia quindi anche un percorso alternativo: si tratta del
Raccordo Sicignano-Potenza (ingresso svincolo Sicignano direzione
Potenza e rientro in prossimita' di Adena Lucana, o viceversa) e della
ex strada statale 19 ter. L' intero percorso alternativo e' dotato
di apposita segnaletica. Lungo l' intera arteria rimangono attive
le telecamere per il monitoraggio della circolazione, che consentono
al personale Anas di attivare con immediatezza gli interventi in caso
di necessita'''. Secondo l' Anas i giorni in cui potrebbe verificarsi
un aumento di traffico sono il 22 pomeriggio, 23 e 25 pomeriggio.
Il
25 aprile Loiero sarà al Ferramenti di Tarsia
22/04 Il Presidente della Regione Agazio Loiero, lunedi' 25 aprile,
anniversario della Liberazione, alle 9.30, partecipera', a Tarsia,
ad una manifestazione organizzata dal Comune e dalla Fondazione ''Museo
internazionale della Memoria di Ferramonti''. Il Presidente Loiero
depositera' una corona davanti al monumento dedicato agli internati
di Ferramonti di Tarsia. Successivamente, il Presidente Loiero inaugurera',
insieme al Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, il
Salone Conferenze.
Riunione
regionale delle associazioni di volontariato il 28 a Lamezia
22/04 Le associazioni calabresi del volontariato si ritroveranno
giovedi' prossimo, a Lamezia, per un incontro sulla riforma della
legge quadro sul settore e sul ruolo che esso puo' svolgere nelle
politiche di riforma del welfare regionale. L' incontro, promosso
da numerose associazioni calabresi, e' scritto in una nota, ''si inserisce
nell' ambito della mobilitazione nazionale in corso per la difesa
dell' autonomia del volontariato, messa in discussione dal Decreto
Legge sulla Competitivita' presentato dal Governo e ora in discussione
al Parlamento, ma presenta alcune peculiarita' in quanto vuole essere
occasione per un rilancio del ruolo attivo e da protagonista del volontariato
calabrese per la crescita della cultura della solidarieta' e dell'
impegno civico nella regione''.
Corbelli:
“Ricostruire il lager di Ferramonti”
25/04 Sara' discussa nella seduta del Consiglio provinciale di Cosenza
del 2 maggio prossimo la proposta avanzata da Franco Corbelli, consigliere
provinciale di Diritti Civili, sulla ricostruzione fedele dell' ex
campo di concentramento Ferramonti di Tarsia, il ''lager'' istituito
da Mussolini nel 1940. Ne da' notizia un comunicato. Diritti civili
- e' detto nella nota - ha presentato, lo scorso gennaio, un ordine
del giorno al Consiglio provinciale per la ricostruzione di questo
ex campo di concentramento, il piu' grande d' Italia. Subito dopo
l' approvazione di questo ordine del giorno sara' promossa una riunione
tra la Provincia di Cosenza, la Regione, il Museo Internazionale della
Memoria Fondazione Ferramonti e l' Amministrazione comunale di Tarsia,
per rendere esecutivo il progetto relativo al completamento dell'
iniziativa entro 2006. Il movimento, riporta il comunicato, ha anche
rivolto un appello al presidente della Regione, Agazio Loiero, e al
presidente della Provincia, Mario Oliverio, invitandoli a essere presenti
lunedi' 25 aprile a Ferramonti di Tarsia in occasione del 60 anniversario
della Festa della Liberazione. ''L' obiettivo del progetto che intendiamo
realizzare - e' detto nella nota - e' quello di recuperare alla memoria
e ricostruire l' ex campo di concentramento di Ferramonti, fare di
esso un museo, un luogo simbolo della umanita' pur nella tragedia
della guerra e nella crudelta' del nazismo e dell' Olocausto, da consegnare
e tramandare alla storia e alle future generazioni del nostro Paese
e al mondo intero. Occorre che questa grande iniziativa venga sostenuta
e finanziata oltre che dall' Amministrazione provinciale di Cosenza
anche dalla Regione Calabria e dallo stesso Ministero dei Beni Culturali.
Una fattiva collaborazione dovra' essere avviata anche con il Ministero
della Pubblica Istruzione e naturalmente con il Museo Internazionale
della Memoria Ferramonti di Tarsia. E' una grande occasione che non
puo' essere lasciata cadere nel vuoto''.
L’appello
della Provincia per la Giornata della Gerbera Gialla
22/04 “Aderiamo in massa, compatti, alla giornata antimafia
della Gerbera Gialla perché c’è bisogno di una
forte mobilitazione anche per chiedere sul nostro territorio una massiccia
presenza dello Stato”.
A lanciare l’appello agli altri amministratori, provinciali
e calabresi, il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio,
presente stamane alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione
regionale antimafia organizzata quest’anno a Cosenza, il 6 e
7 maggio prossimi, dal coordinamento “Riferimenti” che
fa capo ad Adriana Musella.
“In Calabria- ha detto l’onorevole Oliverio- si illude
chi pensa che ci siano punti di criticità ed oasi di tranquillità
rispetto ai fenomeni mafiosi. La mafia tende ad esercitare un controllo
estremamente ramificato che comprende il livello più propriamente
affaristico, l’infiltrazione nella società e, non da
ultimo, l’imposizione di una mentalità.
La rete di relazioni che accomuna le organizzazioni criminali è
vasta; per questo la partecipazione attiva è indispensabile
e l’adesione a questi momenti di riflessione e confronto deve
essere alta.”
“ Che siano considerati gli episodi di Cosenza, Lamezia, del
reggino- stima ancora il Presidente della Provincia- è necessario
aprire una vera e propria frontiera contro la mafia, i suoi segnali,
i suoi atti, i suoi codici, anche per evitare a chi è stato
colpito la sensazione di solitudine. Gli amministratori debbono sentirsi
dentro una rete. Manifestazioni quali la giornata della Gerbera Gialla
devono servire a stabilire questa precisa consapevolezza, al consolidamento
della quale sono chiamati le forze sociali, politiche, la parte più
giovane della nostra società.”
Intesa del Comune
di Castrovillari con il Consorzio di Bonifica del Pollino
22/04 Un accordo di programma per l' attuazione di interventi strutturali
concernenti opere idrauliche, per la viabilita' interna e per il recupero
e salvaguardia di aree di particolare valenza ecologica ed ambientale
del territorio comunale e' stato sottoscritto tra l' Amministrazione
comunale di Castrovillari e il Consorzio di Bonifica del Pollino.
A riferirlo e' stato Franco Blaiotta sindaco di Castrovillari. ''L'
intesa - ha precisato Blaiotta - riguarda la sistemazione di alcuni
canali, l' ammodernamento di arterie con la costruzione di attraversamenti
per lo smaltimento delle acque, muri di contenimento, ampliamento
e sistemazione del piano viario e il recupero di verde pubblico. La
sistemazione infrastrutturale di queste opere nelle zone rurali della
citta' avverra' con materiale fornito dal Comune e fa parte - ha aggiunto
Blaiotta - di quel programma di attenzioni che ha come preoccupazione
centrale lo sviluppo delle zone periferiche di Castrovillari, quelle
per cui il Comune ha finalizzato tante risorse, rilanciando il ruolo
della cintura urbana come elemento connesso al centro e, quindi, con
pari dignita' di servizi. Inserita anche la realizzazione del Centro
della Protezione Civile''.
Il Presidente
di Confindustria Calabria, Callipo, scrive a Loiero: “Sulla
mafia dobbiamo richiamare lo Stato ai suoi doveri”
21/04 ''Sulla piaga letale della mafia dobbiamo, tutti assieme, richiamare
lo Stato ai suoi doveri: non ci possono essere territori in cui i
diritti costituzionali siano, di fatto, sospesi, perche' la criminalita'
organizzata condiziona l' esistenza delle persone e le costringe a
vivere nella paura''. E' quanto scrive il presidente di Confindustria
Calabria, Pippo Callipo, in una lettera inviata al presidente della
Regione, Agazio Loiero. ''Non si puo' piu' continuare - ha aggiunto
- a sottovalutare la mafia in Calabria. Come se ci trovassimo di fronte
ad un fenomeno sociale tollerabile come, incautamente, ha detto tempo
fa un Ministro della Repubblica. C' e' una Calabria nuova che emerge
dal voto del 3-4 aprile, che chiede, al di la' delle appartenenze,
di voltare pagina, dopo anni di distrazioni e impoverimenti economici,
umani e sociali, di tratteggiare un futuro possibile per le nuove
generazioni. Ebbene, deve essere chiaro che nessun futuro, e nessun
presente, e' possibile se non sconfiggiamo il crimine organizzato.
La mafia si sta mangiando la Calabria e gli imprenditori fuggono,
o vivono nella paura che il loro lavoro, frutto di una vita di sacrifici,
sia messo a rischio da una criminalita' organizzata e diffusa''. ''La
situazione esige - ha proseguito Callipo - una reazione straordinaria
e sottovalutarla significa, giunti a questo punto, quasi rendersi
complice di un clima in cui all' assenza, finora, di una sana politica
amministrativa si somma il malaffare e la violenza perpetrata da chi
intende perseguire i suoi affari illeciti generando paura e controllando
il territorio. Cosi' non si puo' andare piu' avanti. Da un lato la
mafia colpisce, impietosamente e indistintamente, imprenditori, politici,
cittadini e sedi istituzionali, dall' altra lo Stato stenta non soltanto
ad intervenire in maniera intelligente, efficace e risolutiva, ma
persino a comprendere la gravita' impressionante del momento che la
Calabria attraversa''. ''In questi giorni - sostiene ancora Callipo
- alcuni funzionari del Ministero degli Interni distribuiscono nelle
varie prefetture ai rappresentanti del mondo produttivo non dei fogli
con su scritto i nomi dei colpevoli delle decine e decine di attentanti,
gesti intimidatori e violenze, ma un questionario a dir poco ridicolo
contenente domande del tipo: ''quali sono i motivi che possono indurre
a violare la legge?'''. ''Un questionario in cui - evidenzia - come
se ancora fossimo agli albori della mafia o all' inizio di un' istruttoria
su uno dei fenomeni piu' devastanti per il Paese, si pongono, genericamente
e astrattamente, interrogativi privi di riferimenti concreti e connessi
con il nostro difficile vivere quotidiano. Segno che c' e' uno scollamento
assai grave fra la Calabria e lo Stato su questo cancro che impedisce
lo sviluppo e la crescita sociale''. ''Il rischio, a mio avviso, e'
che - ha concluso - andando avanti cosi, sia messa in discussione
non soltanto la resistenza di onesti cittadini, imprenditori dignitosi
ed amministratori coraggiosi, ma persino la tenuta democratica stessa
della Calabria''
Ancora truffe
alla 488: sequestrata azienda a Campora. Irreperibili i proprietari
21/04
Operazione della Guardia di Finanza di Cosenza a contrasto delle truffe
ai danni del bilancio pubblico. Sequestrata un' azienda e disponibilita'
finanziarie per l' ammontare di 1.400.000,00 euro (legge 488/92).
Il nucleo Polizia tributaria di Cosenza, gia' impegnato in maniera
significativa in delicate e complesse indagini di polizia giudiziaria
nel settore connesso alla percezione di contributi - a fondo perduto
- di origine nazionale e comunitaria, ha sottoposto a sequestro una
azienda dell' area industriale di Campora San Giovanni nel comune
di Amantea. I finanzieri cosentini, dopo alcuni mesi di accurate indagini,
hanno accertato una truffa ai danni dello stato e dell' Unione europea
perpetrata da una societa' di capitali che avrebbe dovuto realizzare
uno stabilimento per la produzione di soia testurizzata, un surrogato
della carne da destinare, prevalentemente, all' esportazione verso
il Nordafrica. A seguito dell' approvazione del progetto industriale
relativo ad un investimento di oltre 5.800.000 euro, il Ministero
delle Attivita' produttive ha riconosciuto alla societa' beneficiaria
il contributo complessivo di oltre 2.550.000 - a fondo perduto - costituito
per il 50% da fondi nazionali e il residuo 50% cofinanziato da risorse
dell' Unione europea. Per dare avvio all' erogazione, il Ministero
aveva posto, tra le condizioni, l' adeguamento del capitale sociale
mediante finanziamento proprio dei soci per la somma di oltre 3.800.000
euro. Ebbene, l' azione delle Fiamme Gialle ha permesso di accertare
che, attraverso l' utilizzo di fatture fittizie, in tutto o in parte,
per l' acquisto di macchinari da societa' estere e servizi di manodopera
relativi alla realizzazione del capannone industriale, i soci hanno
ottenuto la disponibilita' di somme impiegate per simulare, attraverso
la rotazione dei medesimi capitali, i conferimenti per l' aumento
del capitale. La ricostruzione fatta dai finanzieri ha accertato che
la provvista originaria dei capitali impiegati per il pagamento delle
fatture fittizie e successivamente reimpiegati per documentare l'
apporto del capitale sociale derivava direttamente dalla prima tranche
del contributo, erogata dal Ministero quale anticipazione. Le indagini
svolte avevano gia' consentito nel mese di ottobre dello scorso anno
di effettuare il sequestro preventivo di disponibilita' finanziarie
in capo alla societa' e agli indagati per oltre 600.000 euro e di
attivare il Ministero delle Attivita' produttive per il blocco dell'
ultima rata del contributo, ammontante ad oltre 850.000 euro. A seguito
degli ulteriori sviluppi delle investigazioni, il gip del Tribunale
di Paola, Salvatore Carpino, su richiesta del sostituto procuratore
della Repubblica Domenico Fiordalisi, ha disposto la misura cautelare
in carcere nei confronti dei due soci della societa', indagati per
truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Inoltre
e' stato ordinato il sequestro preventivo dell' immobile e dei macchinari
della societa', per un valore di oltre 800.000 euro. I provvedimenti
giudiziari sono stati eseguiti nei giorni scorsi. I destinatari dell'
ordinanza, risultati irreperibili e probabilmente fuggiti all' estero,
sono tuttora ricercati. Sotto la direzione della Procura della Repubblica
di Paola, le indagini proseguono allo scopo di accertare eventuali
responsabilita' di altri soggetti implicati nella vicenda.
Invece che equipe
socio-psico-pedagogiche assunti cuochi e addetti alle pulizie. Creato
alla Regione un danno da oltre 40 mln di euro. Segnalati 296 dirigenti
21/04 Cuochi, autisti ed addetti alle pulizie al posto di pedagogisti,
psicologi, sociologi e tecnici della riabilitazione: cosi' in Calabria
risultano composte le equipe socio-psico-pedagogiche, nate per dare
sostegno agli alunni portatori di handicap. Un servizio per la verita'
mai reso, o messo in pratica solo in poche circostanze, e che a circa
quindici anni dall'attivazione, sulla carta, avrebbe causato un ingente
danno all'erario. Il comando nucleo regionale della polizia tributaria
della Calabria della Guardia di Finanza, che ha svolto una indagine
su delega del procuratore generale della Corte dei Conti nella sola
provincia di Catanzaro, riferita agli ultimi anni, ha accertato un
danno alle casse della Regione Calabria di oltre 41 milioni di euro,
ed ha segnalato 296 persone, tra dirigenti e funzionari regionali
ed amministratori dei comuni. In Calabria l'istituzione del servizio
socio-psico-pedagogico e' regolato dalla legge approvata dal Consiglio
regionale il 5 maggio del 1990, e prevede la continuita' dei servizi
gia' istituiti dai Comuni, in regime di convenzione, per tutte le
persone in possesso dei requisiti professionali previsti, oltre al
fatto di aver gia' svolto, prima dell'entrata in vigore della legge,
i servizi di assistenza per gli Enti locali. Con questa norma e' stata
quindi stabilita l'assunzione a tempo indeterminato degli stessi operatori,
pagati dalla Regione ma alle dipendenze dei Comuni. L'approvazione
della legge ha subito causato una serie di 'interpretazioni', che
di fatto hanno favorito "l'ingrossamento" della gia' folta
schiera degli operatori, grazie all'inserimento di numerose persone
prive di qualsiasi requisito, ma in possesso del "titolo"
di cuoco, autista, addetto alle pulizie, giardiniere ed altro. In
pratica, Comuni che avevano inserito 3-4 operatori nel servizio socio-psico-pedagogico,
ne segnalavano 20-30. Venne quindi istituita una apposita commissione,
da parte della Regione Calabria, per la valutazione dei titoli. L'esito
del lavoro della commissione, pero', e' stato quello di riconoscere
quasi tutti gli operatori segnalati dai Comuni, trovandosi cosi' nell'impossibilita'
di far fronte ai pagamenti. Una situazione alla base di proteste,
ricorsi al Tar, scioperi e blocchi stradali, aggravatasi anche con
l'apertura da parte degli operatori di una enorme mole di contenziosi.
L'esito delle prese di posizione degli operatori hanno nel tempo determinato
il fatto che circa 500 tra "psicologi, pedagogisti, assistenti
sociali, sociologi e terapisti della riabilitazione", molti dei
quali non in possesso di alcuni dei requisiti richiesti dalla legge,
ed in possesso solo della licenza elementare, hanno ottenuto dal Tar,
grazie anche allo stato di contumacia della Regione che non si e'
mai costituita in giudizio, oltre all'inquadramento nel "ruolo
unico regionale", anche il pagamento di ulteriori somme a titolo
di interessi, rivalutazione, spese di giudizio e spese legali. Il
risultato, quindi, e' stato che la Regione Calabria ha dovuto inquadrare
nei propri ruoli centinaia di operatori che percepiscono tutt'oggi
lo stipendio previsto per l'espletamento delle funzioni socio - assistenziali,
ma che in realta' non operano in questo ambito, ma prestano servizio
in altri uffici. Tutto questo con un danno all'erario accertato in
41.293.612,35 euro, mentre a Crotone, ed in altri centri, numerose
mamme di figli disabili, si sono dovute incatenare per denunciare
la mancanza del servizio di assistenza. Al momento l'indagine, favorita
anche da alcune denunce partite dal comune di San Fili (Cosenza),
ha riguardato prevalentemente la provincia di Catanzaro, interessando
oltre al comune capoluogo, quelli di Caraffa, Soverato, Chiaravalle,
Tiriolo, Soveria Mannelli, Taverna, Vallefiorita, Lamezia Terme e
Squillace. Indagini sono in corso nelle altre province calabresi.
"Si tratta di un danno economico rilevante - ha detto il procuratore
regionale della Corte dei Conti, Cristina Astraldi - da addebitare
a tante circostanze. Ora saranno le indagini ad evidenziare responsabilita'
amministrative e penali. La Guardia di Finanza ha grandi carichi di
lavoro proprio su questo versante e su altri che riguardano la spesa
pubblica in Calabria, per la quale riceviamo numerose denunce e segnalazioni".
Il generale comandante della Guardia di Finanza in Calabria, Riccardo
Piccinni, nel corso di un incontro con la stampa ha rimarcato l'aspetto
etico dell'indagine. "Si e' trattato - ha detto - anche di un
inganno prodotto nei confronti di una categoria di cittadini che merita
la massima attenzione e la massima sensibilita' da parte di tutti,
quella dei ragazzi con problemi di disabilita'. La responsabilita'
incombe su chi, avendo avuto la responsabilita' ed il dovere di fare
gli opportuni controlli prima di inserire soggetti che non avevano
i requisiti per svolgere opportunamente questa attivita', chiaramente
ha mancato. E quindi - ha aggiunto il generale – le responsabilita'
vanno ascritte soprattutto a questi enti. Ma vorrei dire anche che
il danno per i poveri cittadini diventa doppio, perche' da una parte
non e' stato assicurato il servizio, dall'altra, qualora fosse stato
assicurato da persone incompetenti, immagino che sarebbe stato un
servizio inadeguato".
Iniziative per
la stagione estiva sul Tirreno adottate dal Comitato per la sicurezza
di Cosenza
La situazione dell' ordine e della sicurezza pubblica nei Comuni
dislocati lungo la fascia costiera del Tirreno cosentino e' stata
al centro di una riunione del Comitato provinciale per l' Ordine e
la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto, Diego D' Amico che
si e' svolta nell' Ufficio circondariale marittimo di Cetraro. Alla
riunione - e' detto in un comunicato - hanno partecipato , oltre che
i vertici delle forze di polizia territoriali, anche i Sindaci dei
comuni interessati, il Comandante dell' Ufficio circondariale marittimo
di Maratea, i funzionari dell' Anas, per gli aspetti riguardanti la
sicurezza stradale, ed i rappresentanti delle associazioni delle categorie
economico-produttive. L' incontro si inquadra nell' ambito di analoghe
iniziative assunte dalla Prefettura negli anni scorsi, nell' ottica
di rendere piu' efficiente ed efficace l' attivita' di prevenzione
e di contrasto delle manifestazioni delittuose, con particolare riferimento
a quelle che creano maggiore allarme sociale e il dispositivo del
controllo coordinato del territorio, soprattutto in prospettiva della
stagione estiva ed in previsione del massiccio afflusso turistico
che si registra annualmente sul litorale tirrenico. Nel corso della
riunione, riferisce la nota, il Prefetto ha invitato i rappresentanti
dei Comuni a fare la propria parte e, nell' ambito delle specifiche
competenze, ad offrire la propria azione di supporto alle forze dell'
ordine. I sindaci presenti, analizzate ed approfondite le problematiche
di interesse di ciascun centro tirrenico, hanno rimarcato come la
presenza 'in loco' del Prefetto e dei vertici delle forze dell' ordine
rappresenti un segnale di grandissima attenzione dello Stato nei confronti
delle realta' locali. ''Nel corso della riunione, ritenuto di dover
corrispondere alle istanze di maggiore sicurezza avanzate sia dai
sindaci, che dai rappresentanti degli operatori economici - e' scritto
nella nota - e' stata disposta la massima intensificazione dei servizi
di prevenzione generale e di controllo coordinato del territorio,
pure con un piu' diretto coinvolgimento della polizia municipale,
anche al fine di assicurare mirati controlli in prossimita' degli
snodi stradali e sulle arterie interessate da un maggiore traffico
veicolare. A margine della suddetta riunione di Comitato, e' stata
esaminata, unitamente ai rappresentanti dell' Anas e delle associazioni
operanti nel settore dell' autotrasporto, oltre che dei pubblici amministratori,
la problematica della sicurezza connessa alla situazione del traffico
veicolare sulla statale 18''. I presenti al vertice, infine, hanno
convenuto sulla necessita' di adottare anche quest' anno, durante
il periodo estivo, un provvedimento di limitazione della circolazione
stradale, prevedendo di sottoporre alla limitazione stessa, nell'
ambito territoriale extraurbano della litorale tirrenica statale 18,
gli autoveicoli di massa complessiva superiore a 35 quintali.
Nuovo agguato
nel reggino con un morto
21/04 Un operaio, Rocco Palamara, di 55 anni, con precedenti penali,
e' stato ucciso in un agguato compiuto da sconosciuti ad alcuni chilometri
da Oppido Mamertina, nel reggino. L'uomo era alla guida della sua
automobile con la quale stava percorrendo la strada provinciale che
collega il comune di Oppido Mamertina con Santa Caterina D'Aspromonte.
Ad alcuni chilometri da Oppido Mamertina l'automobile di Palamara
e' stata affiancata da un alcuni sconosciuti che hanno sparato diversi
colpi di fucile alcuni dei quali hanno raggiunto la vittima uccidendola.
Sul luogo dell'omicidio sono intervenuti i carabinieri del comando
provincia di Reggio Calabria che hanno avviato le indagini. Al momento
dell'agguato, secondo quanto si e' appreso, Rocco Palamara stava rientrando
a casa nel comune di Santa Caterina D'Aspromonte, nel reggino. I carabinieri
stanno eseguendo numerose perquisizioni nell'ambito delle indagini
sull'omicidio di Rocco Palamara. Gli investigatori stanno controllando
persone con precedenti penali di Oppido Mamertina di Santa Caterina
D'Aspromonte e della zona limitrofa. I carabinieri hanno avviato anche
gli interrogatori di amici e familiari dell'operaio per ricostruire
i suoi spostamenti prima dell'omicidio. Gli investigatori non escludono
che il movente dell'omicidio sia riconducibile a contrasti tra gli
esponenti dei gruppi della criminalita' locale.
A Castrovillari
accordo tra Comune e Italcementi sull’emissione delle polveri
21/04 Una patto per salvaguardare l'ambiente e migliorarne la qualita'.
E' l'obiettivo della convenzione firmata stamane in Comune dall'amministrazione
di Castrovillari e dalla Societa' Italcementi Spa che prevede un monitoraggio
delle emissioni in atmosfera della cementeria. Nell'accordo e' prevista
anche la riqualificazione ambientale del territorio, come quello in
programma per il recupero e valorizzazione 'dell'ex sorgente della
Pieta''. ''Principalmente al risanamento - ha detto il sindaco di
Castrovillari, Franco Blaiotta - ed alla tutela della salubrita' dei
cittadini in quello spirito di salvaguardia ambientale che ha sempre
contraddistinto l'impegno di questa Amministrazione e che oggi viene
ulteriormente potenziato da questo nuovo strumento per un maggiore
controllo degli impianti di cottura del cementificio e per intervenire
adeguatamente sul territorio con opere migliorative, mai prese in
seria considerazione dalle Amministrazioni precedenti''. Modalita'
ed interventi dell'accordo verranno illustrati nel corso di una conferenza
stampa che l' amministrazione comunale e l'Italcementi terranno insieme.
La nuova convenzione, nello specifico, prevede che il Comune consente
alla Societa' di svolgere l'attivita' estrattiva nella localita' ''Le
Serre'' del proprio territorio secondo un programma di recupero ambientale
ben preciso ed impegna la stessa a conseguire la riqualificazione
ambientale dell'area, la' dove si trova la sorgente della Pieta',
luogo di antiche tradizioni a cui sono legati i castrovillaresi. Nell'accordo
e' previsto che il Comune, con le risorse economiche che mettera'
a disposizione l'Italcementi, provvedera' a realizzare il risanamento
dell'area della sorgente e a costruire un laghetto artificiale da
adibire alla pesca sportiva ed a fini di protezione civile, oltre
che per migliorare i sistemi di irrigazione a valle dell'invaso.
Sequestrato il
camping “Riviera dei Cedri” a Santa Maria del Cedro
21/04 Una vasta area di un camping-residence della 'Riviera dei Cedri'
e' stato sequestrato dal personale dell'Ufficio circondariale marittimo
di Maratea perche' realizzato si terreno demaniale senza autorizzazione
ed in difformita' alle leggi urbanistiche ed edilizie. L'operazione
di controllo e' stata predisposta dalla procura della repubblica presso
il tribunale di Paola. Negli ultimi nove mesi il persone dell'ufficio
circondariale marittimo di Maratea ha compiuto numerosi controlli
ed ha inviato alla procura oltre 90 comunicazioni di reato per abusi
edilizi ed occupazione abusiva di aree demaniali
A Corigliano
aggrediscono i Carabinieri mentre stavano notificando un arresto
21/04 Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri a Corigliano
Calabro per aggressione. I militi si erano recati nell'abitazione
di Marino Curatolo di 33 anni, invalido civile, per notificargli un
ordine di carcerazione. Tre familiari dell'uomo hanno immediatamente
reagito, aggredendo i carabinieri che tentavano di arrestare il Curatolo.
Alla violenta reazione i carabinieri hanno reagito tutte e quattro
le persone. Accompagnati in caserma due di loro sono stati rimessi
in liberta'. Gli altri due, invece sono stati accompagnati nel carcere
di Rossano.
Arrestato a Lamezia
un 60enne che abusava di un minore
21/04 G.S., di 60 anni, e' stato arrestato dagli agenti della polizia
di Stato a Lamezia Terme per violenza sessuale e prostituzione minorile.
All'uomo e' stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa
dal Gip del tribunale di Lamezia Terme che ha accolto le richieste
avanzate dalla locale procura. All'arresto del sessantenne si e' giunti
nell'ambito delle indagini avviate nei mesi scorsi circa alcuni minori
che, gia' prima del compimento dei quattordici anni, avevano avuto
rapporti sessuali, anche dietro compenso, con uomini adulti. Nell'ambito
della stessa indagine il primo aprile era stato arrestato un uomo
di 74 anni. Nel corso delle indagini gli investigatori avrebbero accertato
che G.S. aveva compiuto atti sessuali con un minore di quattordici
anni e successivamente rapporti sessuali completi in cambio della
consegna al minore di una somma di denaro.
Rapinato un salumificio
a Camigliatello
21/04 Neanche in Sila la delinquenza si da pace. Infatti un ingente
quantitativo di generi alimentari e' stato rapinato da tre persone
in un salumificio a Camigliatello Silano. I rapinato hanno legato
il custode ed hanno portato via salumi e formaggi custoditi nell'esercizio
commerciale. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno
avviato le indagini.
Circa 300 dirigenti
segnalati dalla Finanza alla Corte dei Conti per danni che ammontano
a 41 mln di euro
20/04 La Guardia di Finanza ha segnalato alla Procura regionale della
Corte dei conti 296 tra funzionari regionali e amministratori locali
e danni erariali ammontanti a 41 milioni di euro. I danni, secondo
quanto e' stato riferito dalla finanza, sono scaturiti dall' istituzione
e dalla gestione delle equipe socio-psico-pedagogiche previste per
dare assistenza e consentire l' integrazione nel mondo scolastico
ai bambini portatori di handicap. I particolari dell' operazione saranno
resi noti nel corso di un incontro con la stampa programma giovedì
21, a Catanzaro, nella sede del Comando del Nucleo regionale di polizia
tributaria della guardia di finanza. All' incontro partecipera' anche
il procuratore regionale della Corte dei Conti, Cristina Ansaldi
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Vile attentato al Comune di Lamezia Terme
E’ di Paola
la prima donna comandate italiana dei Vigili del Fuoco
20/04 Nominata la prima donna comandante dei vigili del fuoco. E'
l' ingegnere Natalia Restuccia, reggente dell' Ufficio pianificazione,
programmazione e valutazione del corpo. Complessivamente, il consiglio
di amministrazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nella
seduta di oggi, ha nominato 27 nuovi dirigenti, prossimi comandanti.
Nata a Paola , 46 anni fa, laureata in ingegneria civile all' Universita'
della Calabria, Natalia Restuccia ha lavorato dal 1987 al 1994 al
ministero dell' Industria come ingegnere del corpo delle miniere.
Dal 1994 e' passata nel corpo dei vigili del fuoco, dove e' diventata
dal settembre scorso dirigente reggente dell' Ufficio legislativo.
Da febbraio e' dirigente reggente dell' Ufficio pianificazione programmazione
valutazione del Dipartimento dei vigili del fuoco del ministero dell'
Interno. I suoi collaboratori la descrivono ''gentile, coriacea e
determinata''. La nuova comandante ha piu' volte rappresentato l'Italia
in congressi e riunioni tecniche per la sicurezza e il soccorso, in
ambito comunitario. E' stata per quattro anni ingegnere di guardia
delle squadre di soccorso del comando di Roma e ha partecipato a molti
grandi interventi in Italia, come l'alluvione di Sarno e il terremoto
in Umbria e Marche. Durante il terremoto, ad Assisi, e' stata responsabile
dei primi interventi per le verifiche di stabilita' delle chiese,
come S. Maria degli Angeli e S. Chiara, e di numerosi campanili e
torri. All'estero fa parte del comitato organizzatore della conferenza
internazionale Ider 2005 (Internetional disaster and emergency raidnes)
con l'obiettivo di ottimizzare il soccorso in occasione delle grandi
calamita' internazionali. E' inoltre rappresentante italiano all'Ocse
(Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nel gruppo
incidenti coinvolgenti sostanze pericolose e in associazioni internazionali
che raggruppano organizzazioni dei vigili del fuoco di diversi Paesi
esteri.Paola Restuccia è sposata e dopo un corso di qualche
mese verra' assegnata a dirigere uno dei comandi provinciali italiani.
Piccola di statura, gentile, ma chi lavora con lei la descrive anche
''molto coriacea''. E' una definizione in cui la nuova comandante
si ritrova. ''Sicuramente - spiega - credo di essere decisa e determinata
e sono contenta e fiera di essere stata scelta per un incarico cosi'
impegnativo. Lo portero' avanti con tutto l' entusiasmo ed il trasporto
necessario perche' il nostro lavoro richiede passione ed energia''.
Natalia Restuccia racconta di non aver mai avuto problemi nel lavoro
per il fatto di essere donna in un corpo in cui la componente femminile
e' in decisa minoranza: le funzionarie sono circa 70 e le vigili,
agenti che cioe' intervengono per spegnere incendi o per altre emergenze,
solo 12. ''Piano piano - rileva la comandante - stiamo entrando a
tutti i livelli e comunque io, nella mia carriera in questa amministrazione,
iniziata nel 1994, non ho mai avuto difficolta'; a Roma ho avuto un
ruolo operativo, ho anche fatto il coordinamento delle squadre mantenendo
sempre un ottimo rapporto con tutti i colleghi e non vivendo mai episodi
di discriminazione''. Ora pero' si tratta di dirigere un comando provinciale,
di avere cioe' alle proprie dipendenze centinaia di uomini. ''Ma non
c' e' il problema di farsi ubbidire dai maschi - osserva Natalia Restuccia
- occorre avere autorevolezza in modo da essere credibili quando si
chiede agli altri di fare determinate cose. Nella mia esperienza credo
di aver acquisito queste capacita'''. Un' altra possibilita' e' che
la comandante venga assegnata in un ufficio centrale a Roma. Ma, sostiene,
''li' i posti sono molto pochi e non credo proprio che tocchera' a
me''. Lavorando all' Ufficio pianificazione del corpo, di cui e' diventata
dirigente reggente nel febbraio scorso, Restuccia ha piu' volte rappresentato
l' Italia in congressi e riunioni tecniche per la sicurezza ed il
soccorso, in ambito di Unione europea. ''Avere avuto l' opportunita'
di operare con ai colleghi stranieri - spiega - mi e' servito a capire
come si lavora insieme ed e' stata un' esperienza molto utile''. Ma
la nuova comandante, nella sua carriera, ha anche operato sul campo.
E' stata, infatti, per quattro anni ingegnere di guardia delle squadre
di soccorso del comando di Roma e ha partecipato a molti grandi interventi
in Italia, come l' alluvione di Sarno e il terremoto in Umbria e Marche.
Durante il terremoto, ad Assisi, e' stata responsabile dei primi interventi
per le verifiche di stabilita' delle chiese, come S. Maria degli Angeli
e S. Chiara, e di numerosi campanili e torri. Ora si dice ''pronta''
per le nuove responsabilita'. Per la prima volta in Italia, sara'
una donna a dare gli ordini alle squadre di pompieri di un comando
provinciale.
Sgominata una
banda di extracomunitari che gestiva un traffico di droga e che operava
anche in Calabria
20/04 La polizia di Stato di Ragusa sta eseguendo un' ordinanza di
custodia cautelare, emessa dal Gip di Catania, nei confronti di una
banda di extracomunitari composta da 21 persone, accusata di gestire
un vasto traffico di sostanze stupefacenti. Arresti sono in corso,
oltre che in Sicilia, anche a Crotone e Bologna. I reati ipotizzati
dal Giudice delle indagini preliminari etneo, Rosa Alba Recupido,
sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina,
hashish e marijuana. L' emissione di richieste restrittive erano state
avanzate dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di
Catania, il procuratore aggiunto Vincenzo D' Agata e il sostituto
Fabio Scavone. Le indagini della squadra mobile della Questura di
Ragusa, avviate nell' aprile del 2002, hanno permesso di identificare
gli appartenenti a un' organizzazione, prevalentemente composta da
tunisini, che sarebbe riuscita a ottenere il monopolio dello spaccio
di stupefacenti nel Ragusano. La banda si sarebbe servita di una collaudata
rete di pusher che operava soprattutto nei pressi di sale gioco e
di locali notturni, ma che agiva anche nelle principali piazze e vie
del capoluogo ibleo. A Ragusa la 'centrale' dello spaccio era gestita
da un intero nucleo familiare, composto da cinque persone, che aveva
trasformato la propria abitazione in un luogo dove era possibile acquistare
ma anche assumere droga. Otto degli indagati, destinatari del provvedimento
restrittivo, sono stati catturati in flagranza di reato. Secondo quanto
emerso dalle indagini la banda aveva un proprio centro di rifornimento
a Palermo. L' inchiesta e' stata resa possibile grazie a intercettazioni
e riprese televisive a distanza: la banda, infatti, aveva disposto
una rete di sorveglianza che segnalava per tempo la presenza di estranei
o di investigatori nella zona dello spaccio. La squadra mobile della
Questura di Ragusa ha arrestato: Tarak Ben Brahim, tunisino di 28
anni; Francesco Chiarello, di Palermo, di 25 anni; Giuseppe Darata,
di Imola (Bologna), di 27 anni; Giovanni Di Noto, di Palermo, di 31
anni; Roberto Ferrante, di Palermo, di 36 anni; Diego Giliberto, di
Vittoria (Ragusa), di 23 anni; Faouzi Ben Hamed Houssi, tunisino,
di 43 anni; Teresa Laurendino, di Palermo, di 48 anni; Gaetano Luisi,
di Palermo, di 41 anni; Orazio Maugeri, di Palermo, di 45 anni; Ridha
Mellouli, tunisino, di 28 anni; Marco Rsa, di Vittoria (Ragusa), di
27 anni; Salvatore Secchi, di Vittoria (Ragusa), di 23 anni, al quale
sono stati concesi gli arresti domiciliari; Tewfik Sedoud, algerino,
di 29 anni; Carmelo Sferruggia, di Palermo, di 25 anni; Naoufal Turki,
tunisino, di 29 anni; Slim Ben Mohamed Turki, tunisino, di 32 anni;
e Alesso Virzi', di Palermo, di 32 anni. Altre due persone destinatarie
del provvedimento restrittivo sono attualmente irreperibili.
Sul doppio omicidio
nella locride il vescovo Bregantini invoca il giudizio di Dio
20/04 Il duplice omicidio avvenuto a Portigliola nella notte tra
sabato e domenica e l'omicidio verificatosi ieri a Ferruzzano hanno
turbato il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, Giancarlo Maria
Bregantini, il quale ha lanciato un appello, in un documento avente
per titolo "Il giudizio di Dio contro chi spara". "Ancora
una volta - ha scritto Bregantini - la mafia spara e uccide. Per ragioni
diverse, ma sempre con atrocita' e crudelta'. Come vescovo, a nome
di tutta la nostra Chiesa di Locri-Gerace, di fronte a tanta efferatezza
e tanto sangue, invoco su tutti coloro che uccidono il severo giudizio
di Dio, che tutto vede e tutto conosce la cui presenza seguira', inflessibile,
ogni omicida, anche qualora la giustizia umana non giungesse a colpirlo".
La condanna del presule va oltre gli omicidi. "Condanno ogni
atto di dispetto e di intimidazione che la mafia oggi sta con facilita'
perpetrando in diverse zone rurali, nei confronti di molte attivita'
agricole, attaccando anche le iniziative di cooperazione e di presenza
artigianale". La criminalita' non avrebbe risparmiato nemmeno
gli ambienti politici e, durante le ultime competizioni elettorali
del 3 e 4 aprile scorsi, avrebbe tentato di condizionare la libera
espressione di voto. Ad asserirlo, pur se nel dubbio, e' proprio il
vescovo Bregantini che, nel comunicato stampa eprime "pure la
mia preoccupazione in merito a presunte pressioni che sarebbero avvenute
in alcuni nostri comuni durante le ultime elezioni. Tutto questo,
ancora una volta, richiede un accresciuto impegno nella preghiera
e nella formazione delle coscienze, con la forza del Vangelo, perche'
ogni atto di intimidazione, anche piccolo, trovi subito cuori forti
e tenaci nel bene, che non si lasciano impaurire, prendendo le distanze
da questa cultura di morte, che sta paralizzando la Calabria; una
vigilanza costante da parte delle nostre comunita', per non entrare
in una logica di assuefazione e rassegnazione". Secondo monsignor
Bregantini "chiunque cada, ogni omicidio e' sempre una profonda
ferita nella carne viva delle nostre coscienze" e questo richiede
pure "un rinnovato e costante impegno da parte delle forze dell'ordine,
di fronte alle diverse manifestazioni mafiose, specie a quelle piu'
sottili e nascoste, che non fanno rumore, ma che preparano, purtroppo,
il terreno fertile alle grandi azioni di morte. La forza del male
non deve mai prevalere. La coraggiosa figura del nuovo papa, Benedetto
XVI, chiaro e limpido di fronte ad ogni relativismo, ci aiuti a purificare
le nostre coscienze di credenti e di cittadini, per prendere subito
le distanze da ogni forma di mafia e di mafiosita', che inquina ogni
nostro paese".
Leggere scosse
di terremoto nello stretto di Messina (3.3 gradi Richter)
20/04 Una leggera scossa sismica è stata avvertita dalla popolazione
nelle province di Messina e Reggio Calabria. Lo comunica il dipartimento
della Protezione civile. L'epicentro è stato localizzato in
mare nello Stretto diMessina. Dalle verifiche effettuate dalla sala
operativa del dipartimento della protezione civile non risultano al
momento danni a persone e cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia, l'evento sismico è stato
registrato alle ore 0.36 con una magnitudo di 3,3 gradi della scala
Richter.
Nello Stretto di Messina non e' stata registrata una sola scossa ma
una piccola sequenza di scosse di cui la piu' alta quella di magnitudo
3.3. Ha successivamente affermato il presidente dell'Istituto di Geofisica
e Vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi, a margine del convegno ''Geoscienze
per l'Italia: problemi, competenze, soluzioni'', promosso dal Comitato
organizzatore del 32/o Congresso geologico internazionale in merito
al terremoto della scorsa notte registrato tra Messina e Reggio Calabria
e avvertito dalla popolazione, fortunatamente senza danni, come sembra
dalle prime ricognizioni. '''E' stata registrata una sequenzina di
scosse con una magnitudo massima di 3.3 fra la Calabria e la Sicilia.
Un movimento che non ci meraviglia - ha detto Boschi - visto che questa
e' una zona sismica''. E alla domanda su un possibile movimento marino:
''Non e' una potenza in grado di scatenare eventi in mare''.
Abbastanza alto,
in Calabria, il rischio tsunami
20/04 In Italia il rischio tsunami non e' poi cosi' remoto. A ricordarcelo
e' il vulcanologo ed ex capo della Protezione civile Franco Barberi
che oggi ha partecipato al convegno "Geoscienze per l'Italia:
problemi, competenze, soluzioni". Dunque, l'Italia e' a rischio
maremoto: e a testimonianza c'e' il consistente numero di vittime
che ha causato negli ultimi tre secoli: 170.300 morti. Cioe', mediamente,
56.766 ogni cento anni. A rendere ancora piu' impressionanti questi
dati e' la collocazione geografica delle morti: quasi tutte tra Calabria
e Sicilia. In dettaglio, spiega Barberi, sono tre i grandi maremoti
degli ultimi tre secoli, colpevoli delle oltre 150 mila morti: 1693
in Sicilia causo' 54 mila vittime; 1783 in Calabria causo' 36.300
vittime; 1908 il grande evento di Messina causo' 80 mila vittime.
A queste catastrofi, spiega Barberi, vanno aggiunte le onde prodotte
dal collasso di edifici vulcanici: un esempio classico e' quello accaduto
a Stromboli nel 2002 "che se fosse successo ad agosto e non a
dicembre- spiega Barberi- chissa' cosa avrebbe potuto provocare".
Per quel che riguarda il quadro preventivo degli tsunami in Italia
"la situazione e' desolante: viene monitorato solo il versante
instabile di Stromboli". "Non abbiamo nessun sistema di
allerta tsunami ne' in Italia ne' nel Mediterraneo. Tra noi e la situazione
del sud est asiatico non c'e' alcuna differenza". Oltre a cio',
aggiunge, "la popolazione delle zone costiere e' davvero poco
informata, come lo fu a dicembre quella di Sumatra o dello Sri Lanka.
Da noi non si conoscono neanche le nozioni base: allontarnarsi dalla
costa il piu' velocemente possibile. Io- conclude Barberi- ho sempre
un brivido quando sento, come questa mattina, che c'e' stato un sisma
nello Stretto di Messina".
Entro il 2006
l’inizio dei lavori della nuova sede dei VVFF a Rossano
20/04 Entro il 2006 saranno avviati i lavori per la costruzione della
nuova sede dei vigili del fuoco del distaccamento di Rossano che sara'
realizzata nella frazione Scalo. Lo ha comunicato la Direzione centrale
per le risorse logistiche e strumentali del ministero dell' Interno
al Comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza. L' opera e'
stata inserita nella programmazione dei lavori pubblici con finanziamento
a carico del Capitolo 7302 e sara' ripartito negli esercizi finanziari
2006 e 2007.
Atti vandalici
al cimitero di Castrovillari
2o/04 Un' azione vandalica e' stata compiuta la notte scorsa nel
cimitero di Castrovillari. Ignoti hanno preso a martellate una lastra
posta all' ingresso e devastato l' ufficio del custode.
Il Comune di
Rossano chiede la derattizzazione alla ASL 3
20/04 Dopo la segnalazione/denuncia fatta ieri dall' Associazione
Animali e Natura, a proposito di un' invasione di ratti nel centro
storico della citta'., l' Amministrazione comunale di Rossano ha inoltrato
una richiesta urgente di derattizzazione al competente dipartimento
di Prevenzione-Servizio igiene e sanita' pubblica dell' Azienda sanitaria
3. Il Dipartimento, secondo quanto si e' appreso, ha gia' previsto
due fasi per la campagna di disinfestazione e derattizzazione per
l' anno in corso.
A Montalto, tenta
di uccidere al ex moglie e viene arrestato
20/04 I carabinieri di Montalto Uffugo hanno arrestato ieri sera,
in flagranza di reato, Paolo De Seta, di 64 anni, autotrasportatore,
che ha tentato di uccidere l' ex moglie, Maria Teresa Bianchino, di
59 anni, residente a Rende. I militari, impegnati in un servizio di
controllo del territorio, sono intervenuti nell' abitazione dell'
uomo su segnalazione dei vicini di casa allarmati dalle grida provenienti
dall' appartamento, ed hanno trovato l' uomo mentre brandiva una spranga
di ferro con la quale aveva colpito ripetutamente la donna, riversa
a terra, sanguinante ed in stato di shock. La donna e' stata portata
nell' ospedale di Cosenza dove e' stata giudicata guaribile in 40
giorni per un trauma cranico con ferita lacero contusa, fratture e
contusioni ed escoriazioni varie. De Seta, dopo l' arresto, e' stato
portato nel carcere di Cosenza.
Un arresto a
Saracena
20/04 I carabinieri della compagnia di Castrovillari, in esecuzione
di un' ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura generale di
Catanzaro, hanno arrestato Massimo Padula, di 31 anni, di Saracena.
Il giovane deve scontare una pena di due anni e due mesi per furto
aggravato.
Si incatenano
ai tralicci Enel di Rossano per protestare contro l’elettrodotto
19/04 Alcune persone residenti nella contrada Spina Santa di Rossano
si sono incatenati ad un traliccio in costruzione dell'Enel per protestare
contro la realizzazione di una nuova linea elettrica. La protesta
e' sostenuta dal responsabile regionale del Wwf, Fabio Menin, dal
segretario provinciale dei Cobas, Pietro Altavilla, e dal responsabile
locale della Confederazione Italiana Agricoltori, Giovanni Pretrelli.
Nel corso della protesta e' stato chiesto l' interramento dei cavi
gia' esistenti ed un incontro urgente con l' Enel, che secondo l'
ambientalista Menin non avrebbe rispettato la nuova norma regionale
circa il posizionamento dei cavi dell' alta tensione. L' amministrazione
comunale di Rossano ha fatto sapere che interverra' per sospendere
in maniera cautelare i lavori, in quanto l' Enel non avrebbe risposto
alla richiesta di chiarimenti sulla variante apportata nel costruendo
elettrodotto. Le lettere del Comune di Rossano con le quali richiede
i motivi della modifica in variante del tracciato originario risalgono
ad aprile e maggio dello scorso anno.
Laghi di Sibari:
sospesa la protesta dei lavoratori dopo incontro con il Sindaco di
Cassano
19/04 I nove lavoratori dei cantieri nautici dei Laghi di Sibari,
dopo una settimana, hanno sospeso lo stato di agitazione e l' assemblea
permanente che avevano proclamato, mercoledi' scorso, per richiamare
l' attenzione degli enti e delle istituzioni preposte alla risoluzione
della questione del Canale dello Stombi, interdetto alla navigazione
dal maggio scorso. La decisione di sospendere la loro protesta i lavoratori,
di concerto con i rappresentanti della Cgil, l' hanno maturata a conclusione
di un incontro avuto, stamani, con il sindaco di Cassano, Gianluca
Gallo. Il primo cittadino ha annunciato ai lavoratori e ai rappresentanti
della Cgil che ''nel giro di qualche giorno dovrebbe essere rilasciata
al Consorzio di bonifica Sibari-Crati una concessione che faccia cessare
l' occupazione abusiva del canale, ottemperando nel contempo alle
prescrizioni sul dissequestro dello Stombi, a suo tempo indicate dalla
Procura del Tribunale di Castrovillari''. Dopo l' avvenuta concessione
al Consorzio di Bonifica, ha continuato Gallo, ''il comune di Cassano
dovrebbe provvedere al dragaggio delle acque dello Stombi e l' associazione
Laghi di Sibari dovrebbe assumersi la responsabilita' della sicurezza
e della navigabilita' del canale. Percorso questo che e' condiviso
- ha tenuto a sottolineare il sindaco - da tutti i soggetti interessati
alla vicenda''. Parole che hanno convinto i nove lavoratori a interrompere
il loro stato d' agitazione.
Dopo gli ultimi
incidenti mortali riproposta la costituzione di un comitato per la
statale 106
19/04 ''Ripropongo, a distanza di due mesi, la necessita' della costituzione
di un comitato 'pro-106' che lavori acche' questa importante arteria
diventi una strada normale come tutte le altre e non si continui a
indicarla come la 'strada della morte'''. A parlare e' la giovane
Adriana Noia, presidente dell'associazione ''Sibari Citta' del Sole''.
Adriana Noia, dopo i due distinti incidenti verificatisi in meno di
ventiquattro ore sulla 106, in cui hanno perso la vita ben tre persone,
ritorna, nuovamente, a chiedere la costituzione di un comitato ''pro-106''.
''Da anni assistiamo a un generalizzato disinteresse da parte dei
politici, - afferma Adriana Noia, in un comunicato stampa - un disinteresse
che, purtroppo, trova risposte nelle tragedie continue e nelle vite
spezzate di giovani e di intere famiglie'' e ricorda che, nello scorso
mese di febbraio, in un convegno tenutosi presso un hotel di Villapiana
lido, dedicato alla memoria di Marco Rimoli (una delle tanti giovani
vittime della Ss 106) si fece promotrice della costituzione ''di un
comitato pro- 106 per tentare di ridimensionare, quanto piu' possibile,
questo grave problema. In quella occasione (si era a meno di due mesi
dalle elezioni regionali) - afferma - ''la proposta della costituzione
del comitato sembro' di carattere strumentale e venne avversata da
tutti. Non mi sono persa d'animo'', conclude, ''io quella stessa proposta
ora la rifaccio e la rivolgo non solo ai sindaci dei comuni il cui
territorio e' attraversato dalla 106, ma anche all'amministrazione
provinciale e, soprattutto, al nuovo governo regionale affinche' si
mobilitano con un grande senso di responsabilita' e di dovere e diano
maggiore attenzione a questo problema''.
Il centro storico
di Rossano invaso da grossi ratti.
19/04 Il centro storico di Rossano sarebbe invaso da grossi ratti.
La denuncia arriva dall' Associazione Animali e Natura, che attraverso
l' Ufficio di Presidenza ha inviato una lettera al Sindaco con la
quale sollecita il primo cittadino a prendere i provvedimenti che
il caso richiede. ''Abbiamo, specie negli ultimi giorni, ricevuto,
nella nostra qualità di associazione - si legge, tra l' altro,
nella lettera- ripetute segnalazioni da parte di cittadini abitanti
nel centro storico, proprietari e non di animali domestici, i quali
lamentano la presenza di grossi ratti nelle vie della città
e che in più di un’occasione, addirittura, avrebbero
tentato di aggredire gli animali portati a guinzaglio''.
Sequestrato uno
stabilimento oleario di Rossano
19/04 Lo stabilimento Guinicelli di contrada Frasso a Rossano e'
stato sequestrato dai militari della Guardia di Finanza per emissione
nell'aria di monossido di carbonio e ossidi di zolfo superiori ai
valori consentiti dalle norme che tutelano l'ambiente. L' amministratore
dell' azienda e' stato denunciato per violazioni delle leggi ambientali.
La Procura della Repubblica di Rossano avrebbe accertato anche il
deposito incontrollato di rifiuti speciali, quali la sansa esausta
nei pressi dello stabilimento. ''Per la prossima campagna olearia
- sostiene l'azienda - ci trasferiremo nei nuovi sofisticatissimi
impianti della zona industriale di Sant' Irene, lontano dal centro
abitato e con macchinari che non creeranno alcun problema ambientale''.
Imprenditore
edile ucciso nel reggino
19/04 Un imprenditore edile, Elio Altomonte, di 30 anni, e' stato
ucciso in un agguato compiuto da sconosciuti alla periferia di Ferruzzano,
nel reggino. L'uomo era alla guida della sua automobile e stava percorrendo
la strada statale 106 quando e' stato avvicinato da sconosciuti che
hanno sparato colpi d'arma da fuoco, alcuni dei quali lo hanno raggiunto
in diverse parti del corpo. Sul luogo dell'omicidio sono intervenuti
i carabinieri della compagnia di Bianco che hanno avviato le indagini.
Altomonte è stato raggiunto al torace da tre colpi di pistola
calibro 9. L'uomo, che era titolare di una impresa e di un negozio
per la vendita di materiale edile, non aveva precedenti penali. Altomonte
era alla guida del suo fuoristrada, un Opel Frontera, e si trovava
a pochi metri dalla sua azienda quando e' stato avvicinato da una
moto di grossa cilindrata con a bordo due persone, una delle quali
ha sparato quindici colpi di pistola. Al momento dell'omicidio l'imprenditore
stava rientrando a casa dove viveva con la madre e la sorella. Le
indagini dei carabinieri di Bianco si stanno concentrando nella vita
privata e professionale di Elia Altomonte. I carabinieri stanno compiendo
perquisizioni e controlli nei confronti di persone che recentemente
hanno avuto rapporti con la vittima. Gli investigatori stanno sentendo
anche i familiari della vittima per ricostruire i suoi ultimi spostamenti.
Sul luogo del delitto e' giunto anche il procuratore di Locri, Giuseppe
Carbone, che dirige le indagini dei carabinieri. Nonostante l'imprenditore
non aveva precedenti penali e legami con con la criminalita' gli investigatori
ritengono che le modalita' con le quali e' stato compiuto l'agguato
sono tipiche delle cosche locali. Dei colpi sparati. tre hanno raggiunto
la vittima al torace facendolo morire all'istante. All'agguato non
ha assistito nessun testimone e questo rende ancor piu' difficile
le indagini dei carabinieri. Gli investigatori compiranno accertamenti
anche sulle utenze telefoniche della vittime per verificare se prima
dell'agguato Altomonte ha ricevuto telefonate. I carabinieri stanno
accertando anche se in passato l'imprenditore aveva ricevuto minacce
o richieste estorsive.
Il duplice omicidio
nella locride contraddistinto da messaggio mafioso
19/04 Dopo l'omicidio i killer hanno sistemato il cadavere di Giovanni
Longo, il giovane di 22 anni ucciso con il padre Giuseppe, 58 anni,
domenica mattina a Portigliola, nella locride, per lasciare un messaggio
tipico della criminalita' organizzata. E' quanto emerso dalle indagini
dei carabinieri. Il cadavere del giovane, infatti, e' stato trovato
supino con la mano sinistra nella tasca dei pantaloni e con l'altra
mano sul petto e con il dito indice proteso in avanti. Secondo un
tipico rituale della criminalita' organizzata, secondo quanto si e'
appreso, Giovanni Longo avrebbe pagato in prima persona con la vita
(mano al petto a indicare la piena responsabilita') per aver fatto
di nascosto o clandestinamente (mano sinistra nella tasca dei pantaloni)
qualcosa che non doveva. Non a caso Giovanni Longo e' stato giustiziato
con tre colpi di pistola alla nuca sparati a distanza ravvicinata.
Proseguono intanto le indagini dei carabinieri che hanno sottoposto
allo stub quattro persone. Sono stati sparati tutti da distanza ravvicinata
i colpi di pistola calibro 9 con i quali sono stati uccisi Giuseppe
Longo e il figlio Giovanni. Il medico legale avrebbe accertato anche
che, secondo quanto si e' appreso, Giovanni Longo sarebbe stato ucciso
almeno due ore dopo l'omicidio del padre. Per i due delitti, cosi'
come e' stato accertato dai carabinieri in base ai bossoli sequestrati,
e' stata utilizzata la stessa pistola. I carabinieri stanno intanto
analizzando un telefono cellulare trovato negli abiti di Giovanni
Longo. Gli investigatori hanno anche sentito per alcune ore i familiari
e numerosi conoscenti delle vittime per ricostruire gli ultimi spostamenti
e per accertare eventuali legami con la criminalita' organizzata locale.
Inoltre, iil primo a essere ucciso e' stato il padre Giuseppe e successivamente,
almeno due ore dopo, e' stato assassinato il figlio Giovanni. Quest'ultimo
sarebbe stato inizialmente sequestrato dai sicari, caricato su un'auto
e condotto, dopo un tragitto di oltre cinque chilometri, nella frazione
Marina, alla periferia sud di Locri dove, ai margini di un bosco di
pini, e' stato ucciso. Il padre del giovane, secondo gli investigatori,
sarebbe stato ucciso perche' si sarebbe accorto che davanti all'uscio
di casa i killer, sotto la minaccia delle armi, stavano portando via
il figlio che era appena rientrato. I colpi di pistola calibro 9 sparati
per uccidere padre e figlio, secondo quanto emerso dall'autopsia,
sono stati sparati tutti da distanza ravvicinata.
Fiordaliso chiede
il rinvio a giudizio del Sindaco di Paola, Perrotta, per abuso d’ufficio
18/04 Il rinvio a giudizio del sindaco di Paola, Roberto Perrotta,
e' stato chiesto dal sostituto procuratore, Domenico Fiordaliso, per
il reato di abuso d'ufficio. Il Gup del tribunale di Paola ha fissato
per il 7 luglio l'inizio dell'udienza preliminare. L'inchiesta nei
confronti del sindaco di Paola, avviata dopo una segnalazione del
segretario comunale, riguarda presunte irregolarita' in un appalto
per la costruzione di 214 loculi cimiteriali. L'accusa sostiene che
il sindaco avrebbe affidato l'appalto facendo ricorso al sistema della
''somma urgenza'' pur non essendoci i requisiti. La procura di Paola
sostiene inoltre che il sindaco avrebbe omesso di consultare almeno
cinque imprese per fissare il prezzo migliore per l'esecuzione dei
lavori.
Pallottola spedita
al Sindaco di Marano Principato. Solidarietà del Presidente
della Provincia
18/04 Solidarietà al Sindaco di Marano Principato, destinatario
di una busta contenente una pallottola, recapitata negli scorsi giorni,
è stata espressa dal Presidente Mario Oliverio che, anche a
nome dell’intero Consiglio, ha inviato a Elio Molinaro il seguente
telegramma: “Esprimo la mia personale solidarietà e quella
del Consiglio provinciale tutto per il deprecabile atto compiuto ai
tuoi danni. Quello a te indirizzato, oggettivamente è un segnale
inquietante che trova il nostro sdegno. E’ un’azione priva
di senso che dimostra ancora una volta come la strada verso il pieno
rispetto delle istituzioni sia, in alcuni casi, ancora lunga a percorrersi.
Gli amministratori devono essere messi in condizione di svolgere il
proprio compito in assoluta serenità. Certi che saranno chiariti
tutti gli aspetti dell’accaduto, rinnoviamo il nostro pieno
sostegno.”
Rapina alla Carime
di Amantea. Bottino 9000 euro
18/04 Tre persone armate di taglierino ed a volto scoperto, hanno
compiuto stamani una rapina ai danni dell' agenzia di Amantea della
Banca Carime. I tre, sotto la minaccia del taglierino, si sono fatti
consegnare il denaro contenuto in una delle casse, pari a circa 9.000
euro quindi sono fuggiti. All' esterno c' era un complice ad attenderli.
Nelle vicinanze della banca, gli investigatori hanno trovato una Fiat
risultata rubata a San Lucido che potrebbe essere stata usata dai
banditi per giungere sul luogo della rapina.
Il Presidente
del Crotone agli arresti domiciliari. E’ accusato di truffa
aggravata
18/04 Truffa aggravata per non avere distrutto i contenitori dei
rifiuti speciali raccolti in ospedali messinesi: con questa accusa
e' finito agli arresti domiciliari l'imprenditore Raffaele Vrenna,
47 anni, titolare dell'impresa di smaltimento rifiuti 'Mida' e presidente
del Crotone Calcio. Con lui, ai domiciliari, e' stato posto ai domiciliari
un altro imprenditore del crotonese, Alessandro Albano, di 43 anni,
di Ciro' Marina, titolare della ditta di smaltimento ''Progetto ecologia''.
Gli arresti, eseguiti dalla Guardia di finanza, sono giunti nell'ambito
di un'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina
che riguarda i contratti firmati conl'Asl 5 di Messina per lo smaltimento
dei rifiuti ospedalieri. Secondo l'accusa, la ditta 'Progetto Ecologia',
che aveva ottenuto dall'Asl l'appalto per la fornitura di contenitori
monouso per i rifiuti ospedalieri a rischio infettivo, invece di procedere
all'incenerimento dei recipienti e del loro contenuto, cosi' come
previsto, li svuotava semplicemente, li sterilizzava e li metteva
nuovamente in circolo in aziende ospedaliere diverse da quelle da
cui provenivano. In totale il materiale che risulta smaltito, tra
il 2003 e il 2004, ma che, secondo l'accusa, non lo sarebbe stato,
e' di 240 tonnellate per un ammontare di 160 mila euro. Secondo l'ipotesi
degli inquirenti, la 'Progetto Ecologia', inoltre, invece di operare
la termodistruzione in propri impianti ha utilizzato quelli della
'Mida' sia per incenerire i rifiuti che per pulire i recipienti. Immediate
le reazioni, a Crotone, alla notizia dell'arresto di Vrenna. Il Crotone
Calcio e' intervenuto in difesa del suo presidente sostenendo che
Raffaele Vrenna ''dimostrera' tutta la sua estraneita' ai fatti essendo
note la serieta', trasparenza e professionalita' dell'imprenditore''.
Ma la difesa principale e' giunta dallo stesso Vrenna che dai domiciliari
ha diffuso un comunicato in cui afferma che ''l'indagine riguarda
un contratto stipulato da altra societa' con l'Asl di Messina. La
societa' Mida ed io personalmente - aggiunge - siamo totalmente estranei
a qualunque ipotesi di reita' che sarebbero state commesse dalla societa'
che ha stipulato il contratto con l'Asl di Messina''. Vrenna specifica
anche di non essere piu', dal luglio 2003, amministratore della 'Mida'
e si dice certo ''di poter dimostrare con documentazione alla mano
la totale estraneita', mia e della societa' Mida, nel prossimo incontro
che avro' con l'autorita' giudiziaria, fissato per il venerdi' prossimo.
Preciso, infatti, di non essere stato mai in precedenza avvisato o
interrogato in relazione ai fatti oggetto della presente indagine.
Volevo fare questa comunicazione per una doverosa mia linearita' e
lealta' di condotta e comportamento''. Una valutazione condivisa dai
legali dell'imprenditore, gli avvocati Luigi Li Gotti Francesco Laratta
e Pasquale Carolei, a giudizio dei quali ''tutta la vicenda potra'
essere facilmente chiarita grazie ai documenti della societa' Mida.
Nei documenti - aggiungono - c'e' tutta l'inchiesta poiche' tutti
i passaggi relativi al conferimento dei rifiuti provenienti dall'Asl
di Messina sono regolarmente annotati. E' tutto scritto, basta interpretare
i documenti. Mida ha solo adempiuto a un contratto stipulato con la
societa' Progetto Ecologia di Ciro' Marina''. I legali di Vrenna annunciano
anche che l'imprenditore, ''anche a costo di essere accusato di interruzione
di pubblico servizio'' ha intenzione di rescindere quel contratto,
o quanto meno di sospenderlo fino alla conclusione dell'indagine.
Giancarlo Franzè
è il nuovo presidente della Cdo Magna Grecia
18/04 Cambio al vertice della Compagnia delle Opere “Magna
Grecia”. Giancarlo Franzè è infatti il nuovo presidente
della Cdo. Franzè, che succede a Giovanni Lacaria, è
stato eletto all’unanimità nel corso del consiglio direttivo
che si è svolto oggi nella sede regionale dell’associazione
a Lamezia. Giancarlò Franzè, 45 anni, sposato con tre
figli, laureato in Filosofia, già docente di storia e filosofia,
da un anno è membro dell’esecutivo nazionale della Compagnia
delle Opere. Da anni è impegnato nel settore del lavoro, è
infatti il coordinatore area sud e isole di Obiettivo lavoro, società
leader nel campo del loro temporaneo.
“Quello che porteremo avanti con insistenza, così come
abbiamo fatto in questi anni, sarà la centralità e la
difesa del lavoro, così metteremo in campo tutte le iniziative
necessarie per favorire uno sviluppo reale della Calabria. La Compagnia
delle Opere è un’associazione di imprese con chiari contenuti
di programma, di valori e di esperienze: è un corpo sociale
intermedio che intende affermare sempre di più questo ruolo,
svolgendo verso la politica una funzione di proposta, di stimolo,
di critica”. Il neo presidente ha inoltre sottolineato l’importanza
dell’educazione quale garanzia per un futuro di bene per tutti,
ad ogni età e ad ogni livello. Ecco perché, ha sottolineato
Franzè, “occorre innanzitutto valorizzare chi educa attraverso
il concreto sostegno alla famiglia, alla libertà di scelta
della scuola, ad una nuova formazione professionale e fornire una
istruzione di qualità innalzando i livelli di studio università
e sviluppando una formazione post-universitaria d’eccellenza.
Così come occorre favorire piccole e medie imprese, aiutando
le imprese ad andare sui mercati, favorendo la loro crescita, eliminando
la burocrazia, utilizzando reali sostegni finanziari, ma soprattutto
è indispensabile sostenere il bisogno reale delle persone e
difendere la libertà di chi opera, di non dovere dipendere
dall’apparato statale o regionale. Per fare questo, ha aggiunto
il neo presidente della Cdo, “occorre innanzitutto una classe
dirigente regionale all’altezza della situazione, dotata di
competenza, onestà e correttezza, che abbia a cuore il bene
della Calabria. C’è bisogno di un ritorno alla politica
vera, che mette al centro di tutto il bene comune e non gli interessi
personali e di bottega”.
Quello che chiediamo alla neo giunta regionale è che la sua
politica sia caratterizzata dalla promozione e dallo sviluppo del
lavoro in tutte le sue forme, attraverso progetti ed attività
che favoriscano nuova occupazione.
Consapevole del ruolo e dell’importanza dei corpi intermedi,
la Compagnia delle Opere sta avviando la costituzione di un Osservatorio
sulla sussidiarietà, a cui sono invitati a partecipare gli
eletti sia di maggioranza sia di opposizione, per favorire il rapporto
tra il mondo produttivo e la politica, attraverso l’elaborazione
di strumenti concreti e di proposte legislative fondate su un’azione
sussidiaria della società rispetto alle istituzioni, così
come è avvenuto a livello nazionale ed europeo.
Il neo presidente della Compagnia delle Opere “Magna Grecia”
ha ringraziato il presidente uscente Giovanni Lacaria per il proficuo
lavoro svolto in questi anni alla guida della Cdo.
Neve in Sila,
nella notte chiusa la 107
18/04
A causa di una abbondante nevicata, un tratto della strada statale
107, da Spezzano Sila a Camigliatello, nel Cosentino, e' stato chiuso
nella notte fino a tarda mattinata al traffico. Lo si e' appreso dalla
polizia stradale, che durante la notte ha intensificato l'attivita'
per evitare disagi agli automobilisti. Per ripristinare il traffico
sono intervenuti i mezzi ed il personale dell'Anas che hanno lavorato
fino a stamani quando la situazione e' tornata alla normalita'. In
tutta la Calabria da stamani la situazione meteorologica e' variabile,
con tratti di pioggia e vento, con zone dove pur essendoci il sole
le temperature restano molto basse, al di sotto delle medie stagionali.
Il cadavere di
un uomo è stato rinvenuto sulla spiaggia di Santa Domenica
di Ricadi
18/04 Il cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione,
e' stato trovato stamane da alcune persone sul litorale della frazione
di Santa Domenica a Ricadi. L' identita' dell' uomo, dall'apparente
eta' di circa 50 anni, non e' stata ancora accertata perche' non sono
stati trovati documenti di identita'. Sul luogo del ritrovamento sono
intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini. Il corpo,
secondo quanto si e' appreso, non presenta segni di violenza o di
ferite. Gli investigatori non escludono che l'uomo, il quale aveva
i vestiti addosso, sia stato colto da malore. Gli accertamenti compiuti
successivamente dal medico legale, dott. Afonso Luciano, hanno rilevato
dei segni di violenza. Sul cadavere sarebbero stati riscontrate delle
lesioni al collo e al viso. Il medico legale ha escluso infatti che
le lesioni possano essere attribuite ad un contatto del cadavere con
gli scogli. Sara' comunque l'autopsia, che verra' effettuata presumibilmente
domattina nell'ospedale di Vibo Valentia, a fornire maggiori dettagli
sulla causa della morte dell'uomo.
Incidente mortale
sulla 106 nei pressi di Sibari.
18/04 Un uomo, Vito Anaclerio, 35 anni, di Bari, e' morto in un incidente
stradale avvenuto sulla strada statale 106 bis, nei pressi di Sibari.
L'uomo era alla guida di una Ford Mondeo che, per cause in corso di
accertamento, si e' scontrata con un autocarro. Anaclerio e' morto
all'istante. Sul luogo dell'incidente stradale sono intervenuti i
carabinieri che hanno avviato le indagini per ricostruire l'accaduto.
Incendiata l’auto
di un meccanico di Rossano
18/04 Un incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti, ha
danneggiato l'automobile di un giovane meccanico a Rossano. Il mezzo,
una Rover 200, era parcheggiata nei pressi dell'abitazione del meccanico
quando e' stata interessata dalle fiamme. L'incendio e' stato spento
dai vigili del fuoco. Sono in corso le indagini dei carabinieri per
accertare la natura dell'incendio.
Padre e figlio
ferocemente uccisi nella locride: E’ giallo, nessun collegamento
con la mafia
17/04 Ha le caratteristiche di un vero e proprio giallo il duplice
omicidio di cui sono rimaste vittime a Portigliola, centro collinare
della Locride, Giuseppe e Giovanni Longo, di 58 e 22 anni, padre e
figlio. Un duplice omicidio che al momento appare di difficile interpretazione.
Non c' e' un solo elemento, infatti, della personalita' delle due
vittime che possa giustificare un' azione omicida tanto spietata,
messa in atto con le tipiche modalita' delle esecuzioni mafiose ma
che con la criminalita' organizzata, almeno da quanto e' emerso dalle
prime indagini, non avrebbe nulla a che vedere. Giuseppe Longo era
un pensionato, mentre il figlio era disoccupato. I due avevano precedenti
penali di poco conto per furto ed altri reati contro il patrimonio.
A loro carico, in particolare, qualche furto di legname su proprieta'
demaniale. Nessun coinvolgimento in faide o scontri tra cosche. Portigliola,
tra l' altro, non e' un centro che ha mai suscitato particolari preoccupazioni
sotto l' aspetto dell' ordine pubblico, anche perche' nessun gruppo
criminale ha la base operativa nel suo territorio. Il duplice omicidio
e' stato attuato in due fasi. In un primo tempo e' stato assassinato
Giuseppe Longo, il cui cadavere e' stato trovato davanti all'abitazione.
L' uomo, quando e' stato ucciso, indossava il pantalone del pigiama
e le pantofole. Il cadavere di Giovanni Longo, invece, e' stato trovato
in una pineta distante circa cinque chilometri dal punto in cui e'
stato ucciso il padre del giovane. Presumibilmente, secondo la ricostruzione
dei carabinieri della Compagnia di Locri, gli assassini, almeno due
persone, lasciata la loro auto nella piazza centrale di Portigliola,
hanno raggiunto a piedi l' abitazione di Giuseppe Longo e del figlio,
che vivevano insieme dopo che il pensionato si era separato dalla
moglie. Hanno fatto poi irruzione nella casa, hanno prelevato Giovanni
Longo, mentre il padre del giovane era a letto, e l' hanno trascinato
fuori con l' intenzione, presumibilmente, di portarlo via con loro.
Giuseppe Longo sarebbe uscito anche lui di casa nel tentativo di convincere
i due a lasciare perdere il figlio. La reazione degli assassini, pero',
e' stata spietata: l' uomo, infatti, e' stato freddato con un colpo
di fucile caricato a pallettoni e quattro di pistola, che lo hanno
raggiunto al volto ed al torace. Secondo un' altra ricostruzione,
anche questa verosimile, gli assassini avrebbero atteso davanti casa
l' arrivo di Giovanni Longo e quando il giovane e' giunto sul posto
lo hanno invitato a seguirli. Ne sarebbe scaturita una discussione
concitata, forse anche una lite, che ha indotto Giuseppe Longo ad
uscire di casa per capire cosa stesse succedendo. Iniziativa rivelatasi
fatale per l' uomo, che ha pagato con la vita il suo interessamento
per la sorte del figlio. Giovanni Longo e' stato poi costretto a seguire
i due assassini fino alla loro auto, e' stato caricato sulla vettura
ed e' stato poi portato fino alla pineta dove poco dopo e' stato trovato
il suo cadavere. Stando alla ricostruzione dei carabinieri, il giovane
sarebbe stato fatto scendere dall' auto e freddato con tre colpi di
pistola alla nuca sparati a bruciapelo. Una vera e propria esecuzione.
Le modalita' del duplice omicidio inducono a ritenere che obiettivo
degli assassini fosse soltanto Giovanni Longo e che il padre del giovane
sia stato ucciso o perche' avrebbe disturbato l' esecuzione del piano
omicida o per evitare di lasciare testimoni. Un' ipotesi che al momento,
comunque, non e' suffragata da alcun elemento di riscontro. Le indagini
sul duplice omicidio sono dirette dal sostituto procuratore della
Repubblica di Locri Monica Gargiulo.
Allerta meteo
della Protezione Civile
17/04 Forti temporali, con abbondanti precipitazioni e forte vento,
sono previsti per oggi pomeriggio e domani in alcune regioni del sud,
in particolare Campania, Calabria e Basilicata. Lo afferma il Dipartimento
della Protezione Civile, che ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche
avverse. ''La vasta circolazione depressionaria presente sul Mediterraneo
centrale, ruotando in senso antiorario - si legge in un comunicato
della Protezione civile - tendera' a convogliare sulle regioni meridionali
e, piu' segnatamente, sui versanti tirrenici della Campania meridionale,
della Basilicata e della Calabria, intensi sistemi perturbati''. Per
questo, ''dal pomeriggio di oggi e per le successive 1218 ore, si
prevedono precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale,
anche di forte intensita' su Campania, Basilicata e Calabria. I quantitativi
di precipitazione sono stimati localmente elevati, in particolare
sulla Campania meridionale e sui versanti tirrenici della Basilicata
e della Calabria. Le manifestazioni temporalesche potranno essere
accompagnate da intense raffiche di vento''. La sala operativa del
Dipartimento della Protezione Civile seguira' l'evolversi della situazione
in contatto con gli uffici territoriali di Governo e le omologhe strutture
regionali di protezione civile.
Incidente mortale
sulla 106, ad Amendolara morti marito e moglie
17/04 Due persone, marito e moglie, Carlo De Vita, di 57 anni, e
Vincenzina Esposito, di 53, sono morte ed altre due sono rimaste ferite
in un incidente stradale accaduto lungo il vecchio tracciato della
statale 106 ionica, nel territorio del comune di Amendolara. Le vittime
viaggiavano a bordo di un' Alfa Romeo 33 che, per cause in corso d'
accertamento, si e' scontrata frontalmente con una Volkswagen Passat
sulla quale si trovavano le due persone rimaste ferite. De Vita e
la moglie sono morti sul colpo. I due feriti sono stati ricoverati
nell' ospedale di Corigliano Calabro. Le loro condizioni, secondo
quanto si e' appreso, non sono gravi. I rilievi sul luogo dell' incidente
sono stati fatti dagli agenti del distaccamento di Trebisacce della
Polizia stradale.
Un arresto a
Praia
17/04 I carabinieri hanno arrestato a Praia a Mare un giovane, S.
R., di 22 anni, con l' accusa di detenzione illegale a fine di spaccio
di sostanze stupefacenti. Il giovane e' stato fermato ad un posto
di controllo dai militari della Compagnia di Scalea mentre era alla
guida della sua automobile. L' arresto e' scattato dopo che nella
vettura, nel corso di una perquisizione, i militari hanno trovato
trenta grammi di hascisc. Il giovane e' stato portato nel carcere
di Paola.
Spesa sociale:
pesanti tagli nelle città del sud. A Cosenza spesa diminuita
di quasi il 14%
16/04 In cinque anni le principali citta' del Sud hanno registrato
tagli a due cifre nella spesa per welfare locale, che serve a finanziare
dagli asili nido all' assistenza agli anziani. Tra il 1999 e il 2003
Napoli registra una diminuzione dell' 11,5%, Catania del 12,2% e Reggio
Calabria del 34%. Al primo posto per la spesa del welfare pro-capite
e' invece Trento (con 551 euro spesi per cittadino) mentre dall' altra
parte della classifica c'e' Crotone con 40,40 euro impiegati a testa.
L'Ufficio studi dell'associazione degli Artigiani Cgia di Mestre ha
analizzato la spesa sociale dei 105 comuni capoluogo d'Italia. E,
secondo la Cgia, anziani non autosufficienti, disabili, disoccupati,
famiglie bisognose e piu' in generale tutto il disagio sociale presente
nel Mezzogiorno rischia di veder peggiorare le proprie condizioni
di vita, perche' per il cosiddetto welfare locale non solo si spende
di piu' nelle citta' del Nord, ma cio' che preoccupa maggiormente
e' che tra il 1999 e il 2003 (ultimo dato disponibile) la diminuzione
della spesa e' stata significativa per molte grandi citta' del Mezzogiorno.
Secondo l'elaborazione della Cgia, su dati del Ministero dell'Interno,
in termini di spesa sociale (che riguarda quella destinata dai singoli
Comuni agli asili nido, ai servizi di infanzia e per i minori, alle
strutture residenziali e di ricovero per anziani, all'assistenza in
genere, alla beneficenza pubblica e ai servizi alla persona, etc.)
il Comune piu' ''virtuoso'' e' Trento (551 euro pro capite). Segue
Bolzano (400,40 euro pro capite), Gorizia (307,70 euro pro capite),
Aosta (293,20 euro). Primo Comune incluso in una Regione che non e'
a statuto speciale e' Modena, che si piazza al 5/o posto (285,90 euro
pro capite). Delle grandi citta', si registrano l'8/a posizione di
Torino (271,40 euro pro capire), di Bologna che si attesta all'11/o
posto (246,70 euro); di Milano al 12/o (231,30 euro) e di Roma al
27/o (169,40 euro). In coda alla classifica si trovano al terz'ultimo
posto Taranto (55,3 euro pro capite), al penultimo posto Caserta (41,3
euro) e all'ultimo gradino Crotone (40,40 euro pro capite). ''Ma quello
che preoccupa maggiormente - commenta il segretario della Cgia di
Mestre Giuseppe Bortolussi - e' la riduzione della spesa sociale registrata
in alcune delle piu' grandi citta' del Sud dove si concentrano estese
sacche di poverta' e disagio sociale. Pertanto, il rilancio del Sud
non passa solo attraverso il rilancio economico delle imprese private
di quell'area ma anche attraverso un intervento straordinario a sostegno
delle fasce sociali piu' deboli. Purtroppo, alla luce della difficile
situazione di bilancio di molti enti locali meridionali, e' difficile
pensare di invertire la tendenza registrata in questi ultimi anni''.
Infatti, tra il 1999 e il 2003, oltre alle gia' citate Napoli, Catania
e Reggio Calabria la contrazione e' stata a Taranto del 20,2% ad Enna
del 22%, a Foggia del 36,5% e a Caserta addirittura del 78,2%. I Comuni
invece dove nel periodo preso in esame si e' incrementata maggiormente
la spesa sono Caltanisetta (+ 103,3%), Frosinone (+ 105,8%) e Vibo
Valentia (+169,3%).
Spese correnti destinate al settore sociale nei Comuni capoluogo
di provincia (valori in euro a prezzi correnti).
|
Comuni
capoluogo |
2003* |
Var.% '99-'03 |
Spesa sociale pro capite |
|
|
|
|
|
1 |
VIBO
VALENTIA |
4.490.656 |
169,3 |
133,0 |
2 |
FROSINONE |
8.053.102 |
105,8 |
166,2 |
3 |
CALTANISSETTA |
7.498.281 |
103,3 |
123,1 |
4 |
SIRACUSA |
19.611.603 |
98 |
159,6 |
5 |
BENEVENTO |
7.138.990 |
95,2 |
116,1 |
6 |
LATINA |
12.181.843 |
94,7 |
111,8 |
7 |
CAMPOBASSO |
3.453.876 |
70,4 |
67,7 |
8 |
SALERNO |
18.864.529 |
70,4 |
137,0 |
9 |
CROTONE |
2.427.000 |
56,7 |
40,4 |
10 |
FORLI' |
24.126.871 |
56,5 |
221,1 |
11 |
PESCARA |
9.445.505 |
52,4 |
77,6 |
12 |
SONDRIO |
2.814.281 |
48,2 |
130,5 |
13 |
TERNI |
14.021.181 |
46,7 |
132,7 |
14 |
AOSTA |
10.025.708 |
44,9 |
293,2 |
15 |
SIENA |
10.451.217 |
44,5 |
198,0 |
--- |
---- |
---
|
---
|
--- |
90 |
GENOVA |
81.111.870 |
-7,3 |
134,1 |
91 |
TREVISO |
9.520.938 |
-9,4 |
118,0 |
92 |
NAPOLI |
97.782.876 |
-11,5 |
97,0 |
93 |
CATANIA |
54.903.075 |
-12,2 |
178,0 |
94 |
COSENZA |
4.553.632 |
-13,8 |
63,0 |
95 |
MASSA |
6.171.934 |
-16,8 |
92,3 |
96 |
TARANTO |
11.088.780 |
-20,2 |
55,3 |
97 |
ENNA |
3.547.199 |
-22 |
122,9 |
98 |
ORISTANO |
3.764.403 |
-30 |
118,8 |
99 |
REGGIO
CALABRIA. |
10.413.141 |
-34 |
57,7 |
100 |
SASSARI |
15.699.635 |
-36,3 |
129,6 |
101 |
FOGGIA |
14.078.948 |
-36,5 |
90,8 |
102 |
BELLUNO |
3.281.419 |
-49,8 |
92,9 |
103 |
CASERTA |
3.089.492 |
-78,2 |
41,3 |
Classifica che ha come riferimento la % di spesa 1999/2003. Spese
correnti destinate al settore sociale nei comuni capoluogo (valori
in euro a prezzi correnti).
|
Comuni
capoluogo |
2003* |
Var.%
'99-'03 |
Spesa
sociale pro capite (euro) |
|
|
|
|
|
1 |
TRENTO |
58.507.848 |
n.c. |
551,0 |
2 |
BOLZANO |
38.194.239 |
n.c. |
400,4 |
3 |
GORIZIA |
11.006.235 |
41,3 |
307,7 |
4 |
AOSTA |
10.025.708 |
44,9 |
293,2 |
5 |
MODENA |
50.489.525 |
22,3 |
285,9 |
6 |
TRIESTE |
58.904.976 |
19,6 |
281,1 |
7 |
PORDENONE |
13.818.816 |
20,9 |
277,1 |
8 |
TORINO |
233.866.588 |
21,8 |
271,4 |
9 |
PARMA |
41.677.239 |
32 |
253,0 |
10 |
UDINE |
24.205.570 |
15,5 |
252,3 |
11 |
BOLOGNA |
92.036.865 |
16,6 |
246,7 |
12 |
MILANO |
288.382.090 |
7,5 |
231,3 |
13 |
FIRENZE |
81.319.586 |
12,4 |
230,4 |
14 |
VENEZIA |
60.961.236 |
17 |
226,1 |
15 |
FORLI' |
24.126.871 |
56,5 |
221,1 |
--- |
---------- |
-------- |
------- |
--------- |
90 |
FOGGIA |
14.078.948 |
-36,5 |
90,8 |
91 |
AGRIGENTO |
4.676.405 |
14,7 |
83,7 |
92 |
BRINDISI |
7.298.463 |
-5,2 |
82,4 |
93 |
PESCARA |
9.445.505 |
52,4 |
77,6 |
94 |
CHIETI |
3.946.706 |
41,3 |
75,7 |
95 |
ISERNIA |
1.455.800 |
-7 |
68,5 |
96 |
CAMPOBASSO |
3.453.876 |
70,4 |
67,7 |
97 |
LECCE |
5.430.856 |
-1,3 |
64,7 |
98 |
COSENZA |
4.553.632 |
-13,8 |
63,0 |
99 |
CATANZARO |
5.764.110 |
36,7 |
60,6 |
100 |
POTENZA |
4.046.150 |
34,3 |
58,8 |
101 |
REGGIO
CALABRIA |
10.413.141 |
-34 |
57,7 |
102 |
AVELLINO |
3.128.386 |
35,6 |
57,6 |
103 |
TARANTO |
11.088.780 |
-20,2 |
55,3 |
104 |
CASERTA |
3.089.492 |
-78,2 |
41,3 |
105 |
CROTONE |
2.427.000 |
56,7 |
40,4 |
Allarme maltempo
16/04 Raggiungera' il picco massimo tra oggi e domenica a mezzogiorno
la perturbazione che sta interessando il Nord Italia fino alla Toscana.
Sulle pericolo per le piogge intense c'e' stato ieri un allerta della
Protezione Civile che per oggi pomeriggio prevede un intensificarsi
dei fenomeni con rovesci temporaleschi che doventeranno abbondanti
nella notte e poi diradarsi nel pomeriggio di domenica. In Lombardia
c'e' stato un preallarme per rischio idrogeologico, con decorrenza
dalle ore 00.00 di sabato 16 aprile, nelle province di Varese, Como,
Lecco, Sondrio, Milano, Bergamo, Brescia. Il provvedimento e' stato
preso sulla base delle ultime elaborazioni del servizio meteorologico
regionale dell'Arpa. La formazione di un minimo depressionario centrato
sull'Italia settentrionale sta portando precipitazioni diffuse di
forte intensita' a carattere temporalesco. La fase acuta dell'evento
e' tra le ore 6.00 di sabato 16 aprile e le 12.00 di domenica 17,
a partire dai settori occidentali. Le zone piu' interessate dall'evento
saranno le province prealpine e l'area metropolitana di Milano, dove
i picchi piu' intensi potranno raggiungere i 70-90 mm/24 ore. Il limite
della neve scendera' fino a 1000 metri nella notte tra stanotte e
domenica. Sempre la Protezione civile lombarda ha sottolineato la
necessita' che i Sindaci prestino particolare attenzione al riattivarsi
di fenomeni franosi in zone assoggettate a tale rischio (Aree Prealpine),
e alla possibile esondazione di corsi d'acqua minori in zone urbanizzate.
Domani i temporali si sposteranno anche a Centro-Sud in particolare
nel Lazio, Campania, Basilicata e Calabria.
Rischio amianto:
oltre 270 mila le domande per pensione anticipata pervenute all’Inail
16/04 Sono 270.500 le richieste arrivate all' Inail per ottenere
il riconoscimento di aver svolto attivita' esposte al rischio amianto
e, quindi, i benefici pensionistici, lasciando il lavoro in anticipo.
Delle domande presentate, tuttavia, ne sono state accolte per il momento
soltanto 137.756, poco piu' della meta'. Le richieste potranno essere
presentate entro il termine tassativo del 15 giugno. Secondo i dati
piu' aggiornati, che risalgono al 31 marzo scorso, le domande ancora
in attesa di essere istruite sono 22.130, mentre per altre 27.556
si aspetta di ricevere il curriculum da parte dei lavoratori. I dati
sono ora all'esame della commissione per le politiche istituzionali
del Civ, il consiglio d'indirizzo e vigilanza dell'ente, al quale
sono stati trasmessi dalla direzione generale dell'istituto. Il maggior
numero di domande provengono dalla Puglia dove, a fronte di 40.542
richieste presentate, ne sono state accolte 33.807. Seguono la Liguria,
con 34.498 domande presentate e 23.803 riconoscimenti, e la Campania,
con 26.803 richieste e 16.138 riconoscimenti. Secondo il presidente
del Civ, Giovanni Guerisoli, a questo punto, ''bisogna fare in modo
che vengano accentuate tutte le azioni di bonifica, perche' la soluzione
previdenziale e' un riconoscimento postumo dei rischi che corrono
i lavoratori. Va sottolineato, poi, che ancora non e' stato costituito
il fondo per le vittime e i loro parenti''. Questa la tabella con
le domande presentate e le richieste accolte suddivise per Regioni.
Regioni Domande Riconoscimenti
Valle d'Aosta 1.662 757
Piemonte 16.621 7.477
Lombardia 21.621 8.156
Trentino-Alto Adige 1.138 463
Veneto 18.071 8.250
Friuli 13.072 6.152
Liguria 34.498 23.803
Emilia Romagna 15.613 6.123
Toscana 21.364 8.637
Umbria 10.767 5.008
Marche 6.532 2.493
Lazio 13.596 1.247
Abruzzo 1.751 168
Molise 118 0
Campania 26.803 16.138
Puglia 40.542 33.807
Basilicata 3.700 1.662
Calabria 3.669 924
Sicilia 13.926 5.944
Sardegna 5.436 547
----------------------------
ITALIA 270.500 137.756
Picchia ed abusa
dell’ex moglie, un arresto a Carolei
16/04 Un uomo, R.R., di 31 anni e' stato arrestato dai carabinieri
a Carolei per violenza sessuale, minacce e percosse nei confronti
dell'ex moglie. All'uomo e' stata notificata un' ordinanza di custodia
cautelare emessa dal gip del tribunale di Cosenza. Secondo gli investigatori,
stando a quanto si e' appreso, l'uomo per circa un anno avrebbe abusato
sessualmente della sua ex moglie dopo averla minacciata con un' ascia.
In alcune circostanze R.R. avrebbe anche picchiato la donna per costringerla
ad avere rapporti sessuali.
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